NUOVA
GEOGRAFIA DI
ANT. FEDERICO
BUSCHINO
CONSIGLIERE DE..
Anton Friedrich Busching,
Gaudioso Jagemann
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■ NUOVA
G E O G R A F I A'
ANT. FEDERICO BÙSCHING
DALL' AB. GAUDIOSO JAGEMANN.
EDIZIONE PRIMA VENETA
TOMO DECIMO OTTAVO,
Chi conprtndt
Vvmia ZLVl. la Poloiita , c Umani*. -
KuHBto XLVII- Il ReciB «UHboii.
tbama XLVlil. Li illiria Un^iotA .
IN VENEZIA MDCCLXXVIL
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A V V I S O
DELLd STAMPATORE.'
T^Ceo il Tom WUl.deUiGeograJiii iti celebri Antonio Fe-
óffiico Biifchitlgt nel quale comprendi il Nwn.XLV}.
con id Difcrisione d^li Stati PaUcM; il Num. XLl-'H '^«1
Rfgno d'Ungheria; ed il Km. XLVÌU. c<m U Tr^ii^lv^-
"ia , Craazia , e RepuiUiea di Sagiiff , Riguardi al Régno
1^' Polonin, che fu definito ÌaIS jiutare prima dille nuove
ripartidoni fra lì tre Polena, Auftriaca , Mofcovira, e
PrulTuna, ma fi mancò £ aceompagnarh na le opportune
'motaàom , affinchè venga il Lettore a rilevare, jualt ne
fi* fiala la dìflrihuzjont . Ed i^Mto in qnefio affare mi
fona fervilo non folamenlt H th ha cognieime deU' ultime
Stari*, ma di Perfine etìandio dimoranti tultora nella Po-
Jmm , le fiali wufierona li imi dt/Uerj con favorirmi di
mA'abrt gfxuin* wtixie.
Sì fiJnno diffonmdà le Carte Ceograficlii di iffi Regio
tot quelle ripartieioni , eie riufcirinfio piit a prapqfiia pir
la Storia, e per la decorasitae d' un AlLinte . Il Signor
Ricci Zannoni Geografo di S. M. Re di i'rancia^ U qmle
àifegnh localmente U Carte fiefse, non jn.mca degli opporliaii
fuggerimenti; anzi fitto gli ffeff, miei occhj mi feci il dife-
gno di im nuovi Canali fatti efcaviri ini Re di Priiffia
the min ^limano in tempo , ch'egli le difigiuva , e volle ti'
tffi riufciffero a perfezionare li carte fuc in occajìone, «tUn
quale non fi poteva ritrovar allora a portata .
Ora con 1' acetone, che prodxo il prefenle Tema, avrj
il Pabblico a compatire, fi pur troppo dilazionai la Car-
ta generale deli' 4f'a ; mj ijuiior fe ne fentano li Viri
fondamenti, penfo di efferne affatto affilio, il Mare Cai-
pio tra uno degli oggetti intereffanli per la fiit fitaazìone ;
r l altro confifieva in formare, a per dir meglio rimoderna-
re tutte le aviere marittime dell'^fia iìeff'a gi»lìa le nuo-
ve fcoperti fatte recenttmenle . Riguardo al Mar Cafpiii fi
tUero due punti e fono multi, the fi f^ttarmo cm t
a^ftt, H tmtrtima$» mm) Curtafitfi». h sutfiomtl-
?» te
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lù taadjmi em lì fum figgerimnti il preittto Sìgatr Zm-
nmti, il iptiilt tàmiio nan trafitiri di prefian la fu» al-
Iciaàme vtr il fecmdv eggetlo , eie riufciva d'igualt rimar-
te. In fimma nulla fi Ufciò, affincii riufcifit anatr im^
ferfe>àmuU»i t degna di catufOrife i» mano Jtgr Inttndtiitì.
tktlimmte ad tfia Cart» ptftKto tàajtìiio al Paièliai
Poltra, tir tompraide la ^arit .Sttteatrimalt iti Sigm ^
Portegallot dei It PHvhicit di Tra Mino e Duro; SiTra
Monti; ovmra Tras-os-Montes; i di B«ira; la juaUem-
j.ic quanto finta ad ifio Rigae .
AffP) f' rifii'Iti adunqitt lalvùlta a qHaUte mìe ritarda
filila produzioni di qmikbi Carta; mttitrt ft w» vitvt ia
fiejja approvata da' Gtógr^ piii riimnati ufiiri giam-
mù della taia CaUeff-^a. CU non fi attrikuifea a ma
e^a, ma Unsi per lo mirane. a mia iiligmtÀ, attenti^
ne, td acèiffata dilìcateeea . Ni ri/parmierò dinaro ptr
confi^uìre Ftntiira a^rwaàoae digli jlfittiati, tiri mi fa-
vertfiBHO con femma gtnliktxa ; tn giàfa che fui alla firn
giiefia mia difpenJiofa intrapnfa riefca d'more alla n^a
Italia ,
Ed appunto dell' Italia , e particolarmtnte dillo Stato
Veneto , fi va aggìmai di/ponendo la formaaime di alquanti
Carte ifaltilfmi , delle quali fi a fio tempo fflccor-
renle. jiggradifia il PuiliUco le mii ollenàoni ; i fibhenr
difpeniiopdi molt» riefia il lavoro , iafia nea efiante eh*
iaitimii afimrinni, tome fcct fin'ota; menu'M tmeg-
■giate al grm^ (file, ebt tuttodì nt nmtr»j mn tm 0m-
eteri di ferviti.
TA-
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T A V
ola'
LA POLONIA.
E Carte Geografiche
u La ca(Kiuzìan , ni .
Il beftiamc. Fiumi, e iF -
Rlii. Vano ordine degli .-ibi-
lanii . La lingua . La K.e -
'jF'""'' • : 1
Diffidenti. La Icucrarura ,
Fabbriche , inaili fai ut re ,
e Iranico . La Scoria . [L_
Titolo del Re. Il Rcijno
Elettivo, il tnoJo dell'
EIgzionc ■ Il Salalo del
RgE"" ■ n
Comiz) , o Dieta del Re-
gno. Varie Cariche del
irate dell.i Re pubbli ci .
Lo flato militare . Arma -
mento Generale della No-
biltà. Ladivifion delRe -
!.« mi Nrni. XLfJ.
HDlizie imporlanli rìgwi-ih
al Rt^na di Pohnia , e Ca-
ghisi , Tjccolle da genie
py.tlica del paefe ,
IL DUCATO DI FftUSSIA.
La Carr^ Gcogratica . Li
tua grandezu . La Eleli-
gtone . Gli Stati. I Co-
mizi . JJ
La Pomerellla . Daiiiìca .
]lDan;:iger\fcrder. Fri -
Ice Neh'rune ■ Oliva".
Gulm ■ Thorn . 6;
Graudeiiz. Marienburs- ci-
biti . ti Vefcofado d' Er ~
menlaiidìa . Fraiienburg .
Frauinber;; ■ 7ì
La Polonia Minore . Cra .
cavh. Borhni^. mi -
niere di l'ale. t,ì
Severia Ducato. LaConte4
di Scepus, o fia Zips .
Il Ducalo d'Aufchwitz.
Sondomirs . Lublin . gì
Da un ptrlònagfjo dijiinto
Vienila, edàUradlPoU
afsno lialecmiimcaledii
La Rullìa Piccola.
fa, Lcmberi;. Halitfcli ,
Chelm , Bdli . Qg '
Podolia, Kaminieiz Podols -
ki . Brailiiy ■ 104
La Krovia Polacca, parte
dell' Ukranìa . ìo6
UVolhinia, OftroR,Luit,
Wlodfiniien ■ .. 107
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SI
IL GRANDUCATO
DI LITUANIA.
I prodotti naturali . La B.e -
ligiotie. La Storia, no
La divifion Politica . ili
La Lituania Propria . Wi\ -
na la capitale ■ Troki .
Grodno . 1 13
La SÌRnoria di Scrrgy colU
citti'deli'ilUHo nome.iT?
La RulTia Ltmana . Brelci«.
Biaaa. Pinsk. ivi
La RufliaNera. Nowogto -
10 di Sluzk. 118
La Ruflìa Bianca. Minsk.
Micislav. Pólozk, ed al -
tre città. 112
Livonia Polacca . Dunaburg.
Saniogizia . LaSiotia. R.o-
CuRLANDI A .
La Carta Geografica, tdit
Ilio. Ili
Lt naturai cofliiuzione , ci
i prodotti . Varie Naìio-
ni . La RelÌRÌone . La
Nobiltà. ' J24
La Storia . Il Titolo del
Duca. L'Arme. Le Ren -
dite, ed il Governo. La
Dirlfion politica. 118
La Curlandia Prop. Gol -
dinRcn . WìnJari . Li-
bau. J35
Semigallia . IMitau . Seel-
bui^. Il lago diSanken.
11 dlftretto di Pilten. L»
Tua Storia . J4t
Dondangen. Il promonio-
rìo di OomdiiEfs. J4J
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TAVOLA
Delle mtterie cimtnaitt ìul Num. XiyU,
L ECarieGeoera^
Regno d' Un)
P'E: '47 . .
L' aniica dcDOm magione di
quefta Regno. ivi
^
L' UNGHERIA BASSA.
'afiche del La Contea di Prcsburso
]1 dima dell' Unghtria
I prodocci naturali , e Tarie
forgcnti d'acqua. 149
Le moncagne, i fiumi, e
Ughi. )5o
La popolazione . Gli antichi
e moderni abitami. i;i
Lo llato de' Nobili, e de'
Comadini. 154
La Lingua. i-vi
La Storia Ecclefiailica. 155
La kiteratura. J57
L'Ani nicccaniche, ed il
irsifico. J58
La moneta. ivi
Gli Stali dei Re).
Il j^uvcrno del Regno . 166
Le Rendite pulibliche . 170
L' annuiniftt.iìiooe della
Ciuftizia , ivi
burRQ.Tirniu , loSehiJt
Leopoldftadc , Holitsh ,
con varj borghi. 181
La Ceticea di Trcntshin ,
ove È la città di Trsmshir,
e varj borghi . iSS
La Contea di Hont > che
contiene la città di Naghy-
Hont , ScemniiK, e varj
borghi. J87
La Contea diThucotz , che
comprende il borgo capi-
tale 5ent Marton, e pa-
recchi altri borghi, iga
La Contea d' Arva , che
contiene alcuni bnt^hi .
La Contea di Liptaii, con
«arj borghi , ivi
La Contea Ziolieofe , colle
eiiiàdiNsurohl, Libeih,
Alrf.hl, c con vari bor-
fihi- ~19Ì
La Contea di Barsh, che
contiene h ciltà di Kr^
mnitz, KonlRiberi; , con
varj borghi .
19»
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La Conica diNeograd, che
comprende molti borghi ,
t cartelli, 103
Le Contee unite di Pcflh .
Pilijh.eSciolth.collecit.
ti di Pfflh , Waiz . BiT-
da , Coloifcia, coli- no-
ia Zshepel. 206
La Contea di Gran , che
coniien la città di Gran.
La Contea di Baish colia
. ciirà di Sombor, e con
alcuni borghi. 21J
LaCantca diBodrofih, con
parecchi borghi . ini
La Ciimania piccola . 114
La Cornea d'Edeobur); , rol -
ferHadr, c B.11ÌI. 215
La Contea di Wit-fciburg
colla città d'Altfnburi; ,
e col borgo di NeuJìcdel.
La Contea d' Eifenburg ,
colle città di Stein ira
Anger ^ c Gmìz, c con
vari ca(Mlì. 116
La Con;g3 di Tolna, colla
città di .Sehan^. liS
La Contea di Baransya ,
colla città di Fiinf Kir-
chen , Mohazs , e tltti
hor^jhi . iig
L' UNCHEfiFA ALTA .
La Contea diSabolihs, con
La Conti-j" di Abauj-yar ,
botilo di Rofenati, ed ai
?LZ trij ^'
La Conwa di Raab, colU La Cftniea di Borfod c
Li Cornea diComora, col-
la citta diCamorn. 219
La Contea di Sii.Jil 'OCdf-
fenburg, colla citta dell'
iltefTj nome. alT
La Conte a di Wefprim col -
parecclii bo'ghi ■
Z36
fleUi. • i-j
La Contea di Samogliy ,
con vari borghi . ai^
La Contea di Zrips ,
comprende le cittàdj EaT-
maik , Leuifciau , con
molti bor;;hi, e caHelITT
La Contea di Urigh , coti
parecchi cflljdli- ^44
nock, colla cirtà di I
lau , col paefe degli J
Ij Ctìotea di Saroth colla ^
città d'Eperici. »47 '
Digilized GoOgle
La Contc.i di Semplin, £□!
borgo di Tokai . 14S
La Cornea di Beregh , col
caitellodiMunkalsh. i^o
La Conica diSaihmar, col-
le città di NaRhy-Banya,
I Salhmar-Nemclhi . lì 1
- La Cornea di Ugoisha , cvu
alcuni borghi, e callflil.
La Contea di Eihar , che
comprende ladrrà dlDc .
brcifeo , Grolì-VP'ardeio -
di Maramaroih;
con ?lcuni ber^h'i . % 4
La Contea di Kralna , con
pochi borghi . 15J
LaContea Si mezzo diSol-
La Conica di ZfcionKrad ,
colla cinà di Scgcdin .
La Contea di Ticiaiiad ,
La fiia fiiu azione , forgenij,
bagni, fiuraì, minerali ,
animali . ifii
Le cofe della RcIìrìopc .
L' Accademie, e le Scuole .
IlGove.no.
160
Gli Slati di Tranrilvania .
170
I Cornili provinciali.
ISi
L- Arme.
Le Rerdiie. rói
L' Amminiftrazione
della
GiulU/ia .
La Contea interiore diSal-
... di Doboka.
^7^
- . . di Koloih , eolia cit-
tà di CUufenbiirg . ivi
... di Totda, ov'è
To-
renburg, ce.
173
... di Ktikollo .
274
... di WcifTeuburE ,
colla
città dell' i/teQo nome .
La Caniga di Sarattil . iz'i
IlDiftretto diKovir. ijS
11 Bannato di •I emeihvK-"Ì?;
LA TRANSILVANIA .
La Tua denoin inazione . 263
. . . di Htinyad . ì75
11 Difiretio di FoRarash -
Ul
11 pacfe de' Siculi, con S
Tribunali . 178
Il pacfe de'Saflor ' "^"^
Digilizeò Google
di
TAVOLA
Delle materie tmtmule aei Num. XlyiU.
IIXIRIA DNCHERESfi '. IL RECNO DI CROAZIA .
IL lìgDÌfì»to della voce I fuoi contini, e U Stori* '
I]l[ria, 1E7 in compcntiia. 194
1 filimi dell' Xlliria Unube - La Cornea di Warasdin >
refe. iM colla città dell' iftelTo ni>.
Le Rendite. apo
IL REGNO DI ScmAVpmA.
che comprende Carlliadt ■
[1 B^^nato di Croazia, col -
li Bannaio di Scliiavopia,
che coniiene ia Conica fck, e varie fortezK. ivi
di Werowisha , colla cit-
ta d'Eflck. DALMAZIA UNGHERESE.
ha Clinica di Sliirmia , die
comptende Illok , Sem- La fua Slorra , e naturai
La Contea di Poihe°, cgn
vari botRiii. jg;
Il GenetaUlo di Scliiavo-
nra, che conTÌcne Peicr-
vardein , Karlowit; .
ItiLwione
del paefc. 29»,
Gli abitant
:i Ulcochi , c
Motlachi
Il Diftreiio
di Senyh , the
cooucne Bukarì , Porto
■ Re , Sen
Il Dillreclo
. d'0[torchaiz .
n Modmsh , Oiiof-
chau, ce. 303
DigiLized Google
1.1L Contea di Lyka , col
calbllo d' O^vitza .
LaOimea diCorbau. 304
Il Diftreito diZvon^rod,
o Sarmam. hà
LA SBmBBUCA DI KAGDSA .
U fuo Goremo. 305
Rdigione , U liagua ,
il traffico. 30$
La defcrizione della citti
di Ragufa. Ì9i
Ragufa aotka, Gravofa ,
o S. Cmix . 307
Stagno, citti nella Petiub-
u di Sabionocdlo ■ (oi
VI&U di Melada, l'ITole
dette Elaphites, che fo-
no Calamoia di nwzca ,
e Gnbaiu, e rifolcna
di S. Andiu . . ini
Ih
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■Xli , .
' UM I Dactmiài, d^jiuB l'i firviu FJmiitt
ntUa' DtjtrUim* d'Un PalmU .
G^Wid RssacxfHilà HUlorìa lutitril» curioTa Regni Poto-
nix, Magai 'Ducatus Utninix; dì cui U Compendio
è (ino fatto dal Signore Mxiar nella Aia BiUnrecà
di VarfflKi».
■Pifiorii Corpus Hiiloti» Polon.
Defcrizionc del Regno diPoloola di Crmtr.
Staravolfcii Polonia.
Cafimiri Moys. Holovia Compendium Gec^phic .
Ctlkrij, Defcriptio Regai Poloni».
Sén-thuci de Riepubl. Poloo.
Zmàei Jus pd>l. Regni Poloo. padii CoDiendi Àiiguftì
lU. ccd Gottmeniarìo del meddimo .
MonEHi» fur le GouTernement de 1* Pologoe, nelU
Raccerta ddl« Notiiie di SUhéXMfer, Conigliere -Elet- ,
tc«ale di SafloDÌa , e date alla luce dal Signor Pfif-
fil'ad 1759, a Manbn'm.
'De&riuone del Regno di, Polonia di Krefianmnle Diighf'
fi HiAorifl Polon.
La Storia di Polònia del Signor Ltngiufb.
Lexico AtW'Jmodd de' Letterati viventi nella Polonia.
Alcune Tabelle GeograGche delta Polonia in lingua Po-
Cbriftiaoi Henrici Erndtelj Warfavia iihyfice i!luflrat,«.
Killa DifcriàùTti della PmJ^ Pelaeea .
La Storia della Prudia Polacca dì.Lengnich.
Raccolta fìimp^na di tutti i monumenti tnanorcrittì ii^
tomo alla FrulTia Polacca .
D^criiione delle j Ifole, formate da' (turni della Pml&a
Polacca di Harlvìch .
Cellari} Defcripiio Regni Polonise, col di lui privilegium
Civitatum Minonim Pj-uflis Occidentali^ Commeniario
ìlhillrdiuin .
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Le notiiie, e correzioni favotitegli da perfone Lctieratc
del puda , c notale dall' Auioc meddìmo ne' fuor
viaggi -
tifila DcfcrizJont de Ducati dtlU Curlaniin ,
t Semigallia .
KttIcihUtt F^fcrculus rerum CaiUni.. toW Aimdùti àA
mederimu incorno alla Girlandia.
Diinoftr azione del Barimi Già. /Mirto de Kerf, che il
Diritto d'eleggere il E)uca di Curlandia compete agli
Stati del Ducato di Curlandia, e Semigallia .
Privilegia & Jura precipua Due. Curland. Si Semigal!.
La Storia EcdeGailica di OirUulM del Tetfeb. Defcri*
E'tioa de la Livonie ; ore fi tratta anche della Cut-
india .
Vita d'fimefto GioTaàoi Dau dì CorlaiiBia .
La Relazione Geografica de' Dncatì di jCorlaiidia , e '
Semigallia, cbe iro^afi nella Raccolta delle fltUaim'^
Cc^H^^tt all'anno 1748. -
Htrliàacb Diflèrt. de Curìan. & Semieall.
Le Notixie raccolte dall' Aiftore raeitGmo ne* viaggi, ed
cftraite da' buoni Manofcriiti .
Uhi t Dacmenii, i^^di s'i .^rvito fAutwt
%^ Dtftriàmjt iiie aiih€rU.
l&liM Difcfiaimt ma^bfrìa t di'Patfi tmìtì.
Stlij, notitia Hungaris nonE] come pure il Proinmw
dell' ilteOb Aniore.
Compendi um Hni^atige Geosrapluciini , fiampato a Pres-
bui^o nel 1713.
Xa deTcrizione dell'Ungheria, cbe ritrovali ncO' Inlrodu-
, lione in orb. hod.'Geogr, di Statij'
Prty, Anoales Hunnonira.
Boìifiiij Hill. Pannoniai.
■JfibiutKfij , Hilt.de rebus Hungaris.
Crift. JlKg. Bitk, ^edincn a Jiitis piltìà Anfliìaci; ove
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trattali del dritta pubblio) de'Regn! d'Ungheria, e
di Boemia.
ZeiUri, Defcrizione del Regno d'Ungheria.
francifiì, ineraorabilia aliquot Tranfylvania: .
Lo Stato amico, e moderno del Regno dì Dalmazia.
Cartài da Frcfiie , Ill^ricunt vetus, & nomimi, coH' ag-
giunte del Gmie di KtgUvicln.
Da «*- ferfimagffo Jifiinlo di Vitrma gli fona fiate cammù-
tali itlk mlixit imptrtmitì rigMarJ» ai R^iie d'Irte-
ris, raeaitt ds gntt fratica dtl [atft.
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Non. XLVI. eio> C«r«lleri dèlt'Aqiuk Bianct.
Canlied amichi delIeSpiik.
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XVI
NOI RIFORMATORI
Dello Studio eli Padova . '
Vendo veduto per UFede diRevifione, ed approrazbr
i. à^P.Fr.Gio-.TvmmafoMafclicToni Inquifiior Gcneml
del Santo Officio di Vmezia nel Libro intitolino : huav
Gtosrajia di jìnlonio Fidirico BUfiMng , Tom. XVIII. XU, .
XX. XXI. XXII. XXIII. tradotti dalla lingua Tid.
ca, ce. non v'efTer cofa alcuna contro la Santa Fi
de Cattolica, e parimente per Atteftato del Segretari
Noftro , niente contro Principi , e buoni coftumj , cor
cediamo Licenra ad Anlcmio Zatla Stajnpator di Ve
nezia che poffi effere ftampato , oflèrvando gii oidi
ni in materia di Stampe , e preieniando le (olite Co
pie alle Pubbliche Librarie di Veneaia, e dì'Pado"'
Data li 8. DuxmbK ijySy
( Alvife Vallareffo Riform.
(Andrea Tron Cav. Proc. (Ufoim.
(Girolamo Afvanio ZuIUnion Car. Rffiam>
ijsffBjHt» in JUno a Carte 333. al Niim. 8^
Rjcgiftrato nel Magiflrato EccdL contro là Beftemmta'.
Addì 30. Decoqbre 177^.
1
lA
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POLONIA
E ■ .
LITUANIA
CO- PAESI, CHE VI SONO UNITI.
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1 t R E C! N O
b i
3P O li O N I JL'
Par i ,G 6. A * o t _ , .
SEaa far mcndoiK ilelle Carce più antiche del Re-
gno di Pcdoflii, fri le moderne cranale migliori U
Cèrta iti Dah&irg , che iro*afl m Ribm gi/tii Caroli
Gallavi , a ti^tnAóff , quelle di faSèur , di tìómam ai
; «nmtm Stammlfiii del dì eii l'Isk,,
^«Kfinchè per meno degli Eredi di Homanit
^vtion diede alU luce nel 17^0 la fiia Carta intitolata
J^Mappd Gtogtxphisa Re/rni Foimrt rx navijfmii quotquot fint
'i'.Ma^il fpècialibus compfjìln , & ailUgis Slireógraphkx Pri-
I ^bÀmuj rtvocata ; la quale feuia dubbio è migliore dì
I jlulte l'altre, benché non contenga niohi luoghi. E'fla-
'ta ototM&A in Polonia , una intiera raccolta delle Car-
te rpedalì, o (ìa un Atlante di cjueflo Regno, clic per-
. anco don è comparfo ( ' ).I1 mentovato Meyer per mez-
zo de'medefimi eredi di Homann, ha dato alla luci nel
• 1749 una buona Carta del Gran-Ducato di Lituania ,
ch'è lecondo il difegno di Pieiro Nieprciiki Gefuiia.
5. 1. La voce Fole fignilìca m lingua Polacca un pae-
fe piano; Non è pero decito, cheda quello fignificato il
Regno con iiiiia !a Nazione derivi b Ina denominazio-
ne . Qiieflo gr.in R - n e d ef
dal SiS- Felini Vt:.ErÌ3<.D. M» de-
lefTihramenra lu qjfli Renno iègnho
produntJ'o uiu acaa pOLiiciK prcu
tilt porzione pnfj di^i Aufhiid i
[Kcopua tui Kt di mmia.
Digitizsd by GoOgle
lo Vili , 'ialla pane àet Nord , e di Levante confina
colla Riilwa , e col CUgno di Pruflia , da Mezzodì co -
la TnrcMa, Tnnfflvani", e Ungena, da Pomnie col-
la Germania, e dalla pane dd Nord, c di Ponente roc
ca anche il Baltico. Rinchinfo fra quelli conSnuI Regno
di Polonia ha circa 114400 miglia geoEraphiche quadre .
s 1! L- aria e piuttofto fredda ; non manca perà d
clSm faliibrc • « quali da per 1™ ' P»"°; *
fcndovi poche motagne . Sulla cima de C^f-r.-
,/ che la Poloni, diridono dall' Un«l.et,a , regna un
Site, ed in alcuni luoghi la neve non fi difcii^lemai.
e Bi-AW fono un. ""■i™"^»'^^^^^
Carpatici ; le montagne pm notabil , che TOvanS dco-
m ? paefe, f«no B-U, C,,., Mi*. 4» migli. dil»"nie
rricovia PjTTrriirc nel Palaliuaio di Cracovia , ft-
a «1 falTof. pnriro Cracovia la
Sta ChA ( KM Bti, ì nel Pal.tm.to d. S.nJomir ,
ciotta cali- V >. ,. T. r ^ adorno di
S'X^S'tSS 7,.=. i adorno d
-Sotpagnc fcrtififfime ; quindi e '^"f^^f^X'^
?S,S'aW,s,«h,irro£.;„:eR».
« C0I1Ì..10 e concia.» che fi. ,- ma f • J'^m»
GiBiJe, e Piccola l'agricoltut. richtede piu • ,
colla quale le Raccolte fono abbondanti . La Limatila
SJglU nella fer.iliià ■ = "f " ^XT-
jia oltre la gran quantità di biade, ,1 terreno rende an
?o molta cmpa, e lino . La Pritir,. Polacca panmeo-
„3.o Sle'. I PafcoB nella Polonia fo-e-.lcn-
ri Nella Podolia l'erbe mnalzuili a lama alicrra, clic
i' oarecchl luoghi cuoprouo del tutto d bue che .1 ja-
ntfiì.cheV .7.. «»"'"''?," /"Sa"?»..*".::
cS.™ ™ .rovano lo più da mangiao!, e
Digitizec
b 1 n 11 C (
dal callivo paganitTio
indo yMIicrgaiori] di
VI Ubi q
F ! 1 1 d b 1 n I
1 pai d Ip 111 b 1
li di molili;, aniiiiillu, lopa^io , zMiro; c ijioL-
l! rubini, e diam.iiili ne moni l CarpailCf .- de dia;n,-:iii] .
che raiTomii-liano a qiitlii di Boemia . irovaiileifc^ ali™
mih vicinanza delia cidi dì Baligrod . e del nJ!api;io
Sufzczany nd Palatinaio di Kiovia . Ve anche del tal-
co , di OH ve a e una forie tia po ualparcnie . V i ii
prepara gran quawita d allume , e di (alnirro . che li
irafpona n Danzica . Non vi manca intieramente il vi.
triuolo . U Niita . e l' Asfalio . Trovafi dell' Ambra ia
tiivcrfì luoghi nella teir;t . ed ancor più TpeUó ne laghi.
Lie cartoni foiìJi fcavalene prtiib Tcucui , e nella vici-
nanza delia cuti di Dobnn Tulla Viftola. ma noti [e no
ta ulo veruno. Nel PaUtiaato di CracovU le miniere di,
lalc iano melauftc. dove icwali ti fale ut forma digrof-
ic pietre . Il l'ale v è di due forti : cioè di color grigia
fcuro, che non i trxTMreixe \ e di cotor bianco irafpa-
rente , che chiamali lile criQalluo : di cm fi fai» jiA
ampia menzione nella defcniione della città di V^iehc-
xka, e Bodinia . Nella ftuOìa Piccola poco iooMoo àt
Lfmbei^. e in HalKs a/tn delle laliiM. le di^i aeific
•Kuute aiano del laic [ qneitc appaneoE^mo par» aiu
Nobibà , e parte tWEtmmim , «oA deua dj Sambor ^
ch'è DI» de'fondi, defiìauì «1 maMenimeMo jel &e ■
DeQ'AnriiBomo tfova&ae ne'maotiCatTaticti auuaon
& aeb ricerca muM, « qqell' AntimiwiOf iì &it
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6 LAPOLONIA.
Illa nella Polonia, viene dall'Ungheria. Dell' argentovi-
vo ve n'ò tal quiniità , che dalla montagna Zìmna^o- .
da 24 raigiia diftsiiie da Cracovia , e da que' monti dei
Palatinato di RuHia che fon vicini alia città di Bili-
grod-, in ceni tempi dell'anno efcc da fe flcITo . L' ar- ■
grato viso fcavafi dalla terra nella vicinanza di Tudan
della R.u(Jia Piccola, e trovafi ancora nella montagna di
Bili^gora di là da Cracovia. La Cadmia v'i in abbon-
(^aIi^a; e vi fi prepara anco dell'oEtone; il rame però ,
ch'entra nella compofiiione , viene dall'Ungheria. V è
abbondanza di ferro. Le migliori, e le più rinomate mi-
niere di ferro , ove fcmprc li lavora , (rovanfi nella Gem-
ica, detta Konskie , de'Conti di Malachowski , e nel-
1,1 vicinanza della città di Korskie , e vicino a Stom-
borgó^JP , luogo poco lontano da Odrowas , dove noo
foiaftiSIite foco moke officine di ferro , con due for-
naci ^fTài grandi, ma anco molti aiieflci che fanno la-
vori di ferro, come fabbri da ferrature, arcliibufieri , e ■
fabbri di fciabole, e diverft altre foni di fabbri , e fpe-
cialmente nella cilii di Konstìe fi lavorano ottime pi-
ftole , e fucili, L'acciajo vi li ia inpoca ijuaniiià. Del- ■
Io rta;;no ve n'è poco, ma altrettanto più piombo, tan-
to prelfo Olkiisz , clie in moki altri luoghi , e fpecial-
mente nella vieìnania di Kiele , prelTo la montajjna di
Rabsityn, vicino alla città di Lagow, e ne' monti Car-
pazi ec. Nelle campagne ilelìa Podolia crovand molti mi-
nerali di p'oirbo, che i contadini difciolgono, e lodau-
no a' loro padroni per un piczzo fiflb. E' peto da notar- j
fi, che i! piombo della Polonia è più rozzo di quello di
Germania . Vi ii prepara grandiffi.Tia quantità di Lìur-
girio , c trafportaJi a Danzica . l,e miniere di rame fo-
no andate per terra. Non vi manca né oro, nè a^n-
lo-, ma la trafcuratezza degli abitami, la mancanza de'
lavoranti abiti, e di perfonc, che fomminillrino danaro
per mettere le niinieic in ordine , ed anco alcuni moti-
vi politici , impedilcono i vantaggi che lè ne potrridKro 1
ricavare; per quelle cagioni fii abbutdonata )a bella mi-
niera EUme d'nsenra di Olhaz. Qu£ tntte k fèni di I
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INTRODUZIONE. 7
piwra irovanfi nella Polonia , e'per-ia maggior parte
neHc Pofleirioni del Principe di Kadiivil ■ nella vicinanza
de'villaggi di NjUbokL , e PiflieciQa'.-Dtl l.'i;no impie-
trito trovafene in varj luoghi , fponaìmi-i.rc ntl Difttct-
to di Culm , nel luogo deno Bii'cliol'sl)erg prcfio Danzi-
ci , c preffo Tomalzow , e Szczcbrzelzyn nella Rullìi
Rofla , dove gli abiianti Ce ne fervono pet batt'jF il fuo-
co . Poco loniano da Lemberg v'è una pìccola feiVa ,
che chtamafi il boliro delle pietre ( Las Kamicnny ) ,
dove la maggior parte delle radici, e tronchi d'alberi è
impietrita. Si fcauatio anche dalla terra , delle olla , fi-
corna di grandezza coiiliderabile ; e molte moneti; Roma-
ne d' argento vi li fon trovale : e fpecinlraeiiie nella Voi-
hinia le ne fono Icopcrte molle nel Il'colo piefente .
Ogni fona d'cibc irovafì in Polonia , fuorché quelle
che richiedono un terreno molto caldo . La manna di
Polonia, vivanda ch'è molto in uCo : crefce dentro una
cena erba, e fomiglìa. a' granelli di miglio . I contadini
la raccolgono oeik praterie, e ne'luoghi paluftri fra'ao
di Giugno, e la line di Luglio. Le coccole di Kermii,
che fi denominano di Polonia , debbono raccoglìcrfi, nel
mefe di Maggio , quando non fono ancora del tutto
mature ; perchè nel mefe di Luglio fi cangiano in ver-
micciuoli, che vi lafciano de'gulcj , che non danno fuj
go veruno né per tingere , nè per ia medicina . Quefie
coccole crefcono in gran copia neU' Ukrania , e nella vid-
niinz.i di "ffarfavia, e Cracovia ; Tempo fa ne fu traf-
portata gran quantità a Genova, e Firenze, ma di pre-
feme qucAe città non ne fanno più comò reniao . L»
Ititi in varie contrade rie£ce ottimanwue : ma la colti-
vazione della inedefima è tralcunita . V'è gran name-
ro di bolchi di Abete , I^no, Fraffino, e Q^ia. Del
miele, e della cen ce n'È in abbondaiua . L' Jtfrwwfs
(Metti), fbe 'vi fi prepara in gran quantità , deriva la
Àia deDommaztoQC nalu parola Polacca Miùl , clic vuol.
^ mide.
I «BCKgr, che rioranfi dal hcjììami , fono d'impor-
tams coiUMCnbtle I bori di Polonia, de'^uaii n'efco-
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no annnalmente 80, ò 90000, Ibno famofi. V'èabboiK
danza di cavalli, che. fono lobufti, belli, e velod. EM-
le' pecore, e capre avveiie parìmenie un gran numera .
U falvagghime v'è abboadame. Non vi U trovano ùAt.
mente le beftie falvatìche d'altri paelì, ma alcune vene
Ùm pure, che altrove', o non lì trovano, o vifónomol-
to rire. Vi gran numero di cigtiali . L'jilct ( in lia-.
sua Polacca , Las ) fi caccia molto (requeniemente nel-
u Polonia, Ùiaania, Pruflia, e Curlattdia , le cui car-
fono buone e faporite, e la fua pelle ferve per i fol-
dati^ Qtiefto animalecdella grandezza d'un cavallogran-
dc, ralEnniglia nel pelo, ne' piedi, e nell'unghie al cer-
ve, nella trita al cavallo, i però fornito di coma, pel-
le, orecchie ; è lìinile' all'ano , corre velocemente , e
uwrerfa i filóni nuotando. De: JUiiitm fiUmaki fe neve-
dtmo di. li dalla città dì Brazlan nelle pianure deferte , '
i'qttall non haimo più d'un corno. La beftia, dettai»-
fai, in lingiia Polacca ZiAr, non idillimile dal bue, ha
per& il corpo più grolTo, c fi trova nella Lituania . L'
Jma, ià Tedefco fitl frai , in lingua Polacca Refomak,
che ha la, tefta fienile al gatto, nel coipo , e nella coda .
raflbo^lia alla volpe, e nella grandezza al cane; 0otc- i
fi ne'bolchi fra la Lituania, e la RulCa . I lupi vi ca-
ganano molto danno . De" Omm ve ne finto ne' nu^h
Carpazi ■ Un animale , <Ii nome Smìmì , die ^ atKuni-
glia ad una capra falvatica , trovali nella Podolia . De-
gli OrJ! fi fervono i Polac^i per guadagnar danaro ,
menandoci a ballare in altri pae£ . II [>ue falvatieo ,
detto in Latino Vrur, trovali nella Mafovia , benché di
rado. Ve buon numero di volpi, lupi cervieri , fghiriat-
toU , martore , lepri , caftori, lontre . De'caprluoli un
gran numero è divorato da' lupi . Nell'Ukrania avvi de'
cavalli falvatici. I cervi, e i gatti falvatici vi fon rari.
Il numero degli uccelli falvatici , e domefìici è indici*
bile. .
In Polonia avvi delle fonti , che polTon acccnderii ,
perchè nella fuperlìcie dell'acqua vi. galleggia la pece ,*
alcune altre cangiano H ferra i» rame, ed altre can^
• no ,
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INTRODUZIONB". 9
^iano i corpi in pieira; vi fono delle feline, e varie al-
tre foni di flranc forgenti. Nel Palatinato iciU RulEa,
ne' villaggi di Kopiec , Jaficn , e Stebaifc , poco< lontano
dalla città di Drohobycz gli abitanti firn lólitì di {cavar
de' foni, e ricntpiei^li d'una forte d'acqua, che gocciola
da uni terra, detta in lingua Polacca Kìpiaczka ; dopo ,
eie quell'acqua s'è sballuia per bene ne'foffi, It ne le-
para una certa pece , colla quale ungono i loro carri .
Molte forgcml vi fono, pregne di ijtriolo, calcina, fai.
nitro, e particolarmente di zolfo, ma non ne fanno ufo
Nella Polotiia Grande trovanfi molti Ugii , alcunidc'
^uali fono ricchi di pefce; il più rigu2rdevo1e h quello,
che fi <:hiama GofUrfet nel Palatinato di Braefc nella
Cujavia , che ha 20. miglia in lunghezza , o due di lar-
ghezza . In altre provincie vi fono molte Lagune piene
di pcfce. Vi»' jùrmi fono da notarfi i feguenti.
j) La Diiaa, o fia Dzwìb» , Lat. Duna Kuh, nafce
nella RuGla , e paHata la Lituania , và a sboccare nel
Baltico.
1) Il Attirili, Qiromis, in lìngua Polacca Niemen , na-
fte nei Palalinalo di Novogrodeck , e traverfata la Li-
tuania e ia Prullia , lì getta nel Ceno Curonico.
3) La Vi/iola , in Tedefco IPticifil , in lingua Polacca
Wisla, «he vuol dire, acqua pendente; nafce nel Ducato
di Tefchen della Silefia, dove principiano i inoati Carpa-
zi-, iraverfa la Polonia, e ricevati auAa fiatai tanto nel-
la Pokuùa che nella Pruflìa, pretTo Danzici sbocca nel.
Baltico , e con due altri rami, che chiaraaoG Nsgat, e
A^-Wikhfel ( Viflola Vecchia ) entra nel £010 Onwica . -
Q^flo fiume nel farli più laigo pente grada taiatnte la
liia profondità.
4) La Warta, che nafce nel Palatìnato di CniGOTÌi,e
di là da OaArìno E'uni&e all'Odct.
p II Dbì^j Diitfitr,il34iufim, cEuanUto dagli aa-
treni col nome di Tyrts, o Tj/m, ni£ce da un lago vt^
em a' monti Carpazi , e fconendo fìa la Polmia, e U
Moldania, fi getta finalmente nel Mac Mero.
(0 II nafce neUa Podolia*^ e s'uoUce al~Ditie^>
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7) Il Dmeper, Dntper , Danapris, Haryjlhn' , ha lal"ua
(otffiau Delle montagne dì Budiii nella KufTia , e fmo
un «nib'di 40. gioiDflce , o ùi'di Boo. migli» sbocca
od Mar Nero.
8) Il Pnifpitas, Ut. FrìptlÌKt i n»ice nel Palatinato di
Cbelni Della lUfilia Rolla, e s'unifee al Dnìeper.
$. 4^ La PtJonia ha un gran numero di città , le qua-
li per Io ^in fon mal fabbricate. Non poOo dire niente
di certo, iatorno al,numero degli uomini nella Polonia
e Linuaia, mancandomi i mezii fiifficieoti per dNcmù-
nario: Intanto fembrami mriliniile l'opinione ddSisnor
SaOniikh Cònf^iere del Coocifloro Supremo , il qnale
non accoida più di iz. miliwi d'uomini alla Polonia
e Lituania . In quefto numero fon compii nioltil&mi
Xcderchi , ed un numero ancor maggiore d'Ebrei, che
fanno alcuni milioni d'anime; ed è trflèrTabile che que-
iti tengono la maggior parte dell' oflerìe, pariicolarmeo-
te nella Polonia Piccala, e nel Gran-Ducato di litiu-
nia. U tematico, ch'bffi puano oeDa Pcdonia afcendC'
a 210000 (cioè a 12500. Zecchini di Venezia incirc^^
,e n^R Lituania a 110000. fiorini di Polonia ( che fo-
no indica tiSio. Zecchini' di Venez.) (i) . J Ptdacchi , -
ronfiderati come cittadini del Ri^no, fono parte li^S,
MTte i)tò4an* a Città, e parte Ctata^, che per Io pià
; Ibi» fchiavi de' Nobili . Un Nobile chiamali in lii^a
Polonefe Sidsehcic, ed il carattere di Nobile 5cA/«rie?^ir.
La Nobiltà i mollo numetofa , e per la maggior parte
povera. Le famiglie più cofpicue fon molto ricche, epi-
gliano al lor fervizio delle centinaia di Nt^ili poveri , i
quali lor fervono di garzoni, ferritori , maeflri di cafa ,
teforieri, marefclalli, e folto altri Titoli. Sono avidilfi-
mi de' Titoli, e le molte cariche, che ogni Palatinato ,
e DiAreito fomminiilra, danno occalione ad ungrannu-
mero di Titoli, molti de' quali fono. ereditar] nellcfami-
glie . La NobilUi Polacca ha jjeneralmenn glandi , e
(i) n EMbo di'WoiiU nk U mé«t di quella dj PraOii, e fi lag-
Ja lina » Ite >J a Vmeì*.
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INTRODUZIONS. ir
molti privilegi e prcrogaiivc, di modo che ella fola gode
della famofa libertà Polacca . La vica e morte de' con-
ladini è ndle mani loro, i quali perciò vivono nellami-
feria, c nella Ichiavitii . Ognuno è padfon alToltUo de'
fiioi beni, non dovendone dar; dazio veruno al Re, ni
effendo obblij;a:o a dari-i aIloj;gio al foldato. Se un fo-
reftiero muore fenza eredi fu' beili d'un Gentiiiiomo, 1'
eredità cade in mano de! padrone de' beni ; ic però un
Gentiluomo muore fenza eredi , i fuoi beni non polToa
darfi dal Re altrui, qualora efillono de' parenti del me-
defimo fino all'ottavo grado. Se poi il nubile, die muo-
re , non lafcia né eredi , nè parenti , il Re non può ap-
propiarfi i fondi di campagna del medefimo , ma deve
dargli ad un'altro nobile benemerito. Le cafe de' Nobili
fiTvona di licura alilo a'deliaquenti, non polendo quelK
clTere eftratti a forza. I Giudici della città non polfono
dar l'arrefto nè fopra i fudditi, nè fopra i Beni de' No-
bili. Tanto i nobili, che i loro fudditi non pagano ga-
bella del bcAiame, delie biade ec. ch'eli portiino a ven-
dere . Ognuno ha il diritto ài far nelle lue terre degli
fcavì di iale, e dì metalli. Neflìin Magiflrato, neppure
il Re, può imprigionare un nobile fenza che fia flato ci-
iato e convìnta ; eccettuata il »&, che il nobile
Udrò, tre volte accufato tale da altri . ladri , o folle for-
prelb in fatto; oppure fe non potdTe, o non voleflè dar
mallevadore . Il Nobile è lòttopcrfki al Re Iblo: Fuori
del RegDo, però «li non è tenuto acotnpariie avamìàl
medeGmo par qualiuìa mgjcae (fiioicbè n^li a&ri tìÙ-
gnat^ti la Camera del Principe) non potendo ellèr^ii-
tlieato, che nel Regno. Le cariche d'onore , e gli in&zj
tanto del Qem, che Secolari non pofTono darli ad ■liri .
tJie a Nobili' La iòta Nobiltà può pofìcder terre, epct-
ciò tene e poflètTioni nobili, fono ivi, una ilteffa cola .
I CSttadiai'peró delle città di Thorn, Cracovia, Vilna,
LendMrg j e Lublin hanno il privilegio di pofleder fondi
di campana. I Nobili poITon aver cafe nelle città; ma
in talùlbfbaodjbligati a fc«gettarfi a'doveri del cittadino;
e Ct e&dtano ^aldie meltiere da cittadino, perdono i
^vlleg uvkSB M» Hsl^tìt • 0£iu ì^iAUc ba il diritto
di , .
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11 LAPOLONIA.
£ dar voto nell' ckiione del Re ; ed ognuno è capace
dàÌA Corona, purché per libera elfzbne dc'fuoi confra-
lelli l'acquifti. Vi fono anche de' privilegi goduti ia' No-
bili nella compra del ùie . Qiie&i ed aliri privilegi
ottenuto la Nobiltà parte dalla liberalità de' loro Regi , c
parte per ufo. (In Gentiluomo nato, e di Nobiltà ami-
ca, gode molte prerogatire pili d'un aiiro che recente-
mente ha conCeguito quello onore. Le caufe de' Nobili,
de' privati, e de'citradini fi giudicano ne'Giudizj provin-
ciali, e fe un Nobile ha una caufa rrfjjuardanie le pof-
lèflioni Regie , quella è giudicala da un TriUinale di
Commiflìone . (')
5. La liiguii Poilacca è un dialetto della Scliiavona.
La lingua Tcdefca i molto in ufo nella Polonia ; ed ì
Polacchi hanno molto obbligo alla nazione Trdcfca , la
quale ha facilitalo a'medcfimi la ttraén per acquillare il
buon guflo nella Ifiieiamra, e nel traffico , ed ha dato
l'origine , e la profpcrità a molle ciilà della Polonia.
Cafimiro il Grjndc ii prefe particolar cura dì tirar in
quello Regno j;ran numero di Tedelchi , con la fperania
di Vantaggi confiderabili : egli concelìe a' medelìmi de'
terreni feriililfimi , c l' ufo delle loro proprie l^i . La
lingua Latina fi parla anco fra la plebe ; ma dì prolb*
dia, uè purità di lingua vi ù ollma.
6. Oiiauto alia Rtligionr, nelle coflituzioni del Re-
gno fatte nella I>ieta di Pacificazione del 17^6. fu di
nuovo flabiliio, che niuno pofTa efler eletto Re di Polo-
nia, e GraD-I^ca di Lituania, che non proféffi l'Orlo-
doffa Religione Cattolica-Romana , di mòào che anco la
Regina dee efier nata nella mentovata Rc^i<«ie , o la
dee aver abbracciata . Il Re perciò ha il litolo di Or-
lodoflb: che la Religion CattoUco- Romana fìa la fola
doniinantc nel Regno, e la fola OnodofTa; etfa bè an*
co attualmente, ed i Armata per tale. Concanfì 1. Ar-
nania il buimb it^ lUtuti aCP»» «rin a ite
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INTR0DU21ONE. 1^
CÌvHcovaiii, 15. Vefcavadi, 146. Collegi pubblici, jo.
Badie, 581. Conventi di Monaci, e 117. di Monache .
.La provincia Polacca de'fu Gsfuiri confìfteva ini5.Cd-
legi, una cafa ProfcITa , un Noviziaro, 11. Refidenzc, e
jtì. MilTioni, edera conipofladi 1144. peribne. La pro-
vincia di Lituania de' medefuni eracompofta.dizi. Collfr
gj, cMnprera l'Accademia di Vilna, di 1. caie PiofiilSiy.
di j. Noviziati, 8. E^efidenze, e tii.Millìoai, e coafijlns.
generalinente in loiSS. periòóe. I Beni, e le rendite del
Clero Cattolico fono molto grandi , facendo tptti due
terzi de'beni della Ptdonia , compreC otte' beni prtfi in
ipotecrper danaro impreflato. Per ooM^xtaà il Re, e
gli altri ordini Secolari non polTiedono più d' un terza .
de'ierren! del Regno; le decime fole, che ritrae il CStn
ro, levate le fye&, fanno la quinta pane delle Rendite
di tutti i Beni dei Regno.
Nelle mentovate coflimiioni del 17 J 5. t' Difidmti ^
cioè a' Luterani, Calvìnilli, e Greci fu promelTa la pa-
ce, la ficurtà de'Ictro beni, e follanie , ed uguagliariza
Ji condizione nelle perfone; ma ciò non oftantc efll fo-
no oppreffi . Alcuni de" Greci li fon uniti colla Ghief»
Romana, che chiamanfi Uniti, altri però rimangono nello
Scifma, ed hanno il nome di Di/uniti. Degli Uniti fonoi
i' Jrcivefiova Titolare di Kiavia e Metropolitano di tutt»
la RulTia Piccola , che vive d'altri Vefcovadi e Benefiz;,
il ytf.'Oì'a di ìfhdfinritrs , il P'ifieva di Luzk , l' ^rcivifc^
va di Poiacz , 1' Arcivtfcovii dì Smoltmh , i Vcfiovi di
Lirnkrg, di Prftmst, di Chilm , e di Pinsk , ij. Abati,
110. Monaflcrj di Monaci deli' ordine di S- Bafilio, e
due Monafterj di Monache. I Vefcovi fi fcclgo no Tempre
dall'ordine di S. Balllioi e godono de' privilegi partico-
lari , accordati loro nella riunione colla Chiefa Romana .
Nella città di Lembei^ v' c anche un' Arcivtfcava Armc-
ta unito alla Qiiefa Romana , e nella Polonia trovatili
z6. paipccbie Armene. Gli Ariani (queflo nome it dì
a.'Sai^tanÌ) (^ackeri, Mcnnoniti, e Anabatl^ non vi
lòn tollerati. O
' I - ■■ ! .. ■ .. I ' ' --I I-
S) OfunaiK wa ta» nOcmi per aOuàmt, t'è pai ikm eoa
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I EtotdUnli affiditi «Ha detti GoAinizìoiie , cUeiatf
U ISwiti dì ler flel^Ioiie udii maaiera accordata nella'
Pace d'Olirà; é mediante anatri l' inteteeflìoiie d'altre
Potenze i oncttnetof di jielle pande f ma &iua eSbtto /
Molte Oiì^ fimo a'médefimì ftite tòlte a diftmttc, e
ciò fi pratica di tempo in tempo con più frequenza. I
Lnteruil nàl» Potonia Grande prdentemente non hanno'
più di 8?. ChieTe , ed i Caltrinidi non più di io. (') :
Nella Polonia piccola i Luterani ne lianco 4. ed i Cai-
«im'fti^. Nel Gran-Ducato di Lituania ì primi ne han- ,,
no J. ed i GalvinrRi jo. per confeguenza i Luterani vi
hanno in tutte g6. ed i Calvjnilli 47, Ciirefe . II Senió- I
fato Luterano confitte ne' Nobili, o ne' più vecclij delle
comunità, e ne' predicanti . I padroni fecolari delleChie-
fe nominano quelli, che lì debbono desinare ad hifegni^' |
re al popolo, ed il miniilero di quel luogo, ove rifiedtf
il Seniorato generale, gli efamina, e gli ordina . Il Ca-
pe nel miniltero della Religione ebbe una volia il nome
di Soprintendente, prefen te mente però gli danno il nome'
di Gtneral Senioi-e. All'elezione del med^fimo prefiede un |
altro General Seniore, eh' e fecolare, e nobile, e fareb- ,
be di dovere, che tutti i più anziani CSeuiores) fra'^- 1
dicanti de' UiltretU vi fof&ro preiènti, i quali fono ilc^
gittimi Candidati che poffaoo ptetendere alSeniwatoGe--
nenie: BT.però cofiome di eleggere fempre quelli die di-
menno lie'Itto^i pjù comodi , v. gr. a LitTa , Frauen-
fladt, Zdui^ ce. Le Comunità de' Calvi ni Ili hanno pari- i
Stente un Gcneral-Senior , ed ordinariamente j. Anziani I
< Senicms ) Ecclefiaftici .
$. 7. Attuto dopo la converlìone della Polonia alla fe- |
de Ctifiiana i i Polacdii moilrarooo della propenfione |
per le fcieme, cafonata dagli Ecclelìaiiici fordtieri , che .
vi fi portarono In folla ■ Ne' tempi dì BolesUo Chrabri
nuniFiD di Ahnrionii; ntl\i Potncranij , i molcc ccniimia di Ikcniglia fol-
le Ttire del Vefcn™ di Cu«>ia.
. n AI di d'o^ le cole fona cangialE, dTéndo la pid parte de' Proie-
Ibàd paOia bxxo II Damiiuo del Ke tU Poiffia sei r<^ ci no diPier
tt «alialo dk «Mfis Ueiuci.
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INTRODU2IONH. «J
vi fi prìncipib * coIiìtit l'eloqueazt. Da' tempi del Re
SigilmoiiilD t fino ■ quelli di Vladislao IV. le Scienze
furono nel loro colmo in Bolooia ; ma dopo queflì tem-
pi le MaCt Pt^cshe lì addonnennTono ; inoggi però Si . ^- ^
rifvegliano. I Policdii ora ftudiano U pulitezza dellii't't- .
lingua Latini, e Polacca , abbracciaDo la Fìbfofìa mo-.'^
dcrna, imparaao le Maiemaiiche , e la Filìca , tjf^no a '~
perfezionare la Storia patria , cercano di coi^linfcar. al
pubblico i loro amichi migliori Scrittori , e aiRitàrglt
all'ofò che fe ne può fiue, e- per ottener gudb) intento
vi cOniribuKce metto l'ottiiliif Ubmia «ICOxui di Za-
- liàkii''Ghe fit ipcrui in VTarfam^a comodo del pHitt-
co.'<ilamiacù'U F*^ ^V'^^*^. Rncotlo flii£odd-
' la Sngi% Gtiect ,^é]4t'coiaiiui^ Lettenrli^ cogli EAeri*
La F«aaia eoi^ pnfentanéfte fra' fasi "itttcnui *atf
Rtindpl, Covri) ed altre fotan» di alto Rtaga • I ■»•
mi ed il ttMiito d^Lettctad modemì di PoIooìb travio-
li nel Ldfico del S%. CanoOico Qov.. Dan. Japodci ^
La cagione , sode neOa Foloiria ntn fi Oampba tanti
libri , quanti hmU altri paefi , derira dalla iriinnatiM d'
Editori fàcoitofi, di Bene&aorl liberali, e di Stantpetla
ben regolale.
$. 8- Nella Polonia mineaoo le fahlricht, tmimfattu.-
rt, ti i generi trafportanii tozzi fuora del paefe. LozCr
10 della ^ligione pregiudica ivi molliamo al commer-
cio, ed al iraHico ; iJ paere perciò impoverifce fem^uv
più , benché ottima fia per ijucft' oggetto la Tua naturai
coftiiuzione. Il frajfica della Polonia è vicino alUfuain-
liera rovina. Qianiunqnc iralportino in altri paefi biade
di varia forte, lino, canapa, femc di lino, luppoli, mic-
ie, cera, fego, pelli di bovi, cuojo, detto Youfi, pece,
cenere, alberi maefiri, tavole, legname da coflruir vafccl-
11 e cafe, bovi, cavalli, ed altri prodotti del paefe; in-
troducono però vino , fpezicrie, panni, floHè ricche dife*
ta, e di tela £ne, perle, gioje, argento, rame, ottone,
acciajo, pelli, ed ahre mercanzie, che fono d'un valore
molto maggiore.
$. 9. Tutti coloro che haimo fcritto la Stm* piiì on-
liu da'PBlacclii » aficnraip » clif siMl» popolo non ^ '
«I-
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ifl I.APOL0MIA.
originario de'pMfi da loro abiratt, ni* che v'è altronde
i-enuto. La maggior pane d'elTi è d'accordo, che iPo- ,
lacclii ufciti dalla Sarinazii lì fieno fermati lulla Villa-
la': Ma la Sartnazia elTeado Aaia molto vafta , e ripiena,
di molli popoli, Dafce il problema, da guai patte dell»
medelkna i Polacchi iìano amicamente ufciti . Un mez-
zo per ichiarire quella difficolti , fi è la denominazione
che i Polacchi hanoo nella loro lingua nazioaale, nella
^■le elfi chianunlt Polaej. Fra i popoli di Sarmazia fi ,
cootaao anche i Zazj. , dcTcritli più a lungo da Proco-
pio, e Agathias, che hanno abitato l'antica Cokliis fui I
Mar Nero . Da quefli fecondo la congeiiura del Signoc
Ltagiàch hanno origine 1 Polacchi , nominati Pokcy,
cioè pofteri it.'lMC}. Sembra di più, che il nome diLa-
3> £ lìa cangiato in quello dì Ltcb , Principe ùvoiolb,
di cui narrafi aver condotti in ^uefli paelì i Polacchi .
Quelli hai} unendoli cogli Zechi loro vicini, e forlèatK
co con altti Sarmati, innanzi che principiaf^ il fello fe-
colo, pafTati i fiumi Don, Dnreper, Dniefler, c Donau
entrarono in Ungheria , e di là pailando avanci, gliZc-
ciii fermutonfi futi' Elba là dove è la Boemia, ed i La-
zj fui iiume Warta in quel tratto di paefe che in oggi
chiamafi Polonia Grande , il qual fatto fembra doverli
fiffare nel jjo. dopo la naieita di Gillo . Quefti Iszj ,
e Ztcbi in&ane con gli altri Sarraati , talmente furtuio
Ira di loro confufi , cfie il loro nome andò in difufo , e
dtedefi loro il nome di Siimi , nome che nacque,. e fii
ufaio nel fello fecole. In feguiio quelli popoli Slavi fu-
rono fra di loro diflioti , ed a ciafcuno fu dato un no-
me particolare . Fra qudli occorrono Ì SUvi LUkaviki _
ài cui Witichindo di Corvey Scrittore del lecolo X. £ ti -
primo a far menzione , e per i quali , fecondo tutta 1'
apparenza, s'intendono i Lia^\ il Re Mifca non è altro
che Mìeika , oppure Méika R.e de' Polacchi , che dagli
Scrittori più moderni vieti nominato Miecisiau, e fii il
primo di quefto nome , che regnallé fopra i Polacchi
Qiiello è il ragguaglio, che Ìl Sig. Lengnich &deir origine
de' Polacchi , la dì cui Relazione trovafi iMa in un^lS'
QO, cb'egli 'paa« alla^fìne dcU« Siodt di Po^oi»!^
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1 H T R O D U Z ! O M B. I7
Tutti que'racconii , che fi fanno di Licb fondator dt'
Polacchi , e del loro Regno, e de' fucceflbri del medefi-
mo fino al Pcinerpe Piaj!, fono ofciiri, favolofi, c falfi.
PwJÌ, che circa l'anno 840. vivea in campagna da pri-
valo, e dicefi, efier divenuto Principe del popolo, èno-
labile per la fua ftirpis , che per moiri fecoli li.i fiorilo
in Polonia, e Silefia, e perche anco inoggi tutti i ELci^t
nazionali, e qiwHi che della nazion afpirano alla Coro-
na, chiamanli Pitaffi. Miecislao I. il Quarto dopo Piali: ,
ed il di luì pronipote, raccontati aver cominciato a re~
gnare nel 954. >ibr»a\h.l» Fede OìftiaDa, per-
lna& il popolo ài imitarlo . Il di lui figlio e ^icceobre
Boteslao I. pre& il carattere di Re , e di quefto Titolo
iervironfi anche i fuoi fncccObri Uiccislao II. Cafìqiro
I. e BoksUo IL ,■ riportali però che qiullo Bdedao fìa
ftaco r tihimo jd darlo ; e che premi^lao verfo il fine
del &C0I0 XIII. l'i^ia riprefo . Boleslao HI. uno de'
Principi più guerrieri, nel I138. di*ife la Polonia fra 4.
figlj, fenia fame parte veruna a un fuo quinto figlinolo,
e per quello fatto diede occafione a molte controverlie ,
e turbolenze, il fiiddetto Premixiaò Principe della Pali>-
nia Grande, riprefe nel iipj. il Titolo di Re . Uladis-
lao il Piccolo nel J309 venne al poffciro dì tutta la Po-
lonia , che fin da quel tempo è rimafia fotto un folo
Principe. Il filo figlio unico, Cafimiro il Gr.inJe apjro-
priolfi la RulTia RoHa, e ne fece una provincia della Po-
lonia ; diede egli Ebrei gran privilegi, ed in lui terminò
nel 1370. la flirpe de'Piafti: Da quello Re ebbe la Po-
lonia le fue leggi, i tribunali, ilbuon ordine, la maggior
parte delle città, e dc'callelli , e molti altri edÌ5zj. A
lui fuccedè nel Regno di Polonia Ludovico , neli' iftelfo
tempo Re d'Ungheria, dopo la dicui morte la fua figlia
fecondogenita di nome HedWige fu incoronata Regina
{ti Polonia-, ijucfta fu richiella in matrimonio dal Gran-
Duca di Lituania di nome Jagella , il quale avendo ab-
bracciato nel ijSd. il Criftianefuno , e cangiato nel Bat-
tefimo il fuo nome in quello di Uladislao , fpolata la
Regina , fu incoronato Re di Polonia , e divenne autore
4'aM iwon $tiiw Rcnkt cbianutta t» J«ilhmt» , che
. . Nmi. Xiyi. B fm
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ìS LAPOLONIA.
fin al 1J71, ha poilbdiuo il Trono di Polonia. Effomì
al Regno il Gran-Di:caio di Liciunia, s' impadronì dfUa
' Sainogizia , c nd J410. disfece i Cavalieri Teutonici nel-
la fangiiinofa bai:a;;U;i di Tannenberg . L fuo figlio fis
condogeniro Cafìmiio IV, prefe fono la fua protezione
(jiiella parte di Prulìia che in oggi chiamafi Polacca , e
l'Ordire Teutonico fu da lui forzato a prender l'invefti-
tiira dfir altra patte, coiwe d'un feudo : fotto il Regno
di Sigifmondo I. filo figlio miiiotc nel ijsj. il Margra-
vio AlL-rlo, di Gran Maeilro dell'Ordine divenne Du-
ca di Ptiitlia, c Feudatario del Re, e del Regno di Po-
lonia. Il di lui figlio Sigifmondo Augufto iéce il nuovo
Duca di Curlandia Gottardo Keller , fuo feudatario, e
r.el I5tì9. riunì interamente la Lituania colla Polonia ;
k LìvoDÌa parimente foggettolTì alla Polonia . e la Vol-
hynia, Podolia, Podlachi'a. e Kiovia furono unite alRe-
gno. In lui terminò nel 157». la linea malcoiina di Ja-
;;cllo; ed in feguiw la Polonia fu governata da ELeg! di
famiglie di^renti . Enrico Duca d Angio £glio di Enri-
co li. Re di Francia nel 1J73. pervenne alia Corona
fotto cerco condizioni: elTendofi allora fatte alcuneLeggi,
con le ijuali queflo Re , ed i fuoi lueceflbri doveano go-
vernare la Repubblica; ed effendofi egli fegret* mente por-
Tato dalla Polonia in Francia . gli fu tolto il Regno nel
a Tribunal
lungamente. Sigifmondo IH. Principe Reale d
fil^lio di Caterina, che fu I II d S d
Re di Polonia . perde la l.ivonia , tonatali da
Adolto Re di Svezia . II f III ]
la tranquillità del Re?no, e ul'lio r.im lenza t
^li era inlcrzionalo di fondare un nuovo Oidi,
nome di Cavalieri della Verdine Imraaculata
non tu pero efeguito . Da lui lurono ft.ibilnc
delle Lettere nel 1647. La fua mone fu fegiii
interregno turbolento e ripieno di difgrazie: pe
iiccbi, die ^ataa tflftfcMti iti Regn. gli i
Digitizetì
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IN T.Il O D 0 Z I 0 K E- ,V,
HO ée'dioià molto oonfiderabilì > Il mioro Rg Giovanni
Cafimiro , fratello del Ke pafTato , eletto nel jtf^ (a
afòmuMto contro gli Svede^, a' quali ticll» pace d'Oliva
' del dovè cedere la Livonia ; egli nel ItftfS. riniui-
ziò mal contento la Corona , e fi portò iit Fraiii:Ìa ; fu
ruliìmo della linea femminile di Jogello . Il Papa To-
- Dorò àel Taoia.à'Ortedf^ù. A lai &eÌeSe Michele To-
maio WiTaio^ìezki , un Sig. Letterato , e Gentiluomo
{mzA carica, d'onore , e lènza bcDi ; ed a quello lUcce-
dctte nel 1674. Giovanni lU. Sobiesky gr^n Matvlcialla
della Corona , c gran Generale , che fi feca firada alla
Corona con una vittoria riportau fopra i Turchi preQò
Chozifn, È foccorfe Vienna contro i medefimi che l'af-
fediavano . Nel 1686. egli lece la pace cogli (barrili
RufCa Giovanni , e Pietro, in virtù di cui la maggior
parte de' Ducali di Kiovia e di Smolcnsko dalia Ruliia
gli fu ceduta . Dopo la di lui morte fegiiiia nel l6p6.
Augufio II. Elettore di Saffonia fu eleno Re , il quale
per mezzo della pace di Carlo<J^itZ riunì alla Polonia la
fortezza di Kaminiez ; Fu però forzato nella pace di
Hanftadt del 1705. a cedere il Regno a Stanislao Lef-
cliynski ; ritornò però al poflèflo del mededmo dopo lat
I;.i[taglia di Pul[awa , e Stanislao fu obbligato a ceder-
ì;1jcIo , Egli fondò l'Ordine de' Cavalieri dell'Aquila bian-
ca, e mori nel 1733- Il fto figlio Federigo Augufto III.
coU'ajuto dell'Armata Ruffa nel 1734. ottenne ilTrona
contro Stanislao, a cui fu data la Lorena.
5. 10. Il Tiloh del Re fi è ; Re di PalonU, t Gran-
Duca di Lituania, R«fia Piccola, Prufia, Mafivia ,Siimi)-
gizJa , Elodia , VoUiinia , Poidìa , Psdladiia , Livmia, Smo-
Icnka , Stvsria , e Tfchcrniekoma te. Lo Stemma de! Re-
.^'if è nn'Aquila d'argento in campo rolTb per la Polo-
nia, ed un'uomo a cavallo d'argento in campo parimeir-
(c rcilTo per la Lituania. L'Ordine de' Cavalieri dell' A-
'in'd.i bianca rinnovato dal R.e Augulio IL nel J705Ì ha
pi::r infegna lina croce d'oro traforata, e finalcatadi rof'
lo, con un orlo bianco, nelle di cui punte fono quattro
fiamme . Nella parte anteriore vedell 1' Aquila bianca di
Polonia . dte u fui petto nns croce bianca colle fpada
l . B X . 4eir.
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ao LAPOLONI A. ■ , I
' iàl' Elettorato di SafTonia , e nell' altra parte in mena \i
■ leggelì il nome del EU A. EL. coIU àirìU. Bro jiii, TU- U
& l^e . Sopra la croce t' h una Corona adocoa di 11
amatili . Queftc jafegne portati li àppefe ad m nallra f]
mrchÌDo <*). [1
$. IT. La Polonia era prima un Regno etediiarìo; in '
appredò il Re, prima di Iklir fui Trono, dagli Siatido- ;
Tea efièr dichiarato Re, ma fempre però ÌRegi iMmina- '.
loofi ctj^i del Regno di Polonia, e de'paefi uniii, non ,
fedamente in Tirili del .contèniimento del popolo, ma nel |
medefìmo tempo ancbe per ii 4nitto di luccefTtone . Si-
sifmondo Aiigiifto fii l'ultimo a lérvirri di qiiefto àioXo^
OùfO la di lui motte fa fatta la Legge, che ncfTun Re,
mentre fóflè in vita , potellè nominare o eleggere un fiic-
cd&>re, nè intimare veruna Elieta per eleggerb , e nep-
pur dir ajuto a chiunque, uè in qualunque maniera, per
ruccedec^Ii al Trono; ma che (émpTe in avvenire, mor-
rò il Re, l'Elezione kSk In liberti degli Stati del Re-
;^ro; la qiial legge finora fi è fempre oflèrvata. Pcrcon-
fcgiienza il Regno di Polonia è ^Itiva . Il hoga dell' Eie-
^Jsw , è prelìb il ìfillag^d di Vela poco diilante da War-
laiia, rimato in campagna aperta , e circondalo d'una
Òidine oiMlIre >c;iocclii ie Jkjoii iìiki un ,iiii,irniii,r' , <■ iiii.ii.u': i.i niifi ■
^lo la R^°la di £. B
firmato da Innouita} lii. imi» n iiidim hi , i iiMiir aumir-
La loto infegita fc, al iiirjue iii v.nuiirio, e jinniun niuif iii i..niipi;-
a , UH Croce con una Stàdi di color roHb ; ma eoo piò lerilà CmOx- .
IO altri clTue due fiadc loSc poRe in lorma di Croce, comt oItv«S dalT
aonefli Fi^a ■ Feci qned- On£iK azioni inliini i ed entiiti m Potoan .
e Unimii li Caralierl Teuiohici fcacriaii-dalla PalelUi». molli a queHl
fi uniroi» • Hcfiò poi r Ordine elliiini per i- apoOìSH dilla Fede dd
CiBi-Matftio ) K ta tu ordii iputi daiir ereJU m uueni an-^ivn
" Digitizsd by GoOgI
INTIIODOZIONS. 21
folT^ e d'un terrapieno : quello fteccato è fornito di J-
jione, una verfo Levante per la Polonia Grande , l'al-
tra verfo mezzodì per la Polonia piccola, e la terza ver.
fo Ponenlc per la Liiiiania. Per comodo della Dieta vi
fi fuole alzare una cala di legno, detta da loto. Sciapa :
I Meflàggicri delle provincic radunanfi in vicinanza di
Huedn cafa in un luogo chiamalo da loro , cioè cer-
cliio, o corona ; ìl rimanente della Nobiltà, che inter-
viene all'Elezione, fi tialliene in uno Ipazio un pò più
ilifcofto, fotio i padiglioni. L'Elezione fi fa da'Senato-
ri del Hegno si Ecelefiallici come Sccolaii , da tutta U
Nobiltà , che vi manda i Tuoi MelTaggieri provinciali,
bcnciiè ogni Nobile abbia il diritto di comparirvi in per-
fora, e dalle città di Cracovia, Pofna, Vilna, Lcmberg,
e Vfarfavia, che però vi affiftono folamcnte alla Nobil-
tà, e dalle 3. città maggiori di Pnidia Thorn , Elbing,
e Danzica . I foli Caliolici Romani polFon inietvenire
all'Elezione. Il Re eletto deve giurare o in propria per-
fcina,,o per na'Ambafciaioie, di voler offervare li PaSla
cmvtnta , che in lingua Polacca dagli Stati gli vengono
prefentati , e clie vi Ibiio in ufo fin dal 1 ^70. e poi vien
ptociamalo Re, e s'incorona dall' Arcivcfcovo diGiiefna
nella Chiefa principale di Cracovia. La Polonia infiemc
col Gran-Ducato di Lituania coftitiiifce una Repubblica ,
di cui il Re è il Capo, bcnthù Ai\ &nalo del Regno ,
e dal rimanente della Nobiltà dipenda la maggior pane
dell'autorità , a come fi iiiol d:re : Fnn Rsgtm Maje-
ftas, Peni! SenaSum aucìoritas, Pents oriinem tqmflnni ì\.
bertas . Senza confuliarc gli Stati del Regno , e lenza il
eonfenfo de'medefimi iì Re non può far lyierja , nè ra-
dunare veruna Armata , nè far pace , ne alleanza pubbli-
ca con chi fi fia , nè fpedire Ambalciatori in affari d'
importanza , nè imporre coatribuiioni , daij , o nuove ga-
belle, né batter monete, uè far Leggi, ilè eriger Tribu-
nali, ne giudicare controverlìe di Religione, nè alienare
i beni della Corona, ni intraprendere cofa di confcgucn-
u che lifguardi la B.epuEblica. Fra' diritti, cli'a lui fo-
lo competotio, e ch'^t «feciu a li» piacere , il prìo-
Rpslc B ^* tt poKT mftì^ MTtdw 4'gaon > • f*t
» ì MS»-. .
Digitized GoOgle
■Il L A P O L O N t A.
r^ata Je'BcDi Redi; ma non gli k permetto, ni d'ac-
crclcere , ah dì fcemare il nuinero delle Cariche d'ono-
re , ak dì dar alla medelima perTona Dell'iflefro rempo
più cariche d'importanza, nè dì cogliere a chicchelTia una
lìmil carica, lenza il coofenfo degli Stati. Nelle cariche
Eccleliafìiche è da notarli {pecialmente , che il Re liail
diritto di nominare gli Arcivefcori, i Vcfcovi, eccettua-
to il Vcfcovo di Ermclandia ; e clic il Papa conferma
quelli, che dal Re fon nominati. Delle Badie il Re ne
confetifce fole li, ed una P.epofiiura ; gli allri Abili s'
eleggono da' Monaci , e venj;ono confermali dal Papa .
Inoggi il Re non ha più parte veruna ne' Beni Reali ,
così detti, eflendo egli oUiìigalo a dargli in affilio a per-
fonc private, ed elTendo l'entratedieflì godute dallaRe-
pubblica, c non da elfo. Quelli Ben! Reali, propriamen-
te detti 3 confiftono in Starojlie O (Cspitanati) a' quali
o è annella yinrifdi^.fonc, a non c annelTa ; in Ttmt<{,i
lenendo , quud qui lunuinm habent , tenent alìquid feti
polfidem ) che devono toinenere de' campi , e villaggi ;
e -^wjejV, che fon compofte d'alcuni campi, di prate-
rie , mulini ec. Gli altri diritti , ed incombenze del Re
fono, ch'egli è il primo nel procurare la profporirà del
Regno, c cheiniorno aciò egli deve con fui tare gli Stati
del Regno ; che pi^r meiiO di lettere convoca i Comizj
del Regno , e vi prcliede ; clje nefluna legge può far-
iì fenza di lui, dovoiido cypì iL'ggc emanarfi in fuo no-
me; ch'egli è il pruno pioti^tiore de'fudditì, edelle Leg-
gi i che ne' Tribunali amminiilrafi la Giuftizia in no-
me del medefimo; eli' egli conferma i privilegi antichi,
e ne accorda de' nuovi; che conferifce il titolo di Nobi-
le, ma fenza i diritti annedi alla Nobiltà,'! quali deb-
bono concederli col confenfo degli Stati ; che egli , fuori
delle Diete pub ^liberare . fugli al^i infieme con quei
Ccm&ilieri, e MimflrìJ^ rfludono «lU A» Corte-, che
ÌD i&i di-^BÌBorìmporranza pub mmr Ao^ftlatoiI
■ altro-
n Mnna PAuMc Sm^cilniidD la Ha GtoenEa il Re godeTa |ik^
aà'OHiOffat A mbMicIi SoroU; ■ ito pUdinOno , i queHa £iailià
nH.£ finta llnlnUi àm adi* delegtduie limniitickH I'uiid i;r4 > a
«Bniimin Pmd iTjti'HfiiU akna* fna Madtà fui tuniTii dirpcuie-.
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INTRODUZIONE. JJ
allrovej die ha il comanda dell' Armau , piircliè v'^ Cu
prcfenie ; che egli folo può comandare alla Nobiltà di
pigliar r armi ; ed alcune alire piccole cofe .
5. II,. Il Senala dei Rignt di Polonia c compoftodi 146
perfone , che hanno il lirolo di Senatori o Confijlieri
del Regno, e d'Eccellenza. Tutti vengono nominali dal
Re eceeimato lo Starofto, o fia Capitano di Samogizi.-» ,
ed i Woiwodi di Witebsk, e Polozk, che dalla Nobiltà
di quelle Provincia vergono eleni . I Configlieri del Re-
gno fono diviil in 5 Clallì , che però tutti hanno i hie-
dffimi diritti, cioè la C3ii0è Configlio-i del K^n»
Eccleliiftici , quelU tfe' Voivodi , quella de' Ciftellani
maggiori, e quelli de' minori CadellaDÌ, e quella dé'Mi-
jùSaì éà SCeto . In qnefle ClalU fono oomprefi : i ) Due
Artimjiam, cioè quello dt Gnefna ( Gnefen ) nelU Poi-
loma Grande, C quello di Lemherg nella RnlUa Piccola,
L'ArcivelcoTO dì Gneiha ( Gnefen ) dopo il Re occupa
il pdno luogo a mano delira di elfo . EgH c Legato per-
petuo della Corte Romana ( Legatili natus ) i! primo
del Clero (Primas) c la perfona principale del Regno ,
e del Senato ( Prjmas Regni , o prìmus Princeps . > In
ailènu del , ò nella vacanza del Trono , egli ha la
facoltà di convocare la Dieta , di radunare il Senato ,
detecrainare Decreti del Senato (Senatus-Confutea), e dì
fpedirgli, e di dar udienza agli Ambafciaiori Efteri , ed
in comt^uensa per fempre Jntcmx. E^li fa l'Incorona-
zione del Re , e della Regina, ed è Cmunicm natia del-
la Oiiefa di Plotfchico. Nel 1749 ottenne an£o dal Pa-
pa Benedetto XIV. il diritto di veflirfi di rofTo alla ma-
niera de' Cardinali , eccctmatone il cappello, ^li ha la
fua Refidenza nella città di Lowitfch , ha il fiio pro-
prio Marefciallo, uno che gli porta avanti la croce, ed
un Cancelliere. I Polacchi innalzano un Prelato Ecclefia-
ilìco a quefta gran dignità , perchè ima perfona laica fa-
cilmente potrebbe abufatfene, ed innalzarfi alTrono. A
lui fono fubordinati, V An'tvcftavo dì Lemhirg , che nel
Senato fiede a mano manca del Re . 2 ) QMindicì Fifee-
vi, che dopo gli ^civefcoii ùeàoao a delira, elìnillfa
del R«, adl'.oidiBe che ùs» <i ) H P^ijm» H Crt».
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24 L A P O L O N 1 A .
via , eh' è Duca Ji Si:vuiia , u la di cui foiciiza fpiri-
tuate'ftendeli foprg i J PalatiaatI della Polonia minore,
proprìimente decu, e che ncLleK,endite è fuperiore a tat-
ti i Vefcovi, ed all'ifleCfo Ardrelcovo di Gnefna . De'
VcTcovi di Oacovia k ne contano 6 , che ibao- ftati
Cardiiiali. Quelli Cede slU lìaiftra del Re 'dopo l'An:!-
vefcovo di Lembeq; -, Itendiè egli Ha il ptimo vefcovo ■
<a) Il Fefeam di VMisUwaah Cujavìa, che ù nomi-
na nell'lRelTo tempo Vefcovo di Pomercllia , lìede alla
dritta (id Re dopo l'AreiTefcovo di Gnefna, ed m tem-
po dell' IiHerregno , in affcnz» di detto Arcivercovo , O
nella vacante di quefto Arcivefcovato , fa le veci d'A-
ttrrtx. (3) Il Vifiovo di Pefaa (Pofen) la di cui Dioce-
6 non foUmeate comprende il Palaiinaio di Po&a, hm
anco una parte d! anello di Mafovia, e Warfavia> (*)
In iSeatt del Primate, c del Vefcovo di Cujavia $ egli
preriede all'Eleziuie del Re. (4) Il i^tfiovs di IfiAx), la
di cui Dicceli flendell perla Lituania, e la RuinaBiati-
Cftifìno a' confini di Mafovia , ^i , ed il Vefcovo di
Pofna fi precedono l'iin l'altro a vicenda. ^5) li Vffat-
■00 dì Pkgk. , che ha il Dominio del EMSrecto dì Pul-
loy^ nella Mafovia , lairaenie che da lui non può ap-
pcllarfi al Re . Alla fiia giurifdiziione fpirituale è anche
foiiopoflo il Diflreilo di Dobrain. (6) Il Vifiova d' Er-
mekTidia nella Pruflìa, di cui fi farà meimone nella Pruf-
fia . Egli è immediatamente fottopoilo al Sommo Pon-
tefice . C7) Il ycfcovo di Lia.k nella Wol)iÌnÌa , la di cui
Dioccfi comprende anco ima parte di Mafovia , e Pod-
ladiia , c del Palatinato di Brfez nella Lituania . Qiie-
flo , sd il Vefcovo d'Ermelandia fi camibano vincede-
volmcme la precedenza . (8) Il Vifcovo di Primislavv ,
o Prftmiil nella auffia Piccola . (9) Il Vifcava di Saiw-
fida, che Dell' jfleffo tempo ha il Titolo di Vefcovo dì
lilten nella Cutlaedia ■ (]o} Il ^tfcova di Cidm nelU
Pmflia , che fi nomina saàte Velano di Pomefam* .
Cd)
(•] VuMi M é AtatMa *mim Qiftnna «oti^ ni
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I N T A O lì U z I O N E. IJ
( M 3 II C'fnvo di Chelm nella Ruflia PkcoU. ( li) Il
Vifcavo di Kiovia , e di Tfiieraihw. ( 13 ) Il VefiMUt di
Kamìnitz nella Podolìa . ( 14) Il Vtfcava lU Livmia , e
(15) il rifio-ao di SmaUmko. Dopo i membri EccleGaffi-
ct dei Coniiglio fegiioiio i fecolari , cioè : 3) 37 WoiW»-
di (palatini) comprcfi i ; Calle 11 an i , che Ibgliono con.
larvili , e lo Surollo ( Capitanu ) di Samugizia , i quali
fono finiilj nel ranfio a' Palatini . L'incombenza d'un
Woiwodo (Woiewoda) Ci è, ch'egli nella guerra i il
coadortierc, o Tu comandsnie della Nobiltà dei fuo Pa-
latinaio (WorevodzVo) e perciò egli ha la lua «leno-
niinizìODB da Vii^jm, cioè gtmra, efndecondottiere; ed
in tempo di pace tien cura dell' adunanze della Nobiltà,
e tanto in quella, e ne' Tribunali di il voto decifivo, e
e vi dà il regolamento. Egli filTa i preui delle cofe che
vengono fui mercato ( eccettualo in tempo di guerra , e
dì Dieta; ) ha la fopriatendenza fu'pefi , e mifure , e
giudica , e protegge gli Ebrei nel fuo Palatìnato . Alcu-
ni di qudli VP'oiwodi non hanno altro che il titolo ,
fenza aver fotta di loro vcrun Palaiinaio , come fona
quelli di Kiovia , Smolensko , e Tfchenucbow . Ogni
Woiwodo'è Principe fatto dal R« eccettuato loSta-
roAo df'Samo^iia, ed i Voivodi dì Piade , e Whc-
uk, die fimo Principi fatti dalla Nobillk del hso pac
», « Confamati dal Re. Alcuni pretendmo il. titolo di
General Woi^grodo, fpeciabnente qtwHo della RjfOiaPic-
cola . Neffimo può tener nell' ilkdò tempo diie PaUtina-
ti, £flì hanno i loroSottù-Woi<gcodi. C'Oidine dìRjui-
go, che i VTsivadi con alcuni Configllerì del R^nofram'
mifchiaii tengono fra loro, li è il leguente . li CafieUa-
irtm fi ftrTDM di dcB-
i die tiitr' aliro liEniE-
'llluOre TiajEiatorc, clw
DigitizBd by GoOgle
alS LAPOLONIA.
Uff ili Ci'«MU4| il Vtiwedt di CncovU, <}utlk di Pofia, i
qnili neUa pieeeàeraa del vota, e del luogo fanno a>i-
cquU) quelli di. Vi/od, e Sondomiri, il Ch^Umis di wil-
JM, i Wn'Alufi di Kalifih, Treki, Siradia, il QtMìaao di
Tnii, il Va/nib il> Lenifibitxa , il Gran ^rorii^a di f<t^
tmgizia, ì WciMi di Brftft ixlit Cujtvia, diKiew,Jim-
gi&ilMyJeìlaRi(^PÌcceU,.lftÌiima, PaMia, Smdemh,
LdU», P^iaOt, Bitlik, l<ùmsr^, lfH^A, JIÌafi~
«M, MitKhi», lUwit, BrfeK in LituinU, C»im, Mfxif-
iaw, Mtrie^Hrg, BrattÌ4U, Ptnimllia, JUiiui, Ijwnda ,
Tfdtrwcbsw. 4)81 CaMi»»** ctM in tempo di pacenon
Sm altro che ConCglicri del Regno, leiuaCHiirililizioiK.
Id tempo di gnem però effi fumo le mi di Woiwo-
di, de'qiuli dTeiido i Tenenti Generali coaiandano alla
N^iltà, occupata in guerra, in maniera, clic fono fub-
ordinati al Woiwodo. Nella lìngua patria elTi vendono
chiamali Sigari per eccellenza, ed il luogo fottopoÀo a!
Caftellano , nella fua deaDminadone terminafi colla fil-
labaiKt, o SU, per efemp. Pan Po/hamki, cioè il Signo-
re di Pofna; Pan Plazki, il Signore di Pioik . Effi dii-i-
donfi in Cajitllani Maggior!, e Minori ; quelli portano il
titolo de'Palatinati , c quelli , qu«Ua de'DÌAretti , ne'
qtiali i Palalinati fono divifi . Quelli ficdono nella mede-
£ma linea co'Woi'ìfodi e ia fedie d'appoggio;' quelli pe-
rò Cedono dietro a'Woiwodi fulle panche; in altre co-
lè non v'c differenia veruna fra loro ne'diritii e nel ca-
rattere. I CafitlUni m^s^isri fono. I Caadlani AiP»fr..i,
Sondomirs, Kalifd , Woynlifch, Cnrfin, Sìr.tdia , Ltnlfchi^
Xa, Sarmgizìs , Breftfz nella Cuj.ivia, Kiof, Jiingrniitlaii .,
LiOihrg, Wilhima, Kaminictz, Smalmila, hòlin, PollisJt,
BiàlK, howogrod , Flozk , WilcpA , Tfchr,-n , l'uìUchia , fl.iif.i,
ft-r/è/i nella Lituania, Cvim, Mf^jdi^, En^int; , Hr^tJair,
Duneig, Minsk , Livrmìa, e Tfcbirnich'O' . I CalìeUntà mi-
mri fono.- Qiielli di Sanicifii, , Micndjirjilfch , Ifislilfi'i ,
Sietfcb, Rogofm, Raiom , i'jB'khofi , Lanitn, Srfcm, Sar-
ttowo, Mnkgofi, IDielkm jPrfemjil , IJalilfib , Sansek,Ciiirn-
tio, DoWfyn , Peianitz , Prfemilfih , Krivino , Tfckhow ,
Hakel, Rafprs, BÌKhom>, BUgéfcbtfcb, Brfeb^^ Krufwìt-
iu, O/ntKiitfj SÀmin, Sgitùminfib , Intimidì , Ktval ,
Dgrtized by GoOj'
N T R O D U Z I
SMtoi, Socialfihof, ICarfavìa, Golìia, Wìika, Ratzioafié,
Sierpfib'iìPifihÓgnd,Ripm^ Sakmfchìm , Tziccitnatr , liw,
Sìanit, iuhatfchoJr , e Konar nella Siradia, Konar jnLan-
fchirea,e KonflrnellaCujavia.Finalmen[e5)iMiniftri del-
laCorona , o del Regno C Officialii fivc M^iiijlfatHi majorii
ordình SennUrii ) che fono 11 Gran-Marelcialb della Co-
rona, il Gran-Marerci.illo di Lituania ; il Gran-Cancel-,
liere della Corona , il Gran-Marefciallo di Lituania ; il
Sotto-Cancelliere della Corotia , il Sotto-C.-incelliere di
Lituania ; il Gran-Teforiere della Corona , ed il Gran-
Cancelliere di Liniatiiii ; il Gran-MarercjalJo Aulico del-
la Corona {'), ed il Gran Marefciallo Aulico di Litua-
nia; Benché quelti lleno gli ultimi fra' Cotillglieri , han-
jio però autorità e facoltà granile, ed ognuno d'elfi può
arrivare alle maggiori cariche del Regno .
5- 13. I Comizi del Rcgiio leugonri per due ragioni ,
cioè ; per deliberare fiigli affari che rifguardano la Ele-
ptiUdica , e per ;;iudicar delle Caufe . ÉlVi dividcHifi in
Cmiti* togata, che fono i Comitj più ordinar), in tem-
po , che gli Stati fono del tutto in pace , ed entrano
nella città medefimi feiiia effere accompagnati da'folda-
ti ; e in Cecilia paludata , <]uando elfi armati radimanG
in Campagna , come fuol praticarii fpecialmente in ten*-
po d'Interregno . Poi fogliono divideiil pifi (H-ditiatia-
mente in Comizj ordinar), e Itraordinarj: ì primi^ecoI^-
do le leggi lì convocano ogni due anni ; e gH altri in
cafo di bifo^Oj anche prima che 11 biennio lìa iìiuto,
ed allora o (ì convocano tutti gii Stali ; oppure il fola
Senato del Regno. Il luogo de'medefimiè ordinariamen-
te la città di Vfarfavia , ed ogjii terza Dieta fi tiene nel-
la città di Grodno in Lituania . Prima di far i Co-
mirj del Regno , precedono fempre i Comizj prommU' '
li , o fia le particolari Adunanze della Nobiltà , filTate
d*l'&*', e per le ^nali in ogni PaUtinaio o provincis
fino
Digitizsd by
l8 LAPOLONIA.
fono determinati cetii luoglii . In qutfti Comizj s'eleg-
gono i Delegati, della Nobiltà, chiamati da loro in La-
lino Nmlii tirreflrts , oppure Delegali Provinciale] , a' qua-
li li comunicano o delle commillìoni particolari da efe-
guirfi ne'Qiuiizj del Regno , oppure ù dà loro facoltà
generale di procurar il ben comune. Il numero di que-
fli Delegaci è di iSa ( non compreli coloro , die da 3
Palatìnaci di Pmlfia iaunntimnt) ariiitrarìo vi fon man-
dati > cioi , dalla Polonia Grande ne vanno 5S , dalla
Polmìa Piccola 70 , e dalla Lituania ^4. Tempo fa lì
praticava di far dell' .iA{mmn» , j> Cainia} generali nelle
1 Provincie, die nella Pdoiiia &ande facevanfi nella cit-
tà di ^lo , nelli Polonia Piscola a Korczyn , il qual
luogo chÌBinalì andie Sawe Miafto , nella Lituania a
Slcoim, in Matbvia, ePodlacblt a Varfavia, ia voi-
hinia a Viodimn, ed «n -Profiia-a Graudena ed a Ma-
rlenbu^ vicen^rolmente , a cui folca w) intervenire gli
Ufficiali prìmar;, i Dek^ati, e tutti que' Nobili , che di
conpirìrvi «veano v<^lia, e di là fi portavano a'Comi-
q del ^emo ; ma quefta forte, di Radunansa è anda-
ta^n difiuo ; eccettuatene quelle di Mafovia , ove do-
po i Comizi provinciali li tengono altri Comizj Gene- .
ralì a ^arfavia , Io che faiino anche quelli di Pmflìa
ne' luoghi a ciò determinati . I Comiij del Regno 1'
iuterrorapono perla contraddizione d'un fol Delegato,
si negli alTarì che li fon melTi in deliberazione , come
pure nelle cofe che vi hsnno punta o poca coimeffio-
ne . Una tal contraddizione annulla tuttociò, eh' è IU~
to decifo nella Dieta ; Quindi è , che in Polonia tan-
te Diete lengonfi in vano ; e che folto il Regno di Fe-
derigo Augulto III. finora ninna Dieta è Itaia condotta
a line. Ciò che viene ilabilico col confenfo unanime de'
Delegati, del Senato, e del Re, ha forza , e valore di
Decreto de'ConiIzf del Regno , e di Legge, e fi ftam-
pa. Una Lega che fi fa dalla Nobiltà in tempo d' In-
terregno , o viv^ice il Re , Ila 11 nome di Cmfeitr*-
14. Fra gli [Jffiziali, e Mioiftiì del Regno contan-
fi 2-QÈnviilii de' quali rutto 1^ cfausw&'MjUw^cMfli,
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INTROpOzrONE. Ig
e l'altro ìHartfàallo ("), quefii come Generali Ai guerra
aoa hanno luogo nd Senato del Regno , ma bensì co-
me Confi^'eri e Senatori del Regno , délk qua! carica'
d'onore ordinariamenté fono iafigniti. Ambedue fono da'
Polacchi chiamili col nome dì Human, cioè Capitani .
Ke'Gunizj del Ke^no interrei^ono anche corno Uditori
2iuratt, il Stctttarw Maggiore del Regno, c quello di Lj-
luanta , i anali alla Cane fanno le veci de' Cancellieri
in afléóza de'medefimi , ed hanno la preminenza fopr»
tutii gli ufiUiali di Provincia e ili Corte , eccettuato il
MareFciallo di Corte . Quelli fono Tempre del Clero . ,
Dopo elfi fegnono i Reftrtndarj , de' quali due ne ha il
Regno di Polonia , e due altri la Lituania , ed imo di
loro È ^cleliaftico , e l' altro è Secolare . EHI incesi -
non fi nic&olano nel fcntire e ^porre le acculè de'
privati, giudicando fiilaménte le Liti che inlbraono fra'
pofléfibri de" Beni , e dell'Economie Reali, e fra' conta-
dini che vi fono annelli , e fanno ciò in 'Tribunali par-
ticolari, che hanno il nome di Rtfertitdariata . I mede*
fimi hanno anche luogo ne'Gìudizi, deici Aflènbriali , e
di Relaiione. Il reflo degli Uffiziali del Regno fono : il
Camarlingo maggiore , il Teforìere Aulico , i Direttori
della Cancelleria, gl' Iftigalori , o Procuratori generali ,
Porta.Integne del Regno, e quelli di Cono , l'Ifpetlorc
della Scuderia, i Porta-fpade, il primo e fecondo Caval-
leriizo, gl'Ifpettori di cucina , i Coppieri , gli Scalchi ,
il'prirao e fecondo Difpenfiere (Truchfes ), il Capocac-
cia- ec.
5. ij. Ogni Palatinato e Diftrerto è compoflo de'Ic-
guemi Uffiziali di provincia , che chiamanfi Osgnitavii ,
cioè il Sotto-Caraatlingo, Alfiere, Giudice , MjcUro di
■Jon fi chiama Gran Marefciallo, lie MarefdJllu, ma Gran Ccne-
c picciDlo Getienle ti chiiniano quelli ch'hannói il comanda della'
Non ii tìm Gnu Man^iddlo ni Kxt/» , ebe qiidio delta
i, di mi plì lÒFci 4 i Gnu neimoM. ^eOI è TiipKiiia Giiuii-
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5© LAFOLONIA.
caia, Sotto-Coppiere, Capocaccia , Caporale ( Rottmei-
Jìer) Scrivano, Porta-fpada , Sotto-Caporale (mit«R,oit-
meifter ) Teforiere. Alcuni d'cfli , come fono il Poria-
fpada, il primo e iecondo Coppiere, U primo e fcconilo
Difpenliere . ed il Teforiere non hanno altro che il ti-
tolo fenza incombenze annelFe ; l'avrebbero . però . nel
cafo che il Re fi iratteneffc nel loto PaUlÌMto. Gli al-
tri hanno delle attuali incombenze . Al Sotlo-Cajnarli».
go Cono lottopofte le cofe che iniereffano ì confini . ed
i fondi di campagna ; e -juello di Ciacovia oltre di ciò
foprintende alle Miniere del fale ài quella contrada . In
qudio luc^o debbon anche rammcniarli gli Uffizioli itili
Corti di Cinfiizia. de' quali i principali fono sii StaroHi.
0 ila Capitani Gi-t/liaefi ( Capiranei [iidicwlcs ) i quali
non lianno folamcnte la foprintendcnzi de'Caflelli Rea-
li: ma invigilano anche liiUa pace e tranquillità pubbli-
ca nelle lora Staroftie . e le difendono da violenze . c
latrocini . Effi hanno U facoltà di giudicare e galligarc
1 Contadini. Cittadini . c Nobili, e d'elcpuirc le Senten-
ze date da Tribunali Superiori. Eih hanno cura de pro-
fitti, e delle rendite ch'il Principe ritrae dall'Economia,
c da'Daw de'Contadini e Cittadini . e da' mcdefimi di-
caftelh. villajisi. le cale de' contadini . con i
niftratore. eoe ormnarian
il quale in nome del prii
I quale invigila
ne delie Senten
dove i Tribnii
j Cr^tl-Ciudicr.
cioè Giudice di Corte, ed un Notaio del Giudizio . Le
Staroliie fono divifc non fecondi» la divifione de' Palati-
nati, ma bensì de' Cali e Ili e Dillretti delle Provincie, ed
alcune ve ne lòno . a cui più d'un Diftretto è iottopo-
Jlo. Vi ibno anche degli Sraroiti lenza eiurifdizione .de'
quali il numero è maggiore , che degU altri ; Avvi an-
anche de'Vcfcovi. Magnati . e NobiU ricchi . che han-
no le loro Corti di Giuftiiia, ed i loro Starofti . Nelle
Città Saaan Sot^Ksa&iì, e C<nalìgli.ffi > e fie'Fì
Digitizec
INTRODUZIONE. JI ■
è il pretore ( Scmlze ) co' Procuratori , e Scabiiù . Le
peilbne private nelle dtiì, borghi, e villaggi fon Ibgget-
te parte al Re,' porte a'Magnati e Nobili , e parte agli
Ecoefiaftici) e fon goveniaie più ad arbiirio, chefecon-
ifo le Le^i fifle e deMrmiaate, I Triiimali magari fo-
no: i) Il Triiwuik Mia Cernia, che dà l'ultraia liéQteu-
za nelle caofè civili e crìmiiuli della Kobìllà, e che per
la Polonia Ma^ìore fi tiene ntjla città di Pettrkau , e
poi da'medefuni Giudici in LuUin per la Polonia Mi*
nore, de' quali Giudici 'altri fona Ecdefìaftiei , altri Lat>
ci. Un fimil Tritmuit ftr U Lituatùa fi tiene prima net
la città di Wihia , e pd o a Minsk , o in Nevogro-
de]t,'eil i fnoì Gudìei fbn tntii Laici. a)La -^mw^ di'
Coati per la PvImU, la quale efamini i conti' del Gnuir
Terriere della Coróna, ì Sfilili de* Finanzieri , ed in
ibmtna tutte le cole che riTgnaniano l' entrate della Co-
rona . Nella Lituania v" t nn {ìmile Trìtmoale eolla me-
delìiaa inctmibcnza. 3) Il Triiimali dt'Carmt:} iti RegtUi
che giudica tutu i delitti di Siaco, tiut« 1' Ainmkiilira-
zioni, -ed altre cofè fimili. 4) Il Trièiputi pvfrioJtiSti
detto anche Tribunale di Siùàone, cai tiene il Re a fno
arbitrio, e vi prefiede, che f;imlica le caiife rifgiiai-danii
i priviict;) , ed a cui fi rifeiifcono le i-uerdc delle città
Reali, ed economiche, die riceve i^li Appelli dd Giudi-
lio maggiore Aulico di Ctirlandia , giudica ie catiJe di
I.ivonra, ed efamina lutti quegli affari, che al Re piace
di richiedere da'Tribunali ile'Ca;icellieri , e Referendarj.
5) li Trihnn^ik dtl Cimìki: ^Jefari^k , o fu del Giiidizìp
de' Cancellieri , che chiamanfi anche Jadicla pojl curiam,
che giudica tutte le caufe , che riguardano la città , e
Tenute Regie, e dove fi portano le caufe d'Appello dal-
le ciiti Municipali , e da'Tribun.-iIi de' Palatini in ciò
che rlfguarda gli Ebrei . 6) Il Trihaaie de' Rffefinitarj ,
che giudica le liti che iaforgono fra'Caffieri delle Tenu-
te Regie, e fra' contadini delle inedcfune . 7) Il Trilaf-
naie de' Martfcialli Magiari, che fitgce per luttola Cor-
te; e llendeà per 11 miglia dalla Refìdenza , e giudica
tutte k caufe, che (pettano alla conUervazione della pii»
Uica traquìlliii. 8)1 Trikouli d^C^, cbe a£
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Confini di RulIU , e de' Cofaki , e della WaUchia giu-
dicitia. le liti che nafcono tra le perfonc private dell'una,
e dell'alerà nazione . Fia' Trihmalì minori s'annoverano
I Gindtz) Pramactait ne Diflretti de Palaimi, i Trèmuli
iii^itegh Starai , che hanno giunldjzione ; i GiniiZj de'
fetta Camarlinght ; ed i Tribunali de Magiara ii nelle cit-
■ $. Jfi. Le Perpme impiegate nel mmilìero della Rebgime
fono fottopoHe a' Vcfcovi , ed Arcivclcovi . II Regola-
mento principale de Tribunali Ecdeliaftici dipende da Ve-
Icovi, le di CUI veci lanno gli Ammniiftraiori , o fiaVi-
cari, I Cancellieri, ed U&ziah , il primo de quah iuol
chiamarfi Ufhzial Generale , avendo gli altri il nome d
Uftiiiali di Diftretto. Da' Tribunali de' Vefcod, o de' lo-
ro Vicarj appellafi agli Arciveicovi ; dall Arcivefcovo di
Lemberg fi appella a quello di Gnefiia, e di la al Papa.
I Giudici EcdeTiafìici di piena autorità galltgano le per-
itine del Clero, ma per ef^uire la lèntenza pronunciata
contro i Secolari , Imogna che chieda^ l' afliftenza de'
miDiftti deDe città e provmcie. Il Clero da per tutto s*
flttr3)uilce ima potenza illimitata, e tira i k t Betu del
paefe.
S- 17. Le Rendite hanno il nome di Bim delia
Menfa Regia, d àcomima, e di Rcni:le ccoi:oiii:ci,e . Qiie-
fte erano , una volia , molto conllder.^blll : ma inoj;|;i non
fanno un intiero milione di fiorini di Piiiili:i , i vale adi-
re ad incirca 113640. Zecchini di Venezia ) oiipurc i.
milioni di lire di Francia (che fumo circa lyzyjD.Zec-
dlini dì Venezia). Ricavanh nella l'olonia dalle Rendite
che potrebbero licavarfi dalle miniere di iale del Paiaii-
Mato di Cracovia, e dalle miniere rovinate di pionilw.e
d'argento d'OIkufch , fc folìero nll.ibilire; dalle gab.ill^^
antidie; dalle Staroftie di Sendomir, e iambor ; dall'E-
conomia di Marienbuii! nella PtulTia , da <]iiclla di Dirf-
chau nella Pomereiha, dall altra di Rotjenhus nel terri-
torio di Culm, dall' Amminiftrazione , delia altre volo;
grande , di Cracovia , che pero inog^i e piccola , iiori
portando altro al preTente che circa loooo. fiorini di
VniOia ( circ^t 217$. Zecchini di Veneua ), dalla Balia
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di Niepolomicz, che porta apprelTo a poco la mentovata
fomma , dalla gabella delle mercanzie oelfe città <1' El-
bing, e Danzica, c da il, ri pagamenti, che qucRe città
anniialnìenie debbono fare, (flieili Beni, e quelle Rendi-
le non pofTono dì\ Re ne accrclcerfi, ne diminuirfi , nè
polTuno da Iili darli in appalto per un prezzo un pò più
t'jvurcvole a coloro, che gli pigtiano jn affitta, dovendo
cfli non folamenie affiliarli a'blì Nobili nazionali domi-
ciliali , ma anco al prezzo più alto che fìa poffibile . La
fomma dctenninata per il mamcflimento della Regina
Vedova i di looooo. lìorioi di Polmia , che fanno circa
]ijooo. lire di FranciB (iiKÌrca ìt^ój. Zecch. di Vtn.)
che ricavanft dalle Kndiie delle Siaróftie aflcgnaie, ec-
cettuati S030. Ducati ( ciot incirca 1910. Zecchini di
Venez. ) , che piglianiì da'proventi delle Minine dì lale
di Oacovia. L'Entrate dtOa RifHibUea Saao tenui..
0 Perchè da' flioi Dorain) poco frutto ne ritrac , ef-
fendo una parte de' meddGmi defilnata per il tnanteni-
menu del Re, foito nome i'£tmmi« Rtak^ ed eflinKlo
l'altra parte pofleduta da peribne priore, lòtto nome dì
Ani Reali, c quella parte fono le Starcele, e Tenute:
a) Perchè i Beni de' Nobili , ed Eecleliaftici , cioi H
della Polonia Iona franchi d' ogni impolìzione ; 3) perchè
la maggior parte de'Dazj , ufati in altri paefi", non vi
fon conofciuti . Il Nobile non paga gabella nè delie oofc,
eh' egli vende , nè di quelle che compra ; ed in confe-
giLcnza tutto il pefo cade fu' cittadini, c fopra un picco-
lo numero di Mercanti : 4) perchè la Polonia manca di
manifatture, e di traffico. Le rendite di Polonia, e Li-
tuania fotta di due forti; una parte iiiipi^lì perilman-
teoinMato ddle truppe , e l'altra entra «1 Tdòra per
SoSteott le fpdè ordinarie , e fliandìnaric della Rep^
blica.
Le Prendile deUa Polonia: confiftono
z. Nel Teftatico , a cui tutti lenza eccezione fono feg-
ati ; quella nella Polonia Ma^ioFe annualnuntc ti-
Icende e 2000481. (the fi»o circa iiìt6ì> Zec^ini
«Kw. lari.- C VeM-
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34 L A P O l O N t A.
VepmiXii )f e nella Polonia Minore 193999;. ftonni
di Polonia (cioè inciica 1101x7. Zecchini Veneziani);
e per conlegueau in EUtEa la Polonia rende
- ~ ■ Zec. Ven.
a. Neil' ImpofizioDC pagata da'
fuMaì delle PofleUioni Reali
per la franchigia dagN Allog-
gi militari d'inverno, cbenel-
la Polonia Maggiore fa 316871
enellaPoIonia Minore 371679
fiorini Poloccfi , e rende in
3. Neil' Impofiuone pagata dal
Clero Cattolico B-omano , e
dal Gtro Greco riunito , per
eiTcr liberi dagli Alloggi 'oiti'
tari d' inverno , che rende
4. Nel/refta[Ìco degli Ebrei , che
rende
j. Nel Qium, così derto , eh'
è il danaro pagato da' Poffef-
fori de' Beni Reali, e chetfo-
vrebbe effcte il quarto delle
Rendite di toiletti Beni , che
non è però neppur la veniefi'
ma pane . Quello danaro fi
valuta nella Polonia Maggio-
re 60710. c nella Polonia Mi-
s 87897. fioritii Polonefi ,
jnfeguenza rende
}vo ^larto , cosi det-
to; Impoiùione introdotta per
il mantenimento dell' Are iglic'
ria , clic yas^ <U' PoDèflbri
de" Seni EteìH; e che nella
nikoio M^oic importa .
3940476 aisSpoì
6985JO
35J407 aooSo
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Fior. Poi. Zec. Ven,
Sònuni di U jjójojo ^04^05
e nella Polonia Mi-
nore £S474' fiorini Polonelì ,
che in fomma fa "77j8
7. Nell'Impofizionc ctie fi paga
per ogni vencefimo jugero de"
Fondi R.eali, e che è di poca
importanza . Serve per il man-
lenimeoio d' un ReggimÉnw
d' Infanteria, e fa xfjìsa tfògti ' '
8. Nelle gabelle , che infiemc
col rimanente delle K.endiie
ddia EUpubbtica importano in-
circa . 500M0 1S409
In confeguenia tutte le Rendite
annue della I^Iooia fanno in- Fior. Poi. Zec. Ven.
drc« «0S5048 345798 ,
Ok fanno fiorini dell' ' \ ' ' ~T
ifKioii. C che fono li detti ~
Zecchini 345798). Daqueft»
femiDÉ fi tèrano.
Ptt il mantenimento dell' Arma- Fior. Poi. Zec. Ven.
U lidia Corona 54iog;fi 308003
Per maniennv ^ Artiglieria i477i>3 8j£)7ì
Se Ite defalcano ancora \6t^ 935f
la fomma ;}it;i3a Ì^TÌÌ^
U (rito d(i'5<M92tf fiorioi fNslDiufi
AH& Vsaet. > MiM Art Tefbro doS* GmoM, » ftm
- altri Mfa fUHXXia»'
C X
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Z* Rendite dtlU Lìtumia confiftono
I. Nel danaro per i Quanieci d'inverno, cbe fi prende
delle PoilcIIiooì EUali, che importa
Fior. Poi. Zec. Ven.
1. Ndl'ImpofìuoBe fnlle bevan-
3. Nel Tcffatico degli Ebrei 60000 346^
4. Neil' Impofizione fu' Camniì*
ni di fiorini 7. e f roSi 9^ pxj66S 5x708
5. Nel Quarla lémplrce , C od
. danaro per l'Artiglieria 54t>oo - 3<x^
6. tlellc gsbdie , «d in oltie .
Rendite, che imponano circa 300000 I7o45f
In fimuna sjsiA? 131910
. La qital lótiima fa 580407 fiorini dell' Impero ( die '
Iboo li detti 131910 Zec. Ven:). Se ne defidcano ptrl*
'Aimaia Lituana 2067^17 fiorini fobnefi ( che fanno in- '
circa 117479 Zec.Vea.), e per l'Artiglierìa £9000 (cioè
area J910. Zee. Ven.), in tutto 1136617. fior. Polon.
(e Zecch. di Venez. 1IJJ99.), onde nel Tefoto di Li-
mania per gli altri biTogni della Repubblica rimangono
circa JS5000. tior. Polon. (che fono tojii. Zec. Ven.)
-In contèguenza' lutia la fomma delle rendite della Re-
pubblica importa annualmente circa 1101419 fiocini dell'
Impero (cioè 477708 Zecch. di'Vcncz. circa), de'ijuali
circa J7i43t fioriui limili entrano (le! Teforo { incirca
-38981 Zec. di Ven.} . Quantunque quelle rendite dello '
Stato fieno tenui , ciò non oftante, baftano per le fpefe
ordinarie; perchè l'Economie Reali fervono per il man-
tenimento del Re, e le Staroflie co'Beni Reali fonouna'
forgente baftevole per fornire alle altre fpefe. :
18. Bifogna finalmente far ancor vnt\a\oo£ dello Sta^
to militare di Polonia. La Repubblica potrebbe lener ini
piedi un'Armata; perchè è provveduta di razze eccellenti j
di Cavalli, ti i PóUcdii con mia baem Ditciplina po-l
tteb- \
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trebbano diventar ouimi Ibldali ; Qò non oltante nelTii-
no Staio d'Eiiiopa è così debole , ed » Tuoi vicini cosi -
poco formidabile, come (|uello di Polonia. La cagione fi
e, che per accrelcere le truppe farebbe d'uopo di far nuo-
ve impollEÌoni , le quali dovòida accordarfi peroieizo de'
Comizi del Regno poSloa eflèr in^ediceper la contraddi-
lìoae d'DD fola Ddegaio . Tempo fa non fi ataoùxva-
punto in Polonia , cola Toleflè dir una milizia flatHle,
cbe fi tiene a foldo , p«vhè allora ratta In Nobiltà, in
cafi> dì bifogno, s'armava. I Lituani ia difélk de" Ioni
Confini, principiarono nel' i}^!* a tener in piedi an nu-
mero flàbite di foldati aflòldati da loro, ai i R^lacchi
imitando refcmpio di quefli, iftttiUroDD una certa mili-
zia per difendere i Contini dall' incnrfioni de'lcm) vicini
rapaci, e il foldo di quefta milìtia dovea ritiurfi dalla
Suarta jparie delle Rendite de'Bcni meniitali deIRe, che
depofita nel Teforo del paefe, nel caftello di Rava.,
Qsiindi t , che quelli foldati chiamanfi QiiéiTtìaiii . Ma
pen^ quelli non badano alla difé& del paefe , furono
levate altre truppe, e divife in Fanteria , e Cavalleria ,
là qnal ultima è la più filmata . Tutto il corpo delk
truppe dividcl] nell'Armata Polacca , e Lituana . \J Ar-
mata itila Carenà è corapoila di truppe forellicre', e na-
zionali; Le truppe nazionali fono vclliie alla Polacca
fono tutte di Cavalleria , chiamandofi parte UlTeri , e
parte Corazzieri. GliUfleri, coiìdetti, propriamente non
fono, elle Corazzieri , e tutti fono Nobili , che godono
del Rango di Ulfiziali , e portano il nome di Tovar-
zjz; ognunb d' eQì ha annualmente la paga di 448 fio-
rini Polonefì, cioè iix fiorini dell'Impero, che vengono
ad edere 70 ducati efièltivi di Venezia in circa . I Co-
razzieri, coti detti ,^^0 più alla leggiera veftiii , degli
UlTeri; fono però lultavia forniti di Corazza , Efli nel
Rango fieguono immediatamente gli Oiferi ; ed il foldo
d'ognuno è annualmente 371 fiorini Poloneiì , cioè
fiorini dell'Impero che fono incirca ;S ducati eScttivi
di Venezia . A <]ue{le due fpecìe di faldati aggiungonQ
ancora i Cavalle^ieri , compdli di Tartari, e GafacfJu.
I Rqgimenti poi tfgpiàtì fiit pii Teddco ccofiitoDo im
C 3 Eu».
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Fimttia, « Draswi, j epta tutti fcnKfljM «U* Xlde^
atdon Polacu non intcadàiio mtnmeqo iiBg pRrpI» To-
<lelca , dò Boa tMi^aa U lor» eferci«ip fi & io 'i^m
Tcdeica . I porfi mrnori , is coi le trup« oiB^etitli ((>'
n* dWifi) , duamanG e le truppe m^f^ ^f-
fife in B^i^nii ■
■ I. Le Truppe Nazionali di Cavalieria .
Confiftono in i6 Compagni*
d'Uflèri , che fanno .'JQM VfOfxaà
In 71 Compagnia di Corazzieri
In S Squiihxuii di Ttrtati , e
Cofiuxiu . io«a
In lutto sppb
Le Truppe regolate alla Tedefia*
-4000
. _ 8i3«
j Cgmpagiiie O
£a Gùuilued ~ 4M
in tutto izj3tf
Tutta t'Armala della Corona dovrebbe elTer compofiji
di 18510 uomini. Queflo numero però non è che fulle
tabelle ; perchè gli Ullìzialì compreli nd mentovato nu-
mero, eflèndo inferiti nel foldo dc'foldati comuni , tan-
ti di quelli ultimi vi debbono mancarnel numerò , quan-
ti ne bifognano per Caltituire il foldo degli Uftìziali ; per
confeguenza l'Aj'mara non può fccetlfre il nuanorp 4Ì
|i fin a Ijona uomini.
\J Arnat» Lilunni' è compolta di cruppt; natispali , f
forelliere . Le nacionali copfiflptio ifi 6 Cqn)p3gnÌQ 4'
Ufferi coli detti , che faSQP 49P ijoin'oi ; 27 (^s»>
Sono 7 Ricpimenti di Dragoni
7 He^imenti di Fanti
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/
INTKODUZlOnl. 39
d^lla Corona ) che Cannò ìnTieme 1140 uomini ; e 10
CmOfignie , detre Ltt/tii , cioè mezzi Tarriti , c rauzz!
Ceiuàii , che fanno 700 uomini; in confegMaz» le iiiif-
pe nazionali compongono il numero di 1340.
L0 Truffe pai regalale fd piè Tedefco confiftono in 4
fteggimenri ili Dragoni, die fanno infieme Ijoo'uomi-
nì; in ; Reggimenti di Fauci , che Eanno il numero di
1850;. in una Compagnia d'Aniglierì corapofta di IJTO ^
uoóiini , ed in 4 Compagnie di Gianiueri , così dati ,
in numero di 400; per confeguenza il numero delle Trup-
pa Tegliate alk Teilefca h di 3900 , e quello di tutu l'
Annaia Lituana è di 6240 • Nell'una e nell'altra- Ar-
mita il foldo amiuo d'un UlTero è di 440 , d'un Co-
razziere' di 371 , d'un Tartaro , e Cofacco di 171 , d"
un Dragone di 300, e d'un Fante di 100 Fiorini Polo-
ne/l . 11 per luo iervìiio maniiene un certo numero
Oltre la mentovata milizia, che fi tien fempre in pie-
di > e ch'è afloldata nella Polonia ,, fé lo richiede il bi-
Ic^no , ve n'è pure ancor un' altra , che in breviflimo
tempo rsdimafi, e neffuna fpefa richiede. Poiché in tem-
po di qualche pericolo imminente ogni Nobile dee com-
parir a cavallo ; ed un limil invito generale, chiamalo
in lingua Polacca Pofpolile Rnfcenie, dopo che ne' Comi-
zi particolari delle Provincie è flato proiiolio, vien con-
chiufo ne' Comizi i^el Regno; e fi fa pei- mezzo di Let-
tere Regie munite del Sigillo del Regno, e di Lituania ,
le quali attaccate fu cerie mazze , fon portate da'Bandi-
lori alle perfone di Rango, agh Ulfìziali , e primi No-
bili d'ogni Palaiinato, e poi per le piazze di Mercato ,
dove fi leggono ad alta voce. Fatta quella pubblicazione
per 3 volte, la Nobiltà tiene le fue adunanze ne' Palati-
nati , e Dlftreni , e poi comparifce tutta inliemc a ca-
vallo , ed ogni Nobile fi mantiene a fue fpele ; tutti i
Nobili , fe non voglion perder ttitto il loro uverc , vi
debbon comparire , eccettuati i Miniitri del Senato del
Regno , e cabro , che fono al fianco del Re , it Bur-
gravio dì Cracovia, ! Caporali, così detti (RottmeìAer)
i-Sono-SuiroAi , i <C«flwi del Tributp , 30 Conigiani
C 4 dellA '
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40 r. A P O L O H I A.
deik Regina, gli ammalati, eoa aEcuni altri . n Re in
perroBa deve comandar l'Armata. Le città fonuDialfin-
no carriag);ì ed altro , c convoglio da guerra , con un
eerto numero di Fami. Dopo che la Nobilti fi è trat-
tenuta net luogo di Radunanza per Io fyaùo di 2 fmi-
manc, tema eHcrfi prcfentati occafione d'andar incon-
ITO al nemico, allora ha la libertà di riiornar a cafa .
La medefima non c obbligala a pafT^re j confini del Re-
gno; ma fe ciò foflè ftato rifoluto dagli Siali, e la No-
biltà vi fi folte determinata liberamente, allora prima di
partire, fi pagano j marchi ad ogtiì Cavaliero e Fante,
e la fpedizione non deve durar più di 3 meC .
Un lìmil armamento generale però non è accaduto
più fin dall'anno 1^72, e perciò contafì fra j cai! rari,
c può efTcr poco vantaggioso alla Repubblica , effen-
do una limile fpedizione di poca durata , e per Io
più priva dì htiona difciplina , di fubordinazione , di buo-
na armatura jydi prowilione fulficientc , e d'altre cofe
importanti : 'Truppe aufìliari forellrere non polfon jntro-
àm& nel Regno lenza il confenfo degli Stati . Delle For-
tezze, in Polonia, e nell^ Lituania non ve ne ha alcu-
na, afficiirando i Polacchi, clTer il loro petto la miglior
difefa dclin patria . K.im/niVz fu' confini della Podolia c
foriiticaii! più dalla natura che dall'arte . La fortifica-
zioni; 1111,1 volta celebre delia città di Ssmofi: è poco ri-
guardevole rcIpcitivamcDie a quelle d' altri pacfi, e quell'
altre ci ;j, clic a' tempi fl-itiikì cran capaci di foftenerc
un aiTc.iio, in o^gi Cono fmamellate ; di modochequan-
do nc'IIbri fi trova ùiii mciiilonc ddit fortezze di Po-
Ionia, iiun bifogna fotmare qualciie idea grande, ma fi-
gurarli qualche folTa o baluardo , un mitro o palizzata
che cinge fimili luoghi . Oanzica fola merita il nome di
. 19. 11 Regno di Polonia è compolto di j partipnn-
eipali , che fono la Polonia Magari , la Poloni» Muore ,
ta il Gran Ducato di Lilmiiiia . Quefla dìvifione ha il fuo
grand' utile nel Diritto pubblico della Poloiua , facendo
vili menzione di tre Popoli, e di 3 Provincie, e perchè
ik' Comizi del Regno prendéfi per eleaone unMarcfcitl-
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FOLOKIA HACCtORB- 4I
lo daOa tre Prarincie a vicenda. Uoa KeUziooe più *m-
pia intorno s quello ^geito troTaG ìa Jitrt fuhtito A-
SÙ folm di Twn. l. pag. 18. (')
I. La Polonia Maggiore WÌellEO|>olslcii
Provvincya.
A cui in fenfb più eflefo fi riféri&ono andie b Ma-
Ibvia, e la PnilSa; e comprende
I. La PthiM MMfàtrt propritminti ditta , che dobù^
oalì anche Ptì»m» ^Aart, e contiene 5 Palaiinati.' -
1} Il POMmatO tì PaftH, 0 Pofncn ( Pofnanskie Woic
Vodflvo ) PaUtinanu PoinunKatis ; Con i 4 DiRteni
(Po'^^'iaiy) di Pofiian Wfibow», K)^m, e JPalletfit . Lo'
StarollQ dì Pofna è il Capo-Stan^ Òà/it PdoaU mtg-
gioie . QiieAo Palatinato inficme eoa l'ahio dte lì^M
elegge 11 Delegali per mandariì «'Comìij del Rqdo .
Si DOtÌDo:
(i) Pifium; Pofiia, cìtii bella, e gnodeafuf-
ficieim fui fiume Vana, cinta dì mura doppie, e d'un
alta fotla , adorna di due fobborglii di nome SchrOdkt,
e Valilchevo , clie fono di là dal fiume Warta , cir-
condati d'una gran palude, e come la ciità , crpoltiaU.'
innondaiione dd tmme. il caftdio fonificato èinunifo-
la della Varca . Nella città rlfietlana il Palatino , un
CaflcUano maggiore , ed il Capo-Staroflo della Polonia
Maggiore. Oltre varie Chiefe e Monaiteij , v'è un Col-
l^io de'fii Gefuiti, fondato dal Vefcovo Adamo Konar-
ski caoforme al modello di quello di Bcaunsberg , nel
fobborgo un Ginnafio Accademico mtlo dal VeìcoTO
Gio: Luk'an^i , detto perciò At)^i),aeum Lubranlcia-
Svdn Ra U Ra di Pabda a
pam, a il Ra di MEa dalT dna.
^ n per aflòt dal Ra ftibcai ndod ai
SrA Hgmn nati 1 Fdaifaid , ftninìe , a TanltM} daeori Itant
la Noteci Cu fiviidBB della NomMana, a ftu dia mftoUrttf-
fa * Vanita , e SoHit , toU U finaa Notaci fina ad tBat h bau-
tìtn AgUl Sali del Re di RuBìa , eoa rappartaeaaa ■ lai Ub del
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42' LArOLOHIA.
num, OD SeUintrìo Cattedrale , ed uQa GanunCDcU dd*
li BueSgìoa di Malta . L» &elidcnza àd Vdbom è vi-
cina alla magnifica CUela CaiKdrate, «d t ciatadiraa-
jaui. lì Vefcovado di (jueftacillà i Ì\ primo, e pìùan-
lico ài Polonia , fondalo dall' Imperatore Oitone I. a'
tempi di Miciilao I. e per lungo tempo fu Ibttopoflo fin
da principio all' Arcivefcovado di Magdebutgo , ridot-
to poi fotta l'Arcivefcovado di Gneliu . Il trittico di
quella città colla Germtama , l'Iia avanzata ad uno fla-
to indto florido . ElTa gode anco del diritto della Scala
eoo diverfi altri privilegi • V'è ua Tribunal provinciale
di Giuftizia . Nella contrada di queiU città il Criiliinc-
funo di Polonia ebbe il fuo principio. Nel lyoj la Cit-
tà fii prefa dagli Svedefi, e nel ijió da' Polacchi .
(i) Fraulladt, rftioiw, città bella ne'contini della Si-
Idia, fabbricata da'Tedeìchi, ed abitata da molti di ciuc-
ila nazione . Vi fono 3 Ciiielé Luterane . Vi fi fa un
gan traffico di bovi, e lana. C'è una Staroflia, ed un
jhribuiule di provincia. La cittì ne' tempi pìùiemotiera
inw parte del Principato Silefiano di Glt»au .- ma nel
)]4| il lUCafimiro la prefe, con promelTa dilafciarlei
fuoi privilegi e diritti, fra' quali v'era ariche quello del-
la Zecca, avuto da'Principi di Gloeau . Nel 1644 ab-
bruciò quali tutta. Nel 170^ i Safloni e RulTi alleativi
furono disfatti dagli Svedefi.
<j) Kejkian, Kaltnt, città piccola , dov'è una Staro-
flia, e vi fi tiene un Giudizio provinciale.
<4) walUlfcb città piccola, dove riliede unoStarodo.
(5) Mitn4firfilM> M'foritz città piccola, dov'è unCa-
flcUano minore , un Collegio delle Scuole Pie , ed una
Òiidi Luterana.
(jS) Srftm città piccola , dov' è un Caflellano minore.
(7) Ssamtik, PTfaanZi con una Badia de'Cilletcienfi:
e iirjim» città piccola , dove fono Caftellanie minori ^
(8> Rofan, città piccola.
(ci) iJjT'i , o Lefcbra città belk e ben popolata , che
prinia non era eh' un villaggio; accrebbelì però illiu^,
e divci4ic città) dopoché il Conte Raffaello Lefcb^inski vi
accolto con onioiti toelti Ijuctìuiì > vonuivi dalla-
Si-
». ^ ■' Digilized by Google
rOLONFA MAGGIORE. 4J
SWtùt ,'Bocmìì,ÌA»{ov'\» , eAuflria, a cui il prefaio Come
concedè illibeio elèrcizio della loroReligione. C|Libiianti
fanno buon iraffico. Vi fono una Chicli Luterana , una
Scuola Lalina, una Chiefa di Calvinifìi, ed unGir.nalio
jUuAre. V'abitano mellr Ebrei , che hanno una Sinago-
ga. QueOa città è il luogo d'onde traggono l'or!|jrBe i
Cotiti Lefchziniki , de' quali l'ultimo fu Stanislao , che
divenne Re di Polonia , e Duca di Lonas . Quefli nel
1748 vendè la città al Conte del Regno , e poi Princi-
pe AlefTandro Giu&ppe Sulkaw^i, (') alla di cui cafa
afipiniene ancora ; e colle fue ittenrnze porta il titola
di Contea. Nel i6j6 gli abitanti abbandonarono la cit-
tà per paun delle rruppe Polacche , dalle quali èi fac-
cti^ata , ed incenerita . Net 1707 fu di nuova ra>-
vinata d«' RuQì ; ma dipoi fu ritabbricara meglio di
(10) Aavda ciltà piccola, e pÌ«ceroJe , talmente ftb-
bticàU , cbc in un certo punto della aedefiau poOòà
vederi! tane e qoatcro le p«te di Cini . E'cìntt à! un
cattivo halnirdo . Non ri $ pari* cbc Tcdefco. GUibi- .
tjUHÌ Cono nitri Lmterani, fra' quali trovanlì moki Uto-
ranrì di panno; nel qual genere coolìde il maggior traf-
fico dulia fitti . In qyelìo luogo Carlo XII. nd 1704
il Suo quartiere d'inverno, e vi limafe fino al me-
le d'Agofto dell'anno fe[;ucnte.
(ij) Le piccole ciiià di Bmtfiim, BliiftW, dw'i uoor
Badia di Ciflercicnfì , di Tfihtrnkav, Chargaià, o fia I*.
rubUadt, Glufihin, CoUn, Kritra, KtmUhw , Luhun doTS
è una Badìa di Éfnedeilini; di Oka con una BadU di
Citletcienfi . i'xn-.i!: , Prfemmf, Hogofihn), Scbarfaiert ,
SMchteniam, Sch'nicgil , Scbmmn, Scèwtteàa, Jrnia.do.
"1 II Signor AltlTjnilio Su^^Si^^i^^^^ri^b^^^mrd».
qualche Soirano, o fori; dil Re Aiipi&o, pnffii di cui ai PiEgiq j lu
DOB per quefìo vn Conte del Rcedo ; mviirt [d Mann non d fona
Conti i quannijiiuc " 'Mo «oli fa iviDlciitli) , dlraundoG ia Sàiaim
PtflKcq Hribi)! , In P«I^ja ina <fi (iìxio maa c^ne in alni PiA
d^'Euicpi ccnttn^ ttevA PrlrK^ . ed ÓB £ilo Muclicri ; tboto Aia-
iwrq taàcflh ìa fqiia Mi Cab CoBtp • <1|N<}D i odb Ctà Vt-
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44 LAPOLONiA.
T( fi tengono i Comìzj provinciali di qudlo PaUtinatO ,
Slarttntff, Withvo .
lì i: PaUÙBato ài KaUfcb ( K«lisfci WoiCVOlftVO )
PaktinatHi CaìUfunfis , con i Diftmb' K^tÌ, Stfctài ,
Kaàn , Pisdri , Gniifia , Naih . U Mobilti tin Ì Tuot
Cornai provinciali a Sroda inficroe con qnelk del Palt>
tÌMtO di Pofen, per eleggere ii Delegati, da tatniuù
a,'CfOBÙtf del R^no. Gtmprende
(0 Kidifcb città grutde , fui tiume Profila , cint* di
mura, torci, e marazii. llColl^io de'fiiGefniii, ìqu»-
li pneib I4 Nmìod Polacca fimo io grandlflima filini ,
& fondato a &db di- Stanislao Kailoviki Arci*dco?D
di Gndha. Ve un CaAellano m^'oiv, tua Staroffiki
con un Trìbtuiale di Provincia. IlPalatinato, ofiaWi^
vodo vi tien la Tua refidenKa . Nel 16;; fu prefidiata
Svedelì. Nel 1706 il General Svedelé Mardefeldvi-
& disfatto con le fue Truppe , e fatto prigioniero dall'
Armata tuiita di AiiguAo II. R.e di Polonia, che la co-
mandava in perfona .
(2) Gatfio, Cmifiio {Gnifna) la capitale della Polonia
Maggiore, e la pi^ antica del Regno, fituata nel piano,
città grande , e Sede Arcivefcovile , l'ondata nel 1000.
Bokilao I. rifcatiò con danaro d Pruflìaiii il corpo di
S. Adalberto, o fia Allierro , da' medefimi trucidato , e
portato che fu in quella ciità , lo fece feppellire nella
Chiefa principale,- a cui poi dal Re Sigifmondo III. fu
data in dono una cafla d'argento . C'è però la qucftio-
ne fra'Polacchi e Boemi infolubile ed inutile, fe le olla
di. quello Santo vi fi rirrovino atiualmente, oppurefenel
lojS da' Boemi fiano ftare trafponaie a Praga . Il Ca-
pitolo del Duomo ha il fuo proprio C^celliere. Vi fi)-
no un Caliellano maggiore, una Staroftia ,' ed tu Giii-
nafio. Prima vi furono incoronati i Regi , Nel itfij qua^
li tutta la ciità fu ndotia in cenere.
0) K^kìd .ma cirrà.
(4) Kljcb-m ciiià piccola con una Siaroftia.
(5J Le piccole ciiia di Katiin, Pìjdrì, fiakh, che fo-
no i luoghi capitali de'Dìftretti del medefìmo iiome'ì e
Hrainst . Le ptinic lianoo le loto Siaioftic , e la .ten»
, due
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POLONIA MAGGIORE. 45
oltre di eio e b Sedi: d' un cartellano minore , e d' un
Tribunale iti provìncia,
(fi) Kfiio C[ttj piccola , dove fi icn^ono i Coinizj Ge-
neraii della Polonia Mi;gj;'oii; , ed ove radunali la No-
hilià della Polonia Maggiore in tempo à' un armanienio
generale per la guerra .
(7) Le piccole cinà di Cofmin, Gnthor, Lendm, do»*
c un Cartellano minore , ed una Badìa di Cirtcrcienrt ;
Mcinau , Kobiilm , OltAok eoa un ricco Monaflero di Mo-
nache; Opataretk, Pltffov, StsmifiUitt SIi^ , Biechoir ,
duv'è un CaltelUno minore . At^hm eoa uiM Badia di
Benedeiiliii; GafaWa, Xtmi» , dov* è tm CafieUano iui<
3} II.PdJdtfMM M SiraiU ( Sneradskie , Voievodft-
vo "ì j Palatàuaut SirtJitnfi/', comprende i Icgueoti Po-
^iaiy, o luDibeiEi di Stùradi, SetMt, Pùtriew, JU-
iemk, dove fono.
(i) Shad, SiitraiU, Siraiit; città mediocre fui fiume
Vana « eoo un caflello . Vi rìfiedonb II Palatine , nn
, CaAelIan mgegiore, uno Stanato , con un TrSaniale di
Provincia. Nei 1191 la cittì fu dirtrutta da' Boemi , e
nel da' Cavalieri Teuionici.
(1) Pctrikan, Ptlerkm, o (ìa Pìotrhv àttìi medìoctt
dì traffico, dove tempo ta s'eleggeva il ELe, e (i tenne-
ro per qualche fpauo di tempo i CcHnizj del Regno. In
c^i v'è il Tribunal Superiore della Ptdònia Uj^^te ,
. e tii lì tiene il Sinodo mvìiiciale del Qero . T' i anco
il TrìtHmale dì Prorincta con nsa £taroftia . Ci i db
Collegio de'fo Gdùiti , ed un alito dcfie Scnotc Pie .
Nel 1440, e nel 1731 la-cicii abbinciò. '
(3} StMtkt e SudomA fimopiccote citti, dove&ten-
gqno i TrilHuiali di nofincii;' .nella priipa ndmunfi anr '
co i Comizi [iroviiiciali di «{uertò Pabitii&is, pei dcgge- ^
re 4 IDelcgati .
(4) Rofpirs città piccola con una Gafiellania minore.
4) Il Puffi di WUUm ( Wielunsfia Zdemia ) ch'elegge
due Delegati , e che comprende i due biAFetti di.K^
Um, e OfifftrioWf e le cjtii ehe fegifono.
wMm, dm fon» m ChIìcUbi» ininotc, ed iinD.5ta<'
roto,
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40 LAPOtOHIA.
rofbo , e dove fi lengMo i Comùj , ed utl TtìbÙQiSt H
ProTincia . V è anche un CollMb deUfl SeiUte I1«> Ét-
InUwietz, o QiBimtly Dfiahfetìity (^ifthOf, tbi^^,
Xehclgiiri , WitTiifchov, Priuiik» .
j) Il PaUimiia di Zrn(/cii(zflCLentfchkie \P<Sievodft-
wo) Pslziin.ìir.i L.tncitknjis Comprende una SrarOftidCon
4 Diftretii di Lei,ljci,i!z.t ,^ Brfcksfm, Orhtr , C IilMivltìdf,
c fccglie 4 Delegali per i Comfzj del Regnò . &óa no-
nbili .
. jCi) LfiafcUiatj Ltocìtìa, cittì ùtatta fulfiume lUuni
in meno a'Mara/zi, ckita di aótta, e d'aoafofia, eoa
W cafiello piantato fb[ita uno Icoglfd • Vi rìfiedoiio il
' PahtiDo, un Caftellùio maggiore, ed uno Staioflo , ed
i il laogfì, dove fi ttneoaa I Omizj, il Tribunale, ed
il Sinodo EcclenaRim di prorineia. Nel nót ai^iciò.
Hel 1494 fu incenerita da'Lituani , nel 16^6 da' Polac-
chi, mentre _^li Svedefi vi aveano guarnigione; ed allo-
■ li gli abiiaaii , ed in fpecie gli Ebrei paflarona a fìl df
fpada .
(i) Le piccole ciiià ài Erfebdìn , Konar, Inovolois, ed
Orlum. Nelle prime J vi tmo i Cefleilani minori.
Cj) Piatek cilià piccola appartenente all' Arcivefcovodi
Gneina.
(4) Unitilo'' città fui fiume Warta , fóggetta pariraén-
le all' Arci veicovo di Gnefna- Nel 1331 abhiicio . Nel-
iyf6 Ti fa mi SioOd» ^ tnuo ìi CfeM di Poloaia.
(5) Kulw) Ciak piccsi* « et» nd 17; J tUblucx^ tutu
ùorehè il palazzo Rstfle . Vi lono ancora altre piccde
Gttà.
(6) Il Platinato di Ravx { RsVPskie Woivodfzwo);
Palatinalus Ravenfis, fu tempo fa' una parte della Ma-
Ibvia, c comprende tre proviilcie di flaira, Csft"! , e St-
thatfcboT. Qicik) Palaiinato raanJa 6 Delegati a'Comi-
zj del Regno.
(0 ^ Provmciti di RnWa, che comprende anco tiDi-
flrtm iti Bithk , e dOM fi nota .
a) Ramn città oiceola, a be» popolata, m Colte-
H'o de'fu GefHitf. KefidHbia del Pubnte» , d'M
cri-
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POLONIA MACCIOKE. 47
tribunale , ed i Comizi dì provincia . Nel fuo cafteUi» i
depofiiata la quarta parte delle Rendire de'Beni (Leali ,
che ferve pct «flbkUre la milÌEÌa, iftbiiìu per la di&la
de'eonfìm, e vi fi cnftodilcoi» i {wi^aaiat di Suto. .
Il territorio di quella città comprante <
Skltrnivritse , e MttìbutiUt piecol* Gtti.
(i) La provincia ai Gollifl col DUntta H Gaobia
comprende
Goliii città piccola* eoa ur caltcllai.. V4 vm Staroftia
con lina Ofteilania mioore: c
&>mhM ciltà piccola, dow fi lieiit U TiihmdeMDi-
llretto di Gofliii.
(;) La proriucia ifi Soriiarifhow ,"cq1 DtBrem di
MfiUfiaw, cerapnade
(a) Stehétfeitw dttà pimh con m Cafldiwit mi- '
nore, e Starallia.
<}>) lawitfch dici fili fin» Blwa. ctnvi cafldht, 01.
tte il E>aonu] vi Ibno ancon. 3 Cbie& particolari , ai-
citni Monaileti, un Ginnafio, ed in Ccw^jodeUaScit^
le Pi* . Ella k la Capitale d'BB Dmcob ■ mgfùmattt
all' Arci vefcovo di Gnelba.
(c) BottTiaw città piccola .
3. CUJAfi'JA è una parte doUa Polonia Madore, fer-
t& , e ripiena dì laghi , ricca dì peìbì , dc'qualì quella
che chiamili GvpiaiW tatuiate, avendo %o rniglia in luo-
ghezza, e 2 miglia in larghsua. Il Veltovo di Gijavìa
è fubordinato all' Arcivcfcovo di Gnefaa , e fi attributi
ce anco il titolo di Velcova 'della PoncreUia . Prima
queAo Vefcovado eVsM la daoomìnaziane di KrufvÉa ,
perchè la Oliera Cattedrale era nella città, di V^vfwvr,
ma edcndo quella Hata traslerìtaaWaiii^av, e^ipie»
de ora ladenominazionedi Wladislaw - La Cujtvi* «OOth
prende due PalaiìnatJ, colla Provincia di DobrCii.
0 II PaUtinatù di Brfejli: ( Brefla ) dtlU C^jatùa,
.( Brfeskie Kujavskie Woìowodftwo > Palatinatus Bre-
fìieiilìs, che comprende i Dillrctii di Br/s/ie, Railit'pWf
Frjtitzh, Kruffìlsa , e Koi^di: Manda inikme col Pa-
Utiuato, che licguc, 4 Delegati oc'Comiif dil
Sono da ooiuA.
(I)
Pigitized GoOgle
4% LAPO! O N 1 A.
(j> Brfifz, BrdU Gqavia;, cìitii piccoU, matta, , e
ànt» d'un baluardo , e d'uai foflà , in mu Coocrada
iMena dì marnizi . Vi rifiedono il Palaiiiuto , con un
Gdlellaa mag^'ore e Stvoflo.C'è un Trilmnaledi pnv
vincia, ed un Collegio de'fii Gefuiti.
(i) Kntfwitz città piccola accanto al lago di Copio ,
con UD cifEello Cluato in un Ilbla di quello la^o . La
Chiefa di S. Pietro decorata d' im Collegio di 24 Canor
Dici, È foori di città. Il Principe Piali era ftato Citla-
dii^ femplice di quella cittì. Vi fono una Callellania ,
nna Scuóftià, ed un Tribunale di provincia . Il Velco-
v>do di Oqavia ebbe origine in quella città.
(3} Eewgiff città piccola con ima CaAellania minore,
con uni Staroftia, e con un Tribunale di provincia.
(4) Prftitgk, città piccola con uno Siarofto.
(j) WntUnk, Boriav, Niefibwa, e IfiWacittà piccole.
(6) 'Atii6jiirciità, dov'è uno Starollo , c vi fi ten-
gono i Gomiz; del Palatinato. V't una cafi difUlldeit.
la delie Scuole Pie.
(7) Ifolhfs città piccola con un caftelllo appariCDcnK
al Vefcovo di Cujavia, e con un Ginnalio.
(8) Kanari città con una Callellania minore.
2) Il PalatiM» itiuintzlaw^ ( InovroilatHcie VCo-
iewodll'po ) , Palatinatus JtiniVIadisIovienlìs , che com^
prende i Diltretti di Smewnela^, e Biif^fchtfcb : tiene 1
iÌK>t Cornili vrovbicùli unitamente al Palaiinato prece-
dente di Radfiejov.
(1) Snarrazlnw , Jm^mbiUw atxk , dove liilcdono il
Palatino , un CafléUan m^iore , uno Statoilo , ed il
Veicolo di Gujavia , il qual Vefcovado nel Jijylu tras-
ferito qui da Krufvitt. Alcuni AlTano l'orìgine di que-
Ib VeTcotrado ne' tempi di MÌcÌsUo I. nel 966, ed altri
ne' tempi del di lui nipote Micislao II.
(1) Bidgofchtfch , Bremhr^ città piccola fili fiume Bro,
con un caliella, ed una Caftellania minare, eStarollia.
In quello luogo fu fatto un Accordo nel 1^57 fra la
Polonia, e il Brandeburgo.
(J) PlawKt wi(s, Lubifchm, Dibtw, Slrfeìne , città pic-
cole. Ndl'ultinm e'i mut Ahììb dc'Prcniolkateiifi .
• - 3) L»
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POLONIA MAGCIOI^B. 49
3) La Provici» di 'iMrJm ( DóbiCaisla Sieaùt ) che
coniprende ì Dilirettj di Dn^rfia, Ripm, e S!anik, t che
aaàà». due Delegaci a'Comixj del BÌe^> Sì notibo
ti) DcAtfiti cìtii in uno fcOglio lùlla 'VifloU,' con tuia
OQcUania minore, e con un Tribunak di pnmncla,.
Il) Ripin, città piccola con una CafteUania minore, e
con «1 Tribunale di prorincia .
c) Skati^, città pkct^j doK in an ntonaftcro <IlMi-
norhi c'i una celetm Inuna^ne di Maria Ver|iné.
d) Slmtk, città piccola con un Cafkllano mmoré.
e) Garfno , città piccola del Vefcoco di PIóik , ndla
cui vicinansa ad 1619, 'accadde una Scaramuccia fra'Po-
lacchì, e Svedefi con perdita degli aitimi.
f) Bobrovmki, città piccola con una Siarollia .
3. MASOCIA già da'primi tempi fu riconofciula co-
me pane del Regno di Polonia; e benché fi pretenda >
che dopo la morte di Micislao II. la Mafovìa fi fia fiac-
cata dalla Polonia, pure all'incontro le Storie narrano,
che Cafimiro 1. ve l'abbia riunita, (piando BolcsIaoIII.
net ji;S divifc le Provincie di Polonia fra'lìtoi 4 fìglj ,
il fecandogeniio Boleslao IV. ebbe U Marovia , in cui
fuccefle come erede il fuo figlio Lefco , che per lefta-
menio la lafciò a Calimiro fratello di Tuo Padre , da cui
l'ebbe per eredità Corrado fuo tìglio minore . In talgiiifa
il paefe ebbe i fuoi propri Duchi fra' quali Vfenceslao
nel ijap era feudatario di Giovanni Re di Polonia; ma
perchè Carlo figlio di queiVo, avea ceduto a Calimiro il
Grande Re di Polonia, il Dominio aito di qiiefto Feu-
do, il Duca di Mafovia di nome Siemonit- fu coltretto
a pmderne l'inveAiEura da quello . Nel I$z6 la flirp^
malcolina de' Duchi di Mafovia s'efliofe, e perciò il pae-
iè fii intCFamente tottopofto alla Ktlonia ; e quantunque
il Rè Sigifmondo fotTe pregato di coftimirc fuo figlio Si-
gifmondo Augulfó , Duca di Mafovia , non vi volle ac-
confeniite; anzi dopo aver confermato le Leggi del paé-
fe, l'incorporò nel 1511) alla Polonia Maggiore. Dal Re
Stefano fu conceduta poi alla Mafovia la comunione de*
Diritti del Regno , la&iandole tuttavia la libertà di pra-
ticare alcune confuetiidiai particolui initodottevi . (^le-
Hm'XiyL D fio
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50 LAfOlOHIA.
fto pMfe per di|e lólte è flato alTegnaio alle Resine in
■pp«»paggb , e per qualche ipuio di tempo t Sato go.
vernato dt- un Luogotenente Et,egio ; nu nel ìSTÓìlWtà-
vodo, o Ci» Palatino di MaTovia ottrane autorità^A-
1$ «gli altri Palatini . In quello Ducato tloii lì tollera
altra Rdigioiie clie la Catiolica Romana ; e perciò v* è
paia di meste a chi vi inT^naflè U Religione Luterà-
Ut,, o .queUit de'Calvinifti . Siaravolfcius lu calcolato il
numero delle famiglie Nobili di Mafovia a' tempi Tuoi a-
fceodcie a 45000. 11 paefe è eompoflo di due Palaiinati,
che fono:
1. Il PaUtin^to -di Tfchsrsk Palalinsttis Tfchercenfis ,
o fìa Mafovia preprit ( MafoNiciezki Woicwodftwo ) ;
nelle cofc fpirituali è foitopollo a' Vefcovi di Pofna ,
Piozk, c Luzk . Manda io Delfgaiì a'Comizj del Re-
gno.
j) La Provincia di Tfiiersk comporta da'Diflretti' di
Tfiimi, Warka, e Garvalin, e de'feguenli luoghi:.
(i) TJiterii, Cirna, Cirjcium, Cyrifcum, città piceo- "
la fulla VifloU con un Cafletlano maggiore , Tribunato
di provincia , ed uno Staroflo . Fu la. Refidcma -ordina*
tìi de! Duchi di Mafovia. '
-(i) Fjtria, t GarwBlm, cittì piccole.
3) La Pnvwàa di Warfima, ctnnpolla de'Difttettì di
Ifarfiiatraj Bìaùe , t Tariffh» 1 c de'^luo^ che feguo-
(i) Verfavi», Warfchawa , la Capitale di Mafovia ,
e Refidenia del Re diPolonia, dove ordinariaraenie len-
gonfi i CQmiz; del Regno; vi dimora il Palatino diMa~
fovia, un C»fUllano minore, uno Starofio; avvi unTri-
bunal di provincia , e vi fi tengono anco i Comiz; pro-
vinciali . E' lìluala quali ne! centro della Polonia lulla
Vifiola , in una pianura valla e fertile , e confitte nella
città medefima , c ne'fobborghi Ntu^adt Hialtwhi, Icf-
ciaa, Grxyhsv, Vieìofol, Newy-Svìsi , Altxandria, e Kra-
kov'. E' adorna di molte fabbriche di pietra , di palazzi
riguardevoli c belli, di chiefs, c monailerj. Merita -par-
tìcoùr riguanlo la Libreria Zdluiluanii , raccolta da An- .
dna ^tiiiusliu) liofila c GìuTcppe Aadm fraiclii Coati -
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POLpNIA MAGGIORE, 5I
di Zaliiski (') , c data m dono da medelitni al Rcgjio ,
ed alla nazion Polacca. EU a c comporta di più di iooooo
volumi , e. tu aperta al pubblico nei 1746. Niella cm.t
propria trovanli la Chida Collciiiata di S. Giusanni ,
ch'è la Chiefa espilale , un Colk'<;[o eie fu Gdiiiri con
una Chieia ; ua convellici d Agolìuii.int con unaOiteij .
Nel fobborgo, deito n.'/,; n-av.i 1, Kt'uibdt ì lonovi la
Chiefa, ed il convento d Lreiijiii di S. P.ioIiho, loSjje-
dale di S. Lazzaro, h Qirela t'J il mavcnro de Dome-
nicani , la Chicla col Mii;Jk-ro dtllc Moti.iciie Bcnt-
deliine, la Clitela di b. B:ìi;i.)v iiciliuala al Itriizio di
Dio per la nazioa Te.ìefca . Li Chida P.UTocchialeci Ma-
■ria Vergine, I.t Chida col ir.oiiillero de' Fr.ìuc-d^-aui . lo
Spedale de Frati della Milericordia c;in una Crti^i , la
Cappella di S.Giorgio, la Cappella cj d Culjt. m r.jiidc
dc'Chicrici Regolari Teatini, la Ciuciai cui Caiii! ridal-
le Scuole Pie, la Cincia ed il moiialìcro delie moii.it.'ii-
di S. Brigida, la Cliiefa ed il coiiuenio de Cappiicciiii ,
l'Armena , c divcrii palazzi del Nunzio Poimhcio , do'
Conti Zàluskl , c de Piincipi di Rad7ivil , e var) aliri .
11 fobborgù d: Lclchna ha la Ina i;iiirildi!ioiic pariicolare-,
ed è fìato pramato dalla cala Ldchinski tn'un luogo più
alto della citià propria . La fabbrica più riguardevole ,
che vi fia , è la Chiefa col Convento dc'Cannètitani C").
Nel fobborgo, delio ■CfET^sir', niente vi è da ofTerirarfi ,-
Nel fobborgo yiehpol iroVanfi la Cliicfa ed ÌI Convento
de' '■
no circa , mila mitiofcriiti , pei jliro rigujidsroli piJ per la loro belr
^ ( ■■) Sili llaio cosi pei 'la ralTaro , ina al di d' cfsi ci foro fabbrlelie. "
promoffa dal ctlctm P. Saniilaó Konaski ; quella di S. Croce mi fob-
bocso di CrutiTlii; e quella de'PP. TcaiÌTii nella Hiada drl Finto , con
«tinto '9180 (Uftiaiirin dai chiariHimo Padre Aotonio Merla Ponalupi
BaUao , il vuk eoa fomma onore della Tua Congrcgausoe , e della
Naitar Indili» pcefiede al Collesio de' Nobili; ed ha.aYUio 1'otio« di
dar rEAicukilM illi Maenà del Re preretiremcme Rsname . Ci fono
fuK oAiii)! mignifld Palasi , fra' quali quello del Qua Cuenle dell*
Cofow BtMfti i giHlla del fir Gian Hmicialla m* dona* lidioJci |
«ikUimIcI Vefinw di CacoTia ed lini:
Digitizst) by GoOgle
ée' Trtactkani , U R.e(ìdenza, deitiTirragium , de'futie*
iùiti, e due cafe del Vefcovo di Cracovia . Il compleiTo
delle fiibbriche, che trovanfì fra la purla di Cracovia ed
il Ibiiborgo di Nciifladi, chiamafi volgarmente ['odvr.'.lc ,
c vi c comprcfo il palazzo del Meiropolirano di Liiua-
lira con una Capofili), nella cgualrf^nno l'clércizio dilor
Religione i Greci rinniii alla Cliiefa Romana . Fuoridel-
la porta di Cracovia vedcli ima colonna di marmo, al-
la 16 piedi geometrici , la Ikrua di metallo dorato del
Re Sigifmondo III, che vi fu eretta dal Re Wladislao
IV. nel 1643 , e 44. K:l fobborra di Cracovia v' è in
un aliLira la Reiìdenia , t'ondata dal Re Sigifmondo III,
di' è una vaila fabbrica, confilleiiie in j parti, cioè nel
callello , detto in lingua Polacca Grod , in cui lo Sia*
rofto di Varfavia efercita la ftia Giurifdizione ; nella Ke-
fidenia propria , che comprende l' abitazione Regia , la
Sala de'Senatori, l'appartamento de' Delegati ddle Pro-
vincie, e l'Archivio del Regno) e nella tersa parte, do-
Te dimora il Teforierc dell' Economie Regie . Vicino al-
la Kefidenzs Ibno !a Ciiiefa , ed il Convento delle Mo*
nache Francefcane , io faccia a cui vcdefi il Monalkro
de'Religioil dell'ifleffo Ordine conunallra Chicfa . Neil'
iftefTo fobborgo fiovanfi ancora im Convento di Caime-
lifani , ed un altro di Monache Carmelitane ogniinocol.
la fua Chiefa; un aliro Monailero detto della Vif.iazio-
nc di Maria; la Chiefa parrocchiale di S. Croce; la cap-
pella Mofcovita , nella i{uale per qualche fpaZio di tem-
po fu la romba dello Czar di.Mofcovia Wafili Iwano-
wiiz Schuiskoi ; ed un palazzo Regio. La terza parte de-
gli abitanti è compofta d' Efieri , e fpeciaimcnie Tcdcf-
chi. Il Re Sigifmondo III vi fifsò per la prima voltala
fila RefidenKa , ed. in ciò fu imitato da lutti i fiioi lue-
cefibri. Nel 11(53 pcrcomodo de'Litnani vi furono tras-
feriti i Comizi del Regno. Nelj655gli Svedefi vi mifero
guarnigione , e vi portarono un gran bottino prefo nella
Polonia : ritrovandovi fi allora molti UUiziaii di guerra ,
e Miniftti di Stalo, e delle Dame §vedefi, tutte, perfo-
nc di Rango, la città fu affediata da'Polacchi, e dopa
bqa di&fi valofofii £1 di' mtàtùtaì piefa pb: : «ccordo.
nel
\ DigitizedbyGoog'
nel 16^6. Agli SveJcfi in permeRb d'ufcire liberamenta
d^lh ci£ià , ma il bottino memovaio liaialc nelle mani
de' Polacchi. Avvicinaiidofi intamo il RediSvezia Carlo
Guflavo, gli Ti fece inconito colla Tua Armata Giovanni
Cafimiro Re di Polonia ; onde nella vicinanza del fob-
boigo, detto Praga attaccò fra'medeGmi itna battagliar
che durò 3 giorni, e fini colla ritirata de'Policchì , phe
lafciarono nel Cambio le loro tende e l'arirjjlleiia; dopo
quello fatto gli SveJefi prefidiarono di nuovo la città, a
giiaftarono le fortificaiioni . Nel 1701 Carlo XII. Redi
Svezia prefe Varfavia , ch'era i^nza ptclìdio , e pofe il
fuo quartiere in Piaga .
(i) Praga^ di cui ora i'é falla mcniione , è un ItiOv
go fituato [leir altro lido della Viilola , ditimpclio alla
città di Vatfavia, e A confiderà come fobborgo della me-
defima . Wola è un Villaggio , due miglia diftante dalla
città, nclia di cui vicinanza all'aria fcoperta s'eleggono
i Regi . Il Come di Bruhi vi ha una villa di diporto .
Viasiof una villa Reale fulla Viilola quaitromlglia diflan>
le da Varfavia, in una contrada dcliì'.iofa pe' bagni.
Ijiìow una villa Reale fabbricata dal Re Giovanni III ,
o )Ì3 Sobieski , dove il medefimu Re morì ncliSgS. Nel
mefe d'Agofto del 1731 il Re Aii(;u(lo II. ordmo nella
uidnania della villa mentovata un accampamento ma-
gniiico delle fue Truppe regolate alla Tedeica, facendo-
ne la rivilfa, L-d elerci latidole in varie evoluzioni militar
ri: cofa non mai veduta da'Polacchi, che duro 3 kttll^
mane, Bhnie e Tartfshin fon piccole citta.
3) La Provincia di Wixna , che comprende i DiftreHj
ài IPisia, WifoAie, e Radjìcjov, con i'iuoglii f^antlp .
(]) Fizka diià piccola con un CadeJlaqo mioore , 9
Siaroilo . ^
(I) RaJjiejiìiF, ciilà piccola.
4) La Pyow'ncia di Ififcbogrfid , die comprende la pic-
cola città di ICifciogrod ihìh Villoia, in cui r;(iedonoun
CaAtlIano minore , con uno StaroHo , e vi fi tiene uti
Tribunale di provincia . Elfa abbruciò mezza nel 1747.
. 5) La Provisela di Sakrotfibim ccHnptende i Poviatf^.
«fia J^Areit] di Sa^otft^ , Str^ Newirnu^ coli»
D;3 ettà
DigitizBd by GoOglC
)4 L A P O I. O N I A.
dna Reale di Sakrotfchim , ov'è un Caftdian miiwrecoa
uno Sui db.
6) La ProvincLi di Tzuchsnow comprende i Diftretii
di T.àtchani'i' , Sondirizin, e Frf.ifn ro'kiophi feguenti . ^
(i^ Tàedunow cidi iiiccola, con mi Cafidiaiio mino-
re, e uno Surolio. , '
(i) Smchiilzin, Prfafit, ed altri luoghi.
7) La Provincia dì Zomfa, che comprende i Diflretti
di Lemfa, Koìia, SairArov, ed Ofiraltnkt , co" luoghi fe-
guenti: . ■ _
<0 Lfnfa , cittì piccola fui fìnnieiNarev , eoa vaà
SuvoRo , ed un CoUegro de' fu Geiiiitì . Vi fi tengo-
DO i Comiz;, ed il tributo di ^wincja.
(ì) Kolao, Satnbrow, Oflraltaka cittì p'ccole . Le Star
rodie delle due prime ciiiàfonounìte a> quellfl di Lomfa •
8) La ProvintU di Refan ct/DiOretti di Rùfa* e- JU^
kor, ed i luoghi fegucnii:
(0 Rofsn eliti [liccoU , un Tribunale di prorìn-
ci«, e con UBO Surofto.
' W Makaw ciit i picccdi , la ài cui Staroftia è, unita «
quella dì Kofail-
gi) La Proviti»» H Hr, che comprende
(i) iSw citti piccola , dove ijliede un Caflellano mi-
nore, ed uno Starotto , e i^ tengono t Comizj . di pro-
' viacia . .
. iii PultHth np borgo lui fiume >Jarev , fo^tto ài
VefcoTO di Ploxki Vi un Colle^ de'£ù GefuM . Nel
1^14, e £4 fi| incenerito . Nel 170J il Vjt C^Jo XU.
VI dis&ce t SafTuni , . '
iq) La Pravinci» di Nitr , che cconpreode i Diftretti
di -Nur, Ktttmeatfcbik c OHnme , con [fecole città d^lì
lleflì nomi, de'quali le\5taro(lie'fono unite.
£, II PaUtauto di PktA X Ploakle Voievodftvo ) ,
Palatiiutiu Placenfii, comfveikle i Djftretti di Piade, Bi-
tbi, Raixionfth, Sttrpfii, Piaulk,Srfenik,Niedsl'ors , Mia-
wa , de' quali i tre uhiral fono una- parte delle provincia
di Sawilr^ . (^elto Pastinato manda j Delegati a'
Comizj del Regno; Sono notabili 1
i) Phxk, cuti iUuaH'ful lido alio della Villola, on-
de
POLONIA MACGIORB. :jj
de eHi prcftnia un bel profpetto . E' la Sede d' un Vet
covo , fubordinaio all' Aicivdcoi'o di Gnefna , eh 'è Piin-
cipe dui icrriiorio di Piiltusk. Vi rifiedono anche il P»-
]jiino, un C;i(lellan maggiore, edunoSiarofto. Le Ren-
dite del Capitolo Cattedrale fono eguali a quelle del Ve-
Icovo ; imperocché il Propofto del Duomo è padrone del
territorio di Sie!«n, e de'Nobili, che ivi abitano, cchia-
niafi Principe del medefirao. V'è una Badia di Benedel-
tini, un Gitinario, e Còllegio de'fii Gefuiti. Vi fi tienff-
un Trìbtinale di Provìocis ■ C gli abitujlf tanno buon
irafRco- Nel 1754 vi abbnicUtbno più dì iioò. cife.
z) Phik città piccola , dovè lì tiene un Tribunale di
3) Rilzicnfci città piccola, con un Caflellano minore .
Vi li leugono i Comh] provinciali di cjuefto Pdlatinaio ,
ed un Tribunale di proviucia ■ '
4) Savshfin ciirà piccola con un Dillreito partico-
lare . .
5} Le cìttJi ficcde dì Sùrpfii c«t mi Ofiellano nii-
nara di JUlfm, BUldt, JtìeJitern, RadfaMV.
4. La PruJJìa Pttlacca
Il Ducato di Prulfut .
E' (lata unita alla Polonia Maggiore probabilmente per
U Ina vicinanza. Giovanni fridtrign Enitrfch ne ha dato
in luce delle Cane particolari . Il Ducati) è grande cir-
ca 1936 miglia f^eograftclic ■, 1; generalmente è adornodi
campi fertili, e belle praterie; Nella Pome tcliia però rro-
vanfi delle contrade , pane ikrili di. naiura fna , parte
trafcnr.ite .■ V'è fpecialmeiite la pianura deferta di Tau-
chel , Q fia Tuchel ( die Taiicbi-lfche tLiJe ) lunga J5
miglia .
Alcuni degli abiunti fon I^jiacchi , altri Tederchi .
Circa la lor Religione , anch' efili abbracciarono pronta-'
mcue net lecolo XVI. h Rj£>rmi ( pretti ) » e £li ade-
D * remi
Digitized GoOgle
Tcnù ilellj Cliitfa Liiieraiia in pochi anni ralnitnic au-
mcm.ironfi di numero , che nelle citrà provinciali orano
moki più ilc'Caliolici Romani , cdtnf ^vvi-niit in parie
i'iftelVo ntlle ciità minori , e ne'vfllajjgj . Ma uc' tem-
pi fcsLiciiu le cole fi fon raoiio cangiale. Bi;ncliè da'R.egi
di Polonia fia IVato confermalo nelle crtià il libero Elcr-
cizio della Religione Luterana (') > ciò oftsnic pn-
che fon (|nelie ciità , oue i Lmerani abbiaou Chiefe , cf-
fendo flati coftreiii a cederle a' Cattolici Romani. L'op-
prelfioni lie' Diffidtiti , così detti, cootinuano vieppiù , e
fi è trovala la maniera di fiaccar la NoMltà' dalla Chic-
{» Luterana con prometterle le Carìclie dXlaore , e con
Il Ducalo ài Praffia è un coipo poliiico diftinto e par-
ticolare, clic colla l'ijlonia m.ri ha akroJi comune, die
la perfona .icl Re i ed c in una certa maniera imito al-
la Oirona in perpetuo . Imperocché foipmcttendofiil pae-
fe nel 14J4 alla protezione del Re Cafimiro III., rifer-
vofli crpreflameDie in condkione , di non aver ventna
uoione colla Repij)blìca di PoloDia ; ma che il Re me-
defìmo difponenè negli afFirì concernenti il loro paefe ,
e che per' quello (ine il medelimo Re fpelle volte fi por-
taflè colà , per lenervi i Comi;j . In conTegnenu di dò
qiiefto Staio libero elegge il Re con diritto eguale colla
Polonia , il quale dopo la fua Incoronazione deve coit>
fermare con giuramento i privilegi de'Prullìanì , dopo U
qual conferma elfi gli rendono omaggio . Il Re non pub
iiHraprendcre eofa alcuna concernente il paefe fenzacon-
fultfre gli Stati. Quelli divi'donfi io Ecehfialiìci , e Seca-
lari, c quefti in Nobili, e Cittadini, c od compleflb di
ou^Ii ctuilìfte ancOTa in oggi il Coj^Uo itUo Stato . V»
iono compiclì i) Due ^efiavi. (a) Il njiovo i' EtouUk-
df* , di' i il Prefidenta del Omfiglio , ed ha il ^imo
Ranso fra gli Stati. Non i fcggetto aU'Arciirercovo dì
Gnefna ; raa immediatiimeate al Papa • .Wtempi più re-
' cen- ,"
{') II. Ri tì> Coloau voa fai eeafarmir Piirilegi iiai'ifinie imo-
loriiura dalla Kcta .
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DUCATO r>[ PRUSSIA. 57
cerni ha avuto il Pallio, e la Croce. La fua Dioccfi è
confiderabilc , nella quale nelle cofe Ecclenallichc , e Se-
colari cfercita effo la fiipreiria Giuri (il ilio ne . Le Rendi-
te delle Diocefi l'ano divife in ^ parti, di cui l'una ap-
partiene alCapiloio, e l'altre due, che li valutano 64000
Talleri, che vengono a rifultate incirca a 19090. Zec-
chini di Veneiia fono della menfa Ve fc ovile C) . Dal Re
vengono nominati 4 Canonici del Capitolo, Ira' quali il
Capitolo elegge in Velcovo, quello che dal Reconmag-
<lior efficacia vien raccomandato. II giuramento, ch'egli
prcfta atjli Stati di Pmala come Prefidente del Confi-
^lio , è d'un tenore ipeciale , ed in una maniera parti-
colare vien preftato nella Chit-fa maggiore di Marien-
hiits- Quando tratta con perfone private, edEftere, egli
fi nomina Principe del Sacro Romano Impero , il qual
titolo per la prima volta fu accordato al Vefcovo Gio-
vanni II. da!!' Imperatore Carlo IV.; onde gli fi di il
titolo d'Altezza , che però non gli viene accordato dal-
la Cancellarla Regia . Nel ottenne il privilegia dì
portar il Pallio , e dì farft portar iananzi da un EcclOr
fìaftico la Croce dentro la fua Diocefi . l^li chianulì
«oche Vefcovo di Sarolandia , perchè le Chiefe Cuudi*
che, che vi fono ancora, e che da quello furono dipeit-
dentì, negli afiari Ecdellaflici fono a lui fottopofte; ma
un tal titolo non gli è accordato dalla caft Elettorale
4i BraDilenbiirgD ■ Quefto Velcovo coattibuÌ£ce annùl-
mente 2920^^ forlnì per il nuntenimeoto dell' ArmMs
^lla Corona , che compotigano incirca^ 33^- Zecchimi
di Veoeiia {"). . ' .
., (b) Il
I ' ) Tupieini giurirdizkM rifisdii pnflò 11 Cipilolo Bau rreSa il
Vckoyo . Il Parh ili Ennbnl i iSb^ fattXm , e li genie rndm lnihi-
Itrìoli . C i iti lino iti buoiB qiuliil Id copia , ^itsiiMKfciA qmnU
coiddenhile di ide.
(") Qiuno dice II Dolio BulcblaE dflli Piuffii Mieta, i^nn knn
ae'teairi, nCgiall fcAmt-, uri perà il Dominio B'4 piBiitD ed lU di
ProlEi, il quile dal Re di Polaiii, e D^Hnaii di qudta R(;ittllnrf-
ccFf Ite ]g cefflone il reHo H quello Ditniia . IcKa mmainK mn
pine, fuorcU la Gni di Thon . Perenneni per rum fono II Demi-
aio dd Pniflb Monna Jl Pdiilnaio di tUs/bas , la Cicli di BUtp .
' 11 Velevraa di WariÌTla, ed il Mnkiw A Cbda.
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jS J. APOLONIA.
(b) II V/f<S'uo di Cuìni , il di cui Vcliovado import»
molro meno iii quello d'Ermelandia . li Re io fa lenza
il confeni'o dti Capitolo . L' Arciucfcovo di Gnefna è
coiifiderato come Metropolitano del Vefcovo di Cult» .
Egli chiamali anche Velcovo di Pomefania , perchè alcu-
ni luoghi , che piima etan fottopofti alla Diocefi Poine-
fana , nella pace del 14^6. vennero fono il Dominio
della Polonia, e folto l'Infpezione Spirituale di quello
Vefcovo, ed anco, per eonlervar la memoria dd Veico-
vado Pomefano ellinio . A lui fono fottopofti i Palaii-
naii di Ciilm, e di Mai ienbLirji . ì-.s)X a tenor delle Leg-
gi di Polonia può polTedi!r la carica di Cancelliere del
Regno. 1) Tre Palatini, che nel carattere loro fono e-
guali a ([tielli di Polonia, che fono il primo, quello di
Culra , il fecondo quello di Maiienburg, il terzo quello
di Pomerellia. Qutlìi ditTcrifcono da' Pal.ititii di Polonia
in ciò , che la loro carica è fempre unita con una Sia-
rollia, di modo che il Palatino primo ha la Starofìiadt
Sobonfer, il Iccotido quelli) di Gnriilbut^, Il terzo ^nel>
U di SchtitiKk ; «m ne pcrcepilcono le rendite , oltre ^
«Ktl fnctrtl che ricavano da' Tribunali ì detti Grod. Han-
no- ì loro propri Tribunali , che chiaminrt Gindiù Ci- .
{Mimi , in lingua Polacca Gni, chf tct^xifi Jiel Patii L,
tlasto di Culm a KowaUwo , in queUo A Marlenturg
a OMbu^ , ed io quello dì Pomerellia * Schoneck .
QiMftf Trinali (oaa amminiflTatì per lo più da'Soito-
PAtnini. Danno effi reCccìiitaoe delle Sentenze, anche
' eoa mano armata in ca&^£ bitògno , e con un arma-
nunto generale ddta Nobiltà a loro Ibttopofta . 3) Tre
C^Mrat, àif non tuono ihcotntoiui seruaa particola-
re, e (oflòo cotifideiwfi fi^antemt cotne Tenenti de'Pt-
Ulini in un amuoieiito generale della >fobllti. Eflicon-
tanfi ira'CafieUaai ou^ibeì di PohMÙi ^ Ritr^ono le
loro entrate dalle Stai^tie nd'medeCma tempo da loro
amminiltrate . 4) Tu Sotta^marliiighi , che non hanno '
altro ch'il titolone cotne Configliai didlo Stato kaniios
la precedensfl fb]^ ìl rimanente ddU Nditilti. Non fo-
no cdmprelì nel Scoaio di Riloaia, e i»'Comizj del Ese-
guo Gomparifcoso lólantatc in waUti iA Deleeati.
J)U
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DUCATO DI PRUSSIA . jp
5) Le tre dui mai^iori ; clic vi rcftano , fono quella di
T/jon, Eil>;-::.i, ^ D.tnzici, In nome d' <>f;niiiu ddlcqua-
li companlconi) ni:'Co:nÌ!Ì ilut piTloiit del Senato, che
He diui 'im'si^IoirerTn p<hL 7!* 4'ellMon()'i' membri
dd Stnjlo , o (la Cmfiftjjo d, Suio . Tlii;ì / Configilcrj
dovrebbero jH-i lei;!;e clk-r l'i-.illìanì di jialcita ; ma ciò s'
onéii'a ai |-.ido, iiifi «n<;iiQ numinaii dal Ke , e dcbbon
Ereflare un partlcolar giuramento di fedeltà. 1 V'eieovl,
■alaiiiii, e Caftellani , iiell' ifieflb rem;io iom, SniaiorL
del Regno di Polonia, dopoché nel ì^6g. fu loro allc-
gnaio il luogo nel Senato; po0òn anche prtiemieie alle
cariche della Corona. II Vefcovo d'Ermelandia c prefi-
deme ne' Comìzi provinciali, ed in Tua alTenia fiipplilcc
la perlbna di ma';;,',:(iL- rango fra i]iielli , ch^ vi fi irovan
prcleiiti . Cin:iti nifjiibii del Confi'jlio di Staro venjjono
litolaii: Conff-Hcri RcfJ itW ma e dell' atira Ordini degli
Stali ili Praffii. Poirelibero chiaiiiarfi anche Stali mag-
giori rifpellivamente ap.li Stali minori , compolli dalla
Nobiltà inferiore, c dalle città minori. La Nobiltà fug-
acità al Velcovo d' Ermelanilia , non è comprefa negli
Stati di PrufTia, ma i]uelU dell' alire provincie mand» i
fuoi Delegali ne'Comizi generali. Le città minori com-
parvero prima ne'Comiij per mezzo d'Inviati; in Icgui-
to però la Nobiltà le ha clclufe per forza da ipialfifia'
deliberazione . Il Re Cafimiio a nome Ino e di imii i
fuoi fticcelTori promile di non intraprender , nè iiahilire
cofa alcuna in affati d'importanza , icnza confultare i
mentovati Stali di Pruffia. Per quefti affari d'imporlan-
za s'intendono le cosi dette Regalie, o fia diritti ili Mae-
ftà , che preientemente fono que' foli , che efercita
il Principe unitamente agli Stati , come farebbero i di-
ritti di far guerra , dì imporre contribuzioni , di far la
pace , di far I-eggi ee, A quefto oggettt> fu inti^dotto
l'ufo de'iTomiz;, che prima non aveano conneffione al-
cuna con i Comizi del R^no di Polonia .■ Ma nel I5tf#
mediante la Coltittuione di Lublino una parte del Oin->
fflio di Pniflia fb unita al Senato di Ptàonia , egli Sta-
ti <U quel pucato Soma cofiretu od iK^venin aY^omi-
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iiogo ; queilo luogo pero deve effcr
ibLiry . e di Graudenz a vicen.
(Jomii; generali . il Re filTa an-
niiiori , ove eleggonfi i delegati
cniioiili in ogni Pala linato, cioè
onke. in quello di Marienbiirg
caio t:oiniirenne iiiifiiu .li l.).iii/n-.i , i.ii Mh-jcetr,
Tuchel. Schlochaii. Mirchaii. e Pinzili, tengono le prò-
prie laamìanie. i)uciii piccui v^iniz) nnncoiiu beae,
. allora pu6 fperarfi buon efito de' Comizi generali, ma
le quelli in un fol P^laiinaio vengon interroiii , non ò
da fperarfi nemmeno il princìpio de'Grniiij generali. Il
'numero de'Delegati, che ciafcun Palaiinaio manda ne'
Comizi, non è ancor dcierminato da legge veruna ; Fu
però maggiore ne' tempi più recenti , di quel che non i
flato ne' tempi più temoli ; lancili di Pomerellia fono per
lo più in ma^ior niiincro , e quelli dì Marìenburgo di
minor numero. L' irruzioni fi danno loio in lingua Po-
lacca, e le fpefe che fanno, fon pagate in comune. Per
dar principio a'Comizj generali, bifogna che tutti i Pa-
latini coir Anil)afciador Regio fi trovino adunati . Non
è però necefTario, che tutti i Configlieri e le città mag.
^ori vi fieno prefenii. I Comizi tengonfi per lo piùnel
Palazzo l' talvolta anco in Chì«fa, o, altrove. Non tutti
i Comizi fi conducono a fine, -iaterrompeiulorenc alcuni,,
affi tiK&Kai<ì& »d altro tempo . Ia SÌErìtnire da ftrQ
ia
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BUCATO DI PRUSSIA. 61 :
in nome di lutto il paefe , (ì 'ItendoDO da'Segretarj di
Tham in lingua Latina , fecondo la: mente' degli Srali
radunati, le quali alla fin de' Comizi legauifi pubblica-
mence, acciocchÈ ognutid ne pofla dir il luo fentimenio,
e vengono ri}<,ilUte col Sigillo dello Stata. Tutte le
Strillare che -fon prefcntate ne'Clnmj, o che ?1 fjftn- '
no, conferv^nfi ndl' Archivio dello Stato nella ■rìttà ài
Thom. I Cornili dividonfi in Convintili Antt-, e Pi0-
Cumilialei ; a quelli manda il R£ le materie clie ddibon
concluderli ne' Comizj , e ne'medefimi vcngon determi-
ii.ieì coloro elle come Delegati deU>on' andare ne'Comt.
zi del Re};no ; e ?i fi filTano anche le fpefc che faran-
no; e negli ultimi accordanfì le nuove Impofizioni , e fi
rende conto delle paCfate, e fe ne' Comizj del ^gno fi
decretata qualcbe cofk frantaggiofa a1|o Staio, vi
& contraddice, oppure vìfijnvteAa con fcritture coatra~
rie. I Praffiani dimquey oltre i bro proprj Comizj, en-
trano ancbe ne' Comic; dtl R^ia di PtiimìSf 4' quali non
vien folameote invitata' la Nobiltà , ma anco k Ciiti
maggroii, non oftante che a ióm non da accordato luo-
go veruna detetminato', né nel Senato, nè nell'adunan-
ZI de' Delegali . perciò efli in £huK) inferire It ta- ' .
ro richielle neirifinuioni dello Stato, e. le raccótnatida-
no a'ConfigUeri, e IDdegati Nobili.
Ho già d^tto , che i PrulIìaDi accordano le loro en-
tr^iasim non ne'Comizj del Regno , ma bensì ne'Co-
roizi loro propri ■ Le città pagano il Dazio per 1' ono
tallito ( Mak-accife ) cioè i. Schillinghi ( clie fono In-
circa Ibldo I5 di Venezia) per ogni mo^io (Scheffel ) ,
di detto orzo , adoperato per farne la birra ; dalla No-
biltà è flato anche introdotto nel contado il Dazio del-
le Hiife , detto anche de'Poborrt. Un Pobor importa iin
fiorino di Polonia (cioè incirca lira di Venez.)- Ol-
tre quefte due fpecie di Dazj qualche volta fi foro ac-
cordate altre Ìmpofizioni di danaro. Nel caSello di Ma-
ricnburg fi conferva il Ttfar» dilla Stata , a cui foprin-
tende un Teforiero fubordtnato non al Teforiere della
Corona ma bensì agli Stati del paefe, ed al medditno
i iòttopglis un Segretario', I Fnil£iinì ixn pagnu
, ' Digitized by GoOgle
tfl LAPOLONIA.
Mia, e nella Polonia fon obbligali fellamente a pagare
la galjella amica, della dc'confiiii. EHì non (oa tenuti
a ninna Tpedìzion militare fuori delle loro proviocie, ar>
mandofi folamente la Nobiltà in difefa del loro proprio
pacfe, alla qual cofa noa fono -tenute le citti-, morchè
quella di Thora, It quale i cagione delle' fue poflèlBo-
ni Kc^ili in fimil calo -è olibligatà a fornire alU Ndul- -
ti circa 31. cavalli .
Nella Praflk lì danno le Sentenze fecondo i diritti
pn^j alla NoEulti del paefe, e conforme la Legge di
Culai. La città di Elbioé , ed altri luoghi conformanfi
alla L^e di Lubecca . Xa Nobiltà in ogni Palatinato
tiene i iooi TrilngUU di PnviticU , e Calimi , de' quali
ultimi a' è fatta menzione di fofra, parlando de' Palati-
ni • Il Tribunale di Penrkan e t[ .ultima tllanu deUa
Nobiltà,. Gli appelli peri» della città vanno al Giudizio
aflèfibriale-dél ELe.'
Da principio 1a Pruflìa a«ea la fua prouia Zieccaj
che in lèguìio c fiata unita con quella di Polonia. Le
3. città Qi^Ìt9TÌ In virtù de' loro privilegi particolari
^000 coniate nelle Imo, Zeeciie. varie Monete d'at^n-
fQ,' e d'oro coU' immagine del Re j e coll'impronta del-
le loro Mini f te qua^ , dopo cbb'Ie Zecche toro Jboo -
Aate dal K« abolite looo le foie , dK poQòn duitnarfl
Monete di'Pmfia. '
Otite H Configlìo dT I^uiSa, de&titto di fòpra vi fo-
no dìverfi altri Mnifiri, per Efempio il Tejirien, cfi'ò
il piA| riguardevole j e l' unico , cM «Uiia aflegnaiócnto
eoa akre entrate delle quali s' h fitta già menzione . Il
Varts-Sfàs , die non lia .vKuna mcoix£ei]za; gli .é^iri
die portano ^ Stendardi , qijaiido' ttnia k Ni^lt^ fi
mette in anna; ì Giudici Pmnndali cfae'loa 7. ed i lo-
ro Aflèflèri, gli Sj:alniti delle provincie.
Intorno alle città ìàCogna Botate , cii' elfi fin da' tep-
jii antìclK fi fon divìlè In città maggieri , e minori. Le
m^giori tono Timi EUng, e Daimg; Le minori fo-
no 27. di numera, cbé dwanra^rii A^c eccettuaielecit-
là Vdcavili A'EtmUndia, è di Cubm . Era quclk cit .
ifùaoii vi i HM li^, &Ua in. taas» ddt^CUiaeTc'*
' _ toni-
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tonÌQ) , che fiiffifte inco al prefen» : in virtù di qM*
fla e& bumo comune la cara de' loro privilegi , . <ie>
liberano nell' «dunanze private del loro reciproco he
' ne t e ne'Omiq. gnerali comnMEtooo la cura de'lo-
to a&at- alle cittì ma^iori . Circa le loro adunan-
te , la città di MarimMiS come la principale Ùa
le medefjnu: ne ha la Direzione ( Direàorìum }. e 1'
iAeilk cilti) e giielU di Graùdeni , Dirfc&ati , Star-
^ard e KoiutB diianunfi CìtfÀ DipaMi , la di cui
incombenza. fi:è di rappieieatar^ i loro aggravi, ed affih
ri con quelU dell' altre dttà al CHrettmio , il ifuie gli
propone poi alle città "maggiori ■ 'chiamate perciò Cini
de Qitiirtieri (Quartier, Sitidre} per la cura, che ognuna
delle medelìme ha delle citrà minori, che nel fuo Fal^
rinato trovanti . Fra le 17. citii minori fono comprefe
Maricahurg, Criftburg, Slum, Neiitcich, TolkemitiGMW-
dctx, Siraiburg , Lcflen , Neumark, Rlieden, Golub .
Lautenberg, Schonfee; Dirfcbau, Me^e, Neuburg, Sfi-
hwtz, Puizig , Stargard, Schoneck, Berend , Konìtz,
Baldenburg, Friedland, Fuchei , Hammeilin, Sluchau.
Quelle città al preferite fono in cattivo flato. Dalleièn-
lenze de' loro Magilkati appellano effe agli StarofU, ■
da cjuelti al Chi mole iilmirfi più a l'onda de'lóro
Diritti , le$;ga il libro intitolato PriviUfùim Citàtatm
Minorum Prùjfit OcciÀntaìis Commattarioh JllHjhrttm. H
Ducalo di Pruflia è cotnpofta di 4. provincie. '
I. La Pomeratiia picro/a^ o fìa Potntre^ia .
Fu prima una parte di Pomerania, ed ebhei fuoiprot
pr) Principi della Cala di Pomeiania , dall' uhimo de'
quali, di nome MejioVyn, che morì fenza prole nel 119S
Premislao II. Ptir>cipc della Polonia MaKgfore , fu di-
chiarato erede di (]ueflo paefe . Ma i Marl^raTj di Bran-
denburj; v'cnrr.iruTO con mano armata, e benché l'Or-
dine TeuruiiiiTo gli porraiii; ajuto, ciò nonoftante Ì Matk-
gravj ne oitennero l' attuai poflèiib, da loro nxaatemito ■
fui all'anno tjii. in cui i Cavalieri Crocìferi b com-
prarooo pei j$ooo Marchi di pcfo BrandeBUuehefe dal
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.é± LAPOLONIA.
Mukgravio Waldemaro , dn cui & podeduto lin al
1466. (che fono circa 40110. Zecchini di Venez. ) Poi
ricadde alla Polonia ('). Gli abitanti per diUinguerri da'
PomeranF, chìamatonfi anticamenie Pomeringhi . IlPae-
fe ha il fuo Palatino, che fra'Paiaiini di Prullia occitpa
il lerio luoRO 1 il fuo Sotto-Cxmarlmgo , e Paria-Spada .
Vi fono 5, Siaroftìe, cioè quella di Schiuchau, Scliwc-
tz, Tuchel , Dirfthau, e Putzig . Il PalauMto iia j.
Diflirclii e 4. Giudici provinciali ; I Dillietti di Danzi-
ca c DiTchau non hanno ch'un folo , ed illeflb Giudi-
ce, gli altri poi di Tuchel, Putzig, e Mitfchau ognuna
il luo proprio Giudice . Il Vefcovo di Cujavia vi poilìe-
de. non folamenie de' beni riguardevoli , ma la provincia
auafi tuilà è di fua Diocefi , e perciò chiamali Vefcovo
di Pomerellia , fenia però aver luogo nel Coofiglio di
Pruflia. Una parte della Pomerellia è loitopofta all'Ar-
civdcovo di Gnefna . I luoghi più notabili fono;
l> Danzig, (Danzica) Dantlfcum, Gedanum , in lin-
gua Polaca Gdanik, citià famofa di itaffico, e futiezzi
fiiuata fulla Viftola , 4. mi^hj diftante dal Mar Baliico.
E' tagliata da due fiumi minori, detti Jiaduitne^ e Mal-
imi. Qyclio ferve- al comodo d'un mulino a 18 palmen-
ti , ci' altro fra la città Vecchia e Nuova dividefì in
due rami, i quali riuniii fuli'ufcire disila città, sboccano
poi, come il Radaune, nella Viftola. E' città gfande ,
e fecondo il gufto antico , bella . Le fue flrade però fon
quafi tutte ftrettc. Io che vien cagionato dalle lerrazie,.
o lia Altane innalzate avanti le.caCe, fuUe quali fatend»
per mezzo d'alcuni gradini, s'entra nelle cafe, che per
lo più hanno ottime cantine in volta . Nella città tro-
vanfi almeno 60000 abitanti , non comprefo il gran aii~
me-
(') Mi Yvaa fu ccduu, «ctmuia U Qni diDuzìu, e Cuo-
■oriKirìo , dil Re di Polanu , e D;pu»ij iti quella Kcpidiblici il Re
di FniOia, ci^Ttnìnrìdelb GriinPoloiius>iccin' bindola Noicci fli» alle
tnmìae ddli Nìiot* Kant , c &» alla ViOola tkina a Worden , e
Salici, td il nSo ddla FnaKa Macca, óoè il Palaiiaani di Malborg ,
la Cini di ElbiDga, il Vtkanto di ICaniiia, l'I PilarhiaK) di Cbdin .
(enu axonunie venisa pane, boahi U Città di Tìnta, ii ruificoti-
vwKi ite nSmite «Ih Pohnii col tu» TcrMa-
Digitbed by GoOgI
LA P0^^ERAN1A PICCOLA rfj
mero de'-Mercanti foredìcri, e de' pafTe^ieri . Grandilit-
no i privilegi e diritti di quefta città; imperocché coma
la tazn cittì m«^ìore, c'Unì parte del Confìglio di
Priiffia, e per conte^ienia tu luogo e voto ne' Comizi
del Regno di Polonia, e odi' Elezione del .R,e . Ha il
4ÌrÌtto di coniar moneta, e di tticogher l'Ambra ec.
Dal Re Cifimiro nel 1657. £ii accordato il carattere di
Nobiltà al Magiftrato, agli Scabioi, ed a'Ceatiunviri ,
di modo che conviene loro il titolo di Nohiles. La cit-
tà è propriamente comporta di due città Nuova , e Vec-
chia CNi^uftadi, e Altftadi) e d'alcuni fobborghL Com-
prende Il Chicle Liirerane, non coniprefe quelle de! Laz-
zeretto, della Caia di correiioiie , e della Cala di dif-
penfai due Chicfe Calviniflc, e 7. Catioliciie (') Roma-
rie, con un Collegio de' fu Geliiiii, ed alcuni monafte-
rj . La Chiefa di Maria de' Luterani , o lia la gr.m
Chiela parrocchiale è U più riguardevole di tutte . I!
primo Predicante dì quella è il Seniori del Minillero, i
di cui membri nel rango, e nell'autorità fra di loro fon
eguali; e due de'medelimi dcbbon eflèc Dottori di Teo-
logia. Nel Ginnafio Accademico Luterano, ch'cnelmo-
riaflero , detto Grigio , ìufegnano 7. Profelfori , ed un
maeftro di lingua Polacca . La Libreria di ciiià , cli'è
nel detto Ginnaiio, ha mollo obbligo a Adriano Engel-
ke , si per ciò che i"ili;uarJa il fiio rcgo 1 ani caio , si per
il fuo acctefcimcmo . I due palazzi dc'Majiiftraii , quel-
lo della città Vecchia, e quello ddia città Nuova, fol-
to di cui v'è la Camcta, detta Pfundkammer, dovcpa-
gafi la gabella delle merci , fono fabbriciie all' antica ,
come pure lo è l'editìzio, detto Junkernhof, la Bilancia
pubblica, c l'Armeria. Nella Borfa de' Mercanti, detta
Atiushof , !a Cittadinanza nel 1755. fece innalzare una
fiatila di marmo al Re Augullo Ili. Il gran Mulino a
18 Palmenti, cli'c Ali iìume Radaune, fecondo quel che
fi dice, refe tempo fa alla città ogni ora uno Zecchino,
(-) 11 Collegio dc-GclLiiti o> fuad dilla £ÌvriCjii
OBào ul {ckAxn^a cosi daio di ScbeidiUtd inatte
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66 LAFOLOWIA.
h qii^! renJira di prefencc non è tanto confiderabile.
La ciltà i'u ^niicatccDie una <lclle più rigiiardevoli ciitt
■Aofeitiche , ed in o^'gi ella dee aiirioverarn ira k prin-
cipali citià di iralìico d'Europa . Pìii di Jooo navi eti-
iraDO ogni anno in porto , t caricano anno per anno
circa 60000 Laft (1) ài biade ( che vengono ad tOkre
incirca 1114000 Siaja di Venezia) < di cui ognuno può
valutari! 40 Talleri) (che fanno incirca jo. Ducati ef-
Iciiivi ui Vcneiia )lana, cuoio, li^o, burro, cera', ce-
neri alcaline, Ic^no duro, pelli, ed altre mcrcamie , die
i!a lì, Ò i;co barche Polacdie per la Villola vi Ibno
fiate introdotte ; le navi furcftiere però vi portano vini
di varie lotti, Ipczie, panni , ftoffe di (eia e di lana,
olio, aringhe, merci jier j;Ii Speziali, fale, ferro, piom-
bo, ed allri generi. La ma^^ryr parie delle Potenzi: d'
Enropl vi hanno i ioro Conioli, e li^eildenii. I Luicra-
ni vi fcmo in ma^^hr mimerò , ed i Calvinifti per lo
più fono i più ricchi, e riyiiatdevoli . La città mantie-
ne la ina propria ^narnigione. Le fortificazionifono con-
fiderabili , fpccialmenie dalla parte di Ponente, e Sei-
io Torri di città , fra i quali quelli di Bifchofiberg , e
Hagciiberg fono ì più offervabili. In quello ultimo mon-
te fu amicamente un calldio, che iuficme col montelia
me Hagel, che vi fu uccifo, ed il fna calldio fu ince-
nerito ., L'ClTervi ftata una lepoltura er^Uiia di.quil-
che^incipe , ù dimoflr» dtUt Siam» kgolaak d' uii«
Prtncipefla, cbe vi fu trovati ciica l'amo 1664. In ri-
cinuiza' vedeC il luogo, dove in vano fa da' Rulli data
raflaltQ nel 1734, e la gran tomba, die rinchiude più
migliaia di nomini ucciiì in quella occalione . Circa la
Stwia Jella cittì, dimcHrafi da' Manu memi antidii,che
l'antica Danzica già nel 997 non tra più un vÌllp!;);io,
o borgo femplice, ma benil unacittàindultriofa. Lacit-
( I ) Il Lati di OaBtica , epjais ì gueUo di Xdmpbag , é-puK ^ei>-
k a ifo Siflierl di Pana , c Cjoiìok iia Oaji di Unan , che
tilfgadm a V«Bcik a flaja a ^ 'aàia ■
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LA rOMERAWA PICCOLA- 6l
fà Nuova, è flara fabbricala nelijii da'Cavalieri Cro-
cjfai , e fu muniia di mura , e fofla non prima nel
1343. Nel 1454- li foilraffe al giogo de' Cavalieri Cro-
ciferi , folloponendoli con cene condizioni a Cafitniro
Re di Polonia , da cui fra gli akri privilegi oirenne
quello della Zecca > Nel rìcufando di render o-
maggio al Re Stefano , primi d'averne oitenuio la con-
ferma de'fuoi privilegi) & medefìina melTa a! Ban-
do, e aOèdiata . Finita la conitoverfia per mediazione,
la città con pagar qualche ibmma di danaro rìenErò in
grazia del R« , dopo vkx cfaieflo pidiblicamenie perdo-
no, e le furono coo&nmtl i fuot diritti , e & accorda-
to U libero E&rcizio della Rdigiocé Liueraiia .
1734 ricevi il R,e Stanitlao , e perciò ebbe a fofeiro
dall'Armata 5aflbne, e Kuila un duro afli;dìo, cfnmol-
' to danneggiata ilalle bombe ; finaloiente perdota la fpe^,
' ranta del foccorfo di Francia per Mare , ed il Re Sta-
nidao avendo trovato una via per fottrarii, la cittì fi
refe ad Augufto III. Elettore di Sàflbnta, Ino legittimo
Re) e Padr<me . Negli ultimi tempi nacque una forte-
controverfia fra il ■ M»giftrato , e la Cittadinania , che
con gran difficolrà fu calmala , e tolta nel 1751. per
meiio della Collimiione inlilolata Oriinatio Regia Civi-
tati Gidtntnfi prefiripia, nella quale vedefi tutta la ma-
niera del governo, co' privilegi ^«^'l* ciiià. Efla èlìtuata
nella Dioccfi del Vcfcovo di CujarU, onoralO) e ritri-
to dalla medclìma , quanto le poflòn permettere la di-
vrrfità di R.eligione, ed i fuoi diritti. (') I luoghi f<^-
geni alla medelima fuori delle mura, fono;
a) Il Danziger Vtriff, terrena ifolato in meera a' fiu-
mi Viftola , e Motlau , ed alle paludi ibrmate da <uk:-
Ito ultimo fiume. Comprende Villaggi con 1400 Hu-
C ■ ) Qui li iie« oebL amo una Fiera , eìw «minm Y, qi,...™ di A50-
Jlo. e dun lina an'ultlmd di quella mels . 11 ttmcorSa ir' Funrllieii cn
M\Tii copiolb iaSi Fnndi , t dalli Gfrminla ; tnn al prEfcnie è seinsc-
àra della (Mil dendmia , donitdoti ftpa dodici p:r «nta Tulle mec-
«uie ch'ainiD in Ciak, ti akri dodici ntll'tllcr lilpedite iltroK ; li
ad gitTBU i Ineriddrile ta (Sin da ratta le pani ureomUia di|liSn.
dddlU di Fnffia, dadbasfoO* vidliE>Mi. .. .
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6S LA PO IO N r A.- ■
fe (che vengono a lemlere So. Zecch. incirca dìTenez.'}
<i) di campi lavca'ali. 11 governo alToluto <ii.queIU ifo-
la è mani del Magiltrato di D.inzica , compoQo
fra gli altri del più anziano Borgo-mai^ro , e di Z. Se-.
iuKkÌ'Ìd qualiià di Dìreitorì, e Infpettori. Vi fono i«
viUiffij con Chiefe parrocchiali, che lt3aa:.StiiiliiK,Giit'
Imi, OficrwiA, U^te, Tnaaum , IhzJiz, CottifwaU ,
Btichenierg, Xifimxrk, Gr^idiaiir, JUx^ii, tiaffótuitH,
abitato da'Calviniili, ed in, oltre vi fono ancordueCap-
pelle . Dal villaggio di Slìiblau prende il nome l'ifola
detta Stiihliiiiìfihc Wetàer . Nel villaggio di Giitland 16-
glion coftruirii delle batterie in tempo di guerra .In-Sci-.
miThlock lulla ViltoU non abitano altri che Oiaadefi. Il
fyxaa Motlan fepara il Dan;iger Werdcr da quel terre-
no elle chiaroafi Dar.zls: ls.iidefimii , e che non deve con-
fónderli etd Frifche hcbnmg, di cui fegue la dclcrjzione.
Frifcht hihTung, una lingua itrena, ed altrettanto
lunga di terra , che tra jl Mar Baltico , i rami della
Viftola, e il Seno Venedico, ftendeli tino a Pillau. La
cofa pivi notabile e la iotie^ia di Munst , o lia Wctchftl'
mundi piantala lulla foce del ramo occidentale della Vi-
rola ^ m taccia alla mcdelima di la dal Sume ri il
Forte, delio l'e/ìtr Scbanze . La detta fortewa prende il
n^me dalla bocca del tiume Viftola , appartiene alla at-
ta di Daniica , e ben fortificata , ed e adorna d'una
Chieia, e d un Porto . Nei 1734 fu prefa da Salfoni ,
Nel rimanente di quella lingua di terra irovaniì i villag-
gi diDo/m/a*, Sib'ónó^um, Kùh'iieigruk ^ Kfukriig, Prohher-
jia/i , e 'rugenorlh .
c) Quella parte ilrelta e tortuofa di terra , che ÌnoI-
trafi nel Baltico, chiamata Hàbe, o fia Altura, che for- ■
ma il fono , detto Paitzktrwkk , Siili' ellrema puma di
quella terra v' è la piccola ciità di Hitl , o fia Htla ,
nella di cui vicinanza le navi poffon ftare full' ancora .
Quella città abbruciò nel J 571. In quello territorio, det-
(i) Fu gii allroTE rpicgjio cera lia Huli oppure Pobii , ti inpoF-
n un. HoiIb di Polonii , o fu iiicirca lira > i. dt 'Venoia ed « uu
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tA POMGRANIA PICCOI A - 4^
to AImra, Irovaiifi ancora 8. viU:igi;i con Cliiefc , clic
fono M palili En^ih-, Ohn, Mi-.'-£:«UkÌ , Pi-a^Jl, Gifih-
AiK, Lobiau , S'onnailierg Rarnhtltfch.
A) Oliv/i iin molisano celebre , 4. i«I;;i;a dinante da
Daiizjc.l , funilalo c dalo a' Ber eden ini nel 1170 dal
Duca Subislau, oppure come voglion altri nd ii7S.dal
Duca Samborio di Pomcrania . Nel 1114-, e 1134., e
55. fu incenerilo da'Pruffiani Gemili, nel I4Jj, = 3J.
da'foldail Boemi, ch'erano al foldo. della Polonia • Fu
difttutlo nel 1577 dagli abiianti di Danzica 1 furono pe.
rò eoilreiti a pagare 10000 fiorini per rifabbncarloC che
vengono ad efferc incirca 1170 Zcccli. di Venei.)- Nel
l66a a'j. di Ma^io vi fu conchiula la pace fra'Polac-
chi, e gli Swdefii la quale l'aoDO feguence fu inlérita
nelle Coftituzioni del Eugno di Polonia > II moQafto'o è
abitato al jwdènte da' Minaci Cifiercieoli , in numero
di }s ìndrca. L'AJmM ira tutti i Pttlati degli Ordini
che Ibno in Polonia, ba mi^iori entrate . La.Chiefs
al didentro ì bellìHinia, ed in fpecic l'Alùr maggiore,
ed il Palpito , che per l'eccellenti doratore piìTd't^i
altra eofa danoo nell' occfiio . Vi fi contano Im a 40.
Altari^ adorni d'oiiimi ■bbellinientì. Fra leCappelIe ag-
«untevi j quella della Madonna è la più tnagniiica. Nel
Coro .folto uDa. lapide di marmo ripofauo k offa del
Foodatore di quefto Modaftero, e de'fuoi figliuoli ; e
nelle pareti .vcdonlì le . immagini di BenefàtEorf d' alto
tmgo. Dentro al Mtnafteco poco lontano dall' ingreflo
della Ciuéfa è .poKa nel mora una tavola dì marmo , in
memoria della mentovata .pace . La fpezieria è ben re-
golata i II monaftero ha il diritto di raccoglier l'Ambra-
Intorno al mcdefimo v'è im borgo ben fabbricalo.
3) PdHtdn, a Puiàg, Puzko ciuà piccola con un ca-
Hellu fortificalo , circondata da' marazzi da una parte .
E ritornata ad éffere un' Economia R^egia . Nel 1^6^
dopo un lungo afiedio fu pràa da' Danclì , nel I6i6.
dì^W Svedelì, e neU'anno U^nte & riprda ds'PoUe-
chi. Fra Danzica, e Paiate. il Baltico torma un là»,
detto P»m^Wi(i,
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70 LA POLONIA.
4) MirchM , o Miruchav, BMenbiirg, o Pìileréutsiit ,
*'"> D(VM4«, Dirfaa in lingua PcJacca Tfdirs, citti
R;gì« piccola , foriiiìcau fulU Vjltok , fondata , come
li crede, nel 1109. Ebbe primi il nome di San, e fuia
capitate d'una Contea. Nel 118S vi fu fondato da Mfc-
lugius un convento di Domeokani . Fu ÌDCeoenia nel
jjio. e 1431. e 33. e nel 1577. Nel itìitf. e 1655. fa
prefft d*gU Svederi. Vi fi (iene un Trìbonale di Provin-
cia . V è dì notabile anco 1' Economìa R^ìa. 4ì Dù^
chau, ed una Qiicfa Luterana.
5) SeMMtk fui fiume Teri, cittì Regia con uncafieU
]o. Sembra fondata dopo l'anno 11S0. Fu diftrutta da'
Fnifliuiì 6- a>mi dopo la fua fondazione , ma di lì a
poco rifabbrica» . L' Chdioe Teutonico per meiio di
mmpra, o di canàio l'etto da'Cavalieii , derti ora di
Malta Vi una Cancelleria del Re di Polonia . Ogni
4 feitimanc vi fi tiene Adunatila, nella quale il Soito-
Pil-iim decade le caule di minor imporrariia; giudican-
Jofi qucUc- di masflfor rilievo dal Palatino medefimo o-
oni j meli- Da iiuello Tribunale appellafi a Peterskau.
7) Stii*f,srà, ìiaros,ird citta Regia piccola, fui fiume
Ters. In tempo ch'era un iemplice Borgo, fu datoque-
fto da Siibisla» Principe della Pomerania a' Cavalieri ,
detti prefentemenle di Malta, i quali vi fabbricarono U
Chicfa di S. Giovanni. La città nel luogo dov'è alpre-
feiiie , fu fondata , e rinnovata nel ijjp da' Cavalieri
Teutonici; nèli Cavalieri di S. Giovanni di Gerufatemme
furon punto contenti, che vi fi irasierilTe. Nel 1455. fu
■■ piefa da'Polacdii, e nel 1655 fi releagli Svcdefi. Vi fi
tengono ì Comizi di quello Palatinato,
8) Mive, Gnicw, ciilà Regia piccola con un ca(kllo '
limato dove il T«s sbocca nella Viflola. Nel iiBj cad-
de folto il Dominio dell'Ordine Teiiioiiico, chevi pian-
tò una Fortczia . "Nel 1463 fu for;ata ad atrcnderfi a"
Polacchi, e nel 1*16, c 1Ó55 agli Svedefi. I Caiioliei
Romani fi mifero in poiTefTo della Ctiitla principale nel
jsgtì. Negli ultimi tempi Giovanni Gers Predicante Lu-
ictoj» ^ ^ueOo ìììoffi fa d^ligato ad ergeiv una Sta-
tua
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LA POMERANiA PICCOLA. 7'
tua in onore di S. Giovanni Nepomuceno contro di mn
fu acculato d'aver beftemmiato.
9) NsabnTg, e Ncombiir)^ , citlà K.ci'.ia, che da un la-
to c fiancheggiata dalla Viltola, e djll* altra da'mara;-
zi. Già ka dal Ijoi. fé ne trova fatta menzione . NjI
i4jS. da' Gctadini fu sloggiala la j^iiarn^iQae Polacca,
e perciò le n'Impadronirono i Cavalieri Crociferi, ^'qua-
li però fu tolta da'Polaccbì nel 1464, e 6;. Nel x6i6,
e ì6^%. gli Svedefi ne prefero pol&ITo.
10) Bijeimart, cuti piccola, che alnitie rolte ò fia-
ta tnoenecita.
11) Iimmtrff»Ì»t cittì R.«gu piccola prelTo lafoii^en-
te del Ijiime Bro, che li fottoiini^ a'Polàcchi nel 1^-66.
Abbruciò nel i7Jp.
Il) friedland, piccola città Regia, con una Chtcfa Lu-
terana , e Landck, città piccola.
ij) Sciwiiz, Sehvitàt, piccola cittì R^egìa , eoa ua
caflello deU'ìAeir» mine fiiUa Viftola.. Il caflello fu. co-
flniito nel 1x44. OacA Siuntopolfc contro l'Ordine
Teutoiifco. Li ciilft fu pianuw la appreOó, e fbnifìca-
u nel 1540. dopo che nel 1310 cu venuta loMQ UDo-
minio del mcntorato Online. Noi 1454 fa ^elà.cls'Po-
laccHi , neir anno feguente dall'Ordine Teutonico , nel
1466 fu riprefa da'P^accIii . Nel itff5 le n'jmgadrontn^
no |li Svedefi, e nelt'annp fegueve ricadde fottailDo-
miaio de' Polacchi .
14) Tuchtl, piccola città Regia con un canelloGd&i.
me iìro , famola anticamente nelle guerre di Prulfta, c
Polonia. Vi lì tiene un Giudizio provinciale.
ij) Canits, o Cha'miiz, con una Cliiefa Luterana, e
Skchiii, TfcbUchov, piccole citta Regie; Croni iKoronow,
e yeritia, ciiià piccole.
X, La Prefettura di Cairn, Culmil^erìa, Pd'
latinatus five prafeBura Culmitifìs.
'I^ un Palatino, eh' è primo tra quei tre, che vi fci-
00 neEa Pruflia, unCaflelUno, Sauch Camarlingo , Pod-
t»J^«da» W Qiaàii*, « % SMCPIHc , ciqèt dì Stuànv^,
£ 4 «Iran-
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71 !, irOLONJA.
Gisudcnz, Rheden , Goliib , [(.oygciihaufen , Breichen ,
Schciilec, c Eiifidsburf,. Il Vefcovado di Culm è il più
mitico di qiicili della Pmflia Polacca, fondato nel J2i;,
oppure iiii da Cumido Duca di Mafovia , Il Collegio
delle Chicle di Ciilm confille in foli 4 Canonici , die
vengono delti dsl Vefcovo , e dagli altri . Crei' il Ve-
fcovo ed il Vefcov.iiio di Culm s'è detto di' filtri ^joat
che cola di più nell' Introduzione 1 ^ueilo paragrafò' . I
lii':ij:hi più notabili fono:
1) C:il>n, i'heltrma la Capitale di quello Pahiinato , ful-
la Viilola in un luogo elevalo . Ebbe principio la fua
fondazione nd 1139. Da uno de' Duchi di Mafovra fii
ceduta all'Ordine Teutonico; fe ne diftaccp però , e fi
srrcfe alla Polonia . Qiiando efla era fotlo il Dominio
de'Tcuionici , v'era il liipremo Tribunale di Pruflia; on-
de è , che il Diritto di Culm è divenuto tanto celebre ,
ed è flato accettato da tutta la PiulTia , c dalla Malo-
via. La città h grande, e di pochi abitanti . Era anii-
caromte della Lega Anfeatica, fotiopofia al Re', eduiM
delle città ma^iori, così dette, e per CoMégiieraa avea
luogo ne) Coniiglio dello Stato; Ora le comanda il Ve- 1
Tcovo . Ebbe dall' Ordine Teutonico il privilegiò della
Zecca. Vi fono 3 raonallerj, cioè 1 di Frali, ed un al- |
tro di Monache . Nel 1JJ4 vi fu cretto un Ginnafio ,
che fuMÈ per^poco tempo. Nel 14J7 la riprelè l'Onli- ,
ne Teutonico /da cui s'era dillaccata ; i Polacchi per^
in feguito ne fono refi di bel nuovo Padroni/. Nel
1544 fii molto danne^ara dal fuoco.
a) Abbaia , cafidia in ijoa coUina folla Vfftola con
un borgo. In lingua Polacca il chiatna "Starimi,
S) Culmmfee, Cttimfg città nccola , 4 miglia diflan-
te da Cairn, la Refidenu d«l Vefcoro di Cium, cbe il
dà anca il titolo di ftfim» H Loim , avendo egli anco
in qoefia citcii una Refldenza . La città è fondata nel
iijr.
4) Tbom in lingua Polacca Torini filila Viflola , e la
l^ìt antica dttì di Pfuflia , e la prima fra le 3 città,
mag^ori di Rniflia , c perdò tiene l' Archivio deUo Sts-
to.nDere la &(> fgodanoae al amo snui Miefiro dell''
- Op
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l.A fRrFETTURA DI CULU]- 7?
Ordine Teulonico , di nome Hcniiaimo' Balk , il quale
nel Jjji piantò il cartello di Thuro, prclTa di cui neU'
anno feguente Cu fabbricata una città, die a cagione rfi
fua incomoda fituszioiic nel 1 135 dicefi effere ftati di-
rtrutta, e irasfctira 4 miglia più lontano filila Viilolain
iiFUgo un poco elevalo, dóve trovafi al preleme . E' ve-
riliniile ch'abbia avuio Ìl fiio nome dall' aver fervìto a'
Cavalieri Teutonici di porta (1), o fia d'ingredb pereti-
tiare nella Prurtia , coll'andare de' tempi è divenuta cit.
mercantile di confideratione , e fu comprefa nellaLci
gji Anfeatica. Ebbe primti un csdello fortilicaio , chenel
1454 fu rovinato, ed anco la cinà irtelTa era munlM .
Si divide nella città Nuova e Vecchia . La Nuovt ami-
camente d>be it liio proprio Magiltrato, e Iti unta ali» .
Vecchia nel jaJ4 , di modo che d'ambedue fa fatta una
fola Otti i ca DQ fol AbsiOrato , benché al'di dentro
fieno ancor divife per mtiio d'un muro,' e'd'nnafe&.
. La Cttadinanza non parccbe ecceda il oimierodf 10090
ed È per la maggior parte addetta'allaRe1igtonLuu»iù;
Ma i Cattolici a poco a poco hanno tolto le Chicle a*
L^uerani in guifa, cheiLÒterani della 'cittA ^ora han*
no cangiata in Cliiefa il loro palazzo , e inetti della cit-
tà Vecchia nel ijyj hanno' incominciato tioà Chiefa
nuova fui mercato Il Minillero Uitei^no ccnfi^e nei
Seniore, ed ia 8 Ptedicanti. Ve un Ginnalio ben rego-
lato, la ^ cui Dedica fi ft*nel.-l5$4, ed ha avuto di^
Rettori, e Profeflbri doni, ecelebrì. V'infegnanofPro-
fi^orì con lin maefira di Ihigua Pdacca . I Calvinìlli n
hanno un Predicante , ed elercìtano le funzioni di loro
Religione in una Cafa . Gli Ebrei vi hanno una piccola
Sinagoga. I Cattolici ora hanno J Chiefe nella città con
due monaAcri, ed altrettante Chicfe. Anciie i fuGeful-
ti vi avevano un Collegio piantato per la prima volta nel
J605 , e rifabbricalo nel i6gg. Vi fi nciic un Giudiiio
provinciale. I Cittadini pofliedono itioitc [tiv.i'.c ccn dì-
ritti Nobili. Il Pan pepato, i dclitt r.ivui.i , tui jl la-
gilizei?^ Google
74
LA P O L O M
fose di Thom ioa ccìéixi . Il Pome die i fulli VjAo-
la , è delta lunghezza quafi à.' una meu' ora , e cQnfìfte
in dm |»rti foemate dall'IfoU ói Buar . La ncti del
jKNUe-più vicina alia ci^ a chiama fi il ponte Tedefci» che
paQà (uVa Vifi^a , ikcDa parimence ledcka , e l'sltra
tneii del ponM che fleadeu verfo la Polonia vieti deiu>-
toiiuta il poste Polajxo. , coiae fan ^ cfiiaoia r al- .
tra p<Kte 4*Ua ViAola . U fiume v^ 'lmipre più ailar-
gaadofi , e per confegueoza anco il pome ;, eh» eflèn-
do vacillanie , e poco ftabile , ' un terzo ogni anno ne
è ilaceato e poruto via dal ghiaccio , ili modo che co-
lla moliilTimo il manienerlo . Nella Chiefa di S.Giovan<
Ili vedffi un Epira6o ilei celebro Matematico hìuali Co-
ftmico , cbe nacque in quella eiiià a' 19 Gennaio del
147». Nel I4J4 la ciHà lì fottrafle al Dominio dell'Or-
dine Teiltooico I fottomeltendolì alla Girona di Polo-
nia. Ne] 14S5 otiCDDC il Diritio della Scala. Nel 1629
£t allèdiata iódaiao da Guliavo Adolfo Re di Svezia , e
nota di ttn^ieiv> circa il medefimo tempo . Nel 1 645
il Re UladisUOifV. vi procurò un Colloquio , detio a-
tnorevok j frt'Catiolicì , Luterani', e Calvinilti perunir-
lì, che però éni fenza frutto veruno , c con delle liti .
Nel 1^55 la citià fu prcfa per accord» da Carlo GulU-
vo Re di Svezia , che la fece l>en fortificare . Nel IfijS
fii danneggiati ilalle bombe, e prefa da' PolacchieBran-
dcnbui^hen, q nel 1703 da Carlo XII, ed dbra tutto
ciò che «M^jlwiiva alla foitificatiooe della cicià, fufpia-
nUO'.Nel *7pS, e 1710 il nmjiero dtgli abitanti fu
inolio ditnifuiito dalla pelle , e nd tempo della guerra
inolio danneggiata . Nel 1724 a' 16 di Luglio , quando
dall' in/bknza d' uno fcoUtc ile' fu Gefuiri fuion afiron-
tati gli Sj-etiatori Luterani in una Ptoceifione , dacagiou
si leggiera ne nacque un tumulto, chenel giorno feguen-
te fanoti magijiorc, U Pkhc pM forza entrò ndleScuo-
le, e nei Collegio Je'fu Gduiii, e vi clerciiò varie vio-
Jenze; «vie fe{;ui Jlie il Prtlidentc Rofliier con alcuni
altri fu decapiiatoye la citta lu obbli'^aia a pagare una
yeoa pecuniaria . Il territorio della citta comprende pui
ai Pilia£S; con 4 Chiefc Luterane . Qt^accro mii^ja
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lA PREFETTURA DI OOLM. TJ
diilante dalla città v'é U Cappella Carcoiin dìrS. Bar-
bera, che nel terzo giorno dell* Pentecofle vita vi&ata
da una gran Proceflione.
5) Frtdik . in lingua Polacca IPim^ifm, cittì piccoU*
focata nd 1351.
6) Scidiifit , m lingua Polacca K»walem , cktà piccola
Regia. «Love tìenfì il Giuaizio CollellaaD del Palaiipo ,
ed in oltre la Eheci minore di qucAo palttinato, bivi.
cinanza di i{uefta citta nel 1716 furono battuti i Ghi-
icderati Polacchi da Bole Generale delle Truppe Saf-
7) GoÌHp . Gokb . città piccola Regia con un caftello
dell' illeffi) nome ini hiime Dicbaiu , do« la !>rincipei-
fa Anna lorella del Re SiyìlnionJo IH, padrone del pae-
1 P iKCa BrÒdniUi , cillà Rg^»
un callello dell' itielTo no-
me mi hume Diebniiz . eh apparteneva alla mentorata
PrincipefTa. che vi mori nel lOi;. Fu pianiatanel 1285,
«d è fiata più volte aOediata, e prefa . V'è tina Chiefa
Luterana .
0} Reden in lingua Polacca ilaij^ , città piccola Regìa
con un cafttìllo, che fpciTc volte ha provato U furoidcl
iucca . e df:lla guerra . Vi ii tiene un Oindizio -pn-
10) Engtisò»rg, citta piccola.
Il] ijfaiiiuKi:, aniicanienEc Crodtck, in lingua Polacca
CradfianJs cillà Reaia in ima Ifola del fiume Offa , che
quivi in due rami gettafi nella Villola . Il Caftello è in
un bi^o eminente, ed ha un,i Cliiefa . Nella ciiià v' è
lina Chiefa. che fu tolta nd 1598 a'Liuerani , i quali
perciò efercitano la lor RdigioLi:^ nel Palagio, preffocui
tendono anche le loro Scuole. I fa Gcbùd nd ifi+j vi
ercflèro un Collegio, che fu confermalo nd 1647 da
un Decrcio de Comizi dd Regno , F» l'abbiicatanel 1199.
In quella tuta , ed m quella di Marienburg tengoniì i
Comizi di Pni^Iia a vicenda.
11) hpa in lingua PoUeca Za/ci», città.Regia picco-
bi fondala wl 'ì^^- È^iuUi,4a gerti^to cipc« d'acqua..
13) te».
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7fi I, APOLONIA.
i^y Nmmartk, in lingua PoUKCnStvmigfy, cMRe-
^ &I fiume DreboitE, fondata nel 1319.
14) Brctcbm, Bntdnt io lingua Polacca GrataH, ciV
tà piccola , e caftetlo fnl fiume Dretniiu , fondata nel
IIJ4.
15) Zavenici, cittì fieeolt fui DrebnitE.
16) Loban , città e caitello , dove piima lìTederailD I
Vel'covi dì Ciilm . Abbruciò nel I545>
17) I./iiitcnkiirg , città Regia piccola.
' 18) L'economis Regìa dì Rogtnhus.
19) Hicieljii , DìHttito piccolo fra laMafotia, ii ter-
ritorio di Dobrin, ed il fiume Drebiiiti, dato in pegno
all'Ordine Teutonico dal Duca Lefzko nel IJ04, ilqua-
le Ordine fu caiifermato in quefto poITclTo nel 1^43 ,
141 r, e 143^' proprio Giudice , benché altra
volta fu flato foggetto al Giudice provinciale di Culm.
5. La Fref ettaro di Marìenbur^, Pr^efeSìu-
ra, o Palatinatus Marieu'jurgcn/ìs .
Ha il fuo Palatino , o Ila VP'oivfodo , che prima fi
chiamava à' Elh'mg, ed è il fecondo fra' Palatini di Pnif-
fia con un Soito~Gamarljngo , ed un Giudice provincia-
le . La Staroilia di Marìcnburg è la principale di Ptuf-
ila . Comprende qiiefta Prefettura tre ^erdir dì cui pri-
ma d'ogni altra cofa convien darne la defetizione. IPir-
àer fignifica tm paefe, che efTendo di natura fua balTb ,
e pieno dì paludi, e marazzi, s'è rcfo collo, ed abile .
Qiefii Werder fono molto fenili d'erba, c biade . Po-
chi bofchi, e monti vi fi trovano. Il Iwlco d'Elbing fi-a
gli altri è il più grande . In molti luoghi gli abitanti
non iianno , che della torba , della paglia , e Aopie per
bruciare. Dopo le lepri, pernici, ed altri volatili, poco
faluaggiume fi trova ne' bofchi . Avvi peri de' lupi mol-
to nocivi. I fiumi danno buoni pelei . La cultura delle
pecchie, e del beftiame v'è ijiiona , ed i cavalli in fpe-
cie fotio ilimati . Gli abitanti di quelli Werder fono fem-
pre flati contadini liberi, c vengono chiamati fudditj Re-
gi, e gepte abitante se'Wwdci. £ffi lutuxi onemitoda' ,
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LA PREF. DI MAaiENBURG. 77
Cavalieri Teutonici delle Tenute, ed il Diritto diCulm.
Coloro però , che fono ora logj;etti al Magillrato di Cit-
tà , fono più limitati di quelli che Tono IKc^,] e ch'abi-
tano nel Vt'erdur di Maricnburg. Etl'i padano Tedcico ,
e Polacco, e per la maggior parte fon Luterani, eCat-
tolici ; Pochi ne fono adJetiI alia Religione Galvinilla ,
mohillimi però fono Mi;nnoniri . Il le'erder di Afa-
ritnlmrg ( Infiila major ) è per lo più circondalo dalia
Villola, e dal fiume Nogat , e ftendefi fino al SenoVe-
nedico, e comprende più di 21^0 Hufe di terreno lavo-
rato, divile in Zàos, e Scharvetks-Hufe, in ScfaIlIzeI^,
e Kirketi-Htiié.poaèdme dil Gero Cattolico , nel qual'
numero fon contenute anco le 4oHufé dellacitri di Ma<
rienbui^, e le 10 Hufe delU piccola città di Neutejch .
NelU fekta di MOnEau DaTce il fiume Tùgi, Tjgt, Tjt,
chiamato nel fiio primo corfo Sctwmtj , cho traverfata
tutta la lungbexz3 del Verder , e cinta eoa due rami
tutta la città di Neuteich , finalmente preflò HaberlioA
sbocca nd Seno Venedicò • Il gran \ferder di Marien-
buig è divifo in cinque Mgali , ccuì detti, ( Witikei)cìoh
(jLiello di AÙHtau , SctStan , Liehtinaii, liaitàch, , e Lef-
viiKt ^ cootietie 13 parrocchie Lineane. Nel primo an-
ffAff fono 5 Comimitì di conudbi , fra le quali ?i fo-
no due parrpcdiie; nel iécondo Saaa fttte Ounuuitàcon
due parrocchie, nel terra ve ne fono parimente fette eoa
4 parrocchie, nel quarto, oltre la città di Neuceich, vi
fimo 8 Comutiitì con ire parrocchie , e finalmente nel
qiÙnEo angolo vi fono 14 villaggi con 3 parroi^hie. Nel
compIelTo di quelli angoli trovanfi quattro Tenute fteali
di grofTa rendita , cioè Klein- ( piccolo ) Mtiiltau , Lef-
ke , Kaminke , e Kalienof . Il Tirritaria di Tiegtnkof ,
che comprende più di j5i Hofc, è una patte di qiiefto
gran Werder ; ed oltre il cailello e borgo di Titgenbof ,
eh' è fui fiume Tìege , vi fono 20 villaj;jUi de' quali tre.
fono addetti alla Religione Luiersiia . Il Territorio con--
(ìnanie di BarvuU, a fia Buhniìiaf comprende 195 Hun
fe, e Ij Jugcri, con cinque Villaggi, de' quali dueibno ■
addetti alla R.elÌgion Luterana , edhanno altrettante par-
rocchia dell' ifteua^&tligbne V'è comprglb finalincaie
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78 tAPOLONlA.
nel gran Werdcr di Marìcnburg anche ì'^h^Ib di Sciar-
ftut, che contiene g6 Hufe, c più di 14 villa^ , ed è
filetto alla giurifdizionc della ciità di Diiiiica. U pie-
alo Weritt ii Marinlairg è fumilo fra il finme Nc^t ,
e il lago Draulèn , ed ebbe prima il Dome di Wtrdtr di
Fifibàu • Le Hute, deiic PralTiane, e Olandefi «'terre-
ni di pafcolo che ri & tn»aiio,-e clwlbn abliati , afcen-
dono'd numero di 966 Hu£t, e i£ J Jt^i. Sulle Hu-
fe Praffiane n fono zt Coamnici coaraduelclie , e fuUc
Hufe OlandeC, e fa' rerreni da pafcolo ve ne fcnio 16 ,
Qjjwfto Verder coDticHe ^ parrocchie Luterane . L' utn
e l'altro Verder di MuieidNirg venne nel ifitffonoU
Coroat di Polonia , da cui vi è meflb tu Voivodo t
oppure imo Stiroflo come Capo ectmomo , che ha ran-.
eo fra tutti gli Scarofti della Prullia Polacca . Il Viritr
t ElUng comprendelì in pane nel piccolo VetderdiMa-
TÌenbui^. A quello appartengono i villani e parrocchie
di Furftenau, Gros-Mausdorf , e Jungfclir fd Seiw Ve-
nedicoi e quefta parte cotifilte ne' villaggi e partocchiedj
Neuheyde, e £eyr , le quali diE parrocchie comprendo-
no 7 altri villaggi . Le comunità Lurcrane in ambedue ì
Werder di Maiicnburg fono fiate molto danneggiate da'
Cattolici ne'Diritti, e nell' Eibrcwio di ior Religione .
Vi fono generalmente 16 Predicanti , che non fono uni-
ti in un corpo, nè fon governati da un Seniore, viven-
do ognuno indijiendenie dall'altro, d'onde nafconomol-
ti dHordini . 0!;iii Comunità fceelie il fuo Predicante.
Le citta della Prefettura di Marienburg, f<MH>
l) Maritnèiirg, in lingua Polacca JUdU«rg, cittìElegia
fui fìume Nogac in un' altura , ed in una contrada ame-
na e fertile . in faccia alla Città dall'argine del Wer-
der il illune NogaE vien rìiiretto, ma ne ridondada ciò
noD poco danno alla fortiiìcaiione del caftello. Il ponte
di legno lungo 539 piedi fopraildetio fiume, è una fab-'
brica molto difpendiofa, e che aggrava la città, nonba*
ilando in niuna maniera le rendite dellinate alAio man-
tenimento. Il callello fortificato all'antica , tu fabbrica-
to prima della città, efleodo fama, che quello fia flato
piantalo ad , « qucAa ad 1301 , e cbe il dobw
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GcanDÓi d'un borgo, che vi fu per l' avanti , G»S abo-
lico. la'tpe&o callelto £ cooferva il Tdòro delio Stato,
di I^tffia . I GnailitH della cittì prapriamcn» detta ,
lon addetti «Ila Religioiw Luterana ; ne' fobborghi perà
abitano molti Catcdici. F» anticamente, la Sede princi-
pale dt^Gran- Madtrt deÙ'Ordine Temoaico . I CaaSzt
dello Staro di Pruflìa lengonlì in quefla città , ed io
. <|adl« di Grondeni a vicenda. Nel 1460 fnprdada'Po-
lacdii, e nel 1616^ e i6jì dagli Svedcji. Ucafienoab-
bmcib nd 1644. .
1) StMm , una picc^ atti Regia , e nn ciflello, do-
ve lengonfi i Giiraij minori ii queAo l\dat(iuto, ed ut
-Giudizio provìncUIe. Si dice efler fondata nel]i49jop-
pure fecondo 1' opinione d'altri nel 1178. Nel 1410 ,
1454, e 1461 da'PoUcchi fu tolta all'Ordine Teutoni-
co, e nel i6z6, e 56 fu prefa dagli Svcdcfi. PoCo lon-
tano di là vi è Slnindoff villaggio , dove la tregua con-
ciiiufa fra gli Svedefi, ed i Polacchi nel ifìi^per 6 an-
ni, nel 161$ poi fu prolungata per z6 anni.
3) Cèrifiiarg , Kifiòpork , cìtià Regia con un antico
callcUo in un mnnie, fondalo nel 1147 , fui fiume Sir-
gunen , cbc di là da Elbjng li getta nel lago di Drau-
fcn. Vi fi tiene il Giudizio cafìcllano del Woiwodo, o
fu Palatino . Abbruciò nel 1400 , e fu prefa in pcitTelTa
dagli Svedefi nel i6l6.
4) Ntiiteicb^ una piccola città Regia nel gran Werder
fili fiume Schicenty , fondata ne! 1319 , e mollo dan-
net^giaia nel 1400 da un incendio , ed in altri tempi in
varie giierre:.
5) Elbin^, in lingua di Polonia Eiblang, città digrau-
dnzì non mediocre , foriilìcaia all' amica , e di buon
iratliro, fui fiiune Elbing, che nafte nel lago di Drau-
kn. Fu fondata nel 1139 dov'è al prefenie. Il fiio pri-
mo privili^io di città è del 1146, quando lefiidatoan-
che il dirilio di batter moneta. La città Nuova però fu
privilegiata nel 1J47. Fra la cinà Vecchia , ed il fbb-
boigo, dove fono i fondachi de' Mercanti , fcerre il fiu-
me EJbjng , e la citti Vecchia i feparata dalla Nuora
per meno d'qn mura» ■ ^taut lotti . Le cale fono al-
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■io I. AFOLUNIA.
te, tirelle I ed all'imita , apptelTo a poco come quelle
di Datitkì , c le Ar.ide iono parimente Aielte a cagjonc
dell' jigniunie icrra/jc . Gii d.-.l 1616 ì Cai:olici hanno
in potleAu U ^run Qik-fa paiructrhialc di 5. Niccola ;
jna i Luterani ictigono le Ciiicfe ili S. Maria, de'J Re-
f>(, dello Spirilo S^niu, dd S^nlO Colpo di Sane' An-
ni , di .S. Gior);io , c di Santa Elifabetta dello Speda-
le. I Cil^iniiti tanno 1' ell-rcÌ2Ìo di lor Religione, in una
)>ran lab d'inda caia , e i Mennoniti ladunacfi pari-
meinc in una cafa privata . Il Grnhafio è di Rebgìo-
im; Luterana . La cittì fu della Le^a Anfcarica , ed eC-
Icndo iin.i Colonia di Lubecca , u lerve del diritto di
ijiiclla città, regolaDdort però in alcune cofe a Tuo arbi-
trio. Il caltdio antico fondata nel 11J7 fu fpianato da'
Cittadini nel J454. Le fonificationi dalla parte del Wer-
der fono molto ciliive, e dall'altra parte un po'miglio-
ri ; Ciò non oftante quella città fi Hima una delle mi-
gliori l'ortein; di Prulha. Vi fono alcune Compagnie dell'
Armata della Corona . I Cittadini fanno la guardia alte
pofn^ - ed 1 lobl)or};hi fono preiidiati da foldati di Prill-
ila . La cjua nelle cois Spirituali è foggetta al Vefcovo
d'LrLnelandi.i , :o (iii.mio ciò pilo hrli icnia pregiudizio
delle diverle Ucli^noiii . e Dhnu , e ndle cole civili al
folo Re. Nel 14S4 '■i"'' '1 '"'n^fie al Dominio dell'
Ordine Teutonico , eli linticoli; alla protezione della
Pollini i , Nel tflló, c !('<;<> airrti; volontan.imente a-
«11 Sick'ii. Ni-'U' .iei.ord.iio Dronibert; del i6i7fupro-
eir II 1 1 1 B I 1 r llelmo ,
eli 0 I toffe o paga-
ti 4oo!:jj KimMiIiTi - clii; t.i;iiM iinirca n6<6o Zecclii-
n \ nel 1 1 I o da dtnut.
o 1 1 o c n noftai-
te unii ne ottcìiu..' il '.-..ixiio . iw ^li in pasaio il dena-
to be ci èn 1 Nel ^9 1 I fi-
glio fe n" inipadi-iii , ma la rcUuuz .V Pol.icJii nel i-do ,
e cedi al diritto die v: avea ni Mvia ad peqno; per la
^mI Gob gli furon pranifili ^ocuca Tustialieii , cioè m-
CilAi 10117 Zicuhii
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LA PREF. DI MARtENBURC' 8i
na . La città fu obbligata a coniribuire 50000 Talleri ,
che Ibm) 21730 Zecchini incirca di Venezia alla mento-
vata lemma , a mantenere un preiidio di 300 Fami , c
di 50 Gjiiizze folto la condona d'un Generale buono ,
e iperimenuto , e ad occicTcer quella truppa in calò di
bifogno £n al numero di sooo , a non arrenderfi mai
fenza la bputa del R^, della Repubblica , e degli Siati
(U Pmilia, ed « lener pià conto deUa Keligion Cattoli-
ca. L'Elettore non aràido ancor ottenuto il pagamento
a tenore dèi contratto s'impadronì del Dil^rettodelIac^^
là. Il pagamento della li>ddeita Ibrama non s'è fatto fì-
nora . Nel 1703 fìi prclidiara dagli Svedelì , e mellà in
contribuzione, e nel 1710 fu pi^a da'E^fli per aflalto.
La ciiià viea anche denominata Urti Driifiana , a cagio-
ne del lago di Drau&n, ed 6 la feconda ta le 3 cittdi,
dette Marion dì Pniflia.
Il Territotìo della città i divilb nella cmtraia hffa ,
ed idta d'ElUi^ ( Pir Eìimgfftèe NiiiiriiHg, Vadt HSbe )
dliella compremie il Werdef , di cui s'è fatta menzione
di fbpra ; tid in ambedue trovanC lo Chiefe Luterane
con altrettanti vQl^gj , che fono FSrJìatau , Grof-Mam-
,Jtrff Niithtjit, Zvtr j jie^tbr, Prti^fbnurk, Stùtni/i.
cè, Pamtirtiubr/,Triiiiz,£ti«M, ed Uvilla^ip di Dtriecit
che ha mia Chiefa unita ad un' altra parrocchia .
•Ammx^ieac. rii il Tenhorio d'EIbinE. l'EmcIindia , U Sei» Vr
sedicD, c fia il K^iao di Pmflu c riiuaia
1) La Slarejlia di Tolkimìt, che comprende
i) Tolkemit, piccola città Regia fui Seno Venedico ,
fondata nel 1365- e (1) NcHkirch , rillaggio con una
Chiefa .
1) Il Dijiretta dì Cadin;m , dove fono : Cadimm un
monaftero ; Stèorfenitrg un eafteUo IbrtiEcato ^ e Ribitr^
va villaggio.
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4> Erme/andia , Vamia , -i:
■ -o Ùt
EpifcopatM Vamìtnfìs.
E' i'ogai pane ch^andata dil Regno di Pniflìa , non .
è figgerti a veran Palaiinato , dimd» del tuno fotto-
pofta al Vefcoro , ed al Capitolo Cattedrale , di modo
che né i Ncbili , ni il rìmaiunte degli abitanti poflbn '
appellare a venin idtto TrftunaJs. Di qbefto Velcora s*
è tnttaio di fopra ndl' iutrodiiEÌone a quello Paragralb.
Il Vefeovo ha due parti del DMlretto del Veicavado ,
ed il Capiiolo ne ha la tenca. I fudditi dell'ano, e dell'
altro fi fervono del diritto del paefe degli altri Pniilia-
ni ; hanno [«rò delle particolari coftituzioni , che da per
tutte fra ili loro hanno il lor valore, e da elTi vengono
chiamati Statuti del piefe . Ofì tengono de'Comizj co- |
munì fra di loro, a' quali vengono itivitati i Nobili , le
Città, i Propolli , e gli Uomini liberi , cosi detti , per-
chè non fono foggetti all' Andarle de' Signori , e colli- .
tuifcono quaC lo Stato metaanp fra i Nobili, ed i Con- |
ladini . 1 fudditi non btima -corrifpondenza veruna co'
Comi^ di PraOùi; il lòlo Vdcovo a qoefli interviene ,
il quale poi in un'adttninza pirticolarr ripprtiènta a'
fiiu fiiddiii ciò che s'è conclnio be' detti Comizj, ed in
Ipecìe qndlo che li^iinda l'impalìiioni, ed allora ìftid*
&A difficilinente fogliono fcollarfì dal featimcato del lo-
lo Velcovo, e dello Stato di PrufTia. Le Balle d'Enp». I
hadia, le città, ed i luoglii jiiù notabili Ibno:
' I, La Balia di Frauenbfirg
che comffcnde . '
I. FféKaAvg cittì mediocre fui Seno Teoedioo .' La
fua feudaiione incontmciò od 1379, e fi ftrve dd d^
ritto di Lubecca . U Capitola Cattedrale vi lien la fi»
lUfidcnu, ed il Daosio i jgfio a un Incfo clcnto .
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eumblanoia. 8)
Il celebre maleiiuiico Nicoko Copernico era ivi Cua>
nioo, e vi mori a' 14. Maggio del 1543. v
-JL La Bafia di Brauniètrg
che coniiene ,
I BrMunibirg , ciclà di Tulìicienie grandezza, e di buon
traflìco fui liume PafTarge , che poco di là sliocca nel
Seno Venedico. E' fondata nel iijj , e fu denominata
dal nome di Bronone Vefcovo di PragS . E'^ivifa nella
città Vecchia, e Nuova ; è molto popolata , e fi ferve
<lel Diritto dì Lubecca . Il celebre Collegio de' fu Ge-
fuiti, che vi è, era prima un Convento di Francescani,
ed è fondalo da quel celebre, e dotlo Cardinale, e Ve-
fcovo d' Ermelandia Sianislao Qfio , e perciò vien chia-
malo CaJlegium Hofianum . V è anche un monaftero '
di Monache. Nel 1160 vi fu eretto il Duomo d' Erme-
landia con >6 Canonicati, eil altretlanii Canonici . Ne)
li^Sl la guarnigione Polacca fu da'Ciltadini fcacciata
dalla città, ed accettarono per Padrone il Vefcovo d'^r-
melandìa, ch'era d'accordo coli' Ordine Teutonico, Nel
1^37 dal R.e Uladislao mediaiiie un Diploma pubblico
fiiron fatti i primi patrizi di quella città . Prima fii an-
noverata fra le città, dette Maggiori di Pnil&a, edave^
luogo od Condglio di Snvo ; "V pte^ntcmpiiM è fy^
gat« al Vetcovo.
m. La Balia di Mtbì/àtk,
che ^xatìem
j. MtlifÉH, tìttli fticcda, c oMIo ftf fiuoN Vaìt
che, che l'unilcc al fiume PaUàrge, Vì fin» meorp
guanti villaggi w> Chide .
Vf. La Balìa di Wom^.,
che comprende .
f % àiìk
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^4 ^ ^ POLONIA,
CÌLta e caftello fui tìumicelloDre'«'en£, Foadacanclljlf.
Avvi poi degli altri villaggj con ChieTe.
V. La Bfllìa di HtiUbtrg,
dove fono
I. tìtllsherg, citià bella C"' fiume Alle con un bel ca-
ftcUo di Refidenza del Vefcovo d' Ermelandia . Si dice
«ffer fondata rei 1140. Abbruciò nel 1521. Il Re di
Sheila Carlo ÌL\\. iid J703 vi ebbe il fuo Quartiere ge-
nerale. V'era anco Ma Collegio di Gefuiti.
a. Bìfiiof^i" , o Biffiin , ciak piccola, fondala nel
IJi6, fttik in pofleflb da' Cavalieri Teutonici ne! 1455,
e conTumaia dal fuoco neljjS^. Sonovi in olite de'viL
laggj con Cbicfc.
VI. La Balia di Gutldftadty
che contiene
Gutifladti città pìccola fui fiume Alle , fondata net
J32J, che ha fofferto molti diiaftrii V'è una Chief» col-
legiata. Vi fi contano altri villaggi con Cbicle.
VII. La Balia d: M/enJìeìn , '
che comprende
jUnfiiin, in lingua Polacca Olfiinuk, cirri piccoU, c
caflello fui fiume Alle , piantata nel I}tf7> A^rtìene
al Capitalo del Dtu)mo , che vi tiene un Ball . Sonovi
ancora alcutii villaggi con Qiìe& .
Vili. Là Balia di Wartti^iirg ,
- ' ■ dovcilbao
Woftmimfi cittì piccola e uAcSo M fitime Proflèr ,
la ^ ctai i«uuioiK Sa fncontucian nel ijtf. Hla ^
BTreTenel 1451 all'Odine TetKonico,edaU)nfiaoiKl 1494
Vi ù ritrovano podiì viUaggj.
^. ■ ■■ -. a-t»
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BKMELAnOIA. 8f
IX. Là Balia di Siiiurgt
in cui tTormfi
T. Sah^, diti piccola, un B<^] ti alquanti rilf
Uggì.
X. La Balìa dì Koefel,
in cut £)ao
T. Reiffel, o IU0ÌI, cìtti ràxaUj'C cafiella.
1. Bifcb^iim-f, ciHelIo Ad lago Ztin, ed, altri vU.
J'gEi-
Jl. LA POLONIA MINORE,
Malopoiska ProvvincU. - ,
Che chiamafi anco Polonia SHftriore, e comprende prò.
priamente i foli ire Palaunaii di Cracoria , Sendomir ,
e Lublin ; Vi fono però itace unire le provinole dì Riil-
iia (ReulTen) Volhiora, PodoUa, Kiovia , e PodJachia .
Sieguono
I. / tre Palatimti, ed un Ducato,
Che coflituilcono propriamente la Poloni* Minore t
queiìi [ano:
i) 11 Pahtinate di Crteetria ( Kraiavvikie Waitm/oifi'
•two) Palatiaatus Cracovienlls, che comprende i t^ftretii
(Poviaty) i\ Cracovia, Siocds , Schtfeherfitz , ProCd»-
vitze, Kfions, Lclov, Bietfch, e Tfchechow, coIlW
cato iLi Sfviris, c la Cextta di Sctpni. Ha il diritto 4'
inviare 6 Delegali a'Comrzj del Regno.
(i) Craeavi* iKrakùw') CaradHium , (*) la Capitale di
jutto il Regno, fituata fu'fiumiVidola, elludaVa, cht
qui- ,
('} <^IllI Chii è Hui multlan pw roecupiuaiie diCidinfrli, eoo'' ,
.gitaa pB le pdin cmm un bsttp dcUi ncdegiu . Qnlb ftouM^
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g(S LAPOLOMIA
t]iiivi s'unifce al primo in un» conirada fenile. La cit»
là propria di Cracovia è cinta di iTinra , e comprenda
iTiolii jtiwialleii , e Chicle, fra le quali quella di S. Ma*
ria è la principale. Dalla parie di Ponente avvi un fob-
borgo, adorno di be' giardini; ed accanto v'è la Caf*
Reale di diporto colle fabbriche, giardini, e pefchiefe
che vi appartengono , e die un muro circondu . Dalla
parte di meziodi vcrib la Viftola rairafi il vallo caflello
Reale fopra una collina , o lia uno fcoslio cinto il miy
ra, torri, e baluardi, rafTomiglianie »d una piccola di-
ta. Dall' iftefTa parte v'è il palazzo Reale, il Duomo ,
due altre aiiefe, con varie cafc . Il Titolo dd Duomo
è San Stanislao, Che in quella città fu Vefcovo, e nel
J079 fu ucdfo all'aliare di propria mano di BoleslaoII,
inquietato dalle fue animoniiioni . Il corpo deldettoSan-
to giace nel Duomo in una calTa d'atgcnio. Nella me-
defima ChieCa , dove giorno e notte li fa il fervizio Di-
vino, v'è un teforo di con fiderà zione , e vi fi cufìodifco-
no andlel'infegne del Regno, cioè laCormia, loScettro,
il Pomo del Regno , a cui foprin tende il Tcfon'ere del Regno .
Qui s'incoronano i Regi, e »i hanno anche la fepoltà*
ra. Il Vefcovo dì Cracovia nell' ifieflò tempo è Duca dì
Sevetia; deUa Tua giurisdidone fpirìtuale gratile e ricca,
S'è trattato di fopra ncU' introduzione. Il Vefcovado ren-
de annualmente 40000 Talleri <che rinvengooo a Zec-
duoi 90^0 di Veneda in circa). Il Capitolo- del Diw
Ulo è cwpalb di jtf.Caooaicj, e d' a Ini Sacerdoti , dtc
generalnjente himno delle ricche renUte. Accanta tìi ca-
ftello v'C il fobborgo di nórns StradomD, in cutnovanfi'
dicline Chiefe, Monafterj, e Spedali, ed all' n&ìre d< que-
lla fot^go, fi paffa per un ponte la Vtftcda, « l'eiK-
ira^ in quella ciiià, che dal Re Calìffiira IT. lì diee Xo'
fimicTi^ che deve riguardarli teme la IccMida parte di
mttp il compleflò della titià di Oacovia t fimata verfo
Levante rirpettf^amente allt nudeCma, cinta di mura ;
• piantata da Cafimito il Grande . In qitefta pane ani
come cOGà piò notabile Vthàvtrfiti, la di ori foDdatìotw
cMe priacipk» ÒA iw dal Eie Cafimin; I* iftromcsi«
M della feodaueoe !ii dm da ijUafio sci ijAf, ^
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LA POLONIA MINORE-
ed eflcndo egli flsio impedito dalla mone di in l' ulti-
mo compimcnco ìli' opera, ciò fu efeguito nel 1401 dal
Re Uiadislao Giagellone, e dalla di lui Confonc Edvi-
ge. EfTa ha undici Collegi, e 14 icuolc di Gruramaii-
ca alla mcdefrma fon Toitopofle , le quali fon dirperfe per
la cillik. In quelte icuolc s'jcfegnaiiu gli Elementi ddl'
erudizione da' giovani Accadcmict, prcTcclti a ciò fare s,d
arbitrio del Retlore dell' UnÌTerfilà . Il Vefcovo di Cra-
covia è Cancelliere perpetuo della medefima. Tanto i
Piofcflbri di Teologia e Fiiolbfia , che i Lettori pubbli-
ci di Legge, e di belle Letiete debbon elTcr fenza mo-
jjlie, e Sacerdoti. I profellbri però dì Medicitia polTon
eflere ammogliati . Nel 1J49 1' Uiiiverfiti foffri un gran-
de affronto, quando tutti gli fcolari in un giorno le n'
andarono, perchè crederono di non aver ricevuto foddis-
iazion fuffìcienLe per il torte fatto a' loro confrali, che
per una cofa leggiera parte s'eran uccilì, e patte feriti,
V'era anco un Collegio di Gefuiti , ed un'altro delle
Scuole Pie. A quella ciiii è unito il Giitlo itgli Eirei.
Finalmente verfo il Nord v'è la piccola città, O Ci» il
fobborgo di Kltpiri (Clepardia) che non è cinto di mu-
ra, ed oltre alcune altre Chiefe coniicn la Chicf» riguar-
deKle di 5. Floriano , ed il palazzo Vefcovile . La cit-
tà di Cracovia e grande, e tempo fa 'era (molto con-
{ìderabilc c florida ; ma è andata molto in decaden-
za , da die non t' i più la Corte , e dopo i danni
folferii in ambedue le guerre Srétlcri . Non è più si po-
polata come era prima. Il traffico, cheda'Tedcfchi, «il
Italiani vi s'era- avanzalo ad un'ottimo Stato, ora è di
poca confiderai ione , I Cittadini di Cracovia hanno il pri-
vilegio, che dal Magiilrato dì loro città non fi può ap-
pellare, fe non al Tolo K.e, e che quello fiu^i della cit-
tì di Cracovia non può giudicar le caule ni della cittì
medefima, ni quelle di Klepars, e di Kazimiers. Il
latino di quefla città ha il diritto di feegliere i Seuto-
Tii fcnza potergli deporre. Il CaAeUatio, oltre il noiOe
c le rendite, non ha nicnie altro di comune o^li altri
CaflcUani > godénda 1« Sai» caika 4'.oiioie>, Iciùa atct
DigitizBd by GoOgle
altro impiego. (') Ha però luogo nel Senato, 4
3 Starofto . Gli abiian-
li hanno il diririo di comprar terreni ,
Circa la Sioria della città, vogliono che Ila ftaia pian-
tata nel 700 da un Principe Polacco, o Boemo, di no-
me CracHi , lo che è però affatto incerta. Il Vcfeovado
dt Cracovia i flato fondato nel 1000. La città ottenne
il dfritto di Magdebuigo twl 1157- E' fiata più volte
confujnaia dal fuoco, nel 1x41, jatìo, 1439, 1461 ,
1473, 1494, 1504, ifis7i c 1701, Dalla peite tì peri-
rono molle migliaia d'uomini nel I7»7, e 1708. Fuaf-
fediata, e prefa dagli Sfedcfi nel itì5J. Ma ne! 1657
fa codreita a renderli a'PoIacchi. Nel 170^ fit prcfada-
(i) Prarnmi, «alleilo Reale 1 miglia àì&tnte da Cr*.
. covia, donde i Regi recentemente cletii foluno £an U
loro entrata foleime in Cracovia .
~ (3$ Schifiber^tz, cittì con una Badia dì Oflerdenfi..
C4) Prnfchoaitzi , città ove li tengODO i Comò/ ge-
nerali di queflo Palatùiato. V'è anco un 'Giulia ilf
Provincia .
OS Kffiidt, città niccnla con un Tribubale di piovincM.
<6) Ltlov. citta piccola con un Tribunale di ^vincia.
(7) òsotid:. ojpuie sjonditfihi citta piccola con imTri-
bunale di provincia, fui fiume Donateifcli ■ Avvi un Ca-
tlellan mtnore, imo Staroflo, una Oàeù Coll^iau ed
uaa Badia di PreouKilbatenri .
In jtkSsmieifcb . 4 miglia ibibnte da Signdetfcli, h
vai monaflero iicchidìino di Monache Premoflratenfi.
( 8) Tfch-
(■) Il CiUcTlino dì Cneoria precede il PiUtino . ed i 1' unico nel
RtEBO di'alibij iJLcna prerBCaliva: menire il CaatJIann propiismtnK Tuoi
far le veci del i'alsrmn . Se n' ar.rihuir«! l'orifilH alla fugs d' un Palllino
in ma batradia co' Tarrjji ; il Cailellano ertndo accorfo ricliijrasiido is
truppe fji^ifive ■Lf-r^iTi n^rj]^ Qejj' inimLcD. da quel tempo la digni-
tà d d e a q ella del Caikibna ■ Il
CiHellaBa di (.racovia per ramo fra'Sttolari i il primo Senamre del Rt-
£1»! e li Poiacclji ;li danno il lilolo di Allezzi. Già In quel Paefe i.it-
tali fi pnlbadoa», t il titola di t^uffumt in Falcnu t enae b Fran-
DigilizBd tiy GoOglé
LA POLONIA MINORE. 89
(8) Tfclciao', città piccola con un Tribunile di prò-
C9) Bitlfd,, città piccola, e Sede d' una Slarofti» , Ca-
fldiania minore, t d'un Tribunale di provÌDcia.
<io) Miiehof, ciità piccola , la di cui tituazione , diceQ
raflbmigliare a quella di Geiufalemme, da cui il fua
Fondatore Gryphius Jaxa prefe ii modello, in memoria
del pellegtinaggio da Ini fatio colà . Egli diede il luogo
a' Cavalieri del Sepolcro di Crifto, che fono ivi Canc»-
nici Regolari.
(ji) Mjiav Cini piccola fui fiume WatCa .
(il) Tfiùtnfioda^n , città piccola fui fiume VP'arta , famofa
per il moualìero dell'Ordine di & Paolo Eremita, fitua-
10 fuori di città in un monte, detto Klarenbérf, in
cui fi conferva tui immagine di Maria, che dicefi dipin-
la da S. Luca , e che è vrfitata con frequenti pellegrinag-
gi. Il monaHero i fortificato, e tiene la ina propria
Guarnigione. Nel 1655 fu aflédiato in »ano degli Svedefi.
n vicinanza della città accadde nel i66j una battaglia ,
fra le Tiiippe Regie, e Lubomirskiine , colla perdita
delle prime. Nel 1^70 vi fi fece lo Spofalizto del K,c
Michele, con Eleonora forella dell' Impera ror Leopoldo.
(13) Oìfchtin, cittA piccola con una Staroflia , e coti
an caftello , fituata fui fiume Waria .
(14) Olkiifcb, Q llkufch , città piccola, celdire per le
ììk miitìcre di piombo, e d'argento: appartiene b1 Re.
Le minicFe enn pictts mcAto utili > ma da tnplti tinii
ia auà ioao rovinace e divennte inntìtij potrdiberD però
filtabiUrfi.
(tj) Timebt, GtAegfo de' Benedettini filila Viftola.
UBO de'pù illuilri monalteri di Polonia , il di cui Abate
i Cnoako perpeoio dìCracovia. Fu fondaco nel 104$
djil Re CuGatao I. e le &e prerogative principalmente
confiOono ae^i EfèrciE) Lciteraj dc'Montct. Al medeG-
TBO fono fbttopsfie 5 «tti eoa •^oo tìU^£Ì ■ Dopa
molti in&ulU accidenti dal monaftero fi>&rtJ , il tttede-
fimo 61 ridotto in buono fiato (lall' Abate Denlav, e
dall'Hate Hidetki fii abbellito deUa Librerìa, e del
Gubineito Mstemittko dd oiedcljn»-.
(itf) CU-
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<i6) CUmumhay o Mogila, una Bufia di Gflcrcienn
ricca, bella, efoitificiM, 4miglia diftaote da Cracovia,
famofa per la fe|>oltura della Regina V^ndM. V'è un
Cinnafio riguardevole, che è maarcnuto da uitta U
Congregatone Gftercienre di Polonia , ed i molto fre-
quentalo da'gbvtni Monaci della medefinu congr^a-
tiooe.
(17) BocImU, citrà celebre per le fueminiere di làle,
che nel tempo della fcoperu di coicfte tniniere, cioè
nel iiji , non era altro, ch'tui villaggio. Poco diftante
di li fcorre il fUab, che sbocca nella VtftoU. La città
ÌB c^i lua parte i cinta di monti c coUine. V'è ua
Ginnafio • Le cave di Tale di Bochnia formano un lun-
ga tratto e Rretto, che di mezzodì verfò il Nord con-
tiene in larghezza 75 Lschttr ( raifora di j braccia (Piedi
S di Venezia) da Levante vedo Ponente, ne comprende
jooo in larghezza, e nella Tua profondità maggiore,
non è più di 110 Lachter. Quelle montagne nelle partì
più vicine alU fupcrficie fornifcono minicte di fale, il
quale al ili dentro irovaft in vene . Quello fale è pò
più fino di quello di Wielitfchka, nuflimamente quello,
die trovali penetrando piii addentro. Il fale Scavato lì
UoM. ininuiamente, e mcttcfi in botti. Vi larotano »
fin a 300 uomini. Tn>fiD& fra 1 fate de^pmi Dcrì dì
legno fpeizato . Ha don arrìra» k «ne di Ikk » il
fuolo è cosi ifciutto, chi n'cfce la polverp. Vi il Icavc
anche del!' AUbafiro . Le cave di Boehnia ióiio fixio h
direzione di Wielitfchka.
(j8) wiciitfiika, città piccola cm iiu ftmob miniera
dì Tale, in una valle, miglia 4 diUante da Cracovia.
La città non folamcnte è al di folto tutta fcavau, ma
le cave da ogni parte Itendonfi altrettanto più oltre,: A'
quel che porti l'ampieua della medefima . Qiufte pxve
da Levante verfii Ponente inoltruofi 600 Lachter, da
Henodl vcrfo il Nord xpo, c nella liia raaggicv n»-
iin^iià 80 Lacbter, M^tiando B Lachter per ima inaiar*
4i 5 fanccia lU ne)da„ o fi» Ji la piedi. Non fi per.
it ptrà il fak dove MtminaBo le cave , .orotimuntUMM
wnn le vene, 'm pcaBinditi, « in ÌW j frg» tuuo m-
DrglUied by Googl
La POLÒNIA MINORE. pi
to Levanie che Punente, di mudo die non Ti ft il lora
termine; in larghezza però fono limitile. Dieci looo il
prcfenie le buche , e la miniera tutta ai di deniro' non
ha forgenii d'acqua. Le vie follerraiiec fono aflai lar-
ghe; ed in molte trovanlì in var) luoghi degli Altari e
delle Cappelle iniagliaie nel falc , o nella montagna
dura , dentro alle quali prelTo im Gocififfo , o qualche
Immagine d'un Santo fi mantien fempre un lume ac-
cefo. I luoghi, dove il fale già s'è icavato. Oppure do-
ve fcavafi ancora, da cfli vengon chiamati Camere, del-
le quali talune fon di cosi futa grandezza , die potreb-
bero capir comodamente una Chiefa grande ed airrc
fervono idi magazzini , da porvi le botti di falc , o il
fieno per i cavalli, ed altre fono flalle da mettervi io,
ò i5 paga di cavalli oeMuoghi più comodi, feconda
che lo richiede il lavoro . In alcune camere , r.elle quali
prima v'è fiata dell'acqua, le pareti, ed il Aiolo fona
intieramente iccrollate di molle migliaia di criftallì di
falc, che talvolta pefano una mezza libbra e più ancora,
10 che cagiona una bcllìflima veduta , quando vi emra
11 lume. In alcmic vi fono flati lafciati de'pilaftti di
fate, che fervono d'appoggio alla miniera. Il numero
de' lavorami nelle cave ftendefi a 4 iìno a 500 uomini;
ed il numero di tutti coloro, che generalmente nalle
fallne fono impiegati , monta facilmente a 700 . Io
qiiefta miniera il fale giace nella parte fuperiore in maf-
fe grandi c siìguratc, onde potrebbero tagliaifi de' cubi
di 30 , 40, e }o braccia, ma nelle parti inferiori non
fi trovano che le miniere di falc. Vi fe ne lavorano
annualmente più di 600000 Quintali . La fpecie di fale
inferiore, e di minor prezzo è quella che chiamafi Zi*-
lona , cioè fai verde , nominato prciabilmente così pei^
chè v'è frammifchiata dell'argilla gtigia , che forfè ad
alcuno è parfa di color verdaflio. Il falc confifle inpez-
ti dì cril\allo di diverfa grandezza, ed una botte, che
per lo più ne contiene 6 Quintali , vendefi circa zi To-
rini di Polonia; vcndeudofene però in pezzi magiari ,
fi paga filini 3, e j il cento. Della ^edc più fin* di
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91 la'folonix
ed in pezzi maggiori 4 fiorini il cerilo. La terza fpecie,
detta Sai gerarnx, o fia Tale di cHftatlo, irOvaA in pez-
zi più piccoli flitaccita alle vifcerc della miniera, da cui
diftaccafi in figura di cubo, o di prifma reitangoUre ;
ma Gmit fale ordinariamente non fuol prepararfi per la
vendita. Il colore delk pietre di fale è grigio Icaro
mcfcolaio col giallo. Fin al 1714 s'È coito del fale dal
fondo, che fi raduna nelle cave, ma dopo quel tempo
fi fon ttalafciate queftc cociture per rilonrmio defle le-
gno. Tanto nel fale, che nella montagna trovanfi de'
pezzi fiaccati di legno nero, talTolta della gl'andezza d'
un grodb ramo d'un albero, di cui rervdì la plebe per
il bmiame. Queftc miniere dì fale £3110 fiate femprctitu
parte della menfa de' Regi, che per Io più hanno dato
In ip^Ito; talvolta anche le hiiiun affidate ad Amfnitii-
flratofì. La cala di Morf^tein poffiede come reu^ió U
&pruiendenxa alla miiiiera di VielitJchfca , e ^emò ri-
cava utia coufidcrabile penlìope anima' dalle ialinC) tua.
non le compete altro diritto , effimdo beni opparteneoti
alla menla del I Nobili della. Peonia Maggiare, e
Minore ritraggono annuabaraie dalle miniere di fate
41299 Imtti per il coofumo loro e de* loro fudditi, non
[MMDdo pià ^ uni botte , che 4 iìotinì di Boloiu'ft
(doi lire « di VeDezial, bendig li K.emedefimo lapre^
paraiiooe d'una botte di fale codi it fiorini ( che fan-
no incirca z Ducati eflèttivi di Venezia). La &operia
dì qoefto bie, diceil fatta circa l'anno .i>5i, prima in.
Bochnia, e poco tempo dopo in Vfieliifchln . Neli£4j^
, e 1695 per tralcurag^ne nacque un'incendio nellecavei
che diirò lungo tempo. Nella etili v'è un Giimafto.
(19) Vmmtfchi cittik fecola fui fiume Dimaictrch, eh'
i la Sede d'tm Caftellan m^^ore.
(10) Lipairiitz, citlìt piccda filila ViAda, con mi ca-
flelto in tino fcoglio, dove rinchiudonfi gli Ecdelìaftici
(zi) lanJsi^ron, Un callello fortificato jn un alto &a>
£lio, nella dicui vicinanza, in un monte detto Calvaria^
v'è un monaftero, che da molti pellegrini i vifitato.
(2a)^.Mr>jgr,'0/roi6-/rj«r> città' piccola Be' cixifinl
- Digitized bji Goo
LA POLONFA MINORE.
ii S'ileCu, e Un;^heria con una fi^dm aHercienfe . U
Nobiltà »i lenne nel 1J76 un'adunanza riguardevole, e
confermò l'elKione al Trono di Sicfano Bathory; e nei
1607 vi fi radunarono parimente i Rokofliani, o fia t
Nobili confederali; ed alcic pittole eiiià, qua e lafpar-
fe.
(Z3) Smnia, Sfiitrim , un Ducato, clic prima appar-
tenne al Principato (eh' è prelentemenie Signoria liiiera)
di Beutlien della Sikfia ; fu però nel J44j da VC^cnzel
( WencesUo } Duca di 'Terchen venduto al Vefcovado di
Cracovia, che 3 anni dopo ne prefe polTelTo. Appartie-
ne al Vclcovo di Oacovia , e gli è foggctto del tatto
tanto nello fpirìnule , che temporale , e ne porta il tj.
10I0 di DiKs.'Noa i rigaanliro tUUaCoroDa comepu-
te deiU PidoDÌi , e da un Hi^le Polacco , m Notule
di Soverien flOn litri mai' chiamato fuo fratello . ' Con^
prende
a) Stvtrin , Sitvleri , la capitale ctn un caltello fòrti-
licaio in un'Ifola eh' è accanto ad un gran Jago.
b) SiavÀow, città piccola, picflb la quale v'e imaiai.
niu'a d'argento.
c) Bcnifia, e TfihUtfcè , cii[à piccole ; e Midrfiw,
città piccola fui fimne Brfeinra .
(14) La CmtM Ji St'pHS, ofia Zìpt (*) fu perUmag-
gior parte impegnata nel i^ii da Sigifiuondo R.ed'Un<
gherìa a Uladislao GtagelloDe Re di Polonia , e non è
ancor Hata rifcaiiaia . Le città , e camelli impegnati fo-
no : iHhijo , Paiola , Kniifin , Bila , laililz. , Menhardf
iorf, Dmanifiarf, Dmlfcbinàoyf , MkMfdorf , Neudorf ,
JìiftJor/, ytUltKdwf, FiiUÀ , Kirchdarf, Matzdorf, Georffu.
hrg COB tutto ciò che v'appartiene . La deluizicwe dì
qu^i luof^ e del itmanéntc della Contea di Zipsfid»-'
rà nella defcrizione dell' Ungheria Superiore .
i) Il Ducato d'Ofaitcìm, o fia Mcbwitz, è ftato per
lo fpazio di 174 anni un'appartenenza de'Ducfii Silefia-
(iit&t Codio , che faccri U SianRla maggiore dell) Poloaia , i Si-
ta ilpIgUu* ^lla Ca& (FAnAiìi I'ubd ir;'' àm ami mul l'iBi-
M» «db Ibdbi • C«a la ^uflii per lo IHhIimm di qnd RÉpa.
DigitizBd by GoOgle
id di Oppela e Tercben , dopo che CiGmiro Re di Po-
hwU l' avca duo ad 1179 al Duca Mieci'dao, Qiiaiida
però Giovaniù Oks d' Aufchwitz nel i'4;j fece d^lì
«tri d'oOilità conno la Polonia, fu forzato daCaruniro'
IV. a cedere il Ducato alla Polonia per una certa Itun-
ru di danaro. Confdìe in due Powiaiy, o fu Diftì^'
ti , che fono :
a. 11 DÌJirctto di Ofsriieìm , die comprende
■) Ofwuzim, jìnfciriiz , città piccola , fabbricata di '
1^ filila Viftola con un caflello di legno. Vi U Ss^
^-d'imo Siarofto, e d'uo Caftellano minore.
b) Sui, e Sirittz^, piccole cìtti.
b. Il Dijìrttlo di Zator , che prima puimente ti»
Oleato diliinro, e comprende
. a) ZttioT, città e cafìeilo fulU ^nftola, doTC tengonfi
A'Ccunìzf, e un Giudizio df piOfioda. '
■V) Birvsld, città piccola.
3) Il Paialiaafo di Satidomiri ( Ssondomirskl Voievo-
dftro ) lat. PaUtinttHi Smdomirici^s , che comprende ì
Diflretti, o lia Powiatj di Smdomin, Radom ,S!iiJitza,
Kditz4, Chmcini, OpDtJchu, e Piifim. Manda 7 Delega-
ti a'Coóùtj del Rt^no. Si notino
(i> SmJamiri, ìm Cantale di qneftoi Palatioato, in tu
IiK^ eletato Itilb Viftola , a: cui ^iri >* imilce n fitt-
ine. Saa. L« fua fitnaiione è ddiiitdìSima, e pcrcÌÒC*>
fmifao ilGnnde, ed «kii Regi haima ùiiato ittoltowie-
fio lòmoraa. EOa è fontfican dalk nanm, e daU'af-
te. WU Sede det Palatimi ^'>^ Suroflo, ed'imCt--
fleilano tni^giote. Avvi im ricco Colkgio di Canonici, '
nn Go%to de'fii ^Geliijti , ed dtri CoU^. U calklto
finiato in UDO feoglfo fit-KtUto in aria ètffi STtdcfi '
nel lejS. Vi fi (iene un ^idido prminfeide . La Stir
Toftìa di StodiMnirs fra tuie l'altre l l'imieai tbe«l*-
DOT* d'un pri?ìle^o pam'oolare uè può ellèr famgnata,
sfe affittata In-petrétno. Nel itjjr i Tartari e rIbIS vi
fceerO gran macella . Nel lyoa a'i d'Agofto la Nobi^
ti ptt ii bene ddU ELd^ione , del Ke AngnftD II.) «
delli ^liberti ri Utt una % atikmm còfl |piva>
minio. - ' ■
. <»
Digitizsd by GoOgle
LA POLONIA MINORE. 95
<i) Plifoo, città piccola con StaroDia, « con un Ttf-
faunaJe di provincia . Nel DiAreiio, ciie vi appartinie,
fono i piccoli luoghi StndifiM' , Zarnatnifrii , Secelow ,
Praichw, ZucljKj e Litaislui, dov'è una fainofa imma-
gine di Maria ; ed ì caflcUi Rgemient, Vìtviork, Chrifi^
fir, e Sdranov. 1
il) Le piccole cìnà di (Muffii, Arfwfiv , Patfiiit^
nof, PoUnitfcb con una Cafieltama minate , Sté^^ #
<4) KortfcMn, o HgTe, JUUsh^ NahCmàm, eitìk é
ciftello full» Viftola con una Scaroflia, e éow tengoofi
i Comizi generali della Polonia Minore. Vi «ndie mi
Ginnailo.
(5) iPiilitza , città piccola fui iiume Nida in ttKzio
raamLÌ. Vi li tiene un GituUiio provinciale, e l'i uu
Ollellania minore. Nel 113$. fii prda da' RuflI a tra-
dimento, e facciieggiata . Si fa fpelTo menzione di qu»-
fio luogo nella Storia Polacca .
(6) Pìatfiioir, un ricco Marchefaco, appartenente co-
me Majorafco a'Comi di Wielopoiski ; i^i poflUrordcl
medefuno è tenuto a portar il nome di Mifcbko'Vskì .
Il luogo principale è Pixifchow, città , dov'è un Giana-
fio . Poco lontano di là , preflb ClifToWi il R,e Carlo
XII- rìpertò la vittoria fopra il Re Augulto.
(7) Rahup, fu prima una cittì ben popiiaca, dove i
Socrniani, o con» gli chiamano in PcJoilia, ^ Ariani
aveano un Ginnafio, ed nna Stanpciùf; ne fiuow pa&
dilcacciati nel >fi4J- Il Catechifino , detto di -BjtoV-'i
ne yom il nome .
(8) Chrtàni , città piccola , dove trovanff dèlie cave
di-piombo, di ferro, e di marmo . Il caAello è lìttuto
fopra un'alto Tcoglio. Avvi una Starollia , con un Tri-
bunale di Provincia . Le cave de' minerali fotfd del
Re.
(S) SfixSni, città piccola c buoni, con un uAéi^ia-
ftn tmo fcoglio . Vi fono delle card d' tigMto 1 e vi fi
trova del Lapislainilo .
(io), Kitkt, «tià piecokt am uoa Gitnlnlv.
•d
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. LAPOLOHlA.
ed un plinto VcfCOTÌIC' Le c^ve de'mlnenli di qndb
htcte» Rppanengoiio al Vdcorò ili Crtcarì». O
(ji) St^fitga, dtti fnUa Vifiob-, celibe per j Co-
mizi liei Riaaa ttniiti ci^ ad ]J75, e per l'Adunine
u della Mofailtà.fMUvi ael 1606. E' la Scded'ima Sta-
ntia.
0^) Aulm, cittì cinta di mula » con una Cafiella-
^ miooce e Staiodia . Vi lì tengono i Comizi ^ e ua
THbunale di provincia, con mi attro Giudizio, detto del
Te£>ro di Polonia , che dura ogni anno Io ^uio di 6.
' xatH. Vb meo un Collcf^o deUe Scuole pie.
Fimeitìf^ , ima ricca Collegiata di Monaci Be-
aedettipi. Vi fimo belle cave di piena, e di ferro.
. (14) K«0»r , ciiià piccola , lottopoÓa al Ve&ovo di
Q^ieofiaT dorè fin» delle buone cave di marmo.
(15}- 1^4, otti bella del Vc&oro dì Oacovia omiuv
caÒello , .dine fi fanno molte pignatte .
K«Ui*rg, lat. Akns Cmwik , in cut non ti^afi
vewn albero; ed i il pìik alto toonce di Polràìat e fiit
oiedefin» v'i la Baih regolare de" BeoedeEtini di S.Cn-
Iti ove lì fanno molti pellegrinaggi pei: i mirandi, che
dicoafi accaduti , e da' <]uaU il monte lia avuto ancor
na' altra denominazione.
(17) Bofttttm, ciiià cinta di mura,, e di terrapieno- ap-
partenente al Velcovo di Cracovia , clie vi ha un fu»
palazzo : è fiiiiata quali alla radice del Kalebe:^.
(iS) Lagtv, dttà piccola, dove fi lavorano molte ^
gnatte . Appartiene al Vttam» di Cujaria .
(]()) Sluptifii, cittì piccola, die appartiene all'Abate
di S. Croce .
' (io) Opttov, città buonà in una contrada fertHe eds-
(■) Ma il VcfcoTo di CiacoTla Ipnio Sioliik eftndo flato condoi
Hit daDa pania affisoa col VdcoTa di Kia7Ìa Zaluicki , ■ col Palali
di Cnoavli Rion^, e il fi» 1^ pH tBer6 ofpoOi alle redine ;il
b RuflU, «d'iUa TÌoleBU deU'Amhalciamre Repoin, li beiti Vefcov
fimmo lUtudonail alla denOaiione delle Tmppe RuDITaiie , le qiuli i
" ' ■ - . - . . fjjl^ ij Cnnadiri , e
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LA POLONIA MINORE. 97
liiiofa, con una Collegiata riguardevole. Vi fi tengono
i Comizi de\ Pahiinaia.
<ii) Samcboli, cidi piccola, c talldio full» Vrftola ,
con una C.ilkilania minore, ed un inonaftero di Mona*
che. Nel rio5 vi furono disfalli ì Rulli.
iti) Le ciirà di L'f'igora, SficKÌedatr, con una Badia
regolare di Benedeiiini, Piatrsirm , Btrfixà , Sìufima ,
SiHdJìjTi.i, Dfikpw, Bjrjnow, DmtArom , Chretneky Ptlo-
wiilz, ed altre piccole Città.
4) Il Paialinatn di LMn {LMiiii WoiiVodUwiì') Pala-
tinaius Lublinenfis , contiene i Diflretti , o fia Po'S'iaty
di Lublia, Zwioir, e UrfindoWe , manda 5, Delegati ne'
Comizi ''el Regno . In cofe fpiriiuali è lòggetto al Ve-
fcovo di Cracovia. I luoghi più olTervabili tono.-
(i) Urfibendow, ciila piccola fopra un lago, dove fi
tietie un Tribunale dì provincia .
<l) Kajimitrs, città ben fabbricata in mez!0 agli (co-
gli tuUa Viftola, di buon traffico. Ella è una di quelli
città, chs compongono il Tiibunalc detto delle fei cit-
tà. In queflo luogo il Re Cailo Guflavo nel 1Ó56 paf-
sò la Viftola , c disfece Oarniechi il Cafteilano di Kio-
C3) Lahlin , città di tr.iffieo , cinta di mura e fof-
fe , di grandezza mediocre , con tm caftcllo in un alio
fcoglio iul (iumiccllo Byflrzna , in una contrada mollo
fenile c dcliziofa. E" la Sede del Palatino, d'uno Sta-
rofto, e d'un Cartellano , t contiene molte Chiefe, e
molli inonafterj, fra' quali v'è un Collegio de'ftì Gelui-
ti. Ne' l'obborghi abitano molti Ebrei, che vi hanno una
Sinagoga riguardevole . Alle 3. fiere ciie ogni anno fi
tengono in Lublin , eiafcheduna delle i]iiali dura un me-
fe, intervengono Mercanti Tedefclii , Greci , Armeni ,
Arabi, Rudi, «d'ogni altra Nazione in erannumero . (")
V'tì
n Li Fùn dlqpeftì Otti «a di qtoMB.ininictinB wgll unlad-
Aòia. ma al dt d^oc^ i tidona a pocAiCoù . IPccd IdbeI da LuUiao
■Tri la CSxA a Public iiipiii I» iiii al ^indpe Alillsdn A^dlo
CmeocìAI CM M Palmo , ■ gianllnt tMiItHWM . Ciaa Cam ma
colUn. a&m slantb» all'riiia£ di&taA) fin alh Viligla'
iiHm:xiyi G
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LAPOLONIA.
V i' il Tribunale della Polonia minore , ed in olire
un'altro Tribunale di provincia , e vi fi tengono i Co-
mizi provinciali, Nd 114° 'a fu accefa dà'Tarta-
li, ed in fcguiio fu per <jualche leinpo nelle mani dcT
RulTi. Nel 1447, e i6c6 fu inolio dann^iaia dalfiio-
co, e nel 1655 incenerirà dagli Svedelì. Fu pefa'dull
Svedelì nel J703 , e nell'iJMb anno vi furono de'0>-
mizi flraoriiinar; del Regno.
(4) Liikoie, citià piccola con una Staroftia conunTri-
Liindc ci Provincia, ed un Collegio delle Scuole Pie; e
Ji.-i/iiif, ciità piccola, ed alirc.
1. Pod/achia, o fia /'/ Palatinato dì Bids^.
Palatinatiu 'SieUtiffii. I Polacchi tolfero folio Boledao
V. qneda provincia a JacfchVtngo gentile, e nel ì$g6-
fu unita alla Polonia. I Lituani ebbero molte contro-
verlie co'PoIacchi a cagion di quella provincia. In cole
fpiritualì.è fottopofta del tmio al Vefcovo di Luzk .
Comprende 3, pacfi cioì: : DrachiiÀ , Miilnik, e Bitùk .
Miinda 6 Delegati a'Comiij del Regno. Si notino;
1) Jugiiliav, citià bella l'opra nn lago, denominata e
fabbricata dai Re Sigiiinondo Aiigulìo. V'c uno Staro-
fto.
2) Kmfiiin, città piccola, dove il Re SiglfinondoAn-
gufto mori a' 7. di Lu^io àel 1572. Vè imo Staiofto.
. 3> ^aliifyi città, che è dÌT(& nellR Vecdiia, eNiio-
va città. Nel 1755. ' abbmclò qtufi lutra la città. Ne|Ift
Città Nuora T'è tm cafldlo eccellente con ^wdinì Ini
regolati , appartenente al Conte Bremzki , c può chia-
marli ti Vérlaglics della Polmia .
4} THutfièin, città buotu fui fiume Narev con uri
bel caflello, fituato fra'marazzi in un luogo munito. Vi
fi tiene un Giudizio provinciale . Il Re Augnilo II. nel
J705. inftimì in qnefta città in memoria della fedeltà e
coftanza V ordine Cavallerefco dell' Aquila Bianca .
5) Suras, l^ifakie, e Brarnh, citià piccole, delle quali'
la prima e l'ultima baatio una Staroftia, e fono luoghi
«love tengooli t Comujj «d sa "lUkliitls dipnmQcia.
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LA POLONIA HT.NORE. 99
6) Siilik, citlà grande fabbricatv di legno, dove gli
EJirei fanno un jjran traffico . E' filata fui fiiimkijllo
Biala , che s'unifce al fiume Narew.
7) Dracbìzk , o Drobilfchin , città prcola fui fiume
Bug, con una Staroilia, dove fi tengono» Comiij , ed
un Tri[uin»[e di provincia . \
S) JUIflnik, città piccola fui fiume Bug, c«n una Sta- '
Tofìia, dove fi fanno i Comizj, e fi ha nti Ti^banala di
piovìnciai ed altre piccole Città, ' .
j. La Bji^a Piccola t o Stoffa
(Ruskie Woiewodft'JS-o)
lìioi pmiir] Ducili ; Ma allorcliè
ia a Sigifn
la provine
ae& che t
(*] Se Boa negli Dlilml tempi , fdaiw Gmnhnii ; polcM S. M. Inif»-
ncrì» . Regina AppoOolka SUag\ara ne pcefe tt , e rigntDl ,
all'imica Tua Carota con un Tcaicaco milKaio il da Lei , come dal
R; , e da'DeiHitatl dilla Repubblica di Ironia l'anno <77s- IXc^ra^iri
tiiembramsnro ci!e7e ne tice.a, addiiandone „ li' Riva delira d™[a Vi-
„ llula dalla Siielia lina di li di Saiidomiria ; c CuiiIIiti-,:!: diMi
„ S.m ; di li magdu ui>a tiiiea driita Ibpra Trjnt'pol a Zjmoytki ; di
veri froniìti^'della RullÌj''RoiraÌi^lcCTdT'nel"einpo%c'^^^ .luell'é"del-
„ !.. Volliynia , e della PoHolia) fino ni' conioinl di Sharat ; dì lì la
linea dwtta fili Xirfler, lun;a il plcdol luini<!. che diriJ: uu pimn
,. la pane della Palolia d«ia Kodlwi» i indi le folice rroaiicre delh
li TianGlruiii a II Pulì vquifltui in Potoob , gli fimuD «Aiti diU*
Pena atonl DUnnl della Moldavia.
Pei Una Tmuio d«l !■ M*no irff. la Cab AMt bt
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i) 11 Patfi >U Uiubirg (LwoxicskaSieiilia) TenaLem-
itrgenfiì , /ive Ltopnitifi4 , comprende
1.1) /ymberg, Icopolis , in lm};ua Polacca Lvov, città
grande, ricca, ed alla m.iniera Polacca fu fKcien temente
Jortificaia di Jegno ; fituaia fui fiurnicdio Peliew, ecir-
condala di eolliiie, e monti , d' onde può vederfi tutto
■il profpciM della citià. E' la Sede del Palatino , d' un
Arcivdtovo Cattolico Romano, d'un Vcfcovo Greco, e
d'un'Arctvclcovo Armeno ambedue uniti alla Qiiefa Ko-
mana. V'è tino Studio Greco di Teologia fpeculstiva ,
ed uti Collegio Pontificio di Cherici Regolari Teatini ,
die chiamanfi Millionarj della Sede V^>olloIìca nel Re-
^no di Polonia. Sonovi due Cafìelli, l'uno dentro, e 1'
altro fuor delie mura dì città, de" quali l'ultimo ifìtua-
to in un' alto monte , a cui lèrve di cittadella il Caa-
«nco foriilicato degli Zoccolanti . Óltre la magnifica
<lattedrale vi fono ancora altre Chlefc , fra le quali una
è K.Dffi, ed un'altra Armena, con de'ijcdii monalterj,
de' quali il più notabile i quello de' Domenicani , che di-
■cefi non aver fimile in. Polonia, ed in cui fi vcneracon
pariicolar divozione* ita* Immagine di Maria, un Collegio
aila PoJoria q.Jiilo poBfiion pH il TnmlO dtl.i;7!- filili ■IcJlia del
Bog da UltilL? , 0 Rojympol fina il Im^ , are dcEio fiurae cke dai
onfini delia Calliù, di minien che il Bog doren foimarc di li in-
sanii mia froniÌEt> Dininle di Solubrk fino al luogo , ore lafcii ■
deiri CodGiiì; oSt, pure alla Polonia' lutto il lerreno comprefo di
Moliycor.-e Em a CuiiTni. come pure i Tecriiori di Trstomii , c Ho-
ganow i al quii eSelro fu delintaia una Cana Geo£nilica dalH rilptiriii
.Commillirj Plenipoieniiatj . La Corie di Vienna ha tdlo ancht alla Po-
lODia tatto ti Terrlurìo anienuTD ita i Confini anelali , ed ima tinu
ilnua il di lima del ncchiu Sunofc fopia Vog)!"''" al Bue Ib-
ainDda 1 Confili deUi Eiaioflia da Rubbicala Hna al citalo fiume . I
CixiEnl iodind dal Trinaia di diiìfione , di U dal «mHime []cnu~
lui , c ^uul a Cocfazlm fi detetmiDatano aranti fiiu, a (jipaTice cop
lume la nOifaioiie della Vìllola, e diUGno al fiume SanjTOi quindi lè>
rnjo dcuofinnie fino at puntai incul attraTofal limiti del Palatinaio
L'jblìm ■ Cds UKota tutu la patte dd Palatloaio di Lublino con-
MBDia bt 1 Calibi debiìni scila Catla , s dctenninaTi dilli Villala 4
aome pmt la CiRà , o %ààai^ di Cafiniìi dirimpeiia a Ciaioria . All'
Ìkducid Dettali ceflioiu laOute di Viemia liceTeiie con la metl del Lo-
to ddtj Viflola nint le ITide clie tcnii quel Imi» few s'hhotÌ (^onàid,
AIts b liacn ut^bIihr per Ufuddiii All'un, c ddl'almietie.
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lA POLONIA MINORE. lot
de' fu Gefiiiti, un Ginnafio Accademico, im Collegi» di
Nobili, un'Armeria , un magasdno pubblico di grano,
due Sinagoghe d' Ebrei ec. Vi fi tengono i Comizj , ed
un Tribunale dì provincia . La città fa buon traffico .
Gli abitanti ibno di divetfe nazioni . Non vi fi trovano
protelbinci . L' Arcivercovado Cattolico K.onia[>a vi fii
eretto nel , e 1361, trasferito a Halitfchnel 137;
che ^erò trovafi ritorDato a Lemberg già nel 1^16. La
città fu afTediala in vano per due mefi da'R,uiri, e Ca-
facchi nel iSjS. Nel 1572 foffri un' alTedio da' Turdiì,
da- quali fi rilòattò con 80000 Talleri (clie ammontano
incirca a iSiSo Zecchini dì Venezia)- Ne! 1704 fu pre-
fa. per la prima volta d' aifalco da C.hIq XÌI. Re di
(1) Sidatfchcv città , Staroftia , e Tribunale di prò-
Cj) Giiniani città , prelTo la quale dopo ia morte di
SigifmoTido Augnilo fi radunò la Nobili j della RuQk,
e nei 1648 1' Efaci to Polacco.
(4I Sharov^ ci:tà nelle di cui vicinam.e nel 1646. ac-
cadde un' olìinato combatlinicnlo fra' Polacchi e fra'
Tartari, e Colacclii riuniti , culla perdita degli ultimi,
ciie vi l'crfero 1000 uomini, ma nel iegueiite giorno fi
fece un' accomodamento .
1) Ji />.if/c di Prftmis! (Prfcmiska Siemia ) dove
(i) Prfimisl città buona, con un calleUo in uno fco-
i;lio. Effa è (iruata in un terreno fertile fui fiume San,
ed è la Sede d'uà Cartellano minore , d'uno Starollo ,
d'un Velcovo Romano Cattolico, e d' un' altro Greco,
de' quali il primo è fottopoilo all' Arcivelcora di Lem-
bcti; , ed il fecondo è unirò alla Cliiela Romana . V' è
anco un Colles^io de' fu Gel'uiti , ed un Tribunaledi pro-
vincia , ed oltre di ciò vi li fanno i Comizj provincia-
li .
(lì J.ir()<Uv , città mercantile fui fiume San , dor' è
iin Collegio de'fLi Gcfuiti, e circa 100 famiglie Ebree.
(3) Rjtjchov ciilà, e cartello, dove fi fa unbuon traf-
fico , in fpecie di EeU di lino , ed ove è un Collffiìo
ddW Scuote PiC' In quella contrji^a diffliir«ii9.moltiT<<
<« 3 JcCt
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defchi , gli anienaii de' quali furono condotti in quefio
paefc dal Re Cufiniìra.
<4) Prfi<rmh, un luogo, dove è un Tiibunakdi pro-
vincia, Lanzul, féjkin, Krafitfch'in , Dombrowil, Draba-
hitfch , Lcfchaisk , WifuU dove fi fanno i Comizi di ijue-
Ho P.ilatin.iro , Diéirlfch , SfimhoTi it. fono piccole città
Ji quello Diflicno . Sfimhm è una poaclfione apparte-
iienic alla mciiia del Re , a cui appaitiene anco una
parte dellt ialine , die irovanfj in molli luoghi di quello
Palalinaio.
3) 11 Pacfi J( SaitKA (Sanozka Sicmia ) è per lo più
(i) SsnBzk , ciltà e caflella fui fiufne San , con un
Cafiellatio minore, Siaroilo, e con un Tribunale di pro-
vincia. Vi fi tengono anche i Comizi provinciali.
<i) Krofiu), Kroffcn, città migliore delle precedenti, di
buon traffico, lafciandovi i Mercanti Ungheri i loro vi-
Ili, ed altre mercanzie. IGdùiti vi avevano unCoUcgio;
ed altre piccole Città ,
4. 7/ Facfe di Haìitfcb ( Halizj,a Slemis )
La li cui parl^ di Sn;' oft , fiinata fra il fiume Nielier,
c la Mo^i-: c!i:^m.;li Poh<iia . 11 Nieacr vi nafce.E'
COir)[io)lo .'-'Dilli-i-'i-.i di Ilùìlj'ch , TycmkirU , c ICot/o-
mia, e manda 6 Delcg.iti iie'Comiji del Regno. (') Vi
IhV.tfch, ó-Ak iul Nieller con un Calldkno , {a.
citta grande aiiiicainaiie , l'amofa , e la capitale del Re-
fino di Haliifch; hn pcrlò molto del fuo antico fpleiido-
rc. Nel 1375 r Aicivtfcovario di Lemberj; vi fu trasferi-
to , ma vi rimafe poco tempo , clleniio certo , clie nel
J416 già eia ritornato in Lemberg: V'è un Callellaco
minore, ed uno Staroflo . Vi fi teogono i Comiij, ed
un Tritnuiale ii proTincii. V'è una fdina.
3} Brtfait, citili ben popofaù coa im cafteDo fenifi>
■ ■ caio.
CI Qitfo M« t ftns occopan dilla Cifii.d'AiiAifa< -
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tA P0L,ONIA MINORE. ]0J
«ato. Nel i£gS. i Polacchi v'ebbero un'accampamento.
(3) Saiatiit , città fui Sams Prutfa , è la Capitale di
Pokiaia, dorè fi fa buon traffica ,,c molt' altre pccoie
«ittà.
S. Il Faeft di Cbthn ( Cheiraskì Sicmia }
Confìlle ne'Diftretti di Chclm, e Krafioslaw^ cmaada
a. Delegali ae'Camz] del Regno. Comprende
CO Cbclm, cixik con un Vdcovado; il Vefcovo però
non rìfiedc qiii , ma in Krafnnsla'j/ , ed è foggetto all'
ArcivefcoTO di Lcmbcrg . V è anco un Vefcovo Greco
riunito alla Cbiefa Romana , l'ottopofto al Metropolita-
no di Kiovìa , con un Collegio delle Scuole Pie . La
ciità ha un Caftellano , e SiaroHo ; e vi fi tengono ì
Comizi 1 ed nn Tribunale di provincia .
(1) Kyifimhw, la Refidcnza del Vereovo di CheJm ,
con ima Starollia, lii.i^ta ibi fiume V
un Tribunale di provincia. L'Arciduca MalTimiliano d"
Aulirla nel ij88 fu qui tenuto prigioniero, dopo cbeda
Zamoyski era llato battuta e corretto a rcuderii Bitf-
chin fii' confini di Sìlefia.
6. Il Palatimtó di Btlh CBelsbie
■Woievvodftvvo )
Palatinaius Belccnfis.
Contiene i Diftretti , o Po'afiaty di BtUs , Zjtiufcbvw,
Buiky HorodU, e Crakfielz. Vi fono
I) Belli, città ampia , la Setl^ del Palatino, d''nu>
Siarofto, d'nn Caftellan maggiore, de'Ccuiizj , e d'un ,
Tribunale di provincia.
a) Biisii, e GrabowUK, città e luoghi di Tribunali di
provincia con Starollia .
3) Lithatfchow , la Sede d'un Cafteilano minore.
4} Haraàln , cittì piccola e Staroflia fui fiume Bug,
dove fi tiene no Giudizio prorìndale . Nel 1413 vi ni-
xoaa i Cooutji ne'^iuIiiLitVHB fimaa dicbiaitil^u*-
C . 4 - li a'
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J04 LAPOLONIA.
ii a' PoUcdii in riguardo alle Le;;';! , ed alle Cariche ,
molte delle loro famiglie tiiron niikliiate fra le Polac-
che, l'inlcgne d' aivibciiue iUinirono, emolic akre rofti-
ludoni vi fi fecero, che rilgiiardar') i Liiii:ini .
5) Jaw^yÌE, o Samcfidi, e Samoijchlfchie , cilli e for-
teiia , piantata dal famofo Gran-Canccllicre Giovanni
Samoiski, adorna d'un Duomo riguardevole , e d'alcu-
ne altre diiefe , d'una Univerlìtà, ch'è andata motto
in decadenza (di cui il perpet-uo Cancelliere i il Vefco-
vo di Chelm) d'un Monte dì pietà , e di privilegi coQ-
fiderabìli. La fortificazione della città h in <^gi di pa-
cò momemo . Il padrone della città chiamali Principe
dt Samoflz , e la poflìede come un Majorafco . Nel
16^6 il Re di Svezia Carlo Giiftavo tentò invatK) d'im-
padtonirfere ; ma nel 1715 fu prel'a all' improvvifo da'
6) Fawa, cilù piccola, dove nel Io Czar Pie-
tro I. fu per 3. giorni accolto dal R£ Augufto li,, e
nel 1711$ vi fu VD coDgreCfo fra' Deputati de'Gmtéde-
rati, e delle Trtjppe SÌàToiK ,• ed altre -piccde ,città di
pcco conio.
7. Toàolia'
E' nn pacTe molto fertile , gi& fiu da' tempi antichi
«{fO&O dUe Ireqncatl JncurCotii di popoli r.ipaci , che
fpcfle volte le hanno dato il guado. Le razze de'Caval-
li, e le Italie 4e'bovi fono molta confiderabili . Gli abi-
tanti Cono gaerrìeri. Ebbe prima il foo proprio paca .
N^- lecolo XIT. £1 ^an contro verità fra' Pdacchi ', e
Lituani mionw al pofièflb dì quello pae& , die 'finat-
menie nel 1569. & unito alla Poloni* nelU Dieta di
Lublia. CooCflc in due Palatinalì.
I) II Palalinatti dì Paioli» ( PodobUe Woiwodllvo>
PalatinatiB Podolix, che comprende i Dìftrettì ììKmH-
■luttz, LMiifcbew, e Tfettrmn^i. Manda 6. Dd^tì
ne'CcHnjzj dd Regno. Si notino
{ì.)-.iatm>ùait PMfU, Camenecum PodolÌR, la capi-
tale , con un cafteUo &rri6cato più daHa nativa, cha
dall' arte, finuto lòpis suo figgi»» e flumUO ne* tem^
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?A voloyì.: MINORE. lo;
]i\ù remoti una buona loriu^za , die i]uanlulHit:e mollo
ilcieriorata , nondimeno e la miglior fortezìa della Polo-
nia . Di ià dalla medefima korre il hume Smetmich ,
clie sbocca nel Niefter. Rivedono nella ciita un Velto-
VI) Romano Caicolico, ed un altro Armeno, un Palati-
no, Gaftcllan maggiore , e un SraroHo, V e un Colle-
Ejlo de'fii Geiuiii, e vi ii tengono i VjOmiKi, ed un in-
Ululale di provincia. Il Vefcovado Cariolìco vi ebbe It ■
Tuo principio nel 1375' Nel i6^i. la fortezza fuanèdia-,
ta indarno da' Coiacchi ; ma nel ii$7z. fu Ibrrata da'
Turchi a tendeiG, e non fi) refiituits .{vou del 1699,
nella pace di Carlowiiz. Vicine» vii U Fiuti. diHa Tri-
niti con guarnigione.
(i) Panewxf , fortezza vicina a Kaminieta , die nel
ifoi fii airaccata in vano da'Turchf>
(3) Latitfcbew città, con ua Tribunale di prorincit >
« con una £taioftia,'e molte altre piccole Gttl.
1) S PaUtinati df ArMcIurf Bi^avcUe Voievodft.
} Palatinuns Bratilavienlis , conlifte ne'Diibetii, a
&i Paviatj di Br^tzlaw , K/mte» , e Swiwtgfod , dove-
rono ' . ^ _
(1) Bratxlàw m& dc|^ia citti fili fiume B<% , la Se-
de del Palatino , e d' un Caftellano . (Ha anco il nome
di & Peten Stadt ( ciitih di S. Pietra ) perchè porta 1'
iminagine di qudlo Santo netta fiu atme • Nel j£j4 fu
peù da'CofaCchi.
(X) Wifàtta citti fid fiume Bog, dora fimo ona Su-
roÒia, i Comizi, ed un Tribunale di ^rovinda, con un
Colico de' in Geliiitì . Nel 16^0 11 fiirtxu battali i
Coftcelii.
(3) Sfimgnd la Capitale d'tm Diflntio.
(4> Ttrgtfiitxa, cttù piccola fu] fuune Siaucba j dw
sbocca nel&ig, o fia Bi)g; rien denominata dal troffi*
co , die in quéfto hu^ , fìnuto fit' confini , lì faceva
prima co'CoIaedu Saporogi , che on fi fa co' Nuovi-
Serv), die lòtto il Dominio Ruflò aitano in qwfia evo.
nada, e molie aliiv Cittik pìccole-
8. il
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8. // Fa/atinala dì Kiovìa.
( Kijowskie WoiewodftvB'o )
Oi'c lina parte della così delta Uirania , dell.i qua-
le, come anca de'fuoi abitattii fi è data h dcrcrizionc
nella RuOìa. Ne! J$6g Kiavia fu' unita alla Coion^i ài
Polonia; e quella ne! i66J nel Concordato J'Andriiflbw
ne ceiiù m perpetui alla Ruffia la parie lltiuta ài là dai
fiume Dniri:>.':- , hilkiTi; ni' Cul'.i celli , die l'abitavano :
la ijual cclli'jiic l'u oiik-rniiiii ntl ifigj , talmeiiie die
anco la citl.t di Kuiia fu dd ti.llo ceJi.la alla Rullla .
Alla Kiovia Pobccs apparreu-ona i Diilrtlii di ój/omi-
tr> . e Or.-t,!fd,.^ Manda ó Delegati ne'Co:iiIzi del B.C-
con una Staroilia , dove ili tCQipu di pace 11 icngooo i
Comizi di provinein .
a) Owrnilch, ciità con un Tribunale di piovinciii , eoa
una Stai'ollia, e con una Badìa Greca «iell'OnliiiB AtS.
Bafilio riunita alla Chiefa Romana,
3} Krilaip, citià fui iiiiiuc Talzinin , che in quella vi-
ciiiania sbocca ììcI Dnieper .
4) Biiroailfch , ciiri liil liunie Dnieper dove nel 1658
i Cosacchi furono rinchiuri da' Polacchi , e forzati acon-
fegnar nelle mani di quelli il Generale Faolucco, con 4
altri Generali del primo rango.
iCtfjUn, città fui fiume R.olf , tbndau circa l'anno
i;8i dal Et.e Stefano.
6) Karào^, città con una Badia Greca dell'Ordine ii
S. Bafilio , rìuoita' alla Oiìefà K,DiDina . E finalniEnia
aipIt'alEre piccde Cittik.
9. Voihima.
i Wolynskic Woie-Jfodftwo )
E'una provincia fertiliUima . Gli abitanti non poflbno
cónfumare tutte le loro biade . Ne' bofchi . tropanfi il
EUvfinarino falratico, gli. Sparagi > ed altre erbe, che a
pena
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lA POLONIA MINORE. IO?
pena C diflinguonci ila ciucile che lì [nanuno colle ma-
ni . Nel 15*9 ne'Comii] di Lublin la Volhinia fu unit»
alla Polonia . Nel jtfi8 ^a' Tartari furono condoni via
fchiavi 30000 uomini con altro boitinu . Qijella ,PalatÌ-
mto comprende i Diltrecci di Liuk, WoiiUmiers , e Krft^
-mmitKy e aandt.ó Delegati ne'Comiij del Kegoo.
1} // Difhttto di H.rftminietx_i dove è
(1) Krfiminiitz , città fui fiume Ir'wa con un caffel-
lo fituaco in un alto fcoglio. V'c tina Siaroflia con un
Tribunale di provincia ,
<i) Wifnawiilfcb , città e cartello , che porta il titolo
di Ducato .
(3) BafiUa , Krufikv , e Conjiantìnav , città fui fiume
Slutfch .
(4) Siriitfcliew , e Xodnia, cittì antidie . Nella prima
fi venera ntìia Chiela de'Cacmeliiani una miracolofaim>
macine della Madre di Dio , a cui nd 1753 con gran
pompa fu impofta ima Coróna d' oro, mandatari dal
Papa . '
(j) Korifibttz, Kfwiahil, OUnfik, Strmolrita , e JW.
rope!, fon piccole città fui fi[:mc Slutfch. ■
(6) SaiiaiP, città fui fiiiine Horin , die infieine col Iho
lerrirorìo porta il titolo di D:icato .
(7) OJlro^ , cilr.ì fui fiume Korni , l.j Cipiiale d' un
Ducalo dell' irtfffo nome. I fu Gdi,iii ^ì sviavano un
Collegio , e v-è anco un Co!lt-b lii Nd,:;ì . La coiì
(ietta Ordinazhne, o fia il M.ri^^:or.i!o di Ofira^, coiiiprcn-
de qiiafi tutta la Volhinia, ed e mollo fèrtile . Tempo
fa cofliruiva i:n Ducato dìfllnio . L'ultimo Duca d' O-
ftrog, di nom; Januffius, fece ivA 1605 un Fideeomrail'.
fo in prò della Repubblica, c le fece regalo in perpetuo
di tuiie le fue città , e villaggi , cor. patto però j che
non potefii.ro mai aiicnarfi, nè diviileifi. Della maggior
parte di ciò, che rendono quelli Beni, già da 15* anni
in <juà raanrengonli 5 lino a'tìoo foldati pef il ferviziCi
delia Repubblica, e quella ufaoza è fUca» confermata da'
Deercii di fette Diete del Regno. La Repubblica a più
Digitiz"9di)y GoOgle
Magnali del Rcj;no ha rfaio in ieudo quelli Beni , e 1'
ultimo poflefforc de' raedelìmi è il Principe Sangusko ,
Marefcisilo della Corte di Limania . La Corona però
s' è riferbaia U i^iiirildizione Miliiarc , Civile , e Terri-
toriale di qneflc PoIìelTLOni . Qiieflo Principe nel 1754
era incenzionalo di ridurre quelli Beni della detta Or.
dinadone , onde nacque gran tumulto . Il Re ordinò ,
che fi lafciaàno le cote nello Slato in cui /i trovava-
no, fino a'Comiij del Regno, i quali poi fiiron condot-
ti a fine a. cagione di quella conitoverlia . Perciò in je-
guico d'un» rapprefentanza di 36 Senatori fu dato ordi-
ne dal Ke , che i Beni della detta Ordinazione lì dciTe-
ro in lAinininilhaziane , ed a quello line ii Re ordinò
una CommilSone , ed Anun ini Aras ione . De' 10 Coramif-
farj ognuno dovea annualmente ritrarre dei le Rendite del-
le mentovate pafTeirioni iiooo fiorini di Bolonia, vale a
dite 6Si 2^ccnini di Venezia in circa , ed o^uno de' 5
Amminiftratori ne dovea godere 3ooo, che fono 45$
Zeccbini incitca di Venezia ; Al Principe Sangusko (fo-
nano fapxù 100000 fioiini, che corrl^ondono all' in-
circa a 5481 Zecchini di Venezia , e do che ne rimata
rebbe , dovea nundarfi in cullodia ' V«rià?ia . In- qu^
fio Ihto U detta Ordinazione rimafe fino al 1758 , nel
quale il Principe Jantu Saoeusko fu rimeOb dal Re io
pofleflb di quelli Beni cogli- llefli Diritti, cbe godempcr
1* innanzi.
(8) iMtliiiftl, cittì piccola fortificata- fid finrae Ho-
rìn, dove da Gio7utni ùltimo Dnca d'Oflrog fu fidibri-
cato un Convento ligoardevole di Zoccolanti con uni
Qiiefa.
(9) Dkìm, cittì' ^iifini> Ibi fiume ìtv* . Vi una
Badia Gnea dcU' Ordine, di S. Balìlia.
À) ii Difetto Ji Lutjt, dove è
/i) Lm^k, lat. ZjKems , la Capitale di Volhinia &1
fiinie Stir , o fia Ster con un caflello , abitalo dal Ve-
''fcovo di VolhioiB , eoo un Ctdlegio de' Ai Geliiici . In
cittì v'èoa Vdcsvo Greco rìunlp alla Chielà Romana,
n
8le
LA POLONIA MINORE. 109
il quale pretende la ptecedenia fopra gli Arcivelcovi di
Poloilch, e Smoleiuko , e nelle Ibriofcriiioiii jiiibbUche /
fi dà il titolo d'SxanU totius Jiijjis . Vi li icnjjuno i
Comizi, ed un Tribunale di proi'iiicia . Nel 1429 vi fu ' '
un' ASiniUea ri^iarderole , nella quale camparirono 1'
linperator Sigifinondo , due Regi , ed altre peilbne di
rango ^iacipelco. Nel 17JI abbmciò U maggior parte,
(i) Tfiiartariih, città e callello.
3) Il Difiretto di W/odfimiers , dove è
WladfimUrs città fui fiume Bug, Rcfidcnia d'iinVcfco-
vo Greco riunito alla Ciiicfa I^omuna, Ij cui Diocefi c
ampia , c cIk pretende il ratino innanzi agli Arcivelco-
vi Greci ili Polotlch, c di Smolensko , e nelle patenci Ci
nomina ProtolhiomKs MtIriipalU Kiovirijis . Vi è un Tri-
bunale di provincia , e vi thhi origine la fondazione del
Vefcovado di Luzk.
(4) Olyhi città bella , e cartello con un'Accademia ,
im Seminario, ed una Collegiata . E' l-i Capitale d' un
Ducato, che come Maggiorato appartiene alla Cafa de'
Princìpi Radzivil . Nel, 17;! fu molto danneggiata dal
^nvKwmc ■ In qocllj pForiiKia Romifi aimiiri k qiuttia Bwlle Gre-
à^^^Dnmm, SMfiUti, MiiU , e Dmhdiali , riuiiiic iIEi QueTi
10 II P/tlatinato di T fcbernkbovv .
Fu ceduto la ma^or parte dalla RulTia nel i6ì6 ,
ti ora non comprende altro , che i Diftreiii di Tfiitr-
nkhow , e tiaw^eà , con quello però, die le città, on>
de quelli Difiretti fon denominati, fono della RulTia. I
Onnig di provincia tengonfi a Wlodfimiers , e in Voi-
faioit. Vè un Palatino , con un Cartellano maggiore ,
c due jSiaioAi. Manda 4 Delegati a'Comizj del Regno.
IH. •'
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LA POLONIA'.
HI. IL GRAN DUCATO Dì
LITUANIA
5, I. La LilKanit dagli abitatili chiamata Hilwa fu
prima un pacfe ripieno di bofclii, e poco cqltii'jito . Ma
dopo chefiiUo Si;;ilmoniio I , e flioi liicccfiòri fu mclTa in
ilato più tranquillo , i bolciii fi ibnotlimimiiti , ed i levte-
ni più coltivati. Rende gran copia di Cciicri AkaliiiE ,
di biade, c panico. Vi fi fanioo del midi; , clic vi è in
abbondanza , delie bevande tnoito faporitc , come fono l'
Idromele , il Lippiii , c Mailitiieck ; Ottime vi fono le
praterie , e buono il befliame , e la lana delle pecore è
fjniUima. La pelea è di grand' utile a cagione de'rool>
ti laghi . Nelle felve trovanfi orfi , inpi , cignali , to-
tì falcatici, C in Latino W ), capritioli , ed un nume-
ro ftraordinario di francolini , Ma per buono che (ìa il
paeie, l'economia però è cattiva. I migliori campi fi ve-
dono incolti; il fieno marcifce fu'prati ; ed alle feke per
irafcurateiza s'appiglia il fuoco . Tunì i viveri vi fono
3 prcrzzo viliffimo . Il danaro però v' è icario , e per ciò
vi fi pajja il 10 per joo.
5. 2. La Religion dominante è la Cattolica Romana ;
Vi fi trova però gran nuraerodi Luterani , Calvinilli , E-
brei , Turchi , e Sociniani , ed i Greci vi hant5o fopra
lutti gli altri Diliiilenti molte prerogative. II p.iefc , non
ofiante la flretia unione colla Polonia , ha le lue pro-
gne Leggi , Cariche , ed Annata .
5, 3. La Storia più antica di Lituania èofcura, incer-
ta , e favolofa . Ebbe i fuoi propr; Duchi , clic fpcITe
volte hanno gucrrej-giato co' Polacchi , e Riilii loro con-
finanti . Ringoldo, che vifTe nel fecolo XIII. fu il primo
a prendere il liiolo di Crandma , L' antica ftirpe de' Du-
chi s'ellinfe nel Duca Volilinil;. Vetlo la fine del feco-
lo XIII. !-'ilcr.;s di 5ampi;i;ia ottenne il Granducato;
i! di cui pronipote Cìa^eiai-.c chicle in matrimonio la
Principefla Edwijje, figlia del defunto Lodovico Re ài
Polonia, e Ungheria, incoronata Regina, promettendo
d'abbraccifuc infitmc con pxoa il filo popolo la VìAm
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CRANBUCATO IH UTUANIA . Ili
Crilliana, d'unire la Lituania alla Polonia, e diriaoiui-
liare al Regno le perdute piovincic. La propofiiionc
plachile a'Polacciii, II Granduca invitalo per meizo A'
Alti bafcj adori pubblici, nel 13S6 arrivò a Cracovia, vi
hi baHHzato col nome di Uladislao, e fpofatofi colla
IvCgina, fti incoronato. Nell'anno fcguenie ritornò in
Liiuania, abolì l'amiche ftipcrftizioni , commoflè molte
migliaia di perfonc a conTcriirfi alia Fede Criftianai
fondò il Vefcovado di Wìlna, ed introdufle l'ufo delle
cerimonie Eccleliaftiche . Ntl 1391 fece AlefTandro, o
ila Vitiold fuo parente, Granduca di Lituania, fenia
pi^iudizio pelò dell'unione fatta colla Polonia, rifèr-'
vandofeDc il Re l'alto IDominio. Nd iipi l'unioDe
della Lituania fu confermata ne' Comizi Frovincìftli eli
Wiìai per aieizo d'unlnflrumento in icrìlto. Nel
il Granduca tolfe a' Cavalieri Teutonici la Ssaogi^.
Hel 1413 ne'Comizj Provinciali della pkcota città di
Hrodlo ì Lituani fiirondidtiatati eguali a' Fokcch {.riguar-
do alle Caricbe, ed alle Le^t, molte famiglie Lituane
furoB mifchiaie fra le Polacche, è farmi d'ambedue
furoo unite. Fu in oltre ordinato, che i Liiuànj doref-
feio ricevere il lor Grandaca dalla deurminazitìne del
R>: di Polonia, e clic i Polacchi, motto il Re fenza
prole, o feiua eredi, inlienie co'Lituani dovefiero eleg-
gere il Re. La SamogÌEÌa abbracciò la Fede Cfiiliana,
e vi fu fondato nn Vdcovado con alcune altrt Cariche
Eccl«fiafl(clie. Nel 1499 fu rinnovata l'alleanza fattt
età nel J41J co'Lituani, aggiunge>idovÌ ancora quefls
dìchiarazicue , die né ì Lituani poieflèro fccgiiere un
Granduca lènza iapuia de'Pòlacchi, uè i Polacchi un
Ite fenza i Utuara. Nel ijtii i Crocifnì f<^etiaroalì
con quella pane di Livonìa, che loro era rlmafta, at
DcBninio del Re dì Pol<»iÌa come Granduca dì Lituania,
ed il nuovo Duca dJ Ctvlandia divenne vallìdlo'dl Litua-
nia . Nel 1509 ne'Comizj del Etegno teittiti da' Lituani
c Polacchi in Lublino, il Gi^nducato iì IJtiiauia &t
talmente unito alla Poloni* , che ambedue diMniiero
mu RepuhUica, e fi^gettì a un medefimo 1^'ncipc, da
eleggerli nella Polonia da^amliqduc i pofoliichc i Coiniq
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IJl LA POLONIA.
de! Regno da farfi in Polonia , fi facciTcro leraprc nella
città di Varfavia; che ambidiie i popoli aveffcro i'iftei-
fo Sènatu, e la ilefTa Camera per i Delegati, e che le
inoncie d'ambedue fofTero d'cgual valore, e che le al-
leante , Truppe auliliarie, ed ogni cofa fra loro fotìe
comune . Oltre di ciò furon afTegcaii a'Con lìgi ieri e nobili
Delegati Liluaiji i luoghi fra gli Siati di Polonia, e
netrillelTo tempo la Livonla, cui iin allora i Lituani
foli s'erano appropriata, fu unica «1 Regno. Nelle Leg-
gi del Regno latte nel 1673 , 16,77, c 16S5 fu ftabilito,
che ogni tettA H^eta del R^m & tenelfe * Grodoo ,
eccettuatine i Comizi del jEUgoo , delti di convocazione ,
d'elezione, c d' incoronaiiooe . Nel itfj? i Diritti della
Polonia e Lituania furon fatti eguali.
£.4. La Lituania è divifa alprcfeule in 9 Palatinali,
che fecondo iliaago loro Ibno jfegueniì: IPalaiinati di
VOm , TrM Trxià , FoistfzA , Novogrodek , VCitefisk , BrftsiK ,
i^kUsUw, Minsk, e di Uvama. I due primi colli-
tttì&ono la £itmii4 Pr^n (Litwa Sama) ed i 6 fe- |
giKDti compoo^no la SK/Jia Ulama ( Rus Lite'grska )
Lt quale fi liiddìvide in Riiffia Bianca (Rus Biala ) che 1
comprende i Palatinali di PnlTzt, If'ittiik, M^tltw , e
Minsk; e in /fi#d Ntra ( Rus Tfehama) che contiene
ilP.ilaiinatodiNo"gTOgn>deifcliik, ed iDiftretli àiRfetfibj
e M/firshi; c lìaalmeuie iaPoiifia (Polefie) che compren-
de il Palatioato di Brfiik. A quefti Palatinali s'aggiuiv
goDO il' PriaciMto di 5amogizia (SmuiJs in lingua Po-
lacca, oppnre Klieltvo Smud^ki ), ed ilDiicato diCw'-
lìaiii*, eh' è tu fèudo di Polonia. Ogni Palaiinaio divi-
deli in Pamidtj, 0 Diffnni; ed in ciafcun Palatinato ,
v'è rìmafio indizilo un tratto di pade., die lordinarìa-
meilte è fittuia ne' coutomi della città principale , e che
quali coftitnilce il Palatìilato Proprio. Sonovi iaoltrencL
la Lituania de' Principati particolari, goreraati da'loro
propri Principi; queOifooO Sluei, Nitfvvitfeb ec. DcTcrì--
Tiamo dunque li Palatinatì con le fde Citcà, che daiw
OD il nome »'rifpcttivi DìftrRii ài cìafcoa Palaiinaio.
I. U
Digrtized by .Google I
LA ItlOAHIA MOm».t 'iti ■
I. La Lituaaia propria, Litvva Suna,
che comprende
i) II Palaihuta a mfiM ( Woievodftvo Vilentki)
Palatinaius Vilnenfii, che manda 6 Delegati ^c'Comiij
del Regno. V appartengono:
(I) WHm, mida, mino, l» Opiialc del Graniiicato ,
e la Sede d'un Palalino, e d' .mCaftellan maggiore , fui
fiume Wilia , dove il fiume Wilika a quello fiume s'
unllcc- £' in iiii^i >yiiirr;iiu niiiniiiiiia . iiipramol-
le colline ; è molto !;rande , ed ha due gran fobbotglii ,
detti jlatokolU, e Rudiifckka. Nell'amico e rovinato ca-
rtello Regio v'è I- Armeria colla faì.i de] Tribunale, ed
in faccia vcdefi la preziola Chiefa del callello, fabbrica-
li nel ij86, che conlèrva un ricco Tcforo, e contiene
la magnifica Cappella di marmo di 5. Gafimiro , di cui
la caffa d'argento, dicefi pefare 3000 libbre. Nella cit-
tà iroranfi più ai 4UuiieiL', ira le (juuli una Luter.ina ,
ed un'altra de'Calvinifii , una Sinagoga d'Ebrei, una
Chiefa Tartara, ed una Greca, e l'altre fon Cattoli-
che . Senza mentovare i facchcggiamenil , che la città a'
tempi più remori ha foUeni, cioè nel itìio, e 1655 da*
Rulli, e ne! 1737 da un'incendio: cffa nel 174S perule
per un' abbruci a mento fpai'cnievole Chiefc , la Sina-
goga dc^li Ebrei, 15 palazzi, 469cale di pietra, fpeda-
li , cafali , bagni, monafterj , e mulini, 146 bottegne di
merc.inti, e di fpeiiali, e raoltiilimi magaiiini e fonda-
chi; e nel J749 altre 6 Chiefe, il palazzo del Magìfira-
fo, S palaiii, e 777 altre fabbriche di pietra. Co"a fo-
la Cappella dì S.CalLniro abbruciata fi fon perfi de' mi-
lioni . Un nuovo incendio del 1760 cagionò la perdita
di molte Chiefe, raoiufleri , e cafe . II Vefeovado di
quella città fit fondaco nel 1387. V'è anche ilCapitolo
del Duomo, t vi fervono molo Uienci , e freci. LUtu-
verGtà fondata nel 1570 dal Vefcovo Valerìano Schus-
kovski Prorazevi», e confermata nel 1579 dal KeSte-
fano, è nei-CoU^io AiS&x Gefiiiti. Il Vefrovo è< Can-
celliere penatilo della medefima, e v'è unito un Colle-
de-Nobili . m CoUcsio ddle Scwrie Pie; ed
Nm. Xm, ■ H un
■ . N
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JI4 L A P O L O.N I *
UDO Studio Greco dt Teologia IpecuUiivt . Il ffindiuo ,
delio del TnbuDslc,-Ìnc(»iÌDcia ini nelU lècoadi fettt-
lattM dopo Pa^ua, e dura zo lettìmane;. dopo il quale
i Giudici riiìra,nli aNovc^rodeck, e Mintk. Vi lì tengono
inoltre i Qxnizi, ed un Tribunaledi orovinda, conuna.
Staraftia, dipeódente dal Palaiino. Il Ma^ftraw dibe .
un fango eguale alla Nctnlt^ nel ijtfS per un privile- 1
gio del Re Sigifinondo Augulto; e perciò i figlj de'Ma-
gillrali pofTono poflèdere delle Tenute di Campagna . |
^^ndovi gran numero d'Ebrei, cdi Maomeiiani, nel-
' la Teniniana vi fi celebrano 3 fabaiì . La ciità fa buon
iratSco, e manda le fue barelle Ano a Konrgsberg. Fu .
fabbricala net 1305 dal Granduca Gedimin.
DuUvItì città del Principe Raddvil.
Liia, città e csilello, ove ienì;onri i Comtzj, ed
un Tribunale di provincia , con una Starofila ■
" (4) Ofchmana città, dove fi fanno i Comi], ed tut
uii Giudizio di provincia con una Staroftia.
(j) Bra/law la principale città ampia, litnaU un
lago. F la. Sede d'una StaroAia, e de'Cohiiii, c d'nna
Badìa G.-cira dell'Ordine di S.Bafilio, riunita allaChie-
fa Roma ia.
(6) La città di Wilkpmiirs fui fiume Swienta , con una
S;aroftia; dove fi fanno i ComÌ!j, ed un Giiiiliiio di
piosincia. Ve un Collegio delle Scuole Pie.
a) Il Palatinato di Troki (Wodiewofts'o Trokie>
Palatinalus Tiocenfis, che manda S Delegali a'G)mizj
del Regno, e comprende:
(0 Troki, una città ampia, fabbricata di legno in
me?70 a'iaghi, con due caltelli, la Sede del Palatino , !
e d'un Qtuellano. Nella Qiiel'a parrocchiale, v'è una
' cde6re immagine di Maria , e vi fono, inoltre due altre
Chiefe. Vi fi tengono i Coraizj, ed un Tribunale di
provinci.i, e la Siarollia dipende dal Palatino. La città
iii fond:iia nel 1321 dal Granduca Gedimia. Nel 1390.
fu abbruciar.!, c nel itìjy fu rovinata da'Ruffi. Fui
frjma la Refidcnza de' Duchi di Lituania, che poi fili
trasferita ^ Vilna . Vien anche nominata Kiu-Trock per
diftu^rla da M-Tra^^ ch'è ua TillRg^, circa dna
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LA LITUANIA PROPRIA. Ilf
m'i^Vìa dìPiinte dalla citù, duve c una Badìa de' Bene-
(^) Olita , appartenente alla menfa ild Re . Net
dìftrello di Olila v'ha anche la piccula Ciità di Cut-
vani in una idta lui fiiime Schclcliii|-]je , i» miglia,
diAante da' congni di Piullia ; abitala da izo ^miglia
Criiliàre, e ;oo Ebree, die fanno un commercio aflk!
eReCo . Appartiene alla cafa Sapieiia, che polTiede anco
la Signoria di Kirfia n miglia diftanie di là.
3 Biffi , città piccola del Principe Radiivil , con 3
Oliefe , una Cattolica, l'altra Luterana, e la terza
Calvinifta. Nel 1Ó25 fu prela d.-.l Re Gnllavo Adolfo.
In vicinanza di <]iiefla città trov^f, gran numero di
buche, derir.->nti da'terreni fi^rofciidali , che hanno di
circonferenza 30, 40, f.no a' 60 paiìl; ell'è fituala
nel Palalinato d'Upii
4. Kom"ia, o Catun ; città triediocrc di traffico, (i-
tuata ove il fiume Wilia sbocca nel Kienien : E' celebre
per il buon idromele, e l'altra bevanda, detta Lippiiz;
ù abitata da molti TcdefchI . V'è tinoSrarofto, un Col-
Icijio de'fu Gcluiti, con una Chiefa magnifica, e gene-
ralmente contiene lo Chicle Carroliclic. con un» Lutera-
na . Vi fi tengono i Comizj di provincia . Riirovafi nel
Diftretto di Caven il
frUitmber^ (monte di pace) 6 mijjlia dillanie daK»-
Wno nella lelva , fui fiume Wilia . Su qucfio monte v'è
un celebre monaftero, abitato da'i4 Romiti dell'Ordi-
ne Camaldolenie . Qtiefta magnifica fabbrica eretta nel
1674 importò circa 8 Tonnellate d' oro ( cioè incirca
4J+JO Zecchini Veneziani) al fuo Fondatore Crilloforo
Pai, Gran Cancelliere di Lituania, Non è ftato in que-
lla fabbrica rjfparmiaio il marmo. La Chrcfa nella fof-
Jitta e cupola è adorna d'eccellenti pitture a frefco, e
d'aliri quadri originali de'maeftri più celebri. V'appar-
tiene un Diflretto di 300 contadini. Il Fondatore vi è
Xepolto colla Tua eonforie.
5. Croim, città mediocre, e fabbricata fenza regola ,
che ciò non citante è la nitore di Litua nia ^^ ^o la
eftlà dì Vilna. E'>lÌnutH fui iiuine NienuB parie injin
H 1 uim.
Digitizsd tiy Google
monte, e parte in piano, ed è circondata d'altre mon-
tagne. Il Camello antico , cinto d'un foITo profondini-
rao, i rovinato, di modo ebe non più d'una fola ala
ti* è abitabile. Il epitelio nuovo, fabbricalo dal Re pre-
fente (i) è grande , bellp, e ben re^,ohio, divifo in x
piani' La fala grande, l'appurtamenio dd Senato, -e. Ik
Cappella, fon le piti belle fabbriche. Ndia piaua del
Caftello vedcf. U bella cafa della Ca.icclleria. In città-
trovanfì g Cbiefe Cattoliche, e due Greche, con uak
Sinagoga d' Ebrei fabbricata di pieira . ti Collegio de' fu
Gelìiili ha una Chiefa magnifica, ed è bella ancora la
Cbiefa Nuova delle Monache Carmelitane . La Badìa Gre-
ca deU: Ordine di S.Bafilio è riunita alla Cbiefa Eloma.
na . Il Palazzo del Principe di R.adzivil e una fabbrica
valla, come è bella quella della cafa Sapieba ch'è fui
mercato. Il mercato, la ftrada, e la piazza del caAello
fono pulite, e laUrlcate, elTendo l'altre Arade però mol-
to fporche, perchè non fono laftricate. Nel itf7ì fu fta-
biltto, the in quella città dovelTe tenerfi ogni tenaDie-
ta del B.egno . Nel tempo della Dieta talora fi foa pa-
gali ^co Ducali (cioè incirca^So Zecchini di Venezia)
per 4 Camere e flallaggio per lo fpazio folo di 6 fctii-
mahe. V'è una Staroftia, e vi fi tengono i Comizi, ed
. un Tribtmale di provincia. In vicinanza della ciiià tro-
■"vafi un Cafale Regio ben fabbricato . Nel 17J5 Abbru-
ciò quali tutta la città . Awl anchein quello Dillrelto Mi-
rttfii, città piccola Regia fui fiume Meretfch, in una
dcliziofiflima (ituaiione, onde folca il Re Uladiilao IV.
fpedo foggiornarvi f vi morì nel 1648 a'jo Magfiio. V
è un cartello di legnò, e 3 Chiefe. Nè fi può ibrpjfTa-
re Ja memoria di SH^ra;!, monaftero Greco anticliHTi-
mo, e ricco dell'Ordine di S. Bafilio, che vlen molto
frequentato a cagione de' miracoli, che diconli ivi acca-
dde,, ed è unita alla Chiefa Romana. E' immcdiaca-
mente Coggpto a! Papa. Ha una Stamperia dipendente
dal Colico de'Monaci, con una Librerìa.
-'. .. Aggi'in-
■ ' (ì). fi' ^k* Mxfle ni. Elotai « Sdbaii, e Se- di Ftdgida.'
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LA LiTUAMIA PROPRIA. »I7
Aggiungafi olire la di Scrrey , o Sitreaii ap-
partenne tempo fa alla cala di Radiivil; dopo la moiic
del Principe Bo^iilao accailiiia rei 1660, cffcadafi que-
fta Signoria devoluta alla lui l^jfa Lo.iovica Carolina,
Spofa di Lodovico Margravio Ji Krandeiiburgo , elTa nel
1687 ne regalò al fiio Spolo la proprielà , e dopo la dì
lui motte h cafa di Brandenti ureo re rtftò padrona. E*
amminillraia a! prclinie da un Fiiuiaiio generale, che
ne paga il canone alla cafa Kegia Pruiriana di Gnmbi-
nei) . Vi lì vede la piccola Città di Strrry ; in una con-
trada montuola , fui lìumicdio Pers , con una Chiefa
Cattolica , con un' altra Calvinifla , ed una Sinagoga .
Abitano anche dei Luterani nella città , e fuoi con-
La Lituana; comprende
i) La Polffia , che chiatnoA anctie il Palatiniilo di
Brfifzy lat. PtUtinttHi BnfciiTifii: manda 4 Delegali a*
Comii^j del Regno. 1 marazzì in ^ueflo Palalinato fono
si grandi, e t-afti, che fembrano un' allo Mare, come
i' elprinic Io Scrittore j^dlirjiS.i . Comprende
(1) fir/i/s lai. {BrrfiU) città mediocre fortificata; con
im callcllu fidiato in uno fcoglio, fui fiume Bug, in
una contrada paludofa, Fuori di città v'è un Palazzo
Regio con un giardino . E' ri foggiorno del Palatino , d'
uti Callellano, e Staroflo- Vi fi lengono anche i Comi-
zi di provincia. La fua famofa Sinagoga de^gli Ebrei i -
frequentata dagli Elirei dì lutti gli Stati e B.egai d'
Europa, laiuo per &idiarvi, che per oiieiKrvi qualche
proniòzimie. Ve anco un VeTcwo Greco:
■ <i) BialU, cittì piccola del Priacipe Radiivil, eoa
un Ginoalio .
(J) Pmnl, cittì di traffico d'una fufGcIcnte pioisaM
fili fiume Hna, che apparu'ene alla menù, del Re. E*
£tuan ia mezzo a vacillimi marazzi, abitata da gente
di dimlk credenza , come fono gli Ebrei che Vi haiii»
■ma Soagogaj dt' Greci in |rati mimerà, che vi haimo '
un VelcOTO nmitg alfe CbieTa Romana. Nel Odlorà
Hi ■■
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^e'fuGeruin c'è ima Spezieria , eh' è una rarìtì ia «lùefli
Vaelì- U cuojo detEo jfouff, che vi fi Ilvo», è flimaio
il migliore di tutto il R£gno di Polonia . Vi li fumo i
Comizj di provìncia, evi uiu Sraroftia.
i) La Cuffia Nera (Rus Tfcliarna)
die comprende
<i) Il PaUliiulo di Novograhck ( WoreMCodfiwo NoW-
graJskie) che manda 6 Deic^garì alla Dieia dei Regno,
c contiene
NowegreJtk, cìitÀ meiiiocre in una collina, con diverlì
roonailerj Cattolici, «Rulli, ed.nnCoIIfgio de' fu Gefuiii .
E' il foggiorno del Pajarino, d' tin Caftellaro maeeiore .
d'una Slaroftia, de' Comìzi, e d'un Giudizio di provin-
cia . In quella città , ed in quella di Minsi; a vicenda
fi Eiene annualmente un Giiidiiio, detlo del Tribunale,
apeno per lo fpaiio di loleitiraane, che incomincia
im media temerne dopo che è lerminaro quello di Vilna.
Fu .tiiìriiKa nel 1240, e 1 igo.
i) Ahnfiirz, città e Refidensa del Principe Radziiril ,
è Ì3 eapiiale d'uii Ducato, e Margioralo lui fiume Uf-
cha con un Coilciiio de'lu Geluiri . ed una Badia Re-
golare di Bfntdediiii . Qi^elìa bella fortezza fu difttuita
dafli Svedefk ndi7otì. E oflervabile anche il caiicilo di
Mr. che i Principi di Radiivil portano nel loro tiiob,
come pure alire piccole cura ; ma Ira quelle principal-
yv,t,ne' Jjici-ìWtifib! . citrà fortificata con tuia Cornea ,
prcOò la quale i Cofacchi . e Rufli nel 1660 furon 'dif-
f:inr. fti nel 1706 prefa. e diftrutEa dagli Svedeli.
s") uniAoiPiik. dita piccola, dove fi famw 1 Comizj di
frmìncm : ed I piccoli lu(^l di Mfzibow . Pm§o9 , C
fi fanno i
A r,ueno Djftretio af_ .
ejìwai Siuxkh } cb' apparriene a'Princt|ii di Radziril , e
comprende Skxk , città grande fabbrica» di l^u eoa
.3 w
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LA RUSSIA BIANCA. Ilp
3 caAeUi fui £ume Sluilcb , e molti altci piccoli luo-
fihi.
•AimiéiJmt.II3Xbaà M MflIAI t* ^fiUy Ibi» iute dr
li Rnfii tilt; fb» iwd Iccgelri al- Piluiiian di SBnù'
3) £d K.ujjla Bianca ( Kas .Biala )
RulSa Alba, cottìpoIU daTegucntì Palatinatt.
, (0 II -Pdatiaato dì JMùmiI t Woievadllwa Minìkie )
Palatinatu! MinCcenlis, che aanÒA 6 Dàe^td alk Die-
ta (■) Comprende ■■
a) Minsk, città fui fiume S^ciilotrch con due calleUi,
e con una Badia Greca dell' Otiline di 5. Salìlio, riuni-
ta alla Chiefa [l.omana . Vi abiuno molti Ebrei. E' I4
Seàe del. Palatino, d'un Caftellaao, e d' una Staroftia .
Vi fi leogouo i Comizi di provincia , ed ogni due anni
tm ^udizio^ detto del Tribunale. Vedi Wiha e Navagra.
idek. Eravi anco un Collegio de' fu Gentili Fu prefada'
Rnfli nel i6jS. Dillretto , che dipende immediaia-
mCDlc da quefta dtrì fi' ritrovano piccoli luoghi , come'
fono Ktniik, Bsrffina, D^fiiitzi, ed altri.
b}-Bfetchiiai , che dì il nouae al fuo Diftretta , che
«xaproide ancbe le città di BArmikiSaika Puinaiilut,
a>rwtl, e Chebnllfih.
c) JMqtEr Inwo capitale d' altro Difiretto di qnefta no-
me fili fiume FripeiE, ove fi Dumo t Comìzj di Rwin-
cia, con una Siaiofiia.
d) Ihiaifchaw, cittì Cài Some Dmeper , ove t'xiailce
il fiume Dnae: £' la Sede della Staroftia , e de'Gnni-
ij di quello I^ftretto, e ^ ^Uo di Rièticbitia.
la-
(') Amlodue l'eUrunill di queRo Palatìnito fiinn» cedute l'alimi;;!
all' IrFpcridtice ili MofcoTii dal Ra ili PcJoiùi , e Depuiui di quelli
Repubblka uaiiimenie aU' intieto Paluìiuio di Mìcù[itt dì qua e di là
dil Nìe|«', la [utn del Pafaiiiiato di Psloct di lì dilla Drriis, ad il
Palatiimo di Viieink.
n EU qosfto PidMlnn rea «mn-fi « dm» di fitn ptrbuda di
futile di Mlut. '
H 4
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lavckie ) Pilaiinatus MfcisUvienCs , che manda t Dele-
gati alla Dieta , e comprende
a) MfcisUw, città lien munita filile frootlere , affedia-
ia in vano nel 1386 dal Duca di Smolensko . Vi fog-
p.iornaDO il Palatino , un Cafkllan maggiore, uno Sta-
rofto ; e vi fi tengono i Comiz; di provincia .
b) Mohilow, da'RulTi chiamata Magilow, oppure Mogì-
iev, citià di fulììcientc traffico fui fiume Nìeper, dove 1
Rudi fanno gran commercio. Uladislao figlio del ReSi-
gilmondo III. vi radunò nel iiSifi le Truppe Polacche,
colle quali penetrò nella Ruffia . Nel j6j4 fu pre& da'
RulTi, ed i Polacchi, che nel 1660 ne intraprefero l' Af-
iédio, furono coftretti a levarlo. Nel i66i però lii tol-
ta a' Rufli , dagli abiraati , che limaodarono parte della
gnacnigione, e parte ne tècera prigioniera.
(J) Il Pahitinat» di Wìtask (*) ( VFoiewodft'TO Wi-
t«pikie ) PaLiiiMm IFiupficn/ìs , che ha il diritto d'elt^
gere II fiio Palatina, e 4 Deliaci, da Inviarli alIaJDw-
la del Regno . Comprende
a) VUtpsk, città mercantile, fortificata fui fiume Du-
na. COB Jue caftetli forti, con un Collegio de'fuGeTnir
ti, un Q>IIe^o dc'Nobili, ed un altro delle ScuoIePic.
E il fi^^omo deiPalatino .d'uno Siarollo dipcndeotcda
diòi e fi fi fanno i Comizi di provincia . Fu prefada'Eluf--
ii nd itSj4> Da effa dipende immediatamente il Dimeno
dì Ibwtl di cui la Capitale è ibwtl , città fortificala ,
che da'Ruffi fìt pxlii nel 1^53; ricuperata però da,'Po-
lacohi nel i&fi. Avvi in eflb Difflreita ancora VfwittK »
città fortificata m mi !a£o, pfda da'Pblacchi nel ij8o
non meno che ìRdìfiA, città pìccola fortificata' fid fiume
Divina, di cui nel 1580 s'ìmpadrotdrono i Polaccfaì .
Mei itìii fii reftituita da'Rnflì alla Polooia, a cui
TOUW' tolta.; ed ahre pìccole città .
. OrfcbMt città e calralo fili Ifi^, capitale dUtroDi-
firet-
(*] QudFaa^ Mulma t Mflkiolonoti domiiuzlone Ruffa aHione
taamiUa dlMoit, ed diri aibettldglGnRDucnD di Llminìi, tome
■nAeUnaaMaUfMlfBMlRa. Im«^ Il &>a> Ouu So» il (idfe
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LA Hli^SIA r.lANCA. HI
ftretto del noms lltUÒ, dovo era im GinnafiO de'fii Gc-
luiu, ed una Suroliìa. Vi lì tenzona anco i Comizi di
provincia . Comprende pure Dahrairna , c Kopit, piccole
liità (ul Niepcr', T ultima è anco Ducato, non men che
Scikhv, città fortitìcata, e Contea fui Nieper, prefTo di
CLif il Gran-Generale di Lituania B^dzivil nel 1653 fit
baiiuto da'EUilTi, i quali però in vano e con gran fK^
^iudlKia loro lentanno l'aflèdio della cittì, ed altiì^
coli luoglii.
(4) Il PiUlÌBalo dì Smalenih, fu per la, maggior par-
ie ceduto a'Ruflì nel j685, e conlìfte <^idi in foli due
DiAretti , denominati dì Smolensko , e di StaroduboV ■
di cui ognuno ha la fua diliinta Staroftia, che taàxdutt
hanno la loro Sede nella ciiii di Wilna, dove tengonti
parimente i Comizi di queAo Palatinato , per ele»eryi
4 Delegaci. La Starollia di Smol«nsko dipende dS^ Pa-
latino, oltre di cui quella provincia iia anche unVdco-
vo, ed un Caftellan maggiore. Il R.e di Polonia > feri-
vendo alt' Impera tor della RufCa, non inierifce Smolen-
sko nel fuo titolo .
(5) Il Paklinato il Ptlotk (*) ( Woievodflvo. Poto-
Iciet ) Pal4tinatHt Pohsaifis , il di cai Palatino h elctip
dalla Ni^ilci del paeTe . Contiene
. a) P^adt, cittì fbrcificata fili fimne Df<t^iU , condne
Cantelli forti, che fa un buon traflico, ed i la Sede del
Palatino , d'un Caltellan nu^iore , d'una &an)fiia «
de' Comizi del Palatinato, in cu! el^goaG dufi'Delua*
ti, e d'nn Tribunale di provimria. V'era anche va Cot*
legio de' fu Gefuiti, ed ono Studio Greco di fUx^t ,
Nel 1553 ili prefa da'RjilIi, ma nel 1579 & ricnpnaM
da' Polacchi. Comprende ancora medie altre picotde cit-
tì, e la fortezza à'Uta fui fiume Dnpjna , lo vicinaniii
di cui nel 1584 i Rulsi farono «ioti in una battaglia ;
come prima del pari, ciofe nel i;<$7i etano flati battuti
a Tjik.fiinilii.
' f} V«M qunn S I dmo di IcfM , laditon t i fàtta M Al»
tIsuodlHW-
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L A PO IONIA.
3. // Palatiìiato di LIvonia
( SCoi.s\vodSiwo InllaiusLie )
E' una pane della Livonia ; vifn anco chiamata Fa-
Ui 'mala FaMo^ e l'Dlijanntiiie Ihonij Foiiccu . Qiwndo
nella Pace d' Olirà la Polonia ccilt Svcdefi la Li-
vonia, fi rifervò quella )iarw , ch'era liaia ;;ia nel i6jy
del Dominio Polacco. H,i il Ino Vcfcovo, Palaiino , c
Caftellano, ed appariiene ej;iialiiieiiie alia Pòlonia , ed
alla Lituania. Manda 6 Delegali alla Dieta, cìoèiPo-
lacchi, 1 Lituani, e 1 Lijoneii. Ganfilìe ne' Dijimn di
Diineiurg , Rofiiten , Lulzcn , e Plitfin . I luoghi più olTt-r-
vabili vi ibno ; Maricnham , Ltilzm, Rojìllen , Dunabiirg ,
Kreulzhurg . In Dìmahurg lergoniì i Coniizj , ed il Tribu-
nale di provìncia , da cui non può appellarfi , fe non
al Giudizio airelTotisle della Ooroa». V'è anco una Re-
lidenza de' fu Cefuiti . KriuttJiiirg è un caltello Nobile'
con una Sloboda , e Qiiefi Luterana ìul fitune Duna .
La Staroflia di Rq0tti» A^afHene Sila cala di Korf di
Kreutiburg. {')
4. SamogiTja. (*•)
In lingua Polacca Smuidi , oppure XJicfivi Smuijhit ,
i un Ducato, che fin da' tempi amichi fu una parte del-
la Lituania, C unitamente a (juclla è ftata governata d;i
ini medefinio Principe, oppure ha avuto im Principe di-
Aiuto. Nel 1404 fu ceduta ^'Cavalieri Teutonici , che
finito lo haùo di 4 aimi la perderono ; e nel 141 j fu
a'medefimi promello, che ne farebbero ritoniatì in pof-
■ n QweOo Palstimm ( flaxn ctHi-To djl Re di Polonia . ( Dtimiù
Repd^ll» l' amio . 7," ' a S. M. I„.it,jiirjic Ai RufTj bM' occj.
fon* dd Tnltalo eSpteSìi di lopn .
n «nfloDwaw tulli tira del mjie nella SiJfoflli di Polonjarac-
COgUiE ambra in qnaniiti , che falli per li piil [Kifena delia Polonii .
in qndb ^UtoQu arri un lino , che gli itiunii prenixkiiio tSa flato an-
ilcnnnte na gem di nan ( nw al gionn d'oggi non lare ni mam cB
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I DUCATI DI CURLANDIA. IIJ
fcflb dopo h mone dii L^u Uladislao Giagellone , e del
Granduca Aleffaiidro. Nel 14?! il paefe abbracciò ia Fe-
de Crilliana, ed olcre il Vclcovado vi furono illiruile va-
rie akre minori cariciie EL-clelijlUche. Il jiaefe è ripieno
ili bol'clii; fonovi però moki lerreni Jiriili , c rcndemol-
lilTimo miele . V'è un Veicola , e Starofto maggiore ,
che ha la lacolià di Palaiino, con imCaiiJlano, i qua-
li hanno luoj;o nel Coniiglio del Regno , c podbno or-
dinare i Cumizj 3 loro arbitrio. 11 pacle è divifo in £5
Diìirtttì, die fono: tt'ilhss , Wiilon , £irjgol,Sjfv!m,Ttn-
fiigil, Rofim, WiiukUw, Krofk! ,Kor[chi\ir , eirjniaO', Ma.
lik, Djyvmw, WiefrhwiaO' , tagur , Tivir, Wietkiecb , DiriFia^,
SclMd^v, Tilfchov, Vfwtnt , Rciow , Coiin, Birfair , So.
r.ric, Pokng'fw, e Fiotti. Tutti qiiefti Dillreciì fon &tfy
tDpolli alLi Sraroftia di CLofien , don anco fi tw^jono
i Comizj di proviacia , per eleggervi liue Delegati Si
0 Worr.h, o fia JUicdnìH, città dove il Vefcovo ha'U
fua Refidenia.
KiàJjni, città dei Principe Radiivil, con an Con-
vento , e Chiel'a di Carmelitani , eoa iinx Cliiela Lute-
rana , e Calvinilla .
3) Taurogi , T»»ro^iit , Signoria provveduta di buona'
razza di cavalli, o bovi, di ricca pelea, c di molto {al-
vaggiume. La cafa di Brandcnburgo ne divenne padro-
na , mediaate Lu<joitÌca Carolina Principerà dì ELulzivil,
che &i telata <o\ Mai^avio Ludovico . Il luogo capi-
tale k in città fecola di Tsur^i^
IV. I DUCATI DI CURLANDIA
E SEMIGALLIA.
T. Qiiedi paeTi fi trovano dife|;nati inlìeiiie con la
Livonia , ed Eftonia in varie carte meno moderne , ma
non fenza rnolti difètti , ed errori'. Una caria particola-
re, ed alTai buona, benché non del tutto perfètta ne ha
«life^ata M. Malfa Groot , gii predicante di' Windiu ,
a cui ia data f uttnna' mano' dal di -lui f^io. Q^iefiap^
rò ufci alla Uce nel 1747 • Norimbeisa per mezra d»
gli
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Ì24 LA POLONIA,
^li eredi di Honiaun l'otto altro nome , cioè di Bamiiel
Architetto maggiore di Curiandia.
}. 1. La parola Curìand , nel linguaggio di Lettonia
Km -Semine , dicono eiìci l' illelTo cheJurh-Stmme , cioèua
paefe, che lUiidefi lunyo la Inonda d;l mare, o che nel
itiedelimo s'inoltra, che in lingua TedelVa è l'ideflbche
Seilmd , ed in lingua Italiana Pitfi marittimo . I Tuoi
corfini fono verfo Ponenic il Mar Baltico, vtrib Setten-
trione il Golfo di Kiga colla Livonia , verfo Levante In
Lituania Propria , e dalla pane di Mezzodì la Samogì-,
ria . La fua lunghezza (lendelì fino a loo , e !a largbez-
tj In alcuni luof;hi fino a So miglia , ed in altre con-
trade appena arriva alla metà, e dalla parie di L.evantc
il pacfe va a [crniiiiare in una punta .
5. 3. I! paefe c per lo più compolio d'un terreno fo-
do, graffo, e argillofo , e vi fi trovano molli bofchi, c
pahidi; onde le Itrade di Curlandia fon da tulli credule
poco buone > In Knipa d'AiituDDO , e di Primavera 1
prati liaf& le&un fott' acqua , ma queilo ferve loro di
coDotne. I bravi economi, clie i\ furono tempo fa , s'
ìndullriarono di afciugare ì luoghi umidi , e rinchiuderli
con argini circondar), chiamali da^li abitami col opcn^
di Slauungen ; fimili luoghi iì feminano per J aiini con»
tinui colla lèmenta da eftate , e poi per J altri anni li
pongono fott' acqua, che non manca di pefce, ed in lai
gm'fa ripofano . Del relki vi fono anco in Curlandia de'
buoni campi , ottimi prati , belle coltivazioni di lino , e
aUwndanza di pefci marini, Ne'bofchi irovanfi orli, lu-
pi, volpi, lupi cervieri, martore, alci, lepri, cignali , e
particolannciue gran copia di volatili divcrfi; fullafpiae-
gu del Mar Baltico molta ambra , ed inoltre delle mi-
niere di minerali, fèrro , pietra , i;effo, c delle foigCDii
d'-aeqn medicinali. I fiumi più notabili fcmo , oltre U
DSuM , delcritta già nelU Livonia , che divide per ma-
so la Curlandia ; Il finate Vìnitu in tiugiù Leciofiefe
VmU , cbe nafce ia Samogizia, eprdib la cittidiVìn-
dm eettali nel Baltico ed il fiume Aa in lìngua Lct-
AastM Ini» Ca^ej-cioè la paD riviera, che prende qne-
Ùa nem» preflo finitke , &m ì fiumi Ab^, i Mmd- ^
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in lingua Leitonefe M«fch, e Nìemca , s'unifcono . L'
lino c l'altro nafcono in Samogizia , e luui i Cafali ,
che in Liluania trovanfi lungo il fiume Mufcli , chìs-
ntanfi Pomufcb, e ijuelli che lòno lungo la I~pia^gia del
Wemel , hanno il nome di Poniemen . GÌ' Influenti , e
fiumi minori fono; Ahan, Btffe, Burlai, Angir, Eckeii,
4. Gli alitanti del paefe fono in parte Ttdefcbi, ed
in pane LitlQutfi, o fi» Littl ■ I primi hanno foggellato
t lecondi non Iblamente al loro fervizio c dazio , ma gli
iianno refi anche fuoi fehiavi . Vi fi parla per confe-
guenza in due Higiiaggj principali , cioè in Tedefco , e
Lettmife , ed a quello linguaggio fi dà il nome di
deatfch C non Tedefco ; ) In quelli due Idiomi in ogni
Chiefa li fa il fcrtizio Diviiio, cioè prima in lingua Let-
tonefe , e poi in Tedefco . Nelle città di Miiao , e Li-
bau vi fono alcune Chiefe del lutto proprie a'Letioneli.
Le abitazioni di quelli nella Semigallia, fonocamere an-
nerite dal fumo, le quali non confiflendo inaltro, chein
travi, che appoggiale l'ima fopra l'altra , ripiene negl'
intervalli dì mufco, e coperte di paglia, la ci 1 mente pren-
dono fuoco . Nella Curlandia le loro cafc fon fatte- con
più regola. La minor parte de'Leiionefi fa leggete , ef-
lètto della mancanza dellefcuolc. La Curlandianel ijlt
abbracciò il Lutfrini^ma , e mediante una panicolar al-
leanza di Relii^ionc s'uni nel 1532 a quella dì Riga .
Per confegiicnza il paclè era lutto Luwano nel icmpo
che fi fofigeiiò alla Polonia, non irovandovifi allora al-
cun Cattolico . Ma le dìlfenlioni , che in appreffo infor-
fero fra' Duchi, e la Nobiltà , e che fufono cagione di
varj Decreti e Comnillfioni mandate in (]udìo paefeda!-
la Polonia , aiirirono alla Rcligkne dmUa la via d'en-
trari'i, e di fabbricarvi delle Chiefe ; di modo che que-
lla Religione vi domina ora egualmente colla Luterana,
e gode con quella gl'iftefli privilegi j che nel 1717 , e
37 furono ampliati ; ed eflendofi inoltre alcuni Nobili
fatti CaKolici , quella Religione s'ellefe confiderabilmen-
te , e prete maggtoT vigore , e gìuoTe poi ■! fommo ,
^ndo ncl'175811 pade Abe un Duca <Iat(Qlico . Per
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1^6 tAPOLONlA.
mezzo di rpofalizi conlraiii da Duchi con Prìacipeflé Cit/-
vinifif, anco quelU Religione vi è Ihiu inirodotta> ma
gli aderenti della medelima fono efclulì da apù Qa'ca.
ài Stato. Sotto il governo del Quca Cario gli Ebrei fif
ron difQacciiiii dal paefe.
$. 5. La Nahilti d> Cnrlandia , e Stmgallia ha gran
pren^ative , e 1' antica' diftingucll con gran gcloiìii
dalla moderna . Ma iìccome dopo i' adunanze della
Nobiltà del itìio, 31, e 34, non fe ne fono fatte al-
tre , molte auove famiglie vi lono inferite , che non ft
trovano ne' Rcgilìri delle mentovate adunanze ; e la leg-
ge antica, fpelté volte confermata, farebbe , che le foie
famiglie 4' Nobil[à antica fieno capaci delle Cariche d'
Onore, che canfcril'cc il paefe. Qiicfla Nobiltà è. molto
propenia allo lì:irci milliare , e mollo vi fi efercita . I
Nobili di Curlaiiilia Iianr.o ii difillo dell'Indigenato nel-
la Polonia , nella ikfla maniera che Io hanno i Polacchi
nella Curlandia; ma gli imi e gli altri ne godono i pri-
vilegi foltanto allora, che ne' ri.-fpetiivi pacfi hanno fif-
fatò domicilio ; un Ci^rlandele però difficilmenie otterrà
Gualche impiego onorifico in Polonia , fe prl.ua non lì
a fatto Cattolico; ma tutto all' op|io(lo un PobccoC.ii-
lolico può arrivare alle prime Cariche nella Curlaniiia ,
eccettuatane quella di gran Cancellile . La Nobiltà di Cur-
landia non ha pane alle Diete del Regno di Poloijia .
Il Nobile a tenore delle Leggi delia patria , è padrone
delle miniere, che fi fcuopiuno ne'fiioi Fonui,.e <|iifg]i
di loro che abita Mia Ipiaggia del mare, ha il Diriito
d" ap propiar (ì le cole gettatevi , e perJuic per juufrajiio
( Sirandredit ). A tenore d'una Cortiluzione del
la cafa del Nobile tanto in città, che in campagna c un
afilo privilegiato, da cui non pollon loglicrfì con violen-
za coloro, che vi fi lon rifuggiti. Un altra coftitiizione
del 1454 proibifce , arrecare un Nobile per qualche de-
litto, o confifcare i Tuoi beni, prima che (la fiato cita-
to avanti il Tribunale , e leginimamente convinto . Al-
tre coflituiioni del 1569, 76, 87, 88 , e itìjo efenia-
no i laro fistditi, vallalli, e domellici dall' impolizione ,
géeìlt , e Dazj di tuttociò che loro appartiene , ed i
fol.
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I DUCATI DI CURLANDFA. 117
folcati non ^aÙoa prcihier qusctiere iuUe loro pofTeffìo-
ni t Secondo l' ordinazione d' un Decreto fatto aell'Adn-
ninza della NoUlcà del 1634 , e d'btu coftituuonc del
ì6t6. Diuno di Nobiltà modèrna può ottenere una Cari-
ca d'Onore , ni amminì&nie un Uffizio di Ma^iftrato
lino alla terza generazicme ; E non pu<> eflèr fatto Am-
bifcìadore , fe -non in calo , d' eflèr molto benemerito
delia patria; o cbe fia' adottato da alcuna delle ca&pù
anticlìe. Per non far menzione d'altri privilegi, ' Nate-
li lianno un potere illrmilato l'opra i loro rudditi , fino
al Diritto della vita, e morte; fono però tenuii, piimx
didare efecuzione alla pena capitale, a ordinare un procef-
Ib legittimo; la qual colanegliSiaiuiidel paele ècomaa-
data lòtto pena di 100 fiorini; che iànno incirca Ducali
31 j efièttivi di Venezia. I Gaftiglii però di correzione
fono del tutto ad ariiiirio del Notale, che può far sfer-
xare il fuo contadino, wii volta che ciò gli aggrada .
La Irufia per mano del Boja, e l'Blilio non *i iiabo in
xiù), ferchè in quella Euifa il Palone perderebbe un liid-
dito, cbe ftima iitile il conlèrvare . I Nc^ili Ixmo tutti
fra loro eguali. Hanno nelle Chiefè parrocchiali il Juf-
padronato, comune al DacA; U Dùca però ne ba alcu-
ne delie quali folo i patrono, come pure ne èd'al-
cuna la N:^1tà,- nelle quali Odefe il Soprintendente
coll'aflifteBza d'alcuni Curati vicini a richiella dellaNo-
bilià, ordina, e v'introduce i nuovi Predicanti . I Nobi-
li hanno il diritto della caccia dovunque loro- piace ;
Nel tempo però del Governo del Duca Carlo ne* contor-
ni della città di Mitau fono ftate relUiuite le bandite
antiche della Camera, con divieto fatto alle Nobiltà, d'
andare^ caccia in quella contrada , e fu' contini delle
caccie proprie ai Principe. In tempo di guerra , oppure
quando Talleanza colia Repubblica di Polonia lo richie-
de, i Nobili predano lervizio a cavallo conforme a'Con-
cordati , ed il Duca in particolare eiibifce allora il fuo
Vaflàllaggio . Se però fi vuole die la Nobilià monti a
cavallo, allora il Duca ò tenuto a comandare in perfo-
na . Spetta ad elfi l'eleggere i loro Colonnelli, ed alirt
Uffizialì, che però tutti ubbidifaHUi il Comando delDi^
ca.
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ItS LAFOLONIA.
<fl . Non fon tenuti , a paflàr olire ì con6ni del loro
pteie, fe dal Duca ciò noD vien acconciato liberamemc
per il bene del Re, e della Repubblica di Polonia. Por-
uno gran riatto al loro Duca., (*) il i^uale, deride-
rando conferrare la concordia fra fe , e loro , deve
gaanUrU anco da ogni fof^to di ibernare ì loro Dirit-
ti, de'qnali fono gdolilSmi .
6. La Curlaiwa era prima una parte della Livonia,'
e fino al fecolo XIIL ha prorate 1 Hteflè vicende colla
tnedelima. Dell'una, e dell'alerà ^era unpadronìEo 1'
Or^M Tnlmct, che vi regnò fìtto al tj5i ■ Circa que-
llo lem^ Ciceado i Rudi un nmzìone nel paefe, ed i
Cavalieri Tentoatci non ritrovando altro uanqxt , 1'
nltimo Gran Maefiro GtìtarJf Xtthr cedè la Lirónia at
Re di Pctoia cane Granduca di Liiuania, e dal me-
defimo Re prelè l'hivfefiitura della Carùiulia, e S*migal-
Sa come d im Dtieau SieoUràmU t Ftaia trtUtari» :
In qnefto modo il Ptiaaa ài CurUnJi» ebbe il fuo prin-
tijAo nel lytii. QEidto nuovo E>uca, die s'era mcffa
(ouo la protezione del Regno di Polonia unito alla
Lituania 1 ìninMluffii in tutto il fiio paeCt la Religione
Luterana. Sotto il lefla Duca Fticrip fFUtlma nd {>rìu-
dpio del fecolo XVXIL il paeie fi) 'molto danneggiato
d^li Svedeli e Ruffi. Quefto Doca nel 1710 fposò la
nìocipeira di .Radia Jlim* l la qaale dopo la mOTte
del Diica, légiuta nel 171 1 mediante la protezione del
di lei Zjo Pietro I , rimafe in poflèflb del Ducato
t'ì La NoUlti CurIanlEr= ini amo del rirpmo id fuo Dm ne*
taorì andati . mcUR sdMa continui fauo li dimdi fra lui . e li VilTil-
li. li qjait per nteiza di'loro DrpMi>ii a Vaifirii fini» reniiic etsmi.
limcatt . prtttiidtinio rhe li loslia fpoglurh dc loro pnnirei. tJn<Ì9l-
peiadrin delll RuITll . Il DiKì pi-;Tr.lr. ..1 i^vcv^, il o-:n, no, r con rc
ri , e piweuoae iMoccutu fjrji ncoJioicf;; lui lamo cci:i Cjia Biron
Frantiti mt meft'iUnflre Umglii h opr-olf . e dortiic rtllare Erns-
M 6m Padre Piante, ed opiri^ in un nlliie'o !»"> 'o'isi
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I DUCATI m CmtUNDU. 139
quantuiique viveiTe ancorf Ftriìiuado, fratello del padre
del Due» defunto, a cui apparteneva la fuccfflioiie nel
Ducato, (^efli però ebbe grtn comromie collft Nobil-
tà non a cagione d'avec cangiato Religiotie, cocce fal-
iamente fi firetender ma perchì fet lo ))rù traitoieTafi
fuori del paefe , penlàndo d' ammini^re il governo da
lontano, e perehè fcaccfb da'Betii Ducali coloro, che
gli poirólerai» io Ipoteca . Perciò nd 1717 vi tU inviata
flppolla di Polotjia una Commillìone . Fu progettato di
fpofarc Anna la Vedova de4 Duca, con Giofanni Adot-
to Duca di WcllTcflfeis , ma quello presto non fu
meno vano, che lo fpofaliz^ d'eiTa eoa uno de'Mar*
gravi Brandeubtii^Sch'gmi , che paritnente li medita-
va. Per quefta ragione gli Stati di Pdonìa dcliberarona
in qual modo la Curlandia potea incorpcvarlì al ELe^Oi
e dividerfi in Palatinati, dopo la morte *del Duca Per-
dinaodo. Qgefh> die molto da penfare a'Curlandefi, a
motivo della Religione, e d' nitri lor privilegi; code
non dlante la Regia proibi^iune, alla fine del mefe di
Giugno del 1716 tennero nella città di Mitau i Cornili ■
ftraordinari , ed elelTero per fncceffore prefuntivo di
Ferdinando, il Conte Maurilio di Sciffunia, £glio natura-
le del Re di Polonia, con iiieeì i luui j-ofleri di linea
mafcolina. A quella Éleiione i'oppolc non folamenie il
I>ica Ferdinando; ma anco la Pubniii, nella Dieta det
1717 tenuta aGrodno, la dichiarò invalida, e confermò
per nKUo d'una nuova Legge, la più flrettaunionedelpae.
fe col Regno di Polonia, da farli dopo Umone det Du-
ca Ferdinando. ICurlandcfi gelofi del bene della patria la-
mentanlì moItilTimo di quefto colpo faiio da' Polacchi a'
loro privilegi, fodenendo che i;li Siati del Ducato hanno
avuto da'loro Antenati il diritto d'eleggere un Principe,
non mai perfo per verun ingiurio attenirtto : adducono
elfi i Concordati ftipulati nell'atto di foitometierii al
Regno, ne' quali pretendono elTerfi Aabilito , che la Cur-'
landia in perpetua debba conlìderarfi come un Principato Te-
defco Mediato , e che per confcguenza aUtia il diritto
d'dwgerc nell'occorrenza il fuoPrincipe. Ma prolcguì*-
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130 LAPOLONIA
mo il racconto . Quando dopo la mortp di Pietro II.
jhma Jwannwa nel 1730 ùii fui Trono di Rulfia, il
Duca Ferdinando , in età di 75 uini , fposò Giovanna
Maddalena Principeflà di Saflbnia Wciflenfcls, eneli7;i
ebbe dal Re nella città di Varfavia l'inveilliura in lune
le ibrmc, per mezzo del fuo Ambaliiatore Federigo Got-
tartto di Biilow . Ma perché avea a fciiifo il paefe ,
credendo ritrovarvlll mokimalconteii!! . Jmii iii'inn-i . non
lì portò in pedona al pofTelTo attuale del iT:edcIimo .
Ffattanio l'Imperatrice Anna , dopo la mone dèi Re
Anguilo II, fece marciare le f.ie Truppe in Curlandia,
Itimandola comoda per farne piazza d'armi, e perftabi-
Jirvi una parte de'fuoi magazzini. Lamedeilma nel 1731
s'era già dichiarata allaCorte diPoIoiiu, die nonavreK-
iie mai ncconfentito all'unione immediata di queflo pae-
ih col Regiio , ma che fofterrebbe il diritto che avea II
raedefimo, di cllcr governato, come Feudo della Repub-
blica , dai Tuo proprio Duca . A ijuello partilo appiglian-
doli finalmente la Repubblica, (labili nei 1730 a varu-
Tia Della Dieta di Pacificazione, che eftinta in Ferdinan-
do la llirpe di Ketler, laOirlandia avrebbe il diritto di
li;egliere il fiio proprio Duca mediante la libera Elezio-
DC degU Stati. Edendo poi accaduta nell'anno fcguento
la .mone del Duca Ferdinando, per raccomandazione
dell' Imperatrice di RulEa, gli Stati elclTcro Eme/h Già-
VMmi di Biroi, (') Gentiluomo nato nella Curlandia ,
Ciamberlano maggiore della medelìma Imperatrice , a
Conce di-1 Sacro Romano Impero. Quefta Elezione fu
confermata per jnezzo d' un SinalHs Confilium del 1737
nella città di Frauenftadt, ed il nuovo Duca nel 1730
D Pil Sofn R è AiU un'Idra della nafcin di EincfloGionniuPini,
ni ci Siti un Mi Ceriti! LLDmo Curbndcfe, che la Sini A» c^ile. Chs
imi in rFguiii) fia Rmo fino CanK liiolirc del Suro RsmaiN Imperio ,
ài pili ben cCere ; pDÌclic \i lindi è afati t dtiimqus ha IbfKciDid be-
ni di bnuu. L> T1.S1 è di Fiorini qua mille; a pcc fon d'utiabi-
eÌom ch'abbui, uà lai ouxt nta TÌtn-iui vegaa.
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t DUCATI Di cmLASDtA. l^t
(u effenivamente invertirò del Feudo nella pcrfona d'un
fuo Plenipotcnriatio. Ma in fiia formna fu prefio inter-
rotta; poiché egli con lima la Ina famiglia nel 1740 fil
•rreftato per ordine dellaGran Pfincipella allora Regnante
Anna, e ne! 1741 fu mandato in efilio , Gli Stati di
Curlandffl eieffcro nel 174) il Duca di Braimfchweig
Vfolfenbuiiel Ludovico Ernello, fratello dello Spofo del-
la Reggerne di Ruffia ; ma quefU nuova Elezione non
ebbe mai cBeito , nè poieva averlo Centi ufar la forza .
Nel 17j8 mcdianie un Scnatiu ConSlinni fa Idichiarato
vacante il Dncaio, ed il Principe Reale di Polonia, ed
Elettorale di SaHonla Carlo, fu eletto Duca di Curlan-
dia, ed a fuo vantaggio l'Imperatrice diRuffia Difabet-
la rinunziò a tutte la- preienfioni che potea avere fui
Ducalo. Onde nei principio det J759 ne ebbe l'invefti-
Tura. Ma gli Stati di Curlandia non vollero rifolverfi a
rendergli omacgJO prima d'aver ottenuto dal nuovo Du-
ci raflicui.r'i.>:ii in Icriu.i. concernenti la ficurtà della
loro Religione Luterana, d.ite le quali gli fu nell'iilelTo
anno preUaio 1" omaggio . Nel 1761 i^ran cofe accaddero
fpcttanti alla Curlanìtia . Imperciocché primieramente dal-
lo Czar Piena 111, iu ridii^maio il Duca Giof.inni Er-
ncfto con iua f.imiplia da Taroslavl , dove era dimoralo
per molti anni, e gli fu reftrtuita 1 intiera libenà . Poi
I iflefloCzarera mten?.ionato , fuppoftala rinunzia deldeito
Duca Giovanni Etncllo. di procacciale la dignità di Due»
dttCurlandia , e Semipllia a Gioirlo Lodovico Duca di
Holftein-Gociorf , iuo Zio. Ponendo pero oftacolo all'
adempimento di quello progetto la de 1 roti 1 zzai ione , e la
morte dello Czar, l'Imperatrice Caterina IL non fola-
mente riAabili il Duca Erneilo Cioranni nel poliitfro de'
Beni , che prima erano ftaii fuoi m CurUndia , e che
fin allora furono folto f ainminiflraaone della Kulfia ,
ma lo fece anco con fua famiglia andare nella Curlan-
dia , afijcurandolo con 1 fuoi di fua grazia e protezione .
II Duca Erneilo Giovanni mando in data de 10 di Lu-
glio un Refcntto da Pietroburgo a'MagiflraiJ Soprcinidi
Curlaiidi3> nel ^alc t'opfoCe a' Conuzj nunamati A>V
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1^1 tAPOLONlA.
Duca Carlo , da farfi a' 5. d" Agoflo , dichiarandovi ,
che non conoTccndofi Reo di Fellonia conira la Repub-
blica, uè contro i! Re di Polonia , non volca rinunzia-
re al fuo diritto i<id ubi latamente aquiftaio fu' Ducali
di Curlaodia, e Scmigallia . I Comizi indicali per i^ue-
fio mezzo furon impediti , ed il Duca Erneflo Giovan-
ni a- 13. A' Agoilo C dello flile amico ) i"e ne parti da
Pietroburgo per andar a prender polTeiib della Curlatv-
dia. Fin al tempo ch'io krivo, la Cdia è ancora inde-
j, 7. Il Titolo dil Duca f. i:: Per la Dio grad». Noi.
I ..... Ditta di CarLindia , livi-nìj , r Scmigallia . Lo
flemma della Ciirlandia c divifo in 4. quartieri : Nel
primo, e <]uario v'è un Leon rofTo con una Corona d*
oro in campo bianco , per la Curlandia , e per la Se- '
migaliia v'è nel lecondo , e terzo quartiere la metà d'
un Alce Coronalo, di color fofco naturale, in campo
smuro . In mezzo all' Arme vi è anco un altro picco-
lo feudo , divifo per lo lungo in due campi, le di cut
infegne regolanfi fecondo la cafa Regnante . Intorno
all' Arme ci è un Manto da Principe di porpora , e d'
ermellino , foftenuto da due Leoni d' oro , coronato.
Tutto lo icudo È coperto -al di fopra d'un Cappello da
Principe .
5. 8. Dicono che le Rendile del Duca fieno molto
coiifidcrabili ; e che le Poffejf:onì Ducali importino più
d'un terzo del paelc intero. Eikndo oltre di ciò U fi-
mazione del paefe fulla l'piaggia del mare molto como-
1 iraiEco, il Duca di Curlandia ha occafione d'ar-
ire, pnrclic fia buon Economo. Ognuno può faciU
m' idea delle facoltà di qucAo Ducato ,
confideràìlriflsL '''^ Duca Jacopo furon mantenuti
44. Tifcellt dà^gucira , e 75. navi mercantili , e che
dal
La Storia Eoo lUa Rcnutita dtt demD
}b in* Ent AIitO . H daà Sqfln.
h VI. EdbJi», cJ» t fBi ddPcrithMlt TcdfbiHi
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dai mederimo fiiroii fatti Je'dilpendiofi apparecclij , per
erigere delle Culonic in altre pani del Mondo , e fpe-
cialmciitc in America . In tempo di guerra , quando il
paefe è llato aggravato dall' impofiiioni di TVuppe fore-
fticre , la cala del Duca ha prefo lènipre fopra di fc
im teiza degli aggravi ; della quii CoTa non contenta la
Nobiltà , ne ha ricbidlo una révifiDne , detta Haalcen-
revilìon, che dalla parte del Duca lìnora è Ihra Tempre
fra nomata .
g. A tenore della Forma dì Gevirno dt' Diaatì
di Ctirlandia , e Seniigallia , regolatavi nel 1617. da
una Coinmiffione del Re. di Polonia , trovanfi nel
pae{e 4- Canfigiieri Supremi , cioè un Maggìnriama
dello Stato , Gran CamtUitri , Primo Burgravio , td
un JUarcfcìaìia di Stato , con altri 1. Dottori di Itgge,
che Ci chigmanD Configlieri del Principe. I Configlicrì
Supremi in alTenza , o minorciià del Principe, e quando
egli è malato, o mono, amminiftrano la Giudizia, ed
in nome del Principe Ipedifcono ordini, fentenze, ed
ahrc cofe dì Governo. Dopo quelli (ieguono 4 Capitani
Maggiori, 2 in Scmigaflia, cioè a Miiau, e Scclburg,
e 1 in Oirlandia , cioè a Goldingen, e Tuckura. Quelli
ne' loro Circoli rendono GiuAì^ia a'Nobili, ed Ignobili
in cote di prima illanza- Da clU lì rimpiazzano i polli
vacanti de' Con figlie ri Supremi, ed ognuno de' medefimi
ha fotro di le due Sotit-Ca^tém , da' quali per Elezione
tlcl Duca vengano rimpiazzale le cariche vacanti de' '
Capitani Maggiori, Dal Tribunale de'Capiiani Maggiori
gli appelli paffano al Configlìa jUmIìco del Principe, che
^apre due volte l'anno, dove il Principe giudica, infie-
me con i Coofiglieri Supremi. Di li paffano gli appelli
al Ke di Polonia , fé la caufa importa il valore di 6ao
fiorini (che fono in circa 188 Ducati di Venezia). Le
caufe Criminali di Nobiltà fi decidono dal Tribunale
Aulico del Principe coli' aflìllenza de'4 Capitani Mag-
giori, d'onde può appellar^ al Sx, fc non fbfle una
caulà di omicidio premeditato , flupra violento , rapina ,
« altra nolenza pubUica. fi GuKeUicK eitidiGa anobe
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le caiife Eccleriafiiche eoli' ailìftenza del Soprintendente,
e lii 4' Propofti . Le liti fr» il IKs , e la ^;obihà decidonfi
immediatamente dal Re . Il Giudizio iielle città ara-
niiniftraii, O dal Magiftrato, o dal Capitano del Diftret-
to, in cui trovafi l'acculato, fecondo la natura delle
Caufe, e la feconda, e l'ultima ifiania, è il Tribunale
Aidico . Nell'elazìone de' debili l'aSate irattafi da colo-
to^ che chiamanfi Mannrichtèr ( Exccutorialei . ) La leg-
ge vuole, che ogni due anni ten^anfi i Comiìj a Mi-
IMI, e che ogni Parrocchia vi mandi il fiio Deputato.
IO II Ducato gcnerahnenie confide in J pani ,
che fwio: la Curlandia Proj/yu , la Semigalliit , ed il
Vi^ttto di Pilien. Dando a qiteflo Diftrelio la denomi-
naiione di Vcfcovilt , convien dare per oppoCzione all'
altre due Parti quella AeW Ordine. Il Diftretto di Piltea
è d'taia coilitmione particolare; ma le due altre parli
fi fuddividono jn Capitanali Maggiori, che dividonii di
nuovo in ceni Diftretli , o Circoli , che chiamanfi Par-
rocchie. Nel paefe trovanfi 1 ciiià magjjiori , e 5 mino-
ri, e II altre città piccole, che fono piuttofio irarghi.
Vi fono inoltre circa 700 Cafali di campagna con tenu-
te, che parte fono del Duca, e pane della Nobiltà,
con altre abitazioni di campagna , dette Krifg ( luogo
dove per denaro fi può trovar da bere } e Gtfinie ( fami-
glie balle} e delle cafe fpirie per la campagna, chtama>
te GtlegfMt (comodità;) non cflèpdovi vìUa^, coinè
in Gctaiaitia,.Gcl in altri paefi.
Li»
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LA anOANIUA PROnUA^ I3f
I. La CwUndia propria,
che comprende
I. Il Capitmato maggiore di Goldingm, che contiene 9
Girceli, che fono:
1) 11 Cimi» di Guldingn ove fi noti: Geidir^m in lin-
gua Lettonefe Knliiga, città piccola fui Windau, dove
cjuefto fiume forma unapefeaia, con un cartello. Fu pri-
ma ma città di traffico confiderabile , e di grande indu-
fìria,, dimOTandovi talvoha i Duchi . Oltre la Chiefa
Luterana, una ve n'è ancora Cattolica. La città fu fab-
bricata dal terzo Gran Miellro dell' Ordine Diceiico di
Grodingea: Vi uiu Bali« iiA Priócìpe.
i) Il Circolo ài Vfindau, che contteae
(1) Windau, in lingua Lettonefe Ifenìt , città fulfiume
dell' iftcllb come , che ibocca qui nel Baltico , di gran-
dezza mediocre, adorna d'un porto. Tempo fa v'era il
Cantiere , e vi fi fabbricarono le navi , Fu anciie per
■jualche tempo la Sede del Gran Matllro dell' Ordine ,
t dc'Coroizj, e dell'Adunanze dello Stato.
5) // Circolo d'Alfcbwangen , che contiene
Il cafteUo à- Atfch'mingn, in vicinanza di cui T*!; uil .
boigo. »
4) Il Circolo di HaftBpotbt
Che comprende il .borgo, e l'antico montHaoS; Bà-
fenfutb , che giace dirimpetto ad un caflello ddl'iftdib
Bonae ■ lituito nel DìAretio di Pilien .
j) U Circolo dì DfTfhtnt che 'contiene
, (i> Dwìm^ cilfcUo niìco, boi^ di poco momemp»
con Chiefi).
I 4 <»)
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13<f LA POLONIA.
il). Libali, città Ducale e di traffico rulla /[lìaggia
del mare , aperta , e di grandezza mediocre, cai cafe
luttc d'im piano, tabbrjcate di legno; fondata daLetti,
e denominata, fi dice, dalla parola Leltonefe Ledati,
che figniHra luogo piantato di tìglj , che effettivamente
d fono in gran numero; ed in latti i Lètti la chiama-
no ancor in oggi /«p/a . Già nel XIII. fecolo vi furo-
no degli abitanti Tcdcfchi . Alia fine del XV. , e full'
entrare del XVI. Jecolo il luogo fu accrefciuto coafide-
wbilmente, ed aumentato il numero de'Tcdefchi oiven-
. ne città, che nel ifiij- ottenne i fuoi privilegi: l'anti-
ca Cliiefa Luterana minacciando rovina, Del 1741. fu-
rono gettati i 'fondamenti d'una Dtiova , la quale c fab-
bricata fecondo le legole dell' Arcliitettura moderna ,
provveduta d'un tetto all'Italiana, e d'ima Galleria all'
intorno. La fcuola di città è compolla di J. Collegj, e
un Maeftro v' infogna fcrivere , e l'Aritmetica, Anche
i Cattolici vi hanno una Cliiefa . Il Porto non è aliba-
Aanza profondo per i vafcelli ben carichi , i quili per-
ciò debbono reftare fulla Rada, ma per le navi allegge-
rite è molto comodo; dacclic fu fcavato nel 1737. d.il
Duca ErneAo Giovanni , da cui furon fatti anche de'ri-
pari per impedire , che il Porto non iì riempia . Vi ap-
prodano annualmente più dì lyo. vafcelli , che vi iì ca-
ricano di canapft , e di femc a> uno . v e uu Gindice
che loprintende alla fpiaegia.
Accinto alla cittì V e tm Uga dCDiro tem , che por-
ta il nome della medefima.
il Circo/o di Gramfdem,
Dov'è la Ciiiefa pariocchìale , che rileva da tia No-
bile.
7) U Circo/» di' Grobiitt
Che contiene la piccok città di Greim . aa un ca-
fleUo.
Ibi-
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LA CURLANOIA PROPRTA . Ij?
Heiiigcn una terra, che ha una Ctiiefa , ed una
jBalìa cbe lìmrinteiide alte Qnasie maiitltme, Situata fbl
fimufodlo deli' tftdla nome , die colli totCce i confini fini
la Curlandia e la SaiBi^Iiia .
8) 7/ Circo/a di ScbrtmJtn,
9) // Circola di Frauenburg ,
, Dov'è FrMHtniurg, una terra che ha un caAdIo rovi-
nato , una Otiela , e Balia del Prìncipe .
.JmaHasitt . Hidl» Cipiiiaiio conipmide anco >■ Pnf^nrn, ciod
'^eOi di Goliintn' con i>. Chicle tHpendsnli dal Principe, t «. alita
che rilevuiD dalla Nobìllì , e quelli di GuirÌH , osa 7. ChifTc dsl Prim-
1. // Capitanato maggiore di Tuckum^
Che comprende le l^uenti Parrocchie, o Cìrcoli.
1) II Circol» di Tuchtm, che coniiene la piccda cicci
di Tuckum con un caftello rovinato.
1) Quello di Cmdaii, dove fono
(1) Cattila;!, città piccola fui fiume Ahaa, coaunca-
Ilelio rovinato, e una Balia del Principe.
(i) Angtm, con ima Chiefa, e una Ferriera.
3) Il Cìrcolo di Zaieln, che contiene Z^i^b , bot^ fui
Aume Abau, dove vedonfi le reliquie d'iin cafielto.
4) (Jiiello di Tulftnt dove fono il boigo , e U Balia
di Taiftn.
5) Il Circoh a jùitK.
■Aumiuk. f^ìOo C^UBAi conqnDds h ttspofoaa S CtKdim ■ >
■Ki-loabtws^fCiidà MPràdcci ■!» Alla ItabiU. .
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jji t.A » O L O M:l A.
Ih Smigaiffaf che comprende
t. Capitanato maggibre di MifaUt
Che eonfifte in 9. Parrocchie, o fia Circoli, che fono
1) Il Cìrcolo, o Parrocchia di Mitau, dove è
(i) Mitau, Mitmiid, Mitoa, in lingu» de' L<tii Je/^ii-
Wa, la Capitale, e R.cfidenz3 del Duca, lui tìume Aa:
è d' un ampiezza Sufficiente ; comprende però nel fuo re-
cinto molti giardini , e piazze vuote . Le cafc per la
maggior parte fon ordinarie, ed i terrapieni e folli fon
rovinati ; è però ben popolata . Oltre due Chiefe Lut(^-
lane, cioè la Chiefa principale Tedefca, il dicuiSoprjn-
teodeote è il Capo-Paliore d' ambedue i Ducati , e la
Chiefa de" Letti, v'è anclie una bella Chiefa de'Cilvini-
fli fabbricala mi J740 j ed un'altra Cattolica, Il Go-
verno dello Stato vi tien la fua Sede. La fcuola di cit-
tà , eli' è la principale di tutto il paefe , non è ora io
buono flato ■ Fuori di città in vicinanza vedefi il camel-
lo del Duca, la di cui fabbrica fu incominciata dalDu-
G» Emefto Giovanni, del quale perù un ibi lato èquift
tutto tenninato al di fìiora, ed il rcfto appena è tanta
aTaniflto per eflèr coperto dal tetto . Il medeiìmo è in
MB» ameaa fimaiioiie, nel luogo dell' amico caftello; hèx
due piani, e fecondo il modello, farebbe divenuta una del-
lepiù belle fab^i^ d'Europa, fe la continuazione della
roecSefuna non fi ft^e interrotta per la d!%ra£ia del fuo
fondatore ; dopo <}uel tanpo la fabbrica t rìmafia defer-
ta, ed a poco a poco è andata in lovinai Socio un'aU
dell' Ediluio in una loggia aperta , ripo&no ì cadaveri .
de' Duchi in caffè jet lo più di Itagno , al di dentro
ben lavorate , e fra' medelimi corpi giace lepolto anche
un Contadino in una calTa parimente di ftagno , cbe hi
luogo del Duca Ferdinando lì lafciò uccidereconun C|ol-
po di fucile da alcuni Geaiiiuomini , clie tramavano U
morte al medefimo Principe • Qiie&a fona di Sepoltura
fu la ricOEnpealii del Concàting.
w
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' SEMIGALtiJI Ijp
(i) jlnttniwg , a cui c unita la Balia del meddimo
nome , con un caflello rovinato , e con una Chlefa .
a) Il Circolo d'Ekaa, dov'È Ekait fui fiume dell' iftef-
fo nome, con una Chiefa.
3) Qiiello di BnUonB dov' è BaUontn una cerra con
Chiefa .
4) Il Circolo di NiKgut; dov'è la terra di NcugHt eoa
una Chiefa .
5) Quello di Zf/fH, che conliene la terra dell' ifteflb
nome, fui fiume tf/"", con un* Chiefa.
6) Il Circolo di Baiifie; dov'è
(i) Bauikc , città fra i fiumi MulT, e Mtrael, con un
cartello filuaio in un dinipu poco dillanto, die chiama-
fi Baiiikeréurg, dove i due fiumi s'unifcono, e forman-
do un fol fiume, pigliano il nome di Aa. Dirimpetto ai
caflello dall' ahra parte del fiume MiilT, c'è la Balia di
Bauske. Tempo fa la città fi ftcft fin dov'è ora il ca-
ftcllo, ma per i frequenti incendj s'è mollo diminuita.
V'è una Chiefa Tcdcfea, ed un'altra de'Letti.
(i) Rnhindahì, una Balia con un Palazzo di diporto,
vailo, e piantato non lenza gran fpefa dal Duca Ernc-
flo Giovanni prima cbe afrìvaUè al Oocato, ma non i
flato condotto alla |[>afeEÌòi|c. ^
0) PrefTo Grolf-^e Xlch-Btriem v'à una fòrgeiite a'
acque acidule,
(4] Scbòi^trg , poco lontano da Barbernt i un Cafala
<l'un Gentiluomo Luterano, con una bella Chitfa Ca>
lotica, ed una R.elìdeni:a de' fu Gefuiti.
7) Il Circoli) ài Grtwhof , dov" è Grtnxhaf , con una
Chìela , Preflb Gtmmirtbof fui fiuinicello S«'ethe accad-
de nel 170$ una baccaglia fra gli Svedefi, cRulC aran-
la^o de' primi .
8} U eiretlt di Ptiktn ; dov' è Mltèu catUIlo antico,
con UDa Badia dsl JPriocipc, ed tuta Qiicfa.
sii II CìreM, a fia £r PémceUa ii fitmhirgt do**^
ffawatwg, cafldlo eoa uot CUefk della NoUti^.
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14» LA POLONIA.
usit eoa Chiefe de] Pcincipc, e i. iltn de' f^obUi . c gucUad! DA'
Irta con 9. Cbiek det Duu, c altre della Nobili!.
1. 7/ Capitanato maggiore di Sttlbnrs»
Che comprende 4. Parrocciie , o CinoH , che Ibtio:
il La FarrocchU, a fia il Circola di Scelbiirg ^ dov'è
<i) Serlhr^ , in lingua LettoHefe Seènfpillt ; fu città
piccola, e Caltello lui fiLimc Duna, che ne' (empi anti-
chi fu la Sede del ycfiava di Ssmigdtia , che perciò eb-
be il nome di Vtfcovo di Sitlhrg; Ora non fc altro che
una Balia con una piccola Sioboda . Da una Scrictura
amica d'un Papa del 114J. fi viene in coEntiioae, dis
nella fondazione dell' Arci vefco vado di Riga, vi fìiunitn
tutta la Scmigallia, ecceiiiiatane la terza patte, eli' era
dell'Ordine Teutonico, e che in tal guiJi il Vefcorato
di Seeibui^ fu abolito .
M Fridtrich^adl , o Ha NiUiìadtc&at, in liiiguaLetto-
ncic jflMM jiib^a , Borgo fui fiume Dm» , cun tuia Ghie-
fa Luterana. Di qui 6no aU'eltrema punta, laSeiuìgil-
lia chiaraafi Paefi alia .
(3) Jacohfiiidt , h^rgo fui fiume Diina , con uaa Chie-
fa Cattolica, ed un'altra RuiTa, e Greca. I Luterani ,
che vi abitano , fon uniti alla Chiefa parrocchiale di
Kreutzburg, funata di là dal li^irae Diina nella Ltvoaia
Polacca. In quello borgo abitano molti di que' poltroni
privilegiati che girano per ii mando a far ballare gli
wfi.
fi fuori nlTohi colli [cil it' rÌJiufii;[i di ^iSe : fimill rorin: accadute
foSh BìrfcD , Jì foD muR i fbinur qtioIlD Iago -
3} [1 Cìmb ii Nerfit», dot' i il calleUo, e la Cbìe-
ja di Nirf$m, am>an«i!ente ad un t^diìle.
4) U Cirtih di DHiuitrg, o é& OHr-liim, dov'è
(I)
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SEMlGALltA. 141
(1) lilurl , borgo appartenente ad una Cafa Nobile ,
con una bella Chiefa Callolica , e un Collegio Je'fuGe-
ftiiti, ed una Chiela Greca riuniia. Il padrone prima ,
colla Oliera, eran della Religion Luterana.
(i) Suhhjl un borjiu d'una famiglia N(^Ie, con utu
Chiela Cattolica fopra un Ugo piccolo, nelll dì cui pari-
le opi>olla v'ì NtM-SMat, con mu Chie£i Lntcnnt.
^inirjx.. Li PiopoHiiira di Scelbutt conltcu: i*. Cbiefe del Dna,
editile li. dcili NubUtà.
III. Il Difiretto di P Uteri ,
Che prima ebbe Ìl nome di Vefcovado di Curiandia ,
(iiualo nella Curiandia propria , è denominalo dall' anti-
co caftello Filtfi, che fu piantato verfo il ino daVCat-
domaro II. Re di Danimarca , per aver luogo di con-
venire gli abitami alla Fede Crifliana, ed ebbe il men-
tovato nome , perchè domandando il Re in che hiogo
dovea fabfaricarii il caftello, il Vefcovo, ch'era dellina-
to ad abitarvi , rifpofe : li , doife è Pihin , cioè il Ra-
gazzo. Qiieflo Vefcovado di Pillen con tuita la Curian-
dia dopo alcuni anni venne foHo il Dominio de' Tedef-
chi; e le cofe rìmafero in quello Stato , fin al 1^59. ,
quando il Veicovo per paura dell' invafione de'Ruffi ven-
dè ambedue i Vel'covadi di Pilten, e d'Oefel a Federi-
go II. Re di Danimarca , che gli diede al fuo fratello
Magnus in luc^o della porzione, che gli competeva dell'
Olfazia. Quello Magnus ne pcefe poircITo nel 1560, ed
avendo fecolarizzato il Vefcovado, a molli ile'fuoi ami-
ci donò de' Beni confidcrabili , che vi appartenevano .
Quando poi nell' aiuio feguente la Livonia fu fotiopolla
da Gottardo Ketler alla Cotona di Polonia, fu accorda-
to , che al Duca Magnus in luogo del Vefcovado di
Curiandia foffe dato il caftello dì Sonneburg full' Ifola
d'Oefel, e che del Vefcovado fudJetto folte padrone il
nuovo Duca Keller ; ma dopo la morte del Duca Ma-
gnus, feguita nel 1583. il Diftreito di Pftten non volle
fottomfneili oit ti TìoKt di Ctu-hodia, ni al R«gi» ^
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141 L A V O L O H I A.
Peiàiàt, offidandofi alla protezione di Danidùifda.C^e-.
fla controverik perà fu fitulnunte «quietata la manie-'
n che il Re Fcacrìgo II. per li Tua pivEenlioiie filane-
fio pade, aoienò 30000. Ròdallerì ( che fanno iacucs
10217. Zecch. di Venez^) dalla Corani di Polonia, pa.'
' gati dal Duca di Proflia , c Harl^avio dì BrandeDbnr-
' go Gio^o Federigo , a cui perciò ne} ) $Sj tit dato io
peUpo qaefio paelé. tintami fu confermato il libe-
ro ererciiio delta' Religione Luterana. Nel i6tf venne
quelU Ipoteca in mano i' un Gentiluomo dì Curlandin
di nome Ermanno Mayilel , e dal Re di Ptdonja gli fit
accordata fotto nome di Staroftia. Nel 1656 ilDiica|a<
copo rifcaccò l'Ipoteca daiMajdel, e foddis&ce con de-
naro anche gli SvedeCi, che «"eraa ìtnpadroniti dìquefio
Diftretto: onde 1* Nc^iltà di Klien fi Ibttomilè al firn
Dominio , jna poco dopo fi TÌ?elt6 fino al i66J-j nel
qual anno a' xf . di Feiibrajo con (oodìdùBÌ molto van-
a^oie n'torin folto l'oldiediequ del Duca mediante il
Concordato dì Grobin; al qaak dopo 10 anni dal Du-
ca Federigo Cafimiro fii dato l' intiero compimento . Il
Difitmo dì Pilteo ebbe un diftinto Capitano maggiore,
che rifiedeva in Hafenpoth , ed a cui eran fottopoftì 6
Configlieri di Provìnda, ed il Capitano di Ncuhàoien .
Ma a tenore della iorma di Governo di qudto EKftretto
' llabìlita nel 1717- il raedefimo fi governa ora per mez-
zo dì .7. Configlieri Polacchi di raovincia, e gli appelU
pafbno immediatamente al Re. Il Velcovo di Samogi-
Zta diiamafi anche Veicovo di I^ten . Ha però queftct
TX&ipno il ftto particolar Soprintendente col fuoproprio
Concìfloro, e comprende lètte Parrocchie, o fia Circoli.
. X. La PmtecU* , o Cintìe ii tìafnifatk ; doy* i H»-
fiifoti, a&dio rovinato in un mcmie.
1. La Pameciiit di lùidi^t^th,
3. (^a di SaHiaitidn, ia/i il CaiUllo dell' ìMTo
nome. ' . -
4. La PamccUa d'-émittm; dm'.i JnAata , cafldlo
in un monte. '
j. La PmiKiU.ii Piktti, dov'i
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eiSTRETTO DI HLTEK. -
0 Piim, ehti piccola M £unw Viaim eoa tm cft>
Ùàlo, ed luu SiaroAia.
%) ^ li ^cmiiaiU , pt£> di cut V i un cafldla mtóeo
loviiiata.
6. L> PM^tii» di Deiidiimm, dov'i" "
t)t3^tmdmgtn , uftello , eoe prima ippirteneva alla
taeaùt dell' ArcivcicoTo di R,i§a comprAto poi da naVe*-
jcom di Pilten; nel 15^1 pauò tono il Duca ÌStffm
d'OICuia, che ìnCeme con altri beni l'impegnò; DofO
nolce vicende ne' tempi più moderni divenne findmcnw
una proprietà del Tenente Colonnello Giovanni Ulrico
di Sacken , il di cui figlio lo polliede attualmente. V
appartengono 10 villaggi, ira'quali c'è Aii^iq>ptii, dmv
irovafi una buona forgenie d'acque medicinali.
1) 11 Prommtoria DamtfjiìS , chiamalo da' Marinari
Olandefi: Dt Curfcbe Vorll van diBlitutbtTg, inoltrali nel
Galfo di Livonia verfo Settentrione , e dal medelìmo
comincia a ftenderfi nel mare per 16. miglia un banco
d' ìkuì , la di cui cdrema metà è fott' acqua , ed ac-
canto a cui dalla palle di Leiante v'è un pn^ondo a-
bilìb d'acqua cheta. Per avvifarc a' Marinari il periglio,
che corrono preflb qnefto, etai detto, Ref di Dmnfruff,
fulla punta della terra , vicino alla Chiefa di Domef-
iteCr, vi fona due fanali di figura quadra , fabbricati 1'
tino in faccia all'altro, di cui l'uno è alto 11, e l'al-
tro, 8. , c T pertiche , che ambedue riguardano verfo
quella coninda, dov'i-ìl banco d'arena, e nella di cui
cima conùtciaodo dal i. Agollo fino al i. Gennaja
( dello ftile' antico ) dal crepuTcolo della fera lino all'
Alba mantengonfi accefi gran fuochi . Quando i Mari-
nari vedono un lai fanale, allora e(Ti trovanfi per l'ap-
punto alla line del Ref, o fia del banco, e per coiife-
guenza fono fuori di pericolo ; Se però gli vedoito am-
bedue, è fegno di non aver' oltrepalTato ÌI pericolo. In
quefti fanali annualmente confumanfi tra 8, cpoo cata-
ne di legno, e 100. altre catane di pino . I fanali ap-
partengono alia Tenuta Nobile di Doadangen , d' onde
ha diìlanti 14. miglia , che tira annualmente da RJga
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144 ^ * POLONIA.
fn il lor manieiiimeacD 1500 Rjfddleri (che formano
'ncirca 8ji Zecch. di Veaez. ). La feli'3 vicina fommi-
nlflik le^ a lofficienza . I profrìctarj lianno il privile-
gio di trafficare cogli Olanda , ed il Diritto Lictorale
di Dondangen flendefi per 44. miglia.
7. La Pamctèi^ di EnfaUm , mùù % quella di Pil-
ten. Vi una tem bietta Gr^-ErwtUe» per diltinguerla
dall'altra deU'ìMb nome , lìtuau nella. Vtmaààt di
Tncloitii.
f tNl DSL HDMIRO TOXL.
IL
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IL REGNO
D' UNGHERIA
COLLA.
TRANSIXVANIA
NUM. XLVIL
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IL a E G N S
IN LINGUA UNGHERESE
MAGYAR ORSZAG.
Pahacuafo I.
FRi le moìteCartt dell' Uiii;licria , clic fi fon (me iti
occafione delle fre(]uenii guerre co' Turchi , la mi»
gliore fièqueila, che fu f.itt^dsl C-.piiano JHUlier
ad infinuazione della Camera Kc^ilc d' Uoglicria data in
luce nel 1709 dedicala all' iDiperatnr Giiileppe , che fu
copiata da Nemmn in 4 foglj grandi . Tab»U HangarU
(di Hafen) amplimji^-nifical!, rranliffimh pa-
riPer iS antiijxiffimiy rtlalianiiru r & mmumentit concimAla
ec. data in luce nel 1744 dagli eiedi di Homsnn , com-
porta con lunga, e faticofa indiilltia, c con gran crite-
rio: qnefta rapprefenta tanto il moderno, che l'amico
■ Stato di quefto Regno ; è però più (lerfeiia riguardo all'
ultimo oggetto, che al primu. D.il Signor Szafsky nel
J75°i s Ji > ""^ll^ C'ttà di Presburgo, è ftata difegiiata.
fu' 5 mezzi tojjli piccoli la Carta generale di tutta 1'
Ungheria fecondo le due parli principali , colle Carte
particolari de' 4 Circoli della medefima, con i Comitati,
o fia Contee liillinte , e vi è premeflb un frontiipizio d'
un mezzo foglio; e benché (luefte piccole Carte conten-
gano nn piccol numero di luoghi, fono ciò non oflanw
pregiabili , e di ufo , petchè con maggior accuratezza ef-
primono la divifione politica del Regno. Il Dmubia di
Homann non folamente rapprefenta l'Ungheria, ma an-
co la Turchia, e la Grecia.
$. 2. Ne' lempt .antichi l'Vngteria ebbe it nome di
P/mmia, qua] noiqe deriva àtt'Pdnnaai, ch'ebbero ori-
Snc ■ Sari , * ftt orgoglio' ^ aftribiiinnxl "il pota^
E 1 ài.
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,,8 EECNO d' UNGBeHU.
Panowc, cioò&gnori, ddUvoctSchiavonaP^, S!gw»,
undc dagli efteri furon chiamati Pannoni . L amica l'an-
nonia peto non conicnne nel [\ìo ricinto lutta la prefen-
te Ungheria , ed airòppoilo l'Ungheria moderna non
cotnptcnde tutta la Pannonia . Quella parte dell Unghe-
ria modctna, cWb riucbiula fra'Moiiii Carpazj , il Da-
nubio , edilfiiirtie Tibilio, fu chiamata dagli antìeM
l-,z.,ium JWfr-M;;.F,-.v'.v R^^io . I! popolo ebbe ti nome di
Mctanaflie , perchè Vera venuto d' aiin paefi i^e però
cofa incerta, per qual ragione li lian nomioatl Jfl^SgM .
Il nome Utii.;hrria derida dal popolo iatoOo^, ài
CUT parola'' Uxgbiria fi prende ora in buio ftr«-
to ed ora in fenfo più ampio . Se fi pigli" in tento
flretto, i fuoi «ofi"' dalla parte di Meoodì fimoil fiu-
me Drau, ( che la divide dalla Schiaronia ) e U Ser-
via ■ dalla parte di Levante confina colla WalaàuM , e
Tra'nfilvania , da Setiemrionc co' monti Cartai) , che la
dividono dalU Polonia , e verra-PoÒCTte cdU M<»avi«,
Auftria, e Siitia . Se però fi prende ID, fcnfo pKianip»,
allora vi fi comprendono anche laSchi«»onia,DiIoMEia,
Bornia Servia, e Tranfilvania, e fino anche la Molda-
via c'walachia. Prcfa in quello ultimo fenfo contiene
in l\ia crandsiza circa 1087J miglia quadre Gemjrafiche.
Quella parte che alprefentc vi ha la cafa d'Anftria flen-
defi per 4760 miglia quadre incirca, e la parte dclTur-
co ne contiene S94S' „ r.
6 4. L'Ungheria è filuata nella Zona temperata Set-
tenttionale ; la fua parte Settentrionale è montuof?^ , e
fterile, ma altrettanto fana. La parte meridionale e pia-
na calda e fenile, malfana però a cagione de' molti
maraizi, e paludi . U. malattia Ungherie fpeciairacntc
cosi detta ( Zfcfafiimer ) confifte nel fuo principio in
tumoretii in fonna di nodi , che naTcono fui traccio ,
ove principia la nymo, U qual inalatila del tutto s im-
pedi&e , fregando fui bel principio 1 detti nodi con a-
elio, e aceto, ow lafciando le fregagioni , finche t no-
2non f»eno franili. Clelia malattU vicn jcigcipalmen-
^ cigioiiu* in»inpcnB» fltl hcr? > e nifiigiwc e _
vi contriliuirce anche moltiflìmiD il calor del giorno aliai
grande, il freddo non minore clic fucccdc nclU none ^
che cagioni faciiracme i raffreddoii. La pelle vien qui
dalla Turchia , e vi 11 dilata per contagia . Del rima-
nenie l'Ungheria è provveduta di mtio ciò , che il hi-
fogno , ed il comodo di vivere richiedono , e di ciò ve
n'è il farta abbondanza , che alcuiu>ìha deiio : extra Muti-
garUnt nm tji vita, fi eji vita, noi tfi ita. Nelle pianu-
re l' Erti , e le piante fono; l'Erba de' prati, l'Erbe me-
dicinali, tabacco , zafferano, fparagi , meloni, luppoli ,
biade, legumi, miglio, grano turco, vino eccellente, di-
verfe foni di frurie d'alberi e d'orlo, pefche, more , c
callagne . I minerali fono: oio, argento, rame , ferro ,
piombo, zinnopel ( qual foria di minerale altrove c po-
co conofciuia , e contiene un minerale alcalino d'argen-
to, di cui un quintale, o centinaio rende jhn a 4oncie
d'allento (cioè Onciej | fina4j a marco dì Venezia)
mercurio, cinabro, antimonio , arfenico , zolfo, verriuolo ,
markaffita, fai naturale, e fa! cotto, falnitro, calamita,
asbeflo, marmi di vario colore, alabaltro , e pietre prc-
ziofc , che però difTjrlfcono aii^i dall' orientali . Gli ani-
raali fono : be' cavalli , bovi ( de' quali annualmente n'
efcono incirca iioooo ) bufali, viteJJi , afini, mn!i, pe-
core, capre, porci, e varie forti di beflic fanatiche, d'
uccelli e pelei, fra'quaU fono i cervi, daini, danti, or-
li, lupi cervieri, pernici, fagianott!, francolini, fagiani,
pecchie, hulòne ec. I menti de' quali è cinta daogni par-
Te l'Ungheria , baooo delle colline , che producono vi-
no eccellente , ed altri fpno pregni d'ottimi minerali.
§. 5. In Ungheria irovanfi delle forgiati di varia for-
te ] cioè bagni caldi , che fono quelli di Erlau , Buda ,
Baimoir, Eifenbach , Pellhoni,Ribar,Rai(z, Zipj, SHe-^
no, Stubno, Gran, Trentichin , Varadj ce. Delle for^en-
ii d' acque acidule , come quelle diNograd, Sarofi,Sia-
lad , Trenifchin , AltfohI ec. Delle fors.-nti d' acque mi-
nerali, come quelle dì NeuTohlnell'Herrengrund, diSch-
molnitz, che fon pregne d'acqua di calce. Delle VÀr^niti
d'acque nHtrtiftrtt come quelle della Contea di AllfoU ;
ftevit tkt mvtrtim m vittr» , skmé quelle delu <^' .
K 3 . «» ■
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lyO KECNO t
Ka di Liptau, e delle fargeiiti , delie di' ghìactio , v. gc.
nella Contea di Torna .
g. 6. Le raotitaKne più olTervabili d'Ungheria fono:
I) I mnu Carpax-j ( Taira ) die fono fu' confini di
Moravia. SileCa . Polonia , e Ruflla . e che dalla psne
del Nord in forma di mezza Kii.» cia-onùano !' Ungheria
colia TranliWaiiia. Son pm ahi nella Conita di Zips ,
- di modo clic a cid iereno pofion diiiiiii^iiali coll'occhio
nella cirrà d'ErIau in OuEiiaia , ed a Crocevia in Po-
ionia. Ndla contrada pili balla 4Udti mon:i fon cnpcr-j
di bofchi , e d'alberi ordinar; . i.dia coiiir.ida della fp.
conda ahem gli alberi fono più alii , e più graffi . l'i,
quella della terza altezza producono dd lesino torto . e
le cime non fon alito , che dirupi fmiùiraii . e i{tn[i ,
femprc coperti di neve , ncgf i.iiervalii de' quali irovanfi
varj laghi d'acqua limpida. 2)11 monli Faiyji nellaCon.
tea di Liptau, 3) Maira nella Contea di Hcres. e 4) Il
bofco di hikim .
§. 7. I tìiiini principali fono :
O II Dumiia. in On^hcrele Dma . in linpua Schiaffo.
Ila Dma^ . in Tedelco , Lar. DuuhH^s . che mlce
nei territorio ai l unn'iiiiei.g tireiio uoii-i:,iaimgeii udla
Svevia , e traverf^iia la Germania , paffa per mezzo all'
Ungheria , e Turchia ; e ricevuti circa Jio fiumi, fra
piccoli , e grandi , de' quali 60 incirca per la maggior
parte fon navigabili, con più foci getlafi , e con grand"
impeto nel Mar Ncto, entro di cui fi diftingue ancor Ja
fua coricnie alla dii\jnza di parecchie miglia. L'intiero
corfo di <juel\o fiume con lutti ì paefi, e città confinan-
ti è flato difegnato in 1% Carte piccole , e defcriito in
im opnfcolo, che ha il titolo; Der Wegm dei HScifi-tap-
fern , Kayftr-AàliTS HeUcntbaten S'irg-kriihmte DooaM-ttufs ;
cioè il Daluthio ctlebre per le vittorie ecquijìale dail'eraicie
Mzimi iella valorofa Aquila Cefurta. Norimberga nel 1687
in quarto piccolo. Vedi anco il Danubia recentemente ac-
tTifeiiito culle Curii Gcegraphicbe , 1 colle flampt di moli*
ciltÀ, di Si^fnmi» Birktn in dodici. Anticamente quella
fiume , dove l»£àn i coofìni dcUa Gecasasi» , avera. il
' nome & 9»*
1) U
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INTRODUZIONE. J;i
a) ha Morawa , Marni , MtirchH! , divide l'Aufttia e
la Moravia dall' Ungheiia , ed alcune miglia lonimo 'da^
Presbtirgo sbocca nel Danubio . Ne daremo una AtSai-
zione più eOefa nella Moravia.
3) Il S^aag , VagHs , in lingua Uugherefe tPagwii , t
neUa àchiavona Wiik; nafce ne'monti Carpai! , ndlaCoD-
tea di Liptau , poco lontaao da Wa{etz, d'una doffón
forgente , e sbocca nel Danubio .
4) Il Gran , chiamato dagli Ungiicri Garar» , e dagfi
Schiaioni Hron, Lat. Granai, nafce nella Contea didc-
miir , c dopo .un corfo di 14Ì miglia gettafi nel Da-
5) I! Thiii, in Ungherefe TijJ]Ja, in lingua Scfiiavona
TyJT'', Lat. TikifcH!, nafce nella Contea di Marmorofcli
da due forgenti , di cui Tuna chiamafi la nera , e l' al-
tra la bianca; ambedue fono ne' monti Carpazj . Qiiefla >
fiume, mentre fcorre le montagne , è rapido e chiaro ,
e poi è fàx lento e torbido ; riceve i fiumi minori Ba-
droch , iHornat , Siamos ( Samofius 3 KHrofch ( Chry-
ùas ) e Marofch ( Marufìiis ) e lungi 4 miglia da Bel-
grai^ sbocca nel Danubio . E'il fìiime più ricco di pe-
in che fu in Europa vermicolando , per così £re , di
Yirie forti di pefci. La copia però de pelèi non è ièm-
pre l'iftelTa nè in quello, ni in altri fiumi dell' Unghe-
ria, paiTando effi in maggior quintili ora in uno , ora
uo altro fiume .
6) Trmfth 3 Temeffus, nafce nelle montagne diTran-
filvania , pafTa accanto a Caranfebes , Lugos , e Temef- ,
war Poi fi dirama e forma diverfì marazzi fin dove
non lontano da Panczowa sbocca nel Danubio.
7) Il Drar, Drava , DravHj ; vien dalla Stiria , for-
ma la divifione de' confini fra la Sciiiavonia , e Unghe-'
ria, e prcffo il villaggio di Darda sbocca nel Danubb.
8) L'Arah, volgarmente Raatf nafce nella Stiria , c
prefib la città di Raab s'imifce al Danubio.
p) Iriiia , e Liinia ; fiume piccolo , che Caxfe fra 1'
Auftria , e l'Ungheria , e preÌG> Altenburg pardeC ntl
DanutMO.
Sonori snelle due UgfA rio^i H *-àtpi àitìf
K 4 nwr-
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marco, che fono il BaUton, oppiiri: PUiiinftì nella Coa-
tea Simigenfe, lungo drci S miglfii , c in alcuni luoghi
largo due miglia; ed il Ni:.f>cd!r>- fii , Uzus Piifmis , in
Unghcrefe Ftrtà , fra le colline d' Edcnbiirgli , c Vie-
felburg; da quello lago gli Edenburghefi congetturaoo ,
fe la vendemmia farà abbonduite, o fcarfa; vaticiDando,
il primo cafoj quando l'acque del mcddimo ioao fciiv
fe, ed il fecondo, fe il lago i pieno ■ He'numii Cupa-
t] trovanfi 4 laghi .
{. S. L'Ungheria molte ciirì ( Urbcs ) ccn un
gran numero di borghi privilegiati ( Oppida privil^gii:
donala ) de'quali perì) noTuDO pw> dirli bello . Molti
villaggi di poco mcxncnto die talvolta non contengon
più di 30 café, f(Ht datati de' diritti di borgo; on^enon
u da maravigliarfi , te talvolta in ima fola Contea tro-
vanfi 100, e piiH bisr^i. Quefto Regno al prefente non
è abbaflanza popolato . Potrebbe fomminilirar alimento
ad un numero, due , ed anco j volte maggiore, e po-
trei^ molto me^io coltivarfi il paefe . Gli abitanti fo-
no di varia origine ; i veri Vi^btri derivano la loro ori-
ne dagli tJngheri, e bmchè liano molto meglio coftuma^
ti di quel che lo tùrono i toro amenati, ciò non cdlan-
le nel volgo fi fcuoprono ancora molli caratteri , che
danno indizio della loro fchiaita Scitica. Fra gtiUnglic-
ri contaafi anco Jtvgiy e Cumam. Degli Jazigi fi h
già fatta menzione nel $. 2. Il pacfe di quelli tu dopo
di loro abitalo da'Cumani , o (la Orni , i quali perciò
daglj Scrittori UnghereTi vengono chiamati coU'ifteflò no-
me di Jaziigi. E' però verìlimilc, che i Cumani lieiKtfl»-
ti una porzione del popcdo , detto Paxàuati , che fur^
no gli antichi abitanti di Tranfilvania . BiC ebbero pri-.
ma de'gran privilegi, aboliti però nel 1638. 11 Gover-
natore del Regno ù» i fixA tìtoli tifi anche quello dì.
Cemis , tf Jmdt» CumaHorum , Un'altra parte dt^ abi-
tanti i d'origine Scbianiu, e tali Ibno ■ Sttnù , Ciw-
ti. Servi , o Ila Baiai , Atf^ , e J^kwUtf . Da que^ i
abitala la parte Orientale, e Settemrionak id'UngberU,
confiAente nelleConteedìmAuis, Nànra, Treufchln,
>&nrA, Uptan, 'Omott, Ab^M, Bukb, Hont , Neo-
Digitized Googlc
J N T R O n O Z IONE. 155
grad, GomSr , ed Edenturg , ed i mcJcfjmi vivono ol-
tre di dò difperfi per mtr.i l'Ungheria,- Sembra , che vi
abbiano abitato fin da'temri aniichiliimi . Al[ri ve nefo-
no che dalla Germania derivano la loro origine , cioè
dall'Auflria, Siirìa , Baviera, Franconia , Svevia , e Saf-
foaia ; E quelli pare, che in Ungheria fieno arrìv-aii nel-
lempo raedelìmo che i Saflbni fi domiciliarono in Tran-
iilirania, cioè fono i Regj Geyfa II , e Andrea II. In
leguifo de' tempi la guerra , il traffico , c la fertilità del
paele vi ha tirato un maggior numero di Tcdefchi , ac-
crefciuto mollo follo il governo della Cafa d'Aufttia. I
y'Macii, o fu Olacti , che abitano accanto alla Tranfil-
vania, e nella >Falachia, fcno fecondo tutta l'apparen-
7.X un avanzo de' Romani venutivi dalla Dacia . Nella
defcrizione della Tranfilvania ne daremo più ampio rag-
guaglio . Fra le naiioni Itraniere dell'Ungheria debbon
contarfi i Crai , che tirati dal traffico vi fi fono ftabl-
bilfti; Gli Eirei, de' quali il numero, tempo £a, fumol-
ro maggioic che al piefente ; i Turchi , e gli Zingari ,
oppure Czig.mi , del qual popolo vagabondo l'origine è
incerta, fra'quali molli fono manefcalchi, e miiAci. A',
foli Unghercli , comprefi anco gli Scliiavoni , o Slavi,
ed a'Tedelchi di nazione , nelle coltituEÌonÌ del S.<gno
vien dato il nome di RrffticoUt , e di Scaci del Regno
d' Ungheria ; lutti gli altri vi fono chiamati menu ,
e-Atranii, e fwtnfis. I Tedefchi pirònon id ixjflono com-
prare Tenute Nobili , prima d'aver acquiflato l'Indigena-
lo, per l'acquido di cui iin dal 1741 fon tenuti a pa-
gare 1000 Ducati lii Krcmnitz , che vengono ad elTerc
1940 Zecchini di Veneicia alla CafTa dello Stato ( 1 ).
Da quel che s'è detto di fopra, fi rende manifeflo, ef-
ftr gli abitami di quello Regno di varia indole j ciùuoii
oAàote per il reci^n-oco comm^teio fra loro la difiigua-
glianza de' caratteri è divenuta affai nnaorc . ttii per 10
più fono i'va tempefamcato fanguigno collerico.
hilti
BtC) Sodo «nli ial ti Zecchini Giglint , et in Voietia &>-
■w e^uli A ntn dcfl^ Qngul , ih csVatfs di 1 per cento ia rii*
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1)4 i;i(-NO d' dncheria.
hìi!.i i; mimtrofa , e la pulitezzii de'fuoi cofliimi non ce»
d,: p:iUo a quella ifclla KMlù di qualfifia a][ro Slato
ti'E:iroj)a. Fin da' temili deli' Iinptraior Carlo VI. (jaalì
o^nr ^^JJ,nate fiiol prendere moj;lÌE Tedelca ; equafiiut-
if k Si; nore di rango inoggi vi fi veftono alla Tedef-
(.'] , ribiiandanata la maniera di vellirc all' Ungherese ,
bt:iic!iè la medefima abbia molti vaaiaggj , per i quali
fcmbra preferibile. La Nobiltà è adorna di molli diritti
e privilegi, fra'quali merita fpeeialmente di cflèr Botato
<juello , di non ciTer leniita a pagar cofa alcuna al Re
per ì tuoi Beni . Siccome però qiieiii vantaggi fiiton ca-
gione, che molti dell'Ordine de' Cittadini fi facelTero in-
nalzare al rango di N(Ailtà, per godere de' privilegi to"
Illa iiiiiii . e in quello modo le Elegie R.endite diminui-
vano ; l'acquifto della Nobiltà in varie maniere è flato
limitalo . Il Contadira non ha nulla di proprio , non e{~
fendo altro, che un Finuario, che può mandarfi via ad
arbitrio <tel Nobile. Per confeguenza un tal contadino ,
benché Ha nomo libero , ciò non ollante ijah è meno
mefchino d'im Contadino Ruffo, e Polacco. Nelle con-
trade, che nuDcano di le^gname da ^bbrica , abitano i
ContadiDt mafOmamente i Reitzi , fotta ceira in Caver-
ne, e cantine, pi^paratc da elTi mcdefitni per loro fog-
giorao in nodo, che al dì fiiori , o non ne c^pàrìfce
niente , o foUmente il cammino , oppure anche il tetto
intiera. ^
$• ■9- Quattro Uv^iu principali parlanfi in Ui^heria .-
VH^trcfif che c la lingua materna d^IjUngheri profij,
«letiva dalla lingua degli Sciti ; ha un fui Dialetio , ed
ha dell'affinità colla Finniandefe. GliUngheri nello feri-
vere fi fervooo de'Caraiteri Latini . La ÌÌB^bi Teàifcjt
.fecondo la diverfìrà delle nazioni Tedefche, vi li parlain
differenti Dialetti. La lingua Schiavmn , che dalla Sar-
tnazia deriva , dividcfi fecondo le varie fpccie dalle na-
zioiù, ia Boona, Croata , Wandala , Rdntele, e Ruf-
fa. La Ih^iu Walnca ha dell'affinirà colla Latina, ed è
Mta dalli melcolanza di quella cdia Schiavona . Vi- fi
parla anco L»tim non folamente fra la geme Lnterata,
c di rango , ma anco ira la glebe ; die lo parla però
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INTRODUZIONE. IfJ
molto fcorreito i e ili più re' Tribuusii , e ntlla Cunad'
Ungheria fi tratta ogni cola in Latino, Il Ungujggio de-
gli Zingari h compofto di t=:-miiii coiroiu de' Vfalachi ,
Schi»voni, UiisliEri, c d'altre naìioni .
10. E' molto veririmilc , che la Doiirina Cri/linna,
poco dopo i tempi del noftro Salvatore fiali pubblicata
in quelli paeli . Imperciocché elTendo manifelìo dall' E|>Ì-
Ilola dell' Appoftolo a' Romani Gap. 15 , 19, aver tylt
predicato il Vangelo , |it in ci piando da GeruUliimme fino
nella Jlliyi.-i , e comprendendo ([uclLi iinn buona parttdel-
la moderna Dalmazia , Croazia , e Schiaìuni.i non può
con ragione dubitarli, che un qualche lume del Vangelo
non abbia penetrato anco nella Pannonia vicina. Nelle-
colo IV. la città di Sirmiura ebbe già 1 (boi Vefcovi ,
fd i Gothi, die abitavano la Dacia, ebbero anche allo-
ra i loro Vefcovi . Ma la Fede CriHiana non s' è dila-
tata per tutta l'Ungheria prima, del fecolo X. cioè nell'
anno góg , oppure 975 , quando il Principe Geyfa rice-
vè il Battcllmo , e s' accrebbe di pià l'otto il di lui fi-
glio , e fuccelTore Stefano , che a cagione del fuo zelo
dimoilraiovi , ha avuto il nome di Apoliolo , e Santo .
Nel 1J2J vi li iotrodulfe il Luteranifmo per mezzo di
Mattino Ciriaco, orioiido delLi città di Lenllchau ; E
nella Ttanfdvania la mcdcll.na Duttiin:i prete piede jjìà
nel Tjii per mezzo d' .iIclììiì Icrirti, che vi s'cranolpar-
fi. Da quel iciiipo principiaronu multi U.K.'iertfi a an-
d.ir in Germania per lludiarvi . La Domina di Z,'*'in-
glio intorno alla Santa Cena hi pubblicata in Unglieria
poco innanii , o fubito dopo l'anno 15J0 da nu certo
Maura Ccvay ; e ^ià prima dell'anno 1557 vi e ran no-
ti 1 principi di Calvino, che dopo (jucl tempo vi hanno
un numero maggiore d'aderenti. Dacché i fuGefuiti fon
penetrali in Traniilvania , e di ià in Ungheria, la Chic-
fa Luterana ha foflerte moke vicende, Jpccialmenie full'
entrare del fecolo XVII. Sotto Ferdinando HI. a' Lute-
rani furono tolte varie Chiefe, e più ancora fotio l'Im-
pcTMor Leopoldo, a' tempi del quale oel j68i ne' Corni-
li £ SoproD , o fj> Edembui^ fu iUbiliio, che i Ulte-
sasi ia «gai CoRua non tmffizo pà dì diwQiefi;. Per
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156 «ECItO D' (WCHERIAl
toDfeguenxa dì mete le Chiefe, che all' Ànrcolo tll àd'
U Dieta Sopronienfe non eran nominate, fu ricbidl^ la
confef;na , e più di 300 Chiefe furon ctfctiivamente lol-
te a'Luierani, e chìiife ; E<l in ciò la Gtntca d'BUm-
bucg {o&si più il' ceni alira . Quiadi è , che i Lutenuti
in molti liK)|hÌ debbon far 10, e più miglia pertl^uen-
vm V efercizio puUilico di lor Religione . 1 Wandili ,
cb' ebbero 6 Chidè non hanno in vcnin luogo Predica
nel loro linguaggio . C^i per cagion degli Ihidj vuol a&i'
re ikl paeiè, ne dee chieder permilSone alla Cone , al-
la quii l^ge £aóo anche tenuti i Cattolici . Le SÓioIe
LaKrane fra» fiate abbaflàtefino alla finiafli della gram-
matica , ed i flato vietato loro ìafegnar le fciciu» più
importanti, eccettuato il Collegio d'Edembais , ed il
Ginnafio Illnflic d'Epenes , che tiel 1751 jQi di nuovo
accordato a'Proteflanii , ì quali anco in Pre^lgo han-
no la permtflioDe d'infegnare a^i adereaii di kno EUli-
gione la filofofia. L'opera, che puà rnpardarfi co-
me nn eompeodio della Storia dd Luterandimo nellITiH
sberia , è quefta ."Xam] «adj Znvtrli^t Ntekrkht vm
dem ZufiMÌit dtr PretcfitntifiUn Kircht in Jem Kom^
che Hm^arh ttfinim m» ima Gtgatwiriitm gffìibrhtbm
IMjUindtH derfilien 174}. cioè Bnvt e findata Ruggii»-'
giù mlant ^ fiate dtU» Chicf» froufimte nel H^m
d'ttgiiri*, fortimUrmintt tulle circafUitte pericalefe , tulle
gutli trovai al prtftutt . L' opufcolo confifle ia 5 fogli
<d k ia ottavo. Benché i Cattolici E^mini faccianoap^
pena la quatta parte de^i abitanti d'Ungheria , e che
all'impol^ioni del paeTe non coatribnifeano più della ié-
Ita pane: ciò non oftanie la Riiigione Cattolica vi è in
oggi la dorninanre, Ibtiopofta a' 2 ArcLvefcDvi , ed a' 9
Vcfcovi, che eletti dal Re, vcngon confermati dal Som-
mo Ponieiice. I nomi degli Arcirercovadi , e Veicovadi
ù produrranno el §. 16. Anche gli Abati e Propofti fo-
no nominali dal Re , fcnza bift^oo della confierma del
Papa . I Prelati per Io più );odono grotte Rendite , che
£ determiaeranno in apprefb trattando della Sede d' o-
enooo . La Potenza del Papa ron è tanto guade nell'
Ui^Kria, inanto altrove; yarchè non può iji.ajfgàiuti
al
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INTRODUZIONI.' IJ?
«I medcrirao , nè tocca a lui dare i bencfiij EccleliafU-
ci , ms folaniente confermargli . Il Re ritira le Rendite
de' Vefcovadi vacanti fin a tanto che gli piace di rim-
piazzargli ; e queda i la cagione onJc l' Arcivcfcovadó
di Gran ogni volta per alcuni anni rclìa vacante . I Pw-
UiÌMli vi fi tolleratio folameate, e vi hanno i loro So-
printendcmi e Seniori . Nella Dalmazia , Cmazia, eSchia-
vonia non può poQcdcrc Beni ftabìli , chi non è Catto*
lieo Romano . Della Chiifa Grica fono i K.aitKÌ , Rudi ,
e \Calachi, ed è ftata privilegiata nel 1690 dall' Impe-
rator Leopoldo , e da altri Regi . Una pane de' Greci
l'è riunita alta Chiefa Romana , e perciò chiamati Ec-
cUfia reduniu, o fia quella d'antiea credenza; e 1' altra
parte , the nello Scifma perfevera , ha il nome di Ecclt-
fi» dijftntims. Quella ha due Vefcovi , cioè uno in Bu-
da , e in Munkiiti ; c ijuefia ne ha tre , uno in Buda ,
l'altro in Neu-Arad, ed il terzo in Groff-Waradein , i
quali fon fottopoAì al loro Metropolitano , o fia Patri-
arca di Carlowili . Gli Amtltiilifii , o fia Memoniti fon
tollerati re' contorni di Presburg , e gli Ehriì fi foffroiio
cjtià e là nelle città, e ne'tor^i.- «gli uni ed agli altri
da! Re Rodolfo è Italo ìmpofto di pagar d«ppia porzio-
ne delle contribuzioni pubbliche.
Il, ¥cì' Cattolici l'applicavano più allaLelteratura ì
fu Geliiiii , i quali nelle unìvcrfìti di Tirnau , Buda ,
Kaab, Cafchau, edinvarjGinnasj infegnavano la Teoto-
gii, Fiiofofia, e le Matematiche, l'eloquenza , ed altre
arti liberali ; I Padri delle Scuole Pie v' infegnano fola-
mente le belle lettere . Nc'monallerj anche i fieuedciti-
ni, Paolotii, ed altri Ordini Rcligiofi ftudiano le Scien-
ze alla lor maniera . l Luterani e CalvinilLi nelle Scuo- .
le e ne'Ginnasj loro danno i primi principi di'lle Scien-
ze, e poi fuppofia la pcrnriflione Tanno a frequentare le.
Accademie dì Germania, e de'Paefi baffi, e degli Sviz-
zeri; fi iioiinu però i limiti, che al §. io. dìSi elTerfla-
tì polli al loro Itiidio negli ultimi.tempi. 1 G-iltiani Gre-
ci orientali che vi fono , iticoiniqciano anche ad appli-
carli più allo ftuilìo> Della Giuriiptwleiua W li davano ^
Sdàmaae dell' jOiiiiziaai. jpdraie ^ ma' in oggi s:'inf<^na.
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I5S REGNO D' UNGHERIA.,
(judta pubblIcamcDle nell'Accademia di Tirnau , e nel
Collegro Giuridico dì Eclau .
5. II- I Cittadini efacitano induftti ola mente le ani
meccaniche , ei il iraftico , il quale quafi del tutto i in
mano de'Greci , e Raiizi . Etcooo dall' [Ungheria i'fè-,
gucnii prodotti: vino, zafierano, olio, metalli , minera-
li , beitiame , cuoio, lana, fego, cera, e piincipalmCDW
le biade, in^fpecie il grano gentile , e la vena, talmente
che r [Ingiuria è il tuagazrino dell' Auftria . In cambio
di quefti generi «'entrano altronde, droghe, {lagno, Iò-
ta, ed altre merci Ibreftiere . Le moneie die in Unghe-
,ria hanno corfo lòqo ; un Vagrifib in Tcdelco , che in
lingua CFi^ierefe chiamali Pnu, ed in lingua Schiavona.
Xntkvjidij , <corrilpoDde ad un foldo di Venezia ^uu
CJ cinque de' quali fanno un grollb Cefàreo ( Kai-,
rdiek ) il- GrUshtl ( PMt*i > eh' ^ 1> quarta parte
d'iin grido CeTareoi'C la Veneziafoldo 1 j circa d' un
ffdSo'), il Kraixtr ch'equivale ad un terzod'
un grom fiiddetto ; ( in Vejiezia Toldo i f circa meuo
groflb ; ) Mfrtfiir (fe/^M-din Ungliercle, in lingua Sdii*-
Tona Pidgnni ) vale un taema graffò Ccfareo , ( a Vene-
ziaifoldi i i circa Schia»ona ) ; ungw/o Cefario (in-Tc-
dcfco Grofcbin , o Ha Kaifer ^pAm , in Un^rere C*>
rat, in lingua Schiasona Crófi ( corrìrponde in Vetieua
tt l^ì 5 incirca) de' quali 30 fanno un fiorino ( o lìa
Gulden in Tedefco (, d ; tire di Venezia incirca ) un
fMwCia Gi^melè tbtifih, in lingua Schiavona ifcM-
HMii}cliB vale 7 KréSxxttsi cìoi: foldi ji f di Veaetta
iocircs) ira Sklmuèneriia Ungherefe Sifstàk, nella lin-
gua Schiavona Marìnfcb ) die- importa J7 £rt:ìiizer;(ed
in Venezia fòldi 28 f incirca, e viene denominato Pct-
tizza ) ; iin n»,Ez0 ^i)i»M(ìn T^delco ma /i«U«rGwUni, Un-
eber. Fui FormT, SdiUrt. fiilJlatj iìtt Venezia corrirpon-
de a lite 2 ; incirca:; } jl fi>rim ( Gtdàeo in Tedelca )
ch'è 4i dm forti.- qu^a die 'fi diianu ^ifrufirhit
le ;o Kretimr, ( -che in Venezia conifpond* a lirìi 4,
iodrca, ^d'altra fonej detta Muffir, fipàt inapwta jl
Kieuittf f die famc^-^a Venezia ]ire4 ^ circa) .Un fipriói»:
dd Rfi» vale odl'Di^beiia &tpeEiore n.sfo&tl.^ in
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INTRODUZIONE.- Xf9
Venezia eqaivuliono a lite 6 ìnciiea ,)e nell' diceria
In&ricK óc!valé|a 20. <*gìoì lire ; iacirca di Venezia . )
Lo «kgMw , a diKtt» dì XremùTK è dell' ìAeflò valore
come in tutti ì v*di dell' Aufiria, cioi nje 4 fioiini, e
izliieUtta, (eda Veneiia vale lire 21 con più l'^io di
7. per cento incirca}; Htù^Baiiitr, o lia waDKcalaCè-
farto vale z Kreiitzer di raeno , (ed aVeneEÌa lire 11 a
jeh di marco;) il però Turca lion vale pià di 3
ferini (1) (cìoi lire 15 di Venezia a peTo di marce).
Jj. Grca la Steri» del paele, fi deduce con molta
probabilità da' monumenci antichi , che gli antichi abi-
innii della parte occidentale d'Ungheria abbiano avuto
il nome di Panimi, e itKlli della parte fet (CD tri Oliale fi
lian chiamati Jasy^ C ) I Romani foggettarono la
Pannonia al loro Dominio, e vi regnarono per poco me-
na di 400. anni. Pu tolta a' Romani da' Vandali neile-
colo IV. ciie la poffederono per lo fpazio dì 40. anni .
Atidatifene quelli nel ^95. nella Gallia, s' impadronì to-
no di quello paefe i Goti, fpogjiaiì del loro antico Ibg^
giorno d^li Huiini, a' quali clii pure dovettero poco do-
po cedere quello paefe. La Storia degli Hmni , Avari y
Hangari , per quanto cffa può feryùre a render più chia-
ra la lloria antica di qucfto paelé, e de' ùioi abjt.inti ,
farà brevemente riportata da me , ffguiiando le tracce
di Giorgio Praj Geluìta , il quale ha prefa la Storia A-
fiatica di qucfli tre pc^h AiW Hijloirt gentrule desHws,
fcritta dal Deguigius . GII Huntii dunque , popolo della
Sciiia, chiamato da'aoefi Wong-mi, amicamente abita-
rono quel paefe, che dalla parte del Nord confina colla ,
Chine , e fono i medefimi, contro 1' jnvalione de' quali
fu da' Chincfi fabbricato il fionofo muto ■ Dillrutto i<
Reguo loro da'Chinefi , gli Himni più fettentrìonali lì
( i) Si j detto ^ che il Dmcmh,
valore al ZeccbiiD ^gUaio Ftoieniiiio
fopri nle lire ■> con pid l'ieEio di
d» il FiaÌB» di VUmt conquUa di
- a ti Mdi noraminl , àot a
due <i«l fi twi a '
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l6o ni.CNO J> UNUHERIA .
portarono verfo Ponente , Prima fi fermarono fui Wol-
ga, e poi filTarono la loro dimora in «juella fpazio di
terra , eh' k fra il Mate d' Afo^ , ed il Calpio . Nel
374, efli paffarono il fiume Don, e penetrarono in Eu-
ropa. Gli Alani furono i pilmì ad eilèr vinti da loto;
ebbero poi nel }-j6. V iftcSa forte i Goti , eh' allora abi-
tavano in Dacia , cioi fra il Mar Nero , ed il fiuma
Tibifco < Teift ). Nei 377. s'impadronirono dell* una e,
dell'altra Pannonia; e Del 397. principiarono a riceve-
re il Battefimo. Sono il loro Re Attila il domìnio di
quelli s' era eftefo ancor più, ma poi, feguiia nel 454
la morte ti' Aitila, andò in decadenza, e lòtto il di luì
figlio Dengizich intieramente peri Del 489. dopo la flot-
ta data loro da'Gepidi , e Goti . Quelli che ne rima-
fero , abitarono quel tratto di paefe , che dal fiume
I^nidter ftcndcli nn al dì là del Don , c ù divifero in
lùnai CutHr^Krffi , e Utargiirffi.
G& Avari iaao Itati conofcluti in Afia {òtto il nome
4t Ga^mi. Grca la meU del VI. lècolo fiirono e&iviiv-
ti da' Turchi, ^'eran un retto degli Hunnì, e cbe al»-
tavano le montagne d' Aitai ; dopo ài che quelli Avari
parte pre&io la ftrada della China , e parte s' incammi-
naiono per l'Europa. Qiiefli ultimi dagli Scrittori Gre-
ci e Latini, per errore, fono ftaiì chiamati ^ìViiri, ben-
ché loro previamente non convenga quello nome , e
non è meno errore -avergli nominati Varcbsnìti , forlb
dal nome Var d' uu loro Chan . Gli Sctitiori Latini
danno anche a" medefimi il nome di jiifn-ì Hunni , o
perchè hanno creduto edere ì medefimi d' Origine Hun-
na , o per efferfi frammilchiali co! rcfto degli Htinni da
loro vinti, di modo che ne fia divenuto un fol popolo.
E' vcrilìmile, che già avanti l'anno jjj abbiano polTe-
duio la Moldavia , c lo fpazio di terra che giace in
ambedue i lidi del iiume Nieiler, e che in leguiio li fie-
no anche refi padroni del paefe de'Gepidi , o Ila della
Dacia. Nel 568. i Longtiardi eedeiiero loro la Panno-
nìa. Nel J98., e prefero la Dalmazia, d'ondepc-
rò nel £40. fiiron cacciati da' Croati, e Servj . Ma in-
canto gli A.'Vxa diliiiaroiui il lóro IXMBinio dalla parie
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I .N- T n O D O Z I O N E J6t
éella Baviera , cittudo :ieli' ifteflb tempo anche padrunf
di quel irmo di ^.ide di' è fra i fiumi Età , e Sai) .
Ma nel fecolo Vili, luron ridotlì fra' flretti limiti da
Carlo Magno , che dopo avergli fc^iogati, fii cagione
che fofTerò canveriiti al Crìftianefimo . Finalmeote uni-
ronfi cogli Hungari, che vennero d'Alta.
Quefti Hiaigari furon già noti folto l' iftelTa nome agli
Scrittori Latini in quel tempo che abitarono ancor in
Afia ; onde non è vero, che ijuetlo nome fia derivalo
dal caftello Hungo. Dai;li Scrittori Greci furon chiama-
ti Tm-ki . Nel VI, fecolo gli avanii degli Hunni fono
il nome di Turki abitarono nella vicinanza de' Cincfi ,
dividendoli ìn quelli di Levarne, ed in quelli di Ponen.
te. I confini d'ambedtie era Ìl fiume Irtifcli. I Turki di
Tamttt fi ftefero dal detto fiume fino al Mare d'AfoNC,
fUron però nell'VilI. fecolo riUretti fra ì fiumi M^'olga,
c Don , Ma dTeodo anche Ititi di là sloggiati da Pazi-
naciii , una pane de'medefuni le a' anao verib Levan-
te, ed in nna coniiada della Pctfia li fmab (onde pro-
babilmente derivano i Turdiì d'oggi hoiuq) , e l'altn
parte andando wriò Rnente s' impat^nì della Tranfil-
Vania, e MoUavit) Io che fecondo ogni apparenzacav-
vniiKO avanii 1' omo Sai. Dalla TranfUvania furono
-cacctatr nell' 88j^ i»' Pàunacitì , C il qual popolo proba-
bilmenie compréfe anco i Cuni, o fia Cumani) e perciò
lìllàrono la loro dimora fui Tibilco . Nel 896. s' impa-
dronireno anco del paefe fra i fiumi Gran , e Wm^.
Palio fono fileDEio le loro incurfioni falle nella Cario- .
tia. Baviera, Italia , Salfonia , ed in altri paefi della
Germania ■ Nel ^73. incominciarono ad abbracciare I4
Fede G-iltiaiu, ii)o^ran<k«tieiie la ftrada il lorontic»-
pe Geifa , ìl di etti ^io SteEinó b mifimile , cbe ab.
bis ricevuto il Satte&io oel p8l; il quale dopo la mor-
te del padre, léguita nel 997; m il primo Re nazionale
degli Hungari . Inin>dn<Iè la Rellgion Crìfiiana in tutto
il filo paefe, erelTe Vdi»Tadi, Badie, e Oiiejè, ridullà
la TranfUvania in provincia dell' tJn^icrw , e dopa la '
fna morte fu poOo nel maieto' de* Santi. <2&i (aaa fuc-
ceAui so. Regi nnjonali , dc'maU il leoHido di nomp
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I(5l RtCNO t
pietra, diede fe medefimo , eJjil fuo Hegno in protezion»
deli' Imiterà tor Enrico IH.; Tonavo Re de' medelìmi ,
Ladislao il Santo, unì la Schi.ìvonia , Croazia , e DaL
malia al Regno, e fu io graiidiffima fiima preilb ì! fiiO
popolo ; il decimo Re Stefano HI. uni all' Ungheria il
Diilreito di Zìips per mezzo del matrimonio con una
Principeffi Polacca . Il duodecimo Re Gej-ia II. nel
1154. atlralTe i SafToni in Tr.~.nfilvania ; Il decimofetii-
mo Re, Andrea li. dkit gran privlkgj alla Nobiltà, '
fra' quali quello ancora, che la Nobiltà avrebbe ia facol-
tà d'opporfi al Re, nel cafo che il medelimo voleOc in-
traprendere qualche coTa contro le Le^i, il qual privi-
legio fu abolito n<xi prima del Il decimonooo Re
Stefano relè icìbutaria la Bulgaria ; e 1' ultimo Andrea
III. morì Dei 1301 . A quelli Regi nazionali ne fucce-
dettero 11- foreftieri , fra' quali Ludovico I. nel JJj5.
riunì al Regno T intiera Dalmazia , tante volte aflalitii
da' Veneziani ; Sigifmondo nel J3po sfonò la Mokiavia
a ]>agarLL un 11 imito, ma dall'altro canto impegnò alla
Polonia n. città della Contea di Zìps : . Il Re Mattia
oiienne da'iJocmi la Silelia. e Moravia; fottoilReLa-
..^i^I.io n. fi ftabili ily«j canfuitiiiinxrìum. che chiamafi
Iriparlilura. e Ludovico II. ultimo di qiiefti Regi , nel
,516. mori preiTo Mohais in una battaslia sforiunat*
f r,i, i Turchi . Dopo di che il Regno d'Ungheria venne
.!! hii fifilio e fuccetibre Maffimiliano II. Rudolfo IL
cfdcre . ancor vivente , il Regno al iuo fratello
M.it:ia. aiutato dagli Unghetefi . A quefto lucccne Fer-
din^indo H. nipote di Ferdinando I. a cui nel 1610. fu
tolto il Regno da Bethien Gabor Principe di Tranfilva-
nia, che dovè renderglielo nell'acno iéguenie. Ferdinan-
do III. dix guerra col Princi)>e di Tran Qlvania Giorgia
Rakoity, c morto che fu prima di liti il Ato figlioFer-
^iiuwdo IV. detto, ed iocofooaDa d' Uogbcrìa ^
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INTRODUZIONE JfiJ
l'altro figlio Leopotóo, fratello di Ferdinando IV, fu lat-
to Re nel 1654., folto il dì cuiRegno per ie turbolen-
ze cagiona» dalla Rdigione, nacque una giifrra intefti-
113 , nella quale il CoMf Tockoly tralTe anco i Turchi ,
elle però non ne ricavarono verun vantaggio . La Tran-
filvania fn riunita al R.<^uo. Gli Unglierefi malconten-
ti fcguitarono , come capo loro, Francefco Rakotzi, e
fono il medefimo continovarono la guerra con Giufen.
pe, fucceflbre di Leopoldo morto, fincliè non furono ri-
dotti all' ufabidienea nel 171 1, Nel medtillnio anno morì
il Re Ginfeppe , e Carlo fiio fraieilo e fuccelfore p-r
-mata delU jwce di Paffarowi^ 1718. divenne padrone
i'^T^- .T"" ^- . ""a parte della
Waliichta, della maggior parte del Regno di Scrvia col-
la C^i-itale di Belgrado, d'una parte di Croazia, eBof-
nia, e del rimanente, della Schi'avonia; ma nel J730 11
peifero di nuovo, e caddero nelle mani del Turco Bel-
grado con tiitra la Servia, la Malachia Auftriaca, l'i-
fola, e farteiza d' Orfava , il Pone di S. Sifabetta, e
V aciiiiiltata (J.irzc feiientrionale di Uofnia , fituata liil
fiume Sau . Nel 171:;. ne' Comizi di Presfaurgo la fuc-
ceffione erecì..ria nel Regno d' D„gi,eria fu talmente
Maia nella cafa d Auftria, elie in mancania de'faccef-
fon mafdii, anche la linea femminile folTe capace della
Corona. Per confeguema, morra Carlo VI. nel 1740..
la dt lui figlia maggiore Maria Terefa afcefe fiil Tmoo.
e fu .ncoronara nel J74,. Sm Uaefli fu conlbrte di
l-rancelco itefano Imperaior Ramano di felice memcoia.
a CUI nel 1741. dagli Stati del Regno & confcrl» il
Laratiere di Conr^gente .
5. 14. Il Re d'Unglicria a tenore delle L<^iporta il
nome di fa;/^,;cff e quello di jfi>o/ìoUca ia riguardoalle
premure uiaie da Stefano I. per convenire eli UoeIiltì
alla Fede Criftiana , iJ <jual titolo nd 17*8: dal Paoa
Clemente XHI. fu confermato ,11 Im.Krairice Rec-im
Maria Terefa , ed 3 tutti i di lei fuccélTori . L' JnL^
del Rtgiu), Cloe la Corona d'oro fatta nel fecolo XI Io
S«mo,, k Spada del Re Stefano, ed li di lui Manto!
■ «iXwai*e«)lfc.taipe.eJacraced'«,geato,el«di-
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]«4 REGNO D'UNGBERiA.
nota l' ApolVoIato , Ci confervano nel cafiello di Pmbtir^
eo. Nella medefima città lì fa per le moni <leirArcive-
fcovo di Gran l' incorona zi oae del Re. V ^rmi delRe-
gtio è uno Scudo divifo per lo lungo ; il di cui campo
defko è loffo , e divifo pei meato da quarrro flri&ie d'
argemo; anche il campo liniftro è roflò, e contiene una
croce Arcivefcovile d'argento, polla fopra tre monti ver-
^15, L'Ungheria fin dal ifiS?. t rnSigne tniiiarh
della Cala Arciducale d'Aufiria, ed a tenoFe della Co-
Jliniziose fatt» a VkAmt^ nel 1713. anco le Principef-
Ic poflòn lÌKCede» nelRj^Do, talmaiie che in tnancun.
13 della polteriti CunSa» , vi (uceederetòe queUa dell'
JiBftrAtor Giiijim, e manciindo ancor quefla , vi fuben-
mreUie queUa ii Imptld» in Porti^allo. Il Principe ari'
mc^nilo Ereditario <^ prima il titolo di Duca d' Un-
gheria ; tna in <^i il meddìtno porta il nome d' Arci-
duca d' Aullria .
§. l6- Gli StJli del Regno d'Ua|;htfria diwidonfi in ^
aalfi ; e nelle Leggi del Rej;no Ibno comprefi folto ì|
nome di Pofului.
i) La prima Claffe comprende i Prilttì, i quali han-
no Giurildizione lijpra le core Spirituali ed Écdefi aft i-
che , e precedono a tutto il rimanente de^i Srati, ec-
cettuatone il I^iogoienenie del Regno, quale cede alfo
lo Arcivclcovo di Gran . I Prelati fono :
a) L' ^rchefiovo di Gnn, e ^mUo di Kolo2.fcia. Quc-
fli è Primate d'Ungheria, Segretario maggiore, e Can-
celliere della Sede Pontificia , Legalo nato, e Prìncipe
del S. Rom. Impero. Egli folo ha il diritto d' incorona-
re il Re, i Conte perpetuo della Contea di Gran , ha
la facoltà di crear Nobili , non è tenuto a giurare in
petfona propria, fatandolo per meiio d'un fuo Uffiziale
ec. A lui fon fottopoiti 6. f'tfcavi-, cioè quello dìErlan,
Nitrii, R4ah, Wate, FUnfkhchen (cinq«t Chìcfe) e dir^-
fzfrim , a' quali poflbn aggiugnerfi i Vefcovi Greci di
Buda, c Munkais, riuniii alla Chiefa Romana. Le fue
Rendite annue fi valutano 180000 fiorini ; ( che fama
incirca 40900. Seceii. di Vuta.); nella ifuàbvomha
«un-
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tomprefi qiie'li., ò ijooo. fiorini (cioè 1715., 0*954
Zecch. di Vene;, circa ) , clic al mcdefimo come fii O-
vcTWaradino di luna l'Unglieria , rendono le miniere ,
cioè d'ogni inarco d'oro fino un fiorino, c jeKreuiier
(che fanno circa i. Ducato cffetlivo di Venezia) , c d'
^ni marco d'argenio 19. denari (cioè lire 4^ circa di
Venez. ) . L' Arcivefiima di Xdotfcba occupa il fecondo
Inc^o dopo lineilo , ed i Aioi fufTraganei fono : il Vefca-
V» JA Bats ( il qual Vefcovado peto è unito ali'Arcivcf-
COTtdo) quelli di Gmffirarjdiin , Zfihtinad, Sagrai^ Sir-
mia, Bofiua , TraiifilvAnU , e di Bakixr della Walachia .
b) I re/eow» poc'anzi nominati . Qiiefti ispprefentano
una doppia pérfona, cioè Ecclefiaflica , e Secolare; fono
fuorché quello di Bau, Conci perpetui di quelle Contee,
dove hanno U lor Sede, e le primarie perlone nel Con-
figlio del Regno . Dal hirtiferifo ragguaglio de' Vefcovi
apparifce, die 9. fe ne trovano in Ungheria, e 4. fiiott
del Rcgnu .
c) Gli Abati, de' quali il principale è quegli delIaBa-
dia di S- Martino , imperciocché da S. Stdano fu fon-
data qiiffìa Badia, e l'Abaic non è fotropofto nè ad al-
euti Vefcovo, né a verun Arcivefcovo, efiendo foggeito
immediata mente al Papa . Ha due Sufl'raganci , the ioni
l'Abbate nella Selva lii Bakony , e quegli di Tihany.
d) I primari Prtpojli (PrEroiÌ[i majorcs ) come fono:
Il Prepoilt) del Capitolo di S. Martino fulla collina ac-
canto al caftello di Sccpiis, quello di Presburgo, quello
dell'Ordine de' Premonftra lenii a Leleft, quello diGrof-
fvaradeio ec. hanno unitamenie col lor Capitolo unfol
voto ne'OHnizj del Kegno. Del Prepdlo di SnUveif-
fenbare i A* notarfi, ch'egli è d'qiul rai^co'VcfTO-
vi d'Ungbem.
„liiJwMJu»K . t IWoiti , ed i Mehiiv:! PnacaSramA witu^ fra
ili Suri del Rfp», avendo hn)£o t rata (a'Kifjaiì fldla Dita .
2) La feconda Cklfs comprende i Magitaci> o £> Bt-
rotii del Regno , che fono:
(i) I PrimarJ Barmt dei Atfm , cjie per pfeeminciiz»
. ptrnt» <picfio nottCì C aninuDilb»» le GujcbePrlnu-
L 3 tie
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166 REGNO D' UNGHERIA.
tì£ del Re;;iio, (die però non fon eicditarie , ) cioi ÌI
ImgpItnenU. del Rr^no , o 0.1 Palaiino , PjUtiru! Rigni ,
ch'i il )uìiicì}iale, c iie^li jUjiri più rilevai:ti dei Regiio
fa ie veci del Re : Il Gi:,du-f dii Ri^m, e dcU.i Cortt ,
Tudex Curia: Regia;; D San (Prorex) lUD.JÌmszU, Cra-
a£.i , SchUvonìx ; il JPo/n^Jo ddia TranfilvjnU , la qiial
carica in oggi non efifte, perchè il Principato di Tian-
iilvania è adcffo folto tiii Governatore; iiT/farUri,M»-
giftcr Tavernicorum regalimii {Tavar in Unglier^fe fi-
gnii-ca Trforo); Il Gran Cuppien, Ma gifter Pince marum:
L' !fpe/l/>r Maggiori ielU Menfii Utile , Magilkr Dapifc-
joriim; Il Gran Scuditrr, Magiller Agafoniiiti ; Il Gr.in
CiamManiij Magifter Cubiciilarionim ; Wfcicre "la^ia-
Tc, Magiftcr Janiionim; ed i! Marefcijllo di Carli, Ma-
gi^ Gjria. Vedi Car. Andr. Bilìi Commentationcm de
Archioificiis Regni Hurgaria: , Hun^^aii Saranutut vo-
cant. LipIìtB I74p. in quarto, ^efti Baroni del Regno
hanoo un aflìii piccolo aOegnamento. , effeado la mag-
gior part6 degl' impieghi m Ui^herlà, non tìtio chcca-
lidie d'onore;- Il Palatino però ha 30000 fiorini aonaì
(che fanno eira S8i8. Zeceli. di Vena.)
■ (1) I Barmi, a Cauli Minori del Rej^o.
■ .3) Lo tirzt Claffe comprende i Cavalieri, o fia Unii'
S; dc'qii.ili alcuni poffiedono Beni nobili, alttinonhan'
no elle de' privilegi nobili; (juelli chiamanfi Milts Pof-
^eiuttit E quefli Armatigli.
4} Della ytxrta CUfft fono le Cini Reali Uhm ( Ci>
vituei libene atque Regite ) che vAigono invitate alU
I%[a, e non el&ndo fotiopofie a'Conti, appanengono
a) Re ( pcculium Sacrx Corona: ) . Hanno ciafcheduna
un Senato, a cui ordinariamente preGede un Giudice di
Città e Borgomafiro, Sono effe di due forti.
(i) Quelle, che al Regio Teforicre fon fotlopofte, e
che Io riconofcono come Giudice immediato delle Cau-
fe loro, della ijtial fpecii fono: Bsrifà , Kurptna, Caf-
cbau , Cmmrr.t , Dchytn^n , Bifin/ìjdl , Epiriis , CkW ,
liutfcbau, Modra , OltUnhurg , Bida , Pellb, Pritiurg i
Raab, Sentimar-Nemilii, Saaitìea , Saged, Tirtiatf , e
St^ni in Croazia. <>) Q^fe, elw lÌM-fdéWfWliVHl cO;
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INTRODUZIONE 16?
SÌ dato Pti-fmils prtjcmx RigU , come Altfibl , Eak.u
Sasjj , Bj/in , Brefrd , Crcmaitz , Btla-Banya cioè Ntujiait
Un^ercfe, Gran, Kefthmark, Kiinigibirg, LintfcluiH, Li-
bui, A'a^-fijijya , Niufiil, Rtlt , a. GtOTgcn^ Schemnitz,
StMa'ciSinbar^ , Trtntfchìn , Sden k. Alcune di queftc
cif'à Reali libere fono cillà dtUe miniere , foggetie al
Gcvcrno Auflriaco , efiéndofi già fin da' tempi antichi
daK in ipoteca da' Regi d'Ungheria alla Cafa d' Aultria;
qiL'Ile fono Cremniiz, Schcmniiz, Ntufolil , Libctii , Be-
Ia-(anya, Baka-Banya , Koiiijjsb^J j,' , rolic i^wA'y non co-
mmicano Iff citià di Konifjsbcn; , c di F^lfu-Bsnya , li-
tuae nella Contea di Szaihmsi ,
Avvi ancora delle ficcale città iihrs (0|i[>;da libera)
frale quali (i) alcune fono fono la giurisdizione di
Pobnia, date a' Polacchi in ipoteca iniìcmc col caftello
dì lublyo, e colla piccola città c caftello di Podolin,
e de fon fo;;getie al governo d'un Conte. Qiiefte fono:
P.eU, Uièiiz", Minh^nhJorf, Deiitfii ndarf, Michchéorf.,
NcHarf, Ri/idarf, yuHmdorf , t'ii.lk, Varoiti.i, Maradarf.,
Geotjinhci-g , Diirandidotf, alle quali s'è a!;giunta ancora
la pircola città di Kniefin. (2) I liirj^iì degli HijiuiM
(Oppda Haidonicalla > che godono de' privilegi par-
ticolad, s Cono IfitnMfcb-Perlfcò , Harb.'i, BósormiK^, Dirigi
Nanafé, SohfilQ, Polgard . (J) I liarghi delle oràùere
(Oppila raet.iliica) che fono Scimolzta'tz, SthwtHir tt.
foitopdli al Fifco Regio. (4) I Bayghi iegli VSfefi (Op-
pida mjitaria) (ttuati nella Contea àe Sexil. O Kjuui,
nella Gniea di Batich. di Bodrog. e di-Temefvar,
fotiopoft' al Configlio di guerra .
Colla Mobiltà Ungiiereic yodono degl'illesi piivileai
i NobiU Jravefcav li e l f eh P j lì-e
purchi la lor Nobiirt fia conJermara dal Re . tra quelli
ìnoggi fon comprefi 1 TWfli/i. o Iia l'a/[ciìi aiU' ^mvijai-
va a Tran divifi in i Triimnali (_Sed!l^i cioè in quellodi
■PWA, ( l-eriiel: elli non lon (oppciii alla giurildiaon
dtile Cinice, ed h^nno 1 loro particolari Magiftr«U ,
tanto in nguamo »ì Luo?otenetite . che nfpe ti» amento
»'Vice-Oinii , ed a' Giudicai dtf Nobili.
. 9.17. l'Unghali è £oviera>u -e- dat-Ke. e St»-
L 4 «
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1^$ REGNO D' UNCHeitlA 1
Ti del Regno per mezzo dello Diiu di-|la CaicrUrria Jh-
ùc.ì mgkfifi , del Con/lgli'i' R'gio , della Cainrrt laalt , \
delle Conia, e del Sntla ntUc città Sedi.
Le; Dille (^Cinnitiii Regni) fi convocano ìn Prelbii^o , j
dal B.e c^ni ire anni, permeizo di lettere Regie, telan-
do così la richiede il bene del Re, o del Regno- Ùibi-
difcano allora al comando Regio, e comparifcuno jer-
Ibnalmente nel loro appartamento i Magnali Ecclefidii-
c< c Secolari aJ giorno determinalo; La Nobiltà per» e
le città vi mandano due Deputati, che raduaaa(i isli'
;ippartamento degli Stati. Gli Stati del Regno prefeita-
no al Re i loro affari, e parimente ÌI Re tappreftnta
loro le propoUzioni, che rifguarduio Ìl ben pubblico, al-
le quali gli Stati prellano il loro coofenfo .
La CtnaUeri» AnUca Dngitrift , che chiamali Oi &
Kmui rt^s, È in Vienna, ed è amminiflrata da uaRe-
§10 CancellÌEre Aulica, a cui afliftoao 6 Reférendat) te- 1
greti, 3 Segretari, e molti Subalterni, Ì quali veigon
manienuti dalle TaHe, che quali quotidianarnenie ''en-
trano . Uno de' Referendari foprintende alle cofe pibbli-
c!ie, due agli affari delle città, uno alla Giuftizi^ un'
altro alle Cof^ di ReUetoue, ed un'altro agli afi^i del |
aero d'Ui^hem. EflafpediTcegU Editti del Re per' ItTo-
gherìk, e peri Regni che vi iooo uniti, diCroazia, Palm»-
xia, eStdiUvoaiain a^Politiche, EGclelìaftiche,fGìudì-
cìali . Vi apparteiffioiio tutte le cauTe che peiveii^ODO al
Re, e dal di hii kiId artiitrìo dipendono. OgRùta che ,
in perfona chiede udienza «1 Re ec. ì tenuto à lignià-
cario prima a (jueftaCancdliiria. Del rimanent/ eOanon
ha coDndHone venma col Regno, ed efeguiTce/folimen-
te la volonti del Re.
L* Ln^amnaut RtaU ^Canfilum tU^iaa tacimtmeniia-
W) ch'è in Presburgo, ha per fno Prefìdeute il Luogo-
tenente, ed h compofto di 13 Conliglieri, che il^ fte-
ì;1ìc fra- PreUti , Magnati , e Nobili . Fu ftablita nel i
J71J dall' Impera tor Carlo VI. Il Luogotenentq per fa.
roltà Regìa amminiftra le caitfe Pubbliche Cibili dell'
Ungheria, c de'Regni, che vi fono uniti, orinate gii !
'^»llc dello Stato, o. relative alle taewaae. Non 1
' . ■ . ■ ■ / i !
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INTRODUZIONE. l6g
è Toltopoflo a verun Collegio Aulico , edavendo alcuna co£a
da proporte al Re , s' indriizaimmediaiamenteal medclliTio ,
La Camera dtllr Rtnditt Ridi, dii'idefi nella Camn-a
Vnghircfi , ed in quella dtlii minìcTi , ed a min ini lira pof-
lellioni. Rendite, e DiriniB-cali . LsCstnera Ri^!iVn^!ii-
reft è in Prcsburgo ; ha un PrefiJenlc con 14 Conlìglie-
ri, E foprinlcnde alle polTcliiuni piopric del Re, e Re.
galie, a' Beni, clie ricadono al Fifco Regio, alle Ren-
dite del S.ile, e d^lle gabelle . Alla mcdufim.i è llaia
unita r A m mini frazione della Camera Regia diCnfchau,
con gli otto Commi (Tari ali Provinciali, ciio riguardano
le contribuzioni. La Camtrii Rtali àtUt miniere, che ha
la l'uà Sede a Cremnitz, nelle città del Dillretio delle
miniere foprinteode alle miniere, ed alla Zecca, ed è
foitopofla alla Camera Aulica di Vienna. Alla fuddeii.-i
Camera delle miniere l'ono fubordinate quelle di Scliem-
niiz, NeurohI, e l'altre, die trovanfi nella Contea di
Zips, ed in Kdia^sberg.
I Cmit*ti, o k Coalce d'Vn^ierì» (Comiiatus) fon
piccole eroTtade di determinata j^andeiza , divil'e in due ,
o piàdilltetti. Vengono governati dal frima Conte (Ober*
grfpan), dal Cmtt fìitariinata (Umei^efpan ), Caffatt
(Perceplot), Natan, ^italiro Gfiidiei maggiori iti Triin-
naie, ed airretianti Giudici msrari; quelli ctuamanfi nel
pick Saprtmi Jitdices , e quelli l^ict-JiHiicif Miliim . Ogni
Coatea è provveduta di miti qucili minifiri, che dcblmii
cflèr NoUJJ, e fomiti di Beni fiabtli nella medelìina Cotv-
tea . L' appuntamento del Conte ftibordioaio è 600 fiori-
ni (cbe famip incirca 37; Ducati efièttiri di Venezia).
Qpello del CalBere joo (cioè laicati 187 ì effettivi),
del Hotaro joo (vate a dire Hhtcati 187 7 parimentidt
iéitifì di Venezia), d'ogni Giudice maf^iore 150 (cbe
feoo Diwrati p; | efiéttivi di Venezia incirca), e d'ogni
Gìtidice minore 50 fioriai (che vagliono IDucati 31 | ef-
. dativi di Venezia incirca) non comprefx gl'incerti. Illa-
laiio del primo Conte c otiiinariamente ijoo fiorini
(cioè J40 Zecchini di Venezia inci(ca). Tutti quelli pa-
rimenti ù tanno dalla Cafla della Contea. U nome di
QfotQ (Comet) doira da ciò, che «mdmente, qua»
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I70 hEGNO D' UNGMERìA -
do il R.e comindara l'armata in iierfon,-^ , i padroni del-
ie Gjiilec dovcan atcompagnarlo, ed effetc al fianco del
medefimo co'Ioro foldati, e perciò e(ii chiamaronll Co-
itiita fffg/f, Compagni del Re. Qiiefta dignità in is
Contee è ereditaria , e nell' alrre è unita ad un' alla Ca-
rica del Regno, oppure alla dignità Vefcovile, (elTendo
j Vetboii miti Supremi Jadìcss , ed avendone il falaria
cónfiieto ) , « nel rimanerne delle Coniee il primo Con-
te vien nominato ad arbitrio della Corte, purché Ha del
Corpo della NobiltA . Il rcfio de' Minillri delle Contee è
eletto dalla Nobiltà iuciefima ; ed il primo Conte vi ha
Iblamente il Diritio di proporne tre, de' quali uno dee
fceglierTi dalla Nobiltà . Qiieile Cariche Don hanno bifo-
gDo della cadfetma della Corte, e durano finchà dalpri-
mb Conte la Contea vien rrniiovatR (lo che accade ceni
6 anni}, ed aHora il raedeiimo col coofenfo della No^
Ulti fceglie altri MioiAri , oppure conferma ì ivcchj .
Nell'AdtiBame, o fia Comizi provinciali di quefte Coa>
tee a tmicatio le cofe Gvili, ed Economicfw , e fi ecm-
«falndono. (^rì Contea prende il Cua some da qualche
«aftello, che tid fiiD Recinto i fituato, ed in Ulti ta
toce Udghwefe Vtrmpe altro non figmfica proprìamen-
Vt, cha il Tei¥it<d'io o Diftretio foitopafki a an cafteU
to'. Si fa però dilferenia in Ungheria ffa Ai^, Calc-
itimi e Caltnun. Quefie due ultime dfinonunaiiont f^ni*
ficano propriamente la Sede , o il fogglonio d'un Ni>-
tlfc. ■ ■
$. 18. Le Rniili fatiche confìfiono nelle cDiummio-
«Ù (dalle quali i elènte la Nobiltà ), nelle gabelle, mi-
óiere, e ne' iniiìèrali , faline apparieaetiiì alla Corona ,
M'E^ninj della inedefiAia, «te comprendono le cittì
Ubere, con qnefle ddle minìete , e ne'Benl,-e Diritti
dd Repo Fifco . La amtribiaSene di tutta l'Ungheria
iàqiorta aiint)«lmente 3300000 fiorini (cioè 735oooZec-
cbhti in circa di Venezia ) . Qael che rendono le minie-
iipprefb a poco eomparifce da ciò, die nel 1744
(«Udo ifaolto profkuo), diffalcate tutte le fpefe, fiiroQ
- ^taii nella Canler^ della Zecca 2419 marchi d'oro fi-
no (che coirifpoitdtHiD .ia -Venezia Marcte 3$58 f Oi 4
JMtfl ,
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INTRODUZIONE. 171
^Iifff marchi d'argento (die fono in Ventiì» Marche
108560 in vamajigio della G>ne, e per lavorarvifi.
L'uno e 1" litro infieioe importano 3 milioni, 4J miU
fiorini (cioè incirca 685400 Zecchini di Venezia), Ne-
gli anni fcgufnli ìl guadagno mcnfuaic è flaio di 40000,
ed anco di 100000 fiorini {vale a dire di Zeccb. 9000,
ed anche di 11500 in circa di Vcneiia).
5.15. Il Regno d' [Jni;lieria faeilmenie può metter in
piede un'fli-mflM di 101:000 nomini; de'qaall 50000 ne
fono di continuo afbldati , ed altrettanti ne danno le
Provincie , non comprefc le Truppe mandate da' R.epii
vaili air Ungheria ; I Fanti hanno il nome A' Hr/duclii,
oppure a tenore d'un ordine Regio del 1741 , à'Uffiri
a pkilt, e quelli che fervono a cavallo, chiamanfi VJJcri
(Hul'aren). Miiduchi delle Conia fon ijue'Fanii che fer-
vono nelle Contee per purgate le ftradc da' ladri , afTaf-
fini, e riparate ad altri inconTeoiemi . I Pànduri, che
nel 1741 furon conosciuti in Germania, non eUiicro il
Beane da un villaggio , «Ietto Pandtir ddk G>nitt di
flaiTch; ma PmidiiT è una parola SchiaTODa, e OgAifica
un'alTalIin di flrada; ed cSeitivatacDte eran anco alTaffi-
ni di ftrada qiK'Pnidnr!, àtt nH ì'j^i dal BarobTrenk
furon coDdotti in GcrdUoia , 1 ^tli nel 1740 in un
bofco della .SchtaTOtda ì^eraa Moderati, k ^uafi tutto
padie avelli méSb fu cùDftItniEfoM . Tretdi gli per-
fuafe a piendfr fttrizto v^ììtm, ed aCctVUw il lor no-
merò con tìhn fenHl maìtsAtoA ràCcdii d^l medclìnio ,
ti eflrattf dalle cilKeri, tnre trdrsvMfi:
$. zo. hatìito *Tì: Ai^nM^xtim MI» Gìi^» oe^
affiirt Civili, eflti fi fa 'ib KocH datile, fdcmòa \iAjs^
gì, e le coftumancc . Dal &ilJim tìiti Htlmt '
♦tim Opndanain) le Caule vinM per appdlè 4 «I ^tH-
banile <tella Contea, fc le cittì fòtt l&aeì Omnt.fà-
àntvS del territofle, Te dette cìtti fonoibttopiMte aqtial> -
che S^iorìa. Ndle cittì 'iUalI libere la prima ifiaUfc fi
fa preflb il Giudice di città, la flicaDda al Ooofi^ , -
da cai appdlaC o al Teforiero-, o al cori detto nrfim-
U iti Rmt, a coi da altri vlea odca dt^ ìl KtìBfo di.
Pnf(HiK»Ii^, il qoile è il Kre&tute della fMa A--
■ e*
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l-JZ REGNO D' UNGHERIA ,.
lidie città libeie ilelle tninìcre, k diflcrente da qwlio di
diti, gitrikamlo itAxcoeut le caule che ri^urdiim fe
miniere. ^eClo Glndizio fi £i'dal Giudice delle miaìe-
xe, e dalla decifione dei medcCmo appeOaTi al Giwlìuo
di CommiflioDe delle città delle miaieie . I Triiimali mi-
turi di Nùiiltà vengon atnmiaiftrHti in ogniGontea, pan-
te da' Padroni del tetrìtorio nelle eoSt che rìeiurdana la
ft^t e pane da' Giudici de' Nobili,, e dal ViceOontc,.
turile oofe che rìlguaVdano la NobilEi. Dalle ÙMieote di
opefii Tiibunali t permeflb l'appello al Tribunale delU
Cnotes, e di U alla TaEnda Regia, ed a quella detu
Sqttmoirtk, a de'&cte uomini. Il Ttihwuit SiAétUn»
lulU tfyiilli ( Forum Nobilium Subaltcrnum ) lì tiene
DtUe città di Tirnau, Giinz, Eperics , e Debreteen, e
KUdica le caufc che intercITaao due o più Contee, e d£
U appellafi alla TaèuU Regia , ed a quella di'fitu tornir
ni, it Trihmd mtg^iorc della Nobiltà, cfie & tiene net
la città di Pefih, è dii-ifo nella Tabula Regia, ed la
quella de' fette uomini (Tabula Sepiemviralis). ed efami-
na non fblamenie le caufe che vi li portano per appelc
Io, ma anco altre caure importanti della Nobiltà. Alla
prima ptefiede il FerfmaUi prtfenlit Regìie CLocumv
neni), ed alla feconda il Comes PaLitirmi, o in ftu >£
lenza il Giudice di Corte, o anche il Teforiere. La cor-
si detta TaiuU Seplimvimlij ha avuta queila denomina.-
zione, perchè tempa fa era compofta di 7 uomini ; ma
dall' Imperator Carlo VI. fu accrefciuta d' altri 3 uomir
tu, ed al prefente confille in 18 Afieflbri,. fra' quali 4.
fono Vefcovì, 7 Magnati, e 7 dell'Ordine di Nobiltà .
La mcdefuna foptintende Iblamenie a quelle cauTe, che
dalla Tabula Regia fono ivi portale; cfli le cfamina ,
ed in cafo di bifogno le corregge,
II. Tribunal Ecck Calli co , flabjlito per efaminar glia&
fati Spirituali, Ti ii'ene in ogni Vefcovado, C Capitolo;
di li le caufe vengon poriate alla Sede ddl' Arcivcfet>>
va; poi appellali al Nunzio Pontificia, fioalmeme alt*
Corte del Somnio Pontefice..
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L' mCHEttlA FUOHIIA . I7J
JliHislaiJmt. Ho ferino ■ boiiiì Dntbnfi , < ScUnotti «Ih imnjo'a
the dcTMO nniufi; Nsa ho o^iu ieri in aliioa ract I* l«tcr>
V - " c ir n M ■ - ttm -> 1-
I. l; UNGHERIA PROPRIA,
Da rotti i GeogctS i dinfa ùàra^fiirU tJté, a hf-
Jx ;'' !»■ la HeaSa di£&rci)tc> Alcami daooo il nome d*
Viigbm» Mlt* a tfuitU parte dell' Ungheria, che i fitm-
ta (ti U dal Dlràduo »erfo la tUmiia, ed il nóme d'
tAflitrM i4)ìt all'altra partt fitmu di wa dtl detto
fiwiei altri dalla Cmtea dì Zaft, Ba dove il Btmrta
di Tcmefiru cob&m colla Contea di 5Ìniuo, titano
nna linea moidlaiin, ed alla parte fitiuta ver£> Ponen*
te dumo il mme i'Oigtms Ufi , ed all' altra che
gnarda Lerante il noóie i'Vi^iiris «lln, S^uftercnifj
queft' ultima divilioae . A tenore poi del Corp. Jur.
Himgar. dell'anno I7j3, art. 31, riguardo al governo,
e fc<:undo i Rimiro Dicallerj o Tribunali principali,
A'mdeCi in 4 Circtii grandi, e 51 Cmtec o Comitati
(Comitatu)}) die ui lingna Ungherelc fh'umi'ìri fjr-
A. L' UNGHERIA BASSA.
Huogariz foférìot.
.Confifle in due Circoli, die fono:
I. // Circolo di ih da! Danubio,
Il anale nella contrada foperkm della pane occidentale
d' Un-
ti) Mi conntii dunque aacnKxUnDi di ps tono alla ptoaitnill III-
Uaiu, ecemniii b lama I, dm proaBUclaifi quafi ame G. Ma
Accame la Uagw Iialian la teima G tìcd JmniiBiiu dÌTErlÌiK«E ,
gundo ItgDom le focali 1,0 i; Ulogiia offwnro , die hkd alien il
C ders rroauBiaiIi alla Tedifia,ejti« tsm* feUì baaul l'A,0,U.
■a nxi pU lUcena.
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174 RBOMD D' "UHCWttU .
f UB^Mrb tteaàed dal Danubio fino -a'sianiì Cnpuf,
comprende 14 Conree , ed è alurato da Un^iKeli ,
SEbi»voiii-39mM I Ted«&Iu> ed in' una delle contrade
dnco dt'Servj. Le Con'tee fecondo il lor riu^ Cam k
I. La càuta di Pruturgi (Pofoo]' Varmegbjrc) Comì-
utus Po&nienfis confina wll'AuibiR fra' fiumi Dann^
Ina e Morcva; la fua hingbezca i ii miglia, e U
(m ìtt^haz» 8. Le pionngne che vi Ibno, coftiniifeo-
BO il principis de' monti Carpazi . Il terreno ne'contor>
»' Mia città di Timaii è il mtgiiore, ed il più {ertile;
e quello dia è circondato da ogni parie dal Danubio,
t ebfunafi SekUti, non è meno fertile, ma le biade
quaiì <^iii anno fan danneggiate dalle nebbie • I fiumi ,
ma^giwì di ^nefta Contea Ibno: Ìl DaiuAio, Morava, e
i fiumi minoti, ÌJ Oudìrag, Biava, Tyma, PjMj^
wtàt, F*ns, Giira, Ridava ic. L'aria vi è fana , e
mallìmamente fuUe pendici de' monti fuorché prelTo i
taaxwiì fui DiHwbio. Gli abitanti fono Ungherefì, Tede-
fchi , SchùvMÌ-Soemi , e pochi Croati . Vi fono anco
molti Hirei. La Dignità di primo Conte fin dal ispp
t ereditaria nella cafa Palfy . Ttma la provincia divi-
liefi in 5 Diftretti , che gli Ungheri chiamano Proctffits ,
de' quali ognuno ha il fuo Giudice di Nobiltà . Quelli
li Dilìrelto Saperiari ai di fuora (Proceflus esflraneus
fupcrior ) che hi il nome di ai dì finirà riguardo all'
Ifola della Schutt (Sciut,} effendo fituato al di fuora.
delia medefima ■ Comprende , oltre 5S borghi ■
£1) Cinque città Reali iibere, cioè
a) PrtibHfgo in liiij^iiii Ungherefe Pofoiy, ed in lingua
Schiavotia l'rcskrek , Lat. Pofanium , Città Reale libera^
ed ora Ja Capitale del Regna . £' filuaia fui Danubio a
piè d'una inuntagm, in cima di cui v'è il cafiello, in
una contrada amena, dove (ì refpira un'aria più fana
di quella che godono molte altre citià dell'Ungheria.
Nella Chiefa del Duomo, dedicata a 5> Martino, fin
jla' tempi di Ferdinando I, s'incoronano ì Regi. In
^wfta cittì ttngonfi,Ie Diete, la prima dellt ^ajì pcc
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h prima volta vi fi ceaae nel 1411 fQtto il Re Sigif-
n^ondo . looltiB vi .hi. la lùa iSede il Coafiliuni EU^iiia-
LocumteDcatUle fin dal J6i}, la Camtra BjgaJc d'I^.
■^hcdì fin da' lempi di Ferdiaindo l, e&n dai meàe&M
tempo L' ArcìvefcOTo di Gran . .Vi fi uova pure un
Capuolo 'Cattedrale di 14 OnoniGÌ Regc^, U di ctd
ftàfo&o è ArcidiacOD» del Comitato^ un Qdilegio. de'
fu Gef|U|i con un Giiinafio eCbidàt 3 altri mooàQerj
con altrectaDtfi ChieTe. L» cittì è mal fabbricata; la
calè della' città, propriamente detta, fono poco [ti<^.d(
zoa, e la fbrtiScazioDe conrille iji un muro doppio, ed
unN^ilIò. Wvafii fobborghi vi ibno 4 monafierj con
Qiiefet e^nclfedalt. II fobborgo dalla parte meridiona- .
la della città, i eempofio di belle cale, dove ù vede
la collisa, detta KSn^iiiiffi, che in lè.fidTa i di afptt-
to poco bello, in cui il Re nuovamente aletto vibra U
fpqda di S. Sterno verlb i quattro punti Cardinal! del
Mondo, per fignificare, d'elTcre egli pronto a diicndere
lo Stato da qualunque nemico. L'elevazione ilei polo,
è di 48 gradi, lo. min. e la longitudine di gradi ^5:
21 min . La fila diilania da Vienna è di k^be 17
Franceiì incirca. La città è molto antica, e diccH aver
avuta origine da^li Jazi°i. Più volte è Hata alledisia ,
e danneggiata dal fuoco, come nel 1515, 6} , 90, e
„d ,641.
b) Tirtiai, o Tuma», la lingua jSchiavona Triuwa,
in Ungherefe NagjSar^at , Tyrnavia , citti Reale libe-
ra , e bella , fui fiume Tyrna , in una contrada afliii ma!
fana; comprende g Chiefe, ed altrertanti monafleri,
de' quali alcuni fon belli; Jl Capitolo" Cattedrale dell'
Arcivrìcovo dì Gran, trasferitovi nel i;4}, quando i
Turchi s'eran impadroniti di quella città; un Accademia
de' fuGefuitì fondata nel idjj; ed il Supremo Tribunale
del Creolo fituato di lì dal Danubio. La ciiiì ha il
Diritto della Scala. Fu piantata fra 'li33«,.e 1»^
Nel 1683 fu incenerÌM dalle, truppe di TS^; e uA
1 704 le truppe di tubami aelbi TÌdnaM* di qnefta città
iùroQ battute.
c) JUaimt, in lii^ut Sdiiavoiu JMfaJrx, Un|Hcr- M»-
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•fir, citi» R.eale libeia , d' incirca .50 tafe a piè de' monti
Carpazi, i'* u^a valle circondata da un lato divìgas. Ne!
1^19, xo, 6; ,81 , J7o5ibalbfìer{omolto nelle turbolenze
della gtterra. Nel 1719 abla'iiciò per la maggior pane.
>i)P^«S, Schiav. Pffinck, Vnpier. Bqfin, Bazingi ,
Bazimum, citlà EUale libera, piccola sì, ma altrettanto
bdU in ua luogo t» poco eminente: gli abitanti s'
applicano «Ua cnknra delle viti, al traffico, ed alle ani
aieccaiiidie. Fu incnerfta nel 160J , t6to, e itfJJ-
e) SaaS Gtìffgm, Uagher. Smt Gytrgy ; Schrav. SwMf
6»m^; Lat. Fanam S. Gkh^, citti' R;eak libenin ^
coU, e mcAto decaduta, dove i un CoUegls ^Podri
delle Scuole Pie, ed in vidoama di cui crefc» un ot*
dmo vino. Nelle rurbolen» di Bethlen, e di tUkotzl fi)
' molto danneggiata. Fu dilirutta da' Turchi nel 166^, e
^brucià nel 1718.
(1) Càqn* Ct/ìeili, dc'i)uali una parte è fintala preffo
Me dttà mentovate:
a) II Cd/bfl^ dt Pn^iirm è fitnato in Ioataoaaza di
100 paffi inrìrca dalla atta di TVesburgo verfo PonentCp
E* r abitazione del Re ijuando piace ad effo di fog-
giornarvi ; vi fi cuftodìrcono in una torre le infégoe del
Regno , le quali fatta l' incoronazione , per } giorni
flanno elpofle alia velluta pubblica. L'antica corona
d'oro è la cofa più oflèrvabile fra elTe. A piè di quello
caftello giace un borgo dilaniato d^li UngnereC Ptftì^
WinrtUya, e da'Tedefchi Scèltiitrg, dove abiuiM mold
Etnei, che cofìiiuifcono parimente la mafjgior pam
abitanti del boi^o vicino, detto Cznehcrmaaiil . Al ter-
ritorio di qiieflo caftello appartengono inoltre i dne bor.
ghi SamarU , Scliiav. Schamarm , Tedefc. Summartm ; e
Strdaleìj fuU'Ifola dello Schull, con JJ altre tarfe.
b> Il Caflillo di SanS Cforgra, fituato tempo fa preffo
la cittì dell' jftellb nome in una collina ; e prefentemen-
te un mucchio di ùtii . Il territorio de! medeltmo com-
prende il borgo di Nciflìft fiiiiato a piè del medefimo, i
caftelli di Kylari Valva , e di Ketmlgurah, i borghi di
Grìiaau, e TcimrtSk, in lingiu Tedcfca Laifan^f, e
con cioqUe terre ce.
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L' UNCH£Il!A BASSA. IJJ
c) Il CafUUo di PiJÌM , fitualo dalla parte fettentrìon:;.
le ddia città dell' ìAeflo nohie, appartiene a' Conti Palfy,
e conipreaile nel Tuo territorio fette camelli.
d> il Calìitliì di Bibtriliurg , UngiKrefe , mràsko ,
SchiaT. Tscrvmy-Kdtam , lituato in un alto colle fra'
monti Carpazi ; i^^articnc alla Cafa Palfy \ Il ter-
ritorio del medefìino comieoe Q caQelFo ShIm > ì bor-
ghi Suha , Alfcio-DiSib , Zt^ , Ou^Ul , ed altri
luoghi.
e) 11 Cn/teUa di Somoldn, ScbmaktàtK , fituato ìn un
alto colle in una contrada ripiena di bofchit appartieiie
al Conte &' Erdody . Comprende nel fuo territorio i bor-
ghi dì Samoiàn, e Falfiìi-DiUii,, Schiav. Hant Oftffar^,
oppure in Tedefco Ohir Haalnf.'
(;) Alcuni piccoli Cafidli, che Ibao:
a) ZfctìJetb, del Cont^ d'Eflerhafy.
b) Maghr-Bil, della cafa di 2VcIiaky.
c) Ntmtt-Gurdi , del Conte di Palfy.
d) S»iii del Conte dell' rfielTo nome ,
e) mdriid, Schiav. Woderad, del Come di Ziclly.
£) Zfiffer, il qual nome è comupe a dite piccoli óftel-
11 vicini I nno all'altro.
(4) Borgbi prkiìkgiati .
a) I^ftni-Vuralli» , Ai cai fin fotta nmnioDe parlando
del caflello di Presbuig .
b) Rutshiorf, o Ratilmiarf Va^. Ritfie t. pii i'm
monte , un miglio diflante da Pitàmff» ; è detta cafa
Fairy , famofo per U Tua baoa vino . Nel I7J> brudò '
per la maggior parte.
c) Lawifite, Zfediisb , in un alto , accanto al
{(^raddetto caftello. .
d) Warricrg , SemgtK , SaiOt , appariienè alla cafa E-
flerhafy. '
e) Grtiin-au, Orinavi ^ in una contrada ridente, e dc-
liziofa, aie fa buon tìqo.
f) Zfiffff, in una gran pianura , appartiene a diverfi
padroni.
S> Si&a , poco lontana dal oaAcUeuo dell' ifteSò n>
178 RKtiNO D' UNGHERIA.
me, di cui gli abiiaini vivono della eoi livazione de 'cam-
pi , e delle vijjne .
h) Zfcf/k, prclTo fi caflello di Eiberjbuig In un'alnn'a
i) Otapitàl a pie d'un monre.
k) Winiiilì, ofpateUnl<r-S:i.<ihyf\ Vr.gber. jllfiiii-Diosb,
Schiav. Orefiauv , appariienc iWa c.ifa l'alfy.
1) Olir-Kusdorf , Ungii. Foìf6à-Dmh , Schiav. Uarit-
Oreffany , in vicinanza di cui crefce un vino nobile , c
(ano.
ni) SomoUx, folio il caftello dell' iflelTo nome,
n) SpBzfa , Dtitt, e Boitrai fon piccoli boi^^lii.
1) Il Difirttto infmwi aldifuara dell'ifola dclloSchiiii
C Sciù'lt ), Procefliis inferrar extraneus, che comprende^
(1) I due Cafiellitti, delti Galanlhx , della cafa Efler-
bafy, i due altri chiamati Kajfulb dell' ifteffa cafa ; Wi~
skelttb, quii nome paritcipano due callelleiti , de" ijuali
(ino è della cafa Efterhafy , e l'altro della cilk di Sì^-
100^ ; £bdi della ftmfelia ii Aadnfy; JUm^^A della ca-
fa^di Vìt&; e Ca^, che appairiene alla famiglia di Str-
(2) I Bo^i privilegiaci .
e. Calanti luogo liello , e ben popolalo in ima co»
trada ièitile .
K Strti fili foime Wag , famofo per le fue fiere an-
nue, e rpccialmenie per la fiera de' bovi: i lìiualo vici-
no al caftello Soaptie , eh' è comprèfo nella Ccnnea di
Neutra.
.3) II affretto Sufrrkrt itila Sciiitt ( Sciiìtt ) Proc«t
&s fuperior infulanus. Lo SchUlt < la qual parola fi^li-
fìca un'Il'ola form^it^n da un fìuoie ) Infula Ciiualuni ,
ò. fla Gtuorum , in Ungherefc Zciolìókór , vien formato
dal Danubio , che lo taglia ire volte , Uoa parte chi»-'
mila yiikòi, è comprefa nel Diflrerio antecedente ; la
feconda circondata da' due rami macini del Dambio ,
ha jz m^lia in hnigbeua , e diiamafi V }f(4a grande ,
Ki^ Sightf, e la terz* parte die è uno fpazio di circa
é jnÌ^/cIÙBHifi£j«tfiAr..QitftB Uòla h mohofo-
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L UNCihERIA BASSA. lyg
tile d erba e fnilci. Le biade fpelTc volte vi fon dwmcg.
giate dalle nebbie. Non v e maticania di falvaggiumc ,
p<fce , e legno , Da Carlo Majino vi fi;rono disfatti gli
Unni. II DiHrelto fiipenote di qucH'Ilbla comprende
(i) li La{ltua d Ehcrardo, {ìtuito ndl> pianura , anti-
co , e cinto à] fo/si .
(a) I Caftdktti di Piif^ky, Zciikdn,, Gobi**, Wjilb-
hafa , K^^^hy-Sawa , Vjpir , Kìrab/alva .
(3) I borphi ptinit!;iili .
». Fujpah . Bufi»dorJ , o Bifchfsiorf, h ben popolato ,
ed appartiene ali Arcivckovo di Gran.
b. Simm,ìrein, La t. Jjmaj'iiJ , Un^h. Sàomorja , Schiaw.
Sctomorin, \ao2,a antico, ed i! principale dell' Ifola , do-
ve lengond 1 Giudiij provinciali . Fa bnon traffico ; e fla-
to pero pin voile confiimato dal fuoco. E'comprefo nel
■ilorio del cafiello di Presbiirgo .
:. Zmioriok, Schiav. Tcìivertck-, TQàdc Loiptrsdorf ,
tichi Lmj'oldidorf , uti luogo di poco
d. Naghy-Magy^r , c ijrande, e ben popolato.
4) Il Dififctia inferiore dello Scliiilt , comprende
<i) I Cafl^Uctti di BJr , e Biiiish, che apparreDiJota
al Barone di Amade, Sciiùj del Bacone di Maholaup ;
Bekihftlvn appartiene ad uno de'Conii d'Eflerhal]' ; e
Stiposb della cafa di Stmoghy . •
(i).II Boi^o privilegiato di Seri^hily , nominato cafl|
pcrchi è lìtuato nel centra dell' Ifola . Ha molte cafe ,
ed è comprefo nel territorio del cafiello di Presbut^.
j) II Diflrillo di U éi^mmti Carpu.}, ProceQiis tranT-
nontanus , ha in lunghezza 17 miglia iackca , ed i di
di&rente larglieiia. Comprende
'(1) I Calleili.
a. Démn, Thehin, lìtuato in un mottte ìk dorala Mo-
rava s'unifce al Danubio; appardene a'Guiti PalTy.
b. BorefyÀnia, Bailtnfiem, ìa un ato dirupo ira'nxmti
Carpazi, appartiene alla cafa PaUy.
- e. Delnkii , Blafai/bm , Sebim. PUwt», ia uà» costra-
dM imena ; è pariamn dtUa cifa Palfr.
-Ha. d.SI*-
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)Sa REGNO D" UNGHERIA,
'd. SleUp, Stiar/in/icin , nel di cui territorio giace il C»-
fldI«to, e Boreo S. Joumts.
(l) Il famoio monaflero 4e'Romili di Maritnlkd ,
Vatlis DiviB Maria;, Gsnabium B. V. Mariie; è celebre
per un' immagine di Maria , che vicn viliia[a da gran
numero dì Pellegrini . La Tua iiluaiionc è deliziosa e fa-
lubre .
Cj) 1 CartellcitidiJww/d, Detrekà , MulisKi, che miri
e ire fon della cafa Palfy ; Uwàii nel borgo appartenerne
■Da città di Na^hy-Levari , è della cafa di Kolionìtsli;
S. Johann il i^aA nome conviene .a' due Ca(tellctti ; Di-
viiì-Vjfalu , e Dewén, ambedue della' cafà Palfy.
(4) I Borghi privilegiati.
a. Devrcn a pie del C;.illtlIcito di fimil nome.
b. Stojnfj, iumfir,, .SJi.av. Slupjira, è della cafa Pal-
fy, e comprende il Caltciletto lopra mentovalo.
c. Maiali!/! luogo liello di molte cafe , con un mona-
Aero de' Frante le ani ; ove ijiuttto volte l'anno concor-
rono i pellegrini; è prelTo il ciAello dell'iaeflò nome.
d. CijflV in un luogo piano , dorè s'unifcono i fiiimt
Rndau, e Morati .
e. Ìiagiy-Lewàrd , Schiav. Lrwary, Tcdefc. GroffScblit-
lun, è della eafa di KoIIonitfch, ed è ben popolato. Vi
abita una Gilonia d'AnabaiiAi.
f. San^ Jotames, luogo bello, e ben fabbricato , con
due caftelletti,
6) Il TrihxnaU di t^dkfl , Vaikenfts Sedei , coftituifcc
una pariicotar Repubblica, il dì cui capo è l'Arcivefco-
TO di Gran, ed ha il fuo proprio Luo^;orenenie , Vice-
Conte, Giudici di Nobiltà, Kotaro, e Caflicre. I Nobi-
1: fon ivi chiamati Pr<:dijh(ìi , de' quali fi fece niemionc
al }. i6. di qucft'Iniroduiioiic. Qiicfto Paefctto è nello
Schiitt, e dividefi nel Diftretto fuperiore , ed inferiore.
(i) V«':k.t , borgo ampio , de'cnì abi;anii raccontanC
molte cofe ridicole. ' ,'
(i) Dohorgai, borgo grande.
(j) Bssuhfilv*, borgo dov'è in ùxDX&ì moulleto .dì
Franccfcani , a cui ii iaiHto molti pcUc«rìivffif •
■ -a. II
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L' UNGHERIA BASSA. l8l
2. Il Cmitato , □ la Cmtia di Ultra , ia Ungherdè
Nilra Wtrmtihje, Schiav. ìistTjmsìta, Sttlitu, Nilrienri»
Comitaciis ; ha in lunghezza in circa ti miglia , ed ia
larj^iiczza ne ha 6 in alcuni liioglii, ed altrove folameo-
te due , ed anche meno ; è ripiena di monri , e fornita
di fiumi mollo iilili , che fono il Ifag , , Siiira ,
Livina, Dudang, BU\rA, BoUfcbka , MijAira, Cho'oymt-
Zf, ec. Ritrovali in cjnerta Contea una fontana ficddilTi.
ma, le di cui acque cagionano grand' appetito ; una for-
gcntc d'acque lulfliree ; ed un'altra d'acque acidule; al-
cuni bagni caldi ; buone vigne ; in dìverfe contrade buo-
na agricoltura, ed altri vantaggj. E' abitata da Unghe-
refi, Schiavoni-Bocmi , e Tcdèfchi. II caraicere di primo
Conte di quella Contea appartiene al Weùxtya di Niira»
E' divifa in j Difiieni, che fono:
I) II Diflretto di Nicra , Proceflt» Niirioilù , com-
prende
(]) Alcuni Camelli, che fono:
a. Nitrii, Nitria, caflci lo fortificato in un monte, fui
fiume. del medcfìmo nome, di cui fi trova fatta menzio-
ne nel fecolo nono. Nel mcdefimo.v'c il Palazzo Vefco-
vile, la Chiefa Cattedrale , col Capitolo del Duomo di
Il Canonici . Il borgo lituato folto a quello caftello ,
tagliato dal fiume in due pani , è ricco di popolo, for-
niio però di cafe, c 1' acqna v'è malfana , I Padri del-
le Scuole Pie vi hanno un Collegio , e Giimafio , ed i
Francefcani un monallero . 11 Vefcovado di quello luo-
go fu eretto molti anni prima dell'arrivo degli Ungati ,
amplialo di Rendite dal Re Stefano il Santo nel 1150
provveduto da Geyfa di Rendite, e d'un Capitolo Cat-
tedrale. La dìocelì del Vcfcovo comprende unagran par-
te di ^uefìo Comitato, e tutta la Conica dì Trentfchin.
Le Rendite annue del Vefcovo afcendono a 40000 fio-
rini Ysl>c fono incirca 9000 2jecchiai Veneziani ) . II
borgo col caftello fu prefo nel 1619 da Bethien Gabòr.,
e nel if^ì dato in mano a"I\irchi per Hadimeiuo , C
ncll'anao feguenie riacqui&ato .
. b. KniMiifil, Ui^. SrfitHSwM, Sdiia?. limSm-
» 3 *»"»
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iSl BECNO D' UNGHERIA.'
tjiw«rinuin, fui fiume Nitra; fu tempo fa uncaflel-
lo'fiwiifieaio per la prima vdra nel IJ73, celebre a fa-
zione di 10 aflèdj fofferti , e fpianato nel 1714, e 15
per ordine Impctialc. In oggi non è che un borgo aper-
to, i di cui abitami maniengocfi coli' agticol cura , c b<s
fliame.
c. Il Cangilo ChmsA fin>»to,i> un monte ^I.o, ecoHi,
porto di dirupi, appartiene a Comi di rorgaiich.
d. Sttmpli, icinla\rd, camello della cafa d'Efterhsfy,
preffo il borgo di Scrtd, fotlopolìo alla Conica di Pref-
biirgo. , . - -
(1) I Borghi pr.vjlcgiali : , . - - ,
a Kitra , e Kcihaiikl , eìie %iì fi fono defcritti nel
ragguaglio dato fopra 1 coltelli dell ifielTo nome.
b Schisi'» fu prima t\a \uos^a celebre efortilic^to; ma
ora è icnr.i veruna ionificizrune.
c Schtllye lui Sumc WaH, dove 1 fu GeluEii avevano
un Collegio con uaa Scuola, £. lollopolto: alia PrcpoC-
(ura di ThtttOK, appartentnic k Ih Gdi::n d: Tirnau :
lempo fa era fortificato ■
d Urmttty in una contrada sira edeljziola, ed unode'
■iH'gliori borghi di quello Diiliciio,
e Schemplt un hioTO . di cm i\ la menzione nella Sto*
r*a ■ è fiu'io 'ul l:i-;!ic W.i!' . Gii .-bilami s" applicano
aU'asticoUura. ed alla colticazronc delle vigne. Efolto-
pofty 11 Citili t^ Uà L ia Ell-rhalf
f i7";/' n>i"^ - in:i:'' i e un luogo di poco raomenlo ,
elie fi t-K c r dtìra _
q. Koml^ti'y , tu ptima un borgo foruficato e riguar-
devole' mi ora è di poca confideraiiotic . E adorno di
due csllelli della cafa di Forgatrch. 1: lonipri; e
ritorio di Gliymefeh.
Ji dui , i di cut atatanti s' applicano ali agricoltura .
i Gy^fi 1 luogo piccolo della cafa di forgatlcl) lot-
n!tD di cinipi ben lavorati.
1) 11 Pillreiio £«MgMx, Proo^ BumoBenlù,ch«
comprende! ■
(0 Due CafteBi cW - -
a. Su'
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L" UNCHEIU.l lUWA .
a. SoìtìIz , B^imuEi , fituato fopra un monte' in «ni
contrada atneniffima ; appariiene alla cafa Paify ; forra
il raedefino fui fiume Nitra è iituaio un borgo 'molio-
cre ddV ftcffo nome, o/è una Prcpofitura di S. Anto-
nio. Viiono de'Bjgni caldi hco tenuti.
b. Kr/M in .m monte comjofto di malTi apparile-,
ne alla cafa ii Moytlicny,
(i) ,' borghi privilegiati.
a. Biimozt, di cui fi fece meiiKione nel defcriiier il ca- '
fiello celi' iftclTo nome .
_b. Privigli, Tedefc. Primzo , Schhv. Pri-lita , pri-
vdU , atriaro da molti manifattori di panno e calw-
lai . Cgmprnde i Chicfe rarrocchiali , un CoIImìo dt"
Padri delle Scuole Pie , ed è fottopollo gaia. Sfeaoria di
Baimoii.
e. Nemi! ProM , Tcdefc. Pnim. Ibmttidtt^Prmio , è
provveduto di campi icrtili. , '
d. SehatmoiTit ,- era un» ?oI(a popdato ; è però
ora di poct momento.
e. Sku^tOM , un luogo di poca eoaù^aùaae , ap-
parteneate ii VefcoTO di Nitra .
3) Il Diìreito di Bodok, Prowirus fladokienfi! , che
CO EoJok caftcllo della c.lfa deXonli di Bereny
Ci) HagùyTcp^kfik^ , Tedefc. Grtf-T(^ìfìm , Scliiay.
Wtliix-TspolfiM , un borgo vallo , e popolMo, i cui abi-
tanti s' occupalo principalmente nel!' agncolnira . Pre^
il medefimo i È ii caftello Torarnidt àtih. càU ài Be-
leay, che è mito ad una Si^oria.
(3) Bajna, in bo^, di cui gli abitanti qiufi nioUf
Otto c&rciuafr. die I' «gricoltnra .
(4) a^J^ck^, RaJtfy» un Um^o del VeOiom dì Nj-
IM .
4l II Di/lrttto di Djitlj , Proceflus Ujhelyienfis , che
comprende 1 Borjii privilegiati, c i Caftelli feguenli:
Ci) Nt^m fxliumi Ifag, ffg-Vjitlj, Jtóiw-.jMtì!» ,
VjbtliwKm , borgo, le di cui belle café più volte bacon-
fumate il fuoco, bachè: iù nel tenitor^a di Botanr';
M 4 .fir
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l84 REGNO 1
fu wùldi'niOltO da' Regi privìicgiaLo , ed è (oraio d'v
ricca Prepolìiura. Il vino rofliccio di quefta cmtrada è
ricercato . Fu molto danneggialo da'Turchi mi J530,
lj$9, 1620, 34, 6j.
(1) Zfuìlhe, SchiaT. TciacMia , un cafiello mtico in
un» collina, con un borgo fituato » piè del meicfuno,
di nome Komarno , di cui gli abitami s'applicalo alla
coliivaiione de' campi, e delle vigne.
Ci) Ifiriaa , Wtr'oowo, WiriovU , un borgo ben fortìlto
di cafe , e d'abitami in una valle fertile , ed amena .
Gli abitanti s'applicano parte alla cohtvaiioiu delle vi-
gne j ed anco all'atti meccaniche.
4) Pifimy, Picfljatii , un boi^o eh' appari ieie al torrì-
torio di Galgotz , tà è pofTellìone comUiK a' Conti d'
Edody, cFo^lfch. Virinialfiumc \fag vi òno de' ba-
gni caldi, che non taumo forbenti , IcaTanòfi fulla ri-
va del (hiEDe delle fidlè ora più vicine , ed era più lon.-
tane al Rutne, ftcondo che egli i più, o in|no groOò ;
ed io Quelte foOc fi pmùloiio i bagni . Quelti fin mol-
to caldi, e icnoproou anche nci fiume tnedeSmo, ij/itn^
do co'módì & fnmove il-foii4o del mede finta
<;) F^Mt , Chttbdtftb» , nn bcngn ,cbe4ì rnuuiene
colla cultura de'cam^, e ddle vigne . £'u>a pane dd
' territorio di JokS de'Contl dì Edrtidy, e ^labor.
lS)Jah un cafielb in lin inonte'compofo di tuffi .
ìf) Xoftì^àil, lt^Mefi£$, una fimez^ Kgtdtre fiil
Some piutata In di&Ta del ptet Jalf^Iinpe-
ntor I^i^oUo nd lASj, in vece delli/^fi»Te&« per-
duta di NeohSnlcl. Si trova peib al preente in cattivo
flato. /
(3) FrtyUàii, in Ungh. Galgozt , un ^aflello piantato
fi^ra un monte; appartiene al Come JErdijdj', Fupre-
fo da'Turchi nel 1663 , da' quali pftij la abbandonato
nell'anno ftgnente . A piè del medelìho v'è un borgo
filila fponda erta del fiume, che comirende una Chiela
parrocchiale, ed un monaftero de' Frincefcani . Gli abi-
tanti ricavano il lor mantenimento ét la maggior par-
. te dalla coluitji te' ^anvia « delle
Digrtized GoogTe
l' DNaiERiA bassa- i8s
{9) Tmitrén} , un a&eììo in aa monte a{pì(Qmo ,
Rpponenenre alle aJs di Zfchakf, e Sindor. • «
(10) Z^mvjU, Nuéivil, M^ih , on bcB^ ridniC-
fimo a LcDpolAait , nel territorio ie\ cafldio . ài, Gal-
gozs .
(11) KoUoUn , un boigo ch'cfocin con molta indii-
fttia l'agricoliura , , ■
(11} 0-Tura , cioè Tur» Veccbii, tm borgo di enìgli
abi[anli vivono del belllime.
03) Brefova , un bòi^ ch'derctu.ri^ricoltiira, ed
il traffico.
5> Il Difirtm éi Séiobi , ProodTus Sakolzcnfis , che
comprende
CO SMz , Skalitz la fola città Reale libera di que-
lla Cornei.: è fu' confini di Moravia, e contiene 5Chie-
i"e, e 4 Monalietj, fra quali v'era un Collegio de'fuGel
fuiti. I danni fofférti nelle guerre l'hanno sligurato.
<i) Hoiitfch , Borgo , Caftello , e Signorìa fui fiume
Mora» , polTefliane propria dell'Imperator Francefco di
felice memoria, il quale nel i7;jviuni la Signoria eoo-
iìnante di Calotta , comprata dal medcfimo > La fab-
brica de' vali blandii dì terra,. dipinti quivi .con varj fio-
ri alla Francefe, vi fa bumn progrefli.
(j) Ekitl, un boreo, dove trovali nnaJbnte d' acqne
fulfuree .
(4) Schajfm, Srhefib-irar , un borgo e caflello fui fiu-
me MijìWi, dove è una celebre immagine della Madon-
na, viiìiaia con frequenti pellegrinaggi.
(5) Radofièóiz, Rado/c io^ze , borgo, e caftello in una
contrada amena , e fenile .
(6) SenitJa, borgo dove abitano parecchi Gentiluomini
fui fiume Cliwoyniize, nel territorio di Bircntfcìi.
(7) Saóaliflyi, borgo fui iiume Ch'si'oynitzecon un ca-
liello, e cou utia Colonia d'Anab.itifli.
(S) Bermi fc!) ; antico cafldb rovinato in un monte,
<9) KùTlaikó , antico caflello malfatto, in un moiHe .
(10) Saniarf , borgo nel territorio di Karlatki).
(11) BksbkSf caildlD iotÌoms in un awme.
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iStf- ' sscmo d' uncreria.
■ ì. La Cornea di Trtntsbin.
la Ungh. Trtntfiiin IP^rmfgye, TrenrfchmzenCs Comi-
titus, fui fiume Wa? , llvndeii lungo z confini della Mo-
lavia fin dove principia li Silcfu. E divila nel Dijifiiia
fuperìort, dì mezzo , ed njinsTf , ed in quello di là da'
manti Carpazi . Gli abilami fono Slan-Bocmi mercolati
eoo de' Notiill Ungheresi . La dignità di primo Come
appartiene alla cafa di Illyc^haly-. Comprende
i) Trintfiin, città Reale libera fui fiume Wag , con
un Collegio e Oìnnafio de' fu Gefuiti. 11 cafiello che vi
è Situato in un erto dirupo , è una parte del territorio
della cafa d'IIlyeshaf)'. Vi fono de'tiagni caldi.
(i) BcnJmi' , borgo ricco di popolo , cìnto di mnrt
fui fiume Wag, appartenente a divelli Padroni . Il iiio
coltello ebbe prima il nome di Belondot!:.
(3) EUwa, borgo con callello, fui fiume W«g.
(4) Ugrotz, Sai-Ugrvie., un antico caliello con borgo,
ereditano nella caln di S^jani . '
iS) Rajrtn , borgo con bagni caldi.
(d> lil»va , e lidnitfcit Iòn due borgfal c coftelU in
luoghi alci, a'^uali Ioli- unite alctiac Ugnane .
(7) Paebow , ua bocsa conofciuro per k fiie icuiDj&E-
ture di panno • 'i
(8) IPag-Beztitinfi, Bi^ilza, Bifirìd» , boigo fili fila-
rne Wag. Sull'altra fponda del fiume, in £i£da albore
go v'i un callclio fopra uno Icofcelb dirupo.
(9) Scilm, suina, Salna , borgo in una contrada fèr-
tile, con un Collegio, e onfi Scuola de' fu GcfuItì.
hai^ fui fiume lUffUEza), da cu) vìen denomiiiato , per
difló^uerlo da NMlladl, ch'è fui fiume Wag'. Fa buon
traffico di fino.
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L' UNGHERU BASSA.
187
4. La Contea ài Hont.
Comitaliis Honteniìs, confifte in due parti, divrfe fra
loro da una porzione di'lle Coniee diNeograd, e Altrohl,
elle le fepara . La dignità di primo Conte è ereditaria
nella Caia de'Comi di Kohary .
1) Nugh - { Honc-graude ) è iin tratto di paefe
che da Bela-Sanya fino a Moriis Aendefi per 9 miglia
in lunghezza, e la fua largheua ipaggiore fraVartasef,
e Covar è di 5 miglia, e dalla patte di Mezzodì lat^r^
raiaandofi a poco a poco in una punta. La proviocfa i
tutta montuofa; I monii però di mezzo , e più ancora
quelli che fono fu' confini, fon ricchi d'oro, argento, C
piombo. I fiunji fuoì fono il Danubio, Gran, Ifola, ed
altri iiumicelli. PrcfTo i bori;hi Ghyiighye Santo trovali- ■
lì de'ba^ni calJi . In midi' ultimo luogo v'è anco una
famofa lorgenrc d'acque acidule, ed altre fimili folcen-
ti tiovanli in vicinatila de' borghi Salainya , Gbjoghy ,
Fdfo-I'alojia . Sul monte Sitna , ch'c il più alto della
Contea, v'c tina fonie, le cui acque in tempo d' efiatc
fono fredde come il giiiaccio , e d' autunno fon calde . ^
Vi fono anche alcune forgenii d'acque medicinali . La.
parte -meridianale della Contea produca poclic biade, ed
un buon vino . Il bediame vi è di poco jnoraento . So"
monti, che iianiio miniere, l'aria per ca;;ii)u di effcuoti
è falubre. Gli ahitanii Ibno Ungherelì , Slavi Boemi , e
Tcdcfchi . La dignità di primo Conte è ereditaria nella '
cafa di Kobsry. La provincia comprende
(1) Il Dijìyina di Seimnitt., Procefliu Schemnizicniis ,
dove fono
a> Due dita Reali libere di miniere.
(a) Scemniiz iSchtmnitz) lat. Schtmmiiira , Qngh. Sil-
taelz-B-inya , Schiav. Slavniiza , città di grandezza non
tnediocre , e molto popolata ; fabbricata in una lunga
valle, talmente che le cafe (biio difperfe nell'uno e l'al-
tro lato fuUe colline, che formano la' valle. 11 numero
d^li Stanti Luterapì , die col^nii^ piìl de' due tenì
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della città, è di 6. in 7000. Supera i.i grandezza, enei
numero ddle miniere mite i' altre ciiià di miniefc che
fono in Ungheria. Vi fono due cartelli, due Chiefecon
due cappelle , ed un Collegio de' fu Gefuiii . V'È anco
la Sede d'una Camera Reale deUe miniere, ed'unCon-
te foprin tendente alla medefima . Le minitre d'oro, e
d- argento di quello luogo fo.10 affai ricche , e più di
5000. uomini vi lavorano . Clie però altra volia fieno
ftaie di maggior vantaggio, apparile da ciò , che lulla
fine del fecole palTato vi fi lavoravano o,ì;iiì feiiìmana
3. in 4000. marchi d' argento ( cioè 3550. in 470SÌ
marche di Venez. ) (0 , che ora non olircpalTano un
migliaio . I minerali di quello luogo contengono più e
miglior oro di miclli di Cremciti; ma il goadap no dall'
altro canro che fe ne ricava, non b molto . Fra tanto
nel 1751 vi fu fcoperta una vena d'oro affai ricea. Le
fpefe che la Corte annualmente fa in quelle miniere, a-
Icendono a più di' 500000 fiorini (ed a moneta diVeu.
incirca Zeccii. JI1500.).
(b) BiU-Bmya ( cioè miniera bianca) , Schiav. Bila,
in lingua Tedefca C/Ai , anticamente Ti;cr~Bdnya , il
qual nome ha l' ilteffo fignificato del primo . Città pic<
cola d' una (fattiva fituazione , e mal fabbricata , le di
cui miniere non fon più in ufo ; perciò gli abitanti s'
applicano alt' agricoltura , che in quettì liK^hi è molto
iaboriofa.
b> Sima , caftello rovinato in un ramte col Aio teni-
torìo, appartiene alla cafa KMlBry,
c) Tre borghi, che fono
la} Siitklio, leoeiL. a/ia, piamatovi da una Colonia
<i) n maicd i itwzzi libbra , cM S. once , ovmn U. Loih ( chi
bma in Vmia.Mnct 1. 1. 1. ij. i^}. H man» della Zeca divist-
ila i Mtg^oit del raira di Cmmcnia > cU □ prfmo i ose* Fìoc^bI-
H >'■ >l '■"■o V«BÌa Ioana ■■ >. i. >j.i{)> • V
aluo di Commado é eoa Fionatine j. 11. ii ( e quelle iaa> in
Vmeiii marea i. o&cU la difinanf di Cuana
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I.'UNCHERTA UASSA. 189
Saffiine. E' la Sede dall'Archivio , e dell' Affcmlilca di
ijiieltj Conica. Appatiiene al Capitolo Calledrale di Gran.
(b) Nimrtby , Ncrartz , tu polio nel numero de' borgbt .
ITivilei!'^" "^1 '73'> ed erercita l'agricuJmra. Il nome
t'a vedere, che il luogo dcrivx da una G>lon]a TaJeTca.
(c) Saagh, un luogo di poco momenio. Fu tempo fa
celebre , a cagione d' una Prepofirura dell* Ordbe de' '
Premannratenfi , detra della Madonna, che appaTienevs,
al Collegio de'Ài Gefuiti di Neusohl.
(a) SiÌÀ, va borgo ^ io vicinanza dì cui cTe£% S mi-
glior vino di quciU Contea ,
(i) 11 Difintib Bali, Proceffiis Bithenfis, dove fo-
no;
a) Baia'Bànra, Puglia, Sdihv.Baianitlz, città Rea- '
le libera di miniere .Ebbe prima delle miniere d'oro, è
d'argento. Ma ora lì mantiene dalla coltura de'campj,
e delle vf|ne. Nel 1654 fu faccbeggiau , ed iocenenta
da' Turchi .
b) Bdtit Sdutv. AtMR, 'Teddc. fnotmn*, aa bor-
go, che oltre ad dèrdtare la coltura de' campi, e delle
vigne, fk anco delle fiere anntiali, e tèttinuuiali, d'inv
portanza .
c) BarfdSiKf, Pilfi», città antica di nuniere , e Colo-
nia di Saflòni, die prima lavorava nelle miniere d' oro,
ma inoggi fi mamiene coli' agricoltura . E' fottopofla al
teitìtorio dell' Arci velcovo di Grap.
£) I boifhi di Marosi fili Danubio, e di Sm», in
vìdnanza ai cni v'è una celebre fontana d'ac^ acidu*
le, che dicono efler eguale a quello di ScIe.
e) Mitrai, dove irovanfi de'bagni caldi.
tj) B P^ttù dì Bofok , Proceffuj Bo^kienlis , che
comprende
a) Btjik, SdiiaT. BfiTÌk , un borgo con un caftello ,
contenne tempo fa una Pr^ofitura de' Premonflratenfi ,
eh' è lUta aboUta.. Apparteneva a' è» Gcfiiiti di Tic-
b) Ziìàirdgt cafkUo di moate ; è dclli cala di Ko-
hàry.
0
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igo REGNO d'ukcherta.
c) Drtgbtly, cartello ioriificalo in un monte erlo, fu
nel 1552. ]>rero da'Turchi , a' quali fu tolto nel )59j-
Ometti lo riprefero nel 1649. Appartiene all' Arcivefcofo
d> Hmih , borgo che fu prima il luogo Capitale della
Contea dal medefimo denominata .
1) Kifib-Ment, (Hont-pìccoh) principiando da Teisholz
fino aRimadòmbath , comprende tre mij;lia in lunghei-
Ea, e da Suha fino a Toih-Hf^liyitKk non contiene più
diun miglio in lunghezza. I fiumi di quella provincia tò-
no Rima , e Sulla . Effa è del tutto monttwfa , e per-
da l'agricoltura, ed i! befliame vi fono di pocovamag-
eio. L'aria è faca. Scavafi in quefte contrade del ferro
buono ; e TI fi trovano diverfe fonti d' acque acidule .
Gli alùUDti per lo più fono Slavi Boemi , ed m pairte
Uoghcrefi. Ounpreude
a) RùHa-SmAatb. Scbiav. RÌmawtka-Stioitt4, ili Te- -
defco GmfJrefelfdorf, un borgo ben fabbricato di molti
abitami fui fiume Rima, in una contrada, piana, e mol-
to adattata all' agricoltura . E' la Sede della A0èmble4
di provincia , cinta di forti , e' terrapieni. Gli abitanti
oltre ad efercitare l'agricoltura , s' applicano andie al
' traffico, ed all'arti 'meccaniche.
W Tdfsioix, Ungh. Tifielx, Schiav. Tìjdiwttii, L«.
Tatuvta, un boi^o in vicinanza di cui (cavanti il-feno,
c la oianùia . ^co Intano v' i una (ónte d' ac^iw a-
«dulp. •
. e) Saii, e Oiigird» &no cafldU con bo^.
f. La Contea di T'burot^»!
Ungb. TiHTÓtK Wamegéye , Tfiurotiienlù Comitatlu ,
ha miglia in lunghezza ', ed in pochi luoghi arriva a
3. mi^ifl di larghezza . Eflk è una pianura cinta d'al-
te montagne , è perciò molto amena . Il terreno t tanto
fèrtile , che nell' annate buone le biade non folameote
fon furenti al manteiiimeiuo degli abitanti, ma fe ne
polliino vender» ancora ad ollrì; taà Ut rannata è cat-
ti™.
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l'tocheria bassa. i$i
(iva, elfi fon obbligali » comprar il grano altrove , I fiu-
mi principali fono il ^ag, ed il Thuratz. in Stuhnt nel
territorio di Hay trovarli de' bagni caldi , e prelTo Bm-
disli, DHhaw, ed in alcuni altri luoghi vi fon delle fon-
tane d' acque acidule . Gli abitanti fono Slavi Boemi,
nobili Ungtierefi, e Tedefchì. Il Carattere diprimoGin-
le di quefto Coraiuto i ereditario nella caf^ di R.e\Cl.
ha Contea confile ne' fèguenti Diflretti .
0 II Difiritta di SkJdina, ProceBus SklabinyeDlis,doi'
ve fono; '
(1) SiUiinja, o StìthììM, un gran ciftello in un'dio .
monte, divifo nella parte al» , baHa, e di meno, ap-
partiene alla cafa di Reva . i
(2) Sent-Martan, Schiav. Sw4ti-MiTtm, Minii»po]Ìi,
il luogo capitale, di tutta la Contea &1' Ttairotic, i un
borgo privilegiato di non mediocre. grandezEa, e 'di 000
pecTii abitanti . Vi ri tengono le. pubbliche Radiaunie
ai;lla Nobiltà, ed i Giudizi provinciali. E' parte deltu-
jicorio del caltello dì SUabinja, appartenente ail> aita
di Reva.
(3} SutfcUn, un borgo vafio fui fiume Wag, die ì»
folo r onjira ,del fuo etimieto fplendore .
. (4) rwm, borgo fui Wag a pifc d'alte montane, ia
una contrada' iértife I ed amena, a^ttrueae «Ila cafa d^
Reva, ed è parto del territorio di Sklablnfa .
1} Il Diffrtttff a Bhtnim , PrócefTus Blatoicenlii .
' comprende
(1} Blatmiai, caflello ìa un'erto Dirupo , appittieiK
alla cafa di Kewt .
(1) NetxptU, luOso ben popolato, con 3. caftelleiii,è
comprefo negli Articoli flabilili con gli aderenti della
Cwiii^^ion d" Augnila . Il borgo di Stila è quafi il più
grande che fia in i^uclla Contea .
3) Il Diilretlo di M>fciólx , Proceffiis Mofchovienfis ,
(1) Mafciétz , Mofchaviu , Mofthovia ; fu prima un
borsa vafto e ricco; è però decaduto. Le iìere annue di
alletto luogo lón cekbti . Gli abitanti efercitano l' agti-
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jgì REGNO D'UNGHERIA.'
coltura, e l'arci manuali. E' compresa ntil Mnitoiio ti
Blainiza, ed appartiene alla cafa di R£>7a.
4) II Diftrttta a Snia, Proceffin Snio-QauftreQ& , do-
ve fono:
(i> SnÌB, caltello che prima dibe il uopie di Thurotz,
c nel I2J2 divenne la Sede d'una Prepofitura dellaMa-
donni, concefla da Ferdinando IL, e UI. a' fu Gefutti
Ai Tiraan. Sotto il caftclio giace il borgo di Znià-ya-
raì^ , chiamato dagli Scbiavoui l'aggetti al G>llegìo e
Convento de' £1 Gcìuìti , col nome di KUshtvr, àok
mptufflero.
(1) Tt^Prau, Sivnadf Frawm, TedeTc. WauSsè-PrO'
ie», borgo d>e fi mvttiéae. coli' agricoltura.
^) BMùh , botED m vidnanu di cui c' è ima (bntC
Sucipe acidule.
<. La Contea di ArmM t
ÌJn^ .Aw* Wumegbjt , Arvenfia Comitatus; fitnati'
fra' confuti di Slefta , ed i monti Car^j, eftendafifma
in Sfioià^ . E' abitata da SUvi Boemi j il dialetto de'
quali ha dd Polacca . E' comp^ dal [diretto àlt» ,e
con^tende
1) Vditihnat hat^ in oda contnda Iterile. -
z) KMt, ^t^XM^t boigo m una «tciva coana-
'3> Aivdt Sàttxii. Oraw* , cafleUo di mosifl, ùsa un
bo^ di poca con G d ettri óne.
4) TveMoffla, borgo mal licuaco.
7. La Contea di Liptatt ,
Ungh. Lipto Wàrmegtiye, Lipiovienfii Gomita ini, che
volgarmente chiamafi !a LiptovU ; ha 7. miglia incirca
dì hmgliezza , e fra j. e 1. miglia dì lai^hezia. E' ri-
piena dì montagne , le quali credonlì fuperare in altez-
za, «d'in cofe pregevoli le Alpi, ed i monti degli Sviz-
zeri , c dtl Titolo . I Dirupi fon degni di miiraviglia ,
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L'UNGHERIA BASSA.
ed in fpecie quegli lii Demi en fai va ; fra' quali quellodie
chiamali ìienìkon'J , s' innalza qtiafi & perpendicolo all' al-
iena di circa Jqoo piedi. In quefti li:ogJj trovanfi delle
caverne namrali, inolio grandi, e profonde, nelle quali
fi vedono delle tigiire pariicolari , formare dall' acqua ,
che converie i cor]:i in piena, e dell'ofla, che in gran-
dezza, e figura , dìSerilcono intioraniente dà quelle de"
tovi, e de'Cavalli. i iiioi fiumi principali fono il Vag,
c Bitla . V' è grsn numero di foratili d' dejui dolce, e
molle fjntanc d' jcijm ut ùlula , e medianale , fra le quali
t|uellc di Boiz mcriiano più d'ogni altra d'cflernonUDa-
le. Fonti d' Mf-it Kiarmigiiofi vi £ c tOTanó' ancora di' dlf-
feienfi fpecie . Le forgenti tìctm a Saitiwm.^ e StaAi-
w,tn iollogano colle loro efalauoni gli '■uccelli , che «i
palTano di fopra. Nella caverna di qiwft ultima liu^eii^
te, lalvoiia rrovafi una certa ragia, che mollo raflomi-
glia all'Ambra. Vi poco comodo d'efercìtar l'agricol-
(uia, , < pòco nitle Kca il bcftiame , benché i caci" di
metti coonada fieno-più d'ogni altra forre famofi. La
Gnuea è molto ricca di metalli, . Le miniere di Botz
ModcHia dall'oro ch'i flimato il miglior d'Ungheria , ed
i e^ale a quello d'Arabia: Ne' monti di Botz trtivanfi
delle miolere d' argento Vi lì fcava aiiebe nonMcoftr-
10, aniimonio, ciiio, «d altri mbeftUT. QB'dufa'^ÌÒ'
no Slavi Boemi , fraiiimifcliiaiì' 9011 -alCùni Nobili -Cn-
ghereC. La d^ità di primo Comé i'teeifiMhaiiélIa ca-
la di Illycsbafy. La pravinci* i cwapcfladi 4'Offli'ettt.
1) li D^lu £ i^vM*, ^oe^Bas Orie^tal^," com-
prende
0) UfU X^àr, H^aJti, cafldlo «nicò dTqneltoDi-
itretto, appartiene alla Camera.
(a) Staff Nicolai, Ultgh. Stnt- MiìUcil, ScbuV.- SMy:
3&uiia]f, Nicopolum, borgo della caf^ di Poiilcratz di
cui una parte è compri pel territorio di Hradek . Vi
■G tn^otio oidinariaiiuaite l'J^dunaiue minori àeBA CHa-
ua. v'i era.aacouiuSnxib'de'AiGeduiti. IlItiogorpeC-
le rolte i flato mollo danneggiato daj fuoco , maffiin»-
tnente nel 19. 24. 31. ' -
-. Nnn. XiyU. N (3)
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194 KEGNO D'UNOIEKU.
(j) Wirtiixa, bocso vicino al luogo ora mentorato; i'
comprcfo nei territorio dì Hradek.
(4) Ghihhae, Chi!}, Hyii, borgo del territorio di Hr«-
dek, dove olire una Chiefa Cattolica, una ve n'è anca
Lulcrana conforme aqli Articoli ftabiliti cogli aderenti
della Confeflioiie Auguftana.
(;) Boi za , un Ijorjjo dì miniere in una valle profon-
da, compollo di tre parii , cioè di Botzi aìla , hffj, o
lìa Jo.ìchimjl'id ( valle di Gìovaccliino ) , e di Bobrov .
Uoa par:e del paefe circonvicino è in proprietà del Re ,
e l'altra appartìeae alla Nobiltà . Le forgemi d'acque
acidule di quello Jvogo hanno molta attività. Laminie-
ra d'oro rende dell'oro eccellente, ma è in cattivo i^a-
to . Gli Orburar; , così detti i al'c cui fpefe fi lavora
ntlta miniera, ed a' quali appartiene, non ne pagano al
Re , ed .l' Nubili , che una gabella .
(6) Sml-I^aji, S. Giovami, un borgo, della cui noci-
va forgeate s'è fatto, di lópra menziot^. Nel Cicni^rio
di qnefio luogpi ^ cadaveri recano incorrotti, per la fpa-
ùo dì più' di ioo< a.nD^.
ijr lì Digrfft» di MKad}^ PtOuSas iiwtidiona&, di^
ve iow) ■ , .
(i) Teatiht i,iflib, Vt^h. Uf-Uflfc Schiav. Kmif'
fzd Lijitfeia , uii, bwgo alTai tallo , in vicinanza di cui
tempo fa erano delle, miiiiere.. Alcuni Cono d'opiniooC}
c!ie quella i^a una ó>lonia di Lipzia . Appartiene al ter-
ritorio ili Lykaufa , lia due Chiefe , ed è il luogo di
Adunanza della Nobiltà per cambiare i Magiilrati della
{1) Dcmifnfah.i , un borgo onde le faraofe caverne
hanno prefo l.i lor denominazione .
Cj) 11 DiSiritto di Poamte, Proeeffus occidenialis , che
Ci) Ijikawa, caflello in un dirupo, che tempo fa era
l'unico rifugio di quafi tutta la provincia. Fu perb di-
fltutto nel 1707 nella guerra di ftakotzi. Appartiene in
oggi con tutto il territorio a^a. Camera, Bxalè-
(i) Rofmiiirg, Schiav. RMf«mktrg,.iei bQigo molto pò-
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L' UNGHERIA BAISjL. Ipj
polato, che fa buon traffico di f»!e, portitovi fui fiunw
Wag. Vè im Collegio dc'Padrì delle ScudcPie. 0)m.
prende anco un calletb, ed è pane del Wrìlorìo diL;-
kawa. Nel itìoy i Lurcrani vi tennero un Sinodo, ìa
etti furono ordinali 4, Soprintendenti.
(3) rjvw^ft'S Tyy-Sh.^tz-! , un borRo del Convento
cosi dolio di TiiLirotz, mmiiollo di 3. bj:giie:ii, onde
deriva jl no:ne.
4) li Difirit::^ SututitriovMi , Proceitiis ftptentrionalij ,
che comprende
Ci) Stlmlzt, SelnitM, rei territorio di Lyka-Jfa.
(2) Tarnoi^etz, Tarrwtz nell' iftelTo territorio.
(;} Btinweiz f BùiratK , fon tre borghi di poco mo-
memo.
8^ La Contea Z'otìenjit
Unt;!]. Salyam Warmeghji , Comitatus Zolienfìs, com-
prende circa jo. miglia di hmoKezia, ed in alcuni luo-
ghi tra 4. , c 5. miglia in larghe/.za, che è però mol-
to minore in altri luoghi . Il padc È quafi lutto mon-
tuofo; ma una parte de' monti è ricca di mineralidi va-
rie forte. Quefti contengono anche alquanto oro, ed ar-
gento, ed in maggior quantità rame, terrò, orpimento,
mercurio, ehrjfocolla , e terra lìgillata. I fiumi di qua»
fla provincia fono il Griat, Bifiritza , Salalna, Carpona ,
o fia Kfuprniiza . Delle foigenti d' acque acidule le pii
famofe fono, quella di Ollrcuk diflante -f- migliodalca'
fello di Vigles, quella d'AltfcJil, l'altra fuIflumeGran,
un'altra di Ribar, Tfalfin, e Batiuch ; de' bagni caldi
ve ne fono a Neufohl , e ttibar. In Herrengrund v'è
éelì' acqua di rame. L'agricoltura noti è quivi in fiore,-
il beftiame però vi è numerofo, particolarmente le peco-
re . Gli abitanti fono Slavi-Boemi ; fra'Nobili trovanli
molti Ungheri, e fra' Cittadini molii Tedefchi. pia»
vincia conlìlte in i. Diflretti, che fono;
1) Il Difetto fupcrìm, Procellus fupn'ìor, G«ii|>rciiilc
(0 Tre citti Reali libere, che fono
M » «)
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ig6 REGNO D'UNGHERIA.
a) Ntifoil, Ungh. Bifitna Bàm , SchIflV. BMik* SU
finta, Ntofolim, città R,»le liben ,.e l» migliore fra
qi^elle che chiun«i]fi di mmtn fui fnme Qvfa. E' fat^
bricBta molto «Ha maniera Saflbne, eoa 4. Chicle , ua
Collegio e Ginnalù) de' iti Gefoiif. E' famofa non luuo
per la fiera fetlimanale i che fcr i niDerali di rune ,
cht luvuifi nelle montagne circoayicioe. Vi è tm viver
molto comodo. L'aria però non è molto falobre ■ ca-
gione delle molte fornaci di metalli. Fn molto danneg-
giata dal fuoco nel 1500. J5. 91.1553. e nel 1761, _
abbniciò affatto.
' b) Likth, UbtiU, Uiigh. natii Barn, Schiar. \ljib-
ytowa, città Reale libera di miniere, piccola , e di po-
ca conlìderazione . Ei>be prima delle buone ininieré di
faro e rame ; inoggi però non baftando il lavoro in
per fuififlere, efercita anche 1' a^ricolnira .
c) BrifiU'BM.ya, Schiav. BytfiK , Tedefc. Bria , BritX'
M, cittì Reale libera fui fiume Gran, fpefle volte dan-
oeg^Ma dal fuoco, e ridotta ad un luogo di poco mo-
mento. S'aMica molto all'aumento delle pecore.
(1) Due Caflelli, die fono
II C^llo dì NiHfihl è fortificato, ed ha 2 Chlelé.
Giace dall; parte fettentrìonale della cittì di Neulbbl
nella pemjiee d' un colle .
. b) liptfct, caflcllo in un dirupo erto, in cui i &».fo
fcavato un poizo ptofondiifimo .
(3) Tre Caftelleiti . '
Creilo di Raivany, Mi/In, e DiirMilAt the giaee
Jdèrto - ,
(4) Tre Borghi .
a) JUdntit, fui fiume Gran, preffo Ncufohl, che fi
Ibftiene con un piccol traifico, e con l'arti meccaniche;
appartiene alla cafa di Radwansky .
b) Tot-liplfit, Tedefc. Sfiniìii Liptsh, un bo^ Rea-
k privilegialo, a piè del caftello di Liptfce; fi mj^je-
ne per la maggior patte dell'agricoltura. - • - •
t) PoiUh, borgo con una ferriera. La pi^ouUt.ore
giace quello borgo, è cinta dì montagtie. ' .
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(j) Hermgrani , Shpaiùa Dolio» , l-'aliis Dumnqmm, un
botga di miniere, fituato rn mezzo alle cime de'mouli ,
ed abitato dì lavoranti nelle miniere. II lac^^ cele-
bre per la valla miniera dì rame, e per l'acqua di cal-
ce, che dicono efrerfi fcoperta nel'itìo^. Vi è ìnoggi una
ventina di cave, dove la mentovata acqua gronda a goc-
ce da' lati di elle, e fgorga dalla terra . Queft'ac^ua pro-
priamente non cangia il ferro in rame, ma beiui ri de'
pone le p.irticelle di r^me , delle inali è pregiu : il eaiH
giamento apparente richiede lo fpajio di J, o 4retEÌiiU-
ne ; e fe il ferro Ila più del tempo fufRciente in qùdf
acqua fìnaliticnie fi ilillnigge, e diventa una polvere dt
rame. I fu Gefuiti vi aveano un'abitazione.
i) Il Diìiritto infrrhi-e, Pr/Ktffu! in/triar , dove fono:
(l) Due città Reali libere che fono:
a) AlifM, Ungh. Sólyom, Sài\s.v. SvoUit , Veiufoliinn ,
la Capitale di quella Contea , luogo piccolo , la cui lì-
tuaiione elevata è amena . Accanto fcorrono i fiumi
Gran, e Salatna. Nel 1708 fu incendiata da' Rakot-
b> KoTpana, Schiav. Krupina, Tedefc. Karpfm, è in fc
fleffa mal formata ; la fua fimazione però in mezzo al-
le vigne è delisiofa, e le frutte di varia forte fono ec-
cellenii, V'è un Ginnafio de' Padri delle Scuole Pie .
Nel J417 fu diftrutta dagliUllili, ed in feguito da'Boe-
mi. Nel 1708 fu incenerita da' Rakoiziani .
(1) Tre Cafteili , che fono
a) Sólyom, unito alla città d'Ailfohl, i fiiuato in un
luogo più alto ili quella , ed è farti£éflto . Appartiene
alla Cafa Efterhasj-.
b) mgléihj'm m dfmpo «rtO; jè pariineme deHa Ca-
la Efterbafy . Fu. tempo t» uni ionezca ih diféfa de^
confilli,
c) Droimiwa , Doirona, in uno fcoglio , è in cattimi
fiato. 1.
(3) Quattro Cailelletti, che fono
Kirufy-FalWii , Garain-Siig, Hainik, e Offrolnit,
Ì,4) Sci boi^, che fono:
N 3 f)ti*-
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IpS REGNO d' OKgHERIA.
h) Nn^hi-S^ilna , un luogo di poco momento fui fiu-
me Salatna, nel lerriiorio del caflello di Wiglesh.
b) Otihoifit , hi o^o piccolo con campi comodi all'agricol-
tura . Malti.t Etl-, della cui famofa opera iopra l'Unghe-
ria con lauto vantaggio ci ièrviamo, nacque in quello
borgo .
e) Doinn», D'6hr'mg,Dahromv», è ricco d' abitanti, cli-
tualo . vicino al caltdlo del mcdelimo nome. Ottenne
tempo fa i Privilegi B^ali ; ma ciò non oftance è lotto-
polio al territorio del caficllo di Altlbbl.
d) 'B^Atffik , JBt^iiu, feniito di ciidm non meno bno-
ni di qttel che lo fia il \mgo antecedente. Afjpartieite
al Conte di Bereny,
- e) Saf, o Stmet-Pelfiiiiis, è provveduto di campi fet^
tDì, ed appartiene al territorio del eaftello d' Alolbl.
■S).PtÌfdótz, Pliiljb'irzi , Tot-PelfcìétZy non paga deci-
me come i borghi precedenti . Qiiefto borgo infienie con
. quelli di Sajf, Dolrena, e Bahffii, ha il Giui gUiUi im-
mediatum , e perciò da' medesimi appcllafi al pirfimU»
(j) Rihur, un borgo d'ogni altro piùrimareabìlci Ne*
campi dei medelimo trovaniì in una collina de* bigni
caldi di attività ftraordinaria per guarire il corpo nn»-.
no, e di qualità del luilo particolari. In diltanzii dicir-.
cft fioo palli dalla parte di mezzodì in im prato eitefo
d'uba piccola, ed altrectanco beila valle , afiefi una ca-
vema, che già da ^an tempo s'è a^&ta mu catti-
va mmiazionc a cagione delle cattive dàlazioni; le qua-
li .eflendo probabilnieiite di zolfo , cagloiuiio !a morte
agli iKcelIi, ed altri animali. Con grand' impeto dalla par-
te Interiore fgorga im' acqua, che nella mnlerima canr-
na vien alTorbita ; poco lontano v' c una fontana d'
acque acidule . L' cfalazioni mentovate l>eticl)i iicno
tneaiifèie non fpoo però vdenole ; potendoli bere l' ac-
qua , e niaapare pli uccelli , < gli animali dalle mcdeli-
me uccìfi, Tedi il lagg^gtio di fii/' nd aoffieàeo M
Ambmgo. ToBI.4. fag.^ e Stg,
9-U
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L' UNGHERIA BASSA . Ìff9
9. La Contea di Barsb,
Ungh. Sarih W*Ymtgb)t , Comiiams Barfchietìfis. , hi
incirca 7 miglia di lunghezza, e tra' 2, e 3 miglia di
larghezza. Fra' munii di qiiefta Cornea quelli dì Krcm-
niti fon ricchi d'oro. I fiumi principali Ibno, ÌI Cran,
Mtra, Silva, o fia Zltava . Vi fi irovaoo non folara^n-
te delle fontane d' aecjue acidule , eoiife- fon quelle di
Buko'K', Ebcdctz, ma anco de' bagni caldi j checonianfi
fra' pili fatnofi d,' Ungheria , cioè quelli di Glashiilten , O
lìa Sklmo, c di, Eìfmbjcb, o fia Wihnye . Si fa anco in
quefta G)ntea buon vino, c le pianure producono 'pttì-
■'me biade. Le miniere d'oro di Kreranitz, e di Kiini^
berg fon molto meno profittevoli , di quel che lo erano
tempo fa . Il beftiame nelle contrade montuolc è di po-
ca CDnfiderazione ; le ftalle però delie pecore fon nume-
rofe, fuorché nelle pi.imire . Gii abitami foi;o Unghere-
fi, Slavi-Boemi, e Tcdelchl. La prtvincia è compofta
de' Diflretti feguenti .■
I) Il DIjìrttto d'OsUn, Proceffus Ofzlacaeniis j che
comprende '
(i) Due città Reah libere, che fono:'
a) KniTmiiz, Crernntdain , Ungh. KbrmÌzj''Bmya ^ KSr-
m'òlz , la ptinia città fra quelle che denominanii drllc
minitrc. lìinata in una valle profonda frs alte monta-
ime, tiiinicnic tue non può vederli, che cffendo vicino.
La città in fe flcITa è piccoliffima , compofta di 1 Chic-
le. Il un iiionAiieii) di Franccfcari, d'un cafiello, e di
50 cafe incirca. I fobbor^hi però ibn molto piii i";rand(,
[Irade do^e avvi uno fiiedale per i
poveri con una Chiela . In ipji'lla città c'è la Camera
Reale, elaZecca, dove irat^arMlituilo l'oro , d'argento
dalle altre città di miniere . Efcono dallaZecca annualmen-
te irtcirca 100000 Ducati (cioè Jocooo UnL;.-!ri , che fanno
ìilVerieiia 95460 Zecchini), Jl trailo delle rriiniered' oro
■ di ijiiefla«)ntrada È divifonelIapartedidiétro,''c'ii'_avaniÌi
It' ^ima cotitlene Icitc cave; c la £xoDdà' d^ì t mete
N , 4 k
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100 REGNO D' UNGHERIA,
Je 9 civc fono del Re. Vi Ibno poi altre 9 cave, che
parte appariciigoiio al pubblico delia ciuà, c p^rtc a'
cittadini in pariirolare. Inoggi quelle miniere non fon
cosi profittevoli, corne lo erano lempo fa. P:ClTo la cit-
tà in uti colle giace un cartello con una Ciiiefa parroc-
chiale. L'aria e 1' acqua vi fon mal fané, e perciò fra
la plebe trovanfi molti inlèimi . La ciità colle fue mi-
niere fa molto danneggiata nelle turbolenze di Botskaj ,
Rakotz;, e Tdléjli . Nel 1751 ebbe l'onore infoltto, ili
veder l'lmpcr»ior Francefcol. di felice memoria, ilqtia-
Ic veftito .lila maniera de'miaBtotì fcefe in uno Icavo
niolro profondo; della qual colà non c'i efempìo ÙBuh
□ella Storia.
b) Kiiiiigi6irg,.XJa^. t^Baitjx, ffywa-Banya, dai no-
va Éodina, B^fomontam, città di miniere, a cui fir-
yono di mura ^. monti che la circondano . QLumtoafpra>
e tnalinconica è la Umazione della mederiraa , taeiO'mal-
fatte fono anche le cafe, e poche di numero. Vi ibno
■tue Chiefe, delle quali l'una wpartiraie allo Ipedale-d^
malati. La miniera di quello iaOff>, che tempo ù era
molto profittevole, i andata io difiilb. Tutto ii mante-
nimento della città ricavali ìnogg^ datle fabbridie 4i t6-
tro, dall' agricdtura-, e dal iàr la bim. Nel i66^ Sa
abbruciata -da' Turchi. ' -
.(1) Borghi, è Gà&Ui.
a,) O^nj, hotà) d'una iltuflzioiie amena. I camp -
«he la cingtmó, fono incomodi alla coltnrav Nel i66z,
e ij £a incendiato dk'Turchi, '
hyìAllig Krtute , tJnph. Snt XtrtH, Sdòn, Si^aty-^
Kris, Panum ^.Ctucis, borgo fnl fiume Gran, in nna
'contrada piacevole ed alta, con uà caUelletto. I cam-
pì, ed i fuoi. prati fon buoni. E* (tato piit vcdie ince-
nerito, fpecialmeDte nel I7»fi. ' ,
ZcrnAiCi ZirMvitga, bàtgo fiil iniime Gran, in lina
contrada comoda e fiatile. E' celebre per il fjpe'eccd-
lente che .fi fa, e £ veade kluogfai ifeii^- AppaÉtjé-
ne alla Camera ■j^Ue minieie di. Seemniti • V
d) Wtìì^»^, .Jkclwitr', Jìar^mto. di in(ilt|' f^jigióti
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L' UNGHERIA tASSA. 201
In una valle amena , ed appaniene a' Padri di S. Pndo
e) Sciaih-Kà, Sacifinfitìu , «fello in un alto, ed erro
dirupo, Il quale inriem col fuo territorio della. Carnea
ra delle miniere di Sccmnitz.
f) Rewiihi)/ , Sew, caftello in un'alta montagna fui
fiume Gran ; appaiiienc alla Camera di Sceninitz .
(j) Un gran numero di Terre, delle quali 14 ne fon
comprele nel territorio di Sjuko, o Hladomer, il in
quello di £Uvi$litj', più di 18 nel territorio di S. Cro-
ce , appaitepeqti dl'Ardrelcovo di (km, 14 di Padro-
ni difiin^ii,' e 6 dell* vittà di KremDìtz. Swa da no-
larfj
a) Shìdeno, Glaihuttm, terra rinomala per i Tuoi otti-
mi bagni caldi, fra' quali è più d'ogni altro notabile
<lue)lo che chiziDid Schwitzioch (Buca da fudare). Nel-
la cima del colle, dove fono i bagni, v'è una Cliiela ,
nel di cui Cimiterio la terra è tanto calda, che ì cada-
veri che vi fi foiterrano, in termine di 6 mefi riduconli
in polvere. 11 luogo è nel territorio di Sadii>>
b) Alfca-Slidaiiy nel [erti torio di Re'ociibty , dove èltn»
forgente d'acque acidule.
c) Ntrmsh-Ki)fli4any , terra riguardevole, cornpFcfa ne-
gli articoli convenuti cogli aderenti della coofel&one Au-
guHana , dove i medefiini hanno pubblico efcrciziò dì
iLeligione . A^artiene alla cafa Koltolani.
d) Eifeaiaei^ Ktivt con molte abitazioni, ippailiene
^a cittì di Sceinnitz . La terra è celebre per i Tuoi
bagni eccelleniì. L'acqua calda, che v^ Igorga, G con-
duce in .canali per lo ìaaào dj 3jci paf^. ^pó alle' fln-
fe, dove il ilio ctlore e,più mgdénito. ,
2) Il D^ìrttto di Lanf-HmMas Ixndk, cbc corn-
ai lan»s , 'Uugba. £M, Schia*. lófilKi bo^
di poca caDfideii»ioiu della cafii del ftinciFe Eftadi**
fy , con, tu cafleUs Odetto , e ùmaCa per gli aflèdj , «
prefe teitavte. . 1
b) O^d, BtrfatMiy T4>^, «a bn^ktto liil W
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aoa REGNO D" UNGHERIA.
me Gran, da cui TpelTe vohe vien allagata U pianura
circonvicina. La Conica ne prende il nome
c) Kn^h-^'^ìi"^ 1 V'iikt-Sciiithhy , un Ixu^, k di cnf
campagna è adattala all'agticollura ; appartiene al ter*
liiorio dell' Arcìvefcovo dì Gran .
(i) Z'celta, e Sbloib, borghi in vicioaiLEa de'quali fi
fi uno vino fquifito .
3) Il Difirelto di Kiji-Teptltfiìan , Proccfliis EÌB-To-
poltfanenlis , comprende
a) Kiii> Topollfcian , Kkìn Topoltfiia» , Schiav. Jlf»ii
Tepclffiiany , borgo con un caiielletto. La campagna è
fertile. Vi fi leiigono i piccoli Comiij di provincia.
h) Hrnfsow, cartello di monte rovinato, dove prima
fi confervava l' Archivio della Contea .
c) Sent Bcttidik, Swsty BtntAik, Famim S. Benedici ,
fu monaftero de' Benedettini , appartiene inoggi al Capi,
tolo Cattedrale di Gran. Giace fiilFallo lido del fiume
Gran; è fortificato, c perciò ha la figura d'un caftello.
Accanto v'è un borgo.
d) Amneysh-Ma'Ciiìi , Schiav. j1?ij; j»i';e, H1ora\fczt, bor-
go, che trac grand' utile dall'agricoltura. Appartiene al-
la cafa di Paluski.
4) Il Dilirelto , e Tribimile dì K'erdcjy , ProcefTus , & I
Sedes Verebelyenllì, dove i Nobili, che chiamanfi ì Pre- ,
dialìfti , fon foggetci al folo Arcìvefcovo di Gran , come .
lor padrone, ed hanno il ](v Palatino particolare, eMa-
{iftrato proprio; GII altiìNoUIt però, che non fen Pre-
disi iili, e contadini godono de'dirìnì ordinar) di Con-
tea. Si notino
IRr»^^, Wtiàk, boigO} die tempo fa era fintificato
fili fitme ZfilvR .' Il tenitorìo del mricfimo compende
«ne.
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L' UNC^BRIA bassa . 10}
10. La Contea di Nsograà,
Ungli. Nnsrad li'armghie , Comitanis Ncogradìenfij , ha
11 miglia in liinghei^a, e ira 5, e tì miglia in larghez-
za. E' provincia monruofa , e ripiena di bofthì, e dalla
yarre di Mezzodì forniia di campi fenili . I fiumi prin-
cipali, che VI iono, chiamanfi Ipaly (Eipel, Ipel), e
Sagijw ; e le fonti d acjjie addale , fon quelle di Ga-
rab, Poltar, Filek, EfTergar, Kiirloi, Salatny, Tiflb'»'-
nik ec. Vi fono anche delle forgenii che d'eftaie fono
fredde come il diaccio, e d' inverna calde. Nella con-
trada meridionale 1 agticohura c in buono flato come
anco la coltivazione delle viti, eflendo d'ottima qualità
i vini di Rosdy, Rad>-, Eifeg, e Jobbaghy. Il beftiame
in alcuni luoghi ricfce olriinamenie . Gli abilanti fono
Ungherefi , e Slavi-Boemi . La Conica fecondo la divi-
lìpne delie Diorefi Vefcovili . dividefi in Narhi- , e Kiii-
Nagrad, cioè grande, e piccolo Neograd. delle quali la
prima parte e fotio la Giurisdizione dell Arcivefcovo di
Gran, e 1 altra fotio quella del VeTcovo di Watt. Ol-
ire di CIO e divifa anche in 4 Diltretti, che fono.*
i> Il DiHreito di Infimi, Pmediis Lofonzenfii; 4>'t
lutto montuofo, e coperto di bofchit « COmptMlde
(i) Due Calielli.
a) r;,r/.i. Schhv, ìhìiDh. caftello di monte, che de-
riva il nio p.iin-.c da poi'olo. detto H.iliishi, che an-
ticamcnii^ ;ibii,ironL> la RiiHia Roda. Ora iervc di Car-
cere pubblica della Contea . Appartiene a Conti di Por-
b) Di^'m, caflello in un dirupo molRi fnifcelb. Nel
1576 fu prefo da'TurchI, che lo tennero fin nei IJSJ.
Nel i$74. fu tolto all'inquieto BalafTa, e fii diflnittt}
talmente che ora non è altro che un mncchio di fallì.
Appartiene al Conce di Sichy.
(3) Tre Borghi,
a) lofiima:, Scbiav. lutfuatib, fituato in una pìant:r4
«ntà ili mone; Q^wAs liio^ a moiivg dd gran hx^o.
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104 REGNO O" UNGHERIA .
che anco dopa una moderata piojj^ia vi Ci alza , come
pure nelle fue vicinanze, fi chiama per i'cherio Lnletia
Hiingarorum. Qui fi fanno l'Adunanze della Contea . Ef-
Ib può chiimarfi ii luogo capitale della Contea , ri>
guardo al numero grande de'Nobili che vi abitano. Le
fiere che vi lì tengono aimiulmente, fon riguardevoli.
b) Galli, luogo di poca confiderauone, comprefo nel
territorio del caftello, che pana l'i&^o nome, 'e preflb
il quale è lituata.
c) Din^a , ha il Dome dal caftello deferto di fopra
mentovato, nel- di cui teriitorio è comprefo . Gli abi-
tanti 5^ applicano all'agricoltura, ed alla caccia.
1) li Difirmo di Filtk, Proceffus Filekienf.s, checora-
(i) Cinque Caftelli.
a) FiUk-, era tempo fa foriìficato in un erto dirnpo,
fui quale Itendevafi il caflelio fabbricato in j ale : dopo
varjal&dj, e prefe fofferte, {\i finalmente gettato in
aria da Tokiili. Il territorio appartiene al Conte Kahi-
Tf.
b) Seialgo , caftello defetlo , in un'erta montagna,
prefo per ftraitagemnia da'Turchì nel iSJi, nelle coi
mani rimafe fino al 1593. Nel 17x6 il Barou Sluhl.d'
Ikiad ne divenne padróne.
c) Stmoshks, caAella in un alto dirupo, eh' è fiato -
nelle mani del Turco dal i|f7S, fino al ijpj.
d) Sagkyvii, e Baglytsh War» , fono cafielli difbuc-
ti.
(1) Filtk, boi^o fituato a piè del calkllo, che pòrta
t'iftefTo nome, e che fii tempo fa confiderabile, fpecial-
mentc per il gran numero di famiglie nofùlt aie ri
abitarono. Ora è un luogo deferto, e mc^ifaiOv Lungi
di qui qualche centinaio di paflì trovali una buonft fig-
gente, d'acque acidule.
3) ìì Di^t» ii Seifeénj, Froceffiu Setlétiiea&, etml-
fiéait
(1) Sei CafleUl.
a) Sttfiitg, fi^ttSSa io. an 0^,. in :PM fituailo^
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l' UNGHERIA BASSA.
deliiioGflima . Fu una volia in mano de' Turchi per Io
fpazio di 4z anni, ed un'altra volta per lo fpzzia ài
■zo. Appartiene ora infieme col fuo territorio al Come
Porga I sii -
b) HoUoko , caflello in ano Tcoglio alto, icoTcero, ed
erto. Fu prdb ad ijji da'Turchi, che lo poflèdecono
41 anno- Nel j66ì io riprefero un'altra Tolia, e la
tennero per 10 anni . Appsuiiene alle calè dì Fo^cfcli ,
c) Ba^ak , callello in mezzo ^'mooti-, ia nn erto
fcoglio; e della cali d'Eflerfmfy.
d) Ezjcigb, e ScUmfdoH Ihtra, ofiaftjfriUf, e Smda
fon camelli diilratti.
(1) Saitfciny borgo; ha provalo gt'iAedì difaflri dd
caflello dell' illeflb nome, » pie di cui giace, c tempo
fa era fortificato. Abbruciò nel ijìg. V't un Convento
de' Franeefcani , ed appartiene a' Comi di Forgatfeh.
4) Dijirtlto di KtkAii , ProccflUs Kekkojenfis , con-
"™i> Quauro Caftelli.
a) KilAo , Moiri Kamcn , PUnaifUin , fu pu'nia un
caflello fortificato,, in un.diriipO) picfo da'Tindà nel
1576, e perduto da'medefìmi nel idoj. E ftifo infiaoi
rito da'Blakozìfpì, e non n'i flato ri&bbn'cato >toD,
che una patte.
b) Baliifia-Ghmntìb , tiagfi , e Katmr fon caAelUi
. 4iftrutti .
(1) Ciniiue Borghi .
a} Ktkkì, a pie del cafteQo, che porta l'iReflo no-
me, borgo mal fabbricalo j ciò non oflanie i tsmito
di molli abitanti. E' fotto la giurisdizione di Salaffii..
b) Balajfa-Ghitrmatb , luogo di poco momento . .
c) Ìiagbj-Oroffj , piaotato da. npa Colonia RulTa , cd-
me ance lo dimcdba il nome , perchè Oi^ in linraM
Qb^ierefe £gnifica tu ,R(ilIb. E' nd unitMÌo di &>•
d) i^ti, fii ^ una bklU citti, - con un «Sello
bea auuito. Ora noo è.altro che tu bot£Oj Ibncipofio
.sl.Kirbprio <Jel Vdcovo di'Watz.
e) ITn^
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ao5 REGNO D'UNGHERIA .
c> Ifadifrt appariiene all' Arci vefco di Grin, e fii di-
chiòruo borgo dall' Impera core Cado VI. '
il. X-i Contee unite di Pejì, Pilisby
c Scioitb.
Lift Comu di' Pilitb fii nniu a qodla di Ptfii od
tempo che la RefìdciUa ELeale fii trùférì» a Buda, e
vi fu inchc unita la Contea dì Stinti dopo cbe la cit-
tà di SiuliI WdflbdMtg fu preta da'Tbrctii.' Non i
itcììe il deKrmiaare la Inngliczu, e laEghezza di qudh
provincia , elTendofi interfoEca l'unicMic' della roedèTima
.da'OBmini, e JajQghi , e dall'altro canto non eflèndqf!
«vara filati i confini io c^ni contrada . Vi fono alcuni
amiti 1 e boTdki, ; è però maggiore la pianura , che
flaidefi fra' fiumi Danubio, e 'O>ifeo, di'è per lo più
«lau^a, e Iterile. Il fiume prìocqiale i il Oanubtà, ed
j fiumi minori Ibno VCaija^i Theish, SaghTva, Galgà:,
Rakosh) e Tapio. Nelle contrade 'montnofet l'ark nel-
l'imnoo è frMd»', s f eftaie tnbpcTBta. Ma nelle pia-
mi» valle l'invento i r^ido; ed all' inooturo il calor d*
eftal» è ioJbfirilule';' ed a quelle giornate aideati fliccedo^
iKr.aotti frcddìffime. Le moldie kiqiuetaaa mcdttffimó
gli uomini, e le beftte, e vi manca 1' .Acqua falidm.
Nelle contrade montuofe crelce tÌoo lol&edo, e bianco
di buona qualità . Kel terreno molto arenofo le biade
non poflbn riufcire; ma in ahre contrade, bencU con
gran difficoltà, l'elètcita l' agncoliura Con niglior fuc-
ceflò. Nella pianini' deiem il pafctflo è boemo per le
bellie, clie fe lo cercano qni, e U d^erfe. GB di'
tanti fon UngltereTt, Slavi.Bottni, TcdefiM, ed alcune
Colonie di Oalmazia, e Tracia. La proTÌacù è divifa
io 4 Difìretti .
.1) Il Dijhitta di mtz, Proceffiis Watzenlls, com-
(I) Ptjlh, Peftum, e feftrnum , città Reale libera
n^a pianura fid Oani^io, in 'faccia a Buda, dove in
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(cmpo d'eftace vi fi paffa in una larga barca. Può Sà-
rnarfi la miglior città d'Uagberia, elTendovi ^an nu-
meco di belle cafe , che fempre più s' aumentaao , con
giardini ne' fobborghi , « trovandovifi moiri Nobili
ifa £li abitanti . Avvi il TrUMial Suprema i' spptllo, divilb
jkUa^T'mw/' R'gi', e SeftimviraU; un gran Lazzeretto
miUUHe<!ÌpÌem, lungo circa 200 pafTì, ed altrettanto lat-
' di J pUni : 6 monaAeti , fra' quali è comprefo il Collegio
de'Padri delle Scuole Pie, e diverlè Cfiiefc. La città
aveva un privilegio , percui non potevano lUI^Iir*ifi iAt Go-
fuiti ; ma fi>lanientei Padri delle Sauànfìt, E'etntt 4i
mura, e follb. 11 campo vicino, die dutnuli7WW^
fui fiume del medefimo nome , e che detiva il spn»
da' gamberi (Rak,) è famofo per le Diete, ed ^S&àaaA
de' Regi, che fui racilefuno fi fono tenute. Nel •
41 fu prcfa da'Turciii, che la tennero fin al USii,
nel qual anno fu riprcfa dagli Un^ciefl, e dt'oMMÙBi
fu difefa da un nuovo tdàlto da'Tnichi. Ma nell'anno
lenente eflèndo ftata abbandonau per pauTft: de' Tur-
chi, ricadde in qiano di quefU, i (|iuU nel i$S4 V
tncéndiarono, e ritiraroniì a Buda. Gli Imperiali j|OÒra
jncfeio pcd&ffi) della città, ma k lafciarano ^1 nwOo
«*Tiiidu>. e non la riebbero, fe non due anni in «f-
prefló, jn illato molto melchino, d'onde fu lìta/tOk fV
la Clemenza dell' Imperator Leopoldo. Nel 1721.- vi fii •
mandata nna Commillwne per laminare i j^ovMnt 4if
fu poi tpiminau l'anno lèstiénie-ndla citii di Vttào»-
go.
: .<a).ini/c, Wttitzm, FuteU, PMkoìiìm, dui YdfnfSa
■di molti aUtanti iiil Dimibio , di filiazione (mau««
adoma di campi fertili. Il Vefcovado tii fondato.^
Ceyfa ,U' Grande nel. 1074, o 75, il quale fluuteldMne
rende jóoóo fiorini (che fino iocim liajo Zetchiu
Vamiani). Oluc alle abitntoaj de'Cnxiud M.Dt»-
mo, vi tono j. monafterj, fra'qualì un Collegio'.^'
Padri delle Scuole Ke, «ot un, Gttnalio.'Xa. tìH4 ien
il tuo pollerò flato priR^dmcme alle iao amine i «t
in.
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taS , UGNO ti DNGHERIA .
■ìa SfKtà* iSk fine «Ic'bon. B' fiata fpkfe to^ dSbVfA-
dti &ioco> e più vette jnCa. Nri 15J5 ?i & condAlfA
la pace &» ÌI Re Gnvaiuii, ed il Bàé" Ferdioandov Fr
da'Tnrchi nd IJ43, cbe b ttnoci» fin U 15!^
Fu incenìliata , ed abbandosani dagli ]^F«iidi od tjtfj,
ma però'vi mandarono i meddìmi nuova guarnigione,
C-la fortificarono. Senza far menzione d'altri fimilì di-
faArì, nel tóig ricadde in mano de' Turchi, e benefit
quefti nel 11984 follerò coftretti a renderìi agli Imperiali ,
1^ abbandonarono gì' ultimi rpontaneamenie j e non
riebbero prima del 17S5 dopò che le ftr dato fiwco
a) li Difireiia di Kiuhkmit , VmaSnt fòtickemo-
tenfis, comprende
(1) Kttibktmil , Egapglii, boigo grande dì molli al^
tanti, le cui annue Sere taa molto ftejumtaie; Qitì s,'
attende con profitto anco all' agricolnira . Oltre un mo-
nalito di Francefcani con una Chiefa, e l' abitazione e
Qiielà de' Padri delle Scuole Pie, c'è anco nna Oiiefa
Luterana .
(i) '£frAri, bù^'ben popolato, eli' appartiene al
Coìlte' Keglevitfdi, e ad alcuni altri Nobili. La con.
tradti è pia adattato alla eoltura delle viti , che a^ quella
i^yS^Hij borgo allài vafto Jn ima contrada fèrtile»
che 'appartiene alle Monache di S. Chiara di Buda.
Dopa U battaglia Sicambra fu la prima Sede de'SikIi
Tranfiivani .
(X) Janos-Hidja, o iìa Hiia; borgo che appartiene a'
Premodilratenri , i quali lo chiamano Propofitura del
Ponte di S. Giovanni (Probftey von der Johannes brìì-
cke.)
Il Dilìrttta di Filisi , Proceffiis Pilienfe , e un
cattivo paelè, e propriamente è comprelb nel circolo dì
dal Danubio; deve però defcriverll in quello luo-
(l>C)fr», Un^. Buda, Schiav. SW;«, è il nome d'un
aotica, e nuova cittì. Uasàa citU di fiuda era fnua-
u
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ti DclU pianura, che da' fobbarghi della nuova cìttùften-'
devafi fra' monti di Pilish, ed il Danubio, e che dicono
aver avuto it nome ài Sicamhrit. Inoggì cjuelta ciltàan-
lica non è altro, che un borgo dì poca confi de razione ,
apparicnenrc alla cafa di Sichy , e dentro di cui , e d'
intorno vedonfi ancora con molle, antichità Romine le
rovine della grande , ed antica città . La città nuova di'
B«da fu fondata da Bela IV. ed è B.eale libera.- èfitua-
ta in un monte fui Danubio , fu prima !a Capitak del
Regno, la Refidenza del He, e di tutte le città d'Un-
gheria la più grande , e più bella ; e benché per i moiri
alfedj , prefe , e faccheggiamcnti fia molto decaduta , ciò
' non oftaute va rimettendofi in buono flato . S:iiza itt
menuone delle ChieTe dKlruite , quella dell' AITanta è
U principah , pceflb la quale i £i GeTuici avevano ua
CoUe^ Accademico con Seminario. I Conventi del Or-
luiae , delle Moaada di S. CMara , e de'Francelcani
hanno le loro QàtSe. Mei Palano v'i una Cappella, do-
ve conlmifi un tefòio rìgnanlenile dellaChida. La cit-
tì h cinta di mura , e £^a, t ben fortificata. Accanto
alla medelìnia v'è. |in forte caltello . Ha J fobborghi .
In quello che chlamafi Vtgttfiéit • di'i fui Dam^io ,
trovane i Qiiefé, con mcmafleiì.Neir altro * detto At-
itm0*it ( Tbtian > ani una Oùelà Cattolica , e4 una
Greca de'Raitzi. Nel terzo jabboi^o, ^ixo Nt^tfÌKM
v'è più d'una Chiefa ,- dove vedefi Indire una c^onna
alta 52 piedi ombrata alla SS. Triniti nel i5p*, citi
terminata nd 171J iu ringraziamento deUa libet^ione
dalla Pelle. Vi fono de'buoni bagoicaldi, chiamati, Ba-
gni di Gherardo, de'Gttadini, de'R.aitzi, dello Speda-
le, e bagni Imperiali. V è anco una Pefchicrà d'acque
minerali , che ha una maravigliofa proprietà ; fatta da
eCTa fcolar tutta l'acqua, ceUàno fubito di dar acqua an-
co le forgenti calde; le quali jncomincian fubito dinuo-
vo a buttare, fe la Peschiera fi riempie d'acqua un po-
co più della fua metà. Il vino che crefce ne' monti cir~
convicini, è di color roOo fcuro , e nel fuo fapore rafE>-
miglia a quello di BotBOgaa, e Ìst& volte & vende an-
Km. Xiyiil. O (he
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no Regno n' UNCirtiìiA .
the folto quello nome; e ficcoiiie i>mka rliifrefca , non
f) beve le non quando il Iole rifcalJa . Vi crefcono an-
che de' cocomeri ecceUenii . QLicila città famola fu in po-
tere de' Turchi dal lino al \6&6, x'ijuali non olien-
te t reiterati tentativi , non fi è potuta togliere priina
d-ll'anno nieiiiovato, ed allora (a riltoraia titftaiomol-
lo liKlcItico . Nel fu <pi»ù del tutto iDcmerin .
Da quelb città fi palla a quella liETtilb io mia barn,
che ferve di ponte.
(i) ViSugni jFlindenhiiTg, Vi(Tcgrad'jm,aItuinCaflruiH,
Arx alca , prima un caftcllo fortificato in,-«o alto
monte, dove confervavad la Corona d' Ungheria; t fol-
to al mcdeCmo fui Danubio v'era uni cittì dì pift di
350 cale, dove a motivo dell'aria falubre , de' be'giar-
e d'altre delìzie, i Elcgì fpeflì! volte folean tratte-
nerli. Ma la jvdperiià di cmeflt ciiri fini colla morte
di Mattia . Ch'a il calletlo e nn mucchio di fallì , e la
ciirA è divcmita una terra miferabile .
()) StidmU/t , caUcUo nel piano in weiTo ad amene
mimtagne, con un borgo; appartiene a'Conii di Slchy.i
.(^ S. jMrets Infel , eCos Infula , nei Danubio, lun*
ga j^mi^ia , e larga incirca un oiuno dimiglio. Col-
le tene che vi Ibno, h compreTa «a le. pol&ffiaDt delU.
Corona d'Ungheria. ~
(j') 3. ^KénaJ y Stai Endre, Paman S> Ahdreae , lui
DanuUo , 'borgo migliore della cittì di Buda , Ccdoiu« -
di Kahif , eà erediti de'Conti' di Sìfhy .
(ti) II Prmmum ftgnK'm», o fia Engnàiii hirg .
geni/ti Hjgbe, un monte deliitofo coperto di vigne, éboC-
chi, fui Danubio , dove elfo per mezzo d'un fuo nnto
forma l'Ifola di Zishepe!. La pianura vicina, amena,»
fertile; contiene nelb circonferenza circa immìglioi do-
«e trovauG oltre il caftclleito Eugeniano alcuni altri ca-
famentì di contadini . Il Principe Eugenio , che antan
di foggiomarvi, vi fece venir delle pecore d'Arabia.
(7) L' Ipila Zihtpel nel DamAio , nn quarto di mMiv
diftantc da Buda; è dall'uà c l'altra pariccinfa dito*
lette, dieci delle ^mU iboo'*- nwomatca; ^KHea-ma»
sa
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L' UNGHERIA BASI.4 . Iti
no deflrt fono di maggior con fiderai ione , e fri le nw<
defime nKrìta d'eflèr Dotata più d'ogni altra t IfiU iit
Fàgiatd, che ha iQoO paffi in lunghezza , ed è Coperta
di bofchi; e poi i'IfolaUjvalvifa, che ContifiieunaChie-
fa rovinata, che dicono fabbricata da S, Margherita ; «
perciò da alcuni Gco^raphi l' Ifola Zshepcl vlen chiama-
ta l' UoU di S. MtY^hcriti . Qyeft' Ifola è lunga j mi*
glia d'Ungheria, è arcnofa e poco fenile , e vi fi tro-
vano, oltre altro falvaggiume molte lepri. Tempo facr«
una polfelTion dotale delle Regine conuQ Patco. A'iem-
pi più moderni ne fu in polfelTo il Principe Bueenio , e
dopo di lui la Vedova Imperatrice Elifabettc. OfaÈfi»'
topofta alla Camera d'Ungheria.
De' 4 Borghi, che tempo fa vi ftirono , tton è rimi'
Ilo altro, che
*) Ratzhtvi, borgo denominato da una Colonia Rait-
za; fu prima alTii confiderabile . Nel 1698 l'ebbe il Prin-
cipe Eugenio , clic vi fece fabbricare accanto un callcl-
ietto magnifico,
b) Le 9 terre, o borghetti di queft'Ifola tempo fafu-
ron belle ; ma ora fon poco confiderabili . Fra le me-
dcfimc fono da noiarfì foUmente ijuclla di Zihepet , che-
dà il nome all' Ifola, e l'altra di TMU , onde è origi-
naria la cafa di Tokoli .
4) Il Dijiritla ò ScMih , ProcefTui Sofienfis , eoa*
1) CuìozfiU C Coloifeha) Città Areivefcovile , ehetera-
po fa era in gran fìore , e decadde dopo la morte del
Ke Ludovico, Venne nelle mani de'Turclii dopo la pre-
fa .di Buda, e rei fu mollo maltrattata dagliUo-
^leri, e dipoi ancor peggio da' Turchi. Nel ì6S6 te n'
impadronirono di nuovo gl'Imperiali, e divenne la Sede
ArcivefcoviJe, e và miglioraodofi a poco a poco. Da S<
Stt&dio fi fu Andato ud Ve&ovado, e poi da GtfùtIL
m Arrìvefcovado- -Lé tendlM anitue ddl'AMvefcDvo ùf
tfo |o0oe fiortbi < obc afceadoDO iaaitt t tìjjo Zec-
chini di Yeaiàt ).
(a> Smiti ( StMiUl U l^ga pwto louaiM dal Qi-.
O s AubiOf
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lia hEGNO D'imOIIEKIA.
nubio, che s'applica all'agricoltura , ed all' accrefciineD-
to del beftiame. 11 caftello, che preflò al medeCo&i era
dnato, è fiato disfatto.
(3) Ptìi^, un boi£o noUlc, vaflo, e ben popolato.
ir. La Contea di Gran,
Ungli. Ejitrgsm Wtrmtghye , Slrigonienfis Comilalus ,
giace fall' una, e l'alira riva del Danubio , ed è abitata
da Uiiglierefi, Tedefchi, e Boemi 5 è divìia nel Diftrei-
IO di Gran, e ili Parkany. Ogni Arcivefcovo di Gran è
primo Conte di quello Gomitalo.
j) Gran, Ungli. E^irgom, Schìav. OfirìhOm, Lit.Stri-
gmÌHf, ci[tàRealeliberal\i!Danubia iaunaccmtradaame-
na. Fu tempo fa la Sede del primo ArciTcTcovo, e Pii-
niate del Regno, e del Capitolo Cattedrale, cheprelcii-
temente fla a Tirnau iìn dal J54J ; e l'ArcivefcoTO dì
Gran rifiede a Presiwrgo. Ciò nou olbnie la città chia-
mafi ancora Areirefeovile, ed ha un Collegio de'tuGe-
fuiii con un Ginnalia. La città propriamente è compo-
fia di 6. parti, che fono; La città Reale lìbera , la cit~
ti de'Raitzt, il cafiello fortificato in un alio fcoglio,Ia
citti dell'acqua < VTaflerfUdt) lìnuta di dentro , il mon-
te di S. Tommalb < Tliomadiei^ ), ch'appartiene alCa-
pitdo Cattedrale, e la diti di S. Giorgio ( Jifurghcn-
Uadt ) Oppidum D. Georgi!. Il Re Stefano I. vi nacque
nel 909 t ^ ^ ftpolto nella Chiefa Cattedrale , da mi
tnedefimo fabbricata . Nel ij^i la città per la prinui
^■olta fu prefa daTurchi, a' quali non fu tolta prima del
Fu da'Tutthi aflèdi^ia indarno nel 1604, er1pr&-
fa da'medelimi nell'anno fegueme . Nel itiSj gl'Impfr.
riali l'ebbero per accordo. Vi fono de'faagni caldi.
2) PdrkJtà, o Sdraiati, fu prima una tortezza fulDa-
txhio, che d agi' Imperiali nel 159J fu alTaliia invano .
Kd 1S84 i Turchi »i furon disfatti , ed il borgo fu pre-
fi) d' all'alio dalle Truppe Imperiali . Giace in faccia al-
la ritti di Gran.
Sdltrkffij , borgo Vjilto, e ben poiiolato nel territorio
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1 t' UNCHEBr* BASSA. IIJ
de'Coniì Paliy. La lua campagna è molto idittata al-
la coltura delle titàe, t ileUe viti.
4) BskM, borgo, fn amicamenu CeldM} Crietai ora
di poco momento*
13. La Contea di Batsb,
Ungh. Bazsh VP'armeghye , Baihlenjìs Comitatiu , fu
tampo (1 uniìn alla Contea di Bodrogh, ed è perlamag-
gior pane Ibltopofla alla Camera Reale . CSÌ abitanti
fon Unghereri, frammirchiaii con gran numero dì Servj,
o fia Raitzi. II carattere di Supremo Come è ereditario
nella cafa de' Baroni di Klobufiakì.
0 Bitja, un borgo di molti abitami, fui Danubio, in
una Contrada fertile. E fotto il Dominio de' Conti Graf-
falkovics .
a) BalkmaioUfa , Batlmanliir , Batfmonojlm , fii antica-
mente una Prepofitura celebre , di cui però altro non fi
vede, che quakfie avanzo nel borgo dell' iAdTo nome.
Sonthr, città vaila, e ben popolata , in una con-
trada fertile, clie nel 1751 diventò Reale libera.
4) B/,S!h, borgo Vefcovile, che dà il nome alia Con-
tea, fu anticamente famofo per la Sede Vefcovile, eper
la fua pojiolaìione . In feguilo è andato in decadenia ,
ed è ora fottopofto all' Arci vefco rado dì Colozsha . Il
Vefcovado rende al fiio VefCovo 50000 fiocini.
5) SaèaJia, o Snt Matta, SomEU Marta , borgo nù-
ikare , grande , a popolato ; è ima Colonia ELtìiza , In
una contrada amena fui Tibilco.
14: £11 Contta dì Bodrogb,
Ungh. Biàngb WMmtgbjtt Bodrogienlù GomitatuS; iìi
feparata da quella di Batih nel 1747 , e fottopofta per
la fiia maggior parte alla Camera Reale > Qi abitanti
fon Raitzi, e pochi Ungberafi.
t) PdtÀa , borni, che i l^lrchi tempo £a avcanlbr-
tificaio eoa un iòw, C terrapieno.
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114 REGNO D'UNGHERIA.
a) f'Httk , borgo ìli una gran piaaura provveduti ii
buoni pafcoli , t comoda a tarvi un accampamento mi-
litair; fimili accampamenti dì Truppe Cefarce vi furono
«el 1716, e 1717.
j) RSmtrfàanz , Romanus live Abarieus A^er, ften-
dealì per un grin tratto di paefe dal Danubio fino al
Tibifco : efiflono ancora alcuni avanzi di ijueAo gran
4) NtafatK, Ungh. Vjviiik,.'L>.x. Ntoplmu, tempo fa
Petir-raradm SciiusK , una volta ciiii abitata da' Rji&
zi, cinta 4'ui> vrIÌo> c la Scile <i'm Vefcovò Gnco ,
E Rieale libera fin dal 1751 , fintata ftd £>uiiiio , di<
' rìmpettD M Pctervaradcin della Sduamnla .
j) X^ia, ììxufft conoTduto a cagion d'un nauflcco
Greca dclfoidìne Bafiliano.
0) Titnl, Titti i. \xx^ lituato AoM il Datato 1 * 3
Tibilco ii'imìlcDiioì fii utticatMnte ralebic > e dovizit^
per la Frepofiniu . Ora non v* i più. oiobra dd &a
paflato fpImdDre.
7) Btìfci , botxp milita» , fui Hlàfoo non lonfono
dall' imbóccatuta » quella fiume nel Danubio; i aUtata
da &aitzi.
8) JUartmosi , borgo militare , abitato da Raitii fui
Tibiico, prctlb l'antico lavoro, dello Romcrfcianz.
ij. La Provincia di CamanÌA PiccoJa.
Ungh. Kiji-Ktaii>k, Cumania minor ; è unita alla C»-
mania Grami! , di cui fi farà meniione in appiglio , ié,
nominata da'Cumani. Comprende 3 Sorghi beo popola-
li, e più notabili.
1) Km-Sent-Mikhii , il boigo primode'Cutnanì, fitiui-
10 iu utia piaaura fertile.
b) SaUd-Salaih ,. libera manfio ; 11 fecondo borgo de"
Cumani , ben popolato', parimente in una pianura prov-
veduta di campi, e praterie.
J PiUhpSaùiii , fUep-Satiab , Filippi manfio, il terzo
bo^ df'Otnuoi in od* contrada' gUna,> e tòrtile.
DigftizodbyGoogU
t' DNCHBUA BASSA*
"5
II, // Circolo di Ih dal Danubio.
Circulu! Transdanublanus , eh' è una parte della P^n-
ntmia amica, abiiaia da Ungherefi, Tedelclii , Ciroatj ,
EUìbì, p poclii Scbuvoni. Confìlle in il Coatee i che
ùsffiaao utùa&o il lor rango.
I. La Contea d'Edenburg.
Oiigh. SciopnuFf Wurmtghje , Sopfonicnfii Comitatiis ,
confina ^oU'Aiiftria , ed è abitalo da Unijhereli , Te-
defchi , pochi SUvi Soemi , e Ooiri . È unode' mi-
gliori , pili ferciii , e pili popolati Comiuti d'Unghe-
ria , al <he molto comribuilce U vicinane dell' Aiiilria ,
dove gli abitanti vendono i lor prodoiii . La dignità di
Supreme Conte è ereditaria nella cafa d'Efterhasy . Coti-
Afte in ^ DiUreiti, ed in varie Signorie.
l) Eanéurg , o Odimliiirg, Ungh. Jcwj>rffv,Sopro»lÌi:m ,
o S;mpDntLim , la migliore delle cillà Reali libere di
qiieito Uillretio. Non è grande, ma bensì ben fabbrica^
ta, e rica di popolo, ed èfornita di valli Ibbborghi, v'
era un Cotlegiode'fu Geruiti con j altri monalteri, ed un
GinnafioLuierano, in cui è lecito inlegnarc la Filolbtia
Dommaica, eScolaftica. Gli abitanti con grande indu-
flria i'aplicano alla coltura delle vici , che ia quefl»
lu(^ damo un vino fquifito . Nel itfoj la città fu af-
fediaia in-ano, nel idip prefa da Beclen Gabor; e nel
I6l6 abbuciò per la maggior parte. Fra le diete che
vi fi ToD tnute, quella del itfSi è lapiù noiabile, Bel-
la quale ^U' Imperacor Leopoldo (a caOkcaiàXA il libe-
ro eférciziodella Religione a' ProteHamì . Da qtwftacit>
ti trarportaì altrove gran quantità di vino .
1) Bìnfia/iiU, Uagii. Sit-Abrlm, attk Re*ie liben ,
dove i ninni d'EftenrTr hanno un pduso nMgmfico ;
Vi fono 4 CnvcRd di ELeliglofi , con un monte Gitw
rio duro conmolta Mta. Lt àoi è Tu' confini dell' Aii-
Orù, e per «uldie ^{UÙ di letapo fii ad cfla unita ,
O 4, 6/1»
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&(y alk dt«a d'Edenburgdel lózj, ed t spella di ftvi'
barf del , e 38 , nelle Omb Sl»i d'Ufigheiia
pr o c m i r o t h) il rìlcaiio di quefta cidi data in ipoteca <
3) Njit , lùchumark , borgo id lÉn «oittrada fer-
tìle .
4) LHlfmduhirg , £mltinrg, lelfmanj, bOTJpj
5) fofchiiìtin, Ungh. /'roibto, cartello in m alta aof<
le, con un borgo a pie del medefimo, che irTieme col-
la Signoria unitavi, appartiene al Principe d'EiterliaT];
e clie per qualche tempo fu dato in ipoteca alte eafad'
Alicia, a cui fii unito in il 1625, 37, e jSiqiiuiilo
ÌM^i Unghoeli fn rìdiiefio il rìlcatto del medeìmo.
fi) Laciimhci, Lnifu, Ui^ ItafeUr, tXMhrjJfrf,
XttUd ì fi» caftdtl , c ^Borit della cfa EOe-^
7) Hmikmj Ungh-- SJnAp , caftcDo eoa mij SigtK»
ria, fu' confini dell' AuflHa , appartiene a'PiiiKbì E&i-
rhafy. |
S) Ktrijjìur, KrtHla, borgo in une bella pianila, con
un caftello fortificalo.
g) Zfctpregh , fu prima un borgo ben popolat(|; ora è
di poca confiderazione , ed attende all' agrico liuti .
10) Rahal0i, Jiaiau, [Ubac Infula, Ifola fonata dal
fiume Raab, i provveduta d'iuia campagna vafli, efer-
tile . Coniieue il borgo Zfciorna , dove t una BcpoGn^
ra de'Prcmonflratenfi, a'ouali il borgo appartine.
11) Kapawàr, caftello fortificato con un donni tem-
pwuo , poco lontano dal fiume Raab , in mezp a' ma-
razii; appartiene al Principe Efterhafy, di cuiè ancora-
il canellq di Zthntaiiftn , Ungh. LeK^ii .
Jl) Rakaih, Kraìshcb , borgo con un caftdetto; ap-
partiene al Vefcovo di Raab.
ij) UhIì , Rujiimini, città di poco rilievo, ;he ciònon
atlante è nel iiumcro delle città Reali lìbera lìluataful
lago, detto Neuliedlerfee , fi mantiene collajefca, e col-
la coltura de' campi, e delle vigne, che redono molto,
elTendo il rino di quello luogo il più g^iardo dopo
qiK^o di Tocku. Molte couÌDaja d'Eimc fe ne traT-
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V i;Nr,HEUlA BASSA. 117
portano in Germania, Polonia, e Italia, dove paffa per
vino di Tockai . .Si fperimenta U' borni di qucflo vi-
no, tol brio pigliir fìwco con» lo rprito dì vino , bf
-gtundone il cdtcUoj < tmeDdolo fopra la cindda ac-
cera.
14) Sana Maf^htritbt)!, Fanum S. Margarithae , bor.
go murato, in una contrada fertile di vino , e biade .
15) Bariatt, Ungh. Fuitt Warcsb, borgo, cinto d'im
ttioBte antico; appartiene a'Prineìpi Efterhafy, Vifi col-
tifa un buon vino.
■ lé) Bralnttnbrmn, EJngh. Scìtsh-Km, borgo bello, ben
^if" 'r." '""'■^ territorio del P)rii)rir«
EKcrafyc Produce buon vino. i
1. La Contea di Wtfelhur^j
Va^h.Miifci(»i}.lFamicgliji, M^onìenCu Comìtatui , abì>
tata da-Ungherefi, Tedefchi , e pochi Croati . Il fiume
Laltha !a,divide in % Diftiwii, Cioè ia qmih di wi, e
nea'altró di li iM jhmit laitta.
i> Kf/w, Ungh. Keptfiaij, borgo vallo con uncdtel-
Ktto in Una gran pianura ; appartiene ai Principe Efte-.
i> CkarJiitrg, Ungh. On^df, borgo, e cal^Ieitode'
Conti Sichy. I
j) fljjV, Satteaìw/, baeo e* aiolEi Mbmcnti No-
bili ,
4) ^kmiur^, ( AheiABtg d'Unga ) (Mr , cittì
bella , prefTo la quak il fiume di Laitha ibocca nel Da-
nubio, li fuo caftello del tutto s'È convertito in uniiu<
gaziiuo di grano. Ella è per la fua mareior pane una
PofTeffione della Regina d'Ungheria. V'è una ScuoUde*
Padri delle Scuole Pie . La (trada unica per andar in
ticrmania , volendo paffare per qi^fle contrade , paJt'-
prelTo (1 caftello. Nel ijipfuprela da'Turehi, nel J 605
tu.incendiaia, e nel i6jp fu occupata da Bethien Ga-
m, e dalle Truppt Cefaree nel itfii , le quali radma*
n»ui in quellQ luogo ad i66ì.
■ ■ , 3) '
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il3 tIEflNO d' ungheuia '
5) IfiffSur^, Cnjjh. Kofon , borgo vallo in ima con-
trada fertile, eh' a|ipariri;ntì al lerritorio d'Allenbiirg .
fi) HM-Thurn , Ui:;;li. Fll-Toronj , Lar. Ntmipyr^nm , bor-
go con un i'aljzzo Reale fabbricato dall' Ini pera cor Car-
lo VI. è fiiuato in una pianura, che ha più Fagianaie.
7) Gaktir, Golsh, borgo ampio, e ben popolato , co-
modo all' agricolmra , e Tituaco quafi nel cedro della
provincia .
8) NiuJiti'l, Nifid", boi^o ili una contrai!» fertile di
biade, e di buon vino, fui lago, detto NeufuHerfec ; ap-
partiene alla Signoria d' Alienbiirg .
9) Sm-MikJoii , S. Nikola, Fanuoi S. Nicolai, callel-
I0 cinto d' un foffo , con un borgo del medefimo nome ;
è iìtuaio in una pianura , ed appartiene «'Conti di S'ir
chy.
10) Lcitn, Lyhtn, Badia fiiinala H $. jMCogO , appar-
lencDce a' fu Gefuiii di I^ab.
3. La fòntea di Bjtah,
Ungh. Gh*" Warm^hit, Jaurienlit Comitatus , abItaM
òi Unebercii: i divifa io z. Difbetti. Ogni Vefcoro di
Raab è Supremo Conte d! quefta Contea .
i) JM* , cdftdio , e borgo in mezzo wl alcuni ranit
4d Dandiio. Tempo fa era del Conte di' Kannitz ; ma
ora aniariicM al GòdH di V'any
x> Ibitrwm't cafldlo «nlico della «là di Hedervar,
&tiato lidio' SChtih [ Scìtìtt ) . Fh dirinò ereditatta i
andata bella cafa de'Conii di Vitzar'
3) Rjub, Dngh. CVi Jaarimim. fu fotta etiti Rea-
le libera non prima del Ma la ibneua i amica,
é confiderà bile , in una pianura dcllziolk, U dove i fiu-
mi Danubio, Raab, e K.abnÌR l'onifcona, e dapertot-
fo la eircondano. Le cale fon latte Ai pinra,' te firade
br^K, e dritte. Vi rifiede un Velèora, die ha 30000
tenni d'annua rendita, età \A Capitdld Cattedrale. E
fanitii ài 7. baftioni ^ d' tma buona gnamigkme , e' d'
Anoeria fiiÀcienie^Vi fi ttorano dall' Antidiiti Roma-
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ne. Le fortificazioni della ciirà, e del caflello lòao ila-
re molto migliorate dsgV Imperatori FerdiDaoilo L, e
MalTimiliano IL Nel tjt^. la guamigioDe d^andonb
Ijiontanea mente la città per paura de" Turchi , e diede
fuoco al caflello. Net 1^66. abbruciò. Cadde iwlle. ma-
ni òi' Turclii per accordo ael ijff^. a qliefti fi) «rito pef
ftrattagemma ne! 159^. dal CoateAiiiiÉa dì Scfnruzeiw
berg. Nel 1749. farun tolte le Scuole, e Cbicfe à'Late-
rani , e CalvinflH .
4) Martinsbtrg , Stnl Martin ; Fanum S. Martini, la
principale Badia de' Benedettini , che fia in Ungheria ,
fondata in nome di S. Martino in una lunga , e deliiio-
fa Gallina dal Santo Re Stefano 1. che le diede il no-
me di Monte Santo d'Ungheria, Mons S a ce r Pannarli»,
li monadcro ha la figura d'un callello; ne'fuoi comor>
Ili v' è una pianura deferta, ikIU quale anticamenic v'e-
rano molti villaggi, e Chiefe. L'Abate di quello mona-
fiero è immediatammtc tbttopdto al Pap» . Nel ij94-
il moaaflero tu pre<b da'TiIrÈhì> mi nel ijp7 fiirìpif^
fo dalle Truppe Cdàree.
4. La Contea di Comorn^
Camarom Wàrmt^yt , Comaromienfis ComitatuS, ll«k
dcft di là dal Danubio. £' divifa in 3 Dill/illi , cìài ia
ijuello di Raab perchè confina colla Contea di Raab (
nell'altra di Ujwar, denominato così dalla fortezza con-
finante , e diUrutta d* 0j - war , c nel Diliretto , detta
diin[ola. E' abitata da' Ungherefi, Tedelchi, Slavi-floe.
mi , e da un piccob numero di Raitzi . La dignità di
Conte Supremo è ereditaria nella Cafa Nadafdy .
j) Comom, Comarooi , Cemarn) ; è fin dal 1745. citti
B/ale libera, fituata folto lo Sciiitt, fra il Danubio, e
Waag , che in quello laogp s' unifcono . Comprende il
Tribunale della Contea , un Collegio , ed aa Giitnalìd
dc'fii Gcfuiti. Accanto v'è un Forte noti prefo mal fi-
nora, che dalla parie Occideniàle è cimo d' un profoo-
do follo, e dalla pane di Mezzodì , e Nord dal Dadu-
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Ilo HECnO d' unGIìErIA.
bio, e AFaig , che s'unil'cono dalla patte del Sud. Fa
fabbricata da Ferdin:^ndo I., e ignora non è ftata prcfa
da' Turchi , benché da' mcdefimi fia flaia affcdiata nel
1594. ed allalita nel ifitìj.
1) Gutla , borgo nello Scliitt , fui braccio orientale del
Dantibio, i cui abitanti vivono dell» pelea . Nel J614.
fu in qualche maniera fortificato.
Tata, DMir, borgo (itu.iio in niejzo all'acqua , e
paludi. Vi fu prima mi caRelIo Reale, abbellito fpecial>
mente da Mattia Corvino, con ^^iaftiini Kc^li , ed una
Badia de' Benedettini ; ma inoj;!;i è un luogo di poca
confegiicnza , il di cui caftello è iUio fjbbiicato con gli
avutili dell'amico. Il colle vicino, dove fcavafi il mar-
mo bianco , c roffo , non giova al caflello , che di là
può clTet battuto cel cannone . Nel 1543. da Solimano
Impetaior de' Turchi qucfto luogo fu dillruiio, e poi fu
in qualche parte rifabbricato . Nel 153:8 il luogo fu ri-
gelo da'Turchi , a' quali fu tolto nel ij55. dflf;r Impe-
rigli, die perà Io pcrfero dì nuovo nel 1^94 ; lo ripre-
fero net 1597. ma dopo 6, meli ricadde dc'Turchi nelle
mani, a cui fu ritolto nell'anno fe^uenie. Anche in al-
tri tempi ha quello bargo provate l*imilì vicende. E'uoa
parte del territorio de' Conti Efterhafy . In vicinanza vi
fono de'bagni caldi .
4) Sonj, o Srent , borgo fui lido occidentale del Da-
nubio « 4ove in un campo, detto dagli abitami PdHwnM)
vedonfi le reliquie dell' antica cinik di Bf^itiim , eoa
molte altre antichità .
5} Airgibt borgo ben popolato fui medefimo lido ià
Dànubia, nel territorio di Coraorn , notabile per nn
qnedotto conftniito per ordine della Camera Reale ttA
1747 dal Ktffo Architetto Samuel Mlko<»ioi.
i} Ntfinifj , borgo di poca conUderazioiie , dorè óà
3439. mori rimperator A&erto< Gli «dMttiiti qoafi MN
ti ^ Calvinifii.
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t'UHCHEKIA BASSA.
j. La Contea di Stifb/-Wcijfenbur^ ,
Ui^h. Sthsh-Fcjèr Warmegbjc, Alba regalenfis Gomita-'
tus; confifle In, due Diflretti) ed èabitata da' tJaghcrefì,
pochi TedeCchi , e SchÙTODÌ . Le monugiic , dette Vir-
ush, che Ibn tutte coperte di boTclH dì qneicia, Ibnole
pili famorc in Ungheria , fiendendoG per il tratto dimoi-
le Contee.
1) StHii-ICtiftnhiirg , Ungh. Sthis-F/jh-Var , Alba rega-
lia, ciiiì Reale libera , in un luogo ripieno di marazzi,
caginnati dal fiume Sà'vitz; non è lolameme fortificata
per qiiefia ragione, ma era anco tempo fa fornita d'al-
tre fortificazioni, die nel 1701. furori dcmolin; . Dalla
città fi partono Ite argini molto larghi, die ue'loto in-
tervalli lindiiudonu Cliicfe , cale , giardini , e prati , in
giiifa tale, che ne' mede fimi , come in tanti fobborghì ,
abita più geme, che nell'ìfteiTa città. Amicamente vis"
incoronavano i Regi, ed ordinariamente vi fi feppeUiva-
no . Le migliati cafc inoggi fon rovinate , e la città è
molto decaduta. Avvi però un Collegio, ed unGinoaGo
de'fii Gefuìii, un Convènto de' FranceGraoi , ed un'altro
de' Carmelitani . Nel J590 (a preTa, e faccheggiata dal
Re MaHìmilianO ■ Nel IJ40 fii occupata dagl'Imperiali,
e tre anni dopo da' Turchi . Fit alTediata invano dag'
Imperiali nel tjS^., i^g%. e benché da' meddìiiu foflig
preia nel 1599- ricadde nell' anno feguente io mano de'
Turchi. Ritornò fotta il Dominio di Cefaie nel léSS.
2) Zfchiaia, Monedulx Petra, fu un caftello forteio
un monte, ora è ridotto in un mucchio di fallì.
3) Mùbr, luogo ampio , c popolato , che ha l'appa-
4) Zfiik-lPar, boi^o fui fiume Skwitz, che tempo fa
era fbriifkato.
5) Sciar-Xtrifiiir, borgo grande in ima contradi^ ane-
ma , che vi viepiù acctelcendori .
6) Ertshi, t Man , due borghi popolati in uu.con-
tnda fertile vcrTo il Dttnibio.
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KECHO D' UNGHERIA .
s. La Contea di V^e/prìntt
Ungh.' Wefpfim Wafmighjc , Vefprimienfis Comitallis ,
abitata da'Unf^iercfi , e da un piccol numero di Tcdef-
chi , è diuifa nul Diflrcito alto , ballo , c<I in quello ti!
ipeiio. Ogni Vefcovo di \Cefprim è Superno Conte di
quella Contea.
)) Zfieihntk, cartello in un alto dirupo, fono le mon-
tagne della Selva Bakonia , coperia d'alberi coaun bor-
go. Appartiene al territorio d'Efterhafy .
i) Papa, borgo afTai grande, e ben popolato j fui fiu-
me MarzaI , prcHó di cui nel piano v'è un cailelleito.
Tempo fa, il borgo era cinto d'un muro doppio, ed in-
lieme col cadello circondato d' un iofTo , talmente che
potEtt palTarc per una forieiza , che nel IJ94. cadde in
Diano de' Turchi , a' quali però fu tolto via nel t;97<
dall'Arciduca Maffimiliano . Nel i(Soo fu affalito inva-
no da'Turchi. Le fortifìcaKiotii furon demolite nel i7oi>
11 GinnaHo Accademico de'Calvinifti, che vi fu, è fia-
to dilh^tto nel 1751. II borgo appartiene alla Cab de'
Conti Efterhflfy.
3) Dntcfsitr, borgo a piè del monte Somljo, in cui.
creke buon vino.
4) Paiola, caflello di figura quadrata inGeme con ira
borgo, a piè della Selva Bakonia; fa prima nit Palazzo
di diporto <U Mattia Corvino ; e percliÈ era cimo d' un
foflb la^, e d' un muro alto , potea fertir di fortezza
contro i Turchi, da' quali fii aflèdiato indarno nel 1565.
e itfoj. e poi nel ijgj. prcfa per accordo; effi però 5.
anni dopo 1' abbandonarono volontàriameme -. Il Insgo
ora è ereditario nella Cafa di Sichy.
5} Wejhrim, Wtfprin, ciiEil in un luogo alto, dovetto*
vafi un Vefeovo con un Capitolo Cattedrale. UVelcov^
b» jopòo fiorini d'anmid rendita (che rifultano inarca
■ ii%ìa Zecdànì di Veneaa) . B luogQ spato £n'dal
»70i. in ciii le fortUEcaiipni fiirono demolite . Dopo b
aorte «li Mattia Corriiw, ^nita nel 1409. fii nvfada'
- Te-
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Tei3efchi, e poi nel 1551 alTcdiata, e prefa da' Turchi.
Nel i5tìj. ritornò fono il Dominio de' Q-jftiani , nel
J593 fe n'impadronirono di nuovo ì Turchi, c nel 1598
la riprcfero i Cridiani . I Turcliì nel 165J. i'aflàlirono
invano , da' i^uali nel 1663. fi) Taccheggiata, ed incen-
diata . Elfi però turon baiiuti dalla guarnigione del ca<
ftdlo.
6) Wafiimi, Utigh. Naghj-WafiimkS , borgo ben popola-
to con un caftello antico, fu fabbricato da Paolo Kini],
ed appartiene x\ Conte Sichy di Wafcionko.
7) Tihuny, villaggio, dove in imapenifola v' è un mon-
te, che in forma d'un Promontorio, per un gran tratto
ìnoltraG nel lago, detro PlatceofM, e fopra di cui tn>
vaiì una Badia di Bcnedenini. '
7. La Contsd di Sala,
( Sili Wsrmrghyt) Saladienfis Comitatus; è fu' confini
della Stiria, e difidelì in 5 Dilltetti, che fono il mag'
giore , ed il ininor Tribunale di Kapornak, i Tribunali
di Santo, e Ta|iolifcia, e la Signoria, ed Ifola di Mu-
rakos. E' abitata da' Ongfieri , Croati, e Scliiavoni . La
Djgaità di Supremo Conte è ereditaria nella caia d'AI-
I) Umbaci, Ungb. Mfcii^Lmdtfa , cartello antico ia
una contrada fertile di vino, e biade; era tempo fa de'
Comi di Banfy, faitiiglia eftinta ; appartiene ora a' Prin-
cipi Eflerhafy.
1) Tihm}, eaftelio io utio fc<^!Ìodel lago, deltoPUt-
tenfee, appartiene alla Badìa di Martinsbei-g.
Canisb», fu fortezza , in una contrai coperta A
marazzi, cagionati dal flume Canisha, (he £1 demolita
per ordine dell' Imperator Leopoldo-
4) Dtsbnia, città,
5) Zciaka Tarjgé, TcìmÌMutH , borgo con un caficlla
antico, annellb ad una Signorìa di circa 90 villaggi mol-
to popolati, fituata fra i fiumi, Mur, e Drau, e perciò
chiamali ì'JfoU ii UiirtUtSii. & ^«Bkm vi è di graod'
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L'UNGHERIA BASSA. 32}
IZ) Fcnik-War, caftello in un luogo baffi) dove »edcn fi
■Dcora dc'fe^ni d'una Colonia Romana.
jj) Stgligbeib, caftello poco lontano da Sciobanz, in
un' altodirupo, fui lago, delio Platenfte.
14) Zjdahanz, caltcUo in uiT monte poco loarano dal
Plattcnfee, appariiene al Principe Efterhafyi
■5) Tapol^fi, borgo, era ne' tempi pafMti cinto d'uà
vallo doppio coniro i Turciii ; è ora un luogo apeho:
Vi fono de' bagni d'acque zulfuree.
16) iiinwg*,, villaggio con un bel caftello , dove fuol
sbiiare il Vefcoro di Wefprim.
17) E^^'ff'Si 1 chiamalo da alcwii Saladin; era pri-
ma luogo murato; ora t un borgo {mantellato, dove fi
liene l'Adunanza della Contea. j
iS> Sent Crot, Fanoni S. Goihardi , deve di!làngact&
da un'altro luogo dell' ifleffii nome, (ituato neUa untn
d'Eiftobui?.
jp) Kafcnak, Badia antica de" Benedettini.
zo? Sietì Sttgbitb > boigo in una contrada {ertile di
biade j e viso.
8., Là Contea di Samogby^
Ungh. Sàwn^h}'W4mrughye , Siraeghìenfii Comiiatus , •
filuata fra il fiume Drau , ed il Plaitenfee ; dividefi nel
Pilìritla dì Capotta Sighith, e Canis , ed è abitata da'On-
jlhcrcfi , Croati , e un piccol numero di Tedefchi , c
Boemi . Benché fia montuofo dalla parte di Levante ,
ciò non oftamc in tutta la Contea non fi trovano falTi .
Avvi di bc'bofchi di quercia, buone pafture , ed un ler-
reno fertile dì biade ; vi fono però moke paludi , e vi
mancano l'acqua, e l'aria buona.
i) Platanfct, Balaiait, è un lago ricco di pefci , che
ha li. miglia in lunghezza, e fia k 1., e 5. miglia in
larghezza , i dì cui contomi fon piantati di vici . Is qua-
Ao lago trovanfi anche delle Lontre, e de'Caflori.
3) Kepish-War, borgo piccolo fui fitune K^poA, dove
t^gooli r AduBamc ddU Contea .
Jftw. iCTii P - ,3- Si-
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Zl6 BECNO D' miKtflERIA ■
;) Sinrx^-Vàf , Sìmigiam , borgo dove tempo fa eri
un cafleUo forte, Quefto botgo ik il nome alla Contea,
ed appattirae alla Cafa de'Conii di ^L'zlceni.
4) Crtta^ìgelh, Ungh. SJgklfi, borgo piccolo fui fiu-
me Almash in ua mirazìo , dov' è un inonallero , ed
una foriesca in un luogo palullrc, la ijiiale nel i;56in<
vaoo fu atfediata da" Turchi . Nel ijtìtì. fu affilila di
nuovo da Solimano, e benché quello Imperatore inDrifTe
Airanie l'sITedio, ciò non oll»ite i Turchi s'impadroni-
rono della città. Il vHcxoia Comandanie Conte Nicola
Seiini , che fece una foniu dal oiftella col redo *lell*
giuinigtone, mori combatsenda. Nel iGS^ fu attaccata
indarno dagl' Imperiali , Ina nel 1^89. <Ia' tnedeGini fu
prefa per accordo -
5) Baiasfàa , fu prima un caglio forte ; ora però
giace deferto.
6) Kappan, borgo fpogliato ilelle fue fortìficazioiiì, o»-
7) Tajjfin, tm bum vaiaci», àxw fi tiOie il <ìiudì-
zio eliminale dtUtt Còiuea , ed «ve ibn le ciOceri de'
prigiotiieri.
9. La Contea d'Mifetthurg,
Uagh. Vsii-iFarwt^ìtK , OSiì ftrrri Còmitstos, fn'
confim éì StuU, «lutua dft'Cngfaerett, Tedefchi, Vm-
doli, è Croati.- è «npoftft -di 4. pjBrettt'. Il Cmne-
re dì 'Suprema Coste t «Mditwio luUa CaU de'Coo-
I) Sàitfm^ borgo, c Stgootìa de'Contì Battr»it,TÌ-
cino kl fiume Mur, fn'«ei3£ià della -Sciria inferiore , ia
una ^amira ddiiioù ■
3) Mura^ofahath , borgo con Un cifteiio in una pia-
mira fèrtile, abitato dagli Siavi Vandali, che chiatmnfi
&mriiceraen[e col nome di Vandali. Appartiene allac»-
Baitfany,
3) Ohtr-liniaii , Fi}fà&.laiw*^ borgo Inb.pOpdbto 'ig
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L'UNGHERIA BASSA. IZ7
Coati Nadafily Tu) 6uii]ice11i) Lbdau , onde ha il (no
nome; k celebre pei il Tuo buon vino.
4) SanH GottbMd, Ungh. SeM-Grólb, Faniim S. Goc-
thardi, boi^o con una Badia, fondita da Bela Ut. fui
fìumc Mura. Nel i65^ vi girono battuti i Tuccfai d«gl'^
Imperiali.
5) Sliinik, Viìgh. Salmak, SdUaihi, caflcUo In un mOQ-
6) Dohra , caikllo In un monte molto alto , eoa un
bor^o a pie del medefimo.
7) Rothin-Thun, Ungh, Werosh-War , An: rubra, ca-
lvello in una pianura fui fiume Pinka , appartenente a'
Conti d'Etdody.
8) MmjsróhrèK, cartello, e borgo in un luogo alto ,
ch'entra nel titolo della eafa d'Erdiid/ .
p) KariBimi, botgo fui fiume R^ab, in una contrada
fèrtile, con un bel cafiello; appartiene a' C»iti Bottifa*
ni. Nella guerra di Boidikaf il caftello affamato fa co-
rretto ad arrenderli .- fii però predo rijiTefo , e fubito
dopo dì nuovo petlb . Mei itixi furìcuperatodaBottjrani.
JO) EifaiHtvi Uogb. Wdsh-^AT , Gaflrum férreum, fu
un cafiello «luì fortificato , ed il più rrguardevole di
iljieBft Gootea, che J«l medcGino ha prefa ladcnomina-
zEme. Le fortificazioni infìemé c^i Edilizi fonorafpia-
nate, ed il Capitolo Cattedrale i ftaio tradito iStem
iì)^GUJ}itiglKn, Ungh. KemtUJj-Kir , bot^ lienpopo-
lato , cinto di mura , ncUa di cui vicinane in un «lir»
po ifolato Vi un caftello. Aniiumenui qadlaluaejeni
«lei Duca LonuEO di Sinnio, dopo la coi monedlèado
«adncì ì dì lui Boli fbi»t H Dominio della Coroa> , S
Ke Lodorico oc ìk» dono a Francdco Bonyam, lA'en
«Uora Bann di Dalmaùa, e lUiria, alla di «ni cafa^
.^par^ene «ndie di ^niente., fi b^o i Jituato io mano
a' bcffchi f « odluie planun di Tiri « « campì Attili la
una contTada deliaoU.
as) PùA^di, tNKEo con un ufltSIcttOL, In un locfa
f lacerale £il £gme PuAm.
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zzi REGNO D'UNGHERIA.
ij) Barman, Bariiffianie , caAella l'n un monte alto ,
con un borgo lìtUato a piè del raedeùma .
<4) Sttin am Ar.gtr, Ungh. SamhaiMj , S»\>a.iii , città
vafta, e ricca di popolo, in una pianura amena fui ih-
me GuQZ , &tu dalle rovine dell'antica cltrà Romana
Sahari», d^nente però molto da quella nella Tua forma.
J^e'conEomi ft fono trovate delle muraglie, e monete an-
tiche . E' la patria di S. Martino Vedovo dì Toan m
Francia. Avvi una Q)llej;'3t3, con 21 Canonici, e rifi
tengono l' Adunanze di Provincia .
J5) Rebom, borgo ben [lopolaio nel terriiorio di Bot-
tyaoi .
Jtì) Wsfp, caftello anlico, cinto d'un muro ben fodo^
appariiene al icrtilorio d'Erdody.
J7) MamjìiPì- , Bursb Monofira . Badia de' Premonftra-
tenfi, fondala dal Conte Borsh, poco lontana rlaGiinz.
j!) GUvz, Ungh, KofiHg, Gin/iuni, città Reale libera,
doi'e parta un fiume dell' illefib nome , in una pianura
deliiiofa , e fertile di vino , e biade , con un cafteilo ,
cinto all' Unglièrefc da terrapieno, c follo; è fituato a
pie d'un colle pianiaio di vili. V è il Supremo Tribti-
oalc del Circolo di [alto al Dannhiti , con un Collegio ,
e Ginn.ifio de'lii Gefuili. Amicamente fu dala in ipote-
ca alla cafa d'Auftria. Nel 1531. l'imperaior de'Tur-
chi Solimano aflcdiò la città invano, c nel i6ii fu pa-
rimente affalita indarno dal partito di Boityani.
ig) Sciar-Wdr , borgo nobile con un c.nlltllo amico ,
cinto di mura, e fortb.
10) Smt-M^rlon , Fanum S. Martini, borgo od terri-
rotio di Bottyani.
11) Dornolk, Badia riguardevole de' Benedettini conim
villaggio a piè del monte Scliag , che produce ottimo
villo. V'ù una celebre immagine di Maria.
IO, La Contea di Toina.
Unjjh. Tihi WarfBigfgt , 7'olnenfìi Comitatus, è fai
DaniÀio , e fili fiume Satviu . rUvidelì nel Dirètto
Sape-
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i' u:.-„ìil;-.:a bassa.- ìi^
Supcriore, o £u difoldM, aeìV Inferiore , oppure di fe.'/-
f'git , ià in quL'Iia Mfszo, o fia di Simmahum, ed ù
abitata da' Ungheicfi , K.aiizi, e pochi Ted«fchi, e Boe-
mi. Ogni Velcowo è Supremo Conte della Contea.
i) Simoni Thurrty Unjjh, Scimn-Tamya, borgo ben po-
polato nel luogo, dove i fiumi Sciarvirz, Sio, e Klpos
s'unifconor ebbe aniicsmenie un Ciiftcllo forte . eJel I68ff
fu prefa dagl' Imperiali .
i) Foldvir, bornio fui Danubio, con una Badìa di S.
Elena , che lo pullicde . In vicinanza v' è nel Dambìo
lina grofTa pefca del pefce Bufone.
j) Pakib , borgo fui Danubio , che fi maucIOM colcr-
vando i campi, e le vigne; appartiene alls Cafa Daroz-
fj. Mei 1602. fu prefo, ed abtoociato dagl'lAperiali.
4) Tibia , boi^ fui Danulno , che ha dato il nome
alla Contea, ha perfo l'antico fplendore. Appartiene a'
Conti di Vallis . In quella contrada 1 Romani furon
disfalli da Attila .
5) Bàia , fui fiume Sàarmt , e Bdla-Sei , fon borghi
di poco riguardo.
6) Stufati, Sexitri, città ben popotlta fui lìurtie Sciar-
WiiZ) con un cillello fbctifieato; è famofa per una Ba-
Ait dici Salvatore, e per il Tua vìn roiTo.
i) Domierar, dove fu ftbxii un caftello nniitito,p/à-
ra, Tamaftiy c Piiufihelì fon borghi poco rìguardcvc^.
ti. La Contea di Baranya.
Ungh, Barmyt-Varmtghye , Baranitnfi! Comitaiiis, Èli-
tuata fra i fiumi Drau, e Danubio, e divifa n=l Diftcet-
to di FiìnfkircieH , ed in quello di Scikloib . Vi abitano
Ungherefi, Raitii^ e pochi Tedefchi . Ogni Vefcovo di
Fii'nfkirchen è Supremo Conte di oucfta Contea .
i) Fiinf.KÌrt),e«, Ungh. Petsh, Qiiinque Ecelefia!, cit-
tà Vefcovile , denominata da cinque Chiefe] che erano
nells medefima anticamente . Fn ne' tempi antichi città
rijjuardevole con una iàmofa Univerfità molto frequenta-'
la ,■ ma decaduta molto dal fuo primiero fplendore. Frat-
P 3 tan-
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ijO HICNO D' UNGHERIA.
tanto eflèndovi la Sede Vefcovile con un Cipiiolo Ot-
tedrale, e tiovaodoli Ia città in una contrada affai de-
liziofa, e fertile di vino, effa a poco a poco va nm-
tcndofi . Avvi un Gìnnafio de'iù Gefuiti , con 3. ihri,
monaflerj. Il Velcovo ha 30000 fiorini di rendita . La
città non è fortificata tA per natura, ni per arte , per-
ciò nel 15^ fu preù feoza difficoltit da SoIiman»,Net
1064 fii pièfa d' rialto da^' Imperiali.
a) PtUt-WartUjatPttiiwardt^boifft con una Pcopofitnr»
antica, e ricca.
3) Seikloili , caftello in un alto colle , io\e V Imperator
Sigifmondo fu tenuto prigioniero; appartiene a' Comi
Batiyani. Nel 1543 il luogo cadde nelle mani de'Tur-
chi per pufilUnimità del Comandante, e nel ifiSS ritor-
nò iotio il Dominio dell' Imperatore ■
4) Mobtt!, borgo poco lontano dal Danubio, famo-
lo per la diCgrazìata rotta del R.e Lodovico II, il qual*
nel 1516 vinto da Solimano Imperator de'Turchi, po-
co lontano d:il borgo mentovato, nell'aniae del nuras-'
zofo fiumicello CaralTus fìi fbffogato da) fin cwnSìe^
che Eli cadde fotta; è non meno celebre per la dts&cta,
de'Turchi nei 1687.
3) Dàrda, Tarda, boi^o vicino al fiume Dran, cb*
tempo fa era foriificaio ia difefa del Ponte d'Eflèck.
Nel 16^6 fe n'impadronirono gì' Imperigli .
6) Btilit, villaggio fituato là dove il Drau s^unifce al
Danubio 1 con una Sigopria Regia, e grande, i^ùvi è
b m^ior pefc» del pèfts Hnlrae, pcfiaodofinG alcu^
di 1500 litdxe.
B. V UNGHERIA ALTA-
Hungaria. Supcriot.
Ole coofifle nella parte orientale del R«gnOj e k>d-
fina «olla Pdooi», Trsafilvaniar e Vfladliaj pi ^ CQnk-
pébt di im CìsgÓIì* cbe (<av^
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I. // Circolo di quh ialTibìfco^
Grculus Q's-TibifoiBES, compoflo di Jj Contee, ed
abilito da Un^ercG, SUTÌ-Boemi , Tcdeftiii, c Riiffi>
GoDKctuuma il Icgpcnn onliiie.
, I. La Cmtta di Si^ofyibt
■ Ungh. Sii^A Kmsffibr , Slifii^MSf CraoitttBS
ihimi per Io. pià d& DngtecO, ce» atcnpi Knfli (Ia>
poco in mià frapunifcluati PP* PiAieiti di Xvè^
Md, dì Balior^ o ««. di £)ddf> e di tini Vànr-^
Comprende
1) Kliin Wdrdein, Ungh. KiUhìfaTia , borgo in W
luogo maraiiofo vicino al Tibjfto, di cui l'antico catlelfo
2) Madiit borgo ili poca cotiùietitione , ài cui uoa
meri apparticae alla Contea dì Sabqihsi e l'iltrs loetì
a quello di Sathmar.
3) Mandok , borgo nel territorio di Forg^ch .
4) Baihor, boigWi col caftello in Nyir-^aihor, onde
l'jntica cafa di Ba'hori ^ n ctji appartiene, detùa il /•
ftio notre,
j) Kaliò, borgo ch'era un» volta fonifieato.
6) Hanaib, Darog, H<itbàs, Wamqs-Pertx,, Bafiìiméia^
Soioslé, Patgàr, fono fette boi^lii, detti degli Heìduchi,
che furono efenuti dalla Giurisdizioce della Cootea pfr
i'i prima volta da Stefano Botsbay , e poi nel iCoS dal
Re Rudolfo II; ma i borghi per mancaiiz* d'abitanti
fon arcati in decadenza. Nel i74^ ' loro privilegi fii-
7) SuMssb, fu prima cailello, e citlà ; è ora un luo-
go di ppco momento, hi Contea prende d^ eifo il fuo
nome , che deriva dall' antico coodoiiiere degl' LTngòerefi
chiamalo Sabottsh .
!^«y' t wticamentf Zfcì/ikó-war y t>oi?o , dove ha
«risine la cafa di Z&hok^ che nafce dal memovuo Sa-
P 4 bollhs ^
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XJI B&QIO D'UMCHmtlA.
bdtsh, uno de' lette condottieri degli Unghereù, quan-
do qucHi nel Sxoh X- gnmlcro in quelli paefi .
X. La Conila di Jibauj'uvar,
T3b^ ^àujWMT Watn^bye , Abaujwarienlii Cpmita-
tiu, e abicaia da Uagherciì, SUvi-fioemi , : lUiSì, e
nelle città da'Tedefcfii. Conlllle in 4. Eh'ftretd, d>e fo-
no ^i di Kafàa^, FifiT, ZfiirhMty e Silfo;
t) Sijfi, boigo tempo f> mnraco.
KtfcioH (Kafcìau) Ua^ Kafiù, Schi». X^tn,
Olivia, cittì (leale libera, efortezza fui tìuiceHemaili ,
oKundert. E'IaSedede'Tribnaali delUComei, delUCa-
meraReale di Sips, di un'Accademia, d'un Seminario,
e Collegio nobile de' fu Gdiuii, e di un'Armeria ben
fornita'. Il vino, la birra vi fon caitiviflimi, e l'aria v'
è tanto malfalla, che è andata in proverbio. Fu affe-
diata invano da' Polacchi ne! 1400; nel ijjj fa prefa
Cfiratagemma dai R.c Giovanni; nel ijjtì abbruciò ,
CEtiefa parrocchiale, ch'èg^randc, fu tolta a'Lutera~
ni nel itìo4; Indotti da cjucfta, ed altre velTasìoni gli
abitanti dì Kafciau prefero il partito ili Stefana Bots-
kay, che vi mori nel 1606. Dopo la morte dei medelì-
mo ritornò la città fotto il E>ominio dell'Imperatore .
Nel 16 ì 9 effa fi relè a Bethien Gabor, nel 1644 a
Giorgio aakotzy, nel itfSi a Tokolj, e nel 16^5 «gV
3) La Propofilura di i^itli appartmeM per il palfa-
4) E^-i'Wj ■Aha-Vjwar , Ars nova, fu caflcUo munito,
fabbricato dal Lut^otenenie Aba: ora non efiftc più
Dà il nome alla Contea.
Ì^J'IP'j cartello forte in un monte, dove fono unn
Propofitura di Prcmoltraienfi , e l' Archivia della Con-
tea . Nella valle v'è un bor°o piccolo.
6) Seplai, fu Badia de' Benedeilini ; ixt t coarertiu
in Seminatio de' fu Gefuiti di Tirnan.
7) Or-
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L'UNCHEIU* ALTA. IJJ
7) Oier., e Vntir.Mtlanfiif , Ungh. Filfcio i,h dfch
JUetzenfefi; fon due borghi grandi d'una Colonia antica
.SafTone, che s'applica alle miniere dì ferro, ed all'agrì-
8) Salani, c FStorr , fon due caftclli rovinati in un
àlto monte .
p) GSns , borgo, dove fu anticamente un caliello ma-
gnifico, di cui fi vedono le S.elÌquie.
jo) Na^-Ida, caflcllo in un luogo alto, con un bor-
go al di loito, appartiene al icrritorio di Zfchal.
ij) Saldoj^-So, Sm!^), caftello diftrutto nella guerra ,
di Rakuiiy, e dato al Coiksio de' fu Gefuiti di Lentf-
chiu. IL vino di guella contrada i eccellente.
Tt) Sua, botgp famof? per dtie rotte date a'Tin^
jn qoefb vianuoM. \ •
13,) A^ictEj.ca&eUo dibatto, iu un monte.
$. La Contea di Torna»
Torna 'Warm^e, JomeofisComitttiu, è fittuta apft
•de'inont! Carpazi, ed è U più piccola ddle Contee JUtv
gheria , rìptena di montagne , che al folito de" manù
Carpazi xoOtengoiiD molte cofe naturali degne d'of&i^
laùaae. E' atniato da Ungherefi con Schiaroni, cBnlfi
irammìfchiaii. Dividefi nel Dijìretta alte, e iiiSo,
0 Tanu, borgo aperto nel terriiorìa de' Conti di Xjs
glevich . Dà il nome alia Contea , che ivi tiene ile fue
Adunanze. Il caflello fui monte vieiira fe flato franato
per ordine dell' Imperator Leopoldo .
2) Sad-iFor, caftello In un dimpo mcilto 'alto, Ijnana-
10 per ordine dell' Impera tor Leopoldo. Appartiene at
territorio d'Efterhsfy.
3) Selim, borgo piccolo , notabilE per caufa d'una
Caverna mirabile , che trovafi poco lontana in un mon-
te. La contrada è fterile per k molte colline, e felve;
l'aria è rigida, e fredda. La caverna' ftendefi verfo Mez-
zodì, e l'apertura della medefima è alta 18, e larga 8
j>erriche, la qual larghezza è fufficieoie per ricevere it
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verno ii Mezzodì, che vi fofSa contiatumeote. Le £ie:
vie fotterranee lafliicate di vivo luaCTo inoltcanll talmen-
te verfo Meaodì, che noo fe n'È ancora fcoperta la
fine. Per latlo fio dove fi 'può arrivare^ la caverna è
alta e larga i6 perrìcbc. E' mirabije, che quando-
ai di fiiora l'inverno è al grado maggiore del freddo ^
nella caverna l'arra è tiepida, ed lai contrario qtuod»
il fole è caldiSinio, l'aria v'è diacciata . AU'entTMe
della Primavera, quando la neve G iijfcioglie> dalla vol-
ta interna della esterni , che corrifponde a qneUa parte
efterna efpofta al fole di Mezzogiorno , gocciola un' ac-
qua limpida, che dal freddo iuterno è confata indìac-
ciuoli della groirezza d'una gran bone, diramali in di-
verfe ftrane figure . Anche l'acqua, che da quelli gron-
da t goccia nell'arena, cangiali in ghiaccio con una,
pienezza incredibile . Il freddo vi crelce a ptoporzione
dell'aumento del calore ellerao, talmente che ne' giorni
canicolari tutio vi s tmpie di ghiaccio. Quelli che abi-
tano in quella vicinanza in tempo d eftate rinfrefcano 1'
acrile de pojzi col ghiaccio dj quella caverna , oppure
laoliolo al fole ne bevon 1 acqua. Verlb l'Amunno
nnfrefcandoli le cotti , il ghiaccio della caverna inc»-
roincia a Icioglieili , ed ali entrare dell' Incerr» è dijfat-
0) jmcraniente , la caverna fi alenila, e l'aria v'è lem-
perata • Allora vi li iro'ano degli Iciami intieri di mo£-
che, gran numero di pipilìiclli, e uotlolc, delle lepri ,
e volpi, e CIO dura hn al principio di Primavera, riem-
{leiuioli allora la caverna di ghiaccio. Al di fuora nel-
la fuperficie fuperiore della caverna , la terra è alfai al-
ta , e dove e elpoAa al fole di Mezzogiorno, produce
dell'erba in abbondanza, e pingue. La dcfcrizionc pi^
ertela e 1 efame fifico di quella c.ivema irovafi oeL
ganzino d Amburgo, Tom. IV. pag. 6o. e f^.. jn una
Uiilértazioije irad^[ta>del dotto. Mattia Bel*..
4) Coftirm à' SiiflS i ^xnie, e vi lì icu^vDDO.
nsW' ^ I. jcvn ^obl altri indi;}; d' elTcrc lUift. sbitMa-
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L' nNOHffiU ALTA»
4. La Contea di Gsmor,
Ungh. Gòmàr Wdrmegkye , GomiJrienlis Gimiiatui, abi-
tSLU da UiighErefi, SUvi Boemi, e Tedefcbi, e divila
in 8 Diltcctti fecoDdo la fiimzionc nacmllt ilclk vaUi,
1) Ab&Afr cafleUo rarùuto in un dintpo 'erto, ed
altiflinio, d'un ibJo «ccèffo; afpardsnc aJlcGalk KÓba-
if. A pii del meddùno Vè ima piccoJa ciiU.
montagiK dì i^nefta coninda flravafl la cìIudìu.
2) Tirgartta , botgp (òtto la moct^iui ^ detta En-
love Uore , don niuce il fiume Gran.
3) RMtiS, borgo tbitata da. mdtt peribne che concia-
no le pelli-
' J^bfa,Jtlfiv», jtbuvuy boigo eoa w ci&àet-
to, dove abitano moki peilieciai, n calzolai-* ^ il^fica-
ifi di Kohaiy.
5} Z^;nufc, boi^o ben popolato, in Wcinaaza di cui
giKe net piano un caUdlo ; è riguardevole per le die
miniere di ferra, evirifiede un SopriotmdeD te Luterano .
6) DetfiiaH , Dohfcba, un borgo in un luogo di minie^
re, abitato da molti Tedefchi, e celebre per il ùk> ra-
ne, ferro, asbefin, cinabro, e carta.
7) Mfcio-Sa'ìQ, Saio inferiore, luogo che fcmbra un
borgo, dove fcavafi gran quantità di cinabro, c|)p ^ fì-
luato fui fiume Sajo.
8) Krdfna-Harhfi, Grofna-Hniia, ea(^}a bumi9> «Nilo-
tico in una fimaKione amena, a^^anenentc oUa
Baroni d'Andrafy.
RoffiaH , Uagher. Rosbna-^dnya y Schiav. /S^^MrlVi
borgo di miniere molto popolato , Htuato in ui^^
ra delii:bfa fui 6ume Sajo fra' monti comprende un Coir
legio, e GinnaGo de' fuGefuiti; diventa fémpre più flo-
rido per le fae miniere d'oro, rame, idrargiro, e cina-
bro, e per l'efercido dell'arti, e del traffico. Appartie-
ne al territorio dell' Arcìvefcovo di Gran,
io) Strfesin, borgo poco diftanie da)r aDiecedenie fi|l.
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a!6 REGNO D' UNGHERIA .
^ fiume Saio, c conolciulo per le cafc nobili libere, che
" JI) Ptlfiim, borgo fui confluente Sajo, dove fi tiene
l'Adutianz» delia Contea,
1%) Omar, borgo che eferciia l' agticoltura fui fiume
Sajo nel territorio della cafa di Zfciaky .
13) Sevtnj, borgo che s'applica all' arti, -e all'agfi-
coltnra .
14) Csmiajfeg, boi^O in una contrada fertile.
15) Simaieuh, borgo dere teDgonfi delle fiere annna-
li, che portano dell'utile.
II!) Haindtrhiip , ciflello in im alto colle.
5. La Contea ài Borfod, .
Uagh. ISarfdaà VVarmighii , Eorfodienfis Comitatus ,
abitata da Ungherefi , Slavi-Boemi , e pochi Tedtfchi ,
' ed è divifa ne' Diftreiii di MjWs , OW, Satiri, e di
Srnt-Peier. / '
1) Scndrd, borgo, ch'era una volta in maggior ripu-
fazione, con un caftello disfatto.
3) Diiiib, Dedellà, caltello diftnitto.
3} Btr/cùd, boigp, ehedà il nome alla Contea.
■ 4) Divb-^hór, caftello rovinato folto a cui ^aee un
bcaep.
O aSsIMlz, bo^ grande, e pt^olato, celebre per
' U dio buon vino , e per le fue cale nobili , e parimente
per la vicina PrópoCtiu* di Topoli. E" in «na comm-
da fertile di biade fui fiumicello Sinva . Appartiene alU
Qnvna.
tf) Otiai, borgo, e caftelb fui fiume Sa;o conofcitlto
pec le guerre, e fpecialmcnie per l'Adunanze del pacHio
RaltotEiano del 1707.
7)Z/wr/w/, Ungb. FUiiih, fu un forte, &IIO fa
- fretta in un preffante brro5.;iiQ, che è ora una terra it
poco momento, fpetiaotc alla Corona.
, 8) Kircfitsh^ borgo ben poi>olato iri una pianura do»B
difcrfe battaglie fon accadute.
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L' UNGHEniA ALTA. IJ?
g) ZSvesbd , Mtfo-KwiìU , vilU^io grande eoa iae
Chrefe.
jo) Sént-Pitir, Famm S. Fttri, hoigo.
ij) Sdelin, cafteUetra bello de'Conii di Forgazs.
6. La Contea di Zij?s ,
Un^Ii. Sepiii Warmighyt , Scepufieniìs Qjmiraius, lun-
ga IO, c krga 6 miglia geografiche, e la fiia circonfe-
ii.tiz» c iS miglia. E'quafi tutu coperta di montagne.
Avvi pi-;ù in diverfc contrade, ed in fpecie nel centro
delia modefima de'luoghi piani, e deliiioii, de'campi
fettiii, piati, e laghi ricchi dipdce. I mmti Carpat.j
cjuefle contrade fon i più alti, ed oltre i medelimi fon
iiorab/li il monte, detto Ocbftnher^ , Scliiav. FWto-
•vclsh; il monte Kenigtherg, ScYà^w. KTalùmia tlora, che
deriva il fuo nome dal Re Matiia Corvino, il qtiale
nel J744 pranzò in quello monte; il monte Magurt; L'
Ihla , i! Reirrgt o^fUK Raiétrherg, ed il monte Brans-
ìb . Anche !a felva di Liiibitz, è notabile. Da quelle
moniagne nafcono i fiumi fcguenti t) il Popptr (Po-
prad , ) che efce dal lago Popperfee dalla parte Occiden-
tale de' monti Carpai], e bagnata la Polonia, sbocca
nel fiume Diinawci- i) Dim^vttz, o Dunajitz , efce
dalla patte fttlenirionale de'monti Carpazi, e s'unifce
alla Vìftola. 3) Il K«ndtrt (Hernal, Hernadus,) "afce
folto il monte Kijnrgsbcrg, dove confinano le Contee di
Gcimor, e di Liptau, e poi sbocca nel Tibifco. 4) Gol-
Tiilz, nafce dal monte Ochfenbctg, e t'unifce al Tibifco.
Non farò meniione de'fiuniicelli di minor con fiderai ione.
L' aria in quella Contea è fredda , ed altrettanto falu-
bre. Non vi fifa vino; il terreno però produce delle bia-
de, per efenipio del grano gentile, e dell'orzo buonif-
fimo, che in quella parte dell'Ungheria è il migliore.
1 ceci vi fono ottimi, ed il lino vi fi coltiva con gran-
de indullria . Il beftiame vi porta dell'utile. Fra le fiere
falvatiche vi fi trovano ot£, lupi cervieri, cignali, dai-
pi} lupi, TOlpi, topi alpini, lepri, danti ia graq nutne-
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338 KEGIIQ D" UNGHERU'
•tOf 'cìte petò con pan difficolti fi ^gliaiio, cavi, tntt>
lote, e caflmi. Gli aUunti s'aliatilo poco td tra-
va^Eo lidie minioe, eflèado loro pìfi coinoda l'agri-
-coltura Ciò ntm ofiante vi fì fcava del ferro, e xuae.
E'iUuu da'Teddchi, SUvi-Boemi , «d i Nobili «he vi
fi troTano lem Ungtierefi<.La dignità dì Snpiemo Conte
i etieditarìi nella «fa ieìZ&ìtkf. Sì notìna
J) I Serghi eh firn fitto il Demìiùe Pulaet», tKli4ix
furono dati in ipoteca a Ladislao Giagdlone Re di
Polonia dal Re Srgithioado, e fin ora tion lì fon rticat-
tati. Gli abitanti ijualì tutti fon Tedefclii, addetti alla
Chiefa Luterana. Nd 1760 dall'Imperatrice Rt^ina Ma-
lia Terela, fii data la permillìone alle 30 città, e hor-
|lù, d'erigere Scnoìe per la Giaventìi Luterana. Un
Vicé.Siaro{b Polacco vi governa , die rificde a Lublyo;
ed oltre di ciò da'Magiftrati della città vien eletto un
coinua Prefidenie, die lì onora col titolo di Conte; è
però fnbordinato al Vice-Starofto . I borghi fono:
(0 LhHj» , amicamente £iiii>dn ,£h^ii^ , Lublau, ca-
tello in un monte, fui finme Popper, cK'è la Sede dello
Starofto di Polonia. Abbruciò nel 15J3. SpefTe volte è
iftato aflediato , maifimamcnte nella guerra de^i Ul&tì .
A''pifc del medcfimo gi^ce il bor^ vallo, e ben popola-
to dell' ifteflb nome, di' è il principale di tutti qudli
borghi, famofo per le fue fiere annue, e feitimanalt , e
per ì peHegrinaggi .
(1) PiidUia, PoialÌH, FMintte, borgo con tra cartello
fui fiume Rjpper, dove fi fa buon traffico, e dov'è una
Scuola de-Padri delle Scuole Pie. H fuo teireno non è
fenile. Fuori di elfo v'è una cappella in un colle, de-
dicata a S. Anna, e celebre per i pellegrinaggi, * per
la fua forbente falubre .
(3) Kniifm, Cnaida , borgo fui fiume Popper, fornito
d'una catnpa);iia fertile.
C4) Oi-cy-nuMfcnlsch, Felfció-RKilhach , boi^o dov'èuna
iónte, le di cui acque pertificano dò che vi ù getta.
BeU , borgo in ima piannra delizbià , poco dtflaI^
K dal ^me Popper, decaduto pei i molti jncendj.
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(6) LMfcVe, Dngh. Itlite, Schiav. iMhitSM, borgo, fo-
■pra un'influente del medcfimo nome, amicamenie quat-
tro volte maggiore , non eSèndo ora compoAo di più di
2CO cale incirca . E' fìaio rovinato da' frequenli incen-
di, in fpeciend léjp , e 16S0.1708. Gli abitami manteiw
gonfi parte col traffico de' bofchi, e parie coli' agricol-
C7) Malzdorf, Ungh. Afattiataxi, Schiav. Mattjoirtfit,
Mattliasi Vil'la, bo^o fui fiume Pcqtper, che oltre altri
incendi M'erti , abbruciò qiurfi -M tuHo nel 1718.
(3) FU&, X7n|L FS^tSdMv, Velia, ho^ cbe yà
il) rovina, benché iia fornita. d'una ctoapagna vtSu, t
(9) Giorgnle^,Vn$tì. SonAathtiy , Schiav.* "Scie-
bota , Mons S.Georgii ; boi;go in una fituazione deliziofa
fui fiume Popper, tornito d'una carnpagna fertile.' ben-
chì più volle fia Rato diflrulto dal fuoco, ciò nOB
ofiianre è ll^io rìnicllò jn buon piede .
(10) Deuifcmierf , Schiav. Fopard -, borgo, la cui
Umazione è amenilTima ; fcorrendo da una porte il fiutnc
del medelìrao nome , e flendendofi dall' altra una vtttsL
pianura. Prima dell'incendio del 171S il borgo era te
migliore (lato che al prefente . Gli abitanti vivono delT
agricoltura .
(11) MiMsdorf, Schiav. Strtft, borgo rovinato, che
tempo fa era in uno fiato profpero.
(li) MenhArisdorf , Scjii.iv. itirion-if borgo mal fab.
bricato , e di poclii jbrrami.
{13) DuramJoyf, o DuHsdwf , inSchiavone, Tr^^c/jur,
borgo cimo d'una campagna vada , e fornito di buoni
(14) Riìdorf, Vngh. Rufiioiti , Sciirav. R«/tiWwze, bor-
go in una contrada fterile, di cui gli abitanti per lo più
ricavano il lor mantenimento dal traffico delle legne .
(ij) Ntudorf, Schiav. Nawa-ll'esh, Jdovia , dctroda al-
cuni Niocoìtiiam , c fi'a quelli borghi il meglio fabbrica-
to, ed il più piHialato , e tempo fa era murato . E" fi-
auato iful fiume Hemath, e ^li ubinoti i'.a]7licaiio alT
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140 REGNO n'xmCHERIA.
agiicolcura, ed alle miniere, tcavindo eSk ac'UOntì vi-
cini del rame , c fèrro .
(ifi) Kirchdarf, Va^h.SepitVdral}ja,SMAv. p9SivJ,m
bel borgo, fituato folco al cafleUo di 7à^. Vi unafie-
n riguardevole, net giorno (fclI'AfceUiotie.
(17) IPailtndittf, Sihhr. éìasii, OUfej , \>mfp fai fitt-
ine Heroath. n antìcameat^' una Colonia" Italiana , o
£a Latina > come lo moftnuio i tromi degli aiutanti an-
tichi. Ora è abitato da'Tedefchi . La Campagna cbe lo
circonda, è fertile, ed amena.-
i) Le cifià , i borglii ,, e cafielir ,. le .tetre, ed aluf
bio^i tlella cosi delta Sede infétiore , che fi dice anco
Sci» maggiori ( der groflère Sìtz ).
(i) Dimavetz., catlello antico, nominato cosi dal fin-
ine che palTa accanto, e fitoato in tiQ alto dirupo ,
e fcofccfo. E*'! caflellb jiiùrettemriooale di ogni altro
poTchÈdal caftello di Saurtfitht fitnatO'in Polonia , non i
lontano pitt d'un tirodicanootw. Tempo fa eradelCcm-
te di Sapoipa ; il Re Giovanni per& lo diede a Girola-
mo La^ i' in ferauto , tàkie diverfi padroni . Ora è del-
la Ca& de'Barom Joanelli . Net ttiS? Tokoli le n'inr-
padroid.
. Ct} Ahùrf, O-FaÌH. , boijo poco lontano da' confini
di Polonia.
(j) Frìiiun, un caflella del Conte Barkotzjr, fui fiu^
me DunaWU.
(4) Rat-Kb^, monaflero Ji S.Aaranib fiif fiume Du-
na vetz, che prima apparteneva a'Ceitofioi ; ora è de'
Monaci Camaldolenfi. la VKÌaanxa v'è II vinag^o Le:-
Cj} TwtrK, vtlh^io rìguardevolfr con un caftello del-
Ja caTa GSorghe^; ^ri fecondo ^ Aiticeli fiabOfti co^
Luterani, ì medeGnii banno libera l'efercizìo £ lor' Re-
ligione.
<J5) ZanM, cartello della cafa Ltifdnsty, a piide'Car-
paij , nella cui vicinanza fcavafi del marmo , ed aiaba-
firo: v'era già una Badia de' Premonflratenfi .
7J KafmurK, UD£h- jCuiwrfrt, Sehiav. Ewwawfc , ehìa^
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L' UNIJHERIA ALTA. 141
' mata anche in Imgua .Tedefca '.Kai/tr/tirari^ , citià Ke£'
le lìbera , poco lontana d.il (mtae Popper , è una delle
antiche citli d'^o^ria , cinta di mura , e torri .
Comprende 3 Chie{è,'e *'è un Oratorio Luterano fuo-
ri di città. Gli abitanti elèfeitano il tralfico , l'agricol-
tura, e l'arti meccaniche. La città deve molto a Mat-
tia Curvino . Nella guerra àe^ Ufllti fu Ikccbe^'ata ,
ed inct-'iiciiia nel 14JÌ. Nel I4J5 i Magnati, Placchi,
ed Ungliereli vi tenaero un' Adónanza . N^Ie guerre ci-
vili del fecolo XVIL fu prcia più volte , Nel 1A76 ,
jyio , c 21 abbruciò . Il calldb vicino tempo fa era
cinto di un mura doppio, di j torri , e d'un foflb : lo
comprirono gli abitanti di Karmark dalla cafa Tokoli
nel J70I, c lo disfecero.
S) Nthrer, o fia Shtraska, cafiello fui fiume Popper ,
ch'appartiene alla cafa Horvath StanGhi di Gradetx.
(9) Batisbfalw, caftello, e borgo in una contràdafér-
tìle. a .^iè de' monti Carpazj , dove nafcc la cafii antica
dtiMaciafy; « und de'luoglù accadati «'Luterani per il
libei» eièrciaio' delia lor ÈCeligiode.
GrSnita, fpr^Mvitiuit baigo>
(11) Zfiiamt , caftello , e villa^io lui fiume Her>
natii.
' (II) £etaiifah4, LiUeiuJtìrf, Zitamwte , borgo riguar-
devole, con campi fertili, appartiene al Capitolo diSce-
pai. Anticamente vi fu ua monallero di Giovanni Bat-
tila dì I^etfanlci), che poi divenne Ceriofa, e quella di-
ftrLiKa ikI ii'4ìj ' Monaci fe n'andarono a Leutfchau.
<,'}) LtKtjcbaa ( Leutfciau ), Ungh. Lótfce , Schiav,
Levvoifa, città Keale libera, e la Capitale della Contea
in un colle, cinta di mara llabili , c di 11 torri, e ad-
orna d' una bella Chiefa dedicata a S. Jacopo , d' <in
Collegio de' fu GefuiTÌ, d'un Ginnaflo , e Collegio No-
bìte . Gli abitanti per lo più fon Tedefchi . Appena vi
flpparifce ombra del primiero fiore di quella città . Fu
fondata nel 1145 , ed ebbe il nome di Ltatfciau (guai-
da gente ) perchè prima in quello Iik^ era (tata una
torre, nella di cui cima (rilervavaiifi le fcorreric deTar-
■ . Af«w. XL^U. , 0. ' ."«ri-
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141 REGNO D' UNGHERIA .
tari, tìd laSj fu diftmta da' Tartari , eil in breve ri-
Itabiliti. Abbruciò ne! 1331 , 41, 1431 , 41 , ijyo , e '
90, Soffri la p<Ae nel 1600. Fu faccheggiara nel iCol
dagli H«;duki, e nel i6ox da Sigifmondo Bathory. Fu
occuMU dagli Heyduki partìraati dì Botskay nel 1605 ,
e pO> «1 1619. da Gabriello Bethlen , ia «pprtOò te
da Gior^ Rakflti; , nel i6è* ià TSUili , e nel 17*}
da Frutetìce fUbÀEf, a aà èi tolti nd 17M. Fu fst*
to un Concordalo iti quella cìtti mi 1494 fra'Regi d'
Ungheria, c di Polonia. Dalla famiglia di Bieuer vi è
(lata IlablliiH una Aamperia , che è tjùafi la prima d'
(145 Mar\ushfdv4, Marijdorf , M*rÌtf(S'>WKt , borgo ,
e caltello della cafa di Mariafy , a cui appartiene anche
il caltcllo , e borgo Zfctpanfaìva , Zfitpmiiorf , Sapar-
C15) Zipfir-haui , Uugh. Siptti-var, Schhv.Spiiiy, Sa-
tmi, Scifiifienfis arx , cafteUo che dà il norne alla Con-
tea, fiiuato in un erto dirupo, e foriilicato dalla natu-
ra , e dall'arte ; le mura fon proffiine a rovinare . Vi
«acque Giovanni di Zapolya . Nella guerra di Bmiltai ,
nal J0O4 il caltelto Menne un aOèdio . Nel iCoj fa
pc& da'Rjkotdani, a coi fu tolto ne! 1710Ì appmlv-
oe ora alla cala de'Conti di SUcMy . Sótto 0 ttxdeC-
tno giaccia citU di Stfis WaralJJa, dì cui è fatta meo-
Hone df Copra, ed io un colla vicino v'è ilCapiiolodef-
la Chiefa Cattedrale di S. Martino di Sepus , il quale
colle fue fabbriche fomiglia una piccola cittì, dove i fu
Gefuiti avevano un Ginnafio. Pocolontano v'c una fon-
tana, nella quale le cofe gettatevi impietriicono ; ed ìa
un monte preOò il calbllo vi è nna caTena, le cui ac-
qtie d' inverna lon fitùde , « d'cftlte fon ddactJate tal»
mente che s'ufa di quello buaccio per £flCdK le be^
(itì) Wagtndriifil, bor^D di miniere, in una valle, do-
ve fcavaii molto ferro. E finiato fui fiume Ciilnitz, ed
appariiene alla cafa di Mariafy.
C17) Sitndkr , bot^) di ndnfcre ben pelato , dovi
è unti
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h nnà ricci miniera di rime . AppMtiene ora alla Carne-
t» Reale.
(iS) S/molnitg , SmnùiMk , borm éi mlaìere con una
miniera di rame, affai utile alla Camera Reale. In tut-
to quello DiUretto di montagne , ricche di metalli , e
fuora c dentro le mcdeiìme rrovaG da per tutto la pie-
tra fuocaja fulfurea rozza, e l'acqua di Calce efce non
folamente dall' interne pareti degli fcavi , ma anche da
per lutto al di fuori ; ed è più pregna di rame, e per
confeguenza ne può deporre nel ferro più particelle dell'
acqua di Calce del tìiritigrund . Nella guerra di Botikaf
del 1604 la città fu incenerita dagli- Heyduki.
(19) Stooih, borgo con miniere di ferro.
iz6) Jn/rlfjlva, la Sede d'una famiglia dell' ifteflo no-
me , fui iiume Golnita , famofa per le fue miniere di
(2O Krompaci, borco di miniere fui fiume Hemath ,
conofciuio per il fuo ferro eccelleste , appartenente alla
cafa de'Conti di Zkìaìy.
(22) li'oìiniz, borgo celebre per la fua fonte d' ac^
acidule .
3> II Territorio éi' Conti di Zfciih , è comparto di 13
borghi, e ji villaggi. I borglii fono
CO Njgh-Sjlói,Gi-ofSIa^fndorf,hoigofu\ftume Popper,
(l> Mtenijcl, , borgo in una coulrada deliiiofa , c
fenile.
Cj) Eisiorf, o Saiptz, borgo.
(9) Kabsiorf, a Kafefiafilvti , fui fiume Ylctraùi ,Sme-
gtn, C Smifciani ) Kira, ( Kuriman) Spcrniorf, Jllyesh-
falva; Balnsdorf, C Harigotz ) Dmsiarf , ( Danifoi£ ) ,
Ibn borghi .
(10) Dnaerfmark, ZfcioturlokMy , Sfvjrtck, OppidimS.
IMisiai, oppure QiimIofiritM , è il luogo dove ha avuto
origine la cafa de^^ouii di Henkel , e dove è un Mona*
fiero di Monache.
(11) WtliMb, o Ejlmiaci, borgo.
(13^) Eiiifitil, Runttt, MàAf^ boijo di buone minierB
di fèno, fui fiiuae Gtiltutz .
a » (u)
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544 REGNO D'UNCHERIA.
(13) Giilni'.z, boi^j ini ruime dell' iftelTo neme, leciii
miniere di ferro loii migliori di nuelie del luogojrece-
denle, ed è .meo più popolalo.
(14) B^ldatz , borgo )iuco lontano da Siplerliaus, do-
ve trovan/i de'bagni caUi, ed un foiu^ d'acijui; acidule.
4) I Inolili della cosi dcHa Siit Aspen^^r , ai<pure del-
la SeJe de' dieci Farla hncìt (Sedes dtcciii I,:in;c.i[orii[n )
chiamata cosi, ptichc amicaivienie i Kob:ii iii iiucit.j prò.
ogni volta che lo richiedeva il Ben pubblico del Regno,
o una jiiierra contro un nemico comune . Elfi però non
combattevano le non al fianco , e fotio la fcorta del
Re, e per confeguenza erano della guardia principale del
Re . I ior privilegi furon accrefciuli da Bela IV ; Hanno
un Vicc-Ccnte, a cui c lubordinato un Giudice de' No-
bili. .11 Come loro è il mt-dellino della Sede, detta mxg-
pore, o !ia inferiore .' l borghi fparfi qua e là di quefta
Sede Tono J4 , de'quali i più notabili fono.
(1) jìhr.thAmsiorf , AhrAham/akit, jtìrabamoit^ , hargo
ben popolalo, con una cunpagna molto fenile,
(i) Komjroiz, è lina fola cafa con una bella Ibntt d'
aoiue acidule.
(3) Horij, ove irovanfi anche delle forbenti d" acqt»
acidule .
C4) Kiffotsb, con delle fon ti.d' acque acidule, che hati-
no la proprietà di cangiar in pietra k cofe che vi fi
gettano .
(5} BitUih^m-fdva , tDirm ma{a {i ne'titdi ddla
cafa di Turion.
7. L.1 CoiUcn di Uugb,
Ungh. Vngb Ifarmtgiyi , Comitatus Unghenfis , abitata
da Ongherefi, e Rufll , e dividelì ne'Dillrctti di Ungi-
trdr, -Soìiraii»., Palata, c Ktfosb.
i) Kruina Kjjfi , Dkratia infeiior , c il nome d' una
contrada montuofa a )ìà de' monti 'Gtrpaij ; abitata da
niM Colonia Et-uOti '.
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L Unt.HLKlA ALIA. I45
1) Orof^ig ) borgo grande fui fiume LabORa , dov' è
la Sede ■d' un Vefcovo Greco riunìio alla Cliiefa B.o-
3) firma, caftello in m monie alTai erto.
. 4) Sohtane, TÌll.iggio che prima fii boi^o. In vicinan-
za di quello luoghetto v'é una folcente d'.-icque falubri .
' j) ^"''ì foiK fui Rume Ungh , con un
bia-go, dove i fu Gefiiitì avevano un Ginaario. La Con-
tea nt porla il nome. Nel 1564 fi difefe valoiofamente
coniro il Re Giovanni.
6) Sercg)nj , borgo con un caftello vecchio , eredita-
rio ncHa cafa di Bail^otzi .
7) Nagbj-Kappffsi , o Groff'-Eappoti , borgo che prima
fu Ja &aio più prpfpero .
S. La Contea dì Heves, e Solnoi,
Unite, fon abitale da Ungherefi , Slavi-Boemi , Raii-
zi , e pochi TcJefcbi .
1) S-irvaMb, antico' caftello Vefcovile.
i) Erlau, Ungh/ £grr , jìgria , città in una valle fui
fiume dell' iftefTo nome, è cima di mura antiche. Lefuo
cife tempo fa eran ben fabbricate; è pcr& ridotta in cat-
tivo flato per le frequenti prefe , ed afledj ; non è però
fuor di fpcrania di ritornare a poco a poco al fiio flato
primiera, avendo un Vcfco^o , clie ha Soooo fiorini di
annua rendita ( cioè , a inoncta di Venezia incirca a
Zecchini 18000 ). V'era unColijgio, e Ginnafio de' fu
Gefuiti, con 4 altri Csnvenii. Il tercciio vi produce aa
vino biancaflro , e rofliccio, ch'i buono, e poco lontana
dalia cinà vi fono de'bagni caldi. Il He Stefano il San-
to ne fu il primo fond.iiore. Nel ijyj fece valoroliidi-
fel^ coniro i Turchi ; ma ne! 1569 dovè arrendeiN a'
mcJefimi, Nel 1606 fu forprcl'.i ds'-.l' InriL-ri ili , che la
m al tr.it tarono lenza poter Ìmp:idroniil"i del
Un ora di cammino dillami; da ìlrhi, v' un belio ,
e preziofo caftello detto fourcaiitrajii , fabbricatodal Con-
te, e Vefcovo Frstiodco Barkoczy. £' limato in uacol-
( a 3 ■ "e
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14< R£GNÙ d' UNCHERIA .
le &a iao montigne, le quiili Ibn adorne il j, b óiìl-
ktte i'ìia mediamo nome . Poco loniano in una felra
«mena im bel monallero del nuovo Oidioe de'Na-
4) CjSuffSih, borgo popolato lui fiume dell' ((le0b no>
me , di lotto al monte Matm , in una vaAa pianura ,
con un Collegio de' fu Gefuiti. E" conofciuto per le Tua
fiere annue, e per il fuo vino,
4) GimgKnb Pali , borgo fituato a pie del monte Ma-
ira dirimpciio al borgo precedente.
j) Scirok-wjr , borgo e callello , dove nafce il fiume
Tarna, nel terrirgrio di Nyar.
6) Pàfió è ora un borgo piccolo fui fiume Satca , dì
cui gli abitanti vivono dell' a|ricoltura.
7) Hafran , era tempo fa una fortezza fui (iumeSad-
\ca. Ora dopochÈ nel JtìyS c ftata tolta a'Tuchi, gia-
ce defolata , e dillruita . Di folto aila medelìma v' è
im borgo , ove irovafi un monailero con una PrepoC-
""^S) Heviih, borgo dove fu aiiti cara ente un caflelb for-
te, che diede il nome alla Contea, e die ora èunmuc-
chio di faifi.
9) Oirsi , e Delia , fon caflelli faiibrioiti alli iik»>
jo) PoTosk, borgo ampio.
11} SoinaKi fu caftello che died« il nome allaConiea,
rW, borgo.
13) il ."jf/e aigli Jtzigi, o fia Fllifln , è unito alla
Cornea di Heves. E' co' Cumini ibtto l'ifteffa Gìurisdt-
iions, cioi folto il Luogoienente dell'Ungheria , e non
lì regola colie Legg' Contee. Gli abitanti fonoja-
ii"i Ungherefi, che fono una poHerità degl'Jazigi Me-
lanafti. .
(1) jirok-Sullash , citta beo popolata m una pianura
(£) Fen-Sam, bo^o nella flefla pianura {ertile, yiciao
•1 fiume Siffirìra.
C3
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l' ungherfa alia 147
(j) Snt-CjSrgr , Fanum S. Georgii , borgo ben poiio-
lato in una pianura aperta, e fertile.
(4) Doihi , e Jahkiilma , borghi grandi in una vada
pi«Dura .
(j) Ap^ii , borgo grande , in una contrada fertile di
biaiie, ed erba.
(5) MibdytcUli,, borgo in una fenile contrada.
iy) J'^ff'-Strtnf , borgo vaflo, e ben popolato, che lU-
pera tutti gli alcri in fertilità , e nell' ellenfione ii fita
campagna.
14) Grìff-Cumanicn ( Cumania maggiore ) oppure il
paelè de'Kuni, Kunfchag, Cumanorum ma]ornra Regio,
ha gl'iftcFTì privilegi degii Jazigi ; c benché fia unita al-
la Conica di Hcvesh , nondimeno colle fue città è fotto-
poila al Luogotenente d'Ungheria.
(1) Mdduraff , borgo iu una contrada fèrtile, e prov-
veduta di buona paflura, mancante però di bo^hi,
(i) KolbaiSA, borgo ricco d'abitanti in una pianura
non del tutto fprovveduta di balchi.
(;) Rttrzag-Ujlf'ilasb , borgo grande, e bea popolato ,
in una fituatione comoda all'agricgltlira , ed albeAianie.
(4) RiihUUfaUili , borgo la cui campagna è riilreica,
ma altreitamo f«iile.
. (5} KmbelyfMg , CunQnini Sedei, borgo, che ricava il
ilio mantemmenio dall' agricolttira > e da'béfli^^ ,
9. X4 Conti* di Strosbi .
Ungh. Scisnit^Tsmakf* i SuoGenGs Conutatiu ,
tata da Ut^ua^, aavi-Bonri, TcdclHii , e ftttUÌ , e
di<ifa at'Diffrmi fb' Ptaatt, Jd Nsrd, Jì Itomi, e iì
I) Makewita, caMo Ìb m«ltp evUe, fu'csn&ii 4Ì
Polonia.
i) Tarfa , Tmffé , cafldJa cen W fiil fiqne
^U'ifleflo nome. ,
3) sitnw, òoigii tmia tf» t cafielii-
Q. * ^
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. 148 REGNO n' UNGHERIA-
4.) Sicbmliniln , Helharib , Sepiemtiliae , borgo fu'con-
fiui di Scpux.
j) Stbtn, Vngh. Sihtny , Schiav. Sciaiinaw, Gbinum
miiius, cittì piccola, Reale libera, liil fiume Tartla, che
dovè arrenderfi nel 1604 al parnio di Botsiuiy, e nel
a' Turchi.
6) Kapi War-, borjjo ben popolato con dite ciftclli.
7) Bmbfild , UngU. Bartfa , Schiav, Baràisv , città
Reale libera, a pie de' moiri Carpari , rhe fa colla Po-
lonia buon traffico di vino , ed è pruvvcdiiiii di buone
forgemi d'acque acidule.
8) Sciarosb , borgo ben popolalo con un cafleilo , che
Ak il nome alla Gintea . iPoco lungi di qui avviduefot'
^enti d' acijiie monifere ,
9) Sccbtili , bor<;o con un caftello .
10) Epcriis , Ungh. Bftrltih, Eycntfinum , ciità Rea-
le libera fui fu.me Tartfa, cinta di mura, IblTo, c tor-
ri, che c la Sede del Supremo Tribunale del Circolo di
<HTà dal Tiliifco . Avvi una RendenM , ed lìn Ginnafio
dc'fu Gcluiri, con due Conventi. Gli Siali Lute.-aninel j
iecolo 17 vi crelTcro un CalUgia iilulire , tonfagtalo nel
1667, poi abolito, e nel 17JI. n'ibbiliio . Nel 1604 fa
prefa da Boi&kay. Nel i£S4 in quella vicIiuiDZji fii bat-
tuto Tòholy , e tieil' anno f^uetiK 1« cirri doA ■rren-
derfì agl'Impcrjali>
11) Sciówar , Sakìurg, borgo Ticino a Epedn , con
«Ielle miniere di fole, il quale .eflèndo mefcolaio con par-
ticelle lerreflri , bifogna fcloglierlo nell' acqui , e cuo-
cerlo .
IO. La Contea di S^mplin,
tingh. SentpUn lf.iymcgbyi, Zemplinienfis Comitatud, è
abitata da Unghercfi, Tedefchi ,, Slavi-Boemi , e Rudi , 1
e dividefi in 4 Diftretti .
i) Siroyh^, borgo accanto a mi v'i un calleno del- j
la cala di Petho. I
a) SMÌna-WiB t UkrainM Siipaior , i un tratto mon-
tuo. !
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tuofo di paelb a ptc de' monti Carpazi . abitato da Co-
lonie Ruffe.
Hamonna, borgo, e caRcIIo in una ouma^ piace-
vole, fili humc Laborza.
4) Wrinowo, borgo con due cartelli.
5) Aaghi-Mitaiy . borgo bello, e popolato. UlDnacon-
trada feiEUf.
6) Keril1«r . borgo affai Vallo in una contrada fadle,
conolciiita per il fuo vino eccellente .
7) Ttrtbisi. bor^o. nella cui vicinami v'è im eaftel-
to rovinato . I Padri Paololti vi hanno un Convento ,
el una Chicfa .
») Stmplin . fu prima iin cartello munito . ora È un
borgo fu! fiume Bodrog. e da il nome aik Contea . In
(ludto luc^o gli Ungheri accamparonfi [>er la prima vdta.
9) LeUlf. borgo, dove e una PrepoCiura dc'Premon-
rtratenfì, e nel di cui caftello confcrvafi l'Archivio dd-
la Contea.
10) SenMi-h. rena con un caliello.
11) Ujbrh. Saater Ujéily . borgo m una contrada dc-
liziofa , drive creici: (luoii vino.
11) Tarkimy. fui Tìbifco. fornito d'un eaftello'.
)3) ù fui fiu.
me Bodrop, che lemco fa era iomiio d*un Ci.fiello ce-
lebre appartcneate alla cafa di Rakolzy . ed era ciilà
Reale libera. Le fwtificazioui fono rtate demolite. 1 (a
Gefuiri, I fi G nn f o . Qiiello
de'Calvinifii hi creilo da iieiliy.ondo Rakotzy , fecondo
il regolamento d.ito da Giovanni Comemo. Vi crefceun
14; Taha , Mada , Tiirzf.il , Tollihwa , Bmyi , c Scìa-
tota'j-ia, ion lei borelu fu fiumi Bodrog , e Iibifco, fa-
mofi per 1! lor vino , che nella lua bontà non cede al
Jj) Seriniih , borirò con due cafìeib , fitnato in una
contrada teriile, e aniena .
16) Tol^v, borgo riguardevole in una contrada ame-
na, -fituato )a dove il Tibifco, ed il Bodra^ s'unifcoao.
Tem.
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150 REGNO D' UNGHERIA.
Tempo Fa eit adorno d'un ciftello rauniio , che fu de-
solilo nella guerra di Rakotiy . Avvi un Ginnafio de'
Padri &olopi, ed un Convento de' Cappuccini . Il luo^o
É celeberrima per il fuo vino eccelleuie , che nel fapo-
re, c nella fua vinù Tupera luiii gli altri vini d'CJnghc-
ri« ; qutfto però deve ai&rirfi foUmente di quel vino ,
che crcfce nelle falde del monte , dctio Mézcs-MiW- ,
cioè favo di miele. Nel 1517, e 1534 le [ruppe di Fer-
dinando prefero quefto luogo; Nel 15^5 fu preibdi nuo-
vo. Nel 1^66 fu «Ifedfato invano da Giovanni Sigi finen-
do Principe di Tranfilvania . Nel 1598 abbruciò. Fuco-
flretto dal Principe Botskay ad arreaderfi , dopo la iti
cui mone rirornò volontariamente fotto il Dominio dell'
Imperitor ELodolfo , il quale ne fece regalo al Come
Giorgio Turion . Nel 1611 , e 1614 fu ceduto a Beth-
len Gabor; ricadde però in breve lutto il Dominio dell'
JniferatoK. Nel léSi fu prela «k'Tblnjly , e nel 1701
ti. La Contta di Btregbf
Uogh. Btngb Warmeghyt , Bcreghienfis Comitaius , i
abitata da Ungheri , R.u(li , e pochi Valachi , e dividrfi
nei Dijhrctla Stgitriori, colla Signoria di MuiAatii , ne'Di-
ftretti di Bangi, di Tiffahat , e di Kajfoa . La digaità di
Supremo Cohte È erediiaira ne' Conti di Schdnbom.
1) Hilmtxf, borgo iituato in mezzo alle colline, edò'
una parte della Prepolìtura di Lclcf;.
i) JHHtkstib , caAello quali invincibile in un allo (ti-
rupo , che s'innaha in una vaila pianura , e di cui la
fortezza naturale è fiata accrefciuia dall' induftria , ciluli'
arte. E' il luogo capitale d'una Signoria , che prima eb-
be il nome di Ducato. A pie del medefimo v'è un bor-
go ftil fiume Latorfa, ove rilìede un Vcfcovo Greco riu-
nito alla Chiela Romana, e vi è un monaSero dell'Or-
dioe BaGIiano. Nel Ìtf83.il caftello s'arrefe agli Impe-
riai iofa eflcre ftato bltuccaio per Io fpaxio di 3 anni;
U confcHU a T4ì^ , cfie isnio tempo 'l'avea «tifeb ,
dovi
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L' UNGHERIA ALTA. JJI
dovè portarfi t Vienna , per foiiomeicerG alia protnioae
dell'Imperatore. Oltre la famielia di T'éleoly vi fu tro-
vato un teforo conridergbiie . Nel 1703 fi G adiraaroBa
i Rakatziani; domali però i tìbtilì, il calbllo fu a^ro-
ptiaio alla Camera Reale.
3) Bcrigh-Safs , borgo riguardevole, che ha avuto cjiie-
fto nome da una Colonia SaiTone , poiciiè S^i in lin-
gua Ungherefe tuoI dire SaHbne ; ora però gli abitan-
ti Ibn tutti Uogheri . L'antico cailclio è ora un muc-
diio di laUì .
4) boigo raoGderabih. . .
j) Mufti, borgo poco lontano dal ThKcù.
it. La Contea di Satbmar ,
Ungli. Sal&mar Warmigiye , Salhmarienfis Comitatus>
è abitata da' Ungiierefi , Valactii , Rulli Schiavoni, epo
chi Tedefchi, e ilividefi ne'Dìftretii di Nagh-Bdiff^tSt-
tmik-Koib , Krafna-EòiÀ , e Kyir.
1) AÌMteliii, borgo fui fiume Samoih.
i) Gyarmatb, boi^O fui medefimo fiume.
3) tìmtgitriji- < Ungtierefe ) Mt^adt , FthU SJ»ray
borgo di miniere in meno a coUIdc prégne di ineiaUa.
4) Hungarhi Ntiiffadt , Ungh. FilfciS-Bdv» , Vj-Barffa,
citta Reale libera dì miniere.
j) fÌJs;h - B.inyj , Ka/'mk Banya , RÌvus Dominanm» ,
città di mLi5Ìi.:j , dit comprendcfi (Va le città Reali lì-
bere, e au[(tamtii[e eia una poirelTione delie RegÌne.L«
lue miniere doto, e d'argento fono di grati profitto, ed
i Ducati che vi ù coniano , fon notati CoUe lettere N>
S. I fu Gefuiii avcaiio un Collegio, c Gioiulto.
6) Aranyoih Mrigyeib, borgo riguarderolCg antieamtnr
le fornito d'un callello forte.
7) Erdod, boi^o de'Conti Karoly, che tempo ùàibe
un calvello munito, che nella guerra dì Tranfìlrania {\f
fpianato . Il nome della famola cafa d' Erdìidy fembr*
derivarne la Tua origine; altri però la derivano da£rdo-
^>S0 fituato nella Gxuea di Toloan.
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IJl REtJt.-O U' iJNGHLiilA.
■ y) Satbrììiii-Nimethi , ciuà Reale libera , che propria-
mente coDllile in due ciiù , che lono Sathmar , Tituato
in un' Ifola de! fiume Samos , c Neraciii , che le giace
liirimpetto full' altro Ramo del fiume; ambedue fonolla-
te uiiiie in una fola ciilà nel 1715. La prima è fortifi-
cata. Nel 15J4-, e 35. furono prefe , facciies^jiatc , ed
incenerite dalle Truppe dell' Imper.itor Ferdinando I. Nel
ijtìi furono attediale, incendiate, ma non prelé. Furo-
no occupare nel IJ64. dal Re Giovanni , nel 1605. da
Stefano Boiskay, iii:l 1660 da BiTskij Principe di Tran-
filvania , e ni;l ì66ì dsgl' Imperiali. Furono flfieiiiate
nel 16S1 da'M.nlcamenii. Nel ltf4tf i Calvioiftl vi
ncro un Sinodo naibnalc.
9) Zfunj-btr, borgo con un CalUUo*
10) Haghy-Karoly , borgo vafln con un bel caftellcylo-
•e i Padri delle Scuule Pie hanno un Collegio,' e Qio-
nafio: è de'Conii Kàtoly.
ij) Majitia, borgo antico fui fiume Krafna , un mi-
glio dillame da Kàroly.
11) Elfihrd, Eckdiim, eaftcllo eh' apparliene alla C»ùi
di Sanfy, che anticamente fu una fonema.
lì. Z,,! Coulc.1 di Ij?olfcba.,
Urgli, Lg 1 niiin^ h>! l rl(.nl C nir lu , abi-
tala da' Uni;hi.ri;ii , Rulli, Schuvoni , e piidu Valachi ,
è divifa ne'Diftrelti di PeUr},ùf-a, K^Qby.Soivth , AW.ii,
e H^lmi.
ì) Ny^Ui, ili caftello accanto al borgo di Kirdyhif»
fui Tibifco, che ora è un miKcIuo di fafli.
1) Kj^by - iahib , borgo in un'amena lìnuzione poca
lontano dal libifco, con alconi caficlli; appartiene alU
cafa di Pereny .
3) XJnkà-il'ar, caflello rovinalo in va «Ito colle.
4) Vjgiitii, UgBgi , un mucchio di , avaoBi i' or
antico cailello , che ha dato il nome alla Ccmya .
Syjialm, bt»go.
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I.' UNGHERIA ALTA.
»S3
II. Il Circolo di là dal Tibìfco,
Circulus Trans-Tiblfcamis, confiHe in io. Cornee, ed
è abita» da'Ungherefi , in alcuni Inolili da' Rulli, Va-
lachi, ELaiui, pochi Tedefchi, e Slavi-Boemi . Seguono
le Cttiiee eoa quell'ordine:
I. La Contea di Bibar ,
Bihar Warmcghje , Biharienfis Comitaius, c abitata da.
Ungherefi, e Valachi. Dividefi nc'Dillretti à:\ Bclìinytsh,
Varai, Sciar-Rtttji , e Er Mtlhèke . O^iii Vefcovo di
GrafTwardeia è Supremo Cinte di qui:lb Contea .
i) Dibrtzfat, città Reale libera in una bella pianura,
grande, e ben popolata , mal fabbricata però , c fprov-
veduta di mura, e porte. I Padri delle Scuole Pie , ed
i Calvinini vi hanno un Ginnafio . I beQiami di quella
contrada fono di grand' iilile . Per lo Ipazìo di il. mi-
glia non vi fi irovano nè monti, né bofchr, ma fob da
per tutto una Aerile pianura , e deferta , quindi è , die
v'^è gran mancanza di legne. Abbruciò nel 1564. 65,6
2> Satt Jnh, Fanum S. Jobi, luogo celebre per laBa-
dia della Vergine Santa, fomi^li;inte ad un' antico cartel-
lo, cinto di paliizate, e terrapieno. Nel i6o^ fu j)rcC»
e laccheggiaiu , ed apparteneva allora a Sterno Botslnjr;
lo che fu una delle ragioni , undo il tnedefiinD fi rivol-
talTe contro 1' Imperatore . Nel 1660 V abbandooaroaa
gì' Imperiali , e nel 1661 fu prefo da' Contadini ribelli
di Tranlilvania ; e benché fbffe incenerito dagl' Imperia-
li, ciò non offante rimafe per qualche tempo nelle ma-
ri de' Turchi.
ì) Te-V^J, borgo di poco motriento fu! fiiune Korcjsli.
4) Crojf- W.irdtm , Uiigh. ICÀrjd, o Naghy-li'àrai, for-
tezza fui fiume KotòU , celebre anticamcme per le Re-
liquie del S.inio Re Ladislao. E' la Sede d'un Vefcovo,
che avendo 70000 fiorini d'annua rendita t che fanno in-
cir*
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354 REGNO D' CINCHERIjI .
circa » moneta Vcnciiana 15750 ZccchiDi), ne <Ie« e-
rogare 53000 (cioè 11925 Zecchini incirca) per il be-
ne della Tua Chiela, e renderne conio alla Corte ; vi è
un Capitalo Cattedrale , e un Ginnalio de' fu Gefuiti .
Fu prefa da' Tra nfil vani nel iJjS, C 1*13. alTcdiata in-
varo da'Turchi nel 1598., e prefa da'tnedelìmi per ac-
cofdo nel 1660 i quali ne rimafeio in pofTeffo nella pa-
ce del 1564. la ptefero però nel 1691. dovendo render-
la poi agi' Imperiali . Lungi di qui un miglio incirca ,
preffo i borghi di Hajo, c Sent-Marton, irovanfi de'ba-
gni caldi.
5) Nat-Variiin , borgo feparaio da GroftWardein me-
diante il fiume Koiosh; è compollo di pani, che fo-
no PufpSki'Wàrad C Wardein Vefcovile ) , OUjfyW^yud
(Wardein Wariacho, e Kttona Warajb { la ciità dc'fol-
dati).
5) Siktly-Xid, Pons Siculus , fonilìcaziane fpianata ,
predò un Ponte, che pafiii fui liuine Bereityo.
7) Sìiar, cafiello déf^tOi che dà il nome alla Con-
tea : v* fe un borgo vicino .
S) I boighi BtUjtaiib, SUfémìv, Zfiidtar , Ùioffig^
muUu, ■ Tiksi • ^
1. ta Contea di Marmarasbt
Ungh. Maramarosh-fgrmtghyt, Maramanifienfis Comi-
tatui, è abitata da Unghercfi, Rulli, Walachi, e pochi
Teaefchi, ed è ricca di fale. E' divifa ne'Dtftretii V
riori , o di Pmm» , di Sigbtth , Suftrhrt , a il Lt-
vmte, ed in quello di K^gà.
1) HoffurMetS, in lingua \Calaca Cumpkt^ , in
^a KulTa DIkIx Poic, Campus longus, boi^ bil Tibit
co; è efpoflo a frequenti itiandUHXii.
%) Vr-Mtii, Campus Dominoram , k vicios al prece-
dente, e conlìfte in una gran piinnra.
3) Riéna, Rbma-Sik , miniefa ricca di fale in petni
pietre di fale trafportanfi altrove fili Tìbi&o.
tasi.
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L- UNGHERIA ALTA- 15 J
4) Sìghelh, borgo, dove tengonfi i Gmdizj, e l'Adu-
nanze della Contea .
5) WisM, borjio abitalo da'T«defchi.
6) Titsho , borghetto fui Tibflco.
7) Hié , camello in un dirupo aiiilTimo , fortiiicaro
dalla natura, e dall'art», fotto cui giace un borgo. Po-
to Ionisiì£> di là irovaafi le forgenti del Tìbifco a pii
de' monti Carpaij. Nel JJjfi i Trinfilvani s' impadroni-
rono del ciRelIo, e nel 160$ lo prefe Stefano Botskay-
3. La Coma di Krafna,
Krafmt Wirmcgbyt , Conicatuf KrafznenGs, abitato da'
Urjjhertfi, e nelle montagne da'Walachi. Divìdefi nel
Dilhtrto allo , e tafo .
1) Km/M, borgo , che dà alla Contea la denomóii-
zione, avuta dal Suine, da cui è bagnata.
>) Sm0 Mwgartiàa , è Uno de' migliori luoghi itìiw
Contea.
1} Sdomif», borgo con un callello dìsfairo fai fiumt
Enfila ; dovè nacuoc Stefano fiailiiorr Ke di .Polonia .
4i tÌ^h-P'l*t torgo.
4. La Coatta di mfxj^ di Solnojt,
Ua^ KStip SaMi Am^gjgw, Sulook mediocrìi Oh
mitanu , abitata da' Dngherriiv « »Ui dt' Vak>
' chi, dÌTidcG n^D^tti ii SHéì, SHa^ZtM, Tubmti,
e Par . '
1) Haiai, borgo piccolo con na c« Scilo fbnc
i) SyUgj Zibtb, callxllo deferto in m lUQDte , a
di cui giace un borgo.
3) Tashdtd, borgo.
4) Sìlai , borgo .
j:.' La Contea di Zfcioagradt
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ms.'c abiiam da Sdiìavoiii.'^U.ighercfi , Raii^i , e po-
chi Teddblii.
i) Scntisb, borgo in una cunirada t'crlilc di biade, c
i) Str.tba, caflello rovinato, iirefTo il quale dal Prin-
cipe Eugenio nel lógfi. fu riportata una Vittoria foprai
Turchi .
3) Zfnmgrai , calldlo antico rovinalo, là dove il fiu.
me Korciiii ibocc^ nel Tibilco. Dà il nome alla Contea .
4) Ifafciàrbtly , borgo accanto alla palude detta Hod,
c ricco di biade, e b:l\iante, ed appartiene a'Comi K.l-
5) Sigtdùi, città B.eale libera , là dove il fiunne Ma-
roth ^cca nel Tibifco, ha due fobborghi , 3. Chielè,
un GinaaGo de' Padri delle Scuole Pie , un gran traffico
di boTi^'Obbondaiu* di peTce, e campi fertili. ^«11513
non avea per ac che le mura.- era però dota d'un fi^ìlb,
c tnr^^knQ. Poco dq^ cadde in mano de' Turchi , che
vi fabbricarono tm calfeUo di mattoni. Nel jfiSfd' lin-
ciali teliero a'TnrcIti la finteria, e ditfècero le Trup-
pe mandate in fiiccorfo da'medeiuni.
6. La Contea rf/ T'fciankit.
Zfiiimad Wanntgbyt , Cfanadienlis Comitatus; i abita-
ta da' [Jo^ierefi , Greci , e Raiizi . Ogni Vdcora di
Qcianad è fapremo Conte di cjuefla Contea.
' i) zyéfOMd , città Vercorilc fitl fiume Marosh , cbe
anticamente era riguardevole, e ben tbttificata; fiironin
Bppreflò demolite le fbriificaziooi. II VeTcÓTo ha annual-
mente 9000 fiorÌDÌ di Rendita (£ioi incirca 2015 Zec-
chini Vene:.). Hel càdde in mano de'Tiirdii.
1) Mdko, borgo fnl mime Marosh, appartiene alVeC-
covo di Z^cianad.
^"''t di Ciflercienlìi foodan dal Re An-
Dlgilized tiy GoOgle
L' DNGISRIA ALTA^. iJJ
7- La Contea di Arai,
Arai Warmtghyc, Aradienfis, o OfOdìeoTis Q)mittltal,
è abitata da' Mf alacbi , e Rairzi con cui d fon frimintr-
chiari anche de' TedcCchi , e Ui^heri conlifie ne* Difil-
li d' Arad, e Tot Waraàja. '
i) JfrtfflJ;'*, Tal Waradja, 6i prima un creilo forti-
ficalo; ora è un borgo.
^) Radna, borgo lùt fiume Marosh, apparricneori' al
Duca di Modena .
3) V}-Arad, ancicamenie Orod, Nat Arad fortezza fui
^urae Marosh, dove ri£iede un Vefcovo Greco. Ha due
fobborehi atqaanro dillanti dalla medefima.
4) O-Arnd, Alt-Amd, lii caAello munito; orah»fem-
bianza di .i>oi^O.
j) Scialymuiy cafiello mviDaco fa' confini in un alto
8. La Cmaea H BAsB,
S(hib JKmmgjgv, Bdulìenfe Comluttu^ E* una grut
piaBwa delcria, tnmiùta dal fiume Eò'rosh, coa .alcn-
cune pocbe cttti. E" abitata da'Uo^ierdi, Slavi-Boemi,
c poni V^athi > e lUinì ; e difiddì. ne' Dilbetd di'
SihiB , e ZJiùi*. . ^
' i) Béhtb, borgo fili fiume KSrìiih , da età TÌcn de-
nominata la Contea-i
z> Gjul» , JuSa , caftellò , le cui ftrtffirazioni fon de-
molite -f di fotto al medefimo v' è tu borgo dell' Ufefiò
nome, fituato in un'lfola formata dal mentovato fiume.
3) ZJciata, e Satmb, due boi^ grandi, piuuitiin
q,ueaa fecolo da mu Ctonia 41 Savi-Boemi.
9' La Coma di Sarand, s. '
. - SfTMd iFam^H, Zatia^éafyOmittxmy ahnu da,"
Nm. XZm., & Un.
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SEOMD D'UNSBSRÌA.
UDgberelì, e Valachi; divideH in 4 DiflreRi tàStvtui,
Jeiu, Hthi^, e Brdi.
]) Sardnd, fii città , che ha dato il nome alla Con-
tea; ora è un borgo.
1) Dofna , -fu caftcUo in un oolb , di cui noa h tàaat-
Ro che irnome.
3} Haimdgy, borgo fui fmoK K&Sdl.
4) lfilasiiii.Wàr, caflcU9 deferta,
j) Btros^JtM , borgo , il cui cafiello nundto i fiat»
. dilbutio.
Q I borghi Scimdttd, Fankata, e Brdd.
IO. i/ Difiretto di Kovvar,
Onph. ZotJaV Wiiiki , Rowirienfis Dirtridus , è fu'
confini di Tranfilvania, eil è abitato da'\filachi, cUii-
gberell. Dividefi in due DìjlrtUi, in quello di Kdfdlnak
e nel Dì/irtm msntuùfa.
1) Kiwdr, caflello disfatto in un monte, a pie di cui
giace.
2) Btrifs, borgo abitato da molti Geotiluoroini .
3> Kafnik, bo^o di oaiBicre loojto utili d' oco, e £
allento. —
Mnioi. la nce di liwfla DUtnOD di ■ doni Tofana b
Cpan di Tiranti, con I boshl ptiillq^ <H riva , rfar.
• a BNl^Kt Bafimr.
Il Hmmgto di Temtihvnr ha il fuo proprio Governo,
che chiainafi Amminiflraiione ; e non ha Krunaconiier-
£oiK coli' Ungheria , effcndo riguardata come un pfcfe
diflinto. E' circondato da'fiumi Maroih, Tilùlco, cDa-
nubio, e traverfato dal Temesb , a cui s'unifce il Beg,
o fìa Beyhe . Cadde in mano de' Turchi nel 1551, che
ne legarono padroni nella pace di CarlovitE del if99<
jiPFENDlCZ.
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fpizio di 164. anni, c ae doverono laiciir il pofTcflu all'
Imperatore nella pjce di Paflaroviiz del 1718, che gli
fu coofermaro neJla Pace di Belgrado del 1739. In que-
fio accordo fu efdufo il Bamata di Sórtay , deno cosi
dalla ciiià di Sómy , Sewerinum, il cui poffeQbne fuac-
cordato a'Turchi. GII abitanti fono per ia infiggi or par-
te \Palachi, e gli aliri in minor numero R»i«i,Ungh»-
rcfi, e Tedefchi . E' divifo in 17. Diftteiti , che fono
(juelli iiTimiiby Zfcianad, BtIskerA, Panzió», Ujpaltitk,
Werfirlx, ZfcUkfìWar, Ufp , Ifatfiiad , Lugoib , C^anfct'
hcsk, Almaih, Chgtr, nome di un mooie , OrfoW, Cf
lumiati, KufiìixsTa, Kmfm, KUnlfiia.
1) TtnKibmr, Tcaimt , fortezza importante, e citti
ben fabbricata fui fiume Beg, la capitale del Bannato ,
e la Sede d'nn Coloanello , d'un Collegio, e GlnnaGo
de'fu Gefuiti, e d'uà Velcovo Greco. Accanto alla cit-
tà v' è un cartello munito . Gli abitanti quail lutti foa
Tedefchi. Nel 1551 fu aOediata indarno da'Turchi, e
prefa da' medcfimi nel 15JI. Fu alTalita invano daTrao^ .
rdvani nel 1595, e 97. bloccata dagl'Imperiali neI,J^90 ■
c prefa nel I7ifi. dal Principe Eugenia.
1) Upp, Liffa, piccola fortezza fui fiume Marosli ,
che va a poco a poco rovinando ■ Il luogo per U pri<
ma Volta fu fortificato di mura , c baluardi ila Giorgio
Marlgravio A\ Brandenburgo . Nel J 551. la prefi:ro ì
Turciii, e. fu tolta a'aiedefimi nel medetimo anno. Nel /
Ijjl, il Comiodante -Cefareo 1' abbandonò per paura ,
dopo averla ìacendiata, ma i Turchi fmorzato il fuoco,
l'occuparono fin al i59f. nd qual anno fu tolta loro da* .
TraafilTadi, i quali avendo preìi> il partilo ^' Turchi »
ilei t£oj ne forono spogliati dagl' Itnpeiialì, che Japer-
derono nel itSi4.
3) Ifaafiiad , stùdio M atoat^ , le iarti&azìaol
vanno peggiorando. ^
^ •0^lugasi, borgo ia mezzo à'boietài luecen^&Aa
j) Carmfccbttk, let^ xhe CTI mu vcUta ^tk idlo, «
fiù jjjiuideyolej edinilUl»{iù49i'[d9i d^ofitiiKtod
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i6o BECNO E' tFNGHEftFA,
i Turchi tutte le loto mvaazie , che di U paflàrano
per terra nel!» Tranlilvania . ,
6) Altnasb , borgo . ^
7) Orfeiowa , fonerza fui Danubio ; fu pi un luogo
munito a tempo de' Komani . , ' .
8) UjPalaiAa , titu-Palmia , un Fotte in di&Ta de'
. confini fui Danlibio , preib fpeÌTe volte dagi' ImperiaU ,
ed ultimamente nel 1716.
g) IPerfctis, ÌCtrJitz , borgo che dà la denominazione
il Dilireiio circonvicino. Vi crelcc un vino affai bijono.
10) Panzfiìvj, {fìntila fili Temesli, in faccia al la. cit-
tà di Belgrado.
11) Bezjktrtk,, Wgo, Ìl cui caflello, ch'era mUDÌEo, -
è fiato diflrutto. . \
i2> Bitftt-, bai^, (ìt tempo la m luogo fortificato.
. 13) ZfiiaMfdr, batgp M fiume T«mcs&. .
IL LA T R A N Si L V AN l À.
P A H A G V. At ù l.
, La Trtai/Uvania è una pàrfe dell' aiftìca Dw/a , che at-
tda la fua fituazione chiamavalì Meridicnale, e riguar-
do al Governo Romano ebbe il nome di Coniblare. 11
nome Tedefco di SiihmhHrgn (1) deriva priAabilmenic
da' fette celebii cartelli che anticamente vifiirono. Cbia-
mafi in Latino Tranfilvania ; perchè è fituata di là dal-
le felve, onde i monti Carpali fon circondati; e per 1'
ifteffa cagione gli Ungberefi la diiamano Erdily, voce
elle prello loro fignifica una contrada borchiua ; e mon-
tuofa. Dalla parte del Nord la cingono i conjiai d'ifo-
gheria , verfo Levante confina colia Moldavia , dalla par- "
■e di mezzodì colla W^lachia, e col Bannalo diTemes-
War , e vcrfa Potil.'[iic coli' Un> licria .
5.1. La Ti.iiif;lv.ii;i=i c d.i }iar:<: cinta di monta-
gne
^i] Sitbtn n«1 dir fine, a ttirt ofleUii.
f
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LA TKANSiLVANIA.' l6t
gne, onde V jlria vi è temperala , e l'acqua delle fdr-
gemi , e de' fiumi è falubre ; e bencliè vi fieno non po-
chi monrì, e bofchi , non vi mancano nondimeno campi
talmente fertili , che il paefe è provveduto di lutto ciò
ch'è necen^rio alla vita. I mmli di Tranidvania fteij-
donfi" dal Nord verfo il Sud, ediraraanù anche dalla parte
di Levante, e Ponente; nel centro del paefe vantio ter-
minandofi incolline ricche di vigne, e metalli. Le rt/Ui-
XI firliii di vira vi fotio dalla pane Meridionale; ma 1'
uve a cagione del rigido tramontano in alcuni luoghi
non arrivano alla perfetta maturità . Ndle colline Rud-
ncfi , Siculc , WeiiTenbnrghefi , Abruganefi , Hunyadefìj
Toroikoiefi, ed altre ritrovanfi de'melalli, e de' miiura-
ii; e nelle colline di Dees, Kolosh, Tord, Vizalinefi ,
Homorodefi , Pararaidefi , e Paulline fcavafi del fale in
pietra. Fra ic forbenti d'acrjua irovanfi i) fargtnii d'ac-
qui mtiicindi, come fono le Huniadeiì, che fon calde ;
quelic di WeilTenburo, che fon fredde, quelle di* Cfilia,
e Olach-faka, die fon f.ilfuree, e quelle di Somlio, e
Vereba. i) Le forgentì fo[tcrranee calde, e falfi , come
qneUcrtli Saliburg. 3) Sorgenti d' acqui acìdule , comequelle
dlHomoroda, edalire-4) D' iKipiepeSrificantì, comequelle
^'Almafa nella coli detta Sede di Udwarhely. l jìumi
più confìder«bili fono: 1) WSamis, SamoCui, che nalce
iie'coafìni di Billrite, e Maramaius, il quale, ricevuto
nreflb Dee* 'A piccolo Samosb, paBi in Ungheria, 2) IJ
Mnw, Marufii», Merifcui, che nato ne' monti feiren"
trianali de'Siculi naverfa il centro del pacfe, ed ingror-
faio' dagl' inAieori Aranros., e Kodiel , dalla parte di
Siidvcft mira ìr Ungheria . j) ^luta.. Olia , nafcc dal-
ie radici 'de'.moatì Carpai .dalja parte Settentrionale de*
Siculi, e fcorrendo per U conirada Orientale, e Meri-
dionale del paefe paffa nella Malachia. Le '/«««fé, che
' .proddoe il paelè fono rerb« comuni , e medicinali, ilia-
de., ifegumi, .la vile , ed il legname di boTcpi I Minttali
AnO'l'oro, argento, rame, roeTOirìo, cinabro, aniin»^
.■uoJblaiei zcifo, vjiriolo, fate in pietra, falaiiro, ;iet-
*» iaflÀ, creu . Gli Motii fi»»^ «waUi,: .mcok., pcc-
Digitized GoOgle
t6t LÀ TRANSILVANU.
chie, e r»ne forti di fiere latvaiiche, di volatili i t pe^
Tei, in rpccie i bufali, «fini falratrci, Bonifi certi CCttI
chiamati in Latino Trageb^lii, orli, cignali) lapicervie-
ri, datai, matlore, ermeIJini, e ciUotì, I meiallt, ed '
il l'ale trafportanfi in Ungheria . Ciò che manca nel pae<
{e , e pan (cola rmente i prodotti dell' arte fi fanno venire
dalla Germania , e Turchia mediante il Coniaicrcio .
J. ELelatiVamente alle divette Addomi, che abitano
nella lr«nlìÌMnia, vi fon eomprefi. i) Degli UngUrfff,
die nell'orìgine, nel carattere, coltumi , linguaggio, e
nell'occupanoni dagli Ut^hereri non diffcrilcono . 7.) I
ShiiS. La parola Szekelj fi^n'fica CnJiodt, e con nuello
nome farono chiamali que'Paiinaciti, oriundidcgli Hun-
DÌ, i quali come cu{lodi de' confìni-abillrono quel trat-
ta moniuofo dì paefe, che llendelì lungo il fiume Ma-
rosh , ed in vicinanza della forgénte del fiume Aluta .
Quelli tempo fa aitefa la loro antichità goderono de' pri-
vilegi particolari, i quali però coli' andar del tempo G
fon aboliti. Parlano Unghcrefc, ma la lor pronunzia i
più rozza , ed hanno confcrvalo molti termini del lin-
guaggio antico degli Hunni . I loro coftumi fono diliè-
renii da quelli degi' Unghetcfi . 3) I Jjjsi,/, in Unj^he-
refe Sijfaki, fono '\\ìc' feiitfthi^ che ttovanii nella Tran-
lilvania . E' verofimile , che gran lempo avanti il 9^
Geyfa lì fieno domiciliati de' Tedefchi in quello paefe .
Geyfa o nel 1141, oppure nei J143 vi trafie a fona di
promettere gran vantaggi, e particolari privilegi, molte
nuove famiglie Tedefche, le quali, come fembra fi fou
unite in un popolo con i Tedefchi, che prima di loro
v' erano llati , ed in leguilo de' tempi vi hanno fondati
molti luoghi riguardevol! . Il Re Andrea II. nel 1114
accordò alla Nazion Tedefca in Tranfilvania la cotifcr-
ma de' privilegi conceduti alla medelima dal fuo Avo ,
e gli accrebbe, concedendo, che il tratto- meridionale di
Tranfìlvanìa , ehe flendell da Bri^ lino al Burzdmd in-
clufive, fono nome di Guitea di HermanfUdt , fbfiètin4
ntieià della ffledefima nazione, ulmeiKe die le regi^
DCtw tv» fa' dcciiiM' a 9MlMk pute iti pu&i csa
DigitizBd by GoOglC
U niAMSILVAHlM iSj
patro, die t((e le delTero al proprio Ho Qero, e di più
la liberò dalla Giurisiiiiione de'foiwdi. Quefte prero-
gmive furono confermale ael IJ17 ilal Re Carlo I, il
quak fu il primo a ciurmar i{ueHa nuion Tedefci col
nome di Snjfajii, proprio alla medelima lìii al dì d'og-
gi. Il privilegio na^ioDile lu poi conEérmato da' Regi
luffeguetui. Benché quelli Saflbni dalle mentovate diie
nazioni dilTerìfcano nel caraCter» d'animo, e negli ami-
chi lor cofturni , che fcrupolofamcnre con(érvano; ciò
non oli ante in molte cofc i' uniformano ora con gliUn-
gher,, imiiando l'efcmpio loro nell' applica rfi allo Au-
dio , alla guerra, all'ani, ed ai iraflico . U loro lin-
guaggio ha molta conformità con quello della Safljnia
Infiriore . Gli abiti del feflà femminile fon diSérenti da
fiutili d' UnglieiR. Qiiefte fona le nazioni principali ■ Le
alne nazioni, che contanlì fra le forellìere, e che deb-
bono unirli ad una delle meniovate nazioni , le vogli<Hia
aquiflare il diritto di Cittadinanza, fono (i) Tedifchi ,
che colle altre nazioni di Germania, hanno l'iflriTo lin-
guaggio dilTcrente da quello de' SaiToni Tranfìlvani .
(1) IfalUki, Ungh. Olahok che fono della pofleiità dell'
actiche Coloni* Romane, onde effi chiamanfi Rumuni ,
ciei Ronaani. Il lor linguaggio è molto fomigliante al
Laiinoiè però mefcolaio con quella degli Schiavcuii . La
maniera di vellire, e di cibarTi ha inolia canformitù con
qoella degli antichi Romani. Amana la lingua .Italiana i
1 WaÌ<K«iU ftnna wf^rc d'Ittlia y loro. Medici, e Se-
grctarj, e ^ue'pocht dip s'applicano «Ilo findia, fèj^io-
oa aadan a Pidoua. Virooo dS nelle coatradie fiAiir
tnofei «d c^itaoa la fola agncoltnra. SnbttQ efee ab-
biadarono la Fede Criftiana, uaironlì alla Chiefa Gr^
Cfl ; nu dfipocliè la Traslìlvania k cadeta folto- il Do-
minio ddU Cafa d'^kuftria, i fa Gefuùi H fon feonpre
iDdnftriati d' àllet Carli, c di tli^U alla Chì^a EUraana
' £Mto il non» e^itvòco di Gnei Bh» mitchm . L' aK-
. lìti del dov W^alacco noo t .die il fapcr leggnw x
» cntOT htpt^ ^ perà akntao del Orro di^defa. ttfCc
f&d<^«lmi.i>aiutofi « Bndiereft odia VaUu^ \
B. 4 w
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36} ]■ TSANSILVANIA.'
\i appieiulc la maSra di vivere un po' più pulìts, e il
buon tratto delle Krimonie, e l'eleganza del parlar V«-
lacco, e nel retto fc ne ritorna al paefe j^THtt, co-
me prima . Il V^lacco ifella plebe vìve in ud' ^nonint
groffolana , di modo che fra venti appena ano ve ne he
che fappia recitare il Pater nofter . Vedi Afla Hill. Ec-
clefiaft. Tom. IO. pag. no. Tom.ii: p3g.£94. Tom.ii.
pag.6o. <3) jlrinrni, che hanno un lingua^io diAinio ,
e dc'quali il principale affare conGfte nel traffico . (4) Siiìt^
Si; (5) Bulgari; ÌS) Greti ^ ^ per lo più efercitai» il
traiSco . Vi lì trovano «aco gli Birci, e Zingari , clic
lomigliana qtidlì d'Ui^bClìa.
£.4. ^lla Cbiefa CéttA* sden£»i>o degli Ungliereiì ,
Siculi, ed alcimì podù SaJibni. Eilk con quella d'On*
gherifclu gl'Md&.diiiui, « privilegi, ^oggett» atli Gk-
list^cac d'Dn .Vc&ow), che rificfle a Veiflenburg , ed
h liibonUnato ^^Axci^rcTcovo di CoIona. (^Ui die fon
addetti alla Ctiefa dt' Cattrin^ , oon (ano che Vi^aat-
ù, o Seuil. Quella i ft^iia ad un Soprintttidente ,
ed a itenore delle Leggi del R^eo , è la lèconda di ran-
go. AUa C'^cft LuttraiM aderifcoBO folamente j Sallbn',
ed alcuni podii Un^^refi. Elia h la più munen^a ne'
fuoi mem^', t poflón eontai£ generalmenie 15 Pró^e-
Ibnti per un Cattolico. I inini&ri della medefinia ibo
UiviC in 9 ParTOccIne chiamate col nóme di Capitoli ,
e ibno ,a Birtklm , McMi , VntirwaU , Hermanfladl ,
Sebafburg , Kranfindr , Nòfin/iadt , Schenk , e Itiikirci , E"
foggetta ad un VeTcovo, il i;ualc Tempre è primo Predi-
cante a Beretiulom, o Birilielm, ed è la Suprema ifian-
za nelle cole Ecclelìailiche . E' eletta da' Decani de'Ca-
pitoli) che fono l'ifteflb, che i Soprintendenti. A Bir-
thelm v'è anche un Concilloro, a cui deUiono interve-
nire tutti 1 Decani, e vi Jì tengono anche le AdiHianic
EccleCaliicbe . Vi s' incaffa anche quella foinma di daaa>
IO , che jl Clere dee pagare al Principe , e die dalT lai-
fcruoc Carlo ^I- fi) regalata a' fu Gelùiti ^ CUnlèa-
I Sotiiiani, o lAitarj Oceano tempo & il'piRit»
fTwtnmimnré Tranfìlvana; «ra few din^nuScana
DigitizBd bj ■ v
Al
LA TSAWIIVANIA. ■ ..
molto, ti il loT Sapniore i un Sopriotendrate . <^éflB.
4Kd^oai(bn'00t)fcniuue(UlkL^ei(ieIR^o. LtCUifi
àntca Ofùatab, alla ^lule alenili wabchi, e Catei Iona
uiiti, i uAtaatt, e protnta mediante m privilegio par-
ticolare del Principe, e 4ÌvideC in quella, ch'i unirà al:
la. Chieda B.omaaa, ed io quella de'Diflenzienii. Alla
Ptma prefiede un Vtkovo infieme con de' Sacerdoti; e
altra in cofe di fervkro Divino, è foggetta a' Vercori
di Walachia . Bifogna far anco menzione degli jìrmaù ,
alcuni de' eguali nel iervizio Divino diSeriTcono da' Gre-
ci, alirì s' atfengono alla Chicf» Cattolica.
5.5. I Cattolici aveano on'AcadanU Gcfuitka aClau-
' lenburg, e diverfi altri Ginnasi- 1 CalvinìOi, Luterani,
c SocÌQiani hanno parimente i loro Ginnasi,. ^ 'oro
Scuole, dove s'iniégnano i primi Elemecti delle Scìen*
zt ; dopo di che i Calvinidi vaiuio a continuare i loro
ttaà\ negli Svizzeri , e ne' Paefi BalTi, ed i ^lIoDÌ in
Oermania .
■^.6. Si dille di fopra, che la Tranfilvauia anttcamen-
te è ftata una pane della D^cia. Ma oltre i Daci vì ,
abitarono anche i Geli, popolo di Tracia. L'Imperator
Traiano fece guerra contro Dttiialo Re ii Dacia , lo
vinie , e 1' iiccife ; Cangiò il di Ini Regno in Provin-
cia Romana , e per mezzo di quella im.-^iti^ s.' acijuf-
ftò ii nome di Dacio . Mife una Colonia Romana nel-
la Capitale , delta Sarmizegeihura , alla quale diede
il nome d' Vlpìa Trajana , di cui trovanC ancora de'
monumenti a W.vhdy . Di cotefta antica Colonia
ne fanno tellimonìsnza non follmente molte Ilcri do-
ni ritrovate nelle lapidi , ma anco ì medeUmi Wa-
lachi , che fono uija pofterità de' Romani come s'è detto
di fopra- Sotto Gallieno nel Secolo III. la Dacia fu
perduta , e benché da Claudio foliè ridotta di nuovo
fotio r Impero Romano , fu ciò non ollance trafcurata
da Aureliano; onde fcoffo il j;iogo Romano, ricuperò la
fua primiera libertà. In feguito de' tempi la Dacia cad-
de folto il Dofflioio de'Gothj, e fui pnncipio del feco-
io y. Jbtio degli' Bìum ì e bcachi « queOi SaSSe «4»
Ja'
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t66 Li THANSILVANIA .
da'Gepidi, e Goli coll'aimo dc'Kumani , dovè però
lb(!^tiarfi nel leccio VI. agli Avari, e nel IX. lècol»
agli Hungiri . Qiicfti ullimi nell' 889 ne furono fcacciali
da' P:>zinacin , le qual razza dìHuiinipiolubiltncntccom-
prde snco i Cuni, o Cumani, e da' quali con gran vé-
ro limigli anz a derivano jjli Jaiigi , e Siculi d' t^gi gbr-
no, II Re Stefano I. nel 1001 prefe poffcITo della Ttan-
filvania, eia riunì alRugno d' Ungheria. Dopo quel tempo
nelle Ordinazioni pubbliche de' Regi d'Ungheria, e ne' De-
creti de' Comizj iTranfilvani fi fono ferapre riguardali eguali
agliUngherefi. Poi h Tranfijvania fu governata permez-
zo de'Woiwodi. Quando nel 1516- i! R.e Lodovico II.
rìmafe mono, e ciie una parte degli Unglierefi elcifeper
Re Giojsnni di Zapolya , ed un' alira Ferdinando fra-
tello dell' Impera tor Carlo V. nacque fra'due partici una
fanguinofa guerra , che fi calmò finalmente nel 153Ì
mediante la pace di Wardein , dove fu {labilità , che-
Giovanni avefle £12 vita durante il poOelTa di ratta la
Ttanfilvania, • diquella parce d' Ungheria , cheiUluieia
èri flua octilipai«, col tÌK^ 4iKe d'Ungheria, cbcptA
d4pv IK fi» mone, quantunque la£cia£fe un S^o, àivt-
tak padnuw di tutto il Ile F^inudo, ^pure il di
Ini etèàe ; ed in , «& che Giovuiiit lakiilK un figlio ^
fii'fltbilitò, che il medeCmo ardiè itp(dèfC> de* Btoì
yàtemi folto il MOVO titt^ di Duca dì TÀfs. Ma le
«cende BiffcBiaai n cagionarono una mutatone . U
Re (^avaanriBcaì nel 1540, e lafciò un figlio di nome
^ovannì Sgili&Dado, il quale coU'al&ftenza de'TuKdii
oceupò la 1iwifil7ania come Principato ; a cui mediai^
te Fcleiione iucceOe Siefiuio Bactory, che diveanq Re
ét Atlooia, ed a cui nella Tranfilvania fuccedette Sigìf^'
ttOddo Battoiy fuo parente , il <juale abbandonato, ilpar-
iho de'TurCh) s'uni agli Un^^clt. Egli promi& alF
bnperator KÀdoIfo IL la «efliaoe del PtIocìbuo diTi^
fivaoia in cambio di Op^dn, e-Ratibar,. e- d'uRa pe^
font annua ^ joeoo RjadaUeri (che ra^na^iuio iiw'
dica a 17040' Zecchini monete ^Vcneaia); ma^ iofrao-
WCacoGgriS), tipiefi» il poSbOft ii l^anGImiiaa e- {oc*
^' Digitized^y GoOg'
LA TRANSIIVANIA . VÌJ
iepo lo ceii al Cardini Andrea Battory fuo poreou.
Efrenda ^usRi propenfo » favorir i Turchj, «jwiciònon
volendo 1' Im|)eraiDr Rodolfo [oSi'aìo, promofle la con-
quifta, che di qudìo Principato ne fece Michele
Vodo di Wabchia; il quaìe effendo divenuto {bTpetto
•111 Cene -Imperiale, fu coHretto a cedtrLo al GeneCate
Giorgio Bafta , Iodi nacqiuro gran turbolenze . I Trao-
filtfani non volendo per loro Principe ni Michele, nè il
General dell'imperatore, (b^tiaronlì al biro primiero
Prìncipo S^finoDdoBaiiory, il quale perù li vide foret-
to * ceder il Prìndptto all' Imperatole y da cni nerìcevc
ìncambioiliriBcnì nella Slefia. 1 Tranfilvani intantolbtto
h condona di Beihlcn Gabor coniinavirooo la ribeUione
contro l' Imperatore ; « vedendo che fi voIcB' forzarli ad
abbracciare la Dottrina Cattolica, eleflèro &efnio Pot-
ikay Luterano per loro Principe; al di cai partito uni-
tafi tutta l'Ungheria, l'Imperatore .nel }6o6 fi Vida
coftretto A dichiararlo. Principe dì Tranfdraàia, e Luo-, -
{otcneate ddl'Alta Unghtria. A ^ueflo fiicceJlè' Si^-
jnbiido Rakoi^, il quate avendovi m breve linuncìaio,
Gabriello Battory nel itfoS ne ottenne il Principato,*
tracidato poi qoefta nel idij , Gabriello Beihlcn Gabor
fii lòo fucceffore, cbe al Bx Ferdinando II. tolTe il Re.
no d'Ungheria; lo refe però nel l6ii , c divenoa
Principe del Romano Impero , al qnal titolo dovi ri-
nunziare nel 1^14. Dopa la fu* morte accaduta nel
1619, Giorgio RakoTzy ebbe il Principato , il qosle
favoreggiando gli Svedefi , invale l'Ungheria , e poi mi-
' che la Polonia , per la qual ultima iniraprefa tanto eè-
fèfe' i Turchi, che da'nìedeGmì la obbligata a rimmnaM.
al Principato nel lóji. Quindi è che dagliStaii fu elct^
to Principe frane^/cD RiJft't ma perchè Rakotiy procnr^
va di ritniperare il Principato, i Turchi gli fecero guer.
ta, ed in luogo dì R.cdey da loro fu collituito Principe
Achgde Burikay . Quelli non potendo foflenere il Princi-
pato contro le forze di Rakotzi, lo cedè a Giovami
Xtmet^ gifc flato Generale del partito ELakotziaDo.
fin cdBMC- j i fj iMf i i iff «'T^dù -fK modo ^ mifeio
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168 LA Tr.AXS[iV;.MA.
Barskay in arreflo , e cunciiisiarono la guerra eontr»
Rakoizy, il quale hiialmeiiie tidia Battaglia preffo CUu-
lenburg ricevè una ferirà, di cui mori. Birslt/iy fu poi
(iepolto dagli Scali , ed la luogo del medefuno fu detta
himini; la di cui elezione tu dichiarila invalga da'
lurchi, che nel 1661 diedero il Principato a Michtìt
Afagì. Kemsnt perento 11 mrlc nel panilo dell'Impera-
Ture ; ma clkndo egli caduio coi citallo nella iuga e
l'imaflo uccilo nd 1661, jìfiffi nella pace del 166^
iimafc in pomello ilei Principato , fouo la protezione d'
ambedue gl Imperaiori. Nel ìó'ag ^Ii Augnaci, e Un~
ghcrelt s impadronirono di tutto il Principato, il tjuale
nel léSg i arcete fenza rittria ai Dominio dell Impera-
tole, da CUI pero il Principe Apaffi colla fua pofterità,
fu confermato nel poffeOo, e nella fucceilioiie del Princì-
piro. Dopo la mone del mederimo accaduta nel 1690,
Tekoh iHvafe 1» Tranlìlvania ,- ma effendone (tato ìa
breve caccialo, MicheJe ApatH li. luccelfe a liio padre.
Nella Pace 4l Carloviiz del 1699 la Traiililvaiiia rima-
fe tmìn al Regno d'Onghtria . Francrfca Rakuxy fvif
^Dcipiù del cwrente fecolo pretendendone il poflclTo ,
tu rì^ocio a) 4(werc , e. dopo la morte- Jd PrÌDcipc
Micbtlc Apa£, %uka od 1713 lènta lalctare erede,
la Tranfilvuiia fi) del latto ouia all'ljndieria.
. $. 7. Il (SpWrap Ji Trioi/Uimi» è totauneiue difléren-
(e da «luello d'Di^beri'a, e di cotona coàkt£r dd Plró<.
cipe, e del popolo, i AbaMeUn-jtrifixrttka , <xìme k»
dimofiraito . k coti d«ne ^i^raitt, CeKcmridt*, e Di^
m*téi, e fin daU'annQ 171Z -i -un PHodpato ereditati^
de'Principi, e Prìncfpelle deUa Ca& d'Aulirla. Il Ptìm-
eipe di TrarifihanU die tempo fa fidea el^gerfi libicca-
mente, e che ora per diritto ereditario fiwcede al Priaei-
5 aio, (|iiamuiK|ue la fila potenza fia unita a quellaf d^
Legi d Ungheria, e d«gli Arciduchi d'Auflria, p;rà
un Governo, e de' diritti différentd da qudli d'ambedue i
mentovati Principi.
$. 8. Gli Si*ii di Tranfiheaia fecondo il numero del-
le tUficrcn^ tuiiasa dffidoofi in p/^f^^^ Situa, e St/^
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forù ; fecondo le diverfiia di Religione , in Catiolià,
Calvimiiì 1 e Luttrani , c tempo ti anco in Unilarj ;
fecondo l'efempio dell' Ungherii, in Pnlati , Magnati,
HobiU, e Ciiudki Rigj- Fra'Preiati fi compiciidono iJ
Velcovo dì Tidofilvania, gli Abati, Propofti , Canonici
Regolali, eduedc'fuGeftiiii. IMa^mlifandivifiia Miiii-
ftri del Kes,na d'alto rango, Conti, e Baroni . 1 Nobili
fon pane tln^hetefi , e patte Siculi . La Nobiltà di
Tranfdvani:! lu l'indigenato in tutta l'Ungheria, ed il
diritto di damiciliarvìri da pei tutto, ore può, e vaòSe, •
ina la Noliilù d'Ungheria non . gode dell' iftédb dì|riuo
in Tranfilvania • I Cittatìm Rigj ctuanuiiii {blamente i
9. Il Princìpaio di TraoClvania governai iit nome
del Principe, e de' Magnati, per meuo de' Comi?) pio-
vincialì, della Cancelleria, del Governo R.cale , della
Camera Picale , de' Comitali degli Unglierefi, de'Tribn-
i»li, e Magillrati de'SicuIi, e Safibhi.
i) I Comizi yfviticiali (Coniitia Provincialia , J ven-
gono convocati dal Principe a Hermanlladt per mezzo
di lettere, c dìvidonfi nella Tm^ nits, e laS''- Alla.
Tamia alta fiede l'alio GòveiDD co'I^dati, Conti, e
Baroni . Alla Tavola baft v'A-<la Tavola Beale , ctf
t)epu[aii de' Comi UnghereS, e de'Tribunali ile'SicnIìi
e Saflbni Regi, chu tì delibm'atio fui ben comune della
Staio. Ad anibedue la Tavole prellede in Nome del
. PriiKipe un Regio CommifTario , il quale efpone le pro-
pofizionj del Re pubblicamente . i) La CancelUria di
Trar^hanU, che fpedifce gli Editti del Principe, irovafi
,* Vienna, ed in coie del pubblico non ha alleanza veni-
lU lak colla Cancelleria Ungherefe , ne con i)iiella d'
Aulhia . 3) L' Mto Govcrnir, di cui la Sede è a Herman-
fiadc, ibjiriniende agli affari pubblici-dei Principato nel-
le «ole %irituali , e GviU a nome del Prinì;ipe . Vi pte^
Cede un Gewnattrt, a cui al&floiio certi Con^lìetl
frefi.daOe 3 NazK^, e da'Cattolici, Calnnifti, c
temiti. 4) La CimiM M Friae^, che fopiinteade site
^Wiche lUiidm^ e Oomint' dd pocfei (li|ide& udla
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lyo LA TRANS!LVANIA-
Ca/mm lUiU Tran/ìivjas ^ ed in quella JeUe mìnitft;
qutlla rrfiede inTieme col ilio PreriJi;iiie a Hi;rméiiltadt,
e quefta in Abrug-Baiiya . 5) La \itvon Vngiercft in
Traufilvania all'clempio delle Cornee d" Unghwia , è
(livila in Comitati, e due Dilìreiii,' e la Giullizia vi è
amminiftrata da un Conte, Vice-Come, e da Giudici
Nobili con AUeLioti nell' AiTeraWe Nobili . I Siculi riguar-
do al Governo fon diviiì in 7 Tribunal! maggiori, ed
altrettanti Giudici e Ibn governarida un Conte; la' qua!
Orica era prima de' Woiwodi ; ora però, è del PrÌQ-
cipe medefimo di Tranfilvania , di cui fanno le veci cer-
ti Conti, eletti a quello oggetto. La N/uJone Saffue i
divifa in 7 Tribunali maggiori, e 4 minori, e governali
da un Conte Regia della medenma naiione, c da' Giti*
dici Regi di città, e M agili rati ,
10. L.' jirmi di Tranfilvania fon tagliate in ; partì
permezzQ di duepunte chevannodilatandofi vedbilbaQò
dello feudo. NeUa prìnui parie vcdgnfi 7 caflelli
gli [Tngberl in camjio d' oro ; nella feconda V Aquila fa
i Siculi Ìd carapo rollé; e nella iena il Jblc, e la lima
per i 'SafToni «àrìmente in «arapo rofTo.
$, il. Le Smiìti ric<Lvanfì da' Dazi, galielle, ment-
ii, minerali, lale in pietra, Domìni Regi, e Beoti
?ti Cnicenza Giudici fono Aati a^iudicaiì al
jlca 1 c vergono iiic^;Ste nella Camera' ptMtica ,
Teaipo ia i TtaaCInai poteanq mettere in fiùle So fir
aa a ^0000 fiUMì Ora poi. Ben piìi che 6 Reg-
gimenti ùao «Sedati per di&Ddere il piele, e fon fòg-
{«tf ad m.iàeaèndCmuBdaace.'.Nel 1761 all'eTenipiD
iSe'Ooati, « Sdiiannù Vè menu» ona Miliiia uzìoaa-
^ Demoni, e Ftm altra di Cenm.
f. ix^Ùn» rOiSae, -che tìSkKifi sai' Jlnimi^màt-
M iUb Gù0Bà ia «ofe Chn'll, <d EccIeejAiche, quella
'fi & a aoaw ÓA Prìnrìpe da' Tribunali maggiori, « m1-
awi, in tal goila perbi che ogni nazione JÙ ì fuoì Tri-
Smàlìmgf^. HaBe città Reali libera de'&Heni le Om-
M dc'OHdlni ta^ fdnw dàaùiutc éàt Gsidice dì «it-
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LA TaANSILVANIA. I7I
Tì , e poi dal Magifttaio litlla meikrima . Da quefta ap.
pclUH all'ACTemlilea delle ciiià, a cui preflede im Con-
le Regio della Njiione, ed in terzo luogo alla Tavola
Reale. Nelle Contee degli Unghcti , le Caufe de' Nobili
fi cfamiiMno in prirao luogo da' Giudici de' Nubili, ed
ìd fecondo lui^D da tutta la Nobiliil, ed in terzo liio^a
appellali alla Tavola Regia . Ne' Tribunali de' Siculi ,
che hanno i loro particolari coftumì , e prÌTÌlegi, le
CauTe de' medefimi s'claminano da' Giudici Rcgj, o fui
Propretori , e ne' caC dubbj H mandano al Conte Regio ,
ed in K!ZO luogo alla 'I&vola Regia. Quefta TavoU
Regin, compofta d'un Prefidente, di Pro ignota j , ed
AITeflori, è il Supremo Tribunale dello Stato; ciò non
oftanie tutte le CauTe dubbie palTano dalla metielìma al
Governo così detto , e Analmente alla Corte Reale .
Per le Ca^fc Ecci^afiiebc , v' è un folo Tribunale nel-
la Kefidenza del Vdcovo dì Tranfiiyauia , da cui paf-
iano le Caule all' ArciveTcovo Mecrc^oliiaiio , dipoi'
al Nunzio Pontificia, ed in ultimo ]i40go «Ila Qxx 4Ì
La TraaCIvanta iècondg il nomerò 'delle Nazioni 4t-
.videli nelle Coatti iigli V«gluT(fi, Triboiule de' Siculi, t
nel P«/( it- Saffeni.
I. Le fette CùtitH degli Uttgberì*
CompongoBO lì parte Occidentale di Tranfilvanit , •
fteodonfi fra l'Uiigficria, fra' Tribunali de' Siculi, e ftà
.a Paefe de'S^ffoni, v?rfa cpemt > -f^ H -«SjfMtieBe
il Diflretto di Fggarat.. .
I. La Contea interiore di ^oliuSk- .
BelfiiS Salmi Warmegiije , Szolnok interior Coaà^OK t
è abitata dagli Ungiierefi, Wslachi , Armeni, «.»odiì '
i) Xsfar-Wif, caflcUo fui piccolo Satno^h.
Sa^^ Cibilo ddConte aalicr AjU'iflfiQQ fmm-
.3) i>wj*.
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■2.-Z LA TRANSILVANI* .
Ve e ih , Dui, un buon borgo liruito, dove if gran-
de, ed il piccolo Samosh s'unilcono; è celebre per le
{ve miniere di Tale , e perchè vi rilucdono i Conii di
Bethlen.
4) Snt Brudik, Fanum S. Benedici, un cartello id-
UQira diKornilì , fituaio in uoalto iùl colle piccolo Sa-
5) SithU» ', camello £)I Samosh grande , fortificato d'
no vallo, e di torri, da ctii i Conti di Bethlen deriva-
vano il lor Dime.
£) Rilteg, borgo ben popolato.
7) Sam>ik-Vj~IPàr , borgo popolato , dÒM abitano Un-
^ureTi, ed Armeni; è £tuato preflb un callelk», feada-
IO &Ù. piccolo Sunoah da Giorgia Maitiaufio- ' -
2. La Contea Doboktti.
Dobcha^ìftTmighyt , Dobocenfi) GomitaiiB, è abitala da
'Ondierelr,' c Walachi .
1) Smt Jmtali, Smt Mihxli Tekkf, caAello ìo un hot-
'fp del inedelimo nome, e retarlo della Cali di Torna.
it nome alla Conteii.
3) jlfrfaioa, Af^^^^t \>ot^ grande, ootle la Cilk.
celtbrc'de'K'iiicipì Apafy deriva il nome.
3. La Contea dì Kolosb.
' Keis'h ViirmgV ) 'Cotofienlìs ComitatiUfà aUtata da.
Ungberefi, Waladiì, e pochi Saflònt-
^]) Bufa, caflcUo della Cab di Zléhaln^fra DcAt^^
e Claufcnbijrg.
2) Eotieida, calMo fituatO'Ui tmli»^' ameno mmee-
10 a colline- feconde- di vino.
3> XvImÌ', borgt» in una pianura celebre per lò-fiie
miniere di fale , che di il Dòme alla Contea .
4} Saniuifi^a, borgo eoo due caflelli^ inferito ne* ti- .
- dell' antica- CalÀ- di Uikoli ^
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tA TRANSILVANU .
5) CluHfrrthiirg , Koloshwtr , Claudiopolis , anticaraente
Chi , il qual nome è ancor ia ufo preflò ì VS'alachi
TraniiWani ; è la Capitale del territorio Ungherefc lui
Samosli a piè d'un monte, e in una pianura; è ampia,
e popolata, fornita di molte cafe di pietra, dì muralorti
c di torri . Sulla porta di città , detta Parline leggefi un
Ifcriiiorie, fatta in onore dell' Imperator Traiano . I fa
Geliiiti vi avevano un Accademia , i Calvinilli un Gin-
nafio , ed un altro i Sociniani , che vi fono in gran iiu«
mero , e vi hanno una ftamperia propria , e vi pofledet-
tcro la Chiefa principale fino al 1603, nel qual anno fu' .
lolta loro, e data a' fu Gefuiti, de' Quali avevano disfat-
to il Collegio, e la Chiefa. Quella città fu piantata da'
Tcdefchi lòtto il Re Belam III, Nel idoi tu sH'ediata
invano Aa Sigifmondo Baihory , e nel t<5o} fu prel'a
dall' inirufo nuovo Principe, a cui ncll'ifteflò anao fu
tolta da Balla Generale Cefareo . Nel i6;9 in vicinan-
la di quella città fegui una Battaglia decifiva fra Ra-
kotzi , ed i Turchi , nella quale egli fu mortaimentc fe-
rita . Nel 1661 fu bloccata da Apalfì ajuiato da' Tur-
chi , e prcfa nel 1664 mentre k guamigiooc fi rivol-
tava .
6) Mmtflm:, Kihiè Mmibir, MonRlierium , Badi* it' ' '
Benedettini, pooo diftante dalli dttì 1 ove è nn* ftta»-
fa Immagine della Madonna :
7) £jialK, Fottìi Cj»lu, un borgo di miniere con ntt
callelb, fii prima del Ve&wvo di Tnnlìlvania ; ma ora
appartiene tt'Contl di Banfli.
8) Efenihy Badìa della Cafa Mik».
4. La Contea di learda ,
Tarda Warmegh' > Tordenfis Comitatut ; i abitata da
Ungheref., e Walaehi .
j) Dhh^aio, bel c.iftelló fui' fiume Sbnik.
2) Weab, bor^o bello con un caftello, appartiene alla
famiglia di Kemeny . >
3} Gtrifni, Girgfìà, & fortezza, ^^ìatx «k'fuoi \4i-
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Z74 ' i U. TtUHSUVAHIA .
■nardi ncUs gaerra.RaboitiaDa'; apputitne alla Cafa di
Kafiu».
4) Jbg», Segna, boigo vallo ia ima panura liil Ua-
j) Smt.lwanj, Vȓds-Stitt-l^ia^ , taftdio m un Gto
ameno, dorè tempo (a i Voivodi dir Tranfilntnla b-
leano fpeflè *olte tratteneilì. >
tf) Gtnjtfftgt e Jntf CSr^r > due caftellctlì d^qaali H
primo ^ della Cala di Tekdi.
7) r««nAw;g , - Ungb.- , e Lat. thori* , luogo aperto
mcrilto vaflo , e ricco d' abitanti , i □ una bella valk lì^
.fiume Aranj^isti , diiamato da alcuni cicd . e da altri
bo^ ■ K il lu%o Opitale della Contea , con , miniere
di làle , dicefi che la lingua Ungherefe vi fi parli cor
molta riàttezza . Il principio di fua fondazione fii circa
rani» I4;5- Fu ^dibruciato nel 15J1.
8) X'^nsfefi-Mr/S , ?riit dt la Trajan , Pratum Traja-
ni , i un campo , che fiendefi fino alla porta Ferrea ,
dove rimperacor Trajano riponò una fcgnalata Vittortii
Ibpra i Daej, ed il Re Decebato.
•Amntùtiu . ta qnefla Canea e li StSaax -, t' i S Tribunale A-
ruidc dt'SiciiIl , di ed fi Danai ia apimab .
S. La Contea di K^sHg,
. XSam Parmegije , Kukolienfis Comitaiui , i abitata
da Uil^Kiefi eòo de'Walachi difperfi quà, e là.
1) Sottud, e Eiiihftlwa, fon due caftelli cinti dì ma.
n , e torri .
a) Bmyha, bel caftello della Cafa di Bethlen. .
3) Kiihlia-Wdr , callello forte , e bello fui fiume EiC-
kifllo; onde ha il nome la Contea.
4) Smi-MiUosb , Fanum S. Nicolai , bo^ bello lui
fiuDK Kiìkiillo con due caflclU.
8, ZA
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lA TRANÌILVANIA.
*7J
6. La Conica di Weifsenèurg ,
Gynl3-Fcjcr!Par W^rmighyi , Albenfis , o Alba Julicnfii
Comitatus, abitata da Dnyherefi, Tedefdii, e W'alachi,
i) Tsroikòf borgo di miniere di ferro , e argento ,- è
il laogo capitale d'una Baronia dell' ilkffo nome; appar-
tiene alla Cafa di Tarozki .
z) Bnjttm , Ung. Enjii ^yediaum , boi^o vicino al
fiume Muriìh, con un Ginnauo de'Calvinillii la mezzo
al medefimo v'è un callella^dnto di fiifiì ripieni d' ac-
qua. Si fono fcavaie molle med^lie BAnune ne' monti,
3) Hoiù-AS'ù, borgo, e cafidio della Cafa di Toma.
4) BaUslifiiha , Blafindarf, borgo 'de' Walachi, dovcri-
(ìede il Vi'fcovo de' tnedefirai .
5) Sint Kirdli , bel callelio della Cafa di Banf&.
6) Tòvish , borgo fui fiume Marosi , con un Conven-
to di Paoloiii.
7) S. Michel, o TótfalM, Caftrum S. MIchaelis , ca-
mello in un alto dirupo .
8} Seni Imre , villa S. Eremici, cattivo villaggio pi>>
co diftante da WeifTenbuTg, dove i Tranfilvani nel 1441
furono battuti da' Turchi.
9) Wtiftniwg, Fe'jtt'Wdr, Gyulit Fcjcr-ifdr, Alba Ju-
lia inoggi Karlihurg, Karalj-fVàr , Alba Carolina, cit-
tì ben fabbricata e munita poco lontatio dal fiume Ma-
Tosh, in una contrada amena, circondata per ogni dove
di campi , e vigne . Fu quivi fin da' tempi antichi h Se»
de de'Vefcovi Tranfilvani , e c'è un Vefcovo clie ha
iiDoo fiorini di rendita, con un Collegio de' fu Gefui-
ti . Porta il nome di Alba Julia da Giulia Auguila ma-
dre dell' Imperator M. Aurelio Antonino; ed il nome dt
Zarlsbiirg da Carlo VI. reltauratore della medefima •
10) Slatna, SaUkna , Khin - ScbUtitn , Auraria parva ,
borni di miniere ricche d'oro , e di idrargiria, già co-
Douiuce a tempo de'B.omani, e Dacj , le quali antica
ante furon di maggior importanza .
Ss tj}Btr-
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4J(S LA TRANSILVANIA.
Il) Borhtrtk, caftello in un alto fcoglio , munito di
torri , ptellb di cui v'c un borgo dell' iftcflbuome fui
iiume Marosh . . . . ' '
II) It/di , Ungh, Aiwinx. , Alnncium , luogo «pOtO
fui fiume Morisli, con un caftello.
]j) HomciToi , luogo colabile per le lue roiniere di
Tale ■ . . ^.^
14) Brad , borgo , e luogo capitale d m Dtftretto «
che porla il medefimo noma , ' , ,. . '
Ij) Kiìrash Bdnya, Chryfii Aurarra , borgo di miniere
vicino alla forgente del fiume Korbsh .
16) Croff Slatien, Jbriig Bdnya, AhraiBanya, Awrtd,
Auraria , borgo ben popolato , che è migliore dell' altre
citù , dette a mttaUo, ricco di miniere d'oro, e d' ar-
gento, e Sede della Camera delie miniere.
17) Oftnhurg , Ofen Bànya , borgo di miniere , deno-
minato cosi dalle fornaci da fondere i metalli,
7. La Contea di Hmyad.
Hanyai Warmighyc , Hunyadenf*. Comitati" , è abh»-
ta da Ungbereli, e WaUchi.
j) fiift, un Palazzo fui fiume Marosli , abitato anti-
camenie da'Templaij, appartiene ora alla Cafa di Foir.
ì.) Rajht , un Palazzo vicino al fiimie Marosh, cono-
fciuto per U fua forgente tacque widule : tfgutkae
alla CafTa di KaObn.
3) Afam-lfor, caftello tcn tmmito, c bdlo neU'Jfltf-
fa contrada ...
4) Erajimiskit ciflelle della CaivS Jofik.
;) su, Sfyt, ofldlo ben BBUàta diOà utnn, «dall'
Dotra, un Porte.
7) hémiii, caftello con un borgo grande.
8) , Oecidan , borgo valto ^ moki' abkaoH ;
e cinto di mura , peflò di «ù in ua alto Iconio e'k un
«wflello. ■ .
f) Hw^ai , caflell» mi» rorloate, di txàGmmai
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LA TKANSILVAWA .- 177
Hinniade, e la Contea hanno il lor nome. Sotto timer
defiffio giace un bor^a, e nelU contrada cicconvicim tro-
vane delle buone miniere di ferro. *
10) Jiotfig, luogo abitato da'Walacbi, doveincomia- „
cU una valle del medeCmo nome , che per Io fpaiio di
8 miglia ftendefi fin ài .fiume Syl , e fino a' monii , {ed
a'pain liberi, delti m&ipi.
11) NaidKi , cafbUo ch'appartìeoe alla Cafa di Na-
11) Varhelj , cioi Uitgp i'wui città , o d'un e^UBo ,
con il qual come chiamanfi le Reliquie di Sarmitz. , o
Sarmiaigethiifa ; fii capitale , e Relìdeiua della Dacia ,
dove Traiano conduUe una Colonia Elomaaai a cui die*
de il nome di Utpia-Tmjana . Quelli anmi troradlìnel*
la fopranominata valle di Hazfeg. Sotto i miicchj difat
fi fi fono icavaie molte monete d'oro , fi d'argento ,
con altri monumenti amichi.
jj) Piìiicny, boi^o fortificato in diféfa del paflò, det-
to Porta ièrrea , ed in Ungherefe IFaj- K'ipi , in Greco
jlconlifma, e da altri i chiamato il palfo d'Oria. Quello
ai^ufto paf&^ioènellemoatagne , che Separano laTraik
filrania dalla pianura di iTctmvar •
8. Il Dijhttto di Fegarasb,
DmIì quii defctivete , benchi iia fituato nel pae& de'
Siffimi- Compicnde
i) Fogaraii , cafiello poco dinante dal fiume Aluta ,
id un luogo piano , e paluflre : accanto v'è una cittì
aperta, e dà il nome alla Contea. II calkllo fu faiibri-
caio nel ijoS per ordine di Ladislao Woivodo - Nd '
ì66i dovi arrenderli alle Truppe del Principe Keraeny .
Mei medefimo anno fu affali to in vano da'ToicUì ■
fo la morte di Kemcny s'airefe ad Apafiì.
, . X) Diveda boisheui abiM»' da' Wala^.
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Ì78 ' LA TItANSILVANU'.'
n. Il Paefe de Siculi ( Seller) .
Terra Siculortim, occupa U partedi Nard-OfidìTraq-
filvaoia] ed è divifo in 7 TrìèitHali.
I. // Tribunale di Zfcik,
Zfibiii, Sei , ClìMenfìs Scdes, infieme co'TrìbumIi il.
Cjirgy , e Kajfm , che vi fono baiti , comptcode ' k le>
guenti cillì rimarcabili :
1) Zfiik Siriia , il principal borgo , con un camello
foriificato ; fa buon traffico .
z) Miia War , caftello muniiò , che dà il nome alla
Cifa Miko.
3) Sciemlyó, borgo con un Glnnafio,
4) Scat-Mih^ósh , Fanum S. Nicolai , borgo vafto , e
ben popolato! il principal hiogo del Tribunale di Gyer-
unito come s'è detto a quello di Zfcik , è fituato'
prefTo le forgcnti de' fiumi Marosh, e Alma.
;) Kajpmy , il borgo principale del Tribunale unito
dcU'iAellb nome.
- 1. il Tribunale di Harem,
Hdrm , Haran^enfit Sedes , il quale è fiid<livifi> !
ra^Trihimali iì Orh»t, Xaii, e Sepfi , cbé meritano un* |
panQl dekàaoae. j
■3. Il Tribmia/e di Kesài ,
KesdrcnGs Sedes, comprende
■ j) KéiiS WàfeUraiclj , il borgo capitale fui fiume A-
luta .
1) Kcsdy-Scitl-Likky Fanum S, Spiriivs Kezdienfe , ca-
Hello forte, e belio in un alto fcoglio.
3) Miniti , borgo che conduce al paffo. ftretto di
, 4-
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LA ntAHSaVANU . 179
4. Il Tribunale d'Orbai,
Orlai SA, Orbacenfis Sedei, dove fono
1} SakU, boTf^o con un camello , ch'appartiene a'Con-
ti di Mikes , e Kalnoki . Nelle montagne vicine fcavalì
del tale in pietra.
i) Kmfn», lix^ famdb per i fuoi bjgni falubri,
3) Pajvli, Papukun, è una de'luoghi rrii^ori del Dt
ftietto .
4) 5agm, horff> grande.
j. // Tribunali di Sepfi,
Schiffi Sik, SepTienlis Sed», inCeme «d Tribunal mi-
nore di MikloiWar, comprende
i) Scnt Gjirgf , Fanum 5. Géo^ii , boi|o fui finme
Aluta. ■ ■
i) Kóriìsh-PaiA , boi|o con na bel coftello ; 2 della
Cafa di Kaloohi. '
3) Vf<m^ borgo eh' appartiene' «Ila Cala Mikes.
4) Sìkfaira , borgo conofciuto per il paOaggio ftretto
di Bufa fu' confiti della Moldavia.
j) H}i[»lwa, borgo, che come il boi^o precedtnteap-
pATuene alla Cala Mikes.
6) ASUósi4rdr, barsp, e ctOella),' on^C Lil Tribunale
ba la denominatione . '
6, il Tribunale di Udwarbefy ,
Vivtrhtlytnlii Seits, iniieme con i due Trìbtmili nnt*
tivi di Kirifinr , e Bardniz , comprende
1) Almasb, Homorai Almath , Diftrcttodcve fono mol-
le Caverne fotterranee , entro fe quali da ogni lato goc-
ciola dell'acqua, che ha la virtù di petriScare .
1) Kmfinr, Sikfiy Strefiur , batga cmto da per tutto
di alte moDUEDCi ebè dà il Dome ad ud Tribunale.
;S 4 . 3>jB*r.
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LÀ TMNSILVANIA .
3) BardiM, borgo [«polato, ricco di {ile, che dì il
DMtte a uD Trìbwule.
4) Girati^, H hotgp capitale fili finme KiikciUB, dove
ì'lit Ccfìiiti averano una EUfideau.
7.' 21 Tribunale di Marosb, *
. K&rofienis Sedei compreade .
1) Senl'PMl, e Snt Dimtter, due caftelli , de' quali il
primo è dd ConK Gjralafi, c l'altro della cafadiRedli.
2) Nmmarkj Sbmh^tftrdéìt, ^ropolis, città fct'
ta con un caftdlo, poco dìftante dal filone Maradi. Av-
vi un Ginufio dc'Calvinifti , die prima fn a Wet&cn-
bnig.
- 8. Tribunale di Jiranyasèy
'. Anuq'etilu Sedei , i fiiuato fra le Contee (Jngherefì
4i Torda, e KiikiilU!, fid fiume Aranyash . Qtieiìo Dì-
flretto fi) prima una Qutcei , ma facchegguta da' Tar-
tari, il Ke.Bela IT. nel j]45 la cangiò in Tribunale i
e ne fece dono alla nazione de'Siculi, in rìconipenfadel
ì(x valore dintoftrato contro i Tartari. Compnmde
j) Bi^jm, Bagfon, Borgo rign«dcroIe ricino alfo*
me Muxtth.
ì.y Kanlkib ,- Xe^ah-Mftìe , nn tratto dì campagna
«ieqonùnato da' covoni dt biade , e fiùnofo per una dit
fatta de'Ttircbi.
3) Saa Midli, Fanum S. Michaelis bof|o fili fiume
Aranjmth .
^ Ond , caflcUo Iòne , a beQo della cafa di Ka-
nteny.
5) Kfrfaiw,ììorjB>, e caficUo fiil fiume Amayadi. -
^ PiÙK^Sj FMwtas, ttcugo riguardevole .
nr. «
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LA TlUlUn.VJUfU. zSt '
in. // Paefe deSajJhni,
Fundiis Re^ius Sa\-oniciis , in riguardo al governo è
iivìfo in 7- Tribunali, e due Dillrctti, ed aitrimeati di-
vìdcfi in j. DHlrettì.
I. Nsfner/and,
Biflrbicnfis Diflriaut, i difticcico digli altri D^t-
ti, {iiuaio verfo il Nord nell' «nremità di TraoGlratiu .
j) Rnin», borgo di miniere ben popolalo.
a) SmS Gtorg, Fanum S. Georgii , borgo ben pyjo-
lato.
3) RUm-Bifiritz, borgo grande, die conduce^agli an-
nulli palTa^ di Tarur, e Tirmeniiz.
4) NBfn-, Vngh. Btfftra, Bifirite , Bifttieium , ciltl
Reale libera, fondata in una valla pianura nel iio5. U
capitale del Dillretio , cinta di mura , torri , e foflb ,
ilove i Padri dello Scuole Pie, ed i Calviniftì hanno un
Ginnafio: è ficuaca Ali fiunicello Biftritz in tu» ralle af-
fai vada e piana; ma è priva d'aria fakibte, e d'acqnt
tuona. Le colline che cii^om b valle, Ibn^iiuaWtff
vili. Nel ióoi la citti fu pidà dagl'Lnpcdali.
5) Roina, villaggio piccolo ira'ioQDti poeaiUftuitedaf
confini della Moldavia, fit un tuogo ben popolato.
g) MMttufdnff e DÌaiaci, Tr^fin, e LàcbmHt , &•
1. WfiWiwif,' comprende
1) Seidiliirg, Sigt'h'Wdr, città Reale libera , fituu
fui fiume Kel^, in una Oretta «alk, ci a f iè d'uneat-
le, Ibp» il quafe v'i m eaftdio. E' tòndata neliJsS.
^ è U capitale di tpt&a ENIIreito . .
x) Btretkàm , o Biriitlmt bcasj> nAo -, dove tffieda
U Soprintendente Lnterao». La Cb'eìà è iìtuta in un
«Ito dirupo. (iMi rontrada produce buon vino.
3ÌM.
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iSx LA TRANSILVANIA ■
j) JUtd^i , Midg}tjh , Media , Megyeùaam , citià
RÓile libera, Ctuata iiil fiume Ksktl grande, inmiabii-
£i valle. Nel 114^ ootninciuoao
Vi ■pputengonO due Tribunali .
3. Jl Paefe di ^uà dalia fe Iva ,
Dm iand wr dm Valdi, Anie-Silvanus Diftriaus, do-
v'è
1) Rcifmark , Siftiahelj , lat. Mercurium , un boi^o
fendatq nel. izoo. è la Sede d'un Tribunale.
1) HamUib , Ungh- . OmUsb , luogo riguardevole fra
> Reifmark, c Hemianftadt.
3) MUhlbach, Sajf-Schtbisb, lat. Sabefos, ciltà Reale
libera fui fiume Miihlbacho , la Sede d' un Tribunale .
tbndata in una pianura nel 1150. circa un ta:tia mi-
glio diilance dal fiume Mdrish . Vi mari il Re Giovan-
ni nel 1540.
3,) Bros, Stlf-Wdrosk t Saxopoiis, borgo aperto, vicino
al fiume Marosh, in una pianura, che di il nome a un
Tribunale, fondata nel 1200.
4) SMtfftr-itm, BrodftU, Praia Campus , piinura »
dove i TranGlTiDÌ ripomnmo una vlKofi« importante
fopra i Tnrehi.
4. Alfland, comprende
i) Rtpf, Kìibalom, borgo alTai vallo, eoa un'ca&eU<s
v' è un Tribunale che ne deriva il nome .
3) DraaSf Uogh. DaroK, 1». Daroeinun , villag^bea
topolaio de' Sadoul , 1' ultimo luogo vcrlb il paeTe de'
Siculi, i quali tra quello villaggb, e tra Smt-Pid fuiroa
disfarli nel ijiS. quando s'eran rivoltati contro ilWot-
wodo Giovanni di Zapolja.
3) Laikirckca, VyEgylìHs , borgo.
4) Hcrmanftadt , Scbctj, Cibinium, cittì Reale lìbera,
grande, ben fabbricata ìa una vafta piumn fili fiume
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Zibin, cinta di doppie mura, e d'un folTo profondo. E'
alTai tbrtjficau, ed è la capitale del Dillreiio della na-
zion SafTune, e di iu:io il piefe. Vi fon il Governo cosi
delio, la {Camera R.cale, il Tribunale d'Appello, i Co-
miti, il Gcaeral Comandante, ed il Come tUgio delU
nazlon SafTone. II nome di Hermannftadc deriva dal Fon-
datore Hercnaun, ed il nome Ungherefe , e Latino dal
fiume Zilrin , fopra di cui è fituaca , e che s' unifce in
quella cottirada all'Aiuta . V'è un Ginnafto de'I^tera-
n't , ed un Collegio de' fu Gefuiti .
5) Talmati, borgo che dà il nome t& un Diflretto.
6) Siliji , borgo onde un Dillreito unito t qneO» (B
Talmau derivi il fuo home .
S, Bi*r:(el<aii t .
(Jn^. Barceufsdg, lat. Burcia, e Barcia, h l'eAremit
parte di Tranfilvania dalla parte di l.evante , ove per
mezzo di aire montagne refta divifa dalla Walaciiia ,-
dalla parte df Mezzodì , e Ponente h feparalo dal rima-
nente della Traxilìlvania per mezzo di monti boli;hÌTÌ,e
verfo il Nord dal paefe de' Siculi per mezzo dell' Aluta
C Aliflufs . )
j) Mcrernhnrg, Mariieburgiim , Ungh, Folimdr , borgo
Regio con un caftello . In quelle vicinanze nel 1519. ■
Tranfilvani furono battuti da' Moldavi .
2) Kronfiait , Ungh. BmfsS , Corona, Braflbvia, c do-
po Hermanftadt la feconda fra le città Reali libere de' '
Stfloni , a cagione del gran numera d' abitanti , e ià
fuo afpetto, la capitale di quello DiAretto, c luc^ f»<
mofo à\ traffico . E' cinta di mura torri, e fwi, ia
mezzo ad amene montagne. Avvi un Collegio de'fiiGe-
fuiti, eà un Ginnalio Luterana . La città pFooriamenie
è abitata da foli Tedelchi, ma iic'3. valli fobM»^ ^
notano Bulgari, Ungbai] Siflonij eSioili. Si dicefali-
data, nel iloj. '
3) ZaiiMt bòt^ dotato di gun pisr^uive.
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S84 LA TRANSILVANIA .
4) Rgfauai, Resbnyo; borgo ne' privilegi eguale il pF&-
cedente ; conduce a' paraggi flretii dì Thtms, c 7>rn»
itirgi che trovonfi le maniiigrie delU VaUchìa.
5) Tiirebwg, Ungh. Ttrczfwdra, foriezia pocodiftmn-
te da KtodlUdt, circondau di monti, che tonnatumio
filetto pafltb per enrrara odia. Walachia .
e) Tmle» t Vogt. Prditmir , Pnfisarnni , botgo
>(HB DSL HOMIKO XmU
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ILLIRIA UNGHERESE,
OSI!
LA SCHIAVONIA,
CROAZIA,
E DALMAZIA,
COLLA RXrabBLICA DI &AGI1SA.
mia. XLviiL
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ILLIRIA UNGHERESE ,
O SIA I REGNI
DI SCIilAVONIA,
CROAZIA,
EDA L'M AZI A^
Paragrafo I.
V L nome IlUrìit nel fuo piir tiretto fignìficato com-
g prefe anticamente quel tratto di paefe , che ften*
JR- itefi lungo il Mar Adriatico ; e nel (eaia più anv
pio, tutto il paefe, eli' è fra l'Adriatico , ed il Danu-
bio , ed anco fino al Mar Nero. Nel primo fenfo le par-
ti componenti n'erano la Dalmazia, Llbiirnia, e la pic-
cola provincia di Japidia. Il fi^nitìcato più ampio non è
fìalo in ufo prima del fecolo IV. e tutto il paefe com-
prcfovi , fiz chiamato Miria Grande . Vi appartennero
<\mCi tutte le Provincie Romane della parte Orientale d'
Europa ; e relativamente alla maniera di Governo fu di-
vifa in lUirU Occidentale , e Oriintale . L' Occidentale
rinchiitdeva la Dalmazia , le Pannanie , inliemc coti
Salvia, e Norìcum Midsttrriauum , e Riptnfe . L'Oriea-
tale comprendeva la Macedonia , Achaja, Tenaglia, E-
pìro, Creta, Dacia RJpenfis , e Mediterranea , Moefia
prima, Dardania, e Pr^vatitaai > Ne'tcmpi fiifleguenti ,
quando le Provincie Romane Airono inondate da diterli
popoli Slavi , r lUiria Grande comprefe quel tratto di
paefe, che giace fra l'Adriatico , ed il Danubio, inco-
minciando dal fiume Savo a'iìumi Scodro, e Hemo
in Tracia, e di là fin al Pomo Euxino, le cui Provin-
cie erano la Pannonia, Savia > Dalmazia] con l'una, e
l'altra Moefia^
5. 3.
I Google
l88 ILLIRIA UNGHBRESE-
5. 1. Inoggi rllHria ci>m;irciide i medefimi paefi, che
vi appanennero re' tempi di mezzo , e riguardo a' fuoi
Principi, che la. polTicdono dividcfi in UKgh/rife, e Tur-
ca. Ddl'itliima fi darà la defctizione nella Turchia. L'
Un^licrele flendefi d^l Danubio fia al Mar Adriatico ,
ed è tinchiufa fra i fiumi Dravo , Savo , e Hunna , e
comprende i ^. Regni di Sciiationia, Croazia, e Dahm-
5. 3. Il pae& fra il fiume DraTo , e l'Adriatico, at-
lefa la natura del clima, c del terreno è per tutto fer-
tile, ma poco fano nella contrada matiiiijna . li terre-
no produce in abbondanza biade, vino , ojio, ed altri
generi necclTarj al vnio, a ai vellilo. I tiumi principali
dell' liliria Unjilierefe iòno:
j) CI Dravo, Dran, lat. DroBHi, cbc lulce ttd Tiro-
lo , ed in diiìanza di miglia mcim dì Jà da Eflék
sbocca nel Danubio.
i) 11 Savo, Sau, vicn dalla Oraria , e prelTo Belgra-
do 5' unifcc aJ Danubio . PrclTo SifTek riceve il fiume
Kiilpa , Colafii . ,
3) linK3, fepara la Croazia dalla Bofnia, e s'unilcc
4) Krria , Naranna, Maracca, ed t confluenti dì Dal-
mazia gettane nel Mar Adriatico.
(. 4. Gli abitanti fono d'origine Slava , e fecondo la
diverfiti de'paefi dividoolì in varie nazioni, ira le quali
noranfi anche Ungherefi, Tcdefchi, Veneziani', e Tur-
Le nazioni principali fono; J) C^ìSMavimi , i qua-
li uniti in un jiopolo con i Servi, o fia Raitzi, e mef-
Golati con potbi Unghereli , e Tedefchi abitano la Sla~
vooia. l) I Creali, che abitano la Croazia, e Slavonia,
«crefciuti di Colonie Tedefche, e V^alache. 3) 1 Dal-
tnttim, ài cui fono una pare gli Vfi<KÌi (cioidifeiiori),
che el&nda CriAiani dalla Bulgaria , Servia, e Trada
fon venuti in qoefia parte , «d ì Mitlachi ( propriamente
Mauro Vaiagli ) fon meTcolaii con Colonie Venete ,
. Xuidie, e jUbanc . Le nationi Illirìcite parlano la Un-
ffl» StUmm», divi£ìi «'Dialetti di Dalmazia, di Cnw-
Digitizsd Coogle
ILURIA UNGHERESE. iSp
tia , eà iti quello àt' Raitù . Inoggi però i O-oati , e
Raiui parlano Unghcrefe, e Teieko , i D.Umar'n hj-
]iano, e Turco: ed i Wakehi , clic ncJl' Iliirb f. i.ii
domiciliali, parlano N linguaggio Wakcj . 1 Croaci , e
EUiizi vdlono aU'Uc^ereie , i Dalmaiini alla maniera'
de' Veneziani , e de' Turchi, ed alcuni uiano ancora l'ali-
ticii abito della lor Dazione. Tutti gl'IUir) eferdtana V
agricoliura, il trallìco, c la gaena, eà i Dalmaii'ni U
5. 5. La Re'.igime Romina Callolkt è la fola, che ivi
fiafi confermala iruiiulicanieiire . Di quella vi fono 3.
Arcivefcijvi ; e 14. Vdcuvi , de' quali la niii^gior pane
fra ((li Un-iiuTL-h h,i il folo Titolo fenza Renaiic . La
Ci/t/i Crec OiitnUk ha neU'llliria, ed in alcune paiti
dell' U:ii;:ieria un Ariivckovo con lo Vefcovi Qiitlio
è un Giiinalio Accademico. A Sagrab , e ti'a'Croati, e
Raitii irovanii de'r.ilcn:i fvegli.'.ii, che aiiianci ddla Let-
teratura , cercano di promuoverla ne' loro pacfi .
5. 6. il Governo di Scìavonìa , e Croazia è unito a
quello li' Uiiglicria , e Sijria , ed è ereditario nella Cafa
degli Arcidudii d'Auftiia . 11 Govana dtlU Croazia Vn-
fhirifi , è amminillrato da un yicRi , o fin Ban di
Croazia, Sda-vfnia, c Dalmazia, a .nome del Re d'Un-
gheria, a tenore delle Leggi d'Ungheria , e delle eoili-
tuzioni proprie delle provincie lUiridte. Il Governa dell*
Croazia Slirimft, nella Siiria , nel Generalato dì Croa-
zia , c fui lido Adriatico s' anuninlltra da un Governa-
tore del Re d'Ungheria.
5. 7. I Prelati, Magnati , Nobili, e Cittadini Reali
liberi godono degl' illeOi privilegi cogli Unglierefi . Ne"
Cornai Provijiciali , che tengonfi da' quattro Ordini del
Regno , trattatili a nome del Re gli affari , particolari
dello Stato, e ne' Comizi del Regno d'Ungheria compa-
rifcono gli Stati dell' Illiria per raef.o dr'lojo Deputati.
5. 8. La GÌH/liàa in Selavonia, e xiel B-inato diCroa-
aa i amminillraia nell'iftelfo modo che in Ungheria; Coi
V' i mi Triiiauh Sahariinato nelle città lìbere , da cui
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393 ILLIRIA O-iGHERESE.
pafliino 1« Ciufe al Teforieie Rfgio, e nelle ciità fem-
plifi , d» cui le caufe paflino alla Tavola del Banato .
11 Ti-iimaJe del Bimait, dove il Ban ( Vice-Re) prefiedf,
cfaraÌDa in un tempo fìfla le caufe poruievi dalle Con-
ice, ed akri affaci d'importanza, e le di ras^-giot rtzmt
aUiifognano , le manda lalfolta alla Tavola Kegla dì
Peflh, e di là alia tavola de'Scite uomini.
g. Le Riniiti <Ul pacfe ricavanfi da'Daij, dalle ga-
belle, dal traffico, dell'Agricoltura,- e da'beftiami. L«
forza militare dell' illiria Ungiiercle fi è conofciuta o[-
timamoiic tieir ultime guerre. Nella fola Croazia fi mec<
lono in piede joooo, e nella Sclavonia loooo uomini.
PafTo.a lattare di ciafchcdun Kegno in particolare.
A. IL REGNO DI SCHIA.VONIA.
Sciiavenia, Tot Offag, Sianruàa Sem, Lat. SUvanu,
i comprerà fra' fiumi Dravo, e Savo: da Levarne confi-
na col Danubio , da Ponente colla Cranra . Ha incirca
40. miglia in lunghezza, e tra 6., e i; miglia in lar-
glieiza. Fu anticamente una porzione della PmnmU in-
temmat , e Savia. Ne' tempi medj da' vicini Slavini, o
Slavi prefe il nome di Slavmia, e (ul principio fu divi-
fa nell'alta, e bafla Slavonia , poi l'una, e l'alira fu
comprefa nel Sanata , e Gmiralala di Schiavonia . La
Schiavania alta è una porzione della Ooazia . La Scbia-
Vania biffa dal Danubio Aendefi fino 'alla Croazia dalU
pane Orientale del paefe, e nel 1745 dalla Regina Ata-
»4a Tirtfa Sa di nuovo unita al Regno d'Ungberiji. E'
abitata da' Servi, o Raiizi, Croaci, Walacbi, c da^al-
cune Colonie Tedefche , e Ungherefi .
1. // Sanato di Scbìavonìat
BmaKi Slavimia, nel 174^ fb divifa in $ Contee; •
la Contea di Walpo, o fu Vafto fit ùmabrm^ e n-
nira^tUe altre Contee.
j) La OMeM ^ Wtnrifig , VoSttei XTanaeghye «
■ fi.
Digitized t..
REGNO DI SCHIAVONIA, 2f)l
WerotxrBjts , Vtrolvilzcr^ii CùmiUtus , 4 cui fu unirà la
maggior parre della Conica di Walpo. Comfttnie:
(1) Virósht, IPiroinsÈa , WeroVitiiha , lat. VirucU, fu
tempo fa un luogo forrificato, e riguirdevo-e ; perciò dà
il nome alla Contea, ed era il foggiorno delta C^fade'
BanlB. Ora è un borgo «perio poco lonrano dal Dravo.
(1) Wukin, WHlfm, luogo capiraje d'una Signoria deli'
ifleflb nome .
(j) Ofowìzi, OraiiwiiKi , luogo parimente capitale A'
C4) mpo , borgo vicino al Oravo , chs dà il nome »
una Contea. Nel IJ47 fu difcfa contro l' aifahode'Tur-
chi per il valore delia Conforie di Petro Perinio.
(5) Naffiiz, Signoria della Cafa di Piaifcewidi .
(0) Eg'ik , luogo capitale di quelU Contea fui Dravo,
i di grandezza liil^ciente, e ben foriifìcato. La colà in
elfo più norabile fi è il gran Ponte di legno , clic con-
duce di là dal fiume Dravo, e da' marazìi di miei con-
torno, della lunghezza d' un ciiglìo . Querto Ponte fu
fabbricalo nel 1^66 dall' Impera tor S»IÌmano, che rife-
ce lavorare loaoo. uomini. Nel ijig. \% città fu prefa
da'Turchi, affediata invano dagl'Imperiali nel 1537, c
prefa nel i6oa. Il Ponte fu intieramente brucialo nel
1554. dal Conte Scrini, ma i Turchi lo rifecero predo.
Nel 1685 i l'urchi ne abbruciarono una parte, e nell'
anno fef.uenie lo diltntflèfo iatierameote cot fitoco. Nel
16S7. cercarono i Turchi iodanio A' impadcoiurfi della
città j c dopo la banali* di Mohatz l' alibandoiuraiio
fpon tanche nte .
(7) Erdàd, caftdio, che inlieaw colle SigDarie dì Sor-
v4ih , e Kolówtr , i finiaco fai Danobio , ed 2 notabile .
per clTcre inferita ne* titoli, ed anm gentiltiie de'Conti
di Palfy.
(g) Dalja, Dati, luogo cantale d'una Signorie «ppiN
tenente all' Arci veffioro di Carlovitz.'
(9) Nit/ìdr, Nj^r, kogo pccolo,' che di H wmtiA
una Signorìa.
3) U Caai* ili SUrmU, $thirm* JT^rm^, Ut.^
, Coogle
%^t. ILLIRfA UN-C1!ER£SE.
ptUnfii CmtUtus, che aniicaniciuc l"u un Ducalo. Com-
(4) WayiÓ-wdr., o BKko-w.ìr , fu tempo fa una fonezia
importarne; ma inoji^i un \:"^'?P inunielUio fui Da-
nubio nel terriiotiu lic'Curui (i'Els.
■ (1) ZfrtsnigrM , 0 T.:'U-w.,,:, , do,..- v.^JolII ancora
de'momiinenti d'un «tìcilo muuiso lui D.i.uoio .
<3) ffioi, t7j7a*, bjr,i;o capilak di v^iicWs. Coiiie.i.con
nn eaftdlo in un alto culle, eek-brc p;r la icpolrura di
S. Giovanni Capiilraiio, zekncc imir.uore di S. Francc-
fco . Tempo fa appartenne a' Duchi dell' iilelTb nome ;
ma ora è dv' Principi O-Jtlcsldii , Nel 1494. fu prefa
dal Pvo L'IjdMao, e nel ;5i5. da Saiira.ino Imperatore
de'Tiirdi:.
(4) B-K^ìKofir.! , Bamfr.-^ fu anticartìfntc ia Refidenia
famofa del Veicovo Siimienfc ; ma ora fi vedono appe-
na le tracce del primiero fplendore ■
j) Kaminitz, Karnaniiz, Kamaisich , borgo che era una
volta più riguardevole .
(fi) Irik., borjjo difcoHo alquanto dal Danubio.
(7) Schaiani.tinn , borgo fui Danubio con un cafidio,.
in faccia a cui il Tibilco sbocca nel Danubio .Nel 1691
ì Criftiani riportarono fopra i Turchi una importarne
vìiioria, ed aliretianio fanguinofj. Nel 1716. in quefta
contrada accadde un altro combattimento fra'medcfinii .
(5) SettiUn , borgo alquanto fortificato ; giace dove il
fiume S.1V0 s'unifce al Danubio, ed è poco dìllanie da
Belgrado. Fu tempo fa un luogo di poca con fideraz ione.
tXjpochè però la menioifaia città è nelle mani del Tur-
co, la maggior pane delle famiglie Criilianc, abbando.
nata la medefima vi fi fono ftabilite . In tal modo il
borgo a poco a poco s'è accrefcinto di joo fatnjglie in-
circa, e s'è un poco fortificato. Dovendo paffare diquì
tutte le cofe, e peifone, che fui Danubio, o yec tori
vengono dalla Tarchia , e dai Levante , e pigtiatido Ja
ibrada di Belgrado vanno a Vienna , vi s'i flabilito on
Magiftrato di Saniti , per impedire , che la Pelle da Le-
vante non pafli ir Ungheria, c in Auftria. Quello Ma-
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REGNO or SCHIAVONIA. Ijl]
gillraio invigila die £ ibiìiiaa tuite le iperc^nzìe Tur*
che, c LcvaDiine , e h fino aprir le lettere^ per profu-
mtrle, ed <^rle all'aria fcoperca pei alcuni giorni; n-
£tt« quelle cautele , ed iinproDtatovi il Sibila del Magi-
Arato , k cofe mentovate lì mandano al loro deitiao,
ùmilmente t pal&ggeri deroa farvi la ^narantma .
(9) La città di Sirmium celebre negli antichi tempi ,
era Ùtaata fui fiume Savo, poco diftante da Mìtroifitz.
Fn la capitale di tutta l' Illirìa , la Sede del Romana
Prefètto del Pretorio, e del primo ArciVeTcovo d'IUirìa.
J) La Cantt» JÌ Ptitig, Poibigai B^armigbH, Pofléga-
niis.five Poflègienlù Comiiatus,' comprende
<i) DiiAtì-Wir, borgo, caflello, e Signoria delVefcovo
di Bolhia, il quale vi riCede.
(t) Kitiiiifa, Badia ricca de'fii Gefuiti.
(jj PlattfnUz, luogo principale d' una Signorìa.
(4) Feiitg, borgo pen popolato in una contrada tetti'
]e ; è il luogo capitale di quella Contea , e £ tutta In
Schiavonia . Qiiefta contrada produce del boon tabacco
in gran quantità. (5.5.7. S. 9. 10. 1 1.) Tfcimiek., Prtib-
tvntx (Pntkonk) Vilik», PakratA , Sirmiby PeJtarJi,
e KhUìm, fimo luo^i capitali d'altrettante Signorie^
portano gl' illefi) nomi , fra le quali la feconda, terza,
e quarta appartengono alla Gala di Tetnek,. la (punta ,
e Teda atla Camera Reale , e la lèttima a' Conti à'
EsiU.
1. U Generalato di Schìavonia.
Slatmii thìUìarh, è governato dai Genet^ delle Tni^
pe Illiriclie.
I) La faftt iHpmm- M Ctntnlnt» , fitma» ni'etmfiii
fui DanHhit, e Sava (lat. PraftSitr» ceifimnm DmAH^t
Savi fi^eriar. ) Comptende
(1) Ejjik , fintem buona , clu attela la fiu gttaiiii>
gìone , e per eflèr in qóeQt contrada aniuaiticraKiil
gimento Schiavone di Cavalleria « contau tsiìaofjà ni*
litarl.
T 3 ■ (»>
Google
ILLIRIÀ ^;^CHERES^.
(i) PttirVaritìn , Pitirwàra , forctzza hca munita lui
Djnubio , prefi da' Turchi nel isitì- abbandonala da'
jUL'dedmi, e occiipan dagli Ungherefi nel 1687. L' annt-
poi 1716. la refe ancor più celebre , quando i Criftian
ir quella contrada folto il Gjinando del Principe Euge
nio riportarono una Vittoria importante fopra 1 Turchi
In quello Diftrctto è acquartierato 1! Reggimento di Fan-
teria di Peterwardein .
(?) KurlùvitK, borgn dove rifiede i I Metropolitano Pa-
triarca Greco di Schiavonia . E' celebre per la pace fai-
\ col Turco nel i6gg, e per i! fuo vino rofficcio. _
(4) Miirotriiz., Dimitniriiz , borgo fui Savo.neHasiu
contrada dimora il Reggimento Sirmiefe di Cavalleria in
difcfa de' confini. . , ,
O La Pfrtt mftrìwt iti Gmr^U , M»»** w «(iffai
fiil Saw, lai. Ff^elhr» ra^imnim SkA h^trìw, com-
^'f^Ratfcb*, Rattka, forteaa lìtuata , iove il Savo,
ed il fiume Orina s'unifcono , prefa dagl' Imperiali nel
Eroi, borgo piccolo abbaftania fortificato, con un
Comandante, ed una Guarnigione; difènde la navigalo,
ne fui fiume Sa»o. 11 Reggimento d'Infanteria di Ero*
è parte in quefto borgo, e parte neTuoi contortu. _ ^
ti> Gradisi , boifft fortificato , di molti abitanti fiil
fintne Saro , divifo nelU parte SchiavoM, ed in <pelk
de* Grò»;!. V'è il R^pmenio d'Infirateru ài Cradulc
pet difendòre i confini .
S. IL REGNO DI CROAZIA.
CrMua, in Ungherefe HorVatbOrfig ; dal fiume Dra-
'Vo (\endcfi ■fino al Mar Adriatico , confina da Lwante
colla Scliiavonia, Bofnia, da PonenlecollaStiria, eCra-
nia ed È una parte dell'amica liliria. I Croati deriva-
no dagli Slavi , e irei 640 a tempo dell' Imperator Era-
clio vennero in «jiieft* contrada , CcacciandoDe -gli Avari .
Prìout ebbero u nome di Hrnti, 9 Hrfftti da'Grsd
DigilizBd óy GoOglc
REGNO DI CROAZIA .
calcialo ki quello di CMati . Nc'iempi mcdj er. n gi>-
vemaii da'Iuro propri > P^' qualche terapa vaOalli
degl'Imperatori Greci, che chiani«ronlì Re di Croazia, e
Dilmaiia . Nel fecolo XI. la .Croazia con la Dalmazia
calde Iorio il Dominio di Ladislao Rje d'Ungheria, do-
po il qual lempo i Croati fon Tempre rjmafti fotto il Do-
minio dell'Ungheria , benché più volte abbiano tentato
di 'ottrarfeae. 1 Croati di luiti gli altri popoli Illirj to-
no i più conformi a'Polacclu nel linguaggio. Ogni Croa-
to lilce foldaio, e dopo l'infanzia fempie s'elèrcItaneU*
arm,. Va con piacere alla guerra , e rimane tnalvolen-
- tieii in cafa. In tempo di gtierra fon provtredmi d'ar-
me, e ricevono il Tolda ordinario. Il pacfe produce buon
viso . ElTi però noti ne coltivano più di quel ch'ènecef*
fan'o per loro fuHifleiizi . Nel paefcloro,'e fuon dflme-
defimo in tempo di guerra , convivono come fratelli , e
tutti ariilchierebbero la vita, per falvare uno. Talvolta
fi rivoltano , non volendo pagare Dazi de' loro campi ,
perchè credono di non effervi obbligati, elTendo eScoQ-
fideraii come foldaii, non cojne agricoltori . Sona Cat-
■tolici, R-omani, eccettuatine gli ScHmatici, che chiamai]-
fi d'Antica Credeau. La Croaiia attefa la Tua fituuio-
tione dhriddJ nella partt Ji fià, ed in quella ii li iél
fimu Silva, e retattTanente al Gorcnio ^ dirifa nel Sa-
nat» > e nel GnurtUio.
I. La Croazia dì qitk dal Savo.
Gratta Cifaxma, che vien anche nomìntt» Sàmmàs
«ftA, i abiu» i» Ckpad, pochi Kaiizi, QkkA , t Wt-"
lachi. Commende
]> L» Caglta di WiwaiJày Vèr»iUÌM .Wam^h» ' Lat.
Varaìiintn/ìs Caaitattts, dì coi, il CMte Supnaia è fcn^
pre uno de' Conti &dSdr H Monforofcerck. Vi fono
(i) ymitna, Lat. ^OM , eaAello antico con un Un-
go dentro il quale v'i aa 'caltelletto della Cafa di Ke-
gle-wìrch , ppco dinante dai Dra*o , fu' confini jlcUa
T'4
(»)»■«-
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(1) Varasàin, o Klcn-Warasiin , cftlà Reale libera fui
fiuuio Oravo, ibrtificara con ^JD cafldJo, e b.^flioni. Av-
vi un Collegio ile' fu Gefuiri , c due monafterj. Vi riie-
de ordinariamente il Ban di Croazia. Fu fondata iouia
vaffa pianura , e privilegiata dal Re Andrea U, e cai
fua figlio Bela IV. Fra quella citii , ed una gran ra«n-
(agna foiiovi de' bagni caldi , che prima ebbero' il to-
me di Aqi^ac Jafa* , e poi qnella di Tkmae Cmfitnti-
<j) La'diariTig, Lahrìg, borgo in un colle, doveprtfea-
dono di confervarc del fangue di Ciiilo ■'
(4) KUntlz, caftello di monte con nn borgo , date i
Comi d'Erdod hanno la loro fepoliura.
(5) Koprankz , Kaprtailea , borgo cioto di vallo , e
folTo.
3) La Contea dì Kriulz , Kriliai Warmcghye , Latin.
Crifie^j CamitatHs; h unita alla Contea legueate', ed è
governala da un ìftdib Conte .
(1) KnutK, KmibVafàartilj ,tA't-Crifim , cittìRxa-
le libera, fortificata, e adorna di molti privilegi , divUii
per la liui fituazione sella cìnà alta, e baflà .
(2) Wào^m, dove vedooG ancora le veftigia d'tm ca-
flello.
{gì niikdt o Krabw4 ViSk$ , Lat. Bigia tMgn»; bor<
K&' confini di'Sdtiavonia , cht fii città Xinidà iitlU
nnoaia Savja in tempo del governo di Maurilio , <chia-
mata Chra, e It^tuna.
3) La CÓ^ea Ji Sa^at, Sagrai Varmtgijt , Lax. Za-
graUtif/is CmtiatHif cooiprendc
(1) IwmitK, Pulite , Ertezza fui fiume Kiiiosh , fa
anticiunenie la Sede del Vice-Ri di Schiavoaia>
(2} IMeWttK, Birhmz, o Gerìtea , borgo cbe
il tao nome da' monti.
(3) Tfiìafma, Tfafma, boi£o , dov'è la lèpoltnra del
EU Cclbinanno.
(4) Jlmim, citti Reale libera fui Savo , con
un Velcovo , e Cipitiilo Cattedrale . E la ca^'tale del
Regno Ai Croazia, Eibbrìcata, di molli abitanti . B
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REGNO DJ CROAZIA- 197
compofta <IaIU città alta , e bzSt , di cui l'ima è Re-
gia, e l'altra Vefcovile. Il Vefcovo ha zoom fiorini di
rfiidita annua-, ( che fono a undiprefTo 4500 Zecchini
di Vi-nezia ] deve però mantenere un Battaglione di fol-
dati, il Cutonnello è iémpre un Canonfco , eh' anco Co-
mandante di Dubìizszka .
(5) A'flgr, Khh Thalror , e Harvutika., foncaftelli del-
la Cafa di Ratka.
4) La Conila di Sagvria , S»gf>riai , Wdrtntghjc , Llt.
ZagorieJÌ! Camilalus , llendelì fino al Mare Adriatico.
(I) Krapina , calldio, e boi^o fn' confini delU Stiri»
fb|>[a un humicello del medeGmo nome. V'h l' Afddrìo
della Cafa di Keglevich . ' ' .
(1) LupogUiFa, o Lifoglawi , borgo con un monoltero
di S. Paolo Eremita , dov' è la fepohura de' ReggAiti
( Procerf! ) di Schiavonia , e C^^oaiia .
{;) Sagaria, contrada cinta di montagne.
(4) Turopale, campagna aperta, che llendeC d«l fitune
Stivo fn diir Adriatico , abiiats da Nobili , dìé godono
dc'prijìlegj panicolari.
(j) /fila Gìmi^am M Gmtrdan H Vtratli» , Lu.
( PrafeSna mìitarh Vitrtiiiaifii t appartengoDO ' -
(1) La {ortCBa, e caltelfo dì fin-wdm, It»^ capta-
le del GcAeniIato. .
(3) La fbrteixa' della ctità di XraOt.
(}) Ia-an!iz, fwtezu della Contea di Sagrab.
(4) S. Gnrg Lat. FiBum S. Gmffi , liwgp fortificato
fotto il fiume Saro.
(;) Pttrina, (brtma del Sanato di Croada, di cui li
parìerà in appreflb.
t. La Croazia iS Ih dai Savo,
Croaila Tranfilvana , oppure la Croazia pnfrlatmaii
tbtu, dìvidelì nella Croazia Ungberefe, e Turca.
La Cnaòs Vi^btrtft di quà dal lìiune Unna , com-
ptCDde
OH
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■ ) U Gei*r^l9 di Croati», Lai, nùlitÉm CnÉtid^éo-
rt lÓBO '
i;^ T»rljì»dt , Schiiv. Eartoviiz , forretu coofUer*-
IhIc fra i fiumi Kulpa, e Gironsi è il loogo capinle di
(a) KrìfoHÌtz, o rana, borgo fortificato,
(3) Barilo^itt , borgo con guarnigione.
(4) Skbtliurg , calvello ìn un alio colle ne'confinidel-
U Oaniai i il lun^o capiiak d'una Signoria.
M.Sb^n, Simi , borgo forilgcato , c l'ultimo biag»
vario b DalamU , oade i Coati Sltiiii «krivam il lor
duom. -
(O Pe<(0 > luc^ capitale d' un Dittrtlto vaDo »
a) BtmU» di Creatia, Lat. Banaìh Croatia coalicne
(i).nrmM, etici fonilìcat.i fra i fiumi Culp^ o CoU-
pì, e Peirina , die appartiene al Geoeralaro di Vanf'
aio.- (a piantau nel 1591 da'Turchi , afièdiata iiivsno
nel 159} degli Ungheri, e Dell'anno fegiKnce prefa , a
disfatta da' mededmi ; ì Turclii però\la rifecero , e nel
1595 la riprefero gli Ui^heteG, e la preGJìarono ,- nell'
anno fullcgucute per due fotte fìi affediata indarno de'
Turchi .
(i) Sijfik , borgo qinto di »allo , e fófiò , flltiato ov»
jl lìume Ciilp sbocca ne! 5avo. Nel i^gx , 91^ e 9J fu
aflèdiato iiuiiilmenie da'TnrcIii, ma nel mentovalo ulti-
mo anno per la feconda volta ritorniti ad affediarla , fé
n'impadronirono, ed incenerita che fa nell'anno feguen-
te da'medefimi, gl'Ui^her) la rifabbricarono , e vi mi-
fero guarnigione. Dicono eilère litnaCo flborgo ncll'ifìef'
fo luogo, dove amicamente fu la ciiiii di Silcia.
(3) Cmjiairilis , Hraflowitsu, feriezza poco lontana dal
Savo , nel territorio del Vcfcovo di Sagrab ,
(4) DhBìIx, fortezza in difefa de' confini fut fiume Un>
na , pieliadian da'Ooati.
(j) BhSb, cafldlo un miglio diftantc dal fiume Unna ,
che i Conti di KeglcWich portano ne'loro liioli.
(ti) St/ÌMiitK , e CafintfWiis , cafteUo &riificaio, e
«0»
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XHìNO SI CHOAZU . ipf
ciato «lai fiume Unni . Nel 1517 cadè in potere dcTur-
chi. Nel i;94 & preTo dxgli Un^ieielì, a'qwli pciòlo
tolfero prefto i Turchi.
(7) Srm , fortezza fu'confìni, e fui fiume Unna , che
ilcriva il Aio nome da' Conti Srini , oppure , come ahri
cre<lono, queAi da quelk> lo hanno avuto. Nel i;4o fu
alTcdiaia inutilmente da' Turchi, e prcf^ da' inctldinii nel
1J76. Ricadde nel IJ79 fono il Dominio degli Unghe-
refi, ma in breve la iìprc&n> i Turchi,
(8) KUdefa Grand*, # PùaU, £ofi àùt bo^i.di cui
il primo è in un luogo idto, t l'altro &a'^fn-aizi.
(9} GmdMih, cmàìo ùA finnK Vua, che prima fij
bello e per ^aldie tempo la Refideou ie'Conii SrEni 1
tu aìàxce per k &c miniere d'jrgcnto-
iioytiawi, hotefl cinto d'un terrapieno fuIfiumeUn-
na, e dìvìb in &e'pani, ciot in Ct^l Hawi, t T'hìst
mn.. '
■ 0>) ^f^i Xn^i'Caflello ^ lì dal 6uitie Uivut ,
aOediato da"rutchi nel 1^05, e prefa dopo tma v«lon-
- b leCOeimi .
C. D A L M A Z I A
Unib. Da/maiiai Orffàg-
Daitulù, opiwe come fi trova dritto nelle nuuiete >
ed I&tiaioni antiebe , Dibmtia deriva la fua denomina-
done dalla fii capitale Dtlmwn e £t*lminium, prefa , «
dìlbutta da' Romani nel dc^ la fondazione di Rjor
■ ma. Benchì U Dalmazia 'iia Aaia £^imata da'SiBou-
ni , eflà pure cinque volte ne faa icouo ifgitsa , e kc
lo-ìpazio di izo anni, £iiq a' tempi di AuguAa, ha àt-
to molto ila fare a' Romani. Divìdendo Au^iSo colSe>
nato le Provincie , la Dalmazia ira le 11 pro?incie Pro-
confulari toccò al Senato, il quale perù fpontaneamente
la rinunziò all'Imperatore che la governò) mediante ita
Prefetto • Dopo la morte di Conluntino Magno quefia
ptovinòt fit miiia all' Illin'a Occideatile . Fu fletta a
mol-
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gufa, fteodea dal fiume Ario, Ano ai fiume Drin. Una
parte della meddìnia comorenaeii neii mina . ed un: al-
tra nell Albania . ii Uagua^io , «d i coAami di Pai-
mazia lon Schiavoai , e u Kengione b Cattolica Ro-
nuna.
I, numi ai Diumazia per io pm ton a un oreve cario;
fi» 'però per la maggior parte uavjgabilì . Il.'paelé dal-
la parte del Nord i rnnnmofo , freddo , e rigido, e
comodo folamente per il belluine ; quelle contrade però
che tòno piane , o coperte di colline , fbn fertilifiìme .
Generalmente parlando v'è abbondanza dì legname e da
bruciare, e da fabbrica, d'olio d'ulivo, vino, miele, ce-
ra, befl:tarae,'fpecifllmenre di capre e pecore , e pefci .
Mónda 'gran' quantità di Una in Italia. L'aria v'i teca-
perara e pat»,- ■
La Viàrnoà» Vngbmf- è lìtuata nella contrada fupei
wian del Mare Adriatico, e comprende una ponione d<^'
$iukt liinm» . Prima di dame la ddctÙone , coi^
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vien far menzione degli Vjcmni , e della MarUchia . Gli
VfciKhi a' tempi più remoti abujnJoiiaroiio la Dalmazia
.per foilrarli al glofp de' Turchi . oiiile dal nome Scoco
che fignihca un iiipgniuo, ebbero fa lor denominazione
e chiamanli anche i.tluton, a caula della leggietcua
colla quali: iraverlani) jl lor paele monmofo e dilema
le. La lor Sede principale la Cliiic ; ma quando ne
1537 i Turchi impadruniruiiu di quelìo luoi;o , e(ii ri
fuggironfi a Zenj^h , duve dall' Imi^erator Ferdinando fi
loro concefl-j li logfjiornu . Ma perche troppo fi dieaeri
a'ladron.^cc-i , e ca^iDnarono de' ni lordi 111 , nel i6i6 fi
dato loro .id abiiare uno Ipaiio montuoiu nella Crania
lungo 4 miglia buone di Grimaniij. 1- miao une. iiiuji
10 fra due fiumi Kuip, e Brigana. Nel centro di que
lio territorio degli Ofcochi giace il cartello 1:1 Sichelberg
al di cui Capitanato lutu* gh Uicochi ion loitoiiolli.
quali abitano pane in cafe dilperfc . e pane nella vici
nania di Freyen Thurn, Weniiz, in villaggi grandi
Quelli fono un popolo rozzo , e fiero , di buona Ibiura
guerriero, propenfo al ladrocinio, e maniienii per Io pii
col beftiame. Il linguaggio loro è Walaco . Nella Re
ligione fon affai conlormi alla Oird.i Greca, eccciluali
ne alcuni, che fon Cal:ol:ci iv.om.,m . Hanno un Arci
vefcovo, Vefcovi, Popi, u lia Sacerdoti, e Coln^hi. 1
fia monaci. Non baiie^zanc
grandetti, e non li confellanu uiihia tli :o .-Mini. 1^.
MorUchi» è quel iralto di Liburria. che dai terriinrii
di Zengh prelfo S. Giorgio, flcndefi im alla Conr.'a d
Sara , oppure come vogliono alrri . da Binodok iin a No
\i'igrad per lo fpazlo di circa 15 miglia gcogiahche d
lunghezza , e di 5 a 6 di largliezia . Tutto il paelc 1
coperto d'aite montagne. Il home di Morlacin deriva da
Veneziani, onde k andato in ulo prcQb tutti gl liaha
ni. Edi l'hanno compollo da Mauro Uiaèi, nome mez
zoGreco, cmczzoSchiavone . efitnitìca Lamthiri. olì
WaUcki. Con quefto nome ii fon poi chiamati que' eh
abiiano nelle montagne, c the iiam il pallore fecos
io il coftume de' Walactii i bcachc propnunnie no
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30» ILUKIA -UNOHBRKSB.
.fiaDo Vtitshì t mentre i luiii gli abitanti deUc taon-
tigne dell» Setvìa , Bo&ia , e Croana dagl' IcaUani vieil
iùo il nome di MorUchi , qatawmfie il lor Ub-
gna^io non abbia venina limidianza colla Ui^na Ro-
mana . Efli fon grandi, e hibuAi, induriti alla fatica ,
nece&àila'fii quelle afpre montagne, s'applicano iIUcol-
nira del beliiame , e per lo più fon addetti alla lUlìd?-
ne Greca . Parte di eliì è foggetta alia protezione d*Dn>
gheria, e parte a quella di Venezia, e non v't ^uali
tUfTuQa piazza munita in Dalmazia,' U cui guarnigione
|ion fia campoIU di Marlachi . Nella Morlachia i due
chflellì di Stlifa, a Cu ùipur, che gli antichi ciiiama-
rano Lop/Sca, e di OrtapoU (Ortpla. Orcopula ) chiama-
to anche Siarigard, fon notabili per la loro antichità .
Oiroazio , hiogo fui £ume Zermagna ha accanto di sh
un callello ben muniio, e forte in un monte, che da
dalla pace di Carlovitz appartiene alla Cafa d' Aulirla .
La Dalotazia Ungherefe coniiltc in « Diflreiii, che
per lo più fon fottopofti al Generalato «.Carlftadt.
I. If Diftretro di Sengb ,
E* &" confini dell' Iftria, e comprende
' (i) Bukari , Beiari , citlit piccola fui Golfo di Cartie-
ro con uo porto , per it--Ai cui miglioranii^to , e delja
Ibada maeltra ch« ad effo conduce , 6ma latte mol-
n fpef» da Culo ' VI. Imperatole . Qyi ^ ipibiaFeano
gra» numero di bdlie per tra^oitaHe in ItalU. Twpo
U wparteime , ìnfieme con alcuni altri tixxlii «]l« Cafa
de'Contt $rinì. Ma dopo che anem> $ritii, per~lac9iv>
giva da lui fatta, nel 1671 & trónca» la tmUi hd^
li iofieme co^i altri luogU fii confidata.
_ .Jmùiaijsmi .Di là ii ^'"^^ ^ ' m pic^ • ^ ■»« Bt^
z) Porte-Ri, lat. Partm Ref^ius, Porto fui di
Carnerfii miglioralo, c rcfo forte da Carlo VI, Impe-
ratore.
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LA DALMAZIA. JO}
3) PrUndtì, a Briayc , fonezza ìd difefa de' confuti, in
un celle hCfaCo in mezzo alla campagna. Apparteane
tempo fa al Conte di Frangepanì.
4) icHgh, lat. Seni4, ciitàR.eale libera, fortificata dal-
la natura, e dall'arte, iituata lui mare in ut» contra-
da moniuofa, afpra, e Aerile. Il Vefcovo che vi liGe-
de, è fuborilinato all' Arcivclcovo di Spalairì. Sonovi 12
Chiefe, con due monaflerj. Il Capitano, oppure il fuo
Luogotenente rifiede nel camello antichilUtno, chiamato
caftcllo R.e^ioi ed il Burgravio abita nel caflello fiip«-
riore, delio Fortaaut Neiai, fituaio fuori di città in ita
colle. Tempo fa la citià era dc'Conii Frangepant. GH
Utcochi dimorano in vìciaaiui ili quella città.
4. j/ Dijìretio di Otiofcbat^,
C Oitofciai) comprende
l) MoirHsb, lat. Mnirufsa, e fecondo l'opinume (f al-
cuni, l'aulica TtiiaRuaii cìtti e Sede d'un Vefcorado 1'
al quale il fu Vcfcovada Corbanefe è unito.
1) OttofcbaiK (Ottofciatz) fortezza fu' confini, pianta-
la nell'acque, dette Gaiika, ricche di pefce. Quella par-
te del luogo in cui trovafi ilCapiiano colla maggiorpar-
ic della guarnigione , è cinta d'un muto, e d'alcune
torri, e l'alire piccole cafe fon piantate nell'acqua fu*
pali-, onde , un vicino non può accollarli all'altro, fenoli
pe? mezza di bifcheiia ,
3) I borghi San Cktgia (Sanéi Georg) Statigari , Ji^
ilmitz, Scrifj, Città nxvan ^ Ci altri.
4) Pozza, villaggio, prcITo a cui è una voragine for-
mata dal mare, che s'innolira nel paefc, e fi llendedal
Nord verfo il Sud quafi 9000 paiS in lunghezza, e d«
foneue verb Levaste cii» 7000 palli in ttigfmi».
3, La Conua H Ly^^
^ ùuaa U GwttA Coifcn. c U Modachia ,
« per
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304 ILLIRIA UNCHERESB.
e per U fua maggior pane è in mano de'Turdif. Gli
abitami chramanfi Ijkaii. Il calldlo di Olìromiza è il
luogo fra gli altri il più notabile , benché aiibia niolru
foiTerio nella guerra co' Turchi. In vicioauza del oicde-
liino v'è un targo. >
4. La Contea di Carhau,
Cerbavìc^ffi Cemilatvt, lui fiume Unna, fu prima ijet-
la Caf:i di GiilVit, che s'è ^abilita inCrania. Compren-
de molte terre [e villaggi, e varj cartelli fenia veruna
cinà. La città di Ckitbau, che più non eUrte, e di cui
non fi fa l' aulica iìtuaztoae , fu U Sede d' un Vd£»
vado.
$. li Dijìretto di Zvuonìgrod , o Strman,
Di cui il fango capiate t il bwgo di Zniàgfti^
LA
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. , 3«)
lA REPUBBLICA
DI '
RAGUSA.
LA [Repubblica Uberi Axiilocratica di RAgufa è una
porzione della Dalmazia. E' regolata léiondo la
ibrma del Governo di Veneiia. Il Governo c in mano
dtlla Nobiltà, che però molto è fceraata. Il Capo della
Repubblica ha il nome di Rctioit, e vien mutalo ogni
mele. L'Elezione de! medefimo fi fa o per lo Iciutlnio,
o in due maniere per mezzo della Ione. Durante il
Ilio Governo rifìede nel palazzo, porta un abito Ducale,
cioè nna vefte lunga di Jeia cori maniche larglie . La
fua penfione per ^uel mefe è di cinque Ducati; fe però
fbfle uno de Pregadi, che interviene alle cauie d'appel-
lo, allora gli viene giornalmente un Dncaro. E>9pa dì
lui fiegoe il Ciafiglio de' Ditti. Al CmJigUo grande tiw
terrengono tntiì i Nobili, che hanno panato zo anni,
e fcelgono quelle perfoDc, delle quali deve eQér com-
pollo il ConjGglìo de'0o Pregadì. Qiiefti Pregadi foprin-
tendono a lucii gli affari di guerra, e di pace, danno
le cariche, ricevono, e fpedifcono gli Ambaiciadori . La
carica de'medefimi non dura più d'un anno. H Coiffigliit-
ro, eh' è codipofto di 30 Nobili , foprintende alla polizia,
ed al irafRco, ed alle bendile pubbliche, e dà fentenxa
in affari d' appello di minor impottania . j Provìfori a
pluralità di voti confermano ciò, che fi è farro da colo-
ro, che fono del Governo. In caule civili, e fpecialmen-
tc in aifaridi debiti, la prima inftanza fi fa preffo 6
Senatori, o fia Conblì, da' quali appellai] al Collegio
de'30, e di lì in certi cafi al Configlio. In canfe Oi-
minali v'c un Ban, o fia Giudice Criminale , 3 Perfone
fon deflioate- a foprintendere al traffico della lana. 5
Configlierì di faoità hanno cura , che. la città non s'
infetti di malattie epidemiche . Alle gallile, dazj, c
Ntm. XiyiII. V tao-
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iÒfi ILLIRIA UNGHERSSE.
tnoncM invigilano 4 Peribnc ec. ec. Dicono, che h Re-
pubblica- tempo: f», abbia- avuto circa una tonndlati d'
oro d'entrala (che corrifponde incirca a Marcile JJp
pefo di Venezia , che ragguagliano ìn circa 12750 Zec-
chini ) . Non eITcndo abbaftanza potente per difesder fé
BXckùmt.; s'è Ibttemefli a più protettori, de' quali il
maggiore è l'Iinperator Turco. II Tributi che gli dan-
I», comprefe U fye(e dell'i amba fciata annua , monta a
2001:10 2kccbini. I Tiirclii hanno iutcrelTc della con->
Nervazione di qucAa Repubblica, prendendo dalla me-
defima diverfc mercanzie ad elfi oecefrarie, fpecialmente
l'armi, e le muniiionl da. perra-. E'gelofitììma di llia
iibcn^, tino a non lafciare aperie le porte dì città fe
non poche ore del giorno . ProfcOk' uotcamente la Bit-
ligione Cattolica. Romana Collera ' perb. ref«TcÌEÌo della
Religione. Armena, e MacHnettana. La: li^ija Vcdgaie
di'Ragufa è la Schiavona; parlano però <juaà tutti
the l'Ilahaoo. 1 cittadini qoafi turii efcrcitano il trrf-
fico, e le loto raanifaiiure Iòn belle. Gli abiti di &ta
fono foUmente permeiTi al Rettore, a' Nobili, e Dot-
tori, li territorio è piccolo, e comprende.
1. Ruga/a, U Capitale. L'amica città di Ragufa fu
fondata gran tempo avami la Nafcita del Signore, £11
dipoi una Colònia Romana, e nel Secolo Ili. fu diflrut.^
ta dagli Sciti; onde in c^i i un liiogo piccolo. AntU
camente ebbe il nome. di Rnnfii, o RsKfit; ed ora vien.
chiamata da' Turchi PaiiT/vita, e dagli Schiavoni Do-
irmici. E' d'un piccol recinto; è però ben fabbricata .
E' la Sede della Repubblica, e d'un Arcivefcovo, a cui
fon fottopofti i Velcovi di Slagno, Trcbigue, Narenta,
Bragia , Rhiiana , e Curzola , e fa iJ.ran itaJfico . Le
fabbriche fui Porto formano un mezzo circolo. La città
inficmc col Porto c difefa dal Forte S. Lorenzo. Se lo
ftoKlio di Gliiroma , fmmo nel mare, ed appartenente
a'Vcneziani , folfe cangiato in foriezzi, RsK"'a fareUw
inrincibilei. Kau'a è fana, ma il tetreno c lleiile; (^lin-
di è-, che^gli • abitanti tirano dalle Provincie con£iiaiiu
Tutdw- tuttOf ii 1 Im bi&^iicv^ . Tutte l'iole vìobo
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LA IlEPUBB-ICA DI RAGUSA. JO?
fon fertili, amene, popolale, adorne di beile città, pa.
Uiù magnitici , e giardiiil iignorili . La città è mollo
foggetia a' terremoti , onde ipefli: voice ha foifcrto dan-
ni indicibili, in fpecie.ocl 1634, e 1667, per il quale
perirono 6000 uomini, ed aggiun"eiidofi ancora nell"
ifleflb tempo un incendio, il luogo fu lalmcnierovinato,
che appena bailaroriO 10 an;ii per riftabilirfi mediocre-
i. Iìagitf» jmtica, aniicamcDie Efidauriis , borgo pie-
1. Grmmfii, 0 S. ChoÌk, aa Porto eccellente, ClI il
niìgliore di uine<)uelle code. L'itigrefib è moUo como-
do, ed jQài vaAo, profondo, ben guardino, c cimo
per ogni dove di montagne fenili , e adorne di bilie
vigne , di giardini , e ville deliziofe , ilovc i Ragufèi taó-
BO » dirertirfi.
^ ■SMpio, lu. Titlmtnm , cittì > piccola, ma aliret» .
ianto']K^ata, e>forti£cau ncUa J*niìlala ài SaiimeetU
J», CM'On'Parto coàiodo. un VdcoTO. E^lìttuts
pane -Meridtoiule' della Peiiifbla., fulU,^ta 0fi-
«nuk della medcfinu. Ncll'illefla contrada trovanfi an-
cwa 5,i»^!lui. I« parte jettcnmonale è c^td difabi-
5. BfSit, -Mlit, mltaliano JI£Iiidi),Xac. MeUu, Ito-
la molto «mena, abbondante di limoni , arancj , e di
■'huoa vino; non pnodnce però laato^grano gentile , quan-
to ricIiMde il l)if<^ degli abitanti. ..Dalla parte dd
N«nl'V''iiim'buoa Fono. Ci una -citti liei aome'àd''
J'Ifola, «d un famofo 'incmaflrK) di !Bencdettim, eh'h
il ddU £ongregaztMK 'UélitenA . £''opinióne i'
alcuni Letterati, che S. Paolo .dopo il -bùtto nau-
-fragio iìti iftato gettato iii ^auta'lllòk , Io .die però noR
-A verifiniile. . '
tf. .Ek^Htt-y chiamanfi Si .tre I&ie 4' ^Calamota,*
ili Meno,, e Guipana, fitnate £aiMd*lU, e k .cit^
ài Kagitfii.iS. '.Jindrea, èain Uaitaà'-ìm «opoliua eoa
«miut(à^■U^iltd&.nDme. ■
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3q8
SERIE CRONOLOGICA
DE' RE D'UHGHERU,
rii giiinfero
Atrila i dichiai^o
Re (iegli Unni .
Ghab* figliuolo d'
Attila è Re degli
Unni in Alia,
t Edo.
Gli aliri Re fono
incogniir, 'oppu-
Zulflano.
I Tofli, o(C» Toflb-
ne padre di Gei-
3eiza primo Re
Criftiano.
' S. Stefano figliuolo
dell' anreccdeme.
Da qucflo co-
minciafi da^li
Scrittori la Sio-
ria d- Ungheria. ■
Pietro , ch'era fi- '
gliuolo d' una fi>-
tella di Stefano, '
fu delronìzzato ^
tre anni dopo da' ,
Sadditi. ' {
1041
)044
Ottone durò fili iro-
no tre anni.
Pietro fi) di nuovo
afTuHto, e regnò
Andrea , il quale
qtiantunqiie svtC-
fe procurato ave-
re per fucceflbie
fuo {figlio Saio-
Salomone figliuolo
A' Andrea dopo
la morte del z
Bela, ereditò la
Corona , re dan-
do non olì ante
accordalo , die
GeiM , e Ladis-
lao , figliuoli di
Bela regnadèro
indipendenti nel-
le Provincie lo-
ro . Quelli ^FÒ
non GOiUenti ìa-
[HnvoiKil&gneT<
n
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Dt' Rt d' Ungberì.
n a 5alomoiie ,
il quale vi reflb
fiiccombente con
^) in im Con-
Belalì. àeìioitcif
Bela , i^nò tre
i S. Ladislao , fraicl-
10 iel prteeden-
te ] ^ fnoi
, riti m favor del-
la Cucia alcrìr-
- to alonmero de*
Sanii.AMndodne
nipoti figlinoli di
Geita, di uo&ie
Bela, eCobma-
B9 , volle ch'il
primo arcHè la
Corona , perchè
11 lècondo poco
favoriva il Cri-
ftiaiie£iiio . Bela
.nonzìò lolcettro i
a filo fratello ,
eh' era maggio- '
Colomano, il qua-
le per aflicurarfi
U Corona fece .
levar gli occhj al
Fia[ello,e locliiu-
fe in prigione.
i Stefano II. figliuo-
lo di Colomano .
AuBQÌato quelli ,
i £te£iBOIII. chedu- ,
lò dodici anni.
BelaUL aenifuc-
ceilé dopo anni .
i8 .
Emerico di lui
gliucdo , e dopo
fi ami),
I LadislaoILunicodì '
lui figliuolo, il cui
regno durò un'
anno folo-
Andrea II. vide ne!
regno 34 anni.
Bela IV. fecondo-
genito del prece-
dente governò an-
Stefliif 'iV. di lui
Quartogenito du-
rò anni 3,
: Ladislao III. Fu
quelli affa lima-
Andrea ni, figliuo-
lo del Re Stefa-
no , regnò dieci
'A'enceslao. Era fi-
diti^ del Radi
Boemia dello lle&
fa
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le vedendo che
-gli U*>giieri tra-
no, rivoltoli chia-
4. Orione di B;
Strit Cromhg't.
fu
da
i delle faz._
ferfi mantenuto <
rulli
)nra«I-
ta difficoltà ,,fu ■'
Te accinta .
ì Carlo Roberto ,
Principe fortuna-
to ,.che afTogget-
lò la Bulgaria ,
la Scrvia, la Croa-
zia, -e laD»ljna-
lia condivetfe al-
tra Provinci
; Lodovico L fu egli
inficme aiicheRc
di Polonia . Du-
rò anni 40.
Maria di lui taglili,
la , che per effe-
re iroppo giova
ne dovette ftar
Uae rotto l'am
min ili razione del-
la madre, la cui
condona non pia-
cendo a' popoli ,
eleflèro eglino,
I Carlo Re di Napo-
, -ch'ita fra-
tello del Re de-
iunio. Lodovico ;
ma ■ tirendo ijiie-
fti ftaio aliaiTi-
nato, fuccefie dì
Man'a.^che diven-
ne Moglie dell'
Imper^ior Sigif-
mondo, a cuiri-
mafe 1' ammini-
MArauone, ed il
.Regno.
■ Alfaerio Arciduca d'
Auftiia. Avendo
elTo Ipofata l'uni-
ca figlia deirira-
pcratof Sigi fmo li-
do, gli fuccedet-
:[e il neir Impe-
ro, che 'ne' Re-
gni d' .Ungheria ,
c di Boemia.
. Ladislao IV ,era fra-
tello del Re di
Polonia . Ufiirpò
(quelli il Regno d"
Ungheria, e.vifi
maniejme per
quattro anni do-
po i quali mori .
. Giovanni Corvino
Unniade ebbe la
Reggenza vcl cór-
ro' d'anni lètte.
<, Ladislao V. imi>a-
&imo «ìell'Impe-
raler SisiliuQi)-
4o',A avpvachfl
idSk
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. 3"'
foli cinqu" inni. ■
Giovanni di Zepo,
Riim^fe perciò 1* '
1 Jdtuilf amai Uo-
al predetto- Un- '
cupò quefto Tro-
< nrad«, it quale lì '
no- per lo fpazio
■ òMinftcon telile |
di foli ire mefi ;
' satani Enirtbili ,
' meoire fu Ica c-
contro i Turchi , ,
Mania Corvino fi- i
. oo-dAuiina fra-
gliirolo d'Onnia- i
te Ilo dell' Itnpera-
de . Fa cieco in '
dor Carlo V,
bejjemcrenza de' '
J516
Ferd^^ando L fra-
fcrvigipiellaiidal '
lello del predetto
(Lìlui'padrc.Eref- '
Imperatore fu co-
fe la {imoù Li- ^
ronato Re d'Un-
breria di Buda . ,
glicna ,e poi clet-
Ladislao VI. Hra Re <
' fo Imperador di
di Boemia . Du- <
Germania . Du-
IO lé' anni'. '
rò J5 anni.
Lodovico IL di lui '
MàtTimjljano , fi-
figlio ) e fUoceflò'
gliuolo primogei
re in anibidue i
nitodfl preceden-
Regni d' Unghe- ,
te. Fu egli pure
' ria^ edf Bdeinia^ t
' innalzato alTro%
fa UH bra»o a»- i
' no Imperiale .
migero . Morì in !
T^nne lo fcetiro
contro Solimano
IJ74
Rodolfo fucceflc al
Iraperador de'
Padre, e dopo 3;
' «Obi di Regno ef-
Turchi , difendo ^
caduco in una pa- >
fendo flato indot-
Jude col cavallo \
da carene, oda
fcììi» che 11 po- '
minacele l'occupò
itìog
Mania di lui fraid-
filo cadavere , '
lo . Si dimollrà
fenon alcune fet- \
feverilTimo con-
thmne' dopo la- |
' tw iPrmflimj;
* oaft'cbbe a ito-
tare
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Strie CrenelògKa Jc' Re d'
vaie va» grive S
vita di tuo Padre,
ebbe dagli Stali
r aflègnamcnio
,^ impera- ^
della Corona a'
Tuoi eredi .
1711
Carlo VI. Impera-
dore, di lui fra-
uoao d' Unehc-
tello, gli fuccet-
fe in queflo Re-
FenUnando IH ll-
fi gli Stm En-
, diiarj.
ptdre Red'Un-
J74i
Maria Tercfa fi-
gliuola di Cario
VI. Imperadrice
FcrdinaDiio IV. di
Vedova di Fran-
lui figliuolo.
t efco I. di Lore-
Leopoldo figliuolo
na , gloriojimcii^
del predctio . M
le regninie.
Giufeppe figliuolo di §
Jiil prtfiate Tomo li miglia , eie fi ritrovino rigìllrati ^
JAmm tagpiagliurfi in ragione dì cinque di' naliri tniglia
JttiÌMÌ/ftr àtfibidim ifUagbiri».
n. EINB on. NOMERÒ XtVUU
Li IvriotB Open fii torma dal Si{. Inona Oli) Conmoc Fub-
E linriRia dd kL R> Sf. D, Ciani» Tadai.
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