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Full text of "Bullettino del Laboratorio ed Orto botanico"

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Anno  VII. 


Fasc.  I-IV 


BULDETTINO 


DEL 


LABORATORIO  ED  ORTO  BOTANICO 

REDATTO 

°^^  i^ilV,-  YORK 

Cav.  Dott.  FL.  TASSI  ««tanical 

LIBERO     DOCENTE     IN     BOTANICA 


ANNO   SETTIMO 
Fase.  I-IV  (con  4  tavole) 


SIENA 

TIP.    E    LIT.    SORDOMUTI    DI    L.    LAZZERI 
1905 


KB 


ATTILIO    TASSI 


NEW  VORK 
MOT  A  NIC  AL 


XIX  MAGGIO  MCMV  akdes. 

Il  19  mag'g'io,  dopo  lunga  e  penosa  malattia,  con  forte 
animo  sostenuta,  spegnevasi  nell'  età  di  85  anni,  il  Com- 
mendatore Prof.  Attilio  Tassi,  Professore  ordinario  di  Bota- 
nica e  Direttore  della  Scuola  di  Farmacia  della  R.  Università 
di    Siena. 

Oriundo  da  modesta  e  laboriosa  famiglia,  il  Prof.  Tassi 
ebbe  i  natali  in  Pisa  il  25  dicembre  1820.  Compiè  i  suoi 
studi  nell'ateneo  di  quella  città  ove  si  laureò  in  scienze 
naturali  nel  1842,  dopo  di  che  pel  suo  ingegno,  accoppiato 
ad  una  ferma  volontà  e  all'  innata  passione  manifestata  da 
Lui  per  le  naturali  discipline,  fu,  ancor  giovanissimo,  chia- 
mato dai  Proff.  Gaetano  e  Pietro  Savi  a  coprire  il  posto  di 
assistente  alla  cattedra  di  Storia  Naturale  a  Pisa.  Ivi  rimase 
fino  al  1850,  anno  in  cui  fu  preposto  a  succedere  a  Benedetto 
Puccinelli  nella  direzione  dell'Orto  botanico  di  Lucca:  dipoi, 
il  3  Novembre  1860,  passò  nell'ateneo  senese  ove  rimase 
fino  al  giorno  della  sua  morte  dirigendo  l'Orto  botanico, 
il  quale  per  merito  Suo  ebbe  notevolissimo  incremento. 

Col  Prof.  Tassi,  di  cui  oggi  piangiamo  la  perdita,  non 
si  chiude  soltanto  una  vita  tutta  consacrata  alla  scienza, 
ma  quella  altresì  di  un  sincero  patriotta,  di  un  soldato 
devoto  al  dovere  e  all'  onore  delle  armi  italiane,  poiché 
Egli  era  un  superstite  valoroso  dell'  eroico  battaglione  uni- 
versitario toscano  che  combattè  nel  1848  a  Curtatone  e 
Montanara. 

Ed  oggi  noi,  col  cuore  angosciato,  mentre  porgiamo  vi- 
vissime sincere  condoglianze  alla  famiglia  desolata  man- 
diamo un  mesto  pensiero  di  profondo  omaggio  alla  Sua 
venerata   memoria. 

A.    N. 


Nella  luttuosa  circostanza  inviarono  telegrammi  il  Ministro 
della  P.  r.  T>ianclii,  il  Cav,  Sommier,  Presidente  della  Società 
Botanica  Italiana,  il  Prof,  duroni,  Eettore  della  E.  Università 
di  Torino,  il  Conuu.  Prof.  Lasinio  della  E.  Accademia  della 
Crusca,  il  Generale  Comm.  Stanislao  Mocenui,  etc. 

Tra  le  numerose  condoglianze  pervenute  alla  tàmiglia,  molte 
delle  quali  improntate  della  più  alta  benevolenza  per  il  figlio. 
Prof.  Flaminio,  ricordiamo  quelle  dei  Ministri  della  Guerra, 
on.  Pedotti,  e  di  Agricoltura  on.  Eava,  del  Eettore,  del  Con- 
siglio Accademico  dalla  Facoltà  Medico-chirurgica  e  Scuola  di 
Farmacia  della  nostra  Università,  del  Prefetto  Comm.  Gandin, 
del  Sindaco  Cav.  Ponticelli,  dei  senatori  Capellini,  Dini,  Cer- 
ruti,  Scialoja,  Luciani,  Eidolfi,  Bianchi,  Ponsiglioni,  dei  depu- 
tati Sanarelli,  Merci,  Callaini,  Pilacci,  Lauducci,  Battelli,  di 
tutti  i  botanici  italiani  e  dei  Proff.  Ticci,  Chiarugi,  Pollacci, 
Graziani,  Zanichelli,  Guaita,  Bufalini,  Eovighi,  Ottolenghi,  Fe- 
deli, Valvassori,  Vicentini,  e  di  tanti  altri  ai  quali  tutti  la 
famiglia  è  riconoscentissima. 

Notevoli  infine  le  lettere  pervenute  dalla  Società  di  Scienze 
Naturali  di  Cherbourg,  e  dalla  Eegia  Accademia  lucchese  di 
Scienze,  Lettere  ed  Arti,  la  quale  ultima  annunzia  di  fare 
quanto  prima  speciale  counnemorazione  dell'  Estinto. 


Titoli   e   onorificenze 

Aiuto  fiduciario  del  Prof.  Gaetano  Savi  nell'Orto  botanico  di  Pisa, 
nell'anno  1839-40. 

Laureato  in  Scienze  naturali  nell'  Università  di  Pisa,  nel  1842. 
Premiato  nel  concorso  fra  i  laureati  in  Scienze  naturali  nel  1842  in 
Pisa. 

Professore  ordinario  di  Botanica  nella  E..  Università  di  Siena,  dal 
3  Novembre   1860. 

Incaricato  di  un  corso  speciale  di  Mineralogia  per  gli  studenti  di 
Farmacia. 

Rettore  dell'  Ateneo  senese  dal  Novembre  1890  all'  ottobre   1892. 
Preside  più  volte  della  Facoltà  Medico-chirurgica. 
Direttore  della   Scuola  di  Farmacia. 
Direttore  del  Laboratorio  ed  Orto  botanico. 
Idem  del  Gabinetto  di  Mineralogia. 

Già  Direttore  generale  dei  Musei  della  E.  Accademia  dei  Fisiocritici. 
Delegato  antitìllosserico  e  membro  della  Commissione  di  Viticoltura 
ed  Enologia  per  la  Provincia  di  Siena. 

Più  volte  membro  di  commissioni  giudicatrici  di  Esposizioni  nazio- 
nali di  Orticoltura,   Floricoltura    etc. 

Commendatore  della  Corona  d'  Italia  e  dei  SS.  Maurizio  e  Lazzaro. 
Insignito  della  grande  medaglia  d'argento  ai  benemeriti  dell'Erbario 
Centi-ale  italiano. 

Idem  della  medaglia  d'  argento  della  campagna  1848. 
Idem  dell'  unità  d' Italia. 

Idem  della  guardia  d'  onore  di  S.  M.  il  lie  Vittorio  Emanuele  li  al 
Pantheon. 

Idem  del  Municipio  di  Siena  pel  50."  anniversario  della  battaglia 
di  Curtatone   e  Montanara. 

Società  e  Accademie  scientifiche 

Membro  della  Società  botanica  di  Francia. 

Idem  della  Società  botanica  italiana. 

Idem  della  R.  Accademia  delle  Scienze,  Lettere  ed  Arti   di  Lucca. 

Idem  delia  R.  Accademia  dei  Fisiocritici  di  Siena. 

Socio  corrispondente  della  R.  Accademia  dei  Georgofili. 

Idem  dell'  Accademia  delle  Scienze  di  Acireale. 

Idem  dell'  Accademia  Valdarnese  del  Poggio. 


VI 

—  Idem  della  Società  Agraria  di  Bologna. 

—  Idem  della  Società  Economica  di  Chiavari. 

—  Idem  dell'Ateneo  di  Scienze,  Lettere  ed  Arti  di   Bassano. 

—  Idem  dell'  Accademia  Agraria  di  Pesaro. 

—  Idem  della  Società  Crittogamologica  italiana. 

—  Idem  della  Società  di  Scienze  Naturali  di  Cherbourg. 

Pubblicazioni 

1.  Sulla  irritabilità  degli  stami  di  alcune  piante  (in  Misceli,  di  Storia 
Naturale,  p.  177)  Pisa  1843. 

2.  Sidla  carta  di  Riso  del  commercio  fc.  s.  p.  125)  Pisa  1843. 

8.  Sui  movimenti  revolutivi  spontanei  delle  piante  (e.  s.  p.  254)  Pisa  1843. 

4.  Sull'eliotropismo  dell' Helianthus  annuiis  L.  (in  Cimento,  p.  318)  Pisa 
1844. 

5.  Sulla  natura  morfologica  dei  cirri  delle  Cucurhitacee  {\n  Giorn.  Bot. 
ital.  p.  382). 

6.  Discorso  botanico  letto  nella  sala  del  Museo  dell'  Università  di  Pisa. 
Ivi  1848. 

7.  Sìdi'uso  del  collodio  nelle  moUÌ2)licazioni  per  talea  in  Eendic.  Accad. 
Georgofili,  II,  p.  172)  Firenze  1852. 

8.  Sidla  malattia  delle   Viti  (in  Atti  Accad.  Georgofili)  Firenze  1852. 

9.  '^uW  allevamento  del  filugello    del  Ricino.  (Bendic.  Acc.  Georgofili, 
1854  p.  166  ;  1855  p.  252,  272,  274)  Firenze  1854-56. 

10.  Sui  danni  prodotti  ad  alcune  piante  dell'  Orto  botanico  di  Lucca  dai 
geli  del  1853-54  (In  periodico   «  I  Giardini  »  )  Milano  1855. 

11 .  Relazione  della  1.^  Esposizione  d'Orticultura  e  Floricultura  di  Firenze. 
Ivi  1855. 

12.  Del  modo  di   compilare  i   cataloghi  dei  semi  nei  giardini  botanici. 
Lucca  1856. 

13.  Della    fruttificazione   dell'  Hoya  carnosa   R.  Br.    (In    periodico    «    I 
Giardini  »   p.  540,  con  una  tav.  color. j.  Milano  1856. 

14.  Irdorno   ad    una  particolarità  di  struttura    dell'  Allium  sativum  L. 
(e.  s.  p.  28;  Milano  1856. 

15.  Una  visita  all'  Esposizione  dei  fiori  in  Firenze  (e.  s.)  Milano  1856. 

16.  Su  di  lina  mostruosità  del  Papaver  somniferum  L.  (e.  s.  p.  327,  con 
1  tav.)  Milano  1859. 

17.  Sidla  flora  della  provincia  .senese  e  maremma  toscana,  (con  1  tav.) 
Siena  1862. 

18.  SuU'indoppiamento  dei  fiori  della  Sixirmania  africana  L.  {  '  \  Giar- 
dini »   p.  5)  Milano  1863. 


VII 

19.  L'  Esposizione  itali'ina  del  1861  «Rapporto  della  classe  di  Agricol- 
tura e  Floricaltura  »   (Estr.  dal  Rapporto  ufficiale)  Firenze   186:}. 

20.  Relazione  sui  progressi  del  Museo  della  li.  Accademia  dei  Fisiocri- 
tici  negli  anni  1862-63.  (In  atti  R.  Accad.  Fisiocr.  N.  ser.  p.  37) 
Siena  1864. 

21.  Cenno  di  una  anamorfosi  dell'  Agaricus  lepideus  Fr.  (e.  s.  p.  156) 
Siena  1864. 

22.  Stdla  crittogama  dell'olivo.  (  *  I  Giardini  r>    p.  35)  Milano   1864. 

23.  Cenno  sulla  botanica  agraria,  medica,  economica  ed  industriale  della 
proinncia  di  Siena,  (in  Annuario  Corografico-Economico-Amministra- 
tivo  della  provincia  senese).  Con   L  tav.  Siena  1865. 

24.  Rapporto  della  classe  di  botanica  del  X  Cangi  esso  degli  scienziati 
italiani,  sullo  stato  dell'  Orto  botanico  della  R.  Università  di  Siena. 
(Diario,  n.  9,  p.  142). 

25.  Sulla  coltura  e  fruttificazione  dell'  Hedysarum  gyrans.  Siena  18r)6. 

26.  Sullo  svolgimento  di  calore  nei  fiori  della  Magnolia  grandifiora  L.  e 
di  altre  piante.  (    «  I  Giardini  »    p.  540)  Milano  1866. 

27.  Sullo  sviluppo  delle  radici  avventizie  dalle  lenticelle,  (in  Diario  del 
X  Congresso  degli  Scienziati  italiani,  n.  12,  p,  201). 

28.  La  vita  dei  fiori,  (in  Scienza  del  Popolo,  Ser.  Ili,  Voi.  XVIII,  p.  61) 
Firenze  1867. 

29.  L'Oscillaria  infectoria  dei  bagni  di  Rajìolano  (V.  Erb.  Critt.  ital. 
n.  48)  Milano  1867. 

30.  Rivista  botanica  dell'anno  1869  (in  Giorn.  Accad.  Fisiocr.  Fase.  2 
e  3,  1869  e  Fase.  1 ,  1870;  Siena  1869-70. 

31.  Relazione  sulV  incremento  che  hanno  subito  le  collezioni  del  Museo 
della  R.  Accademia  dei  Fisiocritici  nell'anno  1869.  (in  Atti  Accad. 
Fisiocr.)  Siena  1870. 

32.  Piante  naturalizzate  nel  R.  Orto  Botanico  di  Siena  (Rivista  scienti- 
fica) Siena  1870. 

33    Una  nuova  località  della  Plumbago  europaea  (e.  s.)  Siena  1870. 

34.  Il  luppolo  pj.anta  monoica,  (e.  s.)  Siena  1870. 

35.  Esame  di  una  singolarità  di  struttura  del  fiore  dell'  Aquilegia  vul- 
garis  I .  (in  Atti  Accad.  Se.  I.ett.  ed  Arti  di  Lucca). 

36.  Le  jìiante  dell'  Orto  Botanico  della  R.  Univer.ntà  di  Siena  alla  Esjoo- 
sizione  provinciale  senese  delV  Agosto  1810.  Siena  1871. 

37.  Le  Alghe  (Orazione  inaugurale  dei  corsi  accademici  nella  R.  Uni- 
versità di  Siena)  Ivi  1876. 

38.  Zinnia  elegans  Jacq.  variegata,  (in  Bull.  R.  Soc.  Tose.  Ortic.  Ser.  II, 
Voi.  II,  p.  224,  con  1  tav.  color.)  Firenze   1887. 

39.  Biologia  della  pianta  -(Orazione  inaugurale  e.  s.)  Siena  1889. 


vili 

40.  VOrto  e  il  Gabinetto  botanico  della  R.  Unii:ersità  di  Siena  dal  18S6 
al  1904.   (in  Bull    Lab.  Bot.  Siena,  Voi.  I-II)  Siena  1898-1904. 

41.  La  pianta  del  The  (e.  s.  Voi.  I,  p.  205)  Siena  1898. 

42.  Zea  Mays  L.  pluricolor.  (e.  s.  Voi.  I,  p.  205)  Siena  1898. 

43.  Nota  fiulV Araujia  sericiffea  Brot.  (in  Bull.  E,.  Soc.  Tose.  Ortic.  Ser.  Ili, 
voi.  V,  p.  139)  Firenze  1901 

44.  Ejmtiche  coltivate  nelV  Orto  botanico  di  Siena,  (in  Bull  Lab.  Bot. 
Siena,  Voi.  IV,  p.   17)  Siena  1901. 

45.  Piante  rare  viventi  nell'Orto  Botanico  di  Siena,  (e.  .s.  Voi.  V,  p.  51) 
Siena  1902. 

46.  Piante  grasse  che  hanno  resistito  in  pien'  a)-ia  durante  V  inverno 
1902-1903  nell'Orto  botanico  di  -^iena  (in  Bull.  R  Soc.  Tose.  Ortic. 
Ser.  Ili,   Voi.   VJII,  p.   161)  Firen^.e   1903. 

47.  Cataloghi  dei  semi  compilati  negli  Orti  Botanici  di  Lucca  e  di  Sie- 
na, dal  1850  al   1904. 


CONTRIBUTO  ALLA  STORIA  DELLA  BOTANICA  IN  ITALIA 

LA    BOTANICA    NEL    SENESE 

(Notizie  storiche) 


//T,t;\, 


«  All'  iiuiiieiiso  bisogno  tlel  vero,  del  bello,  del 
buono  che  1'  um.Tnità  più  sente  imperioso  quan- 
to più  si  avanza,  nessuna  scienza  soddisfa  pie- 
namente come  la  Storia.  » 

Cantù,  Introd.  alla  Storia  Universale 


Degne  certamente  della  più  alta  importanza  sono  le  ricer- 
che storiche  di  qnalsiasi  genere,  poiché  spesso  conducono  alla 
conoscenza  di  fatti  rari  o  poco  noti.  Alle  scienze  non  ap- 
partengono soltanto  le  più  rilevanti  cognizioni  positive,  o  le 
dottrine  che  le  regolano,  ma  eziandio  le  indagini  accurate  della 
loro  origine,  le  mutazioni  avvenute,  ed  il  progresso  a  mano  a 
mano  crescente  a  cui  sono  andate  incontro  e  che  ne  costitui- 
scono opera  pure  interessante  e  bella.  Ed  ecco  che  allora  da 
tutto  l' insieme  appare  il  grandioso  spettacolo  in  cui  ogni  ge- 
nerazione ha  portato  il  suo  contributo  ed  un  senso  di  gratitu- 
dine invade  1'  animo  e  ci  lega  agli  avi  ed  ai  nepoti  conside- 
rando, come  dice  Pascal  (*),  il  seguito  degli  uomini  come  una 
persona  sola  che  sempre  sussiste  e  di  continuo  impara. 

Così  in  botanica,  tutto  quello  clie  ad  essa  si  riferisce  come 
le  investigazioni  di  manoscritti,  le  bibliogratìe,  gli  erbari  ed 
altri  antichi   documenti,  possono  porgere  occasione  di  farci  co- 


(i)  Ca7itù  (C.)  1.  e. 


i  FL.    TASSI 

noscere  lavori  i)rezio.si  o  non  bene  avvertiti,  o  affatto  dimen- 
ticati, perciò  oggi  nella  nostra  .scienza  jj^^asm,  si  è  compreso  il 
valore  di  siffatte  ricerche  tanto  che  illnstri  botanici  le  hanno 
intraprese  e  condotte  a  fine  con  la  piìi  gran  cura,  quali  ad 
es.  i  Proff\  Saccardo  (^),  Pirotta  ed  E.  Chiovenda  C),  Matti- 
rolo  (^),  Celani  (*),  Mori  ('').   Arcangeli   ('*),    Baccarini   (';,   Bal- 


*)  Saccardo  (P.  A.)  -  Il  primato  degli  italiani  nella  Botanica.  Pa- 
dova 1893. 

—  Cenni  storici  e  bibliografici  degli  Orti  Botanici  pubblici  e  pri- 
vati d'  Italia.  (Contrib.  alla  storia   della  botanica  italiana).  Genova  18'J5. 

—  La  Botanica  in  Italia  «  Mater.  per  la  storia  di  questa  scienza  » 
Part.  I-II.  Venezia  1895-1901. 

—  La  Iconoteca  dei  botanici  nel  E,.  Istit.  Bot.  di  Padova.  Geno- 
va 1899. 

—  Sul  rinvenimento  di  un  antico  erbario  dell'  abate  conte  Giuseppe 
Agosti,  botanico  Bellunese.  Padova  1904. 

—  Le  reliquie  dell'erbario  micologico  di  P.  A.  Micheli.  Firenze  1901. 
(■'')  Pirotta  {R.)    e   Chiovenda  (E.)  -  Illustrazione    di    alcuni    erbari 

antichi  romani  (con  tav.).  Genova   1900. 

—  Pirotta  {R  )  «  Cesi  F.  Phylosophicarum  tabularum  ex  frontispi- 
ciis  naturalis  theatri  »  Pars  1.  Roma  1904.  (Ristampa  fatta  dalla -R. 
Accademia  dei  Lincei  in  occasione  del  3,"  centenario  della  sua  fon- 
dazione. Edizione  accurata  del  Prof.  Pii-otta  il  quale  vi  premette  alcuni 
cenni  illustrativi). 

(^)  Mattirolo  (0.)  -  Cenni  cronologici  sugli  Orti  Botanici  di  Firen- 
ze. Ivi  1899. 

—  Illustrazione  del  I  voi.  dell'erbario  di  Ulisse  Aldrovandi.  Ge- 
nova 1899. 

—  Scritti  botanici  pubblicati  nella  ricorrenza  centenaria  di  Carlo 
AUioni.  Genova  1901. 

(')  Celani  {E.)  -  Sopra  un  erbario  di  Gherardo  Cibo  conservato 
nella  R.  Biblioteca  Angelica  di  Roma.  Genova  1902. 

(■')  Mori  (A.)  -  Illustrazione  di  un  erbario  di  Gio.  Andrea  Volpari, 
dell'anno  MDCLIII.  Modena. 

(®)  Arcangeli  (G.)  -  Sopra  alcuni  manoscritti  del  Dott.  Vincenzo 
Carmignani.  Pisa  1904. 

(')  Baccarini  (P.)  -  Notizie  intorno  ad  alcuni  documenti  della  So- 
cietà Botanica  fiorentina  dal  1716  al  1783  ed  alle  sue  vicende.  Roma  1904. 


LA   BOTANICA   NEL    SENESE  5 

dacci  (1),  Belli  C),  Britten  ('),  De  Toni  ('),  Wittmack  ('),  Zod- 
da  '"),  la  Sig/'*  Chiapusso  Voli  ('),  ed  un  poco  anche  io 
stesso  (^)  che,  oltre  a  ciò,  mi  sono  occupato  di  tutto  quanto 
è  inerente  alla  lìora  senese,  pensando  come  tale  studio  non 
sia  da  disprezzarsi,  imperocché  la  conoscenza  botanica  di  una 
regione  non  solo  mette  in  rilievo  la  varietà  della  vegetazione 
in  rapporto  con  le  altre  località,  ma  indica  pure  la  determi- 
nata ubicazione  di  una  pianta  nelle  condizioni  biologiche  fa- 
vorevoli alla  sua  esistenza,  e  talora  può  i)ertìno  condurre  alla 
scoperta  di  nuove  forme,  o  palesarci  generi  monotipi  esclu- 
sivi locali,  e  così  con  questi  contributi  i)arziali  si  può  es- 
sere in  grado  di  compilare  un  lavoro  generale  che  interessi 
gran  parte  della  nostra  penisola.  D'altronde  uno  studio  siffatto 
non  è  alieno  da  sacrifizi  e  da  disagi,  dovendosi  impiegare  un 
tempo  non  breve  per  le  molteplici  escursioni,  per  le  raccolte, 
nonché  per  le  osservazioni  che  occorrono  per  divenire  alla  pre- 
cisa determinazione  di  ogni  singola  specie,  quindi  tutto  ciò  non 


(')  Baldacci  {A.)  -  Un  erbario  probabilmente  bolognese  del  seco- 
lo XVI.  Bologna  1904. 

(^)  Belli  {S.)  -  Il  genere  Hieracium  nelle  opere  e  nell'  erbario  di 
Anioni.  Genova  1904. 

(^)  Britten  (/.)  -  A  Herbariura  of  Liberato   Sabbati.  London  1904. 

(*)  De  Toni  (G.  B.)  -  Un  codice-erbario  anonimo.  Roma  1904. 

(')  Wittmack  (L.)  -  Die  in  Pompeis  gefundenen  pflanzlichen  Re- 
ste. Berlin  1904. 

(^)  Zodda  {G.)  -  Illustrazione  di  un  erbario  messinese  del  secolo 
XVI.  Palermo  1904. 

(")  Chiapusso  Voli  (/.)  -  Appunti  intorno  alla  «  Iconographia  Tau- 
rinensis  »    (1752-1868)  ».  Genova  1904. 

—  Chiapusso  Voli  (I.)  et  Mattirolo  (0.)  -  Les  Bochiardo,  botanistes 
piemontais,  d'  apròs  leurs  manuscrits  inedits.  Genève  1904. 

(^  Tassi  {FI.)  -  Illustrazione  dell'  Erbario  del  prof.  Biagio  Barta- 
lini  (1776).  Siena  1899-1902. 

Con  vivo  rincrescimento  si  apprende  dai  giornali  la  perdita  del 
prezioso  erbario  Vitelli,  già  esistente  nel  R.  Liceo  Telesio  di  Cosenza, 
che  comprendeva  una  numerosa  raccolta  di  piante  della  flora  Cala- 
brica. 


6  FL.    TASSI 

può,  ne  deve  cousiderarsi  come  semplice  rivista  o  come  un  ca- 
talogo qualunque  ! 


Dalle  prime  notizie  sulla  botanica  nel  senese  si  rileva 
come  V  arte  delle  J^rhe  o  dei  Semplici  vi  fosse  coltivata  e  te- 
nuta in  pregio  fino  dal  1547,  tantoché  Luca  Ghini,  medico  sa- 
nese  (')  fu  da  Cosimo  I  chiamato  a  Pisa  a  reggere  la  cattedra 
dei  Semplici,  cattedra  che  più  tardi,  nel  1588,  fu  instituita 
anco  nelP  ateneo  senese,  ed  affidata  ad  Adriano  Moreschini 
di  Montalcino. 

Frattanto,  nella  città  che  dette  i  natali  al  celebre  Pier 
Andrea  Mattioli,  lo  studio  dei  Semplici  fece  progressi  notevoli 
per  opera  so'/ratutto  dei  lettori  che  succedettero  al  More- 
schini,  cioè  Pirro  Bizzarrini,  Cipriano  Casolani,  Giovanni 
Sansedoni  e  Pirro  Maria  Gabbrielli,  e  quando,  nel  1707,  detto 
studio  fu  trasformato  in  cattedra  di  Storia  Xaturale  questa 
fu  concessa  da  prima  a  Francesco  Maria  Mazzuoli,  e  dipoi 
a  Giuseppe  Baldassarri,  a  Biagio  Bartalini,  a  Giusep])e  Giuli, 
e  a  Giovanni  Campani,  e  soltanto  nel  1860  fu  ridotta  all'  in- 
segnamento di  Botanica  pura  e  affidata  al  Prof.  Attilio  Tassi. 

Con  quanto  amore  poi  fin  dai  tempi  più  remoti,  si  atten- 
desse in  Siena,  allo  studio  di  tale  scienza  lo  attestano  il  nu- 
mero ed  il  valore  degli  insegnanti  che  ne  tennero  lettura  nel 
nostro  ateneo,  ai  quali  fa  seguito  la  numerosa  schiera  di  coloro 
che  italiani  e  stranieri  erborarono  nella  provincia  dimostrando 
così  quanto  importante  ne  sia  la  flora,  di  cui  non  sdegnarono 
di  occuparsene  Micheli,  Boccone,  Eaddi,  Bertoloni,  Barrelier, 
De  Eeboul,  Webb,  Santi,  Parlatore,  Carnei,  Arcangeli  etc.  La 
maggior  parte  di  essi  però  trascurò  lo  studio  delle  crittogame, 
inquantochè  eccettuati  più  che  altro  alcuni  lavori  del  Valenti- 


(i)  Riferisco  le  notizie  su  questo  Ghini  con  la  massima  riserva, 
lasciandone  ogni  responsabilità  al  Prof.  Giuli  ed  agli  antichi  storio- 
grafi senesi  che  ne  fanno  parola  nei  loro  manoscritti. 


LA    BOTANICA   NEL    SENESE  7 

Seriiii  ed  Arcangeli  sui  funghi  e  sui  muschi,  ben  poco  fu  fiitto 
prima  delle  mie  pul)blicazioni  crittogamiche. 

Nondimeno,  come  ho  detto  in  altra  occasione,  resta  ancora 
molto  a  fare  poiché  parecchie  località  sono  tuttavia  inesplo- 
rate, o  imperfettamente  visitate,  perciò  occorrerebbero  mezzi 
e  buon  volere  per  intraprendere  nuove  ricerche  come  ad  es. 
sul  M.  Amiata  in  rapporto  più  che  altro  alla  micologia. 

Tra  coloro  che  come  semplici  cultori  contribuirono  ad  ar- 
ricchire la  liora  vanno  ricordati  l'Olmi,  l'Amidei,  il  Eicasoli 
etc,  e  per  quello  che  riguarda  la  botanica  applicata  alla  medi- 
cina deve  menzionarsi  il  discreto  sviluppo  che  essa  assunse 
per  opera  particolarmente  degli  insegnanti  della  Università, 
molti  dei  quali  erano  anche  dottori  in  medicina. 

jSTè  furono  trascurate  le  raccolte  di  piante  d' indole  atìàtto 
locale,  sebbene  se  ne  conoscano  pochissime,  come  gli  erbari 
Bartalini  e  Campani,  quello  del  gabinetto  di  Materia  Medica 
della  II.  Università,  che  comprende  un  certo  numero  di  piante 
medicinali  dei  Proff.  S.  Gabbrielli,  Bufalini  e  Kaimondi,  ed 
altri  minori  posseduti  da  qualche  istituto  o  da  alcuni  privati 
(farmacisti  Righi  e  Pepi).  La  iconografia  fu  pure  rappresentata 
e,  relativamente  a  quei  tempi,  assai  bene,  imperocché  esistono 
più  di  600  tavole  riproducenti  piante  medicinali  disegnate  e 
colorate  a  mano  dal  Trabacchi,  parte  delle  quali  si  conservano 
nella  farmacia  Pepi  e  parte  nel  nostro  Orto  Botanico.  Infine 
debbono  menzionarsi  la  collezione  dei  muschi  del  Valenti, 
senza  comprendervi,  ben  s' intende,  quelle  attuali  formate  da 
mio  padre  e  da  me,  esistenti  nell'  Orto  stesso. 

Le  indagini  da  me  compiute  sulla  vita  e  sulle  opere  dei 
predetti  maestri  e  cultori  mi  sono  sembrate  degne  di  interesse 
e  tali  da  indurmi  a  renderle  di  pubblica  notorietà,  siccome 
contributo  anche  alla  storia  della  botanica  in  Italia.  E  queste 
notizie  raccolte  appunto  colla  più  scrupolosa  diligenza  e  riunite, 
per  quanto  è  stato  ]>ossibile,  cronologicamente,  son  lieto  di 
poter  oggi  presentare  al  lettore,  nella  s])eranza  di  non  aver 
latto  cosa  del  tutto  inutile. 


8  FL.    TASSI 


SECOLO  XVI 

CHINI  LUCA  (il.  (la  famiglia  nobile  di  S.  Quirieo  nel  Senese, 
e  fiorito  intorno  la  metà  del  see.  XVI). 

Il  Prof.  Ct.  Griuli,  in  nn  manoscritto  clie  si  conserva  nella 
biblioteca  del  nostro  Istituto  riguardo  alle  origini  dell'  orto 
botanico  Senese,  cosi  si  esprime  : 

«  Da  un  trattato  dell'  11  marzo  1541  concluso  tra  la  Ee- 
«  pubblica  Senese  e  Cosimo  I  dei  Medici  di  Firenze,  apparisce 
«  che  questo  principe  s'  era  obbligato  di  mandare  a  studiare 
«  nell'  Università  di  Siena  tutti  quei  giovani  clie  tra  i  suoi 
«  sudditi  si  volessero  applicare  alle  scienze,  fintanto  che  non 
«  avesse  questo  nei  suoi  stati  una  Università  o  in  Pisa  o 
«  altrove,  e  secondo  noi  questo  trattato  fu  concluso  da  Cosimo 
«  coi  senesi  perchè  aveva  stima  dei  professori  dell'Università 
«  di  Siena. 

«  Nel  1544  chiamò  in  Pisa  per  dirigere  la  piantagione 
«  del  giardino  botanico,  per  uso  della  nuova  Università,  Lu- 
«  ca  Grhini  bolognese.  Questo  dotto  \ì  si  portò  e  diresse  la 
«  collocazione  delle  piante  officinali  nel  nuovo  stabilimento,  e 
«  cominciò  a  insegnare  dalla  cattedra  la  scienza  dell'  erbe. 
«  Ogni  anno,  al  termine  delle  lezioni,  si  restituiva  in  patria, 
«  e  nel  1547  lasciò  interamente  il  servizio  del  duca  e  rias- 
«  sunse  in  patria  la  cattedra  dei  Semplici,  che  continuò  a  co- 
«  prirla  fintanto  che  non  pagò  il  contributo  alla  natura,  come 
«  ci  avverte  nel  T.  IV,  pag.  185,  della  sua  opera  sugli  «  Scrit- 
«  tori  holo</nesi  »,  l' illustre  conte  Fantuzzi. 

«  Il  chiarissimo  istoriografo  della  pisana  Università,  Mon- 
«  signor  Fabbroni  (Historìa  Academìae  Pisanae.  Pisis  1791-95) 
«  ci  dice  che  Luca  Ghini  summentovato  si  trattenne  a  Pisa 
«  fino  al  155G,  ma  si  trova  in  opposizione  col  citato  Fantuzzi, 


LA   BOTANICA   NEL    SENESE  9 

«  che  dice  invece  die  il  suo  iliistre  concittadino,  dopo  essersi 
«  restituito  in  patria,  morì  in  Bologna  di  una  lunga  e  penosa 
«  malattia  nel  1555,  quindi  non  potè  restare  in  Pisa  lino 
«  al  1556  !  Uberto  Benvoglienti  senese,  illustre  critico  e  gran- 
«  de  scrutatore  dei  manoscritti  relativi  ad  ogni  branca  storica 
«  della  sua  patria,  fu  come  tale  stimato  dal  sommo  scrittore 
«  delle  cose  d'  Italia,  Lodovico  Muratori,  cosicché  si  può  con- 
«  siderare  che  tutto  quanto  egli  ha  lasciato  scritto  debba  re- 
«  putarsi  cosa  dal  medesimo  Benvoglienti  veriiicata.  ì)[  fiitto 
«  nella  pubblica  bil)lioteca  senese  si  conservano  molti  mano- 
«  scritti  del  Benvoglienti,  e  tra  questi  vi  è  una  nota  dei  pro- 
«  fessori  di  Siena  passati  altrove,  e  in  questa  nota,  sotto 
«  1'  anno  1547,  si  vede  scritto  che  un  Luca  Ghini  senese  era 
«  andato  a  Pisa,  chiamatovi  dal  duca  dei  Medici,  a  coprire 
«  la  cattedra  dei  Semplici.  » 

In  conseguenza  di  che  apparirebbe  la  esistenza  di  un 
altro  Luca  Gliini  senese,  chiamato  a  Pisa  nel  1547,  cioè 
dopo  la  partenza  del  Ghini  l)olognese.  Ciò  che  sarebbe  con- 
fermato anco  da  un  manoscritto  del  Sestigiani  sulle  Famìglie 
senesi  (T.  I,  Carte  393)  conservato  nella  biblioteca  comunale  di 
Siena,  da  me  esaminato,  nel  quale  si  legge  che  la  fiimiglia 
Ghini  trasse  la  sua  origine  da  S.  Quirico  nel  dominio  di 
Siena,  e  si  fa  poi  menzione  dei  seguenti  personaggi  :  Ghino 
di  Paolo,  Paolo  di  Ser  Puccio,  Angiolo  di  Ghino,  Fra  Fran- 
cesco di  Ghino,  Luca  Ghini,  Don  Costanzo  Ghini.  Il  Sesti- 
giani,  parlando  di  Luca,  cosi  si  esprime  :  «  Luca,  dottore 
«  di  Filosofia  e  Medicina,  professò  e  lesse  pubblicamente 
«  in  Pisa  la  materia  dei  Semplici  dall'  anno  millecinquecento- 
«  quarantasette  sino  al  millecinquecentocinquantaquattro.  E 
«  di  questo  Luca  ne  fanno  menzione  Pietro  Andrea  Mattioli 
«  sopra  Dioscoride  in  piìi  luoghi  ;  Luigi  Angui llara  nel  suo 
«  libro  de'  Semplici  chiamandone  a  parere  Giovanni  Pona  ve- 
«  ronese  nella  descrizione  di  Monte  Baldo  ;  Domenico  Vigna 
«  fiorentino,  lettore  de'  Semplici  in  Pisa  in  «  Animadversioni- 
«  nihus  in  Uh.  de  Histor.  de  cmisis  piantar.  »  stampata  in  Pisa 


10  FL.    TASSI 

«  l'anno  milleseicentociuquantacinqiie;  Tommaso  Garzoni  da 
«  Bagnacavallo  nella  sua  «  Piazza  Universale  »  discorso  vi- 
«  gesimoterzo,  et  altri  ». 

Ciò  si  rileva  ancora  nel  3,°  tomo  delle  Pompe  Sanesi  del 
P.  Isidoro  IJgnrgeri,  manoscritto  i^osseduto  dalla  biblioteca 
pubblica  di  Siena,  nonché  nel  Diario  Sanese  di  Girolamo  Gi- 
gli, T.  II,  ove  si  legge  :  «  Luca  Ghini  sanese  fu  medico  di 
«  grandissimo  credito.  Lesse  parecchi  anni  nella  patria,  donde 
«  dal  Granduca  Cosimo  I  fu  chiamato  a  Pisa  ove  ebbe  la  pri- 
«  ma  cattedra  di  semplicista.  Ebbe  perizia  somma  della  natura 
«  di  tutte  le  erbe,  onde  di  lui  con  molta  lode  favellano  pa- 
«  recchi  autori.  » 

In  conclusione,  riferendosi  all'autorità  del  Benvoglienti  già 
ricordato,  rcvsulterebbero  due  Ghini,  dei  quali  uno  sarebbe  bo- 
lognese (Imola  «  Croara  »)  1'  altro  senese,  al  quale  ultimo  però 
1'  Ugurgeri  e  il  Sestigiani  attribuiscono  erroneamente  le  cose 
dette  dal  Mattioli  in  favore  del  primo.  Fatto  questo,  che  uni- 
tamente all'  omonimia,  valse  a  far  credere  ad  alcuni  istorio- 
grafl,  come  il  Fabbroni,  che  si  trattasse  invece  di  un  solo 
Ghini.  Inoltre,  prima  di  essere  chiamato  in  Pisa  dopo  la  parten- 
za del  Ghini  bolognese,  il  Gliini  senese,  anche  secondo  l'Ugur- 
geri,  leggeva  in  Siena  medicina.  Può  però  supporsi  che,  come 
a  Pisa,  egli  avesse  date  anche  a  Siena  lezioni  sui  Semplici, 
tanto  che  la  di  lui  fama  in  tale  disciplina  sarebbe  venuta  a 
conoscenza  di  Cosimo  I  dei  Medici,  e  si  può  anche  ben  cre- 
dere che  il  Ghini  senese  fosse  pure  il  fondatore  dell'  orto  dei 
Semplici  in  Siena,  come  appunto  rileva  il  Giuli  il  quale  dice: 
«  Siccome  negli  orti  degli  Spedali  vi  era  sempre  uno  spazio 
«  in  cui  coltivavansi  le  piante  oftìcinali  le  piìi  necessarie  per 
«  il  sollievo  degli  ammalati,  così  si  può  considerare  che  il  mede- 
«  Simo  (Luca  Gliini)  fosse  il  fondatore  della  raccolta  di  piante 
«  medicinali  nella  patria,  e  che  la  scuola  dei  Semplici  e  il 
«  piccolissimo  giardino  l)otanico  fossero  coevi  alle  altre  scuole 
«  ad  agli  altri  giardini  fondati  verso  quei  tempi  in  alcune  parti 
«  d'  Italia,  » 


LA   BOTANICA   NEL    SENESE  11 

MATTIOLI  PIER  ANDREA  (n.  Siena  23  marzo  1501;  m.  Tren- 
to 1577). 

Celebre  medico  e  botanico,  notissimo  per  il  suo  commen- 
tario di  Dioscoride,  opera  che  ebbe  più  di  GO,  edizioni  tra  la- 
tine, italiane  e  di  altre  lingue.  Si  crede  che  il  Mattioli  sia 
stato  lettore  di  Studi  della  Natura  in  Siena,  all'  epoca  della 
decadenza  della  Eepubblica,  come  afferma  il  Gigli  nel  Biario 
sanese  (^)  e  ripete,  forse  con  cieca  fede,  il  De  Angelis  nel  suo 
Discorso  storico.  Ciò  sembra  però  molto  incerto  al  dire  di  Lu- 
ciano Banchi  (^), 

MORESCHINI  ADRIANO  (n.  Montulcino  intorno  la  metà  del 
sec.  XVI). 

Secondo  il  Sestigiani  f  Famiglie  senesi  mss.)  e  giusta  anche 
il  Libro  del  Concistoro,  Adriano  di  Adriano  Moreschini,  medico, 
fu  il  primo  di  questa  tiimiglia  che  risiedè  nel  Supremo  Magi- 
strato della  Signoria  di  Siena.  E  allorché  nel  1588  fu  istituita 
neir  Ateneo  Senese  la  cattedra  dei  Semplici  al  Moreschini 
venne  subito  affidata,  come  sembra  apparire  dal  seguente  docu- 
mento : 

«  Sabb.°  alli  22  d'ottobre 

«  Carlo  De  Vecchi  P.  f Priore) 

«  Li  M.'  SS.''  Off'.''  di  Balia  etc,  a  suon  di  campana  con- 
«  gregati  in  numero  di  sei  coi  dispensari,  pubbliconno  il  ruolo 
«  dei  condotti  per  lo  Studio  per  1'  anno  prossimo  del  tenore 
«  infrascritto  : 

«  111.'"»  Signore, 

«  Hauendo  mandato  al  Gran  Duca  Ser.mo  il  ruolo  delli 
«  Doctori  disegnati  a  leggere  quest'  anno  presente  nello  Stu- 
«  dio  di  Siena,  fermato  da  noi  con  l'interuento  delli  Magn.''' 
«  Deputati,  S.  A.  1'  ha  rimandato  approvato  nel  uiodo  che 
«  V.V.    S.S.    uedranno    per  l' inclusa  copia    di  esso  ruolo    il 


(^)  Gigli  (G.)  -  Diario  Sanese  t.  II.  p.  242  e  358. 
(-)  Fabiani  (G.)  -  Vita    di  P.  A.  Mattioli  2.»  edizione    con  agg.  di 
L.  Banchi,  1872.  Nota  a  p.  30. 


IL*  FL.    TASSI 

«  quale  piacerà    loro  di    far    publicare    et    notificare    come  è 
«  solito,  die  Dio  le  contenti, 

«  Di  casa  il  di  21  di  ottobre  3  588 
«  Delle  Y.V.  S.S.  111.™*' 

«  Giulio  del  Caccia  Goy.  (Governatore) 
«  Doctores  et   interpretes   electi  ad  puhlice  legendum  et  do- 
«  cendum   in   Studio   Senensi  prò  anno  MDLXXXVIIl  et  par- 
«  tini  MBLXXXIX. 

«  ....  Ad  sectione  Simplicium 
«  Doct.  Adrianus  Morescliinus,  fior.  35  »   (') 
Il  Moreschini  tenne  la  cattedra  dei  Semplici  fino  al  1G17, 
con  lo  stipendio  elevato  dipoi  a  fiorini  50  :  dal  1598  al   1616 
fu  anche  lettore  di  medicina  pratica  (^). 

MERCATI  MICHELE  (n.  S.  Miniato  «  Firenze  »  8  aprile  1541; 
m.  Eoma  25  giugno  1593). 

Archiatro  pontifìcio  e  prefetto  dell'orto  botanico  romano 
dal  1566  al  1593,  sotto  la  guida,  forse,  di  (.ìesalpino,  di  cui 
fu  scolaro  ed  amico.  È  probabile  che  egli  erljorasse  anche  nella 
Montagnola  senese  durante  la  perlustrazione  che  fece  in  quella 
località  per  la  ricerca  dei  metalli. 

MINETTI  GIROLAMO  (n.  circa  la  metà  del  sec.  XVI). 

Insegnò  anatomia  nell'  Università  di  Siena  nel  1591  ('). 
Di  lui  ci  restano  le  seguenti  opere  che  riguardano  argomenti  di 
botanica  medica  :  Quaestio  non  minus  puìchra,  quam  utilis  de 
salsae-parillae  (Smilax  Sarzaparilla  L.)  et  de  Ugni  sancii  viribus 
(Guajacum  officinale  L.)  Senis  1593  -  Dìsputationes  medicae  de 
natura   atque  facultatihus   Ugni  sancti.  Senis  1602. 


(1)  V.  Deliberazioni  di  Balia  n."  123,  fogl.  92,  in  E.  Ardi,  di  Stato 
in  Siena. 

(-)  De  Ruoli  de  Dottori  leggenti  nella  pubblica  Università  della 
Sapienza  di  Siena  raccolti  e  ritrovati  dall'  abate  Galgano  de  Bichi,  in 
E,.  Arch.  di  Stato  in  Siena. 

(')  V.  e.  s.  ann.  1591,  fogl.  139. 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  13 


SECOLO    XVII 

BiZZARRINI  PIRRO  (n.  uella  seconda  metà  del  XVI  secolo). 

Coprì  dal  1017  al  1020  la  cattedra  dei  Semplici  nell'Ate- 
neo senese,  con  la  retribuzione  di  scudi  28.4  (')  e  di  esso  si 
possiede  la  seguente  opera  edita  nel  1597:  Assertiones  de  hominis 
intellectione  ad  puhUcam  disjmtationem  jìropositae^  Senis  apud 
Lucam  Bonettum  1597,  in  4,  p.  10  ("^). 

CASOLANI  CIPRIANO  (oriundo  di  Casole  d'Elsa,  fiorito  nella 
prima  metà  del  sec.  XVII.) 

Xel  1020  fu  nominato  lettore  dei  Semplici  nella  Univer- 
sità di  Siena,  dove  insegnò  anche  medicina.  Ecco  che  cosa  di 
lui  scrive  1'  Ugurgeri  :  (^) 

«  Casolani  Cipriano,  affine  della  nobile  casata  degli  Arin- 
«  ghieri,  oriundo  di  Casole,  terra  onorevole  dello  Stato  di  Siena, 
«  non  ha  punto  ceduto  in  questa  professione  agli  altri  medici 
«  antichi  e  moderni.  Il  suo  sommo  valore  non  solo  fu  ed  è  noto 
«  in  Siena  nella  cui  Università  ha  letto  lungo  tempo  medicina, 
«  ma  anco  nelle  altre  città  d'  Italia,  e  da  virtuosi,  particolar- 
«  mente  dal  dottissimo  medico  Gr.  A.  Mercuriale  è  somma- 
«  mente  lodato. 

«  Fu  in  grande  stima  dei  Serenissimi  Principi  di  Toscana, 
«  li  quali  nelle  loro  infermità  sempre  ricorsero  a  di  lui  con- 
«  sigli,  e  in  particolare  Caterina  de'  Medici,  Duchessa  di  Man- 
«  tova  e  di  Monferrato,  e  reggente  di  Siena  e  suo  Stato  per 
«  il  Serenissimo  Granduca,  la  quale  lo  dichiarò  suo  medico 
«  primario.  » 


(')  V.  Libri  di  Biccherna  in  K.  Arch.  di  Stato  in  Siena. 
(-)  Faluschi  Selettori  Senesi  mss.  Z,  II.  25    cart.  83. 
(■*)   JJgiirgieri  (/)  Pompe  Sanesi  I.  tit.  17  p.  537. 


14  FL.    TASSI 

Cipriano  Casolaui  ebbe  un  fratello,  Biagio,  che  fu  Potestà 
di  Foligno  nel  1553.  Questa  nobile  famiglia  si  estinse  nel  1696 
con  Alessandro,  canonico  della  Metropolitana  di  Siena  e  ca- 
valiere di  S.  Stefano. 

CASOLARI  GIROLAMO  (n.  Siena  6  settembre  1584;  m.  ivi  1660). 

Tenne  la  cattedra  dei  Semplici  nell'  Università  di  Siena 
dal  1627  al  1669,  eccetto  che  nell'  anno  1642-43  in  cui  lesse 
filosofìa,  e  fu  supplito  temporaneamente  da  Giovanni  Sanse- 
doni. 

FERRARI  GIO.  BATTA  (n.  Siena  dal  1584;  m.  ivi  1  febbraio 
1655). 

Fin  dall'  età  di  18  anni  appartenne  alla  compagnia  di 
Gesti,  e  fa  reputato  uomo  di  scelto  ingegno  ed  uno  degli  ora- 
tori pili  insigni  del  suo  tempo  (^).  I^el  1633  Francesco  Barbe- 
rini lo  sovvenne  nella  pubblicazione  dell'  opera  De  Florum  cul- 
tura (lib.  4  cum  icon.  Eomae  1633)  tradotta  poi  in  italiano  da 
Lodovico  Aureli  perugino.  I^el  1646  pubblicò  un'  altro  lavoro 
«  Hesperides  sive  de  malorum  aureorum  cultura  et  usu  »  (lib.  4, 
Eomae  1646)  con  figure  eseguite  da  Guido  Eeno  e  da  Pietro 
Cortona. 

PUNTA  BENEDETTO  (n,  Siena  1588  ;  m.  Firenze  1  ago- 
sto 1638.) 

Secondo  il  Targioni  ebbe  il  Punta  la  direzione  dell'  orto 
dei  Semplici  di  Firenze  il  24  giugno  1609,  dopo  cioè  la  par- 


(1)  Ecco  che  cosa  scrive  il  Bandiera  del  Ferrari  :  «  Equestri  genere 
natus  in  Senis  an:  1581.  Adolescens  humanioribus  litteris  sedul  stu- 
duit.  Anni  aetate  sua  18  societatis  Jesu  insti  tutu  suspicit.  -  Vir  fuit 
ingenio  et  eruditione  possans.  Quadriennio  litteris  docuit.  Obiit  Senis 
Kal.  Febr.  1655.  (Biblioth.  Senensis  sive  memoriae  Scriptorum  Senen- 
sium  cura  et  studio  Nicolai  Bandiera  Senensis.  Presb.  Oratorii  S.  Hie- 
ronymi  Charitatis  p.  18;. 


LA    BOTANICA   NEL    SENESE  15 

tenza  di  Giuseppe  Casabona  e  nella   chiesa  di    S.  Procolo   di 
detta  città  esiste  ima  lapide  che  ricorda  i  suoi  meriti  (^). 

SANSEDONI  GIOVANNI  (n.  Siena  10  maggio  1594.) 
]S"obile  senese  di  cui  si  sa  soltanto  che  supplì  nel  1G42-43 
Girolamo  Casolari  nella  cattedra  dei  Semplici,  con  la  retribu- 
zione di  scudi  28.4  {"■). 

BARRELIER  JACOPO  (n.  Parigi  1600;  m.  ivi  settembre  1673). 

Dotto  botanico  e  illustratore  della  flora  francese,  italiana 
e  spagnola  :  nei  suoi  viaggi  attraverso  1'  Italia  visitò  anche  il 
M.  Amiata. 

—  Plantae  per  Galliamo  Rispaniam  et  Ifaliam  obserratae. 
Pa  risii  s  1714. 

BOCCONE  PAOLO  {n.  Palermo  24  aprile  1633;  m.  ivi  22  di- 
cembre 1702.) 


0) 

D.    O.    M. 

BENEDICTO   PUNTA    DOMINICI    F.    ET   PHILOSOPHIAE   ET    MEDICINAK 

DE    PATRIO    SENENSI    COLLEGIO 

DOCTORI   EXIMIO,  AEQUITI    AURATO    ET    GOMITI    PALATINO 

RERUM   MULTARUM  PRAEESERTIM    NATURAE  ARCANORUM  ERUDITIONE 

NEMINI   SEGUNDO 
QUI    MAGIS   ANIMI    QUAM    FORTUNAE   HONORUM    SOLICITUS 

VIXIT    AN.    LXV 

OB   IDQUE    DIVES   AMIGITIIS   DESIDERIUM    SUUM    RELIQUIT 

DIE    PRIMA    AUGUSTO   MDGXXXIII 

LUGRETIA    RENA    CONIUGI   DILECTISSIMO    SIBIQ., 

P. 
AN.    DNI.    MDCXXXIV 
H.    M.    H.    N.    S. 
V.  Puccinelli  (P)    Meni,  sepolcr.    dell'  abbacl.    Fiorent.   cap.  Ili  fo- 
glio 30,  S.  Procolo  di  Fiorenza,  1664. 
(j)  Libri  di  Biccherna  1.  e. 


1()  FL,    TASSI 

Monaco  cistercense  col  nome  di  >Silvio.  Cosimo  III  dei 
jVEedici,  Duca  di  Toscana  lo  nominò  suo  botanico,  e  come  tale 
tenne  una  scuola  ed  un  orto  presso  Firenze.  Percorse  piìi  volte, 
erborizzando,  1'  Italia  e  le  isole,  non  esclusa  la  provincia  Se- 
nese. 

GABBRiELLI  PIRRO  MARIA  (n.  Siena  1  aprile  1043  ;  m.  ivi 
16  dicembre  170.">.) 

l!^el  1009  successe  a  Girolamo  Casolari  nella  cattedra  dei 
Semplici  dell'Ateneo  Senese.  Essendo  assai  valente  nelle  scienze 
naturali  fu  richiesto  più  volte  del  i)arere  dal  Redi  e  da  Marcello 
.Malpij^lii.  Xel  1091  fondò  in  Siena  l'accademia  dei  Fisiocritici 
a  similitudine  di  quella  del  Cimento  di  Firenze,  e  nel  3  090 
fu  ascritto  all'Accademia  dei  Curiosi  della  Xatura  di  Berlino 
col  nome  di  Strahone  Lampsaceno.  A  lui  si  dovè  1'  ami)lia- 
mento  della  raccolta  di  piante  oftìcinali  che  si  coltivavano  nel- 
l'antico orto  dello  Spedale.  Alla  sua  morte  la  cattedra  di 
botanica  restò  vacante  per  circa  2  anni,  finché  nel  1707  fu 
chiamato  a  coprirla  Francesco  IVlaria  Mazzuoli. 

BUCCI  GABRIELE  (n.  Montepulciano  nel  senese  ;  fiorito  al 
cadere  del  XYII  secolo.) 

Si  laureò  in  medicina  e  fu  cultore  di  studi  botanici.  Con 
Pirro  Maria  Gabbrielli  concorse  .alla  fondazione  dell'Accademia 
dei  Fisiocritici  in  Siena.  Pubblicò  un  lavoro,  stampato  in  Ve- 
nezia nel  1097,  relativo  alla  generazione  delle  piante  ed  alla 
cagione  del  mantenersi,  cadere  e  rimettere  delle  foglie. 


SECOLO  XVIII 

MAZZUOLI    FRANCESCO    MARIA  (Fiorito  nella  1.^  metà    del 
sec.  XVllI  ;  m.  Siena  23  febbraio  1756.) 

Lettore  di  storia  naturale  nell'Ateneo  senese,  e  prefetto 


LA    BOTANICA   NEL    SENESE  17 

dell'  Orto  botauico  che  allora  trovavasi  annesso  allo  Spedale 
di  S.  Maria  della  Scala,  orto  che  in  compagnia  del  Dott.  G. 
B.  Maunaioni  fu  nel  1733   visitato  dal    celebre  Pier   Antonio 

Micheli. 

—    Dissertazione  suW  origine  dei  funghi.  Lucca  1741. 

MICHELI  PIER  ANTONIO  (n.  Firenze  11  dicembre  1679  ;  m. 
ivi  1  gennaio  1737). 

Prefetto  dell'  Orto  botanico  di  Firenze,  e  fondatore  della 
società  botanica  fiorentina.  Visitò  le  seguenti  località  del  ter- 
ritorio senese:  Cetona,  Chianciano,  dintorni  di  Siena,  M.  Amia- 
ta,  Piancastagnaio,  Eadicofani,  Sarteano,  S.  Casciano  dei  Bagni, 
S.  Gimignano,  S.  Quirico  d'  Orcia,  Torrenieri  in  vai  d'  Asso 
etc.  Tra  le  piante  da  esso  raccolte  ricordiamo  :  Carex  praecox 
Jaeq.^  Koeleria  glauca  DC,  Linum  tenuifolium  L.,  TrifoUum 
leueanthum  Bieb.,  T.  obscurum  Savi,  etc. 

— ■  Relazione  del  viaggio  fatto  V  anno  1733  dal  dì  22  mag- 
gio fino  al  21  giugno  per  diversi  luoghi  dello  stato  senese  dal 
celebre  botanico  Pier  Antonio  Micheli  e  dal  Sig.  Dott.  Gio. 
Batta  Mannaioni  di  Montatone,  medico  del  collegio  di  Firenze 
e  socio  botanico,  distesa  dal  medesimo  Micheli,  con  alcune  an- 
notazioni di  Giovanni  Targioni  Tozzetti.  (^) 

BIANCHI  SIMON  GIOVANNI  (n.  Eimini  3  gennaio  1G93  ;  m. 
ivi  3  dicembre  1775). 

Medico  naturalista,  conosciuto  col  pseudonimo  di  Janus 
Plancus;  nel  1713  insegnò  anatomia  nell'Università  di  Siena, 
e  nel  1741  pubblicò  il  «  Vita  Columnae  in  ejusd.  Phytobasa- 
nos  »  che  comprende  la  biografia  del  botanico  Fabio  Colonna 
(1571-1650). 

BALDASSARRI  DELLA  TOMBA  GIUSEPPE  (n.  Tomba  pr.  Sar- 
zina  <<  Romagna  »  9  gennaio  1705;  m.  Siena  5  settembre  1785.) 


(1)  Targioni  Tozzetti  «  Viaggi .  toni.  IX,  p.  333,  Firenze  ed.  2.»  1776. 


18  FL.    TASSI 

Dottore  in  lettere,  tilosofia,  medicina  e  scienze  naturali  : 
come  medico  fu  assai  reputato  e  consultato  da  varie  parti  della 
Toscana  ;  anche  i  monaci  di  Monte  Oliveto  Maggiore  lo  nomi- 
narono sanitario  di  quell'Arcliicenobio.  Xel  1759  insegnò  sto- 
ria naturale  nell'  Ateneo  senese  e  nel  1770  fu  incaricato 
dell'  insegnamento  della  chimica  nella  quale  molto  si  distinse 
pubblicando  pregevoli  memorie.  Fu  presidente  perpetuo  del- 
l'Accademia dei  Fisiocritici,  e  donò  a  quel  Museo  la  sua  ricca 
collezione  di  minerali. 

—  Saggio  di  osservazioni  intorno  ad  alcuni  prodotti  na- 
turali, fatte  nella  Maremma  Senese  ('). 

TARGIONI  TOZZETTI  GIOVANNI  (n.  Firenze  11  settembre  1712; 

m.  ivi  7  gennaio  1783.) 

Professore  di  botanica  e  prefetto  dell'  Orto  botanico  di 
Firenze.  Esplorò  il  territorio  senese,  come  apparisce  dalle  Re- 
lazioni di  alcuni  viaggi  in  Toscana,  dove  è  pure  riportato  ed 
annotato  il  viaggio  fatto  da  Pier  Antonio  Micheli. 

OLMI  GIOV.  DOMENICO  (n.  Siena  1732.) 

Esercitò  1'  arte  del  farmacista  e  di  lui  si  ricorda  il  celebre 
ricettario  senese  dedicato  al  governatore  Simonetti.  Fu  acca- 
demico dei  Fisiocritici  ai  quali  lesse  una  dotta  dissertazione 
sulla  metamorfosi  delle  piante.  Erborizzò  a  S.  Filippo,  Prata 
e  in  altri  luoghi  del  Senese. 

—  Varia  plantarum  genera  juxta  Tournefourtianum  me- 
tJiodum  proprium  in  usum  selecta  et  delineata  (^). 

Consiste  in  molti  disegni  incisi  dall'  A.  stesso,  rappresentanti 
piante  del  senese,  classificate  secondo  il  metodo  di  Tournefourt.  In 


(i)  Atti  Accad.  de'  Fisiocrit.  toni.  IL  -  Siena  1763. 

Vi  sono  citati  Agaricus  e  Polyporus  nel  senso  di  Micheli,  etc. 
(V.  Saccardo  P.  A.,  Penzig.  0.  e  Pirotta  R.,  Bibliografia  della  mi- 
cologia italiana,  in  Michelia,  voi.  II,  Padova   1881). 

(-)  Atti  Accad.  dei  Fisiocrit.  1.  e.  -  Siena  1758. 


LA    BOTANICA   NEL    SENESE  19 

generale  sono  ben  riprodotte,   segnatamente  alcune  specie  di  funghi 
dei  generi   Clatlirus,   Geaster,  Lycoperdon  etc. 

—  JDiscorso  sul  Loglio.  Sieua  1771. 

In  questa  memoria  1'  Olmi  cita  le  seguenti  piante  :  «  Sophia 
chirurgorwn,  Eliotropio  maggiore  di  Dioscoride,  Ononide  a  odor  di 
Triaca^  Cerintìie  a  fior  giallo,  Erysimum  latifoliiim,  Buglossum  ere- 
tìcum  miniìnum,  Xanthium  lusitanicuìn.  » 

SANTI  GIORGIO  (n.  Pienza  7  aprile  174G  ;  m.  ivi  30  dicem- 
bre 1822.) 

Il  18  aprile  1777  si  laureò  in  tìlosofia  e  mecliciua  a  Siena: 
dopo  si  recò  a  Parigi  dove  fu  scolare  del  conte  di  Buflbn,  e 
dove  il  marchese  di  Mirabeau,  in  grazia  alle  sue  influenze 
presso  la  corte  di  Francia,  lo  raccomandò  ai  naturalisti  piiì 
eminenti  d'  allora  come  Delille,  Fourcroy,  Lavoisier  e  Cuvier. 
Il  margravio  di  Baden  gli  affidò  poi  V  importante  carica  di- 
plomatica di  ministro  residente  presso  il  gabinetto  di  Ver- 
sailles, ma  chiamato  nel  1783  dal  Granduca  Pietro  Leopoldo  a 
coprire  la  cattedra  di  botanica,  storia  naturale  e  chimica, 
tenuta  in  avanti  dal  prof.  Tilli  a  Pisa,  si  portò  in  Toscana, 
e  da  allora  in  poi  si  die'  a  erborizzare  assiduamente  in  molte- 
plici regioni,  tra  le  quali  le  seguenti  località  del  senese:  Pien- 
za, Eadicofani,  M.  Amiata,  Cetona,  Val  di  Merse,  Chiusi,  Mon- 
tepulciano, Ohianciano,  Val  di  Rosia,  Vescovado,  Montagnola 
senese,  Chiusdino,  Montalcino,  S,  Quirico  d'  Orcia  etc. 

—  Viaggio  al  Montamiata.  Pisa  1795-1806. 

Vi  si  trovano  citate  moltissime  piante,  di  cui  una  parte  appar- 
tenenti alla  provincia  di  Grosseto. 

BARTALINI  BIAGIO  (n.  Torrita  1746;  m.  Siena  10  giu- 
gno 1822.) 

Professore  di  storia  naturale  nell'  Università  di  Siena,  e 
prefetto  dell'  Orto  botanico  dal  1783  al  1822,  di  cui  può  con- 
siderarsi il  fondatore,  per  quanto  esistesse  in  antecedenza  un 
piccolo  orto  nell'  antico  Spedale  della  Misericordia    detto    al- 


20  FL.    TASSI 

lora  della  Sapienza,  e  nel  quale  si  coltivavano  alcune  piante 
officinali  per  uso  del  predetto  Spedale  e  dell'insegnamento  dei 
Semplici.  È  ritenuto  inoltre  che  il  cosiddetto  bosco  del  Mat- 
tioli, a  breve  distanza  da  Siena,  fosse  in  antico  adibito  all'uso 
di  Orto  botanico,  ed  è  invero  sorprendente  come  tuttora  ivi  si 
rinvenga  un'accolta  numerosa  di  piante,  molte  delle  quali  of- 
ficinali e  non  comuni. 

Il  Bartaliui  erborizzò  con  assiduità  nei  dintorni  di  Siena, 
e  pubblicò  vari  lavori  botanici,  alcuni  dei  quali  d'indole  eco- 
nomica. Eivelò  grande  competenza  per  ogni  branca  della  storia 
naturale,  il  che  gii  valse  la  stima  e  1'  amicizia  di  molti  scien- 
ziati dell'  epoca,  quali  Humboldt,  Lalande,  Spallanzani,  Tar- 
gioni,  Soldani,  etc. 

—  Catalogo  delle  piante  che  nascono  spontaneamente  in- 
torno  alla  città  di   Siena.  Ivi  1770. 

Le  piante  elencate  sono  circa  700,  classificate  giusta  il  sistema 
di  Tournefourt,  con  1'  aggiunta  però  (la  prima  volta  in  Toscana)  dei 
correlativi  nomi  Linneani. 

—  Gatalogus  plantarum  circa  Senam  sponte  nascentium, 
in  sua  genera,  secondimi  systema  sexuale  Linneanum,  digestus. 
Senis  1779,  mss.  {'). 

Comprende,  in  due  volumi  manoscritti,  l' enumerazione  delle 
stesse  piante  del  precedente  catalogo,  disposte  però  secondo  il  si- 
stema di  Linneo  e  con  il  testo  latino. 

—  Exsiccata  :  Erbario  Bartalini. 

Consta  attualmente  di  sei  pacchi  di  piante  fanerogame  disposte 
su  piccoli  fogli  ingialliti  e  spesso  molto  deteriorate,  nonché  di  un 
grande  album  contenente  le  crittogame  con  prevalenza  delle  Mu- 
sciìiee,  collocate  su  quadretti  di  carta  orlati  di  fregi  bleu,  miniati 
a  mano,  e  aventi  di  contro    scritti    i    nomi    tecnici    di    quell'  epoca. 


(*)  Questo  raro  manoscritto  del  Bartalini  fu  da  me  rinvenuto  ca- 
sualmente in  un'  antica  libreria  della  città  (Libreria  Bartalini,  Via  S. 
Martino).  Ora  è  posseduto  dal  nostro  Istituto. 


LA   BOTANICA   NEL   SENESE  21 

con  ricca  sinonimia.  Detto  erbario  si  conserva  nel  Museo  della    R. 
Accademia  dei  Fisiocritici  di  Siena  {'■). 

PANDUCCI  LORENZO  (n.  intorno  la  metà  del  sec.  XVIII 
nello  Stato  romano  ;  m.  Siena). 

Esercitò  in  Siena  V  arte  del  veterinario,  valendosi  in  pre- 
valenza di  medicamenti  tratti  da  vegetali  :  gli  efficaci  resultati 
che  egli  era  solito  ottenere,  seguendo  con  ogni  scrupolo  le 
migliori  indicazioni  del  Mattioli  etc.  gli  apportarono  una  certa 
rinomanza. 

—  Exsiccata  :   Bepertorium  rei   herbariae  Voi.  I-IV. 

Quest'  erbario,  formato  dal  Panducci  circa  il  1770,  constava 
di  quatti'o  volumi  di  cui  oggi  non  rimangono  che  gli  ultimi  due  ('). 
Comprendono  parecchie  piante,  molte  delle  quali  spontanee  del  se- 
nese, denominate  secondo  il  Tournefourt,  e  corredate  di  numerose 
postille  consistenti  in  giudizi  sulle  loro  virtìi  medicinali,  aggiunte 
dall'  A.  0  estratte  da  opere  di  antichi  botanici. 

Da  un  indice  che  trovasi  in  fine  al  voi.  IV  ho  potuto  rilevare 
anche  l'ordinamento  e  i  nomi  delle  specie  comprese  nei  voi.  I  e  II 
mancanti,  che  io  riporto  tali  e  quali  come  furono  scritti:  per  le  specie 
dei  voi.  III-IV,  dove  il  buono  stato  degli  esemplari  mi  ha  permesso 
il  controllo,  ho  aggiunto  il  nome  corrispondente  moderno  : 

VoL.  I.  —  (Mancante)  —  1.  Linaria  -  2.  Paeonia  -  3.  Bupleu- 
rum  sive  Seseli  Etiopicum  -  4.  Limonium  -  5.  Adhatoda  -  6.  Cala- 
mintha  sive  Hedera  terrestris  -  7.  Lychnis  coronaria  Dioscoridis 
flore  rubro  -  8.  Apocynum  9.  Gladiolus  -  10.  Lychnis  quae  Sapo- 
naria dieta  -  11.  Gallium  -  12.  Elichrysum  -  13.  Petasites  -  14.  Aco- 
nitum  -  15.  Delphinium  foliis  pediculaceis  -  16.  Cerinthe  -  17,  Viola 


(1)  FI.  Tassi.  Illmtmzione  dell'  Erbario  del  Prof.  Biagio  Bartalini. 
«  Fanerogame  »    Siena  1899-1905.    «  Crittogame  »    Id.  1900. 

(^)  Mi  presentò  il  detto  erbario  il  Dott.  Pasquale  Cesare  Meucci, 
al  quale  fu  donato  da  un  semplicista,  dimorante  in  Via  S.  Marco,  che 
lo  ereditava  dai  suoi  avi.  Questi  però  ritenendolo  di  nessuna  impor- 
tanza ne  aveva  già  bruciati  i  voi.  I  e  II,  e  riserbava  egual  sorte  ai 
rimanenti,  che  risparmiò  dalla  completa  rovina  solo  per  atto  di  gratitu- 
dine al  predetto  dottore. 


22  FL.    TASSI 

-  18.  Abrotanum  -  19.  Melianthus  -  20.  Delphinium  platani  folio  - 
21.  Orchis  sive  Te.sticulas  canis  -  22.  Aquilegia  -  23.  Balsamina  - 
24.  Cnicus  sive  Cardus  benedictus  off.  -  25.  Cardamindum  -  26.  Cre- 
pis  -  27.  Tanacetum  -  28.  Scorzonera  -  29.  Hemionitis  •  30.  Cirsium 

-  31.  Scabiosa  -  32.  Conyza  -  33.  Viola  tricolor  -  34.  Echinopus  - 
35.  Melianthus  africanus  foliis  Pimpinellae  -  36.  Cartamus  -  37.  Re- 
seda major  -  38.  Reseda  minor  -  39.  Cistus  -  40.  Heliantemum  - 
41.  Nigella  -  42.  Caryophyllata  -  43.  Verbena  -  44.  Androsemum  - 
45.  Jacea  -  46.  Tragopogon  -  47.  Santolina  -  48.  Cyanus  -  49.  Pe- 
dicularis  -  50.  Oentaurium  minus  -  51.  Chamaedrys  -  52.  Euphrasia 
•  53.  Sanicula  -  54.  Alyssoides  -  55.  Ulmaria  -  56.  Scrophularia  - 
57.  Hypericum  -  58.  Pentaphylloides  -  59.  Filipendula  -  60.  Brunella 

-  61.  Linaria  capsula  oblonga  -  62.  Chelidonium  -  63.  Helleborus 
niger  -  64.  Teucrium  -  65.  Ti'achelium  -  66.  Dulcamara  seu  Solanm 
scandens  -  67.  Sclarea  -  68.  Sisarum  -  69.  Agrimonia  -  70.  Quinque- 
falium  -  71.  Polium.  -  72.  Cassida  -  73.  Cardiaca  -  74.  Geranium  - 
75.  Serpillum  -  76.  Marrubium  -  77.  Ranunculus  aquaticus  acris  - 
78.  Bettonica  seu  Arnica  -  79.  Thalictrum  -  80.  Digitalis  minore 
sive  Gratiola  aut  grati  Dei  -  81.  Tormentilla  -  82.  Dictamnus  cre- 
ticus  sive  Origanum  Pseudo  Dictamnus  •  83.  Hyssopus  -  84.  Cha- 
maepitys  sive  Iva  Artetica  -  85.  Ranunculus  tridentatus  sive  Tri- 
nitas  off.  -  86.  Salvia  -  87.  Lamium  -  88.  Lisimachia  lutea  quae 
Dioscoridis  foliis  quaternis  -  89.  Stoechas  -  90.  Tymbra  -  91.  Digi- 
talis major  -  92.  Arisarum. 

VoL.  II.  —  (Mancante)  —  1.  Xanthium    -    2.  Gramenbifidum 

-  3.  Gramen  variegatum  -  4.  Matris    Selvarum  seu    Peryolimenum 

-  5.  Asplenium  sive  Ceterach.  off.  -  6.  Cytisus  montanus  maj.  sive 
Alburnus  -  7.  Tricomanes  -  8.  Emerus  -  9.  Genista  -  10.  Adiantum 
nigrum  seu  Filicula  -  11.  Cytisus  vulgaris  -  12.  Herniaria  -  13.  Fi- 
lix  florida  nonnuUorum  sive  Osmunda  -  14.  Polypodium  -  15.  Lin- 
gua cervina  foliis  fimbriatis  -  16.  Filix  humilis  mas  -  17.  Sabina 
baccifera  -  18.  Sabina  spinosa  -  19.  Equisetum  -  20.  Smilax  aspera 
sive  Salsa  nostralis  -  21.  Laureola  mas  sive  Thymelaea  -  22.  Pista- 
cea  indica  Teophrasti   -  23.  Genistella  -  24.  Smilax  Polygonati  folio 

-  25.  Arbutus  -  26.  Ruta  muraria  -  27.  Pliyllirea  -  28.  Erricum  - 
29.  Terebinthus  -  30.  Buxus  -  31.  Fraxinus  excelsior  sive  vulgatior 

-  32.  Persicaria  -  33.  Alaternus  -  34.  Ciperus  -  35.  Adiantum  album 


LA   BOTANICA   NEL   SENESE  23 

seu  Capillus-Veneris  -  36.  Thymus  -  37.  Marum  -  38.  Psyllium  -  39, 
Althaea  sive  Bismalva  -  40.  Campanula  -  41.  Rubia  tinctorum  -  42. 
Trifolium  acetosum  sive  Alleluja  offic.  -  43.  Ketmia  -  44.  Lilium 
convallium  -  45.  Convolvulus  -  46.  Asclepias  -  47.  Cruciata  -  48.  Po- 
lygouatum  sive  Sigilllum  Salomonis  -  49.  Pulmonaria  minor  -  50. 
Lithospermum  -  51.  Plantago  -  52.  Valerianella  -  53.  Cynoglossum 

54.  Lysimachia  humifusa  folio  rotundiore  sive  Lunularia  centimorbia- 

55.  Buglossum  -  56.  A  parine  -  57.  Bryonia  sive  Vitis  alba  -  58.  Tamus 
sive  Vitis  nigra  -  59.  Pimpinella  -  60.  Omphalodes  -  61.  Anagallis  flore 
phoeniceo  62.  Consolida  major  sive  Symphytum  -  63.  Arthanita  officin. 
sive  Cyclamen  -  64.  Plumbago  -  65.  Primula  veris  -  66.  Alkekengi  - 
67,  Veronica  vulgo  Beccabunga  -  68.  Pervinca  -  69.  Hyosciamus  - 
70.  Scrophularia  urticae  foliis-71.  Scrophularia  major  caule  quadrato 

-  72.  Polygala  -  73.  Aristolochia  longa  -  74.  Aristolochia  rotunda  - 
75.  Bignonia  bifolia  -  76.  Acanthus  mollis  Virgilii  -  77.  Acanthus 
spinosus  -  78.  Bignonia   fraxini  foliis  -  79.  Lycopus  -  80.  Galeopsis 

-  81.  Sideritis  -  82.  Bugula  sive  Consolida  min.  -  83.  Tithymalus  - 
84.  Horminum  -  85.  Isatis  -  86.  Lepidium  -  87.  Alysson  -  88.  Bursa 
Pastoris  -  89.  Myagrum  -  90.  Bugula  sive  Symphytum  min.  aut 
Consolida  -  91.  Sinapis  -  92.  Thlaspi  -  93.  Alsine.  94.  Coclilearia  - 
95.  Clematitis  -  96.  Cheiri  officinalium  sive  Leucojum. 

VoL.  III.  (^)   —  1.  Tordjdium  (Tordylium  maximum  L.)  -  2. 
Anethum   (Foeniculum  vulgare  Mill.)  -  3.   Govìandvam  (  Coriandrum 
sativmn  L.)  -  4.  Smyrnium  (Smyrnium  Olusatrum  L.)  -  5.  Amaran- 
thoides  (Gomphrena   globosa  L.)  -  *6.  Alsinastrum  -  7.  Eryngium 
(Eryngium  campestre  L.)  -  8.  Cucubalus  (Cucuhalus  baccifer  L.  -  9. 
Linum  sativum  vulgare  (Unum  usUatissimum  L.)-*10.  Linum  peren- 
ne-li. Limonium  {Statice  Limonium  L.)-12.  Astrantia    Astrantia  ma- 
jor L.)  -  13.  Imperatoria  (Angelica  sylvestris  Li.).  -  14.  Calaminta  mon- 
tana {Satureja  montana  L.)  -  15.  Dipsacus  {Dipsacus  Fullonum  Mill.)  - 
ÌQ.  Caryopyllus  flore  laciniato  (Dianthus  plumarius  L.)  -  17.  Caryo- 
phillus  barbatus,  floribus  in  umbellam  dispositis  {Dianthus   barbatus 
L.)-  18.  Statice  {Armeria  elongata  L.)  -  19.  Lychnis  Coronaria  Dio- 
scoridis  fiore  albo  {Lychnis  coronaria   Lam.  var.)  -  20.  Lychnis  (Silene 
gallica  L.)-  21.  Lychnis  silvestris  quae  Behen  album  nonnullorum  (Si- 


(1)  Delle  specie  segnate  con  1' asterisco,  manca  1' esemplare  o  l'in- 
tiero foglio. 


24  FL.    TASSI 

lene  Cacubalus  Wibel.)  -  22.  Lychnis  {Silene  vocturna  L.)  -  23.  Ly- 
chnis  {Silene  noctiflora)  -  24.  Lychnis  vulgaris  flore  albo  (Lychnis  alba 
Mill.)  -  25.  Lychnis  (Silene  italica  Pers.)  -  26.  Lychnis  calice  penta- 
gono (Lychnis  Viscaria  Li.)  -  27.  Valeriana  (Valeriana  officinalis  L.)  - 
28.  Ferrum  equinum  (Hippocrepis  multisiliquosa  L.)  -  29.  Bermudiana 
(Sisyrinchium  bermudiana  L.)  -  30.  Securidaca  (  Coronilla  Securidaca 
Li.)  -  31.  Trifolium   bituminosum  (Fagelia  bitiuninosaD.  G.)  -  *32. 

-  33.  Vulneraria  (AnthylUs  Vulneraria  L.)  -  34.  Polygonum  sive 
Centinodia  (Polygonum  aviculare  L.  var.  erectum  Li.)  -  35.  Vicia 
{Vida  saliva  L.)  -  36.  Pelecinus  (Biserrula  Pelecinus  L.)  -  37.  La- 
thyrus  (Lathyrus  sylvestris  L.)  -  38.  Ornithopodium  {Coronilla  scor- 
pioides  Koch.)  -  39.  Galega  sive  Ruta  Capraria  (Galega  officinalis 
Li.)  -  40.  Scorpioides  (Scorpiurus  subvillosa  L.)  -  41.  Aphaca  (La- 
thyrus Aphaca  L.)  -  42.  Dorycnium  {Dorycnium  herbaceum  Vili.)  -  43, 
Fragaria  (Fragaria  vesca  L.)  -  44  Anonis  (  Ononis  spinosa  L.)  -  45. 
Millefolium  vulgare  (Achillea  Millefolium  L.)  -  46.  Millefolium  nobile 
(Achillea  nobilis  L.)  -  47.  Artemisia  (Artemisia  vulgaris  L.)  -  48. 
Blattaria  (  Verbascum  Blattaria  L.)  -  49.  Medica  {Medicago  lupuiina 
Li.)  -  50.  Melilotus  (Melilotus  officinalis  Desr.)  -  51,  Lotus  (Dory- 
cnium, hirsutum  Ser.)  -  52.  Angelica  (Angelica  Archangelica  L.)  - 
53.  Scandix  (Scandix  Pecteìi-  Veneris  L.)  -  54.  Cachrys  (Cachrys  sp.) 

-  55.  Apium  macedonicum  (Athamanta  macedonica  Spreng.)  -  56. 
Ammi  foliis  serratis  ( Ammi  majus  L.)  -  57.  Arami  parvum  foliis 
foeniculi  {Sison  Ammi  L.)  -  58.  Bupleurum  sive  Perfoliata  {Buple 
urum  protractum  Hoifm.  et  Link.)  -  59.  Slum  (Slum  angustifolimn 
Li.)  -  60.  Oenanthe  {Oenanthe  pimpinelloides  Li.)  -  61.  Rhagadiolus 
(Rhagadiolus  stellatus  Graertn.)  -  62.  Hieraciura  (Hieracium  dubium 
Li.)  ■  63.  Dens  Leonis  sive  Pilosella  (Hieracium  Pilosella  L.)  -  64. 
Heliotropium  majus  {Heliotropium  europaeum  L.)  -  65.  Condrilla 
viminea  (Chondrilla  juncea  Li.)  -  66  Hedypnois  (Hedypnois  poly- 
morpha  DO.)  -  67.  Lampsana  {Lapsana  communis  Li.)  -  68.  Lappa  sive 
Bardana  {Arctiuni  Lappa  L.)  -  69.  Conyza  ebeni  foliis  (Inida  sp.)  -  70. 
Eupatorium  cannabinum  [Eupatorium  cannabinum  L.)  -  71.  Senecio 
minor  vulgaris  (Senecio  vulgaris  L.)  -  72.  Cotula  (Anthemis  Cotula 
Li.)  -  73  Leucanthemum  {Anthemis  Gota  Li.)  -  74.  Ptarmica  vulga- 
ris {Achillea  Ptarmica  Li.)  -  75.  Asteroides  sive  Bubonia  nonnullo- 
rum  {Buphthalmum  salicifolium  L.)  -  76.  Asteriscus  (Asteriscus 
aquaticus  Moench  )  -  77.  Alchimilla  (Alchemilla   vulgaris  L.)  -  78. 


LA   BOTANICA   NEL    SENESE  25 

Carlina  (Carlina  sp.)  -  79.  Caltha  flore  simplici  (Calendula  arvensis 
L.)  •  80.  Caltha  flore  pieno  (Calendula  officmalis  L.)  -  81.  Ptarmica 
foliis  candicantibus  (Tanacetum  vulgare  L.)  -  82.  Bupthalmum  (An- 
thetnis  tinctoria  L.J  -  83.  Chamemelum  nobile  (Anthemis  nohilis  L.) 
84.  Chamemelum  vulgare  vulgo  Camomilla  {Matricavia  Chamomilla 
L.)  -  85.  Chrysanthemum  (Chrysanthemum  Myconis  L.)  -  86.  Ma- 
trioaria  fiore  simplici  (  Chrysanthemum  Partheniurn  Bernh.)  -  87.  Ma- 
tricaria  flore  pieno  {Chrysanthemum  jjraealtitm  Vent.)  -  88.  Corona 
Solis  ( Helianthus  multiftorus  L.)  -  89.  Jacobaea  Cineraria,  iSenecio 
Cineraria  DC.)  -  90.  Tussilago  {Tussilago  Farfara  L.)  -  91.  Vir- 
ga  aurea  {Solidago  Virga-  aurea  L.)  -  92.  Aster  omnium  maximum 
si  ve  Enula  Campana  {Inula  Helenium  L.)  -  93.  Fraxinella  {Dicta- 
mnus  albus  L.)  -  94.  Bistorta  (Polygonum  Bistorta  L.)  -  95.  Fago- 
pirum  {Polygonum  Fagopyrum  L.)  -  96.  Asarum  {Asarum  europaeum 
L.)  -  96.b'8  (95)  Chenopodium  Ambrosianiim  {Chenopodium  ambro- 
sioides  L.)  -  97.  Chenopodium  foetidum  (  Chenopodium  Vulvaria  L.) 
-  98.  Acetosa  {Rumex  Acetosa  L.)  -  99.  Rumex  sive  Lapathum  vul- 
gare {Rumex  Patientia  L.)  -  100.  Lapathum  vulgare  {Rumex  san- 
guineum  L.)  -  101.  Atriplex  {Atriplex  hortensis  L.)  -  102.  Eicinus 
{Ricinus  communis  L.)  -  103.  Mercurialis  Mas.  {Mercnrialis  annua 
L.)  -  104.  Mercurialis  foemina  {Mercurialis  annua  L,  var.  ambi- 
gua L.) 

VoL.  IV.  —  1.  Nux  {Juglans  regia  L.)  -  2.  Populus  vulgaris 
{Populus  nigra  L.)  -  3.  Populus  foliis  tremnlis  [Populus  tremula 
L.)  -  4.  Juniperus  {Juniperus  communis  L.)  -  5.  Castanea  {Casta- 
nea  vesca  Gaertn.)  -  6.  Platanus  verus  orieutalis  {Platanus  orien- 
talis  L.)  -  7.  Taxus  {Taxus  baccalà  L.)  -  8.  Lilac  flore  candido  iSy- 
ringa  vulgaris  L.  var.)  -  9.  Lilac  floi-e  coeruleo  foliis  laciniatis 
{Syringa  persica  L.)  -  10.  Guaiacana,  sive  lignum  sanctum  non 
nullorum  {Guaiacum  officinale  L.)  -  11  Vitex,  sive  Agnus  Castus 
{Vitex  Agnus  Castus  L.)  -  12.  Viscum  {Viscum  album  L.)  -  13. 
Siliqua  edulis  {Ceratonia  Siliqua  L.)  -  14.  Zizyphus  sive  Jujum 
majore  {Zizyphus  saliva)  Gaertn.)  -  15.  Acer  major  {Acer  Pseudo- 
platanus  L.)  -  16.  Acer  vulgaris  {Acer  campestre  L.)  -  17.  Hippoca- 
stanum  {Aesculus  Hippocastanum  L.  >  -  18.  Berberis  {Berberis  vul- 
garis L.)  -  19.  Paliurus  {Paliurus  australis  Gaertn.  )  -  20.  Cassia 
{Cassia  Fistida  L.)  -  21.  Chamaelea  tricoccos  {Cneorum  tricoccum 
L.)  -  22.  Barba  Jovis  {Anthyllis    Barba-Jovis   L.)  -  23.    Anagyris 


26  FL.    TASSI 

{Anagyris  foetida  L.)  -  *  24.  Siliquash'uin  -  25.  Coronilla  (  CoromVZa 
Emerus  L.)  -  *  26.  Maldovica  africana  -  27.  Zinnina  nova  {Zinnia 
elegans  Jacq.)  -  28.  Opistolecha  jamilapsi  (Lejyachys  pinnatifida  Rafin) 

-  29.  Comelina  {Tradescantia  virginiana  L.)  -  30.  Salvia  americana 
(Salvia  Columbariae  Benth.)  -  31.  Acorus  si  ve  Calamus  aromaticus 
nonnullorum  iAcorus  Calamus  L.)  -  32.  Psoraja  foliis  pinnatis  {Pso- 
ralea  pinnata  L.)  -  33.  Psoraja  foliis  ternatis  vulgo  Paraguai  {Pso- 
ralea  glaudulosa  L.  i  -  Si.  Lantana  sive  Pseudo  Viburnum  sive 
Cammara  {Lantana  Camara  L.)  -  35.  Camphorata  (  Camphorosma 
monspeliaca  L.)  -  36.  Dracocephalon  {Dracocephalum  Ruyschiana 
L.)  -  *  37.  Mordalica  Bettonicae  foliis  -  38.  Jucca  indivisa  arborea 
radice  tuberosa  (  Yucca  aioifolia  L.)  -  39.  Urtica  l'acemosa  ameri- 
cana ampio  Coryli  folio  non  urens  (Bohemeria  nivea  Hook,  et  Arn.) 

-  40.  Colutea  Vesicaria  sive  Sena  pauperum  (  Colutea  arborescens 
L.)  -  41.  Solanum  hortense  fructu  nigro  [Solanum  nigrum  L.i  -  42. 
Jalapa  [Mirabilis  Jalapa  L.)  -  43.  Jasminoides  {Lycium,  barbarum 
L.)  -  44.  Molle  Giusi  sive  Pepe  {Schinus  Molle  L.)  -  45.  Astragalus 
siliqua  falcata  (Astragalus  sp.)  -  46.  Astragalus  {Astragalus  sp.)  - 
47.  Geum  {Geum  urbanum  L.)  -  48.  Ruelia  [Ruellia  sp.)  -  49.  Tri- 
bulus  {Tribulus  terrestris  L.)  -  50.  Echium  (Echium  vulgare  L.)  - 
51.  Xanthium  {Xanthium  strumarium  L.)  -  52.  Bellis  minor  [Bellis 
perennis  L.)  -  53.  Spirea  (Spiraea  sp.)  -  *  54.  -  55.  Taraxaconastrum 

-  56.  Myosotis  ^  Myosoiis  op.)  -  57.  Linaria  vulgo  Cimbalaria  {Linaria 
Cymbalaria  Mill.j  -  *  58.  Geranium  Rubertianum  -  *  59.  Arabis 
alpina  sive  bellidifolia.  -  60.  Potamogeton  ^ Potamogetoìi  sp  )  -  *  61. 
Erysimum  -  *  62.  Turritis  -  *  63.  Sisymbrium  erucae  folio  -  *  64. 
Melissa  -  *  65.  Dulcamara  -  *  66.  -  *  67.  Cruciata  minor  •  *  68. 
lUicebrum  Paronychia  Linuaei  -  *  69.  -  70.  Chainaedris  palustris 
canescens  seu  Scordium  officinarum  (Teucrium  Scordium  L.)  -  71. 
Men3'anthes  {Menyanthes  tvifoliata  L.). 

TRABACCHI  LORENZO  (n.  Siena,  19  aprile  1782,  ni.  ivi). 

Esercitò  la  farmacia  in  Siena  in  piazza  del  Carmine,  oggi 
via  Baldassarre  Peruzzi  tra  i  fabbricati  Mieli  e  Barsini  (').  Di 
lui  ci  rimane  una  raccolta  di  circa  500  figure  di  piante  medici- 
nali colorite  a  mano,  ottimamente  eseguite,  che  si  conservano 


(')  Debbo  queste  notizie  alla  gentilezza  della  Signorina  Livia  Pepi, 


che  vivamente  ringrazio. 


TRABACCHI  LORENZO 


LA   BOTANICA   NEL    SENESE  27 

presso  la  tarmacia  Pepi.  Ciascuna  tavola,  di  30  X  ^2  cm.  di 
dimensione,  porta  i  nomi  linneano  e  volgare  e  l' indicazione 
della  tamigiia.  Altra  raccolta  di  tavole  consimili,  (circa  250) 
dello  stesso  Trabacclii,  delineate  però  con  minor  cura,  si  con- 
serva nel  nostro  orto  botanico. 

Di  questo  distinto  iconografo  esiste  un  ritratto  ad  olio, 
posseduto  oggi  dai  suoi  discendenti,  del  quale  si  presenta  la 
riproduzione  (V.  Tav.). 


SECOLO  XIX. 

MASSIMI  GIUSEPPE  (n.  Siena  sul  fluire  del  sec.  xviii). 

Dottore  in  scienze  naturali,  e  aiuto  di  Biagio  Bartalini 
dal  1816  al  1821.  Difatti  negli  Annuari  dell'Ateneo  senese 
dell'epoca  si  legge  :  «  Experientiarium  dispositores  :  Exc.  D. 
Josepho  Massini  Senensis  »  etc.  {*). 

SAVI  GAETANO  (n.  Firenze  13  giugno  1769  ;  m.  Pisa  28 
aprile  1844). 

Professore  di  botanica  e  prefetto  dell'  Orto  botanico  di 
Pisa  dal  1814  al  1842.  Erborizzò  estesamente  nel  senese,  in 
special  modo  nella  zona  meridionale  della  provincia.  Xel  1793 
raccolse  col  Santi,  sul  M.  Amiata,  il  Wectaroscordum  siculum 
Lindi,  pianta  scoperta  dal  Boccone  in  Sicilia  sulle  Madonie. 
Nella  stessa  località  la  ritrovarono  dipoi  Arcangeli  e  Biondi, 
come  accenneremo  a  suo  tempo. 

—  Botanicon  Mruscum.  Pisis  1808-1825. 

Comprende  anche  parecchie  fanerogame  senesi,  muschi,  licheni, 
nonché  una  specie  di  fango  pirenomicete,  1'  Ustulina  vulgaris  Tul. 
(Sphaeria  deusta  Hoflfra)  raccolta  dal  Savi  sulle  radici  e  tronchi 
putrescenti  dei  faggi,  castagni  e  guerci  sul  M.  Amiata. 


(1)  Ann.   MDCCCXVi  -  mdcccxxii,   apud    Honoratum    Porri,  I    et  R. 
Acad.  Typographum. 


28  FL.    TASSI 

—  Pugillo  di  piante  da  aggiungersi  al  Botanicon  Mruscum. 
risa  1827. 

RADDI  GIUSEPPE  (n.  Firenze  9  luglio  1770;  in.  Rodi  8  set- 
tembre 1829). 

Botanico  viaggiatore  distinto.  Nel  senese  raccolse  VAlisma 
riantago  L.  nel  lago  di  Montepulciano  (^). 

BERTOLONI  ANTONIO  (n.  Sarzana  11  febbraio  1775  ;  in.  Bo- 
logna 17  a[)rile  1809). 

Professore  di  botanica  e  prefetto  dell'  Orto  botanico  del- 
l' Università  di  Bologna. 

—  Flora  italica.  Bologna  1833-1807. 

Vi  sono  citate  moltissime  piante  del  senese,  parecchie  delle 
quali  raccolte  dallo  stesso  Bertoloni  nelle  seguenti  località  :  Din- 
torni di  Siena,  M.  Amiata,  Bagni  di  S.  Filippo,  Montalcino,  Chian- 
ciano,  Bagni  di  Vignone,  Abbadia  S.  Salvadore,  Rapolano,  S.  Quirico 
d' Orcia,  Radicofani,  Vescovado,  Chiusdino,  Montieri,  Pienza,  S. 
Griovan  d'Asso,  Chianti,  S.  Gimignano  etc. 

GIULI  GIUSEPPE  (n.  Lorenzana  nel  Pisano,  ottobre  1776  ; 
m.  Siena  21  agosto  1851). 

Si  laureò  nel  1802  in  medicina  nell'  ateneo  pisano,  ma  si 
dedicò  di  preferenza  agli  studi  botanici  sotto  la  guida  di  Ot- 
taviano Targioni-Tozzetti.  Nel  1822  fu  nominato  professore  di 
botanica  a  Siena  dopo  essere  stato  per  ben  18  anni  medico 
nell'  ospedale  di  Sinalunga. 

Moltissime  sono  le  memorie  che  scrisse,  disseminate  nei 
più  rinomati  periodici  di  quel  tempo,  e  che  ebbero  il  plauso 
di  Società  ed  Accademie  scientifiche  piìi  illustri  in  specie  di 
Francia.  Notevoli  sono  quelle  sulle  Acque  minerali  della  To- 
scana^ il  Corso  dì  Chimica  economica,  noncliè  il  progetto  di 
una  Carta  geognostica  ed,  or itto gnostica  della  Toscana,  con  carta 


(')  Caruel,  Prodr.  FI.  Tose.  -  p.  658,  n."  2030. 


LA   BOTANICA    NEL    SENESE  29 

topografica  dell'  isola  ci'  Elba.  Ottenne  medaglie  d'  oro  di  bene- 
merenza da  Carlo  Alberto  e  dal  re  di  Napoli,  vistosi  regali 
da  Luigi  Filippo,  e  dal  pontefice  Gregorio  XVI  la  croce  d'oro 
colle  insegne  cavalleresche  di  S.  Silvestro  ('). 

—  Piante  che  spontaneamente  vivono  dentro  Siena  e  suoi 
contorni.  Siena  1802. 

Meritano  di  esser  menzionate  le  seguenti  :  Acanthus  mollis  L., 
Aristolochia  Clematitis  L.,  A.  longa  L.,  Bidens  tripartita  L.,  Cory- 
dalis  bulbosa  DC,  C.  digitata  Pers.,  Cytisus  alpinus  Lam.,  Gratiola 
officinalis  L.,  Ilelleborus  niger  L.,  Hyosciamus  niger  h.,  Laurus 
nobilis  L.,  Myrtus  communis  L.,  Ophrys  7nuscifera  Huds.,  Phylly- 
rea  media  L.,  Potamogeton  crispus  L.,  P.  lucens  L.,  P.  natans  L., 
Qiiercus  Suber  L.,  Rhus  Coriaria  L.,  R.  cotinus  L. 

DE  REBOUL  EUGENIO  (n.  Aix  «  Francia  »  1781;  m.  Fi- 
renze 1851). 

Botanico  collezionista,  emigrato  in  Italia  alla  fine  del 
XVIII  secolo  e  stabilitosi  in  Firenze:  pubblicò  due  memorie 
sul  genere  Tulipa,  ed  erborò  per  la  Toscana  compreso  il  nord 
della  provincia  senese  dove  raccolse  :  Ajuga  Chamaepytis  Schreb, 
Epipactis  mlcrophylla  Sw.^  Juncus  injìexus  L.^  J.  lamprocarpus 
Ehrli.,  Oreliis  mascula  L.,  Spiranthes  autmnnalis  Ridi.,  Stern- 
hergìa  lutea  Ker  -  Gawl. 

—  Exsiccata  :  Erbario  Reboul. 

Si  conserva  nel  museo  botanico  di  Firenze. 

CORINALDI  JACOPO  (n.  Ferrara  15  dicembre  1782  ;  m.  Pisa 
23  marzo  1847). 

Dottore  in  medicina,  poi  professore  al  Cairo.  Pubblicò 
diverse  memorie  d'algologia  ed  erborizzò  in  più  luoghi  della 
Toscana.  Il  Carnei  nel  suo  Prodromo,  menziona  il  Buscus  Hip- 
poglossum  L.  raccolto  dal  Corinaldi  nel  senese. 


(1)  Giuli  Giuseppe,  ricordo  storico.  (  Estr.  dell' Encicloped.  popol.  ) 
Sinalunga  1894. 


30  FL.    TASSI 

—  Exsiccata  :  Piante  toscane. 

Si  trovano  nell'  erbario  centrale  di  Firenze. 

REQUIEM  SPIRITO  (n.  Avignone  6  maggio  1778;  m.  in  Cor- 
sica, 30  maggio  1851). 

Il  Carnei  (Prodr.  p.  477  n.  1442)  cita  la  Linaria  vulgaris, 
raccolta  da  questo  botanico  a  Siena. 

TARGIONI-TOZZETTI  ANTONIO  (n.  Firenze  30  settembre  1785; 
m.  ivi  18  dicembre  1856). 

Professore  di  botanica,  materia  medica,  e  chimica  nella 
scuola  dell'  arcispedale  di  Firenze.  Visitò  il  territorio  senese 
allo  scopo  di  studiare  le  acque  minerali,  e  in  pari  tempo  rac- 
colse molte  piante  specialmente  a  Rapolano,  Asciano,  Chian- 
ciano,  Eadicondoli  e  sul  M.  Amiata. 

—  Analisi  chimica  delle  acque  minerali  e  termali  di  Chian- 
ciano. 

Neil'  appendice,  a  pag.  221  è  descritta  V  Oscillarla  Targioni 
Amici,  trovata  a  Chianciano  al  Bagno  di  S.  Agnese. 

—  Analisi  chimica  delle  acque  di  Bagolano.  Firenze  1834. 
Contiene  un  elenco  di  piante  osservate  in  quella  località. 

—  Dei  bagni  di  Montalceto  nella  Provincia  Senese  ed  ana- 
lisi chimica  delle  loro  acque  minerali.  Firenze  1835. 

Cita  due  specie  di  Alghe  oscillariee  rinvenute  nelle  acque  di 
Montalceto,  e  sarebbero  :  Oscillarla  smaragdina  Bory  e  0.  Mougeotii 
Bory. 

AMIDEI  GASPARE  (n.  Volterra  1786  ;  m.  ivi  dicembre  1870). 
Dottore  in  medicina  a  appassionato  raccoglitore  di  piante. 

—  Exsiccata  :   Erbario  Amidei. 

Questo  erbario  si  conserva  presso  il  Comizio  Agrario  di  Vol- 
terra, e  comprende  circa  2000  specie  di  piante,  alcune  delle  quali 
raccolte  nel  Senese  in  Val  di  Cecina,  a  Gerfalco,  sul  M.  Amiata  e 
presso  Siena,  tra  le  quali  notiamo  :  Barista  Trixago  L.,  Campanula 
pei'sicifolia  L.,  Hutchinsia  petraea  R.  Br.,  Lamium.  longiflorum  Ten., 
Phalaris  bracJujstachys  Link.,  P.  paradoxa  L.,  Tlialictrum  aquile- 
gifolium  L.,  Valerianella  eriocarpa  Desv. 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  31 

MAZZIARI  DOMENICO  (n.  Siena  circa  il  1790;  m.  Zante  1857). 

Diresse  im  Orto  botanico  a  Corfù,  dove  piibblicò  la  Flora 
corcirese,  stampata  nella  Jonios  Anthologia  'negli  anni  1834 
e  1835.  In  Corfii  si  dedicò  pure  alle  erborizzazioni  raccogliendo 
molte  piante,  in  specie  crittogame. 

WEBB  FILIPPO  BARKER  (n.  Milford  House  Surrey  18  lu- 
glio 1793;  m.  Parigi  29  agosto  1854). 

Botanico  viaggiatore  insigne  che  nelle  sue  escursioni  in 
Italia  non  tralasciò  di  erborizzare  anche  sul  M.  Amiata. 

—  Exsiccata  :    Erbario    Webb. 

Si  trova  nel  museo  botanico  di  Firenze  ed  è  ricco  di  ben  90,000 
specie  di  piante. 

VALENTI-SERINI  FRANCESCO  (n.  3  giugno  1795  a  Villa  a 
Sesta  «  Castelnuovo  Berardenga  nel  senese  »  ;  m.  Siena  11 
agosto  1872). 

Dottore  in  medicina,  che  esercitò  con  onore,  in  specie  in 
Firenze,  dove  fu  medico  della  famiglia  Bonaparte  ivi  domici- 
liata. Dedicatosi  alla  botanica  raccolse  e  studiò  molte  piante 
più  che  altro  crittogame  del  senese  {Muschi^  Epatiche,  Funghi 
e  Licheni)  che  poi  donò  alla  R.  Accademia  dei  Fisiocritici. 
Inoltre  riprodusse  fedelmente  in  creta  i  funghi  della  provincia 
di  Siena,  donandone  una  collezione  alla  E.  Accademia  di  Me- 
dicina di  Torino,  ed  altra  di  oltre  800  esemplari  al  Municipio 
di  Siena  e  compose  una  collezione  in  terra  cotta,  rappre- 
sentante alcune  delle  principali  malattie  delle  piante  coltivate, 
che  lasciò  al  Comizio  Agrario  di  Siena.  Xelle  sue  erborizza- 
zioni visitò  il  Chianti,  M.  Luco  in  Val  d'Arbia,  Rapolano,  etc. 

—  Funghi  sospetti  e  velenosi  della  provincia  senese.  To- 
rino 1868. 

Vi  sono  descritte  e  illustrate  in  56  tavole  a  colori,  circa  80 
tra  specie  e  varietà  di  Macromiceti. 

—  Exsiccata  :  Raccolta  crittogamica. 

Comprende  circa  150  esemplari  tra  muschi,  funghi  e  licheni, 
disposti  su  piccole  basi  di  terra  cotta,  che  si  conservano  nel  Museo 
della  E..  Accademia  dei  Fisiocritici  di  Siena. 


32  FL.    TASSI 

SAVI  PAOLO  (u.  Pisa  11  luglio  1798  :  m.  ivi  5  aprile  1871). 
Professore  di   zoologia  e   mineralogia    nelP  Università    di 
Pisa. 

—  iSul  carhon  fossile  della  Toscana.  (  Giorn.  tose.  n.°  5, 
p.  480-83,  t.  I,  f.  8-9;  t.  II,  f.  1-13)  -  Pisa  1813. 

In  questa  memoria  sono  riportate  le  figure  e  le  ulteriori  osser- 
vazioni di  Pietro  Savi,  sulP  Uranophyllites  spatliulata  Sav.  nel  se- 
nese (V.  Savi  Pietro). 

GARBIGLIETTI  ANTONIO  (n.  Biella  30  novembre  1807;  m. 
Torino  1887). 

Pubblicò  un  commento  all'  opera  del  Dott.  Yalenti-Serini 
sui  fanghi  senesi,  quando  però  la  medesima  non  era  peranco 
data  alle  stampe. 

—  Intorno  all'  opera  manoscritta  del  Dr.  Serini  sopra  i 
funghi  sospetti  e  velenosi  sanesi.  Torino  1864. 

GABBRIELLI  SALVADORE  (n.  Siena  1809;  m.  ivi  24  gen 
uaio  1880). 

Professore  ordinario  di  materia  medica  e  farmacologia 
nell'  Università  di  Siena  dal  1851  al  1880.  Pubblicò  alcuni 
articoli  d'  indole  botanica  inseriti  nel  dizionario  italiano  di 
scienze  mediche,  compilato  dai  Proff.  Mantegazza,  Corradi  e 
Bizzozzero. 

SAVI  PIETRO  (n.  Pisa  20  maggio  1811;  m.  ivi  9  agosto  1871). 

Professore  di  botanica  e  prefetto  dell'  Orto  botanico  di 
Pisa  dal  1842  al  1871,  dove  ebbe  per  aiuto  Attilio  Tassi  dal 
1842  al  1850.  Visitò  piti  luoghi  della  provincia  senese  e  fu 
in  Siena  nel  1862  pel  Congresso  degli  scienziati  italiani,  in 
occasione  del  quale  comunicò  alcune  sue  osservazioni  relative 
alla  morfologia  comparata  di  vari  cauli  sotterranei  con  dire- 
zione discendente,  e  fece  conoscere  ancora  come  il  tubero  del- 
l' Aristolochia  rotunda  L.  derivi  dal  primo  meritallo. 

—  Impronte  vegetabili  osservate  nel  terreno  carbonifero  di 
M.  Bamboli  (Mise,  di  chimica  etc.  p.  40-44). 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  33 

Tra  le  altre  forme  vi  è  descritta  1'  Uranoph yllltes  spathulata 
Sav.  che  il  Savi  giudicò  essere  una  Musacea  vicina  alle  Uraniee  (0- 

TIGRI  ATTO  (il.  Pistoia,   1813  ;  m.  Siena  2  luglio  1875). 

Fu  professore  di  anatomia  comparata  e  zoologia  nell'Uni- 
versità di  Siena  lino  dal  1851.  Si  occupò  anche  di  botanica, 
studiando  in  special  modo  alcuni  funghi  Erisifei. 

RICASOLI  VINCENZO  (n.  Firenze  13  febbraio  1811  ;  ni.  M. 
Argentario  pr.  Orbetello,  20  giugno  1891]. 

Fu  sin  dalla  gioventìi  sapiente  orticultore  e  botanofilo. 
Xel  1813  aveva  già  iniziato  1'  Herharium  BicasoUamim  e  la- 
vorava assiduamente  alla  flora  del  M.  Argentario  e  di  altre 
parti  della  Toscana.  Raccolse  piante  nel  Chianti,  tra  le  quali: 
Asperula  cynanchica  L.,  Bupleurum  aristatum  Bartl.,  D'Kjitalis 
ferruginea  L.,  Galeopsis  Ladanum  L.,  Juncus  glaucus  Sibth., 
Lavandula  latifoUa  Medie,  Viburnum  Tiniis  L.  etc.  Nel  1868 
fondò  un  giardino  sperimentale  alla  Casa  Bianca  (M.  Argen- 
tario) e  ne  pubblicò  i  resultati  nel  BuUettino  della  R.  Società 
Toscana  d'  Orticultura,  unitamente  ad  altri  articoli  di  floristica 
e  giardinaggio. 

—  Exsiccata:  Herharum  BlcasoUanum. 

Consta  di  8000  specie  di  piante,  che  fanno  parte  dell'  erbario 
centrale  italiano  del  museo  botanico  di   Firenze. 

PARLATORE  FILIPPO  (n.  Palermo  8  agosto  1816;  m.  Firenze 
9  novembre  1877). 

Professore  di  botanica  e  prefetto  dell  '  Orto  botanico 
fiorentino  dal  1842  al  1877.  Fu  eccellente  botanico  e  si  di- 
stinse come  valente  fltografo  nella  pubblicazione  della  Flora 
italiana,  continuata  alla   sua  morte  dal    Carnei.    Visitò  il  M. 


(1)  Parecchie  impronte  di  vegetali  indeterminate  della  miniera  di  M. 
Bamboli  nel  senese,  si  trovano  nel  Museo  geologico  della  E,.  Accade- 
mia dei  Fisiocritici  in  Siena,  donate  dall'  Ing.  Bignon,  direttore  della 
detta  miniera. 


34  FL.    TASSI 

Amiata  col  AVebb,  ed  il  Chianti  col  barone  Vincenzo  Kicasoli, 
nonché  altre  località  quali  Val  di  Merse,  Val  d' Arbia,.  S. 
Quirico  d'  Orda,  le  Masse  di  Siena  etc,  e  tra  le  piante  ivi 
raccolte  si  notano  :  Aceras  antropopliora  E.  Br.,  Aquilegia  iml- 
garis  L.,  Barharea  praecox  E.  Br.,  Cori/daUs  tuberosa  DC, 
Festuca  ìieterophìilla  Lam.,  Koeleria  grandiflora  Bert.,  Narcissus 
Vergellensis  Pari.,  Ornithogalum  excapum  Ten.,  Quercus  Pseudo- 
suher  Santi,  Santolina  Chamaecyparissus  L.,  Sternhergia  lutea 
Ker.  -  Crawl,  etc. 

—  Flora  italiana.  Firenze  1848-1877. 
Vi  sono  citate  diverse  località  senesi. 

—  Fxsiccata  :  Erbario  Parlatore. 

È  riunito  all'  erbario  centrale  del  Museo  Botanico  fiorentino, 
fondato  dallo  stesso  Parlatore. 

DEI  APELLE  (n.  Siena  17  dicembre  1819  ;  ui.  ivi  2  gen- 
naio   1903). 

Preparatore  al  gabinetto  di  anatomia  comparata  e  zoolo- 
gia dell'  Università  di  Siena.  Pubblicò  vari  lavori  di  indole 
agraria,  patologia  vegetale,  nonché  il  seguente  catalogo  rela- 
tivo alla  Plora  senese  : 

—  Catalogo  ragionato  delle  piante  coltivate  e  di  quelle 
spontanee  che  costituiscono  i  prati  naturali,  le  siepi  ed  i  boschi, 
nel  territorio  delle  Masse  di  Siena.  Siena  1868. 

CAMPANI  GIOVANNI  (n.  Siena,  (1  giugno  1820,  m.  ivi  5  set- 
tembre 1891). 

I^el  1838  consegui  il  diploma  di  farmacia,  ed  esercitò 
r  arte  farmaceutica  in  Siena  presso  la  farmacia  Santi,  già  Olmi. 
Nel  1841  fu  nominato  socio  corrispondente  dell'Accademia  dei 
Fisiocritici,  dove  coadiuvò  in  molti  lavori  scientitìci  il  Pro- 
fessore Giuli,  Direttore  di  quei  Musei.  Xel  1847  si  laureò  in 
scienze  naturali  a  Pisa,  quindi  fu  nominato  aiuto  preparatore 
di  chimica  nell'  Università  di  Siena,  e  nel  1850  professore  di 
farmacologia  nelle  scuole  di  S.   Maria  ISTuova  in  Firenze.  Xel 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  35 

1851  insegnò  botanica,  e  scienze  naturali  nella  sezione  superiore 
del  Liceo  di  Siena,  fino  a  che  nel  1860  il  Governatore  della 
Toscana  lo  nominò  professore  di  chimica  generale  nelP  Ateneo 
senese,  cattedra  che  tenne  fino  al  giorno  della  sua  morte.  Oltre 
numerosi  lavori  di  chimica  agraria  e  chimica  generale,  pubblicò 
pure  alcune  memorie  di  botanica  applicata,  e  si  occupò  anche 
di  floristica  erborando  estesamente  nel  territorio  senese. 

—  Exsiccata:  Piante  senesi. 

Si  trovano  iiell'  erbario  del  R.  Orto  botanico  di  Siena  e  com- 
prendono moltissime  specie  raccolte  dal  Campani  nei  dintorni  di 
Siena,  M.  Amiata,  Val  d'Asso,  Val  di  Merse,  Chianti,  Bagni  di  S. 
Filippo,  Abbadia  S.  Salvadore,   S.  Quirico  d'  Orcia,  Radicofani  etc. 

LIVI  CARLO  (n.  Prato  in  Toscana  ;  m.  Livorno  ?). 

Il  3  novembre  1860  fu  nominato  professore  d'  igiene  e 
medicina  legale  nell'  Università  di  Siena.  Nel  1871  pubblicò 
due  lavori  riferentisi  alla  coltivazione  del  Riso  nella  provincia 
Senese  e  in  Italia,  e  nel  1858  un  Discorso  preliminare  agli  opu- 
scoli di  storia  naturale  di  Francesco  Redi. 

TASSI  ATTILIO  (n.  Pisa,  25  dicembre  1820). 

Grià  assistente  del  Prof  Pietro  Savi  nell'Università  di 
Pisa,  poi  direttore  dell'  Orto  botanico  di  Lucca  dal  1850  al 
1860,  quindi  professore  di  botanica  e  prefetto  dell'Orto  senese. 
Ha  erborato  nella  provincia  di  Siena  in  Val  d'Arbia,  Val  di 
Rosia,  Chiusdino,  Montarrenti,  Montieri,  Mouteaperto  e  Brolio. 

—  Sulla  Flora  della  Provincia  senese  e  maremma  toscana. 
Siena  1862. 

Vi  si  trovano  elencate  1556  specie,  delle  quali  molte  appar- 
tengono  alla  provincia  di  Grosseto.  E  riportata  pure  la  diagnosi  e 
la  figura  della  Rosellinia   Tassiana  Ces.  et  De  Not. 

—  Sulla  crittogama  dell'  Olivo.  Milano  1864. 

—  Cenno  sulla  botanica  agraria,  medica^  economica,  e  in- 
dustriale della  Provincia  di  Siena.  Ivi  1865. 


36  FL.    TASSI 

NASIMBENI  ERNESTO  (n.  Siena  10  febbraio  182S;  m.  ivi  24 
febbraio  1905). 

Formò  una  collezione  di  fossili  della  miniera  del  Casino 
nel  senese  che  donò  alla  E.  Accademia  dei  Fisiocritici,  nel 
cui  Museo  attualmente  si  trova.  Le  impronte  vegetali  deter- 
minate sono  le  seguenti  : 

Acer  Ponzianum  Gr.  et  Str.  (?),  A  Sismondae  G.  et.  Str., 
Gastanea  Kuhinyi  Kov.,  C'mnamomum  Buchi  Heer.  (?),  Fagus 
dentata  Cloepp.,  Juglans  acuminata  A.  Br.,  J.  Strozziana  Gaud., 
Laurus  Guiscardi  Gaud.,  Liquidambar  europaeus  A.  Br.,  Pinus 
venatoria  Gaud.,  Platanus  aceroides  Goepp.,  Pterocari/a  Mas- 
salongi  G.  et  Str.,  Quercus  Haidingeri  Etting.  (?),  Sabal  major 
Ung.,  Salioo  integra  Goepp.,  Sapindus  falcifoUus  A.  Br. 

POLLACCI  EGIDIO  (n.  Pistoia  22  gennaio  1829). 

Agronomo  distinto  :  nel  1859  coprì  la  cattedra  di  chi- 
mica farmaceutica  nell'  Università  di  Siena,  poscia,  nel  1871, 
fu  trasferito  nel  medesimo  insegnamento  a  Pavia. 

—  Notizie  enologiche.  Siena  1855. 

—  Sul  potere  assorbente  della  terra  arabile  e  sul  modo  di 
agire  delle  radici  delle  piante  a  contatto  dei  materiali  organici 
del  suolo.  Bocca  S.  Casciano  1857. 

—  Bella  maniera,  di  agire  dello  zolfo  sulla  Crittogama  della 
vite.  Pisa  1862. 

—  Sulla  traspirazione  dell'  acido  carbonico  per  le  radici 
delle  piante,  e  sulV  applicazione  di  questo  fenomeno  alla  loro 
nutrizione.  Firenze  1865. 

—  Bella  ragione  perchè  il  zolfo  uccide  l'oidio.  Milano  1868. 

—  Sulla  emissione  d'  idrogeno  nascente  dai  vegetali.  Pa- 
lermo  1876. 

—  Belle  principali  malattie  della  vite  e  dei  mezzi  |;er  com- 
batterle, (con  39  fig.)  Milano   1887. 

CARUEL  TEODORO  (n.  Chandernagora  (Bengala)  27  giugno 
1830  ;  m.  Firenze,  4  dicembre  1898). 


LA    BOTANICA   NEL    SENESE  37 

Professore  di  botanica  e  prefetto  dell'  Orto  botanico  fio- 
rentino. Percorse  più  volte  la  provincia  senese  erborando  in 
molte  località  tra  cui  lo  stradale  Siena-Grosseto,  M.  Amiata, 
Montieri,  Val  di  Rosia,  etc. 

—  Prodromo  della  Flora  Toscana.  Fii-enze  1860-04. 

—  Supplemento  al  Prodromo  della  Flora  Toscana.  (Atti 
della  Soc.  ital.  di  Se.  nat.  voi.  Vili,  p.  429-79).  Milano  1865. 

—  Secondo  supplemento  al  Prodromo  della  Flora  Toscana 
(N.  Giorn.  Bot.  it.   II,  p.   19-27)  Firenze  1870. 

In  queste  tre  pubblicazioni  sono  indicate  le  piante  raccolte  nel 
senese  dall' A.,  nonché  da  Biagio  Bartaliui,  P.  Savi,  G.  Giuli,  G. 
Santi,  A.  Tassi,  G.  Campani  etc. 

—  Statistica  botanica  della  Toscana.  Firenze  1871. 

—  Flora  Italiana.  Firenze  1884-94. 

È  la  continuazione  dell'  opera  di  Filippo  Parlatore. 

GRILLI  MARCELLO. 

Direttore  dello  stabilimento  Agrario-botanico  di  Firenze 
e  redattore  del  Bullettino  della  R.  Società  Toscana  d'  Orti- 
cultura,  nel  quale  scrisse  moltissimi  articoli  di  botanica  orti- 
cola. Accompagnò  il  Carnei  in  alcune  sue  escursioni  nella  pro- 
vincia senese,  erborando  col  medesimo. 

GROVES  ENRICO  (n.  Weymouth  1835  ;  m.  Firenze,  1  mar- 
zo 1891). 

Ji^sercitò  la  farmacia  in  Firenze  fino  dal  1862,  ed  erborò 
nel  senese  ijresso  Chianciano  dove  raccolse  :  Citysus  sessilifo- 
Uus  L.,  Daucus  Carota  L.,  D.  Broteri  Ten.,  Trifolium  me- 
dium L. 

—  Exsiccata  :  Erbario  Groves. 

Consta  di  circa  50,000  esemplari  donati  dallo  stesso  Groves  al 
Museo  botanico  fiorentino. 

GRIMALDI  ANTONIO  (n.  Modena  nella  prima  metà  del  se- 
colo  XIX  ;  m.  Siena). 

Inseo-nò  cliinuca  farmaceutica    nell'  Università   di   Siena, 


38  FL-    TASSI 

dove  fu  nominato  ordinario  il  6  aprile  1872.  i!^el  1870  pub- 
blicò mi  lavoro  sulla  decomposizione  dell'  acido  salicilico,  ope- 
rata dalle  foglie  delle  piante,  sotto  l' influenza  della  luce  so- 
lare. 

MARCUCCI  EMILIO  (n.  Bibbiena,  25  gennaio  1837  ;  m.  ivi 
30  dicembre  1890). 

Ottimo  conoscitore  della  flora  casentinese.  Il  Baroni  nel 
Supplemento  al  Prodromo  della  Flora  Toscana  di  T.  Carnei 
cita  il  Sedum  sexangulare  L.,  raccolto  dal  Marcucci  a  Chiusi 
in  provincia  di  Siena. 

LEVIER  EMILIO  (n.  Berna,  4  giugno   1839). 

Medico  e  botanico  in  Firenze.  Eaccoglitore  operoso  di 
piante  erborò  in  molti  luoghi  ed  anche  nel  senese  unitamente  al 
Sommier. 

—  Addenda  ad  Floram  Mruriae  (N.  Giorn.  Bot.  it.  XXIII 

p.  241)  Firenze  1891. 

Le  specie  più  importanti  per  la  provincia  di  Siena  sono  :  Bu- 
pleurum  opacum  (  Ces.  )  Lange,  Medicago  muricolej)tis  Tin.,  Rosa 
glauca  Vili.,  R.  hispanica  Boiss.  et  Reut.,  Sedum  caespitosura  DO., 
Silene  viridiflora  L. 

BONELLI  SILVERIO  (n.  Siena,  20  gennaio  1840  ;  m.  ivi  17 
luglio  187G). 

Dottore  in  medicina.  Il  Prof.  A.  Tassi  nella  sua  Flora 
della  Provincia  Senese  (1872,  pag.  7,  nota)  rileva  come  il  detto 
Bonelli  si  distinguesse  allora  nello  studio  della  flora  locale,  e 
a  pag.  55  menziona  la  Bellevalia  romana  Reich.  (Hyacinthus 
roììianus  L.  )  raccolta  dal  medesimo.  Il  Bonelli,  per  quanto  è 
a  mia  cognizione,  compose  anche  un  piccolo  erbario  di  piante 
dei  dintorni  di  Siena. 

ARCANGELI  GIOVANNI  (n.  Firenze  18  luglio  1840). 
Attualmente  professore    ordinario    di  botanica  e  prefetto 


LA   BOTANICA   NEL    SENESE  39 

dell'  Orto  botanico  nell'  Università  di  Pisa.  Erborò  nella  pro- 
vincia senese  sul  M.  Amiata,  a  Oetona  e  a  Brolio  in  Chianti. 

—  Contribuzione  alla  Flora  Toscana.   Pisa   1886. 

—  Osservazioni  fatte  in  alcune  recenti   erborizzazioni.  Pi- 
sa 1886. 

lu  queste  due  memorie  sono  citate  tra  le  altre,  le  seguenti  specie 
di  piante,  raccolte  sul  M.  Amiata  e  a  Cetona  :  Actaea  spicata  L.,  Ar- 
meria majellensis  Boiss.,  Carlini  lanataJj.,  Centaurea  rupestris  h., 
Marrubium  candidissimum  L.,  Nepeta  Cataria  L. 

—  Sopra  alcune  piante  raccolte  al  M.  Amiata.  Firenze  1889. 
Sono  da  menzionarsi  :  Acer  monspessulanum  L.,  A.  Opulifolium 

Vili.,   Cephalaria    transylvanica  Schrad.,    Nectaroscordum    siculum 
Lindi.,  Ribes  multifiorwn  Lindi,    Viola  calcarata  L.  var.  aetnensis. 

—  Elenco  delle  Muscinee  fino  ad  ora  raccolte  al  31.  Amiata. 

Firenze  1889. 

Vi  figurano  89  specie  di  Muschi  e  21  di  Epatiche.  Alcune 
però  furono  rinvenute  sul  versante  meridionale  della  montagna  che 
fa  parte  della  provincia  di  Grrosseto. 

—  Una    rapida    escursione  a  Moncioni   ed  a    Brolio.  Fi- 
renze 1899. 

Oltre  parecchie  fanerogame  vi  sono  indicati  i  seguenti  funghi 
raccolti  a  Brolio  :  Coprinus  ovatus  (Schaeff.)  Fr.,  Crepidotus  mollis 
Schaeff.,  Hebeloma  testaceum  Batsch.,  Hyplioloma  fascicularis  Huds., 
Lepiota  alba  Bres.,  L.  excoriata  Schaeff.,  L.  procera  Scop.,  Lyco- 
perdon  hijemale  Bull.,  Pholiota  junonia  Fr.,  Polystictus  versicolor 
(L.)  Fr.   var.  nigricans. 

BIONDI  ANTONIO  (n.  Casteltaltì  nel  Volterrano). 

Distinto  conoscitore  della  flora  toscana,  erborò  in  di- 
versi luoghi  del  senese,  nonché  nel  1888  sul  M.  Amiata  as- 
sieme al  Prof,  Arcangeli,  col  ([naie  raccolse  parecchie  Muscinee 
ed  Epatiche,  le  piìi  notevoli  delle  quali  sarebbero  :  Bartramia 
pomiformis  (L.)  Hedw.,  Brachythecium  velutinum  var.  venustum 
De  Not.;,  Dicranoiceisia  crispula  (Hedw.)  Schirap.,  Dicranum 
neglectum  Juratz.,  Hypnum  palustre  var.  laxum  Br.,  Junger- 
mannia  hjcopodioides  Wllr.,  Metzyeria pubescens  (Schrank.)  Eaddi;, 


40  FL.    TASSI 

Mnium  stellare  ìledw.^  NecTcera  pumila  Edvr.,  Porella  laevigata 
(Schi-acl.)  Lind.,   Sjìhagnum  fimhriatuni  Wils.,  ecc. 

TOSCANI  CESARE  (n.  Montopoli  (Pisa),  21  febbraio  1842; 
m.  Siena  20  maggio  1888). 

Professore  di  fìsica  nell'  Ateneo  senese  fin  dal  novem- 
bre 1860.  Pubblicò  parecchie  memorie  d' indole  botanica  nel 
campo  della  fisiologia  e  patologia  vegetale  tra  le  quali  meri- 
tano di  esser  ricordate  quelle  riguardanti  lo  studio  dei  gaz  che 
occupano  i  vasi,  le  fibre  e  i  meati  intercellulari  delle  piante; 
gli  effetti  del  calore  e  dell'  umidità  sugli  organi  vegetali  ;  la 
seusività  e  il  sonno  della  Mimosa  pudica  L.;  le  malattie  del- 
l' Olivo  e  di  altre  piante  fruttifere. 

—  Intorno  all'  origine  di  quella  crittogama  bruna  che  rat- 
trista gli  Olivi  e  molte  altre  piante  fruttifere  e  silvestri,  e  in- 
torno al  modo  d' impedirne  la  propagazione.  Siena  1864. 

Vi  si  trova  menzionata  1'  Antennaria  elaeophila  Mont. 

BECCARI  ODOARDG  (n.  Firenze,  19  novembre  1843). 
Dottore  in  scienze  naturali  e  già  prefetto  dell'Orto  bota- 
nico fiorentino.  Fu  ardito  e  distinto  viaggiatore,  visitò  Giava. 
Sumatra,  Borneo  etc.  recando  in  patria  ricca  messe  di  vege- 
tali nuovi  di  ([uelle  contrade  (').  Erborò  nel  senese  (terri- 
torio chiantigiano,  Eadda,  Castellina  etc.)  dove  raccolse  molte 
fanerogame  e  crittogame  tra  le  quali  citiamo  :  Acer  monspes- 
sulanum  L,,  Bupleuram  rotundifolium  L.,  Carduus  acicularis 
Bert.,  Gaucaiis  purpurea  var.  lieterophyUa  Guss.,  JHgitalis  fer- 
ruginea L.,  Bracunculus  vulgaris  Scliott.,  Micropus  homhycinus 
Lag.,  Nepeta  Cataria  L.,  Plantago  maritima  L.,  Potamogeton 
densus  L.,  tScorzonera  laciniata  L.,  Stachgs  Heraclea  Ali.,  Tri- 
folium  medium  L.,  Veronica  latifolia  L.,  Cliipeospliaeria  Nota- 
risii  Fuck.,  Gucurhitaria  pitliyopMla  (Schm.  et  Kze)  De  N"ot., 
Cytospora  Buxi  Desm.,  C.  oleina  Beri.,  Diatrype  Stigma  (Hofl'm.) 


(*)  Beccavi  O.  -  Nelle  Foreste  di  Borneo  ■  Firenze  1902. 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  41 

Fr,,  Bidymosphaeria  incarcerata  (Desm.)  Sacc,  D.  subtecta  Fr., 
Biscosia  Artoereas  (Tode)  Fr.,  Eutypa  lata  (Pers.)  TuL,  Gno- 
moniella  fimbriata  (Pers.)  Siicc,  Heterospliaeria  Patella  (Tode) 
G-rev.,  Hijpomyces  asterophorus  TuL,  LopUdium  aromaticum  H. 
Fabre,  L.  compressum  (Pers.)  Sacc.,  Lophlostoma  excipuliforme 
(Fr.)  Ces  et  De  Not.,  Lophiotrema  praemorsum  (Lascli.)  Sacc, 
Lophodermium  hi/sterioides  (Pers.)  Sacc,  Melanopsamma  pomi- 
formis  (Pers.)  Sacc,  Melomastia  Friesei  Nitsk.,  Fhoma  strobi- 
ligena  Desm.,  Vhysalospora  Festmae  (Lib.)  Sacc,  Pleospora  her- 
hariim  (Pers.)  Rabli.,  P.  rUalbae  Beri.,  Polystigma  rubrum  (Pers.) 
J)C.,  BoselUnia  mammiformis  (Pers.)  Oes.  et  De  Not.,  R.  xnd- 
veracea  (Bhrh.)  Fnck.,  B.  Tassiana  De  Not.,  ;S2)haero2ms  fabae- 
formis  (Pass,  et  Thiim)  Sacc,  Valsa  ambiens  (Pers.)  Fr.,  V. 
salicina  (Pers.)  Fr. 

PANTANELLI  DANTE  (n.  Siena  4  gennaio  1844). 

Professore  di  geologia  e  mineralogia  nell'  Università  di 
Modena.  Si  è  occupato  anche  di  botanica  pubblicando  tra 
l' altro  un  catalogo  di  Diatomee  del  calcare  biancastro  di  Spo- 
leto. 

—  Sugli  strati  miocenici    del  Gasino  e   considerazioni    sul 

miocene  superiore.  Roma  1879. 

Vi  sono  menzionate  diverse  piante  fossili  di  detta  località. 

BARGAGLI   PIERO  (n.   Siena  4  agosto  1844). 

Erborò  in  Val  di  Merse,  a  Rapolano,  Sarteano  e  a  Cetona. 
Delle  molte  piante  da  lui  raccolte  vanno  menzionate:  Alyssum 
montanum  L.,  Gorydalis  cava  Schw.,  G.  tuberosa  DC,  Helian- 
themum  Tuberaria  Mill.,  Hypericum  calycinum  L.,  Latliyrus 
sphaericus  Retz.,  Leontodon  fasciculatus  Nym.,  Pulicaria  odora 
Reichb.,  Scorzonera  Golumnae  Ali.,   Teucrium  Scordium  L.   , 

SOMMIER  STEFANO  (n.  Firenze,  20  maggio  1848). 

Già  Presidente  della  Società  botanica  italiana.  Ha  erbo- 
rato in  parecchie  località  del  senese  in  specie  nella  regione 
del  M.  Amiata. 


42  FL.    TASSI 

—  Addenda  ad  Floram  Etruriae.  Firenze  1801. 
(V.  Levier). 

—  Exsiccata  :  Erbario  Sommier. 

Contiene  molte  specie  rinvenute  intorno  a  Rapolano  e    sul  M. 
Amiata. 

BOTTINI  ANTONIO  (n.  Lucca,  4  dicembre  1850). 
Dottore  in  scienze  naturali,  docente   di  botanica  e  aiuto 
all'  Orto  botanico  di   Pisa. 

—  Appunti  di  Briologia  italiana.  Firenze  1890. 

Cita  Ehynchostegium  litoreum  (De  Not.)  Bott.,  Brijum  cana- 
riense  Brid.,  e  Barbala  laevigata  (Brid.)  Br.,  raccolti  presso  Mon- 
talcino  nel  senese. 

TASSI  FLAMINIO  (n.  Pisa,  26  agosto  1851). 

Aiuto  alla  cattedra  di  botanica  nell'  Università  di  Siena, 
fino  dal  1880,  e  libero  docente  in  detta  disciplina.  Oltre  vari 
lavori  di  anatomia  e  biologia  vegetale  ne  ha  pubblicati  mol- 
tissimi riguardanti  lo  studio  della  flora  senese.  Ha  erborizzato 
in  parecchie  località  della  provincia  tra  cui  :  Poggibonsi  ai 
laghi  di  vS.  Antonio,  Eadicondoli,  Fosini,  Castellina,  M.  Oli- 
veto,  S.  Giovan  d'  Asso,  Castelnuovo  Berardenga  al  lago  di 
Arceno,  Sovicille,  S.  Quirico  d' Orcia,  Bagni  di  Vignone,  Ve- 
scovado, nonché  pei  dintorni  di  Siena  e  segnatamente  nei 
boschi  di  Mazzafonda,  della  Monaca,  di  Lecceto  etc. 

—  Nuova  stazione  toscana  della  FheUpaea  Muteli  Eeut  e 
dell'  Erica  muUiflora  L.  Firenze  1895. 

Queste  due  specie  sono  nuove  per  la  flora  senese  e  furono  rin- 
venute respetti vainente  la  prima  a  S.  Dalmazio  fuori  porta  Camollia, 
1'  altra  a  Lecceto. 

—  Orchidacee  e  piante  di  altre  famiglie,  delle  quali  dieci 
nuove  per  la  flora  senese.  Siena  1895. 

Le  specie  nuove  pel  senese  sono  :  Erica  muUiflora  L.,  Erythraea 
ramosissima  Pers.,  Filipendula  hexapetala  Gilib.,  Lilium  Martagon 
L.  Ophrys  hombijliflora  Link,,  0.  tenthredinifera  Willd.,  Orchis 
purpurea  Huds.,  Platanthera  montana  Schni. 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  43 

—  Le  Diatomacee  delle  Fonti  di  Siena.  Ivi  1S95. 

Le  specie  elencate  sono  41,  suddivise  in  19  generi.  Sono  da 
notarsi  :  Cymbella  amphicepliala  Naeg.,  C.  obtusa  Greg.,  Navicula 
lanceolata  Evtz.,  Rìioiconeis  trinodis  iW .  Sm.)  Gvnn.,  Synedra  Ulna 
var.  lanceolata  lEhrenbì  Grun.  etc. 

—  Alghe  della  flora   senese  e   in  particolare    Oscillarieae. 

Siena  1S95. 

Formano  un  nucleo  di  50  specie,  delle  quali  le  seguenti  sono 
nuove  per  la  fiora  senese  :  Characlum  nasutum  Rabh.,  Cymbella 
amphicepliala  Naeg,,  Oscillatoria  curviceps  Ag.,  0.  formosa  Bory., 
0.  irrigua  Ktz.,  0.  ornata  Ktz.,  0.  simplicissima  Gomont.,  0.  tere- 
briformis  Ag.,  Phormidium  papyraceum  Gomont.,  Polyedrum  lon- 
gispinum  Rabh.,  SpiruUna  major  Ktz. 

—  Micologia  della  provincia  senese.  Siena  1896-1900. 
Comprende   12   pubblicazioni  nelle  quali    sono  enumerate    com- 
plessivamente 1778  specie  di  fanghi,  fra  cui  parecchie  nuove. 

—  JSfovae  micromycetum  species  descriptae  et  iconibus  illu- 
stratae.   <<  Con  32  tav.  »  Toulouse.  Siena  1896-1901. 

Le  specie  nuove  descritte,  pertinenti  alla  flora  senese,  sono  270. 

—  Florula  del  lago  di  S.  Antonio  al  Bosco.  Siena,  1896. 
Tra  le  154  specie  indicate,  ricordiamo  :  Cyperus  longus  L.,  Fili- 
pendula exapetala  Gilib.,  Gratiola  officinalis  L.,  Melilotus  macro- 
rliiza  Pers.,  Nymphaea  alba  L.,  Cymbella  amphicephala  Naeg., 
Physalospora  Festucae  (Lib.)  Sacc,  Polyedrium  longispinum  Rabh., 
SpiruUna  viajor  Kuetz. 

—  Escursione  botanica  a  S.  Oiovan  d'Asso  e  a  31.  Oliveto. 

Siena  1896. 

Resultano  più  notevoli  le  seguenti  piante  :  Limodorum  aborti- 
vum  Sw.,  Linuni  strictum  |3  corymbiUosum  Reichb.,  Ophrys  apifera 
Huds.,  0.  apifera  |3  chlorantha  Heer.,  Orchis  coriophora  L.,  Pota- 
mogeton  lucens  L.,  Ranunculus  trichophyllus  Chaix.,  Ophiobolus 
Cirsii  j5  minor  FI.  Tass.,  Pleospora  aurea  FI.  Tass.,  Stagonospora 
Diospyri  FI.  Tass.,   Teichospora  Diospyri  FI.  Tass. 

—  Micologia    della   provincia    senese.     «     hnenomiceti    » 

Siena  1898. 

Sono  enumerate  256  specie  di  Imenomiceti  la  maggior  parte 
nuove  pel  territorio  senese. 


44  FL.    TASSI 

—  Uredinearum  emimeratio  quae  in  agro  senensi  reperiun- 
tur.  Senis  1.S9.S, 

Le  specie  rinvenute  sono  60,  ripartite  in  9  generi. 

—  Lichenes  collecU  in  Senensi  provincia.  Senis  1898-1000. 
Sono  riportate    212    specie,   alcune   delle    quali  fanno  parte    di 

una  raccolta  formata  dal  Dott.  F.  Valenti-Serini,  esistente  nel  Mu- 
seo della  R.  Accademia  dei  Fisiocritici.  Tra  le  forme  piìx  interes- 
santi riferiamo:  Amphiloma  aureiim  (Schaer.)  Krb.,  Callopisma  cae- 
sio-rufam  Adi.,  Cladonia  squamosa  var.,  micvophylla  Schaer., 
Imhricaria  periata  var.  olivetorum  Ai-ch.,  Lecanora  lentigei-a  (Web.) 
Fr.,  Lenormandia  pulchella  Mass.,  Nephroma  laevigatum  (Hoffm.) 
Krb..  Plujscia  chrysophtalma  (L.)  Schaer.,  Umbilicaria  pustulata 
(L.)  Fr. 

—  Altre  specie  di  Alghe  del  territorio  senese.  Siena  1898. 
Esse  sono  :    Chlaniydomonas  Pulvisculus  (Muell.)  Ehrenb.,  Cy- 

lindìospermum  humicola  Ktz.,  Conferva  martialis  var.  verrucosa 
(Ag.)  De  Toni,  Gloecystis  gigas  (Ktz.)  Lagerh.,  Zygnema  stellinum 
(Vauch.'  Ag. 

—  Nuova  stazione  toscana  dell'  Hypericum  Coris  L.  Sie- 
na   1898. 

La  nuova    località    indicata  è  un  luogo    detto     «   Le  Grotte  » 
presso   Fosini,  in  comune  di  Radicondoli,  nel  Senese. 

—  Alghe  raccolte  nel  lago  d'  Arceno,  in  comune  di  Castel- 
nuovo  Berardenga.  Siena   1898. 

Sono  elencate  30  specie. 

—  Illustrazione  dell'  Erbario  del  prof.  Biagio  Bartalini 
(1776)  esistente  nel  Museo  della  B.  Accademia  dei  Fisiocritici. 
Siena  1899-1902. 

Sono  state  illustrate  sin   qui  95  crittogame  e  233  fanerogame. 

—  Studio  hiologico  del  genere  T)iplodia  Fr.  «  Con  tav.  » 
Siena  1899. 

Vi  sono  descritte  le  forme  nuove  :     Coniothyrium   commixtum 
FI.  Tass.,  e  Dìplodia  Bignoniae  var.  colorata  FI.   Tass. 

—  Nuova  stazione  della  Cerinthe  aspera  var.  concolor  Ces. 
Siena   1899. 

—  Iconografia  dei  fanghi  della  Provincia  di  Siena.  Mss. 
Siena  1900. 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  45 

Comprende  51  tavole  in  colori,  disegnate  da  Arturo  Nannizzi, 
e  illustranti  53  specie  di  micromiceti,  per  ciascuna  delle  quali  è 
data  separatamente  una  succinta  spiegazione,  la  bibliografia  etc. 
questo  lavoro  manoscritto  si  conserva  nell'  Orto  botanico  di    Siena. 

—  Bartaliiiia,  FI.  Tass.  J^uovo  genere  di  tSphaeropsidaceae. 
«  Con  1  tav.   »   Siena.   IDOO, 

Comprende  la  B.  robiliardoides  FI.  Tass. 

—  Di  una  nuova  Bhizoctonia.   «  Con  1  tav,  »  Siena.  1900. 
La  specie  nuova  descritta  è  la  R.  destruens  FI.  Tass.,  parassita 

sulle  radici  di  varie  piante  coltivate. 

—  Fianfe  nuove  per  la  flora  senese.  Siena  1900. 

Esse  sono:  Ricciella  fluitans  A.  Braun.,  e  Utricularia  vulgaris  L. 

—  Nova  genera  fungorum.   «  Con  2  tav.  »    Siena  1900. 
Dei  tre  generi    descritti,  due    appartengono    alla   flora    senese 

e  sono:  Santiella  con  le  specie  ;S'.  Pataminum  e  oblonga  Fi.  Tass., 
e  Hyatoìhyridium  con  1'  H.  viburnicolum  FI.  Tasa. 

—  Tina  nuova  specie  di  Nectria.   «  Con  1  tav.  »  Siena.  ]  900. 
E  la  N.  phycopJiyla  FI.  Tass. 

—  Phì/Uosfictella  FI.  Tass.  Nuovo  genere  di  Sphaeropsi- 
daceae.  «  Con  1  tav.  »  Siena  1901. 

Vi  sono  descritte  le  P.  Cucurhitacearum  e  Amaranthi  FI.  Tass. 

—  1  generi  Phi/llostieta  Pers.,  Phoma  Fr.^  Macrophoma 
fSacc.J  Beri,  et  Vogl.  e  i  loro  analoghi,  giusta  la  legge  d'ana- 
logia.  «  (,!on  1  tav.  gr.   »   Siena.   1902. 

Vi  si  trovano  descritte  molte  specie  nuove  per  la  flora  senese, 
nonché  i  seguenti  generi  :  Ascochytella,  Car.iarosporeìlum,  Camaro- 
sporulum,  DiplodimUa,  HendersonuUna,  Hyalothyndiwn,  Microdi- 
plodia,  Phyllohendersonia,  Phyllostictella,  Stagonosporella,  Stagoiio- 
sporina. 

—  Note  micologiche.  vSiena  1902. 

Vi  è  descritto  il  nuovo  genere  Gymnosphaera  con  la  specie 
6r.  ligniseda  FI.  Tass.,  nonché  la  Dlplodia   Ceratoniae  FI.  Tass. 

—  La  Ruggine  dei  Crisantemi.  Siena  1903. 

Sono  citate  :  Puccinia  Chrysanthemi  Roze.,  Diplodia  Chrysan- 
themi  FI.  Tass.,  e  Septoria  chrysanthemclla  Cav. 

—  Origine  e  sviluppo  delle  Leptostromacee  e  loro  rapporti 
con  le  famiglie  affini.   «  Con  .">  tav.  gr.  »   Siena  1904. 


46  FL.    TASSI 

Vi  sono  descritti  i  seguenti  funghi  nuovi  :  Leptostroma  musi- 
colum,  Leptothyriwm  concentricwìn,  Pirostoma  velata,  nonché  il 
nuovo  genei-e   Giulia  con  la  specie   G.  temiis  (Sacc  )  Fi.  Tass. 

—  Nuovi  micromiceti.  Siena  1904. 

Le  specie  descritte  sono  :  Colletotrichum  Epiphijlli,  Diplodinula 
mendax,  Hendersonia  Centrosematis,  Leptosphaeria  Pandani,  Pesta- 
lozzia  osifì-idella,  Phyllosticta  psidiella,  P.  Rondeletiae,  Rhabdospora 
Rhoeadis,  Septoria  aemula,  S.    Cardui  FI.  Tass. 

GALERI  UGO  (n.  Monteimlciano,  3  marzo  1863  ;  m.  Caglia- 
ri,  1000). 

Fu  dottore  in  scienze  naturali  e  insegnò  successivamente 
a  Catanzaro,  Urbino  e  Cagliari.  Nel  1891  pubblicò  alcune  os- 
servazioni sulla  tioritura  dell'  Arum  Bioscoridis  Sibht.  et  Sm., 
e  mentre  nel  1900  si  accingeva  a  dare  alla  luce  una  monogra- 
fia sul  genere   Capparis,  la  morte  lo  colse  all'  improvviso. 

CLERICI  ENRICO. 

Ingegnere  e  docente  di  geologia  nell'  Università  di  Eoma. 
Ha  pubblicato  vari  lavori  sulla  fiora  fossile  del  Lazio,  nonché 
il  seguente  : 

—  Resoconto  sommario  delle  escursioni  fatte  nei  dintorni 
di  Siena  ed  al  Monte  Amiata  nel  settembre  1903.   Roma  1903. 

In  esso  sono  ricordati  alcuni  resti  fossili  di  Pinus  Laricio  Poir., 
rinvenuti  dall'  A.  nella  formazione  lacustre  post-vulcanica  di  Abba- 
dia S.  Salvatore. 

BARONI  EUGENIO  (n.  Livorno,  22  gennaio  1865). 
Dottore  in  scienze  naturali  e  assistente  all'  Orto  botanico 
fiorentino. 

—  Contribuzione  alla  Liehenografia  della  Toscana.  Fi- 
renze 1891. 

Sono  notate  le  seguenti  specie  raccolte  la  maggior  parte  sul 
M,  Amiata:  Cetraria  glauca  (  L.  )  Ach.,  Evernia  furfuracea  (L.  ) 
Ach.,  E.  prunastri  (L.)  Ach.,  Nephromium  laevigatum  (Ach.)  Nyl., 
Peltigera  canina  L.  (Schaer.),  P.  rufescens  Hoffm.,  Placodium  fui- 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  47 

gens  (Sw.)  DC,  RamaUna  farinacea    (L.)  Fr.,  Sticta    Pxdmonaria 
(L.)  Schaer.,  8.  scroblculnH  (Scop.)  Ach. 

PICCIOLI  LODOVICO  (ii.   Pavia,  23  ginono  18G7). 
Dottore  in    agraria  e  scienze    naturali   e  Ispettore    fore- 
stale della  provincia  di  Siena. 

—  Il  Castagno  dal  miocene  a  noi.  Madrid   1901. 

Movendosi  dallo  studio  delle  filliti  raccolte  al  Casino  presso  Siena 
e  altrove,  l'A.  segue  la  storia  delle  specie  europee  di  castagni  dal  mio- 
cene tino  ai  tempi  presenti,  indicando  le  varietà  che  si  ti'ovano  ora 
sul  M.  Amiata. 

—  Sulla  maturazione  biennale  del  Cerro.  Firenze  1901, 
In  base    alle  osservazioni    fatte  nei   boschi  delle    provinole   di 

Siena    e    Grosseto,  è  dimostrato    che  il  Cerro    porta  le    ghiande  a 
maturazione  solamente  nel  secondo  anno. 

—  I  terreni  migliori  per  il  Castagno.  Modena  1901. 

In  seguito  alle  ricerche  sperimentali  ed  alle  analisi  chimiche 
eseguite  sui  terreni  del  senese  si  determina  1'  azione  che  il  calcare 
esercita  sulla  vegetazione  del  Castagno. 

—  Monografia  del  Castagno.   «  Con  55  fig.  »  Firenze  1902. 

L'A.  parla  della  struttura  del  Castagno,  dei  metodi  di  colti- 
vazione, e  specialmente  dei  parassiti  vegetali,  fra  i  quali  indica  120 
fungili  del  M.  Amiata. 

NANNIZZI  ARTURO  (n.  Siena,  29  ottobre  1877). 

Disegnatore-l)otanico  e  raccoglitore  di  piante  della  pro- 
vincia senese.  Ha  erborato  sulla  Montagnola,  in  Val  di  Merse, 
nei  Chianti,  nei  dintorni  di  Siena,  e  nella  città  stessa  dove 
rinvenne  VAsplenium  Ruta-muraria  L.  nelle  medesime  località 
indicate  da  Biagio  Bartalini  circa  un  secolo  e  mezzo  addietro, 
cioè  alla  fonte  del  Casato  e  sui  muri  della  Cattedrale.  Sotto 
la  direzione  del  prof  Flaminio  Tassi  disegna  le  tavole  del  Bui- 
lettino  del   Laboratorio   ed  Orto   Botanico  di  ISiena. 

—  Osservazioni  fenologiche.   1898-99. 

Vi  sono  menzionate  le  piante,  sia  spontanee  che  coltivate,  fiorite 
nell'  Orto  botanico  di  Siena  dal  maggio  del  1898  al  maggio  del  1899, 
e  in  appendice  si  citano  le  seguenti  specie  di   funghi,    sviluppatisi 


48  FL.    TASSI 

in  quel  periodo  di  tempo  con  maggiore  intensità  su  alcune  delle 
piante  coltivate,  e  cioè:  Diplodia  Chrymnthemi  FI.  Tass.,  Exoascus 
deforììians  (Berk.)  Pack.,  Oidium  leucoconium  Desm.,  Septoria  chry- 
santhemella  Cav. 

—  Iconografia  dei  funghi  della  provincia  di  Siena.  Mss. 
Siena  1900. 

(V.  FI.  Tassi). 

PETRUCCI  BARGAGLI  GINO  (n.  Siena,  21  giugno  1S7S). 

Dottore  in  scienze  naturali  e  assistente  all'  Orto  botanico 
di  Firenze.  Ha  pubblicato  varii  lavori  di  botanica,  ma  non 
riguardano  però  la  flora  senese. 

PANTANELLI  ENRICO  FRANCESCO  (n.  Siena,  18  agosto  1881). 

Ha  pubblicato  un  lavoro  anatonio-fisiologico  sulle  Zigo- 
fillacee  ed  uno  sui  pulvini  motori  di  Robinia  e  Porliera,  non- 
ché importanti  ricerche  sull'  albinismo  vegetale. 


ORTO  BOTANICO 

Sulle  origini  e  vicende  dell'  Orto  botanico  in  servizio  del- 
l' Ateneo  Senese,  ecco  quanto  ho  potuto  raccogliere  : 

Dal  1588  al  1700  non  si  pensò  menomamente  alla  istitu- 
zione di  un  Orto  ad  uso  dei  Semplici,  tanto  che  per  questo 
insegnamento  sembra  servisse  il  bosco,  detto  del  Mattioli, 
distante  circa  due  chilometri  dalla  città,  ciò  che  verrebbe  anco 
confermato  dal  fatto  di  trovarsi  tuttora  in  quella  località  piante 
spontanee  piuttosto  rare,  forse  introdottevi  a  bella  posta  in  quel- 
r  epoca.  Solo  alcuni  anni  dopo  il  1700  fu  concesso  a  tale  scopo 
un  piccolo  pezzo  di  terra  (orticello)  annesso  all'  antico  Spedale 
della  Misericordia,  già  convertito  dalla  Eepubblica  Sanese 
dietro  facoltà  di  Gregorio  XII,  in  un  seminario  o  collegio  di 


ORTO  BOTANICO  DI  SIENA 

Viale  delle  Palme 


50  FL.    TASSI 

poveri  scolari  oltramontani,  al  quale  furono  unite  scuole  pub- 
bliclie  sotto  il   nome  di  Sajnenza  ('). 

Xel  1784  Leopoldo  I  ordinò  e  fece  costruire  dal  titolare 
di  botanica  e  scienze  naturali  di  allora,  prof.  Biagio  Barta- 
lini,  un  Orto  botanico  nel  terreno  di  proprietà  dello  Spedale 
di  S.  Maria  della  Scala,  die  fu  poi  ceduto  da  quell'  ammini- 
strazione all'  Università  senza  alcuno  indennizzo  (^). 

Il  Giuli,  che  successe  al  Bartalini  così  descrive  il  giar- 
dino dello  Spedale  :  ('). 

«  Questo  g'iardino  sembraA^a  fosse  destinato  piti  a  soddi- 
«  sfare  1'  occhio  che  servire  alla  scienza.  Le  piante  in  esso 
«  collocate  secondo  il  sistema  linneano,  erano  divise  da    uno 


(1)  V.  Mss.  Bibl.  Com.  Siena  A  3-39. 

(-)  Lettera  al  Provveditore  dell'  Università. 
«  Illmo.    Sig.re   Provv.re  Col.mo 

«  Non  essendo  la  cassa  di  questa  Univei-sità  in  grado  di  essere 
«  caricata  di  nuove  spese,  ed  in  conseguenza  non  dandosi  attualmente 
«  luogo  alla  costruzione  di  un  nuovo  Orto  botanico,  S.  A.  Heale  ha 
«  ordinato  per  mezzo  di  lettera  della  Segreteria  di  Stato  degli  otto 
«  del  corrente  che  sia  fatto  uso  per  tale  oggetto  dell'Orto  dietro  lo 
«  Spedale. 

<  Nel  partecipare  di  commissione  di  S.  E.  il  Sig.  Luogotenente 
«  Generale  a  V.  S.  Illma.  questa  sovrana  risoluzione  perchè  la  renda 
«  nota  al  Prof.  Bartalini  incaricato  della  presidenza  a  detto  Orto,  ho 
«  1'  onore  di  confermarmi  col  più  distinto  ossequio. 

«  Di  S.  V.  Illma. 
«  Dal  Palazzo  di  S.  A.  Eeale,  li  17  maggio  1784. 

«  Devmo.  Obbmo.  Servo 
«  Cristofano  Terrosi  » 

V.  pure  lettera  in  data  10  luglio  1795,  al  Provveditore  dell'  Uni- 
versità che  riguarda  appunto  la  cessione  gratuita,  da  parte  dell'Am- 
ministrazione dello  spedale  di  S.  Maria  della  Scala,  dell' Orto  annesso 
ad  uso  di  Giardino  Botanico. 

V.  Eegolamenti  ed  ordini  relativi  all'  Ospedale  di  S.  Maria  della 
Scala  dal  1783  al  1795  in  R.  Arch.  di  Stato  in  Siena. 

(■^)  GitiU  G.  «  Scritti  inediti  ». 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  51 

«  stradone  limitato  con  forte  e  bella  siepe  di  Bossolo  {Buxus 
«  sempervirens).  Vi  erano  poi  due  altri  piccoli  stradoni  longi- 
«  tudinali  senza  siepi  accanto  ai  mnri  circondanti  il  giardino.  Il 
«  resto  dell'  area  aveva  degli  spartiti  a  disegni  come  sono  i 
«  giardini  di  fiori,  piuttosto  che  esser  destinato  all'  istruzione. 
«  Allora  vi  era  quasi  per  tutto  questo  uso,  il  quale  a  prima 
«  vista  soddisfaceva  1'  osservatore,  ma  si  occupava  molto  spa- 
«  zio  di  terreno  a  scapito  delle  piante  che  potevansi  collocare. 

«  Nella  collina  vi  erano  state  poste  le  piante  arboree 
«  e  qui  pure  si  era  tenuto  più  conto  dell'  ornamento  che  del- 
«  1'  aumento  di  esse.  Vi  era  una  stufa  fatta  costruire  nel  1812 
«  dal  maire  Bianchi,  quantunque  si  pensasse  a  farne  una  piìi 
«  vasta,  che  però  non  fu  tatta,  e  le  piante  di  terra  e  di  vaso 
«  ascendevano  a  780,  quando  ne  presi  io  (Giuli)  la  direzione. 

«  Inoltre  vi  era  una  stanza  dei  semi  e  2  tepidari  che  io 
«  (Giuli)  accrebbi  di  3  più.  Il  giardino  rimase  così  per  circa 
«  16  anni.  Nel  riordinamento  furono  tolte  le  siepi,  sradicate 
«  le  piante  arboree,  il  terreno  ineguale  fu  scassato  profonda- 
«  mente  e  distribuito  in  tanti  i)iani  che  furono  fatti  comuni- 
«  care  per  mezzo  di  vialetti  inclinati  in  cui  la  terra  era  te- 
«  nuta  in  sesto  per  mezzo  di  mattoni  e  dopo  di  tavole. 

«  Di  rimpetto  alla  porta  principale  feci  uno  stradone  bor- 
«  deggiato  da  due  muri  sopra  i  quali  nella  buona  stagione 
«  ponevamo  le  piante  in  vaso. 

«  Il  piano  poi  del  giardino  è  costituito  da  tanti  spazi  di 
«  terreno  limitati  da  due  linee  rette  fatte  di  mattoni  distanti 
«  1'  una  dall'  altra  circa  un  braccio,  e  nello  spazio  di  terreno 
«  quivi  compreso  le  piante  vi  sono  disposte  come  fossero  tanti 
«  righi  di  un  libretto  scritto,  e  dirimpetto  ad  ogni  pianta  vi 
«  è  un  numero  che  è  trascritto  in  un  (;atalogo  manoscritto 
«  in  cui  è  notato  il  nome  generico  e  quello  specifico  delle 
«  piante  ;  le  classi  e  gli  ordini  sono  notate  in  tanti  cartellini 
«  di  latta  traforata,  e  con  numeri  romani.  Le  piante  di  terra 
«  e  di  bosco  ascendono  a  3000  specie. 

«  Vi  sono  vasche  che  ricevono  1'  acqua  piovana  x)er  l' in- 


52  FL.    TASSI 

«  naflSamento  estivo  ed  in  alcune  più  piccole  vi  si  coltivano 
«  le  piante  palustri. 

«  Vi  si  notano  delle  piante  non  molto  comuni  come  sa- 
«  rebbero  alcune  MammUlarie  introdotte  di  recente  in  commer- 
«  ciò,  e  clie  aumentano  la  collezione  delle  antiche. 

«  Negli  ultimi  anni  vi  furono  introdotte  le  seguenti:  Aescliy- 
«  nimthus  racemosus,  Myoporum  sp.,  Amicia  Zygomeris,  Hahro- 
«  thamnus  elegans,  Protea  coccinea,  Strepila ntlius  dicliotomus, 
«  Cecropia  digitata,    Goldfussia  glomerata. 

«  Benemeriti  per  aver  fornito  semi  e  piante  pel  giardino 
«  sono  stati  :  proff.  Antonio  Bertoloni  di  Bologna,  Moris  di 
«  Torino,  De  Xotaris  di  Genova,  De  Visiani  e  Meneghini  di 
«  Padova,  Mirbel  di  Parigi,  Brignoli  di  Modena,  Alberto  Pa- 
«  rolini  di  Bassano,  Tenore  di  Napoli,  Carlo  Donarelli  di  Roma, 
«  Giuseppe  Moretti  di  Pavia  ». 

Deve  però  notarsi  che  dopo  alcuni  anni,  vista  la  ristret- 
tezza dell'  area  dove  il  detto  giardino  era  stato  primitivamente 
costruito,  si  tentò  varie  volte  di  trasportarlo  altrove,  cosicché 
nel  1811,  mentre  era  Maire  di  Siena  il  cav.  Giulio  Bianchi, 
col  consenso  del  Prefetto  dell'  Ombrone,  barone  Gandolfo,  fu 
stabilito  di  crearlo  nel  terreno  del  soppresso  convento  di  Vita 
Eterna  presso  la  porta  S.  Viene  detta  dei  Pispini. 

Ed  il  Giuli  (')  in  una  sua  relazione  in  proposito  ci  dice 
«  cìie  la  fabbrica  vasta  (  ossia  il  convento  )  doveva  servire 
«  per  i  musei,  per  la  scuola,  per  i  tepidari  e  per  tutto 
«  1'  occorrente  per  un  istituto  di  tal  genere,  ed  il  terreno 
«  adiacente  per  l' orto.  Ma  ad  onta  di  tutte  le  buone  vo- 
«  volontà  non  si  riuscì  nell'  intento  e  solo  dopo  qualche  tempo 
«  il  Governo  francese  promise  di  conferire  la  cattedra  di  agri- 
«  coltura  al  prof.  Bartalini  ,  che  copriva  allora  quella  di 
«  botanica  e  scienze  naturali,  insegnamento  che  doveva  tenersi 
«  nel  già  convenuto  di  S.  Agostino^  locale  abbastanza  vasto 
«  e  ricco  di  comodi,  ma  sotto  la  tutela  di  un'  estesa  clausura 


(1)  Giuli  1.  e. 


ORTO  BOTANICO  DI  SIENA 

Scalone  principale 


54  FL.    TASSI 

«  per  potervi  eseguire  i  necessari  esperimenti,  onde  egli  per 
«  questi  motivi  non  accettò  tale  proposta  e  1'  Orto  botanico 
«  rimase  ancora  nel   territorio  dello  Spedale. 

«  In  seguito  quattro  Governatori  della  città  si  occupa- 
«  rono  di  trasportarlo  nei  terreni  annessi  all'  Accademia  dei 
«  Fisiocritici  ('),  ma  tale  progetto  non  potè  eseguirsi  perchè 
«  essi  si  spaventarono  della  somma  occorrente,  cioè  5000 
«  scudi  ! 

«  Finalmente  nel  1850  (^)  l'Orto  botanico  fu  costruito  nel 
«  locale  dell'  Accademia  dei  Fisiocritici,  dove  si  trova  attual- 
«  mente,  mentre  che  dell'  antico  Orto  dello  Spedale  della  Scala 
«  oggi  pili  nulla  resta  di  l)otanico,  e,  come  prima,  è  tornato 
«  a  servire  di  passeggio  per  i  convalescenti  ». 

L'  Orto  botanico  attuale  sorge  su  di  una  piccola  collina 
ed  è  formato  di  diversi  piani  a  differenti  altezze,  Vi  si  gode 
un  panorama  bello  e  pittoresco  che  si  estende  fino  ai  monti 
lontani,  da  Gerfalco  all'  Amiata,  e  la  sua  esposizione,  quasi 
tutta  a  mezzogiorno,  lo  rende  un  sito  piacevole  e  molto  adatto 
alla  coltivazione  delle  piante.  Ad  onta  delle  scarsità  dei  mezzi 
richiesti  sempre  invano,  e  senza  alcun  incoraggiamento,  esso  è 
stato  notevolmente  ingrandito  per  opera  del  Direttore  prof.  A. 
Tassi,  anzi,  si  può  dire  che  il  medesimo  lo  abbia  del  tutto  trasfor- 
mato. Le  piante  ivi  coltivate  in  vaso  e  in  terra  sono  moltissime 
e  tra  esse  spiccano  un  ricco  assortimento  di  quelle  grasse  (^), 
non  che  magnifici  esenq^lari  di  altre  rare  e  belle.  L'arredo  del 


(M  L'  Accademia  dei  Fisiocritici,  instituita  nel  1619  nel  locale  della 
Sapienza,  fu  poi  trasferita  nel  1815  nel  soppresso  convento  di  S.  Mu- 
stiola  alla  Uosa,  dove  appunto  si  trova  attualmente. 

(*)  Nelle  Notizie  storiche  siili'  Università  di  Siena  del  prof.  L.  Mo- 
riani  (Siena  1873),  a  pag.  114  si  legge  che  il  giardino  botanico  venne 
trasportato  nel  locale  dell'Accademia  dei  Fisiocritici  nel  1857,  sotto 
la  direzione  del  prof.  Campani,  ma  ciò  non  è  esatto  perchè  invece 
avvenne  sotto  il  Giuli  alcuni  anni  prima,  come  resulta  dalla  sopraci- 
tata relazione. 

(^)  Nannizzi  (J.)  —  Piante  grasse  coltivate  nell'Orto  botanico  di 
Siena.  Ivi   1900. 


LA    BOTANICA    NEL    SENESE  55 

giardino  è  poi  coiupletato  da  una  serra  grande  ed  elegante, 
da  vari  tepidari,  da  vasche  per  le  piante  palustri,  da  grotte, 
da  una  parte  boschiva  costituita  più  che  altro  da  bellissime 
conifere,  da  stanze  per  i  giardinieri  e  da  un  vasto  deposito  di 
acqua  (^). 

L'  Istituto  consta  di  una  biblioteca,  di  una  sala  di  erbari, 
e  di  un  laboratorio,  possiede  collezioni  numerose  e  pregevoli, 
e  pubblica  un  bollettino  dei  lavori  che  mano  a  mano  si  ese- 
guiscono nell'  Istituto  stesso,  col  cambio  del  quale  si  hanno 
molti  importanti  periodici  italiani  ed  esteri,  ed  Atti  e  Memorie 
di  reputate  Accademie  scientifiche. 


Serie  degli  insegnanti  di  Botanica  nell'Ateneo  Senese 

1588-1616  Moreschini  Adriano 

1616  -  1617  Vaca 

1617  -  1620  Bizzarrini  Pirro 
1620  -  1627   Oasolani  Cii)nano 
1627  -  1612  Casolari  Girolamo 

1612  -  1643  Sanse«ioni  Cxiovanni 

1613  -  1669  Casolari  Girolamo  pred. 
1669  -  1705  Gabbrielli  Pirro  Maria 
1705  -  1707  Vaca 

1707  -  1759  Mazzuoli  Francesco  Maria 
1759-1783  Baldassarri  Giuseppe 
1783-1822  Bartalini  Biagio 
1822-1851  Giuli   Giuseppe 
1851  -  1860  Campani  Giovanni 
1860  -  Tassi  Attilio 

FI.   Tassi 


(^)  Tassi  {A.)  —  L'  Orto  e  il  Gabinetto  Botanico  negli  anni  1896-904 


56 


FL.    TASSI 


INDICE 

(I  numeri  più  marcati  indicano  la  pagina  in  cui  si  parla  in  modo 
speciale  dei  botanici,  erboristi,  etc.) 


Amidei  G. . 
Ancjuillara  L. 
Arcangeli  G. 
Baldafisarri  G. 
Bargagli  P. 
Baroni  E.  . 
Barreiier  J. 
BartaUni  B. 
Beccari  O. . 
Bertoloni  A. 
Bianchi  S.  G. 
Biondi  A.  . 
Bizzarrini  P. 
Boccone  P. 
Bonetti  S.  . 
Bottini  A.  . 
Bucci  G.    . 
Galeri  U.     . 
Campani  G. 
Carnei  T.  . 
Casahoyia  G. 
Casolani  C 
Casolari  G. 
Cesalpino  A. 
Clerici  E.  . 
Colonna  E. 
Corinaldi  J. 
Ciivier  G.  L.  de 
Dei  A. 

De  Rehoul  E. 
Ferrari  G.  B. 
Fourcroy  A.  F. 
GahhrieUi  P.  M 
Gabbrielli  S. 
Garbif/lietti  A. 
Garzoni    T. 
Girini  L.     . 
Giuli  G.     . 
Grilli  M.    . 
Grimaldi  A. 
Groves  E.  . 
Humboldt  A.  d 
Lavoisier  A.  L. 
Levier  E.    . 
Livi  C. 
Maljrighi  M. 


de 


.7.30 

9 

6,27.38 

6,17 

41 

46 

6,15 

6, 19,  27 

40 

6,28 

15 

27.39 

13 

6,15 

38 

42 

16 

46 

6.34 

6, 33,  36,  37 

15 

6.13 

14, 15,  16 

12 

46 

14 

29 

19 

34 

6,29 

14 

19 

6.16 

7;  32 

32 

10 

6,8 

6.28,50 

37 

37 

37 

20 

19 

38 

35 

16 


Mannaioni  G.  B.     pag.  17 

Marcucci  E.       .  «  38 

M assilli  G.        .  «  27 

Mattioli  P.  A.   .  «  6,9,11,21 

Mazziari  D.        .  «  31 

Mazzuoli   F.  M.  «  H.  16 

Mercati  M.         .  ■>  12 

Mercuriale  G.  A.        <■  lo 

Micheli  P.  A.     .  «  6, 17,  18 

Minetti  G.          .  «  12 

Moreschini  A.    .  «  6, 11 

Nannizzi  A.        .  «  45, 47 

Nasimbeni  E.    .  «  36 

Olmi  G.  D.        .  «  7, 18 

Panducci  L.       .  «  21 

Pantandli  D.     .  «  41 

Pantanelli  E.  F.  «  48 

Parlatore  F.       .  «6.33 

Petrucci  Bargagli  G.  «  48 

Piccioli  L./      .  «  47 

Pollacci  E.        .  «  36 

Fona  G.     .         .  «  9 

Punta  B.   .        .  «  14 

Raddi  G.   .        .  «  6,28 

Redi  F.      .         .  «  16 

Reqnien    S-         .  «  30 

Ricasoli    V.         .  «  7, 33 

Sansedoni  G.     .  '  6, 14, 15 

Santi  G.     .        .  '  6,19,27 

Savi  G.       .        .  «  27 

Savi  Paolo        .  «  32 

Savi  Pietro        .  «  32, 35 

Soldaiìi    V.        .  '  20 

Sommier  S.        .  «  41 

Spallanzani  L.  .  «  20 

Targioni-Tozzetti  A.  "  30 

Targioni-Tozzetti  G.  «  17,18 

Targioni-  Tozzetti  O.  «  28 

Tassi  A.     .        .  «  6,35,38 

Tassi  E.     .        .  «  42,47,48 

Tigri  A.     .         .  «  33 

Toscani  C.        .  «  40 

Trabacchi  L.      .  «  7,  26 

Valenti-Serini  F.        <■  6,31,44 

Vigila  D.   .        .  «  9 

Mebb  E.  B.       .  «  6,31,34 


CONSIDERAZIONI 

INTORNO  AD  UM  NUOVA  LEPTOSPHAERIA 

(L.  Spartii   FI.    Tass.) 


Alcuni  anni  or  sono,  sui  culmi  e  sulle  guaine  secche 
del  Lygeum  Spartum  L.  rinvenni  una  nuova  Hendersonia 
che  denominai  //.  Spartii,  i  cui  periteci  si  sviluppavano  in 
abbondanza  al  di  sotto  dell'  epidermide.  Quelli  però  sulle 
guaine  sfuggivano  con  facilità  all'  osservazione,  perchè  si 
trovavano  sotto  l'epidermide  che  guarda  il  culmo,  e  solo  piii 
tardi,  quando  questa  cadeva  spontaneamente,  apparivano 
ben  distinti  ed  allora  si  effettuava  la  deiscenza,  che  avveniva 
del  resto  anche  quando  i  medesimi  erano  coperti  o  mentre 
le  sporule  si  disseminavano  pei  tessuti  morti  circostanti. 

Oggi  nel  riesaminare  questi  culmi  e  queste  guaine 
ho  notato  con  meraviglia  che  oltre  SiW  Hendersonia  vi 
sono  promiscue  diverse  altre  forme  non  esclusa  una  asco- 
fora.  Quindi  nel  dubbio  che  tra  le  medesime  possa  esistere 
un  qualche  nesso  genetico,  ho  cercato  di  studiarle  singo- 
larmente e  ne  ho  tratta  la  conclusione  che  esse  possano 
forse  costituire  nell'  insieme  un  ciclo  evolutivo  completo 
di  un   pirenomicete. 

Ora  ciascheduna  delle  forme  da  me  osservate  sarebbe 
riferibile  ai  generi  Diplodinula,  Microdiplodiaj,  Stago- 
nosporina,  Stagonospora,  Hendersonia,  Hendersonulina  e 
Leptospìiaeria ,  sebbene  sia  facile  riconoscere  che  esse 
formano  un'  unica  entità  che  sta  svolgendosi,  e    ciò    anco 


58  FL.    TASSI 

pel  fatto  che  ogni  forma  non  è  sempre  costante,  anzi 
talvolta  nello  stesso  periteci©  si  rinvengono  infinite  tran- 
sazioni nella  forma  e  nei  colore  delle  sporule. 

I  periteci  con  sporule  microspore  e  ialodidime,  cioè  di 
Di'plodinula  (T.  I,  f.  5),  costituiscono  la  forma  più  semplice, 
che  si  rinviene  in  special  modo  sui  lembi  sottilissimi  delle 
guaine  e  sui  culmi  subviventi  :  sono  sparsi  o  subseriati,  di 
piccolezza  estrema,  misurando  50-60  [x  di  diametro,  ed  hanno 
un  contesto  parenchimatico  grosso  e  rado,  colorato  in  giallo. 
La  loro  forma  è  globuìosa,  ma  talvolta  quasi  lenticolare  a 
largo  ostiolo,  avvicinandosi  così  alle  Ascochyta.  Le  sporule 
sono  oblunghe,  I-settate,  leggermente  ristrette  al  setto, 
ialine,  fornite  di  4  piccole  goccioline,  e  misuranti  8-10  ^ 
3-3  Vj  I)..  Tra  i  periteci  di  questa  forma  se  ne  trovano  al- 
cuni quasi  identici  ma  con  sporule  debolmente  colorate  (T.  I, 
f.  6)  e,  per  successive  gradazioni  se  ne  hanno  anche  con  spo- 
rule di  un  bel  giallo,  proprie  quindi  al  genere  Microdi- 
plodia  (T.  I,  f.  7).  I  periteci  anche  qui  si  presentano  talora  un 
po' depressi  da  ricordare  le  Ascochytella,  e  misurano  80-100  \i. 
di  diametro  :  le  sporule  non  guttulate,  sono  di  dimensioni 
appena  maggiori  (8-10-12  v     3-3  7^-4  ix). 

Altri  periteci  invece,  somiglianti  a  quelli  del  tipo  Diplo- 
dinula,  sebbene  un  po'  più  grandi  e  a  contesto  più  bruno 
contengono  sporule  jaline,  3  settate,  di  8-12  v  3-4  [x  di  di- 
mensione, cioè  del  tipo  Slagonosporina  (T.  1,  f.  8),  che 
evidentemente  derivano  da  quelle  di  Diplodinida  in  seguito 
ad  un  aumento  di  settatura;  accrescendosi  poi  le  sporule  di 
Slagonosporina,  che  rimangono  sempre  ialine,  si  originano 
forme  di  Stagonospora  (T.  I,  f.  11),  che  alla  loro  volta,  per 
una  serie  di  gradazioni  di  colore  (T.  1,  f.  12),  diventano 
feofragmie  del  tipo  Hendersonia,  forma  che  jtiù  delle  pre- 
cedenti si  rinviene  in  abbondanza  (T.  1,  f  13), 

Dal  tipo  Microdiplodia  a  sporule  feodidime  ne  derivano 
forme  feofragmie,  cioè  a  sporule  plurisettate  colorate,  come 
pure  dal  tipo  Stagonosporma,  e  dopo  progressiva  colora- 
zione (T.  I,  f.  9)  si  originano    forme    di  Henderaomdina   a 


LEPTOSPHAERIA  59 

sporule  3-settate,  colorate,  che  abbondano  al  pari  di  quelle 
a  tipo  di  Hendersonia  (T.  I,  f.  10). 

Data  la  promiscuità  di  tutte  queste  forme,  e  la  preva- 
lenza quantitativa  di  quelle  a  tipo  di  Hendersonia  e  di 
Render  sonni  ma,  può  congetturarsi  che  quest'  ultime,  più 
evolute,  siano  più  direttamente  in  rapporto  con  forme  asco- 
fore.  Infatti  sul  Lygeum  Spartmn  ho  riscontrata  abbon- 
dante una  Leplosphaeria  non  descritta  ancora  da  alcuno, 
e  che  io  reputo  nuova,  la  quale  ha  sporidi  3-settati,  quasi 
identici  alle  sporule  di  Ilendersonulina  (T.  I,  f.  1-4). 

Di  più  ho  rinvenute  le  forme  sporulifere  e  ascofore  in- 
timamente colieg-ate  da  non  mettere  in  dubbio  i  loro  re- 
ciproci rapporti.  Difatto  alcuni  periteci  di  Leptosphaeria  si 
mostravano  contornati  da  una  zona  di  piccoli  periteci  di  Hen- 
dersonulina  disposti  in  aggruppamenti  riuniti  da  micelio 
serpeggiante  nel  tessuto  della  matrice,  ne  mancavano,  per 
quanto  più  rare  le  forme  transitorie  da  me  antecedentemente 
indicate.  E  per  confermare  tali  fatti,  che  si  presentano  del 
resto  con  suflìciente  chiarezza,  mi  prometto  di  controllarli 
in  seguito,  con  opportune  esperienze  culturali. 

Il  seguente  schema  filogenetico  dimostra  il  succedersi 
evolutivo  delle  forme  deuteromicetiche  prima  di  dar  luogo 
allo  stato  ascoforo.  La  linea  più  grossa  segna  il  percorso 
delle  forme  feospore,  1'  altra  delle  ialospore, 

DlPLODINULA 

! 

I  I 

Stagonosporina  Microdtplodia 


Stagonospora  Henderosonulina 


Hendersonia 

Leptosphaeria 


60  FL.    TASSI 

Il  succedersi  ascendentale  è  dato  dall' aumentare  dei 
setti  in  ambedue  le  branciie,  lo  quali  però  dal  capostipite 
Diplodinula  non  divergono  assolutamente,  mantenendosi 
indipendenti,  ma  vengono  invece  a  riallacciarsi  per  via 
laterale  laddove  dalle  sporule  ialofragmie  di  Stagonospo- 
rina  possono  originarsi  quelle  ialofragmie  di  Siagonospora 
e  di  Hendersonidina,  e  laddove  quelle  di  HendersonuUna 
possono  dar  luogo,  per  aumento  di  dimensioni,  al  tipo  Hen- 
dersonia  anziché  generare  direttamente  lo  stato  ascoforo 
di  Leptosphaeria. 

LEPTOSPHAERIA  SPARTII  n.  sp.  (T.  I,  f.  1-4).  —  Pe- 
ritheciis  seriatis,  epidermide  velatis,  tarde  erumpentibus, 
globoso-depressis,  nigris,  150-200  |j.  diam.,  anguste  pertu- 
sis;  ascis  elongato-clavulatis,  60-70  ^  10-12,  apice  rotuu- 
datis,  brevissime  stipitellatis,  paraphysibus  aequilongis, 
4-5  [jL  crassis  obvallatis,  8-sporis  ;  sporulis  distichis,  oblon- 
gis,  rectis,  curvulisve,  2-septatis,  ad  septa  constrictis,  loculo 
medio  subgloboso  pauUulo  crassiore,  eguttulatis,  flavidis, 
16-18-20  ^  7-7  '/,-8  [x.  Affinis  L.  MichoUi  (West.)  Sacc. 
Hab.  in  culmis  vaginisque  Lygei  Spartii  in  horto  botanico 
Senensi,  cum  formis  subsequentibus  inferioribus  coramixta: 
Diplodinula  —  Peritheciis  sparsis  v.  subseriatis,  mi- 
nutissimis,  50-60  [j.  diam.,  globuloso-depressis,  subepider- 
micis,  contextu  laxe  perenchymatico  luteo-brunneo  ;  spo- 
rulis oblongis,  I-septatis,  minute  4-guttulatis,  medio  leniter 
constrictis,  hyalinis,  8-10  ^33  Vr  —  Ad  Ascochytam 
nutat. 

Stagonosporina  —  Peritheciis  sparsis  seriatisve,  glo- 
boso-depressis, tectis,  60-80  |x  diam.,  nigris  ;  sporulis  o- 
blongis,  2-septatis,  vix  constrictis,  eguttulatis,  hyalinis. 
10-12  ^  3-3  %  4. 

MiCRODiPLODiA  —  Peritheciis  sparsis  seriatisve,  globoso- 
depressis,  immersis,  80-100  i^  diam.,  contextu  fuligineo  ; 
sporulis  oblongis,  1-septatis,  lenissime  constrictis,  eguttu- 
latis, flavidis  8-10-12  v  3-3  Vj  4.  —  Ad  Ascochytellam 
vergit. 


LEPTOSPHAERIA  GÌ 

Hendersonulina  —  Peritheciis  seriatis,  tectis,  tarde 
erumpentibus,  globoso-depressis,  nigris,  100-120  jj.  diam., 
contextu  fuiigineo  ;  sporulis  oblongis,  utrinque  rotiindatis, 
2-septatis,  ad  septa  constrictis,  flavidis,  10-12-14  "^  3-4  Va- 

Stagonospora  —  Peritheciis  subseriatis,  tectis,  globu- 
losis,  nigris,  circiter  Vs  nitn.  diam.  ;  sporulis  oblongis,  sub- 
fusoideis,  3-7-septatis,  hyalinis,  16-18  '^  3-4. 

Hendersonia  —  Peritheciis  subseriatis,  tectis,  dein  e- 
rumpentibus,  globiilosis,  siccitate  depressis,  nigris,  nitidis, 
V3-V2  nini,  diam.;  sporulis  oblongis,  subfusoideis,  iuitio 
continuis,  hyalinis,  nubilosis,  dein  G-8septatis,  non  v.  leniter 
constrictis,  flavidis,  loculis  extimis  gradatim  pallidioribus, 
26-28  ^  6-8  ix  haud  raro  36-40  i^.  longis  {'). 

Fl.  Tassi 


Spiegazione  della  Tavola 


Fig.  1.  —  Frammento  del  culmo  di  Lygemn  Spartum  invaso 
dalla  LeptospTiaevia  Spartii,  in  gr.  nat. 

Fig.     2.  —  Periteci  di  Leptosphaeria  Spartii. 

Fig.     3.  —  Aschi  e   parafisi  e.  s. 

Fig.     4.  —  Sporidi  e.  s. 

Fig.     5.  —  Sporule  di  Diplodinula. 

Fig.  6.  —  Sporule  dello  stadio  intermedio  tra  Diplodinula  e 
Microdiplodia. 

Fig.     7.  —  Sporule    di  Microdiplodia. 

Fig.     8.  —  Sporule  di  Stagonosporina. 


(')  Sul  Lygeuni  Spartum,  oltre  le  forme  fungine  ricordate  vi  si  tro- 
vano le  seguenti  specie,  di  cui  io  stesso  ho  rinvenute  quelle  segnate  con 
asterisco:  Ustilago  hypodytes  (Sebi.)  Fr.,  Laestadia  Spartii  Boy.  et  Jacz., 
*  Pleospora  infectoria  Fuck  ,  Yermicularia  culmigena  Desm.,  *Coniospo- 
rium  Arundinis  (Cda)  Sacc,  *  Scolecotrichum  graminis  Fuck. 


62  FL.    TASSI 

Plg_  .9.  —  Sporule  dello  stadio  intermedio  tra  Stagonosporina 
ed  Hendersonulina. 

Fig.  10.  —  Sporule  di  Hendersonulina. 

Fig.  11.  —  Sporule  di  Stagonospora. 

Fig.  12.  —  Sporule  dello  stadio  intermedio  tra  Stagonospora  ed 
Hendei-sonia. 

Fig.  13.  —  Sporule  di  Hendersonia. 


Micologia  della  Provincia  Senese  "' 


SERIE    II. 


I. 
BASIDIOMYCETAE 

Ord.  I.  —  LYCOPERDACEAE  Elirenb. 
Gen,  I.  —  Lycoperdon  Tourn. 

1.  L.  hiemale  Bull.  Champ.  p.  143;  Sacc.  Syll.  VII,  p.  115. 
«  Brolio  «    Ott.  1898  (Arcang.). 

Old.  II    —  AGARICACEAE  Fr. 

Gen.  II.  —  Lepiota  Fr. 

2.  L.  alba  Bres.    F.    Trid.    p.   15,  t.  XVI,  f.  1    (ut  var.)  ;    Sacc. 

Syll.  V,  p.  37. 
«  Brolio  »    Ott.   1898  (Arcang.). 

Gen.  III.  —  Pholiota  Fr. 

3.  P.  junonia  Fr.  Syst.  Myc.  I  p.  244  ;  Sacc.  Syll.  V,  p.  754. 
«  Brolio  »    Ott.  1898  (Arcang.). 


(^)  A  rendere  più  completa  questa  pubblicazione  si  aggiungono  le 
specie  di  funghi  già  raccolte  nel  Chianti  dai  Prof.  Arcangeli  e  Beccari. 


64  FL.    TASSI 

Gen.  IV.  —  Hebeloma  Fr. 

4.  H.  testaceum    Batsch    f.    198  (sub  Agarìcus)  ;  Sacc.  Syll.  V, 

p.  793. 
«  Brolio  >    Ott.   1898  (Arcang.). 

Gen.  V.  —  Crepidotus  Fr. 

5.  C.  mollis  Schaeff.  t.  213  (sub  Agarìcus)  ;  Sacc.  Syll.  V,  p.  877. 
«  Brolio  »    Ott.  1898  (Arcang.). 

Gen.  VI.  —  Hypholoma  Fr. 

6.  H.  fasciculare  Huds.  FI.  Angl.  p.  615  (sub.  Agarìcus);  Sacc. 

Syll.  V,  p.  1029. 
.  Brolio  »    Ott.   1898  (Arcang.). 

Gen.  VII.  —  CoPRiNUS  Pers. 

7.  C.  ovatus  (Schaeff.)  Fr.  Epicr.  p.  242  ;  Sacc.  Syll.  V,  p.  1073  ; 

Agarìcus  ovatus  Schaeff.  t.  7. 
«  Brolio  »    Ott.  1898  (Arcang.). 


Old.  III.  —  UREDINACEAE  Brogn. 

Gen.  Vili.  —  Uromyces  Link. 

8.  U.  junci  (Desm.)  Tul.    in    Ann.  Se.  Nat.   1855    p.    146  ;    Sacc. 

Syll.  VII,  p.  541  ;  Puccinia  Junci  Desm.  PI.  crypt.  ed.  Il, 
n.  170. 
Culmi  di  Juncus  effusus    »  Mai'ciano  »    Sett.   1904. 

Gen.  IX.  —  Puccinia  Pers. 

9.  P.  Cyani  Wint.  Die  Filze,    p.  190  ;  Sacc.  Syll.  VII,  p.  633. 
Foglie  di   Centaurea  Cyaniis    «  Ort.  Bot.  »    Sett.  1904. 

10.  P.  oblongata  (Link.)  Wint.  Die  Filze,  p.  183  ;  Sacc.  Syll.  VII, 
p.  658  ;   Caeonia  oblongatum  Link.  Obs.  II,  p.  27. 
Foglie  di  Luzula  pilosa    «  Mazzafonda  »    Ott.   1904. 


MICOLOGIA    DELLA    PROVINCIA    SENESE  65 

ASCOMYCETAE 

Ord.  IV.  —  PYRENOMYCETEAE  Fr.  em  De  Net. 

Gen.  X.  —  EUTYPA  Tul. 

11.  E.  lata  (Pers.)  Tal.  Fung.  Carp.  II,  p.  56  ;  Sacc.  Syll.  I,  p.  170; 

Sphaeria  lata  Pers.  Obs.   I,  p.  66. 
Su   legui  putrescenti    «  Radda  in  Chianti  »    1863  (Becc), 

Gen.  XI.  —  RosELLiNiA  De  Not. 

12.  R.  mammiformis  (Pers.)    Ces.    et    De    Not.  Comm.  Soc.  critt. 

it.  I,  p.  227;    Sacc.  Syll.  I,  p.  258;    Sphaeria    mammifor- 
mis Pers.   Syn.  p.  64. 
Rametti  secchi  di  Prunus  spinosa  «  Radda  »    (Beco.). 

13.  R.    pulveracea    (Ehrh.)    Fuk.  Symb.    p.    149  ;    Sacc.    Syll.  I, 

p.  264;  Sphaeria  pulveracea  Ehrh.  in  Pers.  Syn.  p.  83. 
Su  legni  putrescenti    «  Radda  »    1862  (Becc). 

Gen.  XII.  —  USTULINA  Tul. 

14.  U.  VUlgaris    Tul.    Sei.    Fung.  Carp.  II,    p.    23,  t.  Ili,  f.    1-6; 

Sacc.  Syll.  I,  p.  351  ;  Sphaeria  deusta  HfFm.  Veg.  Crypt.  I, 
p.  3.  t.   I,  f.  2. 
Su  tronchi   cariosi    «  M.  Amiata  »    (Sav.) 

Gen.  XIII.  —  Sphaerella  Ces.  et  De  Not. 

15.  S.  Schoenoprasi  Auersw.  Myc.  Eur.  Syn.  Pyr.  p.  19,  t.  f.  70; 

Sacc.  Syll.  I,   p.  422. 
Foglie  putrescenti  Alliuin  Schoenoprasum.  «  Ort.  Bot.  »  Sett.  1904. 

Gen.  XIV.  —  Laestadia  Auersw. 

16.  L.  carpinea    (Fr.)    Sacc.  F.  it.  t.  543,    Syll.  I,  p.  426;    Asco- 

spora  carpinea  Fr.  Summ.  Veg.  Scand.  p.    425. 
Foglie  putrescenti  di  Carpinus  Betulus    «  Bosco  della  Monaca  » 
Sett.  1904. 

Gen.  XV.  —  Melanopsamma  Niessl. 

17.  ffl.  pomiformis  (Pers.)    Sacc.  Syll.  I,  p.  575  ;  Sphaeria   pomi- 

formis  Pers.  Syn.  p.  65. 
Su  legni  putrescenti    «  Radda  »    1962  (Becc). 


66  FL.    TASSI 

Gen.    XVI.    —   DiAPORTHE   Nits. 

18.  D.  eulta  Sacc.  et  Speg.  Mieli.  I,  p.  389  ;  Sacc.  Syll.  I,  p.  641. 
Sarmenti  morti  di  Jasminum  officinale    «  Siena,  fuori  Porta  La- 

terina  »    Ag.  1904. 

Gren.  XVII.  —  Didymosphaeria  Fuck. 

19.  D.  incarcerata  (Desm.)  Sacc.  Syll    I,   p.  705;  Sphaeria  incar 

cerata  Desm.   13  Net.   1864,  p.  73. 
Rametti  di  Spartium  Junceum    «  Radda  »    1862  (Becc). 

Gen.  XVIII.  —  Leptosphaeria  Ces  et  De  Not. 

20.  L.  Spartii  FI.  Tass.  Bull.  Lab.  Ort.   Bot.  Siena,  1904,  Voi.  VII, 

T.  I,  f.  1-4. 
Culmi  e  guaine  di  Lygeum  Spartum.    «  Ort.   Bot.  »    Apr.    1904. 

Gen.  XIX.  —  Melomastia  Nits.  et  Fuck. 

21.  IVI.  Friesii  Nits.  in  Fuck.  Symb.  App.  I,  p.  306  ;  Sacc.  Syll.  II, 

p.  213. 
Rami  di  Lonicera  sp.    «  Radda  »    1862  (Becc). 

Gen.  XX.  —  Plkospora  Rabh. 

22.  P.  infectoria  Fuck  Symb.  p.  123,  t.  Ili,  f.  23  ;  Sacc.  Syll.  II, 

p.  265. 
Culmi  di  Lygeum  SjMrtum    «  Ort.  Bot.  »    Ag.   1904. 

23.  P.  Vitalbaa  (De  Not.)  Beri,  in  Moq.  PI.  CI.  Pyr.  p.  70,  tab.  Ili, 

f   1  ;  Sphaeria  Vitalbae  De  Not.  Micr.  it  dee.  Vili,  p.  32  ; 
Teichospora  Vitalbae  Sacc.  FI.  Ven.  p.   177,    Syll.  Il,  p.  295. 
Sarmenti  di   Clematis    Vitalba    "  Radda  »    (Becc). 

Gen.  XXI.  —  PoLYSTiGMA  Pers. 

24.  P.  rubrum  (Pers.)  P.  C.  Com.  Mus.  Par.  t.  III,  p.  337;  Sacc. 

Syll.  n,   p.  458;  Sphaeria  rubra  Fr.  Obs.   I,   p.   172. 
Foglie  di  Priinus  spinosa    «  Radda  »    1861    (Becc). 

Gen.  XXII.  —  Hypomyces  Fr. 

25.  H.  asteropiiorus  Tul.    Sei.  Fung.    Carp.   Ili,  p.  54,   tab.  IX  ; 

Sacc.   Syll.  II,   p.  467. 
Sopra  un  Agaricns  putrescente    «  Radda  »    (Beco. 


MICOLOGIA   DELLA.    PROVINCIA    SENESE  07 

Gen.  XXIII.  —   LOPHIOTREMA  Sacc. 

26.  L.  praemorsum  (Lasch.)  Sacc.  Mich.  I,  p.  53,  Syll.  II,  p.  681  ; 

Sjjhaeria  praemorsa  Lasch.  in   Rabh.  Herb.  Myc.  n.  1249. 
Su  corteccie  di   varie  piante    «  Radda  »    (Becc). 

Gen.  XXIV.  —  LoPHiosTOMA  Ces.  et  De  Not. 

27.  L.  Desmazieri  Sacc.  et  Speg.  Mich.  I,  p.  441,  Sacc.  Syll.  II, 

p.  693. 
Rami  di  Pnimis  spinosa    «  Radda  »    (Becc). 

28.  L.  excipuliforme  (Fr.)    Ces.  et  De    Not.  Schem,  p.  45  ;  Sacc. 

Syll.  II,  p.  700  ;  Sphaeria  excipuliforme  Fr.  Obs.  I,  p.  177, 
tab.  IV,  f.  5. 
Corteccia  di   Quercus  sp.   «  Radda  »    1861  (Beco.). 

Gen.  XXV.  —  Tryblidium  Duf. 

29.  T.  hysterinum  Duf.  in  Ann.    Se.    Nat.   13,  t.  X,    f.  3;    Sacc. 

Syll.  II,  ]).  740. 
Rami  di  Buxus  sempervirens   «  Cerchiaja  pr.  Siena  »    Ag.  1904. 

Gen.  XXVI.  —  LoPHODERMiUM  Chev. 

30.  L.  hysterioides  (Pers.)  Sacc.  Syll.  II,  p.  791  ;   Xyloma  hyste- 

rioides  Pers.  Sjm.  p.   106. 
Foglie  di  Quercus  sp.  e  Castanea  vesca    «  Radda  »    (Becc). 


In  una  memoria  del  Dott.  G.  Paoli  intitolata  «  Note  critiche  su 
alcuni  Isteriacei  »  pubblicata  nell'  appendice  del  Nuovo  Giornale 
Botanico  italiano  (Voi.  XII,  n.  1)  leggo  con  sorpresa  che  il  detto 
Dott.  Paoli  dichiara  con  affrettata  sicurezza  che  la  mia  nuova  specie 
Htjsterium  Melaleticae,  da  me  rinvenuta  anni  sono  sulla  corteccia  di 
Melaleuca  armillaris,  non  è  altro  che  V Hysterium  vulgare  De  Not.  ! 

La  dettagliata  diagnosi  che  ne  feci  e  che  trovasi  per  intiero 
riportata  nella  Sijlloge  Fungorum  del  Prof.  Saccardo,  (Voi.  XIV 
p.  716  n.  2)  e  facilmente  controllabile  dall'  esame  degli  esemplari, 
nonché  la  fedele  figura  riprodotta  nella  Eevue  Mycologique  (1896, 
tav.  II.),  dovrebbero  essere  elementi  bastevoli  per  far  riconoscere 
che  la  specie  critica  presenta  invece  tali   spiccate  differenze  dall'i/?/- 


68  FL.    TASSI 

sterium  vulgare  da  doverla  assolutamente  considerare  come  specie 
distinta. 

Infatti  waWH.  Melaleucae  FI.  Tass.  gli  sporidi  sono  diritti  e 
non  curvati,  come  quelli  in  modo  peculiare  dell'//,  vulgare  De  Not.; 
di  più  ciascun  sporidio  ha  forma  clavulata,  all'  opposto  di  ciò  che 
si  osserva  nell'//  vulgare  dove  sono  semplicemente  oblunghi  ed 
uguali  alle  due  estremità  ;  oltredichè  il  terzo  loculo  è  spesso  più 
ingrossato  degli  altri.  È  da  rilevarsi  altresì  che  nell'  //.  vulgare 
gli  sporidi  misurano  22  ^  6-7  |x,  mentre  nell'/T.  Melaleucae  si  pi-e- 
sentano  di  gran  lunga  più  piccoli  misurando  16-18  ^  5-5  V^  p-,  di- 
mensioni da  me  dedotte  sopra  sporidi  provenienti  da  periteci  di 
grandezza  la  più  svariata.  Infine  le  stesse  differenze  si  notano  tra 
VH.  Melaleucae  e  l'/T.  vulgare  distribuito  in  «  D.  Saccardo,  Myco- 
theca  italica,  n.   1312  ». 

Riguardo  alle  sottili  striature  dei  periteci,  accennate  dal  Dott. 
Paoli,  dirò  che  io  pure  le  aveva  osservate,  ma  le  omisi  nella  dia- 
o-nosi  non  ritenendole  carattere  costante,  inquantochè  molti  periteci 
ne  sono  affatto  privi. 

Perciò  VH.  Melaleucae  al  massimo  può  ritenersi  affine  all' /T. 
vulgare  De  Not.,  ma  non  deve  confondersi  col  medesimo,  ammesse 
anche  le  possibili  piccole  differenze,  dovute  forse,  come  dice  il  dott. 
Paoli,  alla  diversità  del  substrato,  fatto  del  resto  che  avviene  in 
quasi  tutti  i  funghi,  e  in   specie  nei  micromiceti  ('). 

DEUTEROMYCETAE 

Ord.  V.  —  SPHAEROPSIDACEAE  Sacc. 

Gen.  XXVII.  —  Phyllosticta  Pers. 

31.  P.  Syringae  West.  Not.  II,  p.  23  ;  Sacc.  Syll.  Ili,  p.  22. 
Foglie  di  Syringa  vulgaris  «  Passeggio  della  Lizza  »  Ott.  1901. 

Gen.  XXVIII.  —  Cytospora  Ehrenb. 

32.  C.  rhoina  Fr.  Syst.  Myc.  II,  p.  546;  Sacc.   Syll.  Ili,  p.  257. 
Rami  secchi  di  Rhus  typhina  «  Costafabbri  pr.  Siena  »   Ag.  1904. 


(')  Se  il  dott.  Paoli  si  compiacerà  di  riesaminare  con  più  atten- 
zione la  mia  nuova  specie,  potrò  fornirgli  all'  occasione  altri  esemplari 
eguali,  certo  che  egli  potrà  allora  convincersi  delle  ragioni  addotte. 


MICOLOGIA    DELLA    PROVINCIA    SENESE  69 

33.  C.  Buxi  Desm.  XVI  Not.  p.  355  ;  Sacc.   Syll.  Ili,  p.  257. 
Rami  di  Buxus  sempervirens    «  Radda  »    Sett.   1861   (Becc). 

34.  C.  Oleina  Beri.  Micr.  tose,  in  N.  G.  B.  it.  1892,  p.  161,  t.  Vili, 

f.  7  ;  Sacc.  Syll.  XI,  p.  509. 
Rami  di   Olea  europaea    «  Radda  »    (Becc). 

Gen.  XXIX.  —  Sphaeropsis  Lèv. 

35.  S.  fabaeformis  (Pas.s.  et  Thllm)  Sacc.  Syll.  Ili,  p.  29G  ;    Di- 

plodia  fabaeformis  FsiSS.  et  Thliin.  Filze  des  Weins.  p.  141. 
Sarmenti  morti  di    Vitis  vinifera    «  Radda  .    1861   (Becc). 

Gen.  XXX.  —  Diplodia  Fr. 

36.  D.  SUbtecta  Fr.    Syst.  Veg.  Scand.    p.    417;    Sacc.    Syll.    Ili, 

p.  331. 
Rami  di  Acer  campestre    «  Radda  »    1863  (Becc). 

37.  D.  buxicola  Sacc  Mich.  I,  p.  518;  Syll.  Ili,  p.  349. 
Rametti  di  Buxus  sempervirens  "  Cerchiaja  pr.  Siena  »  Ag.  1904. 

Gen.  XXXI.  Septoria  Fr. 

38.  S.  curvata  (Rab.  et  Br.)  Sacc.  Syll.  Ili,  p.  484,  Septosporium 

curvatum  Rab.  et  Br.  Krankh.  d.  Pflanz.  p.   14,  t.  I,  A. 
Foglie  di  Robinia  Pseudacacia    «  Fuori  la  barriei-a  S.  Lorenzo  » 
Ott.  1904. 

39.  S.  Emeri  Sacc  Mich.  I,  p.  173,  Syll.  Ili,  p.  485. 

Foglie  vive  di  Coronilla  Emeriis  «  Cerchiaja  pr.  Siena  »  Ag.  1904. 

40.  S.  Hepaticae  Desm.  Ann.  Se  Nat.  1843,  p.  340  ;  Sacc.  Syll.  Ili, 

p.  522. 
Foglie  di  Anemone  Hepatica   «  Bosco  della  Monaca  »    Sett.  1904. 

41.  S.  salicicola    (Fr.)    Sacc  Mich.    I,    p.  171,  Syll.  Ili,  p.  502; 

Depazea  salicicola  Fr.  Syst.  Mich.  II,  p.  430. 
Foglie    di    Salix    Capraea     «    Pian    delle    Fornaci    pr.    Siena  => 
Sett.  1904. 

42.  S.  Acanthi  Thiim.    Contr.  Myc  Lusit.  I,  p.    25  ;    Sacc    Syll. 

Ili,  p.  535. 
Foo-lie  di  Acanthus  mollis    «  Ort.  Bot.  .    Ott.   1904. 
Oss.  Periteci  completamente  sterili. 


70  FL.    TASSI 

Gen.  XXXII  —  Rhabdospora  Mont. 

43.  R.  Jasmini  Pass.   Diagn.  F.  N.   d.  48  ;  Sacc.  Syll.  X,  j).  389. 
Rametti  di  Jasminum  revolutum    «  Ort.  Bot.  »    Apr.   1904. 

44.  R.  rhoina  Peck.  47,  Rep.  p.  22  ;  Sacc.  Syll.  XI,  p.  548. 
Rami  secchi  di  Rhus  Cotinus  «  Opini  pr.  Mazzafonda  »  Ag.  1904. 

Ord.  VI.  —  NECTRIOIDACEAE  Sacc. 

Gen.  XXXIII.  —  Polystigmina  Sacc. 

45.  P.  rubra  (Desm.)  Sacc.  Syll.  Ili,  p.  622  ;  Septoria  rubra  Desm. 

Ann.  Se.  Nat.  Il,  Serie  XIX,  p.  342. 
Foglie  di  Prunus  spinosa   «  Radda  »    1861  (Becc). 

Ord.  VII.  —  MELANCONIACEAE  Berk.  em  Sacc. 

Gen.  XXXIV.  —  Melanconium  Link. 

46.  M.  Typhae  Peck.  Bot.  Gaz.  p.  275  ;  Sacc.  Syll.  III.  p.  759. 
Foglie  e  culmi  di   Typha  latifolia    «  Marciano  »    Sett.  1904. 

Ord.  Vili.  —  HYPHOMYCETEAE   Mart. 

Gen.  XXXV.  —  Cercospora  Fres. 

47.  C.  Nasturtii  Pass.  Hedw.  1877,  p.  124  ;  Sacc.  Syll.  IV,  p.  433. 
Foglie  di  Nasturtium  officinale   «  Ort.  Bot.  »    Sett.   1904. 

48.  C.  Mercurialis  Pass,  in    Myc.  Univ.  n.  783  ;  Sacc.    Syll.    IV, 

p.  456. 
Foglie  di  Mercurialis  annua    «  Ort.  Bot.  »    Sett.  1904. 

Gen.  XXXVI.  —  Scolecotrichum  Kze  et  Schm, 

49.  S.  graminis  Fuck.  Symb.  p.  170;  Sacc.  Syll.  IV,  p.  348. 
Culmi  di  Lygeuni  Spartum    «   Ort.   Bot.  »    Ag.   1904. 

Gen.  XXXVII.  —  Fusarium  Link. 

50.  F.  nucicolum   Karst.  et  Har.  Rev.    Myc.    1890,  n.  47  ;    Sacc. 

Syll.  X,  p.  729. 
Epicarpio  putrescente  di  Juglans  regìa  «  Montalbuccio  »  Ag.  1904. 
Oss.  I  Gonidi  si  presentano  talvolta  1-3   settati. 


MICOLOGIA   DELLA    PROVINCIA    SENESE  71 


Prospetto    riassuntivo 

Lycoperdaceae Generi        1  Specie  1 

Ao-aricaceae "             6  «  tJ 

Uredinaceae '             2  «  3 

Pyrenomyceteae «           l'<^  "  -^ 

Sphaeropsidaceae «             6  «  14 

Nectrioidaceae «              1  *  1 

Melancoaiaceae «              1  '  1 

Hyphomyceteae «             3  «  4 

Totale:  Generi     37,  Specie     50 

Specie  enumerate  nella  serie  precedente  (') N.  1778 

Specie  comprese  nella  presente  pubblicazione    ....  «  50 

Totale  complessivo  N.  1828 


(»)  V.  Bullett.  ann.  VL  fase.  1.  4.  p.  128. 

FI.   Tassi 


Il  freddo  del  (jennaio  1905 


E 


LE  PIANTE  DELL'  ORTO  BOTANICO  DI  SIENA 


'  •7TJN.'=:ì::VO\n.'> 


L'  Orto  Botanico  di  Siena  occupa  un'  area  rivolta  verso 
mezzogiorno,  ed  è  ben  difeso  dai  venti  di  tramontana  da  un 
elevato  coronamento  di  fabbricati,  di  guisa  che  vi  poterono 
esser  coltivate  parecchie  piante  dell'Australia,  del  Capo  di 
Buona  Speranza,  della  China,  del  Gia])pone,  etc.  Dette  piante 
prosperarono  benissimo  per  molti  anni,  senza  riportare  danni 
notevoli  negli  inverni  più  rigidi  occorsi  in  addietro,  1'  ultimo 
dei  quali  fu  quello  del  1892-93  in  cui  il  termometro  scese  buon 
numero  di  volte  sotto  lo  zero,  segnando  nel  nostro  Orto  un 
minimo  di  —  7",  5  C,  nei  giorni  13  e  14  di  gennaio.  (V.  Pro- 
spetto A).  Questa  temperatura  fu  sopportata  assai  bene  dal 
Cinnamomum  CampJiora  Nees.  et  Eberm.,  dal  Cereus  peruvianus 
Haw.  e  dall'  Eucalyptus  glohulus  Labili.,  mentre  in  altri  giar- 
dini della  città,  pili  accessibili  ai  venti  del  Nord,  perirono 
iiddirittnm  V  JFJiicalyptus  anii/gdaUna  Labili,  e  VE.  viminaUs 
Labili. 

Dal  1893  in  poi  succedette  una  serie  d'  inverni  abba- 
stanza miti  che  permisero  di  afìQdare  al  terreno  dell'  Orto  Bo 
tanico  nuove  piante  di  latitudini  calde  per  aumentare  così  il 


IL  FREDDO  E    LE  PIANTE  DELL'  ORTO  BOTANICO  73 

numero  di  quello  che  fino  allora  avevano  data  ottima  prova 
di  resistenza.  Però,  sul  principio  di  quest'  anno,  un  eccezionale 
abbassamento  di  temperatura,  clie  nei  termometri  vicini  al 
terreno  segnò  il  minimo  di  —  9",  5  0,  cagionò  tali  danni  sui 
quali  piacemi  richiamare  1'  attenzione^  onde  meglio  far  cono- 
scere qual  sia  la  maggiore  o  minore  resistenza  ai  freddi,  delle 
piante  coltivate  nei  nostri  giardini. 

Neil'  ultima  decade  del  dicembre  1904  incominciò  a  veri- 
ficarsi un  abbassamento  di  temperatura  che  proseguì  man  mano 
scendendo  sotto  lo  zero,  fino  a  raggiungere  —  9**,  5,  il  giorno 
2  gennaio  1905,  temperatura  che  si  mantenne  bassa  fino  al 
giorno  8  in  cui  risalì  a  O",  3,  tornando  poi  a  decrescere  tino 
a  segnare  —  7%  1  il  dì  16.  (V.  Prospetto  B.)  Se  si  considera 
poi  che  durante  la  maggior  parte  di  questo  periodo  il  freddo  fu 
accompagnato  da  fortissimi  venti  settentrionali,  si  comprende 
bene  come  le  piante  esposte  a  questa  insolita  perturbazione  ne 
abbiano  risentito  gran  nocumento.  La  stessa  Saxifraga  cras- 
si folla  L.  pianta  siberiana,  arrestò  la  fioritura,  mantenendo  però 
in  buono  stato  i  suoi  fiori,  mentre  quelli  del  Chimonanthus  fra- 
grans  Lindi,  ebbero  i  petali  danneggiati  dal  gelo,  ed  infatti  si 
cosparsero  presto  di  ticchiolature  brune  e  avvizzirono. 

Le  piante  che  meglio  resistettero  alle  minime  più  basse 
furono  quelle  del  Giappone,  della  China,  dell'  America  setten- 
trionale, della  Regione  Argentina,  del  Perù  e  del  Chili,  per 
quanto  molte  di  esse,  tra  le  sempreverdi,  riportassero  il  fo- 
gliame pili  o  meno  bruciato  come  p.  es.  il  Cinnamomum  Gam- 
phora   ed  il  Ficus  stiimlata  Thunb. 

La  mortalità  maggiore  si  ebbe  tra  le  specie  del  Messico, 
dell'Africa  tropicale,  nonché  in  quelle  dell'Australia  e  del  Capo 
di  Buona  Speranza,  le  quali  al  contrario  avevano  data  in 
avanti  una  buona  prova  di  resistenza.  Anco  diverse  piante 
della  regione  mediterranea,  come  Myrtus  communis  L.,  Ceratonia 
Siliqua  L.,  N'eriiim  Oleander  L.  ebbero  bruciato  gran  parte  del 
f  )gliame,  o  lo  perderono  affatto  certi  esemplari  più  esposti  al 
vento. 


74 


A.    NANNIZZI 


È  da  osservarsi  infine  come  le  specie  di  uno  stesso  genere 
e  di  una  stessa  regione  si  siano  comportate  assai  diversamente 
di  fronte  alle  minime  temperature.  Così  p.  es.  di  quattro  specie 
di  Agave  messicane  hanno  resistito  benissimo  VA.  ìopliantha 
Schiede  e  VA.  imivittata  Haw.,  mentre  sono  morte  a  0°,  5. 
VA.  xijlonacantha  Salm-Dyck  e  VA.  ferox  Koch. 


A)  GENNAIO  1893 

Giorno 

Tempera- 
tura 
minima 

Tempera-  ! 

tura 
massima 

Venti 
dominanti 

Pioggia 

Stato 
del  cielo 

1 

0,5 

6,6 

NE 

— 

coperto 

2 

0,5 

7,6 

NE 

— 

coperto 

3 

0,1 

3,1 

N,  NE 

— 

coperto 

4 

-  0,2 

6,1 

N 

— 

sereno 

5 

-  0,1 

7,1 

N 

— 

sereno 

6 

2,5 

8,6 

N 

— 

sereno 

7 

2,5 

8,1 

N 

— 

sereno 

8 

1,5 

7,6 

N 

— 

sereno 

9 

2,5 

8,1 

NE 

— 

sereno 

10 

-  ^1 

5,6 

E 

— 

coperto 

11 

-  0,2 

5,6 

E 

mm.  6,  0 

coperto 

12 

-  0,1 

2,6 

N 

mm.  1,5 

misto 

13 

—  7,5 

-  2,5 

NW,NE 

— 

sereno 

14 

-7,5 

-  2,1 

N 

— 

sereno 

15 

-   1,0 

2,6 

N 

— 

misto 

16 

-  0,  2 

2,6 

NE 

mm.  5,  0 

coperto 

IL  FREDDO  E  LE  PIANTE  DELL'  ORTO  BOTANICO 


75 


B)  GENNAIO  1905 

Giorno 

Tempera- 
tura 
minima 

Tempera- 
tura 
massima 

Venti        ■ 
dominanti 

Pioggia 

Stato 
del  cielo 

1 

-3,5 

4,2 

NW,  NE 

— 

sereno 

2 

—  9,5 

-  3,2 

NW,  NE 

— 

sereno 

3 

-  7,1 

-   2,4 

N,  NE 

— 

se  l'ano 

4 

-8,0 

-  2,0 

N,  NE 

— 

misto 

5 

-  4,2 

4,2 

E,  debole 

— 

coperto 

6 

0,5 

7,1 

calma 

mm.  3,2 

coperto 

7 

0,5 

12,4 

NW 

mm.  1, 1 

coperto 

8 

6,3 

11,6 

N,  E 

— 

misto 

9 

1,5 

8,4 

SE,  E 

— 

sereno 

10 

0,1 

8,2 

SE 

— 

misto 

11 

-  0,3 

6,6 

NE 

— 

sereno 

12 

-0,5 

7,4 

calma 

— 

sereno 

13 

-  0,8 

9,1 

N,  NW 

— 

sereno 

14 

-  1,3 

6,2 

NW,  W,  E 

— 

sereno 

15 

-   5,0 

3,6 

NE 

— 

sereno 

16 

-'?,! 

0,8 

calma 

■ 

sereno 

Ecco  ora  1'  elenco  delle  specie  considerate  come  soggetti 
di  esperimento,  contrassegnate  con  le  seguenti  cifre  convenzio- 
nali: A.  Specie  completamente  resistenti  al  minimo  di  —  9°,  5; 
B.  Specie  che  hanno  riportati  lievi  danni  ;  C.  Specie  in  cui  si 
sono  verificati  danni  piìi  gravi,  quale  il  congelamento  dei  rami, 
talora  fino  a  fior  di  terra,  ma  non  da  compromettere  la  vita 
della  pianta  ;  D.  Specie  morte  intieramente. 


76  A.    NANNIZZI 

I.  Indie  orientali,  Arcipelago  indiano,  Cochinchina 

Acacia  Farnesiana    Willd —     B       

Alpinia  nutans   Rose Q       

Bambusa  nigra  Poir A      

Boehmeria  nivea  Gaud —      C       

Crinura  ]ongifolium  Roxb B      

Hibiscus  Abelmoschus  L —     j) 

Jasminum  humile  L Q       

Lagerstroemia  indica  L A      

Solarium  acauthocarpum  Poit C       

II.  Regione  dell'  Imalaia 

Aralia  cacherairica  Dcne j) 

Arundinaria  falcata  Nees B       

Clematis  graveolens  Lindi B      

Cornus  capitata    Wall C       

Cotoneaster  bacillaris    Wall A  —     — 

microphylla    Wall A  

«           rotundifolia    Wall.       ......  D 

Ligustrum  nepalense   Wall —  B      —     

Melia  Azederach  L A  

Pili  US  excelsa    Wall A       -     _ 

Primula  rosea  Royle ___     -q 

ZaQthoxylon  alatum  Roxb A  

III.  China 

Ampelopsis  aconitifblia  Bnnge A  

Bambusa  aurea  Hort A 

«  nigra  Poir A  

Callicarpa  tomentosa    Willd —  B      

Cai-yopteris  Mastacanthus  Schau A  _      _  _ 

Clematis  heracleaefolia  DO A  —      — 

Cunninghamia  sinensis  R.  Br B 

Exochorda  grandiflora  Lindi A  —     ^  _ 

Ficus  stipulata   Thumb —  B       —  — 

Hibiscus  mutabilis  L q       


IL  FREDDO  E  LE  PIANTE  DELL' ORTO  BOTANICO  77 

Houttuynia  cordata    Thiinh —  —  —  D 

Lespedeza  bicolor   Turcz —  —  ^  — 

Lycoris  radiata  Ilerb A 

Lysimachia  punctata   L A 

Magnolia  Yulau  Desf. -^  —  —  — 

Raphiolepis  indica  Lindi A  —  — 

Tecoma  grandiflora  Delaim A  —  — 

Traclielospermum  jasminoides  Lem A  —  — 

IV.  Giappona 

Aralia  cordata   Thunb —  —  C 

Aspidi  stra  punctata  Lindi .A  —  — 

Camellia  japonica  L A  — 

Cliimonanthus  fragrans  Lindi —  B  — 

Cinnamomum  Camphora  Nees.  et  Eberm    ...  —  —  C  — 

Diospyros  Kaki  L A  —  —  — 

Fatsia  japonica  Dcne  et  Planck A  —  —  — 

Kadsura  japonica  Juss A  —  —  — 

Kerria  japonica  DC A  —  —  — 

Ophiopogon  japonicus  Ker A  —  —  — 

^            spicatus  Ker A  —  —  — 

Phellodendron  japonicum   Maxim —  —  —  D 

Primula  japonica  A.   Gray —  —  0  — 

Rhus  Toxicodendron   L A  —  —  — 

Trachycarpus  excelsus  H.    Wendl A  —  —  — 

y.  Australia 

Acacia  Farnesiana    Willd —  B  —  — 

longifolia    Willd ___D 

«        verticillata    Willd —  —  —  D 

Albizzia  lophantha  Benth.         —  —  —  D 

Callistemon  coccineum  F.  v.  M. —       —  —  D 

Cyperus  lucidus  R.  Br —  B  —  — 

Eucalyptus  globulus  Labili —  —  C  — 

Grevillea  robusta  A.   Cunn —  —  —  D 

Indigofera  australis    Willd A  —  —  — 

Muehlenbeckia  platyclada  Meissn —  —  —  D 

Sterculia  lieterophylia  Beauv         —  B  —  — 


78  A.    NANNIZZI 


VI.  Nuova  Zelanda 


Muehienbeckia  complexa  Meissn —     B      — 

Phorraium  teiiax  Fnrst C  — 

Sophora  tetraptera  J.  Mill A      — 

VII.  Perù,  Chili 

Araujia  sei-icifera  Brot B  _ 

Cereus  peruvianus  Haw C  _ 

Cestrum  confertum  Riùz.  et  Pav B      —  — 

Colletia  cruciata  Gill.  et  Hook B  

"         ferox   Gill.  et  Hook A       — 

«         ulicina  Gill.  et  Hook A  

Fabiana  imbricata  Ruiz  et  Pav B  

Sisyrinchium  chilene  Hook C       

«  striatum  Sm A  

Vili.  Regione  Argentina 

Caesalpinia  Gilliesii    Wall A  

Eryngium  agavifoliura   Griseb A  

Heliotropium  aneli usaefolium  Poir B  

Milla  uniflora  R.   Grali A  — 

Solanum  bonariene  L B  

«         Rantonnetii   Carr Q       

Zephyranthes  candida  Herb A  

IX.  Brasile,  Guiana,  Equatore 

Abutilon  striatum   Dicks _  J) 

Araucaria  brasiliana  A.  Rich A  —      

Aristolochia  fimbriata   Cham D 

Boussino-aultia  baselloides  H.   B.  et  K.       ...  —  C       

Bromus  unioloides  H.  B.  et  K A  —      

Cestrum  Poeppigi   Sendt A  

«         viridiflorum  Hook A  

Eryngium  eburueum  Dcne _  D 

pandanifolium   Cham.  et  Schlecht.  .     .  —  B  —  — 

«           Serra   Cham.  et  Schlecht A  —  —  — 


IL  FREDDO  E  LE  PIANTE    DELL'  ORTO  BOTANICO  79 

Gynerium  argenteum  Nees —  B  —  — 

Lippia  citriodora  H.  B.  et  K.        —  —  C  — 

«        nodifloi-a  Micìix —  B  —  — 

Nesaea  salicifolia  IL  B.  et  K.        —  —  C  — 

Opuntia  Ficus  indica  Haw —  —  —  D 

«         pulverulenta  Pfeiff. —  —  —  D 

«         vulo-aris  Mill A  —  —  — 

Passiflora  coerulea  L —  B  —  — 

Polymnia  edulis    Wedd A  —  —  — 

Rhipsalis  ramulosa  Pfeiff. —  —  —  D 

Sapindus  surinamensis  Poiv •     .  —  —  —  D. 

Sc'hinus  terebinthifolius  Raddi —  B  —  — 

Solanum  jasminoides  Paxt —  B  —  — 

Verbesina  alata   Cliam —  B  —  — 

X.  Indie  occidentali 

Cestrum  diurnuiii  L A  —  —  — 

Furcraea  cubensis    Vent —  —  —  D 

Ruellia  strepens  L A  —  — 

Yucca  aloifoh'a  L A  —  —  — 

XI.   Messico,  Guatemala 

Aij;ave  americana  L A  —  —  — 

•        ferox  Koch —  —  —  D 

«        lophantha  Schiede A  —  — 

«         univittata   TLiiv A  —  —  — 

«        xylonacantha  Salm..-Dyck —  —  —  D 

Bocconia  frutescens  L A  —  —  — 

Cesfcrum  aurantiacum   Lindi —  —  0  — 

«          elegans  Schlecht —  B  —  — 

Cobaea  scandens   Cav —  —  C  — 

Cotyledon  pumi  la  Baker —  —  —  D 

Erigeron  Karwinskyanus  var.  mucronatus  DC.  A  —  —  — 

Eryngium   bromeliaefolium   Delav A  —  —  — 

Furcraea  altissima    Tod —  —  —  D 

«          elegans   Tod —  —  —  D 

Gomphocarpus  angustifolius   Link —  —  —  D 


^^  A.    NANNIZZl 

Hippeastrum   Reginae  Herh A  

Ipomoea  grandiflora  Roxb _  j) 

Lobelia  fulgens    Willd ..____X) 

Mammi]]aria  Stella  aurata  3Iart _  j) 

«  tennis  DC. j) 

Mimosa  acanthocarpa   Poir q  

Mirabilis   longiflora  L A  

OpuiJtia  Tuna  Mill _     j^ 

Pentstemon  campanulatus    Willd A 

Russelia  juncea  Zucc j) 

Salvia  farinacea  Benth C  

«        Grrahami  Benth A  —      

Solanum  sisymbrifolium  Lamk —  Q  

Sprekelia  formosissima  Herh A  

XII.  America  settentrionale 

Aralia  spinosa  L B  

Bumelia  lycioides    Willd A  —  — 

Callicarpa  americana  L A       — 

Ceanothus  americanus  L B  

Illicium  parviflorum  Michx —      (j  __ 

Mammillaria  pusilla  Sveet ___D 

Menispermum  canadense    L B  

Rhus  Toxicodendron  L A       

«       typhina  L A  —  

Ruellia  strepens  L A  —  

Tripsacum  dactyloides  L.    • A      

Washiugtonia  filifera  H.    Wendl C       

Zanthoxylou  americanum   Mill A  —  — 

Yucca  pendula  Sieh A       

XIII.  Capo  dì  Buona  Speranza 

Aloe  Serra  DC A  _  —  _ 

Asparagus  medeoloides   Thunh —  D 

Ceanothus  afi-icanus  L Q  

Orinum  lineare  L.  f.        A  

Cyperus  textilis   Tliunb A  —  —  

Freesia  refracta  Klatt D 


IL  FREDDO  E  LE   PIANTE  DELL'  ORTO  BOTANICO  SI 

Gasteria  nigricans  Duval —  —  —  D 

«         verrucosa  Duval —  —  —  D 

Gomphocarpus  physocarpus  E.  Mey —  —  —  D 

Halleria  lucida  L —  —  C  — 

Hermannia  salvifolia  L.  /". —  —  —  D 

Hessea   crispa  Kunth A  —  —  — 

Kniphofia  aloides  Moench —  —  —  D 

Melianthus  major  L —  —  C  — 

Mesembrianthemuiu  cordi folium  L —  —  —  D 

«                   lunatum    Willd —  —  —  D 

<■                    perfoliatuin    Willd.       ...  —  —  —  D 

«                    Salmi  i  Haiv —  — ■  —  J) 

Oxalis  ceruua    Thunb A  —  —  — 

Pelargonium  peltatum  Ait —  —  —  D 

«             zonale   Willd —  —  —  D 

Senecium  Haworthi  Sch.  Bip —  —  —  D 

Tritonia  crocata  Ker A  —  

XIV.  Africa  tropicale,  Abissinia 

Ampelodesma  tenax  Link —  B  

Coleus  tuberosus  A.  Ridi —     D 

Cyperus  flabelliformis  Rottb —     D 

Hfbiscus  Abelmoschus  L J) 

Ricinus  communis  L X) 

Solanum  marginatum   L D 

«          pyracanthum  Jacq —      __  ]3 

XY.  Regione  mediterranea 

Aoanthus  mollis  L IJ  

Ceratonia  Siliqua  L C  

Chamaerops  humilis  L A      

Danae  Laurus  Medie A      

Goraphocarpus  fruticosus  R.  Br C  

Myrtus  communis  L B  

Nerium  Oleander   L B  

Othonnopsis  cheirifolia  Benth.  et  Hook.     ...  —  —  0  — 

Sempervivum  arachnoideum   L —  —  D 

A.  Nannizzi 


ILLUSTRAZIONE 
DELL'ERBARIO  DEL  PROF.  BIAGIO  BARTALINI   (1776)   ''' 


^  Ni.Q^i*-rv.O-i^  V 


234.  Allium  roseum  L.  Sp.  PI.  p.  296  ;  Bert.  1.  e.  IV.  p.  53. 
(sub  |3  umbella   basi   bulbifera)  ;  Tassi  A.  Fi.   p.  55. 

«  Scorodoprasum  campestre  » 

—  Moly  au gusti f'olium  f'oliis  reflexis.  C.  B.  Più.  p.   76. 

—  Aglietto  salvatico. 

—  Esempi,  in  buone  condizioni. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.  Tass.  A.) 

Oss  La  denominazione  di  Scorodoprasum  campestre  data  dal 
Bartalini  è  errata  in  quanto  che  essa  è  referibile  all'  A.  ampelopra- 
sum  L.  —  Manca  nel   Catalogo. 

235.  Allium  neapolitanum  Oyr.  PI.  Rar.  Neap.  I.  13.  t.  4; 
Bert.  1.   e.  IV.   p.  59  ;  Tass.  A.  FI.  p.  55. 

o  Allium  sive  Moly  » 

—  Allium  montanuin  f'oliis  Narcissi.  Hort.  Rom.  6.  tab.  97 

—  Ao-lio  bianco. 

—  Esempi,  quasi  distrutto. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.   Tass.   A.) 

Oss.  L'indicazione  scritta  dal  Bartalini  none  esatta  riferendosi 
essa  all'y4.  Moly.   —   Non  figura  nel  Catalogo. 

236.  Allium  Schoenoprasum   L.  Sp.  PI.  301  ;  Bert.  1.  e.    IV. 

p.  43  ; 

«  SchoenopìYisum  » 

—  Porrum  sativum  juncifolium  C.  B.   Pin.  p.  72. 


(')  V.  Continuaz.  in  BuUett.  ann.  V.  fase.  1-3  p.  81. 


ERBARIO    BA.RTALINI  83 

—  Aglio  di  serpe,  Cipollina. 

—  Esempi,  ben  conservato. 

—  Dintorni  di   Siena. 

Oss.  Specie  non  determinata  dal  Bartalini. 

237.  AUium  triquetrum  L.  Sp.  PI.  300;  Bart.  1.  e.  p.  55;  Bert. 
'1.  e.  IV.   p.  57;  Tass.  A.  FI.  p.  55. 

«  Allium  caule  triangulo  » 

—  Allium  carile  triangulo  I.  R.  H.  485. 

—  Scammella. 

—  Esempi,  due  piantine  ben  conservate. 

—  Boschi  di  Mazzafonda  e  della  Monaca.  (Bart.  Tass.  A.) 

238.  Cagea  fascicularis  Salisb.  in  Kon.  et.  Sims.  Ann.  Bot.  II 
(1806),  555,  ;  Ornithogaluìiì  luteuìn,  Li.  Sp.  PI.  306,  Cart.  1.  e.  p. 
55.  ;  Bert.  1.  e.  IV.  p.  89  ;  Gagea  lutea  Ker-Gawl  in  Bot.  Mag. 
t.  1200;  Tass.  A.  Fi.  p.  55. 

«  Ornithogalum  luteum  » 

—  Ornithogalum  luteum  C.  B.  Pin  p.  71. 

—  Cipollaccio  giallo. 

—  Esempi,  ben  conservato. 

—  Nei  campi  del  Senese  (Bart  ) 

239.  Hyacinthus  romanus  L.  Mant.  II.  224  ;  Bart.  1.  e.  IV. 
p.  159:  Bellevalia  romana,  Sweet.  Hort.  Brit.  ed.  I.  419;E,eichb. 
FI.  Germ.  Excurs.   105  ;  Tass.  A.   FI.  p.  55. 

«  Hyacinthus  romanus  » 

—  Hyacinthus  comosus  albus  cum  caeruleis  staminihus.  I.  Bauh. 
Hist.  PI.  2.  lib.   19.  p.  584. 

—  Giacinto  romano. 

—  Esempi,  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di   Siena  (Bart.,  Bonelli). 
Oss.   Specie  non  determinata  dal  Bartalini. 

240.  Lilium  bulbiferum  L.  Sp.  PI.  302  ;  Bart.  I.  e  p.  54  ;  Bert. 
1.  e.  IV.  p.  68;  Tass.  A.  FI.  p.  55. 

«  Lilium  purpureo-croceum  » 

—  Lilium  purpureo-croceum  majus.  C.  B.  Pin.  p.  76. 


84  FL.    TASSI 

—  Giglio  rosso,  Giglio  salvatico. 

—  Esempi,  due  fiori  in  cattivo  stato. 

—  In  un  bosco  in  faccia  alla  Madonna  di  Tressa  (Bart.,  Camp.); 
Castelletto  Mascagni,  M.  Amiata,  Pienza  (Sant.) 

241.  Muscarì  comosum  Mill,  Gard.  Dict.  ed.  Vili.  n.  2  ;  Bert. 
1.  e.  IV.  p.  IGl  ;  Hyacinthus  comosum^  L.  Sp.  PI.  455;  Bart.  1.  e. 
p.  53;  Leopoldia  comosa  Pari,  in  Giorn.  Bot.  it.  II.  (1878)  160; 
Tass.  A.   PI.  p.  55. 

«  Muscari  arvense  latifolmm  purpw^ascens  » 

—  Muscari  arvense  latifoUum  purpurascens  I.  R.  H.  347. 

—  Muschino,  Cipollaccio,  Porrettuccio,  Cipolla  canina,  Cipolla 
di   serpe. 

—  Esempi,  infiorescenze  e  due  foglie  assai  danneggiate. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tassi  A.) 

242.  Muscari  racemosum  Mill.  Gard.  Dict.  ed.  VII.  n.  3  ; 
Bert.  1.  e.  IV.  p.  165  ;  Hyacinthus  racemosus  L.  Sp.  PI.  455,  ;  Bart. 
1.  e.  p.  53. 

«  Muscari  arvense  jimcifolium  » 

—  Muscari  arvense  juncifoUum,  caeruleum  minus.  I.  R.  H.  348. 

—  Porrione. 

—  Esempi,  ben  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.) 

243.  Polygonatum  officinale  Ali.  FI.  Pedem.  I.  131  ;  Tass.  A. 
FI.  p.  55  ;  Convallaria  Polìjgonatwìu,  L.  Sp.  PI.  315  ;  Bart.  1.  e. 
p.   1  ;  Bert.   1.  e.  IV.   p.   142. 

«  PolygonatiLin  latifolmm  vulgare  » 

—  Polygonatuyn  latifoUum  vulgare,  vulgo  sygillwm  Salomonis. 
C.  B.  Pin.  p.  303. 

—  Mughetto  salvatico,  Sigillo  di  Salomone,  Sigillo  di  S.  Maria. 

—  Esempi,   ben  conservato. 

—  Boschi  di  Ravacciano,  della  Monaca  e  altrove  (Bart.) 

244.  Scilla  peruviana  L.  Sp.  PI.  309;  Bert.  1.  e  IV.  p.  108; 
«  Hyacinthus  stellatus  peruanus  » 


ERBAKIO    BARTALINI  85 

—  Hyacinthus  stellatus  peruanus  Olus,  Hist.  PI.  1.  e.  lib.  2. 
p.  182. 

—  Giacinto  del  Perii,  Giacinto  stellare  grande. 

—  Esempi,  in  cattivo  stato. 

Oss.  Non  determinata  dal  Bartalini. 

245.  Urginea  Scilla  Steinh.  in  Ann.  Se.  Nat.  Ser.  II,  T.  I. 
(1834)  321.;  Tass.  A.  FI.  p.  55;  Scilla  maritima,  L.  Sp.  Pi.  308; 
Bert.  1.  e.  IV.  p.  104. 

«  Scilla  bulbo  colore  ruffo  ■» 

—  Scilla  bulbo  colore  ruff'o,  Caesalp.  De  pi.  lib.  10.  cap.  8. 
p.  403. 

—  Scilla,  Cipolla  marina. 

—  Esempi,  in  buono  stato. 

Oss.  Non  registrata  nel  Catalogo. 


246.  Lemna    minor    L.  Sp.  PI.  970;  Bart.   1.  e.  p.  122;  Bert. 
1.  e.  I.  p.   125;  Tass.  A.  FI.  p.  54. 

«  Lemna  f'oliis  sessilibus  » 

—  Lemna  foliis  sessilibus  utrinque  planiusculis,  vadicibus   soli- 
tavi is.  L.  Sp.  PI.  970. 

—  Lenticchia  d'  acqua,  Lenticchia  palustre.  Erba  pulla  . 

—  Esempi,  discretamente  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,   Tass.  A.) 

247.  Lytlirum  Hyssopifoiia  L.  Sp.  Pi.  447  ;  Bart.  1.  e.  p.  87  ; 
Bart.  1.  e.  V.  p.  14;  Tass.  A.  FI.   p.  44. 

«  Salicaria  hysopifolio  » 

—  Salicaria  hyssopifolio  latiore.  I.  R.  H.  233. 

—  Erba  spargolina. 

—  Esempi,  alquanto  deteriorato. 

—  Nelle    fosse    presso    Querce    grossa  (Bart.)  ;    Val    di    Cecina 

(Sant.) 

.  248.  Lytliruin  Salicaria  L.  Sp.  PI.  440  ;  Bart.  1.  e.  p.  37  ; 
Bert.  1.  e.  V.  p.  10;  Tass.  A.  PI.  p.  44;  Tass.  FI.  Fior.  S.  Ant. 
p.   10. 


86  FL.    TASSI 

«  Salicaria  vulgai^is  » 

—  Salicaria  vulgaris  purpurea,  foliis  oblongis  I.  R.  H.  p.  253. 

—  Salcerella,  Riparella,   Salicaria. 

—  Esempi,  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena,  a    Mazzafonda  (Bart.,    Tass.  A.);    Poggi- 
bonsi  presso  il  lago  di  S.    Antonio  (Tass.  FI.) 


249.  Punica  Cranatum  L.  Sp.  PI.  472;  Bert.  1.  e.  V.  p.  122; 
Tass.  A.  FI.  p.  44. 

«  Melagrcmo  » 

—  Melagrano  Matth.  Valg.   1885.  t.  I.   p.  246 

—  Melagi'ano,  Melagranato,  Grranato. 

—  Esempi    molto  danneggiato. 

—  Dintorni  di   Siena,  spesso  coltivato  (Bart.,  Tass.  A.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 


^» 


250.  Althaea  cannabina  L.  Sp.  PI.  686  ;  Bart.  1.  e.  p.  5  ;  Bert. 
1.  e.  VII.  p.  249  ;  Tass.  A.  FI.   p.  40. 

«  Alcea  canahiìia  » 

—  Alcea  cannabina  C.  B.  Pin.  p.  316. 

—  Canape  salvatica,  Malvavischio^  Malva  canapina. 

—  Esempi,  in  gran  paride  distrutto. 

—  Querce  Grossa  (Bart.)  ;  Pienza  (Sant.) 

251.  Althaea  officinalis  L.  Sp.  PI.  ed.  I.  686  ;  Bart.  1.  e.  p.  5 
Bert.  1.  e.  VII.  p.  246  ;  Tass.  A.  FI.  p.  40,  Cenn.  p.  20. 

«  Althaea  Dioscoridis  et  Plinii  » 

—  Althaea  Dioscoridis  et  Plinii  C.  B.  Pin.   315. 

—  Althaea  radix,  hei-ba,  semina  L.  Mat.  Med.  p.   119,   n.  338. 

—  Altea,  Malvaccione,   Malvavischio. 

—  Esempi,   in  ottimo  stato. 

—  Siena  (Tass.  A.)  ;  Bagni    di  Rapolano    e  S.  Anna    in    Cam- 
prena  (Bart.);  Montepulciano,  Chiusi  (Sant.)  ;  Val  di  Cecina  (Bert.) 

252.  Lavatera    punctata    Ali.  Auctuar.   26  ;  Bert.    1.    e.    VII. 
p.  279  ;  Taos.  A.  FI.  p.  40. 


ERBARIO    BARTALINI  87 

«  Malva  folio  vario  » 

—  Malva  folio  vario  C.  B.  Più.   p.   137. 

—  Malva  punteggiata. 

—  Esempi,  iu   cattivo  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.);  Val  di  Cecina,  M.  Amiata 
(Targ.  A.)  ;  Pienza   (Sant.)  ;  Brolio  (Rie.) 

Oss.  Non  figura  nel  Catalogo. 

253.  Malope    malacoides    L.    Sp.  PI.    692;  Bart.  1.    e.    p.   5  ; 
Bert.  1.  e.  VII  p.  281  ;  Tass.  A.  FI.   p.  40. 

«  Malacoides  Betonicae  folio  » 

—  Malacoides  Betonicae  folio  I.  H.  H.  p.  98. 

—  Malacoide. 

—  Esempi,  leggermente  danneggiato. 

—  Siena,  Chiusure  in   Val  d'  Asso,  Torrenieri,  Taverne  d'Arbia 
(Bart.);   Radicoudoli  (Targ.  A.);  Mensano  (Sant.);  Pienza  (Sav.) 

254.  Malva  alcea  L.  Sp.  PI.  689  ;  Bart.  1.  e.  p.  5  ;  Bert.  1.  e. 
VII.  p.  262  ;  Tass.  A.  FI.  p.  40. 

«  Alcea  vulgaris  major  » 

—  Alcea  vulgaris  major,  flore  ex  rubro  roseo  C.   B.  Pin.   p.  316. 

—  Alcea. 

—  Esempi,  iu  gran  parte    distrutto. 

—  Siena,  Belriguardo  (.Bart.,  Tass.   A.)  ;  M.  Amiata  (Targ.  A.) 

255.  Malva   sylvestris  L.  Sp.  PI.  689;  Bart.  1.  e.   p.  4  ;  Bert. 
1.  e.   VII.  p.  258  ;  Tass.  A.  FI.  p.  40,  Ceun.  p.  20. 

«  Malva  sylvestris  folio  sinuato  » 

—  Malva  vulgaris,  flore  majore  folio  sinuato,  I.  B.  r.   p.   294. 

—  Malva,  Malva  salvatica. 

—  Esempi,  due  in  gran  parte  danneggiati 

—  Dintorni  di   Siena  e  nei    prati     della    città    (Bart.,    Camp.) 


256.  Myrtus  communis  L.  Sp.  PI.  673;  Bert.  1.  e.  V.  p.  117 
Tass.  A.  FI.  p.  44. 

«  Myrtus  communis  » 

—  Myrtus  communis,   italica  Cup.  Hort.  Cath.  p.   148. 


88  FL.    TASSI 

—  Mirto,  Mortella,    Mirtella. 

—  Esempi,  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di    Siena  (Bart.,  Tass.  A.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 


257.  Potamogeton  crispus  L.  Sp.  Pi.  126  ;  Bart.  1.  e.  p.  33  ; 
Bert.  1.  e.  II.   p.  233;   Tass.  A  Fi.   p.  54. 

«  Potamogeton  foliis  crispis  » 

—  Potamogeton    foliis    crispis,    sive    Lactuca    ranaruìn,    C.    B. 
Fin  193. 

—  Cicerbita  di  padule,  Lattuga  ranina. 

—  Esempi,  con  sole  foglie,  in  buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena,  (Bart.)  ;  Montepulciano  (Sant.) 

258.  Potamogeton    natans    L.  Sp.  PI.  126  ;  Bart.  1.  e.   p.  53; 
Bert.  1.  e.  p.   II.  p.  223  ;  Tass.  A.  FI.  p.  54. 

«  Potamogeton  rotiindifoliuin  » 

—  Potamogeton  rotundifolium  C.    B.   Pin.   193. 
• —  Bietola  d'  acqua,  Lingue  d'  acque. 

—  Esempi,  costituito  da  alcune  foglie    assai  danneggiate. 

—  Dintorni  di  Siena,  Belriguardo,  Cascian  delle  Masse  (Bart.)  , 
Laghi  di   Montepulciano  e  Chiusi  (Sant.) 

259.  Fraxinus  Ornus  L.  Sp.  PI.  1057;  Bart.  1.  e.  p.  115;  Bert. 
1.  e.  I.  p.  52  ;  Tass.  A.  FI.   p    49,  Cenn.  p.  72. 

«  Fraxinus  humilior  » 

—  Fraxinus  humilior,  sive  altera  Theophrasti  minore  et  tenujore 
folio  C.   B.  Pin.   p.  416. 

—  Succus,  qui  Manna,  Manna  calabrina  L.  Mat.  Med.  p.   168, 
n.   476. 

—  Orno,  Orniello,   Avornello. 

—  Esempi,  rametto  fiorito  assai  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.   A.)  ;  Radicofani,   Montalcino, 
Chiusdino,  Sarteano,   M.  Amiata  (Sant.,   Camp.) 

260.  Jasminum  officinale  L.  Sp.  PI.  7  ;  Tass.  A.  FI.  p.  49. 


ERBARIO    BARTALINI  89 

«  Jasminum  vulgatus  » 

—  Jasminum  vulgatus,  flore  albo  C.  B.   Pin.   p.  397. 

—  Grelsomino  salvatico. 

—  Esempi,  diversi  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena,  inselvatichito  (Bart.)  ; 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

261.  Ligustrum  vulgare  L.  Sp.  Pi.  7;  Bart.  1.  e.  p.  117;  Bert. 
1.  e.  I.  p.  37;  Tass.  A.  PI.  49,  Cenn.  p.  75;  Ta.ss.  FI.  Fior.  S.  Gio- 
van  d'Asso,   p.  4. 

«  Ligustrum  » 

—  Ligustrum  I.  B.,  I.   p.   528. 

—  Sanguinelle,   Olivello,  Ligustro. 

—  Esempi,   tre  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Pienza,  Chianciano,  M. 
Amiata  (Sant.)  ;   S.  Giov.  d'Asso  (Tass.  Fi,. 

262.  Olea  europaea,  L.  Sp.  PI.  8  ;  Bert.  1.  e.  I.  p.  45. 
«   Olea  fructu  ohlongo  minori  » 

—  Olea  sylvestris,  folio  duro,  subtus  incano  C.  B.  Pin.  p.  4.72. 

—  Olivo,   Ulivo. 

—  Esempi,  due,  di  cui  uno  in  cattivo  stato. 

—  Siena  (Bart.) 

Oss.   Manca  nel  Catalogo. 

263.  Syringa  vulgaris  L.  Sp.  PI.  9. 
«  Syringa  » 

—  Syringa  caerulea  C.  B.  Pin.  p.  398. 

—  Lilac,   Lilatro. 

— ■  Esempi,  coti  sole  foglie  in   buono  stato. 

—  Siena,  coltivata  (Bart.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 


264.  Circaea  lutetiana  L.  Sp.  PI.  9.;  Bart.  1.   e.  p.  44;  Bert. 
l.  e.  IV.  p.  56  ;  Tass.  A.  Fi.  p.  44. 

«   Circaea  lutetiana  » 

—   Circaea  lutetiana  Lob.  le.  266. 


90  FL.    TASSI 

—  Erba  de'  maghi,  Erba  mao;a. 

—  Esempi,  in  cattivo  stato. 

—  Dintorni  di  Siena.  (Bart.) 

265.  Epilobium    hirsutum    L.  Sp.  PI.  347  ;  Bart.  1.  e.  p.  45  ; 
Bert.  1.  e.   IV.  p.  295  ;  Tass.  A.  FI.  p.  44. 

«   Chamaenerìon  villosum  •» 

—  Chamaenerion  villosum,  magno  fiore  purpureo  I  E,.  H.  p.  303. 

—  Garofano  d'  acqua,  Viola  di   padule. 

—  Esempi,   ben  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena,  alla  Coroncina  (Bart.)  :  M.  Amiata  (Targ. 
A.)  ;  Montalcino  (Giuli). 


266.  Cephalanthera  pallens  Rich.  in  Mem.  Mus.  Par.  iv.  (1818) 
60;  C.  grandiflora  S.  F.  Gray,  Nat.  Arr.  Brit.  PI.  II.  210;  Bert. 
1.  e.  IX.  p.  626  ;  Serapias  longi folla,  Bart.  1.  e.  p.  64.  n.  2.  (non 
Huds.  !) 

«  Helleborine  montana  angustifolia  spicata  » 

—  Helleborine  flore  albo,  vel  damasonium  ìnontanum  latifolium 
C.  B.  Pin.  187. 

—  Elleborina. 

—  Esempi,  completamente  distrutto. 

—  Dintorni  di   Siena  al  Poggio  al  Cardinale  (Bart.) 

267.  Cephalanthera  rubra  Rich.  in  Mem.  Mus.  Par.  IV  (1818) 
60;  Bert.  1.  e.  IX.  p.  629;  Tass.  A.  FI.  p.  54;  Tass.  FI.  Contrib. 
alla  FI.  Sen.,  I.  Orchid.  p.  4. 

«  Helleborine  montana  angustifolia  » 

—  Helleborine  montana,  angustifolia,  pnrpurascens  Cup.  Hort. 
Cath.  Supp.   I. 

—  Elleborina  rosea. 

—  Esempi,  discretamente  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart..;  Vicobello  (Camp.);  fuori  porta 
S.  Marco  e  nei  prati  a  Belcaro  (Tass.  FI.) 

Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

268.  Epipactis  latifolia  Ali.  FI.  Pedem.  II.  151  ;  Serapias  lati- 


ERBARIO    BARTALINI  91 

folia,  Huds.  FI.  Angl.  ed.  I.  341;  Bart.  1.  e.  p.  64;  Bert.  1.  e.  IX. 
p.  623;  Tass.  A.  FI.  p.  54:  Tass.  FI.  Orchid.  etc.  1.  e.  p.  4.  e  Fior. 
S.  Griov.  d'  Asso.  n.  5. 

«  Helleborìne  latifolia  » 

—  Hellehorine  latifolia  montana,  C.  B.  Fin.  p.  186. 

—  EUeboi'ina  crestata. 

—  Esempi,  fiorito  in  discreto  stato. 

—  Bosco  di  Mazzafonda  e  fuori  porta  Tufi  (Bart.)  ;  Montalbuccio, 
bosco  della  Monaca  e  a  S.  Giov.  d'  Asso  (Tass.  FI  )  ;  Radda  (Becc.)  ; 
M.  Amiata  e  Pienza  (Sant.) 

269.  Epipactis  palustris  Crantz.  Stirp.  Austr.  ed.  II.  fase.  vi. 
462  ;  Serapias  longifoUa,  Bart.  1.  e.  p,  64  (non  Huds.)  ;  Bert.  1.  e. 
IX.  p.  620;  Tass.  A.  FI.  p.  54. 

«  Hellehorine  palustris  nostras  » 

—  Helleborine  palustris  nostras  Raj.  Hyst.   1231. 

—  Mughetti  pendolini. 

—  Esempi,  fiorito  ben  conservato. 

—  Bosco  di  Mazzafonda,  Campacelo  degli  Ebrei   (Bart.) 

270.  Habenaria  bifolia  E,.  Br.  in  Ait.  Hort.  Kew.  ed.  II  V. 
193;  Orchis  bifolia^  L.  Sp.  PI.  939;  Bart.  1.  e.  p.  63;  Platanthera 
bifolia  Rich.  in  Mem.  Mus.  Par.  IV.  (1818)  57;  Bert.  1.  e.  IX. 
p.   564  ;  Tass.  A.  FI.   p.  54  ;  Tass.  FI.  Oontrib.  1.  e.  t.  p.  8. 

«   Orchis  alba  bifolia  minor  » 

—  Orchis  alba  bifolia  minor,  calcari  oblongo.  C.  B.  Pin.  83. 

—  Cipolla  di  serpe. 

—  Esempi,  in  gran   parte  distrutto. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Castello  Mascagni,  Ca- 
stellazzai'a  in  Val  di  Pugna  (Sant.);  Vignanone,  Mazzafonda  (Tass.  FI.) 

271.  Listerà  ovata  R.  Br.  in  Ait.  Hort.  Kew.  ed.  II.  v.  201; 
Bert.  1.  e.  IX.  p.  616;  Tass.  A.  FI.  p.  54;  Tass.  FI.  Contrib.  alla 
FI.  Sen.,  I.  Orchid.  p.  5;  Ophrys  bifolia  Lam.  FI.  Fr.  III.  516; 
Bart.  1.  e.  p    65. 

«  Ophr^ys  bifolia  » 

—  Ophrys  bifolia  C.  B.  Pin.  p.  87. 

—  Orchide  di  Primavera. 


92  FL.    TASSI 

—  Esempi,  assai  danueggiato. 

—  Boschi  della  Monaca  e  del  Mattioli  (Barfc.,  Giuli.,  Tass.  A.); 
Mazzafonda,  Pian  del  Lago,  Montalbuccio,  Viguanoue,  Vicobello,  e 
presso  il  cimitero  Israelitico  l^Tass.   FI.) 

272.  Ophrys  muscifera  Huds.  FI.  Augi,  ed  I.  340  ;  Tass.  A. 
FI.  p.  54  ;  Ophrys  myodes,  Jacq.  Mise.  II.  27.3  ;  Bart.  1.  e.  p.  63  ; 
Bert.  1.  e.  IX,  p.  5 Si. 

«   Ophris  insectifera  myodes  » 

—  Orchis  muscae  Corpus  referens  minor  etc.  C.  B.  Fin.  83. 

—  Pecchie. 

■ —   Esempi,  in  buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  i^Bart.) 

273.  Orchis  hircìna  Crantz,  Stirp.  Austr.  ed.  II.  fase.  vi.  484; 
Satyrium  hircinum,  L.  Sp.  PI.  944  ;  Bart.  1.  e.  p.  63  ;  Hymantoglos- 
siim  hircinum  Spreng  ;  Bert.  1.  e.  IX.  p.  568  ;  Tass.   A  .  FI.   p.  54. 

«  Satyrium  hircinum  » 

—  Orchis  barbata  odore  hirci  breviore,  latioreque  folio.  C.  B. 
Fin  82. 

—  Fior  di  Cuculio,  Pan  del  Cuculio,  Satirione,  Testicolo  di  cane. 

—  Esempi,  in  gran  parte  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena,  Bosco  della  Monaca.   (Bart.,  Tass.  A.) 

274.  Orchis  maculata  L,  Sp.  PI.  942  ;  Bart.  1.  e.  p.  63  ;  Bert.  1. 
e.  IX.  p.  554  ;  Tass.  A.  FI.  p.  54  ;  Tass.  FI.  Contrib.  1.  e.  I.  p.  7, 
Fior.   S.   Giov.  n.   90. 

«   Orchis  iKilmata  » 

—  Orchis  palmttta  pratensis,  maculata.  C.  B.  Pin.  85. 

—  Concoi'dia,   Giglio  basilico. 

—  Esempi,  in  buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.i;  Castelletto  Ma- 
scagni, M.  Amiata  (Sant.)  ;  Mazzafonda,  Bosco  della  Monaca,  S, 
Giov.  d'  Asso,  Pian  del  Lago,  Vignanone  (Tass.   FI.) 

275.  Orchis  MoriO  L.  Sp.  PI.  940  ;  Bart.  1.  e.  p.  63  ;  Bert.  1. 
e.  IX.  p.  524  ;  Tass.  A.  FI.  p.  54  ;  Tass.  FI.  Contrib.  1.  e.  I.  p.  8. 
Fior.     S.  Giov.  n.  87. 


ERBARIO    BARTALINI  93 

«  Orchis  morio  faemina  » 

—  Orchis  morio  foemina.  C.  B.   Pin.  82. 

—  Salep  Radix,  L.  Mat.  Med.  p.   145.  n.  412 

—  Grigli  caprini,  Satirio. 

—  Esempi,  in  discreto  stato 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.   A.);   M.  Liscai,  Montalbuccio, 
Boschi  della  Monaca,  di  S.  Giov.  d'  Asso  e  di  M.  Olivato  (Tass.  Fi.) 

276.  Orchis  Simia  Lam.  FI.  Fr.  III.  530;  0.  tephrosanthos  Villd. 
Prosp.  16;  Hist.  PI.  Dauph.  IL  32;  Bert.  1,  e.  IX.  p.  539. 

—  Orchis  flore  Simiam  referens  flore  purpureo  cwn  varietab.   C. 
Vaili.  Bot.  Paris  p.   148.  tab.  31.  fig.  25,  26. 

—  Giglio  uomicciatolo. 

—  Esempi,  un   po'  deteriorato. 

—  Dintorni  di  Siena  iBart.) 
Oss.   Manca  nel  Catalogo. 


277.  Orobanche  crenata  Forsk  FI.  Aegypt.  Arab.  113;  0.  ma- 
jor  Bart.  1.  e.  p.  20  (non  Linn.)  ;  0.  pruinosa  Lapeyr.  Abr.  de  la 
FI.  des  Pyr.  suppl.  87;  Bert.  1.  e.  VI.  p.  437;  Tassi  A.  FI.  p.  50. 

<   Orohanche  major  » 

—  Orobanche  major  caryophyllum  olens.  C.  B.  Pin.   87. 

—  Malerba,  Lupo  di  fave. 

—  Esempi,  in  buono  stato. 

—  Bosco  di   Mazzafonda  (Bart.) 

278.  Orobanche  ramosa  L.  Sp.  PI.  608  ;  Bart.  1.  e.  p.  21  ;  Bert. 
1.  e.  VI.  p.  452  ;  Phelypaea  C.  A.  Mey.  Verz.  Pfl.  Cauc.  104  ;  Tass. 
A.   FI.  p.   50,    Cenn.   p.  84. 

«   Orohanche  ramosa  » 

—  Orobanche  ramosa  florihus  caeruleis.  C.  B.  Pin.  88. 

—  Lamione  della  canape.  Succiamele  piccolo. 

—  Esempi,  quasi  distrutto. 

—  Bjsco  di  Ravacciaiio  (Bart.);  fuori  porta  S.  Marco  e  Romana 
(Tass.  A.i 


94  FL.    TASSI 

279.  Chelidonium  majus  L.  Sp.  PI.  505;  Bart.  1.  e.  p.  33;  Bert. 

1.  e.  V.  p.  309;  Tass.  A.  FI.  p.  37,  Cenn.  p.  10. 

«   Chelidonium  majus  vulgare  » 

—  Chelidonium  majus  vulgare.  C.  B.  Più.   144. 

—  Chelidonii  majoris  radix,  herba  L.  Mat.  Med.  p.  89.  u.  252. 

—  Celidonia,  Erba  da  porri,  Erba  Nocca,   Cinerognola. 

—  Esempi,  in  cattivo  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.) 

280.  Fumaria  capreolata  L.  Sp.  PI.  701  :  Bart.  1.  e.  p.  62  ; 
Bert.  1.  e.  VII.  p.  306  ;  Tass.  A.  PI.   p.  38. 

«  Fumaria  officinarmn  flore  albo  » 

—  Fumaria  officinarum,  et  Dioscoridis,  fiore  albo.  C.  B.  Pin.  143 

—  Pumosterno  bianco. 

—  Esempi,  in  parte  danneggiato. 

—  Siena,  fuori  porta  Tufi  presso  il  Monastero  di  S.  Benedetto. 
(Bart.,  Tass.  A.) 

281.  Fumaria  offìcinalis  L.  Sp.  PI.  700  ;  Bart.  1.  e.  p.  62  ; 
Bert.  1.  e.  VII.  p.  301  ;  Tass.  A.  PI.  p.  38,  Cenn.  p.  11  ;  Tass  PI. 
Plor.  S.  Ant.  p.  9. 

«  Fumaria  officinarum  flore  pm^pureo  » 

—  Fumaria  officinarum^  et  Dioscoridis,  flore  -purpureo.  C.  B. 
Pin.   143. 

—  Fumariae  herba,  sernina,  L.  Mat.  Med,  p.   121.  n.  343. 

—  Erba  acetina,  Erba  da  purghe,  Pumosterno. 

—  Esempi,   un  po'  danneggiato, 

—  Siena  (Bart.,  Tass.  A.);  M.  Amiata  (Pari.);  Poggibonsi  presso 
il  lago  di  S.  Antonio  (Tass.  PI.) 

282.  Papaver  Rhoeas  L.  Sp.  PI  507  ;  Bart.  1.  e.  p.  34  ;  Bert, 
1,  e.  V.  p.  324;  Tass.  A.  FI.  p.  38,  Cenn.  p.  10;  Tass.  FI.  Fior, 
S.  Ant,  p.  9. 

«  Papaver  erraticum  rubrum  cainpestre  » 

—  Papaver  erraticum  rubrum  campestre  I.  B.  3.   394. 

—  Rhoeadis  herba,  flores,  L.  Mat.  Med.   p.  88.  n.  251. 

—  Rosolaccio,  Papavero  salvatico,  Bubboline. 

—  Esempi,  molto  danneggiato. 


ERBARIO    BARTALINI  95 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Rosia  (Sant.)  ;   Presso  il 
lago  di  S.  Antonio  (Tass.  FI.) 


283.  Plantago  Coronopus  L.  Sp.  PI.  115;  Bert.  1.  e.  II.  p.  174; 
Tass.  A.  FI.  p.  51  ;  Coronopus  vulgai-is,  Fourr.  in  Ann.  Soc.  Linn. 
Lyon.  N.  S.  XVIII  (1869)  140. 

«  Coronopus  hortensis  » 

—  Coronopus  hortensis.  C.  B.  Pin.  p.   190.  n.   1.   (^). 

—  Corno  di  Cervo,  Erba  stella,   Mescolanza,  Coronopo. 

—  Esempi,  due  ben  conservati. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Targ,  A.,  Tass.   A.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

284.  Plantago  lanceolata  L.  Sp.  PI.  113;  Bart.  1.  e.  p.  10  ; 
Bert.  1.  e.  II.  p.  158;  Tass.  A.  FI.  p.  51  ;  Cenn.  p.  91  ;  Tass.  FI. 
Fior.  S.  Ant.  p.   14. 

«  Plantago  angusti  folla  major  » 

—  Plantago  angusti  folta  major.  C.  B.  Pin.   189. 

—  Piantaggine,  Lingua  canina,  Orecchio    d'  asino,    Mestolaccio. 

—  Esempi,  in  gran   parte  distrutto. 

—  Siena  (Bart.,  Tass.  A.);  Montieri  (Amid.);  M.  Amiata  (Targ. 
A.)  ;  Doccio,  Frontignano  (Sant.)  ;  Poggibonsi  presso  il  Lago  di  S. 
Antonio  (Tass.  FI.) 

285.  Plantago  major  L.  Sp.  PI.  114;  Bart.  1.  e.  p.  10;  Bert. 
1.  e.  IL   p.    153;  Tass.  A.   FI.   p    51  ;  Cenn.  p.  91. 

«  Plantago  latifoUa  sinuata  » 

—  Plantago  lati  folla  sinuata  C.  B.  Pin.   189. 

—  Plantaginis  latifoliae  radix,  herba,  aqua,  semina,  L.  Mat. 
Med.  p.   16.  n.   49. 

—  Piantaggine,  Petacciola,  Centinerbia. 

—  Esempi,  in  buonissimo  stato. 

—  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.)  ;  M.  Amiata  iSant.V 

286.  Plantago  maritima  L.  Sp.  Pi.  114;  Bert.  1.  e.  IL  p.  168; 
Tass.  A.  FI.  p.   51  ;  P.  subulata  Bart.  1.  e.  p.  10. 


(•)  Secondo  Bertoloni  FI.  ital.  IL  p.  175. 


96  FL.    TASSI 

«  Pianta go  gramineo  folto  » 

—  Plantago  gramineo  folio  major  I.  R.  H.  p.  127. 

—  Serpentina. 

—  Esempi,  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Targ.  A.,  Sav.  P.,  Tass.  A.);  Pienza, 
M.  Amiata,  Radicofani  (Sant.)  ;  Radicondoli,  Ghianciano  (Targ.  A); 
Radda  (Becc) 

287.  Polygala  flavescens  DC.  Cat.  Hort.  Monsp.  134;  Bert. 
1.  e.  VII.  p.  319;  Tass.  A.  FI.  p.  39  ;   P.  vulgaris,  Bart.  1.  e.  p.  20. 

«  Polygala  vulgaris  lutea  » 

—  Polygala  vulgaris  lutea  I.  Bauli.  Hist.   PI.  3.  lib.  29.  p.  388. 

—  Bozzolina  gialla. 

—  Esempi,  ben  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Mazzafonda  (Giuli)  ;  Me- 
leto (Pari.) 

288.  Polygala  monspeliaca  Ali.  FI.  Pedem.  IL  301;  Vili.  Hist. 
PI.  Dauph.  III.  388;  Bert.  1.  e.  VII.  p.  319;  Tass.  A.  Fi.  p.  39; 
P.  vulgaris,  L.   Sp.  PI.   702  ;  Bart.   1,  e.   p.  20. 

«  Polygala  albo  flore  » 

—  Polygala  vulgaris  G.  B.  Pin.  215. 

—  Bozzolina  appuntata. 

—  Esempi,  in  cattivo  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.   A.) 

289.  Polygala  vulgaris  L.  Sp.  PI.  702;  Bart.  1.  e.  p.  20;  Bert. 
1.  e.  VII.  p.  3U;  Tass.  A.  FI.  p.  39,  Cenn.  p.  17;  Tass.  FI.  Fior. 
S.  Ant.   p   9,  Escurs.  bot.  S.  Griov.  d'Asso  n."  10 

«  Polygala  purpurea  » 

—  Polygala  purpurea  Tabern.  Icon.  831. 

—  Erba   bozzolina,  Vecciolina. 

—  Esempi,  due  ben  conservati. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.);  Poggibonsi  presso 
il  lago  di  S.   Antonio  e  a  S.   Giov.  d'  Asso  (Fi.  Tass.) 


ERBARIO    BARTALINI  97 

290.  Fagopyrum  esculentum  Moench,  Meth.  290;  F.  vulgare, 
T.  Nees  Gen.  PI.  Monochl.  53  ;  Polygonum  Fagopyrum  L.  Sp. 
PI.  304. 

«  Fagopyruììi  vulgare  eì^ectiim  » 

—  Enjsiraum  cereale,  folio  hedcraceo.   C.  B.    Pin.  27. 

—  Grano  saraceno. 

—  Esempi,  alquanto  danneggiato. 

—  Siena,  coltivato  (Bart.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

291.  Polygonum  aviculare  L.  Sp.  PI.  362  ;  Bart.  1.  e.  p.  81  ; 
Bert.  1.  e.  IV.  p.  378  ;  Tass.  A.  FI.  p.  52,  Cenn.  p.  92. 

«  Polygonwn  oblongo  angustofolio  » 

—  Polygonum  oblongo  angustofolio  C.  B.  Pin.  281. 

—  Centiimnodiae  herba  L.  Mat.  Med.  p.  62  n.  186. 

—  Ooregiola,  Centinodia,  Sanguinaria. 

—  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.)  ;  M.  Amiata.  (Targ.  A.) 

292.  Polygonum  Convoivulus  L.  Sp.  PI.  364  ;  Bart.  1.  e.  p. 
81  ;  Bert.  1.  e.  IV.  388  ;  Tass.  A.  FI.  p.  52. 

«  Fagopyruìu  vulgare  scandens  » 

—  Fagopyrum   vulgare  scandens  I.  11.  H.  p.   511. 

—  Convolvulo  nero.  Erba  leprina, 

—  Esempi,    ben  conservato. 

—  Dintoi'ni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.) 

293.  Polygonum  Persicarla  L.  Sp.  PI.  361:  Bart.  1.  e.  p.  80; 
Bert.  1.  e.  IV.   p.  370;  Tass.  A.  FI.   p.  52. 

«   Persìcaria  mitis  » 

—  Persìcaria  mitis   inaculosa,  et  non  inaculosa  0.  B.  Pin.  101. 

—  Persìcaria,  Cucitoli,  Salcerella. 

—  Esempi,  poco  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.) 

294.  Rumex  Acetosa  L.  Sp.  PI.  337  ;  Bart.  1.  e.  p.  78  ;  Tass. 
A.  FI.  p.  52  ;   n.  Pse Udo- Acetosa  Bert.  1.  e.  IV.  p.  252. 

«  Acetosa  pratensis  » 

—  Acetosa  pratensis.  C.  B.  Pin.  14. 


98  l-'L-    TASSI 

—  Erba  brusca  sai  valica. 

—  Esempi,  in  discrete  coudizioni. 

—  Dintorni  di  Siena,  boschi  di  Mazzafonda,  Ravacciano,  Cascian 
delle  Masse,  (Bart.)  ;  M.  Amiata  (Sant.) 

295.  Rumex  acutus  L.  Sp.  PI.  335  ;  Bart.  1.  e.  p.  78  ;  Bert. 
1.  e.  IV.  p.  237. 

«  Lapatlìum  folio  acuto  plano  » 

—  Lapathum  folio  acuto  plano  C.  B.  Pin.  115. 

—  Romice  campestre 

—  Esempi,  guasto. 

—  Dintorni  di  Siena,  nei  luoghi  umidi   (Bart.) 

29G.  Rumex  aquaticus  L.  Sp.  PI.  336  ;  Bart.  1.  e.  p.  78  ;  R. 
Hydrolapathum  Huds.  FI.  Angl.  ed.  II.  154  ;  Bert.  1.  e.  IV.  p.  242; 
Tass.  A.  FI.  p.  52. 

«  Lapa.thnm  aquaticum  » 

—  Lapathum  aquaticum  folio  cubitali  C.   B.  Pin.  116. 

—  Tabacco  di  padule. 

—  Esempi,  alquanto  danneggiato. 

—  Dintorni  di   Siena  nei  luoghi  umidi   (Bart.,  Tass.  A.) 

297.  Portulaca  oleracea  L.  Sp.  PI.  ;  Bart.  1.  e.  p.  34;  Bert.  1.  e. 
V.  p.  8.  ;  Tass.  A.  FI.  p.  45. 

«  Portulaca  angustifoUa  » 

—  Portulaca  angustifoUa,  sive  silvestris.  C.  B.  Pin.  288. 

—  Portulacae  hevba,  semina,  L.  Mat.  Med.  p.  91.  n.  260. 

—  Porcellana,  Erba  da  porci.   Erba  grassa. 

—  Esempi,  ben  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena  \_Bart.,  Tass.  A.) 

298.  Anagallis  arvensis  L.  var.  caerulea  Gren.  et.  Gfodr.  Fi. 
de  Fr.  II.  p.  467  ;  A.  caerulaeo  fiore,  Bart.  1.  e.  p.  13  ;  A.  caerulea^ 
Bert.  1.  e.  IL  p.  424  ;  A.  arvensis,  L.,  Tass.  A.  FI.  p.  49. 

«  Anagallis  caerulaeo  fiore  » 

—  Anagallis  coeruleo  fiore  C.  B.  Pin.  252. 


ERBARIO    BARTALINI  99 

—  Erba  grisettina,  Terzanella. 

—  Esempi,  ben  conservato. 

—  Siena  (Bart.,  Tass.  A.) 

299.  Anagallis  arvensis  L.,  var.  phoenicea  Gren.  et  Godr. 
FI.  de  Fr.  II,  p.  467  ;  A.  phaeniceo  flore,  Bart.  1.  e.  p.  13  ;  A.  ar- 
vensis   L.,  Bert.  1.  e.  II.  p.  422  ;  Tass.  A.  FI.  p.  40. 

«  Anagallis  phaeniceo  flore  » 

—  Anagallis  phoeniceo  flore  C.  B.  Fin.  252. 

—  Anagallide,  Centonchio  rosso,  Mordi  Gallina. 

—  Esempi,  in  buono  stato. 

—  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.)  ;  Radda  (Becc) 

300.  Cyclamen  hederaefolium  Reichb.  FI.  Germ.  Excurs.  407; 
C.  europaeum,  Bart.  1.  e.  p.  16  ;  C.  vernuni,  Bert.  1.  e.  p.  405  ;  C. 
repandum  Sibth.  et.  Sm.  FI.  Graec.  I.  128;  Tass.  A.  FI.  p.  49; 
Tass.  FI.  Escurs.  S.  Giov.  d'Asso,  n.  52. 

«  Cyclamen  folio  anguloso  » 

—  Cyclamen  folio  anguloso  C.  B.  Fin.  308. 

—  -  Pan  porcino  primaticcio,  Ciclame. 

—  Esempi,  leggermente  danneggiato. 

—  Bosco  della  Monaca  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  S.  Giov.  d'  Asso, 
(Tass.  FI.) 

301.  Lysimachia    Nummularia   L.  Sp.  PI.  148  ;  Bart.  1.  e.  p. 

13  ;  Bere.  I.  e.  II.  p.  419  ;  Tassi  A.  FI.   p.  49.,  Cenn.  p.  72  ;  Tass. 
FI.  Fior.  S.  Ant.  p.  13. 

«  Lysimachia  humifusa  » 

—  <-  Lysimachia  humifusa,  folio  rotundiore,  flore  lideo.  I.  R. 
H.  141. 

—  «  Nummularia  major,  lutea.  C.  B.  Pin.  309. 

—  «  Nummularia  sive  C'entimorbia.  I.  B.  3.  p.  370  ;  Lob.  le. 
p.  474. 

—  «  Nummularia,  Dod.  Pempt.  p.  600. 

—  «  Lysimachia  subrotundis  foliis,  floribus  solitariis,  caule  prò- 
cumbente  L.  H.  Cliff.  p.  52. 

—  Nummulariae  herba,  L.  Mat.  Med.  p.   23.  n.  67. 

—  Centimorbia,  Nummularia. 


100  FL.    TASSI 

—  Esempi,  due  rametti  in  cattivo  stato. 

—  Boschi  di  Mazzafonda  e  della  Monaca  (Bart.,  Tass.  A.)  ; 
Poggibonsi  presso  il   lago  di  S.   Antonio  CTassi   FI.) 

302.  Lysimachia  vulgaris  L.  Sp.  PI.  146  ;  Bart.  1.  e.  p.  12  ; 
Bert.  1.  e.  II.  p.  414  ;  Tass.  A.  Fi.  p.  49.,  Cenn.  p.  72  ;  Tass.  FI. 
Fior.  S.  Ant.  p.   13. 

«  Lysimachia  lutea  » 

—  Lysimachia  lutea  major,  quae  Dioscoridis,  foliis  ternis  et 
quaternis  C.  B.  Pin.  245. 

—  Lisimachia,  Mazza  d'  oro. 

—  Mazzafonda  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Poggibonsi  presso  il  lago  di 
S.   Antonio.  (Tass.  Fi.) 

303.  Prìmula  vulgaris  Huds.  FI.  Angl.  ed.  I.  70  ;  Tass.  A.  FI. 
p.  49  ;  P.  veris,  Bart.  1.  e.  p.  10  ;  P.  acauUs,  Hill.  Veg.  Syst.  VIII. 
25  ;  Jacq.  Mise.  L,  158.;  Bert.  1,  e.  II.  p.  370. 

«  Primula  veris  florib:  =» 

—  Primula  veris  floribus  ex  singularibus  pediculis  pallidis,  ma- 
joribus,  simplicibus  I.  B.  3.  p.  497. 

—  Primavera,  Fior  di  Primavera. 

—  Esempi,  due  piante  fiorite  ben  conservate. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.) 

304.  Samolus  Valerandi  L.  Sp.  PI.  443  ;  Bart.  1.  e.  p.  13  ;. 
Bert.  1.  e.  II.  p.  551  ;  Tass.  A.  FI.  p.   49. 

«  Samolus  Valerandi  » 

—  Samolus   Valerandi  1.  B.  3.   p.  791. 

—  Samolo,  Lino  d'  acqua. 

—  Esempi,  in  buon  stato. 

—  Dintorni  di  Siena,  fuori  porta  Fontebrauda  (Bart.,  Tass.  A.)  ;. 
Pienza,  Bagni  di   Vignone,  Chiusdino  (Sant.) 

305.  Adonis  aestivalis  L.  P.  Sp.  PI.  ed.  IL  771  ;  Bart.  1.  e.  p. 
43  ;  Bert.  1.  e.  V,  p.  492. 

«  Ranunculus  arvensis,  foliis  Chamaemeli,  fiore 
phaeniceo  » 


ERBARIO    BARTALINI  101 

—  Banunculus   arvensis,  foliis    Chamaemeli,   fiore  phoeniceo    I. 
R.  H.  p.  291. 

—  Fior  d'Adone^  Camomilla  rossa,   Occhio  di   Diavolo. 

—  Esempi,  in  buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.), 

306.  Anemone  Hepatica  L.  Sp.  PI.  538;  Bert.  1.  e.  V.  p.  443; 

Tass.  A.  FI.  p.  37;    Cenn,  p.  6. 

«  Ranunculus  tridentatus,  vernus,  sìve  Trinitatis 
lierha  » 

—  Banunculus  tridentatus,  vernus,  flore  simpUci,  caeruleo  et  albo, 
Zannich.  Opusc.  posth.  p.  51. 

—  Hepaticae  nobilis  herba,  flores,  L.    Mat.  Med.  p.  97.  n.    277. 

—  Erba  Trinità,   Ranuncolo  tridentato,  Trifoglio  epatico. 

—  Esempi,  con  fiori   e  foglie  in  discreto  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.);  Bosco  della  Monaca  (Camp.,  Tass. 
A.);  Bagni  di  S.  Filippo,  Pienza  (Sant.);   M.  Amiata  (Sav.) 

Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

307.  Anemone  nemorosa  L.  Sp.  PI.  p.  541  ;  Bart.  1.  e.  p.  42; 
Bert.  1.  e.  V,  p.  447  ;  Tass.  A.  FI.  p.  37. 

«  Ranunculus  phragmites  cdbus,  et  purpureus  ver- 
nus  » 

—  Banunculus  phragmites  albus,  et  p)urp)ureus   vernus.  I.  B.  3. 
p.  412. 

—  Banunculi  albi  flores,  L.  Mat.  Med.  p.  96.  p.  275, 

—  Anemolo  bianco,  Ranuncolo    bianco,   Anemone  di  boschi. 

—  Esempi,  con  fiori  e  foglie,  ma  danneggiato. 

—  Dintorni    di    Siena,  boschi    di  Mazzafonda    e    della    Monaca 
(Bart.,  Camp.,  Tass.  A.);  M.  Amiata  (Pari.) 

308.  Clematis  Flammula  L.  Sp.  P.  544  ;  Bart.  1.  e.  p.  43  ;  Bart. 
1.  e.  V.  p.  475;  Tass.  A.  FI.  p.  37. 

«   Clematitis,  sìve  Flammula  repens.  » 

—  Clematitis  sive  Flammula  repens.  C.  B.  Pin.  300. 

—  Fiammola,   Vitalba  piccola. 

—  Esempi,  in  buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  presso  S.  Dalmazio  (Bart.) 


103  FL.    TASSI 

309.  Clematis  Vitalba  L.  Sp.  PI.  544  ;  Bart.  1.  e.  p.  43;  Bert. 
1.  e.  V.  p.  474;  Tass.  A.  FI.  p.  37.,  Cenn.  p.  5;  Tass.  FI.  Escurs. 
S.  Giov.  d'Asso  n.  1.,  FI.  S.  Ant.  p.  8. 

«   Clematitis  sylvestris  latifolia  » 

—  Clematitis  sylvestris  latifolia,  foliis  non  incisis.  I.  R.  H.  293. 

—  Clematide,  Vitalba. 

—  Esempi,  tre,  due  dei  quali  in  buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.);  Pienza,  Radicofani 
(Sant.)  ;  Colle  di  Val  d'Elsa,  Bagni  di  Vignone  (Targ.  A.)  ;  S.  Gio- 
van  d'Asso,  Poggibonsi  presso  il  lago  di  S.  Antonio  (Tass.  FI.) 

310.  Delphinium  Ajacis  L.  Sp.  PI.  535  ;  Bert.  1.  e.  V.  p.  400; 
Tass.  A.  FI.  p.  37.,  Cenn.  p.  9. 

«  Delphinium  ortense  » 

—  Consolida  regalis  hortensis,  flore  majore  et  simplici.  C.  B. 
Pin.  142. 

—  Sprone  di  Cavaliere,  Fior  cappuccio. 

—  Esempi,  due  in  buono  stato. 

—  Specie  coltivata  nei  giardini  e  talora  inselvatichita  presso  le 
abitazioni  (Tass.  A.) 

Oss.  Manca  nel  Catalogo:  gli  esemplari  probabilmente  provengono 
da  specie  coltivate. 

311.  Delphinium  Consolida  L.  Sp.  PI.  590  ;  Bert.  1.  e.  V.  p. 
398;  Tass.  A.  FI.  p.  37. 

—  Consolida  regalis  arvensis  C.  B.  Pin.  142. 

—  Consolidae  regalis  flores,  L.  Mat.  Med.  p.  94.  n.  268. 

—  Consolida  regale,  Cappucci. 

—  Esempi,  in  buone  condizioni. 

—  Siena  (Bart.) 

Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

312.  Helleborus  niger,  L.  Sp.  PI.  558  ;  Bart.  1.  e.  p.  42  ;  Bert. 
I.  e.  V.  p.  588;  Tass.  A.  FI.  p.  37.,  Cenn.   p.  8. 

«     Helleborus  niger  » 

—  Helleborus  niger,  angustioribus  foliis,  flore  albo,  vel  roseo,  I. 
H.  R.  272. 

—  Hellebori  nigri  radix,  L.  Mat.  Med.  p.  96.  n.  273. 


ERBARIO    BARTALTNI  103 

—  Elleboro  nero,  Erba  Nocca,  Pie'  di  diavolo. 

—  Esempi,  assai  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  nei  boschi  (Bart.);  alle  gessaiole  di  Campo 

Redaldi  (Sant.) 

313.  Nigella  arvensis  L.  Sp.  PI.  584  ;  Bart.  1.  e.  p.  38  ;  Bert. 
1.  e.  V.  p.  436; 

«  Nigella  arvensis  » 

—  Nigella  arvensis  cornuta,  C  B.  Pin.  145. 

—  Nigella  salvatica. 

—  Esempi,  danneggiato. 

—  Siena  (Bart.) 

314.  Nigella  damascena  L.  Sp.  PI.  584;  Bert.  1.  e  V.  p.  434; 
Tass.  A.  FI.  p.  37,  Cenn.  p.  8;  Tass.  FI.  Escurs.  S.  Giov.d'  Asso.  n.  5. 

—  Nigella    angustifolia,    flore    majore    simplici  caeruleo,   0.    B. 

Pin.  145. 

—  Fanciullacce,  Damigella,  Erba  bozzolina,  Scarmigliate. 

—  Esempi    danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.);  S.  Giov.  d'Asso  (Tass.  FI.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

315.  Ranunculus   arvensis  L.  Sp.  PI.  555  :  Bart.  1.  e.  p.  43. 
Bert.  1.  e.  V.  p.  564  ;  Tass.  A.  FI.  p.  37. 

«  Ranunculus  arvensis  echinatus  » 

—  Ranunculus  arvensis  echinatus.  C.  B.  Pin.  p.  179. 

—  Ranunculo  dei  campi.  Signorine  salvatiche. 

—  Esempi,  in  gran  parte  distrutto. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.) 

316.  Ranunculus  Ficaria   L.  Sp.  PI.  .550;  Bart.  1.  e.  p.  42; 
Bert.  1.  e.  V.  p.  508;  Tass.  A.  FI.  p.  37.,  Cenn.   p.  7. 

«  Ranunculus  vernus  » 

—  Ranunculus  vernus  rotundifolius  minor  I.  R.  H.  286. 

—  Chelidonii  minoris  radix,  L.  Mat.  Med.  p.  96.  n.  274. 

—  Ficaria,  Erba  Fava,  Celidonia  minore,  Favaiola. 

—  Esempi,  un   po'  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  ;Bart.,  Camp.,  Tass.  A.) 


104  FL.    TASSI 

317.  Ranunculus  muricatus  L.  Sp.  PI.  555;  Bart.  1.  e  p.  42; 
Bert.  1.  e.  V.  p.  566  ;  Tass.  Fi.  p.  37. 

«  Ranunculus  palustris  echinatus  » 

—  Ranunculus  palustris  echinatus.  C.  B.  Pia.   180. 

—  Sedano  salvatico,  Pie'  di  Gallo. 

—  Esempi,  in  frutto,  in  discreto  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.) 

318.  Ranunculus    repens    L.  Sp.    PI.  554  ;  Bert.    1.   e.  V.   p. 

551  ;  Tass.  A.  FI.  p.  37. 

«  Ranunculus  palustris  apifolio  laevis  » 

—  Ranunculus  pratensis,  repens,  hirsutus.  Zannich.  Ist.  pi.  224. 

—  Crescione  salvatico,   Stellettine. 

—  Esempi,  ben  conservato  a  fiori  doppi,  proveniente  forse  da 
pianta  coltivata  in  qualche  giardino. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.   A.) 

Oss.  Manca  nel  Catalogo  :  l'  etichetta  dell'  esemplare,  scritta  dal 
Bartalini,  è  errata  perchè  si  riferisce  al  R.  sceleratus. 

319.  Ranunculus  trichophyllus  Chaix,  in  Vili.  Hist.  PI.  Dauph. 
I.  335;  Tass.  A.  PI.  p.  37;  Tass.  Fi.  Escurs.  S.  Giov.  d'Asso  n.  2; 
R.  aqaatilis  var.  a.  L.  Sp.  PI.  556.;  Bart.  1.  e.  p.  43;  R.  pantothrix 
Brot.  FI.   Lusit.  II.  335;   Bert.  1.  e.   V.  575. 

«  Ranunculus  acquaticus,  capillaceus  » 

—  Ranunculus  aquaticus,  capillaceus  C.   B.  Pin.  180. 

—  Finocchio  d'acqua. 

—  Esempi,  deteriorato. 

—  Dintorni  di  Siena,  alla  Coroncina.  (Bart.,  Tass.  A.);  S.  Giov. 
d'  Asso  e  a  Montoliveto  in  una  vasca  presso  il  Convento  (Tass.  FI.) 


320.  Reseda  odorata  L.  Syst.  ed  X.  1046. 

—  Reseda  foliis  integris,  floribus  odoratis,  Hall.  Gaelt.  93.  Zinn. 
Gaelt.   123. 

—  Amorino. 

—  Esempi,  in  buono  stato. 

—  Siena,  coltivato  (Bart.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 


EKBAKIO    BAKTALINI  105 

321.  Reseda  Phyteuma  L.  Sp.  PI.  449;  Bart.  1.  e.  p.  62;  Bert. 
i.  e.  V.  p.  33  ;  Tass.  A.  FI.  p.  39. 

«   Reseda  minor  vulgaris  » 

—  Reseda  minor  vulgaris  I.  E,.  H.  423. 

—  Reseda  salvatica,  Amorino  salvatico. 

—  Esempi,  leggermente   danneggiato. 

—  Dintorni    di    Siena  (Bart.)  ;    Pitigliano,  Bagni    di  S.  Filippo 
(Giuli,  Targ.  A.) 


322.  Paliurus  aculeatus  Lam.  Illustr.  IL  347.  n.  611;  P.au- 
stralìs  Bert.  1.  e.  11,  667;  Tass.  A.  FI.  p.  41. 

«  Paliurus  » 

—  Rhamnus  folio  subrotundo,  fructu  compresso  C.  B.  Fin.  477. 

—  Paliuro,  Giuggiolo  salvatico. 

—  Esempi,  in  discreto  stato. 

—  Siena  (Bart.,   Sav.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

323.  Ziiyphus    saliva  Gaertn.  Fruct.  I.   202:  Tass.  A.  FI.    p. 
41  ;  Z.  vulgaris,  Lam.  Encycl.  III.  316.,  Bert.  1.  e.  IL  p.  665. 

«  Zizziphus  » 

—  Zizyplìus,  Dod.  Pempt.  808. 

—  Jujuba  sijlvestris  C.  B.  Fin.  446. 

—  Jujubae  baccae,  L.  Mat.  med.  p.  25.  n.  74. 

—  Giuggiolo,   Zizzolo. 

—  Esempi,  un  po'  deteriorato. 

—  Siena,  coltivato  (Bart.,  Tass.  A.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 


324.  Agrimonia  Eupatoria  L.  Sp.  PI.  448.  ;  Bart.  1,  e.  p.  45  ; 
Bert.  1.  e.  V.  p.  18  ;  Tass.  A.  FI.  p.  44,  Cenn.  p.  43  ;  Tass.  FI. 
Fior.  S.  Ant.  p.   11. 

«  Agrimonia  officinarum  » 

—  Agrimonia  officinarum  I.  R.  H.  301. 

—  Agrimoniae  lierba,  L.  Mat.  med.  p.  76.  n.  221. 


lOG  FL.    TASSI 

—  Agrimonia,  Santonica. 

—  Esempi,  composto  di  un  rametto  con  foglie  e  iiori,  ma  que- 
st'  ultimi  danneggiati   e  in  parte  distrutti. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Bagni  di  S.  Filippo 
(Sant.,  Targ.  A.)  ;  S.  Salvadore,  M.  Amiata  (Camp.)  ;  Poggibonsi 
presso  il  lago  di  S.  Antonio  (Tass.  FI.) 

325.  Alchemilla  arvensis  Scop.  FI.  Cam.  ed.  II.,  115;  Bert. 
1.  e.  II.  p.  210;  Tass.  A.  FI.  p.  44;  Aphanes  arvensis  L.  Sp.  PI. 
ed.  I.  123;  Bart.  1.  e.  p.  80. 

«  Alchimilla  montana  minima  » 

—  Alchimilla  montana  minima,  Column.  Ecphr.  I.   p.   145. 

—  Erba  ventaglina  piccola,   Ventaglini 

—  Esempi,  due  piantine,   una  delle  quali  alquanto  danneggiata. 

—  Dintorni  di  Siena,  fuori  porta  Ovile  (Bart.,   Tass.  A.) 

326.  Crataegus  Oxyacantha  L.  Sp.  PI.  477;  Bart.  1.  e.  p. 
120;  Bert.  1.  e.  V.  p.  145;  Tass.  A.  FI.  p.  44. 

«   Crataegus  > 

—  Mespilus  ApifoUo  sylvestvis  spinosa,  sive  Oxyacantha  C.  B. 
Pin.  454. 

—  Azarolo  salvatico.  Biancospino. 

—  Esempi,  due  in  buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.) 

327.  Fragaria  collina  Ehrh.  Beitr.  VII.  26  ;  Tass.  A.  FI.  p. 
44  ;  Bert.  1.  e.  V.  p.  239  ;  F.  silvestris,  Duchesn.  Hist.  Nat.  Frais.  61. 
Bart.  1.  e.  p.  44. 

«  Fragaria  vulgaris  » 

—  Fragaria  vulgaris  C.  B.  Pin.  326. 

—  Fragola  di   poggio. 

—  Esempi,  due  alquanto  danneggiati. 

—  Siena  nei  boschi  (Bart.) 

328.  Ceum  urbanum  L.  Sp.   PI.  501  :  Bart.  1.  e.    p.  44  ;  Bert. 

1.  e.  V.  p.  288;  Tass.  A.  FI.  p.  43.,  Cenn.  p.  42. 

«  Caryophyllata  vulgaris  » 

—  Caryophyllata  vulgaris,  C.  B.  Pin.  321. 


ERBARIO    BARTALINI  107 

—  CaryoplnjUatae  vadu;  herba,  L.  Mat.  med.  p.  87.  n.  249. 

—  Cariofillata,  Erba   benedetta,  Garofanaia. 

Boschi  di  Mazzafouda  e  Ravacciano  iBart  );  Montieri,  Chiu- 

sdino,  Sinalunga,  M.  Amiata  (Sant.)  ;  Bagni  di  S.  Filippo  (Targ.  A.); 
Dintorni  di  Siena  (Tass.  A.) 

329.  Potentina  reptans  L.  Sp.  PI.  499  ;  Bart.  1.  e.  p.  44;  Bert. 

I.  e.  V.  p.  271  ;  Tass.  A.  FI.  p.  44.,  Cenn.  n.  43  ;  Tass.  FI.  Fior. 
S.  Ant.  p.  11. 

«   Quinquefolium  majus  » 

—  Quinquefolium  majus  repens  C.  B.  Fin.  325. 

—  Pentaphylli  raclix,  herba,  L.  Mat.  med.   p.  86.  n.  247. 

—  Cinquefoglie,  Erba  pecorina,  Fragolaria. 

—  Esempi,  con  fiori,  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.);  Poggibonsi  presso 
il  lago  di  S.  Antonio  (Tass.  Fi.) 

330.  Potentina  Tormentilla  Neck.  in  Act.  Acad.  Theod.  Palat. 

II.  (1770)  409;  Schrank.  Boir.  FI.  IL  53;  Tass.  A.  FI.  p.  44.,  Cenn. 
p.  43  ;  Tormentilla  erecta,  L.  Sp.  PI.  500  ;  Bart.  1.  e.  p.  44  ;  Bert. 
1.  e.  V.  p.  283. 

«    Tormentilla  sylvestris  » 

—  Tormentilla  sylvestris  C.  B.  Pin.  326. 

—  Tormentillae  raclix,  herba,  L,  Mat.  med.  p.  87.  n.  248. 

—  Tormentilla. 

—  Esempi,  danneggiato. 

—  Mazzafonda,  Casciano  delle  Masse  (Bart.)  ;  S.  Lorenzo  in 
Val  di  Merse,  Pienza,  M.  Amiata  (Sant.);  Dintorni  di  Siena  (Camp., 
Tass.  A.) 

331.  Poterium  Sanguisorba  L.  Sp.  PI.  994;  Bart.  1.  e  p.  16; 
Tass.  A.  FI.  p.  44.,  Cenn.  p.  43;  Tass.  FI.  Fior.  S.  Ant.  p.  11. 
Sanguisorba  minor  Scop.  FI.  Carn.  ed.  IL  tom.  I.  p.  110.  (P.  po- 
lygamum  Lej.  Rev.  FI.  Spa.  199.);  Bert.  1.  e.  IL  p.  189. 

«  Pimpinella  sanguisorba  » 

—  Pimpinella  sanguisorba  minor  hirsuta  C.  B.  Pin  160. 

—  PimpineUae  italicae  herba,  semina  L.  Mat.  med.  p.  150 
n.  425. 


108  FL.    TASSI 

—  Pimpiuella,  Salvastrella. 

—  Esempi,  in  cattivo  stato. 

—  Dintorni  di  Siena,  (Bart.,  Tass.  A.);  Gerfalco,  Montieri,  Pienza, 
Sarteano,  Radicofoni  (Sant.);  Poggibonsi  presso  il  lago  di  S.  Ant. 
(Tass.  FI.) 

332.  Prunus  Laurocerasus  L.  Sp.  PI.  474. 

—  Cerasus  folio  laurino. 

—  Cerasus  folio  laurino  C.  B.  Pin.  450. 

—  Lauroregio,  Lauro,  Lauro  di  Trebisonda. 

—  Esempi,  in  buono  stato. 

—  Siena,  pianta  coltivata  (Bart.) 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

333.  Pyrus  germanica  Hook.  f.  Stud.  FI.  ed.  I.  127;  Mespilus 
germanica,  L.  Sp.  PI.  478;  Bart.  1.  e.  p.  120;.Bert.  1.  e.  V.  p. 
155  ;  Tass.  A.  FI.  p    44,  Ceun.  p.  38. 

«  Mespilus  Germanica  » 

—  Mespilus  Germanica,  folio  Laurino  non  serrato,  sive  Mespilus 
sijlvestris,  C.  B.   Pin.  453. 

—  Mespili  fructus,  et  semina,  L.  Mat.  med.  p.  82.  n.  236. 

—  Nespolo. 

—  Esempi,  in  gran  parte  distrutto. 

—  Siena  coltivato  (Bart.,  Tass.  A.) 

334.  Rosa  canina  L.  Sp.  PI.  492  ;  Bart.  1.  e.  p.  120  ;  Bert.  1. 
e.  V.  p.  "201  (in  parte);  Tass.  A.  FI.  p.  44.  Cenn.  p  44;  Tass.  FI. 
Escurs.  S.  Giov.  d'  Asso.  n.  30. 

«  Rosa  sylvestris  odorata  » 

—  Rosa  sylvestris  vulgaris,  flore  odorato,  incarnato  C.  B.  Pin.  483. 

—  Rosae  sylvestris  flores,  cynosbati  (fructus),  bedeguar  (nidus 
insecti),  L.   Mat.  med.  p.  84.  n.  241. 

—  Rosa  di  macchia.  Rosa  canina.  Spina  di  cane. 

—  Esempi,  in  cattivo  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.);  Castelletto  Mascagni,  Pian  del  Lago, 
Bagni  di  Vignoni,  Pienza  (Sant.)  ;  S.  Giov.  d'  Asso  (Tass.  FI.) 

'  335.  Rosa    spinosissima    L.  Sp.  PI.  491;  Bart.    1.  e.  p.    120; 
Bert.  1.  e.  V.  p.  187;  Tass.  A.  FI.  p.  44. 


ERBAKIO    BARTALINI  109 

«  Rosa  campestris  repens  » 

—  Rosa  campestris,  spinosissima,  flore  albo  odorato.  C.  B. 
Pin.  483. 

--  Rosa  Saltica,  Rosa  di  macchia. 

—  Esempi,  clan  nego-iato. 

—  Dintorni  di   Siena  (Bart.) 

Oss.  Nell'esemplare,  V  etichettsi  Rosa  campestris  repens  è  errata 
perchè  doveva  dirsi  spinosissima. 

336.  Rubus  fruticosus  L.  Sp.  PI.  493;  Bart.  1.  e.  p.  119;  Bert. 
I.  e.  V.  p.  217. 

«  Rubus  vulgaris,  sìve  Rubus  fructu  nigro  » 

—  Rubus  vulgaris,  sive  Rubus  fructu  nigro,  C.   B.  Pin.  479. 

—  Rogo,  Rogo  di  macchia,  More  di  macchia. 

—  Esempi,  in  l)uono  stato. 

—  Dintorni  di    Siena  (Bart.) 

337.  Spiraea  Filipendula  L.  Sp.  Pi.  490;  Bart.  1.  e.  p.  43; 
Bert.  1.  e.  V.  p.  181  ;  Tass.  A.  FI.  p.  43.,  Cenn.  p.  41  ;  Tass.  FI. 
Escurs.  S.  Giov.   d' Asso.  n.  28. 

«  Filipendula  vulgaris  » 

—  Filipendula  vulgaris,  an  Molon  Plinii.  C.  B.  Pin.   163. 

—  Saxifragae  rubrae  radix,  L.  Mat.  med.   p.  83.  n.  239. 

—  Erba  peperina.  Filipendula,  Ti-ina  di  Fiandra. 

—  Esempi,  in  ottimo  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.);  Pienza  (Sant.)  ;  Radicondoli  (Targ. 
A.);  Buonconvento  (Parl.i  ;  Siena  (Tass.  A.);  S.  Giov.  (Tass.  FI.) 

338.  Asperula  arvensis  L.  Sp.  PI.  103;  Bart.  1.  e.  p.  8;  Bert. 

1.  e.  II.  p.  76  ;  Tass.  A.   PI.  p.  46;  Tass.   FI.  Fior.   S.  Ant.  p.   15, 

'<  Aparine  latifolia,  humilior  montana  » 

—  Galium  arcense,  flore  caeruleo,  I.  R.  H.   p.   115. 

—  Palloncino,   Stellina  ruvida. 

—  Esempi,  alquanto  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  iBart.,  Tass.  A.);  Poggibonsi  presso  il 
Lago  di  S.  Ant.  (;Tass.  FI.) 

Oss.  L' indicazione  dell'  etichetta  dell'  esemplare  scritta  dal  Bar- 
talini  è  errata,  poiché  si  riferisce  all'  Asperula  odorata. 


110  FL.    TASSI 

339.  Galium  Cruciata  Scop.  FI.  Cam.  ed.  II.  toro.  1.  p.  100; 
G.  cruciatum  Bert.  1.  e.  II.  p.  96  ;  Tas8.  A.  TI.  p,  46  ;  Tass.  FI. 
Fior.  S.  Ant.  p.  15;  Vallantia  Cruciata,  L.  Sp.  PI.  1052;  Vallantia 
Cruciata  Bart.   1.  e.  p.  8. 

«   Cruciata  hirsiLia  >> 

—  Cruciata  hirsuta,  C.  B.  Pin.  335. 

—  Cruciata  Dod.  Peinpt.  p.   357. 

—  Gallium  latifolium,  cruciata  quibusdam  flore  luteo.  I.  H.  B, 
3.  p.  717. 

—  Cruciata  minor  Lobel.  Icon.   p.  804. 

—  Crucialis  herba  Caesalp.  De  PI.  lib.  8.  cap.    12. 

—  Cruciata,  Crociata,  Efba  croce  delle  macchie,  Orecchio  di  topo. 

—  Esempi,  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart ,  Camp.,  Tass.  A.)  ;  Poggibonsi  presso 
il  Lago  di  S.  Ant.  (Tass.  FI.) 

340.  Galium    Mollugo    L.  Sp.  PI.   107;  Bart.  1.  e.  p.  8;  Bert. 

1.  e.  II.  p.   115  ;  Tass.  A    Fi.  p.  46  ;  Tass  ;  FI.  Fior  ;  S.  Ant.  p.  15, 

«  Gallium  album  vulgare  » 

—  Gallium  album  vulgare  I.  R.  H.    115. 

—  Caglio  bianco,  lugrassabue,  Rubbia  salvatica. 

—  Esempi,  costituito  da  un  rametto  con  foglie  e  fioi'i,  le  prime 
discretamente  conservate,  i  secondi  distrutti. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.);  Pienza  (Sant.); 
Poggibonsi  presso  il  Lago  di   S.  Ant.  (Tass.  FI.) 

341.  Galium  verum  L.  Sp.  PI.  107;  Bart.  1.  e.  p.  8  ;  Bert.  1. 
e.  II.  p.  110;  Tass.  A.  FI.  p.  46.,  Cenn.  p.  59;  Tass.  FI.  FI.  Fior. 
S.  Ant.  p.  15. 

«  Gallium  luteum  » 

—  Gallium  luteum,  C.  B.  Pin.  335. 

—  Gallium  verum,  I.  B.   3.  p.  720. 

—  Gallium,  Dod.  Pempt.  p.  355. 

—  Gallium  caule  erecto  foliis  plurimis  verticillatis  linearibus  L. 
FI.  Lapp.  p.  61. 

—  Gaia  lutei  herba,  L.  Mat.   med.  p.  15.  n.   46. 

—  Caglio,  Erba  zolfina,  Gallio,  Presuola, 

—  Esempi,  due  rametti  in  discreto  stato. 


ERBARIO    BARTALINl  111 

—  Dintorni  di  Siena  (BarL,  Camp.)  ;  Montepulciano,  Pienza 
(Sant.)  ;  Poggibonsi  presso  il  Lago  di  S.  Ant.  (Tass.  PI.) 

312.  Rubia  peregrina  L.  Sp.  PI.  109  ;  Bert.  1.  e.  IL    p.  146  ; 

Tass.  A.  PI.  p.  46.,  p.   57  ;  R.  tinctorum    With.  Arr.  Brit.  PI.  ed. 
IL  IL   1903.   Bart.  1.  e.  p.  7. 

«  Rubici  sylvestris  » 

—  Rubia  sylvestris  Monspessulana  major  I.  B.  3.  715. 

—  Rubia  sylvestris  aspera,  C.  B.  Pin.   33. 

—  Rubia  major,  Gius.  Hist.  2.  CLXXVII. 

—  Rubia  foliis  senis,  L    H.  Glifi.  35. 

—  Robbia  salvatica. 

—  Esempi,   un  rametto  fiorito  ben  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.) 

343.  Sherardia  arvensis  L.  Sp.  PI.  102  ;  Bart.  1.  e.  IL  p.  72  ; 
Bert.  1.  e.  IL  p.  72  ;  Tass.  A.  FI.  p.  46  ;  Tass.  FI.  Fior.  S.  Ant. 
p.   15. 

«  Aparììie  supina  pumila  » 

—  Aparine  supina  putnila,  flore  caeruleo,  I.  H.  E,.   114. 

—  Toccamano. 

—  Esempi,  quasi  completamente  distrutto. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Poggibonsi  presso  il 
Lago  di  S.  Ant.  (FI.  Tass.) 


341.  Ruta  graveolens  L.  Sp.  PI.  383  ;  Bart.  1.  e.  p.  38  ;  Bert. 
1.  e.  IV.  p.  412. 

«  Ruta  sylvestris  major  » 

—  Ruta  sylvestris  major.  G.  B.  Pin.  336. 

—  Rutae  hortensis  herba,  semina  L.  Mat.  med.  p.  71.   n.  209. 

—  Ruta. 

—  Esempi,  rametto  fiorito  ben  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena,  fuori  porta  Romana  (Bart.) 

{continua) 


L'ORTO  E  IL  GABLNETTO  BOTANICO 
neir  anno  1904 


DONI 
Per  le  collezioni. 

Specie  rare  di  frutti  e  Semi  : 

Dalla  Cochinchina  : 

Areca  Catechu  L.,  Barringtonia  racemosa  Roxb.,  Dracaena  ma- 
culata Roxh.,  Flacourtia  cataphracta  Roxb.,  Genipa  buffalina  Lour., 
Gonolobus  maritimus  R,  Br.^  Hydnocarpus  anthelminticus  H.  Sa'ig., 
Inga  dulcis  WiUd.,  Lipocarpha  microcephala  Kunth.,  Litsea  polyan- 
ha  Juss.,  Myroxylon  toluiferum  H.  B.  et  K.,  Nipa  fruticans  Thunh., 
Nyctanthes  Arbor  tristis  L.,  Parinarium  anamense  Mance.,  Passiflora 
quadrangalaris  L.,  Pterocarpus  indicus  Willd.,  Strychnos  Nux-vomica 
L.,  Wormia  suffruticosa   Grl/f.,  Zizypiius  agrestis  Roem  et  Schuit. 

Per  la  biblioteca. 

La  Eedazione  sente  vivo  il  bisogno  di  rivolgere  ringraziamenti 
a  tutti  coloro  che,  numerosi,  inviarono  in  cambio  le  loro  pubblica- 
zioni alla  biblioteca  di  questo  Istituto,  incoraggiandoci  cosi  a  con- 
tinuare la  stampa  del  nostro  BuUettino,  che  sebbene  privo  di 
risorse  ha  potuto  raggiungere  il  suo  settimo  anno  di  vita,  mercè 
la  stima  e  benevolenza  generale  che  si  è  saputa  acquistare. 

Piibblic.izioiii  :  (*) 

556.  Alpine  (Me.)  -   Take-All   and  Whiteheads  in  Wheat.  (Journ.  of 

the  Departm.  of.  Agric.  Victoria,  Jan.    1904)  Melbourne  1904. 

557.  Baccarini  (P.)  -  Il  fiore  del   Gllnus   lotoides    «    Nota    prelimi- 

nare »    (N.  G.  Bot.  it.  X,  n.  2)  Firenze  1903. 

558.  e  .       Sul  Cerntostoma  juniperinuni  Eli.  et  Ever.  (e. 
s.  XI,  n.   IJ  Firenze  1904. 


(*)  V.  Bull.  Ort.  Bot.  Voi.  VI  p.  154. 


L^  ORTO    E    IL    GABINETTO    BOTANICO    NEL    1904  113 

559.  Barsali  (E.)  -  Sui  peli  delle  piante  acquatiche  e  sul  loro  si- 
gnificato (Bull.  Soc.  Bot.  it.)  Firenze    1903. 

5GU.  Belli  (S.)  -  Il  genere  Hieracinm  nelle  opere  e  nell'  erbario  di 
Anioni.   (Mal piglila,   XIII)  Genova   1904. 

50 1.  Bei'lese  ( Ant.),  Ardissone  (F.j,  Saccardo  (P.  A.\  Cavava  (F.) 
Mancini  iV.)  etc.  -  Nell'anniversario  della  morte  di  Augusto 
Napoleone  Berlese.  Portici  1904. 

5G"2.  Bitter  (G.)  -  Die  Rassen  der  Nicandra  ijhijsaloides.  I  Mittei- 
lung.  (Bot.  Centralbl.  XIV)  Jena   1903. 

563.  «  «  Fertili tatsnacliweis  einer  vermeintlicli  sterilen, 
rein  weiblichen  Sippe  der  Salvia  pratensis  var.  apetala  Hort. 
(Berichte  d.  Deutsclien  Bot.  GeselLsch.  Bd.  XXI)  Berlin  1903. 

564.  Borbas  de  Deécér  (V.)  -  Revisio  Knautiaruiri.  Ivolozsvàr  1904. 

565.  Briosi  (G.)  e  Farneti  (li-)  -  Di  una  varietà  tardiva  di  Pioppo 

(Populus  nigra  L.)   finora  non  avvertita  (Att.  Ist.  Bot.  Pavia 
n.  s.  IX)  Milano   1904. 

566.  «  «  Intorno  alla  Ruggine  bianca  dei 
limoni  (Citrus  Limonum  Ris.so).  (e.  s.  X)  Milano  1904. 

567.  Cazzani  (E.)  -  Sulla  comparsa  della  Peronospora  Cubensis  Berk. 

et  Curt.  in  Italia,   (e.  s.   IX)  Milano   1904. 

568.  Chiapusso  Voli  [I.)  -  Appunti  intorno  alla  «  Iconographia 
Taurinensis  »    (Malpighia,   XVIII)  Genova   1904. 

569.  «  «  et  Mattiìolo  (0.)  -  Les  Bochiardo,  Bo- 
tanistes  Pièmontais,  d'  après  leurs  manuscrits  inédits.  (Bull. 
Herb.  Boiss.  2  sér.  T.  IV,  n.  6^  Genève  1904. 

570.  Coville  [F.  V.)  -  Wokas,  a  primitive  food  of  the  Klamath  In- 
dians.  (Rep.  of  the  U.  S.  Nat.  Mus.  1902,  p.  725-739)  Washin- 
gton 1904. 

571.  Cxifino  (L.)  -  Un  piccolo  contributo  alla  Flora  micologica  della 
provincia  di  Napoli.   Ivi   1904. 

572.  »  «  Un  secondo  contributo  alla  Flora  micologica  della 
provincia  di  Napoli  (Malpighia,  XVIII)  Genova   1904. 

573.  De   Toni  (G.  B.)   e  Forti  (A.)  -  Intorno   al    Byssus  purpurea 

del  Lightfoot.  Venezia  1904. 

574.  D'Ippolito  (G.)  e  Traverso  (G.  B.)-  Lia,  Sclerosj}ora  macrospora 
Sacc.  Parassita  delle  infiorescenze  virescenti  di  Zea  Mays  L. 
(Le  Staz.  sper.  agr.  it.  XXXVI  p.  975-996)  Modena  1903. 


114  A.    TASSI 

575.  Ellis  (J.  B.)  et  Kellerman  (  W.  A.)  ■  A  new  species  of  Phyl- 
lostida  (Ohio  Naturalist  II,  p.  223  et  262)  Columbus    1902. 

57(3.  «  «  t  «  Two  new  species  of  Cer- 

cospora  (Jonrn.  of  Mycology,   IX)  Columbus   1903. 

577.  Falqui  (G.)   ■  Contributo  alla  flora  del  bacino  del    Liri  (Bull. 

Soc,   Bot.  it.)  Firenze   1904. 

578.  Farneti  (R.)  -   Intorno    alla    malattia    del     Caffè    sviluppatasi 

nelle  piantagioni  di  Cuicatlan  nel  Messico  (Atti  Ist.  Bot.  Pavia, 
IX)  Milano  1904. 

579.  «  .  Una  nuova  specie  di  Giavone  che  da  alcuni 
anni  ha  invaso  le  risaie  della  Lombardia  e  del  Piemonte  (c. 
s.)  Milano  1904. 

580.  Fedde  (F.)  -  Literatur    der    Morphologie  und    Sj^stematik  der 

Phanerogamen  vom  Jahre    1903  (Bot.    Jahresbericht    XXXI) 
Berlin   1904. 

581.  Garber  {J.  F.)  •  The  life  history  of  Ricciocarpus  natans  (Bot. 
Gaz.  XXXVII)  Chicago  1904. 

582.  Gola  (G.)  -  Osservazioni  sulla  Cerinthe  maculata  Ali.  (Malpi- 

ghia  XVIII)  Genova  1904. 

583.  «  «  Osservazioni  sul  valore  sistematico  del  Bromns 
Dertonensis  Ali.  (c.  s.)  Genova  1904. 

584.  Hall  iC.  J.  J.)  -  Das  Absterbeu  der  Stòcke  der  Johannis-und 

Stachelbeeren  verursacht    von   Cytosporina   Ribis   P.  Magnus 
«  n.  Sp.  »    (Ann.  Mycol.  I,  n.  6)  Berlin   1903. 

585.  Jaczewski  {A.)  -  Rapport  annuel  sur  les  maladies  des   plantes 

en  Russie.  St.   Petersbourg.   1904. 
580.  Kellerman  {W.  A.)  -  A  New  Species  of  Rhytisma   (Journ.    of 
Mycol.  VIII)  Columbus  1902. 

587.  «  «  Ohio  Fungi  exsiccati,  n.  I-VIII  Journ.   of 
Mycol.   VIII-IX)   Columbus  1901-1903. 

588.  «  *  Puccùna  laterijjes  B.  et  Rav.  au  uut.  Eu- 
Pnccìnia  (Journ.  of  Mycol.  IX)  Columbus  1903. 

589.  «  «  Puccinia  Peckii  (De  Toni)  Kellerm.  n.  n. 
(e.  s.  Vili)  Columbus  1902. 

590.  «  «  The  alternate  form  of  Aecidium  hiblscia- 
tum  (e.  s.  IX)  Columbus  1903. 

591.  «  «  The  non-indigenous  flora  of  Ohio  (Journ. 
of  the  Columb.  Hort.  Soc.  n.  4)  Columbus  1900. 


l'  orto  e  il  gabinetto  botanico  nel  1904        115 

592.  Kelievmann  (TF.  A.)  -  Uredineous  infection  experiments  in  1902 

(Jouni    of  Mycol.  IX)  Columbus  1903. 

593.  «  «  Uredineous  infection  experiments  in  1903 
(e.  s.  IX)  Columbus  1903. 

594.  «  «  et  Jennings  [0.  E.)  -  Smut  infection  expe- 
riments (Ohio  Naturalist,  II)  Columbus  1902. 

595.  Largaiolli  (V.)  -  Le  Diatomee  del  Trentino  «  Laghi  Corvo  » 
(Ann.  Soc.   Alpin.  Trident.   XXIII)  Trento   1904. 

596.  «  «  Le  Diatomee  del  Trentino  «  Lago  Cavedine  » 
(Tridentum,  fase.  IX)  Trento  1904. 

597.  «  «  Notizie  fisiche  e  biologiche  sul  Lago  di 
Cepich  in  Istria.   Parenzo   1904. 

598.  Lindau  (G.)  -  AspergUlus  (Ste.rigmatocystis)  strychnl  n.  sp. 
(Hedwigia  XLIII)   Dresden   1904. 

599.  «  «  Beitrag  zur  Kenntnis  eines  im  Wasser  lebenden 
Discomyceten.   Berlin   1904. 

600.  «  «  TTeber  das  Vorkommen  des  Pilzes  des  Taumel- 
lolchs  in  altilgyptischen  Samen  (Akad.  der  Wissenschaften, 
XXXV)  BeHin    1904. 

601.  Lutati  {F.  V.)  -  Sul  valore  sistematico  della  Poa  Cilianensis 
Ali.  (Malpighia  XVIII)  Genova  1904. 

602.  Maiden  (J.  II.)  -  A  criticai  revision  of  the  genus  Euccdyptas 

Part.  IV.  Sydney  1904. 

603.  Magnus  (P.)  -  Beraerkungen  zur  Benennung  einiger  Uredineen 
in  P.  und  H.  Sydows  Monographia  Uredinearuin  (Hedwigia, 
XLII)  Dresden  1903. 

604.  «  «  Eine  ungewohuliche  Erscheinung  bei  der  Ver- 
wachsung  zweier  Blatter  von  Cydamen  persicwn  (Osteri*eich. 
Bot.  Zeit.  1904  n.  3)  Wien  1904. 

605.  «  '  Einige  Fragen  betreffend  die  Noraenclatur  der 
Pilze  mit  mehreren  Fruchtformen.  Berlin   1904. 

606.  «  «  Einige  geschuldete  mykologische  Mitfceilungen 
iHedwigia  XLIV)  Dresden  1904. 

607.  t  «  Ein  neues  Ilelminthosporiiun  [e.  s.  XLII)  Dre- 
sden 1903. 

608.  «  '  Ein  weiterer  Beitrag  zur  Kenntnis  der  Gattung 
Urediuopsis  (e.  s.  XLIII)  Dresden  1904. 

609.  «  «         Paccinia  liitbsaameni  P.  Magn.  n.  sp.,  eine  einen 


110  A.    TASSI 

einjahi-igen   Hexenbeseu  bildende  Art.  (Deutsch.     Bot.  Gesell. 
XXII)  Berlin   1904. 

610.  Mattirolo  [0.)  ■  A  proposito  di  un  caso  di  avvelenamento  per 
tartufi.  Torino   1904. 

611.  «  «  Le  lettere  di  Ulisse  Aldrovandi  a  Francenco  I 
e  Ferdinando  I  granduchi  di  Toscana,  e  a  Francesco  Ma- 
ria II,  duca  di  Urbino.  (R.  Acc.  delle  Scienze,  LIV,  Ser.  II) 
Torino   1904. 

612.  «  «  Note  bibliografiche  Allioniane  e  Nomenclator 
Alliouianus,  pubblicati  in  occasione  della  ricoi-renza  centenaria 
della  morte  di  Carlo  Allioni  «  1804-1904  »  (Malpiglia,  XVIII) 
Genova  1904. 

61.3.  «  «         Sulle  condizioni  e  sugli  scopi  dell'Orto  speri- 

mentale della   R.  Accademia  di    Agricoltura  di  Torino    «  Rela- 
zione »  (Ann.  R.  Accad.  d'Agric.  Torino,  XLVII)  Torino  1904. 

614.  Maxon  (W.  R.)  -  A  new  Fern,  Goniophhbium  Pringlei,  from 
Mexico  (Proceed,  U.  S.  Nat.  Mus.,  XXVII)  V\^ashington  1904. 

615.  «  «  Two  new  Ferns  of  the  genus  Poli/jwdmìii, 
from  Jamaica  (e.  s.)  Washington    1904. 

616.  Negri  {G.)  -  Il   Cerastium  lineare  Ali.  (Malpiglia  XVIII)  Ge- 

nova 1904. 

617.  Neviani  {A.)  -  Alia  meaioria    di    Luigi    Bonibicci.    Esti-.   Bull. 

della  Soc.  Geol.  it.   Voi.   XXII  Roma   1903 

618.  Nomura  (IL)  ■  Intorno  alla  ruggine  del  Rengesò  ( Astragalus 
sinicus  L.)  e  a  due  nuovi  micromiceti  patogeni  del  Gelso. 
(Att.  Ist.   Bot.   Pavia,  N.  Ser.  IX)  Milano   1904. 

619.  Overton  (./.  B.)  -  Ùeber  Parthenogenesis  bei  Thalidriun  purpn- 
rascens.  (Bericht.  der  Deutsch.  Bot.  Gesell.  XXII)  Berlin  1904. 

620.  Paoli  (G.)  -  Una  modificazione  nell'uso  del  Róadif  genévois  di 

Chodat  (Bull.  Soc.  Bot.  it.)  Firenze  1904. 

621.  «  «  Note  critiche  su  alcuni  Isteriacei  (N.  Giorn.  Bot. 
it.  XII,  n.  Il  Firenze   1905. 

622.  Pirotta  (A'.)  -  Annali  di  Botanica.  Roma  1903-1904.  —  Voi. 

fase.  IV:  Baccarini  (P.)  Notizie  intorno  ad  alcuni  documenti 
della  Società  Botanica  Fiorentina  del  1716-1783  ed  alle  sue 
vicende.  —  Béguinot  (A.)  Materiali  per  una  Monografia  del 
genere  Myosotis  L.  —  Boselli  {E.)  Contributo  allo  studio  del- 
l'influenzi  dell'ambiente  acqueo  sulla  forma  e  sti-uttura  delle 
piante.  —  Cortesi  ^F.)  Studi  critici  sulle  Orchidacee  Romane,  IL 


l'orto  e  il  gabinetto  botanico  nel  1004        117 

—  Massalongo  (C)  Intorno  alla  Radala  Visianica  sp.  nov.  — 
Voi.  I,  fase.  V:  Béguinot  (A.)  Nota  sopra  una  specie  di  Di- 
plotaxis  della  flora  italiana.  —  Cortesi  {F.)  Una  nuova  Oplirys 
ibrida.  —  Longo  (B.)  Intorno  ad  alcune  Conifere  italiane.  — 
Mangili  [G.  C.)  Sulle  modificazioni  di  struttura  che  la  luce 
determina  nel  mesofiUo  delle  piante  a  foglie  persistenti.  — 
Pirotta  {li.)  Ricerche  ed  osservazioni  intorno  alla  origine  ed 
alla  differenziazione  degli  elementi  vascolari  primai-ì  nella  ra- 
dice delle  Monocotiledoni.  —  Rossi  {('.)  La  tossicità  dei  Sorghi 
come  foraggio  fresco.  —  Trotter  {A.)  Intumescenze  fogliari  di 
Tpomaea  Batatas  —  Voi.  II,  fasc.  I:  Colozza  {A.)  Le  Brunia- 
cee  deo-li  Erbari  fiorentini  —  Cortesi  (F.)  Studi  critici  sulle 
Orchidacee  Romane,  III.  —  Longo  B.)  Nuova  contribuzione 
alla  Flora  calabrese  —  Pampanini  (R.)  Le  Cunoniacee  degli 
Erbari  di  Firenze  e  di  Ginevra.  —  Pantanelli  {E.)  Contribu- 
zione a  la  meccanica  dell'accrescimento:  I.  Su  l'accrescimento 
dei  filamenti  miceliari  delle  volgari  muffe.  —  Tiraboschi  {Ci 
Sopra  alcuni  Ifomiceti  del  mais  guasto  di  regioni  pellagrose. 
(32.3.  Pollacci  {G.)  -  Sulla  malattia  dell'  olivo  detta  Brusca.  (Att. 
Ist.  Bot.  Pavia  N.  ser.  IX)   Milano   1904. 

624.  Roster  {G.ì  ■  Gli  esperimenti  di  acclimazione  nel  giardino  del- 

l' Ottonella  (Isola  d'Elba)  e  catalogo  delle  piante  spei'imentate 
(Ball.  Soc.   Tose,  d' OrticuU.  XXIX)  Firenze   1904. 

625.  Saccardo  {D.)  -  Aggiunte  alla  micologia  romana  (Le  Staz.  Spe- 

rim.   Agr.  ital.  XXXVII  f.   1)  Modena  1904. 

626.  Saccardo  (P.  A.)  e  Traverso  {G.  B.)  -  Micromiceti  italiani  nuovi 
0  interessanti   (Bull.  Soc.  Bot.  it.  )  Firenze  1904. 

627.  Scalia  {G.)  -  IL   Mycetes  siculi   novi   (Att.  Accad.  Gioenia    di 

Se.   Nat.  4  ser.  XVII)  Catania  1903. 

628.  Squier  {G     0.)  ■  On  the  absorption  of  electromagnetic  Waves 

by  Living  vegetable  organisms  (Rep.  to  the  War  Departm,  on 
the  Milit.  Maneuv.  in  the  Pacific  Division,  1901)  S.  Franci- 
sco (California)   1904. 

629.  Sydoio  {P.)   -    Filze    (ohne    die    Schizomyceteu    und    Flechten) 

(1900-901)  (1902)  (1903).  (Bot.  Jahresbericht.  XXVIII-XXXI) 
Berlin  1900-1903. 

630.  Traverso  (G.  B.)  -  La  teoria  del  micoplasma  di  Eriksson  (Bull. 
Soc.  Bot.  it.)  Firenze  1903. 


118  A.    TASSI 

631.  Traverso  {G.  B.)  -  Per  un    «  Repei-torio  della  bibliografia  bo 
tanica  italiana  »    Proposte  (e.  s.)  Firenze  1904. 

632.  «  »  Una  stazione  del  Lijcopodium  clavatum  L. 
nella  pianura  Pavese.  (Mal piglia.  XIV)  Genova  1900. 

633.  Trelease  (  W.)  ■  Aberrant  veil  remnants  in  some  edible  Agarics. 
Sfc.  Louis  1904. 

634.  Tarconi  (M.)  ■  Sopra  una  nuova  specie  di  CìjUndrosporium  pa- 
rassita dell'  llex  furcata  Lindi.  (Att.  Ist.  Bot.  Pavia.  N.  ser. 
IX)  Milano  1904. 

635.  Vaglino  (P.)  -  Le  macchie  gialle  del  garofano.  'Septoria  Dian- 
thi  Desm)  P^str.  dal  period.  Staz.  Sperim.  Agr.  it.  Modena  1902. 

636.  «  «  Ricerche  intorno  allo  sviluppo  e  parassitismo 
della  Septoria  graminum  Desm.  e  ghunarwu  Pass.  Torino  1994. 

637.  «  «  Sul  Drusone  del  Riso.  Mortara  Vigevano  1903. 

638.  «  «  Sul  parassitismo  e  sviluppo  dello  Sclerotimn 
cepivorum  Berk.  neìì'AUiiim  sativum  L.  (e.  s.  Staz.  Sper.  Agr.) 
Modena  1902. 

639.  Wagner  A.)  -  Ùeber  einen  Fall  besonderer  Lebensenergie  bei 
Fourcroya  gigantea  Vent.  (Bericht  des  Nat.-Med.  Verein.  in 
Innsbruck.  1902-903)  Innsbruck  1903. 

640.  Wglie  {R.  B.)  -  The  morphology  of  Elodea  canadensis.  (Bot. 
Gaz.  XXXVII,  n.   1)  Chicago  1904. 


A.    TASSI 


Dr.  Fi,.  Tassi  Reilatt.  Kespons.  Sieua  Tip.  e  Lit.  Sordomuti  di  L.  L.izEbii 


Bnlh'tt.  del  R  0 Ho  Bai.  di  Suna . 


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A.  Na^xtu/xM-C .  dio. 


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FI.  To/xk'  Aitr 


Rivista  di  patologia  Vegetale 


Apprendiamo  con   piacere  l' imminente  pubblica- 
zione di   nn  nuovo  periodico   diretto    dal  Prof.  Luigi 

Montemartini,  intitolato  Rivista  di  Patologia  Ve- 
getale, il  cui  scopo  sarà  quello  di  riunire  e  làr  solle- 
citamente conoscere  i  più  importanti  lavori  di  Fito- 
patologia  italiani  ed  esteri.  Questa  Rivista  sorge  bene 
a  proposito  a  colmare  la  lacuna  lasciata  da  quella 
già  fondata  dal  compianto  Prof  A.  N.   Berlese. 


La    Rivista    di    Patologia    Vegetale    uscirà 

oo-ni  15  giorni  in  fascicoli  di  almeno  16  pagine  con 
coperti]ia,  completati  alla  fine  di  ogni  annata  da  in- 
dici alfabetici  e  per  materia,  per  il  pronto  rinveni- 
mento delle  malattie  e  delle  piante  ammalate  di  cui 
è  parola  nell'  annata  stessa. 

Il  Plinio  fascicolo  uscirà  nel  Giugno  p.  v.  -  Abbonamento  annuo  L.  12 

Per  tutto  quanto  concerne  la  Rivista  scrivere 
al  Prof.  Luigi  Montemartini  —  R.  Istituto  Botanico 
di   Pavia. 


SOMMA  F^I  O 

Necrologia  (A.  N.)  Pag.  i-viil. 

Contributo  alla  storia  della  l)otanica  in  Italia:  «  La  botanica  nel 
Senese  {Notizie  storiche)  »    Con  3  tav.  (FI.  Tassi)  Pag.  3-56. 

Considerazioni  intorno  ad  una  nuova  Leptosphaevia.  Con  una  tav. 
color.  (FI.  Tassi)  Pag.  57-62. 

Micologia  della  provincia  senese.  Serie  II.  (FI.  Tassi)  Pag.  63-71. 

Il  freddo  del  gennaio  1905  e  le  piante  dell'  Orto  botanico  di 
Siena  (A.  Nannlzzi)  Pag.  72-81. 

Illustrazione  dell'  Erbario  del  Prof.  Biagio  Bartalini  (1776) 
«  Continuaz.  »    (FI.  Tassi)  Pag.  82-111. 

L' Orto  e  il  Grabinetto  Botanico  uell'  anno  1904.  (A.  Tassi) 
Pag.  112-118. 


Per  il   cambio   rivolgersi   esclusivamente   alla   Direzione 
dell'  Orto  Botanico  di  Siena. 


ISTITUTO  BOTANICO  DELLA  R.  UNIVERSITÀ   DI    SIENA 


BULDETTINO 

DEL 

LABORATOBIfl  ED  OBTO  BOTANICO 

REDATTO 


DAL 


Dott.  FL.  TASSI 


Incaricato  dell'  insegiiaiiieiito  di  botanica  e  della  direzione  dell'  Istitnto  botanico  della 
K.  Università  di  Siena,  membro  della  Société  Nationale  des  Sciences  naturelleg  et 
tnathématiques  de  Cherbourg,  della  Beale  Accademia  Lucchese  di  Scienze,  lettere  ed 
arti,  dei  Fisiocriiiei  di  Siena  e  di  altre  accademie  scientifiche  italiane  ed  estere. 


ANNO  OTTAVO 

Fase.  I-IV  (con  196  figure  nel  testo) 


SIENA 

TIP.    E    LIT.    SORDOMUTI    DI    L.    LAZZERl 
1906 


Anno  Vili 


Fasc.  I-IV 


BUDDETTINO 


DEL 


LABORATORIO  ED  ORTO  BOTANICO 

REDATTO 

DAL 

Dott.  FL.  TASSI 

LIBERO    DOCENTE     IN     BOTANICA 


ANNO  OTTAVO 

LIBRARY 

Fase.  I-IV 

NEW  YORK 

«OTANfCAL 

OaRDIìN. 

SIENA 

TIP. 

K 

LIT. 

SORDOMUTI    DI    L.    LAZZBRI 

1906 


3C3<ag:3^ag3g3^  3g^3^  3^  3<  3^  a^sca^  34:3^34: 34:  a^3g34:3gaga£:ag3^:3g'a4:3<:  34:  acagiù  3^34:  se  34:a^ 


LIBRARY 
NEW  YORK 

Al    lettor^e  botanical 

(JAlH)t.N. 


Con  la  pubblicazione  di  questo  volume  il  Bui- 
lettino  del  Laboratorio  ed  Orto  Botanico  della 
R.  Università  di  Siena  entra  nell'  8."  anno  di  vita, 
vita  acquistata  con  indefesso  lavoro  e  con  ingenti 
sacrifizi. 

Da  uno  sguardo  retrospettivo  all'opera  compiuta 
resulta  che   gli    argomenti   trattati  si  riferiscono  a 
questioni  di   embriologia,   istologia,   biologia  e  mor- 
fologia esterna,  come  pure  alla  risoluzione  di  alcuni 
casi   teratologici,   nonché  a  considerazioni  e  scoperte 
di   nuove  specie  di  fanerogame,  alghe,  funghi  e  li- 
cheni  per  la   provincia  Senese,  ed   a    nuovi  contri- 
buti per  la  fondazione  di  una  storia  della  botanica 
italiana.   Però  sono  piii  che  altro  prevalse  le  ricer- 
che biologiche,  morfologiche  e  sistematiche  sui  fun- 
ghi inferiori  accresciute  dalla  scoperta  di  oltre  400 
specie,    tantoché    1'  assentimento    ed    il    plauso    con 
cui  è   stata    accolta    specialmente   questa    parte    di 
<x)    ricerche,  controllate  e  riprodotte    da   illustri  mico- 
2}     logi  italiani  e  stranieri,  fa  ritenere  che  con  la  pub- 
J      blicazione  del  Bullettino  siasi   cooperato  alla  cono- 
CL.     scenza  ed  all'  incremento  della  micologia  universale. 


Tutto  ciò  fu  svolto  con  la  più  gran  cura,  prati- 
cando minute  e  rigorose  osservazioni,  accompagnate 
sempre  da  numerose  tavole  talora  anche  a  colori, 
disegnate  con  diligenza  e  precisione. 

Ed  ora,  a  coloro  che  ci  incoraggiarono  e  ci  aiu- 
tarono nell'ardua  impresa,  alle  illustri  Accademie, 
alle  onorevoli  Direzioni  dei  molti  periodici  di  cam- 
bio, ed  a  tutti  quanti  ci  furono  benevoli,  la  Reda- 
zione con  animo  grato  porge  vive  e  sentite  azioni 
di  grazie  facendo  voti  perchè  il  modesto  periodico, 
da  essa  fondato,  continui  a  percorrere  fiorente  la 
via  nella  quale  fu  indirizzato  con  lo  intendimento 
di  contribuire  al  progresso  della  scienza. 


s4  3<:  s4  34: 34  34:3^  S434  34  34: 34  54: 34:  s4  54: 34  S4: 343434: 54:34:54: 34  34  34  34: 34: 34  s«:ìs:  34: 34:3434:34:35;  34 


RICERCHE  COMPARATE 

SUL  TESSUTO  MIDOLLARE  DELLE  CONIFERE 

E  SUI  RAPPORTI  DI  ESSO 
CON  GLI  ELEMENTI  CONDUTTORI  DEL  LEGNO 


Marcello  Malpiohi  (')  nel  1687  fece  per  il  primo  men- 
zione della  struttura  anatomica  dei  raggi  midollari  delle  Co- 
nifere illustrando  quelli  di  Ahies  e  Gupressus^  che  chiamò  otri- 
coli orizzontali^  e  poco  appresso  LeeuAvenhoek  (')  estese  sullo 
stesso  argomento  le  osservazioni,  e  distinse  le  punteggiature, 
ritenute  da  Malpighi  per  tumescenze,  in  quelle  maggiori  dei 
tracheidi  (tubi  verticales)  ed  in  quelle  minori  dei  raggi  midol- 
lari {utriculi  horizontales)  che  si  trovano  nei  campi  d' incrocio 
con  i  tracheidi  stessi.  Nel  1804  Sprengel  (')  descrisse  i  raggi 
midollari  della  Picea  excelsa  e  dell'  Ahies  pectinata,  nel  1806 
Treviranus  (*)  quelli  di  Juniperus,  nel  1812  Moldenhauer  (') 
quelli  di  FimiH  Strohus  e  Larix  europaea^  e  nel  1815  Kieser  (') 


(1)  Malpighi  (M.)  —  Opera  omnia.  «  Anatome  Plantarum  »  (p.  27 
tab.  VI  ).  Lugdun.  Batav.  1687. 

{-)  Leeuwexhoek  (A.)  —  Anatomia  seu  intei-iora  rerum  etc.  Lug- 
dun.  Batav.  1687. 

(*)  Sprengel  (C.j  —  Anleitung  zur  Kenntniss  der  Gewachse.  (I, 
p,  20,  tab.  VII,  f.  37  et  tab.  Vili,  f.  38).  Halle  u.  Wien   1804-1805. 

C)  Treviranus  (L.  C.)  —  Vom  inwendingen  Bau  der  Gewachse 
und  von  der  Safthewegung  in  denselben,  (p.  60,  tab.  II.  f.  89,  40,  u.  41). 
Gòttingen  1806. 

(^)  Moldenhauer  (J.  J.  P.)  —  Beitrage  zur  Anatomie  der  Pflan- 
zen,  (p.  288-291,  tab.  VI,  f.  2-4)  Kiel  1812. 

(^)  Kieser  (G.)  —  Grundzuge  der  Anatomie  der  Pflanzen,  (tab.  V, 
f.  42-48).  Jena   1815. 


4  FL.    TASSI 

quelli  (li  Thitya  occidentaUs ,  Taxm  haccata,  Picea  excelsa,  etc, 
e  questi  raccolse  tutti  i  dati  uoti  fino  allora  sulla  struttura 
delle  Conifere,  aggiung-endovi  anche  le  descrizioni  delle  varie 
sorta  di  punteggiatura  che  s' incontrano  sia  nei  tracheidi,  sia 
nei  punti  d'incrocio  dei  raggi.  Ciò  fa  pure  studiato  dai  bo- 
tanici che  vennero  dipoi  quali  Lindley  (*)  che  opinò  le  pun- 
teggiature essere  originate  da  piccoli  fori,  Hartig  C)  (;he  le 
considerò  come  ghiandole  perforate  nella  parte  centrale,  Guille- 
min  (')  che  le  giudicò  ghiandole  speciali  secernenti  resina,  e 
infine  Mohl  (*)  che  dimostrò  essere  le  medesime  vere  punteg- 
giature perforanti  le  pareti,  per  cui  le  cellule  contigue  vengono 
a  comunicare  tra  loro. 

Ma  un  lavoro  ben  condotto,  che  compendia  tutti  i  pre- 
cedenti, e  nel  quale  molta  parte  è  consacrata  allo  studio  dei 
raggi  midollari,  è  certamente  la  memoria  di  Groeppert  C) 
<love  sono  descritti  e  figurati  quelli  di  Fiuns  silvestris,  P. 
Pumilio,  P.  Strohas,  Ginkf/o  biloba  (Salisburia  adiantifolia), 
Juniperns  communis,  Abies  pectinata,  Araucaria  Cunninyliamii 
e  Taxm  baccata,  sul  quale  ultimo  si  osserva  che  nei  tronchi 
molto  annosi  si  possono  trovare  raggi  in  cui  vari  palchi  presen- 
tano spesso  due  strati  di  spessore.  Ma,  mentre  egli  rappresentò 
abbastanza  bene  i  tracheidi  trasversali  dei  Pinus,  li  considerò 
però  erroneamente  per  cellule  a  contorni  lacerati  i)er  effetto  della 
sezione.    Goeppert    notò    anche   che    la    fitopaleontologia    non 


(i)  LiNDLEY  (J.)  —  Introduction  to  the  naturai  system  of  botany 
(p.  16,  tab.  II,  f.  3'.  London  1B30. 

('■')  Hartio  (T.) —  Ueber  die  Verwandiung  der  polykotyledonischen 
Pflanzenzelle,  (p.  18)    1833. 

C)  GuiLLEMiN  (J.  B.  A.)  —  Mémoire  sur  les  effets  de  l' enléve- 
ment  d'  un  anneau  d'  écorce  sur  la  tige  d'  un  Pinus  silvestris.  fL'  In- 
stit.  n.  88,  p.  10). 

(*)  Mohl  (H.)  —  Ueber  den  Bau  der  vegetabilischen  Zellenmem- 
bran.  Regensburg  1839. 

(*)  Goeppert  (H.  E.)  —  De  Coniferarum  structura  anatomica.  Vra- 
tislaviae  1841. 


CONIFERE  5 

a\'rebbe  potuto  usufruire  oou  vautaggio  dell'  iuipiego  dei  raggi 
midollari  nella  determinazione  delle  Conifere  fossili,  perchè  non 
si  sarebbero  ottenute  che  delle  differenziazioni  mal  sicure, 
niente  affatto  specifiche,  ma  proprie  soltanto  a  vasti  aggrup- 
pamenti, per  cui  egli  si  dichiarò  sfìivorevole  all'  nso  degli 
stessi  raggi  a  scopi  sistematici,  come  pure  fu  del  medesimo  pa- 
rere l'Hartig  (^)  in  uno  studio  da  lui  compiuto  sulle  ])iante 
fossili  della  regione  lignitifera  della  Germania  del  Nord. 
Schacht  (-),  al  contrario  dimostrò  con  accurati  studi  che  i  ca- 
ratteri della  maggior  parte  dei  predetti  raggi  delle  Conifere 
sono  in  realtà  spesso  così  evidenti  da  condurre  con  una  certa 
esattezza  alla  determinazione  del  genere,  deduzione  molto  impor- 
tante per  la  fltopaleontologia  stessa  ed  anche  per  il  facile  e  si- 
curo riconoscimento  dei  legnami  adoperati  a  scopo  industriale. 
In  seguito  Dippel  (•')  e  Geyler  (*)  si  occuparono  dell'  anatomia  di 
alcune  Conifere,  e  quest'  ultimo  in  particolare  del  fusto  della 
Cryptomeria  japonica  accennando  brevemente  anche  ai  raggi 
che  somigliano  molto  a  quelli  del  Taxus  haccata,  e  nel  1870 
Gris  (^)  all'  impiego  sistematico  dei  raggi,  aggiunse  quello 
della  struttura  del  midollo,  che  per  la  costanza  dei  suoi  ca- 
ratteri ritenne  potesse  servire  a  differenziare  famiglie  e  generi 
naturali,  come  i)ure  a  decidere  del  valore  attribuito  a  certi 
gruppi  stabiliti  in  precedenza  su  dati  di  morfologia  esterna, 
e  di.stinse  infine  nel  midollo  elementi  attivi  contenenti  ami- 
do, ed  elementi  inerti  ripieni  solamente  di  aria,  nonché  quelli 
con  cristalli  e  quelli  trasformati  in  stereidi. 


f)  Hartig  (R.)  —  Beitrage  zur  Geschichte  der  Pflanzen  der  Nord 
Deutschen  Braunkohlenflora  (Bot.  Zeifc.  18iS,  p.  128).   Leipzig    1848. 

(-)  ScHACHT  (H.)  —  Der  Baum.  Bonn  1860. 

(•^)  Dippel  (L.  i  —  Zur  Histologie  der  Coniferen  (Bot.  Zeit.  1863). 
Leipzig  1863. 

(*i  Gbyler  (H.  T.)  —  Ueber  Gefassbiindelverlauf  bei  Coniferen. 
(Pringsh  Jahresbericht  Bd.  VI,  p.  68).  Berlin  1867. 

(®)  Gris  (A.)  —  Mémoire  sur  la  Moelle  des  plantes  ligneuses.  (Nouv. 
Arch.  du  Mus.  d'Hist.  Nat.  VI,  p.  201-302,  tab.  XII-XX).  Paris  1870. 


6  FL.    TASSI 

Anche  Engler  (')  a  questi  caratteri  attribuì  un  valore  si- 
stematico, ma  Solereder  (-)  considerò  bene  a  proposito  esser  di+- 
ficile  la  loro  praticità,  inquantochè  si  sa  che  l' amido  rac- 
chiuso nei  tessuti  pareuchimatici  varia  secondo  il  perio<lo 
di  vegetazione  in  cui  si  trova  la  pianta,  e  la  presenza  delle 
stereidi  è  pure  di  poca  importanza  potendo  esse  mancare 
laddove  di  solito  si  sogliono  rinvenire,  od  anche  potendo  le 
stesse  prodursi  accidentalmente  in  specie  dove  non  furono  mai 
riscontrate.  Solereder  aggiunse  altresì  che  sono  invece  da  te- 
nersi in  conto  quegli  elementi  sclerenchioiatici  che  costitui- 
scono veri  e  propri  tramezzi  alternanti  col  tessuto  a  pareti 
sottili  e  che  danno  al  midollo  la  caratteristica  struttura  la- 
mellare, e  che  neppure  debbono  trascurarsi  i  cristalli  di  os- 
salato  di  calcio  clie  si  trovano  spesso  nelle  cellule  del  tessuto 
fondamentale,  [)otendo  questi  offrire  forme  svariate  e  costanti. 
Xel  1871  sorse  Noerdlinger  ('')  che  determinò  hi  larghezza  dei 
raggi  midollari  allo  scopo  <li  verificare  se  questo  carattere 
presentasse  una  certa  uniformità  per  alcuni  generi  e  specie,  e 
trovò  una  media  di  0,015  per  gli  Juniperus  communis  e  vir- 
giniana,  di  0^  025  per  V  Ahies  lìectinata,  Pinus,  Larix.  Taxas 
baccata  etc.  ed  un  anno  dopo  Schroeder  (^)  in  mio  studio  ana- 
tomico sul  legno  di  alcune  Conifere,  accennò  alla  struttura  dei 
raggi  contemporaneamente  a  Winkler  (^)  che  trattò  in  partico- 
lare di  quelli  délVAraucaria  brasiliana,  e  dopo  poco  Dii)pel  (") 
descrisse  la  guaina  midollare. 


(^)  EnCtLer  (A.)  —  Botanischer  Jahrbucher  (Bd.  I,  p.  395).  Leip- 
zig 1881. 

(")  SoLERBDEii  (H.)  —  Ueber  den  systematischen  Wert  der  Holz- 
structur.  Miinchen  1885. 

C*)  NoKHDLixGER  (H.)  —  Dei'  Holzring  als  Grundiage  d.  Baum- 
korper.  Stuttgard  1871. 

(*)  ScHHOEDER  (J.)  —  Das  Holz  der  Coniferen.  Dresden  1872. 

(■'*)  Winkler  (E.)  —  Zui-  Anatomie  von  Araucaria  brasiliana  (Bot. 
Zeit.  1872,  p.  581).  Leipzig  1872. 

(®)  DipPEL  (L.)  —  Beitràge  zur  Histologie  der  Coniferen  Marks- 
cheide  (Bot.  Zeit.  187.S,  n.  19).  Leipzig  1873. 


CONIFERE 


Nel  1874  comparve  il  lavoro  di  Bertrand  (^)  nel  qiiale, 
oltre  al  riassunto  di  gran  parte  delle  opere  antecedenti,  tìgu- 
rano  alcune  osservazioni  originali,  molto  succinte  e  non  sem- 
pre esatte,  sui  raggi  e  sul  midollo  dei  generi  Callitris  (Fre- 
nela,  Widdringtonia),  Actlnostrohus^  Fitzroya,  Lihocedrus,  TJmya 
(Thuyopsis,  Chamaecyparis),  Cupresms,  Juniperus,  Cryptomerla, 
Taxodium,  Athrotaxis,  Ceplmlotaxus ,  Taxus,  Torreya,  Giìikyo, 
PhyUocladm,  Dacrydlum,  Saxegothaea,  Podocarpm,  Agathis 
(Dammara),  Aramaria,  Sciadopitys,  Piìius,  Cedrus^  Picea,  Abies 
e  Larix.  In  seguito  ]\Ioller  (-)  ritornando  sull'  uso  sistematico 
dei  raggi,  se  ne  dichiarò  tavorevole  al  pari  di  Schacht:  suc- 
cessivamente De  Bary  (')  nella  sua  opera  classica  descrisse 
anche  i  raggi  midollari  delle  Conifere,  e  stabilì  la  presenza 
di  tracheidi  trasversali  in  quelli  dei  generi  Pinus,  Cedrus, 
Tsuga,  Pseudotsuga,  Larix,  Abies  e  Sciadopitys  e  notò  inoltre 
la  presenza  di  macchie  midollari  nel  corpo  legnoso  di  talune 
specie  senza  indicarle.  Poco  appresso  si  pubblicarono  i  nuovi 
lavori  di  Moller  (*)  e  Riegler  f)  intorno  all'  anatomia  del 
Pinus  Laricio,  del  quale  furono  illustrati  anche  i  raggi;  dopo 
di  che  Essner  {"')  riferì  sul  valore  diagnostico  dei  medesimi, 
praticando  njolteplici  calcoli  numerici,  e  quindi  Kny  (')  scrisse 


(1)  Bertrand  {G.  E.)  —  Anatomie  comparée  des  tiges  et  des  feuil- 
les  chez  les  Gnétacées  et  les  Coniféres.  (Ann.  Se.  Nat.  XX,  p.  5-153). 
Paris  1874. 

{")  Moller  (J.)  —  Beitrage  zar  Vergleichenden  Anatomie  des 
Holzes.  Wien  1876. 

(^)  Db  Bary  (A.)  —  Vergleichende  Anatomie  dei-  Vegetationsor- 
gane.  Leipzig  1877. 

(*)  Moller  (J.)  —  Beitrage  zur  Anatomie  der  Schwarzfòhre  «  Pi- 
nus Laricio  Poir.  »  (Mittheil.  aus  dem  forstl.  Versuchswesen  Oester- 
reichs,  Heft.  Ili,  p.  167-185).  Wien  1878. 

(■5)  Riegler  (W.)  —  Zur  Anatomie  der  Schwarzfòhre  (e.  s.,  Heft. 
Ili,  p.  186-254).  Wien   1878. 

(^)  Essner  (B.)  —  Ueber  den  diagnostichen  Werth  der  Anzahl 
und  Hohe  der  Markstrahlen  bei  den  Coniferen.  Halle   1882. 

(')  Kny  (L.)  -  Anatomie  des  Holzes  von  Pinus  silvestvis  L.  (Bo- 
tan.  Wandtafeln.  Text.  p.  191-224).  Berlin  1884. 


8  FL.    TASSI 

811IP  anatouiia  del  leguo  del  Puius  silvestris.  lutine  nel  1885 
Kleeberg  (*)  presentò  il  lavoro  più  completo  wSiii  raggi  stessi, 
di  cui  rilevò  un  nuovo  carattere  per  la  loro  distinzione,  cioè 
di  avere  talvolta  le  pareti  radiali  di  spessore  eguale  alle  tan- 
genziali, opjmre  quelle  radiali  piìi  ispessite  delle  tangenziali. 
Da  quest'  epoca  sino  ad  oggi,  sui  raggi  midollari  delle 
Conifere,  con  minore  o  maggiore  ampiezza  di  particolari, 
più  che  altro  riferirono  Beust  (^),  Zimmermann  f),  Berger  (*), 
Tschirch  {%  Wilhelm  ed  Hempel  ("),  Hartig  f),  Burgerstein  0, 
Strumpf  0,  Hanausek  ('"),  Wiesner  ("),  Piccioli  {%  Zang  {'') 
e  Gothan  (*'). 


(1)  Klbeberg  (A.)  —  Die  Markstrahlen  der  Coniferen.  (Bot.  Zeit., 
n.  43-46).  Leipzig  1885. 

(-;  Beust  —  Untersuchung  iiber  fossile  Holzer  aus  Grònland.  Zii- 
rich  1884. 

(^)  Zimmermann  (A.)  —  Morphologie  und  Physiologie  der  PHanzen- 
zelle.  Breslau  1887. 

(*)  BehctEU  (F.)  —  Beitrage  zur  Anatomie  der  Coniferen.  Halle  1887. 

(■^)  Tschirch  (A.)  —  Angewandte  Pflanzenanatomie  (Bd.  I)  Wien 
1889. 

(")  Wilhelm  (G.)  und  Hempel  (K.;  —  Die  Baume  und  Stracher 
des  Waldes  (I  Abtheilung)  Wien  1889. 

(')  Hartkj  (E.)  —  Lehrbuch  der  Anatomie  und  Phj'siologie  der 
Pflanzen  besounders  der  Forstgewechse.  Berlin  1891. 

(*)  Burgerstein  (A.)  —  Vergleichende  Anatomie  Untersuchungen 
des  Fichten  und  [.ilrchenholzes.    Wien  1893. 

(")  Strumpf  (E.i  —  Zur  Histologie  der  Kiefer  (Anzeiger  der  Aca- 
demie  der  Wissenschaften  in  Krakau,  p.  312-317)  Krakau  1898. 

(")  Hanausek  (T.  F.)  —  Lehrbuch  der  technischen  mikroskopie. 
Stuttgart  1901. 

(*i)  WiK.sNBR  (J.)  -  Die  Eohstoflfe  des  Pflanzenreiches  (Ed.  1903, 
Lieferung  VI,  p.  1-23)  Leipzig  1903. 

{^'^)  Piccioli  (L.)  —  I  caratteri  per  distinguere  il  legno  delle  Co- 
nifere {Il  Legno,  III,  n.  7-9).  Milano  1904. 

(*')  Zang  (W.)  —  Die  Anatomie  der  Kiefernates  und  ihre  Verwen- 
dung  zur  systematischen  Gliederung  der  Gattung  Pinus.  Giessen  1804. 

(^*)  Gothan  (AV.)  —  Zur  Anatomie  lebender  und  fossiler  Gymno- 
spermen-Holzer.  (Beritn  1905 


CONIFERE  9 

lu  conclusione,  da  <]uauto  è  stato  esposto  si  potrebbe 
supporre  che  le  cognizioni  odierne  sui  raggi  midollari  delle 
Conifere  siano  abbastanza  complete:  ma  invece  esaminando  i 
singoli  lavori  si  trova  che  la  maggior  parte  dei  botanici, 
tranne  Kleeberg,  parlano  poco  o  per  incidenza  dei  raggi  stessi 
tantoché  quasi  tutti  si  limitano  allo  studio  di  qualche  specie 
o  di  piccoli  aggruppamenti,  i)er  cui  resta  ancora  molto  a  fare, 
onde  desumere  dati  di  sicuro  valore  diagnostico.  Ed  a  questo 
studio  appunto  mi  sono  cimentato,  soddisfatto  se  riuscirò  a 
colmare  qualcuna  delle  molte  lacune  esistenti. 

Inoltre  ho  aggiunto  alla  descrizione  anatomica  dei  raggi 
delle  specie  studiate,  1'  esame  del  legno  secondario,  dal  quale 
sono  resultati  alcuni  fatti  nuovi  meritevoli  di  essere  segnalati. 


I  raggi  midollari  delle  Conifere,  com'  è  noto,  sono  costi- 
tuiti di  elementi  in  i)arte  simili  a  quelli  delle  Dicotiledoni  : 
il  pili  delle  volte  essi  constano  di  un  solo  strato  di  cellule 
parenchimaticlie,  ma  talora  resultano  anche  formati  da  più 
strati  di  s[)essore,  e  in  quest'  ultimo  caso  alla  loro  forma- 
zione partecipano  pure  file  di  cellule  speciali  dette  tracheidi 
trasversali,  corrispondenti  a  prima  vista  nella  forma  alle  cel- 
lule parenchimatiche,  ma  fornite  di  perforazioni  areolate  e 
qualche  volta  mostranti  caratteristiche  strutture  parietali. 
Questi  tracheidi  trasversali  possono  trovarsi  all'  estremità 
superiore  e  inferiore  del  raggio,  qualche  volta  anche  nell'in- 
terno, oppure  costituire  da  soli  dei  piccoli  raggi,  mentre  l'e- 
poca della  loro  comparsa  può  variare  a  seconda  delle  specie 
o  dei  generi. 

Gli  elementi  parenchimatici  comunicano  con  i  tracheidi 
verticali  per  mezzo  di  punteggiature  ora  piccolissime,  ora 
molto  grandi,  generalmente  semplici,  ma  talvolta  fornite  di 
pseudoareola  (punteggiature  areolate  unilaterali)  :  le  pareti  di 
detti  elementi  possono  svilupparsi  in  modo  diverso,  cioè  quelle 
radiali  o  sono  eguali  alle  tangenziali  od  hanno  spessore  mag- 


10  FL.    TASSI 

giore.  Infine  i  raggi  pluriseriati  contengono  d'  ordinario  nel 
loro  interno,  e  per  lo  pivi  nella  parte  centrale,  1  o  2  canali  resi- 
niferi identici  a  quelli  che  si  trovano  nel  corpo  legnoso,  e  coi 
quali  talvolta   comunicano. 

Premesse  queste  generalità  passo  senz'  altro  alla  descri- 
zione dei  raggi  midollari  delle  singole  specie  che  mi  sono 
servite  di  materiale  di  studio  per  il  presente  lavoro  (^). 


(1)  Ringrazio  in  special  modo  i  Chiar.mi  Prof.  R.  v.  Wettetein,  Di- 
rettore dell'Orto  Botanico  di  Vienna,  Prof  J.  A.  Henriques,  Direttore 
dell'  Orto  Botanico  di  Coimbra,  Comm.  T.  Hanbury,  proprietario  del 
Giardino  della  Mortola,  e  la  Dire.'?ione  del  Parco  sperimentale  della 
Villa  Moncioni,  per  avere  aderito  cortesemente  alla  richiesta  di  cam- 
pioni di  Conifere,  inviandomene  numerosi  esemplari. 


CALLITRIS  Vent. 
C.  quadrivaluis  Vent. 

iFig    1,  A-B) 

Esemplare  di  anni  6  —  Raggi  midollari.  Numero  dei 
palchi:  0-8;  altezza:  0,170  mm.  (i);  larghezza:  0,020;  quan- 
tità per  uim-;,  calcolata  nelle  sezioni  tangenziali:  108;  numero 
(Ielle  perforazioni  corrispondenti  coi  tracheidi  :  2,  dimensione  : 
0, 002  X  ^,  ^'*>^  ;  spessore  delle  pareti  radiali  :  0, 003,  tan- 
genziali :  0,  002.  —  Midollo.  {')  Cellule  periferiche  strette  e  al- 
lungate longitudinalmente,  poliedriche,  a  pareti  sottili  :  cellule 
centrali  nrrotondate,  più  brevi,  a  pareti  assai  ispessite,  scleri- 
ficate.  —  Tracheidi.  Diametro  zona  primaverile  :  0,  020,  zona 
estiva:  0,012;  spessore  delle  pareti  zona  primaverile:  0,004, 
zona  estiva  :  0,  000  ;  diametro  delle  areole  delle  pareti  radiali: 
0,  012,  tangenziali  :  0,  008.  —  Parenciiima  legnoso.  Se  ne  scor- 
gono corte  file  per  lo  piìi  contigue  ai  raggi  ed  i  cui  elementi 
si  riempiono  piti  tardi   di  resina. 

Oss.  Anche  in  alcune  cellule  dei  raggi  si  rinviene  resina, 
ed  in  specie  in  (luelle  che  attraversano  la  zona  estiva  dei  sin- 
goli anelli  annuali. 

C.  rhomboidea  E..  Br. 

iFig.   ],  C) 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  0-15;  alt.:  0,237;  largh.: 
0,024;  quant.  per  mm.':    100;    perforaz.    4,    dimens.:    0,002 


(^)  Le  misure  vengono  rappresentate  in  ogni  caso  da  cifre  indi- 
canti la  inedia. 

(2)  Le  sezioni  del  midollo  sono  radiali  e  la  descrizione  ne  è  data 
soltanto  per     una  o  due  specie  di  ogni  genere. 


12 


FL.    TASSI 


X  0,  008  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang-.  :  0,  002.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav:  0,030,  z.  est.:  0,014;  spess.  par.  z.  pri- 
mav.  :  0,003,  z.  est.  :  0,004,  diametro  areol.  delle  par.  rad.  : 
0^  016.  —  Parench.  legn.  disposto  in  file  più  lunghe  clie  nella 
C.  qiiadrivalvis. 


Fiff.   ] 


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jK  -  sez.  rad. 


O  -  sez.  tang. 


A  ■  sez    taug. 

AB.  Calliti'lj*  «iimtli'ivsilvis  -  C.  C.  rlioiiil»oiat's» 

^Ca^lera  lucida  Abbe-Apàthy  —  Ingr.  26.5  diam.) 

Oss.  Qualche  palco  centrale  dei  raggi,  ha  talvolta  lo  spes- 
sore di  due  strati  di  cellule.  Tracheidi  senza  areole  nelle  pa- 
reti tangenziali. 

*  C.  robusta  R   Br.  ('). 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mìd.  Palch.  tino  a  28  ;  largii,  tal- 
volta con  spessore  di  due  cellule  ;  perforaz.  :  1-4.  —  Trach. 
Struttura  parietale,  con  sottili  striature.  (Kleeberg,  sub.  Fre- 
nela  verrucosa  Allan.). 


(1)  Le  specie  contrassegnate  con  asterisco  non  ho  potuto  esami- 
narle, però  a  complemento  del  lavoro  ne  riporto  con  riserva  i  carat- 
teri indicati  dai  botanici  che  le  studiarono. 


CONIFERE  13 

*  C.  arborea  Schrad. 

Es.  ANN.  4  —  Ragg.  mìd.  Palch.  :  2-10;  perforaz.  :  14. 
—  Trach.  Strutt.  par.,  senza  strie.  (Kleeberg-,  sub.  Wkldrin- 
(jtonia  juniperoides    Endl.). 

ACTINOSTROBUS  Miq. 

*  A.  acuminatus  Pari. 

Secondo  Bertrand  ('),  la  struttura  dei  raggi  midollari  di 
questa  specie  non  differisce  da  quella  delle  altre  Cupressineae 
e  Taxlneae,  ed  il  midollo  è  costituito  da  cellule  arrotondate, 
liscie,  simili  a  quelle  del  Taxus  haccata. 

*  A.  pyramydalis  Miq. 

Es.  ANN.  lo  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  tino  a  13  ;  perforaz.  : 
1-4.  —  Trach.  Strutt.  par. ,  con  sottili  strie  ;  areole  anche  sulle 
pareti  tangenziali  dei  tracheidi   (Kleeberg). 

FITZROYA  Hook.  f. 
*  F.  patagonica  Hook.  --  F.  Archeri  Benth.  et  Hook. 

Anche  in  questo  genere,  secondo  Bertrand,  i  raggi  so- 
no uguali  a  (pielli  del  Taxìis  baccata,  e  nella  regione  libe- 
riana si  compongono  di  cellule  appiattite,  tabulari,  a  pun- 
teggiature semplici,  elittiche,  grosse,  parallele  alle  pareti  tan- 
genziali :  tali  cellule,  come  pure  quelle  del  parenchima  libe- 
riano, non  si  deformano,  ma  conservano  sempre  il  carattere 
dei  raggi.  Il  midollo  è  formato  di  cellule  arrotondate,  dap- 
prima lisce,  più  tardi  punteggiate,  senza  sclerenchimi  né  ca- 
nali resiniferi. 


(1)  Bertrand  (C.  E.)   -  1.  e. 


14  FL.    TASSI 

LIBOCEDRUS    Endl. 
L.  decurrens  Ton. 

(Fig.  2,  A-B) 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  Palch. :  2-8;  alt.  0,100;  largii.: 
0,018;  quaiit.  per  unir':  90;  perforaz.  :  2,  dimensi.  :  0,001 
X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang.  0,001  —  Mid.  Cel- 
lule omogenee,  a  pareti  assai  ispessite  e  ricche  di  grosse 
punteggiature  semplici.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024, 
z.  est.  :  0,012;  spess.  par.  z.    primav.:    0,003,  z.  est.  :  0,  005  ; 

Fio-,  2 


A  B 

A-B.  L.ll>ocetli*iis«  tlecui>i*cns 


C.  L..  eliilensls 


Strutt.  par.  :  striature  finissime  nella  zona  estiva  ;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.  :  0,  010  (con  fessura),  tang.  :  0,  008  —  Parench. 
legn.  in  una  o  due  file,   nei   primi  anelli  annuali. 

L.  chilensis  Endl. 

(Fig.  2,  Cj 

Es.  ANN.  ò  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-4  ;  alt.  0,080  ;  lar- 
gii. 0, 020  ;  quant.  per  mm-  :  120  ;  perforaz.  4-G,  dimens.  : 
0,  002  X  0,  004  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  0,001.  —  Trach. 


CONIFERE  1"> 

Diam.  z.  primav.  :  0,  018,  z.  est.  :  0, 016  ;  spessore  par.  z. 
primav.  :  0,005,  z.  est.  :  0,  007  ;  diam.  areol.  par.  rad.  0,012. 
—  Parench.  legn.  abbastanza  frequente  nella  zona  estiva,  con 
cellule   molto  brevi. 

*  L.  Doniana  Endl. 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  10-11,  con  pareti 
radiali  senza  perforazioni  ;  perforaz.  2-4.  —  Trach.  Struttura 
par.  con  sottili  striature.  —  Parench.  iegn.  abbondante,  con 
pareti  trasversali  grossolanamente   ispessite  (Kleeberg). 


:)■• 


L.  Bidwillii  Hook.  f. 


Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  10  ;  perforaz.  :  2-6, 
di  rado  fino  a  11.  —  Trach.  Sulle  pareti  tangenziali  di  quelli 
della  zona  estiva    esistono    areole   (Kleebero). 

THUYA  L. 
T.  occidentalis  L. 

(Fig.  3,  A-B/ 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-12  ;  alt.  0.  110  : 
largh.  0,018;  quant.  per  mm' :  72;  perforaz.:  3-6,  dimens.: 
0,004  X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,  003,  tangenziali:  0,  002. 
—  Mid.  Cellule  arrotondate,  omogenee,  a  pareti  molto  ispes- 
site e  ripiene  spesso  di  resina.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  : 
0,025,  z.  est.  :  0,008;  spess.  par.  z.  primav.:  0,001,  z.  est.: 
0,  003  ;  strutt,  par.  :  sottilissime  striature  su  alcuni  tracheidi 
estivi;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  0,012. 

Oss.  Qualche  volta  i  raggi  hanno  piìi  strati  di  spessore 
e  assumono  la  configurazione  di  quelli  dei  Pinus,  Picea.,  etc, 
ma  in  questo  caso  non  si  formano  canali  resiniferi  nel  loro 
interno:  altri  invece  hanno  un  solo  palco  formato  di  due 
strati. 

T.  plicata  Domi. 

Es.  ANN.  10   —   Ragg.    mid.  Palch.:    10-20:   alt.:   0,600; 


16 


FL.    TASSI 


largh.  :  0,  OIS  ;  quant.  per  mtu"  :  240  ;  perforaz.  3-0 ^  di- 
Diens.  :  0,003  X  0,004;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang:  0,002. 
—  Trach.  Diam.  z.  primav.  0,018,  z.  est:  0,014;  spess.  par. 
z.  primav.:  0,002,  z.  est.:  0,  004  ;  diam,  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,008. 

Fin;,    -.i 


A  B  C 

A-B.  Tliiiya  oeelclenfnllH  —  C.  T.  ^isuiiteu 

Oss.  Ili  sezione  radiale  il  contorno  dei  raggi  apparisce 
silqnauto  ondulato  ed  alcuni  di  essi  presentano  2  o  3  palchi 
centrali  sdoppiati.  Le  areole  sono  più  abbondanti  che  nella 
T.   occideritaUs,  e  mancano  di   fessura. 


T.  gigantea   Nutt. 

ìFìk  3,  C) 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.:  2-3;  alt.  0,040;  lar- 
gh. 0,  024  ;  quant.  per  mm^  00  ;  perforaz.  :  2-3,  dimens.  : 
0,  001  X  0,  000  ;  spess.  par.  rad.  0,  003,  tang.  :  0,  001,  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,025,  z.  est.:  0,018;  spess.  par.  z. 
primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  :  strie  visibilis- 
sime ;  diam.   areol.  delle   par.    rad.  :   0, 012.  —  Parench.   legn. 


CONIFERE  17 

Si  trova  in  tìle  isolate  e  spesso   presenta  i  suoi   elementi   ri- 
pieni «li  resina. 

Oss.  Le  striatare  dei  tracheidi,  sono  in  questa  specie  più 
evidenti  che  in  ogni  altra,  e  si  trovano  tanto  su  quelli  estivi 
che  su  quelli    primaverili. 

T.  japonica  Maxim. 

Es.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  Palch.:  3-G  ;  alt.:  0,050;  largh.  : 
0,018;  quant.  per  mm' :  72;  perforaz.  :  2-3,  dimens.  :  0,003 
X  0,005;  spess.  par.  rad.:  0,004,  tang.  0,002;  —  Trach. 
]>iam.  z.  primav.  :  0,  020,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  z. 
primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  strutt.  par  :  strie  ben  visi- 
bili nei  tracheidi  d' estate,  ma  non  in  tutti  gli  anelli  annuali  ; 
diam.  areol.  delle  par.  rad.:  0,  010,  (con  fessura)  ;  tang.  :  0,006. 

T.  dolabrata  L.  f. 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2,  raramente  3;  alt. 
0,  042  ;  larg.  0,  020  ;  quant.  per  mm.'  :  80  ;  perforaz.  :  3-6, 
dimens.  :  0,  002  ><  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang. 
0,002.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,020,  z.  est.:  0,012; 
spess.  par.  z.  primav.:  0,002,  z.  est.:  0,004;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.  0,  012.  —  Parench.  legn.  in  file  brevi,  più  tardi 
ripieno  di  resina. 

T.  orientalis  L. 

Es.  ANN.  7  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  10-12  ;  alt.  :  0,  200  ; 
larg.  :  0,  020  ;  (juant.  per  mml  :  96  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  : 
0,002  X  0,004;  spess.  par.  rad.:  0,004,  tangenz.  0,002. 
—  Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,012,  z.  est.:  0,008;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  001,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,  014  (con  fessura). 

Oss.  Le  perforazioni  del  parenchima  midollare,  in  corri- 
spondenza dei  tracheidi,  sono  due  nella  zona  estiva  e  4  in 
quella   primaverile. 

■2 


18  FL.    TASSI 

T.  Lawsoniana  Pari. 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  4-8;  alt.:  0,  loO;  lar- 
gii. :  0,  020  ;  quaut.  per  mm'  :  90  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  : 
0,  001  X  ^,  ^03  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang-.  :  0,  001.  — 
Mid.  Cellule  strette  e  allungate  in  senso  longitud.  a  pareti 
ispessite.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  020,  z.  est.  :  0,  010  ; 
spess.  par.  z.  primav.:  0,002,  z.  est.:  0,003;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.:  0,014,  tang.:  0,008,  e.  s.  —  Parench.  legn. 
raro. 

Oss.  I  raggi  possono  avere  anche  qualche  palco  di  due 
strati  di  spessore,  e  quelli  che  derivano  direttamente  dal  mi- 
dollo presentano  al  punto  di  partenza  due  soli  palchi,  molto 
alti,  che  man  mano  si  suddividono  col  progredire  dei  raggi 
stessi  verso  il  limite  del  primo  anello  annuale. 

T.  Lawsoniana  var.  Westermannii  Hort. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  3-5  ;  alt.:  0,075;  largii.: 
0,020;  quant.  per  mm' :  80;  perfora  z.  :  2-4,  dimens.:  0,001 
X  0,003;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,001.  —  Tracli. 
Diam.  z.  primav.  :  0, 020,  z.  est.  :  0, 010  ;  spess.  par.  z. 
primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,015.  —  Parencii.  legn.  piuttosto  abbondante,  a  cellule  strette, 
ed  in  parte  ripieno  di  resina. 

Oss.    Differisce    dal    tipo  per  i  raggi  sempre    di    un   solo 
strato  di  spessore,    e  per  la    scarsità    di    areole   nelle   paret 
tangenziali   dei  tracheidi. 

CUPRESSUS  L. 
e.  sempervirens  L. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  6-18  ;  alt.  0,  216  ;  lar- 
gh.  :  0,024;  quaut.  per  mm':  65;  perforaz.  :  1-4,  dimens.: 
0,001  X    0,008;  spess.    par.  rad.:    0,003,    tang.:  0,001.   — 


CONIFERE  19 

Mid.  Cellule  omogeuee,  arrotondate,  lisce,  in  seguito  pun- 
teggiate e  a  parete  più  grossa  ;  mancano  sclerenchimi.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0, 024,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  :  z. 
primav.  :  0,001,  z.  est.:  0,004;  strutt.  par.:  strie  in  quasi 
tutti  i  tracheidi;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  0,014,  tang.  : 
0,  008.  —  Parench.  legn.  abbastanza   frequente. 

C.  sempervirens  vai.  horizontalis  Hill. 

Es.  ANN.  12  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  5-18;  alt.:  0,215; 
largh.  :  0,  025  ;  quant.  per  mm."  :  70  ;  perforaz.  :  1-4,  dimens.  : 
0, 002X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,001.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,024,  z.  est.:  0,012;  spess.  par. 
z.  primav.  ;  0,  004,  z.  est,  :  0,  004  ;  strutt.  par  :  e.  s.  ;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.  :  0,  014,  tang.  :  0,  008.  —  Parench.  legn. 
e.  s. 

Oss.  Btriature  dei  tracheidi  meno  marcate  ;  abbondano  in- 
vece le  areole  nelle  i)areti  tangenziali. 

C.  arizonica  Greene. 

(Fig.  4,  A,  B) 

Es.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  3-0  ;  alt.  :  0, 100  ;  largh.  : 
0,  024  ;  quant.  per  mm.-  :  120  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  :  0,  002 
X  0, 004  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  002.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  020,  z.  est.  :  0,  010  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav. :  0,  003,  z.  est.  0,  004  ;  strutt.  par.:  strie  sottili  ma  ben 
visibili  ;  diam.  areol.  delle  par.  :  rad.  :  0,  010.  —  Parench.  legn. 
e.  s. 

Oss.  Le  areole  dei  tracheidi,  come  pare  le  perforazioni 
del  parenchima  dei  raggi,  sono  intersecate  da  fessure  poco 
appariscenti. 

C.   Bentham!  Endl. 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  Palch.:  2-8;  alt.:  0,120;  lar- 
gh.: 0,030;  quant.  per  mm."  :  88;  perforaz.:  2-4,  dimens,: 
0,001    X    0,000;    spess.    par.    rad.:   0,002,  tang.:    0,001  — 


20 


FL.    TASSI 


Trach.  Diam.  z,  primav.  :  0, 021,  z.  est.  :  0, 010  ;  spess. 
par.  z.  primav.  :  0, 000,  z.  est.  :  0, 007-0, 007  7,  ;  strutt. 
par.  e.  s.  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  0, 014.  —  Parench. 
legn.   e.  s. 

Oss.    Qualcuno    dei    palchi    dei    raggi    ha    due    strati    di 
spessore. 


C.  funebris  Endl. 


Es. 


ANN.    5    —    Ragg.    mid.    Palch.  :  12-16  ;  alt.  :  0,  27C  ; 
0, 025  ;    quant.    per    mm.^  :    88  ;    perforaz.  :    2-4,     di- 
mens.  :     0, 001     X    0,  008  ;    spess.    par.    rad.  :     0,002,    tang.  : 


largh 


Fig.  4 


,-l^^g 


nrr 


m 


^ 


0]̮1 


D 


fi 


rr 


ji_s.lLillI_^ 


>_i. 


I 


A 


B 


AB.  Ciipi'esiisiis  m*iz4>iiicii  —  C.  C.  toiuilosa 


0, 001.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0, 022,  z.  est.  0, 012; 
spess.  par.  z.  primav.  :  0,  004,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par. 
e.  s.  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  012,  tang.  :  0,  010  — 
Parench.  legn.   e.  s. 

C.  glauca  Lamk. 
Es.  ANN.  G  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  .3-8  ;  alt.  :  0,  126  ;  largh.  : 


CONIFERE  21 

0, 022  ;  quaiit.  per  mm.'  :  108  ;  pertbraz.  :  2-1,  diaieiis.  : 
0,  001  X  0,  008  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  001,  taDg-.  :  0,  002.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,021,  /..  est.:  0,015;  spess.  par. 
z.  primav.:  0,003,  z.  est.:  0,006;  strntt.  par.:  e.  s.  ;  diam. 
areol.  par.  rad.  :  0,  010.  —  Parench.  legn.  e.  s. 

C.  Coveniana  Gord. 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-5  ;  alt.  :  0,  110  ;  lar- 
o-h.  :  0,020;  (piaiit.  per  mm."  :  100;  pertbraz.:  1-1,  dimeiis.: 
0,004  X  0,000;  spess.  par.  rad.:  0,002,  taug.  :  0,001.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0, 030,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess. 
par.  z.  primav.  :  0, 002,  z.  est.  0, 003  ;  diam.  areol.  delle 
par.  rad.:  0,012.  —  Parench.    legn.   scarso. 

C.   Lindleyi   Klotsch. 

Es.  ANN.  G  —  Ragg.  mid.  ralch.  5-0  ;  alt.  :  0,  055  ;  largii.  : 
0,020;  quant.  per  mm.'lOl;  pertbraz.:  2-3,  dimens. :  0,001 
X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  taiig.  :  0,  001.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0, 024,  z.  est.  :  0, 012  ;  spess.  par.  z. 
primav.  :  0,  001,  z.  est.  :  0,  002  ;  strntt.  par.  con  striature 
sottili  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  014.  —  Parench.  legn. 
e.  s. 

C.  Macnabiana  Andr. 

Es.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-0  ;  alt.  :  0,  108  ;  lar- 
gii. :  0,  021  ;  quant.  per  mm.'  :  100  ;  perforaz.  :  3-0,  dimens.: 
0,003  X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0, 003,  tang.  :  0,001, 
Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,024,  z.  est.:  0,012;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.:  0,010,  tang.:  0,006.  --  Parench.  legn.  abbondante  e 
disposto  in  aggruppamenti  di  2  a  8  file  di  cellule. 

C.  macrocarpa  Haitw 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Palcli.  :   2-5  ;  alt.  :   0,  080  ;  lar- 
gii. :  0,021;  quant.    per    mm."  :   101;    perforaz.:    1-2,   dimens. 


22  FL.    TASSI 

0.  (K)2  X  0,  OOG  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  (►,  002.  — 
Trach.  Diani.  z.  primav.  :  0,  036,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  003  ;  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  014,  taug-.  :  0,  008.  —  Parench.  legn.  abbondante,  ricco  di 
resina. 

C.  macrocarpa  var.  Lambertiana  Hort. 

Es.  ANN.  <)  —  Ragg.  mid.  Paioli.:  4-10;  alt.:  0,200;  lar- 
gii. :  0,  024  ;  quant.  per  inni.'  80  ;  perforaz.  :  1-2,  dimens.  : 
0,  002  X  0,  000  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  taug.  :  0,  002.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  030,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad, 
0,  014.  —  Parench.  legn.  :  e.  s.,  senza  resina. 

OSS.  1  [)alclii  delle  estremità  superiore  ed  inferiore  di 
ciascun  raggio,  sono  più  alti  di  quelli  centrali.  I  tracheidi  sono 
inspessiti  all'  incontro  dei  raggi. 

C.  obtusa  G.  Koch. 

Es.  ANN.  4  —  Ragg.  mid.  Palcli.  :  3-8  ;  alt.  :  0,  100  ;  largii.: 
0,018;  quant.  per  mm.-:  90;  perforaz.:  1-3,  dimens.:  0,003 
X  0,005;  spess.  par.  rad.:  0,002,  taug.:  0,001.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  015,  z.  est.  :  0,  008  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav. :  0,  002,  z.  est.  ;  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  012,  tang.  :  0,  008.  —  Parench.    legn.  e.  s.  resinifero. 

Oss.  In  questa  e  nella  specie  seguente  i  tracheidi  sono 
più  sottili  che  in  tutti  gii  altri  Cupressus  da  me  esaminati. 

C.  pisifera  0.  Koch. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-5  ;  alt.  :  0,  070  ;  lar- 
gii. :  0,  014  ;  quant.  per  mm.'  120  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  : 
0,00  4  X  0,005;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,001.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  015,  z.  est.  :  0,  008  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  012.  —  Parench.  legn.  frequente. 


CONIFERE  23 

C.  torulosa  D.  Don. 

(PI?.  4,  Ci 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-8  ;  alt.  :  0,  110  ;  lar- 
oh.  :  0,022;  quant.  per  min.:*:  148;  perfora  z.  :  1-4,  dimens.  : 
0,002  X  0,000;  spess.  par.  rad.:  0,003,  taiig.  :  0,002.  — 
Trach.  Diam.  z.  priniav.  :  0,  020,  z.  est.  :  0,  010  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.:  0,010,  tang.  :    0,008.    Parench.  legn.  :  e.  s. 

C.  torulosa  var.  cashmeriensis  Hort. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  1-3  ;  alt.  :  0,  045  ;  lar- 
.iih.  :  0,  024  ;  quant.  per  mm.'  :  112  ;  perforaz.  :  1-4,  dimens.  : 
(►,  002  X  ^,  ^>^<>  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  taug-.  :  0,  002  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  020,  z.  est.  :  0,  010  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  03,  z.  est.  :  0,  004  ;  strutt.  par.  con  strie  visi- 
bili ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.:  0,010,  tang.  :  0,008  — 
Parench.  legn.  scarso. 

C.  thurifera  H.  B.  et  K. 

Es.  ANN.  6.  —  Ragg.  mid.  Palch.:  46;  alt.:  0,114;  lar- 
gii. :  0,  015  ;  quant.  per  mm.'  :  104  ;  perforaz.  :  2-3,  dimens.  : 
0,004  X  0,06;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang.:  0,001.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  :  0,  010  ;  spess.  par. 
z.  prima v^  :  0,  001,  z.  est.  :  0,  003  ;  strutt.  par  :  e.  s.  ;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.  :  0,  012.  —  Parench.    legn.   abbondante. 

C.  thyoides  L. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-5  ;  alt.  :  0,  072  ;  lar- 
gii. ;  0,  020  ;  quant.  per  mm.-  :  120  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens. 
0,  005  X  <>,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  001.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  026,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  ;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.:  0,014,  tang.  :  0,006  —  Parench.  legn.  e.  s. 

*  C.  nootlcatensis  Lamb. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.  :    2-10,  a  cellule  senza 


24  FL.    TASSI 

perforazioni  nelle  pareti   radiali.  —  Trach.    con    areole   anche 
sulle  pareti  tangenziali   (Kleeberg). 

JUNIPERUS    L. 

J.  Sabina  L. 

Es.  ANN.  ]()  —  Ragg.  mid.  Palch  :  6  30;  alt.:  0,450; 
largii.  :  0,  026  ;  quant.  per  lum.' :  112;  perforaz.  :  1-3,  dimens.: 
0,  001  X  0,  003  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  001.  — 
Trach.  Diam.  z.  priniav.  :  0,022,  z.  est.:  0,020;  spess.  par. 
z.  priniav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  012.  —  Parench.  legn.  abbondante,  contenente   resina. 

J.  bermudiana  L. 

Es.  ANN.  10.  —  Ragg.  mId.  Palch.:  8-12;  alt.  0,210; 
largh.  :  0,  015  ;  qnant.  per  umi."  :  100  ;  perforaz.  :  2,  dimens.  : 
0,001  X  0,005;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,002.  — 
Trach.  Diaui.  z.  primav.  :  0,  OIS,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par. 
z.  primav.:  0,003,  z.  est.:  0,004;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.  :  0,  010,  tang.  :  0,  008.  —  Parench.  legn.  scarso,  resinifero. 

J.  excelsa  Royle. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palcli.  :  2-5  ;  alt.  :  0,  075  ;  lar- 
gh. :  0,  020  ;  quant.  per  mm."  :  96  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  : 
0,002  X  0,005;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang.:  0,001.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  018,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.  :  0, 012,  tang.  :  0, 006.  —  Parench.  legn.  scarso,  senza 
resina. 

J.  foetidissima  Willd. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-5  ;  alt.  :  0,  080  ;  lar- 
gh. :  0,018;  quant.  per  mm.- :  100;  perforaz.:  2-4,  dimens.: 
0,  002  X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  001.  — 
Trach.  Diam.  z.    primav.  :  0,  016,  z.  est.  :  0,  012  ;    spess.  par. 


CONIFERE 


25 


z.   primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  012.  —  Parench.   legn.  :  e.  s. 

J.  phoenicea  L. 

Es.  ANN.  5.  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  3-5;  alt.;  0,  085;lar- 
oh.:  0,018;  quant.  per  min.-:  112;  pertbraz.  :  2-1,  dimens. : 
0,002  X  0,000;  spess.  par.  rad.:  (►,002,  tang.:  0,001.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  026,  z.  est.  :  0,  014  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  001,  z.  est.  :  0,  005  ;  strntt.  par.  :  strie  poco  ap- 
pariscenti ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.:  0,014,  tang.  :  0,008. 
—  Parench.  legn.  abbondante. 

Oss.  1  raggi  midollari,  osservati  in  sezione  tangenziale 
presentano  nna  forma  piti  affusata    che    nelle    altre   specie. 

J.  virginiana  L. 

(Fig.  5,  C) 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.:  3-20;  alt.:  0,225; 
largh.  :  0,  015  ;  quant.  per  mm.-  :  102  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens. 
0,  003    X   0,  006  ;    spess.  par.  rad.  :    0,  002,  tang.  :   0,  002.  — 

Yìs..  5 


0 

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O     C 


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A  r-^  r~\  r~^  t — >,  / 


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B 


O 


A-B.  Jiiiilitciui!i9  cliineiiii^i»^  —  C.  .1.  virasiiii«iii* 


26  FL-    TASSI 

Trach.  Diam.  z.  priinav.  :  0,  036,  z.  est.  :  0,  009  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0, 018.  —  Parench.    legn.   e   s. 

Oss.  Alcuni  raggi  hanno  qualche  palco  del  centro  o 
delle  estremità  con  due  strati  di  cellule.  Tracheidi  un  po'  in- 
grossati all'  incontro    dei    raggi. 

J.  elegans  Hort. 

Es.  ANN.  6.  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  6  ;  alt.  :  0,  006  ;  lar- 
gii. :  0,  026  ;  quant.  per  mni.-  :  96  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  : 
0,  001  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  002  — . 
Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,026,  z.  est.:  0,012;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  004,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  :  con  strie  ; 
diam.  areol.  delle  par.  rad.  :   0,  010. 

J.  chinensis  L. 

iFig.  5,  A-Bl 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-4  ;  alt.  :  0,  065  ;  lar- 
gii. :  0,  025  ;  quant.  per  mm.'  :  80  ;  perforaz.  :  4-6,  dimens.  : 
0,  002  X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  001  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  014,  tang.  :  0,  006.  —  Parench.  legn.   scarso. 

Oss.  Alcune  cellule  dei  raggi  midollari  contengono  piccoli 
cristalli  di  ossalato  di  calcio.  Tracheidi  come  nell'  J.  virginiana, 
ingrossati  all'  incontro  dei  raggi. 

J.  tetragona  Schlecht. 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-4  ;  alt.  :  0, 054  ;  lar- 
gii. :  0,015;  quant.  per  mm.^  :  108;  perforaz.:  1-3,  dimens.: 
0,  003  X  0,  004  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  001  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  014,  tang.  :  0,  009.  —  Parench.  legn.  e.  s. 


CONIFERE  27 

J.  communis  L. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mìd.  Palch.  :  2-12  ;  alt.  :  0,  108  ; 
largii.  :  0,  015  ;  <iiiaiit.  per  inni.'-  :  100  ;  perforaz.  :  2-4  dimens. 
0.  003  X  0,  007  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  001.  — 
Mid.  assai  ridotto,  a  cellule  isodiainetrielie,  ed  alcune  scleri- 
fìcate.  —  Trach.  Diaiu.  z.  priinav.  :  0,  020,  z.  est.:  0,  010;  spess. 
par.  z.  primav.  :  0,  002  ;  z.  est.  :  0,  003  ;  strntt.  par.  :  e.  s.  ; 
diam.  areol.  delle  par.  rad.:  0,018  —  Parench.  iegn.  abbou- 
dantissimo. 

J.  Oxycedrus  L. 

Es.  ANN.  1  —  Ragg.  mid.  Palch.:  2-8  ;  alt.  ;  0,  120;  largii.: 
0,  020  ;  quant.  per  inm.-  :  112  ;  perforaz.  :  2-4,  diinens.:  0,  002 
X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  001.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  020,  z.  estiv.  :  0,  012  ;  spess.  par.:  z.  pri- 
mav. :  0,  004,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  con  strie  appena 
visibili  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  012,  tang.  :  0,  008. 
Oss.  Tracheidi  ispessiti  all'  incontro  dei  raggi. 

J.  drupacea  Labili. 

Es.  ANN.  12  —  Ragg.  mid.  Palch.  2-8  ;  alt.  :  0,  124;  largh.: 
0,  018  ;  quant.  per  mm.-  :  160  ;  perforaz.  :  2-3,  dimens.  :  0,  001 
X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  001.  —  Tradì. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  018,  z.  est.  :  0,  013  ;  spess.  par.  :  z.  pri- 
mav. :  0,  004,  z.  est.  :  0,  006  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,  012  (con  fessura)  —  Parench.  Iegn.  scarso. 

I  raggi  midollari  delle  Gupressineae  sono  distinti  da 
quelli  delle  Abietineae  perchè  mancano  di  tracheidi  trasver- 
sali, rassomigliando  invece  a  quelli  delle  Taxineae,  in  specie 
alle  Taxodieae  e  Taxeae.  Le  pareti  delle  cellule  che  li  com- 
pongono sono  sviluppate  iu  modo  diverso,  cioè  quella  radiale 
è  più  ispessita  della  tangenziale,  ed  i  raggi,  tranne  qualche 
rara  eccezione,  sono  semi)re  costituiti  di  un  solo  strato  di 
cellule,  e  non  contengono  mai  canali  resiniferi.  Inoltre  essi 
son  più  corti  che  negli  altri  grupjìi  di  Conifere,  presentando 


28  FL.    TASSI 

im'  altezza  media  di  0,  142,  cioè  non  molto  inferiore  alle  Ta- 
xineae  nelle  quali  è  di  0,  153,  e  sono  circa  la  metà  più  brevi 
delle  Ahìetineae,  ove  raggiungono  un'  altezza  di  0,  215  :  pero 
debbono  eccettuarsi  p.  es.  la  Thuija  plicata  con  raggi  alti  fino 
0,  600,  1'  Juniperus  Sabina  0,  450,  etc.  Le  punteggiature  dei 
campi  d'  incrocio  sono  semplici  o  con  areole  unilaterali,  in 
generale  piccole,  e  d'ordinario  se  ne  contano  in  ciascun  campo 
da  1  a  4,  di  rado  tino  a  6. 

Caratteristica  delle  Gupressineae  è  la  frequenza  del  pa- 
renchima legnoso  mentre  i  tracheidi  non  presentano  mai  forti 
ispessimenti  spirali,  ma  bensì  sottili  striature  in  particolare 
quelli  della  zona  estiva,  ed  hanno  spesso  punteggiature  areo- 
late  anche  sulle  pareti  tangenziali. 


TAXODIEAE 

CRYPTOMERIA   Don. 

C.  elegans  Veitch. 

(Fig.  6,  AB) 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  :  Palch.  :  1-3  ;  alt.  :  0,  058  ; 
largii.:  0,022;  quant.  per  mm."' :  90;  perforaz.:  2-4  dimens.: 
0,003  X  0,004;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang.:  0,001.  — 
Mid.  Cellule  arrotondate  delle  quali  le  centrali  più  ispes- 
site e  talora  sclerenchimatiche,  con  porocanali  evidentissi- 
mi. —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0, 024,  z.  est.  :  0,  012  ; 
spess.  par.  z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  : 
con  strie;  diam,  areol.  delle  par.  rad,:  0,015  (con  fessura), 
tang.  :  0,  008.  —   Parench.  legn.  abbondantissimo. 

C.  japonica  Don. 

(Fig.  6,  C) 

Es.    ANN.    7    —    Ragg.    mid.  ;  Talch.  3  6  ;    alt.  :    0,  114  ; 


CONIFERE 


29 


largii.  :  0,  OLS  ;  qnaut.  per  mm.-  :   160  :  perforaz.  :  2-4,  dimens. 
0,  003   X  ^1  <><^^  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  004  ;    tang".    0,  002.    — 

Fig.  6 


A  B  O 

A-B,  Ci*yptoiiiei*iu  ele^aui-g  —  C.  C.  j»puiiicn 

Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,012,  z.  est.:  0,010;  spess.  par.  z. 
primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  e.  s.  ;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.  :  0,  012,  tang.  :  0,  008.  —  Parench.  legn.  meno 
abbondante. 


TAXODIUM  L.  C.  Rich. 
T.  distichum  L.  C.  Rich. 

(Fig.  7,  A-B/ 

Es.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  5-14  ;  alt.  :  0,  225  : 
largii.  :  0,  020  ;  quant.  per  mm.-  :  140  ;  perforaz.  :  2-6,  dimens. 
0,  002  X  0,  007  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  004,  tang.  :  0,  001.  — 
Mid.  con  cellule  centrali  più  grandi  delle  periferiche  a  pareti 
ispessite  circa  il  doppio,  e  ricche  di  punteggiature  ovali  ;  non 
si  rinvengono  sclerenchimi.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  026, 


30 


FL.    TASSI 


z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  004; 
strntt.  par.  con  striature  nella  zona  estiva  ;  diam.  areol.  della 
par.  rad.  :  0,  012,  tang.  :  0,  008.  —  Parench.  legn.  scarso. 


Fi2.   7 


A  B 

A-B.  Tnst:oiIliiiii  (Iistic*liiiiii 

Oss.  Molto  di  rado  si  osservano  raggi  con  qualche  palco 
di  due  strati  di  spessore,  e  i  loro  contorni  esterni  in  sezione 
radiale  appaiono  quasi  sempre  ondulati.  Sulle  pareti  tangen- 
ziali dei  tracheidi  abbondano  le  punteggiature  areolate. 

*  T.  heterophyllum  Broon. 

Bs.  ANN.  28  —  Ragg.  mid.  Palch.  fino  a  12,  con  pareti 
radiali  senza  perforazioni  semplici  ;  —  Trach.  Qualche  volta,  le 
areole  delle  pareti  radiali  sono  disposte  in  due  file.  (Kleeberg). 

SEQUOIA  End). 
S.  gigantea  Lindi,  et  Gord. 

(Fig  8.  A-B) 

Es.  ANN.  20  —  Ragg.  mid.  Palch.  10-35;  alt.:  0,470; 
largii.:  0,024;  quant.  per  mm.- :  80;  perforaz.  :  1-2  dimens.: 


CONIFERE 


31 


0,  003  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang-.  :  0,  002.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  048,  z.  est.  :  0,  020  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  022,  tang.  :  0,  008.  —  Parench.  legn.  abbondante. 

S.  sempervirens  Endl. 

iFig.  8,  C) 

Es.  ANN.  10.  —   Ragg.  mid.    Palch.  :    2  5  ;    alt.  :    0,  100  ; 
largii.  :  0,  021  ;  quant.  per  mm.-  :   100;  perforaz.  :   2-6,  dimens,  : 


Fig.  8 


B 


G 


A-B.  [Seciuoia  ^^i^niitei»  —  C.  S.  «^eiiipei'vii'ens 

0,008  X  0,010;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang\  :  0,  001.  — 
Mid.  Cellule  omogenee,  arrotondate,  a  grosse  pareti,  con  lar- 
ghe punteggiature.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  032,  z.  est. 
0,  012  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  001,  z.  est.  :  0,  002  ;  strntt. 
par.:  con  striatnre;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  018,  tang.: 
0,  006.  —  Parench.  legn.  e.  s. 


32 


FL.    TASSI 


ATHROTAXTS  Don. 
^'-  A.  selaginoides  Don. 

Es.  ANN.  9  -  Ragg.  mid.  Palcli.  :  fino  a  9,  a  pareti  ra- 
diali senza  perforazioni  visibili.  —  Trach.  strutt.  par.:  con  sot- 
tili   striature  nella  zona  estiva   (Kleeberg). 

*  A.  cupressoides  Don.  —  A.  Cunneana  Hook. 
A.  laxifolia  Hook. 

Secondo  Bertrand,  il  midollo  è  analogo  a  qnello  del  ge- 
nere Taxus,  e  non  contiene  sclerencliinii  ne  canali  resiniferi. 

CEPHALOTAXUS  Sieb.  et  Zucc. 

C.   pedunculata   Sieb.  et  Zucc. 

(Fig.  9.  A-Bi 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.:  2-G;  alt.:  0,096;  largii.: 
0,020;  quant.  per  mm.':  140;  perforaz.  2-3,  dimens.:  0,002 
X   0,005;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,002.  —  Mid.  Cel- 

(Fig  9; 


A  B  C 

A-B   Cei»li«l«ts»XHs  pcfliinciiint»  —  C.  C  «Ii'iipaeest  var.  Fortuuei 


CONIFERE  33 

lule  molto  ispessite,  specialmente  alla  periferia,  la  maggior 
[)arte  con  ispessimenti  spirali.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  : 
0,030;  z.  est.:  0,012;  spess.  i)ar.  z.  primav.:  0,002,  z.  est. 
0,003;  strutt.  par.  con  isi)essimenti  spirali;  dian).  areol.  delle 
par.  rad.  0,  008,  tang.  0,  005  —  Parench.  legn.  frequente. 

C.  drupacea  Sieb.  et  Zuco. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  1-6;  alt.:  0,  086  ;  largii.: 
0,  018  ;  quant.  per  mm^  :  100  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  :  0,003 
X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  0,  002  —  Trach.  Diam. 
z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  :  0,  010  ;  spessore  par.  z.  primav.  : 
0,  002,  z.  est.  :  0,  004  ;  strutt.  par.  e.  s.  ;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.  0,012,   tang.:  0,000  —  Parench.  legn.  e.  s. 

C.  drupacea  var.  Fortunei  Hook. 

iFig.  9,  C) 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.:  1-6;  alt.:  0,095; 
largii.:  0,20;  quant.  per  mm.':  104;  perforaz.  2-4:  dimens. 
0,003  X  0,005;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,002.  — 
Trach.  J)iam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  :  0,  010  ;  spess.  par.  z. 
primav.  0,  005,  z.  est.  0.  008  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  :  diam.  areol. 
delle  par.  rad.  :  0,  12^,  tang.  :  0,  009.  —  Parench.  legn.  scarso. 

TAXEAE 
TAXUS  L. 
T.  beccata  L. 

(Fig.  10) 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  Palch.:  2-20  ;  alt.:  0,264;  largii.  : 
0,018;  quant.  per  mnr  :  60;  perforaz.:  1-4,  dimens.:  0,00 
X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.  :  0,001;  —  Mid.  Cel- 
lule rotondeggianti,  un  po'  piìi  strette  e  allungate  e  con  pa- 
reti pili  sottili  in  vicinanza  dei  fasci:  non  contiene  canali  re- 
siniferi, né  sclerencliimi.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,025, 
z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  z.   primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  005; 


o 


34 


FL,    TASSI 


strutt.  par  :  con  ispessimenti  spirali,  spesso  in  doppio  ordine, 
molto  pronunciati:  diam.  areol.  delle  par.  rad.:  0,012,  tang.  : 
0,  OOG.  —  Parench.  legn.  scarso. 


Fio;.    10 


B 


A-B.  T:tx:ii*«   l>»eeutu 


Oss.  Le  pareti  interne  del  parenchima  dei  raggi  sono  for- 
nite di  rilievi  sinuosi  e  secondo  Goepperb  (^),  se  ne  rinven- 
gono anche  di  quelli  formati  di  due  strati  di   spessore. 

T.  baccata  var.  fastigiata  Lindi. 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Pal(;li.  :  2-20  ;  alt.  :  0,  260  ; 
larg.  :  0,016;  quant.  per  mm'-.  :  60;  perforaz.  :  1-1,  dimens.  : 
0,002  X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,001.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,025,  z.  est.:  0,018;  spess.  par.  z. 
primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  ;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.  :  0,  012,  tang.   0,  006. 

Oss.  I  contorni  delle  pareti  interne  del  parenchima  dei 
raggi  sono  più  regolari  e  le  areole  delle  membrane  tangenziali 
dei  tracheidi  sono  più  scarse. 


(i)  GOEPPBKT  (H.  E.)     -    1.   e. 


CONIFERE  35 

*  T.  canadensis  Willd. 

Secondo  Moller  C)  questa  specie  non  avrebbe  caratteri 
macroscopici  tali  da  ditìerenziarla  dal  Taxus  nucifera  L.  [Tor- 
re y  a  Micifera). 

TORREYA  Arn 

T.  nucifera  Sieb.  et  Zucc. 

Es.  ANN.  7  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  3-5  ;  alt.:  0,  lOS  ;  larg.: 
0,  021  ;  quant.  per  mui.-  :  100  ;  pertbraz,  :  3-6,  dimens.  :  0,  002 
X  0,  OOG;spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,002.  —  Mid.  Cel- 
lule arrotondate  di  dimensioni  variabili,  a  pareti  raramente 
ispessite,  e  limitate  alla  periferia  da  1  e  2  strati  di  cellule 
strette  e  allungate.  —  Tracll.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  : 
0,14;  spess.  par.  z.  primav.:  0,004,  z.  est.:  0,000;  strutt. 
par.  con  ispessimenti  spirali  come  nel  Taxus  baccata,  ma  piìi 
sottili  e  ravvicinati;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  0,  012.  — 
Parencli.  legn.  raro. 

T.  californica  Torr. 

(Fig  11,  A-B) 

Es.  ANN.  7  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  3-8;  alt.  :  0,  120:  larg.r 
0,21;  quant.  per  mm' :  120;  pertbraz.  2-5,  dimens.:  0,002  X 
0,006;  spess.  par.  rad.  0,004,  tang.  :  0,  003.  —  Trach.  Diam. 
z.  primav.:  0,021,  z.  est.:  0,012;  spess.  par.  z.  i)rimav.  : 
0,  002,  z.  est.  :  0,  003,  ;  strutt.  par.  e.  s.  ;  diam.  areol.  delle 
par.  rad.  0,010,  tang.  :  0,005,  assai  scarse  e  soltanto  nella 
zona  estiva. 

*  T.  taxifolia  Arnott. 

Es.  ANN.  14  —  I  raggi  hanno  tino  ad  11  palchi  d'  al- 
tezza e  le  areole  sono  abbastanza  frequenti  nelle  pareti  tangen- 
ziali dei  tracheidi  (Kleeberg). 


(*)  Moller  (J.)    —  1.  e. 


36 


FL.    TASSI 


A  li 

A-B,  T«>i>i*c>VH  c*silif<>i'iii«*ìt 


C.  X.  a^rnndix. 


T.  grandis  Fortune 

(Fi-,  n,  C) 

Es.  ANN.  7  —  Ragg.  mìd.  Palch.  :  1-2  ;  alt.  :  0, 048  ; 
largii.  :  0,  025  ;  quaut.  per  imn.^  :  200;  perforaz.  :  2-2,  dimens.  : 
0,  003  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,005,  tang.  :  0,  002.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,020,  z.  est.  0,012:  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  striitt.  par.  e.  s.  ;  diam. 
areol.   delle   par.    rad.  :  0,  012. 

GINKGO  L. 
e.  biloba  L. 

(Fig.  12-13) 

Es.  ANN.  7  —  Ragg.  mìd.  Palcli.  :  2  ;  alt.  :  0,  060  :  largii.  : 

0,028;    qiiant.  per  mm'^:   210;   iierforaz.  :   2-5,  diineus.  :  0,004 

X  0,008;  .spess.  par.  rad.:  0,002,   taiig  :  0,002.   —  Mid.   (Fig. 

13,  B-C)  costituito  di  cellule  arrotondate,  a  pareti  punteggiate: 

quelle  al  contatto    dei    fasci  sono  strette,  lunghe,  quasi  come 


CONIFERE 


37 


nel  tessuto  cainbifonne,  e  nel  nìitlollo  adulto  alcune  sono  scle- 
riflcate,  altre  invece  contengono  druse  :  esistono  anche  gliian- 


Fiff.  12 


B 


AB.  (ilukso  l>ilol>it 


Fig.    13. 


A  li 

Giiik^o  I>ilol>» 

A.  llagg.  prolnug.  in  ilirez.  assile  —  B.  Midollo  sez.  rad. 


—  C.  Midollo  sez.  trasvers. 


38  FL.    TASSI 

dole  resinifere.  —  Trach.  Uiaui.  z.  priinav.  0,018,  z.  est.:  0,  030; 
spess.  par.  z.  primav.  :  0,003,  z.  est.:  0,  005  ;  diain.  areol.  delle 
par.  rad.  :  0,008.  —   Parench.  legn.  molto  scarso. 

Oss.  —  È  raro  d' incontrare  raggi  midollari  con  uno  o 
tre  palchi  di  cellule:  in  un  caso  soltanto  ho  osservato  un  rag- 
gio prolungato  singolarmente  in  direzione  assile.  (Fig.  13,  A). 
Gli  elementi  poi  parenchimatici  degli  stessi  raggi  contengono 
spesso  cristalli  di  ossalato  di  calcio;  ed  inoltre  nei  tracheidi 
della  zona  primaverile  le  areole  sono  talvolta  disposte  in  due 
file,  e  molto  ravvicinate  da  apparire  angolose,  mentre  quelle 
della  zona  estiva  sono  intersecate  da  fessure. 

PHYLLOCLADUS  Ridi. 

*  P.  rhomboidalis  Rich. 

P.  trichomanoìdes  Don.  —  P.  hypophylla  Hook.  f. 

Es.  ANN.  15-21  —  Tracheidi  con  striature  e  areole  sulle 
pareti  tangenziali  della  zona  estiva  (Kleeberg),  e  midollo  for- 
mato di  grandi  cellule  arrotondate,  a  pareti  ingrossate  e  co- 
perte di  punteggiature  semplici.  ìfon  si  rinvengono  canali  re- 
siniferi tranne  che  nel  parenchima  corticale.  (Bertrand). 

DACRYDIUM  Solaiid. 

*  D.  Franklinii  Hook.  f. 

Es.  ANN.  15  —  Rag.  mid.  Palch.  fino  a  0  :  perforaz.  :  1-2, 
ampie  nella  zona  estiva.  —  Trach.  Areol.  delle  par.  rad.:  spesso 
appaiate,  areol.  tang.  :  abbondanti  nella  zona  estiva.  (Kleeberg). 

D.  cupressinum  Solane!. 

(Fig.   14,  A-B) 

Es.  ANN.  20  —  Ragg.  mid.  Palch.:  3-10  ;  alt.:  0,  108  ;  lar- 
gii.: 0,020;  quant.  per  mm^:  200;  perforaz.:  1-2,  dimens.  : 
0,  OOG  X  0,  008  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003.  — 
Mid.  Cellule  a  pareti  sottili  alla  periferia  e  a  pareti  spesse  nel 


CONIFERE 


39 


centro,  ed  alcune    ripiene    di    resina.  —  Trach.    Diam.  z.  pri- 
uiav.  :  0,032,  z.   est.:  0,01L';    spess.  par.    z.   primav.  :    0,002, 


Fis.   U. 


B 


A-B.  Daci'yclitiiii  chiji'CSsIi 


z.   est.  :  0,  004  ;  diam.    areol.  delle    par.    rad.  :    0,  014.   —    Pa- 
rench.   legn.  frequente. 

Oss.  Le  pareti  delle  cellule  parenchimatiche  dei  raggi  non 
hanno  sempre  uno  spessore  uniforme,  uìa  sovente  in  certi 
punti  le  pareti  contigue  si  discostano  dando  luogo  a  spazi  in- 
tercellulari di  varia  dimensione.  Tracheidi  all'  incontro  dei  raggi 
ispessiti  in   modo   caratteristico. 

PHEROSPHAEEA  Aicb. 
*  P.  Hookeriana  Arh.  —  P.  Fitzegeraldii  F.  Muell. 

Non  mi  è  stato  possibile  esaminare  le  specie  di  (piesto 
genere  morfologicamente  assai  affini  ai  Bacri/diiim  e  molto 
probabilmente,  ravvicinate  ai  medesimi  anche  per  la  strut- 
tura anatomica,  la  quale,  per  quanto  sappia,  è  affatto  scono- 
sciuta. 


40  FL.  TASSI 

PODOCARPEAE 

MICROCACHRYS  Hook.  f. 
IVI.  tetragona  Hook.  f. 

Per  1'  unica  specie  di  questo  genere  valgono  le  osserva- 
zioni di  quello  precedente. 

SAXEGOTHAEA   Lindi. 
*  S.  conspicua  Lindi. 

Bertrand  C)  nota  che  la  struttura  anatomica  di  tale  Co- 
nifera diflterisce  pochissimo  da  quella  offerta  in  generale  dai 
Podocarpus,  e  Gothan  (-)  dà  una  figura  rozza  della  sezione 
radiale  del  legno,  nella  quale  si  scorge  un  raggio  midollare 
con  2  palchi  di  cellule  e  1-2  perforazioni  unilaterali  nei  campi 
d' incrocio. 

PODOCARPUS  L'  Heiit. 
P.  Sterlingìi  Hort. 

(Fig.   15,  A-Bj 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Palcli.:  1-3;  alt.  0,027;  largh.  : 
0,018;  quant.  per  mm"  :  400;  perforaz.  :  1-2,  dimens.  :  0,005 
X  0,007  ;  spess.  par.  rad.:  0,001,  tang.  :  0,001  —  Mid.  Cel- 
lule arrotondate,  un  po'  più  strette  e  allungate  longitudinal- 
mente in  vicinanza  dei  fasci:  mancano  sclerenchimi.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,020,  z.  est.:  0,015;  spess.  par.  z.  pri- 
mav.:  0,  002,  z.  est.  :  0,  001  ;  strutt.  par.:  con  striature;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.  :  0,  012,  tang.  :  0,  008.  —  Parench.  legn. 
abbondantissimo. 

P.  andina  Poepp. 

(Fig.  15,  C) 

Es.  ANN.  o  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  4-8;  alt.:  0,145;  lar- 
gii. :  0,  018  ;  quant.  per  min'  :  200  ;  perforaz.  :  1,  dimens.  :  0,  005 


(1)  Bertrand  (C.  E.) 
(-)  GOTHAN  (W.)   -  1. 


CONIFERE 


41 


Fig.   i5 


A  B  G 

A-B.  Poflocftrpu»^  Stei*llu^ii  —  C.  P.  Hiitlina 

X  0,  012  ;  spess.  par,  rad.  :  0,  001,  tang.  :  0,001.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav  :  0,  027,  z.  est.  :  0,  014;  spess.  par.  z.  priiuav.: 
0,003,  z.  est.  :    0,003,   diam.   areol.  delle  par.   rad.  :  0,  010. 

P.  neriifolia  Don. 


Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Palch.  2-7;  alt.:  0,100;  lar- 
gii.: 0,018;  qiiant.  per  mm^  :  250;  perforaz.  :  2,  dimens.  : 
0,  002  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  001,  tang.  :  0,  001.  — 
Mid.  Cellule  come  nel  P.  Sterlingii,  ma  alcune  di  quelle  del 
centro  ridotte  a  sclerenchimi  a  pareti  straordinariamente  ispes- 
site e  di  dimensioni  equivalenti  a  3  o  4  cellule  midollari  delle 
pili  grandi  prese  insieme.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  006, 
z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,004  ; 
strutt.  par.  :  con  tracce  di  sottilissime  strie  nella  zona  estiva; 
diam.  areol.  delle  par.  rad.:  0,014,  tang.  :  0,008.  —  Parench. 
legn.  abbondante. 


42  FL.    TASSI 

*  P.  elongata  L'  Herit.  —  p.  Totara  Gr.  Benn. 
P.  spinulosa  U.  6r. 

IS'el  P.  eìoìi(/ata  (es.  ann.  11)  i  raggi  presentano  in  media 
da  8  a  9  palclii  di  cellule;  quelli  del  P.  Totara  (19  anni) 
iìno  a  6,  come  pure  quelli  del  P.  spinulosa  il  quale  ultimo  ha 
le  pareti  traKSversali  delle  cellule  del  parenchima  legnoso  senza 
perforazioni  semplici  e  le  pareti  tangenziali  dei  tracheidi  con 
punteggiature  areolate.  (Kleeberg). 

P.  Thunbergii  Hook. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  4-10  ;  alt.:  0,126;  largh. 
0,020;  quant.  per  mm' :  200;  perforaz.  :  2,  dimens.  :  0,001 
X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang.  :  0,001.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  036,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav.  :  0,004,  z.  est,:  0,006;  strutt.  par.  con  molte  strie; 
diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  12.  —  Parench.  legn.  e.  s.^  re- 
sinifero. 

Oss.  Qualche  palco  centrale  dei  raggi  ha  due  strati  di 
spessore. 


I  raggi  midollari  delle  Taxinae  si  distinguono  pochissimo 
da  quelli  delle  Gupressineae,  e  differiscono  da  quelli  delle  Ahie- 
tineae  pei-  la  mancanza  di  tracheidi  trasversali.  Le  pareti  ra- 
diali sono  pili  ispessite  delle  tangenziali,  eccetto  che  nei  Phyl- 
locladus,  Daerydmm  e  GinTcgo  dove  hanno  spessore  uniforme. 
I  raggi  poi  sono  costituiti  quasi  sempre  di  uno  solo  strato  di 
cellule  e  sprovvisti  di  canali  resiniferi,  e  nei  campi  d' incrocio 
dei  medesimi  s'  incontrano  per  lo  piti  da  1  a  4  perforazioni, 
fuorché  nei  generi  Podocarpus,  Pìiyllocladus  e  nella  maggior 
parte  dei  Dacrydium  nei  quali  se  ne  rinvengono  1  o  2  sole. 

II  parenchima  legnoso,  come  nelle  Cupressineae^  è  abbon- 
dante, in  specie  nei  Podocarpus^  mentre  i  tracheidi  presentano 
spesso  sottili  striature  nella  zona  estiva  e  forti  ispessimenti 
spirali  nei  generi  Taxus,  Torreya,  e  Gephalotaxus  ;  inoltre  sono 
frequenti  le  punteggiature  areolate  tangenziali. 


CONIFERE 


43 


ARAUCARIEAE 
CUNNINGHAMIA  R.  Br. 

C.  sinensis  R.  Br. 

(Fig.   16,  A,  B) 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Palch,  :  2-4  ;  alt.  :  0,  072  ;  lar- 
gii. :  0,  24  ;  quant.  per  mm.^:  70  ;  perforaz.  :  2,  dimens.  :  0,  003 
X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang-.:  0,001.  —  Mid. 
Cellule  identiche    a    quelle    già   descritte  nel   gen.   Taxus.  — 


Fig.   16. 


A  B 

AB.  Ciiiiiilnsrliaiiiia  siiliieiiHis-i 


Trach.  Diara.  z.  primav.  :  0,024,  z.  est.:  0,018;  spess.  par. 
z.  primav.  ;  0,  003,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,  012  (con  fessura).  —  Parench.  legn.  in  rare  file. 


44 


FL.    TASSI 

AGATHIS  Salisb. 


A.  australis  R.  Br. 

(Kg.  17.   A-B) 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Palch,  :  1-3  ;  alt.  :  0,  056  ;  largii.  : 
0,  030  ;  quant.  per  mm.-  :  100  ;  perforaz.  :  4-8,  dimens.  :  0,  003 
X    0,005;    spess.    par.   rad.:    0,003,  tang.  :   0,003.    —    Mid. 

Fig    17. 


AB.  Assititifi  mi!i«ti«alÌH 

Cellule  arrotondate,    lisce  allo  stato  giovane,    e  da  adulte  in 
parte  trasformate  in  sclerenchimi  ramosi.  —  Trach.    Diam.   z. 
primav.  :  0,  030,  z.  est.  :  0,  014  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  003, 
z.  est.  0,  006  ;  diam.  areol.  delle  par.  :  rad.  :  0,  012. 
Oss.  Areole  dei  tracheidi  spesso  in  doppia  fila. 


A.  loranthifolia  Salisb. 


Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  13  ;  alt.  :  0,  050  ;  lar- 
gh.  :  0,028;  quant.  per  mm.':  100;  perforaz.:  4-6,  dimens.: 
0,  003  X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  taug.  :  0,  003  — 
Tracli.  Diam.   z.  primav.  :  0,  030,   z.  est.  :  0,  014  ;  spess.  par.  : 


CONIFERE 


45 


z.  primav.  :  0,003,  z.  est.  :  0,000  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  012.  —  Parench.  legn.  rarissimo. 

Oss.  Anche  in  questa  specie  i  tracheidi    hanno   areole  in 
dopi>ia   fila. 

ARAUCARIA  Juss. 

A.   brasiliana  Rich. 

Es.  ANN.  4  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  3-10  ;  alt.  :  0,  182  ;  lar- 
gh.  :  0,  036  ;  quaut.  per  mm.'  :  108  ;  perforaz.  :  2-10,  pseudo 
areolate,  dimens.  :  0,  005  X  ^K  007  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  001, 
tang.  :  0,  001.  —  Mid.  (Fig-.   18,  B)  uguale    a    quello  del  gen. 

Fig.  18, 


A  B  0 

A-B.  Ai'miciti'iìi  l>i>n>«Iliuii» 

Agathis:  gli  sclerenchimi  però  presentano  ramificazioni  più 
accentuate.  —  Tracli.  Diam.  z.  primav.  :  0,  035,  z.  est.  :  0,  020; 
spess.  par.  z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  008  ;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.  :  0,  015.  —  Parencli.  legn.  e.  s. 

Oss.  In  questa  come  nelle  altre  specie  del  genere  i  tra- 
cheidi hanno  di  frequente  areole  in  due  file  ed  alcuni  palchi 
dei  raggi  due  strati  di   spessore. 


4:6  FL.    TASSI 

A.  excelsa  R.  6r. 

Es.  ANN.  4  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-5  ;  alt.  :  0,  084  ;  lar- 
gii. :  0,034;  quaut.  per  mm.- :  92;  perforaz.  :  3-6,  dimens.  : 
0,  001  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  001.  — 
Mid.  Cellule  con  pareti  più  sottili  che  nella  specie  preced.  — 
Trach.  Diaui.  z.  primav.  :  0,  036,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par. 
z.  primav.:  0,005,  z.  est.:  0,006;  diam.  areol.  delle  par.  rad.: 
0,  010. 

A.  imbricata  Pav. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palch  :  2-6  ;  alt.  :  0,  095  ;  lar- 
gh.r  0,024;  qiiant.  per  min.-;  200;  perforaz.:  4-6,  dimens.: 
0,  003  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  002.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  :  0,  010  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad. 
0,  010. 

*  A.  Cunninghatnii  Sweet. 

Es.  ANN.  60  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  fino  a  15  :  perforaz.  : 
2-11,  pseudoareolate.  —  Tracli.  con  areole  spesso  in  due  serie 
(Kleeberg). 

*  A.  Bidwillii    Hook. 

Es.  ANN.  60  —  Ragg.  mid.  Palch.:  tìno  a  15;  perforaz.: 
2-7  —  Trach.  (;.  s.  (Kleeberg). 

SCIADOPITYS   Sieb.  et  Zucc. 

S.  verticillata  Sieb.  et  Zucc. 

(Fig.  19,  A-B) 

Es.  ANN.  4.  —  Ragg.  mid.  (con  trach.  trasv.)  Palch.  : 
1-5  (i);    schema  (')  :    b,  bbb,   abbb,   abba,  abbba;    alt.  0,040; 


(1)  Nel  numero  dei  palchi  sono  compresi  anche  i  tracheidi  tra- 
sversali. 

(-)  Con  la  lettera  a  sono  indicati  i  tracheidi  trasversali,  e  con  la 
h  i  palchi  formati  di  cellule  parenchimatiche. 


CONIFERE 


47 


largii.  :  0,  024  ;  qnaiit.  per  uim.'  :  90  ;  perforaz.  :  1,  dimens.  : 
0,  008  X  0,  012  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0, 002.  — 
Mid.   Cellnle  in  generale  strette  ed  allungate  in  senso  longitu- 


Fig.   19. 


A  B 

AB.  ScÌM€loi»ity<!*  vei'ticillatsi 

dinaie,  con  punteggiature  trasversali  ad  occhiello  —  Trach. 
Diaui.  z.  primav.  :  0,  016,  z.  est.  :  0,  009  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav.  :  0,002,  z.  est.:  0,003;  diam.  areol.  delle  par.  rad.: 
0,  008.  —  Parench.  legn.  scarso. 

Oss.  Per  la  presenza  dei  tracheidi  trasversali  questo    ge- 
nere costituisce  il  tratto  di  unione  tra  Araucarieae  e  Pinaceae. 


PIN  AC  E  AE 
PINUS  L. 

P.  sìlvestris  L. 

(Fig.  20,    A) 

Es.  AìSiN.  6  —  Ragg.  mid.  (con  trach.  trasv.)  Palch.  :  5-10; 
schem.:  abl)bb,  abbba,  aabbbba,  abbbbaaa,   aaabbbbbaa  ;   alt.: 


48 


FL.    TASSI 


0,  160  ;  largh.  :  0,  024  —  0,  042  (');  quaut.  per  mm.-  :  80  ;  per- 
foraz.  :  1,  dìmens.  :  0,  010  X  0,  015  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003; 
tang.  0,  002.  —  Trach.  Diain.  z.  primav.:  0,  025,  z.  est.:  0,012; 
spess.  par.  z.  primav.  :  0.  002,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle 
par.  rad.  :  0,  012. 

Fig.  20 


A  B  C 

A.  Piiiiis  sllvesti'ls  —  B.  P.  leucoclei'iiii»»  —  C.  P.  Ceii»l»i»» 

Oss.  I  raggi  formati  di  pivi  strati  di  spessore  contengono 
spesso  nella  parte  centrale  un  canale  resinifero,  ciò  che  si  os- 
serva pnre  in  tutte  le  specie  di  Pinus. 

P.  Pinaster  Alt. 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palch.  :  4-12  ;  scliem.:  abba, 

abbbba,  aabbbbbbb,  aabbbbbbbbaa;  alt.:  0,220;  largii.:  0,0.36- 

0,  048  ;  quant.  per  mm'  :  120  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  :  0,  003 

X  0,  006  ;  spess.  par.    rad.  :    0,  004,    tang.  :  0,  002.  —  Trach. 


(1)  Nelle  specie  in  cui  la  larghezza  è  stata  indicata  con  due  cifre, 
la  prima  si  riferisce  ai  raggi  midollari  semplici,  e  la  seconda,  calco- 
lata nel  diametro  massimo,  a  quelli  formati  di  due  o  più  strati  di  spes- 
sore. 


CONIFERE  49 

Diani.  z.  priiiiav.  ;  0,  024,  z.  est.  :  0,  015  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  004;  striitt.  par.,  con  strie  nella  zona 
estiva;  diani.  areol.  delle   par.  rad.:  0,015. 

Oss.  Ho  notato  diversi  raggi  contigui,  in  comunicazione 
tra  loro  per  mezzo  di  cellule  parenchimaticlie  disposte  in  senso 
verticale. 

P.  PumiliO  Haenke. 

Es.  ANN.  7  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palch.  :  4-10  ;  scliem.  : 
abba,  abaa,  aaabbbaa,  abbVtbaaaab  ;  alt.  :  0,  100  ;  largii.  0,  020- 
0,042;  quant.  per  mur  :  120;  perforaz.  :  1,  dimens.  :  0,010  X 
0,024;  spess.  par.  rad.:  0,  001,  tang.  :  0,001.  —Mid.  Cellule 
arrotondate  o  poliedriche^  più  grandi  verso  il  centro,  a  pareti 
sottili,  punteggiate.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.: 
0,015;  spess.  par.  z.  primav.:  0,002,  z,  est.:  0,005;  strutt. 
par.  :  e.  s.  ;  dia-m.  areol.  delle   par.    rad.  :  0,  015. 

P.  Banksiana  Lamb. 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  e  s.  Palch.  :  3-10  ;  schem.  :  a, 
bb,  abb,  aba,  aaabbbbbaa  ;  alt.:  0,150;  largh.  :  0,024-0,054; 
quant.  per  mnr  :  96  ;  perforaz.  :  1-2,  dimens.:  0,  010  ><  0,  012; 
spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang-.  :  0,  002.  —  Trach.  Diam.  z.  pri- 
mav. :  0,  024,  z.  est.  :  0,014  ;  spess.  par.  z.  primav.:  0,  002,  z. 
est.:  003;  diam.  areol.  delle  i)ar.  rad.  :  0,012. 

Oss.  Di  rado  s'  incontrano  tracheidi  trasversali  nel  centro 
del  raggio,  e  allora  si  ha  il  seguente  schema  :  aabbbaabbaa. 

P.  Pinea  L. 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palch.  :  0-10  ;  schem.  : 
abbbba,  abbbbbaa,  aaabbbbbaa  ;  alt.  :  0,  102  ;  largh.  :  0,  042- 
0,  054  ;  quant.  per  mm"  :  104  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  :  0,002 
X  0,  006  ;  spess.  par.  rad,  :  0,  003,  tang-.  :  0,  003.  —  Mid.  Cel- 
lule a  pareti  sottili  e  lisce  come  nel  P.  Pmnilio  ma  insieme  con 
queste  se  ne  trovano  parecchie  piìi  corte,  a  pareti  pivi  grosse 
e  punteggiate  :  sono  frequenti  gli  sclerenchimi.  —  Tradì.  Diam. 
z.  ])rimav.  :  0, 030,  z.  est.  ;  0,  0, 18  ;    spess.  par.  :  z.  primav.  : 


50  FL.    TASSI 

0,004:,  z.  est.:  0,007;  strntt.  par.:  con    strie;    diam.    areol. 
(Ielle  par.  rad.:  0,012,  taii;>-.  :  0,008. 

P.  densiflora  Sieb.  et  Zucc. 

Es.  ANN.  2  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palch.  :  5-10;  sclieiu.  :  bb- 
bbb,  abbba,  abbbbbbbba  ;  alt.:  0,100;  larg.  :  0,024-0,054; 
quant.  per  mm':  120;  perforaz.  :  2-3,  dimens.  :  0,  006  )<  0,014; 
spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tanj;-.  :  0,  002.  —  Mid.  identico  a  quello 
del  P.  Pumilio.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,024,  z.  est.: 
0,012;  spess.  par.  z.  primav.:  0,002,  z.  est.:  0,004;  striitt. 
l)ar.  :  e.  s.  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,014. 

P.  echinata  Mill. 

Es.  ANN.  4  —  Ragg,  mid.  e.  s.  Palch.  :  2-10  ;  scliem.  :  bb, 
al),  aba,  abbba,  abbbbbl)bba;  alt.  :  0, 150  ;  largii.  :  0,  018-0,038; 
quant.  per  mm-  :  100  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  :  0,  002  X  ^i  *'***"'j 
spess.  par.  rad.:  0,002,  tang.  :  0,002.  —  Trach.  Diam.  z.  pri- 
mav. :  0,  030,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  003, 
z.  est.  :  0,  005  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  012. 

P.  contorta  Dougl. 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  e  s.  Palch.  2-10  ;  schem.  :  bb, 
abbbb,  abbbba,  aabbbl)bbaa,  aabbbbbaaa  ;  alt. :  0,150:  largii.: 
0,  021  -  0,  045  ;  quant.  per  mm-  :  120;  perforaz.  :  2-3,  dimens.  : 
0,  005  X  0,  007  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  002.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  030,  z.  est.  :  0,  010  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  004  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,  014,  tang.  :  0,  008. 

P.  Laricio  Poir. 

Els.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  :  e.  s.  Palch.  :  (ì-'è  ;  schem.  :  aab- 
baa,  abbbaa,  aabbbbaa,  aabbbaaa  ;  alt.  :  0,  170  ;  largii.  :  0,  024- 
0,042;  quant.  per  mm.- :  SO;  perforaz.:  1,  dimens.:  0,008 
X  0,018  ;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang.:  0,002.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  015,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav. :    0,  003,    z.  est.  :    0,  005  ;  diam.    areol.    delle  par.    rad.  : 


CONIFERE  51 

0,014.   —  Parench.  legn.  frequente,  con  cristalli  di  ossalato  di 
calcio. 

P.  leucodermis    Aut. 

Il'ig.  20,  B) 

Es.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palcli.  (J-8  ;  schem.  :  ab- 
bbba,  aabbaa,  aabbbbaa  ;  alt.:  (»,  170  ;  largii.:  0,21-0,50; 
quant.  per  min-  :  100  ;  perforaz.  :  2-1,  semplici  o  pseudo-areo- 
late,  dimens.  :  0,OOG  X  0,007;  spess.  par.  rad.:  0,002  e 
0,  001,  taug.  :  0,  002.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  015,  z. 
est.:  0,012;  spess.  par.  z.  primav.:  0,  OO;],  z.  est.:  0,005; 
diam.  areol.  delle  i)ar.  rad.  :  0,  012. 

Oss.  In  questa  specie  sono  caratteristici  gli  elementi  pa- 
renchimatici  di  due  sorta  cioè,  parte  con  pareti  sottili  e 
areole  unilaterali,  e  parte  con  pareti  grosse  e  perforazioni  sem- 
plici. 

P.  pyrenaica  Lapeyr. 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palcli.  :  5-8;  schem.  :  aabbb, 
abbba,  aabbbaaa  ;  alt.  0,  150  ;  largii.  :  0,  o;50  -  0,  050;  quant. 
per  mur:  80;  perforaz.  :  2-1,  dimens.  :  0,003  X  0,001;  spess. 
par.  rad.:  0,003,  tang.  :  0,003.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.: 
0,  010,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.: 
0,001;  diam.  areol.  delle  par.  rad.;  0,  012.  —  Parench.  legn.  ab- 
bondante con  numerosi  cristalli  di  ossalato  di  calcio, 

P.  halepensis  Mill. 

Es.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palch.:  8-10;  schem.: 
aabbbaaa,  aaabbbbbaa,  o  più  di  rado  con  sole  cellule  tracheidi- 
formi  a,  aa,  o  con  tracheidi  trasversali  nel  centro  dei  raggi 
aababbba  ;  alt.  :  0,120  ;  largii.  :  0,  025  -  0,  010  ;  quant.  ])er  mnr  : 
80  ;  perforaz.:  1-1,  dimens.  :  0,  012  X  0,  018  ;  spess.  par.  rad.  : 
0,  002,  tang.  :  0,  002.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  036,  z. 
est.:  0,015;  spess.  par.  z.  i)rimav.  :  0,002,  z.  est.:  0,003; 
<liam.    areol.  delle   par.  rad.    i),  018. 


52  FL.    TASSI 

P.  Taeda  L. 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mìd.  e.  s.  Palch.  :  5-10  ;  scliem.  :  ab- 
bbba,  abbbbbaa,  aabbbbbaaa;  alt.:  0,  J50;  laro-.:  0,  024  -  0,042; 
quant.  per  mm."  :  80;  perforaz.  :  1,  diineus.  :  0,  010  ><  0,015; 
spess.  par.  rad.  :  0,003,  tang.:  0,002.  —  Trach.  Diam.  %.  pri- 
mav.  :  0,  025,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  002, 
z.  est.  :  0,  004  ;  strutt.  par.  con  strie  ;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.:  0,012. 

P.  australis  Michx. 

Es.  ANN.  G  —  Ragg.  mìd.  e.  s.  Palcli.  :  5-12;  scliem: 
abbba,  abbbaaa,  aaabbbbbbbaa ;  alt.:  0,150:  larg. :  0,025- 
0,040;  quant.  per  uim- :  80;  perforaz.  1-2,  dimens.  :  0,008  X 
0,012;  spess.  par.  rad.  0,002,  tang.  :  0,  002.  —  Trach.  Diam. 
primav.  0,  020,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0, 002, 
z.  est.:  0,  004  ;  strutt.  par.  :  e.  s.;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,014. 

P.  rigida  MiU. 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palch.  5-10;  scliem.  :  abbbb, 
abbba,  aabbbba,  abbbbaaa,  aaabbbbbaa  ;  alt.:  0,160;  largii.: 
0,025-0,040;  quant.  per  mm' :  82;  perforaz.:  1,  dimens: 
0,010  X  0,015;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.  :  0,002.  — 
Trach.  Dinm.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.:  0,  012  ;  spess.  par.  z. 
primav.:  0,002,  z.  est.:  0,004;  strutt.  par.:  e.  s.  ;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.:  0,012. 

P.  Bungeana  Zucc. 

Es.  ANN.  7  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palcli.:  2-6;  schem.  :  bb, 
bbb,  bba,  bbbba,  bbbbbb,  abbbba  ;  alt.:  0,  132  ;  largii.:  0,  021- 
0,  048;  ;  quant.  per  miir:  120  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  :  0,  003 
X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  002.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.:  0,024,  z.  est.:  0,014;  spess.  par,  z.  pri- 
mav.: 0,002,  z.  est.:  0,003;  strutt.  par.:  con  strie  poco  ap- 
pariscenti, nella  zona  estiva  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,014. 


CONIFERE  53 

Oss.  I  raggi  aventi  pifi  strati  di  spessore  sono  piuttosto 
rari  ed  i  tracheidi  trasversali  non  si  rinvengono  che  tìno  dal 
5°  o  0."  anello  annuale. 

P.  longifolia  Roxb. 

Es.  ANN.  4  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palch.  :  7-8  ;  scheui.  : 
bbbbbbb,  abbbbbb,  abbbbbba  ;  alt.:  0,065;  largh.:  0,022- 
0,  048  ;  quant.  per  mm'  :  140  ;  perforaz.  :  4-0,  diuiens.  :  0,  003 
X  0,  006  ;  spess.  par,  rad.  :  0,  001,  tang.  0,  001  —  Trach.  Diam. 
z.  primav.  :  0,  027,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  z.  primav.  : 
0,  002,  z.  est.  :  0,  004  ;  strutt.  par.  e.  s.;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.  0,  016.  —  Parench.  legn.  abbondante. 

P.  insignis  Dougl. 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mId.  e.  s.  Palch,:  9-10;  schem.  : 
bbbbbbbbb,  abbbbbbbbb,  abbbbbbbba;  alt.:  0,300;  largh.: 
0,036-0,072;  quant.  per  nini.':  80;  perforaz.  3-8:  dimens. 
0,002  X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang.:  0,002.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,032,  z.  est,:  0,018;  spess,  par.  z, 
primav,  0,  003,  z.  est,  0,  007  ;  strutt,  par,  :  con  strie,  in  alcuni 
punti  molto  accentuate  da  assumere  1'  aspetto  di  larghi  ispes- 
simenti ;  diam.  areol,  delle  par,  rad.  :  0,  018^  tang.  :  0,  006. 
—  Parench.  legn.  scarso,  con  cristalli  d'  ossalato   di  calcio. 

Oss.  Tracheidi  ispessiti  all'incontro  dei  raggi.  Hanno  strut- 
tura affine  a  questa  specie  anche  i  Pinus  Sahiniana  Dougl. ^ 
P.  Montezumae  Lamb.  e  P.  leiophylla  Schlecht.  et  Cham.  (Klee- 
berg). 

P.  ponderosa  Dougl. 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mId.  e.  s.  Palch.:  5-10;  schem.  :  abbba, 
abaabb,  aaabbbbbaa;  alt.:  0,180;  largh.  :  0,  024  -  0,  045  ;  quant, 
per  mm'  :  120  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  :  0,004  X  ^,  ^^^6  ; 
spess.  par.  rad.:  t),003,  tang.  :  0,003.  —  Trach.  Diam.  z.  pri- 
mav. :  0,030,  z.  est.:  0,  015;  spess.  par.  z.  primav.:  0,002, 
z.  est.  :  0,003;  strutt.  par.  con  strie;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.  0,014. 


54 


FL.    TASSI 


Oss.  I  tracheidi  trasversali  si  trovano  spesso  nel  centro 
dei  rag'gi  e  gli  ispessimenti  a  zappetta  del  parenchima  sono 
molto  accentuati:  infine  alcuni  raggi  resultano  esclusivamente 
di  una  sola  fila  di  cellule  tracheidiformi  o  di  parenchima. 

P.  canariensis  C.  Sm. 

(Fig.  21) 

Es.  ANN.  C  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Pal(;h.  :  2-8  ;  schem.  :  bb, 
abb,  abbb,  abba,  aabbbaa,  aaabbbba  ;  alt.  :  0,  225  ;  largh.  : 
0,  036  -  0,  055  ;  quant.  per  mm^  :  70  ;  perforaz.  :  1-4,  dimens.  : 
0,004  X  0,009;  spess.  par.  rad.:  0,001  e  0,003,  tang.  : 
0,001.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,036,  z.  est.:  0,018: 
spess.  par.  z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  : 
e.  s.  ;  diam.  areol.  delle   par.   rad.  :  0,  014. 

Fig.  21 


B 


A-B,  Pillili^  cunafieii<!ii!$ 


Oss.  Nei  raggi  si  trovano  mescolati  palchi  di  parenchima  a 
pareti  ora  grosse,  ora  sottili. 

P.  Cembra  L. 

(Fig-  20,   C) 

Es.  ANN.    6    —   Ragg.    mid.    e.    s.  Palch.  :    5-10  ;    schem.  : 


CONIFERE  55 

abbba,  bbbbbb,  abbbbbaa,  abbbbbbbba;  alt.:  0,  ICli  ;  largii.: 
0,022-0,050;  quant.  per  min.':  70;  pertbraz.  :  1-2,  dimens.: 
0,  012  X  0,  018  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang-.  :  0,  002.  — 
Trach.  Diam.  z.  priinav.  :  0,025,  z.  est.  :  0,0  L6;  spess.  par.  z. 
l)riinav.  :  0,  002  ;  z.  est.  :  0,  003  ;  diaiii.  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,010,  taug-.  :  0,  008. 

P.  korajensìs  Sieb.  et  Zucc. 

Es.  ANN.  G  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palch.  :  3-5;  scheui.  :  bbb, 
bbbbb,  abbbb,  abbba;  alt.;  0,100;  largii.:  0,018-0,032; 
quant.  per  miu.'-  :  80  ;  perforaz.  :  1-2,  dimens.:  0,  003  X  ^i  ^^^^'i 
spess.  par.  rad.:  0,001,  tang.:  0,001.  —  Trach.  Diam.  z. 
primav.  :  0,025,  z.  estiv,  :  0,016;  spess.  par.:  z.  primav.  : 
0,  001,  z.  est.  :  0,  003  ;  strutt.  par.  :  con  strie  ;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.  :  0,  012,  tang.  :   0,  008. 

P.  excelsa  Wall. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palcli.  3  10;  scliein.  :  bbb, 
bbbba,  abbbaa,  aabbbbbbba;  alt.:  0,  IGO;  largii.:  0,  018  -  0,  042; 
quant.  per  uim.' :  100  ;  pertbraz.  :  1-2,  dimens.  :  0,006  X  <N  ^^12; 
spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0, 002.  —  Trach.  Diam.  z. 
primav.  :  0,  036,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  :  z.  primav.  :  0,  002, 
z.  est.  :  0,  004  ;    diam.    areol.  delle    par.  rad.  :  0.  014. 

P.  Strobus  L. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palcli.  :  4-8  ;  schem.  :  b, 
bbbb,  abbb,  aabbbbb,  abbbbbaa  ;  alt.  :  0,  100  ;  largii.  :  0,  018  - 
0,  042  ;  quant.  per  mm.^  :  60  ;  perforaz.  :  1,  dimens.  :  0,  008 
X  0,  020  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  002  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  036,  z.  est.  :  0,  018  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav. :  0,  002,  z.  est.  :  0,  004  ;  strutt.  par  :  con  striature  evi- 
dentissime ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  0,014. 

Oss.  Tracheidi  spesso  ingrossati  all'  incontro  dei  raggi. 

P.  reflexa  Engelm. 
Es.  ANN.  7.  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Palcli.  :  5-8;  schem.:  ab- 


50  FL.    TASSI 

bbb,  abbbbb,  abbbbb,  abbbbbba  ;  alt.  :  0,  100  ;  largh.  :  0,  018- 
0,  038  ;  perforaz.  :  1,  dimens.  :  0,  005  X  <N  ^15  ;  spess.  par. 
rad.  :  0,  002,  taug.  :  0,  002.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0, 025, 
z.  est.  :  0,  012;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  001,  z.  est.  :  0,  003  ; 
strutt.  par.  ;  e.  s.  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0, 016.  — 
Parench.  legn.   scarso. 

Oss.  Le  perforazioni  del  parenchima  dei  raggi,  in  corri- 
spondenza con  i  tracheidi,  si  presentano  talvolta  divise  da  un 
sottile  tramezzo  tangenziale. 

^■'-  P.  pungens  Lamb. 

Es.  ANN.  5  -  Ragg.  mid.  e.  s.  Perforaz.  :  1-2,  grandi,  ovali. 
1  canali  resiniferi  si  trovano  nei  raggi  larghi  e  corti,  come 
anche  nel  P.  Thunbergii  Pari.,  che  ha  pressappoco  la  struttura 
di  questa  specie  (Kleeberg). 

*  P.   palustris  Mill. 

Es.  ANN.  18  —  Ragg.  mid.  e.  s.  Perforaz.:  1-4,  di  media 
grandezza.  —  Trach.  strutt.  par.  :  di  rado  con  strie  (Kleeberg). 

CEDRUS  Loud. 

e.  Libani  Barrel. 

(Fig.   22) 

Es.  ANN.  35  —  Ragg.  mid.  con  trach.  trasvers.  :  Palch.  : 
10-40  ;  alt.  :  0,  700  ;  largh.  :  0,  036  -  0,  48;  quant.  per  mm.'  : 
40  ;  perforaz.:  1-4,  dimeus.  :  0,  002  ><  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  : 
0.  003,  tang.  :  0,  002  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z. 
est.  :  0,  015  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  005  ; 
strutt.  par.  :  con  sottili  strie  nella  zona  estiva  ;  diam.  areol. 
delle  par.   rad.  0,  018.  —  Parench.    legn.   scarso. 

Oss.  Alcuni  raggi  hanno  da  1  a  5  palchi  di  due  strati  di 
spessore  ed  i  tracheidi  trasversali,  in  questa  e  nella  specie 
seguente,  si  formano  molto  tardi,  tra  il  10.°  e  il  30.°  anno, 
e  contengono  spesso  piccoli  cristalli  prismatici  di  ossalato  di 
calcio. 


CONIFERE 


57 


Fio-.  22. 


B 


A-B.  Cedi'iis  L.il>»iii 


C.  Deodara  Loud. 


Es.  ANN.  5.  —  Ragg.  mid.  e.  s.;  Palcli.  :  10-20  ;  alt.  :  0,350; 
largii.:  0,030;  qiiant.  per  nini.":  60;  pertbraz. :  1-3,  dimens. : 
0,  002  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang-.  :  0,  002.  — 
Mid.  Cellule  omogenee,  strette  e  allungate,  longitudinalmente 
ricche  di  perforazioni  ellittiche  e  con  rari  cristalli  di  ossalato 
di  calcio.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,021;  z.  est.:  0,012; 
spess.  par.  z.  priuiav.  :  0,003,  z.  est.  :  0,  001  ;  strutt.  par.  : 
e.   s.  :  diam.  areol.  delle  par.  rad.  0,  012. 


C.  atlantica  Mauetti. 

Es.  ANN.  5.  —  Ragg.  mid.  e.  s.;  Palch.  :  5-30  ;  alt.  ;  0,  360; 
largh.  :  0, 025  -  0, 010  ;  quant.  per  mm."  :  60  ;  pertbraz.  :  1-3,  di- 
mens. :  0,  004  X  0,  005;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.:  0,  003. 
—  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  027,  z.  est.  :  0,  015  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  0,  001  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  ;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.:  0,012,  tang.:  0,008. 


58 


FL.    TASSI 


Oss.  Talora  si  osservano  raggi  midollari  con  qualche  palco 
costituito  di  due  strati  di  spessore,  mentre  i  tracheidi  trasver- 
sali si  formano  tra  il  3.°  e  il  4.°  anno. 


PICEA  Link. 
P.  Morinda  Link. 

(Fig    23  A-B; 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  con  tradì,  trasv.;  Palch.  :  5-15; 
schem.  :  abbba,  aaabbbbbaa,  aabbbbbbbbbaaaa  ;  alt.:  0,204; 
largh.:  0,024-0,048;  quant.  per  mm.'^:  80;  perforaz.  :  1-4, 
pseudoareolate ;   dimens.:  0,003    X    0,006;  spess.    par.    rad.: 

Fig.  23 


A-B.  Pice»  Moi'iii«ls« 

0,003,  tang.  :  0,003,  —  Mid.  Cellule  poliedriche  di  varia  di- 
mensione, a  pareti  sottili  e  lisce  per  lo  piìi  quelle  della  peri- 
feria. —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  026,  z.  est.  0,  012;  spess. 
par.  z.  primav.:  0,  002,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  :  con  ispes- 
simenti spirali  nella  zona  estiva  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,018,  tang.:  0,008. 


CONIFERE  59 

Oss.  Le  pareti  interne  dei  tracheidi  trasversali  sono  spesso 
minutamente  dentellate. 

P.  alba  Link. 

Es.  ANN.  G  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Paioli.  ;  5-8  ;  schem,  :  abb- 
ba,  aabbbbba;  alt.:  0,100;  largii.:  0,015;  quant.  per  mm.- : 
72  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  :  0,  002  X  0, 005  ;  spess.  par. 
rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  002.  -  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  030, 
z.  est.  :  0,  014  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  002,  z,  est.  :  0,  003; 
strntt.  par.  :  e.  s.  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  012,  tang.  : 
0,006. 

P.  nigra  Link. 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Palch.  6-10  ;  schem.  : 
abbbba,  aabbbbaaa,  aaabblibaaa  ;  alt.  :  0,  165  ;  largh.  :  0,  024  - 
0,  040  ;  quant.  per  mm.^  :  120  ;  perforaz.  :  2-3,  dimens.  :  0,  002 
X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  tang.  :  0,  002.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  020,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav. :  0,  002,  z.  est.  :  0,  004  ;  strutt.  par.  e.  s.  ;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.:  0,012,  tang.  :  0,006. 

P.  ajanensis  Fìscb. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Palch.:  4-10;  schem.: 
abbb,  abbba,  abbbbbbaa,  aabbbbbaaa  ;  alt.  :  0,  160  ;  largii.  : 
0,  018  -  0,036  ;  quant.  per  nini- :  180;  perforaz.:  2-3,  dimens.  : 
0,004  X  0,005;  spess.  par.  rad.:  0,002,  tang:  0,002.  —  Mid. 
Cellule  come  nella  P.  Morinda,  di  quando  in  quando  sclerifi- 
cate,  e  costituenti  tramezzi  alternati  da  tessuto  a  pareti  sottili. 
—  Tradì.  Diam.  z.  primav.:  0,027,  z.  est.:  0,015;  spess. 
par.  z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  004  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  ; 
diam.    areol.  delle    par.    rad.  :    0, 012. 

P.  excelsa  Link. 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Palch.  :  6-15  ;  schem.  : 
abbbba,  aabbbbbba,  aabbbbbbbbl)baaa  ;  alt.:    0,250;    largh.: 


60  FL.    TASSI 

0,  018  -  0,  048  ;  quaut.  per  iiiui.-  :  60  ;  perforaz.  :  2-4,  dimeiis.  : 
0,  004  X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,003,  tang-.  :  0,  003.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0, 026,  z.  est.  0, 015  :  spess.  par. 
z.  primav.:  0,003,  z.  est.:  0,007;  strutt.  par.  e.  s.  ;  diam. 
areol.    delle    par.    rad.  :  0,  014,  tang.   0,  006. 

Oss.  Anche  in  questa  specie  le  pareti  interne  dei  tra- 
cheidi trasversali  sono  minutamente  dentellate,  e  nei  raggi 
più  grossi,  gli  elementi  parenchimatici  dell'  astuccio  dei  canali 
resiniferi,  hanno  pareti  interne  ispessite. 

P.  Omorìka  Mast. 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  e  s.  ;  Palch.  :  5-15;  scliem.  : 
abbbb,  abbbbbba,  aabbbblibaa,  aaabbbbbbbbaaaa  ;  alt.  :  0,  200; 
largh.  :  0,021-0,042;  quant.  per  inni.- :  120;  perforaz.:  2-4, 
dimens.  :  0,  001  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  : 
0,  002.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  :  0,  016  ; 
spess.  par.  z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0.  005;  strutt.  par.  e.  s.; 
diam.  areol.  della  par.  rad.  :  0,  012.  —  Parench.    legn.  scarso. 

P.  Menziesii  Carr. 

Es.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Palch.  :  5-10  ;  schem.  : 
abbba,  abbbbbaa,  aabbbbbaaa  ;  alt.  :  0,  200  ;  largh.  :  0.  020  - 
0,040;  quant.  per  mm.- :  120;  perforaz.:  2-4,  dimens.:  0,002 
X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,024,  z.  est.  :  0,  016  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav. :  0,  003,  z.  est.  :  0,  005  :  strutt.  par.  e.  s.  ;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.  :  0,  014.  —   Parench.   legn.  e.  s. 

P.  sitchensis  Trautv. 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Palch.  :  4-12  ;  schem.  : 
abba,  abbbb,  aabbbbaa.  aaabbbbbbbaa;  alt.  :  180,  largh.  :  0,024- 
0,042;  qnant.  per  mm'^  :  60;  perforaz.:  2-4;  dimens.:  0,002 
X  0,  004  ;  spess.  par.  ra<l.  :  0,  002,  tang.  :  0,  002.  —  Trach. 
Diam.  z.   primav.  :  0,  027,  z.  est.  :  0,  012  ;    spess.  par.  z.   pri- 


CONIFERE  61 

iiiaA^.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  ;  diam.  areol. 
(Ielle  par.  rad.  0,  014:. 

P.  orientalis  Carr. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Palch.  5-15  ;  scliem 
abbba,  aal)bbbbbbfi,  aaaabbbbbbbbaaa  ;  alt.  :  0,  180  ;  largii 
0,  015  -  0,  030  ;  qiiant.  per  nini'  :  120  ;  perforaz.  :  2-4,  diniens 
0,  003  X  0, 005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003.  — 
Trach.  z.  priuiav.  :  0,  027,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav.  :  0,002,  z.  est.:  0,  003  ;  strutt.  par.  e.  s.  ;  diani.  areol. 
delle  par.  rad.  :  0,  018,  tang.  :  0,  006. 

P.   polita   Cari. 

Es.  ANN.  7  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Palch.  :  4-15  ;  schem.  : 
abbb,  abbba,  abbbbbbbaa,  aaabbbbbbbbaaaa  ;  alt.  :  0,  150  ; 
largb.  :  0,  024  -  0,  042  ;  qnant.  per  min-  :  135  ;  perforaz.  :  2-3, 
dimens.:  0,  002  X  0,003;  spess.  par.  rad.:  0,  003,  tang.  :  0,003. 
—  Tracli.  Diam.  z.  priniav.  :  0,  022,  z.  est.  :  0, 014  ;  spess. 
par.  z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  :  con 
ispessimenti  S])irali  e  talora  con  striature,  nella  zona  estiva  ; 
diam.  areol.  delle  par.   rad.  :  0,  012,  tang.  :  0,  006. 

TSUGA  Carr. 
T.  Mertensiana  Carr. 

(Fior    24  A-B) 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  con  tracheidi  trasversali  ;  Palch.: 
3-10  ;  alt.  :  0, 150  ;  largii.  :  0,  024  ;  quant.  per  mm'  :  100  :  per- 
foraz. :  2-6,  diniens.  :  0,  002  X  0,  004  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003, 
tang.  :  0,  003.  —  Mid.  Cellule  omogenee,  strette,  a  pareti  di- 
scretamente ispessite,  con  numerose  punteggiature  trasversali. 
—  Tradì.  Diam.  z.  primav.  :  0,  018,  z.  est.  :  0,  007  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.:  0,  003;  strutt.  par.,  con  sottili  strie 


62 


FL.    TASSI 


nella  zona  estiva  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  014,  tang. 
0,008.  —  Parench.  legn.  frequente. 


Fig.    24. 


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AH.  Tnii^»  Mei'teii!!<l»im 


T.  Pattoniana  Engelm. 


Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  e.  s.;  Paleli.  :  3-10  ;  alt.  :  0,140; 
largii.  :  0,  030  ;  qnant.  per  innr  :  140  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  : 
0,002  X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,024,  z.  est.:  0.014;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  0,  005  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  :  diam. 
areol.  delle  par.  rad.:  0,012.  —  Parench.  legn.  e.  s. 

T.  canadensis  Carr. 


Es.  ANN.  15  —  Ragg.  mid.  e.  s.  ;  Palch.  :  3-15  ;  alt.  :  0,216; 
largii.  :  0,  018  -  0,  040  ;  quant.  per  mm^  :  108  ;  perforaz.  :  2-4, 
dimens.:  0,002  X  0,003,  tang.  :  0,003.  —  Trach.  Diam.  z. 
primav.  :  0,  022,  z.  est.  :  0,015  ;  spess.  par.  z.  primav.  :   0,  003, 


CONIFERE 


63 


z.  est.  :  0,  005  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.: 
0,012,  tang.  :  0,006.  —  Parench.  legn.  e.  s. 

Oss.  Rari  souo  i  raggi  cou  più  strati  di  spessore. 

PSEUDOTSUGA  Carr. 
P.  Douglasii  Cam 

(Fig    2.5) 

Es.  ANN.  5.  —  Ragg.  mid.  con  tracheidi  trasversali  ;  Palcli.: 
5-15  ;  alt.  :  0,  215;  largii.  :  0,  020-0,  055  ;  quant.  per  mm':  80  ; 
perforaz.^  2-4,  dimens.  :  0,002  ><  0,003;  spess.  par.  rad.  :  0,002, 
tang.:  0,002.  —  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,030,  z.  est.: 
0,  018  ;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0, 005  ;  strutt. 
par.  :  con  ispessimenti  spirali  bene  accentuati,  e  talvolta  an- 
che con  striature  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  018,  inter- 
secate da  fessura  nella  zona  estiva.  —  Parench.  legn.  scarso. 

Fig.  25 


AB.  Pseuilot^ug-M  Uoug;la*«ii 

Oss.  I  tracheidi  trasversali  non    si   osservano    prima  del 
3."  anno. 


64 


FL.    TASSI 


Attesa  la  scarsità  di  materiale  non  è  stato  possibile  1'  esa- 
me del  midollo. 

ABIES  Juss. 
A.  pectinata  DC. 

(Fig  26,  A-B) 

Es.  ANN.  12  —  Ragg.  mid.  Palch.:  5-20  ;  alt.  :  0,  300;  lar- 
gii. :  0,018;  quant.  per  mur  :  02;  perforaz.  :  2-4,  dimeus.: 
0,  003  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad,  :  0,008,  tang.  :  0,008.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.:  0,030,  z.  est.:  0,018;  spess.  par.  z.  prima- 
ver.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  : 
0,  014,  cou  fessura  nella  zona  estiva,  tang.  :  0,  006. 

Fig.  26 


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A  B  V 

A-B.  Al>ies  pectìiiutìi  —  C.  A.  iitiiiiitlicn. 

Oss.  In  qualche  fila  più  esterna  del  parenchima  dei  raggi 
esistono  cristalli  di  ossalato  di  calcio. 

A.  balsamea  Hill. 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.    Palch.  :    10-40  ;    alt.  :    0,  550  ; 
largh.  :  0,018;  quant.  per  mm- :  90;  perforaz.:  2-6,  dimeus.: 


CONIFERE  65 

0,  005  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003.  — 
Mid.  Cellule  costituenti  strati  di  tessuto  sclerificato.  alternanti 
con  altri  a  pareti  sottili.  —  Trach.  Diaui.  z.  i)riinav.  0,  018, 
z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  z.  priiiiav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ; 
diam.  areol.  delle  par.  rad.:  0,012. 

Oss.  Secondo  Scliroter  {'),  1'  A.  Apoll'mis  Link,  e  VA.  Fra- 
seri  Lindi.,  avrebbero  la  stessa  struttura  dell'  A.  halsamea  Mill. 

A.  Webbiana  Lindi. 

Es.  ANN.  4.  —  Ragg.  mid.  Palcb.  :  5-20:  alt.  :  0,  400;  lar- 
gii. :  0,  036  ;  quant.  per  mni^  :  80  ;  pertoraz.  :  2-4,  diniens.  : 
0,  003  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,032,  z.  est.:  0,018;  spess.  par. 
rad.  z.  prinla^^  :  0,003,  z.  est.:  0,005;  diam.  areol.  delle  par. 
rad.  :  0,  014. 

Oss.  Ditìficilmente  si  incontrano  raggi  con  qualche  palco 
a  due  strati  di  spessore. 

A.  numidica  De  Lannoy. 

(Fig.  26,  C) 

Es.  ANN.  8.  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  4-15;  alt.:  0,220; 
larg.  :  0,024;  quant.  per  mm- :  80;  pertoraz.:  1-4,  dimens.  : 
0,  003  X  0,  000  ;  spess.  par.  rad.  :  0,003,  tang.  :  0,003.  —  Tracli. 
Diam.  z.  primav.  :  0,025,  z.  est.  0,  012  ;  spess.  par.  z.  primav.: 
0,002,  z.  est.:  0,004;  strutt.  par.:  con  sottili  strie;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.  :  0,  016.  —  Parencii.  legn.  scarso. 

A.  cephaionica  Link. 

Es.  ANN.  12.  —  Ragg.  mid.  Palch.:  4-12;  alt.:  0,180; 
largii.:  0,027;  quant.  per  mnr  :  80;  pertoraz.:  1-3,  dimens.: 
0,  002  X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang.:  0,003.  — 
Tracii.  Diam.  z.  primav.:  0,024,  z.  est.:  0,012;  spess.  par.  z. 


(1)  ScHROTEK  (C.)    -  Untersuchung  liber  fossile  Hòlzer  aus  der  ar- 
ctischen  Zone.  ZLirich.  1884. 


66  FL.    TASSI 

primav.  :  0,002,  z.  est.:  0,004;  diaDi.  areol.  delle  par.  rad.: 
0,  014. 

Oss.  Kleeberg  in  mi  esemplare  di  8  anni  ha  trovato  raggi 
aventi  fino  a  134  palchi  di  cellule,  alcuni  dei  quali  di  2  strati 
di  spessore. 

A.  Pinsapo  Boiss. 
Es.  ANN.  0  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  4-10  ;  alt.  :  0,  175  ;  lar- 
gh.  :  0,  018  ;  quant.  per  ninr  :  60  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  : 
0,  002  X  0,  004  ;  spess.  par.  lad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003.  - 
Trach.  Diam.  z,  primav.  :  0,027,  z,  est.:  0,015;  spess.  par.  z. 
primav.:  0,002,  z.  est.  0,004;  diam.  areol.  delle  par.  rad.: 
0,  016. 

A.  amabilis  Fori). 

Es.  ANN.  4  —  Ragg.  mid.  Palch.:  4-12;  alt.:  0,240;  lar- 
gii.: 0,021;  quant.  per  miir:  160;  perforaz.:  2-4,  dimens.: 
0,002  X  0,  003  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  006,  tang.  :  0,  006.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,030,  z.  est.:  0,018;  spess.  par.  z. 
primav.:  0,002,  z.  est.:  0,003;  diam.  areol.  delle  par.  rad.: 
0,  014,  tang.  :  0,  008. 

A.  Nordmanniana  Spach. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  3-12  ;  alt.  :  0,  160  ; 
largii.  :  0,  025  ;  quant.  per  mm.-  :  60  ;  perforaz.  :  2-6,  dimens.: 
0,002  X  0,006;  spess.  par.  rad.:  0,004,  tang.:  0,004.  — 
Trach,  Diam.  z.  primav.  :  0,  030,  z.  est.  :  0,  014  ;  spess.  par. 
z.  primav.:  0,002,  z.  est.:  0,004;  strutt.  par.:  con  strie  ap- 
pena visibili;  diam.  areol.  delle  par.:  0,014,  tang.:  0,008. 

Oss.  Kleeberg  assegna  ai  raggi  di  questa  specie  circa  20 
palchi  di  cellule,  16  per  1'  A.  (jrandis  Lindi,  e  6  per  1'  A.  re- 
ligiosa Lin<ll.,  il  quale  ultimo  offre  pure  areole  sulle  pareti 
tangenziali  dei  tracheidi. 

A.  magnifica  A.  Murr. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palch.:  3-15;  alt.:  0,290; 
larg.  :  0,020;  quant.  per  min"':  200;  perforaz.:    2-4,  dimens.: 


CONIFERE  67 

0,  002  X  0,  003  ;  spess.  par.  m<l.  :  0,005,  tang.  :  0,005.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  0,020,  z.  est.:  0.012;  spess.  par.  z. 
primav.  :  0,003,  z.  est.:  0,004;  diam.  areol.  delle  par.  rad.: 
0,  014,  tang.  :  0,  008. 

A.  CiliCica  Carr. 

Es.  ANN.  8  —  Ragg.  mid.  Paioli.  :  2-8  ;  alt.  :  0,  100  ;  lar- 
gii. :  0,  021  ;  quaut.  per  min-  :  100  ;  perforaz.  :  2-4,  dimens.  : 
0,  003  X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  002,  taug.  :  0,  002.  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.:  0,024,  z.  est.:  0,012;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  003  ;  striitt.  par.  :  con  sottili 
striature  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  015. 

A.  nobilis  Lindi. 

Es.  ANN.  3  —  Ragg.  mid.  Palcli.  4-8  ;  alt.  :  0,  150  ;  largii.: 
0,020;  quaiit.  per  mm- :  180;  perforaz.:  2-4,  ed  anche  6  in 
alcuni  palchi  più  alti  del  1."  anello  annuale  ;  dimens.  :  0,  004 
X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003.  —  Trach. 
Diam.  z.  primav.  :  0,  028,  z.  est.  :  0,  014  ;  spess.  par.  z.  pri- 
mav. :  0,002,  z.  est.:  0,003;  diam.  areol.  delle  par.  rad.: 
0,  014,  tang.:  0,006. 

A.  concolor  Lindi,  et  Gord. 

Es.  ANN.  4  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  2-10  ;  alt.  :  0,  220  ;  largii  : 
0,  021;  quant.  per  mnr  :  150  ;  perforaz.:  2  4,  dimens.  :  0,  004  X 
0,005;  spess.  par.  rad.:  0,004,  tang.:  0,004.  —Trach.  Diam. 
z.  primav.:  0,  024,  z.  est.  :  0,  010  :  spess.  par.  z.  primav.  0,  002, 
z.  est.:  0,003;  diam.  areol.  delle  par.  rad.:  0,014. 

KETELEERIA  Cair. 
K.  Fortune!  Carr. 

iFig.  27  A-B) 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  Palch.  6-12  ;  alt.  :  0,  330  ;  lar- 
gh.:  0,027-0,  050;  quant.  per  mnr:  112;  perforaz.:  1-8,  pseudo- 


68 


FL.    TASSI 


areolate,  diuiens.  :  0,005  X  0,000;  spess.  par.  rad.:  0,  003,  tang. : 
0,  003.  —  Mid.  identico  a  quello  degli  Abies.  —  Trach.  Diam. 


Fig.  27 


B 


A-B.  Kctcleei>itt  Foi>tiiiicì 


z.  primav.  :  0,021,  z.  est,:  0,015;  spess.  par.  z.  primav.  : 
0,  003,  z.  est.  :  0^  005  ;  strutt.  par.  :  con  strie  ;  diam.  areol. 
delle  par.  rad.  :  0,  016.  —  Parench.   legn.  abbondante. 

Oss.  Questo  genere,  nel  quale  i  raggi  di  2  o  3  strati  di 
spessore  sono  rari,  rispecchia  anatomicamente  la  struttura  ge- 
nerale degli  Ahies. 


LARIX  Mill. 

L.  europaea  DC. 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  con  trach.  trasv.;  Palch.:  2-10; 
alt.  :  0,  160  ;  largh.  :  0,  018  -  0,070;  quant.  per  mar:  100;  per- 
foraz.  :  2-6,  dimens.  :  0,  002  X  0,  005  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003, 
tang.  :  0,  003.  —  Mid.  Cellule  strette  e  allungate  in  senso  lon- 
gitud.,  un  po'  pili  voluminose  e  con  pareti  piìi  ispessite  nella 
zona  centrale.    —    Tradì.  I)iam.    z.    primav.  :    0,  030,  z.  est.  : 


CONIFERE 


09 


0,014;  spess.  par.  z.  primav.  :  0,001,  z.  est.:  0,003;  strutt. 
l)ar.  :  con  ispessiuienti  spirali  e  con  striature  al  principio  della 
zona  estiva;  diani.  areol.  delle  par.  rad.:  0,016,  taug. :  0,006. 
Oss.  Secondo  Moeller,  il  L.  microcarpa  Forb.  avrebbe  la 
stessa  struttura  del  L.  europaea. 

L.  leptolepis  Endl. 

Es.  ANN.  6.  —  Ragg.  mid.  e.  s.;  Palcli.  :  10-20  ;  alt.  :  0,360; 
largii.:  0,018-0,038;  quant.  per  nim.' :  80;  perforaz.  :  2-4, 
dimens:  0,  003  X  0,  005;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang'.  :  0,003. 
—  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,036,  z.  est.:  0,015;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  001  ;  z.  est.  :  0,  003  ;  strutt.  par.  :  e.  s.  ;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.  :  0,018,  tang.  :  0,  006. 

L.  dahurica  Turez. 

(Fig.  28,  A-B) 

Es.  ANN.   6  —  Ragg.   mid.  e.  s.  ;PalcIi.  :  5-15;  alt.;  0,200; 
largii.  :  0,  024  -  0,  040  ;  quant.  per  mm."-  :   140  ;  perforaz.  :  2-4, 

Fig.  28 


B  G 

AB.  L,.  «liiliiific*»  —  C.  L..  s^ll>ii*icst 


70  FL.    TASSI 

dimens.:  0,002  ><  0,004;  spess.  par.  rad.:  0,003,  tang. . 
0,  003.  —  Trach.  Diam.  z.  i)riniav.  :  0.  018,  z.  estiv.  :  0,  012  ; 
spess.  par.:  z.  i)rimav.  :  0,002,  z,  est.:  0,004;  strntt.  par.: 
e.  s.  ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  :  0,  014.  —  Parench.  legn. 
scarso. 

L.  sibirica  Ledeb. 

iFig.  28,  Ci 

Es.  ANN.  6  —  Ragg.  mid.  e.  s.;Palch.  5-20;  alt.:  0,300: 
largii.:  0,  018  -  0,  038  ;  quant.  per  nim.^  :  85  ;  perforaz.  :  2-4,  di- 
mens. :  0,002  X  0,  006;  spess.  par.  rad.  :  0,  003.  tang.  :  0,003. 
—  Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  024,  z.  est.  :  0,  012  ;  spess.  par.  : 
z.  primav.  :  0,  002,  z.  est.  :  0,  005  ;  strntt,  par,  :  e.  s.  ;  diam. 
areol.  delle  par.  rad.  :  0,  OlG,  tang.  :    0,  008. 

*  L.  americana  Michx. 

Es.  ANN.  10  —  Ragg.  mid.  e.  s,  ;  Palch.  tino  a  24.  — 
Trach.    strntt.  par  :  e.  s. 

Oss.  I  tracheidi  trasversali  si  formano  a  cominciare  dal 
4.°  e  5.°  anno  (Kleeberg,  sub  L.  pendula). 


PSE  [IDOLA RT.X  Gord. 
P.  Kaempferi  Gord. 

(Fig.  29  A-Bi 

Es.  ANN.  5  —  Ragg.  mid.  Palch.  :  10-20  ;  alt.  :  0, 450  : 
largii.:  0,030;  quant.  per  mm.- :  80;  perforaz.:  2-4,  dimens.: 
0,  001  X  0,  006  ;  spess.  par.  rad.  :  0,  003,  tang.  :  0,  003  — 
Trach.  Diam.  z.  primav.  :  0,  027,  z.  est.  :  0,  016  ;  spess.  par. 
z.  primav.  :  0,  003,  z.  est.  :  0,  004  ;  strutt.  par.  :  con  strie  sot- 
tili ;  diam.  areol.  delle  par.  rad.  0,014;  tang.:  0,008.  — 
Parench.    legn.   raro. 


CONIFERE 


71 


Oss.  Anche  in  questa  specie  per  la  scarsezza  e  deteriora- 
mento di  materiale,  manca  l'esame  del  midollo. 


Fig.  29 


A  B 

A-B^  Pseti«l<»lm>ix  Kncikipfei'i 


I  raggi  midollari  delle  Abietineae  a  differenza  di  <iuelli 
delle  Gitpressineae  e  delle  Taxineae,  sono  forniti  di  tracheidi 
trasversali,  che  possono  trovarsi  sopra  e  sotto  ai  raggi  stessi 
e  talvolta,  mescolati  alle  cellule  parenchimatiche,  anche  nella 
parte  centrale.  Fanno  eccezione  i  generi  Cunninghamia.,  Aga 
tliis,  Araucaria,  AMes,  Keteleeria  e  Pseudolarix,  privi  di  veri 
e  propri  tracheidi  trasversali.  Questi  raggi  hanno  sovente  pivi 
strati  di  spessore,  attraversati  talora  da  uno,  di  rado  due  ca- 
nali resiniferi,  ed  in  media  ho  notato  che  sono  più  alti  di 
quelli  delle  Cupressineae  e  Taxineae.  Inoltre  le  punteggiature  dei 
campi  d' incrocio,  di  numero  molto  variabile,  rimangono  co- 
stanti solamente  in  alcune  specie  dove  ne  esistono  1  sola  o  2 
{Sciadopitys    verticillata,   Finus    Pumilio,    P.    Strobus,    P.    re- 


72  FL.    TASSI 

flexa,  P.   Cemìrra,  etc.)  ;  infine  il  midollo  ha  di  frequente  strut- 
tura lamellare. 

In  quanto  al  parenchima  legnoso  è  assai  meno  abbondante 
che  negli  altri  due  g'rupi)i  di  Conifere,  ed  i  tracheidi  presen- 
tano in  generale  sottili  striature,  mentre  quelli  dei  generi  Pi- 
cea, Pseudotsuga,  e  Larix  hanno  larghi  ispessimenti  spirali  piìi 
o  meno  accentuati. 


I  raggi  midollari  delle  Conifere  sono  costituiti  normal- 
mente di  un  solo  strato  di  spessore  di  cellule,  eccettuati  i  ge- 
neri Pinus,  Picea,  Pseudotsuga  e  Larix,  che  in  parte  resultano 
forniti  di  più  strati,  e  contengono  uno  due  canali  resiniferi. 
Sono  frequenti  i  casi  in  cui  i  raggi  hanno  uno  o  piìi  palchi 
di  due  strati  di  spessore,  ma  però  non  si  ripetono  con  costanza: 
così  li  ho  riscontrati  nei  generi  Sequoia,  Podocarpus,  Jiinipe- 
rus,  Thuya,  Araucaria,  Keteleeria,  Tsuga,  Pseudolarix  e  Libo- 
cedrìis,  a  cui,  secondo  Kleeberg,  si  dovrebbero  aggiungere  le 
Taxodieae,  il  Cupressus  thiirifera  e  il  C.  Macnabiana  nel  quale 
ultimo  s' incontrano,  sebbene  di  rado,  raggi  con  tre  strati  di 
spessore. 


Il  numero  dei  raggi  midollari  in  rapporto  ad  una  data 
superficie  ha  poco  valore  pratico  per  la  determinazione,  per- 
chè esso  di[)ende  più  che  altro  dall'  età  della  pianta.  Es- 
sner  ('),  in  seguito  a  numerose  esperienze   praticate  a  questo 


(1)  Essner  {B.)  1.  e. 


CONIFERE  73 

riguardo,  stabilì  che  il  numero  dei  raggi  nou  è  sempre  lo 
stesso  nei  diversi  anelli  annuali  di  una  medesima  sezione  di 
legno  :  che  tale  numero  è  piìi  grande  nel  primo  anello  annuale 
e  da  questo  dapprima  decresce  con  rapidità  poi  lentamente 
verso  1'  esterno,  mentre  si  mantiene  fermo  ad  una  certa  età 
variabile  secondo  gli  individui,  ed  infine  cresce  di  nuovo  nella 
vecchiaia  della  pianta.  Così  p.  es.  nell'  Juniperus  vlrginiana 
si  hanno  126  raggi  per  mm."  nel  primo  anno,  102  nel  10.°,  90 
nel    20.",    80    nel    40.",  e  94  nel  G0.°  anno. 

Xello  stesso  anello  annuale  di  specie  appartenenti  a  ge- 
neri diversi  la  quantità  dei  raggi  per  ogni  nim.'  non  è  sempre 
eguale,  anzi  si  notano  diiferenze  che  in  qualche  modo  sembrano 
avere  dei  rapporti  con  i  vari  gruppi  di   Conifere. 

3."  ANNO 

Cupresslneae 
Callitris  rhomboidea         raggi  100   per  mm." 


Libocedrus  chilensis 

» 

120 

» 

Cupressus  pisifera 

» 

120 

» 

»          thyoides 

» 

120 

» 

Juniperus  excelsa 

» 

90 

» 

»          foetidissima 

» 

100 

» 

Taxineae 
Podocarpus  andina  »      200 


Ahieth 
Araucaria  imbricata 

leae 
» 

200 

» 

Pinus  excelsa 

» 

100 

» 

Tsuga  Mertensiana 

» 

100 

» 

Abies  magnifica 

» 

200 

» 

»       nobilis 

» 

180 

» 

Da  questo  prospetto  resulta  che  nelle  Cupressineae  la 
somma  dei  raggi  del  3."  anello  annuale  per  ogni  mm.^,  varia 
tra  100  e  200,  mentre   nelle    Taxineae   e   nelle   AhieUneae  va 


74 


FL.    TASSI 


da  160    a  200,  eccezione  fatta  della    Tswja    Mertensiana   che 
conta  in  media  solo  100  raggi  per  uim.-. 


6."    ANNO 

Cupressineae 

Thuya  occideutalis 

»       japouica 
Cupressus   Benthami 
Juniperus  elegaus 


8g:i 

72 

per 

mm 

» 

72 

» 

» 

80 

» 

» 

90 

» 

Taxineae 
Taxodi iim  disticlinm 
Taxus  baccalà 


Piniis  Lancio 

»       pirenaica 
Picea   alba 
Abies   Pinsapo 
Keteleeria  Fortuuei 
Larix   sibirica 


u                » 

140 

» 

» 

60 

» 

bietineae 

» 

80 

» 

» 

80 

» 

» 

72 

» 

» 

60 

» 

i              » 

112 

» 

» 

85 

» 

10."   ANNO 

Cupressineae 

Thuya  plicata  raggi  240  per  nira. 

»        gigantea 
Cupressus  sempervirens 
Juniperus  bermudiana 

»  virginiana  »       102  » 

»  chinensis  »         »u         » 


» 
» 
» 
» 


60 

65 

100 

102 

80 


» 
» 


Taxineae 


Cryptomeria  elegans 
Cephalotaxus  drupacea 


90 
100 


» 
» 


CONIFERE 

Ahietineae 

Pinus    Strobus                   rag^'i  <><^>  per  mni.- 

Picea   ajaiieusis                      »  180          » 

»       orientalis                      »  120          » 

Abies  Nordinaiiniana            »  00          » 

20."    ANNO 

Cupressineae 

Thuya  occidentalis  raggi     54  per  iiini,^ 

»       orientalis  »        94         » 

Junii)erus  virginiana  »         90  » 

Taxineae 

Sequoia  gigantea                   »  80  » 

Taxus  baccata                       »  65  » 

Dacrydinm  cupressiniiin       »  200  » 

Ahietineae 

Pinus   Strobus  » 

»        silvestris  » 

Abies  pectinata  » 

Larix  europaea  » 

A  questo  punto  notiamo  un'  accentuata  diminuzione  di 
raggi:  solo  il  Dacrì/dium  cupressinum  ne  mostra  un  numero 
sempre  rilevante,  dovuto  forse  alla  piccolezza  dei  raggi  stessi 
che  ne  permette  un  maggiore  addensamento. 

40."    ANNO 

Cupressineae 
Thuya  orientalis  raggi     93  per  mm.^ 

Juniperus  virginiana  »         80  » 

Taxineae 
Taxus  baccata  »        70         » 


40 

» 

36 

» 

45 

» 

38 

» 

76  FL.    TASSI 

Abietineae 

Piims  Strobus  ragj^i  40   \)vv   min." 

»       silvestris  »  30         » 

Abies  pectinata  »  o6  » 

00."    ANNO 

Gupressineae 
Thuya  orientalis  raggi     93  per  nini.- 

Juuiperus  virginiana  »        94         » 

Tuxineae 
Giukgo   biloba  »         00  » 

Ahietineae 
Pinus  Strobus  »         35         » 

»       silvestris  »         li  7  » 

Oltre  questo  limite  il  numero  dei  raggi  per  nim.^  torna 
ad  aumentare  lino  all'  ultimo  anno  della  pianta. 

Secondo  Essner  il  numero  dei  raggi  è  variabile  nello 
stesso  anello  annuale  anche  secondo  la  diversa  altezza  della 
pianta.  Così  egli  ha  osservato  che  nel  Pinus  Strobus  si 
trovano  99  raggi  per  mm,^  nel  1."  anello  annuale  alla  base 
del  tronco,  100  a  2  metri  da  terra,  93  a  4  metri,  74  a  10 
metri,  e  71  a  14.  Lo  stesso  Essner  nota  che  allorquando  l'ac- 
crescimento dei  fusti  è  eccentrico,  il  che  avviene  non  di  rado, 
all'  eccentricità  non  corrisponde  sempre  una  differenza  di  nu- 
mero dei  raggi. 


L'altezza  dei  raggi  midollari,  determinata  dal  numero  dei 
palchi  può  costituire  un  carattere  di  una  certa  injportanza  per 
la  diagnostica.  Infatti  Schacht  è  di  parere  che  esso  non  cangi 
sostanzialmente  nei  suoi  rapporti  secondo  1'  età  della  pianta, 
cosicché  quelli  del  primo  anello  annuale  non  sono  diversi  da 
quelli  successivi.  Anche  Moeller  ritiene  che  sebbene  1'  altezza 


CONIFERE  7/ 

dei  rajigi  sia  soggetta  a  qualche  variazione,  pure  per  molte 
specie  si  lia  un  massimo  die  ben  di  rado  viene  sorpassato,  e 
che  olire  un  (;arattere  di  facile  applicazione,  sempre  ben  inteso 
esprimendo  1'  altezza  in  rapporto  del  numero  dei  palchi  di  cel- 
lule sovrapposte.  Goeppert  invece  fa  rilevare  che  1'  età  può 
determinare  delle  differenze  nei  raggi,  per  cui  nei  rami  gio- 
vani questi  sono  formati  di  una  quantità  minore  di  palchi  che 
negli  adulti  :  ciò  che  ho  potuto  controllare  per  diverse  specie, 
mentre  in  altre  ho  constatato  che  il  numero  dei  palchi  fin  dal 
primo  anello  annuale  raggiunge  già  il  suo  limite  massimo. 
Hartig  infine  nega  assolutamente  il  valore  diagnostico  del  com- 
puto dei  palcìii,  sostenendo  che  i  medesimi  variano  nello  stesso 
individuo,  secondo  1'  età,  la  parte  della  pianta,  e  il  suo  accre- 
scimento. Ad  onta  di  queste  discrepanze  tale  carattere,  pre- 
sentandosi con  una  certa  costanza,  è  di  frequente  applicato 
alla  diagnostica,  e  più  che  altro  alla  determinazione  delle  Co- 
nifere fossili. 

Tra  gli  esemplari  delle  specie  studiate  ho  rinvenuto  il 
maggior  numero  di  palchi  nel  Cedrus  Libani  e  nell'  Ahies  hai- 
samea  contandone  fino  a  40  ;  seguono  poi  Sequoia  gigantea  con 
10-35  palchi;  Juniperus  Sabina  con  6-30;  Thuya plicata,  Cedrus 
Deodara^  Pseudotsuga  Douglasii,  Larix  leptolepis  con  10-20; 
Juniperus  virginia na,  Taxus  baceata,  Abies  pectinata,  Larix 
sibirica  con  2-20;  Cupressus  sempervirens  con  C-18  ;  Calli  tris 
rliomboidea,  Cupressus  funebris,  Picea  Morinda,  P.  excelsa,  P. 
orientalis,  Larix  dahurica  con  5-15  palchi.  In  alcuni  generi 
difficilmente  è  sorpassato  il  7.*'  o  1'  S.°  palco,  e  in  ogni 
caso  mai  il  14."  o  il  15.°;  certe  specie  poi  hanno  soltanto  da 
1  a  3  palchi  e  questa  cifra  si  mantiene  con  uniformità, 
p.  es.  Thuya  gigantea,  Cryptomeria  elegans,  Aghathis  austraUs: 
la  Thuya  dolabrata,  Torreya  grandis  e  Podocarpus  Sterlingii 
ne  presentano  in  generale  1  e  2,  e  nel  Oinligo  biloba  di  rado 
si  riscontrano  raggi  di  un  sol  palco  o  di  tre,  poiché  sono  quasi 
sempre  di  due. 


78 


FL.    TASSI 


L'  altezza  dei  raggi  midollari,  non  calcolata  dal  numero 
dei  palchi,  è  suscettibile  di  molte  variazioni  anche  nello  stesso 
individuo  per  cui  non  può  costituire  vero  e  proprio  termine 
diagnostico.  Così  secondo  IsToerdlinger  V  altezza  media  della 
maggior  parte  dei  raggi  delle  Conifere  è  di  0,5  mm.,  ad  ec- 
cezione deW  Juniperus  communis  e  del  Taxus  baccata  dove  sono 
alti  0,2  ;  mentre  Wiesner  indica  0,6  per  il  Pinus  siUestris, 
0,13  per  V  Juniperus  virginiana,  0,25  per  la  Thuya  occidentalis, 
e  0,22  per  il  Taxus  baccata.  Io  poi  ho  trovato  che  i  raggi 
sono  più  bassi  nelle  Gupressineae  che  nelle  Abietineae,  quan- 
tunque si  verifichino  diverse  eccezioni,  p.  es.  la  Thuya  plicata 
con  raggi  alti  fino  0,6,  V  Juniperus  Sabina  fino  0,45,  etc. 


Gupressineae 

Callitris  quadrivalvis 

alt. 

0,170 

Libocedrus  decurrens 

» 

0,  100 

»           chilensis 

» 

0,  OSO 

Thuya  plicata 

» 

0,  ()00 

»       gigantea 

» 

0,  010 

»        dolabrata 

» 

0,  012 

Cupressus  macrocarpa 

» 

0,  080 

»          Benthami 

» 

0,  120 

Juniperus  tetragona 

» 

0,  051 

»           Sabina 

» 

0,  150 

Media  =  0,  175 


Abietineae 
Pinus  Pinaster 


» 


insignis 


Cedrus  Libani 
»       Deodara 
»       atlantica 
Picea  Morinda 
»       excel  sa 


alt.  0,  220 

»  0, 300 

V  0,  700 

»  0,  350 

»  0, 360 

»  0,  260 

»  0,  250 


CONIFERE  79 

Abies  balsamea  alt.  0,  550 

Larix  leptolepis  »     0,  360 

Pseudolarix  Kaenipferi  »     0,  450 

Media  =  0,  380 

Nelle  Taxineae  uou  si  lia  mai  un'  altezza  uniforme,  come 
apparisce  dal  prospetto  seguente  : 

Taxiìieae 

Cryptomeria  japonica  alt.  0,  115 

»  elegans  »  0, 058 

Taxodium  disticluim  »  0,  225 

Sequoia  gigantea  »  0,  ITO 

»        sempervirens  »  0,  100 

Taxus  baccata  »  0,  264 

Torreya  grandis  »  0,  048 

Giukgo  biloba  »  0,  060 

Podocarpus  Sterlingii  »  0,  027 

«  andina  »  0,  115 

Anche  V  altezza  delle  cellule  dei  raggi  può  essere  molto 
diversa  tra  specie  dello  stesso  genere,  mantenendo  un'  eguale 
misura  nei  singoli  individui.  Quindi  abbiamo  :  P'mus  sllve- 
utris  alt.  0,  022  mm.,  P.  Strohus  0,  025,  Picea  excelsa  0,  017, 
Ahies  pectinata  0,  018,  Larix  europaea  0,  019,  Ginhgo  biloba 
0,  028,  Taxus  baccata  0,  018,  Juniperìis  communis  0,  019, 
J.  virginiana  0,  016,  Thmja  occidentaUs  0,  018,  e  da  ciò  pos- 
siamo dedurre  in  modo  approssimativo  che  anche  le  cellule  più 
basse  si  trovano  nei  raggi  delle  Cupressineae. 


Le  pareti  delle  cellule  dei  raggi  sono  variamente  svilup- 
pate, cioè  ora  la  parete  radiale  è  piìi  ispessita  di  quella  tan- 
genziale, ora  le  medesime  sono  di  eguale  spessore.  Appartengono 
alla  prima  categoria  le  Cupressineae,  le  Podocarpeae,  le  Taxo- 
dieae  ed  i  generi  Torreya  e  Taxus,  al  secondo  le  Araucarieae, 


80  FL.    TASSI 

le  Pinaceae  ed  i  generi  Ginligo,  Phyllocladus  e  Dacrydium. 
Questo  carattere,  stabilito  da  Kleeberg  C),  si  manifesta  con 
una  spiccata  costanza;  però  tra  le  specie  studiate  devono  eccet- 
tuarsi le  seguenti  spettanti  alla  seconda  categoria,  nelle  quali 
le  pareti  non  sono  uniformemente  ispessite:  Armicaria  excelsa 
par.  rad.  0,  003  -  tang.  0,  001  ;  Gedrus  Lihani,  Picea  OmoriJca, 
Pinus  Cemhra  0,  003  -  0,  002  ;  Picea  3rorinda  0,  002-0,  003  ; 
Pinus  Pinaster  0,  004  -  0,  002. 

Spesso  nelle  specie  del  1."  gTU[)po  tutte  e  tre  le  pareti 
di  ogni  singola  cellula  sono  fornite  di  evidenti  punteggiature 
semplici,  p.  es.  nel  genere  Juniperus,  nella  Callitris  calcarata 
e  nel  Lihocedrtis  chileìisis  :  però  in  quest'  ultimo  non  sono 
sempre  ben  visibili.  La  parete  tangenziale  è  invece  di  solito 
senza  alcuna  punteggiatura  nei  generi  Taxus,  Gephalotaxus, 
Torreya,  Cupressus,  Tliuya,  Gryptomeria,  Taxodium,  Sequoia, 
Atìirotaxis,  Gunninghamia,  in  qualche  Podacarpus  e  nel  Libo- 
eedrus  Doniana.  Inoltre  possono  essere  anche  munite  di  per- 
forazioni semplici  le  sole  pareti  radiali  delle  specie  del  genere 
Actinostrohus  e  di  diverse  Gallitris.  Le  specie  del  2."  gruppo, 
aventi  cioè  pareti  radiali  e  tangenziali  di  eguale  spessore,  i)re- 
sentano  qualche  volta  pareti  con  pori  semplici,  come  gli  Ahies, 
oppure  questi  mancano  affatto  nei  generi  Dacrydium,  Ginl-go, 
Phyllocladus  ;  Araucaria  e  Agathis.  Nel  Pinus  leucodermis  e 
altri,  le  cellule  parenchimatiche  dei  raggi  si  mostrano  sovente 
sotto  due  tipi  caratteristici  diversi,  cioè  uno  a  pareti  sottili, 
1'  altro  a  pareti  ispessite. 


Le  cellule  del  parenchima  dei  raggi  midollari  in  ogni 
campo  d'  incrocio  hanno  sempre  delle  perforazioni,  di  numero 
e  grandezza  variabile  nei  diversi  generi  e  specie.  Tantoché  se 
ne  osservano  una  o  due  sole,  piuttosto  grandi,  nei  Pinus  Pu- 
milio,  P.  Laricio,  P.  silvestris,  P.  Strobus,  P.  reflexa,   Dacry- 


(1)  Kleeberg  (A.)  1.  e. 


CONIFERE  81 

dium  cupressinum,  D.  Franici  imi,  Phyllooladus  tricliomanoides, 
F.  rhomhoidaUs,  oppure  una  grande  accompagnata  da  due  assai 
più  piccole,  p.  es.  nel  Pinus  Pinaster.  lu  moltissimi  casi  se 
ne  trovano  2  sole,  come  nell'  Juniperus  hermudiana,  Callitris 
quadrivalvis,  Lihocedrus  decurrens,  Podocarpus  neriifolia,  P. 
Thunhergii,  Cunninf/hamia  sinensis,  o  assai  i)iù  spesso  da  2  a 
4,  piccole,  regolari,  come  i).  es.  nei  Pinus  pyrenaica,  P.  Bun- 
ffeana,  P.  echinata^  Thmja  orientaìis,  T.  pilifera,  Abìes  Pinsapo, 
A.  Wehbiana.  Picea  Omoril-a,  Larix  dalinrica,  L.  sibirica.  Se 
ne  contano  poi  da  3  a  6  nel  Cupressus  Macnabiana,  Thuya  do 
labrata,  T.  occidentalis,  Torreya  nucifera,  Araucaria  excelsa  ; 
giungono  fino  ad  8  nel  Pinus  insignis,  Agathis  australis,  Ke- 
teleeria  Fortunei,  ed  anco  tino  a  10  e  più  nell'  Araucaria  bra- 
siliana, A.   Ciinninghamii  e  Callitris  robusta. 

Nella  maggior  parte  delle  specie  le  perforazioni  sono  sem- 
plici, ma  talora  si  presentano  anche  areolate,  unilaterali,  p.  es. 
nell'  Araucaria  brasiliana,  nella  Keteleeria  Fortunei  e  in  molte 
Cupressineae.  Talvolta  invece,  nello  stesso  raggio  si  hanno  ele- 
menti parenchimatici  l'orniti  di  perforazioni  semplici  ed  altri 
con  areole  unilaterali,  p.  es.  nei  Pinus  leucodermis,  P.  cana- 
riensis,    etc. 


Nel  centro  dei  raggi  formati  di  più  strati  di  spessore 
dei  generi  Pinus,  Picea,  Pseudotsuga  e  Larix,  si  trovano  uno 
o  più  (li  rado  due  canali  resiniferi  ;  ogni  canale  è  contornato 
in  tutto  il  suo  percorso  da  uno  strato  di  cellule  parenchi- 
matiche  che  ne  costituisce  V  epitelio  :  tali  cellule,  di  solito  a 
pareti  sottili,  sono  ispessite  nella  Picea  excelsa,  nei  Larix  etc. 
Canali  resiniferi  identici  oltreché  nei  raggi  midollari,  si  tro- 
vano talora  anche  nella  massa  fondamentale  del  legno,  in 
direzione  parallela  all'  asse  del  fusto  :  dove  questi  canali 
verticali  s'  incrociano  con  quelli  orizzontali,  si  origina  uiuì 
fusione  che  determina  una  specie  di  lacuna  talvolta  non  ri- 
vestita di  epitelio. 


82  FL.    TASSI 

I  raggi  uiidollari  uon  sempre  souo  costituiti  di  pareu- 
chiiua,  ma  spesso  alla  loro  formazione  partecipano  anche  ele- 
menti tracheidali,  detti  tracheidi  trasversali,  e  riconoscibili 
per  essere  forniti  di  areole  bilaterali  ed  anche  per  la  loro  ca- 
ratteristica struttura  parietale.  1  medesimi  si  trovano  sola- 
mente nei  raggi  delle  Ahietineae,  esclusi  i  generi  Cunningìiamia, 
Agathis,  Araucaria,  Abies,  Keteleeria  e  Pseudolarìx^  però  l'e- 
poca della  loro  comparsa  non  è  eguale  nei  diversi  generi  e 
nelle  varie  specie  ;  infatti  nel  Larix  europaea  si  formano  già 
2  o  ;^  palchi  sovrapposti  fino  dal  primo  anello  annuale,  men- 
tre nel  Larix  pendula  (compaiono  nel  4."  o  5.''  anno  e  in 
scarso  numero  ;  nella  Ficea  excelsa  nel  2."  anno,  nei  Pinus 
excelsa  e  Cedrus  atlantica  nel  3."  e  4."  ;  nel  Pinus  Pinea  dopo 
r  8/'  anno,  e  nel  Cedrus  Lihani  sino  quasi  al  30."  anno,  e  con 
rari    elementi    innestati   fra  le  cellule  parenchimatiche. 

I  tracheidi  trasversali  riguardo  alla  loro  posizione,  pos- 
sono contemporaneamente  trovarsi  per  lo  più  nella  parte  su- 
periore ed  in  quella  inferiore  <lei  raggi,  ovvero  soltanto  nella 
parte  superiore  o  soltanto  nell'  inferiore  :  talora  si  vedono 
anche  nell'interno,  alternanti  con  gli  elementi  parenchimatici, 
come  p.  es.  nei  Pinus  haìepensis,  P.  ponderosa,  etc,  e  non  è 
difficile  incontrare  pure  raggi  formati  altroché  di  1  o  2  palchi 
di  tracheidi  trasversali,  p.  es.  nei  Pinus  ponderosa,  P.  silve- 
stris,  P.  halepensis,  P.  Banlisiana,  ed  altri.  I  tracheidi  tra- 
sversali uon  sono  egualmente  confonnati  nelle  diverse  specie, 
ma  possono  avere  le  ]>areti  ora  uniformemente  lisce  (Cedrus, 
Tsuga,  Larix,  Pinus  StrobusJ,  o  con  ispessimenti  spirali  in 
autunno  (Picea,  Pseudotsuga),  oppure  con  le  pareti  orizzon- 
tali fornite  di  ispessimenti  dentellati  f  Pinus  Pinaster,  P.  TaedaJ. 
Nei  generi  Cedrus  e  Tsuga  i  tracheidi  trasversali  sono  alti 
presso  a  poco  quanto  le  cellule  parenchimatiche,  e  le  loro  i)a- 
reti  radiali,  lisce,  sono  provviste  di  numerose  perforazioni, 
mentre  quelle  tangenziali  ne  presentano  soltanto  una  o  due. 
ìsTei  Larix  V  altezza  dei  tracheidi  trasversali  è  poco  costante, 
ed  in  generale  appaiono  più  bassi  degli  elementi  parenchima- 


CONIFERE  83 

tici,  dei  quali  però  sono  più  lunghi,  e  si  trovano  spesso  in  2 
o  3   palchi  sovrapposti  le    di   cui    pareti    tangenziali,  che  de- 
/  corrono  obliquamente,  hanno  fino  a  4  perforazioni. 

Anche  nel  Pluus  Strobus  questi  tracheidi  sono  abbon- 
danti, però  sono  eguali  in  altezza  alle  cellule  del  parenchi- 
ma, e  le  loro  pareti  tangenziali,  aventi  un  decorso  verticale 
alquanto  obliquo,  mostrano  una  o  due  sole  perforazioni.  Da 
ultimo  nei  generi  Picea  e  Pseudotsuga  i  detti  tracheidi  hanno 
altezza  variabile,  e  le  pareti  portano  ispessimenti  spirali 
nella  zona  estiva,  mentre  in  quelli  dei  Pinus  delle  sezioni 
Taeda  e  Pinaster,  si  osservano  sempre  delle  dentellature  ca- 
ratteristiche sulle  pareti  radiali  :  ai  due  lati  poi  delle  dentel- 
lature si  trovano  le  areole  il  cui  poro  è  piìi  o  meno  avvolto 
secondo  il  maggiore  o  minore  sviluppo  delle  dentature  stesse. 
N^el  seguente  prospetto  sono  indicate  le  dimensioni  medie 
dei  raggi  midollari,  la  quantità  per  ogni  mm."  di  sezione  tan- 
genziale, e  lo  spessore  delle  loro  pareti. 


«4 

FL.    TASSI 

GENERI 

LARGHEZZA 

Eaggi 

Altezza 

Quantità 
per 

mm-  (0 

SPESSORE    DELLE    PARTI 

di 
1  strato 

di 
più  strati 

radiali 

tangenziali 

Callitris 

0,025 



0,204 

134 

0,003 

1 

0,002 

Libocedrus 

0,019 

— 

0,090 

105 

0,002  -  0,003 

0,001 

Thuya 

0,020 

— 

0,155 

95 

0,003  -  0,004 

0,001  -  0,002 

Cupressus 

0,022 

— 

0,118 

100 

0,002  -  0,004 

0,001  -  0,002 

Juniperus 

0,019 

— 

0,146 

106 

0,002  -  0,003 

0,001-0,002 

Crjrptomeria 

0,015 

— 

0,086 

75 

0,002  -  0,004 

0,001  -  0,002 

Taxodium 

0,020 

— 

0,225 

14U 

0,004 

0,001 

Sequoia 

0,024 

— 

0,290 

125 

0,002  -  0,003 

0,001  -  0,002 

Cepbalotaxus 

0,020 

— 

0,092 

115 

0,003 

0,002 

Taxus 

0,017 

— 

0,262 

60 

0,003 

0,001 

Torreya 

0,022 

— 

0,095 

160 

0,003  -  0,005 

0,002  -  0,003 

Ginkgo 

0,028 

— 

0,060 

80 

0,002 

0,002 

Dacrydinm 

0,020 

— 

0,168 

200 

0,003 

0,003 

Podocarpus 

0,020 

— 

0,100 

260 

0,001  -  0,002 

0,001  -  0,002 

Cunninghamia 

0,024 

— 

0,072 

70 

0,002 

0,002 

Agathis 

0,029 

— 

0,053 

100 

0,003 

0,003 

Araucaria 

0,030 

— 

0,120 

100 

0,001  -  0,003 

0,001  ■  0,003 

Sciadopitys 

0,024 

— 

0,040 

90 

0,003 

0,002  -  0,003 

Pinus 

0,025 

0,050 

0,160 

100 

0,001  -  0,003 

0,001  -  0,003 

Cedrus 

0,030 

0,044 

0,470 

53 

0,002  -  0,003 

0,002  -  0,003 

Picea 

0,020 

0,045 

0,190 

105 

0,002  -  0,003 

0,002  -  0,003 

Tsuga 

0,024 

0,040 

0,168 

116 

0,003 

0,003 

Pseudotsuga 

0,020 

0,055 

0,215 

80 

0,002 

0,002 

Abies 

0,024 

0,250 

106 

0,002  -  0,006 

0,002  -  0,006 

Keteleeria 

0,027 

0,050 

0,330 

112 

0,003 

0,003 

Larix 

0,019 

0,046 

0,255 

100 

0,003 

0,003 

Pseudolarix 

0,030 

0,450 

80 

0,003 

0,003 

(')  Calcolata  nelle  sezioni  tangenziali. 


CONIFERE  85 

Da  quanto  è  stato  esposto  resulta  che  i  raggi  midollari  del- 
le Conifere,  si  presentano  sostanzialmente  sotto  tre  punti  di 
vista  diversi,  cioè  costituiti  di  solo  parenchima,  o  di  soli  tra- 
cheidi trasver.sali,  o  di  elementi  parenchimatici  e  tracheidali 
riuniti:  perciò  si  possono  distinguere  raggi  midoUnn  parenchi- 
matici, tracheidali  e  misti.  I  primi  si  riconoscono  perchè  hanno 
tutte  le  cellule  ricche  di  amido  e  fornite  di  punteggiature  sem- 
plici nei  campi  d'  incrocio;  quelli  tracheidali  per  essere  sprov- 
visti di  amido,  ed  aventi  invece  punteggiature  areolate;  quelli 
misti  per  la  presenza  di  palchi  di  parenchima  uniti  a  palchi  di 
traclieidi  con  areole  bilaterali,  o  unilaterali  soltanto,  o  secondo 
i  casi  di  tutte  e  due  le  forme  nello  stesso  raggio.  I  raggi  paren- 
chimatici s'incontrano  con  frequenza  nelle  Cupressineae  e  Taxi- 
neae,  i  misti  nella  maggior  parte  delle  Ahietineae,  e  i  trachei- 
dali, più  rari,  si  vedono  più  che  altro  in  certe  specie  di  Pinus. 

Ai  raggi  misti  devesi  aggiungere  un  tipo  speciale,  inte- 
ressante per  la  sua  rarità,  da  me  rinvenuto  solamente  nella 
Sequoia  gigantea,  in  cui  si  ha  una  sola  fila  di  parenchima  che 
ad  un  certo  punto  sdoppia  i  suoi  elementi  in  direzione  radiale, 
i  quali  allora  perdono  l'amido,  acquistano  punteggiature  areo- 
late  unilaterali  e  divengono  veri  e  propri  tracheidi  (Fig.  30^  rj: 
le  cellule  poi  parenchimatiche  corrispondono  alla  zona  estiva, 
sono  molto  alte  e  strette,  e  la  loro  sezione  tangenziale  ha 
configurazione  di  un'ellisse  allungata:  gli  elementi  tracheidali 
in  senso  radiale  più  estesi  che  in  quello  tangenziale  nel 
quale  si  mostrano  ovali,  ed  hanno  relazione  invece  colla  zona 
primaverile. 


I  caratteri  offerti  dal  midollo  delle  Conifere,  come  è  detto 
in  principio  di  questo  lavoro,  sono  di  poca  importanza,  e  quindi, 
tranne  alcune  eccezioni,  non  hanno  nessun  valore  sistematico. 

In  molti  casi  il  midollo  è  omogeneo^  cioè  a  cellule  di  spes- 
sore pressappoco  uniforme  ( Libocedrus  decurrens,  Thuya  occi- 
dentalis,   Cupressits  sempervirens ,  Sequoia  sempervirens ,  PhyUo- 


86 


FL.    TASSI 


Fig.  30 


r.J 


l$Cflll4>i»    ^'ittrmiteH     isez.  rad.) 

a.  Areole  delle  pareti  tangcuziali  del  tracheidi  —  6.  Travi  (Balken)  di  Sanio  —  m.  Mac- 
chia midollare  —p.  Parenchima  legnoso  —  j?'.  Parenchima  legnoso,  in  parte  tracheidale  — 
r.  Raggio  midollare  con  elementi  parenchimatici  e  tracheidali. 

cladus  trichonianoìdes,  etc),  in  altri  all'  opposto  si  presenta  di- 
stintamente eterogeneo,  vale  a  dire  con  cellule  periferiche  stret- 


CONIFERE  87 

te  e  allungate  in  senso  longitudinale,  ed  a  i)fireti  sottili,  con 
cellule  centrali  arrotondate,  isodiametriche  ed  a  pareti  più 
ispessite  (CaìUtris  quadrivalvis,  Fitzroì/a  patagonica,  Pinus 
Pumilio,  Taxodi um  (lìstichum,  Tsuga  Mertensiana ,  etc).  Questa 
distinzione  sembrerebbe  a  priori  di  una  certa  importanza,  se 
particolarmente  tutte  le  specie  di  Conifere  potessero  raggrup- 
parsi con  esattezza  sotto  le  due  stesse  categorie:  ma  siccome 
ho  invece  riscontrato  che  qualche  volta  il  midollo  mostra  dei 
caratteri  intermedi,  partecipando  insieme  di  quello  omogeneo 
e  di  quello  eterogeneo,  la  divisione  espressa  manca  di  qual- 
siasi utilità  pratica  (Taxus  haccaia,  Podocarpus  Sferlingii^ 
Cunningliamia  sinensis,  Athrotaxis  cupressoides,  Actinostrobus 
acuminatus,  etc).  Lo  stesso  dicasi  del  midollo  contenente  scle- 
reidi,  i  quali  possono  anche  mancare  laddove  di  solito  sono 
indicati,  e  ciò  a  causa  dell'età  della  pianta  o  per  le  condizioni 
della  sua  vegetazione.  Del  resto  io  li  ho  rinvenuti  in  molte 
specie  p.  es.  Juniperus  commimis,  Torrega  nucifera^  Dacryd'mm 
eupressinum^  Pinus  Pinea,  etc:  quelli  i)OÌ  del  Podocarpus  nerii- 
foìia  sono  grossissimi,  tanto  da  equivalere  in  dimensione  ad  un 
aggruppamento  di  3  o  4  cellule  midollari  più  grandi  :  note- 
voli sono  altresì  quelli  dei  generi  Agathis  e  Araucaria,  che 
hanno  configurazione  più  o  meno  ramificata.  È  piuttosto  im- 
portante il  midollo  del  Cephalofaxus  pedunculata,  le  cui  cellule 
hanno  pareti  con  ispessimenti  spirali  ben  marcati,  fatto  fin  qui 
da  nessuno  osservato.  Sono  pure  di  valore  le  druse  e  i  canali 
resiniferi  del  midollo  di  Ginlcgo  hiloha,  e  quelli  a  struttura  la- 
mellare, proprio  dei  generi   Picea,  Ahies  e  Keteleeria. 


IsTelle  Conifere,  come  ebbi  occasione  di  ricordare,  s' in- 
contrano le  cosìdette  macchie  midollari,  che  differiscono  da 
quelle  delle  Dicotiledoni  per  essere  molto  più  piccole,  e  quindi 
difticilmente  visibili  ad  occhio  nudo  sulle  sezioni  di  legnami. 
Il  De  Bary  che  per  il  primo  le  rinvenne  in  «lueste  ])iante  le 
denominò  ipertrofie  locali  dei  raggi  midollari  ed  infatti  si  crede 


88  FL.    TASSI 

geiieralinejite  clie  siano  dovute  a  proliferazioni  delle  cellule 
parenchimatiche  dei  raggi.  Hartig*  invece  le  ritenne  originate 
da  larve  di  Ditteri  del  genere  Tijmla,  le  cui  coUvSeguenti 
escavazioni  verrebbero  poi  a  riempirsi  di  tessuto  parenchima- 
tico  ;  ipotesi  però  non  molto  verosimile,  in  si)ecie  per  le 
Conifere  sulle  quali  forse  non  vivono  le  Tipule,  ciò  che  non 
può  neppure  estendersi  a  tutte  le  specie  di  piante  fornite 
di  queste  speciali  produzioni.  Macchie  midollari,  nonostante  il 
numeroso  materiale  esaminato,  ho  trovato  soltanto  nella  Se- 
quoia gigantea,  dove  sono  per  lo  piìi  strette  in  senso  trasver- 
sale, situate  sempre  al  limite  della  zona  estiva  degli  anelli  an- 
nuali, e  decorrenti  lungo  il  medesimo  (Fig.  30,  m)  :  esse  con- 
stano di  cellule  parenchimatiche  poliedriche,  ricche  di  amido, 
con  nuclei  ben  visibili  ed  a  pareti  con  punteggiature  semplici. 
]S"el  caso  della  Sequela  ho  notato  che  dette  macchie  midollari 
non  comunicano  con  i  raggi,  quindi,  }»ure  ammettendo  che 
molte  volte  in  ispecie  nelle  Dicotiledoni  esse  derivino  dai  raggi 
stessi,  i)ur  tuttavia  inclino  a  credere  che  possano  anche  trarre 
origine  dal  parenchima  legnoso  (Fig.  30,  ]>)  :  ed  a  questi  due 
ditferenti  modi  di  formarsi  ritengo  sia  dovuta  la  loro  configu- 
razione, cioè  arrotondata  o  quasi  se  sono  dovute  ai  raggi,  e 
allungata  in  direzione  longitudinale  se  sono  ])rodotte  dal  pa- 
renchima legnoso. 

La  funzione  delle  macchie  midollari,  essendo  spesso  ri- 
piene di  amido,  apparisce  chiara,  imperocché  servono  come 
tessuto  immagazzinatore  delle  sostanze  idrocarboniche,  ed  il 
fatto  che  esse  abbondano  nelle  specie  coi  raggi  stretti,  cioè 
dello  spessore  di  l-U  cellule,  mentre  mancano  in  quelle  a  raggi 
midollari  larghi,  può  attestare  che  il  loro  compito  rappresenta 
il  complemento  della  funzione  riservata  ai  raggi,  cioè  contri- 
buiscono ad  accrescere  il  tessuto  di  riserva:  le  sezioni  poi  ci 
mostrano  all'  evidenza  in  quale  proporzione  si  aumenti  il  tes- 
suto immagazzinatore  causa  le  macchie  midollari  con  cellule 
ripiene  di  amido. 


CONIFERE  89 

Gli  elementi  del  parenchima  legnoso  si  trovano  disposti 
in  lile  longitudinali,  intercalate  fra  i  tracheidi,  talora  brevis- 
simi, isolati  o  riuniti  a  grup[)i  ;  nelle  specie  di  Picea,  Larix 
e  Pseudotsuga  le  cellule  del  ])arenchima  legnoso  sono  molto 
lignificate  e  si  rinvengono  spesso  attorno  ai  canali  resiniferi  as- 
sili;  il  parenchima  della  Pseudotsuga  Douglasii  secondo  Klee- 
berg  mostra  qua  e  là  un'  evidente  linea  d'  isi)essimento  spi- 
rale. Questo  parenchima  è  costituito  da  file  di  2  o  3  cellule  sol- 
tanto nella  CaUitrls  quadrivalvis,  oppure  di  i)iù  file  assai 
lunghe  e  molto  abbondanti  nel  Podocarpus  Sterlingu,  od  an- 
che può  determinare  degli  isolotti  formati  da  2  a  8  file  di 
cellule  nel  Gupressus  Macnabiana.  In  parecchie  specie,  più  che 
altro  nelle  Taxeae  e  Ahietineae,  è  molto  scarso  e  non  si  trova 
che  fra  i  tracheidi  della  zona  estiva:  è  abbondante  invece 
nelle  Gupressineae  e  Podocarpeae. 

Il  parenchima  legnoso,  che  nei  primi  anelli  annuali  con- 
tiene amido,  coli'  invecchiare  si  riempie  di  resina,  come  p. 
es.  nella  Thuya  gigantea,  Callitris  quadrivalvis,  Juniperus 
Sabina,  J.  bermudiana,  Podocarpus  Thunbergii,  etc.  ;  inoltre  il 
parenchima  di  alcuni  Pini  (Pinus  Laricio,  pyrenaica  insignis, 
etc.)  racchiude  anche  cristalli  di  ossalato  di  calcio.  Qualche 
volta  poi,  il  parenchima  legnoso  perde  le  punteggiature  sem- 
plici e  1'  amido,  e  diviene  tracheidale  (Fig.  30,  p'). 


L'  elemento  predominante  del  legno  delle  Conifere  è  dato 
dai  tracheidi  o  idrosifiìlereidi,  che  nella  zona  estiva  sono  stretti 
e  con  pareti  molto  ispessite,  e  nella  zomi  primaverile  di  solito 
larghi  il  doppio  dei  primi  e  con  pareti  generalmente  più  sot- 
tili. ISTei  tracheidi  estivi  ho  riscontrato  un  diametro  minimo 
di  0,008  mm.  nelle  Thuya  occidentalis  e  orientalis  e  nei  Gu- 
pressus obtusa  e  pisifera.  (sez.  Ghamaecyparis  ) ,  ed  un  massimo 
di  0,  018  in  gran  parte  delle  specie;  il  diametro  minimo  dei 
tracheidi  primaverili  1'  ho  trovato  0,  012  nella  Thuya  orientalis, 
e  0,  048,  massimo,  nella  Sequoia  gigantea. 


90  FL.    TASSI 

A  sua  volta  lo  spessore  delle  pareti  dei  tracheidi  oiìfre 
nella  zona  estiva  un  minimo  di  0,  002  nel  Cupressus  Lindleij 
e  nella  Sequoia  sempervirens,  e  un  massimo  di  0,  008  nel  Ce- 
pholotaxus  drupacea  var.  Fortunei  e  nelP  Araucaria  brasiliana; 
nella  zona  primaverile  invece  si  ha  un  minimo  di  (►,  001  nella 
Sequoia  sempervirens,  Larix  europaea  e  leptolepis,  Pinus  Icora- 
jensis  e  reflexa,  Thuya  occidentalis  e  orientalis,  Cupressus  Lin- 
dley  e  thurifera,  ed  un  massimo  di  0,  005  nel  Libocedrus  chi- 
lensiSy   Araucaria  excelsa  e  Cepkalotaxus  drupacea  var.  Fortunei. 

Quindi  abbiamo  : 

Diametro  dei   tracheidi 
z.  est.  mass.  0,018;  min,  0,008;  med.  0,013 

z.  primav.       »       0,048;      »      0,012;      »      0,030 

Spessore  delle  pareti  dei  tracheidi 
z.  est.  mass.  0,008;  min.  0,002;  med.  0,005 

z.  primav.       »       0,005;      »     0,001;      »       0,003 

In  parecchie  Conifere,  specialmente  Cvpressineae  e  Taxi- 
neae,  certi  tracheidi  non  presentano  le  estremità  appuntite,  ma 
le  lianno  invece  arrotondate,  più  che  altro  in  prossimità  dei 
raggi  midollari  (Fig.  30,  b)  ;  i  tracheidi  in  tal  modo  confor- 
mati furono  già  descritti  dal  Sanio,  che  li  distinse  col  nome 
di  «  travi  »  (^). 

Le  pareti  dei  tracheidi  mostrano  sovente  ispessimenti  spi- 
rali, ora  largiii  e  rilevati,  ora  sottilissimi  in  guisa  da  assu- 
mere 1'  aspetto  di  striature.  I  primi  s' incontrano  nei  generi 
Taxus,  Torreya  e  Cephalotaxus,  nonché  nella  Pseudotsuga  I)ou- 
glasii  dove  però,  talvolta  mancano  o  sono  poco  accentuati  sulla 
zona  primaverile  di  certi  anelli  annuali,  e  si  trovano   inoltre 


(1)  Sanio  C.  —  Ueber  <lie  Grosse  der  Holzzellen  bei  den  Coniferen 
(Jahrb.  Bd.  Vili,  Heft.  b)  1872. 


CONIFERE  91 

anche  sui  primi  tracheidi  delhi  zona  estiva  delle  Picea  e  dei 
Larix.  Tali  ispessimenti  per  il  loro  as[)etto  e  per  la  loro  co- 
stanza costituiscono  carattere  molto  importante  per  la  deter- 
minazione delle  Conifere,  in  specie  di  quelle  fossili. 

Le  striature  sottili  al  contrario  sono  invece  piìi  diifuse  e 
si  osservano  in  (piasi  tutti  gli  altri  generi,  abbondando  piìi  che 
altro  nei  Pinus  (sez.  Taeda),  Gedrus,  Podocarpus  (sez.  Eupodo- 
carpus),  Cupressus,  etc.  In  certe  specie  si  hanno  tracce  leg- 
gerissime di  striature,  soltanto  in  pochi  tracheidi  della  zona 
estiva,  come  p.  es,  negli  Jmiiperus  plioenicea,  J.  Oxi/cedrus, 
Pinus  Bimgeana,  PodocarpuH  neriifoUa,  Ahies  Nordmanniana 
etc.  ;  in  altre,  come  la  Thuya  japonica,  per  quanto  le  strie  ap- 
pariscano ben  visibili,  non  si  riscontrano  sempre  in  tutti  gli 
anelli  annuali. 


Da  ultimo  sulle  pareti  radiali  e  tangenziali  dei  tracheidi 
esistono,  com'  è  noto,  punteggiature  areolate  le  quali  furono 
divise  da  Russow  in  due  categorie  :  bilaterali,  quelle  aperte 
dai  due  lati,  e  unilaterali  quelle  aperte  solo  da  un  lato,  cioè 
che  si  sviluppano  sulla  parete  di  un  tracheide  aderente  ad  una 
cellula  dei  raggi  midollari  o  del  i)arenchima  legnoso.  Queste 
ultime  Kleeberg  suddivise  in  tre  gruppi  :  areole  più  piccole 
di  quelle  aperte  ai  due  lati  f  Gedrus,  Picea,  Taxus,  Araucaria, 
Agathis,  Gupressus,  Taxodiuin,  etc.)  ;  areole  eguali  in  grandezza 
a  quelle  aperte  ai  due  lati  Dacrydium,  Pinus  Taeda,  P.  Pi- 
naster,  etc);  areole  maggiori  di  quelle  aperte  ai  due  lati 
Phi/llocladus,  Pinus  ^Strobus,  P.  Pumilio,  P.  pungens,  P.  Gem- 
hra,  etc). 

Le  areole  delle  pareti  radiali,  in  molte  specie  sono  inter- 
secate da  fessure,  segnatamente  quelle  della  zona  estiva,  p.  es. 
nel  Libocedrus  decurrens,  Thuya  orientalis,  T.  japonica,  Gin^cgo 
biloba  etc.  ;  oppure  si  presentano  ordinate  in  doppia  fila,  come 
nei  generi  Agathis  e  Araucaria,  in  qualche  Callitris  ed  altre 
Gupressineae;  le  me<iesime  raggiungono  poi  un  diametro  mas- 


92  FL.    TASSI 

Simo  di  0,  0155    inni,   nella    Sequoia   gUjautea  ed  un   minimo  di 
0,  008  nella  Tlmi/a  plicata  e  nello  Sciadojyitys  verticillata. 

Le  areole  delle  pareti  tangenziali  (Fig.  30,  a)  si  osservano 
in  tntti  i  generi  di  Cupressineae  e  Taxineae  ma  non  sempre 
in  ogni  specie  ne  in  ciascun  anello  annuale,  eccettuate  alcune 
Araucarieae  e  Eeteleeria  Fortunei;  inoltre  sono  in  generale  la 
metà  più  piccole  di  quelle  delle  pareti  radiali,  e  spesso  disposte 
irregolarmente,  o  accoppiate;  infine  raggiungono  un  diametro 
massimo  di  0,  010  nel  Gupressus  fuuebris,  ed  un  minimo  di 
0,  005  nel  Gephalotaxm  pedunculata  e  nella  Torreya  californica. 


CHIAVE     ANALITICA 

PER  LA  DETERMINAZIONE  DEI  GENERI  DELLE  CONIFERE 

mediante  i  caratteri   istologici  del  tessuto   midollare 
e   degli  elementi  conduttori  del  legno 


1.  Raggi  midollari  con  tracheidi  trasversali  .         .         2 
Eaggi  midollari  senza  tracheidi  trasversali       .  .         8 

2.  Tracheidi  verticali  con  larghi  ispessimenti  spirali    .         3 
Tracheidi  verticali  senza  larghi  ispessimenti  spirali, 

al  pili  con  sottili  striature 5 

3.  Ispessimenti  spirali  ben  visibili,  estesi  a  tutti  i  tra 

cheidi  della  zona  estiva  e  sovente   anche  a  quelli 
della  zona  primaverile  :  Pseudotsuga  Domjlam  Carr. 
Ispessimenti  spirali  poco  appariscenti,    limitati    sol- 
tanto a  qualche  tila  di  tracheidi  della  zona  estiva  4 

4.  Tracheidi  trasversali  aventi  per  lo  piìi  piccole  den- 

tature sporgenti  verso  l'interno:  Picea  excelsaluìn]^., 
P.  Morinda  Link. 


CONIFERE  93 

Traclieidi  trasversali  a  pareti  interne  lisce  :  Larix 
europaea  DO.,  L.  leptolepis  Endl.,  L.  dahurica  Turcz., 
L.  sibirica  Ledeb, 

5.  Raggi  midollari  con  canali  resiniferi:  Pinus  (tutte  le 

specie). 
Raggi  midollari  senza  canali  resiniferi     ...         6 

6.  Tracheidi    verticali    della    zona    estiva    con    sottili 

striature  ........         7 

Tracheidi  verticali  senza  striature  :  Sciadopitys  verti- 
cillata Sieb.  et  Zucc. 

7.  Raggi  aventi  fino  a  15  palchi  di  cellule,  alcuni  dei 

quali  di  rado  con  due  strati  di  spessore  :  Tsuga 
Pattoniana  Engelm.,  T.  Mertensiana  Carr.,  T.  eana- 
densis  Carr. 
Raggi  aventi  fino  a  40  palchi  di  cellule,  alcuni 
spesso  con  due  strati  :  Cedrus  Lihani  Barrel.,  C. 
Deodara  Loud.,  C.  atlantica  Manetti. 

8.  Tracheidi  verticali  tutti  con  larghi  ispessimenti  spi- 

rali        .........         9 

Tracheidi  verticali  senza  larghi  ispessimenti  spirali, 
al  più  con  sottili  striature     .  .  .  .  .11 

9.  Parenchima  legnoso  frequente  ;    raggi  alti  in  media 

0,  093  mm.  10 

Parenchima  legnoso  scarso  ;  raggi  alti  in  media 
0,  262   mm.  :  Taxus    baccata  L. 

10.  Cellule  del  midollo  con  ispessimenti  spirali  :    Cepha- 

lotaxus  pedunculata  Sieb.  et  Zucc. 
Cellule  del  midollo  senza  ispessimenti  spirali:  Torreya 
grandis  Fortune,   T.  nucifera  Sieb.  et  Zucc,  T.  ca- 
Ufornica  Torr. 

11.  Tracheidi  spesso  con  due  file  di  areole  sulle    pareti 

radiali    .........        12 

Tracheidi  con  areole  disposte  in  una  sola  fila.         .       14 


94  FL.    TASSI 

12.  Midollo  con  canali  resiniferi  e  druse:  Ginkgo  biloba  L. 
Midollo  senza  canali  resiniferi  né  druse  .         .         .13 

13.  Midollo  con  sclereidi  a  lobi   molto  accentuati  ;  raggi 

midollari  con  1-10  palchi  di  cellule:  Araucaria  excelsa 
E.  Br.,  A.  imbricata  Pav.,  A.  brasiliana  Eich. 
Midollo  con  sclereidi  a  lobi  poco  accentuati  ;    raggi 
midollari  con  1-3  palchi  di  cellule:  Agathis   loran- 
thifolia  Salisi).,  A.  australis  Salisb. 

14.  Perforazioni  nei  campi  d'  incrocio,  grandi,   ovali    od 

ellittiche         ........       15 

Perforazioni  piccole  o  di   media  grandezza         .  .        17 

15.  Parenchima  legnoso    abl)ondante  ;    cellule    dei    raggi 

di  configurazione  rotonda,  di  rado  ellittica  in  se- 
zione tangenziale  .  ,  .  .  .  .  .16 
Parenchima  legnoso  scarso:  cellule  dei  raggi  di  con- 
figurazione semi)re  ellittica  in  sezione  tangenziale  : 
Phyllocladus  rhomboidalis  Rich.,  P.  tricliomanoides 
Don.,  P.  hypophìjlla  Hook.  f. 

16.  Pareti  radiali  delle  cellule  dei  raggi  di  spessore  eguale 

alle  tangenziali  ;  quelle  radiali  danno  luogo  anche 
a  dei  meati  intercellulari  di  varia  ampiezza  :  Dacry- 
dium  cupressinum  Soland. 
Pareti  radiali  delle  cellule  dei  raggi  [»iù  isi)essite 
delle  tangenziali  ;  senza  meati  intercellulari  :  Podo- 
carpus  andina  Poe{)p.,  P.  Sferlingii  Hort.,  P.  ne- 
riifolia  Don.,  P.   Thunbergii  Hook. 

17.  Xon  oltre  SO   raggi    per    ogni  mm."  di  sezione    tan- 

genziale ........        18 

Oltre  100  raggi    per    ogni  mm.-  di    sezione    tangen- 
ziale         19 

18.  Due  sole  pnnteggiature  nei  campi  d'incrocio,  ad  aper- 

tura trasversalmente  ovale;  tracheidi  senza    strie: 
Cunninghamia  ainensis  R.  Br. 


CONIFERE  95 

Per  lo  più  4  i>unte.ugi;iture  nei  campi  d'  incrocio, 
ad  apertura  verticalmente  ovale,  un  po'  obliqua  ; 
tracheidi  con  sottilissime  strie  nella  zona  estiva  : 
Pseudolarix  Kaempferi  Gord. 

19.  Tracheidi  verticali  striati,  almeno   nella    zona  estiva       20 
Tracheidi  verticali   senza   strie:    Saxegothaea    conspi- 

cua  Lindi. 

20.  Raggi  midollari  generalmente  con  ]-10  palchi  di  cel- 

lule        .........        21 

Raggi  midollari  per  lo  più  con  oltre  10  palchi  di 
cellule    .....  ....        21 

21.  Cellule  parenchimatiche  dei  raggi  con  punteggiature 

semplici  ........       22 

Cellule  parenchimatiche  dei  raggi  con  areole  unila- 
terali     .         .         .         .         .         .         .         .         .29 

22.  Midollo    con    sclereidi  :    Callitris    quadrivalvis  Yent., 

C.  rhomhoidea  R.  Br. 
Midollo  senza  sclereidi      ......       23 

23.  Areole    numerose    sulle    pareti    tangenziali    dei    tra- 

cheidi: Actinostrobus  aoumìnatus  Pari.,    A.  pyrami- 
dalis  Miq. 
Areole  mancanti  o  per  lo  più  molto  scarse  :  Fitzroya 
patogonica  Hook,   f.,   F.  Archeri  Benth.  et  Hook. 

24.  Pareti  tangenziali  dei  raggi  con  liste  anulari  d'ispes- 

simento .........       25 

Pareti  tangenziali  dei  raggi  senza  liste  d'ispessimejito       27 

25.  Midollo    con    tramezzi  sclerenchimatici     ...       26 
Midollo  senza  tramezzi  sclerenchimatici:   Sequoia  gì- 

gantea  Lindi,  et  Gord.,   S.  sempervirens  Endl. 

26.  Parenchima  legnoso  abbondante  :  Keteleeria  Fortunei 

Carr. 


96  FL.    TASSI 

Parencliiiiia   legnoso  mancante,  oppure  molto  scarso  : 
Abies  Pinsapo  Boiss.,  A.  pectinata  DC,  etc. 

27.  Midollo    con    sclereidi  :    Cryptomerìa   japonica    Don., 

C  elegans  Veitcli. 
Midollo  senza  sclereidi      ......       28 

28.  Raggi  midollari  con  circa  9   palchi  di  cellule  :  Athro- 

taxis  selafiinoides  Don. 
Raggi  midollari  con  circa  li:  palchi  di    cellule  :  Ta- 
xodium  heterophyllum  Brogn.,   T.  distiohum  Ridi. 

29.  Pareti  tangenziali  dei  raggi  con  punteggiature  sem- 

plici       .........       30 

Pareti  tangenziali  dei  raggi  senza  punteggiature     .       31 

30.  Raggi  midollari    alti    in    media   0,090   mm.;    paren- 

chima legnoso  frequente:  Libocedrus  deoirrens  Torr., 
L.  chilensis  Endl. 
Raggi   midollari    alti    in    media  0,  140    mm.  ;  i)aren- 
chima   legnoso  scarso  :    Juniperus    commanis   L.,  J. 
virginiana  L.,  etc. 

31.  Sezione  tangenziale  dei  raggi  per    lo    [)iù    di  figura 

ellittica  ;  campi  d' incrocio  con  1-6  perforazioni  : 
Thuya  orientaUs  L.,  T.  occideutaìis  L.,  etc. 
Sezione  tangenziale  dei  raggi  per  lo  [)iìi  di  figura 
rotonda  ;  campi  d'  incrocio  con  1-3  perforazioni,  di 
rado  2-6  :  Cupressus  sempervlreris  L.,  C.  fuuebrls 
Endl. 


CONCLUSIONI 


Dallo  studio  fatto  resulta: 

Che  i  raggi  midollari  del  fasto  delle  Conifere  possono  essere 
parenchimatici,  tracheidali.,  o  misti,  cioè  formati  respettivamente 
soltanto  di  parenchima,  ovvero  di  tracheidi  trasversali,  o  di 
tutti  e  due  gli  elementi;  e  ciie  i  raggi  parencliimati(;i  s'incon- 
trano s[)esso  nelle  Ciipresslneae  e  Taxineae,  mentre  (juelli  tra- 
cheidali e  misti  si  notano  più  (die  altro  nelle  Abìetineae. 

Che  le  cellule  del  parenchima  dei  raggi  hanno  o  pareti  ispes- 
site o  sottili,  o  entrambe  le  forme  riunite  nello  stesso  raggio. 

Che  le  perforazioni  nei  cam]»!  d'  incrocio  oltreché  semplici 
cioè  come  quelle  degli  elementi  parenchimatici,  possono  essere 
con  areole  unilaterali. 

Che  la  formazione  dei  tracdieidi  trasversali  dei  raggi  ha 
luogo  in  età  diverse  nelle  varie  specie,  variando  dal  1."  fin 
circa  al    30.°  anno. 

Che  i  detti  tracheidi  trasversali  oltre  trovarsi  nella  parte 
superiore  e  inferiore  dei  raggi,  possono  riscontrarsi  anche  in 
quella  interna,  e  la,  loro  altezza  i)uò  essere  uguale  o  maggiore 
di   quella  degli   elementi   parenchimatici. 

Che  il  numero  dei  i)alchi  dei  rag'gi  camlna  con  la  loro 
età,  cioè  è  più  grande  nel  1°  anello  annuale  dal  quale  dap- 
prima decresce  con  rapidità,  poi  lentamente,  quindi  si  arresta 
l)er  un  certo  tempo  variabile  secondo  gì'  individui,  e  infine  si 
accresce  nella   vecchiaia. 

Che  per  le  si)ecie  esaminate  il  numero  maggiore  dei  palchi 
è  dato  dal  Cedrus  Lihani  e  dall'  Ahles  halsamea  che  ne  con- 
tano fino  a  40;  quello  minore  invece  è  oftèrto  dal  Giul-f/o  bi- 
loba che  ha  1   —  2,  o  di  rado  3  palchi. 

Che  la  larghezza  dei  raggi  midollari  misurata  in  sezioni 
trasversali  è  (tostante  sia  negli  anelli  molto  ampi  sia  in  (|nelli 
stretti,  indipendentemente  dalle  circostanze  che  agiscono  sulla 
formazione  dei  medesimi. 

Che  i  raggi  delle   Cnpressineae  e  le    cellule   che   li    costi- 


II  FL.    TASSI 

tuiscono,  salvo  eccezioni,  presentano  altezza  inferiore  in  con- 
fronto alle   Taxineae  e  Ahietineae. 

Che  talvolta,  nella  Sequoia  gùiantea,  si  scorgono  raggi  di 
un  sol  palco  di  cellule  parencliimaticlie  cli«-  divengono  di  poi 
elementi  tracheidali. 

Ohe  i  raggi  a  pili  strati  di  spessore  si  trovano,  oltre  che 
nei  Pinus,  Picea;,  Pseudotsmja  e  Larice,  anche  nei  generi  Se- 
quoia, Podocarjms,  Juniperm,  Thuya,  Araucaria,  Keteleeria, 
Tsuga,  Pseudolarix,  Lihocedrus,  Cryptomeria,  Taxodium,  e  in 
qualche  Cupressus,  però  non  racchiudono  mai  canali  resiniferi 
e  mostrano  2,  di  rado  3  strati  di  spessore  soltanto  in  qualche 
palco  centrale  o  dell'  estremità. 

Che  il  midollo  non  può  distinguersi  nei  due  grui)i)i  in- 
(licati  da  Gris,  cioè  omogeneo  ed  eterogeneo,  inquantochè  le 
differenze  nella  forma  e  funzione  degli  elementi  istologici  non 
sono  localizzate  in  due  differenti  zone,  periferica  e  centrale, 
ma  invece  le  sclereidi  e  gli  elementi  parenchimatici  a  pareti 
ispessite  si  trovano  sparsi  nel  cilindro  midollare,  e  talora  di- 
sposti in  lamelle  sclerotizzate  alterimnti  con  tessuto  a  parete 
sottile,  differenze  spesso  graduali  e  variabili  anche  in  individui 
dive)si  della  stessa  specie. 

Che  nel  midollo  di  parecchie  specie  esistono  sclereidi,  che 
sono  grossissimi  nel  Podocarpus  neriifolia,  ed  a  contorni  ramosi 
nei  generi  Agathis  ed  Araucaria. 

Che  il  midollo  del  Cephalotaxus  pedunculata  è  fornito  di 
speciali  ispessimenti   spirali. 

Che  nel  midollo,  all'  infuori  del  Ginlcgo  biloba,  non  si  ve- 
dono druse  ne  canali  resiniferi. 

Che  nelle  Conifere  le  macchie  midollari  strette  e  allun- 
gate in  direzione  assile,  come  p.  es.  nella  Sequoia  gigantea,  de- 
rivano dal  parenchima  legnoso,  e  costituiscono  un  tessuto  im- 
magazzinatore  il  quale  serve  di  complemento  alla  funzione 
riservata   ai   raggi. 

Che  in  queste  piante  il  parenchima  legnoso  si  trova  in 
quasi  tutte  le  specie,  particolarmente  nelle  Cupressineae  e  Po- 


CONIFERE  III 

docarpeae,  e  contiene   cristalli  di  ossaUito  di  calcio  nei   Pinus 
Laricio,  pyrenaica,  iìisU/nis,  etc. 

Che  si  vedono  larghi  ispessimenti  spirali  dei  tracheidi  ver- 
ticali sia  nella  zona  estiva  che  in  quella  primaverile  (')  nei 
generi  Taxus,  Cephalotaxus,  Torreya  e  Pseudotsuga,  e  soltanto 
snl  principio  della  zona  estiva  nei  generi  Picea  e  Larix. 

Che  nella  zona  estiva  il  diametro  medio  dei  tracheidi  è 
di  0,  013  mm.  e  lo  spessore  medio  delle  loro  pareti  è  di  0,005, 
mentre  nella  zona  primaverile  il  diametro  è  di  0,  030,  e  lo 
spessore  di  0,  003  ("j. 

'  Che  infine  le  areole  più  grandi  delle  pareti  radiali  dei 
tracheidi  misurano  0,  0U5  mm.,  e  quelle  \m\  piccole  0,008; 
invece  quelle  delle  pareti  tangenziali  hanno  un  diametro  mas- 
simo di  0,  010,  e  un  minimo  di  0,  005. 


(1)  Nel  corso  del  lavoro  abbiamo  distinto  Bell'  anello  annuale  la 
zona  primaverile  e  quella  estiva,  comprendendo  in  quest'  ultima  an- 
che quella  parte  dell'anello  che  taluni  autori  chiamano  zona  autun- 
nale, ed  a  riunire  appunto  queste  due  ultime  zone  ci  ha  spinto  il  con- 
cetto che  nelle  Conifere  la  formazione  dell'anello  annuale  è  in  realtà 
completa  alla  fine  dell'estate;  fatto  che  avviene  anche  nelle  altre 
piante  legnose  delle  nostre  latitudini,  dove  alla  seconda  metà  di  ago- 
sto cessa  la  formazione  del  legno  per  riprendere  poi  nella  primavera 
successiva  :  del  resto  la  presenza  di  tre  zone  diverse  non  è  evidente 
nelle  Conifere  ad  anelli  annuali  stretti. 

1^)  Per  i  tracheidi  verticali  {idrostereidi  o  tracheidi  tipici)  sono 
state  indicate  soltanto  le  dimensioni  trasversali,  non  avendo  creduto 
opportuno  riassumere  le  ricerche  sulle  dimensioni  longitudinali,  per- 
chè ciò  è  già  stato  compiuto  in  modo  esauriente  da  Sanio  (Anatomie 
der  gemeine?i  Kiefer,  Lepzig  1872-73)  e  da  R.  Hartig  (Das  Holz  der 
deutschen  Nadeiwaldbdume  pag.  14,  Berlin  1885j:  quindi  in  linea  gene- 
rale nulla  è  da  modificare  alle  conclusioni  dei  predetti  autori,  e  cioè: 
che  i  tracheidi  non  sono  della  stessa  lunghezza  nelle  diverse  parti 
degli  alberi;  che  appaiono  più  brevi  in  quelli  giovani,  andando  grado 
a  grado  ad  aumentare  fino  ad  un  determinato  limite,  il  quale  ordina- 
riamente oltrepassa  di  poco  i  4  anni;  che  sono  piìi  gi'andi  in  alto  che 
nelle  parti  inferiori  sprovviste  di  raini,  e  che  infine  rimpiccoliscono 
verso  la  cima  della  chioma. 


IT  FL.    TASSI 


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Solereder  H.  -  Uisber  den  systematischen  Wert  der  Holzstructur    bei 

den  Dicotyledonen.  Miinchen  1886.  -^  . 

Spiess  K  -  Ginkgo,  Cephalotaxus  und  laxaceae.  (Oest.  Bot.  Zeitscher. 

li:  und  LUI)  Wien  1902-1903. 
Spreììgel   C.    -    Anleitung    zur    Kenntniss    der    Gewachse.    Halle    und 

Wien  1804-1805. 
Stahl  E.  -  Mexikanische  Nadelholzer  (in  G.  Karsten    und   H.  Schenk, 

Vegetationsbilder,  Ileihe  II,  Heft    3  4)  1904. 
Strasburgev  F.  -  Das  Botanische  Practicum.  Jena  1902. 

<i.-  «  Die  Angiospermen  und  Gymnospermen.  Jena    1879. 

«  «  Die  Gnetaceen   und  die  Coniferen.  Jena   1873 

«  «  Histologische  Beitràge.  Jena  1889. 

«  «  Lehrbuch  der  Botanik  fùr  Hoclischulen.  Jena    1902. 

e  «  Manuel  technique  d'anatomie  vegetale.  Paris  1886. 

«  Structur  und  Bau  der  Zellbante.  Jena  1882. 

<;■  «  Ueber   den    Bau    und  das  Wachstum    der  Zellhaute. 

Jena  1882. 
Stnimpf  E.  -  Zur  Histologie  der  Kiefer  (Anzeiger  der  Acad.  der  Wis- 
senchaften  in  Krakau)  1898. 


X  FL.    TASSI 

Sykyfa  W.  ■  Das  Holz,  seine  Benennung,  Eigensch.  Krank.  und  Fehler. 

Prag.   188-2. 
Trevimniifi  L.  C  -  Physiologie  cles  Gevachse.  Bonn.   1BB5-1838. 

«  «  Vom  inwendingen  Bau  der  Gewiichse  und  von  der 

Safthewegung  in  denselben.  Gottingen  1806. 
Tschirch  A.  -  Angewandta  Pflaazenanatomie.    Wien  1889. 
Van   Tieghem  P.  -  Mémoire    sur    les    canaux    sécreteurs    des    plantes. 

(Ann.  Se.  Nat.  V  Sér.  T.  XV).  Paris  1872 
«  «  Traité  de.  Botanique.  Paris   1884. 

Weiss  A.  -  Anatomie  der  Pflanzen.    Wien    1878. 
Wiesner  J.  -  Die  Rohstoffe  des  Pflanzenreiches.  I.eipzig  1903. 

«  «         Elementi  di  Botanica  scientifica.  (Trad.   it.  di  R.  I.  Solla, 

3.»  ed.).  Milano  1890. 
Wilhelm  G.  et  Hempel  K.  ■  Die  Baume  und  Sracher  des  Waldes.  (I  Ab- 

theilung)   Wien  1889. 
Winkler  E.  -  Zur    Anatomie    von    Araucaria    hraailiana.    (Boit.    Zeit.) 

Leipzig  1872. 
Witham  H.   T.  ■  The  internai  structur  ot  fossils    vegetables    found  in 

the  carbonif.  oolitic.  deposits  of  Great  Britain.  Edinburg  183:i. 
Zang.    W.  -  Die  Anatomie  der  Kiefernates   und  ihre  Verwendung  zur 

systematischen  Gliederung  der  Gattung  Finus  Giessen  1904 
Zimmermmm.   A.    -   Morphologie    und    Physiologie    der    Pflanzenzelle. 

Berlin  1887. 


INDICE  DELLE  SPECIE 


Abies  amabilis  Forò.        .         .  fi6 

«       Apolli  11  is  Link-       .         .  65 

«       balsainea  Mill.        .         .  64 

'       cephalonica  Link.  .         .  65 

«       cilicica  Cari:           .         .  67 

«       concoior  Lindi-  et  Goni,  ivi 

«       Frase  ri  Lindi.         .         .  65 

^randis  Lindi         .         .  66 

«       magnifica  A.  Murr.        .  ivi 

«       nobilis  Lindi.           .         .  G7 

«       Nordmanuiana  Spach.   .  66 

«       numidica  Z)e  Lannoy.   .  65 

«       pectinata  DC.          .         .  64 

«       Pinsapo  Boiss.         .         .  66 

<       religiosa  Lindi.       .         .  ivi 

«       Webbiana  Lindi.    .         .  65 

Actin  strobus  acuminatus  Pari.  13 

«              P3'rainydalis  M/g.  ivi 

Agathis  austraiis  iS<d>sh.           .  44 

«         loraiitbit'olia  tSalifib.    .  ivi 

Araucaria  brasiliana  i2zcA       .  45 

Bill wl Hi   Hook          .  46 

«           Cunningbamii  AS'?(/"eeÌ  ivi 

«           excelsa  R.  Br.          ,  ivi 

«           imbricata  Pav.         .  ivi 

Athrotaxis  cupressoides  Don.  32 

«             Gunneana  Hook.  ivi 

«             laxifolia   Hook.      .  ivi 

«             selaginoides  Z>o/ì.  ivi 

Calli  tris  arborea    Schrad.         .  13 

«          quadri  vai  vis    Fe/?^.     .  11 

«         rhomboidea  B.  Br.    .  ivi 

«         robusta  R.  Br.  .         .12 

Cedrus  atlantica   Manetti.        .  57 

«       Deodara  Loud.      .         .  ivi 

«       Libaiii   Barrel.       .         .  56 

Cephalotaxus  drupacea  Labili.  38 

«  drupacea  var.  For- 

tuiiei  Hook.    ■         .         .         .ivi 

«  pedunculata     Sieh. 

et  Ziicc.  .         .         .         .32 

Cryptomeria  elegans  Veitch.    .  28 

«             japonica  Don.     .  ivi 

Cunnighamia  sinensis  R.  Br.  43 

Cupressus  arizonica  Greene     .  19 

«           Benthami  Endl.       .  ivi 

«           funebris  Endl.         .  20 


Cupressus  glauca  Lamk.  .    ivi 

«  Goveniana  Gord.     .     21 

«  1  indley  Klotzs(-h.      .    ivi 

«  Macnabiana  Alidi-.      ivi 

«  luacrocarpa   Hartiv.    ivi 

«  inacrocarpa  var.  Lam- 

bertiana  Hoit.  .         .22 

«  nootkatensis  Lauib.     2< 

«  obtusa   ''.    Koch.      .     22 

pisifera   C  Koch.      .    ivi 
«  sempervireus  //.  18 

«  sempervirens  var.  ho- 

rizontalis  Mill. 

«  thurifera  H.  B  et  K 

«  tjiyoides   L. 

«  torulosa  Don.  . 

«  torulosa  var.  cashrae 

riensis  Hort.  .... 


19 
23 
ivi 
ivi 

ivi 

38 


Dacrydium  cupressinum  Soland 

«         Franklinii  Hook.  f.  .    ivi 

Fitzroya  Archeri  Benth.  et  Hook.  13 
«         patagonica  Hook   f.     .    ivi 


Ginkgo  biloba  L.      .         .         . 

Juniperus  berniudiana  L. 

«  chinensis  L. 

«  communis   L.    . 

«  drupacea   Labili. 

0  elegans  Hort.  . 

«  excelsa   Royle 

«  foetidissiraa    Willd. 

«  Oxycedrus  L.  . 

"  phoenicea   L.    . 

«  .Sabina  L. 


tetragona 


Schledit. 
L.  . 


Keteleeria  Fortunei  Carr. 

Larix  americana  Michx. 
«       dahurica   Tnrcz. 
«       europaea  DC. 
«       leptolepis  Endl. 
«        microcarpa  Forb. 
«        sibirica   Ledei). 


36 

24 
26 
27 

ivi 
26 
24 
ivi 
27 
25 
24 
26 
25 

67 

70 
69 
68 
69 
ivi 
7C 


Xll 


FL.    TASSI 


Libocedrus  Bidwillii  Hook.  f.  15 

e  chilensis  Endl.       .  14 

<  decurrens   Torr.     .  ivi 

<  Doniana  Eìidl.        .  15 

Microcachrys  tetragona  Hook-  f.    40 


Pherosphaera  Fitzegeraldii   F. 

Muell.     .  ■         ■  ^^. 

«  Hookeriana  Jrc/j.    ivi 

Phyllocladushypophylla i/oofc./".  38 

«  rhoiiit)OÌdalis^2c/i.  ivi 

«  trichomanoides 

Z)o« ivi 

Picea  ajanensis  Fùch.      .        .     59 

alba  Lz«A-.       .         .         •    ivi 
«       excelsa  Link.  ■         .ivi 

«       Menziesii  Carr.       .         .     60 
«       Morinda  Link.        .  58 

«       nigra  Link      .         .         .59 
«       Omorika  Masi.        .         .     60  . 
«       orientalis   (air.  .     61 

«  polita  '  avf-  ■  •  .ivi 
«  sitchensis  Trautv. .  .  60 
Pinus  austi-alis  Michx.  .  ■  52 
«  Banksiana  Lamh  .  .  49 
«       Bungeana   Zucc.  .     52 

«       canariensis  C  Sm.  .     54 

&       Cembra  L.       .         .         ■    ivi 

contorta  Dougl.       ■         .     50 
«       densiflora  Sieb  et  Zucc.    ivi 
«       echinata   Mi/l.  .  .ivi 

«       excelsa    \W<//.  .         .     55 

«       halepensis  Mill.      .         .51 
«       insignis  Dougl.        .         ■     515 
«       korajensis  >!ieb.  et  Zucc.     55 
«       Laricio  Po2>.  .         .         .50 

«       leiophylla    Schlecht.  et 
Cham.      .....     53 

«       leacodermi.s  ^l;*)^.    .  51 

«       longitolia  Roxb.      .         .     53 
«       Montezumae   Lamh.        .    ivi 
«       palu.stris  Min.         ■         .     56 
«       Pinaster  Ait.  .         .         .48 

Pinea   L.  ...     49 

«       ponderosa  Dougl  .         .     53 
«       Pumilio  Haenke      .         .     49 


Pinus  pungens  Lamb.       .         .     56 

«       py renai ca  Lapeyr.  .     51 

«       reflexa  Engelin.      .         •     55 

rigida  il////.     .         .  .62. 

«       Sabiniana  Doìigl.    .  53 

«       silvestris  i.    .         .         .47 

«       Strobus  L.       .         .         .55 

«       Taeda  L.         .         .         .     52 

«       Thunbergii  PorZ.    .         .     56 

Podocarpus  ondina  Poepp.      .     40 

«  elongata   L'Herit.     42 

«  neriiiolia  Z)on.      .     41 

«  spinulosa   R.  Br       42 

«  Sterlingii  i7o/-^    .     40 

«  Thunbergii   //oo/c      42 

1  Totara  G.  Benn.     ivi 

Pseudolarix  Kaempferi   Gord.      70 

Pseudotsuga  Douglasii   Cari\  .     63 


Saxegothaea  conspicua  Lindi.     40 
Sciajdopitys   verticillata    Sieh.   et 

Zucc 46 

Sequoia  gigantea  L  indi,  et  Gord.     30 
«       sempervirens  Endl.      .     31 

Taxodjum  distichum  Rich.       .     29 
«  heterophyllum  Br.     30 

Taxus  baccata  L.      .         .         .33 
«       baccata    var.  fastigiata 

Lindi 34 

«       canaden.sis    Willd.  35 

Thuya  dolabrata    L.  f.     .         .17 

«       g;iirantea   Nutt.       .  .     16 

japonica  Maxim.  .     17 

«r        Lawsoniaiia  Pari  .     18 

j       Tjawsoniana  vnr.  NA'ester- 

mannii    Hort.  .ivi 

«r       occidentalis  L.       .         .15 

«       orientalis  L.  .         .17 

«       plicata   Domi.         .         .     15 

Torreya  calit'ornica   Torr:        .     35 

«         grandis  Fortune  36 

«         nuci fera  <S'/e6.  e/ ^Mcc.    35 

«         taxifolia   Arnott.         .    ivi 

Tsuga  canadensis  Carr.   .         .     62 

«      Mertensiana    Carr.         .     61 

«       Pattoniana   Engelni.       ■     62 


S4:s<:s4s4st3434at3«3«^3<:34rsff3«3«a«:3«:s«3«:3«3<:a«:3«:3^3ff3ff3«^3<:3<3^s<:3«3«3<:3<:3<:3«s«:s<: 


I  CARATTERI  ANATOMICI 

;ERE  I  PRIICIPALI  LEGIAMI 

ADOPERATI    IN    ITALIA 

INTRODUZIONE 

Non  solo  al  botanico,  al  paleofitologo  e  al  selvicoltore 
di  professione  è  vantaggioso  saper  distinguere  le  diverse 
specie  di  legnami  anche  meno  comuni,  ma  tale  conoscenza 
è  pure  utile  agi'  industriali,  agi'  incisori  di  legno,  agi'  in- 
tarsiatori^ ai  collaudatori  di  traverse  ed  a  tutte  le  altre 
persone  che  per  il  loro  impiego  o  per  diletto  desiderano 
sapere  la  qualità  del  legno  di  cui  è  formato  un  edifìcio,  un 
affìsso,  un  intarsio,  un  tavolino,  una  porta,  le  traverse  poste 
in  opera  nelle  strade  ferrate,  le  travi  della  casa,  i  bastoni 
da  passeggio,  le  palafitte,  le  ligniti. 

Nessuno  studio  comparativo  di  questa  sorta  è  stato  fatto 
in  Italia,  se  si  eccettuano  tre  memorie  da  me  stampate 
nel   1889,  nel   1904  e  nel  1906  0- 


(i)  Piccioli  L.  -  «  Il  legno  delle  più  importanti  piante  forestali 
italiane»,  di  11  pagine  nella  Nuova  rivista  forestale.  Vivenze,  1889,  ri- 
prodotto in  seconda  edizione  nel  mio  libro  «  Le  piante  legnose  italiane, 
loro  descrizione,  coltura,  prodotti  e  distribuzione  geografica  »  da  pa- 
gina 168  a  pag.  174.  Firenze  1903. 

Idem  -  «  I  caratteri  per  distinguere  il  legno  delle  Conifere  »  di 
16  pagine  con  4  figure,  nella  rivista  11  legno  di  Milano   1904. 

Idem  -  «  Il  legname  di  rovere  e  di  farnia  e  i  caratteri  per  distin- 
guere quello  di  tutte  le  querci  italiane  »,  di  60  pagine  con  17  figure 
originali.  Negli  Atti  della  regia  Accademia  dei  Georgofili,  Firenze  1906. 


98  L.    PICCIOLI 

La  presente  nota  preventiva  è  il  compendio  di  un  lavoro 
più  vasto  che  sarà  pubblicato  tra  breve  e  conterrà  mag- 
giori notizie  anatomiche  sui  legnami,  sui  loro  usi,  circa  le 
loro  proprietà  tecniche  e  la  loro  provenienza,  e  compren- 
derà 500  specie  con  altrettanti  disegni.  Mi  sono  persuaso, 
dopo  l'esperienza  fattane  per  oltre  quindici  anni,  che,  senza 
l'aiuto  di  figure  illustrative,  chi  non  ha  tatto  uno  studio  re- 
golare d' istologia  vegetale  non  riesce  in  molti  casi  a  de- 
terminare con  sicurezza  il  vero  nome  di  un  legname.  Tutte 
le  vignette  furono  disegnate  da  me  per  questo  scopo,  e 
salvo  rari  casi,  con  ingrandimento  costante  per  facilitare 
a  prima  vista  l'esame  delle  tessiture  e  delle  strutture  e 
per  consentire  di  rilevare  comodamente  i  rapporti  di  forma 
e  di  dimensione  dei  singoli  organi  elementari. 

Col  corredo  delle  indicazioni  raccolte  confido  di  aver 
posto  anche  le  persone  poco  versate  nello  studio  col  mi- 
croscopio in  grado  di  riconoscere  da  un  pezzetto  di  legno 
il  suo  nome  scientifico  e  volgare  valendosi,  nella  maggior 
parte  dei  casi,  di  una  semplice  lente  d'  ingrandimento.  E 
poiché  questo  lavoro  si  propone  un  fine  del  tutto  pratico, 
ho  seguito,  per  rendere  agevole  l'orientamento  generale  dei 
tipi,  delle  sezioni  e  dei  gruppi,  un  ordine  e  una  disposi- 
zione artificiale,  dando  la  preferenza,  finché  era  possibile 
senza  danno  dell'  esattezza,  ai  caratteri  macroscopici  (fi- 
gura 1)  e  restringendo  l'uso  esclusivo  degli  altri  ai  soli 
casi  ove  ciò  appariva    indispensabile   C).  Per   rendere    poi 


(1)  La  struttura  istologica  offre  una  lunga  serie  di  caratteri  che 
servono  a  distinguere  specie,  generi,  famiglie  e  ordini,  quali  la  distri- 
buzione dei  vasi,  la  grossezza  del  loro  lume  e  delle  pareti,  le  perfo- 
razioni e  gl'ispessimenti,  il  contenuto  e  la  presenza  di  filli;  la  larghezza, 
frequenza  e  struttura  dei  raggi  midollari  ;  la  mancanza  o  abbondanza 
del  parenchima  perivasale  o  metatracheale  e  del  prosenchima.  con  la 
loro  distribuzione  e  le  loro  modificazioni  di  forma  e  di  funzione;  i  modi 
di  comunicazione  dei  vasi  con  i  raggi  midollari,  ecc. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


99 


'_^  —Ala 


Fig.   1 
Quercug  macedonica  DC    (fragna).    Ta,    sezione  tangenziale: 
Tr,  sezione  trasversale;    7?,   sezione   radiale;   e,    raggio   midollare: 
V,  vasi:  in,   midollo:   l,   limite  degli  anelli  animali:  zp,    zona   pri- 
maticcia; ze,  zona  tardiva  (Ingrandimento  di  12  diametri^ 


precisa  la  ricerca  alle  persone  esperte  ho  indicato  per  og-ni 
genere  e  specie  anche  alcuni  caratteri  microscopici  che 
serviranno  di  riscontro,  ag2"iungendo  in  qualche  caso  il 
luogo  di  origine  del  periderma,  se  il  midollo  è  omogeneo 
(cioè  costituito  di  cellule  tutte  conformi)  oppure  eterogeneo 
(cioè  formato  di  un  cilindro  centrale  di  cellule  inerti  e 
vuote  a  lume  largo  e  parete  sottile  e  di  una  parte  perife- 
rica di  cellule  vive,  a  parete  grossa  (figure  2  e  3)  ovvero 
se  presenta  elementi  speciali  (figure  3  e  4).  La  preferenza 
però  nell'aggruppamento  delle  Dicotiledoni  è  stata  sempre 
data  ai  caratteri  differenziali  che  possono  essere  esaminati 
a  piccolo  ingrandimento  sopra  una  sottile  sezione  trasver- 
sale fatta  a  mano  libera  con  un  rasoio  bene  affilato  avente 
una  faccia  piana  ovvero  con  un  microtomo  a  mano,  di  quelli 
che  il  KoRisTKA  di  Milano  vende  per  otto  lire,  o  meglio 
con  r  ingegnoso  microtomo  automatico  a  doppia  rotazione 
del  prof.  Adriano  Fiori  di  Vallombrosa,  che  costa  novanta 


100 


L.    PICCIOLI 


Fig.  2 
Philadelphus  coronariug.  L.  (fior 
d'angelo)  col  miilollo  eterogeneo  (12: 
1). 


rig.  3 

lihus  typhina  L.  con  canali  re- 
siniferi nel  midollo  eterogeneo  il2:  1) 


Fig.  4. 
Liriodendron   tulipifera  L.  (li- 
riodendro)  col  midollo  pro^TÌ8to   di 
noduli  sclerenchimatici  a  diaframma. 

(12:   1) 

lire.  Per  le  Conifere,  invece,  parecchi  caratteri  distintivi 
si  riferiscono  alle  sezioni  longitudinali -tangenziali  e  radiali 
e  per  esaminarle  occorrono  ingrandimenti  meno  deboli. 
Se  si  debbono  studiare  legnami  molto  duri  quali  il  bossolo, 
r  ebano,  il  sandalo  rosso,  il  leccio,  il  massello  di  larice,  per 
evitare  la  rottura  del  filo  del  rasoio,  si  può  facilitare  il  taglio 
facendo  bollire  i  pezzi  da  sezionare   per   un   quarto  d'  ora 


CARATTERI   DEI   LEGNAMI 


101 


neir  acqua  oppure  tenendoli  per  24  ore  in  una  miscela  di 
alcool  e  di  glicerina  in  parti  ug-uali.  Le  sezioni  si  faranno 
per  quanto  è  possibile,  piane,  sottili  e  ampie,  e  si  esami- 
neranno sopra  un  vetrino  porta  oggetti  entro  una  goccia 
d'  acqua  o  di  glicerina,  ponendovi  sopra  un  vetrino  copriog- 
getti. Se  le  bolle  d'aria  disturbassero  la  chiarezza  del  pre- 
parato converrà  tenere  le  sezioni  per  qualche  minuto  nel- 
r  alcool  assoluto. 

L' ingrandimento  sufficiente  per  la  classificazione  è  in 
generale  di  8-15  diametri  per  le  Metasperme,  di  30-60 
per  le  Archisperme,  come  può  ottenersi  con  semplici  si- 
stemi d'  ingrandimento  e  con  le  lenti  aplanatiche  che  il 
KoRiSTKA  di   Milano  e  lo  Zeiss  di  Jena  vendono  per  poche 


r=^if'5ÌÌ  }■ 


Fig.  5 
Stativo  (ìi  preparazione,  modello  luedio.   iMetà  del  vero). 


102 


L.    PICCIOLI 


lire.  Per  compiere  con  più  comodità  le  osservazioni  sarà 
bene  far  uso,  invece  delle  lenti  a  mano,  dei  microscopi  di 
preparazione  (^).  Lo  studio  dei  legni  che  presentano  diffl- 


Fi<:.  0 
Portalenti  snodato.  (Mota  del  vero). 

colta  a  lasciarsi  ridurre  in  sezioni  trasparenti  può  esser 
reso  facile  immerg-endo  queste  ultime  nell'acqua  di  Javelle 
0  in  quella  di  Labaraque,  finche  siansi  scolorate;  poi  si 
lavano  con  acqua  distillata,  e,  se  appare  conveniente,  si 
colorano  con  una  soluzione  acquosa  di  safranina,  di  vio- 
letto 0  di  verde   metile,  oppure   di  eosina,   quindi  si  disi- 


(')  Il  KoRiSTKA  vende  per  32  e  per  60  lire  un  microscopio  di  pre- 
parazione e  un  portalenti  snodato  molto  convenienti,  che  sono  indi- 
cati nelle  figure  5  e  6.  Le  lenti  aplanatiche  di  questo  costruttore, 
combinate  secondo  la  formola  dello  Steinhbil,  ingrandiscono  10,  15,  20 
e  30  volte  e  costano  15  lire;  i  metodi  d'ingrandimento  formati  sul  tipo 
del  cannocchiale  Galileiano  con  3  lenti,  ingrandiscono  da  15  a  30  volte 
e  costano  35  lire;  con  due  lenti  acromatiche  ingrandiscono  fino  60 
diametri  e    costano  25   lire  di  più. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


103 


dratano  con  l'alcool  assoluto,  s'imtnerg-ono  nello  xilolo  e 
s'includono  nel  balsamo  del  Canada  o  nella  resina  Dam- 
mara, sciolti  nello  xilolo,  nel  benzolo,  nella  trementina, 
neir  etere  o  nel  cloroformio,  a  seconda  dei  casi.  Si  otten- 
gono così  preparati  bellissimi,  di  evidenza  schematica,  che 
si  conservano  inalterati  per  molti  anni. 

Per  rendere  relativamente  completo  questo  compendio 
ho  esteso  le  descrizioni  ai  principali  legni  stranieri,  poiché 
non  potevano  tralasciarsi  volendo  presentare  uno  scritto 
che  permettesse  di  conoscere  i  legnami  più  comuni  che 
possono  caderci  sott'  occhio. 

I  pesi  specifici  indicati  nel  testo  si  riferiscono  sempre 
al  legno  stagionato  all'aria. 


DIVISIONMENERALE 

Monocotiledoni  (fìg.  7). 


Fig.    7 
Sezione  tiasveisale  (scbeiiiaticai  di  una  Monocotiledone 


104 


L.    PICCIOLI 


Tessuto  fondamentale  formato  di  una  massa  di  riempi- 
mento nella  quale  sono  sparsi  senz'  ordine  molti  fasci  fi- 
brovascolari chiusi  (con  floema  e  xilema),  più  numerosi  alla 
periferia  che  al  centro,  o  anche  di  cordoni  semplici  (liberiani 
0  coUenchimatici).  Mancano  formazioni  libero-legnose  se- 
condarie originate  da  uno  strato  generatore  interposto  fra  il 
libro  e  il  legno  primario.  Vi  appartengono:  Chamaerops  Jiu- 
milìs  L.  (Palma  di  San  Pietro  Martire);  Arundo  Donax  L. 
(fig.  8)  e  Arundo  Pliniana  Turr.  (Canne);  Ruscus  aculea- 
tus  L.  (fig.  9)  (Pugnitopo)  e  R.  Hippoglossum  Caruel  ;  Smi- 


Fig.  8 
Arundo  Donax  Tj.   (canna).    (75:  1) 


Fig.  9 
Fìisms  acìilcatus  L.   (pugnitopo)   (75:  1) 


lax  aspera  L.  e  S.  nigra  W.  (Salsapariglia  nostrale)  e  le 
specie  di  Asparagus  (Asparagi).  Fra  le  specie  straniere 
sono  da  notare:  Banibusa  aurea  Sieb.  e  B.  nigra  Lodd. 
(Bambiì)  ;  le  Cordi/Une^  il  Calamus  Rotang  L.  (Canna 
d' India),  ecc. 

GlNNOSPERME    E    DiCOTILEDONI    (fig.    lOl 

Tessuto  fondamentale  formato,  nella  struttura  primaria, 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


105 


Fig.   10 
Sezione  trasversale  (schematica)    di  una   Giunospenna  ovvero   di 
una  Dicotiledone  di  3  anni,  col  midollo    nel  mezzo,  l'astuccio    midol- 
lare all'  intoi-no  e  i  raggi  midollari  priraarii,  secondari  e  di    terzo  or- 
dine. 

al  centro  dal  midollo,  eh' è  il  punto  di  partenza  dei  raggi 
midollari  primari  i  quali  giungono  alla  corteccia,  poi  dai 
fasci  fibrovascolari  aperti  (con  floeraa,  xilema  e  cambio) 
traversati  dai  raggi  midollari  secondari.  Nelle  sezioni  tra- 
sversali dei  fusti  adulti  si  vedono:  1."  Il  midollo  omogeneo 
0  eterogeneo.  2."  Un  astuccio  midollare  detto  anche  corona 
midollare  (legno  primario,  protoxilema,  protoadroma;  è  un 
tessuto  con  le  cellule  ricche  di  amido,  con  la  parete  in- 
grossata e  il  lume  un  po'  più  stretto  delle  altre;  si  trova 
alla  periferia  del  midollo  e  in  esso  appaiono  le  prime  tracce 
dello  xilema)  3."  I  cerchi  vegetativi  detti  comunemente 
anelli  annuali  perchè  di  solito  consentono  di  determinare 
dal  loro  numero  1'  età  della  pianta.  Il  loro  accrescimento, 
e  quindi  la  produzione  del  legname,  è  quasi  sempre  giunto 
al    termine  entro    la  fine    di  agosto  nelle   piante   italiane 


106  I-    PICCIOLI 

Gli  anelli  annuali  lasciano  distinguere:  una  zona  più  chiara 
e  meno  compatta  formata  nel  primo  periodo  di  vegetazione 
e  detta  perciò  zona  primaverile,  o  meglio  zona  primaticcia 
(poiché  quest"  ultimo  termine  è  più  generale  e  si  adatta 
per  tutte  le  latitudini  e  le  condizioni  nelle  quali  crescono 
le  piante);  un'altra  zona  più  compatta  e  scura  formatasi 
più  tardi,  che  chiamasi  zona  autunnale,  zona  estiva  o  me- 
glio zona  tardiva  (^).  4."  I  raggi  midollari  disposti  sempre 
in  direzione  radiale. 

Parecchi  alberi  e  arbusti  non  appartengono  alla  cate- 
goria dei  così  detti  legni  bianchi.,  ma  lasciano  scorgere 
una  zona  esterna  di  più  giovane  formazione  e  più  chiara 
(alburno)  che  trasporta  l'acqua  nelle  ultime  cerchie  an- 
nuali, ed  una  zona  interna  di  legno  morto,  con  meno  acqua, 
più  durevole,  più  pesante  e  più  scura  (durame ,  cuore^  mas- 
sello). Qualche  volta  fra  queste  due  zone  se  ne  vede  una 
terza  che  suol  chiamarsi  legno  perfetto,  e  in  certi  casi  si 
ha  un  falso  massello  (durame  apparente)  dovuto  ad  un 
principio  di  decomposizione  del  tessuto  legnoso  (-). 

A.  Legno  senza  vasi,  formato  di  tracheidi  e  talvolta  di 
parenchima  (figg.  il  e  i2ì  Conifere. 


(*)  Lo  Strasburger  distingue  anche  una  terza  zona  intermedia  fra 
quella  primaticcia  e  quella  tardiva  che  si  forma  in  estate  e  che  egli 
chiama  legìio  successivo  o  zona  successiva. 

(^-)  La  colorazione  del  durame  incomincia  dai  raggi  midollari  e 
dal  parenchima  legnoso  ed  è  spesso  dovuta  al  tannino  e  ai  suoi  deri- 
vati. Però,  siccome  non  sempre  il  massello  ha  colorazione  diversa  dal- 
l'alburno, conviene  fare  viso  del  microscopio  per  riconoscerlo  nei  casi 
dubbi  e  si  scorge  allora  che  esso  è  secco,  più  o  meno  imbevuto  di  re- 
sina o  di  tannino  clie  si  formano  nei  raggi  midollari  e  di  qui  si  esten- 
dono al  sistema  tracheale  preservando  i  tessuti  dalla  decomposizione:  le 
areole  dei  vasi  sono  chiuse  e  le  cellule  dei  raggi  midollari  morte;  cioè 
si  vede  che  si  tratta  di  un  vero  e  proprio  durame  disadatto  a  condurre 
acqua,  privo  di  elementi  viventi  e  quindi  anche  di  amido.  La  quantità 
di  alburno  varia  secondo  la  specie,  gl'individui,  la  parte  dell'albero, 
le  condizioni  di  vegetazione  e  l'esposizione. 


CAKATTERI    DEI    LEGNAMI 


107 


Fig.  11 
Pinus  silvestrie  L.  (pino  silvesti'e)  con  ca- 
nale resinifero  nel  mezzo  contornato  da  un 
astuccio  di  elementi  parenchimatici  che  con- 
tengono amido  e  resina.  In  bisso  si  vede  il  li- 
mite fra  la  zona  primaticcia  e  quella  tardiva. 


0  0 


0  0    0    0     <S 
0  0    0    0  SS   ^  <S     0 


2>    0  0     0  0  0 


QOOG 


0         0    0     0    0       0     ci    0    0 


P 
P 
P 

P 
V 


Fig.  12 
Abies  pectinata  DC.  (abete)  A  destra  in  .sezione 
long. -tang.  ;  a  sinistra  iu  sezione  radiale  col  raggio 
midollare  provvisto  in  alto  e  in  basso  di  un  elemento 
parenchimatico  speciale  coniunicante  con  le  tracheidi 
per  mezzo  di  areolo  unilaterali    (150:  li. 


120  :  1). 

B.  Legno  con  vasi  e  spesso  anche  con  tracheidi,  fibre 

libriforrai  ed  elementi  parenchimatici  (fìgf/.  i3  e    14). 

Dicotiledoni. 


Fig.  13 
Vlmus  montana   L.   (olmo  niontanol    (50  :  1) 


108 


L.    PICCIOLI 


Fig.  14 
Ailantlms   glandulosa   Desf.     l'ailanto)   Sez.   long. -tang.   dove   T' 
indica  il  vaso:  /,  le  fibre  ;  p,   il  parenchima  legnoso  :  r,  il  raggio  mi- 
dollare e    t,  le  tracheidi  (75:  1). 


CONIFERE 


Il  legno  delle  Conifere  si  distingue  da  quello  delle  Di- 
cotiledoni per  la  maggiore  semplicità  della  sua  struttura. 
Nell'astuccio  midollare  si  hanno  tracheidi  vascolari,  ma 
la  massa  fondamentale  del  legno  secondario  è  formata  di 
tracheidi  tipiche  strettamente  addossate,  disposte  in  serie 
radiali  con  pochi  spazi  tracellulari  (fig.    15). 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


109 


2 


BBBEc 


apQOQ 


Sa 

QP 


Q^tìbltìbUbc 


DPdqC 

ssaet 


Fig.  15 
Abies   pectinata    DC    (abete)    Sez.    trasversale 

(50:   1). 

La  sezione  trasversale  delle  tracheidi  è  per  lo  piìi  quadri- 
latera, e  talora  pentagonale,  esagonale,  rotondata  o  ellit- 
tica (fìg.   16);  esse  non   sogliono  superare  i   4-7   mm.  di 


J^C 


Fig.   16. 
Pinus  silvestris  L.  (pino  silvestre)  A,  Sezione  long. -tangenziale  (450:  1)  ove 
ma  indica  il  margine;  p  il  poro;  to  il  toro;  pò  la  parete  opercolatrice.  B  Sezione 
radiale  (450:   1).  G  Sezione  trasversale   (225:  1). 

lunghezza  e  0,03  di  grossezza.  La  membrana  è  in  generale 
grossa  ed  ha  punteggiature  areolate  caratteristiche  sulle 
pareti  radiali  (fìg.  17)  e  qualche  volta  anche  su  quelle  tan- 


110 


L.    PICCIOLI 


Fig.  17 
Piìuis  gilvegtris   L.  (pino  silvestre)  con   un 
raggio  midollare  provvisto  eli   elementi  pareu- 
chimatici  nel  mezzo    e   di    elementi   tracheidali 
agli  estremi.   (75  :  1). 

genziali.  La  parete  delle  tracheidi  può  essere  liscia  (fig.  11) 
0    con   ispessimenti    (figg.    18  e    i9j    o    striature   spirali. 


Fig.    IS  Fig.   10 

Taxus  laccata  L.  (tasso).  Sez.  long.-tangcnziale  Pseudotsuga  Douglasii  (  ^arr.  (abete  di  Douglas) 

coi  raggi  midollari  sempre  della  larghezza   di  nna  Sez.    long.  -  tangenziale    col    raggio   midollare   piti 

sola  cellnla.   (100  :   1).  grande  che  contiene  un   canale  resinifero   (100:  1), 


CARATTERI    DEI   LEGNAMI 


111 


Fig.  20  Fig.  21 

Picea  excelsa.  Link,    (abete  rosso).  Sez.   tiasv.  Picea  cxcelsa.  Link,   (abete  rosso).  Sez.  long, 

ove  è  disegnato  nu  numero  doppio  del  vero  (li  canali  con    nn  canaio    resinifero.   Le    tracheidi  striate    a 

resiniferi  per  mostrare  la  posizione  in    cui    sogliono  spirale  di  sinistra  ap])artengono  alla  zona  tardiva, 

trovarsi   (75  :   1).  (100  :  1). 


TO: 


ra^ffjxa 


pOQbooqWwOPU 


w 

m 
ffiOfllbp 


Si: 


Fig.  22 
Larix  europaea.   D(".  (larice)   Sez.  trasv.   del 
durame  di  100  anni  con  due  canali  resiniferi  nella 
zona  tardiva  (.'iO  :  1). 


112  L.    PTCCIOLI 

Si  può  avere  anche  parenchima  più  o  meno  abbondante;  in 
tutte  le  Abietinee  con  canali  resiniferi  esso  li  avvolge  come 
in  un  astuccio  (flgg.  19.,  20,  21  e  22);  nelle  altre  Conifere 
può  formare  file  di  elementi  paralleli  alle  tracheidi.  I  raggi 
midollari  hanno  sovente  lo  spessore  di  una  sola  cellula 
(fìg.  12  e  18);  qualche  volta  sono  di  più  strati  (fìg.  19)  e 
alla  loro  formazione  possono  concorrere  in  alcuni  casi  anche 
elementi  di  parenchima  tracheidale  (fìg.  17)  che  hanno  per 
ufficio  di  favorire  radialmente  lo  scambio  dell'acqua  sup- 
plendo alla  mancanza  delle  areole  tangenziali  nelle  tra- 
cheidi. Quando  si  hanno  canali  resiniferi  essi  decorrono 
longitudinalmente  entro  uno  stesso  anello  annuale  (fìg.  21), 
0  anche  radialmente  (fìg.  19 1,  sempre  però  dentro  un  cor- 
done di  parenchima  che  ne  forma  l'epitelio;  e  poiché  i 
canali  sono  più  grandi  degli  elementi  che  li  circondano, 
appariscono  anche  a  piccolo  ingrandimento  come  punti  chiari 
sullo  sfondo  scuro,  specie  nella  zona  tardiva.  La  resina  può 
trovarsi  anche  in  singole  cellule  dei  raggi  midollari,  prin- 
cipalmente nel  durame,  ove  la  produzione  di  essa  e  del 
tannino  rappresenta  l'ultima  formazione  delle  cellule  pa- 
renchimatiche. 

Tipo  I 

Tracheidi  con  larghi  ispessimenti    spirali  uell'  interno,    al- 
meno nelle  primaticcie.  Alburno  e  durame. 

1.)  Si  hanno  canali  resiniferi  nella  massa  del  legno  e  nel 
mezzo  dei  raggi  midollari  grandi.  Raggi  formati  di  elementi 
parenchimatici  e  di  parenchima  tracheidale.  Alburno  stretto 
e  clnaro  ;  durame  bruno  chiaro  quand'  è  fresco,  poi  di  un  bel 
rosso  bruno.  Peso  specifico  di  un  decimetro  cubo  kg.  0,55 
Abete  di  Douglas  (fi(j.  19).     1.  Pseudotsuga  Douglasii  Carr.  (^). 


(')   Nella   Pseudotsuga   macrocarpa.   Mayr.  si    hanno   ispessimenti 
spirali  anche  negli  elementi  tracheidali  dei  raggi  midollari. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI  113 

2.)  Mancano  sempre  canali  resiniferi.  Eaggi  midollari  for- 
mati di  sole  cellule  parencliimatiche,  alti  da  5  a  25  palchi. 
Alburno  giallastro,  spesso  variamente  sviluppato  nella  mede- 
sima pianta,  largo  da  5  a  15  mm.,  con  7-25  anelli  annuali;  du- 
rame rosso  bruno.  Peso  spec.  0,70-0,90.  Tasso,  nasso,  albero 
della  morte,  fjig.  18).  2.  Taxus  baccata  L.  (^). 

Tipo  II 

Tracheidi  senza  larghi  ispessimenti  interni  a  spirale  ;  al 
più  si  hanno  sottili  striature  obliquamente   ascendenti. 

Sezione  prima 

Xel  legno  si  hanno  canali  resiniferi  e  se  ne  trova  uno  (o 
<li  rado  due)  in  quasi  tutti  i  raggi  midollari  grandi.  I  raggi 
sono  formati  di  cellule  parenchimatiche  e  quasi  sempre  anche 
di  elementi  tracheidali. 

Gruppo  A 

Le  cellule  interne  dei  raggi  midollari  hanno  d'  ordinario 
una  sola  grande  perforazione  verso  le  tracheidi,  di  rado  due 
o  tre;  il  parenchima  tracheidale  -  che  costituisce  il  limite  su- 
periore e  inferiore  dei  raggi  midollari  ed  è  formato  di  uno  o 
più  strati  -  ha  sovente  le  pareti  con  ispessimenti  dentati  e  con 
piccole  perforazioni  areoliformi.  I  canali  resiniferi  longitudinali 
sono  ben  visibili,  in  discreto  numero,  quasi  sempre  isolati 
e  con  le  cellule  dell'  astuccio  parenchimatico  che  li  avvolge, 
a  lume  largo  e  parete  sottile.  L'  unico  parenchima  di  questo 
legname,  oltre  ai  raggi  midollari,  è  quello  che  forma  la  guaina 
dei  canali  resiniferi.  Il  durame,  quand' è  fresco,  non  suole  ap- 
parire ad  occhio  nudo  ben  distinto  dall'  alburno,  ma  seccan- 
dosi diventa  rosso  bruno.  Xelle  larghe  sezioni  longitudinali  dei 


(1)  Le    altre  specie  straniere  di  questo  genere  hanno  i  medesimi 
lai'ghi  ispessimenti  spirali. 

8 


114  L.    PICCIOLI 

fasti  si  scorgono   le  tracce  della  disposizione  verticillata    dei 
rami. 

A.)  Parte  esterna  dei  raggi  midollari  con  ispessimenti  dentiformi. 

*)  Tracheidi  con  sottili  striature  spirali. 

1.)  Tracheidi  larghe  al  più  0,015  mm.  Legname  molto  ricco  di  re- 
sina; alburno  abbondante  e  durame  bruno  rossastro  già  appena  che 
la  pianta  è  abbattuta.  Peso  specifico  0,67.  Pino  laricAo,  pmo  di  Corsica. 

3.  Pinus  Laricio   Poir.  (*) 

2.)  Tracheidi  larghe  fino  a  0,03  mm.  Durame  non  sempre  distinto 
nel  legno  fresco  e  più  chiaro  di  quello  del  pino  silvestre.  Anelli  an- 
nuali ordinariamente  piccoli.  Peso  spec.  0,80.  Alligo,  nniffolj  lyino  mon- 
tano. 4.  Pinus  montana  Mill.  {^). 

**)  Tracheidi  senza  striature.  Durame  distinto  ad  occhio  nudo  so- 
lamente quando  il  legname  è  stagionato.  Peso  spec.  0,50.  Pino,  pino 
silvestre,  pino  selvatico,  (figg.  11,  16  e  11)  5.  Pinus  silvestris  L.  (*). 

B.)  Parte  esterna  dei  raggi  midollari  senza  ispessimenti  dentiformi. 
Legno  poco  duro  con  la  zona  tardiva  stretta. 

1.)  Durame  rossastro  o  rosso  bruno,  più  scuro  di  quello  del  cem- 
bro ;  alburno  più  abbondante  del  cembro.  Peso  spec.  0;31 -0,56.  Strobo, 
pino  .strobo,  pino  di  Weymoiith.  6.  Pinus  Strobus  L. 

2.)  Durame  bianco  giallastro  quand'  è  fresco  e  giallo  bruno  quan- 
do è  secco;  alburno  scarso;  anelli  annuali  non  molto  distinti,  stretti, 
quasi  eguali,  con  la  zona  tardiva  poco  svolta.  Tracheidi  con  2  o  3 
grandi  fori  confinanti  coi  raggi  midollari.  Canali  resiniferi  grossi  e  ab- 
bondanti. Peso  specifico  0,41-0,52.  Cembro,  zimbro,  pino  cembro.  7.  Pi- 
nus Cembra  L. 


(')  Hanno  struttura  molto  somigliante  il  Pinus  Pinaster  Soland., 
il  P.  halejjeìisis  Mill.,  e  il  P.  brutia.  Ten. 

Cj  Hanno  la  medesima  struttura  anche  il  Piìius  Mughus  Scop.,  il 
P.  Pumilio  Haenk.,  e  il  P.  uncinata  Eam.  che  considero  come  forme 
del  Pinus  montana  Mill. 

(^)  Il  legno  del  Pinus  australis  Michx.  (Pitch  Pine)  sembra  abbia 
molta  somiglianza  con  quello  del  Pinus  silvestris  L.,  ma  in  età  avan- 
zata è  più  ricco  di  resina.  Hanno  struttura  quasi  identica  anche  il 
Pinus  rigida  Mill.,  e  il  P.  ponderosa  Dougl.,  che  vanno  pure  in  com- 
mercio col  nome  di  Pitch  Pine. 


CARATTERI  DEI  LEGNAMI  115 

Gruppo  6 

Le  cellule  interne  dei  raggi  midollari  sono  in  comunicazione 
con  le  tracheidi  per  mezzo  di  parecchie  piccole  perforazioni. 
Gli  elementi  tracheidali  al  margine  superiore  e  inferiore  dei 
raggi  midollari  hanno  forma  i)Oco  regolare,  sono  talvolta  inter- 
rotti o  mancano.  Le  tracheidi  hanno  spesso  nella  zona  tardiva 
sottili  striature  spirali. 

1.)  Il  parenchima  tracheidale  dei  raggi  ha  piccole  denta- 
ture verso  l'interno;  si  vedono  anclie  raggi  formati  di  soli 
elementi  tracheidali.  Xel  libro  secondario  si  hanno  gruppi  di 
elementi  sclerenchimatici.  Canali  resiniferi  attorniati  da  cellule 
parenchimatiche  un  po'  ispessite.  i!>5"elle  piante  sane  il  durame 
non  ha  colore  diverso  dall'  alburno.  Peso  spec.  0,45.  Abete 
rosso,  ]}ezzo.  (figg.  20  e  '2,1).  8.  Picea  excelsa  Link. 

2.)  Il  j)arenchima  tracheidale  dei  raggi  midollari  è  dispo- 
sto quasi  sempre  sopra  una  sola  fila  ed  ha  le  pareti  liscie. 
N"el  libro  secondario  si  hanno  fibre  liberiane  isolate.  Alburno 
giallo  chiaro,  di  15-30  anelli  annuali  e  ben  distinto  dal  du- 
rame rossastro.  Canali  resiniferi  contornati  da  cellule  paren- 
chimatiche a  parete  ispessita.  Peso  spec.  0,00.  Larice  (fig.  22 J 

0.  Larìx  europaea  DC. 

Sezione  seconda 

Nel  legno  e  nei  raggi  midollari  mancano  canali  resiniferi. 

Gruppo  A 

Eaggi  midollari  ordinariamente  con  10-20  palchi  di  cellule  C). 
*)  Eaggi   midollari  con  fori  semplici.  Alburno  di  circa  30 


(i)  In  tutti  i  casi  in  cui  occorre  determinare  il  numero  dei  palchi 
di  cellule  che  formano  i  raggi  midollari  conviene  eseguire  sezioni  tan- 
genziali ampie  perchè  sopra  un  piccolo  frammento  non  è  facile  colpire 
il  raggio  in  sezione  perfettamente  mediana,  e  allora  appare  costituito 
di  un  numero  di  palchi  inferiore  al  massimo.  L'altezza  dei  raggi  va 
in  generale  aumentando  dalla  gioventù  delle  piante  fino  all'  età  adulta 
tanto  nel  tronco  quanto  nei   rami. 


116 


L.    PICCIOLI 


anelli  annuali  ;  durame  poco  o  punto  distinto  a  occhio  nudo. 
Peso  spec.  0,47.  Abete^  abete  bianco  ffioo-  12  e  15). 

10.  Abies  pectinata  DC. 

**)  Perforazioni  dei  raggi  midollari  con  una  fessura  e  un 
poro. 

1.  Le  cellule  estreme  dei  raggi  midollari  souo  più  ricche 
di  perforazioni  simili  ad  areole,  che  non  le  interne.  Sopra  1  mm. 
quadrato  di  sezione  tangenziale  si  contano  in  media  230  cel- 
lule di  raggi  midollari.  Tracheidi  larghe  in  media  0,018  mm. 
Peso  spec.  0,07-0,89.   Ginex)ro,  ginepro  comune. 

11.  Juniperus  communis  L. 

2.)  Tutte  le  cellule  dei  raggi  midollari,  tanto  le  estreme 
quanto  le  interne  sono  egualmente  provviste  di  perforazioni 
areoliformi.  Tracheidi  larghe  in  media  0,015  mm.  e  striate  a 
spirale.  Peso  spec.  0,63.   Cipresso  (fi<j.  23 J. 

12.  Cupressus  sempervirens  L. 


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Fig.   23 
Cupresius  sempervirens  L.  (cipresso)  Sez.  longi- 
tudinale •  ladiale   con    nn  raggio  luidollare  ;   le  tra- 
cheidi pili  strette  sono  della  zona  tardiva  (200  :  1). 


CARATTERI   DEI    LEGNAMI  117 

Gruppo  B 

Raggi  midollari  alti  fino  a  30  palchi  di  cellule.  Raggi 
midollari  con  elementi  tracheidali  sopra  uua  fila  ovvero  iso- 
lati o  mancanti.  Parenchima  legnoso  scarsissimo.  Peso  speci- 
fico 0,45-0,80.  Cedro  del  Libano  13.  Cedrus  Libani  Barr. 
Cedro  deodara^  cedro  dell'  Imalaia.     14.  Cedrus  Deodara  Lond. 

Gruppo  G 

Raggi  midollari  con  meno  di   10   palchi  di    cellule. 

*)  Le  tracheidi  lianno  spesso  una  doppia  fila  di  punteg- 
giature areolate.  Legname  giallo  ad  anelli  annuali  poco  di- 
stinti. Raggi  di  1-3  palchi  di  cellule.  Dammara.  {Dammara 
aiistralis,  Lamb.)  15.  Agathis  australis  Stuud. 

**)  Le  tracheidi  hanno  una  sola  fila  di  areole. 

a)  Le  tracheidi   hanno  striature  spirali.  Peso  spec.  0,09-0,95. 

16.  CaHìtris  quadrivalvis  Rumph. 

(3)  Le  tracheidi  hanno  ^jesso  striature  spirali.  Sopra  1  mm. 
quadrato  di  sezione  tangenziale  si  contano  in  media  160  cel- 
lule di  raggi  midollari. 

1.)  Le  areole  delle  tracheidi  sono  intersecate  da  fessure.  Al- 
hurno  stretto  e  giallo  chiaro  ;  durame  bruno  chiaro,  o  giallo 
rossastro.   Tuia,    tuia  d'Oriente.  17.  Thuya  orientalis  L. 

2.)  Legname  simile  alla  specie  precedente;  durame  dei  tron- 
chi adulti  bruno  scuro  con  zone  anulari  alternanti  piìi  chiare; 
alburno  stretto,  di  10-15  mm.  e  comprendente  20-35  anelli 
annuali.  18,  Thuya  occidentalis  L. 

Y)  Le  tracheidi  hanno  spesso  areole  non  intersecate  da 
fessure.  La  parete  delle  tracheidi  ha  in  tutta  la  lunghezza  il 
medesimo   spessore. 

1.)  Le  tracheidi  sono  larghe  0,012  mm.  Raggi  midollari 
alti  da  4  a  10  palchi  di  cellule.  19.  Cryptomeria  japonica  Don. 

2.)  Le  tracheidi  sono  larghe  0,025  mm.  Raggi  midollari 
alti  2  o  3  palchi  di  cellule.  Si  ha  parenchima  con  druse  e 
canali  resiniferi  nel  midollo.  Alburno  di  20-30  anelli  annuali 
distinto  dal  durame  eh'  è  bruno  e  diventa  piti  scuro  all'aria, 
l^eso  spec.  0,42.   Ginco  (jiapponese.  20.  Gìnkgo  biloba  L. 


118 


L.    PICCIOLI 


Fig.  24.  (a)  Alnus  glutinosa  ;  vaso  con  perforazione  scalariforme 
(75  :  1).  —  Fig.  25  (ò)  Fagus  silvatica  ;  vaso  grande  con  le  pareti  tra- 
sversali interamente  riassorbite  (75:  1).  —Fig.  26  (e)  Fagus  silvatica  ; 
vaso  piccolo  con  le  pareti  scalariformi  (75:  1).  —  Fig.  27  {d)  Platanus 
orientalis;  vaso  con  parete  trasv.  scalariforme  e  areole  ellittiche  (225:  1). 
—  Fig.  28  (e)  Ligustrum  vulgare;  vaso  con  ispessimenti  spirali  e  scarse 
areole  ellittiche  (225:  1).  —  Fig.  29  (/")  Vitis  vinifera:  vaso  scalariforme 
(420:  1)  —  Fig.  30  {(j)  Clematis  Vitalba;  vaso  tracheidale  con  doppie 
striature  spirali  (150:  1'.  Fig.  31   (h)  Vaccinium  uliginosum  ;  vaso  con 


CARATTERI    DEI   LEGNAMI  119 

la  parete  trasv.  crivellata  (420:  1).  —  Fig.  32  (i,i  Tilia  cordata;  fibra 
libriforme  (125:  i).  —  Fig.  33  (;)  Tracheide  vascolare  (schematica) 
(125:  1).  —  Fig.  84  (kì  Fibra    sclerenchimatica  (schematica)    (125:   1). 

—  Fig.  35  il)  Tracheide  tipica  (schematica)  (125:  1).  —  Fig.  36  (m) 
Tracheide  fibrosa  (schematica)  {V2ò  :  1).  —  Fig.  37  (ìi)  Fagus  silvatica  ; 
parenchima  legnoso  (125  :  1).  —  Fig.  38  (o)  id.  fibra  sclerenchimatica 
(90:  1).  -  Fig.  39  'p)  id  ;  tracheide  (90:  1).  —  Fig.  40  {q)  Laburnum 
anagyroides  Medie;  fibra  sostitutiva  (300:  1).  Fig.  41  (?•)  Vitis  vinifera; 
fibra  legnosa  (420:  1).  —  Fig.  42  (s)  Vitis  vinifera;  fibra  concamerata 
(420:  1)  —  Fig.  43  {t)  Ehododendron  ferrugineum;  fibra  libriforme  con 
perforazioni  areolate  (420:  1).  —Fig.  44  (?t)  Hedera  Helix  ;  fibra  con- 
camerata (125:  1).  —  Fig.  45.  (u)  Diospyros  Ebenum;  tracheide  (105  :1). 

—  Fig.  46-47  (wx)  Clematis  Vitalba;  tracheidi  (165:  1)  —  Fig.  48-49 
(j/s)  Cedrela  odorata;  fibre  libriformi  (125:  1). 


PICOTILEPONI 


Il  legno  è  formato  di  vasi  (che  non  mancano  mai  ad 
eccezione  di  alcune  Magnoliacee  e  Trochodendracee  stra- 
niere, quali  i  generi  Drimys,  Zijgogynum,  Tetracentron, 
e  Trochodendron)  ed  anche  di  tracheidi,  di  fibre  libriformi 
e  di  parenchima,  oltre  a  forme  di  passaggio  dalle  fibre 
alle  tracheidi  (fibrotracheidi  o  idrostereidi)  e  dalle  fibre  al 
parenchima  (^).  Questi  elementi  istologici  costituiscono  la 
massa  fondamentale  del  legno  eh'  è  traversato  (in  tutte  le 
specie  considerate  in  questo  lavoro)  dai  raggi  midollari 
formati  sempre  di  cellule  parenchimatiche  amilifere  con  le 
pareti  lignificate.  I  raggi  midollari  sono  chiamati  volgar- 
mente specchi  allorché  risultano  molto  appariscenti  in  se- 
zione radiale  per  grossezza,  lucentezza  e  colorito. 

I  vasi  o  trachee  [fig.  i4,  lettera  V,  efigg.  24-31  e  51'') 


(1)  Quando  la  cellula  cambiale  madre  di  elementi  parenchimatosi 
non  si  segmenta  trasversalmente  si  hanno  le  cosi  dette  fibre  sostitutive 
del  Sanio,  che  sono  quindi  omologhe  ad  una  intera  fila  di  cellule  pa- 
renchimatiche. 


120  L.    PICCIOLI 

hanno  origine  dalla  fusione  di  più  cavità  cellulari  distinte 
e  sovrapposte  in  cui  le  pareti  di  mutuo  contatto  sono  par- 
zialmente 0  totalmente  riassorbite  ;  i  vasi  sono  dunque 
tubi  articolati  dove  il  limite  degli  elementi  primitivi  si  può 
spesso  distinguere  anche  nell'età  adulta;  hanno  general- 
mente la  cavità  (lume)  larga  in  confronto  dello  spessore 
della  parete  e  più  ampia  degli  elementi  circostanti;  si  pre- 
sentano in  sezione  trasversale  rotondati,  ellittici  o  poligo- 
nali ;  sono  piani  o  inclinati  alle  estremità  ove  terminano 
con  uno  o  più  fori  ovvero  con  aperture  scalariformi;  sono 
molto  più  lunghi  che  larghi,  si  vedono  spesso  già  ad  occhio 
nudo  nelle  sezioni  trasverse  e  longitudinali  ed  hanno  le 
pareti  spesso  provviste  di  striature  spirali  d' ispessimento 
(semplici  o  doppie)  e  sempre  di  areole  con  poro  o  fessura, 
di  solito  più  rare  o  ridotte  dove  i  vasi  confinano  col  tessuto 
meccanico,  più  frequenti  invece  a  contatto  col  parenchima  e 
nei  punti  d' incrocio  coi  raggi  midollari.  I  vasi  contengono 
aria  o  acqua  e  servono  per  il  trasporto  e  per  la  circola- 
zione di  questa  nel  corpo  della  pianta.  Qualche  volta  sono 
otturati  in  parte  o  del  tutto  da  tilli  (fig.  50)  (^). 

Ufficio  analogo  ai  vasi  compiono  le  tracheidi  (figg.  14, 
lettera  t  e  33^  35j  36,  39,  45,  46  e  47)  che  hanno  aspetto 
fibriforme  per  l'assottigliamento  delle  estremità,  ma  ap- 
partengono al  sistema  vascolare.  Hanno  origine  da  una 
cellula  (o,  secondo  lo  Tschirch  anche  da  poche  cellule)  ; 
sono  chiuse  agli  estremi,  spesso  hanno  comuni  coi  vasi 
gì'  ispessimenti  spirali  e  sempre  le  punteggiature  areolate; 
mancano  però  di   pareti  trasverse,  e,  allo  stato  adulto,   di 


(')  I  tiUi  sono  estroflessioni  vescicolari  che  durante  la  formazione 
del  massello  sono  spinte  nell'interno  delle  trachee  dalle  cellule  pai-en- 
chimatiche  confinanti.  La  formazione  dei  tilli  incomincia  dalle  mem- 
brane di  chiusura  dei  pori,  che  vengono  internate  nel  lume  del  vaso 
e  quivi  s'ingrandiscono.  Queste  vescicole  si  addossano  le  une  alle  altre 
e  riempi.ono  in  fine,  più  o  meno  compiutamente,  il  lume  delle   trachee. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


121 


Fig.  50 
Eohinia  rgevdo   Acacia.  L.    (ro- 
l)iniii)  Vaso  roii   tilli  (225:   11. 


contenuto  vivente.  Si  distinguono  le  tracheidi  tiinche 
(fig.  35)  con  grandi  areole  e  talvolta  con  ispessimenti  spi- 
rali; ie  tracheidi  vascolari  (fig.  33)  più  lunghe,  meno  acu- 
minate e  più  simili  ai  vasi;  le  tracheidi  fibrose  (fig.  36  e 
5PJ_,  più  acuminate,  con  la  cavità  strettissima  e  con  pic- 
cole areole  a  guisa  di  fenditura. 

Le  cellule  po,renchimatiche  (figg.  14  lettera  p,  31,  e  51 
Pj,)  hanno  forma  ordinariamente  prismatica  o  cilindrica,  di 
rado  fibriforme;  le  pareti  sono  senza  speciali  rilievi  ed  hanno 
punteggiature  semplici  e  non  mai  vere  areole  provviste 
di  toro.  Contengono  protoplasma,  amido  e  altri  materiali 
di  riserva.  Sovente  appaiono  disposte  in  serie  o  gruppi  vi- 
sibili anche  a  occhio  nudo;  trattando  le  sezioni  con  tintura 
di  iodio  i  raggi  midollari  e  gli  altri  elementi  parenchima- 
tici  del  legno  riescono  più  evidenti,  particolarmente  in  au- 
tunno, per  la  colorazione  violetta  che  prendono  i  granuli 
d'amido  che  vi  sono  contenuti  (fig.  51).  Si  distingue:  il 
parenchima  tipico^,  con  punteggiature  semplici  o  areoli- 
formi;  le  fibre  legnose  (fig.  41}  a  forma  fibrosa  e  a  forma 
parenchimatica  e  le  fibre  sostitutive  {fig.  40)  (che  lo  Stras- 
BURGER  chiama  fibre  legnose).  Gli  elementi  meccanici  del 


12 


oo 


L,    PICCIOLI 


Fig.   51 
Fagus  silvatica.'L.  ifaggio)  Sez.  trasv. 
con    vasi  v,  fibrotracheidi  /,    raggio  midol- 
liiie  )■,  tracheidi  t  e  parenchima  legnoso  p, 

(•2'J5:    1). 


legno  constano  delle  fibre  sclerenchimatiche  o  libriformi 
(figg.  32,  34,  38,  43^  48  e  49)  pure  di  forma  fibrosa  ma 
più  lunghe,  assottigliate  alla  estremità,  per  lo  più  forte- 
mente ispessite,  con  rare  e  piccole  punteggiature  semplici 
0  con  piccoli  fori  areoliformi,  stretti  e  obliqui;  non  hanno 
contenuto  vivente  e  compiono  un  ufficio  meccanico  per 
eccellenza,  ma  non  si  trovano  in  tutti  i  legnami.  Qualche 
volta  le  fibre  legnose  sono  concamerate  (figg.  42  e  44) ^ 
cioè  divise  da  sottili  pareti  interne. 

Quantunque  non  si  abbia  un  limite  ben  netto  fra  il  tes- 
suto parenchimatico  (che  nella  sua  forma  tipica  è  rappre- 
sentato da  cellule  press' a  poco  isodiametriche,  a  parete 
sottile  e  ricche  di  protoplasma)  e  il  prosenchimatico  (co- 
stituito invece  di  cellule  molto  lunghe,  a  parete  ispessita, 
fusiformi  o  fibriformi,  solidamente  saldate  fra  loro  con 
le  estremità  appuntite,  con  poco  o  punto  contenuto  proto- 
plasmatico)  tuttavia  conserverò  tali  denominazioni  quando 


CARATTERI  DEI  LEGNAMI  123 

nel  corso  di   questo  lavoro  vorrò  riferirmi  al  tutto  insieme 
del  tessuto  meccanico  o  al  tessuto  di  riserva  C), 

1  caratteri  principali  cui  ho  ricorso  per  disporre  in 
modo  semplice  e  facile  i  legnami  in  tipi,  sezioni  e  gruppi 
sono  :  la  grandezza  e  distribuzione  dei  vasi,  dei  raggi  mi- 
dollari e  del  parenchima;  qualche  volta  ha  importanza  ca- 
ratteristica anche  la  presenza  di  macchie  midollari  (figg. 
52,  53  e  54)  0.  Talune  specie  hanno  il  legno  marezzato, 
cioè  con  le  fibre  ondulate  e  sinuose  a  cagione  del  gran 
numero  di  gemme  avventizie  e  dei  raggi  midollari  rigonfiati 
che  fanno  deviare  gli  elementi  dal  loro  corso  ordinario. 


(')  Gli  elementi  istologici  del  legno  possono  raggrupparsi  nel  modo 
seguente  : 

I.  Sistema  conduttore  (vasi  e   tracheidi) 

Forme  di  jiassaggio  tra  le  fibre  e  le  tracheidi. 
1.)  Fibre  libriformi  con  pori  semplici  a  fenditura. 
2.)  Fibre  libriformi  con  piccole  punteggiature  areolate. 
3.)  Fibrotracheidi    (  idrostereidi  )    a    parete    ingrossata  ,    senza 

ispessimenti  spirali  e  con   grosse  punteggiature  areolate. 
4.)  Fibrotracheidi  come  le  precedenti  ma  con  ispessimenti  spirali. 
5.)  Tracheidi  e  vasi  a  parete  grossa. 
6.)  Tracheidi  e  vasi  a  parete  sottile. 

II.  Sistema  meccanico  (fibre  libriformi) 

Forme  di  passaggio  tra  le  fibre  e  il  parenchivia. 
1.)  Fibre  libriformi  morte. 
2.)  Fibre  libriformi  vive. 

«)  semplici. 

/3)  concamerate. 
3.)  Cellule  che   sono   per  metà  fibre  libriformi  e  per  metà  fibre 

sostitutive. 
4).  Cellule  parenchimatiche  a  parete  spessa. 
5.)  Fibre  sostitutive  con  pori  a  fessui-a. 
6.)  Cellule  parenchimatiche  a  parete  sottile. 

III.  Sistema    di    riserva    e    conduttore   per    gì'  idrati    di    carbonio 

(parenchima  legnoso). 
('■')  Le  macchie  midollari  furono  descritte   per    la   prima   volta    da 
Teodoro  Hartiu  che  le  chiamò  raggi  cellulari  o  condotti  cellulari    11 
NoRDLiNGER  le   nominò  più   tardi  macchie    midollari,    il  Rossmassler 


124 


L.    PICCIOLI 


Fig.  52 
Almtg    ghitinosa.    L.    (ontauo) 
Sez.  trasv.  con  mia  luaccbia  miclol- 
lare  a  destra  in  basso  (12:   1). 


Fig.  53 
Pirng    Aucuparia.    L.     (sorbo 
degli    nccellatori).    Sez.   trasv.    con 
una  ninccbia  midollare  a  sinistra  in 
basso  (12:    1). 


IfflMdJiiii  m  Iti  kimuiÉ 

Fig.  54 
Jìhododendronferrugirìeum.   !.. 
(rosa  delle  Alpi)  Sez.  trasv.  con  nna 
macchia    midollare  nel  terzo   anello 
annuale  a  destra  in  basso  (12:  1). 


ripetizione  dei  raggi  e  il  De  Baiiy  ipertrofie  locali  dei  raggi  midollari. 
Sono  formate  dall'aggruppamento  di  cellule  parenchimatiche  poliedriche, 
irregolari,  a  parete  ispessita,  a  punteggiature  semplici  o  areoliformi  ; 
in  sezione  trasversale  appaiono  come  macchie  oblunghe,  brune  o  ros- 
sastre, per  lo  più  nella  zona  primaticcia;  seguono  di  solito  il  procedimento 
circolare  dell'  anello  annuale  per  un  tratto  più  o  meno  lungo  che  può 
arrivare  ad  un  quarto  della  circonferenza.  Talvolta  le  macchie  midol- 
lari hanno  lo  stesso  colore  della  massa  del  legm,  allo  stato  fresco,  e 


CARATTERI  DEI  LEGNAMI  125 

Tipo  I. 

Manca  un  cerchio  poroso  distinto  ad  0(;chio  nudo  nella  zona 
primaticcia  dell'  anello  annuale  ;  i  vasi  (isolati,  a  gruppi  o  in 
serie)  sono  nel  loro  tutto  insieme  distribuiti  in  modo  uniforme, 
e  le  loro  dimensioni  decrescono  gradatamente  verso  la  zona 
tardiva. 

Sezione  prima 

1  raggi  midollari  sono  (almeno  in  parte)  grandi  e  visibili 
ad  occhio  nudo. 

Gruppo  A 

Vasi  isolati  o  riuniti  in  gruppi  irregolari. 

Serie  a).  I  vasi  piìi  grandi  non  sono  visibili  ad  occhio 
nudo  o  si  scorgono  api)ena, 

1.)  Alberi  a  legname  bianco  rossastro  o  giallo  rossastro 
con  V  alburno  di  15  a  20  anelli  annuali  regolari,  poco  distinti  e 
a  tessuto  floscio  per  la  frequenza  dei  vasi.  Tutti  i  raggi  mi- 
dollari sono  grandi,  molto  fìtti,  ed  occupano  un  quarto  o  un 
quinto  della  supertìcie  trasversale  dell'  anello  annuale.  Si  hanno 
scarsi  elementi  parenchimatici.  I  vasi  sono  grandi  0,035  mm. 
in  media,  contengono  talvolta  filli  e  terminano  con  foro  sem- 
plice o  scalariforme.  Le  libre  posseggono  areole  e  fessure  stret- 
tissime. Si  hanno  anche  trachei<li.  Midollo  omogeneo  con  tut- 
te le  cellule  a  parete  ispessita.  Peso  specifico  0,66  (fig.  27  e 
67).  Platano     21.  Platanus  orientalis  L.  -  22.  P.  occidentalis  L. 


diventano  brune  solo  con  la  stagionatura.  Sono  considerate  come  tes- 
suto di  riserva,  e  indurrebbe  a  far  credere  cosi  -  secondo  il  Haber- 
LANDT  -  il  contenuto  delle  cellule  che  in  massima  parte  è  formato  di 
amido  e  di  tannino.  11  Kienitz  e  R.  Hartig  opinavano  che  fossero 
prodotte  dalle  gallerie  di  una  larva  del  genere  Tqjula  che  vive  nel 
cambio;  queste  gallerie  sarebbero  poi  riempite  di  tessuto  cellulare. 


120 


L.    PICCIOLI 


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Gelsomino  Orniello 

Fig.  55.    Clematis    Vitalba    L.    (vitalba) 


Lillati'O 

Fig.  56.    Coryhis  Avel- 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


127 


laìia.  (nocciuolo).  —  Fig.  57.  Quercus  llesr  L.  (leccio)  —  Fig.  58.  Olea 
euroYtaea  L,  (olivo).  —  Fig.  59.  Salix  Capr.ea  L,  (salcio).  —  Fig.  60. 
Rhamnus  Alaternus  L.  (ilatro)  —  Fig.  61.  Quercus  pedunculata  Willcì. 
(farnia)  —  Fig.  62.  Aiìanthus  glandulosa  Desf.  (aliante)  —  Fig.  63. 
Loranthus  europaeus  L.  (vischio  quercino).  —  Fig.  64.  Jasminum  offi- 
cinale L.  (gelsomino).  —  Fig.  65.  Fraxinua  Ornus  L.  (orniello).  — 
Fig.  66.  Phillyrea  variabUis  L.  (lillatro).  Tutte  queste  sezioni  trasver- 
sali sono  ingrandite  8  diametri. 


2.)  Alberi  a  legname  giallo  bruno  nell'  alburno  e  bruno 
nel  durame,  con  gli  anelli  annuali  distinti.  Eaggi  midollari 
ingrossati  al  limite  dell'  anello  annuale  e  ordinariamente  lar- 
ghi   4-6    cellule.    Midollo    con    alcuni    elementi    sclerotizzati. 


Magnolia  (fi(j.  68). 


23.  Magnolia  grandiflora  L 


Fig.  67 
Platanus    orientalis    L.    (pla- 
tauol   (12  :  1). 


Fig.  68 
Magnolia    grandiflora    L.    (ma- 
gnolia)   (12  :  1). 


3.)  Alberi  o  arbusti  con  alburno  e  durame  distinti,  llaggi 
midollari  non  molto  grandi  ma  evidenti  ad  occhio  nudo  per 
il  colorito  diverso  dalla  massa  del  legno.  Si  hanno  vasi  con 
ispessimenti  .spirali.  Sulle  sezioni  trasversali  dei  fusti  i  vasi 
della  zona  primaticcia  appaiono  in  maggior  numero  che  nella 
zona  tardiva. 

*)  Cellule  dei  raggi  midollari  alte  da  0,016  a  0,024  mm. 
.)  I  vasi  primaticci   sono  larghi   da   0,04  a   0,07    mm.  Nei    vasi   si 
hanno  striature  spirali  evidenti. 


128 


L.    PICCIOLI 


«.)  Alburno  stretto  e  bianco  giallastro;  durame  bruno  rossastro; 
raggi  midollari  in  gran  numero  e  larghi  fino  a  8-10  cellule.  Legno  duro, 
di  breve  durata,  col  peso  spec.  medio  di  0,80  (fig.  69)  Susino,  prugno. 

24.  Prunus  domestica  L. 


Fig.  69 
Pruiiiis  domestica    L. 
(12  :   1). 


Fig.  70 
Piunug    avium    L.     (ciliegio) 

(12:  1) 


/2.)  Alburno  giallo  rossastro;  durame  bruno.  Raggi  midollari  meno 
distinti  della  specie  precedente.  Legno  un  po'  lucente,  di  tessitura  meno 
fine  del  susino,  di  fenditura  difficile,  solito  ad  imbarcarsi,  di  buona  pu- 
litura e  con  odore  molto  gradevole.  Si  adopera  spesso  per  farne  pipe 
e  cannucce  lungo  tempo  odorose.  Peso  spec.  medio  0,80.  Ciliegio  canino, 
ciliegio  di  S.  Lucia,  ciliegio  nano.  25.  Prunus  Mahaleb  L. 

7.)  Alburno  largo  e  bianco  giallastro  ;  durame  giallo  bruno  ;  legno 
poco  o  punto  odoroso,  o  se  mai  con  odore  sgradevole,  senza  macchie 
midollari,  un  po'  lucente,  di  facile  fenditura  e  di  breve  durata.  Peso 
spec.  medio  0,65.  Pado,  ciliegio  a  grappoli.        26.  Prunus  Padus  L. 

<?.)  Alburno  bianco  rossastro;  durame  giallo  bruno.  Legno  di  fen- 
ditura difficile,  poco  pieghevole,  di  breve  durata,  con  un  peso  spec.  me- 
dio di  0.65. 

—  Legno  senza  macchie  midollari.  Ciliegio,  ciliegio  montano,   du- 
rone, {fig.  70).  27.  Prunus  avium  L. 

—  —  Legno  con  macchie  midollari.    Visciolo,  amaretta. 

28.  Prunus  Cerasus  L. 
«.)  Alburno  rossastro  poco  dopo  tagliato;  durame  bruno  scuro.  Le- 
gno un  po'  lucente,  molto  duro  e  talvolta  con  macchie  midollari.  Peso 
spec.  0,80.  Prugnolo,  vegro,  pruno  nelvatico,  spino  nero. 

29.  Prunus   spinosa  L. 
?.)  Alburno  rossastro  e  durame  rosso  bruno;  raggi  midollari  lar- 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


129 


ghi  fino  a  8-10  cellule.  Legno  compatto  con  un  peso  specitico  di  0,85 
in  media.  Marmotta,  x>''uno  di  Brian  con.  30.  Prunus  brigantiaca  Vili. 
..)  1  vasi  primaticci  sono  lai-ghi  fino  a  0,80  mm. 
a.)  Le  striature  dei  vasi  sono  appena  accennate  ;  raggi  midollari 
larghi  fino  a  8- 10  cellule.  Legno  duro,  col  limite  degli  anelli  annuali 
non  molto  ben  distinto.  Peso  spec.  medio  0,82.  Pesco,  persico. 

31.  Prunus  Persica  Stokes. 
/S.)  Le  striature  dei  vasi  sono  ben  distinte.  Alburno  giallo   chiaro 
e  durame  rosso  bruno.  Jl  legno  prende  buon  pulimento  ma  si  contorce 
col  disseccare.  Peso  spec.  medio  0,82.  Mandorlo. 

32.  Prunus    Amygdalus  Stokes. 

**)  Cellule  dei  raggi    midollari    alte    da  0,030   a  0,031    mm.  {fig  11) 

Lauroceraso.  33.  Prunus  Laurocerasus  L. 


Fig.  71 
Prunus  Laurocerasus  L.  (Lan- 
roceraso    (12  :   1) 


Fig.  72 
Tannarix  gallica  L.    (tamarice) 
(12:    1). 


***)  Cellule  dei  raggi  midollari  alte  da  0,033  a   0,034. 

34.  Prunus  lusitanica  L. 

4.)  Alberetti  o  arbusti  a  legname  bianco  o  bianco  giallastro, 
facile  a  spaccarsi  col  disseccare,  ad  anelli  annuali  distinti, 
mediocremente  duro,  omogeneo,  di  breve  durata.  I  vasi  hanno 
areole  anche  a  contatto  coi  raggi  midollari,  i  quali  mostrano 
lo  spessore  di  5-10  cellule.  Prosenchiraa  a  punteggiature  sem- 
plici. Parenchima  formato  di  scarsi  elementi  perivasali.  Tra- 
cheidi abbondanti  nella  zona  tardiva.  Peso  specifico  0,00-0,76. 
(fig.  72)  Tamarice,  bruca.  35.  Tamarix  gallica  L. 

36.  T.  africana  Poir. 


130 


L.    PICCIOLI 


5.)  Arbusti  col  legno  giallastro,  compatto,  omogeneo.  Yasi 
disposti  in  bande  Oblique  e  ondulate,  per  lo  più  tangenziali. 
Anagiride,  fascolaria,  zoiero,  laburno  fetido,  (fig.  13). 

37.  Anagyris  foetida  L. 


0 


Fig    73 
Anagyris  foetida  L.  (anagiride) 

(12:    1). 


Fig.    74 
Uosa  arrensis  Hnda  (rosa)   (12:  1) 


6.  Arbusti  col  legno  biancastro  o  bruno  chiaro  e  il  midollo 
eterogeneo.  Eaggi  midollari  larghi  fino  a  10  cellule.  Yasi  pic- 
coli con  ispessimenti  spirali.  Rosa  (fig.  74). 

3S.  Rosa  arvensis  Huds. 

7.)  Arbusti  col  legno  compatto,  omogeneo,  bianco  giallastro 
o  giallo  verdastro. 

*)  Anelli  annuali  poco  distinti  ;  legno  giallo  verdastro  e 
di  odore  sgradevole  quando  è  fresco,  poi  inodoro.  Raggi  larghi 
fino  a  5-8  celiale.  Vasi  con  estremità  scalariformi  e  sovente 
con  ispessimenti  spirali.  Tracheidi  con  la  parete  piìi  stretta 
nella  zona  i^rimaticcia.  Parenchima  scarsissimo.  Fibre  molto 
ispessite  e  con  areole.  Midollo  bianco  e  largo  4  mm.  Pistacchio 
faìso,  horsolo  (fig.  75;.  39.  Staphylea  pinnata  L. 

**)  Anelli  annuali  distinti;  legno  bianco  giallastro,  omoge- 
neo, di  facile  fenditura.  Vasi  con  areole  intersecate  da  fessure 
trasverse  e  con  la  parete  terminale  scalariforme.  Prosenchima 
in  parte  areolato  e  in  parte  con  fori  semplici.  Fil)re  in  parte 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


131 


septate.  Manca  il  parencliiina.  Perideriiia  di  origine  profonda. 
(fi(l.  76)  Ribes.  40.  Ribes  rubrum  L.  -  41.  R.  nigrum  L.  -  42.  R. 
Grossularia  L. 


»  «^°  ■r'- ■■■''  V-v°  ^'' ™'' 


Fig.  75 
Staphylea  pianata  L.   (pistac- 
chio falso)   (12:  11. 


Fig.  76 
Bibes  rubrum  L.  (ribes)   (12  :  Ij 


Serie  h.J  I  vasi  sono  grandi  e  visil)ili  ad  occliio  nudo. 

1.)  I  vasi  sono  radi,  aperti  (cioè  con  un  solo  grande  foro 
alle  estremità),  press'  a  poco  di  eguale  grandezza  negli  anelli 
annuali  stretti,  e  gradatamente  decrescenti  negli  anelli  larghi, 
qualche  volta  avvicinati  in  serie  radiali  di  2-4  elementi.  Si 
hanno  anche  tracheidi,  e  il  parenchima  è  disposto  in  sottilis- 
sime bande  tangenziali  nella   zona  tardiva.    Prosenchima  con 


Fig.  77 
Juglaim  regia  L.  yDoce)   (12:  1) 


132 


L.    PICCIOLI 


areole  a  fessura.  Eaggi  larghi  1-4  cellule.  Albero  col  legno 
bruno  chiaro  nell'alburno  e  bruno  scuro  nel  durame,  ad  anelli 
annuali  distinti.  Midollo  lamellare.  Peso  spec.  0,60-0,80  (fiy.  77 J 
Noce.  43.  Juglans  regia  L.  -  44.  J.  nigra  L. 

2.)  Arbusti  rampicanti  col  legname  biancastro,  mediocre- 
mente duro,  di  corta  durata,  poroso,  liaggi  larghi  lino  a  10-20 
cellule.  Tracheidi  abbondanti.  Fibre  ispessite  con  una  o  due 
sottilissime  pareti  trasversali  interne.  Midollo  con  canali  gom- 
miferi. Peso  spec.  0,54.    Edera,   ellera  (ficig.  44  e  78). 

45.  Hedera  Helix  L. 


Fig.  78 
Hedera  Helix  L.  (ellera)  (100  :    1) 


3.)  Legname  floscio,  di  breve  durata,  pieghevole,  ricchis- 
simo di  vasi  ben  distinti  a  occhio  nudo.  Raggi  midollari  tutti 
grandi.  Parenchima  perivasale  e  scarso. 

*)  Legno  giallo  chiaro.  Fibre  in  parte  ramificate.  Tracheidi 
abbondanti,  di  varia  forma,  e  talune  con  doppie  spirali  eviden- 
tissime. Prosenchima  con  punteggiature  semplici,  e  talora  ri- 
pieno di  amido.  Midollo  eterogeneo.  Peso  spec.  0,40.  Vitalba 
(fiiig.  30,  46,  47  e  5ò).  40.  Clematis  Vitalba.  L. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI  133 

**)  Legname  giallo  bruno  nell'  alburno  e  rosso  bruno  nel 
durame,  ad  anelli  annuali  poco  distinti.  Vasi  a  parete  scalari- 
forme,  reticolata  o  con  striature  spirali;  (lualche  volta  i  vasi 
contengono  tilli.  Fibre  concamerate  e  con  sottili  fessure.  Peso 
specifico  0,55.    Vite,  ffigg.  29,  41,  42  e  79).  47.  Vitis  vinifera  L. 


Fig.   79 
Vitis  vinifera  L.    (vite^    (12  :    1). 


Fig.  80 
Fagus  silvatica  L.   (faggio)   (12;  1) 


***)  Legno  giallastro  o  bruno  rossastro  ad  anelli  annuali 
distinti.  Cellule  dei  raggi  spesso  con  resina  rosso  bruna.  (Am- 
pelopsis  hederacea  Michx).    Vite  del  Canada. 

4S.  Vitis  hederacea  Elirh. 

Gruppo  B 

Tasi  piccoli  disposti  in  parte  in  brevi  serie  radiali.  Legno 
omogeneo. 

Serie  a).  Raggi  midollari  sempre  evidenti,  o  tutti  grandi 
(dello  spessore  di  5-10  o  più  cellule)  ovvero  in  parte  grandi 
e  in  parte  piccoli. 

1).  Albero  con  i  raggi  midollari  in  parte  larghi  fino  a  15 
cellule  e  lucenti  in  sezione  radiale  (specchi).  Legno  senza  mac- 
chie midollari,  bianco  giallastro  quand'  è  fresco  e  giallo  ros- 
sastro allorché  è  stagionato,  di  facile  fenditura,  ottimo  per  es- 
sere curvato  col  vapore  d'  acqua,  con  gli  anelli  annuali  discre- 
tamente   distinti.    Combustibile    eccellente,    di    grande    forza 


134 


L.    PICCIOLI 


calorifica.  Negli  alberi  vecchi  si  lia  un  falso  durame  die  di- 
nota deperimento  e  non  si  presta  all'  iniezione  con  sostanze 
antisettiche.  Si  hanno  flbrotracheidi,  e  parenchima  discreta- 
mente abbondante  formato  d;i  elementi  sparsi  o  disi)osti  in 
brevi  serie  tangenziali  nella  zona  tardiva.  Midollo  omogeneo 
Peso  spec.  0,74.  f Faggio J  fjìgu.  25,   26,   37,   38,   39,  51  e  80 J 

49.  Fagus  silvatica  L. 

2).  Alberi.  I  raggi  midollari  grandi  sono  rari  e  solo  apparenti 
perchè  risultano  dall'  avvicinamento  di  parecchi  raggi  piccoli 
formati  di  un  solo  strato  di  cellule.  I  vasi  sono  un  po'  più 
grandi  e  frequenti  nella  zona  primaticcia  ed  in  parte  hanno  la 
parete  scalariforme.  Si  hanno  pure  tracheidi,  fibre,  fibre  sosti- 
tutive e  parenchima.  Legno  tenero,  di  facile  fenditura,  bianca- 
stro appena  tngliato,  e  poco  doi>o  rossastro,  ad  anelli  annuali 
distinti  e  con    macchie  midollari  evidenti.   Midollo  omogeneo. 

*)  Legno  lucente  e  con  poche  macchie  midollari.  I  vasi  riuniti  in 
gruppi  radiali  non  sono  più  di  6-8  per  ogni  gruppo.  Peso  spec.  0,43-0,55. 
Ontano,  ontano  bianco,  ontano  peloso  50.  Alnus  incana  Willd. 

**)  Ontano  napoletano.  51.  Alnus   cordifolia  Ten. 

***)  Legno  come  sopra,  ma  con  i  raggi  midollari  apparenti  più 
grandi  o  meno  rari    Ontano  verde  ifig.  Sii.        52.   Alnus  viridis  DC. 

****)  Legno  poco  o  punto  lucente,  con  abbondanti  macchie  midollari. 
Peso  spec.  (»,42-0,64:.  Ontano,  ontano  nero  (fi(j.  24  e  82). 

53.  Alnus   glutinosa  Gaertn. 


Fig.  81 
Alnus  viridis  DO.  (ontano  verde) 
(12:  1). 


Fig.  82 
Alnus  glutinosa  Gartn.  (ontano) 

(12  :  1). 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI  135 

3).  Albero  o  arbusto  a  legname  tenero,  giallo  chiaro,  non 
elastico,  leggero.  Fibre  concamerate  a  fori  semplici.  Parenchima 
discretamente  abbondante,  llaggi  midollari  spesso  ondulati. 
Midollo  bianco,  largo,  omogeneo,  fjig.  S3).  Fico. 

54.  Ficus  Carica  L. 


Fig.  83 
Ficun  Carica  L.  (fico)    (12  :   1) 


Fig.  84, 
C'itrus  Limonum  Riss.  (limone) 
(12:  1). 


4).  Arbusti  o  alberetti  col  legno  giallo  chiaro,  duro,  omo- 
geneo, di  fine  tessitura.  Vasi  in  serie  radiali  di  2-8  elementi 
e  in  gruppi  irregolari.  Parenchima  perivasale  e  anche   in  file 
tangenziali.  Cedro.  55.  Citrus  medica  L.  -  Limone  5(5.  C.  Limonum 
Eiss.  (fig.  84)  -  Arancio.   57.   C.  Aurantium  Kiss. 

5).  Albero  o  arbusto  a  legname  giallo  chiaro,  leggero  e 
discretamente  duro.  Vasi  in  parte  isolati  e  in  parte  disposti 
in  brevi  serie  radiali,  con  la  parete  mediocremente  ispessita 
e  con  fitte  areole.  Fibre  a  parete  poco  ispessita.  Raggi  midol- 
lari spesso  un  po'  ondulati,  (fig.  8.5J  58.  Parlcynsonia  aculeata  L. 

G).  Alberetti.  Eaggi  midollari  maggiori  (larghi  6-10  cellule) 
frequenti,  distinti  ad  occhio  nudo  o  con  una  debole  lente.  Legno 
biancastro,  molto  duro^  compatto,  ad  anelli  annuali  evidenti. 
Pareti  dei  vasi  in  parte  scalariformi,  con  areole  anche  a  con- 


136 


L.    PICCIOLI 


Fig    85 
Parkynsonia  aculeata  L.  (12  :  1) 


tatto  dei  raggi.  Prosenchima  con  spirali  e  areole.  Midollo  bianco 
e  largo  1  mm.  Peso  spec.  0,80-0,90.  Agrifoglio,  (flg.  86). 

59.  Ilex  Aquifolium  L. 


Fig.   86 
Ilex  Aquifolium  L.  (agrifoglio)  (100  :  1) 


Serie  h.)  Eaggi  midollari  maggiori  con  lo  spessore  non  su- 
periore a   5  cellule. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


137 


1.)  Si  hanno  grandi  raggi  midollari  apparenti,  prodotti 
dall'avvicinamento  dei  raggi  piccoli  che  sono  separati  soltanto 
da  2-3  strati  di  prosenchima  senza  vasi  intermedi.  Anelli  an- 
nuali mediocremente  distinti. 

*)  Legno  bianco  giallastro  o  rosso  bruno,  duro,  pesante,  di 
fenditura  difficile,  con  gli  anelli  annuali  talvolta  ondulati. 
Raggi  midollari  larghi  1-4  cellule.  Midollo  omogeneo. 

a.)  Si  hanno  tracheidi  tipiche  con  grandi  areole.  Vasi  di 
solito  con  ispessimenti  spirali  ;  quelli  della  zona  primaticcia 
sono  un  po'  più  distinti  che  nel  carpino.  La  parete  trasversale 
dei  vasi  è  quasi  totalmente  riassorbita.  Sulle  sezioni  trasver- 
sali i  vasi  appaiono  disposti  in  serie  radiali  più  disordinate  e 
più  lunghe  di  quelle  del  carpino,  formate  di  3-10  elementi. 
Peso  spec.  0,85.  Carpino  nero,  carpino  rosso^  carpino  luppolo, 
ifig.  81).  60.  Ostrya  carpinifolia  Scop. 


Fig.  87 
Ostrya  carpinifolia    Scop. 
piuo  nero)  (12  :   1). 


Fig.  88 
(car-  Carpinus    Betulus    L.    (carpino) 

(12  :  1.) 


13.)  Mancano  le  tracheidi  tipiche.  I  vasi  sono  distribuiti  in 
modo  uniforme  in  serie  radiali  di  2-5  elementi  ;  la  parete 
trasversale  è  scalariforme.  Si  hanno  lìbrotracheidi,  fibre  libbri- 
formi  con  minutissime  areole  e  parenchima  perivasale  discre- 
tamente abbondante,    che  forma   qualche  volta  linee   ondulate 


138 


L.    PICCIOLI 


visibili  a  piccolo  ingrandimento  nella  zona  tardiva.  Peso  spe- 
cifico 0,80.   Carpino,  carpino  bianco.  (Jig.  88). 

61.  Carpinus  Betulus  L. 


Fig.  S9 
Acer  italuiii  Lantli.  (aeere  fico) 
(12:  1). 


**)  Legno  biancastro  sul  taglio  fresco  e  bianco  rossastro 
quand'  è  secco,  duro,  di  facile  fenditura,  con  gli  anelli  annuali 
distinti  e  regolari.  Vasi  di  solito  senza  ispessimenti  spirali  con 
le  pareti  trasversali  scalariformi.  I  raggi  midollari  ai)parenti 
appaiono  con  più  frequenza  che  nelle  due  specie  precedenti.  Mi- 
dollo eterogeneo.  Peso  specifico  0,60-0,70.  Nocciuolo.  (/?V/.  56). 

62.  Corylus  Avellana  L. 

2.)  Si  hanno  raggi  midollari  larghi  tino  a  1  o  anche  5 
cellule  e  distinti  ad  occhio  nudo  dal  tessuto  fondamentale  per 
il  colore  pili  chiaro. 

*)  Vasi  distinti  a  occhio  nudo,  larglii  0,02-0,06  mm.  iso- 
lati, o  in  serie  radiali  (di  3-5  elementi)  <livise  con  uniformità 
nella  zona  primaticcia  ;  nella  zona  tardiva  in  luogo  dei  vasi 
vi  vsono  spesso  tracheidi.  Le  pareti  laterali  dei  vasi  possono 
avere  ispessimenti  spirali  senza  areole,  sole  areole,  larghe  0,05 
mm.,  ovvero  s[)ira]i  e  areole  insieme.  Gli  anelli  annuali  non 
sono  sempre  bene  evidenti.  Kaggi  midollari  lucenti  in  sezione 
radiale.  Il  legno  possiede  anche  scarso  parenchima  e  fibre  li- 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI  139 

britbrmi  contenenti  talvolta  granuli    (V  amido  ;    è    duro  e  piìi 
o  meno  lucente. 

a.)  Legno  bianco  rossastro,  durevole,  di  fenditura  diffìcile,  talvolta 
marezzato  e  non  di  rado  con  grandi  macchie  midollari.  Arbusto  o  al- 
bero di  3.'>  ordine  co!  midollo  largo  circa  1  mm.  Peso  specifico  0,60-0,75. 
Loppo,  testucchio,  oppio.  63.  Acer  campestre  L. 

b.)  Legno  biancastro  o  bianco  giallastro,  poco  lucente,  senza  vere 
macchie  midollari  ma  talvolta  con  macchie  brune  ;  i  raggi  midollari 
sono  un  po'  più  larghi  di  quelli  delle  specie  congeneri.  Vasi  larghi  fino 
a  0,06  mm.  Midollo  largo  da  3  a  5  mm.  Albero  di  1."  ordine.  Peso  spe- 
cifico 0,60-0,70  Acero  di  montagna,  acero  fico,  loppone,  acero  falso. 

64.  Acer  Pseudo  Platanus  L. 

e.)  Legno  biancastro  o  bianco  giallastro,  senza  macchie  midollari 
e  poco  lucente.  Albero  di  1."  o  •2."  ordine.  Peso  specifico  0,60-0,70. 
Acero  fico  {fig.  89).  65.  Acer  italum  Lauth. 

d.)  Legno  bianco  giallastro,  di  facile  fenditura.  Vasi  larghi  fino  a 
0,036  mm.  Acero  riccio,  oppio  liccio,  platanaria. 

66.  Acer  platano  des  L. 

e.)  Legno  giallastro  o  bianco  giallastro,  senza  macchie  midollari, 
lucente,  di  facile  fenditura  e  di  mediocre  durata.  Peso  spec.  0,58.  Acero 
di  Virginia,  acero  a  foglia  di  frassino.  67.  Negundo  aceroides  Moench. 

Gruppo  G 

Vasi  maggiori  della  zona  tardiva  disposti  esclusivamente 
in  serie  radiali  diritte  o   un  po'  ondulate. 

Serie  a)  Kaggi  midollari  larghi  1-3  cellule.  Legno  molle, 
leggero,  stopposo,  bianco  giallastro,  col  midollo  largo.  Ricino. 
{Jì(j.  90).  68.  Ricinus  communis  .Aliill. 

Serie  b)  Raggi  midollari  grandi  con  lo  spessore  di  20  e 
più  cellule.  Legiu>  molto  duro,  compatto,  con  alburno  e  durame. 

1)  I  vasi   piccoli  sono  riuniti  in  gruppi   irregolari  sopra  l'intera  su- 
perficie dell'anello  annuale.   La  corteccia  è  poco  o  punto    sugherosa. 

«)  Arbusto  o  alberetto  coi  raggi  midollari  maggiori  più  discosti, 
più  sottili  di  quelli  del  leccio  e  sovente  irregolari  ;  quelli  di  media 
grandezza  sono  spesso  in  gran  numero.  I  vasi  della  zona  tardiva  pos- 
sono esser  disposti  in  forma  di  y.  Legno  di  tessitura  più  fine  e  omo- 
genea del  leccio,  biancastro  appena  tagliato,  poi   bruno,  tenace,  con  gli 


140 


L.    PICCIOLI 


Fig.  90 
lìicinus  cominuìiig  Miill.  (ricino) 
(12:   1). 

anelli  annuali  discretamente  evidenti.  Dà  buon  combustibile  e  ottimo 
carbone.  Corteccia  non  sugherosa.  Peso  specifico  1,00.  Queme  della  coc- 
ciniglia, querce  spinosa.  69.  Quercxis  coccifera  L. 

/S)  Albero  grande  o  mediocre  coi  raggi  midollari  molto  larghi  e 
frequenti.  Legno  durissimo,  molto  compatto,  omogeneo,  tenace,  di  lunga 
durata,  difficile  a  lavorarsi.  Può  prendere  buon  pulimento  e  dà  ottimo 
combustibile  e  carbone.  Corteccia  non  sugherosa.  Peso  specifico  1,00. 
Elee,  leccio  {fig.  51).  70.  Quercus   Ilex  L. 

y)  Albero  grande  o  mediocre  col  legno  simile  al  leccio,  facile  a 
crepolarsi  e  contorcersi  col  disseccare.  Anelli  annuali  spesso  un  po' 
ondulati.  Corteccia  un  po'  sugherosa  all'  esterno.  Peso  spec.  0,98.  Ilixi 
siiergiu  (Qu.  Morisii  Borzì)  71.  Quercus  Ilex  X  Suber  Borzi. 

2)  I  vasi  piccoli  sono  riuniti  in  brevi  serie  tangenziali  sopra  l' in- 
tero anello  annuale.  Alberi  grandi  o  mediocri. 

«)  Raggi  midollari  molto  grandi  ;  anelli  annuali  di  solito  meno 
regolari  del  leccio.  Vasi  piccoli  fittissimi  e  i  grandi  un  po'  più  larghi 
del  leccio.  Legname  con  proprietà  tecniche  inferiori  al  leccio.  Corteccia 
molto  sugherosa.  Peso  spec.  0,96.  Sughera.       T2.  Quercus  S:iber  L. 

^)  Eaggi  midollari  in  generale  più  stretti,  più  frequenti  e  più  re- 
golari della  specie  precedente.  Vasi  maggiori  grandetti  e  in  discreto 
numero,  specialmente  al  principio  della  zona  primaticcia  sicché  ren- 
dono evidentissimo  il  limite  dell'  anello  annuale.  Questo  legname  ha 
caratteri  intermedi  fra  il  cerro  e  la  sughera.  Corteccia  un  po'  sughe- 
rosa all'esterno.  Peso  spec.  0,88.  Cerro-sughera  {Q\i.  Pseudo-Suber.  Santi). 

73.  Quercus  Cerris  X  Suber  Borzi. 


CARATTERI   DEI    LEGNAMI  141 

Sezione  seconda 

Tutti  i  ragf/i  midollari  sono  piccoli^  iìivisihili  a  occhio  mulo 
0  appena  visihiU  con  difficoltà  ;  hanno  sovente  lo  spessore  di 
una  sola  cellula  o  talora  di   2-6  cellule   molto  piccole. 

Gruppo  A 

Vasi  disposti,  almeno  in  parte,  in  serie  o  gruppi  radiali 
di  3  o  più  elementi. 

Serie  a]  Raggi  midollari  sempre  invisibili  a  occhio  nudo  e 
quasi  sempre  di  una  sola  serie  di  cellule.  Diametro  dei  vasi 
non  superiore  a  0,06  mm.  Si  ha  parenchima  legnoso  isolato, 
ovvero  in  gruppi  o  in  serie. 

1)  Vasi  riuniti  in  gruppi  radiali  ondulati  o  irregolari.  Si 
ha  solo  parenchima  metatracheale.  Arbusto  a  legname  bianca- 
stro, duro,  omogeneo,  di  fine  tessitura.  Bamerino,  rosmarino. 

71.  Rosmarinus  officinalis  L. 

2.)  Vasi  in  gruppi  radiali  di  3-5  elementi.  Parenchima  in 
serie  tangenziali  o  in  zone  quadrilatere. 

*)  Legno  col  durame  nero  (è  la  sola  parte  della  piante  che 
si  trovi  in  commercio),  compatto,  durissimo  ;  alburno  bruno  con 
macchie  nere.  Parenchima  scarso,  in  sottili  serie  tangenziali 
interrotte  e  anche  attorno  ai  vasi.  Lume  delle  fibre  evidente. 
Peso  spec.  1,10  Ebano,  (figg.  45  e  91)  75.  Diospyros  Ebenum  Koen. 

**)  Legno  bianco  giallastro.  Raggi  midollari  talvolta  larghi 
2  cellule.  Legno  santo,  albero  di  S.  Andrea,  ermellino. 

76.  Diospyros  Lotus  L. 

3.)  Vasi  riuniti  in  gruppi  radiali  di  2-7  elementi,  col  lume 
largo  fino  a  0,035  mm.  e  con  le  pareti   sottili. 

*)  Parenchima  attorno  ai  vasi  e  qua  e  là  fra  gli  spicchi  le- 
gnosi. Raggi  rettilinei.  Legname  duro,  giallastro,  simile  al  bos- 
solo. Peso  spec.  0,95.  Falso  pepe.  ffìg.  92 J. 

77.  Schinus  Molle  L. 


142 


L.    PICCIOLI 


Fio;.   91 
Diospyros  Ebenum  Koeii.   (ebano)  (100:   11 


**\ 


^)  Pareuchinia  scarso.  Eaggi  rettilinei  ovvero  ondula  ti,  alti 
10-25  palchi  di  cellule.  Legno  tenero,  omogeneo,  biancastro  leg- 


Fig.  92 
Schinus  Molle  Jj.  (falso  pepe)  12:  1 


B--^ì-     ■■■■■•■■■■ 

eW,l  e  •!.  •/■■'.■ 

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Fig-  93 
Aesculvs  Hippocastamim  L.  (ca- 
stagno (V  India)  (12  :  1). 


geruiente  lucente,  di  corta  durata,  senza  macchie  midollari.  Peso 
spec.  0, 55.   Castagno  (V  India,  ippocastano  (fig.  93). 

78.  Aesculus  Hippocastanum  L. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


143 


*)  Parenchima  della  zona  primaticcia  con  le  cellule  ispes- 
site ed  irregolari.  Pareti  trasversali  dei  vasi  scalarifornii.  Tra- 
cheidi abbondanti  e  ricche  di  areole  nella  zona  primaticcia.  Si 
hanno  talvolta  macchie  midollari.  Eaggi  larghi  1-2  cellnle.  Le- 
gname bianco  giallastro  o  bianco  rossastro,  duro,  di  breve  du- 
rata e  di  fenditura  difficile.  Peso  spec.  0,51-0,77.  Betula,  be- 
tulla, ffig.  94)  70.  Betula  alba  L. 


Fig.  94 
SeUila  alba   L.  (betula)  (12:  1) 


****)  Parenchima  scarso,  formato,  di  elementi  sparsi  tra  le 
fibre  libriformi  che  costituiscono  la  massa  fondamentale  del 
legno.  La  punteggiatura  areolata  dei  raggi  midollari  è  modi- 
ficata in  vicinanza  dei  vasi.  Legname  tenero  e  leggero. 

.)  Eaggi  midollari  formati  di  due  sorta  di  cellule,  alcune 
allungate  in  senso  assile,  altre  nel  verso  del  raggio.  Il  peri- 
derma  è  originato   dall'  epidermide.  (Salix). 

— )  Anelli  annuali  più  o  meno  ondulati. 

a.)  Legno  con  macchie  midollari  scarse  ma  talvolta  grandi  e  bene 
evidenti  a  occhio  nudo.  Alburno  biancastro  e  durame  bruno  scuro.  Al- 
bero, {fig.  95)  Salicastro,  salcio  bianco.,  salcio  da  j^artiche. 

80.  Salix  alba  L. 

/3)  Legno  con  rarissime  macchie  midollari.  Alburno  bianco  rossasti'o 

e  durame  rossastro.  Alberetto  o  arbusto.  Salica,  salicone,  salcio,  {fig.  59). 

81.  Salix  Caprea  L. 


144 


L.    PICCIOLI 


Fig.  95 
Salix  alba  L.  (salicastro)  (220:  1) 


Fig.  96 
Popiilus    tremula  L.   (tremolo) 
(220:  1) 


y)  Legno    con  macchie  midollari.  Alburno  bianco     giallastro  e    du- 
rame rossastro.  Arbusto.   Vetrice,  veirice  bianca,  salcio  ripaiolo. 

82.  Salix  incana  Schr. 

o")  Legno  con  grandi  macchie  midollari  ;  alburno  biancastro  o  bianco 

rossastro  e  durame  bruno.  Arbusto.    Vetrice  rossa,  vimine,  vinco,  salcio, 

salicella.  83.  Salix  purpurea  L. 

s)  Legno   con  rare  macchie  midollari  ;  alburno  biancastro  e  durame 

bruno.  Arbusto.  84.  Salix  triandra   L. 

//)  Legno  con  macchie  midollari  scarsissime  o  mancanti,  più  floscio 

e  poroso  delle  specie  congeneri.  Salcio  2yiangente. 

85.  Salix  babylonica  L. 
6)  Legno  senza  macchie  midollari,  biancastro.   Arbusto. 

86.  Salix  daphnoides  Vili, 
—  — )  Anelli  annuali  a  contorno  regolare.  Manca  il  durame. 
K)  Legno  con  macchie  midollari.  Arbusto.  Salica,   sal/cone. 

87.  Salix  aurita  L. 
/S)  Legno  senza  macchie   midollari.  Arboscelli  alpini. 

88.  Salix  caesia  Vili.  -  8;).  S.  Myrsinites  L. 
90.  S.  Arbuscula  L. 
y)  Legno  senza    macchie  midollari.    Arbusto    o   alberetto.    Vimine, 
vinco,  brillo,  vetrice.  (fig.  91).  01.  Salix  viminalis  L. 


CARATTERI  DEI  LEGNAMI 


145 


..)  Raggi  midollari  a  cellule  tutte  conformi  ed  egualmente 
alte.  Il  periderma  è  formato  dall'  ipoderma.  (Populus). 

—  )  Si  hanno  macchie  midollari.  Manca  il  durame.  Peso  spec.  0,50. 
Tremolo,  pioppo  tremolo,  alberello  ifigg.  96  e  98).  92.  Populus  tremula  L. 


Fig.  97 
Salix  viininalisJj.  (Timine)  (12:  1) 


Fig.  98 
Populus   tremula    L.   (tremolo) 

(12:   1). 


—  — )  Mancano  le  macchie  midollari.  Si   ha  durame. 

«)  Durame  dapprima  giallo,  poi  bruno  o  rossastro.  Alburno  bianco. 
Nella  corteccia  si  ha  un  periciclo  meccanico  quasi  continuo.  Peso  spe- 
cifico 0,50.  Gattice,  pioppo  bianco.  93.  Populus  alba  L. 

S)  Legname  di  facile  fenditura,  ad  alburno  giallastro,  più  largo 
della  specie  precedente  :  durame  bruno.  Peso  spec.  0,53.  Pioppo  bal- 
samico. 94  Populus  balsamifera  L. 
y)  Alburno  giallastro  e  durame  bruno.  Nella  corteccia  si  ha  un  pe- 
riciclo meccanico  interrotto.  Peso  spec.  0,48.  Pioppo,  pioppo  comune, 
albero.  95.  Populus  nigra  L.  -  9G.  P.  canescens  Sm.  -  97.  P  ca- 
nadensis  Desf. 

Serie  h).  Eaggi  midollari  larghi  da  2  a  6  cellule.  Vasi  mag- 
giori larghi  da  0,015  a  0,06  mm. 

1).  Parenchima  abbondante  attorno  ai  vasi  e  qua  e  là  anche 
fra  gli  spicchi  legnosi,  con  elementi  a  lume  discretamente  largo 
e  talora  riuniti  in  gruppi  irregolari.  Prosenchima  septato  e 
talvolta  con  amido.  Eaggi  larghi  fino  a  4  cellule.  Legname 
duro,  biancastro  nell'  alburno  e  bruno  o  rosso  nel  durame. 
Carrubo,   (fig.  99).  98.  Ceratonia  Siliqua  L. 


10 


146 


L.    PICCIOLI 


Fig.  99 
Ceratonia  Siliqua    L.  (carrubo) 
(12;  1). 


Fig.     100 
Kerium    Oleandcr  L.    (oleandro) 
(12:  1.) 


2).  Pareuchima  rappresentato  da  rari  elementi  isolati.  Vasi 
larghi  0,05-0,06  mm.  e  disposti  in  serie  radiali  di  2-12  ele- 
menti. Fibre  poco  ispessite  e  con  piccoli  pori.  Legno  bianca- 
stro, tenero,  omogeneo  ad  anelli  annnali  distinti.  Peso  speci- 
fico 0,60.   Oleandro,  mazza  di  S.   Giuseppe,   (fig.  100). 

99.  Nerìum  Oleander  L. 
.3).  Parenchima  come   sopra.  Vasi  a    parete  poco    ispessita 

e  areole  più    grandi  di  qnelle  dell'  oleandro.  Filare  poco  ispes- 
site. 

a)  Legno  bianco  giallastro  o  bruno  chiaro,  omogeneo,  compatto,  con 
odor  d'  alloro.  Peso  specifico  0,70.  Alloro,  lauro  (fig.  101). 

100.  Laurus  nobilis  L. 
/S)  Legno  giallo  bruno,  meno  omogeneo  del  precedente  con  odore  di 

canfora  {fig.  102)   Albero  della  canfora.     101.  Laurus  Camphora  L. 

4).  Parenchima  abbondante  attorno  ai  vasi  e  qua  e  là  anche 
tra  le  fibre.  Vasi  larghi  fino  a  0,036  mm.  con  molte  areole  ro- 
tonde minutissime  ;  esse  mancano  ove  la  parete  dei  vasi  con- 
fina con  le  fibre.  Proseuchima  fortemente  ispessito,  talora  sep- 
tato,  con  fori  semplici.  Raggi  midollari  con  le  cellule  di  due 
forme.  Legno  molto  forte,  ad  anelli  annuali  poco  distinti  anche 
col  microscopio,  ad  alburno  bianco  giallastro  e  durame  bruno, 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


147 


assai  compatto,  duro,  omogeneo.  Midollo  omogeneo.  Peso  spe- 
cifico 0,90-1,00.  Olivo,  ulii^o.  Cfìg.  58).     102.  Olea  europaea  L. 


Fig.   101 
Laurtis  nobilis  L     (alloro)    (12:   1) 


Fig.  102 
Latirus  CamphoraL.  (albero  della 
canfora)  (12:  1). 


5).  Parenchima  disposto  in  serie  tangenziali  ovvero  abbon- 
dantemente attorno  ai  vasi;  esso  ha  gli  elementi  relativamente 
larghi  (0,02  inm.)  Vasi  larghi  0,04-0,05  mm.  Fibre  mediocre- 
mente ispessite  e  con  fessure  sulle  pareti.  Legno  bruno  ros- 
sastro, piuttosto  duro,  di  fenditura  difficile  e  capace  di  i)ren- 
dere  buon  pulimento.  Anelli  annuali  distinti.  Mogano,  legno 
d'  acajou.  103.  Swietenia  Mahagoni  L. 

6).  Parenchima  disposto  in  serie  tra  i  vasi  e  le  tracheidi, 
a  pareti  molto  porose,  e  con  i  pori  di  maggiore  grandezza 
nella  parte  confinante  col  sistema  tracheale.  Vasi  con  ispes- 
simenti interni  a  spirale.  Fibre  larghe  0,03  mm.  e  con  fessure 
inclinate.  Tracheidi  con  spirali,  e  contorno  in  parte  simile  ai 
vasi  e  in  parte  alle  fibre.  Legno  tenero  e  omogeneo,  buono 
per  farne  statuette  e  bassorilievi.  Tiglio,  (fig.  103).  104.  Tilia 
platyphyllos  Scop.  -  ffig.  32)  105.  T.  cordata  .Alili. 

Serie  e).  Raggi  midollari  invisibili  anche  con  una  lente  e 
formati  di  una  sola  fila  di  cellule.  Manca  il  parenchima.  Vasi 
in  gran  parte  isolati,  e  in  piccol  numero  raccolti  in  brevi  se- 
rie radiali.   Fibre   larghe    0,015    mm.  in   parte  septate   e   con 


148 


L.    PICCIOLI 


Fig.    103 
Tuia  platyphyllos   Scop.  (tiglio) 
(12:   1). 


Fig.  104 
Punica  Graiiatuìn'L.  (melogranol 
(12:   1). 


cristalli  prismatici.  Legnauie  duro,  di  flue  tessitura,  con  l'al- 
burno bianco  giallastro  e  il  durame  bruno  (fig.  104).  Melo- 
grano, melo  granato.  106.  Punica  Granatum  L. 


Gruppo  B. 

Vasi  isolati  o  riuniti  a  coppie  ovvero  in  bande  irregolari 
spesso   ondulate. 

Serie  a).  Legname  tenero.  Eaggi  midollari  larghi  da  1  a 
6  cellule. 

1).  Alberi  a  legname  omogeneo. 

*)  Legname  giallastro  nell'  alburno,  eh'  è  largo  fino  a  30 
anelli  annuali,  e  bruno  verdastro  nel  durame.  Parenchima 
scarsissimo.  Vasi  abbondanti,  senza  ispessimenti  spirali,  larghi 
fino  a  0,035  mm.,  con  le  pareti  trasversali  spesso  scalariformi. 
Si  hanno  fibre  e  anche  fibrotracheidi  con  areole  piccolissime. 
Midollo  con  caratteristici  noduli  sclerotizzati  in  forma  di  dia- 
framma. Legno  di  tacile  fenditura,  pieghevole,  lucente  e  senza 
macchie  midollari.  Peso  spec.  0,57.  Legno  giallo,  liriodendro, 
tulipifero.  (fig.  105).  107.  Liriodendron  tulipifera  L. 

**)  Legname  bianco  rossastro  nell'  alburno,  eh'  è  stretto, 
e  bruno  nel  durame,  eh'  è  simile  al  mogano,  ma  leggero  e  con 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


149 


Fig.   105 
Liriodendro  il  tulipifera  L.   (lirio- 
dendro) (12  :  1). 


Fig.   106 
Cedrela  odorata  L.   (12  :    1) 


gli  anelli  annuali  più  grandi  e  distinti.  È  di  facile  fenditura, 
di  odore  gradevole  e  di  sapore  amaro.  Fibre  in  parte  ramifi- 
cate. Si  adopera  per  farne  scatole  da  sigari  e  si  taglia  con 
molta  facilità,  (figg.  48,  49  e  106).  108.  Cedrela  odorata  L. 

***)  Legname  bianco  giallastro  o  bianco  rossastro,  (Tilia; 
si  vedano  le  specie  N,    104  e  105), 

2),  Arbusti  di  4-5  m.    Raggi   midollari    larghi  2-3    cellule. 

*)  Anelli  annuali  poco  distinti.  Raggi  midollari  con  le  cel- 
lule di  due  forme  e  talvolta  con  cristalli  prismatici.  Midollo 
eterogeneo.  (Jig.  107)  Camelia.  109.  Camellia  japonìca  L. 


Fig.   107 
Camellia   japonica  L.    (camelia 

(12:    1). 


Fig.   108 
Arbutus     Une  lo    L.    (corbezzolo) 

(1-  :   !,'• 


150 


L.    PICCIOLI 


**)  Anelli  annuali  distinti.  Prosenchima  in  parte  a  pareti 
areolate  e  striate  a  spirale,  e  in  parte  con  punteggiature  sem- 
plici. Parenchima  scarso.  Midollo  omogeneo.  Corbezzolo,  alba- 
tro, (jig.  108).  Ilo.  Arbutus  Unedo  L. 

***)  Legno  tenero,  bianco  giallastro  o  bruno  con  la  zona 
primaticcia  ampia.  Parenchima  perivasale.   Cedrina,  (fig.  109). 

Lippia  citriodora  H.  6.  e  K. 


Fig.   109 
Lippia    citriodora    H.    B.  e    K. 
(cedrina)  (12:   1). 


Fig,   HO 
lihug  typhina  L    (12:   ì). 


^erie  b).  Legname  tenero  con  alburno  bianco  giallastro  e 
durame  grigio  verdastro  o  bruno.  Si  hanno  vasi  con  ti  Ili.  Pa- 
renchima scarso.  Midollo  con  canali    resiniferi,  (fff.  110). 

111.  Rhus  typhina  L. 

Serie  e).  Legname  più  o  meno  duro. 

*)  Anelli  annuali  pochissimo  o  punto  distinti  a  occhio  nudo. 

.)  Raggi  midollari  tittissimi,  larghi  qualche  volta  fino  a 
4-0  cellule.  Legno  giallo  rossastro  con  rare  macchie  midollari. 
Vasi  sempre  isolati,  con  le  pareti  trasversali  scalari  formi  e  con 
le  laterali  ad  areole  con  fessura.  Parenchima  scarso.  Midollo 
omogeneo.  Rododendro^  rosa  delle  Alpi.  (figg.  43  e  111). 

112.  Rhododendron  ferrugineum  L. 

..)  Arbusti  o  alberi  coi   raggi  midollari  larghi   1-2  cellule. 

1).  Albero  a  legname  color  cioccolatta.    Vasi  senza   ispes- 


CARATTERI   DEI   LEGNAMI 


151 


simenti  spirali  e  con  areole  miuiitissime.  Raggi  midollari  con 
le  cellule  di  due  forme.  113.  Pimenta  officinalìs  Lindi. 


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Fig.  IH 
Khododendron    ferrugineum    L. 
(rododeudro)  (12:   1). 


Fig.   112 
Jacaranda  brasiliana  Pera,  (pa- 
lissandro) (12  :  I). 


2.  Albero  a  legname  di  fenditura  diffìcile,  molto  pesante, 
duro,  rosso  bruno  nel  durame,  con  strie  nerastre  e  con  gli 
anelli  annuali  appena  distinti  ;  alburno  stretto  e  grigio.  Vasi 
larghi  tino  a  0,15  mm.,  molto  ispessiti  e  con  grosse  areole.  Pa- 
renchima in  bande  tangenziali.  Legname  di  grande  pregio  per 
la  fabbricazione  dei  pianoforti.   Palissandro,  (firj.   112). 

114.  Jacaranda  brasiliana  Pers. 

3.  Alberi  a  legno   durissimo  con  1'  alburno  giallo  e  il  du- 
rame rosso  bruno.    Vasi  con  la  parete  ispessita  e  le.  areole  di 
mediocre  grandezza.  Molti  vasi  sono  pieni  di  una  sostanza  gial- 
lastra  e  sono   otturati  da   tilli.  Si   ha  scarso    parenchima  at 
torno  ai  vasi.  Peso  spec.  0,95.   Giuggiolo,   (fig.   Ho). 

115.  Zizyplius  sativa  Gartn. 
4).  Alberi  col  legname  gialìo  rossastro,  duro,  pesante,  di 
lunga  durata,  di  odore  caratteristico.  Vasi  mediocremente  ispes- 
siti,  con  areole  grandette,  ripieni  di  una  sostanza  resinosa 
giallastra.  Parenchima  perivasale  a  lume  largo.  Midollo  omo- 
geneo. Peso  spec.  0,90  (fig.  114.)  EucaUtU.  116.  Eucalyptus  Glo- 

bulus  Labili. 

117.  E.  amygdalina  Labili. 


152 


L.    PICCIOLI 


Pig.  113 
Zi-.yphug  saliva  Gartii.  (giuggiolo)   (100:  1) 


Fig.   114 
Eucalyptus  Globulug  Lab.  (eocalitto)  (75  :  1) 


5).  Arbusti  o  alberetti  a  legno  rossastro,  compatto,  molto 
duro,  elastico,  senza  alburno  e  durame  distinti  a  occhio  nudo. 
Vasi  a  parete  sottile.  Parenchima  in  parte  disposto  in  serie 
tangenziali.  Si  hanno  molte  tracheidi  con  scarse  areole.  Raggi 
midollari  con  cellule  di  due  forme  e  larghi  1-2  cellule.  Midollo 
omogeneo.  Peso  spec.  0,94.  Mirto,  mortella.  (fi<i.  Ilo). 

118.  Myrtus  communis  L. 


Fig.   115 
Myrtus    communis     L. 
(12:  1). 


(mirto) 


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Fig.   1J6 
Yiburmivi  Lantana  L.  (lantana) 

(12:    1). 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


153 


G.)  Legno  bianco  giallastro  nell'  alburno  e  bruno  nel  du- 
rame. (Punica)  ;   si  veda  le  specie  IST.  lOC). 

7.)  Arbusti  o  alberetti  a  legname  bianco  roseo  o  giallo 
rossastro,  di  fenditura  difficile.  Vasi  stretti.  Eaggi  midollari 
larghi  1-3  cellule. 

a)  Vasi  e  tracheidi  con  striature  spirali  molto  evidenti;  i  primi  con 
perforazioni  terminali  scalariformi.  Prosenchima  areolato.  Parenchima 
scarso.  Peso  spec.  0,80.  {fig.  116  e  117).  Lantana,  vavorna. 

119.  Viburnum  Lantana  L. 


Fig.  117 
Yiburniim  Lantana  1..    (lantana).   Sezione   longitudinale  radiale 

(150:   1). 

b)  Anelli  annuali  piia  distinti  della  specie  precedente;  tracheidi  senza 
striature  spirali.  Prosenchima  areolato.  Parenchima  scarsissimo  o  man- 
cante. Pallone,  ixillon  di  neve.  {fig.  118).     120.  Viburnum  Opulus  L. 


154 


L.    PICCIOLI 


Fifi-.   118 
Tiburmim    Opulus    L.    (Pallone).    Sezione    longitudinale    radiale 
(150:  1). 

c)  Vasi  con  la  parete  terminale  scalariforme.  Tracheidi  e  vasi  con 
striature  spirali  meno  distinte  di  quelle  del  Lantaua.  Anelli  annuali 
poco  marcati.  Si  ha  parenchima  sparso  fra  le  tracheidi.  Lentaggine, 
laurotino.  1-1^-  Viburnum  Tìnus  L. 

8).  Arbusto  o  alberetto  a  legname  biancastro  nell'  alburno, 
che  conta  10-12  anelli  annuali,  e  bruno  nel  durame.  Eaggi 
spesso  un  po'  ondulati  e  larghi  1-2  cellule.  Parenchima  scarso. 
Si  hanno  molte  tracheidi.  Fibre  con  fessure  oblique.  Midollo 
eterogeneo.  Legno  di  fenditura  difficile  con  un  peso  spec.  di 
0,90    ( fig.  119).  TAciustro,  ruucliio,  ischio. 

122.  Lìgustrum  vulgare  Tourn. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


155 


Fig.    119 
Ligustruìii  vulgare  Tourn.  (ligu- 
stro) (12:   1). 

9).  Arbusti  o  alberetti  a  legname  giallo  chiaro,  omogeneo 
durivssimo,  di  fenditura  difficile.  Vasi  sempre  isolati  e  con  la 
parete  terminale  scalariforme.  Raggi  largiii  1-3  cellule.  Pa- 
renchima discretamente  abbondante.  Peso  spec.  1,07.  (Jig.  120 j 
Bosso,  bossolo,  verde.         123.   Buxus  sempervirens  L.  -  124.  B. 

balearica  Lam. 


Fig.   120 
Buxus  seììiperoirens  L.  (bosso)    (160:    1). 


150 


L.    PICCIOLI 


...)  Arbusto  coi  raggi  midollari  larghi  Ano  a  4  cellule.  Le- 
gno duro,  di  tessitura  Une  e  omogenea,  bianco  giallastro  nel- 
V  alburno  e  bruno  rossastro  nel  durame.  Parenchima  scarso  e 
a  pareti  grosse.  Vasi  a  parete  sottile  e  con  perforazioni  scala- 
riformi  alle  estremità.  Vasi  jùccoli  e  tracheidi  areolate  con 
ispessimenti  spirali.  Midollo  eterogeneo.  Fior  d'angelo  (fig.  121). 

125.  Philadelphus  coronarius  L. 


Fig.    121 
Philade.lphuB  coronarius  L    (fior 
d'  angelo)  (12  :   !)• 


Fig.  122 
Saìnbucus    nigra    L.    (sarabnco) 
(12:   1). 


**)  Anelli  annuali  distinti  a  occhio  nudo. 

1.)  Vasi  della  zona  primaticcia  pochissimo  più  grandi  degli 
altri,  ma  in  maggior  numero,  sicché  formano  un  cerchio  meno 
compatto  e  più  chiaro  della  zona  tardiva. 

.)   Vasi  frequenti,  isolati  o  in  piccoli   gruppi  irregolari. 

-f-)  Legno  bianco  giallastro,  senza  durame  distinto,  o  al 
più  col  durame  molto  leggermente  più  scuro.  Eaggi  larghi  1-3 
cellule.  Vasi  spesso  riuniti  a  gruppi.  Si  hanno  tracheidi  e  fi- 
bre con  fessure.  Midollo  l)ianco  e  largo, 

a)  Si  hanno  scarsi  elementi  di  parenchima  in  serie.  Peso  spec.  0,61 
{fig.  122).  Sambuco.  126.  Sambucus    nigra  L. 

b).  Parenchima  quasi  del  tutto  mancante.  Vasi  in  gruppi  piìj  grandi 
della  specie  precedente  e  con  le  arsole  più  distinte.  Legno  meno  duro 
e  meno  tenace.  Peso  spec.  0,58.  Sambuco  di  montagna. 

127.  Sambucus  racemosa  L. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


157 


_|_  _|_)  Legnami  con  alburno  e  durame  evidenti.  Midollo 
stretto. 

a).  Alberi  o  arbusti  col  durame  bruno  o  bruno  rossastro 
e  1'  alburno  bianco  giallastro  o  giallo  rossastro.  Eaggi  midol- 
lari in  gran  numero.  (Prunus;  si  vedano  la  specie  N".  24-34). 

b).  Arbusto  o  alberetto  ad  alburno  stretto,  giallo  chiaro, 
e  durame  giallo  rossastro.  Raggi  larghi  1-2  cellule.  Prosenchima 
a  fori  semplici.  Parenchima  molto  scarso.  Midollo  bianco,  di 
1  mm.  Frangola.,  imUne.  ( fig.  123)     128.    Rhamnus  Frangula  L. 


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Fig.  123 
Rhamnus  Frangula  L.  (frangola) 
(12:     1). 


rig.  124 
Haeìnatoxylon  campechianum  L. 
((lampeggio)   (12  :   1). 


c).  Albero  a  durame  (è  la  sola  parte  che  si  trovi  in  com- 
mercio) bruno  rossastro  o  azzurrognolo,  durissimo.  Vasi  poco 
ispessiti.  Parenchima  perivasale  e  in  serie  tangenziali.  Pro- 
senchima a  fori  semplici.  Paggi  larghi  fino  a  2-5  cellule.  Dal 
durame  si  estrae  1'  ematossilina  ffig.  124).  Campeggio. 

129.  Haematoxylon   campechianum  L. 

..)  Vasi  disposti  in  bande  irregolari  oblique  ovvero  in  forma 
di  reticolo  o  di   geroglitìco. 

-f  Eaggi  midollari  piccolissimi  e  di  eguale  grandezza,  larghi 
1-3  cellule.  Vasi  in  bande  radiali  irregolari  e  ondulate. 

<x)  Alberetto  col  legno  leggero,  giallo  chiaro,  poco  duro. 
Eaggi  con  le  cellule  di  due  forme.   Lauroceraso,   (fig.   11). 

130.  Prunus  Laurocerasus  L. 


158  L.    PICCIOLI 

|3).  Arbusto  a  legname  giallo  verdastro,  duro,  llaggi  con 
caratteristici  rigonfiamenti  in  vicinanza  del  parencliima  le- 
gnoso, (fig.  120).  BondoUno^  ginestra   haccellina. 

131.   Coronilla   Emerus  L. 


Fig.    125 
Coronilla  Emerug  L.  (dondolino) 
(12:   1). 


Fig.  12G 
Ulex  curopaeus  L.   (ginestroue 
spinoso)  (12  :   1). 


-j — j-)  Eaggi  midollari  sottili  quantunque  possano  giungere 
alla  larghezza  di  6  e  piìi  cellule. 

— )  Le  bande  oblique  o  reticolate  che  si  vedono  nell'  anello 
annuale  sono  formate  di  vasi  piccoli,  di  tracheidi  con  striature 
spirali  e  di  parenchima.  Prosenchima  con  perforazioni  semplici. 
Arbusti  di  1-2  metri. 

a).  Anelli  annuali  poco  distinti  anche  al  microscopio.  Le 
bande  formano  un  geroglitìco.  I  raggi  midollari  sono  rigonfiati 
in  vicinanza  del  parenchima  legnoso.  Ginestrone  sinnoso  f fig.  126 J. 

132.  Ulex  europaeus  L. 

(3).  Alburno  giallo  verdastro  e  durame  bruno  scuro.  Le 
bande  sono  reticolate  nella  zona  primaticcia  e  con  i  vasi  più 
grandi  della  specie  precedente;  sono  oblique  e  spesso  non  re- 
ticolate nella  zona  tardiva.  Raggi  midollari  larghi  G  cellule  e 
anche  più.  Peso  spec.  0,80.  Ginestra  dei  carhonai,  estrici,  rog- 
gia, (fig.   127)  (Sarothainnus  vulgaris  AVimm). 

133.  Cytisus  scoparius  Link. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


159 


Fig.   127 
Cytisus  scopartMS  Link,  (ginestra 
dei  carbonai)  (12  :  1). 


Fig.  128 
Spartiuììi  juaceum  L.  (ginestra) 

(12:    1). 


y)  Alburno  biancastro  e  durame  giallo  bruno  ad  anelli  an- 
nuali distinti.  Bande  reticolate  ed  oblique  più  fini  della  spe- 
cie precedente,  con  i  \'asi  grandetti  nella  zona  primaticcia. 
Raggi  larghi  1-3  cellule  ;  queste  sono  disformi  in  alto  e  nel 
mezzo  del  raggio.  Ginestra.,  ginestra  di  Spagna,  maggio  (fig.  128) 

134.  Spartium  junceum  L. 

—  — )  Le  bande  oblique  ovvero  reti(;olate  che  si  A'edono 
neir anello  annuale  sono  principalmente  formate  di  vasi;  i  vasi 
piccoli  hanno  ispessimenti  o  striature  spirali. 

«)  Durame  giallo  i-ossastro  ;  alburno  molto  stretto,  giallo  o  giallo 
verdastro.  Ai-busto  o  alberetto  a  legname  duro,  lucente,  molto  dure- 
vole e  di  fenditura  difficile.  Peso  spec.  0,70  (/?r/.  129).  Spino  cervino, 
spino  merlo.  135,    Rhamnus  cathartica  L. 

j5)  Durame   bruno  rossastro.  Alberetto  a  legno  duro,  compatto.  Raggi 
larghi  1-3  cellule.  Peso  spec.  1,00.  Alaterno,  ilatro.  (fig.  60). 

136.  Rhamnus  Alaternus  L. 

VI  Durame   bruno  rossastro.  Arboscello  col  legno  duro  e  compatto. 

Eaggi  larghi  1-2  cellule.  137.  Rhamnus  saxatilis  L. 

«")  Durame  rossastro,  bruno  o  bruno  verdastro.   Raggi  larghi   1-4 

cellule.   Arbusti. 

*)  Legno  con  parenchima.  Raggi  larghi  1-2  cellule. 

1).  Alburno  biancastro,  stretto  e  ben    distinto,  durame  bruno  ros- 


160 


L.    PICCIOLI 


sastro  o  bx-uno  verdastro  con  venature  più  scure.   Il  legname  prende 
buon  pulimento.  Peso  spec.  0,76.  Cotino,  scotano,  capecchio  ifig.  130). 

138.  Rhus  Cotinus  L. 


Fig.   120 
lihaìnniis    cathartica    L.     (spino 
cervino)  (12  :  1). 


Fig.   130 
Rhus  Cotinus  L.   (cotino)  (12:   1) 


2).  Alburno  biancastro,  di  5-8  anelli    annuali;    durame  bruno    ros- 
sastro e  lucente.  Midollo  bruno  rossastro.  Peso  spec.  0,58.  Sommacco. 

139.  Rhus  Coriaria  L. 
**)  Legno  senza  pai-enchima.  Prosenchima  con  fori  semplici.  Qualche 
raggio  midollare  è  traversato  da  un  canale  resinifero. 

1).  Alburno  bianco  giallastro,  abbondante  e  ben  distinto  ;  durame 
rossastro,  lucente  e  con  venature  giallastre.  I  vasi  più  piccoli  formano 
evidenti  geroglifici  nell'anello  annuale.  Legno  compatto,  elastico,  fa- 
cile a  prendere  buon  pulimento,  con  i  vasi  della  zona  primaticcia  po- 
chissimo distinti  dagli  altri,  iiaggi  larghi  1-3  cellule.  Peso  spec.  0,85. 
Lentisco,  lentischio,  sontro.  (fig.  131).  140.  Pistacia  Lenti scus  L. 
2).  Alburno  abbondante  o  bianco  giallastro  ;  durame  bruno  scuro 
o  castagno  e  venato.  Legno  meno  omogeneo  del  seguente,  di  buon 
pulimento.  Raggi  larghi  1-3  cellule.  Peso  spec.  0,85.  Terebinto,  cornu- 
copia, S2xtccasassi,  pistacchio  selvatico,  {fig.  132). 

141.  Pistania  Terebinthus  L. 
B).  Alburno  e   durame  come  sopra:    legno  meno  compatto  ma  più 
omogeneo  del  terebinto,   con  gli    anelli    annuali   meno   distinti.    Raggi 
larghi  1-4  cellule.  Peso  spec.  0,75.  Pistacchio,  [fig.  133). 

142.  Pistacia  vera  L. 


2).   Vasi  della  zona  primaticcia  poco  piìi  grandi  e  pochis- 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


161 


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Fig.   131 
Pistacìa  Lentiscus  L.  ileiitiseo) 

(12:   l). 


Kig.   132 
Pistacia    Terebinthug    L.    (tere- 
biuto)   (12:    I). 


Simo  o  punto  più  numerosi  di  quelli  della  zona  tardiva,  sicché 
non  formano  un  cerchio  meno  compatto  e  più  chiaro. 


Fig.  133 
Pistacia    vera     L.     {pistacchio) 

(12:  Il 


Fig.   13-t 
PaUurus  australis  Giirtn.  Iniar- 
iiica)  (12:    1;. 


4")  Alburno  bianco  giallastro  o  rossastro;  durame  (talvolta 
falso)  bruno,  rosso  bruno,   o  rosso. 

.)  Alburno  bianco  giallastro  e  durame  bruno  o  rosso  bruno. 
Areole  dei  vasi   rotonde. 

a).  Arbusto.  Vasi  solitari  o  a  coppie,  con  areole  piccole. 
Si  ha  parenchima   perivasale.  Eaggi   midollari  fittissimi,  dello 

11 


162 


I>.    PICCIOLI 


spessore  di  uua  sola  cellula  o  talvolta  di  due,  con  rari  cri- 
stalli prismatici.  Peso  spec.  0,85.  f^fi//.  134)  Marruca,  {fiufigiolo 
selvatico.  143.  Paliurus  australis  Gaertn. 

|3).  Arbusti  o  alberetti  a  legiiauie  duro,  di  fenditura  diffi- 
cile, senza  macchie  midollari.  Vasi  isolati  e  scalariformi  all'  a- 
pice.  Eaggi  larghi  1-3  cellule.  Prosenchima  a  lume  piuttosto 
largo  con  le  pareti  relativamente  sottili  e  areolate.  Parenchima 
scarso  e  talvolta  in  serie  tra  le  fibre. 

1).  Alburno  largo  fino  a  25  anelli  annuali.  Peso  spec.  0,92.  (/?//.  135) 
Corniolo,  crognolo.  144.  Cornus  mas  L. 


Fig.   135 
Covìms  rnas.lj.  (corniolo)  (12:  1) 


Fig.  136 
Pterocarpug  gantaliniis  L.  (san- 
dalo)   (12:  1). 


2).  Alburno  di  circa  8  anelli  annuali.    Vasi  un  po'  meno  fitti  della 
specie  precedente.  Peso  specifico  0,75.  Saiiffuinella,  sanguine. 

145.  Cornus  sanguinea  L. 

..)  Durame  di  un  bel  colore  rosso  intenso.  Vasi  ben  distinti 
a  occhio  nudo  e  collegati  da  serie  trasversali  di  parenchima 
di  3-10  strati  di  elementi.  Eaggi  fittissimi,  larghi  1-3  cellule 
e  alti  da  6  a  12  palchi.  Legno  durissimo,  delle  Indie  orientali, 
il  cui  durame  flignuni  Santali  rubrumj  serve  per  mobili  e  tin 
ture,  e  polverizzato  si  adoperava  in  medicina.  f_/?V/.  136 J.  Saìi- 
dalo,  sandalo  rosso.  146.  Pterocarpus  santalinus  L. 

...)  Alburno  bianco  giallastro  e  durame  (vero  o  falso)  ros- 
sastro o  rosso  bruno  ;  legno  omogeneo,   duro,  pesante,  di  fen- 


CARATTEKl    DEI    LEGNAMI 


163 


ditura  difficile.  Vasi  a  parete  sottile,  larghi  al  più  0,03  mm. 
e  sovente  con  ispessimenti  spirali  e  con  le  pareti  trasversali 
punteggiate.  Fibre  con  fessure  oblunghe.  Tracheidi  distinte 
anche  sulle  sezioni  trasversali  per  la  parete  piti  sottile  di 
quella  delle  libre.  Raggi  sparsi  in  egual  numero  nell'  intero 
anello  annuale  e  larghi  1-3  cellule.   (Pomacee). 

—  )  Manca  un  vero  e  proprio  durame  e  si  ha  un  falso  massello  do- 
vuto a  lenta  decomposizione  del  legno.  Gl'ispessimenti  spirali  dei  vasi 
areolati  sono  in  generale  poco   marcati. 

«).  Albero.  Legno  bruno  rossastro  senza  macchie  midollari.  Si  la- 
vora facilmente  e  prende  buon  pulimento;  è  difficilmente  attaccato  da- 
gl'  insetti.  Midollo  omogeneo.  Peso  spec.  0,70-0,84  {fig.  131)  Pero,  pe- 
rastro. 147.  Pirus  communis  L. 


Fig.    137 
Pirus  communis  L.  (pero)  (12:   1) 


Fig.    138 
Crataegus  Oxyacantha  L.  (bianco- 
spino)  (12:   11. 


/3).  Arbusto.  Legno  rossastro  o  giallo  rossastro,  con  macchie  midol- 
lari rosso  brune.  È  molto  duro,  compatto,  di  fenditura  difficile,  a  fibra 
un  po'  contorta  ;  prende  buon  pulimento,  ma  crepola,  si  contorce  con  fa- 
cilità e  presenta  spesso  nodi.  Midollo  eterogeneo.  Peso  spec.  0.70-0,89. 
Biancospino,  spino  bianco,  {fig.  138).  148.  Crataegus  Oxyacantha  L. 

y).  Arbusto  col  legno  simile  alla  specie  precedente,  coi  raggi  midol- 
lari più  fìtti  e  più  sottili,  di  solito  larghi  una  sola  cellula.  Le  cellule 
dei  raggi  hanno  altezza  diversa.  Agazzino. 

149.  Crataegus  Pyracantha  Medie. 


164  L-    PICCIOLI 

—  —  )  Si  ha  vero  durame  rosso   bruno. 

«I  Mancano  le  macchie  midollari;  durame  più  scuro  di  quello  falso 
del  pero,  e  meno  stimato  perchè  si  lavora  con  difficoltà,  contorce,  cre- 
pola, è  meno  pieghevole,  meno  elastico  e  di  più  breve  durata.  Midollo 
eterogeneo.  Peso   spec.  0,65-0,85.  Melo,  melo  selvatico,  (fig.  139). 

150.  Pirus  Malus  L. 


Fig.   139 
Virus  Malus  L.   (melo)   (12:  1) 


Fig.  140 
Eridhotrya  japonica   Lindi,    me. 
spolo  del  Giappone)   (12:  1). 


/5)  Si  hanno  macchie  midollari.  Alburno  bianco  rossastro  e  durame 
bruno  marrone.  Midollo  omogeneo.  Peso  spec.  1,00.  Cotogno,  melo  co- 
togno. 151-  Pirus  Cydonia  L. 

v)  Legno  bianco  rossastro  nell'alburno  e  brano  rossastro  nel  du- 
rame. Sono  marcati  gl'ispessimenti  spirali  nei  vasi  areolati.  Midollo 
omogeneo.  Nesjìolo  del  Giaììpone.  ifig.  140). 

152.  Eriobotrya  japonica  Lindi. 

S)  Arbusto  a  legname  bianco  rossastro  Midollo  omogeneo.  Spino 
cervino,  jyero  cervino,  (fig.  141).  153.  Amelanchier  vulgaris  Moench. 

s)  Si  hanno  macchie  midollari.  Midollo    eterogeneo. 

a)  Alburno  rossastro  e  durame  rosso  bruno,  duro,  omogeneo,  di 
lento  crescimeuto  e  di  buona  pulitura.  Si  hanno  ispessimenti  spirali 
nei  vasi  areolati.  Peso  spec.  0,68.  Ne.fj^olo.  {fig.  142). 

163.  Mespilus   germanica  L. 

b)  Alburno  bianco  rossastro,  durame  senza  macchie  nerastre.  Peso 
spec.  0,80.  Sorbo  montano,  melaccio,  lazzcruolo  di  montagna,  farinaccio. 

154.  Pirus  Aria  Ehrh 
e)  Alburno  più  rossiccio  ;  durame  spesso   con  macchie  nerastre    e 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


165 


Fig,    141 
Amelanchier    vulgaris    Moench. 
/spino  cervino!   (12:   l). 


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Mespilus  germanica  L.  (nespolo) 
|l-2:  1). 


con  cristalli  nelle  cellule  ;  legno  molto  omogeneo,  duro,  di  facile  lavo- 
razione. Peso  spec.  0,75.  Ciarardello,  haccarello,  sorhezzolo. 

155.  Pirus  torminalis  Ehih. 

d)  Alburno  bianco    rossastro;    durame    rosso   bruno.   Legno   duro, 

lucente,    di  fenditura    difficile,  di    buona  pulitura    e    di    corta    durata 

quand'  è  esposto  alle  alternative  di  umido  e  di  asciutto.  Peso  spec.  0,65. 

Sorbo  selvatico,  sorbo  degli  uccellatori,  'fig.  143). 

156.  Pirus  Àucuparia  Ehrh. 


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Fig.   14H 
Pirus    Aricupa^ria    Elirb.    (sorbo 
degli  nccellatoii)  (12:    1). 


Fig.   144 
Exionymus    europaeus  L.  (fiisag- 
ginei    (12:   1). 


e)  Alburno  e  durame  come  nella  specie  precedente;  legno  un  po' 
meno  lucente  e  più  duro,  più  pesante  e  di  fenditura  più  difficile  ;  ha 
maggior  durata.  Peso  spec.  0,85.  Sorbo,  sorbo  domestico. 

157.  Pirus  Sorbus  Gaertn. 


166 


L.    PICCIOLI 


-f-  -}-)  Legno  omogeneo,  senz'  alburno  e  durame  distinti  a 
occhio  nudo.  Midollo  omogeneo.  Vasi  solitari  o  a  coppie,  di 
rado  riuniti  in  3. 

a)  Legno  giallo  chiaro,  discretamente  duro  e   di  fenditura 

difficile.   Fibrotracheidi   con   areole    e  talora   con    ispessimenti 

spirali.  Parenchima  scarso,  perivasale. 

a).  Legno  molto  omogeneo,  con  gli  anelli  annuali  poco  distinti. 
Vasi  di  grandezza  eguale  in  tutto  l' anello  annuale.  Peso  spec  0,73. 
Fusaggine,  fusaria,  cappello  di  prete,  tintinella.  {fig.  144]. 

158.  Euonymus  europaeus  L. 

b).  Legno  meno  omogeneo  del   precedente,  con  gli  anelli  annuali 

più  distinti.  Vasi  della  zona  tardiva  un  po'  più  piccoli.  Peso  spec.  0,70. 

159.  Euonymus  latifolius  Scop. 
e).  Legno  omogeneo  come   la  fusaggine.  I  vasi,  veduti  co    piccolo 
ingrandimento,  mostrano  tendenza  a  disporsi  in  serie  radiali. 

160.  Euonymus  japonicus  Thunb. 

J5)  Legno  compatto,  duro,  giallastro,  con  i  vasi  isolati. 
a)  Fibre  ricche  di  pori.  ISeopa.  161.  Erica  arborea  L.  (fig  145). 
ScojJa  gentile.  16L'.  E.  scoparla  L. 


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Fig.   14.5 
Erica  arborea  L.  (scopa)   {12:   1) 


Fig.   146 
Calluna    vìilgxris  SalisW.    (bren- 
toli)   (12  :   1) 


b)  Raggi  di  un  solo  strato  di  cellule  e  non  distinti  nem- 
meno con  una  lente.  Vasi  con  gì'  ispessimenti  spirali  solo  al- 
l' apice  e  con  le  pareti  terminali  scalariformi.  Si  hanno  talvolta 
macchie  midollari.  P>rentoli.  162.  Calluna  vulgaris  Salisb. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


1G7 


c)  Mancano  le  tìbre  e  la  massa  del  legno  è  formata  di  tra- 
cheidi. Raggi  larghi  qnasi  sempre  una  sola  cellula  o  di  rado 
due.  163.  Cistus  salvifolius  L.  -  164.  C.  monspeliensis  L.  - 
165.   C.  villOSUS  L.  C^!l.  U7J  ('). 


Fig.   147 
Cigtìts  villosug  L.  Sezione  trasversale  di  un  fusto  di  8 
anni  dove  v  indica  ì  vasi  e  r  il  raggio  midollare.    (100:   1) 


Tipo  11 

I  vasi  della  zona  priuiiiticcia  dell' anello  annuale  sono  molto 
più  grandi  di  quelli  della  zona  tardiva  e  formano  un  cerchio 
poroso.  Gli  anelli  annnali  sono  quasi  sempre  ben  distinti  ad  oc- 
chio nudo 


(')  Nel  mio  lavoro  «  Il  legno  e  la  corteccia  delle  Cistacee  »,  (di  32 
pagine  con  20  figure)  Firenze,  1904,  sono  studiate  altre  50  specie  di 
questa  famiglia. 


168  L.    PICCIOLI 

Sezione  prima 

I  raggi  midollari  sono  sempre  visibili  a  occhio  nudo  ;  spesso 
appaiono  di  grandezza  diversa,  alcuni  piccolissimi  e  altri  larghi 
fino  a  30  cellule. 

Gruppo  A 

Vasi  della  zona  tardiva  sparsi  irregolarmente  ovvero  in 
parte  disposti  in  sottilissime  serie  tangenziali  o  radiali.  Le- 
gnami duri. 

iSerie  a).  Eaggi  midollari  maggiori  larghi  da  10  a  30  cel- 
lule. Midollo  omogeneo.  (Quercus)  ('). 

1).  I  vasi  della  zona  tai'diva  sono  sparsi  ovvero  riuniti  in  brevi 
file  tangenziali.  Alberi   o  arbusti. 

*)  Alberi  grandi  con  gli  anelli  annuali  di  varia  ampiezza;  vasi  pri- 
maticci molto  larghi  e  disposti  sopra  1-3  file. 

.)  Fra  i  raggi  midollari  grandi  e  ben  visibili  a  occhio  nudo  se  ne 
trovano  altri  larghi  una  sola  cellula;  vasi  della  zona  tardiva  non  molto 
piccoli,  in  parte  sparsi  e  in  parte  disposti  in  file  tangenziali  un  po' 
discoste. 

a)  Alburno  di  15-30  anelli  annuali. 

— )  Legname  a  fibra  un  po'  contorta  e  irregolare,  più  forte,  piìi 
compatto,  più  nodoso  e  più  scuro  di  quello  della  farnia.  Raggi  midol- 
lari meno  chiari  e  meno  distinti  sulle  sezioni  trasversali,  ma  più  lu- 
centi di  quelli  della  farnia  sulle  sezioni  longitudinali  radiali;  ingene- 
rale sono  anche  più  ravvicinati  nella  rovere.  Vasi  piccoli  della  zona 
tardiva  più  rari  che  nella  farnia.  Il  legname  si  taglia  più  difficilmente. 
Peso  spec.  0,79.  Rovere.  167.  Quercus  sessiliflora  Sm. 

—  — )  Legname  a  fibra  più  diritta  e  regolare,  meno  serrata,  meno 
tenace  e  di  colore  xiu  poco  più  chiaro,  tanto  nell'alburno  quanto 
nel  durame,  principalmente  sul  taglio  fresco  Le  tracheidi  non  sono 
sempre  sparse  in  eguale  abbondanza  sopra  tutto  1'  anello  annuale.  I 
vasi  piccoli  della  zona  tardiva  sono  più  frequenti  della  rovere  e  sono 


(i)  Per  maggiori  notizie  intorno  alla  struttura  del  legname  e  alle 
proprietà  tecniche  delle  specie  di  questo  genere  si  veda  il  mio  lavoro 
intitolato  :  «  Il  legname  di  rovere  e  di  farnia  e  i  caratteri  per  distin- 
guere quello  di  tutte  le  querci  italiane  »    Firenze,  1906. 


CAKATTERl    DEI    LEGNAMI  109 

spesso  riuniti  in  brevi  serie  tangenziali  ;  quelli  di  mediocre  grandezza 
della  medesima  zona  appaiono  sovente  disposti  in  forma  di  y.  Peso 
spec.  0,73.  Favilla    {fig.  61).  168.  Quercus   pedunculata  Willd. 

^)  Alburno  di  JO-15  anelli  annuali.  Legno  simile  alla  rovere  coi 
raggi  più  stretti  e  frequenti.  Zona  primaticcia  ampia.  Peso  spec.  0,74. 
Farnetto.  169.  Quercus  conferta  Kit. 

..)  Fra  i  raggi  midollari  grandi  (che  distano  fra  loro  1-5  mm.)  e 
quelli  di  una  sola  fila  di  cellule  se  ne  trovano  altri  larghi  2-4  cellule. 
Le  serie  di  vasi  nella  zona  tardiva  sono  fittissime.  I  vasi  primaticci 
sono  spesso  otturati  da  tilli.  Peso  spec.  0,73.  Fragna  {fig    1). 

170.  Quercus  macedonica  DC. 

**)  Arbusto  o  alberetto  con  gli  anelli  annuali  discretamente  distinti 
ma  di  solito  più  stretti  delle  4  specie  precedenti  e  ordinariamente  con 
una  sola  fila  di  grandi  vasi  nella  zona  primaticcia.  Vasi  tardivi  in  brevi 
serie  irregolari.  Peso  spec.  0,93.  Vallonea.    171.  Quercus  Aegilops  L. 

2).  I  vasi  della  zona  tardiva  sono  raccolti  in  gruppi  irregolari. 
Le  file  radiali  di  parenchima  legnoso  sono  scarse  e  quelle  tangenziali 
formano  robuste  bande  parallele.  Tracheidi  con  una  o  due  file  di  areole. 
Legno  di  fenditura  difficile,  meno  durevole  e  -meno  buono  per  le  co- 
struzioni di  quello  della  rovere  e  della  farnia.  1  raggi  midollari  grandi 
sono  più  fitti,  il  durame  e  l'alburno  più  scuri.  Peso  spec.  0,88.  Cerro. 

172.  Quercus  Cerris  L. 

La  Cerro-sughera  {Quercus  Cerris  X  Siiber  Borzi)  ha  struttura 
molto  somigliante.  (Si  veda  la  specie  N.  73). 

ISerie  hj  Kaggi  midollari  distinti,  ma  sottili,  con  lo  spes- 
sore non   superiore  a  5-10  cellule.  Si  lia  alburno   e  durame. 

1).  Legno  senza  parenchima  o  quasi,  di  odore  sgradevole 
quand'  è  fre.sco.  Arbusto  con  l' alburno  di  un  bel  colore  giallo 
chiaro  e  il  durame  rosso  bruno  o  rosso  bluastro.  Legno  lucente, 
compatto,  duro,  di  fenditura  difficile,  ad  anelli  annuali  non 
molto  evidenti.  Raggi  midollari  in  gran  luimero,  grandetti. 
S^asi  primaticci  scarsi,  a  pareti  terminali  talvolta  scala  riformi. 
Tasi  tardivi  in  grupi)i  o  in  serie.  Proseuchima  talvolta  sep- 
tato.  Midollo  eterogeneo.  Peso  spec.  0,82.   Crespino,  (fig.  148). 

173.  Berberis  vulgaris  L. 

2).  Legno  senza  [)arenchima  ;  qualche  raggio  midollare  è 
traversato  da  un  canale  resinifero  (Pistacia  e  Rhus;  si  vedano 
le  specie  X.  13S-142). 


170 


L.    PICCIOLI 


Fig.   148 
Berberis   vulgaris    L 
(12:    1). 


(crespmo; 


rio;.   149 
Celtis     australis     L. 


(bagolaro! 


(1 


o).  Parenchima  abbondante  attorno  ai  vasi.  Legno  molto 
duro,  non  lucente,  di  tessitura  mediocremente  fine,  molto  ela- 
stico, senza  macchie  midollari.  Vasi  della  zona  tardiva  isolati 
o  raccolti  a  gruppi  o  in  brevi  serie  irregolari.  Alburno  bianco 
verdastro  o  grigio,  e  largo  fino  a  30  anelli  annuali  ;  durame 
bruno  scuro.  Nel  durame  e  nel  midollo  si  hanno  talvolta  cri- 
stalli di  carbonato  di  calcio.  Miilollo  eterogeneo  come  negli 
olmi.  Peso  sj)ec.  0,75. 

*)  Vasi  isolati  o  in  brevi  serie  di  3-4  elementi,  (fìg.  149)  Bagolaro, 
fraggiracolo,  spaecasassi.  174    Celtis  australis  L. 

**)  Vasi  riuniti  in  piccoli  gruppi.  Le  fibre  non  conservano  la  dispo- 
sizione radiale  verso  la  zona  tardiva.  175    Celtis  Tournefortii  Lamk. 

4).  Parenchima  in  linee  o  in  zone  tangenziali.  Legno  duro, 
pesante,  di  lunga  durata. 

*)  Vasi  spessissimo  otturati  da  tilli  ;  in  contatto  coi  raggi 
midollari  1  vasi  hanno  areole  e  fori  semplici.  Parenchima  abbon- 
dante attorno  ai  vasi  e  anche  esteso  nella  zona  tardiva.  Le 
cellule  del  parenchima  legnoso  e  quelle  dei  raggi  midollari  con- 
tengono grossi  cristalli  prismatici.  Si  hanno  tracheidi  a  spirale 
sparse,  e  si)esso  abbondanti  fibre.  Raggi  non  più  larghi  di 
5  cellule.  Legno  elastico,  ad  anelli  annuali  molto  distinti,  lar- 


CARATTERI  DEI  LE&NAMl 


171 


ghi  lino  a  12  mm.  Alburno  giallo  chiaro  o  bianco  giallastro, 
di  8-15  anelli  annuali,  e  durame  bruno.  Peso  spec.  0,75.  (fi- 
gure 150  e  151).  Robinia,  falsa  acacia,  cascia. 

170.   Robinia  Pseudo  Acacia  L. 


Fio-.   15;) 
Robinia  Pgeudo   Acacia  L.  (robinia)    (12:    1) 


Fig.  15] 
Jiobina   Pseudo    Acacia  L     (ro- 
binia). Vaso  con   tilli.  (225:   ]). 


**)  Vasi  aperti,  rarissime  volte  otturati  da  tilli.  Alburno 
bianco  verdastro,  di  10-20  anelli  annuali  :  durame  rossastro. 
Legname  di  tessitura  poco  tìne.  poco  lucente,  poco  elastico, 
di  fenditura  difficile  e  di  lunga  durata.  Peso  spec.  0,80.  iSjyina- 
cristi,  (/a(/gìa,  spino  di  Giuda,  glediccia  spinosa,  acacia  a  tre 
m^^e-  177.  Gleditschia  triacantlios  L. 


***\ 


^)  Vasi  aperti,  non  otturati  da  tilli  ;  quelli  tardivi  sono 
spesso  disposti  in  serie  radiali  ed  hanno  la  parete  ingrossata; 
quelli  in  contatto  coi  raggi  midollari  hanno  fori  semplici  o 
forme  di  passaggio  alle  areole.  Parenchima  abbondante,  in  sot- 
tili file  tangenziali.  Fibre  e  tracheidi  con  striature  spirali.  Legno 
duro,  poco  lucente,  con  1'  alburno  bianco  giallastro  o  bianco 
rossastro  e  il  durame  bruno.  Midollo  eterogeneo  e  non  lamel- 
lare. Peso  spec.  0,83.  178.  Carya  alba  Nutt. 


172  L.    PICCIOLI 

Gruppo  B 

Vasi  della  zona  tardiva  disposti  in  i»arte  a  gruppi  irre- 
golari o  in  serie  tangenziali.  I  raggi  midollari  maggiori  sono 
larghi  4-12  cellule.  Si    lia  parenchima    legnoso. 

Serie  a).  Parencliiraa  disposto  in  parte  in  serie  tangenziali; 
vasi  maggiori  larghi  0,08-0,18  nim.  Raggi  midollari  non  più 
larghi  di  8  cellule. 

1).  Raggi  midollari  maggiori  larghi  6-8  cellule  ;  si  hanno 
tra(;heidi  piìi  o  meno  abbondanti,  almeno  nella  /.ona  tardiva. 
Legnami   duri. 

*)  Vasi  quasi  sempre  senza  tilli.  Isella  zona  tardiva  si  hanno 
bande  oblique  e  reticolate  formate  di  vasi  piccoli,  di  tracheidi 
con  ispessimenti  spirali  e  di  parenchima.  I  raggi  midollari 
sono  rigonfiati  a  contatto  col  parenchima  legnoso.  Alburno 
stretto,  bianco  giallastro  e  distintissimo  dal  durame  eli' è  bruno 
scuro.  Legno  duro,  un  po'  lucente,  di  fenditura  difficile,  e  ca- 
pace di  prendere  buon   pulimento. 

.)  Albero.  Vasi  della  zona  primaticcia  un  po'  più  piccoli  di  quelli 
della  specie  seguente.  Peso  spec.  0,75.  Maggiociondolo,  arorniello,  la- 
hnrno,  citiso.  \fig.  40).  (Cytisus  Laburnum   L). 

179.  Laburnum  anagyroides  Medie. 
..)  Albero.  Le  zone  tangenziali  di  parenchima  sono  più  regolari  della 
specie    precedente.  Peso    spec.  0,84.    Maggiociondolo,    citiso   delle  Alpi, 
avorniello,  maggio  di  monte,  (fig.  152).  (Cytisus  alpinus  LV 

180.  Laburnum  alpinum  F.  Pres. 
...)  Arbusti.  Vasi  della  zona  primaticcia  assai  più  piccoli  delle  spe- 
cie precedenti  e  formanti  una  fila  continua  di  pori.  Maiella,  strigli. 

181.  Cytisus   sessilifolius  L. 

**)  Raggi  midollari  larghi  al  più  (>  cellule.  Vasi  a  conte- 
nuto bruno  rossastro  o  giallo,  e  provvisti,  almeno  in  parte, 
d' ispessimenti  spirali  ;  sono  larghi  fino  a  0,18  mm.  a  parete 
sottile  e  con  piccole  areole.  Vasi  piccoli  e  fibrotracheidi  con 
ispessimenti  spirali  evidentissimi.  Leg:no  tenero,  grossolano, 
ad  alburno  giallo  (;hiaro  e  stretto,  e  durame  rosso  bruno.  Pa- 
renchima abboiulante  nella  zona  primaticcia.  Peso  spec.  0,50. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


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Fig.    152 
Vytisus  alpinus  L.    rnaggiocion- 
(ìolo)  (12:   1). 


Fig.   153 
2Ielia  Azedarachli.  (meli.a)  (12:   1) 


Melia,    lilla  indiano,    allevo    dei   paternostri,  falso    sicomoro, 
Zaccheo,  (fig.  153J.  182.  Melia  Azedarach  L. 

2).  Raggi  midollari  larghi  al  piìi  5-G  cellule.  Legno  duro, 
di  fenditura  difficùle,  giallastro  nell'  alburno,  eh'  è  stretto,  e 
bnino  nel  durame.  Parenchima  abbondante  attorno  ai  vasi 
e  in  bande  tangenziali  interrotte.  Prosenchima  con  fori  sem- 
plici. Peso  spec.  0,08.  So/ora,  so/ora  del  Giappone. 

183.  Sophora  japonica  L. 

Serie  h).  Parenchima  scarso  attorno  ai  vasi  e  con  elementi 
sparsi  senz'ordine  nell'  anello  annuale.  Raggi  midollari  larghi 
tino  a  8-12  cellule.  Vasi  maggiori  col  lume  di  0,15  mm. 

*)  IVIidollo  largo  ;  raggi  midollari  larghi  fino  a  8  cellule. 
Vasi  della  zona  tardiva  con  doppio  ispessinìeuto  spirale.  Legno 
uiediocremente  duro,  ad  alburno  e  durame  poco  diversi,  giallo 
bruni,  un  po'  lucenti,  di  fenditura  difticile,  di  lunga  durata 
all'asciutto.   Peso  spec.  0,60.  Ailanto.  ffig.  62). 

181.  Ailanthus  glandulosa  Desf. 

**)  Midollo  stretto,  di  1-2  mm.  ;  raggi  midollari  larghi 
fino  a  12  cellule.  Vasi  piccoli  con  ispessimenti  spirali  Legno 
molto  duro. 

1).  Legno  di   tessitura  omogenea.    Vasi  isolati   o  in   serie 


174 


L.    PICCIOLI 


brevissime  di  2-3  elementi.  (Celtis;  si  vedano  le  specie  N.  174 

e  175). 

2).  Legno  di  tessitura  non  omogenea.  Vasi  tardivi  disposti 
in  fasce  tangenziali  evidenti  a  occhio  nudo.  Il  tessuto  mec- 
canico forma  ampie  zone  ben  distinte  tra  i  vasi.  Nelle  pareti 
di  mutuo  contatto  fra  i  vasi  primaticci  si  hanno  areole  larghe 
fino  a  0,009  mm.  cioè  il  doppio  di  quelle  poste  sul  resto  delle 
pareti.  I  vasi  hanno  areole  anche  a  contatto  coi  raggi  midol- 
lari. Nel  durame  e  nel  midollo  si  hanno  talvolta  cristalli  di 
carbonato  di  calcio.  Midollo  eterogeneo,  formato  nel  centro  di 
cellule  grandi,  a  parete  sottile  e  vuote,  e  alla  periferia  di  cel- 
lule piccole,  attive  e  a  parete  ispessita. 

a)  Alburno  largo.  Le  linee  ondulate  nella  zona  tardiva  degli  anelli 
annuali  sono  quasi  sempre  più  strette  e  più  interrotte.  Tessuto  legnoso 
meno  elastico  e  di  più  facile  fenditura  delle  specie  seguenti.  Peso 
spec.  0,65.  Obuo  moìitano  ifig.  154).  185.  Ulmus  montana  Sm. 


Fig.  154 
Ulmus  montana  Sin.  (olmo  montano)  (50:  1) 


Fig.  155 
Ulmus  campestris  L.  (olmo)   (50:  1) 


b)  Alburno  stretto.  Durame  bruno  scuro.  Legno  talvolta  marezzato. 
Peso  spec.  0,70.  Olmo,  olmo  campestre,  olmo  comune  (fig.  155). 

186.  Ulmus  campestris  L. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI  175 

c)  Alburno  largo  e  giallastro.  Durame  bruno  chiaro.  Le  linee  on- 
dulate nell'interno  degli  anelli  annuali  sono  simili  a  quelle  dell'olmo 
campestre  e  spesso  un  po'  più  larghe  sicché  il  legno  appare  più  flo- 
scio, ha  minor  durata,  è  di  fenditur  ameno  facile  ed  è  anche  meno 
stimato  delle  due  specie  precedenti.  Peso  spec.  0,60. 

187.  Ulmus  pedunculata  Foug. 

Gruppo  G 

Yasi  della  zona  tardiva  isolati  o  in  gruppi  irregolari.  Le- 
gnami non  molto  duri.  Eaggi  midollari  larghi  tino  a  4-10  e 
più  cellule.  8i  ha  parenchima  almeno  perivasale. 

1).  Parenchima  perivasale  e  anche  sparso  fra  gli  si)icchi 
legnosi.  Vasi  larghi  fino  a  0,045  mm.  e  riuniti  in  gruppi  pe- 
riferici. Yasi  piccoli  con  areole  e  ispessimenti  spirali.  Prosen- 
chima  areolato.  Midollo  formato  in  gioventù  di  cellule  collen- 
chimatose  che  poi  lignificano.  Raggi  midollari  larghi  fino  a  10 
cellule.  Arbusto  parassita  sulle  querci  e  sui  castagni.  ViscMo 
quercino  ffig.  63).  ISS.  Loranthus  europaeus  L. 

2).  Parenchima  perivasale  e  anche  in  zone  tangenziali.  Vasi 
piccoli  con  ispessimenti  spirali.  Prosenchima  con  fori  semplici. 
Raggi  midollari  larghi  fino  a  8   cellule. 

.)  Legno  simile  nell'  aspetto  a  quello  di  robinia,  con  1'  al- 
burno scarso  e  bianco  giallastro  e  il  durame  bruno  o  rosso 
bruno.  Peso  spec.  0,70. 

a)  Zone  di  parenchima  rare.  Tutti  gli  elementi  sono  un  po'  più 
grandi  della  specie  seguente.  Gelso  nero.  189.  Morus  nigra  L. 

h)  Zone  di  parenchima  più  grandi  e  più  frequenti.  Gl'ispessimenti 
spirali  dei  vasi  piccoli  sono  più  fitti.  Gelso,  gelso  hiaìico.    (fìg.  156). 

190.  Morus  alba  L. 

..)  Legno  senza  macchie  midollari,  poco  compatto,  con  i 
vasi  primaticci  che  quasi  si  toccano,  di  facile  fenditura.  Mi- 
dollo bianco,  rotondo,  largo  2  mm.  Moro  del  Giappone,  (jelso 
del  Giappone,  ffif/.  157 J.         191.  Broussonetia  papyrifera  Vent. 

Sezione  seconda 

I  rafif/i  midolìari  sono  tutti  piccolissimi  e  non  visibili  a  oc- 
chio nudo;  hanno  ordinariamente  lo  spessore  di  1-2  cellule  o  al 
pili  di  3  0  4. 


176 


L.    PICCIOLI 


Fig.    156 
Morus  alba  L.  (gelso)   (12:   1) 


Fig.  157 
Brouxh-onetia   papyrifera    Vent. 
(moro  del  Giappone)   (12:    1.) 


Gruppo  A 

Vasi  della  zona  tardiva  isolati  o  a  coi)i)ie. 

Serie  1).  Albero  a  legname  molle,  molto  leggero,  facilis- 
simo a  tagliarsi,  di  crescenza  molto  rapida  in  altezza  e  gros- 
sezza, specialmente  nei  polloni,  con  anelli  animali  larghi,  di 
colore  bianco  giallastro  o  bianco  rossastro.  Tutti  gli  elementi 
lianno  le  pareti  relativamente  sottili.  Raggi  larghi  1-3  cellule, 
^lidollo  largo  fino  a  1  cm.,  ovale  o  rotondo,  bianco,  spugnoso, 
poi  lamellare  e   quindi  vuoto.   Paulonia. 

192.  Paulownia  imperialis  Sieb.  et  Zucc. 

Serie  2)  Alberi  a  legname  duro,  o  semiduro,  senza  macchie 
midollari.  Eaggi  larghi  una  sola  cellula. 

*)  Tasi  della  zona  tardiva  sparsi.  Raggi  in  gran  nnuiero, 
alti  mezzo  centimetro  e  un  po'  ondulati.  Legno  un  po'  lucente, 
giallo  bruno,  di   fenditura  difficile.  Peso  spec.  0,80.  (fifi.  158). 

193.  Koelreuteria  panìculata  Laxm. 

**)  Vasi  della  zona  tardiva  sparsi,  ma  qualche  volta,  spe- 
cialiuente  negli  anelli  annuali  larghi,  disposti  in  parte  in  serie 
radiali.  Alburno  stretto  e  bianco  giallastro;  durame  bruno.  Peso 
specitìco  0,65.  (Jìg.  159)   Castagno.!  marrone. 

191.  Castanea  saliva  IMìlI. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


177 


Fig.   158 
Koelreuteria  paniculata    Laxm. 


Fig.  159 
Castanea  saliva  G'Àrtn.  (castagno)  (12:  1) 


(12:   li 


Serie  3).  Arbusti  o  arboscelli.  Raggi  midollari  larghi  2-4 
cellule. 

*)  Arbusti  a  fusto  volubile  e  leguame  tenero,  molto  poroso 
nella  zona  primaticcia  e  con  scarsi  vasi  sparsi  in  quella  tar- 
diva. Tracheidi  con  ispessimenti  spirali.  Parenchima  in  fasce 
tangenziali.  Prosenchima  con  fori  semplici.  Qua  e  là  si  vede 
qualche  vaso  otturato  da  tilli.  Raggi  larghi  fino  a  4  cellule. 
ffig.  160).  Glicine.  195.  Wistaria  chìnensis  DC. 

**)  Arbusti  elevati  di  3-5  metri. 

oc)  Raggi  midollari  larghi  fino  a  3  cellule.  Legno  duro,  fine, 
omogeneo,  con  1'  alburno  bianco  giallastro  di  circa  10  anelli 
annuali,  e  il  durame  bruno  chiaro  o  bruno  rossastro.  Vasi  con 
perforazioni  terminali  semplici  o  scalariformi.  I  vasi  piccoli  e  le 
tracheidi  hanno  sottili  ispessimenti  spirali,  talvolta  appena  ac- 
cennati. Parenchima  scarso.  Prosenchima  in  parte  areolato  e 
con  spirali.  Midollo  eterogeneo,  largo  1  mm.  Peso  spec.  0,95. 
Lilla,  lilac.  (fin.  161).  196.  Syringa  vulgaris  L. 

|S)  Raggi  midollari   larghi  fino  a  3  cellule.  Vasi  abbondanti 


17  8 


L.    PICCIOLI 


Fig.    160 
Wistaria  chineniiis  (glicine)  (12:  1) 


Fig.   161 
Syringa  vulgaris  L.  (lilla)  (12:  1) 


e  larghi,  nella  zona  primaticcia  con  perforazioni  terminali  sem- 
plici o  scalariformi  ;  quelli  piccoli  hanno  ispessimenti  spirali. 
Parenchima  scarso.  Prosenchima  tipicamente  areolato  e  con 
spirali.  Midollo  eterogeneo.  Arboscelli. 

197.  Fontanesia  phillyroides  Lab. 
y)  Raggi  midollari  molto  fitti,  larghi  fino  a  2-4  cellule.  1 
vasi  hanno  areole  anche  a  contatto  coi  raggi.  Prosenchima 
areolato.  Legno  duro,  fine,  un  po'  lucente,  di  facile  fenditura, 
senza  macchie  midollari,  con  1'  alburno  bianco  giallastro  e  il 
durame  bruno.    Midollo  eterogeneo. 

.)  Vasi  primaticci  larghi  fino  a  0,075  mm.  Raggi  midollari  larghi 
fino  a  2  cellule.  Periderma  ipodermico.  Peso  spec.  0,70.  Olirello  spinoso, 
[fig.  162)  19B.  Hippophaé  rhamnoides  L. 

..)  Vasi  primaticci  larghi  fino  a  0,12  mm.  Raggi  midollari  larghi  fino 
a  4  cellule.  Midollo  rosso  bruno,  largo  0,5-1,0  mm.  Periderma  epider- 
mico. Peso  spec.  0,65.  Eleagno,  olivagno. 

199.  Eleagnus  angustifolia  L. 

ò^)  Raggi  midollari  larghi  fino  a  2  cellule.  Legno  bianca- 
stro, tenero,  con  tutti  gli  elementi  a  parete  relativamente  sot- 
tile. Vasi  primaticci  scarsi  di  numero,  con  perforazioni  areo- 
late  in  contatto  coi  raggi  midollari.  Vasi  piccoli  con  ispessi- 
menti spirali.  Midollo  bianco  e  lamellare  (fig.  64).   Gelsomino. 

200.  Jasminum  officinale  L. 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI 


179 


Fij;.   162 
Hippophae  rhamnoides  L.  (olivello  spinoso) 
(60:   1). 


Fig.  \m 

Amojyha  fruticosa  Li.  (12:  1) 


e)  Eaggi  midollari  larghi  fino  a  2-3  cellule.  Può  mancare 
il  parenchima.  Vasi  con  grandi  areole  rotonde  a  poro  oblungo, 
(lihus  e  Pistacia  ;  si  vedano  le  specie  N.  138-142). 

iQ)  Raggi  midollari  larghi  1-2  cellule  e  un  po'  ondulati. 
Alburno  biancastro  e  durame  bruno.  (Ligustrum  ;  si  veda  la 
specie  N.  122). 

6)  Raggi  midollari  larghi  1-2  cellule.  Vasi  primaticci  lar- 
ghi e  in  gran  numero,  quelli  tardivi  scarsi  ;  parenchima  attorno 
ai  vasi  e  in  sottili  bande  tangenziali  nella  zona  tardiva.  Pro- 
senchima  con  perforazioni  semplici.  Legno  bianco  giallastro, 
mediocremente  duro.  Midollo  con  noduli  di  elementi  scleren- 
chimatici.  Cftg.  163).  201.  Amorpha  fruticosa  L. 


Gruppo  B 

Vasi  della  zona  tardiva  disposti,  almeno  in  parte,  in  serie 
tangenziali  o  in  piccoli  gruppi  irregolari.  Alberi  coi  vasi  lar- 
ghi fino  a  0,10-0,15  mm.  Legname  duro. 


180 


L.    PICCIOLI 


1).  Parenchima  scarso.  Proseucliima  in  parte  areolato.  Le- 
gno lucente,   pieghevole,  di    buona  pulitura. 

a)  Raggi  midollari  larghi  1-3  cellule  e  contenenti  spesso  cristalli. 
Alburno  largo  e  bianco  rossastro  ;  durame  bruno  chiaro.  Legno  di  fa- 
cile fenditura,  elastico,  resistente.  Midollo  con  tutte  le  cellule  attive 
e  ispessite.  Peso  spec.  0,75.  Frassino,  (fìg.  164). 

202.  Fraxinus  excelsior  L. 

b)  Raggi  midollari  larghi  fino  a  2  cellule.  Legno  simile  al  prece- 
dente ma  un  po'  piv^  pesante.  Midollo  con  le  cellule  centrali  vuote, 
non  attive,  a  parete  sottile  e  a  lume  largo.  Peso  spec.  0,80.  Orno,  or- 
niello [fìg.  65).  203.  Fraxinus  Ornus  L. 

2).  Parenchima  in  bande  tangenziali  evidenti  anche  a  oc- 
chio nudo;  alcune  cellule  di  esso  contengono  cristalli.  Prosen- 
chima  a  fori  semplici.  Raggi  midollari  larghi  fino  a  4  cellule. 
Legno  biancastro,  (fig.  165 J.  Albero  di  Giuda. 

201.  Cercis  Siliquastrum  L. 


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Fig.   164  Fig.  165 

Fraxinus  excelsior  L.   (frassino)  Cercis    Siliquastrum   L.    (albero 

(12:  1)  di  Giuda)    (12:   1). 


Gruppo  C 

Vasi  della  zona  tardiva  disposti,  almeno  in  parte,  in  file 
radiali. 

L).  Raggi  midollari  larghi  una  sola  cellula.  (Castanea  :  si 
veda  la  specie  N.  194). 


CARATTERI    DEI    LEGNAMI  181 


2).  Raggi  midollari  larghi  2-4  cellule. 

*)  Arbusto.  Vasi  piccoli  con  ispessimenti  spirali.  Parencliima 
scarso.  Midollo  omogeneo,  llatro^  Ullatro,  olivastro,  fjig.  66). 

205.  Phillyrea  variabìlis  Timb. 

**)  Arbusto  o  arboscello  col  midollo  eterogeneo.  (Fonta- 
nesia  ;  si  veda  la  specie  IST.   197). 


INDICE  DEI  NOMI 


Pas. 


Pag. 


Abete  .         . 

«       bianco    .... 

«       di  Douglas    . 

»       rosso 
Abies  pectinata  DC. 
Acacia  a  tre  spine. 
Acer  campestre  L. 

«       italum  Lauth 

«       platanoides  L. 

«      Pseudo  Platanus  L. 
Acero  a  foglia  di  frassino 

«       di  montagna. 

«       di  Virginia    . 

«       falso 

«       fico 

«       riccio 
Aesculus  Hippocastanum  L. 
Acathis  australis  Stund. 
Agazzino. 
Agrifoglio 

Ailanthus  glandulosa  Desf. 
Ailanto     . 
Alaterno  . 
Albatro     . 
Alberello . 
Albero 
Albero  dei  paternostri  . 
«         della  canfora 
«         della   morte 
«         di  Giudi 
«        di  S.  Andrea 
Alburno    .... 
Alloro       ..... 
Alnus  cordifolia  Ten. 

«       glutinosa  Gaertn. 

<c       incana  AVilld. 

«       viridis  DO.    . 
Amarena  ... 

Amelanchier  vulgaris  Moench. 
Amorpha  fruticosa  L.     . 
Ampelopsis  hederacea  Michx. 
Anagiride  .         .         .         . 

Anagyris  foetida  L. 


116 

Anelli  annuali 

.     105 

116 

Arancio     . 

.     135 

112 

Arbutus  Unedo   1  . 

.     150 

115 

Arundo  Donax  L.  . 

.     104 

116 

Arundo  Pliniana  Ti 

irr.           .     104 

171 

Asparagi  . 

.     104 

139 

Asparagus 

.     104 

139 

Astuccio  midollare. 

.     105 

139 

Avorniello 

.     172 

139 

Baccarello 

.     165 

139 

Bagolaro  . 

.     170 

139 

Bambù 

.     104 

139 

Bambusa  aurea  Sie 

b.      .         .     104 

139 

«           nigra  Loc 

d.     .        .     104 

139 

Berberis  vulgaris  I 

..       .         .     169 

139 

Betula 

.     143 

142 

«         alba  L. 

.     143 

117 

Betulla     . 

.     143 

163 

Biancospino 

.     163 

136 

Borsolo     . 

.     130 

173 

Bosso 

.     155 

173 

Bossolo     . 

.     155 

159 

Breutoli    .         , 

.     166 

160 

Brillo 

.     144 

145 

Broussonetia  papyr 

ifera  Vent.    175 

145 

Bruca 

.     129 

173 

Buxus  balearica  La 

m.     .         .     155 

146 

«       sempervirens 

L.  .         .     155 

113 

Calamus  Rotang.  L 

.     104 

180 

Callitris  quadrival"v 

is  Rumph    117 

141 

Cali  una  vulgaris  Se 

ilisb.          .     166 

106 

Camelia    . 

.     149 

146 

Camellia  japonica  '. 

L.      .         .     149 

134 

Campeggio 

.     157 

134 

Canna  d'  India 

104 

134 

Canne 

.     104 

134 

Capecchio. 

.     160 

128 

Cappello  di  prete 

.     166 

164 

Carpino     . 

-     138 

179 

bianco 

.     138 

133 

«          luppolo 

.     137 

130 

«         nero    . 

.     137 

130 

•5;         rosso  . 

.     137 

INDICE 

183 

Pag. 

Pag. 

Carpinus  Betulus  L. 

.      138 

Cotogno    ..... 

164 

Carrubo    .         .         .         . 

.     145 

Crataegus  Oxyacantha  L. 

163 

Carya  alba  Nutt.     . 

.     171 

«           Pyracantha  Medie. 

163 

Cascia        .         .         .         . 

.     171 

Crespino  ..... 

169 

Castagno  .         .         .         . 

.     176 

Crognolo  ..... 

162 

«          d'  India    . 

.     142 

Cryptomeria  japonica  Don.   . 

117 

Castanea  sativa  Mill. 

.     176 

Cuore        ..... 

106 

Cedrela  odorata  L. 

.     149 

Cupressus  sempervirens  L.    . 

116 

Cedrina     .         .         .         . 

.     150 

Cytisus  aìpinus  L.  . 

172 

Cedro        .         .         .         . 

.     135 

«         Laburnum  L.     . 

172 

<:       dell'  Imalaia  . 

.     117 

«         scoparius  Link 

158 

•>       deodara. 

.     117 

«         sessilifolius  L.  . 

172 

«       del  Libano     . 

.     117 

Dammara.         .... 

117 

Cedrus  Deodara  Loud.  . 

.     117 

australis  Lamb.    . 

117 

«        Libani  Barr. 

.     117 

Dicotiledoni      .        .         104-107-119 

Cellule  parenchimatiche 

.     121 

Diospyros  Ebenum  Koen 

141 

Celtis  australis  L.  . 

.     170 

«           Lotus  L. 

141 

*       Tournefortii  Lam 

k.      .     170 

Dondolino         .... 

158 

Cembro     .         .         .         . 

.     114 

Drimys     ..... 

119 

Ceratonia  Siliqua  i  . 

.     145 

Durame    ..... 

106 

Cerchi  vegetativi    . 

.     105 

•<         apparente  . 

106 

Cercis  Siliquastrum  L. 

.     180 

Durone     ... 

128 

Cerro         .         .         .         . 

.     169 

Ebano 

141 

«       sughera 

.     140 

Edera        ..... 

132 

Chamaerops  humilis  L. 

.     104 

Elee 

140 

Ciavardello 

.     165 

Eleagno    

178 

Ciliegio     . 

.     128 

Eleagnus  angustifolia  L. 

178 

«         a  grappoli. 

.     128 

Ellera 

132 

«         canino 

.     128 

Ematossilina    .... 

157 

«         di  S.  Lucia 

.     128 

Erica  arborea  L.     . 

166 

«         montano     . 

.     128 

«       scoparla  L.    . 

166 

«         nano  . 

.     128 

Eriobotrya  japonica  Lindi.    . 

164 

Cipresso  .         .         .        . 

116 

Ermellino          .... 

141 

Cistacee    . 

.     167 

Estrici      ..... 

158 

Cistus  monspeliensis  L. 

.     167 

Eucalitti  ..... 

151 

«        salvifolius  L. 

.    167 

Eucalyptus  amygdalina  Labili 

.  1.^1 

«        villosus  L    . 

.     167 

<f             Globulus  Labili. 

15  L 

Citiso 

.     172 

Euonymus  europaeus  L. 

166 

«        delle  Alpi     . 

.     172 

«            japonicus  Thunb. 

166 

Citrus  Aurantiuni  Riss 

.     135 

«             latifolius  Seop.     . 

166 

medica  L.     . 

.     135 

Faggio 

134 

Limonum  Riss. 

.     185 

Fagus  silvatica  L. 

134 

Clematis  Vitalba  L. 

.     132 

Falsa  acacia     .... 

171 

Condotti  cellulari    . 

.     123 

Falso  massello 

,                  , 

106 

Corbezzolo 

.     150 

«       pepe 

,                 , 

141 

Cordyline 

.     104 

«        sicomoro 

173 

Conifere   . 

106-108 

Farinaccio 

164 

Corniolo  . 

.     162 

Farnetto  . 

,                 , 

169 

Cornucopia 

.     160 

Farnia 

•                 ■                 " 

169 

Cornus  mas.  L 

.     162 

Fascolaria 

130 

«         sanguinea  L. 

.     162 

Fibre  legnose  . 

121 

Corona  midollare    . 

.     105 

«       libriformi 

122 

Coronilla  Emerus  L. 

.     158 

«              «           concamerate  . 

122 

Corylus  Avellana  L, 

.     188 

«             «           semplici. 

123 

Cotino 

.     160 

«       sclerenchima 

tiche 

122 

184 

INDICE 

Pga. 

Pag, 

Fibre  sostitutive     . 

119-121 

Laburno  fetido 

130 

Fibrotracheidi. 

119-123 

Laburnum  alpinura    F.   Pres. 

172 

Fico. 

.     185 

'/          anagyroides  Medie 

172 

Ficus  Carica  L. 

135 

Lantana  .         .         .         .         . 

153 

Fior  d'  angelo. 

. 

156 

Larice       .         .         .         ; 

115 

Fontanesia  phillyroides  Lab. 

178 

Larix  europaea  DC. 

115 

Fraggiracolo    . 

170 

Lauro       .          .         .         .         . 

146 

Fraglia      .... 

169 

Lauroceraso              .         .       1'- 

29-157 

Frangola  ...         : 

157 

Laurotino         .          .         .         . 

154 

Frassino  .... 

180 

Laurus   Camphora  L.     . 

146 

Fraxinus  excelsior  L.     . 

180 

*         nobilis   1..  . 

146 

«           Ornus  L. 

180 

Lazzcruolo  di  montagna 

164 

Fusaggine 

166 

Leccio       .         .         .         .         . 

L40 

Fusaria    .... 

166 

Legni   bianchi. 

106 

Gaggia      .... 

171 

Legno  d'  acajou 

147 

Gattice      .... 

145 

«         giallo  . 

148 

Gelso        .... 

175 

«         marezzato    . 

123 

«       bianco    . 

175 

«          perfetto 

106 

«       del  Giappone 

175 

«         primario 

105 

«       nero 

175 

«         santo    . 

141 

Gelsomino 

178 

«         successivo    . 

.     106 

Ginco  giapponese    . 

117 

Lentaggine 

154 

Ginepro    .... 

116 

Lentischio 

160 

«         comune 

.     116 

Lentisco  . 

160 

Ginestra  .... 

159 

Lignum  Santali  rubrum 

162 

baccellina  . 

.     158 

Ligustro  .... 

154 

<f         dei  carbonai 

158 

Ligustrum  vulgare  Tourn. 

154 

«         di  Spagna  . 

159 

Lilac          .... 

177 

Ginestrone   spinoso 

158 

Lilla          .... 

177 

Ginkgo  biloba  L.    . 

117 

«     indiano    . 

.     173 

Ginnosperme  . 

104 

Li  Ilatro    .... 

.     181 

Giuggiolo 

151 

Limone     .... 

.     135 

«         selvatico 

162 

Lippia  citriodora   H.  B.  e  K 

.     150 

Glediccia  spinosa    . 

171 

Liriodendro 

.     148 

Gleditschia  triacanthos   L. 

171 

Liriodendron  tulipifera  L. 

148 

Glicine      .... 

177 

Loppo       .... 

139 

Hedera  Helix  L.     . 

132 

Loppone  .... 

189 

Haematoxylon    campechia- 

Loranthus  europaeus  L 

.     175 

num  L.        -         .         . 

157 

Macchie  midollari  . 

.     123 

Hippophae  rhamnoides  L. 

17H 

Maggio     .... 

.     159 

Idrostereidi 

119-123 

Maggiociondolo 

.     172 

Ilatro        .... 

159-181 

Maggio  di  monte    . 

.     172 

Il  ex  Aquifolium  L. 

.     13G 

Magnolia 

.     127 

Ilixi  suergiu    . 

.     140 

«         grandiflora  L.    . 

.     127 

Ipertrofie  dei   raggi 

124 

Maiella     .... 

.     172 

Ippocastano 

142 

Marmotta 

.     129 

Ischio        .... 

.     1.54 

Marrone  .... 

.     176 

Jacaranda  brasiliana  Pers 

.     151 

Marruca  .... 

.     162 

Jasminum  officinale  L.  . 

.     178 

Massello  .... 

.     106 

Juglans  nigra  L.    . 

.     182 

Mazza  di  S.  Giuseppe    . 

.     146 

«          regia  L.    . 

.     132 

Melacelo  .... 

.     164 

Juniperus  communis   L. 

.     116 

Melia        .... 

.     173 

Koelreuteria     paniculata 

«     Azedarach  L. 

.     173 

Laxm  .... 

.     176 

Melo          .... 

.     164 

Laburno  .... 

.     172 

«     cotogno     . 

.     164 

INDICE 

185 

Pag. 

Pag. 

Melo  granato  .         .         .         . 

148 

Perastro  .... 

.     163 

«     grano         ,         .         .         . 

148 

Per 

o.         .         .         .         . 

.     163 

«     selvatico   .         .         .         . 

164 

« 

cervino    . 

.     164 

Mespilus  germanica  L. 
Midollo  eterogeneo 

164 
105 

Persico     .... 
Pesco        .... 

.     129 

.     129 

«         omogeneo  . 
Mirto 

105 
152 

Pezzo        .... 
Philadelphus  coronarius 

.     115 
L.  .     156 

Mogano    .         .         .         .         . 

147 

Phillyrea  variabilis   Timb.     .     181 

Monocotiledoni 

103 

Picea  excelsa  Link. 

.     115 

Moro  del  Giappone 

175 

Pimenta  ofiicinalis   Lindi.      .     151 

Morus  alba   L. 

175 

Pino          .... 

.     114 

«       nigra  L.        .         .         . 

175 

« 

cembro 

.     114 

Mortella  .... 

152 

« 

di  Corsica 

.     114 

Muffbl 

Mugo        .... 

114 
114 

« 

di  Weymouth  . 
laricio 

.     114 
.     114 

Nasso        .... 

li:5 

« 

montano    . 

.     114 

Negundo  aceroides   Moench. 

139 

« 

selvatico   , 

.     114 

Nerium  Oleander  L. 

146 

« 

silvestre    . 

.     114 

Nespolo 

164 

« 

strobo 

.     114 

«       del  Giappone 

164 

Pinus  australis  Michx   . 

.     114 

Nocciuolo 

138 

•.< 

brutia  Ten. 

.     114 

Noce         .... 

132 

« 

Cambra  L. 

.     114 

Olea  europaea  L.    . 

147 

« 

halepensis  Mill. 

.     114 

Oleandro .         .         .         .         . 

146 

« 

Laricio  Poir     . 

.     114 

Oli  vaglio  .... 

178 

« 

montana  Mill. 

.     114 

Olivastro.         .         .         .         . 

181 

« 

Mughus  Scop.  . 

.     114 

Olivello   spinoso 

178 

<K 

Pinaster  Soland. 

.     114 

Olivo 

147 

« 

ponderosa  Dougl. 

.     114 

Olmo 

174 

« 

Pumilio  Haenk. 

.     114 

«     campestre 

174 

« 

rigida  Mill. 

.     114 

«     comune    . 

174 

« 

silvestris  L. 

.     114 

«     montano. 

174 

<C 

Strobus  L. 

.     114 

Ontano      .... 

134 

<i 

uncinata  Ram 

.     114 

«     bianco      .         .         .         . 

134 

Pioppo 

.     145 

«     napoletano 

134 

« 

balsamico 

.     145 

«     nero 

134 

<f 

bianco    . 

.     145 

«     peloso 

134 

« 

comune . 

.     145 

^     verde 

134 

« 

tremolo. 

.     145 

Oppio        .... 

139 

Pirus  Aria  Ehrh.    . 

.     164 

«     riccio 

.     139 

« 

Aucuparia   Ehrh. 

.     165 

Orniello    .... 

.     180 

« 

communis  L. 

.     163 

Orno         .... 

180 

« 

Cydoiiia  L.    . 

.     164 

Ostrya  carpinifolia  Scop. 
Pado          .... 

.     137 

.     128 

« 

Malus  L. 
Sorbus  Gaertn. 

.     164 
.     165 

Palissandro 

.     151 

<i 

torminalis    Ehx'h. 

.     165 

Paliurus  australis  Gaertn. 

.     162 

Pis 

tacchi© 

.     160 

Pallone     . 

.     153 

«         falso 

.     130 

«       di  neve 

.     153 

«         selvatico  . 

.     160 

Palma  di  S.  Pietro  Martire 

.     104 

Pis 

tacia  Lenti scus  L. 

.     160 

Parenchima  legnoso 

.     123 

«         Terebinthus  L 

.     160 

f              tipico. 

.     121 

<         vera   L. 

.     160 

Parkynsonia  aculeata  L. 

.     135 

Pitch  Pine 

.     114 

Paulonia  .... 

.     176 

Pia 

tanaria 

.     139 

Paulownia  imperialis  Sieb. 

Platano     . 

.     125 

et  Zucc. 

.     176 

Platanus  occidentalis  L 

.     125 

ISO 


INDICE 


129 


Pag. 

125 

168 
145 
145 
145 

145 
145 

145 
145 

105 
105 
128 
128 
129 
128 
128 
129 
128 
128 
157 


Platanus  orientalis   L.    . 
Pomacee  .... 
Populus    .... 
«         alba  L 

balsamifera  L.  . 
canadensis  Desf. 
canesceus   Sm.  . 
nigra  L. 
tremula   L. 
Protoadroma   . 
Protoxilema 

Prugno     .... 
Prugnolo 
Pruno  di  Brianyon 

«       selvatico 
Prunu.s  avium  L.    . 

<         brigantiaca  Vili. 

«  Cerasus   L. 

domestica  L. 

Laurocerasus  L. 

lusitanica  L.      .         .     129 

Mahaleb  L.         .         .     128 

Padus  L.    .         .         .128 

«         Persica  Stokes.  .     129 

«         spinosa  L.  .         .     128 

Pseudotsuga  Douglnsii   Carr.     112 

«  macrocai-pa  Mayr.    112 

Pterocarpus  santalinus  !,.     .     162 

Pugnitopo         ....     104 

Punica  Granatum  L.      .         .     148 

Putine 157 

Querce  spinosa  .         .     140 

Quercus    .         .         .         .         .168 

«       Aegilops  L.         .         .     169 

Cerris  L       .         .  .     169 

Cerris  y   Suber  B.  140-169 

cocci  fera    L.         .  140 

della  cocciniglia  .     140 

conferta  Kit.       .         .169 

Ilex  L.  .         .         .     140 

Ilex  X  Suber  Borzi.  .     140 

<^       macedonica   DC.  .     169 

«       Morisii  Borzi  .     140 

«       pedunculata  Willd.     .     169 

«       Pseudo-Suber  Santi.   .     140 

«       sessi liflora  Sm.    .         .168 

«       Suber  L.      .         .         .140 

Kaggi  cellulari        .         .         .     123 

Ramerino         .         .         .         .141 

Rhamnus  Alaternus  L.  .      159 

«  cathartica  L.        .     1^9 

«  Frangula   !..  .     157 

«  saxatilis  L.  .         .     159 

Rhododendron  ferrugineum  L.  150 

Rhus  Coriaria  L.    .         .         .     160 


« 


:uel 


Qhus  Cotinus  L. 
«       typhina   I  . 
Ribes 

«      Grossularia  L. 
«      nigrum  L. 
«      rubrum   L. 
Ricino 

Ricinus  communis  Mue 
Ripetizione  dei  raggi 
Robinia   . 

«       Pseudo  Acacia  . 
Rododendro 
Roggia     . 
Rosa 

arvensis  Huds. 
«       delle  Alpi 
Rosmarino 

Rosmarinus  officinalis   L. 
Rovere 
Ruischio  . 
Ruscus  aculeatus  L. 

«        Hippoglossum  Car 
Salcio 

«       bianco   . 
«       da  pertiche   . 
«       piangente 
«       ri  paiolo. 
Salica 
Salicella   . 
Sai  icone    . 
Salix 

alba  L     . 
Arbuscula  L. 
aiirita   L. 
babylonica  L. 
«     Caesia  Vili. 
Caprea  L. 
Salix  daphnoides   Vili. 
«•      incana  Schr.  . 
<i      Myrsinites  L. 
«      purpurea  L.    . 
«       triandra  L. 
«       viminalis  L.  . 
Salsapariglia  nostrale 
Sambuco  . 

«  di  montagna 

Sambucus  nigra  L. 

«  racemosa  L. 

Sandalo    . 

«         rosso  . 
Sanguine  . 
Sanguinella 

Sarothamnus  vulgaris   Wimm. 
Schinus  Molle  L.     . 


« 


Scopa 


Pag. 

160 
150 
131 
131 
IBI 
IBI 
139 
139 
124 
171 
171 
150 
158 
130 
130 
150 
141 
141 
168 
154 
104 
104 
.  143 
.  143 
.  143 
.  144 
.  144 
143-144 
.  144 
143-144 
.  143 
143 
144 
144 
144 
144 
143 
144 
144 
144 
144 
144 
144 
104 
156 
156 
1.56 
156 
162 
162 
162 
162 
158 
141 
166 


INDICE 

187 

Pag. 

Pag. 

Scopa  gentile   . 

.      166 

Trachee    .... 

119 

Scotano 

.     160 

Tracheidi. 

1-0 

Smilax  aspera  L.    . 

.     104 

«           fibrose      . 

121 

«         nigra   W.   . 

.     104 

tipiche     . 

121 

Sofora 

.     173 

«           vascolari 

121 

«        del  Giappone 

.     173 

Tremolo   .... 

145 

Som  macco 

.     160 

Trochodendron 

119 

Sontro 

.     160 

Tuia 

117 

Sophora  japonica  L. 

.     173 

«       d'  Oriente 

117 

Sorbezzolo 

.     165 

Tulipifero 

148 

Sorbo        .         .         .         . 

.     165 

Ulex  europaeus  L. 

158 

«       degli  uccellatori  . 

.     165 

Ulivo         .... 

147 

«       domestico 

.     165 

Ulmus  campestris  L. 

174 

«       montano 

.     164 

«        montana  With.    . 

174 

«       selvatico 

.     165 

pedunculata  Foug. 

175 

Spaccasassi       . 

160-170 

Vallonea  .         .         .         .         . 

169 

Spartium  junceum  L.     . 

.     159 

Vasi ..... 

119 

Specchi     .         .         .         . 

U'J 

Vavorna  .... 

153 

Spinacristi 

.     171 

Vegro        .... 

128 

Spino  bianco    . 

.     163 

Verde        .... 

155 

«       cervino . 

159  164 

Vetrice      .... 

144 

«       di  Giuda 

.     171 

«        bianca. 

144 

«       merlo     . 

.     159 

«         rossa    . 

144 

«       nero 

.     128 

Viburnuna  Lantana  L.    . 

153 

StaphjMea  pinnata  L. 

.     130 

Opulus  L. 

153 

Strigli 

.     172 

«            Tinus  L. 

154 

Strobo 

,     114 

Vimine      .... 

144 

Sughera    . 

.     140 

Vinco         .... 

144 

Susino       .         .         .         . 

.     128 

Vischio  quercino     . 

.     175 

Swietenia  Mahagoni  L. 

.     147 

Visciolo    .... 

128 

Syringa  vulgaris  L. 

.     177 

Vitalba      .... 

132 

Tamar  ice. 

.     129 

Vite 

133 

Tamarix  africana  Poir. 

.     129 

«       del  Canada 

.     133 

«          gallica  L. 

.     129 

Vitis  hederacea  Ehrh.    . 

133 

Tasso 

.     113 

«       vinifera  L. 

133 

Taxus  baccata  L.    . 

.     113 

Uistaria  chinensis  DO. 

177 

Terebinto. 

.     160 

Zaccheo    .... 

173 

Tessuto  parenchimatico 

.     122 

Zimbro      .... 

.     114 

«         prosenchimaticc 

)        .     122 

Zizyphus  sativa  Gaertn 

.     151 

Testucchio 

.     139 

Zoiero 

.     130 

Tetracentron   . 

.     119 

Zona  autunnale 

106 

Thuya  occidentalis  L. 

.     117 

«       estiva     . 

.     106 

«        orientalis  L. 

.     117 

«       primaticcia    . 

.     106 

Tiglio 

.     147 

«        primaverile    . 

106 

Tiiia  cordata  Mill. 

.     147 

«       successiva 

106 

«      platyphyllos  Scop. 

.     147 

«       tardiva  . 

.     106 

TiUi. 

98-120 

Zygogynum      . 

.     119 

Tintinella 

.     166 

Orolxiclaoee    Jsieia^esi 


Nelle  molteplici  escursioni  eseguite  nei  dintorni  di  questa 
città  ed  anche  in  alcuni  comuni  della  Provincia  potei  racco- 
gliere, durante  la  fioritura,  parecchie  Orchklacee,  che  insieuìe  con 
quelle  del  Bartalini,  Campani  e  Tassi  A.,  e  con  le  altre  tro- 
vate piti  che  altro  sul  Monte  Amiata,  nel  Chianti  ed  in  Val 
d'Elsa  dal  Santi,  Giuli,  Parlatore,  Targioni  A.,  Beccari,  Eeboul, 
etc,  amniontano  oggi  a  42  specie  (*). 

Ora  allo  scopo  di  rendere  sempre  più  nota  la  Flora 
Senese,  credo  utile  pubblicarle,  riunite  nel  presente  elenco, 
indicando  a  ciascuna  specie  V  autore  che  la  raccolse  e  la  lo- 
calità ;  riguardo  poi  a  quelle  da  me  rinvenute  aggiungo  che  la 
maggior  parte  abitavano  in  luoghi  umidi  e  soleggiati,  lungo 
torrenti,  nei  prati,  nei  boschi,  tra  le  quali  meritano  di  esser 
distinte  le  specie  :  Oplirys  apifera  var.  chlorantJia  Heer,  0. 
Arachnites  var.  exaitata  Ten.,  0.  aranifera,  Huds.,  0.  homhy- 
lifera,  Lk.,  0.  tenthredinifera,  Willd.,  OrcMs  laxiflora  Lam.  , 
0.  Morto  var.  Jìorlbus  alhis  Cortesi.,  0.  palustris  Bull.,  nuove 
per  il  territorio  Senese. 


1.  Aceras  antropophora,  R.  Br. 

Loc.  Montaiuiata  tra  la  Poderina  e  Rocca  d' Orcia  (Pari.) 


(')  Tutte  queste  specie  si  conservano  negli  erbari  dell'  Istituto. 


190  FL.    TASSI 

2.  Aceras   hircina,  (')    ( Loroglossum  hircinum  Rich.) 
Indicata  dal  Bartalini  col  nome  di  Satijrium  e  dal  Bertoloni   (^) 

e  Caruel  con  quello  di  Himanthoglossum. 

Loc.  Bosco  della  Monaca  e  fuori  la  porta  Tufi  in  un  boschetto 
di  una  villa  Borghesi  (Bart.)  ;  Montagnola  Senese,  Montteri,  Pienza, 
Radicofani  (Sant.)  ;  dintorni  di  Siena  (Tass.  A.)  ;  Montalbuccio 
(Tass.  FI.). 

3.  Anacamptis  pyramidalis,  C  L.  Rich.;  iOrchis  pyramidalis 

Fiori)  ("). 

Loc.  Dintorni  di  Siena  nei  boschi  di  Mazzafonda  e  Ravacciano 
(Bart.)  ;  S.   Giov.  d'  Asso  e  Montoliveto  (Tass.  Fi.). 

4.  Cephalanthera  ensìfolia,  Rich. 

Loc.  Montainiata  alla  Trinità  (Sant.)  ;  Siena,  boschi  del  Mattioli 
e  della  Monaca  (Giuli);  S.  Quirico  in  Val  d' Orcia  (Pari.);  Siena 
fuori  porta  Romana  presso  il  cimitero  isdraelitico  e  Vicobello  (Tas- 
si FI.). 

5.  Cephalanthera  pallens,  Rich. 

La  Serapias  longifoUa  Bart.  (*)  secondo  Caruel  (")  corrisponde- 
rebbe a  questa  specie. 

Loc.  Siena,  poggio  al  Cardinale  (Bart);  Pian  del  Lago  (Ta.ss.  FI.). 

6.  Cephalanthera  rubra,  Rich. 

Loc.  Montagnola  Senese  (Sant.i  ;  dintorni  di  Siena,  Vicobello 
(Camp.)  ;   Belcaro,  nei  prati  (FI.  Tass.). 

7.  Epipactis  latifolia,  Ali. 

Registrata  dal  Bartalini  col  nome  di  Serapias  Ilelleborine  a  lati- 
folia L. 

Loc.  Siena  a  Mazzafonda  ed  in  un  boschetto  vicino  ad  una  villa 
Borghesi  fuori  porta  Tufi  (Bart.)  ;  Pienza,  Montamiata  alla  Trinità 


(1)  Corteai  F.  «  Studi  critici  sulle  Oichidacee  Komaiie,  iu  Aiiu.  di  Bot.  del  Prof.  Pi- 
rotta.  » 

(5,  Bertoloni  A.  t  Flora  italica  »  Bononiae  1833.  etc. 

^^l  Fiori  A.  e  Paoletti  G.  «  Fior.  Aiialit.  d'  Italia.  Padova  1896-1898. 

{*)  Bartalini  B.  ■'  Catalogo  delle  piante  che  nascono  spontanee  intorno  alla  città  di 
Siena.  Siena  1776.  » 

(^)  Caruel  T.  «  Prodromo  della  Flora  Toscana.  Firenze.  1860.  » 


OBCHIUACEE    SENESI  191 

(Sant.);  Montamiata  (Targ.  A.);  Radda  nel    Chianti  (Beco.);   Din- 
torni di  Siena,  Montalbuccio  e  bosco  della  Monaca  (Tass.  FI.). 

8.  Epipactis  microphylla,  Swai-tz. 

Loc.  Bagni  di  vS.  Filippo  (Bert.)  ;  Citilie  di  Val  d'Elsa  (Reb.). 

9.  Epipactis  palustris,  Ciantz. 

Designata  dal  Bartalini  col  nome  di  Serapias  HeUeborine  v. 
palustris  L 

Loc.  Dintorni  di  Siena,  a  Mazzatbnda  e  in  un  boschetto  in  pros- 
simità del  cimitero  isdraelitico  (Bart.)  ;  Pienza  (Sant.). 

10.  Cymnadenia  conopsea,  R.  Br. 

Loc.  Dintorni  di  Siena,  Busseto  (Camp.)  ;  S.  Giov.  d' Asso  e 
Moutoliveto  (Tass.  FI.). 

11.  Limodorum  abortivum,  Swartz.  ;  (Orchis  abortiva  Bart.). 

Loc.  Mazzatbnda  (Bart.)  ;  Castelletto  Mascagni  (Sant.)  ;  dintorni 
di  Siena  (Camp.);  S.  Giov.  d'Asso  a  Montoliveto  (Tass.  FI.). 

12.  Listerà  ovata,  R.  Br.  (Oplinjs  bifolia  Lam.). 

Loc.  Dintorni  di  Siena,  bosco  della  Monaca  e  altrove  (Bart.)  ; 
boschi  della  Moaaca  e  del  Mattioli  (Giuli  i  ;  Busseto  (Camp,  i;  boschi 
di  Mazzatbnda  e  Pian  del  Lago,  Montalbuccio,  Vignanone,  Vico- 
bello,  Filetta   (Tass.  FI.). 

13.  Neottia  Nidus-avis,  Rich. 
Loc.  Montieri  (Sant.) 

14.  Oplirys  apifera,  Huds. 

Loc.  Castelletto  Mascagni  (Sant.)  ;  Montamiata  tra  la  Poderina 
e  Ricorsi  (Paci.);  S.  Giov.  d'Asso  e  Montoliveto  (Tass.  FI.). 

15.  Ophrys  apifera  var.  cldorantha  Heer. 

Loc.  S.  Giov.  d'  Asso  e  Montoliveto  (Tass.  FI.). 

16.  Ophrys  Arachnites,  Lara. 

Loc.  Boschi    del    Mattioli    e  della    Monaca   (Giuli)  ;  dintorni  di 


192  FL.    TASSI 

Siena  iTass.   A.i;   presso    S.   Dalmazio    fuori    porta    Camollia,   a    S. 
Giov.  d'  Asso  e  Montoliveto  (Tass.  FI.). 

17.  OphriS  Aracnites  var    exaltata,  Ten. 
Loc.  Pian  del   Lago  (Tass.  FI.). 

18.  Ophrys  aranifera,  Huds. 

Caruel  la  fa  erroneamente  corrispondere  all'  Ophrys  insectifera 
Bart. 

Loc.  Filetta  lungo  la  Merse.  (Tass.  FI.). 

19.  Ophrys  Bertolonii,  Moretti. 

Loc.  Curiano  e  Toma  tra  Siena  e  S.  Quirico,  Montamiata  tra  la 
Poderina  e  Ricorsi  (Pari.)  ;  dintorni  di  Siena,  Mazzafonda,  S.  Giov. 
d'Asso  e  Montoliveto   (Tass.  FL). 

20.  Ophrys  bombyliflora,  Lk. 

Loc.  Boschi  di  Pian  del  Lago,  (Tass.  FI.). 

21.  Ophrys  fusca,  Lk. 

Loc.  Boschi  di  Curiano  e  Toma,  Montamiata  tra  Poderina  e 
Ricorsi  (Pari.). 

22.  Ophrys  muscifera,  Huds. 

È  la   Ophrys  insectifera  del  Bartalini. 

Loc.  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Giuli);  S.  Giov.  d'Asso  e  Mon- 
toliveto (Tass.  Fi.). 

23.  Ophrys  tenthredinlfera,  Willd. 

Loc.  Siena   lungo  i   borri   fuori  della  porta  Camollia  (Tass.  FI.). 

24.  Orchìs  coriophora,  L. 

Loc.  Castelletto  Mascagni,  Pienza  (Sant.)  ;  Montamiata  tra  Po- 
derina e  Ricorsi  (Pari.)  ;  S.  Giov.  d'  Asso  e  Montoliveto  (Tass.  FI.). 

25.  Orchis  laxiflora,  Lam. 

Loc.  Filetta  lungo  la  Merse.  (Tass.  FI.). 


OROHIDACEE    SENESI  193 

26.  Orchis  maculata,  L. 

Menzionata  dal   Bartalini  senza  indicazione  di  località. 

Loc.  Castelletto  Mascagni,  Badia  S.  Salvadore  (Sant.)  ;  dintorni 
dì  Siena  (Camp.,  Tass.  A.);  Boschi  di  Mazzafonda,  della  Monaca 
e  di  Pian  del  Lago,  Viguanone,  S.  Giov.  d'  Asso  e  Montoliveto 
(Tass.  FI.). 

27.  Orchis  mascula,  L. 

Loc.  Castelletto  Mascagni  (Sant.)  ;  Montamiata  (Pari.);  Citille 
di  Val  d'  Elsa  (Reb.)  ;  dintorni  di  Siena,  bosco  della  Monaca,  Vi- 
gnanone,  (Tass.  FI.). 

28   Orchis  militaris,  L. 

Registrata  dal  Bartalini  senza  indicare  la  località. 

Loc.  Filetta  lungo  la  Merse,  boschi  di  Leccato  (Tass.  FI.). 

29.  Orchis  Morio^  L. 

Loc.  Dintorni  di  Siena,  per  i  boschi  e  per  i  prati  (Bart.,  Camp., 
Tass.  A.)  ;  bosco  della  Monaca,  Monteliscai,  Montalbuccio  ed  in  quan- 
tità   fuori    la    porta    S.    Marco,    S.    Giov.    d'  Asso    e    Montoliveto. 

(Tass.  "fi.). 

30.  Orchis  IWorio  var.  floribus  albis  ('). 

Loc.  Filetta  lungo  la  Merse,  nei  prati  (Tass.  FI.). 

31.  Orchis  palustris,  Jacq. 

Loc.  Filetta  lungo  la  Merse.  (Tass.  FI.) 

32.  Orchis  provincialls,  Balb. 

Loc.  Dintorni  di  Siena  (Camp.);  Monteliscai,  Costalpino,  Vigna- 
none  (Tass.  FI.). 

33.  Orchis  purpurea,  Huds. 

Loc.  Dintorni  di  Siena  (Tass.  A.)  ;  bosco  della  Monaca,  Mon- 
talbuccio, Vignanone,  S.  Giov.  d'Asso  e  Montoliveto  (Tass.  FI.). 


(')  Cortesi  F.  1.  e. 


194  FL.    TASSI 

34.  Orchis  sambucina,  L. 

Log.  Montamiata  (Pari.). 

35.  Orchis  Simia,  Lam.  (M-   (0.  tephrosanthos  Vili.) 
Loc.  Boschi  di  Cariano  e  Toma  (Parl.\ 

36.  Orchis  tridentata,  Scop.  (f.  a  fiori  bianchi)  O- 

Loc.  S.  Quirico  in  vai  d'  Orcia  (Pari.)  ;  Filetta  lungo  la  Merse 
(Tass.  FI.). 

37.  Orchis  ustulata,  L. 

Loc.  Montamiata,  comune  nella  regione  del  Castagno  e  nel  M. 
Labbro  (Car.). 

38.  Platanthera  bifolia,  (L.)  Reichb. 

Citata  dal  Bartaliiii  col  nome  di  Orchis  bifolia  L.  senza  indi- 
cazione di  località. 

Loc.  Castelletto  Mascagni  (Sant.)  ;  dintorni  di  Siena  (Tass.  A.); 
Vignanone  e  bosco  di  Mazzafonda  (Tass.  FI.  . 

39.  Platantera  bifoiia  f.  montana,  Rchb.  fil. 

Loc.  Curiano  in  vai  d'  Arbia  (Pari.'  ;  M.  Labbro  a  Pontoncello 
(Car.);  S.  Giov.  d'Asso,  Montoliveto  .Tass.   FI.). 

40.  Serapias  Lingua,  L. 

Loc.  Dintorni  di  Siena,  Mazzafonda  (Bart.)  ;  Filetta  (Tass.  FI.). 

4L  Serapias  longipetala,  (Ten.)  Poli. 

Questa  specie  è  in  parte  la  S.  Lingua  L.  di  Bartalini  e  Berto- 
Ioni,  e  la  S.  pseudo-cordigera  Morie,  di  Carnei. 

Loc.  Dintorni  di  Siena  (Bart.);  Montamiata  tra  la  Poderina  e 
Ricorsi   (Pari.). 

42.  Spiranthes  autumnalis,  Rich. 

Secondo  Caruel  corrisponderebbe  ?i\VOphrys  spiralis  L.  Bartalini. 
Loc.  Dintorni  di  Siena  (Bart.);    S.  Gimignano   (Targ.  A.i  ;  Val 
d'  Elsa  (Reb.)  ;  Montalbuccio  (Tass.  FI.). 


(')  C'orteni  1.  e. 


BIAGIO  BAKTALIXI 


n.  1745  -  ni.  1822 


ILLUSTRAZIONE 
DELL'  ERBARIO  DEL  PROF.  BIAGIO  BARTALINI  (1776)  W 


345.  Populus  alba  L.  Sp.  PI.  1034;  Bart.  1.  e.  p.  116;  Beri. 
1.  e.  X  p.  361  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  53,  Cenn.  p.  105;  Tass.  FI.  Fior. 
S.   Ant.  p.  8. 

«  Popuhis  alba  » 

—  Populus  alba  majoribus  foliis  0.  B.  Pin.  492. 

—  Pioppo  bianco,   Albarello,  Gattice. 

—  Esempi,  rametto  con  sole  foglie  alquanto   danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.);  Pienza  iSant.);  Bagni  di 
S.  Filippo  (Camp.);  Poggibonsi  presso  il  lago  di  S.  Antonio  (Tass, 
FI.). 

346.  Salix  alba  L.  Sp.  PI.  1021  ;  Bert.  1.  e.  X.  p.  305  ;  Tass.  A. 
Fior.  p.  53,  Cenn.  p.  104  ;  Tass.  FI.  Esciirs.  bot.  S.  Giov.  d'Asso  e 
M.  Oliveto  p.  4. 

«  Salix  vulgaris  alba  arborescens  » 

—  Salis  vulgaris  alba  arborescens    C.   B.  Pin.  473. 

—  Salicis  folla,  aqua  florum  L.  Mat.  Med.  p.   159,  u.   449. 

—  Salcio  bianco,   Salcio  da  pali,  Vetricione. 

—  Esempi,  rametto  con  foglie  e  fiori  molto  deteriorato. 

—  Pienza,  Bagni  di  S.  Filippo  (Sant.)  ;  Siena  lungo  i  corsi  di 
acqua  (Pari.);   S.  Giov.  d'Asso  e  M.  Oliveto  (FI.  Tass.) 

Oss.  Manca  nel  catalogo. 

347.  Salix  purpurea  L.  Sp.  PI.  1017;  Bert.  1.  e.  X.  p.  328; 
Tass.   A.  Fior.   p.  53,  Cenn.   p.   105;  Salix  Helix  Bart.  1.  e.   p.  116. 

«  Salix  hiimile  » 

—  Salix  huniUis  capitulo  squammoso  C.  B.  Pin.  438. 

—  Salcio,   Salcio  rosso.  Vimini. 

—  Esempi,  quasi  completamente  distrutto. 


l')  V.  Continnaz.  in  Bullett.  ami.  VII,  fase.    1  4,  pag.    111. 


100  FL.    TASSI 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.  ;  Castelletto  Mascagni,  Bagni  di 
S.  Filippo,  BettoUe  (Sant.). 

348.  Acsr  campestre  L.  Sp.  PI.  1055  ;  Bert.  1.  e.  IV.  p.  355.; 
Tass.  A.   FI.  p.  40,  Cenn.  p.  23  ;  Tass.  FI.  Fior.   S.  Ant.  p.  9. 

—  Acer  campestre  et  minus  C.  B.  Pia.  431. 

—  Acero,  Testucchio,  albero  da  vite,   Chioppo  ecc. 

—  Esempi,  ramo  con  foglie  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (A.  Tass.)  ;  Rocca  e  Castiglion  d'  Orcia, 
Castelletto  Mascagni,  Valle  di  Rosia,  Montalceto,  Monticiano,  Monte 
Amiata  (Sant.)  ;   Poggi bonsi  presso  il  lago  di  S.  Antonio  (FI.  Tass.). 

Oss.  Manca  nel  Catalogo  e  non  è  denominato  dal    Bartaliui. 

349.  Ribes  Grossularia  L.  Sp.  PI.  p.  201  ;  Bert.  1.  e.  IL  p. 
683;  E.    Uvacrispa  L.  Tass.  A.  Cenn.  1.  e.  p.  51. 

«   Grossularia  » 

—  Grossularia  simplici  acino  vel  spinosa  sylvestris   C.  B.    Pin. 

—  Uva  spina. 

—  Esempi,  rametto  con   sole  foglie  in  discreto  stato. 

350.  Ribes  rubrum  L.  Sp.  PI.  260;  Bert.  1.  e.  II.  p.  678;  Tass. 
A.  Cenn.  p.  51. 

«  Grossularia.  » 

—  Grossularia  multiplici  acino,  f.  non  spinosa  hortensis  rubra 
C,   B.  Pin.  455. 

—  Ribium  rubrorum  baccae. 

—  Ribes  rosso.  Ribes  vulgare. 

—  Esempi,  ramo  con  frutti  ben    conservato. 

—  Coltivato  negli  orti  e  giardini  del   Senese. 
Oss.  Non  figura  nel   Catalogo. 

351.  Saxifraga  granulata  I^.  Sp.  PI.  403  ;  Bart.  1.  e.  p.  37  : 
Bert.  1.  e.  IV.  p.  486;  Tass.  A.   Fior.  p.  45,  Cenn.  p.  51. 

«  Saxifraga  rotundifolia  alba  » 

—  Saxifraga  rotundifolia  alba  C.  B.  Pin.  309. 

—  Sassifraga  granulata.  Sassifraga  a  radice  granellosa.  Sassi- 
fraga bianca. 


'fci' 


EIMJARK)    UAIITALINI  197 

—  Esempi,  costituito  soltanto  da  alcune  foglioline  insevite  su  di 
una   porzione  di  ramo. 

—  Dintorni  di   Siena,  a  Mazzafonda  e  Ravacciano  (Bart.). 

Oss.  Secondo  il  Prof.  A.  Tassi  (V.  Cenn.  1.  e.)  questa  specie  sa- 
rebbe piuttosto  rara  per  la  provincia  Senese. 

352.  Saxifraga  tridactylites  Sp.  PI.  404;  Bart.  1.  e.  p.  37: 
Bert.  1.  e.   IV.  p.   494  ;  Taas.  A.  Fior.  p.  45. 

«  SaxlfTaga  verna.,  annua,  ìiumilior  » 

—  Saxifraga  verna,  annua,  hiimilior  I.  R.  H.  252. 

—  Erba  lattaiola,  Lucernicchia,  Sassifraga  rossa,  Sassifraga  dei 
tetti. 

—  Esempi,   in  discreto  stato. 

—  Dintorni   di  Siena  (Bart.,  Tass.   A.). 

353.  Antirrhinum  latifolium  Mill.  Gard.  Dict.  ed.  Vili.  N.  4  : 
A.  niajiis  Bart.  1.  e.  p.  18;  Bert,  1.  e.  VI.  p.  371-372  (in  parte); 
Tass.  A.  Fior.   p.  50,  Cenn.   p.  82. 

«  Antirrhinum  majus  alterum  folio  longiore  » 

—  Antirrliinwn  majus  alterum  folio  longiore  G.  B.  Pin.  211. 

—  Antirrino,  Bocca  di  Leone,  Violaciocco  salvatico. 

—  Esempi,  rametto  con  fiori  molto  l'ovinato. 

—  Dintorni  di   Siena  (Bart.). 

354.  Antirrhinum  majus  L.  Sp.  PI.  617.  ;  Bart.  1.  e.  p.  18  (in 
parte);  Bert.  1.  e.  VI.  p.  317;  Tass.  A.  Fior.  p.  50,  Cenn.  82. 

«  Aìitirrliinum  majus  alterum  » 

—  Antirrhinum  majus,  rotundiore  folio  C.  B.  Pin.  211, 

—  Bocca  di  Leone,  Bocca  di  Lupo,  Erba  strega. 

—  Esempi,  quasi  tutto  rovinato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.)  ;  S.  Quirico  d'  Orcia  (Giuli). 

355.  Antirrhinum  Orontium  L.  Sp.  PI.  617;  Bart.  1.  e.  p.  18; 
Bert.  1.  e.  VI.  p.  376;  Tass.  A.  Fior.  p.  50. 

«  Antirrhinum  aì^vense  majus  » 


198  FL.    TASSI 

—  Antirrhinum  arvense  majus  C.  B.  Piii.   212. 
AnUrrliini  herba  L.  Mat.  med.  p.   109.  N.  312. 

—  Gallinaccia,  Gallinella. 

—  Esempi,  quasi  completamente  distrutto. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.), 

356.  Bartsia  latifolla  Sibth.  et  Sm.  FI.  Graec.  VI.  69.  t.  586; 
Bert.  1.  e.  VI.  p.  276;  Euphrasia  latifolia  L.  Sp.  PI.  604;  Bart. 
1.  e,  p.   19;  Tass.  A.  Fior.  p.  50.  (non   Griseb.) 

«  Pedicularis  purpurea,  annua  minima,  verna  » 

—  Pedicularis   purpurea,  amiua,  minima,  verna  I.  R.  H.    172. 

—  Perlina  rossiccia. 

—  Esempi,  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  presso  la  Fortezza  (Bart.);  Pienza  (Sant.); 
Macereto  (Pari.). 

357.  Bartsia  lutea  Reichb.  f.  le:  FI.  Germ.  XX.  ò6  :  Euphrasia 
linifoUa  L.  Sp.  PI.  604  ;  (Bart.)  ;  E.  viscosa  L.  Mant.  86.  [6.  lini- 
folia  Bert.  1.  e.  VI.  p.  297. 

«  Pedicularis  luteo  viscosa  » 

—  Pedicularis  annua,  lutea,  tenuifolia,  viscosa  pomum  redolens 
Garid.  Aix  p.  351. 

—  Perlina  appiolina. 

—  Esempi,  in  cattivo  stato. 

—  Dintorni  di   Siena  (Bart,). 

—  Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

358.  Digitalis  lutea  L.  Sp.  Pi.  368;  Bart.  1.  e.  p.  17;  Bert.  1. 

e    VI.  p.  406  :  Tass.  A.  Fior.   p.  50  ;  Tass.  FI.  Escurs.  hot.  S.  Gìov. 
d'  Asso  1.  e.  p.  4. 

«  Digitalis  major  lutea  » 

—  Digitalis  major  lutea  vel  pallida,  parvo  flore  G.  B.    Pin.  244. 

—  Digitarla,  Aralda,  Fior  gentile. 

—  Esempi,  due;  uno  con  foglie  e  fioi-i,  l'altro  con  foglie  e  frutti, 
ambedue  più  o  meno  danneggiati. 

—  Dintorni  di  Siena,  Mazzafonda  (Bart.)  ;  Val  di  Merse  e  M, 
Amiata  (Sant.)  ;  S.  Giov,  Asso  (Tass.  FI.). 


ERBARIO    BARTALINI  199 

359.  Euphrasia  officinalis  L.  Sp.  PI.  604;  Bart.  1.  e.  p.  20; 
Bert.  1.  e.  VI.  287  ;  Tass.  A.  Fior.   p.  50. 

«  Euphrasia  offlcinaruin  » 

—  Euphrasia  offleinarum  C.  B.  Pin.  233. 

—  Euphrasiae  herba  L,  Mat.  Med.  p.   110.  N.  315. 

—  Eufralia,  Eufrasia. 

—  Esempi,  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena,  a  Mazzafonda  (Bart  );  Val  di  Merse  (Sant.): 
M.  Amiata   (Camp.). 

360.  Gratiola  officinalis  L.  Sp.  PI.  17;  Bart.  I.  e.  p.  17:  Bert. 
1.  e.  I.  p.  112;  Tas.s.  A.  Fior.  p.  50,  Cenn.  p.  83;  Tass.  FI.  Fior, 
lag.  di  S.  Ant.   p.   13. 

«  Digitalis  nnnima  Gratiola  dieta  » 

—  Digitalis  minima  Gratiola  dieta  Mor.  Hist.  Oxon  P.  2.  579. 

—  Gratia  Dei,  Gratiolae  herba  L.  Mat.  Med,  p.  7. 

—  Graziola,  Stancacavallo,  Tossicaria. 

—  Esempi,  rametto  liorito  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena,  a  Mazzafonda  (Bart.);  Castelletto  Masca- 
gni (Sant.)  :  Poggibonsi  presso  il  lago  di  S.  Antonio  (FI.  Tass.) 

361.  Linaria  Cymbalaria  Mill.  Gard.  Dict.  ed  Vili.  N.  17; 
Tass.  A.  Fior.  p.  50;  Antirrhinum  Cymbalaria  L.  Sp.  PI.  612; 
Bart.  1.  e.  p.   18;   Bert.  1.  e.  VI.  p.    337. 

«  Linaria  hederaceo  folio  glabro,  seii  Cymbalaria  » 

—  Linaria  hederaceo  folio  glabro,  seu  Cipnhalaria  vulgaris  I. 
R,  H.  169. 

—  Cimbalaria,  Ciombolino,   Erba  piattella,  Scotonello. 

—  Esempi,  due  in  buono  stato. 

—  Siena  sui  muri  (Bart.,  Tass.  A.). 

362.  Linaria  Elatine  Mill.  Gard.  Dict.  ed.  Vili.  N.  16  (Elatina): 
Bert.  1.  e.  VI.  p.  343;  Tass.  A.  Fior.  p.  50;  Antirrhinum  Elatine 
L.  Sp.  PI.  612;  Bart.  1.  e.  p.   19. 

«  Linaria  segetum  folio  aiirito  » 

—  Linaria  segetmn  Numulariae  folio  aurito,  et  villoso,  flore  cae- 
ruleo  I.  R.  H.   169. 


200 


FL.    TASSI 


—  Elatine,   Veronica  femmina,  Soldina,  Cencio  molle  minore. 

—  Esempi,   molto  danneggiato. 

—  Siena  nei  campi  (Bart.). 

363.  Linaria  spuria  Mill.  Gard.  Dict.  ed.  Vili.  N.  15;  Tass. 
A.  Fior.  p.  50;  Antirrhinum  spurium  L.  Sp.  PI.  613;  Bart.  1.  e. 
p.   19;  Bert.   1.  e.  VI.  p.   344. 

«  Linaria  segetum  Nummulariae  folio  ■» 

—  Linaria  segetum  Numulariae  folio  villoso.  I.  R.  H.   169. 

—  Cencio  molle   maggiore. 

—  Esempi,  due,  uno  ben  conservato. 

—  Siena  nei  campi  (Bart.). 

364.  Linaria  vulgaris  Mill.  Gard.  Dict.  ed.  Vili.  N.  1  ;  Tass. 
A.  Fior.  p.  50,  Cenu.  p.  82;  Antirrhinum  Linaria  L.  Sp.  PI.  616; 
Bart.  1.  e.   p.   18;   Bert.  1.  e.  VI.   p.  367. 

«  Linaria  vulgaris  lutea  » 

—  Linaria  vulgaris  lutea,  flore  major  C.  B.  Pin.   212. 

—  Linariae  herba  L.  Mat.  med.   p.   119.  N.  313. 

—  Erba  linaiola,  Erba  per  i  dolori.  Urinaria,  Linaiola  gialla, 
Linaria,  Ramerino  salvatico. 

—  Esempi,  rametto  con  foglie  e  fiori  ;  quest'  ultimi  assai  dan- 
neggiati. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.). 

365.  Rliinantlius  Crista-galli  L.  Sp.  PI.  603;  Bart.  1.  e.  p.  19; 
Bert.  1.  e.  VI.    p.  282  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  50. 

«  Pedicularis  pratensis  lutea  » 

—  Pedicularis  pratensis  lutea,  vel  Crista-Galli  C.  B.  Pin.   163. 

—  Cresta  di  gallo.  Corona  di  Re. 

—  Esempi,  un  po'  danneggiato. 

—  Siena  nei  prati,  fuori  di  porta  Fontebranda  (Bart.,  Tass.  A.); 
Castelletto  Mascagni  (Sant.)  ;  Pian  Castagnaio  (Camp.). 

366.  Scrophuiaria  aquatica  L.  Sp.  PI.  620;  Bart.  1.  e.  p.  18; 
Bert.  1.  e.  VI.   p.  382  ;  Tass.  A.  Fior.  p.   50. 

«  Scrophuiaria  aquatica  » 

—  Scrophuiaria  aquatica  major  C.  B.    Pin.  235. 


ERBARIO    BARTALINI  201 

—  Scrophuiariae  aquaticae  folia  L.  Mat.  Med.  p.   109.  N.  311. 

—  Scrofularia. 

—  Esempi,  rametto  ben  conservato. 

—  Siena  fuori   porta  Ovile  e  Fontebranda  (Bart.). 

367.  Scrophuiaria  canina  L.  Sp.  PI.  621  ;  Bart.  1.   e.  p.   18  ; 
Bert.  1.  e.  VI.  393;  Tass.  A.   Fior.  p.  50,  Cenn.  p.  82. 

«  Scrophuiaria  dieta  Ruta  Canina  » 

—  Scrophuiaria  Ruta  canina,  dieta  vulgaris  C.   B.  Fin.  236. 

—  Dente  di  cane,  Ruta  canina,  Ruta  salvatica. 

—  Esempi,  alquanto   danneggiato. 

—  Siena  fuori  porta  Fontebranda  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Radicofani 
(Sant.)  ;  Chianti  (Ricas.). 

368.  Scrophuiaria  nodosa  L.  Sp.  PI.  619;  Bart.  1.  e.  p.    17; 
Bert.  1.  e.  VI.   p.  380;  Tass.  A  Fior.   p.  50. 

«  Scrophuiaria  nodosa  » 

—  Scrophuiaria  nodosa  foetida  C.  B.  Pin.  235. 

—  Scropliulariae  foetidae  radix  L.   Mat.  med.  p.   109.  N.  310. 

—  Scrofolaria  maggiore,  Castagnola,   Erba  da  emorroidi. 

—  Esempi,  con  .sole  foglie,   molto  danneggiato. 

—  Siena  boschi  della  Monaca  e  di  Ravacciano  (Bart.)  ;  Monte- 
Amiata  (Targ.   A.). 

369.  Scrophuiaria  peregrina  L.  Sp.  PI.  621;  Bart.  1.  e.  p.  18; 
Bert.  1.  e.  VI.  p.  389  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  50. 

«  Scrophidaria  folio   Urticae  » 

—  Scrophuiaria  folio    Urticae  C.   B.  Pin.   236. 

—  Scrofularia  minore. 

—  Esempi,  un   po'   danneggiato. 

—  Siena,  presso  la  chiesa  di  S.  Domenico,  e  nella  strada  che 
conduce  a  Fontebranda  (Bart.^  ;  Dintorni  di  Siena  (Tass.  Ai  :  Mazza- 
fonda  (Giuli);  M.   Amiata  (Sant.). 

370.  Verbascum  Blattaria  L.  Sp.  PI.  178;  Bart.  1.  e.  p.  16; 
Bert.  1.  e.  II.  p.  586  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  49. 

«  Blattaria  hUea  •> 

—  Blattaria  lutea,  folio  lungo  laciniato  C.  B.  Pin.  240. 


202  FL.    TASSI 

—  Polline. 

—  Esempi,  rametto  ben  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.). 

371.  Verbascum  phiomoides  L.  Sp.  PI.  1194;  Bert.   1.  e.   II. 

p.  577;  Tass.  A.  Fior.  p.  50;    Tass.    FI.    Escars.    hot.    S.    Giovan 
d'  Asso  p.  4.  n.  59. 

—  Verbascum  foemiìia,  flore  luteo  magno  C.  B.  Pin.  239. 

—  Barbarastio. 

—  Esempi,  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.)  ;  S.  Giov.  d'Asso  (Fi.  Tass.). 

Oss.  Manca  nel  Catalogo  e  non  determinata  dal  Bartalini  nel- 
1'  erbario. 

372.  Verbascum  sinuatum  L.  Sp.  PI.  178  ;  Bart.  1.  e.  p.  15  ; 
Bert.  1.  e.  IL  p.  583;  Tass.  A.  Fior.  p.  49. 

«  Verbascum  nigi'itm  folio  papaveris  Corniculati  » 

—  Verbascum  nigrum  folio  papaveris  Corniculati  C.  B.  Pin.  240. 

—  Guaragnasco  salvatico,  Tasso  barbasso,  Labbri  di  ciuco,  Pel- 
licciona. 

—  Esempi,  foglie  e  fiori  separati  in  cattivissimo  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.,  Camp.);  Pienza  (Sant.); 
Bagni  di  Vignone  (Targ.  A.). 

373.  Verbascum  Thapsus  L.  Sp.  PI.  177;  Bart.  1.  e.  p.  15; 
Bert.  1.  e.  IL  p.  570  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  49,  Cenn.  p.  82  ;  Tass.  FI. 
Escurs.  bot.  S.  Giov.  d'Asso  p.  4.  N.  58. 

«    Verbascum  mas  » 

—  Verbascum  mas  latifolium  luteum  C.  B.  Pin  239. 

—  Verbasci  herba  L.  Mat.  med.  p.  30.  N.  90. 

—  Barabasco,  Erba  maestra,  Labbri  d'  asino.  Tasso  barbasso, 
Verbasco  di  foglia  lunga. 

—  Esempi,  due  alquanto  danneggiati. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Rapolano,  M.  Amiata 
(Sant.)  ;  Tass.  FI.  Escurs.  S.  Giov.  d'  Asso. 

374.  Veronica  agrestis  L.  Sp  PI.  13  ;  Bart.  1.  e.  p.  14  ;  Bert. 
1.  e.  L  p.   100  ; 


ERBARIO    BARTALINI  200 

«   Veronica  flosculis  oblongis,  pedicuUs  » 

—  Veronica  flosculis  oblongis,  -pedicalis  insidentibus,  chamaedryos 
folio  Mor.  Hist.   Oxon.  P.  2.  323. 

—  Alsine  charnaedripholia,  flosculis   pedicuiis   oblongis   insiden- 
tibus C.  B.  Pili.  250. 

—  Vei'onica  Gallinella. 

—  Esempi,   in  buono  stato. 

—  Siena  e  dintorni  sui    muri   (Bart.) 

375.  Veronica  anagallis  L.  Sp.  PI.  12  ;  Bert.  1.  e   I.  p.   70  : 
Veronica    Anagallis    aquatica   Bart.  1.  e.  p.   15;  Tass.  A.   FI.   p.  50, 

«   Veronica  aquatica  major,  folio  oblongo  » 

—  Veronica    aquatica    major,    folio    oblongo    Mor.  Hist.    Oxon. 
p.  2.  323. 

—  Anagallis  aquatica  major,  folio  oblongo  C.  B,  Pin.  252. 

—  Veronica  aquatica,  Beccabun«ra,  Crescione,  Erba  grassa. 

—  Esempi,  rametti  in  cattive  condizioni. 

—  Dintorni   Siena  (Bart.,  Tass.  A.);   M.  Amiata  (Sant.,  Giuli). 

376.  Veronica  arvensis  L.  Sp.  PI.  13;  Bart.  1.  e.  p.  14  ;  Bert.  1. 

e.  I.  p.  92  ;  Tass.  A.  FI.  p.  50. 

«   Veronica  flosculis  cauliculis  adhaerentibus  » 

—  Veronica  floseulis  cauliculis  adhaerentibus  Mor.  Hist.    Oxon. 
p.  2.  322. 

—  Alsine  veronicae   foliis,  flosculis   cauliculis   adhaerentibus.  C. 
B.  Pin.  250. 

—  Ederella,   SerpoUino. 

—  Esempi,  danneggiato. 

—  Dintoi-ni  di  Siena  (Bart.'ì:   M.  Amiata   (Pari.) 

377.  Veronica  Beccabunga  L.  Sp.  PI.  12  ;  Bart.  1.  e.  p.   15  ; 
Bert.  1.  e.  I.   p.  69:  Tass.  A.  Fior.   p.  50,  Cenn.   p.  83. 

«    Veronica  aquatica  major,  folio  suhrotundo  » 

—  Veronica  aquatica  major,  (vel  minor)  folio  subrotundo  I.  R. 
H.   145. 

—  Anagallis  aquatica  major  {minorque)  folio  subrotundo  C.  B. 
Pin.  252. 


204 


FL.    TASSI 


—  Beccabungae  herba  L.   Mat.  med.   p.  5.  N.   12. 

—  Beccabunga. 

—  Esempi,  molto  danneggiato. 

—  Siena  fuori   porta  Ovile   e  Fontebranda    (Bart.)  ;  Radicofani, 
Pienza,   M.  Amiata   (Sant.). 

378.  Veronica  Chamaedrys  L.  Sp.  PI.  13  ;  Bert.  1.  e.  I.  p.  80; 
Tass.  A.  Fior.   p.  50;  Tass.  FI.  Fior.  d.   S.  Ant.  p.   13. 

«    Veronica  supina  facie  Teucri  » 

—  Chamaedrys  spuria  minor  rotuncUfolia  C.  B.   Pin.  249. 

—  Vei'onica  maggiore,   Cre.scione  dei   prati. 

—  Esempi,  danneggiato. 

—  Dintorni  di   Siena  (Bart.)  ;  Poggibonsi    presso    il   lago    di  S. 
Antonio  iFl.  Tass.) 

379.  Veronica  liederaefolia  L.  Sp.  PI.  13;  Bart.  1.  e.  p.  14; 
Bert.  1.  e.  I.   p.  104  :  Ta.ss.  A.  Fior.  p.  50. 

«    Veronica  Cymballariae  folio  verna  » 

—  Veronica  Cymballariae  folio  verna  I.  R.  H.  145. 

—  Alsine  hederitlae  folio  C.   B.   Pin.   250. 

—  Veronica  morso  di  gallina. 

—  Esempi,  in   buono  stato. 

—  Siena  (Bart.,  Tass.  A.) 

380.  Veronica    prostrata    L.  Sp.   PI.  22;    Bart.  1.   e.    p.   14; 
Bert.  1,  e.  I.  p.   7(3  ;  Tass.  Fior.  p.  50. 

«    Veronica  minor  angustifolia  ramosior  » 

—  Veronica    minor    angustifolia    ramosior  et  procumbens.  Mor. 
Hi.st.  Oxon.  P.  2.  321. 

—  Chamaedrys  incana  spuria  minor  augnstifolia  C.  B.  Pin.  283. 

—  The  salvatico,  Veronica  distesa. 

—  Esempi,   ben  conservato. 

—  Dintorni  di   Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.)  ;  M.  Amiata.  (Pari.). 

381.  Veronica  serpyllifolia  L.  Sp.  PI.  12;  Bart.  1.  e.  p.   15; 
Bert.  1.  e.  I.  p.  89  ;  Tass.  A  Fior.  p.  50. 

«   Veronica  pratensis  serpyllifolia  » 

—  Veronica  pratensis  serpillifolia  C.  B.  Pin.  247. 


ERBARIO    IJAKTALINI  1>05 

—  Erba  gualda  salvatica. 
— ■  Esempi,   in   buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.). 

382.  Veronica  spicata  L.  Sp.  PI.  10  ;  Bart.  1.  e.  p.  15  ;  Bert. 
1.  e.  I.    p.  G-2  ■  Tass.  A.   Fior.  p.  50 

«   Veronica  spicata  minor  » 

—  Veronica  spicata  minor  G.  B.  Fin  247. 

—  Veronica  spio-ata. 

—  Esempi,  con  fiori  danneggiati, 

—  Dintorni  di  Siena  presso  Belriguardo  (Bart.)  ;  Bagni  di  S. 
Filippo  (Sant.)  ;   Pienza  (Sav.). 

383.  Hyosciamus  albus  L.  Sp.  PI.  180;  Bart.  1.  e.  p.  9;  Bart. 
1.  e.  II.   p.  613;  Tass.  A.  Fior,  p.  51,  Cenn.   p.  81, 

«  Hyosciamus  vulgarìs  vel  niger  » 

—  Hyosciamus  albus  major,  (et  minor),  C.  B.   Pin.   IGH. 

—  Flores  et  semina,  (etiam  radix  et  herba)  Hyosciami  albi 
Plenck.  le.  pi.  medie.  I.  p.  39, 

—  Giusquiamo,  loseiamo  bianco,  Erba  da  piaghe.  Dente  cavallino, 
Occhio  di  gatto. 

—  Esempi,  ben  conservato, 

—  Siena  fuori  porta  Romana  (Bart.)  ;  Pienza,  Monte  Giovi  in 
Val  d'Orcia  (Sant,). 

—  Denominazione  errata  dal  Bartalini,  perchè  1'  esemplare  del- 
l'erbario  non  è  V Hyosciamus  niger,  come  ebbe  pure  a  riscontrare  il 
Prof.  A.  Tassi,  (Cenn.  p.  82  nota  3),  ma  invece  V  H.  albus,  quindi 
dovrebbe  dirsi    «  Ilyot^ciamus  albus  mcijor  » . 

384.  Solanum  Dulcamara  L.  Sp,  PI,  185,-  Bart.  1,  e.  p.  16; 
Bert.  1.  e.  IL   p.  632;  Tass.  A.  Fior.  p.  51,   Cenn.  p.  80, 

«  Solarium  scandem,  seu  Dulcamara  » 

—  Solanum  scandens,  seu  Dulcamara.  C.  B,  Pin,  167. 

—  Dulcamarae  stipites  Li.  Mat.  med.  p.  32.  n.  95, 

—  Dulcamara,  Vite  salvatica,  Amara  dolce,  Corallini,  Solatro 
legnoso.   Vite  di  Giudea, 


206  ^^-   'i'ASSI 

—  Esempi,  rametto  in  fiore  ben   conservato. 

—  Dintorni  di  Siena,  fuori  porta  Fontebranda  e  Ovile  (Bart.); 
Montieri  (Sant.). 

385.  Solanum  nigrum  L.  Sp.  PI.  180  ;  Bart.  1.  e.  p.  16  ;  Bert. 
1.  e.  IL  p.  G33;  Tass.  A.  Fior.  p.  51,  Cenn.  p.  80;  Ta.ss.  FI.  Fior. 
S.  Ant.  p.   J3. 

«  Solanum  offlcmaricm  acinis  pwiiceis  » 

—  Solanum  offìcinnrum  acinis  puniceis.  C.  B.  Fin.  166. 

—  Solani  herba  L.  Mat.  Med.  p.  32.  n.   94. 

—  Solano  nero,  Erba  mora.  Uva  lupina,   Erl)a  morella,  Stridio. 

—  Esempi,  due,  di  cui  uno  con  fiori,  foglie  e  frutti  discretamente 
conservato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.);  Poo-gibonsi  presso 
il  lago  di  S.  Antonio  (FI.  Tass.). 

386.  Tilia  europaea  L.  Sp.  PI.  514;  Bert.  1.  e.  V.  p.  334. 

—  Tilia  feniina,  folio  major.  C.  B.  Più.  426. 

—  2'iliae  carho,  covtex  interior,  fior es  L.  Mat.  Med.  p.  94   n.  262. 

—  Tiglio. 

—  Esempi,  due  :   rametti  con  foglie  e  fioi-i   ben   conservati. 

—  Siena  (Bart.) 

Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

387.  Aegopodium  Podagraria  L.  Sp.  PI.  265  ;  Bart.  1.  e  p. 
48;   Bert.  1.  e.  III.  p.  287;  Tass.  A.  Fior.   p.  45,  Cenn.    p.  53. 

«  Angelica  sylvestris  minor,  sive  erratica  ■» 

—  Angelica  sylvestris  ìriinor,  sii^e  erratica  C.   B.  Pin.   155. 

—  Angelica  silvestre,  Podagraria,   Castalda,   Erba  Girarda. 

—  Esempi,  con  foglie  e  fiori  :   questi  ultimi  alquanto  distrutti. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.t. 

388.  Ammi  majus  L.  Sp.  PI.  248  ;  Bart.  1.  e.  p.  47  ;  Bert.  1. 
e.  III.  p.  252  ;  Tass.   A.   Fior.   p.  45,   Cenn.   p.  52. 

«  Ammi  majus  » 

—  Ammi  majus,  foliis  plurimum  ìncisis,  et  nonnihil  crispis.  C. 
B.   Pin.   159. 


ERBARIO    BARTALINI  207 

—  Ammi  capo  l>ianco,  Cornino  nostrale,  Rizzoinolo,  Rindomolo 
Sofìfione. 

—  Esempi,  assai  danneggiato. 

—  Dintorni  di   Siena    (Bart.,  Camp.  Tass.  A.)  ;  Chiusi,  (Sant.). 

389.  Ammi  Visnaga  Lamk.  FI.  Fr.  III.  p.  462  ;  Bert.  1.  e.  HI. 
p.  254  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  45,  Cenn.  p.  52  ;  Daueiis  Visnaga  L.  Sp. 
Pi.  242;  Bart.  1.  e.   p.  48. 

«  Foeniciilum  auìiiium  » 

—  Foeniadnm  animum,  umbrella  contrada  oblonga  I.  R.  H.  311. 

—  Gingklmm  umbella  oblonga  C.  B.  Pin.   151. 

—  Bisnaga,  Busnaga,  Visnaga,  Pastricciano,  .Stuzzicadenti. 

—  Esempi,  molto  danneggiato. 

—  Siena  fuori  porta  Romana,  alla  Coroncina  (Bart.,  Tass.  A.); 
Pienza^  BettoUe,  Rapolano,  Armaiolo.   (Sant.). 

390.  Bupleurum  rotundifolium  L.  Sp.  PI.  236  :  Bart.  1.  e.  p. 
47-48;   Bert.  1.  e.  III.   p.   130;  Tass.  A.  Fior.  p.  45. 

«  Bupleurum  perfoliatum  » 

—  Bupleurum  perfoliatum,  rotundifolium,  anmium  I.  R.  H.  310. 

—  Perfoliata  vìdgatissima  arvensis  C.  B.   Pin.  277. 

—  Perfoliatae  herba,  semina  L.  Mat.  Med.  p.  45.  n.  136. 

—  Cinquefoglio  giallo,  Erba  d'amore,  Perfoliata,  Lino  salvatico. 
^  Esempi,  in  gran  parte  distrutto. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.)  ;  Radda  (Becc). 

391.  Carum  Petroselinum  Benth.  et  Hook.  f.  Gen.  i.  891  ; 
Apium  Petroselinum  L.  Sp.  PI.  264;  Bert.  1.  e.  III.  p.  257;  Pe- 
troselinum sativum  Hoffm.  Gen.  Umb.  177  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  45. 
Cenn.  p.  52. 

—  Apium  hortense,  Petroselinum  vulgo  C.  B.   Pin.   153. 

—  Petroselini  radix,  herba,  semina  L.  Mat.  raed.   p.  42.  n.  127 

—  Prezzemolo,  Apio  ortense,  Petroselino. 

—  Esempi,  in   buono  stato. 

—  Pianta  coltivata  negli  orti  (Bart.). 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 


208  FL.    TASSI 

392.  Caucalis  daucoides  L.  Sp.  PI.  241  ;  Bari.  1.  e.  p.  50; 
Bert.  1.  e.  III.   p.   178;  Tass.  A.  Fior.  45. 

«    I  aucalis  Dauci  sylvesiris  folio  echinato  » 

—  Caucalis  Dauci  sylvestris  folio  echinato,  magno  f'ructu.  Bot. 
Monsp.  92.  I.  R.  H.  B23. 

—  Lappola  carota. 

—  Esempi,  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.);  Radda  (Becc.)  ; 

393.  Caucalis  nodosa  Scop.  FI.  Cam.  II.  i.  192  ;  Tordylium 
nodosum  L.  Sp.  PI.  240  ;  Bart.  1.  e.  p.  47  ;  Torilis  nodosa  Gaertn. 
Fruct.  I.  p.  82.  t.  20.  f.  6  ;  Bert.  l.  e.  III.  p.  189  ;  Tass.  A.  Fior, 
p.  45. 

«  Daucus  aìinuus  ad  nodos  floridus  » 

—  Daucus  annuus  ad  nodos  floridus  I.  R.  H.  308. 

—  Caucalis  nodosa,  echinato  semine  C.  B.  Pin.  153. 

—  Lappolina, 

—  Esempi,   un   po'  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena.  (^Bart.)  ;  Pienza  (Sant.). 

394.  Chaerophyllum  temulum  L.  Sp.  Pi.  258;  Bart.  1.  e.  p. 
49  ;   Myn-his  temulenia  Smith.  Engl.  FI.  2.  p.  51  ;  Bert.  1.  e.  p.  213. 

«  Mirris  annua,  semine  striato  laevi  » 

—  Myrrhis  annua,  semine  striato  laevi  I.  R.  H.  315. 

—  Chaerophyllum  sylvestre  C.  B.  Pin. 

—  Anacio    salvatico,  Pastricciani,  Cicutaria. 

—  Esempi,  rametto  con  foglie  e  ombrelle,  quest' ultime  danneg- 
giate. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.)  ;  Chiusdino,  Montamiata,  Monte- 
pulciano (Sant.). 

395.  Daucus  Carota  L.  Sp.  PI.  242;  Bart.  1.  e.  p.  47;  Bert. 
1.  e.  III.  p.  157  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  45,  Cenn.  p.  55;  Tass.  FI.  Fior. 
d.  S.  Ant.   p.   10. 

«  Daucus  vulgaris  » 

—  Daucus  vulgaris  Clus-,  Hyst.  cxcviii. 

—  Pastinaca  tenuifolia,  sylvestris  dioscoridis  C.  B.  Pin.   151. 


ERE  ARIO    BARTALINI  ^^^^ 

—  Dauci  sylvestrìs  semina  L.  Mat.  ined.   p.  47.   n.   142. 

—  Carota  salvatica,  Pastinaca,  Virga  pastoris. 

—  Esempi,  in  gran   parte  distrutto. 

—  Siena,  coltivata  negli  orti  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.):  allo 
stato  salvatico,  Poggibonsi  presso  il  lago  di  S.  Antonio  (FI.  Tass.). 

396.  Eryngium  campestre  L.  Sp.  PI.  233;  Bart.  1.  e.  p.  50: 
Bert.  1.  e.  III.   p.   IH  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  45,  Cenn.   p.  52. 

—  Erijngimn  vulgare  C.  B.  Pin.  386. 

—  Eryngii  radix  herba  L.   Mat.  med.  p.  38.  n.   114. 

—  Eringio,  Bottoni  da  camicie.  Cardo  stellario,  Calcatreppe, 
Carcioiini,  Erba  da  colica. 

—  Esempi,  in  discreto  stato. 

—  Siena,  luoghi  incolti  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Rocca  d'  Orcia,  Ra- 
dicofani  (Sant.)  ;   S.  Quirico  (Camp.). 

397.  Foeniculum  vulgare  Mill.  Gard.  Dict.  ed  Vili.  N.  1  ;  Foe- 
niculiim  officinale  Ali.  Fi.  Pedem.  ii.  25  ;  Bert.  1.  e.  III.  p.  339  : 
Tass.  A.  Fior.  p.  45,  Cenn.  p.  54  ;  Anethum  Foeniculum  L.  Sp.  PI. 
263  ;  Bart.  1.  e.  p.  48. 

—  Foeniculum  vulgare  italicum,  semine  oblongo,  gusto  acuto  C. 
B.  147. 

—  Finocchio  salvatico.  Finocchio  forte. 

—  Esempi,  ramo  con  sole  foglie  in  buone  condizioni. 

—  Siena  per  i  campi  (Bart.). 

398.  Myrrhis  odorata  Scop.  FI.  Cam.  ed.  II.  i.  207;  Bert.  1. 
e.  III.  p.  207  ;  Scandix  odorata  L.  Sp.  PI.  257. 

—  Myrrhis  odorata,  Cicutaria  odorata  C.   B.  Pin.   160. 

—  Finocchiella. 

—  Esempi,  in   buono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.). 
Oss.  Manca  nel  Catalogo. 

399.  Peucedanum  sativum  Benth.  et.  Hook.  f.  Gen.  i.  920  : 
Pastinaca  saliva  L.  Sp.  PI.  262  ;  Bart.  1.  e.  p.  49  ;  Bert.  1.  e.  III. 
p.  436;  Tass.  A.  Fior.  p.  45:  Cenn.  p.  54. 


210  FL.    TASSI 

«  Pastinaca  sylvestris  latifolia  » 

—  Pastinaca  sylvestris  latifolia  C.  B.  Pin.   155. 

—  Pastinacae  radix,  semina  L.  Mat.  med.   p.  43.  n.   130. 

—  Pastinaca,  Pastriccioni. 

—  Esempi,  in  gran  parte  distrutto,  anche  la  carta  è  tutta  forata. 

—  Siena  fuori  porta  Fontebranda  ed  Ovile  (Bart.)  ;  Brolio  in 
Chianti  (Rie.)  ;   Castel  del  Piano  (Camp.). 

•400.  Pimpinella  major  Huds.  FI.  Angl.  ed.  I.  110;  Pimpinella 
magna  L.  Mant.  ii.  217;  Bert.  1.  e.  III.  262;  Pimpinella  Saxifraga 
L.  Sp.   PI.   163.  var.  major  Bart.  1.  e.  p.  47. 

«   Tragoselinum  majiis  » 

—  Tragoselinum  majus  umbella  candida  I.  R.  H.  309. 

—  Tragoselino  maggiore. 

—  Esempi,  ben  conservato. 

—  Dintorni  di   Siena,   per  le  crete  fBart  ). 

401.  Sanicula  europaea  L.  Sp.  PI.  235;  Bart.  1.  e.  p.  50; 
Bert.  1.  e.  III.  p.  121;  Tass.  A.  Fior.  p.  45,  Cenn.  p.  51;  Tass. 
FI.  Escurs.  bot.  S.  Giov.  d'  Asso.  p.  4.  n.  32. 

«  Sanicula  officinarum  » 

—  Sanicula  officinarum  G.  B.   Pin.  319. 

—  Saniculae  herba  L.  Mat.  med.  p.  39.  n.  115. 

—  Sanicola,   Erba  fragolina. 

—  Esempi,   una  pianta  in    ijuono  stato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.);  Boschi  del  Mattioli  e  della  Monaca 
(Giuli)  ;  S.  Abbondio  (Ta.ss.  A.)  ;  Moutalcino,  Pienza,  Bagni  di  S. 
Filippo,  (Sant.)  ;  S.  Giov.  d'  Asso.  (Ta.ss.  FI.). 

402.  Scandix  Pecten-Veneris  L.  Sp.  PI.  256  ;  Bart.  1.  e.  p. 
50;  Bert.  1.  e.  III.  p.  199;  Tass.  A.  Fior.  p.  45;  Tass.  FI.  Fior. 
S.  Ant.  p.    10. 

«  Scandix  semine  rostrato  vidgaris  » 

—  Scandis  semine  rostrato  vidgaris  C.  B.  Pin.   152. 

—  Pettine  di   Venere,  Forasacco,   Spillettoni,  Acicula. 

—  Esempi,  due:  uno  dei  quali  molto  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.,  Tass.);  Poggibonsi  presso  il  Iago 
di  S.  Antonio  (Tass.   FI.). 


ERBARIO    BARTALINI  211 

403.  Siler  trilobum  Crantz.  Stirp.  Austr.  ed.  I.  fase.  III.   G2  ; 
Laserpitmm  trilobum  L    Sp.  PI.  248  ;  Bart.  1.  e.   p.  48. 

<'  Angelica  montana  » 

—  Angelica  montana  perennis  Aquilegiae  foliis  C.  B.  Pin.   157. 

—  Esempi,  ramo  con  sole  foglie  ben  conservato. 

—  Dintorni  di   Siena  in  specie  al   bosco  della  Monaca   (Bart.). 

404.  Sium  erectum  Huds  FI.  Angi.  ed  r.  103;  S.  angustifolium 
L.  Sp.  PI.   1672  ;   Bert.  1.  e.  IH.  p.  276  ;  Tass.  A.   Fior.   p.  45. 

«  Sium,  sive  Apùim  palnstre  » 

—  Sium,  sive  Apium  palustre  foliis  oblongis  G.  B.   Pin.   154. 

—  Sedanina  d'acqua,  Erba  cannella. 

—  Esempi,  in  discreto  stato  con  foglie  e  fiori. 

—  Dintorni  di   Siena  (Bart.). 

Oss.  Manca  nel  Catalogo,  dove  è  registrato  soltanto  il  Siam  la- 
tifolium  L. 

405.  Tordylium  maximum  L.  Sp.  PI.  240:  Bart.   1.  e.  p.  50; 
Bert.  1.  e.  Ili  p.  442;  Tass.  A.    FI.  p    45. 

«   Tordilinm  majus  » 

—  Tordylium    majus    vulgare,  seminibus    hirsutis,  limbo    quasi 
laevi  Mor.   Oxon.  Hyst. 

—  Caucalis  maxima,  sphondylii  aculeato  semine  C.  B.  Pin.  152. 

—  Ombrellini  delle  steccie. 

—  Esempi,  rametto  in  parte  distrutto. 

—  Dintorni  di   Siena,  fuori  porta  Fontebranda    (Bart.)  ;   Pienza 
(Sant.). 

406.  Broussonetìa  papyrifera  Vent.  Tabi.  Regn.  Veg.  iii.  547; 
Tass.  A.  Cenn.  p.  97  ;  Morus  papyrifera  L.  Sp.  Pi.  986. 

—  Morus  saliva,  foliis  urticae  mortuae,  cortice  papyrifera  Kaem- 
pf.  amoen.  471-472. 

—  Moro  della  China,  Moro  papirifero. 

—  Esempi,  discretamente  conservato. 

—  Pianta  coltivata  in  alcuni  giardini  di  Siena  (Bart.,  Tass.  A.). 
Oss.  Manca  nel   Catalogo. 


212  FL.    TASSI 

407.  Morus  alba  L.  Sp.  PI.  980  ;  Tass.  A.  Gemi.  p.  96. 
«  Morus  fructu  albo  » 

—  Morus  fructu  albo  C.  B.   Fin.  459. 

—  Grelso,   Moro  bianco,  Gelso  moro,  Grelso  i-omano. 

—  Esempi,  in  cattivo    stato. 

—  Siena,  pianta  coltivata  (Bart.,  Tass.   A.). 
Oss.  Non  registrata  nel  Catalogo. 

408.  Parietaria  officinalis  L.  Sp,  PI.  1052;  Bart.  1.  e.  p.  80; 
Bert.  1.  e.  II.  p.  212;  Tass.  A.  Fior.   p.  52,   Cenn.  p.  96. 

«  Parietaria  officinarum  (Vetriolai  » 

—  Parietaria  officinarum,  et  Dioscoridis  C    B.  Pin.   121. 

—  Parietariae  herba  L.  Mat.  med.  p.   167.  n.  472. 

—  Erba   vetriola,  Vitriola,  Parietaria,   Muraiola,  Erba  da  pulire 
i  vetri. 

—  Esempi,  due  ben    conservati. 

—  Siena  sui  muri  (Bart.,  Tass.  A.). 

409.  Ulmus    campestris   L.  Sp.  Pi.    225;  Bart.    1.  e.  p.  117; 
Bert.  1.  e.  III.  p.  63  ;  Tass.  A.  Fior.   p.  53,  Cenn.  p.  98. 

—  Ulmus  Campestris,  et   Theoplirasti  C.  B.   Pin.  426. 

—  Ulmi  cortex  medius  L.  Mat.  med.   p.  35.  n.   105. 

—  Olmo,  Olmo  piramidale. 

—  Esempi,  con  sole  foglie  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena,  lungo  le  strade  dove  è  coltivata,  e  sponta- 
nea lungo  i  fossi  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  Radicofani,   Pienza  (Sant.). 

410.  Urtica  dioica  L.  Sp.  PI.  984;   Bart.  1.    e.  p.  90;   Bert.  1. 
e.  X.  p.  174;  Tass.  A.  Fior.  p.  52,   Cenn.   p.  96. 

«   Urtica  urens   maxima  » 

—  Urtica  urens  maxima  C.   B.  Pin.  232. 

—  Urticae  majoris  radix,  hei'ba,  semina  L.  Mat.    med.  p.    148. 
n.  419. 

—  Urtica,   Ortica  maschia,  Urtica  delle  foglie  lunghe. 

—  Esempi,  due  ben  conservati. 

—  Siena  (Bart.,  Camp.,  Tass.  A.j  ;  Castiglion  d'  Orcia  (Sant.). 


ERBARIO    BARTALINI  213 

411.  Urtica  urens  L.  Sp.  PI.  984;  Bart.  1.  e.  p.  90;  Bert.  1. 
e.  X.  p.  171  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  52. 

—  Urtica  urens  minor  G.  B.   Pin.  232. 

—  Ortica,   Ortica  piccola,  Urtica  pungentissima. 

—  Esempi,  un  po'  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  (Bart.). 

412.  Valerianella  olitoria  (L.)  Pollich.  Hist.  PI.  Palat.  i.  30; 
Bert.  1.  e.  I.  p.  184  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  46,  Cenn.  p.  59  ;  Valeriana 
Locusta  a   Olitoria  L.  Bart.  1.  e.   p.   10. 

«    Valerianella  arvensis  praecox  » 

—  Valerianella  arvensis  praecox  humilis,  semine  compresso.  Zan- 
nichell.  Istor.  delle  piant.  p.  270. 

—  Lattughini,  Erba  riccia,  Ceciarello. 

—  Esempi,  alquanto  danneggiato. 

—  Dintorni  di  Siena  in   specie  nei  campi  (Bart.). 

413.  Verbena  officinalis  L.  Sp.  PI.  20;  Bart.  1.  e.  p.  27;  Bert. 
1.  e.  VI.  p.  260  ;  Tass.  A.  Fior.  p.  50.,  Cenn.  p.  85  ;  Tasa.  FI.  Fior. 
S.  Ant.  p.   14. 

«    Verbena  corìimunis  caeurideo  flore  » 

—  Verbena  communis  caeruleo  flore.  C.  B.  Pin.  969. 

—  Verbenae  herba  L.  Mat.   med.   p.  6.  n.   17. 

—  Verbena,  Erba  croce.   Erba  sacra.  Erba  turca. 

—  Esempi,  due,  uno  dei  quali   danneggiato 

—  Dintorni  di  Siena,  nei  prati  (Bart.,  Tass.  A.)  ;  S.  Galgano, 
Montalcino,  Pienza  (Sant.ì;  Poggibonsi  presso  il  lago  di  S.  Anto- 
nio (Fi.  Tass.). 

414.  Viola  tricolor  L.  Sp.  PI.  935;  Bart.  1.  e.  p.  62;  Bert.  1. 
e.  II.  p.  716;  Tass.  A.  Fior.  p.  39,  Cenn.  p.   17. 

«    Viola  arvensis,  flore  loto   albo,  viola    trinitatis 
minor  » 

—  Viola  tricolor  hortensis  repens.  C.  B.   Pin.  199. 

—  Erba   Trinitas,  Trinitas,  Flos  Jovis. 


214  FL.    TASSI 

—  Viola  a  tre  colori,  Suocera  e  nuora,  Pensee,  Viola  farfallina. 
Erba  della  Trinità. 

—  Esempi,  ben  conservato. 

—  Dintorni  di  Siena,  per  le  siepi    e  per    i  prati    (Bart.,  Tass. 
A.);  Montamiata  iTarg.  A.). 


I  NDICE 


ACANTHACEAE     ....       1 

Acanthus  moUis  li l 

Acer  campestre  L 348 

Achillea  Millefolium  L.     ...     74 
«  «      oc   flore  purpureo  75 

Adonis  aestivalis  L B05 

Aegopodium  Podagraria  L. .  .  387 
Agrimonia  Eupatoria  L.  .  .  .  324 
Ajuga  Chamaepytis  Schreb  .     .  150 

«       reptans  L 151 

Alchemilla  arvensis  Scop.  .  .  325 
Allium   roseum  L 234 

«        neapolitanum  Cyr     .     .  235 

«        Schoenoproasum  L.  .     .  236 

«        triquetrum  L    .     .     .     .  237 
Althaea  cannabina  L    .     .     .     .  250 

«  ofìficinalis  L  .  .  .  .  251 
AMARANTHACEAE  ...  2 
Amaranthus  Blitum  L  .  .  .  2 
Ammi   majus  L 38S 

«       Visnaga  Lam      ....  389 

AMPELIDEAE 3 

Anagallis  arvensis  L,  x  caerulea 

Gren.  et  Godr 298 

€         arvensis  L,  «  phoenicea  299 

Anagyris  foetida  L 185 

Anchusa  officinalis  L   .     .     .     .       8 
Anemone  Hepatica  L        .     .        306 

«  nemorosa   L        .     ■     .  307 

Anthemis  Cutula  L 76 

«  tinctoria  L.     ...     77 

Antirrhinum  latifolium  Mill.     .  353 
«  majus  L .     .     .     .  354 


Antirrhinum  Orontiuni  L 
Anthyllis  Barba-Jovis  L. 
APOCYNACEAE .  . 
Arabis  perfoliata  Lam 
ARALIACEAE.  .  . 
Arctium  Lappa  L  .  . 
Arenaria  saxatilis  L     . 

«  serpyllifolia  L 

«         tenuifolia  L  . 

e         verna  L     .     . 
Aristolochia  rotunda  L 
ARISTOLOCHIACAE 
Artemisia  camphorata   \\ 

«  vulgaris  L    . 

Asarum  europaeum  L  . 
Asperula  arvensis  L  . 
Astragalus  glyciphyllos  L 

«  monspessulanus 

Atriplex    bastata.     .     . 


11 


Ballota   nigra  L  .     .     .     . 
Bartsia  latifolia  Sibth  et  Sm 

«         lutea  Reichb    .     . 
Bellis  perennis  L     .     .     . 
BUXINEAE      .... 
Borago  officinalis  L. 
BORAGINEAE         .     . 
BRASSICACEAE  .     . 


Broussonetia  papja-ifera  Vent 
Bunias  Erucago  L    .     .     .     . 
Bupleurum  rotundifoliura  L. 
Buxus  sempervirens   L    .     . 


355 

186 

4 

18 

5 

78 

46 

47 

48 

49 

6 

6 

79 

80 

7 

3i8 

184 

187 

65 

152 
356 
357 

81 
.  36 
.  9 
.  8 
.  18 
406 
.  19 
390 

36 


21G 


INDICE 


Calamintha  Acinos  (Clairv.)  Mant  153 

«  Clinopodium  Benth  .  151 

«  parviflora  Lam     .     .  155 

Caraelina  sativa  Crantz     ...     20 

Campanula  Erinus  L   ....     37 

e  latifolia  L  ....     38 

«  Rapunculus  L    .     .     39 

«  Ti-acbeliuni  L     .     .     40 

CAMPANULACEAE    ...     37 

CANNABINEAE 42 

CAPPARIDEAE 43 

Capparis  spinosa  L 43 

CAPRIFOLIACEAE     ...     44 

Capsella  Bursa-pastoris  Moench     21 

Cardamine  hirsuta  L    ....     22 

«  pratensis  L.    ...     23 

Carduus  ci'ispus  L 82 

«         nutaiis  L 83 

CARYOPHYLLEAE     ...     46 
Carum   Petroselinuiu   Benth   et 

Hook 391 

Caucalis  daucoides  L  .     .     .     .  392 

«         nodosa  Scop   ....  393 

Centaurea  Calcitrapa  L     ...     81 

«  Solstizialis  L  ...     85 

Cephalanthera  pallens  Rich.     .  266 

<.  rubra  Rich.     .     .  267 

Cerastium  arvense  L   ....     50 

€  glomeratum  Thuill .     51 

Chaerophyllum  temulum  L .     .  394 

Chelidonium  majus  L  .     .     .     .  279 

CHENOPODIACEAE    ...     65 

Chenopodiuin  murale  L    ...     66 

«  opulifolium  Schrad     67 

«  Vulvaria  L.     .     .     68 

Chlora  perfoliata  L 138 

Chrysanthemum  Parthenium 

Bernh 86 

«  Segetum  L     .     87 

Cichorium  Intj'bus  L   ....    88 


Circaea  lutetiana  L 264 

CISTINEAE 70 

Cistus  monspeliensis  L     ...     70 

«        polyphornius  AVilk     .     .     7l 

«  salviaefolius  L.  ...  72 
Clematis  Flammula   L  .     .     .     .  303 

Vitalba  L 309 

COMPOSITE 74 

Cnicus  lanceolatus    Willd     .     .     89 

«        monspessulanus  Roth    .     90 

Coronilla   minima   Li     ...     ■  188 

«  scorpioides  Koch  .     .  189 

«  varia  L 190 

Crataegus  Oxyacantha  L.  .  .  326 
Crepis  neglecta  L 91 

«        setosa  Hall 92 

Cyclamen  hederaefolium  Reich.  300 

Cynoglossum  officinale  L.     .     .     10 

Cytisus  hirsutus    L      ....  191 

«  sessilifolius  L    .     .     .  192 

Daucus  Carota  L 395 

Delphininm  Ajacis  Li   ...     .  310 

«  Consolida  L    .     .     .311 

Dianthus  Cartusianorum    L.     .     52 

Digitalis  lutea  L 358 

DIPSACEAE 130 

Dipsacus  silvestris  Mill  .  .  .  130 
Dorycnium  herbaceum    Vili  .     .  193 

«  hirsutum  Ser.  .  .  194 
Draba  muralis  L 24 

Ecliium  italicum  L 11 

«  vulgare  L 12 

Epilobium  hirsutum  L  .  .  .  265 
Epipactis  latifolia  Ali  ....  268 

«  palustris  Crantz  .     .  269 

Erigeron  canadensis  L  ...  93 
Erodium  cicutarium  L'Herit    .  140 

«  malacoides  Willd  .     .141 


INDICE 


217 


Eryngiuni  campestre  L    . 
Erythraea  Centauri am   Pers 
Eupatorium  cannabinum  L  . 
Euphorbia  amygdaloides  .     . 

"  Cyparissias  L  . 

«  falcata  L.     .     .     . 

«  helioscopia  L    .     . 

EUPHORBIACEAE.     .     . 
Euphrasia  officinalis  L.    .     . 


Fagopyruni  esculentum 

Moench 

Filago  arvensis  L     .     . 


«        germanica   L     . 
Foeniculum    vulgare    Mill 
Fragaria   collina    Er 
Fraxinus  Ornus  L    .     . 
Fumaria    capreolata.     . 
«  officinalis  L   . 

Gagea  fascicularis  Salisb 
Galega   officinalis  L     . 
Galeopsis  Tetrahit  L    . 
Galium  cruciata  Scop   . 

«        MoUugo  L    .     . 

«        ve  rum  L 
Genista  sagittata  L 
GENTIANEAE.     .     . 
GERANIACEAE   .     . 


Geranium  columbinum  L 
«  dissectura    L 

«  nodosum  L  . 

«  Robertianum    1 

Geum  urbanum  L    .     . 

Globalaria  vulgaris  L. 

GLOBULARI  AE    .     . 

Gratiola  officinalis  L   . 

Gypsophila  muralis  L. 

Habenaria  bifolia  E.  Br. 


396 
139 
94 
133 
134 
135 
136 
133 
359 


290 
95 
96 
397 
327 
259 
280 
281 

238 
195 
156 
339 
340 
341 
196 
138 
140 
142 
143 
144 
145 
149 
328 
.  149 
360 
53 


N.o 

Hedera  Helix  L 5 

Hedysarum  coronarium  L  .  .  197 
Heliantliemum  vulgare  Gaertn  73 
Helichrysum  angustifolium  De.  97 
Heliotropium  europaeum  L  .     .13 

Helleborus  niger  L 312 

Hieracium  murorum  L     ...     98 

Pilosella  L 99 

Hippocrepis  unisiliquosa  L  .  .  198 
Humulus  Lupulus  L  ....  42 
Hyacinthus  romanus  I.  .  .  .  239 
Hyosciamus  albus   L    .     .     .     .  383 

Hj'oseris  radiata  L 100 

HYPERICINEAE 146 

Hypericum  Androsaemum  L     .  146 
<c  montanum  L.     .     .  147 

«  perforatum    L     .     .148 


Inula   Conyza  DO 101 

«       salicina  L 102 

Jasminum  officinale  L       ...  260 

Lactuca  saligna  L 103 

«         scariosa  L 104 

LABIATAE 150 

Lamium  amplexicaule  L  .     .     .  167 
«  maculatum   L     .     .     .  158 

«  purpureum   L    .     .     •  159 

Lathyrus    Aphaca  L 199 

«  pratensis  L .     .     .     .  200 

^  silvestris  L.      .     .     .  201 

«  vernus  L.      .     .  .  202 

LAURINEAE 183 

Laurus  nobilis  L 183 

Lavatera   punctata   AH     .     .     .  252 

LEGUMINOSAE 184 

Lemna  minor  L 246 


270 


218 


INDICE 


LEMNACEA.E 2i6 

Lepidium  graminifoliuui  L  .     .     25 

«  latifolium  L.     .     .     .     2H 

Leucanthemuin  vulgare  Lam  .  105 

Ligustrura  viik^are  L  .     .     .     .  26L 

LILTACEAE 234 

Liliuin  bulbiferuiii   L 240 


LINEAE 

Linaria  Cymbalaria  Mi  11 
«         Elatine  Mill     . 
«         spuria  Mill  .     . 
vulgaris  Mill  . 

Linum  catharticum  L  . 


gallicum  L 


231 
361 
362 
363 
364 
231 
232 
233 
271 
14 
247 
203 


«        tenuifloruin  L  .     . 
Listerà  ovata  R.  Br     .     .     . 
Lithospermum   arvense  L     . 
LYTHRARIEAE  .... 

Lotus  corniculatus  L  .     .     . 

Lupinus  albus  L 204 

Lyclinis  dioica   L 51 

«  Flos-cuculi  L       ...     55 

.  56 
.  160 
.  301 
.  302 
.  247 
.  248 


«  Githago  L  .  .  . 
Lycopus  europaeus  L  .  . 
Lysimachia  Nuiumularia  L 

«  vulgaris    l>     . 

Lythrum  H3'ssopitblia  L  .     . 

«  Salicaria  L     . 


Malope  malacoides  L    .     . 

.  253 

Malva  alcea  L 

.  254 

«        sylvestris   L  .     .     . 

.  255 

MALVACEAE ... 

.  250 

Marrubium  vulgare  L 

.   161 

Matricaria   Chamoinilla    L 

.   106 

Matthiola  incana  K.   Br    . 

.     27 

Medicago   arabica   Ali.     .     . 

.  205 

«           lupulina  L    .     . 

.  206 

«           minima  L      .     . 

.     .  207 

Medicago  sativa   L  . 
Melilotus  iialica  Pers  . 

«  officinalis  Desr 

Melittis  Melissophylluin 
Mentirà  aquatica   L   . 

«         arvensis  L  . 

«         Pulegium    L     . 
Mercurialis  annua    L 
Micromeria  juliana    Bent 
Morus  alba    L  .     .     .     . 
Muscari  comosum  Mill 

«         racemosum  Mill 
Mj'agruni  perfoliatuni  L 
Myosotis  stricta  Link. 
Myrrhis  odorata  Scop  . 
MYRTACEAE.     .     . 
Myrtus  coramunis  L    . 


NAIADACEAE.     .     . 

Nasturtium  officinale  R. 
Nepeta  Glechoma   Benth 
Nigella  arveusis  L     .    . 
«         damascena    .    . 


Bi 


208 
209 
210 
162 
163 
164 
165 
137 
166 
407 
241 
242 
28 
lo 
398 
249 
256 


Odontospermum  aquatica m  Sch 

Olea  europaea   L 

OLEACEAE  

Onobrj'chis  Caput-galli    l.am.     . 
«  viciaefolia  Scop 

ONAGRARIEAE 

Ononis  minutissima  L  .  .     . 

«        spinosa   L 

Onopordon  Acanthum   L  .     .     . 
Ophrys  muscifera  Huds    .     .     . 

ORCHIDE^E 

Orchis  hircina  Crantz  .... 

«       maculata   L 

«       Morio   L 

«       Simia    Lam 

Origanum  vulgare  L     .     .     .     . 


257 
29 
167 
313 
314 

107 

262 

259 

211 

212 

264 

213 

214 

108 

272 

266 

273 

274 

275 

276 

168 


INDICE 


219 


OROBANCH/VCEAE     .     .     .277 

Oi'obaiiche  ci-euata   Porsk     .     .  277 
<  ramosa   Ij    .     .     .     .  278 

Paliurus  aculeatas  Lara  .     .     .  322 
Pallenis  spinosa  Oass   ....  109 

Papaver  Rhoeas  L 282 

PAPAVERACEE .     .     . 

Pariebaria  officiualis  L 
Petasites  officiualis  Moench 
Peucedaiium  sativum  Benth 
Phaseolus  vulgaris  L  .     . 


Picris  echioirles  L  .  .  . 
Pimpinella  major  Hudz  . 
PLANTAGINEAE  .  . 
Plantago  Coronopus  L 

«  lanceolata  L 

«  major  L   .     .     . 

«  mari  ti  ma  L  . 

Polycarpon  tetraphyllum  L 
Polygala  flavescens  DC    . 

«  monspeliaca  AH 

«  vul^aris   L    . 

POLYGALSAE     .     .     . 
POLYGONACEAE    .     . 
Polygonatum  officinale  Ali 
Polygonum  aviculare  L    . 
«  Convolvulus  L 

«  Persicaria  L   . 

Populus  alba  L     .     .     .     . 
Portulaca  oleracea  L   . 
PORTULACEAE.     .     . 
Potamogetou  crispus  L     . 

«  natans  L 

Potentina  reptans  L     .     . 

«  Tormenti  Ila  Heck 

Poterium  Sangnisorba  L  . 
Primula  vulgaris  Huds  . 
Prunella  laciniata  Ij     .     . 

«         vulgaris  L 


Prunus  I.aurus  cerasus  fj 
Pulicaria  vulgaris  Gaertn 
Pulmonaria  officiualis  L 
Panica  Grauatum  L 
Pyrus  germanica  Hook 
PRIMULACEAE  .     . 


279 

408 

110 

399 

215 

IH 

400 

283 

.  283 
284 
285 
286 

.     57 
287 
288 
289 
287 

,  290 
243 
291 
292 
293 
345 
297 
297 
257 
258 
829 
330 
331 
303 
169 
170 


i  L 


RANUNCULACEAE 

Ranunculus   arvensis  L 
«  Ficaria  L 

«  muricatus  L 

«  repens  L  . 

«  trichophyllus 

Reseda  odorata  L     . 
«         Phyteuma  L 
RESEDACEAE 
RHAMNEAE     .     . 
Rhinanthus  Crista-gall 
Ribes  Grossularia  L 
«       rubrum  L  .     . 
Robinia  Pseudacacia 
Rosa  canina   L      .     . 
«      spinosissima  L 
ROSACEAE.     .     . 
Rubia  peregrina  L  . 
RUBIACEAE     .     . 
ivubus  frufcicosus   L  . 
Rumes  Acetosa  L 
«        acutus  L  . 
«        aquaticus  L 
Ruta  graveolens  L  . 
RUTACEAE       .     . 


SALICINEAE    .  . 

Salix  alba  L     .     .  . 

«   purpurea  L  . 

Salvia  Sclarea  L  .  . 

«   verbeuaca  L  . 
Sambucus  Ebulus  L 

«     nigra  L  . 


332 
112 
16 
249 
333 
298 


.  305 
.  315 
.  316 
.  317 
.  318 
Chaix319 
.  320 
.  321 
.  320 
.  322 
.  365 
.  349 
.  350 
.  216 
.  234 
.  335 
.  324 
.  342 
.  342 
.  336 
.  294 
.  295 
.  296 
.  344 
.  344 


345 
346 
347 
171 
172 
44 
45 


320 

Samolus  Valerandi  L    . 
Sanicula  europaea  L 
SAPINDACEAEi  .     . 
Saponaria  officinalis  L 

«  Vaccaria  li    . 

Saxifraga  granulata  L 

«  tridactylites  L 

SAXIFRAGEAE  .     . 


Scabiosa  arvensis  L 
«         succisa  L  . 
Scandix  Pecten-Veneris  L 
Scilla  peruviana  L   .     . 
Scolymus  hispanicus  L 
Scorpiurus  subvillosa  L 
Scorzonera  laciniata  L 
Scrophularia  aquatica  L 

«  canina  L     . 

-I  nodosa  L    . 

«  peregrina  L 

SCROPHULARINEAE 
vSenebiera  Coronopus  Poir 
Senecio  erraticus  Bert. 
«         nemorensis  L 
«         vulgaris  L  . 
Sherardia  arvensis  L 
Sideritis  romana  L  . 
Silene  conica  L    .     . 
Silene  Cucubalus  AVib, 

«       gallica  L     .     . 
Siler  trilobum  Crantz 
Sinapis  arvensis  L    . 
Sisymbrium  Alliaria  Scop 

«t  officinalis  Scop 

«  polyceratium  L 

Slum  erectum  Huds  . 
SOLANACEAE  .  . 
Solanuni  Dulcamara   L 

«         nigrum  L  . 
Solidago  Virgaurea  L  . 
Sonchus  asper  Hill  .     . 
«        oleraceus  L     , 


INDICE 

X.o 

304 

Spartium  junceum  L    .     .     .     . 

401 

Specularla  Speculum  DO       .     . 

343 

Spinacia  oieracea  L        .     .     .     . 

58 

Spiraea  Filipendula  L  .     .     .     . 

5y 

Stachys  annua  L      

351 

«          germanica  L        .     .     . 

852 

italica  Mill 

349 

"          palustris  L      .     .     .     . 

131 

Stahelina  dubia  L 

132 

Stellarla  media  Cyr 

402 

Sjanphytum  tuberosum  L     .     . 

244 

Syringa  vulgaris  L 

113 

217 

Taraxacuni  officinale   Wigg 

114 

Teucrium  Chamaedrys  L      .     . 

366 

«           Polium  L      .     .     .     . 

367 

«           Scordium  L .     .     .     . 

368 

«           Scorodonia  L    .     .     . 

369 

Thlaspi  perfoliatum  L .     .     .     . 

353 

Thymus  Serpyllum  L  .     .     .     . 

30 

Tilia  europaea  L 

115 

TILIACEAE 

116 

Tordylium  maximum  L    .     .     . 

117 

Tragopogon  pratense  L    .     .     . 

343 

Trifolium  agrarium  L .     .     .     . 

173 

«           angustifolium  L   .     . 

60 

«           arvense  L     .     .     . 

61 

«           incarnatum  L  .     .     . 

62 

«           pratense  L   .     .     .     . 

403 

«          repens  L  

31 

«t           resupinatum  L 

32 

■<           stellatum  L       .     .     . 

33 

Trigonella  corniculata  L .     .     . 

34 

Tunica  prolifera  Scop  .... 

404 

Tussilago  Farfara  L     .     .     .     . 

383 

384 

Ulmus  carapestris  L     .     .     .     . 

385 

UMBELLIFERAE     .    .     .     . 

118 

Urginea  Scilla  Steink    .     .     .     . 

119 

Urospermum    Delachampii  F. 

120 

W.  Schm 

125 


Urospermum  picroides  Desf 
Urtica  dioica  L    .     .     . 
urens  L    .     .     . 
URTICACEA.E  .    .    . 


VALERIANEAE  .     . 

Valerianella  olitoria  L 
Verbascvim  Blattaria  L 

«  plilomoides  L 

«  sinuatum  L 

<  Thapsus  L 

Verbena  officinalis  L 
VERBENACEAE . 
Veronica  agrestis  L 
«         Anagallis  L 
«         arvensis  L 
«         Beccabunga  L 
«         Ohamaedrys  L 


INDICE 

221 

126  Veronica  liederaefolia  L    .     .     .    379 

410  «         prostrata  L    .     .     .     .  3S0 

411  «         serpyllifolia  L    .     .     .  381 
406  «         spicata  L 382 

Vicia  Gerardi  Vili 228 

412  «      lutea  L 229 

412  «       monanthos  Desf ....  230 

370  Vinca  minor  L 4 

371  Viola  tricolor  L 414 

372  VIOLARIEAE IH 

373  Vitis  vinifera  L 3 

413 

374  Xanthium  spinosum  L      .     .     .  127 

374  ^  Struraarium  L     .     .  128 

375  Xerantheraum    cylindraceum 

376  Colm 129 

377 

378  Zizyphus  sativa  Gaertn    .     .     .  323 


ELENCO  GENERALE 

DEI  FUNGHI  DELLA  PROVINCIA  SENESE 

rinvenuti  fino  a  tutto  l'anno  1905 


I.»    SERIE 


A  canthostij;Miia  parasi ticura 

(Hartig.)  Sacc. 
Acrostalaginus  cinnabarinus 

Cda 
Acti  iiotliyi'him  graminis  Kze 
Aeciilium  Clematidis  DO. 

«        Compositarum  Mart. 

'(       Euphorbiae  Gmel. 

«       Mespili  DO. 

«       Muscari  Link 

«       punctatum  Pers. 

«       RanunculacearumDC 
AejKerita  candida   Pers. 
Aj^ai'icus  campester  L 

«       silvicola  Vitt. 

«       silvaticus  Schaeft'. 
Alternarla  Brassicae  Sacc. 

«       tenuis  Nees 
Amanita  aspera   Fr. 

«       caesarea    Scop. 

^<        echinocephala  Vitt 

«        Mappa    Fr. 

«       muscaria  L. 

«       ovoidea   Bull. 

«       pantherina  DO. 

«       phalloides    Fr. 

«       rubescens    Fr. 

«        verna   Fr. 


Amanìtopsis  vaginata  (Bull) 

Roze 

Aniphisphaeria  conica  (Lèv) 

Ces.  et  De  Not 

«       pseudoumbrina  Sacc. 

«       rhoina   FI.  Tass. 

Antennaria  elaeopliila  Mont. 

«       pithyophila    Nees 
Anthostonia  gastrinum  (Fr.) 
Sacc. 
«     taeniosporum  Sacc. 
Anthostomella    gracilis    FI. 
Tass. 
«       Grynerii  FI.  Tass. 
«       italica  Sacc  et  Speg. 
«       palmicola     (Auersw) 

Rbh. 
«       rostrispora  a  foliicola 

Sacc. 
«       Smilacis  H.  Fab. 
Aposphaeria  Ferrum- equini 
FI.    Tass. 
«       fusco-maculans  Sacc. 
Arcyi'ia  punicea  Pers 
Arniiliarla  aurantia  Schaeff 
«       melica  Vahl. 
«       mucida  Schrad. 
«       ramentacea    Bull. 


224 


ELENCO    GENERALE 


Arthrobotrynni  atrum  Berk. 

et  Br. 
Ascocliyta  Arundinariae  FI, 

Tass. 

«  Calycanthi  Sacc.  efc 
Speg.  a  occiden- 
talis  FI.  Tass. 

«       Cappai'idis     (Cast.) 
Sacc. 

«       charticola   FI.    Tass. 

«       Chlianti  FI.  Tass. 

«       Cinerariae  FI.  Tass. 

«       Ci'ataegi  Fckl. 

«       decipiens  Pass. 

«  Dianthi  (Alb.  et 
Schw.)  Berk. 

«       Elaeagni  Sacc. 

«       evonymicola  Allescli 

«       Fraxini  Oud. 

«       GrrabowskiaeFl.Tass. 

«       Hyacinthi   FI.  Tass. 

«       laurina  FI.   Tass. 

«  myrticola  Maire  et 
Sacc. 

«       Orobanches  FI.  Tass. 

«       Paliuri    Sacc. 

«       Pisi   Lib. 

«       Plumbaginis   Sacc. 

«       Rapliiae  FI.  Tass. 

«       Rosmarini  FI.  Tass. 

«       Saccardiana  Fl.Tass. 

«       Siliquastri  Pass. 

«       Sterculiae  FI.    Tass. 

«       Wistariae  FI.    Tass. 
AspergilIusglaucus(L.)Liuk 

«       a  olivasceus  Sacc. 

«       griseus  Link 


Aspergillns  stercoi*eus  Sacc. 
Asteroma  Diospyri   (Schw.) 
Sacc. 
«       geographicum  (DO.) 

Desm. 
«       tenerrimum  Grogn. 
Aiilographiim  vagum  Desm. 
Aiiriciilaria   mesenterica 
(Dicks.j    Fr. 

Baeti'idium  flavum  Kunz  et 

Schm. 
Badbamia    hyalina    (Pers.) 

Berk. 
Baiiaea  Personii  Crouan 
Bartaliuia  robillardoides  FI. 

Tass. 
Beloiiium  graminis    (Desm.) 
Sacc. 
«       tepliromelas    (Pass.) 
Sacc. 
Bertia  italica  Sacc.  et  Speg. 
Boletus  bovinus  L. 
«       calopus    Fr. 
«       castaneus    Bull. 
«       chrysentereon  Fr. 
«        cyanescens  Bull, 
edulis  Bull, 
felleus   Bull, 
granulatus    L. 
luridus  Schaeff. 
luteus  L. 
olivaceus  Schaeff. 
piperatus   Bull, 
pruinatus     Fr. 
purpureus    Fr. 
Satanas   Lenz. 


« 

« 
« 

« 
« 

« 
« 

« 


DEI    FUNGHI    SENESI 


225 


Holetiis  scaber  Fr. 
«       versipellis   Fr. 
«       viscidi! 3  L. 
Botryosphaeria  Berengeria 

na    De    Not. 
Botrytis  vulgaris    Fr. 
Bovista  nigrescens  Pers. 
Brachyspoi'iiini  coryiioideum 
(De  Not.)  Sacc. 
<•<       gracile  (  Wallr.)  Sacc. 
«       obovatum    (Berk.) 
Sacc. 
Bremia  Lactucae   Regel. 

C'amarosporium  Ampelopsi- 

dis  FI.   Tass. 
«       cercidicolum  Brun. 
«       charticolum    (Speg.) 

Sacc. 
«       Coronillae    Sacc.     et 

Speg. 
«.       a  Coluteae   Sacc. 
«       Spireae  Bau  mi. 
«       incruatans  Sacc. 
«       Lycii    Sacc. 
«.       macrosporum   (B,   et 

Br.)   Sacc. 
«       macrosporum  Sacc.  a 
DeutziaeFl.Tass. 
«       MesembrianthemiFl. 

Tass. 
«       nervi  sequum    FI. 

Tass. 
«       Nandinae   FI.    Tass. 
«       polymorphum  (Sacc.) 

a   Rutae  Sacc. 
«       Rhagodiae  FI.  Tass. 


Camarosneriiim  RibisBriard 
«       Robiniae   (Westd) 

Sacc. 
«       strobilinum    Bomm., 

Rouss.,  Sacc. 
«       Triacanthi  Sacc. 
«       a    minus  Sacc. 
Caiiiarosporiihim   Budd  leiae 
FI.    Tass. 
«       cruciatum  (Fuck.)  FI. 
Tass. 
Cantliarelins  aurantiacus  Fr 
«       albidus    Fr. 
«       carbonarius    Alb.    et 

Schwein 
*       cibarius  Fr. 
«       a  albus  Fr. 
«       cinereus  Fr. 
«       infundibuliformis 

(Scop.)  Fr. 
«       lutescens  Fr. 
«       muscigenus    (Bull.) 

Fr. 
<-<        tubaeformis  Fr. 
«        umbonatus   Fr. 
Capillaria  Avundinis  Pers. 
Capuodiiiin  Lonicerae  (Fckl.) 

Sacc. 
Caryospora    Putaminum 

(Schw)  De  Not. 
Cenangium    Abietis    (Pers) 
Rehm. 
«       Sophorae  Pass, 
Ceratostoina  culmicolum 

Sacc. 
Cercospora  beticola  Sacc. 


226 


ELENCO    GENERALE 


Cercospora  Boussingaul- 
tiae  Roum. 
«       Capparidis    Sacc. 
«       cerasella  Sacc. 
«       crassa  Sacc. 
«       ferruginea  Fckl 
«       neriella  Sacc. 
«       Resedae  Fckl. 
«       Ricini  Speg. 
«       rosicela    Pass. 
^<       Rubigo    Cke    et 

Harkn . 
«        smilacina   Sacc. 
C'ercosporella  tamicola 

Lamb.  et  Fautr. 
Ceriospora  bicalcarata  (Ces.) 

Sacc. 
Ceiithospora   phacidioides 

Grev. 
Chaetomella   atra  Fckl. 
«.  «a  charticola  FI. 

Tass. 
Chaetoiiiimii  comatum  (Tode) 

Fr. . 
Chaetopeltis     laurina    (FI 
Tass.)  Sacc. . 
Chaetophonia    alliicola    FI. 
Tass. 
«       Mimuli   FI.  Tass. 
«       SansevieraeFl.Tass. 
Chaetosphaeria  pbaeostroma 

Fuck. 
Chaetostroma  atrum  Sacc. 
Cicinnobulus  Cesatii  De  By 
«       a  Evonymi  FI.  Tass. 
Circinotrìclmni  maculiforme 
Nees. 


Cladosporiuin    carpophiluin 
Thuem. 

«       desmotrichum  Desm.  34G 

«        epiphyllum     (Pers.) 
Mart. 

«       Eucalypti  FI.   Tass. 

«       fasciculatum   Cda. 

«       gi-acile  Cda 

«       herbarum  (Pers.) 
Link. 

«       macrocarpum  Preuss 

«       Paeoniae  Pass. 

«       Pisi  Oug.  et  Macch. 

«       Typharum  Desm. 
Clasterosporiuin     Amygda- 
learum     (Pass.) 
Sacc. 
Clathrus  cancellatus  Tourn 
Clavaria  coralloides  L. 

«       flava  ScbaefF. 

«       inaequalis   Mlill. 

«       pistillaris  L. 

«       stricta  Pers. 
Clitocybe  aggregata  Schaeff. 

«       ampia    Pers. 

«       candicans  Pers. 

<        cyathiformis  Fr. 

«       ditopoda  Fr. 

«       flaccida   Sow. 

«       geotropa    Bull. 

«       laccata  Scop. 

«       suaveolens  Scbum 
Cilitopilns  Orcella  Bull. 

<-<       Prunulus  Scop. 
Clypeosphaeria    limitata 
(Pers.)  Fckl. 

«      Morreni  (West.)  Sacc. 


DEI   FUNGHI    SENESI 


Clypeospliaeria  Notarisii 

Fckl. 
Cocco myces  dentatus  (K.  et 
Schin.)  Sacc. 
«(        Juniperi(KzeetSch) 
Sacc. 
Coleosporium    Campanulae 
(Pers.)    Lèv. 
«       Seuecionis  (Pers.ì  Fr. 
«       Souchi   (Pers.)   Lèv. 
C/olletoti'icliuin    Ailanthi 
Togn. 
«       Elasticae  FI.  Tass. 
«       Epiphylli    FI.  Tass. 
«       gloeosporioides  Penz. 
«       omnivorum  Kalst 
«       rhoinum  FI.  Tass. 
«       Spiiiaciae    Eli.    et 
Halst 
Collibia  fusipes  Bull. 
«       hariolorum   DC. 
«       longipes  Bull. 
«       radicata   Relh. 
Cloniosporiuin     Arundinis 
(Oda)   Sacc. 
«       aterrimum    (Oda) 

Sacc. 
«       Bambusae  (Thùm  et 

Bolle)  Sacc. 
«       Dasylirii  Oud. 
«       rhizophilum(Preuss.) 
Sacc. 
Coiiiothecium    complanatum 
(Nees.)  Sacc. 
K       effusum   Oda. 
Coniothyriiini  alpiniaecolum 
FI.  Tass. 


Coniothyriiim  australe  Sacc. 
«  commixtum  FI.  Tass. 
<       concentricum  (Desin) 

Sacc. 
«       a  Agaves  Sacc. 
«       Delacroixii  Sacc. 
«       epi  myces     Sacc.     et 

Speg. 
«       Equiseti    Lamb.    et 

Faut. 
«       Eugeniae    FI.  Tass. 
<-<       loedans   Sacc. 
«       Fuckelii    Sacc. 
«        Hederae    (Desm.) 

Sacc. 
«        hysterioideum  Karst 

et  Har. 
«       incrustans  Sacc. 
«       Kei'riae  Le  Bret. 
«       microsporumFl.Tass. 
«       olivaceum  Bon. 
«       a  Cestri   PI.  Tass. 
«       |3    Hederae     (Desm.) 

Sacc. 
«       Palmarum  Oda 
v<       phomoides    (Crouau) 

Sacc. 
«       superficiale  FI.  Tass. 
«       tamaricellumP.Brun 
Copri  iiiis  comatus   Fr. 

<<       Digitalis     (Batsch) 

Fr. 
K       domesticus(Pers.)Fr. 
«       ephemerus  Fr. 
«       hemerobius   Fr. 
«       lagopus    Fr. 
«       raicaceus  (Bull.)  Fr. 


228 


ELENCO    GENERALE 


Copriiius  plicatilis  (Curt.)  Fr. 
«       radians    (Desm.)  Fr. 
Coreniiiim  stysanoides  Sacc. 
Coi'ticìum  coeruleum 

(Schrad.)  Fr. 
«       nudum    Fr. 
Cortiiiarius    albo  -  violaceus 
(Pers.)  Fr. 
«       camurus  Fr. 
«       cinereo  -  violaceus 

(Pers.)  Fr. 
«       coUinitus  (Pers.)  Fr. 
«       erugatus(Weinm,)Fr. 
«       multiformis  Fr. 
i<       orichalceus     Batsch. 
«       pholideus  Fr. 
«       tophaceus  Fr. 
«       torvus  Fr. 
K       varius  (Scbaeff.)  Fr. 
Coryueuiu    Corni  -  albae 
(Roum.)  Sacc. 
<.<.       microstictum  B  et  Br. 
«       Tecoraae  Sacc. 
Craterelliis     cornucopioides 

(L.)  Pers. 
Croiiai'thiin   asclepiadeum 
(Willd.)   Fr. 
«       flaccidum    (Alb.    et 
Schw.)  Wint. 
Cryptomela  Arundinis  (Dur. 
et  Mont.)  Sacc. 
Cryptostictis  hysterioides 

Fckl. 
Cryptovalsa  Nitschkei  Fckl. 
«       E.abeuborstii(Nits.) 
Sacc. 
Cuciii'bitaria  Ailantbi  Rbh. 


Cucurbitaria  Carpini  Sacc. 
«      .  Castaneae  Sacc. 
«       Coronillae  (Fr).  Sacc. 
«       elongata   (Fr.)  Grev. 
<<       Ephedrae  FI.  Tass. 
«       pulchella  H.  Fab. 
«       Sorbi  (Karst.).  Sacc. 
«       Spartii   (Nees.)  Ces, 
et  De  Not. 
Cj'athiis  striatus  (Huds.) 

Hoffm. 
Cyclocouiiim  oleaginum  Cast. 
Cylindrocolla  Urticae  (Pers.) 

Bon 
Cystopiis    candidus    (Pers.) 
Lèv. 
«       Capparidis    De    By. 
«       Portulacae  (DC.)  Lèv. 
«       Tragopogonis  (Pers.) 
Schrot. 
Cy  topica    arundinicola    Bizz 

et  Sacc. 
Cytospora  Ailanthi  B.  et  C. 
«       ambiens    Sacc. 
«       ampelina  Sacc. 
«       carphosperma  Fr. 
v<.       chrysosperma  (Pers.) 

Fr. 
«       coenobitica    Sacc. 
«       epileuca  Sacc. 
«       ei'iceti  Sacc. 
«       flavo- virens  Sacc. 
«       juglandina  Sacc. 
«       leiicosperma    (Pers.) 

Fr. 
«       microspora  (Cda.) 
Rbh. 


DEI   FUNGHI   SENESI 


229 


Cytospora  microsfcoma  Sacc. 

v<       punica    Sacc. 

«       Salicis(Cda)Rabenh. 

«       stenospora  Sacc. 

«       Tamai'icis   Brun 

«       Tamarindi  FI.  Tass. 

«       Vitis  Mont. 
Cytosporiiia  Ailanthi   Sacc. 

«       heteracantha  Sacc. 

«       millepuntctata  Sacc. 


Dendryphiuin  curtuiu    Berk 
et.    Br. 

«       ramosum   Cke. 
Diaporthe  abdita  Sacc. 

«       Araliae  Eli.   et   Ev. 

«       Beckhausi  Nits. 

«       Berlesiana    Sacc.    et 
Roum. 

«        brachyceras  Sacc. 

«       Camelliae   FI.    Tass. 

«       castaneti  Nits. 


I3aedalea  cinei-ea   (L.)   Fr. 

« 

compressa  Sacc. 

« 

quercina  Pers. 

« 

Corni  Fckl. 

Dal  (li  ni 

ia  concentrica  (Bolt.) 

« 

crustosa   Sacc  et 

Ces.  et  De  Not. 

Roum 

Darhic 

a  Filum  (Biv.)  Cast. 

« 

Flageoletiaua  Sacc. 

Dasyscypha  caulicula  (Fr.) 

« 

incarcerata  (B.  et  Br.) 

Sacc. 

Nits. 

« 

ciliaris(Schrad)  Sacc. 

« 

Landeghemiae 

« 

virginea  (Batsch) 

(Westd.)  Nits. 

Fckl. 

« 

macrostalagmia     FI. 

Decolli 

ca  coprophila   Ball. 

Tass. 

Deiidroplioma    Convallariae 

« 

Miihelenbeckiae    FI. 

Oav. 

Tass. 

« 

cytosporoides  Sacc.  a 

« 

nobilis  Sacc.  et  Speg. 

punicea  Sacc. 

« 

nodosa  Fckl. 

« 

Heteropteridis    FI. 

« 

oblita  Sacc.  et  Speg. 

Tass. 

« 

obsoleta    Sacc. 

« 

microsporella  Fi.  Tas. 

« 

Orobanches  Sacc. 

« 

pleurospora    Sacc.   a 

« 

Patagonulae  FI.  Tass, 

laurina    Sacc. 

« 

Plantaginis  FI.  Tass. 

« 

^  Rosiflorarum  Sacc. 

« 

populea  Sacc. 

« 

Therryaua  oc  Casta- 

« 

Putator    Nits. 

neae     Sacc.     et 

« 

resecans   Nits. 

Roum. 

« 

Rhois   Nits. 

« 

Tristaniae  FI.  Tass. 

« 

rostellata  (Fr.)  Nits. 

230 


ELENCO    GENERALE 


Diapoi'the  Rubiae  H.  Fab. 
«       scabra   Nits. 
«       spinulosa  Karst. 
«       Sorbariae  Nits. 
«       Tulasnei   Nits. 
<■<        Verbenae    FI.    Tass. 
«       V iridarli   Sacc. 
Diatrype  Sti,y;ma  (HofFm.)  Fr. 
Dicliomera  aequivoca    Pass. 
Dictyosporium  elegans  Cda. 
Dydiinaria   Uiigeri  (Cda) 
Didj'iiiella  australis  H.  Fab. 
«       Barbieri     (Westd.) 

Sacc. 
«       lophiospora   Sacc.  et 

Speg. 
«       Patagonulae  FI.  Ta.ss. 
«       Stenocarpi  FI.  Tass, 
«       vagans  H.   Fab. 
Didymosphaeria    bacchaus 
Pass. 
«       brunneola    Niessl.   a 
Hyperici-caly  Ci- 
ni  FI.    Tass. 
«       [i  Myrsines  FI.  Tass. 
«       socialis  Sacc 
«       Strelitziae  FI.  Tass. 
«       Tecoinae  Oke  a  mo- 
iiostichaFl.Tass. 
Dìneiuaspoi'iiini  graminum 
Lèv 
«       bispidulum  (Schrad.) 

Sacc. 
«       Lippiae  FI.  Tass. 
Diplocladium  miuus   Bon. 
Diplococciuni  conjunctum 
(Bou.)    Sacc. 


Diplodia    Acaciae    Penz.    et 

Sacc. 
«       Agni -Casti  Pass. 
«       Aesculi  Lèv 
«       Aloysiae  FI.   Tass. 
«       Anonae  Sacc. 
«        apiosporioides    FI. 

Tass. 
«        Aristolochiae- Sipho- 

nis    Vesterg. 
«       ascochytula  Sacc. 
«       atra   FI.   Tass. 
«        ati'ata   (Desm.)  Sacc. 
«       Aurantii  Catt. 
«        Bacchi  Pass,  et  Thu in 
«       Bignoniae  FI.   Tass. 
«  «         a  colorata 

FI.  Tass.  . 
«       Bresadolae  FJ.  Tass. 
«       Bumeliae    FI.    Tass. 
«        Calycanthi     (Schw) 

Speg. 
Calycotomes  Roll. 
«        Camphorae  FI.  Tass. 
«       Castaneae   Sacc. 
«       Celtidis  Roum 
«       Ceratoniae  FI.  Tass. 
*       Chimonanthi   Sacc. 
«       Chrysanthemi   FI. 

Tass. 
«       cistina   Cke. 
«       Clematidis  Sacc. 
«       conigena   Desm. 
«       Coryli    Fckl. 
«        Crataegi    Westd. 
«.       Cydoniae  Sacc. 
«       ditior  Sacc.  et  Roum 


DEI    FUNGHI    SENESI 


231 


Diplotlia  Dulcamarae  Fckl. 

«  eleaguella    FI.    Tass. 

«  Emeri   Sacc. 

«  Evonyini   Westd. 

«  Fabianae  FI.  Tass. 

«  Farnesiana    Sacc. 

«  Halleriae  FI.  Tass. 

«  Hederae   Fckl. 

«  Helicrysi   Pass. 

«  herbarum  (Cda)  Lèv. 
«  «        a  prasiicola 

FI.  Tass. 

«  hypericina   Sacc. 

«  ilicicola  Desm. 

«  iinperialis  Sacc. 

«  incrastans  Sacc. 

«  iuquinans  Westd. 

«  iiiteiTOgativa  Thliin. 

«       Jasmini  Westd. 

«.       Julibi-issin  Speg. 

«       Juniperi     Westd. 

«       Kerriae    Berk. 

«       Koelreuteriae    Sacc. 

«       Lantanae  Fckl. 

«       laurina    Sacc. 

«  «.       a  minor  Pass. 

«       Ligustri    Westd. 

li.       Lonicerae  Fckl. 

«       mammillana    Fr. 

«       Mamma  Fckl. 

«       melaena   Lèv. 

«       Meliae    FI.   Tass. 

<<       microsporella  Sacc.  oc 
Meliae    Sacc. 

«       microsporella    8    pu- 
silla Penz. 

«       MoUeriana  Thum 


Di  pi  odi  a  Mori  Westd. 

«  Miilielenbeckiae    FI. 

Tass. 

«  Nei-ii  Speg. 

<.<  Oleae   Pegl. 

«  Oleandri  Speg. 

«  osyridella   FI.    Tass. 

«  Passeriniana   Thiim. 

«  perpusilla    Desm. 

«  Persicae    Sacc. 

«  Philodendri  FI.  Tass. 

c<  Phyllarthri  FI.  Tass. 

«  pinnarum  Pass. 

«  PistaciaeBerl.etBres. 

«  Platani   FI.  Tass. 

<<  profusa   De    Not. 

«  Pruni   Fckl. 

«  Pseudo-DiplodiaFckl. 

<i  Punicae  Brun. 

«  ramulicola  Desm. 
«       Rhois  Sacc. 

♦■.  Ribis    Sacc. 

«  rosarum  Fr. 

«  Rosmarini   Celotti 
«       Roumegueri   Sacc. 
<.<       Rubi  Fr. 
<^       rudis  Desm.  et  Kickx 
K       SaccardianaFl.Tass. 
«        Sambucina     Sacc. 
«       Siliquastri    West. 
«        Sophorae     Speg.     et 

Sacc. 
«       Sorbi    Sacc. 
«        Stenocarpi  FI.    Tass. 
«        Sterculiae    FI.  Tass. 
«       subei-ina    Dur    et 
Mont. 


232 


ELENCO    GENERALE 


Diplodia  sycina   Mont. 
«       Symphoricai'pi  Sacc. 
«       tephrostoma    Lèv 
«        tyoidea   C.  et  EU, 
«       Tini  Sacc. 
«        «  a  ramulicola  Sacc. 
«       Wisfcariae  Brun. 
«       Yuccae    West. 
Diplodiella  ficina  Pass. 
Diplodiiia  antiqua   D.  Sacc. 
«       asserculorum   FI. 
Tass. 
Calepinae  FI.    Tass. 
«       Callicarpae  Fi.  Tass. 
«       Castaneae    Prill.    et 

Delacr.  B. 
«       clematidina  Fautr.  et 

Roum. 
«       Ellisii  Sacc. 
«       conformi s    Sacc. , 

Bomm.etRouss. 
Euphorbiae  FI.  Tass. 
"       Lippiae  Fi.  Tass. 
IMalcolmiae  FI.  Tass 
Myopori  FI.  Tass. 
«       osteospora  FI.  Tass. 
«       Pandani  Fi.  Tass. 
«       Pai'ietariae  Bi'un. 
«       Patagonulae  FI .  Tass. 
«       Putoriae  Fi.   Tass. 
«       ramentacea  FI.  Tass. 
«       socia   FI.  Tass. 
«       Tropaeoli   Roum.    et 
Fautr. 
Diplodiiiula  mendax  FI.  Tass. 

Oxalidis  FI.  Tass. 
Discosi  a  Artocreas  (Tode)  Fr. 


Discosia  Artocreas  (Tode)  Fr. 
a    Camphorae 
Sacc. 
«       vagans  De  Not. 
Dothidella  fallax  Sacc. 

«       Ulmi   Wint 
Dotliiorella    Bereugeriaua 
Sacc. 
«       Platani    Briard    et 
Fautr. 

Kctostronia  Lauri  (Schleicli) 
Fr. 
«       Liriodendri  (Kunze) 

Fr. 

.       Maclurae  Tliiim. 

«       Robiniae  Cast. 

Elaphoniyces  granulatus  Fr. 

Erapusa  Muscae  (Fr.)  Colin. 

Eiitoloma  sericellum  Fr. 

«       Speculum  Fr. 
Eiitomosporinm    Mespili 
(DC.)  Sacc. 
Entylonia  Calendulae  (Oud.) 

De  By 
Epicoccum   Equiseti  Berk. 
«       granulatum  Penz. 
0       intermedium  Allesch. 
«       neglectum   Desm. 
«       purpurascens  Ehrbg. 
«       reticnlatum  Cke 
«       vulgare  Cda. 
Erinelia     brevipila    (Rip.) 

Sacc, 
Eriospora  leucostoma  B.  et 
Br. 


DEI   FUNGHI    SENESI 


233 


Erysiplie  communis  (Wallr.) 
Fr. 
«       lamprocarpa  (Wallr) 

Lèv 
«       Marti!  Lèv. 
Eui'Otiuiii     herbarioram 

(Wigg.)  Link 
Eiitypa  heterecantha  Sacc. 

«       ludibimda  Sacc. 
Eiitypella  cerviculata   (Fr.) 

Sacc. 
Excipiila  nervisequia  (Pers.) 

Fr. 
Exidia  recisa  Fi\ 
Exoascus  alnitorquus  (Tul.) 
Sad. 
bullatus  (B.   et  Br.) 
Fckl. 
«       deformans     (Berk.) 
Fckl. 
Pruni  Fckl. 
Ulmi    Fckl. 
Exosporium  Tiliae   Link 

Fabraea  litigiosa  (Rob.   et 

Desm.)  Sacc. 
Fenestella  princeps  Tul. 

«       vestita  (Fr.)  Sacc. 
Fistulina  hepatica  Fr. 
Flamnmla  alnicola  Fr. 

«       conissans  Fr. 

«       flavida   Pers. 

«       spuosam  Fr. 
Fomes  fumentarius  (L.)  Fr. 

«       fraxineus  (Bull.)  Fr. 

«      fusco-purpureusBoud 

«       ignarius  (L.)  Fr. 


Fomes  lucidus  (Leys.)  Fr, 
Fiiligo  septica  (Link.)  Gmel. 
Funiago   vagans  Pers. 
Fiisariella  atrovirens  (Berk.) 

Sacc. 
Fusariiim  calcareum  (Thuem) 
Sacc. 
«       Equisetorum     (Lib.) 

Desm. 
«       funicolum    FI.   Tass. 
-<       incarnatum    (Desm.) 

Sacc. 

«       MoUerianum  Thuem. 

«       oxysporum    Schlecht 

a     aurantiacum 

Oda. 

«       pyrochroum   (Desm.) 

Sacc. 
«       roseum  Link. 
«       Sphaeriae    Fckl. 
Fiisicladiiun    deudriticum 
(Wallr.)   Fckl. 
«       Sorghi  Pass. 
Fusicoccniii  castaneum  Sacc. 
«       Maesae  FI.    Tass. 

Geaster    hygrometricus 
Pers. 

«       tunica tus  Vitt. 
GibberelIacyanogena(Desm) 
Sacc. 
«       Saubinetii    (Mont.) 
Sacc. 
Gibellina  cerealis  Pass. 
Grloesporiiini  affine  Sacc. 
«       ampelophagum 

(Pass.)   Sacc. 


534 


ELENCO    GENERALE 


Gloespol'inin  Aquif'olii  Penz. 
et  Sacc. 
«       Carpini  (Lib.)  Deam. 
«       carpogeiiuin   Cke. 
.       cofFeicolum    FI. 

Tass, 
«       epicarpi  Thlim. 
«       frigiduin  Sacc. 
«       Hesperidearum  Catt. 
«       intermedium   Sacc. 
«       Laeliae  P.   Henn. 
«       Mao;noliae  Pass. 
«       Nelumbi  FI.  Tass. 
«       pachybasium   Sacc. 
«       paradoxum  (De  Not.) 

Fckl. 
«       Rubiae   FI.  Tass. 
Ribis    (Lib.)    Mont. 
et  Desm. 
«       sphaerelloides    Sacc. 
Gnoinoiiia  inclinata  (Desm.) 
Auersw. 
«       leptostyla  (Fr.)  Ces. 

et   de  Not. 
«       setacea   (Pers.)   Ces. 
De  Not. 
Giionioniella    fimbriata 

(Pers.)   Sacc. 
Gonipliidins    viscidus     (L.) 

Fr. 
Graphiola  Phoenicis  (Moug.) 

Point. 
Graphiiim  cinerellum   Speg. 
Graphiotheciuni    phylloge- 
num     (  Desm.  ) 
Sacc. 


Guepinia     merulina    (Pers.) 

Quél 
Gyinnosphaera  ligniseda  FI. 

Tass. 

Gyiiinosporaiiginm   clavarii- 

forme  (Jcq.)  Rees 

«       juniperinum  (L.)  Fr. 

«       SabinaefDicks)Wint 

Gyi'odoii  lividus  Bull. 

I-Iaplographium    chloroce- 

plialum     (Fres.) 
Grove. 
«       fasciculatum   Sacc. 
Hebeloina  claviceps  Fr. 
«       crustuliforme   Bull. 
«       fastibile  Fr. 
«       mesophaeum  Fr. 
«       truncatum  Schaeff. 
Helicosporiiini     pulvinatum 

(Nees.)  Fr. 
Helniintliosporium  macrocar- 
pum  Grev. 
«       velutinum  Link. 
Helotinm   herbarum   Pers. 
«       Humuli  (Lasch.)  De 
Not. 
Hendersonia     australis    FI. 
Tass. 
«       Centrosematis   FI. 

Tass. 
«       culmicola  Sacc. 
«       Desmazierii  Mont. 

Fiedleri  West. 
«       massarioidesFl.Tass. 
«       pulchella  Sacc. 


DEI   FUNGHI    SENESI 


235 


Hendei'soiiia  Raphiolepidis 
FI.  Tass. 
«       Rubi  SacG. 
«       Sabaleos  Cea.  a  Livi- 

stonae    Sacc. 
«       sarraentoi'um    West. 

a  Aceri s  Sacc. 
«       a   Lauri    Sacc. 

Spartii   FI.   Tass. 
«       stagonosporioides  FI. 
Tass. 
Heudersoiiiella  epixyla    FI. 

Tass. 
Heiulersomiliiifi    radicicola 

FI.    Tass.. 
Heterosphaeria  Patella  (Te- 
de.)   Grev. 
Hiinaiiti.i  candida  Pers. 
Hormisciuni      pithyophilum 

(Nees.)  Sacc. 
Hyalothyridium     viburnico- 

lum  FI.  Tass. 
Hypniini    aurantiacum    Alb, 
et  Schw. 
«       cinereum  Bull. 
«       imbricatum  L. 
<       repandum  L 
«       scabrum  Fr. 
«       zonatum  Batscli. 
Hygrophoriis    chlorophanus 
Fr. 
«       coccineus     (Schaeif.) 

Fr. 
'       conicus  (Scop.)  Fr. 
«       eburneus  (Bull.)  Fr. 
«       glauco-nitens   Fr. 
«       irrigatus  (Pers.)  Fr. 


Hygi'ophoriis  laetus   iPers.) 
Fr. 

t       liraacinus  (Scop.)  Fr. 

«       livido-albus   Fr. 

«       niveus  (Scop.)  Fr. 

«       obrusseus  Fr. 

«       pratensis  (Pers.)  Fr. 

«       psittacinus  Fr. 

«       puniceus  Fr. 

■<       subradiatus(Schum.) 

Fr. 
«       virgiiìeus(Wulf.)Fr. 
Hypholoina   dispersum  Fr. 

«       pyrotrichumHolmsk. 
Hypocopra    fimicola    (Rob.) 

Sacc. 
Hypoderruaconigenum(Pers) 
Cke. 
«       Hederae  (Mart.)   De 

Not. 
<•       Lauri  (Fr.)  Duby 
«       scirpinum   DC. 
Hypomyces  rosellus  (Alb.  et 

Schw.)  Tiil. 
Hypospila    Pustula    (Pers.) 

Karst. 
Hypoxyloii    fuscum    (Pers.) 
Fr. 
«       luridum     Nits. 
«       multiforme  Fr. 
«       lubiginosum    (Pers.) 
Hysteriiim  angustatum  Alb. 
et  Schw. 
«       enteroleucum   (Ach.) 
Fr. 
Melaleucae  FI,  Tass. 
«       pulicare    Pers, 


236 


ELENCO    GENERALE 


Hysterinin  vulgare  De  Nofc. 
Hysferogi'aphiiini      Fraxini 

(Pers.)  De  Not. 
<t       grammodes(DeNot.) 

Sacc. 

Inocj'be    fastidiata    Schaeff. 

«       geophylla  Sow. 

«       obscura  Pers. 
Isaria  epiphylla    Pers.  a  a- 
cuta  PI.  Tass. 

Kalmiisia  dealbata  Sacc. 

I^achiiea  lentiformis  Sacc. 

«       hemisphaericaWia^g. 
Lactarins  acer  (Bolt.)  Pr. 

«       controversus  (Pers.) 
Fr. 

«       deliciosus  (L.)  Fr. 

«       fuliginosiis    Fr. 

«       mitissimus   Fr. 

«       piperatus  (Scop.)  Fr. 

«       plumbens  (Bull.)  Fr. 

«       py  rogai  US  (Bull.)  Fr. 

«       quietus    Fr. 

«       subdulcis  (Bull.)  Fr. 

«       tliejogalus  (Bull.)  Fr. 

«       torminosus  (SchaefF) 
Fr. 

«       umbrinus  (Pers.)  Fr. 

«       vellereus   Fr. 
Laestadia    Aspidisti-ae    FI. 
Tass. 

«       Buxi  (Fokl.)  Sacc. 

«       carpinea  (Fr.)    Sacc. 

1       mirabilis    FI.  Tass. 


Lasìobolus   equinus    (Muli.) 
Karst. 
«        «       a    pilosus    (Fr.) 
Sacc. 
Lasiosphaerìa    spermoides 
(Hoifm.)  Ces.  et 
De  Not. 
Lecanidioii  atratum  (Hedw.) 

Ebh. 
Lenzites  betulina  (L.)  Fr. 
«       heteromorpha   Fr. 
«       sepiaria    Fr. 
Lepiota  clypeolaria  Bull. 
«       cristata  Alb  et  Schw. 
«       excoriata  Schaeff. 
«       naucina  Fr. 
«       procera  Scop. 
«       serena  Fr. 
Leptosphaeriaagnita(Desra) 
De  Not. 
«       arundinacea     (Sow.) 

Sacc. 
«       Aspidistrae  FI.  Tass. 
«       Brizae  Pass. 

clai'a  (Cke  e  Ailersw.) 
Sacc. 
«       Coniothyi'iura     Sacc. 
cuhuifraga  (Fr.)  Ces. 
et  De  Not. 
«       deficiens  FI.  Tass 
«       Digitalis   (Crouan.) 
Sacc. 
Doliolum  (Pers.)  De 
Not. 
«       eustoma    (  Fries) 

Sacc. 
«       fallaciosa   Beri. 


DEI    FUNGHI    SENESI 


237 


Leptosphiieria     Fuckelii 

Niessl. 
«       heterospora  (De  Not.) 

Niessl. 
«       galiicola  Sacc.  a  bra- 

chyspora    Sacc. 
«       iridicola     Lamb.     et 

Fautr. 
«       maculans     (Desin.) 

Ces.  et  De  Not. 
«  Michotiil  West.)  Sacc. 
«  microscojjica  Karst. 
«  a  Calami    Karst. 

«       Musarum     Sacc.     et 

Beri. 
«       pampini  (Thuin.)Sac. 

Paudani  FI.  Tass. 
«       Parietai'ige  Sacc. 
«       rivularis  Bomm., 

Rouss,,   Sacc. 
«       Rusci  (Wallr.)  Sacc. 
«       Teucrii  (Crouan)  Sacc 
«       vagabunda    Sacc. 
Leptosti'oina   musicolum  FI. 

Tass. 
«       Polygonatum  Lasch. 
«       scirpinum    Fr. 
«       Stellariae  Kirchn. 
Leptothyriimi    acerinum 

(Kze)   Cda. 
«       alneura   (Lèv.^  Sacc. 
«       Borzianum  FI.  Tass. 
«       Castaneae  (Spr)  Sacc. 
«       concentricum    Fi. 

Tass. 
«       Gibellianum  Cav. 
«       Polygonati  FI.  Tass. 


Leptothyrhim     qiiercinum 
(Lasch.)   Sacc. 
Lophidiuni  aromaticum  H. 
Fabr. 
«       compressum     (Pers.) 

Sacc. 
«       diminuens    (Pers.) 

Ces.  et  De  Not. 
«       Santolinae  H.  Fabr. 
Lophiostoina    insidiosum 

(Desm.)  Ces.  et 
De  Not. 
«        vagans  H.    Fabr. 
Lophiotrenia  duplex  (Karst.) 
Sacc. 
«       Helichrysii  H.  Fabr. 
«       Winteri    Sacc. 
Lophoderinium  eximium  Ces. 
«       juniperinum  (Fr.)  De 

Not. 
«       maculare    (Fr.)     De 
Not. 
petiolicolum    Fckl    a 
pinastri   Chev. 
Lycogala  flavo-fuscum  (Eh- 

renbg.)  Post. 
Lycopei'doii  Bovista  L. 

«       furfuraceum  Schaeff. 
<^       gemmatum  Batsch. 

Macrophoina   Achyranthea 
FI.  Tass. 
Enteleae  FI.  Tass. 
«       hibiscicola  FI.  Tass. 
«       lanceolata  (C.  et  EU.) 
Beri,  et  Voo-]. 


238 


EliENCO    GENERALE 


Macrophonia     leucostigma 
(DO.iBerl.  ebVogl. 
phaseolina  FI.  Tass. 
«       Sacchari  (Gke)  Beri. 

et  Vogl. 
«       sparti icola    Beri,     et 

Vogl. 
«       Stephaiiotidis  FI. 

Tass. 
«       Tristaniae  FI.  Tass 
Macrosporium   Oelosiae    FI. 
Tass. 
Oheiraathi  (Lib.)  Fr. 
cladosporioides 
Desm. 
«       commune  Rbh. 
«       Gynerii   Thiiin. 
«       Lagenariae   Thiiin. 
«       Sarcinala  Berk. 
Mara.sniius  androsaceus  (L.) 
Fr. 
hygrometricus   Brig. 
«       oreades  Fr. 
«       perouatus  Fi'. 
«       ureus  Fr. 
Marsoiiia  Actinostemmae  FI. 
Tass. 
«       J  uglandis  (  Lib)  Sacc. 
Potentillae     (Desm.) 
Fisch. 
«       Rosae  Trail. 
Massaria  Platani  Ces. 
«       «   quercina    Sacc. 
«       Ulmi    Fckl. 
Massariella   Sellierae    FI. 
Tass. 


3IeIampsora  aecidioides  (DO) 
Schròet. 
«       epitea  (Kze  et  Schm.) 

Thiim. 
«       Helioscopiae    (Pars.) 

Cast. 
«       Hypericorura     (DC.) 

Schroet. 
«       Lini  (DC.)  Till. 
•<       populina  (  Jacq.)  Lev. 
Melanconiiim    sphaerosper 

mum  (Pers.)  Link. 
Melanoinnia    Pulvis  -  pyrius 

(Pers.)   Fckl. 
Melanopsamnia   ossicola  FI, 

Tass 
Helasmia  acerina    Lèv. 

«       salicina    Lèv. 
Meliola     Cainelliae    (Catt.) 

Sacc. 
]\relophia  ophiospora    (Lèv.) 

Sacc. 
Menilins  tremellosus  Schrad. 
Micropeitis   Caesalpiniae  FI. 
Tass. 
«       Oleandri    Briard     et 
Har. 
Mici'osphaeria   Dubyi  Lev. 
Microthy  riunì     litigiosum 
Sacc. 
«  '     microscopicum  Desm. 
«       rainutissimum  Thiim. 
iVIoIIisia     cinerea      (Batsch.i 

Karst. 
Monilia  aurea  (Link.)  Gmel. 
«       fructigena  Pers. 


DEI    FUNGHI   SENESI 


239 


Morchella  esculenta  Pers. 
Mucor  Mucedo  L. 

«       stercoreus     (Tode) 
Link. 
Mycena   Adoni s   Bull. 
«       capillaris    Schum. 
«       elegans   Pers. 
'       epiptei'ygia  Scop. 
«       fllipes   Bull. 
«       galericulata   Scop. 
«       gypsea  Fi\ 
«       lineata  Bull. 
«       Pelianthina   Fr. 
«       rosella  Fr. 
«       vitilis  Fr. 
Myiocoproii  iliciuum  f  De  Net.) 
Sacc. 
■  «       Smilacis    (De    Not.) 
Sacc. 
IVTyrothecium  roridum  Tode. 
e       Verrucaria    (Alb.   et 
Schw.)  Dittm. 
Mystrosporiiira  polytrichum 

Cke. 
Mytilidion     tortile     (Schw.) 

Sacc. 
Myxosporiuni    sordidum  FI. 
Tass. 

rN' aeraospora  lateritia  Fres. 
Naucoria  liorizontalis    Bull. 
Necti'ia  cinnabarina   (Tode.l 
Fr. 
«       laurina  Sacc. 
«       phycophila  FI.  Tass. 
(non    Zukal.i 
Nolaiiea  pleopodia  Bull. 


Niimnmlaria  discreta  (Schw.i 
Tiil. 

oidìnin  Aceris  Rbh. 

«       Ohrysanthemi    libh. 

«       erysiphoides  Fr 

1       leucoconium  Desm. 

t       monilioides  Link. 

«       monosporum   Pass. 

«       Tuckeri    Berk. 

«       Verbenacae    Pass. 
Omphalia  grisea  Fr. 

«        pyxidata    Bull. 

«        umbellifera  L. 

1       umbilicata    Schaeff. 
Oospora    Cookei   Sacc. 

«       perpusilla  Sacc. 
Ophiobohis  acuminatus  (Sow) 
Duby,   oc  minor 
FI.  Tass. 

«       graminis   Sacc. 
Vitalbae  Sacc. 

«        vulgaris    Sacc. 
Ottilia   Wistariae  Pass. 
Ovnlai'ia  Asperi  folli  Sacc. 

«       pulchella  ^Ges.)  Sacc.  245 

Panaeolus  campanulatus  L. 
Paiiiis  stipticus  (Bull.)  Fr. 
Passalora  bacilligera  Mont. 

et  Fr. 
Penicillliiii    digitatum    (Fr.) 

Sacc. 
Peniophora    quercina    (Fr.) 

Cke. 
Periconia  Helianthi  Bon. 
«       pycnospora  Fres. 

#* 


240 


ELENCO    GENERALE 


Perisporinin  vulgare  Oda. 
Peroiiospora    arborescens 

(Berk.)   De   By. 
«       Viciae(Berk.)DeBy. 
Pesttalozzia   Acaciae  Thuin. 
«       Chamaeropis    Pass. 
«       Eucalypti   Thiim. 
«       funerea  Desm. 
«        Guepini  Desm. 
«       monochroa   FI,  Tass. 
e       monochaeta   Desm. 
«       osyridella    FI.    Tass. 
«       phyllostictea   Sacc. 
«       Ilosae    Westd. 
truncata  Lèv. 
Pestalozzina     Celastri     FI, 

Tass. 
Peziciila  carpinea    (Pers) 

Tiil. 
Peziza  badia   Pers. 
«       Oalyx  Sacc. 
«       dentata  Pers. 
«       Massoniana  De  Not, 
«       Papilla  Pers. 
«       Saccardiana    Cke. 
«       tincturella     Cke.    et 

Sacc. 
«       tuberculosa    Sacc. 
Pezizella  vulgaris  (Fi\)  Sacc. 
Phallus   irapudicus  L, 
Phieospora     Aceris     (Lili.  ) 
Sacc. 
.       Phyllarthri  FI.  Tass. 
Phlyctaena   complanata  (B. 
et  C.)    Sacc. 
«       Magnusiana    (Alle- 
sch.)   Bres, 


Phlyctaena  microscopica  FI. 

Tass. 
«       Vagabunda    Desm. 
Pholiota    miitabilis    Schaeff, 
«       praecox  Pers, 
«       pudica  Fr.  . 
Phoina  abdita  Sacc. 

«       Acalyphae  FI.  Tass. 
«       Aceris  -  Negundinis 

Arcang 
«       Achilleae   Sacc. 
«       Acridii    FI.    Thss. 

acuta    Fckl 
«       Ailanthi    Sacc. 
«       albicans    Rob.    et 

Desm. 
«       Aloysiae  Pass. 
«       Amorphae  Sacc. 
«       Anamirtae  FI.  Tass. 
«       AnigozanthiFl.Tass. 
«       Aquilegia  e    Ridi 
«        Arcangeliana  FI. 

Tass. 
«        «       a  carpogena  FI. 

Tass. 
«       Ardisiae  FI.  Tass. 
«       aromatica  Cke. 
«        Asparagi  Sacc. 
«       Atropae  Roum. 
«       Aucubae   West. 
«       Aucupariae  Bres. 
«       Ba ni  steri ae  FI.  Tass. 
Bauhiniae   FI.   Tass. 
<»       Begoniae  FI.  Tass. 
«       Beckhausii  Cke. 
«       Berberidis  Sacc. 
.       bulbicola   FI.  Tas.s. 


DEI   FUNGHI    SENESI 


241 


Phoma  Buinelias  FI.  Tass. 
«       Cacti   Berk. 
«       Calystegiae  Cke 
«       Camphorae  FI.  Tass. 
«       candidula  D.  Sacc. 
Candollei  (B.  et   Br.) 

Sacc. 
«       capparidina  Pass. 
«       Gappavidis    Pass. 
<!       caricicola    Bruii. 
«       Casuarinae  FI.  Tass. 
«       celtidicola    Brun. 
«       Centrali  thi    Sacc. 
6       Chamaeropis  Cke. 
«       charfcarum   B.  et   C. 
«       charticola  Speg. 
«       cinerescens    Sacc. 
«       circumscripta  Cke. 
«       Cisti    Brun. 
«       Ci  tri  Sacc. 
«       Clematidis  Sacc. 
«       Cliffortiae   FI.   Tass. 
«       Cneori  FI.  Tass. 
«       coffeicola  FI.  Tass. 
«       coneglanensis  Sacc. 
«       Copi'osmae  FI.  Tass. 
«       Coriariae  Brun. 
«       Corni  Fckl. 
«       cornigena    FI.    Tass. 
«       crassipes  Cke.  a  folii- 

cola  FI.  Tass. 
«       cryptica  (Nits.)  Sacc. 
«       Curciirbitacearum 

(Fr.)  Sacc. 
«       Cussoniae    FI.   Tass. 
t       cylindrospora  (Desm) 

Sacc. 


Phoiiia  cytosporella  Penz.  et 

Sacc. 
«       Dacrydii  FI.  Tass. 
«       Dasylirii    Ces. 
«       dealbata   Pass. 
«       depressa  (Lèv.)  Sacc. 
«       devastatrix  B.  et  Br. 
«       Diospyri   Sacc. 
«       diplodioides   Sacc. 
«       Eatoniae  FI.  Tass. 
«       ejiciens  Pass. 
«       Elaeagni  Sacc. 
«       epidermidis  Fautr. 
«       epiglandulaFl.  Tass. 
«        epiphylla  (Lèv.)  Sacc. 
«       Equiseti  Desm. 
«        Pjuphorbiae  Sacc. 
«       exigua  Desm. 

Fabianae  FI.  Tass. 
«       Farnesianae  FI.  Tass. 
«       Forsythiae  Cke. 
«       fraxinea    Sacc. 
«       Fraxinellae  FI.  Tass. 
«       fiiscata   (Bon.)  Sacc. 
«       glandicola    (Desm.) 

Lèv. 
«       Crleditschiae  (Thiim.) 

Sacc. 
«       Grabowskiae   FI. 

Tass. 
«       Heimiae   FI.  Tass. 

Heliotropii  FI.  Tass. 
«       Henniiigsii    Sacc. 
»       herbarum   Westd. 
«        «  a  Autirrhini  Sacc. 
«  [i  Foeniculi   Sacc. 
«  Y  Hyosciami  Sacc. 


QAO 


42 


ELENCO    GENERALE 


Phonia  hians    FI.  Tass. 
«       Hippocastani    Ar- 

cang. 
«       Hoenbergiae    FI. 

Tass. 
«       Humuli  -  japonici 

Fautr. 
«       Hypoglos.si    (Mont.) 

Sacc. 
«       Ichnocarpi  FI.  Tass. 
«       Ilicis  Desm. 
«       importata  (  Ni  tsj  Sacc. 
«       incarcerata     (Nits.  i 

Sacc. 
«       Indigoferae   Sacc. 
«       Iridum  Sacc. 
«       Jambos  FI.  Tass. 
«       japonica    Sacc. 

Jonidii   FI.    Tass. 
«       Juglandiua    (Fuck.) 

Sacc. 
«       Juglandis  Sacc. 
«       Justiciae  FI.  Tass. 
«       Kennedyae  FI.  Tass. 
«       Knautiae  Fi.  Tass. 
«       Koelreuteriae  Sacc. 
«        "OC   Sapindacearum 

FI.  Tass. 
labilis  Sacc.  a  pedun- 

cularis  FI.  Tass. 
«       Lagenariae   (Thiim.) 

Sacc. 
«       LagerstroemiaeSpeg 
«       laurina   Tlilim. 
«       Lebiseyi  Sacc. 
«       leguminum  Westd. 
«       a  LysiiomaeFi.Tass. 


Phonia  leptidula  Saoc. 
«       liinnophila  Sacc. 
«       lineolans   FI.  Tass. 
«       Lini  Pass. 

Lippiae   FI.    Tass. 
«       lirelliforinis  Sacc. 

Liriodendri    Westd. 
"       longicruris  Pass. 

longissima    (Pers.) 
Westd. 
«       lophiostomoidesSacc. 
«       macropyi'ena   Tlitim. 
«       macularis    Desm. 
*«        Mal  vacearum  Westd. 

Marsiliae  FI.  Tass. 

Martyniae  FI.  Tass. 
«       melaenae  (Fr.)  Mont. 
et  Dur. 

Melianthi    FI.   Tass. 
«       mendax  Sacc. 

Mespilis    Oud. 

Mirijelii  (Fr.i   Sacc. 
«       raixta  B.  et  C. 

Monochaeti  FI.  Tass. 
«       mororum    Sacc. 
«       mucosa  Speg. 

musaecola   FI.    Tass. 

Nandinae    FI.    Tass. 

nebulosa    (Pers.) 
Mont. 
«       Nerii    Speg. 
«       nyctaginea  FI.  Tass. 
«       oblonga    Desm. 
«       obsoleta   FI.  Tass. 
«       obstrudens  PI.  Tass. 
«       obtecta  FI.  Tass. 
«       Oleae  (Cav.)  Sacc. 


DEI    FUNGHI    SENESI 


243 


Phoiiia  oleracea  Sacc. 

«       Oiicidii     sphacelati 
FI.  Tass. 

«       Opliites     Sacc. 

«       Orobanches  Mass. 

«       papyricola  FI.  Tass. 

t       Passiflorae   Penz.   et 
Sacc. 

«       Patagonulae  FI  Tass. 

«       Pavettae   PI.  Tass. 

«       pendula   FI.  Tass. 

«       perexigua  Sacc. 

«       perforans (Lèv.)  Sacc. 

«       Periplocae   Brun. 

«       petiolorum  Desm. 

«       phacidioides    Sacc. 

«       phaeosticta  FI.  Tass. 

«        Phlogis  Roum. 

«       Phyllanthi  FI.  Tass. 

«       picea  (Pers.)  Sacc. 

«       piptoderma  FI.  Tass. 

«       Platycerii    FI     Tass. 

«       polygramma    (Fr.) 
Sacc. 

«       poly stoma   FI.  Tass. 

«       Poteri!    Pass. 

«       Pseudacaciae  Sacc. 

«       Pseudocapsici    FI. 
Tass. 

«       palla    Sacc. 

«       Punicae  FI.  Tass. 

«       ramealis   Desm.    a 

Rhamni  Alater- 
ni Sacc. 
revellens  Sacc. 

«       Rheea  Cke 

«       Rhois  Sacc. 


Phonia  ribesia    Sacc. 
«       Rosmarini  Speg. 
«       Sabaleos  Ces. 
«       samararum  Desm. 
«       sarmenticia  Sacc. 
«        seposita    Saoo. 
«       Smilacis  Boy  et  Jacz. 
«       Sophorae   Sacc. 
«       Sorbariae  Sacc. 
«       .sordidula     Sacc.     et 

Sydow. 
«       Spartiicola  Brun. 
Stachydis   Brun. 
«       Staticis   FI.  Tass. 
«       Stenocarpi   FI.  Tass. 
«       stictica  Berk  et  Br. 
«       Strelitziae    Thilra    a 

minor  FI.   Tass. 
«       strobiligena    Desm. 
«       subordinaria    Desm. 
«       syriugina  Sacc. 
«        tamaricella    Sacc. 
«       Tamarisci    (Mont.) 

Sacc. 
.«       tamicola    Cke. 
«       Tecomae    Sacc. 
«       tecomicola    Brun. 
«       tenuipes    FI.  Tass. 
«       tenuis   Pass. 

Thiiraeni   Pass. 
«       Thunbergiae    FI. 

Tass. 
«       torrens   Sacc. 
«       Trachelospermi      FI. 

Tass. 
«       Tiilasnei   Sacc. 
«       Typhae  Pass. 


244 


ELENCO    GENERALE 


Phoiiia  typharum   Sacc. 

«       Urticae     Schiilz.    et 
Sacc. 
Vepris  Sacc. 
«       Verbenacae  FI.  Tass. 
«       Verbenae    FI.   Tass. 
«       Vincetoxici  Westd. 
«       Viticis    Celotti 
«       vulgaris    Sacc. 
Phoinatospora    Berkeleji 
Sacc. 
«       Mapaniae    FI.   Tass. 
Phragmidiiim  Rubi   (Pera.) 
Wint. 
«       Rubi-Idaei      (DC.) 

Karst. 
-»       Sanguisorbae  Scbròet 
"        subcorfcicium  (Schrk.) 
Wiut. 
Phyllachora   Bromi  Fckl. 
«        Cynodontis   Niessl. 
«       Grarainis  (Pers.) 

Fckl. 
«       Junci  (Fr.)   Fckl. 
Pteridis  (Keb.)  Fckl. 
Trifolii  (Pers.)  Fckl. 
Phyllactinia  sufFulta  (Lèv.) 

Sacc. 
Phyllosticta  Aceris  Sacc. 
«        alnicola   C.  Mass. 
«       alnigena    Thiini. 
«       Amsoniae  FI.  Tass. 
«       aquatica    Speg. 
«       argyrea    Speg. 

Ariopsidis  FI.   Tass. 
«       Aristolochiae     FI. 
Tass. 


Phyllosticta    aromatica    FI. 

Tass. 

«       Atropae  FI.  Tass. 

«        Brassicae     (Curr.) 

.     Westd. 

Cannabis     (Ivirchn.) 

Speg. 

«       capsicula   Sacc.  et 

Speg. 
«       Caricae  C.  Mass. 
«       carpinea    Sacc. 
«       cinerea  Pass. 
«       circumscissa  Cke. 
«       Coboeae  FI.  Tass. 
«       cocophila  Pass. 
«       Cocos  Cke 
«       concentrica   Sacc. 
Cookiae  FI.   Tass. 
«       cornicela  (DC.)  Rbh. 
«       Coryli  Westd. 
«       cruenta  (Fr.)  Kichx. 
«       cycadina   Pass. 
"        Cynarae  Westd. 
«       Danaés   Pass. 

Deutziae  EU.  et  Ev. 
«       Digitalis   Bell. 

Dioscoreae   Cke. 
«       Edwarsiae  FI.  Tass. 
Eriobotryae     Thum. 
<«       eupatorina   Thiim. 
«       fatiscens  Peck. 

Gardeniae  FI.   Tass. 
«        Ginkgo     Brun. 
«       Grossnlariae  Sacc. 
«       liedericola     Dur.    et 
Mont.  ry,  Araliae 
Brun. 


DEI    FUNGHI    SENESI 


245 


Phjllosticta      helleborella 
Sacc. 
«       Heuriquesii   Thiim. 
«       Inbiscina  Eli.  et  Ev. 

ilicina   Sacc. 
«       insulana  Mont. 

japonica   Thiiin. 
«       Jui<lan(iis(DC.)Sacc. 
0       Larpentae  FI.   Tass. 
«       Lauri   West 
«       Libertiana    Sacc.    et 

March. 
«       Ligustri    Sacc. 

Magnoliae  Sacc. 
«       Mespili  Sacc. 
«       microspora  FI.  Tass. 
«       Momordicae  FI.  Tass. 
«       Naudiuae   FI.    Tass. 
«       Nepeuthacearum  FI. 

Tass. 
«       Nubecula   Pass. 
"       nuptialis   Thiiin. 
«       obliqua  FI.   Tass. 
«       Origani  FI.  Tass. 
«       orobiua   Sacc. 
«       Osmanthi   FI.    Tass. 
«       Padi    P.  Brun. 

PatagonulaeFl.Tass. 
«       Periplocae  FI.  Tass. 

Persicae    Sacc. 
«       phaseolina   Sacc. 
«       Photioiae  Thuem. 
«       photinicola    Sacc. 

Piperis   FI.   Tass. 
«        piriiia  Sacc. 
«       Pittospori  Bruii. 
«       Plumeriae   FI.  Tass. 


Phjilosticta  populea  Sacc. 
«       prunicola  Sacc. 

Psidii   FI.   Tass. 
«       psidiella  FI.  Tass. 
«       Ranunculorum  Sacc. 

et  Speg. 
«       ribicola  (Fr.)  Sacc. 
«       Roberti  Boy  et  Jacz. 
«       Robiniae   Sacc. 
«       Rondeletiae  FI.  Tass. 
«       ruscicola      Dur.      et 

Mont. 
^       Salisbui'yae  FI.  Tass. 
«       Schini  Thiim. 
«       Sciadophylli     FI. 

Tass. 
«       Spaethiana  Allesch. 
«       Stenocarpi   FI.  Tass. 
«       Stratiotes    FI.   Tass. 
«       sycophila     Thiim. 
«       Tecomae   Sacc. 
«       Tellimae  FI.  Tass. 
«       Tiiiea   Sacc. 
«       Ulmi   Westd. 
«       L^rticae  Sacc. 
«       Violae  Desm. 
«       Wistariae  Sacc. 
Yulau    FI.  Tass. 
PhyllosMctena    Araaranthi 

FI.   Tass. 
«       Gucurbitacearum  FI. 

Tass. 
«       Hellebori    (Cooke  et 

Mass.)  FI.  Tass. 
Physalospora  Festucae 
Lib.)  Sacc. 
«       Pandani  Eli.  et  Ev. 


246 


ELENCO    GENERALE 


Physariini     cinereum    (Bafc- 

sch.)   Pers. 
Piggotia  asfcroidea  B.  et  Br. 
Pilaira     anomala     (Oes.) 

Schròet. 
Pirostoma  circinans  Fr. 
«       Farnetianum   Poli. 
«       velata   FI.  Tass. 
Placosphaeria  Epidendri  FI. 
Tass. 
«       sepium  Bruii. 
PIasmo[)ai'aviticola(Beik.  et 
Curt.)    Beri,    et 
De  Toni 
Pleosphaeria  hispida  (Fuck.  ) 

Sacc. 
Pleospora  Agaves  De  Net. 
«       Aloysiae   FI.   Tass. 
«       Asparagi  Rabh, 
«       aurea   FI.  Tass. 
«       Bainbusae  Pass. 
«       coUaltina     Sacc.     et 

Speg. 
«       culmorum    (Cke.) 

Sacc. 
«       Dianthi   De    Net. 
«       Gilletiana  Sacc. 
«       herbaruni     (Pers.) 

Rbh. 
«        «    a  robusta  Niessl. 
«        «     |3    Symphoricarpi 

Pass. 
«       Leguminura  (Wallr.) 
Rbh. 
inalacospora  Speg. 
«       mucosa  Speg. 


Pleospora  oligomera  Sacc.  et 
Speg. 

«       papillata  Karst. 

«       phragmospora   (Dur. 
et  Mont.)  Ces. 

«       .scirpicola     (DO.) 
Karst, 

«       vulgaris  Niessl. 
PJeiirotus  algidus  Fr. 

«       Eryngii  DC. 

«       olearius   DC. 

«       ulmarius  Bull. 
Plliteus  cervi nus  Scbaeif. 

«       nanus  Pers. 

«       pellitus  Pers. 

«       phlebophorus  Dittm. 

«       umbrosus  Pers. 

Polyporus   adustus  (Willd.) 

Fr. 

«       crispus  (Pers.)  Fr. 

«       cuticularis  (Bull.)Fr. 

«       frondosus  Fr. 

«       hispidus    (Bull.)   Fr. 

«       imbricatus(Bull.)Fr. 

«       saligaus  Fr. 

«       squamosus      (Huds.) 
Fr. 

«       sulpliureus  (Bull.)  Fr. 
Polystictiis  perennis  (L.)  Fr. 

«       radiatus    (Sow.)    Fr. 

«       velutinus  Fr. 

«       versicolor   (L.)  Fr. 

«       vulgaris    Fr. 

«       zonatus   Fr. 
Polythrinciiiin  Trifolii   Kze. 
Poria  contigua  (Pers.)  Fr. 


DEI    FUNGHI    SENESI 


247 


Porla     ferruginosa  (Schrad. 

Fr. 
«       Medullapanis(Pers.) 

Fr. 
«       obducens  Pers. 
«        vaporarla  Fr. 
«       vulgaris  Fr, 
Psafhyrella    disseminata 

Pers. 
Psilocybe  spadicea  Fr. 
Pseudopeziza    Medicaginis 

(Lib.)   Sacc. 
Pliccinìa  annularis  (Strauss.) 

Wint. 
«       Asparagi    DC. 
«       Balsamitae  (Str.) 

Rhh. 
Baryi     (B.    et    Br.) 

Wint. 
«       bullata(PersjSchròet. 
.       Buxi  DO. 
«       Caricis  (Schum.)Reb. 
«       Cesatii   Schroet. 
«       ClirysanttieraiE.Roze. 
«       ConvolvuU  (Pers.) 

Cast. 
«       coronata     Oda. 
«       Gladioli  Cast. 
«       Glechomatis    DC. 
«       graminis   Pers. 
«       grisea  (Str.)  Wint. 
«       Hieracii  (Sclium.) 

Mart. 
«       Iridis    (DC.)    Wallr. 
«       Lojkaiana   Thiim. 
«       Malvacearum    Mont. 
«       Menthae   Pers. 


Piicciiiia   Oreoselini  Koern. 

«       Phragmites(Schum.) 

Koern. 
«        Poligoni    Pers. 
«        Porri  (Sow.)  Wint. 
«        Prenantbis  (Pers.) 

Fckl. 
«        Pruni  Pers. 
«        Rubigo-vera  (DO.) 

Wint. 
«        «  «a   simplex 

Koern. 
«        Scirpi  DO. 
«        Silenes    Schroet. 
«        Smyrni  Biv. 
«        Sonchi  Rob.  et  Desm. 
t       Sorghi  Schw. 
Tanaceti  DO. 
«        Tragopogonis  (Pers.) 
Oda. 
Violae  (Schum.)  DC. 
Pyreuochaeta  Sancheziae  FI. 
Tass. 
«       Stanhopeae  Wint. 
Pyrenopeziza  atrata  (Pers.) 
Fckl. 
«      Ohailletii  (Pers)  Fckl. 
Pj'renophora  coronata  (Nies- 
sl.)  Sacc. 
«       hispida  (Niessl.)Sacc, 
Pyroneraa    Franzonianum 
De   Not. 
«       omphalodes    Bull. 
«       subhirsutum  Schum. 

Kabdospora    curvula   Beri. 


248 


ELENCO  GENERALE 


Habdospoi'u  cynanchica  Sacc, 
Boinm,  etRouss. 
■'       fusicoccoides  Sacc.  et 

E,oum 
"       Goiiiphocarpi    FI. 

Tass. 
«        microstoma  FI.  Tasd. 
«       nigrella   Sacc.  a  An- 

tirrhini  Sacc. 
«       pleosporoides  Sacc. 
«       Rhoeadis   FJ.  Tass. 
Raiiiularia  agrestis  Sacc. 
«       Goleospori    Sacc. 
«       lactea  (Desm.)  Sacc. 
«       Lampsanae    (Desm.) 

Sacc 
0       Parietariae  Pass. 
«       Priinulae  Thiiiu. 
«       rosea  (Fckl.)  Sacc. 
«       Tillasnei    Sacc. 
«       Urticae  Ces. 
«        variabilis  Fckl. 
«       Vincae   Sacc. 
Rhizoctoiiia    destrueus     FI. 

Tass. 
Hhizoinoi'pha     subcorticalis 
Pers. 
«       subterranea   Pers. 
Rhacodiuni   cellai*e    Pers. 
Itliopogi'aphus  filicinus  (Fr.) 

Fckl. 
Rhytisma    acerinum    (Pers.) 
Fr 
«       saliciimm  (PersJ  Fr. 
fiobei'j^ea   unica    Desm. 
Robillarda  Trachycarpi  FI. 
Tass. 


Roselliiiia  abscondita  Fi.Tass. 

aquila  (Fr.)  De  Not. 
«       Tassiana  Ces.  et  De 
Not. 

thelena    (Fr.)     Rbh. 
Illissnla   adusta   (Pers.)    Fr. 
«       alutacea   Fr. 

aurata    (With.)    Fr. 
«       cyanoxantha     (Scha- 

eff.)  Fr. 
«       emetica  Fr. 

foetens   (Pers.)   Fr. 
«       f'ragilis   (Pers)  Fr. 
«       furcata  (Peis.  )   Fr. 
«        orrisea   (Pers).   Fr. 
«       heterophylla  Fr 
«        incarnata  Quél. 
«       integra  (L.)   Fr. 
«       lactea  (^Pers.)  Fr. 
«       lepida  (Huds.)  Fr. 

lutea   (Huds.)  Fr. 
«       ochracea  (Alb.  et 
Schw.)    Fr. 

pectinata  (Bull.)   Fr. 
«       rubra  Fr. 

sanguinea  (Bull.)   Fr. 

^authiella  oblouga  FI.  Tass. 

«       Putaminura  FI.  Tass. 

Sapi'olegnia  ferax  (Grruith  ) 

Nees. 
Sarcoscypha  coccinea  Jacq. 
Scliizophylluin  commune  Fr. 
Sciniiia    Castagnei    (Mont.) 

Nits. 
♦       rimosa    (Sacc.    et 

Schw.)  Nits. 


DEI   FUNGHI    SENESI 


249 


Scleroderma    vulgare    Hor- 

nem. 
Sclerotiiim  cepivorum  Berk. 
«       durum  Pers. 
Pustula  DC. 
Scolecotriclmm  Fraxini  Pass. 
«       phoinoides     Cke.     et 
Mass. 
Septocylindriuraarouiaticum 

Sacc. 
Septogloeuin  Mori  Br.  etCav. 
«       septorioides  Pass 
Ulmi   Br.  et  Oav. 
Septoria  aeraula  FI.  Tass. 
«       aegopodina     Sacc. 
«       Aesculi  (Lib.)  West. 
«       Agrimoaiae-Eupatori 
Bomm,  et  Rouss. 
«       Alismatis   Oud. 
«       antarctica    FI.  Tass. 
«       Antirrbiui  Desm. 
«       Aracearum  Sacc. 
«       anthophila  FI.  Tass. 
Araliae    Eli.   et    Ev. 
«       Ai-buti   Pass. 
«       Asari    Sacc. 
«       Aucubae  West. 
«       Baiiisteriae  FI.  Tass. 
<■       Berberidis   Niessl. 

Betulae  (Lib.)  West. 
«       brunneola(Fr)  Niessl, 
«       Buineliae   Sacc. 
«       Callisteraonis   FI. 

Tass. 
«       candida  Sacc. 
.       Cardui   FI.    Tass. 


Septoria  caricinella  Sacc.  et 
Roum. 

Castanicola  Desm. 

Cercidis  Fr. 

Chelidonii    Desin. 

Chrysanthemi  Alle- 
sch. 

Cirsii  Niessl. 

Ci  tri  Pass. 

Cleiuatidis  Rob.  et 
Desm. 

Cliffortiae  FI.  Tass. 

coerulescens  FI.  Tass. 

Convolvuli   Desm 

cornicola  Desm. 

Ci'ataegi  Kickx. 

Crini  FI.   Tass. 

Cupheae   FI.  Tass. 

Cyclaminis  Dur.  et 
Mont. 

Cydoniae  Fckl. 

Cynodontis    Fckl. 

Cytisi   Desm. 

Daturae   Speg. 

dauci na  Brun. 

Dictamni  Fck. 

diffusa   FI.    Tass. 

Digitalis   Pass. 

Drumraondi  Eli.  et 
Ev. 

Ebuli  Desm.  et  Rob. 

Equiseti   Desm. 

evonymella    Pass. 

exotica  Speg.  a  An- 
derson! FI.  Tass. 

Ficariae  Desm. 


250 


ELENCO    GENERALE 


Septoi'ia  Flammulae  Pass. 
<       Fraxini  Desm. 
€       GeraniiKob.etDesm. 
«       Grladioli    Pass. 
«       Goraphocarpi  Fi.Tas, 
«       graminum    Desm. 
«       Halleriae  P.  Henn. 
«       HanburyanaFl.Tass. 
«       HermanniaeFl.Tass. 
€       Hotejae  FI.  Tass. 
«       hyalospora  (Mont.  et 

Ces.)  Sacc. 
«       Hyperici  Desm. 
«       incarnata  Eli.  et  Ev. 
«       Iridis   C.   Mass. 
«       japonica  Tliiim. 
«       Kadsurae    FI.    Tass. 
«       Lactucae    Pass. 
«       lacustris  Sacc.  et 

TMm. 
«       Lainii  Pass. 
«       Lamii- maculati     C. 

Mass. 
«       Lauro-cerasiiia  Pass. 
«       Lavandulae  Desm. 

Littorellae   FI.  Tass. 
«       Lobeliae  Peck. 
«       Loasae  FI.  Tass. 
«       Lycopersici   Speg. 
«       Lysimachiae   West. 
«       a    raphidospora     FI. 

Tass. 
«       Maesae   Fi.  Tass. 
«       melanogramraa    FI. 

Tass. 
€       Melicae  Pass. 
«       Mimuli    Wint. 


SeptoriaMtlkelenbeckiae  Fi. 

Tass. 

«  neriicola  Pass. 

«  nigerrima    Fckl. 

«  Noli- tangere  Ger. 

€  oleandri na   Sacc. 

«  Opliiopogonis  Pass. 

«  Orchidearum     West. 

«  Orni     Pass. 

«  orobicola  Sacc. 

«  Ostnanthi   FI.    Tass. 

«  Oxypetali  FI.    Tass. 

€  Paridis  Pass. 

«  Petroselini   Desm.   a 

Apii  et  Cav. 

«  piricola   Desm. 

«  Pirottae  Fi.   Tass. 

«  Pittospori   Brun. 

«  Pistaciae  Desm. 

«  Populi    Desm. 

«  Primulae  Bucknall. 

«  psittacina    Fi.    Tass. 

«  quercina  Desm. 

«  Renealmiae  FI.  Tass. 

«  Rhoeadis  FI.  Tass. 

«  Ribis  Desm. 

«  Rosae    Desm. 

«  Rosarum    West. 

«  Rulii   West. 

«  Saponariae(DC.)Sav. 

et  Becc. 

.  Schini    FI.    Tass. 

«  Scorodoniae   Pass. 

«  Sii  Rob.  et  Desm. 

«  Sinarum  Speg 

«  Sparganii  Pass. 

«  Staphyleae  Pass. 


DEI   FUNGHI    SENESI 


251 


Septoi'ia     Staphysagriae 

Wint. 
«       Stellariae     Rob.     et 

Desm. 
K       Syringae      Sacc.     et 

Speg. 
«        translucens  FI.  Tass. 
«       transversalis   Sacc. 
«       Uuedonis    E,ob.    et 

Desm. 
«       Villarsiae    De.sm. 
«<       Vincae  Desm. 
«       Violae  Westd. 
Sirococciis    bromeliacearum 

Fi.  Tass. 
Speira  toruloides  Oda. 
Spliaerella  anarithma  (B.  et 

Br.^    Cke. 
«       aquilina  (Fj-.)    Auer- 

sw. 
«       Aucupariae  Lasch. 
K       Berberidis     Auersw. 
canariensis  FI.  Tass. 
<•<       Chrysanthemi    FI. 

Tass. 
«       Cruciatae    Lamb.    et 

Futr. 
«        Crucifei-arum     (Fr.) 

Sacc. 
'<       Dracaenae  FI.  Tass. 
«       Droserae    FI.    Tass. 
«        Equiseti   Fckl. 
«       Evonymi  i  Kze  ?) 

Auersw 
«       Filicum    (Desm.) 

Auersw. 
<<       galanthina  FI.  Tass. 


Spliaerella  hedericola  (Desm.) 

Cke. 
«       Hyperici  Auersw. 
«        Iridis   Auersw. 
«       lineolata  (Desm.)  De 

Not. 
■<        maculiformis   (Pers.) 

Auersw. 
«        MariaeSacc.etBomm 
«       microscopica   Pass. 
«       raillepunctata    FI. 

Tass. 
«       OthonnopsisFl.  Tass. 
«        Patoullardi    Sacc. 
«        Pistaciae   Cke. 
«       Pomacearum     (Criè) 

Sacc. 
«       Populi  Auersw. 
«       Pseudacaciae    Auer- 
sw. 
«.       puuctiformis    (Pers.) 

llbh 
«       Pyri    Auersw. 
«        Sagittariae  FI.  Tass. 
«       Tassiana  De  Not. 
«       Typhae  (Lasch.) 

Auersw. 
«        Winteri  (Pass.)  Sacc. 
Si)haero(lerina    Belladonnae 

FI.  Tass. 
Spliaeronaenia    Oleae    (De 

Not.)  Sacc. 
Sphaeropsis  ambigua  Mont. 
«       ChimonanthiFl.Tass. 
«       cydoniaecola   Pass. 
«       Lauri  Pass,  et  Bruu. 


252 


EliENCO    GENERALE 


Sphaei'opsis  microscopica  FI. 
Tass. 
<■<       Mori  Beri. 
«        tardiva  FI.   Tass. 
«       VincaeSacc.et  Wiafc. 
«       viridula   FI.  Tass. 
Spaei'Otlieca  Castagne!  Lèv. 
«       pannosa    (Wallr.) 
Lèv. 
Sphaernlina  affinis  FI.  Tass. 
«       interraixta  (B.  et  Br.) 
Sacc. 
Spoi'ocybe  atra  (Desm.)  Sacc. 
Spoi'Otle.siiiilliii     Melongenae 
Thiim 
«        Sterculiae    FI.   Tass. 
«,       trigonellum  Sacc. 
Spo l'Otri cliiim  merdarum 

Ehrenb. 
Stachybotrys  lobulata  Berk, 
Stagoiiospora  Cordylines  FI. 
Tass. 
«        Grardeniae  FI.    Tass. 
«       Dios[)yri  FI.   Tass. 
«       Opuntiae    FI.    Tass. 
«       SciadophylliFl.Tass. 
«       tortuosa  FI.  Tass. 
Steg'ia  liicis  Fr. 
Stenionites  ferruginea  Ehrh. 
Stereiini   birsutum  (Willd.) 

Fr. 
Steriginatocystis    veneta 

Mass. 
Stictis  mollis  Pers. 
Stigmina    Platani     (Fckl.) 
Sacc. 


Strobyloniyces     floccopus 

Vabl. 
Stropliaria  aeruginosa  Curt. 

Taphrinia  aurea  (Pers.)  Fr. 
Teichospora  Diospyri  FI. 
Tass. 
*       fiorentina   Beri. 
«,       inverecunda    (De 

Not.)    Sacc. 
«       obducens  (Fr.)  Fuck. 
«       plantaginea  H.  Fab. 
«        sarmenti  eia   Sacc.  et 
Speg. 
Thyridiiim  Philadelphi  Rich. 
«       Rouaselianum    Sacc. 
et   Speg. 
Tliyrsidiiiin  liedericolum  (De 
Not.i     Dur.     et 
Mont.  a  Carpini 
Sacc. 
Tilletia  Tritici  (Berk.)Wint. 
Tilmadoclie    nutans    (Pers.) 
E-ost. 
«        viridis  (Gmeì.)  Sacc. 
Tonila  antennata  Pers. 
«        epizoa   Cda. 
«       herbarum  Link. 
Trichia  fallax  Pers. 
«       varia    Pers. 
Trichodernialignorum(Tode) 

Harz. 
Tricliolonia  acerbum  Bull. 
«       albellum  Fr. 
«       bufonium    Pers. 
«       cinerescens    Bull. 


DEI    FUNGHI    SENESI 


253 


Tricholoriiii  columhetfca   Fr. 
«        irabricatum    Fr. 
«       leucoceplialum    Fr. 
«        murinaceum   Bull. 
«        polyphylluin    DG 
«       Russula     Schaeff. 
<<       saponaceum  Fr. 
«        sejunctnin    Sow. 
«        sulphure^^m   Bull. 
Ti'ichopezizji  Aspidi!  (Lib.) 

Fckl. 
Tri<;hosphaeria  noìiilis  Sacc. 

et   Speg. 
Trichotliecinm    candid  um 
Wallr 
«       voseum  (Pers.)  Link. 
Triposporiiim  Echeveriae  FI. 

Tass. 
Trocliila  Lauro-cerasi  (Desra) 

Fr. 
Troji'ia  crispa  (Pers.)   Fr. 
Trnllula  olivascens    Sacc. 
Tiiber  aestivum  Vittad. 
Tiibercnlaria  vulgaris  Tode. 
Tylostoma     mainmosum 
(Mich.)  Fr. 

U I ocoll Ji  fol i acea  ( Per s .  )  Bre f. 
Uiiciimla  Aceris  (DO.)  Sacc. 

«       Bivonae  Lèv. 
Uredo   Pruni    Cast. 

«       Sympliyti    DC. 
Ui'ocystis  Ariemones  (Pers.) 
Scliroet. 

«       Colchici     (Schlchtd.) 
Rbh. 

«       occulta  (Wallr.) 


Uroiiiyces  Anthyllidis(Grev) 

Schroet. 
«      appendiculatus(Pers.) 

Link. 
«        Astragali     (Opiz.) 

Sacc. 
«        Behenis'DC.)  Unger. 
«       Betae  (Pers.)  Kiilin 
«        faryophyllinus 

(Schrank.)  Schroet. 
«       Dactylidis  Otth. 
«       Erytronii(DC.)Pass. 
«       Fabae  (Pers.)  De  By 
«       Ficariae     (Schum.) 

Lèv. 
«       Genistae-tinctoriae 

(Pers.)  Fckl. 
«        Geranii   (DC.)   Otth. 

et  Wartm. 
«        Pisi   (Pers.)   De  By. 
«        Polygoni  (Pers.) 

Fckl. 
«        Rumicis    (Schum.) 

Wint. 
«       Scillarum  (Grev.) 

Wint 
«       striatus    Sci'hoet. 
«       Tri  fol  ii  (Hedw.)  Lèv. 
Ustihigo  Maydis   DC.)  (Ma. 
«       neglecta  Niessl. 
«       Reiliana  Ivlihn. 
«       segetum     (Bull.) 

Dittm. 

Valsa  anibiens  (Pers.)  Fr. 
«        Auerswaldi    Nits. 
«       Lauro  cerasi   Ttil. 


254 


ELENCO    GENERALE 


Valsa  salicina  (Pers.)  Fr 

«       Viburni    Fckl. 
Valsaria  insitiva  Ces.  et  De 
Not. 

«       Saccardiana  Speg. 
Venturia  anthophila  Pass. 

«       secedens   PI.    Tass. 
Verinicnlaria  circinans  Berk. 

«       Demafciura(Pers.)  Pr. 

«        Eryngii  (Cda.)Pckl. 

«       herbariim   Westd 

«       Liliacearuin  West. 

«       neglecta    Sacc. 

«       oblonga  Desm. 

«       Ophiopogonis  Pat, 

«       orthospora    Sacc.    et 
Roum. 


VermiculariaPolygoni  -  vir- 
ginici   Schw 
X       tri  cheli  a  Pr. 
«     «     a  Euphorbiae   PI. 
Tass. 
Verticilliuin     compactiuscu 

lum    Sacc. 
Volvaria  glojocephala   Pr. 
«       volvacea   Bull. 

Wallrothiella  Eucalypti  PI. 
Tass. 
«       imperialis    PI.   Tass. 
«        squalidula  (C.  et  P.) 
Sacc. 


Pl.  Tassi. 


L'ORTO  E  IL  GABLNETTO  BOTANICO 

neir  anno    1905 

DONI 

Per  le  collezioni. 

Frutti  e  semi  : 

Dall'  Orto  Botanico  di  Melbourne  (Austi'alia)  : 

Acacia  acinacea  Lindi.,  A.  stricta  Willd.,  Chorizema  cordatum 
Lindi.,  Eucalj'^ptus  coccifera  Hook.  /'.,  E.  cornuta  Labili.,  Goodia 
lotifolia  Salisb..  Melaleuca  hypericifolia  Sin.,  Metrosideros  tomen- 
tosa A.  Rich.f  Pittosporum  crassifolium  Soland.,  Pomaden-is  lani- 
gera Sims.,  Prostanthera  rotundifolia  R,  Br.^  Rhopaiostylis  sapida 
IT.  Wendl.  et  Drude,  Sterculia  acerifolia  A.  Cunn.,  Triatania  con- 
ferta  R.  Br.,  Veronica  Hulkeana  F.  Muell. 

Piante  vive  : 
Dagli  Orti  Botanici  di   Kopenhagen,  Moskau,   Gorlitz,  Leiden,  etc. 

Esemplari  di  Gesneraceae,  Amaryllidaceae,  Liliaceae,  Marchan- 
tiaceae,  etc. 

Per  la  biblioteca. 

Pubblicazioni  : 

641.  Arcangeli  (A).  -  Il   mimetismo  nel  regno    vegetale.    (Att.  Soc. 
Tose,  di  So.  Nat.,   voi.  XIX)  Pisa  1903. 

642.  «  «  Sulla  ricerca  microchimica  del  fosforo  nei  tes- 
suti vegetali,  fc.  s.,  voi.  XVIII)  Pisa  1902. 

643.  Beguinot  (A.)  e  Traverso  (G.  B.)  -  Ricerche  intorno  alle  «  ar- 

boricole  »  della  Flora  italiana.   (N.  G.  Bot.  it.   voi.  XII,  n.  4) 
Firenze   1905. 

644.  Borzi  (A.)  -  Commemorazione  di  Federico  Delpino.  (Rend.  R. 

Acc.  dei  Lincei,   voi.   XIV,  fase.  9)  Roma   1905. 


256  FL.    TASSI 

645.  Bresadola  (J.)  ■  Hymenoinycetes  novi  vel  minus  cogniti  (Ann. 
Mycol.   voi.  Ili,   n.  2)   Berlin   1905. 

646.  Calestani  {V.)  -  Contributo  alla   .sistematica  delle  Ombrellifere 
d'  Europa  («  Webbia  »  )   Firenze   1905. 

647.  Cavava  (F.)  -  Causeries  myeolo^n'ques  (Ann.  Mycol.  voi.  Ili, 
n.  4")   Berlin   1905. 

648.  «  «  Commeinoraziome  di  Federico  Delpino  iBull. 
Ac.c.   Gioenia   di  Se.   Nat.,   fase.   LXXXVIi  Catania   1905. 

649.  '<  "  "  Gnssonea  »,  Griardino  alpino  sull'Etna  (N.  G. 
Bot.  it.    voi.  XII.   n.   i)  Firenze   1905. 

650.  «  «  Influenza  del  coperto  di  neve  sullo  sviluppo 
della  Scilla  bifolia  alle  Madonie  (e.  s.ì  Firenze  1905. 

651.  «  «  Note  floristiche  e  fi  togeografiche  di  Sicilia  :  La 
Cardamme  glauca  Spr.  dell'Etna-  U  Astragalus  siculus  Biv. 
dell'  Etna  -  La  Colocasia  antiquorum  Schott.  nel  territorio  di 
Augusta.  (Bull.  Soc.   Bot    it.i  Firenze   1905-1905. 

652.  De   Toni  {G.  B.)  -  Di  una  interessante  scoperta  del  modenese 

Giambattista  Amici,  e  de'  suoi  progressi.  (Annuar.  R.   Univ. 
di  Modena)   1906. 

653.  De    Vì'ies  {II.)  -  Ueber    die    Dauer    der    Mutationsperiode  bei 

Oenothem    Lamarckiana    (Ber    d.  Deutsch.   Bot.    Gesell.    Bd. 
XXin)  Berlin   1905. 

654.  Ferraris  (T.)  -  Contribuzioni  alla  flora  del  Piemonte:   Florula 

Crescentinese  e  delle  colline  del  Monferrato.  (N.  G.  Bot.    it., 
voi.  X,  n.  4)  Firenze   1903 

655.  .  a  Contribuzioni  allo  studio  dei  miceti  degli  A- 
grumi  :  Di  un  nuovo  Ifomicete  parassita  nei  frutti  di  Arancio. 
(Malpighia,  voi.  XIII)  Genova   1900. 

656.  «  «  Enumerazione  dei  funghi  della  Valsesia,  raccolti 
dall'  ab.  Antonio  Carestia.   Ser.  Ili  (1.  e.  voi.  XVIII)  Genova 

1903. 

657.  .  «  Il  «  Brusone  del  Riso  e  la  Piricularia  Oryzae 
Br.  et  Cav.   (1.  e.  voi.  XVTI)  Genova   1903. 

658.  «  «  Materiali  per  una  flora  micologica  del  Piemonte: 
Miceti  della  Valle  d'  Aosta  -  Miceti  raccolti  nei  dintorni  di 
Crescentino  -  Mixomiceti  ed  Eumiceti  dei  dintorni  di  Crescen- 
tino  (1.  e,   voi.  XIV  e  XVI i  Genova   1900  e   1903. 

659.  Gilbert  (A.)  e  Lippmann  (A.)  -  Del  principio  fosfo-organico 
dei  semi  vegetali.  (Presse  Medicale,  n.  69  e  73)  Basilea  1905. 


l'  orto  e  il  gabinetto  botanico  nel  1905        257 

660  Gothan  (  W.)  -  Gronland  jetzt,  und  einsfc  (Ans  der  Natur, 
Jahrj^.   I,   Heft.  7)   Berlin    1905. 

661.  Jatta  (A.)  -  La   tribù  degli    Amphilomei    e    il    nuovo   genere 

Amphilomopsts  Jatt.    (N.    G.    Bot.    it.    voi.    XII,    n.    4),  Fi- 
renze 1905. 

662.  «  «  Licheni  esotici  dell'  Erbario  Levier,  raccolti  nel- 
1'  Asia  meridionale,  nel  lirasile  e  nel  Madagascar  (Malpighia, 
voi.   XIX)  Genova   1905. 

663.  Largaiolli  (  F.)  -  Le  Diatomee  del  Trentino:  1.  Il  fiume  Noce 
(Att.  Accad.  se.  Veneto-trentino-istriana,  voi.  II,  fase.  I)  Pa- 
dova  1905. 

664.  «  «  Le  Diatomee  del  Trentino  :  XIX  e  XX. 
Laghi  di  Malghetto  e  di  Tovel.  («  Tridentum  »  fase.  II) 
Trento  1905. 

665.  Lindau  (G.)  -  Beobachtungen  iiber  Hyphomiceten  (Bot.  Ve- 
reins  der   Prov.   Brandenb.  Bd.  XLVII)  Berlin  1905. 

666.  «  «  Zur  Geschichte  der  Spitznuss  und  des  Ziih- 
uauer  Sees  bei  Dessau  (1    e.)  Berlin   1905. 

667.  Macchiati  (L.)  -  Cenno  biogi'afico  del  Prof.  Federico  Delpino. 
Savona   1905 

668.  Magnus  :  P.)  -  A.  Millardet  (Bericht.  Deutsch.  Bot.  Gesell. 
Bd.  XXII)  Berlin   1905. 

6Q\K  «  <■         Die  Pilze  von  Tirol,  Vorarlberg  und    Liechten- 

stein.  Innsbruck    1905. 

670.  «  «  Ist  die  Anderung  der  von  den  Autoren  fixr  die 
Namen  angewandten  Schreibweise  zulassig  ?  (Oesterr.  bot. 
Zeit.  Jahrg.  1905,  n.  6)  Wien   1905. 

671.  «  «  Notwendige  Umanderung  des  Namens  der  Pilz- 
gattung.  Marssonia  Fisch.  (Hedwigia,  Bd.XLV)  Dresden  1905. 

672.  "  <■  Sclerotinia  Crataegi  (Bericht.  Deutsch.  Bot.  Ge- 
sell. Bd.  XXIII)  Berlin   1905. 

673.  «  «  Seetang  (Aus  der  Natur,  Jahrg.  I,  Heft.  7) 
Berlin  1905. 

674.  «  «  Ueber  die  Gattung,  zu  der  Rhizophydium  Di- 
cksonii  Wright.  gehòrt.  (Hedwigia,  Bd.  XLIV)  Dresden  1905. 

675.  «  «  Zwei  parasitische  Harpographiuni  -  Arten  und 
der  Zu.sammenhang  einiger  Stilbecn  mit  Ovidaria  oder  i?(X- 
midaria  (1.  e.)  Dresden   1905. 


258  FL.    TASSI 

676.  Maiden  (J.  H.)  -  A  criticai  revision  of  the  genus  Eucalijptus 

VI-VII.  Sydney  1905. 

677.  Mattiroìo  '0.)  -  Come  le  ariste  delle  Graminacee   penetrano  e 

migrano  nei  tessuti  degli  animali  (Att.  R.   Acc.  di  Medie,  di 
Torino,  voi.  XI,  fase.  4).  Torino   1905. 

678.  Morlni  {F.)  -  Federico  IDelpino  (Rend.  della  R.   Acc.  d.  Se.  di 

Bologna)   1905. 

679.  Muscatello  {G.)  -  Osservazioni  morfologiche  sulla  Peziza  am- 
mophila  D.  et  M.  (Att.  Ac<^.  Gioenia  di  Se.  Nat.,  ser.  4,  voi. 
XVIII)  Catania   1905. 

680.  Nicotra  iL.ì  -  Nuovamente  sulla  genesi  dei  fiori  (Malpighia, 
voi.  XIX)  Genova  1905. 

681.  ^<  »  Primi  elementi  di  Glossologia  fitografica.  Mes- 
sina 1905. 

682.  Onoranze  a  Federico  Delpino  nel  suo  settantesimo  compleanno 
Palermo   1904. 

683.  Piccioli  (L.)  -  Federigo  Delpino.  Cenno  necrologico.  Roma  1905 

684.  »  »  I  caratteri  per  distinguere  il  legno  delle  Co- 
nifere (Il  Legno,  III,  n.   7  9)  Milano   1904. 

685.  »  »  I  diboscamenti  ed  i  vincoli  forestali  (Agric. Tose, 
n.   13)  Siena  1902. 

686.  »  »  Il  legno  e  la  corteccia  delle  Cistacee  '  N.  G. 
Bot.  it.   voi.   XI,  n.  4)   Firenze   1904. 

687.  »  »  Importanza  forestale  dei  millepiedi  (il/yrmjL>oda) 

Firenze  1889. 

688.  »  »  La  Robinia  P scudo- Acacia  ;  sue  varietà,  col- 
tura, prodotti  e  distribuzione  geografica.  Firenze   1903. 

689.  »  =>  Rapporti  biologici  fra  le  piante  e  le  lumache 
2  note  (Bull.  Soc.  bot.  it)  Firenze   1892. 

690.  Pirotta  (E.)  ■  Annali  di  Botanica.    Roma   1904-1905.  -Voi.  Il, 

fase.  I!:  Cavano  (E.)  Alcune  osservazioni  sulla  morfologia 
delle  Hypoxidaceae  -  Cecchetani  {A.)  Contribuzione  alla  flora 
della  Mesopotamia  -  Chiovenda  {E.)  Diagnosi  di  graminacee 
nuove  della  Colonia  Eritrea  -  Casu  [E.)  Contribuzione  allo 
studio  della  flora  delle  saline  di  Cagliari  -  Cortesi  (F.^  Intorno 
a  due  casi  teratologici  trovati  nell'  erbario  Borgia  {Mattinola 
lucana  R.  Br.  e  Spartium  junceum  L.)  -  Cortesi  {F.)  Studi 
critici   sulle  Orchidacee  Romane,    IV:    Le    specie    dei    generi 


l'  orto  e  il  gabinetto  botanico  nel  1905        259 

Aceras  e  Platanthera  -  Cortesi  {F.)  Una  nuova  Orchidacea 
della  Colonia  Eritrea  [Bonatea  Pìrottae  sp.  nov.)  -  Longo  (B.) 
Osservazioni  e  ricerche  sulla  nutrizione  dell'  embrione  vege- 
tale -  Migliorato  (E.)  Contribuzione  alla  teratologia  vegetale 
-  Pampaloììi  (L.)  Sul  comportamento  del  Protococcus  calda- 
riorum  Magnus,  in  varie  soluzioni  minerali  ed  organiche  - 
PantaneUi  (E.)  Contribuzioni  a  la  meccanica  dell'  accresci- 
mento: II.  L'  esplosione  delle  cellule  vegetali  -  Puglisi  {M.) 
Sulla  traspirazione  di  alcune  piante  a  foglie  sempreverdi  - 
Zodda  (G.)  Illustrazione  di  un  erbario  messinese  del  secolo 
XVII  -  Voi.  Ili,  fase.  I  :  Longo  {B.)  Acrogamia  aporogama 
nel  Fico  domestico  {Ficus  Carica  L.)  -  Longo  {B.)  Contribu- 
zione alla  Flora  calabrese:  Escursione  alla  Sila  ■  Longo  (B.) 
Il  Pinus  leucodermis.  Ant.  in  Basilicata  e  in  Calabria  Vol. 
Ili,  fase.  Il:  Gola  {G.)  Ricerche  sui  rapporti  tra  i  tegumenti 
seminali  e  le  soluzioni  saline  -  Matlirolo  (O.j  Congresso  inter- 
nazionale botanico  di  Vienna  -  Migliorato  (E.)  Le  date  della 
pubblicazione  dei  •  Genera  plantarum  »  dell'  Endlicher  e  no- 
tizie relative  -  Montemartini  iL.)  Studio  anatomico  sulla  Da- 
tisca  cannabina  L,  -  PantaneUi  {E.)  Meccanismo  di  secrezione 
degli  Enzimi  -  Perotti  [R.)  Di  una  forma  nitrosante  isolata 
da  un  terreno  di  Roma  -  Scotti  (L.)  Contribuzione  alla  bio- 
logia fiorale  delle  Tubiflorae  -  Vaccari  (L.)  Il  Sempervivum 
Gaudinii  Christ.   e  la  sua  distribuzione  nelle  Alpi. 

691.  PoUacci  [G.)  -  Monografia  delle  Erysiphaceae  italiane  (Att. 
Ist.   Bot.  Pavia,  Ser.   II,  voi.  IX)    Pavia    1905- 

692.  Ponzo  (A.)  La   flora  psammofila  del  littorale  di   Trapani   (Na- 

turalista Siciliano,   voi.   XVII,  n.  8-10)  Palermo   1905. 

693.  »  »  L'  Autogamia  nelle  piante  fanerogame  (Bull.  Soc. 
Bot.  it.)  Firenze   1905. 

694  Riley  [J.  H.ì  ■  A  new  subspecies  of  ground  dove  from  Mona 
island,  Porto  Rico  (Proc.  of.  the  U.  S.  Nat.  Mus.  voi.  XXIX) 
Washington   1905. 

695.  Rose  (J.  N.)  -  Five  new  species  of  Mexican    plants    il.  e.    s.) 

Washington   1905. 

696.  »  »  Two  new  Umbelliferous  plants  from  the  Co- 
stai Plain  of  Georgia  (e.   s.)  Washington  1905. 


260  FL.    TASSI 

697.  Rose  {J.  N.)  et  House  [H.  D.)  Descriptions  of  three  american 

Violets  (e.  s.)  Washini^ton  1905. 

698.  Traverso  {G.  B.)  -  Secondo  contributo  allo  studio  della  Flora 
micologica  della  provincia  di  Como  (Malpighia,  voi.  XIX)  Ge- 
nova 1905. 

699.  »  »  Supplemento  all'  elenco  bibliografico  della 
Micologia  italiana.  Rocca  S.   Casciano  1905. 

700.  Willis  {J.  C'  -  Royal  Botanic  Gardens,  Report  of  the  Director 
for  1904.  Peradeniya  1905. 

Fl.  Tassi 


Fl.  Tassi  Redatt.  Respons.  Siena,  Tip.  e  Lit.  Sordomuti  di  L.  Lazzeri 


SOMMA  I\^I  O 

Al  lettore. 

Ricerche  comparate  sul  tessuto  midollare  delle  Conifere  e  sui 
rapporti  di  esso  con  gli  elementi  conduttori  del  legno.  Con  30  fig. 
(FI.  Tassi).  Pag.  3. 

I  caratteri  jjer  distinguere  i  principali  legnami  adoperati  in  Ita- 
lia. Con    105  fig.  (L.  Piccioli).  Pag.  97. 

Orchidacee  Senesi.  Pag.   189. 

Illustrazione  dell'  Erbario  del  Prof.  Biagio  Bartalini  (1776) 
«  Continuaz.  e  fine  ».  Con  1   fig.  (FI.  Tassi).  Pag.   195. 

Elenco  generale  dei  funghi  della  Provincia  Senese  rinvenuti  fino 
a  tutto  r  anno  1905.  (FI.  Tassi).  Pag.  223. 

L'  Orto  e  il  Gabinetto  Botanico  nell'  anno  1905.  (FI.  TasSi) 
Pag.  215. 


Per  il    cambio    rivolgersi    esclusivamente    alla    Direzione 
dell'Orto  Botanico  di  Siena. 


New  York  Botanical  Garden  Librar 


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