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Anno VII.
Fasc. I-IV
BULDETTINO
DEL
LABORATORIO ED ORTO BOTANICO
REDATTO
°^^ i^ilV,- YORK
Cav. Dott. FL. TASSI ««tanical
LIBERO DOCENTE IN BOTANICA
ANNO SETTIMO
Fase. I-IV (con 4 tavole)
SIENA
TIP. E LIT. SORDOMUTI DI L. LAZZERI
1905
KB
ATTILIO TASSI
NEW VORK
MOT A NIC AL
XIX MAGGIO MCMV akdes.
Il 19 mag'g'io, dopo lunga e penosa malattia, con forte
animo sostenuta, spegnevasi nell' età di 85 anni, il Com-
mendatore Prof. Attilio Tassi, Professore ordinario di Bota-
nica e Direttore della Scuola di Farmacia della R. Università
di Siena.
Oriundo da modesta e laboriosa famiglia, il Prof. Tassi
ebbe i natali in Pisa il 25 dicembre 1820. Compiè i suoi
studi nell'ateneo di quella città ove si laureò in scienze
naturali nel 1842, dopo di che pel suo ingegno, accoppiato
ad una ferma volontà e all' innata passione manifestata da
Lui per le naturali discipline, fu, ancor giovanissimo, chia-
mato dai Proff. Gaetano e Pietro Savi a coprire il posto di
assistente alla cattedra di Storia Naturale a Pisa. Ivi rimase
fino al 1850, anno in cui fu preposto a succedere a Benedetto
Puccinelli nella direzione dell'Orto botanico di Lucca: dipoi,
il 3 Novembre 1860, passò nell'ateneo senese ove rimase
fino al giorno della sua morte dirigendo l'Orto botanico,
il quale per merito Suo ebbe notevolissimo incremento.
Col Prof. Tassi, di cui oggi piangiamo la perdita, non
si chiude soltanto una vita tutta consacrata alla scienza,
ma quella altresì di un sincero patriotta, di un soldato
devoto al dovere e all' onore delle armi italiane, poiché
Egli era un superstite valoroso dell' eroico battaglione uni-
versitario toscano che combattè nel 1848 a Curtatone e
Montanara.
Ed oggi noi, col cuore angosciato, mentre porgiamo vi-
vissime sincere condoglianze alla famiglia desolata man-
diamo un mesto pensiero di profondo omaggio alla Sua
venerata memoria.
A. N.
Nella luttuosa circostanza inviarono telegrammi il Ministro
della P. r. T>ianclii, il Cav, Sommier, Presidente della Società
Botanica Italiana, il Prof, duroni, Eettore della E. Università
di Torino, il Conuu. Prof. Lasinio della E. Accademia della
Crusca, il Generale Comm. Stanislao Mocenui, etc.
Tra le numerose condoglianze pervenute alla tàmiglia, molte
delle quali improntate della più alta benevolenza per il figlio.
Prof. Flaminio, ricordiamo quelle dei Ministri della Guerra,
on. Pedotti, e di Agricoltura on. Eava, del Eettore, del Con-
siglio Accademico dalla Facoltà Medico-chirurgica e Scuola di
Farmacia della nostra Università, del Prefetto Comm. Gandin,
del Sindaco Cav. Ponticelli, dei senatori Capellini, Dini, Cer-
ruti, Scialoja, Luciani, Eidolfi, Bianchi, Ponsiglioni, dei depu-
tati Sanarelli, Merci, Callaini, Pilacci, Lauducci, Battelli, di
tutti i botanici italiani e dei Proff. Ticci, Chiarugi, Pollacci,
Graziani, Zanichelli, Guaita, Bufalini, Eovighi, Ottolenghi, Fe-
deli, Valvassori, Vicentini, e di tanti altri ai quali tutti la
famiglia è riconoscentissima.
Notevoli infine le lettere pervenute dalla Società di Scienze
Naturali di Cherbourg, e dalla Eegia Accademia lucchese di
Scienze, Lettere ed Arti, la quale ultima annunzia di fare
quanto prima speciale counnemorazione dell' Estinto.
Titoli e onorificenze
Aiuto fiduciario del Prof. Gaetano Savi nell'Orto botanico di Pisa,
nell'anno 1839-40.
Laureato in Scienze naturali nell' Università di Pisa, nel 1842.
Premiato nel concorso fra i laureati in Scienze naturali nel 1842 in
Pisa.
Professore ordinario di Botanica nella E.. Università di Siena, dal
3 Novembre 1860.
Incaricato di un corso speciale di Mineralogia per gli studenti di
Farmacia.
Rettore dell' Ateneo senese dal Novembre 1890 all' ottobre 1892.
Preside più volte della Facoltà Medico-chirurgica.
Direttore della Scuola di Farmacia.
Direttore del Laboratorio ed Orto botanico.
Idem del Gabinetto di Mineralogia.
Già Direttore generale dei Musei della E. Accademia dei Fisiocritici.
Delegato antitìllosserico e membro della Commissione di Viticoltura
ed Enologia per la Provincia di Siena.
Più volte membro di commissioni giudicatrici di Esposizioni nazio-
nali di Orticoltura, Floricoltura etc.
Commendatore della Corona d' Italia e dei SS. Maurizio e Lazzaro.
Insignito della grande medaglia d'argento ai benemeriti dell'Erbario
Centi-ale italiano.
Idem della medaglia d' argento della campagna 1848.
Idem dell' unità d' Italia.
Idem della guardia d' onore di S. M. il lie Vittorio Emanuele li al
Pantheon.
Idem del Municipio di Siena pel 50." anniversario della battaglia
di Curtatone e Montanara.
Società e Accademie scientifiche
Membro della Società botanica di Francia.
Idem della Società botanica italiana.
Idem della R. Accademia delle Scienze, Lettere ed Arti di Lucca.
Idem delia R. Accademia dei Fisiocritici di Siena.
Socio corrispondente della R. Accademia dei Georgofili.
Idem dell' Accademia delle Scienze di Acireale.
Idem dell' Accademia Valdarnese del Poggio.
VI
— Idem della Società Agraria di Bologna.
— Idem della Società Economica di Chiavari.
— Idem dell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bassano.
— Idem dell' Accademia Agraria di Pesaro.
— Idem della Società Crittogamologica italiana.
— Idem della Società di Scienze Naturali di Cherbourg.
Pubblicazioni
1. Sulla irritabilità degli stami di alcune piante (in Misceli, di Storia
Naturale, p. 177) Pisa 1843.
2. Sidla carta di Riso del commercio fc. s. p. 125) Pisa 1843.
8. Sui movimenti revolutivi spontanei delle piante (e. s. p. 254) Pisa 1843.
4. Sull'eliotropismo dell' Helianthus annuiis L. (in Cimento, p. 318) Pisa
1844.
5. Sulla natura morfologica dei cirri delle Cucurhitacee {\n Giorn. Bot.
ital. p. 382).
6. Discorso botanico letto nella sala del Museo dell' Università di Pisa.
Ivi 1848.
7. Sìdi'uso del collodio nelle moUÌ2)licazioni per talea in Eendic. Accad.
Georgofili, II, p. 172) Firenze 1852.
8. Sidla malattia delle Viti (in Atti Accad. Georgofili) Firenze 1852.
9. '^uW allevamento del filugello del Ricino. (Bendic. Acc. Georgofili,
1854 p. 166 ; 1855 p. 252, 272, 274) Firenze 1854-56.
10. Sui danni prodotti ad alcune piante dell' Orto botanico di Lucca dai
geli del 1853-54 (In periodico « I Giardini » ) Milano 1855.
11 . Relazione della 1.^ Esposizione d'Orticultura e Floricultura di Firenze.
Ivi 1855.
12. Del modo di compilare i cataloghi dei semi nei giardini botanici.
Lucca 1856.
13. Della fruttificazione dell' Hoya carnosa R. Br. (In periodico « I
Giardini » p. 540, con una tav. color. j. Milano 1856.
14. Irdorno ad una particolarità di struttura dell' Allium sativum L.
(e. s. p. 28; Milano 1856.
15. Una visita all' Esposizione dei fiori in Firenze (e. s.) Milano 1856.
16. Su di lina mostruosità del Papaver somniferum L. (e. s. p. 327, con
1 tav.) Milano 1859.
17. Sidla flora della provincia .senese e maremma toscana, (con 1 tav.)
Siena 1862.
18. SuU'indoppiamento dei fiori della Sixirmania africana L. { ' \ Giar-
dini » p. 5) Milano 1863.
VII
19. L' Esposizione itali'ina del 1861 «Rapporto della classe di Agricol-
tura e Floricaltura » (Estr. dal Rapporto ufficiale) Firenze 186:}.
20. Relazione sui progressi del Museo della li. Accademia dei Fisiocri-
tici negli anni 1862-63. (In atti R. Accad. Fisiocr. N. ser. p. 37)
Siena 1864.
21. Cenno di una anamorfosi dell' Agaricus lepideus Fr. (e. s. p. 156)
Siena 1864.
22. Stdla crittogama dell'olivo. ( * I Giardini r> p. 35) Milano 1864.
23. Cenno sulla botanica agraria, medica, economica ed industriale della
proinncia di Siena, (in Annuario Corografico-Economico-Amministra-
tivo della provincia senese). Con L tav. Siena 1865.
24. Rapporto della classe di botanica del X Cangi esso degli scienziati
italiani, sullo stato dell' Orto botanico della R. Università di Siena.
(Diario, n. 9, p. 142).
25. Sulla coltura e fruttificazione dell' Hedysarum gyrans. Siena 18r)6.
26. Sullo svolgimento di calore nei fiori della Magnolia grandifiora L. e
di altre piante. ( « I Giardini » p. 540) Milano 1866.
27. Sullo sviluppo delle radici avventizie dalle lenticelle, (in Diario del
X Congresso degli Scienziati italiani, n. 12, p, 201).
28. La vita dei fiori, (in Scienza del Popolo, Ser. Ili, Voi. XVIII, p. 61)
Firenze 1867.
29. L'Oscillaria infectoria dei bagni di Rajìolano (V. Erb. Critt. ital.
n. 48) Milano 1867.
30. Rivista botanica dell'anno 1869 (in Giorn. Accad. Fisiocr. Fase. 2
e 3, 1869 e Fase. 1 , 1870; Siena 1869-70.
31. Relazione sulV incremento che hanno subito le collezioni del Museo
della R. Accademia dei Fisiocritici nell'anno 1869. (in Atti Accad.
Fisiocr.) Siena 1870.
32. Piante naturalizzate nel R. Orto Botanico di Siena (Rivista scienti-
fica) Siena 1870.
33 Una nuova località della Plumbago europaea (e. s.) Siena 1870.
34. Il luppolo pj.anta monoica, (e. s.) Siena 1870.
35. Esame di una singolarità di struttura del fiore dell' Aquilegia vul-
garis I . (in Atti Accad. Se. I.ett. ed Arti di Lucca).
36. Le jìiante dell' Orto Botanico della R. Univer.ntà di Siena alla Esjoo-
sizione provinciale senese delV Agosto 1810. Siena 1871.
37. Le Alghe (Orazione inaugurale dei corsi accademici nella R. Uni-
versità di Siena) Ivi 1876.
38. Zinnia elegans Jacq. variegata, (in Bull. R. Soc. Tose. Ortic. Ser. II,
Voi. II, p. 224, con 1 tav. color.) Firenze 1887.
39. Biologia della pianta -(Orazione inaugurale e. s.) Siena 1889.
vili
40. VOrto e il Gabinetto botanico della R. Unii:ersità di Siena dal 18S6
al 1904. (in Bull Lab. Bot. Siena, Voi. I-II) Siena 1898-1904.
41. La pianta del The (e. s. Voi. I, p. 205) Siena 1898.
42. Zea Mays L. pluricolor. (e. s. Voi. I, p. 205) Siena 1898.
43. Nota fiulV Araujia sericiffea Brot. (in Bull. E,. Soc. Tose. Ortic. Ser. Ili,
voi. V, p. 139) Firenze 1901
44. Ejmtiche coltivate nelV Orto botanico di Siena, (in Bull Lab. Bot.
Siena, Voi. IV, p. 17) Siena 1901.
45. Piante rare viventi nell'Orto Botanico di Siena, (e. .s. Voi. V, p. 51)
Siena 1902.
46. Piante grasse che hanno resistito in pien' a)-ia durante V inverno
1902-1903 nell'Orto botanico di -^iena (in Bull. R Soc. Tose. Ortic.
Ser. Ili, Voi. VJII, p. 161) Firen^.e 1903.
47. Cataloghi dei semi compilati negli Orti Botanici di Lucca e di Sie-
na, dal 1850 al 1904.
CONTRIBUTO ALLA STORIA DELLA BOTANICA IN ITALIA
LA BOTANICA NEL SENESE
(Notizie storiche)
//T,t;\,
« All' iiuiiieiiso bisogno tlel vero, del bello, del
buono che 1' um.Tnità più sente imperioso quan-
to più si avanza, nessuna scienza soddisfa pie-
namente come la Storia. »
Cantù, Introd. alla Storia Universale
Degne certamente della più alta importanza sono le ricer-
che storiche di qnalsiasi genere, poiché spesso conducono alla
conoscenza di fatti rari o poco noti. Alle scienze non ap-
partengono soltanto le più rilevanti cognizioni positive, o le
dottrine che le regolano, ma eziandio le indagini accurate della
loro origine, le mutazioni avvenute, ed il progresso a mano a
mano crescente a cui sono andate incontro e che ne costitui-
scono opera pure interessante e bella. Ed ecco che allora da
tutto l' insieme appare il grandioso spettacolo in cui ogni ge-
nerazione ha portato il suo contributo ed un senso di gratitu-
dine invade 1' animo e ci lega agli avi ed ai nepoti conside-
rando, come dice Pascal (*), il seguito degli uomini come una
persona sola che sempre sussiste e di continuo impara.
Così in botanica, tutto quello clie ad essa si riferisce come
le investigazioni di manoscritti, le bibliogratìe, gli erbari ed
altri antichi documenti, possono porgere occasione di farci co-
(i) Ca7itù (C.) 1. e.
i FL. TASSI
noscere lavori i)rezio.si o non bene avvertiti, o affatto dimen-
ticati, perciò oggi nella nostra .scienza jj^^asm, si è compreso il
valore di siffatte ricerche tanto che illnstri botanici le hanno
intraprese e condotte a fine con la piìi gran cura, quali ad
es. i Proff\ Saccardo (^), Pirotta ed E. Chiovenda C), Matti-
rolo (^), Celani (*), Mori (''). Arcangeli ('*), Baccarini (';, Bal-
*) Saccardo (P. A.) - Il primato degli italiani nella Botanica. Pa-
dova 1893.
— Cenni storici e bibliografici degli Orti Botanici pubblici e pri-
vati d' Italia. (Contrib. alla storia della botanica italiana). Genova 18'J5.
— La Botanica in Italia « Mater. per la storia di questa scienza »
Part. I-II. Venezia 1895-1901.
— La Iconoteca dei botanici nel E,. Istit. Bot. di Padova. Geno-
va 1899.
— Sul rinvenimento di un antico erbario dell' abate conte Giuseppe
Agosti, botanico Bellunese. Padova 1904.
— Le reliquie dell'erbario micologico di P. A. Micheli. Firenze 1901.
(■'') Pirotta {R.) e Chiovenda (E.) - Illustrazione di alcuni erbari
antichi romani (con tav.). Genova 1900.
— Pirotta {R ) « Cesi F. Phylosophicarum tabularum ex frontispi-
ciis naturalis theatri » Pars 1. Roma 1904. (Ristampa fatta dalla -R.
Accademia dei Lincei in occasione del 3," centenario della sua fon-
dazione. Edizione accurata del Prof. Pii-otta il quale vi premette alcuni
cenni illustrativi).
(^) Mattirolo (0.) - Cenni cronologici sugli Orti Botanici di Firen-
ze. Ivi 1899.
— Illustrazione del I voi. dell'erbario di Ulisse Aldrovandi. Ge-
nova 1899.
— Scritti botanici pubblicati nella ricorrenza centenaria di Carlo
AUioni. Genova 1901.
(') Celani {E.) - Sopra un erbario di Gherardo Cibo conservato
nella R. Biblioteca Angelica di Roma. Genova 1902.
(■') Mori (A.) - Illustrazione di un erbario di Gio. Andrea Volpari,
dell'anno MDCLIII. Modena.
(®) Arcangeli (G.) - Sopra alcuni manoscritti del Dott. Vincenzo
Carmignani. Pisa 1904.
(') Baccarini (P.) - Notizie intorno ad alcuni documenti della So-
cietà Botanica fiorentina dal 1716 al 1783 ed alle sue vicende. Roma 1904.
LA BOTANICA NEL SENESE 5
dacci (1), Belli C), Britten ('), De Toni ('), Wittmack ('), Zod-
da '"), la Sig/'* Chiapusso Voli ('), ed un poco anche io
stesso (^) che, oltre a ciò, mi sono occupato di tutto quanto
è inerente alla lìora senese, pensando come tale studio non
sia da disprezzarsi, imperocché la conoscenza botanica di una
regione non solo mette in rilievo la varietà della vegetazione
in rapporto con le altre località, ma indica pure la determi-
nata ubicazione di una pianta nelle condizioni biologiche fa-
vorevoli alla sua esistenza, e talora può i)ertìno condurre alla
scoperta di nuove forme, o palesarci generi monotipi esclu-
sivi locali, e così con questi contributi i)arziali si può es-
sere in grado di compilare un lavoro generale che interessi
gran parte della nostra penisola. D'altronde uno studio siffatto
non è alieno da sacrifizi e da disagi, dovendosi impiegare un
tempo non breve per le molteplici escursioni, per le raccolte,
nonché per le osservazioni che occorrono per divenire alla pre-
cisa determinazione di ogni singola specie, quindi tutto ciò non
(') Baldacci {A.) - Un erbario probabilmente bolognese del seco-
lo XVI. Bologna 1904.
(^) Belli {S.) - Il genere Hieracium nelle opere e nell' erbario di
Anioni. Genova 1904.
(^) Britten (/.) - A Herbariura of Liberato Sabbati. London 1904.
(*) De Toni (G. B.) - Un codice-erbario anonimo. Roma 1904.
(') Wittmack (L.) - Die in Pompeis gefundenen pflanzlichen Re-
ste. Berlin 1904.
(^) Zodda {G.) - Illustrazione di un erbario messinese del secolo
XVI. Palermo 1904.
(") Chiapusso Voli (/.) - Appunti intorno alla « Iconographia Tau-
rinensis » (1752-1868) ». Genova 1904.
— Chiapusso Voli (I.) et Mattirolo (0.) - Les Bochiardo, botanistes
piemontais, d' apròs leurs manuscrits inedits. Genève 1904.
(^ Tassi {FI.) - Illustrazione dell' Erbario del prof. Biagio Barta-
lini (1776). Siena 1899-1902.
Con vivo rincrescimento si apprende dai giornali la perdita del
prezioso erbario Vitelli, già esistente nel R. Liceo Telesio di Cosenza,
che comprendeva una numerosa raccolta di piante della flora Cala-
brica.
6 FL. TASSI
può, ne deve cousiderarsi come semplice rivista o come un ca-
talogo qualunque !
Dalle prime notizie sulla botanica nel senese si rileva
come V arte delle J^rhe o dei Semplici vi fosse coltivata e te-
nuta in pregio fino dal 1547, tantoché Luca Ghini, medico sa-
nese (') fu da Cosimo I chiamato a Pisa a reggere la cattedra
dei Semplici, cattedra che più tardi, nel 1588, fu instituita
anco nelP ateneo senese, ed affidata ad Adriano Moreschini
di Montalcino.
Frattanto, nella città che dette i natali al celebre Pier
Andrea Mattioli, lo studio dei Semplici fece progressi notevoli
per opera so'/ratutto dei lettori che succedettero al More-
schini, cioè Pirro Bizzarrini, Cipriano Casolani, Giovanni
Sansedoni e Pirro Maria Gabbrielli, e quando, nel 1707, detto
studio fu trasformato in cattedra di Storia Xaturale questa
fu concessa da prima a Francesco Maria Mazzuoli, e dipoi
a Giuseppe Baldassarri, a Biagio Bartalini, a Giusep])e Giuli,
e a Giovanni Campani, e soltanto nel 1860 fu ridotta all' in-
segnamento di Botanica pura e affidata al Prof. Attilio Tassi.
Con quanto amore poi fin dai tempi più remoti, si atten-
desse in Siena, allo studio di tale scienza lo attestano il nu-
mero ed il valore degli insegnanti che ne tennero lettura nel
nostro ateneo, ai quali fa seguito la numerosa schiera di coloro
che italiani e stranieri erborarono nella provincia dimostrando
così quanto importante ne sia la flora, di cui non sdegnarono
di occuparsene Micheli, Boccone, Eaddi, Bertoloni, Barrelier,
De Eeboul, Webb, Santi, Parlatore, Carnei, Arcangeli etc. La
maggior parte di essi però trascurò lo studio delle crittogame,
inquantochè eccettuati più che altro alcuni lavori del Valenti-
(i) Riferisco le notizie su questo Ghini con la massima riserva,
lasciandone ogni responsabilità al Prof. Giuli ed agli antichi storio-
grafi senesi che ne fanno parola nei loro manoscritti.
LA BOTANICA NEL SENESE 7
Seriiii ed Arcangeli sui funghi e sui muschi, ben poco fu fiitto
prima delle mie pul)blicazioni crittogamiche.
Nondimeno, come ho detto in altra occasione, resta ancora
molto a fare poiché parecchie località sono tuttavia inesplo-
rate, o imperfettamente visitate, perciò occorrerebbero mezzi
e buon volere per intraprendere nuove ricerche come ad es.
sul M. Amiata in rapporto più che altro alla micologia.
Tra coloro che come semplici cultori contribuirono ad ar-
ricchire la liora vanno ricordati l'Olmi, l'Amidei, il Eicasoli
etc, e per quello che riguarda la botanica applicata alla medi-
cina deve menzionarsi il discreto sviluppo che essa assunse
per opera particolarmente degli insegnanti della Università,
molti dei quali erano anche dottori in medicina.
jSTè furono trascurate le raccolte di piante d' indole atìàtto
locale, sebbene se ne conoscano pochissime, come gli erbari
Bartalini e Campani, quello del gabinetto di Materia Medica
della II. Università, che comprende un certo numero di piante
medicinali dei Proff. S. Gabbrielli, Bufalini e Kaimondi, ed
altri minori posseduti da qualche istituto o da alcuni privati
(farmacisti Righi e Pepi). La iconografia fu pure rappresentata
e, relativamente a quei tempi, assai bene, imperocché esistono
più di 600 tavole riproducenti piante medicinali disegnate e
colorate a mano dal Trabacchi, parte delle quali si conservano
nella farmacia Pepi e parte nel nostro Orto Botanico. Infine
debbono menzionarsi la collezione dei muschi del Valenti,
senza comprendervi, ben s' intende, quelle attuali formate da
mio padre e da me, esistenti nell' Orto stesso.
Le indagini da me compiute sulla vita e sulle opere dei
predetti maestri e cultori mi sono sembrate degne di interesse
e tali da indurmi a renderle di pubblica notorietà, siccome
contributo anche alla storia della botanica in Italia. E queste
notizie raccolte appunto colla più scrupolosa diligenza e riunite,
per quanto è stato ]>ossibile, cronologicamente, son lieto di
poter oggi presentare al lettore, nella s])eranza di non aver
latto cosa del tutto inutile.
8 FL. TASSI
SECOLO XVI
CHINI LUCA (il. (la famiglia nobile di S. Quirieo nel Senese,
e fiorito intorno la metà del see. XVI).
Il Prof. Ct. Griuli, in nn manoscritto clie si conserva nella
biblioteca del nostro Istituto riguardo alle origini dell' orto
botanico Senese, cosi si esprime :
« Da un trattato dell' 11 marzo 1541 concluso tra la Ee-
« pubblica Senese e Cosimo I dei Medici di Firenze, apparisce
« che questo principe s' era obbligato di mandare a studiare
« nell' Università di Siena tutti quei giovani clie tra i suoi
« sudditi si volessero applicare alle scienze, fintanto che non
« avesse questo nei suoi stati una Università o in Pisa o
« altrove, e secondo noi questo trattato fu concluso da Cosimo
« coi senesi perchè aveva stima dei professori dell'Università
« di Siena.
« Nel 1544 chiamò in Pisa per dirigere la piantagione
« del giardino botanico, per uso della nuova Università, Lu-
« ca Grhini bolognese. Questo dotto \ì si portò e diresse la
« collocazione delle piante officinali nel nuovo stabilimento, e
« cominciò a insegnare dalla cattedra la scienza dell' erbe.
« Ogni anno, al termine delle lezioni, si restituiva in patria,
« e nel 1547 lasciò interamente il servizio del duca e rias-
« sunse in patria la cattedra dei Semplici, che continuò a co-
« prirla fintanto che non pagò il contributo alla natura, come
« ci avverte nel T. IV, pag. 185, della sua opera sugli « Scrit-
« tori holo</nesi », l' illustre conte Fantuzzi.
« Il chiarissimo istoriografo della pisana Università, Mon-
« signor Fabbroni (Historìa Academìae Pisanae. Pisis 1791-95)
« ci dice che Luca Ghini summentovato si trattenne a Pisa
« fino al 155G, ma si trova in opposizione col citato Fantuzzi,
LA BOTANICA NEL SENESE 9
« che dice invece die il suo iliistre concittadino, dopo essersi
« restituito in patria, morì in Bologna di una lunga e penosa
« malattia nel 1555, quindi non potè restare in Pisa lino
« al 1556 ! Uberto Benvoglienti senese, illustre critico e gran-
« de scrutatore dei manoscritti relativi ad ogni branca storica
« della sua patria, fu come tale stimato dal sommo scrittore
« delle cose d' Italia, Lodovico Muratori, cosicché si può con-
« siderare che tutto quanto egli ha lasciato scritto debba re-
« putarsi cosa dal medesimo Benvoglienti veriiicata. ì)[ fiitto
« nella pubblica bil)lioteca senese si conservano molti mano-
« scritti del Benvoglienti, e tra questi vi è una nota dei pro-
« fessori di Siena passati altrove, e in questa nota, sotto
« 1' anno 1547, si vede scritto che un Luca Ghini senese era
« andato a Pisa, chiamatovi dal duca dei Medici, a coprire
« la cattedra dei Semplici. »
In conseguenza di che apparirebbe la esistenza di un
altro Luca Gliini senese, chiamato a Pisa nel 1547, cioè
dopo la partenza del Ghini l)olognese. Ciò che sarebbe con-
fermato anco da un manoscritto del Sestigiani sulle Famìglie
senesi (T. I, Carte 393) conservato nella biblioteca comunale di
Siena, da me esaminato, nel quale si legge che la fiimiglia
Ghini trasse la sua origine da S. Quirico nel dominio di
Siena, e si fa poi menzione dei seguenti personaggi : Ghino
di Paolo, Paolo di Ser Puccio, Angiolo di Ghino, Fra Fran-
cesco di Ghino, Luca Ghini, Don Costanzo Ghini. Il Sesti-
giani, parlando di Luca, cosi si esprime : « Luca, dottore
« di Filosofia e Medicina, professò e lesse pubblicamente
« in Pisa la materia dei Semplici dall' anno millecinquecento-
« quarantasette sino al millecinquecentocinquantaquattro. E
« di questo Luca ne fanno menzione Pietro Andrea Mattioli
« sopra Dioscoride in piìi luoghi ; Luigi Angui llara nel suo
« libro de' Semplici chiamandone a parere Giovanni Pona ve-
« ronese nella descrizione di Monte Baldo ; Domenico Vigna
« fiorentino, lettore de' Semplici in Pisa in « Animadversioni-
« nihus in Uh. de Histor. de cmisis piantar. » stampata in Pisa
10 FL. TASSI
« l'anno milleseicentociuquantacinqiie; Tommaso Garzoni da
« Bagnacavallo nella sua « Piazza Universale » discorso vi-
« gesimoterzo, et altri ».
Ciò si rileva ancora nel 3,° tomo delle Pompe Sanesi del
P. Isidoro IJgnrgeri, manoscritto i^osseduto dalla biblioteca
pubblica di Siena, nonché nel Diario Sanese di Girolamo Gi-
gli, T. II, ove si legge : « Luca Ghini sanese fu medico di
« grandissimo credito. Lesse parecchi anni nella patria, donde
« dal Granduca Cosimo I fu chiamato a Pisa ove ebbe la pri-
« ma cattedra di semplicista. Ebbe perizia somma della natura
« di tutte le erbe, onde di lui con molta lode favellano pa-
« recchi autori. »
In conclusione, riferendosi all'autorità del Benvoglienti già
ricordato, rcvsulterebbero due Ghini, dei quali uno sarebbe bo-
lognese (Imola « Croara ») 1' altro senese, al quale ultimo però
1' Ugurgeri e il Sestigiani attribuiscono erroneamente le cose
dette dal Mattioli in favore del primo. Fatto questo, che uni-
tamente all' omonimia, valse a far credere ad alcuni istorio-
grafl, come il Fabbroni, che si trattasse invece di un solo
Ghini. Inoltre, prima di essere chiamato in Pisa dopo la parten-
za del Ghini bolognese, il Gliini senese, anche secondo l'Ugur-
geri, leggeva in Siena medicina. Può però supporsi che, come
a Pisa, egli avesse date anche a Siena lezioni sui Semplici,
tanto che la di lui fama in tale disciplina sarebbe venuta a
conoscenza di Cosimo I dei Medici, e si può anche ben cre-
dere che il Ghini senese fosse pure il fondatore dell' orto dei
Semplici in Siena, come appunto rileva il Giuli il quale dice:
« Siccome negli orti degli Spedali vi era sempre uno spazio
« in cui coltivavansi le piante oftìcinali le piìi necessarie per
« il sollievo degli ammalati, così si può considerare che il mede-
« Simo (Luca Gliini) fosse il fondatore della raccolta di piante
« medicinali nella patria, e che la scuola dei Semplici e il
« piccolissimo giardino l)otanico fossero coevi alle altre scuole
« ad agli altri giardini fondati verso quei tempi in alcune parti
« d' Italia, »
LA BOTANICA NEL SENESE 11
MATTIOLI PIER ANDREA (n. Siena 23 marzo 1501; m. Tren-
to 1577).
Celebre medico e botanico, notissimo per il suo commen-
tario di Dioscoride, opera che ebbe più di GO, edizioni tra la-
tine, italiane e di altre lingue. Si crede che il Mattioli sia
stato lettore di Studi della Natura in Siena, all' epoca della
decadenza della Eepubblica, come afferma il Gigli nel Biario
sanese (^) e ripete, forse con cieca fede, il De Angelis nel suo
Discorso storico. Ciò sembra però molto incerto al dire di Lu-
ciano Banchi (^),
MORESCHINI ADRIANO (n. Montulcino intorno la metà del
sec. XVI).
Secondo il Sestigiani f Famiglie senesi mss.) e giusta anche
il Libro del Concistoro, Adriano di Adriano Moreschini, medico,
fu il primo di questa tiimiglia che risiedè nel Supremo Magi-
strato della Signoria di Siena. E allorché nel 1588 fu istituita
neir Ateneo Senese la cattedra dei Semplici al Moreschini
venne subito affidata, come sembra apparire dal seguente docu-
mento :
« Sabb.° alli 22 d'ottobre
« Carlo De Vecchi P. f Priore)
« Li M.' SS.'' Off'.'' di Balia etc, a suon di campana con-
« gregati in numero di sei coi dispensari, pubbliconno il ruolo
« dei condotti per lo Studio per 1' anno prossimo del tenore
« infrascritto :
« 111.'"» Signore,
« Hauendo mandato al Gran Duca Ser.mo il ruolo delli
« Doctori disegnati a leggere quest' anno presente nello Stu-
« dio di Siena, fermato da noi con l'interuento delli Magn.'''
« Deputati, S. A. 1' ha rimandato approvato nel uiodo che
« V.V. S.S. uedranno per l' inclusa copia di esso ruolo il
(^) Gigli (G.) - Diario Sanese t. II. p. 242 e 358.
(-) Fabiani (G.) - Vita di P. A. Mattioli 2.» edizione con agg. di
L. Banchi, 1872. Nota a p. 30.
IL* FL. TASSI
« quale piacerà loro di far publicare et notificare come è
« solito, die Dio le contenti,
« Di casa il di 21 di ottobre 3 588
« Delle Y.V. S.S. 111.™*'
« Giulio del Caccia Goy. (Governatore)
« Doctores et interpretes electi ad puhlice legendum et do-
« cendum in Studio Senensi prò anno MDLXXXVIIl et par-
« tini MBLXXXIX.
« .... Ad sectione Simplicium
« Doct. Adrianus Morescliinus, fior. 35 » (')
Il Moreschini tenne la cattedra dei Semplici fino al 1G17,
con lo stipendio elevato dipoi a fiorini 50 : dal 1598 al 1616
fu anche lettore di medicina pratica (^).
MERCATI MICHELE (n. S. Miniato « Firenze » 8 aprile 1541;
m. Eoma 25 giugno 1593).
Archiatro pontifìcio e prefetto dell'orto botanico romano
dal 1566 al 1593, sotto la guida, forse, di (.ìesalpino, di cui
fu scolaro ed amico. È probabile che egli erljorasse anche nella
Montagnola senese durante la perlustrazione che fece in quella
località per la ricerca dei metalli.
MINETTI GIROLAMO (n. circa la metà del sec. XVI).
Insegnò anatomia nell' Università di Siena nel 1591 (').
Di lui ci restano le seguenti opere che riguardano argomenti di
botanica medica : Quaestio non minus puìchra, quam utilis de
salsae-parillae (Smilax Sarzaparilla L.) et de Ugni sancii viribus
(Guajacum officinale L.) Senis 1593 - Dìsputationes medicae de
natura atque facultatihus Ugni sancti. Senis 1602.
(1) V. Deliberazioni di Balia n." 123, fogl. 92, in E. Ardi, di Stato
in Siena.
(-) De Ruoli de Dottori leggenti nella pubblica Università della
Sapienza di Siena raccolti e ritrovati dall' abate Galgano de Bichi, in
E,. Arch. di Stato in Siena.
(') V. e. s. ann. 1591, fogl. 139.
LA BOTANICA NEL SENESE 13
SECOLO XVII
BiZZARRINI PIRRO (n. uella seconda metà del XVI secolo).
Coprì dal 1017 al 1020 la cattedra dei Semplici nell'Ate-
neo senese, con la retribuzione di scudi 28.4 (') e di esso si
possiede la seguente opera edita nel 1597: Assertiones de hominis
intellectione ad puhUcam disjmtationem jìropositae^ Senis apud
Lucam Bonettum 1597, in 4, p. 10 ("^).
CASOLANI CIPRIANO (oriundo di Casole d'Elsa, fiorito nella
prima metà del sec. XVII.)
Xel 1020 fu nominato lettore dei Semplici nella Univer-
sità di Siena, dove insegnò anche medicina. Ecco che cosa di
lui scrive 1' Ugurgeri : (^)
« Casolani Cipriano, affine della nobile casata degli Arin-
« ghieri, oriundo di Casole, terra onorevole dello Stato di Siena,
« non ha punto ceduto in questa professione agli altri medici
« antichi e moderni. Il suo sommo valore non solo fu ed è noto
« in Siena nella cui Università ha letto lungo tempo medicina,
« ma anco nelle altre città d' Italia, e da virtuosi, particolar-
« mente dal dottissimo medico Gr. A. Mercuriale è somma-
« mente lodato.
« Fu in grande stima dei Serenissimi Principi di Toscana,
« li quali nelle loro infermità sempre ricorsero a di lui con-
« sigli, e in particolare Caterina de' Medici, Duchessa di Man-
« tova e di Monferrato, e reggente di Siena e suo Stato per
« il Serenissimo Granduca, la quale lo dichiarò suo medico
« primario. »
(') V. Libri di Biccherna in K. Arch. di Stato in Siena.
(-) Faluschi Selettori Senesi mss. Z, II. 25 cart. 83.
(■*) JJgiirgieri (/) Pompe Sanesi I. tit. 17 p. 537.
14 FL. TASSI
Cipriano Casolaui ebbe un fratello, Biagio, che fu Potestà
di Foligno nel 1553. Questa nobile famiglia si estinse nel 1696
con Alessandro, canonico della Metropolitana di Siena e ca-
valiere di S. Stefano.
CASOLARI GIROLAMO (n. Siena 6 settembre 1584; m. ivi 1660).
Tenne la cattedra dei Semplici nell' Università di Siena
dal 1627 al 1669, eccetto che nell' anno 1642-43 in cui lesse
filosofìa, e fu supplito temporaneamente da Giovanni Sanse-
doni.
FERRARI GIO. BATTA (n. Siena dal 1584; m. ivi 1 febbraio
1655).
Fin dall' età di 18 anni appartenne alla compagnia di
Gesti, e fa reputato uomo di scelto ingegno ed uno degli ora-
tori pili insigni del suo tempo (^). I^el 1633 Francesco Barbe-
rini lo sovvenne nella pubblicazione dell' opera De Florum cul-
tura (lib. 4 cum icon. Eomae 1633) tradotta poi in italiano da
Lodovico Aureli perugino. I^el 1646 pubblicò un' altro lavoro
« Hesperides sive de malorum aureorum cultura et usu » (lib. 4,
Eomae 1646) con figure eseguite da Guido Eeno e da Pietro
Cortona.
PUNTA BENEDETTO (n, Siena 1588 ; m. Firenze 1 ago-
sto 1638.)
Secondo il Targioni ebbe il Punta la direzione dell' orto
dei Semplici di Firenze il 24 giugno 1609, dopo cioè la par-
(1) Ecco che cosa scrive il Bandiera del Ferrari : « Equestri genere
natus in Senis an: 1581. Adolescens humanioribus litteris sedul stu-
duit. Anni aetate sua 18 societatis Jesu insti tutu suspicit. - Vir fuit
ingenio et eruditione possans. Quadriennio litteris docuit. Obiit Senis
Kal. Febr. 1655. (Biblioth. Senensis sive memoriae Scriptorum Senen-
sium cura et studio Nicolai Bandiera Senensis. Presb. Oratorii S. Hie-
ronymi Charitatis p. 18;.
LA BOTANICA NEL SENESE 15
tenza di Giuseppe Casabona e nella chiesa di S. Procolo di
detta città esiste ima lapide che ricorda i suoi meriti (^).
SANSEDONI GIOVANNI (n. Siena 10 maggio 1594.)
]S"obile senese di cui si sa soltanto che supplì nel 1G42-43
Girolamo Casolari nella cattedra dei Semplici, con la retribu-
zione di scudi 28.4 {"■).
BARRELIER JACOPO (n. Parigi 1600; m. ivi settembre 1673).
Dotto botanico e illustratore della flora francese, italiana
e spagnola : nei suoi viaggi attraverso 1' Italia visitò anche il
M. Amiata.
— Plantae per Galliamo Rispaniam et Ifaliam obserratae.
Pa risii s 1714.
BOCCONE PAOLO {n. Palermo 24 aprile 1633; m. ivi 22 di-
cembre 1702.)
0)
D. O. M.
BENEDICTO PUNTA DOMINICI F. ET PHILOSOPHIAE ET MEDICINAK
DE PATRIO SENENSI COLLEGIO
DOCTORI EXIMIO, AEQUITI AURATO ET GOMITI PALATINO
RERUM MULTARUM PRAEESERTIM NATURAE ARCANORUM ERUDITIONE
NEMINI SEGUNDO
QUI MAGIS ANIMI QUAM FORTUNAE HONORUM SOLICITUS
VIXIT AN. LXV
OB IDQUE DIVES AMIGITIIS DESIDERIUM SUUM RELIQUIT
DIE PRIMA AUGUSTO MDGXXXIII
LUGRETIA RENA CONIUGI DILECTISSIMO SIBIQ.,
P.
AN. DNI. MDCXXXIV
H. M. H. N. S.
V. Puccinelli (P) Meni, sepolcr. dell' abbacl. Fiorent. cap. Ili fo-
glio 30, S. Procolo di Fiorenza, 1664.
(j) Libri di Biccherna 1. e.
1() FL, TASSI
Monaco cistercense col nome di >Silvio. Cosimo III dei
jVEedici, Duca di Toscana lo nominò suo botanico, e come tale
tenne una scuola ed un orto presso Firenze. Percorse piìi volte,
erborizzando, 1' Italia e le isole, non esclusa la provincia Se-
nese.
GABBRiELLI PIRRO MARIA (n. Siena 1 aprile 1043 ; m. ivi
16 dicembre 170.">.)
l!^el 1009 successe a Girolamo Casolari nella cattedra dei
Semplici dell'Ateneo Senese. Essendo assai valente nelle scienze
naturali fu richiesto più volte del i)arere dal Redi e da Marcello
.Malpij^lii. Xel 1091 fondò in Siena l'accademia dei Fisiocritici
a similitudine di quella del Cimento di Firenze, e nel 3 090
fu ascritto all'Accademia dei Curiosi della Xatura di Berlino
col nome di Strahone Lampsaceno. A lui si dovè 1' ami)lia-
mento della raccolta di piante oftìcinali che si coltivavano nel-
l'antico orto dello Spedale. Alla sua morte la cattedra di
botanica restò vacante per circa 2 anni, finché nel 1707 fu
chiamato a coprirla Francesco IVlaria Mazzuoli.
BUCCI GABRIELE (n. Montepulciano nel senese ; fiorito al
cadere del XYII secolo.)
Si laureò in medicina e fu cultore di studi botanici. Con
Pirro Maria Gabbrielli concorse .alla fondazione dell'Accademia
dei Fisiocritici in Siena. Pubblicò un lavoro, stampato in Ve-
nezia nel 1097, relativo alla generazione delle piante ed alla
cagione del mantenersi, cadere e rimettere delle foglie.
SECOLO XVIII
MAZZUOLI FRANCESCO MARIA (Fiorito nella 1.^ metà del
sec. XVllI ; m. Siena 23 febbraio 1756.)
Lettore di storia naturale nell'Ateneo senese, e prefetto
LA BOTANICA NEL SENESE 17
dell' Orto botauico che allora trovavasi annesso allo Spedale
di S. Maria della Scala, orto che in compagnia del Dott. G.
B. Maunaioni fu nel 1733 visitato dal celebre Pier Antonio
Micheli.
— Dissertazione suW origine dei funghi. Lucca 1741.
MICHELI PIER ANTONIO (n. Firenze 11 dicembre 1679 ; m.
ivi 1 gennaio 1737).
Prefetto dell' Orto botanico di Firenze, e fondatore della
società botanica fiorentina. Visitò le seguenti località del ter-
ritorio senese: Cetona, Chianciano, dintorni di Siena, M. Amia-
ta, Piancastagnaio, Eadicofani, Sarteano, S. Casciano dei Bagni,
S. Gimignano, S. Quirico d' Orcia, Torrenieri in vai d' Asso
etc. Tra le piante da esso raccolte ricordiamo : Carex praecox
Jaeq.^ Koeleria glauca DC, Linum tenuifolium L., TrifoUum
leueanthum Bieb., T. obscurum Savi, etc.
— ■ Relazione del viaggio fatto V anno 1733 dal dì 22 mag-
gio fino al 21 giugno per diversi luoghi dello stato senese dal
celebre botanico Pier Antonio Micheli e dal Sig. Dott. Gio.
Batta Mannaioni di Montatone, medico del collegio di Firenze
e socio botanico, distesa dal medesimo Micheli, con alcune an-
notazioni di Giovanni Targioni Tozzetti. (^)
BIANCHI SIMON GIOVANNI (n. Eimini 3 gennaio 1G93 ; m.
ivi 3 dicembre 1775).
Medico naturalista, conosciuto col pseudonimo di Janus
Plancus; nel 1713 insegnò anatomia nell'Università di Siena,
e nel 1741 pubblicò il « Vita Columnae in ejusd. Phytobasa-
nos » che comprende la biografia del botanico Fabio Colonna
(1571-1650).
BALDASSARRI DELLA TOMBA GIUSEPPE (n. Tomba pr. Sar-
zina << Romagna » 9 gennaio 1705; m. Siena 5 settembre 1785.)
(1) Targioni Tozzetti « Viaggi . toni. IX, p. 333, Firenze ed. 2.» 1776.
18 FL. TASSI
Dottore in lettere, tilosofia, medicina e scienze naturali :
come medico fu assai reputato e consultato da varie parti della
Toscana ; anche i monaci di Monte Oliveto Maggiore lo nomi-
narono sanitario di quell'Arcliicenobio. Xel 1759 insegnò sto-
ria naturale nell' Ateneo senese e nel 1770 fu incaricato
dell' insegnamento della chimica nella quale molto si distinse
pubblicando pregevoli memorie. Fu presidente perpetuo del-
l'Accademia dei Fisiocritici, e donò a quel Museo la sua ricca
collezione di minerali.
— Saggio di osservazioni intorno ad alcuni prodotti na-
turali, fatte nella Maremma Senese (').
TARGIONI TOZZETTI GIOVANNI (n. Firenze 11 settembre 1712;
m. ivi 7 gennaio 1783.)
Professore di botanica e prefetto dell' Orto botanico di
Firenze. Esplorò il territorio senese, come apparisce dalle Re-
lazioni di alcuni viaggi in Toscana, dove è pure riportato ed
annotato il viaggio fatto da Pier Antonio Micheli.
OLMI GIOV. DOMENICO (n. Siena 1732.)
Esercitò 1' arte del farmacista e di lui si ricorda il celebre
ricettario senese dedicato al governatore Simonetti. Fu acca-
demico dei Fisiocritici ai quali lesse una dotta dissertazione
sulla metamorfosi delle piante. Erborizzò a S. Filippo, Prata
e in altri luoghi del Senese.
— Varia plantarum genera juxta Tournefourtianum me-
tJiodum proprium in usum selecta et delineata (^).
Consiste in molti disegni incisi dall' A. stesso, rappresentanti
piante del senese, classificate secondo il metodo di Tournefourt. In
(i) Atti Accad. de' Fisiocrit. toni. IL - Siena 1763.
Vi sono citati Agaricus e Polyporus nel senso di Micheli, etc.
(V. Saccardo P. A., Penzig. 0. e Pirotta R., Bibliografia della mi-
cologia italiana, in Michelia, voi. II, Padova 1881).
(-) Atti Accad. dei Fisiocrit. 1. e. - Siena 1758.
LA BOTANICA NEL SENESE 19
generale sono ben riprodotte, segnatamente alcune specie di funghi
dei generi Clatlirus, Geaster, Lycoperdon etc.
— JDiscorso sul Loglio. Sieua 1771.
In questa memoria 1' Olmi cita le seguenti piante : « Sophia
chirurgorwn, Eliotropio maggiore di Dioscoride, Ononide a odor di
Triaca^ Cerintìie a fior giallo, Erysimum latifoliiim, Buglossum ere-
tìcum miniìnum, Xanthium lusitanicuìn. »
SANTI GIORGIO (n. Pienza 7 aprile 174G ; m. ivi 30 dicem-
bre 1822.)
Il 18 aprile 1777 si laureò in tìlosofia e mecliciua a Siena:
dopo si recò a Parigi dove fu scolare del conte di Buflbn, e
dove il marchese di Mirabeau, in grazia alle sue influenze
presso la corte di Francia, lo raccomandò ai naturalisti piiì
eminenti d' allora come Delille, Fourcroy, Lavoisier e Cuvier.
Il margravio di Baden gli affidò poi V importante carica di-
plomatica di ministro residente presso il gabinetto di Ver-
sailles, ma chiamato nel 1783 dal Granduca Pietro Leopoldo a
coprire la cattedra di botanica, storia naturale e chimica,
tenuta in avanti dal prof. Tilli a Pisa, si portò in Toscana,
e da allora in poi si die' a erborizzare assiduamente in molte-
plici regioni, tra le quali le seguenti località del senese: Pien-
za, Eadicofani, M. Amiata, Cetona, Val di Merse, Chiusi, Mon-
tepulciano, Ohianciano, Val di Rosia, Vescovado, Montagnola
senese, Chiusdino, Montalcino, S, Quirico d' Orcia etc.
— Viaggio al Montamiata. Pisa 1795-1806.
Vi si trovano citate moltissime piante, di cui una parte appar-
tenenti alla provincia di Grosseto.
BARTALINI BIAGIO (n. Torrita 1746; m. Siena 10 giu-
gno 1822.)
Professore di storia naturale nell' Università di Siena, e
prefetto dell' Orto botanico dal 1783 al 1822, di cui può con-
siderarsi il fondatore, per quanto esistesse in antecedenza un
piccolo orto nell' antico Spedale della Misericordia detto al-
20 FL. TASSI
lora della Sapienza, e nel quale si coltivavano alcune piante
officinali per uso del predetto Spedale e dell'insegnamento dei
Semplici. È ritenuto inoltre che il cosiddetto bosco del Mat-
tioli, a breve distanza da Siena, fosse in antico adibito all'uso
di Orto botanico, ed è invero sorprendente come tuttora ivi si
rinvenga un'accolta numerosa di piante, molte delle quali of-
ficinali e non comuni.
Il Bartaliui erborizzò con assiduità nei dintorni di Siena,
e pubblicò vari lavori botanici, alcuni dei quali d'indole eco-
nomica. Eivelò grande competenza per ogni branca della storia
naturale, il che gii valse la stima e 1' amicizia di molti scien-
ziati dell' epoca, quali Humboldt, Lalande, Spallanzani, Tar-
gioni, Soldani, etc.
— Catalogo delle piante che nascono spontaneamente in-
torno alla città di Siena. Ivi 1770.
Le piante elencate sono circa 700, classificate giusta il sistema
di Tournefourt, con 1' aggiunta però (la prima volta in Toscana) dei
correlativi nomi Linneani.
— Gatalogus plantarum circa Senam sponte nascentium,
in sua genera, secondimi systema sexuale Linneanum, digestus.
Senis 1779, mss. {').
Comprende, in due volumi manoscritti, l' enumerazione delle
stesse piante del precedente catalogo, disposte però secondo il si-
stema di Linneo e con il testo latino.
— Exsiccata : Erbario Bartalini.
Consta attualmente di sei pacchi di piante fanerogame disposte
su piccoli fogli ingialliti e spesso molto deteriorate, nonché di un
grande album contenente le crittogame con prevalenza delle Mu-
sciìiee, collocate su quadretti di carta orlati di fregi bleu, miniati
a mano, e aventi di contro scritti i nomi tecnici di quell' epoca.
(*) Questo raro manoscritto del Bartalini fu da me rinvenuto ca-
sualmente in un' antica libreria della città (Libreria Bartalini, Via S.
Martino). Ora è posseduto dal nostro Istituto.
LA BOTANICA NEL SENESE 21
con ricca sinonimia. Detto erbario si conserva nel Museo della R.
Accademia dei Fisiocritici di Siena {'■).
PANDUCCI LORENZO (n. intorno la metà del sec. XVIII
nello Stato romano ; m. Siena).
Esercitò in Siena V arte del veterinario, valendosi in pre-
valenza di medicamenti tratti da vegetali : gli efficaci resultati
che egli era solito ottenere, seguendo con ogni scrupolo le
migliori indicazioni del Mattioli etc. gli apportarono una certa
rinomanza.
— Exsiccata : Bepertorium rei herbariae Voi. I-IV.
Quest' erbario, formato dal Panducci circa il 1770, constava
di quatti'o volumi di cui oggi non rimangono che gli ultimi due (').
Comprendono parecchie piante, molte delle quali spontanee del se-
nese, denominate secondo il Tournefourt, e corredate di numerose
postille consistenti in giudizi sulle loro virtìi medicinali, aggiunte
dall' A. 0 estratte da opere di antichi botanici.
Da un indice che trovasi in fine al voi. IV ho potuto rilevare
anche l'ordinamento e i nomi delle specie comprese nei voi. I e II
mancanti, che io riporto tali e quali come furono scritti: per le specie
dei voi. III-IV, dove il buono stato degli esemplari mi ha permesso
il controllo, ho aggiunto il nome corrispondente moderno :
VoL. I. — (Mancante) — 1. Linaria - 2. Paeonia - 3. Bupleu-
rum sive Seseli Etiopicum - 4. Limonium - 5. Adhatoda - 6. Cala-
mintha sive Hedera terrestris - 7. Lychnis coronaria Dioscoridis
flore rubro - 8. Apocynum 9. Gladiolus - 10. Lychnis quae Sapo-
naria dieta - 11. Gallium - 12. Elichrysum - 13. Petasites - 14. Aco-
nitum - 15. Delphinium foliis pediculaceis - 16. Cerinthe - 17, Viola
(1) FI. Tassi. Illmtmzione dell' Erbario del Prof. Biagio Bartalini.
« Fanerogame » Siena 1899-1905. « Crittogame » Id. 1900.
(^) Mi presentò il detto erbario il Dott. Pasquale Cesare Meucci,
al quale fu donato da un semplicista, dimorante in Via S. Marco, che
lo ereditava dai suoi avi. Questi però ritenendolo di nessuna impor-
tanza ne aveva già bruciati i voi. I e II, e riserbava egual sorte ai
rimanenti, che risparmiò dalla completa rovina solo per atto di gratitu-
dine al predetto dottore.
22 FL. TASSI
- 18. Abrotanum - 19. Melianthus - 20. Delphinium platani folio -
21. Orchis sive Te.sticulas canis - 22. Aquilegia - 23. Balsamina -
24. Cnicus sive Cardus benedictus off. - 25. Cardamindum - 26. Cre-
pis - 27. Tanacetum - 28. Scorzonera - 29. Hemionitis • 30. Cirsium
- 31. Scabiosa - 32. Conyza - 33. Viola tricolor - 34. Echinopus -
35. Melianthus africanus foliis Pimpinellae - 36. Cartamus - 37. Re-
seda major - 38. Reseda minor - 39. Cistus - 40. Heliantemum -
41. Nigella - 42. Caryophyllata - 43. Verbena - 44. Androsemum -
45. Jacea - 46. Tragopogon - 47. Santolina - 48. Cyanus - 49. Pe-
dicularis - 50. Oentaurium minus - 51. Chamaedrys - 52. Euphrasia
• 53. Sanicula - 54. Alyssoides - 55. Ulmaria - 56. Scrophularia -
57. Hypericum - 58. Pentaphylloides - 59. Filipendula - 60. Brunella
- 61. Linaria capsula oblonga - 62. Chelidonium - 63. Helleborus
niger - 64. Teucrium - 65. Ti'achelium - 66. Dulcamara seu Solanm
scandens - 67. Sclarea - 68. Sisarum - 69. Agrimonia - 70. Quinque-
falium - 71. Polium. - 72. Cassida - 73. Cardiaca - 74. Geranium -
75. Serpillum - 76. Marrubium - 77. Ranunculus aquaticus acris -
78. Bettonica seu Arnica - 79. Thalictrum - 80. Digitalis minore
sive Gratiola aut grati Dei - 81. Tormentilla - 82. Dictamnus cre-
ticus sive Origanum Pseudo Dictamnus • 83. Hyssopus - 84. Cha-
maepitys sive Iva Artetica - 85. Ranunculus tridentatus sive Tri-
nitas off. - 86. Salvia - 87. Lamium - 88. Lisimachia lutea quae
Dioscoridis foliis quaternis - 89. Stoechas - 90. Tymbra - 91. Digi-
talis major - 92. Arisarum.
VoL. II. — (Mancante) — 1. Xanthium - 2. Gramenbifidum
- 3. Gramen variegatum - 4. Matris Selvarum seu Peryolimenum
- 5. Asplenium sive Ceterach. off. - 6. Cytisus montanus maj. sive
Alburnus - 7. Tricomanes - 8. Emerus - 9. Genista - 10. Adiantum
nigrum seu Filicula - 11. Cytisus vulgaris - 12. Herniaria - 13. Fi-
lix florida nonnuUorum sive Osmunda - 14. Polypodium - 15. Lin-
gua cervina foliis fimbriatis - 16. Filix humilis mas - 17. Sabina
baccifera - 18. Sabina spinosa - 19. Equisetum - 20. Smilax aspera
sive Salsa nostralis - 21. Laureola mas sive Thymelaea - 22. Pista-
cea indica Teophrasti - 23. Genistella - 24. Smilax Polygonati folio
- 25. Arbutus - 26. Ruta muraria - 27. Pliyllirea - 28. Erricum -
29. Terebinthus - 30. Buxus - 31. Fraxinus excelsior sive vulgatior
- 32. Persicaria - 33. Alaternus - 34. Ciperus - 35. Adiantum album
LA BOTANICA NEL SENESE 23
seu Capillus-Veneris - 36. Thymus - 37. Marum - 38. Psyllium - 39,
Althaea sive Bismalva - 40. Campanula - 41. Rubia tinctorum - 42.
Trifolium acetosum sive Alleluja offic. - 43. Ketmia - 44. Lilium
convallium - 45. Convolvulus - 46. Asclepias - 47. Cruciata - 48. Po-
lygouatum sive Sigilllum Salomonis - 49. Pulmonaria minor - 50.
Lithospermum - 51. Plantago - 52. Valerianella - 53. Cynoglossum
54. Lysimachia humifusa folio rotundiore sive Lunularia centimorbia-
55. Buglossum - 56. A parine - 57. Bryonia sive Vitis alba - 58. Tamus
sive Vitis nigra - 59. Pimpinella - 60. Omphalodes - 61. Anagallis flore
phoeniceo 62. Consolida major sive Symphytum - 63. Arthanita officin.
sive Cyclamen - 64. Plumbago - 65. Primula veris - 66. Alkekengi -
67, Veronica vulgo Beccabunga - 68. Pervinca - 69. Hyosciamus -
70. Scrophularia urticae foliis-71. Scrophularia major caule quadrato
- 72. Polygala - 73. Aristolochia longa - 74. Aristolochia rotunda -
75. Bignonia bifolia - 76. Acanthus mollis Virgilii - 77. Acanthus
spinosus - 78. Bignonia fraxini foliis - 79. Lycopus - 80. Galeopsis
- 81. Sideritis - 82. Bugula sive Consolida min. - 83. Tithymalus -
84. Horminum - 85. Isatis - 86. Lepidium - 87. Alysson - 88. Bursa
Pastoris - 89. Myagrum - 90. Bugula sive Symphytum min. aut
Consolida - 91. Sinapis - 92. Thlaspi - 93. Alsine. 94. Coclilearia -
95. Clematitis - 96. Cheiri officinalium sive Leucojum.
VoL. III. (^) — 1. Tordjdium (Tordylium maximum L.) - 2.
Anethum (Foeniculum vulgare Mill.) - 3. Govìandvam ( Coriandrum
sativmn L.) - 4. Smyrnium (Smyrnium Olusatrum L.) - 5. Amaran-
thoides (Gomphrena globosa L.) - *6. Alsinastrum - 7. Eryngium
(Eryngium campestre L.) - 8. Cucubalus (Cucuhalus baccifer L. - 9.
Linum sativum vulgare (Unum usUatissimum L.)-*10. Linum peren-
ne-li. Limonium {Statice Limonium L.)-12. Astrantia Astrantia ma-
jor L.) - 13. Imperatoria (Angelica sylvestris Li.). - 14. Calaminta mon-
tana {Satureja montana L.) - 15. Dipsacus {Dipsacus Fullonum Mill.) -
ÌQ. Caryopyllus flore laciniato (Dianthus plumarius L.) - 17. Caryo-
phillus barbatus, floribus in umbellam dispositis {Dianthus barbatus
L.)- 18. Statice {Armeria elongata L.) - 19. Lychnis Coronaria Dio-
scoridis fiore albo {Lychnis coronaria Lam. var.) - 20. Lychnis (Silene
gallica L.)- 21. Lychnis silvestris quae Behen album nonnullorum (Si-
(1) Delle specie segnate con 1' asterisco, manca 1' esemplare o l'in-
tiero foglio.
24 FL. TASSI
lene Cacubalus Wibel.) - 22. Lychnis {Silene vocturna L.) - 23. Ly-
chnis {Silene noctiflora) - 24. Lychnis vulgaris flore albo (Lychnis alba
Mill.) - 25. Lychnis (Silene italica Pers.) - 26. Lychnis calice penta-
gono (Lychnis Viscaria Li.) - 27. Valeriana (Valeriana officinalis L.) -
28. Ferrum equinum (Hippocrepis multisiliquosa L.) - 29. Bermudiana
(Sisyrinchium bermudiana L.) - 30. Securidaca ( Coronilla Securidaca
Li.) - 31. Trifolium bituminosum (Fagelia bitiuninosaD. G.) - *32.
- 33. Vulneraria (AnthylUs Vulneraria L.) - 34. Polygonum sive
Centinodia (Polygonum aviculare L. var. erectum Li.) - 35. Vicia
{Vida saliva L.) - 36. Pelecinus (Biserrula Pelecinus L.) - 37. La-
thyrus (Lathyrus sylvestris L.) - 38. Ornithopodium {Coronilla scor-
pioides Koch.) - 39. Galega sive Ruta Capraria (Galega officinalis
Li.) - 40. Scorpioides (Scorpiurus subvillosa L.) - 41. Aphaca (La-
thyrus Aphaca L.) - 42. Dorycnium {Dorycnium herbaceum Vili.) - 43,
Fragaria (Fragaria vesca L.) - 44 Anonis ( Ononis spinosa L.) - 45.
Millefolium vulgare (Achillea Millefolium L.) - 46. Millefolium nobile
(Achillea nobilis L.) - 47. Artemisia (Artemisia vulgaris L.) - 48.
Blattaria ( Verbascum Blattaria L.) - 49. Medica {Medicago lupuiina
Li.) - 50. Melilotus (Melilotus officinalis Desr.) - 51, Lotus (Dory-
cnium, hirsutum Ser.) - 52. Angelica (Angelica Archangelica L.) -
53. Scandix (Scandix Pecteìi- Veneris L.) - 54. Cachrys (Cachrys sp.)
- 55. Apium macedonicum (Athamanta macedonica Spreng.) - 56.
Ammi foliis serratis ( Ammi majus L.) - 57. Arami parvum foliis
foeniculi {Sison Ammi L.) - 58. Bupleurum sive Perfoliata {Buple
urum protractum Hoifm. et Link.) - 59. Slum (Slum angustifolimn
Li.) - 60. Oenanthe {Oenanthe pimpinelloides Li.) - 61. Rhagadiolus
(Rhagadiolus stellatus Graertn.) - 62. Hieraciura (Hieracium dubium
Li.) ■ 63. Dens Leonis sive Pilosella (Hieracium Pilosella L.) - 64.
Heliotropium majus {Heliotropium europaeum L.) - 65. Condrilla
viminea (Chondrilla juncea Li.) - 66 Hedypnois (Hedypnois poly-
morpha DO.) - 67. Lampsana {Lapsana communis Li.) - 68. Lappa sive
Bardana {Arctiuni Lappa L.) - 69. Conyza ebeni foliis (Inida sp.) - 70.
Eupatorium cannabinum [Eupatorium cannabinum L.) - 71. Senecio
minor vulgaris (Senecio vulgaris L.) - 72. Cotula (Anthemis Cotula
Li.) - 73 Leucanthemum {Anthemis Gota Li.) - 74. Ptarmica vulga-
ris {Achillea Ptarmica Li.) - 75. Asteroides sive Bubonia nonnullo-
rum {Buphthalmum salicifolium L.) - 76. Asteriscus (Asteriscus
aquaticus Moench ) - 77. Alchimilla (Alchemilla vulgaris L.) - 78.
LA BOTANICA NEL SENESE 25
Carlina (Carlina sp.) - 79. Caltha flore simplici (Calendula arvensis
L.) • 80. Caltha flore pieno (Calendula officmalis L.) - 81. Ptarmica
foliis candicantibus (Tanacetum vulgare L.) - 82. Bupthalmum (An-
thetnis tinctoria L.J - 83. Chamemelum nobile (Anthemis nohilis L.)
84. Chamemelum vulgare vulgo Camomilla {Matricavia Chamomilla
L.) - 85. Chrysanthemum (Chrysanthemum Myconis L.) - 86. Ma-
trioaria fiore simplici ( Chrysanthemum Partheniurn Bernh.) - 87. Ma-
tricaria flore pieno {Chrysanthemum jjraealtitm Vent.) - 88. Corona
Solis ( Helianthus multiftorus L.) - 89. Jacobaea Cineraria, iSenecio
Cineraria DC.) - 90. Tussilago {Tussilago Farfara L.) - 91. Vir-
ga aurea {Solidago Virga- aurea L.) - 92. Aster omnium maximum
si ve Enula Campana {Inula Helenium L.) - 93. Fraxinella {Dicta-
mnus albus L.) - 94. Bistorta (Polygonum Bistorta L.) - 95. Fago-
pirum {Polygonum Fagopyrum L.) - 96. Asarum {Asarum europaeum
L.) - 96.b'8 (95) Chenopodium Ambrosianiim {Chenopodium ambro-
sioides L.) - 97. Chenopodium foetidum ( Chenopodium Vulvaria L.)
- 98. Acetosa {Rumex Acetosa L.) - 99. Rumex sive Lapathum vul-
gare {Rumex Patientia L.) - 100. Lapathum vulgare {Rumex san-
guineum L.) - 101. Atriplex {Atriplex hortensis L.) - 102. Eicinus
{Ricinus communis L.) - 103. Mercurialis Mas. {Mercnrialis annua
L.) - 104. Mercurialis foemina {Mercurialis annua L, var. ambi-
gua L.)
VoL. IV. — 1. Nux {Juglans regia L.) - 2. Populus vulgaris
{Populus nigra L.) - 3. Populus foliis tremnlis [Populus tremula
L.) - 4. Juniperus {Juniperus communis L.) - 5. Castanea {Casta-
nea vesca Gaertn.) - 6. Platanus verus orieutalis {Platanus orien-
talis L.) - 7. Taxus {Taxus baccalà L.) - 8. Lilac flore candido iSy-
ringa vulgaris L. var.) - 9. Lilac floi-e coeruleo foliis laciniatis
{Syringa persica L.) - 10. Guaiacana, sive lignum sanctum non
nullorum {Guaiacum officinale L.) - 11 Vitex, sive Agnus Castus
{Vitex Agnus Castus L.) - 12. Viscum {Viscum album L.) - 13.
Siliqua edulis {Ceratonia Siliqua L.) - 14. Zizyphus sive Jujum
majore {Zizyphus saliva) Gaertn.) - 15. Acer major {Acer Pseudo-
platanus L.) - 16. Acer vulgaris {Acer campestre L.) - 17. Hippoca-
stanum {Aesculus Hippocastanum L. > - 18. Berberis {Berberis vul-
garis L.) - 19. Paliurus {Paliurus australis Gaertn. ) - 20. Cassia
{Cassia Fistida L.) - 21. Chamaelea tricoccos {Cneorum tricoccum
L.) - 22. Barba Jovis {Anthyllis Barba-Jovis L.) - 23. Anagyris
26 FL. TASSI
{Anagyris foetida L.) - * 24. Siliquash'uin - 25. Coronilla ( CoromVZa
Emerus L.) - * 26. Maldovica africana - 27. Zinnina nova {Zinnia
elegans Jacq.) - 28. Opistolecha jamilapsi (Lejyachys pinnatifida Rafin)
- 29. Comelina {Tradescantia virginiana L.) - 30. Salvia americana
(Salvia Columbariae Benth.) - 31. Acorus si ve Calamus aromaticus
nonnullorum iAcorus Calamus L.) - 32. Psoraja foliis pinnatis {Pso-
ralea pinnata L.) - 33. Psoraja foliis ternatis vulgo Paraguai {Pso-
ralea glaudulosa L. i - Si. Lantana sive Pseudo Viburnum sive
Cammara {Lantana Camara L.) - 35. Camphorata ( Camphorosma
monspeliaca L.) - 36. Dracocephalon {Dracocephalum Ruyschiana
L.) - * 37. Mordalica Bettonicae foliis - 38. Jucca indivisa arborea
radice tuberosa ( Yucca aioifolia L.) - 39. Urtica l'acemosa ameri-
cana ampio Coryli folio non urens (Bohemeria nivea Hook, et Arn.)
- 40. Colutea Vesicaria sive Sena pauperum ( Colutea arborescens
L.) - 41. Solanum hortense fructu nigro [Solanum nigrum L.i - 42.
Jalapa [Mirabilis Jalapa L.) - 43. Jasminoides {Lycium, barbarum
L.) - 44. Molle Giusi sive Pepe {Schinus Molle L.) - 45. Astragalus
siliqua falcata (Astragalus sp.) - 46. Astragalus {Astragalus sp.) -
47. Geum {Geum urbanum L.) - 48. Ruelia [Ruellia sp.) - 49. Tri-
bulus {Tribulus terrestris L.) - 50. Echium (Echium vulgare L.) -
51. Xanthium {Xanthium strumarium L.) - 52. Bellis minor [Bellis
perennis L.) - 53. Spirea (Spiraea sp.) - * 54. - 55. Taraxaconastrum
- 56. Myosotis ^ Myosoiis op.) - 57. Linaria vulgo Cimbalaria {Linaria
Cymbalaria Mill.j - * 58. Geranium Rubertianum - * 59. Arabis
alpina sive bellidifolia. - 60. Potamogeton ^ Potamogetoìi sp ) - * 61.
Erysimum - * 62. Turritis - * 63. Sisymbrium erucae folio - * 64.
Melissa - * 65. Dulcamara - * 66. - * 67. Cruciata minor • * 68.
lUicebrum Paronychia Linuaei - * 69. - 70. Chainaedris palustris
canescens seu Scordium officinarum (Teucrium Scordium L.) - 71.
Men3'anthes {Menyanthes tvifoliata L.).
TRABACCHI LORENZO (n. Siena, 19 aprile 1782, ni. ivi).
Esercitò la farmacia in Siena in piazza del Carmine, oggi
via Baldassarre Peruzzi tra i fabbricati Mieli e Barsini ('). Di
lui ci rimane una raccolta di circa 500 figure di piante medici-
nali colorite a mano, ottimamente eseguite, che si conservano
(') Debbo queste notizie alla gentilezza della Signorina Livia Pepi,
che vivamente ringrazio.
TRABACCHI LORENZO
LA BOTANICA NEL SENESE 27
presso la tarmacia Pepi. Ciascuna tavola, di 30 X ^2 cm. di
dimensione, porta i nomi linneano e volgare e l' indicazione
della tamigiia. Altra raccolta di tavole consimili, (circa 250)
dello stesso Trabacclii, delineate però con minor cura, si con-
serva nel nostro orto botanico.
Di questo distinto iconografo esiste un ritratto ad olio,
posseduto oggi dai suoi discendenti, del quale si presenta la
riproduzione (V. Tav.).
SECOLO XIX.
MASSIMI GIUSEPPE (n. Siena sul fluire del sec. xviii).
Dottore in scienze naturali, e aiuto di Biagio Bartalini
dal 1816 al 1821. Difatti negli Annuari dell'Ateneo senese
dell'epoca si legge : « Experientiarium dispositores : Exc. D.
Josepho Massini Senensis » etc. {*).
SAVI GAETANO (n. Firenze 13 giugno 1769 ; m. Pisa 28
aprile 1844).
Professore di botanica e prefetto dell' Orto botanico di
Pisa dal 1814 al 1842. Erborizzò estesamente nel senese, in
special modo nella zona meridionale della provincia. Xel 1793
raccolse col Santi, sul M. Amiata, il Wectaroscordum siculum
Lindi, pianta scoperta dal Boccone in Sicilia sulle Madonie.
Nella stessa località la ritrovarono dipoi Arcangeli e Biondi,
come accenneremo a suo tempo.
— Botanicon Mruscum. Pisis 1808-1825.
Comprende anche parecchie fanerogame senesi, muschi, licheni,
nonché una specie di fango pirenomicete, 1' Ustulina vulgaris Tul.
(Sphaeria deusta Hoflfra) raccolta dal Savi sulle radici e tronchi
putrescenti dei faggi, castagni e guerci sul M. Amiata.
(1) Ann. MDCCCXVi - mdcccxxii, apud Honoratum Porri, I et R.
Acad. Typographum.
28 FL. TASSI
— Pugillo di piante da aggiungersi al Botanicon Mruscum.
risa 1827.
RADDI GIUSEPPE (n. Firenze 9 luglio 1770; in. Rodi 8 set-
tembre 1829).
Botanico viaggiatore distinto. Nel senese raccolse VAlisma
riantago L. nel lago di Montepulciano (^).
BERTOLONI ANTONIO (n. Sarzana 11 febbraio 1775 ; in. Bo-
logna 17 a[)rile 1809).
Professore di botanica e prefetto dell' Orto botanico del-
l' Università di Bologna.
— Flora italica. Bologna 1833-1807.
Vi sono citate moltissime piante del senese, parecchie delle
quali raccolte dallo stesso Bertoloni nelle seguenti località : Din-
torni di Siena, M. Amiata, Bagni di S. Filippo, Montalcino, Chian-
ciano, Bagni di Vignone, Abbadia S. Salvadore, Rapolano, S. Quirico
d' Orcia, Radicofani, Vescovado, Chiusdino, Montieri, Pienza, S.
Griovan d'Asso, Chianti, S. Gimignano etc.
GIULI GIUSEPPE (n. Lorenzana nel Pisano, ottobre 1776 ;
m. Siena 21 agosto 1851).
Si laureò nel 1802 in medicina nell' ateneo pisano, ma si
dedicò di preferenza agli studi botanici sotto la guida di Ot-
taviano Targioni-Tozzetti. Nel 1822 fu nominato professore di
botanica a Siena dopo essere stato per ben 18 anni medico
nell' ospedale di Sinalunga.
Moltissime sono le memorie che scrisse, disseminate nei
più rinomati periodici di quel tempo, e che ebbero il plauso
di Società ed Accademie scientifiche piìi illustri in specie di
Francia. Notevoli sono quelle sulle Acque minerali della To-
scana^ il Corso dì Chimica economica, noncliè il progetto di
una Carta geognostica ed, or itto gnostica della Toscana, con carta
(') Caruel, Prodr. FI. Tose. - p. 658, n." 2030.
LA BOTANICA NEL SENESE 29
topografica dell' isola ci' Elba. Ottenne medaglie d' oro di bene-
merenza da Carlo Alberto e dal re di Napoli, vistosi regali
da Luigi Filippo, e dal pontefice Gregorio XVI la croce d'oro
colle insegne cavalleresche di S. Silvestro (').
— Piante che spontaneamente vivono dentro Siena e suoi
contorni. Siena 1802.
Meritano di esser menzionate le seguenti : Acanthus mollis L.,
Aristolochia Clematitis L., A. longa L., Bidens tripartita L., Cory-
dalis bulbosa DC, C. digitata Pers., Cytisus alpinus Lam., Gratiola
officinalis L., Ilelleborus niger L., Hyosciamus niger h., Laurus
nobilis L., Myrtus communis L., Ophrys 7nuscifera Huds., Phylly-
rea media L., Potamogeton crispus L., P. lucens L., P. natans L.,
Qiiercus Suber L., Rhus Coriaria L., R. cotinus L.
DE REBOUL EUGENIO (n. Aix « Francia » 1781; m. Fi-
renze 1851).
Botanico collezionista, emigrato in Italia alla fine del
XVIII secolo e stabilitosi in Firenze: pubblicò due memorie
sul genere Tulipa, ed erborò per la Toscana compreso il nord
della provincia senese dove raccolse : Ajuga Chamaepytis Schreb,
Epipactis mlcrophylla Sw.^ Juncus injìexus L.^ J. lamprocarpus
Ehrli., Oreliis mascula L., Spiranthes autmnnalis Ridi., Stern-
hergìa lutea Ker - Gawl.
— Exsiccata : Erbario Reboul.
Si conserva nel museo botanico di Firenze.
CORINALDI JACOPO (n. Ferrara 15 dicembre 1782 ; m. Pisa
23 marzo 1847).
Dottore in medicina, poi professore al Cairo. Pubblicò
diverse memorie d'algologia ed erborizzò in più luoghi della
Toscana. Il Carnei nel suo Prodromo, menziona il Buscus Hip-
poglossum L. raccolto dal Corinaldi nel senese.
(1) Giuli Giuseppe, ricordo storico. ( Estr. dell' Encicloped. popol. )
Sinalunga 1894.
30 FL. TASSI
— Exsiccata : Piante toscane.
Si trovano nell' erbario centrale di Firenze.
REQUIEM SPIRITO (n. Avignone 6 maggio 1778; m. in Cor-
sica, 30 maggio 1851).
Il Carnei (Prodr. p. 477 n. 1442) cita la Linaria vulgaris,
raccolta da questo botanico a Siena.
TARGIONI-TOZZETTI ANTONIO (n. Firenze 30 settembre 1785;
m. ivi 18 dicembre 1856).
Professore di botanica, materia medica, e chimica nella
scuola dell' arcispedale di Firenze. Visitò il territorio senese
allo scopo di studiare le acque minerali, e in pari tempo rac-
colse molte piante specialmente a Rapolano, Asciano, Chian-
ciano, Eadicondoli e sul M. Amiata.
— Analisi chimica delle acque minerali e termali di Chian-
ciano.
Neil' appendice, a pag. 221 è descritta V Oscillarla Targioni
Amici, trovata a Chianciano al Bagno di S. Agnese.
— Analisi chimica delle acque di Bagolano. Firenze 1834.
Contiene un elenco di piante osservate in quella località.
— Dei bagni di Montalceto nella Provincia Senese ed ana-
lisi chimica delle loro acque minerali. Firenze 1835.
Cita due specie di Alghe oscillariee rinvenute nelle acque di
Montalceto, e sarebbero : Oscillarla smaragdina Bory e 0. Mougeotii
Bory.
AMIDEI GASPARE (n. Volterra 1786 ; m. ivi dicembre 1870).
Dottore in medicina a appassionato raccoglitore di piante.
— Exsiccata : Erbario Amidei.
Questo erbario si conserva presso il Comizio Agrario di Vol-
terra, e comprende circa 2000 specie di piante, alcune delle quali
raccolte nel Senese in Val di Cecina, a Gerfalco, sul M. Amiata e
presso Siena, tra le quali notiamo : Barista Trixago L., Campanula
pei'sicifolia L., Hutchinsia petraea R. Br., Lamium. longiflorum Ten.,
Phalaris bracJujstachys Link., P. paradoxa L., Tlialictrum aquile-
gifolium L., Valerianella eriocarpa Desv.
LA BOTANICA NEL SENESE 31
MAZZIARI DOMENICO (n. Siena circa il 1790; m. Zante 1857).
Diresse im Orto botanico a Corfù, dove piibblicò la Flora
corcirese, stampata nella Jonios Anthologia 'negli anni 1834
e 1835. In Corfii si dedicò pure alle erborizzazioni raccogliendo
molte piante, in specie crittogame.
WEBB FILIPPO BARKER (n. Milford House Surrey 18 lu-
glio 1793; m. Parigi 29 agosto 1854).
Botanico viaggiatore insigne che nelle sue escursioni in
Italia non tralasciò di erborizzare anche sul M. Amiata.
— Exsiccata : Erbario Webb.
Si trova nel museo botanico di Firenze ed è ricco di ben 90,000
specie di piante.
VALENTI-SERINI FRANCESCO (n. 3 giugno 1795 a Villa a
Sesta « Castelnuovo Berardenga nel senese » ; m. Siena 11
agosto 1872).
Dottore in medicina, che esercitò con onore, in specie in
Firenze, dove fu medico della famiglia Bonaparte ivi domici-
liata. Dedicatosi alla botanica raccolse e studiò molte piante
più che altro crittogame del senese {Muschi^ Epatiche, Funghi
e Licheni) che poi donò alla R. Accademia dei Fisiocritici.
Inoltre riprodusse fedelmente in creta i funghi della provincia
di Siena, donandone una collezione alla E. Accademia di Me-
dicina di Torino, ed altra di oltre 800 esemplari al Municipio
di Siena e compose una collezione in terra cotta, rappre-
sentante alcune delle principali malattie delle piante coltivate,
che lasciò al Comizio Agrario di Siena. Xelle sue erborizza-
zioni visitò il Chianti, M. Luco in Val d'Arbia, Rapolano, etc.
— Funghi sospetti e velenosi della provincia senese. To-
rino 1868.
Vi sono descritte e illustrate in 56 tavole a colori, circa 80
tra specie e varietà di Macromiceti.
— Exsiccata : Raccolta crittogamica.
Comprende circa 150 esemplari tra muschi, funghi e licheni,
disposti su piccole basi di terra cotta, che si conservano nel Museo
della E.. Accademia dei Fisiocritici di Siena.
32 FL. TASSI
SAVI PAOLO (u. Pisa 11 luglio 1798 : m. ivi 5 aprile 1871).
Professore di zoologia e mineralogia nelP Università di
Pisa.
— iSul carhon fossile della Toscana. ( Giorn. tose. n.° 5,
p. 480-83, t. I, f. 8-9; t. II, f. 1-13) - Pisa 1813.
In questa memoria sono riportate le figure e le ulteriori osser-
vazioni di Pietro Savi, sulP Uranophyllites spatliulata Sav. nel se-
nese (V. Savi Pietro).
GARBIGLIETTI ANTONIO (n. Biella 30 novembre 1807; m.
Torino 1887).
Pubblicò un commento all' opera del Dott. Yalenti-Serini
sui fanghi senesi, quando però la medesima non era peranco
data alle stampe.
— Intorno all' opera manoscritta del Dr. Serini sopra i
funghi sospetti e velenosi sanesi. Torino 1864.
GABBRIELLI SALVADORE (n. Siena 1809; m. ivi 24 gen
uaio 1880).
Professore ordinario di materia medica e farmacologia
nell' Università di Siena dal 1851 al 1880. Pubblicò alcuni
articoli d' indole botanica inseriti nel dizionario italiano di
scienze mediche, compilato dai Proff. Mantegazza, Corradi e
Bizzozzero.
SAVI PIETRO (n. Pisa 20 maggio 1811; m. ivi 9 agosto 1871).
Professore di botanica e prefetto dell' Orto botanico di
Pisa dal 1842 al 1871, dove ebbe per aiuto Attilio Tassi dal
1842 al 1850. Visitò piti luoghi della provincia senese e fu
in Siena nel 1862 pel Congresso degli scienziati italiani, in
occasione del quale comunicò alcune sue osservazioni relative
alla morfologia comparata di vari cauli sotterranei con dire-
zione discendente, e fece conoscere ancora come il tubero del-
l' Aristolochia rotunda L. derivi dal primo meritallo.
— Impronte vegetabili osservate nel terreno carbonifero di
M. Bamboli (Mise, di chimica etc. p. 40-44).
LA BOTANICA NEL SENESE 33
Tra le altre forme vi è descritta 1' Uranoph yllltes spathulata
Sav. che il Savi giudicò essere una Musacea vicina alle Uraniee (0-
TIGRI ATTO (il. Pistoia, 1813 ; m. Siena 2 luglio 1875).
Fu professore di anatomia comparata e zoologia nell'Uni-
versità di Siena lino dal 1851. Si occupò anche di botanica,
studiando in special modo alcuni funghi Erisifei.
RICASOLI VINCENZO (n. Firenze 13 febbraio 1811 ; ni. M.
Argentario pr. Orbetello, 20 giugno 1891].
Fu sin dalla gioventìi sapiente orticultore e botanofilo.
Xel 1813 aveva già iniziato 1' Herharium BicasoUamim e la-
vorava assiduamente alla flora del M. Argentario e di altre
parti della Toscana. Raccolse piante nel Chianti, tra le quali:
Asperula cynanchica L., Bupleurum aristatum Bartl., D'Kjitalis
ferruginea L., Galeopsis Ladanum L., Juncus glaucus Sibth.,
Lavandula latifoUa Medie, Viburnum Tiniis L. etc. Nel 1868
fondò un giardino sperimentale alla Casa Bianca (M. Argen-
tario) e ne pubblicò i resultati nel BuUettino della R. Società
Toscana d' Orticultura, unitamente ad altri articoli di floristica
e giardinaggio.
— Exsiccata: Herharum BlcasoUanum.
Consta di 8000 specie di piante, che fanno parte dell' erbario
centrale italiano del museo botanico di Firenze.
PARLATORE FILIPPO (n. Palermo 8 agosto 1816; m. Firenze
9 novembre 1877).
Professore di botanica e prefetto dell ' Orto botanico
fiorentino dal 1842 al 1877. Fu eccellente botanico e si di-
stinse come valente fltografo nella pubblicazione della Flora
italiana, continuata alla sua morte dal Carnei. Visitò il M.
(1) Parecchie impronte di vegetali indeterminate della miniera di M.
Bamboli nel senese, si trovano nel Museo geologico della E,. Accade-
mia dei Fisiocritici in Siena, donate dall' Ing. Bignon, direttore della
detta miniera.
34 FL. TASSI
Amiata col AVebb, ed il Chianti col barone Vincenzo Kicasoli,
nonché altre località quali Val di Merse, Val d' Arbia,. S.
Quirico d' Orda, le Masse di Siena etc, e tra le piante ivi
raccolte si notano : Aceras antropopliora E. Br., Aquilegia iml-
garis L., Barharea praecox E. Br., Cori/daUs tuberosa DC,
Festuca ìieterophìilla Lam., Koeleria grandiflora Bert., Narcissus
Vergellensis Pari., Ornithogalum excapum Ten., Quercus Pseudo-
suher Santi, Santolina Chamaecyparissus L., Sternhergia lutea
Ker. - Crawl, etc.
— Flora italiana. Firenze 1848-1877.
Vi sono citate diverse località senesi.
— Fxsiccata : Erbario Parlatore.
È riunito all' erbario centrale del Museo Botanico fiorentino,
fondato dallo stesso Parlatore.
DEI APELLE (n. Siena 17 dicembre 1819 ; ui. ivi 2 gen-
naio 1903).
Preparatore al gabinetto di anatomia comparata e zoolo-
gia dell' Università di Siena. Pubblicò vari lavori di indole
agraria, patologia vegetale, nonché il seguente catalogo rela-
tivo alla Plora senese :
— Catalogo ragionato delle piante coltivate e di quelle
spontanee che costituiscono i prati naturali, le siepi ed i boschi,
nel territorio delle Masse di Siena. Siena 1868.
CAMPANI GIOVANNI (n. Siena, (1 giugno 1820, m. ivi 5 set-
tembre 1891).
I^el 1838 consegui il diploma di farmacia, ed esercitò
r arte farmaceutica in Siena presso la farmacia Santi, già Olmi.
Nel 1841 fu nominato socio corrispondente dell'Accademia dei
Fisiocritici, dove coadiuvò in molti lavori scientitìci il Pro-
fessore Giuli, Direttore di quei Musei. Xel 1847 si laureò in
scienze naturali a Pisa, quindi fu nominato aiuto preparatore
di chimica nell' Università di Siena, e nel 1850 professore di
farmacologia nelle scuole di S. Maria ISTuova in Firenze. Xel
LA BOTANICA NEL SENESE 35
1851 insegnò botanica, e scienze naturali nella sezione superiore
del Liceo di Siena, fino a che nel 1860 il Governatore della
Toscana lo nominò professore di chimica generale nelP Ateneo
senese, cattedra che tenne fino al giorno della sua morte. Oltre
numerosi lavori di chimica agraria e chimica generale, pubblicò
pure alcune memorie di botanica applicata, e si occupò anche
di floristica erborando estesamente nel territorio senese.
— Exsiccata: Piante senesi.
Si trovano iiell' erbario del R. Orto botanico di Siena e com-
prendono moltissime specie raccolte dal Campani nei dintorni di
Siena, M. Amiata, Val d'Asso, Val di Merse, Chianti, Bagni di S.
Filippo, Abbadia S. Salvadore, S. Quirico d' Orcia, Radicofani etc.
LIVI CARLO (n. Prato in Toscana ; m. Livorno ?).
Il 3 novembre 1860 fu nominato professore d' igiene e
medicina legale nell' Università di Siena. Nel 1871 pubblicò
due lavori riferentisi alla coltivazione del Riso nella provincia
Senese e in Italia, e nel 1858 un Discorso preliminare agli opu-
scoli di storia naturale di Francesco Redi.
TASSI ATTILIO (n. Pisa, 25 dicembre 1820).
Grià assistente del Prof Pietro Savi nell'Università di
Pisa, poi direttore dell' Orto botanico di Lucca dal 1850 al
1860, quindi professore di botanica e prefetto dell'Orto senese.
Ha erborato nella provincia di Siena in Val d'Arbia, Val di
Rosia, Chiusdino, Montarrenti, Montieri, Mouteaperto e Brolio.
— Sulla Flora della Provincia senese e maremma toscana.
Siena 1862.
Vi si trovano elencate 1556 specie, delle quali molte appar-
tengono alla provincia di Grosseto. E riportata pure la diagnosi e
la figura della Rosellinia Tassiana Ces. et De Not.
— Sulla crittogama dell' Olivo. Milano 1864.
— Cenno sulla botanica agraria, medica^ economica, e in-
dustriale della Provincia di Siena. Ivi 1865.
36 FL. TASSI
NASIMBENI ERNESTO (n. Siena 10 febbraio 182S; m. ivi 24
febbraio 1905).
Formò una collezione di fossili della miniera del Casino
nel senese che donò alla E. Accademia dei Fisiocritici, nel
cui Museo attualmente si trova. Le impronte vegetali deter-
minate sono le seguenti :
Acer Ponzianum Gr. et Str. (?), A Sismondae G. et. Str.,
Gastanea Kuhinyi Kov., C'mnamomum Buchi Heer. (?), Fagus
dentata Cloepp., Juglans acuminata A. Br., J. Strozziana Gaud.,
Laurus Guiscardi Gaud., Liquidambar europaeus A. Br., Pinus
venatoria Gaud., Platanus aceroides Goepp., Pterocari/a Mas-
salongi G. et Str., Quercus Haidingeri Etting. (?), Sabal major
Ung., Salioo integra Goepp., Sapindus falcifoUus A. Br.
POLLACCI EGIDIO (n. Pistoia 22 gennaio 1829).
Agronomo distinto : nel 1859 coprì la cattedra di chi-
mica farmaceutica nell' Università di Siena, poscia, nel 1871,
fu trasferito nel medesimo insegnamento a Pavia.
— Notizie enologiche. Siena 1855.
— Sul potere assorbente della terra arabile e sul modo di
agire delle radici delle piante a contatto dei materiali organici
del suolo. Bocca S. Casciano 1857.
— Bella maniera, di agire dello zolfo sulla Crittogama della
vite. Pisa 1862.
— Sulla traspirazione dell' acido carbonico per le radici
delle piante, e sulV applicazione di questo fenomeno alla loro
nutrizione. Firenze 1865.
— Bella ragione perchè il zolfo uccide l'oidio. Milano 1868.
— Sulla emissione d' idrogeno nascente dai vegetali. Pa-
lermo 1876.
— Belle principali malattie della vite e dei mezzi |;er com-
batterle, (con 39 fig.) Milano 1887.
CARUEL TEODORO (n. Chandernagora (Bengala) 27 giugno
1830 ; m. Firenze, 4 dicembre 1898).
LA BOTANICA NEL SENESE 37
Professore di botanica e prefetto dell' Orto botanico fio-
rentino. Percorse più volte la provincia senese erborando in
molte località tra cui lo stradale Siena-Grosseto, M. Amiata,
Montieri, Val di Rosia, etc.
— Prodromo della Flora Toscana. Fii-enze 1860-04.
— Supplemento al Prodromo della Flora Toscana. (Atti
della Soc. ital. di Se. nat. voi. Vili, p. 429-79). Milano 1865.
— Secondo supplemento al Prodromo della Flora Toscana
(N. Giorn. Bot. it. II, p. 19-27) Firenze 1870.
In queste tre pubblicazioni sono indicate le piante raccolte nel
senese dall' A., nonché da Biagio Bartaliui, P. Savi, G. Giuli, G.
Santi, A. Tassi, G. Campani etc.
— Statistica botanica della Toscana. Firenze 1871.
— Flora Italiana. Firenze 1884-94.
È la continuazione dell' opera di Filippo Parlatore.
GRILLI MARCELLO.
Direttore dello stabilimento Agrario-botanico di Firenze
e redattore del Bullettino della R. Società Toscana d' Orti-
cultura, nel quale scrisse moltissimi articoli di botanica orti-
cola. Accompagnò il Carnei in alcune sue escursioni nella pro-
vincia senese, erborando col medesimo.
GROVES ENRICO (n. Weymouth 1835 ; m. Firenze, 1 mar-
zo 1891).
Ji^sercitò la farmacia in Firenze fino dal 1862, ed erborò
nel senese ijresso Chianciano dove raccolse : Citysus sessilifo-
Uus L., Daucus Carota L., D. Broteri Ten., Trifolium me-
dium L.
— Exsiccata : Erbario Groves.
Consta di circa 50,000 esemplari donati dallo stesso Groves al
Museo botanico fiorentino.
GRIMALDI ANTONIO (n. Modena nella prima metà del se-
colo XIX ; m. Siena).
Inseo-nò cliinuca farmaceutica nell' Università di Siena,
38 FL- TASSI
dove fu nominato ordinario il 6 aprile 1872. i!^el 1870 pub-
blicò mi lavoro sulla decomposizione dell' acido salicilico, ope-
rata dalle foglie delle piante, sotto l' influenza della luce so-
lare.
MARCUCCI EMILIO (n. Bibbiena, 25 gennaio 1837 ; m. ivi
30 dicembre 1890).
Ottimo conoscitore della flora casentinese. Il Baroni nel
Supplemento al Prodromo della Flora Toscana di T. Carnei
cita il Sedum sexangulare L., raccolto dal Marcucci a Chiusi
in provincia di Siena.
LEVIER EMILIO (n. Berna, 4 giugno 1839).
Medico e botanico in Firenze. Eaccoglitore operoso di
piante erborò in molti luoghi ed anche nel senese unitamente al
Sommier.
— Addenda ad Floram Mruriae (N. Giorn. Bot. it. XXIII
p. 241) Firenze 1891.
Le specie più importanti per la provincia di Siena sono : Bu-
pleurum opacum ( Ces. ) Lange, Medicago muricolej)tis Tin., Rosa
glauca Vili., R. hispanica Boiss. et Reut., Sedum caespitosura DO.,
Silene viridiflora L.
BONELLI SILVERIO (n. Siena, 20 gennaio 1840 ; m. ivi 17
luglio 187G).
Dottore in medicina. Il Prof. A. Tassi nella sua Flora
della Provincia Senese (1872, pag. 7, nota) rileva come il detto
Bonelli si distinguesse allora nello studio della flora locale, e
a pag. 55 menziona la Bellevalia romana Reich. (Hyacinthus
roììianus L. ) raccolta dal medesimo. Il Bonelli, per quanto è
a mia cognizione, compose anche un piccolo erbario di piante
dei dintorni di Siena.
ARCANGELI GIOVANNI (n. Firenze 18 luglio 1840).
Attualmente professore ordinario di botanica e prefetto
LA BOTANICA NEL SENESE 39
dell' Orto botanico nell' Università di Pisa. Erborò nella pro-
vincia senese sul M. Amiata, a Oetona e a Brolio in Chianti.
— Contribuzione alla Flora Toscana. Pisa 1886.
— Osservazioni fatte in alcune recenti erborizzazioni. Pi-
sa 1886.
lu queste due memorie sono citate tra le altre, le seguenti specie
di piante, raccolte sul M. Amiata e a Cetona : Actaea spicata L., Ar-
meria majellensis Boiss., Carlini lanataJj., Centaurea rupestris h.,
Marrubium candidissimum L., Nepeta Cataria L.
— Sopra alcune piante raccolte al M. Amiata. Firenze 1889.
Sono da menzionarsi : Acer monspessulanum L., A. Opulifolium
Vili., Cephalaria transylvanica Schrad., Nectaroscordum siculum
Lindi., Ribes multifiorwn Lindi, Viola calcarata L. var. aetnensis.
— Elenco delle Muscinee fino ad ora raccolte al 31. Amiata.
Firenze 1889.
Vi figurano 89 specie di Muschi e 21 di Epatiche. Alcune
però furono rinvenute sul versante meridionale della montagna che
fa parte della provincia di Grrosseto.
— Una rapida escursione a Moncioni ed a Brolio. Fi-
renze 1899.
Oltre parecchie fanerogame vi sono indicati i seguenti funghi
raccolti a Brolio : Coprinus ovatus (Schaeff.) Fr., Crepidotus mollis
Schaeff., Hebeloma testaceum Batsch., Hyplioloma fascicularis Huds.,
Lepiota alba Bres., L. excoriata Schaeff., L. procera Scop., Lyco-
perdon hijemale Bull., Pholiota junonia Fr., Polystictus versicolor
(L.) Fr. var. nigricans.
BIONDI ANTONIO (n. Casteltaltì nel Volterrano).
Distinto conoscitore della flora toscana, erborò in di-
versi luoghi del senese, nonché nel 1888 sul M. Amiata as-
sieme al Prof, Arcangeli, col ([naie raccolse parecchie Muscinee
ed Epatiche, le piìi notevoli delle quali sarebbero : Bartramia
pomiformis (L.) Hedw., Brachythecium velutinum var. venustum
De Not.;, Dicranoiceisia crispula (Hedw.) Schirap., Dicranum
neglectum Juratz., Hypnum palustre var. laxum Br., Junger-
mannia hjcopodioides Wllr., Metzyeria pubescens (Schrank.) Eaddi;,
40 FL. TASSI
Mnium stellare ìledw.^ NecTcera pumila Edvr., Porella laevigata
(Schi-acl.) Lind., Sjìhagnum fimhriatuni Wils., ecc.
TOSCANI CESARE (n. Montopoli (Pisa), 21 febbraio 1842;
m. Siena 20 maggio 1888).
Professore di fìsica nell' Ateneo senese fin dal novem-
bre 1860. Pubblicò parecchie memorie d' indole botanica nel
campo della fisiologia e patologia vegetale tra le quali meri-
tano di esser ricordate quelle riguardanti lo studio dei gaz che
occupano i vasi, le fibre e i meati intercellulari delle piante;
gli effetti del calore e dell' umidità sugli organi vegetali ; la
seusività e il sonno della Mimosa pudica L.; le malattie del-
l' Olivo e di altre piante fruttifere.
— Intorno all' origine di quella crittogama bruna che rat-
trista gli Olivi e molte altre piante fruttifere e silvestri, e in-
torno al modo d' impedirne la propagazione. Siena 1864.
Vi si trova menzionata 1' Antennaria elaeophila Mont.
BECCARI ODOARDG (n. Firenze, 19 novembre 1843).
Dottore in scienze naturali e già prefetto dell'Orto bota-
nico fiorentino. Fu ardito e distinto viaggiatore, visitò Giava.
Sumatra, Borneo etc. recando in patria ricca messe di vege-
tali nuovi di ([uelle contrade ('). Erborò nel senese (terri-
torio chiantigiano, Eadda, Castellina etc.) dove raccolse molte
fanerogame e crittogame tra le quali citiamo : Acer monspes-
sulanum L,, Bupleuram rotundifolium L., Carduus acicularis
Bert., Gaucaiis purpurea var. lieterophyUa Guss., JHgitalis fer-
ruginea L., Bracunculus vulgaris Scliott., Micropus homhycinus
Lag., Nepeta Cataria L., Plantago maritima L., Potamogeton
densus L., tScorzonera laciniata L., Stachgs Heraclea Ali., Tri-
folium medium L., Veronica latifolia L., Cliipeospliaeria Nota-
risii Fuck., Gucurhitaria pitliyopMla (Schm. et Kze) De N"ot.,
Cytospora Buxi Desm., C. oleina Beri., Diatrype Stigma (Hofl'm.)
(*) Beccavi O. - Nelle Foreste di Borneo ■ Firenze 1902.
LA BOTANICA NEL SENESE 41
Fr,, Bidymosphaeria incarcerata (Desm.) Sacc, D. subtecta Fr.,
Biscosia Artoereas (Tode) Fr., Eutypa lata (Pers.) TuL, Gno-
moniella fimbriata (Pers.) Siicc, Heterospliaeria Patella (Tode)
G-rev., Hijpomyces asterophorus TuL, LopUdium aromaticum H.
Fabre, L. compressum (Pers.) Sacc., Lophlostoma excipuliforme
(Fr.) Ces et De Not., Lophiotrema praemorsum (Lascli.) Sacc,
Lophodermium hi/sterioides (Pers.) Sacc, Melanopsamma pomi-
formis (Pers.) Sacc, Melomastia Friesei Nitsk., Fhoma strobi-
ligena Desm., Vhysalospora Festmae (Lib.) Sacc, Pleospora her-
hariim (Pers.) Rabli., P. rUalbae Beri., Polystigma rubrum (Pers.)
J)C., BoselUnia mammiformis (Pers.) Oes. et De Not., R. xnd-
veracea (Bhrh.) Fnck., B. Tassiana De Not., ;S2)haero2ms fabae-
formis (Pass, et Thiim) Sacc, Valsa ambiens (Pers.) Fr., V.
salicina (Pers.) Fr.
PANTANELLI DANTE (n. Siena 4 gennaio 1844).
Professore di geologia e mineralogia nell' Università di
Modena. Si è occupato anche di botanica pubblicando tra
l' altro un catalogo di Diatomee del calcare biancastro di Spo-
leto.
— Sugli strati miocenici del Gasino e considerazioni sul
miocene superiore. Roma 1879.
Vi sono menzionate diverse piante fossili di detta località.
BARGAGLI PIERO (n. Siena 4 agosto 1844).
Erborò in Val di Merse, a Rapolano, Sarteano e a Cetona.
Delle molte piante da lui raccolte vanno menzionate: Alyssum
montanum L., Gorydalis cava Schw., G. tuberosa DC, Helian-
themum Tuberaria Mill., Hypericum calycinum L., Latliyrus
sphaericus Retz., Leontodon fasciculatus Nym., Pulicaria odora
Reichb., Scorzonera Golumnae Ali., Teucrium Scordium L. ,
SOMMIER STEFANO (n. Firenze, 20 maggio 1848).
Già Presidente della Società botanica italiana. Ha erbo-
rato in parecchie località del senese in specie nella regione
del M. Amiata.
42 FL. TASSI
— Addenda ad Floram Etruriae. Firenze 1801.
(V. Levier).
— Exsiccata : Erbario Sommier.
Contiene molte specie rinvenute intorno a Rapolano e sul M.
Amiata.
BOTTINI ANTONIO (n. Lucca, 4 dicembre 1850).
Dottore in scienze naturali, docente di botanica e aiuto
all' Orto botanico di Pisa.
— Appunti di Briologia italiana. Firenze 1890.
Cita Ehynchostegium litoreum (De Not.) Bott., Brijum cana-
riense Brid., e Barbala laevigata (Brid.) Br., raccolti presso Mon-
talcino nel senese.
TASSI FLAMINIO (n. Pisa, 26 agosto 1851).
Aiuto alla cattedra di botanica nell' Università di Siena,
fino dal 1880, e libero docente in detta disciplina. Oltre vari
lavori di anatomia e biologia vegetale ne ha pubblicati mol-
tissimi riguardanti lo studio della flora senese. Ha erborizzato
in parecchie località della provincia tra cui : Poggibonsi ai
laghi di vS. Antonio, Eadicondoli, Fosini, Castellina, M. Oli-
veto, S. Giovan d' Asso, Castelnuovo Berardenga al lago di
Arceno, Sovicille, S. Quirico d' Orcia, Bagni di Vignone, Ve-
scovado, nonché pei dintorni di Siena e segnatamente nei
boschi di Mazzafonda, della Monaca, di Lecceto etc.
— Nuova stazione toscana della FheUpaea Muteli Eeut e
dell' Erica muUiflora L. Firenze 1895.
Queste due specie sono nuove per la flora senese e furono rin-
venute respetti vainente la prima a S. Dalmazio fuori porta Camollia,
1' altra a Lecceto.
— Orchidacee e piante di altre famiglie, delle quali dieci
nuove per la flora senese. Siena 1895.
Le specie nuove pel senese sono : Erica muUiflora L., Erythraea
ramosissima Pers., Filipendula hexapetala Gilib., Lilium Martagon
L. Ophrys hombijliflora Link,, 0. tenthredinifera Willd., Orchis
purpurea Huds., Platanthera montana Schni.
LA BOTANICA NEL SENESE 43
— Le Diatomacee delle Fonti di Siena. Ivi 1S95.
Le specie elencate sono 41, suddivise in 19 generi. Sono da
notarsi : Cymbella amphicepliala Naeg., C. obtusa Greg., Navicula
lanceolata Evtz., Rìioiconeis trinodis iW . Sm.) Gvnn., Synedra Ulna
var. lanceolata lEhrenbì Grun. etc.
— Alghe della flora senese e in particolare Oscillarieae.
Siena 1S95.
Formano un nucleo di 50 specie, delle quali le seguenti sono
nuove per la fiora senese : Characlum nasutum Rabh., Cymbella
amphicepliala Naeg,, Oscillatoria curviceps Ag., 0. formosa Bory.,
0. irrigua Ktz., 0. ornata Ktz., 0. simplicissima Gomont., 0. tere-
briformis Ag., Phormidium papyraceum Gomont., Polyedrum lon-
gispinum Rabh., SpiruUna major Ktz.
— Micologia della provincia senese. Siena 1896-1900.
Comprende 12 pubblicazioni nelle quali sono enumerate com-
plessivamente 1778 specie di fanghi, fra cui parecchie nuove.
— JSfovae micromycetum species descriptae et iconibus illu-
stratae. << Con 32 tav. » Toulouse. Siena 1896-1901.
Le specie nuove descritte, pertinenti alla flora senese, sono 270.
— Florula del lago di S. Antonio al Bosco. Siena, 1896.
Tra le 154 specie indicate, ricordiamo : Cyperus longus L., Fili-
pendula exapetala Gilib., Gratiola officinalis L., Melilotus macro-
rliiza Pers., Nymphaea alba L., Cymbella amphicephala Naeg.,
Physalospora Festucae (Lib.) Sacc, Polyedrium longispinum Rabh.,
SpiruUna viajor Kuetz.
— Escursione botanica a S. Oiovan d'Asso e a 31. Oliveto.
Siena 1896.
Resultano più notevoli le seguenti piante : Limodorum aborti-
vum Sw., Linuni strictum |3 corymbiUosum Reichb., Ophrys apifera
Huds., 0. apifera |3 chlorantha Heer., Orchis coriophora L., Pota-
mogeton lucens L., Ranunculus trichophyllus Chaix., Ophiobolus
Cirsii j5 minor FI. Tass., Pleospora aurea FI. Tass., Stagonospora
Diospyri FI. Tass., Teichospora Diospyri FI. Tass.
— Micologia della provincia senese. « hnenomiceti »
Siena 1898.
Sono enumerate 256 specie di Imenomiceti la maggior parte
nuove pel territorio senese.
44 FL. TASSI
— Uredinearum emimeratio quae in agro senensi reperiun-
tur. Senis 1.S9.S,
Le specie rinvenute sono 60, ripartite in 9 generi.
— Lichenes collecU in Senensi provincia. Senis 1898-1000.
Sono riportate 212 specie, alcune delle quali fanno parte di
una raccolta formata dal Dott. F. Valenti-Serini, esistente nel Mu-
seo della R. Accademia dei Fisiocritici. Tra le forme piìx interes-
santi riferiamo: Amphiloma aureiim (Schaer.) Krb., Callopisma cae-
sio-rufam Adi., Cladonia squamosa var., micvophylla Schaer.,
Imhricaria periata var. olivetorum Ai-ch., Lecanora lentigei-a (Web.)
Fr., Lenormandia pulchella Mass., Nephroma laevigatum (Hoffm.)
Krb.. Plujscia chrysophtalma (L.) Schaer., Umbilicaria pustulata
(L.) Fr.
— Altre specie di Alghe del territorio senese. Siena 1898.
Esse sono : Chlaniydomonas Pulvisculus (Muell.) Ehrenb., Cy-
lindìospermum humicola Ktz., Conferva martialis var. verrucosa
(Ag.) De Toni, Gloecystis gigas (Ktz.) Lagerh., Zygnema stellinum
(Vauch.' Ag.
— Nuova stazione toscana dell' Hypericum Coris L. Sie-
na 1898.
La nuova località indicata è un luogo detto « Le Grotte »
presso Fosini, in comune di Radicondoli, nel Senese.
— Alghe raccolte nel lago d' Arceno, in comune di Castel-
nuovo Berardenga. Siena 1898.
Sono elencate 30 specie.
— Illustrazione dell' Erbario del prof. Biagio Bartalini
(1776) esistente nel Museo della B. Accademia dei Fisiocritici.
Siena 1899-1902.
Sono state illustrate sin qui 95 crittogame e 233 fanerogame.
— Studio hiologico del genere T)iplodia Fr. « Con tav. »
Siena 1899.
Vi sono descritte le forme nuove : Coniothyrium commixtum
FI. Tass., e Dìplodia Bignoniae var. colorata FI. Tass.
— Nuova stazione della Cerinthe aspera var. concolor Ces.
Siena 1899.
— Iconografia dei fanghi della Provincia di Siena. Mss.
Siena 1900.
LA BOTANICA NEL SENESE 45
Comprende 51 tavole in colori, disegnate da Arturo Nannizzi,
e illustranti 53 specie di micromiceti, per ciascuna delle quali è
data separatamente una succinta spiegazione, la bibliografia etc.
questo lavoro manoscritto si conserva nell' Orto botanico di Siena.
— Bartaliiiia, FI. Tass. J^uovo genere di tSphaeropsidaceae.
« Con 1 tav. » Siena. IDOO,
Comprende la B. robiliardoides FI. Tass.
— Di una nuova Bhizoctonia. « Con 1 tav, » Siena. 1900.
La specie nuova descritta è la R. destruens FI. Tass., parassita
sulle radici di varie piante coltivate.
— Fianfe nuove per la flora senese. Siena 1900.
Esse sono: Ricciella fluitans A. Braun., e Utricularia vulgaris L.
— Nova genera fungorum. « Con 2 tav. » Siena 1900.
Dei tre generi descritti, due appartengono alla flora senese
e sono: Santiella con le specie ;S'. Pataminum e oblonga Fi. Tass.,
e Hyatoìhyridium con 1' H. viburnicolum FI. Tasa.
— Tina nuova specie di Nectria. « Con 1 tav. » Siena. ] 900.
E la N. phycopJiyla FI. Tass.
— Phì/Uosfictella FI. Tass. Nuovo genere di Sphaeropsi-
daceae. « Con 1 tav. » Siena 1901.
Vi sono descritte le P. Cucurhitacearum e Amaranthi FI. Tass.
— 1 generi Phi/llostieta Pers., Phoma Fr.^ Macrophoma
fSacc.J Beri, et Vogl. e i loro analoghi, giusta la legge d'ana-
logia. « (,!on 1 tav. gr. » Siena. 1902.
Vi si trovano descritte molte specie nuove per la flora senese,
nonché i seguenti generi : Ascochytella, Car.iarosporeìlum, Camaro-
sporulum, DiplodimUa, HendersonuUna, Hyalothyndiwn, Microdi-
plodia, Phyllohendersonia, Phyllostictella, Stagonosporella, Stagoiio-
sporina.
— Note micologiche. vSiena 1902.
Vi è descritto il nuovo genere Gymnosphaera con la specie
6r. ligniseda FI. Tass., nonché la Dlplodia Ceratoniae FI. Tass.
— La Ruggine dei Crisantemi. Siena 1903.
Sono citate : Puccinia Chrysanthemi Roze., Diplodia Chrysan-
themi FI. Tass., e Septoria chrysanthemclla Cav.
— Origine e sviluppo delle Leptostromacee e loro rapporti
con le famiglie affini. « Con ."> tav. gr. » Siena 1904.
46 FL. TASSI
Vi sono descritti i seguenti funghi nuovi : Leptostroma musi-
colum, Leptothyriwm concentricwìn, Pirostoma velata, nonché il
nuovo genei-e Giulia con la specie G. temiis (Sacc ) Fi. Tass.
— Nuovi micromiceti. Siena 1904.
Le specie descritte sono : Colletotrichum Epiphijlli, Diplodinula
mendax, Hendersonia Centrosematis, Leptosphaeria Pandani, Pesta-
lozzia osifì-idella, Phyllosticta psidiella, P. Rondeletiae, Rhabdospora
Rhoeadis, Septoria aemula, S. Cardui FI. Tass.
GALERI UGO (n. Monteimlciano, 3 marzo 1863 ; m. Caglia-
ri, 1000).
Fu dottore in scienze naturali e insegnò successivamente
a Catanzaro, Urbino e Cagliari. Nel 1891 pubblicò alcune os-
servazioni sulla tioritura dell' Arum Bioscoridis Sibht. et Sm.,
e mentre nel 1900 si accingeva a dare alla luce una monogra-
fia sul genere Capparis, la morte lo colse all' improvviso.
CLERICI ENRICO.
Ingegnere e docente di geologia nell' Università di Eoma.
Ha pubblicato vari lavori sulla fiora fossile del Lazio, nonché
il seguente :
— Resoconto sommario delle escursioni fatte nei dintorni
di Siena ed al Monte Amiata nel settembre 1903. Roma 1903.
In esso sono ricordati alcuni resti fossili di Pinus Laricio Poir.,
rinvenuti dall' A. nella formazione lacustre post-vulcanica di Abba-
dia S. Salvatore.
BARONI EUGENIO (n. Livorno, 22 gennaio 1865).
Dottore in scienze naturali e assistente all' Orto botanico
fiorentino.
— Contribuzione alla Liehenografia della Toscana. Fi-
renze 1891.
Sono notate le seguenti specie raccolte la maggior parte sul
M, Amiata: Cetraria glauca ( L. ) Ach., Evernia furfuracea (L. )
Ach., E. prunastri (L.) Ach., Nephromium laevigatum (Ach.) Nyl.,
Peltigera canina L. (Schaer.), P. rufescens Hoffm., Placodium fui-
LA BOTANICA NEL SENESE 47
gens (Sw.) DC, RamaUna farinacea (L.) Fr., Sticta Pxdmonaria
(L.) Schaer., 8. scroblculnH (Scop.) Ach.
PICCIOLI LODOVICO (ii. Pavia, 23 ginono 18G7).
Dottore in agraria e scienze naturali e Ispettore fore-
stale della provincia di Siena.
— Il Castagno dal miocene a noi. Madrid 1901.
Movendosi dallo studio delle filliti raccolte al Casino presso Siena
e altrove, l'A. segue la storia delle specie europee di castagni dal mio-
cene tino ai tempi presenti, indicando le varietà che si ti'ovano ora
sul M. Amiata.
— Sulla maturazione biennale del Cerro. Firenze 1901,
In base alle osservazioni fatte nei boschi delle provinole di
Siena e Grosseto, è dimostrato che il Cerro porta le ghiande a
maturazione solamente nel secondo anno.
— I terreni migliori per il Castagno. Modena 1901.
In seguito alle ricerche sperimentali ed alle analisi chimiche
eseguite sui terreni del senese si determina 1' azione che il calcare
esercita sulla vegetazione del Castagno.
— Monografia del Castagno. « Con 55 fig. » Firenze 1902.
L'A. parla della struttura del Castagno, dei metodi di colti-
vazione, e specialmente dei parassiti vegetali, fra i quali indica 120
fungili del M. Amiata.
NANNIZZI ARTURO (n. Siena, 29 ottobre 1877).
Disegnatore-l)otanico e raccoglitore di piante della pro-
vincia senese. Ha erborato sulla Montagnola, in Val di Merse,
nei Chianti, nei dintorni di Siena, e nella città stessa dove
rinvenne VAsplenium Ruta-muraria L. nelle medesime località
indicate da Biagio Bartalini circa un secolo e mezzo addietro,
cioè alla fonte del Casato e sui muri della Cattedrale. Sotto
la direzione del prof Flaminio Tassi disegna le tavole del Bui-
lettino del Laboratorio ed Orto Botanico di ISiena.
— Osservazioni fenologiche. 1898-99.
Vi sono menzionate le piante, sia spontanee che coltivate, fiorite
nell' Orto botanico di Siena dal maggio del 1898 al maggio del 1899,
e in appendice si citano le seguenti specie di funghi, sviluppatisi
48 FL. TASSI
in quel periodo di tempo con maggiore intensità su alcune delle
piante coltivate, e cioè: Diplodia Chrymnthemi FI. Tass., Exoascus
deforììians (Berk.) Pack., Oidium leucoconium Desm., Septoria chry-
santhemella Cav.
— Iconografia dei funghi della provincia di Siena. Mss.
Siena 1900.
(V. FI. Tassi).
PETRUCCI BARGAGLI GINO (n. Siena, 21 giugno 1S7S).
Dottore in scienze naturali e assistente all' Orto botanico
di Firenze. Ha pubblicato varii lavori di botanica, ma non
riguardano però la flora senese.
PANTANELLI ENRICO FRANCESCO (n. Siena, 18 agosto 1881).
Ha pubblicato un lavoro anatonio-fisiologico sulle Zigo-
fillacee ed uno sui pulvini motori di Robinia e Porliera, non-
ché importanti ricerche sull' albinismo vegetale.
ORTO BOTANICO
Sulle origini e vicende dell' Orto botanico in servizio del-
l' Ateneo Senese, ecco quanto ho potuto raccogliere :
Dal 1588 al 1700 non si pensò menomamente alla istitu-
zione di un Orto ad uso dei Semplici, tanto che per questo
insegnamento sembra servisse il bosco, detto del Mattioli,
distante circa due chilometri dalla città, ciò che verrebbe anco
confermato dal fatto di trovarsi tuttora in quella località piante
spontanee piuttosto rare, forse introdottevi a bella posta in quel-
r epoca. Solo alcuni anni dopo il 1700 fu concesso a tale scopo
un piccolo pezzo di terra (orticello) annesso all' antico Spedale
della Misericordia, già convertito dalla Eepubblica Sanese
dietro facoltà di Gregorio XII, in un seminario o collegio di
ORTO BOTANICO DI SIENA
Viale delle Palme
50 FL. TASSI
poveri scolari oltramontani, al quale furono unite scuole pub-
bliclie sotto il nome di Sajnenza (').
Xel 1784 Leopoldo I ordinò e fece costruire dal titolare
di botanica e scienze naturali di allora, prof. Biagio Barta-
lini, un Orto botanico nel terreno di proprietà dello Spedale
di S. Maria della Scala, die fu poi ceduto da quell' ammini-
strazione all' Università senza alcuno indennizzo (^).
Il Giuli, che successe al Bartalini così descrive il giar-
dino dello Spedale : (').
« Questo g'iardino sembraA^a fosse destinato piti a soddi-
« sfare 1' occhio che servire alla scienza. Le piante in esso
« collocate secondo il sistema linneano, erano divise da uno
(1) V. Mss. Bibl. Com. Siena A 3-39.
(-) Lettera al Provveditore dell' Università.
« Illmo. Sig.re Provv.re Col.mo
« Non essendo la cassa di questa Univei-sità in grado di essere
« caricata di nuove spese, ed in conseguenza non dandosi attualmente
« luogo alla costruzione di un nuovo Orto botanico, S. A. Heale ha
« ordinato per mezzo di lettera della Segreteria di Stato degli otto
« del corrente che sia fatto uso per tale oggetto dell'Orto dietro lo
« Spedale.
< Nel partecipare di commissione di S. E. il Sig. Luogotenente
« Generale a V. S. Illma. questa sovrana risoluzione perchè la renda
« nota al Prof. Bartalini incaricato della presidenza a detto Orto, ho
« 1' onore di confermarmi col più distinto ossequio.
« Di S. V. Illma.
« Dal Palazzo di S. A. Eeale, li 17 maggio 1784.
« Devmo. Obbmo. Servo
« Cristofano Terrosi »
V. pure lettera in data 10 luglio 1795, al Provveditore dell' Uni-
versità che riguarda appunto la cessione gratuita, da parte dell'Am-
ministrazione dello spedale di S. Maria della Scala, dell' Orto annesso
ad uso di Giardino Botanico.
V. Eegolamenti ed ordini relativi all' Ospedale di S. Maria della
Scala dal 1783 al 1795 in R. Arch. di Stato in Siena.
(■^) GitiU G. « Scritti inediti ».
LA BOTANICA NEL SENESE 51
« stradone limitato con forte e bella siepe di Bossolo {Buxus
« sempervirens). Vi erano poi due altri piccoli stradoni longi-
« tudinali senza siepi accanto ai mnri circondanti il giardino. Il
« resto dell' area aveva degli spartiti a disegni come sono i
« giardini di fiori, piuttosto che esser destinato all' istruzione.
« Allora vi era quasi per tutto questo uso, il quale a prima
« vista soddisfaceva 1' osservatore, ma si occupava molto spa-
« zio di terreno a scapito delle piante che potevansi collocare.
« Nella collina vi erano state poste le piante arboree
« e qui pure si era tenuto più conto dell' ornamento che del-
« 1' aumento di esse. Vi era una stufa fatta costruire nel 1812
« dal maire Bianchi, quantunque si pensasse a farne una piìi
« vasta, che però non fu tatta, e le piante di terra e di vaso
« ascendevano a 780, quando ne presi io (Giuli) la direzione.
« Inoltre vi era una stanza dei semi e 2 tepidari che io
« (Giuli) accrebbi di 3 più. Il giardino rimase così per circa
« 16 anni. Nel riordinamento furono tolte le siepi, sradicate
« le piante arboree, il terreno ineguale fu scassato profonda-
« mente e distribuito in tanti i)iani che furono fatti comuni-
« care per mezzo di vialetti inclinati in cui la terra era te-
« nuta in sesto per mezzo di mattoni e dopo di tavole.
« Di rimpetto alla porta principale feci uno stradone bor-
« deggiato da due muri sopra i quali nella buona stagione
« ponevamo le piante in vaso.
« Il piano poi del giardino è costituito da tanti spazi di
« terreno limitati da due linee rette fatte di mattoni distanti
« 1' una dall' altra circa un braccio, e nello spazio di terreno
« quivi compreso le piante vi sono disposte come fossero tanti
« righi di un libretto scritto, e dirimpetto ad ogni pianta vi
« è un numero che è trascritto in un (;atalogo manoscritto
« in cui è notato il nome generico e quello specifico delle
« piante ; le classi e gli ordini sono notate in tanti cartellini
« di latta traforata, e con numeri romani. Le piante di terra
« e di bosco ascendono a 3000 specie.
« Vi sono vasche che ricevono 1' acqua piovana x)er l' in-
52 FL. TASSI
« naflSamento estivo ed in alcune più piccole vi si coltivano
« le piante palustri.
« Vi si notano delle piante non molto comuni come sa-
« rebbero alcune MammUlarie introdotte di recente in commer-
« ciò, e clie aumentano la collezione delle antiche.
« Negli ultimi anni vi furono introdotte le seguenti: Aescliy-
« nimthus racemosus, Myoporum sp., Amicia Zygomeris, Hahro-
« thamnus elegans, Protea coccinea, Strepila ntlius dicliotomus,
« Cecropia digitata, Goldfussia glomerata.
« Benemeriti per aver fornito semi e piante pel giardino
« sono stati : proff. Antonio Bertoloni di Bologna, Moris di
« Torino, De Xotaris di Genova, De Visiani e Meneghini di
« Padova, Mirbel di Parigi, Brignoli di Modena, Alberto Pa-
« rolini di Bassano, Tenore di Napoli, Carlo Donarelli di Roma,
« Giuseppe Moretti di Pavia ».
Deve però notarsi che dopo alcuni anni, vista la ristret-
tezza dell' area dove il detto giardino era stato primitivamente
costruito, si tentò varie volte di trasportarlo altrove, cosicché
nel 1811, mentre era Maire di Siena il cav. Giulio Bianchi,
col consenso del Prefetto dell' Ombrone, barone Gandolfo, fu
stabilito di crearlo nel terreno del soppresso convento di Vita
Eterna presso la porta S. Viene detta dei Pispini.
Ed il Giuli (') in una sua relazione in proposito ci dice
« cìie la fabbrica vasta ( ossia il convento ) doveva servire
« per i musei, per la scuola, per i tepidari e per tutto
« 1' occorrente per un istituto di tal genere, ed il terreno
« adiacente per l' orto. Ma ad onta di tutte le buone vo-
« volontà non si riuscì nell' intento e solo dopo qualche tempo
« il Governo francese promise di conferire la cattedra di agri-
« coltura al prof. Bartalini , che copriva allora quella di
« botanica e scienze naturali, insegnamento che doveva tenersi
« nel già convenuto di S. Agostino^ locale abbastanza vasto
« e ricco di comodi, ma sotto la tutela di un' estesa clausura
(1) Giuli 1. e.
ORTO BOTANICO DI SIENA
Scalone principale
54 FL. TASSI
« per potervi eseguire i necessari esperimenti, onde egli per
« questi motivi non accettò tale proposta e 1' Orto botanico
« rimase ancora nel territorio dello Spedale.
« In seguito quattro Governatori della città si occupa-
« rono di trasportarlo nei terreni annessi all' Accademia dei
« Fisiocritici ('), ma tale progetto non potè eseguirsi perchè
« essi si spaventarono della somma occorrente, cioè 5000
« scudi !
« Finalmente nel 1850 (^) l'Orto botanico fu costruito nel
« locale dell' Accademia dei Fisiocritici, dove si trova attual-
« mente, mentre che dell' antico Orto dello Spedale della Scala
« oggi pili nulla resta di l)otanico, e, come prima, è tornato
« a servire di passeggio per i convalescenti ».
L' Orto botanico attuale sorge su di una piccola collina
ed è formato di diversi piani a differenti altezze, Vi si gode
un panorama bello e pittoresco che si estende fino ai monti
lontani, da Gerfalco all' Amiata, e la sua esposizione, quasi
tutta a mezzogiorno, lo rende un sito piacevole e molto adatto
alla coltivazione delle piante. Ad onta delle scarsità dei mezzi
richiesti sempre invano, e senza alcun incoraggiamento, esso è
stato notevolmente ingrandito per opera del Direttore prof. A.
Tassi, anzi, si può dire che il medesimo lo abbia del tutto trasfor-
mato. Le piante ivi coltivate in vaso e in terra sono moltissime
e tra esse spiccano un ricco assortimento di quelle grasse (^),
non che magnifici esenq^lari di altre rare e belle. L'arredo del
(M L' Accademia dei Fisiocritici, instituita nel 1619 nel locale della
Sapienza, fu poi trasferita nel 1815 nel soppresso convento di S. Mu-
stiola alla Uosa, dove appunto si trova attualmente.
(*) Nelle Notizie storiche siili' Università di Siena del prof. L. Mo-
riani (Siena 1873), a pag. 114 si legge che il giardino botanico venne
trasportato nel locale dell'Accademia dei Fisiocritici nel 1857, sotto
la direzione del prof. Campani, ma ciò non è esatto perchè invece
avvenne sotto il Giuli alcuni anni prima, come resulta dalla sopraci-
tata relazione.
(^) Nannizzi (J.) — Piante grasse coltivate nell'Orto botanico di
Siena. Ivi 1900.
LA BOTANICA NEL SENESE 55
giardino è poi coiupletato da una serra grande ed elegante,
da vari tepidari, da vasche per le piante palustri, da grotte,
da una parte boschiva costituita più che altro da bellissime
conifere, da stanze per i giardinieri e da un vasto deposito di
acqua (^).
L' Istituto consta di una biblioteca, di una sala di erbari,
e di un laboratorio, possiede collezioni numerose e pregevoli,
e pubblica un bollettino dei lavori che mano a mano si ese-
guiscono nell' Istituto stesso, col cambio del quale si hanno
molti importanti periodici italiani ed esteri, ed Atti e Memorie
di reputate Accademie scientifiche.
Serie degli insegnanti di Botanica nell'Ateneo Senese
1588-1616 Moreschini Adriano
1616 - 1617 Vaca
1617 - 1620 Bizzarrini Pirro
1620 - 1627 Oasolani Cii)nano
1627 - 1612 Casolari Girolamo
1612 - 1643 Sanse«ioni Cxiovanni
1613 - 1669 Casolari Girolamo pred.
1669 - 1705 Gabbrielli Pirro Maria
1705 - 1707 Vaca
1707 - 1759 Mazzuoli Francesco Maria
1759-1783 Baldassarri Giuseppe
1783-1822 Bartalini Biagio
1822-1851 Giuli Giuseppe
1851 - 1860 Campani Giovanni
1860 - Tassi Attilio
FI. Tassi
(^) Tassi {A.) — L' Orto e il Gabinetto Botanico negli anni 1896-904
56
FL. TASSI
INDICE
(I numeri più marcati indicano la pagina in cui si parla in modo
speciale dei botanici, erboristi, etc.)
Amidei G. .
Ancjuillara L.
Arcangeli G.
Baldafisarri G.
Bargagli P.
Baroni E. .
Barreiier J.
BartaUni B.
Beccari O. .
Bertoloni A.
Bianchi S. G.
Biondi A. .
Bizzarrini P.
Boccone P.
Bonetti S. .
Bottini A. .
Bucci G. .
Galeri U. .
Campani G.
Carnei T. .
Casahoyia G.
Casolani C
Casolari G.
Cesalpino A.
Clerici E. .
Colonna E.
Corinaldi J.
Ciivier G. L. de
Dei A.
De Rehoul E.
Ferrari G. B.
Fourcroy A. F.
GahhrieUi P. M
Gabbrielli S.
Garbif/lietti A.
Garzoni T.
Girini L. .
Giuli G. .
Grilli M. .
Grimaldi A.
Groves E. .
Humboldt A. d
Lavoisier A. L.
Levier E. .
Livi C.
Maljrighi M.
de
.7.30
9
6,27.38
6,17
41
46
6,15
6, 19, 27
40
6,28
15
27.39
13
6,15
38
42
16
46
6.34
6, 33, 36, 37
15
6.13
14, 15, 16
12
46
14
29
19
34
6,29
14
19
6.16
7; 32
32
10
6,8
6.28,50
37
37
37
20
19
38
35
16
Mannaioni G. B. pag. 17
Marcucci E. . « 38
M assilli G. . « 27
Mattioli P. A. . « 6,9,11,21
Mazziari D. . « 31
Mazzuoli F. M. « H. 16
Mercati M. . ■> 12
Mercuriale G. A. <■ lo
Micheli P. A. . « 6, 17, 18
Minetti G. . « 12
Moreschini A. . « 6, 11
Nannizzi A. . « 45, 47
Nasimbeni E. . « 36
Olmi G. D. . « 7, 18
Panducci L. . « 21
Pantandli D. . « 41
Pantanelli E. F. « 48
Parlatore F. . «6.33
Petrucci Bargagli G. « 48
Piccioli L./ . « 47
Pollacci E. . « 36
Fona G. . . « 9
Punta B. . . « 14
Raddi G. . . « 6,28
Redi F. . . « 16
Reqnien S- . « 30
Ricasoli V. . « 7, 33
Sansedoni G. . ' 6, 14, 15
Santi G. . . ' 6,19,27
Savi G. . . « 27
Savi Paolo . « 32
Savi Pietro . « 32, 35
Soldaiìi V. . ' 20
Sommier S. . « 41
Spallanzani L. . « 20
Targioni-Tozzetti A. " 30
Targioni-Tozzetti G. « 17,18
Targioni- Tozzetti O. « 28
Tassi A. . . « 6,35,38
Tassi E. . . « 42,47,48
Tigri A. . . « 33
Toscani C. . « 40
Trabacchi L. . « 7, 26
Valenti-Serini F. <■ 6,31,44
Vigila D. . . « 9
Mebb E. B. . « 6,31,34
CONSIDERAZIONI
INTORNO AD UM NUOVA LEPTOSPHAERIA
(L. Spartii FI. Tass.)
Alcuni anni or sono, sui culmi e sulle guaine secche
del Lygeum Spartum L. rinvenni una nuova Hendersonia
che denominai //. Spartii, i cui periteci si sviluppavano in
abbondanza al di sotto dell' epidermide. Quelli però sulle
guaine sfuggivano con facilità all' osservazione, perchè si
trovavano sotto l'epidermide che guarda il culmo, e solo piii
tardi, quando questa cadeva spontaneamente, apparivano
ben distinti ed allora si effettuava la deiscenza, che avveniva
del resto anche quando i medesimi erano coperti o mentre
le sporule si disseminavano pei tessuti morti circostanti.
Oggi nel riesaminare questi culmi e queste guaine
ho notato con meraviglia che oltre SiW Hendersonia vi
sono promiscue diverse altre forme non esclusa una asco-
fora. Quindi nel dubbio che tra le medesime possa esistere
un qualche nesso genetico, ho cercato di studiarle singo-
larmente e ne ho tratta la conclusione che esse possano
forse costituire nell' insieme un ciclo evolutivo completo
di un pirenomicete.
Ora ciascheduna delle forme da me osservate sarebbe
riferibile ai generi Diplodinula, Microdiplodiaj, Stago-
nosporina, Stagonospora, Hendersonia, Hendersonulina e
Leptospìiaeria , sebbene sia facile riconoscere che esse
formano un' unica entità che sta svolgendosi, e ciò anco
58 FL. TASSI
pel fatto che ogni forma non è sempre costante, anzi
talvolta nello stesso periteci© si rinvengono infinite tran-
sazioni nella forma e nei colore delle sporule.
I periteci con sporule microspore e ialodidime, cioè di
Di'plodinula (T. I, f. 5), costituiscono la forma più semplice,
che si rinviene in special modo sui lembi sottilissimi delle
guaine e sui culmi subviventi : sono sparsi o subseriati, di
piccolezza estrema, misurando 50-60 [x di diametro, ed hanno
un contesto parenchimatico grosso e rado, colorato in giallo.
La loro forma è globuìosa, ma talvolta quasi lenticolare a
largo ostiolo, avvicinandosi così alle Ascochyta. Le sporule
sono oblunghe, I-settate, leggermente ristrette al setto,
ialine, fornite di 4 piccole goccioline, e misuranti 8-10 ^
3-3 Vj I).. Tra i periteci di questa forma se ne trovano al-
cuni quasi identici ma con sporule debolmente colorate (T. I,
f. 6) e, per successive gradazioni se ne hanno anche con spo-
rule di un bel giallo, proprie quindi al genere Microdi-
plodia (T. I, f. 7). I periteci anche qui si presentano talora un
po' depressi da ricordare le Ascochytella, e misurano 80-100 \i.
di diametro : le sporule non guttulate, sono di dimensioni
appena maggiori (8-10-12 v 3-3 7^-4 ix).
Altri periteci invece, somiglianti a quelli del tipo Diplo-
dinula, sebbene un po' più grandi e a contesto più bruno
contengono sporule jaline, 3 settate, di 8-12 v 3-4 [x di di-
mensione, cioè del tipo Slagonosporina (T. 1, f. 8), che
evidentemente derivano da quelle di Diplodinida in seguito
ad un aumento di settatura; accrescendosi poi le sporule di
Slagonosporina, che rimangono sempre ialine, si originano
forme di Stagonospora (T. I, f. 11), che alla loro volta, per
una serie di gradazioni di colore (T. 1, f. 12), diventano
feofragmie del tipo Hendersonia, forma che jtiù delle pre-
cedenti si rinviene in abbondanza (T. 1, f 13),
Dal tipo Microdiplodia a sporule feodidime ne derivano
forme feofragmie, cioè a sporule plurisettate colorate, come
pure dal tipo Stagonosporma, e dopo progressiva colora-
zione (T. I, f. 9) si originano forme di Henderaomdina a
LEPTOSPHAERIA 59
sporule 3-settate, colorate, che abbondano al pari di quelle
a tipo di Hendersonia (T. I, f. 10).
Data la promiscuità di tutte queste forme, e la preva-
lenza quantitativa di quelle a tipo di Hendersonia e di
Render sonni ma, può congetturarsi che quest' ultime, più
evolute, siano più direttamente in rapporto con forme asco-
fore. Infatti sul Lygeum Spartmn ho riscontrata abbon-
dante una Leplosphaeria non descritta ancora da alcuno,
e che io reputo nuova, la quale ha sporidi 3-settati, quasi
identici alle sporule di Ilendersonulina (T. I, f. 1-4).
Di più ho rinvenute le forme sporulifere e ascofore in-
timamente colieg-ate da non mettere in dubbio i loro re-
ciproci rapporti. Difatto alcuni periteci di Leptosphaeria si
mostravano contornati da una zona di piccoli periteci di Hen-
dersonulina disposti in aggruppamenti riuniti da micelio
serpeggiante nel tessuto della matrice, ne mancavano, per
quanto più rare le forme transitorie da me antecedentemente
indicate. E per confermare tali fatti, che si presentano del
resto con suflìciente chiarezza, mi prometto di controllarli
in seguito, con opportune esperienze culturali.
Il seguente schema filogenetico dimostra il succedersi
evolutivo delle forme deuteromicetiche prima di dar luogo
allo stato ascoforo. La linea più grossa segna il percorso
delle forme feospore, 1' altra delle ialospore,
DlPLODINULA
!
I I
Stagonosporina Microdtplodia
Stagonospora Henderosonulina
Hendersonia
Leptosphaeria
60 FL. TASSI
Il succedersi ascendentale è dato dall' aumentare dei
setti in ambedue le branciie, lo quali però dal capostipite
Diplodinula non divergono assolutamente, mantenendosi
indipendenti, ma vengono invece a riallacciarsi per via
laterale laddove dalle sporule ialofragmie di Stagonospo-
rina possono originarsi quelle ialofragmie di Siagonospora
e di Hendersonidina, e laddove quelle di HendersonuUna
possono dar luogo, per aumento di dimensioni, al tipo Hen-
dersonia anziché generare direttamente lo stato ascoforo
di Leptosphaeria.
LEPTOSPHAERIA SPARTII n. sp. (T. I, f. 1-4). — Pe-
ritheciis seriatis, epidermide velatis, tarde erumpentibus,
globoso-depressis, nigris, 150-200 |j. diam., anguste pertu-
sis; ascis elongato-clavulatis, 60-70 ^ 10-12, apice rotuu-
datis, brevissime stipitellatis, paraphysibus aequilongis,
4-5 [jL crassis obvallatis, 8-sporis ; sporulis distichis, oblon-
gis, rectis, curvulisve, 2-septatis, ad septa constrictis, loculo
medio subgloboso pauUulo crassiore, eguttulatis, flavidis,
16-18-20 ^ 7-7 '/,-8 [x. Affinis L. MichoUi (West.) Sacc.
Hab. in culmis vaginisque Lygei Spartii in horto botanico
Senensi, cum formis subsequentibus inferioribus coramixta:
Diplodinula — Peritheciis sparsis v. subseriatis, mi-
nutissimis, 50-60 [j. diam., globuloso-depressis, subepider-
micis, contextu laxe perenchymatico luteo-brunneo ; spo-
rulis oblongis, I-septatis, minute 4-guttulatis, medio leniter
constrictis, hyalinis, 8-10 ^33 Vr — Ad Ascochytam
nutat.
Stagonosporina — Peritheciis sparsis seriatisve, glo-
boso-depressis, tectis, 60-80 |x diam., nigris ; sporulis o-
blongis, 2-septatis, vix constrictis, eguttulatis, hyalinis.
10-12 ^ 3-3 % 4.
MiCRODiPLODiA — Peritheciis sparsis seriatisve, globoso-
depressis, immersis, 80-100 i^ diam., contextu fuligineo ;
sporulis oblongis, 1-septatis, lenissime constrictis, eguttu-
latis, flavidis 8-10-12 v 3-3 Vj 4. — Ad Ascochytellam
vergit.
LEPTOSPHAERIA GÌ
Hendersonulina — Peritheciis seriatis, tectis, tarde
erumpentibus, globoso-depressis, nigris, 100-120 jj. diam.,
contextu fuiigineo ; sporulis oblongis, utrinque rotiindatis,
2-septatis, ad septa constrictis, flavidis, 10-12-14 "^ 3-4 Va-
Stagonospora — Peritheciis subseriatis, tectis, globu-
losis, nigris, circiter Vs nitn. diam. ; sporulis oblongis, sub-
fusoideis, 3-7-septatis, hyalinis, 16-18 '^ 3-4.
Hendersonia — Peritheciis subseriatis, tectis, dein e-
rumpentibus, globiilosis, siccitate depressis, nigris, nitidis,
V3-V2 nini, diam.; sporulis oblongis, subfusoideis, iuitio
continuis, hyalinis, nubilosis, dein G-8septatis, non v. leniter
constrictis, flavidis, loculis extimis gradatim pallidioribus,
26-28 ^ 6-8 ix haud raro 36-40 i^. longis {').
Fl. Tassi
Spiegazione della Tavola
Fig. 1. — Frammento del culmo di Lygemn Spartum invaso
dalla LeptospTiaevia Spartii, in gr. nat.
Fig. 2. — Periteci di Leptosphaeria Spartii.
Fig. 3. — Aschi e parafisi e. s.
Fig. 4. — Sporidi e. s.
Fig. 5. — Sporule di Diplodinula.
Fig. 6. — Sporule dello stadio intermedio tra Diplodinula e
Microdiplodia.
Fig. 7. — Sporule di Microdiplodia.
Fig. 8. — Sporule di Stagonosporina.
(') Sul Lygeuni Spartum, oltre le forme fungine ricordate vi si tro-
vano le seguenti specie, di cui io stesso ho rinvenute quelle segnate con
asterisco: Ustilago hypodytes (Sebi.) Fr., Laestadia Spartii Boy. et Jacz.,
* Pleospora infectoria Fuck , Yermicularia culmigena Desm., *Coniospo-
rium Arundinis (Cda) Sacc, * Scolecotrichum graminis Fuck.
62 FL. TASSI
Plg_ .9. — Sporule dello stadio intermedio tra Stagonosporina
ed Hendersonulina.
Fig. 10. — Sporule di Hendersonulina.
Fig. 11. — Sporule di Stagonospora.
Fig. 12. — Sporule dello stadio intermedio tra Stagonospora ed
Hendei-sonia.
Fig. 13. — Sporule di Hendersonia.
Micologia della Provincia Senese "'
SERIE II.
I.
BASIDIOMYCETAE
Ord. I. — LYCOPERDACEAE Elirenb.
Gen, I. — Lycoperdon Tourn.
1. L. hiemale Bull. Champ. p. 143; Sacc. Syll. VII, p. 115.
« Brolio « Ott. 1898 (Arcang.).
Old. II — AGARICACEAE Fr.
Gen. II. — Lepiota Fr.
2. L. alba Bres. F. Trid. p. 15, t. XVI, f. 1 (ut var.) ; Sacc.
Syll. V, p. 37.
« Brolio » Ott. 1898 (Arcang.).
Gen. III. — Pholiota Fr.
3. P. junonia Fr. Syst. Myc. I p. 244 ; Sacc. Syll. V, p. 754.
« Brolio » Ott. 1898 (Arcang.).
(^) A rendere più completa questa pubblicazione si aggiungono le
specie di funghi già raccolte nel Chianti dai Prof. Arcangeli e Beccari.
64 FL. TASSI
Gen. IV. — Hebeloma Fr.
4. H. testaceum Batsch f. 198 (sub Agarìcus) ; Sacc. Syll. V,
p. 793.
« Brolio > Ott. 1898 (Arcang.).
Gen. V. — Crepidotus Fr.
5. C. mollis Schaeff. t. 213 (sub Agarìcus) ; Sacc. Syll. V, p. 877.
« Brolio » Ott. 1898 (Arcang.).
Gen. VI. — Hypholoma Fr.
6. H. fasciculare Huds. FI. Angl. p. 615 (sub. Agarìcus); Sacc.
Syll. V, p. 1029.
. Brolio » Ott. 1898 (Arcang.).
Gen. VII. — CoPRiNUS Pers.
7. C. ovatus (Schaeff.) Fr. Epicr. p. 242 ; Sacc. Syll. V, p. 1073 ;
Agarìcus ovatus Schaeff. t. 7.
« Brolio » Ott. 1898 (Arcang.).
Old. III. — UREDINACEAE Brogn.
Gen. Vili. — Uromyces Link.
8. U. junci (Desm.) Tul. in Ann. Se. Nat. 1855 p. 146 ; Sacc.
Syll. VII, p. 541 ; Puccinia Junci Desm. PI. crypt. ed. Il,
n. 170.
Culmi di Juncus effusus » Mai'ciano » Sett. 1904.
Gen. IX. — Puccinia Pers.
9. P. Cyani Wint. Die Filze, p. 190 ; Sacc. Syll. VII, p. 633.
Foglie di Centaurea Cyaniis « Ort. Bot. » Sett. 1904.
10. P. oblongata (Link.) Wint. Die Filze, p. 183 ; Sacc. Syll. VII,
p. 658 ; Caeonia oblongatum Link. Obs. II, p. 27.
Foglie di Luzula pilosa « Mazzafonda » Ott. 1904.
MICOLOGIA DELLA PROVINCIA SENESE 65
ASCOMYCETAE
Ord. IV. — PYRENOMYCETEAE Fr. em De Net.
Gen. X. — EUTYPA Tul.
11. E. lata (Pers.) Tal. Fung. Carp. II, p. 56 ; Sacc. Syll. I, p. 170;
Sphaeria lata Pers. Obs. I, p. 66.
Su legui putrescenti « Radda in Chianti » 1863 (Becc),
Gen. XI. — RosELLiNiA De Not.
12. R. mammiformis (Pers.) Ces. et De Not. Comm. Soc. critt.
it. I, p. 227; Sacc. Syll. I, p. 258; Sphaeria mammifor-
mis Pers. Syn. p. 64.
Rametti secchi di Prunus spinosa « Radda » (Beco.).
13. R. pulveracea (Ehrh.) Fuk. Symb. p. 149 ; Sacc. Syll. I,
p. 264; Sphaeria pulveracea Ehrh. in Pers. Syn. p. 83.
Su legni putrescenti « Radda » 1862 (Becc).
Gen. XII. — USTULINA Tul.
14. U. VUlgaris Tul. Sei. Fung. Carp. II, p. 23, t. Ili, f. 1-6;
Sacc. Syll. I, p. 351 ; Sphaeria deusta HfFm. Veg. Crypt. I,
p. 3. t. I, f. 2.
Su tronchi cariosi « M. Amiata » (Sav.)
Gen. XIII. — Sphaerella Ces. et De Not.
15. S. Schoenoprasi Auersw. Myc. Eur. Syn. Pyr. p. 19, t. f. 70;
Sacc. Syll. I, p. 422.
Foglie putrescenti Alliuin Schoenoprasum. « Ort. Bot. » Sett. 1904.
Gen. XIV. — Laestadia Auersw.
16. L. carpinea (Fr.) Sacc. F. it. t. 543, Syll. I, p. 426; Asco-
spora carpinea Fr. Summ. Veg. Scand. p. 425.
Foglie putrescenti di Carpinus Betulus « Bosco della Monaca »
Sett. 1904.
Gen. XV. — Melanopsamma Niessl.
17. ffl. pomiformis (Pers.) Sacc. Syll. I, p. 575 ; Sphaeria pomi-
formis Pers. Syn. p. 65.
Su legni putrescenti « Radda » 1962 (Becc).
66 FL. TASSI
Gen. XVI. — DiAPORTHE Nits.
18. D. eulta Sacc. et Speg. Mieli. I, p. 389 ; Sacc. Syll. I, p. 641.
Sarmenti morti di Jasminum officinale « Siena, fuori Porta La-
terina » Ag. 1904.
Gren. XVII. — Didymosphaeria Fuck.
19. D. incarcerata (Desm.) Sacc. Syll I, p. 705; Sphaeria incar
cerata Desm. 13 Net. 1864, p. 73.
Rametti di Spartium Junceum « Radda » 1862 (Becc).
Gen. XVIII. — Leptosphaeria Ces et De Not.
20. L. Spartii FI. Tass. Bull. Lab. Ort. Bot. Siena, 1904, Voi. VII,
T. I, f. 1-4.
Culmi e guaine di Lygeum Spartum. « Ort. Bot. » Apr. 1904.
Gen. XIX. — Melomastia Nits. et Fuck.
21. IVI. Friesii Nits. in Fuck. Symb. App. I, p. 306 ; Sacc. Syll. II,
p. 213.
Rami di Lonicera sp. « Radda » 1862 (Becc).
Gen. XX. — Plkospora Rabh.
22. P. infectoria Fuck Symb. p. 123, t. Ili, f. 23 ; Sacc. Syll. II,
p. 265.
Culmi di Lygeum SjMrtum « Ort. Bot. » Ag. 1904.
23. P. Vitalbaa (De Not.) Beri, in Moq. PI. CI. Pyr. p. 70, tab. Ili,
f 1 ; Sphaeria Vitalbae De Not. Micr. it dee. Vili, p. 32 ;
Teichospora Vitalbae Sacc. FI. Ven. p. 177, Syll. Il, p. 295.
Sarmenti di Clematis Vitalba " Radda » (Becc).
Gen. XXI. — PoLYSTiGMA Pers.
24. P. rubrum (Pers.) P. C. Com. Mus. Par. t. III, p. 337; Sacc.
Syll. n, p. 458; Sphaeria rubra Fr. Obs. I, p. 172.
Foglie di Priinus spinosa « Radda » 1861 (Becc).
Gen. XXII. — Hypomyces Fr.
25. H. asteropiiorus Tul. Sei. Fung. Carp. Ili, p. 54, tab. IX ;
Sacc. Syll. II, p. 467.
Sopra un Agaricns putrescente « Radda » (Beco.
MICOLOGIA DELLA. PROVINCIA SENESE 07
Gen. XXIII. — LOPHIOTREMA Sacc.
26. L. praemorsum (Lasch.) Sacc. Mich. I, p. 53, Syll. II, p. 681 ;
Sjjhaeria praemorsa Lasch. in Rabh. Herb. Myc. n. 1249.
Su corteccie di varie piante « Radda » (Becc).
Gen. XXIV. — LoPHiosTOMA Ces. et De Not.
27. L. Desmazieri Sacc. et Speg. Mich. I, p. 441, Sacc. Syll. II,
p. 693.
Rami di Pnimis spinosa « Radda » (Becc).
28. L. excipuliforme (Fr.) Ces. et De Not. Schem, p. 45 ; Sacc.
Syll. II, p. 700 ; Sphaeria excipuliforme Fr. Obs. I, p. 177,
tab. IV, f. 5.
Corteccia di Quercus sp. « Radda » 1861 (Beco.).
Gen. XXV. — Tryblidium Duf.
29. T. hysterinum Duf. in Ann. Se. Nat. 13, t. X, f. 3; Sacc.
Syll. II, ]). 740.
Rami di Buxus sempervirens « Cerchiaja pr. Siena » Ag. 1904.
Gen. XXVI. — LoPHODERMiUM Chev.
30. L. hysterioides (Pers.) Sacc. Syll. II, p. 791 ; Xyloma hyste-
rioides Pers. Sjm. p. 106.
Foglie di Quercus sp. e Castanea vesca « Radda » (Becc).
In una memoria del Dott. G. Paoli intitolata « Note critiche su
alcuni Isteriacei » pubblicata nell' appendice del Nuovo Giornale
Botanico italiano (Voi. XII, n. 1) leggo con sorpresa che il detto
Dott. Paoli dichiara con affrettata sicurezza che la mia nuova specie
Htjsterium Melaleticae, da me rinvenuta anni sono sulla corteccia di
Melaleuca armillaris, non è altro che V Hysterium vulgare De Not. !
La dettagliata diagnosi che ne feci e che trovasi per intiero
riportata nella Sijlloge Fungorum del Prof. Saccardo, (Voi. XIV
p. 716 n. 2) e facilmente controllabile dall' esame degli esemplari,
nonché la fedele figura riprodotta nella Eevue Mycologique (1896,
tav. II.), dovrebbero essere elementi bastevoli per far riconoscere
che la specie critica presenta invece tali spiccate differenze dall'i/?/-
68 FL. TASSI
sterium vulgare da doverla assolutamente considerare come specie
distinta.
Infatti waWH. Melaleucae FI. Tass. gli sporidi sono diritti e
non curvati, come quelli in modo peculiare dell'//, vulgare De Not.;
di più ciascun sporidio ha forma clavulata, all' opposto di ciò che
si osserva nell'// vulgare dove sono semplicemente oblunghi ed
uguali alle due estremità ; oltredichè il terzo loculo è spesso più
ingrossato degli altri. È da rilevarsi altresì che nell' //. vulgare
gli sporidi misurano 22 ^ 6-7 |x, mentre nell'/T. Melaleucae si pi-e-
sentano di gran lunga più piccoli misurando 16-18 ^ 5-5 V^ p-, di-
mensioni da me dedotte sopra sporidi provenienti da periteci di
grandezza la più svariata. Infine le stesse differenze si notano tra
VH. Melaleucae e l'/T. vulgare distribuito in « D. Saccardo, Myco-
theca italica, n. 1312 ».
Riguardo alle sottili striature dei periteci, accennate dal Dott.
Paoli, dirò che io pure le aveva osservate, ma le omisi nella dia-
o-nosi non ritenendole carattere costante, inquantochè molti periteci
ne sono affatto privi.
Perciò VH. Melaleucae al massimo può ritenersi affine all' /T.
vulgare De Not., ma non deve confondersi col medesimo, ammesse
anche le possibili piccole differenze, dovute forse, come dice il dott.
Paoli, alla diversità del substrato, fatto del resto che avviene in
quasi tutti i funghi, e in specie nei micromiceti (').
DEUTEROMYCETAE
Ord. V. — SPHAEROPSIDACEAE Sacc.
Gen. XXVII. — Phyllosticta Pers.
31. P. Syringae West. Not. II, p. 23 ; Sacc. Syll. Ili, p. 22.
Foglie di Syringa vulgaris « Passeggio della Lizza » Ott. 1901.
Gen. XXVIII. — Cytospora Ehrenb.
32. C. rhoina Fr. Syst. Myc. II, p. 546; Sacc. Syll. Ili, p. 257.
Rami secchi di Rhus typhina « Costafabbri pr. Siena » Ag. 1904.
(') Se il dott. Paoli si compiacerà di riesaminare con più atten-
zione la mia nuova specie, potrò fornirgli all' occasione altri esemplari
eguali, certo che egli potrà allora convincersi delle ragioni addotte.
MICOLOGIA DELLA PROVINCIA SENESE 69
33. C. Buxi Desm. XVI Not. p. 355 ; Sacc. Syll. Ili, p. 257.
Rami di Buxus sempervirens « Radda » Sett. 1861 (Becc).
34. C. Oleina Beri. Micr. tose, in N. G. B. it. 1892, p. 161, t. Vili,
f. 7 ; Sacc. Syll. XI, p. 509.
Rami di Olea europaea « Radda » (Becc).
Gen. XXIX. — Sphaeropsis Lèv.
35. S. fabaeformis (Pas.s. et Thllm) Sacc. Syll. Ili, p. 29G ; Di-
plodia fabaeformis FsiSS. et Thliin. Filze des Weins. p. 141.
Sarmenti morti di Vitis vinifera « Radda . 1861 (Becc).
Gen. XXX. — Diplodia Fr.
36. D. SUbtecta Fr. Syst. Veg. Scand. p. 417; Sacc. Syll. Ili,
p. 331.
Rami di Acer campestre « Radda » 1863 (Becc).
37. D. buxicola Sacc Mich. I, p. 518; Syll. Ili, p. 349.
Rametti di Buxus sempervirens " Cerchiaja pr. Siena » Ag. 1904.
Gen. XXXI. Septoria Fr.
38. S. curvata (Rab. et Br.) Sacc. Syll. Ili, p. 484, Septosporium
curvatum Rab. et Br. Krankh. d. Pflanz. p. 14, t. I, A.
Foglie di Robinia Pseudacacia « Fuori la barriei-a S. Lorenzo »
Ott. 1904.
39. S. Emeri Sacc Mich. I, p. 173, Syll. Ili, p. 485.
Foglie vive di Coronilla Emeriis « Cerchiaja pr. Siena » Ag. 1904.
40. S. Hepaticae Desm. Ann. Se Nat. 1843, p. 340 ; Sacc. Syll. Ili,
p. 522.
Foglie di Anemone Hepatica « Bosco della Monaca » Sett. 1904.
41. S. salicicola (Fr.) Sacc Mich. I, p. 171, Syll. Ili, p. 502;
Depazea salicicola Fr. Syst. Mich. II, p. 430.
Foglie di Salix Capraea « Pian delle Fornaci pr. Siena =>
Sett. 1904.
42. S. Acanthi Thiim. Contr. Myc Lusit. I, p. 25 ; Sacc Syll.
Ili, p. 535.
Foo-lie di Acanthus mollis « Ort. Bot. . Ott. 1904.
Oss. Periteci completamente sterili.
70 FL. TASSI
Gen. XXXII — Rhabdospora Mont.
43. R. Jasmini Pass. Diagn. F. N. d. 48 ; Sacc. Syll. X, j). 389.
Rametti di Jasminum revolutum « Ort. Bot. » Apr. 1904.
44. R. rhoina Peck. 47, Rep. p. 22 ; Sacc. Syll. XI, p. 548.
Rami secchi di Rhus Cotinus « Opini pr. Mazzafonda » Ag. 1904.
Ord. VI. — NECTRIOIDACEAE Sacc.
Gen. XXXIII. — Polystigmina Sacc.
45. P. rubra (Desm.) Sacc. Syll. Ili, p. 622 ; Septoria rubra Desm.
Ann. Se. Nat. Il, Serie XIX, p. 342.
Foglie di Prunus spinosa « Radda » 1861 (Becc).
Ord. VII. — MELANCONIACEAE Berk. em Sacc.
Gen. XXXIV. — Melanconium Link.
46. M. Typhae Peck. Bot. Gaz. p. 275 ; Sacc. Syll. III. p. 759.
Foglie e culmi di Typha latifolia « Marciano » Sett. 1904.
Ord. Vili. — HYPHOMYCETEAE Mart.
Gen. XXXV. — Cercospora Fres.
47. C. Nasturtii Pass. Hedw. 1877, p. 124 ; Sacc. Syll. IV, p. 433.
Foglie di Nasturtium officinale « Ort. Bot. » Sett. 1904.
48. C. Mercurialis Pass, in Myc. Univ. n. 783 ; Sacc. Syll. IV,
p. 456.
Foglie di Mercurialis annua « Ort. Bot. » Sett. 1904.
Gen. XXXVI. — Scolecotrichum Kze et Schm,
49. S. graminis Fuck. Symb. p. 170; Sacc. Syll. IV, p. 348.
Culmi di Lygeuni Spartum « Ort. Bot. » Ag. 1904.
Gen. XXXVII. — Fusarium Link.
50. F. nucicolum Karst. et Har. Rev. Myc. 1890, n. 47 ; Sacc.
Syll. X, p. 729.
Epicarpio putrescente di Juglans regìa « Montalbuccio » Ag. 1904.
Oss. I Gonidi si presentano talvolta 1-3 settati.
MICOLOGIA DELLA PROVINCIA SENESE 71
Prospetto riassuntivo
Lycoperdaceae Generi 1 Specie 1
Ao-aricaceae " 6 « tJ
Uredinaceae ' 2 « 3
Pyrenomyceteae « l'<^ " -^
Sphaeropsidaceae « 6 « 14
Nectrioidaceae « 1 * 1
Melancoaiaceae « 1 ' 1
Hyphomyceteae « 3 « 4
Totale: Generi 37, Specie 50
Specie enumerate nella serie precedente (') N. 1778
Specie comprese nella presente pubblicazione .... « 50
Totale complessivo N. 1828
(») V. Bullett. ann. VL fase. 1. 4. p. 128.
FI. Tassi
Il freddo del (jennaio 1905
E
LE PIANTE DELL' ORTO BOTANICO DI SIENA
' •7TJN.'=:ì::VO\n.'>
L' Orto Botanico di Siena occupa un' area rivolta verso
mezzogiorno, ed è ben difeso dai venti di tramontana da un
elevato coronamento di fabbricati, di guisa che vi poterono
esser coltivate parecchie piante dell'Australia, del Capo di
Buona Speranza, della China, del Gia])pone, etc. Dette piante
prosperarono benissimo per molti anni, senza riportare danni
notevoli negli inverni più rigidi occorsi in addietro, 1' ultimo
dei quali fu quello del 1892-93 in cui il termometro scese buon
numero di volte sotto lo zero, segnando nel nostro Orto un
minimo di — 7", 5 C, nei giorni 13 e 14 di gennaio. (V. Pro-
spetto A). Questa temperatura fu sopportata assai bene dal
Cinnamomum CampJiora Nees. et Eberm., dal Cereus peruvianus
Haw. e dall' Eucalyptus glohulus Labili., mentre in altri giar-
dini della città, pili accessibili ai venti del Nord, perirono
iiddirittnm V JFJiicalyptus anii/gdaUna Labili, e VE. viminaUs
Labili.
Dal 1893 in poi succedette una serie d' inverni abba-
stanza miti che permisero di afìQdare al terreno dell' Orto Bo
tanico nuove piante di latitudini calde per aumentare così il
IL FREDDO E LE PIANTE DELL' ORTO BOTANICO 73
numero di quello che fino allora avevano data ottima prova
di resistenza. Però, sul principio di quest' anno, un eccezionale
abbassamento di temperatura, clie nei termometri vicini al
terreno segnò il minimo di — 9", 5 0, cagionò tali danni sui
quali piacemi richiamare 1' attenzione^ onde meglio far cono-
scere qual sia la maggiore o minore resistenza ai freddi, delle
piante coltivate nei nostri giardini.
Neil' ultima decade del dicembre 1904 incominciò a veri-
ficarsi un abbassamento di temperatura che proseguì man mano
scendendo sotto lo zero, fino a raggiungere — 9**, 5, il giorno
2 gennaio 1905, temperatura che si mantenne bassa fino al
giorno 8 in cui risalì a O", 3, tornando poi a decrescere tino
a segnare — 7% 1 il dì 16. (V. Prospetto B.) Se si considera
poi che durante la maggior parte di questo periodo il freddo fu
accompagnato da fortissimi venti settentrionali, si comprende
bene come le piante esposte a questa insolita perturbazione ne
abbiano risentito gran nocumento. La stessa Saxifraga cras-
si folla L. pianta siberiana, arrestò la fioritura, mantenendo però
in buono stato i suoi fiori, mentre quelli del Chimonanthus fra-
grans Lindi, ebbero i petali danneggiati dal gelo, ed infatti si
cosparsero presto di ticchiolature brune e avvizzirono.
Le piante che meglio resistettero alle minime più basse
furono quelle del Giappone, della China, dell' America setten-
trionale, della Regione Argentina, del Perù e del Chili, per
quanto molte di esse, tra le sempreverdi, riportassero il fo-
gliame pili o meno bruciato come p. es. il Cinnamomum Gam-
phora ed il Ficus stiimlata Thunb.
La mortalità maggiore si ebbe tra le specie del Messico,
dell'Africa tropicale, nonché in quelle dell'Australia e del Capo
di Buona Speranza, le quali al contrario avevano data in
avanti una buona prova di resistenza. Anco diverse piante
della regione mediterranea, come Myrtus communis L., Ceratonia
Siliqua L., N'eriiim Oleander L. ebbero bruciato gran parte del
f )gliame, o lo perderono affatto certi esemplari più esposti al
vento.
74
A. NANNIZZI
È da osservarsi infine come le specie di uno stesso genere
e di una stessa regione si siano comportate assai diversamente
di fronte alle minime temperature. Così p. es. di quattro specie
di Agave messicane hanno resistito benissimo VA. ìopliantha
Schiede e VA. imivittata Haw., mentre sono morte a 0°, 5.
VA. xijlonacantha Salm-Dyck e VA. ferox Koch.
A) GENNAIO 1893
Giorno
Tempera-
tura
minima
Tempera- !
tura
massima
Venti
dominanti
Pioggia
Stato
del cielo
1
0,5
6,6
NE
—
coperto
2
0,5
7,6
NE
—
coperto
3
0,1
3,1
N, NE
—
coperto
4
- 0,2
6,1
N
—
sereno
5
- 0,1
7,1
N
—
sereno
6
2,5
8,6
N
—
sereno
7
2,5
8,1
N
—
sereno
8
1,5
7,6
N
—
sereno
9
2,5
8,1
NE
—
sereno
10
- ^1
5,6
E
—
coperto
11
- 0,2
5,6
E
mm. 6, 0
coperto
12
- 0,1
2,6
N
mm. 1,5
misto
13
— 7,5
- 2,5
NW,NE
—
sereno
14
-7,5
- 2,1
N
—
sereno
15
- 1,0
2,6
N
—
misto
16
- 0, 2
2,6
NE
mm. 5, 0
coperto
IL FREDDO E LE PIANTE DELL' ORTO BOTANICO
75
B) GENNAIO 1905
Giorno
Tempera-
tura
minima
Tempera-
tura
massima
Venti ■
dominanti
Pioggia
Stato
del cielo
1
-3,5
4,2
NW, NE
—
sereno
2
— 9,5
- 3,2
NW, NE
—
sereno
3
- 7,1
- 2,4
N, NE
—
se l'ano
4
-8,0
- 2,0
N, NE
—
misto
5
- 4,2
4,2
E, debole
—
coperto
6
0,5
7,1
calma
mm. 3,2
coperto
7
0,5
12,4
NW
mm. 1, 1
coperto
8
6,3
11,6
N, E
—
misto
9
1,5
8,4
SE, E
—
sereno
10
0,1
8,2
SE
—
misto
11
- 0,3
6,6
NE
—
sereno
12
-0,5
7,4
calma
—
sereno
13
- 0,8
9,1
N, NW
—
sereno
14
- 1,3
6,2
NW, W, E
—
sereno
15
- 5,0
3,6
NE
—
sereno
16
-'?,!
0,8
calma
■
sereno
Ecco ora 1' elenco delle specie considerate come soggetti
di esperimento, contrassegnate con le seguenti cifre convenzio-
nali: A. Specie completamente resistenti al minimo di — 9°, 5;
B. Specie che hanno riportati lievi danni ; C. Specie in cui si
sono verificati danni piìi gravi, quale il congelamento dei rami,
talora fino a fior di terra, ma non da compromettere la vita
della pianta ; D. Specie morte intieramente.
76 A. NANNIZZI
I. Indie orientali, Arcipelago indiano, Cochinchina
Acacia Farnesiana Willd — B
Alpinia nutans Rose Q
Bambusa nigra Poir A
Boehmeria nivea Gaud — C
Crinura ]ongifolium Roxb B
Hibiscus Abelmoschus L — j)
Jasminum humile L Q
Lagerstroemia indica L A
Solarium acauthocarpum Poit C
II. Regione dell' Imalaia
Aralia cacherairica Dcne j)
Arundinaria falcata Nees B
Clematis graveolens Lindi B
Cornus capitata Wall C
Cotoneaster bacillaris Wall A — —
microphylla Wall A
« rotundifolia Wall. ...... D
Ligustrum nepalense Wall — B —
Melia Azederach L A
Pili US excelsa Wall A - _
Primula rosea Royle ___ -q
ZaQthoxylon alatum Roxb A
III. China
Ampelopsis aconitifblia Bnnge A
Bambusa aurea Hort A
« nigra Poir A
Callicarpa tomentosa Willd — B
Cai-yopteris Mastacanthus Schau A _ _ _
Clematis heracleaefolia DO A — —
Cunninghamia sinensis R. Br B
Exochorda grandiflora Lindi A — ^ _
Ficus stipulata Thumb — B — —
Hibiscus mutabilis L q
IL FREDDO E LE PIANTE DELL' ORTO BOTANICO 77
Houttuynia cordata Thiinh — — — D
Lespedeza bicolor Turcz — — ^ —
Lycoris radiata Ilerb A
Lysimachia punctata L A
Magnolia Yulau Desf. -^ — — —
Raphiolepis indica Lindi A — —
Tecoma grandiflora Delaim A — —
Traclielospermum jasminoides Lem A — —
IV. Giappona
Aralia cordata Thunb — — C
Aspidi stra punctata Lindi .A — —
Camellia japonica L A —
Cliimonanthus fragrans Lindi — B —
Cinnamomum Camphora Nees. et Eberm ... — — C —
Diospyros Kaki L A — — —
Fatsia japonica Dcne et Planck A — — —
Kadsura japonica Juss A — — —
Kerria japonica DC A — — —
Ophiopogon japonicus Ker A — — —
^ spicatus Ker A — — —
Phellodendron japonicum Maxim — — — D
Primula japonica A. Gray — — 0 —
Rhus Toxicodendron L A — — —
Trachycarpus excelsus H. Wendl A — — —
y. Australia
Acacia Farnesiana Willd — B — —
longifolia Willd ___D
« verticillata Willd — — — D
Albizzia lophantha Benth. — — — D
Callistemon coccineum F. v. M. — — — D
Cyperus lucidus R. Br — B — —
Eucalyptus globulus Labili — — C —
Grevillea robusta A. Cunn — — — D
Indigofera australis Willd A — — —
Muehlenbeckia platyclada Meissn — — — D
Sterculia lieterophylia Beauv — B — —
78 A. NANNIZZI
VI. Nuova Zelanda
Muehienbeckia complexa Meissn — B —
Phorraium teiiax Fnrst C —
Sophora tetraptera J. Mill A —
VII. Perù, Chili
Araujia sei-icifera Brot B _
Cereus peruvianus Haw C _
Cestrum confertum Riùz. et Pav B — —
Colletia cruciata Gill. et Hook B
" ferox Gill. et Hook A —
« ulicina Gill. et Hook A
Fabiana imbricata Ruiz et Pav B
Sisyrinchium chilene Hook C
« striatum Sm A
Vili. Regione Argentina
Caesalpinia Gilliesii Wall A
Eryngium agavifoliura Griseb A
Heliotropium aneli usaefolium Poir B
Milla uniflora R. Grali A —
Solanum bonariene L B
« Rantonnetii Carr Q
Zephyranthes candida Herb A
IX. Brasile, Guiana, Equatore
Abutilon striatum Dicks _ J)
Araucaria brasiliana A. Rich A —
Aristolochia fimbriata Cham D
Boussino-aultia baselloides H. B. et K. ... — C
Bromus unioloides H. B. et K A —
Cestrum Poeppigi Sendt A
« viridiflorum Hook A
Eryngium eburueum Dcne _ D
pandanifolium Cham. et Schlecht. . . — B — —
« Serra Cham. et Schlecht A — — —
IL FREDDO E LE PIANTE DELL' ORTO BOTANICO 79
Gynerium argenteum Nees — B — —
Lippia citriodora H. B. et K. — — C —
« nodifloi-a Micìix — B — —
Nesaea salicifolia IL B. et K. — — C —
Opuntia Ficus indica Haw — — — D
« pulverulenta Pfeiff. — — — D
« vulo-aris Mill A — — —
Passiflora coerulea L — B — —
Polymnia edulis Wedd A — — —
Rhipsalis ramulosa Pfeiff. — — — D
Sapindus surinamensis Poiv • . — — — D.
Sc'hinus terebinthifolius Raddi — B — —
Solanum jasminoides Paxt — B — —
Verbesina alata Cliam — B — —
X. Indie occidentali
Cestrum diurnuiii L A — — —
Furcraea cubensis Vent — — — D
Ruellia strepens L A — —
Yucca aloifoh'a L A — — —
XI. Messico, Guatemala
Aij;ave americana L A — — —
• ferox Koch — — — D
« lophantha Schiede A — —
« univittata TLiiv A — — —
« xylonacantha Salm..-Dyck — — — D
Bocconia frutescens L A — — —
Cesfcrum aurantiacum Lindi — — 0 —
« elegans Schlecht — B — —
Cobaea scandens Cav — — C —
Cotyledon pumi la Baker — — — D
Erigeron Karwinskyanus var. mucronatus DC. A — — —
Eryngium bromeliaefolium Delav A — — —
Furcraea altissima Tod — — — D
« elegans Tod — — — D
Gomphocarpus angustifolius Link — — — D
^^ A. NANNIZZl
Hippeastrum Reginae Herh A
Ipomoea grandiflora Roxb _ j)
Lobelia fulgens Willd ..____X)
Mammi]]aria Stella aurata 3Iart _ j)
« tennis DC. j)
Mimosa acanthocarpa Poir q
Mirabilis longiflora L A
OpuiJtia Tuna Mill _ j^
Pentstemon campanulatus Willd A
Russelia juncea Zucc j)
Salvia farinacea Benth C
« Grrahami Benth A —
Solanum sisymbrifolium Lamk — Q
Sprekelia formosissima Herh A
XII. America settentrionale
Aralia spinosa L B
Bumelia lycioides Willd A — —
Callicarpa americana L A —
Ceanothus americanus L B
Illicium parviflorum Michx — (j __
Mammillaria pusilla Sveet ___D
Menispermum canadense L B
Rhus Toxicodendron L A
« typhina L A —
Ruellia strepens L A —
Tripsacum dactyloides L. • A
Washiugtonia filifera H. Wendl C
Zanthoxylou americanum Mill A — —
Yucca pendula Sieh A
XIII. Capo dì Buona Speranza
Aloe Serra DC A _ — _
Asparagus medeoloides Thunh — D
Ceanothus afi-icanus L Q
Orinum lineare L. f. A
Cyperus textilis Tliunb A — —
Freesia refracta Klatt D
IL FREDDO E LE PIANTE DELL' ORTO BOTANICO SI
Gasteria nigricans Duval — — — D
« verrucosa Duval — — — D
Gomphocarpus physocarpus E. Mey — — — D
Halleria lucida L — — C —
Hermannia salvifolia L. /". — — — D
Hessea crispa Kunth A — — —
Kniphofia aloides Moench — — — D
Melianthus major L — — C —
Mesembrianthemuiu cordi folium L — — — D
« lunatum Willd — — — D
<■ perfoliatuin Willd. ... — — — D
« Salmi i Haiv — — ■ — J)
Oxalis ceruua Thunb A — — —
Pelargonium peltatum Ait — — — D
« zonale Willd — — — D
Senecium Haworthi Sch. Bip — — — D
Tritonia crocata Ker A —
XIV. Africa tropicale, Abissinia
Ampelodesma tenax Link — B
Coleus tuberosus A. Ridi — D
Cyperus flabelliformis Rottb — D
Hfbiscus Abelmoschus L J)
Ricinus communis L X)
Solanum marginatum L D
« pyracanthum Jacq — __ ]3
XY. Regione mediterranea
Aoanthus mollis L IJ
Ceratonia Siliqua L C
Chamaerops humilis L A
Danae Laurus Medie A
Goraphocarpus fruticosus R. Br C
Myrtus communis L B
Nerium Oleander L B
Othonnopsis cheirifolia Benth. et Hook. ... — — 0 —
Sempervivum arachnoideum L — — D
A. Nannizzi
ILLUSTRAZIONE
DELL'ERBARIO DEL PROF. BIAGIO BARTALINI (1776) '''
^ Ni.Q^i*-rv.O-i^ V
234. Allium roseum L. Sp. PI. p. 296 ; Bert. 1. e. IV. p. 53.
(sub |3 umbella basi bulbifera) ; Tassi A. Fi. p. 55.
« Scorodoprasum campestre »
— Moly au gusti f'olium f'oliis reflexis. C. B. Più. p. 76.
— Aglietto salvatico.
— Esempi, in buone condizioni.
— Dintorni di Siena (Bart. Tass. A.)
Oss La denominazione di Scorodoprasum campestre data dal
Bartalini è errata in quanto che essa è referibile all' A. ampelopra-
sum L. — Manca nel Catalogo.
235. Allium neapolitanum Oyr. PI. Rar. Neap. I. 13. t. 4;
Bert. 1. e. IV. p. 59 ; Tass. A. FI. p. 55.
o Allium sive Moly »
— Allium montanuin f'oliis Narcissi. Hort. Rom. 6. tab. 97
— Ao-lio bianco.
— Esempi, quasi distrutto.
— Dintorni di Siena (Bart. Tass. A.)
Oss. L'indicazione scritta dal Bartalini none esatta riferendosi
essa all'y4. Moly. — Non figura nel Catalogo.
236. Allium Schoenoprasum L. Sp. PI. 301 ; Bert. 1. e. IV.
p. 43 ;
« SchoenopìYisum »
— Porrum sativum juncifolium C. B. Pin. p. 72.
(') V. Continuaz. in BuUett. ann. V. fase. 1-3 p. 81.
ERBARIO BA.RTALINI 83
— Aglio di serpe, Cipollina.
— Esempi, ben conservato.
— Dintorni di Siena.
Oss. Specie non determinata dal Bartalini.
237. AUium triquetrum L. Sp. PI. 300; Bart. 1. e. p. 55; Bert.
'1. e. IV. p. 57; Tass. A. FI. p. 55.
« Allium caule triangulo »
— Allium carile triangulo I. R. H. 485.
— Scammella.
— Esempi, due piantine ben conservate.
— Boschi di Mazzafonda e della Monaca. (Bart. Tass. A.)
238. Cagea fascicularis Salisb. in Kon. et. Sims. Ann. Bot. II
(1806), 555, ; Ornithogaluìiì luteuìn, Li. Sp. PI. 306, Cart. 1. e. p.
55. ; Bert. 1. e. IV. p. 89 ; Gagea lutea Ker-Gawl in Bot. Mag.
t. 1200; Tass. A. Fi. p. 55.
« Ornithogalum luteum »
— Ornithogalum luteum C. B. Pin p. 71.
— Cipollaccio giallo.
— Esempi, ben conservato.
— Nei campi del Senese (Bart )
239. Hyacinthus romanus L. Mant. II. 224 ; Bart. 1. e. IV.
p. 159: Bellevalia romana, Sweet. Hort. Brit. ed. I. 419;E,eichb.
FI. Germ. Excurs. 105 ; Tass. A. FI. p. 55.
« Hyacinthus romanus »
— Hyacinthus comosus albus cum caeruleis staminihus. I. Bauh.
Hist. PI. 2. lib. 19. p. 584.
— Giacinto romano.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Bonelli).
Oss. Specie non determinata dal Bartalini.
240. Lilium bulbiferum L. Sp. PI. 302 ; Bart. I. e p. 54 ; Bert.
1. e. IV. p. 68; Tass. A. FI. p. 55.
« Lilium purpureo-croceum »
— Lilium purpureo-croceum majus. C. B. Pin. p. 76.
84 FL. TASSI
— Giglio rosso, Giglio salvatico.
— Esempi, due fiori in cattivo stato.
— In un bosco in faccia alla Madonna di Tressa (Bart., Camp.);
Castelletto Mascagni, M. Amiata, Pienza (Sant.)
241. Muscarì comosum Mill, Gard. Dict. ed. Vili. n. 2 ; Bert.
1. e. IV. p. IGl ; Hyacinthus comosum^ L. Sp. PI. 455; Bart. 1. e.
p. 53; Leopoldia comosa Pari, in Giorn. Bot. it. II. (1878) 160;
Tass. A. PI. p. 55.
« Muscari arvense latifolmm purpw^ascens »
— Muscari arvense latifoUum purpurascens I. R. H. 347.
— Muschino, Cipollaccio, Porrettuccio, Cipolla canina, Cipolla
di serpe.
— Esempi, infiorescenze e due foglie assai danneggiate.
— Dintorni di Siena (Bart., Tassi A.)
242. Muscari racemosum Mill. Gard. Dict. ed. VII. n. 3 ;
Bert. 1. e. IV. p. 165 ; Hyacinthus racemosus L. Sp. PI. 455, ; Bart.
1. e. p. 53.
« Muscari arvense jimcifolium »
— Muscari arvense juncifoUum, caeruleum minus. I. R. H. 348.
— Porrione.
— Esempi, ben conservato.
— Dintorni di Siena (Bart.)
243. Polygonatum officinale Ali. FI. Pedem. I. 131 ; Tass. A.
FI. p. 55 ; Convallaria Polìjgonatwìu, L. Sp. PI. 315 ; Bart. 1. e.
p. 1 ; Bert. 1. e. IV. p. 142.
« PolygonatiLin latifolmm vulgare »
— Polygonatuyn latifoUum vulgare, vulgo sygillwm Salomonis.
C. B. Pin. p. 303.
— Mughetto salvatico, Sigillo di Salomone, Sigillo di S. Maria.
— Esempi, ben conservato.
— Boschi di Ravacciano, della Monaca e altrove (Bart.)
244. Scilla peruviana L. Sp. PI. 309; Bert. 1. e IV. p. 108;
« Hyacinthus stellatus peruanus »
ERBAKIO BARTALINI 85
— Hyacinthus stellatus peruanus Olus, Hist. PI. 1. e. lib. 2.
p. 182.
— Giacinto del Perii, Giacinto stellare grande.
— Esempi, in cattivo stato.
Oss. Non determinata dal Bartalini.
245. Urginea Scilla Steinh. in Ann. Se. Nat. Ser. II, T. I.
(1834) 321.; Tass. A. FI. p. 55; Scilla maritima, L. Sp. Pi. 308;
Bert. 1. e. IV. p. 104.
« Scilla bulbo colore ruffo ■»
— Scilla bulbo colore ruff'o, Caesalp. De pi. lib. 10. cap. 8.
p. 403.
— Scilla, Cipolla marina.
— Esempi, in buono stato.
Oss. Non registrata nel Catalogo.
246. Lemna minor L. Sp. PI. 970; Bart. 1. e. p. 122; Bert.
1. e. I. p. 125; Tass. A. FI. p. 54.
« Lemna f'oliis sessilibus »
— Lemna foliis sessilibus utrinque planiusculis, vadicibus soli-
tavi is. L. Sp. PI. 970.
— Lenticchia d' acqua, Lenticchia palustre. Erba pulla .
— Esempi, discretamente conservato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.)
247. Lytlirum Hyssopifoiia L. Sp. Pi. 447 ; Bart. 1. e. p. 87 ;
Bart. 1. e. V. p. 14; Tass. A. FI. p. 44.
« Salicaria hysopifolio »
— Salicaria hyssopifolio latiore. I. R. H. 233.
— Erba spargolina.
— Esempi, alquanto deteriorato.
— Nelle fosse presso Querce grossa (Bart.) ; Val di Cecina
(Sant.)
. 248. Lytliruin Salicaria L. Sp. PI. 440 ; Bart. 1. e. p. 37 ;
Bert. 1. e. V. p. 10; Tass. A. PI. p. 44; Tass. FI. Fior. S. Ant.
p. 10.
86 FL. TASSI
« Salicaria vulgai^is »
— Salicaria vulgaris purpurea, foliis oblongis I. R. H. p. 253.
— Salcerella, Riparella, Salicaria.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena, a Mazzafonda (Bart., Tass. A.); Poggi-
bonsi presso il lago di S. Antonio (Tass. FI.)
249. Punica Cranatum L. Sp. PI. 472; Bert. 1. e. V. p. 122;
Tass. A. FI. p. 44.
« Melagrcmo »
— Melagrano Matth. Valg. 1885. t. I. p. 246
— Melagi'ano, Melagranato, Grranato.
— Esempi molto danneggiato.
— Dintorni di Siena, spesso coltivato (Bart., Tass. A.)
Oss. Manca nel Catalogo.
^»
250. Althaea cannabina L. Sp. PI. 686 ; Bart. 1. e. p. 5 ; Bert.
1. e. VII. p. 249 ; Tass. A. FI. p. 40.
« Alcea canahiìia »
— Alcea cannabina C. B. Pin. p. 316.
— Canape salvatica, Malvavischio^ Malva canapina.
— Esempi, in gran paride distrutto.
— Querce Grossa (Bart.) ; Pienza (Sant.)
251. Althaea officinalis L. Sp. PI. ed. I. 686 ; Bart. 1. e. p. 5
Bert. 1. e. VII. p. 246 ; Tass. A. FI. p. 40, Cenn. p. 20.
« Althaea Dioscoridis et Plinii »
— Althaea Dioscoridis et Plinii C. B. Pin. 315.
— Althaea radix, hei-ba, semina L. Mat. Med. p. 119, n. 338.
— Altea, Malvaccione, Malvavischio.
— Esempi, in ottimo stato.
— Siena (Tass. A.) ; Bagni di Rapolano e S. Anna in Cam-
prena (Bart.); Montepulciano, Chiusi (Sant.) ; Val di Cecina (Bert.)
252. Lavatera punctata Ali. Auctuar. 26 ; Bert. 1. e. VII.
p. 279 ; Taos. A. FI. p. 40.
ERBARIO BARTALINI 87
« Malva folio vario »
— Malva folio vario C. B. Più. p. 137.
— Malva punteggiata.
— Esempi, iu cattivo stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.); Val di Cecina, M. Amiata
(Targ. A.) ; Pienza (Sant.) ; Brolio (Rie.)
Oss. Non figura nel Catalogo.
253. Malope malacoides L. Sp. PI. 692; Bart. 1. e. p. 5 ;
Bert. 1. e. VII p. 281 ; Tass. A. FI. p. 40.
« Malacoides Betonicae folio »
— Malacoides Betonicae folio I. H. H. p. 98.
— Malacoide.
— Esempi, leggermente danneggiato.
— Siena, Chiusure in Val d' Asso, Torrenieri, Taverne d'Arbia
(Bart.); Radicoudoli (Targ. A.); Mensano (Sant.); Pienza (Sav.)
254. Malva alcea L. Sp. PI. 689 ; Bart. 1. e. p. 5 ; Bert. 1. e.
VII. p. 262 ; Tass. A. FI. p. 40.
« Alcea vulgaris major »
— Alcea vulgaris major, flore ex rubro roseo C. B. Pin. p. 316.
— Alcea.
— Esempi, iu gran parte distrutto.
— Siena, Belriguardo (.Bart., Tass. A.) ; M. Amiata (Targ. A.)
255. Malva sylvestris L. Sp. PI. 689; Bart. 1. e. p. 4 ; Bert.
1. e. VII. p. 258 ; Tass. A. FI. p. 40, Ceun. p. 20.
« Malva sylvestris folio sinuato »
— Malva vulgaris, flore majore folio sinuato, I. B. r. p. 294.
— Malva, Malva salvatica.
— Esempi, due in gran parte danneggiati
— Dintorni di Siena e nei prati della città (Bart., Camp.)
256. Myrtus communis L. Sp. PI. 673; Bert. 1. e. V. p. 117
Tass. A. FI. p. 44.
« Myrtus communis »
— Myrtus communis, italica Cup. Hort. Cath. p. 148.
88 FL. TASSI
— Mirto, Mortella, Mirtella.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.)
Oss. Manca nel Catalogo.
257. Potamogeton crispus L. Sp. Pi. 126 ; Bart. 1. e. p. 33 ;
Bert. 1. e. II. p. 233; Tass. A Fi. p. 54.
« Potamogeton foliis crispis »
— Potamogeton foliis crispis, sive Lactuca ranaruìn, C. B.
Fin 193.
— Cicerbita di padule, Lattuga ranina.
— Esempi, con sole foglie, in buono stato.
— Dintorni di Siena, (Bart.) ; Montepulciano (Sant.)
258. Potamogeton natans L. Sp. PI. 126 ; Bart. 1. e. p. 53;
Bert. 1. e. p. II. p. 223 ; Tass. A. FI. p. 54.
« Potamogeton rotiindifoliuin »
— Potamogeton rotundifolium C. B. Pin. 193.
• — Bietola d' acqua, Lingue d' acque.
— Esempi, costituito da alcune foglie assai danneggiate.
— Dintorni di Siena, Belriguardo, Cascian delle Masse (Bart.) ,
Laghi di Montepulciano e Chiusi (Sant.)
259. Fraxinus Ornus L. Sp. PI. 1057; Bart. 1. e. p. 115; Bert.
1. e. I. p. 52 ; Tass. A. FI. p 49, Cenn. p. 72.
« Fraxinus humilior »
— Fraxinus humilior, sive altera Theophrasti minore et tenujore
folio C. B. Pin. p. 416.
— Succus, qui Manna, Manna calabrina L. Mat. Med. p. 168,
n. 476.
— Orno, Orniello, Avornello.
— Esempi, rametto fiorito assai danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.) ; Radicofani, Montalcino,
Chiusdino, Sarteano, M. Amiata (Sant., Camp.)
260. Jasminum officinale L. Sp. PI. 7 ; Tass. A. FI. p. 49.
ERBARIO BARTALINI 89
« Jasminum vulgatus »
— Jasminum vulgatus, flore albo C. B. Pin. p. 397.
— Grelsomino salvatico.
— Esempi, diversi in buono stato.
— Dintorni di Siena, inselvatichito (Bart.) ;
Oss. Manca nel Catalogo.
261. Ligustrum vulgare L. Sp. Pi. 7; Bart. 1. e. p. 117; Bert.
1. e. I. p. 37; Tass. A. PI. 49, Cenn. p. 75; Ta.ss. FI. Fior. S. Gio-
van d'Asso, p. 4.
« Ligustrum »
— Ligustrum I. B., I. p. 528.
— Sanguinelle, Olivello, Ligustro.
— Esempi, tre in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.) ; Pienza, Chianciano, M.
Amiata (Sant.) ; S. Giov. d'Asso (Tass. Fi,.
262. Olea europaea, L. Sp. PI. 8 ; Bert. 1. e. I. p. 45.
« Olea fructu ohlongo minori »
— Olea sylvestris, folio duro, subtus incano C. B. Pin. p. 4.72.
— Olivo, Ulivo.
— Esempi, due, di cui uno in cattivo stato.
— Siena (Bart.)
Oss. Manca nel Catalogo.
263. Syringa vulgaris L. Sp. PI. 9.
« Syringa »
— Syringa caerulea C. B. Pin. p. 398.
— Lilac, Lilatro.
— ■ Esempi, coti sole foglie in buono stato.
— Siena, coltivata (Bart.)
Oss. Manca nel Catalogo.
264. Circaea lutetiana L. Sp. PI. 9.; Bart. 1. e. p. 44; Bert.
l. e. IV. p. 56 ; Tass. A. Fi. p. 44.
« Circaea lutetiana »
— Circaea lutetiana Lob. le. 266.
90 FL. TASSI
— Erba de' maghi, Erba mao;a.
— Esempi, in cattivo stato.
— Dintorni di Siena. (Bart.)
265. Epilobium hirsutum L. Sp. PI. 347 ; Bart. 1. e. p. 45 ;
Bert. 1. e. IV. p. 295 ; Tass. A. FI. p. 44.
« Chamaenerìon villosum •»
— Chamaenerion villosum, magno fiore purpureo I E,. H. p. 303.
— Garofano d' acqua, Viola di padule.
— Esempi, ben conservato.
— Dintorni di Siena, alla Coroncina (Bart.) : M. Amiata (Targ.
A.) ; Montalcino (Giuli).
266. Cephalanthera pallens Rich. in Mem. Mus. Par. iv. (1818)
60; C. grandiflora S. F. Gray, Nat. Arr. Brit. PI. II. 210; Bert.
1. e. IX. p. 626 ; Serapias longi folla, Bart. 1. e. p. 64. n. 2. (non
Huds. !)
« Helleborine montana angustifolia spicata »
— Helleborine flore albo, vel damasonium ìnontanum latifolium
C. B. Pin. 187.
— Elleborina.
— Esempi, completamente distrutto.
— Dintorni di Siena al Poggio al Cardinale (Bart.)
267. Cephalanthera rubra Rich. in Mem. Mus. Par. IV (1818)
60; Bert. 1. e. IX. p. 629; Tass. A. FI. p. 54; Tass. FI. Contrib.
alla FI. Sen., I. Orchid. p. 4.
« Helleborine montana angustifolia »
— Helleborine montana, angustifolia, pnrpurascens Cup. Hort.
Cath. Supp. I.
— Elleborina rosea.
— Esempi, discretamente conservato.
— Dintorni di Siena (Bart..; Vicobello (Camp.); fuori porta
S. Marco e nei prati a Belcaro (Tass. FI.)
Oss. Manca nel Catalogo.
268. Epipactis latifolia Ali. FI. Pedem. II. 151 ; Serapias lati-
ERBARIO BARTALINI 91
folia, Huds. FI. Angl. ed. I. 341; Bart. 1. e. p. 64; Bert. 1. e. IX.
p. 623; Tass. A. FI. p. 54: Tass. FI. Orchid. etc. 1. e. p. 4. e Fior.
S. Griov. d' Asso. n. 5.
« Helleborìne latifolia »
— Hellehorine latifolia montana, C. B. Fin. p. 186.
— EUeboi'ina crestata.
— Esempi, fiorito in discreto stato.
— Bosco di Mazzafonda e fuori porta Tufi (Bart.) ; Montalbuccio,
bosco della Monaca e a S. Giov. d' Asso (Tass. FI ) ; Radda (Becc.) ;
M. Amiata e Pienza (Sant.)
269. Epipactis palustris Crantz. Stirp. Austr. ed. II. fase. vi.
462 ; Serapias longifoUa, Bart. 1. e. p, 64 (non Huds.) ; Bert. 1. e.
IX. p. 620; Tass. A. FI. p. 54.
« Hellehorine palustris nostras »
— Helleborine palustris nostras Raj. Hyst. 1231.
— Mughetti pendolini.
— Esempi, fiorito ben conservato.
— Bosco di Mazzafonda, Campacelo degli Ebrei (Bart.)
270. Habenaria bifolia E,. Br. in Ait. Hort. Kew. ed. II V.
193; Orchis bifolia^ L. Sp. PI. 939; Bart. 1. e. p. 63; Platanthera
bifolia Rich. in Mem. Mus. Par. IV. (1818) 57; Bert. 1. e. IX.
p. 564 ; Tass. A. FI. p. 54 ; Tass. FI. Oontrib. 1. e. t. p. 8.
« Orchis alba bifolia minor »
— Orchis alba bifolia minor, calcari oblongo. C. B. Pin. 83.
— Cipolla di serpe.
— Esempi, in gran parte distrutto.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.) ; Castello Mascagni, Ca-
stellazzai'a in Val di Pugna (Sant.); Vignanone, Mazzafonda (Tass. FI.)
271. Listerà ovata R. Br. in Ait. Hort. Kew. ed. II. v. 201;
Bert. 1. e. IX. p. 616; Tass. A. FI. p. 54; Tass. FI. Contrib. alla
FI. Sen., I. Orchid. p. 5; Ophrys bifolia Lam. FI. Fr. III. 516;
Bart. 1. e. p 65.
« Ophr^ys bifolia »
— Ophrys bifolia C. B. Pin. p. 87.
— Orchide di Primavera.
92 FL. TASSI
— Esempi, assai danueggiato.
— Boschi della Monaca e del Mattioli (Barfc., Giuli., Tass. A.);
Mazzafonda, Pian del Lago, Montalbuccio, Viguanoue, Vicobello, e
presso il cimitero Israelitico l^Tass. FI.)
272. Ophrys muscifera Huds. FI. Augi, ed I. 340 ; Tass. A.
FI. p. 54 ; Ophrys myodes, Jacq. Mise. II. 27.3 ; Bart. 1. e. p. 63 ;
Bert. 1. e. IX, p. 5 Si.
« Ophris insectifera myodes »
— Orchis muscae Corpus referens minor etc. C. B. Fin. 83.
— Pecchie.
■ — Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena i^Bart.)
273. Orchis hircìna Crantz, Stirp. Austr. ed. II. fase. vi. 484;
Satyrium hircinum, L. Sp. PI. 944 ; Bart. 1. e. p. 63 ; Hymantoglos-
siim hircinum Spreng ; Bert. 1. e. IX. p. 568 ; Tass. A . FI. p. 54.
« Satyrium hircinum »
— Orchis barbata odore hirci breviore, latioreque folio. C. B.
Fin 82.
— Fior di Cuculio, Pan del Cuculio, Satirione, Testicolo di cane.
— Esempi, in gran parte danneggiato.
— Dintorni di Siena, Bosco della Monaca. (Bart., Tass. A.)
274. Orchis maculata L, Sp. PI. 942 ; Bart. 1. e. p. 63 ; Bert. 1.
e. IX. p. 554 ; Tass. A. FI. p. 54 ; Tass. FI. Contrib. 1. e. I. p. 7,
Fior. S. Giov. n. 90.
« Orchis iKilmata »
— Orchis palmttta pratensis, maculata. C. B. Pin. 85.
— Concoi'dia, Giglio basilico.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass. A.i; Castelletto Ma-
scagni, M. Amiata (Sant.) ; Mazzafonda, Bosco della Monaca, S,
Giov. d' Asso, Pian del Lago, Vignanone (Tass. FI.)
275. Orchis MoriO L. Sp. PI. 940 ; Bart. 1. e. p. 63 ; Bert. 1.
e. IX. p. 524 ; Tass. A. FI. p. 54 ; Tass. FI. Contrib. 1. e. I. p. 8.
Fior. S. Giov. n. 87.
ERBARIO BARTALINI 93
« Orchis morio faemina »
— Orchis morio foemina. C. B. Pin. 82.
— Salep Radix, L. Mat. Med. p. 145. n. 412
— Grigli caprini, Satirio.
— Esempi, in discreto stato
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.); M. Liscai, Montalbuccio,
Boschi della Monaca, di S. Giov. d' Asso e di M. Olivato (Tass. Fi.)
276. Orchis Simia Lam. FI. Fr. III. 530; 0. tephrosanthos Villd.
Prosp. 16; Hist. PI. Dauph. IL 32; Bert. 1, e. IX. p. 539.
— Orchis flore Simiam referens flore purpureo cwn varietab. C.
Vaili. Bot. Paris p. 148. tab. 31. fig. 25, 26.
— Giglio uomicciatolo.
— Esempi, un po' deteriorato.
— Dintorni di Siena iBart.)
Oss. Manca nel Catalogo.
277. Orobanche crenata Forsk FI. Aegypt. Arab. 113; 0. ma-
jor Bart. 1. e. p. 20 (non Linn.) ; 0. pruinosa Lapeyr. Abr. de la
FI. des Pyr. suppl. 87; Bert. 1. e. VI. p. 437; Tassi A. FI. p. 50.
< Orohanche major »
— Orobanche major caryophyllum olens. C. B. Pin. 87.
— Malerba, Lupo di fave.
— Esempi, in buono stato.
— Bosco di Mazzafonda (Bart.)
278. Orobanche ramosa L. Sp. PI. 608 ; Bart. 1. e. p. 21 ; Bert.
1. e. VI. p. 452 ; Phelypaea C. A. Mey. Verz. Pfl. Cauc. 104 ; Tass.
A. FI. p. 50, Cenn. p. 84.
« Orohanche ramosa »
— Orobanche ramosa florihus caeruleis. C. B. Pin. 88.
— Lamione della canape. Succiamele piccolo.
— Esempi, quasi distrutto.
— Bjsco di Ravacciaiio (Bart.); fuori porta S. Marco e Romana
(Tass. A.i
94 FL. TASSI
279. Chelidonium majus L. Sp. PI. 505; Bart. 1. e. p. 33; Bert.
1. e. V. p. 309; Tass. A. FI. p. 37, Cenn. p. 10.
« Chelidonium majus vulgare »
— Chelidonium majus vulgare. C. B. Più. 144.
— Chelidonii majoris radix, herba L. Mat. Med. p. 89. u. 252.
— Celidonia, Erba da porri, Erba Nocca, Cinerognola.
— Esempi, in cattivo stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass. A.)
280. Fumaria capreolata L. Sp. PI. 701 : Bart. 1. e. p. 62 ;
Bert. 1. e. VII. p. 306 ; Tass. A. PI. p. 38.
« Fumaria officinarmn flore albo »
— Fumaria officinarum, et Dioscoridis, fiore albo. C. B. Pin. 143
— Pumosterno bianco.
— Esempi, in parte danneggiato.
— Siena, fuori porta Tufi presso il Monastero di S. Benedetto.
(Bart., Tass. A.)
281. Fumaria offìcinalis L. Sp. PI. 700 ; Bart. 1. e. p. 62 ;
Bert. 1. e. VII. p. 301 ; Tass. A. PI. p. 38, Cenn. p. 11 ; Tass PI.
Plor. S. Ant. p. 9.
« Fumaria officinarum flore pm^pureo »
— Fumaria officinarum^ et Dioscoridis, flore -purpureo. C. B.
Pin. 143.
— Fumariae herba, sernina, L. Mat. Med, p. 121. n. 343.
— Erba acetina, Erba da purghe, Pumosterno.
— Esempi, un po' danneggiato,
— Siena (Bart., Tass. A.); M. Amiata (Pari.); Poggibonsi presso
il lago di S. Antonio (Tass. PI.)
282. Papaver Rhoeas L. Sp. PI 507 ; Bart. 1. e. p. 34 ; Bert,
1, e. V. p. 324; Tass. A. FI. p. 38, Cenn. p. 10; Tass. FI. Fior,
S. Ant, p. 9.
« Papaver erraticum rubrum cainpestre »
— Papaver erraticum rubrum campestre I. B. 3. 394.
— Rhoeadis herba, flores, L. Mat. Med. p. 88. n. 251.
— Rosolaccio, Papavero salvatico, Bubboline.
— Esempi, molto danneggiato.
ERBARIO BARTALINI 95
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.) ; Rosia (Sant.) ; Presso il
lago di S. Antonio (Tass. FI.)
283. Plantago Coronopus L. Sp. PI. 115; Bert. 1. e. II. p. 174;
Tass. A. FI. p. 51 ; Coronopus vulgai-is, Fourr. in Ann. Soc. Linn.
Lyon. N. S. XVIII (1869) 140.
« Coronopus hortensis »
— Coronopus hortensis. C. B. Pin. p. 190. n. 1. (^).
— Corno di Cervo, Erba stella, Mescolanza, Coronopo.
— Esempi, due ben conservati.
— Dintorni di Siena (Bart., Targ, A., Tass. A.)
Oss. Manca nel Catalogo.
284. Plantago lanceolata L. Sp. PI. 113; Bart. 1. e. p. 10 ;
Bert. 1. e. II. p. 158; Tass. A. FI. p. 51 ; Cenn. p. 91 ; Tass. FI.
Fior. S. Ant. p. 14.
« Plantago angusti folla major »
— Plantago angusti folta major. C. B. Pin. 189.
— Piantaggine, Lingua canina, Orecchio d' asino, Mestolaccio.
— Esempi, in gran parte distrutto.
— Siena (Bart., Tass. A.); Montieri (Amid.); M. Amiata (Targ.
A.) ; Doccio, Frontignano (Sant.) ; Poggibonsi presso il Lago di S.
Antonio (Tass. FI.)
285. Plantago major L. Sp. PI. 114; Bart. 1. e. p. 10; Bert.
1. e. IL p. 153; Tass. A. FI. p 51 ; Cenn. p. 91.
« Plantago latifoUa sinuata »
— Plantago lati folla sinuata C. B. Pin. 189.
— Plantaginis latifoliae radix, herba, aqua, semina, L. Mat.
Med. p. 16. n. 49.
— Piantaggine, Petacciola, Centinerbia.
— Esempi, in buonissimo stato.
— Siena (Bart., Camp., Tass. A.) ; M. Amiata iSant.V
286. Plantago maritima L. Sp. Pi. 114; Bert. 1. e. IL p. 168;
Tass. A. FI. p. 51 ; P. subulata Bart. 1. e. p. 10.
(•) Secondo Bertoloni FI. ital. IL p. 175.
96 FL. TASSI
« Pianta go gramineo folto »
— Plantago gramineo folio major I. R. H. p. 127.
— Serpentina.
— Esempi, danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart., Targ. A., Sav. P., Tass. A.); Pienza,
M. Amiata, Radicofani (Sant.) ; Radicondoli, Ghianciano (Targ. A);
Radda (Becc)
287. Polygala flavescens DC. Cat. Hort. Monsp. 134; Bert.
1. e. VII. p. 319; Tass. A. FI. p. 39 ; P. vulgaris, Bart. 1. e. p. 20.
« Polygala vulgaris lutea »
— Polygala vulgaris lutea I. Bauli. Hist. PI. 3. lib. 29. p. 388.
— Bozzolina gialla.
— Esempi, ben conservato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.) ; Mazzafonda (Giuli) ; Me-
leto (Pari.)
288. Polygala monspeliaca Ali. FI. Pedem. IL 301; Vili. Hist.
PI. Dauph. III. 388; Bert. 1. e. VII. p. 319; Tass. A. Fi. p. 39;
P. vulgaris, L. Sp. PI. 702 ; Bart. 1, e. p. 20.
« Polygala albo flore »
— Polygala vulgaris G. B. Pin. 215.
— Bozzolina appuntata.
— Esempi, in cattivo stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.)
289. Polygala vulgaris L. Sp. PI. 702; Bart. 1. e. p. 20; Bert.
1. e. VII. p. 3U; Tass. A. FI. p. 39, Cenn. p. 17; Tass. FI. Fior.
S. Ant. p 9, Escurs. bot. S. Griov. d'Asso n." 10
« Polygala purpurea »
— Polygala purpurea Tabern. Icon. 831.
— Erba bozzolina, Vecciolina.
— Esempi, due ben conservati.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass. A.); Poggibonsi presso
il lago di S. Antonio e a S. Giov. d' Asso (Fi. Tass.)
ERBARIO BARTALINI 97
290. Fagopyrum esculentum Moench, Meth. 290; F. vulgare,
T. Nees Gen. PI. Monochl. 53 ; Polygonum Fagopyrum L. Sp.
PI. 304.
« Fagopyruììi vulgare eì^ectiim »
— Enjsiraum cereale, folio hedcraceo. C. B. Pin. 27.
— Grano saraceno.
— Esempi, alquanto danneggiato.
— Siena, coltivato (Bart.)
Oss. Manca nel Catalogo.
291. Polygonum aviculare L. Sp. PI. 362 ; Bart. 1. e. p. 81 ;
Bert. 1. e. IV. p. 378 ; Tass. A. FI. p. 52, Cenn. p. 92.
« Polygonwn oblongo angustofolio »
— Polygonum oblongo angustofolio C. B. Pin. 281.
— Centiimnodiae herba L. Mat. Med. p. 62 n. 186.
— Ooregiola, Centinodia, Sanguinaria.
— Siena (Bart., Camp., Tass. A.) ; M. Amiata. (Targ. A.)
292. Polygonum Convoivulus L. Sp. PI. 364 ; Bart. 1. e. p.
81 ; Bert. 1. e. IV. 388 ; Tass. A. FI. p. 52.
« Fagopyruìu vulgare scandens »
— Fagopyrum vulgare scandens I. 11. H. p. 511.
— Convolvulo nero. Erba leprina,
— Esempi, ben conservato.
— Dintoi'ni di Siena (Bart., Tass. A.)
293. Polygonum Persicarla L. Sp. PI. 361: Bart. 1. e. p. 80;
Bert. 1. e. IV. p. 370; Tass. A. FI. p. 52.
« Persìcaria mitis »
— Persìcaria mitis inaculosa, et non inaculosa 0. B. Pin. 101.
— Persìcaria, Cucitoli, Salcerella.
— Esempi, poco danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass.)
294. Rumex Acetosa L. Sp. PI. 337 ; Bart. 1. e. p. 78 ; Tass.
A. FI. p. 52 ; n. Pse Udo- Acetosa Bert. 1. e. IV. p. 252.
« Acetosa pratensis »
— Acetosa pratensis. C. B. Pin. 14.
98 l-'L- TASSI
— Erba brusca sai valica.
— Esempi, in discrete coudizioni.
— Dintorni di Siena, boschi di Mazzafonda, Ravacciano, Cascian
delle Masse, (Bart.) ; M. Amiata (Sant.)
295. Rumex acutus L. Sp. PI. 335 ; Bart. 1. e. p. 78 ; Bert.
1. e. IV. p. 237.
« Lapatlìum folio acuto plano »
— Lapathum folio acuto plano C. B. Pin. 115.
— Romice campestre
— Esempi, guasto.
— Dintorni di Siena, nei luoghi umidi (Bart.)
29G. Rumex aquaticus L. Sp. PI. 336 ; Bart. 1. e. p. 78 ; R.
Hydrolapathum Huds. FI. Angl. ed. II. 154 ; Bert. 1. e. IV. p. 242;
Tass. A. FI. p. 52.
« Lapa.thnm aquaticum »
— Lapathum aquaticum folio cubitali C. B. Pin. 116.
— Tabacco di padule.
— Esempi, alquanto danneggiato.
— Dintorni di Siena nei luoghi umidi (Bart., Tass. A.)
297. Portulaca oleracea L. Sp. PI. ; Bart. 1. e. p. 34; Bert. 1. e.
V. p. 8. ; Tass. A. FI. p. 45.
« Portulaca angustifoUa »
— Portulaca angustifoUa, sive silvestris. C. B. Pin. 288.
— Portulacae hevba, semina, L. Mat. Med. p. 91. n. 260.
— Porcellana, Erba da porci. Erba grassa.
— Esempi, ben conservato.
— Dintorni di Siena \_Bart., Tass. A.)
298. Anagallis arvensis L. var. caerulea Gren. et. Gfodr. Fi.
de Fr. II. p. 467 ; A. caerulaeo fiore, Bart. 1. e. p. 13 ; A. caerulea^
Bert. 1. e. IL p. 424 ; A. arvensis, L., Tass. A. FI. p. 49.
« Anagallis caerulaeo fiore »
— Anagallis coeruleo fiore C. B. Pin. 252.
ERBARIO BARTALINI 99
— Erba grisettina, Terzanella.
— Esempi, ben conservato.
— Siena (Bart., Tass. A.)
299. Anagallis arvensis L., var. phoenicea Gren. et Godr.
FI. de Fr. II, p. 467 ; A. phaeniceo flore, Bart. 1. e. p. 13 ; A. ar-
vensis L., Bert. 1. e. II. p. 422 ; Tass. A. FI. p. 40.
« Anagallis phaeniceo flore »
— Anagallis phoeniceo flore C. B. Fin. 252.
— Anagallide, Centonchio rosso, Mordi Gallina.
— Esempi, in buono stato.
— Siena (Bart., Camp., Tass. A.) ; Radda (Becc)
300. Cyclamen hederaefolium Reichb. FI. Germ. Excurs. 407;
C. europaeum, Bart. 1. e. p. 16 ; C. vernuni, Bert. 1. e. p. 405 ; C.
repandum Sibth. et. Sm. FI. Graec. I. 128; Tass. A. FI. p. 49;
Tass. FI. Escurs. S. Giov. d'Asso, n. 52.
« Cyclamen folio anguloso »
— Cyclamen folio anguloso C. B. Fin. 308.
— - Pan porcino primaticcio, Ciclame.
— Esempi, leggermente danneggiato.
— Bosco della Monaca (Bart., Tass. A.) ; S. Giov. d' Asso,
(Tass. FI.)
301. Lysimachia Nummularia L. Sp. PI. 148 ; Bart. 1. e. p.
13 ; Bere. I. e. II. p. 419 ; Tassi A. FI. p. 49., Cenn. p. 72 ; Tass.
FI. Fior. S. Ant. p. 13.
« Lysimachia humifusa »
— <- Lysimachia humifusa, folio rotundiore, flore lideo. I. R.
H. 141.
— « Nummularia major, lutea. C. B. Pin. 309.
— « Nummularia sive C'entimorbia. I. B. 3. p. 370 ; Lob. le.
p. 474.
— « Nummularia, Dod. Pempt. p. 600.
— « Lysimachia subrotundis foliis, floribus solitariis, caule prò-
cumbente L. H. Cliff. p. 52.
— Nummulariae herba, L. Mat. Med. p. 23. n. 67.
— Centimorbia, Nummularia.
100 FL. TASSI
— Esempi, due rametti in cattivo stato.
— Boschi di Mazzafonda e della Monaca (Bart., Tass. A.) ;
Poggibonsi presso il lago di S. Antonio CTassi FI.)
302. Lysimachia vulgaris L. Sp. PI. 146 ; Bart. 1. e. p. 12 ;
Bert. 1. e. II. p. 414 ; Tass. A. Fi. p. 49., Cenn. p. 72 ; Tass. FI.
Fior. S. Ant. p. 13.
« Lysimachia lutea »
— Lysimachia lutea major, quae Dioscoridis, foliis ternis et
quaternis C. B. Pin. 245.
— Lisimachia, Mazza d' oro.
— Mazzafonda (Bart., Tass. A.) ; Poggibonsi presso il lago di
S. Antonio. (Tass. Fi.)
303. Prìmula vulgaris Huds. FI. Angl. ed. I. 70 ; Tass. A. FI.
p. 49 ; P. veris, Bart. 1. e. p. 10 ; P. acauUs, Hill. Veg. Syst. VIII.
25 ; Jacq. Mise. L, 158.; Bert. 1, e. II. p. 370.
« Primula veris florib: =»
— Primula veris floribus ex singularibus pediculis pallidis, ma-
joribus, simplicibus I. B. 3. p. 497.
— Primavera, Fior di Primavera.
— Esempi, due piante fiorite ben conservate.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.)
304. Samolus Valerandi L. Sp. PI. 443 ; Bart. 1. e. p. 13 ;.
Bert. 1. e. II. p. 551 ; Tass. A. FI. p. 49.
« Samolus Valerandi »
— Samolus Valerandi 1. B. 3. p. 791.
— Samolo, Lino d' acqua.
— Esempi, in buon stato.
— Dintorni di Siena, fuori porta Fontebrauda (Bart., Tass. A.) ;.
Pienza, Bagni di Vignone, Chiusdino (Sant.)
305. Adonis aestivalis L. P. Sp. PI. ed. IL 771 ; Bart. 1. e. p.
43 ; Bert. 1. e. V, p. 492.
« Ranunculus arvensis, foliis Chamaemeli, fiore
phaeniceo »
ERBARIO BARTALINI 101
— Banunculus arvensis, foliis Chamaemeli, fiore phoeniceo I.
R. H. p. 291.
— Fior d'Adone^ Camomilla rossa, Occhio di Diavolo.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart.),
306. Anemone Hepatica L. Sp. PI. 538; Bert. 1. e. V. p. 443;
Tass. A. FI. p. 37; Cenn, p. 6.
« Ranunculus tridentatus, vernus, sìve Trinitatis
lierha »
— Banunculus tridentatus, vernus, flore simpUci, caeruleo et albo,
Zannich. Opusc. posth. p. 51.
— Hepaticae nobilis herba, flores, L. Mat. Med. p. 97. n. 277.
— Erba Trinità, Ranuncolo tridentato, Trifoglio epatico.
— Esempi, con fiori e foglie in discreto stato.
— Dintorni di Siena (Bart.); Bosco della Monaca (Camp., Tass.
A.); Bagni di S. Filippo, Pienza (Sant.); M. Amiata (Sav.)
Oss. Manca nel Catalogo.
307. Anemone nemorosa L. Sp. PI. p. 541 ; Bart. 1. e. p. 42;
Bert. 1. e. V, p. 447 ; Tass. A. FI. p. 37.
« Ranunculus phragmites cdbus, et purpureus ver-
nus »
— Banunculus phragmites albus, et p)urp)ureus vernus. I. B. 3.
p. 412.
— Banunculi albi flores, L. Mat. Med. p. 96. p. 275,
— Anemolo bianco, Ranuncolo bianco, Anemone di boschi.
— Esempi, con fiori e foglie, ma danneggiato.
— Dintorni di Siena, boschi di Mazzafonda e della Monaca
(Bart., Camp., Tass. A.); M. Amiata (Pari.)
308. Clematis Flammula L. Sp. P. 544 ; Bart. 1. e. p. 43 ; Bart.
1. e. V. p. 475; Tass. A. FI. p. 37.
« Clematitis, sìve Flammula repens. »
— Clematitis sive Flammula repens. C. B. Pin. 300.
— Fiammola, Vitalba piccola.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena presso S. Dalmazio (Bart.)
103 FL. TASSI
309. Clematis Vitalba L. Sp. PI. 544 ; Bart. 1. e. p. 43; Bert.
1. e. V. p. 474; Tass. A. FI. p. 37., Cenn. p. 5; Tass. FI. Escurs.
S. Giov. d'Asso n. 1., FI. S. Ant. p. 8.
« Clematitis sylvestris latifolia »
— Clematitis sylvestris latifolia, foliis non incisis. I. R. H. 293.
— Clematide, Vitalba.
— Esempi, tre, due dei quali in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass. A.); Pienza, Radicofani
(Sant.) ; Colle di Val d'Elsa, Bagni di Vignone (Targ. A.) ; S. Gio-
van d'Asso, Poggibonsi presso il lago di S. Antonio (Tass. FI.)
310. Delphinium Ajacis L. Sp. PI. 535 ; Bert. 1. e. V. p. 400;
Tass. A. FI. p. 37., Cenn. p. 9.
« Delphinium ortense »
— Consolida regalis hortensis, flore majore et simplici. C. B.
Pin. 142.
— Sprone di Cavaliere, Fior cappuccio.
— Esempi, due in buono stato.
— Specie coltivata nei giardini e talora inselvatichita presso le
abitazioni (Tass. A.)
Oss. Manca nel Catalogo: gli esemplari probabilmente provengono
da specie coltivate.
311. Delphinium Consolida L. Sp. PI. 590 ; Bert. 1. e. V. p.
398; Tass. A. FI. p. 37.
— Consolida regalis arvensis C. B. Pin. 142.
— Consolidae regalis flores, L. Mat. Med. p. 94. n. 268.
— Consolida regale, Cappucci.
— Esempi, in buone condizioni.
— Siena (Bart.)
Oss. Manca nel Catalogo.
312. Helleborus niger, L. Sp. PI. 558 ; Bart. 1. e. p. 42 ; Bert.
I. e. V. p. 588; Tass. A. FI. p. 37., Cenn. p. 8.
« Helleborus niger »
— Helleborus niger, angustioribus foliis, flore albo, vel roseo, I.
H. R. 272.
— Hellebori nigri radix, L. Mat. Med. p. 96. n. 273.
ERBARIO BARTALTNI 103
— Elleboro nero, Erba Nocca, Pie' di diavolo.
— Esempi, assai danneggiato.
— Dintorni di Siena nei boschi (Bart.); alle gessaiole di Campo
Redaldi (Sant.)
313. Nigella arvensis L. Sp. PI. 584 ; Bart. 1. e. p. 38 ; Bert.
1. e. V. p. 436;
« Nigella arvensis »
— Nigella arvensis cornuta, C B. Pin. 145.
— Nigella salvatica.
— Esempi, danneggiato.
— Siena (Bart.)
314. Nigella damascena L. Sp. PI. 584; Bert. 1. e V. p. 434;
Tass. A. FI. p. 37, Cenn. p. 8; Tass. FI. Escurs. S. Giov.d' Asso. n. 5.
— Nigella angustifolia, flore majore simplici caeruleo, 0. B.
Pin. 145.
— Fanciullacce, Damigella, Erba bozzolina, Scarmigliate.
— Esempi danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.); S. Giov. d'Asso (Tass. FI.)
Oss. Manca nel Catalogo.
315. Ranunculus arvensis L. Sp. PI. 555 : Bart. 1. e. p. 43.
Bert. 1. e. V. p. 564 ; Tass. A. FI. p. 37.
« Ranunculus arvensis echinatus »
— Ranunculus arvensis echinatus. C. B. Pin. p. 179.
— Ranunculo dei campi. Signorine salvatiche.
— Esempi, in gran parte distrutto.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.)
316. Ranunculus Ficaria L. Sp. PI. .550; Bart. 1. e. p. 42;
Bert. 1. e. V. p. 508; Tass. A. FI. p. 37., Cenn. p. 7.
« Ranunculus vernus »
— Ranunculus vernus rotundifolius minor I. R. H. 286.
— Chelidonii minoris radix, L. Mat. Med. p. 96. n. 274.
— Ficaria, Erba Fava, Celidonia minore, Favaiola.
— Esempi, un po' danneggiato.
— Dintorni di Siena ;Bart., Camp., Tass. A.)
104 FL. TASSI
317. Ranunculus muricatus L. Sp. PI. 555; Bart. 1. e p. 42;
Bert. 1. e. V. p. 566 ; Tass. Fi. p. 37.
« Ranunculus palustris echinatus »
— Ranunculus palustris echinatus. C. B. Pia. 180.
— Sedano salvatico, Pie' di Gallo.
— Esempi, in frutto, in discreto stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.)
318. Ranunculus repens L. Sp. PI. 554 ; Bert. 1. e. V. p.
551 ; Tass. A. FI. p. 37.
« Ranunculus palustris apifolio laevis »
— Ranunculus pratensis, repens, hirsutus. Zannich. Ist. pi. 224.
— Crescione salvatico, Stellettine.
— Esempi, ben conservato a fiori doppi, proveniente forse da
pianta coltivata in qualche giardino.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.)
Oss. Manca nel Catalogo : l' etichetta dell' esemplare, scritta dal
Bartalini, è errata perchè si riferisce al R. sceleratus.
319. Ranunculus trichophyllus Chaix, in Vili. Hist. PI. Dauph.
I. 335; Tass. A. PI. p. 37; Tass. Fi. Escurs. S. Giov. d'Asso n. 2;
R. aqaatilis var. a. L. Sp. PI. 556.; Bart. 1. e. p. 43; R. pantothrix
Brot. FI. Lusit. II. 335; Bert. 1. e. V. 575.
« Ranunculus acquaticus, capillaceus »
— Ranunculus aquaticus, capillaceus C. B. Pin. 180.
— Finocchio d'acqua.
— Esempi, deteriorato.
— Dintorni di Siena, alla Coroncina. (Bart., Tass. A.); S. Giov.
d' Asso e a Montoliveto in una vasca presso il Convento (Tass. FI.)
320. Reseda odorata L. Syst. ed X. 1046.
— Reseda foliis integris, floribus odoratis, Hall. Gaelt. 93. Zinn.
Gaelt. 123.
— Amorino.
— Esempi, in buono stato.
— Siena, coltivato (Bart.)
Oss. Manca nel Catalogo.
EKBAKIO BAKTALINI 105
321. Reseda Phyteuma L. Sp. PI. 449; Bart. 1. e. p. 62; Bert.
i. e. V. p. 33 ; Tass. A. FI. p. 39.
« Reseda minor vulgaris »
— Reseda minor vulgaris I. E,. H. 423.
— Reseda salvatica, Amorino salvatico.
— Esempi, leggermente danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart.) ; Pitigliano, Bagni di S. Filippo
(Giuli, Targ. A.)
322. Paliurus aculeatus Lam. Illustr. IL 347. n. 611; P.au-
stralìs Bert. 1. e. 11, 667; Tass. A. FI. p. 41.
« Paliurus »
— Rhamnus folio subrotundo, fructu compresso C. B. Fin. 477.
— Paliuro, Giuggiolo salvatico.
— Esempi, in discreto stato.
— Siena (Bart., Sav.)
Oss. Manca nel Catalogo.
323. Ziiyphus saliva Gaertn. Fruct. I. 202: Tass. A. FI. p.
41 ; Z. vulgaris, Lam. Encycl. III. 316., Bert. 1. e. IL p. 665.
« Zizziphus »
— Zizyplìus, Dod. Pempt. 808.
— Jujuba sijlvestris C. B. Fin. 446.
— Jujubae baccae, L. Mat. med. p. 25. n. 74.
— Giuggiolo, Zizzolo.
— Esempi, un po' deteriorato.
— Siena, coltivato (Bart., Tass. A.)
Oss. Manca nel Catalogo.
324. Agrimonia Eupatoria L. Sp. PI. 448. ; Bart. 1, e. p. 45 ;
Bert. 1. e. V. p. 18 ; Tass. A. FI. p. 44, Cenn. p. 43 ; Tass. FI.
Fior. S. Ant. p. 11.
« Agrimonia officinarum »
— Agrimonia officinarum I. R. H. 301.
— Agrimoniae lierba, L. Mat. med. p. 76. n. 221.
lOG FL. TASSI
— Agrimonia, Santonica.
— Esempi, composto di un rametto con foglie e iiori, ma que-
st' ultimi danneggiati e in parte distrutti.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.) ; Bagni di S. Filippo
(Sant., Targ. A.) ; S. Salvadore, M. Amiata (Camp.) ; Poggibonsi
presso il lago di S. Antonio (Tass. FI.)
325. Alchemilla arvensis Scop. FI. Cam. ed. II., 115; Bert.
1. e. II. p. 210; Tass. A. FI. p. 44; Aphanes arvensis L. Sp. PI.
ed. I. 123; Bart. 1. e. p. 80.
« Alchimilla montana minima »
— Alchimilla montana minima, Column. Ecphr. I. p. 145.
— Erba ventaglina piccola, Ventaglini
— Esempi, due piantine, una delle quali alquanto danneggiata.
— Dintorni di Siena, fuori porta Ovile (Bart., Tass. A.)
326. Crataegus Oxyacantha L. Sp. PI. 477; Bart. 1. e. p.
120; Bert. 1. e. V. p. 145; Tass. A. FI. p. 44.
« Crataegus >
— Mespilus ApifoUo sylvestvis spinosa, sive Oxyacantha C. B.
Pin. 454.
— Azarolo salvatico. Biancospino.
— Esempi, due in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart.)
327. Fragaria collina Ehrh. Beitr. VII. 26 ; Tass. A. FI. p.
44 ; Bert. 1. e. V. p. 239 ; F. silvestris, Duchesn. Hist. Nat. Frais. 61.
Bart. 1. e. p. 44.
« Fragaria vulgaris »
— Fragaria vulgaris C. B. Pin. 326.
— Fragola di poggio.
— Esempi, due alquanto danneggiati.
— Siena nei boschi (Bart.)
328. Ceum urbanum L. Sp. PI. 501 : Bart. 1. e. p. 44 ; Bert.
1. e. V. p. 288; Tass. A. FI. p. 43., Cenn. p. 42.
« Caryophyllata vulgaris »
— Caryophyllata vulgaris, C. B. Pin. 321.
ERBARIO BARTALINI 107
— CaryoplnjUatae vadu; herba, L. Mat. med. p. 87. n. 249.
— Cariofillata, Erba benedetta, Garofanaia.
Boschi di Mazzafouda e Ravacciano iBart ); Montieri, Chiu-
sdino, Sinalunga, M. Amiata (Sant.) ; Bagni di S. Filippo (Targ. A.);
Dintorni di Siena (Tass. A.)
329. Potentina reptans L. Sp. PI. 499 ; Bart. 1. e. p. 44; Bert.
I. e. V. p. 271 ; Tass. A. FI. p. 44., Cenn. n. 43 ; Tass. FI. Fior.
S. Ant. p. 11.
« Quinquefolium majus »
— Quinquefolium majus repens C. B. Fin. 325.
— Pentaphylli raclix, herba, L. Mat. med. p. 86. n. 247.
— Cinquefoglie, Erba pecorina, Fragolaria.
— Esempi, con fiori, danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass. A.); Poggibonsi presso
il lago di S. Antonio (Tass. Fi.)
330. Potentina Tormentilla Neck. in Act. Acad. Theod. Palat.
II. (1770) 409; Schrank. Boir. FI. IL 53; Tass. A. FI. p. 44., Cenn.
p. 43 ; Tormentilla erecta, L. Sp. PI. 500 ; Bart. 1. e. p. 44 ; Bert.
1. e. V. p. 283.
« Tormentilla sylvestris »
— Tormentilla sylvestris C. B. Pin. 326.
— Tormentillae raclix, herba, L, Mat. med. p. 87. n. 248.
— Tormentilla.
— Esempi, danneggiato.
— Mazzafonda, Casciano delle Masse (Bart.) ; S. Lorenzo in
Val di Merse, Pienza, M. Amiata (Sant.); Dintorni di Siena (Camp.,
Tass. A.)
331. Poterium Sanguisorba L. Sp. PI. 994; Bart. 1. e p. 16;
Tass. A. FI. p. 44., Cenn. p. 43; Tass. FI. Fior. S. Ant. p. 11.
Sanguisorba minor Scop. FI. Carn. ed. IL tom. I. p. 110. (P. po-
lygamum Lej. Rev. FI. Spa. 199.); Bert. 1. e. IL p. 189.
« Pimpinella sanguisorba »
— Pimpinella sanguisorba minor hirsuta C. B. Pin 160.
— PimpineUae italicae herba, semina L. Mat. med. p. 150
n. 425.
108 FL. TASSI
— Pimpiuella, Salvastrella.
— Esempi, in cattivo stato.
— Dintorni di Siena, (Bart., Tass. A.); Gerfalco, Montieri, Pienza,
Sarteano, Radicofoni (Sant.); Poggibonsi presso il lago di S. Ant.
(Tass. FI.)
332. Prunus Laurocerasus L. Sp. PI. 474.
— Cerasus folio laurino.
— Cerasus folio laurino C. B. Pin. 450.
— Lauroregio, Lauro, Lauro di Trebisonda.
— Esempi, in buono stato.
— Siena, pianta coltivata (Bart.)
Oss. Manca nel Catalogo.
333. Pyrus germanica Hook. f. Stud. FI. ed. I. 127; Mespilus
germanica, L. Sp. PI. 478; Bart. 1. e. p. 120;.Bert. 1. e. V. p.
155 ; Tass. A. FI. p 44, Ceun. p. 38.
« Mespilus Germanica »
— Mespilus Germanica, folio Laurino non serrato, sive Mespilus
sijlvestris, C. B. Pin. 453.
— Mespili fructus, et semina, L. Mat. med. p. 82. n. 236.
— Nespolo.
— Esempi, in gran parte distrutto.
— Siena coltivato (Bart., Tass. A.)
334. Rosa canina L. Sp. PI. 492 ; Bart. 1. e. p. 120 ; Bert. 1.
e. V. p. "201 (in parte); Tass. A. FI. p. 44. Cenn. p 44; Tass. FI.
Escurs. S. Giov. d' Asso. n. 30.
« Rosa sylvestris odorata »
— Rosa sylvestris vulgaris, flore odorato, incarnato C. B. Pin. 483.
— Rosae sylvestris flores, cynosbati (fructus), bedeguar (nidus
insecti), L. Mat. med. p. 84. n. 241.
— Rosa di macchia. Rosa canina. Spina di cane.
— Esempi, in cattivo stato.
— Dintorni di Siena (Bart.); Castelletto Mascagni, Pian del Lago,
Bagni di Vignoni, Pienza (Sant.) ; S. Giov. d' Asso (Tass. FI.)
' 335. Rosa spinosissima L. Sp. PI. 491; Bart. 1. e. p. 120;
Bert. 1. e. V. p. 187; Tass. A. FI. p. 44.
ERBAKIO BARTALINI 109
« Rosa campestris repens »
— Rosa campestris, spinosissima, flore albo odorato. C. B.
Pin. 483.
-- Rosa Saltica, Rosa di macchia.
— Esempi, clan nego-iato.
— Dintorni di Siena (Bart.)
Oss. Nell'esemplare, V etichettsi Rosa campestris repens è errata
perchè doveva dirsi spinosissima.
336. Rubus fruticosus L. Sp. PI. 493; Bart. 1. e. p. 119; Bert.
I. e. V. p. 217.
« Rubus vulgaris, sìve Rubus fructu nigro »
— Rubus vulgaris, sive Rubus fructu nigro, C. B. Pin. 479.
— Rogo, Rogo di macchia, More di macchia.
— Esempi, in l)uono stato.
— Dintorni di Siena (Bart.)
337. Spiraea Filipendula L. Sp. Pi. 490; Bart. 1. e. p. 43;
Bert. 1. e. V. p. 181 ; Tass. A. FI. p. 43., Cenn. p. 41 ; Tass. FI.
Escurs. S. Giov. d' Asso. n. 28.
« Filipendula vulgaris »
— Filipendula vulgaris, an Molon Plinii. C. B. Pin. 163.
— Saxifragae rubrae radix, L. Mat. med. p. 83. n. 239.
— Erba peperina. Filipendula, Ti-ina di Fiandra.
— Esempi, in ottimo stato.
— Dintorni di Siena (Bart.); Pienza (Sant.) ; Radicondoli (Targ.
A.); Buonconvento (Parl.i ; Siena (Tass. A.); S. Giov. (Tass. FI.)
338. Asperula arvensis L. Sp. PI. 103; Bart. 1. e. p. 8; Bert.
1. e. II. p. 76 ; Tass. A. PI. p. 46; Tass. FI. Fior. S. Ant. p. 15,
'< Aparine latifolia, humilior montana »
— Galium arcense, flore caeruleo, I. R. H. p. 115.
— Palloncino, Stellina ruvida.
— Esempi, alquanto danneggiato.
— Dintorni di Siena iBart., Tass. A.); Poggibonsi presso il
Lago di S. Ant. (;Tass. FI.)
Oss. L' indicazione dell' etichetta dell' esemplare scritta dal Bar-
talini è errata, poiché si riferisce all' Asperula odorata.
110 FL. TASSI
339. Galium Cruciata Scop. FI. Cam. ed. II. toro. 1. p. 100;
G. cruciatum Bert. 1. e. II. p. 96 ; Tas8. A. TI. p, 46 ; Tass. FI.
Fior. S. Ant. p. 15; Vallantia Cruciata, L. Sp. PI. 1052; Vallantia
Cruciata Bart. 1. e. p. 8.
« Cruciata hirsiLia >>
— Cruciata hirsuta, C. B. Pin. 335.
— Cruciata Dod. Peinpt. p. 357.
— Gallium latifolium, cruciata quibusdam flore luteo. I. H. B,
3. p. 717.
— Cruciata minor Lobel. Icon. p. 804.
— Crucialis herba Caesalp. De PI. lib. 8. cap. 12.
— Cruciata, Crociata, Efba croce delle macchie, Orecchio di topo.
— Esempi, danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart , Camp., Tass. A.) ; Poggibonsi presso
il Lago di S. Ant. (Tass. FI.)
340. Galium Mollugo L. Sp. PI. 107; Bart. 1. e. p. 8; Bert.
1. e. II. p. 115 ; Tass. A Fi. p. 46 ; Tass ; FI. Fior ; S. Ant. p. 15,
« Gallium album vulgare »
— Gallium album vulgare I. R. H. 115.
— Caglio bianco, lugrassabue, Rubbia salvatica.
— Esempi, costituito da un rametto con foglie e fioi'i, le prime
discretamente conservate, i secondi distrutti.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass. A.); Pienza (Sant.);
Poggibonsi presso il Lago di S. Ant. (Tass. FI.)
341. Galium verum L. Sp. PI. 107; Bart. 1. e. p. 8 ; Bert. 1.
e. II. p. 110; Tass. A. FI. p. 46., Cenn. p. 59; Tass. FI. FI. Fior.
S. Ant. p. 15.
« Gallium luteum »
— Gallium luteum, C. B. Pin. 335.
— Gallium verum, I. B. 3. p. 720.
— Gallium, Dod. Pempt. p. 355.
— Gallium caule erecto foliis plurimis verticillatis linearibus L.
FI. Lapp. p. 61.
— Gaia lutei herba, L. Mat. med. p. 15. n. 46.
— Caglio, Erba zolfina, Gallio, Presuola,
— Esempi, due rametti in discreto stato.
ERBARIO BARTALINl 111
— Dintorni di Siena (BarL, Camp.) ; Montepulciano, Pienza
(Sant.) ; Poggibonsi presso il Lago di S. Ant. (Tass. PI.)
312. Rubia peregrina L. Sp. PI. 109 ; Bert. 1. e. IL p. 146 ;
Tass. A. PI. p. 46., p. 57 ; R. tinctorum With. Arr. Brit. PI. ed.
IL IL 1903. Bart. 1. e. p. 7.
« Rubici sylvestris »
— Rubia sylvestris Monspessulana major I. B. 3. 715.
— Rubia sylvestris aspera, C. B. Pin. 33.
— Rubia major, Gius. Hist. 2. CLXXVII.
— Rubia foliis senis, L H. Glifi. 35.
— Robbia salvatica.
— Esempi, un rametto fiorito ben conservato.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass. A.)
343. Sherardia arvensis L. Sp. PI. 102 ; Bart. 1. e. IL p. 72 ;
Bert. 1. e. IL p. 72 ; Tass. A. FI. p. 46 ; Tass. FI. Fior. S. Ant.
p. 15.
« Aparììie supina pumila »
— Aparine supina putnila, flore caeruleo, I. H. E,. 114.
— Toccamano.
— Esempi, quasi completamente distrutto.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.) ; Poggibonsi presso il
Lago di S. Ant. (FI. Tass.)
341. Ruta graveolens L. Sp. PI. 383 ; Bart. 1. e. p. 38 ; Bert.
1. e. IV. p. 412.
« Ruta sylvestris major »
— Ruta sylvestris major. G. B. Pin. 336.
— Rutae hortensis herba, semina L. Mat. med. p. 71. n. 209.
— Ruta.
— Esempi, rametto fiorito ben conservato.
— Dintorni di Siena, fuori porta Romana (Bart.)
{continua)
L'ORTO E IL GABLNETTO BOTANICO
neir anno 1904
DONI
Per le collezioni.
Specie rare di frutti e Semi :
Dalla Cochinchina :
Areca Catechu L., Barringtonia racemosa Roxb., Dracaena ma-
culata Roxh., Flacourtia cataphracta Roxb., Genipa buffalina Lour.,
Gonolobus maritimus R, Br.^ Hydnocarpus anthelminticus H. Sa'ig.,
Inga dulcis WiUd., Lipocarpha microcephala Kunth., Litsea polyan-
ha Juss., Myroxylon toluiferum H. B. et K., Nipa fruticans Thunh.,
Nyctanthes Arbor tristis L., Parinarium anamense Mance., Passiflora
quadrangalaris L., Pterocarpus indicus Willd., Strychnos Nux-vomica
L., Wormia suffruticosa Grl/f., Zizypiius agrestis Roem et Schuit.
Per la biblioteca.
La Eedazione sente vivo il bisogno di rivolgere ringraziamenti
a tutti coloro che, numerosi, inviarono in cambio le loro pubblica-
zioni alla biblioteca di questo Istituto, incoraggiandoci cosi a con-
tinuare la stampa del nostro BuUettino, che sebbene privo di
risorse ha potuto raggiungere il suo settimo anno di vita, mercè
la stima e benevolenza generale che si è saputa acquistare.
Piibblic.izioiii : (*)
556. Alpine (Me.) - Take-All and Whiteheads in Wheat. (Journ. of
the Departm. of. Agric. Victoria, Jan. 1904) Melbourne 1904.
557. Baccarini (P.) - Il fiore del Gllnus lotoides « Nota prelimi-
nare » (N. G. Bot. it. X, n. 2) Firenze 1903.
558. e . Sul Cerntostoma juniperinuni Eli. et Ever. (e.
s. XI, n. IJ Firenze 1904.
(*) V. Bull. Ort. Bot. Voi. VI p. 154.
L^ ORTO E IL GABINETTO BOTANICO NEL 1904 113
559. Barsali (E.) - Sui peli delle piante acquatiche e sul loro si-
gnificato (Bull. Soc. Bot. it.) Firenze 1903.
5GU. Belli (S.) - Il genere Hieracinm nelle opere e nell' erbario di
Anioni. (Mal piglila, XIII) Genova 1904.
50 1. Bei'lese ( Ant.), Ardissone (F.j, Saccardo (P. A.\ Cavava (F.)
Mancini iV.) etc. - Nell'anniversario della morte di Augusto
Napoleone Berlese. Portici 1904.
5G"2. Bitter (G.) - Die Rassen der Nicandra ijhijsaloides. I Mittei-
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563. « « Fertili tatsnacliweis einer vermeintlicli sterilen,
rein weiblichen Sippe der Salvia pratensis var. apetala Hort.
(Berichte d. Deutsclien Bot. GeselLsch. Bd. XXI) Berlin 1903.
564. Borbas de Deécér (V.) - Revisio Knautiaruiri. Ivolozsvàr 1904.
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n. s. IX) Milano 1904.
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limoni (Citrus Limonum Ris.so). (e. s. X) Milano 1904.
567. Cazzani (E.) - Sulla comparsa della Peronospora Cubensis Berk.
et Curt. in Italia, (e. s. IX) Milano 1904.
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Taurinensis » (Malpighia, XVIII) Genova 1904.
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114 A. TASSI
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Mycol. VIII-IX) Columbus 1901-1903.
588. « * Puccùna laterijjes B. et Rav. au uut. Eu-
Pnccìnia (Journ. of Mycol. IX) Columbus 1903.
589. « « Puccinia Peckii (De Toni) Kellerm. n. n.
(e. s. Vili) Columbus 1902.
590. « « The alternate form of Aecidium hiblscia-
tum (e. s. IX) Columbus 1903.
591. « « The non-indigenous flora of Ohio (Journ.
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593. « « Uredineous infection experiments in 1903
(e. s. IX) Columbus 1903.
594. « « et Jennings [0. E.) - Smut infection expe-
riments (Ohio Naturalist, II) Columbus 1902.
595. Largaiolli (V.) - Le Diatomee del Trentino « Laghi Corvo »
(Ann. Soc. Alpin. Trident. XXIII) Trento 1904.
596. « « Le Diatomee del Trentino « Lago Cavedine »
(Tridentum, fase. IX) Trento 1904.
597. « « Notizie fisiche e biologiche sul Lago di
Cepich in Istria. Parenzo 1904.
598. Lindau (G.) - AspergUlus (Ste.rigmatocystis) strychnl n. sp.
(Hedwigia XLIII) Dresden 1904.
599. « « Beitrag zur Kenntnis eines im Wasser lebenden
Discomyceten. Berlin 1904.
600. « « TTeber das Vorkommen des Pilzes des Taumel-
lolchs in altilgyptischen Samen (Akad. der Wissenschaften,
XXXV) BeHin 1904.
601. Lutati {F. V.) - Sul valore sistematico della Poa Cilianensis
Ali. (Malpighia XVIII) Genova 1904.
602. Maiden (J. II.) - A criticai revision of the genus Euccdyptas
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603. Magnus (P.) - Beraerkungen zur Benennung einiger Uredineen
in P. und H. Sydows Monographia Uredinearuin (Hedwigia,
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wachsung zweier Blatter von Cydamen persicwn (Osteri*eich.
Bot. Zeit. 1904 n. 3) Wien 1904.
605. « ' Einige Fragen betreffend die Noraenclatur der
Pilze mit mehreren Fruchtformen. Berlin 1904.
606. « « Einige geschuldete mykologische Mitfceilungen
iHedwigia XLIV) Dresden 1904.
607. t « Ein neues Ilelminthosporiiun [e. s. XLII) Dre-
sden 1903.
608. « ' Ein weiterer Beitrag zur Kenntnis der Gattung
Urediuopsis (e. s. XLIII) Dresden 1904.
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110 A. TASSI
einjahi-igen Hexenbeseu bildende Art. (Deutsch. Bot. Gesell.
XXII) Berlin 1904.
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tartufi. Torino 1904.
611. « « Le lettere di Ulisse Aldrovandi a Francenco I
e Ferdinando I granduchi di Toscana, e a Francesco Ma-
ria II, duca di Urbino. (R. Acc. delle Scienze, LIV, Ser. II)
Torino 1904.
612. « « Note bibliografiche Allioniane e Nomenclator
Alliouianus, pubblicati in occasione della ricoi-renza centenaria
della morte di Carlo Allioni « 1804-1904 » (Malpiglia, XVIII)
Genova 1904.
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mentale della R. Accademia di Agricoltura di Torino « Rela-
zione » (Ann. R. Accad. d'Agric. Torino, XLVII) Torino 1904.
614. Maxon (W. R.) - A new Fern, Goniophhbium Pringlei, from
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from Jamaica (e. s.) Washington 1904.
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nova 1904.
617. Neviani {A.) - Alia meaioria di Luigi Bonibicci. Esti-. Bull.
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618. Nomura (IL) ■ Intorno alla ruggine del Rengesò ( Astragalus
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(Att. Ist. Bot. Pavia, N. Ser. IX) Milano 1904.
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rascens. (Bericht. der Deutsch. Bot. Gesell. XXII) Berlin 1904.
620. Paoli (G.) - Una modificazione nell'uso del Róadif genévois di
Chodat (Bull. Soc. Bot. it.) Firenze 1904.
621. « « Note critiche su alcuni Isteriacei (N. Giorn. Bot.
it. XII, n. Il Firenze 1905.
622. Pirotta (A'.) - Annali di Botanica. Roma 1903-1904. — Voi.
fase. IV: Baccarini (P.) Notizie intorno ad alcuni documenti
della Società Botanica Fiorentina del 1716-1783 ed alle sue
vicende. — Béguinot (A.) Materiali per una Monografia del
genere Myosotis L. — Boselli {E.) Contributo allo studio del-
l'influenzi dell'ambiente acqueo sulla forma e sti-uttura delle
piante. — Cortesi ^F.) Studi critici sulle Orchidacee Romane, IL
l'orto e il gabinetto botanico nel 1004 117
— Massalongo (C) Intorno alla Radala Visianica sp. nov. —
Voi. I, fase. V: Béguinot (A.) Nota sopra una specie di Di-
plotaxis della flora italiana. — Cortesi {F.) Una nuova Oplirys
ibrida. — Longo (B.) Intorno ad alcune Conifere italiane. —
Mangili [G. C.) Sulle modificazioni di struttura che la luce
determina nel mesofiUo delle piante a foglie persistenti. —
Pirotta {li.) Ricerche ed osservazioni intorno alla origine ed
alla differenziazione degli elementi vascolari primai-ì nella ra-
dice delle Monocotiledoni. — Rossi {('.) La tossicità dei Sorghi
come foraggio fresco. — Trotter {A.) Intumescenze fogliari di
Tpomaea Batatas — Voi. II, fasc. I: Colozza {A.) Le Brunia-
cee deo-li Erbari fiorentini — Cortesi (F.) Studi critici sulle
Orchidacee Romane, III. — Longo B.) Nuova contribuzione
alla Flora calabrese — Pampanini (R.) Le Cunoniacee degli
Erbari di Firenze e di Ginevra. — Pantanelli {E.) Contribu-
zione a la meccanica dell'accrescimento: I. Su l'accrescimento
dei filamenti miceliari delle volgari muffe. — Tiraboschi {Ci
Sopra alcuni Ifomiceti del mais guasto di regioni pellagrose.
(32.3. Pollacci {G.) - Sulla malattia dell' olivo detta Brusca. (Att.
Ist. Bot. Pavia N. ser. IX) Milano 1904.
624. Roster {G.ì ■ Gli esperimenti di acclimazione nel giardino del-
l' Ottonella (Isola d'Elba) e catalogo delle piante spei'imentate
(Ball. Soc. Tose, d' OrticuU. XXIX) Firenze 1904.
625. Saccardo {D.) - Aggiunte alla micologia romana (Le Staz. Spe-
rim. Agr. ital. XXXVII f. 1) Modena 1904.
626. Saccardo (P. A.) e Traverso {G. B.) - Micromiceti italiani nuovi
0 interessanti (Bull. Soc. Bot. it. ) Firenze 1904.
627. Scalia {G.) - IL Mycetes siculi novi (Att. Accad. Gioenia di
Se. Nat. 4 ser. XVII) Catania 1903.
628. Squier {G 0.) ■ On the absorption of electromagnetic Waves
by Living vegetable organisms (Rep. to the War Departm, on
the Milit. Maneuv. in the Pacific Division, 1901) S. Franci-
sco (California) 1904.
629. Sydoio {P.) - Filze (ohne die Schizomyceteu und Flechten)
(1900-901) (1902) (1903). (Bot. Jahresbericht. XXVIII-XXXI)
Berlin 1900-1903.
630. Traverso (G. B.) - La teoria del micoplasma di Eriksson (Bull.
Soc. Bot. it.) Firenze 1903.
118 A. TASSI
631. Traverso {G. B.) - Per un « Repei-torio della bibliografia bo
tanica italiana » Proposte (e. s.) Firenze 1904.
632. « » Una stazione del Lijcopodium clavatum L.
nella pianura Pavese. (Mal piglia. XIV) Genova 1900.
633. Trelease ( W.) ■ Aberrant veil remnants in some edible Agarics.
Sfc. Louis 1904.
634. Tarconi (M.) ■ Sopra una nuova specie di CìjUndrosporium pa-
rassita dell' llex furcata Lindi. (Att. Ist. Bot. Pavia. N. ser.
IX) Milano 1904.
635. Vaglino (P.) - Le macchie gialle del garofano. 'Septoria Dian-
thi Desm) P^str. dal period. Staz. Sperim. Agr. it. Modena 1902.
636. « « Ricerche intorno allo sviluppo e parassitismo
della Septoria graminum Desm. e ghunarwu Pass. Torino 1994.
637. « « Sul Drusone del Riso. Mortara Vigevano 1903.
638. « « Sul parassitismo e sviluppo dello Sclerotimn
cepivorum Berk. neìì'AUiiim sativum L. (e. s. Staz. Sper. Agr.)
Modena 1902.
639. Wagner A.) - Ùeber einen Fall besonderer Lebensenergie bei
Fourcroya gigantea Vent. (Bericht des Nat.-Med. Verein. in
Innsbruck. 1902-903) Innsbruck 1903.
640. Wglie {R. B.) - The morphology of Elodea canadensis. (Bot.
Gaz. XXXVII, n. 1) Chicago 1904.
A. TASSI
Dr. Fi,. Tassi Reilatt. Kespons. Sieua Tip. e Lit. Sordomuti di L. L.izEbii
Bnlh'tt. del R 0 Ho Bai. di Suna .
Tatf: [.
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6.
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9.
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A. Na^xtu/xM-C . dio.
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FI. To/xk' Aitr
Rivista di patologia Vegetale
Apprendiamo con piacere l' imminente pubblica-
zione di nn nuovo periodico diretto dal Prof. Luigi
Montemartini, intitolato Rivista di Patologia Ve-
getale, il cui scopo sarà quello di riunire e làr solle-
citamente conoscere i più importanti lavori di Fito-
patologia italiani ed esteri. Questa Rivista sorge bene
a proposito a colmare la lacuna lasciata da quella
già fondata dal compianto Prof A. N. Berlese.
La Rivista di Patologia Vegetale uscirà
oo-ni 15 giorni in fascicoli di almeno 16 pagine con
coperti]ia, completati alla fine di ogni annata da in-
dici alfabetici e per materia, per il pronto rinveni-
mento delle malattie e delle piante ammalate di cui
è parola nell' annata stessa.
Il Plinio fascicolo uscirà nel Giugno p. v. - Abbonamento annuo L. 12
Per tutto quanto concerne la Rivista scrivere
al Prof. Luigi Montemartini — R. Istituto Botanico
di Pavia.
SOMMA F^I O
Necrologia (A. N.) Pag. i-viil.
Contributo alla storia della l)otanica in Italia: « La botanica nel
Senese {Notizie storiche) » Con 3 tav. (FI. Tassi) Pag. 3-56.
Considerazioni intorno ad una nuova Leptosphaevia. Con una tav.
color. (FI. Tassi) Pag. 57-62.
Micologia della provincia senese. Serie II. (FI. Tassi) Pag. 63-71.
Il freddo del gennaio 1905 e le piante dell' Orto botanico di
Siena (A. Nannlzzi) Pag. 72-81.
Illustrazione dell' Erbario del Prof. Biagio Bartalini (1776)
« Continuaz. » (FI. Tassi) Pag. 82-111.
L' Orto e il Grabinetto Botanico uell' anno 1904. (A. Tassi)
Pag. 112-118.
Per il cambio rivolgersi esclusivamente alla Direzione
dell' Orto Botanico di Siena.
ISTITUTO BOTANICO DELLA R. UNIVERSITÀ DI SIENA
BULDETTINO
DEL
LABORATOBIfl ED OBTO BOTANICO
REDATTO
DAL
Dott. FL. TASSI
Incaricato dell' insegiiaiiieiito di botanica e della direzione dell' Istitnto botanico della
K. Università di Siena, membro della Société Nationale des Sciences naturelleg et
tnathématiques de Cherbourg, della Beale Accademia Lucchese di Scienze, lettere ed
arti, dei Fisiocriiiei di Siena e di altre accademie scientifiche italiane ed estere.
ANNO OTTAVO
Fase. I-IV (con 196 figure nel testo)
SIENA
TIP. E LIT. SORDOMUTI DI L. LAZZERl
1906
Anno Vili
Fasc. I-IV
BUDDETTINO
DEL
LABORATORIO ED ORTO BOTANICO
REDATTO
DAL
Dott. FL. TASSI
LIBERO DOCENTE IN BOTANICA
ANNO OTTAVO
LIBRARY
Fase. I-IV
NEW YORK
«OTANfCAL
OaRDIìN.
SIENA
TIP.
K
LIT.
SORDOMUTI DI L. LAZZBRI
1906
3C3<ag:3^ag3g3^ 3g^3^ 3^ 3< 3^ a^sca^ 34:3^34: 34: a^3g34:3gaga£:ag3^:3g'a4:3<: 34: acagiù 3^34: se 34:a^
LIBRARY
NEW YORK
Al lettor^e botanical
(JAlH)t.N.
Con la pubblicazione di questo volume il Bui-
lettino del Laboratorio ed Orto Botanico della
R. Università di Siena entra nell' 8." anno di vita,
vita acquistata con indefesso lavoro e con ingenti
sacrifizi.
Da uno sguardo retrospettivo all'opera compiuta
resulta che gli argomenti trattati si riferiscono a
questioni di embriologia, istologia, biologia e mor-
fologia esterna, come pure alla risoluzione di alcuni
casi teratologici, nonché a considerazioni e scoperte
di nuove specie di fanerogame, alghe, funghi e li-
cheni per la provincia Senese, ed a nuovi contri-
buti per la fondazione di una storia della botanica
italiana. Però sono piii che altro prevalse le ricer-
che biologiche, morfologiche e sistematiche sui fun-
ghi inferiori accresciute dalla scoperta di oltre 400
specie, tantoché 1' assentimento ed il plauso con
cui è stata accolta specialmente questa parte di
<x) ricerche, controllate e riprodotte da illustri mico-
2} logi italiani e stranieri, fa ritenere che con la pub-
J blicazione del Bullettino siasi cooperato alla cono-
CL. scenza ed all' incremento della micologia universale.
Tutto ciò fu svolto con la più gran cura, prati-
cando minute e rigorose osservazioni, accompagnate
sempre da numerose tavole talora anche a colori,
disegnate con diligenza e precisione.
Ed ora, a coloro che ci incoraggiarono e ci aiu-
tarono nell'ardua impresa, alle illustri Accademie,
alle onorevoli Direzioni dei molti periodici di cam-
bio, ed a tutti quanti ci furono benevoli, la Reda-
zione con animo grato porge vive e sentite azioni
di grazie facendo voti perchè il modesto periodico,
da essa fondato, continui a percorrere fiorente la
via nella quale fu indirizzato con lo intendimento
di contribuire al progresso della scienza.
s4 3<: s4 34: 34 34:3^ S434 34 34: 34 54: 34: s4 54: 34 S4: 343434: 54:34:54: 34 34 34 34: 34: 34 s«:ìs: 34: 34:3434:34:35; 34
RICERCHE COMPARATE
SUL TESSUTO MIDOLLARE DELLE CONIFERE
E SUI RAPPORTI DI ESSO
CON GLI ELEMENTI CONDUTTORI DEL LEGNO
Marcello Malpiohi (') nel 1687 fece per il primo men-
zione della struttura anatomica dei raggi midollari delle Co-
nifere illustrando quelli di Ahies e Gupressus^ che chiamò otri-
coli orizzontali^ e poco appresso LeeuAvenhoek (') estese sullo
stesso argomento le osservazioni, e distinse le punteggiature,
ritenute da Malpighi per tumescenze, in quelle maggiori dei
tracheidi (tubi verticales) ed in quelle minori dei raggi midol-
lari {utriculi horizontales) che si trovano nei campi d' incrocio
con i tracheidi stessi. Nel 1804 Sprengel (') descrisse i raggi
midollari della Picea excelsa e dell' Ahies pectinata, nel 1806
Treviranus (*) quelli di Juniperus, nel 1812 Moldenhauer (')
quelli di FimiH Strohus e Larix europaea^ e nel 1815 Kieser (')
(1) Malpighi (M.) — Opera omnia. « Anatome Plantarum » (p. 27
tab. VI ). Lugdun. Batav. 1687.
{-) Leeuwexhoek (A.) — Anatomia seu intei-iora rerum etc. Lug-
dun. Batav. 1687.
(*) Sprengel (C.j — Anleitung zur Kenntniss der Gewachse. (I,
p, 20, tab. VII, f. 37 et tab. Vili, f. 38). Halle u. Wien 1804-1805.
C) Treviranus (L. C.) — Vom inwendingen Bau der Gewachse
und von der Safthewegung in denselben, (p. 60, tab. II. f. 89, 40, u. 41).
Gòttingen 1806.
(^) Moldenhauer (J. J. P.) — Beitrage zur Anatomie der Pflan-
zen, (p. 288-291, tab. VI, f. 2-4) Kiel 1812.
(^) Kieser (G.) — Grundzuge der Anatomie der Pflanzen, (tab. V,
f. 42-48). Jena 1815.
4 FL. TASSI
quelli (li Thitya occidentaUs , Taxm haccata, Picea excelsa, etc,
e questi raccolse tutti i dati uoti fino allora sulla struttura
delle Conifere, aggiung-endovi anche le descrizioni delle varie
sorta di punteggiatura che s' incontrano sia nei tracheidi, sia
nei punti d'incrocio dei raggi. Ciò fa pure studiato dai bo-
tanici che vennero dipoi quali Lindley (*) che opinò le pun-
teggiature essere originate da piccoli fori, Hartig C) (;he le
considerò come ghiandole perforate nella parte centrale, Guille-
min (') che le giudicò ghiandole speciali secernenti resina, e
infine Mohl (*) che dimostrò essere le medesime vere punteg-
giature perforanti le pareti, per cui le cellule contigue vengono
a comunicare tra loro.
Ma un lavoro ben condotto, che compendia tutti i pre-
cedenti, e nel quale molta parte è consacrata allo studio dei
raggi midollari, è certamente la memoria di Groeppert C)
<love sono descritti e figurati quelli di Fiuns silvestris, P.
Pumilio, P. Strohas, Ginkf/o biloba (Salisburia adiantifolia),
Juniperns communis, Abies pectinata, Araucaria Cunninyliamii
e Taxm baccata, sul quale ultimo si osserva che nei tronchi
molto annosi si possono trovare raggi in cui vari palchi presen-
tano spesso due strati di spessore. Ma, mentre egli rappresentò
abbastanza bene i tracheidi trasversali dei Pinus, li considerò
però erroneamente per cellule a contorni lacerati i)er effetto della
sezione. Goeppert notò anche che la fitopaleontologia non
(i) LiNDLEY (J.) — Introduction to the naturai system of botany
(p. 16, tab. II, f. 3'. London 1B30.
('■') Hartio (T.) — Ueber die Verwandiung der polykotyledonischen
Pflanzenzelle, (p. 18) 1833.
C) GuiLLEMiN (J. B. A.) — Mémoire sur les effets de l' enléve-
ment d' un anneau d' écorce sur la tige d' un Pinus silvestris. fL' In-
stit. n. 88, p. 10).
(*) Mohl (H.) — Ueber den Bau der vegetabilischen Zellenmem-
bran. Regensburg 1839.
(*) Goeppert (H. E.) — De Coniferarum structura anatomica. Vra-
tislaviae 1841.
CONIFERE 5
a\'rebbe potuto usufruire oou vautaggio dell' iuipiego dei raggi
midollari nella determinazione delle Conifere fossili, perchè non
si sarebbero ottenute che delle differenziazioni mal sicure,
niente affatto specifiche, ma proprie soltanto a vasti aggrup-
pamenti, per cui egli si dichiarò sfìivorevole all' nso degli
stessi raggi a scopi sistematici, come pure fu del medesimo pa-
rere l'Hartig (^) in uno studio da lui compiuto sulle ])iante
fossili della regione lignitifera della Germania del Nord.
Schacht (-), al contrario dimostrò con accurati studi che i ca-
ratteri della maggior parte dei predetti raggi delle Conifere
sono in realtà spesso così evidenti da condurre con una certa
esattezza alla determinazione del genere, deduzione molto impor-
tante per la fltopaleontologia stessa ed anche per il facile e si-
curo riconoscimento dei legnami adoperati a scopo industriale.
In seguito Dippel (•') e Geyler (*) si occuparono dell' anatomia di
alcune Conifere, e quest' ultimo in particolare del fusto della
Cryptomeria japonica accennando brevemente anche ai raggi
che somigliano molto a quelli del Taxus haccata, e nel 1870
Gris (^) all' impiego sistematico dei raggi, aggiunse quello
della struttura del midollo, che per la costanza dei suoi ca-
ratteri ritenne potesse servire a differenziare famiglie e generi
naturali, come i)ure a decidere del valore attribuito a certi
gruppi stabiliti in precedenza su dati di morfologia esterna,
e di.stinse infine nel midollo elementi attivi contenenti ami-
do, ed elementi inerti ripieni solamente di aria, nonché quelli
con cristalli e quelli trasformati in stereidi.
f) Hartig (R.) — Beitrage zur Geschichte der Pflanzen der Nord
Deutschen Braunkohlenflora (Bot. Zeifc. 18iS, p. 128). Leipzig 1848.
(-) ScHACHT (H.) — Der Baum. Bonn 1860.
(•^) Dippel (L. i — Zur Histologie der Coniferen (Bot. Zeit. 1863).
Leipzig 1863.
(*i Gbyler (H. T.) — Ueber Gefassbiindelverlauf bei Coniferen.
(Pringsh Jahresbericht Bd. VI, p. 68). Berlin 1867.
(®) Gris (A.) — Mémoire sur la Moelle des plantes ligneuses. (Nouv.
Arch. du Mus. d'Hist. Nat. VI, p. 201-302, tab. XII-XX). Paris 1870.
6 FL. TASSI
Anche Engler (') a questi caratteri attribuì un valore si-
stematico, ma Solereder (-) considerò bene a proposito esser di+-
ficile la loro praticità, inquantochè si sa che l' amido rac-
chiuso nei tessuti pareuchimatici varia secondo il perio<lo
di vegetazione in cui si trova la pianta, e la presenza delle
stereidi è pure di poca importanza potendo esse mancare
laddove di solito si sogliono rinvenire, od anche potendo le
stesse prodursi accidentalmente in specie dove non furono mai
riscontrate. Solereder aggiunse altresì che sono invece da te-
nersi in conto quegli elementi sclerenchioiatici che costitui-
scono veri e propri tramezzi alternanti col tessuto a pareti
sottili e che danno al midollo la caratteristica struttura la-
mellare, e che neppure debbono trascurarsi i cristalli di os-
salato di calcio clie si trovano spesso nelle cellule del tessuto
fondamentale, [)otendo questi offrire forme svariate e costanti.
Xel 1871 sorse Noerdlinger ('') che determinò hi larghezza dei
raggi midollari allo scopo <li verificare se questo carattere
presentasse una certa uniformità per alcuni generi e specie, e
trovò una media di 0,015 per gli Juniperus communis e vir-
giniana, di 0^ 025 per V Ahies lìectinata, Pinus, Larix. Taxas
baccata etc. ed un anno dopo Schroeder (^) in mio studio ana-
tomico sul legno di alcune Conifere, accennò alla struttura dei
raggi contemporaneamente a Winkler (^) che trattò in partico-
lare di quelli délVAraucaria brasiliana, e dopo poco Dii)pel (")
descrisse la guaina midollare.
(^) EnCtLer (A.) — Botanischer Jahrbucher (Bd. I, p. 395). Leip-
zig 1881.
(") SoLERBDEii (H.) — Ueber den systematischen Wert der Holz-
structur. Miinchen 1885.
C*) NoKHDLixGER (H.) — Dei' Holzring als Grundiage d. Baum-
korper. Stuttgard 1871.
(*) ScHHOEDER (J.) — Das Holz der Coniferen. Dresden 1872.
(■'*) Winkler (E.) — Zui- Anatomie von Araucaria brasiliana (Bot.
Zeit. 1872, p. 581). Leipzig 1872.
(®) DipPEL (L.) — Beitràge zur Histologie der Coniferen Marks-
cheide (Bot. Zeit. 187.S, n. 19). Leipzig 1873.
CONIFERE
Nel 1874 comparve il lavoro di Bertrand (^) nel qiiale,
oltre al riassunto di gran parte delle opere antecedenti, tìgu-
rano alcune osservazioni originali, molto succinte e non sem-
pre esatte, sui raggi e sul midollo dei generi Callitris (Fre-
nela, Widdringtonia), Actlnostrohus^ Fitzroya, Lihocedrus, TJmya
(Thuyopsis, Chamaecyparis), Cupresms, Juniperus, Cryptomerla,
Taxodium, Athrotaxis, Ceplmlotaxus , Taxus, Torreya, Giìikyo,
PhyUocladm, Dacrydlum, Saxegothaea, Podocarpm, Agathis
(Dammara), Aramaria, Sciadopitys, Piìius, Cedrus^ Picea, Abies
e Larix. In seguito ]\Ioller (-) ritornando sull' uso sistematico
dei raggi, se ne dichiarò tavorevole al pari di Schacht: suc-
cessivamente De Bary (') nella sua opera classica descrisse
anche i raggi midollari delle Conifere, e stabilì la presenza
di tracheidi trasversali in quelli dei generi Pinus, Cedrus,
Tsuga, Pseudotsuga, Larix, Abies e Sciadopitys e notò inoltre
la presenza di macchie midollari nel corpo legnoso di talune
specie senza indicarle. Poco appresso si pubblicarono i nuovi
lavori di Moller (*) e Riegler f) intorno all' anatomia del
Pinus Laricio, del quale furono illustrati anche i raggi; dopo
di che Essner {"') riferì sul valore diagnostico dei medesimi,
praticando njolteplici calcoli numerici, e quindi Kny (') scrisse
(1) Bertrand {G. E.) — Anatomie comparée des tiges et des feuil-
les chez les Gnétacées et les Coniféres. (Ann. Se. Nat. XX, p. 5-153).
Paris 1874.
{") Moller (J.) — Beitrage zar Vergleichenden Anatomie des
Holzes. Wien 1876.
(^) Db Bary (A.) — Vergleichende Anatomie dei- Vegetationsor-
gane. Leipzig 1877.
(*) Moller (J.) — Beitrage zur Anatomie der Schwarzfòhre « Pi-
nus Laricio Poir. » (Mittheil. aus dem forstl. Versuchswesen Oester-
reichs, Heft. Ili, p. 167-185). Wien 1878.
(■5) Riegler (W.) — Zur Anatomie der Schwarzfòhre (e. s., Heft.
Ili, p. 186-254). Wien 1878.
(^) Essner (B.) — Ueber den diagnostichen Werth der Anzahl
und Hohe der Markstrahlen bei den Coniferen. Halle 1882.
(') Kny (L.) - Anatomie des Holzes von Pinus silvestvis L. (Bo-
tan. Wandtafeln. Text. p. 191-224). Berlin 1884.
8 FL. TASSI
811IP anatouiia del leguo del Puius silvestris. lutine nel 1885
Kleeberg (*) presentò il lavoro più completo wSiii raggi stessi,
di cui rilevò un nuovo carattere per la loro distinzione, cioè
di avere talvolta le pareti radiali di spessore eguale alle tan-
genziali, opjmre quelle radiali piìi ispessite delle tangenziali.
Da quest' epoca sino ad oggi, sui raggi midollari delle
Conifere, con minore o maggiore ampiezza di particolari,
più che altro riferirono Beust (^), Zimmermann f), Berger (*),
Tschirch {% Wilhelm ed Hempel ("), Hartig f), Burgerstein 0,
Strumpf 0, Hanausek ('"), Wiesner ("), Piccioli {% Zang {'')
e Gothan (*').
(1) Klbeberg (A.) — Die Markstrahlen der Coniferen. (Bot. Zeit.,
n. 43-46). Leipzig 1885.
(-; Beust — Untersuchung iiber fossile Holzer aus Grònland. Zii-
rich 1884.
(^) Zimmermann (A.) — Morphologie und Physiologie der PHanzen-
zelle. Breslau 1887.
(*) BehctEU (F.) — Beitrage zur Anatomie der Coniferen. Halle 1887.
(■^) Tschirch (A.) — Angewandte Pflanzenanatomie (Bd. I) Wien
1889.
(") Wilhelm (G.) und Hempel (K.; — Die Baume und Stracher
des Waldes (I Abtheilung) Wien 1889.
(') Hartkj (E.) — Lehrbuch der Anatomie und Phj'siologie der
Pflanzen besounders der Forstgewechse. Berlin 1891.
(*) Burgerstein (A.) — Vergleichende Anatomie Untersuchungen
des Fichten und [.ilrchenholzes. Wien 1893.
(") Strumpf (E.i — Zur Histologie der Kiefer (Anzeiger der Aca-
demie der Wissenschaften in Krakau, p. 312-317) Krakau 1898.
(") Hanausek (T. F.) — Lehrbuch der technischen mikroskopie.
Stuttgart 1901.
(*i) WiK.sNBR (J.) - Die Eohstoflfe des Pflanzenreiches (Ed. 1903,
Lieferung VI, p. 1-23) Leipzig 1903.
{^'^) Piccioli (L.) — I caratteri per distinguere il legno delle Co-
nifere {Il Legno, III, n. 7-9). Milano 1904.
(*') Zang (W.) — Die Anatomie der Kiefernates und ihre Verwen-
dung zur systematischen Gliederung der Gattung Pinus. Giessen 1804.
(^*) Gothan (AV.) — Zur Anatomie lebender und fossiler Gymno-
spermen-Holzer. (Beritn 1905
CONIFERE 9
lu conclusione, da <]uauto è stato esposto si potrebbe
supporre che le cognizioni odierne sui raggi midollari delle
Conifere siano abbastanza complete: ma invece esaminando i
singoli lavori si trova che la maggior parte dei botanici,
tranne Kleeberg, parlano poco o per incidenza dei raggi stessi
tantoché quasi tutti si limitano allo studio di qualche specie
o di piccoli aggruppamenti, i)er cui resta ancora molto a fare,
onde desumere dati di sicuro valore diagnostico. Ed a questo
studio appunto mi sono cimentato, soddisfatto se riuscirò a
colmare qualcuna delle molte lacune esistenti.
Inoltre ho aggiunto alla descrizione anatomica dei raggi
delle specie studiate, 1' esame del legno secondario, dal quale
sono resultati alcuni fatti nuovi meritevoli di essere segnalati.
I raggi midollari delle Conifere, com' è noto, sono costi-
tuiti di elementi in i)arte simili a quelli delle Dicotiledoni :
il pili delle volte essi constano di un solo strato di cellule
parenchimaticlie, ma talora resultano anche formati da più
strati di s[)essore, e in quest' ultimo caso alla loro forma-
zione partecipano pure file di cellule speciali dette tracheidi
trasversali, corrispondenti a prima vista nella forma alle cel-
lule parenchimatiche, ma fornite di perforazioni areolate e
qualche volta mostranti caratteristiche strutture parietali.
Questi tracheidi trasversali possono trovarsi all' estremità
superiore e inferiore del raggio, qualche volta anche nell'in-
terno, oppure costituire da soli dei piccoli raggi, mentre l'e-
poca della loro comparsa può variare a seconda delle specie
o dei generi.
Gli elementi parenchimatici comunicano con i tracheidi
verticali per mezzo di punteggiature ora piccolissime, ora
molto grandi, generalmente semplici, ma talvolta fornite di
pseudoareola (punteggiature areolate unilaterali) : le pareti di
detti elementi possono svilupparsi in modo diverso, cioè quelle
radiali o sono eguali alle tangenziali od hanno spessore mag-
10 FL. TASSI
giore. Infine i raggi pluriseriati contengono d' ordinario nel
loro interno, e per lo pivi nella parte centrale, 1 o 2 canali resi-
niferi identici a quelli che si trovano nel corpo legnoso, e coi
quali talvolta comunicano.
Premesse queste generalità passo senz' altro alla descri-
zione dei raggi midollari delle singole specie che mi sono
servite di materiale di studio per il presente lavoro (^).
(1) Ringrazio in special modo i Chiar.mi Prof. R. v. Wettetein, Di-
rettore dell'Orto Botanico di Vienna, Prof J. A. Henriques, Direttore
dell' Orto Botanico di Coimbra, Comm. T. Hanbury, proprietario del
Giardino della Mortola, e la Dire.'?ione del Parco sperimentale della
Villa Moncioni, per avere aderito cortesemente alla richiesta di cam-
pioni di Conifere, inviandomene numerosi esemplari.
CALLITRIS Vent.
C. quadrivaluis Vent.
iFig 1, A-B)
Esemplare di anni 6 — Raggi midollari. Numero dei
palchi: 0-8; altezza: 0,170 mm. (i); larghezza: 0,020; quan-
tità per uim-;, calcolata nelle sezioni tangenziali: 108; numero
(Ielle perforazioni corrispondenti coi tracheidi : 2, dimensione :
0, 002 X ^, ^'*>^ ; spessore delle pareti radiali : 0, 003, tan-
genziali : 0, 002. — Midollo. {') Cellule periferiche strette e al-
lungate longitudinalmente, poliedriche, a pareti sottili : cellule
centrali nrrotondate, più brevi, a pareti assai ispessite, scleri-
ficate. — Tracheidi. Diametro zona primaverile : 0, 020, zona
estiva: 0,012; spessore delle pareti zona primaverile: 0,004,
zona estiva : 0, 000 ; diametro delle areole delle pareti radiali:
0, 012, tangenziali : 0, 008. — Parenciiima legnoso. Se ne scor-
gono corte file per lo piìi contigue ai raggi ed i cui elementi
si riempiono piti tardi di resina.
Oss. Anche in alcune cellule dei raggi si rinviene resina,
ed in specie in (luelle che attraversano la zona estiva dei sin-
goli anelli annuali.
C. rhomboidea E.. Br.
iFig. ], C)
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palch. : 0-15; alt.: 0,237; largh.:
0,024; quant. per mm.': 100; perforaz. 4, dimens.: 0,002
(^) Le misure vengono rappresentate in ogni caso da cifre indi-
canti la inedia.
(2) Le sezioni del midollo sono radiali e la descrizione ne è data
soltanto per una o due specie di ogni genere.
12
FL. TASSI
X 0, 008 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang-. : 0, 002. — Trach.
Diam. z. primav: 0,030, z. est.: 0,014; spess. par. z. pri-
mav. : 0,003, z. est. : 0,004, diametro areol. delle par. rad. :
0^ 016. — Parench. legn. disposto in file più lunghe clie nella
C. qiiadrivalvis.
Fiff. ]
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jK - sez. rad.
O - sez. tang.
A ■ sez taug.
AB. Calliti'lj* «iimtli'ivsilvis - C. C. rlioiiil»oiat's»
^Ca^lera lucida Abbe-Apàthy — Ingr. 26.5 diam.)
Oss. Qualche palco centrale dei raggi, ha talvolta lo spes-
sore di due strati di cellule. Tracheidi senza areole nelle pa-
reti tangenziali.
* C. robusta R Br. (').
Es. ANN. 10 — Ragg. mìd. Palch. tino a 28 ; largii, tal-
volta con spessore di due cellule ; perforaz. : 1-4. — Trach.
Struttura parietale, con sottili striature. (Kleeberg, sub. Fre-
nela verrucosa Allan.).
(1) Le specie contrassegnate con asterisco non ho potuto esami-
narle, però a complemento del lavoro ne riporto con riserva i carat-
teri indicati dai botanici che le studiarono.
CONIFERE 13
* C. arborea Schrad.
Es. ANN. 4 — Ragg. mìd. Palch. : 2-10; perforaz. : 14.
— Trach. Strutt. par., senza strie. (Kleeberg-, sub. Wkldrin-
(jtonia juniperoides Endl.).
ACTINOSTROBUS Miq.
* A. acuminatus Pari.
Secondo Bertrand ('), la struttura dei raggi midollari di
questa specie non differisce da quella delle altre Cupressineae
e Taxlneae, ed il midollo è costituito da cellule arrotondate,
liscie, simili a quelle del Taxus haccata.
* A. pyramydalis Miq.
Es. ANN. lo — Ragg. mid. Palch. : tino a 13 ; perforaz. :
1-4. — Trach. Strutt. par. , con sottili strie ; areole anche sulle
pareti tangenziali dei tracheidi (Kleeberg).
FITZROYA Hook. f.
* F. patagonica Hook. -- F. Archeri Benth. et Hook.
Anche in questo genere, secondo Bertrand, i raggi so-
no uguali a (pielli del Taxìis baccata, e nella regione libe-
riana si compongono di cellule appiattite, tabulari, a pun-
teggiature semplici, elittiche, grosse, parallele alle pareti tan-
genziali : tali cellule, come pure quelle del parenchima libe-
riano, non si deformano, ma conservano sempre il carattere
dei raggi. Il midollo è formato di cellule arrotondate, dap-
prima lisce, più tardi punteggiate, senza sclerenchimi né ca-
nali resiniferi.
(1) Bertrand (C. E.) - 1. e.
14 FL. TASSI
LIBOCEDRUS Endl.
L. decurrens Ton.
(Fig. 2, A-B)
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. Palch. : 2-8; alt. 0,100; largii.:
0,018; quaiit. per unir': 90; perforaz. : 2, dimensi. : 0,001
X 0,006; spess. par. rad.: 0,002, tang. 0,001 — Mid. Cel-
lule omogenee, a pareti assai ispessite e ricche di grosse
punteggiature semplici. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 024,
z. est. : 0,012; spess. par. z. primav.: 0,003, z. est. : 0, 005 ;
Fio-, 2
A B
A-B. L.ll>ocetli*iis« tlecui>i*cns
C. L.. eliilensls
Strutt. par. : striature finissime nella zona estiva ; diam. areol.
delle par. rad. : 0, 010 (con fessura), tang. : 0, 008 — Parench.
legn. in una o due file, nei primi anelli annuali.
L. chilensis Endl.
(Fig. 2, Cj
Es. ANN. ò — Ragg. mid. Palch. : 2-4 ; alt. 0,080 ; lar-
gii. 0, 020 ; quant. per mm- : 120 ; perforaz. 4-G, dimens. :
0, 002 X 0, 004 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. 0,001. — Trach.
CONIFERE 1">
Diam. z. primav. : 0, 018, z. est. : 0, 016 ; spessore par. z.
primav. : 0,005, z. est. : 0, 007 ; diam. areol. par. rad. 0,012.
— Parench. legn. abbastanza frequente nella zona estiva, con
cellule molto brevi.
* L. Doniana Endl.
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. Palch. : 10-11, con pareti
radiali senza perforazioni ; perforaz. 2-4. — Trach. Struttura
par. con sottili striature. — Parench. iegn. abbondante, con
pareti trasversali grossolanamente ispessite (Kleeberg).
:)■•
L. Bidwillii Hook. f.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch. : 10 ; perforaz. : 2-6,
di rado fino a 11. — Trach. Sulle pareti tangenziali di quelli
della zona estiva esistono areole (Kleebero).
THUYA L.
T. occidentalis L.
(Fig. 3, A-B/
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. Palch. : 2-12 ; alt. 0. 110 :
largh. 0,018; quant. per mm' : 72; perforaz.: 3-6, dimens.:
0,004 X 0,006; spess. par. rad.: 0, 003, tangenziali: 0, 002.
— Mid. Cellule arrotondate, omogenee, a pareti molto ispes-
site e ripiene spesso di resina. — Trach. Diam. z. primav. :
0,025, z. est. : 0,008; spess. par. z. primav.: 0,001, z. est.:
0, 003 ; strutt, par. : sottilissime striature su alcuni tracheidi
estivi; diam. areol. delle par. rad. 0,012.
Oss. Qualche volta i raggi hanno piìi strati di spessore
e assumono la configurazione di quelli dei Pinus, Picea., etc,
ma in questo caso non si formano canali resiniferi nel loro
interno: altri invece hanno un solo palco formato di due
strati.
T. plicata Domi.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch.: 10-20: alt.: 0,600;
16
FL. TASSI
largh. : 0, OIS ; quant. per mtu" : 240 ; perforaz. 3-0 ^ di-
Diens. : 0,003 X 0,004; spess. par. rad.: 0,003, tang: 0,002.
— Trach. Diam. z. primav. 0,018, z. est: 0,014; spess. par.
z. primav.: 0,002, z. est.: 0, 004 ; diam, areol. delle par. rad. :
0,008.
Fin;, -.i
A B C
A-B. Tliiiya oeelclenfnllH — C. T. ^isuiiteu
Oss. Ili sezione radiale il contorno dei raggi apparisce
silqnauto ondulato ed alcuni di essi presentano 2 o 3 palchi
centrali sdoppiati. Le areole sono più abbondanti che nella
T. occideritaUs, e mancano di fessura.
T. gigantea Nutt.
ìFìk 3, C)
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch.: 2-3; alt. 0,040; lar-
gh. 0, 024 ; quant. per mm^ 00 ; perforaz. : 2-3, dimens. :
0, 001 X 0, 000 ; spess. par. rad. 0, 003, tang. : 0, 001, —
Trach. Diam. z. primav.: 0,025, z. est.: 0,018; spess. par. z.
primav. : 0, 003, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. : strie visibilis-
sime ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 012. — Parench. legn.
CONIFERE 17
Si trova in tìle isolate e spesso presenta i suoi elementi ri-
pieni «li resina.
Oss. Le striatare dei tracheidi, sono in questa specie più
evidenti che in ogni altra, e si trovano tanto su quelli estivi
che su quelli primaverili.
T. japonica Maxim.
Es. ANN. 0 — Ragg. mid. Palch.: 3-G ; alt.: 0,050; largh. :
0,018; quant. per mm' : 72; perforaz. : 2-3, dimens. : 0,003
X 0,005; spess. par. rad.: 0,004, tang. 0,002; — Trach.
]>iam. z. primav. : 0, 020, z. est. : 0, 012 ; spess. par. z.
primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; strutt. par : strie ben visi-
bili nei tracheidi d' estate, ma non in tutti gli anelli annuali ;
diam. areol. delle par. rad.: 0, 010, (con fessura) ; tang. : 0,006.
T. dolabrata L. f.
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. Palch. : 2, raramente 3; alt.
0, 042 ; larg. 0, 020 ; quant. per mm.' : 80 ; perforaz. : 3-6,
dimens. : 0, 002 >< 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang.
0,002. — Trach. Diam. z. primav.: 0,020, z. est.: 0,012;
spess. par. z. primav.: 0,002, z. est.: 0,004; diam. areol.
delle par. rad. 0, 012. — Parench. legn. in file brevi, più tardi
ripieno di resina.
T. orientalis L.
Es. ANN. 7 — Ragg. mid. Palch. : 10-12 ; alt. : 0, 200 ;
larg. : 0, 020 ; (juant. per mml : 96 ; perforaz. : 2-4, dimens. :
0,002 X 0,004; spess. par. rad.: 0,004, tangenz. 0,002.
— Trach. Diam. z. primav.: 0,012, z. est.: 0,008; spess. par.
z. primav. : 0, 001, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par. rad. :
0, 014 (con fessura).
Oss. Le perforazioni del parenchima midollare, in corri-
spondenza dei tracheidi, sono due nella zona estiva e 4 in
quella primaverile.
■2
18 FL. TASSI
T. Lawsoniana Pari.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Palch. : 4-8; alt.: 0, loO; lar-
gii. : 0, 020 ; quaut. per mm' : 90 ; perforaz. : 2-4, dimens. :
0, 001 X ^, ^03 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang-. : 0, 001. —
Mid. Cellule strette e allungate in senso longitud. a pareti
ispessite. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 020, z. est. : 0, 010 ;
spess. par. z. primav.: 0,002, z. est.: 0,003; diam. areol.
delle par. rad.: 0,014, tang.: 0,008, e. s. — Parench. legn.
raro.
Oss. I raggi possono avere anche qualche palco di due
strati di spessore, e quelli che derivano direttamente dal mi-
dollo presentano al punto di partenza due soli palchi, molto
alti, che man mano si suddividono col progredire dei raggi
stessi verso il limite del primo anello annuale.
T. Lawsoniana var. Westermannii Hort.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palch. : 3-5 ; alt.: 0,075; largii.:
0,020; quant. per mm' : 80; perfora z. : 2-4, dimens.: 0,001
X 0,003; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,001. — Tracli.
Diam. z. primav. : 0, 020, z. est. : 0, 010 ; spess. par. z.
primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par. rad.
0,015. — Parencii. legn. piuttosto abbondante, a cellule strette,
ed in parte ripieno di resina.
Oss. Differisce dal tipo per i raggi sempre di un solo
strato di spessore, e per la scarsità di areole nelle paret
tangenziali dei tracheidi.
CUPRESSUS L.
e. sempervirens L.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch. : 6-18 ; alt. 0, 216 ; lar-
gh. : 0,024; quaut. per mm': 65; perforaz. : 1-4, dimens.:
0,001 X 0,008; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,001. —
CONIFERE 19
Mid. Cellule omogeuee, arrotondate, lisce, in seguito pun-
teggiate e a parete più grossa ; mancano sclerenchimi. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 012 ; spess. par. : z.
primav. : 0,001, z. est.: 0,004; strutt. par.: strie in quasi
tutti i tracheidi; diam. areol. delle par. rad. 0,014, tang. :
0, 008. — Parench. legn. abbastanza frequente.
C. sempervirens vai. horizontalis Hill.
Es. ANN. 12 — Ragg. mid. Palch. : 5-18; alt.: 0,215;
largh. : 0, 025 ; quant. per mm." : 70 ; perforaz. : 1-4, dimens. :
0, 002X 0,006; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0,024, z. est.: 0,012; spess. par.
z. primav. ; 0, 004, z. est, : 0, 004 ; strutt. par : e. s. ; diam.
areol. delle par. rad. : 0, 014, tang. : 0, 008. — Parench. legn.
e. s.
Oss. Btriature dei tracheidi meno marcate ; abbondano in-
vece le areole nelle i)areti tangenziali.
C. arizonica Greene.
(Fig. 4, A, B)
Es. ANN. 0 — Ragg. mid. Palch. : 3-0 ; alt. : 0, 100 ; largh. :
0, 024 ; quant. per mm.- : 120 ; perforaz. : 2-4, dimens. : 0, 002
X 0, 004 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 002. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 020, z. est. : 0, 010 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0, 003, z. est. 0, 004 ; strutt. par.: strie sottili ma ben
visibili ; diam. areol. delle par. : rad. : 0, 010. — Parench. legn.
e. s.
Oss. Le areole dei tracheidi, come pare le perforazioni
del parenchima dei raggi, sono intersecate da fessure poco
appariscenti.
C. Bentham! Endl.
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. Palch.: 2-8; alt.: 0,120; lar-
gh.: 0,030; quant. per mm." : 88; perforaz.: 2-4, dimens,:
0,001 X 0,000; spess. par. rad.: 0,002, tang.: 0,001 —
20
FL. TASSI
Trach. Diam. z, primav. : 0, 021, z. est. : 0, 010 ; spess.
par. z. primav. : 0, 000, z. est. : 0, 007-0, 007 7, ; strutt.
par. e. s. ; diam. areol. delle par. rad. 0, 014. — Parench.
legn. e. s.
Oss. Qualcuno dei palchi dei raggi ha due strati di
spessore.
C. funebris Endl.
Es.
ANN. 5 — Ragg. mid. Palch. : 12-16 ; alt. : 0, 27C ;
0, 025 ; quant. per mm.^ : 88 ; perforaz. : 2-4, di-
mens. : 0, 001 X 0, 008 ; spess. par. rad. : 0,002, tang. :
largh
Fig. 4
,-l^^g
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^
0]̮1
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ji_s.lLillI_^
>_i.
I
A
B
AB. Ciipi'esiisiis m*iz4>iiicii — C. C. toiuilosa
0, 001. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 022, z. est. 0, 012;
spess. par. z. primav. : 0, 004, z. est. : 0, 005 ; strutt. par.
e. s. ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 012, tang. : 0, 010 —
Parench. legn. e. s.
C. glauca Lamk.
Es. ANN. G — Ragg. mid. Palch. : .3-8 ; alt. : 0, 126 ; largh. :
CONIFERE 21
0, 022 ; quaiit. per mm.' : 108 ; pertbraz. : 2-1, diaieiis. :
0, 001 X 0, 008 ; spess. par. rad. : 0, 001, taDg-. : 0, 002. —
Trach. Diam. z. primav.: 0,021, /.. est.: 0,015; spess. par.
z. primav.: 0,003, z. est.: 0,006; strntt. par.: e. s. ; diam.
areol. par. rad. : 0, 010. — Parench. legn. e. s.
C. Coveniana Gord.
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. Palch. : 2-5 ; alt. : 0, 110 ; lar-
o-h. : 0,020; (piaiit. per mm." : 100; pertbraz.: 1-1, dimeiis.:
0,004 X 0,000; spess. par. rad.: 0,002, taug. : 0,001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 030, z. est. : 0, 018 ; spess.
par. z. primav. : 0, 002, z. est. 0, 003 ; diam. areol. delle
par. rad.: 0,012. — Parench. legn. scarso.
C. Lindleyi Klotsch.
Es. ANN. G — Ragg. mid. ralch. 5-0 ; alt. : 0, 055 ; largii. :
0,020; quant. per mm.'lOl; pertbraz.: 2-3, dimens. : 0,001
X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 002, taiig. : 0, 001. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 012 ; spess. par. z.
primav. : 0, 001, z. est. : 0, 002 ; strntt. par. con striature
sottili ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 014. — Parench. legn.
e. s.
C. Macnabiana Andr.
Es. ANN. 0 — Ragg. mid. Palch. : 2-0 ; alt. : 0, 108 ; lar-
gii. : 0, 021 ; quant. per mm.' : 100 ; perforaz. : 3-0, dimens.:
0,003 X 0,006; spess. par. rad.: 0, 003, tang. : 0,001,
Trach. Diam. z. primav.: 0,024, z. est.: 0,012; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par.
rad.: 0,010, tang.: 0,006. -- Parench. legn. abbondante e
disposto in aggruppamenti di 2 a 8 file di cellule.
C. macrocarpa Haitw
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Palcli. : 2-5 ; alt. : 0, 080 ; lar-
gii. : 0,021; quant. per mm." : 101; perforaz.: 1-2, dimens.
22 FL. TASSI
0. (K)2 X 0, OOG ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : (►, 002. —
Trach. Diani. z. primav. : 0, 036, z. est. : 0, 018 ; spess. par.
z. primav. : 0, 003 ; z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 014, taug-. : 0, 008. — Parench. legn. abbondante, ricco di
resina.
C. macrocarpa var. Lambertiana Hort.
Es. ANN. <) — Ragg. mid. Paioli.: 4-10; alt.: 0,200; lar-
gii. : 0, 024 ; quant. per inni.' 80 ; perforaz. : 1-2, dimens. :
0, 002 X 0, 000 ; spess. par. rad. : 0, 003, taug. : 0, 002. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 030, z. est. : 0, 018 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par. rad,
0, 014. — Parench. legn. : e. s., senza resina.
OSS. 1 [)alclii delle estremità superiore ed inferiore di
ciascun raggio, sono più alti di quelli centrali. I tracheidi sono
inspessiti all' incontro dei raggi.
C. obtusa G. Koch.
Es. ANN. 4 — Ragg. mid. Palcli. : 3-8 ; alt. : 0, 100 ; largii.:
0,018; quant. per mm.-: 90; perforaz.: 1-3, dimens.: 0,003
X 0,005; spess. par. rad.: 0,002, taug.: 0,001. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 015, z. est. : 0, 008 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0, 002, z. est. ; 0, 003 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 012, tang. : 0, 008. — Parench. legn. e. s. resinifero.
Oss. In questa e nella specie seguente i tracheidi sono
più sottili che in tutti gii altri Cupressus da me esaminati.
C. pisifera 0. Koch.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palch. : 2-5 ; alt. : 0, 070 ; lar-
gii. : 0, 014 ; quant. per mm.' 120 ; perforaz. : 2-4, dimens. :
0,00 4 X 0,005; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 015, z. est. : 0, 008 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 012. — Parench. legn. frequente.
CONIFERE 23
C. torulosa D. Don.
(PI?. 4, Ci
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. Palch. : 2-8 ; alt. : 0, 110 ; lar-
oh. : 0,022; quant. per min.:*: 148; perfora z. : 1-4, dimens. :
0,002 X 0,000; spess. par. rad.: 0,003, taiig. : 0,002. —
Trach. Diam. z. priniav. : 0, 020, z. est. : 0, 010 ; spess. par.
z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par.
rad.: 0,010, tang. : 0,008. Parench. legn. : e. s.
C. torulosa var. cashmeriensis Hort.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palch. : 1-3 ; alt. : 0, 045 ; lar-
.iih. : 0, 024 ; quant. per mm.' : 112 ; perforaz. : 1-4, dimens. :
(►, 002 X ^, ^>^<> ; spess. par. rad. : 0, 003, taug-. : 0, 002 —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 020, z. est. : 0, 010 ; spess. par.
z. primav. : 0, 03, z. est. : 0, 004 ; strutt. par. con strie visi-
bili ; diam. areol. delle par. rad.: 0,010, tang. : 0,008 —
Parench. legn. scarso.
C. thurifera H. B. et K.
Es. ANN. 6. — Ragg. mid. Palch.: 46; alt.: 0,114; lar-
gii. : 0, 015 ; quant. per mm.' : 104 ; perforaz. : 2-3, dimens. :
0,004 X 0,06; spess. par. rad.: 0,002, tang.: 0,001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 010 ; spess. par.
z. prima v^ : 0, 001, z. est. : 0, 003 ; strutt. par : e. s. ; diam.
areol. delle par. rad. : 0, 012. — Parench. legn. abbondante.
C. thyoides L.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palch. : 2-5 ; alt. : 0, 072 ; lar-
gii. ; 0, 020 ; quant. per mm.- : 120 ; perforaz. : 2-4, dimens.
0, 005 X <>, 006 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 026, z. est. : 0, 018 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. : e. s. ; diam.
areol. delle par. rad.: 0,014, tang. : 0,006 — Parench. legn. e. s.
* C. nootlcatensis Lamb.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch. : 2-10, a cellule senza
24 FL. TASSI
perforazioni nelle pareti radiali. — Trach. con areole anche
sulle pareti tangenziali (Kleeberg).
JUNIPERUS L.
J. Sabina L.
Es. ANN. ]() — Ragg. mid. Palch : 6 30; alt.: 0,450;
largii. : 0, 026 ; quant. per lum.' : 112; perforaz. : 1-3, dimens.:
0, 001 X 0, 003 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 001. —
Trach. Diam. z. priniav. : 0,022, z. est.: 0,020; spess. par.
z. priniav. : 0, 003, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 012. — Parench. legn. abbondante, contenente resina.
J. bermudiana L.
Es. ANN. 10. — Ragg. mId. Palch.: 8-12; alt. 0,210;
largh. : 0, 015 ; qnant. per umi." : 100 ; perforaz. : 2, dimens. :
0,001 X 0,005; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,002. —
Trach. Diaui. z. primav. : 0, OIS, z. est. : 0, 012 ; spess. par.
z. primav.: 0,003, z. est.: 0,004; diam. areol. delle par.
rad. : 0, 010, tang. : 0, 008. — Parench. legn. scarso, resinifero.
J. excelsa Royle.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palcli. : 2-5 ; alt. : 0, 075 ; lar-
gh. : 0, 020 ; quant. per mm." : 96 ; perforaz. : 2-4, dimens. :
0,002 X 0,005; spess. par. rad.: 0,002, tang.: 0,001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 018, z. est. : 0, 012 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par.
rad. : 0, 012, tang. : 0, 006. — Parench. legn. scarso, senza
resina.
J. foetidissima Willd.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palch. : 2-5 ; alt. : 0, 080 ; lar-
gh. : 0,018; quant. per mm.- : 100; perforaz.: 2-4, dimens.:
0, 002 X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 016, z. est. : 0, 012 ; spess. par.
CONIFERE
25
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 012. — Parench. legn. : e. s.
J. phoenicea L.
Es. ANN. 5. — Ragg. mid. Palch. : 3-5; alt.; 0, 085;lar-
oh.: 0,018; quant. per min.-: 112; pertbraz. : 2-1, dimens. :
0,002 X 0,000; spess. par. rad.: (►,002, tang.: 0,001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 026, z. est. : 0, 014 ; spess. par.
z. primav. : 0, 001, z. est. : 0, 005 ; strntt. par. : strie poco ap-
pariscenti ; diam. areol. delle par. rad.: 0,014, tang. : 0,008.
— Parench. legn. abbondante.
Oss. 1 raggi midollari, osservati in sezione tangenziale
presentano nna forma piti affusata che nelle altre specie.
J. virginiana L.
(Fig. 5, C)
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch.: 3-20; alt.: 0,225;
largh. : 0, 015 ; quant. per mm.- : 102 ; perforaz. : 2-4, dimens.
0, 003 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 002. —
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A-B. Jiiiilitciui!i9 cliineiiii^i»^ — C. .1. virasiiii«iii*
26 FL- TASSI
Trach. Diam. z. priinav. : 0, 036, z. est. : 0, 009 ; spess. par.
z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 018. — Parench. legn. e s.
Oss. Alcuni raggi hanno qualche palco del centro o
delle estremità con due strati di cellule. Tracheidi un po' in-
grossati all' incontro dei raggi.
J. elegans Hort.
Es. ANN. 6. — Ragg. mid. Palch. : 6 ; alt. : 0, 006 ; lar-
gii. : 0, 026 ; quant. per mni.- : 96 ; perforaz. : 2-4, dimens. :
0, 001 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 002 — .
Trach. Diam. z. primav.: 0,026, z. est.: 0,012; spess. par.
z. primav. : 0, 004, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. : con strie ;
diam. areol. delle par. rad. : 0, 010.
J. chinensis L.
iFig. 5, A-Bl
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch. : 2-4 ; alt. : 0, 065 ; lar-
gii. : 0, 025 ; quant. per mm.' : 80 ; perforaz. : 4-6, dimens. :
0, 002 X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 001 —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 012 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 014, tang. : 0, 006. — Parench. legn. scarso.
Oss. Alcune cellule dei raggi midollari contengono piccoli
cristalli di ossalato di calcio. Tracheidi come nell' J. virginiana,
ingrossati all' incontro dei raggi.
J. tetragona Schlecht.
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. Palch. : 2-4 ; alt. : 0, 054 ; lar-
gii. : 0,015; quant. per mm.^ : 108; perforaz.: 1-3, dimens.:
0, 003 X 0, 004 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 001 —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 012 ; spess. par.
z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 014, tang. : 0, 009. — Parench. legn. e. s.
CONIFERE 27
J. communis L.
Es. ANN. 10 — Ragg. mìd. Palch. : 2-12 ; alt. : 0, 108 ;
largii. : 0, 015 ; <iiiaiit. per inni.'- : 100 ; perforaz. : 2-4 dimens.
0. 003 X 0, 007 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 001. —
Mid. assai ridotto, a cellule isodiainetrielie, ed alcune scleri-
fìcate. — Trach. Diaiu. z. priinav. : 0, 020, z. est.: 0, 010; spess.
par. z. primav. : 0, 002 ; z. est. : 0, 003 ; strntt. par. : e. s. ;
diam. areol. delle par. rad.: 0,018 — Parench. iegn. abbou-
dantissimo.
J. Oxycedrus L.
Es. ANN. 1 — Ragg. mid. Palch.: 2-8 ; alt. ; 0, 120; largii.:
0, 020 ; quant. per inm.- : 112 ; perforaz. : 2-4, diinens.: 0, 002
X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 001. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 020, z. estiv. : 0, 012 ; spess. par.: z. pri-
mav. : 0, 004, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. con strie appena
visibili ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 012, tang. : 0, 008.
Oss. Tracheidi ispessiti all' incontro dei raggi.
J. drupacea Labili.
Es. ANN. 12 — Ragg. mid. Palch. 2-8 ; alt. : 0, 124; largh.:
0, 018 ; quant. per mm.- : 160 ; perforaz. : 2-3, dimens. : 0, 001
X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 001. — Tradì.
Diam. z. primav. : 0, 018, z. est. : 0, 013 ; spess. par. : z. pri-
mav. : 0, 004, z. est. : 0, 006 ; diam. areol. delle par. rad. :
0, 012 (con fessura) — Parench. Iegn. scarso.
I raggi midollari delle Gupressineae sono distinti da
quelli delle Abietineae perchè mancano di tracheidi trasver-
sali, rassomigliando invece a quelli delle Taxineae, in specie
alle Taxodieae e Taxeae. Le pareti delle cellule che li com-
pongono sono sviluppate iu modo diverso, cioè quella radiale
è più ispessita della tangenziale, ed i raggi, tranne qualche
rara eccezione, sono semi)re costituiti di un solo strato di
cellule, e non contengono mai canali resiniferi. Inoltre essi
son più corti che negli altri grupjìi di Conifere, presentando
28 FL. TASSI
im' altezza media di 0, 142, cioè non molto inferiore alle Ta-
xineae nelle quali è di 0, 153, e sono circa la metà più brevi
delle Ahìetineae, ove raggiungono un' altezza di 0, 215 : pero
debbono eccettuarsi p. es. la Thuija plicata con raggi alti fino
0, 600, 1' Juniperus Sabina 0, 450, etc. Le punteggiature dei
campi d' incrocio sono semplici o con areole unilaterali, in
generale piccole, e d'ordinario se ne contano in ciascun campo
da 1 a 4, di rado tino a 6.
Caratteristica delle Gupressineae è la frequenza del pa-
renchima legnoso mentre i tracheidi non presentano mai forti
ispessimenti spirali, ma bensì sottili striature in particolare
quelli della zona estiva, ed hanno spesso punteggiature areo-
late anche sulle pareti tangenziali.
TAXODIEAE
CRYPTOMERIA Don.
C. elegans Veitch.
(Fig. 6, AB)
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. : Palch. : 1-3 ; alt. : 0, 058 ;
largii.: 0,022; quant. per mm."' : 90; perforaz.: 2-4 dimens.:
0,003 X 0,004; spess. par. rad.: 0,002, tang.: 0,001. —
Mid. Cellule arrotondate delle quali le centrali più ispes-
site e talora sclerenchimatiche, con porocanali evidentissi-
mi. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 012 ;
spess. par. z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. :
con strie; diam, areol. delle par. rad,: 0,015 (con fessura),
tang. : 0, 008. — Parench. legn. abbondantissimo.
C. japonica Don.
(Fig. 6, C)
Es. ANN. 7 — Ragg. mid. ; Talch. 3 6 ; alt. : 0, 114 ;
CONIFERE
29
largii. : 0, OLS ; qnaut. per mm.- : 160 : perforaz. : 2-4, dimens.
0, 003 X ^1 <><^^ ; spess. par. rad. : 0, 004 ; tang". 0, 002. —
Fig. 6
A B O
A-B, Ci*yptoiiiei*iu ele^aui-g — C. C. j»puiiicn
Trach. Diam. z. primav. : 0,012, z. est.: 0,010; spess. par. z.
primav. : 0, 002, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. e. s. ; diam. areol.
delle par. rad. : 0, 012, tang. : 0, 008. — Parench. legn. meno
abbondante.
TAXODIUM L. C. Rich.
T. distichum L. C. Rich.
(Fig. 7, A-B/
Es. ANN. 0 — Ragg. mid. Palch. : 5-14 ; alt. : 0, 225 :
largii. : 0, 020 ; quant. per mm.- : 140 ; perforaz. : 2-6, dimens.
0, 002 X 0, 007 ; spess. par. rad. : 0, 004, tang. : 0, 001. —
Mid. con cellule centrali più grandi delle periferiche a pareti
ispessite circa il doppio, e ricche di punteggiature ovali ; non
si rinvengono sclerenchimi. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 026,
30
FL. TASSI
z. est. : 0, 018 ; spess. par. z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 004;
strntt. par. con striature nella zona estiva ; diam. areol. della
par. rad. : 0, 012, tang. : 0, 008. — Parench. legn. scarso.
Fi2. 7
A B
A-B. Tnst:oiIliiiii (Iistic*liiiiii
Oss. Molto di rado si osservano raggi con qualche palco
di due strati di spessore, e i loro contorni esterni in sezione
radiale appaiono quasi sempre ondulati. Sulle pareti tangen-
ziali dei tracheidi abbondano le punteggiature areolate.
* T. heterophyllum Broon.
Bs. ANN. 28 — Ragg. mid. Palch. fino a 12, con pareti
radiali senza perforazioni semplici ; — Trach. Qualche volta, le
areole delle pareti radiali sono disposte in due file. (Kleeberg).
SEQUOIA End).
S. gigantea Lindi, et Gord.
(Fig 8. A-B)
Es. ANN. 20 — Ragg. mid. Palch. 10-35; alt.: 0,470;
largii.: 0,024; quant. per mm.- : 80; perforaz. : 1-2 dimens.:
CONIFERE
31
0, 003 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang-. : 0, 002. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 048, z. est. : 0, 020 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 022, tang. : 0, 008. — Parench. legn. abbondante.
S. sempervirens Endl.
iFig. 8, C)
Es. ANN. 10. — Ragg. mid. Palch. : 2 5 ; alt. : 0, 100 ;
largii. : 0, 021 ; quant. per mm.- : 100; perforaz. : 2-6, dimens, :
Fig. 8
B
G
A-B. [Seciuoia ^^i^niitei» — C. S. «^eiiipei'vii'ens
0,008 X 0,010; spess. par. rad.: 0,002, tang\ : 0, 001. —
Mid. Cellule omogenee, arrotondate, a grosse pareti, con lar-
ghe punteggiature. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 032, z. est.
0, 012 ; spess. par. z. primav. : 0, 001, z. est. : 0, 002 ; strntt.
par.: con striatnre; diam. areol. delle par. rad. : 0, 018, tang.:
0, 006. — Parench. legn. e. s.
32
FL. TASSI
ATHROTAXTS Don.
^'- A. selaginoides Don.
Es. ANN. 9 - Ragg. mid. Palcli. : fino a 9, a pareti ra-
diali senza perforazioni visibili. — Trach. strutt. par.: con sot-
tili striature nella zona estiva (Kleeberg).
* A. cupressoides Don. — A. Cunneana Hook.
A. laxifolia Hook.
Secondo Bertrand, il midollo è analogo a qnello del ge-
nere Taxus, e non contiene sclerencliinii ne canali resiniferi.
CEPHALOTAXUS Sieb. et Zucc.
C. pedunculata Sieb. et Zucc.
(Fig. 9. A-Bi
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch.: 2-G; alt.: 0,096; largii.:
0,020; quant. per mm.': 140; perforaz. 2-3, dimens.: 0,002
X 0,005; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,002. — Mid. Cel-
(Fig 9;
A B C
A-B Cei»li«l«ts»XHs pcfliinciiint» — C. C «Ii'iipaeest var. Fortuuei
CONIFERE 33
lule molto ispessite, specialmente alla periferia, la maggior
[)arte con ispessimenti spirali. — Trach. Diam. z. primav. :
0,030; z. est.: 0,012; spess. i)ar. z. primav.: 0,002, z. est.
0,003; strutt. par. con isi)essimenti spirali; dian). areol. delle
par. rad. 0, 008, tang. 0, 005 — Parench. legn. frequente.
C. drupacea Sieb. et Zuco.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch. : 1-6; alt.: 0, 086 ; largii.:
0, 018 ; quant. per mm^ : 100 ; perforaz. : 2-4, dimens. : 0,003
X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. 0, 002 — Trach. Diam.
z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 010 ; spessore par. z. primav. :
0, 002, z. est. : 0, 004 ; strutt. par. e. s. ; diam. areol. delle par.
rad. 0,012, tang.: 0,000 — Parench. legn. e. s.
C. drupacea var. Fortunei Hook.
iFig. 9, C)
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch.: 1-6; alt.: 0,095;
largii.: 0,20; quant. per mm.': 104; perforaz. 2-4: dimens.
0,003 X 0,005; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,002. —
Trach. J)iam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 010 ; spess. par. z.
primav. 0, 005, z. est. 0. 008 ; strutt. par. : e. s. : diam. areol.
delle par. rad. : 0, 12^, tang. : 0, 009. — Parench. legn. scarso.
TAXEAE
TAXUS L.
T. beccata L.
(Fig. 10)
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. Palch.: 2-20 ; alt.: 0,264; largii. :
0,018; quant. per mnr : 60; perforaz.: 1-4, dimens.: 0,00
X 0,006; spess. par. rad.: 0,003, tang. : 0,001; — Mid. Cel-
lule rotondeggianti, un po' piìi strette e allungate e con pa-
reti pili sottili in vicinanza dei fasci: non contiene canali re-
siniferi, né sclerencliimi. — Trach. Diam. z. primav. : 0,025,
z. est. : 0, 018 ; spess. par. z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 005;
o
34
FL, TASSI
strutt. par : con ispessimenti spirali, spesso in doppio ordine,
molto pronunciati: diam. areol. delle par. rad.: 0,012, tang. :
0, OOG. — Parench. legn. scarso.
Fio;. 10
B
A-B. T:tx:ii*« l>»eeutu
Oss. Le pareti interne del parenchima dei raggi sono for-
nite di rilievi sinuosi e secondo Goepperb (^), se ne rinven-
gono anche di quelli formati di due strati di spessore.
T. baccata var. fastigiata Lindi.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Pal(;li. : 2-20 ; alt. : 0, 260 ;
larg. : 0,016; quant. per mm'-. : 60; perforaz. : 1-1, dimens. :
0,002 X 0,006; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,001. —
Trach. Diam. z. primav. : 0,025, z. est.: 0,018; spess. par. z.
primav. : 0, 003, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. : e. s. ; diam.
areol. delle par. rad. : 0, 012, tang. 0, 006.
Oss. I contorni delle pareti interne del parenchima dei
raggi sono più regolari e le areole delle membrane tangenziali
dei tracheidi sono più scarse.
(i) GOEPPBKT (H. E.) - 1. e.
CONIFERE 35
* T. canadensis Willd.
Secondo Moller C) questa specie non avrebbe caratteri
macroscopici tali da ditìerenziarla dal Taxus nucifera L. [Tor-
re y a Micifera).
TORREYA Arn
T. nucifera Sieb. et Zucc.
Es. ANN. 7 — Ragg. mid. Palch. : 3-5 ; alt.: 0, lOS ; larg.:
0, 021 ; quant. per mui.- : 100 ; pertbraz, : 3-6, dimens. : 0, 002
X 0, OOG;spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,002. — Mid. Cel-
lule arrotondate di dimensioni variabili, a pareti raramente
ispessite, e limitate alla periferia da 1 e 2 strati di cellule
strette e allungate. — Tracll. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. :
0,14; spess. par. z. primav.: 0,004, z. est.: 0,000; strutt.
par. con ispessimenti spirali come nel Taxus baccata, ma piìi
sottili e ravvicinati; diam. areol. delle par. rad. 0, 012. —
Parencli. legn. raro.
T. californica Torr.
(Fig 11, A-B)
Es. ANN. 7 — Ragg. mid. Palch. : 3-8; alt. : 0, 120: larg.r
0,21; quant. per mm' : 120; pertbraz. 2-5, dimens.: 0,002 X
0,006; spess. par. rad. 0,004, tang. : 0, 003. — Trach. Diam.
z. primav.: 0,021, z. est.: 0,012; spess. par. z. i)rimav. :
0, 002, z. est. : 0, 003, ; strutt. par. e. s. ; diam. areol. delle
par. rad. 0,010, tang. : 0,005, assai scarse e soltanto nella
zona estiva.
* T. taxifolia Arnott.
Es. ANN. 14 — I raggi hanno tino ad 11 palchi d' al-
tezza e le areole sono abbastanza frequenti nelle pareti tangen-
ziali dei tracheidi (Kleeberg).
(*) Moller (J.) — 1. e.
36
FL. TASSI
A li
A-B, T«>i>i*c>VH c*silif<>i'iii«*ìt
C. X. a^rnndix.
T. grandis Fortune
(Fi-, n, C)
Es. ANN. 7 — Ragg. mìd. Palch. : 1-2 ; alt. : 0, 048 ;
largii. : 0, 025 ; quaut. per imn.^ : 200; perforaz. : 2-2, dimens. :
0, 003 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0,005, tang. : 0, 002. —
Trach. Diam. z. primav. : 0,020, z. est. 0,012: spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; striitt. par. e. s. ; diam.
areol. delle par. rad. : 0, 012.
GINKGO L.
e. biloba L.
(Fig. 12-13)
Es. ANN. 7 — Ragg. mìd. Palcli. : 2 ; alt. : 0, 060 : largii. :
0,028; qiiant. per mm'^: 210; iierforaz. : 2-5, diineus. : 0,004
X 0,008; .spess. par. rad.: 0,002, taiig : 0,002. — Mid. (Fig.
13, B-C) costituito di cellule arrotondate, a pareti punteggiate:
quelle al contatto dei fasci sono strette, lunghe, quasi come
CONIFERE
37
nel tessuto cainbifonne, e nel nìitlollo adulto alcune sono scle-
riflcate, altre invece contengono druse : esistono anche gliian-
Fiff. 12
B
AB. (ilukso l>ilol>it
Fig. 13.
A li
Giiik^o I>ilol>»
A. llagg. prolnug. in ilirez. assile — B. Midollo sez. rad.
— C. Midollo sez. trasvers.
38 FL. TASSI
dole resinifere. — Trach. Uiaui. z. priinav. 0,018, z. est.: 0, 030;
spess. par. z. primav. : 0,003, z. est.: 0, 005 ; diain. areol. delle
par. rad. : 0,008. — Parench. legn. molto scarso.
Oss. — È raro d' incontrare raggi midollari con uno o
tre palchi di cellule: in un caso soltanto ho osservato un rag-
gio prolungato singolarmente in direzione assile. (Fig. 13, A).
Gli elementi poi parenchimatici degli stessi raggi contengono
spesso cristalli di ossalato di calcio; ed inoltre nei tracheidi
della zona primaverile le areole sono talvolta disposte in due
file, e molto ravvicinate da apparire angolose, mentre quelle
della zona estiva sono intersecate da fessure.
PHYLLOCLADUS Ridi.
* P. rhomboidalis Rich.
P. trichomanoìdes Don. — P. hypophylla Hook. f.
Es. ANN. 15-21 — Tracheidi con striature e areole sulle
pareti tangenziali della zona estiva (Kleeberg), e midollo for-
mato di grandi cellule arrotondate, a pareti ingrossate e co-
perte di punteggiature semplici. ìfon si rinvengono canali re-
siniferi tranne che nel parenchima corticale. (Bertrand).
DACRYDIUM Solaiid.
* D. Franklinii Hook. f.
Es. ANN. 15 — Rag. mid. Palch. fino a 0 : perforaz. : 1-2,
ampie nella zona estiva. — Trach. Areol. delle par. rad.: spesso
appaiate, areol. tang. : abbondanti nella zona estiva. (Kleeberg).
D. cupressinum Solane!.
(Fig. 14, A-B)
Es. ANN. 20 — Ragg. mid. Palch.: 3-10 ; alt.: 0, 108 ; lar-
gii.: 0,020; quant. per mm^: 200; perforaz.: 1-2, dimens. :
0, OOG X 0, 008 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 003. —
Mid. Cellule a pareti sottili alla periferia e a pareti spesse nel
CONIFERE
39
centro, ed alcune ripiene di resina. — Trach. Diam. z. pri-
uiav. : 0,032, z. est.: 0,01L'; spess. par. z. primav. : 0,002,
Fis. U.
B
A-B. Daci'yclitiiii chiji'CSsIi
z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 014. — Pa-
rench. legn. frequente.
Oss. Le pareti delle cellule parenchimatiche dei raggi non
hanno sempre uno spessore uniforme, uìa sovente in certi
punti le pareti contigue si discostano dando luogo a spazi in-
tercellulari di varia dimensione. Tracheidi all' incontro dei raggi
ispessiti in modo caratteristico.
PHEROSPHAEEA Aicb.
* P. Hookeriana Arh. — P. Fitzegeraldii F. Muell.
Non mi è stato possibile esaminare le specie di (piesto
genere morfologicamente assai affini ai Bacri/diiim e molto
probabilmente, ravvicinate ai medesimi anche per la strut-
tura anatomica, la quale, per quanto sappia, è affatto scono-
sciuta.
40 FL. TASSI
PODOCARPEAE
MICROCACHRYS Hook. f.
IVI. tetragona Hook. f.
Per 1' unica specie di questo genere valgono le osserva-
zioni di quello precedente.
SAXEGOTHAEA Lindi.
* S. conspicua Lindi.
Bertrand C) nota che la struttura anatomica di tale Co-
nifera diflterisce pochissimo da quella offerta in generale dai
Podocarpus, e Gothan (-) dà una figura rozza della sezione
radiale del legno, nella quale si scorge un raggio midollare
con 2 palchi di cellule e 1-2 perforazioni unilaterali nei campi
d' incrocio.
PODOCARPUS L' Heiit.
P. Sterlingìi Hort.
(Fig. 15, A-Bj
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Palcli.: 1-3; alt. 0,027; largh. :
0,018; quant. per mm" : 400; perforaz. : 1-2, dimens. : 0,005
X 0,007 ; spess. par. rad.: 0,001, tang. : 0,001 — Mid. Cel-
lule arrotondate, un po' più strette e allungate longitudinal-
mente in vicinanza dei fasci: mancano sclerenchimi. — Trach.
Diam. z. primav. : 0,020, z. est.: 0,015; spess. par. z. pri-
mav.: 0, 002, z. est. : 0, 001 ; strutt. par.: con striature; diam.
areol. delle par. rad. : 0, 012, tang. : 0, 008. — Parench. legn.
abbondantissimo.
P. andina Poepp.
(Fig. 15, C)
Es. ANN. o — Ragg. mid. Palch. : 4-8; alt.: 0,145; lar-
gii. : 0, 018 ; quant. per min' : 200 ; perforaz. : 1, dimens. : 0, 005
(1) Bertrand (C. E.)
(-) GOTHAN (W.) - 1.
CONIFERE
41
Fig. i5
A B G
A-B. Poflocftrpu»^ Stei*llu^ii — C. P. Hiitlina
X 0, 012 ; spess. par, rad. : 0, 001, tang. : 0,001. — Trach.
Diam. z. primav : 0, 027, z. est. : 0, 014; spess. par. z. priiuav.:
0,003, z. est. : 0,003, diam. areol. delle par. rad. : 0, 010.
P. neriifolia Don.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Palch. 2-7; alt.: 0,100; lar-
gii.: 0,018; qiiant. per mm^ : 250; perforaz. : 2, dimens. :
0, 002 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 001, tang. : 0, 001. —
Mid. Cellule come nel P. Sterlingii, ma alcune di quelle del
centro ridotte a sclerenchimi a pareti straordinariamente ispes-
site e di dimensioni equivalenti a 3 o 4 cellule midollari delle
pili grandi prese insieme. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 006,
z. est. : 0, 018 ; spess. par. z. primav. : 0, 003, z. est. : 0,004 ;
strutt. par. : con tracce di sottilissime strie nella zona estiva;
diam. areol. delle par. rad.: 0,014, tang. : 0,008. — Parench.
legn. abbondante.
42 FL. TASSI
* P. elongata L' Herit. — p. Totara Gr. Benn.
P. spinulosa U. 6r.
IS'el P. eìoìi(/ata (es. ann. 11) i raggi presentano in media
da 8 a 9 palclii di cellule; quelli del P. Totara (19 anni)
iìno a 6, come pure quelli del P. spinulosa il quale ultimo ha
le pareti traKSversali delle cellule del parenchima legnoso senza
perforazioni semplici e le pareti tangenziali dei tracheidi con
punteggiature areolate. (Kleeberg).
P. Thunbergii Hook.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch. : 4-10 ; alt.: 0,126; largh.
0,020; quant. per mm' : 200; perforaz. : 2, dimens. : 0,001
X 0,006; spess. par. rad.: 0,002, tang. : 0,001. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 036, z. est. : 0, 018 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0,004, z. est,: 0,006; strutt. par. con molte strie;
diam. areol. delle par. rad. : 0, 12. — Parench. legn. e. s.^ re-
sinifero.
Oss. Qualche palco centrale dei raggi ha due strati di
spessore.
I raggi midollari delle Taxinae si distinguono pochissimo
da quelli delle Gupressineae, e differiscono da quelli delle Ahie-
tineae pei- la mancanza di tracheidi trasversali. Le pareti ra-
diali sono pili ispessite delle tangenziali, eccetto che nei Phyl-
locladus, Daerydmm e GinTcgo dove hanno spessore uniforme.
I raggi poi sono costituiti quasi sempre di uno solo strato di
cellule e sprovvisti di canali resiniferi, e nei campi d' incrocio
dei medesimi s' incontrano per lo piti da 1 a 4 perforazioni,
fuorché nei generi Podocarpus, Pìiyllocladus e nella maggior
parte dei Dacrydium nei quali se ne rinvengono 1 o 2 sole.
II parenchima legnoso, come nelle Cupressineae^ è abbon-
dante, in specie nei Podocarpus^ mentre i tracheidi presentano
spesso sottili striature nella zona estiva e forti ispessimenti
spirali nei generi Taxus, Torreya, e Gephalotaxus ; inoltre sono
frequenti le punteggiature areolate tangenziali.
CONIFERE
43
ARAUCARIEAE
CUNNINGHAMIA R. Br.
C. sinensis R. Br.
(Fig. 16, A, B)
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Palch, : 2-4 ; alt. : 0, 072 ; lar-
gii. : 0, 24 ; quant. per mm.^: 70 ; perforaz. : 2, dimens. : 0, 003
X 0,006; spess. par. rad.: 0,002, tang-.: 0,001. — Mid.
Cellule identiche a quelle già descritte nel gen. Taxus. —
Fig. 16.
A B
AB. Ciiiiiilnsrliaiiiia siiliieiiHis-i
Trach. Diara. z. primav. : 0,024, z. est.: 0,018; spess. par.
z. primav. ; 0, 003, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad. :
0, 012 (con fessura). — Parench. legn. in rare file.
44
FL. TASSI
AGATHIS Salisb.
A. australis R. Br.
(Kg. 17. A-B)
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Palch, : 1-3 ; alt. : 0, 056 ; largii. :
0, 030 ; quant. per mm.- : 100 ; perforaz. : 4-8, dimens. : 0, 003
X 0,005; spess. par. rad.: 0,003, tang. : 0,003. — Mid.
Fig 17.
AB. Assititifi mi!i«ti«alÌH
Cellule arrotondate, lisce allo stato giovane, e da adulte in
parte trasformate in sclerenchimi ramosi. — Trach. Diam. z.
primav. : 0, 030, z. est. : 0, 014 ; spess. par. z. primav. : 0, 003,
z. est. 0, 006 ; diam. areol. delle par. : rad. : 0, 012.
Oss. Areole dei tracheidi spesso in doppia fila.
A. loranthifolia Salisb.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Palch. : 13 ; alt. : 0, 050 ; lar-
gh. : 0,028; quant. per mm.': 100; perforaz.: 4-6, dimens.:
0, 003 X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 003, taug. : 0, 003 —
Tracli. Diam. z. primav. : 0, 030, z. est. : 0, 014 ; spess. par. :
CONIFERE
45
z. primav. : 0,003, z. est. : 0,000 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 012. — Parench. legn. rarissimo.
Oss. Anche in questa specie i tracheidi hanno areole in
dopi>ia fila.
ARAUCARIA Juss.
A. brasiliana Rich.
Es. ANN. 4 — Ragg. mid. Palch. : 3-10 ; alt. : 0, 182 ; lar-
gh. : 0, 036 ; quaut. per mm.' : 108 ; perforaz. : 2-10, pseudo
areolate, dimens. : 0, 005 X ^K 007 ; spess. par. rad. : 0, 001,
tang. : 0, 001. — Mid. (Fig-. 18, B) uguale a quello del gen.
Fig. 18,
A B 0
A-B. Ai'miciti'iìi l>i>n>«Iliuii»
Agathis: gli sclerenchimi però presentano ramificazioni più
accentuate. — Tracli. Diam. z. primav. : 0, 035, z. est. : 0, 020;
spess. par. z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 008 ; diam. areol.
delle par. rad. : 0, 015. — Parencli. legn. e. s.
Oss. In questa come nelle altre specie del genere i tra-
cheidi hanno di frequente areole in due file ed alcuni palchi
dei raggi due strati di spessore.
4:6 FL. TASSI
A. excelsa R. 6r.
Es. ANN. 4 — Ragg. mid. Palch. : 2-5 ; alt. : 0, 084 ; lar-
gii. : 0,034; quaut. per mm.- : 92; perforaz. : 3-6, dimens. :
0, 001 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 001. —
Mid. Cellule con pareti più sottili che nella specie preced. —
Trach. Diaui. z. primav. : 0, 036, z. est. : 0, 018 ; spess. par.
z. primav.: 0,005, z. est.: 0,006; diam. areol. delle par. rad.:
0, 010.
A. imbricata Pav.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palch : 2-6 ; alt. : 0, 095 ; lar-
gh.r 0,024; qiiant. per min.-; 200; perforaz.: 4-6, dimens.:
0, 003 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 002. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 010 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad.
0, 010.
* A. Cunninghatnii Sweet.
Es. ANN. 60 — Ragg. mid. Palch. : fino a 15 : perforaz. :
2-11, pseudoareolate. — Tracli. con areole spesso in due serie
(Kleeberg).
* A. Bidwillii Hook.
Es. ANN. 60 — Ragg. mid. Palch.: tìno a 15; perforaz.:
2-7 — Trach. (;. s. (Kleeberg).
SCIADOPITYS Sieb. et Zucc.
S. verticillata Sieb. et Zucc.
(Fig. 19, A-B)
Es. ANN. 4. — Ragg. mid. (con trach. trasv.) Palch. :
1-5 (i); schema (') : b, bbb, abbb, abba, abbba; alt. 0,040;
(1) Nel numero dei palchi sono compresi anche i tracheidi tra-
sversali.
(-) Con la lettera a sono indicati i tracheidi trasversali, e con la
h i palchi formati di cellule parenchimatiche.
CONIFERE
47
largii. : 0, 024 ; qnaiit. per uim.' : 90 ; perforaz. : 1, dimens. :
0, 008 X 0, 012 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 002. —
Mid. Cellnle in generale strette ed allungate in senso longitu-
Fig. 19.
A B
AB. ScÌM€loi»ity<!* vei'ticillatsi
dinaie, con punteggiature trasversali ad occhiello — Trach.
Diaui. z. primav. : 0, 016, z. est. : 0, 009 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0,002, z. est.: 0,003; diam. areol. delle par. rad.:
0, 008. — Parench. legn. scarso.
Oss. Per la presenza dei tracheidi trasversali questo ge-
nere costituisce il tratto di unione tra Araucarieae e Pinaceae.
PIN AC E AE
PINUS L.
P. sìlvestris L.
(Fig. 20, A)
Es. AìSiN. 6 — Ragg. mid. (con trach. trasv.) Palch. : 5-10;
schem.: abl)bb, abbba, aabbbba, abbbbaaa, aaabbbbbaa ; alt.:
48
FL. TASSI
0, 160 ; largh. : 0, 024 — 0, 042 ('); quaut. per mm.- : 80 ; per-
foraz. : 1, dìmens. : 0, 010 X 0, 015 ; spess. par. rad. : 0, 003;
tang. 0, 002. — Trach. Diain. z. primav.: 0, 025, z. est.: 0,012;
spess. par. z. primav. : 0. 002, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle
par. rad. : 0, 012.
Fig. 20
A B C
A. Piiiiis sllvesti'ls — B. P. leucoclei'iiii»» — C. P. Ceii»l»i»»
Oss. I raggi formati di pivi strati di spessore contengono
spesso nella parte centrale un canale resinifero, ciò che si os-
serva pnre in tutte le specie di Pinus.
P. Pinaster Alt.
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. e. s. Palch. : 4-12 ; scliem.: abba,
abbbba, aabbbbbbb, aabbbbbbbbaa; alt.: 0,220; largii.: 0,0.36-
0, 048 ; quant. per mm' : 120 ; perforaz. : 2-4, dimens. : 0, 003
X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 004, tang. : 0, 002. — Trach.
(1) Nelle specie in cui la larghezza è stata indicata con due cifre,
la prima si riferisce ai raggi midollari semplici, e la seconda, calco-
lata nel diametro massimo, a quelli formati di due o più strati di spes-
sore.
CONIFERE 49
Diani. z. priiiiav. ; 0, 024, z. est. : 0, 015 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0, 003, z. est. : 0, 004; striitt. par., con strie nella zona
estiva; diani. areol. delle par. rad.: 0,015.
Oss. Ho notato diversi raggi contigui, in comunicazione
tra loro per mezzo di cellule parenchimaticlie disposte in senso
verticale.
P. PumiliO Haenke.
Es. ANN. 7 — Ragg. mid. e. s. Palch. : 4-10 ; scliem. :
abba, abaa, aaabbbaa, abbVtbaaaab ; alt. : 0, 100 ; largii. 0, 020-
0,042; quant. per mur : 120; perforaz. : 1, dimens. : 0,010 X
0,024; spess. par. rad.: 0, 001, tang. : 0,001. —Mid. Cellule
arrotondate o poliedriche^ più grandi verso il centro, a pareti
sottili, punteggiate. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est.:
0,015; spess. par. z. primav.: 0,002, z, est.: 0,005; strutt.
par. : e. s. ; dia-m. areol. delle par. rad. : 0, 015.
P. Banksiana Lamb.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. e s. Palch. : 3-10 ; schem. : a,
bb, abb, aba, aaabbbbbaa ; alt.: 0,150; largh. : 0,024-0,054;
quant. per mnr : 96 ; perforaz. : 1-2, dimens.: 0, 010 >< 0, 012;
spess. par. rad. : 0, 002, tang-. : 0, 002. — Trach. Diam. z. pri-
mav. : 0, 024, z. est. : 0,014 ; spess. par. z. primav.: 0, 002, z.
est.: 003; diam. areol. delle i)ar. rad. : 0,012.
Oss. Di rado s' incontrano tracheidi trasversali nel centro
del raggio, e allora si ha il seguente schema : aabbbaabbaa.
P. Pinea L.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. e. s. Palch. : 0-10 ; schem. :
abbbba, abbbbbaa, aaabbbbbaa ; alt. : 0, 102 ; largh. : 0, 042-
0, 054 ; quant. per mm" : 104 ; perforaz. : 2-4, dimens. : 0,002
X 0, 006 ; spess. par. rad, : 0, 003, tang-. : 0, 003. — Mid. Cel-
lule a pareti sottili e lisce come nel P. Pmnilio ma insieme con
queste se ne trovano parecchie piìi corte, a pareti pivi grosse
e punteggiate : sono frequenti gli sclerenchimi. — Tradì. Diam.
z. ])rimav. : 0, 030, z. est. ; 0, 0, 18 ; spess. par. : z. primav. :
50 FL. TASSI
0,004:, z. est.: 0,007; strntt. par.: con strie; diam. areol.
(Ielle par. rad.: 0,012, taii;>-. : 0,008.
P. densiflora Sieb. et Zucc.
Es. ANN. 2 — Ragg. mid. e. s. Palch. : 5-10; sclieiu. : bb-
bbb, abbba, abbbbbbbba ; alt.: 0,100; larg. : 0,024-0,054;
quant. per mm': 120; perforaz. : 2-3, dimens. : 0, 006 )< 0,014;
spess. par. rad. : 0, 003, tanj;-. : 0, 002. — Mid. identico a quello
del P. Pumilio. — Trach. Diam. z. primav.: 0,024, z. est.:
0,012; spess. par. z. primav.: 0,002, z. est.: 0,004; striitt.
l)ar. : e. s. ; diam. areol. delle par. rad. : 0,014.
P. echinata Mill.
Es. ANN. 4 — Ragg, mid. e. s. Palch. : 2-10 ; scliem. : bb,
al), aba, abbba, abbbbbl)bba; alt. : 0, 150 ; largii. : 0, 018-0,038;
quant. per mm- : 100 ; perforaz. : 2-4, dimens. : 0, 002 X ^i *'***"'j
spess. par. rad.: 0,002, tang. : 0,002. — Trach. Diam. z. pri-
mav. : 0, 030, z. est. : 0, 018 ; spess. par. z. primav. : 0, 003,
z. est. : 0, 005 ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 012.
P. contorta Dougl.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. e s. Palch. 2-10 ; schem. : bb,
abbbb, abbbba, aabbbl)bbaa, aabbbbbaaa ; alt. : 0,150: largii.:
0, 021 - 0, 045 ; quant. per mm- : 120; perforaz. : 2-3, dimens. :
0, 005 X 0, 007 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 002. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 030, z. est. : 0, 010 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad. :
0, 014, tang. : 0, 008.
P. Laricio Poir.
Els. ANN. 0 — Ragg. mid. : e. s. Palch. : (ì-'è ; schem. : aab-
baa, abbbaa, aabbbbaa, aabbbaaa ; alt. : 0, 170 ; largii. : 0, 024-
0,042; quant. per mm.- : SO; perforaz.: 1, dimens.: 0,008
X 0,018 ; spess. par. rad.: 0,002, tang.: 0,002. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 015, z. est. : 0, 012 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0, 003, z. est. : 0, 005 ; diam. areol. delle par. rad. :
CONIFERE 51
0,014. — Parench. legn. frequente, con cristalli di ossalato di
calcio.
P. leucodermis Aut.
Il'ig. 20, B)
Es. ANN. 0 — Ragg. mid. e. s. Palcli. (J-8 ; schem. : ab-
bbba, aabbaa, aabbbbaa ; alt.: (», 170 ; largii.: 0,21-0,50;
quant. per min- : 100 ; perforaz. : 2-1, semplici o pseudo-areo-
late, dimens. : 0,OOG X 0,007; spess. par. rad.: 0,002 e
0, 001, taug. : 0, 002. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 015, z.
est.: 0,012; spess. par. z. primav.: 0, OO;], z. est.: 0,005;
diam. areol. delle i)ar. rad. : 0, 012.
Oss. In questa specie sono caratteristici gli elementi pa-
renchimatici di due sorta cioè, parte con pareti sottili e
areole unilaterali, e parte con pareti grosse e perforazioni sem-
plici.
P. pyrenaica Lapeyr.
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. e. s. Palcli. : 5-8; schem. : aabbb,
abbba, aabbbaaa ; alt. 0, 150 ; largii. : 0, o;50 - 0, 050; quant.
per mur: 80; perforaz. : 2-1, dimens. : 0,003 X 0,001; spess.
par. rad.: 0,003, tang. : 0,003. — Trach. Diam. z. primav.:
0, 010, z. est. : 0, 018 ; spess. par. z. primav. : 0, 002, z. est.:
0,001; diam. areol. delle par. rad.; 0, 012. — Parench. legn. ab-
bondante con numerosi cristalli di ossalato di calcio,
P. halepensis Mill.
Es. ANN. 0 — Ragg. mid. e. s. Palch.: 8-10; schem.:
aabbbaaa, aaabbbbbaa, o più di rado con sole cellule tracheidi-
formi a, aa, o con tracheidi trasversali nel centro dei raggi
aababbba ; alt. : 0,120 ; largii. : 0, 025 - 0, 010 ; quant. ])er mnr :
80 ; perforaz.: 1-1, dimens. : 0, 012 X 0, 018 ; spess. par. rad. :
0, 002, tang. : 0, 002. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 036, z.
est.: 0,015; spess. par. z. i)rimav. : 0,002, z. est.: 0,003;
<liam. areol. delle par. rad. i), 018.
52 FL. TASSI
P. Taeda L.
Es. ANN. 6 — Ragg. mìd. e. s. Palch. : 5-10 ; scliem. : ab-
bbba, abbbbbaa, aabbbbbaaa; alt.: 0, J50; laro-.: 0, 024 - 0,042;
quant. per mm." : 80; perforaz. : 1, diineus. : 0, 010 >< 0,015;
spess. par. rad. : 0,003, tang.: 0,002. — Trach. Diam. %. pri-
mav. : 0, 025, z. est. : 0, 012 ; spess. par. z. primav. : 0, 002,
z. est. : 0, 004 ; strutt. par. con strie ; diam. areol. delle par.
rad.: 0,012.
P. australis Michx.
Es. ANN. G — Ragg. mìd. e. s. Palcli. : 5-12; scliem:
abbba, abbbaaa, aaabbbbbbbaa ; alt.: 0,150: larg. : 0,025-
0,040; quant. per uim- : 80; perforaz. 1-2, dimens. : 0,008 X
0,012; spess. par. rad. 0,002, tang. : 0, 002. — Trach. Diam.
primav. 0, 020, z. est. : 0, 012 ; spess. par. z. primav. : 0, 002,
z. est.: 0, 004 ; strutt. par. : e. s.; diam. areol. delle par. rad. :
0,014.
P. rigida MiU.
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. e. s. Palch. 5-10; scliem. : abbbb,
abbba, aabbbba, abbbbaaa, aaabbbbbaa ; alt.: 0,160; largii.:
0,025-0,040; quant. per mm' : 82; perforaz.: 1, dimens:
0,010 X 0,015; spess. par. rad.: 0,003, tang. : 0,002. —
Trach. Dinm. z. primav. : 0, 024, z. est.: 0, 012 ; spess. par. z.
primav.: 0,002, z. est.: 0,004; strutt. par.: e. s. ; diam.
areol. delle par. rad.: 0,012.
P. Bungeana Zucc.
Es. ANN. 7 — Ragg. mid. e. s. Palcli.: 2-6; schem. : bb,
bbb, bba, bbbba, bbbbbb, abbbba ; alt.: 0, 132 ; largii.: 0, 021-
0, 048; ; quant. per miir: 120 ; perforaz. : 2-4, dimens. : 0, 003
X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 002. — Trach.
Diam. z. primav.: 0,024, z. est.: 0,014; spess. par, z. pri-
mav.: 0,002, z. est.: 0,003; strutt. par.: con strie poco ap-
pariscenti, nella zona estiva ; diam. areol. delle par. rad. : 0,014.
CONIFERE 53
Oss. I raggi aventi pifi strati di spessore sono piuttosto
rari ed i tracheidi trasversali non si rinvengono che tìno dal
5° o 0." anello annuale.
P. longifolia Roxb.
Es. ANN. 4 — Ragg. mid. e. s. Palch. : 7-8 ; scheui. :
bbbbbbb, abbbbbb, abbbbbba ; alt.: 0,065; largh.: 0,022-
0, 048 ; quant. per mm' : 140 ; perforaz. : 4-0, diuiens. : 0, 003
X 0, 006 ; spess. par, rad. : 0, 001, tang. 0, 001 — Trach. Diam.
z. primav. : 0, 027, z. est. : 0, 018 ; spess. par. z. primav. :
0, 002, z. est. : 0, 004 ; strutt. par. e. s.; diam. areol. delle par.
rad. 0, 016. — Parench. legn. abbondante.
P. insignis Dougl.
Es. ANN. 6 — Ragg. mId. e. s. Palch,: 9-10; schem. :
bbbbbbbbb, abbbbbbbbb, abbbbbbbba; alt.: 0,300; largh.:
0,036-0,072; quant. per nini.': 80; perforaz. 3-8: dimens.
0,002 X 0,006; spess. par. rad.: 0,002, tang.: 0,002. —
Trach. Diam. z. primav.: 0,032, z. est,: 0,018; spess, par. z,
primav, 0, 003, z. est, 0, 007 ; strutt, par, : con strie, in alcuni
punti molto accentuate da assumere 1' aspetto di larghi ispes-
simenti ; diam. areol, delle par, rad. : 0, 018^ tang. : 0, 006.
— Parench. legn. scarso, con cristalli d' ossalato di calcio.
Oss. Tracheidi ispessiti all'incontro dei raggi. Hanno strut-
tura affine a questa specie anche i Pinus Sahiniana Dougl. ^
P. Montezumae Lamb. e P. leiophylla Schlecht. et Cham. (Klee-
berg).
P. ponderosa Dougl.
Es. ANN. 5 — Ragg. mId. e. s. Palch.: 5-10; schem. : abbba,
abaabb, aaabbbbbaa; alt.: 0,180; largh. : 0, 024 - 0, 045 ; quant,
per mm' : 120 ; perforaz. : 2-4, dimens. : 0,004 X ^, ^^^6 ;
spess. par. rad.: t),003, tang. : 0,003. — Trach. Diam. z. pri-
mav. : 0,030, z. est.: 0, 015; spess. par. z. primav.: 0,002,
z. est. : 0,003; strutt. par. con strie; diam. areol. delle par.
rad. 0,014.
54
FL. TASSI
Oss. I tracheidi trasversali si trovano spesso nel centro
dei rag'gi e gli ispessimenti a zappetta del parenchima sono
molto accentuati: infine alcuni raggi resultano esclusivamente
di una sola fila di cellule tracheidiformi o di parenchima.
P. canariensis C. Sm.
(Fig. 21)
Es. ANN. C — Ragg. mid. e. s. Pal(;h. : 2-8 ; schem. : bb,
abb, abbb, abba, aabbbaa, aaabbbba ; alt. : 0, 225 ; largh. :
0, 036 - 0, 055 ; quant. per mm^ : 70 ; perforaz. : 1-4, dimens. :
0,004 X 0,009; spess. par. rad.: 0,001 e 0,003, tang. :
0,001. — Trach. Diam. z. primav. : 0,036, z. est.: 0,018:
spess. par. z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. :
e. s. ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 014.
Fig. 21
B
A-B, Pillili^ cunafieii<!ii!$
Oss. Nei raggi si trovano mescolati palchi di parenchima a
pareti ora grosse, ora sottili.
P. Cembra L.
(Fig- 20, C)
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. e. s. Palch. : 5-10 ; schem. :
CONIFERE 55
abbba, bbbbbb, abbbbbaa, abbbbbbbba; alt.: 0, ICli ; largii.:
0,022-0,050; quant. per min.': 70; pertbraz. : 1-2, dimens.:
0, 012 X 0, 018 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang-. : 0, 002. —
Trach. Diam. z. priinav. : 0,025, z. est. : 0,0 L6; spess. par. z.
l)riinav. : 0, 002 ; z. est. : 0, 003 ; diaiii. areol. delle par. rad. :
0,010, taug-. : 0, 008.
P. korajensìs Sieb. et Zucc.
Es. ANN. G — Ragg. mid. e. s. Palch. : 3-5; scheui. : bbb,
bbbbb, abbbb, abbba; alt.; 0,100; largii.: 0,018-0,032;
quant. per miu.'- : 80 ; perforaz. : 1-2, dimens.: 0, 003 X ^i ^^^^'i
spess. par. rad.: 0,001, tang.: 0,001. — Trach. Diam. z.
primav. : 0,025, z. estiv, : 0,016; spess. par.: z. primav. :
0, 001, z. est. : 0, 003 ; strutt. par. : con strie ; diam. areol.
delle par. rad. : 0, 012, tang. : 0, 008.
P. excelsa Wall.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. e. s. Palcli. 3 10; scliein. : bbb,
bbbba, abbbaa, aabbbbbbba; alt.: 0, IGO; largii.: 0, 018 - 0, 042;
quant. per uim.' : 100 ; pertbraz. : 1-2, dimens. : 0,006 X <N ^^12;
spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 002. — Trach. Diam. z.
primav. : 0, 036, z. est. : 0, 018 ; spess. par. : z. primav. : 0, 002,
z. est. : 0, 004 ; diam. areol. delle par. rad. : 0. 014.
P. Strobus L.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. e. s. Palcli. : 4-8 ; schem. : b,
bbbb, abbb, aabbbbb, abbbbbaa ; alt. : 0, 100 ; largii. : 0, 018 -
0, 042 ; quant. per mm.^ : 60 ; perforaz. : 1, dimens. : 0, 008
X 0, 020 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 002 — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 036, z. est. : 0, 018 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0, 002, z. est. : 0, 004 ; strutt. par : con striature evi-
dentissime ; diam. areol. delle par. rad. 0,014.
Oss. Tracheidi spesso ingrossati all' incontro dei raggi.
P. reflexa Engelm.
Es. ANN. 7. — Ragg. mid. e. s. Palcli. : 5-8; schem.: ab-
50 FL. TASSI
bbb, abbbbb, abbbbb, abbbbbba ; alt. : 0, 100 ; largh. : 0, 018-
0, 038 ; perforaz. : 1, dimens. : 0, 005 X <N ^15 ; spess. par.
rad. : 0, 002, taug. : 0, 002. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 025,
z. est. : 0, 012; spess. par. z. primav. : 0, 001, z. est. : 0, 003 ;
strutt. par. ; e. s. ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 016. —
Parench. legn. scarso.
Oss. Le perforazioni del parenchima dei raggi, in corri-
spondenza con i tracheidi, si presentano talvolta divise da un
sottile tramezzo tangenziale.
^■'- P. pungens Lamb.
Es. ANN. 5 - Ragg. mid. e. s. Perforaz. : 1-2, grandi, ovali.
1 canali resiniferi si trovano nei raggi larghi e corti, come
anche nel P. Thunbergii Pari., che ha pressappoco la struttura
di questa specie (Kleeberg).
* P. palustris Mill.
Es. ANN. 18 — Ragg. mid. e. s. Perforaz.: 1-4, di media
grandezza. — Trach. strutt. par. : di rado con strie (Kleeberg).
CEDRUS Loud.
e. Libani Barrel.
(Fig. 22)
Es. ANN. 35 — Ragg. mid. con trach. trasvers. : Palch. :
10-40 ; alt. : 0, 700 ; largh. : 0, 036 - 0, 48; quant. per mm.' :
40 ; perforaz.: 1-4, dimeus. : 0, 002 >< 0, 006 ; spess. par. rad. :
0. 003, tang. : 0, 002 — Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z.
est. : 0, 015 ; spess. par. z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 005 ;
strutt. par. : con sottili strie nella zona estiva ; diam. areol.
delle par. rad. 0, 018. — Parench. legn. scarso.
Oss. Alcuni raggi hanno da 1 a 5 palchi di due strati di
spessore ed i tracheidi trasversali, in questa e nella specie
seguente, si formano molto tardi, tra il 10.° e il 30.° anno,
e contengono spesso piccoli cristalli prismatici di ossalato di
calcio.
CONIFERE
57
Fio-. 22.
B
A-B. Cedi'iis L.il>»iii
C. Deodara Loud.
Es. ANN. 5. — Ragg. mid. e. s.; Palcli. : 10-20 ; alt. : 0,350;
largii.: 0,030; qiiant. per nini.": 60; pertbraz. : 1-3, dimens. :
0, 002 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang-. : 0, 002. —
Mid. Cellule omogenee, strette e allungate, longitudinalmente
ricche di perforazioni ellittiche e con rari cristalli di ossalato
di calcio. — Trach. Diam. z. primav. : 0,021; z. est.: 0,012;
spess. par. z. priuiav. : 0,003, z. est. : 0, 001 ; strutt. par. :
e. s. : diam. areol. delle par. rad. 0, 012.
C. atlantica Mauetti.
Es. ANN. 5. — Ragg. mid. e. s.; Palch. : 5-30 ; alt. ; 0, 360;
largh. : 0, 025 - 0, 010 ; quant. per mm." : 60 ; pertbraz. : 1-3, di-
mens. : 0, 004 X 0, 005; spess. par. rad. : 0, 003, tang.: 0, 003.
— Trach. Diam. z. primav. : 0, 027, z. est. : 0, 015 ; spess. par.
z. primav. : 0, 003, z. est. 0, 001 ; strutt. par. : e. s. ; diam.
areol. delle par. rad.: 0,012, tang.: 0,008.
58
FL. TASSI
Oss. Talora si osservano raggi midollari con qualche palco
costituito di due strati di spessore, mentre i tracheidi trasver-
sali si formano tra il 3.° e il 4.° anno.
PICEA Link.
P. Morinda Link.
(Fig 23 A-B;
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. con tradì, trasv.; Palch. : 5-15;
schem. : abbba, aaabbbbbaa, aabbbbbbbbbaaaa ; alt.: 0,204;
largh.: 0,024-0,048; quant. per mm.'^: 80; perforaz. : 1-4,
pseudoareolate ; dimens.: 0,003 X 0,006; spess. par. rad.:
Fig. 23
A-B. Pice» Moi'iii«ls«
0,003, tang. : 0,003, — Mid. Cellule poliedriche di varia di-
mensione, a pareti sottili e lisce per lo piìi quelle della peri-
feria. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 026, z. est. 0, 012; spess.
par. z. primav.: 0, 002, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. : con ispes-
simenti spirali nella zona estiva ; diam. areol. delle par. rad. :
0,018, tang.: 0,008.
CONIFERE 59
Oss. Le pareti interne dei tracheidi trasversali sono spesso
minutamente dentellate.
P. alba Link.
Es. ANN. G — Ragg. mid. e. s. ; Paioli. ; 5-8 ; schem, : abb-
ba, aabbbbba; alt.: 0,100; largii.: 0,015; quant. per mm.- :
72 ; perforaz. : 2-4, dimens. : 0, 002 X 0, 005 ; spess. par.
rad. : 0, 002, tang. : 0, 002. - Trach. Diam. z. primav. : 0, 030,
z. est. : 0, 014 ; spess. par. z. primav. : 0, 002, z, est. : 0, 003;
strntt. par. : e. s. ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 012, tang. :
0,006.
P. nigra Link.
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. e. s. ; Palch. 6-10 ; schem. :
abbbba, aabbbbaaa, aaabblibaaa ; alt. : 0, 165 ; largh. : 0, 024 -
0, 040 ; quant. per mm.^ : 120 ; perforaz. : 2-3, dimens. : 0, 002
X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 002, tang. : 0, 002. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 020, z. est. : 0, 012 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0, 002, z. est. : 0, 004 ; strutt. par. e. s. ; diam. areol.
delle par. rad.: 0,012, tang. : 0,006.
P. ajanensis Fìscb.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. e. s. ; Palch.: 4-10; schem.:
abbb, abbba, abbbbbbaa, aabbbbbaaa ; alt. : 0, 160 ; largii. :
0, 018 - 0,036 ; quant. per nini- : 180; perforaz.: 2-3, dimens. :
0,004 X 0,005; spess. par. rad.: 0,002, tang: 0,002. — Mid.
Cellule come nella P. Morinda, di quando in quando sclerifi-
cate, e costituenti tramezzi alternati da tessuto a pareti sottili.
— Tradì. Diam. z. primav.: 0,027, z. est.: 0,015; spess.
par. z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 004 ; strutt. par. : e. s. ;
diam. areol. delle par. rad. : 0, 012.
P. excelsa Link.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. e. s. ; Palch. : 6-15 ; schem. :
abbbba, aabbbbbba, aabbbbbbbbl)baaa ; alt.: 0,250; largh.:
60 FL. TASSI
0, 018 - 0, 048 ; quaut. per iiiui.- : 60 ; perforaz. : 2-4, dimeiis. :
0, 004 X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0,003, tang-. : 0, 003. —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 026, z. est. 0, 015 : spess. par.
z. primav.: 0,003, z. est.: 0,007; strutt. par. e. s. ; diam.
areol. delle par. rad. : 0, 014, tang. 0, 006.
Oss. Anche in questa specie le pareti interne dei tra-
cheidi trasversali sono minutamente dentellate, e nei raggi
più grossi, gli elementi parenchimatici dell' astuccio dei canali
resiniferi, hanno pareti interne ispessite.
P. Omorìka Mast.
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. e s. ; Palch. : 5-15; scliem. :
abbbb, abbbbbba, aabbbblibaa, aaabbbbbbbbaaaa ; alt. : 0, 200;
largh. : 0,021-0,042; quant. per inni.- : 120; perforaz.: 2-4,
dimens. : 0, 001 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. :
0, 002. — Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 016 ;
spess. par. z. primav. : 0, 003, z. est. : 0. 005; strutt. par. e. s.;
diam. areol. della par. rad. : 0, 012. — Parench. legn. scarso.
P. Menziesii Carr.
Es. ANN. 0 — Ragg. mid. e. s. ; Palch. : 5-10 ; schem. :
abbba, abbbbbaa, aabbbbbaaa ; alt. : 0, 200 ; largh. : 0. 020 -
0,040; quant. per mm.- : 120; perforaz.: 2-4, dimens.: 0,002
X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 003. — Trach.
Diam. z. primav. : 0,024, z. est. : 0, 016 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0, 003, z. est. : 0, 005 : strutt. par. e. s. ; diam. areol.
delle par. rad. : 0, 014. — Parench. legn. e. s.
P. sitchensis Trautv.
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. e. s. ; Palch. : 4-12 ; schem. :
abba, abbbb, aabbbbaa. aaabbbbbbbaa; alt. : 180, largh. : 0,024-
0,042; qnant. per mm'^ : 60; perforaz.: 2-4; dimens.: 0,002
X 0, 004 ; spess. par. ra<l. : 0, 002, tang. : 0, 002. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 027, z. est. : 0, 012 ; spess. par. z. pri-
CONIFERE 61
iiiaA^. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; strutt. par. : e. s. ; diam. areol.
(Ielle par. rad. 0, 014:.
P. orientalis Carr.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. e. s. ; Palch. 5-15 ; scliem
abbba, aal)bbbbbbfi, aaaabbbbbbbbaaa ; alt. : 0, 180 ; largii
0, 015 - 0, 030 ; qiiant. per nini' : 120 ; perforaz. : 2-4, diniens
0, 003 X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 003. —
Trach. z. priuiav. : 0, 027, z. est. : 0, 012 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0,002, z. est.: 0, 003 ; strutt. par. e. s. ; diani. areol.
delle par. rad. : 0, 018, tang. : 0, 006.
P. polita Cari.
Es. ANN. 7 — Ragg. mid. e. s. ; Palch. : 4-15 ; schem. :
abbb, abbba, abbbbbbbaa, aaabbbbbbbbaaaa ; alt. : 0, 150 ;
largb. : 0, 024 - 0, 042 ; qnant. per min- : 135 ; perforaz. : 2-3,
dimens.: 0, 002 X 0,003; spess. par. rad.: 0, 003, tang. : 0,003.
— Tracli. Diam. z. priniav. : 0, 022, z. est. : 0, 014 ; spess.
par. z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 005 ; strutt. par. : con
ispessimenti S])irali e talora con striature, nella zona estiva ;
diam. areol. delle par. rad. : 0, 012, tang. : 0, 006.
TSUGA Carr.
T. Mertensiana Carr.
(Fior 24 A-B)
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. con tracheidi trasversali ; Palch.:
3-10 ; alt. : 0, 150 ; largii. : 0, 024 ; quant. per mm' : 100 : per-
foraz. : 2-6, diniens. : 0, 002 X 0, 004 ; spess. par. rad. : 0, 003,
tang. : 0, 003. — Mid. Cellule omogenee, strette, a pareti di-
scretamente ispessite, con numerose punteggiature trasversali.
— Tradì. Diam. z. primav. : 0, 018, z. est. : 0, 007 ; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est.: 0, 003; strutt. par., con sottili strie
62
FL. TASSI
nella zona estiva ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 014, tang.
0,008. — Parench. legn. frequente.
Fig. 24.
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AH. Tnii^» Mei'teii!!<l»im
T. Pattoniana Engelm.
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. e. s.; Paleli. : 3-10 ; alt. : 0,140;
largii. : 0, 030 ; qnant. per innr : 140 ; perforaz. : 2-4, dimens. :
0,002 X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 003. —
Trach. Diam. z. primav. : 0,024, z. est.: 0.014; spess. par.
z. primav. : 0, 003, z. est. 0, 005 ; strutt. par. : e. s. : diam.
areol. delle par. rad.: 0,012. — Parench. legn. e. s.
T. canadensis Carr.
Es. ANN. 15 — Ragg. mid. e. s. ; Palch. : 3-15 ; alt. : 0,216;
largii. : 0, 018 - 0, 040 ; quant. per mm^ : 108 ; perforaz. : 2-4,
dimens.: 0,002 X 0,003, tang. : 0,003. — Trach. Diam. z.
primav. : 0, 022, z. est. : 0,015 ; spess. par. z. primav. : 0, 003,
CONIFERE
63
z. est. : 0, 005 ; strutt. par. : e. s. ; diam. areol. delle par. rad.:
0,012, tang. : 0,006. — Parench. legn. e. s.
Oss. Rari souo i raggi cou più strati di spessore.
PSEUDOTSUGA Carr.
P. Douglasii Cam
(Fig 2.5)
Es. ANN. 5. — Ragg. mid. con tracheidi trasversali ; Palcli.:
5-15 ; alt. : 0, 215; largii. : 0, 020-0, 055 ; quant. per mm': 80 ;
perforaz.^ 2-4, dimens. : 0,002 >< 0,003; spess. par. rad. : 0,002,
tang.: 0,002. — Trach. Diam. z. primav. : 0,030, z. est.:
0, 018 ; spess. par. z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 005 ; strutt.
par. : con ispessimenti spirali bene accentuati, e talvolta an-
che con striature ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 018, inter-
secate da fessura nella zona estiva. — Parench. legn. scarso.
Fig. 25
AB. Pseuilot^ug-M Uoug;la*«ii
Oss. I tracheidi trasversali non si osservano prima del
3." anno.
64
FL. TASSI
Attesa la scarsità di materiale non è stato possibile 1' esa-
me del midollo.
ABIES Juss.
A. pectinata DC.
(Fig 26, A-B)
Es. ANN. 12 — Ragg. mid. Palch.: 5-20 ; alt. : 0, 300; lar-
gii. : 0,018; quant. per mur : 02; perforaz. : 2-4, dimeus.:
0, 003 X 0, 006 ; spess. par. rad, : 0,008, tang. : 0,008. — Trach.
Diam. z. primav.: 0,030, z. est.: 0,018; spess. par. z. prima-
ver. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; diam. areol. delle par. rad. :
0, 014, cou fessura nella zona estiva, tang. : 0, 006.
Fig. 26
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A B V
A-B. Al>ies pectìiiutìi — C. A. iitiiiiitlicn.
Oss. In qualche fila più esterna del parenchima dei raggi
esistono cristalli di ossalato di calcio.
A. balsamea Hill.
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. Palch. : 10-40 ; alt. : 0, 550 ;
largh. : 0,018; quant. per mm- : 90; perforaz.: 2-6, dimeus.:
CONIFERE 65
0, 005 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 003. —
Mid. Cellule costituenti strati di tessuto sclerificato. alternanti
con altri a pareti sottili. — Trach. Diaui. z. i)riinav. 0, 018,
z. est. : 0, 012 ; spess. par. z. priiiiav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ;
diam. areol. delle par. rad.: 0,012.
Oss. Secondo Scliroter {'), 1' A. Apoll'mis Link, e VA. Fra-
seri Lindi., avrebbero la stessa struttura dell' A. halsamea Mill.
A. Webbiana Lindi.
Es. ANN. 4. — Ragg. mid. Palcb. : 5-20: alt. : 0, 400; lar-
gii. : 0, 036 ; quant. per mni^ : 80 ; pertoraz. : 2-4, diniens. :
0, 003 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 003. —
Trach. Diam. z. primav. : 0,032, z. est.: 0,018; spess. par.
rad. z. prinla^^ : 0,003, z. est.: 0,005; diam. areol. delle par.
rad. : 0, 014.
Oss. Ditìficilmente si incontrano raggi con qualche palco
a due strati di spessore.
A. numidica De Lannoy.
(Fig. 26, C)
Es. ANN. 8. — Ragg. mid. Palch. : 4-15; alt.: 0,220;
larg. : 0,024; quant. per mm- : 80; pertoraz.: 1-4, dimens. :
0, 003 X 0, 000 ; spess. par. rad. : 0,003, tang. : 0,003. — Tracli.
Diam. z. primav. : 0,025, z. est. 0, 012 ; spess. par. z. primav.:
0,002, z. est.: 0,004; strutt. par.: con sottili strie; diam.
areol. delle par. rad. : 0, 016. — Parencii. legn. scarso.
A. cephaionica Link.
Es. ANN. 12. — Ragg. mid. Palch.: 4-12; alt.: 0,180;
largii.: 0,027; quant. per mnr : 80; pertoraz.: 1-3, dimens.:
0, 002 X 0, 005 ; spess. par. rad.: 0,003, tang.: 0,003. —
Tracii. Diam. z. primav.: 0,024, z. est.: 0,012; spess. par. z.
(1) ScHROTEK (C.) - Untersuchung liber fossile Hòlzer aus der ar-
ctischen Zone. ZLirich. 1884.
66 FL. TASSI
primav. : 0,002, z. est.: 0,004; diaDi. areol. delle par. rad.:
0, 014.
Oss. Kleeberg in mi esemplare di 8 anni ha trovato raggi
aventi fino a 134 palchi di cellule, alcuni dei quali di 2 strati
di spessore.
A. Pinsapo Boiss.
Es. ANN. 0 — Ragg. mid. Palch. : 4-10 ; alt. : 0, 175 ; lar-
gh. : 0, 018 ; quant. per ninr : 60 ; perforaz. : 2-4, dimens. :
0, 002 X 0, 004 ; spess. par. lad. : 0, 003, tang. : 0, 003. -
Trach. Diam. z, primav. : 0,027, z, est.: 0,015; spess. par. z.
primav.: 0,002, z. est. 0,004; diam. areol. delle par. rad.:
0, 016.
A. amabilis Fori).
Es. ANN. 4 — Ragg. mid. Palch.: 4-12; alt.: 0,240; lar-
gii.: 0,021; quant. per miir: 160; perforaz.: 2-4, dimens.:
0,002 X 0, 003 ; spess. par. rad. : 0, 006, tang. : 0, 006. —
Trach. Diam. z. primav.: 0,030, z. est.: 0,018; spess. par. z.
primav.: 0,002, z. est.: 0,003; diam. areol. delle par. rad.:
0, 014, tang. : 0, 008.
A. Nordmanniana Spach.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. Palch. : 3-12 ; alt. : 0, 160 ;
largii. : 0, 025 ; quant. per mm.- : 60 ; perforaz. : 2-6, dimens.:
0,002 X 0,006; spess. par. rad.: 0,004, tang.: 0,004. —
Trach, Diam. z. primav. : 0, 030, z. est. : 0, 014 ; spess. par.
z. primav.: 0,002, z. est.: 0,004; strutt. par.: con strie ap-
pena visibili; diam. areol. delle par.: 0,014, tang.: 0,008.
Oss. Kleeberg assegna ai raggi di questa specie circa 20
palchi di cellule, 16 per 1' A. (jrandis Lindi, e 6 per 1' A. re-
ligiosa Lin<ll., il quale ultimo offre pure areole sulle pareti
tangenziali dei tracheidi.
A. magnifica A. Murr.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palch.: 3-15; alt.: 0,290;
larg. : 0,020; quant. per min"': 200; perforaz.: 2-4, dimens.:
CONIFERE 67
0, 002 X 0, 003 ; spess. par. m<l. : 0,005, tang. : 0,005. —
Trach. Diam. z. primav. 0,020, z. est.: 0.012; spess. par. z.
primav. : 0,003, z. est.: 0,004; diam. areol. delle par. rad.:
0, 014, tang. : 0, 008.
A. CiliCica Carr.
Es. ANN. 8 — Ragg. mid. Paioli. : 2-8 ; alt. : 0, 100 ; lar-
gii. : 0, 021 ; quaut. per min- : 100 ; perforaz. : 2-4, dimens. :
0, 003 X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 002, taug. : 0, 002. —
Trach. Diam. z. primav.: 0,024, z. est.: 0,012; spess. par.
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 003 ; striitt. par. : con sottili
striature ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 015.
A. nobilis Lindi.
Es. ANN. 3 — Ragg. mid. Palcli. 4-8 ; alt. : 0, 150 ; largii.:
0,020; quaiit. per mm- : 180; perforaz.: 2-4, ed anche 6 in
alcuni palchi più alti del 1." anello annuale ; dimens. : 0, 004
X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 003. — Trach.
Diam. z. primav. : 0, 028, z. est. : 0, 014 ; spess. par. z. pri-
mav. : 0,002, z. est.: 0,003; diam. areol. delle par. rad.:
0, 014, tang.: 0,006.
A. concolor Lindi, et Gord.
Es. ANN. 4 — Ragg. mid. Palch. : 2-10 ; alt. : 0, 220 ; largii :
0, 021; quant. per mnr : 150 ; perforaz.: 2 4, dimens. : 0, 004 X
0,005; spess. par. rad.: 0,004, tang.: 0,004. —Trach. Diam.
z. primav.: 0, 024, z. est. : 0, 010 : spess. par. z. primav. 0, 002,
z. est.: 0,003; diam. areol. delle par. rad.: 0,014.
KETELEERIA Cair.
K. Fortune! Carr.
iFig. 27 A-B)
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. Palch. 6-12 ; alt. : 0, 330 ; lar-
gh.: 0,027-0, 050; quant. per mnr: 112; perforaz.: 1-8, pseudo-
68
FL. TASSI
areolate, diuiens. : 0,005 X 0,000; spess. par. rad.: 0, 003, tang. :
0, 003. — Mid. identico a quello degli Abies. — Trach. Diam.
Fig. 27
B
A-B. Kctcleei>itt Foi>tiiiicì
z. primav. : 0,021, z. est,: 0,015; spess. par. z. primav. :
0, 003, z. est. : 0^ 005 ; strutt. par. : con strie ; diam. areol.
delle par. rad. : 0, 016. — Parench. legn. abbondante.
Oss. Questo genere, nel quale i raggi di 2 o 3 strati di
spessore sono rari, rispecchia anatomicamente la struttura ge-
nerale degli Ahies.
LARIX Mill.
L. europaea DC.
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. con trach. trasv.; Palch.: 2-10;
alt. : 0, 160 ; largh. : 0, 018 - 0,070; quant. per mar: 100; per-
foraz. : 2-6, dimens. : 0, 002 X 0, 005 ; spess. par. rad. : 0, 003,
tang. : 0, 003. — Mid. Cellule strette e allungate in senso lon-
gitud., un po' pili voluminose e con pareti piìi ispessite nella
zona centrale. — Tradì. I)iam. z. primav. : 0, 030, z. est. :
CONIFERE
09
0,014; spess. par. z. primav. : 0,001, z. est.: 0,003; strutt.
l)ar. : con ispessiuienti spirali e con striature al principio della
zona estiva; diani. areol. delle par. rad.: 0,016, taug. : 0,006.
Oss. Secondo Moeller, il L. microcarpa Forb. avrebbe la
stessa struttura del L. europaea.
L. leptolepis Endl.
Es. ANN. 6. — Ragg. mid. e. s.; Palcli. : 10-20 ; alt. : 0,360;
largii.: 0,018-0,038; quant. per nim.' : 80; perforaz. : 2-4,
dimens: 0, 003 X 0, 005; spess. par. rad. : 0, 003, tang'. : 0,003.
— Trach. Diam. z. primav. : 0,036, z. est.: 0,015; spess. par.
z. primav. : 0, 001 ; z. est. : 0, 003 ; strutt. par. : e. s. ; diam.
areol. delle par. rad. : 0,018, tang. : 0, 006.
L. dahurica Turez.
(Fig. 28, A-B)
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. e. s. ;PalcIi. : 5-15; alt.; 0,200;
largii. : 0, 024 - 0, 040 ; quant. per mm."- : 140 ; perforaz. : 2-4,
Fig. 28
B G
AB. L,. «liiliiific*» — C. L.. s^ll>ii*icst
70 FL. TASSI
dimens.: 0,002 >< 0,004; spess. par. rad.: 0,003, tang. .
0, 003. — Trach. Diam. z. i)riniav. : 0. 018, z. estiv. : 0, 012 ;
spess. par.: z. i)rimav. : 0,002, z, est.: 0,004; strntt. par.:
e. s. ; diam. areol. delle par. rad. : 0, 014. — Parench. legn.
scarso.
L. sibirica Ledeb.
iFig. 28, Ci
Es. ANN. 6 — Ragg. mid. e. s.;Palch. 5-20; alt.: 0,300:
largii.: 0, 018 - 0, 038 ; quant. per nim.^ : 85 ; perforaz. : 2-4, di-
mens. : 0,002 X 0, 006; spess. par. rad. : 0, 003. tang. : 0,003.
— Trach. Diam. z. primav. : 0, 024, z. est. : 0, 012 ; spess. par. :
z. primav. : 0, 002, z. est. : 0, 005 ; strntt, par, : e. s. ; diam.
areol. delle par. rad. : 0, OlG, tang. : 0, 008.
* L. americana Michx.
Es. ANN. 10 — Ragg. mid. e. s, ; Palch. tino a 24. —
Trach. strntt. par : e. s.
Oss. I tracheidi trasversali si formano a cominciare dal
4.° e 5.° anno (Kleeberg, sub L. pendula).
PSE [IDOLA RT.X Gord.
P. Kaempferi Gord.
(Fig. 29 A-Bi
Es. ANN. 5 — Ragg. mid. Palch. : 10-20 ; alt. : 0, 450 :
largii.: 0,030; quant. per mm.- : 80; perforaz.: 2-4, dimens.:
0, 001 X 0, 006 ; spess. par. rad. : 0, 003, tang. : 0, 003 —
Trach. Diam. z. primav. : 0, 027, z. est. : 0, 016 ; spess. par.
z. primav. : 0, 003, z. est. : 0, 004 ; strutt. par. : con strie sot-
tili ; diam. areol. delle par. rad. 0,014; tang.: 0,008. —
Parench. legn. raro.
CONIFERE
71
Oss. Anche in questa specie per la scarsezza e deteriora-
mento di materiale, manca l'esame del midollo.
Fig. 29
A B
A-B^ Pseti«l<»lm>ix Kncikipfei'i
I raggi midollari delle Abietineae a differenza di <iuelli
delle Gitpressineae e delle Taxineae, sono forniti di tracheidi
trasversali, che possono trovarsi sopra e sotto ai raggi stessi
e talvolta, mescolati alle cellule parenchimatiche, anche nella
parte centrale. Fanno eccezione i generi Cunninghamia., Aga
tliis, Araucaria, AMes, Keteleeria e Pseudolarix, privi di veri
e propri tracheidi trasversali. Questi raggi hanno sovente pivi
strati di spessore, attraversati talora da uno, di rado due ca-
nali resiniferi, ed in media ho notato che sono più alti di
quelli delle Cupressineae e Taxineae. Inoltre le punteggiature dei
campi d' incrocio, di numero molto variabile, rimangono co-
stanti solamente in alcune specie dove ne esistono 1 sola o 2
{Sciadopitys verticillata, Finus Pumilio, P. Strobus, P. re-
72 FL. TASSI
flexa, P. Cemìrra, etc.) ; infine il midollo ha di frequente strut-
tura lamellare.
In quanto al parenchima legnoso è assai meno abbondante
che negli altri due g'rupi)i di Conifere, ed i tracheidi presen-
tano in generale sottili striature, mentre quelli dei generi Pi-
cea, Pseudotsuga, e Larix hanno larghi ispessimenti spirali piìi
o meno accentuati.
I raggi midollari delle Conifere sono costituiti normal-
mente di un solo strato di spessore di cellule, eccettuati i ge-
neri Pinus, Picea, Pseudotsuga e Larix, che in parte resultano
forniti di più strati, e contengono uno due canali resiniferi.
Sono frequenti i casi in cui i raggi hanno uno o piìi palchi
di due strati di spessore, ma però non si ripetono con costanza:
così li ho riscontrati nei generi Sequoia, Podocarpus, Jiinipe-
rus, Thuya, Araucaria, Keteleeria, Tsuga, Pseudolarix e Libo-
cedrìis, a cui, secondo Kleeberg, si dovrebbero aggiungere le
Taxodieae, il Cupressus thiirifera e il C. Macnabiana nel quale
ultimo s' incontrano, sebbene di rado, raggi con tre strati di
spessore.
Il numero dei raggi midollari in rapporto ad una data
superficie ha poco valore pratico per la determinazione, per-
chè esso di[)ende più che altro dall' età della pianta. Es-
sner ('), in seguito a numerose esperienze praticate a questo
(1) Essner {B.) 1. e.
CONIFERE 73
riguardo, stabilì che il numero dei raggi nou è sempre lo
stesso nei diversi anelli annuali di una medesima sezione di
legno : che tale numero è piìi grande nel primo anello annuale
e da questo dapprima decresce con rapidità poi lentamente
verso 1' esterno, mentre si mantiene fermo ad una certa età
variabile secondo gli individui, ed infine cresce di nuovo nella
vecchiaia della pianta. Così p. es. nell' Juniperus vlrginiana
si hanno 126 raggi per mm." nel primo anno, 102 nel 10.°, 90
nel 20.", 80 nel 40.", e 94 nel G0.° anno.
Xello stesso anello annuale di specie appartenenti a ge-
neri diversi la quantità dei raggi per ogni nim.' non è sempre
eguale, anzi si notano diiferenze che in qualche modo sembrano
avere dei rapporti con i vari gruppi di Conifere.
3." ANNO
Cupresslneae
Callitris rhomboidea raggi 100 per mm."
Libocedrus chilensis
»
120
»
Cupressus pisifera
»
120
»
» thyoides
»
120
»
Juniperus excelsa
»
90
»
» foetidissima
»
100
»
Taxineae
Podocarpus andina » 200
Ahieth
Araucaria imbricata
leae
»
200
»
Pinus excelsa
»
100
»
Tsuga Mertensiana
»
100
»
Abies magnifica
»
200
»
» nobilis
»
180
»
Da questo prospetto resulta che nelle Cupressineae la
somma dei raggi del 3." anello annuale per ogni mm.^, varia
tra 100 e 200, mentre nelle Taxineae e nelle AhieUneae va
74
FL. TASSI
da 160 a 200, eccezione fatta della Tswja Mertensiana che
conta in media solo 100 raggi per uim.-.
6." ANNO
Cupressineae
Thuya occideutalis
» japouica
Cupressus Benthami
Juniperus elegaus
8g:i
72
per
mm
»
72
»
»
80
»
»
90
»
Taxineae
Taxodi iim disticlinm
Taxus baccalà
Piniis Lancio
» pirenaica
Picea alba
Abies Pinsapo
Keteleeria Fortuuei
Larix sibirica
u »
140
»
»
60
»
bietineae
»
80
»
»
80
»
»
72
»
»
60
»
i »
112
»
»
85
»
10." ANNO
Cupressineae
Thuya plicata raggi 240 per nira.
» gigantea
Cupressus sempervirens
Juniperus bermudiana
» virginiana » 102 »
» chinensis » »u »
»
»
»
»
60
65
100
102
80
»
»
Taxineae
Cryptomeria elegans
Cephalotaxus drupacea
90
100
»
»
CONIFERE
Ahietineae
Pinus Strobus rag^'i <><^> per mni.-
Picea ajaiieusis » 180 »
» orientalis » 120 »
Abies Nordinaiiniana » 00 »
20." ANNO
Cupressineae
Thuya occidentalis raggi 54 per iiini,^
» orientalis » 94 »
Junii)erus virginiana » 90 »
Taxineae
Sequoia gigantea » 80 »
Taxus baccata » 65 »
Dacrydinm cupressiniiin » 200 »
Ahietineae
Pinus Strobus »
» silvestris »
Abies pectinata »
Larix europaea »
A questo punto notiamo un' accentuata diminuzione di
raggi: solo il Dacrì/dium cupressinum ne mostra un numero
sempre rilevante, dovuto forse alla piccolezza dei raggi stessi
che ne permette un maggiore addensamento.
40." ANNO
Cupressineae
Thuya orientalis raggi 93 per mm.^
Juniperus virginiana » 80 »
Taxineae
Taxus baccata » 70 »
40
»
36
»
45
»
38
»
76 FL. TASSI
Abietineae
Piims Strobus ragj^i 40 \)vv min."
» silvestris » 30 »
Abies pectinata » o6 »
00." ANNO
Gupressineae
Thuya orientalis raggi 93 per nini.-
Juuiperus virginiana » 94 »
Tuxineae
Giukgo biloba » 00 »
Ahietineae
Pinus Strobus » 35 »
» silvestris » li 7 »
Oltre questo limite il numero dei raggi per nim.^ torna
ad aumentare lino all' ultimo anno della pianta.
Secondo Essner il numero dei raggi è variabile nello
stesso anello annuale anche secondo la diversa altezza della
pianta. Così egli ha osservato che nel Pinus Strobus si
trovano 99 raggi per mm,^ nel 1." anello annuale alla base
del tronco, 100 a 2 metri da terra, 93 a 4 metri, 74 a 10
metri, e 71 a 14. Lo stesso Essner nota che allorquando l'ac-
crescimento dei fusti è eccentrico, il che avviene non di rado,
all' eccentricità non corrisponde sempre una differenza di nu-
mero dei raggi.
L'altezza dei raggi midollari, determinata dal numero dei
palchi può costituire un carattere di una certa injportanza per
la diagnostica. Infatti Schacht è di parere che esso non cangi
sostanzialmente nei suoi rapporti secondo 1' età della pianta,
cosicché quelli del primo anello annuale non sono diversi da
quelli successivi. Anche Moeller ritiene che sebbene 1' altezza
CONIFERE 7/
dei rajigi sia soggetta a qualche variazione, pure per molte
specie si lia un massimo die ben di rado viene sorpassato, e
che olire un (;arattere di facile applicazione, sempre ben inteso
esprimendo 1' altezza in rapporto del numero dei palchi di cel-
lule sovrapposte. Goeppert invece fa rilevare che 1' età può
determinare delle differenze nei raggi, per cui nei rami gio-
vani questi sono formati di una quantità minore di palchi che
negli adulti : ciò che ho potuto controllare per diverse specie,
mentre in altre ho constatato che il numero dei palchi fin dal
primo anello annuale raggiunge già il suo limite massimo.
Hartig infine nega assolutamente il valore diagnostico del com-
puto dei palcìii, sostenendo che i medesimi variano nello stesso
individuo, secondo 1' età, la parte della pianta, e il suo accre-
scimento. Ad onta di queste discrepanze tale carattere, pre-
sentandosi con una certa costanza, è di frequente applicato
alla diagnostica, e più che altro alla determinazione delle Co-
nifere fossili.
Tra gli esemplari delle specie studiate ho rinvenuto il
maggior numero di palchi nel Cedrus Libani e nell' Ahies hai-
samea contandone fino a 40 ; seguono poi Sequoia gigantea con
10-35 palchi; Juniperus Sabina con 6-30; Thuya plicata, Cedrus
Deodara^ Pseudotsuga Douglasii, Larix leptolepis con 10-20;
Juniperus virginia na, Taxus baceata, Abies pectinata, Larix
sibirica con 2-20; Cupressus sempervirens con C-18 ; Calli tris
rliomboidea, Cupressus funebris, Picea Morinda, P. excelsa, P.
orientalis, Larix dahurica con 5-15 palchi. In alcuni generi
difficilmente è sorpassato il 7.*' o 1' S.° palco, e in ogni
caso mai il 14." o il 15.°; certe specie poi hanno soltanto da
1 a 3 palchi e questa cifra si mantiene con uniformità,
p. es. Thuya gigantea, Cryptomeria elegans, Aghathis austraUs:
la Thuya dolabrata, Torreya grandis e Podocarpus Sterlingii
ne presentano in generale 1 e 2, e nel Oinligo biloba di rado
si riscontrano raggi di un sol palco o di tre, poiché sono quasi
sempre di due.
78
FL. TASSI
L' altezza dei raggi midollari, non calcolata dal numero
dei palchi, è suscettibile di molte variazioni anche nello stesso
individuo per cui non può costituire vero e proprio termine
diagnostico. Così secondo IsToerdlinger V altezza media della
maggior parte dei raggi delle Conifere è di 0,5 mm., ad ec-
cezione deW Juniperus communis e del Taxus baccata dove sono
alti 0,2 ; mentre Wiesner indica 0,6 per il Pinus siUestris,
0,13 per V Juniperus virginiana, 0,25 per la Thuya occidentalis,
e 0,22 per il Taxus baccata. Io poi ho trovato che i raggi
sono più bassi nelle Gupressineae che nelle Abietineae, quan-
tunque si verifichino diverse eccezioni, p. es. la Thuya plicata
con raggi alti fino 0,6, V Juniperus Sabina fino 0,45, etc.
Gupressineae
Callitris quadrivalvis
alt.
0,170
Libocedrus decurrens
»
0, 100
» chilensis
»
0, OSO
Thuya plicata
»
0, ()00
» gigantea
»
0, 010
» dolabrata
»
0, 012
Cupressus macrocarpa
»
0, 080
» Benthami
»
0, 120
Juniperus tetragona
»
0, 051
» Sabina
»
0, 150
Media = 0, 175
Abietineae
Pinus Pinaster
»
insignis
Cedrus Libani
» Deodara
» atlantica
Picea Morinda
» excel sa
alt. 0, 220
» 0, 300
V 0, 700
» 0, 350
» 0, 360
» 0, 260
» 0, 250
CONIFERE 79
Abies balsamea alt. 0, 550
Larix leptolepis » 0, 360
Pseudolarix Kaenipferi » 0, 450
Media = 0, 380
Nelle Taxineae uou si lia mai un' altezza uniforme, come
apparisce dal prospetto seguente :
Taxiìieae
Cryptomeria japonica alt. 0, 115
» elegans » 0, 058
Taxodium disticluim » 0, 225
Sequoia gigantea » 0, ITO
» sempervirens » 0, 100
Taxus baccata » 0, 264
Torreya grandis » 0, 048
Giukgo biloba » 0, 060
Podocarpus Sterlingii » 0, 027
« andina » 0, 115
Anche V altezza delle cellule dei raggi può essere molto
diversa tra specie dello stesso genere, mantenendo un' eguale
misura nei singoli individui. Quindi abbiamo : P'mus sllve-
utris alt. 0, 022 mm., P. Strohus 0, 025, Picea excelsa 0, 017,
Ahies pectinata 0, 018, Larix europaea 0, 019, Ginhgo biloba
0, 028, Taxus baccata 0, 018, Juniperìis communis 0, 019,
J. virginiana 0, 016, Thmja occidentaUs 0, 018, e da ciò pos-
siamo dedurre in modo approssimativo che anche le cellule più
basse si trovano nei raggi delle Cupressineae.
Le pareti delle cellule dei raggi sono variamente svilup-
pate, cioè ora la parete radiale è piìi ispessita di quella tan-
genziale, ora le medesime sono di eguale spessore. Appartengono
alla prima categoria le Cupressineae, le Podocarpeae, le Taxo-
dieae ed i generi Torreya e Taxus, al secondo le Araucarieae,
80 FL. TASSI
le Pinaceae ed i generi Ginligo, Phyllocladus e Dacrydium.
Questo carattere, stabilito da Kleeberg C), si manifesta con
una spiccata costanza; però tra le specie studiate devono eccet-
tuarsi le seguenti spettanti alla seconda categoria, nelle quali
le pareti non sono uniformemente ispessite: Armicaria excelsa
par. rad. 0, 003 - tang. 0, 001 ; Gedrus Lihani, Picea OmoriJca,
Pinus Cemhra 0, 003 - 0, 002 ; Picea 3rorinda 0, 002-0, 003 ;
Pinus Pinaster 0, 004 - 0, 002.
Spesso nelle specie del 1." gTU[)po tutte e tre le pareti
di ogni singola cellula sono fornite di evidenti punteggiature
semplici, p. es. nel genere Juniperus, nella Callitris calcarata
e nel Lihocedrtis chileìisis : però in quest' ultimo non sono
sempre ben visibili. La parete tangenziale è invece di solito
senza alcuna punteggiatura nei generi Taxus, Gephalotaxus,
Torreya, Cupressus, Tliuya, Gryptomeria, Taxodium, Sequoia,
Atìirotaxis, Gunninghamia, in qualche Podacarpus e nel Libo-
eedrus Doniana. Inoltre possono essere anche munite di per-
forazioni semplici le sole pareti radiali delle specie del genere
Actinostrohus e di diverse Gallitris. Le specie del 2." gruppo,
aventi cioè pareti radiali e tangenziali di eguale spessore, i)re-
sentano qualche volta pareti con pori semplici, come gli Ahies,
oppure questi mancano affatto nei generi Dacrydium, Ginl-go,
Phyllocladus ; Araucaria e Agathis. Nel Pinus leucodermis e
altri, le cellule parenchimatiche dei raggi si mostrano sovente
sotto due tipi caratteristici diversi, cioè uno a pareti sottili,
1' altro a pareti ispessite.
Le cellule del parenchima dei raggi midollari in ogni
campo d' incrocio hanno sempre delle perforazioni, di numero
e grandezza variabile nei diversi generi e specie. Tantoché se
ne osservano una o due sole, piuttosto grandi, nei Pinus Pu-
milio, P. Laricio, P. silvestris, P. Strobus, P. reflexa, Dacry-
(1) Kleeberg (A.) 1. e.
CONIFERE 81
dium cupressinum, D. Franici imi, Phyllooladus tricliomanoides,
F. rhomhoidaUs, oppure una grande accompagnata da due assai
più piccole, p. es. nel Pinus Pinaster. lu moltissimi casi se
ne trovano 2 sole, come nell' Juniperus hermudiana, Callitris
quadrivalvis, Lihocedrus decurrens, Podocarpus neriifolia, P.
Thunhergii, Cunninf/hamia sinensis, o assai i)iù spesso da 2 a
4, piccole, regolari, come i). es. nei Pinus pyrenaica, P. Bun-
ffeana, P. echinata^ Thmja orientaìis, T. pilifera, Abìes Pinsapo,
A. Wehbiana. Picea Omoril-a, Larix dalinrica, L. sibirica. Se
ne contano poi da 3 a 6 nel Cupressus Macnabiana, Thuya do
labrata, T. occidentalis, Torreya nucifera, Araucaria excelsa ;
giungono fino ad 8 nel Pinus insignis, Agathis australis, Ke-
teleeria Fortunei, ed anco tino a 10 e più nell' Araucaria bra-
siliana, A. Ciinninghamii e Callitris robusta.
Nella maggior parte delle specie le perforazioni sono sem-
plici, ma talora si presentano anche areolate, unilaterali, p. es.
nell' Araucaria brasiliana, nella Keteleeria Fortunei e in molte
Cupressineae. Talvolta invece, nello stesso raggio si hanno ele-
menti parenchimatici l'orniti di perforazioni semplici ed altri
con areole unilaterali, p. es. nei Pinus leucodermis, P. cana-
riensis, etc.
Nel centro dei raggi formati di più strati di spessore
dei generi Pinus, Picea, Pseudotsuga e Larix, si trovano uno
o più (li rado due canali resiniferi ; ogni canale è contornato
in tutto il suo percorso da uno strato di cellule parenchi-
matiche che ne costituisce V epitelio : tali cellule, di solito a
pareti sottili, sono ispessite nella Picea excelsa, nei Larix etc.
Canali resiniferi identici oltreché nei raggi midollari, si tro-
vano talora anche nella massa fondamentale del legno, in
direzione parallela all' asse del fusto : dove questi canali
verticali s' incrociano con quelli orizzontali, si origina uiuì
fusione che determina una specie di lacuna talvolta non ri-
vestita di epitelio.
82 FL. TASSI
I raggi uiidollari uon sempre souo costituiti di pareu-
chiiua, ma spesso alla loro formazione partecipano anche ele-
menti tracheidali, detti tracheidi trasversali, e riconoscibili
per essere forniti di areole bilaterali ed anche per la loro ca-
ratteristica struttura parietale. 1 medesimi si trovano sola-
mente nei raggi delle Ahietineae, esclusi i generi Cunningìiamia,
Agathis, Araucaria, Abies, Keteleeria e Pseudolarìx^ però l'e-
poca della loro comparsa non è eguale nei diversi generi e
nelle varie specie ; infatti nel Larix europaea si formano già
2 o ;^ palchi sovrapposti fino dal primo anello annuale, men-
tre nel Larix pendula (compaiono nel 4." o 5.'' anno e in
scarso numero ; nella Ficea excelsa nel 2." anno, nei Pinus
excelsa e Cedrus atlantica nel 3." e 4." ; nel Pinus Pinea dopo
r 8/' anno, e nel Cedrus Lihani sino quasi al 30." anno, e con
rari elementi innestati fra le cellule parenchimatiche.
I tracheidi trasversali riguardo alla loro posizione, pos-
sono contemporaneamente trovarsi per lo più nella parte su-
periore ed in quella inferiore <lei raggi, ovvero soltanto nella
parte superiore o soltanto nell' inferiore : talora si vedono
anche nell'interno, alternanti con gli elementi parenchimatici,
come p. es. nei Pinus haìepensis, P. ponderosa, etc, e non è
difficile incontrare pure raggi formati altroché di 1 o 2 palchi
di tracheidi trasversali, p. es. nei Pinus ponderosa, P. silve-
stris, P. halepensis, P. Banlisiana, ed altri. I tracheidi tra-
sversali uon sono egualmente confonnati nelle diverse specie,
ma possono avere le ]>areti ora uniformemente lisce (Cedrus,
Tsuga, Larix, Pinus StrobusJ, o con ispessimenti spirali in
autunno (Picea, Pseudotsuga), oppure con le pareti orizzon-
tali fornite di ispessimenti dentellati f Pinus Pinaster, P. TaedaJ.
Nei generi Cedrus e Tsuga i tracheidi trasversali sono alti
presso a poco quanto le cellule parenchimatiche, e le loro i)a-
reti radiali, lisce, sono provviste di numerose perforazioni,
mentre quelle tangenziali ne presentano soltanto una o due.
ìsTei Larix V altezza dei tracheidi trasversali è poco costante,
ed in generale appaiono più bassi degli elementi parenchima-
CONIFERE 83
tici, dei quali però sono più lunghi, e si trovano spesso in 2
o 3 palchi sovrapposti le di cui pareti tangenziali, che de-
/ corrono obliquamente, hanno fino a 4 perforazioni.
Anche nel Pluus Strobus questi tracheidi sono abbon-
danti, però sono eguali in altezza alle cellule del parenchi-
ma, e le loro pareti tangenziali, aventi un decorso verticale
alquanto obliquo, mostrano una o due sole perforazioni. Da
ultimo nei generi Picea e Pseudotsuga i detti tracheidi hanno
altezza variabile, e le pareti portano ispessimenti spirali
nella zona estiva, mentre in quelli dei Pinus delle sezioni
Taeda e Pinaster, si osservano sempre delle dentellature ca-
ratteristiche sulle pareti radiali : ai due lati poi delle dentel-
lature si trovano le areole il cui poro è piìi o meno avvolto
secondo il maggiore o minore sviluppo delle dentature stesse.
N^el seguente prospetto sono indicate le dimensioni medie
dei raggi midollari, la quantità per ogni mm." di sezione tan-
genziale, e lo spessore delle loro pareti.
«4
FL. TASSI
GENERI
LARGHEZZA
Eaggi
Altezza
Quantità
per
mm- (0
SPESSORE DELLE PARTI
di
1 strato
di
più strati
radiali
tangenziali
Callitris
0,025
0,204
134
0,003
1
0,002
Libocedrus
0,019
—
0,090
105
0,002 - 0,003
0,001
Thuya
0,020
—
0,155
95
0,003 - 0,004
0,001 - 0,002
Cupressus
0,022
—
0,118
100
0,002 - 0,004
0,001 - 0,002
Juniperus
0,019
—
0,146
106
0,002 - 0,003
0,001-0,002
Crjrptomeria
0,015
—
0,086
75
0,002 - 0,004
0,001 - 0,002
Taxodium
0,020
—
0,225
14U
0,004
0,001
Sequoia
0,024
—
0,290
125
0,002 - 0,003
0,001 - 0,002
Cepbalotaxus
0,020
—
0,092
115
0,003
0,002
Taxus
0,017
—
0,262
60
0,003
0,001
Torreya
0,022
—
0,095
160
0,003 - 0,005
0,002 - 0,003
Ginkgo
0,028
—
0,060
80
0,002
0,002
Dacrydinm
0,020
—
0,168
200
0,003
0,003
Podocarpus
0,020
—
0,100
260
0,001 - 0,002
0,001 - 0,002
Cunninghamia
0,024
—
0,072
70
0,002
0,002
Agathis
0,029
—
0,053
100
0,003
0,003
Araucaria
0,030
—
0,120
100
0,001 - 0,003
0,001 ■ 0,003
Sciadopitys
0,024
—
0,040
90
0,003
0,002 - 0,003
Pinus
0,025
0,050
0,160
100
0,001 - 0,003
0,001 - 0,003
Cedrus
0,030
0,044
0,470
53
0,002 - 0,003
0,002 - 0,003
Picea
0,020
0,045
0,190
105
0,002 - 0,003
0,002 - 0,003
Tsuga
0,024
0,040
0,168
116
0,003
0,003
Pseudotsuga
0,020
0,055
0,215
80
0,002
0,002
Abies
0,024
0,250
106
0,002 - 0,006
0,002 - 0,006
Keteleeria
0,027
0,050
0,330
112
0,003
0,003
Larix
0,019
0,046
0,255
100
0,003
0,003
Pseudolarix
0,030
0,450
80
0,003
0,003
(') Calcolata nelle sezioni tangenziali.
CONIFERE 85
Da quanto è stato esposto resulta che i raggi midollari del-
le Conifere, si presentano sostanzialmente sotto tre punti di
vista diversi, cioè costituiti di solo parenchima, o di soli tra-
cheidi trasver.sali, o di elementi parenchimatici e tracheidali
riuniti: perciò si possono distinguere raggi midoUnn parenchi-
matici, tracheidali e misti. I primi si riconoscono perchè hanno
tutte le cellule ricche di amido e fornite di punteggiature sem-
plici nei campi d' incrocio; quelli tracheidali per essere sprov-
visti di amido, ed aventi invece punteggiature areolate; quelli
misti per la presenza di palchi di parenchima uniti a palchi di
traclieidi con areole bilaterali, o unilaterali soltanto, o secondo
i casi di tutte e due le forme nello stesso raggio. I raggi paren-
chimatici s'incontrano con frequenza nelle Cupressineae e Taxi-
neae, i misti nella maggior parte delle Ahietineae, e i trachei-
dali, più rari, si vedono più che altro in certe specie di Pinus.
Ai raggi misti devesi aggiungere un tipo speciale, inte-
ressante per la sua rarità, da me rinvenuto solamente nella
Sequoia gigantea, in cui si ha una sola fila di parenchima che
ad un certo punto sdoppia i suoi elementi in direzione radiale,
i quali allora perdono l'amido, acquistano punteggiature areo-
late unilaterali e divengono veri e propri tracheidi (Fig. 30^ rj:
le cellule poi parenchimatiche corrispondono alla zona estiva,
sono molto alte e strette, e la loro sezione tangenziale ha
configurazione di un'ellisse allungata: gli elementi tracheidali
in senso radiale più estesi che in quello tangenziale nel
quale si mostrano ovali, ed hanno relazione invece colla zona
primaverile.
I caratteri offerti dal midollo delle Conifere, come è detto
in principio di questo lavoro, sono di poca importanza, e quindi,
tranne alcune eccezioni, non hanno nessun valore sistematico.
In molti casi il midollo è omogeneo^ cioè a cellule di spes-
sore pressappoco uniforme ( Libocedrus decurrens, Thuya occi-
dentalis, Cupressits sempervirens , Sequoia sempervirens , PhyUo-
86
FL. TASSI
Fig. 30
r.J
l$Cflll4>i» ^'ittrmiteH isez. rad.)
a. Areole delle pareti tangcuziali del tracheidi — 6. Travi (Balken) di Sanio — m. Mac-
chia midollare —p. Parenchima legnoso — j?'. Parenchima legnoso, in parte tracheidale —
r. Raggio midollare con elementi parenchimatici e tracheidali.
cladus trichonianoìdes, etc), in altri all' opposto si presenta di-
stintamente eterogeneo, vale a dire con cellule periferiche stret-
CONIFERE 87
te e allungate in senso longitudinale, ed a i)fireti sottili, con
cellule centrali arrotondate, isodiametriche ed a pareti più
ispessite (CaìUtris quadrivalvis, Fitzroì/a patagonica, Pinus
Pumilio, Taxodi um (lìstichum, Tsuga Mertensiana , etc). Questa
distinzione sembrerebbe a priori di una certa importanza, se
particolarmente tutte le specie di Conifere potessero raggrup-
parsi con esattezza sotto le due stesse categorie: ma siccome
ho invece riscontrato che qualche volta il midollo mostra dei
caratteri intermedi, partecipando insieme di quello omogeneo
e di quello eterogeneo, la divisione espressa manca di qual-
siasi utilità pratica (Taxus haccaia, Podocarpus Sferlingii^
Cunningliamia sinensis, Athrotaxis cupressoides, Actinostrobus
acuminatus, etc). Lo stesso dicasi del midollo contenente scle-
reidi, i quali possono anche mancare laddove di solito sono
indicati, e ciò a causa dell'età della pianta o per le condizioni
della sua vegetazione. Del resto io li ho rinvenuti in molte
specie p. es. Juniperus commimis, Torrega nucifera^ Dacryd'mm
eupressinum^ Pinus Pinea, etc: quelli i)OÌ del Podocarpus nerii-
foìia sono grossissimi, tanto da equivalere in dimensione ad un
aggruppamento di 3 o 4 cellule midollari più grandi : note-
voli sono altresì quelli dei generi Agathis e Araucaria, che
hanno configurazione più o meno ramificata. È piuttosto im-
portante il midollo del Cephalofaxus pedunculata, le cui cellule
hanno pareti con ispessimenti spirali ben marcati, fatto fin qui
da nessuno osservato. Sono pure di valore le druse e i canali
resiniferi del midollo di Ginlcgo hiloha, e quelli a struttura la-
mellare, proprio dei generi Picea, Ahies e Keteleeria.
IsTelle Conifere, come ebbi occasione di ricordare, s' in-
contrano le cosìdette macchie midollari, che differiscono da
quelle delle Dicotiledoni per essere molto più piccole, e quindi
difticilmente visibili ad occhio nudo sulle sezioni di legnami.
Il De Bary che per il primo le rinvenne in «lueste ])iante le
denominò ipertrofie locali dei raggi midollari ed infatti si crede
88 FL. TASSI
geiieralinejite clie siano dovute a proliferazioni delle cellule
parenchimatiche dei raggi. Hartig* invece le ritenne originate
da larve di Ditteri del genere Tijmla, le cui coUvSeguenti
escavazioni verrebbero poi a riempirsi di tessuto parenchima-
tico ; ipotesi però non molto verosimile, in si)ecie per le
Conifere sulle quali forse non vivono le Tipule, ciò che non
può neppure estendersi a tutte le specie di piante fornite
di queste speciali produzioni. Macchie midollari, nonostante il
numeroso materiale esaminato, ho trovato soltanto nella Se-
quoia gigantea, dove sono per lo piìi strette in senso trasver-
sale, situate sempre al limite della zona estiva degli anelli an-
nuali, e decorrenti lungo il medesimo (Fig. 30, m) : esse con-
stano di cellule parenchimatiche poliedriche, ricche di amido,
con nuclei ben visibili ed a pareti con punteggiature semplici.
]S"el caso della Sequela ho notato che dette macchie midollari
non comunicano con i raggi, quindi, }»ure ammettendo che
molte volte in ispecie nelle Dicotiledoni esse derivino dai raggi
stessi, i)ur tuttavia inclino a credere che possano anche trarre
origine dal parenchima legnoso (Fig. 30, ]>) : ed a questi due
ditferenti modi di formarsi ritengo sia dovuta la loro configu-
razione, cioè arrotondata o quasi se sono dovute ai raggi, e
allungata in direzione longitudinale se sono ])rodotte dal pa-
renchima legnoso.
La funzione delle macchie midollari, essendo spesso ri-
piene di amido, apparisce chiara, imperocché servono come
tessuto immagazzinatore delle sostanze idrocarboniche, ed il
fatto che esse abbondano nelle specie coi raggi stretti, cioè
dello spessore di l-U cellule, mentre mancano in quelle a raggi
midollari larghi, può attestare che il loro compito rappresenta
il complemento della funzione riservata ai raggi, cioè contri-
buiscono ad accrescere il tessuto di riserva: le sezioni poi ci
mostrano all' evidenza in quale proporzione si aumenti il tes-
suto immagazzinatore causa le macchie midollari con cellule
ripiene di amido.
CONIFERE 89
Gli elementi del parenchima legnoso si trovano disposti
in lile longitudinali, intercalate fra i tracheidi, talora brevis-
simi, isolati o riuniti a grup[)i ; nelle specie di Picea, Larix
e Pseudotsuga le cellule del ])arenchima legnoso sono molto
lignificate e si rinvengono spesso attorno ai canali resiniferi as-
sili; il parenchima della Pseudotsuga Douglasii secondo Klee-
berg mostra qua e là un' evidente linea d' isi)essimento spi-
rale. Questo parenchima è costituito da file di 2 o 3 cellule sol-
tanto nella CaUitrls quadrivalvis, oppure di i)iù file assai
lunghe e molto abbondanti nel Podocarpus Sterlingu, od an-
che può determinare degli isolotti formati da 2 a 8 file di
cellule nel Gupressus Macnabiana. In parecchie specie, più che
altro nelle Taxeae e Ahietineae, è molto scarso e non si trova
che fra i tracheidi della zona estiva: è abbondante invece
nelle Gupressineae e Podocarpeae.
Il parenchima legnoso, che nei primi anelli annuali con-
tiene amido, coli' invecchiare si riempie di resina, come p.
es. nella Thuya gigantea, Callitris quadrivalvis, Juniperus
Sabina, J. bermudiana, Podocarpus Thunbergii, etc. ; inoltre il
parenchima di alcuni Pini (Pinus Laricio, pyrenaica insignis,
etc.) racchiude anche cristalli di ossalato di calcio. Qualche
volta poi, il parenchima legnoso perde le punteggiature sem-
plici e 1' amido, e diviene tracheidale (Fig. 30, p').
L' elemento predominante del legno delle Conifere è dato
dai tracheidi o idrosifiìlereidi, che nella zona estiva sono stretti
e con pareti molto ispessite, e nella zomi primaverile di solito
larghi il doppio dei primi e con pareti generalmente più sot-
tili. ISTei tracheidi estivi ho riscontrato un diametro minimo
di 0,008 mm. nelle Thuya occidentalis e orientalis e nei Gu-
pressus obtusa e pisifera. (sez. Ghamaecyparis ) , ed un massimo
di 0, 018 in gran parte delle specie; il diametro minimo dei
tracheidi primaverili 1' ho trovato 0, 012 nella Thuya orientalis,
e 0, 048, massimo, nella Sequoia gigantea.
90 FL. TASSI
A sua volta lo spessore delle pareti dei tracheidi oiìfre
nella zona estiva un minimo di 0, 002 nel Cupressus Lindleij
e nella Sequoia sempervirens, e un massimo di 0, 008 nel Ce-
pholotaxus drupacea var. Fortunei e nelP Araucaria brasiliana;
nella zona primaverile invece si ha un minimo di (►, 001 nella
Sequoia sempervirens, Larix europaea e leptolepis, Pinus Icora-
jensis e reflexa, Thuya occidentalis e orientalis, Cupressus Lin-
dley e thurifera, ed un massimo di 0, 005 nel Libocedrus chi-
lensiSy Araucaria excelsa e Cepkalotaxus drupacea var. Fortunei.
Quindi abbiamo :
Diametro dei tracheidi
z. est. mass. 0,018; min, 0,008; med. 0,013
z. primav. » 0,048; » 0,012; » 0,030
Spessore delle pareti dei tracheidi
z. est. mass. 0,008; min. 0,002; med. 0,005
z. primav. » 0,005; » 0,001; » 0,003
In parecchie Conifere, specialmente Cvpressineae e Taxi-
neae, certi tracheidi non presentano le estremità appuntite, ma
le lianno invece arrotondate, più che altro in prossimità dei
raggi midollari (Fig. 30, b) ; i tracheidi in tal modo confor-
mati furono già descritti dal Sanio, che li distinse col nome
di « travi » (^).
Le pareti dei tracheidi mostrano sovente ispessimenti spi-
rali, ora largiii e rilevati, ora sottilissimi in guisa da assu-
mere 1' aspetto di striature. I primi s' incontrano nei generi
Taxus, Torreya e Cephalotaxus, nonché nella Pseudotsuga I)ou-
glasii dove però, talvolta mancano o sono poco accentuati sulla
zona primaverile di certi anelli annuali, e si trovano inoltre
(1) Sanio C. — Ueber <lie Grosse der Holzzellen bei den Coniferen
(Jahrb. Bd. Vili, Heft. b) 1872.
CONIFERE 91
anche sui primi tracheidi delhi zona estiva delle Picea e dei
Larix. Tali ispessimenti per il loro as[)etto e per la loro co-
stanza costituiscono carattere molto importante per la deter-
minazione delle Conifere, in specie di quelle fossili.
Le striature sottili al contrario sono invece piìi diifuse e
si osservano in (piasi tutti gli altri generi, abbondando piìi che
altro nei Pinus (sez. Taeda), Gedrus, Podocarpus (sez. Eupodo-
carpus), Cupressus, etc. In certe specie si hanno tracce leg-
gerissime di striature, soltanto in pochi tracheidi della zona
estiva, come p. es, negli Jmiiperus plioenicea, J. Oxi/cedrus,
Pinus Bimgeana, PodocarpuH neriifoUa, Ahies Nordmanniana
etc. ; in altre, come la Thuya japonica, per quanto le strie ap-
pariscano ben visibili, non si riscontrano sempre in tutti gli
anelli annuali.
Da ultimo sulle pareti radiali e tangenziali dei tracheidi
esistono, com' è noto, punteggiature areolate le quali furono
divise da Russow in due categorie : bilaterali, quelle aperte
dai due lati, e unilaterali quelle aperte solo da un lato, cioè
che si sviluppano sulla parete di un tracheide aderente ad una
cellula dei raggi midollari o del i)arenchima legnoso. Queste
ultime Kleeberg suddivise in tre gruppi : areole più piccole
di quelle aperte ai due lati f Gedrus, Picea, Taxus, Araucaria,
Agathis, Gupressus, Taxodiuin, etc.) ; areole eguali in grandezza
a quelle aperte ai due lati Dacrydium, Pinus Taeda, P. Pi-
naster, etc); areole maggiori di quelle aperte ai due lati
Phi/llocladus, Pinus ^Strobus, P. Pumilio, P. pungens, P. Gem-
hra, etc).
Le areole delle pareti radiali, in molte specie sono inter-
secate da fessure, segnatamente quelle della zona estiva, p. es.
nel Libocedrus decurrens, Thuya orientalis, T. japonica, Gin^cgo
biloba etc. ; oppure si presentano ordinate in doppia fila, come
nei generi Agathis e Araucaria, in qualche Callitris ed altre
Gupressineae; le me<iesime raggiungono poi un diametro mas-
92 FL. TASSI
Simo di 0, 0155 inni, nella Sequoia gUjautea ed un minimo di
0, 008 nella Tlmi/a plicata e nello Sciadojyitys verticillata.
Le areole delle pareti tangenziali (Fig. 30, a) si osservano
in tntti i generi di Cupressineae e Taxineae ma non sempre
in ogni specie ne in ciascun anello annuale, eccettuate alcune
Araucarieae e Eeteleeria Fortunei; inoltre sono in generale la
metà più piccole di quelle delle pareti radiali, e spesso disposte
irregolarmente, o accoppiate; infine raggiungono un diametro
massimo di 0, 010 nel Gupressus fuuebris, ed un minimo di
0, 005 nel Gephalotaxm pedunculata e nella Torreya californica.
CHIAVE ANALITICA
PER LA DETERMINAZIONE DEI GENERI DELLE CONIFERE
mediante i caratteri istologici del tessuto midollare
e degli elementi conduttori del legno
1. Raggi midollari con tracheidi trasversali . . 2
Eaggi midollari senza tracheidi trasversali . . 8
2. Tracheidi verticali con larghi ispessimenti spirali . 3
Tracheidi verticali senza larghi ispessimenti spirali,
al pili con sottili striature 5
3. Ispessimenti spirali ben visibili, estesi a tutti i tra
cheidi della zona estiva e sovente anche a quelli
della zona primaverile : Pseudotsuga Domjlam Carr.
Ispessimenti spirali poco appariscenti, limitati sol-
tanto a qualche tila di tracheidi della zona estiva 4
4. Tracheidi trasversali aventi per lo piìi piccole den-
tature sporgenti verso l'interno: Picea excelsaluìn]^.,
P. Morinda Link.
CONIFERE 93
Traclieidi trasversali a pareti interne lisce : Larix
europaea DO., L. leptolepis Endl., L. dahurica Turcz.,
L. sibirica Ledeb,
5. Raggi midollari con canali resiniferi: Pinus (tutte le
specie).
Raggi midollari senza canali resiniferi ... 6
6. Tracheidi verticali della zona estiva con sottili
striature ........ 7
Tracheidi verticali senza striature : Sciadopitys verti-
cillata Sieb. et Zucc.
7. Raggi aventi fino a 15 palchi di cellule, alcuni dei
quali di rado con due strati di spessore : Tsuga
Pattoniana Engelm., T. Mertensiana Carr., T. eana-
densis Carr.
Raggi aventi fino a 40 palchi di cellule, alcuni
spesso con due strati : Cedrus Lihani Barrel., C.
Deodara Loud., C. atlantica Manetti.
8. Tracheidi verticali tutti con larghi ispessimenti spi-
rali ......... 9
Tracheidi verticali senza larghi ispessimenti spirali,
al più con sottili striature . . . . .11
9. Parenchima legnoso frequente ; raggi alti in media
0, 093 mm. 10
Parenchima legnoso scarso ; raggi alti in media
0, 262 mm. : Taxus baccata L.
10. Cellule del midollo con ispessimenti spirali : Cepha-
lotaxus pedunculata Sieb. et Zucc.
Cellule del midollo senza ispessimenti spirali: Torreya
grandis Fortune, T. nucifera Sieb. et Zucc, T. ca-
Ufornica Torr.
11. Tracheidi spesso con due file di areole sulle pareti
radiali ......... 12
Tracheidi con areole disposte in una sola fila. . 14
94 FL. TASSI
12. Midollo con canali resiniferi e druse: Ginkgo biloba L.
Midollo senza canali resiniferi né druse . . .13
13. Midollo con sclereidi a lobi molto accentuati ; raggi
midollari con 1-10 palchi di cellule: Araucaria excelsa
E. Br., A. imbricata Pav., A. brasiliana Eich.
Midollo con sclereidi a lobi poco accentuati ; raggi
midollari con 1-3 palchi di cellule: Agathis loran-
thifolia Salisi)., A. australis Salisb.
14. Perforazioni nei campi d' incrocio, grandi, ovali od
ellittiche ........ 15
Perforazioni piccole o di media grandezza . . 17
15. Parenchima legnoso abl)ondante ; cellule dei raggi
di configurazione rotonda, di rado ellittica in se-
zione tangenziale . , . . . . .16
Parenchima legnoso scarso: cellule dei raggi di con-
figurazione semi)re ellittica in sezione tangenziale :
Phyllocladus rhomboidalis Rich., P. tricliomanoides
Don., P. hypophìjlla Hook. f.
16. Pareti radiali delle cellule dei raggi di spessore eguale
alle tangenziali ; quelle radiali danno luogo anche
a dei meati intercellulari di varia ampiezza : Dacry-
dium cupressinum Soland.
Pareti radiali delle cellule dei raggi [»iù isi)essite
delle tangenziali ; senza meati intercellulari : Podo-
carpus andina Poe{)p., P. Sferlingii Hort., P. ne-
riifolia Don., P. Thunbergii Hook.
17. Xon oltre SO raggi per ogni mm." di sezione tan-
genziale ........ 18
Oltre 100 raggi per ogni mm.- di sezione tangen-
ziale 19
18. Due sole pnnteggiature nei campi d'incrocio, ad aper-
tura trasversalmente ovale; tracheidi senza strie:
Cunninghamia ainensis R. Br.
CONIFERE 95
Per lo più 4 i>unte.ugi;iture nei campi d' incrocio,
ad apertura verticalmente ovale, un po' obliqua ;
tracheidi con sottilissime strie nella zona estiva :
Pseudolarix Kaempferi Gord.
19. Tracheidi verticali striati, almeno nella zona estiva 20
Tracheidi verticali senza strie: Saxegothaea conspi-
cua Lindi.
20. Raggi midollari generalmente con ]-10 palchi di cel-
lule ......... 21
Raggi midollari per lo più con oltre 10 palchi di
cellule ..... .... 21
21. Cellule parenchimatiche dei raggi con punteggiature
semplici ........ 22
Cellule parenchimatiche dei raggi con areole unila-
terali . . . . . . . . .29
22. Midollo con sclereidi : Callitris quadrivalvis Yent.,
C. rhomhoidea R. Br.
Midollo senza sclereidi ...... 23
23. Areole numerose sulle pareti tangenziali dei tra-
cheidi: Actinostrobus aoumìnatus Pari., A. pyrami-
dalis Miq.
Areole mancanti o per lo più molto scarse : Fitzroya
patogonica Hook, f., F. Archeri Benth. et Hook.
24. Pareti tangenziali dei raggi con liste anulari d'ispes-
simento ......... 25
Pareti tangenziali dei raggi senza liste d'ispessimejito 27
25. Midollo con tramezzi sclerenchimatici ... 26
Midollo senza tramezzi sclerenchimatici: Sequoia gì-
gantea Lindi, et Gord., S. sempervirens Endl.
26. Parenchima legnoso abbondante : Keteleeria Fortunei
Carr.
96 FL. TASSI
Parencliiiiia legnoso mancante, oppure molto scarso :
Abies Pinsapo Boiss., A. pectinata DC, etc.
27. Midollo con sclereidi : Cryptomerìa japonica Don.,
C elegans Veitcli.
Midollo senza sclereidi ...... 28
28. Raggi midollari con circa 9 palchi di cellule : Athro-
taxis selafiinoides Don.
Raggi midollari con circa li: palchi di cellule : Ta-
xodium heterophyllum Brogn., T. distiohum Ridi.
29. Pareti tangenziali dei raggi con punteggiature sem-
plici ......... 30
Pareti tangenziali dei raggi senza punteggiature . 31
30. Raggi midollari alti in media 0,090 mm.; paren-
chima legnoso frequente: Libocedrus deoirrens Torr.,
L. chilensis Endl.
Raggi midollari alti in media 0, 140 mm. ; i)aren-
chima legnoso scarso : Juniperus commanis L., J.
virginiana L., etc.
31. Sezione tangenziale dei raggi per lo [)iù di figura
ellittica ; campi d' incrocio con 1-6 perforazioni :
Thuya orientaUs L., T. occideutaìis L., etc.
Sezione tangenziale dei raggi per lo [)iìi di figura
rotonda ; campi d' incrocio con 1-3 perforazioni, di
rado 2-6 : Cupressus sempervlreris L., C. fuuebrls
Endl.
CONCLUSIONI
Dallo studio fatto resulta:
Che i raggi midollari del fasto delle Conifere possono essere
parenchimatici, tracheidali., o misti, cioè formati respettivamente
soltanto di parenchima, ovvero di tracheidi trasversali, o di
tutti e due gli elementi; e ciie i raggi parencliimati(;i s'incon-
trano s[)esso nelle Ciipresslneae e Taxineae, mentre (juelli tra-
cheidali e misti si notano più (die altro nelle Abìetineae.
Che le cellule del parenchima dei raggi hanno o pareti ispes-
site o sottili, o entrambe le forme riunite nello stesso raggio.
Che le perforazioni nei cam]»! d' incrocio oltreché semplici
cioè come quelle degli elementi parenchimatici, possono essere
con areole unilaterali.
Che la formazione dei tracdieidi trasversali dei raggi ha
luogo in età diverse nelle varie specie, variando dal 1." fin
circa al 30.° anno.
Che i detti tracheidi trasversali oltre trovarsi nella parte
superiore e inferiore dei raggi, possono riscontrarsi anche in
quella interna, e la, loro altezza i)uò essere uguale o maggiore
di quella degli elementi parenchimatici.
Che il numero dei i)alchi dei rag'gi camlna con la loro
età, cioè è più grande nel 1° anello annuale dal quale dap-
prima decresce con rapidità, poi lentamente, quindi si arresta
l)er un certo tempo variabile secondo gì' individui, e infine si
accresce nella vecchiaia.
Che per le si)ecie esaminate il numero maggiore dei palchi
è dato dal Cedrus Lihani e dall' Ahles halsamea che ne con-
tano fino a 40; quello minore invece è oftèrto dal Giul-f/o bi-
loba che ha 1 — 2, o di rado 3 palchi.
Che la larghezza dei raggi midollari misurata in sezioni
trasversali è (tostante sia negli anelli molto ampi sia in (|nelli
stretti, indipendentemente dalle circostanze che agiscono sulla
formazione dei medesimi.
Che i raggi delle Cnpressineae e le cellule che li costi-
II FL. TASSI
tuiscono, salvo eccezioni, presentano altezza inferiore in con-
fronto alle Taxineae e Ahietineae.
Che talvolta, nella Sequoia gùiantea, si scorgono raggi di
un sol palco di cellule parencliimaticlie cli«- divengono di poi
elementi tracheidali.
Ohe i raggi a pili strati di spessore si trovano, oltre che
nei Pinus, Picea;, Pseudotsmja e Larice, anche nei generi Se-
quoia, Podocarjms, Juniperm, Thuya, Araucaria, Keteleeria,
Tsuga, Pseudolarix, Lihocedrus, Cryptomeria, Taxodium, e in
qualche Cupressus, però non racchiudono mai canali resiniferi
e mostrano 2, di rado 3 strati di spessore soltanto in qualche
palco centrale o dell' estremità.
Che il midollo non può distinguersi nei due grui)i)i in-
(licati da Gris, cioè omogeneo ed eterogeneo, inquantochè le
differenze nella forma e funzione degli elementi istologici non
sono localizzate in due differenti zone, periferica e centrale,
ma invece le sclereidi e gli elementi parenchimatici a pareti
ispessite si trovano sparsi nel cilindro midollare, e talora di-
sposti in lamelle sclerotizzate alterimnti con tessuto a parete
sottile, differenze spesso graduali e variabili anche in individui
dive)si della stessa specie.
Che nel midollo di parecchie specie esistono sclereidi, che
sono grossissimi nel Podocarpus neriifolia, ed a contorni ramosi
nei generi Agathis ed Araucaria.
Che il midollo del Cephalotaxus pedunculata è fornito di
speciali ispessimenti spirali.
Che nel midollo, all' infuori del Ginlcgo biloba, non si ve-
dono druse ne canali resiniferi.
Che nelle Conifere le macchie midollari strette e allun-
gate in direzione assile, come p. es. nella Sequoia gigantea, de-
rivano dal parenchima legnoso, e costituiscono un tessuto im-
magazzinatore il quale serve di complemento alla funzione
riservata ai raggi.
Che in queste piante il parenchima legnoso si trova in
quasi tutte le specie, particolarmente nelle Cupressineae e Po-
CONIFERE III
docarpeae, e contiene cristalli di ossaUito di calcio nei Pinus
Laricio, pyrenaica, iìisU/nis, etc.
Che si vedono larghi ispessimenti spirali dei tracheidi ver-
ticali sia nella zona estiva che in quella primaverile (') nei
generi Taxus, Cephalotaxus, Torreya e Pseudotsuga, e soltanto
snl principio della zona estiva nei generi Picea e Larix.
Che nella zona estiva il diametro medio dei tracheidi è
di 0, 013 mm. e lo spessore medio delle loro pareti è di 0,005,
mentre nella zona primaverile il diametro è di 0, 030, e lo
spessore di 0, 003 ("j.
' Che infine le areole più grandi delle pareti radiali dei
tracheidi misurano 0, 0U5 mm., e quelle \m\ piccole 0,008;
invece quelle delle pareti tangenziali hanno un diametro mas-
simo di 0, 010, e un minimo di 0, 005.
(1) Nel corso del lavoro abbiamo distinto Bell' anello annuale la
zona primaverile e quella estiva, comprendendo in quest' ultima an-
che quella parte dell'anello che taluni autori chiamano zona autun-
nale, ed a riunire appunto queste due ultime zone ci ha spinto il con-
cetto che nelle Conifere la formazione dell'anello annuale è in realtà
completa alla fine dell'estate; fatto che avviene anche nelle altre
piante legnose delle nostre latitudini, dove alla seconda metà di ago-
sto cessa la formazione del legno per riprendere poi nella primavera
successiva : del resto la presenza di tre zone diverse non è evidente
nelle Conifere ad anelli annuali stretti.
1^) Per i tracheidi verticali {idrostereidi o tracheidi tipici) sono
state indicate soltanto le dimensioni trasversali, non avendo creduto
opportuno riassumere le ricerche sulle dimensioni longitudinali, per-
chè ciò è già stato compiuto in modo esauriente da Sanio (Anatomie
der gemeine?i Kiefer, Lepzig 1872-73) e da R. Hartig (Das Holz der
deutschen Nadeiwaldbdume pag. 14, Berlin 1885j: quindi in linea gene-
rale nulla è da modificare alle conclusioni dei predetti autori, e cioè:
che i tracheidi non sono della stessa lunghezza nelle diverse parti
degli alberi; che appaiono più brevi in quelli giovani, andando grado
a grado ad aumentare fino ad un determinato limite, il quale ordina-
riamente oltrepassa di poco i 4 anni; che sono piìi gi'andi in alto che
nelle parti inferiori sprovviste di raini, e che infine rimpiccoliscono
verso la cima della chioma.
IT FL. TASSI
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Zimmermmm. A. - Morphologie und Physiologie der Pflanzenzelle.
Berlin 1887.
INDICE DELLE SPECIE
Abies amabilis Forò. . . fi6
« Apolli 11 is Link- . . 65
« balsainea Mill. . . 64
' cephalonica Link. . . 65
« cilicica Cari: . . 67
« concoior Lindi- et Goni, ivi
« Frase ri Lindi. . . 65
^randis Lindi . . 66
« magnifica A. Murr. . ivi
« nobilis Lindi. . . G7
« Nordmanuiana Spach. . 66
« numidica Z)e Lannoy. . 65
« pectinata DC. . . 64
« Pinsapo Boiss. . . 66
< religiosa Lindi. . . ivi
« Webbiana Lindi. . . 65
Actin strobus acuminatus Pari. 13
« P3'rainydalis M/g. ivi
Agathis austraiis iS<d>sh. . 44
« loraiitbit'olia tSalifib. . ivi
Araucaria brasiliana i2zcA . 45
Bill wl Hi Hook . 46
« Cunningbamii AS'?(/"eeÌ ivi
« excelsa R. Br. , ivi
« imbricata Pav. . ivi
Athrotaxis cupressoides Don. 32
« Gunneana Hook. ivi
« laxifolia Hook. . ivi
« selaginoides Z>o/ì. ivi
Calli tris arborea Schrad. . 13
« quadri vai vis Fe/?^. . 11
« rhomboidea B. Br. . ivi
« robusta R. Br. . .12
Cedrus atlantica Manetti. . 57
« Deodara Loud. . . ivi
« Libaiii Barrel. . . 56
Cephalotaxus drupacea Labili. 38
« drupacea var. For-
tuiiei Hook. ■ . . .ivi
« pedunculata Sieh.
et Ziicc. . . . .32
Cryptomeria elegans Veitch. . 28
« japonica Don. . ivi
Cunnighamia sinensis R. Br. 43
Cupressus arizonica Greene . 19
« Benthami Endl. . ivi
« funebris Endl. . 20
Cupressus glauca Lamk. . ivi
« Goveniana Gord. . 21
« 1 indley Klotzs(-h. . ivi
« Macnabiana Alidi-. ivi
« luacrocarpa Hartiv. ivi
« inacrocarpa var. Lam-
bertiana Hoit. . .22
« nootkatensis Lauib. 2<
« obtusa ''. Koch. . 22
pisifera C Koch. . ivi
« sempervireus //. 18
« sempervirens var. ho-
rizontalis Mill.
« thurifera H. B et K
« tjiyoides L.
« torulosa Don. .
« torulosa var. cashrae
riensis Hort. ....
19
23
ivi
ivi
ivi
38
Dacrydium cupressinum Soland
« Franklinii Hook. f. . ivi
Fitzroya Archeri Benth. et Hook. 13
« patagonica Hook f. . ivi
Ginkgo biloba L. . . .
Juniperus berniudiana L.
« chinensis L.
« communis L. .
« drupacea Labili.
0 elegans Hort. .
« excelsa Royle
« foetidissiraa Willd.
« Oxycedrus L. .
" phoenicea L. .
« .Sabina L.
tetragona
Schledit.
L. .
Keteleeria Fortunei Carr.
Larix americana Michx.
« dahurica Tnrcz.
« europaea DC.
« leptolepis Endl.
« microcarpa Forb.
« sibirica Ledei).
36
24
26
27
ivi
26
24
ivi
27
25
24
26
25
67
70
69
68
69
ivi
7C
Xll
FL. TASSI
Libocedrus Bidwillii Hook. f. 15
e chilensis Endl. . 14
< decurrens Torr. . ivi
< Doniana Eìidl. . 15
Microcachrys tetragona Hook- f. 40
Pherosphaera Fitzegeraldii F.
Muell. . ■ ■ ^^.
« Hookeriana Jrc/j. ivi
Phyllocladushypophylla i/oofc./". 38
« rhoiiit)OÌdalis^2c/i. ivi
« trichomanoides
Z)o« ivi
Picea ajanensis Fùch. . . 59
alba Lz«A-. . . • ivi
« excelsa Link. ■ .ivi
« Menziesii Carr. . . 60
« Morinda Link. . 58
« nigra Link . . .59
« Omorika Masi. . . 60 .
« orientalis (air. . 61
« polita ' avf- ■ • .ivi
« sitchensis Trautv. . . 60
Pinus austi-alis Michx. . ■ 52
« Banksiana Lamh . . 49
« Bungeana Zucc. . 52
« canariensis C Sm. . 54
& Cembra L. . . ■ ivi
contorta Dougl. ■ . 50
« densiflora Sieb et Zucc. ivi
« echinata Mi/l. . .ivi
« excelsa \W<//. . . 55
« halepensis Mill. . .51
« insignis Dougl. . ■ 515
« korajensis >!ieb. et Zucc. 55
« Laricio Po2>. . . .50
« leiophylla Schlecht. et
Cham. ..... 53
« leacodermi.s ^l;*)^. . 51
« longitolia Roxb. . . 53
« Montezumae Lamh. . ivi
« palu.stris Min. ■ . 56
« Pinaster Ait. . . .48
Pinea L. ... 49
« ponderosa Dougl . . 53
« Pumilio Haenke . . 49
Pinus pungens Lamb. . . 56
« py renai ca Lapeyr. . 51
« reflexa Engelin. . • 55
rigida il////. . . .62.
« Sabiniana Doìigl. . 53
« silvestris i. . . .47
« Strobus L. . . .55
« Taeda L. . . . 52
« Thunbergii PorZ. . . 56
Podocarpus ondina Poepp. . 40
« elongata L'Herit. 42
« neriiiolia Z)on. . 41
« spinulosa R. Br 42
« Sterlingii i7o/-^ . 40
« Thunbergii //oo/c 42
1 Totara G. Benn. ivi
Pseudolarix Kaempferi Gord. 70
Pseudotsuga Douglasii Cari\ . 63
Saxegothaea conspicua Lindi. 40
Sciajdopitys verticillata Sieh. et
Zucc 46
Sequoia gigantea L indi, et Gord. 30
« sempervirens Endl. . 31
Taxodjum distichum Rich. . 29
« heterophyllum Br. 30
Taxus baccata L. . . .33
« baccata var. fastigiata
Lindi 34
« canaden.sis Willd. 35
Thuya dolabrata L. f. . .17
« g;iirantea Nutt. . . 16
japonica Maxim. . 17
«r Lawsoniaiia Pari . 18
j Tjawsoniana vnr. NA'ester-
mannii Hort. .ivi
«r occidentalis L. . .15
« orientalis L. . .17
« plicata Domi. . . 15
Torreya calit'ornica Torr: . 35
« grandis Fortune 36
« nuci fera <S'/e6. e/ ^Mcc. 35
« taxifolia Arnott. . ivi
Tsuga canadensis Carr. . . 62
« Mertensiana Carr. . 61
« Pattoniana Engelni. ■ 62
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I CARATTERI ANATOMICI
;ERE I PRIICIPALI LEGIAMI
ADOPERATI IN ITALIA
INTRODUZIONE
Non solo al botanico, al paleofitologo e al selvicoltore
di professione è vantaggioso saper distinguere le diverse
specie di legnami anche meno comuni, ma tale conoscenza
è pure utile agi' industriali, agi' incisori di legno, agi' in-
tarsiatori^ ai collaudatori di traverse ed a tutte le altre
persone che per il loro impiego o per diletto desiderano
sapere la qualità del legno di cui è formato un edifìcio, un
affìsso, un intarsio, un tavolino, una porta, le traverse poste
in opera nelle strade ferrate, le travi della casa, i bastoni
da passeggio, le palafitte, le ligniti.
Nessuno studio comparativo di questa sorta è stato fatto
in Italia, se si eccettuano tre memorie da me stampate
nel 1889, nel 1904 e nel 1906 0-
(i) Piccioli L. - « Il legno delle più importanti piante forestali
italiane», di 11 pagine nella Nuova rivista forestale. Vivenze, 1889, ri-
prodotto in seconda edizione nel mio libro « Le piante legnose italiane,
loro descrizione, coltura, prodotti e distribuzione geografica » da pa-
gina 168 a pag. 174. Firenze 1903.
Idem - « I caratteri per distinguere il legno delle Conifere » di
16 pagine con 4 figure, nella rivista 11 legno di Milano 1904.
Idem - « Il legname di rovere e di farnia e i caratteri per distin-
guere quello di tutte le querci italiane », di 60 pagine con 17 figure
originali. Negli Atti della regia Accademia dei Georgofili, Firenze 1906.
98 L. PICCIOLI
La presente nota preventiva è il compendio di un lavoro
più vasto che sarà pubblicato tra breve e conterrà mag-
giori notizie anatomiche sui legnami, sui loro usi, circa le
loro proprietà tecniche e la loro provenienza, e compren-
derà 500 specie con altrettanti disegni. Mi sono persuaso,
dopo l'esperienza fattane per oltre quindici anni, che, senza
l'aiuto di figure illustrative, chi non ha tatto uno studio re-
golare d' istologia vegetale non riesce in molti casi a de-
terminare con sicurezza il vero nome di un legname. Tutte
le vignette furono disegnate da me per questo scopo, e
salvo rari casi, con ingrandimento costante per facilitare
a prima vista l'esame delle tessiture e delle strutture e
per consentire di rilevare comodamente i rapporti di forma
e di dimensione dei singoli organi elementari.
Col corredo delle indicazioni raccolte confido di aver
posto anche le persone poco versate nello studio col mi-
croscopio in grado di riconoscere da un pezzetto di legno
il suo nome scientifico e volgare valendosi, nella maggior
parte dei casi, di una semplice lente d' ingrandimento. E
poiché questo lavoro si propone un fine del tutto pratico,
ho seguito, per rendere agevole l'orientamento generale dei
tipi, delle sezioni e dei gruppi, un ordine e una disposi-
zione artificiale, dando la preferenza, finché era possibile
senza danno dell' esattezza, ai caratteri macroscopici (fi-
gura 1) e restringendo l'uso esclusivo degli altri ai soli
casi ove ciò appariva indispensabile C). Per rendere poi
(1) La struttura istologica offre una lunga serie di caratteri che
servono a distinguere specie, generi, famiglie e ordini, quali la distri-
buzione dei vasi, la grossezza del loro lume e delle pareti, le perfo-
razioni e gl'ispessimenti, il contenuto e la presenza di filli; la larghezza,
frequenza e struttura dei raggi midollari ; la mancanza o abbondanza
del parenchima perivasale o metatracheale e del prosenchima. con la
loro distribuzione e le loro modificazioni di forma e di funzione; i modi
di comunicazione dei vasi con i raggi midollari, ecc.
CARATTERI DEI LEGNAMI
99
'_^ —Ala
Fig. 1
Quercug macedonica DC (fragna). Ta, sezione tangenziale:
Tr, sezione trasversale; 7?, sezione radiale; e, raggio midollare:
V, vasi: in, midollo: l, limite degli anelli animali: zp, zona pri-
maticcia; ze, zona tardiva (Ingrandimento di 12 diametri^
precisa la ricerca alle persone esperte ho indicato per og-ni
genere e specie anche alcuni caratteri microscopici che
serviranno di riscontro, ag2"iungendo in qualche caso il
luogo di origine del periderma, se il midollo è omogeneo
(cioè costituito di cellule tutte conformi) oppure eterogeneo
(cioè formato di un cilindro centrale di cellule inerti e
vuote a lume largo e parete sottile e di una parte perife-
rica di cellule vive, a parete grossa (figure 2 e 3) ovvero
se presenta elementi speciali (figure 3 e 4). La preferenza
però nell'aggruppamento delle Dicotiledoni è stata sempre
data ai caratteri differenziali che possono essere esaminati
a piccolo ingrandimento sopra una sottile sezione trasver-
sale fatta a mano libera con un rasoio bene affilato avente
una faccia piana ovvero con un microtomo a mano, di quelli
che il KoRisTKA di Milano vende per otto lire, o meglio
con r ingegnoso microtomo automatico a doppia rotazione
del prof. Adriano Fiori di Vallombrosa, che costa novanta
100
L. PICCIOLI
Fig. 2
Philadelphus coronariug. L. (fior
d'angelo) col miilollo eterogeneo (12:
1).
rig. 3
lihus typhina L. con canali re-
siniferi nel midollo eterogeneo il2: 1)
Fig. 4.
Liriodendron tulipifera L. (li-
riodendro) col midollo pro^TÌ8to di
noduli sclerenchimatici a diaframma.
(12: 1)
lire. Per le Conifere, invece, parecchi caratteri distintivi
si riferiscono alle sezioni longitudinali -tangenziali e radiali
e per esaminarle occorrono ingrandimenti meno deboli.
Se si debbono studiare legnami molto duri quali il bossolo,
r ebano, il sandalo rosso, il leccio, il massello di larice, per
evitare la rottura del filo del rasoio, si può facilitare il taglio
facendo bollire i pezzi da sezionare per un quarto d' ora
CARATTERI DEI LEGNAMI
101
neir acqua oppure tenendoli per 24 ore in una miscela di
alcool e di glicerina in parti ug-uali. Le sezioni si faranno
per quanto è possibile, piane, sottili e ampie, e si esami-
neranno sopra un vetrino porta oggetti entro una goccia
d' acqua o di glicerina, ponendovi sopra un vetrino copriog-
getti. Se le bolle d'aria disturbassero la chiarezza del pre-
parato converrà tenere le sezioni per qualche minuto nel-
r alcool assoluto.
L' ingrandimento sufficiente per la classificazione è in
generale di 8-15 diametri per le Metasperme, di 30-60
per le Archisperme, come può ottenersi con semplici si-
stemi d' ingrandimento e con le lenti aplanatiche che il
KoRiSTKA di Milano e lo Zeiss di Jena vendono per poche
r=^if'5ÌÌ }■
Fig. 5
Stativo (ìi preparazione, modello luedio. iMetà del vero).
102
L. PICCIOLI
lire. Per compiere con più comodità le osservazioni sarà
bene far uso, invece delle lenti a mano, dei microscopi di
preparazione (^). Lo studio dei legni che presentano diffl-
Fi<:. 0
Portalenti snodato. (Mota del vero).
colta a lasciarsi ridurre in sezioni trasparenti può esser
reso facile immerg-endo queste ultime nell'acqua di Javelle
0 in quella di Labaraque, finche siansi scolorate; poi si
lavano con acqua distillata, e, se appare conveniente, si
colorano con una soluzione acquosa di safranina, di vio-
letto 0 di verde metile, oppure di eosina, quindi si disi-
(') Il KoRiSTKA vende per 32 e per 60 lire un microscopio di pre-
parazione e un portalenti snodato molto convenienti, che sono indi-
cati nelle figure 5 e 6. Le lenti aplanatiche di questo costruttore,
combinate secondo la formola dello Steinhbil, ingrandiscono 10, 15, 20
e 30 volte e costano 15 lire; i metodi d'ingrandimento formati sul tipo
del cannocchiale Galileiano con 3 lenti, ingrandiscono da 15 a 30 volte
e costano 35 lire; con due lenti acromatiche ingrandiscono fino 60
diametri e costano 25 lire di più.
CARATTERI DEI LEGNAMI
103
dratano con l'alcool assoluto, s'imtnerg-ono nello xilolo e
s'includono nel balsamo del Canada o nella resina Dam-
mara, sciolti nello xilolo, nel benzolo, nella trementina,
neir etere o nel cloroformio, a seconda dei casi. Si otten-
gono così preparati bellissimi, di evidenza schematica, che
si conservano inalterati per molti anni.
Per rendere relativamente completo questo compendio
ho esteso le descrizioni ai principali legni stranieri, poiché
non potevano tralasciarsi volendo presentare uno scritto
che permettesse di conoscere i legnami più comuni che
possono caderci sott' occhio.
I pesi specifici indicati nel testo si riferiscono sempre
al legno stagionato all'aria.
DIVISIONMENERALE
Monocotiledoni (fìg. 7).
Fig. 7
Sezione tiasveisale (scbeiiiaticai di una Monocotiledone
104
L. PICCIOLI
Tessuto fondamentale formato di una massa di riempi-
mento nella quale sono sparsi senz' ordine molti fasci fi-
brovascolari chiusi (con floema e xilema), più numerosi alla
periferia che al centro, o anche di cordoni semplici (liberiani
0 coUenchimatici). Mancano formazioni libero-legnose se-
condarie originate da uno strato generatore interposto fra il
libro e il legno primario. Vi appartengono: Chamaerops Jiu-
milìs L. (Palma di San Pietro Martire); Arundo Donax L.
(fig. 8) e Arundo Pliniana Turr. (Canne); Ruscus aculea-
tus L. (fig. 9) (Pugnitopo) e R. Hippoglossum Caruel ; Smi-
Fig. 8
Arundo Donax Tj. (canna). (75: 1)
Fig. 9
Fìisms acìilcatus L. (pugnitopo) (75: 1)
lax aspera L. e S. nigra W. (Salsapariglia nostrale) e le
specie di Asparagus (Asparagi). Fra le specie straniere
sono da notare: Banibusa aurea Sieb. e B. nigra Lodd.
(Bambiì) ; le Cordi/Une^ il Calamus Rotang L. (Canna
d' India), ecc.
GlNNOSPERME E DiCOTILEDONI (fig. lOl
Tessuto fondamentale formato, nella struttura primaria,
CARATTERI DEI LEGNAMI
105
Fig. 10
Sezione trasversale (schematica) di una Giunospenna ovvero di
una Dicotiledone di 3 anni, col midollo nel mezzo, l'astuccio midol-
lare all' intoi-no e i raggi midollari priraarii, secondari e di terzo or-
dine.
al centro dal midollo, eh' è il punto di partenza dei raggi
midollari primari i quali giungono alla corteccia, poi dai
fasci fibrovascolari aperti (con floeraa, xilema e cambio)
traversati dai raggi midollari secondari. Nelle sezioni tra-
sversali dei fusti adulti si vedono: 1." Il midollo omogeneo
0 eterogeneo. 2." Un astuccio midollare detto anche corona
midollare (legno primario, protoxilema, protoadroma; è un
tessuto con le cellule ricche di amido, con la parete in-
grossata e il lume un po' più stretto delle altre; si trova
alla periferia del midollo e in esso appaiono le prime tracce
dello xilema) 3." I cerchi vegetativi detti comunemente
anelli annuali perchè di solito consentono di determinare
dal loro numero 1' età della pianta. Il loro accrescimento,
e quindi la produzione del legname, è quasi sempre giunto
al termine entro la fine di agosto nelle piante italiane
106 I- PICCIOLI
Gli anelli annuali lasciano distinguere: una zona più chiara
e meno compatta formata nel primo periodo di vegetazione
e detta perciò zona primaverile, o meglio zona primaticcia
(poiché quest" ultimo termine è più generale e si adatta
per tutte le latitudini e le condizioni nelle quali crescono
le piante); un'altra zona più compatta e scura formatasi
più tardi, che chiamasi zona autunnale, zona estiva o me-
glio zona tardiva (^). 4." I raggi midollari disposti sempre
in direzione radiale.
Parecchi alberi e arbusti non appartengono alla cate-
goria dei così detti legni bianchi., ma lasciano scorgere
una zona esterna di più giovane formazione e più chiara
(alburno) che trasporta l'acqua nelle ultime cerchie an-
nuali, ed una zona interna di legno morto, con meno acqua,
più durevole, più pesante e più scura (durame , cuore^ mas-
sello). Qualche volta fra queste due zone se ne vede una
terza che suol chiamarsi legno perfetto, e in certi casi si
ha un falso massello (durame apparente) dovuto ad un
principio di decomposizione del tessuto legnoso (-).
A. Legno senza vasi, formato di tracheidi e talvolta di
parenchima (figg. il e i2ì Conifere.
(*) Lo Strasburger distingue anche una terza zona intermedia fra
quella primaticcia e quella tardiva che si forma in estate e che egli
chiama legìio successivo o zona successiva.
(^-) La colorazione del durame incomincia dai raggi midollari e
dal parenchima legnoso ed è spesso dovuta al tannino e ai suoi deri-
vati. Però, siccome non sempre il massello ha colorazione diversa dal-
l'alburno, conviene fare viso del microscopio per riconoscerlo nei casi
dubbi e si scorge allora che esso è secco, più o meno imbevuto di re-
sina o di tannino clie si formano nei raggi midollari e di qui si esten-
dono al sistema tracheale preservando i tessuti dalla decomposizione: le
areole dei vasi sono chiuse e le cellule dei raggi midollari morte; cioè
si vede che si tratta di un vero e proprio durame disadatto a condurre
acqua, privo di elementi viventi e quindi anche di amido. La quantità
di alburno varia secondo la specie, gl'individui, la parte dell'albero,
le condizioni di vegetazione e l'esposizione.
CAKATTERI DEI LEGNAMI
107
Fig. 11
Pinus silvestrie L. (pino silvesti'e) con ca-
nale resinifero nel mezzo contornato da un
astuccio di elementi parenchimatici che con-
tengono amido e resina. In bisso si vede il li-
mite fra la zona primaticcia e quella tardiva.
0 0
0 0 0 0 <S
0 0 0 0 SS ^ <S 0
2> 0 0 0 0 0
QOOG
0 0 0 0 0 0 ci 0 0
P
P
P
P
V
Fig. 12
Abies pectinata DC. (abete) A destra in .sezione
long. -tang. ; a sinistra iu sezione radiale col raggio
midollare provvisto in alto e in basso di un elemento
parenchimatico speciale coniunicante con le tracheidi
per mezzo di areolo unilaterali (150: li.
120 : 1).
B. Legno con vasi e spesso anche con tracheidi, fibre
libriforrai ed elementi parenchimatici (fìgf/. i3 e 14).
Dicotiledoni.
Fig. 13
Vlmus montana L. (olmo niontanol (50 : 1)
108
L. PICCIOLI
Fig. 14
Ailantlms glandulosa Desf. l'ailanto) Sez. long. -tang. dove T'
indica il vaso: /, le fibre ; p, il parenchima legnoso : r, il raggio mi-
dollare e t, le tracheidi (75: 1).
CONIFERE
Il legno delle Conifere si distingue da quello delle Di-
cotiledoni per la maggiore semplicità della sua struttura.
Nell'astuccio midollare si hanno tracheidi vascolari, ma
la massa fondamentale del legno secondario è formata di
tracheidi tipiche strettamente addossate, disposte in serie
radiali con pochi spazi tracellulari (fig. 15).
CARATTERI DEI LEGNAMI
109
2
BBBEc
apQOQ
Sa
QP
Q^tìbltìbUbc
DPdqC
ssaet
Fig. 15
Abies pectinata DC (abete) Sez. trasversale
(50: 1).
La sezione trasversale delle tracheidi è per lo piìi quadri-
latera, e talora pentagonale, esagonale, rotondata o ellit-
tica (fìg. 16); esse non sogliono superare i 4-7 mm. di
J^C
Fig. 16.
Pinus silvestris L. (pino silvestre) A, Sezione long. -tangenziale (450: 1) ove
ma indica il margine; p il poro; to il toro; pò la parete opercolatrice. B Sezione
radiale (450: 1). G Sezione trasversale (225: 1).
lunghezza e 0,03 di grossezza. La membrana è in generale
grossa ed ha punteggiature areolate caratteristiche sulle
pareti radiali (fìg. 17) e qualche volta anche su quelle tan-
110
L. PICCIOLI
Fig. 17
Piìuis gilvegtris L. (pino silvestre) con un
raggio midollare provvisto eli elementi pareu-
chimatici nel mezzo e di elementi tracheidali
agli estremi. (75 : 1).
genziali. La parete delle tracheidi può essere liscia (fig. 11)
0 con ispessimenti (figg. 18 e i9j o striature spirali.
Fig. IS Fig. 10
Taxus laccata L. (tasso). Sez. long.-tangcnziale Pseudotsuga Douglasii ( ^arr. (abete di Douglas)
coi raggi midollari sempre della larghezza di nna Sez. long. - tangenziale col raggio midollare piti
sola cellnla. (100 : 1). grande che contiene un canale resinifero (100: 1),
CARATTERI DEI LEGNAMI
111
Fig. 20 Fig. 21
Picea excelsa. Link, (abete rosso). Sez. tiasv. Picea cxcelsa. Link, (abete rosso). Sez. long,
ove è disegnato nu numero doppio del vero (li canali con nn canaio resinifero. Le tracheidi striate a
resiniferi per mostrare la posizione in cui sogliono spirale di sinistra ap])artengono alla zona tardiva,
trovarsi (75 : 1). (100 : 1).
TO:
ra^ffjxa
pOQbooqWwOPU
w
m
ffiOfllbp
Si:
Fig. 22
Larix europaea. D(". (larice) Sez. trasv. del
durame di 100 anni con due canali resiniferi nella
zona tardiva (.'iO : 1).
112 L. PTCCIOLI
Si può avere anche parenchima più o meno abbondante; in
tutte le Abietinee con canali resiniferi esso li avvolge come
in un astuccio (flgg. 19., 20, 21 e 22); nelle altre Conifere
può formare file di elementi paralleli alle tracheidi. I raggi
midollari hanno sovente lo spessore di una sola cellula
(fìg. 12 e 18); qualche volta sono di più strati (fìg. 19) e
alla loro formazione possono concorrere in alcuni casi anche
elementi di parenchima tracheidale (fìg. 17) che hanno per
ufficio di favorire radialmente lo scambio dell'acqua sup-
plendo alla mancanza delle areole tangenziali nelle tra-
cheidi. Quando si hanno canali resiniferi essi decorrono
longitudinalmente entro uno stesso anello annuale (fìg. 21),
0 anche radialmente (fìg. 19 1, sempre però dentro un cor-
done di parenchima che ne forma l'epitelio; e poiché i
canali sono più grandi degli elementi che li circondano,
appariscono anche a piccolo ingrandimento come punti chiari
sullo sfondo scuro, specie nella zona tardiva. La resina può
trovarsi anche in singole cellule dei raggi midollari, prin-
cipalmente nel durame, ove la produzione di essa e del
tannino rappresenta l'ultima formazione delle cellule pa-
renchimatiche.
Tipo I
Tracheidi con larghi ispessimenti spirali uell' interno, al-
meno nelle primaticcie. Alburno e durame.
1.) Si hanno canali resiniferi nella massa del legno e nel
mezzo dei raggi midollari grandi. Raggi formati di elementi
parenchimatici e di parenchima tracheidale. Alburno stretto
e clnaro ; durame bruno chiaro quand' è fresco, poi di un bel
rosso bruno. Peso specifico di un decimetro cubo kg. 0,55
Abete di Douglas (fi(j. 19). 1. Pseudotsuga Douglasii Carr. (^).
(') Nella Pseudotsuga macrocarpa. Mayr. si hanno ispessimenti
spirali anche negli elementi tracheidali dei raggi midollari.
CARATTERI DEI LEGNAMI 113
2.) Mancano sempre canali resiniferi. Eaggi midollari for-
mati di sole cellule parencliimatiche, alti da 5 a 25 palchi.
Alburno giallastro, spesso variamente sviluppato nella mede-
sima pianta, largo da 5 a 15 mm., con 7-25 anelli annuali; du-
rame rosso bruno. Peso spec. 0,70-0,90. Tasso, nasso, albero
della morte, fjig. 18). 2. Taxus baccata L. (^).
Tipo II
Tracheidi senza larghi ispessimenti interni a spirale ; al
più si hanno sottili striature obliquamente ascendenti.
Sezione prima
Xel legno si hanno canali resiniferi e se ne trova uno (o
<li rado due) in quasi tutti i raggi midollari grandi. I raggi
sono formati di cellule parenchimatiche e quasi sempre anche
di elementi tracheidali.
Gruppo A
Le cellule interne dei raggi midollari hanno d' ordinario
una sola grande perforazione verso le tracheidi, di rado due
o tre; il parenchima tracheidale - che costituisce il limite su-
periore e inferiore dei raggi midollari ed è formato di uno o
più strati - ha sovente le pareti con ispessimenti dentati e con
piccole perforazioni areoliformi. I canali resiniferi longitudinali
sono ben visibili, in discreto numero, quasi sempre isolati
e con le cellule dell' astuccio parenchimatico che li avvolge,
a lume largo e parete sottile. L' unico parenchima di questo
legname, oltre ai raggi midollari, è quello che forma la guaina
dei canali resiniferi. Il durame, quand' è fresco, non suole ap-
parire ad occhio nudo ben distinto dall' alburno, ma seccan-
dosi diventa rosso bruno. Xelle larghe sezioni longitudinali dei
(1) Le altre specie straniere di questo genere hanno i medesimi
lai'ghi ispessimenti spirali.
8
114 L. PICCIOLI
fasti si scorgono le tracce della disposizione verticillata dei
rami.
A.) Parte esterna dei raggi midollari con ispessimenti dentiformi.
*) Tracheidi con sottili striature spirali.
1.) Tracheidi larghe al più 0,015 mm. Legname molto ricco di re-
sina; alburno abbondante e durame bruno rossastro già appena che
la pianta è abbattuta. Peso specifico 0,67. Pino laricAo, pmo di Corsica.
3. Pinus Laricio Poir. (*)
2.) Tracheidi larghe fino a 0,03 mm. Durame non sempre distinto
nel legno fresco e più chiaro di quello del pino silvestre. Anelli an-
nuali ordinariamente piccoli. Peso spec. 0,80. Alligo, nniffolj lyino mon-
tano. 4. Pinus montana Mill. {^).
**) Tracheidi senza striature. Durame distinto ad occhio nudo so-
lamente quando il legname è stagionato. Peso spec. 0,50. Pino, pino
silvestre, pino selvatico, (figg. 11, 16 e 11) 5. Pinus silvestris L. (*).
B.) Parte esterna dei raggi midollari senza ispessimenti dentiformi.
Legno poco duro con la zona tardiva stretta.
1.) Durame rossastro o rosso bruno, più scuro di quello del cem-
bro ; alburno più abbondante del cembro. Peso spec. 0;31 -0,56. Strobo,
pino .strobo, pino di Weymoiith. 6. Pinus Strobus L.
2.) Durame bianco giallastro quand' è fresco e giallo bruno quan-
do è secco; alburno scarso; anelli annuali non molto distinti, stretti,
quasi eguali, con la zona tardiva poco svolta. Tracheidi con 2 o 3
grandi fori confinanti coi raggi midollari. Canali resiniferi grossi e ab-
bondanti. Peso specifico 0,41-0,52. Cembro, zimbro, pino cembro. 7. Pi-
nus Cembra L.
(') Hanno struttura molto somigliante il Pinus Pinaster Soland.,
il P. halejjeìisis Mill., e il P. brutia. Ten.
Cj Hanno la medesima struttura anche il Piìius Mughus Scop., il
P. Pumilio Haenk., e il P. uncinata Eam. che considero come forme
del Pinus montana Mill.
(^) Il legno del Pinus australis Michx. (Pitch Pine) sembra abbia
molta somiglianza con quello del Pinus silvestris L., ma in età avan-
zata è più ricco di resina. Hanno struttura quasi identica anche il
Pinus rigida Mill., e il P. ponderosa Dougl., che vanno pure in com-
mercio col nome di Pitch Pine.
CARATTERI DEI LEGNAMI 115
Gruppo 6
Le cellule interne dei raggi midollari sono in comunicazione
con le tracheidi per mezzo di parecchie piccole perforazioni.
Gli elementi tracheidali al margine superiore e inferiore dei
raggi midollari hanno forma i)Oco regolare, sono talvolta inter-
rotti o mancano. Le tracheidi hanno spesso nella zona tardiva
sottili striature spirali.
1.) Il parenchima tracheidale dei raggi ha piccole denta-
ture verso l'interno; si vedono anclie raggi formati di soli
elementi tracheidali. Xel libro secondario si hanno gruppi di
elementi sclerenchimatici. Canali resiniferi attorniati da cellule
parenchimatiche un po' ispessite. i!>5"elle piante sane il durame
non ha colore diverso dall' alburno. Peso spec. 0,45. Abete
rosso, ]}ezzo. (figg. 20 e '2,1). 8. Picea excelsa Link.
2.) Il j)arenchima tracheidale dei raggi midollari è dispo-
sto quasi sempre sopra una sola fila ed ha le pareti liscie.
N"el libro secondario si hanno fibre liberiane isolate. Alburno
giallo chiaro, di 15-30 anelli annuali e ben distinto dal du-
rame rossastro. Canali resiniferi contornati da cellule paren-
chimatiche a parete ispessita. Peso spec. 0,00. Larice (fig. 22 J
0. Larìx europaea DC.
Sezione seconda
Nel legno e nei raggi midollari mancano canali resiniferi.
Gruppo A
Eaggi midollari ordinariamente con 10-20 palchi di cellule C).
*) Eaggi midollari con fori semplici. Alburno di circa 30
(i) In tutti i casi in cui occorre determinare il numero dei palchi
di cellule che formano i raggi midollari conviene eseguire sezioni tan-
genziali ampie perchè sopra un piccolo frammento non è facile colpire
il raggio in sezione perfettamente mediana, e allora appare costituito
di un numero di palchi inferiore al massimo. L'altezza dei raggi va
in generale aumentando dalla gioventù delle piante fino all' età adulta
tanto nel tronco quanto nei rami.
116
L. PICCIOLI
anelli annuali ; durame poco o punto distinto a occhio nudo.
Peso spec. 0,47. Abete^ abete bianco ffioo- 12 e 15).
10. Abies pectinata DC.
**) Perforazioni dei raggi midollari con una fessura e un
poro.
1. Le cellule estreme dei raggi midollari souo più ricche
di perforazioni simili ad areole, che non le interne. Sopra 1 mm.
quadrato di sezione tangenziale si contano in media 230 cel-
lule di raggi midollari. Tracheidi larghe in media 0,018 mm.
Peso spec. 0,07-0,89. Ginex)ro, ginepro comune.
11. Juniperus communis L.
2.) Tutte le cellule dei raggi midollari, tanto le estreme
quanto le interne sono egualmente provviste di perforazioni
areoliformi. Tracheidi larghe in media 0,015 mm. e striate a
spirale. Peso spec. 0,63. Cipresso (fi<j. 23 J.
12. Cupressus sempervirens L.
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Fig. 23
Cupresius sempervirens L. (cipresso) Sez. longi-
tudinale • ladiale con nn raggio luidollare ; le tra-
cheidi pili strette sono della zona tardiva (200 : 1).
CARATTERI DEI LEGNAMI 117
Gruppo B
Raggi midollari alti fino a 30 palchi di cellule. Raggi
midollari con elementi tracheidali sopra uua fila ovvero iso-
lati o mancanti. Parenchima legnoso scarsissimo. Peso speci-
fico 0,45-0,80. Cedro del Libano 13. Cedrus Libani Barr.
Cedro deodara^ cedro dell' Imalaia. 14. Cedrus Deodara Lond.
Gruppo G
Raggi midollari con meno di 10 palchi di cellule.
*) Le tracheidi lianno spesso una doppia fila di punteg-
giature areolate. Legname giallo ad anelli annuali poco di-
stinti. Raggi di 1-3 palchi di cellule. Dammara. {Dammara
aiistralis, Lamb.) 15. Agathis australis Stuud.
**) Le tracheidi hanno una sola fila di areole.
a) Le tracheidi hanno striature spirali. Peso spec. 0,09-0,95.
16. CaHìtris quadrivalvis Rumph.
(3) Le tracheidi hanno ^jesso striature spirali. Sopra 1 mm.
quadrato di sezione tangenziale si contano in media 160 cel-
lule di raggi midollari.
1.) Le areole delle tracheidi sono intersecate da fessure. Al-
hurno stretto e giallo chiaro ; durame bruno chiaro, o giallo
rossastro. Tuia, tuia d'Oriente. 17. Thuya orientalis L.
2.) Legname simile alla specie precedente; durame dei tron-
chi adulti bruno scuro con zone anulari alternanti piìi chiare;
alburno stretto, di 10-15 mm. e comprendente 20-35 anelli
annuali. 18, Thuya occidentalis L.
Y) Le tracheidi hanno spesso areole non intersecate da
fessure. La parete delle tracheidi ha in tutta la lunghezza il
medesimo spessore.
1.) Le tracheidi sono larghe 0,012 mm. Raggi midollari
alti da 4 a 10 palchi di cellule. 19. Cryptomeria japonica Don.
2.) Le tracheidi sono larghe 0,025 mm. Raggi midollari
alti 2 o 3 palchi di cellule. Si ha parenchima con druse e
canali resiniferi nel midollo. Alburno di 20-30 anelli annuali
distinto dal durame eh' è bruno e diventa piti scuro all'aria,
l^eso spec. 0,42. Ginco (jiapponese. 20. Gìnkgo biloba L.
118
L. PICCIOLI
Fig. 24. (a) Alnus glutinosa ; vaso con perforazione scalariforme
(75 : 1). — Fig. 25 (ò) Fagus silvatica ; vaso grande con le pareti tra-
sversali interamente riassorbite (75: 1). —Fig. 26 (e) Fagus silvatica ;
vaso piccolo con le pareti scalariformi (75: 1). — Fig. 27 {d) Platanus
orientalis; vaso con parete trasv. scalariforme e areole ellittiche (225: 1).
— Fig. 28 (e) Ligustrum vulgare; vaso con ispessimenti spirali e scarse
areole ellittiche (225: 1). — Fig. 29 (/") Vitis vinifera: vaso scalariforme
(420: 1) — Fig. 30 {(j) Clematis Vitalba; vaso tracheidale con doppie
striature spirali (150: 1'. Fig. 31 (h) Vaccinium uliginosum ; vaso con
CARATTERI DEI LEGNAMI 119
la parete trasv. crivellata (420: 1). — Fig. 32 (i,i Tilia cordata; fibra
libriforme (125: i). — Fig. 33 (;) Tracheide vascolare (schematica)
(125: 1). — Fig. 84 (kì Fibra sclerenchimatica (schematica) (125: 1).
— Fig. 35 il) Tracheide tipica (schematica) (125: 1). — Fig. 36 (m)
Tracheide fibrosa (schematica) {V2ò : 1). — Fig. 37 (ìi) Fagus silvatica ;
parenchima legnoso (125 : 1). — Fig. 38 (o) id. fibra sclerenchimatica
(90: 1). - Fig. 39 'p) id ; tracheide (90: 1). — Fig. 40 {q) Laburnum
anagyroides Medie; fibra sostitutiva (300: 1). Fig. 41 (?•) Vitis vinifera;
fibra legnosa (420: 1). — Fig. 42 (s) Vitis vinifera; fibra concamerata
(420: 1) — Fig. 43 {t) Ehododendron ferrugineum; fibra libriforme con
perforazioni areolate (420: 1). —Fig. 44 (?t) Hedera Helix ; fibra con-
camerata (125: 1). — Fig. 45. (u) Diospyros Ebenum; tracheide (105 :1).
— Fig. 46-47 (wx) Clematis Vitalba; tracheidi (165: 1) — Fig. 48-49
(j/s) Cedrela odorata; fibre libriformi (125: 1).
PICOTILEPONI
Il legno è formato di vasi (che non mancano mai ad
eccezione di alcune Magnoliacee e Trochodendracee stra-
niere, quali i generi Drimys, Zijgogynum, Tetracentron,
e Trochodendron) ed anche di tracheidi, di fibre libriformi
e di parenchima, oltre a forme di passaggio dalle fibre
alle tracheidi (fibrotracheidi o idrostereidi) e dalle fibre al
parenchima (^). Questi elementi istologici costituiscono la
massa fondamentale del legno eh' è traversato (in tutte le
specie considerate in questo lavoro) dai raggi midollari
formati sempre di cellule parenchimatiche amilifere con le
pareti lignificate. I raggi midollari sono chiamati volgar-
mente specchi allorché risultano molto appariscenti in se-
zione radiale per grossezza, lucentezza e colorito.
I vasi o trachee [fig. i4, lettera V, efigg. 24-31 e 51'')
(1) Quando la cellula cambiale madre di elementi parenchimatosi
non si segmenta trasversalmente si hanno le cosi dette fibre sostitutive
del Sanio, che sono quindi omologhe ad una intera fila di cellule pa-
renchimatiche.
120 L. PICCIOLI
hanno origine dalla fusione di più cavità cellulari distinte
e sovrapposte in cui le pareti di mutuo contatto sono par-
zialmente 0 totalmente riassorbite ; i vasi sono dunque
tubi articolati dove il limite degli elementi primitivi si può
spesso distinguere anche nell'età adulta; hanno general-
mente la cavità (lume) larga in confronto dello spessore
della parete e più ampia degli elementi circostanti; si pre-
sentano in sezione trasversale rotondati, ellittici o poligo-
nali ; sono piani o inclinati alle estremità ove terminano
con uno o più fori ovvero con aperture scalariformi; sono
molto più lunghi che larghi, si vedono spesso già ad occhio
nudo nelle sezioni trasverse e longitudinali ed hanno le
pareti spesso provviste di striature spirali d' ispessimento
(semplici o doppie) e sempre di areole con poro o fessura,
di solito più rare o ridotte dove i vasi confinano col tessuto
meccanico, più frequenti invece a contatto col parenchima e
nei punti d' incrocio coi raggi midollari. I vasi contengono
aria o acqua e servono per il trasporto e per la circola-
zione di questa nel corpo della pianta. Qualche volta sono
otturati in parte o del tutto da tilli (fig. 50) (^).
Ufficio analogo ai vasi compiono le tracheidi (figg. 14,
lettera t e 33^ 35j 36, 39, 45, 46 e 47) che hanno aspetto
fibriforme per l'assottigliamento delle estremità, ma ap-
partengono al sistema vascolare. Hanno origine da una
cellula (o, secondo lo Tschirch anche da poche cellule) ;
sono chiuse agli estremi, spesso hanno comuni coi vasi
gì' ispessimenti spirali e sempre le punteggiature areolate;
mancano però di pareti trasverse, e, allo stato adulto, di
(') I tiUi sono estroflessioni vescicolari che durante la formazione
del massello sono spinte nell'interno delle trachee dalle cellule pai-en-
chimatiche confinanti. La formazione dei tilli incomincia dalle mem-
brane di chiusura dei pori, che vengono internate nel lume del vaso
e quivi s'ingrandiscono. Queste vescicole si addossano le une alle altre
e riempi.ono in fine, più o meno compiutamente, il lume delle trachee.
CARATTERI DEI LEGNAMI
121
Fig. 50
Eohinia rgevdo Acacia. L. (ro-
l)iniii) Vaso roii tilli (225: 11.
contenuto vivente. Si distinguono le tracheidi tiinche
(fig. 35) con grandi areole e talvolta con ispessimenti spi-
rali; ie tracheidi vascolari (fig. 33) più lunghe, meno acu-
minate e più simili ai vasi; le tracheidi fibrose (fig. 36 e
5PJ_, più acuminate, con la cavità strettissima e con pic-
cole areole a guisa di fenditura.
Le cellule po,renchimatiche (figg. 14 lettera p, 31, e 51
Pj,) hanno forma ordinariamente prismatica o cilindrica, di
rado fibriforme; le pareti sono senza speciali rilievi ed hanno
punteggiature semplici e non mai vere areole provviste
di toro. Contengono protoplasma, amido e altri materiali
di riserva. Sovente appaiono disposte in serie o gruppi vi-
sibili anche a occhio nudo; trattando le sezioni con tintura
di iodio i raggi midollari e gli altri elementi parenchima-
tici del legno riescono più evidenti, particolarmente in au-
tunno, per la colorazione violetta che prendono i granuli
d'amido che vi sono contenuti (fig. 51). Si distingue: il
parenchima tipico^, con punteggiature semplici o areoli-
formi; le fibre legnose (fig. 41} a forma fibrosa e a forma
parenchimatica e le fibre sostitutive {fig. 40) (che lo Stras-
BURGER chiama fibre legnose). Gli elementi meccanici del
12
oo
L, PICCIOLI
Fig. 51
Fagus silvatica.'L. ifaggio) Sez. trasv.
con vasi v, fibrotracheidi /, raggio midol-
liiie )■, tracheidi t e parenchima legnoso p,
(•2'J5: 1).
legno constano delle fibre sclerenchimatiche o libriformi
(figg. 32, 34, 38, 43^ 48 e 49) pure di forma fibrosa ma
più lunghe, assottigliate alla estremità, per lo più forte-
mente ispessite, con rare e piccole punteggiature semplici
0 con piccoli fori areoliformi, stretti e obliqui; non hanno
contenuto vivente e compiono un ufficio meccanico per
eccellenza, ma non si trovano in tutti i legnami. Qualche
volta le fibre legnose sono concamerate (figg. 42 e 44) ^
cioè divise da sottili pareti interne.
Quantunque non si abbia un limite ben netto fra il tes-
suto parenchimatico (che nella sua forma tipica è rappre-
sentato da cellule press' a poco isodiametriche, a parete
sottile e ricche di protoplasma) e il prosenchimatico (co-
stituito invece di cellule molto lunghe, a parete ispessita,
fusiformi o fibriformi, solidamente saldate fra loro con
le estremità appuntite, con poco o punto contenuto proto-
plasmatico) tuttavia conserverò tali denominazioni quando
CARATTERI DEI LEGNAMI 123
nel corso di questo lavoro vorrò riferirmi al tutto insieme
del tessuto meccanico o al tessuto di riserva C),
1 caratteri principali cui ho ricorso per disporre in
modo semplice e facile i legnami in tipi, sezioni e gruppi
sono : la grandezza e distribuzione dei vasi, dei raggi mi-
dollari e del parenchima; qualche volta ha importanza ca-
ratteristica anche la presenza di macchie midollari (figg.
52, 53 e 54) 0. Talune specie hanno il legno marezzato,
cioè con le fibre ondulate e sinuose a cagione del gran
numero di gemme avventizie e dei raggi midollari rigonfiati
che fanno deviare gli elementi dal loro corso ordinario.
(') Gli elementi istologici del legno possono raggrupparsi nel modo
seguente :
I. Sistema conduttore (vasi e tracheidi)
Forme di jiassaggio tra le fibre e le tracheidi.
1.) Fibre libriformi con pori semplici a fenditura.
2.) Fibre libriformi con piccole punteggiature areolate.
3.) Fibrotracheidi ( idrostereidi ) a parete ingrossata , senza
ispessimenti spirali e con grosse punteggiature areolate.
4.) Fibrotracheidi come le precedenti ma con ispessimenti spirali.
5.) Tracheidi e vasi a parete grossa.
6.) Tracheidi e vasi a parete sottile.
II. Sistema meccanico (fibre libriformi)
Forme di passaggio tra le fibre e il parenchivia.
1.) Fibre libriformi morte.
2.) Fibre libriformi vive.
«) semplici.
/3) concamerate.
3.) Cellule che sono per metà fibre libriformi e per metà fibre
sostitutive.
4). Cellule parenchimatiche a parete spessa.
5.) Fibre sostitutive con pori a fessui-a.
6.) Cellule parenchimatiche a parete sottile.
III. Sistema di riserva e conduttore per gì' idrati di carbonio
(parenchima legnoso).
('■') Le macchie midollari furono descritte per la prima volta da
Teodoro Hartiu che le chiamò raggi cellulari o condotti cellulari 11
NoRDLiNGER le nominò più tardi macchie midollari, il Rossmassler
124
L. PICCIOLI
Fig. 52
Almtg ghitinosa. L. (ontauo)
Sez. trasv. con mia luaccbia miclol-
lare a destra in basso (12: 1).
Fig. 53
Pirng Aucuparia. L. (sorbo
degli nccellatori). Sez. trasv. con
una ninccbia midollare a sinistra in
basso (12: 1).
IfflMdJiiii m Iti kimuiÉ
Fig. 54
Jìhododendronferrugirìeum. !..
(rosa delle Alpi) Sez. trasv. con nna
macchia midollare nel terzo anello
annuale a destra in basso (12: 1).
ripetizione dei raggi e il De Baiiy ipertrofie locali dei raggi midollari.
Sono formate dall'aggruppamento di cellule parenchimatiche poliedriche,
irregolari, a parete ispessita, a punteggiature semplici o areoliformi ;
in sezione trasversale appaiono come macchie oblunghe, brune o ros-
sastre, per lo più nella zona primaticcia; seguono di solito il procedimento
circolare dell' anello annuale per un tratto più o meno lungo che può
arrivare ad un quarto della circonferenza. Talvolta le macchie midol-
lari hanno lo stesso colore della massa del legm, allo stato fresco, e
CARATTERI DEI LEGNAMI 125
Tipo I.
Manca un cerchio poroso distinto ad 0(;chio nudo nella zona
primaticcia dell' anello annuale ; i vasi (isolati, a gruppi o in
serie) sono nel loro tutto insieme distribuiti in modo uniforme,
e le loro dimensioni decrescono gradatamente verso la zona
tardiva.
Sezione prima
1 raggi midollari sono (almeno in parte) grandi e visibili
ad occhio nudo.
Gruppo A
Vasi isolati o riuniti in gruppi irregolari.
Serie a). I vasi piìi grandi non sono visibili ad occhio
nudo o si scorgono api)ena,
1.) Alberi a legname bianco rossastro o giallo rossastro
con V alburno di 15 a 20 anelli annuali regolari, poco distinti e
a tessuto floscio per la frequenza dei vasi. Tutti i raggi mi-
dollari sono grandi, molto fìtti, ed occupano un quarto o un
quinto della supertìcie trasversale dell' anello annuale. Si hanno
scarsi elementi parenchimatici. I vasi sono grandi 0,035 mm.
in media, contengono talvolta filli e terminano con foro sem-
plice o scalariforme. Le libre posseggono areole e fessure stret-
tissime. Si hanno anche trachei<li. Midollo omogeneo con tut-
te le cellule a parete ispessita. Peso specifico 0,66 (fig. 27 e
67). Platano 21. Platanus orientalis L. - 22. P. occidentalis L.
diventano brune solo con la stagionatura. Sono considerate come tes-
suto di riserva, e indurrebbe a far credere cosi - secondo il Haber-
LANDT - il contenuto delle cellule che in massima parte è formato di
amido e di tannino. 11 Kienitz e R. Hartig opinavano che fossero
prodotte dalle gallerie di una larva del genere Tqjula che vive nel
cambio; queste gallerie sarebbero poi riempite di tessuto cellulare.
120
L. PICCIOLI
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5 G^QgQ^ oQ ó "oQòjofiog
Gelsomino Orniello
Fig. 55. Clematis Vitalba L. (vitalba)
Lillati'O
Fig. 56. Coryhis Avel-
CARATTERI DEI LEGNAMI
127
laìia. (nocciuolo). — Fig. 57. Quercus llesr L. (leccio) — Fig. 58. Olea
euroYtaea L, (olivo). — Fig. 59. Salix Capr.ea L, (salcio). — Fig. 60.
Rhamnus Alaternus L. (ilatro) — Fig. 61. Quercus pedunculata Willcì.
(farnia) — Fig. 62. Aiìanthus glandulosa Desf. (aliante) — Fig. 63.
Loranthus europaeus L. (vischio quercino). — Fig. 64. Jasminum offi-
cinale L. (gelsomino). — Fig. 65. Fraxinua Ornus L. (orniello). —
Fig. 66. Phillyrea variabUis L. (lillatro). Tutte queste sezioni trasver-
sali sono ingrandite 8 diametri.
2.) Alberi a legname giallo bruno nell' alburno e bruno
nel durame, con gli anelli annuali distinti. Eaggi midollari
ingrossati al limite dell' anello annuale e ordinariamente lar-
ghi 4-6 cellule. Midollo con alcuni elementi sclerotizzati.
Magnolia (fi(j. 68).
23. Magnolia grandiflora L
Fig. 67
Platanus orientalis L. (pla-
tauol (12 : 1).
Fig. 68
Magnolia grandiflora L. (ma-
gnolia) (12 : 1).
3.) Alberi o arbusti con alburno e durame distinti, llaggi
midollari non molto grandi ma evidenti ad occhio nudo per
il colorito diverso dalla massa del legno. Si hanno vasi con
ispessimenti .spirali. Sulle sezioni trasversali dei fusti i vasi
della zona primaticcia appaiono in maggior numero che nella
zona tardiva.
*) Cellule dei raggi midollari alte da 0,016 a 0,024 mm.
.) I vasi primaticci sono larghi da 0,04 a 0,07 mm. Nei vasi si
hanno striature spirali evidenti.
128
L. PICCIOLI
«.) Alburno stretto e bianco giallastro; durame bruno rossastro;
raggi midollari in gran numero e larghi fino a 8-10 cellule. Legno duro,
di breve durata, col peso spec. medio di 0,80 (fig. 69) Susino, prugno.
24. Prunus domestica L.
Fig. 69
Pruiiiis domestica L.
(12 : 1).
Fig. 70
Piunug avium L. (ciliegio)
(12: 1)
/2.) Alburno giallo rossastro; durame bruno. Raggi midollari meno
distinti della specie precedente. Legno un po' lucente, di tessitura meno
fine del susino, di fenditura difficile, solito ad imbarcarsi, di buona pu-
litura e con odore molto gradevole. Si adopera spesso per farne pipe
e cannucce lungo tempo odorose. Peso spec. medio 0,80. Ciliegio canino,
ciliegio di S. Lucia, ciliegio nano. 25. Prunus Mahaleb L.
7.) Alburno largo e bianco giallastro ; durame giallo bruno ; legno
poco o punto odoroso, o se mai con odore sgradevole, senza macchie
midollari, un po' lucente, di facile fenditura e di breve durata. Peso
spec. medio 0,65. Pado, ciliegio a grappoli. 26. Prunus Padus L.
<?.) Alburno bianco rossastro; durame giallo bruno. Legno di fen-
ditura difficile, poco pieghevole, di breve durata, con un peso spec. me-
dio di 0.65.
— Legno senza macchie midollari. Ciliegio, ciliegio montano, du-
rone, {fig. 70). 27. Prunus avium L.
— — Legno con macchie midollari. Visciolo, amaretta.
28. Prunus Cerasus L.
«.) Alburno rossastro poco dopo tagliato; durame bruno scuro. Le-
gno un po' lucente, molto duro e talvolta con macchie midollari. Peso
spec. 0,80. Prugnolo, vegro, pruno nelvatico, spino nero.
29. Prunus spinosa L.
?.) Alburno rossastro e durame rosso bruno; raggi midollari lar-
CARATTERI DEI LEGNAMI
129
ghi fino a 8-10 cellule. Legno compatto con un peso specitico di 0,85
in media. Marmotta, x>''uno di Brian con. 30. Prunus brigantiaca Vili.
..) 1 vasi primaticci sono lai-ghi fino a 0,80 mm.
a.) Le striature dei vasi sono appena accennate ; raggi midollari
larghi fino a 8- 10 cellule. Legno duro, col limite degli anelli annuali
non molto ben distinto. Peso spec. medio 0,82. Pesco, persico.
31. Prunus Persica Stokes.
/S.) Le striature dei vasi sono ben distinte. Alburno giallo chiaro
e durame rosso bruno. Jl legno prende buon pulimento ma si contorce
col disseccare. Peso spec. medio 0,82. Mandorlo.
32. Prunus Amygdalus Stokes.
**) Cellule dei raggi midollari alte da 0,030 a 0,031 mm. {fig 11)
Lauroceraso. 33. Prunus Laurocerasus L.
Fig. 71
Prunus Laurocerasus L. (Lan-
roceraso (12 : 1)
Fig. 72
Tannarix gallica L. (tamarice)
(12: 1).
***) Cellule dei raggi midollari alte da 0,033 a 0,034.
34. Prunus lusitanica L.
4.) Alberetti o arbusti a legname bianco o bianco giallastro,
facile a spaccarsi col disseccare, ad anelli annuali distinti,
mediocremente duro, omogeneo, di breve durata. I vasi hanno
areole anche a contatto coi raggi midollari, i quali mostrano
lo spessore di 5-10 cellule. Prosenchiraa a punteggiature sem-
plici. Parenchima formato di scarsi elementi perivasali. Tra-
cheidi abbondanti nella zona tardiva. Peso specifico 0,00-0,76.
(fig. 72) Tamarice, bruca. 35. Tamarix gallica L.
36. T. africana Poir.
130
L. PICCIOLI
5.) Arbusti col legno giallastro, compatto, omogeneo. Yasi
disposti in bande Oblique e ondulate, per lo più tangenziali.
Anagiride, fascolaria, zoiero, laburno fetido, (fig. 13).
37. Anagyris foetida L.
0
Fig 73
Anagyris foetida L. (anagiride)
(12: 1).
Fig. 74
Uosa arrensis Hnda (rosa) (12: 1)
6. Arbusti col legno biancastro o bruno chiaro e il midollo
eterogeneo. Eaggi midollari larghi fino a 10 cellule. Yasi pic-
coli con ispessimenti spirali. Rosa (fig. 74).
3S. Rosa arvensis Huds.
7.) Arbusti col legno compatto, omogeneo, bianco giallastro
o giallo verdastro.
*) Anelli annuali poco distinti ; legno giallo verdastro e
di odore sgradevole quando è fresco, poi inodoro. Raggi larghi
fino a 5-8 celiale. Vasi con estremità scalariformi e sovente
con ispessimenti spirali. Tracheidi con la parete piìi stretta
nella zona i^rimaticcia. Parenchima scarsissimo. Fibre molto
ispessite e con areole. Midollo bianco e largo 4 mm. Pistacchio
faìso, horsolo (fig. 75;. 39. Staphylea pinnata L.
**) Anelli annuali distinti; legno bianco giallastro, omoge-
neo, di facile fenditura. Vasi con areole intersecate da fessure
trasverse e con la parete terminale scalariforme. Prosenchima
in parte areolato e in parte con fori semplici. Fil)re in parte
CARATTERI DEI LEGNAMI
131
septate. Manca il parencliiina. Perideriiia di origine profonda.
(fi(l. 76) Ribes. 40. Ribes rubrum L. - 41. R. nigrum L. - 42. R.
Grossularia L.
» «^° ■r'- ■■■'' V-v° ^'' ™''
Fig. 75
Staphylea pianata L. (pistac-
chio falso) (12: 11.
Fig. 76
Bibes rubrum L. (ribes) (12 : Ij
Serie h.J I vasi sono grandi e visil)ili ad occliio nudo.
1.) I vasi sono radi, aperti (cioè con un solo grande foro
alle estremità), press' a poco di eguale grandezza negli anelli
annuali stretti, e gradatamente decrescenti negli anelli larghi,
qualche volta avvicinati in serie radiali di 2-4 elementi. Si
hanno anche tracheidi, e il parenchima è disposto in sottilis-
sime bande tangenziali nella zona tardiva. Prosenchima con
Fig. 77
Juglaim regia L. yDoce) (12: 1)
132
L. PICCIOLI
areole a fessura. Eaggi larghi 1-4 cellule. Albero col legno
bruno chiaro nell'alburno e bruno scuro nel durame, ad anelli
annuali distinti. Midollo lamellare. Peso spec. 0,60-0,80 (fiy. 77 J
Noce. 43. Juglans regia L. - 44. J. nigra L.
2.) Arbusti rampicanti col legname biancastro, mediocre-
mente duro, di corta durata, poroso, liaggi larghi lino a 10-20
cellule. Tracheidi abbondanti. Fibre ispessite con una o due
sottilissime pareti trasversali interne. Midollo con canali gom-
miferi. Peso spec. 0,54. Edera, ellera (ficig. 44 e 78).
45. Hedera Helix L.
Fig. 78
Hedera Helix L. (ellera) (100 : 1)
3.) Legname floscio, di breve durata, pieghevole, ricchis-
simo di vasi ben distinti a occhio nudo. Raggi midollari tutti
grandi. Parenchima perivasale e scarso.
*) Legno giallo chiaro. Fibre in parte ramificate. Tracheidi
abbondanti, di varia forma, e talune con doppie spirali eviden-
tissime. Prosenchima con punteggiature semplici, e talora ri-
pieno di amido. Midollo eterogeneo. Peso spec. 0,40. Vitalba
(fiiig. 30, 46, 47 e 5ò). 40. Clematis Vitalba. L.
CARATTERI DEI LEGNAMI 133
**) Legname giallo bruno nell' alburno e rosso bruno nel
durame, ad anelli annuali poco distinti. Vasi a parete scalari-
forme, reticolata o con striature spirali; (lualche volta i vasi
contengono tilli. Fibre concamerate e con sottili fessure. Peso
specifico 0,55. Vite, ffigg. 29, 41, 42 e 79). 47. Vitis vinifera L.
Fig. 79
Vitis vinifera L. (vite^ (12 : 1).
Fig. 80
Fagus silvatica L. (faggio) (12; 1)
***) Legno giallastro o bruno rossastro ad anelli annuali
distinti. Cellule dei raggi spesso con resina rosso bruna. (Am-
pelopsis hederacea Michx). Vite del Canada.
4S. Vitis hederacea Elirh.
Gruppo B
Tasi piccoli disposti in parte in brevi serie radiali. Legno
omogeneo.
Serie a). Raggi midollari sempre evidenti, o tutti grandi
(dello spessore di 5-10 o più cellule) ovvero in parte grandi
e in parte piccoli.
1). Albero con i raggi midollari in parte larghi fino a 15
cellule e lucenti in sezione radiale (specchi). Legno senza mac-
chie midollari, bianco giallastro quand' è fresco e giallo ros-
sastro allorché è stagionato, di facile fenditura, ottimo per es-
sere curvato col vapore d' acqua, con gli anelli annuali discre-
tamente distinti. Combustibile eccellente, di grande forza
134
L. PICCIOLI
calorifica. Negli alberi vecchi si lia un falso durame die di-
nota deperimento e non si presta all' iniezione con sostanze
antisettiche. Si hanno flbrotracheidi, e parenchima discreta-
mente abbondante formato d;i elementi sparsi o disi)osti in
brevi serie tangenziali nella zona tardiva. Midollo omogeneo
Peso spec. 0,74. f Faggio J fjìgu. 25, 26, 37, 38, 39, 51 e 80 J
49. Fagus silvatica L.
2). Alberi. I raggi midollari grandi sono rari e solo apparenti
perchè risultano dall' avvicinamento di parecchi raggi piccoli
formati di un solo strato di cellule. I vasi sono un po' più
grandi e frequenti nella zona primaticcia ed in parte hanno la
parete scalariforme. Si hanno pure tracheidi, fibre, fibre sosti-
tutive e parenchima. Legno tenero, di facile fenditura, bianca-
stro appena tngliato, e poco doi>o rossastro, ad anelli annuali
distinti e con macchie midollari evidenti. Midollo omogeneo.
*) Legno lucente e con poche macchie midollari. I vasi riuniti in
gruppi radiali non sono più di 6-8 per ogni gruppo. Peso spec. 0,43-0,55.
Ontano, ontano bianco, ontano peloso 50. Alnus incana Willd.
**) Ontano napoletano. 51. Alnus cordifolia Ten.
***) Legno come sopra, ma con i raggi midollari apparenti più
grandi o meno rari Ontano verde ifig. Sii. 52. Alnus viridis DC.
****) Legno poco o punto lucente, con abbondanti macchie midollari.
Peso spec. (»,42-0,64:. Ontano, ontano nero (fi(j. 24 e 82).
53. Alnus glutinosa Gaertn.
Fig. 81
Alnus viridis DO. (ontano verde)
(12: 1).
Fig. 82
Alnus glutinosa Gartn. (ontano)
(12 : 1).
CARATTERI DEI LEGNAMI 135
3). Albero o arbusto a legname tenero, giallo chiaro, non
elastico, leggero. Fibre concamerate a fori semplici. Parenchima
discretamente abbondante, llaggi midollari spesso ondulati.
Midollo bianco, largo, omogeneo, fjig. S3). Fico.
54. Ficus Carica L.
Fig. 83
Ficun Carica L. (fico) (12 : 1)
Fig. 84,
C'itrus Limonum Riss. (limone)
(12: 1).
4). Arbusti o alberetti col legno giallo chiaro, duro, omo-
geneo, di fine tessitura. Vasi in serie radiali di 2-8 elementi
e in gruppi irregolari. Parenchima perivasale e anche in file
tangenziali. Cedro. 55. Citrus medica L. - Limone 5(5. C. Limonum
Eiss. (fig. 84) - Arancio. 57. C. Aurantium Kiss.
5). Albero o arbusto a legname giallo chiaro, leggero e
discretamente duro. Vasi in parte isolati e in parte disposti
in brevi serie radiali, con la parete mediocremente ispessita
e con fitte areole. Fibre a parete poco ispessita. Raggi midol-
lari spesso un po' ondulati, (fig. 8.5J 58. Parlcynsonia aculeata L.
G). Alberetti. Eaggi midollari maggiori (larghi 6-10 cellule)
frequenti, distinti ad occhio nudo o con una debole lente. Legno
biancastro, molto duro^ compatto, ad anelli annuali evidenti.
Pareti dei vasi in parte scalariformi, con areole anche a con-
136
L. PICCIOLI
Fig 85
Parkynsonia aculeata L. (12 : 1)
tatto dei raggi. Prosenchima con spirali e areole. Midollo bianco
e largo 1 mm. Peso spec. 0,80-0,90. Agrifoglio, (flg. 86).
59. Ilex Aquifolium L.
Fig. 86
Ilex Aquifolium L. (agrifoglio) (100 : 1)
Serie h.) Eaggi midollari maggiori con lo spessore non su-
periore a 5 cellule.
CARATTERI DEI LEGNAMI
137
1.) Si hanno grandi raggi midollari apparenti, prodotti
dall'avvicinamento dei raggi piccoli che sono separati soltanto
da 2-3 strati di prosenchima senza vasi intermedi. Anelli an-
nuali mediocremente distinti.
*) Legno bianco giallastro o rosso bruno, duro, pesante, di
fenditura difficile, con gli anelli annuali talvolta ondulati.
Raggi midollari larghi 1-4 cellule. Midollo omogeneo.
a.) Si hanno tracheidi tipiche con grandi areole. Vasi di
solito con ispessimenti spirali ; quelli della zona primaticcia
sono un po' più distinti che nel carpino. La parete trasversale
dei vasi è quasi totalmente riassorbita. Sulle sezioni trasver-
sali i vasi appaiono disposti in serie radiali più disordinate e
più lunghe di quelle del carpino, formate di 3-10 elementi.
Peso spec. 0,85. Carpino nero, carpino rosso^ carpino luppolo,
ifig. 81). 60. Ostrya carpinifolia Scop.
Fig. 87
Ostrya carpinifolia Scop.
piuo nero) (12 : 1).
Fig. 88
(car- Carpinus Betulus L. (carpino)
(12 : 1.)
13.) Mancano le tracheidi tipiche. I vasi sono distribuiti in
modo uniforme in serie radiali di 2-5 elementi ; la parete
trasversale è scalariforme. Si hanno lìbrotracheidi, fibre libbri-
formi con minutissime areole e parenchima perivasale discre-
tamente abbondante, che forma qualche volta linee ondulate
138
L. PICCIOLI
visibili a piccolo ingrandimento nella zona tardiva. Peso spe-
cifico 0,80. Carpino, carpino bianco. (Jig. 88).
61. Carpinus Betulus L.
Fig. S9
Acer italuiii Lantli. (aeere fico)
(12: 1).
**) Legno biancastro sul taglio fresco e bianco rossastro
quand' è secco, duro, di facile fenditura, con gli anelli annuali
distinti e regolari. Vasi di solito senza ispessimenti spirali con
le pareti trasversali scalariformi. I raggi midollari ai)parenti
appaiono con più frequenza che nelle due specie precedenti. Mi-
dollo eterogeneo. Peso specifico 0,60-0,70. Nocciuolo. (/?V/. 56).
62. Corylus Avellana L.
2.) Si hanno raggi midollari larghi tino a 1 o anche 5
cellule e distinti ad occhio nudo dal tessuto fondamentale per
il colore pili chiaro.
*) Vasi distinti a occhio nudo, larglii 0,02-0,06 mm. iso-
lati, o in serie radiali (di 3-5 elementi) <livise con uniformità
nella zona primaticcia ; nella zona tardiva in luogo dei vasi
vi vsono spesso tracheidi. Le pareti laterali dei vasi possono
avere ispessimenti spirali senza areole, sole areole, larghe 0,05
mm., ovvero s[)ira]i e areole insieme. Gli anelli annuali non
sono sempre bene evidenti. Kaggi midollari lucenti in sezione
radiale. Il legno possiede anche scarso parenchima e fibre li-
CARATTERI DEI LEGNAMI 139
britbrmi contenenti talvolta granuli (V amido ; è duro e piìi
o meno lucente.
a.) Legno bianco rossastro, durevole, di fenditura diffìcile, talvolta
marezzato e non di rado con grandi macchie midollari. Arbusto o al-
bero di 3.'> ordine co! midollo largo circa 1 mm. Peso specifico 0,60-0,75.
Loppo, testucchio, oppio. 63. Acer campestre L.
b.) Legno biancastro o bianco giallastro, poco lucente, senza vere
macchie midollari ma talvolta con macchie brune ; i raggi midollari
sono un po' più larghi di quelli delle specie congeneri. Vasi larghi fino
a 0,06 mm. Midollo largo da 3 a 5 mm. Albero di 1." ordine. Peso spe-
cifico 0,60-0,70 Acero di montagna, acero fico, loppone, acero falso.
64. Acer Pseudo Platanus L.
e.) Legno biancastro o bianco giallastro, senza macchie midollari
e poco lucente. Albero di 1." o •2." ordine. Peso specifico 0,60-0,70.
Acero fico {fig. 89). 65. Acer italum Lauth.
d.) Legno bianco giallastro, di facile fenditura. Vasi larghi fino a
0,036 mm. Acero riccio, oppio liccio, platanaria.
66. Acer platano des L.
e.) Legno giallastro o bianco giallastro, senza macchie midollari,
lucente, di facile fenditura e di mediocre durata. Peso spec. 0,58. Acero
di Virginia, acero a foglia di frassino. 67. Negundo aceroides Moench.
Gruppo G
Vasi maggiori della zona tardiva disposti esclusivamente
in serie radiali diritte o un po' ondulate.
Serie a) Kaggi midollari larghi 1-3 cellule. Legno molle,
leggero, stopposo, bianco giallastro, col midollo largo. Ricino.
{Jì(j. 90). 68. Ricinus communis .Aliill.
Serie b) Raggi midollari grandi con lo spessore di 20 e
più cellule. Legiu> molto duro, compatto, con alburno e durame.
1) I vasi piccoli sono riuniti in gruppi irregolari sopra l'intera su-
perficie dell'anello annuale. La corteccia è poco o punto sugherosa.
«) Arbusto o alberetto coi raggi midollari maggiori più discosti,
più sottili di quelli del leccio e sovente irregolari ; quelli di media
grandezza sono spesso in gran numero. I vasi della zona tardiva pos-
sono esser disposti in forma di y. Legno di tessitura più fine e omo-
genea del leccio, biancastro appena tagliato, poi bruno, tenace, con gli
140
L. PICCIOLI
Fig. 90
lìicinus cominuìiig Miill. (ricino)
(12: 1).
anelli annuali discretamente evidenti. Dà buon combustibile e ottimo
carbone. Corteccia non sugherosa. Peso specifico 1,00. Queme della coc-
ciniglia, querce spinosa. 69. Quercxis coccifera L.
/S) Albero grande o mediocre coi raggi midollari molto larghi e
frequenti. Legno durissimo, molto compatto, omogeneo, tenace, di lunga
durata, difficile a lavorarsi. Può prendere buon pulimento e dà ottimo
combustibile e carbone. Corteccia non sugherosa. Peso specifico 1,00.
Elee, leccio {fig. 51). 70. Quercus Ilex L.
y) Albero grande o mediocre col legno simile al leccio, facile a
crepolarsi e contorcersi col disseccare. Anelli annuali spesso un po'
ondulati. Corteccia un po' sugherosa all' esterno. Peso spec. 0,98. Ilixi
siiergiu (Qu. Morisii Borzì) 71. Quercus Ilex X Suber Borzi.
2) I vasi piccoli sono riuniti in brevi serie tangenziali sopra l' in-
tero anello annuale. Alberi grandi o mediocri.
«) Raggi midollari molto grandi ; anelli annuali di solito meno
regolari del leccio. Vasi piccoli fittissimi e i grandi un po' più larghi
del leccio. Legname con proprietà tecniche inferiori al leccio. Corteccia
molto sugherosa. Peso spec. 0,96. Sughera. T2. Quercus S:iber L.
^) Eaggi midollari in generale più stretti, più frequenti e più re-
golari della specie precedente. Vasi maggiori grandetti e in discreto
numero, specialmente al principio della zona primaticcia sicché ren-
dono evidentissimo il limite dell' anello annuale. Questo legname ha
caratteri intermedi fra il cerro e la sughera. Corteccia un po' sughe-
rosa all'esterno. Peso spec. 0,88. Cerro-sughera {Q\i. Pseudo-Suber. Santi).
73. Quercus Cerris X Suber Borzi.
CARATTERI DEI LEGNAMI 141
Sezione seconda
Tutti i ragf/i midollari sono piccoli^ iìivisihili a occhio mulo
0 appena visihiU con difficoltà ; hanno sovente lo spessore di
una sola cellula o talora di 2-6 cellule molto piccole.
Gruppo A
Vasi disposti, almeno in parte, in serie o gruppi radiali
di 3 o più elementi.
Serie a] Raggi midollari sempre invisibili a occhio nudo e
quasi sempre di una sola serie di cellule. Diametro dei vasi
non superiore a 0,06 mm. Si ha parenchima legnoso isolato,
ovvero in gruppi o in serie.
1) Vasi riuniti in gruppi radiali ondulati o irregolari. Si
ha solo parenchima metatracheale. Arbusto a legname bianca-
stro, duro, omogeneo, di fine tessitura. Bamerino, rosmarino.
71. Rosmarinus officinalis L.
2.) Vasi in gruppi radiali di 3-5 elementi. Parenchima in
serie tangenziali o in zone quadrilatere.
*) Legno col durame nero (è la sola parte della piante che
si trovi in commercio), compatto, durissimo ; alburno bruno con
macchie nere. Parenchima scarso, in sottili serie tangenziali
interrotte e anche attorno ai vasi. Lume delle fibre evidente.
Peso spec. 1,10 Ebano, (figg. 45 e 91) 75. Diospyros Ebenum Koen.
**) Legno bianco giallastro. Raggi midollari talvolta larghi
2 cellule. Legno santo, albero di S. Andrea, ermellino.
76. Diospyros Lotus L.
3.) Vasi riuniti in gruppi radiali di 2-7 elementi, col lume
largo fino a 0,035 mm. e con le pareti sottili.
*) Parenchima attorno ai vasi e qua e là fra gli spicchi le-
gnosi. Raggi rettilinei. Legname duro, giallastro, simile al bos-
solo. Peso spec. 0,95. Falso pepe. ffìg. 92 J.
77. Schinus Molle L.
142
L. PICCIOLI
Fio;. 91
Diospyros Ebenum Koeii. (ebano) (100: 11
**\
^) Pareuchinia scarso. Eaggi rettilinei ovvero ondula ti, alti
10-25 palchi di cellule. Legno tenero, omogeneo, biancastro leg-
Fig. 92
Schinus Molle Jj. (falso pepe) 12: 1
B--^ì- ■■■■■•■■■■
eW,l e •!. •/■■'.■
k
*ì
!l-.'
Fig- 93
Aesculvs Hippocastamim L. (ca-
stagno (V India) (12 : 1).
geruiente lucente, di corta durata, senza macchie midollari. Peso
spec. 0, 55. Castagno (V India, ippocastano (fig. 93).
78. Aesculus Hippocastanum L.
CARATTERI DEI LEGNAMI
143
*) Parenchima della zona primaticcia con le cellule ispes-
site ed irregolari. Pareti trasversali dei vasi scalarifornii. Tra-
cheidi abbondanti e ricche di areole nella zona primaticcia. Si
hanno talvolta macchie midollari. Eaggi larghi 1-2 cellnle. Le-
gname bianco giallastro o bianco rossastro, duro, di breve du-
rata e di fenditura difficile. Peso spec. 0,51-0,77. Betula, be-
tulla, ffig. 94) 70. Betula alba L.
Fig. 94
SeUila alba L. (betula) (12: 1)
****) Parenchima scarso, formato, di elementi sparsi tra le
fibre libriformi che costituiscono la massa fondamentale del
legno. La punteggiatura areolata dei raggi midollari è modi-
ficata in vicinanza dei vasi. Legname tenero e leggero.
.) Eaggi midollari formati di due sorta di cellule, alcune
allungate in senso assile, altre nel verso del raggio. Il peri-
derma è originato dall' epidermide. (Salix).
— ) Anelli annuali più o meno ondulati.
a.) Legno con macchie midollari scarse ma talvolta grandi e bene
evidenti a occhio nudo. Alburno biancastro e durame bruno scuro. Al-
bero, {fig. 95) Salicastro, salcio bianco., salcio da j^artiche.
80. Salix alba L.
/3) Legno con rarissime macchie midollari. Alburno bianco rossasti'o
e durame rossastro. Alberetto o arbusto. Salica, salicone, salcio, {fig. 59).
81. Salix Caprea L.
144
L. PICCIOLI
Fig. 95
Salix alba L. (salicastro) (220: 1)
Fig. 96
Popiilus tremula L. (tremolo)
(220: 1)
y) Legno con macchie midollari. Alburno bianco giallastro e du-
rame rossastro. Arbusto. Vetrice, veirice bianca, salcio ripaiolo.
82. Salix incana Schr.
o") Legno con grandi macchie midollari ; alburno biancastro o bianco
rossastro e durame bruno. Arbusto. Vetrice rossa, vimine, vinco, salcio,
salicella. 83. Salix purpurea L.
s) Legno con rare macchie midollari ; alburno biancastro e durame
bruno. Arbusto. 84. Salix triandra L.
//) Legno con macchie midollari scarsissime o mancanti, più floscio
e poroso delle specie congeneri. Salcio 2yiangente.
85. Salix babylonica L.
6) Legno senza macchie midollari, biancastro. Arbusto.
86. Salix daphnoides Vili,
— — ) Anelli annuali a contorno regolare. Manca il durame.
K) Legno con macchie midollari. Arbusto. Salica, sal/cone.
87. Salix aurita L.
/S) Legno senza macchie midollari. Arboscelli alpini.
88. Salix caesia Vili. - 8;). S. Myrsinites L.
90. S. Arbuscula L.
y) Legno senza macchie midollari. Arbusto o alberetto. Vimine,
vinco, brillo, vetrice. (fig. 91). 01. Salix viminalis L.
CARATTERI DEI LEGNAMI
145
..) Raggi midollari a cellule tutte conformi ed egualmente
alte. Il periderma è formato dall' ipoderma. (Populus).
— ) Si hanno macchie midollari. Manca il durame. Peso spec. 0,50.
Tremolo, pioppo tremolo, alberello ifigg. 96 e 98). 92. Populus tremula L.
Fig. 97
Salix viininalisJj. (Timine) (12: 1)
Fig. 98
Populus tremula L. (tremolo)
(12: 1).
— — ) Mancano le macchie midollari. Si ha durame.
«) Durame dapprima giallo, poi bruno o rossastro. Alburno bianco.
Nella corteccia si ha un periciclo meccanico quasi continuo. Peso spe-
cifico 0,50. Gattice, pioppo bianco. 93. Populus alba L.
S) Legname di facile fenditura, ad alburno giallastro, più largo
della specie precedente : durame bruno. Peso spec. 0,53. Pioppo bal-
samico. 94 Populus balsamifera L.
y) Alburno giallastro e durame bruno. Nella corteccia si ha un pe-
riciclo meccanico interrotto. Peso spec. 0,48. Pioppo, pioppo comune,
albero. 95. Populus nigra L. - 9G. P. canescens Sm. - 97. P ca-
nadensis Desf.
Serie h). Eaggi midollari larghi da 2 a 6 cellule. Vasi mag-
giori larghi da 0,015 a 0,06 mm.
1). Parenchima abbondante attorno ai vasi e qua e là anche
fra gli spicchi legnosi, con elementi a lume discretamente largo
e talora riuniti in gruppi irregolari. Prosenchima septato e
talvolta con amido. Eaggi larghi fino a 4 cellule. Legname
duro, biancastro nell' alburno e bruno o rosso nel durame.
Carrubo, (fig. 99). 98. Ceratonia Siliqua L.
10
146
L. PICCIOLI
Fig. 99
Ceratonia Siliqua L. (carrubo)
(12; 1).
Fig. 100
Kerium Oleandcr L. (oleandro)
(12: 1.)
2). Pareuchima rappresentato da rari elementi isolati. Vasi
larghi 0,05-0,06 mm. e disposti in serie radiali di 2-12 ele-
menti. Fibre poco ispessite e con piccoli pori. Legno bianca-
stro, tenero, omogeneo ad anelli annnali distinti. Peso speci-
fico 0,60. Oleandro, mazza di S. Giuseppe, (fig. 100).
99. Nerìum Oleander L.
.3). Parenchima come sopra. Vasi a parete poco ispessita
e areole più grandi di qnelle dell' oleandro. Filare poco ispes-
site.
a) Legno bianco giallastro o bruno chiaro, omogeneo, compatto, con
odor d' alloro. Peso specifico 0,70. Alloro, lauro (fig. 101).
100. Laurus nobilis L.
/S) Legno giallo bruno, meno omogeneo del precedente con odore di
canfora {fig. 102) Albero della canfora. 101. Laurus Camphora L.
4). Parenchima abbondante attorno ai vasi e qua e là anche
tra le fibre. Vasi larghi fino a 0,036 mm. con molte areole ro-
tonde minutissime ; esse mancano ove la parete dei vasi con-
fina con le fibre. Proseuchima fortemente ispessito, talora sep-
tato, con fori semplici. Raggi midollari con le cellule di due
forme. Legno molto forte, ad anelli annuali poco distinti anche
col microscopio, ad alburno bianco giallastro e durame bruno,
CARATTERI DEI LEGNAMI
147
assai compatto, duro, omogeneo. Midollo omogeneo. Peso spe-
cifico 0,90-1,00. Olivo, ulii^o. Cfìg. 58). 102. Olea europaea L.
Fig. 101
Laurtis nobilis L (alloro) (12: 1)
Fig. 102
Latirus CamphoraL. (albero della
canfora) (12: 1).
5). Parenchima disposto in serie tangenziali ovvero abbon-
dantemente attorno ai vasi; esso ha gli elementi relativamente
larghi (0,02 inm.) Vasi larghi 0,04-0,05 mm. Fibre mediocre-
mente ispessite e con fessure sulle pareti. Legno bruno ros-
sastro, piuttosto duro, di fenditura difficile e capace di i)ren-
dere buon pulimento. Anelli annuali distinti. Mogano, legno
d' acajou. 103. Swietenia Mahagoni L.
6). Parenchima disposto in serie tra i vasi e le tracheidi,
a pareti molto porose, e con i pori di maggiore grandezza
nella parte confinante col sistema tracheale. Vasi con ispes-
simenti interni a spirale. Fibre larghe 0,03 mm. e con fessure
inclinate. Tracheidi con spirali, e contorno in parte simile ai
vasi e in parte alle fibre. Legno tenero e omogeneo, buono
per farne statuette e bassorilievi. Tiglio, (fig. 103). 104. Tilia
platyphyllos Scop. - ffig. 32) 105. T. cordata .Alili.
Serie e). Raggi midollari invisibili anche con una lente e
formati di una sola fila di cellule. Manca il parenchima. Vasi
in gran parte isolati, e in piccol numero raccolti in brevi se-
rie radiali. Fibre larghe 0,015 mm. in parte septate e con
148
L. PICCIOLI
Fig. 103
Tuia platyphyllos Scop. (tiglio)
(12: 1).
Fig. 104
Punica Graiiatuìn'L. (melogranol
(12: 1).
cristalli prismatici. Legnauie duro, di flue tessitura, con l'al-
burno bianco giallastro e il durame bruno (fig. 104). Melo-
grano, melo granato. 106. Punica Granatum L.
Gruppo B.
Vasi isolati o riuniti a coppie ovvero in bande irregolari
spesso ondulate.
Serie a). Legname tenero. Eaggi midollari larghi da 1 a
6 cellule.
1). Alberi a legname omogeneo.
*) Legname giallastro nell' alburno, eh' è largo fino a 30
anelli annuali, e bruno verdastro nel durame. Parenchima
scarsissimo. Vasi abbondanti, senza ispessimenti spirali, larghi
fino a 0,035 mm., con le pareti trasversali spesso scalariformi.
Si hanno fibre e anche fibrotracheidi con areole piccolissime.
Midollo con caratteristici noduli sclerotizzati in forma di dia-
framma. Legno di tacile fenditura, pieghevole, lucente e senza
macchie midollari. Peso spec. 0,57. Legno giallo, liriodendro,
tulipifero. (fig. 105). 107. Liriodendron tulipifera L.
**) Legname bianco rossastro nell' alburno, eh' è stretto,
e bruno nel durame, eh' è simile al mogano, ma leggero e con
CARATTERI DEI LEGNAMI
149
Fig. 105
Liriodendro il tulipifera L. (lirio-
dendro) (12 : 1).
Fig. 106
Cedrela odorata L. (12 : 1)
gli anelli annuali più grandi e distinti. È di facile fenditura,
di odore gradevole e di sapore amaro. Fibre in parte ramifi-
cate. Si adopera per farne scatole da sigari e si taglia con
molta facilità, (figg. 48, 49 e 106). 108. Cedrela odorata L.
***) Legname bianco giallastro o bianco rossastro, (Tilia;
si vedano le specie N, 104 e 105),
2), Arbusti di 4-5 m. Raggi midollari larghi 2-3 cellule.
*) Anelli annuali poco distinti. Raggi midollari con le cel-
lule di due forme e talvolta con cristalli prismatici. Midollo
eterogeneo. (Jig. 107) Camelia. 109. Camellia japonìca L.
Fig. 107
Camellia japonica L. (camelia
(12: 1).
Fig. 108
Arbutus Une lo L. (corbezzolo)
(1- : !,'•
150
L. PICCIOLI
**) Anelli annuali distinti. Prosenchima in parte a pareti
areolate e striate a spirale, e in parte con punteggiature sem-
plici. Parenchima scarso. Midollo omogeneo. Corbezzolo, alba-
tro, (jig. 108). Ilo. Arbutus Unedo L.
***) Legno tenero, bianco giallastro o bruno con la zona
primaticcia ampia. Parenchima perivasale. Cedrina, (fig. 109).
Lippia citriodora H. 6. e K.
Fig. 109
Lippia citriodora H. B. e K.
(cedrina) (12: 1).
Fig, HO
lihug typhina L (12: ì).
^erie b). Legname tenero con alburno bianco giallastro e
durame grigio verdastro o bruno. Si hanno vasi con ti Ili. Pa-
renchima scarso. Midollo con canali resiniferi, (fff. 110).
111. Rhus typhina L.
Serie e). Legname più o meno duro.
*) Anelli annuali pochissimo o punto distinti a occhio nudo.
.) Raggi midollari tittissimi, larghi qualche volta fino a
4-0 cellule. Legno giallo rossastro con rare macchie midollari.
Vasi sempre isolati, con le pareti trasversali scalari formi e con
le laterali ad areole con fessura. Parenchima scarso. Midollo
omogeneo. Rododendro^ rosa delle Alpi. (figg. 43 e 111).
112. Rhododendron ferrugineum L.
..) Arbusti o alberi coi raggi midollari larghi 1-2 cellule.
1). Albero a legname color cioccolatta. Vasi senza ispes-
CARATTERI DEI LEGNAMI
151
simenti spirali e con areole miuiitissime. Raggi midollari con
le cellule di due forme. 113. Pimenta officinalìs Lindi.
|:-
r^
fS^Mi£ìMlt)MJ&i&iiàMii^ij^S>
Fig. IH
Khododendron ferrugineum L.
(rododeudro) (12: 1).
Fig. 112
Jacaranda brasiliana Pera, (pa-
lissandro) (12 : I).
2. Albero a legname di fenditura diffìcile, molto pesante,
duro, rosso bruno nel durame, con strie nerastre e con gli
anelli annuali appena distinti ; alburno stretto e grigio. Vasi
larghi tino a 0,15 mm., molto ispessiti e con grosse areole. Pa-
renchima in bande tangenziali. Legname di grande pregio per
la fabbricazione dei pianoforti. Palissandro, (firj. 112).
114. Jacaranda brasiliana Pers.
3. Alberi a legno durissimo con 1' alburno giallo e il du-
rame rosso bruno. Vasi con la parete ispessita e le. areole di
mediocre grandezza. Molti vasi sono pieni di una sostanza gial-
lastra e sono otturati da tilli. Si ha scarso parenchima at
torno ai vasi. Peso spec. 0,95. Giuggiolo, (fig. Ho).
115. Zizyplius sativa Gartn.
4). Alberi col legname gialìo rossastro, duro, pesante, di
lunga durata, di odore caratteristico. Vasi mediocremente ispes-
siti, con areole grandette, ripieni di una sostanza resinosa
giallastra. Parenchima perivasale a lume largo. Midollo omo-
geneo. Peso spec. 0,90 (fig. 114.) EucaUtU. 116. Eucalyptus Glo-
bulus Labili.
117. E. amygdalina Labili.
152
L. PICCIOLI
Pig. 113
Zi-.yphug saliva Gartii. (giuggiolo) (100: 1)
Fig. 114
Eucalyptus Globulug Lab. (eocalitto) (75 : 1)
5). Arbusti o alberetti a legno rossastro, compatto, molto
duro, elastico, senza alburno e durame distinti a occhio nudo.
Vasi a parete sottile. Parenchima in parte disposto in serie
tangenziali. Si hanno molte tracheidi con scarse areole. Raggi
midollari con cellule di due forme e larghi 1-2 cellule. Midollo
omogeneo. Peso spec. 0,94. Mirto, mortella. (fi<i. Ilo).
118. Myrtus communis L.
Fig. 115
Myrtus communis L.
(12: 1).
(mirto)
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Fig. 1J6
Yiburmivi Lantana L. (lantana)
(12: 1).
CARATTERI DEI LEGNAMI
153
G.) Legno bianco giallastro nell' alburno e bruno nel du-
rame. (Punica) ; si veda le specie IST. lOC).
7.) Arbusti o alberetti a legname bianco roseo o giallo
rossastro, di fenditura difficile. Vasi stretti. Eaggi midollari
larghi 1-3 cellule.
a) Vasi e tracheidi con striature spirali molto evidenti; i primi con
perforazioni terminali scalariformi. Prosenchima areolato. Parenchima
scarso. Peso spec. 0,80. {fig. 116 e 117). Lantana, vavorna.
119. Viburnum Lantana L.
Fig. 117
Yiburniim Lantana 1.. (lantana). Sezione longitudinale radiale
(150: 1).
b) Anelli annuali piia distinti della specie precedente; tracheidi senza
striature spirali. Prosenchima areolato. Parenchima scarsissimo o man-
cante. Pallone, ixillon di neve. {fig. 118). 120. Viburnum Opulus L.
154
L. PICCIOLI
Fifi-. 118
Tiburmim Opulus L. (Pallone). Sezione longitudinale radiale
(150: 1).
c) Vasi con la parete terminale scalariforme. Tracheidi e vasi con
striature spirali meno distinte di quelle del Lantaua. Anelli annuali
poco marcati. Si ha parenchima sparso fra le tracheidi. Lentaggine,
laurotino. 1-1^- Viburnum Tìnus L.
8). Arbusto o alberetto a legname biancastro nell' alburno,
che conta 10-12 anelli annuali, e bruno nel durame. Eaggi
spesso un po' ondulati e larghi 1-2 cellule. Parenchima scarso.
Si hanno molte tracheidi. Fibre con fessure oblique. Midollo
eterogeneo. Legno di fenditura difficile con un peso spec. di
0,90 ( fig. 119). TAciustro, ruucliio, ischio.
122. Lìgustrum vulgare Tourn.
CARATTERI DEI LEGNAMI
155
Fig. 119
Ligustruìii vulgare Tourn. (ligu-
stro) (12: 1).
9). Arbusti o alberetti a legname giallo chiaro, omogeneo
durivssimo, di fenditura difficile. Vasi sempre isolati e con la
parete terminale scalariforme. Raggi largiii 1-3 cellule. Pa-
renchima discretamente abbondante. Peso spec. 1,07. (Jig. 120 j
Bosso, bossolo, verde. 123. Buxus sempervirens L. - 124. B.
balearica Lam.
Fig. 120
Buxus seììiperoirens L. (bosso) (160: 1).
150
L. PICCIOLI
...) Arbusto coi raggi midollari larghi Ano a 4 cellule. Le-
gno duro, di tessitura Une e omogenea, bianco giallastro nel-
V alburno e bruno rossastro nel durame. Parenchima scarso e
a pareti grosse. Vasi a parete sottile e con perforazioni scala-
riformi alle estremità. Vasi jùccoli e tracheidi areolate con
ispessimenti spirali. Midollo eterogeneo. Fior d'angelo (fig. 121).
125. Philadelphus coronarius L.
Fig. 121
Philade.lphuB coronarius L (fior
d' angelo) (12 : !)•
Fig. 122
Saìnbucus nigra L. (sarabnco)
(12: 1).
**) Anelli annuali distinti a occhio nudo.
1.) Vasi della zona primaticcia pochissimo più grandi degli
altri, ma in maggior numero, sicché formano un cerchio meno
compatto e più chiaro della zona tardiva.
.) Vasi frequenti, isolati o in piccoli gruppi irregolari.
-f-) Legno bianco giallastro, senza durame distinto, o al
più col durame molto leggermente più scuro. Eaggi larghi 1-3
cellule. Vasi spesso riuniti a gruppi. Si hanno tracheidi e fi-
bre con fessure. Midollo l)ianco e largo,
a) Si hanno scarsi elementi di parenchima in serie. Peso spec. 0,61
{fig. 122). Sambuco. 126. Sambucus nigra L.
b). Parenchima quasi del tutto mancante. Vasi in gruppi piìj grandi
della specie precedente e con le arsole più distinte. Legno meno duro
e meno tenace. Peso spec. 0,58. Sambuco di montagna.
127. Sambucus racemosa L.
CARATTERI DEI LEGNAMI
157
_|_ _|_) Legnami con alburno e durame evidenti. Midollo
stretto.
a). Alberi o arbusti col durame bruno o bruno rossastro
e 1' alburno bianco giallastro o giallo rossastro. Eaggi midol-
lari in gran numero. (Prunus; si vedano la specie N". 24-34).
b). Arbusto o alberetto ad alburno stretto, giallo chiaro,
e durame giallo rossastro. Raggi larghi 1-2 cellule. Prosenchima
a fori semplici. Parenchima molto scarso. Midollo bianco, di
1 mm. Frangola., imUne. ( fig. 123) 128. Rhamnus Frangula L.
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Fig. 123
Rhamnus Frangula L. (frangola)
(12: 1).
rig. 124
Haeìnatoxylon campechianum L.
((lampeggio) (12 : 1).
c). Albero a durame (è la sola parte che si trovi in com-
mercio) bruno rossastro o azzurrognolo, durissimo. Vasi poco
ispessiti. Parenchima perivasale e in serie tangenziali. Pro-
senchima a fori semplici. Paggi larghi fino a 2-5 cellule. Dal
durame si estrae 1' ematossilina ffig. 124). Campeggio.
129. Haematoxylon campechianum L.
..) Vasi disposti in bande irregolari oblique ovvero in forma
di reticolo o di geroglitìco.
-f Eaggi midollari piccolissimi e di eguale grandezza, larghi
1-3 cellule. Vasi in bande radiali irregolari e ondulate.
<x) Alberetto col legno leggero, giallo chiaro, poco duro.
Eaggi con le cellule di due forme. Lauroceraso, (fig. 11).
130. Prunus Laurocerasus L.
158 L. PICCIOLI
|3). Arbusto a legname giallo verdastro, duro, llaggi con
caratteristici rigonfiamenti in vicinanza del parencliima le-
gnoso, (fig. 120). BondoUno^ ginestra haccellina.
131. Coronilla Emerus L.
Fig. 125
Coronilla Emerug L. (dondolino)
(12: 1).
Fig. 12G
Ulex curopaeus L. (ginestroue
spinoso) (12 : 1).
-j — j-) Eaggi midollari sottili quantunque possano giungere
alla larghezza di 6 e piìi cellule.
— ) Le bande oblique o reticolate che si vedono nell' anello
annuale sono formate di vasi piccoli, di tracheidi con striature
spirali e di parenchima. Prosenchima con perforazioni semplici.
Arbusti di 1-2 metri.
a). Anelli annuali poco distinti anche al microscopio. Le
bande formano un geroglitìco. I raggi midollari sono rigonfiati
in vicinanza del parenchima legnoso. Ginestrone sinnoso f fig. 126 J.
132. Ulex europaeus L.
(3). Alburno giallo verdastro e durame bruno scuro. Le
bande sono reticolate nella zona primaticcia e con i vasi più
grandi della specie precedente; sono oblique e spesso non re-
ticolate nella zona tardiva. Raggi midollari larghi G cellule e
anche più. Peso spec. 0,80. Ginestra dei carhonai, estrici, rog-
gia, (fig. 127) (Sarothainnus vulgaris AVimm).
133. Cytisus scoparius Link.
CARATTERI DEI LEGNAMI
159
Fig. 127
Cytisus scopartMS Link, (ginestra
dei carbonai) (12 : 1).
Fig. 128
Spartiuììi juaceum L. (ginestra)
(12: 1).
y) Alburno biancastro e durame giallo bruno ad anelli an-
nuali distinti. Bande reticolate ed oblique più fini della spe-
cie precedente, con i \'asi grandetti nella zona primaticcia.
Raggi larghi 1-3 cellule ; queste sono disformi in alto e nel
mezzo del raggio. Ginestra., ginestra di Spagna, maggio (fig. 128)
134. Spartium junceum L.
— — ) Le bande oblique ovvero reti(;olate che si A'edono
neir anello annuale sono principalmente formate di vasi; i vasi
piccoli hanno ispessimenti o striature spirali.
«) Durame giallo i-ossastro ; alburno molto stretto, giallo o giallo
verdastro. Ai-busto o alberetto a legname duro, lucente, molto dure-
vole e di fenditura difficile. Peso spec. 0,70 (/?r/. 129). Spino cervino,
spino merlo. 135, Rhamnus cathartica L.
j5) Durame bruno rossastro. Alberetto a legno duro, compatto. Raggi
larghi 1-3 cellule. Peso spec. 1,00. Alaterno, ilatro. (fig. 60).
136. Rhamnus Alaternus L.
VI Durame bruno rossastro. Arboscello col legno duro e compatto.
Eaggi larghi 1-2 cellule. 137. Rhamnus saxatilis L.
«") Durame rossastro, bruno o bruno verdastro. Raggi larghi 1-4
cellule. Arbusti.
*) Legno con parenchima. Raggi larghi 1-2 cellule.
1). Alburno biancastro, stretto e ben distinto, durame bruno ros-
160
L. PICCIOLI
sastro o bx-uno verdastro con venature più scure. Il legname prende
buon pulimento. Peso spec. 0,76. Cotino, scotano, capecchio ifig. 130).
138. Rhus Cotinus L.
Fig. 120
lihaìnniis cathartica L. (spino
cervino) (12 : 1).
Fig. 130
Rhus Cotinus L. (cotino) (12: 1)
2). Alburno biancastro, di 5-8 anelli annuali; durame bruno ros-
sastro e lucente. Midollo bruno rossastro. Peso spec. 0,58. Sommacco.
139. Rhus Coriaria L.
**) Legno senza pai-enchima. Prosenchima con fori semplici. Qualche
raggio midollare è traversato da un canale resinifero.
1). Alburno bianco giallastro, abbondante e ben distinto ; durame
rossastro, lucente e con venature giallastre. I vasi più piccoli formano
evidenti geroglifici nell'anello annuale. Legno compatto, elastico, fa-
cile a prendere buon pulimento, con i vasi della zona primaticcia po-
chissimo distinti dagli altri, iiaggi larghi 1-3 cellule. Peso spec. 0,85.
Lentisco, lentischio, sontro. (fig. 131). 140. Pistacia Lenti scus L.
2). Alburno abbondante o bianco giallastro ; durame bruno scuro
o castagno e venato. Legno meno omogeneo del seguente, di buon
pulimento. Raggi larghi 1-3 cellule. Peso spec. 0,85. Terebinto, cornu-
copia, S2xtccasassi, pistacchio selvatico, {fig. 132).
141. Pistania Terebinthus L.
B). Alburno e durame come sopra: legno meno compatto ma più
omogeneo del terebinto, con gli anelli annuali meno distinti. Raggi
larghi 1-4 cellule. Peso spec. 0,75. Pistacchio, [fig. 133).
142. Pistacia vera L.
2). Vasi della zona primaticcia poco piìi grandi e pochis-
CARATTERI DEI LEGNAMI
161
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Fig. 131
Pistacìa Lentiscus L. ileiitiseo)
(12: l).
Kig. 132
Pistacia Terebinthug L. (tere-
biuto) (12: I).
Simo o punto più numerosi di quelli della zona tardiva, sicché
non formano un cerchio meno compatto e più chiaro.
Fig. 133
Pistacia vera L. {pistacchio)
(12: Il
Fig. 13-t
PaUurus australis Giirtn. Iniar-
iiica) (12: 1;.
4") Alburno bianco giallastro o rossastro; durame (talvolta
falso) bruno, rosso bruno, o rosso.
.) Alburno bianco giallastro e durame bruno o rosso bruno.
Areole dei vasi rotonde.
a). Arbusto. Vasi solitari o a coppie, con areole piccole.
Si ha parenchima perivasale. Eaggi midollari fittissimi, dello
11
162
I>. PICCIOLI
spessore di uua sola cellula o talvolta di due, con rari cri-
stalli prismatici. Peso spec. 0,85. f^fi//. 134) Marruca, {fiufigiolo
selvatico. 143. Paliurus australis Gaertn.
|3). Arbusti o alberetti a legiiauie duro, di fenditura diffi-
cile, senza macchie midollari. Vasi isolati e scalariformi all' a-
pice. Eaggi larghi 1-3 cellule. Prosenchima a lume piuttosto
largo con le pareti relativamente sottili e areolate. Parenchima
scarso e talvolta in serie tra le fibre.
1). Alburno largo fino a 25 anelli annuali. Peso spec. 0,92. (/?//. 135)
Corniolo, crognolo. 144. Cornus mas L.
Fig. 135
Covìms rnas.lj. (corniolo) (12: 1)
Fig. 136
Pterocarpug gantaliniis L. (san-
dalo) (12: 1).
2). Alburno di circa 8 anelli annuali. Vasi un po' meno fitti della
specie precedente. Peso specifico 0,75. Saiiffuinella, sanguine.
145. Cornus sanguinea L.
..) Durame di un bel colore rosso intenso. Vasi ben distinti
a occhio nudo e collegati da serie trasversali di parenchima
di 3-10 strati di elementi. Eaggi fittissimi, larghi 1-3 cellule
e alti da 6 a 12 palchi. Legno durissimo, delle Indie orientali,
il cui durame flignuni Santali rubrumj serve per mobili e tin
ture, e polverizzato si adoperava in medicina. f_/?V/. 136 J. Saìi-
dalo, sandalo rosso. 146. Pterocarpus santalinus L.
...) Alburno bianco giallastro e durame (vero o falso) ros-
sastro o rosso bruno ; legno omogeneo, duro, pesante, di fen-
CARATTEKl DEI LEGNAMI
163
ditura difficile. Vasi a parete sottile, larghi al più 0,03 mm.
e sovente con ispessimenti spirali e con le pareti trasversali
punteggiate. Fibre con fessure oblunghe. Tracheidi distinte
anche sulle sezioni trasversali per la parete piti sottile di
quella delle libre. Raggi sparsi in egual numero nell' intero
anello annuale e larghi 1-3 cellule. (Pomacee).
— ) Manca un vero e proprio durame e si ha un falso massello do-
vuto a lenta decomposizione del legno. Gl'ispessimenti spirali dei vasi
areolati sono in generale poco marcati.
«). Albero. Legno bruno rossastro senza macchie midollari. Si la-
vora facilmente e prende buon pulimento; è difficilmente attaccato da-
gl' insetti. Midollo omogeneo. Peso spec. 0,70-0,84 {fig. 131) Pero, pe-
rastro. 147. Pirus communis L.
Fig. 137
Pirus communis L. (pero) (12: 1)
Fig. 138
Crataegus Oxyacantha L. (bianco-
spino) (12: 11.
/3). Arbusto. Legno rossastro o giallo rossastro, con macchie midol-
lari rosso brune. È molto duro, compatto, di fenditura difficile, a fibra
un po' contorta ; prende buon pulimento, ma crepola, si contorce con fa-
cilità e presenta spesso nodi. Midollo eterogeneo. Peso spec. 0.70-0,89.
Biancospino, spino bianco, {fig. 138). 148. Crataegus Oxyacantha L.
y). Arbusto col legno simile alla specie precedente, coi raggi midol-
lari più fìtti e più sottili, di solito larghi una sola cellula. Le cellule
dei raggi hanno altezza diversa. Agazzino.
149. Crataegus Pyracantha Medie.
164 L- PICCIOLI
— — ) Si ha vero durame rosso bruno.
«I Mancano le macchie midollari; durame più scuro di quello falso
del pero, e meno stimato perchè si lavora con difficoltà, contorce, cre-
pola, è meno pieghevole, meno elastico e di più breve durata. Midollo
eterogeneo. Peso spec. 0,65-0,85. Melo, melo selvatico, (fig. 139).
150. Pirus Malus L.
Fig. 139
Virus Malus L. (melo) (12: 1)
Fig. 140
Eridhotrya japonica Lindi, me.
spolo del Giappone) (12: 1).
/5) Si hanno macchie midollari. Alburno bianco rossastro e durame
bruno marrone. Midollo omogeneo. Peso spec. 1,00. Cotogno, melo co-
togno. 151- Pirus Cydonia L.
v) Legno bianco rossastro nell'alburno e brano rossastro nel du-
rame. Sono marcati gl'ispessimenti spirali nei vasi areolati. Midollo
omogeneo. Nesjìolo del Giaììpone. ifig. 140).
152. Eriobotrya japonica Lindi.
S) Arbusto a legname bianco rossastro Midollo omogeneo. Spino
cervino, jyero cervino, (fig. 141). 153. Amelanchier vulgaris Moench.
s) Si hanno macchie midollari. Midollo eterogeneo.
a) Alburno rossastro e durame rosso bruno, duro, omogeneo, di
lento crescimeuto e di buona pulitura. Si hanno ispessimenti spirali
nei vasi areolati. Peso spec. 0,68. Ne.fj^olo. {fig. 142).
163. Mespilus germanica L.
b) Alburno bianco rossastro, durame senza macchie nerastre. Peso
spec. 0,80. Sorbo montano, melaccio, lazzcruolo di montagna, farinaccio.
154. Pirus Aria Ehrh
e) Alburno più rossiccio ; durame spesso con macchie nerastre e
CARATTERI DEI LEGNAMI
165
Fig, 141
Amelanchier vulgaris Moench.
/spino cervino! (12: l).
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Kg. 142
Mespilus germanica L. (nespolo)
|l-2: 1).
con cristalli nelle cellule ; legno molto omogeneo, duro, di facile lavo-
razione. Peso spec. 0,75. Ciarardello, haccarello, sorhezzolo.
155. Pirus torminalis Ehih.
d) Alburno bianco rossastro; durame rosso bruno. Legno duro,
lucente, di fenditura difficile, di buona pulitura e di corta durata
quand' è esposto alle alternative di umido e di asciutto. Peso spec. 0,65.
Sorbo selvatico, sorbo degli uccellatori, 'fig. 143).
156. Pirus Àucuparia Ehrh.
>J^
Fig. 14H
Pirus Aricupa^ria Elirb. (sorbo
degli nccellatoii) (12: 1).
Fig. 144
Exionymus europaeus L. (fiisag-
ginei (12: 1).
e) Alburno e durame come nella specie precedente; legno un po'
meno lucente e più duro, più pesante e di fenditura più difficile ; ha
maggior durata. Peso spec. 0,85. Sorbo, sorbo domestico.
157. Pirus Sorbus Gaertn.
166
L. PICCIOLI
-f- -}-) Legno omogeneo, senz' alburno e durame distinti a
occhio nudo. Midollo omogeneo. Vasi solitari o a coppie, di
rado riuniti in 3.
a) Legno giallo chiaro, discretamente duro e di fenditura
difficile. Fibrotracheidi con areole e talora con ispessimenti
spirali. Parenchima scarso, perivasale.
a). Legno molto omogeneo, con gli anelli annuali poco distinti.
Vasi di grandezza eguale in tutto l' anello annuale. Peso spec 0,73.
Fusaggine, fusaria, cappello di prete, tintinella. {fig. 144].
158. Euonymus europaeus L.
b). Legno meno omogeneo del precedente, con gli anelli annuali
più distinti. Vasi della zona tardiva un po' più piccoli. Peso spec. 0,70.
159. Euonymus latifolius Scop.
e). Legno omogeneo come la fusaggine. I vasi, veduti co piccolo
ingrandimento, mostrano tendenza a disporsi in serie radiali.
160. Euonymus japonicus Thunb.
J5) Legno compatto, duro, giallastro, con i vasi isolati.
a) Fibre ricche di pori. ISeopa. 161. Erica arborea L. (fig 145).
ScojJa gentile. 16L'. E. scoparla L.
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Fig. 14.5
Erica arborea L. (scopa) {12: 1)
Fig. 146
Calluna vìilgxris SalisW. (bren-
toli) (12 : 1)
b) Raggi di un solo strato di cellule e non distinti nem-
meno con una lente. Vasi con gì' ispessimenti spirali solo al-
l' apice e con le pareti terminali scalariformi. Si hanno talvolta
macchie midollari. P>rentoli. 162. Calluna vulgaris Salisb.
CARATTERI DEI LEGNAMI
1G7
c) Mancano le tìbre e la massa del legno è formata di tra-
cheidi. Raggi larghi qnasi sempre una sola cellula o di rado
due. 163. Cistus salvifolius L. - 164. C. monspeliensis L. -
165. C. villOSUS L. C^!l. U7J (').
Fig. 147
Cigtìts villosug L. Sezione trasversale di un fusto di 8
anni dove v indica ì vasi e r il raggio midollare. (100: 1)
Tipo 11
I vasi della zona priuiiiticcia dell' anello annuale sono molto
più grandi di quelli della zona tardiva e formano un cerchio
poroso. Gli anelli annnali sono quasi sempre ben distinti ad oc-
chio nudo
(') Nel mio lavoro « Il legno e la corteccia delle Cistacee », (di 32
pagine con 20 figure) Firenze, 1904, sono studiate altre 50 specie di
questa famiglia.
168 L. PICCIOLI
Sezione prima
I raggi midollari sono sempre visibili a occhio nudo ; spesso
appaiono di grandezza diversa, alcuni piccolissimi e altri larghi
fino a 30 cellule.
Gruppo A
Vasi della zona tardiva sparsi irregolarmente ovvero in
parte disposti in sottilissime serie tangenziali o radiali. Le-
gnami duri.
iSerie a). Eaggi midollari maggiori larghi da 10 a 30 cel-
lule. Midollo omogeneo. (Quercus) (').
1). I vasi della zona tai'diva sono sparsi ovvero riuniti in brevi
file tangenziali. Alberi o arbusti.
*) Alberi grandi con gli anelli annuali di varia ampiezza; vasi pri-
maticci molto larghi e disposti sopra 1-3 file.
.) Fra i raggi midollari grandi e ben visibili a occhio nudo se ne
trovano altri larghi una sola cellula; vasi della zona tardiva non molto
piccoli, in parte sparsi e in parte disposti in file tangenziali un po'
discoste.
a) Alburno di 15-30 anelli annuali.
— ) Legname a fibra un po' contorta e irregolare, più forte, piìi
compatto, più nodoso e più scuro di quello della farnia. Raggi midol-
lari meno chiari e meno distinti sulle sezioni trasversali, ma più lu-
centi di quelli della farnia sulle sezioni longitudinali radiali; ingene-
rale sono anche più ravvicinati nella rovere. Vasi piccoli della zona
tardiva più rari che nella farnia. Il legname si taglia più difficilmente.
Peso spec. 0,79. Rovere. 167. Quercus sessiliflora Sm.
— — ) Legname a fibra più diritta e regolare, meno serrata, meno
tenace e di colore xiu poco più chiaro, tanto nell'alburno quanto
nel durame, principalmente sul taglio fresco Le tracheidi non sono
sempre sparse in eguale abbondanza sopra tutto 1' anello annuale. I
vasi piccoli della zona tardiva sono più frequenti della rovere e sono
(i) Per maggiori notizie intorno alla struttura del legname e alle
proprietà tecniche delle specie di questo genere si veda il mio lavoro
intitolato : « Il legname di rovere e di farnia e i caratteri per distin-
guere quello di tutte le querci italiane » Firenze, 1906.
CAKATTERl DEI LEGNAMI 109
spesso riuniti in brevi serie tangenziali ; quelli di mediocre grandezza
della medesima zona appaiono sovente disposti in forma di y. Peso
spec. 0,73. Favilla {fig. 61). 168. Quercus pedunculata Willd.
^) Alburno di JO-15 anelli annuali. Legno simile alla rovere coi
raggi più stretti e frequenti. Zona primaticcia ampia. Peso spec. 0,74.
Farnetto. 169. Quercus conferta Kit.
..) Fra i raggi midollari grandi (che distano fra loro 1-5 mm.) e
quelli di una sola fila di cellule se ne trovano altri larghi 2-4 cellule.
Le serie di vasi nella zona tardiva sono fittissime. I vasi primaticci
sono spesso otturati da tilli. Peso spec. 0,73. Fragna {fig 1).
170. Quercus macedonica DC.
**) Arbusto o alberetto con gli anelli annuali discretamente distinti
ma di solito più stretti delle 4 specie precedenti e ordinariamente con
una sola fila di grandi vasi nella zona primaticcia. Vasi tardivi in brevi
serie irregolari. Peso spec. 0,93. Vallonea. 171. Quercus Aegilops L.
2). I vasi della zona tardiva sono raccolti in gruppi irregolari.
Le file radiali di parenchima legnoso sono scarse e quelle tangenziali
formano robuste bande parallele. Tracheidi con una o due file di areole.
Legno di fenditura difficile, meno durevole e -meno buono per le co-
struzioni di quello della rovere e della farnia. 1 raggi midollari grandi
sono più fitti, il durame e l'alburno più scuri. Peso spec. 0,88. Cerro.
172. Quercus Cerris L.
La Cerro-sughera {Quercus Cerris X Siiber Borzi) ha struttura
molto somigliante. (Si veda la specie N. 73).
ISerie hj Kaggi midollari distinti, ma sottili, con lo spes-
sore non superiore a 5-10 cellule. Si lia alburno e durame.
1). Legno senza parenchima o quasi, di odore sgradevole
quand' è fre.sco. Arbusto con l' alburno di un bel colore giallo
chiaro e il durame rosso bruno o rosso bluastro. Legno lucente,
compatto, duro, di fenditura difficile, ad anelli annuali non
molto evidenti. Raggi midollari in gran luimero, grandetti.
S^asi primaticci scarsi, a pareti terminali talvolta scala riformi.
Tasi tardivi in grupi)i o in serie. Proseuchima talvolta sep-
tato. Midollo eterogeneo. Peso spec. 0,82. Crespino, (fig. 148).
173. Berberis vulgaris L.
2). Legno senza [)arenchima ; qualche raggio midollare è
traversato da un canale resinifero (Pistacia e Rhus; si vedano
le specie X. 13S-142).
170
L. PICCIOLI
Fig. 148
Berberis vulgaris L
(12: 1).
(crespmo;
rio;. 149
Celtis australis L.
(bagolaro!
(1
o). Parenchima abbondante attorno ai vasi. Legno molto
duro, non lucente, di tessitura mediocremente fine, molto ela-
stico, senza macchie midollari. Vasi della zona tardiva isolati
o raccolti a gruppi o in brevi serie irregolari. Alburno bianco
verdastro o grigio, e largo fino a 30 anelli annuali ; durame
bruno scuro. Nel durame e nel midollo si hanno talvolta cri-
stalli di carbonato di calcio. Miilollo eterogeneo come negli
olmi. Peso sj)ec. 0,75.
*) Vasi isolati o in brevi serie di 3-4 elementi, (fìg. 149) Bagolaro,
fraggiracolo, spaecasassi. 174 Celtis australis L.
**) Vasi riuniti in piccoli gruppi. Le fibre non conservano la dispo-
sizione radiale verso la zona tardiva. 175 Celtis Tournefortii Lamk.
4). Parenchima in linee o in zone tangenziali. Legno duro,
pesante, di lunga durata.
*) Vasi spessissimo otturati da tilli ; in contatto coi raggi
midollari 1 vasi hanno areole e fori semplici. Parenchima abbon-
dante attorno ai vasi e anche esteso nella zona tardiva. Le
cellule del parenchima legnoso e quelle dei raggi midollari con-
tengono grossi cristalli prismatici. Si hanno tracheidi a spirale
sparse, e si)esso abbondanti fibre. Raggi non più larghi di
5 cellule. Legno elastico, ad anelli annuali molto distinti, lar-
CARATTERI DEI LE&NAMl
171
ghi lino a 12 mm. Alburno giallo chiaro o bianco giallastro,
di 8-15 anelli annuali, e durame bruno. Peso spec. 0,75. (fi-
gure 150 e 151). Robinia, falsa acacia, cascia.
170. Robinia Pseudo Acacia L.
Fio-. 15;)
Robinia Pgeudo Acacia L. (robinia) (12: 1)
Fig. 15]
Jiobina Pseudo Acacia L (ro-
binia). Vaso con tilli. (225: ]).
**) Vasi aperti, rarissime volte otturati da tilli. Alburno
bianco verdastro, di 10-20 anelli annuali : durame rossastro.
Legname di tessitura poco tìne. poco lucente, poco elastico,
di fenditura difficile e di lunga durata. Peso spec. 0,80. iSjyina-
cristi, (/a(/gìa, spino di Giuda, glediccia spinosa, acacia a tre
m^^e- 177. Gleditschia triacantlios L.
***\
^) Vasi aperti, non otturati da tilli ; quelli tardivi sono
spesso disposti in serie radiali ed hanno la parete ingrossata;
quelli in contatto coi raggi midollari hanno fori semplici o
forme di passaggio alle areole. Parenchima abbondante, in sot-
tili file tangenziali. Fibre e tracheidi con striature spirali. Legno
duro, poco lucente, con 1' alburno bianco giallastro o bianco
rossastro e il durame bruno. Midollo eterogeneo e non lamel-
lare. Peso spec. 0,83. 178. Carya alba Nutt.
172 L. PICCIOLI
Gruppo B
Vasi della zona tardiva disposti in i»arte a gruppi irre-
golari o in serie tangenziali. I raggi midollari maggiori sono
larghi 4-12 cellule. Si lia parenchima legnoso.
Serie a). Parencliiraa disposto in parte in serie tangenziali;
vasi maggiori larghi 0,08-0,18 nim. Raggi midollari non più
larghi di 8 cellule.
1). Raggi midollari maggiori larghi 6-8 cellule ; si hanno
tra(;heidi piìi o meno abbondanti, almeno nella /.ona tardiva.
Legnami duri.
*) Vasi quasi sempre senza tilli. Isella zona tardiva si hanno
bande oblique e reticolate formate di vasi piccoli, di tracheidi
con ispessimenti spirali e di parenchima. I raggi midollari
sono rigonfiati a contatto col parenchima legnoso. Alburno
stretto, bianco giallastro e distintissimo dal durame eli' è bruno
scuro. Legno duro, un po' lucente, di fenditura difficile, e ca-
pace di prendere buon pulimento.
.) Albero. Vasi della zona primaticcia un po' più piccoli di quelli
della specie seguente. Peso spec. 0,75. Maggiociondolo, arorniello, la-
hnrno, citiso. \fig. 40). (Cytisus Laburnum L).
179. Laburnum anagyroides Medie.
..) Albero. Le zone tangenziali di parenchima sono più regolari della
specie precedente. Peso spec. 0,84. Maggiociondolo, citiso delle Alpi,
avorniello, maggio di monte, (fig. 152). (Cytisus alpinus LV
180. Laburnum alpinum F. Pres.
...) Arbusti. Vasi della zona primaticcia assai più piccoli delle spe-
cie precedenti e formanti una fila continua di pori. Maiella, strigli.
181. Cytisus sessilifolius L.
**) Raggi midollari larghi al più (> cellule. Vasi a conte-
nuto bruno rossastro o giallo, e provvisti, almeno in parte,
d' ispessimenti spirali ; sono larghi fino a 0,18 mm. a parete
sottile e con piccole areole. Vasi piccoli e fibrotracheidi con
ispessimenti spirali evidentissimi. Leg:no tenero, grossolano,
ad alburno giallo (;hiaro e stretto, e durame rosso bruno. Pa-
renchima abboiulante nella zona primaticcia. Peso spec. 0,50.
CARATTERI DEI LEGNAMI
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Fig. 152
Vytisus alpinus L. rnaggiocion-
(ìolo) (12: 1).
Fig. 153
2Ielia Azedarachli. (meli.a) (12: 1)
Melia, lilla indiano, allevo dei paternostri, falso sicomoro,
Zaccheo, (fig. 153J. 182. Melia Azedarach L.
2). Raggi midollari larghi al piìi 5-G cellule. Legno duro,
di fenditura difficùle, giallastro nell' alburno, eh' è stretto, e
bnino nel durame. Parenchima abbondante attorno ai vasi
e in bande tangenziali interrotte. Prosenchima con fori sem-
plici. Peso spec. 0,08. So/ora, so/ora del Giappone.
183. Sophora japonica L.
Serie h). Parenchima scarso attorno ai vasi e con elementi
sparsi senz'ordine nell' anello annuale. Raggi midollari larghi
tino a 8-12 cellule. Vasi maggiori col lume di 0,15 mm.
*) IVIidollo largo ; raggi midollari larghi fino a 8 cellule.
Vasi della zona tardiva con doppio ispessinìeuto spirale. Legno
uiediocremente duro, ad alburno e durame poco diversi, giallo
bruni, un po' lucenti, di fenditura difticile, di lunga durata
all'asciutto. Peso spec. 0,60. Ailanto. ffig. 62).
181. Ailanthus glandulosa Desf.
**) Midollo stretto, di 1-2 mm. ; raggi midollari larghi
fino a 12 cellule. Vasi piccoli con ispessimenti spirali Legno
molto duro.
1). Legno di tessitura omogenea. Vasi isolati o in serie
174
L. PICCIOLI
brevissime di 2-3 elementi. (Celtis; si vedano le specie N. 174
e 175).
2). Legno di tessitura non omogenea. Vasi tardivi disposti
in fasce tangenziali evidenti a occhio nudo. Il tessuto mec-
canico forma ampie zone ben distinte tra i vasi. Nelle pareti
di mutuo contatto fra i vasi primaticci si hanno areole larghe
fino a 0,009 mm. cioè il doppio di quelle poste sul resto delle
pareti. I vasi hanno areole anche a contatto coi raggi midol-
lari. Nel durame e nel midollo si hanno talvolta cristalli di
carbonato di calcio. Midollo eterogeneo, formato nel centro di
cellule grandi, a parete sottile e vuote, e alla periferia di cel-
lule piccole, attive e a parete ispessita.
a) Alburno largo. Le linee ondulate nella zona tardiva degli anelli
annuali sono quasi sempre più strette e più interrotte. Tessuto legnoso
meno elastico e di più facile fenditura delle specie seguenti. Peso
spec. 0,65. Obuo moìitano ifig. 154). 185. Ulmus montana Sm.
Fig. 154
Ulmus montana Sin. (olmo montano) (50: 1)
Fig. 155
Ulmus campestris L. (olmo) (50: 1)
b) Alburno stretto. Durame bruno scuro. Legno talvolta marezzato.
Peso spec. 0,70. Olmo, olmo campestre, olmo comune (fig. 155).
186. Ulmus campestris L.
CARATTERI DEI LEGNAMI 175
c) Alburno largo e giallastro. Durame bruno chiaro. Le linee on-
dulate nell'interno degli anelli annuali sono simili a quelle dell'olmo
campestre e spesso un po' più larghe sicché il legno appare più flo-
scio, ha minor durata, è di fenditur ameno facile ed è anche meno
stimato delle due specie precedenti. Peso spec. 0,60.
187. Ulmus pedunculata Foug.
Gruppo G
Yasi della zona tardiva isolati o in gruppi irregolari. Le-
gnami non molto duri. Eaggi midollari larghi tino a 4-10 e
più cellule. 8i ha parenchima almeno perivasale.
1). Parenchima perivasale e anche sparso fra gli si)icchi
legnosi. Vasi larghi fino a 0,045 mm. e riuniti in gruppi pe-
riferici. Yasi piccoli con areole e ispessimenti spirali. Prosen-
chima areolato. Midollo formato in gioventù di cellule collen-
chimatose che poi lignificano. Raggi midollari larghi fino a 10
cellule. Arbusto parassita sulle querci e sui castagni. ViscMo
quercino ffig. 63). ISS. Loranthus europaeus L.
2). Parenchima perivasale e anche in zone tangenziali. Vasi
piccoli con ispessimenti spirali. Prosenchima con fori semplici.
Raggi midollari larghi fino a 8 cellule.
.) Legno simile nell' aspetto a quello di robinia, con 1' al-
burno scarso e bianco giallastro e il durame bruno o rosso
bruno. Peso spec. 0,70.
a) Zone di parenchima rare. Tutti gli elementi sono un po' più
grandi della specie seguente. Gelso nero. 189. Morus nigra L.
h) Zone di parenchima più grandi e più frequenti. Gl'ispessimenti
spirali dei vasi piccoli sono più fitti. Gelso, gelso hiaìico. (fìg. 156).
190. Morus alba L.
..) Legno senza macchie midollari, poco compatto, con i
vasi primaticci che quasi si toccano, di facile fenditura. Mi-
dollo bianco, rotondo, largo 2 mm. Moro del Giappone, (jelso
del Giappone, ffif/. 157 J. 191. Broussonetia papyrifera Vent.
Sezione seconda
I rafif/i midolìari sono tutti piccolissimi e non visibili a oc-
chio nudo; hanno ordinariamente lo spessore di 1-2 cellule o al
pili di 3 0 4.
176
L. PICCIOLI
Fig. 156
Morus alba L. (gelso) (12: 1)
Fig. 157
Brouxh-onetia papyrifera Vent.
(moro del Giappone) (12: 1.)
Gruppo A
Vasi della zona tardiva isolati o a coi)i)ie.
Serie 1). Albero a legname molle, molto leggero, facilis-
simo a tagliarsi, di crescenza molto rapida in altezza e gros-
sezza, specialmente nei polloni, con anelli animali larghi, di
colore bianco giallastro o bianco rossastro. Tutti gli elementi
lianno le pareti relativamente sottili. Raggi larghi 1-3 cellule,
^lidollo largo fino a 1 cm., ovale o rotondo, bianco, spugnoso,
poi lamellare e quindi vuoto. Paulonia.
192. Paulownia imperialis Sieb. et Zucc.
Serie 2) Alberi a legname duro, o semiduro, senza macchie
midollari. Eaggi larghi una sola cellula.
*) Tasi della zona tardiva sparsi. Raggi in gran nnuiero,
alti mezzo centimetro e un po' ondulati. Legno un po' lucente,
giallo bruno, di fenditura difficile. Peso spec. 0,80. (fifi. 158).
193. Koelreuteria panìculata Laxm.
**) Vasi della zona tardiva sparsi, ma qualche volta, spe-
cialiuente negli anelli annuali larghi, disposti in parte in serie
radiali. Alburno stretto e bianco giallastro; durame bruno. Peso
specitìco 0,65. (Jìg. 159) Castagno.! marrone.
191. Castanea saliva IMìlI.
CARATTERI DEI LEGNAMI
177
Fig. 158
Koelreuteria paniculata Laxm.
Fig. 159
Castanea saliva G'Àrtn. (castagno) (12: 1)
(12: li
Serie 3). Arbusti o arboscelli. Raggi midollari larghi 2-4
cellule.
*) Arbusti a fusto volubile e leguame tenero, molto poroso
nella zona primaticcia e con scarsi vasi sparsi in quella tar-
diva. Tracheidi con ispessimenti spirali. Parenchima in fasce
tangenziali. Prosenchima con fori semplici. Qua e là si vede
qualche vaso otturato da tilli. Raggi larghi fino a 4 cellule.
ffig. 160). Glicine. 195. Wistaria chìnensis DC.
**) Arbusti elevati di 3-5 metri.
oc) Raggi midollari larghi fino a 3 cellule. Legno duro, fine,
omogeneo, con 1' alburno bianco giallastro di circa 10 anelli
annuali, e il durame bruno chiaro o bruno rossastro. Vasi con
perforazioni terminali semplici o scalariformi. I vasi piccoli e le
tracheidi hanno sottili ispessimenti spirali, talvolta appena ac-
cennati. Parenchima scarso. Prosenchima in parte areolato e
con spirali. Midollo eterogeneo, largo 1 mm. Peso spec. 0,95.
Lilla, lilac. (fin. 161). 196. Syringa vulgaris L.
|S) Raggi midollari larghi fino a 3 cellule. Vasi abbondanti
17 8
L. PICCIOLI
Fig. 160
Wistaria chineniiis (glicine) (12: 1)
Fig. 161
Syringa vulgaris L. (lilla) (12: 1)
e larghi, nella zona primaticcia con perforazioni terminali sem-
plici o scalariformi ; quelli piccoli hanno ispessimenti spirali.
Parenchima scarso. Prosenchima tipicamente areolato e con
spirali. Midollo eterogeneo. Arboscelli.
197. Fontanesia phillyroides Lab.
y) Raggi midollari molto fitti, larghi fino a 2-4 cellule. 1
vasi hanno areole anche a contatto coi raggi. Prosenchima
areolato. Legno duro, fine, un po' lucente, di facile fenditura,
senza macchie midollari, con 1' alburno bianco giallastro e il
durame bruno. Midollo eterogeneo.
.) Vasi primaticci larghi fino a 0,075 mm. Raggi midollari larghi
fino a 2 cellule. Periderma ipodermico. Peso spec. 0,70. Olirello spinoso,
[fig. 162) 19B. Hippophaé rhamnoides L.
..) Vasi primaticci larghi fino a 0,12 mm. Raggi midollari larghi fino
a 4 cellule. Midollo rosso bruno, largo 0,5-1,0 mm. Periderma epider-
mico. Peso spec. 0,65. Eleagno, olivagno.
199. Eleagnus angustifolia L.
ò^) Raggi midollari larghi fino a 2 cellule. Legno bianca-
stro, tenero, con tutti gli elementi a parete relativamente sot-
tile. Vasi primaticci scarsi di numero, con perforazioni areo-
late in contatto coi raggi midollari. Vasi piccoli con ispessi-
menti spirali. Midollo bianco e lamellare (fig. 64). Gelsomino.
200. Jasminum officinale L.
CARATTERI DEI LEGNAMI
179
Fij;. 162
Hippophae rhamnoides L. (olivello spinoso)
(60: 1).
Fig. \m
Amojyha fruticosa Li. (12: 1)
e) Eaggi midollari larghi fino a 2-3 cellule. Può mancare
il parenchima. Vasi con grandi areole rotonde a poro oblungo,
(lihus e Pistacia ; si vedano le specie N. 138-142).
iQ) Raggi midollari larghi 1-2 cellule e un po' ondulati.
Alburno biancastro e durame bruno. (Ligustrum ; si veda la
specie N. 122).
6) Raggi midollari larghi 1-2 cellule. Vasi primaticci lar-
ghi e in gran numero, quelli tardivi scarsi ; parenchima attorno
ai vasi e in sottili bande tangenziali nella zona tardiva. Pro-
senchima con perforazioni semplici. Legno bianco giallastro,
mediocremente duro. Midollo con noduli di elementi scleren-
chimatici. Cftg. 163). 201. Amorpha fruticosa L.
Gruppo B
Vasi della zona tardiva disposti, almeno in parte, in serie
tangenziali o in piccoli gruppi irregolari. Alberi coi vasi lar-
ghi fino a 0,10-0,15 mm. Legname duro.
180
L. PICCIOLI
1). Parenchima scarso. Proseucliima in parte areolato. Le-
gno lucente, pieghevole, di buona pulitura.
a) Raggi midollari larghi 1-3 cellule e contenenti spesso cristalli.
Alburno largo e bianco rossastro ; durame bruno chiaro. Legno di fa-
cile fenditura, elastico, resistente. Midollo con tutte le cellule attive
e ispessite. Peso spec. 0,75. Frassino, (fìg. 164).
202. Fraxinus excelsior L.
b) Raggi midollari larghi fino a 2 cellule. Legno simile al prece-
dente ma un po' piv^ pesante. Midollo con le cellule centrali vuote,
non attive, a parete sottile e a lume largo. Peso spec. 0,80. Orno, or-
niello [fìg. 65). 203. Fraxinus Ornus L.
2). Parenchima in bande tangenziali evidenti anche a oc-
chio nudo; alcune cellule di esso contengono cristalli. Prosen-
chima a fori semplici. Raggi midollari larghi fino a 4 cellule.
Legno biancastro, (fig. 165 J. Albero di Giuda.
201. Cercis Siliquastrum L.
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• .
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■■ -1
Fig. 164 Fig. 165
Fraxinus excelsior L. (frassino) Cercis Siliquastrum L. (albero
(12: 1) di Giuda) (12: 1).
Gruppo C
Vasi della zona tardiva disposti, almeno in parte, in file
radiali.
L). Raggi midollari larghi una sola cellula. (Castanea : si
veda la specie N. 194).
CARATTERI DEI LEGNAMI 181
2). Raggi midollari larghi 2-4 cellule.
*) Arbusto. Vasi piccoli con ispessimenti spirali. Parencliima
scarso. Midollo omogeneo, llatro^ Ullatro, olivastro, fjig. 66).
205. Phillyrea variabìlis Timb.
**) Arbusto o arboscello col midollo eterogeneo. (Fonta-
nesia ; si veda la specie IST. 197).
INDICE DEI NOMI
Pas.
Pag.
Abete . .
« bianco ....
« di Douglas .
» rosso
Abies pectinata DC.
Acacia a tre spine.
Acer campestre L.
« italum Lauth
« platanoides L.
« Pseudo Platanus L.
Acero a foglia di frassino
« di montagna.
« di Virginia .
« falso
« fico
« riccio
Aesculus Hippocastanum L.
Acathis australis Stund.
Agazzino.
Agrifoglio
Ailanthus glandulosa Desf.
Ailanto .
Alaterno .
Albatro .
Alberello .
Albero
Albero dei paternostri .
« della canfora
« della morte
« di Giudi
« di S. Andrea
Alburno ....
Alloro .....
Alnus cordifolia Ten.
« glutinosa Gaertn.
<c incana AVilld.
« viridis DO. .
Amarena ...
Amelanchier vulgaris Moench.
Amorpha fruticosa L. .
Ampelopsis hederacea Michx.
Anagiride . . . .
Anagyris foetida L.
116
Anelli annuali
. 105
116
Arancio .
. 135
112
Arbutus Unedo 1 .
. 150
115
Arundo Donax L. .
. 104
116
Arundo Pliniana Ti
irr. . 104
171
Asparagi .
. 104
139
Asparagus
. 104
139
Astuccio midollare.
. 105
139
Avorniello
. 172
139
Baccarello
. 165
139
Bagolaro .
. 170
139
Bambù
. 104
139
Bambusa aurea Sie
b. . . 104
139
« nigra Loc
d. . . 104
139
Berberis vulgaris I
.. . . 169
139
Betula
. 143
142
« alba L.
. 143
117
Betulla .
. 143
163
Biancospino
. 163
136
Borsolo .
. 130
173
Bosso
. 155
173
Bossolo .
. 155
159
Breutoli . ,
. 166
160
Brillo
. 144
145
Broussonetia papyr
ifera Vent. 175
145
Bruca
. 129
173
Buxus balearica La
m. . . 155
146
« sempervirens
L. . . 155
113
Calamus Rotang. L
. 104
180
Callitris quadrival"v
is Rumph 117
141
Cali una vulgaris Se
ilisb. . 166
106
Camelia .
. 149
146
Camellia japonica '.
L. . . 149
134
Campeggio
. 157
134
Canna d' India
104
134
Canne
. 104
134
Capecchio.
. 160
128
Cappello di prete
. 166
164
Carpino .
- 138
179
bianco
. 138
133
« luppolo
. 137
130
« nero .
. 137
130
•5; rosso .
. 137
INDICE
183
Pag.
Pag.
Carpinus Betulus L.
. 138
Cotogno .....
164
Carrubo . . . .
. 145
Crataegus Oxyacantha L.
163
Carya alba Nutt. .
. 171
« Pyracantha Medie.
163
Cascia . . . .
. 171
Crespino .....
169
Castagno . . . .
. 176
Crognolo .....
162
« d' India .
. 142
Cryptomeria japonica Don. .
117
Castanea sativa Mill.
. 176
Cuore .....
106
Cedrela odorata L.
. 149
Cupressus sempervirens L. .
116
Cedrina . . . .
. 150
Cytisus aìpinus L. .
172
Cedro . . . .
. 135
« Laburnum L. .
172
<: dell' Imalaia .
. 117
« scoparius Link
158
•> deodara.
. 117
« sessilifolius L. .
172
« del Libano .
. 117
Dammara. ....
117
Cedrus Deodara Loud. .
. 117
australis Lamb. .
117
« Libani Barr.
. 117
Dicotiledoni . . 104-107-119
Cellule parenchimatiche
. 121
Diospyros Ebenum Koen
141
Celtis australis L. .
. 170
« Lotus L.
141
* Tournefortii Lam
k. . 170
Dondolino ....
158
Cembro . . . .
. 114
Drimys .....
119
Ceratonia Siliqua i .
. 145
Durame .....
106
Cerchi vegetativi .
. 105
•< apparente .
106
Cercis Siliquastrum L.
. 180
Durone ...
128
Cerro . . . .
. 169
Ebano
141
« sughera
. 140
Edera .....
132
Chamaerops humilis L.
. 104
Elee
140
Ciavardello
. 165
Eleagno
178
Ciliegio .
. 128
Eleagnus angustifolia L.
178
« a grappoli.
. 128
Ellera
132
« canino
. 128
Ematossilina ....
157
« di S. Lucia
. 128
Erica arborea L. .
166
« montano .
. 128
« scoparla L. .
166
« nano .
. 128
Eriobotrya japonica Lindi. .
164
Cipresso . . . .
116
Ermellino ....
141
Cistacee .
. 167
Estrici .....
158
Cistus monspeliensis L.
. 167
Eucalitti .....
151
« salvifolius L.
. 167
Eucalyptus amygdalina Labili
. 1.^1
« villosus L .
. 167
<f Globulus Labili.
15 L
Citiso
. 172
Euonymus europaeus L.
166
« delle Alpi .
. 172
« japonicus Thunb.
166
Citrus Aurantiuni Riss
. 135
« latifolius Seop. .
166
medica L. .
. 135
Faggio
134
Limonum Riss.
. 185
Fagus silvatica L.
134
Clematis Vitalba L.
. 132
Falsa acacia ....
171
Condotti cellulari .
. 123
Falso massello
, ,
106
Corbezzolo
. 150
« pepe
, ,
141
Cordyline
. 104
« sicomoro
173
Conifere .
106-108
Farinaccio
164
Corniolo .
. 162
Farnetto .
, ,
169
Cornucopia
. 160
Farnia
• ■ "
169
Cornus mas. L
. 162
Fascolaria
130
« sanguinea L.
. 162
Fibre legnose .
121
Corona midollare .
. 105
« libriformi
122
Coronilla Emerus L.
. 158
« « concamerate .
122
Corylus Avellana L,
. 188
« « semplici.
123
Cotino
. 160
« sclerenchima
tiche
122
184
INDICE
Pga.
Pag,
Fibre sostitutive .
119-121
Laburno fetido
130
Fibrotracheidi.
119-123
Laburnum alpinura F. Pres.
172
Fico.
. 185
'/ anagyroides Medie
172
Ficus Carica L.
135
Lantana . . . . .
153
Fior d' angelo.
.
156
Larice . . . ;
115
Fontanesia phillyroides Lab.
178
Larix europaea DC.
115
Fraggiracolo .
170
Lauro . . . . .
146
Fraglia ....
169
Lauroceraso . . 1'-
29-157
Frangola ... :
157
Laurotino . . . .
154
Frassino ....
180
Laurus Camphora L. .
146
Fraxinus excelsior L. .
180
* nobilis 1.. .
146
« Ornus L.
180
Lazzcruolo di montagna
164
Fusaggine
166
Leccio . . . . .
L40
Fusaria ....
166
Legni bianchi.
106
Gaggia ....
171
Legno d' acajou
147
Gattice ....
145
« giallo .
148
Gelso ....
175
« marezzato .
123
« bianco .
175
« perfetto
106
« del Giappone
175
« primario
105
« nero
175
« santo .
141
Gelsomino
178
« successivo .
. 106
Ginco giapponese .
117
Lentaggine
154
Ginepro ....
116
Lentischio
160
« comune
. 116
Lentisco .
160
Ginestra ....
159
Lignum Santali rubrum
162
baccellina .
. 158
Ligustro ....
154
<f dei carbonai
158
Ligustrum vulgare Tourn.
154
« di Spagna .
159
Lilac ....
177
Ginestrone spinoso
158
Lilla ....
177
Ginkgo biloba L. .
117
« indiano .
. 173
Ginnosperme .
104
Li Ilatro ....
. 181
Giuggiolo
151
Limone ....
. 135
« selvatico
162
Lippia citriodora H. B. e K
. 150
Glediccia spinosa .
171
Liriodendro
. 148
Gleditschia triacanthos L.
171
Liriodendron tulipifera L.
148
Glicine ....
177
Loppo ....
139
Hedera Helix L. .
132
Loppone ....
189
Haematoxylon campechia-
Loranthus europaeus L
. 175
num L. - . .
157
Macchie midollari .
. 123
Hippophae rhamnoides L.
17H
Maggio ....
. 159
Idrostereidi
119-123
Maggiociondolo
. 172
Ilatro ....
159-181
Maggio di monte .
. 172
Il ex Aquifolium L.
. 13G
Magnolia
. 127
Ilixi suergiu .
. 140
« grandiflora L. .
. 127
Ipertrofie dei raggi
124
Maiella ....
. 172
Ippocastano
142
Marmotta
. 129
Ischio ....
. 1.54
Marrone ....
. 176
Jacaranda brasiliana Pers
. 151
Marruca ....
. 162
Jasminum officinale L. .
. 178
Massello ....
. 106
Juglans nigra L. .
. 182
Mazza di S. Giuseppe .
. 146
« regia L. .
. 132
Melacelo ....
. 164
Juniperus communis L.
. 116
Melia ....
. 173
Koelreuteria paniculata
« Azedarach L.
. 173
Laxm ....
. 176
Melo ....
. 164
Laburno ....
. 172
« cotogno .
. 164
INDICE
185
Pag.
Pag.
Melo granato . . . .
148
Perastro ....
. 163
« grano , . . .
148
Per
o. . . . .
. 163
« selvatico . . . .
164
«
cervino .
. 164
Mespilus germanica L.
Midollo eterogeneo
164
105
Persico ....
Pesco ....
. 129
. 129
« omogeneo .
Mirto
105
152
Pezzo ....
Philadelphus coronarius
. 115
L. . 156
Mogano . . . . .
147
Phillyrea variabilis Timb. . 181
Monocotiledoni
103
Picea excelsa Link.
. 115
Moro del Giappone
175
Pimenta ofiicinalis Lindi. . 151
Morus alba L.
175
Pino ....
. 114
« nigra L. . . .
175
«
cembro
. 114
Mortella ....
152
«
di Corsica
. 114
Muffbl
Mugo ....
114
114
«
di Weymouth .
laricio
. 114
. 114
Nasso ....
li:5
«
montano .
. 114
Negundo aceroides Moench.
139
«
selvatico ,
. 114
Nerium Oleander L.
146
«
silvestre .
. 114
Nespolo
164
«
strobo
. 114
« del Giappone
164
Pinus australis Michx .
. 114
Nocciuolo
138
•.<
brutia Ten.
. 114
Noce ....
132
«
Cambra L.
. 114
Olea europaea L. .
147
«
halepensis Mill.
. 114
Oleandro . . . . .
146
«
Laricio Poir .
. 114
Oli vaglio ....
178
«
montana Mill.
. 114
Olivastro. . . . .
181
«
Mughus Scop. .
. 114
Olivello spinoso
178
<K
Pinaster Soland.
. 114
Olivo
147
«
ponderosa Dougl.
. 114
Olmo
174
«
Pumilio Haenk.
. 114
« campestre
174
«
rigida Mill.
. 114
« comune .
174
«
silvestris L.
. 114
« montano.
174
<C
Strobus L.
. 114
Ontano ....
134
<i
uncinata Ram
. 114
« bianco . . . .
134
Pioppo
. 145
« napoletano
134
«
balsamico
. 145
« nero
134
<f
bianco .
. 145
« peloso
134
«
comune .
. 145
^ verde
134
«
tremolo.
. 145
Oppio ....
139
Pirus Aria Ehrh. .
. 164
« riccio
. 139
«
Aucuparia Ehrh.
. 165
Orniello ....
. 180
«
communis L.
. 163
Orno ....
180
«
Cydoiiia L. .
. 164
Ostrya carpinifolia Scop.
Pado ....
. 137
. 128
«
Malus L.
Sorbus Gaertn.
. 164
. 165
Palissandro
. 151
<i
torminalis Ehx'h.
. 165
Paliurus australis Gaertn.
. 162
Pis
tacchi©
. 160
Pallone .
. 153
« falso
. 130
« di neve
. 153
« selvatico .
. 160
Palma di S. Pietro Martire
. 104
Pis
tacia Lenti scus L.
. 160
Parenchima legnoso
. 123
« Terebinthus L
. 160
f tipico.
. 121
< vera L.
. 160
Parkynsonia aculeata L.
. 135
Pitch Pine
. 114
Paulonia ....
. 176
Pia
tanaria
. 139
Paulownia imperialis Sieb.
Platano .
. 125
et Zucc.
. 176
Platanus occidentalis L
. 125
ISO
INDICE
129
Pag.
125
168
145
145
145
145
145
145
145
105
105
128
128
129
128
128
129
128
128
157
Platanus orientalis L. .
Pomacee ....
Populus ....
« alba L
balsamifera L. .
canadensis Desf.
canesceus Sm. .
nigra L.
tremula L.
Protoadroma .
Protoxilema
Prugno ....
Prugnolo
Pruno di Brianyon
« selvatico
Prunu.s avium L. .
< brigantiaca Vili.
« Cerasus L.
domestica L.
Laurocerasus L.
lusitanica L. . . 129
Mahaleb L. . . 128
Padus L. . . .128
« Persica Stokes. . 129
« spinosa L. . . 128
Pseudotsuga Douglnsii Carr. 112
« macrocai-pa Mayr. 112
Pterocarpus santalinus !,. . 162
Pugnitopo .... 104
Punica Granatum L. . . 148
Putine 157
Querce spinosa . . 140
Quercus . . . . .168
« Aegilops L. . . 169
Cerris L . . . 169
Cerris y Suber B. 140-169
cocci fera L. . 140
della cocciniglia . 140
conferta Kit. . .169
Ilex L. . . . 140
Ilex X Suber Borzi. . 140
<^ macedonica DC. . 169
« Morisii Borzi . 140
« pedunculata Willd. . 169
« Pseudo-Suber Santi. . 140
« sessi liflora Sm. . .168
« Suber L. . . .140
Kaggi cellulari . . . 123
Ramerino . . . .141
Rhamnus Alaternus L. . 159
« cathartica L. . 1^9
« Frangula !.. . 157
« saxatilis L. . . 159
Rhododendron ferrugineum L. 150
Rhus Coriaria L. . . . 160
«
:uel
Qhus Cotinus L.
« typhina I .
Ribes
« Grossularia L.
« nigrum L.
« rubrum L.
Ricino
Ricinus communis Mue
Ripetizione dei raggi
Robinia .
« Pseudo Acacia .
Rododendro
Roggia .
Rosa
arvensis Huds.
« delle Alpi
Rosmarino
Rosmarinus officinalis L.
Rovere
Ruischio .
Ruscus aculeatus L.
« Hippoglossum Car
Salcio
« bianco .
« da pertiche .
« piangente
« ri paiolo.
Salica
Salicella .
Sai icone .
Salix
alba L .
Arbuscula L.
aiirita L.
babylonica L.
« Caesia Vili.
Caprea L.
Salix daphnoides Vili.
«• incana Schr. .
<i Myrsinites L.
« purpurea L. .
« triandra L.
« viminalis L. .
Salsapariglia nostrale
Sambuco .
« di montagna
Sambucus nigra L.
« racemosa L.
Sandalo .
« rosso .
Sanguine .
Sanguinella
Sarothamnus vulgaris Wimm.
Schinus Molle L. .
«
Scopa
Pag.
160
150
131
131
IBI
IBI
139
139
124
171
171
150
158
130
130
150
141
141
168
154
104
104
. 143
. 143
. 143
. 144
. 144
143-144
. 144
143-144
. 143
143
144
144
144
144
143
144
144
144
144
144
144
104
156
156
1.56
156
162
162
162
162
158
141
166
INDICE
187
Pag.
Pag.
Scopa gentile .
. 166
Trachee ....
119
Scotano
. 160
Tracheidi.
1-0
Smilax aspera L. .
. 104
« fibrose .
121
« nigra W. .
. 104
tipiche .
121
Sofora
. 173
« vascolari
121
« del Giappone
. 173
Tremolo ....
145
Som macco
. 160
Trochodendron
119
Sontro
. 160
Tuia
117
Sophora japonica L.
. 173
« d' Oriente
117
Sorbezzolo
. 165
Tulipifero
148
Sorbo . . . .
. 165
Ulex europaeus L.
158
« degli uccellatori .
. 165
Ulivo ....
147
« domestico
. 165
Ulmus campestris L.
174
« montano
. 164
« montana With. .
174
« selvatico
. 165
pedunculata Foug.
175
Spaccasassi .
160-170
Vallonea . . . . .
169
Spartium junceum L. .
. 159
Vasi .....
119
Specchi . . . .
U'J
Vavorna ....
153
Spinacristi
. 171
Vegro ....
128
Spino bianco .
. 163
Verde ....
155
« cervino .
159 164
Vetrice ....
144
« di Giuda
. 171
« bianca.
144
« merlo .
. 159
« rossa .
144
« nero
. 128
Viburnuna Lantana L. .
153
StaphjMea pinnata L.
. 130
Opulus L.
153
Strigli
. 172
« Tinus L.
154
Strobo
, 114
Vimine ....
144
Sughera .
. 140
Vinco ....
144
Susino . . . .
. 128
Vischio quercino .
. 175
Swietenia Mahagoni L.
. 147
Visciolo ....
128
Syringa vulgaris L.
. 177
Vitalba ....
132
Tamar ice.
. 129
Vite
133
Tamarix africana Poir.
. 129
« del Canada
. 133
« gallica L.
. 129
Vitis hederacea Ehrh. .
133
Tasso
. 113
« vinifera L.
133
Taxus baccata L. .
. 113
Uistaria chinensis DO.
177
Terebinto.
. 160
Zaccheo ....
173
Tessuto parenchimatico
. 122
Zimbro ....
. 114
« prosenchimaticc
) . 122
Zizyphus sativa Gaertn
. 151
Testucchio
. 139
Zoiero
. 130
Tetracentron .
. 119
Zona autunnale
106
Thuya occidentalis L.
. 117
« estiva .
. 106
« orientalis L.
. 117
« primaticcia .
. 106
Tiglio
. 147
« primaverile .
106
Tiiia cordata Mill.
. 147
« successiva
106
« platyphyllos Scop.
. 147
« tardiva .
. 106
TiUi.
98-120
Zygogynum .
. 119
Tintinella
. 166
Orolxiclaoee Jsieia^esi
Nelle molteplici escursioni eseguite nei dintorni di questa
città ed anche in alcuni comuni della Provincia potei racco-
gliere, durante la fioritura, parecchie Orchklacee, che insieuìe con
quelle del Bartalini, Campani e Tassi A., e con le altre tro-
vate piti che altro sul Monte Amiata, nel Chianti ed in Val
d'Elsa dal Santi, Giuli, Parlatore, Targioni A., Beccari, Eeboul,
etc, amniontano oggi a 42 specie (*).
Ora allo scopo di rendere sempre più nota la Flora
Senese, credo utile pubblicarle, riunite nel presente elenco,
indicando a ciascuna specie V autore che la raccolse e la lo-
calità ; riguardo poi a quelle da me rinvenute aggiungo che la
maggior parte abitavano in luoghi umidi e soleggiati, lungo
torrenti, nei prati, nei boschi, tra le quali meritano di esser
distinte le specie : Oplirys apifera var. chlorantJia Heer, 0.
Arachnites var. exaitata Ten., 0. aranifera, Huds., 0. homhy-
lifera, Lk., 0. tenthredinifera, Willd., OrcMs laxiflora Lam. ,
0. Morto var. Jìorlbus alhis Cortesi., 0. palustris Bull., nuove
per il territorio Senese.
1. Aceras antropophora, R. Br.
Loc. Montaiuiata tra la Poderina e Rocca d' Orcia (Pari.)
(') Tutte queste specie si conservano negli erbari dell' Istituto.
190 FL. TASSI
2. Aceras hircina, (') ( Loroglossum hircinum Rich.)
Indicata dal Bartalini col nome di Satijrium e dal Bertoloni (^)
e Caruel con quello di Himanthoglossum.
Loc. Bosco della Monaca e fuori la porta Tufi in un boschetto
di una villa Borghesi (Bart.) ; Montagnola Senese, Montteri, Pienza,
Radicofani (Sant.) ; dintorni di Siena (Tass. A.) ; Montalbuccio
(Tass. FI.).
3. Anacamptis pyramidalis, C L. Rich.; iOrchis pyramidalis
Fiori) (").
Loc. Dintorni di Siena nei boschi di Mazzafonda e Ravacciano
(Bart.) ; S. Giov. d' Asso e Montoliveto (Tass. Fi.).
4. Cephalanthera ensìfolia, Rich.
Loc. Montainiata alla Trinità (Sant.) ; Siena, boschi del Mattioli
e della Monaca (Giuli); S. Quirico in Val d' Orcia (Pari.); Siena
fuori porta Romana presso il cimitero isdraelitico e Vicobello (Tas-
si FI.).
5. Cephalanthera pallens, Rich.
La Serapias longifoUa Bart. (*) secondo Caruel (") corrisponde-
rebbe a questa specie.
Loc. Siena, poggio al Cardinale (Bart); Pian del Lago (Ta.ss. FI.).
6. Cephalanthera rubra, Rich.
Loc. Montagnola Senese (Sant.i ; dintorni di Siena, Vicobello
(Camp.) ; Belcaro, nei prati (FI. Tass.).
7. Epipactis latifolia, Ali.
Registrata dal Bartalini col nome di Serapias Ilelleborine a lati-
folia L.
Loc. Siena a Mazzafonda ed in un boschetto vicino ad una villa
Borghesi fuori porta Tufi (Bart.) ; Pienza, Montamiata alla Trinità
(1) Corteai F. « Studi critici sulle Oichidacee Komaiie, iu Aiiu. di Bot. del Prof. Pi-
rotta. »
(5, Bertoloni A. t Flora italica » Bononiae 1833. etc.
^^l Fiori A. e Paoletti G. « Fior. Aiialit. d' Italia. Padova 1896-1898.
{*) Bartalini B. ■' Catalogo delle piante che nascono spontanee intorno alla città di
Siena. Siena 1776. »
(^) Caruel T. « Prodromo della Flora Toscana. Firenze. 1860. »
OBCHIUACEE SENESI 191
(Sant.); Montamiata (Targ. A.); Radda nel Chianti (Beco.); Din-
torni di Siena, Montalbuccio e bosco della Monaca (Tass. FI.).
8. Epipactis microphylla, Swai-tz.
Loc. Bagni di vS. Filippo (Bert.) ; Citilie di Val d'Elsa (Reb.).
9. Epipactis palustris, Ciantz.
Designata dal Bartalini col nome di Serapias HeUeborine v.
palustris L
Loc. Dintorni di Siena, a Mazzatbnda e in un boschetto in pros-
simità del cimitero isdraelitico (Bart.) ; Pienza (Sant.).
10. Cymnadenia conopsea, R. Br.
Loc. Dintorni di Siena, Busseto (Camp.) ; S. Giov. d' Asso e
Moutoliveto (Tass. FI.).
11. Limodorum abortivum, Swartz. ; (Orchis abortiva Bart.).
Loc. Mazzatbnda (Bart.) ; Castelletto Mascagni (Sant.) ; dintorni
di Siena (Camp.); S. Giov. d'Asso a Montoliveto (Tass. FI.).
12. Listerà ovata, R. Br. (Oplinjs bifolia Lam.).
Loc. Dintorni di Siena, bosco della Monaca e altrove (Bart.) ;
boschi della Moaaca e del Mattioli (Giuli i ; Busseto (Camp, i; boschi
di Mazzatbnda e Pian del Lago, Montalbuccio, Vignanone, Vico-
bello, Filetta (Tass. FI.).
13. Neottia Nidus-avis, Rich.
Loc. Montieri (Sant.)
14. Oplirys apifera, Huds.
Loc. Castelletto Mascagni (Sant.) ; Montamiata tra la Poderina
e Ricorsi (Paci.); S. Giov. d'Asso e Montoliveto (Tass. FI.).
15. Ophrys apifera var. cldorantha Heer.
Loc. S. Giov. d' Asso e Montoliveto (Tass. FI.).
16. Ophrys Arachnites, Lara.
Loc. Boschi del Mattioli e della Monaca (Giuli) ; dintorni di
192 FL. TASSI
Siena iTass. A.i; presso S. Dalmazio fuori porta Camollia, a S.
Giov. d' Asso e Montoliveto (Tass. FI.).
17. OphriS Aracnites var exaltata, Ten.
Loc. Pian del Lago (Tass. FI.).
18. Ophrys aranifera, Huds.
Caruel la fa erroneamente corrispondere all' Ophrys insectifera
Bart.
Loc. Filetta lungo la Merse. (Tass. FI.).
19. Ophrys Bertolonii, Moretti.
Loc. Curiano e Toma tra Siena e S. Quirico, Montamiata tra la
Poderina e Ricorsi (Pari.) ; dintorni di Siena, Mazzafonda, S. Giov.
d'Asso e Montoliveto (Tass. FL).
20. Ophrys bombyliflora, Lk.
Loc. Boschi di Pian del Lago, (Tass. FI.).
21. Ophrys fusca, Lk.
Loc. Boschi di Curiano e Toma, Montamiata tra Poderina e
Ricorsi (Pari.).
22. Ophrys muscifera, Huds.
È la Ophrys insectifera del Bartalini.
Loc. Dintorni di Siena (Bart., Giuli); S. Giov. d'Asso e Mon-
toliveto (Tass. Fi.).
23. Ophrys tenthredinlfera, Willd.
Loc. Siena lungo i borri fuori della porta Camollia (Tass. FI.).
24. Orchìs coriophora, L.
Loc. Castelletto Mascagni, Pienza (Sant.) ; Montamiata tra Po-
derina e Ricorsi (Pari.) ; S. Giov. d' Asso e Montoliveto (Tass. FI.).
25. Orchis laxiflora, Lam.
Loc. Filetta lungo la Merse. (Tass. FI.).
OROHIDACEE SENESI 193
26. Orchis maculata, L.
Menzionata dal Bartalini senza indicazione di località.
Loc. Castelletto Mascagni, Badia S. Salvadore (Sant.) ; dintorni
dì Siena (Camp., Tass. A.); Boschi di Mazzafonda, della Monaca
e di Pian del Lago, Viguanone, S. Giov. d' Asso e Montoliveto
(Tass. FI.).
27. Orchis mascula, L.
Loc. Castelletto Mascagni (Sant.) ; Montamiata (Pari.); Citille
di Val d' Elsa (Reb.) ; dintorni di Siena, bosco della Monaca, Vi-
gnanone, (Tass. FI.).
28 Orchis militaris, L.
Registrata dal Bartalini senza indicare la località.
Loc. Filetta lungo la Merse, boschi di Leccato (Tass. FI.).
29. Orchis Morio^ L.
Loc. Dintorni di Siena, per i boschi e per i prati (Bart., Camp.,
Tass. A.) ; bosco della Monaca, Monteliscai, Montalbuccio ed in quan-
tità fuori la porta S. Marco, S. Giov. d' Asso e Montoliveto.
(Tass. "fi.).
30. Orchis IWorio var. floribus albis (').
Loc. Filetta lungo la Merse, nei prati (Tass. FI.).
31. Orchis palustris, Jacq.
Loc. Filetta lungo la Merse. (Tass. FI.)
32. Orchis provincialls, Balb.
Loc. Dintorni di Siena (Camp.); Monteliscai, Costalpino, Vigna-
none (Tass. FI.).
33. Orchis purpurea, Huds.
Loc. Dintorni di Siena (Tass. A.) ; bosco della Monaca, Mon-
talbuccio, Vignanone, S. Giov. d'Asso e Montoliveto (Tass. FI.).
(') Cortesi F. 1. e.
194 FL. TASSI
34. Orchis sambucina, L.
Log. Montamiata (Pari.).
35. Orchis Simia, Lam. (M- (0. tephrosanthos Vili.)
Loc. Boschi di Cariano e Toma (Parl.\
36. Orchis tridentata, Scop. (f. a fiori bianchi) O-
Loc. S. Quirico in vai d' Orcia (Pari.) ; Filetta lungo la Merse
(Tass. FI.).
37. Orchis ustulata, L.
Loc. Montamiata, comune nella regione del Castagno e nel M.
Labbro (Car.).
38. Platanthera bifolia, (L.) Reichb.
Citata dal Bartaliiii col nome di Orchis bifolia L. senza indi-
cazione di località.
Loc. Castelletto Mascagni (Sant.) ; dintorni di Siena (Tass. A.);
Vignanone e bosco di Mazzafonda (Tass. FI. .
39. Platantera bifoiia f. montana, Rchb. fil.
Loc. Curiano in vai d' Arbia (Pari.' ; M. Labbro a Pontoncello
(Car.); S. Giov. d'Asso, Montoliveto .Tass. FI.).
40. Serapias Lingua, L.
Loc. Dintorni di Siena, Mazzafonda (Bart.) ; Filetta (Tass. FI.).
4L Serapias longipetala, (Ten.) Poli.
Questa specie è in parte la S. Lingua L. di Bartalini e Berto-
Ioni, e la S. pseudo-cordigera Morie, di Carnei.
Loc. Dintorni di Siena (Bart.); Montamiata tra la Poderina e
Ricorsi (Pari.).
42. Spiranthes autumnalis, Rich.
Secondo Caruel corrisponderebbe ?i\VOphrys spiralis L. Bartalini.
Loc. Dintorni di Siena (Bart.); S. Gimignano (Targ. A.i ; Val
d' Elsa (Reb.) ; Montalbuccio (Tass. FI.).
(') C'orteni 1. e.
BIAGIO BAKTALIXI
n. 1745 - ni. 1822
ILLUSTRAZIONE
DELL' ERBARIO DEL PROF. BIAGIO BARTALINI (1776) W
345. Populus alba L. Sp. PI. 1034; Bart. 1. e. p. 116; Beri.
1. e. X p. 361 ; Tass. A. Fior. p. 53, Cenn. p. 105; Tass. FI. Fior.
S. Ant. p. 8.
« Popuhis alba »
— Populus alba majoribus foliis 0. B. Pin. 492.
— Pioppo bianco, Albarello, Gattice.
— Esempi, rametto con sole foglie alquanto danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.); Pienza iSant.); Bagni di
S. Filippo (Camp.); Poggibonsi presso il lago di S. Antonio (Tass,
FI.).
346. Salix alba L. Sp. PI. 1021 ; Bert. 1. e. X. p. 305 ; Tass. A.
Fior. p. 53, Cenn. p. 104 ; Tass. FI. Esciirs. bot. S. Giov. d'Asso e
M. Oliveto p. 4.
« Salix vulgaris alba arborescens »
— Salis vulgaris alba arborescens C. B. Pin. 473.
— Salicis folla, aqua florum L. Mat. Med. p. 159, u. 449.
— Salcio bianco, Salcio da pali, Vetricione.
— Esempi, rametto con foglie e fiori molto deteriorato.
— Pienza, Bagni di S. Filippo (Sant.) ; Siena lungo i corsi di
acqua (Pari.); S. Giov. d'Asso e M. Oliveto (FI. Tass.)
Oss. Manca nel catalogo.
347. Salix purpurea L. Sp. PI. 1017; Bert. 1. e. X. p. 328;
Tass. A. Fior. p. 53, Cenn. p. 105; Salix Helix Bart. 1. e. p. 116.
« Salix hiimile »
— Salix huniUis capitulo squammoso C. B. Pin. 438.
— Salcio, Salcio rosso. Vimini.
— Esempi, quasi completamente distrutto.
l') V. Continnaz. in Bullett. ami. VII, fase. 1 4, pag. 111.
100 FL. TASSI
— Dintorni di Siena (Bart. ; Castelletto Mascagni, Bagni di
S. Filippo, BettoUe (Sant.).
348. Acsr campestre L. Sp. PI. 1055 ; Bert. 1. e. IV. p. 355.;
Tass. A. FI. p. 40, Cenn. p. 23 ; Tass. FI. Fior. S. Ant. p. 9.
— Acer campestre et minus C. B. Pia. 431.
— Acero, Testucchio, albero da vite, Chioppo ecc.
— Esempi, ramo con foglie in buono stato.
— Dintorni di Siena (A. Tass.) ; Rocca e Castiglion d' Orcia,
Castelletto Mascagni, Valle di Rosia, Montalceto, Monticiano, Monte
Amiata (Sant.) ; Poggi bonsi presso il lago di S. Antonio (FI. Tass.).
Oss. Manca nel Catalogo e non è denominato dal Bartaliui.
349. Ribes Grossularia L. Sp. PI. p. 201 ; Bert. 1. e. IL p.
683; E. Uvacrispa L. Tass. A. Cenn. 1. e. p. 51.
« Grossularia »
— Grossularia simplici acino vel spinosa sylvestris C. B. Pin.
— Uva spina.
— Esempi, rametto con sole foglie in discreto stato.
350. Ribes rubrum L. Sp. PI. 260; Bert. 1. e. II. p. 678; Tass.
A. Cenn. p. 51.
« Grossularia. »
— Grossularia multiplici acino, f. non spinosa hortensis rubra
C, B. Pin. 455.
— Ribium rubrorum baccae.
— Ribes rosso. Ribes vulgare.
— Esempi, ramo con frutti ben conservato.
— Coltivato negli orti e giardini del Senese.
Oss. Non figura nel Catalogo.
351. Saxifraga granulata I^. Sp. PI. 403 ; Bart. 1. e. p. 37 :
Bert. 1. e. IV. p. 486; Tass. A. Fior. p. 45, Cenn. p. 51.
« Saxifraga rotundifolia alba »
— Saxifraga rotundifolia alba C. B. Pin. 309.
— Sassifraga granulata. Sassifraga a radice granellosa. Sassi-
fraga bianca.
'fci'
EIMJARK) UAIITALINI 197
— Esempi, costituito soltanto da alcune foglioline insevite su di
una porzione di ramo.
— Dintorni di Siena, a Mazzafonda e Ravacciano (Bart.).
Oss. Secondo il Prof. A. Tassi (V. Cenn. 1. e.) questa specie sa-
rebbe piuttosto rara per la provincia Senese.
352. Saxifraga tridactylites Sp. PI. 404; Bart. 1. e. p. 37:
Bert. 1. e. IV. p. 494 ; Taas. A. Fior. p. 45.
« SaxlfTaga verna., annua, ìiumilior »
— Saxifraga verna, annua, hiimilior I. R. H. 252.
— Erba lattaiola, Lucernicchia, Sassifraga rossa, Sassifraga dei
tetti.
— Esempi, in discreto stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.).
353. Antirrhinum latifolium Mill. Gard. Dict. ed. Vili. N. 4 :
A. niajiis Bart. 1. e. p. 18; Bert, 1. e. VI. p. 371-372 (in parte);
Tass. A. Fior. p. 50, Cenn. p. 82.
« Antirrhinum majus alterum folio longiore »
— Antirrliinwn majus alterum folio longiore G. B. Pin. 211.
— Antirrino, Bocca di Leone, Violaciocco salvatico.
— Esempi, rametto con fiori molto l'ovinato.
— Dintorni di Siena (Bart.).
354. Antirrhinum majus L. Sp. PI. 617. ; Bart. 1. e. p. 18 (in
parte); Bert. 1. e. VI. p. 317; Tass. A. Fior. p. 50, Cenn. 82.
« Aìitirrliinum majus alterum »
— Antirrhinum majus, rotundiore folio C. B. Pin. 211,
— Bocca di Leone, Bocca di Lupo, Erba strega.
— Esempi, quasi tutto rovinato.
— Dintorni di Siena (Bart.) ; S. Quirico d' Orcia (Giuli).
355. Antirrhinum Orontium L. Sp. PI. 617; Bart. 1. e. p. 18;
Bert. 1. e. VI. p. 376; Tass. A. Fior. p. 50.
« Antirrhinum aì^vense majus »
198 FL. TASSI
— Antirrhinum arvense majus C. B. Piii. 212.
AnUrrliini herba L. Mat. med. p. 109. N. 312.
— Gallinaccia, Gallinella.
— Esempi, quasi completamente distrutto.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp.),
356. Bartsia latifolla Sibth. et Sm. FI. Graec. VI. 69. t. 586;
Bert. 1. e. VI. p. 276; Euphrasia latifolia L. Sp. PI. 604; Bart.
1. e, p. 19; Tass. A. Fior. p. 50. (non Griseb.)
« Pedicularis purpurea, annua minima, verna »
— Pedicularis purpurea, amiua, minima, verna I. R. H. 172.
— Perlina rossiccia.
— Esempi, danneggiato.
— Dintorni di Siena presso la Fortezza (Bart.); Pienza (Sant.);
Macereto (Pari.).
357. Bartsia lutea Reichb. f. le: FI. Germ. XX. ò6 : Euphrasia
linifoUa L. Sp. PI. 604 ; (Bart.) ; E. viscosa L. Mant. 86. [6. lini-
folia Bert. 1. e. VI. p. 297.
« Pedicularis luteo viscosa »
— Pedicularis annua, lutea, tenuifolia, viscosa pomum redolens
Garid. Aix p. 351.
— Perlina appiolina.
— Esempi, in cattivo stato.
— Dintorni di Siena (Bart,).
— Oss. Manca nel Catalogo.
358. Digitalis lutea L. Sp. Pi. 368; Bart. 1. e. p. 17; Bert. 1.
e VI. p. 406 : Tass. A. Fior. p. 50 ; Tass. FI. Escurs. hot. S. Gìov.
d' Asso 1. e. p. 4.
« Digitalis major lutea »
— Digitalis major lutea vel pallida, parvo flore G. B. Pin. 244.
— Digitarla, Aralda, Fior gentile.
— Esempi, due; uno con foglie e fioi-i, l'altro con foglie e frutti,
ambedue più o meno danneggiati.
— Dintorni di Siena, Mazzafonda (Bart.) ; Val di Merse e M,
Amiata (Sant.) ; S. Giov, Asso (Tass. FI.).
ERBARIO BARTALINI 199
359. Euphrasia officinalis L. Sp. PI. 604; Bart. 1. e. p. 20;
Bert. 1. e. VI. 287 ; Tass. A. Fior. p. 50.
« Euphrasia offlcinaruin »
— Euphrasia offleinarum C. B. Pin. 233.
— Euphrasiae herba L, Mat. Med. p. 110. N. 315.
— Eufralia, Eufrasia.
— Esempi, danneggiato.
— Dintorni di Siena, a Mazzafonda (Bart ); Val di Merse (Sant.):
M. Amiata (Camp.).
360. Gratiola officinalis L. Sp. PI. 17; Bart. I. e. p. 17: Bert.
1. e. I. p. 112; Tas.s. A. Fior. p. 50, Cenn. p. 83; Tass. FI. Fior,
lag. di S. Ant. p. 13.
« Digitalis nnnima Gratiola dieta »
— Digitalis minima Gratiola dieta Mor. Hist. Oxon P. 2. 579.
— Gratia Dei, Gratiolae herba L. Mat. Med, p. 7.
— Graziola, Stancacavallo, Tossicaria.
— Esempi, rametto liorito danneggiato.
— Dintorni di Siena, a Mazzafonda (Bart.); Castelletto Masca-
gni (Sant.) : Poggibonsi presso il lago di S. Antonio (FI. Tass.)
361. Linaria Cymbalaria Mill. Gard. Dict. ed Vili. N. 17;
Tass. A. Fior. p. 50; Antirrhinum Cymbalaria L. Sp. PI. 612;
Bart. 1. e. p. 18; Bert. 1. e. VI. p. 337.
« Linaria hederaceo folio glabro, seii Cymbalaria »
— Linaria hederaceo folio glabro, seu Cipnhalaria vulgaris I.
R, H. 169.
— Cimbalaria, Ciombolino, Erba piattella, Scotonello.
— Esempi, due in buono stato.
— Siena sui muri (Bart., Tass. A.).
362. Linaria Elatine Mill. Gard. Dict. ed. Vili. N. 16 (Elatina):
Bert. 1. e. VI. p. 343; Tass. A. Fior. p. 50; Antirrhinum Elatine
L. Sp. PI. 612; Bart. 1. e. p. 19.
« Linaria segetum folio aiirito »
— Linaria segetmn Numulariae folio aurito, et villoso, flore cae-
ruleo I. R. H. 169.
200
FL. TASSI
— Elatine, Veronica femmina, Soldina, Cencio molle minore.
— Esempi, molto danneggiato.
— Siena nei campi (Bart.).
363. Linaria spuria Mill. Gard. Dict. ed. Vili. N. 15; Tass.
A. Fior. p. 50; Antirrhinum spurium L. Sp. PI. 613; Bart. 1. e.
p. 19; Bert. 1. e. VI. p. 344.
« Linaria segetum Nummulariae folio ■»
— Linaria segetum Numulariae folio villoso. I. R. H. 169.
— Cencio molle maggiore.
— Esempi, due, uno ben conservato.
— Siena nei campi (Bart.).
364. Linaria vulgaris Mill. Gard. Dict. ed. Vili. N. 1 ; Tass.
A. Fior. p. 50, Cenu. p. 82; Antirrhinum Linaria L. Sp. PI. 616;
Bart. 1. e. p. 18; Bert. 1. e. VI. p. 367.
« Linaria vulgaris lutea »
— Linaria vulgaris lutea, flore major C. B. Pin. 212.
— Linariae herba L. Mat. med. p. 119. N. 313.
— Erba linaiola, Erba per i dolori. Urinaria, Linaiola gialla,
Linaria, Ramerino salvatico.
— Esempi, rametto con foglie e fiori ; quest' ultimi assai dan-
neggiati.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.).
365. Rliinantlius Crista-galli L. Sp. PI. 603; Bart. 1. e. p. 19;
Bert. 1. e. VI. p. 282 ; Tass. A. Fior. p. 50.
« Pedicularis pratensis lutea »
— Pedicularis pratensis lutea, vel Crista-Galli C. B. Pin. 163.
— Cresta di gallo. Corona di Re.
— Esempi, un po' danneggiato.
— Siena nei prati, fuori di porta Fontebranda (Bart., Tass. A.);
Castelletto Mascagni (Sant.) ; Pian Castagnaio (Camp.).
366. Scrophuiaria aquatica L. Sp. PI. 620; Bart. 1. e. p. 18;
Bert. 1. e. VI. p. 382 ; Tass. A. Fior. p. 50.
« Scrophuiaria aquatica »
— Scrophuiaria aquatica major C. B. Pin. 235.
ERBARIO BARTALINI 201
— Scrophuiariae aquaticae folia L. Mat. Med. p. 109. N. 311.
— Scrofularia.
— Esempi, rametto ben conservato.
— Siena fuori porta Ovile e Fontebranda (Bart.).
367. Scrophuiaria canina L. Sp. PI. 621 ; Bart. 1. e. p. 18 ;
Bert. 1. e. VI. 393; Tass. A. Fior. p. 50, Cenn. p. 82.
« Scrophuiaria dieta Ruta Canina »
— Scrophuiaria Ruta canina, dieta vulgaris C. B. Fin. 236.
— Dente di cane, Ruta canina, Ruta salvatica.
— Esempi, alquanto danneggiato.
— Siena fuori porta Fontebranda (Bart., Tass. A.) ; Radicofani
(Sant.) ; Chianti (Ricas.).
368. Scrophuiaria nodosa L. Sp. PI. 619; Bart. 1. e. p. 17;
Bert. 1. e. VI. p. 380; Tass. A Fior. p. 50.
« Scrophuiaria nodosa »
— Scrophuiaria nodosa foetida C. B. Pin. 235.
— Scropliulariae foetidae radix L. Mat. med. p. 109. N. 310.
— Scrofolaria maggiore, Castagnola, Erba da emorroidi.
— Esempi, con .sole foglie, molto danneggiato.
— Siena boschi della Monaca e di Ravacciano (Bart.) ; Monte-
Amiata (Targ. A.).
369. Scrophuiaria peregrina L. Sp. PI. 621; Bart. 1. e. p. 18;
Bert. 1. e. VI. p. 389 ; Tass. A. Fior. p. 50.
« Scrophidaria folio Urticae »
— Scrophuiaria folio Urticae C. B. Pin. 236.
— Scrofularia minore.
— Esempi, un po' danneggiato.
— Siena, presso la chiesa di S. Domenico, e nella strada che
conduce a Fontebranda (Bart.^ ; Dintorni di Siena (Tass. Ai : Mazza-
fonda (Giuli); M. Amiata (Sant.).
370. Verbascum Blattaria L. Sp. PI. 178; Bart. 1. e. p. 16;
Bert. 1. e. II. p. 586 ; Tass. A. Fior. p. 49.
« Blattaria hUea •>
— Blattaria lutea, folio lungo laciniato C. B. Pin. 240.
202 FL. TASSI
— Polline.
— Esempi, rametto ben conservato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.).
371. Verbascum phiomoides L. Sp. PI. 1194; Bert. 1. e. II.
p. 577; Tass. A. Fior. p. 50; Tass. FI. Escars. hot. S. Giovan
d' Asso p. 4. n. 59.
— Verbascum foemiìia, flore luteo magno C. B. Pin. 239.
— Barbarastio.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart.) ; S. Giov. d'Asso (Fi. Tass.).
Oss. Manca nel Catalogo e non determinata dal Bartalini nel-
1' erbario.
372. Verbascum sinuatum L. Sp. PI. 178 ; Bart. 1. e. p. 15 ;
Bert. 1. e. IL p. 583; Tass. A. Fior. p. 49.
« Verbascum nigi'itm folio papaveris Corniculati »
— Verbascum nigrum folio papaveris Corniculati C. B. Pin. 240.
— Guaragnasco salvatico, Tasso barbasso, Labbri di ciuco, Pel-
licciona.
— Esempi, foglie e fiori separati in cattivissimo stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A., Camp.); Pienza (Sant.);
Bagni di Vignone (Targ. A.).
373. Verbascum Thapsus L. Sp. PI. 177; Bart. 1. e. p. 15;
Bert. 1. e. IL p. 570 ; Tass. A. Fior. p. 49, Cenn. p. 82 ; Tass. FI.
Escurs. bot. S. Giov. d'Asso p. 4. N. 58.
« Verbascum mas »
— Verbascum mas latifolium luteum C. B. Pin 239.
— Verbasci herba L. Mat. med. p. 30. N. 90.
— Barabasco, Erba maestra, Labbri d' asino. Tasso barbasso,
Verbasco di foglia lunga.
— Esempi, due alquanto danneggiati.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.) ; Rapolano, M. Amiata
(Sant.) ; Tass. FI. Escurs. S. Giov. d' Asso.
374. Veronica agrestis L. Sp PI. 13 ; Bart. 1. e. p. 14 ; Bert.
1. e. L p. 100 ;
ERBARIO BARTALINI 200
« Veronica flosculis oblongis, pedicuUs »
— Veronica flosculis oblongis, -pedicalis insidentibus, chamaedryos
folio Mor. Hist. Oxon. P. 2. 323.
— Alsine charnaedripholia, flosculis pedicuiis oblongis insiden-
tibus C. B. Pili. 250.
— Vei'onica Gallinella.
— Esempi, in buono stato.
— Siena e dintorni sui muri (Bart.)
375. Veronica anagallis L. Sp. PI. 12 ; Bert. 1. e I. p. 70 :
Veronica Anagallis aquatica Bart. 1. e. p. 15; Tass. A. FI. p. 50,
« Veronica aquatica major, folio oblongo »
— Veronica aquatica major, folio oblongo Mor. Hist. Oxon.
p. 2. 323.
— Anagallis aquatica major, folio oblongo C. B, Pin. 252.
— Veronica aquatica, Beccabun«ra, Crescione, Erba grassa.
— Esempi, rametti in cattive condizioni.
— Dintorni Siena (Bart., Tass. A.); M. Amiata (Sant., Giuli).
376. Veronica arvensis L. Sp. PI. 13; Bart. 1. e. p. 14 ; Bert. 1.
e. I. p. 92 ; Tass. A. FI. p. 50.
« Veronica flosculis cauliculis adhaerentibus »
— Veronica floseulis cauliculis adhaerentibus Mor. Hist. Oxon.
p. 2. 322.
— Alsine veronicae foliis, flosculis cauliculis adhaerentibus. C.
B. Pin. 250.
— Ederella, SerpoUino.
— Esempi, danneggiato.
— Dintoi-ni di Siena (Bart.'ì: M. Amiata (Pari.)
377. Veronica Beccabunga L. Sp. PI. 12 ; Bart. 1. e. p. 15 ;
Bert. 1. e. I. p. 69: Tass. A. Fior. p. 50, Cenn. p. 83.
« Veronica aquatica major, folio suhrotundo »
— Veronica aquatica major, (vel minor) folio subrotundo I. R.
H. 145.
— Anagallis aquatica major {minorque) folio subrotundo C. B.
Pin. 252.
204
FL. TASSI
— Beccabungae herba L. Mat. med. p. 5. N. 12.
— Beccabunga.
— Esempi, molto danneggiato.
— Siena fuori porta Ovile e Fontebranda (Bart.) ; Radicofani,
Pienza, M. Amiata (Sant.).
378. Veronica Chamaedrys L. Sp. PI. 13 ; Bert. 1. e. I. p. 80;
Tass. A. Fior. p. 50; Tass. FI. Fior. d. S. Ant. p. 13.
« Veronica supina facie Teucri »
— Chamaedrys spuria minor rotuncUfolia C. B. Pin. 249.
— Vei'onica maggiore, Cre.scione dei prati.
— Esempi, danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart.) ; Poggibonsi presso il lago di S.
Antonio iFl. Tass.)
379. Veronica liederaefolia L. Sp. PI. 13; Bart. 1. e. p. 14;
Bert. 1. e. I. p. 104 : Ta.ss. A. Fior. p. 50.
« Veronica Cymballariae folio verna »
— Veronica Cymballariae folio verna I. R. H. 145.
— Alsine hederitlae folio C. B. Pin. 250.
— Veronica morso di gallina.
— Esempi, in buono stato.
— Siena (Bart., Tass. A.)
380. Veronica prostrata L. Sp. PI. 22; Bart. 1. e. p. 14;
Bert. 1, e. I. p. 7(3 ; Tass. Fior. p. 50.
« Veronica minor angustifolia ramosior »
— Veronica minor angustifolia ramosior et procumbens. Mor.
Hi.st. Oxon. P. 2. 321.
— Chamaedrys incana spuria minor augnstifolia C. B. Pin. 283.
— The salvatico, Veronica distesa.
— Esempi, ben conservato.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass.) ; M. Amiata. (Pari.).
381. Veronica serpyllifolia L. Sp. PI. 12; Bart. 1. e. p. 15;
Bert. 1. e. I. p. 89 ; Tass. A Fior. p. 50.
« Veronica pratensis serpyllifolia »
— Veronica pratensis serpillifolia C. B. Pin. 247.
ERBARIO IJAKTALINI 1>05
— Erba gualda salvatica.
— ■ Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart.).
382. Veronica spicata L. Sp. PI. 10 ; Bart. 1. e. p. 15 ; Bert.
1. e. I. p. G-2 ■ Tass. A. Fior. p. 50
« Veronica spicata minor »
— Veronica spicata minor G. B. Fin 247.
— Veronica spio-ata.
— Esempi, con fiori danneggiati,
— Dintorni di Siena presso Belriguardo (Bart.) ; Bagni di S.
Filippo (Sant.) ; Pienza (Sav.).
383. Hyosciamus albus L. Sp. PI. 180; Bart. 1. e. p. 9; Bart.
1. e. II. p. 613; Tass. A. Fior, p. 51, Cenn. p. 81,
« Hyosciamus vulgarìs vel niger »
— Hyosciamus albus major, (et minor), C. B. Pin. IGH.
— Flores et semina, (etiam radix et herba) Hyosciami albi
Plenck. le. pi. medie. I. p. 39,
— Giusquiamo, loseiamo bianco, Erba da piaghe. Dente cavallino,
Occhio di gatto.
— Esempi, ben conservato,
— Siena fuori porta Romana (Bart.) ; Pienza, Monte Giovi in
Val d'Orcia (Sant,).
— Denominazione errata dal Bartalini, perchè 1' esemplare del-
l'erbario non è V Hyosciamus niger, come ebbe pure a riscontrare il
Prof. A. Tassi, (Cenn. p. 82 nota 3), ma invece V H. albus, quindi
dovrebbe dirsi « Ilyot^ciamus albus mcijor » .
384. Solanum Dulcamara L. Sp, PI, 185,- Bart. 1, e. p. 16;
Bert. 1. e. IL p. 632; Tass. A. Fior. p. 51, Cenn. p. 80,
« Solarium scandem, seu Dulcamara »
— Solanum scandens, seu Dulcamara. C. B, Pin, 167.
— Dulcamarae stipites Li. Mat. med. p. 32. n. 95,
— Dulcamara, Vite salvatica, Amara dolce, Corallini, Solatro
legnoso. Vite di Giudea,
206 ^^- 'i'ASSI
— Esempi, rametto in fiore ben conservato.
— Dintorni di Siena, fuori porta Fontebranda e Ovile (Bart.);
Montieri (Sant.).
385. Solanum nigrum L. Sp. PI. 180 ; Bart. 1. e. p. 16 ; Bert.
1. e. IL p. G33; Tass. A. Fior. p. 51, Cenn. p. 80; Ta.ss. FI. Fior.
S. Ant. p. J3.
« Solanum offlcmaricm acinis pwiiceis »
— Solanum offìcinnrum acinis puniceis. C. B. Fin. 166.
— Solani herba L. Mat. Med. p. 32. n. 94.
— Solano nero, Erba mora. Uva lupina, Erl)a morella, Stridio.
— Esempi, due, di cui uno con fiori, foglie e frutti discretamente
conservato.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp., Tass. A.); Poo-gibonsi presso
il lago di S. Antonio (FI. Tass.).
386. Tilia europaea L. Sp. PI. 514; Bert. 1. e. V. p. 334.
— Tilia feniina, folio major. C. B. Più. 426.
— 2'iliae carho, covtex interior, fior es L. Mat. Med. p. 94 n. 262.
— Tiglio.
— Esempi, due : rametti con foglie e fioi-i ben conservati.
— Siena (Bart.)
Oss. Manca nel Catalogo.
387. Aegopodium Podagraria L. Sp. PI. 265 ; Bart. 1. e p.
48; Bert. 1. e. III. p. 287; Tass. A. Fior. p. 45, Cenn. p. 53.
« Angelica sylvestris minor, sive erratica ■»
— Angelica sylvestris ìriinor, sii^e erratica C. B. Pin. 155.
— Angelica silvestre, Podagraria, Castalda, Erba Girarda.
— Esempi, con foglie e fiori : questi ultimi alquanto distrutti.
— Dintorni di Siena (Bart.t.
388. Ammi majus L. Sp. PI. 248 ; Bart. 1. e. p. 47 ; Bert. 1.
e. III. p. 252 ; Tass. A. Fior. p. 45, Cenn. p. 52.
« Ammi majus »
— Ammi majus, foliis plurimum ìncisis, et nonnihil crispis. C.
B. Pin. 159.
ERBARIO BARTALINI 207
— Ammi capo l>ianco, Cornino nostrale, Rizzoinolo, Rindomolo
Sofìfione.
— Esempi, assai danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart., Camp. Tass. A.) ; Chiusi, (Sant.).
389. Ammi Visnaga Lamk. FI. Fr. III. p. 462 ; Bert. 1. e. HI.
p. 254 ; Tass. A. Fior. p. 45, Cenn. p. 52 ; Daueiis Visnaga L. Sp.
Pi. 242; Bart. 1. e. p. 48.
« Foeniciilum auìiiium »
— Foeniadnm animum, umbrella contrada oblonga I. R. H. 311.
— Gingklmm umbella oblonga C. B. Pin. 151.
— Bisnaga, Busnaga, Visnaga, Pastricciano, .Stuzzicadenti.
— Esempi, molto danneggiato.
— Siena fuori porta Romana, alla Coroncina (Bart., Tass. A.);
Pienza^ BettoUe, Rapolano, Armaiolo. (Sant.).
390. Bupleurum rotundifolium L. Sp. PI. 236 : Bart. 1. e. p.
47-48; Bert. 1. e. III. p. 130; Tass. A. Fior. p. 45.
« Bupleurum perfoliatum »
— Bupleurum perfoliatum, rotundifolium, anmium I. R. H. 310.
— Perfoliata vìdgatissima arvensis C. B. Pin. 277.
— Perfoliatae herba, semina L. Mat. Med. p. 45. n. 136.
— Cinquefoglio giallo, Erba d'amore, Perfoliata, Lino salvatico.
^ Esempi, in gran parte distrutto.
— Dintorni di Siena (Bart.) ; Radda (Becc).
391. Carum Petroselinum Benth. et Hook. f. Gen. i. 891 ;
Apium Petroselinum L. Sp. PI. 264; Bert. 1. e. III. p. 257; Pe-
troselinum sativum Hoffm. Gen. Umb. 177 ; Tass. A. Fior. p. 45.
Cenn. p. 52.
— Apium hortense, Petroselinum vulgo C. B. Pin. 153.
— Petroselini radix, herba, semina L. Mat. raed. p. 42. n. 127
— Prezzemolo, Apio ortense, Petroselino.
— Esempi, in buono stato.
— Pianta coltivata negli orti (Bart.).
Oss. Manca nel Catalogo.
208 FL. TASSI
392. Caucalis daucoides L. Sp. PI. 241 ; Bari. 1. e. p. 50;
Bert. 1. e. III. p. 178; Tass. A. Fior. 45.
« I aucalis Dauci sylvesiris folio echinato »
— Caucalis Dauci sylvestris folio echinato, magno f'ructu. Bot.
Monsp. 92. I. R. H. B23.
— Lappola carota.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass. A.); Radda (Becc.) ;
393. Caucalis nodosa Scop. FI. Cam. II. i. 192 ; Tordylium
nodosum L. Sp. PI. 240 ; Bart. 1. e. p. 47 ; Torilis nodosa Gaertn.
Fruct. I. p. 82. t. 20. f. 6 ; Bert. l. e. III. p. 189 ; Tass. A. Fior,
p. 45.
« Daucus aìinuus ad nodos floridus »
— Daucus annuus ad nodos floridus I. R. H. 308.
— Caucalis nodosa, echinato semine C. B. Pin. 153.
— Lappolina,
— Esempi, un po' danneggiato.
— Dintorni di Siena. (^Bart.) ; Pienza (Sant.).
394. Chaerophyllum temulum L. Sp. Pi. 258; Bart. 1. e. p.
49 ; Myn-his temulenia Smith. Engl. FI. 2. p. 51 ; Bert. 1. e. p. 213.
« Mirris annua, semine striato laevi »
— Myrrhis annua, semine striato laevi I. R. H. 315.
— Chaerophyllum sylvestre C. B. Pin.
— Anacio salvatico, Pastricciani, Cicutaria.
— Esempi, rametto con foglie e ombrelle, quest' ultime danneg-
giate.
— Dintorni di Siena (Bart.) ; Chiusdino, Montamiata, Monte-
pulciano (Sant.).
395. Daucus Carota L. Sp. PI. 242; Bart. 1. e. p. 47; Bert.
1. e. III. p. 157 ; Tass. A. Fior. p. 45, Cenn. p. 55; Tass. FI. Fior.
d. S. Ant. p. 10.
« Daucus vulgaris »
— Daucus vulgaris Clus-, Hyst. cxcviii.
— Pastinaca tenuifolia, sylvestris dioscoridis C. B. Pin. 151.
ERE ARIO BARTALINI ^^^^
— Dauci sylvestrìs semina L. Mat. ined. p. 47. n. 142.
— Carota salvatica, Pastinaca, Virga pastoris.
— Esempi, in gran parte distrutto.
— Siena, coltivata negli orti (Bart., Camp., Tass. A.): allo
stato salvatico, Poggibonsi presso il lago di S. Antonio (FI. Tass.).
396. Eryngium campestre L. Sp. PI. 233; Bart. 1. e. p. 50:
Bert. 1. e. III. p. IH ; Tass. A. Fior. p. 45, Cenn. p. 52.
— Erijngimn vulgare C. B. Pin. 386.
— Eryngii radix herba L. Mat. med. p. 38. n. 114.
— Eringio, Bottoni da camicie. Cardo stellario, Calcatreppe,
Carcioiini, Erba da colica.
— Esempi, in discreto stato.
— Siena, luoghi incolti (Bart., Tass. A.) ; Rocca d' Orcia, Ra-
dicofani (Sant.) ; S. Quirico (Camp.).
397. Foeniculum vulgare Mill. Gard. Dict. ed Vili. N. 1 ; Foe-
niculiim officinale Ali. Fi. Pedem. ii. 25 ; Bert. 1. e. III. p. 339 :
Tass. A. Fior. p. 45, Cenn. p. 54 ; Anethum Foeniculum L. Sp. PI.
263 ; Bart. 1. e. p. 48.
— Foeniculum vulgare italicum, semine oblongo, gusto acuto C.
B. 147.
— Finocchio salvatico. Finocchio forte.
— Esempi, ramo con sole foglie in buone condizioni.
— Siena per i campi (Bart.).
398. Myrrhis odorata Scop. FI. Cam. ed. II. i. 207; Bert. 1.
e. III. p. 207 ; Scandix odorata L. Sp. PI. 257.
— Myrrhis odorata, Cicutaria odorata C. B. Pin. 160.
— Finocchiella.
— Esempi, in buono stato.
— Dintorni di Siena (Bart.).
Oss. Manca nel Catalogo.
399. Peucedanum sativum Benth. et. Hook. f. Gen. i. 920 :
Pastinaca saliva L. Sp. PI. 262 ; Bart. 1. e. p. 49 ; Bert. 1. e. III.
p. 436; Tass. A. Fior. p. 45: Cenn. p. 54.
210 FL. TASSI
« Pastinaca sylvestris latifolia »
— Pastinaca sylvestris latifolia C. B. Pin. 155.
— Pastinacae radix, semina L. Mat. med. p. 43. n. 130.
— Pastinaca, Pastriccioni.
— Esempi, in gran parte distrutto, anche la carta è tutta forata.
— Siena fuori porta Fontebranda ed Ovile (Bart.) ; Brolio in
Chianti (Rie.) ; Castel del Piano (Camp.).
•400. Pimpinella major Huds. FI. Angl. ed. I. 110; Pimpinella
magna L. Mant. ii. 217; Bert. 1. e. III. 262; Pimpinella Saxifraga
L. Sp. PI. 163. var. major Bart. 1. e. p. 47.
« Tragoselinum majiis »
— Tragoselinum majus umbella candida I. R. H. 309.
— Tragoselino maggiore.
— Esempi, ben conservato.
— Dintorni di Siena, per le crete fBart ).
401. Sanicula europaea L. Sp. PI. 235; Bart. 1. e. p. 50;
Bert. 1. e. III. p. 121; Tass. A. Fior. p. 45, Cenn. p. 51; Tass.
FI. Escurs. bot. S. Giov. d' Asso. p. 4. n. 32.
« Sanicula officinarum »
— Sanicula officinarum G. B. Pin. 319.
— Saniculae herba L. Mat. med. p. 39. n. 115.
— Sanicola, Erba fragolina.
— Esempi, una pianta in ijuono stato.
— Dintorni di Siena (Bart.); Boschi del Mattioli e della Monaca
(Giuli) ; S. Abbondio (Ta.ss. A.) ; Moutalcino, Pienza, Bagni di S.
Filippo, (Sant.) ; S. Giov. d' Asso. (Ta.ss. FI.).
402. Scandix Pecten-Veneris L. Sp. PI. 256 ; Bart. 1. e. p.
50; Bert. 1. e. III. p. 199; Tass. A. Fior. p. 45; Tass. FI. Fior.
S. Ant. p. 10.
« Scandix semine rostrato vidgaris »
— Scandis semine rostrato vidgaris C. B. Pin. 152.
— Pettine di Venere, Forasacco, Spillettoni, Acicula.
— Esempi, due: uno dei quali molto danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart., Tass.); Poggibonsi presso il Iago
di S. Antonio (Tass. FI.).
ERBARIO BARTALINI 211
403. Siler trilobum Crantz. Stirp. Austr. ed. I. fase. III. G2 ;
Laserpitmm trilobum L Sp. PI. 248 ; Bart. 1. e. p. 48.
<' Angelica montana »
— Angelica montana perennis Aquilegiae foliis C. B. Pin. 157.
— Esempi, ramo con sole foglie ben conservato.
— Dintorni di Siena in specie al bosco della Monaca (Bart.).
404. Sium erectum Huds FI. Angi. ed r. 103; S. angustifolium
L. Sp. PI. 1672 ; Bert. 1. e. IH. p. 276 ; Tass. A. Fior. p. 45.
« Sium, sive Apùim palnstre »
— Sium, sive Apium palustre foliis oblongis G. B. Pin. 154.
— Sedanina d'acqua, Erba cannella.
— Esempi, in discreto stato con foglie e fiori.
— Dintorni di Siena (Bart.).
Oss. Manca nel Catalogo, dove è registrato soltanto il Siam la-
tifolium L.
405. Tordylium maximum L. Sp. PI. 240: Bart. 1. e. p. 50;
Bert. 1. e. Ili p. 442; Tass. A. FI. p 45.
« Tordilinm majus »
— Tordylium majus vulgare, seminibus hirsutis, limbo quasi
laevi Mor. Oxon. Hyst.
— Caucalis maxima, sphondylii aculeato semine C. B. Pin. 152.
— Ombrellini delle steccie.
— Esempi, rametto in parte distrutto.
— Dintorni di Siena, fuori porta Fontebranda (Bart.) ; Pienza
(Sant.).
406. Broussonetìa papyrifera Vent. Tabi. Regn. Veg. iii. 547;
Tass. A. Cenn. p. 97 ; Morus papyrifera L. Sp. Pi. 986.
— Morus saliva, foliis urticae mortuae, cortice papyrifera Kaem-
pf. amoen. 471-472.
— Moro della China, Moro papirifero.
— Esempi, discretamente conservato.
— Pianta coltivata in alcuni giardini di Siena (Bart., Tass. A.).
Oss. Manca nel Catalogo.
212 FL. TASSI
407. Morus alba L. Sp. PI. 980 ; Tass. A. Gemi. p. 96.
« Morus fructu albo »
— Morus fructu albo C. B. Fin. 459.
— Grelso, Moro bianco, Gelso moro, Grelso i-omano.
— Esempi, in cattivo stato.
— Siena, pianta coltivata (Bart., Tass. A.).
Oss. Non registrata nel Catalogo.
408. Parietaria officinalis L. Sp, PI. 1052; Bart. 1. e. p. 80;
Bert. 1. e. II. p. 212; Tass. A. Fior. p. 52, Cenn. p. 96.
« Parietaria officinarum (Vetriolai »
— Parietaria officinarum, et Dioscoridis C B. Pin. 121.
— Parietariae herba L. Mat. med. p. 167. n. 472.
— Erba vetriola, Vitriola, Parietaria, Muraiola, Erba da pulire
i vetri.
— Esempi, due ben conservati.
— Siena sui muri (Bart., Tass. A.).
409. Ulmus campestris L. Sp. Pi. 225; Bart. 1. e. p. 117;
Bert. 1. e. III. p. 63 ; Tass. A. Fior. p. 53, Cenn. p. 98.
— Ulmus Campestris, et Theoplirasti C. B. Pin. 426.
— Ulmi cortex medius L. Mat. med. p. 35. n. 105.
— Olmo, Olmo piramidale.
— Esempi, con sole foglie danneggiato.
— Dintorni di Siena, lungo le strade dove è coltivata, e sponta-
nea lungo i fossi (Bart., Tass. A.) ; Radicofani, Pienza (Sant.).
410. Urtica dioica L. Sp. PI. 984; Bart. 1. e. p. 90; Bert. 1.
e. X. p. 174; Tass. A. Fior. p. 52, Cenn. p. 96.
« Urtica urens maxima »
— Urtica urens maxima C. B. Pin. 232.
— Urticae majoris radix, hei'ba, semina L. Mat. med. p. 148.
n. 419.
— Urtica, Ortica maschia, Urtica delle foglie lunghe.
— Esempi, due ben conservati.
— Siena (Bart., Camp., Tass. A.j ; Castiglion d' Orcia (Sant.).
ERBARIO BARTALINI 213
411. Urtica urens L. Sp. PI. 984; Bart. 1. e. p. 90; Bert. 1.
e. X. p. 171 ; Tass. A. Fior. p. 52.
— Urtica urens minor G. B. Pin. 232.
— Ortica, Ortica piccola, Urtica pungentissima.
— Esempi, un po' danneggiato.
— Dintorni di Siena (Bart.).
412. Valerianella olitoria (L.) Pollich. Hist. PI. Palat. i. 30;
Bert. 1. e. I. p. 184 ; Tass. A. Fior. p. 46, Cenn. p. 59 ; Valeriana
Locusta a Olitoria L. Bart. 1. e. p. 10.
« Valerianella arvensis praecox »
— Valerianella arvensis praecox humilis, semine compresso. Zan-
nichell. Istor. delle piant. p. 270.
— Lattughini, Erba riccia, Ceciarello.
— Esempi, alquanto danneggiato.
— Dintorni di Siena in specie nei campi (Bart.).
413. Verbena officinalis L. Sp. PI. 20; Bart. 1. e. p. 27; Bert.
1. e. VI. p. 260 ; Tass. A. Fior. p. 50., Cenn. p. 85 ; Tasa. FI. Fior.
S. Ant. p. 14.
« Verbena corìimunis caeurideo flore »
— Verbena communis caeruleo flore. C. B. Pin. 969.
— Verbenae herba L. Mat. med. p. 6. n. 17.
— Verbena, Erba croce. Erba sacra. Erba turca.
— Esempi, due, uno dei quali danneggiato
— Dintorni di Siena, nei prati (Bart., Tass. A.) ; S. Galgano,
Montalcino, Pienza (Sant.ì; Poggibonsi presso il lago di S. Anto-
nio (Fi. Tass.).
414. Viola tricolor L. Sp. PI. 935; Bart. 1. e. p. 62; Bert. 1.
e. II. p. 716; Tass. A. Fior. p. 39, Cenn. p. 17.
« Viola arvensis, flore loto albo, viola trinitatis
minor »
— Viola tricolor hortensis repens. C. B. Pin. 199.
— Erba Trinitas, Trinitas, Flos Jovis.
214 FL. TASSI
— Viola a tre colori, Suocera e nuora, Pensee, Viola farfallina.
Erba della Trinità.
— Esempi, ben conservato.
— Dintorni di Siena, per le siepi e per i prati (Bart., Tass.
A.); Montamiata iTarg. A.).
I NDICE
ACANTHACEAE .... 1
Acanthus moUis li l
Acer campestre L 348
Achillea Millefolium L. ... 74
« « oc flore purpureo 75
Adonis aestivalis L B05
Aegopodium Podagraria L. . . 387
Agrimonia Eupatoria L. . . . 324
Ajuga Chamaepytis Schreb . . 150
« reptans L 151
Alchemilla arvensis Scop. . . 325
Allium roseum L 234
« neapolitanum Cyr . . 235
« Schoenoproasum L. . . 236
« triquetrum L . . . . 237
Althaea cannabina L . . . . 250
« ofìficinalis L . . . . 251
AMARANTHACEAE ... 2
Amaranthus Blitum L . . . 2
Ammi majus L 38S
« Visnaga Lam .... 389
AMPELIDEAE 3
Anagallis arvensis L, x caerulea
Gren. et Godr 298
€ arvensis L, « phoenicea 299
Anagyris foetida L 185
Anchusa officinalis L . . . . 8
Anemone Hepatica L . . 306
« nemorosa L . ■ . 307
Anthemis Cutula L 76
« tinctoria L. ... 77
Antirrhinum latifolium Mill. . 353
« majus L . . . . 354
Antirrhinum Orontiuni L
Anthyllis Barba-Jovis L.
APOCYNACEAE . .
Arabis perfoliata Lam
ARALIACEAE. . .
Arctium Lappa L . .
Arenaria saxatilis L .
« serpyllifolia L
« tenuifolia L .
e verna L . .
Aristolochia rotunda L
ARISTOLOCHIACAE
Artemisia camphorata \\
« vulgaris L .
Asarum europaeum L .
Asperula arvensis L .
Astragalus glyciphyllos L
« monspessulanus
Atriplex bastata. . .
11
Ballota nigra L . . . .
Bartsia latifolia Sibth et Sm
« lutea Reichb . .
Bellis perennis L . . .
BUXINEAE ....
Borago officinalis L.
BORAGINEAE . .
BRASSICACEAE . .
Broussonetia papja-ifera Vent
Bunias Erucago L . . . .
Bupleurum rotundifoliura L.
Buxus sempervirens L . .
355
186
4
18
5
78
46
47
48
49
6
6
79
80
7
3i8
184
187
65
152
356
357
81
. 36
. 9
. 8
. 18
406
. 19
390
36
21G
INDICE
Calamintha Acinos (Clairv.) Mant 153
« Clinopodium Benth . 151
« parviflora Lam . . 155
Caraelina sativa Crantz ... 20
Campanula Erinus L .... 37
e latifolia L .... 38
« Rapunculus L . . 39
« Ti-acbeliuni L . . 40
CAMPANULACEAE ... 37
CANNABINEAE 42
CAPPARIDEAE 43
Capparis spinosa L 43
CAPRIFOLIACEAE ... 44
Capsella Bursa-pastoris Moench 21
Cardamine hirsuta L .... 22
« pratensis L. ... 23
Carduus ci'ispus L 82
« nutaiis L 83
CARYOPHYLLEAE ... 46
Carum Petroselinuiu Benth et
Hook 391
Caucalis daucoides L . . . . 392
« nodosa Scop .... 393
Centaurea Calcitrapa L ... 81
« Solstizialis L ... 85
Cephalanthera pallens Rich. . 266
<. rubra Rich. . . 267
Cerastium arvense L .... 50
€ glomeratum Thuill . 51
Chaerophyllum temulum L . . 394
Chelidonium majus L . . . . 279
CHENOPODIACEAE ... 65
Chenopodiuin murale L ... 66
« opulifolium Schrad 67
« Vulvaria L. . . 68
Chlora perfoliata L 138
Chrysanthemum Parthenium
Bernh 86
« Segetum L . 87
Cichorium Intj'bus L .... 88
Circaea lutetiana L 264
CISTINEAE 70
Cistus monspeliensis L ... 70
« polyphornius AVilk . . 7l
« salviaefolius L. ... 72
Clematis Flammula L . . . . 303
Vitalba L 309
COMPOSITE 74
Cnicus lanceolatus Willd . . 89
« monspessulanus Roth . 90
Coronilla minima Li ... ■ 188
« scorpioides Koch . . 189
« varia L 190
Crataegus Oxyacantha L. . . 326
Crepis neglecta L 91
« setosa Hall 92
Cyclamen hederaefolium Reich. 300
Cynoglossum officinale L. . . 10
Cytisus hirsutus L .... 191
« sessilifolius L . . . 192
Daucus Carota L 395
Delphininm Ajacis Li ... . 310
« Consolida L . . .311
Dianthus Cartusianorum L. . 52
Digitalis lutea L 358
DIPSACEAE 130
Dipsacus silvestris Mill . . . 130
Dorycnium herbaceum Vili . . 193
« hirsutum Ser. . . 194
Draba muralis L 24
Ecliium italicum L 11
« vulgare L 12
Epilobium hirsutum L . . . 265
Epipactis latifolia Ali .... 268
« palustris Crantz . . 269
Erigeron canadensis L ... 93
Erodium cicutarium L'Herit . 140
« malacoides Willd . .141
INDICE
217
Eryngiuni campestre L .
Erythraea Centauri am Pers
Eupatorium cannabinum L .
Euphorbia amygdaloides . .
" Cyparissias L .
« falcata L. . . .
« helioscopia L . .
EUPHORBIACEAE. . .
Euphrasia officinalis L. . .
Fagopyruni esculentum
Moench
Filago arvensis L . .
« germanica L .
Foeniculum vulgare Mill
Fragaria collina Er
Fraxinus Ornus L . .
Fumaria capreolata. .
« officinalis L .
Gagea fascicularis Salisb
Galega officinalis L .
Galeopsis Tetrahit L .
Galium cruciata Scop .
« MoUugo L . .
« ve rum L
Genista sagittata L
GENTIANEAE. . .
GERANIACEAE . .
Geranium columbinum L
« dissectura L
« nodosum L .
« Robertianum 1
Geum urbanum L . .
Globalaria vulgaris L.
GLOBULARI AE . .
Gratiola officinalis L .
Gypsophila muralis L.
Habenaria bifolia E. Br.
396
139
94
133
134
135
136
133
359
290
95
96
397
327
259
280
281
238
195
156
339
340
341
196
138
140
142
143
144
145
149
328
. 149
360
53
N.o
Hedera Helix L 5
Hedysarum coronarium L . . 197
Heliantliemum vulgare Gaertn 73
Helichrysum angustifolium De. 97
Heliotropium europaeum L . .13
Helleborus niger L 312
Hieracium murorum L ... 98
Pilosella L 99
Hippocrepis unisiliquosa L . . 198
Humulus Lupulus L .... 42
Hyacinthus romanus I. . . . 239
Hyosciamus albus L . . . . 383
Hj'oseris radiata L 100
HYPERICINEAE 146
Hypericum Androsaemum L . 146
<c montanum L. . . 147
« perforatum L . .148
Inula Conyza DO 101
« salicina L 102
Jasminum officinale L ... 260
Lactuca saligna L 103
« scariosa L 104
LABIATAE 150
Lamium amplexicaule L . . . 167
« maculatum L . . . 158
« purpureum L . . • 159
Lathyrus Aphaca L 199
« pratensis L . . . . 200
^ silvestris L. . . . 201
« vernus L. . . . 202
LAURINEAE 183
Laurus nobilis L 183
Lavatera punctata AH . . . 252
LEGUMINOSAE 184
Lemna minor L 246
270
218
INDICE
LEMNACEA.E 2i6
Lepidium graminifoliuui L . . 25
« latifolium L. . . . 2H
Leucanthemuin vulgare Lam . 105
Ligustrura viik^are L . . . . 26L
LILTACEAE 234
Liliuin bulbiferuiii L 240
LINEAE
Linaria Cymbalaria Mi 11
« Elatine Mill .
« spuria Mill . .
vulgaris Mill .
Linum catharticum L .
gallicum L
231
361
362
363
364
231
232
233
271
14
247
203
« tenuifloruin L . .
Listerà ovata R. Br . . .
Lithospermum arvense L .
LYTHRARIEAE ....
Lotus corniculatus L . . .
Lupinus albus L 204
Lyclinis dioica L 51
« Flos-cuculi L ... 55
. 56
. 160
. 301
. 302
. 247
. 248
« Githago L . . .
Lycopus europaeus L . .
Lysimachia Nuiumularia L
« vulgaris l> .
Lythrum H3'ssopitblia L . .
« Salicaria L .
Malope malacoides L . .
. 253
Malva alcea L
. 254
« sylvestris L . . .
. 255
MALVACEAE ...
. 250
Marrubium vulgare L
. 161
Matricaria Chamoinilla L
. 106
Matthiola incana K. Br .
. 27
Medicago arabica Ali. . .
. 205
« lupulina L . .
. 206
« minima L . .
. . 207
Medicago sativa L .
Melilotus iialica Pers .
« officinalis Desr
Melittis Melissophylluin
Mentirà aquatica L .
« arvensis L .
« Pulegium L .
Mercurialis annua L
Micromeria juliana Bent
Morus alba L . . . .
Muscari comosum Mill
« racemosum Mill
Mj'agruni perfoliatuni L
Myosotis stricta Link.
Myrrhis odorata Scop .
MYRTACEAE. . .
Myrtus coramunis L .
NAIADACEAE. . .
Nasturtium officinale R.
Nepeta Glechoma Benth
Nigella arveusis L . .
« damascena . .
Bi
208
209
210
162
163
164
165
137
166
407
241
242
28
lo
398
249
256
Odontospermum aquatica m Sch
Olea europaea L
OLEACEAE
Onobrj'chis Caput-galli l.am. .
« viciaefolia Scop
ONAGRARIEAE
Ononis minutissima L . . .
« spinosa L
Onopordon Acanthum L . . .
Ophrys muscifera Huds . . .
ORCHIDE^E
Orchis hircina Crantz ....
« maculata L
« Morio L
« Simia Lam
Origanum vulgare L . . . .
257
29
167
313
314
107
262
259
211
212
264
213
214
108
272
266
273
274
275
276
168
INDICE
219
OROBANCH/VCEAE . . .277
Oi'obaiiche ci-euata Porsk . . 277
< ramosa Ij . . . . 278
Paliurus aculeatas Lara . . . 322
Pallenis spinosa Oass .... 109
Papaver Rhoeas L 282
PAPAVERACEE . . .
Pariebaria officiualis L
Petasites officiualis Moench
Peucedaiium sativum Benth
Phaseolus vulgaris L . .
Picris echioirles L . . .
Pimpinella major Hudz .
PLANTAGINEAE . .
Plantago Coronopus L
« lanceolata L
« major L . . .
« mari ti ma L .
Polycarpon tetraphyllum L
Polygala flavescens DC .
« monspeliaca AH
« vul^aris L .
POLYGALSAE . . .
POLYGONACEAE . .
Polygonatum officinale Ali
Polygonum aviculare L .
« Convolvulus L
« Persicaria L .
Populus alba L . . . .
Portulaca oleracea L .
PORTULACEAE. . .
Potamogetou crispus L .
« natans L
Potentina reptans L . .
« Tormenti Ila Heck
Poterium Sangnisorba L .
Primula vulgaris Huds .
Prunella laciniata Ij . .
« vulgaris L
Prunus I.aurus cerasus fj
Pulicaria vulgaris Gaertn
Pulmonaria officiualis L
Panica Grauatum L
Pyrus germanica Hook
PRIMULACEAE . .
279
408
110
399
215
IH
400
283
. 283
284
285
286
. 57
287
288
289
287
, 290
243
291
292
293
345
297
297
257
258
829
330
331
303
169
170
i L
RANUNCULACEAE
Ranunculus arvensis L
« Ficaria L
« muricatus L
« repens L .
« trichophyllus
Reseda odorata L .
« Phyteuma L
RESEDACEAE
RHAMNEAE . .
Rhinanthus Crista-gall
Ribes Grossularia L
« rubrum L . .
Robinia Pseudacacia
Rosa canina L . .
« spinosissima L
ROSACEAE. . .
Rubia peregrina L .
RUBIACEAE . .
ivubus frufcicosus L .
Rumes Acetosa L
« acutus L .
« aquaticus L
Ruta graveolens L .
RUTACEAE . .
SALICINEAE . .
Salix alba L . . .
« purpurea L .
Salvia Sclarea L . .
« verbeuaca L .
Sambucus Ebulus L
« nigra L .
332
112
16
249
333
298
. 305
. 315
. 316
. 317
. 318
Chaix319
. 320
. 321
. 320
. 322
. 365
. 349
. 350
. 216
. 234
. 335
. 324
. 342
. 342
. 336
. 294
. 295
. 296
. 344
. 344
345
346
347
171
172
44
45
320
Samolus Valerandi L .
Sanicula europaea L
SAPINDACEAEi . .
Saponaria officinalis L
« Vaccaria li .
Saxifraga granulata L
« tridactylites L
SAXIFRAGEAE . .
Scabiosa arvensis L
« succisa L .
Scandix Pecten-Veneris L
Scilla peruviana L . .
Scolymus hispanicus L
Scorpiurus subvillosa L
Scorzonera laciniata L
Scrophularia aquatica L
« canina L .
-I nodosa L .
« peregrina L
SCROPHULARINEAE
vSenebiera Coronopus Poir
Senecio erraticus Bert.
« nemorensis L
« vulgaris L .
Sherardia arvensis L
Sideritis romana L .
Silene conica L . .
Silene Cucubalus AVib,
« gallica L . .
Siler trilobum Crantz
Sinapis arvensis L .
Sisymbrium Alliaria Scop
«t officinalis Scop
« polyceratium L
Slum erectum Huds .
SOLANACEAE . .
Solanuni Dulcamara L
« nigrum L .
Solidago Virgaurea L .
Sonchus asper Hill . .
« oleraceus L ,
INDICE
X.o
304
Spartium junceum L . . . .
401
Specularla Speculum DO . .
343
Spinacia oieracea L . . . .
58
Spiraea Filipendula L . . . .
5y
Stachys annua L
351
« germanica L . . .
852
italica Mill
349
" palustris L . . . .
131
Stahelina dubia L
132
Stellarla media Cyr
402
Sjanphytum tuberosum L . .
244
Syringa vulgaris L
113
217
Taraxacuni officinale Wigg
114
Teucrium Chamaedrys L . .
366
« Polium L . . . .
367
« Scordium L . . . .
368
« Scorodonia L . . .
369
Thlaspi perfoliatum L . . . .
353
Thymus Serpyllum L . . . .
30
Tilia europaea L
115
TILIACEAE
116
Tordylium maximum L . . .
117
Tragopogon pratense L . . .
343
Trifolium agrarium L . . . .
173
« angustifolium L . .
60
« arvense L . . .
61
« incarnatum L . . .
62
« pratense L . . . .
403
« repens L
31
«t resupinatum L
32
■< stellatum L . . .
33
Trigonella corniculata L . . .
34
Tunica prolifera Scop ....
404
Tussilago Farfara L . . . .
383
384
Ulmus carapestris L . . . .
385
UMBELLIFERAE . . . .
118
Urginea Scilla Steink . . . .
119
Urospermum Delachampii F.
120
W. Schm
125
Urospermum picroides Desf
Urtica dioica L . . .
urens L . . .
URTICACEA.E . . .
VALERIANEAE . .
Valerianella olitoria L
Verbascvim Blattaria L
« plilomoides L
« sinuatum L
< Thapsus L
Verbena officinalis L
VERBENACEAE .
Veronica agrestis L
« Anagallis L
« arvensis L
« Beccabunga L
« Ohamaedrys L
INDICE
221
126 Veronica liederaefolia L . . . 379
410 « prostrata L . . . . 3S0
411 « serpyllifolia L . . . 381
406 « spicata L 382
Vicia Gerardi Vili 228
412 « lutea L 229
412 « monanthos Desf .... 230
370 Vinca minor L 4
371 Viola tricolor L 414
372 VIOLARIEAE IH
373 Vitis vinifera L 3
413
374 Xanthium spinosum L . . . 127
374 ^ Struraarium L . . 128
375 Xerantheraum cylindraceum
376 Colm 129
377
378 Zizyphus sativa Gaertn . . . 323
ELENCO GENERALE
DEI FUNGHI DELLA PROVINCIA SENESE
rinvenuti fino a tutto l'anno 1905
I.» SERIE
A canthostij;Miia parasi ticura
(Hartig.) Sacc.
Acrostalaginus cinnabarinus
Cda
Acti iiotliyi'him graminis Kze
Aeciilium Clematidis DO.
« Compositarum Mart.
'( Euphorbiae Gmel.
« Mespili DO.
« Muscari Link
« punctatum Pers.
« RanunculacearumDC
AejKerita candida Pers.
Aj^ai'icus campester L
« silvicola Vitt.
« silvaticus Schaeft'.
Alternarla Brassicae Sacc.
« tenuis Nees
Amanita aspera Fr.
« caesarea Scop.
^< echinocephala Vitt
« Mappa Fr.
« muscaria L.
« ovoidea Bull.
« pantherina DO.
« phalloides Fr.
« rubescens Fr.
« verna Fr.
Amanìtopsis vaginata (Bull)
Roze
Aniphisphaeria conica (Lèv)
Ces. et De Not
« pseudoumbrina Sacc.
« rhoina FI. Tass.
Antennaria elaeopliila Mont.
« pithyophila Nees
Anthostonia gastrinum (Fr.)
Sacc.
« taeniosporum Sacc.
Anthostomella gracilis FI.
Tass.
« Grynerii FI. Tass.
« italica Sacc et Speg.
« palmicola (Auersw)
Rbh.
« rostrispora a foliicola
Sacc.
« Smilacis H. Fab.
Aposphaeria Ferrum- equini
FI. Tass.
« fusco-maculans Sacc.
Arcyi'ia punicea Pers
Arniiliarla aurantia Schaeff
« melica Vahl.
« mucida Schrad.
« ramentacea Bull.
224
ELENCO GENERALE
Arthrobotrynni atrum Berk.
et Br.
Ascocliyta Arundinariae FI,
Tass.
« Calycanthi Sacc. efc
Speg. a occiden-
talis FI. Tass.
« Cappai'idis (Cast.)
Sacc.
« charticola FI. Tass.
« Chlianti FI. Tass.
« Cinerariae FI. Tass.
« Ci'ataegi Fckl.
« decipiens Pass.
« Dianthi (Alb. et
Schw.) Berk.
« Elaeagni Sacc.
« evonymicola Allescli
« Fraxini Oud.
« GrrabowskiaeFl.Tass.
« Hyacinthi FI. Tass.
« laurina FI. Tass.
« myrticola Maire et
Sacc.
« Orobanches FI. Tass.
« Paliuri Sacc.
« Pisi Lib.
« Plumbaginis Sacc.
« Rapliiae FI. Tass.
« Rosmarini FI. Tass.
« Saccardiana Fl.Tass.
« Siliquastri Pass.
« Sterculiae FI. Tass.
« Wistariae FI. Tass.
AspergilIusglaucus(L.)Liuk
« a olivasceus Sacc.
« griseus Link
Aspergillns stercoi*eus Sacc.
Asteroma Diospyri (Schw.)
Sacc.
« geographicum (DO.)
Desm.
« tenerrimum Grogn.
Aiilographiim vagum Desm.
Aiiriciilaria mesenterica
(Dicks.j Fr.
Baeti'idium flavum Kunz et
Schm.
Badbamia hyalina (Pers.)
Berk.
Baiiaea Personii Crouan
Bartaliuia robillardoides FI.
Tass.
Beloiiium graminis (Desm.)
Sacc.
« tepliromelas (Pass.)
Sacc.
Bertia italica Sacc. et Speg.
Boletus bovinus L.
« calopus Fr.
« castaneus Bull.
« chrysentereon Fr.
« cyanescens Bull,
edulis Bull,
felleus Bull,
granulatus L.
luridus Schaeff.
luteus L.
olivaceus Schaeff.
piperatus Bull,
pruinatus Fr.
purpureus Fr.
Satanas Lenz.
«
«
«
«
«
«
«
«
DEI FUNGHI SENESI
225
Holetiis scaber Fr.
« versipellis Fr.
« viscidi! 3 L.
Botryosphaeria Berengeria
na De Not.
Botrytis vulgaris Fr.
Bovista nigrescens Pers.
Brachyspoi'iiini coryiioideum
(De Not.) Sacc.
<•< gracile ( Wallr.) Sacc.
« obovatum (Berk.)
Sacc.
Bremia Lactucae Regel.
C'amarosporium Ampelopsi-
dis FI. Tass.
« cercidicolum Brun.
« charticolum (Speg.)
Sacc.
« Coronillae Sacc. et
Speg.
«. a Coluteae Sacc.
« Spireae Bau mi.
« incruatans Sacc.
« Lycii Sacc.
«. macrosporum (B, et
Br.) Sacc.
« macrosporum Sacc. a
DeutziaeFl.Tass.
« MesembrianthemiFl.
Tass.
« nervi sequum FI.
Tass.
« Nandinae FI. Tass.
« polymorphum (Sacc.)
a Rutae Sacc.
« Rhagodiae FI. Tass.
Camarosneriiim RibisBriard
« Robiniae (Westd)
Sacc.
« strobilinum Bomm.,
Rouss., Sacc.
« Triacanthi Sacc.
« a minus Sacc.
Caiiiarosporiihim Budd leiae
FI. Tass.
« cruciatum (Fuck.) FI.
Tass.
Cantliarelins aurantiacus Fr
« albidus Fr.
« carbonarius Alb. et
Schwein
* cibarius Fr.
« a albus Fr.
« cinereus Fr.
« infundibuliformis
(Scop.) Fr.
« lutescens Fr.
« muscigenus (Bull.)
Fr.
<-< tubaeformis Fr.
« umbonatus Fr.
Capillaria Avundinis Pers.
Capuodiiiin Lonicerae (Fckl.)
Sacc.
Caryospora Putaminum
(Schw) De Not.
Cenangium Abietis (Pers)
Rehm.
« Sophorae Pass,
Ceratostoina culmicolum
Sacc.
Cercospora beticola Sacc.
226
ELENCO GENERALE
Cercospora Boussingaul-
tiae Roum.
« Capparidis Sacc.
« cerasella Sacc.
« crassa Sacc.
« ferruginea Fckl
« neriella Sacc.
« Resedae Fckl.
« Ricini Speg.
« rosicela Pass.
^< Rubigo Cke et
Harkn .
« smilacina Sacc.
C'ercosporella tamicola
Lamb. et Fautr.
Ceriospora bicalcarata (Ces.)
Sacc.
Ceiithospora phacidioides
Grev.
Chaetomella atra Fckl.
«. «a charticola FI.
Tass.
Chaetoiiiimii comatum (Tode)
Fr. .
Chaetopeltis laurina (FI
Tass.) Sacc. .
Chaetophonia alliicola FI.
Tass.
« Mimuli FI. Tass.
« SansevieraeFl.Tass.
Chaetosphaeria pbaeostroma
Fuck.
Chaetostroma atrum Sacc.
Cicinnobulus Cesatii De By
« a Evonymi FI. Tass.
Circinotrìclmni maculiforme
Nees.
Cladosporiuin carpophiluin
Thuem.
« desmotrichum Desm. 34G
« epiphyllum (Pers.)
Mart.
« Eucalypti FI. Tass.
« fasciculatum Cda.
« gi-acile Cda
« herbarum (Pers.)
Link.
« macrocarpum Preuss
« Paeoniae Pass.
« Pisi Oug. et Macch.
« Typharum Desm.
Clasterosporiuin Amygda-
learum (Pass.)
Sacc.
Clathrus cancellatus Tourn
Clavaria coralloides L.
« flava ScbaefF.
« inaequalis Mlill.
« pistillaris L.
« stricta Pers.
Clitocybe aggregata Schaeff.
« ampia Pers.
« candicans Pers.
< cyathiformis Fr.
« ditopoda Fr.
« flaccida Sow.
« geotropa Bull.
« laccata Scop.
« suaveolens Scbum
Cilitopilns Orcella Bull.
<-< Prunulus Scop.
Clypeosphaeria limitata
(Pers.) Fckl.
« Morreni (West.) Sacc.
DEI FUNGHI SENESI
Clypeospliaeria Notarisii
Fckl.
Cocco myces dentatus (K. et
Schin.) Sacc.
«( Juniperi(KzeetSch)
Sacc.
Coleosporium Campanulae
(Pers.) Lèv.
« Seuecionis (Pers.ì Fr.
« Souchi (Pers.) Lèv.
C/olletoti'icliuin Ailanthi
Togn.
« Elasticae FI. Tass.
« Epiphylli FI. Tass.
« gloeosporioides Penz.
« omnivorum Kalst
« rhoinum FI. Tass.
« Spiiiaciae Eli. et
Halst
Collibia fusipes Bull.
« hariolorum DC.
« longipes Bull.
« radicata Relh.
Cloniosporiuin Arundinis
(Oda) Sacc.
« aterrimum (Oda)
Sacc.
« Bambusae (Thùm et
Bolle) Sacc.
« Dasylirii Oud.
« rhizophilum(Preuss.)
Sacc.
Coiiiothecium complanatum
(Nees.) Sacc.
K effusum Oda.
Coniothyriiini alpiniaecolum
FI. Tass.
Coniothyriiim australe Sacc.
« commixtum FI. Tass.
< concentricum (Desin)
Sacc.
« a Agaves Sacc.
« Delacroixii Sacc.
« epi myces Sacc. et
Speg.
« Equiseti Lamb. et
Faut.
« Eugeniae FI. Tass.
<-< loedans Sacc.
« Fuckelii Sacc.
« Hederae (Desm.)
Sacc.
« hysterioideum Karst
et Har.
« incrustans Sacc.
« Kei'riae Le Bret.
« microsporumFl.Tass.
« olivaceum Bon.
« a Cestri PI. Tass.
« |3 Hederae (Desm.)
Sacc.
« Palmarum Oda
v< phomoides (Crouau)
Sacc.
« superficiale FI. Tass.
« tamaricellumP.Brun
Copri iiiis comatus Fr.
<< Digitalis (Batsch)
Fr.
K domesticus(Pers.)Fr.
« ephemerus Fr.
« hemerobius Fr.
« lagopus Fr.
« raicaceus (Bull.) Fr.
228
ELENCO GENERALE
Copriiius plicatilis (Curt.) Fr.
« radians (Desm.) Fr.
Coreniiiim stysanoides Sacc.
Coi'ticìum coeruleum
(Schrad.) Fr.
« nudum Fr.
Cortiiiarius albo - violaceus
(Pers.) Fr.
« camurus Fr.
« cinereo - violaceus
(Pers.) Fr.
« coUinitus (Pers.) Fr.
« erugatus(Weinm,)Fr.
« multiformis Fr.
i< orichalceus Batsch.
« pholideus Fr.
« tophaceus Fr.
« torvus Fr.
K varius (Scbaeff.) Fr.
Coryueuiu Corni - albae
(Roum.) Sacc.
<.<. microstictum B et Br.
« Tecoraae Sacc.
Craterelliis cornucopioides
(L.) Pers.
Croiiai'thiin asclepiadeum
(Willd.) Fr.
« flaccidum (Alb. et
Schw.) Wint.
Cryptomela Arundinis (Dur.
et Mont.) Sacc.
Cryptostictis hysterioides
Fckl.
Cryptovalsa Nitschkei Fckl.
« E.abeuborstii(Nits.)
Sacc.
Cuciii'bitaria Ailantbi Rbh.
Cucurbitaria Carpini Sacc.
« . Castaneae Sacc.
« Coronillae (Fr). Sacc.
« elongata (Fr.) Grev.
<< Ephedrae FI. Tass.
« pulchella H. Fab.
« Sorbi (Karst.). Sacc.
« Spartii (Nees.) Ces,
et De Not.
Cj'athiis striatus (Huds.)
Hoffm.
Cyclocouiiim oleaginum Cast.
Cylindrocolla Urticae (Pers.)
Bon
Cystopiis candidus (Pers.)
Lèv.
« Capparidis De By.
« Portulacae (DC.) Lèv.
« Tragopogonis (Pers.)
Schrot.
Cy topica arundinicola Bizz
et Sacc.
Cytospora Ailanthi B. et C.
« ambiens Sacc.
« ampelina Sacc.
« carphosperma Fr.
v<. chrysosperma (Pers.)
Fr.
« coenobitica Sacc.
« epileuca Sacc.
« ei'iceti Sacc.
« flavo- virens Sacc.
« juglandina Sacc.
« leiicosperma (Pers.)
Fr.
« microspora (Cda.)
Rbh.
DEI FUNGHI SENESI
229
Cytospora microsfcoma Sacc.
v< punica Sacc.
« Salicis(Cda)Rabenh.
« stenospora Sacc.
« Tamai'icis Brun
« Tamarindi FI. Tass.
« Vitis Mont.
Cytosporiiia Ailanthi Sacc.
« heteracantha Sacc.
« millepuntctata Sacc.
Dendryphiuin curtuiu Berk
et. Br.
« ramosum Cke.
Diaporthe abdita Sacc.
« Araliae Eli. et Ev.
« Beckhausi Nits.
« Berlesiana Sacc. et
Roum.
« brachyceras Sacc.
« Camelliae FI. Tass.
« castaneti Nits.
I3aedalea cinei-ea (L.) Fr.
«
compressa Sacc.
«
quercina Pers.
«
Corni Fckl.
Dal (li ni
ia concentrica (Bolt.)
«
crustosa Sacc et
Ces. et De Not.
Roum
Darhic
a Filum (Biv.) Cast.
«
Flageoletiaua Sacc.
Dasyscypha caulicula (Fr.)
«
incarcerata (B. et Br.)
Sacc.
Nits.
«
ciliaris(Schrad) Sacc.
«
Landeghemiae
«
virginea (Batsch)
(Westd.) Nits.
Fckl.
«
macrostalagmia FI.
Decolli
ca coprophila Ball.
Tass.
Deiidroplioma Convallariae
«
Miihelenbeckiae FI.
Oav.
Tass.
«
cytosporoides Sacc. a
«
nobilis Sacc. et Speg.
punicea Sacc.
«
nodosa Fckl.
«
Heteropteridis FI.
«
oblita Sacc. et Speg.
Tass.
«
obsoleta Sacc.
«
microsporella Fi. Tas.
«
Orobanches Sacc.
«
pleurospora Sacc. a
«
Patagonulae FI. Tass,
laurina Sacc.
«
Plantaginis FI. Tass.
«
^ Rosiflorarum Sacc.
«
populea Sacc.
«
Therryaua oc Casta-
«
Putator Nits.
neae Sacc. et
«
resecans Nits.
Roum.
«
Rhois Nits.
«
Tristaniae FI. Tass.
«
rostellata (Fr.) Nits.
230
ELENCO GENERALE
Diapoi'the Rubiae H. Fab.
« scabra Nits.
« spinulosa Karst.
« Sorbariae Nits.
« Tulasnei Nits.
<■< Verbenae FI. Tass.
« V iridarli Sacc.
Diatrype Sti,y;ma (HofFm.) Fr.
Dicliomera aequivoca Pass.
Dictyosporium elegans Cda.
Dydiinaria Uiigeri (Cda)
Didj'iiiella australis H. Fab.
« Barbieri (Westd.)
Sacc.
« lophiospora Sacc. et
Speg.
« Patagonulae FI. Ta.ss.
« Stenocarpi FI. Tass,
« vagans H. Fab.
Didymosphaeria bacchaus
Pass.
« brunneola Niessl. a
Hyperici-caly Ci-
ni FI. Tass.
« [i Myrsines FI. Tass.
« socialis Sacc
« Strelitziae FI. Tass.
« Tecoinae Oke a mo-
iiostichaFl.Tass.
Dìneiuaspoi'iiini graminum
Lèv
« bispidulum (Schrad.)
Sacc.
« Lippiae FI. Tass.
Diplocladium miuus Bon.
Diplococciuni conjunctum
(Bou.) Sacc.
Diplodia Acaciae Penz. et
Sacc.
« Agni -Casti Pass.
« Aesculi Lèv
« Aloysiae FI. Tass.
« Anonae Sacc.
« apiosporioides FI.
Tass.
« Aristolochiae- Sipho-
nis Vesterg.
« ascochytula Sacc.
« atra FI. Tass.
« ati'ata (Desm.) Sacc.
« Aurantii Catt.
« Bacchi Pass, et Thu in
« Bignoniae FI. Tass.
« « a colorata
FI. Tass. .
« Bresadolae FJ. Tass.
« Bumeliae FI. Tass.
« Calycanthi (Schw)
Speg.
Calycotomes Roll.
« Camphorae FI. Tass.
« Castaneae Sacc.
« Celtidis Roum
« Ceratoniae FI. Tass.
* Chimonanthi Sacc.
« Chrysanthemi FI.
Tass.
« cistina Cke.
« Clematidis Sacc.
« conigena Desm.
« Coryli Fckl.
« Crataegi Westd.
«. Cydoniae Sacc.
« ditior Sacc. et Roum
DEI FUNGHI SENESI
231
Diplotlia Dulcamarae Fckl.
« eleaguella FI. Tass.
« Emeri Sacc.
« Evonyini Westd.
« Fabianae FI. Tass.
« Farnesiana Sacc.
« Halleriae FI. Tass.
« Hederae Fckl.
« Helicrysi Pass.
« herbarum (Cda) Lèv.
« « a prasiicola
FI. Tass.
« hypericina Sacc.
« ilicicola Desm.
« iinperialis Sacc.
« incrastans Sacc.
« iuquinans Westd.
« iiiteiTOgativa Thliin.
« Jasmini Westd.
«. Julibi-issin Speg.
« Juniperi Westd.
« Kerriae Berk.
« Koelreuteriae Sacc.
« Lantanae Fckl.
« laurina Sacc.
« «. a minor Pass.
« Ligustri Westd.
li. Lonicerae Fckl.
« mammillana Fr.
« Mamma Fckl.
« melaena Lèv.
« Meliae FI. Tass.
<< microsporella Sacc. oc
Meliae Sacc.
« microsporella 8 pu-
silla Penz.
« MoUeriana Thum
Di pi odi a Mori Westd.
« Miilielenbeckiae FI.
Tass.
« Nei-ii Speg.
<.< Oleae Pegl.
« Oleandri Speg.
« osyridella FI. Tass.
« Passeriniana Thiim.
« perpusilla Desm.
« Persicae Sacc.
« Philodendri FI. Tass.
c< Phyllarthri FI. Tass.
« pinnarum Pass.
« PistaciaeBerl.etBres.
« Platani FI. Tass.
<< profusa De Not.
« Pruni Fckl.
« Pseudo-DiplodiaFckl.
<i Punicae Brun.
« ramulicola Desm.
« Rhois Sacc.
♦■. Ribis Sacc.
« rosarum Fr.
« Rosmarini Celotti
« Roumegueri Sacc.
<.< Rubi Fr.
<^ rudis Desm. et Kickx
K SaccardianaFl.Tass.
« Sambucina Sacc.
« Siliquastri West.
« Sophorae Speg. et
Sacc.
« Sorbi Sacc.
« Stenocarpi FI. Tass.
« Sterculiae FI. Tass.
« subei-ina Dur et
Mont.
232
ELENCO GENERALE
Diplodia sycina Mont.
« Symphoricai'pi Sacc.
« tephrostoma Lèv
« tyoidea C. et EU,
« Tini Sacc.
« « a ramulicola Sacc.
« Wisfcariae Brun.
« Yuccae West.
Diplodiella ficina Pass.
Diplodiiia antiqua D. Sacc.
« asserculorum FI.
Tass.
Calepinae FI. Tass.
« Callicarpae Fi. Tass.
« Castaneae Prill. et
Delacr. B.
« clematidina Fautr. et
Roum.
« Ellisii Sacc.
« conformi s Sacc. ,
Bomm.etRouss.
Euphorbiae FI. Tass.
" Lippiae Fi. Tass.
IMalcolmiae FI. Tass
Myopori FI. Tass.
« osteospora FI. Tass.
« Pandani Fi. Tass.
« Pai'ietariae Bi'un.
« Patagonulae FI . Tass.
« Putoriae Fi. Tass.
« ramentacea FI. Tass.
« socia FI. Tass.
« Tropaeoli Roum. et
Fautr.
Diplodiiiula mendax FI. Tass.
Oxalidis FI. Tass.
Discosi a Artocreas (Tode) Fr.
Discosia Artocreas (Tode) Fr.
a Camphorae
Sacc.
« vagans De Not.
Dothidella fallax Sacc.
« Ulmi Wint
Dotliiorella Bereugeriaua
Sacc.
« Platani Briard et
Fautr.
Kctostronia Lauri (Schleicli)
Fr.
« Liriodendri (Kunze)
Fr.
. Maclurae Tliiim.
« Robiniae Cast.
Elaphoniyces granulatus Fr.
Erapusa Muscae (Fr.) Colin.
Eiitoloma sericellum Fr.
« Speculum Fr.
Eiitomosporinm Mespili
(DC.) Sacc.
Entylonia Calendulae (Oud.)
De By
Epicoccum Equiseti Berk.
« granulatum Penz.
0 intermedium Allesch.
« neglectum Desm.
« purpurascens Ehrbg.
« reticnlatum Cke
« vulgare Cda.
Erinelia brevipila (Rip.)
Sacc,
Eriospora leucostoma B. et
Br.
DEI FUNGHI SENESI
233
Erysiplie communis (Wallr.)
Fr.
« lamprocarpa (Wallr)
Lèv
« Marti! Lèv.
Eui'Otiuiii herbarioram
(Wigg.) Link
Eiitypa heterecantha Sacc.
« ludibimda Sacc.
Eiitypella cerviculata (Fr.)
Sacc.
Excipiila nervisequia (Pers.)
Fr.
Exidia recisa Fi\
Exoascus alnitorquus (Tul.)
Sad.
bullatus (B. et Br.)
Fckl.
« deformans (Berk.)
Fckl.
Pruni Fckl.
Ulmi Fckl.
Exosporium Tiliae Link
Fabraea litigiosa (Rob. et
Desm.) Sacc.
Fenestella princeps Tul.
« vestita (Fr.) Sacc.
Fistulina hepatica Fr.
Flamnmla alnicola Fr.
« conissans Fr.
« flavida Pers.
« spuosam Fr.
Fomes fumentarius (L.) Fr.
« fraxineus (Bull.) Fr.
« fusco-purpureusBoud
« ignarius (L.) Fr.
Fomes lucidus (Leys.) Fr,
Fiiligo septica (Link.) Gmel.
Funiago vagans Pers.
Fiisariella atrovirens (Berk.)
Sacc.
Fusariiim calcareum (Thuem)
Sacc.
« Equisetorum (Lib.)
Desm.
« funicolum FI. Tass.
-< incarnatum (Desm.)
Sacc.
« MoUerianum Thuem.
« oxysporum Schlecht
a aurantiacum
Oda.
« pyrochroum (Desm.)
Sacc.
« roseum Link.
« Sphaeriae Fckl.
Fiisicladiiun deudriticum
(Wallr.) Fckl.
« Sorghi Pass.
Fusicoccniii castaneum Sacc.
« Maesae FI. Tass.
Geaster hygrometricus
Pers.
« tunica tus Vitt.
GibberelIacyanogena(Desm)
Sacc.
« Saubinetii (Mont.)
Sacc.
Gibellina cerealis Pass.
Grloesporiiini affine Sacc.
« ampelophagum
(Pass.) Sacc.
534
ELENCO GENERALE
Gloespol'inin Aquif'olii Penz.
et Sacc.
« Carpini (Lib.) Deam.
« carpogeiiuin Cke.
. cofFeicolum FI.
Tass,
« epicarpi Thlim.
« frigiduin Sacc.
« Hesperidearum Catt.
« intermedium Sacc.
« Laeliae P. Henn.
« Mao;noliae Pass.
« Nelumbi FI. Tass.
« pachybasium Sacc.
« paradoxum (De Not.)
Fckl.
« Rubiae FI. Tass.
Ribis (Lib.) Mont.
et Desm.
« sphaerelloides Sacc.
Gnoinoiiia inclinata (Desm.)
Auersw.
« leptostyla (Fr.) Ces.
et de Not.
« setacea (Pers.) Ces.
De Not.
Giionioniella fimbriata
(Pers.) Sacc.
Gonipliidins viscidus (L.)
Fr.
Graphiola Phoenicis (Moug.)
Point.
Graphiiim cinerellum Speg.
Graphiotheciuni phylloge-
num ( Desm. )
Sacc.
Guepinia merulina (Pers.)
Quél
Gyinnosphaera ligniseda FI.
Tass.
Gyiiinosporaiiginm clavarii-
forme (Jcq.) Rees
« juniperinum (L.) Fr.
« SabinaefDicks)Wint
Gyi'odoii lividus Bull.
I-Iaplographium chloroce-
plialum (Fres.)
Grove.
« fasciculatum Sacc.
Hebeloina claviceps Fr.
« crustuliforme Bull.
« fastibile Fr.
« mesophaeum Fr.
« truncatum Schaeff.
Helicosporiiini pulvinatum
(Nees.) Fr.
Helniintliosporium macrocar-
pum Grev.
« velutinum Link.
Helotinm herbarum Pers.
« Humuli (Lasch.) De
Not.
Hendersonia australis FI.
Tass.
« Centrosematis FI.
Tass.
« culmicola Sacc.
« Desmazierii Mont.
Fiedleri West.
« massarioidesFl.Tass.
« pulchella Sacc.
DEI FUNGHI SENESI
235
Hendei'soiiia Raphiolepidis
FI. Tass.
« Rubi SacG.
« Sabaleos Cea. a Livi-
stonae Sacc.
« sarraentoi'um West.
a Aceri s Sacc.
« a Lauri Sacc.
Spartii FI. Tass.
« stagonosporioides FI.
Tass.
Heudersoiiiella epixyla FI.
Tass.
Heiulersomiliiifi radicicola
FI. Tass..
Heterosphaeria Patella (Te-
de.) Grev.
Hiinaiiti.i candida Pers.
Hormisciuni pithyophilum
(Nees.) Sacc.
Hyalothyridium viburnico-
lum FI. Tass.
Hypniini aurantiacum Alb,
et Schw.
« cinereum Bull.
« imbricatum L.
< repandum L
« scabrum Fr.
« zonatum Batscli.
Hygrophoriis chlorophanus
Fr.
« coccineus (Schaeif.)
Fr.
' conicus (Scop.) Fr.
« eburneus (Bull.) Fr.
« glauco-nitens Fr.
« irrigatus (Pers.) Fr.
Hygi'ophoriis laetus iPers.)
Fr.
t liraacinus (Scop.) Fr.
« livido-albus Fr.
« niveus (Scop.) Fr.
« obrusseus Fr.
« pratensis (Pers.) Fr.
« psittacinus Fr.
« puniceus Fr.
■< subradiatus(Schum.)
Fr.
« virgiiìeus(Wulf.)Fr.
Hypholoina dispersum Fr.
« pyrotrichumHolmsk.
Hypocopra fimicola (Rob.)
Sacc.
Hypoderruaconigenum(Pers)
Cke.
« Hederae (Mart.) De
Not.
<• Lauri (Fr.) Duby
« scirpinum DC.
Hypomyces rosellus (Alb. et
Schw.) Tiil.
Hypospila Pustula (Pers.)
Karst.
Hypoxyloii fuscum (Pers.)
Fr.
« luridum Nits.
« multiforme Fr.
« lubiginosum (Pers.)
Hysteriiim angustatum Alb.
et Schw.
« enteroleucum (Ach.)
Fr.
Melaleucae FI, Tass.
« pulicare Pers,
236
ELENCO GENERALE
Hysterinin vulgare De Nofc.
Hysferogi'aphiiini Fraxini
(Pers.) De Not.
<t grammodes(DeNot.)
Sacc.
Inocj'be fastidiata Schaeff.
« geophylla Sow.
« obscura Pers.
Isaria epiphylla Pers. a a-
cuta PI. Tass.
Kalmiisia dealbata Sacc.
I^achiiea lentiformis Sacc.
« hemisphaericaWia^g.
Lactarins acer (Bolt.) Pr.
« controversus (Pers.)
Fr.
« deliciosus (L.) Fr.
« fuliginosiis Fr.
« mitissimus Fr.
« piperatus (Scop.) Fr.
« plumbens (Bull.) Fr.
« py rogai US (Bull.) Fr.
« quietus Fr.
« subdulcis (Bull.) Fr.
« tliejogalus (Bull.) Fr.
« torminosus (SchaefF)
Fr.
« umbrinus (Pers.) Fr.
« vellereus Fr.
Laestadia Aspidisti-ae FI.
Tass.
« Buxi (Fokl.) Sacc.
« carpinea (Fr.) Sacc.
1 mirabilis FI. Tass.
Lasìobolus equinus (Muli.)
Karst.
« « a pilosus (Fr.)
Sacc.
Lasiosphaerìa spermoides
(Hoifm.) Ces. et
De Not.
Lecanidioii atratum (Hedw.)
Ebh.
Lenzites betulina (L.) Fr.
« heteromorpha Fr.
« sepiaria Fr.
Lepiota clypeolaria Bull.
« cristata Alb et Schw.
« excoriata Schaeff.
« naucina Fr.
« procera Scop.
« serena Fr.
Leptosphaeriaagnita(Desra)
De Not.
« arundinacea (Sow.)
Sacc.
« Aspidistrae FI. Tass.
« Brizae Pass.
clai'a (Cke e Ailersw.)
Sacc.
« Coniothyi'iura Sacc.
cuhuifraga (Fr.) Ces.
et De Not.
« deficiens FI. Tass
« Digitalis (Crouan.)
Sacc.
Doliolum (Pers.) De
Not.
« eustoma ( Fries)
Sacc.
« fallaciosa Beri.
DEI FUNGHI SENESI
237
Leptosphiieria Fuckelii
Niessl.
« heterospora (De Not.)
Niessl.
« galiicola Sacc. a bra-
chyspora Sacc.
« iridicola Lamb. et
Fautr.
« maculans (Desin.)
Ces. et De Not.
« Michotiil West.) Sacc.
« microscojjica Karst.
« a Calami Karst.
« Musarum Sacc. et
Beri.
« pampini (Thuin.)Sac.
Paudani FI. Tass.
« Parietai'ige Sacc.
« rivularis Bomm.,
Rouss,, Sacc.
« Rusci (Wallr.) Sacc.
« Teucrii (Crouan) Sacc
« vagabunda Sacc.
Leptosti'oina musicolum FI.
Tass.
« Polygonatum Lasch.
« scirpinum Fr.
« Stellariae Kirchn.
Leptothyriimi acerinum
(Kze) Cda.
« alneura (Lèv.^ Sacc.
« Borzianum FI. Tass.
« Castaneae (Spr) Sacc.
« concentricum Fi.
Tass.
« Gibellianum Cav.
« Polygonati FI. Tass.
Leptothyrhim qiiercinum
(Lasch.) Sacc.
Lophidiuni aromaticum H.
Fabr.
« compressum (Pers.)
Sacc.
« diminuens (Pers.)
Ces. et De Not.
« Santolinae H. Fabr.
Lophiostoina insidiosum
(Desm.) Ces. et
De Not.
« vagans H. Fabr.
Lophiotrenia duplex (Karst.)
Sacc.
« Helichrysii H. Fabr.
« Winteri Sacc.
Lophoderinium eximium Ces.
« juniperinum (Fr.) De
Not.
« maculare (Fr.) De
Not.
petiolicolum Fckl a
pinastri Chev.
Lycogala flavo-fuscum (Eh-
renbg.) Post.
Lycopei'doii Bovista L.
« furfuraceum Schaeff.
<^ gemmatum Batsch.
Macrophoina Achyranthea
FI. Tass.
Enteleae FI. Tass.
« hibiscicola FI. Tass.
« lanceolata (C. et EU.)
Beri, et Voo-].
238
EliENCO GENERALE
Macrophonia leucostigma
(DO.iBerl. ebVogl.
phaseolina FI. Tass.
« Sacchari (Gke) Beri.
et Vogl.
« sparti icola Beri, et
Vogl.
« Stephaiiotidis FI.
Tass.
« Tristaniae FI. Tass
Macrosporium Oelosiae FI.
Tass.
Oheiraathi (Lib.) Fr.
cladosporioides
Desm.
« commune Rbh.
« Gynerii Thiiin.
« Lagenariae Thiiin.
« Sarcinala Berk.
Mara.sniius androsaceus (L.)
Fr.
hygrometricus Brig.
« oreades Fr.
« perouatus Fi'.
« ureus Fr.
Marsoiiia Actinostemmae FI.
Tass.
« J uglandis ( Lib) Sacc.
Potentillae (Desm.)
Fisch.
« Rosae Trail.
Massaria Platani Ces.
« « quercina Sacc.
« Ulmi Fckl.
Massariella Sellierae FI.
Tass.
3IeIampsora aecidioides (DO)
Schròet.
« epitea (Kze et Schm.)
Thiim.
« Helioscopiae (Pars.)
Cast.
« Hypericorura (DC.)
Schroet.
« Lini (DC.) Till.
•< populina ( Jacq.) Lev.
Melanconiiim sphaerosper
mum (Pers.) Link.
Melanoinnia Pulvis - pyrius
(Pers.) Fckl.
Melanopsamnia ossicola FI,
Tass
Helasmia acerina Lèv.
« salicina Lèv.
Meliola Cainelliae (Catt.)
Sacc.
]\relophia ophiospora (Lèv.)
Sacc.
Menilins tremellosus Schrad.
Micropeitis Caesalpiniae FI.
Tass.
« Oleandri Briard et
Har.
Mici'osphaeria Dubyi Lev.
Microthy riunì litigiosum
Sacc.
« ' microscopicum Desm.
« rainutissimum Thiim.
iVIoIIisia cinerea (Batsch.i
Karst.
Monilia aurea (Link.) Gmel.
« fructigena Pers.
DEI FUNGHI SENESI
239
Morchella esculenta Pers.
Mucor Mucedo L.
« stercoreus (Tode)
Link.
Mycena Adoni s Bull.
« capillaris Schum.
« elegans Pers.
' epiptei'ygia Scop.
« fllipes Bull.
« galericulata Scop.
« gypsea Fi\
« lineata Bull.
« Pelianthina Fr.
« rosella Fr.
« vitilis Fr.
Myiocoproii iliciuum f De Net.)
Sacc.
■ « Smilacis (De Not.)
Sacc.
IVTyrothecium roridum Tode.
e Verrucaria (Alb. et
Schw.) Dittm.
Mystrosporiiira polytrichum
Cke.
Mytilidion tortile (Schw.)
Sacc.
Myxosporiuni sordidum FI.
Tass.
rN' aeraospora lateritia Fres.
Naucoria liorizontalis Bull.
Necti'ia cinnabarina (Tode.l
Fr.
« laurina Sacc.
« phycophila FI. Tass.
(non Zukal.i
Nolaiiea pleopodia Bull.
Niimnmlaria discreta (Schw.i
Tiil.
oidìnin Aceris Rbh.
« Ohrysanthemi libh.
« erysiphoides Fr
1 leucoconium Desm.
t monilioides Link.
« monosporum Pass.
« Tuckeri Berk.
« Verbenacae Pass.
Omphalia grisea Fr.
« pyxidata Bull.
« umbellifera L.
1 umbilicata Schaeff.
Oospora Cookei Sacc.
« perpusilla Sacc.
Ophiobohis acuminatus (Sow)
Duby, oc minor
FI. Tass.
« graminis Sacc.
Vitalbae Sacc.
« vulgaris Sacc.
Ottilia Wistariae Pass.
Ovnlai'ia Asperi folli Sacc.
« pulchella ^Ges.) Sacc. 245
Panaeolus campanulatus L.
Paiiiis stipticus (Bull.) Fr.
Passalora bacilligera Mont.
et Fr.
Penicillliiii digitatum (Fr.)
Sacc.
Peniophora quercina (Fr.)
Cke.
Periconia Helianthi Bon.
« pycnospora Fres.
#*
240
ELENCO GENERALE
Perisporinin vulgare Oda.
Peroiiospora arborescens
(Berk.) De By.
« Viciae(Berk.)DeBy.
Pesttalozzia Acaciae Thuin.
« Chamaeropis Pass.
« Eucalypti Thiim.
« funerea Desm.
« Guepini Desm.
« monochroa FI, Tass.
e monochaeta Desm.
« osyridella FI. Tass.
« phyllostictea Sacc.
« Ilosae Westd.
truncata Lèv.
Pestalozzina Celastri FI,
Tass.
Peziciila carpinea (Pers)
Tiil.
Peziza badia Pers.
« Oalyx Sacc.
« dentata Pers.
« Massoniana De Not,
« Papilla Pers.
« Saccardiana Cke.
« tincturella Cke. et
Sacc.
« tuberculosa Sacc.
Pezizella vulgaris (Fi\) Sacc.
Phallus irapudicus L,
Phieospora Aceris (Lili. )
Sacc.
. Phyllarthri FI. Tass.
Phlyctaena complanata (B.
et C.) Sacc.
« Magnusiana (Alle-
sch.) Bres,
Phlyctaena microscopica FI.
Tass.
« Vagabunda Desm.
Pholiota miitabilis Schaeff,
« praecox Pers,
« pudica Fr. .
Phoina abdita Sacc.
« Acalyphae FI. Tass.
« Aceris - Negundinis
Arcang
« Achilleae Sacc.
« Acridii FI. Thss.
acuta Fckl
« Ailanthi Sacc.
« albicans Rob. et
Desm.
« Aloysiae Pass.
« Amorphae Sacc.
« Anamirtae FI. Tass.
« AnigozanthiFl.Tass.
« Aquilegia e Ridi
« Arcangeliana FI.
Tass.
« « a carpogena FI.
Tass.
« Ardisiae FI. Tass.
« aromatica Cke.
« Asparagi Sacc.
« Atropae Roum.
« Aucubae West.
« Aucupariae Bres.
« Ba ni steri ae FI. Tass.
Bauhiniae FI. Tass.
<» Begoniae FI. Tass.
« Beckhausii Cke.
« Berberidis Sacc.
. bulbicola FI. Tas.s.
DEI FUNGHI SENESI
241
Phoma Buinelias FI. Tass.
« Cacti Berk.
« Calystegiae Cke
« Camphorae FI. Tass.
« candidula D. Sacc.
Candollei (B. et Br.)
Sacc.
« capparidina Pass.
« Gappavidis Pass.
<! caricicola Bruii.
« Casuarinae FI. Tass.
« celtidicola Brun.
« Centrali thi Sacc.
6 Chamaeropis Cke.
« charfcarum B. et C.
« charticola Speg.
« cinerescens Sacc.
« circumscripta Cke.
« Cisti Brun.
« Ci tri Sacc.
« Clematidis Sacc.
« Cliffortiae FI. Tass.
« Cneori FI. Tass.
« coffeicola FI. Tass.
« coneglanensis Sacc.
« Copi'osmae FI. Tass.
« Coriariae Brun.
« Corni Fckl.
« cornigena FI. Tass.
« crassipes Cke. a folii-
cola FI. Tass.
« cryptica (Nits.) Sacc.
« Curciirbitacearum
(Fr.) Sacc.
« Cussoniae FI. Tass.
t cylindrospora (Desm)
Sacc.
Phoiiia cytosporella Penz. et
Sacc.
« Dacrydii FI. Tass.
« Dasylirii Ces.
« dealbata Pass.
« depressa (Lèv.) Sacc.
« devastatrix B. et Br.
« Diospyri Sacc.
« diplodioides Sacc.
« Eatoniae FI. Tass.
« ejiciens Pass.
« Elaeagni Sacc.
« epidermidis Fautr.
« epiglandulaFl. Tass.
« epiphylla (Lèv.) Sacc.
« Equiseti Desm.
« Pjuphorbiae Sacc.
« exigua Desm.
Fabianae FI. Tass.
« Farnesianae FI. Tass.
« Forsythiae Cke.
« fraxinea Sacc.
« Fraxinellae FI. Tass.
« fiiscata (Bon.) Sacc.
« glandicola (Desm.)
Lèv.
« Crleditschiae (Thiim.)
Sacc.
« Grabowskiae FI.
Tass.
« Heimiae FI. Tass.
Heliotropii FI. Tass.
« Henniiigsii Sacc.
» herbarum Westd.
« « a Autirrhini Sacc.
« [i Foeniculi Sacc.
« Y Hyosciami Sacc.
QAO
42
ELENCO GENERALE
Phonia hians FI. Tass.
« Hippocastani Ar-
cang.
« Hoenbergiae FI.
Tass.
« Humuli - japonici
Fautr.
« Hypoglos.si (Mont.)
Sacc.
« Ichnocarpi FI. Tass.
« Ilicis Desm.
« importata ( Ni tsj Sacc.
« incarcerata (Nits. i
Sacc.
« Indigoferae Sacc.
« Iridum Sacc.
« Jambos FI. Tass.
« japonica Sacc.
Jonidii FI. Tass.
« Juglandiua (Fuck.)
Sacc.
« Juglandis Sacc.
« Justiciae FI. Tass.
« Kennedyae FI. Tass.
« Knautiae Fi. Tass.
« Koelreuteriae Sacc.
« "OC Sapindacearum
FI. Tass.
labilis Sacc. a pedun-
cularis FI. Tass.
« Lagenariae (Thiim.)
Sacc.
« LagerstroemiaeSpeg
« laurina Tlilim.
« Lebiseyi Sacc.
« leguminum Westd.
« a LysiiomaeFi.Tass.
Phonia leptidula Saoc.
« liinnophila Sacc.
« lineolans FI. Tass.
« Lini Pass.
Lippiae FI. Tass.
« lirelliforinis Sacc.
Liriodendri Westd.
" longicruris Pass.
longissima (Pers.)
Westd.
« lophiostomoidesSacc.
« macropyi'ena Tlitim.
« macularis Desm.
*« Mal vacearum Westd.
Marsiliae FI. Tass.
Martyniae FI. Tass.
« melaenae (Fr.) Mont.
et Dur.
Melianthi FI. Tass.
« mendax Sacc.
Mespilis Oud.
Mirijelii (Fr.i Sacc.
« raixta B. et C.
Monochaeti FI. Tass.
« mororum Sacc.
« mucosa Speg.
musaecola FI. Tass.
Nandinae FI. Tass.
nebulosa (Pers.)
Mont.
« Nerii Speg.
« nyctaginea FI. Tass.
« oblonga Desm.
« obsoleta FI. Tass.
« obstrudens PI. Tass.
« obtecta FI. Tass.
« Oleae (Cav.) Sacc.
DEI FUNGHI SENESI
243
Phoiiia oleracea Sacc.
« Oiicidii sphacelati
FI. Tass.
« Opliites Sacc.
« Orobanches Mass.
« papyricola FI. Tass.
t Passiflorae Penz. et
Sacc.
« Patagonulae FI Tass.
« Pavettae PI. Tass.
« pendula FI. Tass.
« perexigua Sacc.
« perforans (Lèv.) Sacc.
« Periplocae Brun.
« petiolorum Desm.
« phacidioides Sacc.
« phaeosticta FI. Tass.
« Phlogis Roum.
« Phyllanthi FI. Tass.
« picea (Pers.) Sacc.
« piptoderma FI. Tass.
« Platycerii FI Tass.
« polygramma (Fr.)
Sacc.
« poly stoma FI. Tass.
« Poteri! Pass.
« Pseudacaciae Sacc.
« Pseudocapsici FI.
Tass.
« palla Sacc.
« Punicae FI. Tass.
« ramealis Desm. a
Rhamni Alater-
ni Sacc.
revellens Sacc.
« Rheea Cke
« Rhois Sacc.
Phonia ribesia Sacc.
« Rosmarini Speg.
« Sabaleos Ces.
« samararum Desm.
« sarmenticia Sacc.
« seposita Saoo.
« Smilacis Boy et Jacz.
« Sophorae Sacc.
« Sorbariae Sacc.
« .sordidula Sacc. et
Sydow.
« Spartiicola Brun.
Stachydis Brun.
« Staticis FI. Tass.
« Stenocarpi FI. Tass.
« stictica Berk et Br.
« Strelitziae Thilra a
minor FI. Tass.
« strobiligena Desm.
« subordinaria Desm.
« syriugina Sacc.
« tamaricella Sacc.
« Tamarisci (Mont.)
Sacc.
.« tamicola Cke.
« Tecomae Sacc.
« tecomicola Brun.
« tenuipes FI. Tass.
« tenuis Pass.
Thiiraeni Pass.
« Thunbergiae FI.
Tass.
« torrens Sacc.
« Trachelospermi FI.
Tass.
« Tiilasnei Sacc.
« Typhae Pass.
244
ELENCO GENERALE
Phoiiia typharum Sacc.
« Urticae Schiilz. et
Sacc.
Vepris Sacc.
« Verbenacae FI. Tass.
« Verbenae FI. Tass.
« Vincetoxici Westd.
« Viticis Celotti
« vulgaris Sacc.
Phoinatospora Berkeleji
Sacc.
« Mapaniae FI. Tass.
Phragmidiiim Rubi (Pera.)
Wint.
« Rubi-Idaei (DC.)
Karst.
-» Sanguisorbae Scbròet
" subcorfcicium (Schrk.)
Wiut.
Phyllachora Bromi Fckl.
« Cynodontis Niessl.
« Grarainis (Pers.)
Fckl.
« Junci (Fr.) Fckl.
Pteridis (Keb.) Fckl.
Trifolii (Pers.) Fckl.
Phyllactinia sufFulta (Lèv.)
Sacc.
Phyllosticta Aceris Sacc.
« alnicola C. Mass.
« alnigena Thiini.
« Amsoniae FI. Tass.
« aquatica Speg.
« argyrea Speg.
Ariopsidis FI. Tass.
« Aristolochiae FI.
Tass.
Phyllosticta aromatica FI.
Tass.
« Atropae FI. Tass.
« Brassicae (Curr.)
. Westd.
Cannabis (Ivirchn.)
Speg.
« capsicula Sacc. et
Speg.
« Caricae C. Mass.
« carpinea Sacc.
« cinerea Pass.
« circumscissa Cke.
« Coboeae FI. Tass.
« cocophila Pass.
« Cocos Cke
« concentrica Sacc.
Cookiae FI. Tass.
« cornicela (DC.) Rbh.
« Coryli Westd.
« cruenta (Fr.) Kichx.
« cycadina Pass.
" Cynarae Westd.
« Danaés Pass.
Deutziae EU. et Ev.
« Digitalis Bell.
Dioscoreae Cke.
« Edwarsiae FI. Tass.
Eriobotryae Thum.
<« eupatorina Thiim.
« fatiscens Peck.
Gardeniae FI. Tass.
« Ginkgo Brun.
« Grossnlariae Sacc.
« liedericola Dur. et
Mont. ry, Araliae
Brun.
DEI FUNGHI SENESI
245
Phjllosticta helleborella
Sacc.
« Heuriquesii Thiim.
« Inbiscina Eli. et Ev.
ilicina Sacc.
« insulana Mont.
japonica Thiiin.
« Jui<lan(iis(DC.)Sacc.
0 Larpentae FI. Tass.
« Lauri West
« Libertiana Sacc. et
March.
« Ligustri Sacc.
Magnoliae Sacc.
« Mespili Sacc.
« microspora FI. Tass.
« Momordicae FI. Tass.
« Naudiuae FI. Tass.
« Nepeuthacearum FI.
Tass.
« Nubecula Pass.
" nuptialis Thiiin.
« obliqua FI. Tass.
« Origani FI. Tass.
« orobiua Sacc.
« Osmanthi FI. Tass.
« Padi P. Brun.
PatagonulaeFl.Tass.
« Periplocae FI. Tass.
Persicae Sacc.
« phaseolina Sacc.
« Photioiae Thuem.
« photinicola Sacc.
Piperis FI. Tass.
« piriiia Sacc.
« Pittospori Bruii.
« Plumeriae FI. Tass.
Phjilosticta populea Sacc.
« prunicola Sacc.
Psidii FI. Tass.
« psidiella FI. Tass.
« Ranunculorum Sacc.
et Speg.
« ribicola (Fr.) Sacc.
« Roberti Boy et Jacz.
« Robiniae Sacc.
« Rondeletiae FI. Tass.
« ruscicola Dur. et
Mont.
^ Salisbui'yae FI. Tass.
« Schini Thiim.
« Sciadophylli FI.
Tass.
« Spaethiana Allesch.
« Stenocarpi FI. Tass.
« Stratiotes FI. Tass.
« sycophila Thiim.
« Tecomae Sacc.
« Tellimae FI. Tass.
« Tiiiea Sacc.
« Ulmi Westd.
« L^rticae Sacc.
« Violae Desm.
« Wistariae Sacc.
Yulau FI. Tass.
PhyllosMctena Araaranthi
FI. Tass.
« Gucurbitacearum FI.
Tass.
« Hellebori (Cooke et
Mass.) FI. Tass.
Physalospora Festucae
Lib.) Sacc.
« Pandani Eli. et Ev.
246
ELENCO GENERALE
Physariini cinereum (Bafc-
sch.) Pers.
Piggotia asfcroidea B. et Br.
Pilaira anomala (Oes.)
Schròet.
Pirostoma circinans Fr.
« Farnetianum Poli.
« velata FI. Tass.
Placosphaeria Epidendri FI.
Tass.
« sepium Bruii.
PIasmo[)ai'aviticola(Beik. et
Curt.) Beri, et
De Toni
Pleosphaeria hispida (Fuck. )
Sacc.
Pleospora Agaves De Net.
« Aloysiae FI. Tass.
« Asparagi Rabh,
« aurea FI. Tass.
« Bainbusae Pass.
« coUaltina Sacc. et
Speg.
« culmorum (Cke.)
Sacc.
« Dianthi De Net.
« Gilletiana Sacc.
« herbaruni (Pers.)
Rbh.
« « a robusta Niessl.
« « |3 Symphoricarpi
Pass.
« Leguminura (Wallr.)
Rbh.
inalacospora Speg.
« mucosa Speg.
Pleospora oligomera Sacc. et
Speg.
« papillata Karst.
« phragmospora (Dur.
et Mont.) Ces.
« .scirpicola (DO.)
Karst,
« vulgaris Niessl.
PJeiirotus algidus Fr.
« Eryngii DC.
« olearius DC.
« ulmarius Bull.
Plliteus cervi nus Scbaeif.
« nanus Pers.
« pellitus Pers.
« phlebophorus Dittm.
« umbrosus Pers.
Polyporus adustus (Willd.)
Fr.
« crispus (Pers.) Fr.
« cuticularis (Bull.)Fr.
« frondosus Fr.
« hispidus (Bull.) Fr.
« imbricatus(Bull.)Fr.
« saligaus Fr.
« squamosus (Huds.)
Fr.
« sulpliureus (Bull.) Fr.
Polystictiis perennis (L.) Fr.
« radiatus (Sow.) Fr.
« velutinus Fr.
« versicolor (L.) Fr.
« vulgaris Fr.
« zonatus Fr.
Polythrinciiiin Trifolii Kze.
Poria contigua (Pers.) Fr.
DEI FUNGHI SENESI
247
Porla ferruginosa (Schrad.
Fr.
« Medullapanis(Pers.)
Fr.
« obducens Pers.
« vaporarla Fr.
« vulgaris Fr,
Psafhyrella disseminata
Pers.
Psilocybe spadicea Fr.
Pseudopeziza Medicaginis
(Lib.) Sacc.
Pliccinìa annularis (Strauss.)
Wint.
« Asparagi DC.
« Balsamitae (Str.)
Rhh.
Baryi (B. et Br.)
Wint.
« bullata(PersjSchròet.
. Buxi DO.
« Caricis (Schum.)Reb.
« Cesatii Schroet.
« ClirysanttieraiE.Roze.
« ConvolvuU (Pers.)
Cast.
« coronata Oda.
« Gladioli Cast.
« Glechomatis DC.
« graminis Pers.
« grisea (Str.) Wint.
« Hieracii (Sclium.)
Mart.
« Iridis (DC.) Wallr.
« Lojkaiana Thiim.
« Malvacearum Mont.
« Menthae Pers.
Piicciiiia Oreoselini Koern.
« Phragmites(Schum.)
Koern.
« Poligoni Pers.
« Porri (Sow.) Wint.
« Prenantbis (Pers.)
Fckl.
« Pruni Pers.
« Rubigo-vera (DO.)
Wint.
« « «a simplex
Koern.
« Scirpi DO.
« Silenes Schroet.
« Smyrni Biv.
« Sonchi Rob. et Desm.
t Sorghi Schw.
Tanaceti DO.
« Tragopogonis (Pers.)
Oda.
Violae (Schum.) DC.
Pyreuochaeta Sancheziae FI.
Tass.
« Stanhopeae Wint.
Pyrenopeziza atrata (Pers.)
Fckl.
« Ohailletii (Pers) Fckl.
Pj'renophora coronata (Nies-
sl.) Sacc.
« hispida (Niessl.)Sacc,
Pyroneraa Franzonianum
De Not.
« omphalodes Bull.
« subhirsutum Schum.
Kabdospora curvula Beri.
248
ELENCO GENERALE
Habdospoi'u cynanchica Sacc,
Boinm, etRouss.
■' fusicoccoides Sacc. et
E,oum
" Goiiiphocarpi FI.
Tass.
« microstoma FI. Tasd.
« nigrella Sacc. a An-
tirrhini Sacc.
« pleosporoides Sacc.
« Rhoeadis FJ. Tass.
Raiiiularia agrestis Sacc.
« Goleospori Sacc.
« lactea (Desm.) Sacc.
« Lampsanae (Desm.)
Sacc
0 Parietariae Pass.
« Priinulae Thiiiu.
« rosea (Fckl.) Sacc.
« Tillasnei Sacc.
« Urticae Ces.
« variabilis Fckl.
« Vincae Sacc.
Rhizoctoiiia destrueus FI.
Tass.
Hhizoinoi'pha subcorticalis
Pers.
« subterranea Pers.
Rhacodiuni cellai*e Pers.
Itliopogi'aphus filicinus (Fr.)
Fckl.
Rhytisma acerinum (Pers.)
Fr
« saliciimm (PersJ Fr.
fiobei'j^ea unica Desm.
Robillarda Trachycarpi FI.
Tass.
Roselliiiia abscondita Fi.Tass.
aquila (Fr.) De Not.
« Tassiana Ces. et De
Not.
thelena (Fr.) Rbh.
Illissnla adusta (Pers.) Fr.
« alutacea Fr.
aurata (With.) Fr.
« cyanoxantha (Scha-
eff.) Fr.
« emetica Fr.
foetens (Pers.) Fr.
« f'ragilis (Pers) Fr.
« furcata (Peis. ) Fr.
« orrisea (Pers). Fr.
« heterophylla Fr
« incarnata Quél.
« integra (L.) Fr.
« lactea (^Pers.) Fr.
« lepida (Huds.) Fr.
lutea (Huds.) Fr.
« ochracea (Alb. et
Schw.) Fr.
pectinata (Bull.) Fr.
« rubra Fr.
sanguinea (Bull.) Fr.
^authiella oblouga FI. Tass.
« Putaminura FI. Tass.
Sapi'olegnia ferax (Grruith )
Nees.
Sarcoscypha coccinea Jacq.
Scliizophylluin commune Fr.
Sciniiia Castagnei (Mont.)
Nits.
♦ rimosa (Sacc. et
Schw.) Nits.
DEI FUNGHI SENESI
249
Scleroderma vulgare Hor-
nem.
Sclerotiiim cepivorum Berk.
« durum Pers.
Pustula DC.
Scolecotriclmm Fraxini Pass.
« phoinoides Cke. et
Mass.
Septocylindriuraarouiaticum
Sacc.
Septogloeuin Mori Br. etCav.
« septorioides Pass
Ulmi Br. et Oav.
Septoria aeraula FI. Tass.
« aegopodina Sacc.
« Aesculi (Lib.) West.
« Agrimoaiae-Eupatori
Bomm, et Rouss.
« Alismatis Oud.
« antarctica FI. Tass.
« Antirrbiui Desm.
« Aracearum Sacc.
« anthophila FI. Tass.
Araliae Eli. et Ev.
« Ai-buti Pass.
« Asari Sacc.
« Aucubae West.
« Baiiisteriae FI. Tass.
<■ Berberidis Niessl.
Betulae (Lib.) West.
« brunneola(Fr) Niessl,
« Buineliae Sacc.
« Callisteraonis FI.
Tass.
« candida Sacc.
. Cardui FI. Tass.
Septoria caricinella Sacc. et
Roum.
Castanicola Desm.
Cercidis Fr.
Chelidonii Desin.
Chrysanthemi Alle-
sch.
Cirsii Niessl.
Ci tri Pass.
Cleiuatidis Rob. et
Desm.
Cliffortiae FI. Tass.
coerulescens FI. Tass.
Convolvuli Desm
cornicola Desm.
Ci'ataegi Kickx.
Crini FI. Tass.
Cupheae FI. Tass.
Cyclaminis Dur. et
Mont.
Cydoniae Fckl.
Cynodontis Fckl.
Cytisi Desm.
Daturae Speg.
dauci na Brun.
Dictamni Fck.
diffusa FI. Tass.
Digitalis Pass.
Drumraondi Eli. et
Ev.
Ebuli Desm. et Rob.
Equiseti Desm.
evonymella Pass.
exotica Speg. a An-
derson! FI. Tass.
Ficariae Desm.
250
ELENCO GENERALE
Septoi'ia Flammulae Pass.
< Fraxini Desm.
€ GeraniiKob.etDesm.
« Grladioli Pass.
« Goraphocarpi Fi.Tas,
« graminum Desm.
« Halleriae P. Henn.
« HanburyanaFl.Tass.
« HermanniaeFl.Tass.
€ Hotejae FI. Tass.
« hyalospora (Mont. et
Ces.) Sacc.
« Hyperici Desm.
« incarnata Eli. et Ev.
« Iridis C. Mass.
« japonica Tliiim.
« Kadsurae FI. Tass.
« Lactucae Pass.
« lacustris Sacc. et
TMm.
« Lainii Pass.
« Lamii- maculati C.
Mass.
« Lauro-cerasiiia Pass.
« Lavandulae Desm.
Littorellae FI. Tass.
« Lobeliae Peck.
« Loasae FI. Tass.
« Lycopersici Speg.
« Lysimachiae West.
« a raphidospora FI.
Tass.
« Maesae Fi. Tass.
« melanogramraa FI.
Tass.
€ Melicae Pass.
« Mimuli Wint.
SeptoriaMtlkelenbeckiae Fi.
Tass.
« neriicola Pass.
« nigerrima Fckl.
« Noli- tangere Ger.
€ oleandri na Sacc.
« Opliiopogonis Pass.
« Orchidearum West.
« Orni Pass.
« orobicola Sacc.
« Ostnanthi FI. Tass.
« Oxypetali FI. Tass.
€ Paridis Pass.
« Petroselini Desm. a
Apii et Cav.
« piricola Desm.
« Pirottae Fi. Tass.
« Pittospori Brun.
« Pistaciae Desm.
« Populi Desm.
« Primulae Bucknall.
« psittacina Fi. Tass.
« quercina Desm.
« Renealmiae FI. Tass.
« Rhoeadis FI. Tass.
« Ribis Desm.
« Rosae Desm.
« Rosarum West.
« Rulii West.
« Saponariae(DC.)Sav.
et Becc.
. Schini FI. Tass.
« Scorodoniae Pass.
« Sii Rob. et Desm.
« Sinarum Speg
« Sparganii Pass.
« Staphyleae Pass.
DEI FUNGHI SENESI
251
Septoi'ia Staphysagriae
Wint.
« Stellariae Rob. et
Desm.
K Syringae Sacc. et
Speg.
« translucens FI. Tass.
« transversalis Sacc.
« Uuedonis E,ob. et
Desm.
« Villarsiae De.sm.
«< Vincae Desm.
« Violae Westd.
Sirococciis bromeliacearum
Fi. Tass.
Speira toruloides Oda.
Spliaerella anarithma (B. et
Br.^ Cke.
« aquilina (Fj-.) Auer-
sw.
« Aucupariae Lasch.
K Berberidis Auersw.
canariensis FI. Tass.
<•< Chrysanthemi FI.
Tass.
« Cruciatae Lamb. et
Futr.
« Crucifei-arum (Fr.)
Sacc.
'< Dracaenae FI. Tass.
« Droserae FI. Tass.
« Equiseti Fckl.
« Evonymi i Kze ?)
Auersw
« Filicum (Desm.)
Auersw.
<< galanthina FI. Tass.
Spliaerella hedericola (Desm.)
Cke.
« Hyperici Auersw.
« Iridis Auersw.
« lineolata (Desm.) De
Not.
■< maculiformis (Pers.)
Auersw.
« MariaeSacc.etBomm
« microscopica Pass.
« raillepunctata FI.
Tass.
« OthonnopsisFl. Tass.
« Patoullardi Sacc.
« Pistaciae Cke.
« Pomacearum (Criè)
Sacc.
« Populi Auersw.
« Pseudacaciae Auer-
sw.
«. puuctiformis (Pers.)
llbh
« Pyri Auersw.
« Sagittariae FI. Tass.
« Tassiana De Not.
« Typhae (Lasch.)
Auersw.
« Winteri (Pass.) Sacc.
Si)haero(lerina Belladonnae
FI. Tass.
Spliaeronaenia Oleae (De
Not.) Sacc.
Sphaeropsis ambigua Mont.
« ChimonanthiFl.Tass.
« cydoniaecola Pass.
« Lauri Pass, et Bruu.
252
EliENCO GENERALE
Sphaei'opsis microscopica FI.
Tass.
<■< Mori Beri.
« tardiva FI. Tass.
« VincaeSacc.et Wiafc.
« viridula FI. Tass.
Spaei'Otlieca Castagne! Lèv.
« pannosa (Wallr.)
Lèv.
Sphaernlina affinis FI. Tass.
« interraixta (B. et Br.)
Sacc.
Spoi'ocybe atra (Desm.) Sacc.
Spoi'Otle.siiiilliii Melongenae
Thiim
« Sterculiae FI. Tass.
«, trigonellum Sacc.
Spo l'Otri cliiim merdarum
Ehrenb.
Stachybotrys lobulata Berk,
Stagoiiospora Cordylines FI.
Tass.
« Grardeniae FI. Tass.
« Dios[)yri FI. Tass.
« Opuntiae FI. Tass.
« SciadophylliFl.Tass.
« tortuosa FI. Tass.
Steg'ia liicis Fr.
Stenionites ferruginea Ehrh.
Stereiini birsutum (Willd.)
Fr.
Steriginatocystis veneta
Mass.
Stictis mollis Pers.
Stigmina Platani (Fckl.)
Sacc.
Strobyloniyces floccopus
Vabl.
Stropliaria aeruginosa Curt.
Taphrinia aurea (Pers.) Fr.
Teichospora Diospyri FI.
Tass.
* fiorentina Beri.
«, inverecunda (De
Not.) Sacc.
« obducens (Fr.) Fuck.
« plantaginea H. Fab.
« sarmenti eia Sacc. et
Speg.
Thyridiiim Philadelphi Rich.
« Rouaselianum Sacc.
et Speg.
Tliyrsidiiiin liedericolum (De
Not.i Dur. et
Mont. a Carpini
Sacc.
Tilletia Tritici (Berk.)Wint.
Tilmadoclie nutans (Pers.)
E-ost.
« viridis (Gmeì.) Sacc.
Tonila antennata Pers.
« epizoa Cda.
« herbarum Link.
Trichia fallax Pers.
« varia Pers.
Trichodernialignorum(Tode)
Harz.
Tricliolonia acerbum Bull.
« albellum Fr.
« bufonium Pers.
« cinerescens Bull.
DEI FUNGHI SENESI
253
Tricholoriiii columhetfca Fr.
« irabricatum Fr.
« leucoceplialum Fr.
« murinaceum Bull.
« polyphylluin DG
« Russula Schaeff.
<< saponaceum Fr.
« sejunctnin Sow.
« sulphure^^m Bull.
Ti'ichopezizji Aspidi! (Lib.)
Fckl.
Tri<;hosphaeria noìiilis Sacc.
et Speg.
Trichotliecinm candid um
Wallr
« voseum (Pers.) Link.
Triposporiiim Echeveriae FI.
Tass.
Trocliila Lauro-cerasi (Desra)
Fr.
Troji'ia crispa (Pers.) Fr.
Trnllula olivascens Sacc.
Tiiber aestivum Vittad.
Tiibercnlaria vulgaris Tode.
Tylostoma mainmosum
(Mich.) Fr.
U I ocoll Ji fol i acea ( Per s . ) Bre f.
Uiiciimla Aceris (DO.) Sacc.
« Bivonae Lèv.
Uredo Pruni Cast.
« Sympliyti DC.
Ui'ocystis Ariemones (Pers.)
Scliroet.
« Colchici (Schlchtd.)
Rbh.
« occulta (Wallr.)
Uroiiiyces Anthyllidis(Grev)
Schroet.
« appendiculatus(Pers.)
Link.
« Astragali (Opiz.)
Sacc.
« Behenis'DC.) Unger.
« Betae (Pers.) Kiilin
« faryophyllinus
(Schrank.) Schroet.
« Dactylidis Otth.
« Erytronii(DC.)Pass.
« Fabae (Pers.) De By
« Ficariae (Schum.)
Lèv.
« Genistae-tinctoriae
(Pers.) Fckl.
« Geranii (DC.) Otth.
et Wartm.
« Pisi (Pers.) De By.
« Polygoni (Pers.)
Fckl.
« Rumicis (Schum.)
Wint.
« Scillarum (Grev.)
Wint
« striatus Sci'hoet.
« Tri fol ii (Hedw.) Lèv.
Ustihigo Maydis DC.) (Ma.
« neglecta Niessl.
« Reiliana Ivlihn.
« segetum (Bull.)
Dittm.
Valsa anibiens (Pers.) Fr.
« Auerswaldi Nits.
« Lauro cerasi Ttil.
254
ELENCO GENERALE
Valsa salicina (Pers.) Fr
« Viburni Fckl.
Valsaria insitiva Ces. et De
Not.
« Saccardiana Speg.
Venturia anthophila Pass.
« secedens PI. Tass.
Verinicnlaria circinans Berk.
« Demafciura(Pers.) Pr.
« Eryngii (Cda.)Pckl.
« herbariim Westd
« Liliacearuin West.
« neglecta Sacc.
« oblonga Desm.
« Ophiopogonis Pat,
« orthospora Sacc. et
Roum.
VermiculariaPolygoni - vir-
ginici Schw
X tri cheli a Pr.
« « a Euphorbiae PI.
Tass.
Verticilliuin compactiuscu
lum Sacc.
Volvaria glojocephala Pr.
« volvacea Bull.
Wallrothiella Eucalypti PI.
Tass.
« imperialis PI. Tass.
« squalidula (C. et P.)
Sacc.
Pl. Tassi.
L'ORTO E IL GABLNETTO BOTANICO
neir anno 1905
DONI
Per le collezioni.
Frutti e semi :
Dall' Orto Botanico di Melbourne (Austi'alia) :
Acacia acinacea Lindi., A. stricta Willd., Chorizema cordatum
Lindi., Eucalj'^ptus coccifera Hook. /'., E. cornuta Labili., Goodia
lotifolia Salisb.. Melaleuca hypericifolia Sin., Metrosideros tomen-
tosa A. Rich.f Pittosporum crassifolium Soland., Pomaden-is lani-
gera Sims., Prostanthera rotundifolia R, Br.^ Rhopaiostylis sapida
IT. Wendl. et Drude, Sterculia acerifolia A. Cunn., Triatania con-
ferta R. Br., Veronica Hulkeana F. Muell.
Piante vive :
Dagli Orti Botanici di Kopenhagen, Moskau, Gorlitz, Leiden, etc.
Esemplari di Gesneraceae, Amaryllidaceae, Liliaceae, Marchan-
tiaceae, etc.
Per la biblioteca.
Pubblicazioni :
641. Arcangeli (A). - Il mimetismo nel regno vegetale. (Att. Soc.
Tose, di So. Nat., voi. XIX) Pisa 1903.
642. « « Sulla ricerca microchimica del fosforo nei tes-
suti vegetali, fc. s., voi. XVIII) Pisa 1902.
643. Beguinot (A.) e Traverso (G. B.) - Ricerche intorno alle « ar-
boricole » della Flora italiana. (N. G. Bot. it. voi. XII, n. 4)
Firenze 1905.
644. Borzi (A.) - Commemorazione di Federico Delpino. (Rend. R.
Acc. dei Lincei, voi. XIV, fase. 9) Roma 1905.
256 FL. TASSI
645. Bresadola (J.) ■ Hymenoinycetes novi vel minus cogniti (Ann.
Mycol. voi. Ili, n. 2) Berlin 1905.
646. Calestani {V.) - Contributo alla .sistematica delle Ombrellifere
d' Europa (« Webbia » ) Firenze 1905.
647. Cavava (F.) - Causeries myeolo^n'ques (Ann. Mycol. voi. Ili,
n. 4") Berlin 1905.
648. « « Commeinoraziome di Federico Delpino iBull.
Ac.c. Gioenia di Se. Nat., fase. LXXXVIi Catania 1905.
649. '< " " Gnssonea », Griardino alpino sull'Etna (N. G.
Bot. it. voi. XII. n. i) Firenze 1905.
650. « « Influenza del coperto di neve sullo sviluppo
della Scilla bifolia alle Madonie (e. s.ì Firenze 1905.
651. « « Note floristiche e fi togeografiche di Sicilia : La
Cardamme glauca Spr. dell'Etna- U Astragalus siculus Biv.
dell' Etna - La Colocasia antiquorum Schott. nel territorio di
Augusta. (Bull. Soc. Bot it.i Firenze 1905-1905.
652. De Toni {G. B.) - Di una interessante scoperta del modenese
Giambattista Amici, e de' suoi progressi. (Annuar. R. Univ.
di Modena) 1906.
653. De Vì'ies {II.) - Ueber die Dauer der Mutationsperiode bei
Oenothem Lamarckiana (Ber d. Deutsch. Bot. Gesell. Bd.
XXin) Berlin 1905.
654. Ferraris (T.) - Contribuzioni alla flora del Piemonte: Florula
Crescentinese e delle colline del Monferrato. (N. G. Bot. it.,
voi. X, n. 4) Firenze 1903
655. . a Contribuzioni allo studio dei miceti degli A-
grumi : Di un nuovo Ifomicete parassita nei frutti di Arancio.
(Malpighia, voi. XIII) Genova 1900.
656. « « Enumerazione dei funghi della Valsesia, raccolti
dall' ab. Antonio Carestia. Ser. Ili (1. e. voi. XVIII) Genova
1903.
657. . « Il « Brusone del Riso e la Piricularia Oryzae
Br. et Cav. (1. e. voi. XVTI) Genova 1903.
658. « « Materiali per una flora micologica del Piemonte:
Miceti della Valle d' Aosta - Miceti raccolti nei dintorni di
Crescentino - Mixomiceti ed Eumiceti dei dintorni di Crescen-
tino (1. e, voi. XIV e XVI i Genova 1900 e 1903.
659. Gilbert (A.) e Lippmann (A.) - Del principio fosfo-organico
dei semi vegetali. (Presse Medicale, n. 69 e 73) Basilea 1905.
l' orto e il gabinetto botanico nel 1905 257
660 Gothan ( W.) - Gronland jetzt, und einsfc (Ans der Natur,
Jahrj^. I, Heft. 7) Berlin 1905.
661. Jatta (A.) - La tribù degli Amphilomei e il nuovo genere
Amphilomopsts Jatt. (N. G. Bot. it. voi. XII, n. 4), Fi-
renze 1905.
662. « « Licheni esotici dell' Erbario Levier, raccolti nel-
1' Asia meridionale, nel lirasile e nel Madagascar (Malpighia,
voi. XIX) Genova 1905.
663. Largaiolli ( F.) - Le Diatomee del Trentino: 1. Il fiume Noce
(Att. Accad. se. Veneto-trentino-istriana, voi. II, fase. I) Pa-
dova 1905.
664. « « Le Diatomee del Trentino : XIX e XX.
Laghi di Malghetto e di Tovel. (« Tridentum » fase. II)
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Namen angewandten Schreibweise zulassig ? (Oesterr. bot.
Zeit. Jahrg. 1905, n. 6) Wien 1905.
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gattung. Marssonia Fisch. (Hedwigia, Bd.XLV) Dresden 1905.
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cksonii Wright. gehòrt. (Hedwigia, Bd. XLIV) Dresden 1905.
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681. ^< » Primi elementi di Glossologia fitografica. Mes-
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684. » » I caratteri per distinguere il legno delle Co-
nifere (Il Legno, III, n. 7 9) Milano 1904.
685. » » I diboscamenti ed i vincoli forestali (Agric. Tose,
n. 13) Siena 1902.
686. » » Il legno e la corteccia delle Cistacee ' N. G.
Bot. it. voi. XI, n. 4) Firenze 1904.
687. » » Importanza forestale dei millepiedi (il/yrmjL>oda)
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fase. I!: Cavano (E.) Alcune osservazioni sulla morfologia
delle Hypoxidaceae - Cecchetani {A.) Contribuzione alla flora
della Mesopotamia - Chiovenda {E.) Diagnosi di graminacee
nuove della Colonia Eritrea - Casu [E.) Contribuzione allo
studio della flora delle saline di Cagliari - Cortesi (F.^ Intorno
a due casi teratologici trovati nell' erbario Borgia {Mattinola
lucana R. Br. e Spartium junceum L.) - Cortesi {F.) Studi
critici sulle Orchidacee Romane, IV: Le specie dei generi
l' orto e il gabinetto botanico nel 1905 259
Aceras e Platanthera - Cortesi {F.) Una nuova Orchidacea
della Colonia Eritrea [Bonatea Pìrottae sp. nov.) - Longo (B.)
Osservazioni e ricerche sulla nutrizione dell' embrione vege-
tale - Migliorato (E.) Contribuzione alla teratologia vegetale
- Pampaloììi (L.) Sul comportamento del Protococcus calda-
riorum Magnus, in varie soluzioni minerali ed organiche -
PantaneUi (E.) Contribuzioni a la meccanica dell' accresci-
mento: II. L' esplosione delle cellule vegetali - Puglisi {M.)
Sulla traspirazione di alcune piante a foglie sempreverdi -
Zodda (G.) Illustrazione di un erbario messinese del secolo
XVII - Voi. Ili, fase. I : Longo {B.) Acrogamia aporogama
nel Fico domestico {Ficus Carica L.) - Longo {B.) Contribu-
zione alla Flora calabrese: Escursione alla Sila ■ Longo (B.)
Il Pinus leucodermis. Ant. in Basilicata e in Calabria Vol.
Ili, fase. Il: Gola {G.) Ricerche sui rapporti tra i tegumenti
seminali e le soluzioni saline - Matlirolo (O.j Congresso inter-
nazionale botanico di Vienna - Migliorato (E.) Le date della
pubblicazione dei • Genera plantarum » dell' Endlicher e no-
tizie relative - Montemartini iL.) Studio anatomico sulla Da-
tisca cannabina L, - PantaneUi {E.) Meccanismo di secrezione
degli Enzimi - Perotti [R.) Di una forma nitrosante isolata
da un terreno di Roma - Scotti (L.) Contribuzione alla bio-
logia fiorale delle Tubiflorae - Vaccari (L.) Il Sempervivum
Gaudinii Christ. e la sua distribuzione nelle Alpi.
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island, Porto Rico (Proc. of. the U. S. Nat. Mus. voi. XXIX)
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stai Plain of Georgia (e. s.) Washington 1905.
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697. Rose {J. N.) et House [H. D.) Descriptions of three american
Violets (e. s.) Washini^ton 1905.
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micologica della provincia di Como (Malpighia, voi. XIX) Ge-
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Micologia italiana. Rocca S. Casciano 1905.
700. Willis {J. C' - Royal Botanic Gardens, Report of the Director
for 1904. Peradeniya 1905.
Fl. Tassi
Fl. Tassi Redatt. Respons. Siena, Tip. e Lit. Sordomuti di L. Lazzeri
SOMMA I\^I O
Al lettore.
Ricerche comparate sul tessuto midollare delle Conifere e sui
rapporti di esso con gli elementi conduttori del legno. Con 30 fig.
(FI. Tassi). Pag. 3.
I caratteri jjer distinguere i principali legnami adoperati in Ita-
lia. Con 105 fig. (L. Piccioli). Pag. 97.
Orchidacee Senesi. Pag. 189.
Illustrazione dell' Erbario del Prof. Biagio Bartalini (1776)
« Continuaz. e fine ». Con 1 fig. (FI. Tassi). Pag. 195.
Elenco generale dei funghi della Provincia Senese rinvenuti fino
a tutto r anno 1905. (FI. Tassi). Pag. 223.
L' Orto e il Gabinetto Botanico nell' anno 1905. (FI. TasSi)
Pag. 215.
Per il cambio rivolgersi esclusivamente alla Direzione
dell'Orto Botanico di Siena.
New York Botanical Garden Librar
3 5185 00259 8165
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