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Full text of "Descrizione del tempio della Madonna di Campagna : architettura di Michele Sammicheli veronese : con due tavole"

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DESCRIZIONE 

DEL    TEMPIO 


DELLA 


MADONNA  m  CAMPAGNA 

ARCHITETTURA 

D  I 

» 

MICHELE    SAMMICHELI 
VERONESE 

CON    DUE     TAVOLE. 


VERONA     1823. 

TIPOGRAFIA    DEGLI    EREDI    MOROSI 


Ell'UlCt. 


Digitized  by  the  Internet  Archive 

in  2010  with  funding  from 

Research  Library,  The  Getty  Research  Institute 


http://www.archive.org/details/descrizionedelteOOsanm 


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N, 


el  subborgo  di  S.  Michele  lungi  un  miglio  circa 
dalla  Porta  Vicentina  sorge  maestoso  il  Tempio  detto 
della  MADONNA  DI  CAMPAGNA  opera  nobilissima 
del  celebre  nostro  Architetto  Michele  Sammicheli.  La 
vastità  della  circostante  pianura,  niente  a  lui  toglie 
della  colossale  sua  costruzione.  Mercè  il  pio  zelo  di 
Monsignor  Vescovo  Agostino  Lipcmano,  che  al  riferire 
del  Canobio  nell'  anno  ]  55g.  \i  pose  la  prima  pietra 
fondamentale,  fu  eretto  questo  Tempio  affinchè  fosse 
in  esso  riposta  ed  onorata  l'Inmagine  di  MARIA  A  ER- 
GI iN  E,  quella  stessa  che  da  più  anni  in  addietro  vene- 
ravasi  dipinta  da    pittore    ignoto  sopra    un    muro    della 


4 

superficie  di  dieci  piedi    quadrati .    La    carestia    che  in 
detto  anno  afflisse  li  Cittadini  mosso  avea  gli  animi  loro 
a  rivolgersi  con  fervide  preci    a    questa    sacra    Immagi- 
ne, avendola  fatta  porre  in  una  chiesetta  di  legno  per 
indi  innalzarle  un  Tempio  adeguato    nel    miglior   modo 
alla  maestà  di  Lei  .  Morto  il    Lipomano    principal    pro- 
motore di  sì    belF  opera ,  fu    proseguita  sotto    la    presi- 
denza   di  diciotto    Deputati    colle  grandiose    offerte    di 
questa  popolazione,  e  ridotta  a  tal  segno,  che  nel   i56r, 
vi  fu  trasportata  Y  Immagine  suddetta  ,  che  tuttora    vi 
si  adora.  Per  la  pace  stabilita  in  quest'  anno  tra  i  Prin- 
cipi Cristiani  chiamossi    la    Madonna    della    Pace  :  indi 
nel    i562.  ebbe    dal    Pontefice  di  Pio    IV.  colla    media- 
zione del  Vescovo    Girolamo    Trivisani  Y  Indulgenza   in 
giusa  di  Giubileo  per  chi  ne  visitasse  il  tempio  la  qua- 
rta  Domenica  di  Quadragesima,  e  il   giorno   i5  d'Ago- 
sto festa  dell'  Assunzione  di  Maria.  La  gran  cupola  poi 
fu  terminata  Y  anno   1 667  come   rilevasi    dall'  iscrizione 
coniata  nelle  grosse  lamine  di  piombo  a  carattere  romano. 
L*  opera  è  di  forma    circolare  ,  ed  ha    il    periptero 
racchiuso  al  di  fuori  ,  il  quale    a  giudizio    di    parecchi 
autori  ,    è    stato    storpiato   per    minorazione    di    spesa , 
mentre  il  nostro  Architetto  Sammicheli  era  già  manca- 
to di  vita    fino    dall'anno     1-559  in  cui    come  fu    detto 
ebbe  cominciamento  la  fabbrica. 


5 

Le  Modanature  segnate  T.  I.  fig.  D.  sono  quelle 
della  colonnata  ,  che  circonda  il  Tempio  ,  d"  ordine 
Toscano,  il  cui  Capitello  ha  la  goletta  rovescia  nel  suo 
abaco,  e  li  tre  anelli,  come  neir  ordine  Dorico.  Le 
Colonne  però  non  hanno ,  che  sei  diametri  di  altezza  , 
e  sette  dodicesimi,  do\echè  il  Sammicheli  ha  sempre 
usata  T  altezza  di  sette  diametri .  Che  quest"  ordine  do- 
vesse essere  più  grandioso ,  sembra  indicarlo  la  gran 
fascia  sottoposta  alle  fenestre  ,  e  sarebbe  ammontato  a 
piedi  9  oncie  6  in  maggior  altezza,  richiedendola  an- 
cora la  grandiosità  delle  Porte  d'  ingresso  ,  dimostrata 
dalle  modanature  ,  come  dalla  Figura  E. 

L'  interno  è  diviso  in  due  parti ,  una  maggiore  in 
otto  lati  ,  quattro  de'  quali  racchiudono  la  Capella 
maggiore,  la  quale  è  in  forma  di  Croce  Greca  divisa 
parimente  in  otto  lati  maggiori,  o  minori. 

La  Pianta  segnata  A.  dimostra  la  base  della  Fab- 
brica ,  e  la  disposizione  dell'  Ordine  primiero  interno . 
L5  altra  segnata  B.  fa  vedere  il  bellissimo  scomparti- 
mento superiore. 

Non  è  da  maravigliarsi  che  il  nostro  Autore  abbia 
tanto  imitato  in  questo  Tempio  le  torme  de'  Templi 
antichi,  qualora  si  osservi  la  situazione  del  Santuario, 
che  Ella  veramente  può  dirsi  atta  al  soggetto,   non    di 


6 
gran  mole,  quali  è  l'Immagine  dipinta  sopra    una    por- 
zione   di     muro    trasportato    da    altra    piccola    Capella 
esistente  non  lunge  da  questa. 

La  Scala  a  chiocciola  conduce  non  solo  sopra  li 
cornicioni  interni  ,  ma  anco  all'  esteriore  balaustrata  in 
base  alla  grandiosa  cupola  . 

L'  esteriore  prospetto  d'  ogni  intorno  ricrea  ,  e 
richiama  gli  amatori  del  bello  ad  ammirare  nel  suo 
colossale  cotanta  gentilezza  di  modanature ,  colla  più 
solida  e  semplice  costruzione,  cV  è  lo  stile  sempre  os- 
servato, e  proprio  dell' esimio  nostro  Architetto.  Lo 
scompartimento  non  può  essere  né  più  bello,  ne  più 
regolare,  poiché  egli  è  tale,  che  Tattico  esterno  cor- 
risponde ali"  interno  in  ogni  parte,  conservando  il  me- 
desimo ordine  architettonico  ,  e  le  stesse  modanature  . 

La  Gian  Cupola ,  che  si  erge  sopra  la  balaustrata , 
coperta  di  piastre  di  piombo  ,  ella  è  tutta  con  raro 
meccanismo  staccata  dalla  volta  interna  di  muro,  gra- 
vitando sempre  sopra  la  muraglia  esterna,  e  porta  con 
somma  maestria  il  luminare  superiore  di  forma  ettago- 
na. Sembra,  che  il  Sammicheli  avesse  divisato  con  que- 
sto di  accrescere  la  luce  al  tempio  ,  se  non  che  forse 
per  la  premura  di  coprire  la  fabbrica  ,  o  per  minora- 
zione di  spesa    si    tralasciò    di  usare    della  luce    stessa  , 


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giacché  non  è  da  dirsi,  che  un  si  giudizioso  Artista,  e 
si  perfetto  conoscitore  delle  leggi  d*  Architettura  avesse 
delineato  un  così  vasto    luminare ,    senza    doversi    otte- 
nerne un  ragionevole  effetto. 

L'ornamento  interno  della  rotonda  maggiore  è  di 
ordine  Corintio  in  quanto  al  sopraornato  ma  le  colonne 
a  pilastro  con  li  capitelli  sono  d'ordine  Composito, 
avendo  anche  V  altezza  di  dieci  diametri ,  e  la  Base  è 
attica .  Bella  è  1"  imposta  degli  Archi  delle  Capelle  ,  e 
le  serraglie  hanno  uno  Scudo  di  fronte  ;  come  eguali  , 
e  senza  scudo  sono  quelle  delle  arcate  della  Capella 
maggiore  colla  unita  cornice.  Egli  è  pressnmibile,  che 
a  quest1  Ordine  il  nostro  Autore  invece  dell1  esistente 
poggio  di  ferro  avesse  soprapposta  una  balaustrata  ,  co- 
me la  pose  in  opera  simigliante  eseguitasi  sotto  la  sua 
sorveglianza  nella  Chiesa  di  S.  Giorgio  in   Verona. 

L1  attico  egli  è  elevato  con  eleganza  sopra  piedi- 
stalli senza  base  e  Pilastri  sovrapposti  di  leggero  orna- 
mento con  sopraornato  di  forti  modanature  portante  la 
grande  Cupola  ,  la  cui  corda  è  di  piedi  Veronesi  cin- 
quantadue, e  piedi  trentadue  in  altezza,  per  esser  for- 
mata con  un  centro  alto  piedi  sei  dalla  Cornice.  Gli 
ornamenti  delle  otto  nicchie  con  frontespizj  sono  rego- 
lati  dalle  imposte  delie  rinestre. 


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La  Capella  maggior  è  parimente  ornata  di  un  atico 
minore  con  quattro  finestre ,  e  quattro  nicchie  di  dop- 
pia incascatura  . 

Questo  Tempio,  per  la  perfetta  armonia  delle  sue 
parti,  che  presentano  un  tutto  sodo,  ed  elegante  in- 
sieme, procaccia  al  Sammicheli  elogi  infiniti,  e  gli  con- 
ferma la  stima  universale ,  che  da  molti  secoli  ne  ri- 
porta, essendo  questa  maravigliosa  opera  sempre  nuova 
allo  sguardo  perfino  dal  popolo  Veronese. 


FINE. 


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