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Full text of "Airport Commission : concession audit of Lori's Diner"

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DIZIONAEIO 


MILANESE  -  ITALIANO 


COL  REPERTORIO  ITALIANO-MILANESE 


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MANUAL!    IIOEPLl 


DIZIONARIO 
]^11LMESE  -  ITALIANO 

CiiL  KEPERTORIO  ITALIANO-MILANESE 

PREMIATO 

SBi.  cosfORSO  eovBRNATivo  I3EI,  1890-93 

CLETTO  AKItHmJ,       ■   ■  '■ 


ULRICO  HOEPLl 

BDITORE  LIBKA10  DELLA   REAL  CASA 
MILANO 


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AVVERTIMENTI 


:  Le  prefazioni  in  Italia  non  si  leggono. 

lo  la  tralasciero. 

Saranno  avvertimenti,  in  stile  telegrafico. 

Chi  non  leggesse  neppur  questi  non  si  lament!  di  poi 
Be  non  capir^  tutto  bene  e  crederii  di  trovare  assurdi , 
prrori,  dimenticanze,  anche  dove  non  ce  ne  fossero. 


*** 


Questo  dizionario  deve  servire  a  tre  scopi: 

1"  Additare  ai  Milanesi  voci  e  modi  di  dire  della  lingua 

jtarlata  a  Firenze  ed  a   Roma  (1)  corrispondenti   a  voci  e 

nodi  di  dire  del  dialetto  parlato  a  Milano. 

2"  Porgere,  il  mezzo  agli  Italiani  fuori  di  Milano,  di 

sapire   il   significato   di  voci,   modi  di  dire,  proverbii  del 

lialetto  scritto  da  Carlo  Porta  o  parlato  in  teatro  dal  Fer- 

bavilla. 

'     3*  Porgere  il  mezzo  agli  Italiani  qui  dimoranti,  di  farsi 

Sapire  dai  Milanesi  del  popolo  rozzo ,  che  non  intende  la 
ngoa  colta  (2). 


(1)  In  Firenze  il  fondo  della  parlata.  Nella  capitale  la  evoluzione 
I  lo  Bvolgimento  della  lingua  specialmente  politica  e.  sociale. 

(2)  A  questo  proTvede  il  Beperlorio, 


VIII  Avvertimenti 


*** 


Dichiaro   easermi  limitato   al  dialetto  della  mia  citti 
sobborghi. 

Ho  sbanditc  le  voci  deireinidizione,  della  tecnica,  ddh 
sing-ole  Industrie,  della  storia  natm-ale,  dei  giochi  infantili 
del  gergo,  della  moda  —  tranne  ben  inteso  quelle  eh 
stanno,  a  un  bisogno,  sulle  labbra  anche  di  chi  non  ^  ad 
detto  a  studii  o  ad  esercizii  special!. 

Ho  dato  lo  sfratto  a  tutte   le  parole,  modi  di  dire,  pro- 
verbii,  che   oggi  non   si  odono  piu  neppui'e   sulle  bocchf 
de'  piu  vecchi  popolani ;  come  pure  tutto  ci6  che  ofifend^ 
la  decenza  e  la  morale.  1 

Ho  fatto  largo  posto  alle  dizioni  nuovissime,  contrassej 
gnandole  col  (P.  N,)  Parole  nuove,  o  (Pop,)  Popolare  i 
col  (Volg.)  Volgare  o  col  {Civ.)  Civile  o  coir  {Aff.)  Aifd\ 
tato. 

Ho  messa  a  riscontro  immediato  della  voce  milaneae, 
quella  della  lingua  toscana  o  della  lingua  colta  della  en 
pitale,  che  tiene  il  suono  e  la  conformazione  precisa,  ani 
corch^  abbia  un  significato  assolutamente  diverso. 

11  consultatore,  non  diro  indulgente,  ma  che  non  abbi 
il  grillo  della  denigi-azJone  e  della  contraddizione,  s'ac 
corger4,  spero,  dei  vantaggi  di  questo  mio  nuovo  metodo* 

Alia  parola  milanese   ho   messa   a  riscontro  sempre  la' 
parola  fiorentina  o  romana  meno  volgare,  al  contrario 
cio  che  fcce  il  Chenibini,  il  quale  dalla  parola  civile  man 
invece  continuamente  il  lettore  alia  piu  triviale,  come 
a  Milano  non  fossero  esistiti  a  suoi  tempi  che  mascalzo] 
e  idioti. 

Alle  parole  milanesi,  che  in  fiorentino  od  in  romano  colto 
si  possono  traduri'e  in  parecchi  modi,  ho  messo  a  riscontrt 
immediato  una  sola  parola,  quella,  cio6,  a  piii  larga  hasf\ 

Per  eccezione  talvolta  si  troveranno  piu  voci.  Spero  so 
ne  capira  il  perch6,  senza  spiegazioni. 


J 


Avvertimenti  ix 


Dopo  la  pavola  a  larga  base  Ven^anno,  cogli  opportuni 
empii,  tutte  le  altre,  corrispondenti  ai  diversi  significati. 
Ho  violate  lo  stretto  ordine  alfabetico  per  adottare  il 
etodo  I'azionale.  Ho  aggruppato  le  voci  e  le  frasi  se- 
mdo  la  loro  omogeneita  lasciando  in  fondo  i  proverbi. 
Ho  fissata  con  regole,  che  mi  paiono  logiche,  I'ortografia 
I'accentuazione  delle  voci,  riformando  in  buona  parte 
lelle  del  Cherubini,  secondo  me  en*onee. 

**# 

I  Avrei  molto  da  dire  ancora ;  ma  mi  arresto.  Voglio  pero 
Wma  di  congedarmi,  ringraziare  i  miei  collaborator!. 

Alia  memoria  di  mio  zio  Bernardino  Righetti,  che  in  vita 
li  fece  dono  di  un  suo  studio  di  dizionario  milanese-ita- 
fauio,  rimasto  inedito,  non  che  di  un  manoscritto :  //  Cer- 
^eUo  di  Giove  con  pensieri  di  C.  Porta,  di  Bossi,  di  Ta- 
rema,  di  A.  Manzoni,  di  Foscolo,  insieme  ad  altri  rarissimi 
Btttografi;  e  che  in  morte  mi  lascio  tanto  da  poter  creare 
\  teatro  dialettale  —  mando  il  mesto  ricordo  della  mia 
tnititudine. 

All'autore  della  Colonia  Felice,  Carlo  Dossi  (ben  noto 
Inagramma  del  Nob.  uomo  Alberto  Pisani  DoRsi ,  ministro 
^enipotenziario  ad  Atene)  —  ed  al  nobil  uomo  Gino  Vi- 
Iconti  Venosta,  che  mi  comunicai'ono  preziosi  studii,  e  mi 
Bedero  arguti  consigli,  dico  salve  e  aggiungo,  airaflfetto 
fctico,  la  nuova  riconoscenza. 

I  Ai  signori :  professore  Manfiredo  Vanin ,  Stefano  Fac- 
louelle,  Conte  Carlo  Sergardi,  Giuseppe  Fumagalli,  G.  Sol- 
pttini  toscani  cd  al  signor  Achille  Giussani,  studente  mi- 
knese  un  grazie  di  cuore. 

I 

Milanoj  3  maggio  1896. 

Cletto  Arrighi. 


ABBREVIAZIONI 

E   SEGNI   CONVENZIONALI 


Aff,  —  Aifettato.  —  Voce  o  luodo  di  dire,  che  si  ode  spesso  in  b 

della  gente  che  parla  in  punta  di  forchetta. 
Add,  —  Addiettivo. 
Ant.  —  Antiquato.  —  Voce  o  modo  di  dire  che  si  ode  ancora 

bocca  di  vecchi  siano  civili  che  volgari. 
Appro88,  —  Approssimativo.  —  Alcune  frasi,  modi  e  proverbi 

cano  del  riscontro  preciso.  In  tal  case  vien  dato  Vappro9sinuii^ 
Civ.  —  Voce  o  modo  di  persona  civile  o  colta. 
D.  Gr.  —  Dal  Greco. 
D.  Fr.  —  Dal  Prancese. 
D.  In.  —  DalVInglese. 
D.  Sp,  —  Dallo  Spagnuolo. 
J).  T.  —  Dal  Tedesco. 
Fig.  —  Figurato. 
Idem.  —  S'intende  che,  quando  le  parole  ad  una  ad  una  o  pressapo 

siano  tradotte  in  italiano,  si  ha  la  frase  che  ci  vuole. 
Imit.  —  Voce  imitativa  di... 
Iron.  —  Ironico. 
M.  d.  d.  —  Modo  di  dire. 
iV.  fr.  —  Nella  frase  o  nelle  frasi. 
Opp.  —  Oppure. 
P.  F.  —  Per  esempio. 
JP.  N.  —  Parola  nuova,  vale  a  dire  tutte  le  voci  che  non  si  tro 

nel  Cherubini  o  nel  Banfi,  o  che  assunsero  un  significato  novo  ni 

frasi  e  ne'  modi  di  dire,  in  questi  ultimi  cinquant'anni. 
Pr.  —  Proverbio. 
P.  XT.  —  Poco  usato. 
Pop.  —  Popolare. 
R.  St.  —  Per  riflesso  storico. 
Sch.  —  Scherzevole. 
8pr.  —  Spregiativo. 


J 


A  bbreviazioni  X  l 


P,  —  Strambotto  —  e  s'intendono  quelle  specie  di  csintilene  tra  il 
iroverbio  e  la  filastrocca,  che  i  nostri  nonni  iirediligevano. 

eecl.  —  Termine  ecclesiastico. 

di  g.  —  Termine  di  gioco. 

op.  —  Termine  operaio. 

seol.  —  Termine  scolastico. 
•vul,  —  Traslato. 

9rb.   Intr.  —  Verbo  intransitivo,  e  vuol  dire  che  tiitti  gli  altri  che 
aon  hanno  questa  abbr.  &ono  altrimenti. 
,  di  g,  —  Voce  di  gergo. 
•  fan.  —  Voce  fanciullesca. 
olg.  —  Volgare. 
bl.  id.  —  Volgare  idiota. 

SEGNI  CONVENZIONALI. 

A  lijieetta  —  indica  ripetizione  della  parola  intestata. 

'accento  acuto  8ull'<?  e  suU'd  dJt  al  primo  il  suono  stretto  e  al  se- 

«ondo  il  auono  dell'ii  toscano.  Nel  Repertorio  ho  tralasciato  spesso 

di  metterlo  sugll  o  che  non  hanno  il  suono  deciso  dell'  u  toscano 

e  che  stanno  fra  Vo  stretto  e  Vu. 
t'aecento  gi-ave  sulle  vocal  i  serve  a  fomiare  il  tronco  come  in  Ita- 

liano.  Di  piil  suU'^  serve  a  dargli  il  suono  apei*to,  e  sulPd  pure  il 

fiuouo  apertissimo. 

41  I  significa  mutamento  di  significato  della  parola  milanese. 
(adare  ai  due  punti  ( : ) 


. 


A,  A  (Segno  del  dativo).  DalVa 
la  zetta:  Dall'a  alia  zeta.  Andd, 
Monsa:  Andare  a  Monza.  (Prei>.) 
I  h<m'6ra.  Di  buon'ora.  «  A  sentill 
I...  3» : «  A  sentirlo  lui... )» ^  woccA  a 
Jl^i>ceh:  Poco  a  poco.  (Ed  altri  in- 
pbiiti  modi  a  loro  posto). 

Abaa  (Voce  fattasi  oggidi  un  po' 
incerta).  jy  ahaa  Parin:  L'  abate 
JParini.  (Professore,  Bcienziato  di- 
pente  o  non  dicente  messa)  ^da- 
Viva  nei  modi  di  dire :  M  par 
ipader  ahaa:  Pare  un  padre  aoa- 
s.  Ahaa  deshadMa:  Prete  spretato, 
fno  che  ha  gabbato  san  Pietro. 
\  —  Abadln,  Abatino,  (Spr.)  CJic- 
iola  di  San  Pietro. 
—  AbagMcc  (Spr.),    Abatucolo, 
Shiericuzzo. 
{'—  Abadon,  Abatone. 
[—  Abadlnusc,  Abatonzolo,  Aba- 
icciaccio. 

Almchln,  Abbaco.   Save  nanea 
tthachin:   Non    sapere   neanche 
ftbbaco,  Non  connettere. 
Abain  (P.  N.J,  Abbaino.  (Dal  po- 
l»lo  h  detto  ifsell).  Vcdi  Usell. 
Abagnmazla ,    A   bagnomaria. 
'odi  Bagn, 
\bandon ,    Abbandono.    Imsso, 

*  easa  in  abandon:   Lasciare  la 

*  Ka  in  abbandono. 

.—  Abandonli,  Abbandonare.  A- 
kndona  Videa:  Abbandonar  Ti- 
ka.  (Sch.)  *  Te  me  abandonetfyt 
iTe  ne  vai?» 

Abasffldr  (D.  Fr.)  (CappeUo  del 
nme),  Vfentola. 

I  Abass  e  Abasso.  (In  teatro) «  A- 
fuMo  » : «  Abbasso  ».  *Ab4i88  el  eap- 


pell  »  :  «  Gill  il  cappello  ».  |  «  Ona- 
volta  Vera  in  voga,  adess  Ve  andaa 
a  bass  » : «  Tempo  fa  era  in  voga, 
ora  h  giii,  giil*. 

Abastanza,  Abbastanza.  Ave- 
gken  abastanaa:  Averne  abbastan- 
za. (Pr.)  Ona  rohba  se  Va  de  vess 
abastanza  I'd  de  cress  (Appross.): 
L'assai  basta,  il  troppo  guasta  o 
II  troppo  stroppia,  rassai  basta. 

Abait-ttuu,  Abbattere.  JJassass 
abatt  di  dispiase:  Lasciarsi  abbat- 
tere. Vess  abattuu  comh:  Esser 
molto  abbattuto,  Esser  giu,  gid. 

—  Abatement,  Abbattimento. 
«  Oo  provaa  6n  tal  abattiment 
che.,.  »  :  «  Provai  un  tnl  abbatti- 
mento da... » 

Abdicii,  Abdicare.  Abdich  a  la 
galanteria:  Rinunziare  alia  galan- 
teria. 

Abecee,  Abbici.  «  L'e  a  Vahecee 
del  viv  del  inond  »  :  «  £  all' abbici 
della  pratica  di  mondo  ». 

—  Abecedari,  Abbecedario.  Ogni 
semester  cdmpar  6n  abeceaari 
ncetiv :  Ogni  semestre  compare  un 
nuovo  abbecedario. 

Abel  (Volg.).  Vedi  AMI. 

Abelli-eUtL-ellisB,  Abbellii-e. 
«  Bisogna  vede  com.e  V  d  fa>a  abelH 
la  s6a  villa  » : «  Bisogna  vedere  co- 
me ha  fatto  abbellire  la  sua  villa  ». 
«  La  ghe  someia^  m.a  el  pittor  el 
Va  abellida  » :  «  E  lei,  ma  abbelli- 
ta  y^ 

Abet  (Vole.).  Vedi  AMI. 

Abezedarl  (Ant.).  Vedi  Abeee- 
dari.  . 

AbUrlUi-gliaa-gliaBB,  Abbigliar- 


"^. 


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(ZCce.^ 


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,  ^750530 


ACU 


—  6 


ADI 


Acusativ  (P.  N.),  Accugativo. 

Adacquatorl-atriz ,  Irrigatorio 
o  Irrigabile.  Terren  adaequatoH : 
TeiTono  irrigabile.  Canal  adaequa- 
toH: Canale  irrigatorio. 

—  Adaco[u&  (i  praa):  Irrigar  i 
prati.  M  soeul:  laem. 

Adaxnm,  Adamo.  Vess  de  la  eo- 
8ta  d'Adamm :  Esser  della  costola 
d'Adamo  o  dei  favoriti.  M  pomm 
d'Adamm:  II  porno  d'Adamo.  Da 
Adamm  in  chi  s'h  semper  faa  cost 
o  insci:  Da  Adamo  in  poi  s'^  sem- 
pre  iisato  cosi.  El  vestii  de  Adam,m : 
11  vestito  di  Adamo  (la  nuditk). 

Adasi,  Adagio.  Andd,  adasi  a- 
dasi :  Andar  adagino.  «  Adam  6n 
jf)oo  /  »  :  «  Adagio  Biagio  I  »  «  Adaai 
«n  di  voUad»:«  Adagio  o  piano  a' 
ma'  passi  ».  Parla  adasi :  Parlor 
Botto  voce  o  piano  (meglio  che  a- 
dagio). 

Adattk-attaa-attass,  Adattare. 
«  Ghe  V  00  adattaa  at  so  corp  »  : 
«  L'  ho  adattato  al  (suo)  corpo  (di 
lei) ». «  L*h  minga  6n  apds  adattaa 
2)er  quella  pdpola  »  :  «  Non  h  uuo 
Bposo  adatto  a  quella  fanciulla». 
«  Cos'emin  de  fagh ?  Bisogna  adat- 
tass.'yn  «  Che  I'arci?  Conviene  a- 
dattarsi ! » 

—  Adattabil ,  Adattabile.  «  St6 
vestii  Ve  perfettameiit  adattahil  »  : 
«  Quest'aoito  h  adattabilissirao  ». 

Adequaa,  Adeguato  (1),  Prezzo 
medio.  L'  adequaa  di  galett :  II 
prezzo  medio  dei  bozzoli.  L'ade- 
guaa  del  vin  Vh  staa  trenta  lir  al- 
I'ettoliter:  II  prezzo  medio,  ecc. 

Aderenza,  Aderenza.  Avegh  tan- 
H  aderenza  JRomma:  Averemol- 
te  aderenze  o  accosti  a  Koma. 

—  Aderent,  Aderente.  Tutt  i  so 
aderent:  Tutti  i  suoi  aderenti. 

Adess,  Adesso  (P.  U.),  Ora. «  A- 
dess  eome  ade^s  me  oceor  nient  o 
nagott » : «  Ora ,  come  ora,  non  mi 
occorre  nulla  ».  (Iron.) «  8\!  Ad^ss! 
L'  e  It  ch'el  cova  /  » :  <c  Si,  appunto^ 
h  li  covato ! »  «  Adess  te  eonsci  mi 
come  va  » :  «  Ora  ti  concio  io  per 
le  feste  ».  «  L'era  cKi  adess  » : «  Era 

aui  adesso  ».  «  Dess  adess  »  :  «  A- 
esso  adesBo  ». «  Tel  disi  fin  de  a- 
dess  » : «  Te  lo  dico  fin  d'bra  ». 


(1)  La  parola  uguale  tos^ana  non  rende 
il  senso  mllanese.  Signiflca  piuttosto  prez- 
zo dove  ci  sia  convonieaza,  guislo,  pro- 
porzionato. 


Adio,  Addio. «  Adio  hell  tem^!  »  : 
«  Addio  bel  cesto! » in  Adio patriaf  »: 
«  Addio  pati-ia  *.  Dh  6n  earo  adio: 
Abbandonare.  «  Se  vegniss  a  pioeuv 
adio  gitta  » : «  Se  venisse  a  piovere, 
addio  gita  ». «  Adio  per  semper  »  : 
«  Addio  per  serapre  ». 

Adorii-oraa,  Adoi-are. «  Mi  quell 
floeu  r  adori »:«  Quel  ragazzo  io 
I'adoro  ».  La  donna  adoradu:  La 
donna  ndorata.  fl  (Idiotismo  per 
Indora).  Vedi  Indora. 

Adoss,  Addo880.  Dagh  adoss  €i 
vun:  Dar  addosso  a  uno.  A^ida 
adoss  a  vun:  Scagliarsi  contro  uno. 
Fassela  adoss  per  lafiffa:  Farsela 
addoBso  per  la  paura.  Doss  adoss 
Urde  per  I6r:  Tagliarsi  legambe 
da  sfe.  Taja  i  pagn  adoss  a  vun  : 
Tagliare  i  panni  addosso  a  uno. 
Mangiaqh  adoss  a  vun:  Campar 
frlle  kpalle  di  alcuno.  Fa  V  omm 
adoss :  Idem. «  Sont  setnper  adoss  a 
quell  in^  lavora  » : «  Sto  sempre  ae- 
canito  sul  mio  lavoro  ».  Plssa^s  a- 
doss  del  rid:  Pisciarsi  addosso  o 
scompisciarsi  dalle  risa.  Mett  adoss 
el  sogn,  la  m^alinconia,  la  fever: 
Far  entrar  addosso  il  sonno,  la 
malinconia,  la  febbre.  Mhttes  adoss 
tutt  quell  che  se  guadagna:  Met- 
tersi  addosso  tiitto  quello  che  si 
guadagna.  Mhtt  iman  adoss:  Met- 
iter  le  mani  addosso.  «  Tutt  i  shali 
mi  mitten  adoss  a  mi  » : «  E  cari- 
ea  1  »  «  Adoss  .'  » :  «  Dagli,  dagli  ». 
«  Gon  quella  miseria  ch'el  git  adoss 
el  pretend.,. » :  «Con  la  miseria  che 
si  rimpasta  e'  pretende... » 

Adoit^-ossaa,  Addossare  e  me* 
glio  Adottare.  Adotth  6n  ficeu  :  A- 
dottare  un  fanciuUo.  (Metter  in 
pratica) «  Mi  oo  adottaa  el  sistema 
rfe...  »  :«Io  ho  adottato  il  sistema 
di... » 

—  Adozidn  (P.  N.),  Adozione.  On 
fio&u  de  adozion:  Un  figliolo  d'  — . 

—  Adottiv,  Adottivo.  Fimu  adot- 
tiv:  Piglio  adottivj. 

Adree ,  Addietro  (1).  Anda  adree 
colle  frasi  dipendenti.  Vedi  Anda. 
«  A  sti  racc6l  mi  ghe  dormi  adree  » : 
«I)i  queste  inezie  non  mi  euro*. 
Fass  guarda  adree  o  fass  d\  a- 


(1)  La  parola  vernacola  non  potrebbe 
cssere  tradotta  altrimenti.  Eppure  non 
c'e  caso  cbe  addietro  corri  sponda  a  adree- 
Addietro  inveoe  corrisponde  in  bona  parte 
a  indree. 


ADR 


—  7  — 


ADU 


dree:  Far  o  dar  a  dire  di  sfe.  Fa 
adree  quell  ehe  va  faa  :  Far  intor- 
no  a  una  cosa  o  ad  uua  persona 
ci5  che  gli  va  fatto.  Oitiquant^ann 
o  R  adree :  Cinquant'anni  o  giti  di 
li.  Ridegh  adree  a  run:  Ridei'si 
di  alcuno.  Morigh  adree  a  vunna  : 
Spasimare  per  una  donna  o  Mo- 
nrci  sopra.  Tegnigh  adree  a  vun : 
Tener  nietro  a  uno.   Vess  adree  a 
fa,.,  a  dh,.i  Esser  dietro  a  fare  e 
dire    o    star    facendo,    dicendo. 
«  T*ee  finii  f )» «  Sont  adree  » :  «  Hal 
finitof  »  «  Sto  facendo  ».  «  Te  gh*itt 
adree  tutt  quell  ehe  fa  bisognf^: 
«  Hal  con  te  tutto  I'occorrentef  » 
Cria  adree:  Sgridare.   El  std,  ch\ 
adree:  St&  costi  presso.  Li  adree 
a  lajpifvsza  del  Domm :  Nei  pressi 
di  piazza  del  Duomo.  M  c^  adree  : 
n  giomo  dopo. «  Quell  vesHi  come 
el  ghe  va  adree  hen  /  » : «  Quel  ve- 
stito  come  le  Bta  dipinto !  >» «  Mollel 
minga,  stagh  adree »  :  «  Non  per- 
derlo  di  vista,  stagli  dietro  ».   Viv 
adree  a  vun:  Campar  alle  spalle  di 
alcimo.  Trd  adree  la  robba  :  Ven- 
der per  un  pezzo  di  pane  o  Ven- 
der la  roba  a  perdita.    Vun  adree 
a  rafter:  Uno  dietro  I'alti-o.  (Gri- 
do  di  ragazzi  che  giocano  a  bara) 
«  Adree  » : «  Dalli ».  (Che  stan  die- 
tro a  un  ubbriaco)  Fagh  la  berla 
adree:  Far  I'abbaiata. 

Adrtes  (D.  Fr.),  Indirizzo.  Vcdi 
RieapU, 

Aimttiira,  Addirittura.  (Senza 
dnbbio) «  Jn  robb,  eidrittura,  de  fa 
piang  » : «  Le  son  cose  addirittura 
da  caTar  lelagrinie».  (Francamen- 
te  e  Immediatamente) «  Ma  dighel 
adritturaf  aenza  »ta  h  tant  a  cin- 
quantii  »  :  «  Diglielo  addirittura 
senza  star  tanto  a  cincischiare  ». 
*  Alter,  ehe  &n  poo  eattiv!  Lh  Or- 
drittura  6n  demoni/y^ : «  Altro  che 
eattivello ;  k  addirittura  un  demo- 
Dio». 

Advlatdr ,  Adulatore.  /  adu- 
late al  di  d'incotu  g'an  fortun- 
na :  Gli  adulatori  al  giomo  d'oggi 
faanno  fortuna.  Adulatdra:  Adula- 
trice. 

—  Adnlaildn,  Adulazione.  «  Mi 
tvi  minga  de  adulasion  » : « lo  non 
soffro  aaulazioni». 

Adnlteraa,  Artiftziato. «  Sto  vin 
o  fttd  latt,  Ve  adulleraa  > : «  Questo 
vino  0  questo  latte  b  artefiitto,  fat- 
tarato». 


Adunanza  (P.  N.),  Adunanza. 

Adyent,  Avvento.  (Pr.  in  di- 
suso)  Ohi  ae  spdsa  in  advent  fin'a 
la  mort  se  ne  risenl  (Appross.): 
Chi  di  lontano  si  va  a  maritare 
o  h  ingannato  o  vuol  ingannare. 
(Pregiud.)  N6  di  Venere  nfe  di 
Aiarte  non  si  sposa  n^  si  parte. 

Afabll,  Attablle.  Vess  affabil 
cont  i  sd  impiegaa :  Essere  aft'a- 
bUe  co'  suoi  impiegati. 

—  Affatollltaa(P.N.),  AflfabilitJi. 
Pien  de  afahilitaa:  Aitabilissimo. 

Afacc  (Volg.).  Vedi  Affatt. 

Afamaa,  Altamato  (1).  «  Sont  ri- 
voM  su  straech  e  affamaa  » :  «  Son 
arrivato  lassil  stance  e  con  una 
fame  da  leone  ».  Vedi  Borlazion. 

Afann,  Affanno.  Vedi  Tirafiaa. 

Afare,  Ail'are.  (Di  cosa  gia  in- 
tesa )  «  E  quell'  affare ,  pceu  9  » : 
«  Dimmi^  e  quell'anare  ? »  (Di  cosa 
che  dia  pensiero )  « 1>*  f  6n  affare 
serial  «Vuol  essere  un  affai*  se- 
rio  o  un  aftaraccio ».  Affare  de 
Stat:  Aifare  di  Stato.  Omm  de 
affari:  Uomo  d'aftari.  On  omm 
pien  de  affari:  Che  ha  gli  affari 
a  gola.  « I?h  m,inga affare  per  m,i» : 
« Non  h  affare ».  Jj  e  minga  6n 
cattiv  affare:  Non  h  cattiva  ci- 
vaja.  (VoljSf.)  Affare  balord  o 
straceh:  Affare  spallato.  Affare  fi- 
nii:  Affar  ffnito.  On  afare  depoech: 
Un  affai'e  sbrigativo.  —  de  pen- 
saghen  pit, :  Bell'e  ito.  L'k  6n  af- 
fare d'On  quard'oretta:  Gli  h  im 
affare  d'un  quarto  d'ora.  (Iron, 
di  cosa  che  sorprenda)  «  uhm! 
On  affare  de  naflrd«  /  » : «  Corbez- 
zoli  1  Un  affare  di  nulla !  »  On  ne- 
gozi  ehe  fh  di  gran  affari :  Una 
bottega  che  fa  di  grandi  affari. 
<  Ghe  va  mat  i  so  affari  » : « I  suoi 
affari  gli  van  male  ». 

—  Afardn.  « Sur  Togn  ch'  el 
compra  quella  cosa;  V e' 6n  affa- 
rony*  :  «  Sor  Antonio,  la  comperi 
quella  casa  fe  un  — ,  negozione*. 

—  Afarett.  On  affarett  ehe  ra 
ben:  Un  affare tto  per  bene  o  che 
mi  garba.  ^f^Ahte  ghe  diset  affarett 
ti  a  sta  pinolaf  » : «  Tu  lo  chiami  un 
affaretro  codesto  lavorfiecio?  » 


(1)  In  fior.  questa  voce  ha  una  sfuma- 
tura,  che  manca  al  dfaletto.  Dices!  dl  per- 
sona povera  molto,  che  pur  non  vorrebbe 
parer  tale,  ed  e  voce  di  schemo.  Corrispon- 
de  al  nnstro  Borlacatt. 


AFA 


—  8  — 


AOE 


—  AfariBta,  Affarista  (1).  jChe 
non  bada  pel  sottile  negli  affari) 
A  Montecitorio  Vh  conossuu  come 
6n  affarista:  A  Montecitorio  h  co- 
nosciuto  come  affarista. 

Afettaa,  Affettato  (2).  Come  Vh 
affeitada  quellapdpola:  Che  sman- 
cerie  quella  signorina !  Che  lezio- 
sa! 

Afettazidn,  Affettazione.  Parla 
con  troppa  affettazion :  Parlare  con 
troppe  smancerie. 

Afezldn,  Affezione.  Prezzi  d'affe- 
zion:  Prezzo  d'affezione. «  Per  mi 
el  g^a  semper  avuu  6na  gran  affe- 
zion  » : «  Per  me  egli  ebbe  sempre 
una  grande  affezione  ».  (Di  bestie) 
«  N^dl  gd,  afezion  che  al  sd  pa- 
drmi » : «  Non  sente  amore  che  per 
il  suo  padrone  ». 

Afiatass-ataa  (P.  N.),  Affiatarsi. 
«  Quii  com,ichf  V  h  6n  m,es  che  in 
insemina  e  dn  nanmd  de  aJjlatOrSS  » : 
«.  Que'  comici  stanno  assieme  da 
un  mese  e  non  sono  anoora  af- 
fiatati».  (Di  cavalli  in  pariglia) 
« In  minga  n'anm,d  afiataa  » : «  Non 
si  sono  anoora  affiatati». 

Afin.  Vedi  Fin. 

Afittanza  (Afiitto  di  poderi),  Ai- 
fitto. «  La  mia  affittanza  la  scad  a 
San  Martin  » :  <c  L'affitto  del  po- 
dere  mi  soade  a  San  Martino  ». 

Afittuari,  Pigionale. 

Af6nd  (Volg.y.  Vedi  Fond. 

A  forzlori  (Civ.).  Vedi  Forziori. 

Africa,  Africa.  L' Africa  I'e  di- 
ventada  de  moda:  L' Africa  s'^ri- 
fatta  alia  moda.  Animal  de  V Afri- 
ca (Volg.) :  Animalaccio  I  Bestione. 

—  Airicaxi.  La  questidn  african- 
tia:  La  questione  africana.  (Pasto 
dolce  con  cioccolata)  Affricana. 

Afiront,  Affronto. «  M  m'afau  6n 
affront  che  gh'el  perdonaroo  mat 
pu  » : «  Mi  fece  un  affronto  che  non 
glielo  perdonerb,  dovessi  campare 
miU'anni ». 

Agata  (Pietra  preziosa),  Agata. 
(Nome  proprio)  Agata. 

Agent,  Agente.  —decasa...,d' af- 
fari, de  campagna,  teatral,  eletto- 
ralf  di  tass,  de  cambi,  diplormUich: 
Agente  di  casa...  d' affari,  di  cam- 


(1)  Nel  voo.  tosc.  non  e  registrata,   ma 
d  viva. 

(2)  Parola  ambigua.  I  Piorentlni  la  usa- 
no  pi£i  volontieri  per  ftitto  a  fette. 


pagna ,  teatrale ,  elettoral© ,   <iel-»  i 
le  tasse,  di  cambio,  diplomatics.  . 

—  Ageazia,  Agenzia.  —  d'affctri,- 
teatral f  telegrafica:  Agenzia  d'af- 
fari,  teatrale,  telegranca. 

Agevolezza,  A^evolezza.  «  ^Sb  e2 
ne  compra  tanti  podaroo  titagh 
6n*a^evoUzza  »  :  «  Se  ne  coinpera 
parecchi  le  potrb  usare  un'age- 
volezza  ». 

—  AgevoUi,  Agevolare.  «  HI  i»'d; 
agevohia  lastraaa»:«.Mi  agevolb 
la  strada^. 

Aggio,  Aggio.  L'aggio  sulVor: 
L'aggio  sull'bro.  |  (Oj^portunititJ 
Agio.  «Fl  g'd.  daa  aggio  de  pode 
seappa  » : «  Gli  diede  agio  o  oampo 
a  fuggire  ».  (Comodo)  Can,  ttitta- 
gio:  Con  tutto  I'agio. 

Aggidnt  (Impiegato  in  certe  am- 
min.),  Aggiunto. 

Agher,  Aghero.  Agher  come  on 
limon:  Agro  come  un  limone.  | 
(Legno  da  impiallacciatoii)  Agri- 
foglio.  i  Alia  vecchia  bevanda 
I  Agher  de  zeder  fu  sostituita  la  Li- 
nwnad>a:  Limonata.  Avegh  de  I'a- 
gher  con  vun:  Aver  dell'agro  con 
uno. 

Aghi  (Ordigno  per  assaggio  del- 
Poro  nellezecche),  Saggiatori.  (Dei 
chimici)  Aghi. 

Agit^-ltaa-ltass ,  ^  Agitare.  «  M 
s'h  tutt  agitaa  a  sentt  qttella  brut- 
ta  notizia  » : «  A  sentir  quella  brut- 
ta  nuova  8'^.  molto  agitato  ».  (Di 
mare  o  lago) «  Gh^  era  d  mar  on 
poo  agitaa  » : «.  Cera  maretta  ». 

—  Agitazidn,  Agitazione.  <(  Fren 
tutti  in  agitazidn  » : «  £ran  tutti  in 
agitazione ».  Tegnl  in  agitazidn: 
Tener  in  agitazione. 

Agiustament ,    Aggiustamento. 

«  Emmfaa  6n  agiustamenty^ : «.  Ab- 

biamo  fatto  un  acoordo*. 
Agnaa  (Parente),  Agnate.  * 

AgneU,  Agnello.  Quiett  come  6n     | 

agnell:  Mansueto  come  un  agnello. 

Agnell pasqual:  Agnello  pasquale. 

—  Agnelllli,  Agnellino.  Anda  a- 
dree  come  6n  — ;  Idem. 

Agnesa,  Agnese.  (Pr.)  A  sant'A- 
gnesa  c6r  la  luserta  per  la  scesa: 
Sant' Agnese  il  freddo  h  per  le 
chiese  Opp.  (Appross.)  Per  san- 
t' Agata  la  terra  riiiata  e  la  me- 
renda  h  ritrovata. 

Agnus  (Amuleto  da  devoti),  A- 
gnus  Dei. 

Ag6n  (Pesce  dei  laghi  dell'Alta 


AGO 


—  9  — 


AGR 


E^^sfcUn),  Agone  (1).  Cott  eonie  6n  a- 
^^w^T  Innamorato  fr^icio.  Fa  la 
'  di  agdn;  Fare  la  moi-te  del 


e. 


_         ,  Agonia  (2).  Brutta  come 
^eorpvdn  in  agonia:  Vedi  Scor- 
.   Sonit  6n* agonia:  Suonar  a 
n^oxiia. 

JLf^rd  (Volg.)  (Che  oltrepassa 
Dcusiira  o  peBo  giusti),  Ingordo  (<S), 
S^c^nto.  P(M  ag6rd:  Buon  peso. 
Jvi^ffozi  ag6rd:  Negozione,  Buoua 
dexn*at».  Aftare  grasso.  «  Perfd.  aid 
v^^tii  gke  v<Bur  des  miter  agdrd  » : 
•e  ;^er  fare  quest' abito  occorrono 
eel  metri  araiti ».  «  Lh  staa  taiaa 
€»ff^irdy^ :  «  Uscl  vantaggiato  ». 

JLiT^st,  Agosto.  (Pr!)  Ag68t,  pre- 
j9€»T4Ji  la  tinna  per  el  most:  D'a- 
j^osto  Fuva  fa  il  mosto.  Laprimma 
4M'C^ua  d'agdstf  eee.:  Vedi  Aequa. 

—  A^ostana  (Specie  d'uva),  Ago- 

AK^xsln  (Chi  ha  per  costume  di 
noAltrattare  i  dipendenti),  Aguz- 
s&ino. 

Asraff  (D.  Fr.),  Fermaglio. 
XJagraff  de  la  peUizza:  II  fer- 
xxiAglio. 

AgramsLii  (T.  di  passamant. ). 
(I*er  cortesia)  Vedi  AgremMn, 

AgrtLvk-akYtOL'SkYtMB,  Aggrava- 
i-e.  «  StanoU  Vera  motto  aggra- 
vaa» : «  Stanotte  Vinfermo  era  molto 
»g^gravato».  Aagravaa  defamiglia: 
Con  tutta  la  faiuiglia  addosso. 

—  AgnkYZSLtt  Aggrayante.  Cir- 
rostanza  agravant:  Idem. 

Ajgnr^  Aggravio  (4),  Imposta. 
/  agravi  eke  pesa  9ul  Comnn: 
Oli  addebiti  del  Gomune.  «  Tra  Ui 
pomospera,  la  tem>phsta  e  i  a>g- 
gravi  se  ciappa  pu  nient »  :  «  Pe- 
ronospera,  gragnuola  e  imposte 
portano  via  ti:m»>».  Ve»s  gid  di 
fgggrati  (in  disuso):  Esser  inva- 
lido.  «  0*an  faa  Vagarati  de  vess 
eattoliehy^ :  «  Gli  han  fatto  1' aggra- 
vio d*e«8ere  oattolico*. 


(1)  Anche  I  Fior«nt.  le  parlano  dt  que- 
•io  p«iice  sono  costretif  a  dir  agone.  Ma  in 
toseano  agone  non  signtflca  aliro  che  ago 
aprooo,  e  nella  llneaa  colta:  eampo  di 
loite  •  frtocfai  olimplei. 

(S)  A  Firenze  e  sopranome  di  persona 
Biacra,  paU<da,  riflnita. 

^)  11  saono  s*awioina|  ma  non  esprime 
11  aenao.  Vedi  esempi. 

{4)  A  Pfrenze  nota  anche  peso  indebtto 
e  di  danno. 


Agreman,  Cortesia. 

Agressibn,  A^essione.  «.  An  faa 
6n  agressidn  sulstradal  de  Pavta» : 
«Haniio  fatta  un'aggressione  sulla 
strada  di  Pavia». 

All  (Secco,  disprezzo  delValti-ui 
opinione).^ «  Ah  !  Ti  te  see  matt  /»: 
«  Chfe.  Sei  matto!  »  (  Risoluzione) 
«  Ah/  finimsla )» :  «  Ah  finiamola  ». 
( Prolungato ,  rammentarsi  im- 
provviso). «  Ahj  81  te  gh'ee  resdn  » : 
<(Ah  s),  tu  hai  ragione  >».  (Soddisfa- 
zione)  «  Ah!  Aaess  che  sont  pien 
me  senti  met  »  :  «  Ah  1  Ora ,  ecc. , 
idem».  (Dolore)  nAhf  magara  ftiss 
Wrort  atlorafy^ : «  Ah  foss' io  morto 
alloraI»  (Imprecaz.)  «  Oh  beceo  e 
tecco  /  >► :  «  On  figlio  d'  un  cane !  » 
(Volg.), 

Ania,  Ahi.  «  M  mal  V  h  che  gh'  h 
m,inga  de  ahH  ».  «  Ahia,  allora  !  » : 
« II  male  e  che  non  ci  son  quat- 
trini ».  «  Ahi !  » 

Alin  (Consenso  dopo  negazione). 
<f^A  hn!  Adess  te  parlet  polid  » : «  An! 
Cos!  va  bene !  Ora  tu  dici  bene  »» 

Ahdff  (Inter,  dichi  6  stufo),  Uff ! 

Airdn,  Airone,  Sgarza  (Specie 
d'uccello  da  paludi). 

Al,  Aglio.  Coronna  d'ai:  Resta 
o  figlia  d'agli.  Mangid  o  fd  manr- 
gid,  di:  Mangiai'e  o  far  mangiar 


(Bass.) 
lora». 

—  Alada,  Agliata. 

—  AlOBU,  Aglietto. 
Alutk-utaa-iitass,    Aiutare.    / 

Ebrei  tra  de  I6r  se  aiuten:  Gli 
Ebrei  fra  di  loro  si  reggono.  Aiu- 
tass  c6nt  i  man  e  c6ni  i  pe:  Aiu- 
tarsi  oolle  mani  e  ooi  piedi.  (Pr.) 
Aiutet  che  te  aiutaroo :  Aiutati  ch'io 
t'aiuterb.  A  andd,  in  gid  tutt  i 
sant  aiuten :  AW  in  giil  tntti  i  santi 
aiutano.  A  std  mond  bisogiw,  sath 
fh  a  aiutass :  A  questo  mondo  bi- 
sogna  saper  fare  a  aiutarsi  Opp, 
Bisogna  aiutarsi,  e  chi  non  sa  suo 
danno.  Gent  aUepra  Dio  le  aiiUa: 
G«nte  allegra  Dio  I'aiuta. 

—  Alutant,  Aiutante. — de  camp, 
de  filanda,  decusinna:  —  di  campo, 
di  filanda ,  di  cucina.  (Militari) 
—  ma^gior:  Aiutant©  maggiore. 

Aluvf,  Ajuto.  Ciamd,  aiutt  come 
6n  dannaa  o  eonie  tyun  che  nega: 
Strillar  a  misericordia.   Aiutt  de 


ALA 


—  10  — 


ALA 


-1 


^o8ta:  Ajuto  di  costa.  Aiutt  aiutt 
■ch'el  mal  V^  hrutt:  Domine  ajii- 
tami  I  I  (Serviziale)  Larativo.  «  El 
ah*  e  8taa  de  molto  aiutt » :  «  Gli 
na  giovato  assail. 

Ala,  Ala.  Cascia  i  al:  Metier le 
all.  Shciftftii,  slarga,  shatt,  taict  o 
smoecih  i  al:  Abbassare,  allargare, 
battere,  tai'pare  le  ali.  (Trasl.)  Al- 
za  t  al :  Alzare  la  cresta.  «  Gh*  e 
ioccaa  de  shassd  t  a/ » : «  Gli  toce5  di 
piej2:ar  il  capo  ».  «  El  comincia  adess 
€t  slarga  i  «Z»:  «  fe  appena  iiscito  di 
pupillo,  ed  anehe  Comincia  ora  a 

I>oter  spendere  iin  poco  piil ».  BJSui 
ati  di  chi  pasHa  via)  Fh  ala:  Fare 
nla.  Ij  (Parte  del  legato  e  del  pol- 
luone)  Ala  de  coradella:  Ala  di 
polmone.  «  La  toss  forta  la  g'a  fan 
lira  sii  6n  mezz  polmon  » :  «  La  tOH- 
se  gli  fece  sputare  un'  ala  di  pol- 
mone ».  p  /  al  de  la  sella :  Le  co- 
perte.  Ala  del  harettin :  La  visiera. 
—  del  eappell :  Tesa.  ||  (Finimento 
•delle  taBcne)  /  al  delta  saccoccia : 
Finte.  Ala  de  mur:  Alia,  e  an- 
•che  Cortina. 

—  Alascia,  Alaccia. 

—  Aletta,  Aletta.  ||  (Organi  del 
moto  ne'  pesci)  Aliette.  |  { Ai)pen- 
dici  a  berretta)  Ali  e  Orecchiuoli. 
I  (Appeudici  delle  canne  maggiori 
delPorgano)  Alie.  |  (Delia  sella) 
Oopertine.  H  (Stipiti  negli  interco- 
lonni)  Alette. 

—  Alettlnna,  Piccolissima  ala. 
Alabarda  (Arraa  antica),   Ala- 

barda.  «  Tn   la  mia  sala  d' armi 
{f'oo  di  hH  alahard » :  «  Nella  mia 
«ala  d'anni  tengo  parecohie  belle 
alabarde  ». 
Alabaster,  Alabasti^o. 

—  Alabastree,  Alabastraio. 
AlabellemM.  Vedi  Bella, 
Alabras.  Vedi  Lahras. 
Alacontra.  Vedi  Contra. 
Alarl,  Air  aria.  Avegh  alari  el 

'€00:  Aver  la  testa  per  aria  o  in 
eampagna  o  a  griUi.  Vess  alari 
come  on  mull:  Scorrere  la  caval- 
lina.  Butta  tutlcoss  alari:  Mandar 
tutto  all'aria  o  a  monte.  «  El  tro- 
varci  la  casa  alari  perehe  semm 
■adre^  a  fa  samnichee  » :  «  Troverk. 
la  casa  all'aria  perchfe  stiamo  ti*a- 
inutando  ». 

Alarme,  AUai'me.  «  Gh^e  staa  6n 
poo  de  alarme  in  cittaa» :  «  Ci  fu 
un  poco  di  allarme  in  cittk)». 

—  AlarmasB-armaa,  Allarmarsi. 


«  El  se  alarma  per  nagott »  :  «  E'  ri. 
mette  in  apprensione  per  delle  i- 
nezie  ». 

—  Alarmista,  Allarmlsta. 
Albarell  (Vasetto  da  unguenti 

o  medicinali),  Alberello. 

AltMiB,  Albagio  (1).  (Dimattone) 
Malcotto. 

All>6ra  (Pioppo  trenmlo),  Alber 
rella.  R  (Anitra  selvatica)  Cana^ 
piglia. 

Alber,  Albero  (2).  Onpareh  eon 
tanti  alber:  Un  parco  con  molU 
alberi.  1|  (Nolle  oarche)  Albero.! 
«  In  la  regatta  a  vella  me  s'h  ff'^^P- 
paa  Valher  in  sul  pit,  hell'* :  «  NeUft 
regata  a  vela  mi  si  spezzb  I'albeW; 
suT  piil  bello ».  fl  (In  meccanica]' 
Uamer  del  torni:  L'alberello  del, 
tornio.  —  d^l  telar  de  fit  calzett:  — 
del  telaio  da  calze.  Q  Alber  gene^ 
alogich:  —  genealogico.  |  l/alber 
de  Natal:  L'albero  natallzio. 

Albln  (Con  capelli  bianchi  e  oo-1 
chi  rossi  dalla  nascita),  Albino. 

AlbiOBU,  Trogolo.  (Degli  uccelli) 
Cassetta. 

Album  (Pogli  rilegati  con  euro 
su  cui  stanno  dedichc,  poesie,  me- 
morie),  Albo. 

—  Albumm,  Albume. 
Alchermes  (Liquore  a  base  di 

cannella),  Alchermes. 

Alchimista,  Alchimista.  Nellfl 
fr.  in  disuso  Fh  i  guadagn  de 
r alchimista:  Far  il  guadagno  del 
Cazzetta,  Opp.  Far  i  guada^ni  di 
San  Bemardmo  (Siena). 

Alcidn  (Uceello  di  mare),  Alcio- 
ne.  «  El  seiroechfort  Va  shattuu  fi- 
na  ehi  6n  aleion  in  la  ris^ra  3»: 
« Nella  risaja  ho  veduto  un  al- 
cione,  che  certo  fu  portato  iin  qui 
dallo  8oirocco». 

Aloova  o  Arcova  ,  Alcova. 
«  Scondet  Ti  in  V alcova  » :  «  Na- 
sconditi  nelValcova». 

Alamar  (D.  Sp.)  (Bottoni  in  for- 
ma di  ulivette  con  riscontri  da  al- 
lacciare),  Alaraari. 

—  Alamaritt,  Alamarini. 
Al6attcli(Vino  toscano),  Aleatico. 
Aleatori  (P.  N.),  Aleatorio.  (hi 


(1)  Voce  gia  usata  a  Firenze  per  una 
specie  di  panno  chiaro. 

(2)  Per  antonomasia  I  Pior.  chfamano 
albero  il  pioppo.  Pra  noi  b\  ch'aina  per 
ant.  alber  il  castagno. 


ALE 


—  11  — 


ALL 


mitratt  alealori:  Un  contra tto  a- 
&atorio. 

Ale£ant  (Vol.  id.}.  Vedi  Elefant. 
In  tosc.  I'ld.  h\  Allifante. 

Alesr^--^fr&ft  (Unire  dooumenti 
U'atto  principale),  Allegare.  «  Chx 
naneu  on  alegaa  » :  «  Qui  manoa 
in  allegato  ». 

Aleerlior,  Allegro.  Fa  std  alegher: 
!*nr  Btare  allegri. «  Siamattinna  el 
"id,  el  geherza,  Vh  alegher  » : «  Ride 
s  celia;  stamane  h  allegros.  (Per 
^alante)  in  Ai  sb  temp  Ve  stada  6na 
lonnetta  alegra  » : «  A'  suoi  tempi 
»  Btata  una  donnetta  a11egi*a  o  di 
(boccio  ».  KBriaco  in  primo  grado) 
I  <)o  hevuu  6n  poo  tropp  e  sont  ale- 
fher  »  :  «  Ho  bevuto  un  po'  troppo 
9  alzato  11  gomito  e  ora  sono  alie- 
Ero».  B  Atiaa  gio  alegher:  Allargar 
n  niano  Opp.  Spender  allegra> 
nente.  Fa  ata  alegher  eon  poech: 
Par  le  nozze  oo'fungbi.  Gh'^  poech 
de  sta  alegher:  C'h  poco  da  godere 
o  da  star  allegro. «  Tocea  su  bru- 
migta ,  alegher  »  :  «  Tocca  sii  coe- 
cbieTe,8veito  o  lesto  *.(Iron.) «  Cia^r 
alegher  » : «  Vatti  con  Dio  ».  On  bell 
foghett  alegher:  Una  bella  fiam- 
matina ! 

—  AlegTiA,  Allegria.  Vedi  ancbe 
Legrifi. 

—  Alegrament ,  Allegramente. 
PasBa  6na  giomada  allegrament: 
PasBar  una  giornata  allegramente. 

Alegreil.  N.  fr. :  I  sett  alegrezz: 
Le  Rett«  allegrezze  della  Vergine 
Santa. 

Alerdn  (D.  Fr.)  (L'e8tremit&  d'n- 
n'ala). 

Alest  (Volg.).,  Vedi  Lest. 

AleT,  Atlievo.  (Scuole)  Atnnno. 
(Beslie)  Allievo. «  La  vaeea  la  g'a 
sou  Valev  » : «  La  mucca  ha  rallie- 
vo  ».  (Di  piantei  Salya. 

AlflElMtSy  Alfaoeto.  Andaper  aJ- 
fabitt:  Seguire  I'ordino  altabetico. 

—  Alfabdtlcb,  Ali'abetico.  In 
ordin  alfabetic :  In  ordino  alfa- 
bfttico. 

AUam.  N.  fr. :  Peraliam  viam: 
Andar  gin  dl  Atrada. 

Alldfg,  Alloggio.  Stii  d*allogg 
in...:  Star  a  caaa  in...  Opp.  Star 
d'alloggio  in  locanda.  On  tnagher 
ologg:  Un  magro  alloggio.  Vitto, 
alogg  e  fiett  de  hiancheria:  Vitto, 
nlloggio,  layato  e  atirato. 

—  AUoggUl,  AUoggiare.  «  Come 
foo  mi  a  aloggia  tuUa  sta  gentf  » : 


«  Come  fo  a  alloggiare  tutta  que- 
Bta  gent6?» 

AUdn  (D.  Pr.j,  Alb. «  Allan,  foeU'- 
ra  de  chi  » : «  A15,  uscite  di  quk, ». 

Allbra,  AUora.  P  (Nel  passato) 
«  Allora  V  ^  minga  adess  » : «  Non 
sono  pill  que'tempi ».  |  (In  tal  ca- 
Ho) «  8e  la  robba  th  propi  eosl,  al- 
lora g'oo  tort  mt  »  :  «  Sela  cosa  sta 
cosi  no  torto  io  ».  I  (Rassegnazio- 
ne.) «  Allora  s'eiao /  » :  «  Oh  allora, 
felice  notte  ! » (J «  L'era  aniaa  via 
allora  allora )» : «  Era  parti  to  allo- 
ra allora  o  in  quel  punto  ». «  Al- 
lora come  allora  podeva ;  adess  po- 
di  pii  »  :  «  Allora  come  allora  po- 
tevo;  ora  non  posso  pin,  €^p. 
Allora  potevo,  ora  no». 

Alluma  (Dar  Tallume  ai  panni), 
Allumare  (1). 

—  AUumm,  Allume.  Allumm  de 
roeca:  Allume  di  rocca. 

Alxnanaech,  Almanacco. 

—^  Almanacck ,  Almauaccare. 
«  L'e  inutil  ehe  te  staghet  1%  a  alma- 
naecd  su  quell  ehe  dev  succed » : 
«  E  inutile  ehe  tu  Htia  tanto  a  al- 
manaccare  8U  quel  ehe  dovrk  ae- 
cadere  ». 

Almanch  o  Almanca  (Volg.).  Ve- 
di ^2men,  Almanco,  Almeno.«  Soni 
pover,  ma  g'avess  almanca  la  sa- 
lut  /yuK  Sono  povero  ma  avessi  al- 
meno  la  salute  ».  Almanch ,  al- 
manch :  Almeno^  almeno. 

Aloe  (P.  N.),  (Pianta  da  paesi  cal- 
di,  ed  erba  amarissima).  Aloe. 

Alon.  Vedi  Alton. 

Alp  (Pascoli  estivi  delle  mandre), 
Alpe.  In  settember  %  bergaminn 
vegnen  aid  de  Valp  :  In  scttembre 
le  manure  scendono  dall'alpe. 

—  Alpee  o  Alpador,  Mandriano 
e  Alpigiano  e  Pastore. 

— Alplnlflmo  o  Alpinista  (P.  N.), 
Alpininmo.  Alpininta. 

—  Alpln  (Specie  di  trupna)  (P.  N.), 
Alpino.  BersaMier  e  Alpxn  in  do 
specialitaa  di  Italian:  Bersa^lieri 
e  Alpini  sono  due  istituzioni  mi- 
litari  speciali  a  noi  Italian!. 

Alt,  Alto.  Fl  mont  Bianch  V  e 
pusse  alt  del  Bosa :  II  monte  Bian- 
co sovrasta  al  Rosa.  (|  (Per  lungo) 
St'  ann  el  earneval  V  e  inolto  alt : 
Quest' anno  il  carnevale  Ji  molto 


(i)  Nei  di7.{onari  dolla  l<ngua  Alhimare 
vije:  Tlh*minare,  A(xendere-  VI  manca 
il  dar  rallume. 


ALT 


12  — 


ALT 


alta.  I  (Per  largo)  Tila  alia  on 
meter:  Tela  d'un  metro.  J  M.  d.  d.: 
^  Alt  i  hdcch/  »  :  «  Alto  tk  ».  CcUzd 
alt:  Fnrla  alta.  /  alt  e  bass  de  la 
fortunna  o  della  Borsa:  Gli  alti  e 
Dassi  dell  a  fortuna  o  deUa  Borsa. 
Fh  alt  e  bags:  Fare  alto  e  basso, 
o  anche  man  bassa.  Tratta  o 
giMirdd,  de  alt  in  bass :  Trattare  o 
^uardare  da  alto  in  basso,  Opp. 
in  sussieso.  In  alto  mar:  In  alto 
mare.  (Al  canej«  ^Wo.'  » : «  Gib.  Fi- 
uisclla ».  (T. mil.) «.Alt/^:^  Alto  ». 
iL^alta  Cort  de  giitstizia:  L'alta 
Corte  di  giustizia. 
Altal^nna  (Tavola  o  trave  sopra 

f)erno  per  giooo  di  ragazzi),  Aita- 
ena  (1).  |  (Ordigno  per  attinger 
acqua  nei  campi)  Mazzaoaval- 
lo  (2).  (Fig.)  L'k  6na  continda  al- 
talennade  minister:  tl  una  conti- 
nua  altalena  di  ministri. 
Altapaga.  Soprapaga. 
Altar,  Altare.  Altar  maggior: 
Altar  maggiore.  Fa  de  contro-al- 
tar:  Far  11  contr'altare.  L*h  come 
a  roball  d'in  su  V altar:  £  come 
levar  una  cosa  di  su  Taltare.  (Pr.) 
Quell  ehe  h  so  se  va  a  tceiill  m>ar- 

fara    in   sii    V  altar    (Appross.): 
Issere  come  levar  una  cosa  di  su 
I'altare. 

—  Altarin  ( Fatto  da  ragazzi  in 
casa),  Altarino.  Sq^uaia  i  altaritt: 
Scoprir  gli  altarim. 

Alter,  Altro.  Vun  e  I' alter:  Uno 
e  1'  altro.  «  F  d'alier  cos*  el  desi- 
etera?»:«E  altro?  Opp.  Desidera 
altro  ?  »  «  Nient'  alter  »  :  «  Nul- 
I'altro*.  M.  U  \  ^uari\iy>  «  Oh  al- 
ter! »i  «  £  guanta  lei? »  «  Altro !  » 
«  Alter  che  andd,  »u  a  trovallal  L'e 
Id  tutt  el  rfl » :  «  Altro  che  non  an- 
daroi  pift !  £  lil  tutto  il  gior- 
no».  Se  non  alter:  Se  non  altro! 
Senz' alter:  Senz'altro.  «  Damen 6n 
poo  d' alter  » :  «  Dammene  un  al- 
tro poco  ».  «  Damen  de  V  alter  » : 
«  Dammene  dell'  altro  ».  «  On'al- 
tra ,  adess  .'  »  :  «  Eccone  un'  al- 
tra  nuova!  »  «  AlterchSf  »  :  « Altro 
elie».  Alter  tant  :  Altrettanto. 
ToBu  vun  per  6n  alter:  Scam- 
biare  da  uno  all'altro.  «  Adess  V  e 


(0  A  Firenze  e  cbiamata  cosi  anohe  la 
nostra  Scdcca.  Vedi  Scdcca. 

(2)  Da  non  oonfondersf  col  Bindolo  che 
e  invece  la  nostra  Rceuda  a  aegg. 


on    tutt   altr*omm>n  «Ora  egli 
un  altro  ». 

Alter^-eraa-erass,  Altcrare.  JLi 
terd :  Alterare  le  oitre.  ||  «  ^  » 
quella  notizia  el  se  subit  alteraa 
«  A  scntir  quella  notizia   Bi  ^  si 
bito  alterato*. 

—  Alterazibn,  Alterazione. 
terazion  de  cifer:  Alterazione 
eifre. 

Alterch,  Alterco.  «  Gh*e  stau 
altereh  (Aff.)  tra  lor  duu  »  :  « 
fu  fra  loro  due  un  alteroo  ». 
Altirla  (Vol.  id.).  Vedi  Arte 
Altezza,  Altezza.  «  Fl  ballon  T 
andaa  su  a  dna  gran  altezza* 
« II  pall  one  si  elevo  a  grande 
tezza  ».  I  Soa  altezza :  Sua  altez 
9  On  lenzceu  de  tre  altezz:  Un  le 
zuolo  di  tre  altezze  o  teli.  (Fig. 
El  vestii  de  quatter  altezz:  La  ba; 

0  cassa  da  morto.  Vess  a  Valtessd 
di  sd  temp  (CIy.):  Essere  all'alteB* 
za  del  tempi. 

AltrondefP.N.).i>'a«ron^.D'al- 
tronde.  «  i>'  altronde  pensi  pa$t 
ehe  » : «  D' altronde  poi  penso  cne  ». 

Alz  (Lingua  di  cuojo  tra  forma 
e  tomaio),  Alzo.  (De'  tipograii) 
Sopporto. 

Aiz^-lzaa-lzasB,  Alzare.  Alzdsii: 
Sollevare.  Alzd  el  coo,  i  pee,  la 
vds,  i  corni:  Alzar  il  capo,  i  piedi, 
la  voce,  lecorna.  |  (T.  di  g.)  Al- 
zd i  cart:  Vedi  Levd.  fl  (Ber  vino) 
«  Jj'd  alzaa  6n  poo  iropp  »  :  «  Alzo 
troppo  il  gomito  ».  I  (Per  aizzare) 
Vedi  Jlfe«  su.  |  (Aft.)  ^El  8*h  al- 
zaa adess  a>dess  »  (dal  letto) :  «  S'^ 
levato  adesso  adesso  ».  |  (Inalzai*e) 
Alzd  6n  mur:  Alzar  un  nauro. 

—  Alzada,  Alzata.  Votd.  per  al- 
zada  e  seduda:  Votar  per  alzata  e 
seduta.  Alzada  d'ingegn:  Alzata 
di  ingej^no.  Daph  I' alzada  a  vun: 
Cavar  i  calcetti  a  uno  (Ant.),  Far 
cantare.  ||  Alzada  di  basH:  L'al- 
zata  degli  scalini.  —  de  cart:  —  di 
carte. 

AlzamanteB  (Congegno  nell'or- 
gano),  Alzamantioi. 

Alzap^  (Serratura  di  usci  e  ii- 
nestre),  Saliscendi. 

Alz^tta.  Vedi  Sambrucea. 

Amkt  Amare.  (Cose  inanimate) 

1  eam,eli  amsn  Vomhra :  Le  came- 
lie  amano  I'ombra.  |  (Pr.)  Chi 
sprezza  amu:  Chi  disprezza  vuol 
comprare.  Chi  ama  Ino  ama  i  sd 
sant:  Chi  accarezza  il  cane  vuol 


AMA 


—  13 


AMB 


ftene  al  padrone  Opj^.  anche  Bo- 
■amdftlo  alVamico  mio  ti  dir^  quel- 
m  che  cLico  io.  Vedi  Ben. 
FAjooaWI  (P.  N.),   Amabile.    Vin 
mtMabils  Idem. 

[  Axnalass-alaa,  AmmalarsieAm- 
«  A  furia  de  ectseicisa  el  s'e 
»:  «A  furia  di  accorarsi 
malb  ».  Trass  amalaa :  Fingersi 
Batl^arsi  malato.  Andd>  gio  — ; 
er  malato.  Vess  amalaa  molto 
Stare  a  polio  pesto. «  G'oo 
iutt  i  me  viddr  amalaa »:  <cl  miei 
itigni  son  tutti  ammalati ».  (Pr.) 
arui  siranuda  VamMkui  casdeU 
d^  VospedoM:  Quando  ramma- 
stranuta  segno  h  ch'egli  h 
ito.  Man^  ran  V  amalaa  vet  a 
a  el  san  (Manca  il  corr.  Ap- 
sa.):  n  chiesino  fa  relemosina 
I>uoino. 

kmalastant  (Volg.  ant.).   Vedi 
( Apphnna. 

Amar.    Amaro.  Am^ar  corns  el 

\  io^mch:  Amaro  comeil  veleno.  (Sen- 

BO  morale)  *ilj'^  pero  amara» :  «Li'  h 

aniara! »  Pari  amara  6na  robba: 

Parer  amaro. 

—  AjnarMTgia  (Civ.  aft'.),  Ama- 
reg'^are.  «  Quel  fieeu  el  me  amu- 
reggia  la  vittay> : «  Quel  figliuolo  mi 
aiiiare«:^a  la  esistenza  ». 

—  Amar^tt  (Dolce  con  man- 
dorle  amare),  Amarino.  (Dim.  di 
amaro)  «  Std  caffh  Vh  6n  poo  amor- 

I  rett  »  :  «  Codesto  o  questo  caff^  h  a- 
marino  ».  Amar5gnolo. 

—  Amarezza,  Amarezza  (1).  «  St6 
chinin  Vh  d' 6n  amarezza  spropo- 
ntada  >» :  «  Questo  ohinino  h  amaro 
acciflentato  ». 

Amarant  (P.  N.),  Amaranto. 

Amass,  Ammasso.  «  Gh'h  U  6n 

*  tal  amass  de  robba  ehe  sepd  mingci 

pas^ayn  « C'^  11  un  tal  ammasso  di 

j  robe,  cbe  non  si  pub  passare  ». «  L'a 

diU  su  <in  amass  de  bosii » :  «  Disse 

'  tm  sacco  di  bugie  ». 

Ainatista  (Pietra  preziosa),  A- 
inati0ta> 

Aoiatdr,  Amatore.  «i/'e  minga 
ionta  6n  dilettante^  Vh  6n  vero 
anujttor  » : «  Non  h  solo  dilettante,  ^ 
un  vero  amatore  ».  L'^  minga  doma 
amatcr   de   caeeia ;  V  h  passionor- 


(1)  In  flor.  si  nsa  anche  In  Renao  di 
affUxUme  e  d!  riaentimento.  A  Milano  non 
Vk  st  lua  w  Boa  da  chi  paria  con  affetta- 


tissim» :  «Nou  ^  soltanto  amatore, 
h  veramente  appassionato  per  la 
caccia  ». 

Aml>&-]iil>aa  (Delle  persiane  a 
fessolino),  Accostare. 

Ambasciatbr  (P.  N.),  Amba- 
sciatore.  «  Te  paret  Vam,ba^eiaU>r 
del  fregg  » :  «  Sembri  I'ambascia- 
tore  del  freddo  ».  (Pr.)  Amba^da- 
tor  no  porta  penna:  Ambasciator 
non  porta  pena. 

Ambi  (Due  numeri  al  lotto  o 
suUa  tombola),  Ambo. 

—  Ambiett.«  ^00  ciom^oac^am- 
biett  de  vint  ghH»:«Ho  preso  un 
ambuccio  di  venti  centesimi)>. 

Ambient  (P.  N.),  Ambiente.  «  Se 
po  minga  viv  in  quell  ambient )» : 
« In  quell'  ambiente  b  impossibile 
viverci ». 

Amblzibn,  Ambizione(l).  it^Uhdn 
om,m  pien  de  am,bizion» : «  £  un  uo- 
mo  pieno  di  vanagloria  ».  «  El  ga 
Vambizion  de  fass  vede  in  car- 
rozza  »  :  «  Ha  I'ambizione  di  farsi 
vedere  in  earrozza». 

—  Amblzids,  Ambizioso.  Amhi- 
bizioson:  Ambiziosaccio. 

Ainbl6  (D')  (D.  Pr.),  Di  primo 
acchito.  « IJa  vengitiu  d'am,bl4»: 
«.  Vinse  di  primo  acchito  ». 

Ambra,  Ambra.  On  bocehin 
d'ambra  per  el  sigher:  Un  boc- 
cbino  di  ambra  per  il  sigaro.  On 
vin  ch'el  par  6wam,bra:\mo  che 
pare  ambra. 

AmbrOBUB,  Ambrogio.  On  omm 
ancam,b  de  quii  de  sant'AmbroRus  : 
Un  uomo  dello  stampo  antico. 

—  Ambrosian,  Ambrosiano.  JRito 
rom.an  e  rito  ambrosian:  Rito  ro- 
mano  e  rito  ambrosiano.  «.  I/*  h  on 
bon  ambrosian  » : «  Gli  <b  un  buon 
milanese  o  un  buon  pas^cciano  ». 

Ambulanza,  Ambulanza.  Adess 
gh'^  i  am.bulanz  civil  e  i  ambulanz 
militar :  Ora  vi  sono  le  ambulan- 
ze  eivili  e  le  ambulanze  mHitari. 

Amed  (Volg.  P.  N.).  Vedi  Amid. 

Amen,  Amen,  Cosi  sia. «  Tepodet 
no?  Amen^  :  «  Non  puoi?  Pazien- 
za!> 

America,  America.  «  JEl  par  che 
I'abbia  seopert  I' America  »  :  «  Pare 
che  abbia  scopei'ta  1' America  o  il 


(1)  II  senso  nobile  della  parola:  desi- 
derio  eioe  di  gloria  e  meritati  onoriy  dal 
Tolgo  milanese  epoco  capito  nella  parola 
amSision. 


AMI 


—  14- 


AMO 


nuovo  inondo*.  America/  (Escl.) 
Scialo ! 

Amiant  (Sostanza  rainerale  a 
prova  di  fuooo),  Amianto. 

Amlclzla,  Amicizia.  Fa  o  romj) 
amicisia:  Striiijajerc  o  sciogliere  a- 
micizia.  Amicisia  de  8part\  coi  per- 
tich :  Amicizia  a  prova  di  bomba. 
Avegh  6n' amicizia:  Vedi  lielazion. 
(Pr.)  Patti  chiari  amicizia  Idnga: 
Patti  chiari  amicizia  lunga.  Datiee 
e  amicizia  o  ntessisia,  rompen  el 
coll  a  la  giuatizia:  Quattrini  e  a- 
micizia  rompono  il  coUo  alia  giii- 
tttizia. 

Amid,  Salda.  Da  Vamidai  collett: 
Dare  U  aalda  ai  solini  da  oollo. 

—  Amided,  Venditore  di  amido. 
Amis,  Amioo.   Amis  vecc,  giu- 

raa,  del  Leila,  de  cappell,  de  ta- 
vokt,  de  C€i8a,  politick :  Amico  vec- 
chio,  fedelissimo,  da  starnuti,  da 
cappello  Opp.  da  saluto,  da  tavola, 
di  oasa,  politico.  Amis  de  amis: 
Amico  dell'amico.  Onparerd^  a- 
mis:  Un  consiglio  da  amico.  Serm 
de  amis:  Servi re  dall' amico.  Z/'a- 
mis  sciresa :  L'  amico  cigliegia. 
(Pr.)  MH  &n  amis  chedSs  parent: 
Gli  amici  si  scelgouo,  i  parenti  si 
tengono  come  s'lianno.  In  d[6n  hi- 
sogn  se  conoss  Vamis:  In  un  biso^no 
8i  pesa  I'amico.  A  Vamis  o  amigh 
petegh  el  figh,pela  el  persigh  al  ne- 
mis:  Chi  vuoi  far  un  piacere  al- 
Vamico :  spicchio  di  petto^  culaccio 
e  bellico ;  chi  vuol  tar  diepetto  al 
nemico:  ciccia  di  vacca  e  legno 
di  iico. 

—  Amlsdn,  Amicone. 

Amist  (D.  T.)  (Specie  di  peUic- 
cia),  Marmotta. 

Amollient,  Emolliente. 

Amm,  Amo. 

Amolin,  AmpoUe.  L'amolin  de  Vo- 
li  e  deU'asee:  L'ampolla  dell' olio  ec. 

Amdr,  Amore.  11  (Aso.)  Per  amdr 
di  einqu  piagh:  Per  queUe  cinque 
piaghe  o  per  amore  di  Gesil  cro- 
cifisso!  Per  Vamor  di  Die:  Per 
I'amor  di  Dio.  f|  (Terreno)  Pa  a 
Vamdr:  Far  all' amore.  Vess  in  ar- 
mor: Essere  in  amore.  Fila  elper- 
fett  — :  Idem.  Toeuss  d'amor:  Spo- 
sarsi  per  amore.  Fiteude  Vam6r: 
Figlio  dell' amore.  Per  amor  oper 
forza:  Per  amore  o  per  forza.  On 
vecc  che  sta  ancamo  sii  Vamdr: 
Un  vecchio-zenzero.  Fa  perd  Va- 
mor a 6na  rohha:  Levar  T amore  a... 


Il  (In  senso  fig.)  B6eca  che  f€t  Vi 
m6r  cont  i  oregg:  Bocca  clie 
riva  alle  orecchie.  «  Quella  tast 
Ve  6n  amor  » : «  Quella  blnaibai  5 
amore  ». «  Car  el  me  O...  d'cttnth". 
«  Caro  amor  mio  ».  (Pr.)  Ckz  se 
sa  d'am,6r  creppa  de  rcdthia:  CHi 
piglia  per  amore  si  tiene  poi 
rabbia.  L'amdr  el  ven  rfe   Van 
minga  di  schH  (Appross.):  Amoi 
fa  araoi'e,  cnidelta  fa  sdegno. 
mdr  de  fradell  atnor  de  coffel 
Pan  di  iratelli  pan  di   coltelli. 
giurament  d*amor  duren  de  dlfi 
sira:  Giuramenti  d'amore,  glum 
ramenti  da  marinaro.  No  gK'e  i 
bet  senza  sol,  nd  gh'h  donna  set 
amdr:  Non  c'^  sabato senza  »ol 
non  c'fe  donna  senza  amore.  X'«H 
7ndr  el  pa^ssa  el  guant:    L'Rinope 

Eassa  il  guanto.  l/'amdr  Vk  orh4 
I'amore  ^  cieco.  Amdr^^  fanini  «; 
tdss  in  tre  rohh  che  se  fa  con6s»T 
Amore  n^  tosse  non  si  pii5  celare: 
Amdr  propi:  Amorproprio.  (Spe-' 
cie  di  rosolio)  Perfett  amdr :  Per- 
fetto  amore. 

—  Amoredei.  Vedi  Gratis. 

—  Amorevol,  Araorevole.  On 
jimu  —  com,h :  Un  ragazzo  amore- 
volone.  1 

Amorott  (Uccello  verde),  Calen- 
zuolo. 

Amortizza  (P.  N.),  Ammortizza- 
re.  —  6n  debit:  —  un  debito. 

—  Amortizzazlon,  Ammortizza- 
zione. 

Ampl,  Ampio  (1),  Impeto.  On  am- 
pi  de  gattar:  Un  impeto  di  cataiTO. 
On  ampi  de  vojntt:  Uno  sforzo 
di  vomito  Opp.  Urto  di  stomaco. 
On  ampi  de  rabbia:  Un  impeto 
<V  ira.  1 

Amplament,  Amplamente. «  Tel 
disi  amplament;  cosl  o  insel  se  va 
minga  tnans  » : «  Te  lo  dico  chiaro 
e  tondo;  cosi  non  si  camnuna». 
.    An  (Sine.)  di  Anca  (Vedi). 

Anada,  Annata.  On  antmda  de 
soldo:  Un'annata  di  stipendio. 

Analisi,  Analisi.  (T.  scol.)  Fd 
Vanalisi:  Fare  I'analisi.  (Conclu- 
sione)  In  ultima  analisi:  In  ultima 
analisi.  (Vol.  id.) «  Mi  parli  an(&~ 
lisi  de  lit » : « lo  parlo  analogamen- 
te  o  conforme  a  lei». 


(1)  Ugtiall  le  voc«,  non  il  senso.  In  fio- 
rentino  ampio  signiflca  grande  o  diffnso* 


ANA 


—  15  — 


AND 


AnallitgA,  Analizzare. 
logla  (P.  N.  Civ.)  (Relazione 
i^ianza  fra  cose  differenti), 
lo^a.    Vessegh  nissuna  analo- 
"Non  esscrci  analog^a  (fra  <iue- 
dne  termini). 
joanas,  Anauasso. 

Ich  (P.  N.),  Anarchico. 
,1>en  (Sine,  di  Aneahen).  Vedi 
n. 
.  «Kw  (T.  diniusica),  Ancia.  Vane 
\Vahoe:  L'ancia  dell' oboe. 

Anche. «  Vui  vegni  anea 

can  vialter  » : «  Voglio  venir  au- 

lo  oon  voi  altri ». «  T^ee  tolt  »k  el 

\lettf  »  « iSi  ». «  J7  cZ  portafoBui?  » 

nea  quelle:   «Hai   con   te  la 

tola   o  il  fazzoletto  ? »  «  SI ». 

Iportafogli ? »  « Anche ».  An- 

L-  Oltraccio.  P.  E. : «  J^  V/ut ciap- 

£li  bottf  ancasi  » :  k  E  le  tocc5 

S'linta  o  per  ristoro  ».  Aneas- 
imolto.  P.E.:«L'hancas8ee 
se  ne  sia  ricordaa  » :  «  Gli  h  di 
Ito   che  se  ne  sia  ricordato». 
Ancorchfe.  P.  E. : «  Vdn 
distia,   ancftben  eh'el  g'avess  el 
'oi-rer*:  «Lo  svaligiarono  an- 
corch^  o  qiiautimque  avesse  la  ri- 
TolteUa».  Ancamo:  Ancoi-a.  P.  E. : 
«  Te  see  ancamd  ehi  /  >» :  «  Sei  an- 
eora    qi:d  f  )»    «  Damen   ancamd  y* : 
«  Dammene   dell'  altro  ».   «  Vami 
aneayito   des  lira  » :  «  Avanzo  an- 
cora  dieoi  lire ».  (Iron.)  «  On  poo 
aneamd .'  »  P.  E. :  «  Hai  la  fronte 
di   negarlo  ? »    «  Mi   06    mangiaa 
poech  ».     «  On  p6o    aneamd  !  » : 
«  Ho  mangiato  poco  y*.  «  Va  via  ». 
I   (Tra   fianco    e    coscia)    Anca. 
(Civ.)  Anch/Rtbay  Coscetto.  On  an- 
rheUa  de  polaster:  Un  coscino  di 
polio. 
Anchdn  (Volg.).  Vedi  Nanchin, 
Aneona  (Cuslodia  di  imagini  sa- 
cre),  Tabernaoolo. 
Ancora,  Ancora. 
AniUk  -ndaa,  Andare  (1).  |  (Cam- 
minare)    Anda  adree,  adMsij  im- 
pressa,  atUtrrutf  de  paw,  de  trott^ 
de  galoppi  a  gamba  levada,  Ion- 
ian, vesinj  »h,  gid  di  seal,  innans, 
mdree,   in  strusa,   a  spasSf   lir&n 
Urdn,  via:  Andar  dietro,  adagio^ 
in  fretta,  in  volta,   di  passo,    di 
trotfco,  di  galoppo,  a  gambe,  lon- 


(i)  Innnmerevoli  farebbero  1  iulbI  In  rul 
Mtm  qnesto  Terbo.  Diamo  i  pid  in  aso. 


tano,  vioinoj  su  e  gin  delle  scale,, 
innanzi,  indieti'o,  a  zonzo  o  girel- 
loni,  a  spasBO,  via.  «  Podi  minga 
andh^  •»:  «.  Non  posso  camminare  ». 
Anda  innam  com,e  i  gamher:  An- 
dar avanti  come  un  gambero.  —  a 
police  o  a  sloffen :  —  a  pollaio  o  a 
dormire.  —  a  tavola :  —  a  tavola. 

—  a  tavola  a   son  de  campanin: 

—  a  tavola  apjiareccbiata.  —  a 
eonfessass :  —  in  chiesa.  —  ch'  el 
diavol  el  le  porta:  Correre  in- 
diayolatamente  o  Come  se  avesse  i 
birri  dietro.  A  longh  anda:  A  lun- 
go  andare. 

Andd,  in...:  Andare  in...  P.  E. : 
« In  montagnu,  di  volt,  a  anda  in 
gib  se  fa  pttssee  fadiga  che  a  mon- 
td^:  « In  montagna  a  discendere 
si  f^  talvolta  maggior  fatica  che  a 
montare  ».  «  Te  vett  in  gid  o  te  vett 
in  8ii?»  : « Vai  verso  il  dazio  o  verso- 
il  centro?»  Anda  in  f%mim  6na 
rohha :  Andar  in  fumo.  —  in  hroetid 
de  bisliechin:  Vedi  Bislicchin.  An- 
da in  ton  o  in  chicchera:  Vedi 
Chicehera.  Anda  tutt  in  d'dn'ae- 
qua:  Esser  in  un  lago  di  sudore* 
Anda  in  aequa:  Dimoiare. 

Andh  inshnma:  Andar  in- 
sieme  o  assieme  (1).  P.  E. :  «  Ghe 
andaremm  inshmma»  :  «  Ci  an- 
dremo  assieme  ».  «  Sti  duu  color 
van  ben  insemma  »  :  «  Questi  due 
colon  s'acoordano  ».  jj « IJl  me  Cec- 
ehin  el  comincia  a  anda  lit  de  per 
Hi »  :  «  II  mio  Cecchino  comincia 
a  rej^gersi  da  s6  ».  || «  Van  minga 
ben  insemma  » : «  Stonano  opp.  Uno 
stride  suU'altro  ».  «.  El  latt  Yh  an- 
daainsemm^aT^  : « II  latteimpazz5». 
Anda  insemm,a  la  vista:  Appan- 
narsi  o  confondersi  la  vista. «  Me 
va  insemma  iparoll»:  «  Non  leggo- 

{yih  coiTente  ».  Anddtintorno  a  bdtt 
a  frusta  (Di  ragazze  gireUonc): 
Andare  a  mosti*a. 

Aiidct  Ih.  «  Come  vala  /  »  «  Voo- 
/a  »:  «  Come  va? »  «  Me  la  oampo  ». 
I  «  St6  vestii  el  pd  andd>  Id,  ancamd- 
on  poo  de  temp  » : «  Quest'abito  pu6- 
servire  ancora  un  po'  di  tempo  ». 
I  (In  un  luogo  inteso)  «  Te  see  staa 
/a  ^  » : «  Sei  stato  laggiil  ? » H  «  Epor- 
tapdnfeta,  V  h  andaa  Id,  come  6n 
fass  de  squelly^  (Volg.) :  «  E  tonfete 
andb  a  gamb'ali'aria  0  cadde  boc- 


(1)  Voce  boUatn. 


AND 


-16  — 


AND 


coni».  U  AndannfoRura  conpoceh: 
Cavarsela  con  poca  spesa  o  ca- 
varla  pulita. 

Anddper :  Andare  per.  P.  E. : 
«  Voo  a  Romma  per  vede... » : 
« Vado  a  Roma  per  vedere... » 
Afuld  per  fong :  Andare  a  ceroar 
i'unshi.  Anda  per  aliam  viam  (1) : 
Audarsene  pel  buco  dell'acquaio. 
—  per  cunt  de...:  Andare  per  conto 
<li.  P.  E. :  «c  Adesg  la  fabrica  la  va 
per  cunt  del  Comun  » :  Idem. 

Andhsii.  Andar  su.  P.  E.:  «  Va 
su  dalla  sura  e  digh,  ecc.  » : «  Va 
su  dalla  signora  e  dille ,  eco ». 
Anda  su  bella:  Avere  tre  pani 
per  coppia  o  Andare  di  rondone 
(P.  U.^.  —  8u  i  interess:  Accu- 
mularsi  degli  interessi.  Va  sit 
adess  la  predica:  II  predicatore 
•Bale  ora  sul  pulpito  o  monta  in 
pulpito.  Anda  su  de  prezzi:  Rin- 
carare.  Anda  su  per  sii :  Perder- 
si. «  Quel  me  pover  credit  Ve  andaa 
sii  per  sii  » : «  Quel  mio  povero  cre- 
dito  h  andato  in  fumo  ».  A  sto  mdnd 
chi  va  sii  e  chi  va  gib:  II  mondo 
h  fatto  a  scale,  chi  le  scende  e  chi 
le  sale.  Aveghela  sii  c6n  vun:  A- 
vere  il  tarlo  con  alcuno. 

Anda  via:  Andar  via^  Pai-tire. 
Andd,  via  col  coo:  Farnetioare.  Fa 
<indd,  via  i  mace:  Cavare  o  levar 
le  macchie.  Vore  anda  via  el  nas 
del  fregg :  Sentirsi  mozzar  il  naso. 
(In  gioco  di  carte)  Voo  via:  Pas- 
430  o  Vado  via.  M.  d.  d. :  L'e  6n 
omm  andaa  i  £}  un  omo  andato. 
Per  mal  che  la  vaga;  Per  mal  o 
male  mal  che  la  vada.  lyh  staa  6n 
contindv  anda  e  vegni:  Pu  un  con- 
"tinuo  andar  e  venire.  Lassoes  an- 
da: Lasciars  andare.  Vess  on  om,m 
andaa:  Esser  un  uomo  iiiiito.  An- 
da sul  sicur :  Andar  sul  sicuro.  — 
in  fila,  i7i  personna:  —  in  lila,  in 
persona.  — fina  in  fond  a  6na  roh- 
ha:  —  lino  in  fondo  a  una  cosa.  — 
a  taston:  —  a  tentoni  o  a  tastoni. 
«  Ona  robha  che  me  pb  minga  an- 
da gib  »  :  «  Una  cosa  che  non  mi 
viioi  andar  giil».  A7idd  de  so  ph: 
Correre  co'  suoi  piedi.  Anda  coi 
jiocch:  Andar  benone.  Ai^da  deso- 


(1)  Pu6  avero  una  grande  quantity  di 
«ipt.t1n<esi  e  nare^chi  dl  Impossible  tradu- 
lione,  Scantonare.  Andar  a  far  i  suoi  bi- 
«>ffnij  Andar  a  trovar  I'amorosa^  eco.  ecc. 
Vedi  Aliam  viam. 


ravia :  Traboccare.   «  Zm    ni^ 
no)*:  «  La  mastico  male  >».  « 
toma   e  andaremm   intes^  z 
torn!  domani  e  non  ci  sari^ 
ridire*.  fl  (Convenire)  «.An4i€M 
che  mi  avess  dttt  ^uest » :  «  Sarel 
a  provarsi   o  bisognerebbe , 
io   avessi  detto  que8to».  |    « 
va  tant  ?  »  :  «  Ci  vuol  tantoH  »  < 
va  in  ton  » :  «  Veste  alia  00.04 
Vedi  anche  in  Va, 

(Pr.)   Chi  vaeur  vorga  chi 
vfBur  manda:  Chi  vuole  vj 
chi  non  vuole  mandi.  JDovc 
n'^ gh'en  va:  Ricohezza  fk ricolii 
za,  ecc.  Mangitty  bev  e  caga  e. 
sa  c/ie  la  vaga:  N^  di  tempo  ii< 
signoria  non  ti  dar  malinconi 
Lascia  andar   I'acqua  alia  o 
JHmm  con  chi  te  vee  (1)  e  te  di 
chi  te  see:  Dimmi  con  chi  vai 
diro  chi  sei. 

(Fig.)  Anda  a  liomm^z  aet\ 
vede  el  pappa :  Andar  a   Rom: 
non   veder  il  papa.   —  a   cA 
diavol  calzaa  e  vestii:  —  a    c 
del  diavolo  calzato  e  vestito. 
harilott :  —  in  malora  o  sottoi 

Era.  —  a  fass  benedl:  —  a 
enedire.  —  dent  e  fceura  col  di 
scors:  Saltar  di  palo  in  frasca. 
Anda  intorno  la  v6s:  —  attorno 
la  voce.  Aiidh  del  corp: —  di  cor- 
po.  Anda  a  Bagg  a  sond  Vorghen 
(Appros.i:  —  a  farsi  benedire. 

Anda  adree.  —  adree  a  on 
mort :  Accompagnare  o  seguire  un 
funerale.  —  joeura :  —  in  canipa- 
gna.  — foeura  de  casa:  Uscir  di 
casa.  —  adree  a  la  moda:  Andar 
dietro  la  moda  o  seguirla.  «  HI  va 
adree  a  parla  mal  €^  mi»:*(.  Spar- 
la  coutinuamente  dime  ».«  Vegnem 
adree  » : «  Tienmi  dietro  ». «  ^l  va 
adree  ai  s6  maner,  al  so  parla  * : 
«Imita  le  maniere,  la  parlata  di  \\u>. 
Anda  adree  cont  i  bei  maner:  Star  i 
intomo  colle  belle. 

Anda  foiura :  Andar  in  cam-  , 
pagna.  —  fceura  de  ed,:  Uscir  di  ; 
casa.  (Fig.) «  Te  vett  fceura  d€  ea,  , 
el  me  car  fioou  » : «  Torna  a  casa 
ii^liolo,non8eiinargomento».  Jin-  j 
da  fceura  depost:  Spostarsi.  —  ds  i 
la  grazia  de  JHo  o  aid  birlo :  Uscir  "^ 
de*  gangheri.  Fa  andct  vun  fceura  : 


(i)  InTeoe  di  vee  sarebbe  vHt  (vai),  ma  | 
per  amor  della  rima  si  mantiene  il  v«e. 


AND 


—  17  — 


AND 


.•  Levarsi  uno  d'  attomo  o 

o    aixiT»\ilare.    Anxdh  faetira    i 

r  Cad.ere  i  denti.  «.M^e  andaa 

ra  6n    niuce  de  danee  » :  ^  H.o 

to  cacoiar  o  cavar  fuori  un 

cMo  o  un   subbisso  di   quat- 

A7idit  gib.   Anda  gib  di  seal: 
nder  le  scale.  Anda  gib  de  eor- 
:  Pcrd.ere  V  ineordatura.  —  de 
ada:  U  scire  di  strada.   —  gib 
f&na  strada :  PigUare  per  la  tal 
*.  (Del  sole)  Anda  gio:  Andar 
o.  —  (fib  el  cuu  d'  6n  eavagn: 
ar  giu.  il  fondo  d'  un   corbello. 
gia  la  v68 :  AffiocWre.  —  el  eo- 
r:  Sinontare  di  colore. 

Arhcla  in.  Andare  in.  Andh  in 

rca  ,•  Andar  in  barca.  Andb,  in 

^uor  jdella  neve)  Dimoiare.  (Del 

ihlaccio)  Liquefarsi.  Atida  in  a- 

.n-or,  in  iVdn  sudor  sdllf  in  bestia  o 

in  f^tria,  o  in  Crist,  in  bissa,  anda 

per  i  o  in  di  Hnqu,  o  ses,   o  sett 

anrtj  in  malora,  tn  nagott;  andh 

in  fiMSSy   in  polver  de  boccaa,   in 

stritsa,  in  sii   I'  assa :  Sciogliersi, 

ftndar  in  amore,  stillar  dal  caldo, 

clar  nelle  stoviglie  o  darne'  lumi, 

entrar  in  bestia,  a  spinapesce,  en- 

trar  ne'  cinc[ue   o  sei  o  sette  an- 

1  ni,   audar  in   malora,   sconchiu- 

[  dere  o  sfumare  o  andar  a  monte, 

andar  a  fascio,  andar  a  babbori- 

veggoli,  andar  gironzando,  andar 

putla  bara.    An^dt  in  pa^ :   Andar 

,   in  pace.  Anda  infnga :  Vedi  Fuga. 

And-a  in  strtisa:  Vedi  Strusa. 

Andct  indree. «  Va  indree  a  digh 

eke... » : «  Toma  da  lui  e  digli  che... » 

Sfann  inveee  de  anda  innam  V  e 

andaa  indree :  Lo  soolaro,  inveee 

I    di   progredire  ha  dato  addietro. 

'    El  earall  I'h  andaa  indree :  II  ca- 

I    vallo  ha  dato  addietro. 

i       —  Andada,  Andata.   La  povera 

I    sura  Rosa  Ve  andada  afface  (Pop. ) : 

La  povera  sora  Rosa  ^  proprio  u- 

no  Hfnsoiume. 

—  Andant.  U^  6n  omm  andant, 
senza  borin:  fi  un  uonio  andante, 
Renza  boria.  (Mediocre)  Mobha  an- 
danta:  Roba  grossolana.  |  (In  mu- 
Biea)  Andante.  Aiulantin:  Andan- 
tino. 

Andada,    Andata.    Andada    de 

rorp:   Andata  o  flusso  di  corpo. 

•     Saradura  d'dn'andndu  o  tnandada 

»6na:  Toppa  ad  una  sola  manda- 

ta.  AmUida  e  ritomo ;  —  e  ritorno. 


Andadora ,  Audito,  Corridoio. 
Gh'e  bn'andaddra  ehe  disimpegna 
i  stans:  C'6  un  andito  che  lasoia 
tutte  le  stanze  libere. 

Andegbett,  Anditino. 

Andadura,  Andatura.  A  Vanr- 
dudura  la  me  'par  lee:  All 'anda- 
tura mi  par  lei. 

Andament,  Andamento.  L'an- 
dament  d'on  negosi,  d'dna  question, 
d*6na  cadsa:  L'andamento  d'un 
negozio,  d'una  questione,  d'una 
causa. 

Andanna  (Per  Andadura).  Vedi 
Andadura.  (Abitudine)  L'a  dap- 
paa  sti  Vaivianna  de  fa... :  Piglib 
il  vezzo  di  fare.  (Tratto  dove  11 
funajo  torce  il  canapo)  Andana. 

Andeghee  (Uomo  aU'antica,  o 
anche  alia  carlona ) ,  Anticaccio. 
La  contrada  di  Andeghee :  La  via 
degli  Andegari.  De  andeghee:  Al- 
I'auticaccia 

Aneda,  Anatra.  —  domestica,, 
salvadega,  ecc. :  —  domestica,  sel- 
vatica.  (Di  donna  sciatta  che  cam- 
mina  male)  La  par  dn'dneda :  E' 
pare  un'^ruatra. 

—  Aned&BCla,  Anatraccia. 

—  Anedln  e  Aneddtt,  Anatrina 
o  Anitroccolo. 

Aneddtt  (Id.  per  Aneddoto),  Ve- 
di Anedddt. 

Anedd6t  (D.  Gr.)  (P.  N.)  (Pat- 
terello  curioso),  Aneddoto. 

Anell,  Anello  (da  dito).  Anell  de 
spds:  Anello  nuziale.  Da  V anell: 
Dare  1' anello.  Anell  con  brillant: 
—  brillantato.  (Cerchietti  di  fen*o 
o  d'altro  su  cui  si  montano  le  ten- 
de)  Campanelle.  (Delia  porta  per 
picchiare )  Campanella.  /  ariH 
ddna  eadenna:  Le  anella  d'una 
catena. 

—  Anelitt,  Magliette.  /  anelitt 
in  di  orece :  Le  campanelle. 

—  Anell6n,  Anellone  c  Campa- 
nellone. 

Anema  (Volg.).  Vedi  Anima, 
N.  fr. :  Anema  longa:  Spilungone. 

Anes,  Anice.  Benisttt  d'anes: 
Confettini  con  anice. 

—  Anes6n  de  Bressa,  Anicetta 
di  Brescia. 

Aness,  Annesso.  Anness  (1)  e  con- 


(1)  Quando  si  trovi  una  variante  (con 
raddoppio  di  consonante)  come  in  questo 
caso,  s'intende  che  ormai  la  gonte  civile 
pronuncia  quella  parola  col  raddoppio. 


ANF 


18 


ANI 


iiess:  Annosso  e  oonnesso.  El  cor- 
sin  rh  anness  alpalazz:  La  casina 
h  anne88a  al  palazzo. 
^  Anflbi  (P.  N.),  AnllMo. «  L'h  6n 
esser  anflbi  » : «  Ei  non  h  carue  nfe 
peace  ». 

Anfiteiter  'P.  N.),  Anfiteatro. 
Uanfiteater  delVArenna:  L'anfi- 
tcatro  dell' Arena. 

Angaldtt  (Corr.  da  angol  rett). 
Taiu  on'  cussa  a  angalett:  Augnare 
ima  tavola. 

Angaria  (P.  N.).  Angfheria  (1). 
«  JCl  seguUa  a  fanirn  milla  anga- 
rii  »  :  «  E  coiitimia  a  farmi  mille 
angherie  o  anehe  I'uoiao  addosso  ». 

—  Angaxlk  (P.  N.),  Angariare. 
(Poco  U8ato). 

Anger  (Volg.  ant.).  Vedi  Angiol. 

—  Angerott611  e  Angiolln,  An- 
giolino. «  Dopo  che  m'e  mort  el  me 
pover  angerottellsont  stada  pit  mi  »: 
«  Da  che  mi  6  morto  il  mio  pove- 
ro  angiolctto  non  sono  stata  pin 
io». 

^  Anglnna  (P.  N.),  Angina. «  Ul  in 
lett  c6nt  on  anginna  »  :  «  £]  a  letto 
coll'angina. 

Angiol,  Angelo.  L' angiol  cv^lod: 
L'angelo  custode.  (Fig.)  I  angiol 
eustod  (BaH8.):  I  questunni.  Anda 
rf'an,^ioZ ;  Andare  d' incanto. « >S'<d 
vestii  el  te  va  d'angiol » : «  Quest'a- 
bito  ti  va  a  pennello  o  ti  sta  di- 
pinto  ».  Bella  come  6n  angiol:  Bella 
come  un  angelo  o  Un  occhio  di 
sole.  Canta,  balla,  pittura^  sonct, 
scriv,  lavorcLf  come  6n  angiol :  Can- 
tare,  baUare,  dipingere,  suonare, 
scrivere,  lavorare  come  un  angelo. 
Angiol  sgraffignon:  Angelo  coUe 
coma  o  angiolino  da  fogna.  Quieti 
come  un  angiol:  Tranquillo  come 
un  agiiellino,  Insognass  de  vestiss 
d'angiol:  ImaginarBi  cose  propizie, 
che  non  esistono. 

—  Angiolin,  Angioletto.  Angio- 
lottf  Bamboccio.  (Nome  i)roi)rio) 
Angiolina,  Angiolo&u:  Angiolina. 

Angdlich  (P.  N.),  Angelico. «  M 
g'a  6n  caratter  anqelich  » : « Idem  ». 

Angol6s  (P.>N.),  Augoloso.  Ca- 
ratter angolds:  Caratteie augoloso. 

Angonia  (Volg.).  Vedi  Agonia. 

Anguria.  Vedi  Inguria. 

Angustl&-stiaa-stiass ,     Angu- 


(1)  la  PJorentino  e  veramente  sopi-uso; 
fra  no!  e  piuttosio  insistenza  prepotente. 


stiare. «  Ch'el  staga  minga  Zi  €s 
gu8tias8»m  If  OR  la  stia  a    a>n.j 

Aniento  (P.  N.  Aflf.).  Vedi 
giii,  Nagoitj  Nient  e  Distriig^ 
nientare. 

Antm,  Animo. «  Fatt  anim  »  (  AA 
«  Fattl  animo  o  coraggio».  «  ^i 
mo .'  »  :  «  Suvvia !  »  «  Phrdes     ct* . 
nim  » : «  Perdersi  d' animo  o  Snij 
rirsi. 

Antma,   Anima.  Bb,  Vanxmtt 
Dio  o  al  diavol:  Render  I'ariii] 
al  Creatore.  Duu  corp  e  dn'cinii 
sdlla:  Due  anime  in  un  n6ceiol< 
Voress  6n  ben  alVanhna:  Volej 
un  bene  delP  anima.  Avegh  o  w 
tegh  de  V anima:  Avere  o  mettei 
dell'  anima.    Mangia^s    V  am»»a< 
MangpLarsi  Taniraa.  Anim  del  j?ur^ 
gatori :  Anime  del  purgatorio.   Fo* 
sd,  come  6n' anima  dannada^   Ur« 
lare  come  un' anima  dannata.    Iv^ 
corp  e  in  anima:  In  corpo  ed  a- 
nima.  I  donn  g'an  sett  anim,  e  6n 
animin  (Appross.):  Le  donne  ]iaa~ 
no  un  puntb  piu  del  diayolo.  «  M^ia 
sia  bon'  anima  » : «  Mia  zia  buon  a- 
nima».  Cura  d'anim:  Cura  d'ani- 
me.  (Fig.)   iVo  gh'e  anima  viva: 
Non  c'fe  anima  nata.    Tra  sit  Vor- 
nima:  Reeore  I'anima.    (Di  uomo 
grandissimo)  Atiima  Idnga:   Ani- 
ma lunga.  (Escl. j «  Anima  sacchet- 
ta/»:« Per  1' anima  mia  o  Anima 
buscherona !  »  B    (II  centro  del  le- 
gno)  MidoUo.  |  (l)ei  bottoni)  Ani- 
ma. y  (Ferro  arroventato  da    sti- 
ratora)  Anima. 

—  Animdtta,  Animetta. 

— Animin,  Animina.Vedi  Ani^na. 

— Anima-imaa-imass,  Animare. 
«  Sta  sc^nna  chi  bisogna  animalla 
»jt»»6c»:«Code8ta  scena  andreb- 
ne  piu  animata  ».  «  Bisogna  vede 
el  me  cavall  come  el  se  anima  a 
aenti  i  tromhett » : «  Bisogna  vedere 
il  mio  cavallo  come  si  anima  o  si 
sbizzarrisce  a  sentire  le  trombe. » 
La  conversazidn  I'e  aninujida:  La 
conversazione  h  animata. 

Animal  (P.  N.),  Animale.  Ani- 
mal de  V Africa  o  del  preaeppi :  A- 
nimalaccio  o  Buaccio. «  Te  see  6n 
bell  animal!  » : «  Sei  un  bel  porco.  » 
«  IncoeAi  emm  maasaa  6n' animal » : 
« Oggi  abbiamo  ammazzato  un 
majale  »  (pizzicagiiolo  che  parla). 
^  Anim68»aa  (P.  jN.),  Auimavver-  ' 
sione. «  El  g'a  con  m%  de  V animo- 


ANM 


—  19 


ANO 


e  mi  soo  nd  el  perehe  » : «  Ha 
l*»Htio  con  me  e  non  no  bo  la 
lone  ». 

l6  ,     Aiicora.    Vedi    Anca. 

\ Vafisi  anrao  des  lira  de  H»:^M.i 

j\'i  ancora  dieci  lire  ». «  G'oo  It 

imo  el  to  liber  » :  <n  Tengo  ancora 

Iqacl  tuo  libro  ». «  Per  quella  mi- 

ia  sorU   anmo  mi)>:«Per  una 

tseria  a  quel  modo  sono  sempre 

stesHo  ». «  Se  anmo  anmo  Vavess 

o  ditt...  pazienza  » : «  Se  anco- 

ancora  avesse  fatto  o  detto... 

sienza ».  «  Se  ghe  saremm  an- 

» : «  Se  ci  saremo  ancora. «  Pic- 

;n    anmo  »  :  «  Han    ripicchiato 

Picohiano  daccano  ». 
Ann,  Aiino.  /  ann  ae  la  discre- 
\n:   Gli  anni  della  disorezione. 
ann  de  Mattualemm :  —  di  Ma- 
fclemme.  Anda  in  di  trii,  in  di 
Utr*  ann :  Entrar  nei  tre ,  nei 
^iiattro  anni.   Anda  per  i  trii,  i 
J^uattr^  ann,   ehe:   Andar  i  tre,  i 
fi^iiattr'  anni  dacch^.  Avh  passaa  i 
.mett'ann :   Non  esser  jpiii  uu  ra- 
gAzzo.^  Ann  climaterich :  Anno  cli- 
matcrico.   L'ann  cheven:  L'anno 
venturo  o  di  poi.  L'ann  del  duu, 
el  mes  del  mai :  Alle  calende  gre- 
cbe.  Capp  d'ann :  Capo  d'  anno. 
On  ann  con  V alter :  Un  anno  per 
l^altro.     Ves8   matt   tredes   m^es   a 
Vann:  Ksser  matto  l3*edici  mesi 
dell' anno. «  L'^  ajini  annorutn  ehe 
no  se  vedem  » : «  Sono  anni  ed  an- 
ni ehe  non  ci  vediaino.  >  Porta  ben 
i   so  ann:  Portar  bene  gli  anni. 
Vess  niolto  innam  cont  i  ann.  Es- 
ser  molto  in  Ik  cogli  anni.   (Pr.) 
Ohi   fa   a  so  mceud  scampa  des 
ann  deptt:  Chi  fa  a  suo   modo 
non  gli  dole  11  capo.    Ogni  ann 
en  pagsa  run:  Idem. 

^ —  Annett,  Auuctto.  La  g'a  i  so 
bei  annitt:  Ha  i  suoi  aunetti. 

—  Annada,  Annata.  Annada  bon~ 
na  :  Buona  annata.  On  annada  de 
fitt:  Un  annata  di  pigione. 

—  AnnlTersarl ,  .^niversario. 
Inrotu  I'e  Vanniversari  della  batta- 
Vaglia  de  San  Martin:  Oggi  e  I'an- 
niverHario  della  ibattaglia  di  San 
Martino. 

—  Annual.  Annuo  e  Annuale. 

— Annualitaa(P.  N.),  D'ogni  an- 
no. «  M'anpagaa  la  mia  annua- 
Hlaa  » : «  Mi  diedero  la  Bomma  con- 
venuta  d'ogni  anno  ». 

Anna.    UgUf   peritt,  persich   de 


sant'Anna:  Uva,  pere,  pesohe 
ehe  maturano  a  sant'Anna. 

Anddin,  Anodin.  Vedi  Idqudr  e 
Inguent. 

Andnima  (P.  N.).  Lettera  ano- 
nima :  Lettera  cicca.  2/'  h  resttui 
anonim :  Non  se  ne  sa  1'  autore. 
II  (Di  society)  I/Anonima :  L' Ano- 
nima  degli  omnibus. 

Ansa,  Ansa,  Destro.  «  J*7  g'a 
daa  ansa  de  rispondegh  tnalor- 
nient » : «  Gli  ha  dato  I'ansa  o  Vap- 
pigUo  di  rispondergli  male. » iMssa 
ansa  de  scappa:  Lasoiar  campo 
a  fuggire. 

Ansietaa,  Ansiet^.  Viv  in,  st^ 
in,  spettd  con  — :  Vivere  e  stare 
in  ansiet^.  Aspettare  con  ansiet^. 

—  Ansids,  Ansioso. 

Anta,  Anta,  Imposta.  Anta  sno- 
dada :  Imposta  snodata.  J|  Miva  a 
V  anta  (ai  40  anni) :  AiTivar  agli 
anta. 

—  Antln.  (Per  chiudere  la  fine- 
stra  lasciando  entrar  la  luce),  In- 
v^eti'iata.  (Con  carta)  Impannata. 

—  Antinna,  Sportelletto.  Antdn : 
Sportellone.  (Nei  canali  naviga- 
bili)  Sostegno.  Vedi  Oonea. 

Antana  (Sorta  di  rete  per  uc- 
cellare),  Ragna. 

Anteitt  (P.  N.)  (T.  foresej,  An- 
teatto.  «  Sta  carta  la  va  untda  ai 
anteatt » : «  Questa  carta  va  unita 
agli  atti  precedenti ». 

Antecedent  (P.  N.)  (Che  va  a- 
vanti),  Antecedente. 

Antecessdr  (P.  N.),  Antecessore. 
«  2/'  c  staa  el  me  antecessor  in  of- 
fizi» :  «  fi  state  il  mio  antecessore 
In  uffioio  ». 

Antecoenr  (Malattia  de'cavalli), 
Anticuore.  I  «.  Te  see  6n  gran  an- 
tecoeur  » ( Volg.) : «  Sei  pur  seccan- 

Antecrlst  (P.  N.),  Antecristo. 
Vedi  Cristdn  (Modo  basso). 

Antenna,  Antenna  o  Abetella  o 
Ritto.  «J.n  gia  plantaa  i  antenn 
per  lafabbrica  » : «  Hanno  gii\  pian- 
tate  le  antenno  per  la  fabbrica. » 
H  (A  cui  sta  attaccata  la  vela  nei 
canotti)  Antenna. 

Antepart  (Ci6  ehe  nei  contratti 
di  mezzadi-ia  si  leva  pel  padrone), 
Antiparte  (P.  U.J. 

Anteponn  (P.  N.)  (Metterc  avan- 
ti),  Anteporre  (P.  U). 

Anterior  (P.  N.),  Antcriore. 

Antesin   (Peecioliuo  del  Lario), 


ANT 


20  — 


ANT 


Affoncello.  Antesitt  sallaa :  Agon- 
celli  fritti. 

A]iticd.mera,  Anticamera.  Fa  o 
fa  fa  anticamera:  Fare  o  far  fare 
anticamera. «  Per  lu  gW  e  minga 
de  anticamera  » : «  Per  lui  o  per  lei 
non  c'fe  —  o  portiera  ». «  JEl  Va  spet- 
taa  in  antica^nera  » :  «  Lo  aspettb 
in  —  o  sull'entratnra ». 

—  Anticamer^tta  (P.  N.),  Anti- 
cameretta. 

Antich,  Antico.  Mobil  antich: 
Mobile  antico :  « Antich  come  el 
eaga  a  brasc  » (Triv.) : «  Antico  piii 
del  brodetto  o  meglio  Piii  antico 
del  brodetto  ». 

—  Antichitaa,  Antichit^.  « M 
g'a  in  casa  tanti  antichitaa  » : «.  Ha 
in  casa  di  molte  anticaglie  ». «  Oheu 
Ve  poeu  ininga  de  sta  gran  anti- 
ehitaa  » : «  Non  h  poi  I'antichittl  di 
Brescia ! » 

—  Antigll^tta.  «  L'h  minga  mal, 
ma  la  g'  a  el  fit  de  antighetta  » : 
« Non  h  brutta,  ma  ha  il  vec- 
cliino»  (1). 

—  Antigott,  Attempatotto. 

—  Anticament,  Anticamente. 
Anticipa-ipaa  (P.  N.),    Antici- 

pare.  «  Antxcipem  la  mesada  » : 
«  Anticipami  la  mesata  ». «  Sfann 
DO  anticipaa  la  vacanza  »  :  «  Que- 
st anno  no  anticipata  la  vacan- 
za». 

—  Antlcipazi6n  (P.  N.),  Antici- 
pazionc.  «  Oo  ricevuu  6n'  antici- 
pazion  » :  «  Ricevctti  un'  anticipa- 
zione  ». 

—  Anticipazion^tta,  Anticipa- 
zioncella. 

Antidata  (P.  N.)  (Data  anteriore 
alia  vera  in  acrittura),  Antidata. 

Antifona  (Civ.),  Antifona.  «.L'e 
chi  lit  con  la  solita  antifona »  : 
« Ripete  sem])re  la  stessa  anti- 
fona ».  (Per  dar  a  capire)  «  Tec 
sentii  l'  antifona  ?  Btsogna  pa- 
gall  »  :  «  Hai  sentito  V  antifona  ? 
Bisogua  pensare  a  T)agarlo». 

Antigrass  (P.  N.).  (N.  fr.)  Lu- 
nedl,  martedi,  ecc,,  antigra^s:  II 
lunedi  o  martedi  della  settiraana 
che  precede  qiiella  gi-assa. 


Antimonl  (Metallo),  Antimonl^ 
Antipast,   Antipasto  (1),    Pi 
cipii.  «  Gh'era  on  antipast  de  sat 
dinn  cavial   e  olivi^:  «I  prineip 
erano  di  sardine,  oaviale  e  olive 
(n  popolo  li  chiama  soherz.  anclii 
Oominei,  all'antica). 

Antipategh  (P.  N.  Vol^^.),  Vc 
Antipatich  sotto  Antipatia. 

Antipatla   (D.   Gr.),  Antijpatu 
«  Mi  g'oo  6na  gran  antipaH<t  pc 
el  gioRugh  » :  « lo  ho  una  grande 
o  avversione  per  il  gioco ».    « j 
patiss  i  antipatii » :  «  Solfre  d.i  an- 
tipatie  ». 

~  Antipatich  (P.  N.),  Antipati^i 
CO.  —  come  el  dolor  de  venter  *  — i 
come  il  dolor  di  pancia  (Volff.).  , 
Antlport,  Antii)orto  (2),  Uscio.  ; 
«  Ul  par  on  antiport  de  sciori  » t  ' 
«fi   secco  come  un  uscio  ». 

—  Antlportln  (Piccola  impoata), 
Usciolo. 

Antlquari,Antiquario.«  Ind*6na 
vedrinna  de  antiquari  oo  vist...  »: 
« In  una  veti'ina  di  antiquario  ho 
veduto.  »  n  (Per  uomo  all'antica). 
Vedi  Andeghee. 

Antiyigilla,  Antivigilia.  L^anti- 

mqilia  de  Pasqua:  —  di  Pasqua. 

Antiboin  (P.  N.,  R.  St.)  (Solda- 

to  d'una  legione  in  difesa  del  po- 

tere  temporale),  Antiboino. 

Antocii  (D.  Fr.)  (Ombrello  per  il 
sole  e  per  la  pioggia),  Enttni- 
cas. 

Antresoll  (D.  Fr.)  (Che  sta  fra 
pian  terreno  e  piano  nobile),  Mez- 
zanine. 

Anualitaa  (Tribute  annuo),  Au- 
nualiti^. 

Anvelopp  (P.  N.,  D.  Fr.),  Busta 
(da  lettere). 
Anzanna  (Di  strada),  Alzaia  (3). 
Anzian,  Anziano.^  Assessor  an- 
zian:  Assessore  anziano.  (Addetto 
ai  funerali)  I/' Anzian ,   e   volgar. 
El  lanzian:  Funerario. 
Aoflf!  Uff  0/>2;.  Ohibb! 
Apalt  (P.  N.),  Appalto.  «  L'a  toll 


(I)  S'approssima,  ma  non  rende  preci- 
saraente  la  frase  milanese.  11  vecchino  e 
relative  aU'eta  e  al  portamento  insieme 
(un  po^  passatina)<  El  fa  de  antigJietta  e 
relativo  alia  messa  delle  vesti,  air  aria. 
;nLiraiidatura  anche  di  giovine  donna. 


(1)  Pietanza  a  Fir.  che  vien  in  tavola  dopo 
la  minestra  nei  desinari  di  famiglia. 

(2)  Antiporto  e  la  prima  porta  d'una  for- 
tezza,  e  anche  andito  fra  porta  e  porta 
d'una  cittk. 

(3)  Valzaia  e  veramente  la  fune  attao- 
cata  alle  barche  tirate  da  cavalli  con- 
tr'acqua,  sulla  strada  che  costeggta  il 
fiume  o  11  canale> 


A1>A 


-21 


APO 


appaU  la  polizia  di  strad  » : «  Pre- 
in     appalto    la    pulizia    delle 

—  Apalt&-paltaa  (P.  N.),  Ap- 
Itare. 

—  Apaltador  (P.  N.),    Appal- 
re. 

Apaxent  (P.  N.))  Apparente. 
'i  pitssee  aparent  che  real :  fi 
olvero  I 

Apaxizibn  (P.  N.)?  Apparizionc. 
Apaxtament,  Appartameuto.  On 
ipartament  tie  volt  stanz ;  Un  ap- 
krtameuto  di  otto  stanze. 

—  Apartaa  (P.  N.),  Appartato. 

—  Apartamentin  (P.  K.fi  Quar- 
;^eriiio. 

Apatia  (P.  N.)f  Apatia :  «  £J  sii- 
hentraa  I  apatia  ^olitica  >» : «  Su- 
beutr^  Papatia  po]itica». 

Ap^ll.  Appello.  Andct  in  appell : 
AnoAre  in  appello.  ||  (Milizia)  Ap- 
pello.   Vess  present  a  V appell :  Tro- 
TATHi  all'  — ,  o  alia  chiama  (Pop.). 
—  Appellass  (P.  N.),  AppellarAi. 
«  El    8*  e   appellaa  e  V  a  vint  la 
eaoscL  »  :  « Idem  ». 
Apennln  (P.  N.)*  Appennino. 
Apertura,  Apertura  (1),  Ernia. 
Per  i  attertur  ghe  vmur  el  cinto 
(Civ.)  el  braghtte  (Volg.) :   Per  le 
eraie    occorre  il  eiuto  o  il  bra- 
ehiere. 

Apertament  (P.  N.).  Apertamen- 
te.  «  G*  oo  parlau  molto  —  »  :  «  I- 
dem  ». 

Apeti-etU  (P.  N.),.  Appetire. 
«  Qtti  ostrich  i  oo  appetii  iniDienseir- 
ment » :  «  Quelle  ostriche  le  ho 
i;uBtate  aHHaiRsimo  ». 

—  Apetitt,  Appetito.  Grnzd.  Vap- 
petitt:  Stuzzicar  V  — .   (Sch.)   La 
fabbriea  de    Vappetitt:    Lo    sto- 
maco.  ■|Pr*)  L*appeiitt  Vc,  la  salsa 
pu    bonna  ehe  {/ne  sia:   Tutto  h 
bono  coUa  Balsa  di  S.   Boi*nardo 
Opp.    Appetito    non   vuol   ftalt^a. 
«  jSon  apetitt » : «  Buon  appetito  1 » 
—  Api  (Ag(c.   di  mela).   Pomm 
apt :  3iela  apiuola. 
Apian.  Vedi  Pian. 
Apis  (Id.).  Vedi  Lapis. 
Aplica-lcaa-lcas.  Applicai'e. «  El 
s'e  applieaa  al  disegn  » :  «  Si  ap- 
plied al  disegno  ».    licL'h  ancUia 
a  Vasta  el  g'a  applieaa  anea  lit  » : 


(1)  NM  jmrlar  civile  si  usa  in  tatti  i 
««Bsi  deUa  Ungua :  Apertura  di  scol :  — 
delle  Buole.  —  4'ona  $trada  ferrada^  eoc. 


« Ando   air  asta   e    ci  ha   iippli- 
cato».'* 

Apooaliss  (P.  N.),  Apocnlisfle. 
El  cavall  de  VApocaiiss:  Idem. 

Apdorif  (P.  NO,  Apociifo. 

ApogS,  Appoggio.  Cerek  6n  ap- 
pogg:  Cercare  appoggio. 

Apdline  (In)  (P.  N.).  Sta  in  a- 
polline  :  Star  in  apolline.  «  M  tn'a 
servii  in  apolline  » :  «  M'ha  servito 
in  apolline  o  nel  coscietto». 

Ap6nt,  Appunto.  «  Ohy  ap6nt; 
de  gid  che  te  vedi  » :  «  Oh,  api)iuito; 
giacch^  ti  trovo  ». 

Ap6ntament,  Apmmtamento. 
Vedi  liandevd,  |  «  Vossa  te  gh'ee 
al  mes  de  a'ppontamentf  »  : «  Quan- 
to  ricevi  di  onorario  al  mese  ? » 

Apos,  Dietro.  jAi  bambini)  El 
vui  el  sta  ap6s  a  Itiss :  L'erba  vo- 
glio  non  oresce  nemmeno  in  Bo- 
Doli.  «  Ma  V  ^  niinga  ehi  ap6s  a 
V  uss,  per  toa  regola  » :  «  Ma  non 
h  la  via  dell'orto,  sai !  » 

Aposltament,  Apponta.  «  L*  oo 
f€ta  apositament » : «  L'ho  fatto  ap- 
poBta  ». 

Apdstol  (P.  N.),  Apostolo.  Certi 
anarchich^  adess  se  dichiaren  apd- 
stoi :  Certi  anarehici  ora  ai  dichia- 
rano  apoHtoli. 

Apostrofk  (P.  N.),  Aposti-ofare. 

Aparenza.  Apparenza.  (Prov.) 
L*  aparensa  V  tnganna :  L'  appa- 
renza inganna. 

Appdnha,  Appena.  «  Se  amjen- 
na  appenna  v  alza  la  vos  lee  la 
trkmma  come  6na  foeuia  » :  «  Se 
nulLi  nulla  egli  alza  la  voce  cssa 
trema  come  una  foglia». 

Apprendlsta  (P.  N.),  Appren- 
diBta. 

Apprensl6n  (P.  N.  AflF.),  Ap- 
preiiBione.  Mett  o  sta  in  appren- 
sion:  Mettere  o  stare  in  appron- 
Bione. 

Apress ,  Appreaso.  A  press  a 
pocch  :  PreBBo  a  poco.  «  Veti  chi 
pussee  apress  » :  «  AccoBtati  a  me 
o  Fatti  in  quit». 

Appr^t  (U.  Fr.),  Apparecchio(l). 
Da  Vaprett :  Dar  il  cartone  a'  pan- 
nilani.  (Come  pasta  d'amido)  Salda. 

April,  Apriie.  {Vv.)  April  nanca 
on  fil :  Qnando  il  giuggiolo  si  ve- 
ste  e  tu  ti  spoglia.  April  ghe  n'ct 


(I)  I/apparecchio  e  il  liscio  che  si  da 
alle  tele  e  ai  panni,  ma  e  in  disnso.  Ora 
e  Salda. 


APR 


-22- 


ARA 


trenta  e  se  piovhss  treniun  fa  inal 
a  ni8»un :  Acqua  d'  aprife  ogni 
goccia  mille  lire  o  April  piovoso 
auno  fruttoso.  April  dolce  dor- 
rtiir  :  Aprile  dolce  il  dormire. 

Aproeuv  (Volg.  Ant.),  Appresso. 
Vedi  Apress. 

Apronttk  (P.  N.),  Approffittare. 
«  Emm  aproffiitaa  de  sta  conaidn- 
tura  » :  «  Ci  siamo  approtnttati 
dell'occasione  ». 

AprossimatiT  (P.  N.),  Appros- 
simativo. 

—  Aprossiinatlyament,  Appros- 
simativamente. 

AproTk-provaa-proyass »  Ap- 
provare.  El  Parlament  Va  appro- 
vaa:  II  Parlamento  approvb. 

Aqua.  Vedi  Acqua. 

AquUa  (P.  N.),  Aquila.  Sgari 
come  6n'  aquila :  Strillare  come 
iin'anima  dannata.  «  Z/*h  minga  6- 
n*  aquila f  m,a  V  ^  on  bravo  ficeu  » : 
«  Non  ^  un'aquila,  ma  h  un  bravo 
ftgliolo  ».  (Pr.)  Gastell,  aquila  e  ledn 
in  arma  per  tutti  i  eanidn  (Ap- 

§ro88. ) :  In   araldica   di  oastelli , 
i   aquile   e    di  leoni   non   v'ha 
penuria. 

—  AquUln  (P.  N.),  Aqiiilino. 
Nas  aquilin:  Naso  — . 

Ara  (l),  (Nome  proprio).  Ara  bel- 
VArg.  discesa  Cornara,  de  V  or  e 
del  fin,  ecc.  (Appross.) :  Pan  iino, 
pan  due,  ecc.,  pan  sette,  pan  otto, 
caaca  in  terra  e  f^  un  botto,  ecc. 
(Lucca).  I  (Ordigno  da  maniscal- 
chi)  Travaglio. 

Ar^-araa,  Arare.  Arct  6n  praa 
mat  8taa  toeeaa:  Dissodare  un 
prato.  I  (Fig.).  Ara  drizz :  Arar  di- 
ritto  c  piu  eomune  Rigar  dritto. 
(Prov.)  Se  i  hceu  vaeuren  m,inga 
ard,  te  hm  pari  a  zifola :  Se  il  bue 
non  vuol  bere  h  inutile  il  fischiare. 

—  Araa,  Aratro. 

—  Aratorl,  Aratorio. 
Arabesch  (P.  N.j,  Arabeschi.  I 

arahesch  del  plafon:    Gli  arabe- 
8chi  del  palco. 

—  AraDich,  Arabico.  Qomma 
arahica  :  Idem. 

—  Arabo,  Idem.  On  cavall  ara- 
ho:  Idem. 

Arag6sta,  Ai*ago8ta. 
Aranciada  (P.  N.),  Aranciata. 
Aralda  (£rba  medic),  Digitale. 


(1)  In  ttalfano  come  s!  sa  k  tutt'altro. 
Questo  nome  in  Toscana  non  fli  dk. 


Arildlca  (P.  N.),  Idem.  L'a 
dica  la  toma  de  moda :  Li'araldi) 
toma  in  onore. 

Aras  (Volg.).  Vedi  Bcu, 

Arazz  (P.  N.),  Arazzo.  Ifant 
ara^z  de  easa  Arch... :  I  famoi 
arazzi  di  easa... 

Arbicdcch.  (Albero)  Alblcocco. 
(Frutto)  Albicocoa. 

Arbion  (Legume),  Pisello. 

Arbitrass-traa,  Arbitrarsi  (1). 
El  sh  arbitreia  d^  fit  de  s6a  testis 
quella  spesa:  Si  arbitrb  o  si  prese 
la  libeHk  di  fare  dl  suo  capo 
quella  spesa. 

—  Arbitri.  On  eapp  d*  arbitri  : 
Un  originale. 

—  ArDitrarl,  Idem.  On  ait  arbi- 
trari:  Un  atto  arbitrario. 

Arborella  (Pesoiolino  de*  nostri 
lag:bi),  Alborella  (da  alho  e  signi- 
gnifica  pesce  argentine). 

Arboziiin.  Vedi  Erborinn. 

Area,  Area.  Pari  Varca  de  JDTo^  : 
Parer  rarca  di  No^.  L'^  Varca-  di 
mincidn :  fi  I'arca  degli  imbecilli. 
On'arca  de  sapienza:  —  di  sa- 
pienza  o  di  scienza.  L'  area  de 
sani  Peder  m^arlir  in  sant  JSu- 
storg:  II  sepolcro  di  san  Pietro 
nella  cbiesa  di  sant'Eustorgio.. 

Arcangiol,  Arcangiolo.  L'ar- 
cargiol  Gabriell:  L'arcangelo  Ga- 
briele. 

Arcano  (P.  N.  Cir.),  Arcane. 
«  El  mr'a  svelaa  el  grande  arcano  » 
(Scb.) :  « Mi  8vel5  il  gi'ande  ar- 
cane».  Vedi  Misteri. 

Arch,  Arco.  A  sest  aeutt:  A  se- 
sto  acuto.  Z/'arch  o  Varco  del  Sem- 
pion:  L'arco  del  Sempione.  | 
L'arch  di  zii :  L'arco  delle  ciglia. 

LI/'am>or  elpitturen  con  Varch  e 
faretra  ((Jiv.) :  Si  dipinge  Pa- 
more  coU'arco  e  la  faretra. 
Arc&da.  Areata. 

—  Arohett.  (Del  violino).  Arohet- 
to.  (Per  pigliar  uccelli)  Arcbetto. 
(Del  trapano)  Arcbetto.  Architt 
(Delle  carrozze) :  Traversine. 

ArcMt^tt,  Architetto.  Ingegnee 
architett:  Ingegnere  architetto. 

—  Architetto  (P.  N.),  Ai-chitet- 
tare. 

—  Architettiira,  Idem. 

—  Architrav,  Architrave. 
ArchiYl,   Archivio.   Archivi  de 


(1)  Voce  bollata  In  letteratara,  Tedi  so- 
stituto:  prendersi  le  libertJi. 


ARC 


23- 


ARE 


t:  Archivio   di  Stato.  i<In  del 
arehivi  de  casa  » :  «  Nel  mio  — 
omestioo  ». 

—  ArchlYlsta,  Archivista. 

—  ArchlYili  (P.  N.),  Ai'chiviare. 
Jkr<ddiacon,  Arcidiacono. 
JLrdducca,   Arciduca.  Al  temp 

VarHduca  Massimilian:  Idem. 

Jkrdpret,  Arciprete. 

'ArcjbBbrbffdn,  Baccalare.   Arci- 

o  (non  comune).  «  JUl  vceur 

^^Ttdieit   sit   tutt,   quelV  arcisbtof- 

^<w»  » .-    «  QuelV  arcifaiifano    vuol 

sempre  dire  la  sua  ». 

ArciT^scoT  (Dign.  eccL),  Arci- 
"veacovo. 

— ArclYescoyaa,  Arcivescovado. 

Arcobal^xmo  (Volg.),  Vedi  Ar- 
C€i^>aleno. 

ArcolMdeno,  Arcobaleno. 

Arcdn  (T.  da  fomai),  Cassa- 
madia. 

ArcoYa,  Alcova. 

Ardent,  Ardente.  (Di  cavallo) 
Pocoso.  I  La  eappella  ardent :  La 
cappella  ardente.  Question  — : 
Questione  ardente. 

—  Ardenttll,  Ardentello. 

—  Ardenza,  Ardenza.  Visa  in- 
ardema:  Essere  in  ardenza. 

Ardi-rdli.  <  L'  it  ardii  defamm 
la  86a  dichiarasion  d'amdr-*:  «Si 
^  fatto  lecito  di  farmi  la  sua  di- 
chiarszione  d'amore  ».  «  Come  V  e 
9velto  e  ardii  el  td  Gigio  » :  «  Co- 
me ^  lesto  e  ardito  il  tuo  Gigi ». 

—  Ardlxnent  (P.U.),  Ardireo  Ar- 
dimento.  « I^  a'd,  avuu  6n  hell  ar- 
diment » :  «  Eboe  un  bell'  ardire  ». 

—  Ardiinexitds,  Ardimentoso. 
«  Qy^l  fioRU  Vh  tropp  ardim^entds  » : 
«  Quel  ragazzo  h  ii'oppo  o  avven- 
tato. » 

Ardldn,  Ardiglione.  «  Me  s'h  roll 
Vardidn  de  lu  fihbia »  :  « Mi  si 
8pezz5  lo  spilletto  deUa  iibbia». 
Mettes  in  ardion:  Mettersi  in  ar- 
nese  o  in  gala. 

ArM,  Arredo.  Ared  de  giesa: 
Arredi  sacri. 

Arem  (P.  N.),  Harem. 

Arinna  (Volg.).  Vedi  Arena.  De- 
dree  de  VArenna:  Fuor  di  mano. 

Arent  (Volg.).  Vedi  Apr  ess.  N. 
fr.:  Tira  arent :  Accumulare. 
«  Fait  arent » :  «  Fatti  piil  in  quk  ». 
«  Tira  arent  Vuss  » :  «  Accosta  I'u- 
aoio  j».  Fdi,  arent  i  danee  per  el  fitt: 
Matter  da  parte  poco  a  pooo  i 
quattrini  per  la  pigionc. 


Ar^st,  AiTesto.  MandoM  d' ar- 
rest: Mandato  di  cattura.  (Milit.) 
Arrest  in  casa:  Arresto  in  casa. 
—  in  fortezza :  Idem. 

—  Axestk,  Arrestare.  «  An  arre- 
staa  el  tal  che  Vera  in  lett » :  «  Han- 
no  cattura  to  il  tale,  che  era  a  let- 
to  ».  «  An  arrestaa  el  tal  che  scap- 
pava  »  :  «  Hanno  arrestato  il  tale 
che  fuggiva». 

Arelfaa,  Arretrato.  Debit  are- 
traa  de  vott,  nceuv  ann :  Debito  — 
o  vecohio  ai  otto  nove  anni.  V^s 
in  aretraa  de  notizi:  Essere  ad- 
dietro  o  in  ritardo  di  notizie. 

Arg&n  (D.  Pr.,  P.  U.)  (Lucerna 
con  riverbero).  Argan.  (Dei  teatri) 
Nicchi  (in  dis.). 

Argen  (Volg.).  Vedi  Argin. 

Argent,  Argeuto.  Argent  plache : 
Argento  placch^.  Argent  filaa: 
Canutiglia.  Argen  viv :  Argento 
vivo  o  Mercurio.  Avegh  adoss  V ar- 
gent viv:  Avere  1' argento  vivo  ad- 
dosso.  Moneda  d* argent:  Moneta 
d'argento. 

—  Argenterl,  Argenteria. 

—  Argentln,  Argentino.  Vds  ar- 
gentinna:  Voce  argentina. 

Arghen,  Argano.  Arghen  oriz- 
zontal:  Bilrbera  o  Omomorto. 
«  Ghe  voeur  i  arghen  per  carat t 
foeura  6na  parolla  ?  » : «  Ci  vuol  gli 
argani  per  cavarti  una  parola  ? » 

—  Arghen6n,  Grosso  argano. 
(Per  la  pasta)  Arganello. 

Arg^,  Argine.  Argin  maester: 
Argine  maestro.  (Fig.) «  Finalment 
g'dn  miss  6n  argin  ai  spes  » :  «  Fi- 
nalmente  ci  han  mcsso  un  argine 
alle  spese*. 

—  Argink ,  Arginare.  «  A  Rom- 
ma  in  adree  a  argina  el  Tevere »  : 
«  A  Roma  stanno  arginando  il  Te- 
vere ». 

—  Arginadura,  Arginatura. 
Argoment,  Argomento.  «  El  g'  a 

certi  argom,ent  che  el  persuad  »  : 
«Ha  certi  argomenti  o  certc  ra- 
gioni  che  persuadono».  (Soggetto 
di  commeaia,  di  roraanzo)  Argo- 
mento. 

Argui,  Arguire.  «  Oo  arguii  dal 
so  discdrs,  che  el  g'  arera  di  gran 
fastidi  » :  «  Ho  arguito  dal  suo  di- 
scorso  ch'egli  avesse  di  molti  so- 
praccapi ». 

Aria  o  Art,  Aria.  Aria  pura,  co- 
lada ,  balsamicaj  grossa,  umida, 
remondinna,  ecc. :  Aria  pura,  co- 


ARI 


24  — 


ARI 


lata,  balsamica,  grossaj  umida, 
Irizzanto.  Iiidolsiss  Vana:  Rad- 
dolcirsi  1'  aria.  Tira  tropp  aria  : 
Tirare  tropp*  aria.  No  vessegh  on 
fil  d'aria :  Idem.  Anda  a  ciappa 
6n  poo  o  6na  boccada  d'aria :  An- 
dare  a  pigliare  una  boccata  d'  a- 
ria.  (Fig.)  Miida  aria :  Mutar  a- 
ria  o  paese.  Vic  d'aria:  Campar 
d'aria.  Mobb  de  fa  scurl  V  aria  : 
Cose  da  far  str'abiliare.  Vessegh 
di  iiovitaa  o  di  guai  per  aria:  Eh- 
serci  delle  novitJl  o  de'  guai  per 
aria.  Fall  save  nanca  aWaria:  Non 
dirlo  neanche  all'  aria.  Tira  aria 
cattiva :  Tirar  aria  cattiva.  Discors 
in  atna :  Discorsi  in  aria.  CastH 
in  aria:  Castelli  —  (^olj)  d'aria: 
Colpo  d'  aria.  ||  (  Albagia )  Alza 
i  ari :  Alzare  la  coda.  Cala  i  ari : 
Baeiar  basso.  Dass  de  Varia:  Darsi 
un'aria  d'  importanza.  Dass  Varia 
de  grand' omm:  Darsi  I'aria  d'un 
grand' omo.  [j  (  Aspetto  del  vol  to ) 
<<  El  me  g'a  I'aria  de  vess  tin  bon 
diavol »  :  «  M'  fi  1'  aria  d'essere  un 
buon  diavolo».  AriadefamigUa: 
Aria  di  famiglia.  Aria  de  testa: 
Aria  di  testa.  B  (T.  music.)  X'a- 
ria  de  baull:  L'aria  di  spolvero. 
—  de  bravura  :  —  di  bravura.  L'a- 
ria de  la  pissa:  —  de'sorbetti.  \  (In- 
timazione )  «  ^1  ri  a  .'»:«  A  ri  a  !  » 
M.  d.  d.  :  Anda  eon  i  pitt  per 
aria:  Andar  a  gambe  all' aria.  A- 
vegh  semper  eV  venter  per  aria : 
Avere  sempre  la  pancia  agli  oc- 
chi.  I)i  i  robb  a  mezs'aria:  Dirlc 
cose  a  mezz'aria.  Brusa  la  robba 
per  aria:  Andar  via  la  merce  a 
ruba.  Manda  in  aria  el  ballon: 
Mandar  il  i)allon  volaute.  Color 
d'aH  (quasi  in  dis.j:  —  celestino. 
«  El  gatt  Va  pers  Vari  e  el  se  ved 
pit »  :  « II  gatto  s'^  sviato  e  non  lo 
si  rivede  ».  Fass  aria:  Farsi  vento. 
Vedh  6na  robba  in  aria :  Intender 
una  cosa  per  aria.  (Pr.)  I  strasc 
van  settiper  alVari :  I  cenci  vanno 
sempre  all'aria.  Aria  de  filidura 
mhnna  I'omm  in  sepoltura :  Aria 
di  finestra  colpo  di  balestra. 

—  Arietta,  Zefliretto.  Arietta 
geladfi:  Sizzettina. 

—  AriOB.  On  sit  arios :  Un  luogo 
arieggiato  o  arioso. 

Arian,  Ariano.  Bestemmih  come 
onArian  (volg.):  Bestemmiar  co- 
me un  Turco  o  come  un  vetturino. 

Ariditaa  (P.  N.) ,  Aridity. 


Aristocrategli  (Volg.).  .Ve»<ii  ^^ 
ristoeratich. 

A  r  i  B 1 0  c  r  a  t  i  c  h,  Aristocr-fi  t;  i<3-a 
Maner.y  fa,  aristoeratieh:  Maixi<3i-e 
contegno  aristocratico.  «  JS^Z  9as4 
pias  perclik  el  go,  di  fa  aristot^-r'^xd 
tick  » :  «  Mi  place  percli6  lia  11  ±£ul'^ 
o  maniere  signorili ».  «  L'e  cmi-  €X-r*^ 
stoeratich  ehe  ghe  secca  a  stit  «;o«iJ 
mm  »  :  «  fi  un  superl>ioso  ch^  S" 
secca  a  stare  con  noi». 

Arlstotel.  Nel  Pr. :  El  di»  ^i^ 
ristotel :  se  te  poeu  avegh  del  l>^w^ 
tbtel:  Dice  Aristotile  clie  se  i>ixoi 
aver  del  bene,  piglialo.  

Aritmetlca ,  Aritmetica.  «c  JEJl 
riess  ben  in  aritmetica  » :  «  Rie»oo 
bene  nell'aritmetica  >>. 

Arriva  -  ivaa  (P.  N.),  Arriva^jre- 
«  Finalment!   JSemm    arrivaa    »  r 
«  Ci  siamo ,  finalmente  !  »  |]  (Cam- 
pare)  «  Me  pader  I'e  arrivaa  fi^i^ot 
ai  norantasett »  :  «  II  mio   bablx* 
arrive)  lino  a  novantasett'  annl  ». 
II  (  Di  cantanti)  «  L' arriva  fina  €xi 
do  rfc  pelt  »  :  «  Arriva  lino  al  do  di 
petto  ».  II  (Bastar  al  bisogno)  «  Fi^^ 
i\  ghe  arrivi .  pussee  in  Id   no  »  r 
«  Fin  li  ci  arrivo ,  piii  in  Ih  non. 
posso  ».  II  (Saluto)  «  Be7i  arrivato^z 
«  Ben  arrivato  ».  H  (Comprendere^ 
«  Ghe  arrivi  minga  »  :  «  Non  ci  ar- 
rivo ».  II  «  L'  e  iinna  arHvaa  a  dIX 
o  a  fa'»'.  «  fe  liii  arrivato   a  dire 
0  a  iare...»  l«.El  cald  V  e  arrivaa 
finna  a  quaranta  grad  » : «  II  caldo 
arrivo  lino  a  quaranta  gradi ».( Vedi 
nnchG  Mivd  per  certe  frasi).  (Pr.) 
Chi  tardi  arriva  nial  el  loggia:  Chi 
tardi  arriva  male  alloggia.  Im  va 
minga  a  c6r  ma  a  arriva  a  temp : 
Altro  b  correre,  altro  arrivare. 

Arlecchin,  Ariecchino.  Vestii  de 
arlecchin:  Vestito  da  Ariecchino. 
Vestii  come  on  arlecchin:  Vestito 
come  un  pagliaccio.  (Fig.)  <c  Vui 
minga  pan  on  arlecchin  »  :  «  Non 
vo^iio  I'ar  la  figura  di  un  ariec- 
chino ».  II  (Sorbetto,  fuori  di  moda) 
Ariecchino  (vivo  a  Firenze). 

—  Arleccbinada,  Arlecchinata. 
II  (Sp.  di  bietola)  Maraviglia. 

Arlia  (D.  Lat.),  Arlia,  (Lucca). 
Ubbia.  In  tutt  arlii:  Le  son  tutte 
ubbie. «  lAi  sul  giceugh  el  patiss 
V arlia  » : « In  gioco  patisce  di  ub- 
bie ». 

Arliatt,  Superstizioso.  «  L'e  6n 
arliatt  de  prima  forza  »  :  «  fe  un 
gi*an  superstizioso  ». 


ARM 


25- 


ARM 


Anna   e    Amae.    Arma 
ifvea,   de  foBugh,  traditdra :  Ar- 
Ikiaiiica,   da  fuoco,    iuBidiosa. 
•*  d'ctrma :  Porto  d'aiine.  Shas- 
amia:  Porre  giu   le   armi. 
ie^vtci  Varma:  Presentar  I'ar- 
I   (Xilizia) «  L'arnia  di  carahi- 
:  L'annadeicarabinieri.  Piaz- 
cTcLfine  o  d'arma :  Piazza  d'ar- 
11.  B   {i^temxna,)  Arma  de  prineipf 
inrclCcs,  eont :  Anne  o  stemma  ai 
urincipe,  marchese,  conte.  Fd,  ar- 
ia 9^ise.onta :  Barellare.  (Fig.)  I>o- 
f9ra.  Vftrma  del  ridicol:  Usar  del- 
*anii»  del  ridioolo.  (Pr.)   Castell, 
Imq^iila  e  Icon  Ve  arma  per  tutt  i 
tanttrit, :  Vedi  Aquila. 

—  AxmlroBU,  Armaiolo.  (Anti- 
^cainente  Armor ee).  La  contrada 
'lU  Armoree :  Via  degli  Armaioli, 

—  Arma-rmaa-rmass,  Arinare.  || 
(Aiunentare  niateriale  da  guerra) 
La  Hussia  la  arma  a  tutV'anda : 
La  Russia  arma  a  tutt'andarc.  Q 
(Di  pc^rsona)  Vess  armaa  come  on 
can  :  Essere  armato  fino  ai  deuti. 
\  INelle  fabbriche)  Arma  el  tecc, 
OH  pant:  Armare  un  tetto,  un 
ponte.  Trav  armaa:  Travi  ar- 
mate.  Oadrega  armada^  Vcdi  Ga- 
drega.  A  man  armada:  Aniiata 
mauo.  {'Fig.)  Arniass  de  sa7ita  pa- 
ziethsa  :  Armarsi  di  sauta  pazieuza. 

—  Armada,  Arraata.  L'  Italia 
adepts  la  g'a  on  fidr  de  armada: 
Ora  r Italia  ha  un  fiore  d'arraata. 
General  d' armada:  Generale  di 
escreito. 

—  Armadura,  Armatura. « In  la 
salad' arma  de  ea^a  X,.. gh*h  dn'ar- 
madura  de  Franeesco  Sforsa  •» : 
«  Nell'  aiTueria  di  casa  X...  c'  h 
un' armatura  di  Francesco  Sforza  ». 
I  ( Architctt.j  L*  armadura  d*  ona 
jaltbHca,  d'on  pont :  L'  armatura, 
idem. 

—  Armament,  Aiiuamento.  An 
sospes  i  armament:  Hanno  so- 
gpeHi  gli  armamenti.  Oggett  de  ar- 
mament: Oggetti  di  armamento. 

Armadl  (P.  N.),  Annadio.  Ar- 
madi  a  mur:  Arma^lio  a  muro. 

—  Armadida,  Armadione  (in 
difl.),  Grande  armadio. 

—  Armadldtt,  Armadiolo. 
Aimafodrltt  (Volg.).  Vedi   Er- 

mafroditt. 

Arm&&dola,  Mandorlo  e  Man- 
dorla.  i/'  arnuindola  V  h  in  fidr : 
W  mandorlo  h  in  fiore.  Oli  de  ar- 


mandol  ddlz:  Olio  di  raandorle 
dolci.  Oec  taiua  a  armandola  o  a 
sferla  de  mardn:  Occhi  a  man- 
ciorla.  Armandol  a  la  perlinna: 
Mandorlo  confettate  o  tostate. 

—  Armandolaa,  Mandorlato. 

—  Armandoletta,  (Pasta  da  mi- 
nestra),  Semini.  Iiicam,aa  a  ar- 
mandoletta: Ricamato  a  mandorle. 

Armandolin,  Mandolino.  Sona- 
dor  de  ar mandolin:  Mandolinista. 

Armaria,  Armeria.  Vedi  Arma- 
dura, Sala  d'armi. 

Armelin,  Armclllno.  Fodraa  de 
armellin:  Foderato  di  ermellino. 

Armistlzi  (P.  N.j.  Dopo  Novara 
gh'e  staa  on  artmstisi:  Dopo  la 
battaglia  di  Novara  ci  fu  I'armi- 
stizio. 

Armoar  (D.  Fr.)  (P.  N.).  Vedi 
Armadi. 

Armonega  (Volg.).  Vedi  Armo- 
nica. 

Armouia,  Armonia.  (Fig.)  Viv 
in  honna  armonia :  Vivere  in 
buona  armonia. 

—  Armonica,  Armonica. 

—  Armonium  (con  tasti  e  pe- 
dali),  Armonium. 

Arnes,  Arnese.  «  Cosse  Ve  sto  ar- 
nes  /  » :  «  Cos'  h  codesto  arnese  ? » 
Avhgh  semper  i  so  arnes  a  V  or- 
din :  Aver  sempre  ago  e  filo.  ||  (Di 
persone  tristi)  «  Oh,  I'h  on  hel  ar- 
nes/»:  «E  un  triste  arnese  o  un 
arnesaccio  ».  Arnes  de  Questtira : 
Arnese  di  Polizia.  Arnes  de  ga- 
lera:  Arnese  da  galera. 

Arnica,  Arnica. 

Aromatich  (P.  N.K  Aromatico. 
Frba  aromatica :  Idem.  «.Fl  q*  a 
cniaicoss  de  aromatich  » :  «  Ha  del- 
raroma  ». 

Arpa,  Arpa. 

— Arpeggia-eggrlaa,  Arpeggiare. 

—  Arp^g,  Ari)eggio. 
Arpegk-pegaa,  Erpicare. 
Arpia  (Donna  brutta,  vecchia  e 

insottribile),  Arpia  (1).  (Di  usu- 
raio  o  avaraccio)  Arpia. 

Ars,  Arso.  N.  fr. :  « Sont  ars 
de  set » :  «  Brucio  della  sete  o  Ho 
una  grande  arsione  ». 

Arsen^,  Arsenale.  L* arsenal  di 

Venezian:  L'  arsenale   de'  Vene- 

zinni.  <^Al  spazzaca  In  el   ghe  dis 


(1)  II  Fiorent.  ha  la  frase :  secco  come 
un'arpiaj  che  corrispondorebbe  al  nostro 
seech  come  on  ciod. 


ARS 


-26  - 


ART 


Varsenal^:  La  BofHtta  cgli  la 
chiama  I'arsenale  ». 

Arsenegb  (Volg.)'Vedi  Arsenich. 

Arsenlch ,  ArBenico.  «  Oo  com- 
praa  in  d^l  droghee  6n  poo  de  ar- 
senlch per  fit  niorl  i  ratt »  :  «  Ho 
comperato  dal  droghiere  un  po' 
d'arsenico  per  iicciderc  i  topi ». 

Arsgi'an  CD.  Fr.),  Denaro.  L'ar- 
sgian  fk  to :  I  (juattrini  fanno  an- 
dar  I'acqua  all'  insii.  Arsgian  pla- 
ehi,  Vedi  Argent. 

Arson  (D.  Fr.)  (Ordigno  da  cap- 
pellai),  Arco. 

—  Arsonk,  Sfioccare,Batterc  col- 
I'archetto. 

Arsura,  Arsura  e  Arsione. « -S'M 
ann  in  eampagna  grand'arsura  » : 
«  Quest'anno  m  campagua  grande 
arsura  ».  m-GWoo  6na  gran  arsura 
in  gola  »  :  «  Sento  iu  gola  una 
grande  arsione  ». 

Artefaa,  Artefatto. 

Arterla  (P.  N.) ,  Arteria. 

Artesan  (Volg.  ant.).  Vedi  Ope- 
rari. 

Artesian,  Artesiano.  P6zz  arte- 
sian :  Pozzo  artesiano  o  trivellato. 

Artlcidcch,  Carciofo.  —fioron: 
—  raadornale.  Articiocch  de  scim- 
ma :  —  vettajolo.  ||  (T.  di  Bprez- 
zo)  «  Te  see  propi  6n  arliciocch » : 
«  Sei  un  vero  carciofonc  ». 

—  Articioccdn,  Carciofone. 

—  Articlocchin,  Carciofuccio. 

—  Articioccli^ra,  Carciofaia. 
Articol,  Artieolo.  Articoldefond 

jnei  giornali) :  Artieolo  di  fondo.  || 
(Coramercio) «  Quest  Vh  6n  articol 
cha  g'd,  semper  on  gran  smercio  »  : 
«  Codesto  artieolo  nasempre  molto 
spaccio  ».  J  «  Articol  musica  Vh  6n 
CAtfu,  »  :  «  Quanto  a  mufliea  egli  h 
maestro  ». 

—  ArticoUsta  (P.  N.),  Artico- 
lista,  Redattore. 

Artificial,  Artificiale.  I  foeugh 
artificiai:  I  fuochi  artificiali.  M 
giazz  artificial:  II  ghiaccio  artifi- 
ciale. 

—  Artificlalment,  Artificial- 
mente. 

—  Artiflzi  (P.  N.),  Artificio.  «  L'l 
staa  6n  artifizi  del  Giovann  per 
fantm  andh  debass  » : «  Fu  un'astu- 
zia  del  Giov.anni  per  farmi  seen- 
dere  p.h  ».  Foeugh  de  artifizi:  Vedi 
Artincial. 

Aftigliarla  (Volg.).  VecU  Arti- 
glieria. 


Artiglieria,  Artijglieria.     JPart 
scola,  soldaa  de  artiglieria  .-  I*a,: 
scuola,  soldato  di  artiglieria.. 

Artlsta ,  Artista.  «  JT  artista 
usmen  pocch  coi  letterati  >»^  r  «  C 
artisti  se  la  dicono  poco  coi  lei 
terati ».  Artista  de  cartell .-  Cai 
tante  di  cartello.  f  (Di  donne  xnoll 
esperte  in  amore)  «  L'h  dn'ctrtiM 
in  del  gener  >»:«£}  un'  ai*tist;a>  m 
suo  genere  ». 

Artritide  (P.  N.),  Artrite. 

Arz&degh   (  Anatra   salvatiea  }  | 
Arz^vola. 

Arz^lla ,    Arzella ,    Conchi^lia 
«  Certi  scatol  c6nt  i  coverc   de  at 
zell   in   rohha   de  povera  gertl  » 
«  Certe  scatole  fatte  a  concfaig^lii 
son  roba  da  povera  gente  ». 

Asa  (Annodamento  che  si  scio- 
glie  tirando  uno  dei  capi),  Cappic 
Galano,  Fiocco  «  Colla  stringa  1% 
faa  su  6n  asa  » : «  Coll'aghetto  f  e- 
ce  un  eappio  ». «  Col  biiul^ll  6n  a—] 
«rt  »  :  «  Col  nastro  un  fiocco  o  un 
galano  ». 

—  As^tta.  Asetta  e  rampin:  Gan- 
ghero  c  gan^herella. 

Asca  (quasi  in  dis.),  Oltrc.  P.  E.  r 
«  Asca  el  rhst »  :  «  senza  contare 
il  resto*. 

Ascendent,  Ascendente.  Ciappa 
6n  gran  — ;  Pigliare  un  grand'' — . 

Ascia,  Matassa.  On  ascui  de  r^ff: 
Una  matassina  di  refe.  Cattagh 
Vascia :  Trovarci  ilbandolo.  Cont- 
p\  Vascia:  Colmar  il  sacco.  P.  E.  : 
«  E  lii  per  compi  Vascia  el  s'e  maz- 
zaa  »  :  «  E  lui,  per  compir  I'opera, 
si  h  ueci80». 

Ascoltant  (In  dis.),  Ascoltante. 
«  i/'  era  ascoltant  in  tribunal  sott 
ai  Todhsch  »  :  «  Era  ascoltante  in 
Tribunale  al  tempo  dei  Tedeschi  >. 

Asde,  Aceto.  -^  de  sd  ph^  di  quat- 
ter  lader,  rabhiaa,  svanitf  aroma- 
tich:  Aceto  radicale,  dei  quattro 
ladri,  potente,  aromatico.  Mett  aid 
in  Vasee:  Mettere  sotto  aceto.  M. 
d.  d. :  Mett  i  penser  sul  bart  de 
Vasee:  Attaccar  i  pensieri  alia  cam- 
panella  dell'usoio.  Rend  axee  per 
tin  (in  dis.):  Renderepan  perfo- 
caccia. 

Asen,  Asino,  Ciuco.  Fh  Vasen: 
Dar  di  bruscolo.  P.  E. :  (Un  ma- 
rito  a  sua  moglie) «  Me  sont  aecort 
che  el  Manuell  el  te  fit  I'asen*: 
«  Mi  sono  accorto  chel'Emanuele 
ti  di\  di  bruscolo  ».  I/avd  la  testa 


A^N 


—  5J7  — 


ASQ 


* — 2  Xdem.  In  mancansade  ca- 

»e  yc^  irotth  i  asen:  In  man- 

sa  di  cavalli,  trottano  i  ciuchi. 

V  —  dove  vceur  el  padron: 

L-  «   €rhe  n'h  insei  de  asen  che 

sant^M/^m'Non  c'fe  altri  asini 

meircato  ?  » 

—  A«nada,  Aslnata,  Asinaffgine, 

^^nena,  Cincata.  <c  I/hfaa  I'a^na- 

__  dte  aarantl  o  de  fd,  V  avail »: 

¥*ece  I'asineria  di  mettere  I'aval- 

^  t  •«  J>i  minga  sii  di  asnad  !  » : 

N'on  dire  scioccliezze  ». 

—  AbtiIti,  Ciucliino,  Asinello. 
^ —    AwilTiTia,  Ciucherella,   Ciu- 

aiet;ta ,    Asinella.    Toss*  asninna : 
Tosse  oavallina. 

—  Asii6n,  Un  grand'asino. 

—  Asii6noii,  II  Re  degli  asini. 
As£alt  (P.  N.),  Asfalto.  Pavinrtent 

•fe  asfalt:  Pavimento  di  asfalto. 

▲suo  (P.  N.),  Idem.  «  I  mandi 
uXJT  oMlo  e  almen  podi  fiada  6n 
poo  »(MaTnma): «  Li  mando  all'asilo 
e  intanto  posso  rifiatare». 

Asma,  Asma.  «  Con  quella  s6a 
fnanera  de  parlct  el  fh  vegnl  Va- 
^ma  »  :  4c  Onel  suo  modo  di  parlare 
fa  venir  ra8ma>». 

—  AsmaUdi,  Asmatico.  On  ge- 
tter de  scriv  osmaMch :  Maniera  di 
scrivere  asmatica. 

Aspa,  Aspo.  Aspa  de  filanda: 
^aspo. 

—  Aspada,  Aspata. 
-^  Aspin,  Naspino. 

Aspart,  In  disparte.  «  M^dn  las- 
seta  aspart  »  :  «  Mi  lasciarono  in 
disparte  ».  «  Aspart  de  quell  che 
guadagni  foeura  via  » : «  Non  com- 
preso  ci6  che  guadagno  di  stra- 
foro  ». 

Asp^rges,  Aspersorio.  «  In  robb 
de  henedi  eon  Vasperges  » : «  Le  son 
cose  da  non  farci  caso  ». 
Aspdrt  (Volg.).  Vedi  Hsj^ert. 
Aspitt,  Aspetto.  «  A  prtmm  a- 
spett  la  par  bellissima,  ma  poeu...y» : 
«  A  primo  aspetto  —  awenta,  ma 
poi... ». «  Ah  se  V  h  insci,  la  robba 
la  eambia  de  aspett »  :  «  Se  ^   cosl 
la  cosa  muta  aspetto  ».  H  Sala  d*a- 
spett:  Sala  d^ aspetto.  (Musica)  On 
quart  d*  aspett:  Un  quarto  d'a- 
spetto. 

ABplrii,  Aspettativa,  Aspirare. 

«  Aspiri  al  post  «fe... »  :  «  Aspiro  al 

posto  di...»  I  «  I  Fiorentin  as^iren 

e/  c  » : « I  Piorentini  aspirano  il  c  ». 

—  Aflplrant,  Aspirante.  —  de 


marina:  —  di  marina.  |}  Tromba 
aspirant  eprement:  Tromba  aspi- 
rante e  premente. 

Asquas  (Volg.).  Vedi  Quasi. 

Ass,  Asso.  Sbris  corns  Va^ss  de 
picch :  Sbricio  { Pist. )  come  un 
miserabile.  /  duu  ass  tnenen  a 
spass  (detto  nelgioco  di  primiera) : 
Due  assi  fanno  perdere.  ||  L^a^s  de 
fhr:  L'ascia  o  asce,  diversa  dal- 
I'accetta. 

Assa,  Asse.  Ogni  mestee  a'  ct  la 
sda  assa  special:  Ogni  indfustria 
ha  la  sua  asse  o  tavola  speciale. 

—  de  imballaddr :  Assicelle,  o  me- 
glio  Assicine  (1)  da  imballatori.  — 
della  carne:  tagliere.  —  de  la  co- 
moda :  Sederino.  —  del  ciccolatt : 

—  della  cioccolata.  —  del  pan :  — 
del  pane.  —  de  sopresshi  tavola 
da  stirare.  Assa  di  formagitt.  N. 
fr. :  Guarda  suH'a^sa  di  formag- 
gilt:  Essere  o  guardare  guercio. 
Andtb  in  sulVassa:  Morire  o  es- 
ser  fra  quattro  asse  o  nella  bara. 
Vess  a  Vassa:  Esseral  verde.  (Pr.) 
Chi  n6  rhsega  nd  fh  ass.  Vedi  Bo- 
sega. 

—  Assettinna,  Assicina. 

—  Assa  brutta,  Exabrupto. 

— Assada,  Assito. « lassaddifaib- 
brieh  del  dl  d'incoeu  in  tuttpienn 
de  cartH  de  reclamm  »  :  «  GRi  as- 
siti  delle  fabbriche  d'oggigiorno 
souo  tutti  ooperti  da  cartelli  di 
riohiamo  ». 

Assagg ,  Assaggio.  Cantinna  de 
assagg :  Cantina  di  assaggio.  ( In 
zecca)  Assagg  de  I' or:  Assaggio 
dell'oro. 

—  Assaggiador,  Saggiatore. 
Assalin  (Ferro  che  rinforza  la 

sala  dei  carri  se  questa  ^  di  legno), 
Pusolo. 

Assalt  (P.  N.),  Assalto.  —  de 
scherma:  —  di  scherma.  ||  Vkss 
ciappaa  d'assalt:  Esser  preso  d'as- 
salto  o  improvvisamente. 

—  Assalt&-taa.  Vedi  Agredi. 

—  Assaltament.  Vedi  Agressidn. 
Assassin,  Assassino.  <nA  la  cdrt 

di  Scisger  ^volj^.)  incoeu  dn  con- 
dannua  a  vitta  on  assassin  » : «  Alia 
corte  d' Assise  oggi  hanno  condan- 
nato  a  vita  un  assassino  ».  ( Im- 


(1)  Assicincj  per  di'stingnerle  dalle  assi' 
celle  usate  dagli  scolari  per  rinchindervi 
i  libri. 


ASS 


—  Z6  — 


A»» 


fn'op.,  aiiche  immeritato)  «  Quel- 
*  assassin,  dopo  de  avh  vivuu  ses 
nies  ai  me  spall,  el  in'elt  pientaa» : 
«  Queirassassino,  dopo  aver  cam- 
pato  sei  inesi  alle  mie  spalle ,  mi 
pianto  ». 

Assedla-sediaa  (Esser  sempre 
attorno  a  qualciino  per  ottenere 
qualcoaa),  Assediare.  «  Mia  mice 
la  me  assexlia  per  avhgh  la  pel- 
lizsa »  :  «  Mia  moglie  mi  assedia 
per  avere  o  percli6  Ic  com  peri 
uiia  pelliccia». 

—  Assedl ,  Assedio.  «  El  ven  a 
ciamamm  danee  fina  in  Vora  del 
disna ;  Vi  on  vero  assedi  »  :  «  Viene 
a  chiedermi  danaro  fiu  uell'  ora 
del  pranzo;  h  un  vero  aBsodio  ».  (] 
Stat  d' assedi  :  Stato  d'.assedio, 

Assee,  Asaai,  Abbastanza.  «  Ghe 
n'oo  assee  »  :  «  Ne  ho  abbastanzaw. 
(Di  busse)  «  Ghe  n*h  daa  tant  che 
sia  assee  » :  «  Gliene  diede  tante 
che  bastino  ».  Aveghen  mat  assee  : 
Essere  iucontentabile. 

Assegn,  Assegm).  (T.  finanz.)  As- 
segn  hancari:  Assegno  baucario. 
d  (Somma  fissata)  «  El  me  passa 
on  assegn  de  dusent  lir  al  mes  » : 
«  Mi  pas8aun  assegnamento  didu- 
gento  lire  al  mese  ».  (Speranza 
calcolata)  «  Ghe  faseva  s6ra  molto 
assegn  » ;  «  Ci  calcolavo  assai  ». 

Assegna-egnaa,  Assegnare,  As- 
scgnato. 

Assembrament  (P.  N.),  Assem- 
bramento.  «  E  l\  s'e  formaa  sn- 
hit  6n  gran  assemhrametit»:  « I- 
dem. » 

Assensia,  Ascensione.  (Pr.)  Se 
pio'tiv  el  dl  de  r Assensia  per  qua- 
ranta  d\  no  shmm,  sensa :  Terzo 
di  aprilante  quaranta  di  durante. 

Assenta-entaa  (Aft'ermare  una 
coea  di  cui  altri  dubiti),  Asseve- 
rare.  Da  per  assentaa :  Dare  per 
sicuro. 

Assentass,  Assentarsi.  Assen- 
tass  senza  permess :  Assentarsi 
senza  permesso. 

—  Assent,  Aasente.  «  L^e  6n  pezs 
che  sont  assent  » :  «  Sono  assente 
da  un  pezzo  ». 

Assessor  ( Carica  municipale ) 
Assessore. 

Ass6tt{Due8tecche  che  i  monelli 
scuotono  Ira  le  dita),  Nacchere. 

Assicura  (P.  N),  Assicurare. 

—  Assicurazi6n  (P.  N.),  Assi- 
curazione. 


Assldov,  Assiduo.   Vess  assti 
a   la  scola:  Essere  asBiduo 
scuola  o  alle  lezioni. 

AssUtt  (D.  Fr.)  (Parte  deU'  o- 
riolo),  Ciambella. 

Assist-slstli-sistes ,  Assistex^e. 
Assist  i  amalaa :  Assistere  gli  inr- 
fermi.  Bisogna  assistes  671  poo  vt^tt 
eon  V alter:  Bisoja^na  aiutarsi  I'^xia 
I'altro.  Assist  at  esamm:  Assi— 
stere  agli  esami. 

—  Assistent  (Nelle  fabbriclxo 
dopo  il  capomastro),  Assistente. 

—  Assistenza,  Assistenza.  «  J^<» 
g'd,  faa  adree  on' assistenza  tal,  c A.« 
se  po  dl  che  Ve  6na  santa  » :  «  !H^{^ 
fatto  a  quel  pover  omo  un'  assi — 
stenza  talc,  che  raerita  di  e8s«r 
tenuta  per  santa  ». 

Associa-ociaa-ociass,   ABsoeia^ — 
re.  «  Me  sont  associaa  al  giornal  >  i 
«  Mi  sono  associato   al  giornale  ». 
«  El  C...  el  flr'  a  des  mila  a8Socta€i »  : 
«I1  C...  ha  diecimila  abbonati ». 

—  Associazion  ,  Associazione. 
—  d^  tnalfattdr :  —  di  malfattori. 

Assolul^ixient,  Assolutameute. 
(A  ragazzo)  «  Vui  minga  a^solu- 
tament  che  te  vaghet  gib  in  stra— 
da»:  «.  Non  voglio  assolutameate 
che  tu  scenda  in  strada. 

—  Assolutissimament,  Assolu- 
tissimamente. 

Assolv-ssolt,  Assolvere. «  Perstct 
volta  ego  te  ahsolvo  » :  <c  Per  qucstai 
volta  ti  assolvo  io  ».  «  /  giufati 
Van  assolt  »  :  «  I  giurati  lo  hanno 
— ,  mandato  libero  ».  (Sciogliere 
da  un  dovere)  «  Ineoeu  va  rhinga 
a  scola;  in  cas  te  assolvi  mi  Oi)p. 
te  doo.  mi  I'assoluzion  » : «  Oggi  sa- 
la  la  scuola ;  in  caso  ti  assolvo  io 
o  sto  contro  io. » 

—  Assoluzion,  Assoluzione. 
Ass6lit  (P.  N.),  A&»mito.«Mepar 

che  te  se  ahhiet  ciappaa  6n  ass6nt 
difficilissim  »  :  «Parmi  che  tu  ti  sia 
messo  in  un'impeisno  difficilisftimo, 
e  anche  che  tu  ti  sia  messo  a  un 
assunto  difficilissimo  ». 

Assorti-ortii  (Cernere  e  mettere 
diverse  qualitfl  colle  simili),  Assor- 
tire.  |]  (Provvisto)  Ona  hottega  mol- 
to ben  assortida:  Una  bottega  as- 
sai  bene  assortita. 

—  Assortiment,  Assortimento. 
Assossenn  e  Soss^nn  ( Volg.).  Ve- 

di  Molto, 

Assuefa-uefaa-uefass,  Assuefa- 
re.   Assuefa  el  corp  a  tuU  i  stce: 


AJfS 


—  29  — 


ATT 


ezzare  il  corpo  ad  ogni  even- 
«  Oh^  s6nt  assuefaa  dent » :  «  Ci 
£fttto  il  cftllo  o  ci  Bono  avvez- 
».  Ved.i  anche  Siteffd,. 
Assumm-Bsdnt,  Assumerai. «  3fe 
,mi  mi  std  mearicA »:«  Mi  as- 
o  io  codesto  incarico  ». 
Assiird  (P.  N.),  AsBurdo. «  Q^iest 
i  on  assurd  hell  e  hon  » : «  Quest'^ 
in  vero  assurdo  ». 

Asta ,  Asta.  (Degli  Hoolarettij  / 
«Z:  I  fuscellini.  [['  (Merce  all'in- 
canto)  Asta.  Vend  a  Vasta:  Ven- 
der all'asta.  fl  (Parte  della  stade- 
,i»)  Braccio.  (Del  morso)  I  ritti.  Q 
Ona  helVasta  d'omm  o  de  donna: 
Una  beirasta  d'uomo  o  di  donna. 

—  Astinna  o  Stanglietta.  (De- 
gli  occhialij  Terapiale. 

Astantaxia,  Aslanteria.  Medieh 
attant:  Astaute. 

AstesnlBS  -  egnau  ,  ABtenersi. 
(Civ.) «  Ija  Sinistra  la  s'e  astegnu- 
4a*'.<  Ija  Sinistra  si  aatenne  dal 
▼otare  ». 

—  Astinenza  (P.  N.),  Idem. 
ABteriscli,  Asterinco. 
Asti,  Astio.  Avegh  rfe  V  asti  eon 

titn:  Astiare  uno.  —  tra  de  I6r: 
AAtiarsi.  Pien  de  asti:  Astiosaccio. 
Aslarac&n  (Pelliccia  che  in  ori- 
jjine  venne  dalla  citt^  omonima), 
Aittracan. 

Afltratt.  Afttratto.  Veas  semper 
(utratt:  Essere  flcmpre  astratto  o 
difltratto. 

— Afltrazibn,  Astrazione. «  Fhnm 
astrasioH  de.,.»:K  Facciamo  astra- 
zione  da...» 
Astringent,  Astringente. 
Astnzia ,   Astuzia.  ¥.  U  d,  trovcui 
on'astwna  per  eavdssela  » : «  Trov6 
un*astuzia    per   cavaraela  ».     On 
omm  pien  de  astuzin :  Uorao  pie- 
no  di  aatutezza. 
Atem.  Vedi  Attim. 
Atom,  Atomo. 

Atra  (Dk)  (P.  N.). «  Bamm  atra 
a  mi-*'.* Dk  retta  a  me ». 

Att,  Atto. «  iS?2  primm  ail  de  la 
eomeaia  V  e  staa  el  piissee  hell »  : 
« II  primo  atto  fu  il  migliore  ».  Q 
I  att  de  ca&sa :  Gli  atti  della  cau- 
»a.  I «  Bisogna  fb.  6n  ait  de  fed  » : 
« Bisogna  fare  atto  di  fode  ». 

Attaccb,  Attacco.  «  Htamin  at- 
taceh  » : «  Stammi  accosto  ».  J  On 
attaech  de  pett :  Un  attacco  di  pet- 
t(».  I «  iSS  dec  avegh  rfn  qnai  attaech 
de  quii  part  »  :  «  Deve  avere   un 


qualche  tira  tira  per  quelle  parti ». 
(Militari)  AncUt  a  V attaech:  Andiv- 
re  all'  attacco,  | «  Quest  el  me  pd 
servl  de  attaech,  eon  quell  ehe  ^ 
success  » : «  Queato  mi  j)u6  servire 
di  addentellato  a  quel  ch'^  suc- 
cesso  ». 

Attempaa,  Attcmpato. «  L'e  at- 
tempaa,  ma  l'e  in  gamha  » : «  fi  at- 
tempatotto,  ma  in  gambe». 

Attent,  Attento.  ^Jj'h  6n  scalar 
attent » : «  fi  uno  scolaro  attento  ». 
«  Stb  attent  a  mi  o  ch\ » : «.  Bada  a 
me  o  qui». 

—  Attenzi6n,  Attenzione.  Mkt- 
tegh  6n  poo  de  attemidn  :  Prestare 
un  po'  di  attenzione.  ^«.  HI  m'  a 
usaa  fidr  de  attensidn  »  :  «  Mi  uso 
fior  di  attenzioni  o  di  riguardi  o 
di  garhatezze  ». 

—  Attentament,  Attentamente. 
Attenuant  (P.  N.),  Attcnuante. 

«  G'an  concess  i  attenuant  (al  con- 
dannato)  »  :  «  Gli  hanno  concesso 
le  attenuanti». 

Atterg&-gaa  (Non  pop.),  Atter- 
gare.  (T.  burocr.)  Atterga  6na  pe- 
tision:  Attergare  una  petizione. 

Attesta-estaa,  AttcHtare  (1).  (Ab- 
sicurare  che  una  cosa  <>.  vera)  At- 
testaa  de  honna  condotta :  Attesta- 
to  di  — . 

Attim  (P.  N.),  Attimo.  In  d'on 
attim:  In  un  attimo. 

Attiv,  Attivo.  Verb  attic:  Ver- 
bo  attivo.  J  «  />*e  on  omm  molto 
attiv  » : «  fe  un  uomo  molto  —  o 
pieno  di  attivitil ». 

Attivk  -  ivaa  -  ivass ,  Attivare . 
«  An  attivaa  la  linea  di  tranvai  e- 
lettrich  ?  » : «  Hanno  atti  vat  o  la  li- 
nea del  tranvai  elettrico? »«  La  sta 
per  attivass  »  : «  St{\  per  funziona- 
re». 

—  AttlTitaa,  AttivitJl.  «  In  quel- 
la  sostanza  gh'e  ancora  di  attivi- 
taa  » : « In  quella  sostanza  ci  sono 
ancora  delle  attivitil ». 

Att6r  e  Attrlce,  Attorc  e  Attri- 
ce.  «  Modena  I'  e  staa  el  re  di  at- 
tor  »  :  «  Modena  fu  il  re  degli  at- 
tori».  n  (Legale)  Fass  attor:  Far- 
si  attore  in  una  causa. 

Attoma-omo.  Attorno.  Anda 
attorno.  Vedi  Atida.  Manda  at- 
torno :  Mandar  in  giro.  Fa^s  por- 


(1)  Aile%tare  in  lose,  significa  anche : 
accozzareVyxxm.  tosta  coH'altra  di  cose  ma- 
terial i. 


ATT 


-30 


AVA 


1m  attorno :  Farsi  portar  in  piazza. 
«  JEl  se  ten  i  danee  ch'el  tr<euva  at- 
torno o  in  easa  » : «  E'ai  tiene  le  mo- 
nete  ohe  raccapezza  in  oasa  y^.  At- 
tornOf  attorno:  Tutt'all'ingiro. 

—  Attomi^-nlaa-niaAB  (P.  N.). 
«  S6n  8taa  attorniaa  dai  nemis  »  : 
«  Fui  attorniato  da'  nemici ». «  El 
se  attornia  de  gent  malfidada  »  : 
« Idem  ». 

Attraent  (P.  N.h  Attraente. 

Attrassaa  (Ant.).  Vedi  Aretraa. 

Attrazldn  (P.  N.),  Attrazione. 
JOa  forsa  de  attrasion:  La  forza 
d'attrazione. 

Attrdzz  ,  Attrezzo.  /  attreez  de 
hottega:  Gli  attrezzi  di  bottega. 

—  Attrezzista  (T.  da  teatri),  At- 
trezzista. 

Atmto  (P.  N.),  Attrito. «  Gh'e 
staa  on  gran  —  tra  I6r  duu » : 
«  C'^  stato  dell'attrito  fraloro  due  ». 

Auge,  Auge.  Vess  in  auge:  Es- 
sere  in  au&;e. 

Aula  (P.^N.),  Aula. 

Aulich  (R.  St.). «  Me  ricordi  del 
Consili  aulieh  de  Vienna  »  :  «  Mi 
rioordo  del  Consiglio  aulico  di 
Vienna  ». 

Aument  (P.  N.),  Aumento. 

Aumenta  (P.  N.),  Aumentare. 

Aurora,  Aurora.  Aurora  boreal: 
Aiu'ora  boreale.  (Pr.).  IJaurora 
V  indora :  L'  aurora  na  1'  oro  in 
bocca. 

Aut-aut,  Aut-aut  (1).  Aut-auto 
p^iffer  o  flaut :  Usciamone  o  risol- 
viti  una  volta. 

Autentlch  (P.  N.),  Autentico. 

Autograf  (P.  N.),  Autografo. 

Aut6r,  Autore.  /  diritt  d'au- 
tor :  I  diritti  d'autore.  On  quader 
d'autor:  Un  quadro  di  autore. 

—  Autordn,  Autorone  (puo  es- 
sere  ironico  e  sul  sorio),  Autore  coi 
fiocchi. 

Autoritaa,  Autoriti^.  /  antori- 
taa :  Le  autoritk.  Acegh  sossenn 
autoritaa  :  Avere  molta  — . 

Autorizz^-izzaa ,  Autoi'izzare. 
«  Chi  I'e  inai  che  V  a  a^itorizzaa  a 
paria  in  no  mm  me?  »:  «  Clii  mai  ti 
autorizzi^  a  parlar  in  into  nonie  ? » 

—  AutorlzzazidxL ,  Autorizza- 
zione. 

Autunn,     Autunno.    « St6   au- 


1 


(1)  In  flor.  e  anteposto  ad  un*alterna- 
liva ;  in  milanese  vale  0  dent  o  fxura. 


tunn  oo  passaa  la  vacanzn  a 
ri8>i  «  Quest'  autunno  1*  lio    pa 
sato  a  Varese. ». 

Avail,  Avallo.  «  El  g*d,  miss  I' 
vail  a  la  camhial » :  «  Mise  I'ava] 
alia  cambiale». 

Avallk  (P.  N.),  Avallare. 

Avampost  (P.  N.),  Avampoefa 
«  Da   V  avampost  vedevem    %    T^ 
desch  » :   «  Dall'  avamposto   ved< 
vamo  gli  Austriaci*. 

Avanguardia  (P.  N.),  Idem.     ^ 

ATanna,  Avana.  Tahacch  U*  Ai 
vanna^:  Tabacco  di  Avana.         ^ 

Avanla  ( Va  perdendosi),  A  vania. 
«  Oo  soffert  on  avania  » :  «  Ho  soJP- 
ferto  un  sopruso*.  * 

Avantagg  (T.  di  stamp.),  A- 
vantaggio.  JJa  halestra  de  I'avat^^ 
tagg.  La  balestra  del  vantaggio. 
i  (Alia  francese)  VessegJten  d*  a~ 
vanta^g :  Essercene  d'avanzo. 

Avantl,  Avanti.  (A  cM  ha  pic- 
cbiato  all'uscio)  «  Avanti!  ».  Vedi 
Tnnam  per  tutti  gli  altri  modi. 

Avanz,  Avanzo.  (Denaro)  ^li  di 
avam:  Far  degli  avanzi.  Pa  Va- 
vanz  de  Carlin  matt  (si   sente    di 
raro) :  Far  il  guadagno  del  Tin- 
ea (1).  (Proposte  lusingMere)  (Di 
b^ceri  parlando  di  ra^azze)  «.  At 
pelaa  nun  ghe  dem,m  i  noster  a- 
vanz  )> :  «  Ai  paini  noi  lasciamo  i 
nostri    avanzugli ».    /  avam    de 
Troja :  I  rilievi  della  mensa  Ves- 
seghen    d'avanz:   Essercene   d'a- 
vanzo.  On  avanz  de  galera:  Un 
avanzo  di  galera. 

Avanzament  (P.  N.)^  Avauza- 
mcnto.  «L'a  ottegnuu  on  avatiza-- 
ment.  Ademt  Ve  eapitanni)*:  « I- 
dem». 

Avar,  Avaro.  Diventa  avar: 
Farsi  avaro.  n^Adess  i  avar  inpii 
come  dna  volta  » :  «  Oggidi  gli  a- 
vari  non  sono  pivl  eome  quelli  di 
una  volta  ». 

—  Avar&sc,  Avaraccio  o  Avaro 
aordido. 

—  Avarlzla,  Avarizia  o  Gran- 
chio.  (Volg.)  «E  creppa  Vavari- 
zia .' » :  «  Muoia  I'avarizia  ! » 

Avarla,  Avaria  (P.  N.).  «<M  ha- 
stiment  V  a  soffert  on^  avaria  » : 
« La  navti  ha  sotterto  avaria ». 
(Anche  di  inerce  viaggiaute  suUa 


(1)  In  disuso;  daio  solo  perche  corri- 
sponde. 


AVE 


31  — 


AVE 


via)  «  Jlf^  rivaa  el  eaffe  con 
at>arta»z  «Idem>». 
Ave,  Ave.  «  O71  pater  e  6n  ave, 
'  id,  el  solit » : «  Sempre  la  stessa 
ona  >». 
Avfe-avun,  Avere.  Avegh  sogn, 
m,fred€l,  ecc, :  Avere  sonno, 
e,  freddo.  JLvegh  beti,  resdn, 
t:  Aver  bene,  ragione,  torto.' 
Jkv^h^  gittdi^i:  Aver  giudizio.  (Col 
iottuiteBO  indosso)  «  ler  sira  la 
marehe»a  let  g'aveva  di  splendid 
hrillant  »  :  <<  leri  sera  la  marchesa 
•veva  deorli  splendid!  briUanti ». 
Acegh  getU  (in  stanza) :  Aver  gente. 
K  G*oo  de  €Lve  ancamo  vottanta  lir 
iel  tal »  :  «  Ho  da  avere  ancora 
•ttanta  lire  dal  tale».  M.  d.  d.: 
Cki  ghe.  rt'  tt  avuu  ghe  n'  h  avuu : 
Chi  ha  avuto  ha  avuto.  «  Cossa 
fe  gh'  ee  per  fct  qui  smorfi  ? »  : 
«  Perch-fe  fai  le  boccaccie?  Che 
kai?  » 

A.vegh  del  matt:  Pizzicar  di 
matto  o  di  pazzo.  Avegh  on  poo 
del  icU  :  Arieggiare  un  tale.  Ave- 
gken  tartti :  Avere  di  molti  c^uat- 
trini.  JLveghen  fin  desoravia  dt  occ: 
Aveme  fin  sopra  i  capelli.  Avegh 
quaieoss  al  sol:  Aver  qualcosa  al 
sole.  A.vegh  di  rantegh  con  vun: 
Aver  clie  dire  con  uno.  <c  Avegh  la 
boeea  eattiva  o  amara:  Aver  la 
lioeea  amara. 

M.  pr. :  Quel  che  nd  podi  avh  va 
ehe  tel  donni:  Farsi  onore  del  sol 
di  lugUo. 
Avegni  ( Volg. ).  Vedi  Avvenire. 
Avelena  (P.  N.),  Avvelenare.  «/?i 
«la  nianera  chi  la  me  avelena  la 
vitta  »  :  4cln  questo  modo  ella  mi 
avvelena  la  vita  ». 

ATemaria,  Avemmaria.  JRedta 

lin'avemaria:  Recitare  nn'avema- 

ria.  I  (Pallottolina  del  rosario)  A- 

vemniaria.    Vesa  dn'avemaria  in- 

fijsada:    Essere   una   monachina 

infilzata.  ||  (Tempo)  Da  on'avemor- 

ria  a  Valtra:  Da  una  all'altra  ave- 

marift.  «  In  d*  6n*  avemaria  voo  e 

t6mi  »  :  «  In  men  che  si  dica  un'a- 

ve  saro  di'ritorno  ». 

Aveniment  (P.  N.),  Avvenimen- 
to.  «  In  cana  I'h  staaldn^vero  ave- 
niment » : «  Pu  in  easa  un  vero  av- 
venimento  ». 

Aventdr  (Di  chi  va  a  comperar 
o  consumare  in  una  data  bottega), 
Avventore.  Vedi  Posta. 
Aversarl,  Awersario.  (In  gioco) 


Awersario.  (Sul  terreno  in  duello) 
Awersario. 

Aversibn  (P.  N.),  Avversione. 
«  No,  podi  no,  senti  6na  vera  av- 
version  »  :  «  No,  nol  potrei ;  provo 
una  vera  avversione  per  lui ». 

Avert  ( Partic.  di  Dervt ),  0^  An 
avert  el  testament » : «  Hanno  aper- 
to  il  testament©  ».  A  brass  o  a 
coeur  avert :  A  braccia  o  a  cuore 
aperto.  |  On  sit  avert :  AU'aperto. 
fl  Cera  averta:  Cera  spianata.  (Di 
nno  intendim. )   Svegliato.   ||  «  El 

farofol  el  sh  avert » : « 11  garotano 
sbocciato  ».  Gamh  avert :  Gam- 
be  a  roncole.  Tegni  avert  6n  ne- 
qosi:  Tenere  aperta  una  bottega. 
M.  d.  d. : «  J7  uss  V  h  avert  se  ghe 
eomoda  »  :  «  Quello  h  I'uscio  Opp. 
La  soala  h  quella :». 

Awerti-ertil-ertiss,  Avvertire. 
«  Se  te  vee  via  de  Milan  avvertem, 
o  famm  ofovertii  »  :  «  Se  parti,  av- 
vertimi ». 

Aves,  Alveo  (1).  ( II  punto  sot- 
terra  dove  racqua  rampolla  dalla 
ghiaia),  PoUa.  Miva  a  Vaves:  Ar- 
rivar  a  I'acqua.  Alsasi  i  aves:  Cre- 
scer  I'acqua  sotterranea.  (Fig.) 
Prendere  oaldanza  o  Rimpanuc- 
ciarsi. 

Avi,  Ape.  (Pr.)  L'  e  minga  sem- 
per sdn  ruga  in  di  avi :  Non  stuz- 
zicare  i  vespai. 

—  Avon,  Pecchione. 

Avid,  Avido.  Avid  del  danee : 
Avido  di  guadagni. 

—  Avidltaa,  Avidity.  Mangia 
cont  aviditaa:  Mangiare  con  — . 

Avili-illi-iliBS ,  Avvilire.  Vess 
avilii:  Essere  avvilito.  Avili  la 
robba :  Buttar  giii  la  roba.  Aviliss 
per  nagott :  Avvilirsi  per  nulla. 

—  AvUlment,  Avvilimento. «  Zi'e 
pur  6n  gran  aviliment  quell  de... » : 
« Gli  h  pur  un  gran  avvilimento 
queUo  di  dover... » 

Avis,  Avviso.  I  mur  tutt  tapes- 
saa  de  avis:  I  muri  tapezzati  di 
avvisi.  L'  omm  che  tacca  fo&ura  i 
avis :  L'  omo  degli  affissi.  Q  Sta 
sii  V  avis :  Stare  suU'  — ,  intesa. 
«  Ghe  n^hoo  avuu  assee  deU'avis  »: 
«  Ne  ebbi  abbastanza  dell'avviso  ». 

—  Avlsbn,  Grande  avviso  o  af- 
fisso. 


(1)   Ha  il  suono  quasi  uguale,  non   il 
setiso. 


AVI 


32 


AZE 


—  Avisaddr  (T.  teatr.),  Avvisa- 
torc. 

—  Avisa-saa-saBS ,  Avvisare. 
«Te  avisi  che  Ve  tard.  Mceuvety*: 
«  Ti  avviso  che  (i  tardi.  Spicciati ». 
(Pr.)  0?nm,  avisaa  V  h  mezz  sal- 
vaa :  Uomo  avvisato  fe  mezzo  sal- 
vato  o  salvo. 

Avdcatt,  Avvocato.  Fa  V  aco- 
cait:  Far  1' avvocato.  Avocatt  di 
caos  pers:  Avvocato  delle  cause 
perse. 

—  Avdcattk,  Far  il  saccente. 

—  Avdcattdn,  Avvocatone  (di 
grido).  (Per  celia  ad  avvocato 
grande  e  grosso)  «  Car  el  nie  avo- 
caton  » :  «  Caro  il  inio  avvoca- 
tone ». 

—  Ay6catura,  Avvocatura.  U- 
sercita  V  arocalura :  Esercitare 
Pavvocatiira. 

Avdlt  (Volg.).  Vedi  Alt. 

Avoltolo  (1)  (P.  N.],  Avoltoio. 

Avbltra  (Volg.).  Vedi  Fnori. 
(A  uii  oggctto  smarritt))  «  V6i  ti 
ven  avoltra  »  (Volg.) :  «  Mostrati  se 
hai  un  po'  di  core  ». 

Azara,  Azzardo.  Per  aszard: 
Per  caso.  Gionugh  dc  aszard:  Gio- 
co  di  azzardo.  Mattes  a  on  azsard: 
Mettersi  a  rischio. 

—  Azardli-ardaa-ardass,  An-i- 
schiare.  «  A/Z  s'c  nanca  azardaa  de 
parla  » :  «  Non  ari'iHchib  nei)pure 
di  aprir  boeca  ». 

—  Azardos,  Azzardoso.  Vess 
tropp  azardos :  Essere  troppo  av- 


ventato.  On'  impresa  azar^^€^, 
Un'irupresa  azzardosa  (1). 

Azeri),  Acerbo.  On  persegh  cts^ 
a7icamd :  Una  pesca  ancora  a,cei 
ba.  (Fig.)  «  A7  giovinetto  Ve  cxr^^,^^ 
mb  on  poo  tropp  azerb,  per  ^flM 
la  eort  ai  donn  » :  «  II  gioviiicel 
h  ancora  un  po' acerbo  per  far*  3 
corte  alle  signore  ». 

Azlenda,  Azienda.  Vhss  qu^ll  cA 
fa  anda  tutta  V  azieiida :  IC»8»< 
quello  che  fa  andar  innanzl  -tixtt 
I'azienda.  Azienda  sballatUt  .•  A 
zienda  spallata. 

Azl6n,  Azione.  D^  cunt  di  » 
azion :  Dar  conto  delle  proorfi 
azioni.  ||  (Maltrattato)  «  jE7  7rt*  hi 
faa  on'  azion  che  ghe  la  perdoiva^ 
roo  niai  phyn  «  Mi  fece  un'azio- 
naccia  cnc  non  gliela  perdoiier<i 
niai  ».  II  (SocietJi  bancarie)  Azione, 
«  Oo  compraa  cent  azion  de  la...  >  j 
« Ho  comperate  cento  azioni 
dell  a...  ». 

—  Azidnista,  Azionista.  iy'  as- 
semhlea  di  azionisti:  L'assemblea 
degli  azionisti. 

Azur,  Azzurro.  Da  Vazzur  a  la 
biancheria. 

Azzal,  Acciaio.  Adess  i  basti- 
ment  de  gnerra  tn  tutt  corazzaa  de 
azzal:  Oggidi  le  navi  da  guerra 
sono  tutte  corazzate. 

—  Azzala-alaa,  Acciajare. 

—  Azzalin,  Acciarino.  lazzalUt: 
Gliacciaiolini.  Vessdnazzalin  bres- 
san:  Essere  uno  zolfino  (famigl.). 


B 


B  (si  pron.  bee),  B  (si  pron.  bi). 

Bab&O  (  a  bambini  ) ,  Babao. 
«  Guard-a,  Nin,  eke  foo  vegnl  el  ba- 
bao »  :  «  ])ada,  Nino ,  che  vieno  il 
babao  ».  «  Brutt  babao  !  »  :  «  Ma- 
sehera  da  fogna». 

Babbi,  Babbo  (2),  Babbio  (Volg.). 


(1)  Tutte  lo  volte,  anche  in  lontano  pas- 
sato,  che  un  Milanese  vedeva  un  avoltoio^ 
mancantlopli  la  parola  vernacnia  usava  di 
quelle  della  lingua,  senza  pur  credere  di 
parlar  italiano. 

(2)  Babbo  toscano  poro  ha  in  dialetto  il 
suo  corrispondente  in  Papa  alia  francese. 
R  Papa  si  dice  pure  a  Firenze  invece  di 
Babbo. 


Anda  al  babbi:  Andar  a  babbori- 
voggioli.  II  «  Te  see  6n  gran  babbi  » 
(fam. ):«Sei  un  gi'an  babbeo  o 
babbano  ».  «  Ghe  rwnr  alter  bahbi 
che  el  to  »  :  «  Ci  vuol  altro  muso 
del  tuo  ». 

Bab^ll  (Volg.).  Vedi  BaUlonia. 
N.  fr. :  Pari  la  tor  de  Bahcll:  I- 
dom. 

Babll6nia ,  Babilonia.  «  Qmlla 
soeietaa  de  anarchieh  Ve  dwa  vera 
balnlonia  » : «  Quella  societii  di  a- 


(1)  Voce  bollata.  Si  dovrebbe  dire  arri- 
schiata. 


BAB 


—  33  — 


Bjrc 


ijfi  h  iina  vera  babilonia  ». 

jiidonn  faseveti,  gib  in  c6rt,  6- 

hahilonia  de  n6  d\y*:<i^  Quelle 

le  gill  nel  eortile;  un  vero  pas- 

Lo ».  J  (Bottega  dove  si  vende 

li  erba  fascio)  Babilonia.  Ve- 

_ache  Quarantanove. 

kboin,  Babbuino.  Faeeia deha- 

•  Faccia  o  viso  di  babbuino. 

,  Baccalli  (1).  Polenta  e 

il^:  Polenda  e  — .  merluzzo. 

L,Baccano. «  T'  esentiista- 

'  rke  haecan  faseven  i  eidcch  in 
i^f  •*  i^  Hai  sentito  Htanotte 
baccano  facevano  giu  nella 
la  g\{  ubbriachi  ? » 
-  Baccaneri  (Piil  sguaiato),  Bo- 
a  baccano. 

■  Baccana,  Far  baccano. 
Baocli  (VolgO.  Vedi  Bacco. 
[BacGbdita,  Baccbetta.  Quatter 
^schcH:  Quattro  fuscelli.  (De'pa- 
erai)  Stecche.  (Per  batter  i  pan- 
Vetta.  (Per  batter  lana)  Caraa- 
(Di  tamburo)  Bacchetta.  (Di 
ro  per  misurar  liquidi  al  dazio) 
iza.  (Pel  fucile)  Baccbetta.  (Di 
polajo  o  di  ^abbie)  Gretola'.  (Per 
l^llar  uccelli)  BaccJietta  de  veseh: 
Persra.  f«JSl  g*d>  i  gamb  che  paren 
cchett  y* :  «  Ha  le  gambe  che 
fcion  fuscelli ». «  Ulg'it  i  brazz  che 
tren  bacehett »  :  «  fia  le  braccia 
^  Jie  paion  baccbette  da  tamburo  ». 
I  Bcteehetta  magica:  Baccbettina 
utata.  Comandd,  a  biiechetta :  Co- 
mandare  a  bacchetta.  R  Onri  bae- 
eketta  de  zoeedr:  Una  filza  di  zoc- 
eoU. 

—  Bacchettada,  Bacchettata. 

—  BacchettiiiiLa,  Baccbettina  o 
Mnzzetta. 

Bacchetttn,  Fuscellino. 

Baccliettdn  (P.  N.),  Bacchetto- 
ne,  Baciapile. 

Badaccia  (Volg.).  Vedi  C6nca. 

Badaccdl  (Volg.).  Vedi  Brelbcch. 

Badllil  (Volg.).  Vedi  VaHm. 
N.  fr.  volg. : «  Ma  ti  te  bacillet » : 
«  Ma  tu  fameticbi  o  dai  in  ciam- 
panellc  ». 

Baddcch,  Bamboccio,  Bacioceo 
(Mont.  Pirttoieai). «  Car  el  mh  bacr- 
rioeeh  /  »  :  «  Bambino  mio  I  »  «  Che 
bell  haeeioeeh  /  »  :  «  Che  bel  bam- 
boccio ! » 


(I)  Baeeald  da]  popolo  fior.  lo  %\  dice 
Attcbe  di  aomo  frrelfgloso,  ohe  se  ne  tienc 
•  ne  m  pompa. 


—  Bacloccdn,  Baeioecone  (Pist.). 
*i  Guar  da  la  mia  car  a  baccioccona»: 
«  Guarda  la  mi'cara  pacchierona». 
On  baceioccdn  de  vun :  Un  sempli- 
cione. 

Bacol,  Baccellone. 

Bacucca.  Vedi  Veggia. 

Bada-adaa,  Badare,  (1),  Acoosta- 
re.  «  Bad^  qtii  gelosii  che  ve^i  tropp 
sol » :  «Accosta  quelle  persiane  che 
c'  h  troppo  sole  ».  Tegni  badaa 
Vus8  »  :  «  Tener  1'  uscio  socchiuso 
o  a  fe88olino)». 

—  Bada.  N.  fr. :  Vhss  in  bada : 
Essere  vSocchiuRo. 

Badalucch,  Badnlucco  (2),  Bada- 
nai,  Tatt'eruglio.  «  £  allora  e  sue- 
chs  tin  grail  badalucch»  :  «E  allora 
aecadde  un  gran  badanai  o  taffe- 
niglio  ».  II  «  Rohba  a  badulucch  »  : 
«  Robba  a  bizzeffe  ». 

Badan,  Bonaceio.  «  Pover  ba- 
danf  » :  «  Povero  bamboccio  !  ». 
«  L'e  6n  bdn  badan^:  «  fi  un  buon 
pastricciano  ». 

Badee,  Baggeo.  «  Te  see  6n  gran 
badee  /  »  :  «  Sei  pure  un  gi-an  bag- 
geo  o  bacocco  !  ».  «  L'  e  6n  badee 
che  capiss  nagottyn  « f]  un  cre- 
tino  che  non  intende  nulla  ». 

Badessa,  Badensa.  Pari  ona  ma- 
der  badessa:  Parer  o  CBsore  una 
madre  badesea.   Stare  a  badeasa. 

Badial,  Badiale.  Vess  badiul  e 
loM  (Ant.  e  volg.) :  Eshot  badialo. 

Baaila  (Strumouto  per  lavori  di 
ten-a),  Badile,  Pala. 

—  Badllant,  Manovalc  da  pala. 

—  Bai,  Badile.  * 
Badlnk  (D.  Fr.),  Celiaro,   Mot- 

toggiare. 

BadlroBUla  (In),  A  fcRaolino.  Occ 
in  badiroeula:  Occhi  Hocelmifti. 

Baffl ,  Baffi.  «  Sto  vin  el  a' a  i 
bajffi^  :  «  Questo  vino  <>  coi  baffi». 
Vedi  Barfns.  Ona  donna  c6nt  i 
baffi:  I^na  donna  coi  bafli. 

Baffldn,  Battbne. 

Bagagg,  Bagaglio.  Fa  su  elba- 
gagg:  Far  fagotto.  (Militare)  Con 
arma  e  bagagg:  Con  arnii  e  ba- 
gaglio. 

Bagaggeri,  Bag.ngliume. 

Bagal,  Bagaglio   (3),  Kagazzo. 


(')  Eguale  nel  saono,  difference  nel  sf- 
gnifcato.  Al  Badare  corrisponde  Otiardd. 

(?)  Voce  antiquata,  che  si  dk  per  la 
nota  ragione. 

(3).  S^e  vedato  plti  sopra  che  bagaglio 

3 


A 


BA(?^ 


-34- 


BAG 


«  Te  see  6n  orrnn  o  6n  hagai  ?  » : 
«  Sei  Tin  uomo  o  un  bambino  ?  ». 

—  Bagaln,  Bambino. 

—  Bagaldn,  Fancinllone. 

—  Bagalott,  Ragazzotto. 

—  Bagaiada,  Ragazzata. 
Bagardn  (P.  N.)  (Monete  di  ra- 

me),  Bagberone. 

Bagatella,  Bagattella. «  Piceola 
bagattella/^  :  «  Una  bagattella !  ». 
«  JEI  sard,  la  bagattella  de  mnt'ann 
ehe  nd  se  vedem  » : «  Sark  la  —  o  la 
beUezza  di  vent'anni  che  non  ci 
vediamo  ».  |  (T.  di  tipog.)  Bottello. 

Bagatt,  Bagatto  (1),  Ciabattino, 
Papino.  «  Va  gib  chi  dal  bagatt  e 
fct  risolh  stipapdzzy^  (Volg.) : «  Por- 
ta al  ciabattino  questi  stivaletti 
da  risolare  ».  R  (II  primo  de^taroc- 
cbi)  Papino.  M.  d.  d. :  Scartd  ba- 
gatt: Tirarsi  in  disparte  o  Votare 
il  Baeco  o  anehe  Abbassar  visiera 
Opp.  Dar  nelle  sentate. 

laagher  (D.  T.)  (Specie  di  vei- 
colo),  Baghero.  ^Innanz  col  ba- 
gher  o  eon sti  bovitt !yn*f.l£i  faccia- 
mo  bella  testa  I  o  Innanzi  col  ba- 
ghere  ». 

Baglan,  Bagiano.  «^L*l  6n  ba- 
gian  /  » : «  E  un  semplicione  ». 

Bagianada,  Baggianata.  «  Di 
minga  sii  de  bagianad »  :  « Non 
dire  scioccbezze  ». 

Bagn,  Bagno.  —  a  vapor,  de 
mar,  at  ph,  medicaa,  ecc. :  Bagno 
a  vapore,  di  mare,  ai  piedi  o  pe- 
diluvio,  medicato.  Stamliment  de 
bagn :  Stabilimento  di  bagni.  (Re- 
cipiente  per  far  il  bagno )  Ti- 
nozza.  I  JL  bagn  maria:  A  bagno 
maria.  P.  E. : «  Quell  baloss  el  ra'dt 
rovinaa  a  bagn  maria  »  :  «  Quel 
briccone  mi  ba  rovinato  senza  che 
io  me  ne  accorgessi ».  ||  (Liquido 
per  tingere)  Tinta. 
^Bagna  o  Bagniffa,  Intinto.  «A 
lii  no  ghe  pias  che  i  pitanz  con  la 
bagna  » :  «  A  lui  non  piacciono  cbe 
le  pietanze  coll'intinto  ». 

Bagnli-agnaa-agnass,  Bagnare. 
Bagnd,  el  bheeh:  MoUare  il  oeoco 
o  metter  il  becco  in  molle.  Ba^na 
el  nas  a  run:   Superarlo.   —  el 


xjorrisponde  inrcce  a  bagagg^  mentre   il 
nostro  bagai  vuol  dire  ragazzo- 

(1)  BagaiU)  non  e  voce  comune  a  Fi- 
renze.,Ma  in  ogni  modo  Big;nifiea  tatt'altra 
oosa.  E  una  aorta  d*albero  ohlamato  anche 
BagoUtro» 


rost:  Pillottare,  ungere  l'a3n*osti 
—  ipcign :  — J  spruzzare  o  inuLiuid^ 
la  biancbena.  —  la  zupjta  .-  Bai 
gnare  la  zuppa.  —  la  cal^tMJLc  IBm 
gnare  la  calcina.  —  la  pe9%ftit  i§ 
del  carimaa:  Intingere  la  pezutl 
neU^ncbiostro.  Betffnit  do  cctntM 
de  8vd6r:  Sudare  due  camicie.  —. 
i  vassH  o  i  Hnn:  Ba^are  i  tiii£ 
BagncMs  de  capp  ax  ph:  Inzup- 
parsi  d'acqua  dai  capo  alle  pian^, 

—  Bagnada,  Bagnata.  «c  &'  o« 
doM  6na  bctgnada  ai  fi6r »  :  «  Ho 
inaffiato  i  fiori*. 

~  Bagnadinna.  «  Emm  ciappaa 
6nu  bagnadinna  >» :«  Abbiam  presa 
una  scosserella  di  piogj^a». 

—  Bagnaroau.  Bagnajolo. 

—  Bagnuscia-usclaa-usciaas^ 
Bagnuccniare  (non  com.).  «  JPcr- 
e?ih  fee.  bagntiseiaa  gip  in  sta  mch- 
nera  ?  » :  «  Percb^  nai  fatto  tanto 
guazzo  co8ti?» 

—  BagnuBceri,  Fraciduna^e,  Fr»- 
diciume.  Fa  6n  bagnuaeeri  — •  Far 
guazzo. 

Bagol.  (Stereo  di  pecore  e  capre), 
II  pecorino  e  Cacherelli.  fl  (Pon- 
duccio  di  tabacco  in  pipa)  Bago: 
Morcbia.  |  (Prbttole) «  Semm,  atcia 
/i  a  cascid  quatter  bagol » : «  Sianao 
stati  li  a  sirottolare  un  poco  ». 

Bagolli-olaa,  Sfrottolare.  «  JSl 
a^htfermaa  a  bagola  gid  de  lapor- 
tinara  »  :  «  Si  ferm5  givi  in  porti- 
neria  a  ciarameUare  ».  (Piti  inten- 
sivo )  «  Ven  minga  chi  a  hagoUt , 
come  el  td  solit » : «  Non  venirmi  a 
piantar  carote  com'fe  tuo  vezzo  ». 
J  (Per  tremare).  Vedi  BarheUh, 

—  Bagolbn,  Ciaccione.  Btwolon 
del  luster:  Gran  ciaccione.  Bago- 
lino  (Pistoia)  (per  omo  da  nulla).| 

Bagordi,  Bagordo  (1).  Fit  bagor- 
<^i  (Volg.):  Straviziare.  (Meno  for- 
te) Far  gozzoviglia  (non  pop.) 

Bagdttola  (Enflatello  prodotto 
da  morso  di  zanzara  o  simili),  Coc- 
ci51a.  «  Sont  levaa  sii  pien  de  ba- 
gottol »  :  «  Mi  son  levato  pieno  di 
cocoi51e  ». 

Bah!  (D.  Fr.j  (P.  N.),  (Inter,  di 
sorpresa  di  cbi  affetta  modi  alia 
francese),  Gu4 ! «  Bah  !  ehi  vedi  /  » : 
«  Gufir,  cni  vedo  ». 


(1)  Bagordo  in  fior.  6  piti  propriamente 
tftnto :  if  ritrovo  di  orapuloni,  qoaato  la 
orapala  iteiia. 


n 


BAI 


-35- 


BAL 


Bai    ( Mantello    equiiio),    Baio. 
-,    seur,   doraa,  tMrtLScta,  rahi- 
:  Baio,  chiaro,  osouro,  dorato, 
iciato,  rabicano. 
laia  (Cosa  daridere),  Baia.  Dct 
baia:  I>ar  la  baia.  xH  de  baia: 
per  celia.  Fci  de  baia:  Fare 
burla.    Giugd,  de  haia:  Giooar 
noccioli  o  da  nulla. 
Balk  -  alaa  -  aiass  ,     Abbaiare. 
Tutia  noit  8*^  sentH  a  baidi  i  can 
!  4e  ia  cassirtna  >» :  «  Tntta  notte  si  u- 
£  nn  ^*ande  abbaio  nella  Casci- 
na  »•  «  JSaia  la  Lilla.  baia  la  mar- 
€ke»a  » :  «  Latra  la  Lilla ,  grida  la 
marcliesa  >».  (Di  persona) « In  easa 
Ht  n*6l  fh  che  ba%dy> : « In  oasa  non 
&  che  abbaiare  Opp.   E'  grida  e 
tetta  foco  tutto  if  giorno  ».  «  N6 
r^  b4in.  de.  bQih,  che  aott'a  la  cap- 
pa  del  eamin  » : «  Non  h  buono  di 
abbaiare  cbe  da  lontano,  come  un 
ean  cla  pagliaio  ».  |  (Invece  di  riu- 
Mbre)  «  Se  nd  baia  vun ,  baia  V  al- 
ter ^^z  it  Ij'Tino  o  I'altro  oi  azzecca  ». 
(Pr.)   Cart  che  baia  nd  mord :  Cane 
che  abbaia  non  morde. 

Balada,  Gridata  o  Sgridata.  Ba- 
iad  de  lira :  Rabbufii  deU'ottanta. 

—  Ba&adixma,  Sgridatina. 

—  Balaffk-iairaa,  Sbaiaffare  (A- 
reszo ) ,  Sbraitare.  «  Lit  quand  el 
po  shaiaffa  o  di  sti  di  a^snad  I'h 
tuii  eoce  o  Vh  tutt  a  pait  o  VI  tutt  el 
«d  »  :  «  Se  pub  sbraiiare  e  dir  scioo- 
ehezze  h  nel  suo  centro  o  nella 
«ua  beva». 

—  Balaustra,  Balaustrato. 
Balb  (Pesce),  Barbio. 
Balck.     Desistere.     Balch     de 

pintuv  :  Kestar  di  piovere  o  spio- 

"vere.  « I/'aequa  Ve  halcetda  da  6n 

pezz,  nut  i  strad  in  anmd  betgnaa  » : 

«  Bono  molte  ore  cbe  h  restato,  ma 

1e   strade  sono  fracide  ancora>». 

Soled  el  vent:  Cabnarsi  il  vento. 

Baled  el  doUir:  Scemar  il  dolorc. 

Baled  o  meglio  dd  gid  la  rahbia : 

Deporre  1'  ira,   Cominciar  a  rab- 

bonirsi.  «  A  tealer  primma  ae  fa- 

teva  di  gran  pienn,  ma  adess  h 

haleaa  la  gent » :  «...  ma  ora  h  un 

po'  8fiiriato». 

Balddria,  Baldoria.  Fa  baldoria : 
Fare  baldoria:  «/n  ed  soa  gh*  i 
aemper  haidoria :  « In  casa  sua  ^ 
tuwuno  spasBo  da  mattina  a  sera  ». 
BaJrtwcimlTl,  Baldacchino.  I  (Del 
letto)  Parato.  (A  sopraoielo)  Pa- 
digHone. 


Balee  o  Balista,  Carotnio.  «  Te 
see  puranca  6n  gran  balee  » :  «  Sei 
pure  un  gran  sbaUone  ! » 

Bal^nna,  Balena.  La  pesea  di 
balenn:  La  pesca  delle  balene. 
Baeehett  o  stecch  de  oss  de  balenna : 
Assicciole  o  steccbe  di  ossi  di  ba- 
lena. I  (Fig.)  Vhs  o  andh  in  ca 
balenna :  Essere  o  divenir  ub- 
briaoo. 

Balestra  (strumento  da  tipo- 
grafi),  Balestra. 

Balestrera  (In  dis.)  (Finestra 
inferriata),  Balestriera. 

Balla,  Balia.  Baliasutta:  Balia 
secca  o  anche  Bambinaia.  Bat  via 
a  bctlia:  Dare  a  balia.  «  De  che 
Voo  daa  a  balia  I'oo  pit  vistyn  « Da 
poi  cbe  I'bo  dato  a  balia  non  I'ho 

Eivl  riveduto  ».  Tirh  achde  baila  »: 
»evar  da  balia.  «  La  pcir  6na  bai- 
la yn  ^  Pare  una  balia  ».  Avegh  i 
ann  de  la  baila  e  poeu  i  scalin  del 
Dpmm:  Aver  gli  anni  proprii  e 
quelli  della  balia  o  della  culla.  (Far 
aspettare)  Tegnl  a  baila:  Tenera 
balia.  (In  strada)  Tener  a  piolo. 

—  Bail^tta,  —  piccola  e  giovine. 

—  Bailascla  e  Bailonna,  Ba- 
liaccia  e  Baliona. 

—  Bailidiira  (Prezzo  delValatta- 
mento),  Baliatico.  (Istituz.  di  ben.) 
Baliatico. 

—  Ballott  (n  marito),  Balio. 
BallaUch,  Baliatico  (l).  « In  tutt 

el  temp  ch'h  duraa  el  baliatich)*: 
« Idem  ». 

Balondtta,  Baionetta.  Mett  la 
baionetta  in  canna :  Armar  la  baio- 
netta o  baionetta  in  canna.  P.  E.: 
«  In  vegnuu  a  Vincontra  de  nun 
a  baionetta  in  canna  )» :  «  Ci  ven- 
nero  inconti'o  a  baionetta  spia- 
nata  »  |  (Fame) «  G^oo  sott  i  baio- 
nett »  : «  Ho  una  fame  che  la  vedo 
Opp,  Patisco  la  baionetta  ». 

—  Balonettada,  Baionettata. 
Balablott  (T.  spr.   applicabile 

a  molti  casi),  Disperato.  «  Elghe 
voeur  det  la  tosa  a  quel  balabiott?y^\ 
4c  Vorrebbe  maritar  la  figlia  a  quel- 
lo  spiantato  ? »  «  OA  brutto  bala- 
biottf  el  g'd>  avuu  elfidegh  de  damm 
a  mi  de  la  veggia  stria/  » : «  Brutto 


(1)  A  Firenze  si  dice  Fare  un  baliatico 
qnando  per  mercede  la  balia  piglia  ad 
allattare  bambini  altrui.  A  Mllano  ha  si- 

I  gnlfleato  della  mercede  e  di  una  istlln- 

*  done  di  benefleenza. 


BAL 


-36- 


BAL 


ma^calzone;  ebbe  il  coraggio  di 
ehiamarmi  vecchia  strega  ».  «  Mi 
viii  minga  avegh  a  ehe  fa  eont  i 
balalnot't !  »  :  «  Noii  voglio  aver  a 
fare  coi  diHperati».  oi^Qtiellhalahiott 
del  so  avocaU...»  :  «  Quel  cavaloc- 
chi  del  8110  avvocato». 

Balabdntemp  (Chi  getta  il  suo 
tempo  a  non  far  nulla),  Michelac- 
cio,  FannuUone.  Girellone. 

Balandra  [Uomo  senza  carat- 
tere),  Mancaior  di  parola  o  Ban- 
deniola  e  Ventarola.  «  T'ee  de  fi- 
datt  de  quella  balandra? »  :  «  E  tu 
ti.  sei  fidato  di  quella  fraschetta?* 

Balans^  (D.  Fr.)  (Term,  di  hal- 
lo), Balancez.  «Balanse  vo  dainm»: 
«  Balanoez  vos  dames  ». 

Balanza,  Bilancia.  Mett,  sta, 
tegnl  in  halansa :  PoiTe,  stare,  te- 
nere  in  hilancia.  j|  Mett  sulla  ba- 
lanza: Metter  nellahilancia.  {(Tra- 
versa per  attaccar  cavalli)  Bilan- 
cia. |I  (Rote)  Bilancia. 

—  BaJanzln ,  Bilancina.  0  ( De' 
cari'ozzai ,  \ii\i  piccola  della  balan- 
za), Bilancino,  Bilancette.  M.  d. 
d. :  Vtm  a  stanga  e  V  alter  a  ba- 
lansin:  Essere  macchiato  d'una 
pece  o  Uno  ruha  le  pere,  I'altro 
liene  il  sacco. 

—  Balanzdn,  Staderone. 

—  Balanzlnee,  Staderaio  (che 
fahhrica  e  vende).  ||  Staderante 
(che  sta  al  banco  alia  stadera).- 

BalauBter ,  Balaustro.  ( Fig. ) 
Udmp  i  balauster:  Rompere  le 
scatole. 

Ball,  Ballo,  «.  A  la  Scala  dan 
opera  e  ball » :  «  Alia  Scala  si  dtl 
opera  e  ballo  ».  Festa  de  ball:  Fe- 
sta  di  ballo.  Ball  niasehS:  Veglia 
con  maschere.  (Fig.)  Fd,  el  ball  del 
ritorno:  Far  il  hallo  del  ritomo. 
Da  el  ball  del  pianton :  Piantare 
una  ragazza  o  far  il  hallo  del  pian- 
tone.  Pianta  in  ball :  Piantare  ne- 
gli  impicci.  (Pr.)  Quand  s'e  in  ball 
bisogna  balla :  Quando  s'^  in  hal- 
lo convien  hallare. 

—  Ballk-allaa,  Ballare.  —  el  val- 
ser:  —  il  valzer.  Ballet  sulla  cor- 
da :  Ballar  sulla  fune.  ( Di  balle- 
rina hella  che  balla  male)  Balld,  o 
canta  bell:  Bella  ma  cagna.  Twu 
sii  a  ballet:  Prender  a  ballare.  P. 
E.:«3f'a  tolt  su  nissun  a  ballet »: 
«  Nessuno  mi  ha  prosa  ».  H  Ballh 
la  vista:  Ballare  gli  occhi.  «.St6 
tavol  cki  el  balla  » : «  Questa  tavo- 


la  trahalla  ».  Balla  i  den^t  in  boc^ 
ea:  Ballar  i  denti  in  hocca.   Q  (la 
certi  giochi  di  carte) «  Jfc  tocea  de 
balla  »  :  «  Mi   tocca  di   pasaar   la 
mano  ».  ||  jLa  balla  l\  sui  einqu  lir 
e  cinqu  e  des:  La  hatte  fra  le  cin- 
que fire  e  le  cintjue  e  dieci  c.  Ghe 
po  balla  denter  i  ratt:  Ci  possono 
hallare  i  topi.  «  Ma  saront  propi 
semper  mi  quell  che  balla  ?  •»  i«  Ma 
che  ahhia  a  toccar  sempre  a  me  ?  » 
(Pr.)    Via  la  gatta  bailu    i    ratt: 
Quando  la  gatta  non  h  in  paese  i 
topi  hallano. 

—  Ballascia,  Ballonzare  (1)  e 
Ballonzolare. «  Ma  che  tnatxera  de 
ballascih!  » : «  Che  brutto  modo  di 
hallare  I  Opp.  Che  ballar  senza 
garbo ! » 

—  BallabU,  Ballahile.  «  Adtss  el 
pubblichf  in  di  oper,  el  vmur  i  hal- 
labil »  : «  Ora  il  puhblico  nelle  ope- 
re  in  musica  vuol  vedere  i  haua- 
hili ». 

—  Ballarin-rinna  ,  Ballerino. 
«  JE'Z  ballarin  di  pass  a  duu  el  va 
gib  de  scagn  »  :  «  II  ballerino  dei 
passi  a  due  h  passato  di  nioda  ». 
«  Te  me  paret  6n  ballarin  »  :  «  Tu 
mi  sembri  un  bel  girandoUno  ». 
Ballarin  de  corda:  Funamhulo. 

Balla,    Balla  e  Palla.    Vess    de 
balla  con  vun :  Esser  di  palla  o  di 
balla  con  uno.  I  (Involto  di  mer- 
ce)  Balla  de  sedM,  de  lanna :  Balla 
di  seta,  di  lana.  J  (Ubbriacatura) 
Ciappa  la  balla :  Prender  la  —  o 
la  sbornia.  H  (Al  bigliardo)  Vess  in 
balla :  Essere  in  palla.  Q  (Da  armi 
da    fuoco)    Ball    de    canon ,    de 
s'ciopp  »  Palle  di  canone,  di  fu- 
cile.    « Jj'e  andaa   via   eonne  6na 
balla  de  s'ciopp  » :  «  Aud5  via  co-      j 
me  una  palla  di  schioppo  ».  |  (Nel- 
le ballottazioni)  Balm  nera  o  bal- 
la bianca :  Palla  nera  o  palla  hian- 
ca.  B  (Diceria  non  vera)  Carota.  P. 
F. :  «  Balle  romane .' » :  «  Le  sono 
carote ».  ||  «  Rompem,    o  secekem 
minga  i  ball »  (Volg.) .-  «  Non  mi 
rompere  gli  stivali,  le  scatole,  la  " 
devozione,  le  tasche,  i  santissimi 
cordoni,  i  sonagli  e  perfino  i  ze- 
bedei ».  «  Shmm  staa  U  a  caseik  ball 


ii)  Ballonzare  non  e  in  toscano  il  vero 
spregiativo  del  hallare;  ma  piuttosto  il 
ballar  tra  pochi  alia  buona,  o  svogliata- 
mente.  Piuttosto  il  haUomolarecorn^^on- 
de  al  hallascid. 


BAL 


37  — 


BAL 


tmHa  sira  >» :  «  Siamo  stati  li  a  sbal- 

bstie  tutta  sera  ».  Jiimettes  in  bah- 

ia:   Rimottersi  in    palla.    J}ci  la 

btUia:  Dar  la  soia  quadra.   Balle 

romans/   Fole  !  Sbailonate  !    Chi 

n6  gh*e  terra  defh  ball »  :  «  Questo 

non  h  terreno  cia  p6rci  vigua  ». 

J    —  Ball^tta,.  /  balUtt  del  lotd: 

Le  palline  della  lotteria.  Fatss  su  in 

\hfUiett:  Appallarsi.  P.  E. :  «  Quel- 

\la  latha  lassada  la  in  quella   ma~ 

}nrra  la  8*hfada  su  tutta  in  ballett)*: 

« Quella    lana  trascurata  a  quel 

modo  la  si  ^  tutta  appallata^. 

.    —   Ballin-Utt,    Pallino.   ||   (Bi- 

^jeliardo)  Ballin  de  trii  o  de  quat- 

iter.*  Pallino   da  tre  o  da  quattro 

■piinti.    Ballitt  de  s'ciopp:  Pallini. 

I  Ballin  de  presonee :  Poltriccio  o 

I  saecoue  da  carcerati.  On  Ihtt  eome 

' «»  ballin :  Un  canile.  (Pig.)  Tacea 

ballin  :  Avviare  un  discorso  lungo. 

Balletton ,  Goccioloni.  «.  L'  era 
earich  a  tresia  o  a  balletton  ?  »  : 
«  Ci  aveva  messo  pallini  o  goccio- 
loni? >» 

Baloar  (D.  Fr.),  Passacordone 
(T.  di  cappellai).  (Come  idiot.)  B6~ 
ifiar,  Ramino  e  Bouloir. 

Baldcch,  Balocco  (1),  Balogio. 
Rohha  a  balbceh:  Rooa  a  bizzetfe. 
I  Balogio.  «  Sont  balbceh  » : «  Oggi 
(son  balogio  I  > 

Baldn,  Pallone  (Areostato).  Pal- 
lone  volante.  (Fig.)  Anda  in  del 
halon:  Andar  in  malora  o  al  bu- 
licame.(Pergiocare)Pallone. «  Giu~ 
ga  al  baldn:  Fare  al  pallone.  (Fig.) 
«  Jf '«  eapitaa  el  baton  in  sul  bra^- 
zal »  :  «  Mi  venne  la  palla  al  bal- 
zo  ».  (Di  lico  8odo) «  Buttel  via,  Ve 
6n  &a/on  » : «  Gettalo  via,  fe  acer- 
ho o al latte ».  (Da  luminaria)  Ri- 
ficolone.  (Malattia  alio  scroto) «  El 
ra  intomo  ck'el  par  ch'el  ^*  abbia 
gid  el  baton  » :  «TC'  cammiua  che 
seinbra  imbracato  ». 

—  Balonin  (In  tutti  i  sensi),  Pal- 
loncino,  Picluno  acerbo. 

—  Balonlsta  (In  disuso).  Vedi 
Areonauta.  ||  Invecc  di  Balee,  Ca- 
rotaio. 

—  Balonee,  Pallonaio. 
Baldrd,  Balordo.  «  £l  vofur  vess 


(1)  Baiooeo  aguale  nel  suono  dice  tut- 
t  altra  eosa.  Balocco  e  giocattolo  sono  si- 
nontmi.  Soltanto  che  il  balocco  6  gingillo 
cll  minor  mole  e  minor  spesa.  CorriBPonde 
a  belee  non  a  balocch. 


6n  carnovaa  bnlord  » : «  Vuol  esse- 
re  un  carnevale  balordo  ».  (Intro- 
nato) «  Stamattiniria  sont  balord  » : 
«  Stamattiua  son  balogio  Onp. 
mezzo  gi-uUo  ».  Trdb  balord :  In- 
tontire  altrui  o  fare  balordo.  «  Pa- 
der  sdnt  balord  » : « lo  sto  coi  f  ra- 
ti*. 

—  Balorddn,  Capacciaia.  |  (Ma- 
lattia degli  equini)  Capogatto. 

—  Balordaegin  o  Balordlsia 
(Volff.),  Balordaggine. 

Baioss,  Bii'baute.  On  baloss  faa 
t  finii :  Un  fuiiante  matricolato 
o  di  tre  cotte.  «  Ul  m'  a  faa  on 
tir  de  baloss  »  :  «  Mi  fecc  un  tiro 
da  birbone  ».  «  Che  fredd  baloss  !  »: 
«  Che  freddo  birbone  o  cane !  » 
i^Quell  V  h  baloss!  » :  «  Quello  h  fur- 
bacchione ! »  Spuzsa  de  o  avegh 
del  baloss:  Puzzar  di  birbone. 

—  BalOBS^tt,  Bricconcello.  Q  1 
balossitt:  Nervetti  di  vitcUa. 

—  BalOBBOn,  Furfante. 

—  BalOBsada,  Bricconata  e  Tiro 
da  birbone. 

Baldtta  N.  fr.:  Vecc  bitlbtta: 
Vecchio  barbogio  o  cascatoio.  || 
(Castagna  lesaata  coUa  buccia ). 
Ballotta. 

Balott^-ottaa,  Ballottare  «  Uan 
bolottaa  e  el  g'a  avuu  ses  ball  ne- 
gher  »  :  «  L'  hanno  ballottato  e  si 
ebbe  sei  palle  nere  ». 

—  Ballottazidn ,    Ballottaggio. 

—  Ballottera ,  Bussolo  o  IJrna. 
Balottln  (Quasi  in  disuso  anche 

nel  volgoj,  Parabutto,  Bindolo. 

Balsamin,  Erba  san   Giovanni. 

Balsexn ,  Balsamo.  «  Sto  vin  V  e 
6n  vero  balsem  » :  «  Questo  vino  fe 
un  vero  balsamo!  »  Balsem  de 
copai:  Balsamo  di  Copahi.  (Fig.) 
«  7  »d  paroll  tn  staa  per  mi  on 
vero  balsem^:  «  Le  parole  di lui  mi 
furono  come  balsamo  ». 

Baltramm  (Di  chi  va  vestito  al- 
I'anticaccia,  o  si  mostra  assai  ini- 
pacciato).  «  Te  see  6n  vero  Bal^ 
tramm  »  ;  «  Tu  se'  un  vero  Bcrtol- 
do  ».  «  Zr'e  ancamo  in  del  gippdn 
de  Baltramm  »  :  «  Non  h  diroz- 
zato  ancora».  M  gippdn  de  Bal- 
tramm (In  dis.) :  La  prigione, 

Baltresca ,  Bertesca  (1) ,  Bolve- 


(1)  Certo  11  BaUresca  rail,  deriva  dal- 
Tantlca  Bertesca,  che  era  una  specie  di 
riparo  da  guerra,  che  si  faoeva  sulle  torri, 
come  una  cateratta  da  potent   alzarc  ed 


nAu 


iJ» 


DAJN 


dere.  |  (Dove  i  conciatori  sten- 
dono  le  pelli)  Stenditoio.  Vedi  an- 
che  Olorietta. 

Baltrocca,  Baldraoca.  (Pr.)  Marz 
fioeu  d*6na  baltrocca,  o  ch'elpioeuv 
o  ch*  el  lira  vent  o  eh'  el  jtocea : 
Marzo  figlio  d'uno  sbirro.  (Siena) 
Marzo  marzeggia. 

Balza,  Balza,  Pastoia. 

Balzan,  Balzano.  On  cervUl  ~; 
Idem.  I  (Di  cavallo)  Balzan  de  trii: 
Balzano  da  tre. 

Balzanna,  Balza.  La  halzanna 
del  vestii :  La  balza  del  vestito. 

BaJzetta  (Pezzetto  di  panno  che 
si  cuce  intorno  ad  una  gamba  del 
poUi  vaganti  perriconoscerli),  Bal- 
za o  rneglio  Calza. 

Bambanli  [Perdersi  in  disoorsi 
inutlli ) ,  Strortolare.  «  Jju  n*  61  fa 
che  hambana  »  :  «  fj  un  eiancione 
e  null'altrow. 

—  Bambanna ,  Prbttola.  «  Ch'el 
vegna  minga  ch%  a  cunta  sii  di 
hdmhann  » :  «  Non  mi  venire  a  con- 
tar  delle  Irottole  o  a  plantar  ca- 
rote  ». 

Bambln,  Bambino.  Gesu  ham- 
bin  !  Gesii  bambino  !  (Iron.)  «  Oar 
el  me  bambin  /  » :  «  Bambino  mio ! » 
liambin  del  16  f:  Addio  biondlno! 
Opp.  Cccino  Dello  I  J  «  Z?e  quell 
avaron  a  nammo  de  croddt  on  bam- 
bin »  :  «  Da  quella  Icsina  non  h  an- 
cora  caucato  un  quattrino ».  || 
(Donnaj «  L'e  6n  bambin »  :  «  fi  una 
bambolma  ».  Cavei,  petting  vestii  a 
la  bambinna:  Capelli,  pettine,  a- 
bito  alia  bambina. 

—  Bambocc,  Bamboccio.  «  2>'  c 
6n  bambocc .' »  :  «  E  un  bamboc- 
cio ». 

—  Bamblnottell,  Bamberottolo. 
Bambb,  Bambu.   On  hamh6  e6l 

pomm  d' argent:  Un  bambii  col 
l)orao  d'argento. 

Bamborm,  Bellico.  El  bamborin 
del  venter  (Idiot.) :  L'umb^lico. 

Banana,  Banano  (Frutto  eso- 
tico. 

Banca,  Banca.  Jja  Banca  nazio- 
7ial,  italiana,  agricola,  ecc, :  La 
Banca  nazionale,  italiana,  agri- 
cola,  ecc.  (Tavola  per  sedere)  Pan- 
ca.  1  banch  de  la  scola :  Le  pan- 
cbe  della  aouola.   P.  E.:    Sta  a 


sealdct  i  banch :  Esser  uno  scalda— 


abbassare  secondo  11  bisogno  de^combat- 
tenti.  Ma  oggidt  Bertesca  e  fuori  d^uso  a 
sigaiflcare :  Baltresca. 


CO  o  bottega  a  yento  di  f'nitta  o 
di  pesce  in  Mei€ato>. 

—  Bancari,  Bancario. 

—  Banch  (Di  banchieri  privati  e 
cambiavalute),  Banco. 

Banch^r,  Banchiere.  Bartchcr  de 
caffhf  de  negosi :  Che  sta  a  l>a.iico. 

Banchetta,  Bancbetta. 

Banchett  (Da  ciabattioi),  Bi- 
Bchetto. 

«  Banco ! » (Di  giuoco), «  Banco ! » 

—  Banchln,  Muricciuolo. 

—  Bancarotta,  Baucarotta.  — 
fraudolenta:  —  Idem. 

—  Bancaa  (Travi  su  cui  si  eca- 
ricano  rotolandole  oerte  meroi), 
Panconi  da  scarico,  Palancola.  (1 
Milanesi  villeggianti  sul  Verl>aiio, 
alia  tavola  cne  s'addentra  nel 
lago  per  pesoare  gli  agoni)  Paltkii- 
cola  per  gli  agoni. 

—  Bancaraos  (D.  T.)  (In  die.  R. 
St.),  Fuori  la  panca.  (Punizioiie 
con  colpi  di  verga). 

Banda,  Banda.  La  banda  mur- 
nicipal :  La  banda  municipale.  O-na 
banda  de  lader,  de  mMlfalt6r:  Ban- 
da di  malfattori.  Vess  in  la  banda  : 
Esser  povero  in  canna. 

Banoista,  Bandista. 

Banddra,  Bandiera.  (Pr.)  Han- 
dera strasciada  onor  de  capitani: 
Bandiera  lacera  fii  onore  al  capi- 
tano.  I  (Al  Beraaglio)  Fa  hanae- 
ra:  Coglier  nel  mezzo.  ||  (Di  par- 
titi)  Volta  bandera:  Voltar  ban- 
diera o  casacca. 

—  Banderal,  Alfiere. 

—  Bandlroaula,  Banderola.  «  Te 
me  paret  6na  vera  bandiroRula  » : 
«  Tu  mi  sembri  una  vera  bande- 
iniola  ». 

Bandita  (P.  N.).  N.  fr. :  Corte 
bandita:  Corte  bandita. 

Bandd  (D.  Fr.)  (Pazzoletto  che 
si  mette  la  notte  in  capo),  Faz- 
zoletto. 

Bandoliera,  Bandoliera  (1)  (Col- 
pa  di  Bciabola  da  una  epalla  al 
tianco  opposto).  |j  A  bandoliera: 
Ad  armaooUo. 

Bandonk,  (Volg.).  Vedi  Aban^ 
dona. 


(1)  Lo  si  usa  anche  nelle  sale  di  schor- 
ma  florentine. 


^J^^-i-t 


f — 

I    Baufh-nnfiia  (Bifiatar  forte,  do- 

e&tkesk),  Aasunare.  «i}^e  riv(M 
_  _  ch'  el  hanfava  » :  «  Arrivb  su  col 
"      '  me  ». 

BanfiEida,    Fiatacciua.    (Non 

_ar  (P.  N.)  p.  In.)  gC>ove  si 
Wtouo  liquori  in  piedi).  Bar. «  jS^Z 
Mr  ameriean  de  la  ViUe  >:«,J\ 
\mt  americano  dell'Albergo  della 
^  Tille  *- 
F  Bara,  Bara  (1).  (Gi*ande  carro  a 
I  due  raote  tirato  da  piu  cavaUiin 
'  fila)  Carrettone.  |  (Di  grosso  tao- 
«hixio  portato  in  tayola)  «  JEl  par 
4^  ea^vall  de  baraf  »:  «  !&  il  pa- 
triares  del  tacohini^.  |  (Giooo  fan- 
oiiilleeco).  «  Oiugci  a  bara^:  «  Gio- 
car  a  toccaferro  o  a  toooapoma  ». 

—  Baree  o  Barison,  Conduttore 
o  Carre  ttiere. 

—  Bar&  (Nel  sciooo  della  bara), 
T€»coare.  |  (In  altii  gioohi)  Barare. 
« Ij'a  baraa  al  meumo  e  Vh  steta 
easdcuL  via  » :  «  Bar5  al  macao  e  fu 
espulBO  dalla  sala  ». 

—  Barador,  Baro. 
BarablMi,  (Glovine  della  plebe 

einico  e  insolente),  B^cero. « Iba- 
rabb€t  W6na  voUa  etd^s  i  damen 
I6ceh  » :  «  I  beceri  d'un  tempo  ora 
Bon.  chiamati  locchi ». 

—  Barabbk  n  A  lit  nd  ghe  mas 
ehe  de  andh  intomo  a  barabbd. » : 
« A  lui  non  place  che  andar  in 
Tolta  a  far  il  becero  ». 

—  Barabbaia,  Ciurmaglia,  Be- 
cerume. 

—  Barabbitt,  I  Diacoli. 
Baracca,  Baracca.  «  ^e  el  mo-- 

riss  lit  va  gib  tutta  la  baracca  » : 
«  Se  mancaBse  lui  andrebbe  giu 
tutta  la  baracca  ».  La  baracca  di 
magatlei:  H  castello  dei  burattini. 
I  (Spasso  in  oompagnia)  AruUt  a 
/&  oaraeea  o  6na  baraec€tda:  Far 

gozzoviglia,  conia   (Pop.).   |    (Di 

aomo  eenza  fede)  Vedi  ^alandra. 
Baraccft.  (Andare  per  le  bettole 

o  solo  a  far  baldoria),  Stare  alia 

conia. 

—  Baraccada,  Gozzovlglia,  Co- 
nia (2). 

—  Baraecdn  (Acer,  di  baracca), 


(1)  In  Tote,  come  ai  sa,  vaol  dire  tut- 
Vsjtro  del  bara  milaaese. 

(S)  Conia  ia  Toacana  vale  anche  burla  .' 
Reggere  alia  oonia :  Std  ai  tcherz. 


Baraocone.  (D'uomo)  Compagno- 
ne  (Pop.).  Uomo  di  conia  (Pop.). 

Baraccbin  (Ant.),  Gamella.  (Do- 
ve i  soldati  mettono  il  rancio)  Ga- 
mella. I  (Dove  §li  osti  pongono  le 
posate  da  ripulire)  Cazzarola. 

Baraonda,  Baraonda.«  Quell' amr- 
ministrazidn  l'^  6na  vera  baraow- 
eto  »  :  «  Quell'  amministrazione  h 
una  vera  baraonda». 

Baratt,  Baratto.  (Tra  ragazzi  a 
a  scuola)  Barattuccio. 

—  Baratta,  Idem. 

—  Barattamestee,  Barattame- 
stieri.  Vedi  Lavandera. 

BaraYM(Volg.),  Cianciafruscole, 
Carabattole,  Bazzecole.  «  L'a  miss 
in  d'6n  baull  i  so  baravcii  e  Vh  an- 
dada  » :  «  F^  una  cartocciata  delle 
sue  masseriziole  e  se  ne  and6». 
«  La  g^aveva  al  coll  certi  baravai 
gib  de  moda  » :  «  Teneva  al  collo 
dei  cosi,  giu  di  moda  ».  «  Tutt  sti 
baravai  casd  sul  soree  » : «  Codeste 
cianciafruscole  mettile  in  soMtta  ». 

Barba,  Barba.  Fass  o  desfass  la 
barba:  Fare  la  barba  o  raderla. 
(Fig.)  «  Nd  gh'  e  barba  d'  omm^ 
che... »  :  «  Non  c'  h  barba  d'  uomo, 
che...  »  Ona  robba  con  tanio  de 
de  barba :  Una  notizia  che  ha 
tanto  di  barba  Opp.  Uh  vecchia ! 
Fd>ghela  in  barba  a  vun:  Far- 
la  in  barba  ad  uno.  Servl  de 
barba  e  de  perucca :  Far  il  pelo  e 
il  contrappeio.  Insavona  vun  per 
Jagh  la  barba :  Piaggiare  uno  per 
mgannarlo.  (Ai  solini  slilacciati) 
Fagh  la  barba  ai  orli:  Fare  la 
baroa  ai  solini  insaldati. 

—  Barbascia,  Barbaccia.  Barba 
de  fil  de  fer :  Ispidissima. 

Barbablcch,  Sassefrica. 

Barbaglan  (Uccello  notturno), 
Barbagianni. 

Barbagiove  (In  dis.).  «  Se  Bar- 
bcigiove  el  me  aiutta  no,  magher  / 
«  Se  Barbagiove  non  mi  aiuta  la 
vuol  andar  male  I ». 

Barbaiada  (Bevanda  di  latte  e 
cioccolata),  Bavarese  (1). 

Barbarltaa,  Barbaritk.  (Isola 
d*  Elba)  Barbaric.  inL'  h  6na  vera 
barbantaa »  :  «  fi  ima  vera  bar- 
baric ». 

Barbee,   Barbiere.    Bottega   de 


(1)  La  voce  toscana  a  Milano  ingenera 
I  equivoco.  Vedi  Bavare^a. 


BAR 


—  40 


BAK 


harbee:  Botte|;a  da—;  Barhieria. 
(Modo  pr.)  Plan  harbee  che  Vac- 

Sua  la  scotta :  Piano  barbiere  che 
i-anno  h  caldo. 

BarWU  (I)  (Due  listelle,  di  seta 
da  avvocati  e  magistrati),  Fac- 
ciolo.  II  (Came  rossa  sotto  il  becco 
de'  jialli)  Barsigli.  (Sotto  il  inento 
delle  capre)  Tfettole. 

BarbelUi  (Tremar  di  freddo), 
Abbrezzare  (1),  Rabbrividire.  D 
(Delia  trottola  quando  va  a  saltl 
e  ineguale)  Barberare. 

—  Barbellament,  Brividio. 

—  Barbellato,  BarbasHoro. 
B&rber  (Cavallo  che  corrc  il  pa- 

lio),  Barbero. 

Barbara  (Vino  di  Piemonte), 
Barbera. 

Barbitt  (Plur.)  (Malattia  nella 
bocca  dei  caA^alli),  Barboni. 

Barbln  (Specie  di  cane),  Barbi- 
no  (2),  Barbone. 

—  Barbinell,  BarbonocUo. 

—  Barbinon,  Groaso  barbone. 
Barbls,  Barbigri  (3),  Baffi.    Tira 

sii  i  barhU:  Alzar  la  cresta  Opp. 
Alzar  la  mira.  Bid  soil  i  barhis : 
Ridere  sotto  i  baffi.  La^ssa  cress  i 
barhis:  Farsi  crescero  i  baffi.  «  El 
dovaria  leccass  i  barhis  » : «  Do- 
vrebbe  leccarsene  i  baffi  ».  «  /  co- 
mich  dovarien  mat  porta  harba, 
ne  barhis  » : «  Gli  artisti  dramma- 
tici  non  dovrebbero  poi-tar  barba 
nfe  baffi  ».  (Anche  in  milanese  Baf- 
fi) «  Quest  Vh  6n  vinett  coi  baffi/ » ; 
«  Questo  h  un  vino  coi  baffi ! »  O- 
na  donna  cont  i  baM:  Una  donna 
co'  baffi.  Vedi  anche  Bajfi.  «  Te 
gh'Ht  6n  barhis  de  negher  stilla 
faceia  » : «  Bada  che  hai  un  baffo 
di  nero  Hul  vi80». 

—  Barbison,  Baffone. 
Barbolk.  Vedi  Farfoia,  Barbu- 

gliare. 

Barbottk,  Barbottare,  Borbot- 
tare,  Taroccare.  «  N'olfa  die  bar- 
bo  ttd  tult'el  rfi » : «  Non  fa  che  —  o 
taroccare  tutto  il  giorno.  Barbot- 
ta  di  busecch:  Borbottio  degli  in- 
testini. 


(1)  Bella  parola,  ma  in  disuiio. 

(2)  Suono  uguale,  significato  differen- 
tissimo  Barbino  in  toscano  dicesi  di  ci6 
che  e  fatto  alia  peppio  o  di  cosa  dura  a 
sopportarsi :  L'e  6arW»ja  / 

(3)  In  ischerzo  per  basell€' 


—  Barbottada  o  Barbottament, 
Borbottio. 

Barbotton,  Lamentone. 
Barbozz .  Barbozzo  e  (dell'  clmo 

mcdioevale )  Barbozza  (1),  Monto. 
Avegh  duu  barbosz:  Ayere  la  pap- 
pagorgia. «  Xa  gd,  6n  hell  btis  in,  ad 
narhozs  »  : «  Ha  la  fossetta  al  men- 
to  o  in  mezzo  al  mento  ».  On  p^ign 
sott  al  barbozz:  Un  sergozzone. 

—  Barbozzal,  Barbazzale. 
Barca,  Barca.   Aiida  in  harca: 

Montaro  in  barca.  (Fig.)  Aiuttd,  la 
barca :  Aiutare  la  barca  o  Mandar 
avanti  la  barca.  Savh  mend,  la.  bar- 
ca: Saperla  barchcggiare.  IHra  i 
remm  %n  barca:  Desiatere  da  un 
aft'are  pericoloso.  Tira  innntia  la 
barca:  Sbarcareil  lunario  (P.  U.) 
Opp.  Far  andare  la  barca. 

—  Barcada,  Barcata.  Ona  bar- 
coda  de  gent:  —  di  gente. 

—  BarcaroUa,  Barcarola. 

—  Barcbeggili ,  Barche«jgiare. 
Save  barcheggia:'  Sapere  barca- 
menare. 

—  Barcb^tt,  Barchotto.  lUl  bar- 
chett  de  Bo^alora:  La  corriora  di 
Boffiilora.  Vedi  Boffalbra. «  Elpar 
che  vaghen  al  barchetti* :  «Pare  che 
abbiano  i  birri  dietro». 

—  Barchiroeu,  Barcaiolo. 

—  Barc6n,  Barcone  (2). 

—  Barchin  o  Sandolln  (per  eac- 
eia  in  acqua),  Barchino. 

Barch  (Dove  stanno  le  vaceho 
e  i  buoi  d'estate  nei  cascinali  del- 
I'Alta  Italia),  Tettoia. 

Bardk-ardaa-ardass ,  Bardare. 
«  /  cavai  del  cdr  funehre  eren 
tutt  bardoM  in  ner^:^.  I  cavalli  del 
carro  funobre  erano  bardati  a  bru- 
no». 

—  Bardadura,  Bardatura. 

Bardassa  (A  ragazzo  troj)x>o  vi- 
vace), Bardassa. «  Te  see  on  gran 
bardassa  /  »  :  «  Sbarazzino  che 
sei ! » 

—  Bardassada,  Ragazzata. 

—  Bardassaria,  Ragazzaglia. 

—  Bardasson ,  Mariolo.  ( Sch.  a 
ragazzo)  Bardassa. 

Barella  (Per  trasportar  a  brac- 
cia  mattoni,  calce,  ecc),  Barella. 


(1)  Non  si  usano  piu.  II  primo  e  di  R. 
St.  II  seoondo  e  del  cavallo. 

(2)  Barconi  in  toscano  vnol  anche  dire 
grand!  nuvolnni  oscuri  che  viaggiano  in 
ciclo  staccati  Tun  dairaltro. 


BAR 


41  — 


BKB 


L'dn  portaa  a  V  ospedaa  milla 

-»:«Lo  portarono  a  barella  al- 
[Tmpedale  ». 
Barter  (D.  Fr.)  (Stoflfa  fine  di 

Jta  e  lana).  Barrege. 

^Baretta,  Berretta.  —  a  la  nia- 

[fimara  :  —  alia  levantina.  Baretta 

noH:  Berretta  da  notte.  (Dei 

fCkrdiiiali)  Barelta  rossa:  Berretta 

[loasa.  (Copertura  del  capo  con  te- 

■)  Berretto. 

—  Barettada  (Quanto  sta  in  im 
I  berretto),  Una  berretta  piena.  0 
[(Salato)  Sberrettata. 

—  Barettinee,  Barrettaio. 

—  Baretidn ,  Berrettone.  —  de 

5'  nuieg,  de  soldaa:  —  di  giudice, 
i  Boldato. 

—  Barettin  de  pret,  BeiTettiua. 
Bargnlif.  Vodi  Margniff  coi  de- 

liiTati. 

Bari,  Barile  (1),  Botte.  Oii  hari 

polver:  tin  barile  di  polvere. 

teri  de  inciod:  Barigliono  di  ac- 

ii'iaghe.  M.  d.  d.  pr. :  Mett  i  pen- 

lifr  sul  baH  de  Vasee.  Vedi  Asee, 

Barilott,   Barilotto.  Andd   tutt 

a  barilott :  Andar  tutto  a  soq- 

■quadro. 

—  Barilott,  Bariletto,  Barletta  e 
Barlozzo. 

Baric^-icaa-icass,  Bamcarc  (P. 
N.)  (R.  St.).  *  In  del  48  de  per- 
tutt  tte  s'tn  harricaa,  a  MiktUf  co- 
me a  Palermo  »  :  «  Nol  48  dovun- 
que  in  Italia  sorsero  banicate  ». 

—  Barlcada  (P.  N.),  Bamcata. 
BarlaftiB  (Cose  di  poco  valoro  in 

caaa),  Carabattole.  «  Ua  toll  »n  i 
«o  barlafus  e  Vh  andaa »  :  «  Pigli6 
le  sue  carabattole  e  se  n'^  ito  ». 

Barlasslna  (Paese  lombardo  fa- 
moBO  pe'  Buoi  ciuchi ).  Potior  de 
Barlasninna  (In  dis. ):  Dottoruc- 
ciaocio. 

Barlicch  ( Nome  cho  si  d5.  al 
diavolo),  Berlicche. 

BarlOffglii  e  doriv.  Vedi  Sbar- 
loggih. 

—  BarlOBuggla  o  Barloggidn 
(Mezzo  cieco),  Barlocchio  (2), 
Bircio. 

Barlnmm,  Barlume.  Aveghen  6n 
harlumm:  Averne  un  barlume. 
«  G'oo  anino  6n  —  de  sperama  » : 


<1)  Bariie  eorrlsponde  piattosto  al  no- 
•Iro  v€u»ell  ch«  a]  hari. 

'(81  Soono  nguale.  Ora  e  parola  disusata 
a  Ftrenze. 


« Ho  ancora  un  barlume  di  spe- 
rauza  ». 

Barlusent,  Luccieante.  (I  primi 
albori)  A  barluzzo  (Masaa  marit.). 
El  ramm  de  cusina  barlusent:  I 
rami  delle  cucine  luccicanti. 

—  Barlusi,  Luooicare. «  /  elmi  di 
soldaa  de  cavalleria  barlusissen  al 
»<JZ» : «  Gli  elmi  del  soldati  di  caval- 
leria luccicano  al  sole  ». 

Bamasc  o  Bemazz  (Volg.).  Vedi 
Bartiazz. 

Barnazz  (Ferro  da  focolare), 
Paletta.  Maeuia  e  hernazz:  MoUe 
e  paletta. 

—  Bamazzada,  Palettata. 

—  Barnazzln,  Palettina  (1).  Pic- 
cola  pala.  On  bamaszin  de  la  pir- 
gotta :  La  paletta  di  Petuzzo. 

Baroceada  e  Barocclilsxno,  Ba- 
rocchisrao.  «  Quella  facciada  V  h 
d*  6n  barocchi  mo  insultant  » : 
« Quella  facciata  h  d'un  baroc- 
chismo  indecente*. 

—  Barocch,  Barocoo.  Stil  ba- 
rocch  (architt.) :  Stile  barocco  «  HI 
g*a  certi^  idei  cost  barocch  »  :  «  Ha 
certe  ftsime,  cosi  barocche». 

Bardmeter  e  Barometro,  Ba- 
rometro. 

Barom^tta,  Merciadro  ambu- 
laute. 

Bar6n  (Arald.),  Barone.  Q  (In- 
giuria)  «  Baron  fot..,. »  :  «  Barone 
coU'etie  ». 

—  Baronada,  Baronata.  «  Mi  sti 
baronad  i  soffri  minga  »  :  «  Co- 
deste  baronato  io  non  le  vogllo 
o  non  le  soffro  ». 

Bartavella  (Sorta  di  rote),  Ber- 
tuollo. 

Bartolamee,  Bartolameo.  «  Tn- 
nans  indree,  bartolamee  »  :  « lu- 
nanzi  e  indietro  Opp.  Un  contiuuo 
viavai».  (Pr.)  L*  acqua  dopo  san 
Bartolamee  Vh  bonna  de  lava  i 
pee:  So  piove  per  S.  Lorenzo  la 
vicne  a  tempo,  se  piove  per  la 
Madonna  1'^  ancora  oona,  se  per 
san  Bartolomeo  soffiale  di  dreo. 

Bartolascla.  Vedi  Fever. 

Baruffa,  Barufta.  n£!  success 
6na  —  »  :  «  Si  sono  abbaruft'ati ». 

Baruffk-fass,  Abbaruffarsi. 

—  Baruffament,  Abbaruffio. 
Barzegli  (Pop.),  Bazzicare.  «iM 

(1)  Palettitux  perb  a  Firenzo  sign! flea 
piattosto  il  ferro  che  si  adopera  a  sbrac- 
oiar  il  ve^io. 


BAR 


—  42  — 


BAS 


harzega  de  qui  part »  :  «  Bazzica  da 
quelle  parti*. 

Barzelletta,  Barzelletta.  ^L*^ 
6n  omm  pien  de  barzellett »  :  «  E 
un  uomo  pieno  di  barzellette  ». 

—  BarsdU^ttk,  Barzellettare. 
Ba8&*asaa-a8as8,  Baciare.  Bash 

la  man:  Baciar  la  mano.  «  M 
pd  harass  el  dit »  :  Vedi  Leccass. 
<iiEl  dovaria  basa  la  terra  dove 
meiti  %  pee  »  :  «  Dovrebbe  baciar 
la  terra  che  io  calpesto  ».  Basa^s 
8u:  Baciarsi. 

—  Basotta,    Baciucchlare.   « / 
-  mam?n    dovarien    minaa   basotta 

continoament  i  so  fiolitt )»  :  «  Le 
mamme  non  dovrebbero  sbaciuc- 
cbiare  continuameute  i  loro  bam- 
bini ». 

—  Basin,  Baeia  e  Bacino.  Basin 
a  la  francese:  —  alia  francese. 
—  s'ciasser :  —  sodo  o  coUo  schioo- 
co.  —  de  Giuda:  —  di  Giuda. 
Schiseia  di  hasitt :  Divorare  coi  ba- 
ci.  Ma7igid>  vunna  de  basiU  o  in 
di  — :  Maugiarsi  una  di  o  dai  baci. 
I  (Ammaccatura  dei  pani  grossi, 
segno  di  averne  toccato  un  altro 
nel  forno)  Bacio. 

—  Basinoau,  Baciuzzo. 

—  Basinott,  Baeiozzo. 

—  Basindn,  Bacione. 
Basa-asB ,    Banare.  «  L'h  B  dove 

mi  me  hasi  »  (II  pop.  dice  :  Dove 
mi  me  pondt) : «  fi  U  dove  io  mi 
baso  ». 

—  Basament,  Basamento. 
Bascik  (P.  N.),  Pascik.  «  El  voRur 

fa  el  bascid  »  :  «  Vuol  far  il  prepo- 
tente »,   , 

Basalisch  (Volg.).  Vedi  Basi- 
lisch. 

Basciamell  (Volg.).  Vedi  Be- 
sdam^ell. 

Basell.  GradinO)  Scalino.  Fa  i 
ba^hi  (Ton  salt :  Ruzzolar  le  scale. 
(Fig.)  Andd,  sii  6n  basell  (negli 
impieghi) :  Salire  d'  un  ffradino. 
FallcL  el  primm  basell  o  etprimm 
botton :  Sbagliare  il  ]3rimo  ocohiel- 
lo,  Dar  male  i  primi  passi.  Fd>  el 
prim,m  basell :  Bompere  il  gbiac- 
cio.  (Pr.)  M  pussee  difieil  V  h  el 
primm  basell:  II  peggior  passo  h 
quello  dell'usoio. 

—  BaseUin  (Delia  can*ozza),  Pre- 
dellino  o  Montatoio.  (Natui*ale  nel 
masso)  Scaglioncino. 

Bas^n  (D.  Fr.),  Basino.  Ona  ve- 
sta de  basen :  Una  veste  di  basino. 


Basglanna,  Bagiana  ( Arezzo  ) 
Fava.  Bis  e  basgiann:  Kiso  e  fs^ 
ve.  Tortade  basgiann:  Favetta>  « 
Faverella.  U  ( Pelle  d'  agnello  pel 
coprir  sedie)  Bazzana. 

—  BasglanoBura,  Favetta. 
B48gier  ( Bastono  leggermente 

ourTO  per  portar  secohi  in  spallai; 
Bilioo  (Lucca). 
BaflUegh  (yolg.).  Vedi  BasUich^ 
Baslllch,  Basilioo.  ^ 

Basilisch,  Basilisco. «  La  g*h  dt&u 
occ  de  basiliseh  » : «  Ha  gli  ooohi  di 
basilisco )».  Saltd>  sii  come  6n  —  r 
Rivoltarsi  come  un  galletto  maiv 
zuolo. 

Basla  (Vaso  di  legno  molto  spa- 
so),  Catino.  «  Ouarda  che  haala 
de  minestra .'  * : «  Guarda  che  cio- 
tolona  di  minestra ! » 

—  Basl^tta  ( Vassoio  di  l^no  i>er 
mondare  riso  o  legumi),  Tafferia. 
Salamm  de  basletta  (Rinuti  di  sa- 
lumi  ammonticohiati  sulla  taft'eiia 
nelle  botteghe  de'  pizzicagnoli  ). 
«  Scict  des  ghei  de  basletta  » (Volg.) : 
«  La  mi  dia  duepalancbe  di  repub- 
blica  (1) ».  Pagdi  elfitt  su  la  baslet- 
ta (Usanza  in  cerxe  case  di  pove- 
ri  dove  i  sotto  aifittatori  si  reca- 
no  al  sabbato  coUa  tafferia  a  ri- 
scuotere  aeconti  di  pigione):  Pa- 
gar  la  pigione  a  spilluzzico.J  (Per 
mento  che  sporge  m  fuori),  Bazza. 

—  Baslettdn,  Bazzone. 

—  Baslettinna,  Bazzina. 

—  Baslettada,  Una  tafferia  pie- 
na  di...  Opp,  Uu  colpo  date  coUa 
tafi'eria. 

—  Basldtt  (Meno  grande  della 
basla),  Catino.  (Per  tenervi  dena- 
ri)  Ci6tola.  Da  ona  seopola  al  ba^ 
slott  (rubare) :  Fare  una  buca. 

Basoffla  ( Vivande  e  minestre  di 
nessun  pre^io),  Basoiiia. 

—  Basoffla,  Man^iare. 

Bass,  Basso.  Tratlh  o  guardh 
d* alt. in  bass:  Trattare  o  guarda- 
re  d'alto  in  basso.  /  alt  e  bass  de 
la  fortunna :  I  capricci  della  for- 
tuna  o  anche  Gli  alti  e  bassi  del- 
la fortuna.  Vhss  bass  de  vista :  Yl%" 
sere  bircio.  DormX  bass  de  coo: 
Posar  11  capo  sul  guanoiale  basso. 
Vegnl  al  bass:  Cador  in  basso  o 
basso.  I  ( Breve )« /S^i'ann  e/ car- 


(1)  A  Firenze  oome  a  Milaao  qoesta  pa- 
rola  serve  nel  popolo  a  signifloare  oonfti- 
sione  e  arrutflo. 


BA8 


—  43  — 


BAS 


/'i  tnolto  bdtssyn  «  Quest' an- 
il eamevale  h  molto  oasso)*.  | 
tenor,  6n  bariton,  6n  b€is8 ;  Un 
,  tin  baiitono ,  uii  basso.    | 
della  Lombardia)  La  Bas- 
La  bassa  o  la  plana  (1),  il  pia- 
Vun  de  la  Bcusa;  Un  piani- 
ko.  I  (Ceto]  La  hcissa  gent :  La 
bassa  Opp*  La  genterella  o 
ibina  e  Sobucola.   V%n  bass:  Vi- 
basso.    Messa   bassa :    Messa 

Bas8li-B8aa-88a88,  Abbassare. 
Banit  el  coo:  Chinar  il  capo. «J£7 
tred  de  hassass  »  :  «  Crede  dl  av- 
Tilirsi ».  Bassass  gib :  Ghiuarsi. 
%Qhe  g*e  beutsaa  el  eervell  >»  (In  dis- 
IBo): «  £  diventato  scemo  ». 
,  BaaeacaBwa  (T.  di  stamp.) :  Cas- 
m  di  sotto. 

BaaaaCTillw  (P.  N.)  (D.  Fr.),  Bas- 
edlA,  Barculla,  Peso  piano. 

Bassetta  (Gloeo  d'azzardo  in  dis- 
vo),  Basserta. 

laasUriuuinS'*  ^^^  ^^' 

Bassill^tt  (D.  Fr.)  ] Parte  del- 
raociarino  delle  arm!  da  fuooo  del 
puaato),  Scodellino. 

Bassira  (Vols:.).  Vedi  Bazzila. 

BassrlLeY  (8brta  di  scultura  di 
fre^o),  Bassorilievo. 

Kwi,  Basto.  Mhtt  el  bast  alVa- 
snin:    Imbastare    il    ciuchereUo. 

iFig. )  Aveah  poca  paia  in  bast : 
(on  avere  borra  o  aver  poca  bor- 
ra  Opp.  Essere  male  in  gamba. 
Porta  el  bast:  Portare  il  basto. 

Bastii ,  Bastare. «  Basta  tn«ei  >» : 
«  Basta  cosi ».  Bastdgh  i  so  dnqu 
sold:  Non  lasciarsi  sohiacciar  le 
noci  in  capo.  Tant  che  basta :  Tan- 
to  che  basta.  «  Basta  che  el  sia 
per...  » :  «  Basta  che  si  tratti  di 
Opp.  Pur  di ».  P.  E. :  «  Basta  do- 
tM  ehe  poda  fi.nl » : «  Pur  di  fini- 
re». 

—  Bastant  (Afi'ett.),  Bastante.  II 
popolo  dice  sempre  Assee. 

lb  Bastard,  Bastardo.  ( Pr. )  /  ba- 
stard  infortunaa  (manca) :  La  for- 
tuna  non  viene  a  caso.  |  (Carat- 
tere  tipograf.)  Bastardo.  (Archi- 
tett.)  Drain  bastard:  Ordme  ba- 
stardo. 

—  Bastarda  (Yaso  da  cucina), 
Bastatda. 


—  Bastardass-ardaa,  Imbastar- 
dire.  «  Se  s'tn  bastardaa  »  :  «  Sono 
imbastarditi  o  imbastardite  ». 

BasUdn,  Bastione  (1),  Le  mura. 
«  Oo  faa  el  gir  di  bastion  » : «  Ho 
fatto  il  giro  delle  mura». 

Baston,  Bastone.  Baston  depas- 
seg :  Mazza.  —  de  cassia,  de  clpco^ 
latt:  Bastone  o  Bocciuolo  di  cassia, 
di  cioocolato,  Boston  di  tend:  As- 
se  delle  tende.  ||  (Pasta  dolcej  Ba- 
stone o  Bastoncello.  ||  (Di  gioco) 
El  rh  de  baston:  II  re  ai  bastoni. 

—  Bastonln,  Bastonscell,  Ba- 
stoncino,  Bastoncello. 

—  Bastonada,  Bastonata.  Jia- 
stonad  de  orb:  Bastonate  da  cie- 
cbi.  Bastonad  de  lira:  Bastonate 
da  libbre  (udito  a  Firenze). 

—  Bastona-naa-nasB,  Bastona- 
re,  «  El  par  che  m'  abbien  basto- 
7i4za )» :  «  E'  si  direbbe  che  m'  ab- 
blano  ba8tonato».  Vess  beech  e 
bastonaa  o  avhah  el  rual  e  i  beff: 
Esser  becco  c  bastonato.  (Pr.)  La 
prifnma  seperdo7ina,  la  seconda  se 
bastonna :  Una  la  si  passa,  ma 
due  le  si  soontano,  Alia  seconda 
si  perdoua  alia  tcrza  si  bastoua. 

Bastrozz,  Baratto,  Barattina. 
Famoso  a  fct  di  bastrozz :  Egli 
h  maestro  di  barattina. 

—  Bastrozzii,  Barattare. 

—  Bastrozzo,  Barattiere  (2),  Ba- 
rattatore. 

Batista,  Battista.  Avegh  la  vista 
che  fd.  Batista:  Avere  la  vista 
torba. 

Batizza,  Batista.  Fazzolett  de 
Batizza:  Fazzolett!  di  batista. 

—  Batlzaa,  Batistato. 
Batosta,   Batosta    (8),   Scossa. 

Tocu  sit  6na  gran  batosta:  Toe- 
care,  avere  una  bella  scossa. 

Batt-tuu-ttes,  Battere.  Batt  el 
torment^  la  lanna:  Batter  il  granOj 
la  lana.  Batt  i  pa^gn:  Batter  i 
panni.  (Pr.)  A  batt  i  pagn  salta 
Jceura  la  stria :  Persona  rammen- 
tata,  per  via,  va  Opp,  II  lupo  ^ 


(1)  La  p<a«ia,  ohe  rf«ponderebb6  meglto 
•Ba  Bitua  dio«  tatt*a]tro.  B  pinttoeto  una 
•pianato  o  toU^al  piii  ana  piccola  pianura. 


(i)  A  Firenze  la  parola  bcutione  non  ri- 
chiama  altra  idea  che  quella  di  un  riparo 
contro  i  nemici  fatto  con  terra. 

(2)  Barattiere^  dice  pid;  giacche  ri- 
sponde  a  trufftOore. 

(3)  Batosta.  I  diz.  florent.  la  deflnisoono 
Jl  battetsi  a  wjcenda  e  Irieontro  perieoloso. 
In  milaneee  Batosta  signiflca  grave  danno 
nella  talate  o  negli  interessi. 


BAT 


—  U  — 


BAT 


nella  favola.  JBatt  i  man^  el  tam- 
bor,  el  fer:  Batter  le  mani,  il 
tambiirro,  il  ferro.  (Pr.)  Bisogna 
halt  el  fer  intanta  che  Ve  cald:  Bi- 
sogna battere  il  ferro  iiitanto  che 
h  caldo.  Batt  la  fntsta :  Sgonnel- 
lare  (1),  Fare  la  "briudaccpla.  Batt 
a  la  porta :  —  alia  porta.  Dove 
ahe  batt  el  sol :  Dove  dk  il  sole.  | 
(Di  ci6  che  batte  automatic.)  Bait 
1  6r :  Battono  le  ore.  —  el  efBur, 
i  pols :  —  il  cuore,  i  jjolsi.  |  (Scon- 
figgere)  Batt  el  nemis:  Battere  il 
nemico.  ||  (InsistereJ  A  furia  de 
batt  el  gh/e  riussii :  Batti  e  ribatti 
c'^  riuscito.  fl  Batt  cajtsa  o  battela 
0pp.  Batt  la  cattolica:  Frecciare  (2), 
Chiedere  denaro,  Aiidar  all'acoat- 
tolica.  I  La  batt  de  poech  o  de  li 
adree:  La  batte   giii  di  li   Opp. 

J)ooo  pill  poco  meno.  Segond  aove 
a  batt:  Secondo  dove  la  batte. 
(Pr.)  La  lengua  la  batt  dove  daenr 
el  dent:  La  lingua  batte  dove  il 
dente  duole.  Ohi  no  pb  batt  el  ca- 
vall  el  batt  la  sella  (In  Fior.  non 
6  pr. ) :  Battere  la  sella  x)er  non 
poter  batter  il  cavallo.   H    Bcttte^ 

i^hela  (M.  bass.) :  Pregar  d'araore. 
Battesela^  Battersela  o  Far  tela. 
*.  E. :  L*e  m^i  che  me  la  batta  e 
che  i  lassa  destrigass  de  per  I6r : 
fi  meglio  che  me  la  colga  e  lasci 
strigarla  un  po'fraloro.  Q  Batten: 
Battersi  (in  duello  o  in  battaglia). 
Battapr?  (Entro  la  carapana), 
Battaglio.   (Sulla  porta)   Picchio. 

—  Battaggik,  Scampanare.«  Cos- 
se  Vh  stamattinna  che  i  pret  segui- 
ten  a  sbattaggia?  » : « Cos'^  stamat- 
tina  che  i  preti  non  fanno  che 
scampanare*» 

—  Battuda,  Battuta  (3)  (T.  di 
caccia).  Battute  Q  (Teatro).  Ona 
gran  battuda  de  man:  Una  sma- 
uaociata. 

Battaglia,  Battaglia.  —  de  Sol- 


(1)  Sgonnellare  per6  in  flor.  non  ha 
sempre  il  senso  tristo  del  milanese  batt 
la  fHista,  significa  anche  andare  per  le 
chlese  da  parte  di  donne. 

(2)  Frecciare  e  bellissima  parola  fioren- 
tina,  ma  dice  piu  che  batt  cassa.  Ci  vuole 
la  intenzione  di  non  restltuire  per  frec- 
ciare \eramente. 

(3)  Battuta  in  Fior.  ha  an  senso  ehe 
manoa  al  d^aletto :  e  la  parte  interna  d«Ila 
mattonella  del  bigliardo ,  e  spccialmente 
delle  due  minori :  lati  di  battuta ,  o  lati 
di  fianco. 


ferin:  Battaglia  di  Solferino.  | 
« Inceeu  a  la  Camera  gh'h  staa  la 
gran  battaglia  al  ministeri  » :  *  Og- 
gi  alia  Camera  fu  data  la  gran 
battaglia  al  ministero  *.  \  Ona  bel- 
la  battaglia  de  Salvator  Rosa: 
Una  bella  battaglia  di  Salvator 
Rosa.  H  «  7/  c  el  sb  eavall  de  bat- 
taglia »  :  «  £  il  suo  caval  di  bat- 
taglia ». 

Battaik  ,  Battagliare.  «.  An  se- 
guitaa  a  battaid,  tutta  sira  » :  «  Non 
smisero  di  battagliare  tutta  la  se- 
rata  ». 

Battal6n  Battaglione. 

Battar^ll,  (BastonceUi  uaati  ne' 
paretai),  Randello. 

BattardUa.  Vedi  8toccad6r. 
(Teatri)  /  duu  colp  de  la  battarel- 
la:  I  due  colpi  della  battarella. 

Battarla  ( Volg.).  Vedi  Batteria. 

Batt^U,  Battello.  Battell  a  va- 
por: Battello  a  vapore. 

—  Batt^a,  Battella  (barca  hin- 
ga  per  contrabbaudo  e  guardie). 

—  Battellln ,  Battellino.  «  In  la 
Darsena  de  Porta  Tieines  se  pb 
avegh  6n  battellln  a  noil »  :  «.  Nel- 
la darsena  di  Porta  Ticineso  si 
pu5  avei^e  uu  battelletto  a  nolo  ». 

Battelxnatt  (Specie  di  cacio  s  viz- 
zero),  Batelmat. 

Battent,  Battente.  M  battent  de 
la  finestra :  II  battente  dell'  iin- 
posta. 

B&tter,  Battere.  In  d'on  better 
d'occ:  In  un  batter  d'occhio. 

Batteria,  Batteria  (Artiglieria). 
«  S'  in  miss  in  battena  » : «  Si  son 
posti  in  batteria  ».  Q  (Mecoanismo 
di  orologio)  Soneria.  j|  Batteria  de 
cu»inna:  Batteria  <ii  cucina.  B  «/ 
fmugh  dn  finii  cant  6na  gran  bat- 
teriu  »  :  <cl  fuochi  di  artiflcio  ter- 
minarono  con  una  gran  batteria  ». 
II  Batteria  elettrica:  Batteria  elet- 
trica. 

Battesem  (Vol^.).  Vedi  Battesim. 

Batteslm ,  Battesimo.  Tegnl  a 
battesim:  Tener  a  —  (h>p.  Levar 
al  sacro  fonte  ( Aff. ).  JS^omm ,  fed 
de  —:  Nome,  fede  di  battesimo. 
«  L*  h  vera  come  che  g'oo  el  batte" 
sim  •» : «.  Vero  come  ^  vero  che  son 
Cristiano  battezzato*  (pop.). 

—  Battezza-ezzaa  (l),  Battczza- 


(i)  In  milanese  c^e  ^attezzass  e  non  c*e 
battezzass. 


r- 


BAT 


—  45  — 


BAU 


re.  JhUtezzct  on  basHnient:  Battez- 
«are  un  bastimento.  —  i  campann: 
B»ttezzare  le  campane.  Battezzd. 
el  tin:  Battezzare  il  vino.  Vess 
hattezzaa  eon  V  acqua  di  spinctzz: 
Essere  stato  battezzato  in  dome- 
jiica  o  mancargli  un  venerdi.  Bat- 
tessa  jter  mincuin:  Canonizzare 
per  mmcbione. 

BatttbiU.  BolU  bolli  (1),  Taffe- 
mglio.  ^  JB  U  h  success  6n  poo  de 
baUibui  »  : «  E  li  accadde  nn  litigio 
od  wnche  nn  putiferio*. 

Batticcdur  (Palpitazione  di  cuore 
prodotto  da  emozione),  Batticuore. 

BattLd6r  (Nel  giooo  del  pallone), 
Battitore. 

Battilor,  Battiloro. 

Ba^ttman,  Battimano.  «2iai9ri- 
ma  donna  la  g'«t  avuu  di  gran 
battitnan  »  :  « Idem  ». 

Battin  (T.  di  caccia),  Battitore. 

Ba^tlrceu  (Pezzo  di  legno  lisoio 
per  pareggiar  la  forma  tipografica 
m  macchina),  Battitoia.  I  (Arnese 
da  tintori)  Battitoia.  ||  {Per  il  latte 
nellA  zkngola)  Pestone.  1|  (Nel  mu- 
Kno)  B?ittola.  |  (Per  bussare  sul- 
Pimposta  delle  porte)    Martello. 

L(Per  dirompere  la  canape  e  il 
no)  Battitoio. 

—  Battirceitlat  Battitoia.  —  de 
nittinna  per  i  eotelett :  Battitoia 
per  le  ooBtolettc. 

B&ttirdiL,  RoveBcio.  a  A  mezza 
gtrada  semm  staa  ciappaa  da  6n 
batliron  d'aeqnay^ :  «  A  mezza  stra- 
da  ci  colse  un  roveacione  o  acquaz- 
zone  ». 
I  iBattlBtrada,  Battistrada. 

Battocc  (Delia  campana),  Bat- 
tfi<;lio.  I  Arleeehin  baitdec  :  Arlec- 
cbino  cne  picchia. 

Battada  (La  parte  deU'iinposta 
che  batte  nello  stipitej,  Battente. 
I  ( T.  music. )  AtCdat  %n  battvda  : 
Cantare  o  suonare  in  tempo.  Bat- 
tuda  d'  aspett :  Battuta  d'  aspetto. 

t(In  certi  giocbi)  Battuta  e  (al  pal- 
one)  Mandata.  S  (In  guerra) «  QuU 
pover  Frances  an  ciappaa  sU  6na 
battuda  ierrihU  »  :  «  Q^ie'  poveri 
Francesi  hanno  pigliato  o  avuto 
una  terribile  soomitta^. 

Bau-bau  (Per  far  paura  ai  bam- 
bini), Bau. 


Baull,  Baule.  Q  (Per  preparairii 
a  partire)  Fit  su  i  baui:  Far 
bauli.  Anda  in  d'6n  baull  e  tornh 
in  d'ona  valis :  Viaggiare  come  i 
bauli.  II  (Per  culo)  (Triv.)  Sedere, 
Bel  di  Roma. 

—  Baulettliit  Baulin. 

Bauscla  (Di  veccbi  e  di  bam- 
bini), Bava.  <U  era  tant  content 
eh'  el  perdeva  finna  la  bati8cia»: 
«  Era  coei  contento  che  la  cami- 
cia  non  gli  toccava  il  culo  ». 

—  Bausoii.-usciaa-u8ciass,  Im-  * 
bavare.  «M  1imu  V  h  bausciaala 
vestinna  »  :  « Il  bambino  ba  imba- 
vato  il  vestitino*. 

—  Bausdent,  Bavoso.  Vecc  bau- 
scent:  Vecchio  bavoao. 

—  Bauscinna  o  OnesUnna  (De' 
ragazzi),  Bavaglio. 

Bautui  (Cappuocio  a  uao  di  ma- 
acberaraiK  Bautta. 

Bava,  Bava.  Bava  de  can  rah- 
biaa:  Bava  di  cane  idrofobo.  Ve- 
gn\  la  bava  a  la  bocca :  Far  la  ba- 
va. II  ( Di  metallo  fuori  della  for- 
ma) Bava.  II  (De'  bozzoli)  Bavella. 

B&vara  (In  diauao),  Tallero,  Scu- 
do. 

Bayarese,  Bavarese  (1)  Una  taz- 
za  di  crema  calda. 

Baver ,  Bavero.  Baver  de  vdii : 

—  di  velluto. 

Bazar,  Bazzarre.  Vedi  Galleria. 

Bazza,  Bazza.  Avegh  6na  gran 
.bazza:  Avere  buona  bazza.  «  U  e 
pcBU  ininga  tutta  sta  bazza  che  se 
credeva  » : «  Non  h  poi  tutta  la  baz- 
za che  ai  credeva». 

B&zzega,  Bazzica.  —  gilerada: 

—  gigliata.  fl  (A  chi  plebeiamente 
rutta)  Bazzega  !  ( Volg.) :  Buon  pr6. 

—  Bazzeghin. «  Fhmm  dn  bazze- 
ghin  per  passd>  el  temp  /  » :  «  Fac- 
ciamo  un  poco  di  bazzica  per  am- 
mazsare  il  tempo  ? » 

BazzUa ,  Bacile.  «  Ghe  sarh  In 
bazzila  a  la  porta  del  teater  » :  «  Ci 
aarfl  il  vaasoio  alia  porta  dal  tea- 
tro».  II  (Eccleaiaatico)  Bacile. 

Bazzoit,  Bazzotto.  CEuv  ba^zott  : 
Uovo  bazzotto. 

Bebe  ( D.  Fr. ) ,  Beb6  (2) ,  Bam- 
bino. 

Beatt-atta,  Beato. «  L'e  6na  bear- 


(1)  11  raono  arieggia  !1  milftnese,  fl  senso 
non  k  prec'so.  Bom  bolU  e  tamnlto  di  po* 
polo  polttieamentt  paiiando. 


(\)   la  bttvareae  a  Firenre  e  la  nostra 
barbaiada. 

d)  Bcbe  In  Tobc.  e  voce  Infanl'le 
gnlflea  le  pecore. 


e  8l- 


BEA 


-46- 


BER 


to  cite  la  va  a  confessctss  <ina  volla 
alia  settimanna  » :^  £2  una  santoc- 
cbift  che  va  a  oonfessarsi  tutte  le 
settimane  ».  ||  Fa  vitia  heatta :  Fa- 
re una  vita  beata.  \  «  Beaio  chi  lo 
pd  vedere  »  :  «  Benvenuto  lei  ». 
«  Beatta  la  facda  del,.,  tal!  »  : 
«  Viva  la  faccia  del  tale  I  »  «  Beaio 
j?orcA  » : «  Beato  poroo». 

—  Beatocoh-a,  Santoecliio,  Pin- 
zocchera,  Baciapile. 

—  Beatii,  Far  la  pinzochera.  «  La 
vh  semper  in  giesa  a  heath  » :  «  Va 
sempre  in  chiesa  a  battersi  il  pet- 
to ». 

Bebdll.  Vedi  Belee. 

Becc&-ccaa-cca88,  Beccare. «  El 
papagall  el  m'  ct  heccaa  6n  dii  »  : 
«Ii  pap<igallo  mi  becc5  un  dito». 
«  Lu  el  se  beeca  i  so  sesmilla  lir  a 
Vann  a  fd>  nagott » : «  Egli  si  bee- 
ca le  Bue  seimila  lire  I'anno  a  non 
far  nulla  ». 

—  Becc&da,  Beccata. 

—  Beccadlnna,  Beccatina. 
Beccafigh,  Beocafico. 
Beccaria  ( In  dis. ) ,  Beccheria. 

(Pr.)  iViJ  vanza  mat  earna  in  bee-- 
earia :  Non  resta  mai  came  in 
beccheria.  per  triste  cb'ella  sia. 
11  ( Strage  )  «  i/'  ^  stada  6na  vera 
heecaria  » :  «  Fu  un  vero  macello  ». 

—  Becchee  (Volg.).  Vedi  Jfa- 
cellar. 

Beccazza.  Vedi  Oallinaaza, 
Bdcch,  Becoo.  Bagnh  el  beech: 
Metter  il  becoo  in  moUe.  M.  d.  d. : 
«  G'oo  nanca  el  beech  d'6n  quat- 
triny*  :  «Non  bo  il  becco  d'un 
quattrino  ».  «  JSceo  fatto  il  becco  a 
tocca »  :  « Ecco  fatto  il  becco  a 
I'oca  e  le  coma  al  PodestJt ».  H 
(Marito  di  adultera)  Becco.  Beech 
e  strabecch:  Becco  cornuto.  Beech 
content  e  beech  e  bastonaa :  —  con- 
tento, — bastonato  Opp,  Pappataci. 
^Ah  becco  e  thcco  /  »  :  «  Becco  col- 
I'efte !  »  I  (Ordigni  in  forma  di 
becco)  Beech  de  gas:  Becco  di 
gasse.  Beech  de  V  archett  del  vio- 
rin :  Nasello  o  Naso  dell'  arco. 
Beech  de  la  molla  d*  on  cadenas- 
zceu:  Nasello  del  saliscendi.  || 
(Pialla  di  falegname)  Beech  de 
sciguetta:  Becco  di  civetta.  ||  (Sor- 
ta  di  fringuello)  Beech  in  eros: 
Crociere. 

—  BeccMn  e  BecohUrnodu,  Bec- 
cuccio. 

'  Bdd,  Pecora  e  Agnello.   Quihtt 


come  6n  bee:  Tranquillo  come  un 
agnellino.  Vegnl  adree  com^  Sn 
bee:  Venir  dietro  come  un  — ,  ca- 
gnolino.  0  (Onomatop.).  «  J9e«  /  »  r 
«  Bfe  ».  0  ( Andar  al  Monte  di  I*ie- 
t^J  Fd>  6n  bhe:  Mandare  alio  zio 
(Non  com.),  Portar  in  pegno. 

—  Berin,  Agnellino. 

—  Berinee,  Agnellaio. 

—  B^^h!  (Escl.  di  disgusto),  I*oli! 
«  Behh  che  porcaria  /  »  :  «  Ben.  chte 
porcheria  I » 

Be^gia  (Strumento  per  lisciare), 
Lisciatoio. 

Beghlnaria,  Baccbettoneria. 

B6i.  N.  fr. :  /  oh  bei  oh  b^  I 
(Baloocbi  e  cianfrusaglie  ch.e  ai 
vendono  all'aperto  neUe  flere  per 
Natale). 

BMomen  e  Beidonn  (Fieri),  6e- 
gliomini  e  Belledonne. 

Belee,  Balocco  e  Giocattolo. « l^ct 
corrtproM  6n   belee  de  poceh  per  el 
fioeu  minor  e  vun  pussee  de  spesa 
per   el   mag^dr  »  :  «  Comper6    un 
balocco  per  il  bambino  e  un  c^io- 
cattolo  per  il  ragazzo  ».  J  «  Fa  l^ 
che  te  sett  6n  bell  belee  »  :  «  Va  pur 
1^  che  sei  un  buon  arnese  ».  Belee 
de  toRu  sit  c6n  la  m,<Buia:  Coset- 
taccio  da  pigliare   coUe  moUe.   § 
«  Damtn  indree  el  m^  belee  !  »  (Det- 
to  quasi  per  ischemo  a  chi  si  pente 
ingmstamente   d'avere  eoncesso) 
(Appross.)  (Pr.) :  Pensare  avanti  e 
non  pentirsi  poi. 

Beiegott  (Castagne  secche),  Veo- 
chioni.  tfna  jilza  de  beiegott :  Una 
corona  di  vecchioni.  fl  (Escl.  pop.) 
«  Acqua  de  beiegott  /  »  :  «  Nespole  1 
o  Cucuzza !  o  Accipreti  I  » 

Beleratt,  Baloccaio.  Facda  de 
beleratt:  Viso  di  soUetico. 

Beliett  (Volg.).  Vedi  Bigliett, 

Belltaa  (Volg.).  Vedi  AbiKtaa, 

b411,  Bello.  Bell  projil,  bei  occ, 
bell  cavall :  Bel  proiil«>,  oochi,  ca- 
vallo.  M  bell  sesso :  U  bei  sesso. 
Bell  caratter,  bell  liber,  beUa  mu- 
sica :  Bel  carattere,  bei  libro,  bei-  ^ 
la  musica.  ( Pr. )  Ohi  vceur  pari 
bella  bisogna  sowri :  Per  bella  pa- 
rere  bisogna  patire.  Bell  in  fassa 
brutt'in  piazza:  Bello  in  lascie 
brutto  in  piazza.  Ij'  h  minga  hell 
quell  cheh  bell,  ma  quell  eJupias: 
Non  h  bello  quel  che  h  bello,  ma 
quel  che  place.  On  giceugh  per 
vess  bell  el  dev  durh poceh:  Un  Del 
gioco  dura  poco.   on  legn  el  /d 


f. 


BEL 


-47- 


BEL 


minga  fwttgh ,  duu  en  fan  poceh, 
trii  dn  fogarellf  e  quatter  6n  jasugh 
kU:  Un  pezzo  non  fa  foco  ,  due 
JK  fan  poeo  ,  tre  ^ezzi  un  loohe- 
leUo,  quattro  pezzi  un  fuoco  bel- 
lo.  M.  d.  d. :  Andh  sii  hella !  An- 
dar  a  seconda  o  di  bene  in  me- 
dio e  (con  frase  disusata )  andar 
m.  rondone.  «  La  ven  a  la  pit  hel- 
fa »  : «  Piov©  a  catinelle  ».  «  Cosse 
te  me  euntet  de  hell  ?  »  :  «  Cosa  mi 
eonti  di  bello?  ^f^G'oo  ditt  bell  e 
hen  quell  eke  ghe  andava  >  :  «  Gli 
parlai  molto  chiaramente )».  «  M 
/d  bell  lie,  a  dl  >^ :«.  A  lei  toma  fa- 
dle  il  dire...  »  Avhgh  6n  hell  d%  : 
Aver  Tin  bel  dire.  Bell  hell:  Bel 
bello,  Adasino.  «  Ma  te  sett  the  te 
tee  bell  f  Te  vorariet  che  mi..  J  »  : 
«  Set  pur  curioso,  sai.  Vorresti  ohe 
io...|  >  Stil  pit  bell :  Sul  piii  bello. 
Foes  hell  de  boeca :  Farsi  bello  di 
ima  cosa.  «  Questa  V  h  bella  !  »  : 
«  Onesta  ^  bella  \ftAla  helVe  mei : 
Alia  meglio.  Avegh  elsd  bell  defdt: 
Avere  il  daffare  nn  sopra  i  cape- 
kU-  Tiragh  bell :  Essere  per  quel- 
ui  strada.  P.  £. : «  8e  pb  minga  d\ 
eh'el  sia  avar  ma  el  ghe  tira  hell  > : 
«Noii  si  pub  proprio  dire  che  sia 
.  avaro  ma  ci  tira  ». « In  tutt  bhipor- 
roU ,  ma...  »  :  «  Belle  parole  ma  1 
ffttti  ?  »  «  Chi  ven  el  bell .' »  :  «  Ora 
ne  viene  il  bello !  »  «  Cossa  se  fa 
debeUfyn^Che  si  f a  di  belloK 
La  bi^Ua  (al  gioeo) :  La  partita  del- 
Vonore.  La  b^lla.  |  Mett  in  bella: 
Metter  al  pnlito.  I  ^  M  ghe  fit  el 
bello  a  la  Teresa  »  :  «  F&  il  bello 
alia  Teresas. 

—  Bellin.  Fet  el  bell  bellin  :  Far 
il  bello  bellino. 

—  B^ezza,  Bellezza.  Ona  gran 
beUezza:  JJn  occbio  di  sole.  M.  a.  d.: 
«  L*^  la  beUezza  de  vinVann  che  n6 
se  vedem  » : «  fc  la  bellezza  di  ven- 
t'  anni    che    non    ci    vediamo  ». 
«  L'emm  miss  U  per  bellezza  » : «  Ci 
ati^  per  bellezza  Opp.  JS  spolvero )». 
P.  £. :  «  Qui  fior  in  sUia  miss  II 
per  bellezza  ma  pceu  sdn  de  na- 
goU  »  :  «  Son  fion  di  belluria  ma 
non  Banno  di  nulla  ».  Beo  i  bellezz 
de  vunna:  Bere  alle  bellezze  di 
muk  «  Ciao  b^lezsa  » : «  Addio  bel- 
lesEal  »(Pr.)  A  donna  bianea  bel- 
lezza n6  ghe  m^nea:  A  donna  di 
eania^one  bianoa  poco  manca. 
«  CheVi  6na  bellezza  /»:«...  che 
%  una  bellezza  ».  P.  E. : «  J  protest 


fioechen  che  Ve  ona  bellezza )» : «  Le 

{)rote8te  fioccano  ch'fe  una  bel- 
ezza  ». 

—  Bellezzlna  ( Di  gioyinetta ) , 
Bellezzina. 

—  Bell'umor,  BeU'umore.  «  Con 
ml  gh'  h  minga  tant  de  fd,  el  bel- 
rumor  » : «  Con  tne  non  o*^  da  far 
il  belVimiore*. 

Bdllora  (Animaletto  fra  topo  e 
scoiattolo),  Bellora  (Lucca),  Uon- 
nola. 

Bemoll  ( Accidente  musicale ), 
Bemolle. 

Ben,  Bene.  (Sost.)  «  Che  te  podet 
avkgh  ben  »  :  «  Che  tu  possa  aver 
bene ».  In  tutti  i  robb  gh'h  el  sd 
ben  e  el  so  m,al:  In  tutte  le  cose 
o'6  bene  e  male.  Savh  minga  ehe 
ben  fit:  Non  sapere  che  acqua 
bere.  (Atti  di  devozione)  IH  del 
ben  per  i  pover  mort:  Dir  del 
bene  per  i  morti.  (Giovamento) 
Vessegh  minga  de  jd  hen:  Non 
esser  terreno  da  piantarci  vigna. 
Ben  eon  ben:  Dio  con  bene.  Fit 
ben  al  stomegh,  ai  oec,  alia  sa- 
lute al  coeur :  Far  bene  alio  sto- 
maco,  agli  occhi,  alia  salute,  al 
cuore.  (Abbondanza  di  cose  o  di 
averi)  Avhgh  del  gran  ben  di  Bio: 
Avere  del  nen  di  Dio.  (Invece  di 
eppure)  «  Em,m,  faa  tutt  qtiell  ehe 
dn  toruu  I6r ;  hen,  in  minga  staa 
content  Vistess  »  :  «  Abbiamo  fatto 
tutto  ci6  che  ci  hanno  chiesto; 
eppure  non  furono  content!  lo 
stesso  ».  ( Assentimento  e  soddisfa- 
zione  dopo  premessa)  «  Se  faran 
cos^f  hen,  se  de  n6... )» :  «  Se  f  aranno 
cosi  bene,  se  no... ».  (Affetto,  amo- 
re)  «  Ghe  viti  dn  hen  a  Vanima  » : 
«  Gli  voglio  un  bene  dell'anima  ». 
Fass  vorh  hen:  Farsi  — ,  amare. 
(Cossa  fatta  ammodo)  «  El  canta 
hen  »  :  «  Canta  bene  ».  (Molto)  Ben 
prest,  ben  poch :  Ben  presto,  ben 
poco.  M.  a.  d. :  «  Bene  quidem, »  : 
«  Bene  quidem  ». «  Stasira  elgiceugh 
el  me  dns  ben  »  : «  Stasera  il  gioco 
mi  dice  bene  ».  «  Ben  detto  !  »  : 
«  Ben  detto  I  »  Fdssela  ben :  Far- 
sela  bene.  Fhssela  su  hen:  Fascia- 
la  bene  queUa  bambina.  Sentiss 
hen:  Sentirsi  bene.  Stct  hen  con 
tutti :  Star  bene  con  tutti.  Sth  ben 
in  gamba:  Star  bene  in  gamba. 
Trattass  ben  :  Trattarsi  bene.  Fe- 
gnl  su  ben:  Venir  su  bene.  Ben 
fada  de  eorp:  Ben  fatta. 


BEN 


—  48  — 


BEN 


—  Bendn,  Beiione.  «  La  va  &e- 
non )» :  «  La  va  di  rondone  » (poco 
U8.)  o  benone. 

—  Benondn,  Arcibenissiiuo. 

—  Benlssim.  «  Bravo,  henissim  » : 
«  BeniBsimo  fatto  ». 

Benedettln  (Fratc),  Bcnedettino. , 
Beneddtt,  Benedetto.  Segut  la 
regola  de  futn  Benedett :  Far  I'uo- 
mo  della  oastimonia.  (Aggett.  da 
benedt,  autifr.)  <  U  e  on  hene- 
deWotmn  /  »  :  «  E  iin  benedett'uo- 
mo  !  »  :  «  Quella  henedetta  fever  el 
le  lassa  mat  6n  minutt »  :  «  Quella 
benedetta  fcbbre  non  lo  lascia 
mai  uu  miniito  ».  (Sul  serio)  «  Be- 
nedett el  giorno  e  I'  ora  che  t'  oo 
vedun  /  »  :  «  Benedetti  il  giomo  e 
I'ora  che  t'ho  veduta  I  » 

—  Benedl-nedli,  Benedire.  « M 
I'd  fan  henedi  i7i  giesa  »  :  «  Lo  fece 
benedir  in  chieaa*.  (Antifr.)  «  Oh 
va  (in  poo  a  fatt  henedi »  :  «  Va  a 
farti  benedire  ».  A  ndd.  a  fass  he- 
nedX :  Battere  il  tiitfo.  «  fJi  el  ved 
8ta  eo88a  «...  vatt  a  fh  henedi » : 
«  Egli  vede  qiiesta  scena  e  apriti 
cielo  ».  (Bastonare)  Benedl  col  ma- 
negh  de  la  scoa :  Benedire  col  ma- 
nico  della  — ,  granata  o  con  una 
pertica  verde.  «  Taeunn  sit  tanti 
de  henedi  on  vescov  »  :  «.  Pigliame 
tante  qnante  ne  pub  benedir  un 
vcHcovo  o  da  caricar  un  raido». 
Bohh  de  henedi  con  Vacqua  santa : 
Cose  da  non  prondersene  briga. 

—  Benedizidn  ,  Benedizione. 
(Rinuncia)  J)agh  la  henedizion  a 
ona  rohha :  I)ar  la  benedizione  a 
una  cosa  Opp.  Non  volercene  sa- 
por altro.  (i^on  voleme  saper  al- 
XYo) «.  Per  mi  ghe  doo  la  niia  he- 
'neaizion  »  :  «  Per  me  gU  do  la  be- 
nedizione ». 

Beneficiada ,  Beneficinta.  (Tea- 
tro) «  Iai  henefieiada  di  comich  a- 
de-88  la  ciumen  8erada  d*  6n6r  »  : 
«  La  benefieiata  de'  eomici  ora  la 
chiamano  serata  di  onore  ».  (Fig.) 
«  JJ  h  8tada  la  86a  henefieiada  »  : 
«  fi  Htata  la  sua  benefieiata  ». 

Beneflzl,  Beneficio.  (T.  di  legge) 
Col  henefizi  de  Vinventari :  Col  be- 
ne-ftcio  dell'  inventario.  (  T.  eccl. ) 
Benefizi  8enipliz :  Benefizio  sera- 
plioe!  (Fig.J  Sinecura.  (Vantaggio) 
«  Per  mi  I  e  8taa  on  vero  henefi- 
si  y*  :  m  Vi'.T  me  fu  un  vero  benefi- 
cio ».  (Fuuzione  del  ventre)  Bejie- 
fizi  de  eorp :  Benefizio  del  corpo. 


Benestant  (Cbi  ha  da  vivere 
giato),  Beneetante. 

Beni  (Poderi),  Beni. «  M  g^ct  tutl 
i  so  heni  in  Briama  »  : «  Ha  tu.1>^ 
ti  i  suoi  — ,  poderi  in  Brianza.  >»- 
Beni  mobili  e  heni  imrmohilL .-  I— 
dera. 

Beniamin,  Benlamino.  Vems  el 
heniamin:  Essere  il  benlamino. 
Vedi  CaroRu. 

Benis,  Confetti.  I  bents  de  gj^os  ^ 
I  confetti  da  sposi.  (  Corianaoli  ) 
Anda  a  trh  via  %  bents:  An  dare 
a  gettar  ooriandoli.  (  Pr. )  JVi5  se 
pretend  henis  d'dn  asen  che  fdt  »p<$g 
(in  dis.) :  La  botte  d^.  del  vino  olie 
na. 

—  Benisitt,  Confettini. 

—  Benl86n»  Confetto  parlante. 
Benpientaa ,    Benpiantato     (1) , 

Tarchiato.  «  Quell  Vh  6n  ontm  bctv- 
pientaa  >  : «  Quell'^  un  omo  rol^u- 
sto  e  tarchiato  ». 

Benservli ,  Benservito.  DA  el 
benservii :  — ,  lioenziare. 

Benvord  (Fass),  Farsibenvolere. 

Benslna  ( Sostanza  li^uida  per 
smacchiar  panni),  Benzina. 

B^ola  (Pietra  gneis  che  oi  vien 
dalle  cave  omonime ) ,  Lastra  di 
Beola. 

Bequader  ( Acoid.  music. ) ,  Be-  * 
quadro. 

Ber^rajnasca  (Regione  a  levante 
di  Milano). «  Jj'e  andaa  sulla  her- 
gamasea  »  :  «  Andd  dalle  parti  di 
Bergamo  ». 

Bergamln  (Conduttore  di  man- 
dre  non  a  cavallo),  Biittero, 

—  Bergajninna,  Bergamina  (2), 
Vaccaroccia.  I  hergaminn  in  mdg 
van  8u  a  Valp;  in  settemher  vegnen 
gio :  Le  mandre  del  roilanese  di 
maggio  vanno  alle  alpi,  di  setteiu- 
bre  ne  scendono. 

Bergamott. 

Bergom,  Bergamo.  (Di  due  per- 
sone  discordi )  Vtui  a  Bergom  e 
Valter  a  Barlassina :  Uno  a  levan- 
te I'altro  a  ponente. 

Berichin,  Birichino.  Beriehin  de 
piazza :  Birichino  di  strada  o  piaz- 


(1)  La  voce  fior.  non  corrisponde  perfet- 
tamente  alia  milanese,  giaoche  benpicmta- 
to  vQoI  dire  boIo  chi  ha  1  piedi  molto  lar- 
ghl  e  lunghi. 

(2)  Bergamina  a  I.ucca  e  qnel  cartocclo 
con  cui  8l  ferma  II  pennecchio  sulla  oo- 
noochia  o  r6cca.  Non  ha  nulla  a  che  &re. 


BER 


—  49  — 


iftiuolo.  (Per  vezzo) «  Ah  berieehi- 
9a/»:it.  Ah  birichina I » 
^Berichinada,  Biriohinata. «  M 
m'h  faa  6na  herieehinada  »  :  «  Mi 
ieee  im'azioiie  da  moneIlo». 

Serla.  N.  fr. :  Fa  dna  herla  :  Far 
ima  fi^uraccia. 

BerUncrliitt  e  Berlingatter  ( in 
die. )  (Omamenti  donnesohi  ridi- 
eoli),  Fri>nzoli. «  La  se  mhtt  intdr- 
no  eerti  berlinghUt  che  la  sefh  rid 
adree  >  :  «  Si  mette  addosso  certi 
fronzoli  che  fa  ridere  U  prossimo 
i^e  sue  8i>alle ».  Jja  sura  Cecca 
di  berlingmtt:  La  sora  Rosetta  de' 
bnrattini. 

BerUnna  (Castieo  di  malfattori 

in  illo  tempore),  Berlina  (1).  Khtt 

;  m  berlinna  quaidun :  Mettor  iino 

aila  berlina.  J  (Gioco  fanciullesoo) 

f  Berlina.  |  (  Carrozza  da  viaggio  ) 

"  Berlina. 

Berlocca  (2)  (Cassa  che  si  batte 
per  chiamare  i  famH  alValba  nel- 
te  tenute  del  Basso  Milanese). 
Berlranin{Volg.).\ediBarlumm. 
Bemase  ( Volg. ).  Yedi  Bamazz 
e  derivati. 
Bersal  (Volg.).  Vedi  Bersali. 

—  Bersali,  Bersaglio. 

—  Benalier,  Bersa^Uere.  /  ber- 
saglier  in  staa  istituit  dal  Lamar- 
mora :  I  bersaglieri  furono  isti- 
toiti  da  Lamarmora. 

Ben.,  (D.  Pr.),  Bersd,  Pergola (3), 
Cupolino.  In  gtardin  gk'h  6n  ber- 
»d  tutt  covert  de  rampieant:  In 
eiardino  c'^  un  bersd  o  per^oletta 
tatta  coperta  di  piante  rampicanti. 

Btota,  Berta.  L'e  pu  el  temp  che 
Berta  filava  :  Non  h  pid  11  tempo 
che  Berta  lilava.  Mett  la  berta  in 
sen  :  Mettersi  la  berta  in  seno  (non 
comnne  ),  Mettersi  la  coda  fra  le 
gambe  (4).  |  (Specie  di  gazza)  Ber- 
ta o  Cecca.  |  (Beffa)  Bit  la  berta 
(Be£fare) :  Dare  la  berta  (ma  non  h 
comune). 

Bertagnln  (Volg.),  Merluzzo. 
Oddr  de  bertagnin :  Odore  di  bac- 
cal^  (5). 

(1)  Aboltto  lo  stramento  restd  la  parola. 
(C>   Parola  cbe  si  sente  BUi  mercati  dt 
riao  e  dl  grano. 

(3)  Bertd  e  fwrola  da  schivarai ;  ma  Per^ 
gola  e  piuttoBto  la  nostra  Toppia. 

(4)  E  forte  nn  poco  fort«-  Meglfo  d :  rt- 
maner  mezzo  gruOo^  o  anche  ritnettern. 

(5^  Nob  Ta  aoafuto  eo]  puzxar  dl  bac~ 
CAlOy  p«r  poziar  di  irreligioso. 


Bertayell  (Specie  di  rete),  Bor*< 
tabeUo. 

Bertonii,  Zucconare.  *c  Ul  s*  h 
faa  bertondb »  :  «  S'6  fatto  zucco- 
nare ». 

Besasc  (D.  Fr.j,  Besso  (fuori 
d'uso).  «  Te  sett  on  vero  besasc»: 
«  Sei  un  buono  a  nulla,  un  dap- 
poco  »  (non  pop.).  «  Besasc  d'  on 
avvo«a^<  »:<(Cayalocchio,  Bindolo». 
On  besase  d'dn  vestii:  Un  oencio 
di  vestito. 

—  Besasdada,  Scempiagglue. 
«  Quella  commedia  la  me  par  6na 
vera  besasciada  »  :  «  Quella  com- 
media m'^  parsa  una  vera  scem- 
piaggine  ». 

—  Besasclarla,  Chiappola  (A- 
rezzo),  Ba^attella.  «  JEl  g^ci  in  bot- 
tega  aomM  de  la  bescuciaria  » : 
«  Non  ha  che  bagatteUe )». 

Besbim  (Volg.).  Vedi  Bisbilli. 

—  Bisbilli,  BisbigUo. 
Besohizziass-ziaa ,    Imbuzzirsi. 

« IJl  pdleder,  beschiziaaf  V  h  voruu 
pu  anddt  avanti  »  :  «  II  puledro  ri- 
belle  o  sdegnato  comincib  a  far 
il  restio». 

—  Beschizids,  Schlzzinoso.  (Tra 
11  permaloso  e  lo  scontroso) «  Quel- 
la pdpdla  V  ^  tropp  beschiziosa  » : 
«  Quella  signorina  6  troppo  facile 
a  entrar  in  valigia  ». 

Beaeott  (Volg.).  Vedi  Biscoit  e 
derivati. 

Besdi  (L'arma  di  zanzare  e  ve- 
spe),  Pun^glione.  (Fig.)  Oaseid 
foRura  el  besH:  Farsi  risentire. 
«  L'h  6n  besH  d*  6na  donna  doma 
impa^tada  de  invidia  e  de  rah- 
bia  »  :  «  £}  una  scomunica  di  donna 
impastata  di  invidia  e  di  livore, 
Un  gastigo  di  Dio  I »  (L'eflFetto  del 
pungiglione  sulla  pelle)  Cocciola 
(che  vale  anche  Besiadura), 

—  Besi68,  Pungente.  On  fa  be- 
sios :  Un  fare  pungente.  «  Gome 
te  sitt  besios  stamnttinna  /  >» :  «  Co- 
me sei  velenoBO  stamattina  ».  Geo 
besids :  Occhi  in  cagnesco. 

—  Besill,  Pungere.  «  El  w'A  vo- 
ruu besiA»  :  «  Manc5  poco  che  non 
mi  mordesse». 

Besinfl  (Aspetto  del  viso),  Gon- 
fio.  « I/h  cosi  grass  che  V  h  finna 
besinfi, » j  «  Gli  ^  cosi  grasso  che 
sembra  perfino  gonfio  ». 

Besogn  (Volg.).  Vedi  Bisogn. 

Besdnc  (VolgJ.  Vedi  Bisont, 

BeBtenunii    (volg.),    Vedi  Be- 


BES 


—  50  — 


BET 


stemmidi.  (Piorent.  pop.)  Smooco- 
colare. 

Bestemmia,  Bestemmiare,  Tirar 
moccoli.  —  come  6n  can :  Bestem- 
miare come  un  turco  o  come  im 
vetturino.  «  Bisogna  sentiU  quell 
masealzon  a  —  »  :  <c  Bisogna  sen- 
tirlo  a  schiacciar  saraoom». 

—  Bestemmia,  Bestemmia.  (Pr.) 
La  bestemmia  la  toma  semper  a 
eh  soa :  La  bestemmia  gira  gira 
torna  addosso  a  cM  la  tira.  |) 
(Prezzo)  « L^dt  ditt  6na  bestem- 
mia »  :  «  Ma  lei  dice  una  bestem- 
mia o  uno  8proposito». 

—  Bestemmiaddr ,  Bestemmia- 
tore. 

Bestia ,  Bestia.  Bestia  feroee  : 
Bestia  feroee.  (Per  anton.)  «  I  mh 
besti  »  :  «  Le  mie  bestie  ».  ( T.  di 
spr.) «  Te  see  6na  bestia  » : «  Sei  u- 
na  bestia  ».  «  Bestia  b6lgironna  » : 
«  Bestia  buscherona».  Andd,  in  bcr- 
stia:  Entrare  o  montar  in  bestia. 
Oogndss  V  umdr  de  la  bestia :  Co- 
nosoere  I'umore  deUa  bestia.  JJa- 
vord  come  6na  bestia:  Lavorare 
come  una  —  o  come  un  asino.  ){ 
(Specie  di  gioco)  Bestia. 

—  BestlASCla,  Bestiaccia. 

—  BestiaL  Bestiale. «  L'h  6n  omm 
bestial »  :  «  E  un  uomo  — ,  intrat- 
tabile  ». 

—  Bestialltaa ,  Bestiality.  «  El 
dis  su  domd  di  hestialitaa  o  di  Or- 
snad  » : «  E'  non  dice  che  delle  — , 
stolidezze  ». 

—  Bestiaxnm,  Bestiame.  —  gross 

0  7nenuder :  —  grosso  o  minuto. 

—  Bestiollnna,  Bestiola. 
Bestlrk.  N.  fr.:  Tira  e  bestira: 

Tira ,  tira.  «  Tira  bestira  V  d>  finii 
a  lassamel  per  vint  f ranch  » : «  Ti- 
ra, tii'a,  a  furia  61  stiracchiare  fi- 
ni  a  lasciarmelo  per  venti  lire». 

Bettega ,  Balbettare  (1) ,  Tarta- 
gliare. «  Ul  bettega  mMledettam^nt »: 
«  Tartaglia  a  tutto  andare  ». 

—  Bettegdi,  Tartaglione.  I  bet- 
tegoi  a  Lucca  i  ciamen  chechellari: 

1  tartaglioni  a  Lucca  li  chiaman 
checchellari  e  bacciucconi. 

Bdttola,  Bettola.  «  Questi  in  di- 
scors  de  bhttola ,  e  minga  d*  6n  to 
pari  » : «  Codesti  sono  disoorsi  da 
bettola  non  da  pari  tuo». 


(1)  BaU>ettare  pu6  anche  essere  indipen- 
dente  da  balbuzie. 


—  BettoUn,  Bettoluceia. 

—  Bettolinatt,  Bettolante. 
Bettonega  ( Volg. ).  Vedi  BeUo- 

niea. 

Bettdnica,  Bettonica  (1).  Conos- 
suu  come  la  bettonica:  Esser  co- 
nosciuto  pi^  della  bettonica. 

Bev-evuu,  Bere.  Bev  el  eaj^e,  el 
thh :  Prendere  il  caff^,  il  th^.  Bev 
come  6n    Turch:  Bere  come   un 
Turoo.  Bev  a  cannell :  Bere  al  boc- 
oale  Opp,  Attacoar  la  bocca  al  fia- 
sco.  Bev  a  canna :  Bere  a  gar^a- 
nella.  Fit  a  chi  paga  de  bev  :  Gio- 
care  al  fiasco.  ^  Ti  te  jpagaree  de 
bev  »  :  «  Tu  ci  metterai  if  vino  ». 
B^veghen  adree  6n  biccer:  Bevor- 
ci  sopra  un  biocbierino.  « If  61  bev 
che  a^equa  »  :  «  Non  beve  che  ac- 
qua  ».   I   (Ascoltare   con   grande 
curiosita) «.  JEl  stct  U  a  bev  su  i  no- 
ster  paroll » : «  St&  li  a  succiare  le 
nostre  parole  ».  ||  (Credere  troppo 
faoilmente) «  L'ct  bemida  »t«  » : «  E' 
I'ba  bevuta  ».  j|  ( Versare  in  un  bio- 
chiere  del  vino)«  V6ia  gid  de  bevy>: 
«  Mesci ».  M.  d.  d.  volgari : «  Mi  el 
bevi  de  vott  e  stoo  a  cassett » : «  lo 
mangio  di  magro  e  dormo  da  pie- 
di  e  cioh  non   me  ne  impiccio  ». 
Pu  che  m^angid  e  bev  n6  se  p6  fd : 
Pill  che  man^iar  e  bere  non  si 
pole.  (Pr.)  Chi  pit  bev  m,en  el  be- 
vard:  Chi  piii  beve  manco  beve 
o  poco  vive  e  manco  sparecohia. 
N*  decor  zifold  se  el  cavall  n-'  61 
vceur  bev :  Vedi  Cavall,  {| «  Me  par 
ch'el  sia  6n  ^oo  bevuu  » : «  Mi  sem- 
bra  un  poohino  cionco  ».  U  (Ingol- 
lar  dell^  acqua  nuotando  )  Bere  o 
far  un  beverone.   P.^  E. :  «  Vegni 
al  bagn  de  Liana  insem,m>a,  Tna  rir- 
cordet  defamm,  m,inga  bev  » : «  Ven- 

§0  a  bagnarmi  con  te  ma  non  mi 
ar  beveroni ! » 

—  Bevuda,  Bevuta.  8  (Sgridata). 
Vedi  Strapaszctda. 

—  Bevascia,  Sbevazzare.  ^L'h 
stauintorno  tutta  nott  a  bevaseid)*: 
«.  fi  state  tutta  notte  in  giro  per 
le  bettole  a  sbevazzare*. 

—  Bevascidn,  Beone. 

—  Bevanda,  Bevanda.  Tassasui 
bevand :  Tassa  sulle  bevande.  Cioc- 
colatt  in  bevanda:  Cioccolata  in 
bevanda. 


(1)   Non  registrata  la  parola  nei  dizio- 
nari  tosoani  ma  viva  nella  ft*a8e. 


BEV 


51  — 


BIA 


—  Beveragg  { Manoia  a'  vettu- 
rini),  Beveraggio. 

—  Beverdn  (Intruglio  per  le  be- 
stie),  Beverone. 

— Bevibll,  Bevibile.  inL'ahevuu 
elbeinbil>nii  Ha  bevuto  il  bevibile  ». 

—  Beviroen  ( Vasetto  per  uccelli), 
Beverino  e  Bicchierino.  JSl  bevt- 
rcBu  di  jnii :  II  beverino  della  stia 
e  anche  Beveratojo. 

Bezsa  (1),  B^zzera  (Senese),  Pe- 
eora. 

Biacca,  Biacca.  Da  ait  la  bi€tcea: 
Dar  la  biacca  o  imbiaccare.  «  La 
g*dL  la  faeeia  tutta  impiastrada  de 
hiaeea  e  de  helHt »  :  «  Ha  il  viso 
tutto  impiastricciato  di  biacca  e 
di  belletto>». 

Biada,  Biada.  nDagh  la  Uada 
ai  eavall »  :  «  Dk  la  biada  al  ca- 
vallo».  (Pr.)  La  minestra  l*^  la 
biada  de  Vomm  (manca). 

—  BladlroBn,  Biadajuolo  (non 
com.). 

BiadeghJVolg.).  Vedi  Abiatieh. 

Btanca,  Bianca.  (Sost.)  La  sura 
bianca:  La  neve.  (A^gett.)  Carta 
bianea:\e6i  Carta,  Arma  bianea: 
Vedi  Arma.  Minestra  bianea:  Mi- 
neetra  tezza  tezza.  (Pistoia).  M. 
d.  d.  :  «  Avella  bianca  de  pes  »  : 
«  Averla  bianca  ». 

Biaacaria  o  Biancberia,  Bian- 
clieria.  Bianekeria  de  tavola,  de 
leUy  de  mttdass:  Biancheria  da 
tavola,  da  letto,  da  doBso.  Nett  de 
biancheria:  Imoiancato  e  lavato. 
(Pr.)  Bisogna  lava  la  biancheria 
tporca  in  jamiglia :  I  panni  su- 
mci  vanno  lavati  in  casa.  (I  ba- 
gnainoli  agli  awentori)  «.  Bian- 
cheria /  » :  «  Vuol  la  biancheria  ? » 

Bianeh,  Bianco.  M  bianch  de 
r  occ  f  de  V  ctuv :  D  bianco  del- 
Vocohio,  dell'ovo  o  albume.  Bev, 
cugi,  J^shf  firmit  in  bianch:  Be- 
re  ,  cucire  ,  lasciare ,  firmare  in 
bianco.  Fh  ved^  negher  o  ner  per 
bianch:  Far  vedere  il  nero  pel 
bianco.  Mett  el  negher  sul  bianch : 
Mettere  il  nero  buI  bianco.  Ccrus 
in  bianch:  Cuocere  in  bianco  o 
Lessare.  Bianch  came  6n  pann 
lavaa  :  Bianco  come  panno  lavato. 
Bianch  e  ross  come  6na  rosa :  Bian- 


co  e   rosso  come   una  rosa.  De 
pont    in    bianch:    Di    punto    in 
bianco. 

—  Bianchett  (Gesso  dal  sai-ti). 

—  Biancbetta  (Giubbetto  sotto  le 
vesti).  Camiciola. 

—  tfianconna,  (Specie  di  uva). 
Biancone  (Isola  d'Elba). 

Bias  (P.  N.),  Biagio.  A  S.  Bias: 
A  San  Biagio. 

Biassii-saa^  Biasciare.  Andd,  a- 
dree  a  hiassa:  Andar  biascican- 
do.  Ona  balla  de  pan  biassaxi :  Un 
biasciotto.  Foresetta  o  forbis  eke 
biassa:  Porbici  che  cuciono  Opp. 
Porbice  che  biascia  e  trincia. 
Biassd,  i  par  oil:  Biasciar  le  pa- 
role. Biassa  paternoster:  —  pa- 
ternostri  Opp,  Scoronciare. 

—  Biassaaa,  Biasciata. 

—  Biassagiomai,  Biasciagior- 
nali. 

—  Biassapater  e  Biassarosari, 
Biasciarosarii. 

Blassonn  (Nome  di  paese),  Bias- 
sono.  Andd,  a  Biassonn  (Lucrare 
illecitamente) :  Pigliare  lo  sbnittb. 

Biava  (Volg.).  Vedi  Biada. 

Bibbia,  Bibbia.  I  protestant  di- 
stribuissen  i  bibbi  gratis  »  :  « I  me- 
todisti  (1)  distribuiscono  gratis  le 
bibbie  ». 

Bibita,  Bibita  c  Beuta  (Volg.)- 
U  Igea  V  h  6na  bibita  ncettva : 
L'Igea  fe  una  nuova  bibita. 

Biblioteca,  Biblioteca.  La  bi- 
blioteca  de  Brera,   La  biblioteca 

Bice  (Tronc.  di  Biccer).  Vedi 
Biccer. 

Biccer,  Biechiere.  Biccier  de  ve- 
der,  de  cristall:  Biechiere  di  ve- 
tro,  di  cristallo.  —  de  caccia :  Ve- 
di Barchetta.  On  b6n  biccer  de 
tin:  Un  biechiere  di  Quel  bono. 
El  biccer  de  la  staffa :  Il  biechiere 
della  staffa.  J.  (BrUlante  falso) 
Ctiu  de  biccer:  Culo  di  biechiere. 

—  Biccerln,  Bicchierino,  Bic- 
chieretto  (2). 


(1)  Bex»a  h  Toce  cho  li  ode  ia  Piazza 
FoBtana,  dovo  stanno  a  morcato  anche  i 
contadini  briaiiKoli,  e  signiflca  Pecora.  Mes- 
lo  per  riflesso  del  Bitzera  senese. 


(1)  Non  e  .  che  a,  Pirenze  non  si  dica 
i  protestanti.  £  solo  che  a  MUano  in  questo 
caso  protestant  vuol  dire  metodika.  A 
Firenze  tale  distinzione  e  in  uso.  a  Mi- 
lano  no. 

(2)  S'intende  a  Firenze  quasi  verzeggia- 
tivo  dl  biechiere:  4^ Come  el  ghe  jrias  el 
vin  al  Peder »  :  «-Come  ci  sta  Pietro  al 
bicchieretto  ». 


BIC 


—  52  — 


BIF 


—  Blccerada  (Partita  al  bigliar- 
do  in  molti),  SbiocMerata  (iT. 

Bicciolan  (Pasta  dolce),  Oiam- 
belletta.  B  (Uomo  lungo  e  soro) 
Bietolone.  R  (Sorta  di  uva)  Biccio- 
lanna:  Uva  galletta. 

Biclcletta  (P.  N.L  Bicicletta. 

—  Blcidettista,  Idem. 
Bicocca,  Bicocca  (2),  Arcolaio. 

Don  la  bieocea  se  fa  g%6  el  reff  e 
con  Vaspa  el  se  fa  sii:  Coll'  arco- 
laio si  dipana  e  coU'aspo  si  ain- 
matassa.  MHt  V  ascia  aulla  bicoe- 
ea:  Agguindolar  la  matassa. 

—  b1cocc&,  Barellare.  «  V6i,  me 
par  ehe  te  oicocchet  6n .  taniiro- 
mi »  :  «  Guk,  mi  pare  che  tu  ba- 
relli  un  tantino  ».  (Piil  forte)  «  El 
bicocca  a  quel  biondo  »  :  «  E'  bar- 
coUa  ». 

—  Blcoccada ,  BarcoUameuto. 
«  Pover  vhgg  ;  di  volt  el  ghe  dh  di 
bicoccad  »  :  «  Povero  vecchio ;  di 
(luando  in  quando  e'  bareolla». 

—  Bicocchin(Giocofanciullosco), 
Giritondo.  F^  el  bicocchin:  Far 
bindolo  (Lucca),  Far  il  giritondo. 

Bide  (I).  Fr.)  (Kecipiente  per  la- 
var  i  piedi),  Bid^. 

Biddll,  Bidello. 

Biedrava ,  Barbabietola.  Boss 
come  6na  biedrava:  Rosso  come 
una  bi^tola. 

Blella  (Nome  di  cittk).  «  L*h  6n 
I'ngles  de  Biella  » : «  $3  un  Inelese 
di  Per^tola  ».  H  (Vaso  di  terra)  Te- 
game.  «  U  a  m^angiaa  6na  biella 
pienna  de  cocumer  e  V  h  m,ort  de 
colera  »  :  «  Mangi5  una  tegamata 
di  citrioli,  e  crep5  di  colera ». 

—  Blellada»  Tegamata. 

—  Blellascia,  Biellin,  Biellott, 
Tegamaccio,  Tegamino,  Tegame 
fondo. 

—  Biellatt,  Fabbricatore  di  te- 
gami. 

Bifich  (P.  N.),  Arduo. «  Qiiest  Ve 
el  pdnto  bifich  »  :  «  Quest'  e  il  bu- 
silli  o  il  pimto  scabroso  (3) ». 

Biffc^ccn  (D.  In.),  Bistecca.  Vit- 


(1)  Vaol  anohe  dire  a  Firenze  -partita  in 
campagna  per  here. 

(2)  In  Toscano  si  sa  cosa  vuol  dir  6f- 
cocca  tutta  diversa  da  arcolaio-  Bicocca 
signidca  in  fior.  piccolo  castello  su  un'al- 
tura. 

(3)  Abblamo  dato  la  doppia  frase  tosca- 
na,  perche  11  busilli  c'e  anche  in  Milanese. 
Vodi  BVfSilles. 


tori  JEJmanuell  n^6l  viveva  ehe  de 
zuppa  e  biftecch:  Vittorio  Enia- 
nuele  mangiava  sempre  zuppa  e 
bistecca. 

Blffa  (^egnale  del  traguardo  da 
ingegneri)  Jp.  NO,  Biffa. 

Biga ,  Biga.  La  corsa  di  high  : 
La  corsa  delle  bighe.  M.  d.  d. : 
«  Molla  la  biga!  » : «  Via  a  gambe !  > 

Bigatt,  Bigatto  (1),  Baco  da  se- 
ta. Semsnaa  de  Mgatt:  Seme  di  ba- 
chi.  Mandct  i  higatt  o  i  eavaler  al 
bosch:  Infrascare  i  bacM. 

—  Bigattee,  Bigattiere  e  Bacajo. 

—  Bigattera,  Bigattaja  e  Bigat- 
tiera  (come  stanza  e  come  donna 
che  accudisce). 

Bigia  capellee  (in  disuso),  Pinco. 

Bigi&,  Marinare  e  Salare.  Bigia 
la  scoRula,  la  m,essa :  Salare  la  le- 
zione,  la  messa.  (Sottrarsi  a  ca- 
stigo) «  Stavolta  te  la  bigiet  ndnga  » : 
<c  Questa  volta  non  la  scampi  >». 

—  Biglada  (Mancanza  alia  le- 
zione,  alia  messa,  ecc). 

—  Bigladdr,  Che  manca  spesso. 
Bigln  (Libretto  su  cui  si  trova 

da  copiare  i  doveri  di  scuola)  (P. 
N  ). 

Biglla  (D.  Fr.),  Biglia  (2),  PaUa 
del  bigliardo.  Vess  in  biglia  :  Es- 
ser  in  palla. 

—  Blgliard,  Bigliardo.  Giugh  al 
bigliard:  Giooare  al  bigliardo. 

—  BigUardee,  Pallaio. 
Bigllett  (P.  N.),  Biglietto.  —  de 

visita:  Idem.  —  postal:  Idem. 
—  de  teater,  —  de  Pasqtia:  Po- 
lizzino. 

Blgii6  (D.  Fr.)  (Specie  di  frit- 
tella),  Bignfe  (riprov.),  FritteUa. 
Tortei  bignh:  Frittelle  coU'ovo. 

Bignonia  ( Pianta  americana 
comune  anche  fra  noi),  Bignonia. 

Bigolin  (Ad  uso  di  far  ncciuti  i 
capeili  delle  donne),  Diavolino. 
« I/a  m,'h  comparsa  in  bigolitt »  : 
«Wh  comparsa  davantl  coi — , 
lucignoletti  sulla  fronte  ». 

Bfe^olott,  Merciaiuolo  di  libri, 
ambulante.  «  /  bigolott  rovinen  la 
libreria  seria  »  :  « I  venditori  di 
libri  ambulant!  rovinano  la  li- 
breria seria  ». 

Bigott,  Bigotto.  «JSl  g'd,  6n  fa 


(i)  In  qaalche  Inogo  di  Tosoana^  ma  non 
a  Firenze  dove  pur  si  dice  bigattiera. 

(i)  I  n  fior.  le  bilie  sono  invece  le  bnche 
del  bigliardo. 


BIO 


—  58 


BIO 


MgoU  eh' el  eonsoUa  »  :  «  Ha  un  fare 
da  bisotto  o  fare  bigotto  che  con- 
aolA  Opp,  ohe  iniiamora». 

—  Bi^ott6n,  Bacchettone. 

—  Bi^ottismo.  Bigotteria. 
Bila  (Volg.).  Vedi  BiU. 

BUe,  BUe.  tiG'oo  6na  tal  bile 
eontro  quell  miMcahson  cfie  el  vmvs- 
zaria  »  :  «  Ci  ho  una  tal  bile  con 
quel  mascalzone  che  me  lo  man- 
gerei  ». 

—  Bil6s,  BilioBO. 
BUancler  (P.  N.),  Bilanciere. 
Wbochd  (D.  Fr.)  (P.  N.J  (Gioco 

di  destrezza  di  mano),  Bilboquet. 
Blmester  (P.  N.)*  Bimestre.  Por- 
gaa  ogni  bimester :  Pasato  a  oeni 
fin  di  bimestre. 

—  Blmestral,  Bimeatrale.  Bir- 
lane  bimestral :  Bilanoio  bime- 
Btrale. 

Bin  (Tronco  di  biuin  parlando  a 
bambini)  (P.  N.J,  Bacino.  «  Famm 
6n  bell  bin  »  :  «  Dammi  un  bel  ba- 
cino ». 

Blnit,  Aocoppiare.  Bindk  la  seda: 
Addonpiare  la  seta. 

—  Binaddra,  Addoppiatoio  (che 
h  Pamese),  Aadoppiatora  (la  per- 
Bona) 

Blnari  (P.  X.),  Binario)  «  L'dn 
tro9aa  sul  binari  gtritolaa  dal  tre- 
no»m  L'han  trovato  sul  binario 
stritolato  dal  treno  ». 

BIwaiifTi  (Paese  di  Lombardia). 
N.  fr. :  Vess  a  Bhuueh:  Essere 
a  metl^  strada. 

Blnda,  Binda  (1),  Benda«  J^  g'H 
la  Hnda  dawinH  at  oce  »  :  «  Ha  una 
benda  sugli  occhi  ».  Jja  binda  di 
salass:  La  fascia  o  fasoiola  pei 
salaasi.  |  (Brandello) «  M  va  iuU  a 
hind  »  :  «  Va  a  sbrendoli  ». 

—  Bindtil,  Bindella  (Ant.),  Na- 
stro.  (Grido  di  meroiaiuoli  ambu- 
lanti)  «  Stringh  e  bindH  /  » :  «  A- 
ghetii  e  nastri  ! »  (Agitar  rapida- 
mente  un  tifzone,  si  che  psya  un 
naatro  di  fooo)  Fa  bindell:  Far  il 
naatro  rosso. 

—  BlndeUln,  Nastrino.  «  Fl  ghe 
ten  a  avhgh  6n  bindellin  de  cava- 
Uer  » :  «  Vorrebbe  anohe  lui  un 
po'  di  nastruceio ».  On  bindellin 
appenna  nassuu:  Un  nastrettino. 


(1)  Binda  In  fior.  i  invece  stramenio 
per  alzar  p«ti :  qaella  p«r  esempio  da  )a- 
vwe  It  MUTOize}  alzaadole  da  lato. 


Biol  (Escl.  fam.  in  luogo  di  Die). 
«  Gorpo  de  bio,  iKiceo,  baccdn,  bac- 
chetta  » : «  Corpo  di  mille  diavoli !  » 

Bi61ch  (Contadino  alle  cui*a  de' 
buoi  nel  basso  milanese),  Bifolco, 
Boaro. 

Biolla  (Albero),  Betulla. 

Bi6nd-onda,  Biondo.  Tird  al 
biond :  Biondeggiare.  Ona  bella 
bionda:  Una  bella  bionda.  M.  d. 
d. :  A  queU  biondo :  A  tutto  garbo 
o  In  barba  di  micio  o  Avanza!  o 
A  ^uel  Dio  o  Perfettamente!  I|  (Ub- 
bnacatura) «  i/'d  ciappaa  la  bioiir- 
rfa)»:  Vedi  Std^a. 

—  Biondiu»  Biondino. «  V6i  biott^ 
din  te  me  rughet » : «  Biondino  fat- 
ti  in  lk». 

—  Bionddn,  Biondone.  Otia  bion- 
donna  antipoHca:  Una  biondona 
antipatica. 

Biott,  Biotto  (1),  Nudo  o  Ignu- 
do.  Biott  biottent  o  eome  6n  ver- 
men :  Nudo  nudello  o  ignudo  na- 
to.  Vestii  de  biott:  Mezzo  nudo. 
Andii  a  eavall  a  a'eenna  biotta: 
Montar  a  cavallo  a  dorso  nudo. 

Bira,  Bin*a.  Bira  de  marz :  Bir- 
ra  di  marzo.  M.  d.  d. :  Lasaasa  an- 
dh  de  la  bira:  Lasciarsi  andare. 

—  Bir6n  de  Ciavenna,  BiiTa  di 
Chiavenna. 

—  Biree,  Birraio. 

—  Biraria,  Birreria  (2). 
Biraga  (P.  N.).  N.  fr.:  La  matta 

Biraga :  Matta  come  la  Fiorina , 
ohe  suonava  il  cembalo  ai  grilli. 
Birba,  Birba  (3),  Birbone.  Batt 
la  birba :  Fare  il  oriccone.  (A  ra- 

gazzo  in  senso  bono) «  Te  sett  ona 
ella  birba .' » : «  Sei  una  birba  fo- 
derona! »  M.  d.  d.: «  Birba  ehi  man- 
caf^:^ Badi  di  non  mancare ». 

—  Birbada,  Bii'bonata. 

—  Birboiidn,  Birbonaocio  o  Bir- 
baccione. 

—  BirbonsceU,  Birbott,  Birbon- 
cello,  Birboncione. 

Birgom  (Volg.  Sch.).  Vedi  Ber- 
gom. 
Biribara  (Gioco  intricato  gid  di 


(1)  Biotto  si  Qsava  anohe  in  Toscana  ma 
solo  in  senso  di  meschinello. 

(8)  Sarebbe  ormai  tempo  che  anche  a 
Milano  si  nsasse  il  Birreria  e  non  il  ridi- 
colo  BirraHa. 

(3)  In  flor.  ha  senso  meno  grave.  Appli^ 
cato  a  gloTinetto  esprime  il  milanese  Sc&r^ 
iaeoo. 


BIR 


-^54- 


BIS 


luoda).  Come  el  girnugh  del  hiri- 
hara,  che  p^issee  el  se  ved  manco 
el  86  impara :  Come  al  gioco  del 
Mribara  dove  chi  pib.  vede  man- 
eo  impara. 

Biribira.  Vedi  Cirihira. 

Blrlchin.  Vedi  Berichin. 

BirUi-irlaa,  Ruzzolare. «  La  pa- 
Iftnea  V  e  hirlada  sott  al  tarol » : 
<i  La  palanca  nizzolb  sotto  la  ta- 
vola». «  Ghmrda  insolent  che  tefoo 
hirla  gib  de  la  scala  »  :  «  Guarda 
iii8olente  che  ti  faccio  rotolar  le 
Hcale  ». 

Birlinghitt.  Vedi  Berlinghitt  e 
CeccOi 

Birio,  Tiottola  e  Fmllino.  Gird, 
come  6n  hirlo:  Girar  come  iin  fml- 
lino. M.  d.  d. :  Anddt  foiura  del 
hirlo:  Cascar  di  coUo. 

Birocc,  BaiToccio  (1).  Vedi  Ti- 
monella. 

—  Blroccin,  Barroceino.  La  eor- 
sa  di  hiroccitt :  La  corsa  de'  se- 
dioli. 

Biroeu,  Pirolo  (in  disuse),  Ca- 
vicchio.  «  El  g*a  miss  6n  birceu  » : 
«  Ci  lia  messo  una  pezza».  Tira 
8u  6n  hir<Bu:  Mettere  piil  alto  il 
prezzo  a  una  cosa.  (In  certi  lavori 
m  legno)  Caviglia.  (Di  istrumenti 
da  corda)  Bischero,  Pirone.  ||  (Pa- 
lafreniere)  (Spr.)  Leccataglierc. 

Bia  (Aggiunto  ad  occhi).  Oec  his: 
Occhi  appannati. 

Bisa  (Iinbiancatura  che  si  dk 
alle  tele  da  teatro  eik  dipinte  per 
servirsene  a  nuovo),  Velatura.  Dct 
sii  la  hisa :  Irabiancare. 

Bisabdsa,  Guazzabuglio.  Quel- 
Vappar lament  I'h  6na  bisahdsa  de 
stans  pocch  godibil »  :  «  Quell'  ap- 
partamento  <^  un  guazzabuglio  di 
stanze  punto  comodo  ».  «  Ona  hi- 
scibdsa  d/6n  romanz  »  : «  Che  bob- 
bia  quel  romanzo !  » 

Bisacca.  Vedi  Bissaeca. 

BiBbfttegh.  (Volg.).  Vedi  Bisbh- 
tich. 

Bisbetlch  (Di  persona  lunatica), 
Bisbetico. 

Bisbilla  (P.  N.),  Bisbigliare.  «  Se 
hisMllia  intorno  che  »  :  «  Si  buz- 
zica  o  se  ne  bisbiglia». 

Blsc  (Dai   capelli  crespi),    Cre- 


(1)  C*  e  il  8uono  ugnale  non  11  senso. 
Barroccio  in  Fior.  e  una  carretta  per  tras- 
portar  roba. 


sputo.  (Sopranome)  El  Bisc:  II 
Kicciolino. 

—  Bisciosu,  Ricciutello. 

Bi8C&  (Avere  stizza  e  non  la 
poter  sfogare),  Rodersi.  «  Ouarda 
come  el  oisea  o  come  el  cieea »  : 
«  Guarda.  come  si  rode  o  come  si 
mangia  il  fegato». 

Blsclk-isciaa-iBClass,  Arriccia- 
re. «  El  s'e  faa  hisdd,  i  cavH  » :  «  S'fe 
fatto  arricciare  i  capelli ». 

Blscott,  Bisoottino.  BiscoU  de 
Nbvara,  d'anes,  ecc.:  Biscotti  di 
No  vara,  con  anaci,  eco.  (Agg.)  Pan 
biseott:  Pane  biscotto.  (Fig.)  CoU 
e  biseott  ( d'  amore ) :  Cotto  e  bi- 
scotto. 

—  BlscottiiL,  Bisoottino.  Idamm 
del  biseottin  (in  dis.)  (Signore^  Da- 
me che  visitavano  ammalati  nel- 
I'ospedale) :  Visitatriol  di  amma- 
lati. (iron.).  «  Elprovard  che  razza 
d'dn  biseottin  » : «  Proverb  che  zuo- 
cherino !  » 

—  Bi8C0tt&,  Biscottare. 

—  Blscottaria  (in  disuso),  Bi- 
scotteria. 

—  Biscotti  (P.  N.)  (Castagne  cot- 
te  nel  forno),  Biscotti. 

Bisgid  (D.  Fr.),  Bigiil  (Luc- 
ca), Gioiello.  <L'era  tuita  cariea 
o  pienna  de  bisgid^  : «  Era  tutta 
gioiellata  ».  «  Quel  so  gaMnettin  Ve 
6n  vero  bisgioy> :  «  ^uel  suo  spo- 
gliatoio  h  un  vero  nido  ».  (Cattivo 
soggetto)  «  (Jhe  bell  bisqid  che  V  e 
quel  to  iioRu!  » :  «  Che  gioiello  quel 
tuo  figliolo  I » 

—  Blsgiottariaf  Bigiotteria,  Mi- 
nuterie  e  Dorerie. 

—  Bisgiott^r,  Gioielliere. 
Bislacch,  Bislacco  (1),  Ciondo- 

lone,  Omo  a  casaccio.  0mm,  cer- 
vell,  f(t  bislacch :  Omo,  cervello, 
modi  bislacchi.  n.  L'  e  semper  r«- 
stii  de  bisla^ich  o  a  la  bistaccayn 
«  Veste  sempre  da  bislacco  ». 

—  Blslaccon,  Bislaccone.  « In- 
fhsdet  no  c6n  quell  bislaccdm^: 
«  Non  ti  confondere  con  quel  bi- 
slaccone ». 

BiBlicchln  (P.  N.).  NeUe  fr. : 
Anddt  in  broRud  de  btsliechin:  An- 
dar  in  broda  di  giuggiole. 

Bisldngh,  Bislungo.  Tavol,  stan- 
za — :  Tavola,  stanza  — . 


(1)  A  Firenze  lo  usano  anche  in  senso 
di  bisbetico. 


BIS 


—  55  — 


BIS 


—  Bisloiig6n  (P.  N.))  Nottolone, 
Spilungone.  «  Chiarda  ^uella  Ms- 
longonna  mctgra  e  amorta » : 
•  Guarda  quella  quaresima )». 

Bismarcn  (P.  N).  (Sorta  di  pa- 
let5),  Bismark,  Prussiana. 

Blsmutt  o  Bi8m6tt  (Specie  di 
metallo),  Bismuto. 

Blsnoimo  (Padre  del  nonno),  Bis- 
nonno. 

Blsodu.  Vedi  Base. 

BiB^BTU,  Bisogno.  A  6n  bisogn: 
A  un  —  o  Bisoguando  Opp.  Ai- 
V  oceorrenza.  Rohh  ehe  fdtaehir- 
sogn:  Cose  che  ci  vanno.  Vessin 
gran  bisogn :  Essere  in  gran  bi- 


ffrazii  tant ».  «  Ma  fd,  bisogn  9  » : 
«Ija  rin^razio  tanto>».  «Ma  che 
diee  mai ! »  «  Bisognava  ted^  che 
testa  /  »  : « Idem  ».  «  Chiai  a  avh  de 
cisogn  » : «  Guai  a  clii  ha  bisogno  ». 
Ohi  g'a  bisogn  se  sbassa :  Chi  ha 
bisogno  s'  abbassa  o  anche  s'  ar- 
renoe.  El  bisogn  el  fa  fd,  di  gran 
robb:  II  bisognino  la  trottar  la 
vecchia.  I  (Fnnzione  naturale  del 
corpo)  «  jyh  and€ia  a  fd,  el  so  hi- 
s€>gn  »  :  «  £:  andato  a  far  i  suoi  bi- 
eogiii». 

—  Blsognk,  Bisognare.  mBiso- 
gna  d\  e/^e....» :  ^Bisogna  dire 
che...  »  «  Bisogna  vedk  ehe..,  » : 
«Biso^na  vedere  che...  »  «  Biso- 
gna mingafdi  eosi  »  :  «  Non  si  deve 
far  cost ». «  Bisognardi  pur  diahel » : 
«Bi80gnar^  pure  che  glieio  di- 
ciamo». 

—  BiBOgnds,  Bisognoso. 
Btflbnt,   Bisunto.    Ont  e  bisdnt : 

Unto  e  bisunto. 

BlBS-a,  Biscia.  n^E  saltaafo^ura 
del  bus  6n  biss  o  &na  bissa  Idnga 
&n  brasza »  :  « Sbucb  una  serpe 
lunga  un  braccio  ».  (Pr.)  Ija  bissa 
Yh  morduu  el  darlatan  :  La  biscia 
becc5  o  morse  il  ciarlatano.  M. 
d.  d. :  Mettes  dna  bissa  in  sen: 
Scaldarsi  la  serpe  in  seno.  Ogni 
bissa  g'a  el  s6  velen:  Ogni  serpe 
ba  il  suo  veleno.  Fr^ee  eome  on 
biss:  Freddo  come  un  marmo.  «  M 
m'h  saltaa  adree  pesg  d*6n  biss  > : 
«  Mi  rispose  o  mi  iuTestl  con  e- 
strema  arroganza».  |  Biss  de  te- 
sta :  Pidocchio.  |  (Inter,  per  chie- 
dere  una  replica  in  teatro)  « An 
■eiamaa  el  biss  » : «  Hanno  chiesto 


il  bis  ».  I  Bissa  seudeUera : 
i.  di 


Tar- 
taruga  (T.  di  sprezzo  a  vecchio). 

—  Blssd,,  Bissare. 

—  Blssetta,  Ciecolina  marinata. 

—  Blssdn  (Stemma  ducale  de' Vi- 
sconti),  Bisoione.  ^t^Oo  veduu  6n 
hissdn  in  Verba  »  :  «  Ho  veduto  una 
grossa  biscia  fra  I'erbe  )>. 

Blssacca,  Bisaccia.  «  El  g^  ave- 
va  6na  bissaeea  c6n  denter  6n  poo 
de  pan  »  :  «  Aveva  una  bisaccia  in 
oui  teneva  o  che  vi  teneva  uu  po' 
di  pane». 

Bister  (Colore  di  acquarellisti), 
Bistro. 

Bittunm  (P.  N.)  (Mater,  che  si 
cava  dall'  asfalto),  Bitume.  Bi- 
tumm  gitidaieh :  Bitume  giudalco. 

Blumm  (Volg).  Vedi  AJbumm. 

Blvacck,  Bivaccare.  « Quanti 
volt  hmm  bivaceaa  sotta  VoAiqua!  » : 
«  Quante  volte  non  ei  tocco  di  bi- 
vaccare sotto  la  pioggia !  » 

—  Bivacch,  Bivacco. 
Bivoltln   (P.   N.)   (Di  baco  da 

seta),  Specie  che  fa  il  bozzolo  due 
volte  nell'anno. 

Bizzar,  Bizzarre.  On  omnif  6n 
eavall  hizzar:  Un  uomo,  un  ca- 
vallo  bizzarro.  (Erba  e  fiore)  (Pian- 
ta  fra  il  grano)  Fioraliso. 

Blaga  (D.  ¥i.  (P.  N.)  (Difetto  di 
chi  millanta),  Vanteria.  «Zr'^  6n 
fioBU  pien  de  blaga  » : «  fi  un  ragaz- 
zo  millantatore  o  meglio  h  un  tan- 
farone  ». 

—  Blagk  (P.  N.),  Vantarsi,  Spa- 
rare,  Schiantar  grandezzze. 

Blandiira  (Civ.l,  Blandizie.  «  Bi- 
sogna vedh  che  blandura  /  »  :  «  Bi- 
sogna vedere  come  s'^  fatta  dol- 
ce'». 

•  Blanmansgld  (Manicaretto), 
Biancomangiare. 

Blasdn  (Civ.)  (P.  N.),  Blasone. 
«  J67Z  g*h  forsi  paura  de  sporch  el 
blason  ?  »  :  «  Teme  forse  di  insudi- 
ciare  il  blasone? » 

Bleu  (D.  Fr.),  Blii,  Turchino. 
Bleu  siell:  Cilestrino. 

BUcter  (Pu6  essere  raggiratorcj 
o  solo  volubile,  o  bfecero),  Blittri 
( Arezzo),  Ciaccnero.  «  JO'^  6n  vero 
hlicter  )> :  «  fi  un  mascalzone  ». 
«  El  me  s'h  mostraa  pussee  hlicter 
del  solit »  :  «  Mi  si  mostrb  piii  bu- 
rattino  del  consueto*. 

Blocck-caa,  Bloccare.  L'oo  hloc- 
eaa  II  sul  canton  <le...)> :  <(L'ho 
affrontato  U  sul  canto  de'...  •». 


BLO 


—  56- 


BOC 


—  Bloecb,  Bloooo.  In  hloeeh: 
In  blocoo.  (Al  bigliardo)  Fd,  bloeeh: 
Far  blocoo  o  biglia  (buca)  di  slan- 
oio.  (Contratto  a  occhio  e  croce) 
Fd,  on  hloeeh :  Far  iin  cionoo  (Pi- 
stoia),  Comprare  o  vendere  in 
blocco. 

Blonda  (Trina  di  seta  cbe  tira 
al  gialloj,  JBlonda. 

B168  (D.  Fr.)f,  Blusa  (riprovato), 
Camiciotto  (1). 

B6  (Volg.  e  Ant.).  Vedi  Bcbu. 
N.  fr. :  Ve88  come  a  atrappagh  6n 
pel  a  6n  bd:  Esser  come  strap- 
par  un  pelo  a  un  bue.  (Pr.J  Spec- 
eia  bd  che  erba  cressa:  Mentre 
Verba  nasce  muore  il  cavallo. 

B6  1)6  (Onom.  dell'abbaiar  del 
cane),   Bau,  ban. 

Boa,  Boa.  Fl  serpent  boa:  II  ser- 
pente  boa.  |  (Al  collo  delle  don^ 
ne  freddolose)  Boa. 

Boara  (in  dis.).  N.  fr.  m^  El  g' h 
boara  •»  ( Al  gioco ) :  «  Ha  le  mani 
piene  ». 

Boascia  (Stereo  di  vaccina),  Bui- 
na.  (Per  disprezzo  a  un  piatto  di 
spinacci )  «  Fl  par  6na  boascia  »  : 
«Sembra  buina». 

Bdbb-bdbb  (Voce  imitativa  del- 
I'abbaiare).  Bau  bau. 

Bdbaa  (T.  fanciull.),  Male.aQtiell 
eattivdn  el  t'd,  faa  bobaa  ?  > : «  Quel 
cattivo  ti  fece  male? » «  JO'h  6n  veee 
pien  de  bobaa  »  :  «  E  un  vecchio 
pieno  di  malanni  o  di  acciacchi ». 

Bobba ,  Bobba  (2),  ( Cattiva  mi- 
nestra)  Bobbia  e  Bozzima. 

B6bO  (V.  fanciull.).  Bombo.«  Ghe 
pias  tanto  a  fd,  b6bo  » : «  Gli  piace 
assai  il  bomoo  ».  |  M.  d.  d. :  Scior- 
seia  bdbd:  Magari  o  Tifentine. 

Bdcca,  Bocca.  De  bonna  bdcca 
(Cui  tutto  piace):  Di  bona  bocca 
o  Abboccato.  Fd  bdeca  de  rid :  Far 
bocca  ridente.  Bdeca  d'  inferno  : 
Bocca  d'  inferno.  Bdcea  sfogona- 
da:  Bocca  sferrata  (CoUe  di  V. 
d'Elsa).  Parld  a  tnesza  bdcea :  Dir 
le  cose  a  mezza  bocca  Opp.  A  den- 
ti  stretti. « Flparla  perchh  el  g' a 
kt  bdcea  »  :  «  Farla   senza  sapere 


(1)  Ma  il  camicioUo  in  caso  non  vale  che 
per  le  blase  degli  opera!,  de*  facchini,  ecc. 
E  le  bluse  de'  ragazzit 

(2)  Bobboj  voce  aretlna,  signiflca  pint- 
tosto  intmglio  di  cose  medicmali  e  Boz- 
sima  e  di  minestraj  anohe  bona,  ma  trop- 
po  denaa. 


quel  che  si  dice  o  Idem  ».  Sardgh 
su  la  bdem  a  vun  (Far  tacere  con 
ragioni):  Turar  la  bocca  a  uno. 
Bestd  a  bdcea  sutta:  Bimaner  a 
bocca  asciutta.  Cavd  de  bdcea  6n 
segrett :  Cavar  di  bocca  altrui  un 
segreto.  Bdeea  che  taeca  lit  e6nt 
i  o  cdi  oreee :  Bocca  ohe  arriva  a- 

fli  orecchi.   Refignd  sk  la  bdeea  : 
'are  la  bocca  aoerba.  Con  la  b6c- 
ea  bonna:  A  booca  dolce.  Avegh 
la  bdeea  eatHva :  Aver  la  bocca  a- 
mara.  (7tm  la  bdeea :  Cucir  la  boo- 
ca. P.  £. : «  JiPdn  eusii  la  bdcea,  e 
oo  dovuu  tush  » : «  M'han  cucita  la 
bocca  e  ho  dovuto  smettere  ».  I\>- 
d^  nettass  la  bdeca  :  S^utar  la  vo- 
glia.   Avhgh  la  pansc%a  in  bdeca 
(di  donna  gravida) :  Avere  il  ven- 
tre agli  occhi.   Fass  b^U  de  bdeca 
o  fass  de  bblla  bdcea:  Vantarsi  del 
sole  di  luglio.  Parld  per  bdcea  del 
tal:  Parlare  per  bocca  del  tale. 
Bicordass  minga  dal  nas  a  la  bde- 
ea :  Non  rlcordarsi  dalla  bocca  aJ 
naso.    Tant  de  bagnd   la  bdeca  .- 
Tanto  da  spruzzare  la  bocca.  Bo^ 
bd  laparoua  fo^ura  de  bdcea  :  Ca- 
vare  la  parola  in  bocca  a  uno.  Po- 
d^  netta>s8  la  bdeca:  Potersene  net>- 
tar  la  — .   Scur  come  in  bdeea  al 
Idff:  Buio  come  in  bocca  al  lupo. 
Toeuss  elpanfoeura  de  bdcea:  L»e- 
varsi  il  pane  di  bocca.    Vess  la 
bdcea  de  la  veritaa :  Essere  la  boc- 
ca deUa  verity.  JDi  sii  quell   che 
ven  in  bdeca :  Dir  quello  che  vic- 
ne  sulla  lingua.  (Pr.)  Chi  g*d  lin- 
gua in  bdeca  va  finna  a  Bomma  : 
Chi  ha  bona  lingua  ha  bone  spal- 
le.  In  bdcea  ciu^a  nd  entra  mosca: 
In  bocca  chiusa  non  entran  ino- 
sche.  A  cavall  regalaa  nd  se  guar- 
da  in  bdcea:  A  cavallo  donato  non 
si  guarda  in  bocca.   In  del  feree 
nd  tdeca,  in  del  speziee  nd  mett  in 
bdeca:  Al  fabbro  non  tocoare,  al 
maniscalco  non  t'accostare,  alio 
speziale  non  assaggiare.  (Fig.)  Ija 
bdeca  del  stomegh :  La  bocca  dello 
stomaoo.  —  del  eamin,  del  sficehf 
del  candn ,  del  fomo :  La  booca 
del  caminetto,  del  sacco,  del  can- 
none,  del  forno,  ecc.  Z>a  bdcea  del 
s'dopp :  La  booca  del  fucile.  «Alt 
i  bdcch /»:«.  Alto  Ik*.  (Specie  di 
dolce)  Bdcea  de  damma:  Booca  di 
dama. 

—  Boccada,  Boocata.  Boccada 
d'aria :  Idem.  P.  £. :  Andd  a  eiap^ 


BOC 


-57- 


BOC 


^  pd  dna  boeeada  W  aria :  Andar  a 
I    prendere  una  boccata  d'aria. 
i       —  BocdiiXL.  On  hkll  boechin :  Un 
bel  hocchino. 

—  BocdiixtBUla  (Pustoletta  sul- 
Fangolo  della  booca],  BoUa. 

—  B6ccli-ocoaa,  Abboceare. «  El 
gdattdn  I* it  bdeeaa  subit » : «  Quel- 
lii  eolaccia  abboccb  senza  neanche 
linatare  ».  (Del  pesoe  alia  lenza) 
Abboceare. 

—  Boccala,  Cioncare. 

I       —  Boc€»rada,  Trinoata. 

—  BoocbW  e  Boechin,  Bocdolo. 
£1  bocehtU  de  la  pipa :  II  bocchi- 
no  della  pipa.  Boceh^  del  lufnin 
de  nott :  Luminello.  —  del  daequor- 
ddr  :  La  mela  o  la  cipoUa  delran- 
naffiatoio.  El  bocehin  del  aigher : 
D  boeehino  per  il  si^aro. 

—  Boochelm,  Bocciolino. 

— ^Bocclldtta,  Bocohettaj(Guami- 
tnra  snl  buco  delle  chiavi  del  oaa- 
aettoni)  Bocchetta.  Boceh^tta  del 
forno  :  Ghiusino  del  fomo. 

Bdccaa  (Misura  di  liquidi  in  dis- 
UBo).  Boeoale.  Viva  nelle  frasi: 
Anaa  in  pdlver  de  boeeaa :  Andar 
a  babbonveggoli  o  a  rincalzar  i 
oavoli. 

Boccadeleon  (Fiore),  Bocca  di 
leone,  Lino  dei  muri  (Volg.). 

Boccadura  (Tralci  attorcigliati 
insieme),  Tralciaia. 

Booearessa  (Vaao  per  donne  af- 
fette  da  ineontlnenza  di  orina), 
Storta. 

Bo<di6  (D.  Fr.),  Mazzo  di  fiori. 

B6ccliirk>cciaa  (Non  passar  uno 
stadente  agli  esami)  (P.  N.),  Boc- 
ciare  (1),  SchiA(^G\axe,  *  L' an  boe- 
daa  in  matemaiiea  »  :  «  Restb 
Bohiaceiato  in  matematica  ». 

Bdccola,  Buccola  (Siena),  Orec- 
chino. «  Xo  g*aveva  tn  di  orh^g  dd 
bdeeol  de  brillant  grossHwim  » : 
« Portava  due  oreocnini  di  bril- 
lanti  di  gran  valore  ».  (Due  eiUe- 
gie  appese  alle  orecchie)  Fh  i  biie- 
eol:  Far  le  buccole. 

Bocc6xL.  Boocone.  On  boee&n  de 
pitoeeh  :  Boceon  santo.  Mangid,  6n 
boeedn  ( Far  un  piccolo  paste  in 
fretta):  Mangiarun  boccone^  Far 
un  pasterello.  (Fig.)  Cuntit  t  boe- 
c6n  in  bdeea  a  vun :  Contar  i  boc- 


(1)  BoeeUine^  oho  nel  snono  e  oonforme 
a  Boocidj  oorritponde  invece  al  nottro 
Boggid. 


ooni  in  booca  a  uno.  Manda  gi<^ 
di  boecdn  amar :  Ingollar  de'  boc- 
coni  amari.   El  boccdn  de  la  ver- 

?'ogna  (quello  che  resta  sul  piat- 
o):  n  boccone  della  ver^ogna  o 
del  eomplimento.  mi.  U  ^  mtnga  6n 
boee6n  per  <t  »  :  «  Non  h  boccone 
pe'tuoi  aenti ».  Tira  su  i  boee&n  : 
Tirar  su  a  minuzzoli  di  pane.  J 
(Pezzo  di  roba  staccato)  Brandel- 
lo.  P.  E.:  Trit  tutt  apezz  e  boee&n: 
Sbrandellare.  |  (Pallottola  con  ve- 
leno)  Polpetta. «  O^dn  daa  el  boe- 
e6n  e  V  h  mort  »  :  «  Gli  diedero  la 
polpetta  ed  h  morto ,  poverino  ». 
0  (Inffoffo)«  L*d,  ciappaa  el  bocedny*: 
«  Pigli5  il  boccone  ». 

—  Boccond,  (Mangiare  svo^lia- 
to),  Sbocoonoellare.  |  (Lasciarsi 
corrompere)  Pigliar  il  boccone. 

—  Bocconada,  Boccata.  In  d'dna 
boeeonada  8611a :  Fame  tutt'  un 
boccone.  (Per  mangeria)  « Ghe 
fan  denter  de  quii  hoeeonad,  ehe 
Dio  8611  le  8a/  »  :  «.  \i  fanno 
di  quelle  mangerie  che  Dio  solo 
lo  sa. 

—  Bocconin,  Bocconcino.  Ij^^ 
6n  boeeonin  de  t68a,  maa.,.  »  : «  K 
un  bocconcino  di  ragazza,  ma... !  » 

Bodin  (D.  Fr.)  (Vivanda  cotta  in 
forma),  Budino.  (La  forma  stessa) 
Budiniera. 

B6dri6,  Bodiiere  (Ant.),  Cintura 
della  spada.  «  El  ten6r  el  g*  aveva 
6n  bU  bodrii  pien  de  lurches » : 
«I1  tenore  aveva  una  cintura  di 
cuoio  omata  di  turcheso.  (Per 
deret.)  (Triv.)  II  bel  di  Roma. 

Bodmm  (D.  Fr.)  (P.  N.)  Bobfeme 
(Classe  sociale  sregolata),  Scapi- 
gliatuia  (non  com.). «  Tra  ipitt6ry 
8euU6r,  e  letterati  gh*h  a  Muan  de 
la  bonna  bohmm  »  :  «  Tra  soultori, 
pittori  e  letterati  oggidi  a  Milano 
ci  sono  de'  bei  capi  ameni ». «  L'h 
vun  ehe  ha  semper  fau  la  vittaa 
de  bohmm  » : «  Ha  sempre  fatta  vi- 
ta scapigliata  ». 

Bo^tba  (Parallellogrammo  di  ta~ 
bacco  in  loglia  di  stagno),  Buetta. 
Ona  boetta  de  rapl:  Una  buetta 
di  rap^. 

—  Boettazidn,  La  fattura  de' 
pacchetti. 

Boeu,  Bue.  Mett  el  edr  denam 
di  bcRU :  Mettere  il  carro  innanzi 
a'  buoi.  «  Alto  lit  con  quii  b<Bu  ma- 
gher  /  »  (volg.) :  «  Alto  Ik  1 »  (Modo 
pr.)  Scappaa  i  bceu  aara  la  stalla  : 


BCEU 


—  58- 


BOF 


8eiTare  la  stalls  quando  sono  scap- 
pati  i  buoi.  |  (Di  persona  stolida 
o  pinguissima)  Bue.  On  hcRu  d'or 
<liicco  e  ignorante):  Bue  d'oro. 

Boducc,  Buco.  Fa  6n  boRuee  e  6n 
Mcarpdn  :  Far  iin  errore  e  un  dan- 
no,  Far  uno  sdruscio  e  uno  sciupo 
o  una  buca  e  uno  sdruscio.  jPA  dn 
ha&ucc  e  anche  dn  hue  in  Vaegua : 
Far  un  buco  nelV  acqua.  Avhgh 
ptissee  grand  V<euce  en?  el  hceuee : 
Avere  piii  lar^hi  gli  ocohi  deUa 
gola  o  anehe  pitl  gross!  gli  oochi 
che  la  pancia.  Podh  minga  trovh 
de  fit  hoeuec :  Non  poter  trovare 
da  far  colpo.  Trovagh  el  hceuee: 
Trovarei  fl  verso,  oogliere  la  con- 
giuntura.  (Sch.  a  bambini) «  Gtiar- 
da  che  te  mandi  a  dormi  eon  sHt 
bceuee  in  del  c6o  » : «  Bada  che  ti 
mando  a  letto  scalzo».  ||  Cadre- 
ghin  de  baeuec:  Seggettina.  |  (O- 
steria  per  lo  piu  so^erranea)  B6t- 
tola,  Buca  (11. 

—  Bosauggia,  Buca.  JLa  villa  VI 
hella,  peccoM  ehe  la  resta  aid  in 
d'dna  hceuggia  »  :  «  La  villa  C  bel- 
la ;  peccato  ehe  rimane  in  una 
buca  ». 

Bodugna  (Volg.).  Vedi  Bisogna 
in  Bisogna,  Bigna  (Volg.). 

Bosusma  ( Intriso  da  tessitori ) , 
Bozzima.  Oavci  lab(Bus7na:  Sboz- 
zinare. 

.  Bdflf ,  Buffo  (2),  ( Colpo  di  vento 
impetuoso  e  improvviso)  Soffio.  In 
d'on  boff:  In  un  soffio. «  Oh'l  nati- 
ca  on  boff  de  vent  »  :  «  Non  c'  h 
neanche  un  alito  di  vento  ».  La 
vitta  Ve  on  boff:  La  vita  h  un  sof- 
fio. «  Jf '  ^  passaa  i  ann  come  dn 
boff  >  :  «  Ml  passaron  gU  anni  co- 
me un  soflfio  ».  «  Btigh  6n  boff  in 
del  ciar  » : «  Spegni  il  lume  ». 

—  BdflHi,  Butt'are,  Soffiare. «  icw- 
sem  boffd  » : «  Lasciami  rifiatare  ». 
I/o^sd  ooffd,  i  cavai :  Lasciar  ri- 
posare  i  cavalli  Opp,  Dar  flato  a' 
cavalli. «  St6  siaher  chi  el  boff  a  de 
4utt  i  part» : «  Questo  sigaro  siiata 
per  tutti  i  versi  ».  «  Gtmrda  come 
el  boff  a  quel  prefett  /  »:  «.  Guarda 
come    sbuifa   o   come   va  tronfio 


(1)  A  Fir.  son  laogh!  Rotterranei  dette 
Btiche^  ma  sono  oratorii. 

(2;  In  toscano  sfgniflca  Uomo  che  fa  ri- 
dere  e  in  teatro  chi  sostiene  le  parti  buf- 
fe.  Nondimeno  al  diminutivo  Buf^tto  tie- 
ne  del  nostro  Bdfy. 


quel  sor  prefetto  ». «  Sent  eome  la 
boffa  8ta  ^ne»(ra  » : «  Senti  come 
sputa  miesta  finestra  Opp»  Senti 
cue  spiffero.  (Per  morire)  Boffd 
in  la  lumm:  Spegnere  ht  lucema. 
Boffd  di  par  bit  in  Vorhggia  :  Sof- 
fiar  negli  orecohi  a  qualcuno.«^o/- 
fem  dM,reey^{Tv\\,):  Soffiami  die- 
tro  o  in  tasoa.  (Nel  gioco  della 
dama)  Boffd  dna  pedinna :  Soffia- 
re  o  buffare  un  jpezzo. 

—  Bdffada,  Somata.  Onaboffada 
de  vent:  Una  folata  di  vento.«2>^/i 
6na  buffada  au  ^ui  legn  » : «  Dagli 
una  bona  soffiatina  sul  foco  ». 

B6ffallbr6n  (P.  N.)  (Uomo  vano 
che  si  crede  assai),  Barbassoro, 
Farfanicchio  (1). 

B6ffal6ra  rNome  di  paese).  JSl 
barchhtt  de  Biagrasa  o  de  Pttvia  o 
de  Boffalora :  La  barca  di  Vee- 
chiand.  Part  el  barehett  de  Boffor- 
lora :  Essere  una  tombolotta 

B6ffett»  Buffardello  (Arezzo), 
Soiiietto.  Boffett  per  i  vit :  Soffiet- 
to  da  inzolfar  viti.  Fd  la  part  del 
boffett :  Soffiar  nel  fuoco,  aizzare. 
«  Sara  sii  quel  fttieatroeu  ;  ven  via 
6n  boffett  che  se  pb  no  sta  ehi  >  : 
«  Chiudi  il  finestrino ;  viene  uno 
spiflFero  che  non  si  pud  star  qui  *. 
(Escl.)  «  Cribbi  e  boffitt!  »  (volg.) : 
«  Accipreti! » fl  (Copritoio  neile  car^ 
rozze)  Soffietto. «  Tira  gib  el  bof- 
fett ehe  el  pioeuv  pii »  :  «  Abbassa 
il  — ,  mantice,  che  spiove.  (Coper- 
toio  nelle  cuUe)  Arcuccio.  |  Jftc- 
ca  boffetta:  Pane  bbflfice. 

Boffattee,  Soffiettoio. 

B6fflott  (Vol^.)  (Chi  ha  mascelle 
carnose  e  floscie),  Bofficione. 

B6ggia,  Boccia  (2),  Palla.  6hies 
come  ona  boggia :  Piu  tondo  dell'o 
di  Giotto.  Gtu^d  ai  bocc :  Giocar 
alle  boccie  o  far  nlle  palle.  Fl  sit 
dove  se  giuga  ai  boee :  Il  pallotto- 
laio. 

Bogfi&-oggiaa,  Boociare  e  Co- 
lombellare.  ^^  Boggia  la  s6a  sott 
man  e  cerca  de  sta  eUta,eeh  a  bor- 
Zin  »  :  «  A  colombella  costlfc,  e  ri- 


(1)  Farftinicchio  esprime  si  lo  smargias-' 
tOfiBj  ma  d  d*  aomo  piccolo  e  di  raMzzo , 
che  vaol  fare  Taomo,  mentre  il  boffaliX>ron 
deve  esser  nomo  grosso  e  panciuto,  con 
qael  difetto  morale. 

{i)  Boccia  e  Boccina  e  Boceione  corri- 
spondono  a  boUiffliaj  botUgUetta^  bottt- 
glione. 


BOG 


—  59 


BOI 


h  man!  se  puoi  accosto  al  pallmo  ». 
1  Boggier  a  induvinit/  Fare  ad 
appoTsi.  «  Bravo  !  Sta  voUa  t*  ee 
iHMgiaa  gvust  /  »  : «  Bravo  !  Sta- 
Toita  ci  hai  ooltoI»  JV^d  hogiann 
vunna:  Non  azzecarne  una. 

—  BoflTfetta,  Boooetta. 

—  Bogiada,  Boeoiata. 

—  Boffgettin,  Boocettina.  Bogeir- 
Hnd*aequa  d'odor:  Una  bocoet- 
tina  di  essenza. 

B6glanto,  (Quasi  in  disuso  per 
indicare  un  Piemontese)  (P.  N.), 
Bnzzurro. 

B6ga,  Boea  (Ant.),  Ceppi.  C6nt 
i  boah  ai  pe :  Co'  ceppi  a'  piedi. 

Bogber,  (Volg.)  Bocco.  «  Te  see 
6n  vero  bdgher^  car  el  mh  ficRU  »  : 
«Ta  se'  pure  un  booco,  ragazzo 
mio  caro. ». 

Bogigln,  (Manicaretto  in  umido 
apprestato  oon  diligenza),  Borbot- 
tmo. 

BMa,  Boia.  Mestee  o  faeda  de 
boia:  Mestiere  o  faccia  di  boia. 
ITa  de  boia  e  de  impieeaa  :  Far  da 
boia  e  da  beochino.  «  Che  boia  de 
vun .'  >  :  «  Che  boia !  »  «  POg^  el 
boia  perehk  el  ne  frusta  »  :  «  Fa- 
ilure 11  boia  percn^  ci  fru8ti». 
Boia  malpraiieh:  Medico  o  chi- 
mreo  da  cincbi.  |  (Dei  tagliale- 
gne),  Ciocco. 

BdU  o  Bulk,  Abbaiare.  Bdia  a 
la  luntm :  Abbaiare  alia  luna.  Fass 
boia  adree:  Farsi  far  Tabbaiata. 
(Pr.)  Can  ehe  b<Ha  n6  mord:  Cane 
ehe  abbaia  non  morde. 

B61acca,  Sbroscia.  (Di  calcina) 
« Bagh  6na  man  de  boiaeea  ai 
mur  »  :  «  Dagli  un  rinzaffo  al  mu- 
ro». 

—  Boiaccada,  Acciabattatura. 
Oo  mai  leggiuu  6na  boiaecada 
pesg »  :  « Non  ho  mai  letto  una 
peegiore  porcheria^. 

Boiocdi  (Una  specie  di  rapa^a 
quando  h  cotta).  Kapa  lunga.  Vhss 
battezzaa  eon  Vacqua  di  boioeeh 
(Esser  dolce  di  sale) :  Eseer  bat- 
tczzato  in  domenica. 

BolB  (Venditore  di  vivande,  oar- 
ni  cotte,  ecc),  Rosticoiere.  |  (T.  di 
spr.J  «  J7  ^  (Ml  bois  f€ta  e  finii  » : 
«  Gh  h  un  vero  barullo  (1)  o  im- 
piaatratore. 


(i)  A  Pistoia  baruUo  signfflca  aciocco, 
mhtehione. 


—  Bolsada,  Intruglio,  Impia- 
strata  (in  dis.). 

B61ch.  Vedi  Bidlch. 

B61gla  (Civ.)  (P.  N.),  Andemm 
f<Bura  de  sta  bolgia,  eke  me  senti 
a  opj^rimm  y* :  « ifsciamo  da  questa 
bolgia  ehe  mi  sento  mancare». 
I  (Borsa  di  pelle  da  fabbri  e  ma- 
nisoalchi)  Bolgetta  (1). 

Bolgietta,  Bolgetta  (1)  (Di  frut- 
ta  guaste  internamente)  Mezzo. 
Onjper  bolgett:  Una  pera  mezza. 
I  (Palla  di  neve)  Fdi  sott  a  bolr- 
gietl :  Far  alle  palle  o  alle  pallate 
colla  neve. 

—  Bolgettada,  Pallata  di  neve. 
Bolgi6tt,    (Danaro    ammassato 

poco  a  poco),  Gruzzolo.  « Int  in- 
iant  I'd  faa  sit  el  bolgioU  »  :  «  EgU 
intanto  ha  fatto  borsone».  «^M 
g'h  depart  6n  bill  bolgiott  »  :  «  Ha 
m  serbo  un  bel  gruzzolo ».  « J 
ered  dn  trovaxi  in  eeisa  6n  bel  bol- 
giott sconduu  »  :  «  Gli  eredi  gli 
trovarono  in  casa  11  morto  ». 

Bdlglr  (Oggetto  picoino  indeter- 
minato)^  Coso.  «  Cossa  fen  f6tt  de 
st6  bdlgxr  ehi ?»:«.  Cosa  ne  fai  di 
codesto  co8o?)>. 

Bdlglra,  Bu^gera  (2),  Stizza.  «M'e 
saUaa  la  bdlgira  e  oo  daa  fceura 
tropp »  :  «  Mi  saltd  la  buscnera  e 
sono  trasoeso  ».  «  8e  me  salta  la 
bolgira  voo  la  e  ghe  doo  6n  fra^cJh 
de  legnad  »  :  «  Se  la  mi  gira  vado 
\ik  e  li  bastono.  « Avegh  nanea  per 
la  bolgira:  Avere  ben  altro  pel 
capo,  avere  per  la  contraoassa. 
«  X'^  nient  /  »  «  JSlent  ?  »  «  Nient  la 
bolgira  /  »  :  «  Non  h  nulla  1 »  «  Nul- 
la f  »  «  Un  corno  !  ».  «  ChL  g*  d.  de 
vhss  sott  6na  bdlgira  »  :  «  Qui  gatta 
ci  cova  ».  «  HI  g*a  doma  di  holgir 
per  el  eoo  »  :  «  Egli  h  pieno  di 
grilli».  «Zru  n^ol  dis  su  ehe  di 
bdlgir »  :  «  E'  non  dice  oho  delle 
corbellerie  ».  «  Oh  ehe  bdlgir  !  » : 
«  Buscherato  I  ». 

—  Bolglrik-iraa-lrass,  Buschera- 
re  (3),  Buscherare,  Rovinare.  Andh 
tutt  a  fass  bolgira :  Andar  tutto 


(1)  A  Fir.  holgitia  significa  qaella  borsa 
dove  stanno  d«nari  e  scritture,  ehe  si 
chiado  a  chiave  per  portarle  da  luogo  a 
laogo  —  quella  dei  procacci. 

(^  L^inflino  volgo  pronuncia  qaesta  pa- 
rola.  La  gente  civile  la  mnta  nella  viclna 
neiresempio. 

(3)  Cosi  dicasi  dl  buggerare. 


BOL 


-CO- 


BOL 


a  rotoli  o  a  tarsi  buscherare.  «  Ma 
eosse  te  holgirtt  /  »  :  «  Ma  ohe  dia> 
mine  faif  o  Ma  che  annaspi  tu 
oosi  ? »  «  Per  mi  el  m^d,  bolgird,  de 
poeeh  »  :  «  Quanto  a  me  m'na  bu- 
sourato  di  pooo  o  a  poco». 

—  B0lglra4a,  Buccicata. «  N6  me 
ne  importa  6na  holqirada  » : «  Non 
me  ne  preme  una  buccicata  ». 

—  Bolglronna  (Di  mal  affare), 
Buldrigona  (Val  di  Ghiana).  «  G'oo 
ona  set  bolgtranna  »  :  «  Ho  una  se- 
te  busclierona  ». 

Boll  (Serra  argillosa  da  indora- 
tori).  Bolo.  M  6oU  igterieh:  Bolo. 

BOiln,  Bulino.  Jjavord  a  buUn: 
Lavorar  di  bulino.  Chi  latord,  a 
holin:  Un  lavoro  a  bulino. 

BdU,  Bollo.  L'ofnzi  del  boll: 
L'uffioio  del  bollo.  Bdll  del  pan 
gross:  Bollo  di  fornaio.  |  {Pro- 
tuberanza  speoialmente  in  fronto 
per  eifetto  di  oolpo  o  oaduta).  Cor- 
no.  (Se  come  ammaccatura  non 
oonvessaj  Fitta. 

—  BoUin,  (da  lettere),  Franco- 
bollo.  H  Sassa  (In  4is.). 

—  B611a4ura,  BoUatura. 

—  BblUt-llaa,  Bollare.  Mandh  la 
carta  a  fdt  holldt:  Mandar  la  carta 
del  giornale  alPufiioio  del  bollo. 

—  Bdlladdr  (Impiegato  all'  uffl- 
oio  del  bollo),  Bollatore. 

B6Uetta,  BuUetta,  Polizza.  —de 

figamsnt :  Polizza  di  pagamento. 
(11  lembo  della  camicina  de'  ra- 
gazzi  uscente  dallo  sparato  de- 
retano  de'  calzoncini)  Bulletta  (1). 
«  El  g'a  aneamd  fceura  la  bolletta 
eel  Tceurfum^  » : «  Tutti  gli  stron- 
zi  fumano  e  per5  piove  o  anehe 
Lie  capre  passano  e  i  cacherelli 
fumano.  H  (La  mancanza  di  de- 
naro)  Vess  in  bolletta :  Essere  al 
verde.  «  Come  sont  in  bolletta  sta- 
mattinna  /  » : «  Come  son  n^chero 
stamane.  C^p.  Che  arsura  sta- 
mane  I »  Cosse  ghe  n'  impd  el  po- 
ver  venter  se  mi  s6nt  inoolletta  e 
disoecupoM  ^  »  :  «  Che  colpa  ne  ha 
la  pancia  se  io  sono  stangato  e 
disoccupato  ? »  (Pr.)  Oh'h  nient  de 
9esg  che  la  bolletta :  La  stanga  o 
a  stoia  o  la  micrania  h  il  peggior 
de'  mali.  La  bolletta  la  guzza  ^ta- 
lent: II  bisognino  fa  trottar  la 
vecchia. 


fi 


(1)  II  popolo  a  Firenze  dloe  a  bambini 
ha  la  buUetta  alia  camicia 


—  Bollettaxi,  Bollettario. 

—  BoUettiii,  Bollettino.  M  bol- 
lettin  di  notizi  de  la  gvsrra:  II 
bullettino  suUa  guerra. 

—  Bollettiiiee,  Bullettinaio  (T. 
teatrale). 

BoUett&'ttaa,  BuUettare  (1). 
Far  padella.  «  Zr'dt  tiraa  duu  colp 
alia  legdr  e  el  Ub  bollettada  ad 
volt » :  «  Tir5  un  doppietto  alia  le- 
pre  e  fece  due  padeue  »  ||  (T.  di 
uffici)  Spicoar  bullette. 

Bologna,  Bologna.  Or  de  Bolo- 
gna en! el  diventa  ross  dh  la  ver- 
gogna:  Oro  di  Bologna  che  djc 
venta  rosso  dalla  vergogna.        m 

—  Bolognk,  Appioppare  e  Ap- 
piccicare.  «  M  g*a  bolognaa  la  ne- 
voda  »  :  «  Gli  appiopp5  in  moglie 
la  nipote». 

—  Bolognln  (Specie  di  cane), 
P5mero. 

Bol6r,  Bollore.  Vedi  soitto  Bui. 

Bols  (Di  cavallo  o  anche  d'uo- 
mo  ammaloto  di  polmoni),  Bolso. 

Bolzon  (Ferro  del  chiavistello), 
Boncinello.  ||  (Bastone  nel  pare- 
taio}  Staggia. 

Bomba  jralla  di  ferro  piena  di 
polvere),  Bomba.  U  B&mb  de  ris: 
Bombe  di  riso. 

—  Bombardare,  Bombardare. 

—  Bbmbardament,  Bombard»- 
mento. 

—  B6mbard6n,  (Strumento  da 
fiato)  (P.  N.),  Bomoardone. 

Bombas,  Bambagia.  Cotone. 
Vess  in  del  bomba^:  Esser  nella 
bambagia.  Dorm\  in  del  bombas  : 
Dormire  fra  due  guaciali,  «  El  g'd. 
el  bombas  in  di  oregp  »  :  «  Tiene  11 
cotone  negli  orecchi». 

—  Bdmbaslnna,  Bambagina. 
B6mba86n,    Bambagione.    « El 

v6sa  ch'el  par  6n  ors,  ma  pceuy  in 
fondy  I'e  on  bombasdn  »  :  «  E'  gri- 
da  che  pare  un  orso,  ma  in  fondo 
^  un  bambagione  o  un  buon  pa~ 
stricciano  ». 

B6mb6,  (Che  ha  superficie  op- 
posta  al  concavo),  Convesso. 

B6mbol6tt  e  Bombola,  Bombo- 
la  (2),  (Persona  piccola.  tozza,  fat- 
ticcia),  Tombolotto-otia. 


(1)  Una  Tolta  lo  li  asara  per  orn&re  di 
bollette  intorno  intomo. 

(2)  Bombola  in  flor.  d  vaio  per  metter 
acqua  in  fresco. 


BOM 


—  61  — 


BON 


^  Boxnbon.  Bombone  (1),  (Nome 
generico  a'  ogni  sorta  di  doloi ) 
uhicca.  ( A  ragazzo  )4f.  Se  te  faree 
minga  el  eattiv  te  compraroo  el 
bonMon  »  : «  Se  sarai  bono  ti  com- 
prerb  le  chicohe  ».  ( Iron. )  «  Gh'  h 
eavUaa  quell  hombon  tra  capp  e 
eoU  » : «  Lo  colse...  quella  nespola 
tra  capo  e  collo».  (Aooouciatura) 
«  2/  era  missa  come  6n  honibon  »  : 
«  Era  messa  come  un  amore  o  Era 
on  grioiello  ».  «  Quell  liber  V  e  6n 
bombon  »  :  »  £  un  pezzo  di  pam- 
diAO  ». 

—  Bdmbonera,  Gonfettiera.  (Ga- 
binetto  elegantissimo)  Nido.  «  Jj'h 
dna  botnbonera  » : «  £  un  amore  ». 

— ^B6inboiiatt(Confetturiere  am- 
bnlaiite),  Confortinaio  (in  qualche 
luo^o  di  Toscana  ancora  usato). 

Bdmbdrln  (Volg.).  Vedi  Bambd- 
rin. 

Bdmixi !  (Esolam.  irrisoria  a'  mil- 
lantatori),  Bum!  Aprite  le  finestre! 

Bdmpresa  (P.  Nt ) ,  Bompresso. 
m  In  la  regatta  a  vita  ghe  s*  h  roU 
el  bompr^s  » : «  Nella  regata  a  ve- 
la gli  si  spezzb  V  albero  di  bom- 
preaso  ». 

B6]l ,  Bono.  B6n  come  el  pan : 
Bono  oome  il  pane.  B6n  do  volt : 
Minchione.  On  b&n  diavol :  Un 
bnon  diavolaccio.  ( Alia  trattoria 
«  Cosse  gh'h  de  b6n  ineoeut » : «  Che 
e'^  di  bono  oggi?  »  (Idoneo) «  Bdti 
de  melt  dove  paasa  nissun  » :  «  Un 
buono  a  nulla  ».  «  Qtihst  Vh  bdn  de 
fb,  fceura  di  filaper  »  :  «  Codesto 
pannolino  h  buono  da  farne  Ulac- 
cie  ».  I  (Capace) «  Mi  s6nt  b6n  de 
dagh  duu  8  giaff*  :  «  Sono  buono 
di  dargli  due  ceffoni ».  «  L^h  giust 
el  b&n  »  : «  Tu  Thai  trovato  ».  Avl 
trovaa  el  bdn :  Aver  dato  nel  buo. 
«  A  v^8  b6n!  » : «  Se  fossi  buono  I » 
I  (Vero) «  Te  di$et  de  bdnf  »  : «  Par- 
u  da  senno? » |  (Sodo  o  serio)  Par- 
Uk,  giuga,  lavorhdeb&n:  Parlare, 
gioeare ,  lavorar  di  bono.  In  sue 
pit  b6n  :  Nel  miglior  punto  o  Nel 
piii  beUo.  Vesa  al  b6n :  Esser  al 
Dono.  «  Te  gh*  ee  de  b6n  e?ie..,\  : 
«  Fortuna  per  te  cbe...  »  B6n  fh 
biin  :  II  bene  fa  bene. «  Gh^h  voruu 
del  bell  e  del  b6n  » :  «  Ci  voile  del 
belle  e  del  buono  ». «  ^  dighela  in 


(1)  Tati*altra  oota.  Bombone  in  Fior.  i 
di  oolai  oh«  ]e  dUw  gTOMe:«CA0  bomboni 
eodetHgiorHaK!»:*aparon!» 


bdn  milanes  » : «  A  dirgliela  in  b6n 
milauese  ».  «  Ad^  ven  el  bdn  »  : 
«  Ora  ne  vien  il  bono  y^.mBdnskgn/y*: 
«  Bon  Regno! »  Tegniss  de  bdn:  Te- 
nersi  b5no.  {I  (Affabile)  Cdntibonn 
se  ottin  tutt  coss :  Colle  bone  tutto 
si  ottiene.  Ftighi  tutt  bonn  a  vun: 
Mennr  bbno  ogni  cosa.  Tegniss 
bdn :  TenerBi  bono.  Torndt  in  bon- 
na :  Tornare  in  bona.  «  Se  el  troBu- 
vi  in  bonna  ghe  parli  » : «  Un  tratto 
oh^o  lo  trovi  in  bona  gli  parlo  ». 
(Semplice)  On  omm  aia  bdnna: 
Un  uomoalla  bona.  And^,  vestiss 
a  la  bonna:  Andare^  vestirsi  alia 
bona.  Viv  a  bdn  mercaa:  Vivere 
a  buon  costo.  (Iron.)«  Tegh^eede 
fa  cant  el  bdn  /  » : «  Hai  a  mre  con- 
un  certo  tomo ! »  « 1/'  ^  dn  bdn  la- 
vd»  mt^  una  buona  lana  ».  «  Quel- 
la ,  vdi ,  la  8*  h  taceada  al  bdn !  »  : 
«  Quella  v6  s'^  attaccata  al  bono  ». 
«  Bono  per  Dio  /  »  :  «  Buono  per 
Dio ! )» ( Qualcosa  piCi  della  met^ ) 
Ona  bonna  metaa  :  Una  buona  me- 
tk.  I  (Che  non  dh  giCi  in  buoato) 
Color  hdn :  Color  bono.  (Pr.)  A  std 
Wrond  patiss  el  bdn  per  el  caitiv  : 
Patisce  il  giusto  per  il  peccatore. 
Cont  certa  gent  nd  ghe  voRur  che 
i  bonn:  Certa  gente  non  vol  ea- 
sere  presa  che  colle  buone  (1). 

—  Bonament  o  Bonarlament , 
Bonai'iamente. 

—  Bonasc,  Bonaccio,  Buon  dia- 
volo. 

Bonaman,  Bonamano.  La  bonor- 
man:  La  buona  mano  al  vettu- 
rino  o  al  brumista. 

Bonagrazia,  Bonagrazia. «  Cosse 
te  ven  ?><  La  soa  bonagrasia  »  : 
«Quanto  ti  devo?*  «La  sua  bo- 
nagrazia ».  Aveah  de  bonagrazia  de 
podh.. :  Aver  di  grazia  di  potere. 

Bonalanna  (P.  N.K  Bonalana. 
«  Vdt  la  che  te  see  dn  bonalanna  » : 
y a  1^  che  tu  se'  un  bonalana ». 

Bonanlma,  Buonanima.  «  M^  zio 
bonanima  » :  «  Mio  zio  bonanima  ». 

Bonariaxnent ,  Bonariamente. 
« Idi  bonariament  el  g'  dt  miss  la 
firma  »  :  «  Egli  firm5  bonaria- 
mente ». 

Bondant  e  Bondanzlds  (Volg.), 
Abbondante,  Yantaggiato.  Zmu 
etti  bondant :  Due  ettogrammi  bo- 
ni. 


(1)  I  eompostl  di  Bon  li  cerohino  a]  loro 
posto  alfabetioo. 


BON 


62  — 


BOK 


Bondanza.  Vedi  Abo7idanza.  (Co- 
me sopranome  di  spregio)  Disuti- 
laccio.  «  Ciao  Bondanza  »  :  «  Ad- 
dio  bel  tomo  ». 

BondlOBUla  (Specie  di  salame), 
B()nzora  (Lucca),  Bondaiola,  Bon- 
diola. 

Bonddn  (Poro  della  botte  e  il 
tappo  che  lo  chiude),  Cocchiu- 
me,  Tappo. 

Bon^tt  (p.  Fr.)  (Specie  di  co- 
pricapo),  Berretto.  ||  (Da  budini) 
Forma. 

Bongiseugh  (Richienta  di  certe 
licenzcj  in  gioco)  Bongioco.  H  Op- 
portunitk)  «  HI  ga  daa  hongicRugh 
a  quelV  alter  per  reiissl »  :  «  Gli 
dieae  bongioco  i>er  riiiscire  ». 

Bongust,  Bongiisto.  «.  L'h  6na 
donnetta  piemia  de  hon  gust »  :  «  E 
una  donnetta  piena  di  buon  gu- 
sto*. 

—  Bongustalo  (Civ.  P.  N.)  Buon- 
gustaio. 

BdxLxnercaa,  Bonmercato.  Vend 
a  bonmercan:  Vendere  a  buon 
mercato.  (I  (Uscirne  senza  grave 
danno)  «jb'ci  pa^sada  ancamo  a 
bdnynercaa  »  :  «  L'ha  avuta  a  buon 
mercato  ».  (Pr.|  HI  bonmercaa,  el 
strascia  el  borsin  :  II  buonmercato 
tira  a  far  spendere. 

Bonn,  (D.  Pr.  P.  N.),  Gover- 
nante.  La  bonn  di  popol :  La  go- 
vernante  delle  signorine. 

Bonnamlsura  ( Vantaggino  dato 
dk  mercanti  sul  taglio),  Bonami- 
ftura. 

Bonnasc6a.  Nella  fr. :  Miche- 
langiol  Bonascoa:  II  pittor  Gra- 
nata. 

Bonnfest  (Au^urio  alle  vigilie), 
Buone  feste  !  ||  (Regalo)  Bd,  %  bon- 
fettt:  Dar  la  streuna. 

BonoBur,  (D.  Fr.),  Ategh  el  bo- 
ncenr  de:  Avere  la  fortuna  di. 
A  la  bonoeur  de  Bio:  Alia  car- 
lana.  A  la  bona^ur:  Alia  buon'  ora. 

Bonndra.  Nella  fr. :  Leva  sii 
tropp  a  bonnora  :  Fare  ima  leva- 
taccia. 

—  Bonoriy,  Mattiniero  e  anehe 
Sollecito  (1) :  «  M  me  padrdn .  V  h 
bonoriv  come  » :  «  II  mio  padrone 
s'alza  sempre  all'alba  ». 


(1)  Trovo  nel  Fanfani :  Otno  sollecito 
non  fu>  mai  poveretto.  A  cui  un  po^trone 
rispose :  Ma  iOj  che  son  minchion  vo*  stare 
a  letto. 


Bonomia  (d.  Fr.),  Benignitli  di 
carattei'e,  Bonomia. 

B6n  pro  (in  dis.),  Bon  pro. 

B6nsclor  (Vol  id.)  Vedi  Monr- 
scior.  * 

B6ntaa ,  Bontk.  On  fioeti  jctien 
de  bontaa :  Un  figliolo  buoniseimo. 
11  (Cortesia).  «  Be  gia  che  el  g'  & 
aviiu  la  bontaa  de  dam,n%  atra...-»: 
«  Giacoh^  ella  ebbe  la  bontd.  di 
dai*mi  retta...  >».  |  «  BonUta  s^Sa  »: 
«  Bontk  sua  Opp.  Son  favori  ». 
n  M.  d.  d. :  «  Jja  sara  la  bontaa  de 
i5  ann  che..,  » :  «  Sark  la  bellezza 
di  15  anni  che... ».  |)  (Le  bucoe  odo- 
rifere  nell' insalata)  Mescolanza. 

B6ntemp,  Bontempo.  «  JL*^  tmn 
che  g^h  bon  temp  »  :  «  Uno  che  si 
dk  bontempo  ».  (Per  torre  gii!i  da 
qualche  pretesa )  «  Te  a'  hee  bon 
temp/y> : «  Tu  so^i  a  oceni  aperii*. 

—  Bontempon  (Civ.  P.  N.),  Bon- 
tempone. 

Bont6n  (d.  Fr.),  Tono,  moda. 
Anda  adree  al  bon  ton:  Segiiire 
la  moda.  Vestida  de  bon  ton  :  In 
galanteria. 

—  Bontonlsta  (in  disuso).  Vedi 
Scicch. 

Bdnylvan  (d.  fr.),  (Di  buona  pa- 
sta e  che  non  s'intriga,  Buon  oia- 
volaccio,  Gaudente. 

B6nza  ( Per  inafiiare,  o  meglio, 
adacquar  le  strade),  Botte.  \  (Per 
vino),  Botte.  fj  (A  persona  piocola 
e  grassa :  El  par  ona  bonza :  «  E' 
pare  una  botte  ». 

Bdn  (triv.),  Boito  (1)  Soldo.  ^N^iSl 
g'd,  6n  bdr  »  :  «  Non  ha  un  soldo  in 
tasca,  oppure  anche  Bruoia  come 
Pesca  ». 

Borra,  Borra.  it^  In  quel  liber  g'hh 
de  la  gran  bora  * : «  C'fe  molta  bor- 
ra ».  «  HI  bast  el  perd  la  borra  » : 
«  II  basto  perde  la  borra  ». 

B6ra  ( tronco  d'  albero  senza 
corteccia,  per  zattere),  Pedale. 

Borad6r  (D.  Sp.),  (II  primo  fo- 
glio  che  si  stampa  per  prova)  Boz- 
zacoia. 

Bor&gin  (Erba  dai  iiori  turchini) 
Borrana. 

Boragginna  (De'  cacciatori  per 
la  polvere),  Fiasohetta. 

Bor&s  (Nitro  fossile),  Borace. 

Borasca,  Burrasoa.  «  Oo  passaa 
la  Manica  col  mar  in  gran  bora- 


(1)  Corroslone  fattn  dall^acqua  in  valle 
o  in  campo. 


BOB 


—  63  — 


BOR 


^  Mta  »  :  «  Ho  attraversata  la  Manioa 
col  mare  in  gran  burrasca.  |)  (In- 
fortnnio  grave  nella  salute  o  negli 
interessi)  Burrasca.  P.  E. :  «i%w«a 
6na  — :  Idem.  ||  (Riguardo  a  per- 
sona accigliata)«  Oo  capii  che  gWera 
borasca  e  me  la  sont  eavada  :  tcVi- 
di  il  mare  in  burrasca  e  me  la 
battel,  fl  (Di  sedute  pubbliohe) 
« Ineoeu  al  Oonsili  eomunal  ghe 
Bard,  horcLsca :  «  Oggi  al  Consiglio 
prevedo  burrasca  ». 

B6rd,  ( Lista  di  contomo  a  ve- 
sti,  arazzi  ecc),  Orlo. 

—  Bordin,  ftletto. 

—  Bordinett,  Franzetta. 

—  Bordli-rdaa,  (nel  senso  di  or- 
lare)  Pilettare.  (Nel  senso  volg.) 
Vedi  Ahorddi. 

Bordeg&-degaa-degas8  ( Volg. ) 
Vedi  Sporeh.  (N.  fr.)  V6rh  fa,  d\ 
e  hordega :  «  Voler  fare,  dire  e  ba- 
stonare. 

Bdricch  (Volg.)  (D.  Sp.),  Ciuco. 
«  Te  see  un  boriech  »  :  «  Sei  un 
asino.  |  (Ventre)  (in  diSuso),  Con 
pien  el  boriech:  A  buzzo  pieno. 

BoTlda,  (L^atto  dello  scovar  sel- 
vatici),  lieva.  Cande  borida:  Cane 
da  penna  o  da  fermo. 

Boxiddn,  Iniinocchiatura.  ^Z'a 
teniaa  lu  de  piantamtn  6n  borir- 
don,  ma  -me  sant  aceort  del  ttr»  : 
«  Tent5  lui  di  tendermi  il  tranello, 
ma  io  mi  awidi  della  ra^ia  ». 

Boriddr  (Bastoni  che  si  gettano 
per  spaventar  gli  uccelli  nel  pa- 
retaio,  Randello,  Rameta  (1). 

Borm,  Capezzolo.  Thtta  sema 
borin  :  Mammella  cieca. 

Borlilr-rlaa,  Rotolare.  Borldi  gib : 
Cadere  o  Dare  un  tuffo.  Borlh  gid 
di  seal:  Ruzzolar  le  scale.  Borlh 
fimira  a  dl :  Cader  a  dire  o  Scaj)- 
par  detto.  |  (D'amore)  Borlagh 
dent :  Dare  nella  pania.  Borlagh 
dent:  Cascarci.  ||  (Molta  fame).  On 
omm  ehe  borla:  Uno  che  casca  di 
fame.  (Se  lo  stato  h  abituale)  On 
omm  ehe  borla  semper:  Un  mor- 
to  di  &me  o  che  non  accozza  la 
cena  ool  desinare.  M.  d.  d. :  Vhss 
pus9ee  de  borld  ehe  de  eSr :  Essere 
on  o  una  tombolotta.  Lassh  borld, 
in  terra:  Far  orecchio  da  mer- 
cante  o  laaeiar  oadere  un  discorso, 
una  questione.  «  Voreva  borld  gio 


(1)  a  qoalohe  varlant«  per  la   diffe- 
renza  d«gli  usl  de*  paretoi  di  Toscana. 


el  teater  di  gran  battiman  »  :  «Ve- 
niva  giti  il  teatro  per  gli  ap- 
plausi ». 

—  Borlacatt  (P.  N.),  Affamato. 
Certi  borlacatt  del  59  adess  in  o- 
men  de  gran  importanza  :  Certi  — ^ 
disperati  del  59  ora  sono  uomini 
di  grande  Importanza. 

—  B6rlazl6n,  Lupa,  Fame  ffran- 
dissima.  Vedi  anche  Sgaiosa  e 
Ghia. 

Borlanddtt,  (Volg.)  (Guardia  di 
finanza),  Gabellotto. 

Borlin,  (Frutto  delPalloro).  Bac- 
ca.  (Checchessia  di  rotondo)  Pal- 
lottolina.  ||  (Vezzegg.  a  donnina 
grassoccia  ma  ben  fatta)  Tombo- 
Iina  (1).  Vedi  Triqtiattrtn. 

—  BorlinoBU  (P.  N.),  Una  cara 
tombolina. 

Borl6n,  Tombolo.  (Cuscini  cilin- 
drici  di  canapfe]  Tdmbolo.  (Da  ri- 
camare)  Tombolo.  (ArneRe  da  spia- 
nar  zoUe)  Rullo.  (Crivello  nel  fnil- 
lone)  Buratto.  (Cercine  intorno  al 
pa8tiQ*ale  de'  cavalli  che  si  ta- 
^liano)  Stivaletto.  M.  d.  d. :  «  Per 
I  dolor  la  se  fa^eva  su  in  d'6n  bor- 
lon  »  :  «  Pei  dolori  si  raggomito- 
lava  ». 

Bordeffgi^  (P.  N.),  Bordeggiare. 
«  Sul  high  se  bordeggia  de  spess  » : 
«.  Sul  lago  si  bordeggia  spesso  ». 

Bordeldri  e  Bord^lf,  Bordello  (2), 
Chiasso ,  Bailamme.  «  Perchh  fan 
tutt  st6  bordeleri  in  cort?» : «.  ^er- 
ch^  questo  patassio  giii  nel  cor- 
tile ! »  I «  ^  andaa  tutt  a  bordell » : 
«  And6  tutto  in  malora  o  anche  a 
monte  >.  «  GWera  6n  bordeleri  de 
gent» : «  Cera  un  fracasso  di  gen- 
te  *.  Tird  vun  a  bordell :  Tirar  li- 
no a  perdizione.  | «  Z>e  galletta  o 
de  uga,  in  st'ann,  n'dnfaa  6n  bor- 
dell » :  «  Di  bozzoli  o  di  uva  st'an- 
no  se  ne  fece  a  bigoncie». 

Borderd,  Bordero. 

Bordl«rll6n.  Vedi  Bordidn. 

Bordion ,  Filo  di  metallo.  Bor- 
di4n  de  lottdn :  Filo  d'ottone. 

Bdrdo.  N.  fr. :  On  scidr  de  alto 
bordo:  Un  signore  di  alto  bordo. 
I  (Di  bastimento)  Andit  a  bordo: 
Andar  a  bordo. 


(1)  II  Chembini  ibaglia  di  grosso  di^ 
cendo  ohe  Bdrlin  va(d  dire  donna  magra: 
i  tatio  11  oontrario. 

(2)  Bordello  in  fior.  signiflca  soltanto 
postrlbolo. 


BOR 


64  — 


BOB 


Bordd  (P.  N.),  Bordb.  Ona  botr- 
iigUa  de  bordd:  Una  bottiglia  di 
Bordb. 

Borddoch,  ¥mttolwcGh*erai  miir 
tutt  pien  de  bordoceh  » : «  Sui  muri 
c'  erano  lo  piattole  a  centinaia  ». 

(Crisalide  di  bachi)  Bacherozzo- 
o.  H  (Per  disprezzo aprete)  Corvo. 

BordOBii.  N .  fr. :  Fa  bordoRu  sett 
(per  gioco  a'  bambini):  Far  bau 
eette. 

Bord6n.  N.  fr.:  Tegn%  a  bordan: 
Tenere  il  sacco. 

Bordura  (D.  Fr.)  (Che  rioinge 
lavori  di  stofia),  Orlatura,  Bor- 
dura. 

Borella  (Osso  soTrapposto  a1- 
I'articolazione  del  ginoccnio),  Ro- 
tella. 

Bdrgh,  Borgo  (in  senso  di  bor- 
gata),  (Civ.)  Borgata,  (Pai^te  d*u- 
na  citta  extramiu'os)  Sobborgo.  / 
borgh  de  Milan  eren  eianuta  Corp 
Sant :  I  sobhorghi  di  Milano  era- 
no  chiamati  Corpi  Santi. 

—  Borghes,  Borgliese.  Al  d\  de 
ineceu  dueea,  eont  e  marches  varen 
tant  come  %  borqhes:  Al  giorno 
d'oggi  duca.  conti  e  marohesi  sono 
al  pari  de'  Dorgheei.  (In  contrai)- 
posto  a'  militari)  Ufficial  in  bor- 
ghes:  Ufficiale  in  borghese. 

—  Borghesia ,  Borgnesia.  Jj'  o- 
diada  borghesia  (Frase  di  anar- 
cMci):  L'odiata  borghesia. 

Bori  (Volg.).  Vedi  Aborrl,  (Ter- 
mine  di  caccia)  Bori  la  legor:  Le- 
var  la  lepre. 

B6ria ,  B5ria.  On  omm,  j)ien  de 
boria:  Omo  pieno  di  boria. «  J£'/ 
g'  cl  la  boria  de  vess  ereduu  quell 
che  g'  a  i  pussee  hei  cavai  de  Mi- 
lan »  :  «■  Ha  la  vanity  o  ( volg. )  la 
voglia  d'eeser  creduto  quello  che 
tiene  i  piu  bei  cavalli  di  Milano  », 
oi  JSl  ma  faxi  vedb  6na  tal  boria 
che  sont  scappaa )» : «  Mi  spiegb  u- 
na  tale  alterigia  che  ne  son  fug- 
gito  ». 

BorUin.  N.  fr.:  Can  e  borian: 
Marmaglia,  Razzamaglia. «  La  sda 
biblioteea  cosi  rara  V  e  andada  in 
man  de  can  e  borian  »  :  «  La  sua 
biblioteea  cosi  rara  fini  in  mano 
di  oani  o  di  gente  ignofca». 

Borlon&,  RuUare.  Bdrlonit  per 
el  Iktt:  Rotolar  sul  letto. 

Borlott,  Tappo  da  botte.  «  Chi 
le  quell  borlottr  » : «  Chi  h  quel  tom- 
bolotto  o  quel  tappo  da  botte  ?» 


I  (Specie  di  fogioli),  Fagioli    ro- 
tonoi. 

Bomi-mll.  Vedi  Imbornl, 

Bomis  (Cenere  con  molte  faville 
difuocoK  Cini^a.  Castegn,  pomm 
cott  in  la  bomis :  Casta^e,  mele 
cotte  nellacinigia.  Dopralaseiam- 
pa  del  gatt  per,  ece.  Vedi  Oatt, 

Bomo  (d.Arabo).  (Specie  di  man- 
tello  con  cappucoio),  Bumu. 

Borom^tta  (Volg.).  Vedi  Baro- 
m,etta. 

Borsa,  Borsa.  Castigd  in  la  bor- 
sa :  Toccare  nella  borsa.  And^  a 
compra  emi  do  bors.  Dire  d'aver 
pagato  meno  di  quel  che  sia  oo- 
stato  un  oggetto.  M'aUi  con  la  bor- 
sa in  la  schenna  :  Fallire  a  borsa 
plena  o  col  sacohetto.  Oi&ntagh 
de  borsa  :  Rimetterci  di  tasca.  *lA 
mi  m,en  ven  nagott  in  borsa  I'  i- 
stess  » :  « lo  non  ci  ho  interesse  al- 
cuno  ».  II  (Pr.)  Chi  giuga  de  cct^ 
prisffi  paga  de  borsa  :  Chi  fk  di 
testa  paga  di  borsa.  Ul  bon  mer- 
caa  elstrascia  la  borsa  :  II  buon 
prezzo  rovina  la  borsa.  S  (Dove 
si  fanno  aifari  su  valori ) ,  Borsa. 
^  I/'  a  perduu  tutt  a  la  Borsa  » : 
«.  Ha  perduto  tutto  alia  Borsa  ».  | 
( Da  elemosine  nelle  chiese )  Sac- 
chetta.  I  ( Custodia  deUe  panie ) 
Paniaccio. 

—  Borsln,  Borsellino. 

—  Bors6n,  Borsone  (IL  Ricoone. 

—  Borsinee  (in  disuso),  Borsaio. 

—  Borsaria  ( Industrie  dello 
borse).  Lavord,  in  borsaria :  Lavo- 
rare  in  borse. 

BorsgiO^  (d.  fr.).  Vedi  Borghes, 
Borsiroeu,  Borsaiolo,  Taglia- 
borse.   ( Iron,  a  uomo   di  Borsa ) 
Borsaiuolo. 

Bosardj  Bugiardo.  Trd,  bosard. 
Fare  bugiardo  uno  o  sbugiardarlo: 
P.  E :  « iY«  ndlfoo  tram.mbosard  »  : 
«  Tienmi  bugiardo  se  non  lo  fo  » (2). 
CompoM  bosard:  Bugiardo  ad 
una.  Bosard  coTne  GiucUi :  Bugiar- 
daccio.  (Pr.)  Chi  h  bosard  h  laden 
Chi  h  bugiardo  h  ladro.  L'h  pussee 


(1)  In  toscano  non  si  dice  per6  bortone 
nel  senso  milanese,  ma  o*^  la  flraae  ftuni- 
gliare  far  borsone  per  euadagnare  assai. 

(2)  Eppnre  nessnna  delle  frasi  milanesl 


bisogno 
conlocuzione :  Da  del  btuard  sulla  facda. 


BOS 


—  65  — 


BOS 


faeil  a    catUt  6n  boeard  ehe  6n  \ 
gopp :    Lie  bugie  liaimo  le  gambe 
corte.  I    (Bistiocio  sul  fi>anoese) 
La  eademl  di  bosard  :  L'academie 
des  beaux  art8. 

—  Bosardaria,  Bugiarderia.  Ye- 
di  JS&sla. 

—  Bosarddn,  Bugiardone  e  bu- 
giardftccio. 

Boscli,  Bosco.  In  Lomhardia 
vh'  h  qtMsi  pu  de  hoseh  :  In  Lom- 
oaordia  non  o'^  quasi  piii  bosohi. 
T  Biparo ,  coyo  di  malandrini )  M 
bo8eh  de  la  merlada :  Coyo  di  la- 
dri.  P.  £. :  «  Ma  guest  Vh  el  hoseh 
de  la  Merlada /y^J&l  giuooo):  Ma 

Sol  Bi  mba  allegrameute !  »  I  (Pei 
aehi  da  seta )  Frasoa.  ( Pr. )  MH 
vhts  usell  de  boseh  ehe  de  gaibbia  : 
Meglio  essere  uccel  di  bosoo  cbe  di 
gaobia.  jy  h  met  anddt  foeura  del 
oaseh  a  fit  legna :  A  far  eose  proi- 
bite  conyiene  uscir  di  oasa.  ( M. 
d.  d. ) :  «  T*  en  varet  6n  boseh  I  »  : 
«  Ta  non  yali  i  tuoi  peocati!  » 
Seionsgia  de  boseh  ( B  bastone ) : 
Sago  di  boBCO. 

TOSca  (1  oayaler),  Mandare  i 
bachi  alia  frasca. 

—  BosoTitiina,  Macobia,  Bosca- 
glia. 

—  B08c6n,  Frasconaia. 

—  BosGlilroeu,  Boscaiuolo. 

—  BOB<dilY.  Terren  bosehiv :  Ter- 
Teno  boscbiyo. 

Bosclii  ( triyiaUaa. ) ,  Andar  di 
corpo,  Tortire. 

Boscin  o  Biucln,  Bucello  (Gio- 
Tenco  da  latte) ,  Vitellino.  (M.  d. 
d.  pr.) :  Comprh  la  vaeea  eol  b6- 
sein  I  Comprare  la  yacca  col  yi- 
tello  (parlando  di  s^osa  inointa  e 
non  per  oolna  di  cbi  oompera). 

B68Cl6n  (a.  fr.);  Turaeoiolo.  I 
b6sei6n :  I  sughen.  Vedi  Buseidn. 

—  Bosdonli,  Vedi  Imboseionit, 
BMa,  Bugia.    Cattd  in  bosia : 

Cosliere  in  bngia.  «  G?ie  se  ved  la 
bona  in  di  oee  »  :  «  La  bugia  gli 
oorre  bu  per  il  naso  ».  (Pr.)  Ibo- 
sH  g*dn  curt  i  gamb:  Le  bugie 
hanno  le  gambe  eorte.  I  (Candel- 
liere  basBo  eon  manioof  Bu^  e 
Btoppiniera.  I  Macobiolina  bianca 
Buu'ungliia  (Bugla).  l^  de  legna- 
mee :  iVaoioli. 

—  BoBletUt,  Bugfola. 

B6«iii  (Contadino  dell^alto  mila- 
neae).  PiarUt  bosin  :  Parlare  brian- 
soolo  o  giti  di  11. 


—  Bosinada  (Poesia  rozza  in 
yemaoolo),  Strambotto.  Quell  di 
Kosinad :  Lo  stoi^iario. 

B6tt,  Botto.  In  d'on  bdtt,  Tut- 
t'  a  6n  bott :  In  un  botto  o  d'  im- 
proyyiso.  JEJ  bott  h :  E  basta  o  E 
ouon  anno.  |  (Contratto)  Fa  6n 
bott;  Fare  un  taocio  o  un  bara- 
g^zo.  I  ( Ora)  ^  ii  sonaa  el  bdtt: » 
«  E  sonato  il  tocco  ».  Al  bdtt  di 
ostinaa  :  Alio  sgocciolo.  |  (Layoro 
a  prezzo  fermo)  Cottimo. 

B6tt,  Botte.  Ona  bdtt  de  eaeao, 
de  sugher,  ecc. :  Una  botte  di  ca- 
cao .  di  Bughero ,  ecc.  V^s  come 
in  d*6na  bMt  de  fir  :  EsBere  in  una 
botte  di  ferro. 

Bottal  ( lunga  oyale ) ,  Bottale 
(Arezzo). 

Bdtta,  Botta.  Dd.  via  bdtt  de  la 
madonna  :  Zompare  busse  da  co- 
munione.  J)d  6na  bdtta  al  sere  e 
Valter  al  vassell :  Dar  un  colpo  al 
cerchio  e  I'altro  alia  botte.  De  bdt- 
ta salda  :  Botta  botta  (non  com.) 
D'improyyiso  o  A  colpo  sicuro. 
A  bdtta  calda  :  A  botta  calda.  | 
(BuBse)  Cattd  sii  di  bdtt :  Ayere  le 
DUBse.  Ul  matarazz  di  bdtt :  II  ber- 
saglio  delle  basse.  |  (Discorrendo) 
«  X/a  bdtta  la  me  ven  forsi  a 
mi  / : «  La  cenciata  o  la  bottata  o 
il  bottone  h  forse  per  me  ?  »  Bdtta 
e  risposta  :  Botta  e  risposta.  (Im- 
preoT)  «  Creppa,  s'cioppa  e  fd  6na 
hella  bdtta  :  «  Crepa,  schiatta  e  fa 
lo  scoppio  ».  (M.  d.  d.)  Std,  a  bdtta: 
Star  al  pigio.  Std  said  alia  bdtta: 
Star  Bodo  al  maccbione.  Mestd  in 
bdtta  :  Restar  di  stucco  o  Restar 
morto  stecchito.  (Bernoccolo) «  Te 
gh'htt  6na  bdtta  su  la  front » : «  Hal 
un  corno  sulla  frontie.  » 

—  Bottaveggia  (Malattia  de'  ca- 
yalli),  Soprapposta. 

Bottaggio  I V  iyanda  in  guazzet- 
to),  Cibreo.  (d.  Fr.  Potage), 

—  Bottaggm,  Piccolo  cibreo. 
Bottaranna  (Larya  delle  rane). 

Girino. 

Bottarda  (Uoya  di  pesce  seccate 
e  salate). 

Bottasc  (Spr.  di  yentre),  Botac- 
cio.  Val  di  Gniana  n.  fr.  triy. :  Dar 
I'aire  sd  bottaccio,  per  partorire. 
(Persona  con  grosso  yentre)  Pe- 
der  bottase :  Pancione.  ImpienX  el 
bottale :  Empir  la  pancia  o  il  buz- 
zo  o  Tepa,  (Cant.)  JSH  sur  Peder, 
gamba  de  veder,  ganiba  de  strasc, 


BOT 


—  66  — 


BOT 


Peder  bottasc  Bencio  bilenoio,  col- 
le  soarpe  di  oencio,  oogli  ocoM  di 
lana,  gli  puzza  la  sottana. 

—  Bottasoldn,  Buzzone,  Pan- 
oiuto. 

Bott^ga,  Bottega.  Derm  bottega: 
Aprir  bottega.  Fa  anda  la  botte- 
ga :  Mandar  avauti  la  bottega. 
Giovin  de  bottega :  GioTine  o  mi- 
nistro  di  bottega.  Mett  v%ih  a  bot- 
tega :  Metter  uno  a  bottega.  «  Do- 
ve el  g'd  la  bottegaf  »  :  «  Dove  stk 
di  bottega? »  Fir  de  bottega  :  Ferri 
di  bottega.  |  (Fig.  a  chi  ha  sbotto- 
nata  la  toppa  dei  oalzoni)  «  Sara 
8u  la  bottega  »  :  «  Abbotonati  la 
bottega  *.  (Modo  di  ohiamar  i  gio- 
vani  di  cafi^,  in  disuso)  nBottega/y*: 
«  Bottega !  ».  (Pr.)  In  botteqa  n6 
ghe  voeur  scatdabaneh :  La  botte- 
ga non  Tiiole  alloggio. 

—  Botle«Lr.  Bottegaio  (1),  Bot- 
tegante  o  Fadron  di  bottega. «  El 
gd  6n  fd,  de  bottegar  ehe  eoneola  »  : 
«  Ha  un  fare  da  bottegante  obe 
consola  ». 

—  Bottegonna,  Bottegona. 

—  Bottegbn ,  Bottegone. 

—  Botteghin,  Bottegbino  (2).«  Fct 
botteghin  a*6na  robba  » ; «  Far  bot- 
tegbino d'una  co8a». 

BottegUa  (volg.)  Vedi  Bottiglia. 

Bottiggla  (fiaschetta  per  liquori), 
Borraccia.  |  (Per  vino)  Barletto. 

Bottiglia,  Bottiglia.  Mett  el  vin 
in  6o</fjjr2fa:  Vedi  TmbotHalid.  Verd 
bottiglia  :  Verde  bottigua  >,  a  JEH 
seiampagn  el  costafinna  24  f ranch 
la  bottiglia  » :  «  Lo  Boiampagna  oo- 
8ta  iino  a  24  lire  la  bottigua  ».  El 
eavagn  di  bottili  :  II  Portabottiglie. 

—  Bottigllee,  Caffettiere  e  Bot- 
tigliere. 

—  Bottigliaria,  Bottiglieria. 

—  Bottiglletta,  Boccetta. 
Bottink,  Far  bottino.  «  Sta  nott 

i  Voder  dn  bottinaa  in  la  bottega 
de  Voreves  » : «  Stanotte  i  ladri  ban- 
no  fatto  repulisti  nella  bottega 
dell'orefice  ». 

Bottinna  (D.  Fr.),  Stiyaletto. 

Bott6n,  Bottone.  L'anima  del 
botton :  L'anima  del  bottone.  Fah- 
Hi  el  primm  botton :  Vedi  Bas^l. 


(1)  II  Bottegaio  fior,  ha  anche  il  senio 
pretto  del  nostro  Postee.  Vedi  Postee,  e 
quello  di  Awentor.  Vedi  pure. 

(2)  A  Firenze  per  antonomasia  quello  del 
otto. 


Botton  de  paiatc:  Rape  noveUe. 
Botton  de  rosa :  Bottoncino  di  ro— 
sa.  Botton  de  ;(<Bugh :  Bottom  di 
fuooo.  I  (Specie  di  fiore)  Bottovh. 
d'or:  Margneritine.  \  Botton  dop^ 
pi:  Vedi  SgiumelL 

—  Bottdnk-onaar-onasB,  Abbot- 
tonare.  Bottoncue  elpalto:  Abbot- 
tonarsi  il  soprabito.  |  (Colpire  col- 
la  punta  del  fioretto) «  L'a  segui- 
t€Ui  a  bottonall  de  tutt  ipart » : «  I— 
dem».  I  (Di  persona  cniusa  e  se- 
greta )  «  iy'  ^  oottonaa  come  &n  di- 
plonuUieh  »  :  «  £:  abbottonato  al 
par  d'un  diplomatico  ». 

—  Bottenera,  Bottoniera.  Vhss. 
Idngh  de  bottonera:  Avere  gran 
ventraia,  Non  essere  mai  sazio. 

Bott6rau,  Convesso.  Oee  botto- 
run:  Occbi  fuori  deU'orbita. 

Bottrisa  (Pesoe),  Cbiozzo. 

Bottamm ,  Cocci,  Rottami  di 
mnro. 

Bovasda,  Stereo  bovino. 

Bbvatell ,  Bo vatello  ( Arezzo )  ,• 
Giovenco.  (A  fanciullo  seiocco  e 
torpido)  Buacciolo. 

B6na  (P.  N.),  (Prova  di  stampa), 
Bozza.  I  (Vaso  da  orefici)  Storta. 

Bon&-08zaa,  Dar  sotto. « lAi  Vd 
bozsaa  con  mi,  ma  el  gh'h  minga 
reussii  »  :  «  Egli  tentb  di  inflnoc- 
chiarmi,  ma  non  gli  riusoi». 

—  Bozsadinna,  Colpetto  di  pro- 
va. 

—  Bozzad6r,  Gareggioso. 
Bozzark,  Bnggerare. «  Vitafatt 

boesarit* : «  Va  a  farti  buggerare  ». 
«  Quell  lader  d'6n  mercant  el  m*a 
boeearcta  in  del  prezssi  » : «  Quel  la- 
dro  di  venditore  mi  ha  buggera- 
to». 

Bozzarament,  Buggeramento. 

Bozzarada,  Buggerata. 

Bozzar6n  (Triv.)  (P.  N.),  Busohe- 
rone  (Triv.j  Avegh  6na  famm  boe- 
zaronna:  Aver  una  fame  che  rI 
vede. 

Braoch  (Cane  da  cacoia),  Brao- 
oo.  (Guaroia  di  polizia)  Bracoo. 

BradU  (Specie  di  marmo),  Bar- 
diglio. 

Btaffa  ( Ci6  che  serve  a  rinibr- 
zare  cneccbessia),  Braca  (1).  Br€ir- 
ga  de  fir :  Spranga.  La  braga  del 
Jfiniment  del  eavall:  La  imoraca* 
—  de  la  sciguetta:  Braga  o  Geto. 


fi)  Braca  a  Plr.  lignffica  anclie  mlnuta 
<  notisia  sui  fattl  altrul.  Vedi  CdcooCo. 


BRA 


—  67  — 


BKA 


La  hr€iga  ai  r<Bud  de  la  earrozza : 
La  Scarpa.  |  (Per  oalzoni) «  Cruar- 
da  ehe  te  vit  gtd  i  hr€tgh»:«.  Guar- 
da  che  ti  caseano  le  braohe  ».  Jjtts- 
«^  gid  i  brcigh :  Galar  le  braohe 
(p^dersi  d'animo). 

—  Bragascidn,  Bracalone. 
Brairll6e  (Volg.)»  Brachiere.  Ve- 

di  Cinto.  ( A  i>er8ona ) «  Te  see  6n 
braghee  >» : «  Sei  un  bono  a  nulla  ». 

—  Kra^lierlBta,  Brachieraio. 

—  Bra^liexada,  Bracheria  (1). 
Fit  &na  bragheriula:  Commettere 
ano  sproposito. 

—  washetta ,  Brachetta.  Pee^ 
eaa  de  hrcuiheita  :  Peccato  oarnale. 

Baaea  (Volg.)  (P.  N.),  I  fratelli 
briuiea:  I  Qaesturini. 

Bramcli  -  caa  -  eaaa ,  Branoare. 
Braned  o  brane€us  per  el  eoU: 
Pigliar  o  Pigliarsi  per  il  oollo. 
« £'it  brancaa  el  eortell  e  el  V  h 
eappaa  »  : «  Agguantd  un  coltello 
e  lo  ammazzb  ».  J  (Gapire)  «  Te  me 
hranehet  /  »  :  «  M'intendi  V  ». 

—  Brancada  (Quanto  sta  nella 
mano),  Brancata.  Ona  brancada 
de  fen:  Una  manata  di  Heno. 
Ona  —  depdlanck:  Una  brancata 
di  soldi. 

Branda,  Branda.  Dorml  sulla 
branda :  Idem.  (Per  acquavlte  ve- 
di  Aequavitta), 

Baraadlnaa  (Ameai  del  oamino), 
Alan,  Capifuooo  (Arezzo)  (2). 

Brantfififtll  (P.  N.),  Bravaooio. 
Sirargiante.  N.  fr. :  «  Con  mi  gh'e 
minga  tant  defit  el  -^  »  :  «  Con  me 
ti  awiso  non  e'^  da  far  11  prepo- 
tente  ».  «  J}'^  andaa  sul  Oors  afd 
el  hrandineU  » : «  And5  aid  Corso 
a  finne  lo  sgargiante  ». 

BiBBiln  (Peace  di  mare),  Bran- 
zino. 

Brasa,  Bragia.  Moss  come  6na 
braaa  :  Rosso'  oome  una  bragia. 

Brajili,  Abragiare.  Brasaa:  A- 
bragiato. 

Braae  (Volg.),  Vedi  Braxz,  N. 
fr.  Tolg. :  Cagd  a  brcue  (baaso) : 
CSaoare  al  fresco  o  all^aria  aperta. 
I\>r(d  in  bnue:  Portare  a  orao- 
eia.  JPredied  o  reeiUk  a  bra&c:  Im- 
TOowisore  la  predioa  o  la  parte, 
Predicare  a  braooia  o  forse  me- 
glio  a  braoeio.  Oiuuiagnags  el  pan 


(1)  Bracheria  k  in  dinuso. 
(^  II  eofipnoco  aarebbe  piattocto  n.  no- 
•tro  cwfKn. 


eont  i  sd  brase:  Gampare  delle 
braccia.  Spettd.  a  brase  avert :  A- 
apettar  a  bracoia  aperte. 

—  Brasclada,  Abbracciata.  «  Se 
s^in  daa  dna  bella  bra^ciada  e  tanti 
basitt  >» :  «  Si  diedero  una  bona  ab> 
bracciata  e  tanti  baci  ».  |  (Quanto 
pu5  atare  nelle  braccia)  Onabra- 
sciada  de  legna  o  de  jaaia:  Una 
bracciata  di  legna  o  di  paglia. 

—  Brascin  (Di  uomo  monco  di 
un  braccio),  Monchino  o  Monche- 
rino.  Braseitt:  Braccini  o  brac- 
oine.  (Di  bimbo)  mCont  i  sd  bei 
brascilt  >» : «  Go  auoi  cari  moncbini ». 

—  Brasciou  (Ogni  oggetto  che 
abbia  forma  o  umoio  ai  braccio), 
Bracciolo  otcin^f  .*  Sedia  a  brae- 
ciuoli.  J  jOrdiffui  a  muro  per  can- 
dele)  Viticci.  r(Una  piccola  brac- 
ciata) On  brasciiBu  de  fassinna: 
Una  bracciatella  di  aarmenti. 

—  Brasciork  (II  troppo  frequente 
recarsi  in  braoeio  i  bambini),  Ab- 
bracciucchiare. 

Brasca.  Vedi  Brasa. 
Brasdra,  Braoiere.   Bagoldn  de 
brasera:  Cicalone. 

—  Braseretta,  Bracierino. 

—  Brasi,  Polvere  di  oarbone. 
BrasU  (Specie  di  tabacco),  Bra- 

sile.  (Specie  di  legno  roaao),  Bra- 
aile. 

BrasoBuIa  (Coatoletta  cotta  aulhi 
grateUa),  Braciola. 

Bravada,  Bravata  e  Gradaaaatn. 

Brat^U,  (al  plur.)  Brat^i,  Le 
bretelle  o  Gli  atraccali.  «  Per  tegnl 
sti  i  calzon  g*  oo  hisogn  i  bratH  » : 
« Per  aostener  le  bracbe  mi  ci 
vogliono  j^li  atraccali ».  (Del  llni- 
mento  di  cavalli)  Reggipetto, 
Straccale. 

Bravament,  Bravamente. «  X'd^ 

{da  bravament  i  sd  esam,m, » :  «Fece 
travamente  i  auoi  eaami  ». 
Bravo ,  Bravo.  «  L'  h  6n  bravo 
fioeu »  :  «  E  un  bravo  ragazzo  ». 
n  Se  te  ghe  riesset  te  see  bravo  »  : 
«  Se  ci  rieaci  aei  bravo  ».  <  L*  era 
/»  a  spettall  col  sd  bravo  bastdn  in 
man  >»  :  «  Era  ad  attenderlo  coUa 
ana  brava  mazza  in  mano  ».  «  HI 
g'd.  rispost  6n  bravo  no  »  :  «Idem». 
«  M  voeur  fdt  el  bravo  ma  el  g*  a 
paura  »  :  «  Vuol  tare  il  gradaaao, 
ma  ha  paura  ».  (  Eaclam.  in  lode 
di  artiata)  ^  Brava />  :  «  Brava !  )». 
(Ironia)  «  Ma  bravo  lu/in*  Bravo 
lei ! ». 


BRA 


68- 


BBE 


—  BravTira ,  Bravura.  Aria  de 
bramira.  Vedi  Aria. 

Brazz  (Vodi  anche  Brasc)^  Brac- 
cio.  Da  el  brazz  :  Dar  il  braccio  o 
cli  braccio.  Ciappit  in  hrazz :  Re- 
carsi  in  braccio.  Vess  el  hrazz 
dritt  de  qiiaiehedun :  Esser  il  brac- 
cio destro  o  dritto  di  alcuno.  iiSen- 
za  de...  me  pareva  de  vhsa  senza 
tin  brazz  »  :  «  Idem  ».  Anda  gio  i 
hrazz :  Cascar  le  braccia.  Sott 
brazz  :  A  braccetto.  A  hrazza  de 
pann :  A  braccia  quadre.  Fa  i  robh 
6n  tant  al  brazz  :  Far  le  cose  un 
tanto  la  calata.  (Pr.)  Brazz  al  eoll 
e  gamba  in  left :  Braccio  al  oollo 
e  gamba  a  letto.  I  omen  se  misu- 
ren  minga  a  hrazz:  Gli  uomini  non 
Bi  misurano  a  canne.  A  dagh  la 
lihertaa  per  6n  did  el  ciappa  tutt 
el  brazz  :  A  dargli  un  dito  prende 
la  mano. 

—  Brazzfc,  Abbracciare.  Brazzh 
8u:  Abbracciar  stretto. 

—  Brazzadura,  Bracciatura. 

—  Brazzal  ( Arnese  per  giocare 
al  pallone),  Bracciale. 

—  Brazzalett  (Omamento  fem- 
minile),  Braccialetto. 

—  Brazzer,  Braciere.  «  Ch'el  me 
faga  de  brazzer  »  :  «  La  mi  dia  il 
Draccio  ». 

—  Brazzett,  Braccietto.  A  braz- 
zeit:  A  braccetto. 

Breccia,  Breccia.  La  breccia  de 
Porta  Pia :  La  breccia  di  Porta 
Pia.  0  (Sorta  di  marmo)  Macigno. 
0  (Fig.)  m  L'  d,  foAi  breccia  stu  sd 
coeur  »  :  «  Fece  breccia  sul  suo 
animo  ». 

Brellin  (Ordigno  da  lavandaie), 
Predellina. 

Brelocch,  Ciondolo. 

Brenta  (Recipiente  di  legno  da 
portarsi  a  spalla).  Brenta  fl.),  Bi- 
goncia.  ( Pr. )  Vhi  troppo  studia 
Tnatto  diventa  e  chi  n6  studia  por- 
ta la  brenta  (appross.) :  Chi  lavora 
fa  la  roba  e  cm  si  stJl  la  perde. 

—  Brentinna,  Brentina.  Ona 
hrentinna  de  vin ;  —  di  vino. 

—  Brenti,   (Versare  vino   nella 


(1)  I  dizion.  toscani  non  danno  qnesta 
voce.  Ma  oggld)  e  viva,  per  importazione, 
anohe  a  Flrenze.  I^a  oigoneia  i  pare  an 
vaso  di  legno  a  doghe,  ma  non  ^  la  brenta. 
II  biooncio  poi  eorriiponde  al  nostra  mct- 
stelldn.  Yedl  Mastellon.  Lo  li  ohiama  an- 
«he  Mastello. 


brenta  per  trasportarlo),  Empir  la 
bigoncia  o  la  brenta. 

—  Brentaa. «  Sta  tinna  V  h  del 
brentaa  de  cent »  :  «  (^uesto  tino 
contiene  cento  litri  di  vino  ». 

—  Brentad6r ,  Garzone  del  tI- 
naio. 

—  Brentdn.  N.  fr. :  Andd  gid 
eont  el  brenton :  Non  star  a  guar- 
dare  per  la  minuta. 

Bressa  (Cittk),  Brescia.  N.  fr.:  Fh. 
come  i  laaer  de  Bressa  :  Far  come 
i  ladri  di  Pisa. 

—  Bressan,  Bresciano.  Vhss  co- 
m,e  6n  azzalin  bressan  :  Essere  un 
zolfanello. 

BressanWa  (Specie  di  paretaio), 
Boschetto. 

Breva  (Vento  cbe  spira  sul  La- 
rioj,  Scirooco  o  Levante. 

Brev^tt  (Resoritto  che  conferi- 
sce  gradi),  Brevetto. 

—  Brevettk-ettaa,  Brevettare, 
Dar  la  patente. 

Breylari  (II  libro  dei  preti),  Bre- 
viario. 

Bria  (n  complesso  cbe  veste  la 
testa  di  oavaUi  e  simili) .  Briglia. 
«  Mhttegh  la  bria  al  moreu  » : « Im- 
briglia  il  morello  ».  Molit  la  bria: 
Dar  la  mano  doloe  o  Allentar  le 
redini.  Trit  la  bria  8ul  eoll  a  vun : 
Lasciar  la  briglia  sul  oollo  a  uno. 
/  brii :  Le  remni.  |  (I  correggioli 
d'un  trapano),  Briglie. 

Bricch,  Brioco  (1),  Dirupo.  Audit 
«*  per  i  bricch :  Arrampicarsi  su 
pel  dirupi  o  per  le  baize. 

Briccolla,  Oollo.  Contrabbander 
cont  i  briceoll:  Contrabbandieri 
coi  colli,  col  carico.  (BigUardo) 
CHugd,  de  briccolla:  Fare  matto- 
nella.  (Fig.)  Savb  6na  robba  de 
bricolla :  Sapere  una  cosa  per  oer^ 
bottana  o  di  rimbalzo.  (Pr.) 
«  Guardet  de  quii  che  agiss  de  bric- 
colla :  Guardati  dalle  aoque  ohete 
o  dagli  ipocriti. 

Bricchett  (D.  Fr.),  Zolflno.  Bric- 
chett  de  cera :  Cerino. 

BTld6n  (Specie  di  filetto  per  ad- 
destrar  cavalli) ,  Briglione. 

Brlga  (Civ.),  Bri^a.  «  Ch'el  se 
tceuia  mxnga  sta  brtga  » : «  Non  la 
si  pigli  oodesta  brlga  ». 

~  Briffii-gaa  (Affannarsi  per  ot- 


(1)  Briceo^  In  flor.,  ba  tatt*  altro  limi-  j 
flcato.  E*  preoisamente  la  Cbgoma.  vedi  '; 
Cbgoma.  j 


BRI 


—  69  — 


BRI 


tenere).  Bi^are.  Kl/h  hriga  tant 
eh'el  gk*h  reussii  »  :  «  Tanto  brig5 
ohe  ottenne  ».  Briga  ehe  te  hriga: 
Pif^a  e  pigia. 

"BxiSBM,  Brigata. «  Oh  ehe  heUa 
hrigada!  »  : «  On  ohe  bella  — ,  com- 
pa^nia  ».  ( Due  re^gimenti )  Orui 
hrtgada  de  eavaUerta:  Una  briga ta 
di  cavalleria. 

~  Brlgader,  Brigadiere. 

Brigant,  Brigante.  «  M  general 
PianeU  V  h  staa  6na  seda  di  brir* 
gant » :  «  II  general  Pianell  fu  un 
grande  distrattore  di  briganti ». 
«  Te  see  dn  brigant » : «  Sei  un  bri- 
gante ». 

Biigbella,  Brighella  (Maschera 
in  disoso ).  «  Te  see  projn  dn  bri- 
ghella, ear  el  mh  fioMi »  :  «  Tu  se' 
uno  zanni  figlio  mio)». 

—  BrlglielSEUla,  Azione  da  Bri- 
ghella. 

—  Brighellln  (a  ragazzo) ,  Nao- 
cherino. 

Brilant,  Bnllante.  On  eoUiS  de 
hrHant:  Una  ooUana  di  briUanti. 
(In  drammatiea)  Brilant  in  eome- 
dia:  Brillante  in  oommedia. 

—  Brllantiirantaa,  Sfaocettare. 
«  Ouarda  eome  Vi  ben  brilanteui » : 
«  Gnarda  oom'^  bene  afbcoettato  ». 

BrUl  (P.  K.  Aft'O  (Mezzo  preso 
dal  vino),  Brillo. 

BzUlii .  Brillare  (1) ,  Spiccare. 
Brills  el  He:  Idem.  «  La  pdpola 
rh  brillaa  tuUa  sira  » : «  La  signo- 
rina  fu  regina  della  serata  ».  BrU- 
2&  9er  la  s6a  assema :  Idem. 

Brio  (P.  N.),  Brio.  «Xa  eanta  eon 
brio  » : «  Cania  eon  brio  ».  On  siil 
pien  de  brio:  Uno  stile  brioBissimo. 

Briaa  (D.  Sp.),  Brezza. «  Gh'h  su 
6na  brisa  ifisei  gelada  ehe  la  taia 
la  fcteeia  » : «  Tira  un  brezzone  da 
mozzar  il  fiato  ».  (Sul  lago)  Comin- 
cia  la  brisa:  II  lago  s'morespa.  | 
Salaa  eome  la  brisa:  Amaro  di 
sale. «  Sta  eoteUtia  la  par  dna  brp- 
ja  » : «  Una  braoiola  arrabbiata  ». 

—  Bilietta,  Brezzolina. 
Bzlsea  (Specie  di  carrozza),  Ba- 

gattello. 

Brtaeola  (Specie  di  gtoco  eon 
carte),  Briscola.  Briseola  parlada 
e  briseola  vMMa ;  — '  chiaoohierina 
e  mata. 


(1)  BriUart  in  fior.  ha  an  Mn«o  bcllo , 
Icnoto  al  dinlfltto.  DIoesi  del  volatile  qaan- 
00  el  rrggt  fermo  snUe  all. 


Briflin  e  Brislnln,  Pochino.  ni  Da- 
men  &n  brisin  aneamd  »  :  «  Dam- 
mene  un  altro  pochino  », 

BrlYld  (P.  N.  Aff.),  Brivido.  BH- 
vid  de  fever:  I  bnvidi  della  feb- 
bre. «  Sta  t6a  descrissidn  la  fh  te- 
gn\  i  brivid  »  :  «  Codeeta  tua  de- 
scrizione  fa  rabbrividire  ».  Vedi 
Sgrlsor. 

Br6br6,  Mozzoreochi,  Imbroglio- 
ne.  <i^  JJ'l  dn  famoso  brdbrd  »  :  «  fe 
un  famoso  — ,  oavalocohio  ».  k  £!l 
s'  h  Ulssom  menit  per  el  nae  da  dn 
brdbrd  » : «  S'^  laeciato  abbindolare 
da  un  ohiappaminchioni  ».  «  Elg*a 
la  eadsa  in  m^n  d'  dn  hrdbro» : 
«  Ha  la  sua  lite  in  mano  d'un  moz- 
zorecchi ». 

—  Br6br6rada,  Baratteria. «  :N^oI 
fct  ehe  di  brobrorad  » : «  Non  fa  ehe 
imbrogli ». 

Brdcca,  Brocoa  (1),  Kesciroba. 
£1  eadin  con  denter  la  sda  brocea 
de  porcellanna:  La  oatinella  col 
mesciroba  di  porcellana.  |  (Rama) 
«  /  brooch^  com.ineien  a  diventa 
vert »  :  «  Gli  alberi  cominciano  a 
inverdire  ».  (Pig.)  «i'^  dn  nobilusz, 
quell  It,  ehe  gh  en  stci  cent  sit  dna 
brocea  » : «  £  un  nobiluccio  da  doz- 
zina  o  intarlato  o  inverniciato  di 
fresco )».  Andit  su  per  i  broeeh : 
Andar  in  fumo. « I/*e  insula  broc- 
cah :  «Ora  lo  tengo».  Latt  in  broc- 
ea (2)  ( Grido  de*  oaprai  in  disuse ) 
Latto  da  spremere  o  da  mungere. 
I  (Specie  di  chiodo)  Bulletta. 

—  Broochetta,  Ramoscello  o  Vir- 
gulto,  Giocca.  P.  E. :  Ona  broc- 
chetta  de  ladr:  Un  ramoscello  di 
alloro.  Ona  brocchetta  de  rosmarin^ 
de  erba  savia :  Ona  ciocca  di  ros- 
marino,  di  erba  savia. 

—  Broccaa,  Broccato.  Brocea^ 
con  ricamm  d'or:  Broccato  tes- 
suto  in  oro  o  d'oro. 

—  Broccadell ,  Broccatello. 
BroccM  (Strumento  per  allargar 

fori),  Broccaglio. 

Br6cc61,  Broccolo,  Cavolflore. 
El  broccol  rosiii  V  h  indigest :  II 
broccolo  fritto  h  indigesto. 


(1)  La  brocea  a  Fir.  e  ancbe  vaso  di  ter-> 
ra  bislango.  Se  dl  rame  e  detta  Metzina. 

(2>  II  Chembini  non  ha  capito  la  bella 
figarra  rettorica  ,  ohe  sta  nella  flrate  latt 
in  brocea  di  que*  montanari :  latte  non  an- 
cor  sjriccato  dalla  sua  rama,  perche  sta 
nelle  mammelle  della  capra. 


BRO 


—  70 


BRO 


Brodaia,  Brodaccia.  ^ti  Ah  ehe 
brodaia  V  h  staa  quel  diseors  /  »  : 
«c  Ah  che  tiritera  o  che  stampita 
quel  discoTSO  I ». 

—  Brodo.  N.  Fr. :  Brodo  lungo. 
Brou,  Fnitteto. 

BroBUd,  Brodo.  Bn^ud  Hstrett: 
Brodo  ristretto.Jtftnetfira  in  br<eud: 
Minestra  sul  brodo.  (Cattivo  oaiffe) 
BroRvd  de  seisger :  Brodo  di  ceoi , 
Buglione.  M.  d.  d. :  «  Lhssel  in  del 
so  hr(Bud>  :  «  Lascialo  cuooere  nel 
8UO  brodo ».  Vhss  tuU  in  del  sb 
hr<Bttd:  Essere  nella  sua  beva. 
Andd.  in  brceud  de  seisger:  Andare 
in  broda  di  succiole.  TuU  coss  fa 
brceud :  Tutto  fa  brodo.  Pussee 
spess  del  hraeud  di  qnoeeh :  Denso 
come  la  broda  dei  maccheroni. 
4c  Ma  ti  te  credet  eh*  el  sia  come  a 
hev  8i)L  6n  hrceud  ?  » :  «  Tu  t'  imma- 
cini  che  sia  come  sorbire  un  ovo?  » 
(Pr. )  Gainna  veggia  fd>  bon  brceud : 
Oallina  veochia  f^  buon  brodo. 

—  BroBuda,  Broda.  Andd,  in 
broeuda  :  Andare  in  broda  di  suc- 
ciole. 0  Vegnlgid  la  brceuda  del  nu8: 
Far  sansue  di  naso,  Mostarda. 
( Volg. )  inoeent  come  la  brceuda 
ai  faso&u :  Puro  come  la  broda 
dei  fagioli. 

BrolAzz,  Brogliazzo  o  Straccia- 
fogli. 

Brdmin  e  Brumm  (P.N.), 
Brumm  (1),  Brumme. 

—  Bnimlsta,  Fiaccheraio  (in  dis.), 
Cocchiere. 

Bronchi  (Volg.).  Vedi  Branca. 

Brontola,  Brontolare,  Ragliare. 
«  iVd'i  fd,  che  bronioldb  tutt  el  santo 
di  »  : «  Non  f  ^  che  brontolare  tutto 
11  santo  giorno  )>.  «  Me  brdntola  el 
Steven  »  :  «  II  buzzo  mi  brontola  ». 
(Pop.)  opp.  Mi  ruglia  il  corpo. 

Br6nz,  Bronzo.  F6nd  in  brons  : 
Fondere  in  bronzo.  Statda  de 
brons:  Statua  di  bronzo.  Avhgh 
6n  temperament  o  6na  memoria  de 
bronz:  Avere  un  temperamento  o 
una  memoria  di  bronzo.  El  bronz 
o  bro7i2in  de  cuHnna :  II  mortaio 
di  bronzo. 

—  Br6xLza,  Bronza  (2),  (In  piazza 

(i)  Brumm  in  fior.  e  piattosto  imitatlvo 
di  molti  fticilt  che  b\  scarichino  Insieme. 
P.  E. ;  Arrivarono  i  soldatl  e  bramm;  del 
popolo  ne  mor)  una  ventina. 

(2)  Qaesta  voce  broma  e  viva  nelle  mon- 
te«ne  pistoieti  e  signiftca :  calore  troppo 
intenso  del  fomo :  ha  preso  la  bronza. 


Fontana  ) ,  Bronza  della  vaoca  . 
Campanaccio.  |  (Faccia  testa) 
«  Che  bronza  eh'  el  g'h  ^ueU'tm^ 
postor .' »  :  «  Che  facoiaocia  o  &o- 
cia  tosta  ha  queU'impostorel* 

—  Brdnzk-onzaa,  Abbronzare, 
Abbronzato.  m    j^n 

—  BrbxuEin.  Vedi  Bronz.  |  m 
bronzin  de  la  stadera.  II  romano. 
Faeeia  bronsina :  Vedi  Bronza. 

Br68C  (D.  Fr.),  Broscia  (1),  Me- 
daglioncino.  Ona  brose  con  ortlr- 
lant :  Dn  fermaglio  con  brillanti. 

BroBCSilir  (D.  Fr.),  Brosciura, 
Brochure.  On  W>er  tigaa  in  oro~ 
sciur:  Un  libro  legato  alia  ru- 
stica.  _ 

Brdssa  (D.  Fr.),  Spazzola.  Bros- 
sa  dura:  Brustia. 

BroscaiOBU  o  Brdssola,  Bollieina 
e  Bollo.  «  M  g'Jt  la  faeeia  tutta  a 
brossaiceu  »  :  «  E  tutto  pieno  di 
bolle  in  viso  0»p.  Ha  la  faooia 
bollosa  ».  «  Fh  d/  6na  brossola  6n 
bugnon  »  :  « Idem  ». 

BroYfc  (Ripulir  la  seta  dai  broc- 
chi,  dopo  la  trattura),  Sbrocoare 
la  seta. 

—  Brovadbr,  Sbrocoatore. 
Brovett  (Volg.).  Vedi  Brolett. 
Bruce,    Ciuco.    (Pr.)    In   manr- 

canza  de  eavai  se  fd,  trotth  i  brtiee : 
In  mancanza  di  oavalli  gli  asini 
trottano.  (Di  oavallo  altrui)  «"J^ 
g'aveva  sott  6n  bruee,  eh*  el  pa- 
reva  quell  de  VApoealiss  »  :  «  Ave- 
va  alxaccato  un  ronzino  che  pa- 
reva  il  oavallo  delP  Apooalisse  ». 
(Di  cavallo  proprio ;  per  mode- 
stia)  «  Col  rnebruee  sotU  b6n  de  an- 
dd a  Monza  in  trii  quart  d'ora)  > : 
4(11  mio  cavaUuccio  h  capace  di 

Sortarmi  a  Monza  in  tre   quarti 
'ora». 

Bnigh  (Pianta  di  terra  sterile), 
Scopa. 

—  Bmghdra,  Sodaglia.  Part  6na 
brughera :  Parer  una  grillaia.  «  El 
m^  lo^ugh  el  eonfinna  ednt  6na 
brughera  de  fires  »  :  « II  mio  cam- 
po  coniina  con  una  sodaglia  di 
felci*.  Scarph  su  6na  brughera: 
Dissodare  un  feloeto.  «  Tepodet 
andd  su  la  brughera  de  GaUtp- 
roM^  (Impreoazione  simile  a  pa- 
recchie  aitre   come:  A   Bagg  a 


(1)  ,Broscia  o  Sbrotcia  in  Flor.  d  tntt^al- 
tro.  E  broda  lunga:  Brodaja-  Nel  broBC 
francese  c*e  Tidea  dello  tpiUo  o  fsrfnagUo. 


BRU 


71  — 


BRU 


Mmd  Vorgken,  ecc  J :  «  Ti  puoi  an- 
dare  a  riporre  o  Vatt*  a  nporre  ». 
Brugna,  Prugna  e  'Bmgp.o, «  La 
bruffna  ehe  g^oo  in  giardin  la  me 
fct  sessanta  ehiU  de  rinn  el6dyn 
« n  prugno  del  mio  giardino  mi 
produce  sessanta  chilogFammi  di 
reine  Claudes.  Andh  %  brtign  in 
eririSn :  Imbozzacchire.  <  Vd  a 
eampramm  du  eiti  de  brugn  » :  «  Va 
a  oomperarmi  due  ettogrammi  di 
8aaine».  Avhgh  6na  brugna  al 
euu:  Avere  la  camicia  sadieia 
o  anehe  i  birri  dietro  Opp.  Un 
porro  dietro  via.  |  (Sala  cfei  ca- 
oaveri  all'  ospedale)  Camposanto. 
JFcueia  de  brugna:  Viso  cadave- 
rico  o  da  camposanto.  Spuzed,  de 
brugna :  Puzzare  o  saper  di  mor^ 
tieino. 

—  BnupUBO,  Prune. 

Bmg&occola  (Protnberanza  Bul- 
la superfioie  di  checcbessia ,  ma 
speeiabn^ite  del  capo),  Bemocco- 
lo  (1),  Gomo. 

Brogndn  (Dispregiativo  dei  ven- 
ditor! di  vino),  BUzzurro  (2).  (In 
sense  innocente)  «  Che  mestee  el 
fitf»  *M  brugnon  »  :  «  Che  me- 
stiere  fa  9 »  « II  vinaio  ». 

Bml^p.  Fr.).  VinbruU:  Vino 
caldo.  Vaffh  bruU:  Cafiffe  al  sci- 
roppo. 

Bmlla  (Voce  cbe  il  Cher,  di- 
ohiara  moderna  a'  suoi  tempi  e 
cbe  8*^  gili  perduta  fra  noi),  Giun- 
co  da  stole. 

Brto  (Id.).  Vedi  Brumm, 

Bmita  (V.  di  gergobaona),  Bru- 
TM.  lie  Trovhmes  in  sulla  brunayn 
«  Troviamoci  verso  Tora  bruna  o 
doi>o  11  tramonto  o  a  sotto  sole )». 

nranMl  (In  dis.)  (Stoffa  per  sti- 
valetti  da  donna),  BruneUo. 

—  Bnmengli,  Bruno.  Aria  e  6ra 
brunenga:  Axia  e  ora  bruna.  Verd 
hrunengh:  Verde  bruno. 

Bnu,  Bnlcio  jnon  com.)  Inveee 
di  Bmciore.  Od&r  de  brus:  Brucia- 
ticcio.  Savh  de  brus:  Sapere  di 
arsiooio.  (Fig.)  «  X'  d  eiappaa  dn 
brus  terrtbU  per  gueUa  tmtera  » : 


(1)  BembccoU)  in  toscajio  ha  un  signi- 
flcato  importante  obe  brugnoccola  nou  ba. 
Vedi  Bbu. 

(8)  Butzurro  ba  sfsnlflcato  pid  lai^o  a 
Firauc«  e  a  Rona.  Chi)  nei  primi  tempi 
d«na  capOale  florentina^  andava  a  Firenze 
p^  aflkri  era  Aiauato  btuzttnro. 


«Pieli5  ima  cotta  terribile  per 
queUa  sgualdrinella  ».  «  Adess  gh*^ 
vegnuu  el  brus  di  quader  antieh  » : 
«  Ora  gli  venne  il  baoo  de'  qua- 
dri  amicbi^.  (Malattia  del  rise) 
Alidore,  Ruggine. 

Brusa  (Lmea  tirata  sul  lastri- 
00  in  certi  giochi  da  ragazzi),  Ri- 
go.  (Fig. ) «  Sont  stem  in  brasa  de 
sposaXla  »  :  «  Fui  in  procinto  di 
spo8arla».  Pienth  vun  in  brusa 
€U  giceugh :  Plantar  in  perdita  I'av- 
versario. 

BruBk-usaa-usass,  Bruoiare.  La 
eh  brusada :  La  casa  bruolata. 
Sentiss  a  brusd  i  oee,  el  stomegh : 
Aver  bruciore  agli  occhi,  alio  sto-;^ 
maoo.  «  Me  brusa  i  oee »  :  «  GMi 
occhi  mi  bruoiano.  Robba  ehe 
fh  brush  el  stomegh :  Roba  che  fa 
10  stomaco  acetoso.  Brush  el 
paidn :  Bruoiare  pagliaooio.  «  /»*- 
eoRu  el  861  el  brusa  » :  «  Ogei  il  sole 
abbrucia>».  Brush  de  la  set: 
Bruciar  di  sete.  —dela  vergogna: 
Morir  dalla  vergogna.  «  A  bon  eunt 
sont  andaa  a  jam^m,  brush  »  :  «  A 
buon  conto  sono  andato  a  farm! 
cauterizzare  o  bruoiare  la  ferita  o 
la  morsicatura  o  il  morso.  «  Quel- 
la  parolla  la  m,e  brusa  »  :  «  Quel- 
la  parola  mi  brucia  >  :  «  Me  bru- 
sen  via  queU*art%e6l  ehe  I'h  6n  pie- 
shy^l<  Quell'artioolo  mi  va  a  ruba 
obe  fe  un  desio ».  «  St'ann  el  ris 
Ve  brusaa  iutt  >  :  «  Quest'  anno  il 
riso  h  tutto  bruciacchiato  ».  *  Bru~ 
si  dej!>ode  ved^  la  mammu  »  :  «  Ar- 
do  di  poter  vedere  la  mamma*. 
«  La  mia  sopressaddra  la  me  6rw- 
sa  o  la  me  grkmmxt  la  hidnehe- 
ria  »  :  «  La  mia  stiratora  mi  bru- 
cia o  la  mi  abbronza  la  bianche- 
ria».  Ona  brasce^ila  minga  eotta 
ma  brusada :  Una  braoiola  arrab- 
biata ;  non  ootta  ma  bruciata. «  Chi 
Vh  ehe  brusa  chif>  (Sentendo  bru- 
ciaticcio) :  « Chi  ^  ehe  abbrucia 
cost!?*  Ora  brtusadq,:  Ora  bru- 
cia^. Anea  el  ael  el  brusa:  An- 
che  il  gelo  abbrucia  le  piante. 
(Pr.)  La  eh  la  brusa,  dkmsgh  el 
foeugh ,  scald^mes  anea  nun »  : 
« Quando  la  casa  bnicia  tutti  si 
scaldano  ed  anehe  Quando  brucia 
fl  vicinato  porta  I'acqua  a  casa 
tua  Opp.  Quando  1'  aloero  h  in 
terra  tiitti  oorrono  a  farci  legna. 

—  Bmsabdcca,  Erba  nepe. 

—  Bmsacantdn  (Che  ra  minac- 


BRU 


—  72- 


BBU 


cie  senza  valore),  Bravaccio,  Gra- 
dasBo. 

—  Bru8ac6a  (Ferro  da  maniBcal- 
chi),  Bruciacoda. 

— Bru8a4ura,  Braciatiira.«  Gh'h 
restaa  el  segn  de  la  brusadtira » : 
«  Gli  6  rimasto  il  segno  della  bru- 
oiatura  >. 

—  Brusapaldn,  Bmciapagliac- 
cio. «  Zdi  el  manten  mai  i  sd  pro- 
mts quel  brusapaidn  * : «  Egli  man- 
oa  sempre  quel  bnioiapagliaccio. 

—  Brusapignatt  (Spre^tivo  di 
cuciniere),  Guoco  de'miei  stivali  o 
Sguattero. 

—  Brusattit-attaa-attas,  Bm- 
ciacchiare.  Brusattdt  el  pokuter 
alia  fiamma:  Abbrucciacchiare  o 
Abbrustiare  il  polio  alia  fiamma 
o  Fiammarlo.  «Z/'d  laasoM  bru- 
sattd.  la  frittada  > :  «  Lascib  bru- 
ciacchiare  la  frittata  ».  «  IfUt  de 
pan  in  hruaaa  tropp  »  :  « I  orostini 
Bono  troppo  abbrustoliti ».  « Stit 
minga  R  a  hrusattatt  al  sdl^iif.  Non 
startene  cosi  al  sole  che  t'  ab- 
brucia  ». 

Brnsck  (D.  Fr.)  (Trattar  bru- 
scamente).  ^.El  m.*  h  bruscaa  «te 
quel  pover  giovin,  eh*  el  saveva  pit 
trovit  I'  U88  »  :  «  F^  una  tale  par- 
rucca  a  quel  povero  figliolo,  che 
non  sapeva  piii  da  che  parte  u- 
scire  ». 

Brusch,  Brusco.  Vin  bruech: 
Vino  brusco.  Parollf  eera,  aria 
brusca :  Idem,  idem.  C6nt  i  bruaeh : 
Colle  brusche.  Someiabruseh:  Pa- 
rer  ap*o.  Tra  el  Idsch  e  el  bruseh : 
Fra  il  lusco  e  il  brusco.  (Society 
segreta)  (R.  St.)  La  Compagnia 
brusea:  La  Compagnia  brusca. 

—  Bruscdn,  I  Fortori.  «  Stanott 
g'6o  avuu  i  bruscdn  perch^  oo  be- 
vuu  del  vin  catHv  » : «  Questa  notte 
ebbi  i  fortori.  perch^  ho  bevuto 
del  vino  guasio  ». 

Brus^oc,  Bruciore,  Arsura,  Ali- 
dore.  In  campagna  gW  ^  brushce : 
In  campagna  c'e  arsura.  (Poohis- 
sima  pioggia  in  agosto ,  che  pro- 
duce pill  guasti  che  vantaggi ) , 
Spruzzaglia. 

BruBegUn,  Bruciore.  if^G^oo sem- 
per el  bruseghin  per  quelVinfam- 
ma  »  :  «  n  bruciore  per  colei  non 
mi  Yuol  laBciare». 

Brusdn.  Vedi  Brus, 

Brus6r,  Bruciore.  Brus6r  de  go- 
la  :   Bruciore   alia  gola.   BrusSr 


d'oeCf  d'orinna  :  Frizzio  degli  oo— 
cM,  di  orina.  |  (  Fig. )  «  Sant  pic 
inamoraa,  ma  m'h  restaa  el  bru- 
s6r  »  :  « Innamorato  non  piU ,  ma 
m'^  restato  il  oociore». 

—  BmsorexLt,  Bruoente.  n  8e  te 
senHssei  std  rigolld  eome  I*  i  bru- 
sorent  »  :  «  Se  tu  sentissi  questo 
rigollot  come  ^  bruoente  o  come 
mordioa  o  morde». 

Bnutia,  Brusca.  —  de  oreees: 
Setola.  —per  i  eavai  :  Brusca.  — 
dA  pagn :  Spazzola.  — per  inumidi 
i  pagn  (Sch.) :  Asperges. 

—  Bnutiada,  Bussolata. «  Ddtgh 
6na  brusHada  aZ  eavaU  »  :  «  Dai 
una  bussolata  al  oavallo  ». 

—  Bmstlin,  Spazzolino,  Bru- 
schino. 

Brostoll-olli-olisSfAbbrustolire, 
Abbronzire.  «  I^amm  brttstoH  dt 
fhtt  de  pan  per  el  eaffh  e  pitnera  »  : 
«  Fammi  aobronzare  (1)  oarrostire 
delle  fette  di  j>ane  pel  mio  caff^  e 
panna  ».  Vedi  BrusattA  per  il  re- 
sto.  I^aeeia  brustolida  dal  s6l : 
Viso  abbronzito  dal  sole. 

—  BrustoUdora ,  Abbrustoli- 
mento.  i<Dagh  6na  brustolidura 
alia  svelta  »  :  «  Dagli  un'abbrusto- 
lita  in  fretta  ». 

Bmtt,  Brutto.  Bruit  eome  elpee- 
e€M  mortal:  Piti  brutto  del  pec- 
oato.  Brutt  de  emur  :  Brutto  oav- 
yero.  Brutt  mal:  Brutto  male. 
«  Jyh  poBu  m.inga  std  brutt  I » :  «Non 
^  poi  il  diavolo ! »  Bru^JUk  eera , 
usanza,  moda,  storia ;  Brutta  oera, 
usanza ,  moda ,  storia.  —  tetM : 
—  tempo.  Mhttela  aid  brutta :  Far 
rimanere  brutto.  VedHla  brutta  : 
Vederla  brutta.  Vegnl  ai  brutta 
Venir  alle  brutte.  I'itnn  de  quit 
brutt :  Fame  delle  nere.  I^it  brutt 
sentl :  Far  brutto  sentire.  «  M  g*h 
foM  6n  tn'utJt  seherz  o  compHment »: 
«  Gli  fece  un  brutto  scherzo  o  com- 
plimento  ».  liestii  brutt :  Rimaner 
orutto.  Gdnt  i  bonn  o  ednt  i  brutt: 
Colle  buone  o  ooUe  brutte.  «  Chi 
ven  el  brutt  /  »  :  «  Ora  ne  yiene  il 
brutto  I »  Brutt  ma  ehe  pkts:  Brut- 
to piaoente,  bono.  GorU  i  brutt 
maner  se  otten  nagofta  :  Colle  bru- 


(1)  In  toscano,  tatt*al  eontrario  ehe  lA 
mllanese,  arrosUre,  trattandosi  di  pane,  e 
meno  di  abbrustoKre.  Al^ronxare  e  ancotk 
meno.  Ma  abbronxare  e  meglio  tenerlo  di 
riieontro  al  nostro  Grgmd. 


BRU 


—  73 


BUF 


aehe  non  si  otti^ne  nulla.  |  (Scolari) 
I^'ima  in  brutta  e  pceu  in  bhlla : 
Prima  in  minuta  poi  al  pulito. 
BrtUia  eopia:  Bratta  oopia.  Vhg- 
tegh  &n  gran  brutt  andA.  Esservi 
nn  brotco  camminare  con  questo 
tempaceio.  |  (Dipera)  Brutt  e  h6n: 
Bmtto  bono.  (  Ft.  )  BUI  in  fossa 
hruU  in  pieusza :  Bello  in  fasoe 
bratto  in  piazza.  Brutta  robba  a 
nass  ]9overett :  Brutta  oosa  nascer 
I>OTen. 

—  Bratt6n.  Bruttone.  La  bhlla 
bruttdn :  La  Delia  bruttona. 

—  Brattura,  Bruttura  (1),  Epi- 
leema.  (Dei  bambini)  Male  del  Be- 
nedetto. Fd  vegni  la  bruttura :  Far 
svegliare  i  vermini  (Pisa),  Metter 
adcfosso  una  gran  paura.«  Chi  gh*h 
bruttura  I » : «  Qui  ii%  pericolo  I » 

BratAss  (A  la)  (In  disuso),  Ca- 
pelU  tagliati  corti. 

BnMn,  Bubbone. 

Bno6l0ga  (Volg.).  Vedi  Bueoliea, 

Biio61iea,  Buccolica.  «  Quand  se 
traUa  de  la  bucdHea  son  semper  a 
Pordin  » (Yolg.): «  Quando  si  tratta 
di  buoolica  sono  sempre  lesto  ». 

BatUUoBuMLBudello.  Vomith 
anea  i  budH:  Kecere  le  budella. 
m  El  g* aveva  f<Bura  i  budH  » (Da 
larga  ferita  al  ventre) : «  Seminava 
le  budeUa.  (Fig.)  Av^h  el  buUl 
inmhrg  (Volg.) :  Aver  il  duoo  a  ro- 
vescio.  Vhis  seisger  e  buUl :  Aver 
I  le  budella  legate  insieme. 
^  Bndiret  (D.  in.).  Budget.  (Bilan- 
eio  di  lenoite  e  di  spese)  ^M  me 
budget  el  porta  minga  sta  spesa  » : 
« n  mio  Dilancio  non  oomporta 
codesta  spesa  ». 

Biiir,  Buffo. «  Ma  ie  see  ehe  te  'me 
paret  6n  poo  bufff  »  : «  Ma  sai  tu 
ehe  sei  buffo  It ».  «  Questa  poeu  Vh 
huffa  damoera  /  »  :  «  Ah  questa  h 
bnifa  dayrero  I  o  h  marcbiana  ». 
I  Opera  buff  a  :  Idem. «  An  fisehiaa 
el  ouff  in  Toperetta  » : «  Hanno  fi- 
schiato  il  buffo  dell'qperetta». 

Buff*  (D.  Fr.),  Biuff^,  Creden- 
nera.  (Stanza  del  rinfresoo) «  Alia 
fetta  de  easa  F...  ah' era  on  mor- 
gnifieh  buffi>i «  Alia  festa di easa 


(1)  Xft  flor.  la  parola  bryMuira  ha  paroo- 
ehl  tlgnifleail  ehe  in  BfHlaa«M  bob  ei  sono; 
m«Btr0  acNi  ha  qoello  di  malatiia:  fttr  hrut' 
tufra  in  %m  htogo  o  lempl.  far  bruttwra  per 
Ikr  una  meeobma  flgiura  in  soeieUt,  in  an 
pMto. 


V...  si  feee  un  sontuoso  apparec- 
cbio  ». 

Buffbn,  Buffone.  «  Ona  volta  i  rh 
g'aveven  in  C6rt  el  buffon  » : «  Una 
volta  i  re  tenevano  in  Coi-te  il 
buffone  ».  «  Te  disi  ehe  Vh  6n  buf- 
fon, minga  <Jn  omm  seri  » :  «  Ti  ai- 
00  ehe  ^  un  buffone,  non  un  omo 
serio  ». 

—  Buffcftiada,  Buffonata.  Di*  di 
buffonad:  Dire  delle  buffonate. 


—     Buffonsc^ll 


Buffoncello. 


«  Quella  toshtta  Vh  6na  cara  sabet- 
tmura,  rizzolinna,  buffonsehlla  »  : 
«  Quella  bimba  h  una  oara  cicalina 
ricciutina,  proprio  unagiullarina». 

Btifol,  Bufalo.  Como  de  bufol: 
Como  di  bufalo.  Formosa  de  latt 
de  biifala :  Cacio  di  bufala.  /  bu- 
fol g*an  6n  anUl  in  del  nas :  I  bu- 
fall  hanno  un  anello  nel  naso. 

Bugada,  Buoato.  Fd  la  bugadar 
Far  il  buoato.  Fd  bugada :  Far 
bucato  in  famiglia.  Robba  de  dA 
in  bugada:  I  panni  sudici.  Fd,  la 
bugada  ai  vassH :  Far  la  pampa- 
nata  alle  botti.  (Fig.)  «  M*era  mai 
capitaa  6na  p6g  bugada!  »  :  «  Non 
m^era  mai  capitato  oi  peggio  ».  La 
lista  della  bugada:  La  nota  del 
buoato.  Oddr  de  bugada :  Odor  di 
bucato.  Camisa^  tovaia,  sottanin 
de  bugada:  Gamicia,  tovaglia,  sot- 
toveste  di  buoato. 

Bngoa,  Bugna.  Itorridn  del  Cor- 
siHlde  MUan  g*hn  i  biian  a pdnta 
de  diamant :  I  torrioni  del  castello 
di  Miilano  son  coperte  da  bugne 
a  diamante. 

—  Bugnaa,  Bugnato.  Mur  bu- 
gnaa:  Muro  a  bozze. 

Bugndn,  Fignolo.  Fl  bugndn  el 
f>en  a  eoo:  II  fignolo  fa  oapo.  El 
bugndn  el  ten  a  suppuraetdn:  II 
fignolo  viene  a  suppurazione.  .Fi^ 
s'eiqppii  6n  bugndn:  Far  sooppiare 
un  f[gnolo.  M.  d.  d.:  Fi^  d*6na  orbs- 
sola  6n  bugndn  :  Vedi  Brbssola. 

Bnl,  Bolure.  Comincia  a  bu\  od 
anche  a  bki :  Cominciar  a  grillet- 
tare.  Bu\  a  la  disperada :  Bollire 
a  scroscio.  El  catdar  el  bUi :  La 
pentola  bolle.  ( Fig. )  «  Me  bui  el 
Sanaa  »  :  « II  sangue  mi  ribolle  ». 
«  Ire  6n  pezz  ehe  la  bui!  »  :  «  E  un 
pezzo  ohe  la  boUel*  «  Litssela 
bUi  /  »  :  «  Non  ci  far  case  o  non  t! 
confondere  Opp.  Lasoia  andar 
I'aoqua  alia  china  Opp.  Non  ti  vo- 
ler  accorgere  ohe  la  pentola  bolle. 


BUI 


—  74  — 


BUL 


«  La  ghe  bui  » :  «  La  ^li  bolle ». 
•«  L'h  on  cald  che  se  hk%  »  :  «  £]  un 
oaldo  che  si  bolle  yivi  ». «  Qui  da- 
nee  in  sneeocda  te  hkien  eA  f  » : «  Id 
tasoa  quel  quattrliii  ti  scottano  1! » 
M  fen  el  bui:  D  fieno  riboUe.  (Nel 
crogiuolo  di  zecche  e  orefici )  El 
peze  el  bui :  II  pezzo  luccica.  (Pr.) 
JVessun  8d>  mai  polid  quell  che  bki 
in  la  pignatta  di  alter  :  Non  si  sa 
mai  quel  che  bolle  nella  pentola 
.altrui,  Jjiti  la  terra  la  biii  :  In  lu- 
glio  la  terra  si  iiifiainma. 

—  Bulda,  Bollitura,  BoUita.  i>a 
ihia  buida:  Sbroglientare  o  Dar 
uua  bollita. 

—  Btii,  Bollore.  Fh  trd,  6n  bki: 
Sboglientare.  Trh  6n  bki:  Levar  il 
bollore.  P.  E. :  «  Quxind  V  h  traa 
4n  bui  el  ae  cola  e  el  se  sprhnm  » : 
<c  Dato  che  sia  un  bollore  si  cola 
e  si  sprenie)>.  (Fig,)  Trh  6n  bui: 
•Bar  volta  al  cervello  (Del  vino) 
RiboUire  o  Volgersi.  In  trii  biti 
Vleotta:  Ai  primi  bollori  ^cotta. 
(Fig.) «:  Se  dirta  che  Vit  traa  6n  bki 
el  Pedery>:«  Si  direbbe  che  Piero 
ha  spigionato  il  plan  di  8opra». 

—  Bulent,  BoUente. 

—  BiiUnent,  Bollimento  e  Ribol- 
limento. 

B61dr  (P.  N.),  BoUore.  In  del 
b6l6r  de  la  gioventu:  Nel  bollore 
di  giovinezza. 

Bula,  Pula  (1),  Lblla.  (Guscio  del 

Erano )  LoUa.  (  QueUa  del   riso ) 
oppa. 

Bmada  o  Bularia  (In  dis.),  Bra- 
vata.  «  Adess  de  bulad  in  pubblieh 
8'  en  fdb  pk  »  :  n^  AX  giorno  d*  oggi 
le  bravazzate  pubbliohe  son  diven- 
tate  rare». 

—  Bulo,  Bravo,  Smargiasso.  «  O- 
na  volta  ah' era  i  buli  del  Verzee  * : 
«  Una  volto  c'erano  i  bravazzi  del 
Yerziere  ».  I  buli  de  la  eompagnia 
de  la  Teppa:  Gli  sbarazzini  o  i 
beoeri  della  compagnia  della  Tep- 
'pa. 

-  —  Bulazz,  Bravacoio. 
'   —  Bulla  (In  dis.)  (Non  valgono 
n^  Chiella  nh  Spocchia  date  dal 
Cherubini).  Mena  bulia  (In  dis.): 
Far  del  chiasso. 


(J)  Pula  che  pur  nel  suo  suono  oorri- 
sponde  a  BtUa  e  Invece  la  seffatora  del 
legno,  detta  da  no!  Reseffiisc  (Lacca).  A 
Siena  per6  il  netiar  il  erano  dalla  sua 
bcorza  si  dice-spulare.  A  Pirente  la  nostra 
bula  i  loUa. 


—  Bnlardee,  Buglione,  Putiferio. 
«  Vit  minga  in  -quel  buktrdee »  ; 
«  Non  entrare  in  quel  buglione  o 
in  quel  putiierio  ». 

Bulgher,  Bulghero  (1),  Bulgaro. 
Strivai  de  bulgher  per  caceia  :  Sti- 
vali  di  bulgaro,  per  caceia. 

Buratt  e  Burattdn,  Buratto  (2), 
FruUone. « ^8^'  i  rdtt  e2  buratt  «  »'  c 
stragiaa  la  farinna  »  :  «  Si  ruppe 
il  buratto  e  s'^  sparsa  la  farina ». 

—  Burattit,  Abburattare.  Burat- 
th  la  farinna :  Abburattar  la  fa- 
rina. \^  JEl  V  h  bur€Utaa  9k  quel 
pover  JioRu  »  :  «  Lo  piochid  mala- 
mente  quel  povero  ragazzo». «  Bai~ 
la,buratta  minga  tant  la  toghtta  > : 
«  Balia  non  abburattare  cosi  la 
bambina  ». 

Burattinada,  Burattinata. «  X' e 
stada  6na  vera  buratHnada  » : «  La 
fu  una  vera  burattinata ». 

—  Burattin  (Civ.),  Burattino. 
Ija  bara^ca  di  burattin  o  di^ma- 
gatH  ( pop. ) :  La  baracoa  dei  bu- 
rattini. «  Guarda  che  mi  vui  mtn- 
ga  vhss  el  td  burattin  » : «  Bada  che 
lo  non  vo'  essere  il  tuo  burattino  ». 
Feigh  fit  el  burattin  A  viin :  Far 
fare  il  burattino  a  uno. 

Bur*  (Di  pera).  Vedi  PSr. 

Burla  (Civ.),  Burla.  FAihiabur^ 
la  :  Far  una  burla. «  Fl  dis  de  bur- 
la o  8ul  aeri  ?  » :  «  Parla  da  burla 
o  da  senno  ?  » 

—  BurUi  ( Civ. ) ,  Burlare. «  jS^oo 
ben  cW  el  me  burVa  » : «  Ella  mi  fa 
celia  ».  «  jS^e  2a  va  Za  va ,  ae  de  nb 
burktvay^ : «  Se  va,  va,  se  no  fa  cen- 
to che  abbia  burlato  ». 

—  Burl^tta,  Burletta.«  IP  an  fan 
6na  burlstta  » : «  Ne  fecero  una  bur- 
letta  ».  Trd,  tutt  coaa  in  burl^Ua  : 
Metter  tutto  in  burletta,  (Livomoj 
in  canzonella.  Viaa  la  burlhtta  dt 
eompagn  :  Servire  di  zimbello  alia 
compagnia.«^inlmeto  defala  bur- 
lUta  » : «  Lasoiamo  una  bona  volta 
la  burletta  ». 

Bur6  (D.  Fr.),  Scrittoio. « I/era 
al  ad  burb  a  fd,  di  cunt  » : «  Stava 
seduto  dinanzi  al  suo  scrittoio  a 
far  conti». 


(1)  Bulghero  in  varii  paesi  di  toscana 
«qaivale  a  Bv/rbera  macchinit  da  levar  pesi. 

(t)  Buratto  dices!  dal  -rolgo  flor.  per  il 
aedere.  Vale  pot  nella  fttase :  Avegh  tanti 
ctnn  in  sul  gofUb  >  buratt.  Vedi  Gcgubb. 
Chiamasi  biSraUo  poi  uno  ohe  brontoli 
sent  pre. 


BUS 


—  75 


BUS 


—  Bvrocrategli  (Volg. ).  Vedi 
Buroeratieh, 

—  Burocratich  ,  Burooratioo. 
SHI  —  .•  Stile  burocratico,  Stile  di 
uffizio. 

—  Bvrocrasia  (P.  N.),  Burocra^ 
sia. « Iriform  trosuven  ostacolj  di- 
sen,  in  ia  buroerazia  » : «;  Le  nfor- 
me  trovano  ostaooli,  si  dice,  nel- 
I'alta  magistratura  ». 

Bus,  Buco.  JEl  Ims  di  erh  (Volg.) : 
L'ano.  Cerehper  tuU  i  bits:  Cer- 
care  in  ogni  d!ove  o  in  ogni  luogo. 
« JHrnm  anea  bus  negher  ehe  mi 
me  ne  strafdUi  »  (Volg.) :  «  Dammi 
anche  del  ladro  che  io  me  ne  Btra- 
fotto».  Fit  bus:  Far  breccia.  Fd> 
dn  b%is  in  Vaeqita :  Fare  un  buco 
nell'aequa.  Fh  vedk  6na  robba  per 
el  btis  ae  la  graHr<Bula :  Far  ve- 
dere  qualche  cosa  dal  buco  d^ella 
chiave.  Peusdi  e  guardh  per  el  btis 
de  la  eiav:  Passare  o  star  a  ye- 
Aere  dal  buco  della  cMave.  T<»u 
el  bus  del  euuper  6na  piaga  (Volg.): 
VedeTluccioIeperlanterBe.  Trovdt 
el  bus  de  dove  ven  fueura  el  rait : 
Scc^rire  la  verity  o  dipanar  la 
mauMsa.  VegvX  i  ragnlr  sul  bus 
del  euu:  Non  aver  mangiato  da 
molte  ore.  Stoppd  dn  bus :  Turare 
una  buoa.  V^ss  tuU  a  1ms  :  Essere 
tutto  foraoobiato.  |  (Stanzino) «  M 
w»  in  d*6n  bus,  ehe  squtui  el  Utt 
el  ghe  stii  minga  tuU  »  :  «  Egli  yive 
in  un  buco,  che  ancbe  il  letto 
^uAsi  non  ci  sta  intero  ».  |  (Agget- 
ti vo)  «  La  m'  h  andada  busa »  : 
«  Mi  and5  a  vuoto  ».  Avegh  i  man 
bus:  Ayer  le  mani  bucate.  Oss 
bus:  Yitella  in  umido  sull'osso. 
Zueea  busa:  Zucea  yota.  N6s  busa: 
Koee  yuota. 

Biua,  Buca.  « i/'  ^  bdrlaa  dent 
in  d'  &na  busa>  :  «  Cadde  in  una 
'buca».  Vedi  Fbnpa.  Im  busa  di 
IkUer:  La  buca  deUe  lettere  della 
posta.  La  busa  del  rud :  La  buca 
delle  spazzature.  (Al  bigliardo) 
Andit  in  busa  o  fh  busa  :  Fare  bi> 
glia.  I  «  La  m*h  andada  busa  »  : 
<  K'^  falUto  il  colpo  o  Mi  and6  a 
Tuoto.  Vedi  Bus, 

Buea,  BuBca  (1).  Bruscolo.  Ona 
busea  de  paia:  tin  bruscolo  di 
paglia.  AndA  in  busea:  Andare 


(1)  Btuea  in  flor.  k  tattHatra  cosa ;  e 
anche  gebbia  da  oMo  (Paafluki). 


in  busea.  (Di  uccelli)  Porta  busea : 
Far  il  nido.  Avhgh  i  busch  in  di 
oec  :  Ayere  le  traveggole.  5>A  di 
busph  in  di  oee:  Gettare  polyere 
negli  occhi.  Dd  a  tutt  i  buseh: 
Picchiare  e  anehe  Adulare.  Ogni 
busea  per  Iv,  V  h  6n  edr  de  fen »  : 
«  £i  ik  d'o^ni  mosca  un  elefante 

0  D*  ogni  mscello  e'  fa  una  traye. 
Vess  jceura  di  buseh:  Esserusci- 

to  di  pupillo.  «  Poeea  busea  /  y^ : 
«  Sorbe  I ». 

Busca-scaa-scass,  Buscare. « IH 
ee  buseaa  ?  Ghe  n'oo  piesh  >» :  «  Le 
hai  busoate  ?  Ne  ho  piacere  I » 
(Guadagnar  a  stento)  Buseh  quii 
poech:  Buscarsi  quei  pochi.  Andh 
a  Buseaa.  (1) :  Toccarle.  Buscarle. 
Andar  a  Busoheto. 

Busc&L  Trucoioli  e  Lasagne.  (h\ 
gerlo  de  buseai :  Una  serla  di  tril- 
cioli.  (Fig.)  Bd,  a  tutt  t  busedti  0pp. 
Bh  a  tutt  i  buseh:  Bere  di  ogni 
acqua  o  Tirare  a  tutti  i  bacheroz- 
zoli. 

—  BuBChitt.  Buschette  (2).  Tirdt 
su  i  busehett :  Fare  alle  bruschette 
(Siena)f  Fare  a^U  sbirri  (Pistoia), 
Pare  ai  fusceUini  (Firenze). 

—  Buschetta,  Bruscolino,  Fu> 
scellino. 

BuBCin.  Vedi  Bdsein, 

—  Buscinna,  Vitella  di  latte. 
BuBCidn,  Turacciolo. «  Std  vin  el 

sh  de  buseidn  » :  «  Questo  yino  sa 
di  turacciolo  o  ha  preso  l'od6r  di 
turacciolo. »" 

Bnsecca,  Busecchia,  Trippa.  Bu- 
seeea  de  coradella :  Piochiante.  — 
rieza:  Riccia,  (Lucca)  Busecchia. 

1  (Scherz.  per  Musica)  Musicacoia. 

—  Busecclx  (I),  Le  budella.  (A 
bimbo)  <c  Se  se  n*  aeeorg  i  buseech 
paver  <i  »  : «  Bada  che  non  se  ne 
avyedano  le  budella  ».  Tirh  la  ear- 
rozza  eont  i  buseech :  Guldar  i  ca> 
yalli  colle  budella. 

—  Bus^cchlna  (Dim.  di  busec- 
ca),  Busecchina  (Dim.  di  morta- 
della). 

—  Bus^cchin,  Biroldo  (Pistoia) 
e  Mai  legato  ( Liyomo )  e  Busec- 
chio.  (Budello  pieno  di  sangue  di 
maiale,  panna  e  droghe)  Buristo 
in  costoia,  Sanguinacoio. 


(i)  Biucaa  e  an  paeaello  lombardo. 
(S)   Voce  data  dalla  Crusoa  in  disaso; 
sarrogata  da  bruacheUe  e  ^uceWnL 


BUS 


76 


BUS 


—  Bns6ccdn.  Buseochione  (1), 
Trippone.  «  Zr'c  rfn  vero  buseecon 
de  Porta  Garibaldi  »  : «  Egli  h  un 
vero  ambrosianaooio  di  Porta  Ga- 
ribaldi ». 

—  Busecchee,  Trippaio. 
Buseg&tter,  Bugigattolo.  In  del 

btueqatter  delporttnar:  Nello  sga- 
buzzino  delportinaio. 

Busings,  Busillis. «  Z'h  ehi  el  bti- 
sUlisf  »  :  «  Qui  sta  il  busiUil  Qui 
eiace  Noooo  »  (Ant. ).  «  M  Imsillis 
Vh  cA«...»:«L'osso  duro  h  che...» 

Buslrosula.  N.  fr. :  Avegh  i  oec 
in  ImsirtBula:  Aver  gli  ocehi  soc- 
ohiuBi  o  tra  peli.  Tegnl  V  usa  o  i 
gelosii  in  busirc&ula:  Tenere  I'u- 
scio  o  le  persiane  a  fessolino  o  a 
boeca  di  oane.  I  (Bueo  per  gatti 
e  poll! )  Gattaioia.  I  ( De*  confes- 
Bionali).  Vedi  Gratirceula, 

Btissera,  Bussola  (Paramento  a- 
gli  usoi).  I  (Nelle  emese  per  rice- 
ver  elemosine)  Cassetta.  (In  cu- 
clna)  Jja  bussera  del  aal :  La  cas- 
setta del  sale,  Alberello.  La  bus- 
sera  del  fen:^  La  tromba  per  il  iie- 
no  o  Aboattifieno.  Jja  bttssera  de 
la  posta  (in  dis. ) :  Cassetta  della 
posta  o  Buca  delle  lettere. 

—  Busseree,  Scaccino. « Ibusse- 
ree  de  Milan  tn  vestii  de  rdss  »  : 
«  Gli  scacoini  milanesi  sono  vestiti 
in  rosso  ». 

—  Busserdtt  (Cerchio  che  ripa- 
ra  il  mozzo  delle  ruote),  Piatto. 

Busser^U,  Bocciolo.  InsedX  a 
busserell:  Innestare  a  cannello. 

BuBserin  (Vasetto  di  latta  de' 
mendicanti),  Bossolo.  Anima  btis- 
serinna  o  saeehetta ! :  Anima  bu- 
scherona ! 

—^Busserdtt  (Voce  che  esprime 
varii  oegetti  diversi  attinenti  a  in- 
dustrie),  Bossolo,  Bocciolo,  Piat- 
to, ecc. 

sflSBOla,  Bussola.  « I/'h  6n  omm 
che  h  perduu  la  bussola  affait  af- 
fatt »  :  «  E  un  uomo  che  ha  per- 
duto  del  tutto  la  bussola  o  la  xra- 
montana  ». 

BnsBoldtt,  Bussolotto.  Oiugh 
ai  Imssoldtt »  :  «  Giocar  de'  busso- 


(2)  Buaeechione  e  acorescitivo  di  buteO' 
chio  :  hudeUo  o  salticda. 

(3)  Sanffmnaccio  ha  dae  significati ;  ri- 
sponda  al  nostro  bwecchin  ma  significa  an- 
ohe  Aoventitio  vale  a  dire  nna  specie  di 
MigUaccio  o  ToHin, 


lotti.  I  (Riparo  a  finestre  di  pri- 
gioni  e  oonvinti)  Tramoggia.  | 
(Innestoj  Inzed  a  bttssolott:  Vedi 
Btissereil. 

Bust,  Busto.  Vn  bust  de  Gari- 
baldi, de  Vittori  EmanueU:  Un 
busto  di  Garibaldi,  di  Vittorio 
Emanuele).  (Nome  di  paese)  Vhss 
de  Bust:  Essernato  indomenica. 
i  M  bust  rh  6na  rdbba  e  la  fas- 
setta  6n'altra:  II  bust  h  busto  e  la 
fassetta  h  fasoietta. 

—  Bustinna,  Bustina,  Fasciet- 
tina. 

BuBta,  Busta.  La  busta  di  po- 
sad:  Busta  o  astucoio  di  posate. 
Busta  da  lettere:  Vedi  Anvelopp. 
Busta  de  eartdn  per  i  cart :  Cu- 
stodia  di  oartone  da  scritture. 

Butt,  Buttata,  Germoglio,  Gem- 
me,  Occhio.  «:  £!l  persteh  el  co- 
mineia  a  trh  fceura  i  6wtt»:  «I1 
pesco  incomincia  a  ffermogliare  ». 
I  Bass  de  butt :  Mettersi  di  buzzo 
bono,  o  sempUeem.f  Adoperarsi, 
Darsi  attorno. 

—  Bntt&-uttaa-utta8,  Buttare. 
Buttdt  ma  i  benis:  Gettare  i  co- 
riandoli.  « Butlem  chi  o  gid  6n 
faazolett,  6n  ponim,  ecc. »  :  «  But- 
tami  qua  o  giil  una  pezzuola,  una 
mela.  ecc.  On buttaala.  Vedi  But- 
taa  la.  Buttit  Ht  dnaparoUa:  Lan- 
ciar  o  anehe  Buttar  l?i  una  paro- 
lina.  Buttass  gid  suU  IHt :  Sdraiar- 
si  sul  letto.  ^nVdi,  a  buttatt  gid  6rt 
poo  y^ :  «  Va  a  ooricarti  un  pooo  >. 
Buttass  aid  de  la  iinestra:  But- 
tarsi  dalla  finestra.  Se  semm  hut^ 
taa  qid  sulVerba  »  :  «  Ci  siamo  ada~ 
giati  sull'erba  ».  «  Biittela  sii  6na 
volta  sta  gran  resonasda  »  :  «  Met- 
tila  fori  una  volta  questa  tua  rar^ 
gionaccia.  Buttass  via:  Buttarsi 
via.  Buttass  a  puBUv:  Dar  nel  pio- 
vere. 

Buttada,  Buttata  (1).  Gettata. 
La  va  a  buttad :  Va  a  sbalzi.  Ona 
bvMada  de  sencUdr,  de  cavcUier: 
Un'infomata  di  senator!,  di  oa- 
valieri.  |  ( Alberi  da  frutta )  Ona 
bella  buttada:  Bella  fioritura.  Ona 
gran  buttada  de  ddrd  al  rdeedl: 
Una  folata  di  tordi  al  paretalo. 

—  BnttafOBura,  Buttafuori.  «  £ 
compars  cUprosceni  el  buttafmura 


(1)  BuUata  in  flor.  e  tatt*altro.E  il  laogo 
dove  si  bttttano  yolontlerf  gli  uooelll  e  dove 
i  oaeoiatori  sanno  di  trovarli. 


BUT 


—  77- 


BUT 


a  <Q  ehe  »  :  «  Comparve  al  prosoe- 
nio    il    buttafori  ad    annuneiare 

—  Buttaalli,  Soiamannato.  « lyh 
4in  huttaalii  de  run  » : «  £  uno  Bcia- 
mannone*.  JFdt  i  robb  de  huttald: 
Far  le  cose  a  casaocio  o  a  van- 
yera.  «  JSi  me  par  6n  poo  dn  but- 
tala  »  :  «  £'  mi  pare  un  ragazzo 
sventato  »  : «  On  aerittor  bottaaUt : 
Un  abborraocione. 

Bnttavan  (D.  Fr.)  (Ferro  per 
intagli),  Gaociabotte. 

Butter,  Butirro.  Butter  natural, 
artefeui,  gittaa:  Burro  naturale, 
artinziato,  gittato.  Pan  de  butter : 
Un  pane  di  burro.  Cfrass  come  6n 
buUer :  Fattiooione.  JVbdd,  o  avhgh 
el  cuu  9ul  butter  o  sul  velit :  Ballare 
snl  velluto,  Nuotare  neU'  abbon- 
danza.  On  pSr  ehe  el  par  6n  but- 


ter: Una  pera  cbe  sembra  un 
burro.  Butter  de  eacao :  Burro  di 
oacao.  Pan  de  — ;  Fane  I'atto  col 
burro. 

—  Buttirds,  ButtiroBo,  Burroso. 
Straeehin  buttiros:  Caoio  burroso. 

ButtindOBS  (Specie  di  veste  da 
camera),  Saltammdosso  jl),  Vesta- 
glia,  Cutecu^a  (in  dis.). 

Butt6n,  Sjpintone.  In  del  dass  di 
button  se  8*tn  faa  mal »  :  «  Faoen- 
do  agli  spintoni  si  sono  fatti  ma- 
le ».«  JD'  ^  to  mort,  ehe  ghe  dd  i 
button  »  :  «  E  la  morte  ehe  lo  chia- 
ma ».  «  ul  furia  de  button  me  sdnt 
faa  larqh  »  :  «  A  furia  di  gomi- 
tate^o  di  spintoni  mi  son  fatto 
largo  ». 

—  Bnttonli,  Far  asli  urtoni.  In 
la  folia  afasa  buttona:  Nella  folia 
a  tarsi  sballottare. 


0  (Alf.),  C  (si  pronuncia  Ce),  C 
(si  pronuncia  Ct),  On  e  eon  la  e6- 
vhUa :  Un  o  oolla  cediglia.  Fd.  6n 
e  8u  la  a<ibbia:  Far  un  c  sullare- 
na. 

Gil  e  Casa,  C^  (1)  e  Casa.  I  ch 
de  Milan  in  puaaee  de  noBuvmiUa 
al  <fl  dHnctBu :  Le  case  di  MUano, 
al  giorno  d'  oggi ,  passano  le  no- 
vemila.  Cdi  de  eampagna:  Casa 
di  eampagna  o  villa.  —  de  indu- 
stria,  ae  eorrezi&n,  di  matt:  Casa 
di  indnstria,  di  oorrezione,  de' 
paszi  o  manioomio.  Ch  de  Beriieeh: 
Casa  di  Berlicohe  o  del  diavolo. 
Jja  eh  del  8ign6r  o  la  ehdi  Dio : 
Laohiesa.  t7a  ^randa. *L'ospedale. 
Chpientada:  Casaawiata.  Chde 
eomereio:  —  di  commereio.  Ch  de 
ffisinaia:  Casa  o  casone  con  mol- 
ti  inquilini.  Ch  de  gran  cavada: 
Casa  ehe  rende  assai.  Ch  de  aea 
pian:  Casa  di,  a  sei  piani.  Ch  di 
aktt  vent :  Dove  sta  di  casa  il  ven- 
to  o  Badia  a  spazzavento.  Ch  de 
Pilatt :  In  gran  disordine.  La  eh 
paterna:  La  casa  patema.  Ch 
v4Buia  o  diaajffittada :  Casa  spigio- 
nata. «  La  par  la  eh  del  maneatutt »: 


(1)  V1t«  n«l  eoaUdo  toieano.  Dante  e 
Boeeseelo  l^iMTono. 


«  Pare  la  bolgia  della  miseria  ».  La 
eh  di  pitt  (VolgJ :  II  bel  di  Boma. 
Ch  de  eartdn :  Casa  di  cartapesta. 
I  (Casati  milanesi)  Ch  Litta,  Belr- 

S'oioaa^  Annonna,  eee, :  Casa  Lit- 
>,  Bel^oioso,  Aimoni,  ecc.  Ch 
Buaca,  N»  fr. :  Andh  a  eh  Buaea 
o  in  eh  Legnanna:  Essere  pie- 
chiato,  Andar  a  Busseto.  Ch  Tra- 
veraa:  I  Carabinieri.  Fh  e6r  eh 
Oamharanna:  Farsi  scarrozzare 
in  TCttura  danolo. «  L*h  de  eh  Bom^ 
aiqnanann  «  £un  picoinaco».  Dor- 
mi  in  eh  Painna:  Dormire  suUa 
paglia.  Avhgh  a  ehe  fh  in  eh  Th~ 
gnd :  Aver  a  fare  con  de'  spilorci. 
«  Coaae  V  h  at6  luaao  f  Ch  Litta  in 
Borgh  f  » (in  disuse) : «  Perch^  tan- 
to  scialol  Siamo  millonarii1» 

M.  d.  d.:  A  eh.  N.  fr.:  A- 
vlgh  o  tegnl  el  coo  a  eh:  Aver  o 
metter  il  capo  a  partite.  Tegnl  i 
man  o  la  lingua  a  eh:  Tenere  le 
mani  o  la  Imgua  a  casa.  ^t^A  eh 
mia  ae  uaa  eon* :  «  A  casa  mia  si 


(1)  Saltamindos$o  non  e  certo  molto  w 
sato  nella  parlata  florentina  e  non  i  il 
buMndoss.  L*ho  messo  1)  p«r  mostrare 
Tanalogla  del  tennini.  Saltemtindosao  vor- 
r«bbe  dire  piuttosto  vestito  misero,  strin- 
gato,  stretto  nelle  spalle  •  net  fianchL 


CA 


78  — 


CAB 


usa  cos)  ».  Andil  a  eh  del-  diavdl 
eaUscta  e  v^^'  Andar  a  oasa  il 
diayolo  calzato  e  veetito.  Std  a 
ecua  del  diavdl  (lontano  dal  oen- 
tro) :  Star  a  oasa  del  diayolo.  An- 
ddt  a  Ubu  saa  e  portd  a  ea  never : 
Far  come  i  pi  fieri  di  montacna. 
Trhgh  adree  a  vun  la  eh  e  el  tecc : 
Metter  a  uno  la  oasa  in  corpo. 
Avhqh  in  nomm  toma  a  edi :  Qu6- 
sto  libro  ha  nome :  Torna.  Tird 
a  cA  elfatt  sd  o  qtbhll  che  s'h  per- 
duu:  Kiacquistar  11  fatto  suo  o 
Bifarsi  in  ^oco.  Mandh  a  eh  de 
Steven  (in  dis.) :  Mandar  all'  altro 
mondo.  Freddare. 

De  eh,.  N.  fr. :  Fitt  de  eh: 
La  pigione.  «.!/  h  6n  fitt  de  chy>: 
«  £  un  aggravio,  una  spesa  rilo- 
vante  e  continua*.  I  face  de  eh: 
Le  faccende  di  oasa.  Andh  a  sth 
de  eh  foefuj'a  del  dazii  Andare 
ad  abitore  fuori  di  porta.  Ves9 
fceura  de  ch:  Essere  fuori  di  oasa. 
"P.  E.: «  Lu  V  e  fceura  de  eh  af- 
fa^ic  »  :  «  Ella  ora  sragiona,  Ella  ^ 
fuori  di  oasa  o  di  strada  o  di 
8olierma)>.  Donna  de  eh:  Donna 
che  badaaoasa.  Vundech:  Per- 
sona di  casa.  Vhss  tutt  de  ch:  Es- 
sere intimo.  Vkss  scidr  de  ehsda: 
Esser  ricco  da  s^.  «  Ofie  de  eh  o 
de  la  ch  de  legn  ?  »  :  «  Ohe  di  ca- 
sa ! »  Padron  de  ch :  Padron  di 
oasa  o  della  oasa.  Ph  de  ch:  Pie- 
de  di  oasa.  On  rbsc  de  ch:  Un 
ceppo  di  case.  Fh  sth  II  vun  de 
eh :  Far  stare  al  filatoio.  Dh  no&Ur- 
va  de  ch:  Dar  notizia  de'  suoi  o 
anehe  Ohiarire  la  partita  0pp.  Stu- 
rare  gli  oreechi  a  uno.  Savh  nanca 
dove  sth  de  ch:  Non  saper  dove 
una  cosa  stia  di  oasa. 

In  ch,  Nella  fr. :  Sth  sem- 
per in  ch:  Non  uscire,  Star  sem- 
pre  in  casa.  Fh  andh  6na  posses- 
sion in  ch:  Amministraro  un  po- 
dere  in  eoonomia,  Fare  a  sua  ma- 
no.  Fh  el  pan  in  ch :  Far  il  pane 
in  casa.  «.In  ch  mia  foo  quell  che 
vui  mt »  :  « In  oasa  mia  faeoio  quel 
ohe  mi  acoomoda  ».  Vhss  in  choa- 
lenna:  Balenare  (non  com.),  Es- 
sere briaco.  Tirass  anmd  in  ch: 
Tornare  al  pentolino. 

Per  eh.  N.  fr. :  «  Vui  min- 
ga  de  sta  gent  per  cd  » :  «  Non 
yoglio  oodesta  gente  tra  pledi». 
Jm  painna  che  va  per  eh^  eoc. : 
Vedi  Provffl*bi. 


Altri  modi.  Pari  la  eh  di 
matt:  Parer  una  oasa  di  matti. 
Derd  ch :  Aprir  casa  o  negozio. 
N6  avhgh  nh  ch  n^  teee  :  Non  aver 
casa  n^  tetto.  Fh  tutt  6na  ch :  Far 
tutt'una  casa  o  una  famiglia.  Fib 
ch  de  per  Idr:  Far  casa  da  sh. 
Ch  s6a  e  poeu  pii:  Casa  mia,  oasa* 
mia,  per  piooina  ohe  tu  sia  tu  mi 
semori  un'  abadia.  «  Me  n'  h  ditt 
sii  6na  ch'»  :  <  Me  ne  disse  un  sac— 
co».  Mhtt  o  rimhtt  sit  eh:  Metter 
su  casa  o  Rifar  la  casa.  A  la  dt 
di  can  (in  dis.) :  Alia  peggio.  Avhgh 
la  ch  in  coo:  Portarsi  dietro  la 
oasa.  Strajpph  la  ch :  Disfar  la  ca- 
sa. «  Guai !  Andaria  gib  hi  eh  eel 
tiec  »  :  «  Guai !  C  ^  da  averne  11 
subbisso  in  casa  ».  La  chdela  pi- 
gotta:  La  casa  di  Petuzzo. 

(Pr.)  Ognun  h  padrone  in  edt 
s6a:  Ognuno  h  padrone  in  casa 
sua.  Ona  donna  lapb  vhss  la  for— 
tunna  o  la  rovinna  d' 6na  eh: 
Donna  savia  rif^  la  oasa,  matta 
la  dis^.  Ch  casca  e  eens  cessa; 
teren  ten:  Chi  ha  oasa  e  podere 
pu5  tremar  ma  non  cadere.  Chi  k 
mineidn  staga  a  ch  sda:  Chi  h 
minohione  suo  danno.  Jxi  gainna 
che  vh  per  eh  I*  emjpiss  el  goss  che 
nissun  le  sh :  Vedi  Gainna.  Uin- 
gann  el  vh  semper  a  ch  de  T  in- 
gannaddr:  Vedi  Ingann.  JVe  set 
pussee  6n  matt  a  ch  sda  che  dn 
savi  a  eh  di  alter:  Ne  sa  pitL  un 
pazzo  a  casa  sua  che  un  pazzo  in 
casa  d'altri.  Dd  n6s  in  d*on  saceh 
e  dd  donn  in  d'6na  ch  fan  dn  gran 
freeass:  Una  noce  in  un  sacco  non 
fa  rumore  o  Tre  donne  fanno  un 
mercato  e  quattro  una  flera  o  Don- 
na parlatora  manda  I'uomo  di 
oasa  fuora.  La  eh  la  hrusa  dh- 
megh  el  foeugh:  Dove  6  ita  la 
nave  vada  anohe  il  navicello.  Chi 
nd  sa  fh  foeugh  n6  sa  fh  eh: 
Chi  vuol  vedere  una  donna  da 
poco  la  metta  ad  accendere  il  fooo. 
Chi  sManca  la  ch  le  vceur  vend  o 
le  v(Bur  fitth:  Chi  imbianoa  la 
casa  la  vuol  vendere  o  la  vuol  ap- 
pif^ionare.  Fl  pan  de  ch  el  ven  a 
noia:  II  pan  di  oasa  stucca.  Chi 
sta  tropp  fceura  de  eh  pd  minga 
curh  la  ea:  Chi  bada  agli  inte- 
ressl  di  fuori  non  pod  badar  a 
oasa. 

Ga1>aletta  (Pezzo  nusioale)  (P. 
N.),  Cabaletta. «  La  eabaietta  ta  va 


CAB 


-79  — 


CAC 


aid  de  moda  in  di  6per  » : «  La  ca- 

Mletta  dismoda*. 

Ga1>ar6  (D.  FrO,  Vassoio  (1).  Co- 
bar6  de  toalett :  Guautiera.  UabarS 
de  portd  Ana  tazza  d*  acqua :  Sot- 
toooppa.  «  Oh'h  el  ectbare  o  la  bae- 
zUa  aUa  porta  del  teater  »  : «  C'^  il 
bacUe  alia  porta  del  teatro  ». 

—  Cabarerada,  Pieno  un  va&- 
8oio. 

—  CatMurerbn,  Baoino. 

—  Cabarerln,  VasBoino,  Sotto- 
oojppa. 

(aibtiL  Caopio.  F€igh  dn  hel  gr6pp 
mingh  doina  el  eabbi »  :  «  Fagli  un 
nodo,  non  soltanto  il  oappio  soor- 
8oio». 

—  Cabblii,  Acoappiare.  CabbuSt  i 
pagn  del  lavandee :  Acoappiettare 
1  panni  per  le  oocohe. 

Oablna  (P.  N.)*  «  Dalla  mia  ea- 
hina  9ul  Verbano,  vedeva  paged  via 
la  riva  » : «  Dalla  mia  cabina  sul 
piroacafo  vedevo  come  soorrere  la 
epiaggia. 

Cal»lol6  (D.  Fr.),  Cesta,  (Nel 
secolo  scorso)  Sterzo. 

Catir6wol  (Arbnsto  oomune  sui 
eolli),  Ligustro. 

Cacao,  C6l  eaeao  e  ednt  el  zue- 
eker  ee  fh  el  eieeokUt :  Col  oaoao 
e  coUo  zucchero  el  fa  la  oioeco- 
lata.  ButUr  de  eaeao:  Burro  di 
cacao. 

CSaeo.  Vedi  Cagg,  (Per  minuzie) 
NotA  tutt  i  eaee :  Segnar  altrui  le 
eaooe. 

Caeca,  Caooa.  (Abambino)«j?e^/ 
L*^  eaeea  /  » : «  Non  toocare  bimbo. 
E  cacea».  Faeeia  de  eaeea:  Fac- 
eia  di  oamorro.  On  omm  pien  de 
eaeea  :  Un  uomo  pieno  di  oacca. 
(Alterigia)  « I/h  dn  villan  refaa  e 
i'hjpien  de  eaeea  »  :  «  £2  un  pidoo- 
ehio  riunto  ed  h  pieno  dl  caoea  ». 

—  Cadilnna.  (A  bambino )«  ^i^ 
la  eaehinna,  teeor  » : «  Le«to,  fh  la 
eao«a,  tesoro». 

Cacda,  Caecia.  Caeeiaarestkll: 
Caooia  a  serraglio.  Caeeia  riser- 
vada :  Bandita  ( Ant. ),  Caocia  ri- 
serrata.  «  QueUa  aeiorinna  R,  Vh 
eaeda  ritervada   del   eont  tal»: 


(I)  X  DlzUm.  toaeaal  bob  daano  q«eita 
parola  ft«ao6ie,  che  i  por  viTinima  a 
Fir.  •  banao  ragione  eiMndovl,  come  si 
irede,  quattro  lioae  parol«  italfane.  a  etpri- 
mertt  le  diverse  forme  e  gli  tul  dlTersi  di 


«Quella  signora  h  caecia  risenrata 
del  oonte  tale».  2>^  la  eaeda  at 
lader  :  Dare  la  caecia  ai  ladri.  Vess 
matt  per  la  ecieeia :  Andar  pazzo 
per  la  caecia. «  T^e  faa  bonna  cae- 
eia /  » : «  Hai  fatta  bona  — ,  presa  ?  » 
I  f  Pezzo  musioale)  Caecia.  |  (Gio- 
co)  Ga^da  Real :  Caecia  resuie.  | 
Notdk  tutt  i  eaee  a  vun  (in  dis. ): 
Segnare  le  caecie  a  uno. 

—  Oacdaddr,  Cacciatore.  Ael^g- 
in  pussee  i  eaeciaddr  che  i  salva- 
degn:  Oggidi  sono  piit  i  cacoia- 
tori  che  la  selvaggina.  A  la  eac- 
ciadara:  Alia  cacciatora. 

—  GaGCiad6ra  (Giacchetta  con 
tasca  per  aelyaggina)  (P.  N.),  Cac- 
ciatora. Colaston,  massa,  polaster- 
a  la  eaeeiadora:  Desco,  messa. 
polio  alia  cacciatora.  Z  omm  Ve 
caeeicuior  (in  fatto  di  donne) :  L'uo-^ 
mo  ^  cacciatore.  (Milizia)  In  Fran- 
da  g'  dn  i  eaeewddr  a  ph  e  a  ea- 
vail :  In  Francia  hanno  cacciatori 
a  piedi  e  a  oavallo. 

—  Caccladorill,  Cacciatore  mal- 
pratico  o  giovinetto. 

C&ccola,  Caccola  (1)  (P.  N.).«  Te 
gh'ee  bhll  pari  a  riteva  tutt  i  ecu>- 
eol  y>  :  <  Tu  hai  bel  fare  a  star  sa 
tutte  le  oaccole  ».  On  omm  ehe  st^. 
8u  tutt  i  e€tceol:  Un  omo  che  sta 
su  tutte  le  brache. «  Fl  g'd.  el  vizi 
de  Hrase  gid  i  ediceol  del  nas»: «  Hbh 
il  difetto  di  levarsi  le  caccole  dal 
buohi  del  naso)». 

Cach^ttich,  Caohettico  (2).  «  JHo 
eom^  Vh  m,ai  cachettich^uelVomm./y>T 
«  Dio ,  come  h  sofiBtioo  o  noiosa 
quelPomo ! » 

Cadaster,  Catasto. 

Cadliver,  Cadayere. «  An  trovaa 
el  eadaver  in  del  rd  de  foss  » : «  Han 
pesoato  il  oadavere  nel  gran  car- 
nalej».  Smort  o  frhdd  eom^  on  car- 
daver:  Pallido  o  freddo  come  un 
cadavere.  (Bistiocio  insulso) «  In 
qttella  straaa  ghe  passi  nbf  perchh 
gh*h  6n  cadaver »( uno  che  na  da 
avere) : «;  In  queUa  via  non  ci  pos- 
se passare  perch^  o^h  un  mio  ere— 
ditore». 


(1)  Vedi  Abagicck. 

(i)   In  toscano  la  voce  eoneerva  il  tno 
vero  senso  di   persona  malatiocia  per  fe— 
gaio  g:ua8to.  In  Milanese ,  tranne  ohe  fra* 
persons  colte,  no,  oonte  si  vede  neiresem- 
pio. 


CAD 


—  80  — 


CAD 


—  Ca4avericli,  Cadaverico.  Ce- 
ra eadwoeriea:  Idem. 

Cad6iiila(yolg.).  YeAiAecidemia, 

Cadenaa,  Incatenato,  Sbarrato. 

JEl  ml  violonelll  V  h  eadenaa  mor- 

fnifieament »  :  « II  mio  Tioloncello 
sbarrato  assai  per  bene  ». 
Cadenal  (II  ferro  ohe   sostiene 
la  catena  del  focolare),  Spransa. 
Cadenazz,  Catenaccio.  —  a  o6l- 
s6n,  sempij  a  la  genovesa :  Cate- 
uacclo  a  boncinello,  obiavistello, 

Saletto.  Da  «t!i  tanto  de  cadenaaz : 
[ettere  tanto  di  cbiavistello  o 
di  catenaccio.  (Pig.)  Ong  i  ca- 
denaaz :  Ungere  le  carrucole. 
(Di  cattivo  fucile)  ^1/  h  6n  coder- 
nazz  »  :  «  £}  un  cancbero,  una  sfer- 
raveccbia  ». 

—  CadenazzoBU,  Paletto,  Cate- 
naccetto. 

—  Cadenazzdn,  Grosso  cate- 
naccio. 

Cadinna,  Catena.  Vhss  ligaa 
come  can  a  la  cadenna:  Esser  le- 
gato oome  cane  a  la  catena.  La 
cadenna  del  eamin :  La  catena  del 

Eaiolo.  La  cadenna  de  Vorolog: 
la  catenella  dell^orologio.  Me  ten 
nanca  i  cadenn:  Non  mi  tratten- 
gono  neancbe  le  catene.  (FigO  ^^ 
gnl  vun  a  la  cadenna :  Tener  uno 
in  gran  suggezione.  Mangih  car- 
denn :  Bodere  la  catena  o  il  cbia- 
vistello o  il  freno.  |  (Fortezzatura) 
Sbarra.  Vedi  Cadenaa, 

—  Caden6n,  Catenona,  (Grossa 
catena). 

—  Gadenella,  Catenella. 
Cadent,   Cadente  «iy'^  6n  vece 

cadent »  :  «  £  un  veccbio  cadente  ». 

—  Cadenza  (Civ.).  «  Quella  fras 
del  duett  la  g'aveva  dna  belligsima 
cadenza  »  :  «  Quella  frase  del  duet- 
to finiva  in  una  bellissima  .  ca- 
denza )>. 

—  Cadenzaa  (P.  N.),  On  pass 
cadenzaa:  Passo  cadenzato. 

Caditt,  Cadetto.  (Nel  militare  in 
Italia  ^  voce  morta)  (R.  %t^  Quand 
gh' era  i  cadJltt  sott  at  Todksch: 
Quando  c'  erano  i  cadetti  sottoagli 
Austriaci.  (Aristoeraz.)  Cadetto, 
Pratello  minore. 

Cadln,  Catino  (1),  Catinella. «  L'd, 
rott  el  cadin  in  cent  toech  » .* «  Man- 
d5  la  catinella  in  cocci ».  «  /9'  ^ 


-  (i)  11  caUno  toscano  e  di  terra  cotta  e 
serve  a  rigovemare  le  stoviglie. 


crejHM  el  cadin  »  :  «  La  catinella 
s'^  incrinata  ».  M  cadin  del  noster 
corp :  II  bacino. 

—  Cadlnett,  Piccola  catinella, 
Catinetto. 

-^  Cadlndn,  Grande  catinella. 

Cad6  (D.  Fr.),  Regalo,  Presente. 
«  JEl  m'd,  foM  on  bel  cadd  per  el 
m,h  onomaMich  »  :  «  Pel  mio  ono- 
mastico  mi  fece  un  bel  re^alo  o 
dono  o  presente  ».  «  Mia  mtee  la 
m*it  faa  el  c€idd  de  duufiosu  in  d*6~ 
na  volta  solla  »  :  «  Mia  moglie  mi 
spiiferb  due  figlioli  ad  un  parte  o 
due  gemelli. 

Card^Sa  (Volg.).  Vedi  Cadrega, 

Cadriga,  Seggiola.  On  l^tt,  dn 
comodin  e  do  oadregh  desbiroiaa  : 
Un  letto,  un  cassettonoino  e  due 
seggiole  sgangberate  o  sperniate. 
Da  via  i  cadregh  in  ^tesa;  Dispen- 
sare  le  seggiole  alle  divote.  CVc- 
drega  armiada :  Sedia  a  bracciuoli. 
Cadrega  de  camera  :  Seggetta.' 
(Fig.)  MHt  el  cuu  in  cadrega:  S/Lon.- 
tare  in  scanno.  Vhs  in  cadrega  : 
Esser  in  auge. 

—  Cadreghee,  Seggiolaio.  Vhssdn 
cadreghee :  Esser  im  uomo  all'an- 
tica.  Fiqura  o  v6s  de  cadreghee: 
Figura  ndicola  e  voce  da  lupinaio 
(in  dis.).  M  cadreghee  de  la  giesa: 
Cbi  dispensa  le  seggiole  in  obiesa. 

—  Caareghln,  Seggiolina.  M  ea- 
dreghin  de  bceucc :  La  seggiolina. 
Maestra  de  cadreqhin  de  ooeuec : 
La  bambinaia.  (Fig.)  Mhtt  gid  ea- 
dreghin :  Sedere  a  scranna  o  sem- 
plic,  Fermarsi  a  ciambolare. 

—  Cadreg6n,  Segnolone.«Zr'«ra 
lit  distes  in  del  sd  Mdregon  » : «  Sta- 
va  1^  sdraiato  nel  suo  8eggiolone». 

Caduch,  Caduco.  Mai  caduch: 
Mai  caduco  (pop.).  Epilessia. 

Cafib,  Caff(§.  On  fard  de  cafl 
mocea:  Un  iardo  djl  cafif^  di  Mo- 
oa.  Ona  granna  de  cafh :  Un  chic- 
co  di  — .  Cafh  de  zucoria :  Caff^ 
di  cicoria.  On  cafh  esprhss:  Un'ap- 
posta.  Cafh  ner :  Caff^  puro.  Ca- 
fh e  latt  o  panera  o  eiceolaU :  Caf- 
i'^  e  latte,  con  panna.  La  nera.  (A 
tavola) «  Serem  al  caffh  (bevanda. 
a  pranzo)  guand  »  :  «Eravamo  al 
can^,  quando  ».  |  « Ifh  tutt  el  dJi 
sul  cafey^  (bottega) : «  Stik  tutto  il 
giorno  al  oafif^ ».  Cafh  seianthn : 
Caff^  cantante  (1),  Con  musioa.  | 

(1)  Anche  a  Firenze  %*i  aocetiato  questo 


CAF 


—  81  — 


CAG 


(Bftbbiiffo) «  El  g*h  daa  6n  taffl 
ma  numer  vun  » : «  Gli  diede  una 
lavata  di  capo  o  gli  ha  fatto  una 
paiTucca  coi  fioooiii». 

—  Ciiiarln  (Dimin.  di  boTanda 
e  di  bottega),  Caffeino. 

—  Cafenuc,  Caffeuooio. 

—  Cafettee ,  Caffettiere. «  2/  ^ 
detmiss  anea  de  fit  el  cafettee  »  : 
«  Ha  lasciato  ancne  di  far  il  —  ». 

—  Cafettera,  Caffettiera  e  Brio- 
co.  I «  Gh'l  ih  in  bottega  ona  hella 
eajfettera  »  :  «  La  calt'ettiera  h  una 
beila  donT]ina». 

—  Cafelsta  (P.  N.),  Cafeista  {fre<- 
quentatore  e  bevitore).  «i/e  6n 
eafeUta  per  la  pell »  :  «  Egli  h  un 
zran  oaffeista^. 

—  Cafea68  (d.  T.),  Chiosoo,  Caf- 
feaos,  Padigiione.  Dopo  disnaa 
gemm  andaa  in  del  cafeaos  suUa 
mantagnetta  del  giardin  »  :  «  Dopo 
pranzo  si  and5  nel  padigiione, 
snlla  montagnetta  del  giardino  ». 

CaftL  (Pop.),  Caffo  (1),  Dodda 
(Pistoia),  Abso.  hA  Porta  Tenaia 
Vh  lii  el  eafii>  :  «  A  Porta  Ten»- 

flia  h  lui  che  spadroueggia  o  E 
S880».  Abbondone. 
Cafii-agaa-agaBS  (Volg.).  Vedi 
Anda  del  carp  in  Andh,  Cagh  a 
hrase:  Caoare  all'aperto.  Cagh  in 
leU :  —  a  letto,  Ga^h  in  del  seg- 
gi&n :  Esser  in  pngione.  Cagass 
ado98 :  Cacarsi  addosao  o  eotto. 
Lassass  eagii  adoas :  Lasciarsi  ca- 
eare  in  capo.  «  Te  eaghi  adosa 
guarda »  : « to  ti  ho  in  quel  ser- 
Tizio».  Cagd,  de  menuder:  Sten- 
tar  a  ependere.  «!/'&  ettgaa  gib 
tutt^oas  » :  «  £^  svert5  tutto  ».  Cagit 
gid  fimu,  sanett,  libritt :  Spi£fera- 
re.  J^6  mangidi  per  no  eaga :  Non 
mangiare  per  non  cacare.  V^s 
&th  eaga  in  V olla  (in  dis):  Es- 
sere  un  cacasodo.  «J&Z  V  h  cor- 
gaa  el  diavol  qtutnd  el  g*  aveva  i 
dolor  de  venter »  (in  dis.) :  « Ce 
Vh  portato  il  diavolo.  »  (Pr.)  Chi 
viv  sperand  el  mmur  eagand :  Chi 
Tive  sperando  muore  oacando. 
Mangia,  hecj  eaga  e  Uusa  che  la 
vaga :  N^  di  tempo  n^  di  signo- 
ria  non  ti  dar  mafinconia.  Afagh 


orribile  franeesismo,  che  fa  cantante  an 
caffi  e  danzante  una  veglia 

(1)  La  parola  a. Fir.  non  e  piA  nelPaso 
in  qaesto  lenio.  E  p«r6  viva  in  senso  di 
d!spari :  Pm^'  «  caffb. 


del  ben  ai  vilan  se  trmuva  eagaa 
in  man :  Chi  lava  il  capo  alP  asi- 
no  spreca  il  ranno  ed  il  sapone. 
Cagapuasee  6n  b(BU  che  cent  ron- 
din :  v  al  piu  un  oolpo  di  maestro 
che  due  di  manovale.  Chi  ha  man- 
giaa  i  eandil  eaga  i  atoppin:  Chi 
imbratta,  spazzi.  Manqxdt  de  be- 
nedhtt  el  porta  el  cagd.  de  maladett 
(Appross.) :  Grassa  oucina,  magro 
testamento. 

—  Gagabiccer  (Di  donna  trop- 
po  alta  e  magra).  Spilungona. 

Cagaddr  (Volg.).  Caoatoio.  Vhaa 
alt  de  cagaadr:  Essere  uno  spi- 
lungone. 

—  Cagadubbi,  Cacadubbj. 

—  Cag&da,  Caoata,  Meta.  « M 
var  nanca  6na  cagada »  :  «  Non 
vale  una  patacoa,  un  fruUo  ». 

—  Cagaratt.  N.  fr. :  Andh  al  ca- 
garatt:  Sballare,  Andar  al  Crea- 
tore. 

—  Ca^etta  o  Oagarella,  Diar- 
rea.  a  El  gd>  la  caghetta »  :  «  Fu 
preso  dalla  cacaiola »  :  «  Che  te 
podeaa  vegnl  la  cagarella  /  »  :  «  Ti 
potesse  venire  il  malanno  o  un  ac- 
cidente ! 

—  Cagalibritt  (P.  N.),  Sboti-aU- 
bretti.  £!l  dottdr  cagalibritt :  II  dot- 
tor  Sbotralibretti. 

—  Cagazecchln  (P.  N.),  Caca- 
zecohini.  JO*  aanin  cagaseechin :  II 
ciuchino  cacazecohini. 

—  Cag6n,  C&cone.  nlf*^  &n  cagon 
d*  6n  jicBUf  che  acappa  aemper  »  : 
«  Quel  ragazzo  h  un  caoone,  che 
scappa  8empre». 

Cagg.  Caglio.  Cagg  in  pan:  Fel- 
cello  J  Arezzo),  Presame. 

—  Cagglii-agglaa-aggiaBS,  Ca- 
gliare. «  Me  a*e  caggiaa  o  acaggiaa 
el  aangju  in  di  venn  » :  «  Mi  si  ac- 
cagli5  il  sanj^e  nelle  vene  ».  Cag- 
giaaa  el  latt  in  di  tHt  ai  donn :  Ac- 
cagliarsi  il  latte  nel  seno  delle 
donne. 

—  Gaggl&da  (Latte  infortito), 
Riootta,  Giuncata  (non  com.),  Ra- 
veggiolo.  Bianeh  come  la  caggior- 
da:  Bianco  come  il  raveggioio. 

—  Caggidtt,  Grumo.  Andd,  in 
caggiott:  Ra^grumarsi,  Accaglia- 
re.  «  Al  ait  di  aangu^tt  el  g*  aveva 
i  cagioU  de  aang'ii  » :  «  Dov'erano 
state  le  sanguisughe  si  vedevan 
dei  grumi». 

CiMffher,  Caccaro  (Lucca),  Caca- 
reUo.  Cagher  de  ratt,  de  hee^  de 

6 


CAG 


—  82 


CAL 


conilli,  ece, :  Caocheri  di  topo,  di 
pecora,  di  coniglio.  Cagher  de  ea- 
vra:  Caprino.  Cagher  de  mdsch: 
Cacobioni.  P.  E. : «  /9u  la  eama  el 
moaedn  Vet  lassaa  i  eaghtr  y^i  «  Sul- 
la came  la  mosca  ha  deposto  i 
eacchioni  ». 

Caglonivol  (P.  N.),  Cagionevo- 
le.  CiMionevol  de  salut :  Caglone- 
vole,  I>i  debole  comi>les8ione. 

Cam,  Caino.  Taeeia  de  Cain: 
Viso  di  terrore. 

Cain  cain,  Caino.  «  M  can  el  fa 
eain  eain^  :  «I1  oane  fa  caino >». 

CairoBU,  Tarlo.  Andh  tuit  in 
eair<KM:  Intarlare  completamente. 
P6lver  de  cairceu:  Tarlatura.  F6r- 
magg  e&nt  el  eairtmi:  Cacio  coi 
l)aciii 

—  Calrolaa,  Intarlato.  o^El  ^db 
la  faeda  cairolada  »  :  «  Ha  il  viso 
butterato  ». 

Calli,  Calare  (1),  Scemare.  La 
tila  a  mhttela  a  mcRui  la  eala :  La 
tela  alia  cura  rientra.  « j&  ealaa 
pocch  eke  n6  me  coppas  »  :  «  Poco 
manc5  cbe  non  mi  acooppassi^. 
Cola  el  pit :  Manca  il  pnnoipale. 
CaUt  i  ari:  Abbassar  le  ali  o  la 
cresta.  Calh  la  terra  soli  ai  pee : 
Mancar  la  terra  di  sotto.  Jjcusass 
eaUb  nagott:  Non  lasoiarsi  man- 
car  cosa  alcuna.  «  JEl  vent  I'  6  ea- 
laa »  :  « II  vento  el  calmb  ».  In  del 
eala  della  lunna:  A  lima  scema. 
« St6  marengh  ehi  el  eala  o  V  e 
ealant »  : «  Questo  marengo  e  scar- 
so  di  peso  »  :  «  El  torment  V  h  ea- 
laa 6na  lira  »  :  « II  grano  h  'calato 
di  una  lira.  1  ealaa  di  ealsett:  1 
call  delle  calze.  Calit  la  vds :  Ca- 
lar  la  voce.  «  Cola  gid  6n  moment 
se  te  podet »  :  «  Scendi  se  puoi. » 
«  Han  ealaa  gid  la  statoa  de*,. »  : 
«Han  calato  gid  la  statua  di...». 
«  Sul  pit  h6n  quelVoinm,  el  m'e  ea- 
laa in  man  »  :  «  Sul  pit!  beUo...  gli 
ca8c5  I'asino  o  mi  manc5  sotto  >». 
«  Guarda  ehe  eala  V  oli  in  la  Iti- 
eema  »  :  «  Bada  che  manca  1'  olio 
nella  lucerna  ». 

Calabriigli  e  Galabresella,  Ca- 
labresella.  Vedi  Gioeugh. 

CaUida  (II  passo  cbe  si  fa  nella 
neye),  Spalata  (Lucca).  J^i^  la  ea- 
lada  a  la  gent:  Aprire  la  via.  A 


la  calada  del  861:  Al  tramonto. 
«  Che  ealada  in  sta  botHglia .' » : 
«  Come  h  scemo  questo  fiasco  I ». 

Cklam  (Erba).  Calamo. 

Calain1>6r(P.N.),  Bisticoio. «  Xa 
moda  di  ealambdr  Vh  segn  de  deea- 
denza  »  :  «  La  moda  de*  bisticci  ^ 
segnale  di  decadenza)»< 

Calamltit-itaa ,  Calamitare. 
«  Gh*  h  di  eorp  ehe  se  poden  no 
calamitd  » : «  Y'hanno  sostanze  cbe 
non  si  possono  calamitare. 

—  Oalamitta,  Calamita.  |  (Sca^ 
tola  coU'agoj  Bussola*  Vess  la  ea^ 
lamitta  di  dtsgrazi:  Essere  la  ca- 
lamita delle  disgrazie.  «  JBlpar  la 
ealamitta  di  imbroioni  »  :  £/  pare 
la  calamita  degli  imbroglioni ». 

Calanck,  (Volg.)  (Da  una  stoffa 
in  disuse  Valanea  e  passata  a  di- 
notare  la  Teste  e  la  persona).  «  La 
g'aveva  sit  6n  ealaneh  dne  e  &i- 
s(ine  .•  »  :  «  Aveva  indosso  una  giu- 
bettina  tutta  sudicia ».  «  JPovera 
donna  Vh  diventada  propi  6n  ea- 
Icmeh  » :  «  Povera  donna,  h  diven- 
tata  una  yera  ciabatta ! ». 

CaUuidra  (Uocello  fraleallodo- 
le),  Calandra  (1),  Allodola  cappel- 
luta. 

Calkster  (I  oavalletti  su  cui  po- 
sano  le  botti  in  cantina),  Seoili. 
11  M^tt  in  ealaster  6n  prHon :  Me1>^ 
tere  a  giacere  una  lastra  di  pie- 
tra,  Calettare. 

—  Calastritt,  Sediletti. 
Galea,   Calca. «  Ghe  pids  nd  a 

andh  in  la  ealea  » : «  A  lui  non  pla- 
ce essere  pigiato  neUa  foUa». 

Galdt-lcaa-lcasB,  Calcare.«Ca^- 
ea  polid  > : «  Calca  per  bene  ».  Oal- 
eh  la  penna :  Pigiar  la  penna.. 
«  Ghe  Vh  ealeada  su  polid/  » : «  Gli 
piant5  una  gran  carota  >.  n  L*  i 
ealeaa  I'  omol » : «  L'amico  fe  veo- 
cbiotto  ».  «  La  g*  h  i  «d  anniti 
ealeaa  e  la  par  giovina  /»:«£!  una 
gallina  mugellese  ». 

—  Calcada. «  Bisogna  ddtgh  <hia 
ealeada  a  mii  pagn  se  deven  stagh 
in  del  bautt » : «  Bisogna  cbe  tu  pi- 
gi  bene  quegli  abiti  se  banno  a 
starci  tum)». 

—  Calcadtnna.  Ona  ealeadinna 
de  penna:  Una  pigiafcina  colla  pen- 
na. 

Caldign,  Calcagno.  ^nflfa  a^Mr- 


(1)  In  Fior.  signiflca  sopratutto  abbassar 
o  far  discendere  nn  poso  regoktrmente  in 
modo  che  non  cada. 


(1)  La  Calcmdra  tofcana  e  invece  il  no- 
Btro  Loderdn. 


CAL 


83  — 


CAL 


no  cSnt  i'^ealcitgn:  Camminare 
flulle  caloagna.  Andd,  Vamor  finna 
in  f&nd  di  ealeagn  o  anohe  la  vc&u- 
ia  o  el  mangia  »  : «  Kon  aver  piti 
un  briciolo  di  amore  o  di  voglia  ». 
SeUass  in  gu  i  calcofn :  Acoooco- 
larai.  Scarp  eon  gxo  i  ealeagn: 
Scarpe  soalcagnate.  Tircisuelfiaa 
di  ealeagn:  Aver  il  fiato  grosso. 

—  Calca^nin,  Caloagnino  (in  dis- 
nso).  iVfiw  ealeagnin :  Naso  rincal- 
cagnato.  I  caleagnitt  alt  di  donn 
fan  mal  a  V  titer  o:  Gli  stivaletti 
col  taoco  alto  fanno  male  all'u- 
tero. 

Calcatar&ppola  (Antioamacchina 
di  guerra),  Calcati*eppola.  (Per  im- 
piooi  di  casa).  Vedi  JSarlafiis, 

Caloeddnia  (Pietra  da  mosaiel), 
Calcedonia. 

Calchlra  (Voce  brianzola,  ma 
che  si  ode  anche  a  Milano  e  che 
h  di  buon  conio,  come  quella  che 
deriva  dal  latino  Calearta),  For- 
nace  da  calce. 

CaJdnna,  Calcina^  Calce.  Cava 
de  ealMnna  :  Cava  di  calce.  Fit  la 
ealHnna  o  la  moUa:  Fare  la  cal~ 
cina.  Foppa  de  la  ealeinna:  Cal- 
einaio. 

—  Caldnaw  e  Calcinamu  (Cal- 
oinello  h  rottame  di  calce  secca 
con  f rantumi  di  mattone).  Sul  mur 
da  feeura  i  ealeinare^u:  Le  sbul- 
lettatore.  |  (Malattia  di  certi  uc- 
celli)  Caloinaccio.  (Dei  denti)  Tar- 
taro. 

—  CaloestrtLzs  (P.  N.),  Calci- 
atnizso^).  (E  calcina  mescolata 
con  mal^ne  pesto  e  ghiaia  per  i 
fttvimentl).  Caleestruzzidratuieh: 
Calcistmzzo  idraulico. 

CUein,  (Malattia  dei  bachi),  Cal- 
cino.  <I  m^  bigatt  in  mort  tuiti 
del  ealein » .* « I  miei  bachi  sono 
tatti  inseasiti^. 

CUoc^  CaLoclo.  41  L*€t  faa  el  eal- 
eol  eke  gke  eonven  minga »  :  «  Ha 
fatto  il  calcolo  che  non  gli  toma 
conto  »:*  Te  podet  fit  ealeol  su  de 
mt »  :  «  Puoi  calcolare  8u  di  me  ». 
«  Tegnaroo  a  edleol »  :  «  Terrb  a 
calcolo  o  presenter.  |  (Nella  ve- 
scica)  Calcoli.  (Nelle  rem)  Renella. 
I  (Del  telaio)  Calcole. 

—  Calcol4-olaa-olaM,  Calcolare, 


(Il  111  v«]  di  Cblana  ealcitiruxxo  slgni- 
gnifica  indigettUme. 


«  8e  lu  el  caleokus  quell  che  ghe 
vamr,  el  vedaria  che,..  »  :  «  Se  lei 
oalcolasse  la  spesa,  vedrebbe  che  ». 
«  Quest  el  calcoli  vint  lira  »  :  «  Co- 
desto  lo  stimo  venti  lire  ».  «  Quell 
stupid  Uk.  el  calcoli  per  fir  rott »  ; 
«Quello  stupido  1^  lo  considero 
come  zero  ».  Calcolcufs  ben  poceh: 
Calcolarsi  da  poco. 

—  Calcoladdr  (Che  non  si  lascia 
guidar  dal  sentimento),  Calcola- 
tore  (1),  Astuto  o  anehe  Gretto. 

Calcon  (Borra  pei  fucili  non  a 
retrocarica,  Stoppaccio.  ||  Calcdn 
dtteqasc  (per  vino) :  Ammostatoio. 

Gala,  Caldo.  n  Fh  cald^m'Fw 
caldo».  Cald.  el  cold:  Scemar  il 
caldo.  (Agffett.)  Cold  come  6n  ratt : 
Caldo,  caldo.  A  sang'u  cold:  A 
sangue  caldo.  Testa  calda:  Testa 
calda.  « I/h  dna  robba  che  me  fa 
ne  frtdd  nl  eald  »  :  «  Non  la  mi  fji 
ne  f reddo  nfe  caldo*.  Ciaphssela 
mtnga  calda:  Pigliarsela  conso- 
lata  o  a  un  soldo  o  a  un  quattrin 
la  calata  o  Non  pigliarsela  calda 
Opp.  pill  che  tanto.  (Pr.)  Bisogna 
bait  el  fer  intant  che  I'h  eald: 
Bisogna  batter  il  ferro  intanto  che 
h  caldo. 

—  CaldiiBc  (P.  N.),  Calduccio. 
« ler  faseva  caldusc  anmo  »  :  «  leri 
faceva  ancora  calduccio. 

—  Caldin.  Calduccino.  in  Ah  che 
cakUn  delisids  eh*  el  fa  in  at6  lUi » : 
«  Oh  che  calduccino  delizioso  sot- 
to  queste  coltri*. 

—  Cald&nna,  Caldana.  «  M'l  ««- 
gnuula  ealdanna  infaceia,  a  sen- 
tl  qui...  >  ;  «  A  sentir  quelle  cose 
m'e  venuta  la  caldana  al  vise  *.  H 
(Sul  suolo  a  riparo  di  umiditk) 
Smalto. 

—  CaldeggMi  (P.  N.),  Caldeg- 
giare.  «  Sont  staa  mi  a  caldeggtd 
la  s6a  candidatura  >» :  « lo  fui  a 
caldegffiare  la  sua  candidatura*. 
.  Caldkr,  Caldaio  (2],  Pentola,  Pa- 
lolo.  Tenc  come  el  eaidar:  Ne- 
ro come  il  paiolo.  Taech  an  el  eai- 
dar: Metter  la  pentola  o  il  paiolo 


(I;  In  loscana  ha  senso  proprlo  afflne 
al  nostro  RagtonatU 

(2)  Caldaio  e  paiolo  assai  piA  grande, 
che  per6  non  risponderebbe  neanche  pre- 
claamente  alia  nostra  ealdera.  Vedi  Pen- 
tolo.  Pentola  e  di  terra;  pure  vi  si  cuoce 
anche  la  minestra,  ci6  che  di  rado  avviene 
a  MUano. 


CAL 


a  I  fuoco.  On  ealdar  de  minestra  : 
Una  paiolata  di  minestra. 

--  caldarin,  Paiolino.  Calde- 
rotto. 

—  Caldaxinna,  Stagnata.  La 
caldarinna  del  latt:  La  stagnata 
del  latte. 

—  Caldira,  Caldaia  e  Caldaiona. 
La  ealdera  de  la  bugada:  Cal- 
daiona e  Caldaione  del  bucato.  JJa 
ealdera  d'dna  maeehina  a  vap&r: 
La  caldaia  (ed  h  piil  gi'ande!) 
d'una  macohina  a  yapore.  «:  Shmm 
in  dddes;  el  ealdar  el  bcufta  nd ; 
eia]9pa  la  ealdera  ^  :  «  Siamo  in  do- 
dici;  il  paiolo  non  basta,  ci  ruol 
la  caldaia  ». 

—  Caldar6n,  Caldaione.  (Fig.) 
4(  Jai  i  e  mett  iutt  in  d'dn  calcM- 
r6n  »  :  «  Lui  li  mette  tutti  alia  rin- 
fusa  o  fa  un  oombrugliume  »  (Arez- 
zo)  Egli  fa  d'ogni  erba  fasoio. 

Calendlurl,  Calendario.  Calen- 
dari  seolastieh:  Calendario  scola- 
stico.  «  Jj'^  minga  tant  sul  mh  eor- 
letidari  quelV  individ&v  »  :  «  Non 
I'ho  sul  mio  calendario  ».  « Inea&u 
vegnard  eht  .quel  ealendari  d*  6n 
siir  Tdgn  »  :  «  Oggi  verr6»  qui  quel 
lumacone  o  quel  noioso  d^un  sor 
Antonio  ».  Cosse  te  fee  ehij  U  drizz 
come  6n  ealendari  J* »  :  «  O  ohe  fai 
cost!  impalato  oome  un  cero  ?  > 

—  Calende  (P,  N,),  Calende. «  L'l 
6na  robba,  vedi  ml,  che  la  vd,  a  le 
ealende  greehe  ».  «  £;  una  facoenda 
codesta,  se  ho  da  dire,  che  andr^ 
alle  calende  greehe  ». 

Calepin  (U  primo  dizionario  la- 
tino a  aei  lingue),  Calepino. 

Caltoc,  Calesce.  *^La  marchesa 
Vera  al  eSrs  in  ealeae  a  vott  moll » : 
«  La  marchesa  era  al  Corso  nella 
sua  calesce  a  otto  moUe  ».  |  Cales- 
se.  «iVd,  minga  el  hrumm;  eiaj^ 
pemm  puUost  6n  ealhsc  »  :  «  Non  in 
carrozza  chiusa;  prendiamo  un  ca- 
lease  ». 

-*  CaleBsascia,  Calessaccio. 

—  Calessada,  Calessata. «  Fkmm 
6na  calegsada  sdlla  »  ;  «  Si  fh,  una 
calessata  sola». 

Caliber  (Diametro  di  canna  d'ar- 
mi  da  foco),  Calibro. 

Calic6  (D.  Fr.)  (Stoffa  di  cotone 
in  disuse),  Calico. 

Calicutt,  Calicutte.  m,Oh  va  &n 
poo  in  calicutt / >:  «  Va  a casa  del 
diavolo  ».  «  2/^  andaa  finna  a  Cor- 
licutt »  :  «  £  andato   in   Calicutte 


84—  CAL 

0pp.  lontano,  lontano;  tshi  sa  do- 
ve!» 

Calid,  Calido,  Risoaldante. 

Callgo  (P.  N.)  (Volg.J,  Caliggi- 
ne  (1),  Nebbia  e  Freado  intense. 
«  Sent  che  caligo  stamatiinna »  : 
«  Senti  che  freddo  birbone  I »  «  Gh^e- 
ra  on  caligo  che  ghe  se  vedeva  pu 
a  andd.  intomo  >  :  «  Cera  un  neb- 
bione,  che  non  ci  si  Tedeva  a  cam- 
minare  ». 

Call886&r  (D.  Fr.)  (Strumento 
per  allargar  fori),  AUargatoio. 

CallsBdn ,  Calicione  (2).  N.  fr. : 
«  Poveretta  /  U  h  6n  ealissdn  »  : 
«Poyerina;  sembra  scheletrita  o 
improsciuttita  ». 

Callz,  Calice.  «  JEl  pret  primma 
de  alzd  el  ealis.,, »  :  « II  prete  pri- 
ma di  levar  in  alto  il  calice »  : 
Bieeier  a  caWs  per  el  vin  sant : 
Bicchiere  a  calice  pel  vino  santo  ». 
JEl  caliz  di  fior :  II  calice  dei  fiori. 

—  Calissdn,  Calicione  (per  gran 
calice). 

Call,  Calo  e  Callo.  ^Ul  call  de 
I'or  » :  « II  calo  deU'oro  ».  |  (Escre- 
scenza  sul  piede  e  sulla  mano) « In 
guella  folia  gh*era  de  fass  pestit 
diseretament  i  cai  »  :  « In  quel  pi- 
gio  c'era  da  farsi  pestare  disore- 
tamente  i  calli.  »  Verott  per  i  ed,i  : 
Cerotto  da  calli.  (Fig.)  i'a^h  den- 
ter  el  call  in  d'  diia  robba :  Far  il 
callo  sulla  coscienza  o  semplie. 
Farci  il  callo. 

—  CalloBitaa  (P.  N.),  CaUosit^. 
—  sui  inan:  —  sulle  mani. 

—  Calllsta  (P.  N.),  Callista. 
Calllffrafta  )P.  N.),  CaUigrafia. 

Avhgh  una  bella  o  wna  brutta  eal- 
ligrafia :  Avere  una  bella  o  una 
brutta  calligrafia  (S),  una  bella  o 
una  brutta  mano.  j  ^ch.  Per  com- 
plesso  di  calli)  «  Ghe  fa  mal  la 
calligrafia  » :  «  Gli  dolgono  i  cal- 
lettini  a  camminare>». 


(1)  CaUggine  a  Luoca  -vale  carisna  che  a 
Fir.  e  pHiggine-  CaUggine  a  Fir.  e  nebbia 
folta  e  il  mmo  della  artiglierla  e  ofiFosca- 
men  to  della  vista. 

{%)  Calicione  non  e  altro  in  flor.  ohe 
gran  calice'  Vedi  CaUxdn.  11  nogtro  ealic- 
aOH  deriva  fone  da  etdissa  aorta  di  panno 
ordinario,  che  assai  presto  si  logorava  (in 
disuso). 

(3)  Riprovatissimo  per  V  assurdo  del 
bruUa  bella ;  ma  pure  in  uso  a  Firenze 
come  a  Milano. 


CAL 


—  85  — 


CAL 


Calma  (P.  N.),  Calma.  On  lagh 
inperfetta  ealma:  Un  lago  in  per- 
fetta  Ofilma.  In  di  disgrazi  oiso- 
gna  avhgh  calma:  Bisogna  Boppor- 
tar  in  calma  le  eventm^. 

—  Calm^-lmaA-lmaas  (P.  N.)* 
Calmare.  «  /  dol6r  adhss  ghe  s*  in 
dn  poo  ealmaa  »  :  « I  dolori  gli  si 
Bono  un  poco  calmati » :  «  Calmet, 
ea/me<  » : «  Calmati,  calmati,  non 
saiit  nulla  ». 

—  Calmknt  (P.  X.),  Calmante. 
G'an  daa  6n  ealmant  e  gh*h  pas- 
saa  » :  Oil  ban  dato  un  calmante 
e  il  dolore  ce885». 

--Calino(P.N.)Jdem.  Vedi  QuQtt, 

Oalmee  (In  dig.);  Calcolo.  Fd, 
i  96  ealmee:  Far  1  suoi  calcoli. 
I  Tariffa. 

GalomeUin  (Soat.  medio.  P.  N.) 
Calomelano. 

Gal6r,  Galore.  «  QuelVawoeatt  el 

ftarla  con  troop  eailor »  :  «  Quel- 
'awocato  parla  con  troppo  oa- 
lore ».  In  del  color  de  la  aiacus- 
#t<^ :  Nel  calore  della  disputa. «  Te 
|74'ee  i  ealori  fyn<  Hal  1  cajori  ?  » 
yjl  g'h  foBura  guUa  faeeia  el  ea- 
l&r  »  :  «  Ha  del  calore  sul  yiso  ». 

—  Calorlfer  (P.  N.),  Calorifero. 

—  Caloros,  Caloroso. 
Caldtta.  Callotta  (1)  e  Plipalina. 

La  caloUa  deWorolog :  La  callotta 
delPoriolo.  La  ealoHa  la  ghe  sc^nd 
la  eerega  » :  «  La  papalina  gli  00- 
pre  la  chierioa  ». 

Caldsc,  Caloscie  (D.  Fr.  P.  N.), 
Soprascarpe.  /  catosc  de  gutta- 
perea  :  Le  caloecie  di  guttaperca. 

CaldM,  Calocero.  iSan  Valoas: 
Ghiesa  di  San  Calocero. 

Galpeitii  (P.  N.) ,  Calpestare. 
«  Quest  I'h  come  vorh  ealpestd,  tutt 
i  8b  dover  » :  «  Questo  gli  h  come 
an  mettersi  Botto  i  piedi  tutti  i 
suoi  doveri». 

OliW^iila,  Calunnia.  «  In  tutt  ca- 
lunni  di  nik  nemig  » : «  Le  son  tut- 
te  — ,  ciarle  de'  miei  nemici  ».  La 
eaiunnia  h  un  ventieellof  Idem. 

—  Caluimiit-niaa-niass,  Calun> 
niare.  «  Ad^»  me  par  che  te  se  ea- 
lunniet  6n  poo  »  ( Sch. ) : «  Ora  mi 
sembra  cbe  tu  non  ti  Yoglia  adu- 
lare». 

OslTiul,  Calvario.  «  Con  queUa 
donna  00  provaa  6n  cahari  »: «  Con 


(1)  OcMotta  plitore,  da  eni  le  flgnre  del 
Cidloita. 


<^uella  donna  bo  saputo  cbe  cosa 
sia  I'espiazione  ».  0  «  Ormai  Ve  pu 
6n  omm,  I'h  6n  cahari  » : «  Ormai 
non  ^  piti  persona  d  una  conca 
fessa  ». «  Lassel  anda  quell  calva- 
ri  » : «  Lascia  cbe  se  ne  vada  quel 
camorro  ». 

CalTlnlsta  (P.  N.),  Calvinista. 
(Scb.  per  calvo) «  Mi  m*h  toeeaa  de 
m^M  la  sgrazza,  pereh^  sont  6n  poo 
calvinista  » : «  A  me  tocca  di  usa- 
re  il  parruecbino,  percb^  sono  un 
calvinista  ». 

Calsli-zaa-z&S8 ,  Calzare.  Vess 
6n  aeen  ealeaa  e  vestii:  Essere  un 
asino  calzato  e  vestito.  Calzik  alt: 
Impome.  On  calzolar  checahsa  hen: 
Un  calzolaio  cbe  ba  un  bel  calzo. 

—  Calzant,  Calzante.  Ona  ri- 
spoBta  cahsant:  Una  risposta  cal- 
zante. 

—  Galsaddr,  II  calzolaio  cbe  cal- 
za. 

—  CalsoUir,  Calzolaio.  On  cal- 
zolar che  serviss  mal:  Un  calzolaio 
cbe  non  ba  un  bel  calzo. 

—  Calxolaila,  Calzoleria. 

—  CalsMta,  Calza.  Calzetta  a 
macchina:  Calza  a  maccbina.  — 
a  man :  —  co'  ferri.  —  eolla  solU^ 
ta:  —  o,  colla  stafi'a.  On  J9<int  de 
— .'  Una  maglia.  Ul  prinetpi  della 
c€Uzetta:  L'aTviatura.  M  pdrUin- 
vhrs  de  la  — ;  II  rovescino.  Calct 
in  del  fit  la  — :  Fare  le  strette.  / 
staff:  il  calcagno.  Andit  in  calzett: 
Camminar  in  peduli.  M.  d.  d. :  Oo- 
scienza  foda  a  calzetta:  Coscienza 
a  maglia.  Tird,  i  calzett:  Tirar  il 
calzino,  le  oalze  o  le  cuoia,  AUun- 
gar  i  Diedi. 

—  calzettee,  Calzettaio  (Ant. 
Calzaiolo). 

—  CaliOB,  Calzoni.  Falla  in  di 
ealzon  (Volg.):  Farsela  sotto  o  Em- 
pirsi  i  calzoni  dalla  paura.  Cdn 
gio  i  ealzon:  Braoaloni.  (Di  donna, 
virago)  Avhgh  sxi  i  ealzon:  Porta- 
re  i  calzoni.  Anddb  a  eavall.,.  de  la 
eusidura  di  etUzon:  Viaggiare  col 
caval  di  S.  Francesco.  Quand  se 
tirava  su  i  ealzon  eon  la  rtizzella : 
Quand  o  tiravan  su  le  calze  colla 
carrucola.  Pissass  in  di  ealzon  del 
rid:  Scompisciarsi  dalle  risa. 

CaUoni^  Calzoncini. 

—  Calionasc.  Calzoncioni. 
Camain,  (Volg.).  Vedi  Cameo, 
CamamiUa  e  Camamftlla  (Volg.), 

CamomUla. 


CAM 


86  — 


CAM 


Camarada,  Camemta  (Stanzo- 
ne).  « In  camerada  bisoqna  fh  si- 
lensi  »  :  « In  camerata  bisogna  far 
Bi1enzio».  La  eamerada  di  grand 
(Compagnia  e  classe  de'  maggiori 
in  un  collegio  convitto) :  La  ca- 
merata de'grandi.  |  On  h6n  ea- 
marada:  Allegro.  Don  camerata. 

Gamarer  (Volg.).  Vedi  Camerer. 

Camatta.  Casamatta,  Stambeiv 
ga.  «  Ul  8ta  in  d'  dna  eamatta  »  : 
« Abita  in  una  stanzacoia  senza 
mobillo  ». 

Cambi,  Cambio  (In  Borsa).  «  M 
camhi  V  h  eregguu  »  :  «  U  cambio 
aumentb.  »  Agent  de  eanUn:  Agente 
di  cambio.  (|  (Baratto]  «  Uhfaa. 
eamhi » : «  Ha  fatto  camoio  »  |  (l^a- 
t^Uo).  «  T'oo  tolt  in  eambi  dM  Lui- 
sceu  »  :  «  T'ho  nigliato  in  soambio 
del  Laigino».  Q  (Nelmilitare)  «&'an 
^niss  el  cambi  »  :  «  Gli  hanno  messo 
il  cambio ».  M.  d.  d. :  Avhgh  la 
segdnda  de  eambi :  Aver  la  Beeon- 
da  di  cambio  o  per  ristoro.  La 
airada  V  h  stretta,  ae  pb  minga  fh 
el  eambi  :  La  strada  h  stretta,  non 
c'6  baratto. «  Mi  f aria  min^a  eam- 
bi eeri  >» : « lo  non  Bcambierei  di 
■certo*. 

—  Cambl&^blaa-biass,  Cambia- 
re.  Gambia  eolor,  v^Ua,  condizidn, 
paes,  vita :  Cambiai*e  colore,  con- 
dotta,  -pensiero,  condizione,  paese, 
vita.  /  gust  eambie^i :  I  gusti  — . 
mutano  o  Mutano  i  gusti.  fl  (Di 
moneta) «  Oo  cambiaa  adhss  adess  » .* 
«  Ho  cambiato  or  ora ».  «  G'oo  no 
de  eambici  el  eavorin  »  :  «  Non  ho 
da  oambiarle  il  due  franchi ». 
«  M'an  cambiaa  VombreUa  ncRuva 
e  me  n^dn  Iossom  vunna  inservi- 
hil »  :  «  M'han  barattato  Tombrel- 
lo  nuovo  in  uno  tutto  logoro>. 
<Jambia  i  cart  in  man:  Cambiar 
Ic  carte  in  mano.  Oambidt  d*aspeU 
6na  robba :  Cnmbiar  d'  aspetto. 
Gambia  o  mudh  la  eamisa :  Cam- 
biare  la  camicia.  Gamhih  i  phnn 
(Uceelli) :  Cambiar  le  penne. 

~  CambUd,  Cambia^.  TrSt,  ac- 
eettd,  gird  dna  cambial:  Trarre, 
accettare,  girare  una  cambiale. 
Gambial  protestada:  Cambiale  in 
protesto. 

—  Cambialitta ,  Cambialina. 
Gh'el  me  faga  6na  eambialetta  per 
8ti  poech,  e  shnm  pace  »  :  «  La  mi 
faccia  una  ouobialina  per  questi 
pochi  e  siamo  pari». 


—  Camblament,  Cambiamento. 
QuelVomm  V  h  faa  6n  gran  eamr- 
Waw«n<  »:  «c  Quell' omo    foe©    in 

fran  cambiamento ».  «JS  gu^eess 
n  eambiament  in  la  poUHca  > : 
«  E  suocesso  un  rivoltone  ».  Ccm»- 
biament  de  sehina :  Cambiamento 
di  soena.  —  de  temp:  —  di  tempo. 
—  de  govemo:  —  di  govemo. 

—  Cambiavaltit  o  Camblsta , 
Cambiamonete  ».  «  Adess  gh'  h  la 
viqiia  di  cambiavalut » :  «  OggidI 
c'e  la  bazza  de'  cambiamonete  ». 

Cambra  (Ferro  per  ritegno  e  sal- 
dezza  nei  lavori),  Chiavarda. 

—  Cambretta,  Staffa. 
Cambr&.  N.  fr.:  Gambrh  6n  neuv: 

Volgere  un  uovo  al  fooo. 

Cambri  (Teladi  ootone),  Cambrl. 

CamUl,  CammeUo.  JEl  eameU 
el  g*a  dd  gtKubb,  el  dromedari  vuw- 
na;  II  cammello  ha  due  gobbe,  il 
dromedario  una  sola. «  QueUa  sew- 
rat  to  par  un  eamell » : «  Quella  si- 
gnora  pare  un  cammello*. 

Camelia,  Camelia.  Beud  la  ea- 
melia,  ma  aenza  od&r:  La  came- 
lia ^  un  bel  flore,  ma  non  ha  fra- 
granza. 

Camel6tt  (Stoffa  in  dis.) ,  Cam- 
mellotto. 

Camto,  Cammeo. «  La  g^h  lafae- 
da  die  eam^o  » : «  Ha  il  viao  di*  fl- 
gurina  di  cammeo  ». 

C&mer  (Volg.),  Cacatoio.  Latri- 
na,  Cesso.  (A  persona  bruttissima) 
«  L'k  6n  earner  y^x «  £  un  camorro  ». 

CJunera  (Stanza  Adyq  e'h  il  let- 
to),  Camera.  La  ehmera  di  spds: 
La  camera  degli  sposi  o  nuziale. 
Vhtta  de  ehm^ra:  Veste  da  ca- 
mera. Gadrega  de  camera:  Seg- 
fetta.  I  Gamera  de  comm^eio: 
dem.  —  di  deputaa:  Camera  dei 
deputati.  Mtisteade  camera:  Mu- 
sica  da  camera.  Gantant  de  came- 
ra: Cantante  di  camera.  |  Gamera 
ogeura  :  Idem.  —  otiiea  :  —  ottioa. 

—  Camerdr ,  Cameriere.  SI  ea- 
merer  del  duca :  II  cameriere  del 
duca.  —  de  eaff^:  —  di  oaffb. 

CamerU,  Camerale.  JJann  ea- 
m^ral:  L'anno  camerale. 

Camertn,  Camerino.  ISleamerin 
de  la  primm,a  donna  :  II  camerino 
della  prima  donna.  —  de  Vimpre- 
aari  dote  se  vend  i  j^alch :  —  del- 
1'  impresario  dove  si  vendono  le 
chiavi  de'  palchi  (Ne'  ooUegi)  El 
canverin  dt  castigh:  La  ceUa. 


CAM 


—  87  — 


CAM 


—  Camerista,  Camerista.  La 
eamerigta  de  laprineipessa:  Idem. 

—  Gamerlaccild  (D.  T.)  (In  dis-* 
nso). «(  Ouarda  la  quell  eamerhte- 
eai  » : «  Guards  il  oamarlingo  >  (Pi- 
stoia). 

—  Camer^tta,  Cameretta.  Fd 
earner etta:  Tener  consiglio  o  se- 
dttta. 

Cioiiee  (Xndumento  di  prete  ce- 
lebrante),  Camioe. 

Camin,  Camino  o  Cammiuo. 
«  V6i  tl,  pizsa  el  camin  in  sala  »: 
«  Acoendi  il  oaminetto  della  sala  ». 
M  camin  del  gdbinett  de  toaleit 
el  fit  fumm:  II  caminetto  deUo 
spojdiatoio  manda  fiuno.  M.  d.  d.: 
Nigher  come  la  eappa  del  eamin: 
Nero  oome  la  eappa  del  oammino. 
Sobb  de  di  soU  a  la  eappa  del  eor- 
fnin:  lie  Bono  oose  da  dirsi  a  ve- 
glia.  Vhss  b^  de  haid.  sott  a  la 
eappa  del^  eamin:  Essere  iin  can 
da  pagliaio.  Mett  in  ^pera  dn  ca- 
min :  Murare  un  oamino. 

—  Camtnii^  Caminetto. 

—  Camlnta,  Gran  camino. 

—  Camlatoa,  Caminiera  o  Spe- 
ra  da  camino  o  Camminiera. « In 
del  aphee  de  la  caminera  foo  vi8t 
a  vepnl  dent » : «  Nella  specchiera 
ti  vidi  a  entrare». 

Gamlnk,  Camminare  (1).  «i/^ 
tuU  el  dH  ehe  camini  per  nagott » : 
«Hocamminato  tutto  il  eiomo  per 
nulla  ».  I « iSSe  ghe  pd  anadt  in  mez- 
z*  ara ,  ma  Inaogna  eaminit »  :  «  Ci 
si  va  in  mezz'ora  ma  biBogna  sgam- 
bettare  ». «  Camina  donea,  bcigdi  » : 
«  Lesto  dunque,  ragazzo ,  cammi- 
na.»4L£7  par  6n  mart  ehe  eaminay^: 
«  Par  un  morto  ehe  cammina  ». 

—  OamtTiMa,  Camminata. «  Per 
maeuv  el  gang^u  oo  faa  &na  gran 
eaminada  » : «  Per  muoyer  il  aan- 
gue  bo  fatta  una  camminataccia  ». 

-^  Gaminaddr ,  Camminatore. 
V^  dn  gran  eaminador :  Essere 
un  gran  camminatore. 

Oamliia,  Camioia.  Mhttee  in  eor- 
mita:  Spogliarsi  in  oamicia.  In 
mitnega  de  eamisa  .*  In  manicbe  di 
camicia.  jTrdM  in  miuiega  de  ea^ 
mico .'  Mettersi  in  nuknicne  di  ca- 


(1)  11  Cher,  avverte  cbe  camind  in  mi- 
lanM«  Hon  si  usa  ehe  nel  senso  di  afprei- 
tar  il  Tpaato.  Oggidi  per6  la  voce  si  e  ao- 
ooetate  al  senso  italiano,  come  si  Tedrk 
ad  prime  e  neirnUiao  esempio. 


micia  o  soamiciato.  Avegh  la  can- 
misa  de  tdrc:  Fare  una  camiciata. 
Achgh  nanea  la  eamisa  adds:  Non 
aver  camicia  addosso.  Ona  eami- 
sa adoss  e  Valtra  al  foss  :  Una  ca- 
micia addosso  e  Taltra  al  fosso. 
Donna  ehe  fd>  eamis :  Camiciaia. 
Bottdn  de  eamisa :  Bottom  da  ca- 
micia. (Fig.)  Avh^h  la  eamisa  sp6r- 
ca  :  Aver  la  camicia  sudicia.  Vhss 
eome  euu  e  eamisa  eon  vun:  Es- 
ser  con  uno  come-oulo  e  camioia 
o  come  pane  e  caoio. «  Gonl  i  honn 
teghe  eavet  anea  la  eamisa,  ma.,, » : 
«  CoUe  bone  tu  gli  cayi  ancbe  la 
camicia,  raA,„y^,«.IJa  eamisa  la  ghe 
toccava  nanea  el  puu  » (pop.) : «  La 
camicia  non  gli  toccava  it  oulo  ». 
«  Oh'^  restaa  nanea  la  eamisa  »  : 
«  £}  rimasto  in  camicia  o  non  gli 
restarono  cbe  gli  occbi  per  pian- 
gere  ».  Levit  su  eon  la  eamisa  in- 
versa :  Levarsi  colle  lune  a  rove-r 
scio.  «  Av^s  anea  de  gidtUagh  la 
eamisa ,  v^i  reussigh  »  :  «  Voglio 
riuseire  a  qualunque  costo  ».  «  El 
daria  via  anea  la  eamisa  » : «  Da- 
rebbe  via  la  camicia  ».  Sei6r  mez- 
za  eamisa  (in  dis.) :  Signer  di  mag- 
gio.  (Euf>  in  —:  Ova  affo^ate. 
(Pr.)  Chi  lavora  g*it  6na  eamtsa  e 
ehi  fh  festa  ghen'hdb :  Chi  flla 
ba  una  camicia  e  cbi  non  fila  ne 
ba  due.  N6  gh*e  sdbei  senza  s6l, 
nd  gh*h  donna  senza  amdr,  nd  gh*e 
pr€tasenz*erba,  ndgh'h  eamisa  sen- 
za merda :  Vedi  Am&r,  |  Soprac- 
carta,  Qfamom,  ^  Bisognard,  fa^h 
la  s6a  eamisa  a  quii  att  de  eaosa  » : 
«  Bisogna  far  le  sopraccarte  a  que- 

fli  atli   di  causa ».   |   Camisa  de 
orza :  Camioia  di  forza. 

—  CamlsoBU,  Camicina. « Ija  Bi- 
ce Vd  sporeaa  tuU  el  eamisoeu^fn 
«  La  Bice  ha  lordata  la  sua  ca- 
micina ». 

—  Camlsitta  e  ancbe  Sdinlset- 
ta  (Da  donna,  coprente  spalle  e 
petto  e  uscente  dal  collo),  Cami- 
eino. 

—  CamlMBura,  Camiciola  (1),  Ca- 
micina. (Pr. )  BUI  in  fassoeura, 
hrutt  in  camisceura  o  hell  in  fossa, 
hruU  in  piazza:  Bello  in  fascia, 
brutto  in  piazza.  Con  la  quggiae 
la  pezzceura  se  ten  in  ph  la  cami- 


(i)  Camiciola  in  toscano  i  il  nostro  p(p- 
jxmtn. 


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CAM 


aceura  (ApproBS.):   Campare  col- 
Pago  o  sulraeo. 

—  Camlsorm,  Camicina.  Vedi 
Oamisteu. 

—  CamiBdtt,  Camiciotto  (1),  Car- 
mioia  da  scuderia  con  lo  sparato 
da  tergo,  o  da  operaio  collo  spa- 
rato davanti. 

Cammaster  e  Gappmaster  (Ca- 
po de'  muratori),  Capomastro  o 
Capomaestro )  Direttor  dei  lavori 
d'una  fabbrica. 

C&mola,  Camola  (2),  Tarma.  Ti- 
gnuola.  Frutt  e6n  la  eamola :  Frut- 
to  bacato. «  M  mh  paltb  Vh  andaa 
tutfa  camol  » :  «  II  mio  soprabito 
h  tutto  intignato  ». «  M  g'd  denter 
la  edmola  in  la  barba  »  :  «  Egli  h 
intignato  ». «  Te  ghe  daa  la  cdmo- 
la  €U  rossignasuf  » :  «  Hai  dato  il 
bacherozzo  o  la  tignola  airusigno- 
lo  ?  »  «  Maaza  quelux  eamola  che  v6- 
la^m  Piglia  quel  farfallino  ». 

—  Gamolaa,  Bacato,  Intignato, 
Butterato.  «  M  gb,  el  nas  tutt  ea- 
molaa  » : «  Ha  il  naso  buchereUa- 
to  ».  On  pann  tutt  eatnolaa :  Un 
panno  tutto  intignato. 

Camdss,  Camoscio.  «JEl  Be  V  h 
andaa  a  eaecia  del  eatnozz  >» :  « II 
re  and5  a  oaocia  di  oamo8ci». 

—  Camosciaa,  Scamosciato.  Ve- 
di PeU. 

Camp»  Campo.  On  camp  de  bia- 
da :  Un  campo  di  biada.  —  de  ea- 
nov  :  Canapale.  ||  M  camp  di  wm- 
nover:  II  campo  delle  manoyre. 
—  de  b€Utaglia:  II  campo  di  batta- 
glia.  JJl  camp  aant:  II  campo  san- 
to  o  Cimitero.  Camp  trasandaa : 
Campo  fugato  dalle  lodole  (in  Coi- 
le  di  Val  d'Elsa).  M.  d.  d. :  Vhss 
al  camp  di  cin>q*uperUch:  Essere 
al  punto  oscuro.  «  E  eosi  g^an  daa 
tutt  el  cam,po  de  seapph  >» :  «  E  cosi 
gli  ban  dato  cam^o  a  fuggire  ».  || 
On  drghen  a  cmq'u  camp  de 
cann:  Un  organo  a  cinque  filari 
di  oanne. 

—  Campada,  Campo. «  Tra  on 
paraehr  eV  alter  gh'h  ona  campeula 
de  ses  meter »  :  «  Tra  un  piolo  e 
Paltro  corre  uno  spazio  di  eel  me- 
tri  ».  «  /  eampitd  ae  la  volta  in  del 


(1)  Non  i  preofsamente  il  nostro  cami- 
tdtt.  E  pittttosto  la  bids. 

(2)  Camola  in  ogni  modo  larebbe  la  tar- 
me  delle  viti,  non  qaella  della  lana. 


Luin  »  :  « I  dipinti  nei  campi  deUa 
volta  sono  del  Luino ».  «  J  {samr- 
p<nd  del  p6nt  in  minga  largh  assee 
per  la  pUnna  »  :  «  Le  arcate  del 

Sonte  non  sono  larghe  a  sufficienza 
a  Uksciar  Bfogo  al  flume  ». 
Camp&-inpaa,  Campare.  «  Come 
te  ae  la  eampet  ( Aff.)  Opp.  paaaet  ?>: 
«  Come  te  la  campi  ?  »  Vampaaper 
aria:  Campato  in  aria. 

—  Campasna,  Campagna.  Andd. 
in  campagna:  Andar  m  campagna 
e  in  villa.  Tomd  da  la  — :  Svil- 
leggiare.  La  gent  de  campagna: 
La  gente  di  campagna.  Iai  cam- 
pagna la  ae  preaenta  ben :  La  oam- 
pagnn  promette  un  buon  ricolto.  | 
(Veterani)  «  El  g*h  aea  campaan  » : 
«  Ha  fatto  sei  campagne  ».  Avefaa 
i  ad  campaan  (Awenture  della 
vita) :  Aver  tatto  le  sue  campagne. 
(Se  di  donna  ha  sense  disonesto.) 
Caain  de  — :  Villino. 

—  Gampagnetta.  N.  fr.  Oo  faa 
6na  campagnetta  de  vdtt  <{|  >  :  «  Mi 
sono  preso  una  vacanzina  di  otto 
giomi  Opp.  Stetti  otto  giorni  in 
villa.  Jja  in  la  ada  campagnetta 
lu  Vh  felice  »  :  «  L^,  nel  suo  viUino. 
egli  e  felice*.  |  (Militare)  a Z/'e 
atada  6na  campagnetta  eurta  eur- 
ta:  m,a  nerd  ae  aemm,  battuu  tre 
volt »  :  ^Xa  fu  una  campagna  assai 
breve,  ma  pure  ci  slamo  battuti 
tre  volte  ». 

—  Campagn&da,  Scampagnata. 
Ed  dna  eampagnada  a  mangiii 
ruga:  Far  una  scampagnata  a 
mangiar  Puva  o  far  una  vignata 
(Roma). 

—  Campal  (P.  N.),  Campale. 
Battaglia  campeU:  Battaglia  cam- 
pale. 

Campanna,  Campana.  Sonit  i 
campann  doppi  o  a  campann  dop- 
pi  o  a  campana  e  martetl :  Suonar 
le  oampane  a  doppio  o  a  marteUo. 
Tird  gib  a  campann  doppi  (di 
composizione) :  Tirar  giil  a  cam- 
pane  doppie.  «  Sonee  eampdinn  /  » : 
«  Senate  campane  ».  C€uz&n  faa 
a  campanna :  Calzoni  a  campana. 
« Bisogna  aentl  tutt  e  dd  i  mtmr- 
pann  »  :  «  Bisogna  sentir  le  due 
campane  ».  «  C^  aentuu  6na  certa 
campana'/  »  :  «  Mi  fu  suonata  una 
certa — ».  8td  incampanna  ( Volg.) : 
Stare  in  fllo. «  E  dil%  con  atacamr- 
panna  .'»:«£  dalli  con  la  solita 
canzone  Opp.  La  canzone  delFuc- 


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CAM 


oellino !  ».  Ija  eampanna  de  la  lu- 
eema :  La  oampana  della  luoerna. 
Caifipanella,  Campanella.  Sonii 
la  eampanella  del  dtsnd:  Dare  lo 
sqnillo  del  pranzo.  ||  (Omato  ne'  la- 
vori  d'intaglio)  G6cciola. 

—  Campuiin,  Campanello.  *An 
BOfuta  el  eampanin  »  :  «  Hanno  so- 
nato  ».  Ul  earddn  del  — :  n  tira- 
campanello.  And^  a  tavola  a  sdn  de 
eampanin:  Andar  a  tavola  a  suono 
di  oampanello.  |  (Torre  delle  ohie- 
se)  Campanile.  |  Speoie  di  iiore) 
Giaointo. 

—  Campantnkda ,  Scampanel- 
lata. 

— Campaaltt.  N.  fr. :  Sentl  i  eam- 
panitt  in  di  orhee:  Bentirsi  fischia- 
re  gli  orecchi.  Camp>awiU  elettrieh: 
Campanelli  elettrioi.  |  K)rche8tra) 
I  eampanitt  e  i  piatt:  Campanelli 
e  piatti  tnrchi. 

CanqMula  (Cib  che  h  diritto  del 
Campee),  Yedi  Campee. 

Campee  e  Campera  (femm.), 
Compaio  (1),  Guaraia  campestre. 
Campee  de  Vuga  :  Chi  sta  a  bada- 
tura.  Campee  di  aeq^u:  Chiavl- 
eante.  Campee  di  boseh:  Guarda- 
bosohi.  M.  d.  d. :  Bon  de  fd.  el 
eampee  dove  wusa  niesun  :  Esser 
an  bono  a  nulla.  M.  d.  d.:«^^  ti 
te  eiamet  pagn  al  eampee  f  »  (Pre- 
venir  domande  o  negare  antioipa- 
tBiaente):«  Ah  tu  suoni  compieta 
avanti  nona?  Opp.  Ah  tu  metti 
innanzi  le  mani  per  non  oadere  t » 
I  (Scherzo  volgare)  Stronzo. 

Caiii]il6ii,  Campione.  —  de  eaffh, 
de  vin,  de  seda,  de  eariUter  de 
ttampa:  Campion!  di  caff^,  sag- 
nolo,  di  vino,  di  seta,  di  oaratteri 
ttpografici.  Oampionaezeeea  :  Sag- 

eo.  I  (Per  difensore  di  causa  oom- 
ittata) « I/"^  staa  el  m^  campion  » : 
«  Fu  11  mio  campione  ». 

—  CSamploniuri ,  Campionario. 
n  HI  vd  per  i  bottegh  col  8d  eam^ 
pionari  aott  al  hraxz  » : «  Se  ne  ya 
pel  nejgozi  ool  suo  campionario 
Botto  ilbraccio*. 

Campsant,  Camposanto  (2),  Ci- 
mitero.  El  m.uryl  del  eampsant 
de..,:  n  murello  del  camposanto 


(1)  Campaio  i  In  df  saso,  ma  lo  nl  usava 
aiitieanMiit*  per  guardia  eantjpesire. 

(I)  I  toaeani  utano  dfr»  Ctnnpoaanio  an- 
rbe  p«r  slgnlfleare  la  nostra  BrugnO' 


o  del  oimitero  di...  Yedi  per  gli 
altrl  modi  I^oppdn. 

Gampncc  (Xegno  colorante ) , 
Campeggio. 

CammF,  Camu£fo  (1),  Scaciato. 
«  Quand  I'dt  senHi  la  notizia  Vh  re- 
staa  II  camuffj  camuff> : «  Quando 
senU  la  nuova,  rimase  scaciato  o 
con  un  palmo  di  naso.  »yedi  JVa«. 

Camu8Ci6n ,  Carbonaia.  «  L*  an 
miss  in  eamttsdon  »  :  «  Te  V  ban 
iiccato  in  carbonaia  ». 

Can,  Cagna,  Cane,  Cagna.  Can 
harbin,  boJognin,  bra€eh,o6ldoceh, 
daneSf  de  paiee,  de  tdr^  inffles,  le- 
vrier,  satts,  de  trifdlf  tantn,  etc.: 
Cane  barbone,  tofiblino,  bracco, 
buldocche  (senza  il  cane),  danese, 
da  pagliaio,  datoro.  inglese,  vel- 
tro,  segugio,  da  tartufi,  bassotto. 
M.  d.  d. :  Fortunaa  come  6n  can 
in  giesa :  Fortunate  come  un  ca- 
ne o  come  i  cani  in  chiesa.  Sem- 
per s6U  come  6n  can  :  Sempre  so- 
lo come  un  cane.  Amis  eome  can 
e  gatt :  Amioi  come  cani  e  gatti. 
A  la  eh  di  can:  Vedi  Cdt,  Vitta, 
fadigh,  fam,m,  sit,  ece.f  de  can: 
Vita,  fatiche,  fame,  sete  da  cani 
o  da  lupo  o  del  diavolo.  Faceia 
de  euu  de  can  de  caecia:  Faceia 
di  camorro.  TreUtd  come  6n  can  : 
Trattar  come  un  cane.  «  Come  vo- 
2a  f  »  «  La  va  de  can  » :  «  Come  te 
la  passi?  »  «  Da  cane  ».  Can  e  bd- 
rian:  Gente  ignota  e  triviale.  P. 
E. :  Andit  a  Jinl  in  man  de  can  e 
bdrian :  Andar  in  bocca  ai  cani. 
«  QuiU,  viHf  Vh  6n  can  de  Dio  /  » : 
«  Quello,  vedi,  h  un  can  grosso  ». 
«  Tas  ft  can .' » : «  Taci  cane  I »  Vo- 
rh  drizzh  i  gamb  ai  can :  Voler  di- 
rizzare  le  gambe  a'  cani  o  il  bee- 
CO  alio  sparriero.  V^  ligaa  come 
dn  can  a  la  cad^nna :  Stare  come 
un  cane  alia  catena.  «  InecRU  me 
senti  de  can  » : «  Oggi  mi  sento  da 
cane  ». «  Senza  nanca  dl :  v6i  ciao, 
can  » : «  Senza  dire  n^  addio  n^  al 
diayolo  ».  Inrahiss  com,e  &n  can  : 
Darsi  a  cani  o  anche  alle  bertuc- 
ce.  Qukll  che  /d  ballit  i  can :  Quel 
che  fa  baUare  i  cani.  Pissit  de  can 
novell:  Avere  il  latte  sul  denti  o 
Dire  cose  ingenue.  Pari  el  Uec  di- 
can :  Parer  un  canile  o  un  letto 


(1)  Qaeita  h  voce  antiqaata  ora  In  dis- 
nso  a  Firenzc,  e  signlfloava:  ladnmceUo. 


CAG 


—  90  — 


CAK 


di  oane.  Oagna  calda:  Cagna  in 
caldo.  (Fig.)  «  L*h  6na  cagna  d^dfui 
nuider  cA«... »:«  £  una  cagna  quel- 
la  madre ».  «  La  eanta  eonie  6na 
c€tgna  » : «  Canta  oome  una  cagna  ». 
(Pr.)  Can  e  vilan  gh*e  minga  pe- 
riedl  che  saren  sii  i  uss:  Cam  e 
villani  non  chiudono  mai  I'uBcio 
oolle  mani.  Can  che  bdia  nd  Tuord : 
Can  che  abbaia  non  morde.  Chi 
vceur  coiM»a  el  td  can  trceuva  la 
seuaa:  Cm  il  tuo  can  vuol  ammaz- 
zare  qualclie  scusa  sa  pigliare. 
Diegrazia  del  can  fortunna  del 
16 ff:  La  morte  dei  lupi  h  la  sa- 
lute delle  pecore.  Can  forestee 
seaseia  el  can  de  paiee:  Vieue  a- 
sino  di  monte,  caccia  oaval  di 
corte.  /  bbU  ghe  dispia^en  anca  ai 
can  :  Le  legate  non  garbano  nep> 
pur  ai  cam.  Biabgna  Uissa  sth  i 
can  che  dorma:  Non  syegUare  il 
can  che  dorme.  Quand  la  Ugora 
Ve  in  pee  tutt  i  can  ghe  cdren  o- 
dree :  Quando  un  cane  abbaia,  ab- 
baian  tutti.  Tutt  i  can  menen  la 
cdva  e  tutt  i  mincidn  voeuren  eR,  la 
aoa:  Tutti  vogliono  dire  la  sua 
(non  la  loro,  secondo  I'uso).  Can 
Old  mangia  can :  Cane  non  mangia 
cane  C^m.  Chi  h  dell' arte  h  so- 
spetto.  I  Bachi.  In  del  straeehin 
gh*h  denter  i  can:  Nel  cacio  ci  so- 
no  i  bachi.  Andh  tutt  a  can :  Ba- 
care.  |  (Sti'umenti  varii  di  indu-^ 
fitrie)  Cane,  Tanaglia,  GriUetto. 
P.  E. : «  Ciappa  la  cagna  ae  te  vceu 
ineastra  el  aercion  » : «  Piglia  il  ca- 
ne se  vuoi  incastrar  il  cerchio  ». 
(De  seUai)  Tavola  a  morsa. 

—  Cagxxo0U»  Cagnolo,  Cagnolino. 
iVd  avhgh  nificeu  ne  eagnceu :  £s~ 
sere  scapolo.  I  (II  ferro  dove  en- 
ti*a  il  satiscendi  dell'uscio)  Mona- 
chetto. 

—  Cagnada  o  Cagnarla,  Bagat- 
teUa. «  j^Z  m'h  eoataa  6na  cagnor- 
</a>:«Mi  oostb  una  bagattella ». 

—  Cagn&,  Addentare.  Vedi  Can. 
-^  Cagnitaa  (Volg.),  Canitk. «  La 

eaanitaa  de  quelVomm  Vh  inere- 
dwil » : «  La  canity  di  queir  uomo 
non  h  da  credersi ». «  JKl  g'd  avuu 
la  cagnitaa  de...  » : «  Ebbe  la  ca- 
nity... di... » 

—  Cagn^seh  (P.  N.),  Cagnesoo. 
Ouardd.  vun  in  eagneach :  Guar- 
dnr  uno  in  cagnesco. 

-  —  Cagnitta,  Cagnetta. 
CaaUa,  Canaglia. «  i/^  an<{aa  a 


Uku  eit  lit  gib  in  mezs  a  la  canor- 
ia  »  :  «  ]^  andato  ad  accasarsi  la 
giii,  in  mezzo  alia  —  o  al  beoeru- 
me  o  al  eauagliume  ».  I  ( Persona 
disonesta) «  Ph  &n  fi6r  d*dna  ea- 
naia  >» : «  £  una  birba  sconsacrata  ». 
(In  sense  bono,  invece  di  boia) 
«  Te  aee  &na  gran  eanaia  Itihi^  Set 
mia  birbacciola  ». «  Oh  che  eanaia 
d*  6n  temp/  M  torna  a  piaeuv  »  : 
«  Tempo  mfetme.  Torna  a  piove- 
re!» 

—  Canaidn,  Birbacoione. 

—  CanalAda,  CanagUata  (1),  Bi- 
balderia.  *nEl  m*  h  faa  6na  cana- 
iada  o  6n*azion  inaei  brutta,  ehe 
ghe  la  perdonaroo  mai  pit, »:  «  £' 
mi  feee  un  tiro  o  un' azionaocia 
cosi  indegna,  che  non  gliela  per^ 
donerd  mai».  Ona  vera  eanaiadaz 
Una  vera  canagliata. 

Can&l ,  Canale.  M  canal  de  la 
gronda :  U  doocione.  El  canal  de 
la  mineatra:  La  oanna  dello  sto- 
maco.  —  de  la  piaaa  :  Uretra.  JEl 
caneU  de  Vorghen  :  Portavento.  M. 
d.  d. :  Save  de  b6n  canal :  Sapere 
ima  cosa.di  buon  luogo.  Trov^  el 
canal  giuat  (per  ottenere) :  Trovar- 
i*e  il  buon  canale. 

—  Canal^tt,  Canaletto. 

—  Canalin,  Canalino. 
Canarln  (Passero  delle  Canarie), 

Canarino.  Canarin  de  montagna: 
Ciuco,  Miocio.  Mangidi  come  dn 
canarin  :  Mangiare  quant'  un  ca- 
narino. 

Canapd  (Specie  di  divano),  Ca> 
nap^b.  Lettin  a  canape:  Letto  a 
canap^,  Lettuccio. 

-*  Caiiaperlii,  Canapeino. 

—  Canapenilisc,  Canapeuccio. 
Canaruzz,  Gorgozzule.  Avhgh  el 

canaruzs  fodreia  de  tblla :  Avere  la 
golalastrieata.  |  (Parte  del  bue  ma- 
cellato)  Cannellone. 

Cancelleria,  L'handadainean^ 
eeUeria  »  :  «  And5  nella  stanza  del- 
la  canoelleria ».  Articol  de  oan- 
oelleria;  Idem. 

—  Cancellto  (P.  Ni),  Cancelliere. 

—  Cancelleron  (Sch.)  (P.  N.}. 
Gi*an  cancelliere. «  Ah  te  aee  cki 
ear  el  m^  caneelleron .' » : «  Ben  ve- 
nuto  il  mio  gran  cancelliere ! » 

CJinchen,  Canchero  (2),  Ganghe- 


(1)    CanagUata  in  flor.  signiflca  anche 
rabou/fb  viilano. 
(t)  Canchero  in  flor.  Bignifloa  molte  co<» 


CAN 


91  -^ 


CAN 


ro,  Arpione.  2Vd  gid  de  caneken: 
Sgani^nerare.  «  /9u»eu  m«  «entt  gid 
de  eanchen  » : «  Oggi  non  mi  sento 
bene». 

—  fSancairin,  Arpioncino.  |  (Pio- 
cola  pij^a  di  gesso)  Pipina.  (Soh.) 
Pipino  il  breve. 

cancr^ima,  Canorena.  And&  in 
eancrenna:  Far  oancrena.  (Civ. 
Fig.)  Jja  eancrenna  social:  Xa  ean- 
orena  sociale. 

Ciuidld,  Candido.  Candid  eome 
6n  Hri:  Candido  oome  giglio.  Zuc- 
eher  candid  :  Zucchero  oandito. 

—  Candldam^ni,  Candidamen- 
te. «  Zm  eandidameni  Vd,  eonfessaa 
tuU  eoMTin*  Egli  candidamente  con- 
fessd  tatto». 

_  Gandlda-dlilaa-ndii,  Candire. 
I^rutl  eandU:  Fratto  oontettato. 
I  Candidate. «  jyh  candideM  in  del 
eoUeg  eleUoral  de.,.  » : «  £  candi- 
dato  nel  oollegio  elettorale  di... » 

CSaadUa  e  Candira  (Volg.),  Can- 
dela.  Candila  de  eev,  de  etearica, 
de  eera:  Cmdela  di  sego  (1),  di 
steariea,  di  eera.  M.  d.  d. :  Dialenr- 
ffuh  ewne  6na  candila  :  Struggersi 
come  candela.  Talla  ved^  in  can- 
dUa  :  Farla  vedere  in  candela.  Fa 
«td  in  candila:  Far  ballare  sur 
nn  quattrino.  Pizzd,  6na  candila 
ai  gant  e  vunna  aZ  diavol:  Idem. 
( Pr. )  Morta  &na  candila  w  pizza 
6na  tdrda  (appross.):  Morto  on 
papa  86  ne  tik  un  altro.  Nl  ddnn 
n^  Hla  al  dar  de  la  candila^  N^ 
donne  n^  tela  al  lume  di  candela. 
Chi  d  tnangiaa  i  eandel  eaga  i 
Mtoppin  ( Pop. ) :  Chi  ha  mangiate 
le  noei  spazzi  i  gusci.  TuU  isant 
vcBuren  la  s6a  eandila :  Ogni  san- 
to  vnol  la  sua  candela. 

—  Candil6tt,  Candelotto.  Canr- 
diloU  de  fanal  de  earrozza  :  Can- 
delotto per  lampioni.  Oandilotl  de 
giagz  :  Candelotto  (Luoca),  Ghiac- 
ciiiolo«  «  Netta  el  naz,  porweilin, 
che  te  ifcn  gid  6n  eandUoU  » :  «  Bof- 
fia  il  naso,  poroellino,  che  tl  esce 
fori  il  moccio. 

—  Candilee.  Candelliere.  Std  A 
come  dn  eandHee:  Star  impalato 
oome  nn  eero.  PtMrtit  d  candilee  o 


se  cbe  ntm  stanno  col  cancheiu  Malattia, 
penona  nolotta  o  oattiva,  com  disadatte, 
fiiaata  fette. 

<l)  A  Steaa  st  diee  cofufolo  a  qaelle  dl 
Mgo  e  oondeia  a  queUa  di  eera. 


el  eiar :  Reggere  il  oandelliere. 
Afontit  in  eandilee  o  v^  stU  canr- 
dilee :  Montar  in  pregio  ed  esser 
sul  candeliere.  (Pr.)  Vhi  g'd^  dance 
fa  dance  e  ehi  no  g*  h  dance  fdt 
scuah  et  cuu  j>cr  candilee  (Pop.) : 
Chi  ha  quattrini  ha  tutto. 

—  Candilerdn,  Gran  oandelliere 
e  Candelabro.  Candileron  de  set- 
timana  santa :  Saettia. 

CanM^  Pietanza  di  polpe  di 
peace. 

Can^Ua,  Cannella  (1).  Sul  latte- 
mil  ahe  vh  la  eanella  in  pdlver : 
Sul  lattemiele  o  panna  montata  ci 
si  mette  cannella  in  polvere.  Co- 
lor eanella:  Color  cannella.  ||  La 
eanella  per  mend  la  polenta:  J\ 
matterello.  (Per  la  pasta)  Matte^ 
rello,  Ranzagnolo,  Spianaioio.  (Per 
levar  il  colmo  dallo  staio)  Ka- 
Bcira. 

Caneldn,  Cannellone  (2),  Ricci 
Ona  perrueca  c6nt  i  eanelon :  Una 
parruoca  a  riooi. 

Canemel  o  Canlmel,  Pasticca, 
Caramella. 

Canetta,  Cannetta.  Plaf&n  de 
cannett:  Palco  stoiato.  Z«  cane^to 
per  la  guggia  de  calzett :  II  fatto- 
rino. 

C&ney  e  C&noy,  Canapa.  MHt  in 
masera  el  eanov:  Metter  a  macerare 
la  canapa.  Tila  de  canov :  Tela  di 
canapa. 

—  Caneran,  Canovaccio  Bica^ 
mA  stil  canevazz:  Ricamare  sul  — . 
(Fig.)  Fh  el  canevazz  de  la  eome- 
dia:  Buttar  gih  lo  schema  della 
commedia. 

CaneyUi,  (Chi  assetta  la  cana- 
pa), Canaplno. 

-—  Canevnsc  (U  fusto  della  ca- 
nape dirotto)  Canapule. 

—  Caneyee  (Campo  eoltivato  a 
canapa),  Canapaio. 

—  Caneydsa,  Seme  di  canapa. 
Caneyetta,  Cantimplora. 
Canteter  o  CaTagnoBU,  Canestro. 

Vedi  Ca/v(tgn4»u. 

C&nfora,  Canibra.  La  eanfora 
rh  &na  specie  degomma:  La  can- 
ibra h  una  specie  di  gomma. 


(i)  la  flor. :  M^tere  una  cannella  (Pop.) 
signiflca :  mettere  itna  nulla  vuanxa. 

(S)  Cannellotii  a  Fir.  sono  paste  cbe  si 
maaglano  condiie  con  burro  e  cacio ;  spe- 
cie di  maccheroni. 


CAN 


—  92  — 


CAN 


—  Ganforaa.  Canforato.  Spirit 
eanforaa:  Spirito  oanforato. 

Cangiant,  Cangiante.  Coldr  can- 
giant:  Color  canffio. 

C  a  n  Ip  p  a ,  Nasorre,  Nappa. 
«  Gruarda  che  eanippa  la  gh  quel- 
la  sciora  /  » :  «  Guarda  ohe  po  p6 
di  nappa  ha  quella  signora !  0pp. 
Guarda  ohe  naso  si  rimpasta  quel- 
la signoi'a ! » 

Canlzza,  Canizza  (1).  (Cappellai) 
Tavola  per  batter  il  pelo. 

Canna,  Canna.  Canna  d* India: 
Idem,  jja  sda  eanna:  La  eua 
mazza.  Canna  de  lavativ :  Canna 
di  serviziale.  —  di  strivai :  Trom- 
ba  o  Gambale.  —  delVorghen: 
Canna  dell'organo.  -^dellavandin, 
del  earner,  de  lafontana:  La  doo- 
cia  dell'  acquaio,  del  cesso,  della 
foDtana.  |  (Pesoare)  Peaed,  eolla 
canna:  Peecare  a  oanna.  |  Cassia 
in  canna:  Cassia  in  canna.  leann 
del  nas :  Le  narici.  Oanna  del 
s*cibpp:  Canna  del  fuoile.  Canna 
rigaiaa :  Canna  rigata.  Bev  a  can- 
na o  a  hocchell :  Bere  a  garga- 
nella. 

—  Cannada  (colpo  con  canna), 
Cannata. 

—  Canetta,  Cannetta.  Plaf6n 
^  eanett:  Solfitto.  (Da  far  oalze) 
Bacohetta.  (Per  la  penna  d'  ao- 
ciaio)  Portapenna  o  Pennaiolo. 
Canetta  de  cera  de  Spagna :  Can- 
nello  di  ceralacca.  Canetta  del  lor- 
vativ :  Cannello  del  serviziale.  Cor- 
netta  d' apis  :ToGca,lapiB.  Cannetta 
d* India:  Mazzetta  o  Cannella. 

—  Canettk-nettaa,  Pieghettare. 
«  G^oo  daa  el  matinS  a  &  sopres- 
saddra  de  canetta^h  i  volan  y^ : 
«  Ho  dato  alia  stiratora  il  matini^e 
da  piegolinare  sulle  baize  ».  Can- 
nettdb  on  ccbtnes:  Arroocettare  un 
camice. 

—  Canln,  Portasigaro.  Canin  de 
schumma  :Boechmo  di  spuma.  (Per 
taeliar  castagne)  Castrino.  |  (Colo- 
re) 6?«an<  canin:  Guanti  canarini. 

—  Can6n,  Cannone.  Contro  i  ca- 
non se  pd  minffa  andct :  Contro  i 
oannoni  non  oi  si  va.  B  HI  canon 


(1)  Canizza  in  milanese  e  tra  quelle  pa- 
role di  teonica  e  di  mestieri  ohe  avrei  do- 
vato  lasciar  nella  penna,  per  star  in  re- 
gola,  se  non  avesse  una  corrispondente 
preciaa  in  Flor.  che  per6  vuol  dire  tut- 
t*aUra  cosa. 


de  la  stua :  II  cannone  della  stuta 
o  II  condotto  del  fumo.  I  canon 
del  gas :  I  condotti  per  il  gas. 
(Stiratora)  Cucchiara.  |  (Pasta 
dolce  con  crema)  Cannonciotto.  | 
(Cartoocio  di  ostia  abbronzata  pel 
lettemiele)  Cialdone.  |  ( Bottai ) 
Sgorbia.  (Del  ventaglio)  Stecche. 
(Cartiere)  Doocione. 

—  Canonin-nltt.  Ona  scuMetta 
tutta  a  canonitt :  Una  berretta  da 
signora  a  oannoncini. 

—  CanonJi-nonaa-nonass,  Can- 
noneggiare.  mAn  seguitoM  tuU' el 
d\  a  cannonass  a  vieetida  >» :  «  Han- 
no  continuato  tutto  il  giomo  a 
cannoneo:giarsi  a  Yioenda ».  «  Se 
sentiva  on  gran  canond,  dipart  de 
Magenta  » :  «  S'udiva  un  gran  can- 
noneggiamento  verso  il  Ticino  ». 

—  Canonada,  Cannonata. 

—  Canoner,  Artigliere. 
Canoccial,  Cannocchiale. 
Candnega  (Volg.),  Canonica. 
Candnlca  (Abitaz.  dei  canonici 

o  d'un  canonico),  Canonica. 

—  Canonlch,  Canonico.  «  El  stir 
canonich  Vh  in  eoro  a  cantd. :» :  «  H 
sor  canonico  h  in  coro  a  can- 
tare  ».  I  « Quell,  v6i,  che  cano- 
nich !  »  (Pop.) :  «  Quelle  che  buona 
laua!  » 

Canott,  Canotto.  —  a  vhUa  la- 
tina:  —  a  vela  latina.  *.In  la  re- 
gatta ^  rivoM  primm  el  canott 
d«.!.)»: « Nella  regata  arrivb  pel 
prime  il  canotto  di... » 

C&noy.  Vedi  Canee, 

Cant&-ntaa,  Cantare.  Gantb,  de 
tendr,  de  haritdn,  de  bass :  Cantare 
in  tenore,  in  baritone,  in  basso. 
Cantd  a  oreggia :  Cantare  a  oreo- 
chio.  Cantd,  bhll  (Di  cantante  hol- 
la e  non  brava):  Cantar  hello. 
—  a  prima  vista:  All*  improv vi- 
se. —  a  la  distesa:  —  a  tutta  vo- 
ce. H  Cantdt  vittoria:  Cantar  vit- 
toria.  Cantalla  eiara  a  vun :  Can- 
tarla  a  uno.  «  Ma  lassel  cant^ » : 
«  Ma  lascialo  cantare  ».  Oantd  gid 
tutteoss:  Sgocciolare,  Svesciare  il 
barletto.  Mt  cantd  vun:  Far  can- 
tare  uno,  Chop.  Cavargli  i  oalcetti 
(in  dis.).  «  Sent  stdpitn  come  el  me 
canta  sdtt  ai  dent »  :  «  ^uesto  or- 
licoio,  come  mi  crocchia  sotto  i 
denti !  »  Cantit  miseria  :  Piangere 
miserie.  Fit  canth  in  gallesch  .'Far 
strillare  uno.  Mlssa  cant€ida :  Mes- 
sa  cantata.  (Pr.)  La  primma  gal- 


CAN 


—  US- 


CAN 


Una  ehe  canta  V  h  faa  I'  cbuv  :  La 
ealUna  che  canta  na  fatto  Toto. 
Sepo  minga  canth  eportdt  la  crds: 
Non  8i  pu6  oantare  e  portar  la 
eroce.  Varta  eania  e  vitlan  dor- 
ma  :  Carta  oanta  e  Tillan  dorme. 
CantascUi,  Cantacchiare. «  U  con 
sti  vds  vmuren  eantasdh  »  :  «  £  con 
eodeste  Tociaooie  vogliono  can- 
tacchiare». 

—  Gantii  sott  yds  o  CantuscUi, 
Cantiochiare ,  canterellare.  «  Te 
preahiy  lassa  sta  de  eantuseiA  eon- 
Hnoament,  ehe  te  me  seeehet »  :  «  Ti 
preeo,  tralascia  o  smetti  di  can- 
tic^iiare  oontinuameute ,  peroh^ 
mi  aeccbi  o  mi  disturbi  ». 

—  Cantada,  Cantata. 

—  Cantadinna,  Cantatina. 

—  Cantant,  Cantante.  IHtta  earir- 
tanta  :  La  ragione  cantante. 

—  Cantador  in  Usell  ettntador, 
Cantaiuolo. 

—  Cantarinna  (Cantante  di  nes- 
8im  valore)  Canterina. 

— Cantastdrl  ( Vendistorie),  Can- 
tastorie. 

—  Cantlliniia,  Cantilena.  Za 
golita  eantUenna :  La  solita  canti- 
lena. Opp :  La  canzone  dell'  uo- 
cellino. 

Caator!ia  (Loggia  Bull'  organo), 
Cantoria. 

Cantaxik  (In  dis.),  Canterano, 
Cassettone. 

Cantaranna,  Fogna.  Spuzzh  eo- 
tne  una  eantaranna :  Puzzar  co- 
me ua  avello. 

CantarM  (Grumi  di  sangue),  Se- 
nici  (in  dis.).  Gonghe. 

Cantari  (T.  eocLK  Doppieri. 

Camt^gora  (In  dis.),  Pri^one. 
«  £/an  migs  in  eanUgora  » : «  L'han 
ficcato  in  pTigione)». 

CrftP^«,  Cantino.  «  JTi  saUaa  el 
eantin  del  vidrin  » : «  Mi  si  spezzb 
il  cantino  ».  (Fig.)  Toeeit  6n  brutt 
eatiHn:  Toccare  un  brutto  tasto. 

Cantlntila  (Stanghe  con  becohi 
di  luce  per  soena),  Cantinella. 

Canttnna,  Cantma.  La  eantinna 
di  boUHli  e  di  v<msH  :  Canova.  La 
eanUnna  de  la  t^gna:  Legnaia. 
(Fig.)  Andd  la  v6a  in  eanixnna: 
Affiocnire.  V^egh  sott  eantinna : 
Gatta  ci  cova.  Brevis  oraeio  seen- 
dit  in  eanHnna  (Macch.):  Breyis 
oratio. 

—  Ganttnaa.  Stanz  eantintta: 
Stanze  Bulla  Tolta. 


—  Cantinee,  Cantiniere.  P&der 
cantinee:  II  cantiniere  del  con- 
vento.  (Pr.)  Coetigh  frwncis  e  ean- 
tinee  todhseh:  Cuoco  franceee  e 
cantiniere  tedesco. 

—  Cantin^ra.  Vedi  Vivand^. 

—  Cantlniii,  Cantinina. 

— Cantinoima  o  Cantlndn,  Gran- 
de cantina  o  Canova. 

Cantir  (Trayicelli  del  tetto,  cbe 
reggono  le  mezzane),  Correnti.  Oiod 
de  cantir:  Cbiodo  per  correnti. 
Cantir  de  fabbriea  :  Abetella. 

Cant6n,  Cantone.  J)e  canton: 
Sul  canto.  Fit  canton:  Fare  can- 
tonata.  VoUit  el  — .•  Svoltarlo.  L'6 
sul  canton :  Li  alia  voltata  di  stra- 
da  o  sul  canto.  M  canton  de  la 
pissa:  Plsciatoio.  Canton  del  foBugh: 
Canto  del  fooolare.  M.  d.  d.:  Ti- 
rass  in  d' 6n  canton:  Rincantuc- 
ciarsi.  (Fig. )  «  Sigura/  L'e  giust 
chl  apphma  voltaa  el  canton  f  » : 
«  Siouro.  £  qui  svolto  ».  Lassd  sem- 
per vun  in  del  canton  del  ruff:  La- 
sciare  uno  nel  dimenticatoio.  ||  (Nei 
panni  ripiegati)  Cooca.  P.  E.:«  Ten 
stb  faazoUtt  per  i  quatter  canton  » : 
«  Tieni  guesta  pezzuola  per  le  coc- 
che».  l(Dipartimenti  svizzeii)  Can- 
toni.  P.  E. :  M  Canton  Tesin:  II 
Canton  Ticino.  |  (Ordigno  di  me- 
tallo  per  fortezzar  angoli)  Canto- 
nata.  CappUl  de  trii  canton :  Nic- 
chio. 

—  Canton&da,  Cantonata  (1), 
Canto.  «  lA  sulla  eantonada  (de 
Bagutta)  » : «  Li  sul  canto  (dei  Nel- 
li)». 

—  Cantonsctil.  Cantuccio. 

—  Cantonln,  Piccolo  cantuccio. 

—  Canton&l  (^Mobile  triangola- 
re),  Cantonale,  (Lucca)  Cantoniera. 

Canntiglia  (P.  N.),  Vedi  8g6 
(In  Fr.  Jais}. 

Canzdn,  Canzone.  La  Canzon 
lombarda  (Istituz.  milanese  a  so- 
miglianza  della  Napoletana) :  La 
Canzone  lombarda.  «  Te  see  ehi  ti^ 
con  la  toa  sdUta  canzon  /  » :  «  Ec- 
ooti  colla  solita  canzone  o  la  can- 
zone dell' ucoellino  >.  |  (Bandelli 
del  Tericello  per  stringer  funi  sul 
carico)  Bilie. 


(1)  In  Hor.  c*c  una  frase  specialissima, 
che  e  :  prendere  una  caftto^iata,  la  quale 
non  ba  nn  preoteo  ed  nnico  ooiriBpohden- 
t«  In  dlaletto.  V«4t  Gmnter,  9torta,  Im- 
pontiffUttts,  SbgffHetj  eco 


CAN 


—  94  — 


CAP 


—  CansonMta,  Canzonetta  e 
Canzoncina. 

—  Ganzonascia,  Canzonaocia. 

—  Canzoni.,  Canzonare.  Fass 
camondb :  Farsi  canzonare.  «  Te 
canzonet  o  te  dieet  de  h6n  fote  fee 
a  V  amor  f  »  .*  Canzoni  o  dici  da 
senno  ? )»  «  QueU  V I  dn  omm  ehe 
camonna  minga »  : «  £  iin  uomo 
ohe  non  oanzona  ».  El  vizi  de  ean- 
sonit  8u  tutt :  II  difetto  di  mandar 
tutto  in  oanzonella,  o  befifarsi  di- 
tutto. 

—  Canzonaddr ,  Cahzonatore. 
«  X'  e  6n  famoso  eanzonaddr » : 
«  E  uno  soorbellato  »  (Pop.). 

Caos.  Caos.  n-JSl  g*  a  la  stanza 
ehe  V  e  dn  vero  caos »  :  «  La  sua 
camera  ^  un  vero  caos)». 

Capa  (In  dis.)  Usato  da  cM  ri- 
pete  la  irase  del  Porta).  La  capa 
de  tutt  i  bdlffironn  .*  La  piti  gran 
ribalda  ohe  sia. 

Cap&ra,  Caparra.  Da  la  capara: 
Dare  oaparra.  ^Ahi/  Cativa  ea- 
para ! »  :  «  Ahim^ !  Brutto  segno ! » 

Oaparl)!  (P.  N.),  Caparblo.  Vedi 
OsHnaa,  Caparbi  come  6n  mull: 
Ostinato  come  un  mulo. 

Cap^z,  (Vol^.  in  disuso)  (Nella 
parlata  civile  fu  sostituito  dal  ear- 
pccee  italiano).  i^Sont  minga  cor- 
pazz  defdt  6na  robba  simil »  :  «  Non 
sono  capaoe  di  fare  una  cosa  si- 
mile ».  «  Saria  anea  eapazz,  guar^ 
da,  de  sposalla  /  »  :  «  Sarei  anche 
capace,  guarda,  di  pigliarla  in 
moglie  ». 

Cap^Il,  Cappello.  Cappell  de 
omm,  de  donna:  Cappello  da  uo- 
mo, cappellino  da  donna.  —  de 
felter,  de  paia,  a  trii  eantdn,  ece. : 
—  di  feltro,  di  paglia,  nicohio,  lu- 
cema  a  tre  punte.  —  a  dlinder : 
tuba.  —  mbu:  a  cenoio.  —  a  gi- 
bus: —  a  gibus.  Col  eappeU  stort : 
Col  cappello  sulle  ventitr^.  Gavass 
el  capeU:  Levarsi  il  cappello.  Cont 
el  eapeU  su  V  orhggia  .*  Col  cap- 
pello sulle  ventic^uattro.  Amis  de 
eapell :  Vedi  Amw.  Bobba  defagh 
tanto  de  eapell :  Cosa  da  faroi  tsm- 
to.  di  cappello  o  da  darle  del  lei. 
Ta^ea  su  el  eapell  ^sposando  una 
ricca  da  povero) :  Attacoare  il  cap- 
pello (1).  Tegn\  el  eapell  fceura  di 


(1)  I^a  frftse  mil&nese  dice  piu  ohe  non 
dica  la  fiorentina.  Taced  su  eicappeU  vale 
proprio  fra  noi   vendersi  come  niarito  di 


oce:  Poter  tenere  la  testa  alta, 
Poter  mostrare  la  faocia.  |  (De  gior- 
nalisti)  Cappello.  P.  £. : «  J.  sta  l^t- 
tera  de  Cavour  bisognardt  fagh  dn 
eapell »  :  «  A  questa  inedita  di  Ca- 
vour sar^  bene  farle  un  cappello  ». 
n  (Aversene  a  male)  Giapjfit  ea- 
pell: Prendere  il  cappello  o  incap-^ 
pellare  o  incocciare.  Sehtola  del 
caj^pell:  Cai>pelliera.  Per  lassdt 
gio  el  eapell  in  antieamera:  Cap- 
pellinaio. 

—  Capellera  (Custodia),  Caj>- 
pelliera.  (Moglie  del  cappellaio) 
tSappeUaia. 

—  Capellee,  Cappellaio.  ¥.Mlesa 
anea  efjBigiiteapelle*  :  «  St^  scrit- 
to  sui  boccali  di  Montehipo  »  (in 
dis.). 

OapelUida ,  Cappellata.  «  M  fdi 
danee  a  eapellad  » :  «  Fa  quattnni 
a  cappellate». 

—  CapeUista  (Uno  ehe  prende  il 
cappello  per  poco]j  Permaloso.«Zt'e 
6n  famoso  eapelltsta,  ehe  guai  a 
strusagh  dent*: «  £2  un  famoso  cap- 

J>eUaio,   ehe  ^ai  a  toccarlo  nel- 
'amor  propno  ». 

—  Gapellvt,  CapeUetti  (Sorta  di 
pasta  per  minestra), 

—  Capelldn  (  Guardia  urbana ) , 
Cappellone,  Teglione.  I  (Chi  spen- 
de  per  un  amante  ohe  lo  inganna) 
Beoco. 

—  Capellin,  Cappellino.  J  ea- 
peRUt  adkss  se  s'in  riscattaa  de  la 
moda  :  I  cappellini  oggidi  non  se^ 
guono  pi^  la  moda. 

CapeU&sc,  Cappellaccio. 

Cap^Ua,  Cappella.  Maester  de 
eappeUa:  Maestro  di  cappella.  (Pr.) 
l/^  m%idaa  el  maester  de  eapella, 
mM  la  musica  V  h  aneamd  quella  : 
£!  cambiato  il  maestro  di  cappella 
ma  la  musica  h  ancora  quella.  | 
( Di  funghi  e  chiodi )  Cappella.  jj 
( Cappello  di  donna  a  larga  tesa) 
Cappello.  I  (  Triste  figura) «  Z'a 
f€ta  dna  gran  eapella  » :  «  Feee  u- 
na  figuraccia,  una  figura  del  Cal~ 
lotta  e  anehe  Fece  uno  sbaglio 
grosso)». 

—  Capellitta,  Cappelletta  (1), 


donna  vecchia  o  brtttta,  ma  ricca.  In  fio- 
rentino  signiflca  anche  provvederai  tanto 
per  poter  campare  ;  avere  un  impiego. 

(1)  Gik  11  Manzoni  cl  insegnb  ehe  cap^ 
pelietta  in  flor.  fdiminut.  dl  cappella)  non 
risponde  alia  nostra  cappeUetta' 


CAP 


—  95 


CAP 


Taberaaoolo.  A  la  capeUetta  dove 
gh'  e  i  duu  sentee  eke  ae  distaeca  : 
Al  tabemacolo  dove  o'^  il  bivio. 

C4per  ( Pianta  ohe  dd.  fnitto  e- 
dile),  Cappero.  |  (Esoremento  del 
naso)  C^cola.  «  Quel  poreh^iif  el 
g*it  gemper  i  dit  in  sut  naSf  a  tirit 
gib  i  eAper  » : «  Quel  porcellino  ha 
sempre  le  dita  nel  naso  a  far  o^c- 
cole».  ( Pallottoline  eBorementisie 
umane  appicoate  a  peli  dell^ano) 
I  edper  del  48/  (Basso):  Cose  stra- 
vecchiel  Memorie  da  lasciar  da 
parte. 

Cap^tt ,  Capetto.  «  X'  ^  6n  eerto 
emett,  eke  te  la  doo  a  prteuta  »  : 
«£  on  capetto  (]^ueUa  ragazza,  che 
te  ne  aeeorgerai ».  |  (Piccola  sgor^ 
bia  de'  tomiai)  CftDtera. 

—  CSapettln,  Capettino,  Capet- 
taeeio,  Capettacoiacoio. 

Gapenal  (Voce  briaozola  sd  tem- 
po del  Cherub.  Oggidl  civ.  aft*. ) , 
Capezzale. « I/h  stada  al  gd  capez- 
zeu  iutt  el  temp  de  la  malattia  » : 
«  Stette  al  suo  capezzale  quanto 
durb  la  malattia  »( II  popolo  di- 
rebbe :  al  gd  IHt), 

Capi-apU-plBS,  Capire  (1),  In- 
tendere.  «  Oo  belVe  eapiil  »:«  Ho 
bell'e  oapito!  Ho  capito,  vial  » 
^1/  d.  eome  varuu  damm  ae  eapi, 
eke  »  : «  Ha  come  volnto  dieirmi  a 
intendere  che  ».  CajpH  a  volo,  a  la 
thH,  nagott,  &n  aeetdent,  &na  ma- 
ladetta,  6na  gverza :  Capir  le  cose 
p«r  aria,  alia  meglio,  nulla,  un  ao- 
eidente,  un  cavoTo.  F.  E. : « I/h  6n 
fUtu  ehe  eapUg  nagptta  de  ^u^l 
ehe  ge  ghe  dig  » :  «  E  un  ragazzo 
che  ha  Pottavo  dono».  N6  eapt 
fU  leg  tUfed :  Non  capire  n^  le^- 
ge,  ne  ieie.  Botha  ehe  el  le  eaptgg 
offni  fedel  minddn:  Cose  ohe  le 
cspisce  ogni  fedei  minchione.  Chi 
Toeureapi  eapigga:  Abuon  inten- 
ditor  poche  parole.  Capi  Romma 
per  tomma  :  Capir  Roma  per  To- 
ma.  Capi  el  laHn:  Capire  il  lati- 
no. «  l"ee  eapH  quant  tn  i  6rf  *: 
Vedi  Ora,icjA$,  eh*el  g'itecsur,  el 
eapird  eogge  provava  mi>n<.  Lei , 
che  ha  cuore^  comprenderii  quel- 
le ehe  io  soffriyo ! » «  JTZ  «e  laggaa 


(1)  Cofdre  in  italUno  h*  nn  altro  aenso 
poeo  tuato  perb  ohe  i  qnello  dl  contenere. 
nell^nso  eapire  anchto  a  Ftrenze  sfgniflea 
cnjM* 


eapl,  ehe...  » : «  S'  ^  lasciato  inten^ 
dere,  che». 

—  Capltolaa,  Capitolato.  Capi- 
tolaa  deWagta :  Capitolato  dell'in- 
canto. 

—  Capit61azi6n ,  Capitolazione. 
I  patt  de  la  eapiiblaaion :  I  patti 
della  capitolazione. 

Capltombol  (Civ.  Aff.);  Capitom- 
bolo.  tt.  I/b.  fa/a  6n  eapitomool  de 
nd  ered  *  :  «  Peoe  un  capitombolo 
da  non  credere  ».  II  popolo  dice 
tdmma. 

Cl^inaster.  Vedi  Cammagter. 

Capn6gher(UcceUino  notissimo), 
Capinera. 

Capo  d' opera,  Capo  d'  opera  e 
Capolavoro. 

—  Capp  d'arbitri  (P.  N.),  Ca- 
pettO;  Pane  di  lusso,  Originale. 

Capon,  Cappone.  iH  capon  el  gla 
a  la  gallina  eome  el  hoeu  a  la  vac- 
ea  :  II  cappone  st&  aUa  gallina  co- 
me il  bue  alia  mucca.  —  ben  ca- 
ponaa :  Cappone  diritto.  —  mal 
eaponaa :  —  mal  capponato  o  gal- 
lione.  Vegnl  gii  la  pell  de  capon  : 
Venir  la  peile  d'oca  o  accaponar- 
tisi  la  pelle.  ||  «  Qu^ll  Ve  capon  !  » : 
«  Quelr  6  un  mariolo  I  » ( Pr. )  MH 
m>agher  capon  ineceu,  che  gainna 
gragga  doman :  Meglio  un  frin- 
guello  in  mano  che  un  tordo  in 
&aaQa. 

—  Caponk-naa,  Capponare. «  Mi 
te  me  caponet  minga  »  :  «  Me  non 
mi  cogli ».  Caponaggela :  Batter- 
sela. 

--  Oapon^ra,  Capponaia  (1),  Stia. 
La  galleria  Vitt.  Em,.  Vh  la  capo- 
nera  di  Meneghitt:  La  galleria 
Vitt.  Eman.  h  il  continue  richia- 
mo  de'milanesi.  |  «  X'  (fn  migg  in 
eaponera  »  :  «  L'  hanno  flocato  in 
pngione,  nella  stia ».  |  (Di  donna 
attempata ) «  i/'  ^  6na  eapmiera  » 
(basso) : «  E  una  gallina  vecchia )». 
4c  Ouarda  mw,rda  quanta  eapone- 
ra >  (Volg. ): «  Guarda  quante  gon- 
nelle ! » «  Va  in  la  stanza  di  pui  e 
tira  f<eura  6n  polagter  da  la  ea- 
ponera » : «  Va  in  capponaia  e  le- 
va un  polio  dalla  stia  ». 
■  Caporal,  Cfiporale.  Caporal  de 
getHmanna:  Caporale  di  settima- 
na.  I   Caporal  ae  euginna:  Lava 


(1)  Cappofuria  e  piu  propriamente  la 
stanza  dove  si  tengono  1  capponi ,  anche 
non  chiosi  nelle  stle. 


CAP 


-98  — 


CAP 


8codelle.  I  (Di  donna  ardita) «  JJl, 
6n  eaporm  /  » : «  E  iin  caporaiaccio 
(non  com.)  Opjt.  £  un  granatiere 
o  £  un  falcacoio  ». 

--  Caporalett,  Caporaletto. «  La 
fd,  el  eaporaleitTin*f^Y^  il  2allo». 

—  Caporalln  (R.  St.). «  Jyapole6n 
nun  de  aUora  el  damavem  el  ea~ 
poralin  » : «  Noi  veteran!  di  Napo- 
leone  lo  chiamaYamo  il  oaporali- 
no  ». 

Capoxldn  (D.  Romano),  Capo- 
rione. «  L^  lii  el  eaporidn  di  «cto- 
peri  »  :  «  E  lui  il  caporione  dejgli 
Qoioperi.»  Capopopolo.  JSl  eaporwn 
di  bord^t :  Il  caporione  del  chias- 
so. 

CSapott,  Cappotto.  «  Mhtt  «te  el 
eapoit,  che  picRuv  » : «  Mettiti  il  cap- 
potto  che  piove  ».  |  (Gioco)  Tcbu 
811  eapoU  :rig\i9jc  cappotto. 

— CappoU6n(  Aocr.nei  due  sensi). 

Capia  (Volg.).  Yedi  Oabbia, 

Gapldn,  Gabbione.  Gapion  di 
quai:  Gabbia  delle  quaglie. 

Capietta,  Gabbietta. 

Capller  (D.  Fr.),  Capelvenere. 
On  eapUtr  eorretto:  Un  oapiler 
con  oaff^. 

Oapigliatura  (P.  N.),  Cappella- 
tura,  Capigliatura.  ¥.jja  g'a  6na 
hella  eaptgliatura  »  :  «  Ha  una  bel- 
la  capigliatura  ». 

Capita-itaa,  Capitare.  Bopo  e 
eapitaa  che,,,  >  :  «  Avyenne  poi, 
che  ».  mUlpd  slit  poceh  a  capita  » : 
«  Non  pu5  star  molto  a  venire  ». 
«  Se  et  capita  eh\  ph*  el  diroo »  : 
^  Se  capita  gUelo  dir6  >.  «  M^h  ear- 
pitOM  tanli  volt  de  dovh.,,,  »  :  «  Mi 
capita  spesso  .di  dovere... ».  «  De 
piag  non  capita  »  :  «  Peggio  non 
capita  >.  Capitdt  in  hbnn  man  (iro- 
nia) :  Capitare  o  oadere  in  buone 
mani.  «  S6ni  eapitaa  forse  in  d*6n 
moment  minga  giust  f  incom-od? "» : 
«Sono  forse  venuto  in  un  mo- 
mento  incomodo  ?  »  «  Ohe  n'h  an- 
mo  de  capitdb  ^  »  :  «  S'ha  a  veder  di 
peggio  1 »  Mai  eapitaa  e  pesg  im- 
oattuu:  Male  imbattuto. 

Capital,  Capitale.  La  capital  d^I- 
talia:  La  capitale  d' Italia.  |  Oio- 
pital  mxtrt,  a  frutt:  Capitale  inr 
iruttitero,  fruttifero.  Fd.  capital 
d*6na  rooba:  Far  capitale,  asse- 
gnamento  sii  checchessia. J  «  Quhll 
Vh  6n  bon  capital .')»:« Quello  h 
un  buon  capitue  ! »  «  Che  gran  ca- 
pital /  »  :  «  Che  capitale  I » 


>—  Oapltalitt,  Capitalucoio. 

—  Capltaldn,  Capitalone. 

—  Capitalista,  Capitalista. «  Lit 
el  g'  h  miss  V  idea  e  V  bpera  e  m% 
s6nt  el  capitalista  » :  «  £!gli  ci  ba 
messa  1'  idea  e  io  sono  u  capita- 
lista  ». 

Caplt&nl,  Capitano.  «^i  eapir- 
tani  de  Vesereit  voreven  tCBugh  el 
eavall » :  «  Ai  oapitani  del  nostro 
esercito  si  voleva  levar  il  caval  - 
lo».  Oapitani  diJ^ormigh,Ye6i  Tdgn, 

Ca|>itm,  Capitello.  —  doriek,  eo- 
rinz%:  Capitello  dorico^  coiiuzio. 
I  (Legatore  di  libri)  Capitello.  Ca- 
ptteU  di  liber  de  giesa:  Coreg- 
giuolo. 

Capit61,  Capitolo.  M  capital  de 
de  la  catedral :  II  capitolo  della 
cattedrale.  Avkghpocea  vdsine^i- 
pitol:  Avere  poca  voce  in  capi- 
tolo. I  /  capitoi  d*6n  romMnz:  I 
capitoli  d'un  romanzo.  «  Ad^s  ghe 
vcBur  i  penser  a  capitoi "»  (Civ.): 
«  Ora  bisogna  obiamar  i  pensieri 
a  raocolta  ». 

Oappottiniia,  Cappottina.  Ona 
cappottinna  de  velv.  de  seda  :  Una 
cappottina  di  velluto  in  seta. 

Oapp,  Capo.  Capp  de  ed:  Capo 
di  casa  e  Capoccla.  Capp  de  hot- 
tepa:  Maestro.  Capp  de  lader:  Ye- 
di Lader,  Capp  di  loce :  Yedi  Loee. 
I  «  Qttest  Vh  on  bell  capp  »  :  «  Co- 
desto  h  un  bel  capo  ».  Capp  d'ann: 
Capo  d'  anno.  In  capp  de  tavola  : 
A  capo  o  in  capo  di  tavola.  Tor- 
nd  de  capp :  Riiarsi  da  capo.  An- 
dd  a  capp :  Far  capoverso.  «  Capp 

firim,m^  mi  viii  che  » : « Innanzi  tui- 
o  io  voglio  che  ».  De  capp  e  ph  : 
Da  capo  a'  piedi.  Tra  capp  e  coll: 
Idem.  Capp  per  capp:  Oggetto  per 
oggetto,  Capo  per  capo.  Capp  rar 
o  Capp  d'aroitri :  Bella  gioia  e  Ca- 
po ameno. 

—  Gappbanda ,    Cappcaccla , 
'Cappciel,  Gappcomicli,  Oappcu- 

8tod,  Capppost,  Capporchestara, 
Gapp80ter6,  Capptast,  Cappstor- 
na,  Capomusica,  Capocaooia,  So- 
praccielo,  Capocomico,  Capo  cu- 
stode,  Capoposto,  Direttore  d'or- 
chestra.  Capo  de'  becchini,  Capo- 
tasto,  Capostorno. 

Cappa,  Cappa.  Per6np6nt  Mar~ 
tin  Vd  pers  m  cappa :  Per  un  pun- 
to  Mamn  perse  la  cappa.  |  La 
cappa  del  camin:  Cappa  del  ca^ 
mmo.  I  (Naso  grosso)  Nasorre. 


CAP 


—  97 


CAR 


—  Cappamagna,  Cappamagua. 
J/areive»eov  in  cappartictgna :  I- 
dem. 

—  Gappal)aiitta  (Da  masohera), 
Boutta. 

—  Cappanera  ( Cameriere  di 
grandi  case),  Caj>panera. 

Gapxi|Bl^  Capncoio. «  Gh*h  saltaa 
el  eaprizzi  de  anda  a  mdnega  » : 
«Le  venne  il  ghiribizzo  di  farBi 
monaoa  ».  Caprizzi  de  matt :  Cor- 
prieciaccio.  vaprizzi  de  ficeu :  Cbt- 
pestrerie ,  Grim.  «  Ah  te  fee  i  c«- 
priszi  f  Spetta  a  mi  /  » : «  Tu  hai  i 
grilli?  Ora  vengo  io ».  Amor  de 
eaprizzi  :  Capriooetto.  On  caprizzi 
terribU:  Gina.  Fa^itiade  eaprizzi: 
Vedi  Ftuida,  Seceudes  i  eaprizzi  : 
Levarsi  i  oapricci.  (Pr.)  Oht  giuga 
de  eaprizzi  paga  de  borsa:  Vedi 
JBorga. 

—  Caprlziitt(De' bambini),  I 
capricoetti,  Capestrerie  e  Capre- 
Bterie. 

—  Caprizlds,  Capricoioso.  On 
ficeu  m^olto  caprizios:  Un  ragazzo 
molto  oapriooioso. 

—  CapxiziosdiL,  Capricoiosaccio. 
Cappsant.    Vedi    Campsant  in 

Camp, 

Gappsold  (P.  N.),  CapoBoldo. 

Gappsquaora  (P.  N.),Capo8qna- 
dra. 

GapBtomo,  Capogrro. 

Cliprala  (Perfuciu),  Cappellotto. 
I  (Di  speziali)  CapBula. 

Capucdn ,  Cappuccino,  ^ell 
eh*era  el  eonvent  di  Cappueein  del 
Manz&n  adess  Vh  el  Caldardn :  II 
convento  de'  Cappnocini  del  Man- 
zoni  ora  h  chiamato:  Caldaione. 

—  Capncc,  Cappuccio.  Tirit  sii 
el  eapuee:  Mettersi  il  cappuccio. 

—  uapuedniUL  Copritoio. 
C&r,   Carro.    Car  de  lavandee: 

Carro  del  bugandaio.  Car  per  el 
Sanmiehee  (Grandi  earn  imbot- 
titi  nell'interno):  Carri  da  sgom- 
bero.  I  ear  del  eamevaldn :  1  car- 
ri di  sabato  grasso.  La  quinta 
rteuda  del  ear:  La  quinta  ruota 
del  — .  Mhtt  el  ear  denanz  ai  hceu : 
Metter  il  carro  innanzi  a'  buoi. 
Ciapph  la  legdr  e6nt  el  car:  Pi- 
gliar  la  lepre  col  — .  F^«  Umtan 
on  ear  de  riff  da  6na  robba  :  Eb- 
ser  pill  lontano  clie  il  gennaio  dal- 
le more. «X'^  dn  ear  rott*:^"^ 
un  cocoip  »,  P.  E. : «  Pover  omm 
VI  6n  ear  rott » : «  Porer  omo  ^  un 


coccio  fesBo  ».  (Pr.)  Tira  Ihpuasee 
6n  car  rott  che  nedn  san:  Conca 
fessa  dura  talvolta  piti  che  non 
intera.  ||  Car :  Caro.  «  Car  el  inh 
Peder  » : «  Caro  il  mio  Pietro  ». 
«  Caro  <»/»:«  Caro  te  ».  Avh  de 
ear:  Aver  a  caro.  Costa  ear:  Co- 
star  cai'o.  Avhele  caragrazia:  A- 
vere  di  grazia  o  dicatti.  (Iron.) 
«  Oh  cara  caraseia  /  > : «  Che  festa  I 
Che  tripudio !  » 

—  Car^tta,  Carretta.  Za  earetta 
del  m^Utta:  La  carriola  delPar- 
rotino.  (Da  una  sola  ruota  da- 
vanti)  Carriola. 

—  Garett^Ua,  Carrettella. 

—  Garettee,  Carrettiere. 

—  Garellin  (Per  sabbia  e  mat- 
toni),  Barello. 

—  Garrlagg  (Militare).  Carro  da 
bagagU. 

—  Caraddr,  Carrettiere. 

—  Gar^tt,  Caruccio.  «  Me  par 
eh* el  sia  dn  poo  carett ».  «  E^  mi 
sembra  un  po'  caruccio  ». 

Gara  (T.  fanciull.),  Carezza.  Fd, 
cara,  cara:  Pare  carezzine.  {A. 
bambino) «  Fagh  la  cara  al  8ci6r>n 
«  Fagli  una  carezza  al  signore  ». 

Garablnna,  Carabina.  On  c6lp 
de  carabinna:  Colpo  di  carabina. 

—  Garabinada.  Colpo  di  cara^ 
bina. 

—  Garablner,  Carabiniere.  A 
Milan  i  eartibiner  i  eihmen  Cd, 
traversa:  A  Milano  i  carabinieri 
hanno  di  soprannome:  Ch  Tra- 
versa. 

Garacco  (D.  Sp.),  Prullo..  No 
vari  6n  caracco:  Non  valere  un 
frutto.  (Escl.)  «  Oh  caraeco  /  »  : 
«  Aflf ^  dell'oca !  » 

Garac6  (In  dis.  D.  Sp.),  Giub- 
betto.  (Piore  d' America)  Caracb. 

Garacdll,  CaracoUo.  (di  cavallo) 
«  Fl  m.*d,  daa  6n  eara^coll  terribi- 
^e  » :  «  Mi  fece  sotto  uno  scam- 
bietto  terribile. » 

^  Garacoll^  (Voltar  del  cavaUo 
in  tondo  cambiando  mano),  Ca^ 
racoUare.  . '  '     i 

Garadli  (Specie  di  tabacoo),  Ca- 
radk.  CaracM  fidr  e  fMetta  :  Piore 
e  foglietta. 

Garaifa,  Carafifa  (1),  Bicchierone. 


(1)  Suono  ugnale,  senso  diverso.  Cu" 
raffU  in  flor-  vtiol  dire  vaso  6orpaccia1» 
per  flpri* 


CAR 


—  OS- 


CAR 


«  Oo  hetuu  6na  earaffa  de  vm 
bianch »  :  «  Ho  bevuto  un  gran 
biochiere  di  vino  bianco.  »   < 

CaragnJi  (Piangere  non  a  di- 
stesa),  Piagnucolare,  Frignare. 
«  Lit  el  earagna  per  nagoU  » : «  E- 
gli  ha  le  lagrime  in  tasoa ».  On 
ficeu  ehe  earctqna  tutt  el  <ft.*  Un 
ragazzo  obe  frigna  da  mattina  a 
sera.  (Pi\)  Chi  sprezza  ama  e  chi 
catta  8u  earcigna :  Chi  sprezza 
ama  o  chi  biasima  vuol  oomprare. 

—  Garagnada,  Frignata,  (Fist.). 
« HI  g*dt  daa  la  s6a  hrava  eara- 
gnada  e  pce~u  g'ciao  »  :  «  Ruppe 
a  piangere  per  poco ,  poi  bona 
notte  ». 

—  Caragnadinna,  Ona  caragnor- 
dinna  la  tefaria  ben  »  :  «  Un  po'  di 
sfogo  ti  BoUeverebbe  ». 

—  Garagnent,  Piagnoloso. 

—  Caragndn,  Belone,  Frignone. 
Car&mbola,  Carambolo.  «  Oiu- 

ghhm  6na  partida  a  carambola  f  » 
« Giochiamo  un  carambolo  noi 
due?* 

—  Garamboli.,  Far  carambolo. 
CaramWa  (Per  conietto).  Vedi 

Canimel.  I  (Lente  che  si  porta 
Bull'oochio)  Caramella. 

Carampaima.  N.  fr. :  V^^ 
earampanna :  V  ecchia  squarquoia. 
(SoBt.).  « Ij*h  6n  fior  d'dna  earam- 
panna ».•<(£}  una  gallina  veoohia  ». 

Carascla,  Vedi  Car. 

Caratimt  (Che  ha  parte  in  una 
speoolazione),  Caratante. 

Car&ter,  Carattere. «  L'h  6n  omm 
de  gran  caraier  > :  £}  un  uomo  di 
gran  carattere.  Senza  carater :  £} 
un  uomo  volubile.  Sth  o  vhsa  in 
caratter:  Stare  od  eseere  in  ca- 
rattere. Comedia  de  earater:  Co- 
media  di  carattere.  |  (Per  scri- 
yere  e  per  stampare)  «x/'^  seritta 
in  bellissim  earater  »  :  «  £j  Bcritta 
in  calligraiia  ».  I  earater  de  stampa 
adess  se  distinguen  in  eorp  e  nu- 
mer:  I  caratteri  da  stampa  ora 
Bi  distinguono  in  corpo  e  nu- 
mero. 

—  Caraterasc,  Caratteraccio. 

—  Caratterizs^  (P.  N.),  Carat- 
terizzare.  «  Qtiell  fd.  V  h  assee  de 
earaiterizzh  on  omm  »  : «  Quel  trat- 
to  basta  a  oaratterizzare  un  omo  ». 

Carayanna  (P.  N.),  Carovana. 
«Xa  nostra  carovanna  Vh  rivada 
a  Massaua  »  :  «  La  nostra  carova- 
na giunse  a  Massaua  ».  |  (Diporto 


in  oampagna) «  Mjvegnuu  sk  a  Valp 
6na  earovanna  de  villeggiant  yn 
«  Venne  su  all' Alpe  una  carovana 
di  villeggianti  ».  I  (Tirocinio) «  Oo 
faa  ancaml  la  mta  brava  earovanr- 
na>n<f,  Ho  fatto  anoh'  io  la  -mia 
brava  carovana  ». 

Carbdn,  Carbone.  —  dote,  fort, 
eanellinf  cdeeh,  fossil:  Carbone 
doloe,  ibrte,  in  cannelle,  coke, 
foBsile.  Fd  brasit  el  carbon:  Ac- 
oendere  il  carbone.  Carbon  ehe 
s*ciovpa:  Carbone  che  schizza. 
Mobha  de  notit  ednt  el  carbon 
bianch:  Cosa  da  farci  un  segno 
col  carbone  bianco. 

—  Carbonee,  Carbonaio.  Nigher 
corns  6n  earbonee:  Nero  come  un 
carbonaio  o  come  un  braoino. 

—  Garbon^ra,  Carbonaia. 

—  Carbontila,  Carbonella,  (Per 
scaldini)  Brace. 

—  Carboninna,  Carbonella.  | 
(Disprez.  di  prete)  On  setech  de 
carboninna  (Volg.):  II  sor  reve- 
rendo. 

Garbonaro  (R.  St.K  Carbonaro. 

Carbonzin.  vedi  Lapis,  Matita 
nera. 

Carc&88,  Carcassa.  /  carcass  di 
polaster  per  fdt  broRud:  Le  oar- 
casse  di  polli  per  far  brodo,  anehe 
catriosso.  |  (Di  donna)  «  La  sura 
X  Vh  divent€tda  propi  6n  carcass  » : 
«  La  sora  X  h  diventata  proprio 
una  carcassa*.  «  A  Voltri  oo  veauu 
su  la  spiaggia  el  carcass  d'&n,  bu^ 
stiment  naufra^aa*:  «  A  Voltri, 
Bulla  spiaggia,  no  veduto  la  car- 
cassa d'una  nave  naui'ragata.  * 

Career  (Parte  della  no^ra  Are- 
na) ^  Careen  (Ant.).  «  Pulvinar, 
poax  e  career  eren  tutt  pien » : 
«  Pulvinare,  podio  e  oarceri,  tutti 
oocupati. » 

—  Carc^rlbus  (In),  In  carcere. 
Card^ga  (Volg.).  Vedi  CadrSga, 
Gardenza,  Credenza.  La  stama 

deUa  cardenza.  (nelle  grandi  case): 
La  credenza.  | «  Mhtt  quii  bottili 
suUa  cardenza  opanadora  » : «  Met- 
ti  quelle  bottiglie  suUa  credenza  ». 

J  (in  chiesa  pel  battesimi)  Gre- 
enza  (1). 


(1)  La  eredema,  in  florent,  A  lolo  di 
qaando  dioono  messa  i  prelatl.  Nel  Mo- 
roni trovo  ohe  la  orodensa  o*e  lempre  p«r 
la  messa,  ma  non  e  qaella  del  rito  ambro- 
•iano  pel  battMimi. 


CAB 


—  GO- 


CAR 


—  Caxdenzln  (Piocola  credenza), 
Credenzetta ,  Credenzina.  (Per 
ifloherzo  alia  balia)  «  Tira  fcnura 
el  to  eardemin,  eke  el  ficem  el  g'd 
famm  » :  «  Dagli  la  poppa  al  bam- 
oino  ohe  ha  fame.  >» 

—  Gardenzdn,  Credenzone  (1), 
Grande  credenza. 

Cardin,  Cardine  (P.  N.).  Za  gm- 
aUzia  Ve  el  eardin  della  soeietaa 
(Civ.):  La  giustizia  h  il  cardine 
della  societli.  |  (Spazzola  da  cap- 
peUaio)  Cardo. 

Cardinal,  Cardinale.  «  On  so 
antenato  Vhra  cardinal  » :  «  Un 
8UO  antenato  fu  cardinale  »  I  (Spe- 
cie d'uocello)  Cardinale. 

Carddn,  Cardone,  Gobbo.  On 
piatt  de  eardon  al  butter  :  Un  piat- 
ro  di  cardoni  o  di  gobbi,  al  burro. 

—  Cardonln,  Carduocio,  Cardo- 
niello. 

Caxegk  (Volg. ).  Vedi  Carted. 
Senrpre  viva  nel  popolo  in  queste 
irasi :  «  Voo  a  earega  di  forestee  » 

iyetturino ): «  Vado  a  caricar  dei 
orestieri  ».  Caregass  de  Ugna  ver- 
da:  Caricarsi  di  brighe,  di  legne 
verdi  o  di  impe^ni  oltre  le  Ibrze. 
Caregass  la  eoseienza,  el  stomegh: 
Caricarsi  la  oosoienza,  lo  stoma- 
co.  Caregh  6n  numeral  lott:  Ca- 
ricar un  numero  al  lotto.  Caregd 
la  fomas  di  quadrH:  Caricare  o 
assestar  la  fomace  de'  mattoni. 
Caregd  la  rdcea  (in  dis.) :  Inoonoc- 
ohiare.  Car^fcut  eome  6n  mull: 
Caricato  al  di  1^  (Soprassoma). 

Caregadnra  (Pop.).  Vedi  CaH- 
eaiura.  Viva  nel  popolo  per  don- 
na leziosa  e  ridicom)  Gfergolina 
(Prato),  Caricatura  (PirenzeJ. 

Care^gia,  Carreggiata.  Std  in 
eareggta:  Stare  in  carreggiata,  Se- 
guire  la  carreggiata.  Onedrstrett 
ae  eareggia:  Un  earro  atretto  di 
carreggiata. 

—  CareflTglabll ,  Carreggiabile. 
«  La  strada  Vh  eareggiabilf  » : «  La 
strada  h  carreggiabile  ?» 

Ciiregh  (Volg.).  Vedi  CarieK  (Vi- 
va nel  popolo)  Caregh  de  cogeten- 
za:  Peso  Bulla  ooBcienza,  Carico 


(i)  Come  e*e  eredenzma  el  poteva  essere 
ertdenzona  we  qneeta  voce  non  aveMe  in 
towano  ana  tignlflcaidoiie  precisa  e  molto 
dilTereHle  da  gran  credenzch  Vedi  ereden" 

ZOHfUU 


di  cosoienza.  (Abriscola)  Caregh: 
Carichi. 

Garensgia  (Volg.).  Vedi  Careg- 
gta, 

Carestiia,  Carestia. « In  Europa 
al  d\  de  ineceu   la  carestia  V  h  pu 

fwssibil » : «  In  Europa  oggigiorno 
a  carestia  non  h  piii  pogsibile  ». 
(Pig.)  Carestia  de  notist,  de  danecj 
de  mari,  de  ghni:  Carestia  di  no- 
tizie.  di  denari,  di  mariti,  di  ge- 
nii. (Pr.)  La  carestia  la  ten  in  bar- 
ea:  Anno  fungato,  anno  tribolato. 
Oardzza,  Carezza.  Fd  carezz: 
Par  carezze.  Carezz  d' asen  o  de 
mZton;  Carezze  asinine.  ||  (Prezzo) 
Carezza.«  Quell  mereant  Vh  d*  6na 
carezza  sproposilada  » : «  Quel  mer- 
cante  h  di  unacarezzaspropositata^. 

—  Carezzds,  Carezzevole. 

—  Carezz^-ezzaa-ezzass,  Carez- 
zare  e  Accarezzare.  Carezzass  la 
barba:^  jDarezzarsi  la  barba.4(  Quell 
fioRU  It  Vk  staa  tropp  carezzaa  »  : 
«  Quel  ragazzo  fu  troppo  accarez- 
zato  ». 

Cargi  (Volg.)  Vedi  Caricd. 

Cariada  (  Condotto  dell'  acqua 
dalla  gora  alia  ruota  del  mulino), 
Gorello.  Doccia. 

Carlca-rlcaa-ricass ,  Caricare. 
(Oltre  gli  esempi  dati  in  caregd 
ah  questi  speciali  alia  parlata  ci- 
vile) Carica  el  s'ciopp:  Caricare 
il  fucile,  lo  schioppo.  Caricass  de 
pagn:  Caricarsi  di  abiti.  Caricd 
la  dose :  Caricar  la  dose.  Caricd  i 
tintf  V accent,  la  mem^oria,  ecc. :  Ca- 
ricar le  tinte,  I'accento,  la  memo- 
ria.  «  /  Ulani  tod^ch  dn  caricaa 
trh  volt  elfamosoquadraa  delpritv- 
dp  Umbert » : «  Grli  Ulani  austriaci 
caricarono  tre  volte  il  famoso  qua- 
drato  del  —  ». 

C&rlca,  Carica.  Vess  in  carica  : 
Esser  in  carica.  |  Carica  a  la  bar- 
ionetta  (in  dis.) :  Carica  alia  baio- 
netta.  Carica  de  cavalleria:  Cor- 
rica  di  cavalleria.  «  Te  gh^ee  miss 
troppa  carica  a  std  s*ciopp  »:  «  Gli 
bai  messa  troppa  carica  a  questo 
schioppo.  » 

—  Caricatura  (P.  V.),  Carica- 
tura. Giomal  de  carieatur :  Idem. 

—  C&ricli,  Carico.  (Per  imposta) 
Carico.  TesHmdni  a  carich:  Teste 
a  carico.  FdMhen  carich :  Par- 
gllene  carico.  Fdssen  carich:  Far- 
sene  carico.  |  (Gioco)  Carico. 

—  Caricaa,   Caricato.    Carieac 


CAR 


—  100  — 


CAR 


o  caregaa  comeSn  mull.  Caricato 
come  un  miilo.         ^    .  ,.         ,. 

Carilldn  (d.  Fr.),  Canglione,  (in 
disuBO.  Era  un  concerto  di  cam- 
pane  nel  medio  evo)  Soneria.  O- 
rologg  a  earlidn :  Oriolo  con  so- 
neria. Schtola  col  — :  Scatola  ar- 
monica. 

Carlmaa,  Calamaio.  Carta^pen- 
na  e  earimaa:  Carta,  penna  e  ca- 
lamaio. I  (Sotto  gli  occhi)  Cala- 
mai,  (Quasi  in  tutta  Toscana)  — 
Occhiaie  (Pirenze)  (Se  invece  di 
lividi  sono  gonfiori)  Pesche  agli 

occhi.  -^^        , 

—  Garlmarada,  (Un  calamaio 
d'  inchiostro  pieno  ) ,  Calamaiata. 
«  El  g'  d,  Hraa  6na  carimaretda  » : 
«  Gli  giettS  addosso  un  calamaio 
d'  inchiostro.  » 

Carlmarera,  Porta  calamaio. 

Carlsna,  Fuliggine.  On  saceh  de 
carisna:  Un  sacco  di  fuliggine. 
Ifer  come  la  carisna:  Nero  come 
la  fuliggine.  . 

Carltaa,  Carit^,  Oper  de  eart- 
taa:  Opere  di  caritSi.  Carilaa  del 
prossim :  Caritil  del  prossimo. 
(Civ.)  Filantropia.  Suora  de  can- 
tua:  Suora  di  carith,.  |  Cercd  la 
caritaa:  Chieder  la  elemosina. 
«  Fhmm  sta  carilaa  .'  » :  «  Fammi 
questa  caritJ^,  di...»  (Escl.)  ¥.  Per 
caritaa .'  » :  «  Per  cant^ !  »  Cari- 
taa pelosa :  Idem. 

—  Caritat^TOl,  Caritatevole.  On 
omm  caritatevol:  Un  uomo  cari- 
tatevole. ( Iron. )  «  Sperhmm  eh'  el 
sia  caritatevol  o  discrett  »  (a  ora- 
tore) : «  Speriamo  ohe  sia  caritate- 
vole. » 

Garlee.  In  disiiso,  tranne  che 
nel  proverbio:  Fct  dun  corp  in 
d'dn  carlee:  Pigliar  due  colombi 
a  una  lava. 

Carlo.  Nome  proprio  nelle  fr. : 
M  sur  Carlo  (in  dis.) :  I  quattrini. 
Ai  temp  de  Carlo  V:  Ai  tempi  di 
Carlo  Quinto.  Avenn  faa  pussee 
che  Carlo  in  Francia :  Aveme 
fatte  quante  Carlo  in  Francia. 

—  Carldxma  (A  la),  A  la  Carlona. 
Carmln,    Carminio.   Color    ear- 

min:  Colore  carminio. 

Cama  (Volg.),  Vedi  Carne  e 
Camagidn, 

Camagldn,  Carnagione.  De  car- 
nagion  seura:  Scuro  di  carna- 
gione.  «  La  g  h  6na  hella  earna- 
gion»  :  «  Ha  bella  carnagione  ». 


Came,  Carne.  —  de  manz,  ao- 
rianna,  de  porch  :  Carne  mastra  o 
di  bue,  di  vaoca,  di  maiale.  — fre- 
8ca,  slegnida,  salada,  ecc. :  —  f ro- 
sea, tigliosa  o  tirante  (1),  sala- 
ta,  ecc.  L'assa  de  la  came:  II 
tagUere.  Mhttes  in  came:  Rimet- 
tersi  in  carne.  N6  savh  se  Vh  came 
o  phss :  Non  sapere  se  sia  carne  o 
pesce.  Pa^h  carina  salada :  Costar 
salato.  Vess  came  e  ongia  e6n 
vun :  Essere  came  e  ngna  con 
uno.  Tra  came  epHl:  Tra  came 
e  pelle.  V^s  6n  mavol  in  came  e 
OSS :  Essere  un  diavolo  in  carne  e 
in  ossa.  Vess  minga  came  ven- 
duda:  Non  essere  carne  venduta. 
Vhss  minga  came  per  i  to  o  per 
i  sd  dent:  Non  essere  came  o  cic- 
cia  per  1  suoi  denti.  Mhtt  sit  la 
came:  Metter  la  carne  al  foco. 
«.  L'h  pussee  la  gidnta  che  la  ear^ 
ne  »  :  «  Costa  piti  il  giunco  che  la 
carne.  Came  morta:  Came  morta. 
(Pr.)  La  came  attacch  a  Voss  Vh 
la  pussee  honna:  Carne  accanto  al- 
Posso  e  terra  accanto  al  sasso. 
«  Shmm^  tutti.de  came »  :  «  Siamo 
tutti  di  carne ».  Tra  carne  e  6n- 
gia  mai  de  mezz:  Tra  e^me  e 
ugna  nessun  ci  pugna. 

—  Carn&scia,  Carnaccia.  « Lh 
ghe  pia^  la  verdura ;  a  la  eama- 
seia  ghe  ne  dd  nagott »  :  «  A  lui 
place  la  verdura,  la  came  non  gli 
si  confk». 

—  Gaminna  ( T.  fane. ). «  Man- 
gia  la  pappa,  che  te  daroo  la  ear- 
ninna  »  : «  Mangia  la  pappa,  cari- 
no,  che  ti  darb  un  poco  di  ciccia  ». 

—  Camee,  Camiera.  Pien  el 
camee:  La  carniera  plena. 

—  CarxLUSC  (Ci5  che  resta  di 
carnoso  attaccato  alle  pelli  da  oon- 
cia),  Carniccio. 

—  CarniYdr  (P.  N.),  Camivoro. 
«  M  gatt  I'h  6n  animal  camivor, 
ma  nun  V  emm  obligaa  a  mangia 
anea  el  pan  »  : « Idem. ». 

Camella  (Specie  di  fungo),  Lin- 
gua. 

Carneyal,  Camevale.  Fd  el  car- 
neval:  Fare  il  camevale.  Avhgh 
parhcc  carnevai  sui  spall :  Aver  di 
molti  carnevali  addosso. 


(1)  Pr.  fiorent.:  Came  tirante  fa  buon 
fante. 


CAR 


101  — 


CAR 


—  CameTaldn,  Cameyalone  am- 
brosiana  (1). 

GarblMt  (Frutto  deUa  caratonia), 
Carruba. 

Oarobbl  (Piazzale  dove  sbocca- 
no  parQcohie  vie),  Crociocbio.  |j 
(La  trivella  maBsima  del  bottaio) 
Cantera. 

Garoccae  e  Oaroocia  con  tutti 
i  derivati  (Volg.  Ant.).  Vedi  Car- 
rozzee  e  Carrozza. 

Oarau  (II  flf^Uo  piii  amato,  il 
prediletto  in  famiglia  o  dalla  mam- 
ma), n  beniamino.  El  earcRU  de 
la  mamma:  II  cucco. 

Car6g]ia.  Carogna.  «  La  vostra 
tnulia  1*  k  ona  carogna ,  ehe  la  vit 
ItUVa  piagh^mlA  Tostra  mula  h 
una  carogna  tutta  piagbe  e  gui- 
dalescbi  ».  «  Quella  carogna  els'e 
pientaa  e  d  voreva  pu  andd,  ni  i- 
nane ,  ne  indree  »  :  «  Quella  caro- 

§na  b'^  piantato  e  non  vuol  piii  an- 
ar  n^  avanti  n^  addietro  ». 

—  Carognitta  (2),  Carognuola. 
Hi  Te  me  paret  &na  oHla  carognet- 
ta,  eon  quel  td  mor6s  » : «  Tu  m'M 
troppo  aeUa  caoherosa  con  quel 
tuo  damo  ».  Ona  earogneUa  d'dna 
tosa  ehe  la  ghe  vc&ur  ben  a  nissun: 
Una  carognuola  di  fanoiuUa.  ebe 
non  s'attaccaad  aIcuno.«^ndemm, 
mangia,  f<k  minga  la  carognetta  » : 
«  Via,  man^ ;  non  mi  fare  la  ler- 
nia  »,  «  I^ma  I'  era  dma  gran  la~ 
vorad4hu,  ma  ad^  la  s'e  htUUida 
a  fd  la  earognetta  »  :  «  Prima  era 
una  gran  lavoratora,  ma  adesso, 
b'^  buttata  a  fare  la  carogna  ». 

Oarallnna  (Gioco  al  bigliardo), 
Carolina. 

CaroliBn  (P.  N.),  Carolina  (No> 
me  proprio  di  donna). 

CutomU  ( Specie  di  torneo  dei 
nostri  tempi),  Carosello.  |  Vedi 
anche  €Ho9ira. 

Cardttola,  Carota.  Seller  e  cor- 
rdttol :  SMano  e  carote.  |  (Panza- 
na)«  T\  te  me  inventet  6na  carbt^ 
tola  » : «  Tu  mi  pianti  una  carota  » 


(1)  A  Pirenza  o*i  iaveee  il  camevaHno^ 
per  Indieare  1«  AiBzioni  r«ltgfM«  a  oai 
tnggoao  donne  galaail  e  paini  per  dllet- 
to  e  poBipa. 

<S)  Credo  Impoeslbile  il  dire  in  qnante 
oeeaslniil  e  per  quantl  motlvi  dWeref ,  a 
MDajio,  sf  tui  dal  popolo  dar  della  caro^ 
aneUa  a  doane  e  a  racatzi.  D6  varil  eeem- 
piL 


Sta  H  qttoH  tutt  el  aanto  (^  a  ea- 
8cih  earoUol:  Perdere  tutta  la  Ban- 
ta  giomata  a  far  cianoe. 

Carozsa,  Carrozza.  MUt  8u  car- 
rozza: Metter  su  carrozza.  Anddb 
in  — :  Andar  in  — .  Dism^tt  de  <e- 
gn\  carrozza:  Smetter  carrozza. 
Sddr  de  carrozza:  Signore  da  car- 
rozza. —  M.  d.  d.:  Andit  in  car- 
rozza col  timdn  dedree:  Andar  in 
baroa.  Tirh  la  carrozza  c6nt  i  bti- 
seeeh  (Appr.) :  Tirar  I'anima  coi 
denti  o  tener  carrozza  e  star  vi-: 
vere  a  Bteccbetto.  Tc^u  6n  viorin 
per  6na  carrozza:  Pigliar  lucciole 
per  lanteme.  (Pr.)  Se  po  minga 
andct  in  paradis  in  carrozza:  In 
paradise  non  ci  si  ya  in  carrozza. 

—  Garozzada,  Carrozzata.  Ona 
carrozz€tda  de  gent:  Una  carroz- 
zata di  gente. 

—  Carozziibll  (di  strada),  Car- 
rozzabile. 

—  Carozzin,  Carrozzino. 

—  Oarozzdn,  Carrozzone. 

—  Carozz4tta,  Carrozzella.  Car- 
rozzina,   Carrozzuocia. 

—  Carozzee,  Carrozziere. 
Carpan^U  (Sorta  d'albero),  Car- 

pinello. 

—  Ciurpen,  Carpine.  La  grbtta 
di  carpen:  La  grotta  dei  carpini. 
(Sorta  di  pesce)  Carpione. 

CarpUi-rplaa,  Velarsi.  JEl  fregg 
el  fdk  carpia  anca  Vfuie:  Colfred* 
do  intense  si  vela  anche  Taceto. 
«  Me  sdnt  sentii  a  carpid  d  san- 
g*u  » :  «  Mi  sentii  a  far  un  tuffo  11 
sangue  o  a  rimescolare.  » 

— ^  Garpiadiira,  Velo. 

Carpionii-pionaa-onazs  ( Acoon- 
ciare  con  aceto  certe  vivande), 
Accarpionare  e  Carpionare.  I  (In- 
freddarsi)  «  86nt  carpionaa  bell  e 
ben  » :  «  Ho  preso  una  bella  im- 
beccata ! » 

Garpdgn,  Pottinicoio.  « Inveee 
d*&na  menaa  fee  faa  dn  carpogn  »: 
«  luTece  d'una  nmendatura  m'  M 
fatto  cost!  un  pottiniccio  ».  |  £e- 
moUtzz  carpogn  :  Radice  Btopi>o8a. 
I  «  L*l  tutt  carpogn  in  faceia  » : 
«  £  tutto  tarmato  in  viso.  » 

—  Carpogntot.  ^A  furia  de 
poncignallaf  sta  camisa,  Vh  car- 
pognenta  » :  «  Camicia  rappicci- 
cottata.  » 

—  Garpognadiira  (Come  Car- 
pogn nel  primo  signiflcato),  Pot^ 
tiniccio. 


CAR 


—  102  — 


CAR 


—  Carpognln  (Tannaticcio),But- 
terato. 

—  Carpogn6n,  Butterataccio. 
Garsenza  (Grande  confetto  di 

varie  forme  e  qualit?^),  Crescen- 
za  (1),  Stiacciata.  La  earsenza  del 
primm  di  de  Vann:  La  focaccia 
ael  capo  d'anno.  (Fig.)  «  Me  sdnt 
settaa  s^il  cappell  e  Voo  faa  dir- 
Tentdi  6na  earsensa  o  6n  carsertr- 
zin:  Vedi  Garsenzin.  |i  (Specie  di 
cacio)  Carsensna  de  Leeeh:  Strac- 
chino.  jl  La  carsema  di  avi:  II 
faro  deile  api. 

—  Garsenzin,  Stiacciatiua.  «JEl 
s'h  settaa  sul  cappell  el  n*d,  faa  6n 
carsenzin  »  :  «  Si  pose  a  sedere  sul 
cappello  e  ne  fece  una  stiaccia- 
tina». 

—  Carsenzdnna,  Grande  stiac- 
ciata. 

Oarta,  Carta.  —  Manea,  eolora- 
da,  per  scriv,  de  involg:  Carta 
bianca  colorata,  da  scnvere,  da 
far  pacchi.  Carta  sugant  o  absor- 
bent :  Carta  su^a.  —  de  dishgn,  de 
musica,  de  lueida:  Carta  aa  di- 
segno,  da  musica,  da  lucidare. 
Carta  de  tapezzee,  carta  pegora, 
stamegtia:  —  da  tappezziere,  car- 
tapecora,  da  impannata.  Carta  la- 
Toradtty  oollada,  de  filtra:  Carta 
lavorata,  bollata,  da  iiltrare,  ecc. 
M.  d.  a. :  Avhgh  carta  bianca : 
Avere  carta  bianca.  Carta  canta 
e  vilan  dorma :  Carta  cantdi  e  vil- 
lan  dorme.  Opp.  Quel  ch*  h  scritto 
iion  si  stringe.  |  (Alia  trattoria) 
Disna  a  la  carta  :  Pranzare  alia  — . 
II  (Documenti)  Carta  de  sieurhzza : 
Attestato  di  bona  oondotta,  Carta 
de  sicurezza.  Fdi  ved^  i  sd  cart: 
Mostrare  gli  attestati.  *<D(Buggia 
mai  i  cart  di  alter  » :  «  Non  dar  oo- 
chio  alle  carte  altrui  ».  «  Goo  6na 
carta  che  canta  »  :  «  Ho  una  carta 
che  canta ».  «  HI  contratt  V  h  in 
carta  bollada  e  registraa  »  :  «  II 
contratto  6  bollato  e  registrator. 
I  (Per  giocare)  /  cart :  Le  carte. 
On  mazz  de  cart:  Un  mazzo  di 
carte.  Dafceura  i  — ;  Distribuir 
le  carte.  Me^cidt,  i  cart:  Mesco- 


(1)  Anche  a  Fir.  oggid)  si  conoflce  la 
ereficenxa  :  cacio  lombardo  e  la  crescenza : 
specie  di  panettone.  Ma  nel  linguaggio  co- 
mune  ha  altri  sens! :  vestitd  a  crescen- 
ta^  ecc. 


larfe  o  scozzare  — .  (Fig.)  Giuga 
tutt  coss  sii  6na  carta :  Giocar  una 
carta  o  tutto  su  una  carta.  Tegn\ 
su  i  so  cart:  Non  farsi  scorgere. 
Mudass  i  cart:  Voltarsi  gli  eventi. 
I  (Valori)  Carta  monead:  Carta 
moneta.«  Gh*h  pk  d'argent,  n6  gira 
che  carta  »  :  «  Non  c'fe  pift.  argento ; 
ciroola  soltanto  il  biglietto  ».  |  Ona 
carta  de  giigg  :  Carta  di  agni  o  di 
spilli. 

—  Cartee,  Cartolaio.  «  Va  gid 
dal  cartee  a  compramm  6n  boget- 
tin  de  incoster  »  :  «  Va  gift  alia  car- 
toleria  e  compera  un  barkttolo  di 
inchiostro  ». 

—  Cart^ll,  CarteUo.  «  Gh^^  fieu- 
ra  el  cartell  per  fitta  via  i  so  stana  » : 
«  C'^  rappigionarsi ».  Cantante  de 
carthll:  (Jantante  di  cartello. 

—  Cart^Ua,  Cartella.  Gartella  de 
rendita :  Cartella  di  credit©  verso 
lo  Stato.  I  (Di  scolari)  La  cartella 
per  andh  a  scdla:  La  cartella,  n 
cartolare  de'libri  e  dei  doveri. 
(Delia  tombola)  Cartella. 

—  GarteUamm  (delPoeuv). 

—  Cartelldn,  Cartellone.  M  car- 
tellon  de  la  Scala:  II  cartellone 
della  Scala.  (Delia  tombola)  II 
cartellone. 

—  Gartera,  Cartiera.  Cartera  a 
vapdr :  Cartiera  a  vapore  (Moglie 
del  Cartee)  Cartolaia. 

—  Gartinna.  «  M  par  6na  car- 
tinnade  Paris  yn  «PaTe  il  figurino 
delle  mode )».  |  Ona  cartinna  de 
g'ugg :  Una  cartina  di  agbi  o  di 
spilli. 

—  Cartdn,  Cartone.  On  carton 
de  semema  de  cavaler :  Un  cartone 
di  seme  di  bacbi.  Omm  de  car- 
ton: Idem. 

—  Gartonzin,  Cartoncino. 
Gamga  (Coleottero  dannoso  alle 

viti),  Eruca. 

Garuspi ,  Torsolo.  ( Fanciullo 
stento)  Vedi  Baspusc. 

Gas  o  Gaso,  Caso.  «  L^oo  trovaa 
per  caso  »:  «  L'ho  incontrato  per 
caso  ».  «  G'  oo  minga  faa  cos  » : 
«  Non  ci  ho  fatto  caso  ».  «  In  tutt 
i  cos  o  in  del  cos  di  ea» » :  «  In 
qgni  caso  o  nel  caso  dei  casi  ». 
Vhss  in  cas  de  fit  o  de  dl:  Esser 
al  caso  di  fare  o  di  dire.  A  ects 
pensaa :  A  caso  pensato.  Pensata- 
mente.  «  Te  see  6n  gran  cas  o 
cetsetty^:  Vedi  Cashtt,  Anddt  tnal, 
in  ghner f    numer  e   cas:  Andar 


CAS 


—  103  — 


CAS 


male  in  genere,  numero  e  oaso. 
«  Caso  mau.. » :  «  Idem  ». 

—  Casett,  Casetto. 

Gasa.  Vedi  Od.  (Casa,  da  gente 
civile,  in  osni  oaso). 

—  Gasament  (Gruppo  di  case), 
Casamento.  «  Qfuii  ehe  se  fd,  (tdhs 
in  tutH  easameniy^i  «  Oggi  si  fanno 
casfunenti  non  case  ». 

Casaoca,  Casacoa.  Voltit  ectscte- 
ea:  Voltar  casacca. 

—  CasaccUn,  Giubettlno. 
CasalbnttiLn  (Nome  di  borgo), 

Casalbuttano.  V.  Ff.  :  Andh  a  Va- 
•dtbuUan  (in  dis.):  Essere  appio- 
eato. 

Cascli-seaa  (Civ.  tranne  ehe  in 
qnelle  frasi  anche  popolari),  «  N6 
ghe  ea$ea  6n  bdr  » :  «  Non  gli  oa- 
Bca  nn  soldo  ».  Oeuv  easeaa:  Uova 
affoeate  ( Aff.)  «  Sont  eaaeada  (AS,) 
(Vedi  BorUi  gib)  e  me  sdnt  feuUt 
mal » :  « Sono  oaduta  e  iui  son 
fatta  male  ». 

—  Oascada,  Cascata.  £m  enueor- 
da  del  Niagara:  La  cascata  del 
Niagara.  |  (Delia  oaasetta  dei  coo- 
ofai)  Copeitone  di  parata.  |  (Di 
cortinaggi)  Finimenti. 

—  Casoamm  (Bifiuto  di  seta  la- 
vorata),  Caseami. 

—  Cascamort,  Casoamorto.  Fh 
el  easeatnort:  fare  il  casoamorto. 

Oafldi  (Elmodapompiere)  (P.  N.), 
Caschetto. 

CaaeUk^-8Ciaa-Beia88.Caociare  (1), 
Stimolare,  Fiocare,  Mettere,  ecc, 
ZAi  el  eitseia  tutt  quHl  ehe  one  eh- 
pUa  in  del  eantdn  »  :  «  Egli  noca  in 
un  oantucoio  tutto  quefio  obe  gli 
vien  tra  mano  ».  «  Ctueid  dent  on 
eiod .'  Ficoar  nn  cbiodo  in...  Cor- 
seid  /<Bura:  Soiicoiare.  «  Xit  el  se 
eiueta  dwertutt  » : «  Lui  si  eacoia 
dappMBrtutto  ».  CaseiitgU^  Ingoiare. 
Caeeiti  9u:  Garrire,  Bampo^are. 
Ceueid  via :  Scaeoiare.  Casctass  in 
del  eoo  dn'idea,  6n*  agnada:  Cao- 
ciarsi  o  ficcarsi  una  oosa  o  una 
fiaima  in  testa.  (Di  faoco)  « Std 
eeiUdin  el  eaeeia  tropp  »  : «  Questo 
sealdino  rende  troppo».  (Di  alberi) 
« III  phrHeh  el  eomtneia  a  easeid  » : 
<c  n  peeco  germoglia  ».  (Affliggersi) 
«  me'i  caseiaa  tanl  ehe  Vdk  finii  a 


(1)  La  signifleasione  a  lotrga  haae  del 
eaeeimre  flor.  « :  amdare  a  eaccieu  SI  veda 
cone  in  dla]«tto  li  preitf  a  nnmerose  Ta- 
rlaslonl. 


mori  Hatch »  :  «  Tanto  si  aooorb, 
ohe  fini  ool  morir  tisioo ».  « Ma 
dove  diavol  el  s'h  ctiseiaa  8t6  bene- 
dhtt  fi(Bu  #  »  :  «  Ma  dove  diamine 
s^fe  fiocato,  questo  benedetto  ra- 
gazzo?».  Cascidt  hall:  Sballarle. 
(In  sense  innooente)  «  Shmm  staa 
Id  a  easeid  ball  iuita  sira  » :  «  Sia- 
mo  stati  1^  a  disooiTcre  o  a  ciar- 
lare  o  a  cianciaretutta  sera»(Nel 
sense  dato  dal  Cherub,  ma  ora  in 
disuse)  Fare  parolette  amoroso. 
Caseiit  f<Bura  dna  spanna  d*o&uee 
o  d'oee:  Vedi  Oee,  Oeuoid  fcRura 
i  vaeeh  :  Mandar  le  muoche  a  pa- 
score. 

—  Gasdaball  (Chi  dh  a  inten- 
dere  cose  non  vere),  Carotaio, 
Sballone. 

—  Gasclaciod,  Casdacuni,  Ga- 
sdastaccliett ,  Gasclavid  (Vane 
specie  di  ferri  ohe  servono  a  ad- 
dentrar  chiodi,  ounei  o  bullette 
nellegno),  Caociatoio^  Cacciaviti. 

—  Casciada,  Cacciata  (I).  La 
easeiada  de  Vann :  La  messe  del- 
Tannata.  La  eeueiada  di  piant: 
II  germogliare  degli  alberi.  |  «  Sta 
caraMnna  Vh  de  gran  casciada;  la 
lira  a  mila  e  dusent »  :  «  Questa 
oarabina  ha  una  gran  portata ;  co- 
glie  a  mille  e  dugento  metri ». 

—  Gascin  (Chi  guida  i  bracohi 
ad  appostar  la  preda),  Braochiere. 

Gascmlr  (Panno  assai  fine),  Ca- 
soimiro. 

Gason6  (D.  Fr.)  (Fazzoletto  da 
coUo),  Ciarpa. 

Gasee  (Contadino  ohe  fa  cacio 
e  burro  nolle  tenute  del  basso  mi- 
lanese),  Cassinaio. 

—  GaMra  (La  stanza  dove  si  col- 
looano  le  forme  del  oaoio  lodigia- 
no  nolle  oascine),  Caciaia. 

Gaseg^plaa  (Complesso  di  case 
formanti  gruppo  isolate),  Caseg- 
giato.  « iMf  dove  dn  faa  sii  guell 
gran  easeggiaa  » :  «  Lli,  dove  nan- 
no  eretto  quel  grande  oaseggiato. » 
(V.  riprov.)  Casamento. 

Gasell^  CaseUa.  (Stanza  dove  i 
maoellai  ammazzavano  le  bestie 


(1)  Cacciata  in  Flor.  non  ha  neuuno  dei 
signif.  milanesi.  Oltre  al  tenso  storico: 
la  cacciata  del  duca  d'Atene,  degli  Uber^ 
tij  ere  J  ha  qaello  derivanle  da  caccia  e 
lo  si  a«a  nella  frase :  una  cacciata  (meglio 
levata  o  eavaia)  di  sangue ;  o  per  ocni- 
stone  quahmqi*e. 


CA» 


104-^ 


CAS 


prima  ohe  ci  foese  il  macello  pub- 
mico  e  dove  ora  tengono  le  loro 
oarni).  Cella.  |  (Casa  di  guardia 
sulle  ferrovie)  Casella. 

Gas^^Ua,  Casella.  [Seomparti- 
mento)  Ija  casella  de  la  posta :  La 
casella  delle  lettei*e. 

Cas^rma,  Caserma.  Toma  in 
easerma  a  Vora  de  VappUl:  Tor- 
nare  in  caserma  aU'ora  dell'ap- 
peUo.  «  El  par  de  vess  in  d'ona 
caserma  »  (per  V  odor  di  pipa) : 
«  Pare  una  carbonaia ! » 

—  Casermagg.  (Ogni  spettanza 
di  caserma).  loggett  de  casermagg: 
Gli  oggetti,  i  mobili  delle  caserme. 

—  Casermer,  Casermiere.  (Cu- 
stode  della  caserma). 

Casin,  Casino.  JEt  casin  di  no- 
Ml  (a  MilancK  in  dis.):  II  casino 
Borghese  (a  Firenze).  )  (La  palla 
piti  piccola  nel  gioco  di  bigliardo) 
Pallino.  ]  (Edifioio  dove  stanno  i 

gabellieri)  Gabbellino,  Casina,  Uf- 
cio  daziario.  |  CaHn  de  campor- 
gna:  Villino. 

Casina.  Vedi  sotto  Casa  e  Ca, 

Casdn ,  Casone  (1) ,  Cascina. 
(Stanze  della  oasoina  formate). 
«  On  cason  el  g*  dt  generalment 
einq'u  stanz  »: «  rTella  cascina  cin- 
que stanze  occorrono  alia  fabbri- 
cazione  del  cacio  ».  Vedi  Cas4ra. 

Casdtt,  Casotto  (2).  Casott  del 
can:  Casotto  del  cane.  ||  Pod^ 
fass  vedi  in  d'6n  casott:  Essere 
un  fenbmeno  curioso  |  (Per  uc- 
ceUare)  Capanno. 

Gaspl,  Pificiatura  del  Tino.  El 
easpi  V  h  ddlss:  II  mosto  h  dolce. 
(Per  ogni  volta)  « ler  col  rn^  tore 
oo  fda  vott  caspi  » :  «  leri  diedi 
otto  strette  di  torcbio  ». 

—  Clispiii,  Ammostare.  C&spita! 
(Esclainaz.  di  maraviglia  o  d/  im- 
pazienza). 

Cassa,  Cassa.  Caseaforta:  Cas- 
sa  forte.  Amm,anch  de  cassa:  Vuo- 
to  o  difialoo  di  cassa.  Andd.  a  la 
cassa  a  scoeud:  Andar  a  risouotere 
alia  cassa.  lAher  de  cassa:  Libro 


(i>  Casone  e  casa  molto  gi«nd«,  ma  non 
heila.  Cascina  che  rende  piu  dappresso  il 
nostra  Cason  e  per6  tutto  il  oomplesso  del 
fiibbricato  nella  tennta  con  alloggi  e  stal- 
le.  Cason  mil.  e  invece  soltanto  11  com- 
plesito  delle  stanze,  dove  si  fabbricano  e 
si  tenpono  caci,  burro  e  ricotte,  eco. 
*  (2>  Casotto  in  Fior.  corrisponde  alia  no- 
stra Garetta. 


di  cassa.  0  Cassa  de  mart:  Cassa 
da  morto.  Ona  cassa  de  liber :  U- 
na  cassa  di  libri.  [  (Stampatori) 
Bassa  cassa:  Cassa  delle  minu- 
scole.  (Speciale  ad  altri  oggetti) 
Cassa  aipagn  sporeh:  —  de  panni 
sudioi.  —  de  Vorologg:  —  dell^o- 
riolo.  -—  de  Vaxiqua:  —  delPacqua. 
—  d*6n  pastizz:  Crostata.  —  del 
pianofort:  —  del  pianoforte  —  de 
Voce:  Vedi    Oce,    |   (Stabilimenti 

Eubblioi)  La  Cassa  ae  risparmi  : 
la  Cassa  di  risparmio.  —  de  pre- 
videnza:  —  di  previdenza.  —  di 
deposit  e  prhstiU:  Cassa  di  depo- 
sit e  prestiti.  Cassa  de  incorag- 
giamsnt,  arti  e  eomm^rcio:  Cassa 
di  inooraggiamento  alle  arti  e  al 
commeroio.  M.  d.  d. :  Andii  via 
in  d'6n  baull  e  tomit  in  d'dna 
cassa:  Vedi  BauU.  Avh  nanea  per 
la  cassa:  Non  passare  neppur  per 
la  contracassa  (1)  o  imischiarsi 
d'una  cosa.  Batt  cassa:  Doman- 
dar  denari.  P.  E.:  «  Tutt  i  mo- 
ment I'h  cAt  a  bati  cassa  » :  «  Tutti 
1  moment!  h  qui  a  chiedermi  o  a 
spillar  quattnni. »  Batt  la  gran 
cassa  (Farsi  la  r6clame):  Battere 
la  gran  dassa. 

—  Gassetta,  Cassetta.  La  eas" 
setta  del  sal :  L'alberello.  Cassina 
del  sale.  Vedi  anche  Biissola  o 
Bitssera.  La  eassetta  di  elemdsin: 
La  cassetta  delle  elemosine.  (De- 
gli  impresari)  «  Mi  guardi  minga 
a  Varte,  mi  guardi  alia  eassetta  » : 
« lo  non  bado  alFarte,  io  bado 
alia  cassette  ».  Ceusetta  per  spu- 
daghdent:  Sputacohiera.  Cassetta 
del  fcBugh:  Cassettina.  Cassetta 
de  la  gabbia  di  usH :  Cassettina 
del  panico.  Cassetta  del  barom^tta : 
Cassetta  del  merciaiolo.  Passetta 
del  decrotiBur:  Cassetta  del  lu- 
strascarpe.  |  Cassett  defidr:  (sen- 
so  proprio) :  Cassette  da  nori ; 
(senso  ng.)  Piedoni.  Cassetta  de  la 
l^na:  Portalegna. 

—  Cassett,  Cassette  (2),  Casset- 
ta. /  cassett  del  citmo:  Le  casset- 
te del  cassettone.  |  (Sedile  del  coc- 


(1)  La  frase  h  quasi  simile ;  ma  non  peu'^ 
sare  per  la  contracassa...  d^  cordoni  in 
flor.  vuol  dire  invece :  non  pensare  mmi- 
mdmente  a  una  cosa. 

(2)  11  cass^to  florentino  corrisponde  al 
nostro  cassettin  come  il  cassettone  al  nostro 
cumd. 


CAS 


105  — 


CAS 


ohiere)  Cassetta. «  El  sia  ben  a  ecu- 
sett  »  :  «  Sta  bene  a  cassetta  y*.  El 
eauett  del  tavolin :  11  cassette  del 
tavolino. 

—  Cassettiii.  Cassettino.  <nElten 
i  danee  in  d'on  eassettin  della  cif- 
fonira  »  :  «  Tiene  i  quattrini  nel , 
o  in  un  cassettino  dello  stipo  ». 

—  Cassettdn,  Cassettone,  Cas- 
setta. I  ( Scompartimenti  nel  sof- 
litto  a  paleo)  Oassettoni. 

—  Cassto,  Cassiere.  El  casser 
de  la  Banea  NaeUmal:  II  cassie- 
re della  Banca  N. 

—  CBMBdn,  Cassone.  Pfhdica  del 
easean:  I^redica  del  cassone. 

—  Casaabanch,  Cassapanca. 

—  CasBaribn  (Tribunale  supre- 
mo}, Cassazione.  La  Cort  de  Cas- 
9az%an:  La  Corte  dl  Cassazione. 

Cawrta,  Cassia.  Ctusia  in  eanna : 
Cassia  in  canna  o  in  bastoni.  Cos- 
sia  e  tamarind:  Cassm  e  tama- 
rindo. 

fiamrtnua,  Casoina  (1),  Casolare, 
Casale. « Intamo  a  Milan  gh*h  tan- 
U  eassinn,  dove  se  fit  nd  la  for- 
maggia  »  :  «  Intomo  a  Milano  ci 
sono  molte  oascine  dove  non  si 
£abbrioa  il  oaoio». 

—  OaMtnagg  (Aggregate  di  ca- 
scine).  Casoinali. 

Castan,  Castagno.  Lkgn,  earbdn 
de  — .•  Legno,  carbone  di  — .  Co- 
lor eastan:  Colore  oastagnino. 

—  Cagtanftll,  Castagnolo. 

—  Cawtaull,  Castagneto. 

-  —  Castigna*  Castagna.  Oiut^gn 
phst:  Marroni  o  Castagne  seccne. 
—  a  Uss:  Suooiole ,  Ballotte.  —  a 
rott:  Bmciate  o  Frngiate.  GtMth- 

Sna  d'  India  o  amara:  Castagna 
'India.  Seannitieasteffn:  Castraiv 
le.  H.  d.  d. :  Doprh  la  seiampa  del 
aaU  per  HrA  fasura  i  easiegn  de 
la  bwmis  :  Carar  le  castagne  dal 
faoeo  oolla  zampa  del  gatto.  |  (Fo- 
eo  artafieiale)  Oastagnola. 

—  Castagnitt ,  Castagnette  e 
Nacchere. 

—  Casfcegnatt,  Castagnacciaio. 

—  CastogncMixa,  Piccola  casta- 
gna. I  (Fnoeo  artifiziato)  Casta- 
gnola. 


(I)  A  PirenM  si  legge  Catdne  sol  fron- 
tisplsio  d«Ue  botteghe  dove  •!  vende  latte, 
borro,  si«ro,  ece.  C^e  la  paMMggiata  alle 
CMdne; 


OasteUtt,  Castelletto.  OasteUeU 
de  cartee :  Castelletto  da  cartolaio. 

—  del  lottiroeu:  Registro  del  bot- 
teghino.  —  del  ligaddr  de  liber:  — 
del  legatore. 

Castellliia,  Castellina  (al  gioco 
delle  noci). 

CastW^  Castello.  El  eastell  de 
Tress:  II  castello  di  Trezzo.  Trd, 
in  castello  :  Empir  il  buzzo  (Volg.). 
CastH  in  aria:  Castelli  in  aria 
(II  midollo  del  oocomero  o  angu- 
ria)  il  grumolo.  El  eastell  de  Voro- 
^ffff'  CarteUa.  El  aistell  d*&n  mo- 
ron (ossatura  delle  rame) :  H  pal- 
eo d'un  gelso.  (Pr.)  Casthi,  aquU, 
e  leon  ghe  n'h  per  tutt  i  canton  r 
Vedi  Aquila. 

GastigJi-lgaa-lgaBB.  Castigare. 
Oastigit  6njlceu :  Castigare  un  ra- 
gazzo.  Gastigdb  iri  la  goUt :  Tener 
a  stecchetto.  Castigii  la  borsa :  Ca- 
stigare  la  borsa. 

—  Caatlgatnatt,  Casti^matti. 

—  Castigh,  Castigo.  MHt  in  eo-. 
stigh  :  Mettere  in  castigo.  Vess  6n 
castigh  de  Dio ! :  Essere  un  ga- 
stigo  di  Dio !  Legnad  ehe  pareven 
castigh  de  Dio  ! :  Legnate  che  pa- 
revano  gastighi  di  Dio. 

Castitaai  Castit^.  Fa  v6t  de  ea- 
sUtaa :  f^ar  vote  di  castit^.  Al  dl 
d*inc€RU  la  easiUaa'  Vi  in  pocch 
on6r :  Al  giorno  d'  oggi  la  castit^l 
non  h  apprezzata. 

Castdr,  Castoro.  Capphll  de  ca- 
stor (in  disuso):  Cappello  di  ca- 
storo. 

Ca8tr&-8traa,  Castrare.  —  dn 
can,  6n  eatall,  6n  vitell :  Castrare 
un  cane,   un  cavallo,  un  manzo. 

—  6n  pollster :  Accapponarlo.  — 
6n  porseiU  :  Sanarlo.  Castrit  i  ca^ 
stegn :  Castrare  le  castagne.  Castra 
dn  liber  (dalla  Vensura)  Castrar 
un  libro  o  m.eglio  una  commedia. 
CoteUtt  de  ectstraa :  Costcjette  di 
castrate. 

Gastradinna.  N.  fr. : «  Dagh  6na 
castradinna  »  ;  «  Dagli  una  piccola 
castratura  ». 

Catacomba  (P.  N.).  Catacomba. 
icEl  stit  in  d*  ona  ea  che  la  par 
dna  — »  :  «  Abita  in  certe  stanze 
che  sembrano  catacombe  ».' 

CatafJalCb*  Catafalcq.  «  El  cata- 
faleh  in  giesa  Vera  trwtgnifich-»:. 
« n  catafaico  in  chiesa  era  ma-, 
gniiico  ».  ^El  g*  il  in  t^ta  on  car- 
iafaleh  d'on  eappelUn  eh' el  par 


CAT 


—  106 


CAT 


6na  t6r »  :  «  Porta  una  tuba  che 
sembra  una  torre^. 

Catalett,  Cataletto  e  Bara.  «  L'h 
la  distis  sul  catalett  y^ :  «  £  1^  Bulla 
bara  ».  Spuzzh  de  catalett :  Puzzar 
di  — . 

Catalosrk,  Porre  a  catalogo. 
«  G'oo  daa  de  catalogh  tutt  quit 
faseiciH  »  :  «  Gli  ho  dato  da  porre  a 
catalogo  tutti  que'  fascicoli ». 

—  CatklO|rli*  Catalogo.  Misa  a 
caialogh:  Messo  a  catalogo.  . 

Catan&l  (P.  N.)  (Roba  che  in- 
combra),  Catanicohio  (Pistoia)  (1)^ 
Oatratreppola,  Ciarpe.  Tceu  su  qui 
catanai  e  porti  sul  soree  »  :  «  Rac- 
cogli  quelle  ciarpe  e  portale  in 
aomtta  ». 

Cataplasma  (P.  N.  D.  GrX  Ca- 
taplasma  (2)  Impiastro.  «  M  g'h 
mi88  sii  6n  cataputsma  e  V  h  guor- 
rii^i  Hi.  Con  un  empiastro  h  gua- 
rito.  » 

Cataratta ,  Cateratta.  «  (?'  an 
faa  Voperazidn  de  la  cataratta  ai 
oee  »  :  «  Gli  tecero  la  operazione 
della  cateratta. » 

Catastrln,  Catasto.  Catastrin  een- 
miari:  Attestato  del  catasto. 

Catatomba  (P.N.)  per  Catatom- 
ba.  Vedi  Oatacomba, 

Catatdppia,  Catapecchia.  « A'l 
Mdi  in  d'Sna  eatatoppia,  ednt  i  seal 
de  Ihgn  e  la  lobbia  » :  «  Dimora  in 
una  catapecchia  colle  scale  e  la 
ringhiera  di  legno  ». 

Catedra»  Cattedra.  «  O'hn  daa 
la  eatedra  de  geograiia  e  storia  » : 
•«  Gli  han  data  la  cattedra  di  geo- 
grafia  e  storia ».  Montii  in  catte- 
dra: Montare  in  cattedra. 

CatedrU  (  P.  N. ) ,  Cattedrale. 
Jja  nostra  — :  II  Duomo.  Vedi 
ddmm. 

Caterinett  (Lamiggine  di  certe 
piante),  Pappi. 

Cater^nna  (Nome  di  donna),  Ca- 
terina.  (I*r.)  Santa  Caterinna  por- 
ta el  sacch  de  la  farinna:  Per 
■santa  Caterina  la  neve  alia  colli- 
na.  Santa  Caterinna  de  la  rosuda : 
Ospizio  de'  gettatelli. 

—  Caterinm.  N.  fr.:  La  sura 


(i)  Dice  tutt*  altra  cosa.  n  cataniccTiio  a 
PiBtoia  non  e  altro  che  un  bastone  corto 
«  grosso. 

(2)  Cataplcuma,  in  toscana,  slgniflca  an- 
che :  pertcma  veechia^  vtggiota,  makOiceia. 


Caterinin  di  eostaUsur  (La  Morte 
personificata) :  La  Secca. 

Catlv,  CattiTO.  JFd  el  eativ  (di 
bambino):  Esser  oattivo.  dttiv 
c6me  la  pesta:  Esser  una  peste. 
C6nt  i  bonn  o  ednt  i  citHv  :  Colle 
buone  o  colle  brusche.  « Minga 
eativ  o  minga  mal  std  vin^t^: 
«  Queeto  vinetto  non  h  catdvo  >. 
(Pr.)  /  h6n  sbffrin  per  i  chtiv  (Ap- 
pross.) :  All'ummo  son  furbi  i  buo- 
ni  e  son  minchioni  i  cattivi. 

—  Catlyasc-Catlyon,  Cattivao- 
cio. 

—  Oatiyerla,  Cattiveria. 
Catdppia,   Catorbia  (1),   Gasu- 

pola.  «  L'an  miss  in  catoppia  o 
%n  caidi  »:  «  L'  hanno  ficcaxo  in 
catorbia  ».  «  Ul  stdt  in  d*6na  ea- 
toj9pia  a  quint  pian  » :  «  St&  in  iin 
misero  abituro  a  quinto  piano  ». 

Catramonacia  (D.  G.)  voce  in- 
certa,  che  significa  una  tal  quale 
indisposizione  dell'anima  e  del 
corpo  y  Malumore.  «  Jneceu  a'  €>o 
adoss  la  catramonacia  )> :  «  Oggi 
son  mezzo  e  mezzo  0pp.  Ho  la 
zinghinaia  «  Jxtssa  prtmma  che 
me  passa  6n  poo  sta  eatram,onar~ 
eia  » :  «  Lascia  che  mi  passi  que- 
sto  malessere,  questo.  malumore, 
le  patume  ».  Homp  la  — :  Rom- 
pere  la  malia. 

Cattl  Vedi  Gaspita. 

Catta!  Cattadeddina.  (Volg.). 

Catta,  Colta.  Insalaia  de  pritn- 
m,a  catta :  Insalata  di  prima  colta. 

Cattlk-ttaa,  Cogliere.  Oatt&fo&u- 
ra :  Trascegliere.  P.  E. :  «  Oo  eat- 


Trasceglif 
lo  e  il  bono.  |  (Rinyenire)«^9ula- 
roo  mi,  in  la  folia,  a  cattdtt  fceu- 
ra»:^  Andr5  io  nella  folia,  a rin-> 
tracciarlo ».  |  Cattd  rds,  figh,  i 
galhtt:  Cogliere  rose,  fichi;  sfra- 
scare  i  bozzoli  e  sbozzolare.  )  Gair- 
tit  sit:  Tocoame.  Dd  via  d%  catta 
sii :  Minacciar  altri  e  toocame. 
(Raccogliere)  Ga4tii  sit  i  m&ee:  Rac- 
cattar  cioche.  Gatttt  vun  in  sui 
<Buv :  Coelier  in  flagrante. «  Lie  tutt 
de  cattdt  .'^^ :  «  E  in  coglia  (2),  £  tut- 


(1)  Catorbia  e  voce  ohe  si  ode  anche  & 
Fir.  ma  chesignificasoltanto  carcere.  An- 
che  Catoppia  milanese  ha  altro  tigniflcato 
come  dairesempio. 

(8)  Ho  messo  questa  frase  perche  quel 


CAT 


—  107  — 


CAV 


to  da  godere».  Magidstrinna  €t- 

phnna  eattada  (Grido  di  venditori 

smbiilanti):  Fraeole  appena  oolte. 

VaUeVa  ectUa:  Indovinalo  grillo. 

—  Cattadlnna.  N.  fT.i^Dagh 
&na  eattadinna  a  quii  figh  » : «  Co- 
gli  quattro  iichi)». 

Cattabr6ga,  Compagnia. «^fe- 
gnuu  el  Oiovann  eon  sda  miee  e 
tuita  la  eattabrega  »  :  «  £2  venuto 
il  OioTanni  con  sua  mogUe  e  tut- 
ta  la  figliolansa  ».  |  (Confusione) 
«  E  sueeks  6na  eattahreaa  ehe  te 
»oo  mtn^a  <fl » : «  Accadde  iina  ba- 
bilonia  indioibile». 

GaUabtii,  BolU  bolU  (Come  eat- 
tabrega nel  secondo  signiiicato). 

—  <»ttaflgli  (Pertica  eon  bosso- 
letto),  Brocca. 

CaUdlega  jVc4g.).  Vedi  Cattoli- 
ea.  Viva  nella  frase :  BdU  la  eat- 
toUga  (Volg.):  Frecciare. 

Cattolica  (Di  chlesa  e  di  reli- 
gione),  Cattolica. 

—  Cattolich  {V,  N.),  CattoUoo. 
CattoUeh  apostmiehe  roman:  Idem. 

^  C&OBa  e  Ca58a,  Causa. «  2>'^  ataa 
lii  la  eaosa  de  la  mia  ramnna  » : 
«  Per  cagion  sua  fui  rovinato ». 
!>&  eaota  mnta  a  vun  :  Dar  causa 
vinta  a  uuo.  ||  (Lite)  Fit  eadsa: 
Intentar  lite.  Avocatt  di  eadspers: 
Awocato  de'  miei  stivali  o  delle 
cause  xierse.  Con  cognizion  de  — : 
Idem.  Cadsa  pia:  Causa  pia. 

drat,  Cauto.  Bigogna  andh  eaut 
in  eerU  robb:  In  ceite  cose  ci  vuol 
oautela.  f  (Peguo)  <Lk  se  n*6l  g*d 
el  edut  in  man  el  dd  foeura  na- 
gott  * : «  Se  non  ha  il  pegno  in  ma- 
no  egli  non  snoooiola». 

—  Cavtii-utaa-utass,  Assicu- 
rarsi. 

Cavli-aYaa-ayasB,  Cavare.  Ca- 
va el  eappiU:  Leyarsi  il  cappello. 
Caeh  6n  dent:  Leyarsi,  Gayarsi 
utt  dente.  «  STenoduu  eavaghfcBU- 
ra  nagoU  »  : «  Kon  gti  s'  h  oayato 
di  sotto  nulla  >.  Otwdghen:  Ca- 
yargtiene.  «  Se  gh'en  cava  6n  bell 
nient »  : «  Non  se  ne  ricaya  un  yan- 
taggio  almondo  ».  |  CaviiueHa:  Sga- 
bellarsela.  Cavitssela  eon  diserita 
infamia:  Cayarsela  eon  disereta 
infamia  o  pulito.   Ca/easeela  e&nt 


eooUa  ritponde  in  certo  modo  al  cattd:  oo- 
^Tere  ed  knche  perohe  ehi  fix  la  eogUa  me- 
iMk.  pr«elsam«nte  che  df  lai  t\  pentl  es- 
••rt  Iwtt  deeofttt 


6n  eompliment:  Passarsene  con 
un  complimento.  Cavit  la  mdr- 
sehera:  Leyarsi  la  maschera.  |  (Dei 
setaioli)  Accavigliare.  (Pr.)  Oavaa 
el  dent  eeesaa  ei  dolor :  Cavato  il 
dente  cessato  il  duolo. 

—  Oay,  Cayo,  Canale.  M  eav 
MarSeeh:  II  oanaJe  Marocco.  ( Agg.) 
«.JEl  par  pien  ma  de  denter  ¥e 
eav  »  : «  Sembra  colmo  e  dentro  ^ 
cayo  ». 

—  Caya,  Caya.  Cava  de  fer,  de 
de  diamantf  de  zolfo,  eee. :  Caya  e 
miniera  di  ferro,  di  diamanti,  di 
zolfo.  Cava  de  sabbia:  Cava  di 
sabbia.  IHam>(imt  de  cava  veggia  : 
Diamante  di  caya  yeochia.  |  (Di 
cayallo)  Conche.  |  (Delia  soarpa) 
Fiosso. 

—  Cayamaec.  Smaccbiatore. 

—  CaTab6B<non.  Vedi  Tirabd^ 
seion. 

—  Cayada,  Cayata.  Mhlt  6n  ter- 
ren  in  eavada :  Metter  un  podere 
in  rendita.  \  (Musica)  Ona  beUa  ca- 
vada  de  voa  :  Una  bella  cayata  di 
yoce.  II  (Scberma)  Cayata. 

—  Cayadinna,  Cayatina.  La  ea- 
vadinna  de  la  prima  donna :  Idem. 
I  M  s'h  salvaa  eont  6na  eavadinr- 
na  graziosisHma  »  ;  «  Si  salyb  con 
uno  scappayia  di  spirito*. 

—  Cayad6za  (Tayola  su  cui  sta 
il  renaiolo  a  oayar  sabbia). 

Cayagn,  Cayagno  (1),  Canestro 
e  Canestra  e  Paniere.  On  eavagn 
de  CBuv :  Un  paniere  di  oya.  Al 
eavagn  gh'h  andaa  grid  el  euu:  Al 
canestro  h  cascato  il  fondo  o  %^h 
sfondato.  M.  d.  d. :  Fase  torn  per 
dove  eominda  i  eavagn :  Farsi  pi- 
gliar  pel  sedere. 

—  Oayagna.  Ona  gran  eavttgna 
d'uga :  Una  zana  ricolma  d'  uya. 
M.  d.  d. :  Vantet  eavagna  eh'  el 
manieh  Vh  rott  (Appross.^:  Lodati 
cesto  obe  il  manico  bai  oello. 

—  CayagniBii,  Canestrino,  Bi- 
gnolo.  Cavezzh  i  eb  ceuv  in  del  ea- 
vaaneeu :  Accomodare  o  arsi  Foya 
nel  panierino.  aj/d  faa  6n  ceuv 
fwara  del  eava>gneeu  »  : «  Ei  yuol 
morire». 


(1)  Caicagno  'ft  Fireme  d  sinonimo  dt 
Cestotie.  A  Pistola  ^  cssfa  per  fieno  e  poUi. 
II  nottro  eavagn  col  doe  ooperchi  di  qua 
e  di  lit  del  manico,  non  lo  si  vede  quasi 
pnnto  a  Firenze,  nello  stesso  modo  che  a 
noi  era  ignota  la  bignola.  La  parola  p1^ 
ooomne  k  eeaUu 


CAV 


108  — 


CAV 


Cavalaria  (Volg.).  Vedi  Caval- 
leria  e  derivati. 

Cavalck,  Cavaloare.  Jj'impara 
a  eavaleci :  Impara  a  cayaleare  o  a 
montar  a  oavallo.  Cavaleit  a  s'een- 
na  biotta  o  a  sehenna  nuda:  Ca- 
valcar  a  bisdosso. 

Cayall,  Cavallo.  Oavall  de  tir, 
de^siUa,  a  dopnio  'uso.  de  bar  a 
o  de  Btanga.  de  oarea:  Cavallo  da 
tiro,  da  sella,  da  tiro  e  da  sella, 
da  carro,  da  oarrettone,  da  bar- 
caioli.  Cavall  de  eorsa,  de  posta, 
de  truppa,  ecc. :  Cavallo  da  eorsa, 
da  posta,  da  truppa.  Andd,  o  monr- 
td,  a  eavall:  Montar  a  cavallo  e 
oavalcare.  Afhdh  sul  eatcUl  de  son 
Franeesch :  Andare  sul  cavaUo  di 
san  Francesco.  Avigh  de  ^nan  6n 
eavall:  Condnrre  a  mano  un  oa- 
vallo. Avhghen  de  fit  UU  ai  eavai  : 
Aveme  da  far  letto  ai  cavalli. 
Cred  de  vhss  a  eavall  e  vhga  nanea 
a  ph:  Naufragare  in  porto.  De- 
»nwntit  de  eavall :  Scendere  da  — . 
Di  «i(  sproposit  de  eavall:  Dire 
spropositi  da  — .  Fit  bdlgir  de  ca- 
vaU :  Far  errori,  cose,  da  cavallo. 
Fd,  el  eavall  matt :  Correre  la  ca- 
vallina.  Fiver  o  puraant  de  ea- 
vall: Febbre,  purga  da  — .  Jfae- 
strh  i  eavai:  Ammaestrare  i  ca- 
valli. Matt  come  6n  eavall:  Matto 
come  un  cavallo.  Matt  per  i  ea- 
vai: Cavallaio.  Mitt  la  bria  o 
la  sella  al  eavall:  Imbrigliare  o 
insellare  il  cavallo.  iVd  vesa  iU  a 
pi  ni  a  eavall:  Non  essere  n^  a 
piedi  n^  a  cavallo.  Ongia  de  ea- 
vall: Zoccolo  di  — ,  On  rozz  d'6n 
eavall:  Una  rozza,  una  brenna. 
Vis%  el  eavall  del  GhinUla :  Esser 
Vasino  o  il  cavallo  del  Gk>nnella. 
Vlsi  eavall  de  Gioeehin  (in  dis.). 
Vedi  Gioehin  lAlle  corse)  M  car- 
vail  preferii :  II  cavallo  preferito. 
De  la  part  di  eavai  (In  carrozza) : 
Idem.  VlsB  el  «d  eavall  de  batta- 
glia:  Essere  il  suo  —  di  batta- 
glia.  (M.  aw.)  A  ea/oall:  A  ca- 
vallo. Geredt  Vasen  e  vistegh  a  ea- 
vall: Cercar  Tasino  ed  esserci 
sopra.  Stit  a  eavall  al  fbas :  Star 
a  cavallo  del  fosso.  «  "Finalment 
adia*  me  par  de  viss  a  eavall » : 
«  Finahnente  ora  mi  par  proprio 
d'essere  a  cavallo  ».  vhfa  semper 
a  eavall  al  foRugh :  Essere  un  co- 
vacenere.  «  <7om«  el  stit  ben  a  cor- 
vall » :  «  Come  sta  bene  a  oaval- 


lo. » I  (Inforcatura) «  8H  ealzdn  m*i9h 
strett  de  eavall » :  «  <^uesti  calzoni 


mi  sono  stretti  all'  inforcatura.  » 


voit»)  Gavall  de  ffi^o,:  Idem.  A 
f(tr  de  eavaU:  A  ferro  di  cavallo. 
(Pr.)  GavaU  de  bonna  boeea,  b&nna 
reussida:  Buon  cavallo  non  deve 
aver  bocca  tropjpo  gentile.  Ghi  no 
pd  batt  el  cavctU  baU  la  sella:  Chi 
non  pu6  bastonar  il  cavallo  ba- 
stona  la  sella.  Jn  muncama  de 
eavai  se  fa  trottdt  i  asen :  In  man- 
oanza  di  cavalli  gli^asini  trottano. 
I/oec  del  padr&n  Vingrassa  el  cct^ 
vaU :  L'  occhio  del  padrone  in- 
grassa  il  cavallo.  N^oeedr  zifold 
se  el  eav€Ul  rCol  vcBur  bev  :  (^uando 
il  bue  non  vuol  bere  gli  6  inutile 
il  fischiare.  A  eavall  regakta  n6 
se  guarda  in  boeea:  A  cavallo  do- 
nato  non  si  guarda  in  bocca.  IH- 
volt  el  topieca  anea  el  pit  bdn  eti- 
vall:  Casoa  anche  il  cavallo  ehe 
ha  pur  quattro  gambe. 

—  CayaUaat,  Cavallaro.  «cj&  ve~ 
gnuu  gid  el  cavalant » :  «  £  ve- 
nuto  il  prooaooio  ».  |  M  eavallant 
del  talfuavol :  Il  cavallaro  del  ta- 
le fittaiuolo. 

—  CayaUantlB,  Garzone  del  ca- 
vallaro. 

—  CayallarlBa,  Cavallerizza. 

—  Cayaloadura,  Cavaloatura. 
«  Per  anddt  su  fin  lit  ghe  vcsur 
anea  la  spesa  de  la  cavauxidura  » : 
« Per  montare  lassti  oi  vuol  la 
spesa  della  —  ». 

—  Oayalcayla,  Cavalcavia.  HI 
cavaleavia  de  porta  Ghtova,  eee. : 
II  cavalcavia  di  Porta  Geneva. 

—  CayaUa.  N.  fr.: «  Ginqu  e  dnqu 
des  la  cavalla  V  h  nostra  »  :  «  Qulk> 
la  mano,  la  vaooa  h  nostra  ».  (Fr.) 
Qtiand  la  eavaUa  la  dev  sopjMss 
se  ghe  vit  a  mett  el  eiod  propt  m 
sul  pass.  Vedi  Giod:  Chi  ha  arom- 
persi  il  ooUo  trova  la  strada  al 
Duio. 

—  Cayallatc,  Cayallott,  Cayal- 
lin,  Cayallon,  Cavallacciaccio,Pu- 
ledrotto. 

—  CayaU6n,  Grosso  cavallo.  (A 
bambini ) «  Guarda  el  eavaldn  »  : 
«  Guarda  il  oavallo  ».  Giugit  al  ea- 
valon:  Giooare  a  cavalluccio. 

—  Cayaloada»  Cavalcata. «  An- 
dhmm  a  fit  6na  cavalettda  » : «  An- 


CAV 


—  109  — 


CAV 


dismo  a  far  una  — ,  passeggiata 
a  caYallo».  I  La  eavaleada  atori- 
ea:  La  caTaicata  storica. 

—  CSaiTBllett,  Cayalletto.  Lettin 
9u%  eavallett:  Lettuccio  &u  pan- 
chette  o  cavalletti.  |  (De'pittori) 
davalletto.  «  Finalnienl  el  mh  ri- 
iratt  Ve  gib  del  eavallett » : «  Final- 
mente  il  mio  ritratto  ^  terminato  ». 

CaTaler,  Cavaliere  (1),  Baco  da 
seta.  «  J  «d  eofoaler  Tan  al  hoeeh, 
i  nth  donnen  aneamd  » :  «  I  suoi 
bachi  vanno  alia  fraaoa,  i  miei 
donnono  ancora  la  grossa ».  Ser- 
mema  de  eavaler :  Seme  di  baohi. 
«  Se  anea  quegVann  me  va  mal  i 
eavaler,  sont  a  tirra  » :  «  Se  anobe 
^uesfanno  mi  vanno  male  i  baohi 
lo  son  roTinato  ». 

Cavaletta,  Cayalletta.  Fit  6na 
cavalletta:  Fare  una  cayalletta. 
«  G' an  faa  la  eavcUletta  de  no- 
mind  6n  alter  al  post  ehe  ghe 
toeeava  a  Ih*:  *  Gli  ^  stato  f atta 
la  oavaUetta  di  nominarun  altro 
fd  posto  che  doveya  ayer  lui ». 
«  Hi  g'h  faa  la  eavaUetta  eon  la 
eantessa  perchh  el  Vd  sposada  lii, 
inveee  » :  «  Gli  diede  la  gambata ; 
sposb  lui  la  oontessa  inyece  del- 
I'altro  ». 

Cayalier,  Oayaliere. «  L*  an  faa 
eavaUer  anea  ^ik  »  :  «  L'  ban  fatto 
cavaliere  anche  lui  ».  ( Per  genti- 
luomo)«  I/h  6n  vero  cavalier  » : «  £ 
un  vero  cavaliere.  Cavalier  del 
dent :  Cavidiere  del  dente.  (R.  St.) 
Cavalier  servent:  Cavalier  serven- 
te.  «  Stasira  eh*  el  mefa^a  lU  de 
eawUier  gervente  »  : «  Questa  sera 
la  mi  fEMcia  lei  da  cavalier  ser- 
vente  ». 

—  CaTalierln,  Oiovine  cavaliere. 

—  Cavalierman  ( D.  Fr. ) ,  Con 
troppa  disinvoltura. 

Cayedagna,  Capitagna. 
CayMen.  Vedi  Cavezzal, 
QtLYkSl,  Capello.  Cavei  negher, 
eastan,^  bi&na,  ross:  Capelli  neri, 
eastani,  biondi,  roseti.  Bise,  Hraa 
ingarbiaa:  Ripresi.  spresi,  aggro- 
vi^ati.  In  eavH  (cio^  senza  oo- 
prioapo) :  In  capelli.  Tirh  o  tiroM 
per  i  eavH:  Tirare  o  tirarsi  pe^ 


per 


(1)  In  panato  tl  iis6  ferae  anohe  a  Fi- 
reiu« ,  Btgli  •erittf  chlamar  cavaliere  II 
baeo  da  seta.  0«i  cavaliere  i  tennto  per 
tatraltro. 


capelli.  Ona  trezza  de  eavei:  Una 
treccia  di  — .  Tengeg  i  eavei:  Tin- 
gersi  i  capelli.  Avegh  di  aWari  fin 
desoravia  di  eavei:  Aver  laccende 
fin  sopra  i  capelli. «  El  g*h  nanca 
sfrigaa  6n  eavell » : «  Non  gli  torse 
un  capello  ».  Per  i  ctng'u  ea/vei : 
Per  un  capello,  cio6  li  li.  P.  E. : 
Portalla  feeura  per  i  einq/u  e€tvei: 
Salvarsi  per  miracolo  o  Essere  a 
un  capello  di  restarci.  Bobb  defh 
drizzd  in  eoo  i  eavH:  Cose  da  far 
arricciare  i  capelli  in  capo.  Portd 
i  eavH  foRura  di  oee:  P^rtare  la 
f route  aita.  Jvhgh  puasee  d^bit  ehe 
eavH:  Avere  piu  cbiodi  che  peU 
in  capo.  Mhttesi  man  indieavH: 
Mettersi  le  mani  ne'  capelli.  Vhu 
senea  eavei  o  in  piazza:  Essere 
calvo.  Strappass  i  eavei  per  la  ralh- 
bia:  Strapparsi  i  capelli  dalla  rab- 
bia. «  Queu  tutt  bianch  de  cav^ » : 
«I1  canapono. 

Caytoiia,  Cavema  Ona  v6a  ehe 
la  par  la  vegna  fceura  da  dna  —  .* 
Voce  che  par  che  esca  da  una  ca- 
vema. 

Cayteza,  Cavezza.  «  MHtegh  la 
bria  al  morhll,  mu  Idsaegh  la  ea- 
vezza  »  :  «  Metti^li  la  briglia  al  mo- 
rello,  ma  lasciagli  la  cavezza ». 
(Fig.)  Tegnigh  a  vun  la  eavezza: 
Tener  uno  a  cavezza  o  in  freno. 
Tragh  la  eavezza  etd  eoll:  Idem. 
Trd  via  la  eavezza:  Strappare  la 
cavezza.  Dormi  sulla  cavezza :  Bar- 
loccarsi.  P.  E. :  «  ^  furia  de  dor- 
mi  8u  la  eavezza  V  a  perduu  la 
bonna  oceaaidn  »  :  «  A  furia  di  trsr- 
scuranza  ha  perduto  il  tratto  ». 

—  Cayendn,  Cavezzone.  Te- 
gnigh el  eavezzon  a  vun:  Vedi 
Cavezza  nello  steaso  significato. 

Cavezsli-yezzaa-yezsass,  Asse- 
stare. «  Cavezza  6n  poo  quella  cde- 
da  de  can » (additando  un  letto 
sciammanato) : «  Assetta  un  poco 

Suel  canile  ».  Cavezzd  i  sd  ceuv  in 
el  eava^MBu :  Accomodare  le  ova 
nel  paniere. 

Cayen,  Rawiato  e  Rotolo.  On 
eavezz  de  tila:  Un  rotolo  di  tela. 

Cayezzada,  Assetto,  Lisciatura. 
«  Da^h  6na  eavezzada  al  lett  > : 
« Fagli  un  po'  di  rigovematura  a 
quel  letto ».  « Me  doo  &na  eavez- 
zadn  e  vegni  »  :  «  Faccio  un  po*  di 
lisciatura  e  sono  da  te  ». 

—  Cayezzadlnna,  Un  po'  d'  as- 
setto. 


CAV 


—  uo  — 


CAV 


Cayezzal,  (Peace  de'nostri  la- 
ghi).  Cavedine,  Mug^ne  (1). 

Caylal  (Uova  di  storione  insa- 
late),  Caviale. 

Cayicc,  Cavicchio.  «Mhttegh  6n 
eaviee  ehe  el  stardt  said  »  :  «  Metti- 
gli  una  caviglio  che  star^  sodo  ». 
On  eaviee  ingessoM  in  del  mur : 
Una  oaviglia  o  un  ganghero  in- 
gessato  nel  muro.  «  Taeea  sit  el  to 
eappell  a  quell  eaviecc  »  :  «  Append! 
il  tuo  cappello  a  quel  piolo».  H 
(Buona  sorte  sia  nel  gioco  sia  ne- 
gli  afi'ari)  Avegh  6n  gran  eaviee : 
Avere  la  lucertola  a  due  code  (in 
disuso).  Var  pussee  el  eaviee  ehe 
la  sapiema :  Fortuna  e  dormi. 

CayUrgia,  CavigUa.  Laeaviggia 
del  pe:  II  malleolo  o  la  noce  del 
piede.JCome  cavicchio  vediCaviee. 

Ca.Yiggi6ii,  Sbucato(Yolg.)t  Gran 
foTtunato. 

CayUrgiee,  Cavigliatoio  (2).  (Ser- 
va  che  parla.) nc M  vithll  Vera  an- 
eamd  sut  eaviggee  ».«  Donea  Vh  shgn 
ehe  V  era  appenna  nmzzaa  »  :  «  II 
vitello  stava  anoora  sul  caviglia- 
toio  ». «  Dunque  era  fresco  ». 

Gayidn  (  Che  ha  moltissimi  ca- 
pelli),  Capelluto  (in  disuso).  |  (Sol- 
dato  di  cavalleria  coUa  criniera 
sulla  cresta  delP  elmo ) ,  Guardia 
del  Re.  (R.  St.)  /  eavion  f ranees : 
I  dragoni  e  i  corazzieri  ai  Napo- 
leone  primo. 

Cayol.  N.  fr. :  JVd  vari  6n  cdivol: 
Non  valere  un  oaTolo. 

Cayolfidr.  Vedl  Brdeeol. 

Oayol'latt,  Crema.  CavoVlatt 
eont  i  biscdtt:  Crema  col  biscot- 
Um.CavoriaU  andaa  del  mal:  Cre- 
ma impazzata  o  andata  a  male. 

Cayra,  Capra.  I  eaver  vhgrUn  a 
Milan  in  april:  Le  oapre  scendo- 
no  a  Milano  a  fin  dl  aprile.  «  Lk 
el  ghe  c6r  adree  anea  a  6na  cwora 
se  la  g'it  6n  patt^ll  in  coo  » : «  E  un 
donnaiuolo ;  tira  alia  gonnella ». 
«.Mpar  &naeavra^  (per  hi  barba): 
«  Pare  una  capra  ».  Salvdt  la  eavra 
e  i  vers:  Salvare  capra  e  cavoli. 
I  (Macchina)  Capra  (3). 

(1)  Muggine  e  pesce  di  mare.  Per6  1  vo- 
cabolarii  tosoani  darebbero  qnesta  voce 
per  cetvezzal  o  eaoiden. 

(2)  A  Firenze  ^  voce  da  muratori|  che 
oosi  chiamano  quel  congegno  di  legni  a 
guisa  di  trespolo,  sul  quue  fknno  il  ponte. 

(3)  I  dizionarii  danno  questa  voce  ma 
Bolo  come  strumento  di  tintori  e  setainoll. 


—  Cayrloeu,  Capriolo.  SalUt  co- 
me dn  eavriceu:  Saltare  come  un 
capriolo. 

Cayriada,  Capra  e  Cavalletto. 
Gavriada  a  doppt  fond:  Cavalletto 
a  doppia  catena. 

—  uayrdn,  Caprone,  Capro,  Bee- 

CO. 

Cazz  (Basso),  Pene.  Vis  de  ectsz 
(Triv.) :  Viso  di  oazzo.  <iiN6  me  ne 
tmporla  6n  case  » : «  M'importa  as- 
sai  di  queste  fregne!  »(bas8issimo). 

Cazzayella  (Specie  di  falco  no- 
to),  Velia. 

CazzlroeuIa»  Cazzarola.  On  po- 
Idtster  in  eaasirc^ula:  Un  polio  in 
cazzarola. 

—  Cazztrolin,  Piccola  cazzarola. 
Cazzoeala»  Cazza  (1),  M^stola. 

La  easzceiUa  di  m>ur€id6r  :  La  me- 
stola  de'  muratori.  |  (Per  vi van- 
da)  Vedi  I^sdandra, 

Cazzott,  Cazzotto.  ^  El  g*  dt  dcta 
fi6r  de  easzoU  »  :  «  Gli  poggi5  so- 
lennissimi  cazzotti>». 

Cazzuu,  Cazza,  M^stolo.  «  Ciap- 
pa  8t6  cassuu  e  Hra  fmura  6na 
volta  sta  galba  in  di  taazinn »  ; 
«  Piglia  il  mestolo  e  soodella  una 
buona  volta  » (Pig.)  Avhgh  el  eae- 
suu  per  el  m^nich:  Avere  il  me- 
stolo in  mano.  Av^  mangiaa  el 
giudizi  c6nt  el  cassuu  (in  disuse) : 
Avere  il  oervello  sopra  la  beretts. 
II  ( Delia  bocca  de'  oambini )  Fd 
e€tszuu  (2):  Par  grep^ino  o  il  te- 
gamino  o  il  labbrucoio  a  bavero. 
I  (Di  castagne  non  riuscite)  Ghion- 
golo  ( Arezzo).  «  in  gu^Z/  rise  n6 
gh'era  che  6na  casteffninna  e  duu 
cassuu  » : « In  quel  nooio  non  tro- 
vai  che  una  piccola  castagna  e  due 
ghiongoli  ».  «  St'dnn  in  di  east^n. 
gh'h  tanti  cassuu*:^  C'6  molto  va- 
nume  ». 

—  Cazzurdn,  Mestolone. 

—  Cazzurada,  Mestolata.  «  M 
m>'db  daa  6na  cassurada  su  la  tie- 
sta  » : «  Mi  diede  una  mestolata  sul 


(i)  £  una  ci¥xhiaxa  che  serve  ad  nsl  di- 
vers Ida  quelli  del  cazzutt. 

(i)  In  varte  parti  di  Toscana  si  trovano 
frasi  che  esprimono  questo  atteggiarsi  del 
labbro  inferiore  del  bambino  one  sta  per 
piangere:  che  ghe  ven  el  magon.  Per  esem- 
pio :  Fear  la  bocca  bicda  o  orincia  — >  Pet- 
repgiar  la  bocca^  e  il  Pistoiese :  Far  grep- 
pino.  A  Firenze  mi  pare  d'aver  udito  Far 
il  labbro  a  bavero  e  c*d  Bocca  piangente^ 
ma  non  e  il  cazzuu. 


CAZ 


—  HI 


CEN 


capo  ».  Ona  casssur(tda  de  faswa : 
JEleno  una  mestola  di  fagioli. 

—  Canurin,  Mestoliuo. 
Ce.  Vedi  G. 

06.  N.  fr. :  Parlh  in  perch  :  Vedi 
Perch. 

Cdcca,  Oecea  (l)j  Franoesoa.  Im 
tura  Gecea  di  birhnghitt :  La  sora 
Bosetta  de'  burattini. 

Ced-dnn,  Gedere. «  i/'d  finii  col 
eed  » :  «  Fini  ool  oedere  ». «  Mi  sont 
pront  a  ced,  ma  »  :  «  lo  sono  pron- 
to a  oedere,  ma».  |  (Di  edifici) 
«Xa  volta  la  eomtneia  a  ced; 
guarda  i  erhjpp »  :  «  La  volta  co- 
mineia  a  ced!ere ;  ecoo  le  crepe  ». 
J  «  O'oo  eeduu  el  mh  erhdit »  :  <x  Gli 
ao  oeduto  il  mio  oredito  ».  «  Te 
eedi  el  post »  :  «  Ti  cedo  il  posto  ». 

CMoIa,  Cedola.  Gedola  oraria 
(Uaata  did  condutt.  ferrov.):  Ce- 
dola orario.  (Obbligazione)  « Oo 
distaecaa  la  cedola  e  oo  riHraa  i 
fruU  »  :  «  Ho  stacoata  la  cedola  e 
no  ritirati  e  riaoosai  i  fratti».' 

Cedraa,  Cedrato,  Cedro.  El  par- 
fuU&n  e&nt  i  %tgh^  e  c6i  cedraa : 
n  panattone  con  zibibbo  e  pez- 
zetti  d^  cedro. 

—  CedratUl  de  Firenze.  Cedra^ 
telio  di  Firenze. 

—  Cedrontoa,  Citronaia. 
CMetirii^liraa.  N.  fr. :  quasi  in 

disuBO :  «  Emm   eelebrcut »  :  «  Ab- 
biamo  pranzato  o  desinato*. 

Gemodl,  Cembolo  (2),  Pianoforte. 
Ija  impara  anfia  lee,  eome  tutte,  a 
garUt  el  eembol » :  «  Anche  lei,  co- 
me tutte,  impara  a  suonar  il  pia- 
no*. Cembol  a  eda,  vertical  eedr- 
daa:  Piano  a  coda,  yerticale, 
ecordato. 

—  CemboUn*  Pianofortino  (Non 
spinetta). 

Cdns,  Censo.  «J7^  onomm  ehe 
g*dk  &n  diserett  eens  » :  «  E  un  uo- 
mo  che  ha  discreto  oenao  » :  L'of- 
yb»  del  Gene:  L'ufficio  del  Censo. 


(1)  Oeeea  in  tosc&no  e  tait*alira  oosa :  6 
una  specie  dt  corvo  o  oazza  e  Far  cecea 
eorrisponde  al  nostro-  Fa  CrUt.  Vedi  Crist. 

(2)  A  Firenze  quetta  voce  e  usata  per 
dinotare  qoel  tambnrello  contomato  di 
cireUi  di  otione  e  di  sonagli,  che  si  aaa 
da  eerte  ballerine  cantantt  spagnole,  ed 
•Btra  in  ana  fraae  pretta  florentlna  che  i : 
Attdare  ool  eemboto  in  eolombma^  e  eiod 
a  pnbblicare  I  propri  faiii  che  si  dovreb- 
bero  tenere  •egrett*  Corrieponde  al  noitro 

m  piaztct. 


(PrJ   Od  eassa,   eens  cessa,  ecc.r 
Vedi  Gil. 

—  Oenslment  (P.  N.),  Censi- 
mento.  «  Quand  an  faa  el  eensi^ 
ment  di  cA  dn  trovaa  che.,. » : 
« Quando  si  feoe  il  oensimento 
deUe  case  si  trovb  che... » 

—  OeiiBuarl,  Censuario. 

—  Censi-ensll,  Censuare.  L' e 
staa  censii  per  tant :  Fu  censito  o 
accensato  per  tanto. 

Censdr,  Censore.  Gensor  tea- 
tral:  Censore  teatrale.  Gensdr  de 
colleg:  Censore  della  disciplina. 

—  Oensura,  Censura.  Im  ceiv- 
sura  teatral :  Idem.  «  Ma  shcchem 
minga  semper  ednt  i  td  censur 
(Aflf.)  Gdnt  i  td  critieh  y^i  « Non 
importunarmi  oontinuamente  colle 
tue  censure  ». 

Cent,  Cento.  « I/h  cent  ann  ehe 
nd  se  vedem, » :  «  £  un  secolo  che 
non  oi  vediamo  ».  Avhgh  el  no- 
vantanoeuv  per  cent  de  probttbili- 
taa:  A  novantanove  per  cento. 
El  cinq^u  per  cent :  n  cinque  per 
cento.  El  cent  per  vun :  II  cenru- 
plo.  Fhsta  che  sefh  ogni  cent* ann  .• 
Centenario.  (Pr.f.  Vunna  ne  paga 
cent:  Una  ne  paga  cento. 

—  Oentenee.  Centinaio.  (Cento 
a  un  dipresso).  «  Ohe  n*avaroo  Vk 
ancamd  dn  eentenee. » :  «  Ne  avr5 
anoora  per  un  centinaio ».  Dalla 
terra  a  Ja  Innna  gh*h  di  eentenee 
de  million  de  mia :  DaJla  terra  alia 
luna  e'h  una  distanza  di  centinaia 
di  milioni  di  miglia. 

—  Centinna,  Centinaio. «  Shmm 
riv€M  a  la  centenna  » :  Siamo  ar- 
rivati  al  centinaio  ».  «  Qiianti  ne 
vtBurf  »  «  Ona  centenna  » : «  Quanti 
ne  desidera  » ?  «  Un  cento  non 
pi&  ».  «  Di^o  &na  centenna  depass 
el  trovard  el  pdnt » :  «  Dopo  un 
cento  passi  trover^  il  ponte  ». 

Center  (Volg.J.  Vedi  Gentro, 

Centfoul  (Erba),  Millefoglie. 

Centinbocca  (Pesciolini  di  mare), 
Bianohetti. 

Cen^pee  (Insetto  notissimo) , 
Centogambe. 

Centre  Centre.  L'ii  colpii  el  ber- 
sdli  propi  in  del  centro  » :  «  Colpi 
il  bersagUo  nel  — ,  giusto  mezzo  ». 
FcBura  del  centro  :  Fuori  del  cen- 
tro o  gi&  di  mano.  «  86nt  andd  a 
tohi  ea  in  del  centro  » :  «  Sono  an- 
dato  ad  abitare  nel  centro  ».  Vhss 
in  del  sd  centro :  Essere  nel  sue 


CEN 


—  112  — 


CEB 


"centro  o  nella  sua  beva.  Fh  een- 
tro :  Far  oircolo. 

—  Central,  Centrale.  «  J/^  6n  sit 
eentral  » :  «  £2  iin  luo^o  centrale  » 
(di  canto)  «  JOa  g*d,  hex  %  ndtt  cen- 
tral » :  «  Ha  belle  note  oentrali  » 
<SoBt.)  La  cassa  o  eongregazion 
central:  Idem.  2ja  Central:  La 
Centrale. 

—  Centrallzzk,  Aocenti*are.  Im 
smania  de  centralizh:  La  smania 
di  accentramento. 

—  Centralisaiidn  (P.  N.),  Cen- 
tralizzazione. 

C6pp  Ceppo  (1).  (Pietre  diverse) 
/  iHisament  delta  easa  in  de  cepp 
gentil:  Gli  imbasamenti  della  ca- 
aa  sono  di  arenaria.  |  (Geneologia) 
Ul  cepp  de  la  casanna:  Lo  stipite, 
La  scniatta  del  casato.  |  (Di  albe- 
to)  Vedi  Schpp. 

C6ra,  Cera.  Avhgh  bklla  cera: 
Avere  bona  cera.  V^s  gib  de  ce- 
ra: Essere  colorucoio  o  sparuto. 
Cera  de  imperatdr:  Cera  da  im- 
peratore.  ||  (Aoooglienza)  Fit  hon- 
iia  o  hella  eera  a  vun :  Fare  bona 
o  bella  cera  a  uno.  Var  puasee 
6n  piatt  de  honna  eera  ehe  tutt  i 
compliment:  Vale  piii  un  piatto 
di  buon  viso  che  tutte  le  oerimo- 
nie.  II  (Prodotti  delle  apt)  (Volg. 
ant.)  Zila.  Cera  vergin :  Cera  ver- 
gine.  Modellh  in  cera:  Modellare 
in  cera.  Avlqh  honna  cera  e  cat- 
tiv  stoppin,  (Bisticcio):  Esser  co- 
me castagna,  che  h  bella  di  tori 
e  dentro  na  la  magagna.  (Pro v.) 
Chi  vo&ur  hen  a  la  wsa  ghe  fa 
cera  a  la  m^mma:  Chi  vol  bene 
alia  figliola  fa  vezzi  alia  madre 
Opp.  Chi  vol  la  figlia  accarezzi  la 
mamma. 

—  Cerotta,  Cerona.«u4.  stit  in  cam- 
pagna  tee  faa  6na  eerotta  stupen- 
aa»'.  « A  star  in  campagna  hai 
fatto  una  cerona  ». 

—  Ceron.  N.  Fr.  Fd,  el  cerdn : 
Star  j^rosBo. 

—  Cer6s,  Affabile.  «  Std  can  co- 
me I'e  cerds  » :  «  Questo  cane  co- 
me h  festoso  ». 

—  Cerin,  Cerino  (2),  Buon  viso. 

(1)  C^ppo  a  Firenze  i  manoia  di  Natale 
e  il  Natale  stesso. 

(2)  Cerino  a  Firenze  signlflca  ordigno  sia 
per  lisciar  i  rapelli,  che  per  le  scarpe.  Ma 
signiflca  pure  stoppino  permontar  le  scale 
al  buio.  Se  questo  e  grosso  si  chiania  tor- 
cetto. 


Cerin  mostds:    Cerozza    genisde. 
I  «  Pizza  el  cerin  » :  «  Accendi  11 
cerino,  (Lucca)  Accendi  il  torcet-  ^ 
to  ».  (Firenze). 

Ceralacca  (rer  sigiUare),  Cera- 
lacca.  (Volg.)  Zita  ae  Spagna. 

Ceroa  -  ercaa  -  ercass,  Cercare. 
Cerch  per  tutt  i  eantdn :  Cercare 
qualche  cosa  per  ogni  buco.  Cer- 
cd  vun  per  mar  eper  terra :  Cer- 
cer  uno  i)er  mare  e  per  terra. 
Gerch  su  i  mdee  per  terra :  Rao- 
cattar  le  oicche.  Andh  a  eerea  sii 
(de  frati  mendicanti):  Andar  aUa 
cerca  (in  dis.).  Ceredt  rogna  de 
grattit:  Cercare  Maria  per  Ra- 
venna^ (non  com.)  Cercare  di  Fri- 
gnuccio,  Cercarsele.  Cereaes  i  di^ 
sgraasi  ednt  el  lantemin:  Ceroarsi 
le  disgrazie  col  fuscellino.  Cerch 
einq*u  rceud  in  d*6n  cdr :  Cercar 
funghi  in  Amo  o  meglio  Cercare 
cinque  piedi  al  montone.  «  Andib 
a  eerch .'  » :  «  Non  c'6  di  meglio ! » 
Cerch  el  pel  in  Vceuf):  Cercar  il 
pelo  nell^uovo.  «  Cerca  se  te  sec 
hdn,  e  sappiemsl  <2t  »  :  «  Cerca  se 
ti  riesce  poi  sappiamelo  dire ». 
«  Andemm  m,inga  a  ceredt  chi  Va 
rotta  » :  «  Non  andiamo  a  cercare 
chi  ha  torto  ».  «  T'oo  minga  eer- 
caa  mi»:  4(Io  non  ti  son  trenuto 
dietro  »  (Pr.) :  Chi  cerca  traev-va  : 
Chi  cerca  trova. 

—  Cerca.  Andit  in  cerca  de  vun : 
Andare  in  cerca  di  uno.  Quand  i 
fraa  andaven  alia  eerea:  Quando 
i  frati  potevano  andare  alia  cerca. 

—  Cercott,  Cercatore.  Fraa  ccr- 
cott :  Frate  cercatore.  (Di  persona 
non  di  quel  genere)  And^  intomo 
a  fh  el  cercott :  Far  il  piluccone 
Opp.  Mettersi  a  frecciare. 

Cerega,  Chierica.  Avegh  la  ee- 
rega  senza  vhss  pret:  Dare  nella 
pelatina  (basso).  n^Elg'h  la  cere- 
ga y>i  «-^  sacerdote  ». 

—  Cdregh,  Chierico  e  Cherico. 
/  ceregh  del  8em,inari :  I  cherioi 
del  seminario. 

—  CMreghdtt,  Chiericuzzo.  (7c- 
reghttt  p^zamoechett :  Caccola  di 
San  Pietro. 

—  Ceregala  (Braneo  di  chieriQi 
o  di  seminaristi),  Chiericheria , 
Chiericaglia. 

—  Cereghin,  Chierichino.  |  Xhtn 
ceuv  in  cereghin  :  Due  ova  al  te- 
game.  J  (Di  piccole  poppe)  Cere- 
ghitt:  Mammelline. 


CEB 


113 


CER 


Ceoriforixl  (Candellieri  ne'  ve- 
apri  solenni),  Cemferarii. 

Cemiera  (Mastiettatura  gentile 
di  stipi  o  cassettine),  Cerniera. 

Cvxhgen  (P.  N.)  (Sorta  di  8tea> 
rica)  Cer5gene. 

Cer6tt,  Cerotto  (1). 

—  Cerottin,  Cerottino. 

Crert  e  Certo,  Lassie  andh  el  cert 
per  Vineert:  Lasoiar  il  oerto  per 
rinoerto.  « Quand  te  la  disi  mi 
I'h  robba  eerta  »  : «  Se  te  lo  dico  io 

guoi  star  sicuro  ».  0  Jlndetermina- 
)zza  o.  spregio)  «^  «toa  ehi  on 
eerio  t€U„.  /  »  :  «  C'^  stato  un  certo 
Tizio  o  un  oerto  tale  ?  ».  ^  L*  h 
dovuu  genti  eertiparoll »  :  «  Ebbe  a 
Bentire  certe  parole  ».  «  El  g*  ate- 
va  6na  eerta  tnanera  de  parUt » : 
«  ATeva  un  certo  modo  di  parla- 
re...  ».  (Aw.)  «  Te  ghe  vegnaree  f  » 
«  Certo  /  » : «  Ci  verrai  ? »  «  Sicura- 
mente  ». 

—  CertUck,  Certifioare.  ^t^Podi 
eeriifieh  come  testimonni  che,„  »  : 
«  Posse  oeiifioare  come  testimonio 

che... ». 

Certiflcaa,  Certificato.  El  eerti- 
Jieaa  de  bdnna  eondotla:  H  certi- 
ficato di  buona  condotta. 

Certosa  (Monastero  di  Certosi- 
ni),  Certosa. 

—  Certosin,  Certosino.  Bisdtt  o 
friUada  a  la  eertosinna.  Vedi  JBi- 
sott  e  fritUtda. 

Cerusegli,  Cerusico,  Cbirurj^o. 
(Ft.)  Dottar  vlgg  e  eerusegh  gio- 
ffin  :  Medico  Tecchio  e  cnirurgo 
Ijriovine. 

CeruBia,  Chirnrgia. 

Cerrell-^Ua,  Cervello.  (In  volg.) 
I  zinivH  e  eeinit^la.  « Ifl  g*ct  faa 
salth  i  sinioeiy* :  «  Gli  fh  schizzar 
le  cervella  ».  On  omm  de  gran  cer- 
vell:  Un  uomo  di  gran  cerrello, 
o  levatura.  Avegh  el  eerchll  sdra  el 
eappell :  Avere  il  cerrello  sopra  la 
berretta.  Jjambieeaes  el  eervell: 
Beccani  o  stillarsi  il  cervello. 
Melt  el  eerveU  apartii:  Mettere  il 
cervello  a  partito.  CerveU  de  gatt 
o  de  pdlaster  o  bus:  Cervello  di 
gatta  o  di  pollastra  o  fesso.  Ouazh 
el  eerveU:  Dare  spesa  al  cervello. 


(I)  In  Fior.  questa  {Mirola  ha  tin  senso 
cbe  non  ha  in  milanese.  Vuol  dire  anche 
persona  abltnalmente  malata,  nsgiosa  a 
•e  ed  acU  alirt,  «d  anche  di  qnadro  fatto 
male  •  acnza  alonn  pregio. 


I  (Delle  bestie)  Frittura  de  cini- 
veUa  o  de  cervella:  Fritto  di  cer- 
vello. I  (Delia  fronte)  Vhss  alt  de 
eeroell:  Avere  la  fronte  spaziosa. 

—  Cervellotlcli ,  Cervellotico. 
ParUk  —:  Discorso  — -. 

—  CerveUaa,  Cervellata  (1).  (Ve- 
sclca  di  strutto).  On  paes  dove  se 
liga  i  sees  cdnt  el  eervellaa :  Un 
paese  dove  si  legan  le  siepi  colle 
salsiccie.  Ceroeuaa  de  Monscia: 
Busina  catalana. 

—  Cervellaria  (Volg.).  Vedi  Cer- 
velleria. 

—  Cervelleria,  Pizzioheria.«  L*d, 
dervii  6na  cervelleria  nmuva  sul 
cantdn  <2e  » : «  Ha  aperto  una  bella 
pizzicheria  sul  canto  de'». 

—  Cervellee,  Pizzicagnolo.  On 
cervellee  desdori:  Salumaio. «  Vd, 
gib  in  del  cervellee  e  eomprd.  cinq^u 
ghH  de  baslhtta  o  de  repubbhca 
(volg.)  (Appro88.):«Vagiii  dal  piz- 
zicagnolo e  fatti  dare  per  cinque 
centesimi  o  per  una  palanca  di 
repubblica  » (Udito  da  un  garzone 
muratore  forse  non  fiorentino ). 
(Pr.)  Eraseh  e  palpee  in  V  aiutt 
del  cervellee:  Vedi  Palpee, 

Cesada.  Impalcato. 

Cesai  (Ci6  che  si  ritaglia  delle 
monete  nella  lavorazionedelle  zec- 
che),  Raffilatura. 

Cessk ,  Cessare.  «  JB  mai  cesseut 
de  pioRUV  tutt  el  temp  della  nostra 
pbvera  va,eama  » : «  Non  cessb  mai 
oi  piovere  per  tutto  il  tempo  della 
nostra  povera  villeggiatura  ».  Ces- 
sa  de  pitBuv:  Spiove  o  Resta  di 
piovere. «  Te  preghi  de  cessd,  de  im- 
portunam^m,  »  :  «  Tl  prego  di  —  o 
smettere  dall'importunarmi ». 

Oeto  (P.  N.),  Ceto.  El  basso  ceto: 

II  basso  ceto.  (Pop.)  El  ceto  di  no- 
bil:  n  ceto  anstocratico,  ecc. 

Che,  Che.  (11  o  la  quale)  «  El  ca- 
vail  che  fee  compraa  » : « Il  cavallo 
che  hai  comperato  ».  «  Ona  robba 
che  podi  m>inga  ditt » :  «  Una  cosa 
che  non  ti  posso  dire».  |  (Del  qua- 
le) «  Quest  ch\,  Vh  quell  giovin  che 
te  n'hoo  parlaa  »  :  «  Cestui  fe  quel 
giovine  che  ti  ho  parlato  ».  J  ( A 
cui,  al  quale) «  Questa  Vh  la  donna 
che  te  ghe  devet  dd,  aiieW»:«Que- 
sta  6  la  donna  che  le  devi  dar  a- 
iuto».  n   (Da  che)*  Quanto  temp 


(i)    Cfvellata  a  Firenze  e  $aUiccia  di 
cervello  di  porco  e  aromi. 


CHI 


114  — 


CHt 


l'^  che  nd  te  vedi  » : «  Quanto  tem- 
po h  che  non  ti  vedo ! » |  (Col  qua- 
le)  «  Te  insegnaroo  6n  mezzo  ehe 
tepodaret  vegninn  fceura  c6nt  o- 
nor  » :  «  Ti  insegnerb  un  modo  di 
uscirne  con  onore ».  JOa  ebgoma 
ehe  se  fit  el  eaffh:  li  bricoo  per 
fare  il  caff^.  |  (Nel  quale) «  Quest  Ve 
6n  v\eol  eke  ghe  passa  mat  nissun  »: 
«  Codesta  h  una  viuzza  che  non 
ci  o  dove  non  passa  mai  nessuno  ». 

!|  (In  quale) «  Viii  savh  in  ehe  man 
'^  andaa  » : «  Voglio  saper  in  che 
man!  h  finita  ».  |  (A  condizione ) 
« M%  ghe  perdonni  eon  ehe  el  veda 
pu  » : « lo  gli  perdono  con  che  mai 
piii  lo  riveda  ».  |  ( Molto ) «  Ohe  pa- 
reva  de  avh  faa  gid,  6n  hell  ehe,  a 
vls8  riv^sii  «...»:«  Gli  j)areva  di 
aver  gjh,  fatto  assai  a  nuscire...  » 
I  (Ne^azione  recisa)  «  Ma  chef  Ti 
te  hmet  /  »  : «  Chfe !  N eppur  per  so- 
gno!»  n  (Assentimento)  «.  Alter 
che  /  » :  «  Altro !  »  |  ( Altri  modi) «  O 
eh* el  fuss  masaroM  o  eh' else  sentiss 
mxilf  elfatt  Ve c?ie* : « O  oh'egli  fos- 
se ubbriaco  o  che  si  sentisse  male 
dawero,  il  fatto  h  che...  »  O  che 
si,  o  che  no:  O  che  si  o  che  no. 
Poech  de  che :  Poco  di  che.  «  Vui 
savh  el  ehe,  el  come  e  el  quando  » : 
«  Voglio  sapere  il  che,  il  come,  il 
quando  ».  «  Ghe  sappia  mi.,,  no  » : 
«  No ,  ch'  io  mi  sappia  ». «  U  cerca 
ehe  te  cerca,  finalm^ent  Vhm,m,  tro- 
vaa  » :  «  E  cerca  e  cerca  finalmente 
Tabbiamo  trovato  ». «  St6  robb  che 
ehi  »: «  Questo  coso  che  qui». «  Che 
sepoda  minga  requih  6n  minutt?  » : 
«  Che  non  si  possa  riposare  un  mi- 
nute? »  (NelFimperativo  terze  per- 
sone)  «  Ch'  el  vaga  fceura  siibtt  de 
quUVuss  » : «  La  yada  fuori  subito 
da  questa  stanza  ».  L'  h  6n  gran 
ehe :  Gli  h  un  gran  che. «  Po8siI}il 
che  te  siet  minga  hon  de  jihrdet  6na 
bonna  volta  F  » :  «  Possibile  che  tu 
non  sia  bono  di  perderti  unabuona 
volta  ?  »  I  ( A  confronto  con)  «  Pos- 
sibil  che  nd  te  siet  hon  che  de  phr- 
det  in  la  folia  ^  »  :  «  Possibile  che 
tu  non  sia  bono  che  di  perderti 
nella  folia  ». 

CJhl,  Chi.  (Colui  che)«  C'At  Vh 
ditt  sta  robba  l'^  6n  gran  a>sen-»: 
«  Chi  ti  disse  codesto  h  un  gran 
ciuco  ».  I  (A  chi)  Oh'  h  qiiii  che  ghe 
pias  i  tort  e  gh'h  quit  ehe  ghe  pias 
pastizz:  A  chi  piaccion  le  torte 
e  a  ohi  i  pasticci.  ||  (Alcuno  che) 


«  Te  credet  ehe  ghe  sia  minga  gwU 
ehe  g'ct  gOt  pensaa  ^  » :  «  Credi  for- 
se  che  non  oi  sia  chi  gik  ci  ha  pen- 
sato?)»  I  (Chiunque)  «  V^gna  ehi 
V€eur  » :  «Venga  chi  vole*.  |  (Inter- 


it  Chi  sa  o  ehi  sa  mai .'  »  :  «  Chi 
sa  o  chi  sa  mai! ».  «  Me  Vet  diit... 
nd  soo  chi  »  :  «  Me  lo  disse...  non 
so  chi».  (Pr.)  Chi  cerca  trcetiva: 
Chi  cerca  trova.  Chi  vaeur  vor- 
ga,  ehi  nd  veeur  munda:  Vedi 
Mandh. 

Chi,  Qui. « L'h  ch\ ! » : «Ecoolo \ » 
«  i'  ^  chk  che  te  vui  » :  «  E  qui  che 
ti  voglio  ».  «  St6  liber  che  ehi  >  : 
«  Questo  libro  qui ».  Cht  dent,  ehi 
fceura,  ehi  sii  o  sora,  chi  gid,  chi 
adree:  Qui  dentro,  qui  fuori  ^  qui 
sii  o  sopra  (^ul  o  qua,  giil,  nei  pa- 
raggi.  Chi  inse^,:  Qui  cos!.  De  chi 
fin  chi:  Di  qua  fin  qua  o  daU'a 
alia  zeta.  Dechl  a  lit:  Di  qui  co- 
\h.  P.  E. : «  M  m'ct  piecoM  on  sla- 
vidn^  ehe  el  m,'  h  sbattuu  de  ehi  a 
Zd  »  :  «  Mi  di6  una  guanciata  che 
balzai  di  qui  col^  ».  «  Ghe  n'db  tant 
come  cM»(mostrando  il  palmo  del- 
la  mano ) :  «  Ne  ha  tanti  come  sul 
Salmo  della  mano».  l>e  chi  on  poo: 
^a  qui  a  poco.  De  ehi  innami 
D'ora  innanzi. «  Pien  finna  a  chi  » 
(toccandosi  la  gola):  «  Pieno  fino 
agli  occhi  ».  Ch%  gh'  h  sott  cantin- 
na  »  :  «  Qui  gatta  ci  cova  ».  Veas 
pussee  de  Id,  che  de  chi:  Esser  piil 
di  l&i  che  di  qua.  «  Come  Ve  vera 
che  sont  chi » : «  Come  io  sono  aui  ». 
«  Dib  chi  a  ml,  intrigatori/»: «  Dal- 
le a  me ,  che  sei  buono  a  nulla  ». 
I  A  chi  ghedisf:  A  chi  ci  aspi- 
ra.  «  Me  m.ovaria  nanea  de  chi  a 
R  » : «  Non  mi  moverei  neanche  da  , 
qui  a  11 ». «  QuUl  ehe  g'oo  ehi,  g'oo 
chi  »  :  «  Quel  che  ho  nel  cuore  lio 
BuUa  lingua  ».  Tirdt  in  chi:  Aoco- 
stare.  P.  E.:«  Tiret  6npoo  in  ch\yn 
«  Accostati  un  poco  o  Fatti  unpo' 
in  qua  ». «  Mi  soo  che  chi  de  vuil- 
ter,  se  usa,..  »  :  «  Io  so  che  cost^ 
da  voi  altri  si  usa  ».  Toeu  dc  chi 
per  m^tt  de  II:  Levar  le  panche, 
metter  le  panche  Op».  Tiirare  un 
buco  e  far  callaia.  «.jSJI  se  ricorda 
minqa  de  chi  a  H  >» : «  Non  si  ricor- 
da di  qui  a  li  o  dal  naso  alia  boc- 
ca  ».  (  Pr. )  «  Dopo  i  quaranta  me 
dceur  chi,  me  doeur  ft» : «  Da  qua- 


CHI 


—  115 


CHI 


Tanfanni  in  Ih  mi  duol  qui  e  mi 
diiol  1^». 

Ghicdiera,  Chicchera.  Ona  ehic- 
ehera  de  cojf^-Una  chiochera  o  taz- 
za  di  caff^.  |  (Sfoggio  nel  yestire) 
jLndd  in  ehxcehera:  Andar  in  ghin- 
gheri  (1)  o  in  lusso  o  in  gala,  Fa- 
re la  coglia.  «  Oo  ttduu  sul  Cora 
el  B,  ttUt  in  ehiechera  » : «  Ho  ve^ 
dnto  6ul  Corso  il  sor  B  in  coglia  » 

(volg.)- 

—  Clilccher6n  e  Ghicclierott , 
Chicscherona.  JEl  chieeheron  per  el 
eaffh  epanera:  La  chiocherona  per 
11  cafi%  e  latte. 

CSMdiinger,  Chichingero  e  Al- 
ohichinger. 

Gblffer,  Cbiffele. «  Chiffer  ednt  el 
butter*: «  Chiffele  ool  burro*.  « L'k 
2^  ehe  ha  trovcM  la  storta  di  chif- 
fer  » :  «  E  lui  che  sa  fare  gli  occiii 
alle  puloi ». 

cnugniBU,  Cuneo.  On  ehignmu 
de  straechin:  Unpezzetto  di  strac- 
cbixio.  (DeUe  calze)  Tassello.  (Del- 
ia plane  de'  falegnami)  Bietta. 
(pegli  scalpellini)  Coniera.  (Sorta 
d'mnesto)  JL  ehigncRu:  A  scudetto. 
(Ai  calzoni),  Fondo. 

—  Cblgnblin  o  Clilgn6riii,  Tas- 
selletto.  OnehigTiorin  deformagg: 
Tin  tasaelletto  di  formaggio. 

diilo,  Chilo.  J^i^  el  ekilo :  Fare 
H  ofailo  o  far  Pora  del  papa.  «  Las- 
sem  fit  8i6  poo  de  chilo.  te  pre^ 
ghi  » :  «  Ti  prego,  lasciami  un  po- 
co  in  pace  ».  I  (Misura)  On  ehilo 
depan :  Un  CDiio  di  pane. 

Cnilmm,  Cnmino.  Pan  e6nt  el 
ehimm:  Pane  regalato  col  co- 
mino. 

China,  China.  Ziu  muraia  de  la 
China  :  La  muraglia  della  China. 
I  (Corteccia  di  pianta  medicin.) 
China. 

—  GUlnlii,  (Solf.  di  china),  Chi- 
nlno. 

Ghinea^Uer  (P.  N.)  (Venditore  di 
cose  per  galanteria),  ChincAgliere. 

—  CUncafrlierla  (P.  N.),  Chinca 
jElieria  e  Chmcaglie. «  La  scultura 
de  adist  la  sa  de  ehineaglieria  » : 
« Idem  ». 

ddrlelMBon  (P.  N.)  (Parte  della 
messa ) ,  Chirie.  «  m  pret  I*  h  al 


(I)  NotM  la  •ftiinatara  Andd  in  chiC' 
cKera  pii6  aver  senso  non  ironloo.  Andar 
in  ghkigheri^  flor.  1o  basdinpre,  per  il  rao- 
BO  atetso  della  parola  ghimgheri. 


ehirieleisson  » :  «  II  prete  h  al  chi- 
rie ». 

CMsessia,  Chichessia.  «  Chi- 
sessia  vegniss  ghe  sont  minga  » : 
«  Chiunque  venisse,  foss'anche  il 
re,  non  sono  in  casa  ».  «  Sont  bdn 
ds  dighel  in  faccia  a  chisessia  » : 
«  Sono  capace  di  dirlo  sul  viso  a 
chichessia  ». 

Chittk  (D.  Fr.),  Rinunciare. 
«  Z/'d  ehitiaa  el  servizi  » :  «  Si  di- 
mise  ».  «  L*an  feui  chitlit^  se  de  nd 
el  easeiaven  via  » :  «  Lo  mdussero 
a  rinunziare  se  no  lo  congeda- 
vano  ». 

Chlvlv,  Chi  viva.  2>^  el  chiviv: 
Dar  il  chi  vive.  Stit  sul  ehiviv: 
Stare  all'erta. 

C1&  (Invece  del  Sei&  volg.).  «  CHA, 
ven  chi  »:  «  Orsil  vieni  qua  ».  «  OiA 
la  man  o  la  zampa » :  «  Qua  la 
mano  o  la  zampa  ». 

Cl&ccera,  Chiacchera.  Fit  quat- 
ter  dhceer:  Far  quattro  chiac- 
chiere  o  un  paio  di  ciarle. «  Ohhmm 
avuu  de  fd  di  eiaceier  » :  «  Ci  sia- 
mo  bisticciati ».  Ddi  di  grnn  eiac- 
eier: Tenere  a  bada.  Ohe  voeur 
alter  che  di  dander:  Fatti  e  non 
parole  Opp.  Le  parole  fan  mer- 
cato  e  i  denari  pagano  o  anche 
le  parole  non  s'  infilano.  L*  h  6na 
dfiedera  heU*  e  bonna:  Lie  son 
chiacchere  — .  In  iutt  eiaceier:  Le 
son  parole.  «  HI  Luisin  el  g'h  6na 
diieeiera  eh* el  par  6n  avocatt  » : 
«  Gigi  ha  una  parlantina  che  pare 
un'awooato  ».  «  Oh  quanti  eiac- 
eier .'  » :  «  Oh  quante  ehiacchere  ». 
«  A  daeeier  gh*h  minga  Vugual  » : 
«  A  chiacchere  credo  ne  abbia  am- 
mazzati  parecohi  >.  n  Se  la  «d  a 
ciacder  etg*h  resdn  Zit » : «  A  chiac- 
chiere  la  ragione  h  Bua».  Gio  vin 
e  8u  eiaceier:  Vino  dentro  e  sen- 
no  fuora. 

Ciaff  (Imitativa  di  cosa  che  cada 
nell'acqua),  Ciafie  o  Ciacche  (1). 
Fit  djfdaff  in  V  acqua:  Sguaz- 
zare  nell'acqua.  Fh  eifdaffin  la 
palta:  Sfangare  o  sgiiazzare  nel 
fango. 

CULffoldttjRagazzo  vivacissimo). 
Nabisso,  (Nel  contado)  Frugolo, 
Demonietto  e  Diavoletto. 

Clall,  Sciocco.  « Propi  6n  doll 


(i)  Ciacche  per6  e  pinstosto  voce  imifa- 
tUa  del  sQono  ohe  si  fa  nello  schlaccfar 
per  esempio  ana  vesc*ea  plena  d^arfa. 


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—  116  — 


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el  Ve  nd,  ma  el  le  par  »  :  «  Un  vero 
scimunito  non  lo  h^  ma  lo  sem- 
bra  ».  «  El  fh  el  dall  per  nd  por- 
gd,  dazzi  )>  : « F&  il  gonzo  o  lo 
gnorri  per  non  pagar  gabella ». 
(Bfuinature)  Andemm  fh  minga  el 
dallf  ti  te  see  tutt »  :  «  Via,  non  mi 
far  lo  gnorri,  tu  sai  tutto  y^.^AiP- 
dkmm  eh*  el  faga  minga  el  etaU, 
mi  8ont  impegnaday^ : «  Via,  non 
mi  facoia  il  lezioso,  io  sono  im- 
pegnata  »  :  «  Andkmtn  fd  minga  el 
eiatlf  parla  sul  seri  » ; «  Via  non  mi 
fare  lo  soiocco  o  il  gnorri,  parla 
sul  serio  ».  « Ah  si,  ehe  eialt,  me 
Hcordava  pii »  :  «  Ah  si  che  stor- 
dito  !  Me  n'ero  scordato. » 

—  Clall6n,  Scioccone. 

—  Clalon6n,  Sciocoacoio. 

—  Clallin,  Sciocoherello. 

—  Clalada,  Freddura. 

—  Clalonsc^ll,  Scioccherellone. 

—  Clalismo  (Nel  bisticcio  intra- 
ducibile :  «  £1  sd-eialismo :  »  :  «  La 
sua  scimunitaggine  ». 

Ciamk  -  maa  -  mass,  Chiamare. 
Giama  vun,  ciam,d  sii,  eiama  aid : 
Chiamar  uno,  —  su,  —  giil.  Via- 
mh  indree :  Kichiamare.  Mandd 
a  eiamdL:  Mandare  per  alcuno. 
Ciamagh  6na  nolizia  a  vun :  Chie- 
dore  a  uno  notizia.  «  G*oo  dam^a 
al  Signdr  la  grasia  de  la  vitta  del 
mjb  pover  bambin :  Ho  chiesta  al 
Si^nor  la  grazia  che  mi  salvi  il 
mio  povero  bimbo  ».  Ciamd  per- 
ddn :  Chiedere  perdono.  «  Com*  el 
se  ciamma  lit?  »  :  *i.  Lei  come  ha 
nome  o  Come  si  chiama  lei  ?»  Gia- 
md,  vun  in  questura,  in  pretura : 
Chiamar  uno  alia  questura,  in  giu- 
dizio. «  V6i  guarda  ehe  te  ciamen  » : 
«  Bada,  ti  vogliono*.  |  (Gioco)  Cia- 
mass  foRura:  Chiamarsi  tuori. 
«  Quest  si  ch'el  se  ciam,ma  eantd  » ; 
«Questo  si  chiama  cantare».  M 
risdtt  el  eiamma  el  vin:  II  risotto 
richiede  il  vino.  Ciam.h  pegn  al 
eampee:  Vedi  Gampee.  Giamd.  i 
i  elettdr  a  votd. :  Chiamar  gli  elet- 
tori  a  votai*e.  Giamd  la  gent  in 
piazza:  Chiamar  la  gente  in  piazza. 
Giamd  i  eoscritt  a  la  leva  :  Chia- 
mare  i  cosoritti  alia  leva. 

—  Olamada,  Chiamata.  Ija  eia- 
m^ada  di  eoscritt :  La  chiamata  dei 
coscritti.  Ogni  tant  el  g*d  6na  dor- 
mada  in  questura :  Ogni  tanto  egli 
ha  una  chiamata  dal  Delegato. 
Kei  libri)  «  Q6ofaa  6na  eiamada 


a pagina,,. » :  «  Vi  ho  messo  una  — 
o  un  richiamo  a  j)agina...  » 

Gi&nfer.  Ciampico(l).  Coao,Can- 
chero.  « lj*h  6n  cuinfer  d*6n  ear- 
thll  ehe  taia  nd  » :  «  £;  una  sferra 
di  coltello  che  taglia  come  cuce  ». 
On  eianfer  d*6na  saradura  che 
va  mall  Un  canchero  di  chiaTi- 


una  lira ».  «  Gos*oo  de  fann  de 
std  eianfer  f  ^:  «  £  un  ci&mpico  di 
ragazEo,  sempre  impiooiato,  ohe 
non  riuscirk  mal ». 

—  Cianfdrlin,  Ciampichino  (1), 
Ninnolo.  «  Gar  el  m^  eianforiin 
d'6n  bagai » :  «  Tu  se^  un  naccbe- 
rino ».  «  Oh  ehe  bhll  cianforUn 
d*6n  orologg  » :  «c  Che  bel  ninnolo 
d'oriolo  ». 

Ciao  e  S'ciao,  B6n  di,  Addio. 
Giao,  obligato :  Addio  roba  mia  ! 
«  Senza  nanea  dimm  ciao  can  » : 
«  Senza  dire  n^  addio  n^  ol  dia- 
volo  ».  ...  E  s'eiuosei&ri:  E  bona 
notte !  Se  ghe  n*  e  ben,  se  de  nd 
s'eiao:  Se  ce  n'^  bene,  se  no  ad- 
dio. 

Ciappdtt,  Chiappola  (2)  (Arezzo), 
«  Oh  ehe  bell  ciappott  d*6n  ficeu  /  » : 
«  Che  bel  bamboocio  !  »  |j  «  Porta 
via  sti  eiapottf  ehe  me  inf^een  » : 
«  Levami  d'intorno  questo  chiap- 
pole,  che  m'imbarazzano  ».  |  (Me- 
dicine) «  El  tceu  gib  domd  di  Ha- 
!mttf  ehe  ghe  gtiasten  el  stom,egh  » 
in  dis.)  «  Non  fa  che  pigliar  im- 
)ratti  che,  ecc.  *.  • 

—  Ciapotfein,  Naccherino.  <Di 
d^mina)  «  L*e  6n  hHl  eiapottin  •» : 
«  £  una  bella  trottolina  ».  On 
ddppotlin  d*6n  fioeu  :  Un  ciaoche- 
rino  di  ragazzo. 

—  Ciapdtta,  Briccicare.  Giapot- 
td  in  l*a>cqua:  Sguazzar  nelrao- 
qua.  II  (Lavoraccnlai*e)  « El  ghe 
dapotta  adree  » :  «  Gli  lavoraoonia 


(1)  Ctamptco  s^accosta  nel  laono  a  cimn' 
fer  e  in  qualche  punto  corrisponde  a  hvxmo 
a  wiJkUa.  Cosi  c^amlg^chmo^  diminntfvo,  ac- 
canto  a  cianforlin^  che  perb  e  tuU^altra 
cosa. 

(2;  Chiappola  la  voce  tosoana  che  plu 
si  accosta  pel  suono  a  ctotpott  vive  ad  A« 
rezzo  e  si^nifica  pure  bagateUa^  cosa  da 
nulla.  Ma  e  di  Arezzo  non  di  Firense.  In 
Sioilia  c^e  la  voce  cappoUaj  che  e  ana  vi- 
vanda  di  tonnina  e  oipollc 


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—  117  — 


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intomo  ».  CiapottcLss  el  stdmegh : 
Sciattarsi  lo  sioniaco. 

—  Giapdttaria,  Bazzeoola.  «  La 
trasa  ttUt  i  sd  danee  in  eiapottor- 
riiyn  «  Ella  spreoa  i  suoi  quat- 
trini  in  ba^attelle  o  in  cianciafru- 
soole ».  (Atti  da  bambino)  « El 
se  perd  a  fagh  ctdree  eerti  Hapot- 
tarii,  eh'elfhingdssa  »:  «  Si  perde 
con  lei  in  oerte  leziosaggini  da 
far  nausea  ». 

—  (Aapottdn,  Pottiniccio. 
Ci&ppa,   Cbiappa.  ¥.M  po*  hat- 

tes  i  eiapp  » (yolg.) :  «  Pu5  sputare 
la  voglia  ».  Memt  i  ciapp :  (volg.) : 
ScnlertaFe  o  dimenar  le  mestole. 
iEhnv  in  ciappa  /  .*  Ova  sode.  H  (Di 
vasi)  Andii  in  ciapp :  Andaivin  eoc- 
d.  9  (Da  stiratora)  La  eiappa :  La 
oaccnlaia.  |  (De'  trippai)  Trippa. 

Glapplir-ppaa-ppaBS,  Chiappare 
e  Aeimiappare.  Ciappdt  sU :  Toe- 
came.  C%aw^^  8ul  fatt :  Acchiap- 
pare  o  Coguere  sul  £eitto.  «  El  g*dt 
tiraa  6n  sass  che  se  le  dap^ava 
guai  /  »  :  «  Gli  tir5  mi  ghiaiotto 
ohe  Be  lo  acohiappava  o  colpiva, 
euai  ».  « iSte  te  euxppi  mi  /  »  :  «  Se 
t'aochiappo>».  OapphfioM,  earagg, 
ffust »  :  «  Prender  nato,  pigliar  eo- 
raggio,  ^usto.  Oiappa  el  volo : 
Prender  il  volo.  Oiappit  eappell: 
Prender  il  oappello,  Impermalirsi. 
Ciapph  in  parolla :  Prender  uno 
in  parola.  Ciapph  la  cideea:  Pi- 
gliar la  sbornia.  Ciapph  la  porta 
( Ajadarsene) :  Prendere  la  porta. 
Ciapph  i  fever:  Pigliar  le  febbri. 
P.  E. :  «  Ohe  eiappa  la  fifeer  a 
mezzd^  »  :  «  Gli  pi^a  la  f eobre  sul 
mezzodi».  Oiappa  sogn:  Pigliar 
sonno.  OiappiSL  temp :  Prender  tem- 
po. Ciappayoceanihi  honna:  Af- 
lerrare  roocasione.  Ciappit  ra>c- 
qua  :  Prendere  la  pioggia.  Oiapph 
trh  lira  per  lezidn :  Prendere  tre 
lire  per  lezione.  «  Tant  quant  ne 
eiappa  i  e  spend  »  :  «  Quanti  ne 
gnadagna  tanti  ne  spende  ».  Oiap- 
pit  el  vizi  de  giugd,  o  de  fumcbf  eee, : 
Pigliar  il  yizio  del  gioco  o  della 

?ipa  o  del  fumare.  Oiappit  vun  per 
alter :  Prendere  o  soambiare  uno 
ooU'altro.  «  Ptr  ehi  el  me  eiappa  f  »: 
«  Per  ehi  mi  pi^lialei?>»  Ciappabon- 
na  o  catHva  piega :  Prendere  buo- 
na  o  eattivA  piega.  CiappA  de  mi- 
ra  :  Prendere  di  mira.  «  UtappSmm 
eome  sant »  :  «  Pigliatemi  come  Bo- 
no  Opp.  Sappiatevi  soddisfiare ». 


«  Cictppela  corns  te  vceuit » :  «  Pi- 
gliala  come  ti  place  y>.  «  Thf  clap- 
pay>:«0  piglia !  »  Griugdt  a  dap- 
pass :  Giocar  a  rincorrersi.  Oiap- 
pit da  on  sit  a  Valter :  Pigliar  da 
un  luogo  a  1'  altro.  P.  E.  « La 
tempesta  Va  eiappaa  da  Monea  a 
Erha  » :  «  La  gragnuola  pigli5  qua- 
si 1*  intera  Brianza  ».  I  dappa 
dappa  (in  disuso):  I  birri  o  i 
ciafteri.  Vedi  Branca. 

—  OlappliBBela,  Pigliarsela. 
Oiappassela  edn  vun:  Pigliarsela 
con  uno.  Oiappassela  minga  calda : 
Pigliarsela  a  quattro  quattrini  la 
calata.  Oiappassela  o  dappalla 
come  la  ven:  Prendersela  conso- 
lata  o  come  la  viene. 

—  Ciappaa,  Cbiappato.  On  usell 
diwpaa  de  frhseh:  tin  presiccio. 
«  0*a  dappaa  el  sd  mal  solit » : «  Gli 
prese  il  soiito  male  ».  «  Lhssem  sta, 
perchh  sont  dappa  »  ; «  Lasciami 
tranquiUo  percne  sono  acchiap- 
pato  (1),  ho  questo  lavoro  pres- 
santissimo  ».  I  dappaa  :  I  sarti  di 
bassa  le^a.  «  Ghe  s6nt  c6rs  adree 
e  V  00  eiappa »  :  «  Gli  sono  corso 
dietro  e  I'no  raggiunto  ».  «  El  g'ot 
dappaa  afezion  »  :  «  Gli  prese  af- 
fezione*.  |  (Altri  modi  ngurativi) 
¥.Bisdana  savh  (napj9a22»:«Bisogna 
saperlo  pigliare  ».  «  Bisogna  dap>^ 
ph  gio  de  ehi  e  pceu  volta  a  sini- 
stra » : « Pigli  giti  di  qu^  poi  la 
svolti  a  sinistra  ».  «  Oiappa  sit  !  » 
«  Piglia ! ».  «  Tc  V  ee  voruu;  adess 
dappa  /  »  :  «  L'hai  voluto  ?  Tuo 
danno !  »  «  Oiappen  6n  alter  !  » : 
«Maocai  (2).  Fatti  in  1^».  Oiap- 
pa ch'el  gne :  E  qui  covato.  Ti  te 
sett  magnati,  ma  mi  te  me  dap- 
pet  minga  »  : «  Tu  se'  furbo,  ma 
me  non  ingravidi*  (volg.).  Mal 
che  se  dappa:  Male  contegioso. 
«  L'h  vun  ehe  ghe  pias  a  ciappdt » : 
«  fi  uno  che  am  a  di  aver  il  doc- 
cone  o  lo  sbruffo  ».  Oiappit  la  le- 
gor  e6nt  el  edr :  Vedi  Legor.  Giu- 
gd, a  dappass:  Yedi  €H(eugh.  (Pr). 
Ohi  voRur  tropp  dappa  nagott:  Cbi 
troppo  vole  nulla  strinee.  El  phss 
el  se  dappa  per  la  gola:reT  la  gola 
si  pigliano  i  pesci.  Era  Bdr-via  Vh 
semper  foe,ura,  fraa    Oiappit  V  e 


(1)  Questa  voce  a  Fir.  sia  nel  senso  di 
maiconcio  o  makmdMto. 

(2;  D6  questo  mo^o,  che  e  un'allittera- 
zione  di :  ma  the  hoi  t 


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—  U8 


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semper  in  convent  (in  dis.)  (Ap- 
pross.) :  II  pigliare  e  dolce  il  re- 
stituire  h  amaro. 

Ciappa-dappa  (In  dis.  vivo  solo 
fra  monelliK  Guardia  di  questura. 
Chiappini  (in  dis).  |  (Bun'a-rafifa) 
«^2  8cur^  8ul  tavol  dove  giugaven 
gh'h  staa  allora  6n  gran  eiappa 
eiappa  » :  «  L^^  al  buio,  sul  tap- 
peto  verde,  ci  fu  un  gran  ruffa 
raft'a  ». 

—  Ciappada,  Chiappo.  (Risoos- 
sione  o  guadagno)  « Ine<Bu  oo  faa 
6na  honna  eiappada  »  :  «  Oggi  ho 

fuada^nato  assai ».  (Iron.)  «  Che 
hUa  Giappada  che  te  faa  inco&u  !  »: 
«  Bel  chiappo  davvero  quello  d'og- 
gi !  »  I  (Arresto)  «  8ia  nott,  al  Ti- 
volif  i  queaiuritt  e  i  earcUtiner  dn 
faa  6na  magnifLca  eiappada  o  re- 
dada » :  Vodi  tdgctda.  (Di  oaccia) 
«  Al  rdecdl  trii  di  fdb  oo  faa  6na 
eiappada  de  dtfsenlquaranta  d6rd  »: 
«  Al  paretaio,  avant'ier  Paltro,  ho 
fatto  un  ohiappb  di  dugento  qua- 
i*anta  tordi».  |  (Cascar  a  rispon- 
dere  una  grossa  ingenuity)  i<.Ah 
ehe  dappada  /  »  :  «  Che  chiappe- 
rello ! » (Pistoia).  ^ «  La  eiappada  la 
g*h  faa  indigestion  »  :  «  La  scor- 
pacciata  di  uova  sode  gli  fece  in- 
oigestione  » 
— Ciappamdsch  (Pianta)j  Chiap- 

famoscini.  |  (Lenone)  Tinnnanzi. 
(Amese  per  acchiappar  le  mo- 
sche)  Chiappamosohe. 

Ciappdll ,  Coccio  (1).  «  Gont  el 
ind^tieh  se  podaria  taxied,  quel  dap- 
pell  a  la  marmitta  » : «  Col  mastice 
si  potrebbe  attaccare  quel  coccio 
alia  zuppiera».  (Hugh  ai  dappei: 
Far  a  ripiglino.  Jjaeea  in  dappd : 
Vedi  Laeca, 

Ciappin,  Cbiappino.  Vedi  Oiap- 
pa  Ciappa,  |  (II  diavolo).  «  Te  an- 
darMt  a  easa  del  eiappin  »  (  a  ra- 

tazzo  indocile ) :  «  Tu  andrai  a  c^ 
i  Berlicohe  ».  |  ( Di  ragazzo  vi- 
vaoissimo  e  arguto)  «  L'e  6n  vero 
eiappin  » : «  E  un  demonietto  ».  | 
Ciappin  de  Voruv:  Culacoino. 

CIapp6n  (Malattia  nelle  gambe 
degli  equini),  Formella. 
Giar,  Chiaro.   (Agg.)  Ciar  eome 


I  eZ  d\:  Chiaro  come  di  giomo.  «  J/h 
dara  eome  el  sd^n  «.  Non  fa  una 
grinza ».  Jj'e  tanta  dara!  .*  II  mor- 
to  h  suUa  bara!  Vestii  de  eiar: 
Vestito  di  chiaro.  ViSs,  vin  eiar: 
Voce,  vino  chiaro.  «  Sta  faceenda 
V  h  minga  dara  »  : «  Codesta  fac- 
eenda non  ^  lisoia  o  Ci  leggo  po- 
co  ».  I  (Sost.)  Lume,  Luce.  Ciar  de 
lunna:  Lume  di  luna.  Ciar  fals: 
Luce  falsa.  Ciar  ehe  inorhiss:  Lu- 
ce che  abbaglia.  |  ( Candelliere ) 
Pizza  el  eiar:  Acoendere  il  lume. 
Forth  el  ciar:  Reggere  il  oaadel- 
liere.  (Altri  modi]  Fass  dar:  Farsi 
giorno  o  anche  larsi  lume  da  8^. 
Vegni  al  dar  d*6na  robha :  Venir 
in  —  d'una  oosa.  Tra  el  dar  e 
seur:  Tra  il  lusoo  e  il  brusoo.  Ve- 
anl  dar:  Farsi  giomo. «  G'oo  j^ar- 
laa  dar  » : «  Gli  ho  parlato  chiaro 
o  fuor  dei  denti. »  Ciar  darisc  (in 
dis.):  Chiaro  patente.  jj  Ciar  d'o&uv 
Chiaro  d'ovo.  Ciar  doeuv  sbattuu 
per  medegozz:  Chiarata. 

—  Oiaresciir»  Chiaroscuro. «  Me 
par  ehe  ghe  sia  6n  poo  de  darescur 
tneoRU  in  famiglia  » :  «  Mi  par  ohe 
ci  siano  de' chiaroscuri  in  fami- 
glia».  I  (Nei  disegni  edipinti)  QuH 
ehe  dh  i  risalt  in  t  dareseur:  Quel- 
li  che  dan  risalto  sono  i  chiaro- 
souri.  (Nella  musfoa)  J  pian  e  i 
fort  in  quii  ehe  fh  el  dareseur: 
"Piani  e  forti  danno  il  chiaroscuro. 

—  Clara  (La)  (P.  N.)  ( Neolog.  del- 
1'  acquavite),   La  zozza  (1|  (vole.). 

—  Oiariflca-flcaai  Chianre.  inStd 
oli  el  vh  darifieaa  » :  «  Quest*  olio 
vh  chiarito  ».  ||  (  Per  here )  Vedi 
Ciari. 

—  Ciari-rti  (Volg.),  Chiarire  (2), 
Cionoare. «  Me  ^ar^  se  n6  me  sha- 
glif  che  t'abbiet  etarti  dnpoo  tropp»: 
«  Se  non  erro  tu  hai  alzato  un  po' 
troppo  il  gomito». 

—  Ciarlda  (Volg.),  Bevuta.  «  A 
tavola  g'oo  daa  6na  gran  darida  » : 
«  A  tavola  ho  fatto  una  bona  beu- 
ta)». 

-—  Clar^tt,  Chiaretto.  Vin  da^ 
rett:  Chiaretto. 

—  CiarMla,  Sputacchio.  Fh  e&r 
a  darell  (triv.).  P.  E. : «  Jfi/  QueU 


(1)  Coccio  quasi  per  antonom.  neir  uso 
volgare  e  anohe  il  vaso  intero  dl  terra 
cotta.^  Le  stoviglte  di  cucina  povera  sono 
i  cocci;  e  pigliar  i  cocci  pel  slgniflca  tm- 
jpermatirsi. 


H)  La  xozza  per6  e  acquaviie  oon  me- 
scolanza ;  pure  in  oerto  mode  corrisponde 
al  nuovo  termine  mllanese  volgare. 

(2)  Chiarire  oggidi  e  per6  i^orl  d*aso  e 
8igniAc6:  ttbbriacarsi. 


CIA 


—  119  — 


CIA 


Iff  JEl  foo  e6r  a  eiarell/  »  :«  lo, 
quello  la?  Lo  faooio  ooirere  a  sor- 
naochi  ».  ||  Nome  d'  un  pae&e,  n. 
fr. :  Fiari  el  diavdl  de  la  Ciarella 
(in  die.):  Vedi  JHavol. 

Olarlataii,  Ciarlatano. « Inpiotz- 
za  gh*era  6n  eiarlatanf  ehe  manr- 
giava  delta  stoppa  pizza  »: « In  piaz- 
za vldi  un  ciarlatano  ohe  mangiar- 
va  stoppa  acoesa  ».  ( Fig. ) «  ^1  (21 
d'  ineoBU  gh'  h  la  concorrenza  di 
«tar tolan  » : «  Al  giomo  d'oggi  o'^ 
la  ooncorrenza  de'oiarlatam  o  de' 
cerretani  o  de'oantambanohi)».  (M. 
pr.)  Ija  bissa  Vh  morduu  el  eiar- 
laian:  La  biscia  ha  morso  U  ciar- 
latano. 

—  Ciarlatanii,  Fare  il  ciarlatano. 
«  El  «a  intorno  a  eiarlatandt  » : 
«  Andar  in  Tolta  a  far  il  pagUao- 
cio». 

—  darlataaeria,  Ciarlataneria. 

—  Ciarlatanada^  Ciarlatanata. 
«  Mi  me  piasen  mtnga  i  HarlatOr- 
nad  de  la  redamm  » : «  A  me  non 
garbano  le  oiarlatanate  della  ri- 
dame*, 

CSIaror  (P.  N.).  Chiarore.  (Luce 
ineerta,  ancorche  viva) «  Se  vedeva 
de  Ionian  dn  gran  eiaror;  hnm  pceu 
savuu  del  granfotu^htehe  gh*h  8taa*: 
«  Si  Tedeya  aU'onzzonte  un  gran 
chiarore.  Seppimo  poi  dell'inoen- 
dio». 

—  Clasmo  (D.  Fr.)  (C;iiiaro  di 
sole  su  parete  bianca  one  offende 
la  Tista).  Riflesso. «  Come  te  fee  a 
rSff  eon  queU  cicwmo^  »:«  Come 
fai  a  reggere  con  quel  riflessol » 

OlasB,  CbinoBO,  <  Naturalment , 
la  rolfba  Vd  faa  &n  eiags de  nd  di»: 
«  Natoralmente,  la  awentura  fece 
on  chiaeso  indiaTolato ! »  On  eiass 
del  trenta  pari:  Un  chiasso  ohe 
mai  o  senza  pari. 

GUiY^  Chiave.  dav  fhmina,  mor- 
w^eia,  tngleza,^  falsa :  Chiave  fem- 
mina,  masohia,  inglese,  falsa.  Dh 
9u  o  dh  aid  la  dot :  Dar  volta  alia 
chiaye.  Sard,  soil  eiav:  Binchiu- 
dere  a  chiave.  J^  hue  de  la  eiav : 
n  buoo  della  chiave  e  aneke  la 
toppa.  Ul  maez  di  eiav :  II  mazzo 
delle  ohiavl.  JSl  l^n  de  la  eiav  :  II 
materozzolo.  MeU  la  eiav  zott  a 
I'uzz:  S(^omberare  di  soppiatto, 
alia  chetiohella.  Tmu  6na  eiav  de 
paleh:  Comperar  un  palohetto.  I 
(Segnataono  in  musica)  Chiave. 
Ji»  eiav  de  vidUn,    de    bass:  In 


chiave  di  violino,  di  basso.  ||  (Per 
acoordar    istrumenti)    Chiave.   | 

iDei  dentisti)  Chiave  all'inglese. 
(Per  rinforzo  di  muri)  Catena  e 
chiave  |  (Fig.)  La  trovaamiMt  la 
eiav  de  quelVinddvinhlU  tanto  dif- 
fieil »  :  «  l*rov6  subito  la  chiave  di 
quel  rebus  per  noi  tanto  oscuro  ». 

—  Ciay&  (Serrare  a  chiave), 
Chiavare  (Siena).  «  Giava  sU  Vvss  »: 
«  Chiudi  I'uscio  a  chiave  ». 

—  Ciayetta,  Chiavetta  JDel  ro- 
bin^) Gruccia,  (Dell'orolo^o)  Chia- 
vetta (Di  certi  strumenti  a  fiato) 
Chiavetta,  (Della  botte)  Vin  della 
ciavetta:  Il  prelibato  e  la  davetla 
h  chiamata  zipolo.  (Del  canon  della 
sttia)  Gruccia.  (M.  Pr.)  (hia  cia- 
vetta d/  or  la  derva  tutti  i  port : 
Chiave  d'ora  spalanca  ogni  ser- 
ratura. 

Ciayo,  Addio.  (A  bambino)  «  FH 
ciavo  al  seidr  »  :  «  ¥k  servo  suo  ». 

Clbatorla(P.  N.)  Cibaria  (1).  Pac- 
chia.  «  Oh  ad^s  setthmes  gto  a  la 
cibatoria  »  :  «  Ora  mettiamoci  a 
tavola  ». 

Clcc  e  Giccln,  Cioco  (Lucca  e 
Versilia)  Cicciolo  (2),  Zinzino. 
«  Dctmmhi  6n  eice  »  :  «  D&mmene 
un  zinzino  ».  «  Elg'd,  nanea  6n  eiee 
o  dein  de  giudiz%  »  :  «  Non  ha  bri- 
ciolo  di  giudizio».  |  f Mezzo  ub- 
briaco)  ^nEl  me  par  on  poo  dee 
Vomo  »  :  «  L'omo  mi  sembra  altic- 
cio.  se  non  erro». 

GLccajfP.  N.)  (Masticatura  di  ta- 
bacco)  Cicca  (3).  «  El  g'di  tiraa  i^na 
dcca  tn  faeeia  »  ; «  Gli  a went5  sul 
muso  un  biasciotto  di  cicca  o  di 
tabacco*.  Mezza  deea:  Idem. 

—  Clccli,  Masticar  tabaoco.  «  Im 
se  n'ol  fumma  el  deea  » : «  Egli  se 
non  fiuna,  masticar.  I  Rodersi. 
Ouarda  come  el  deea :  Guarda  co- 
me si  rode. 


(1)  Cibaria  non  rende  il  ribatoria  mlla- 
nese.  Cibaria  e  aggetttvo  di  legge,  In  lin- 
gua, e  in  florentino  eiprime  piuttotto 
qnantita  d*ogni  genere  di  cibi ;  ma  non  ti 
usa  come  cibatoria  da  noi. 

(2)  Cicciolo  e  pezzetto  di  oarne  di  maiale 
rimaita  dopo  che  se  ne  i  eavato  lo  stmtto. 
Nondimeno  c^e  un  mode  di  dire  florentino 
ehe  fignratamente  Mi>rlme  piceolinima 
qnantita  oome  dec  ed  e :  dar  im  dociolo 
per  aver  tm  porco. 

(3)  La  voce  e  oerfettam.  ngnale.  non  il 
•enso.  Cicca  in  dor.  e  mozzioone  di  ligaro, 
e  eiccaioU  qaelll  ohe  li  van  raccogliendo 
per  le  strade. 


CIC 


—  120 


CIC 


Giooia  (P.  N.)}  Ciccia. «  La  verdu- 
ra  la  ghe  pias  nd ;  lit  el  vcRur  la  do- 
Ha  »  :  «  La  verdura  non  gli  va;  egli 
vuolela  ciccia. » (Di  donna  grassoc- 
cia  e  avvenente)  On  hUl  toeeh  de 
dceiaf:  Un  bel  pezzo  di  ciccia  o 
Belle  ciccie.  «  ^S^e  toiaroo  miee  mi 
voraroo  minga  doind,  la  dedaf  vo- 
raroo  anca  la  dote  »  :  «  Se  piglier6 
mog:lie  non  mi  accontenterb  della 
ciccia,  ma  vorr6  anche  la  dote». 

—  diccill»  Bere. «  M  ciecia  come 
6n  Turch  »  :  «  E'  beve  come  un 
Turco  ». «  Ohe  pias  motto  a  eiecid, »: 
«  Gli  place  succiar  il  bicohiere  ». 

—  Gicciada,  Trinoata. 

—  Ciccladinna,  Beutina. 

—  Ciccianespol  (P.  N.)  Suooia- 
neapole. 

Cicciax &,  Cbiacoberare.«  Me  aont 
phrs  via  a  deeiarh  eont  6n  bagol&n. 
del  luster  » ;  «  M'indugiai  a  clam- 
bolare  con  un  gran  ciaccione ». 
«  L^h  eomindaa  a  cicciardi  e  eom,e 
el  so  solit  el  le  finiva  pit  »  :  «  Co- 
minci5  a  oicalare  e,  secondo  il  so- 
lito,  non  la  rifiniva  pid ».  (In  sen- 
8o  bono )  «  Bisogna  che  eiceiarem 
6n  poo  seriament,  nun  duu,  de 
sta  ro^^a  »:«  Bisogna  ohe  disoor- 
riamo  un  poco  fra  noi  di  codesto  ». 
«  Mi  oo  savuu  clie  lee  la  va  intomo 
a  Hceiard,  mal,  sdra  de  mi  » : «  Ho 
saputo  che  ella  va  a  cornacchiare 
e  a  sparlare  di  me  ». «  Che  la  kusa 
sth  de  eicciarii  sora  i  fatt  di  aZ- 
ter  » : «  Smetta  una  volta  di  sfrin- 
guellare  ». 

—  Cicdarada ,  Chiacchierata. 
«  JEmm  faa  6na  gran  ciedarada 
mi  eel  Luis sul  ministeri  noeuv » : 
«  Abbiamo  o  s'^  fatta  una  lunga 
chiacchierata,  fra  me,  e  Luigi,  sul 
nuovo  ministero  ». 

—  Clcciaradiima,  Chiacchiera- 
tina. 

—  Cicciarament,  Chiaccheric- 
cio.  «  8e  senUva  sui  seal  6n  gran 
dedaram^ent » : «  Si  sentiva  su  per 
le  scale  un  gran  chiaccherio  ».  On 
dcdarament  mMi  pii  finii:  Un  cin- 
guettio  interminabile.  dcdara- 
ment de  sahUt  de  lohhia  ( volg. ) : 
Un  cianaio. 

—  Cicclaritta ,  Chiaccherino. 
«  El  vceur  fd.  el  cicctareWa* :  «Vuol 
far  il  cicalino  ». 

—  Clcclardn,  Chiaccherone  o  Ci- 
calone.  «  Tas  dcdaron/ »:  «  Smet- 
ti  oiambolone  che  sei ».  (Di  chi 


non  sa  tener  in  s^)  «  Ouarda  ben 
a  dighel  a  queU  dcdaron,  se  de 
no  diman  el  san  tutli  » :  «  Bada 
di  non  tl  fidare  a  quello  STescio- 
ne,   se  no  domani   diventa  cosa 

Eubblloa  ».  Ciedaron  de  brasera : 
n  boocalone. 

—  Clcolarinna,  (Primo  grado 
dell'ebrietk) ,  Chiaochierina.  «  Te 
seret  minga  ddceh,  m^  te  g'avevet 
6n  poo  de  dedarinna  » :  «  Non 
dir5  che  tu  fossi  briaoo,  ma  ave- 
vi  un  po'  di  ohiacohierina.  »  Vedi 
Pondct, 

Cioolo  (Nome  che  si  d^  special- 
mente  a  stomelli  e  merit  dome- 
stioi),  Ciooio  (1),  Cuoo5.  «  Ciedo 
te  vcButt  la  eamclaf  ».*  «  Cuoooli- 
no....  Cuoco  mio !  »  * 

Cicdon,  Ciccione  (2),  Cucco.  JEl 
deeion  de  la  mamma:  II  Benia- 
min4>»  «  L'h  6n  pover  dedon,  in- 
eapace  de  mazzi^  6na  mosca  »: 
«  £)un  povero  baggeo  inoapace 
di  uocidere  una  mdsoa  ». 

Glcclor^,  Ciciorare  (3),  Far  pissi 
plssi.  «  Ispositt  dedoraven  in  d'6n 
canton  de  la  scUa,  tegnendes  i  man 
in  man  » :  «  Gli  sposlni  facevan 
pissi  plssi  in  un  cantucolo  della 
sala,  tenendosi  per  mano  ».  (Degli 
uccelli)  Pigolare,  Cinguettare. 

—  Clcciorltt  (Atti  e  disoorsettl 
amorosi  a  bassa  voce),  Pispillo- 
ria.  Fit  i  dedoritt:  Vedi  Oie- 
dorit. 

Cicciorlanda  (Giooo),  Cioirlan- 
da.  Oiugd,  a  dceiorlanda  e?U  do- 
manda:  Giooare  a  cioirlaiida. 

Ciccolatt,  Cioocolata.  Fit  o  sbatt 
el  deeolatt:  Cuooei*e  o  frullare  la 
oioccolata.  Ciecolait  ephnera:  I- 
dem.  Ciccolattecaffh:  C'\i\9xo  scu- 
ro  (Lucca),  La  Nera  (Firenze)  Tor- 
volett  de  — ;  Panetti  da  ciocciolata. 

—  CiccolatUn  (Piccolo  disco  in 
carta),  Cioccolattino. 

—  ^coolattera,  Cioccolattiera 
(Tanto  il  vaso  ohe  la  moglie  del 
dceolatee). 

Cicero.  N.  Fr,:  Cicero  pro  do- 
mo  sua:  Cicero  pro  domo  sua. 


(1)  Ciccio  e  sinonfino  di  ricciolo  tatt^al- 
tra  oosa.  £; :  pe2zetto  di  lor  do. 

(2)  Ciccione  a  Fir.  non  signifiea  che  peiv 
sona  oon  molta  ciccia  intomo. 

(3)  Ce  il  suono  nguale  non  11  sensn. 
Ciciorare  togcano  e  quel  rumore  che  fan- 
no  i  liqaidl  presso  a  dar  il  Ixrflore.  Voce 
luochese ;  a  Firenze  e :  Q-riUettare. 


CIC 


—  121 


GIF 


—  Glcerdn  (Chi  fa  da  suida  a 
foreBlieri). «  Te  faroo  mi  ae  dee- 
nin  per  la  eittcLa  »  :  «  Ti  farb  da 
cicerone  nella  cittii ». «  Oo  eompraa 
&n  Oieeran  del  seUceni  ligcut  in 
maroechin  »  :  «  Ho  comperato  un 
CioeTone  del  setteoento,  legato  in 
nuurooohino  ». 

QleUard6iL  (In  di8.)»  Cicclalar- 
done  (in  diauso),  GMottone. 

ddiniiiiiL  (Meno  ancora  di  Cic- 
dn),  Tantinino. «  Damen  domit  6n 
eidj/ninint  ehi  su  la  pdnta  de  la 

{areellinna  »: «  Dammene  pur  Vom- 
ira  qui  sulla  punta  della  forchet- 

CSicin,  Cecino. «  Oh  ehe  bel  cicin 
d'  &n  fictu  /  »  :  «  Che  bel  ceoino  o 
Che  caro  Nino !  »  «  Sn  tnii  domd 
^n  eiein  » : «  Ne  Toglio  solo  un  tan- 
tino  o  un  zinzino  ». 

CSidBlMO  (In  dis.)  (Amante  di 
donna  maritata),  Cicisoeo.  «  Quell 
magrmzi  let,  V  h  el  deiabeo  ae  la 
eofUessa  »  :  «  Quelle  spilungone  ^ 
il  cioisbeo  deua  contessa^. 

GUI,  Cielo.  —  serenf  niv6h  scur, 
e&n  fceura  i  aIkU:  Cielo  sereno, 
nnvolo  o  annnvolato,  buio,  stel- 
late. —  tuti  a  gUll:  XJno  stellate 
fitto.  del  rdgs:  Cielo  rosso.  (Pr.) 
del  rdgg  o  aequa  o  hdff:  Aria  ros- 
sa  o  piove  o  soffia.  Toeeit  el  del 
eant  on  dit:  Toocare  il  olelo  ool 
dito.  I/jk  eome  vorh  dit  6n  pugn 
in  del :  E  come  voler  dare  de^  pu- 
gpi  in  cielo.  Portd,  vun  ai  sette 
deli:  Portare  uno  ai  sette  cieli. 
( II  mondo  ipercosmico )  «  J72  mh 
pcver  angidl  V  h  volaa  in  del »  : 
« 11  mio  Dovero  angioletto  h  ito  in 
eielo.  VriitvendHta  in  del:  Gri- 
dar  vendetta  al  cospetto  di  Die. 
IH*  gu  di  robb  ehe  nd  stan  nh  in 
del  n^  in  terra:  Dire  cose  ehe  non 
Stan  n^  in  cielo  n^  in  terra  o  fuori 
della  messa.  Guard* el  del  / ;  Guar- 
di  il  cielo  o  Dio  tolga.  Per  amor 
del  dell :  Per  amor  del  cielo.  In 
name  del  — .*  In  nome  di  Dio.  On 
fultnin  a  —  sereno:  Un  fulmine  a 
—  sereno.  (PrJ  Sentenaa  d^asen 
n6  va  in  del:  Baglio  d'asino  non 
arriTa  al  cielo.  Ctel  faa  a  paneott 
we  nd  puBuv  ineaeu  ptaeuv  sta  nott : 
Cielo  a  pecorelle  acqua  a  oatinel- 
le.  I  (La  x>arte  superiore  di  molte 
oose)  JEl  del  de  ta  earrozza,  del 
lett,  del  fomo,  eee.:  H  cielo  della 
(sarrosza,  il  cortinaggio,  il  cielo 


del  fomo.  M  del  de  la  hoeea:  II 
palate.  SI  terzo  delo:  II  terzo 
cielo. 

Giifon.  Vedi  Sdffon. 

Ciflls  (P.  N. j  N.  tr.:  Fh  dfiie:  Far 
cecca. « Ills' ctopp  el  m'A  faa  eiflis  e 
la  Ugor  Vh  scappada  » :  «  II  fiicile 
mi  fe'  cecca  e  la  lepre  scappb  ». 

Cilan  (Giovane  di  statura  ^iii 
alta  di  quel  ehe  la  sua  et^  richie- 
de,  ma  ohe  pu5  essere  benissimo 
n4  uno  scioccone  nb  un  galeone^ 
come  lo  defini  il  Cherubini),  Bac- 
cbillone.  «  QvM  cUan  el  g*d.  di 
gamb  eh'el  fd,  6n  mia  ogni  des 
p<M8  »  :  «  Quel  baochillone  o  bi- 
ghellone  ha  certe  seste,  ehe  in 
dieoi  passi  h  capace  di  far  una 
lega  ». 

—  Gllandn  (Termine  ehe  pub  es- 
ser  applioato  in  molti  casi  e  a  per- 
sone  dissimili).  ^t-Ad^s  el  g*\jbL  sh- 
des  ann  e  el  s'h  faa  su  6n  dlanon^ 
ehe  se  fel  vedSsset  Vel  conossel 
pii »  :  «  Ora  ha  sedici  anni  e  s'  b 
latto  uno  spilungone,  ehe  se  tu  lo 
vedessi  non  lo  ravvisi  piii  ».  «  Ma 
«td  6n  poo  quiettf  dlanon  ehe  te 
see »  :  «  Ma  sta  bono  una  volta^ 
disutilaooio  ».  (E  cosi  via,  con  cen- 
to intenzioni  e  varietk).  Chiurlo. 

—  dlanada,  (Piii  ehe  altro].  Leg- 
gerezza.  «  Ma  gtutrda  de  fa  min- 
ga  vunna  di  tb  solit  eUanad*  : «  Ma 
bada  di  non  commettere  una  delle 
tue  sventataggini  o  corbellerie ». 

—  CUapp  (Cosa  di  versa  dal  Ci- 
lan quantunque  della  stessa  spe- 
cie), Citrullo.  «  Finissela  de  fa  el 
dlapp  eon  la  serva  »  :  «  Finiscila  di 
far  n  vaghesgino  alia  serva  ». « In- 
e<eu  sont  dlapp,  dlapp ;  sont  minr- 
ga  h6n  de  tra  insemma  6na  rim- 
may^ :  «  Oggi  mi  sento  tanto  grul- 
lo,  ehe  non  son  capace  di  accozzar 
due  rime  ».  «  Che  dlapp  de  vun  f  »: 
«  Che  soiocco  ! » 

— Cllappli,  Pargoleggiare  (colto), 

—  Cllappada,  Baggianata. 

—  CHappdn,  Scioccone. 

—  Cilappin,  Scasimoddio,  Scioc- 
cherello. 

Giliiider  (P.  N.)  CiUndro.  Cappell 
a  eUinder  o  sempl.  el  dlinder;  Cap- 

fello  a  cilindro,  tuba  o  staio  (pop.). 
Tiraa  a  dlinder :  Cilindrato. 

—  dlindri,  Cilindrare. 

—  GUindradnra,  Cilindratui*a. 

—  dlindree,  Cilindraio. 

—  Gilindrich,  Cilindrico. 


CIL 


—  122 


CIN 


—  CUindrett,  Cilindretto. 

—  Clllndrdn,  Gran  tuba. 
Cimasa  (Modanatura  per  oma- 

mento  arohitettonico) ,  Cimasa. 
Anohe  Seimasa. 

—  Gimasetta,  Piccola  cimasa. 
Clmballs,  N.  fr. :  Vhss  andaa  in 

cimbalis :  Essere  o  andar  in  cim- 
bali  o  in  bernecohe. 

Clmbarda  (P.  N.)  ( Amaca  dilegno 
fiospesa  Botto  il  piano  del  oarret- 
tone  detto  bara  per  dormirvi  il 
carrettiere  o  riporvi  robai  (Ap- 
prosB.) :  Lettuccio.  Grata  (1). 

Clment,  Cimenio.  Tirdi  a  ci- 
ment:  Provocare,  Metter  e  ci- 
mento. 

—  Clment&-taa-ta8B,  Cimenta- 
re.  <  E  lii  el  g^avaria  el  fidegh  de 
eimentass  eon  mifyn  «  E  lei  ayreb- 
be  il  fegato  di  cimentarsl  o  mi> 
surarsi  con  me? » (A  parole) «  L*dn 
eimentaa  e  lii  gio  bott  de  lirayn 
«  L'han  cimentato  e  lui  giii  botte 
da  orbi ». 

Cinada,  Zannata  « In  tuU  ei- 
nad  de  henedl  eon  Vaequa  santa  » : 
«  Le  sono  inozie  da  daroi  la  be- 
nedizione  ».  |  (Scherzo  poco  bello) 
«  JSJl  m'd  fcia  6na  dnada  de  cattiv 
gust  » :  «  Mi  fece  una  burla  di  cat- 
tivo  gusto  ». 

Cinaper  (Composto  di  gesso  e 
di  mercurio),  Cinabro. 

ClnchetLn&in  (P.  N.)  (Suonatri- 
ce  magra  e  sparuta  di  chitarra 
o  mandolino  o  anohe  donnetta  ri- 
dicola),  La  sora  Rosaura. 

Clnciapetta  (P.  NO  (Pettegola, 
vana ,  leggerona) ,  Olanmiengola 
^in  dis.).  «  Cossa  gh'entra,  quella 
eineiapetta,  de  eeueict  el  nas  in  di 
noster  robb  /  » :  «  Che  o'entra  quel- 
la pettegola,  di  voler  mettere  il 
naso  nelle  cose  nostre  ?  »  (Di  don- 
na che  Tuol  parere  piti  che  non 
sia)  Spocohia.  «  La  spitzza  anca- 
md  de  lavandin  e  la  v(Bur  fh  la 
einciapettaf  » :  «  Sa  di  rigoverna- 
tura  e  yuoI  fare  la  spoccnia !  » 

CincinasB-cinaa  (In  di8.j,  Cin- 
oinnarsi.  «  Im  ghe  mhtt  do  dr  cU 
^phce  a  cineina88»:  «  Ad  azzi- 
marsl,  alio  speochio,  implega  due 
ore  (2) ». 

(1)  Mancando  assolutamente  in  Toscana 
Toggetto,  manca  anohe  il  nome. 

(8)  Da  questa  voce  veochia,  e  vennto  il 
gingin  (che  e  gik  tramontato  anch^esso) 
per  damerinOj  eivettirto. 


Ginqu,  Cinque.  I  dnqu  vU :  Le 
cinque  vie.  la  la  regola  del  einqu 
(con  relative  gesto) :  Gar  leva 
eius,  Sgraffignare  (volg.).  Per  % 
dnqu  eavH  :IA  li,  a  un  pelo.  GtMr- 
rdfol  de  dnqu  foeui  ;  Un  oeffone. 
Basthgh  a  vun  i  sd  dnqu  sold: 
Bastargli  il  cuore.  «  Va  minga  a 
eereit  dnqu  roeud  in  d*&n  car » : 
«  Non  entotre  in  oodesti  quattro 
soldi  o  non  cercare  il  node  nel 
giunco.  ( Stringendosi  la  destra  \ 
«  Cinqu  e  dn^  des  la  eavalla  re 
nostra  »  (in  dis.)  (Appross.) :  Too- 
chiamoci  la  mano.  il  conlaratto  h 
stretto.  Mardd  sul  dnqu  e  desdott: 
Scialarla  e  vestire  con  sfarzo.  Vess 
al  camp  di  dnqu  p^rtich  :  Vedi 
Camp.  Vhss  come  ctnqu  dit  in  la 
man :  Esser  cosa  da  non  metterai 
in  dubbio.  Grand  come  dn  dnqu 
quattrin  de  formal,  (vol^.):  AAo 
quanto  un  soldo  di  cacio.  «  Chi 
te  eerca  sti  dnqu  soldf  » :  «  Chi  ti 
domanda  di  questi  cinque  sol- 
di1» 

—  Cinqoantii  (Indugiarsi  intor- 
no  ad  una  risoluzione  pur  neces- 
saria),  Ninnolare,  Lellare  (vol^.). 
«  Ch'et  staga  minaa  h  tant  a  ctnr- 
quantdk  »  :  «  Non  la  stia  li  troppo 
a  ninnolare  ». «  X  furia  de  dnquan- 
ti^  rh  riusdi  a  naaott » :  «  A  furia 
di  baloccarsi  non  e  riuscito  a  nul- 
la*. Cinquantd  el  presszi:  Stirac- 
chiare  il  prezzo. 

—  Ginquantln  (Legume  o  biada 
che  venga  a  maturanza  in  cirea 
cinquanta  g^omi),  Cinquantino  (1), 
Formentonmo. 

—  CtnqiiiiLXia  (Accozzo  di  cin- 
que numeri  giocati  a  tombola  o 
al  lotto),  Cinquina. 

GlnieniG  (P.  N. ) ,  Cinismo.  «  Ul 
g'il  6n  dnismo  che  el  ributta  » : «  E- 
gli  ha  un  cinismo  che  stomaoa  ». 
(Per  sfrontatezza) «  El  g'i^  avuu  el 
dnism,o  de  rispondem  che,.. » : «  Eb- 
be  la  fronte  di  rispondermi  che... » 

Ginta,  Cinta.  —  del  pareo:  La 
cinta  del  parco.  |  (Parte  di  abbi- 
gliamento) «  8ta  dnta  la  me  streng 
tropp  in  vitta  »  :  «  Questa  cintura 
mi  stringe  troppo  ». 

—  Ginla-ntaa,  Cinger  di  muro. 
«  Oo  faa  dnid,  tutt  el  broBU  » : «  Ho 


(1)  Era  a  Fir.  anche  una  moneta  da  otu- 
quanta  ccntesimi  ora  faori  di  corso. 


CIN 


—  123 


CIO 


fatto  oinger  di  muro  il  verziere, 
il  I'ratteto  ». 

—  Cinto  (P.N.)  (Ordigno  in  ri- 
paro  di  ernia),  Braohiere.  Vedi 
anebe  Sraghee, 

Ci6  (Uccello  nottamo),  Chiii 
(pop.),  Assiolo. 

Cndcca,  Cioooia  (1),  Ubbriaohez- 
za,  Briaoa  e  Sbornia  (volg.).  doo- 
ea  de  hira,  de  raeeatgna:  Sbornia  di 
birra,  di  aoqnayite.  Oiappii  la  eioo- 
ca:  Ubbriacarsi  e  Pigliare  la  sbor- 
nia. la  bertucoia,  la  balba,  una 
ootca  (pop.). «  Ona  cioeea  eke  gh'h 
staa  aao8S  trii  dl »  :  «  Una  ootta, 
che  gli  diir5  indosso  tre  giomi)». 
«  Elfh  el  disinvolt,  ma  ghe  eomin- 
cia  la  doeea  e  la  deeiarinrM  * : 
«  Flk  il  disinvolto  ma  e^li  ^  gi^  in 
pemeoohe  e  gli  incomincia  la  cniac- 
obierina  ».  |  j^T.  fr. :  Ona  eioeea  de 
latt:  Un  tozzo  di  pane.  P.  N.  «  X'^ 
9taa  venduuver  6na  eioeea  de  latt »: 
«  Lf'banno  abbacohiato  o  venduto 
per  un  tozzo  di  pane  >.  iV<J  vaH 
6na  eioeea:  Non  yalere  un  fnillo. 
I  (Campana  al  oollo  di  mucoa  gui- 
da)  Campanaccio. 

—  Gldo<di,  Ubbriaoo.  Cionoo  (2). 
«  jy^  ddech  eome  6n  &^  » :  «  £  cot- 
to  fradicio  o  eome  una  monna » 
( volg.).  nMme  par  6n  poo  eideeh  » : 
«Mi  sembra  alticclo,  anzlcb^no». 
«  Send  minga  di  eke  el  sia  eideeh, 
ma  trh  molto  aUgher  » : «  Non  lo  si 
pub  ebiamare  ubbriaoo,  ma  h  mol- 
to allegro ».  (Fig.)  V^m  eideeh  de 
9ogn:  Oasoar  di  sonno. «  Ma  te  see 
eioeeh  o  te  eoidneif* : «  Vaneggi  o 
did  di  bonof  »  Oideedn  de  grappa : 
Trinoone  IS). 

—  Oldooaee  e  ol6coattee,  Ub- 
briacone,  Briachella. 

—  C16<Mdietla,  Piocola  o  Leg- 

gera  sbornia.  *A  la  domeniea  m 
»  9oa  eidechetta  el  le  eiappa  aem- 


(1)  In  fiorentino  o*  6  la  parola  Cioeea  j 
ma,  come  i  noto,  esprime  tntt^altro  ordine 
di  idee. 

(I)  A  Lucca  eiofteo  i  chi  dalle  gam  be  gli 
e  Impedlto  dt  cammlnare  Qguale  e  diritto; 
2oppo^  tdaneato-  Oli  nbbriacht  talvolta 
•ono  eionehi. 

(3>  Trineone  non  rende  menoroamente 
il  Doatro  Cioecon  de  orappa  ma  Tbo  messo 

Crehe  frfneeme  esprime,  aih  che  altro ,  il 
re  tmodatamente  altjri  liqnldi ,  che  non 
•fa  vino.  A  Pirenze  non  si  vedono  o  di  ra- 
do  labbiiaidki  di  acqnavite. 


per  » :  «  Alia  domeniea  e'  vol  es- 
sere  sempre  brillo  >. 

Cldcch  (Fisobietto  da  merli)-, 
Cbi6eoolo.  Andd.  a  eaeeia  ednt  el 
eideeh :  Andar  a  Fistierella.  |  (Per 
piato )  «  i/'d  m^s  qid  6n  ci6eeh 
mai  pit  finii  » :  Vedi  Stuaa,  «  La 
mhss  gib  el  eideeh  a  la  JPreturayn 
« Gli  appiocic6  una  querela,  un 
piato  ». 

—  CioccMtt,  Sonagliera,  Sona- 
glioli.  «  Qttell  eagncBu  ehe  g*h  el 
eoll  6n  eolarin  eont  i  cioeehitt » : 
«  Quel  oagnolo  che  tiene  al  coUo 
un  collare  oo'  sonagli  ». 

—  Gloccli  (Risuonar,  di  oose  fes- 
se^  alia  peroussione),  Crocchiare. 
Ctoeeik  deer^p:  Crooobiare,  Croo- 
colare  (Siena).  (Fig.)  (Di  malato 
in  perioolo)  «  jEI  eioeea  de  er^p  »: 
«  W  oroccbia.  »  (Strepitare  nm- 
proverando)  «  Oheu  diavol  eoa'el 
eioeea  tant per  «td  daladafyn  «  Eh 
quanto  chiasso  o  strepito  per  una 
co|clioneria!  »  |  (II  nschiare  col 
chioocolo  e  il  canto  stesso  del 
merlo)  Chioooolare. 

Cidocliin  (St.)  (Nome  di  persona 
inoarioata  in  iUo  tempore  di  am- 
mazzar  quadrupedi  degni  di  finir 
la  vita  e  di  sotterrarne  le  carogne). 
Frasi  ancora  Tive.  Anddt  a  fin\ 
in  man  del  Ciocchin:  Finir  in 
mano  del  boia.  Bhtia  de  podh  dh 
al  Cioehin:  Bestia  damandare  in 
Sardigna. 

Ci6a,  Chiodo  (1).  Ciod  de  giazz, 
de  eavallf  rom^n  :  Chiodo  da  diac- 
cio,  da  oavallo,  romano.  (M.  d.  d. 
sense  proprio)  «  Ul  mangiarav  an- 
ea  i  doa*  :  «  E'  mangerebbe  la 
sporta  a  Brandano  ».  ii'I/'it  nanea 
lasscM  i  eiod  in  del  mur  »  (Nello 
sgombero) «  Non  la8oi5  neppure  i 
ohiodi  nel  muro  o  ha  levaxo  per- 
iin  il  fumo  alle  candele  ».  Man- 
giass  fceura  anea  i  eiod  de  la  ei^ : 
Mangiarsi  fino  all'ultimo  soudo. 
SheeK  eome  6n  eiod:  Seceo  come 
un  ohiodo  o  uno  stoooafisso.  (M. 
d.  d.  in  sense  traslato)  Batt  el 
eiod:  Battere  il  ohiodo.  Di  rohba 
de  eiod:  Dir  oose  da  chiodi.  A~ 
vhgh  la  eoseienza  teuxada  sii  a  6n 


(i)  Forme  diverse,  qnalitJi,  tecnica  in- 
somma  da  ehiodainolo,  vedi  il  solito  Che- 
rnbini,  il  qnale  per6  non  ne  registra  la 
•eeta  parte.  lo  dar6  qnelli  solo  ene  tutto 
il  mondo  conosee. 


CIO 


124  — 


CIO 


Hdd:  Aver  data  la  coscienza  a 
rim^edalare.  «  Lit  quand  la  fis8€ia 
el  ciod  nd  a  fie  mezzo  /  » :  «  S'egli 
ha  fisso  il  oniodo  non  o'^  piti  mo- 
do  di  disBuaderlo ».  Tcteed  su  la 
meesa  a  6n  eiod:  Appiocar  la  mea- 
sa  alParplone.  (Pr.).  OorU  6n  eiod 
se  deseaseia  V alter:  Un  ohiodo 
soaooia  Taltro.  8e  el  ciod  I'incon- 
tra  el  durelseetorta:  (Appross.): 
I  teneri  di  caloagna  facilmente 
mutano  di  parere.  Quaiid  la  ea- 
valla  la  dev  zoppass,  eee.:  Vedi 
Cavalla.  |  (Invece  di  chiave)  I>d 
8u  tarU  de  eiod  a  I'tMs:  Metter  la 
banda  all'uscio  e  Metter  il  chiodo 
a  una  cosa,  cio^  assicararla  sta- 
bilinente.  B  (Inveoe  di  aigaro)  «  Ul 
g'd,  eontinoament  el  ciod  in  bocca  » : 
«  Ha  aempre  il  aigaro  in  bocoa  ». 

—  Ciodaria,  Chioderia.  e  Chio- 
dame. 

—  CiodlroBU,  Chiodaiuolo. 

—  CiodlrcBUla,  Fucina  da  ehiodi. 

—  Ciodera  (latrum.  per  ehiodi), 
Chiovaia. 

—  Ciod-de-garofol,  Chiodo  di 
garofano. 

—  Ciodin,  Agutello  e  Sigaro. 
«  M  g'd,  semper  el  ciodin  in  hoc- 
ca » :  «  Ha  aempre  lo  aigaro  in 
bocca  ». 

Cidff-ddff.  N.  fr. :  /  cidff  cUff 
del  valzer  in  spiga:  Gli  acosci 
del  valzer  petto  a  petto. 

CSi6ff  (Onomatop.  del  mmore 
d'  un  piccolo  tont'o  nell'  acqua). 
«  L'd,  faa  doff  e  Vh  andaa  sott  » : 
«  Fece  un  tonfo  e  aoomparve  ». 

Ci61a  (Volg.)  (Voce  eapreaaiva 
molto,  e  che  corre  apeaao  aulle 
labbra  de'  meneghini  che  amano 
moatrar  diaprezzo.  ^  ben  piti  ohe 
deUl  come  dice  il  Cherubim].  Gran 
minchione,  Ciolla  (1).  «  Oh  quell 
pover  omm>,  come  Vh  ciolla! ^i 
« Ah  quel  jDOver  omo  quanto  ^ 
baggeo  ».  (Parlando  di  ae  ateaao) 
Malaooorto.  «  Jft,  a  di  la  veritaa, 
sont  8taa  6na  ciolla,  Avria  dovuu 
accettdt  stibit » :  «  lo,  a  dir  il  vero, 
fui  un  po'  gruUo,  baggiano.  Ogni 
laaciata  h  peraa)». 


(1)  Qaesta  voce  e  viva  a  Fi'renze  e  a]- 
Tisola  d'Elba  in  due  Btgnifioati  dlvenii.  A 
Firenze  o^e  la  tmae  :  Essere  come  il  eamUo 
del  CioUa^  ecc  AIl'Elba  si  dice  ciolla  a 
donna  che  non  ha  cnra  della  propria  per- 
sona. 


—  Ciolatta,  Ciolatton,  CSiolat- 
tonon  (Re  degli  aciocchi). 

—  Cioletta,  Scimunitello.  Grul- 
lerello. 

—  Ciolada,  Ciolattada,  ecc., 
Minchioneria. 

—  CioUt  (Triv.),  Gabbare.  «  M 
m'd  dolaa  de  poeehyn  «  Wh,  gab- 
bato  in  pooo  ». 

Clomma,  Chioma.  La  ciom^ma 
di  cavai:  La  criniera.  Taiagh  la 
domma  al  poleder:  Scrinare  il 
puledro. 

Cidndol  (Voceleggermente  spre- 
giativa  delle  decorazioni),  Cion- 
dolo.  «  0*an  daa  &ti  ciondol  tant  de 
fall  tashy^ :  «  Gli  diedero  una croce 
per  ohiudergli  la  bocca  ».  (Appeal 
all'anello  della  catenella  delForo- 
logic)  Ciondoli. 

Ciorllnna,  Vinello. «  Ah  std  vin, 
ear  el  m^  osL  V  h  6na  vera  eior- 
linna  »  :  «  Coaeato,  caro  il  mio  al- 
bergatore,  a  caaa  mia  ai  chiama 
acquereUo,  non  vino*.  Vedi  JFV>*- 
tiggia, 

GLprocament  (Volg.  id.).  Vedi 
Mecwrocam^nt. 

CiOB»  Chioao  (1),  Chiuao,  (Orto  e 
verziere  reointo  da  muro),  Ri- 
cinto.  On  bell  cios  pien  de  mc^id- 
ster:  Un  orto  chiuao  e  tutto  a  fra- 
gole. 

Cttpp&  (Delle  paaaere  e  dei  pul- 
cini),  Pigolare.  «  Sent  come  eippen 
ipassaritt,  liisullapianta*  :  «  Sen- 
ti  che  pigolio,  le  paaaere  Ih  aii 
quell' albero  !  »  |  (Far  moatra  di 
brio)  Sgallettare.  «  Vui  mettent  el 
vestii  e  el  cappellin  noBUV  e  andd^ 
al  Cora  a  cipph  6n  poo »  :  «  Mi 
voglio  metter  il  veatito  e  il  cap- 
pellino  nuovi  e  andar  alle  Caacine 
a  brillare  o  a  apiapolare  o  a  far 
chiella  (2)  un  poco.  |  M.  d.  d.: 
Gippen  %  msrhf:  Zucche  fritte! 
Tu  non  I'avrai ! 

—  Cippolpp  (Voce  imitante  il  pi- 
golio  degli  uccellini),  Piaaipiaai. 

Ciperllxnerli,  Canta  merlo. 


(1)  Chioao  e  parola  oggi  cadnta  in  di- 
SQSO,  ma  ohe  fa  viva  In  Toaoana  invece  di 
chiuto. 

{2)  Per  lo  piu  si  dic«  oner  delta  i^ieUa^ 
ma  io  ho  ndfto  fitr  delta  chiella f  in  qviMto 
senso  ed  e  spiegato  coei :  Chiella  deriva 
dalla  domanda  ehe  fa  il  popolo  vedendo 
com  pari  r  in  pnbblico  qnaiche  donna  pin 
delle  altre  ornata  :  Chi  i  eUaf 


CIP 


-125  — 


CIR 


dpr^BB  ( Albero  de'  oimiteri),  Ci- 
presso. 

Circa,  Circa.  «  M  gavarit  cirea 
vinHtes  ann  o  A  tidree  »  :  «  Egli  a- 
VT&  a  un  circa  ventisei  anni  o  giti 
di  11.  I  (Intomo  a)  «  Cirea  poRti  a 
qtMl  eke  m'avii  ditL,. »  :  «  Circa 
poi  a  q^uanto  mi  avete  detto  ».  Oir- 
eum  c%reai  Idem. 

CSircasB  (Tessuto  di  lana  a  spine), 
Circasce. 

CSirco  (P.  N.J  ( Anfiteatro  in  le^o 
per  spettacoli  con  cavalli).  Ctreo 
eguestre:  Circo  eqnestre. 

drcol,  Circolo.  (Conversazione) 
TegnX  Hreol:  Tenere  conversa- 
zione. Fdk  circol :  Fare  circolo. 
I  Cered  la  quadratura  del  eireol: 
Ueroare  la  quadratura  del  circolo. 
—  eogtitusional:  —  costituzionale. 

—  Circolar,  Circolare.  ^  L' d 
mandaa  intomo  des  mila  eireo- 
lar  eol  programma  del  giomal »  : 
« Idem  ». 

—  Gircolazl6u ,  Circolazione. 
«  Quella  ed,  eh'l  borUut  gib  I'd,  in- 
terrott  la  eireoUmen  >  :  «  Quella 
easa  che  h  caduta  ha  interrotta 
la  circolazione ».  La  eireolasion 
del  tang'u:  La  circolazione  del 
sangue. 

—  drcolandum  ^Ad)  (Termine 
biirocratico  ma  notissimo  a  tutti), 
Ad  circulandum. 

Clrconcis  (Colto)  (Degli  Ebrei), 
Circonciso .  (In  voUrare  idiota  o 
scherzevolmente).  Vedi  Coneis. 

Clrcondari,  Circondario.  Al  eir- 
eondari  ghe  std  6n  sott  pref^U:  Ai 
ciToondarii  fe  preposto  un  sotto- 
prefetto. 

drconvallaildn ,  Circonvalla- 
sione.  Strada  de  eireonvallagion : 
Strada  di  circonvallazione. 

dreosp^tt,  Circospetto. «  Chlhi- 
sogna  «^«  molto  dreospeU  » : «  Qui 
bisogna  procedere  con  molta  cau- 
tela  o  circospezione  ». 

—  CIrcoBpesldn,  Circospezione. 
«  TroppUy  trf^pa  eireoapezion  /  »  : 
«  Troppa  —  o  troppi  riguardi  1 » 

drcostanza,  Ciroostanza.  «  Se 
dit  la  eireostama  ehe  » :  «  Si  d^  il 
caso  che  ». « In  8ta  feliee  eireostan- 
za  del  vo»ter  matritnonif  mi„.  »  : 
« In  queata  felloe  —  o  congiuntu- 
ra...>|  (Di  giudizio)  Al  reo  g'dn 
oMTdaa  i  eireoatam  attenuant:  Al 
reo  hanno  aecordato  le  oiroostanze 
attenuanti. 


Circni-CTiil-culss,  Circondare. 
(Per  fini  loschi)  «  M  8*h  drcuii  de 
oH  donnktt » : «  Si  circondb  di  bel- 
le donnine  ».  JEl  miniater  V  ^  eir- 
cuii  eontindament:  II  ministro  ^ 
assediato  giorno  e  notte. 

Girciun-clrca.  Vedi  Cirea. 

Clrlblbl  (Voce  di  gioco  infanti- 
le), Ciribibi  (1). 

Clrlbicbccola  (P.  N.),  Ceppico- 
ne.  N.  fr.  m  Se  me  gira  la  etribi- 
eoeeola...  » : «  Se  mi  gira  il  boccino 
0  il  cifotte  » (volg.). 

Cirlbira  (Persona  senza  carat- 
tere  n.h  dignity  ) ,  Banderuola  , 
Chi&ppola  (Arezzo),  Frasca  (se 
donna ).  «  Quell  td  amis  V  h  6n  ci~ 
ribira  faa  e  finii  » :  «  Quel  tuo  a- 
mico  h  un  vero  burattino  ». «  JVel- 
V  ultima  votastidn  el  sur  X  el  ^l 
mostrcM  6n  poo  cirihira  »  :  «  Nel- 
I'ultima  votazione  il  signor  X  fece 
im  pochino  la  ventaroTa*. 

—  Clrlblrada  (P.  N.),  Buratti- 
nata  e  in  eerti  easi  Chiappolata. 

Cirici,  Cirici  (Canto  della  capi- 
nera). 

Cismoin  (P.  N.),  Citta  (Siena). 
«  Jj'h  6na  hella  ci8m,oin  » : «  £  una 
bella  ragf^zina  ». « JD'  ^  la  mia  ci- 
smoin^: «E  la  mia  sciupata»(volg.). 

Clspa,  Cispa  (2),  Caeca,  Stereo. 
Dottor  de  la  eiepa:  Dottor  de'miei 
stivali. «  El  par  semper  ch'el  g'aih- 
bia  la  cispa  sott^al  nas)* :  «Ha  sem- 
pre  arricciato  il  naso  ». 

—  Ci8p68  (P.  N.)  (Se  negU  oc- 
ohy,  Cispellino,  Cisposo. 

Clsqiiltt  (Giovincello  soro),  Cro- 
slino.  in  L*h  6n  cisquitt  de  vun  »  : 
«  E  un  certo  crostino  ».  «  JSl  ghe 
fd  el  cisquitt  all*  Adele  »  :  «  Fit  il 
cascamorto  colPAdelina  ».  Anche 
SpinHn. 

Cista  (Far  dieei  a  maccao),  Cista. 

Cisto  (Esclam.  per  non  air  Cri- 
sto),  Crispicinal  (Arezzo),  Catte- 
rina! 

Cistema,  Cistema  (8),  Pozzo  ne- 
ro.  Voden  la  cistema:  Lavano  il 
pozzo  nero.  Oh^h  intopj>aa  el  con- 
dott  de  la  — .  E  turato  il  condotto 
del  pozzo  nero. 


(1)  Ftt  nsato  dal  Cecchi  ne^ittoi  proverbi 
ma  non  eredo  sla  neIl*uso  fiorentlno. 

(2)  S^   propriamente  V  umore  cbe  cola 
dagli  ocehi. 

^)  Ciatema  in  Toscana  e  pono  d^acqua 
plovana. 


CIT 


126  — 


CIV 


Citk-taa,  Citare.  Citet  in  ffituUzi: 
Citare  in  giudizio.  Citd  i  testimo- 
ni:  Citare  i  testimoni.  |  CUh  6n 
vhra  de  Dante:  Citare  un  verso  di 
Dante. 

—  CSitazidn,  Citazione.  Bieev  6na 
eitassion  de  la  Questura:  Ricevere 
una  citazione  dalla  Questura.  Q 
On  liber  pien  de  eitaeion:  Un  li- 
bro  pieno  di  citazioni. 

Civtaa,  Cittik.  La  ditoAi  etema 
(colto) :  Roma.  La  dtUw,  di  fior  : 
Firenze.  JEl  palazz  de  dttaa:  J\ 
palazzo  di  cittk.  Viv  puasee  in 
eampa^na  ehe  in  dttaa:  Abitare 
pi^  m  campagna  che  in  cittk.  Oitr- 
taa  alta  e  dttaa  baesa:  Citt^  alta 
e  citt^  bassa.  Ona  ed  ehe  la  par 
6na  dttaa :  Un  casamento  che  pare 
una  citt^. 

—  Cittadin,  Cittadino.  Faes  dt- 
tadin:  Ridiyentare*  cittadino. 

—  Cittadiniia,  Carrozza  di  oitt^. 

—  Cittadlnanza ,  Cittadinanza. 
Domandd,  la  — .*  Domandare  la  cit- 
tadinanza. I  «  Tutta  la  dtladi- 
nanza  V  d,  protestaa  »  :  «  La  cittk 
intera  protestb  ». 

Citto ,  Zitto.  «  U  dtto  nen  !  »  : 
«  Zitto  e  buoi  I  »  N6  se  sent  6n  dtr- 
to^mn  Non  s'  ode  o  non  si  sente 
uno  zitto,  un  alito  y*. «  L*h  voltaa 
via  dtto  dtto  »  :  «  Se  la  t'umb  zitto, 
zitto  •». 

Cincclo,  Ciuco.«^Z  fir'A  t  orhce 
ehe  paren  quii  d'6n  duccio  »  :  «  Ha 
un  par  d'orecchie,  che  arieggiano 
quelle  d'un  miccio*.  «  Te  see  6n 
gran  eiuedo  vhh .' »  :  «  Sei  pur  ciu- 
co,  poverino  I » 

Glum6r  (Malattia  di  cavalli),  Ci- 
murro. 

Giurmala,  Ciurmaglia.  a  Lit  nd 
gh'h  che  de  la  durmaia  »  : «  L^  non 
c'^  che  la  peggio  ciurmaglia  della 
cittft  ». 

Cius,  Chiuso.  Vedi  Saraa  sii, 

Ciosa,  Chiusa  (1),  Serra  e  Stec- 
conaia.  Fa  o  desjik  6na  dusa:  Far 
o  disfar  una  chiusa.  A  la  dusa  del 
discors :  Alia  chiusa  di  un  di- 
scorso. 

CitLBon  (Pietra  da  chiudere  il 
tbrno),  Chiusino.  JSl  duson  del  9m- 


(1)  Chiusa  in  Fior.  riparo  posticcio,  e  1o 
si  UMa  anche  per  prigione.  Mettere  in  chiu- 
sa. Anticamente  pero  anche  a  Firence  ebb« 
il  preclso  senso  milanese. 


villi  de  Paderno:  II  Pignone  di 
Paderno. 

Civett.  Vedi  /S^e^rue^  e  derivati. 

ClvU,  Civile*  El  codes  dvil:  II 
oodice  civile.  (7a«a,  condizion,  ««- 
stii:  Casa,  condizione,  vestito.  | 
«  L'h  staa  molto  dvil  eon  mi » : 
«  Con  me  fu  molto  civile  ».  I  Co- 
stituiss  parte  dvil :  Costituirsi  par- 
te civile.  Goragg  dvil:  Coraggio 
civile.  Fik  d*6n  dvil  6n  criminal  : 
Vedi  Scarpdn, 

—  ClvUtaa  (P.  N.),  Civilta,  (colto). 
«  Quii  che  neaa  el  progress  de  la 
dviltaa,  I'h  segn  che  se  guarden 
minga  indree  » :  «  Quelli  che  ne- 
gano  il  progresso  della  civilt^  non 
si  guardano  mai  indietro  >.  I  (Buo- 
na  educazione)  Creanza  /  rSgol 
de  dviltaa  insegnen  de  mangid 
minga  el  piss  cont  el  corteU :  Le 
regole  delta  — ,  bona  creanza  in- 
segnano  a  non  tagliar  il  pesce  col 
coltello. 

—  ClvUlDi  (P.  N.),  CiviUzzare  o 
Incivilire. 

Glacch  (Soprascarpe),  Caloscie. 
I  (D.  Fr.)  (P.N.)  Laclaeeh:  Vedi 
Fortoghesi, 

Clarin^tt,  Clarinetto.  Luanda 
del  clarinett :  La  linguetta  del  cla- 
rinetto. I  (Fig.)  « Slid  sigher  de 
Virginia  Ve  propi  6n  clarinett  » : 
« Questo  sigaro  sfiata  da  ogni 
pai*te  ». 

CIebb,  Classe.  Deprimma  cUtss: 
Di  prima  classe.  «  Jj'h  6n  asen  de 
primma  class  »  :  «  J!  un  asino  di 
prima  classe ».  |  (NeUe  scuole) 
«  Ad^s  Ve  in  terza  class  » :  «  Ora 
h  in  terza  classe ».  |  (Leva)  La 
class  del  1894 :  La  classe  del  1894. 
H  (Ferrovie)  Primma  f  segoTida, 
terza  cUlss:  Prima,  seconda  terza 
classe.  (Civ.)  La  class  di  nobil,  di 
borghes  .'La  —  o  ceto  nobile,  bor^ 
ghese. 

ClaBSiccli  (P.N.),  Classico.  Idas- 
sich:  Gli  autori  classic!  o  I  clas- 
sici.  (Escl.  sorpresa)  «  Ah  questa 
Vh  clasdca  /  » :  «  Oh  questa  h  — 
o  barbina !  » 

dailidlte.  Vedi  Parentesi, 

GlatiBOla,  Clausola  (colto).  CoUa 
clausola  de  la  nazion  preferida: 
CoUa  clausola  della  nazione  pre- 
ferita.  (Privati)  «  G'oo  miss  la 
clausola  de  poak  no,,.  » :  «  Gli  ho 
posto  per  clausola  di  non  pote- 


CIA 


127  — 


COA 


GlaiiRiira,  Clausiira.  Monigh  de 
dau9ura:  Monaohe  in  olausura. 
Gh'h  8u  la  elausura:  £  proibito 
di  aijdre,  C'^  clausura. 

GUTlcola  (P.  N.)  Clavicola. « I/h 
barlaa  gid  de  eavall  e  el  s'h  rott  la 
davteota  » :  «  Cadde  da  cavallo  e 
si  spezzb  la  olavicola  ». 

Caerical(P.  N.)  Clericale.  (Parti- 
giano  de'  preti).  /  elerieai  poden 
mingaandd.  a  voiii  in  di  eleeidnpoli- 
tiehTl  clerioali  hanno  proibizione  di 
andar  a  votare  nelle  elezioni  po- 
litiche. 

Caientella.  CUentela. «  QuelVav- 
voeatt  el  q'a  dna  fi,ar  de  eltentel- 
2a  » : «  QueU'aTYOcato  ha  una  olien- 
tela  ricca  ed  estesa  ». 

CTImma  (P.  N. ) «  Clima.  « Po- 
di  tninga  asauefamm  a  quel  elim- 
ma  »  :  «  Non  posso  aTezzarmi  a 
quel  clima  ». 

Caubb  (D.  In.),  Clubbe,  Circolo. 
Al  club  se  giceuga  fort:  Al  olub 
ai  gioca  forte. 

€f6.  N.  fr. :  Ce  o  Cb,  per  non  dir 
coslione.  «  Ohe  n'  h  de  ee  o  eo  a 
ttomondf  ma  come  queU  /  »  :  «  Ce 
n'h  de'  minohioni  al  mondo,  ma 
come  quelle...  sMo  a  troyario!» 

Cda.  Coda.  Coa  del  eavall,  del 
betu,  eee.:  Coda  del  oavallo,  del 
hue,  ecG.  A  la  eoa:  In  coda  o  alia 
coda.  A  eoa  de  rondin:  A  coda 
di  rondine.  P.  E. :  La  marsinna 
a  eoa  de  rondin :  La  giubba  a  co- 
da di  rondine.  Avhgh'lacoabian- 
ea:  Essere  putta  acodata.  Avegh 
i  ean  a  la  eoa :  Aver  i  cani  dietro. 
Guardd.  eon  la  eoa  de  Voee :  Guar- 
dare  colla  coda  dell'occliio.  Dit  el 
didin  sott  a  la  eoa :  Dar  gambone. 
Lasshgh  la  eoa:  Esser  preso  al 
laccio.  Mitt  la  eoa  in  mhsz  ai 
gamb:  Mettere  la  ooda  fra  le  gam- 
be.  «  Ghuai  a  aehiseiaah  6n  poo  la 
eoa  a  quel  permaloeon  » .* «  Guai  a 
dirgli  una  parola  torta  ».  (Di  tblla) 
I'd  la  eoa:  Far  coda.  Sonitt  eon 
la  eoa:  Sonetto  colla  coda.  Jja  eoa  de 
la  eom^tta:  La  coda  della  cometa. 

—  Coetta  (Segnetto  sotto  alle  vo- 
cali),  Codetta.  |  (Striscia  di  ouoio 
per  dare  U  file  ai  rasoi)  Codetta. 
(StriBcia  di  polvere  per  sparare  i 
mortal  senza  pericolo)  Striscia. 

—  Coada,  Colpo  di  coda.  £1  leon 
eant  &na  eoada  el  mazza  6n  omm : 
II  leone  con  un  colpo  di  coda  uo- 
eide  nn  omo. 


—  Coanell,  Codino. 

—  Coasoia,  Codaccia. 

—  CJoin.  Vedi  Covin. 

—  Covin,  Codino.  Ul  eovin  de  la 
fru»ta:  Lo  sverzino.  Rosi  de  eo- 
vin: Arrosto  di  codino.  (Di  per- 
sona) L*h6n  fam>080  eoin  »  Betro- 
grado)  « E  un  famoso  codino ». 
Voin  de  ratt  (sigaro) :  Coda  di 
topo. 

—  Ck>ylnell,  Codinzolo. 

—  Ck>iiioiL,  Gran  ooda.  (Di  pers.) 
«  L*h  6n  eoinon »  :  «  £}  una  ooda 
numero  uno». 

G6bbi  (Volg.).  CuGcia.  Andd,  al 
eobbi :  Andare  a  cuccia,  a  letto. 

G6bbla,  Coppia.  Cobbia  de  ea- 
vai:  Panglia.  Mitt  in  cobbia:  Ap- 

{>arigliare.  |  (Di  due  pcrsone  ma- 
iziose  ad  una) «  Podenfd.  cobbiavn 
«  Sono  una  coppia  e  un  paio  ».  (Di 
due  sposi  brutti)  «  Che  bella  cob- 
bia .'  »  :  «  Che  bella  coppia !  ».  I 
(Correggie  per  levrieri  e  negugi) 
Guinzaglio.  «  Molegh  la  edbbia  che 
la  legora  Vh  in  pee>  (ai  segugi) 
«  SguinzagUa  presto  che  la  lepre 
h  levata  ».  |  (Cfarta)  «  Distend  i  eob- 
bi)*:«  Metti  le  copie  sullo  span- 
ditoio  ». 

—  Cobbletta.  Ona  cobbihtta  de 
pbni:  Una  pariglietta  di  poney. 

—  Cobbili-bbiaa-bblaBB»  Accop- 
piare.  Dio  i  e  mhtt  al  mond  e  tor 
ae  eobbien :  Dio  11  mette  al  mondo 
ed  essi  s'appaiano.  «  Cerea  de  cob- 
biam  el  saor  » : «  Procura  di  appa- 
rigliarmi  il  sauro  ».  I  ( Dormire ) 
«  mJI  cobbia  come  6n  setoech  »: «  Dor- 
me  come  un  ghiro  ».  |  (Del  filo  di 
seta  sul  naspo)  Ben  cohbiaa :  Be- 
ne accoppiato.  |  Cobbid,  i  saus: 
Metter  u  guinzaglio  ai  segugi. 

Coca  (Arbosceilo  del  Peru),  Co- 
ca. IJlisir  de  coca:  Elisir  di  coca. 

C6cc  (Volg.).  Vedi  Cott.  Vivo  n. 
fr. : « l/e  edee  eom^  6n  conilli  »  (In- 
namorato) :  «  £  cotto,  stracotto  ». 
«  JJh  tutt  edee  » : «  £2  contentissimo  ». 

Coccarda,  Coecarda. «  BH  temp 
quand  6na  coecarda  de  trii  color 
la  ne  faseva  saltd,  UtnValt !  > : «  Bel 
tempi  quando  la  coecarda  trioo- 
lore  ne  metteva  I'entusiasmo  ad- 
dosso  ».  I  (Quella  da  servitori)  Pa- 
sticca  (pop.). 

Cdccetta,  Cuccetta  (1),   Lettic- 


(1)   Cuocia  6  propr>ament«  il    letto  de* 


coc 


—  128  — 


COC 


ciuolo. «  Oo  cambiaa  la  mia  bhlla 
coecctta  de  fids  in  d'6n  Utt  defer  » : 
« Ho  barattato  la  mia  bella  cuc- 
<5©tta  di  noce  con  un  letto  di  fer- 
ro  ».  Icoccett  del  Utt  matrimonial: 
Lie  cuccette  della  stanza  nuziale. 

—  Coccettdn  (Letto  per  una  cosi 
detta  persona  e  mezza),  Letto  ba- 
etardo. 

Cdcch,  Cocco  (1).  JV^ds  de  eoceh: 
Noce  di  cocco.  Cocco  fresco  I  Che 
si  vende  da  ambulanti ) :  Cocco 
fresco.  I  ( Sostanza  per  ubbriacar 
pesci)  £>a  el  cocch:  Ubbriacare  i 
pesci.  J  Fonsg  cocch :  C6ccora.  jj 
(Cilindretti  anusolati  per  capelli) 
Qaand  i  donn  faseven  su  i  cocch : 
Quando  le  donne  usavano  i  luci- 
gnoletti  e  i  rigonfii  ne'  capelli.  {| 
(Combustibile)  Cocche  o  Uoke. 

C6ccia  (II  letto  del  cane),  Cuo- 
cia  (2).  «  Vita  la  cdcda  » : «  Va  alia 
cuccia  ». 

—  C6cclli-occlaa,  Cucciare.«(7rfc- 
eia  Zi  » : «  Cuccia  li ». 

C6cclilr09iQa  (£stremit^  del  fu- 
se dove  si  torce  il  filo),  Cocca. 

Cocolnllia  (Polvere  colorante), 
Coocinifflia. 

Coclico  (D.  fr.),  Papavero  sel- 
vatico. 

C6c6,  Cuculo,  Cbiil.  JSl  c6c6  el 
fh  minga  el  nid:  II  cuculo  non 
nidifica.  0  Giugd,  al  c6c6:  Vedi 
OioBugh. 

C6co  (Voce  fanciullesca),  Ovo, 
Cocco. 

Coc6tt  (D.  fr.)  (P.  N.),  Donna 
galante.  «  La  Giulihtta  la  «'^  m.is- 
sa  a  fa  la  cocott »  :  «  La  Giulietta 
s'^  buttata  a  far  la  signora  ». 

C6c6ccla  (In  dis.),  Cocuzza  (3). 
«.  Quell  Crovatt,  in  del  48,  el  vo- 
reva  taiamm  la  edcoeia  » :  «  Quel 
Croato,  nel  48,  voleva  farmi  la 
cocuzza  ». 

Cocon^tt,  Cocconetto  (In  dis.). 
Vedi  Oiocagh. 

Cocorlta  (P.  NO  (Specie  di  pic- 
colo papagallo),  Cocorita. 


cani.  Cuccetta  il  suo  diminutlvo.  Coccetta 
inilanese  corrisponde  a  piccolo  letto,  ne 
piii  ne  meno. 

(1)  Cocco  chiamano  i  bambini  Tuovo. 

(2)  In  Toscana  e  ancbe  il  nome  di  un 
animaletto  della  specie  delle  faine. 

(3)  Cocuzxal  in  flor.  e  anche  esclama- 
zione,  come  in  milanese  sarebbe :  Oh  crib- 
bi! 


Gociuner,  Cetriolo.  Coeumer  in 
Vasee :  Citrioli  sotto  aoeto.  j|  (Ter- 
mine  di  sprezzo)  «  Te  see  6n  co- 
eumer » :  «  Set  un  citrullo  e  anche 
un  cetriolo  ». 

—  Cocumerada,  Citrullaggine. 
«  ly  ee  foAi  6na  cocuTneraaa  »  : 
«  Hal  fatto  iina  citruUeria  ». 

C6d,  Cote  (Pietra  per  affilar 
rasoi). 

—  Codlk,  Affilare. 

—  Codata,  Affilatura. 

—  Codadizma,  Un  poco  di  affi- 
latura. 

—  Godazz,  Codazzo.  « La  g'itr- 
veva  adree  el  sd  solit  codazz  » :  «  Si 
tirava  dietro  il  solito  codazzo  ». 

G6dega,  Cotica  (1),  (La  pelle  del 
maiale  ingrassato)  Cotenna.  Tecu 
gid  la  cbaega  al  porschll :  Scoten- 
nare  il  porco.  Jiinestrdn  ednt  i 
codegh :  Minestrone  alia  milanese 
con  cotenne  di  maiale.  Lugane^ 
ghin  de  codega :  Salsicciolo  di  co- 
tenna. I  (Deiruomo,  specialmente 
sul  coUo)  Cotenna.  |  (Agricoltura) 
Cotica  di  terra  e  anche  Cotenna 
e  Piota. 

—  Codeghetta  (Legno),  Stec- 
cone. 

—  Godeghettina  (Travicello) , 
Corrente. 

—  Codeghin  e  Codegott,  Cote- 
chino. 

Godegugn  (In  disuso,  ma  h  ci- 
tato soltanto  perch^  ha  preciso 
riscontro),  Cotegugno  (Veste  da 
camera)  (Lucca). 

Codesella  (Timiore  alVinguine), 
Gavocciolo. 

Codez  (Volg.  An.)  Vedi  Codiz. 

CodUl  (Nel  gioco  deirombreUo), 
Codiglio.  Dh  codili:  Vincer  eo- 
diglio. 

Codiz,  Codice.  —  dvU^  crimi- 
nal, ecc. :  Codice  civile^  oriminale. 
I  (Libro  antico)  Codice,  mano- 
scritto. 

Codogn.  Vedi  Pomm, 

—  Godognada,  Cotognata. 
C09Uden  (Poco  usato  per  ciotto- 

lo),  Cotano  (Lucca). 

C09iigh,  Cuoco.  (Pr.).  CoBugh 
f  ranees  e  cantinee  todesch:  Vedi 
Cantinee.  El  fteuqh  Vh  Vaiutt  del 
coRugh  (Pr.  fior.) :  11  bon  fooo  ono> 


(1)  Cotica  i  parola  data  dalla  Crusca, 
ma  non  e  del  linguaggio  parlato. 


COG 


—  129 


COR 


IS  il  oooo.  Tropp  ccsugh  guasUn : 
I  ta*oppi  cuochi  guastan  la  euoina. 

—  Coghdtt  (P.  N.)  (H  ragazzo 
della  trattoria).  CoyhUt  portem  la 
eolazian  » :  «  Ragazzo,  portami  la 
colazione  ». 

COBiir,  Cuore.  «  Vdaeompri^dn 

poo  de  ecBur  per  el  ragsigweu » : 

«Ya  a  comperare  un  pezzetto  di 

cuore  per  rusignuolo  ». «  Me  halt  el 

eetur  » : «  Mi  batte  il  cuore  ».  Pal- 

pUasAdn    de    C4eur :    Palpitazione 

di   cu(»*e.    (Morale    iigurata)    On 

omm  de  eceur  .*  Un  uomo  di  cuore. 

Dolz   de  ccBur:  Dolce  di  cuore. 

Avegh  dn  ec&ur  de  milla  lira:  A- 

Yere  uii  cuor  di  leone  o  di  Cesare. 

A.v6  e<Bur  a  6na  robba:  Averne 

erande  cura.  Avlgh  eaeur  de  di,  de 

/d....*  Bastar  il  cuore  di  dire  o  di 

fare.  Avhgh  el  eceur  content :  Aver 

il  cuore ,  contento,  uello  zucchero 

—  itnpegnaa:  —  impegnato.  Anddt 

al  eceur  6na  robba:  Idem.  CiBur 

de    seimes :    Cuore    di    ghiaccio. 

Frlgg  de   man  eald    de    eaur: 

Di  cuore  caldo.   Cavdt  el  eceur  a 

vun:  Cavar  il  cuore  altrui.  Cont 

el  eceur   in  man:  Col  cuore  in 

mano.  Cr^  el  eceur :  GonfiarBi  il 

cuore.   Dervigh  el  eceur  a  vun: 

Aprirsi  tutto  ad  uno.  «  Ghipodhts 

Uggegh  in  del  eceur  »  : «  Chi  gli  po- 

tesse  logger  in  cuore  ».  Vis8  brutt^ 

ma  de  eceur:  Esser  brutto  dav- 

vero  davvero.  «  Car  el  Tnh  eceur  !  » 

I  (madre) :'  «  Cuor  mio ,  vita  mia 

aolce».  Maneh  el  eceur:  Cadere 

il  cuore.   SenHss  a  anddk  g%6  el 

eceur  :  Struggersl  di  voglia.  Quat- 

ian  el  eceur :  Stiingersi  il  cuore. 

SPeioppa  el  eceur:  Scoppiar  il  cuo« 

re.  SenHes  a  slargh  ef eceur :  Sen- 

tirsi  ad  allargare  il  cuore.  Andd 

via  del  eceur  .'Dimenticarei. «  Cosae 

te  dis  el  eceur  /  »  : «  Che  presenti- 

mento  hai  f  ».  «  ^  eceur  me  le  dise- 

«a»  :  « II  cuore  me  lo  presagiva  ». 

«  M.  dis  in94^  ma  in  del  so  eceur  el 

^»en8a  tutt  divert » :  «  Dice  cosi  ma 

in  cuor  Buo  non  ci  crede».   M^tt 

el  eceur  in  pas:  Mettere  il  cuore 

in    pace.    Vegni    dna  robba    dal 

eceur:    Venir    dal    cuore.     (Pr.J 

Cceur  content  e  strase  a  I'ari:  Chi 

Bi  contenta  gode.  Opp,   Cor  con- 

tento  eTaacco  al  coUo.  Z/ontan  di 

oee  Ionian  dal  eceur:  Lontano  da- 

gli  oochi  lontano  dal  — .   Oee  nd 

ved  eceur  n6  daeur:  Quel  ohe  oo- 


chio  non  vede  il  cuor  non  crede. 
I  Veas  el  shtt  de  eceur :  Essere  il  co- 
modino.  P.  E. :  «  Ma  per  cossa  me 
dappen  mi  f  Per  el  shtt  de  eceur  f  » : 
«Ma  per  chi  mi  pigliano?  Pel  co- 
modino  del  vicinato  ?  » |  (Carte  da 
tresetti)  Me,  regine  afant  de  eceur: 
Re,  regina,  fante  di  cuori,  ecc. 
(Oggetto)  L'altar  di  eceur  d*  ar^ 
gent:  L'altare  de' cuori  d'argento. 

—  Coron,  Gran  cuore.  «Jm  g'i^ 
6n  eoron  insci  faa  »  : «  Ha  il  cuore 
di  Cesare  ». 

—  Corasc,  Cuoracoio  e  anehe 
Gran  cuore. 

—  Gorln,  Cuoricino. «  Car  el  mh 
beU  eorin  » : «  Nino  mio,  adorato  ». 

—  Gorlnoeu,  Cuoricino. 

CkBUB  -  cott  -  coduseB  ,  Cuocere. 
Ccevs  in  bianehf  a  bagn  maria, 
in  pad^Ua,  eee. :  Cuocere  in  bian- 
co, a  bagno  maria,  arrostir  in  pa- 
della.  mil  la  mia  cotelettaf  »  «  Va 
eoeendo  » : «  E  la  mia  costoletta  ? » 
«  Frigge  ».  Cceus  i  easikgn,  la  caJr- 
cinna,'i  quadrH,  Vor:  Cuocere  ca- 
stagne,  calce,  mattoni,  oro.  |  Cceu- 
see:  Consumarsi  di  rabbia,  Sen- 
tirsi  rodere  o  cuocere. «  Pover  om,m 
III  el  se  cceus  de  dent » : «  Poveret- 
to,  e'  si  man^a  Tanima  >». «  Lctssil 
cceus  in  del  so  broeud  » : «  Lascialo 
cuocere  nel  suo  brodo  ».  Cceuses 
al  fceugh:  Crogiolarsi.  «  Ineceu  el 
s6l  el  ccetLs  »  :  «  Oggi  il  sole  bru- 
cia  ».  Cott  e  stracott :  Innamorato 
marcio.  Vedi  anche  Cott,  in  alfa- 
beto. 

C6fen,  Cofano  (1),  CorbeUo.  El 
eofen  de  la  sp6sa:  II  corredo  di 
sposa.  I  (Specie  di  cassa  da  mor- 
to)  Feretro,  Bara  omata. 

Cd^tdr  (Pop.),  Coadiutor  (Civ.), 
Coaoiutore. 

C6firn688.  Vedi  Cdndss. 

Cdgoma,  Cuccuma  (2),  Bricco 
(D.  Turco).  La  cdgoma  a  Milan 
Ve  propi  esdusiva  per  el  cajf^:  II 
bricco  a  Firenze  h  proprio  il  re- 
clpiente  dove  si  fa  o  si  cuoce  il 
cafif^. 

Coiomber.  Per  non  dire  Coidn. 

Col6n  (Voce  volgarissima  che  e 


(1)  Cofimo  in  fior.  non  e  ohe  scatola  o 
stipetto  per  riporvi  le  gioie. 

i2)  In  flor.  cticcwifna  ha  un  senso  figu- 
rato,  ohe  M  milanese  non  ha ;  signiflca  sae- 
gno,  bile.  E  poi  la  cv.ccu>ma  pu6  esser  an- 
che di  terra. 


COI 


—  190  — 


COL 


persone  ammodo  schivano  sem- 
pre),  Coglione.  (In  senso  proprio) 
Testicolo.  AviDoeaitf  doUdVy  poHta 
di  mh  coionni:  Avvocato,  dottore, 
poeta  de'miei  stivali.  (Esol.)*^'©- 
%anni  /  » : «  Coglioni ! »  «  Vd  f(Bura 
di  coionni  » : «  Levati  quattro  pas- 
si  da  costi  ».  Fd>  de  eoion  per  nd 
pagd,  dassi:  Fare  il  minchione  per 
non  pagar  gabella.  (Pr.)  Chi  h  eo- 
ion 8tdt  a  cdt  86a:  Chi  h  minchione 
suo  danno. 

—  Colonsc^ll,  Coglioncello. 

—  Colondn,  Gran  minchione. 

—  Coionnlk-nnaa-nass ,  Coglio- 
nare.  «  Lu  el  coionna  semper;  se 
po  no  parlh  sul  seri  »  :  «  Egli  co- 
gliona  sempre;  non  si  pu5  parlar 
sul  serio  con  lui  ».  «  Te  coionet  o 
te  diset  davvera  ^  » : «  Mi  coglioni  o 
parli  da  senno  ? » ( Per  rintorzare ) 
a  U  se  coionna  minga  /  »  :  «  E  non 
si  cogliona !  »  «  ^Z  Veser  el  sttidia, 
Vh  vera,  ma  anche  el  Ghiido  el  co- 
ionna minga  »  :  «  Cesare  studia , 
non  dico  di  no,  ma  anche  Gnido 
non  minchiona  o  non  monda  ne- 
spole.  n  ( Corbellare  e  ingannare ) 
«  Son  restaa  coionoa* :  «Kestai  co- 
glionato  ».  «  Quand  V  h  in  compa- 
gnia  tuiti  el  coionen  »  :  «  In  com- 
pagnia  tutti  lo  mettono  in  coglio- 
nella  o  ^  il  coglione  della  veglia  ». 
I  (Moto  di  delicatezza  popolare  ) 
«  Voraria  pceu  minga  famm  eo- 
iond,  a  dagh  tropp  pocch  » : «  Non 
vorrei  poi  farmi  canzonare  a  dar- 
gli  troppo  poco». 

—  Colonagsin,  Coglionaggine. 
« IJa  faa  la  fam.osa  eoionaggin 
de  tirass  insemma  la  sbcera » : 
« Fece  la  famosa  ooglioneria  di 
tirar  con  s^  la  suocera  ». 

—  Colonatorl ,  Goglionatorio. 
«  Cont  quell  sd  fit  coionatori  > : 
«  Con  quell'aria  di  metter  tutto  in 
coglionella  ». 

—  Colonadura,  Coglionatura. 

—  Ck>lo]i8cUl,  Coglioncello. «  Che 
eoionscell  d'&n  fi<eu .'  »:  «  Coglion- 
cello d'un  ragazzo !  » 

Coin,  Vedi  sotto  a  Coa  e  Covin. 

Colrln  e  Coiritt,  Cuoiazzuoli 
(Ritagli  di  cuoi  che  servono  a  le- 
tame). 

ColBC  (Indi8.).*N.  fr.:  San  Mi- 
chee  colsc:  San  Michele  alle  cin- 
que vie  o  al  crocicchio. 

GoUt-olaa,  Colare.  Coldi  el  brcend: 
Colare  il  brodo.    «  Ghe    cola    el 


nas  » :  «  Gli  cola  il  naso  ».  V^s 
or  colaa :  Essere  oro  colato.  «  A- 
dhss  eapissi  dove  finissen  a  eolii 
tutt  i  danee )» :  «  Ora  capisco  in 
che  colatoio  se  ne  vanno  tutti  i 
quattrini  >. 

—  Golabroend,  Colabrodo. 

—  Golada,  Colata.  Aria  colada  : 
Aria  colata  (doppio). 

—  Coladdr,  Colatoio,  Colatore. 
Colador  de  praa :  Colatore.  |  Co- 
lador  de  liquid:  Colatoio. 

—  Coladnra,  Colatura.  I  cola- 
dur  de  praa :  Le  colature. 

—  Golarsdn,  Colatoio.  (Ogni  ar- 
nese  che  serve  a  colare  detto  an- 
che e  piii  comuncm.  colin),  Co- 
lino. 

Golazl6n.  Vedi  Colesdon. 

Coldera  (Volg.),  Vedi  Caldera. 
N.  fr.  de  bugandai:  la  eoldera 
della  hugada:  II  paiolo  del  bu- 
cato. 

Col^ra,  Colera.  i^Al  temp  del 
colera  me  ricordi che,.. »: «  Al  tempo 
del  colera  mi  ricordo  che...  *.  (ms 
de  colera:  Casi  di  colera. 

—  Colerds,  Coleroso.  Visitdt  i 
coleros :  Visitare  i  — . 

—  Colerlnna,  Colerina. 
Golezion,    Asciolvere   (in    dis.), 

Colezione.  —  a  la  fdrscHt :  Cole- 
zione  in  forchetta.  Seconda  eole- 
zion:  Seconda  colezione.  «  In  nan- 
ca  assee  de  fh  colession  » :  «  Non  mi 
tocca  un  dente  ». 

—  Golezlon^tta,  Colazioncina  e 
Colazionuccia. 

Coll,  Sugo  di  came. 

—  Colin,  Colatoio. 

Coll ,  Collo.  Ciapph  per  el  coll: 
Pigliare  per  il  collo.  Mompes  d 
coll:  Fiaccarsi  il  coUo. «  Ohe  giu- 
ghi  I'oss  del  coll » : «  Gioco  o  scom- 
metto  il  nodo  del  collo  »  Tird  el 
coll:  Tirar  il  collo.  Tirit  el  coll  a 
dn'dneda :  Tirar  il  collo  a  un'ani- 
tra.  Tiragh  el  coll  a  6n  perm^s 
de  vacanza:  Prolungare  un  per- 
messo  di  vacanza.  Trd  i  hretss  al 
coll:  Gettar  le  braccia  al  collo. 
Mett  el  straforzin  <U  eoU  de  vun 
(in  un  contratto)  Farla  da  stroz^ 
zino,  Pigliare  per  il  collo  uno. 
Sompegh  el  colt  a  la  robba:  Far 
un  abbacchio,  far  liquidazione. 
Rompegh  el  coll  a  6na  tosa:  Aftb- 
gare  una  ragazza.  Tiragh  el  eoU  al 
Utt :  Dar  una  rawiata  in  fretta 
al  letto.   Lassoes  vegnl  ooni  i  ph 


COL 


—  131  — 


COL 


sul  eoll:  Lasciarsi  metterei  piedi 
sol  collo.  Slongd,  el  coll  (far  aspet- 
tar  il  pranzo):  Far  alauigare  il 
oollo.  Sutt  de  eoll:  Scarico  ai  col- 
lo. SI  dedree  del  eoll:  La  collot- 
tola.  Tdech  de  eame  decoll:  Car- 
ne  pessima,  Omo  perverse.  A  sca- 
vhszacoll:  A  rompicollo.  A  rbtta 
de  eoll :  A  fiacca  collo.  El  coll  del 
ph:  n  collo  del  piede.  Tra  capp 
e  eoll:  Tra  capo  e  collo;  HI  coll 
del  ve9tii:  La  scollatura.  HI  eoll 
de  la  camisa:  Scollatura.  £1  coll 
de  rimHtz  Solino  da  collo.  V^sa 
moeui  fina  al  coll :  Essere  coll'ao- 
gna  fino  al  collo.  V^ss  pien  de  d^ 
bit  finna  al  eoll:  Nei  o  coi  debit! 
fine  ai  capelli.  Sti*aziato  dai  de- 
bit!. Coll  stort:  Collo  torto.  (De» 
fiasobi)  Collo.  I  (Pardello  di  mer- 
ce)  Collo.  (Pr.  j  Danee  e  amicizia 
rompen  el  eoll  a  la  giustizia:  Quat- 
trini  e  amicizia  rompon  le  braccia 
alia  ^ustizia.  A  tuit  gh*^  rimedi 
fttura  ehe  a  Voss  del  eoll:  Tutto 
8*  accomoda  fuor  che  11  nodo  del 
collo. 

€k>lla,  Colla.  Collaforta,  dejpbss, 
eee. :  Colla  forte ,  di  peace.  Carta 
eon  eolla:  Carta  con  colla.  |  (Bi- 
gliardo)  Vhs  a  eolla:  Essere  at- 
taccato.  Mitt  a  eolla:  Mettere  a 
mattonella. 

Collanna,  Collana.  Ona  collanna 
de  brillant:  Una  collana  di  bril- 
lanti.  (Per  le  beetle  da  tiro)  Col- 
lana, Collare. 

Couarin,  Collarino.  Collare.  (De' 

Sreti)  Trit  via  el  eollarin:  Buttar 
collare ,  il  collarino  su  un  fico , 
Gkibbare  san  Pietro.  (Di  certi  fun- 
gbi)  Anello. 

—  Collar,  Collare  (Civ.)  HI  col- 
lar de  VAnndmiada:  Il  collare 
dell'Annunziata. 

—  Gollar6n  (In  dis.)  (Addetto 
alia  dottrina  cristiana).  On  colla-- 
ron  del  Domm:  Un  baciapile. 

—  Ck>11aiinna  (In  dis.),  Cravat- 
ta,  Fazzoletto  da  collo. 

GoUandli,  Collandare  (Non  pop.), 
CoUandU  el  bilane:  Approvare  il 
bilancio. 

CoUaaAonk,  (Riscontrar  scrittu- 
re),  CoUasionare.  —  dn  liber  su 
V original:  CoUazionar  un  libro 
BulVoriginale. 

CW116ff,  Colleeio.  Mkii  in  eolleg : 
Hettere  in  collegio.  |  Colleg  eUt- 
toral:  Collegio  elettorale.  Colleg 


di  avoeatt:  Collegio  degli  awo- 
cati.  M  saero  eouegio :  II  sacro 
collegio. 

—  Collegial ,  Collegiale.  AvhgJi, 
el  fa  de  collegial :  Aver  Taria  da 
coilegiale,  di  collegiale,  sapere  di 
collegio.  Tribunal  collegial:  Tri- 
bunale  collegiale. 

Gollega,  CoUega.  Icollega  d'of- 
fiei :  I  colleghi  di  uificio.  «  I  m%ei 
onorevoli  cmlega  » :  «  I  miei  o- 
norevoli  collegni ».  (linguaggio  di 
deputato). 

G6Ilera,  Collera.  Andh  in  colle- 
ra :  Montar  in  bizza.  «  Shmni  an- 
daa  in  collera  e  ad<tss  se  saludem 
pii>:  «  Ci  siamo  guastati  e  ora 
non  oi  salutiamo  piii ».  Hit  anda 
in  collera :  Fare  ira.  In  att  de  col- 
lera: In  atto  di  collera.  Tegnl 
collera:  Serbare  collera  o  broncio. 
«  Andaroo  min^a  in  collera  per 
quest  » :  «  Non  ci  guasteremo  nep- 
pur  per  questo ».  «  Prhst  la  ghe 
salta  e  prest  la  ghepassa  »:  «  Non 
gli  riesce  tener  collera  con  nes- 
suno ».  Collera  tegnuda  in  del 
goss:  Collera  repressa. 

—  Coll6tt,  Colfetto,  Collare.  M 
collett  del  can :  II  collare  del  cane. 

Golletta,  Collctta.  Ona  colletta 
per  i  inondaa :  Una  colletta  per 
gli  inondati. 

Colllima.  Collina.  /  collinn  de 
la  Briama:  I  colli  briansei.  Co- 
sta da  la  collinna :  Costa  o  Costi- 
na  delta  collina.  Infilera  de  col- 
linn: Un  seguito  di  colline.  Le 
eolline  Pisane.  |  Vin  de  eollinna : 
Vino  di  collina.  Aria  de  mhsza 
collinna:  Aria  di  mezza  collina. 

-.  ColIlnetta»  Idem. 

Colm^gna  (La  parte  piU  alta  de' 
tetti),  Colmegna  (Arezzo),  Comi- 
gnolo.  Battdn  de  colmkana :  Topo 
tettaiolo.  Trav  de  colmegna :  Tra- 
ve  maestra. 

Colmo  (Neologismo  di  sfacen- 
dati).  Trovil  el  colmo  d'dna  robba  : 
Trovar  il  colmo. 

— Colocli-ocaa-ocasB,  Collocare. 
Trovd,  de  colocass :  Trovar  da  col- 
locarsi.  Colloeh  a  riposo,  in  aspet- 
tativa,  a  mezza  pension :  Collocar 
a  ripoBo,  in  aspettativa,  a  mezza 
pensione. 

Colog&  e  derivati  (Volg.)  Vedi 
Coloeh, 

CrOlogn,  (Volg. )  Vedi  Colonia. 

—  Colonia,  Colonia.   Aegua  de 


COL 


—  132  — 


COL 


Colonia:  Acqua  di  Colonia.  |  La 
eolonia  de  Mctssaua:  Idem. 

Cologna  e  derivati.  (Volg.)  Vedi 
Colonna. 

Coldmba,  Colomba.  Vedi  Pu- 
H6n,  Colombina  (razzo  con  cui 
si  d^  fuoco  ai  focni  artifiziali). 

Colombdra,  Colombaia.  Puvidn 
de  eolombera :  Piccione  da  colom- 
baia (domestico).  fl  (Loggione)  Pic- 
cionaia. 

Colonial,  Coloniale.  Gh^r  ea- 
loniai:  Geueri  coloniali. 

Colonlca ,  Colonioa.  Casa  co- 
lonica:  Idem. 

Colonna,  Colonna.  /  eolonn  de 
san  Lorem:  Le  colonne  di  san 
Lorenzo.  (Pij?.)  «  L'h  la  colonna  de 
la  edyn«.t!,  la  colonna  di  casa ». 
(Nelle  scritture)  SeHv  in  colonna : 
Scrivere  in  o  a  colonnino.  Colon- 
na troncada  de  cimiteri:  Colonna 
spezzata.  Mezza  colonna  o  pilaster. 
Mezza  colonna.  «Ul  g*  d,  %  gamb 
che  paren  do  eolonn  >  :  «  Ha  le 
gambe  che  paion  due  colonne. » 

—  Colonnetta,  Colonnetta.  Co- 
lonnett  de  scuderia :  Colonnini  del- 
la  souderia.  Colonnetta  de  strada: 
Colonnetta.  /  boez  de  stampa  in 
colonnetta:  Colonnini  di  bozze. 

—  Colonnaa,  Colonnato.  M  co- 
lonnaa  de  la  gieaa  de  San  Carlo  : 
II  colonnato  della  chiesa  di  san 
Carlo. 

Colon^ll,  Colonello.  —  di  fante- 
ria,  cavalleriaj  ecc. 

Color ,  Colore.  —  sbiavaa  : 
Smontato.  ||  Mett  i  color  sulla  tor- 
Tolozza :  Idem.  Color  che  va  in  bu- 
gada:  Colore  che  regge  alia  li- 
sciva.  Lassdigid  el  color :  Stigner- 
si.  mLa  gradazion  di  color :  Idem. 
|{  (i^ig.)  LHventd.  e  fann  de  tutti  i 
color:  Diventar  di  mille  colori  e 
fame  di  tutti  colon.  Fagh  eiappd, 
color  a  6na  pitanza:  Far  prenaer 
colore  a  una  vivanda.  —  a  un 
ro8t:  Abbronzare  I'arrosto.  JDd, 
color  ai  poJphtt  Saper  colorir  bene 
una  cosa.  l)onna  di  pa^n  de  co- 
lor: La  lavatora.  Fii  hhll  color: 
Far  bella  ciera.  Smangidss  el  co- 
lor: Perdere  il  colore.  I  (In  po- 
litica)  iK.De  che  color  l^  quel  tb 
awt»/»:«Di  che  colore  e  quel 
tuo  amioo  ?  »  On  omm  che  eamlna 
aphss  de  color :  Omo  che  muta  co- 
lore ogni  mese.  «  i'  ^  6n  deputaa 
'^enza  color :  E  un  deputato  senza 


colore  ».  II  Itrii  color  della  handera  : 
I  tre  colori  nazionali.  « Mi  soo 
nanca  de  che  color  el  sia  » : «  Non 
I'ho  mai  veduto,  non  lo  conosco  ». 
«Non  so  neanone  di  che  colore 
e'  sia>. 

—  ColoraBC,  Coloraccio. 

—  Colorln,  Colorino  (1),  Colo- 
retto. 

—  ColortiBC,  Coloraccio.  «  Sta- 
mattinna  •  te  gh'ee  6n  brutt  colo- 
rusc  » :  «  Stamattina  had  ooloruc- 
cio  ». 

—  Colorista,  Colorista,  Buon  co- 
loritore. 

C0I088,  (Di  corporatura  gigan- 
tesca),  CoIossQ.  (Colto).  Fl  coloss 
de  Modi:  II  colosso  di  Rodi. 

C61p,  Colpo.  «  Se  sent  come  di 
colp  in  del  tnur  » :  «  Si  odono  co- 
me dei  oolpi  nel  muro  ».  (Guada- 
gno)  Fd  6n  bhll  colp  :  Fare  un  bcl 
colpo.  Colp  master:  Colpo  da 
maestro.  —  de  graziaj  tnort€U: 
Colpd  di  grazia,  colpo  mortsJe. 
Anad  in  terra  ae  eolp:  Andar  in 
terra  di  picchio.  De  primm  colp: 
Di  primo  colpo  o  accbito.  Tutt 
in  a'6n  colp :  Ad  un  tratto,  Im- 
provvisamente.  Toeiwh  la  forza 
a  6n  c6lp :  Ammortirlo.  A  colp  si- 
cur:  A  colpo  sicuro.  JEl  ciappa 


terminate ».  (Ai  bigliardo)  Colp 
sott:  Rientro.  Colp  sdra:  Colpo 
liscio.  Colp  codega :  —  falso.  (Ma- 
lore)  On  colp  d' accident:  Colpo 
apoplettioo.  (AI  morale)  «  Qukua 
dtsgrazia  I'h  stada  per  lit  6n  gran 
colp  » :  «  Quella  disgrazia  f  u  per 
lui  un  colpaccio  ».  «  Colp  d'oee  > ; 
Colpo  d'  occhio  ».  Colp  de  vent : 
Ventata  o  Colpo  di  vento.  Colp 
de  man:  Colpo  di  mano.  Colp  ae 
fortunna  :  Colpo  di  fortuna. 

—  ColpetUn,  Colpettino.  «  Za 
ghe  dd  alia  socca  6n  certo  colpet- 
tin,  con  la  man...  »:  «  Ella  sa  dare 
coUa  destra  un  certo  oolpctto  alia 
gonna  ». 


(1)  Colorino  in  ioscana  si  clilama  ana 
specie  di  uva,  che  serve  a  dar  oolore  ai 
vino  troppo  chiaro. 


COL 


—  183 


COM 


Colpa,  Colpa.  «  Pdr  eolpa  tda  » : 
«  Per  colpa  tua  » .  «  La  colpa  Vh 
tutta  sda  » :  «  La  oolpa  ^  tutta 
sua  ».  N6  av^hen  n^  eolpa  n^  pee- 
eaa:  Non  avere  n^  oolpa  n^  pec- 
cato  (1).  IH  mea  culpa,  mea  culpa: 
Dire  mea  culpa,  mea  culpa.  But- 
tik  tutt  la  eolpa  adoss  a  vun :  Ver- 
sar  la  broda  addosso  a  uno.  (Pr.) : 
yiggun  voraria  mat  v^t  in  colpa 
La  colpa  mori  fauciuUa. 

ColtlT,  Coltura.  MHt  a  coltiv  &na 
hrughera:  Dissodare  una  sodaglia. 

coltura,  Coltura.  (Tra  eente  ci- 
vile ) «  2y'  ^  6n  ofnm  ehe  g'^h  molta 
eoUura  »  :  «  E  un  uomo  di  molta 
coltura  ».  I «  J/i{  forment  el  ven  via 

rfgee  ben  in  la  eoUura,  ehe  nS  in 
eddega,  disen  i  ml  paisan  la 
feeura  » : « II  srano  attecchlBce  me- 
^o  nella  coltura  a  vicenda,  ehe 
nel  prato  disfatto,  dicono  i  miei 
conmdini  ». 
Colzli  (Volg.).  Vedi  CalzH, 
CkOiette  (volg.)  Vedi  Oalzetta  e 
altri  derivati. 

Oomaa,  Comare  (2),  Levatrice. 
MandA  a  toht  la  eomaa:  Mandare 
per  la  levalrice.  « I/^  6'na  vera  co- 
ntaa;  lee  la  se  ferma  depertutt  a 
gabettdyt: « Essa  fa  come  rasino  del 
pentolaio  Opp.  i^  una  pettegola  ». 
Jja  eomaa  JCamonna  (m  dis.):  La 
Secca.  La  eomaa  Sdampanna  (in 
dis.)*  La  Versiera.  Mantegni  el 
ficeu  a  ea  de  la  eomaa:  Fare  le 
sue  cose  nasooBtamente,  alia  mac- 
cbia. 

—  Comaxii,  Far  la  oiana.  «  X'^ 
andada  a  eomard.  su  per  i  usgy^ 
(to1|;.):  «  £;  andata  a  riportar  ohiac- 
ehiere  ». 

—  Cknaarinna,  Madiina. « // ^ 
stada  la  eamarinna  del  €Hgio  a 
bettteaim  » :  «  E  stata  la  oomarina 
di  Gigio». 

Comand&,  Comandare.  Ooman- 
dA  a  baeehitta :  Comandare  a  bac- 


(1)  N6  av^gh  ni  eolpa  ni  peccaa  vale : 
esMre  innoccntissimo,  In  tosc.  In  mila- 
nese  fronicamente  vnol  anohe  dire:  esser 
poco  esperto- 

(2)  Comare  anehe  in  qttalohe  Inogo  di 
Toseana  vool  diro  ievatrice;  mavuol  an- 
ehe  dire  molt*  altre  com.  A.  Mama  Marit- 
tima ,  per  ecempfo,  st  chiama  comare  la 
fMnt  intermittente.  A  Pistoia  eqnlvale  a 
madrififia.  A  Firenze :  donna  arnica  del 
vidnato. 


chetta.  «  G*  oo  eomnndcui  6n  para 
de  scarp  al  calzolar  »  :  «  Ho  ordi- 
nate un  paio  di  scarpe  al  calzo- 
laio  >.  «  Oam^rer  /  »  «  Comandi  »  : 
«  Cameriere  ?  »  «  Comandi  ».  ( Pr. ) 
Ohi  comMnda  paga :  Idem,  lo  sootr- 
to.  Comanda  ehi  pd,  ubidiss  ehi 
dev:  Comandi  ehi  pu6,  ubbidisca 
ehi  deve.  Chi  n6  sa  fa  n6  sa  co- 
mandit:  Chi  non  sa  fare  non  sa 
comandare.  A  comaiidh  shn  fit 
tutH:  Cosa  facile  h  il  comandare. 

—  Gomand,  Comando.  Fit  i  sd 
eomand:  Fare  le  ordinazioni.  V^s 
al  so  eomMtid :  Stare  a'  suoi  ordini 
o  al  Buo  comando.  Ona  seidra  de 
b&n  eomand:  Una  orizzontale  (neo- 
logismo).  Robba  de  b6n  command: 
Roba  da  strapazzo.  I  (Militare)  El 
eomand  general:  II  Comando  ge- 
nerale.  «  G'  dn  daa  el  eomand  de 
I'esereit » : «  Gli  diedero  ii  coman- 
do dell'esercito  ». 

—  Comandaxnent ,  Comanda- 
mento.  /  comandam^nt  de  la  Gie- 
sa :  I  comandamenti  della  Chiesa. 

Cembali  (Parola  usata  dai  mi- 
lanesi  ehe  villeggiano  sul  Lario), 
Barcone. 

Combing,  Combinare,  Concer- 
tare.  «  JEmm,  comhinaa  de  andd.  a 
Londra  inshmma » :  «  Ci  aiamo 
concertati,  per  andar  a  Londra 
assleme ».  UomMnit  dn  a  fare  : 
Combinar  un  aftare.  «  Stt  duu 
phiz  eombinen  minga  » :  «  Questi 
due  pezzi  non  comoinano  assie- 
me  ». 

—  Combliiail6n,  Combinazio- 
ne  (1).  n  8e  dii  la  combinaaion 
ehe  ..  » :  «  Si  d^  la  combinazione 
ehe  ». «  Seper  comMnazion  te  eapi- 
taas  soWoee  » :  «  Se  per  combina- 
zione o  case,  ti  capita  sott'occhio  >. 
«  Oh  ehe  bella  combinaaion  f  » : 
¥,  Oh  ehe  belVinoontro  ». 

Combrlccola,  Combriccola  (2). 
«  An  faa  tra  de  I6r  la  eomhrieeota 
de  lassamm  fceura  mi^in  «  Si  die- 
dero Vintesa  fra  loro  di  esclu- 
dermi ». 

Combiutidn  (In),  In  combustio- 
ne.  «  HI  n'it  miss  tutti  in  combu- 
stion )» :  «  Ci  mise  tutti  in  orga- 
smo  ». 


(1)  ComJttinazione  e  voce  riprovaia. 

(2)  Combriccola^  in  flor.,  e  piu  propria- 
mente:  Compagnia  di  gente  maVvagia.  In 
milaneM  «quivale  a  co^piraxione. 


COM 


134  — 


COM 


Combutt,  (In  dis.),  Combutta 
(Vole.)  jPd  a  eomhuU:  Mettere  in 
oomoutta.  «  Serem  in  trii  e  emm 
faa  ruga  a  eombutt  in  la  stessa 
tinna  o  in  d*  6na  tinna  sdlkt » : 
«.  Eravamo  in  tre  e  abbiamo 
messo  I'uva  in  combutta  nello 
stesso  tino  ». 

Come,  Come.  On  omm  come 
86  dev :  Un  omo  ammodo.  Come 
gualment:  Come  qualmente.  A- 
dhss,  eom,e  ad^ss,  no:  Ora,  come 
ora,  no.  «  Ti  eom,e  <i  * :  «  Tu  come 
tu  ».  «  Come  sarant  adi?  *i  «  Co- 
me sarebbe  a  dire '? »  Senza  di  nh 
perche  nh  per  eomm:  Senza  dir 
nh  percb^,  nfe  come.  « Z/'e  6n  omm 
come  86  8ia  >» :  «  Un  uomo  dappoco 
o  come  si  sia  » :  «  —  T6a  miee  la 
te  voRur  ben  f  >  «.  E  come .'  > :  «  Ti 
vol  bene  tua  moglie  ? »  «  E  come  I  > 
«  I/h  6n  halo88  /  »  «  J?  come  !  » : 
«  E  un  birbante  ? »  «  E  di  che  tin- 
ta !  » 

Com6,  Molto  e  Come.  «  L''k  grand 
comh  » :  «  E  molto  grande  ».  «  2>d- 
inen  tanto  eomh  » :  «  Dammene 
assai ,  assai  ».  |  «  Ma  eomh  f  » : 
«  Ma  come  ?  » 

Corned  e  derivati  (Volg.).  Vedi 
Comod, 

Comddia,  Commedia.  Comedia 
de  earatler,  de  intrecc,  naturali- 
8ta:  Commedia  di  carattere,  di 
intreccio,  naturalista  o  verista. 
Comedia  tutta  de  rid:  Commedia 
buft'a.  I^it  dd  part  in  comedia: 
Far  due  parti  in  commedia.  | «  Ma 
questa  Ve  6na  comedia  helVe  hon- 
na/ »:  «.  Ma  questa  fe  una  bur- 
letta!  ».  «  Mi  me  piasen  m.inga 
tanti  eomedi  /  » :  «  A  me  non  piac- 
ciono  questi  oasimisdei  o  questa 
sguaiataggini  ».  (A  ragazzi)  «  Slee 
6n  poo  quiett  e  nnilla  de  fdt  tanti 
commedi .'  » :  «  State  boni  e  fini- 
tela  di  far  tanto  ruzzo  ». 

—  Comedlant  (In  dis.).  Vedi  Co- 
mieh.  Vivo,  ma  non  comune,  n.  fr.: 
«  L'h  6n  famo80  comediant » : «  E- 
gli  recita  sempre  la  commedia  in 
society  ». 

—  Comedietta.  Commediola. 

— Gomedl6n,  Commedione(Com- 
media  di  valore). 

—  Comlch,  Comico  (So8t.).«X'c 
dn  bravo  comich  »  :  «  fi  un  oravo 
oomico  ».  ( Agg.) «  Que8ta  Vh  comi- 
caf  » : «  Questa  h  comica  davvero  1 » 

Comensfc  (Volg.).  Vedi  Gomineidt. 


—  Comenzln  (II  principio  della 
calza),  Avviatura. 

Commas,  Commesso.  Comes*  de 
negozi:  Commesso  di  negozio,  di 
studio.  Onavoltagh'era  ieommegs 
de  Polizia:  Una  volta  c'erano  i 
commessi  di  Polizia.  Comess  victg- 
giatdr:  Commesso  viaggiatore. 

Comett-ettuu,  Commettere.«  JD'e 
aryiaa  a  comett  i  mobil  a  Paris, 
mentre  che.„  » : «  And5  a  commet- 
tere  la  mobilia  a  Parigi .  mentre 
che  ». «  Go  com,mettuu  on  vag6n 
de  uga  de  schiseih  in  casa  » : «  Ho 
commesso  un  vagone  di  uva  da 
pigiar  in  casa  ». 

—  Comlttent,  Committente.  I 
apes  a  earieh  del  eomittent:  Le  spe- 
se  a  carico  del  committente. 

—  Comi8Si6n,  Commissione. «  M 
nh*  d  daa  la  comission  de.*.  > : «  Mi 
diede  la  commissione  di  ».  ||  (  Di 
persone)  Commission  d'inchihsta: 
Commissione  d'inchiesta. 

—  ComisBionari,  Commissiona- 
rio.  Hi  £/*  h  commissionari  de  e^ise 
estere  » : «  £]  commissionario  di  ca- 
se estere*. 

Com^tta,  Cometa.  L*ann  de  la 
cometta:  L'anno  della  oometa.  Xo 
eoa  de  la  cometta:  La  coda  della 
cometa.  |  (Gioco  di  ragazzi)  Aqui- 
lone. «  Z/a  mia  cometta  la  va  pus- 
see  in  alt  de  la  tda  >  :  «  II  mio  a- 
quilone  s'  alza  piil  del  tuo  ».  IJa 
cometta  di  re  Mdg:  La  stella  co- 
meta de'  Magi  (pop.). 

Comevik ,  A  modo.  «  M  g'  h  daa 
67ia  strapazzada  comevct » : «  Gli  fe- 
ce  una  parrucca  co*  liocchi*. 

Comlfo  (D.  Fr.),  Ammodo.  «i;'^ 
dn  omm  molto  comlfo  » :  <c  E  vera- 
mente  un  gentilomo*. 

Comlnclli,  Cominciare. «  Comin- 
eia  a  piceuv  » : «  Cominoia  a  piove- 
re  ». «  Go  comrindaa  incceu  quel  to- 
«or^)»:«Ho  cominciato  oggi  quel 
lavoro  ».  Savh  nd  de  che  pari  eo- 
mincid,:  Non  sapere  da  che  lato 
farsi.  «  Comincikim,m  a  dl  che  » : 
«  Cominciamo  col  dire  che  ».  In 
nanea  asaee  decomineOl  (di  quat- 
trini):  Non  bastano  neppur  per 
cominciare.  Tutt  el  sti^  a  comtn- 
ciit:  II  peggio  passo  h  quello  del- 
I'uscio. «  SHxbu,  cominc%emm  m/Un- 
ga,  nen  /  » : «  Ragazzi  non  ricomin- 
ciamo  ».  ( Pr. )  Chi  comineia  ben , 
Vh  ben  inviaa :  CM  bene  cominoia 
^  alia  met^  delPopera. 


COM 


135  — 


COM 


ComiBsari,  Commissario.  Confi- 
missari  straarflinari :  Commissa- 
rio straordinario.  —  de  polieia,  de 
mueslura,  deguerra:  Commissario 
oi  polizia,  di  ffuerra. 

Comissidn,  Commissione.  Fit  6na 
— .*  Eseguire  una  commissione. 

Comifiya  (P.  N.),  Comitiva. «  A- 
dree  ai  spds  gh'era  tutta  la  eomir- 
Hva  »  :  « In  coda  agli  sposi  c'  era 
tutta  la  comitiva  )>. 

Comxii  (Nome  di  cittlk.  lombarda). 
N.  fr. :  Pan,  savdn  de  Comm:  Pa- 
ne, sapone  di  Como.  Doppi  come 
X  seiffdtl  de  Comm:  Piu  doppio  del- 
le  cipolle.  Vun  a  Bergdm,  e  Valter 
a  Cfymm:  Uno  a  levante  Taltro  a 
ponente. 

G6m6  o  Cumd  (D.  Fr.),  Comb  (1), 
Cassettone.  C6mb  con  Vcdetma: 
Cassettone  colla  spera.  Cdmd  an- 
Heh:  Canterale  e  Canterano. 

Cdinod  (Sost.)  (Luogo  per  gli  a- 
gi  del  corpo).  Comodo  o  Cesso.  | 
(Aggett. ) «  X^  ^  ^  om.m,  moUo  eo- 
mod»  (Agiato):  E  un  uomo  molto 
eomodo.  On.  vestii  eomod:  Un  a- 
bito  agiato.  Me^ba  chefh  comod: 
Cosa  che  fa  comodo. «  Con  tutt  so 
eomod  » : «  Con  tutto  suo  comodo  ». 
ToBussela  edn  comod:  Pigliarsela 
consolata.  (Achi  si  alza  da  sedere 
per  deferenza) «  Pregoj  eh* el  stttga 
eomod  » : «  Stia  comodo  ».  |  (In  certi 
giochi  di  carte)  La  matta.  P.  E. : 
«  Se  me  ven  el  comod  soni  f<Bura  » : 
«  Se  vien  la  matta  ho  vinto )». 

—  Cdmoda,  Seggetta. 

—  €k>mo<tada  (di  Polenta).  Yedi 
Polenta. 

—  Ccnnodaiiient,  Comodamente. 
«  JSH  ghe  sUt  eomodament  » :  «  Ci 
Bta  a  tutt' agio. 

—  Comodm  (Nei  teatri.  Sipario 
di  comodo),  Comodino.  |«jHa  mi 
dovaroo  semper  getisdt  de  eomodin/*: 
«  Oh  aar5  dunque  sempre  1'  acco- 
moda?» 

—  Comodit-odaa-odasB,  Acco- 
modare. «  Ch'el  se  eomoda*:*  S'ac- 
comodi  ».  «  2/^  dnarobba  che  me 
eikmoda  nagoU  » :  «  £  una  cosa  che 
non  mi  aocomoda  punto  punto )». 
«  Quella  eceuaa  la  me  ^bmhda  sos- 
«^n»:«Quella  cuoca  m'accomoda 
a80ai».  I  (Aggiustare)  «  L^oo  eomo- 
daa  sua  la  oeU'  e  m!h  » :  «  L'  ho  ac- 


(1)  Voc«  boUaia. 


comodato  alia  meglio  ».  |  (Trovar 
luogo)  «  Cercheroo  mt  de  eomodai 
pdltd  » :  «Cercher6  io  di  allogarli  per 
Dene  ». «  Se  te  cdm,oda  I'e  insc^,  se 
de  nd  bdffa  » : «  Se  ti  piace  h  cosi^ 
se  no  sputa  la  voglia  ».  Comodh  % 
sd  (Buv  %n  del  cavagncB^u:  Vedi  Ca- 
vagntBU. 

—  Comodltaa,  Comoditk.  Ona 
cosa  con  tutt  %  so  comoditoAJt:  Una 
casa  con  tutte  le  comoditk.  Fdt  % 
robb  con  tutta  comoditaa :  Far  le 
cose  con  tutto  comodo. 

ComoeuY-mosB-moyuu-mcBaves, 
Commoyere.  «  Me  sont  sentida  tut- 
ta a  com>€euv  *  :  «  Mi  sono  sentita 
tutta  commossa  ».  «  El  se  comceuv 
per  nagott »  :  «  Si  commoTC  assai 
facilmente».  ¥.Uera  tant  comoss 
che  el  piangeva  »  :  «  Era  commos^ 
so  flno  alle  lacrime*. 

Comdnqne  (P.  N.  aflf.j.  Comun- 
que.  <7omdngfttc  sia :  Comunque 
sia.  «  Me  lam^nti  nd,  comdnque  sia 
pocch  content »  :  «  Non  mi  lamento 
comunque  sia  poco  contento  ». 

Odmor  (Volg.|.  Vedi  Colmo,  Mir- 
surd  cdm^r :  Misurare  piu  che 
giusto. 

Compaa ,  Compare  ,  Padrino. 
Compaa  de  Vanklt:  Testimoniodi 
nozze.  CompcM  de  V  ai :  \J  amico 
CUiegia.  Convoaa  bosard:  Che 
tiene  il  sacco.  itestd,  compaa  (Vol^): 
Rimaner,  Restar  compare  e  ctoe 
creditore  senza  speranza. 

Compagn,  Compagno.  Compagn 
de  scdlttf  de  reggiment:  Compagno 
di  scuola,  oommilitone  o  compa- 
gno di  reggimento.  |  (Uguale) 
«  Qv^t  Vi  precisam^ent  compagn  de 
qutst »  :  «  Questo  h  perfettamente 
compagno  o  uguale  a  questo ». 
niFit  compagn  de  ml,  tira  sk  i 
spall »  :  «  Fk  come  me,  crolla  le 
spalle}».  ^I/h  6n  omm  che  no  gh*h 
el  eom,pagn* :  «  £  un  omo  che  non 
ce  n'^  uno  compagno  o  uguale  ». 
«  In  tutt  compagn  »  :  «  Tutti  com- 
pagn! I )»  I  (Pr.)  I  caitiv  compagn 
tiren  a  perdisidn :  I  cattivi  com- 
pagni  tirano  a  perdizione.  |  (AI 
giuoco)  «  Shnm,  compagn  mi  e  ft » : 
«Siamo  compagni)». 

—  Compagna,  Rivincita.  «  Adkss 
fhmm  la  eom^pagna*  :  «  Ora  dam- 
mi  la  rivincita )».  |  «  Xa  eompagna 
de  la  mia  vita »  :  «  La  consorte  o 
anehe  eompagna  ». 

^  OompagnJi-giiaa-gnass,  Ac- 


COM 


138  — 


COM 


compagnare.  ^I/oo  eompagnaa  a 
sp€L88  »  :  «  L'  ho  accompagnato  al 
paeseggio  ».|(Aocoppiare).  Compa- 

Jirn^  i  parpa%  di  eavaUr :  Appaiare 
e  farfalle.  Oompagnass  %  col6r: 
AgguagliarBi  le  tinte.  |  (Al  piano) 
^Mi  eantaroo  e  lit  el  me  compa- 
gnard,  o  ueompagnarilt »  :  « lo  oan- 
ter5  e  lei  mi  accompagneHi ».  (7am- 
pagnhvia:  Agguagliare.  P.  E.  <c  /n 
dove  i  duu  tdech  se  unissen  gh'h  6n 
hasellin;  eompctgnel  via  eon  la 
pianna  »  :  «  Dove  i  due  pezzi  si 
oonnettono  c'6  rimasto  un  rialzo ; 
agguagliali  coUa  pialla  ».  |  (Pr.)  El 
t^gndr  i  e  mett  al  mdnd  e  I6r  ae 
aeompagnen  :  Cristo  fa  le  persone 
e  poi  le  appaia.  MH  sdll  ehe  mal 
aeompagnaa :  Meglio  soli  ehe  mal 
accompagnati. 

Ck>mpagnament,  Aooompagna- 
mento.  «  G'  an  faa  el  eompa^nor- 
ment  dal  teater  a  eaaa  »  :  «  Gli  fe- 
cero  1  accompa<mamento  dal  tea- 
tro  a  casa  ».  |  (Musioa)  Aocompa- 
gnamento. 

—  Compagnaddr,  Accompagna- 
tore.  Compagnador  de  piano :  Ao- 
compagnatore  di  pianoforte. 

— CSompagnla,  Compagnia.  Com- 
pagnia  allegra,  brttsca,  balorda: 
Compagnia  allegiTij  scapigliata, 
del  ponte  a  Rifredi.  Compagnia 
de  la  thppa  (Society  di  matfattori 
rinata  da  poco  tempo  a  Milano ) : 
(Intraduoioile).  Compagnia  de  la- 
der:  Bri^ata  di  ladri.  On  omm  de 
compagnia :  Buon  compagnone. 
Tegnl  compagnia:  Tener6  com- 
pagnia. «  /  m^  pover  danee  in  an- 
tUut  a  tegnl  compagnia  a  quii  al- 
ter, ehe  oo  perduu  u  mes  passaa  » ; 
« I  miei  poveri  quattrini  andarono 
a  raggiungere  quelli  perduti  il  me- 
se  scorso  ». «  Jja  compagnia  I'h  bd- 
la  ma  mi  devi  anddt »  :  «  La  com- 
pagnia h  bella  ma  io  debbo  levar- 
mi  di  quh  ».  J  ( Militare )  Compa- 
gnia. Xa  shtttmMf  la  seeonda,  com-- 
pagnia del  tal  reggiment:  La  set- 
tima,  la  seeonda  compagnia  del 
tal  reggimento.  H  (Scopo  religiose) 
Ija  compagnia  delta  Misericordia: 
La  Compagnia  della  Misericordia 
(a  Firenze,  a  Parma,  ecc.)  |  (Dram- 
matioa)  Compagnia  comica :  Com- 
pagnia comica.  Mhtt  sit  compagnia: 
Creare.  riunire  nuoTa  compagnia. 

—  Compagnietta,  Compagniuc- 
cia,  Compagnietta  in  tutti  i  sensi. 


—  Compagnioxma,  Grande  com- 
pagnia. «  QueUa  delVXVh  6na  com- 
pa^nionna  » : «  Quella  del  capoco- 
mico  X  h  una  compagniona ». 

Compaiiadegli  ( Volg.).  Vedi  Gonr- 
panatieh. 

Compari,  Comparire.«  Oh  guar- 
da  md  ehi  Vh  ehe  eomparl » : «  Oli 
guarda  chi  compare !  »  «  Fait  in- 
nanz  ti;  mi  vui  minga  compari  in 
8t6  contratt »  :  «  Fatti  avanti  tu ; 
in  codesto  contratto  non  oi  voglio 
comparire  ».  |  Far  bella  mostra) 
Fare  companta.  Compari  in  giu- 
dizzi:  Comparir  in  giudizio.  Fd 
compari  bianch  el  nigher:  Far  ve- 
dere  bianco  per  nero. 

—  Comparsa,  Comparsa.  Com- 
parsa  in  tribunal:  Comparsa  in 
tribunale.  |  (Teatri)  Comparsa. 
«  El  dappa  sesaanta  ghti  (yolg.) 
per  sira  a  fh  la  comparsa  » :  «  Pi- 
glia  sessanta  centesimi  per  sera  a 
fare  da  comparsa  ». 

Compass ,  Compasso.  Com^pan 
a  muda:  —  a  mutazioni. «  El  par- 
la  c6nt  el  compaaa  ».:  «  Parla  col 
compasso  ».  Av^h  el  compass  in 
di  oce:  Avere  11  compasso  negli 
occhi. 

—  Compassli,  Compaasare.  «  Bir- 
sogna  senti  come  el  parla  compas- 
saa  »  :  «  Bisogna  sentirlo  come  sti^ 
11  a  compassar  le  parole  ». 

— Ck>mpassin  e  Oompassdn,  Pic- 
colo compasso  e  Sesta. 

—  Oompassada  (Colpo  dato  col 
compasso  e  ferita  prodotta).  *.El 
g*dt  aaa  6na  compassada  in  la  te- 
sta y> :  «  Gli  di^  col  compasso  nel 
capo».  Dagh  6na  compass€uU»  a 
6na  robba:  Misurare  col  com- 
passo. 

Compassidn,  Compassione.  Fii 
compassion  ai  sass :  Far  compas- 
sione alle  pietre.  Avhgh  compets- 
si&n  de  vun :  Sentir  compassione 
di  uno.  «  Te  me  fee  compassi&n  »: 
«Ti  compatisco».  |  (Pr.)  L*h  miH 

{h  invidia  ehe  compassion :  Meglio 
Pesser  invidiato  ehe  compassio- 
nate. 

—  Compati,  Compatire.  Fass 
compati :  Farsi  compatire.  «  El 
eompatissi ,  pover  omm .'  » :  «  La 
compatisco.  GompaMss  ,..eipro- 
cament  (id.) :  Compatirsi  a  vicenda 
o  fare  a  compatirsi.  |  (Pr.)  Biso- 
gna avh  patxi  per  savh  compaii: 
!Non  oonosce  la  pace  e  non  la  sti- 


COM 


-187 


COM 


ma  chi  non  ha  provato  la  guerra 
prima  o  Bisogna  ayere  soffen^o  per 
saper  oompatire  gli  altri. 
— Compatimeni,  Compatimento. 

—  CompatlbU ,  Compatibile. 
«  Ouand  la  robha  la  sia  eompati- 
hU  e&nt  i  mh  soatane  »  :  «  Purch^ 
Vimpresa  sia  compatibile  co'  miei 
mezzi». 

—  Ck>inpatibllment,  Compati- 
bilmente.  «  GompatiMlment  eont  i 
sd  forz  »  :  <c  Compatibilmente  alle 
sae  forze». 

Comj^Atrbn  e  Compadrdn,  Pa- 
drone insieme,  Comproprietario. 

Compens^-ensaa-ensasB,  Com- 
pen»Eure.  i^JEl  tn*d  eompensaa  de 
hut  i  m^  fadigh  »  :  «  M'ha  oompen- 
sato  di  tutte  le  fatiohe  ».  —  aann 
e  gp^ :  Compensare  di  danni  e 
tspese. 

—  Compensasldn ,  Compensa- 
zione  (Civ.).  Sistema  de  —  :\.^em, 

Compes^  (Mangiar  pane  insie- 
me  al  com^anatico).  «  V6if  golo- 
#dn ,  eompesa  »  :  «  Golosaccio ,  di 
pane  non  ne  mangit»  |  (Spara- 
^nare)  «  Bisogna  vedh  come  el  com- 
pesa  iutt  in  <;d»:  « —  come  Tive 
a  stecchetto  ». 

Gomp^tt,  Competere.  « If6  ath  a 
eompett  eon  ehi  h  pussee  fort » : 
«Non  Toler  competere  con  chi  h 
piii  forte  ». 

Oompi-iiipll,  Compire  o  Com- 
piere.  Compi  i  ann:  Compiergli 
anni.  Compi  el  dover:  Compir  il 
doTere  di  souola. 

—  Compimeiit,  Compimento.  Se 
pd  minga  avhgh  tutteoss  in  eompi- 
ment:  i^on  si  pu5  aver  tutto  a 
perfezione.  I  eompiment:  I  riem- 
pimenti.  Per  eompiment  de  Vope^ 
m...:  Per  compimento  dell'opera. 

Compianff,  Compiangere.  «  Po- 
vera  aonna,  V  h  de  eompianp »  : 
«Povera  donna  h  da  compian- 
gere*. 

Complas^-asun-asefls,  Compia^ 
cere.  «  Saria  diapost  a  eompi€uell 
M... »  :  «  Sarei  disposto  a  oompia- 
cerlo  se  ».  «  i^uand  Vh  al  epiee  la 
Be  eompioM  tutia  »  :  «  Qnana'^  da- 
▼fuiti  alio  speeohio  eUa  si  com- 
piaoe  tutta  ». 

—  Cknnpiaoenia  (P.  N.),  Idem. 
*iiOk*el  g'dbhia  la  —  »:«Abbia 
la  — ». 

CompUtta,  Compieta.  Sofiit  eomr- 
piitta:  Sonar  a  compieta.  «i/d 


finii  de  d\^ompietty^ :  «  Ha  smesso 
di  dir  compiete ».  (S'6  spretato). 
.    Compind.  (Volg.  id.),  vedi  Com- 
pitd.. 

Oompitli.  Compitare.  «J^  eo- 
mineia  aaese  a  compitdt »  :  «  Co- 
mincia  a  compitare  ». 

CompleamuB  (Volg.).  Vedi  Oomr- 
pleannue, 

Compleaxmas,  Anniversaiio.  In- 
emu  I'eel  eompleanntis  de  la  mam- 
ma o  della  r^ina :  Oggi  h  il  com- 
pleanno  della  mamma,  o  della  re- 
gina. 

Compltes,  Complesso.  « In  eomr- 
pless  8ont  minga  m>al  content » .* 
«In  complesso  non  sono  malcon- 
tento  ».  r(Di  persona)  «  jy^  grand 
e  com^plese  come  6n  granater » r 
«  E  alto  e  complesso  come  nn  ffrar- 
natiere ».  «  Sta  faedada  tutvin- 
8emm,a  Vh  6n  b^ll  eompless  » :  «  Que- 
sta  facciata  tutta  msieme  h  un 
bel  complesso  ». 

—  Complessldn,  Complessione. 
« ly^  deeomplession  deUcada  eo- 
m^  »  :  «  E  di  complesslone  molto 
delicata  ». 

Completli-etaa-etaBS,  Comple- 
tare.  «P«r  eompletd  la  mia  rae- 
eolta  me  manca.,.  »  :  «  Per  com- 
pletare  la  mia  raccolta  mi  man- 
cano... ». 

—  Oomplett,  Complete.  J^Z  tramm 
rh  eomplett:  II  tramvai  h  com- 
plete o  pieno. 

Ck>mpu-plii.  Complire,  Toccare, 
Spettare.  Gh'e  nissun  che  ghe  com- 
ptissa  'de  faU :  Non  o'  h  nessuno 
cui  spetti  per  dovere  di  farlo. 

Oomplica-icaa-icass,  Complica- 
re.  I/^  6n  affare  eomplieaa  :  E  una 
questione  complicata.  La  comedia 
la  eomineia  a  eom^plicass :  La  com- 
media  eomineia  a  intrecciarsi. 

Odmpliment,  Comi>limento.  Anr- 
ddt  a  fh  isd  eom^pliment:  Andar  a 
fare  i  suoi  conveneyoli.  Std>  sui 
compliment:  Stare  sui  convene- 
voli.  I  (Caso  av verso)  <Eper  gi&n- 
ta  m>*\  capitaa  anea  quell  oHl  comr- 
pliment »  :  «  E  per  nstoro  mi  ca- 
pit5  anche  quella  nespola. ! »  | 
(Congratulazioni)  «  T*en  foo  pro- 
pi  i  me  compliment  eineer  »  :  «  Te 
ne  faccio  davvero  la  mia  ralle- 
gratura  ».  «  Fagh  i  me  eompliment 
a  la  t6a  signora »  :  « Fa  i  miei 
complimenti  alia  tua  signora». 

—  Compllmentii,  Complimenta- 


COM 


-  138 


COM 


re.  «  Lu  Vh  tutt  el  dX  gul  eompli- 
iTuntdL »:  «  Egli  h  tutto  complimen- 
ti  o  sul  complimentare  ». 

—  Complimentari,  Complimen- 
tario.  Cavalier  eomplimentari:  Ca- 
Taliere  complimentario. 

7-  Complimentds  (P.  N.),  Com- 
plimentoso. « IHo,  come  Ve  eorapli- 
mentds  quelVomm  » : «  Aoff,  com'^ 
«ompliinentoso  oueU'omo  I » 

Compl6tt(D.  Fr.),  Complotto(l), 
€ombriccola.  Complott  politick: 
Cospirazione  o  Coneiura.  On  com- 
plott de  halo88 :  Caoala.  «  Anfaa 
6n  complott  contro  de  <i  »  :  «  Han 
preparata  una  cabala  oontro  di 
xe». 

—  Complottd.,  Co8i>irare. «  Com,- 
pldtten  contro  el  ministero  > : «  Co- 
«pirano  contro  il  govemo  ».  ( In 
senso  innocente)  «  Cosse  Vh  che 
eomplottee  vialter  duu  Zl  in  d^dn 
aanton  ?  » : «  Non  mi  state  a  far  il 
fioppiattone  li  in  un  canto  ». 

Componiment ,  Componimento. 
—  in  vers ,  in  prosa :  —  poetico , 
in  prosa.  |  (Accordo).  Vedi  Agiti- 
^tament. 

—  Coxnposlzldn,  Composizione. 
-7-  musical:  —  musicale.  |  (Metal- 
li)  Composizione.  0  (Stamp.)  Idem. 

—  Compdnn,  Comporre.  ( Tipo- 
^afia)  Oomponn  a  la  I6nga:  Com- 
porre a  distesa.  ||  (Inventare  scri- 
vendo)  «.L'h  adree  a  componn  6n 
soriktt  per  el  sd  onoma^tich» : «  Sta 
<}omponendo  un  sonetto  per  I'o- 
nomastico  di  lei ».  0  ( Aggiustare ) 
*  Cercaroo  mi  de  componn  sta  fac- 
-cenda  » : «  Cercher5  di  comporre... » 

—  Coxnpositdr,  Compositore. 
Coxnportd,  -  portaa  -  portass  , 

Oomportare.  Comportd  minga  tan- 
taspesa:  Non  importare  o  non  ri- 
■chiedere  tanta  spesa.  || « IPoo  com- 
portaa  assee  da  quell  infamm  »  : 
«  Ne  ho  sopportate  o  tollerate  ab- 
oastanza  da  quell'  infame  ».  |  ( A- 
ver  ^azienza) «  Ch'el  comporta  an- 
camo  6n  poo ,  che  el  mes  che  ven 
speri  de  pagall  »  :  «  Abbia  ancora 
im  poco  di  sofferenza ,  comporti , 
che  il  mese  venturo  spero  di  sod- 
di8farla».  |  (Condotta)*^  scola  el 
se  comporta  hen  »  :  «  A  scuola  si 
diporta  bene  ». 

(1)  BoUato  e  non  registrato,  qaantunqae 
ora  in  ttso  a  Fir.  come  voce  importata  dal- 
la  Francia  e  dalPalta  Italia. 


Composta,  Composta  (1).  Ona 
compostadefrutta:  Una,  conserva 
di  frutti. 

—  Compostdra ,  Compostiera. 
(Ciotola  da  guazzi)  Vaso  da  con- 
serve. 

—  CiompoBteria,  Quantity  di  con- 
fezioni. 

Comprli-praa»Comperare.  Comr- 
prd,  a  pronti,  a  V  ingrdss ,  al  mi- 
nutt,  a  strasciam^ercaa  :  Comperar 
a  pronti,  all' ingrosso,  in  o  ai  det- 
taglio,  a  bassissimo  prezzo.  Com^ 
pra  a  m^sza  gamba:  Comprar  un 
saoco  d'ossa.  —  abott:  —  m  bloc- 
co.  —  de  fo&uravia :  —  di  soarrie- 
ra.  —  gatta  in  sacch:  —  la  gatta 
in  sacco.  —  a  credit:  —  a  crai. 
(Fig.)  Afidd  a  comprass  di  ftMtidi: 
Kaccattare  i  fastidii  o  cercarli  col 
fuscellino.  M.  d.  d. :  Chi  ndteco- 
noss  n6  te  compra  » :  «  Chi  non  ti 
conosce  ti  comprerebbe  Opp.  Tu 
se'  un  turbo  di  tre  cotte  ». «  Mi  te 
lavendi  come  Voo  comprada  » :  « lo 
te  la  vendo  come  I'ho  comprata  >. 
II  Comprit  vun  (  Cavar  i  calcetti 
altrui):  Cattivarselo.  (Docile  per 
danaro)«  OueZZ  giomalista  Vh  com- 
praa  » : «  Quel  giornalista  s'^  ven- 
auto.  (Pr.)  Semper  comprh  e  nuU 
vend:  Comprate  e  non  vendete. 
£'l  comprit  Vinshgna  a  vend  ( ap- 
pross.):  II  fare  insegna  a  tare.  11 
mangiare  insegna  a  bere.  Chi  sprhs- 
za vceur  comprit:  Chi  biasima tuoI 
comprare. 

—  Coxnprd  (Volg.).  Vedi  Com- 
praddr, 

—  Goxnpraddr  (P.  N.),  Compra- 
tore.  S'^  minga  presentaa  de  com- 
prador: Non  si  presentarono  oom- 
pratori. 

Coxnprend-mpres-endes  (P.  N.), 
Comprendere.  «  JEl  comprend  nor- 
gott  »  :  «  Non  comprende  ».  Vedi 
Capt.  I  Tutt  compres  :  Tutto  com- 
preso.  Compres  tutt:  Tutto  com- 
preso  e  anehe  computato. 

Gomproxnett-mesa-mettes  ( P. 
N. ) ,  Compromettere  (2).  «  2/'  ^  dn 
m>ascalz6n  che  compromett  i  donnin 
«  E  un  mascalzone  che  oompro- 
mette  le  signore  ». «  Voo  via  per 


(1)  Voce  bollata.  Si  dovrebbe  dire  Con^ 
serva  o  Confezione^  ma  non  sono  la  ste^ 
sissima  cosa. 

(8;  Voce  bollata.  Ma  i  Fioreatini  la  u- 
sano  a  tutto  pasto. 


COM 


—  139 


CON 


n6  eotnpromettem  )* :  «  Vo  yia  per 
non  mi  compromettere  Opp,  Per 
non  sbilanoiamii^.  j|  (Far  a  Man- 
za )  «  Ul  se  eompromelt  de  famm 
9tm  broehhi  per  sabet  /  >  :  «  La  si 
compromette  di  farmi  quegli  sti- 
valetti  per  sabbato  ? » 

—  Ck>mpromi88 ,  Compromesao. 

—  Ckimpromessa  (P.  N.),.  Com- 
promeasa.  Donna  eompromessa : 
Donna  — . 

Computa^taa-tasB,  Computare. 
«  T'ee  eomputaa  la  gpesa  del  /...»: 
«  Hai  computata  la  spesa  del  ?... » 
Comptiia  t  ann  di  dmm  :  Compu- 
tar  gli  anni  delle  donne. 

—  Computlsta  (P.  N.),  Compu- 
tiata. 

—  eomputlsteria  (P.  N.),  Com- 
putisteria. 

Cknmm,  Comune.  /  Comun  d'l- 
taUapassen  i  voU  mila:  I  comun  i 
d'ltaaa  sono  piil  di  ottomila  o  ot- 
tomila  e  passa.  Dighel  al  eonsol  e 
tU  Comun :  Dirlo  al  popolo,  al  co- 
iniine  e  al  contadino.  (Pr.)  CMfd, 
hen  al  Comun  fit  ben  a  nissun: 
(Appross.)  (Al  roveseio)  Una  cam- 
pana  fa  al  Comune  o  Mai  comune 
mezzo  gandio.  Robha  del  Comun 
robba  de  nimun:  (Manca  asaolut.). 
iJ^OBugh  eomun:  Luogo  comune. 
lEl  sens  comun:  II  senso  comune. 
DelUt  eomun:  Reato  comune. 

Gomiuma.  ^L'k  una  robba  eo- 
vMMMia  a  tuUi  »  :  «  La  cosa  ^  co- 
mune a  tutti». 

—  CkmmniBRlma  (P.  N.),  Oomu- 
nisaima. 

—  Comunal,  Oomunale.  Praa^ 
bdeeh,  ammintetraeidn  eomunal: 
Prato.  boseo,  amministrazione  co- 
munale.  Impoeia  eomunal:  Impo- 
ata  comunale. 

—  Comiuiitaa,  Comunit^.  Co- 
munitaa  reUaiosa:  Comunit^  re- 
ligi)8a.  Saveil  domd  tre  personal: 
el  eoneol,  el  Comun  e  la  Comuni- 
taa:  Vedi  Comun. 

—  Comiuiidnuii  (In)  (In  dis.),  In 
comnnella,  In  comoutta. 

—  Comaiildn,  Comunione.  Fd  la 
primma  eomunion  :  Fare  la  prima 
comunione.  Vhss  ora  de  mHtela  a 
la  eomunion  :  £11'  h  da  marito  or- 
mai.  FH  tutt  eoss  in  eomunion: 
Vedi  Comuniorum,  La  eomunion 
di  beni:  La  comunione  dei  beni. 

Coinim1f4Hl6ii,  Oomunioazlone. 
06n  e  06iit,   Con.   Con  H,  eon 


lUf  eee, :  Con  te,  con  lui,  ecc.  (A 
condizione  che)  Con  ehe.., :  Con 
che.  Conpu..,:  (^uanto  piil.  P.  E. : 
«  Con  pii  ghe  vu%  ben  lii  el  me  di- 
sprezza  >» :  «  Quanto  piu  gli  voglio 
bene  e'  mi  dmprezza  ».  Con  tant : 
Per  quanto.  P.  E. :  «  Con  tant  che 
ghe  n  oo  ditt »  :  «  Per  quante  gliene 
abbia  dette »  :  «  I'aecaa  con  la 
spua:  Appiccicato  colla  saliva. 
(Dello  stesBo  avviso)  «  Mi  sont  eon 
m  »  :  «  lo  sono  con  lei »  :  Coni  i 
bonn  :  CoUe  buoue.  «  JD^dt  doM  eonl 
el  coo  in  del  mur » : « Diede  del 
capo  nel  muro  ».  «  Ven  con  mi  » : 
«  Yieni  con  meco  » (pop.).  Avhghela 
8u  con  vun :  Avere  astio  con  uno. 
Genoa,  Conca  (1),  Pila.  A  la 
eonea  a  lavdt  i  piatt :  Alia  conca  a 
rigoTernare  i  piatti.  f  (Di  canali) 
/  conch  del  navilli:  I  sostegni.  Fa 
conca:  Passare  il  sostegno.  Q  (Di 
leguami  che  si  curvano)  Fdt  conca: 
Imbiecare,  Imbarcare.  (Pr.)  JErgo 
donca,  trii  conchin  fan  6na  conca 
(Appross.):  E  poi,  e  pol?  La  yacoa 
fece  i  buoi. 

—  Concliee  (Uomo  addetto  ai 
sostegni  dei  nostri  navigli),  Cate- 
rattaio. 

—  Conchin,  Conchino.  (De'  sa- 
lumai)  Zkngola. «  L'dt  misa  el  m^er- 
luzz  a  m<Bu%  in  del  conchin  » : «  Ha 
messo  in  moUe  il  baccalk  nella 
zangola  ». «  Vagh  dnpoo  de  baeiae- 
da  dl  porseklt  in  del  conchin  »  ; 
«  Dagli  nel  trogolo  im  po'  di  ri- 
governatura  al  maiale». 

Conoed-oncess  o  Gono6dua,Con- 
cedere. «  Ch^  el  me  conceda  almen 
de  podk  vedella  » : «  La  mi  conceda 
almeno  di  poterla  vedere». 

—  Ooncessidn,  Concessione. «  M 
g*€i  avuu  lit  la  concession  de  I'ap- 
palt  e  el  s^h  faa  milionari  in  poech 
ann  » :  «  Ebbe  egli  la  concessione 
dell'appalto  e  s'e  fatto  milionario 
in  pocni  anni». 

—  Concessionari  (P.  N.),  Con- 
cessionario. 

Ck>noentrli  -  entraa  -  entrass , 
Concentrare. «  A  furia  de  eoncen- 
trit,  se  pd  minga  tirdt  6n  pHty  sen- 
za  dovh  andh  a  Somm^  »  ( volg. ) : 
«  A  furia  di  accentrare  si  e  venuti 


(1)  Conca  J  in  fior.  e  propriam.  an  vaso 
grande  di  terra  eotta  per  farvi  il  bacato, 
non  giit  quella  di  legno  per  rigovemare 
stoviglie. 


CON 


--140  — 


CON 


al  piinto  da  non  poter  respirare 
Benza  chiedeme  il  permesso  a  Ro- 
ma ».  I  Concentraa:  Concentrato. 
( Assorto  nelle  proprie  idee )«  L*^ 
on  omm  eancentraa  com^>'. «  £  un 
omoassai  concentrator.  Tamari'nd 
eoncentreta  in  del  vuoto  :  Tamarin- 
do  concentrato  nel  vuoto. 

— Concentrasidn,  Concentrazio- 
ne.  (Civ.)  Jja  eoncentrtmon  di  po- 
teri :  II  concentramento  de'poteri. 

Concepi-cepli ,  Concepire.  «  Mi 
eoncepissi  minga  eome  H  te  po- 
det...  »:  «  lo  non  concepisco  come 
tu  poBsa... » 

—  Ck>ncitt,  Concetto.  In  conceit 
de  sant:  In  concetto  di  santo. 

—  Concezion  (P.  N.).  (Giomo  a 
Maria  Vergine),  La  Concezione. 

Concert ,  Concerto.  «  An  feia  el 
concert  dey^ :  «.  Pecero  il  concerto 
di ».  I  (Musica)  a  Ala  Scala  ghe  sa- 
rd, dn  gran  concert  dove  cantard. 
Tamagno  > :  «  Alia  Scala  si  dar^ 
un  gran  concerto,  che  vi  canterk 
Tamagno ».  .Concert  de  campann, 
Concerto  di  campane. 

— Concert&-rtaa-rta88.«^n  eonr- 
eertaa  de  »  :  «  Hanno  ooncertato 
di».  Phsz  concertaa:  Pezzo  — . 

—  Conceitln,  Concertino. 

—  Concertdn,  Gran  concerto. 
Concliixi,  Zangola.  Vedi  sotto  a 

Conca, 

Conclstor,  Concietoro. «  In  con- 
cistoro  dn  ditt  robba  de  fo&ugh  del 

governo  italian  » : «  Nel  concistoro 
anno  dette  cose  di  foco  del  go- 
verno  italiano». 

Conclud-dus,  Conchiudere. «  U 
inscl  cos'avii  conelu8?y> : «  Dunque 
che  cosa  avete  concluso? »«  J72  /A, 
el  lavorOf  ma  el  conelud  mai  na- 
gbtt )» : «  Lavora ,  s'  arrabatta ,  ma 
non  compiccia  nulla  o  non  approda 
mai  a  cosa  alcunar. 

—  0onclu8l6n,  Conclusione.*  Co- 
me la  fhmm  in  conclusion  ?  » :  « In 
oonclusione ,  come  la  facciamo  %  » 
«  Ma  questi  in  cotielusion  de  matt!»: 
«  Ma  queste  le  sono  idee  pazze  e 
Bconclusioni  ».  <^  L*  i  6n  omm  de 
conclusion  » : «  fi  un  uomo  di  con- 
to  ».  —  senza  conclusion :  Uno 
sconclusionato.  «  O*  oo  nanea  dn 
vestii  de  conclusion  » : «  Non  ho  un 
solo  vestito  ammodo». 

Concdr-ncors,  Concorrere.«J7d 
coneors  a  la  cattedra  de...  » :  «  Ha 
concorso  alia  cattedra  di...> 


—  Croncdrs,  Concorso. «  A.n  aperl 
o  dertfii  el  coneors  »  :  «  Hanno  a- 
perto  il  concorso  ».  «  Oen-eralm^nt 
t  privaa  che  propdnn  di  eoneors 
a  prhni  tomen  a  mhttes  in  a<ieeoe- 
eia  i  sd  dance  » : «  Generalmente  i 
privati  che  iniziano  conoorsi  tor- 
nano  a  rintascare  i  quattrini  ». 

—  Concorrent,  Concorrente. « J.- 
d^s  per  ogni  conc6rs  gh*h  vint  volt 
pussee  concorrent  de  ^uii  che  ghe 
dovaria  vhss  » : «  Oggi  m  ogni  con- 
corso ci  sono  assai  piil  concorrenti 
del  necessario*. 

Concordanza,  Concordanza.«3fa 
chi  ghe  manca  la  coneordama  » : 
«  Ma  qui  manca  la  ooncordanza ». 

Concordia,  Idem.  (P.  N.).  Z*i 
mirabil  la  concordia  di  pattii  in 
Italia  !  (iron.) :  E  mirabile  la  con- 
cordia de'  partiti  in  Italia. 

Oondanna  -  dannaa  -  dannass , 
Condannare. «  L*dn  eondanncta  in 
vitta  »  :  «  L'  hanno  condannato  in 
vita  ». «  M  se  condanna  lit  die  per 
2u  »  :  «  Si  accusa  da  s^  ».  Anda  a 
visitit  i  condannaa:  Andar  a  visi- 
tare  i  condannati.  Vess  condanr- 
naa  a  fd...:  Esser  condannato  a 
fare... 

Condi-ondli,  Condire  (1).  Cone^ 
rinsalata :  Condire  Pinsalata.  JB6n 
de  condl  la  verzada  (volg.):  Roba 
unta  e  bisunta. 

—  Oondiment,  Condimento. «  Za 
sit  de  nagott;  te  ghe  miss  tropp 
poceh  condiment  » : «  Com*  h  soipi- 
ta,  non  gli  hai  messo  condimento  ». 

CondiBcend-disces,  Condiscen- 
dere.  ^  L*d,  finii  a  condiscend  »  : 
«Fini  ad  accondiscendere  ». 

Oondlzldn,  Condizione.  A  ewv- 
dieion  che:  A  patto,  condisione 
che.  «  Mhtti  la  condizion  esplieita 
de...  » : «  Pongo  la  condizione  espli- 
eita di... »  I  (In  comm.  di  seta)  JFw- 
soM  a  la  condition:  Passate  alia 
condizione  (lombard.).  fjSeeno  di 
lutto)  II  bruno.  P.  E. :  Form  eortr- 
dision:  Vestire  a  bruno.  Desm^ 
la  — ;  Levarsi  il  bruno.  <  Ul  g*a- 


(f)  In  toscano  questa  parola  ha  de^sensi 
neeati  al  dialetto.  Condire  vuol  dir  mae^ 
chvare  aUrui  le  vestij  tanto  p14  se  oon  tin<- 
tome:  vaol  dire  appiccar  eontagio  NeUa 
frase  xneneghiija  bon  de  eondi  la  verxeuia 
o*e  qualche  analogia  ool  primo  senso :  ma 
ognun  vede  con  quanta  differenza  in  peg- 
gfo  per  noi. 


CON 


—  141  — 


CON 


vevct  la  eondizion  siUla  manica  »  : 
«Portava  la  fascia  brona  sulla 
maniea  P^i*  daolo ».  |  Condizion 
social:  Gondizione  aoclale. 

CondizioiiaA,  Condizionato.  Sut- 
ta  e  ben  condizionada  (di  merce 
viaggiante ) :  Asoiutta  e  ben  coii- 
disionata. «  Sli  spinazz  in  ben  eon- 
dizianaa  » (Indica  noa  solo  il  con- 
dimento  Buffioiente  ma  il  modo ) : 
«  Quest!  spinaci  sono  bene  confe- 
zionati  ?». 

Cond6tt.  Vedi  Oondit,  e  MSdich. 

CSondotta,  Condotta.  (A  souola) 
«  El  g*  h  avuu  einqu  in  condotta , 
el  9iri»^  /  » : «  S'^  preso  un  cinque 
in  condotta ,  quello  sbarazzino  *, 
(De'  medioi) «  S6nt  in  condotta  in 
d'  6n  paes  de  montagna  »  :  «  Sono 
in  condotta  in  un  paese  di  mon- 
tagna ».  I  ( Trasporto )  «  Domit  la 
eondoUa  la costa miUa  lir^i^ Sol- 
tanto  la  condotta  costa  mille  lire». 
Condotta  de  eavai :  CavaUi  di  con- 
dotta. 

—  Cionddtteiir.  Conduttore.  — 
de  albergo:  —  oi  albergo.  —  de 
ferrovU:  —  di  ferrovie.  —  dc  dp- 
ligema:  —  idem. 

—  Ck>ndi!i-iidott-ndaB8,  Condur- 
re.  «  El  eondtu  { Aff. )  o  cl  m^nna 
dna  viUa  mieercibil »  :  «  Conduce 
una  misera  vita  ».  «  Voo  a  eondii 
a  zeola  i  ficeu  e  tomi  indree  su- 
bit  » :  «  Vado  a  condurre  a  scuola 
i  bambini  e  tomo  subito  ». 

Ckmess.  N.  fr. :  An^  c  eonkss: 
Annesso  e  connesso. 

(k>iifU8,  Coniarsie  Affarsi.«iS<'a- 
ria  eAi  la  me  eonfh  o  la  me  se  con- 
/d» : «  Quest'aria  mi  si  ooni^ ». 

ConfSnrenza.  Conferenza  e  Col- 
loquio. «  O'oo  avuu  eon  Ih,  6na  Idn- 
ga  conferenza  » :  «  Ebbi  un  lungo 
abboccamento  o  feci  con  lut  un 
lungo  coUoquio  ».  |  (Al  pubblioo) 
M  vegnuu  de  moda  i  eonferenz: 
Le  eonferenze  son  Tenute  di  mo- 
da. 

—  Conferl-eril,  Conferire. «  L*a- 
ria  de  std  sit  la  me  conferise  pocch»: 
Vedi  Confdi.  0  (Trattar  di  affari) 
«  Sont  andaa  a  eonferl  eont  el  Pre- 
felt » : «  Sono  stato  a  oonferire  col 
aor  prefetto». 

Ck>iifoniiii-ermaa-eniias8.  Con- 
fermacs  eemper  de  pit  ne  o  in  la 
86a  idea:  Confermarsi  sempre  plii 
nella  sua  idea.  (Pr.)  Chi  ta»  el  eon- 
ferma:  Chi  tace  oonfenna. 


—  Ck>nfenna  (P.  N.),  Conferma. 
If.  El  g*  h  mo/ndaa  la  conferma  de 
la  inveslitura  » : «  Gli  mandb  la 
conl'erma  del  contratto  d'affitto». 

Confessli  -  fessaa  -  fessass,  Con- 
fessare.  Andd  a  confessass:  An- 
dare  in  chiesa  o  a  confessione. 
« i/'  d  confessaa  gib  tutt  coss »  : 
«  Svesci6  ogni  cosa  »  (pop.).  «  Con- 
fessa  ehe  te  see  staa  tt »  :  «  Con- 
fessa  che  sei  stato  tu... »  :  «  Con- 
fessd  6n  debit:  Cont*es8ar  un  de~ 
oito.  (Pr.)  Peccaa  eonfessaa  Vh 
aid  mezz  perdonaa :  Peccato  con- 
fessato  h  mezzo  perdonato. 

—  Confessor,  Confessore.  Con- 
fessor de  fnitnega  streecia  o  de  ma- 
nega  ktrga  :  Confessore  di  manica 
stretta  o  di  manica  larga.  (Pr.) 
Nh  al  dottdr  nh  al  confessor  biso- 
gna  sedndegh  nagott:  A  medico 
e  ad  avYocato  non  si  tien  nulla 
celato. 

—  Gonfessidn.  Sott  al  sigill  de 
confession:  Sotto  sigiUo  di  con- 
fessione. 

—  Confessionari,  Conl'essionale. 
«  Don  Malachia  Vh  entraa  adhss  in 
eonfessionariyt :  «  Don  Malachia  in 
questo  punto  entr5  in  oonfessio- 
nale  ». 

Confettii,  Confettare. 

—  Confltura,  Confettura.  Fa- 
bricant  de  — :  Confettiere. 

Conflcili,  Conciare.  Conjicih  i 
p^ll :  Conoiar  le  pelli,  o  le  cuoia. 

—  Conflciarla,  Concia.  ^I^hpct- 
drdn  d*6na  eonfidaria  f<Bura  del 
daaif  che  ghe  rend  sosenn  »  :  «  fia 
una  concia  fuor  di  porta,  che  gli 
rende  assai». 

—  Conflcid^  Conciatore  e  Con- 
ciaiuolo.  «  Jju  Vh  quell  che  ghe  std 
adree  ai  conficid »  :  «  Egli  e  con- 
ciajuolo  o  sovraintendente  ai  con- 
ciaiori  ». 

Coxifldd.-idaa-ida8s  ,  Confidare. 
«  O'oo  eonfidaa  ogni  mh  segrUt » : 
« Gli  ho  confidato  ogni  mio  se- 
greto  ».  Bisogna  guardh  ben  c6n 
chi  se  se  confida :  Bada  a  cui  t'af- 
fldi. 

—  Confident,  Confidente.  ^I/h 
6n  omm  tanto  confident,  che  Vh 
6n  peccaa  a  fdtghela  )» :  «  Ingan- 
gannare  chi  si  fida  h  tradimento  ». 
f  (Spia)  Confident  de  Questura : 
Somone  (volg). 

Confldenaa,  Confidenza.  <8&nt 
minga     in    confidenza    assee  »  ; 


CON 


—  142  — 


CON 


«  Non  ci  ho  entratura  >.  Dh  troppa 
eonfidenaa:  Dare  altrui  troppa 
comidenza  o  braccio.  Tatuss  trop- 
pa confidema:  Prendersi  troppa 
confidenza  o  lioenza.  Trattd  in  — ; 
Trattare  con  — .  Vestii  de  confi- 
denza: Abito  da  mattino.  «  Vui 
fagh  6na  gran  confidenza  »  :  «  Gli 
o  le  voglio  far  una  gran  confi- 
denza )>. 

—  Confidenzial ,  Confidenziale. 
C6nt  6n  fit  eonfidensial :  Con  aria 
confidenziale. 

Confin,  Confine.  «  L*dn  compa- 
gnaa  al  confin  »  :  «  Lo  accompa- 
gnarono  al  confine  ».  Viola  i  con- 
fin (Civ.) :  Violare  i  confini. 

Confina-lnaa-lnass ,  Confinare. 
«  El  8*  h  confinaa  in  la  s6a  cam- 
pagna  e  el  se  moeuv  pit» : «  S'fe  con- 
linato  in  campagna  e  non  si  mo- 
ve piu  ».  0  «  La  mia  casa  la  conr- 
fina  eon  la  s6a  »  :  «  La  mia  casa 
confina  coUa  sua». « I/dn  confinaa 
in  Sardhgna  » : «  L'hanno  confinato 
in  Sardegna  ».  |)  (Cuocere  vivande 
in  modo  cbe  riescano  penetrate  dal 
condimento)  Crogiolare.  P.  E. «  Sti 
cornitt  in  ben  confinaa  » : «  Questi 
fagiolini  son  crogiolati  per  bene  ». 
Letamm  hen  confinaa:  Concime 
stagionato.  ( Pr. )  La  nev  desem- 
hrinna  per  trii  mes  la  confinna: 
La  neve  di  dicembre  dura  per  tre 
boni  mesi  Opp.  Quando  nevica  di 
settembre  nove  lune  attende. 

—  Confinant,  Conflnante.  I  no- 
sier confinant:  I  nostri  confinanti. 

Gonfiscll,  Confiscare.  Confiseh  el 
eontrahband:  Confiscare  merci  di 
contrabbando. 

—  ConfiBca,  Confisca.  La  confi- 
sea  di  liber  proibii:  La  confisca 
de'  libri  pornografici. 

Conflteor,  Confiteor.  «  Sdnt  ar- 
rivaa  al  confiteor  »  :  «  Giunsi  che 
il  nrete  recitava  il  confiteor ». 

Confiuij  Confluire.  HI  Tesin  el 
confluiss  in  del  Po :  II  Ticino  con- 
fluisce  nel  Po.  I  (Per  influire)  «  El 
par  minga  ma  PAmbrmus  Vd.  eon- 
fiuii  anca  lu  a  famm  ottegnl  quell 
post  »  :  «  Non  sembra  ma  anche 
r  Ambrogio  contribui  assai  a  far- 
mi  ottenere  quel  posto*. 

Confdnd-nniB-nauu-dndes,  Con- 
fondere. «  Te  me  confondet  i  idei »: 
«  Tu  mi  confondi  le  idee  ».  «  Me 
sont  conftis  e  oo  rispost  mal  a  Ve- 
samm  » :  «  Mi  son  confuso  in  mo- 


do, che  all'esame  ho  risposto  ma- 
le ».  (Scambiare  cose  f  ra  lore) «  Ti 
ad^s  te  confondet  i  datt »  :  «  Ma 
tu  ora  confondi  le  date  ».  |  (Metter 
in  disordinej  <f.I/  a  voruu  mettegh 
man  e  el  m.^a  eonfus  iutti  i  cart »  : 
«  Ha  voluto  metterci  mano  e  mi 
ha  confuso  tutte  le  carte  >.  «  Lh 
adhss  el  me  eonfond  »:*ijja.  mi  con- 
fonde,  non  merito  tanto  ».  On  eer- 
to  sdn  Ionian  e  eonfus:  Un  certo 
suono  lontano  e  confuso. 

—  Coufusidn,  Confusione.  Con- 
fusion de  liber,  de  datt,  de  idei: 
Confusione  di  libri^  di  date,  di  i- 
dee  «  Gh'  era  in  piazza  6na  gran 
confusion  de  gent  e  de  carrozz  »  : 
«  C'era  in  piazza  una  gran  confu- 
sione di  gente  e  di  carrozze ». 

—  Confusionari  (P.  N.),  Armeg- 
gione.  «  Basta  che  ghe  meita  i  man 
quell  confusionari...  »:«  Basta  che 
ci  metta  le  mani  quelP —  o  quel  dis- 
ordinato  ». 

Conforma  e  Conforxne,  Confor- 
me.  Conform,a  che  la  bait  o  che  la 
ven :  Secondo  occorrenza  Opp.  Co- 
me la  batte.  «  Quest  Vh  minga  con- 
forme  a  V original » : «:  Codesto  non 
6  conforme  ».  Per  copia  —  .•  Per 
copia  conforme. 

—  Conformitaa,  Conformity.  De 
conformitaa :  In  conformity.  «  In 
sta  conformitaa  la  po  minga  an- 
e^a  »  :  «  In  questa  maniera  non  si 
va  avanti». 

Confortad6r,  Confortatore.  El 
confortador  di  condannaa :  II  con- 
fortatore. 

—  Confortatori,  Conforteria  (In 
disuso )  «  Ouand  gh'  era  la  phnna 
de  mort  gh'  era  ei  confortatori  » : 
« Idem  ». 

Gonfratemita  (P.  N.).  Confra- 
ternita.  L' h  temp  de  ahoh  anca 
iutti  i  confrathmitf:  £  tempo  di 
abolire  le  confratemite? 

Con£ront&-ontaa-onta8B ,  Con- 
frontare.  Confronts,  iprezzi,  Vo- 
rari,  i  testimofii:  Confrontare  i 
prezzi ,  V  orario,  i  testimoni.  «  In 
minga  dd  robb  che  se  poda  — » : 
«  Non  sono  cose  che  si  possano  —  ». 

—  Con&6nt,  Confronto.  In  con- 
front de...:  A  confronto  di...  Gh'i 
nanca  confront:  Non  c'^  a^gua- 
glio.  Confront  de  tesHmonnx:  Ri- 

frova.  ( Pr. )  /  confront  in  odids : 
confronti  sono  odiosi. 
Congedli-edaa-edasB,  Congeda- 


CON 


-14S  — 


CON 


Te.  A.n  eongedeia  la  elcus  del  70: 
Hanno  congedato  la  classe  del 
settanta. 

—  OongeA,  Congedo.  In  eonged: 
In  congedo. 

—  Congree  (Volg.).  Vedl  Conned. 
N.  fr. :  Congee  ihmitcM:  —  illimi- 
tato. 

Consri^ntura,  Congiimtora. 
«  Phrd  minga  sta  eongioniura  »  : 
«  Non  lasciar  andare  quest'  occa- 
sione  ».  «  De  giii  che  s^mm  in  sta 
eonffidntura  » :  «  E  giacoh^  Biamo 
in  questi  25  soldi ».  Trovh  la  eon- 
gidntura  bonna  e  reussigh:  Tro- 
var  la  eongiuntora,  e  riuscire. «  Se 
dJtk  la  congidntura  che  el  vitturin 
el  tomava  a  eh  vceud  «...»:«  Si  df^ 
il  case  che  il  vetturale  toma  a  ca- 
sa  Bcarico  e... » 

Ck>iigratula88-tiilaa  (P.  N.)}Con~ 
gnratnlarsi.  «  Me  eongratuli  con  lii 
de  la  96a  fortunetta  »  :  «  Mi  ralle- 
gro  con  lei  deUa  sua  bona  sorte  ». 
«  Me  eongratuli  di  bH  jigur  ehe 
te  fiit  »  Jiron. ) :  «  Mi  congratulo 
delle  belle  figure  che  fai». 

—  CSongratnlazldn.  Congratula^ 
Kione.  «  Ghe  too  i  me  eongratula- 
zi^n  »  : «  Lie  a5  il  mi  rallegro  ». 

Coagregazidn ,  Congregazione. 
Jks  e€pngrepazion  de  caritaa:  La 
congregazione  di  carit^. 

Consr^BS,  Congresso.  (Civ.)  M 
congress  de  Vienna,  de  iParis:  II 
coneiesso  di   Vienna,   di   Parigi. 

—  arammatieh,   geografieh,   eee»: 

—  drammatico,  ecc. 

Conim,  Coniglio.  M  easott  o  el 
Btamin  o  el  cortin  di  eonilli:  La 
conigliera.  |  (Di  uomo  timidissi- 
mo)  «  Jj'i  dn  eonilli  »  :  «  £  un  co- 
nigliolo  ». 

Contes.  Yedi  Anhss, 

Oonomla  (Volg.).  Yedi  Ueono- 
mia. 

Con688-088Uii-088e8B',  Conosce- 
re.  Conoss  vun  af&nd :  Conoscere 
uno  a  fondo.  « I^oo  mai  eonossuu 
tant  d'alter  »  :  «  Non  ho  mai  cono- 
scinto  altri  piii  di  lui  ».  Conoss  h 
volo:  Becoare  a  volo.  Conoss  moUo 
hen  hi  s6  mestee:  Conoscere  assai 
bene  il  proprio  mestiere.  ii^M  an 
eonouuu  e  s*in  profi,ttaa  »  .* «  Mi 
hanno  annasato  e  ne  approfitta- 
rono».'  ^Quando  mat  t*oo  conos- 
«tt  / » ; « Non  t'  avessi  mai  oono- 
scinto  I »  (Di  magiBtrato)  «  Nhpor- 
renC,  ni  amis;  in  uffiei  el  eonoss 


nissunj» : «  Non  oonosce  o  non  rav— 
visa  piii  alcuno  ».  Fass  eonoss  per 
quel  ehe  *'^»  :  «Dar8i  a  conosce- 
re per  quelle  s'^  ».  iVd  eonoss  rib 
leg  06  fed:  Non  rispettare  n^ 
legge  nh  promessa.  «  Se  eonossem, 
maseherinna  /  »  :  «  Mascherina  tl 
cono8Co».  (Di  cose  mutate) «  Quell 
fondo  I'  h  riddtt  in  manera  we  eo- 
nossel  pit » :  «  Quel  podere  h  ri- 
mutato  cosi  che  non  si  riconosce  ». 
(Pr.)  JPrima  de  conoss  vun  hisogna 
mangiagh  inshmm,a  6n  stee  de  sal: 
Prima  cli  conoscere  uno  bisogna 
consumarci  insieme  un  moggio  di 
sale.  Am,6r  e  tdss  in  dd  rooo  che 
se  /A  subit  eonoss:  Vedi  Amdr. 
I  omen  se  condssen  a  tavola  e  al 
gi<Bugh:  A  tavola  e  a  tavolino  si 
conosce  la  gente. 

— CionoBcenza,  Conoscenza.*  Sdn 
propi  content  de  avh  faa  la  s6a  co- 
noscema*  :  «  Ho  assai  caro  di  aver 
fatta  la  sua  conoBcenza». 

—  Conoscent,  Conoscente. «  Tutt 
i  me  conoscent-^  :  «  Tutti  i  miei  co- 
noscenti  ». 

—  Cognlt,  Cognito. 

—  Cognlzldn,  Cognizione.  Co- 
gnition de  causa:  Idem.  Avhgh 
cognizion  d*6n  mestee :  Esser  pra- 
tioo  nell'arte. 

Oonotaa,  Connotati.  Camhia^h 
a  vun  i  eonotaxt :  Sconciar  la  f ac- 
oia  a  uno.  /  eonotaa  sul  passa- 
port:  I  connotati  sul  passaporto. 

Conqiialmente ,  Purch^ ,  Con 
questo. 

Conquibiu ,  Conquibus ,  «  Yen 
ednt  i  conquibus,  se  de  nd  m,a- 
gher» :  «  Vieni  col  conquibus  se  no 
niente  roba. » 

Ck>nqulsta,  Couquista.  Fit  di 
eonquist  (in  amore):  Fare  delle 
conquiste.  On  omm  che  std>  sul  fd, 
di  consist :  Un  omo  che  sta  sulle 
conquiste  o  che  tira  alia  a^onnella. 

ConBCla,  Concia.  Conseta  dephll, 
del  tabaceh:  Concia  delle  pelli  o 
conciume  del  tabacco.  (Di  vini) 
Confezione.  (Delle  vivande)  Intin- 
to.  ^  stuoM  eolla  s6a  conscia :  La 
stracotto  nel  suo  intinto.  Polenta 
eonseia  :  Polenda  pasticciata. 

—  Ck>n8Cilt ,  Conciare  e  Accon- 
dare.  ConseidiipHl:  Conciarpel- 
li. «  Come  te  see  consciaa  /  » : «  Co- 
me sei  conciato  !  >»  Maleonseiaa : 
Malconcio.  Conseidtper  i  fhst:  Con- 
dare  per  il  di  delle  teste.   Con- 


CON 


^144 


COK 


aeioAs  sii  a  la  mhi :  Rassettarsi  al- 
ia meglio.  Avigh  el  coo  a  fdk  con- 
8ci^:  Non  saper  doye  imos'abbia 
il  capo. «  Sphtta  che  ctd^s  U  eonsei . 
m»  >» : «  Ora  t'accomodo  io  ».  Spetr- 
til  a  conacid  i  thic  quand  el  pic&uv: 
Vedi  PUbuv.  ( Di  vivande )  «  SH 
pardon  in  eonseiaa  polid  » :  «  Que- 
flti  gobbi,  8ono  cuoinati  per  bene  ». 
{Al  parruccbiere)«  Ch'el  meconseia 
on  poo  la  testa  »  :  «  La  mi  rayvii 
un  poco  il  capo  ». «  I/'  era  pien  de 
paUa;  gtuirda  come  me  sont  con- 
■sciada  » : «  Mota  fino  alia  caviglia ; 
j^uaiirda  cho  panzana  mi  son  tatta». 

—  Gonsciadiira  (Non  comune) , 
Acconciatura^  Conciatura  JLa  eon- 
sdadura  di  pell  de  dant  Vh  diMcil : 
La  conciatura  della  pelle  di  dante 
^  difficile. 

Conscienza  (Volg. ).  Vedi  Co- 
^eienza. 

Conaegnli-egnaa-egnasB ,  Con- 
•segnare.  «  Ch'  el  ghe  conahgna  sta 
lettera  » : «  Gli  o  Le  oonsegni  que- 
AtVk  lettera  ».  ( Celiando ) «  ^  gr'A 
consegnaa  6n  famoso  8  giaffdn  »  : 
^Gli  appiecicb  un  famoso  cefibne 
Opp,  Gli  gir5  un  mostaccione  o 
uno  Bciacquadenti».  |  (Costituirsi) 
■<  El  s'h  consegnaa  a  la  Questura  » : 
-«  Si  costitui  alia  Questura  ».  |j(Mi- 
litare)  Consegnaa  in  quarter:  Con- 
^egnato  in  quai'tiere.  La  truppa 
I'e  eonsegnaaa:  La  truppa  h  con- 
-segnata. 

—  Cons^gna,^  Consegna.  Quell 
chericev  la  consegna:  II  consegna^- 
tario. «  G'  oo  la  consegna  de  Sxssd 
passd  nissun  »  :  «  Ho  la  consegna 
ai  non  lasciar  passare  anima  yi- 
ya )».  «  Me  V  d,  daa  a  mi  in  conse- 

fna»:<<  Me  lo  diede  in  consegna  ». 
(Operazione  di  ingegneri  lom- 
ardi)  Inyentario.  Tmu  sia  la  con- 
^hgna  d'dna  possession :  Fare  I'in- 
ventario  nella  tenuta  o  nel  podere. 
]  (Militare)  Micev  la  consegna:  Ri- 
oevere  la  consegna.  (PrJ  J)a  i  pe- 

6r  in  consegna  al  I6ff:  Fare  il 

upo  pecoraio. 

uonseguenza,  Conseguenza  «  Te 
podet  minga  im,aginatt  quanti  con- 
seguem  Va  portaa  quma  disgrct- 
zia  » : «  Non  puoi  imaginare  quante 
oonseguenze  apportb  quella  disgra- 
zia  ».  JRobba  de  conseguenza :  Af- 
fare  di  importanza. «  Ne  ven  de 
^nseguema  che...  >  :  «  Ne  deriva 
in  conseguenza  che  ».  M  rkst   el 


f. 


ven  de  conseguenza:  II  resto  viene 
da  sb. 

Ck>nBM  (Volg.  vecchio).  Vedi 
Consili  e  deriyati.  N.  fr. :  Jfetoa 
consH  e  metcM  danee:  Dono  di 
consiglio  yal  piii  che  I'oro. 

Consens.  Consenso.  «  Ch*  el  me 
daga  el  so  consens »  :  «  Mi  dia  il 
suo  —  o  assentimento  >».  I  (Usanza 
di  fidanzati)  Anddt  a  toeu  sii  el  conn 
sens:  Andare  a  impalmarsi  di- 
nanzi  al  prete. 

Conserva,  Conserya.  Conserva 
de  ribeSf  de  marhm,  de  brugn: 
Conserya  di  ribes,  di  amarene,  di 
susine.  |  (Scatola  per  cose  di  pre- 
gio)  Custodia.  Conserva  del  cap- 
pU.  di  liber  J  diposad:  Cappelliera 
e  Busta. 

—  Conservd.-ervaa-erTa88,  Con- 
seryare.  /  m^onumsnt  antieh  biso- 
gna  conservai:  I  monument!  del 
nostro  lontano  passato  h  bene  con- 
seryarli.  |  (Dipersone) «  Come  la  se 
conserva  ben  quella  donnetta/»: 
«Come  si  conserya  bene  quella 
donnina  ! »  Save  /d  a  conservass: 
Sapersi  conseryare. «  Cerca  de  eo»- 
servatt  semper  cost  bravo  in  scola  »: 
«  Cerca  di  conseryarti  sempre  co- 
si  brayo  alia  scola )». 

—  Conservatbr  (un  p6  in  dia.), 
Conseryatore.  (Cbi  professa  idee 
politiche  conservatrici  degli  ordini 
stabiliti). 

GonBervatorl,  Conseryatorio  (1). 
Conservatori  de  musiea :  Conser- 
yatorio di  musiea.  Alliev  del  — ; 
Allieyo  del  conseryatorio  di  Mi- 
lano. 

Considerli-deraa-deraBB ,  Con- 
siderare.  «  Mi  ghe  lassi  considera 
se  conven  »  :  «  Le  lascio  couside- 
rare  se  conyiene  ».  «  Tutt  ben  con- 
sideraa  Vh  mH  fd  insci  »  :  «  Tutto 
bene  considerate  h  nieglio  fare 
cosi)>.  V^s  consider  aw.  come  6n 
fusion  de  verz  o  com^  el  strase  di 
piatt  o  com^  r  ultima  ro&uda  del 
car:  Kssere  considerati  quanto 
una  ciabatta  o  quanto  una  ruota 
da  carro.  (Colle  di  Val  d'Elsa)  Lui 
e  nuUa  ^  tutt'uno. .«  Lu  f  Mu  lu 
el  se  considera  come  6n  granr- 
d'omm  »  :  «  Lui  ?  Egli  si  tiene  un 

(1)  A  Fir.  e  cosi  chlanato  il  laogo  di 
ricovero  p«r  i  poveri  e  nn  iatitntod^e- 
dncazione  per  fanoiolle :  Conservatoria  di 
RipoU. 


CON 


—  145^ 


COlff 


snind'onio ».    Tutt   cdnsidertm.^. : 
Tutto  confiiderato... 

—  Ck>n8ideraiidn,  Considerazio- 
ne.  Personn  de  molta  considerasion: 
PeTflone  t«nute  in  molta  conside- 
razione.  «  Elfoo,  ma  domd,  in  eon- 
sideraeion  de  la  memoria  de  la 
mia  p<tvera  mamma  »  :  «  Lo  far6, 
ma  Boltanto  in  considerazione 
della  memoria  della  mia  porera 
mamma  ». 

Oonsill,  Consielio.  Camera  de 
eansili  :  Camera  di  consiglio.  Con- 
gili  deguerra :  Consiglio  di  guer- 
Ta.  I  (Parere)  <iDamm  on  eonsUif 
eas9a  devt/d/»:«Dammi  un  con- 
siglio, coBa  debbo  faret*  Metaa 
danee  e  metaa  eansili:  Dono  di 
consiglio  piik  val  che  d*  oro.  (Pr.) 
Sobba  ftma,  inuHl  i  eonsili :  Cosa 
fatta  capo  na  Opp,  Dopo  11  fatto 
neaetin  consiglio. 

— Ck>n8l]lli-Uaa-lia88.  Consiglia- 
re.  «  X/h  etaa  mal  consiUaa  »  :  «  Fu 
mal  consigliato  ».  «  Sont  andada  a 
eonsiUamm  dal  m^  confessdr » : 
«Andai  a  prendere  consiglio  dal 
mio  confeB80Te». 

—  CSonsiglier,  Consieliere.  — 
d'uppHl,  de  caesaaUmf  de  prefet- 
tura,  delegeui:  Consigliere  di  ap- 
pellor di  cassazione,  di  prefettura ; 
consigliere  delegate.  Consigner 
eotnunal :  —  oomunale. 

GoiuAst-Bistii  o  Blstati.  (A  fi- 
gliolo  cattiTo)  « In  cossa  V  a  eon- 
sigttiu  o  eonststii  tutt  std  hen,  che 
ie  diset  de  avhmm  vortiu  f  »  :  4cln 
che  cosa  consistette  questo  grand  e 
amore  che  tn  dici  d^avermi  poiv 
tato  f  »  «  Cossa  eonsist  f  »  (pop.) : 
«  Che  monta  o  Cbe  importaf  Opp, 
Cbe  e'entrat».  Qu^t  el  eonsist 
nagotta  (Tolg.):  Qnesto  non  fk  nh 
piinto  ne  poco.  «  Lh  el  fdt  consist 
tutta  la  fiUeitaa  in  del  jtaeeiit »  : 
«Egli  mette  o  Tipone  ogm  sna  feli- 
clta  nella  paccnia  ». 

—  CkmslBteilt,  Consistente.  Dur 
e  consistent:  Dnro  e  consistente. 

—  Consiatoiua ,  Consistenza. 
JSobba  de  poea  eonsistensa  :  Boba 
o  cosa  di  poca  consistenza. 

Cdnadl,  Console.  El  e&nsol  de  la 
rtpubhUea  ArgenHnna:  II  conso- 
le della  repnbblica  Argentina. 
Conaol  italian  a  Berlin:  u  con- 
sole itaUano  a*  Berlino.  M  sdn 
ditmh  in  trHj  eee,:  Vedi  8avL 
'    OonBOlBa,   Consolato.    Tegn\  i 


man  svit  eonsolaa:  Star  in  pan- 
ciolle  (jpop.)  o  colle  mani  in  mano 
o  far  il  bel  nulla  consolato. 

—  Ck>nBOlli,  Consolare.  (Fisica- 
mente)  «  Std  cordial  el  me  consolr- 
la  \6n  poo  el  sUnnegh  »  :  «  Questo 
cordiale  mi  rialza  lo  8tomaoo». 
Sta  arietta  ch\  la  consoUa:  Que- 
sta  brezzolina  fa  piaoere.  |  (Moral- 
mente)  «  JEl  tentctoa  de  eonsolh 
mieUa  povera  mader  »  :  «  TentaTa 
oi  confortare  quella  povera  ma- 
dre  >».  «  Oo  sentii  ehe  te  sitt  staa 
promoss.  Me  ne  eonsoli  »  :  «  Ho 
sentito  che  t'han  promosso.  Me  ne 
consok) »  :  «  J7  g'a  del  stupid  eh*el 
eonsola  » : «  Ha  deUo  scimuuito  che 
innamora  !  »  Consolar-eori  (Grido 
de*  venditori  di  sorbetti  e  cooo- 
meri):  Consola  eori,  W  toeehl:  Che 
colon,  che  sapor! !  Vedi  Foehi 
romunL 

—  Gonsolazldn ,  Consolazione; 
La  eonsolazion  di  dannaa  (pen- 
sare  a  chi  sta  peggio):  La  conso- 
lazione  dei  dannati. «  Quell  ficeu 
Vh  la  s6a  uniea  eonsolazion  »:«  Quel 
figUolo  h  la  sua  unica  consolazio- 
ne». 

Ck>nBOlidaa,  Consolidato. 

ConBoUnna  (Nome  dato  una 
Tolta  all'  acqua  fresca  venduta  in 
pubblico).  Vedi  Tremenda  gelada, 
viva  ancora  la  parola  n.  fr. :  Vend 
eonsolinna:  Lasciare  abocca  dolce. 

ConsdU  f  Sedia  alia  primo  con- 
sole). 

Consdnt,  Consimto.  Andit  eon- 
sdnt:  Idem.  Tisieh  eonsont:  Ti- 
sico  marcio. 

—  CoiiBdnsion  ^  Consunzione. 
Andit  in  cons&mion:  Andare  in 
consunzione. 

ConBdnttv/Consuntivo.  Prevent 
tiv  e  consuntiv:  Preventivo  e  con- 
suntivo. 

ConBorteria  (P.  N.),  Consorte- 
ria. «  Nissun  it  mai  savuu  polid 
eosse  la  fuss  la  eonsorteriay>: «  Nes- 
Buno  ebbe  mai  a  sapere  appuntino 
che  cosa  tbsse  la  consorteria ». 

ConBoni,  Consorzio.  Consorei 
di  utent:  Consorzio  degli  utenti. 
Consorzi  national:  Consorzio  na- 
zionale. 

—  ConsoxtlT,  Consorziale.  8tra- 
da  eonsortiva:  Strada  consorziale. 

Cronstatii  (D.  Fr.),  Constatarti. 
Sobba  de  eonstatd  subit:  Cosa  d^ 
constatarsi  subito. 

10 


CON 


—  146- 


CON 


.  Consu^tt,  Consueto.  De»eonaiieU 
(non  oomuue ) :  Di  solito. «  Dojto 
disnaa  el  va  a  fit  el  sd  pctsseggm 
conauett  » : «  Dopp  pranzo  va  aem- 
pre  a  fare  la  sua  passez^atma  ». 

ConBUlt,  Conaulto.  (Di  medio!) 
ConBulto.  (Di  ayyocati)  GonBuIta- 
zione  legale. 

Consulta,  Consulta.  La  consul- 
ta  de  JRomma:  La  Consulta. 

—  Consultit-ultaa-ultasB ,  Con- 
Bultare. «  Bisogna  eonnUtit  el  doi- 
t6r  >  :  «  Bisogua  consultare  11  me- 
dico ».  «  Me  8ont  eonsultada  polid 
e  senH  de  avlgh  la  vocazidn  per 
fit  la  8uora  de  caritaa  » : «  Mi  sono 
oonsultata  bene  e  sento  di  aver  la 
vooazione  per  fare  la  suora  di  oa- 
rit^». «  Consult^mm  dnpoo  el  temp, 
te  Vh  el  c€b8  de  andd,  in  eampagna»: 
« Consultiamo  un  pooo  il  tempo 
se  ^  il  caBO  di  ancLar  in  oampa- 
gna». 

Consuma-uinaa-umass,  Consu- 
mare.  GonaumcL  come  la  nev  al 
861:  Vedi  Nen,  Consumass  adree 
a  vunna:  Struggersi  d'amore  per 
una  donna.  |  (Disti*uggere) «  JSl  eon- 
sumaria  anca  i  ciod  de  la  cib>: 
<  Consumerebbe  il  bene  di  sette 
cbiese  ».  «  In  sta  eii  se  consumma 
troppa  legtia  » : «  In  questa  casa  si 
spende  troppo  in  legna  ». «  Tira 
via  quell  l<mer,  ch'el  consumma  la 
canaela  » : «  Leva  quel  ladro  dalla 
candela  se  no  te  la  strugge  tutta 
da  una  parte  ». 

—  Consumm,  Consumo.  Dit  la 
cera  a  consumm:  Dare  la  oera  a 
calo.  Dasi  consumm:  Dazio  con- 
sumo. «  Per  sd  uso  e  consum,m, »  : 
«  Per  Buo  consumo  ».  «  Des  lir  al 
mes?  N^o.  Me  vapussee  in  consumm 
de  scarp  »  :  «  Dieci  lire  al  mese  ? 
No.  Consumo  piii  in  scarpe*. 

—  ConBume  (D.  Fr.),  Brodo  ri- 
stretto. 

06nt.  Vedi  Con, 

Cdnt  (Titolo  di  nobUt^),  Conte. 
« lyh  staa  faa  cont  de  minga  tant »: 
«  Pu  creato  conte  da  poco  o  E  un 
oonte  di  fresca  data  o  tinto  d'  ieri 
«  inverniciato  di  fresco.  Cont  di 
^H^  papdzs  o  de  la  hdzzera  o  che 
n6  cunta  »  :  «  Conte  de'  miel  sti- 
Tali,  intarlato,  cbe  non  conta  ». 
On  cdnt  come  ghe  n'h  pocch:  Un 
conte  raro. 

—  Contessa,  Contixi,  Gontessln- 
Ua,  ecc.  Idem. 


—  Contaa.  (In  die.).  Vedi  Ckmtea, 
Contea. 

OontegniBS-tognuii,  Contenersi. 
Savh  fit  a  eontegniss:  Aver  con- 
tegno  e  sapere  contenersL  «  St6 
vassell  el  conten  dnquaaUa  hrent 
de  vin  » :  «  Questa  botte  oontiene 
cinquanta  bi'ente  di  vino». 

ContempUk-templaa ,  Co^tem- 
plare. «  Te  stitt  It  a  contem,plh  i 
sthllfy^ : «  O  che  contempli  le  stel- 
le?  >  ContempUt  o  n6  contempUk  on 
caso:  —  o  no  un  caBO. 

Content,  Contento.  Content  eo- 
me  6n  gri:  Contento  come  una 
pasqua. «  Son  content  de  vhss  nas- 
suu  >  :  «  Oggi  sono  felioe  ».  Vest 
mai  content:  Essere  di  difficile 
contentatura.  «  Content  li^  content 
tutti  » : «  Contento  lui  content!  tut- 
ti».  Bhich  content :  Becoo  conten- 
to o  Becco  agevole  Opp.  Marito 
dalle  coma  d'^oro.  Restit  eorUent 
de  vun:  Essere  soddisfatto  di  uno. 
«  Ciiimet  content  cA«...»:«Cliiaiua- 
ti  contento  che... » (Pr.)  A  st6  ntond 
gh'h  nissun  de  content:  In  questo 
mondo  nessuno  c'^  contento.  Chi 
^.content  mteur:  Nido  fatto,  gazza 
morta. 

—  Content^-entaa-entasB,  Con- 
tentare.  Contentass  de  pocch:  Con- 
tentarsi  di  poco.  Sepd  contentass: 
Contentiamoci  dell'  onesto.  Se  pb 
minga  contenta  tutt  el  mond:  Non 
si  pub  piacere  a  tutti  quanti  Opp. 
Non  si  pub  far  a  modo  di  tutti. 

—  Contentezza ,  Contentezza. 
«  De  la  contentezza  el  tegneva  pu 
nk  vin  nh  acqxMt »  :  «  Era  tale  la 
sua  gioia  che  la  camicia  non  gli 
toccava  il  culo  >  (plebeo). 

—  Gontentin,  Contentino.  (In 
teatro)  «  Faroo  sond.  el  contenting: 
« Dirb  al  maestro  di  suonare  il 
contentino  ».  |  (Di  cafif^  o  ciooco- 
lata  oltre  V  orlo)  Vantaggino  e 
contentino.  (Ironia)  «  Oltre  al  r^t 
gh*  ^mm  avuu  anca  el  contentin 
a'6na  honna  piovttda  »  :  Vedi  JRe- 
cidcch, 

Conteriaj  (Pezzetti  di  vetro  a 
varii  colon  per  ricami,  eoc),  Con- 
terie. 

Ck>ntinenza  (Parato  da  sacer- 
dote  celebrante),  Contineuza  o  U- 
merale. 

Gontindv,  Continue,  Continovo. 
4c  Ah,  quell  m^lo  !  X'e  contindv  ttUt 
el  di...  »  :  «  Ah  quel  merle  1  Tutto 


CON 


—  147  — 


CON 


il  giorno  gli  ^  un  continno  can- 
tare  Opt^.  E  VLB.  Gontinovo  I »  Fi- 
ver conttn6va:  Febbre  oontinua. 
ContiiLdii-inoyaa ,  Continuare. 
«  Ch'el  eanUnda  jpur  »  :  «  Continui 
pure  ».  «  Se  dovessem  continoct  in 
9ta  tnanera  in  sea  mes  sariem  a 
Vas8a  »  :  «  Se  dovessimo  continuar 
a  spendere  oome  ora  in  sei  mesl 
saremmo  al  Yerde». 

—  Ck)ntlTmari6n,  Continuazione. 
On^ypera  in  eontinucusidn  (di  edi- 
tor!): Un'opera  in  continuazione. 
«  Sont  euriosa  de  vedk  la  eontintut- 
zion  de  queU  romam  »  :  «  Sono  cu- 
riosa  di  yedere  il  seguito  di...  ». 

—  Contliidameiit ,  Continua- 
mente. 

ContOBnr,  (D.  Fr.)  (P.  N.)  (Mi- 
suratore  del  gas),  Contatore. 

OontomlL-naa-naBS,  Contorna- 
re.  Contomaa  de  diamant :  Con- 
tomato  di  brillanti.  (Di  persone) 
«Zr'^  gemwr  eantomaa  de  eerta 
gent  I » :  «  £  sempre  contomato  da 
certa  gentacciai^  JEl  papctgrand 
eantomaa  de  tutt  i  so  nevddiit: 
Li'avo  oontomato  da  tutti  i  suoi 
nipotini.  I  (Intaglio)  Contomd,  de 
dent :  Sbaizare itlegnodagli sfon- 
di.  Oontornik  de  fcewra:  Sbaizare 
il  legno  dall'  estemo  dell'intaglio. 

CSontomo,  Contorno  e  Dintomo. 
«  In  eti  eontomi  gh'h  staa  duu  cos 
de  eolera » :  « In  questi  dintomi 
ci  furono  dne  casi  di  oolera  ».  On 
capp6n  cont  el  sd  contorno  de  ver- 
dura  :  Un  oappone  col .  suo  con- ' 
tomo  di  Teroiira.  Sedttola  eont  6n 
eontoma  de  diamant :  Scatola  con 
un  —  di  brillanti. 

—  Ckmtomlsta  (Chi  dise^na  a 
semplici  eontomi),  Contomieta. 

Contra  (Volg.).  Vedi  Contro. 
Andd  a  la  contra  (volg.) :  Andar 
incontro  a  uno. 

OcmtralMUid,  Contrabbando.  Fd. 
quaieon  de  contrabatid:  Fare 
qualche  cosa  aUa  macohia.  <La 
g'a  avuu  dn  fiocu  de  contraband  » ; 
« Ebbe  un  figliolo  di  —  Opp.  di 
naacosto  del  marito»< 

—  ContralMUider.  Vedi  Sfro- 
tad4ir. 

Ckmtrabdffbtt,  Contrammantice. 
«  Tira  gi6  anea  el  contraboffett, 
che  picBuv  »  :  «  Cala  il  contram- 
mantice che  piove )». 

Ckmtracoambl,  Contraccambio. 
« l}opo  eke  oo  faa  tanto  per  lii 


g*oo  avuu  6n  hhll  contraeeamM^  se 
se  vcBur .')»:«  Dopo  tanti  sagrifici 
ho  avuto  un  bel  contraccambio  se 
si  vuole ! ». 

Gontracc,  Inge^no.  Fl  contrace 
de  la  saradura :  L'  ingegno  della 
toppa  come  della  chiave. 

Contrada,  Contrada  (1),  Via. 
La  contrada  di  OrSves,  di  Matt,  ecc.: 
Via  degli  oreficL  de'  Rattl.  Andd, 
in  la  contrada  di  mMterasse:  An- 
dare  a  letto. 

Contradetta,  Viuzza. 

Gontradanza,  Contradanza.  — 
franeesa,  italiana:  Contradanza 
francese,  italiana. 

Contradi-adii  e  adett,  adiss, 
Contraddire.  «^Lee  n6  Vh  honna 
che  de  contradi »  :  « Ella  non  fa 
che  contraddire  ». 

—  Contradlzldii,  Contraddlzio-: 
V^s  6n  sjiirit  de  contradizion : 
Essere  spirito  di  contraddizione. 

ContradotiL  Dare  la  contradote 
o  la  sopraddote.  Gontradota  la 
sposa :  Assegnar  la  sopraddote  alia 
sposa. 

—  Oontrodote,  Controdote,  Con- 
traddote  e  Sopraddote.  «  Fl  sp6s 
el  ^'^  Jissaa.,.  de  controdote^: 
«Di  sopraddote  lo  sposo  le  asse- 
segnb  tanto  ». 

Contraent  (P.  N.).  «  /  duu  con- 
traent  dn  stabilii  ae... »  :  « I  due 
contraenii  hanno  stabilito  o  fis- 
sato  di... ». 

Contrafa-afaa-afass ,  Contraf- 
fare.  ^JBisogna  vedhll  a  contrafd, 
el...  tal»:  «.  Bisogna  yederlo  a  con- 
traflfare  il  tale  ».  Ciav  eontrafada : 
Chiave  falsa  o  controchiave. 

—  Contrafazidn  (P.  N.),  Con- 
traffazione.  Condannaper  contror- 
fazion:  Condanna  per  contra  ft'a- 
zione. 

Contraffort,  Contrafforte.  «  Chi 
sott  a  8t6  vestii  ghe  vceur  on  eon- 
traffort »  :  «  Sotto  qua  ci  vuole  ima 
fortezza  ». 

Contralt,  Contralto.  «  Fl  sopran 
Vh  bdn,  ma  el  contrail  ef  var 
pocch  »  :  «  La  donna  che  fa  il  so- 
prano h  buona,  ma  il  contralto 
vale  pochino». 


fl)  Anche  a  Firenze  si  dice  contrada 
per  via;  non  per6  quando  essa  porti  II 
nome  con  sc.  La  tvoUi  neUa  teconda  con- 
trada che  troverd  a  sinistra  e*  i  la  via 
7\)mabuoni. 


CON 


—  148 


CON 


Contraltax ,  Contraltare.  « M 
m'd  faa  el  contraltar  de  la  mia 

39eeulazi6n  »  :  «  Mi  fece  un  ri- 
08BO  o  un  contraltare ».  ^^Lahor- 
ronessa  la  fd>  de  contraltar  a  la 
marehesa  y> :  «  La  baronessa  fa  da 
controstimolo  o  da  riscontro  alia 
marehesa )». 

Contrantiport,  Paravento. 

Contrapasrina  ,  Contropagina. 
Pagina  e  eontrapagina :  Dritto  e 
rovescio. 

ContrapasB  (Andatura  speciale 
del  cavallo),  rortante,  Ambio, 
Contrapasso  (1).  Andd  de  contra^ 
pass:  Andare  di  trapasso. 

Contrapel,  Contrappelo.  Fd,  eZ 
pel  e  el  contrapel :  Far  il  pelo  e  il 
contrappelo. 

Gontarapes,  Contrappeso.  Servl 
de  contrapes:  Servire  da  contrap- 
peso. Ul  contrapes  de  quit  ehe  va 
su  la  corda:  II  contrappeso  de' 
funamboli. 

—  Gontrapesli,  Contrappesare. 
Contrapesit  Vutil  e  el  dann :  Con- 
trappe8ai*e  I'utile  e  il  danno. 

Contraponn-po8t.  Contrappor- 
re.  Dutv  fradhi  ehe  in  duu  eontror- 
post:  Due  fratelli,  due  contrap- 
posti. 

Contrapbnt,  Contrappunto.  D& 
lezidn  de  eorUrapdnt:  Dar  lezioni 
di  contrappunto.  ( Fig. )  «  Intanta 
lu  el  me  jaseva  el  —  »  :  «  Intanto 
lui  mi  teneva  bordone>. 

ContrappUl ,  Contrappello.  «  A 
mezzanott  dn  ciamaa  gib  %  soldaa 
in  eort  e  dnfaa  el  eontrappell » : 
«  A  mezzanotte  ci  fu  una  cniamata 
ne'  cameroni  e  si  fece  un  contrap- 
pello ». 

Contrari ,  Contrario.  «  El  paph 
Vh  contrari  al  noster  matrimont »: 
« II  babbo  h  contrario  al  nostro 
matrimonio  ». 

—  Contrarlli-arlaa-arlass,  Con- 
trariare. «  JSl  vaeur  minga  vhss  con- 
trarian » : «  Non  vol  essere  contra- 
riato  ». 

—  Gontrarietaa  ,  Contrariety. 
^Sela  savhss  quanti  contrarxetOM  > : 
«  Se  lei  sapesse  quante  —  o  quanti 
ostacoli ».  lift.  El  g*  d.  contrarietaa 
a... » : «  Ha  contrariety  per...  ». 


(1)  Contrappasso  e  termine  dl  yeterina" 
ria  in  nso  anche  a  Firenze ,  ma  i  anche 
termine  dl  ballo  fiiori  dl  nso,  e  ta  anche 
usato  come  pena  del  tagUone. 


Oontrariceyuda,  Controrieevu- 
ta.  «  Me  sont  faa  ih  la  eontrori- 
cevnda  » : «  Ho  voluto  mi  rilasciasse 
una  controricevuta  ». 

Contrarisposta,  Controrisposta. 
« I/d,  faa  6na  eontrarisposta  a  Var- 
tieol » : «  Ha  fatto  la  —  ail'articolo». 

Gontrascrittnra,  Controscritta. 

Contra88dgn,  Contrasse^o.  / 
contrassegn  di  eongiurati :  i  con- 
trassegni  dei  eongiurati.  m  El  V  a- 
veva  portaa  al  tomo  eont  6n  eon- 
trcusegn  » : «  Lo  aveva  portato  al- 
Tospizio,  con  un  contrassegno  ». 

Gontaraspallera,  Controspalliera. 
(Spalliera  di  frutti  di  contro  a 
un^altra). 

Gontrastli-astaa-astaBB ,  Con- 
trastare.  «  Ma  pereh^  sit  semper 
sott  a  eontrastikf  » :  «  Peroh^  siete 
sempre  11  a  oontrastare1» 

Gontorastampli,  Contro  stampa- 
re.  «  Oh'h  pusse  de  vint  fctui  eon- 
trastampaa/*  (II  proto  al  lavo- 
rante) :  «  Cjl  sono  pih  di  yenti  fo- 
gli  contrastampati ». 

Gontratemp,  Contrattempo. 
« Cdbpita  di  volt  di  eoniratemp 
ehe,..  »  :  «  Cajpitano  talvolta  certi 
contrattempi  cbe...  »  ||  (Scherma  e 
musica)  Contrattempo. 

Gontratt,  Contratto.  String  6n 
eontratt :  Stringere  contratto.  Cm^ 
tratt  de  matrimoni  :  Contratto  di 
matrimonio.  Vkss  in  eontratt  e  in 
parolla:  Essere  in  contratto. 

—  Contratt&-aa,  Contrattare. 
Contratthdel  gran,del  smecher,  deUa 
rendita:  Contrattare  grano,  zuo- 
cbero,  rendita.  ^I/h  on  helX  eon- 
tratt^ eon  Itoi*  Con  lei  o  con  lui 
^  un  bel  contrattare*. 

Cdntrattdn,  Contrattone.  mli'd, 
faa  6n  contratton  » :  «  Ha  fatto  un 
contrattone  *. 

Gontraveder.  Vedi  Veder  doi^pi. 

Gontravegnl-nn ,  Contravenire. 
Contravegnt  al  regolament  muni- 
eipal  e  dov^  pagct  multa  :  Trasgre- 
dire  il  regolamento  municipaJe  e 
dover  pagare  la  multa. 

— •  Gon&aventdr,  Contrawen- 
tore. 

—  Gontravenzldn,  Contravven- 
zione.  Mhtt  vun  in  eotUraveneion : 
Mettere  uno  in  oontrawenzione. 

Contrayelen,  Contraweleno. 
«  Cont  dn  eontraveUn  V  dn  -salvar- 
da>',iK.  L'hanno  salvata  ool  con- 
traweleno ». 


r 


GON 


149^ 


CON 


Gontadbiti  -  bull ,  Contribuire. 
Tanti  eireostanss  dn  eontribuii 
a... ;  Molte  cireostanze  hanno  coji- 
bnito  a.... 

— -  Ck>]Ltribiiii6n,  Contribuzione. 
MkU  a  eowtrUmeion :  Mettere  a 
contribuzione.  /  contribuzion  di 
sod:  Le  oontribuzioni  de'soci. 

Contrlildn.  Contrizlone.  Att  de 
eontrizian:  Atto  di  oontrizione. 

—  Ckintrll,  Contrito.  Contrii  e 
unUUiia:  Contrito  e  umiliato. 

Ckmtro,  Contro.  2>d  contra :  Dar 
oontro  e  oontraddire. 

Ckmtro]&-]aa-las8,  Controllara. 
«  Gh'h  di  aervigi  puMlieh  dove  nis- 
tun  se  insdgna  de  eotUroUik  »  : «  Ci 
sonodelle  amministrazioni  pubbli- 
dhe  doTO  nessuno  si  sogna  di  con- 
tro11are». 

— C^ontrolarla,  ControUeria  (Co- 
me termine  burocratieoK  Control- 
lo.  CofUroUaria  ghe  n*e  no:  Non 
fanno  contaroUo, 

—  ContrOU,  ControUo. 

—  CSontrolOBur  (D.  Fr.),  Control- 
lore 

Gontrordln,  Contrordine.  Mar- 
rivaa  el  eontrordin :  £  arrivato  11 
oontrordine.  Ordin  e  eontrordin 
eonHn4iament:  Un'infinit&  di  or- 
dim  e  di  oontrordini. 

ControBO^nna,  Controsoena. 
«  JSZ  g'H  6na  bella  — »  :  «  Ha  una 
bella  — ». 

Oontmnaflla,  Contumacia.  —  de 
40  di:  —  di  40  giomi.  (Giudizio) 
«  Jj*dn  eondanncM  in  —  »: «  L'han- 
no  condannato  in  — ». 

Contdrbas,  (D.  Lat.)  «  Qtiando 
n6  ghe  n*h  quare  eonturheu  me  f  »: 
«  Qnando  non  ce  n'  ^  quare  con- 
turbaa  me?». 

—  OontofidXL,  ContoBione.  ikl/era 
tuU  pien  de  eoniusion  »  :  «  Era  tat- 
to  pieno  di  contnsioni  ». 

Gontatdr,  Contutore.  «  L'h  con- 
hUor  di  mindr »  : «  E  contutore 
de'  minorenni ». 

Gontntfeclii^,  Contnttoebe,  Quan- 
tnnque. 

Conralesoent ,  Convalescente. 
V^gg,  tomA  eonvdUseent :  Eseere, 
tomare  conTalescente.  I/ospedaa 
di  convalescent :  La  sezione  de' 
convalescenti. 

—  Ck>nyale8ceiisa,  ConvaleBcen- 
za.  Cowmleeeenaa  diffitU,  Idnga: 
—  difficile,  lunga.  l/ntrd  in  — : 
Entrare  in  convalescenza. 


Ck>nyaUd&  -  idaa ,  Conv alidare. 
«  G'dn  eonvalidaa  Velezidn  de  de- 
putaa  ierT»  :  *  leri  gli  hanno  con- 
yalidata  alia  Camera  la  sua  ele- 
zione  ». 

Ck>ntuttqa68t,  Contuttoqueato. 
«  £  contuttquest  sont  semper  mezz 
amalaa »  :  «  Con  tutto  questo  stp 
sempre  malescio  ». 

Convegnl  -  egnuu ,  Conyenire. 
«  Se  me  contegniss  /  » : «  Se  mi  con- 
venisse  o  se  ml  tomasse  conto  ». 
«  JSWm  convegnuu  de...  »  :  «  Ab- 
biamo  conyenuto  di». 

—  Conyenlent,  Conyeniente.  M 
prhzzi  V  h  convenient :  II  prezzo  ^ 
conyeniente.  «  £1  saria  convenient 
ehe  te  ghe  parlasset »  : «  Sarebbe 
conyeniente  che  tu  gli  parla88i)». 

Oonyent,  Conyento.  icX'^  qtihll 
che  dA  el  convent »  :  « II  conyento 
non  passa  altro  o  quel  che  passa 
il  — ».  (Pr.)  La  regola  V  ^  quella 
ehe  manten  el  convent :  Doye  non 
c'6  regola  non  &h  frati.  Per \6n 
fraa  a  mingd  de  patl  el  convent : 
Per  un  cittadino  non  deye  patir- 
,ne  il  Comune. 

Gonyers,  Conyerso. 

GonyerBazidii ,  Conyersazione. 
F^  conversation  al  caffh  :  Far  con- 
yersazione al  caffg.  (Kitroyo)  Artr- 
dA  in  eonversazion :  Andare  a  — . 
Tegni  eonversazion:  Tenere  con- 
yersazione. 

—  Conversaslonetta,  Conyersa- 
zioncella. 

GonyerBldii ,  Conyersione.  Fd. 
6na  conversion  a  dritta  o  a  sini- 
stra: Fare  una  conversione  a  de- 
stra  o  a  sinistra.  |  La  conversion 
de  r  Inominato  tn  di  Prom>essi 
Sjiosi:  La  conyersione  dell'Inno- 
minato  ne'  Promessi  Sposi. 

Ck>iiy«rti-ertil-erti0B,  Conyerti- 
re.  Convert  i  selvaggi  alia  nostra 
religidn :  Conyertire  gli  infedeli  al 
cattolicismo  o  i  selyaggi  alia  no- 
stra religione.  «  Cerchen  de^  eon- 
vertimm,,  ma... » : «  Cercano  di  con- 
yertirmi  ma  non... ». 

Conyiy-yiyuu  (AflF.),  Conyiyere. 
« Emm  eonvtvuw  inshmma  tanti 
ann  » (Piii  comune)  Vivegh  ins^m- 
ma:  Vedi  Viv. 

—  Conyltdr,  Conyittore.  /  con- 
viitor  e  i  esth^i:  I  conyittori  e  gli 
esterni 

Conyock-ocaa-ocass,  Conyoca- 
re.  Convoed  el  JParlament,  el  Se 


CON 


150  — 


coz 


ncUo,    el    Consili:    Convocare    il 
Parlameuto,  il  Senato,  il  Consiglio. 

—  ConYOcazi6n,  Convocazione. 
La  convoeazion  di  ereditdr:  La 
convocazione  de'  creditori.  Ija  cow- 
voeasion  di  elettdr:  La  convoca- 
zione degli  elettori.  Atwis  de  se- 
eonda,  cfo  terza  convoeazion:  Av- 
viso  di  seconda,  di  terza  convo- 
cazione. 

ConYOl,  Convojo  (Fir.).  Vedi 
Convdli. 

Conydll,  Convoglio.  On  eonvoli 
de  sessanta  vagon:  Un  convoglio 
di  sessanta  vagoni  o  vetture.  Con- 
voli  merd,  mist:  Convoglio  mer- 
ci,  misto. 

Conyiilsldn,  Convulsione. «  Gh*l 
ciappaa  i  so  solit  eonvulsionyn^Giii 
presero  le  sue  solite  convulsioni ». 
Convulsion  de  rid:  Convulsione  di 
riso. 

—  Conviils,  Convulse.  Avlgh  el 
— ;  Avere  il  — . 

—  ConviilBlonarl,  Convulsiona- 
rio. 

—  ConyiilslY,  Convulsive  o  Con- 
vulse (come  aggettivo). 

Coo,  Capo,  uoo  ba^s ,  bus,  de 
matt:  Sornione,  Zueca  vuota.  Ca- 
po scarico  o  amfeno.  Coo  a* or: 
Pompiere.  A  coo  in  aid  :  A  capo- 
fitto.  Coo  a  coo:  Testa  a  testa.  A 
coo  e  pee :  Capopiede.  Andit  foeu- 
ra  del  coo:  Usoir  di  inente.  Avhgh 
in  del  coo  de  fh,  de  d\:  Aver  il 
capo  a  una  cosa.  Mangiagh  in  coo 
ijasoeu  a  vun:  Mangiargli  la  zup- 
pa  in  capo.  «  Soo  nd  dove  dd  del 
coo  » : «  Non  so  dove  mi  battere  il 
capo  ».  Ddi  el  coo  in  di  mur :  Bat- 
ter il  capo  nel  muro.  MUt^gio  el 
coo:  Mettersi  li  di  proposito.  Fh 
gird,  el  coo  :  Far  girar  il  capo.  P. 
E. : «  Quella  donna  la  ghejfa  gird, 
el  coo  > :  «  Quella  donna  gli  fa  gi- 
rare  il  capo  ».  Mlttes  dn'idea  fausa 
in  del  coo:  Mettersi  una  cosa  in 
capo.  MUtes  6n'  idea  falsa  in  del 
cozzdn:  Mettersi  un'uobia  nel  cep- 
picone.  Phrd  el  coo:  Perder  la  te- 
sta. Hompesel  coo  in:  Abbaccare 
continuamente. «  Toeutel  fo&ura  del 
coo  » : «  Levatelo  dal  capo  ».  Sbas- 
sct  el  coo:  Chinare  la  testa.  Tird 
la  pUl  in  coo:  Agire  da  strozzi- 
no.  Saltdi  in  coo  de... :  Saltar  in 
capo  di.  Vhss  robba  de  trh  via  el 
coo;  Cose  da  sbattezzarcisi.  Vlss 
on  doldr  de  coo  (di  persona):  Es- 


sere  un  dolore  dl  capo.  Av^hen 
fin  desoravia  del  coo :  Aveme  fino 
agli  occM.  Avkgh  alter  per  el  coo: 
Aver  altro  pel  capo.  Caseidt  el  eoo 
sott  a  la  doobia:  Kasoondersi  sot- 
to  le  coperte.  Vhss  pien  de  d^bit 
finna  at  coo :  Esser  pieno  di  oMo- 
di  fino  agli  occhi.  Dd,  6na  lavada 
de  coo:  Far  una  parruooa  a  nno. 
Vhss  6n  omm  de  coo :  Essere  testa 
quadra.  De  sd  Coo :  Di  sua  testa. 
iScaldass  el  coo :  Scaldarsi  la  testa. 
Al  rrih  poech  coo:  A  mio  scarso 
giudizio  o  criterio.  |  (Principio  o 
nne)  De  eoo  del  UU  :  Da  capo  del 
letto.  In  coo  de  Vasda:  II  bandolo 
deUa  ascia  o  matassa.  In  eoo  del 
mond:  In  capo  al  mondo.  In  eoo 
de  I'ann  el  se  trceuva  dna  beUa  somr- 
metta:  A  capo  all' anno  e'  mette 
insieme  di  molte  centinaja.  |  Ve- 
gnl  a  coo  (d'un  fistolo):  Venir  a 
suppurazione.  Vegninn  a  coo:  Ve- 
nirne  a  capo,  Conseguire  I'ihtento. 
Vegni  in  coo  6na  robba:  Avere 
un'idea.  J  (SetaioU)  Coo  de  la  seda: 
Capo  del  nlo  di  seta.  ( Brianzole ) 
Coo  d' argent:  Trecciera,  Le  spa- 
dine  d'argento.  (Parruccnieri)  Coo 
de  montura,  perrucch:  Testa  di 
legno  0  Testiera.  (Crestaie)  Coo  de 
madamm:  Testiera.  Cood*iU:  Ca- 
po d'aglio.  (Pr.)  Tanti  ooo  tanti 
pensh:  Tante  teste  tanti  cervellL 
Chi  nd  g'dk  coo  abbia  gamb:  Chi 
non  ha  testa  abbia  gambe.  2/^ 
mH  vhss  coo  de  gait  che  coa  de  leon: 
Meglio  esser  capo  di  micio  che 
coda  di  leone.  Pesa  pussee  el  eoo 
che  ni  el  cuu  (appross.):  Pesapiii 
il  giiinoo  che  la  came.  Quand  vun 


oa  se  borla  gtd  6n  cdpp 
del  ieec'etgheva  in  coo:  Se  si  met- 
te a  far  cappelli  nasoono  gli  no- 
mini  senza  testa.  Robba  fada  la 
g*it  el  coo :  Cosa  fatta  capo  ha. 

—  Cozzott,  Testardo,  Testa  secoa. 

—  Cozz6n,  Ceppioone  e  Masohe- 
rone  ifqueUo  di  camevale). 

—  Gozzin,  Testina. « lye  6n  edz- 
zin ,  ma... .' » : «  Egli  ^  pieno  d'  in- 
geguo  ».  /  cozzitt :  I  riannodi. 

—  Cozzada,  Cozzata  Capata  (1). 
Dh  dent  6na  cozzada:  Dar  una  ca- 
pata. 


(1)  Dar  una  capata  o  twa  atpatina  si- 
gnifioa  pure :  Capitar  pet  un  momento  in 
luogo  pubbKco  e  andarsene  vale :  Mitt  defi' 
ter  el  coo  o  el  nas. 


r 


coz 


-^151  — 


COP 


I,  Gozzare* 

^  I/h  inutil  che  staghen  II  a  eoz- 

» :  «  £  inutile  cne  stiano  li  a 


coszarsi ». 

C6operathra  (P.  N.),'Coopera- 
tiva.  J/ idea  della  societtia  coope^ 
roHva  Vh  de  poeeh  temp :  U  idea 
della  cooperazione  ^  sorta  da  pooo. 

CopaL  1^.  fr.:   Balsem  de  eopd,i 
^  disuso) :  Balsamo  di  Copaive. 
-  Ckipal  ( Ag^ett.  di    Vernis  e  di 
Oamma),  Veoi  Vemie  e  Gomma, 

C6p6  (Specie  di  carrozza  Bigno- 
rfle),  Cupp^.  /  edp^  di  stradyer- 
rad:  I  cup^  delle  ferrovie.  Cuph 
depod^  dormi:  Sleeping  car. 

Copella  (Yasetto  per  cimentaryi 
metalli  preziosi ).  Argent  o  or 
de  eopeUa:  Argento  o  oro  di  cop- 
pella.  I  Stdt  o  pod^  minga  stib  d 
eoppeUacon  tfun:  Reggere  o  non 
poter  reggere  al  paragone  con 
imo. 

—  GopeUUina,  Bottone  di  fino. 
Oopellott,  Scai>ellotto.  Lit  n6  VI 

h&n  ehe  de  dd  via  di  eopellott »  : 
«  Egli  non  fa  olte  dar  dei  capac- 
doni  >. 

Coperta  (P.  N.),  Coperta.  « Mi 
quand  viaggi  ptr  aequa  me  pias 
a  9td  sdra  eoperta  >  :  « lo  quando 
viaggio  per  acana  amo  stare  so- 

f)r»  coverta>.  I  Servi  de  eoperta 
AS,)'.  Servire  da  copertina.  vedi 
Coverta. 

Coperttnna,  Copertina.  /  an- 
ndnzi  mlla  eoperHnna  del  fcuei- 
eol:  Gli  annnnci  a  pagamenro  Bul- 
la coi>ertina  del  fascicolo. 

Copetta,  Coppetta.  G*dn  taeeaa 
i  eoppeU  stamatHnna:  Gli  hanno 
attaecate  stamattina  le  ooppette. 

Ccvla,  C^ia.  Brutta  eopta :  Mi- 
nttta  o  Bratta  oopia  o  Cojpia  a  su- 
dieio.  I  «i^'&  ttraa  miUa  eopiy^ 
(Di  edizione) :  «  Ne  tir6  mille  co- 
pie  >.  J  «  Jyi  <^»  GuerHn  o  Vh  6na 
eopiaf* :  «  £  un  Guercino  o  una 
eopia  f  ». 

—  Gopladiira  (P.  N.),  Trasori- 
zione,  Copiatura.  nAn  spes  cent 
franeh  de  eopiadura  » : «  Hanno 
speso  cento  lire  di  copiatura ». 

—  CkqpU-Plaa-Plass,  Copiare. 
«  Oo  trovaa  de  eopiit  per  viv » : 
c  Per  campare  faceio  ii  copista  ». 
Tom&  a  eopiii :  Bicopiare.  |  Imi- 
tare)  «  La  eopia  la  nuse  » :  « Imi- 
ta  la  Duse.  1  autdr  di  voU  se  eo- 
pien  tenza  aeeorges :  Talvolta  gli 


autori  fanno  de'  plagi  senza  aV- 
vedersene. 

— Coplal^tter,  Copialettere.  (Li- 
bre) OuardiHsul  eoptaletter:  Guar-* 
dar  sul  — .  |  (MaccMnetta)  n  co- 
pialettere. 

—  Oopiascia,  Malacopia. 

—  Ck>pia8Cl&,  Copiar  male.  Viw 
condannaa  a  dove  copiaseiit  tutt 
el  santo  dl:  Essere  oondannato  a 
non  far  altro  ehe  copiare  e  co- 
piare tutto  il  santo  giomo. 

—  Gopistarla,  Copisteria.  «  Vik 
dess^ira  in  eopietaria  e... » : «  Va  in 
copisteria  e... ». 

—  Ck>pista,  Copista.  Copista  de 
musiea:  Copista  di  musica. 

Cop6n  (D.  Fr.)  (P.  N.)  (Che  sta 
unito  alle  cartelle  valori),  Cedola, 
Staoco.  /  eopon  de  la  rendita :  Le 
cedole  delle  cartelle  di  rendita. 

Cdpp,  Coppo  (1),  Tegola.  Copp 
nostran,  roman,  eee, :  Tegolino, 
Tegola.  Fit  eSpp :  Far  tegole.  Mhtt 
sii  i  edpp:  Coprire  il  tetto.  La 
fabhriea  V^  finida ;  n6  ghe  eala  ehe 
de  m^tt  sit  i  eopp:  La  tabbrica  h  ter- 
minata  ora  non  resta  che  di  co- 
prire. Stanza  sott  ai  e6pp  :  Soffit- 
ta ,  Abbaino.  Stanza  a  prim,m 
pianf  sott  ai  «dpp  (scherz.  iron.) ; 
Stanza  a  tetto.  M.  d.  d. :  Int^nr- 
desen  come  6n  speeiee  a  fit  eiipp : 
Non  intendersene.  Danaa  eome6n 
c6pp:  Secoo  arrovellato,  Dannato 
all'eccesso.  Di .  cdpp  in  gid  e  di 
c6pp  in  sit :  Dal  tetto  in  giti  e  del 
tetto  in  sti.  «  i/  d  dajppaa  el  duu 
de  eopp  »  :  «  Se  la  svignb  ».  «  2/  ^ 
mort  sott  ai  mh  c6pp*  (di  servi- 
tore  o  mezzadro):  «£  morto  in 
casa  niia».  Ddt  el  duu  de  edpp  a 
vun:  Dare  lo  sfratto  a  uno.  La 
fomas  di  edpp  .*  Tegolaia.  I/omm, 
ehe  fin,  i  eopp :  Tegolaio.  |  (Uno 
de'  quattro  semi  delle  carte  di  ta- 
rocoo)  Coppe  (2).  M  re,  la  don- 
na, eee.,  de  eopp  :  Re,  donna,  eoc, 
di  coppe.  JEleopp  dieieeolattee: 
n  braciere. 

Goppdra,  Forma  da  tegoli. 


(1)  Coppo  a  Fir.  i  sinonimo  di  Taso, 
non  dl  tegolo.  Per  lo  piii  11  coppo  e  dt 
terra  ootta  e  serve  a  tenervi  rolio,  oome 
I'orcio. 

(8)  Noto  che  c&pp  in  qnesto  caao  de- 
riva  da  eopva^  taxxa  e  non  tegola.  Alcnni 
a  Uilano  ohiamano  edpp  anche  il  seme  di 
cnori  delle  carte  da  tretette. 


COP 


-^152-- 


QOR 


06ppa,  Coppa  (1) ,  Nuoa.  Fd 
edppa:  Far  collottola  o  cotenna. 
Cfoppa  de  mam:  Coppa  di  bue. 
(Salame  emiliano)  Coppa.  A  tirii  i 
cavH  deUa  eoj>pa  fan  dertH  la 
boeea :  A  tirar  i  oapeAi  della  col- 
lottola o  della  nuca  la  boooa  ei 
apre..  Chi  Vit  in  boeea  Vh  ap6t  a 
la  eoppa  (in  disuao):  La  hngua 
batte  dove  il  dente  duole. 

Copp&^aa-ass,  Accoppare.  leo- 
nili  se  eoppen  davera,  perekk  se 
ghe  dit  siila  edppa:  I  conigU  si 
aeooppano.  C^pass  del  lavdrit: 
Ammazzarsi  ailaYoro,  Lavorare 
a  straoca  braccia.  Vorh  eoppaas 
per  rivh  a  temp :  Ainmazzarsi  per 
arrivar  in  tempo.  Ooppd,  vun  de 
eorteaia:  Ammazzare  co*  oonve- 
neToli.  V^  de  eoppd:  VeooMone, 
Veochio  easoatoio.  Avi  eoppaa  % 
4BUV  <in  dis.) :  Aver  fatta  la  frit- 
tata  o  la  zuppa  nel  paniere.  «  M 
g*h  daa  6na  pistolettada  e  l*^  eop- 
paa »  : «  Gil  diede  una  pistolettata 
e  lo  fredd6  ».  «  J7Z  g*h  daa  6na  le~ 
gnada  tra  eapp  e  eoll  e  el  Vd  eop- 
paa »  :  4c  Oil  mede  una  leenata  fra 
eapo  e  oollo  e  lo  aocoppo>.  « I/h 
6ifut  montada  ehe  cdppa:  £  una 
aalita  ohe  ammazza.  ^n  Ul  se  ku- 
saria  coppd.  primma  <2e  »  :  «  E^  si 
lascerebbe  soorticare  prima  di...». 

--  CoppacaTBl  (Chi  affatica  i 
eavalli  piil  delle  loro  forze),  Am- 
tnazzaoavalli. 

^  Ck>ppln,  Coppino  (2),  Collo. 
«  JEl  Va  hroneoM  per  el  eoppin  »  : 
«  Lo  pigli6  o  afferrb  per  11  oollo  ». 
I  (Misura  in  disuso)  vedi  Miau- 
rin,  I  (Parte  del  oalice)  Coppet- 
tino. 

—  Coppdn,  Soapellotto. 

— -  Coppona  Bti,  Dare  acappel- 
lotti. 

Cdr  e  Ctoro.  Dedree  del  cdr;  II 
poscoro.  Oantdt  in  eoro :  Cantar  in 
poro. 


(i)  CO]^pa  in  Tosoana  htt  varii  iifgnifi- 
cati  differentisstmi  fra  loro :  'la  parte  po- 
rterlore  del  collo  dioesi  anohe  cojjpgj  da 
cni  accoppare.  Poi  gran  hXcehiere^jSglTe 
una  coppa  d'oro  <Fir.).  Nel  senso  di  nuca 
In  si  usa  anohe  per  quella  del  malale  (Pi- 
^oia)  ed  e  la  soprasaata  di  Firenze  e  an- 
che  coppa.  Coppa  in  Val  di  Chiana  4  poi 
una  roisura  di  oapacitli  per  le-otvate.  Cor- 
i?^ponde  alia  Mezxetia  di  Firenze. 

(i)  Coppmo  a  PiBtoia  e  il  Vegifio  Ao* 
rentino. 


Ck>r-orB  o  oomu,  odres,  Oorrere. 
O&r  a  furia  o  eome  dn  disperaa : 
Correre  a  furia.   Odregh  ddree  a 
vun  :  Correre  dietro  a  uno.    0&- 
res  adree:  Rinoorrersi.    Oittgd  a 
edres  adree:  Fare  a  cerearsi.  «  L*^ 
tutt  ineoBu  ehe  eori  »  :  «  Non  si  ri> 
fiata,  Lasciatemi  rifiatare».    Cor 
8u  o  0td  di  seal:  Soendere  o  satire 
le  scale  in  fretta.   Cor  in  aiuU: 
Accorrere  in  aiuto.   Cor  inane  a 
avisd:  Mandare  innanzi  ad  avri* 
sare.   Fd  cor   la  gent:  Chiamar 
gente,  Far  accorrere.   Fit  cor  a 
pomm:  Rincorrere  uno  a  mele. 
Ftit   eor  el  m^ieh  o  la  eonuui: 
Mandare  di  fretta  pel  medico  o 
per  la  levatrioe.  Mkties  a  eor  co- 
me 6n  leechee :  Cacciarsi  a  correre 
come  un  yeltro.  MUtes  a  cor  eo- 
me se  ghe  andass  adree  i  lader: 
Fuggire  come  se  tenesse  1  biiri 
dietro.  |  (Passar  sopra)  Lassd  eor: 
I/asciar  correre.  ZoMa  eor  (triv.): 
Spetezzare.  (Pr.)  M  dis  el  sur  do- 
wn,  auel  ehe  n6  se  pd  tegnl  se  Unssa 
eor  (basso)  (Manca)*(Appross.):  n 
medico  pietoso  fa  la  piaga  puzzo- 
lente.  SenHssela  a  eor  gio  per  i 
spall:  Sentirsela  a  correr  giu  per 
le  reni.   Vhss  pussee  de  bdrld   ehe 
de  fh  cdr:  Vedi  B6rtd,   Nd  pod^ 
nh  edr  nh  saltd:  Non  poter  usoir 
di  pupillo.  A  sanVAgnesa  e6r  la      ^ 
liLserta  per  la  seiesa  :  Vedi  Agne* 
sa.  La  va  minga  a  e6r  la  va  a 
rivdt  a  temp:  Il  segreto  sta  non 
neiraffrettarsi,  ma  nel  oogliere  il 
'  momento-  Altro  h  correre  aJtro  h 
arrivare.  |  (Di  moneta)  Questa  la 
edr  pit :  Questa  moneta  non  corre. 
(Spingere  oltre  su  cosa  rigida) «  Fit 
cdr  qui  anH  sul  bast<in  »  :  «  Fik 
scorrere  gli  anelli  sull'asta  ». 

06ra.  N.  fr. :  Batt  la  edra :.  Ve- 
di Frusta.  C6ra.  edra  (per  chia-      J 
mar  le  galline) :  Curre,  ourre.  Billi, 
billi. 

Goraddlla ,  Corazzuolo  i  Massa 
Maritt.),  Polmone,  Pasto.  Friitura 
de  fidegh  e  coraaeUa:  Fritto  di 
fegato  e  paste.  Bushica  de  eoror- 
della,  Vedi  Busecca, 

Coraffg,  Coraz^o.  On  omm  de 
eqragg:  Guore  di  leone.  On^omm 
sema  — :  Cuore  di  scricciolo.  Co- 
ragg  de  milla  lira :  Intrepideius 
Coraggio  di  o  da  leone.  Fd  eo- 
ragg:  Far  coraggio.  Al  tu  per  tu 
se  ved  ehi  g'd  eoragg ;  A  m  per 


COR 


^153 


COR 


ta  ai  'vede  obi  ha  piil  borra  (pop.) 
%Se  te  gh'itt  el  eoraag,.. » : «  Se  ti 
basta  il  cuore  » : «  JSug'  d,  avuu  el 
eoragg  de  negh »  :  « Ha  ayuto  la 
£EMM3ia  dl  negare)».  Phrders  de  cO" 
ragg :  Perdersi  d^animo,  Sbigot- 
tirsi.  «  BM  eontag  a  tceuUa  edni 
6n  fieeu  /  »  : «  Bella  prodezza  a  pi- 
gliarsela  oon  un  ragazzo !  »  : «  Bi- 
tognardt  feus  eoraag  afh  sia  spesa 
ge  de  no  la  me  lassa  pii  slit » : 
«  BiBoeneiii  fare  un  pianto  e  un 
lamento  e  fare  questa  spesa  se  no 
la  non  mi  lascia  ben  ayere  ».  Co- 
ragg  civU  (non  pop.):  Coraggio 

—  CoTa«gl6s.  Coraggioso. 

—  Coraffglosdn,  Intrepido. 

—  Coxa^gtosament,  Coraggio- 
aamente. 

Ctorall,  Corallo.  On  gir  de  eorai 
(•▼ezzo ) :  I  coralli.  San  come  6n 
eoraU  :  Sano  come  H  corallo  o  co- 
me una  lasca.  On  rid  eke  pagsa 
nUnga  i  eorai:  Un  riso  forzato 
0»p,  Un  riso  cbe  non  si  cuooe.  I 
(Dei  poUi  d'India)  Coralli.  Ohi  la- 
vara  el  eoraU:  Corallaio. 

—  Corallin,  Conillino. 

—  CoraUlnna  ( Erba  nota  me- 
dioinale),  Corallina. 

OdTamm,  Cuoio  e  Cuoia  e  Cuo- 
lame.  06ni  e/  eoramm  se  fd,  i  s<buI 
di  scarp:  Col  cuoio  si  fan  le  suole 
delle  soarpe.  (Vita) «  Lh  intant  el 
g*  h  giontaa  el  eoramm  »  ( Tols;. ) : 
«  Eeu  intanto  ci  lasoi6  le  ouoia  ». 
«  Me  prhmm  el  eoramm  !  » (volg.): 
«  Mi  preme  la  cotenna  ».  Avhgh  el 
eanaruzz  fodraa  de  eoramm:  A- 
Tere  la  gola  foderata  di  lamiera. 

—  Coram^lla  (Per  affilare  rasoi), 
Striscia. 

.  Coravd  (Utensile  da  cartiera), 
Colino. 

Coxanier,  Corazziere.  /  eoraz- 
sier  del  lU:  he  cento  guardie. 
Crrand  e  gross  eome  6n  eorazser: 
Idem. 

OoilK>g]i6n  (D.  Fr.),  Brodo  ri- 
stretto  o  anehe  Brodo  di  pesce. 

Ctorda,  Corda.  On  remiskU  de 
eorda:  Un  gomitolo  di  corda.  Searp 
de.eorda,  seala  de  corda:  Scarpe, 
aoala  di  corda.  On  gir  de  corda: 
Una  duzlia.  Fa  sU  la  eord&in  gir: 
AddugUare.  Lassass  gid  eont  6na 
eorda:  Calarsi  con  una  fane  o  Af- 
firancarsi.(Fiff.)  Tegnl  eorda/HQne- 
re  H  sacco.  iM  la  eqrda:  Dare  cor- 


da  0  la  — .  Tegnl  vun  su  la  eor^ 
da:  Tener  imo  suUa  corda.  P.  E.: 
«  Thgnem  minga  temt  suUa  cor-- 
da* la  Non  mi  tenere  in  agonia ». 
ToecA  6na  corda  o  6n  eantin :  Toe- 
care  un  tasto.  V^s  in  corda  o  vlss 
cfid  de  eorda:  Essere  la  corda » 
Stare  in  corda  o  in  registro.  An^ 
dh  gid  de  eorda:  Idem.  (Di  fiumi) 
Vhss  in  eorda :  Essere  m  corda. 
(^Funambulo)  Ballerin  de  corda:. 
Saltatore  di  corda,  Funambulo.. 
(Gioco  di  ragazzi  da  pooo  in  uso) 
Divertiss  c6n  la  eorda:  Saltare  la 
corda  o  Divertirsi  alia  corda. 

—  Gordarla,  Cordame.  (Dove 
si  fabbrica)  Corderia. 

—  Gordee,  Funaiolo. 

—  Gorditta,  Funicella  e  Spago. 

—  Ck>rd6ii,  Cordone.  M  cordon 
del  eampanin:  II  cordone  del  cam- 
panello.  Cordon  militar  (in  disu- 
se, per  non  lasciar  entrar  in  pae- 
se  nei  oasi  di  epidemia) :  Cordone 
miUtare.  JSl  gran  cordon  de  V  A-^ 
n&nziada:  II  gran  cordone  del- 
1'  Annimziata.  Cordon  elhttriek,  sot^ 
tomarin:  Cordone  elettrico,  sotto- 
marino. 

—  Cordonaa,  Cordonata. 

—  Cordonsin,  Cordoncino.  On 
eordomin  intomo  a  la  eomis:  Un 
cordoncino  della  cornice. 

Cordii  (Volg.).  Vedi  Acordit. 

Ck>rdlal  (Bevanda  che  ristora), 
Cordiale.  -  . 

Ck>rdOYlui  (Specie  di  pelle),  Cor- 
dovano.  (Parte  dell'orecchio  della 
bestia  mac^lata)  Ceppatello. 

C6r6gh,   CesUno.  ic  MStt  el  ficeU' 
in  del ,  eoregh.   che  V  imparardt  a . 
anddt  intomo  lii  de  per  /i*  » : «  Met-  ^ 
1i  il  bambino  nel  cestino,  che  im- 
parl a  andar  ritto  ».  (De'  pulcini 
e  colombi)  Cestino. 

GorelatlT  (Andli),  Correlativo, 
Accordarsi  nel  parlare.  ^.Rieordet 
de  famm  minga  sfigurdt  e  de  an-, 
dii  eorelativ  »  : «  Ricordati  di  non 
farmi  sfi^urare  e  di  parlare  corre- 
lativo  o  m  correlazione  oon  me  ». 

Gorengla  (Volg.).  Vedi  Coregqia, 

Corent,  Corrente.  Andh  aaree 
a  la  eorent:  Andar  dietro  la  cor- 
rente. I  (Commercio)  Cunt ,  prezzi 
eorent:  Conto,  prezzo  corrente. 
Stdt  in  eorent:  Stare  in  corrente  o 
m  giomata.  J  dibbi  eorent :  Nodo 
scorsoio.  I  I  eorent  del  t^:  Cor- 
renti  o  plane.  | «  L'h  6n  omm  co^ 


COR 


-154- 


COR 


aSaMa^- 


rent  »  : «  £2  un  uomo  oorrente  >. 
Moneda  corent:  Moneta  corrente. 
«  Adess  el  hagtii  el  cominda  a  scriv 
corent » : «  Ora  11  bambino  comin- 
oia  a  sorivere  corrente*.  Corren- 
ta  (agg.  di  acqua):  La  eorrente. 
« I/h  staa  portaa  via  da  la  carenr- 
to  »  :  «  Idem  ».  Corent  d'aria  :  Un 
riscontro.  P.  E.: «  Onarda  eke  eor- 
rent  in  lingua  greea  Vh:  reumayn 
«Bada  che  in  greco  alia  coTrente 
si  dice  reuma)». 

—  Corental  (P.  N.),  Correntale 
(Servizio  di  ferrovia). 

—  CorenMzza,  Correntezza.  In 
di  affari  qhe  vceur  6n  poo  de  cor- 
rentezza: liegli  aft'ari  h  necessaria 
la  correntezza. 

—  Oorer,  Corriere.  JSl  corer  de 
Barlassinna,  de  Marian  ^  eee.:  II 
corriere  di  Barlassina,  di  Mariano. 

Ck>re8pond,Corri8pondere  (volg.) 
Vedi  Corispond. 

Oorezi6h,  Correzione.  Gh*h  den- 
ier tropp  correzion  in  quel  mano- 
seritt :  Ci  sono  troppe  correzioni 
in  quel  manosoritto.  Ch  de  eo- 
rezion :  Casa  di  correzione. 

—  Corettdr,  Correttore. 
Gorlspond-spost,   Corrieponde- 

re.  Corrispond  a  I' aspettativa : 
Corrispondere  a  Taspettativa. «  Lii 
el  ghe  vceur  ben  ma  lee  la  ghe  cor- 
rispond minga  »  :  «  Egli  I'ama  ma 
lei  non  gli  corrisponde ». 

—  Conspdndent,  Corrisponden- 
te.  Corispondent  degiomai:  Cor- 
rispondente  di  giomali.  (Commer- 
cioj  Corrispondente.  (Societk  scien- 
tif.)  Socio  eorrispondent  dell'Acca- 
demia  di.., :  Socio  corrispondente 
dell'Accademia  dei... 

—  Ck>rl8po]idenza,  Corrispon- 
denza.  Tegni  la  corrispondema : 
Tenere  la  — . 

Gorista,  Consta.  « lyh  eorista  a 
la  Scala  >  :  «  E  eorista  alia  Scala. 
(Istrum.  per  tonalitk)  Corista. 

GoriY,  Corrivo.  Bisogna  minga 
paeu  v^8  tropp  coriv  in  del  ered: 
Non  bisogna  essere  troppo  cor- 
rivo a  credere. 

^Gorlera,  Maglia  scappata.  Tobu 
sii  o  tirdt  sii  6na  corlera :  Ripi- 
gliare  un  maglia  scappata. 

Coma  e  Como,  Corno.  Giapph 
per  i  eomi :  Pigliare  per  le  coma. 
jPVia  a  como :  Fatto  a  como.  San 
come  6n  corno:  Sano  come  una 
lasca.    Sealdass  i  eomi:  Riscal- 


darsi.  M.  d.  d.  fig. :  JRompes  i  cor- 
ni  :  Fiaccarai  le  coma.  «3£e  n't»i- 
ponta  6n  como  » :  « Idem  ».  Avhgh 
vun  8ui  eomi:  Avere  uno  smle 
coma  o  sulla  ouccuma.  F^«  come 
eomi  e  crds:  Essere  come  il  dia- 
volo  e  la  crooe.  Ftwh  i  eomi  al 
mari  o  aUa  mice:  Fare  le  coma 
o  le  fusa  al  marito  o  alia  moelie. 
(A  un  awentore)  «  Ch*el  me  jetga 
minga  i  eomi  »  :  «  La  tomi  qui 
da  me  a  prowedere*.  MUtes  % 
eomi  in  coo :  Mettersi  le  coma 
in  capo.  Fari  on  eemo:  Non 
valere  un  como.  Avkgh  dur  i 
eomi:  Idem.  Spetascid>gh  %  eomi 
a  vun  (volg.) :  Roniper  le  coma 
a  uno.  P.  E. :  «  Mi  sont  eapasz-de 
rompegh  o  spetaseiagh  i  eomi^in 
«  Sono  oapace  di  mandarlo  ooUe 
coma  rotte*.  if.Fhmm  minga  ve- 
^nl  i  eomi  »  :  «  Non  mi  far  girar 
il  clfotte ».  «  Oosse  diavol  ghre  ve- 
gnuu  in  di  eomi...  >  :  «  Cosa  dia- 
mine gli  saltb  in  capo... ».  La  quor- 
litaa  di  eomi:  La  comatura  (1). 
/  eomi  delta  lumaga:  Idem.  / 
eomi  de  Canz:  Idem.  |  (Stfu- 
mento  da  fiato)  Como,  como  da 
caccia,  inglese.  (CMlo  suona)  «M 
primm  como  de  V  orchestra  Vh 
amaUia  »  :  « Idem  >.  |  (Per  oalzar 
scarpe)  Calzatoio  o  stecca  di  como. 

—  Comada,  Comata.  nM  t&rel 
g*d  daa  6na  comada  in  del  venter 
al  fhm^  » :  « II  toro  diede  una  oor- 
nata  nel  ventre  al  mandriano  ». 

—  Cometta.  Cometta. 

—  Comitt,  Fagiolini.  Fh  6n  piaU 
de  eomitt :  Far  im  piatto  di  fagio- 
lini (Fig.)  Far  le  fusa  torte. 

Gomaggia.  Comacchia.  M  seor- 
bittt  Vh  negher,  la  comaggia  Vh 
grisa  :  H  corvo  h  nero.  la  comac- 
chia h  bigia.  I  (Candelorti  di  ghiao- 
cio  pendenti  dalle  ^onde),  dhiac- 
cioli.  I  (Specie  di  cilecca  ai  ra- 
gazzi)  Maggia  comaggia/:  Gnafife. 

Comalooula  (Pietra  duraJL  Cor- 
niola.  I  (Specie  d'erba)  Grami- 
gna  (2). 


(1)  A  Firenze  ia  cornatura  st  estendd  a 
designare  anche  certe  qnalitit  moral!,  ma 
e  ^olgare.  SI  dirk  p.  e. :  Egli  S  deUa  stetsa 
comatura  di  X  •  oioe  la  p^nsa  ad  on 
modo. 

(2)  La  parola  gramigna  in  fior.  dk  loogo 
a  certe  Arasi  grazloBisslme  le  quail  non 
hanno  corrispondente  in  dialetto.  Per  esraa- 


COR 


—  155  — 


COR 


Ctomard  (Nome  di  paese).  N.  fr. : 
Andit  a  Oomari  (Avere  le  coma) : 
Andar  a  Cometo.  Mandh  a  Cor- 
nari:  Mandar  a  Cometo. 

Comls  (1],  Cornice.  Var  puasee 
la  comis  del,  o,  che  el  quader  :  Yale 
pill  la  cornice  del  quadro.  (Trasla- 
to)  inJElgit  faa  intomo  6na  gran 
eomis  »  :  «  Gli  ha  fatto  intomo 
molta  cornice  ». 

—  Comisanixn,  Comiciame. 

—  Comlsdn,  Comicione. 

—  ComlBln.  Picoola  cornice. 

—  Cornis^tia,  Comicetta. 

—  Ck>nilsttl  (Stnimento  per  in- 
saccar  salame),  Imbuto. 

Ck>mitt,  Fagiolini.  Vedi  sotto 
Corno. 

Ck>r6bl)la  (Beverone  de'  maiali), 
Rigo.vematiira,  M  earettin  de  (a 
eorobhia:  Idem. 

—  Corobbiatt  (Chi  fa  la  corte 
alle  fantesche  lavascodelle)  (In  dl- 
buso),  Fantaio. 

Ck>ron&,  Coronare.  Ooronh  Vo- 
pera  :  Coronar  I'opera.  (Per  altri 
sensi  vadi  Ineorondi), 

Coronatt  (Chi  fabbrioa  rosarii), 
Coronaio. 

—  Coronattli  (Di  chi  non  fa  che 
recitar  rosarli),  Scoronoiare.  «  J/i 
A  tutt^  el  di  a  eoronattdk » :  «  Stk 
tatto  il  eiomo  a  Booronciare  ». 

Coron^  (Volg.).  Vedi  Oolonell 
Ck>ro]iln  (Pas^  doloe  a  coron- 
dna),  Ciambellina  (2). 

Goroxma,  Corona  (Civ.)  /  diritt 
de  la  Coronna:  I  diritti  della  Co- 
rona. Caronna  fhrrea:  Corona 
ferrea.  OavaUir  de  la  coronna 
d'lUUia:  Idem.  |  (Di  pallottoline 
per  rosario)  Corona.  JMvott  de  la 
earonna:  Coronciaio.  IH  la  co- 
ronna :  Recitar  il  rosflurio.  2H  adree 
la  coronna  di  rati :  Sfilar  la  co- 


I: 


lo  di  chi  «ara  ognt  pid  piccolo  inootno- 
o  o  ddore  tl  dice  E"  aetMrebbe  ncueere 

la  fframigna^  «  d*an  laogo  disabltato  Vi 

naaee  la  gramigna. 
(1)  Al  tempo  d«l  Chemblni  eomU  em 

maschile :  El  eomis.  Oggidi  t^«  fatta  fern- 

minile  alia  toseana  :  La  eomis. 
(t)  II  Cherab.  ha  ehiocciolinOj  ohe  e  tut- 

t*altra  oosa.  La  ciaml)ella  ha,  se  non  al- 

tro  il  bnoo  eome  il  nostro  coronin.  Noto 

p«r5  ehe  dambelUna  ha  in  florent.  un  al- 

iro  •Isnlftoato  gpeoiale.  Corrisponde  a  fbon. 

OiambeUina  aUa  fuueosia  lo  diee  n  -voigo 

per  mtterfugto-  E  d*iiiio. 


rona  (1)  Dire  coma  di  uno.  |  (FU- 
za  di  pallottoline  per  ingegneri). 
Corona  (2)  Per  fa  &na  conshgna 
bisqgna  lavord.  con  la  coronna: 
Yecfi  Consbgna,  |  (Istituto)  Sanla 
Coronna:  Santa  Corona.  Pastit 
per  santa  corona  (in  dis.) :  Pas- 
sare  a  nso.  Lavord.  per  santa  co- 
rona :  Lavorar  per  i  frati.  |  (Com- 
posta  di  fieri  naturali  o  artificiali 
da  posare  sulla  cassa  da  morto) 
Corona.  «  Sul  car  del  povev  Jt 
gh*era  6na  moniagna  de  coronn  » : 
«  Sul  carro  f  unebre  del  povero  X 
c'era  nn  monte  di  corone »  — , 
(Sul  capo  a  sposa  novella)  Coro- 
na niiziale.  Ija  coronna  de  spin 
de  Gesii  Crist:  La  corona  di  spi-> 
ne  di  Ges^  Cristo.  I  (La  parte 
superiore  dell'unghia  degli  equini) 
Corona.  I  Coronna  d*m:  Resta- 
d'aglio.  De  cast^n :  Filza  di  ca- 
stagne.  Coronna  del  dent :  Corona 
del  dente.  (Segno  mueicale)  Co- 
rona. 

OoroslY,  Corrosivo.  AveUnaa  da 
6n  corosiv :  Awelenato  da  un  cop- 
roeivo. 

Ck>r688  Specie  d'anatra  nota), 
Ctn^irosso. 

Coro880l6n.  Vedi  Qrossoldn, 

Corp,  Corpo.  BUla  de  corn  e 
hrutta  in  faeda :  Bella  vita  e  mo- 
cia  brutta.  A  corp  vceui :  A  corpo 
veto.  Andd  del  corp:  Andar  di 
corpo.  MwwDcs  el  corp :  Smuoversi 
il  corpo  o  sciogliersi.  Avhgh  el 
corp  tihidient:  Avere  il  beneficio 
del  corpo.  Corp  a  corp  :  Corpo  a* 
corpo.  In  corp  e  anima  :  In  oori>o 
ed  anima.  (Fig*)  Mori  cdn  la  vc^uia 
in  corp :  Monre  con  la  ^ina  in 
corpo.  TcBuss  in  corp:  Pi^arai 
in  corpo  o  anche  Succiarsi.  JJatsU 
o  petta  in  corp :  Lasciare  o  met^ 
tere  in  corpo.  MHtegh  tutt  i  sen- 
timent del  corp:  Metterci  tutto  11 
sentimento  — .  On  corp  senz*ani- 
ma:  Un  corpo  senz'anima.  V^ss 
come  duu  corp  e  6n' anima  solla: 
Essere  come  due  corpi  e  im'ani- 
ma  sola.  Vorh  scUth  fot^vra  Vani- 


(i)  sytlor  la  corona  sarebbe  pel  snono 
addatto  a  tradarre  la  milanese  Di  adre« 
la  coronna  di  ratt  se  dioesse  tnttp.  SfilAC 
Ik  corona  e  svesciare^  palesare  a  fin  di 
nuocere. 

(i)  In  Tosoana  non  i  oonosoinio  ehe  da 
colore  i  quail  la  yidero  osata  da  tng^neri 
lombardi. 


COR 


r=rl56rr 


COlt 


ma  del  eorp :  Aver  un  gran  bat- 
tito  di  Guore  per  Temozione  (1). 
Myites  in  eorp :  Mettersi  in  oorpo. 
Mittea  in  eorp  quella  tiritera :  Suc- 
oiarsi  quella  raritera.  |  (Vita  del 
YeaUtoY  Corp  a  coll:  Aocollato. 
Corp  tmbottti:  Imbottito.  A  st6 
vesiii  bisoqna  fagh  denter  el  eorp  : 
A  quest'abito  bisogna  riiar  V  im- 
busto  (in  dis.)  o  la  vita.  |  (Com- 
plesso)  In  eorp:  In  corpo.  JFd 
tutt  6n  eorp :  Ridurro  tutto  ad  un 
oorpo.  Vend  in  eorp  :  Vender  in 
oorpo.  Un  eorp  de  etk:  Un  corpo 
di  case.  |  (Militare)  Andd  ai  eorp : 
Fresentarsi  al  reggimento.  Corp 
de  gtutrdia:  Corpo  di  guardia. 
Spirit  de  eorp  :  Spirito  di  oorpo. 
(DensitSi ;  robustezza)  On  vin  che 
g'h  del  eorp:  Un  vino  ehe  ha 
oorpo.  Cont  el  Idebig  ae  ghe  dh 
eorp  al  hrwud :  Con  un  po^  di  Lie- 
big  gli  si  dh  oorpo  al  brodo.  |  (Ti- 
pografia)  CarcUter  eorp  nceuv, 
eorp  ahttf  eec. :  Carattere  corpo 
nove,  oorpo  sette.  (Mortorio)«  G^dfi 
faa  el  eorp  »  (in  disua.) :  «  GU  han 
fatte  le  esequie.  Corp  de  ball: 
Corpo  di  ballo.  Corp  sant:  Corpi 
santi,  CamperieJ  (Esclam.)4(  Corpo 
deir.ugaf  »:  «  Corpo  sant'Arrosie  ! 
Corpo  di  mille  bombe  I  »  (in  dis. j 

—  Corpasc,  Corpacoio.  «  La  g'a 
6n  eorptise  minga  b^  » :  «  Ha  un 
oorpacoio.  punto  bello  ». 

—  Ck>rp6tt,  Camicioia. 

—  Ck>rporaa.  Vedi  Ineorporaa, 

—  Corporal,  Corporale.  Bisogn 
— :  Bisogni  corporali. 

—  Gorporadura,  Corporatura. 
On  omm  d*6na  gran  eorporadu- 
ra:  Un  uomo  di,  epc. 

—  Ck>rpprazi6n ,  Corporazione. 
I  eorporazion  reltgids:  hQ  corpo- 
razioni  religiose. 

.  —  ConusdoxiUnLCFestaeooles.). 
Corpusdomini.  M  eorpusdominx 
Vh  semper  in  gidvedi:  II  corpus- 
dpmini  yiene  sempre  in  giovedi. 
Cerent  (Travetto),  Corrente. 
Ount  eorent:  Conto  corrente.  Std 
in  eorent.  (Delia  stadera):  Cor- 
rente. 

Cerett,  Corretto.  Aequa  eoretta : 
Aoqua  corretta  (2).  «X*A  tegnuu 


(i)  C'6  in  flor.  la  fraao  oontraria :  Bi" 
•«<*[«»«  Vawima  in  corpo. 

(<)  Bioohier  d^acqua  pura  cob  qualche 
goeoia  di  mistrji.  I  eaffettieri  flor^ntlai  di- 


6na  eondotta  molto  — »  ( Civ. ) : 
« Tenne  una  eondotta  oorrettis- 
Binia». 

Corettdr,  Correttore.  Corettor  de 
stamp  :  Correttore  di  stampe.  «  Se 
8b€tgTir  H  famm  de  eorettor  >  :  «  Se 
sbaglio  tu  fammi  da  correttore  >. 

Corezional^  Correzionale.  Tri- 
bunal — :  Tribunale  correzionale, 

—  Corezi6n,  Correzione.  Cdt  de 
eorezion:  Vedi  Cd.  |  ^In  di  bozz 
el  ghe  fh  denter  tropp  eorezion  : 
se  pd  minga  fh  la  vtttd  »  :  «  Nolle 
bozze  fa  troppe  correzioni,  non  si 
pu5  tirar  innanzi  cos!  ».  I  «  QtieU 
jUeu  el  sent  poceh  i  —  »  :  «  Quel  ra- 
gazzo  sente  poco  le  —  ». 

C6r8,  Corso.  M  Cots  Venezia:. 
II  Corso  Venezia.  (Passeggiata) 
«  InciBu  gh*era  6n  beueors  » ': «  Og- 
gi  c'era  un  bel  Corso  ».  |  (Serie  di 
lezioni)  On  eors  de  studi:  Un 
corso  di  studi.  (Stadii)  El  tifo  I'a 
faa  el  s6  eors :  II  tifo  ha  fatto  il 
suo  corso.  « I/h  6v!  6pera  in  cars 
de  pubbHettzidn  »  :  «  ETun'opera  in 
corso  di  pubblicazione ».  <Iil  sd 
sHpendi  Ve  semper  in  eors  » :  «  n 
suo  stipendib  h  sempre  in  — ,  vi-, 
gore».  (Mestrui)  Avegh  i  sd  eors: 
Vedi  Marches.  (Partio.  colto  di 
.C6r,  Correre,  il  cui  plebeo  h  Co- 
ruu)  Vedi  Cor, 

Corsa,  Corsa,  /  eors  de  Vares 
alle  Casdne:  Le  corse  di  Varese 
aUe  Cascine.  Cors  al  trott:  Corse, 
al  trotto.  Cors  di  bieiel^it:  Corse 
delle  biciclette.  Cors  di  sedioeu ; 
Corse  di  sedioli.  |  (Scappata  in 
un  luogo)  «i^d  6na  eorsa  II  a  la 
Banea  a  eambid,  std  bigliett » :  «  Dh 
una  corsa  alia  Banca  a  oambiare 
questo  biglietto  ».  (Gita  pitL  lun/^a) 
«  Oo  faa  6na  eorsa  a  Napolx » : 
«Ho  fatto  un  corsa  o  una  scap- 
pata a  Kapoli ».  |  (Rubacohiare  in 
un'amministrazione)  M.EI  g*  h  faa 
denier  la  eorsa  o  la (dtif ma ^rcYl 
feoe  man  bassa^,.  | .  (Tramway  e 
onmibus  e  Yapori)  Ogni  eorsa  de 
tramm  la  eosta  aes  ghei  (volg.):- 
Ogni  corsa  del  tram  oosta  me-^ 
ci  oentesimi.  «  Qtiand  V  h  ehe 
parte  la  eorsa  per  Monza  frmtA 
che  ora  parte  il  vapore  per  Mon- 
za ?»  JL  corsa  e  a  tutta  corsa :  A 
corsa  e  di  gran  corsa. 


cono  c€^  coUo  achixso  se  Tavventore  ohi«- 
de  qualohe  goeoia  di  rhnm  o  di  cogjaac 


COR 


—  157 — 


COR 


I         Ctoraett  (D.  Fr.)  (in  dis.),  Far- 

t     fietto,   Corsetto  (usato  nel  medio 

I      evo  ora  in  perfetto  disnso),  Fa- 

soietta,  Busto.  «  J/era  in  eorsett  e 

in  BoUanin  »  : «  Era  in  farsettino  e 

Bottana  ». 

CerstT  (Di  oarattere  calUgr.  o 
anobe  tipograf.].  CorsiYO.  C^rHv, 
Umd  e  mmrueomt:  Corsivo,  ton- 
do  e  stampatello. 

Cdrt,  Corte  e  Cortile  (1).  (Fa- 
miglia  e  jpalazzo  del  Re)  La  Corte. 
Andii  a  Cort :  Andar  a  Corte.  Do^ 
ma  -e  gewHlomm  de  Cort  .*  Dama  e 
gentilnomo  di  Corte.  Jja  Cort  Vh 
%n  lutto:  La  Corte  h  in  grama- 
I  glia.  Cort  bandida:  Corte  bandita. 
!  I  (SpaEio  Bcoperto  nell'  interne 
deUe  case)  Corte  e  Cortile.  n^M 
a'h  buttaa  gid  in  cort  dal  quart 
pian^  : «  Si  buttb  giii  nella  oorte 
dal  quarto  piano ».  |  (Mostrarsi 
assidno  presso  donne)  J^agh  la 
eort  aila  sura  B.,.,:  Fare  la  corte 
alia  eignora  B...  (Presso  nomini) 
Fagh  &na  gran  eort  al  minister : 
Fare  una  gran  oorte  al  ministro. 
«  Quii  duu  A  sefan  la  eort  a  vir- 
eenda  » : «  Que^  due  si  liscisuio  re- 
ciprocamente  ».  ( Aocompa^amen- 
to  di  nozze  e  di  battesimi)  Corteo 
e  Codazzo.  Oh'era  adree  la  eort 
de  la  eposa  in  dodes  earozzT^ : « In 
dodici  oarrozze  c'era  un  gran  co- 
dazzo di  gente».  (Pr.)  Sefd,  la  eort 
a  la  mamma  per  la  tdsa :  Si  oor^ 
teegia  la  madre  per  la  figUa. 
—  Odrtin,  Corfiletto. 
-*-  O^rtasela,  Cortaooia.  Ona 
eartagda  semper  pihina  de  sa- 
b^:  Un  eianaio. 

OdrMll,  ColteUo.  Cortell  de  ta- 
vola,  de  eusinna,  de  eaeeia :  Col- 
teUo da  tavola,  coltello  da  oucina, 
da  caceia.  —  De  eaizolar :  Trin- 
cetto.  —  de  eieeolattee:  Spatola. 
—  ile  fomeuee  :  Stocoa.  —  de  ma- 
eeUar  :  Coltella.  Cortell  per  dertH 
i  ostrich:  Coltellino  per  le  ostri- 
cbe.  CorteU  a  eld  lamm :  Coltello 
a  due  lame.  —  ferm  in  manieh: 
Coltello  in  asta.  —  saraman^h  : 
Coltello  a  cricche.  M.  d.  d. :  Cor- 
teU eke  taia  quel  eh'  el  ghe  ved : 
Coltello  cbe  tagtia  e  once.  MHt  el 
eorteU  a  la  gola  :  Metter  ad  uno  il 
laocio  aUa  gola.  Atlgh  el  eortell 


(1)  OortiU  i  oorte  'tpaxiosa  «  artistfea. 
mel  pfttaHBi.  COrie  i  la  eomilne. 


^ 


per  el  manieh:  Tenere  il  coltello 
per  il  manico.  Ona  eosta  de  eot^ 
tell:  Una  costola  di  lama.  Qua- 
drH  a  eortell:  Accoltellata.  (Pr.) 
Amdr  de  fr<tdell  amdr  de  eortell 
(in  dis.) :  Pan  di  fratello,  pan  di 
coltello. 

—  Ck>rt611ada.  Coltellata.  Quand 
VI  ehe  se  finira  in  Italia  de  dUt  ^a 
di  eorteUadf:  Quand^  h  cbe  in  Ita- 
lia si  flnir&  colFuao  di  far  aUe  col- 
tellate? 

—  CorteUasc,  ColteUaccio. «  J^2 
g'aveva  in  man  dna  vaeea  d'dn 
eorteUase  » ( plebeo ) :  «  Teneva  in 
mano  un  boia  di  coltellaceio,  cbe  ». 

—  Ck>rtdll6iina,  Coltellona. 

>-  Ck>rte]l  mezzan,  Coltellotto. 

—  Cortellee,  Coltellinaio. 
Ck>rtesla,  Cortesia. «  Ch*el  me  far- 

a  la  eortesia  cte  »  :  «  Mi  facoia  o 
a  mi  faccia  cortesia  di  ».  «  ^/  m'd 
fwA  eortesia  in  del  preeei  >  : «  Mi 
feoe  agevolezza».  Struppid  de  eor- 
tesii:  Affogar  uno  neue  cortesie 
o  yincere  dl  cortesia.  On  omm  ehe 
sa  nanea  ddre  sta  de  eik  la  corte- 
sia :  Uno  screanzato. «  La  sda  eor- 
tesia, seidr^: «  La  sua  cortesia,  si- 
gnore».  (Pr.)  Cortesia  de  hdeea  la 
cdstapdeeh:  Cortesia  di  bocca  eo- 
sta poco. 

Corrd  (D.  Fr.),  Comandata.  «  El 
m'd  f<M  fh  6na  eorv^  del  diavoly^; 
«  Mi  fece  fare  una  corvee  o  una 
fatioa  indiavolata  ».  (Trattandosi 
di  dover  accompagnare  donne  a 
casa)  «  Stasira  sont  de  eorvS  » : 
«  Questa  sera  sono  di  oomando  ». 
«  La  padronna  de  easa  la  rn'Ht  im- 
post la  eorv^  de  fd  baUdt  queUa 
grassdn  earampanna  > :  «  La  pa- 
drona  di  casa  m'ba  imposta  la 
penitenza  di  tar  ballare  quella 
spanfierona  ».  ( Militare )  «  27  d  de 
eorvh  > : «  £  in  servizio  di  fatica  ». 

0680  (A  la).  Alia  cuccia.  P.  Ej 
«  FidOf  vd  a  la  edse  » : «  Fido  alia 
cuccia  ». 

—  068C1&  o  06cclii,  Cuociare. 
«  Cdsda  o  edeeia  A  » : «  Cuccia  \h  ». 

Gosclenxa ,  Coscienza.  nM  g*d 
la  eoseiema  de  viss  &n  gaJtanr- 
tomm  » : «  Ha  la  coscienza  d'  esser 
un  galantomo  >.  Avhgh  la  eoseien- 
jsa  spdrea :  ATer  la  coda  di  paglia. 
Avegh  la  eoseiensa  taeeada  a  6n 
eiod:  Non  averne  oavere  perso 
la  ooBciensa.  Avigh  &n  quaieose  de 
>  brutt  fw  la  eoseiensa:  Ayere  la 


COS 


—  158— 


COS 


soienza  sudioia,  inquieta...  Aftda 
gid  la  eaadema:  Avere  molta  ta^ 
me.  La  vds  de  la  eosHenza:  II  gri- 
do  della  ooscienza.  Oaregtus  la  eo- 
scienza:  Aggravarsi  la  ooscienza. 
Carieh  de  eoseieriea:  Sorupolo  di 
ooscienza.  Dover  de  —:  Debito  di 
— .  Ooscienaa  fada  aecUe^tta:  Co- 
scienza  elastica. « In  eoseUnza  po- 
daria  minga  dill »  :  «  Non  potrei 
asserirlo  in  ooscienza ».  Vess  6n 
omm  de  ooscienza:  Esser  un  uo- 
mo  di  ooscienza.  Trass  de  eosden- 
za:  Levarsi  un  peso  di  su  la  oo- 
scienza. «  Perd  ghe  vceur  6na  b^la 
eoseiemat  a... » : «  Per5  oi  vuole  nn 
bel  coraggio  a... »«  Ma  dove  te  gh'ee 
la  coscienza  f  » : «  Ma  dove  tieni  la 
ooscienza? »  Avhgh  dd  eoseienz:  A- 
vere  due  —  o  due  pesi  e  due  mi- 
sure. 

Goscritt,  Cosoritto.  Laeiamada 
di  coseritt:  La  cMamata  de'co- 
.scritti.  I  volontari  in  minga  co- 
seritt: I  volontari  non  sono  co- 
scritti. 

—  COBorlzldn.  Coscrizione.  Vkss 
in  eoscrusion :  Essere  nella  coscri- 
zione. V^s  f<Bura  de  la  coserizion: 
Esser  fuori  di  coscrizione.  Oiugd, 

.a  la  eoserizion:  Vedi  Oiceugh, 

Cosi  (P.  N.J,  Cosi.  «  E  eoAf>  : 
«E  cosif  »P.  £.:«  Te  ghe  see  st€ia? y^ 
n  Sly^.<  U  cosif  »  «  Ci  sei  stato  %  » 
«  Si ». «  E  oosi? » «  La  robba  la  sta 
cosi  e  eosi  »  :  «  II  fatto  sta  cosi  e 
cosi  ». 

Ck>8metlcli  ( P.  N. ) ,  Cosmetico, 
Ceretta.  Ill  cosmetien  per  tirik  su 
i  barhis :  La  ceretta  per  i  baffi. 
Ona  cannktta  de  eosmetieh:  Can- 
neUo  di  oosmetico. 

Ck>8petto  I  (In  disuso),  Cospetto ! 
Cospettone  I 

C08S,  Coso.  On  certo  eoss:  Un 
certo  coso.  |  (Inveoe  di  cossa) «  A 
fh  coss'h  ?  » : «  Per  che  cosa?  »  «  Ul 
s'  i  giugoM  tutt  coss  o  V  dt  venduu 
tuU  coss  » : «  S'fe  giocato  o  ha  ven- 
duto  tutto  ».  (Vedi  sotto  anche  il 
plurale  di  Cossa,  Cosa). 

—  Cossa,  Cosa.  Vedi  anche  Hob- 
ba.  Fb.  i  sd  eoss :  Fare  le  sue  de- 
Yozioni  (1).  Andit  a  fdguella  cos- 
sa: Andar  al  oesso.  On  poo  de 
queUa  cossa:  Un  pooo  di  ^udizio. 
Qtiella  eossa  de  vess  soil  «n  ed  o 


(1)  Fare  le  sue  eote^  f  n  flop,  lo  tl  appll- 
ea  a  far  i  propri  interewS  faecende. 


antalaa  o  in  hoUHta:  QueUa  ma- 
ledizione  di  essere  solo  in  oasa  o 
ammalato  o  al  verde.  «  Quand  se 
dis  %  edss  de  std  mond  baloss/  »  : 
«  Quando  si  dice  le  cose  del  mon- 
do  briccone  ».  Tra  i  alter  coss : 
Tra  Taltre  cose... «  Cossa  soeuia 
mi*:* Che  ne  so io ? )» (Interoalare 
oomuniss.)  U  6na  cossa  e  6n*aUra: 
E  una  cosa  e  Taltra.  (Gioco)  Trh 
coss:  Bazzica. 

—  Cosse.  N.  fr.: «  Cosse  te  vo^uf  »: 
«  Che  tu  Yuoi  1 »  «  Cosse  te  shsehet, 
alloraf* : «  Peroh6  mi  annoi  in  teJi 
oasol  »  «  Coss'  el  var  std  liber  f  » : 
«  Quanto  mi  ohiede  di  questo  U- 
bro  ?  »  «  Coss'hf  » : «  Che  oici  ?  » 

—  Ck>ssdtta,  Cosetta. «  O^oo  ditt 
mi  &na  eossetta  in  d*  6n*  orhggia , 
che.„  »  :  «  Gli  ho  detto  io  una  co- 
sina  in  unVorecchio  che...  »  «  Lee 
la  fit  i  sd  cossett ,  che  la  par  6na 
donn^tta  » : «  Ella  fa  le  sue  cosine 
ammodo,  che  sembra  una  don- 
netta». 

Gossl  (Aff.  volg.).  Vedi  Inscl 
(volg.  schietto). 

Cdssln,  Cusoino.  /  cossin  del 
lett:  I  guanciali.  On  sofhconduu 
cossin  de  part  e  part:  Un  sofZt  con 
due  cusoini  ai  lati.  (Se  cilindrici) 
Tbmboli.  Cossin  per  ctwi  o  per  rv- 
camh :  Tombolo  o  Guancialino. 
Cossin  de  seagn  ( in  disuse ) :  Cu- 
scinetto.  Cossin  de  piumma  (Che 
serve  a  scemar  ratcrito ) :  Piumi- 
no,  Cusoino.  (Ecclesiastico)^2eo9- 
sin  del  messal:  II  ouscinetto.  (Ma- 
cellai)  Cossin  del  mama:  Mela  di 
culaccio. 

—  Cosslnett,  Cusoinetto,  Guan- 
cialino. W.  cossinett  de  pontic  i 
gugg:  II  portaspilli.  Cossinett  d*o- 
d&r:  Guancialmo  profumato.  I 
(Perrovie)  /  cossinett  di  rotiii:  I 
Cuscinetti  sulle  traverse. 

—  CoBSlndn,  Guancisklone,  Gran 
cusoino. 

Ck>8ta,  Costa,  Costola.  ncM  s'e 
rott  la  thrza  costa  »  :  «  Si  ruppe  la 
terza  costola ».  Vhss  de  la  costa 
d*Adamm  :  Vedi  Adamm.  «  Ghe  se 
pd  cuntd,  i  cost » :  «  Gli  si  possono 
contare  le  costole.  Avhgh  semper 
vun  ai  cost:  Aver  uno  continua- 
mente  alle  costole.  «  Qu^'anHpa^ 
iieh  el  me  se  sera  miss  ai  cost  e 
g*oo  avuu  de  fh  e  de  d\  a  Ubera- 
men  »  :  «  Quell'  uggioso  mi  si  era 
appiccioato  d'intomo  e  non  sape- 


COS 


—  159  — 


COS 


TO  pill  oome  Bbaraszarmene ». 
Aiutt  de  eo9ta:  Aiuto  di  oosta. 
StrSnges  in  di  east:  RiBtriugersi 
nelte  spese.  Dormi  in  costa.  Dor- 
mice sul  fianoo.  (Maoellai)  Costa 
faUa  :  Costa  falsa.  (Specie  di  sob- 
bo 'O  oardone)  I  cost:  Le  bietole. 
i(Salita)  A  mhssta  casta  delta  coh- 
na:  A.  xnezza  oosta  del  oolle... 
«  La  strada  V  h  tutta  in  casta  » : 
•xLa  strada  eorre  tutta  sulla  oo- 
sta».  (Muratori)  Fdt  un  mur  in 
^o9ta .-  tin  muro  per  coltello.  Ona 
eosta  de  eorteU:  Una  costa  di  col- 
tello. (Gioco  deUe  bocoe)  mDdgh 
in  e<Mto»  :  «Pigliala  da  banda». 
(Di  denari)  Metti  in  eosta  :  Aocu- 
mulare.  «  Mi  i  spendi  eliiie  mett 
in  eotfto»:«Io  li  spendo  e  lui  li 
jnette  in  serbo  ». 

—  Goatdn,  Costolone  (1).  /  co- 
9tan  del  eanoU  :  La  costolatiira  del 
canotto. 

—  Ck>BtalcBTilaj  Costerella.  mM 
tenUe  in  pian  el  finipa,  e  H  co- 
fninciava  6na  costaiceula  »  :  «  II 
fientiero  in  piano  terminaya  e  oo- 
minciava  una  picoola  erta  ». 

—  GofltaliBiira,  Costolina  Ona 
eostaieBura  de  animal:  Una  costo- 
lina di  maiale. 

—  Ck>tAUtta,  Costoletta.  Cote- 
letia  impanadaf  alia  milanesa  :  Co- 
atoletta  panata,  alia  nulanese.  Co- 
ieletta  aUa  graHeola:  Braciola  o 
alia  zratella.  |  (Pizzi  o  basette 
Inngne)  Basettone. 

—  Ck>telettl]ia,  Costolettina. 

Costii ,  Costare.  Costd  ear:  Co- 
star  caro.  Costii  came  sakuUi:  Co- 
stare  aalato.  Oostd  i  oee  del  coo : 
Coetar  un  ooohio. « M  vui  anea 
M'el  eoetass  6n  miUon  » : «  Lo  to- 
glio  aTesse  a  oostarmi  on  milione  ». 
«  Std  Unorh  ehi  el  m*  h  costaa  see 
ann  de  studi  » : «  Questo  lavoro 
mi  ooBt6  sei  anni  di  studio  ».  (Ma- 
iseUai)  Bianeh  costaa:  Lombata. 

—  C0Bt6s,  Costoso,  Caro. «  Quel- 
V  apartament  V^  iropp  costos»: 
«  Qnell'appartamento  e  troppo  oa- 
ro  o  anene  dispendioso  » . 

Gostanna,  Costana.  (Piaga  del- 
le  beetle  da  soma)  Gmdalesoo. 

CoBtania,  Costanza.«  ^  g'iKt- 
vuu  la  eostanza  de..,  » :  «  Ebbe  la 


(1)  Omolone^  tra  il  volgo  flor.  signtflca : 
»oti€0^  rotto^  viUano;  4  oome  eiottoloiM; 
na  fono  termini  della  plebe* 


costapza  di».  La  fiostanea  de  Va- 
m6r:  La  eostanza  in  amore.  |  Tir- 
la  Costansa:  Tela  di  Costanza. 

—  Costant,  Costante.  «  Ghtai  a 
lit  s*  el  fuss  minga  eostant  a  «o- 
rhnm  ben  » :  «  Guai  a  lui  se  non 
fosse  costante  nel  suo  amore*. 

-  —  Oostantement,  Costantemen- 
te. «  L*odiaroo  costantcment » : «  Lo 
odier5  fino  alia  morte  ». 
Coitee  (In  disuso),  Costei. 

—  Gostu,  Cestui. 

—  Costor,  Costoro. 
Gostemazidn  ,     Costemazione. 

«  QueUa  povera  famiglia  I'  h  tutta 
in  costemaeion  >  : «  Quella  povera 
famiglia  ^  immersa  nella  ooster- 
nazione  ». 

€08tipa88-ipaa ,  Pigliarsi  una 
imbeccata ,  Inf readare.  «  Sont  co- 
<Hj9aa  » : «  Sono  infreddato». 

—  Gostipazidn,  Costipazione,  In- 
freddatura.  Tcru  su  ona  cosHpa- 
sion:  Becoarsi  un' inf  reddatura  o 
una  oostipazione.  (Volg.  id.  inve- 
oe  di  Costituaidn). 

Gostitul-tuU-tuisB ,  Costituire. 
/  autoritoM  costituii :  Le  autoritk 
costituite.  Costitul  6n  precedent: 
Costituire  un  precedente.  (Pre- 
sentarsi)  «  El  8*e  costituii  at  cara- 
biner  » :  «  B*h  oostituito  ai  oarabi- 
nieri». 

— lCk>stltutt,  Costituto. «  Li  del 
primm  costitutt  Vd>  confesscui  tuU 
coss  »  :  «  Gi&  nel  prime  costituto 
oonfes85  ogni  suo  delitto  ». 

—  C08tiiuzi6n ,  Costituzione. 
Quand  el  re  Vh  daa  la  costituzion,..: 
Quando  il  re  diede  lo  Statute...  H 
( Circostanza)  «  Me  trcewoi  de  vhs 
tn  d*dna  brutta  costituzion  » (in  dis- 
uso ) :  «  Mi  troYo  a  mal  partito  ». 
I  (Complessiono  iisica) «  L'h  de  bo- 
nissima  costituzion  »  : «  £!  di  ecoel- 
leute  costituzione  ». 

—  CoBtitnzional,  Costituzionale. 
Circol  costituzional :  Circolo  co- 
stituzionale. 

Costreng  (Volg.).  Vedi  Costring. 

Cdstring  -  OBtrett ,  Costringere 
«  Mi  te  costringi  minga  a  sposall, 
ma...  »  :  «  lo  non  ti  costrmgo  a 
sposarlo,  ma».  ^Z/h  staa  costrett 
a  aecettdi »  :  «  Fu  oostretto  ad  ao- 
oettare  ». 

CoBtml  -  stmii  o  Btmtt,  Co- 
struire.  Costrul  6n  pont  defhr,  dn 
staJbilimeni:  —  un  ponte  di  ferro, 
uno  stabilimento.  Vedi  Fabrieh, 


COS 


---leo- 


OOT 


■  r  I 


—  OoBtmaldn,  Costruzione. «  8tdi 
part  Vh  tutia  de  eoatrusion  moder- 
nay^:^i  Questa  parte  h  tutta  di 
moderna  costruzione  ». 

—  Ck>8tnitt.  Costrutto.  Oattagh 
el  tostrutt  d'ona  robba:  TroTaroi 
il  — ,  bandolo. 

Costomaa,  CoBtumato  (1),  A-v- 
vezzo.  « Son  minga  eoetunuta  o 
€U8uefaa  a  bev  Vamaro  primma  de 
disnd  » : «  Non  sono  aTvezzo  io  a 
bevere  Tamaro  prima  di  pranzo  ». 

—  Oostumm^  .Costume  (Civ.). 
Ogni  paes  a'd  %  ed  eoetumm:  Ogni 
popolo  ha  le  sue  usanze.  Fed  de 
h&n  eoatumm:  Attestato  di  boni 
oostumi.  I  (Abito  per  yeglioni  e 
feste  mascherate  in  costume) «  M 
g*aveva  sit  6n  eostumm  a  la  Itaf- 
jaUla  »  :  «  Vestiva  un  costume  al- 
ia RaffaeUo  »  (2). 

C»6t,  Cote.  Cfon  la  edtepceu  eon 
la  eoramkUa  se  ghe  dd  el  fil  at 
resd:  Colla  cote  e  eolla  strisoia  si 
affila  il  rasoio. 

Ctotenna  (P.  N.),  Cotenna.  La  eo- 
tenna  del  sang'u:  I  grumi  del 
eangue. 

Gotlszirtizsaa-lzzass,  Quotare, 
Tassare  privatamente.  «  L'  hmm 
giamd  beu  e  eoHzzcM  anea  lit » : 
« L^  abbiamo  ^ih  quotato  anche 
lui »,  uLAh  vedt  mi  ehe  ehl  bisogna 
eotizoM  »  :  «  M'accorgo  ohe  qui  bi- 
sonia  snocciolare  ». 

U0t6n,  Cotone.  Qu^t  VI  minga 
tutta  lanna:  gh'h  del  eoton:  Co- 
desto  non  h  tutta  lana,  c'^  del  co- 
tone.  Coton  in  fll :  Cotone  filato. 
Tila  eoton :  Tela  di  cotone.  «  El 
g*  h  el  eoton  o  el  bomhas  in  di 
or^g:  Vedi  Bombaa, 

—  Cotoni,  Accotonare  (S),  Ar> 
ricciare.  Cotond,  %  eavH:  Incre- 
spare  i  oapelli. 

Ck>t6mo  o  Ck)tiimo,  (4),  Stivale, 
Vedi  Strivall 


(1)  CostunuUo  a  Firenze  signifloa  sopra- 
tutto  uomo  di  btkoni  costunU, 

(2)  Costume  albx  RaflheUo,  od  altro  lo 
si  dice:  ma  a  riprovatissimo,  da  chi  vor- 
rebbe  ene  i  Piorentini  parlamero  Minpre 
come  libri  atampati.  S*avrebbe  a  dire: 
Vestiva  nel  ooatinne  de'  tempi  di  Raf- 
faeilo. 

(3)  Accottonare^  propriamente  e  arrio- 
ciaril,  p«Io  ai  panni. 

(4)  E  rimasta,  ma  come  voce  colla :  cal- 
»Or  il  cofumo. 


C6tt,  Cotto.  Cott  a  rost,  a  tksM, 
a  bagn  maria,  eee, :  Vedi   Cceus. 
Cott  eh' el  se  desfa  in  boeca:  Stra* 
cotto.  M.  d.  d. :  Chi  le  vcsur  eotta 
e  ehi  le  vmur  eruda:  A  obi  place 
ootta  e  a  ohi  cnida.  N6  vore  6na 
robba  n^  eruda  n^  eotia:  Non  la 
o  lo  Toler  piii  ootta  n^  piti  oruda 
o  nh  cotto  n^  crudo.   Contann  su 
o  fann  de  eott  e  de  erud:  Gon> 
tame  o  fame  di  tutti  i  colori  Opp, 
Fame  di  quelle  ohe  non  hanno    j 
n^  babbo  ne  mamma.  |  (Innsmo- 
rate)  Cott  eome  6n  agdn:  Cotto 
spolpato.  I  (Ubbriaco)  Cott  eome 
on  Me:  Cotto  come  una  monna. 
(triviale).  |  (Aggiunt.  a  yino)  Vino 
cotto.  I  (Lavoro  di  muratura)  Jjor- 
v6r  in  eott :  Lavoro  di  cotto.  F.  E. : 
^L*  h  de  eott  o  de  viv/»:«Edi 
lavoro  o  di  pietra?». 

C^tta,  CoUa.  La  eotta  delpret: 
La  eotta.  |  Dur  de  eotta :  Esser  di 
oattiva  cottoia  (volg.)*  Bur  de 
eotta:  Duro  di  comprendonio.  | 
(Certa  quantitik  che  si  cuoce  in 
fomo  o  lomace)  La  eotta  del  pan: 
La  eotta  o  fomata  del  pane.  La 
eotta  di  quadrei :  La  ootta  de'  mat- 
toni.  Xa  eotta  de  eioeeokUt:  La  i 
eotta  di  cioccolato. 

—  Ck>ttiira.  Dur  de  eottura:  Di  i 
cattiva  cottoia.  El  ris  el  wxur 
minga  met^  de  deadott  minutt  de 
bonna  eottura :  II  riso  non  richie* 
de  meno  di  diciotto  minuti  di 
buona  eottura.  Q  (Innamor.)  Vedi 
Cotta, 

—  CoWbc,  N.  fr. :  Cott  CotHee: 
Cotto  straootto. 

—  Ck>ttl2ma  (Piooola  ootta  ne'  va* 
rii  significati). 

Comrla  (D.  Fr.),  Cotteria  (1), 
Combriccola,  Cricca,  Consorteria, 
Brigata,  Society,  Compagnia.«i/e 
d'dna  certa  eotteria  de  gent,  ehe 
g*  d  tutti  6n  igteee  pensh  » : «  Ejdi 
appartiene  a  una  eerta  cottena 
di  gente  che  la  pensano  tutti  ad 
un  modo  ».  La  eotteria  del  eaffl 
tal :  La  compagnia  del  oali%  tale. 


(1)  Cotteria  e  parola  bollata,  e  Bonlaai 
trova  ne*  dixionarii.  Bppore  biaogna  e(m- 
venire  olie  nessuna  delle  sei  vooi  mene 
da  me  a  riscontro  e  in  sostituzione  dl  quel 
gallicismo,  ne  rende  la  sfamatara  tatta 
propria.  Combriccola^  Ctieca  •  COtuorteria 
dieo^o  troppo.  BriffOta,  Sodettk  e  Compa- 
gnia non  abbattaaza. 


COT 


—  161 


GOV 


Cotte6d68Cli  (Onomat.  della  gal- 
lina  ehe  ha  fatto  Toto)  Coocod^. 
Far  eoUeddesch:  Far  coccod6. 

Cottlm,  (Lavoro  dato  a  far  a 
prezzo  fermo),  (P.  N.J.  Cottimo. 
«  TuU  et6  lo/vord  eht,  Vh  sttta  faa 
n  eottim*  : «  Tutto  codesto  lavoro 
fvL  fatto  a  cottimo ».  Dit  o.Ujru  a 
eottiin :  Dare  o  torre  a  oottimo. 

Ck>tumlB  e  Gotumo  (Varie  spe- 
cie di  Pemioi),  Stama,  eco.  vedi 
Telenco  eaggio  degli  ucoelli  iQm- 
bfffdi. 

Ck>Ta,  Vedi  Coa, 

Ck>Tli-Ck>yaa,  Covare.  Covin  iceuv: 
Covare  le  ova.  (Piz.)  Covh  el  mal : 
Covare  il  male.  Covd,  el  icbugh: 
•Oovar  la  cenere.  Coxih  Vodi  per 
^vun,  Covar  rancore.  M.  d.  d. :  M 
temp  el  eova :  II  tempo  si  mette  a 
pioggia.  (Di  donna  prossima  a 
parte)  Niochiare  (1).  «  L'h  giust  B 
•eh'el  eota  /  »  :  «  E  11  eova  to ! » 

—  CtoTada,  Covata.  « £  missuu 
vott  poresitt  da  6na  eavada  solla : 
«  Da  una  chiocciata  sola  sono  usci- 
U  otto  pnlcini ».  |  (Colpo  di  coda) 
Vedi  (^ada, 

OOVBTC,  Coperchio,  Coprioella, 
Copertoia  (Siena  e  Arezzo).  JEl  co- 
vere  del  ealdar :  La  copricella  del- 
le  pentola  o  del  paiolo.  Toru  gib 
tl  eavere  :  Idem.  «  M  pioeuv ;  an- 
dkmm  a  eovere  »  :  «  Piove ;  andia- 
mo  al  eoperto».  (Riflesso  storico) 
mJEl  eovere  di  Figin:  II  portico 
de'  Figini.  |  (Pr.J  M  diavol  el  fh 
i  piffnatt  nttnga  %  eovere :  II  dia- 
Tolo  inse^a  a  far  le  pentole,  non 
i  ooperohi. 

—  Ck>TercMl,  Coperchietto.  On 
eovereell  de  legn:  Vedi  Spaasceu. 
SI  eovereell  o  eovere  del  earner: 
Vedi  Taiee, 

—  C<rv6rci6n  (Gran  coperchio  o 
grande  copricella). 

—  Ckyyerta,  Coperta.  La  cover- 
ta  del  UU,  del  eavall:  La  coperta 
del  letto,  del  cavallo.  Jja  coverta 
^  liber:  La  oopertina.  I  (Sotter- 
fagio  o  pretesto)  Ricopertura.  «  La 
tegneva  quella  vhggia  come  de  eo- 
verta  »  :  «  Teneva  quella  veochia 
per  ricoperta  o  copertella  ».  SoU  a 
la  eoverta  de  la  benefieerisa,  boe- 
eonen  ehe  I'h  dn  piew*  : «  Sotto  la 


(1)  NicchUtre  a  Colle  sign! flea  ^xvrepuz- 
xor  di  eadUwere  e  a  PIrenze :  non  risol- 
verti  a  tkr  tma  oosa. 


ricoperta  della  beneficenza  mbano 
ehe  e  un  desio ! » 

—  COTettinna,  Oopertina.  La 
eopertinna  soft  a  la  sella:  La  oo- 
pertina. CovetHinna  nel  sense  di 
persona,  Vedi  Coverta,  terzo  e- 
sempio. 

—  CoYertlroen  (In  dis.),  Coperta 
da  bambini.  Coliricella. 

—  G0Yert6n,  (Specie  di  rete  da 
ucceUi),  Copertone. 

Cozzk-zaa-zass.  Cozzare  (P.  N.). 
« I^  inutil  de  sta  li  a  cozzd,  eon  lii » : 
«  ^  inutile  fare  le  cozzate  con  lui ». 

—  Cozzada,  Cozzata.  Capata.  Dd. 
6na  cozzada  in  del  mur:  Battere 
Una  capata  nel  miiro. 

—  Ck>zzln,  Capino.  « Adlss  V  i, 
m^88  gid  polid  el  sd  cozzin  e  el  si 
daa  a  stiMid  j> :  «  Ora  s'^  messo  a 
studiare  di  buzzo  buono  ».  (Di  ra- 
gazzo  e  anche  d'uomo  di  molto 
mgegno)  «  Qtiell  I'  h  6n  cozzin , 
mah  »  : «  E  un  graneUin  di  pepe  ». 

—  Cozz6n,  Testone.  «  mett  gib 
&na  volta  quell  eozzon  »  :  «  Mettiti 
una  bona  volta  a  studiare ».  (Gros- 
so  capo  da  masoherarsi)  Masche- 
rone. 

—  Cozzott,  Testone. 

Cri  cri,  (Imitative  del  grac- 
chiare  dei  corvi),  Cra  Cra. 

C^co.  Vedi  Crico. 

Crapa,  Cranio.  Crcma  de  mort: 
Teschio.  Crapa  pelada :  Crocchia 
pelata  (Pistoia),  Zucca  pelata.  (Ti- 
ritera  popolare)  La  crapa  pelada 
la  fdb  i  torthi ;  ghe  ne  dd  minga  ai 
sd  fradei ;  i  sd  fradei  fan  la  lac- 
dctda  e  gh'en  dan  minaa  a  la  cra- 
pa pelada :  Zucca  pelata  fece  i 
tortelli  e  non  ne  diede  a'  suoi  fra- 
telli ;  i  suoi  fratelli  fecero  la  frit- 
tata  e  non  ne  diedero  a  zucca  pe- 
lata. I  (Cervello)  «  Tceutel  fmura 
6na  bonna  volta  daJla  crapa  ^  : 
«Levatelo  una  buona  volta  dal 
cepi)icone»  (pop.).|(Uomo  di  gran- 
de ingegno)  « Qttel  ehe  fior  de 
erappa .'  » :  «  Quelle  j  ehe  talonto 
sfondato  ! »  (Meretrice)  «  L*h  6na 
erappa.ma  propi  de  quii  del  vi~ 
eoZ »  :  «  E  una  sgualdrina  d'ultimo 
range  ». 

—  Grap^tta,  Testolina.  «  L*i  6na 
honna  erapetta  » :  «  fi  una  testo- 
lina assestata  ».  |  (FondeUi  di  bot- 
tone)  Anima. 

—  Crapin,  Zuochino. 

—  Grap6n,  Testone. 

11 


CRA 


—  162  — 


ORE 


Graioi^,  Crasoi^,  Pataoohe 
fVolg.).  <lJl  g*  aveva  el  stomegh 
tutt  pien  de  erasei^  »  :  «  Aveva  il 
petto  coperto  di  decorazioui ». 

Gravatta,  Cravatta.  In  mar- 
ginna  e  cravatta  bianea :  In  abito 
nero  e  cravatta  bianoa.  Fabbriea 
de  eravatt:  Fabbriea  di  oravatte. 

-—  Crayattiima  (Delle  donne), 
Cravattina.  Al  eoll  6na  eravat- 
Hnna  de  garza:  Al  collo  una  era- 
vattina  di  velo. 

—  Grdvattin  (P.  N.)  (La  parte 
ppsteriore  del  oollo),  Gavigna. 
Xf%a]^h  vun  per  el  cravattin:  Ag- 
gaviniarlo. 

—  CTavattee  (P.  N.),  Fabbrioa- 
tore  di  cravatte,  Cravattaio  (1). 

Grea  o  Greia  (Volg.).  (Aggiun. 
a  terra).  Terra  erea  :  Argilla,  Gre- 
ta. On  hozzett  in  terra  erea:  Un 
bozzetto  in  creta. 

Gre&-eaa-ea88,  Creare.  Mo  V  h 
ereaa  I'universo  :  Dio  cre5  V  uni- 
verso.  Bisogna  minaa  ereasejaem- 
per  di  illusion:  Non  bisogna  orear- 
Bi  continuamente  delle  illusioni. 

—  Greatdr,  Creatore.  Andit.  o 
manddt  al  creator  :  Andare  o  man- 
dare  al  creatore.  ToshUi  Vh  staa 
el  creator  del  teater  in  diaUUpie- 
montes:  ToseUi  fu  il  creatore  del 
teatro  in  dialetto  piemontese. 

—  Greatura,  Creatura.  La  mia 
ereatura:  La  mia  oreaturina.  (A 
bella  persona)  «  Che  bella  creatu- 
turaf  »  :  «  Che  bella  oreatiura  I » 
(Compatim.)  «  Povera  ereatura  f  »: 
«  Poveraccio  I »  (Persona  attaoca- 
ta  ad  altra  per  rioonosoenza)  « I/'h 
6na  86a  creatura  »  :  «  £}  una  sua 
ereatura  ». 

—  Greaturinna,  Creaturina.  (A 
bel  bambino)  «  C?ie  bella  creatvr- 
rinna  /  » : « Idem  ».  (A  donnina  bel- 
loocia)  «2/'^  6na  creaturinna  me- 
nudra^  che  la  podaria  stit  in  Veta- 
eghre  tnsemma  ai  belee  »  :  «  fi  una 
donnina  cos)  piccina  e  graziosa. 
ohe  potrebbe  star  a  mostra  nel 
mio  scarabattolo  ». 

Greanza,  Creanza.  Creama  de 
vUlan:  Creanza  da  mercatino. 
Omm  sensa  creanza :  Uno  screan- 
zato.  (Pr.)  Invidd.  Vh  creama,  ac- 
cetta  Vh  petulanza  (in  dis.)    (Ap- 


(1)   CnmaUaio  a  Plrenz«   vale  aaehe : 
strottino. 


proBs.) :  Chi  va  alia  festa  e  non  ^ 
mvitato  toma  a  oasa  sconsolato. 
Cred ,  Credere.  « Me  Vh  fada 
ered  »  :  «  Me  la  gabellb  ».  (Cfolto) 
«  Mi  eredi  in  Dio  e  neUHmmortt^ 
litcM  de  V  anima  » : « lo  credo  in 
Dio  e  nella  immortality  dell'  ani- 
ma ».  «  Cred  o  n6  ered  V  h  tn««l »: 
«  Credere  o  non  credere  la  e  oosi  ». 
Ona  robba  minpa  de  ered  !  :  Cosa 
da  non  credersi  1  «  LU  nd  el  cred 
8e  nd'l  ved  » : « Idem  >.  «  Se  fdtprest 
a  cred,  ma... »  :  «  A  credere  si  fa, 
presto,  ma.... »  « ^  me  cred,  the 
g' oo  nanca  6n  q-uaUrin  in  soe- 
coeda  ^  » :  «  Crede  lei  che  che  non 
ho  un  solo  centesimo  in  tasoa  ?  » 
(Stimarsi)  « Ini  el  se  ered  6n  gcr- 
nxo^  : «  Si  crede  d'essere  un  ge- 
nio». 

—  Gredenxdn,  Credenzone.  On 
b&n  —  .•  On  gran  — . 

—  Gredltj  Credito.  Avlgh  bdn,  o 
eattiv  credit:  Avere  o  non  aver 
credito.  Phrd  el  credit :  Perder©  11 
credito.  Fd>  phrd  el  credit :  Scre^ 
ditore.  Mhtt  a  credit:  Porre  a 
credito.  Scceud  6n  — ;  Riscuotere 
un  — .  Operazidn  de  credit:  Ope- 
razioni  di  credito.  (PrJ  CM  n6 
g*h  dhbit  nd  g*it  credit:  Idem. 

—  Gredltdr,  Creditore. 

—  Greditin,  Piccolo  credito,  Ore* 
dituccio. 

—  Gredltdn,  Grosso  credito. 
Ood  — :  Gran  credito, 

—  Gredenzlal,  Credenziale.  Otia 
credenzial  su  Londra:  Una  lettera 
di  credito  su  Londra. 

Gremli-emaa  (P.  N.),  Cremare. 
«i?  A  voruu  vhss  cremaa  dopo  mort »: 
«  Voile  esser  cremate ;  dal  suo  te- 
stamento  ». 

—  Gremazl6n  (P.  N.),  Crema- 
zione.  JJa  crenutzion  la  purifica: 
La  cremazione  purifica. 

—  Grematorl  (P.  N. ) ,  Crema- 
toio,  Crematorio.  Mcrematori  Vh 
nel  eimiteri  monumental:  II  cre- 
matoio  ^  nel  cimitero  monumen- 
tale. 

Gremes,  Cremisi.  Ross  cremes: 
Rosso  cremisi.  «  Jj'h  dAventaa  cre- 
mes in  faeda  » :  «  Arrossl  fino  nel 
bianco  degli  occhi». 

Grexnma  e  Gr^mni,  Crema.«  Ok'sr- 
ra  tutta  la  erhmm ,  de,.,.  Mi- 
lan » :  «  C  era  tutta  la  crema  di... 
Firenze  ».  Ona  zuppa  che  la  par 
reva  6na  cremma;  Una  zuppa  che 


ORE 


—  163  — 


CSE 


a  la 


h  una  orema  pert'etta.  Jjatt 
erhnm:  Vedi  CavoVlatt. 

Cremdrtarter,  Cremor  di  tarta- 
ro.  Oremortarter  e  magnesia:  Cre- 
more  e  magnesia. 

Gr6n  (D.  T.)  (Specie  di  radice; 
grattata  pel  lesBo;,  Crenere  o  Ra- 
dice. 

CrtnxLa,  Crena,  Fessora.  Za 
crenna  de  la  guffgia  de  ctisi:  La 
enina  dell' ago.  Jm  erennadi  eiapp: 
—  delle  natiohe. 

—  Grenniii,  Fessurino. 
Orenxkk  (Volg.).   Vedi    CiecA  e 

Jiddes, 

Grepli-paa-pass,  Crepare.  Cre- 
ph  de  la  paura^  de  la  raibbia,  de 
aolor:  Ci«pare  di  spavento,  di 
rabbia,  di  dolore.  Bobb  de  erenh 
del  rid:  Cose  da  sooppiar  dalle 
Tisa.  Crepdt  de  salut:  Crepare  di 
salute.  M.  d.  d.:  Se  pd  erepii  d*6n 
gold:  Mi  lascerebbe  morire  piut- 
toeto  obe  darmi  denaro  o  Non  fa- 
rebbe  un jprestito  neanohe  a  scop- 
piare.  «  Se  n*6l  diai,  creppi  » :  «  Se 
non  parlo  scoppio  ».  «  X'  ^  voltaa 
via  genza  nanea  dl  erepa  » :  «  Se 
n'^  andato  senza '  dire  n^  addio. 
n^  arrivederci  ».  |  ( Sorepolare) 
Sta  marmitta  Vh  erepada :  Questa 
zuppiera  h  incrinata  o  fessa  (1). 
m,Me  erippa  fctura  el  palmo  di 
man  » :  «  Mi  si  screpola  il  palmo 
delle  mani».  M.  d.  d.:  Crepa  el 
ttrolog:  I^ma  oieco  poi  indovino 
Opp.  jE*rima  Pannunoidhpoi  il  ma- 
Iflmno.  «  Cr^pa,  s'Hoppa  e  fd,  dna 
hella  botta  /  » :  «  Che  to  possa  ore- 
pare  ».  «  Se  erediss  de  erepd,  guar- 
aa/  »:  «  Se  credessi  di  crepare  I  » 
(Pr.)  A  earegaU  troftp  el  s'eidpp  el 
er^m:  Chi  troppo  tira,  la  oorda  si 
spezza.  JS  fit  e  fiL  e  pneu  se  erep- 
pa .'  E  fai  e  fai  alia  fme  si  muore. 
«  Ch'el  vcBubbia  erepit  /  »  (di  ohi 
fa  Gosa  molto  insolita  in  bene) : 
«  E'  vuol  morire  I  » 

—  Cr^pp  ( Sost. ) ,  Crepa.  On 
erepp  in  del  mur :  Una  crepa.  On 
er^jp  in  la  boUiglia:  Crepatura, 
Inonnatura.  L*h  minga  erepp :  E 
ealdo.  M.  d.  d.:  Sonilt  de  erepp 


(i)  Fra  incrinata  e  fuaa  e*i  ana  piocola 
differenza  che  manca  aldialetto.  Un  vaso 
di  terra  ootta  inerlnato  pa6  servire  anco- 
ra  ml  ftUMO.  S«  h  fMSO  blao«na  battarlo 
ai  eoeei.  L'inerlnato  i  snperDciale. 


(di  persona) :   Crooohiare.  (Specie 
di  velo,  (D.  Fr.)  Crespo.. 

—  Crepaioili,  Crepare.  Crepa~ 
sddt  del  rid:  Crepar  dalle  risa. 

—  Grepazs,  Crepaccio.  «  Oh'era 
in  thrra  eerti  erepaaz  che..,  » : «  C'e- 
rano  nel  terreno  certi  crepaeci 
che... »  (De*  cavalli)  Crepaccio  , 
Rappe'. 

—  Grepada.  N.  fr.:  «  JFinalmeni 
elg^A  daa  6na  bonna  erepada  » : 
«  Finalmente  quel...  h  crepato  ». 

—  Grepadlnna.  N.  fr. :  Bagh  6na 
bonna  crepadinna:  Andarsene  per 
sempre. 

—  Grepadura,  Crepatura.  Ore- 
padura  in  del  mur,  —  in  la  pell: 
Crepature. 

—  Grepadurixma,  Leggera  cre- 
patura o  crepa. 

—  Crepin,  JPiccola  crepa,  Fes- 
surina. 

—  Gr6p6n,  Crepaccio.  Gh*  h  6n 
erepon  in  del  eauiin:  Nella  cati- 
nella  o'^  ima  gran  crepa. 

—  Crepapanscla  (P.  si.),  Crepa- 
pelle.  MangOt  a  erepapanseui : 
Mauj^ar  a  crepapelle  o  a  crepa- 
pancia. 

—  Crepacoour  (P.  N.),  Crepa- 
cuore.  Mori  de  erepaea&ur:  Mori- 
re di  crepacuore. 

—  Grepafiaa,  Crepapelle.  Bee  a 
erepafiaa:  Bere  a  secchie. 

Carescendo  (Civ.  P.  NJ,  Cre- 
scendo. /  crescendo  de  Rossini: 
I  crescendo  di  Rossini.  On  cre- 
scendo de  sproposit:  Un  crescendo 
di  spropositi. 

—  Grescenxa  (P.  N.),  Idem.  M 
Po  Vh  in  erescema :  II  Po  ^  in  — . 

—  CrdsUna,  Cresima.  Tegnl  a 
cresimM:  Tenere  a  cresima.  Dhla 
cresima  senza  vlss  vhscov  :  Schiaf- 
feggiare  altrui. 

—  Creslmli-Bimaa ,  Cresimare. 
«  HI  Vd  cresimaxi  come  ra  » :  «  Lo 
8chiaflfeggi5  a  dovere  ».  I  «  JTZ  «'^ 
cresimaa  pocch  temp  /a  » :  «  Si 
cresimb  quest' anno  ». 

— GreBxna  (Volg.).  Vedi  Cresima. 

—  Greim&  (volg.).  Vedi  C7re- 
sim43L. 

GreBP,  Crespo.  Faeda  crespa : 
Viso  raggrinzato,  grinzoso  o  cre- 
spo. (Term,  di  comici)  Crespo. 
«  Damm  dnpoo  de  creep  per  famm 
i  sdaniiglion  » :  «  Dammi  un  po' 
del  tuo  crespo  per  le  basette  o  per 
farmi  le  basette  ». 


ORE 


—  164 


ORE 


Gresp^-Bpaa-Bpass,  Increspare^ 
Crespare.  M  latt  buii,  a  lassall  h 
6n  poo,  el  se  crespa  desoravia:  II 
latte  bollito  subiro  si  increspa  o 
raggrinza  alia .  su^erficie.  Fir  de 
eresph:  Ferro  da  mcrespare. 

—  CreBpadura ,  Increspatura. 
«  Vh\  ghe  va  daa  6n  poo  de  cre- 
spadura  » :  «  Costi  ci  vole  un  po' 
6i  increspatura  ». 

—  Grdspa,  Crespa  e  Piega.  Bir- 
sogna  falla  a  eresp  :  Bisogna  cu- 
cirla  a  crespe.  JFciccia  pienna  de 
eresp :  Faccla  tutta  a  grinze. 

—  Crespln,  Ventaglio.  On  hUl 
crespin  de  avori:  Un  bel  venta- 
glio di  avorio.  Parafceugh  faa  a 
crespin:  Parafuoco  a  ventaglio. 
-J  cann  del  crespin :  Le  stecche.  J 
(Delia  carrozza)  JSl  hdffUt  se  po 
nb  tirall  sii ;  gh*h  rott  el  crespin : 
11  mantioe  non  lo  si  pu5  alzare : 
^  spezzata  la  rosta.  |  (Sui  polsi) 
t<  La  g'd  i  sd  bravi  crespin  de  part 
e  part » :  «  Ha  sulle  tempia  le  sue 
brave  zampe  di  gallina  ». 

—  Crespln^tt,  Piccolo  ventaglio. 

—  Cresplndii,  Grande  ventaglio. 
CrdBS-esBuu,   Crescere.  Cress  a 

tutt  cress :  Crescere  a  vista  d'oc- 
oMo.  Av^  finii  de  cress :  Aver  fi- 
nito  di  cx'escere.  Cress  eliitt:  Rin- 
carar  il  fitto.  Cress  de  la  lunna: 
n  crescere  della  luna.  Cress  in 
man-:  Crescere  a  ocohiate  Opp. 
Diventar  grande.  P.  E. :  «  Quell 
lavord,  el  me  cress  in  man  tutt  i 
di » :  «  Quel  lavoro  mi  diventa 
grande  ogni  giorno  piil  fra  le  ma- 
ni ».  Cress  el  coeur :  Goniiarsi  il 
cuore.  «  Tutta  sta  robba  chi  la 
cress  » :  «  Tutta  questa  roba  h  d'a- 
vanzo  ».  Came  che  cress :  Came 
crescente.  «  Sta  piaiitisella  ch\  in 
W6n  mes  I'e  cressuda  des  centime- 
tri » :  «  Questa  pianticella  in  un 
mese  ^  cresciuta  dieci  oentimetri ». 
(Calze)  Chi  bisogna  cress:  Bisogna 
crescere.  (Di  cantante)  «  El  cress 
6n  mezz  ton  » :  «  Cresce  di  mezzo 
tono  ». 

—  Crescent,  Crescente.  Carna 
crescent  (Volg.):  Came  crescente. 

—  CreBCiment  (Pop.),  Cresoi- 
mento.  El  cresciment  de  la  popo- 
laeidn :  II  crescimento  della  popo- 
lazione. 

—  Crescininan.  Vedi  Qiceugh, 
OrdBta,  Cresta.  Con  la  cresta: 

CoUa  cresta.  (Pig.)  AUh  la  cresta : 


Alzare  la  cresta.  Ona  minutt,  con 
crest,  fildn  e  granei :  Un  borbot- 
tino  con  creste,  iiloni  e  granelli. 

Cretta  (Volg.).  Vedi  Credit.  Vi- 
va n.  fr. :  Vend  e  compra  a  cret- 
ta :  Vendere  e  comperare  a  cre- 
denza  o  a  fido.  Fa  eretta:  Far 
credenza  o  fido. 

Crik-aa-aBB,  Gridare.  «IJa  mam- 
ma la  te  criarii » :  «:  La  mamma  ti 
sgriderk  ».  «  Ikissel  crid,  e  ti  manr- 
gia  » : «  Lascialo  garrire  e  tu  man- 
gia  ».  Crih  i  bushcchc  Brontolar  il 
corpo.  Crid,  la  Uqna  sulfcsugh:  Ci- 
golare  o  gemere  i  tizzi  sul  fooolare. 
CWA  vendhtta  in  del :  Gridar  ven- 
detta in  cielo.  Peldt  la  gainna 
senza  falla  crid :  Pelare  la  gaBina 
o  la  gazza  senza  farla  stridere. 
Av^  cri€ia  adree  al  I6ff  (in  dis.) : 
Aver  veduto  il  lupo  Opp.  Aver 
perduta  la  voce. 

—  Criada,  Sgridata.  «  i/  A  daa 
fo&ura  in  d*  6na  gran  criada  e 
pceu  el  s*  h  quiettaa  » :  «  GU  fec^. 
un  gran  rabbuffo  t)oi  si  calm5  ». 

—  Criadinna,  Sgridatina. «  Qttel- 
la  criadinna  la  g'  il  faa  .  ben  » : 
«  Quel  rimbrotto  gli  ha  giovato  ». 

Criatdr  (Volg.).  Vedi  Creator. 

Crlbbl,  Crivello.  M  cribbi  de  la 
molta:  11  crivello  della  caloina. 
El  cribbi  del  forment:  II  vaglio. 
(Di  veterano)  «  El  so  carp  Vh  co- 
rn^ 6n  cribbi  » :  «  II  suo  corpo  h 
bucato  come  un  vaglio  ».  Passit 
per  i  shtt  Cribbi:  Essere  vagBato 
minutissimamente.  Cribbi  e  se- 
dazzf:  Cocuzza? 

—  Cril>bl&-l>biaa,  CriveBare. 
Cribbi^  el  forment :  Vagliar  il 
grano.  Criboid,  la  sabbia  ola  mol- 
ta: CriveBare  la  sabbia  o  la  cal- 
cina.  (Fig.)  Cribbiaa  deferid,  de 
cortellad,  de  varceul:  Crivellato 
come  un  vagBo.  I  pianteren  tutti 
crihbiaa  da  la  tempesta :  GB  alberi 
erano  tutti  criveBati  daBa  gragno- 
la  o  ^andine.  «  El  nutester  el  m'di, 
cribbtaa  el  componim,ent  »  :  «  II 
maestro  mi  ha  oriveBato  di  segni 
il  mio  povero  componimento  ». «  JK? 
vestii  de  lanna  Vh  eribbioM  dai  ed- 
mol » : « II  vestito  di  lana  ^  —  dal- 
le tarme  ». 

—  Crlbbiada,  VagUata,  Staccia- 
ta.  «  Da{/h  6na  cribbiada  alia  for- 
rina  »  :  «  Dagli  una  stacciata  aBa 
farina  ». «  —  a  quslla  sabbia  » : «  — 
vagBata  ». 


CRI 


—  165" 


CRI 


—  Cribbladura,  Staooiatura  e 
Ya^liatirra  a  8ec<mda  della  mor- 
tena. 

—  Cribblee,  Vagliaio,  pub  essere 
anehe  Stacciaio. 

—  Cribi^tt,  Orlblott,  Crlblnsc 
(Pioooli  criTelli  e  staoci). 

Grlcca  (P.  N.)»  Crioca.  La  erieca 
del  eaffh..,  tdl:  La  cricoa  del  oaf- 
ffe...  tale.  I  (Serratura)  Cricca, 
(Lncea)  Scrocco.  |  (Contrasto)  (in 
ais.)  «  O'dn  dna  erieea  tra  de  I6r 
dnu  » :  «  Panno  le  pioohe  f  ra  loro 
due  ». 

—  Cricci.,  Zirlare.  JSl  ddrd  el 
erieea:  U  tordo  zirla. 

—  Crlccad6r,  Zirlo,  Tordo  oan- 
taiolo^Sch  iamazzo. 

—  Crlccad6ra  (II  luogo  dove 
etanno  i  cantaioli  nelle  frasoo- 
naie). 

GriGCli   (Suono   di  vetro    o    di 

fhiaccio  che  si  rompe),  Cricoh. 
L  d.  d.:  Fd  erieeh:  Acqua  in 
bocca  o  buci.  (Di  ci6  che  si  ohiude 
a  molla)  Oortell  a  erieeh:  ColteUo 
a  cricco.  |  (Specie  di  leva)  (D.  fr.) 
Martinello. 

Grico.  N.  fr. :  N6  gh*  e  nh  crieo, 
n^  ercuio:  N^  per  Cristo,  n5  per 
croste. 

GriclLdt  (P.  N.]  (Gioco  inglese 
che  non  h  altro  one  il  nostro  Na- 
za  (1).  Vedi  GuBugh. 

Criminal,  Crimmale.  HI  tribu- 
nal erinUnal:  II  tribimale  crimi- 
nale.  Fit  di  vert  de  criminal :  Vt- 
lare  come  un'anima  dannata.  FdL 
&n  criminal  (in  disiiso) :  Commet- 
tere  on  delitto. 

Grlnolinn  (P.  N.)  (Sottana  di 
crihi  che  pu5  tomar  di  moda),  Cri- 
nolina.  «  Te  se  rieordet  quand  i 
donn  e6n  la  crinolinn  pareven  tan- 
H  6a/tonf »:«Ti  ricordi  quando 
le  donne,  co*  cerchi  Botto  la  gon- 
na, parevano  tanti  palloni  aereo- 
Btatiei  ?  y^ 

Criai  (P.  N.),  Crisi.  La  erisi  mi- 
nisterial, eommereialf  edilizia,  ece.: 
La  oiisi  ministeriale,  commeroia- 
le,  edilizia,  eco.  La  criH  de  la  mor- 
latHa:  La  criei  della  malattia. «  Se 
el  supera  sta  erisi  I'  h  ftenra  de 
perieol »  :  «  Se  egli  supera  questa 
orisl  h  fuor  di  perioolo  ».  «  A/^  se 


(1)  n  Naza  i  smodato.  Era  neeessario 
TOftitM  dall*e8fero  per  rll&rsi  dl  moda.  Ci 
d«l  rMto  un  gioco  che  si  chiama  Cricca. 


te  savesset!  St'ann  oo  passaa  6na 
erisi  terribil  in  di  me  affari » : «  Ah 
se  tu  sa^ssi  I  Quest'anno  ebbi  u- 
na  erisi  terribile  negli  affari*. 

Crist,  Cristo. «  El  g'aveva  sul  cif- 
fon  6n  hhll  Crist  de  avori  » : «  Te- 
neva  sul  comodino  un  bel  Cristo 
di  avorio  ».  On  pover  Crist  /  :  Un 
miserabile.  (Anone  iion.t»nto)«Sont 
6n  pover  Crist,  ehe  lavora  da  la 
matlinna  a  la  sira  »  :  «  Sono  un 
povero  diavolo,  che  lavora  da  mat- 
tina  a  sera  ».  iStd,  in  Crist :  Stare 
in  Cristi  c  eioh  Star  a  segno.  «  N4 
gh*h  Cristo  de  persuadMl  » : «  Non 
c'6  Cristi  da  poterloindurre».  An- 
dh  in  Crist:  Montar  in  collera. 
(Del  fuoile)  Fd,  erist:  Par  cecca. 
Pari  6n  Crist :  Vedi  Eceehomo.  N6 
avlgh  6n  Crist  ddnghUl:  Nona- 
ver  ij  becco  d'un  quattrino. 

—  Crlstdn  (Di  persona  della  qua- 
le abbiamo  a  lamentarci),  Disuti- 
laccio. «  Quel  Criston  me  Vhfadayn 
«.  Quel  mariolo  me  l'^  accoccata  ». 

—  Crlstlan,  Cristiano.  On  bdn 
crisHan:  Un  buon  cristianaccio. 
Vesta,  disndk,  parlh  de  cristian: 
Vestito,  desinare,  parlar  da  cri- 
stiani.  Ogni  fedel  cristian:  Ogni 
fedel  cristiano. «  Sont  minga  staa 
cristian  de... »: «  Non  fui  oapace  o 
non  ho  trovato  il  verso  di...  »  «  L'h 
propi  insc^,  come  Vh  vera  chesdnt 
Cristian  battezzaa  » : «  La  ^  proprio 
cosi,  da  cristiano*.  Ona  roboa  pus- 
see  de  cristian:  Una  cosa  pitl  cri- 
stiana  o  da  cristiani.  (Pr.)  Chi  a- 
ma  i  b^ti  amxi  i  cristian :  Chi  non 
ama  le  bestie  non  amn  neanche  i 
cristiani.  PercU>ndi  Vb  de  cristian, 
desm^ntegdb  Vh  de  bestia  (Appross.): 
Chi  offende  non  dimentichi. 

—  Cristiani!  (Escl.)  Crimoli! 

—  Crlstlanln  delegnl  (in  dis.): 
Crispicina  I 

Czistall,  CristaUo.  Cristall  mo- 
laa:  CristaUo  arrotato. 

Crlstoforla,  Epifania  e  Cristo- 
foria,  Idem.  (Pr.)  Cristoforia  ttUti 
i  /est  la  menna  via:  L'epil'ania 
tutte  le  feste  le  porta  via. 

Crltega  e  derivati  (Volg).  Vedi 
Critiea. 

Orlterl,  Criterio.  On  omm  seiy- 
za  criteri:  Un  uomo  senza  cri- 
teri.  «  Mi  domundi  se  gh'e  del  cri- 
teri a...  »  :  «  lo  domaudo  se  c'  ^ 
criterio  a... » 

CMtlca,  Critiea.  (Anche  inveo^ 


CRI 


—  166  — 


CRO 


di  oensura)  FH  la  eritiea  a  tutt 
C088 :  Fare  la  critioa  a  tutto.  Itir- 
fdttcusen  di  eritieh  de  la  gfent :  Ri- 
dersi  delle  critiche  altrui. 

—  Crltic&'-icaa,  Criticare.  A  cri- 
ticit  86  fh  pre8t ;  V^  a  fd,  ehe  se 
prtBuva  eo88e  vceur  di... ;  Critica- 
re h  pill  facile  di  fare.  «  Lk  «*  tutt 
el  g^a  de  eritieh  »  :  «  Su  tutto  egli 
trova  a  rldire  o  da  biasimare  o 
da  criticare  ».  Fass  eritieh  :  Farsi 
criticare.  Gh*h  poeh  de  eritieii: 
C'^  poco  da  criticare. 

— -  Critlcli,  Critico.  M  eritieh 
musieal  del... :  U  critico  musioale 
del...  On  eritieh  in  erba:  Un  cri- 
tico in  erba.  |  i^Ah  eome  te  8ee 
eritieh  car  el  me  omm .' »  :  «  Ah  ca- 
ro  mio,  come  sei  di  difficile  con- 
tentatura  ».  Fl  moment  eritieh :  II 
momento  critico  (1).  |  Urtaa  eri- 
tiea: L'et^  critica. 

—  Critlcdn,  Criticone. 

—  Criticasc,  Criticastro  o  Crl- 
ticli  del  Leila,  Criticonzolo. 

CFOCC&,  Croochiare.  Fh  croecd  i 
dit;  Far  cantare  le  dita  o  scric- 
cMolare.|I« L*h de eroceh .'» (D.  Fr.): 
«  E  degno  dresser  fotografato ! » 
(di  persona  ridicola). 

Groccant,  Croccante.  On  eroe- 
eant  dur  come  6n  cidd:  Un  man- 
dorlato.duro  come  un  marmo.  (Ag- 
gett.)  «  Mi  me  pias  ehe  el  pan  el 
sia  eroecant » :  «  A  me  ^iace  cbe 
il  pane  sgriglioli  Botto  i  denti  o 
sia  croccante  ». 

—  Croccliett(P.N.),  Crocchette. 
«  A  tavola  ineaeu  gh'  emm  avuu  i 
crochett  de  ris  »  :  «  A  pranzo  oggi 
ci  furono  le  rocchettine  ». 

CroceflsB,  Crocifisso.  On  eroee- 
fi88  d'ebano :  Un  crocifisso  di  eba- 
no.  Im  gie8a  del  — ;  La  chiesa  del 
Crocifisso. 

—  CrociflBBln,  Piccolo  crocifisso. 
«  La  g'aveva  al  coll  6n  crocifissin 
d'argent »  :  «  Portava  al  coUo  un 
piccolo  crocifisso  d'argento*. 

Crodfer ,  Crocifero.  Davanti 
gh'era  el  crodfer:  Dinanzi  aUa 
processione  camminava  il  croci- 
fero. 

Crodk-daa,  Cadere.  Groda  i 
frasch:  Cadono  le  foglie.  Groda  i 


(1)  Bia^imato.  SI  dovrebbe  dire  il  mo- 
mento arduoj  pericoloso.  Ma  ognun  vede 
Che  non  d  preoisaniente  lo  stesso.  Pab  es- 
wr  critico  e  ne  aniuo^  ni  pericoloso. 


ca^tegn  madur:  Le  castagne  quan- 
do  sono  fatte  oascano  da  se.  M. 
d.  d. :  Grodh  del  aogn :  Casoar  dal 
sonno.  Grodd,  corns  i  m,o8eh:  Ca- 
scar  come  pere.  «^  quell*  avardn 
n6  ghe  croda  mm  6n  ahUl » : 
«  Quell'ayaraccio  non  dareobe  nn 
Cristo  a  baoiare  ».  «  Me  eroda  tutt 
i  eavhi »  :  «  Mi  cadono  1  oapelli  ». 
«  M*h  erodaa  6n  dent »  : «  M'  ^  ca- 
scato  im  dente ».  (Pr.)  Dove  ghe 
n'h  quaieo88  eroda  via  semper 
(volg.) :  Chi  ne  ha  ne  versa  o  Dai 
ricchi  qualcosa  sempre  oasca.  HI 
pomm  quand  V  ^  mddur  boeugna 
ch'el  eroda :  La  pera  quand' ^  ma- 
tiira  casca  da  s^. 

—  Crodada,  Caduta.  A  la  ero- 
dada  di  feeui  :  Al  cader  delle  fo- 
glie. «  St'  ann  gh*  I  8taa  dna  bhUa 
crodada  de  forestee  » :  «  Quest* ^n- 
no  abbiamo  avuta  una  bona  pas- 
sata  di  forestieri*. 

—  Crod^ll  (Di  vino),  Crovello. 
(Di  castagne)  Colatia. 

CroBiii  e  Crdl,  Croio  (poco  usa- 
to),  Duro,  Crude.  «  Sent  come  V  i 
crdi  8t6  coramm, »  :  «  Tocoa  com'  ^ 
duro  questo  coio  o  come  s'd  indu- 
rlto  ».  Anc?ie  Coio  crudo. 

CroBiuc  (Volg.).  Vedi  Gro8e. 

Cromp&  (Volg.  id.).  Vedi  Com- 
prh. 

Crdnega  (Volg.).  Vedi  Crdnica 
e  Crdneuia.. 

Crdnaca  (Civ.).  La  eromua  seanr- 
daldaa:  Idem.  La  eronaea  citta- 
dina  di  giomai:  La  cronaca  citta- 
dina  de'^  giomali.  «  La  eronaea  la 
di8  ehe  soa  miee  la  gh'h  fedele »  : 
4(La  cronaca  dice,  ehe  sua  moglie 
gli  h  fedele ». 

Cronich,  Cronico.  ^L'h  divenr- 
tada  crdnica  »  :  «  £  diventata  cro- 
nica».  And^i  in  di  eronieh:  E2n- 
trar  negli  incurabili,  nei  oronici. 
«  L'h  6n  vizi  eronieh  eh*  el  fir'  A  » : 
«  £  un  suo  vizio  inguaribile  ». 

Croppa,  Groppa.  Forth  in  crop- 
pa:  Portare  in  groppa.  Lasscus 
minga  porth  in  croppa:  Non  sof- 
frire  ingiurie.  |  (Uirintera  pelle  di 
bue  lavorata )  Schiena.  J  fFecoia 
delle  botti)  Tartaro.  |  (Sudioiume 
su  checchessia)  Loia.  (Sulla  per- 
sona) Roccia.  Strivai  de  croppa 
(in  dis.):  Tromboni.  (Bisticcio  sen- 
za  sale  e  volgare)  M  sur  Grippa, 
cont  i  strivai  de  croppa,  el  8*h  rott 
la  crappa,  e  I*  h  a  Pospedal  eh*  el 


CBO 


—  lOT  — 


CBO 


crhppa:  H  sor  Crippa,  oo'  trom- 
bom ,  cadde  da  cayalLo ,  si  ruppe 
la  testa  ed  h  all'ospedale  cne  muore. 
—  Chropetta,  Loietta.  «  Lavet, 
pors4^l,  ehe  te  gh'ee  la  cropetta  sul 
eoU  » : «  Lavati  porcellino  che  hai 
le  ffore  su  per  u  ooIlo». 

ct68,  Croce.  M  shgn  delacros: 
n  segno  di  crooe.  El  seyn  de  eras 
(di  chi  non  sa  scrivere):  Segno 
di  croce.  Ahsdi  la  cros:  Inalberar 
la  croce.  Bobb  defass  el  sign  de 
la  eroBi  Cose  da  farsene  il  segno 
dellA  crooe.  Negd,  el  Signor  in  su 
la  erds:  Negar  Gristo  sull'altare 
Opp.  Ne^ar  il  pasto  all'oste  col 
boocone  in  boooa.   V^s  come  ear- 
ni  e  cros:  Vedi  Oomo.  Fagh  sn 
la  cros  a  dna  robba:  Far  il  cro- 
oione  a  cbechessia  o  farsi  il  segno 
della  croce  di  obecchessia   CJ9p. 
Benedire  con  un  crocione.  Avegh, 
nanca.la  eros  d*6n  ghkll:  Non  a- 
ver  nno  che  dioa  due.  Tutti  g'an 
la  86a  erds  de  porta:  Ognuno  ba 
la  sua  crooe.  (A  tavola  supersti- 
eione) «  J}hsfa  iiuella  cr6s>:  «LieYa 
quelle  posate  in   croce ».    Odnt  i 
oraez  in  eros:  Colle  bracoia  in  ero- 
ce.  Pont  in  eros  o  pont  a  erdsin : 
Pnnto  in  crooe.  Im  eros  de  cavor- 
Uer:  La  crooe  di  cayaliere.  La 
eras  rossa,  verda,  ece,  ( in  aiuto  di 
eoleroBi  e  feriti  in  guerra):  La  cro- 
oe roBsa,  yerde,  eco. 

—  Crosetta.  N.  fr. :  JFd  erosett 
e  meddi  (ant.) :  Non  aver  da  man- 
giare. 

—  CrOBin.  N.  fr. :  Pdnt  a  erosin: 
Punto  incrociato. 

CrdBC,  Grocobio.  On  erose  de 
gent:  Un  oapannello.  On  erose  de 
viper:  Un  gomitolo  di  vipere.  Faa 
8u  in  d*&n  erose:  Baggomitolato. 
Vhss  del  erose  o  del  eroeuse  :  Esser 
della  crioca. 

—  Croscdtt,  Croecbietto.  Onero- 
seett  de  fi<eu:  Un  crocobietto  di 
ragazzL 

GroBce  (D.  Fr.)  (P.  N.) ,  Croo6 , 
Croscd  (1),  Unometto.  Lavordt  a 
crosci:  Layorardi  unoinetto,  Fa- 
re il  crocd.  El  fhr  del  crosei :  L*a- 
go  per  11  croc^. 

CroBtoa,  Crooiera  (2),Cor8ia.  (Ca- 


merone  da  letti  nej^li  ospedali)^ 
Corsia.  «  Jj*  dn  miss  in  Id  crosera 
di  tisich  » :  «  L'banno  messo  neUo 
soompartimento  de'  tisici  ».(Di  oa- 
valli)  Garrese. 

CroBOBU,  Crogiolo.  Passdalcro- 
s<Bu:  Fondere  a  crogiolo.  (Fig.) 
Passit  al  crosceu:  Passar  al  cro- 
giolo della  critioa. 

CrOBta,  Crosta.  Fhsu  lacrosta: 
Fare  la  crosta.  (Cuocbi)  Fagh  la 
erosta  a  dn  pastizz :  Crostare  un 
pasticcio.  |  (Corpo  animale)  Anddi 
tutt  a  crost :  Coprirsi  tutto  di  cro- 
ste.  V^s  pien  de  crost :  Aver  il 
corpo  pieno  di  oroste.  (Fig.)  Dagh 
in  sui  crost  a  'oun :  Dare  le  cro- 
ste  (1).  Ghe  Vh  a/ouda  in  sui  crost: 
Si  eboe  le  oroste.  Avlgh  win  in 
sui  crost:   Avere  uno  sulle  coma 

0  sulla  cuccuma.  (Pleb.)  Romp  la 
crosta:  Bompere  il  marcio  o  an- 
ehe  Sgominare  la  consorteria.  A- 
vhgh  quatter  crost  al  s6l:  Avere 
quattro  zolle.  (Pr.)  Elpandelser- 
vi  el  a*  d>  sUt  crost :  H  pane  degli 
altri  ba  sette  oroste.  PiAti^st  pan, 
mdll  e  crosta  con  lit,  ehe  milionor- 
ria  con  quell  vhcc  (appross.):  Me- 
glio  pane  e  cipolle  one  stare  cosi. 
Se  V%  fada  de  drisz  la  pias  anea 
la  erosta  del  pastizz  ( appross. ) : 
La  forma  talvolta  ba  piu  valore 
della  sostanza. 

—  CrOBtin,  Crostino  (2),  Bosic- 
cbio ,  Orlicoio.  «  Oo  mangiaa  dn 
crostin  de  ^an  moiaa  in  del  vin  » : 
<(Ho  mangiato  un  orlicoio  di  pa- 
ne ,  inzuppato  nel  vino  ».  «  Fdt  a- 
rent  qui  crostitt,  eh'h  vanzaa  de  tor- 
vola  e  da^hi  a  quella  poverhtta  yn 
«  Baccogli  que'  rosiconi,  cbe  sono 
avanzati  dalla  mensa  e  dalli  a 
quella  mendioante ».  (Per  zuppa) 

1  crostitt:  I  crostini. 

—  C^08tUDi&,  Sgranooobiare.  «Po- 
di  minga  d\  d'avi  propifaa  cole- 
zion;  oo  crostinaa  »  :  «  Non  posso 


(1)    RiproT&to  dal  Fanfani  che  pure  lo 
Bota  come  deU^nto. 

.  (i),  Crodera,  di  navi  lixngo  le  coate  in 
guerra. 


(1)  Notisi  qui ,  pur  neiranalogia  della 
ftrase,  la  di£ferenza  strana  d elites  pressione. 
In  dialetto  crost  nsato  nelle  firasi :  Da  in 
sui  crost  J  Romp  i  crost,  Pestd  i  crost  8i-> 

SQiflca  evidentemente :  il  oapo,  che,  per 
isprezxo ,  si  imagina  pieno  di  croste.  In 
florentino  invece  croste  Rigntflca  nd  pifi  ni 
jneno  che  1  oolpi  dati  altrui. 

(«)  Crostino  e  tutt'altro.  Pub  esser  fet- 
tnocla  di  pano  arrostita,  e  pu6  easer  per- 
sona svenevde. 


CBO 


-^168-^ 


CRU 


dire  veramente  di  aver  fatto  co- 
lazione,  iio  mangiato  iin  orliooio  ». 

—  Cro8t6n,  Crostone.  «  A  furia 
de  gratth  m'  ^  t'h  formeut  6n  ero- 
sion » :  «  A  tuna  di  grattare  mi  si 
form5  un  crostone  ». 

—  CroBtinatt,  Signore  di  quat- 
tro  zoUe.  «  El  sur  Pederf  l/h  6n 
crostinatt  Ut  di  me  part » :  «  II  sor 
Pietro?  E  un  padronella  di  lag- 
giii  ».  «  L'h  6n  crostinatt,  e  el  g^h 
de  la  horia  come  s'el  fuss  padrdn 
de  milla  p^rtich  » :  «  £]  un  possi- 
dentuccio  ed  ha  tanta  boria  come 
se  fosse  il  padrone  di  mille  per- 
tiche  ». 

Crott,  Grotta  (1),  Cantina.  M 
crott  del  Nin:  La  Grotta  del  Ni- 
no. El  vin  del  crott :  Vino  di  can- 
tinello.  J  (Malattia  di  uccelli^  sal- 
line)  Fa  el  crott :  Portare  i  fra- 
sconi.  P.  E.:  Elpausarin  VI  maUta, 
el  fit  el  crott:  II  passerino  h  anmia- 
lato,  porta  i  frasconi.  (Di  ragazzo) 
L* e  6n  pover  crott:  E  un  oria. 
« Ij'b  semper  A  a  fit  crott  alfceugh^ 
«  St^  sempre  li  al  fooo  a  cluoo- 
ciare  ». 

—  Crdttin,  Grottina  e  Soreatel- 
lo,  Slantino. 

Crdvatt,  Croato.  Quand  gh*era 
ch\  i  Crovatt:  Sotto  gli  Austriaci. 
Negher  com^  6n  Crovatt:  Nero 
come  la  gola  del  caminetto. 

Crdvell.  Vedi  Crodell. 

Cruflf  (Volg.  P.  N.).  Vedi  Crud, 

Orud,  Crudo.  Crudy  crudisc  (in 
dis.) :  Assolutamente  crudo.  Crudo 
crudello.  Ifud  e  crud:  ISTudo  e 
crudo.  Seda  cruda:  Seta  greggia 
o  cruda.  E^r,  latt,  pomm  — ;  Ferro, 
latte,  mela  cruda.  Cuntann  o  fann 
de  cott  e  de  crud:  Contame  di 
ogni  colore.  2V^  cott  n^  crud:  N6 
cotto  nh  crudo  (2).  «  Zni  tutt  i  sd 
rohb  o  crud  o  brusa^i »  :  «  Egli  va 
sempre  agli  estremi ».  (M8mx)ni) 
Lavord.  a  crud:  Lavorare  in  oreta. 

Gmdel  e  Crudele  (3).  «  L'h  faa 


(t)  Qrotta  in  florent.  ha  lo  stesso  senso 
di  Orotta  mllanese,  pooo  meno^  oioe,  di 
oaveraa.  Nel  Cortonese  per6  e  m  Val  di 
Chiana  la  O^rotta  e  pressapoco  il  nostro 
Crott.  Soltanto  non  c nel  masso  della  mon- 
tagna.  A  Montepulciano  e  chiamato  Can" 
tinello. 

(2)  La  frase :  ni  cotto  ni  crudo  e  floren- 
tlssiraa  e  in  altri  sensi. 

(3)  Sa  qtiesta  voce  i  Fior.  fanno  an  le- 
pido  bisticcto.  Qaando  la  oarne  e  onida 


6na  Tnort  crudele  » :  « Feoe  uiiA 
morte  crudele ».  «  2y'  ^  de  cOBur 
crudel  el  fit  soffri  6na  povera  6e- 
sticsula  in  quetla  » :  «  E  da  cru- 
dele il  martoriare  o  far  soffrire  in 
quel  modo  una  povera  bestiola  ». 

—  Crudeldnna,  Crudelaocia.(Tra 
amanti)  «  Te  sitt  6na  erudelonna  »: 
«  Sei  una  orudelacoia  ». 

—  Gmdeltaa,  Crudelt^  (1).  Za 
saria  6na  ervdeUaa  :  Sareboe  una 
orudelt^.  La  crudeltaa  de  Vinvemo 
pa>8saa:  La  crudezza  dell'invemo 
scorso. 

Onuca,  Crusca,  S^mola.  El  cas- 
s&n  de  la  erusea :  La  m^adia  della 
cruBca.  Bagn  de  aeqwa  e  erusea  .- 
Bagno  di  aequa  e  semola.  JBoffh 
via  6n  stee  de  erusea:  Ansimare. 
Std,  U  a  fit  erusea :  Star  a  spul- 
oiar  il  gatto  (in  die.),  Rimaner  ra^ 
gazza,  iJon  trovar  marito.  Trit 
erusea  in  di  oee:  Vedi  Oce.  (Pr.) 
Jja  farinna  del  diavol  la  va  tuUa 
in  erusea:  La  farina  del  diavolo 
va  tutta  in  crusoa. 

—  Onucada  (Beverone),  Semo- 
lata. 

—  OruBCli61I,  Crusoherello.  Oiu- 
gh  a  eruschell:  Vedi  Oio&ugh. 

—  GroBChetta,  Crusoherella.  Jja 
eruseheita  del  coo:  La  forfora. 

CruzzUi-zlaa^ilaBB ,  Grueeiare. 
«  ija  sequita  a  eruzziass  lee^  e  a 
cruzziit  »  alter  » :  «  Ella  oontinua 
a  orucciarsi  e  a  metter  gli  altri 
in  orooe  ».  «  Stit  m,inga  U  a  eru- 
ziatt  in  quella  manera  » :  « Non 
star  ad  affaticarti  tanto  *.  ^  El 
8*  h  eruzssiaa  tant  che  V  h  mort » : 
«  Si  aooorb  in  tal  guisa,  ohe  ne 
mori». 

—  Cmzzi,  Cruooio.  T<buss  di 
eruegi :  Pigliarsi  dei  fastidii.  «  Oh 
che  eruzzi  che  te  see  mail » :  «  Ob 
come  sei  importuno,  fig[liolo  mio  I  » 
«  iy*  ^  6n  pover  eruzzi  » :  «  £  un 
canohero  ». 

—  GrozidB,  Cruccioso. 

Oa,  Q.  Vedi  Q.  (Per  sedere)  Ve- 
di Cuu, 

Oublanch,  Culbianoo. 

Cucagna,  Cuocagna.  El  pal  de 
la  eucagna:  Lo  smo  o  la  pianta 


o  tigliosa  suol  dini :  tu  crudele  ed  t'Q  M- 
rammo. 

(1)  Crudeltd  in  flor.  ha  senso  sempre 
grave,  ohe  il  dialetto  pa6  -non  avere,  co- 
me si  vede  deiresempio. 


cue 


169 


CUG 


della  eucoaena.  jPd  cuectgna  : 
\  Sguazzare  o  tare  baldoria.  Questa 
i  Vedna  vera  cuectana:  Qust'^  la 
i  terra  promessa.  Oh  ehe  cucctgna 
m  QueUa  e^.-  Che  oucoagna  in 
i  queUa  casa.  1/  h  flnida  la  cueor- 
I  gna:  La  bazza  h  terminata. 
I  Gaccli^nocaa,  Cuocare.  «  Te  me 
I  eueehet  minga  » :  «  Tu  non  mi  ouc~ 
I  efai  ».  «  Te  m'ee  eueccta  dna  volta 
e  beuta  » :  «  Me  V  hai  fatta  una 
Yolta  e  basta  ».  «  Ah  ti  te  vorariet 
eueeAmm^/  >  :  « Ah  tu  me  la 
Yorresti  aeooccare  ?  »  «  Ghe  V  d. 
eueeada  polid,  polid  » :  «  Glie  Tha 
acooocata  per  bene  ». 

—  Cacch,  Cuceo  (1).  Vecc  eome 
el  cuech:  Veoohio  cuoco.  CEuv , 
id  eueeh:  Oto  non  gallato,  aglio 
Yiioto.  «  QtteU'omm  U  el  dev  vhes 
eueeh  »  :  «  Quell'  uomo  dev'  essere 
impotente  ». 

Cnociirucua,  Cbiochericchi  e 
Gberiglio.  M  gall  I'di  faa  eueeu- 
rueuu:  H  gallo  mando  un  ohic- 
chericcbi.  |  (La  nooe  sgusoiata) 
Gberiglio. 

—  Coed,  Cuooti.  Vedi  Oiappa 
eh'el  gWh. 

Ouipaa,  Cuoobiaio.  CugicM  d'ar- 
gerU,  de  Ugn,  de  pUte9%  eec, :  Cuo> 
ebiaio  d'argento,  di  le^o,  di  prin- 
cisbeeco.  Phrdes  in  w6n  eumaa 
d*aegua:  Affogare  in  un  biocbier 
d'aomia. 

—  CngianUUi,  Cucchiuata.  «  A 
eugiarad  el  T  a  sorbii  git  tuii »  : 
« Ideni ». 

Cuglarera,  Astuccio  di  cuc- 
oblaL 

—  Cngiardn,  Cuoobiaione,  Ra- 
maiolo  da  zuppa.  On  eugiardn  de 
nUnestra:  Una  ramaiolata  di  mi- 
neetra. 

Cugtarln,  Cucohiaino.  —  d«  ca/- 
f^:  —  da  o  di  oaff^.  «  Daghen  6n 
eugiarin  a  la  mattina  e  vun  a  la 
Hra  » : «  Dagliene  una  ouccbiaia- 
tina  a  mane  e  un'altra  a  sera  ». 

CogDBA,  Cognato.  Ctignaa,  fron 
dkU  del  mari:  Cognato  da  parte 


(1)  Cucco  !n  flor.  ha  molii  signif.  che  11 
dtaletto  ha  Mtto  altre  voei.  Uomo  ctteco 
non  e  l*tinpotente  ma  scioooo.  Cucco  h  11 
eocolo.  Otueo  e  il  figliolo  pifi  amato  da 
genitori.  Veoekio  cucco  i  aomo  di  molta 
etk  ehe  vol  fare  il  vaghe^ino.  Esser  il 
eueeo  deOa  veglia  vnol  dire  esser  an  po* 
rimbeno  deHa  toeletk. 


del  marito.  Cugnada,  sorhlla  de  Itt- 
miee :  Cognata  da  parte  della  mo-> 
glie. 

~  Cugnadlnna,  Cognatina.  «  Ul 
g'h  6na  heUa  eugnadinna  giovi- 
na  »  :  <f.  Ha  una  cognatina  gio- 
vane  ». 
CiignoBU  (Volg.).  Vedi  Chigtimu, 
Cum6,  Cassettone.  « Mhtt  dent 
la  Maneheria  in  del  cumo  »  :  «  Ri- 
poni  la  bianoheria  nel  cassetto- 
ne ».  /  eaaahtt  del  cumo :  Le  cas- 
sette del  oanterano.  On  bel  eumd 
eont  i  sd  alzad  e  laspeggUra:  Un 
•bel  cassettone  co'  suoi  alzi  e  la 
spera. 

—  Cumorin,  Piccolo  canterano 
o  Cassettoncino. 

Cnmquibus.  Vedi  Gonquibus. 

Cuxikt  CuUare.  «  El  Bin  n6  el  se 
indormenta  send  el  cunen »  :  «  Bi- 
no,  se  non  lo  ninnano  un  poco, 
non  piglia  sonno ».  «  Ghe  v(»ur 
alter  ehe  sth  U  a  fass  eunit » :  «  Ci 
vuol  allro  cbe  starsene  dondolo- 
ni ».  «  Staaira  g*oo  minga  bisogn 
eert  de  fam>m,  cund,  »  :  «  Stasera 
non  bo  certo  bisogno  di  culla*. 

—  Cmidtt,  Aroucoio.  «  Te  ghe 
miss  el  eunett  al  lettin  del...  fy^z 
«Hai  messo  I'arouocio  alia  culla 
del...?  » 

Cnn^tta,  Conetta  (Pistoia)  (Fos- 
setta  laterale  delle  atrade),  Ca- 
naletto,  Gorello.  « /  roRud  de  la 
earrozza  eren  dent  in  la  eunetta  » r 
«  Le  ruote  del  legno  erano  entra- 
te  nel  canaletto  di  filanco  alia 
strada  ». 

Cuni,  Cuneo.  i^Mettegh  6n  eu- 
niy^ :  «Mettici  una  bietta».  |  (Ca- 
stagne  seccbe)  Veccbioni.  Da  Ou- 
neo  se  flr'd  i  euni  pussee  b6n :  Da 
Cuneo  si  banno  gli  anseri  mi- 
gliori. 

Cunln,  Alari  (1),  Capifuoco  (Sie- 
na). «  MHt  el  edeeh  in  del  cunin  del 
franklin » :  «  Metti  il  cocche  nel 
fomello  del  franclin  ». 

Cnima,  Culla.  El  Hceu  in  eunna: 
n  bimbo  in  culla.  Sarattdt  el  fi(Bu 
in  la  cunna:  Scambiare  la  carte 
in  mano.  Eaa  a  eunna :  Fatto  a 
culla. 

Cunt,  Conto.  A  b&n  cunt :  A  buon 


(1)  QU  alari  corrispondono  piattosto  al 
nostro  brandinaa  che  al  cunin.  Fomillo 
neUa  frase  sta  bene,  ma  poi  per  noi  fi>r~ 
nell  sarebbe  alira  cosa. 


CUN 


—  170 — 


CUN 


conto.  Per  ogni  h6n  eunt :  Ad  ogni 
bon  conto.  «  A  h6n  cunt,  per  adesa, 
stee  ehl  »  :  «  Per  ora,  a  bon  conto, 
state  qui».  In  fin  di  cunt:  Infln 
de'  conti.  A  cunt  Idngh :  A  conto 
liingo.  Al  string  di  cunt :  Al  far 
dei  conti.  «  Al  string  di  eunt  i?c- 
daremm  »  :  «  Ce  ne  awedremo  al 
far  de*  conti  o  al  rendimento  de' 
conti  0  al  i)areggio )»,  ^tiM  Vd.  vo- 
ruu  a  tutt  %  cunt »  :  «  Lo  voile  ad 
ogni  costo».  Dh  in  cunt:  Dare  a 
conto  e  in  conto.  Dh  in  cunt  de 
dote :  Dare  in  conto  di  dote.  Dh 
in  cunt  de  pagament:  Dare  un 
acconto  o  a  conto.  Domandik  a 
cunt:  Chiedere  conto.  Fd  ben  o 
fit  mal  i  sd  cunt :  Far  bene  o  far 
male  i  conti.  (Pr.|  Cfu  fit  el  cunt 
sensa  I'ost  le  fit  do  volt :  Chi  fa  i 
conti  avanti  roste  gli  convien  farli 
due  volte.  J^it  i  cunt  sema  Vost: 
Far  i  conti  senza  I'oste.  Avhgh  o 
trovagh  dent  el  sd  eunt:  Avere  o 
tro  varci  il  suo  tomaconto.  Trovdgh 
o  trovagh  minga  el  eunt  de  fit... : 
Trovare  o  non  —  il  verso  di  fare. 
Trovagh  el  cunt  a  6na  robba:  Rac- 
oapezzare,  Trovare  il  bandolo. 
Cerca  el  cunt  de  menuder:  Cer- 
care  il  pel  nell'  novo.  Dit  cunt  di 
so  cmon:  Render  conto  delle  pro- 
prie  azioni.  Sav^  el  sd  cunt:  Sa- 
pere  il  suo  conto.  Tegnl  cunt: 
Tener  conto.  Team  de  cunt:  Te- 
ner  di  conto.  Tegniss  de  cunt: 
Riguardarsi,  Aver  riguardo  alia 
propria  salute.  /  cunt  de  cit:  1 
conti.  —  de  la  sarta,  del  cappel- 
lee,  eec. :  I  conti  della  sarta,  del 
cappellaio.  Cunt  de  speziee  («sa- 
gerato)  Conto  da  speziale.  «  Camcr- 
rer,  el  cunt»  :  «  Cameriere,  danuni 
il  conto  ».  Fagh  el  scunt  al  cunt : 
Far  la  tara  al  conto.  Cunt  avert : 
Conto  aperto.  Cunt  liquid:  Conto 
liquido.  Cunt  corrent :  Conto  cor- 
rente.  Fit  andit  6na...per  cunt...: 
Mandar  una...  per  conto  di...  A 
cunt  m^:  A  conto  mio.  «  JSfun  duu 
hmm  de  fit  di  gran  cunt »  :  «  Ho 
da  fare  di  gran  conti  con  voi  I  o 
Verrk  giomo  che  faremo  o  aggiu- 
steremo  i  conti  )».jPa^^i  eunttmoss 
a  vun,  o  a  6na  robba,  a  dn'eredi- 
taa^  a  dna  vindta  al  gio&ugh :  Fa- 
re 1  conti  addosso  ad  uno  o  a  una 
cosa  qualunque.  «  SVdnn  foo  cunt 
de  andit...  »  :  «  Quest'  anno  faccio 
conto  di  andare».  <Me  n*  an  ditt 


tanti  sul  td  eunt » :  «  Me  n'hcui  det- 
te  molte  sul  tuo  conto*. 

—  Giintli  e  C6ntli,  Contare.  Ounr- 
tit  danee,  ball,  su%  did,  6n*a,cea: 
Contar  denari,  plantar  oarote,  oon- 
tar  sulle  dita,  non  contar  un'^oa. 
Cuntit  i  ann  at  donn :  Contar  gli 
anni  alle  donne.  «  Sema  cuvUii 
che  » : «  Senza  contare  che... »  Cunr- 
tit  i  6r  e  i  minutt:  Non  veder 
I'ora.  Cuntit  per  fhr  rott:  Contare 
quanto  il  due  dlDriscola.  Cuntit  i 
travitt:  Contare  i  travicelli.  On 
c6nt  che  nd  cunta:  Un  oonte  ohe 
non  conta.  Cuntd  sora  dna  per- 
sonna:  Contare  sopra  una  per- 
sona. «  JDonea  cunta  «{«»:«  Dun- 
que  racconta ».  «  Te  m'el  euntet  a 
mi  ?  »  : «  A  me  tu  la  conti  ?  ».  «  i^ 
ghe  cunta  finna  i  boee6n  »  :  «  Gli 
conta  i  bocooni». 

—  Cuntaball,  Vendifrottole  o 
y  endifiimo. «  Ma  ditgh  minga  atrit. 
Quell  U  VI  dn  famoso  cuntab€tU»: 
«  Non  gli  dar  ascolto.  Egli  h  un 
famoso  vendifrottole,  (in  Borsa) 
Egli  h  un  imbroglione*. 

—  Cimtabil  o  CdntabU,  Conta- 
bile. 

Cuntee,  ImbTogho.* Mm* it  miss 
in  d'dn  bill  cuntee  » : «  M'  ha  eao- 
eiato  in  un  bell*  impiocio  ».  ( Pr. ) 
Hd  se  cunta  dn  coo  W  ai  cdn  cent 
cuntee  (in  dis.):  Cento  pensieri  non 
pagano  un  debito. 

Ountexu,  Banco  dei  cambiamo- 
nete.  Bamazss  de  euntera:  Cue- 
chiaia. 

Ctipdla,  Cupola.  Jja  ciipola  del 
Domm:  La  cupola  del  Brunelle- 
sco,  Duomo.  Faa  a  dipoUt:  Fat- 
to  a  cupola. 

—  Cnpoldnna,  Cupoldtt,  Cupo- 
lln,  Grande  cupola,  Cupolotta, 
Cupolino. 

Cura,  Cura  (1),  Parrocohia.  «  Mi 
torni  a  la  mia  cara  » : « Tomo  air- 
la  mia  parrocchia  ».  Cura  d'anim: 
Cura  <r  anime.  |  ( Di  medioi )  M 
dottdr  de  la  cura:  II  medico  ou- 
rante.  L'i  stada  dna  cura  Idnga: 
Fu  una  malattia  lunga.  (In  casa) 
Avhgh  cura  de  la  robba  :  Aver  cu- 
ra della  roba.  Avhgh  cura  d*  dna 
robba:  Aver  cura  d'una  cosa. 

— Curk-uraa-urass,  Curare.  Cur- 
rit  i  fio&u :  Custodir  i  bambini.  — 


(1)  A  Firenze  e  il  Inoeo  dove  li  pnrgano 
e  si  imbianoano  i  pAnni  greggi :  tf  Cktv. 


CUR 


-171  — 


CUR 


I    laeasa^  i  mort,  iporseH,  ipigor: 
I   Custodire  oasa,  morti,  maiali,  pe- 
[   core. «  8ta  pelizza  Vh  minga  stutda 
I    euretda  e  g^h  andaa  dent  i  edmol »: 
I   «  Oaesta  pellioeia  non  fu  soggior- 
nata  a  dovere  ed  h  intignata  ».  Gu- 
ra  la  tnoroea:  Badare  ramante. 
Curii  Vuga:  Star  a  badatura.  Qv>ell 
eke  eura  Vuga :  La  badatura.  Cu- 
rd vun  per  aagh  di  hdtt:  Appostar 
,    nno  per  ooglierlo  o  per  piocniarlo. 
I  (Medico) «  Me  sdnt  fcta  curd,  dal 
pritnm  medieh  deUa  eittaa  »  :  «  Mi 
son  tatto  curare  dal  primo  medico 
della  citt^  ». «  Jjh  el  eura  i  eialad 
e  el  Uusa  passd  i  robb  gross  » : «  E- 
gjd  oura  le  inezie  e  trascura  i  ma- 
mnni  8erii». 

—  Curat,  Curato.  M  curat  de 
lajparoccMa:  Curato  della  paroo- 
chia.  Curatdeeampagna:  Curato 
di  campi^na.  (Pr.)  Uome  el  curat  de 
Zilavhgna,  eh*  ghe  Vd  denter  se  le 
tegna:  Come  la  Genga,  ohi  Tha 
in  tasoa  se  lo  tenga. 

—  Ctarat^Ua.  Curatela. 
Ciirasd  (P.  N.))   Curassb.    Una 

botHgUa  de  —  :  Una  bottiglia  di  — . 

Curetta,  Sooiattolo  piccolo. 

Cnrlds,  Curioso.  (Sost.)  /  Cu- 
rids:  I  cariosi.  (Add.)  ic  Son  cu- 
rios de  savi  come  I*  h  andada  » : 
«  Sono  curioso  di  sapere  come  h 
finita  ».  «  Oh  che  omm  curids  /  » : 
«  Che  omo  curioso  I  »  On  liber  cur- 
rids  :  Un  libro  curioso.  «  Ah  quh- 
sta  n  propi  curidsa  » :  «  Ah  questa 
h  pur  curiosa».  Curids  come  el 
dotdr  de  venter:  Pift  curioso  d'u- 
na  donna. 

—  Curioifc,  Curiosare,  Bracare. 
«  La  sura  Nina  la  vegnard  chi  a 
euriosd  » :  «  La  signora  Nina  yer- 
rk  di  oerto  per  bracare  ». 

—  CiiriOB6n,  Curiosaccio. 

—  Gurioaitaa,  Curiositik.  To&uss 
6na  curiositaa:  Levarsi  una  cu- 
riosity. I  I  curiositaa  de  la  gior- 
nada:  Le  curiosity  della  giomata. 

Curia  (Id.).  Vedi  Gur^. 

CurUi-urlaa,  Carrare  (in  dis), 
BuDare.  «  Sto  pes  ehl  se  no  se  penr- 
sa  a  curlall  nissun  le  pd  mett  a 
past » :  «  Se  non  si  rulla  questo 
peso  non  lo  si  mette  a  posui ». 

—  Curio,  Rullo,  Curro.  M  curio 
di  maceUar :  Argano.  Curio  de 
ghisa  per  stritold  la  gera :  Rullo 
dentate. 

— CurlMt,  Verricello.  (Per  strin- 


gere  le  funi  sul  carico  dei  carri) 
£Jl  curlett  di  feree :  Deschetto. 
Cursdr,  Cursore.  Vedi  Usder, 
Curt,  Corto.  Curt  de  memoria 
o  de  inghgn  :  Di  poca  memoria  o 
di  scarso,  di  i>oco  ingegno.  Curt 
de  vista  :  Di  vista  coira.  A  la  pk 
eurta :  Alia  piii  corta.  Tegnl  curt 
vun:  Tenere  altrui  corto.  Vegnl 
ai  curt :  Per  farla  corta.  « Sta 
corda  ch\  Vh  troppa  curta,  la  ghe 
riva  nd  »:  «  Questa  tune  h  corta; 
non  arriva  o  non  ci  arriva  ».  I  (La 
minore  delle  stecche  del  bigiiar- 
do)  Ul  curt:  La  corda. 

—  CurtLn,  Cortino,  Cortetto,  M 
bagdi  Vh  6n  pqo  curtin  :  II  ragaz- 
zo  b  un  po'  oortetto  o  cortino. 

Cu8&,  Accusare.  (Giuoco)  Cusass 
faeura:  Accusarsi  vincitore.  Ctad 
la  ndpola  de,,. :  Accusare  la  na- 
poletana  di...  Cu^d  per  Incolpare 
Vedi  Aceusd. 

Cusetta  (Punteruolo  del  grano), 
Torohio.  I  Scoiattolo. 

Cu8i-U8ii-U8i88,  Cucire.  CutMn 
bianehera:  Cucir  di  bianco.  —  a 
macchina:  Cucire  a  macchina. 
Cu^  d6  fin :  A  filo  scempio.  Cusi 
de  gross:  A  filo  doppio.  Gusi  6n 
v<xs  c6nt  el  M  deferr:  Risprangar 
un  vaso  rotto.  Cusigh  la  l>oced  a 
vun :  Cucir  la  bocca  a  uno.  Cusii 
a  la  macchina :  Cucito.ai  fianchi. 

—  Cttsidura,  Cucitura.  «  Gh^  I 
rn^llcM  la  eusidura  »  :  «  S'^  strap- 
pato  nella  cucitura ».  i<M  cervr- 
segh  el  g*  dfaa  la  cusidura  de  la 
ferida  » : «  II  chirurgo  gli  fece  la 
cucitura  della  ferita)».  Andd  a  cftr- 
vail  de  la  cusidura  di  calz&n:  An- 
dare  sul  cavallo  di  san  Francesco. 
Bebatt  i  cusidur :  Ribattere  le  cu- 
oiture.  Sema  cusidur :  Senza  cu- 
citura. 

—  Cuaidoretta,  Spigbetta,  Cuci- 
torina. 

—  CuBidorlnna,  Un  po'  di  cu- 
citura. 

—  Cuaid^ra  (Donna  che  lavora 
cucendo),  Cuoiiora,  Cucitrice  (1). 

Gusin,  Cugino.  Primm,  second 
eusin :  Primo ,    secondo    cugino. 


(1)  C^e  ohi  vorr«bbe  si  dieessd  e  tAnto 
pin  8i  Borivessc  cudtrU^.  Ma  il  Fanf.  os- 
0«rv&  ohe  a  Firenxe  chl  dioene  eueitrice 
passerebbe  per  affettato,  e  ohe  si  dirk  sem- 
pre  cucitora,  come  stiratoroj  rimenda- 
tora^  eoe. 


cus 


172  — 


CUU 


Ofisin  del  mal  prdttegh  (volg.  in 
dis.):  Guastamestieri. 

—  Cusinada  (P.  N.),  Coppina. 
I^d  6na  cusinada  (Esprimere  iin 
biasimo  oontro  persona  assente 
in  presenza  di  qualohe  parente  o 
amico  del  biasunato) :  Far  una 
toppica. 

Cuslnk-lxiaa,  Gaoinare  (1).  «  Te 

sett  fh  a  eusinti?  » :  «  Sai  fare  la 

ouoina? )»    <ti  El  rbst  VI  qid,  bUl  e 

cu8inaa»:  «  L'arrosto  6  gi^  pronto 

•   o  cotto  ». 

—  Cuslxmee,  Cuciniere.  Vedi 
C<Bugh. 

—  Cnsinin,  Cuoinino. 

—  Guslnna,  Cuoina.  Batteria  de 
eusinna:  Batteria  di  cuoina.  Sor- 
vh  fct  la  eusinna :  Essere  buona 
cuoiniera.  Pin6l  de  eusinna  e  d&- 
edtt  de  eanHnna:  Vedi  Deeotl. 
Garzdn  de  eusinna:  Idem.  | 
(Femm.  di  Cusin)  «  Mia  eusinna  »: 
«  Mia  cugina  ».  «  El  cusin  de  soa 
mice  » :  «  II  ougino  di  sua  moglie  ». 
(Pr.)  Cusinna  e  tavola  in  6ha  li- 
ma sorda:  A  grassa  cucina,  po- 
vertJk  vicina. 

Custion&  e  deriv.  (Volg.  id.).Ve- 
di  Questionet. 

Gustodi-odii,  Custodire.  «  T*el 
doo  a  t\  de  custodt »  : «  Te  lo  con- 
segno  da  custodire  ».  M  saria  co- 
me vorh  custodt  6n  saech  de  pur- 
res:  E'  sarebbe  come  guardare  un 
sacoo  di  topi.  Ghiardinna  ben  eu- 
stodida:  Prigione  ben  custodita. 

—  CuBtodla,  Custodia.  Tegnl  in 
custodia:  Tener  in  custodia.  Jba 
custodia  del  cappell,  de  Vombrella, 
del  eibori ,  eec. :  La  custodia  del 
cappeUoocappeUiera,  delPombrel- 
lo,  del  cibono. 

—  Custod,  Custode.  Angiol  eu- 
stod :  Angelo  custode.  «  L*e  andaa 
in  presdn  in  mkzz  a  dun  angiol 
custod  »  :  « Idem  ». 

Cuu,  Culo  (In  aloune  frasi  cull 
piii  ancora  plebeo).  Cuu  foM  a 
pomm:  Sedere  fatto  a  mela.  —  faa 


(1)  Cueincnv  a  Firenze  si  asa  anohe  in 
due  sens!  che  manoano  a  not;  corrisponde 
al  comda  e  al  ttagh  adree.  P.  E. :  Mi  rac- 
comando;  ettdnata  bene  questa  cosa.  Vedi 
Cofudd  e  Std  adree. 


a  per  :  —  a  pera.  —  grev:  —  gre- 
ve.  —  bwtt:  —  nudo.  Dagh  sott  a 
cuu  biott/:  Lavorare  a  mazza 
stanga.  Cuu  a  cuu:  Dorso  eon- 
tro  dorso.  A  cuu  indree  :  A  cu- 
lo indletro.  Avhgh  sporch  el  cuu  : 
Aver  la  coda  di  paglia  o  esse- 
re in  colpa  Opp,  Avere  la  oa- 
mioia  sudicia.  Avhgh  el  cuu  in  su 
la  faeeia:  Aver  fatto  ootennn. 
Avegh  el  cuu  sul  velii  (Al  gioco) ; 
Non  temere  rovesci.  Avh  mangiaa 
el  cuu  de  la  gainna:  Non  saper 
tenere  un  cooomero  all'erta.  Avegh 
in  cull  vun  (ba«si8S.):  Avere  in 
culo  uno.   Avegh   el  cuu   che  fh 

{}dmm  pd»im;  Fare  il  oul  lappe 
appe  (m  dis.)  (1)  o  aveme  al  ciuo 
quanto  una  i>alla  di  gallonzoli. 
Av^h  el  cuu  impescia  suJ  sctign: 
Incniodato  altavolino.  Avhgh  tanU 
ann  sul  cuu:  Avere  moltl  aniii 
sul  buratto.  On  cuu  gross  come  6n 
stee:  Avere  un  culo  come  un  vi- 
cinato.  Boffagh  in  del  cuu  awim 
Soffiare  nel  culo  a  uno.  Andd^gid 
el  cuu:  Sfondarsi.  Fdt  el  cuu  de 
gainna :  Far  la  booca  d'ucchiello. 
Bash  et  cuu  a  la  veggia  (in  dis.) : 
Pagare  la  gabella  del  noviziato. 
Voltd  cent  el  euu  in  sk :  Capovol- 

§ere.  Fdb  vegnl  el  cuu  quader: 
tare  al  sizio.  El  euu  de  la  bot- 
tiglia:  Culo  della  bottiglia,  del 
fiasco,  dell'orcio.  CuuManch  (Uo- 
celloi:  Vedi  Gubianeh,  Cuu  de  We- 
cer  (brillante  falso) :  Cul  di  bio- 
chiere.  Cuu  de  saech  (via  senza 
uscita) :  Ronco. 

—  Culada,  Culata.  «  Oo  daa  6na 
eulada  in  terra  »  :  «  Ho  battuto 
una  culata  ». 

—  Cnlatta,  Culatta.  CulaMa  del 
candn:  Idem.  |  —  de  m^ne:  Cu- 
laccio,  Mela  di  culaccio. 

—  Giilett,  Culaccino.  Cttlett  de 
salamm:  Culaccino  di  salame. 


(1)  Mi  sarebbe  capitato  spesso  di  fare 
qnesta  dimostrazione  filologiea,  ma  mi 
Bono  indugiato  a  codesta  trsae  danteeoa. 
Tutte  le  frasi  ohe  pur  erano  in  voga  a  sao 
tempo  ma  che  farono  usate  dai  dassioi, 
come  appnnto  codesta  di  Dante,  11  popolo 
le  mise  in  disparte  per  non  parer  pedante* 
E  c*d  ancora  chi  vorrebbe  ohe  si  scrives- 
se  secondo  1  trecentist!  e  1  cinqnecentisti! 


D 


—  173 


DA 


I> 


D,  (quarta  dell'alf.)*  D  si  pronun- 
da  Dee,  Di. 


pb  minga  tUiss :  Nod  pub  darsi  che 
ee  nc  sia.  I)'  ogni  part :  Da  ogni 
parte.  D*invii:  Di  invito. 

Da-aa-asB. «  ^^  m*it  daa  qvMl 
ehe  tne  vegneva  »:«  Mi  diede  oi5  che 
m!  era  dovnto  ».  Dit  el  coo  in  di 
mur:  Dar  del  capo  nel  muro. 
i>d  el  euu  per  Ikrra:  Battere  il 
culo  in  terra.  D^  6na  strapaazada: 
Dar  una  layata  di  oapo.  Da  6n 
8*giaff:  Girar  un  mostaceione  (pop). 
«  Sta  penna  la  dh  poUd»: «  Questa 
penna  getto  bene  ».  (Ed  altri  in- 
numerevoH  modi,  one  si  trove- 
ranno  nei  BOstanraTi).  Dd>  6na  fe- 
8ta,  dh  la  gambirc&ula ,  dd.  sean- 
d6l,  ecc.,  ecc. 

Dh  adoss :  Dare  addo8Bo.«  DSgh 
ado98  a  quHl  eanaia  >» : «  Saltategli 
addoeso  a  quel  bricoone  ».  «  Ml^  fne 
dit  semper  adoss  a  mi  » : «  E  mi  d^ 
sempre  addoBSO  ».  «  Goo  daa  adoas 
a  queU  lavorh  e  Voo  finiiyn  «  Ho 
lavoratotanto  intomo  a  quel...  che 
l^o  terminate  ». 

Dit  adree:  Dar  dietro.  «  Te 
nteeamandi,  dagh  adree  a  quella 
eopiadura  »:  Yedi  Dd,  adoss  nel 
terzo  e8emj>io.  «  Damm  adree  tutt 
el  neeessart  > :«  Fa  che  io  abbia  con 
me  tuttoil  necessario  ».  Dagh  adree 
a  vuH  :  Inseguirlo,  Rincorrere. 

D&  a,  ai:  Dare  a,  aL  Ddi  al 
coo,  al  dent,  al  pes :  Yedi  Goo,  dent, 
pes,  ecc,  Ddi  a2  lader.  Dalli  al  la- 
dro.  Diighen  a  vun  tant  ehe  sia 
assee:  Picchiare  uno  tanto  che 
basti.  Dii  a  cretta  o  a  credit: 
Ihrestare  o  a  £ftr  credito.  Dit  a 
prCRUva:  Dar  in  proya.  Dit  a  ba- 
lia  :  Dar  a  balia.  Dit  a  lavit,  gin- 
sUi,  Hra  in  noRuv,  ecc. :  Idem. 

Dit  anmd:  Dar  ancora.  «  M 
m'a  p€tg€M  e  el  m*h  dcta  anmd  6n 
f  ranch  de  honnamam, » : «  M'ha  pa- 
«ato  e  mlia  dato  per  giunta  una 
ura  di  buonamano  ». «  Me  Vit  daa 
anmdrn*  Me  Fha  restitaito,  lida- 


to».  «  £1  m*a  daa  anmd  di  bott » : 
«  Mi  ha  battuto  ancora  ». 

Dit  a  tret:  Dar  retta. 

Dit  ehi :  Dar  qui. «  Ditchi  miell 
strase  » : «  Porgimi  ^uel  cenoio  ». 
«  Damm  chi  6n  g  matuscol »  (com- 
poBitore  tipografo  che  parla)  :«Pas- 
sami  un  g  maiuscolo  ». 

Dit  contra  o  contro ;  Dar  cen- 
tre, L*it  daa  contro  6n  paraear 
con  la  rcRttda  »  :  «  Urtb  in  un  pa~ 
racarro  colla  ruota  ».  Zii  el  me  dit 
semper  contro  »  :  «  Egli  mi  con- 
traddice  continuamehte  o  ogni 
cosa  ». 

Dd,  del  e  de :  Dare  del  e  da. 
«  Se  dan  del  ti  »  :  «  Si  danno  del 
tu ».  n  HI  g^it  daa  delV  imbro- 
idn  »  : «  Gli  diede  di  o  del  brio- 
cone  ».  ^(.JSl  m'  d  daa  del  zticcher 
invece  che  del  sal »  :  «  Mi  diede 
dello  zuochero  invece  che  del  sa- 
le ».  Dit  de  fit:  Dar  da  fare.  Dit 
de  tutt  i  tUoi:  Dar  di  tutti  i  ti- 
toli. 

Dd  dent:  Dar  dentro.  Dit  dent 
in  quaicoss  :  Urtare  in .  checohes- 
sia.  Dit  dhtt  in  vun:  Abbattersi 
in  uno. «  I/vsurari  el  g^d  daa  dent 
di  scarp  diseompagn  in  del  mvr- 
tuo »  :  «  L'usuraio  nel  mutuo  gli 
appiopj>5    deUe    scarpe   scompa- 

fnate  mvece  di  denaro  ».  Dh  dent 
na  eozzada  in  d'6n  spigol :  Dare 
del  oapo  in  uno  spigolo,  Urtare 
col  capo  in  — .  Dagh  dent  a  s*cep- 
pa  caeeuu:  Lavorare  a  mazza  e 
stanga.  Dagh  dent  a  mangiit :  Af- 
follarsi,  Dar  sotto  a  una  vivanda 
Opp,  Denti  miei  non  h  vergogna. 
Dit  fceura:  Dar  fuori.  « J/d 
<iaa  fceura  6n  liber  »  :  «  Ha  pub- 
blioato  o  Ha  messo  fuori  un  libro  ». 
Dit  fcbura  come  6n  straseiee  o  co- 
me on  matt:  Dar  di  fuori  come  un 
ossesBo,  Prorompere  in  vituperii, 
(fam.)  UBcir  da  gangheri,  (pop.) 
Dar  nolle  stoviglie.  Jrd  dit  fteura : 
Far  entrar  in  bestia.  Dit  fo&ura  de 
matt:  Straparlare.  « In  primavera 
el  dit  foRura  »  :  «  Quando  viene  pri- 
mavera lui  impazza  ».  «  M*  h  daa 
fcBura  del  ccdor  in  faeda »  :  «  Mi 


DA 


—  174  — 


I>A 


Bon  date  in  fuori  delle  bollioine  di 
riBcaldo».  Dh  f<eura  di  danee: 
Metter  fori,  sborsare,  snoooiolare 
dei  quattrini.  Da  fwura  a  sgar: 
Prorompere  in  grida.  Dib  faura 
6n  difhtt:  Mostrarsi  un  difetto. 
i>d  fcRura  el  compaa  o  el  complice: 
Paledare  il  compare  o  11  com- 
plice. Dh  fccura  i  cart:  Dare  le 
carte.  Per  fd>  ddt  f(Bura  vun :  Per 
&rlo  dire. 

Da  gid:  Dar  gitl.  Dh  gib  la 
polvcTf  el  eaffhf  i  art,  el  vin:  Ve- 
ai  Polver, '  Oafhf  Aria,  Vin.  Dh 
gib  la  coUera:  Vedi  Collera,  La 
rendita  la  dH  gib :  La  rendita  h 
ribassata.  Db,  gib  i  pretes:  Dar 
jtiil  le  pretese.  Db,  gib  el  prezzi: 
Scendere  di  prezzo,  Rinvilire. 
Dh  gib  la  ciav:  Dar  volta  alia 
ohiaye.  —  el  eadenctzs:  Levare  il 
paletto.  Db  gib  la  sgonfiezza:  Dis- 
enfiarsi.  Db,  gib  la  eioeca:  Idem. 
HI  vasshl  el  da  gib :  La  botte  sce- 
ma.  Db  gib  de  scriv :  Dettare  il 
oompito.  Db,  aib  el  sdl:  Tramon- 
tar  u  sole.  Da  gib  bott  a  I'orba: 
Distribuire  botte  alia  oieoa,  da 
orbi.  Dagh  gib  ai  sere:  Idem. 
/  acqu  de  I'inondaeidn  in  da>a  gib : 
Le  acque  si  sono  ritirate  di  molto. 
Jjassb,  db,  gib  la  8traee?iezza:  La- 
Bciar  paBsare  la  stanohezza.  Db 
gib  la  grassa :  Diminuire  la  gras- 
Bezza.  &he  db  gib  la  botta:  II  corno 
in  fronte  gli  scema.  Ona  volta 
Verapien  de  spirit,  c^Less  Vh  daa 
gib:  Una  volta  era  pieno  di  spi- 
rito.  ora  h  rimpinconito,  mio  be- 
ne (pop.). 

Db  inane.  <cDagh  inane  6n 
poo  c6nt  el  car  »  :  «  Tirati  avanti 
un  poco  col  oarro  ». 

Db  indent:  Dar  in  dentro. 
«  Sta  riga  chi  la  db  tropp  in  dent 
o  in  denter  » : «  Questa  nga  h  trop- 
po  in  dentro  ». 

Db  indree:  Dar  indietro.  *Dagh 
indree  a  quii  cavai  »  : «  Dagli  a>a- 
dietro  a  que'cavalli^.  Db  indree 
el  rest :  Dare  il  rcBto.  «  Dbmm  in- 
dree quel  liber  che  ^ oo  imprestaayn 
«  RestituiBcimi  quel  libro  che  t'ho 
preBtato».  D^  indree  in  del  bev, 
tn  del  mangib:  Allentare  ilman- 
giare  e  il  bere  e  anche  Dar  ad- 
dietro  nel  bere  e  nel  mangiare. 
« St*  ann  a  scola  inveee  de  andd, 
avanH  V  h  andaa  indree  »  :  « <^ue- 
6t'  anno  alia  Boola,  inveee  di  an- 


dar  avanti  o  progredire  o  ha  date 
o  Teeth  addietro)». 

Dd  in  Voce :  Dar  nell'  occhio. 

Dd  in  fiBura :  Dar  infuori  o 
fuora.  «  SUA  mSsola  la  dii  tropp  in 
foRura  »  :  m  QueBta  mensola  viene 
troppo  in  fuori >. 

Db  la :  Dar  Ih.  «  Dagh  Ut » : 
«  Mandalo  in  lib,  Soostalo  ».  <Dagh 
?A  »  :  «  Via  ». 

Dbper:  Mettere  i>er.  DA  per 
faa  o  per  perduu  quaieoss  :  Wst- 
tere  per  fatta  o  per  perduta  una 
cosa. 

Db  s&ra :  Dar  sopra,  Dare  per 
giunta.  « M  maeellar  et  g*h  aaa 
sora  i  raneai  per  el  ^att  »  :  «  II 
macellaio  per  gmnta  gli  diede  gli 
avanzi  per  il  gatto  ». 

Db  sott :  Dar  sotto.  mMl  g'  h 
daa  6n  ptign  sott  el  barboee  » : «  Gli 
diede  un  Borgozzone  o  un  pugno 
Botto  al  mento».  |  (Venir  sotto) 
«  On  moment  o  V  alter  te  me  da- 
ree  o  vegnaree  sott,  e  aUora  » : « I- 
dem». 

Dii  sii :  Dar  sik.  Ddi  su  la  eiav, 
el  eadenaez,  la  stanga,  el  ratnpon: 
Girar  la  chiave,  mettere  il  paletto 
o  il  oatenaccio.  la  Btanga,  il  con- 
trafforte.  Da  su  a  parla  tutt  a  &n 
trati:  Dare  suUa  voce,  Prorom.- 
pere  a  parlare.  Db  sit,  i  valor  in 
jSorsa:  I  valori  di  Borsa  aumen- 
tano.  Db  sh  de  gionta  (macell.) : 
Dare  la  giunta.  «  Dagh  su  anca  tl 
a  quel  pes  »  :  «  Dagli  Botto  anche 
tu  a  quel  peBo».  Db,  sui  nerv: 
Idem.  « Dam,m  sif,  quii  quadrei  » 
(muratore):  «  Buttiami  bu  quei 
mattoni ».  Dd  sii  la  vos  che  V  era 
andada  gib:  Tomare  la  voce  che 
era  andata  giil.  Quella  finestra  la 
dit  sulla  strada  » :  « Idem  ». «  Quelr- 
la  porta  la  dii  sul  giardin  » : «  Met- 
te  — ». 

Db  via :  Dar  via.  «  Db  via  tutt 
coss  per  caritaa  »  :  «  Dh  tutto  ai 
poveri  per  carit^  ».  Db  via  di  -eat- 
tasii:  Far  come  i  piiferi  di  mon- 
tagna.  «  Oo  daa  via  finna  i  cam- 
pion »  :  «  Ho  venduto  fin  i  cam- 
Sioni ».  Db  via  i  cadregh  in  giesa: 
^ispeuBar  le  sedie  in  chiesa.  Db, 
via  i  bigliett:  Distribuire  i  bi- 
glietti.  «.  Ddn  via  tanti  bigliett  gror- 
tis  per  podh  im,jnen\  el  teatery^ : 
«  Regalano  molti  biglietti  per  pe- 
ter riempire  il  teatro  ».  « IJI  post 
dn  n*anmb  de  dall  via  »  :  «  D  po-* 


DA 


—  175  — 


DAA 


8to  non  Plianno  anoora  conferito  ». 
«  Gh'era  &iii  fattorin  in  strnda  ehe 
dava  via  di  manifest »  :  «  C  era 
neQa  strada  un  fatcorino  ohe  di- 
stribiiiva  del  manifesti ».  JDii  via 
anea  la  camisa:  Darebbe  la  oa- 
mioia.  (Altri  modi  eenza  ayrer- 
bio)  «  ^  g'dt  daa,  Ub,  per  levh  eiif 
ma  I'it  mtnga  poduu  » :  «  Tent5  di 
levarsi,  ma  gliene  manob  la  for- 
I  zAy^.<  Seddt  el  ecu  ehe.„  »  «  Si  d^  '1, 
il  oaso  obe... »  «  Pd  dMss  /  » : «  Puo 
darsi  I  »  ^E  d€tgh  e  dagh,  gke  sdnt 
retusU  » : «  Dagli ,  dagli  o  dalle 
diJle  o  dagli,  pioobia,  martella,  ci 
son  rinBcito  ».  Daif  Hra,  m^seaa : 
Dagli,  piochia  e  mena.  F&  a  Ubu- 
mefe  tunnel:  Fare  a  bambini.  Ddi 
d'intend  :  Dare  a  intendere.  Dii  a 
ved^:  Dar  a  vedere.  i>d  atrd:  Dh 
retta.  D^hela  Umga:  Idem.  D^ 
ghela  ane%a :  Andar  a  seconda,  Dar 
ragione.  «  Te  2a  daroo  mi  » : «  Te 
la  dtab  ad  intendere  io  ».  Daghela 
de  naseonddn:  Sgattaiolare.  4(^ 
daghela  /  » : «  E  dagli ! »  «  Ma  se 
pd  ddtfymn  Idem  ».  «  ^2  g*  ^  daa 
(il  oielo,  il  tempo)  &nahonnapio- 
vudinna,,, »  :  « Idem».  Daghi  seech 
e  tapUa>ghi  menvder:  Darle  belle 
e  lEonfiftr  Bodo.  A  ehi  el  ne  dh  a 
ehi  el  ne  promstt :  A  cbi  le  dib  e 
a  obi  le  promette.  D<igh  a  tutt 
dagh  :  Far  di  tutto,  a  tutta  poBsa. 
(Pr.)  (La  terra  dice)  Dam^n  che 
f  en  daroo.  Danmiene,  obe  te  lo 
renderb  a  piii  doppi.  x>d  <^  colp 
cU  sere  e  vun  al  vassal :  Dar  im 
colpo  al  oerobio  e  uno  alia  botte. 

—  Daas,  DarsL  « I/h  mingft  omm 
de  dass  eoipret »  : «  Non  b  omo  da 
mettersi  co'  preti ».  Dass  de  tuU : 
Industriarsi,  inge^arsi.  «  Va  md 
a  dass  ehe  » : «  §i^  11  oaso  cbe  ». 
«  2/  ^  d4ida  »  :  «  £  finita  ». 

—  Dassen,  Addarsene.  <Mi  me 
sant  daa  ehe...  » :  « Io  me  n'  ad- 
diedi  cbe...,  o  Mi  accorsl  obe». 

—  DJi^hen,  Gradir  una  oosa. 
«  Mi  gh'en  doo  propi  nagott »  :  «  A 
me  non  piaoe  menomamente ». 
Daghenpoeeh:  Non  esseme  gbiotto. 

—  Dassen,  Darsele,  Batters!. 

—  Dai  dai,  Dalli  daUi.  Dai,  vol- 
ta  e  messeda:  Dagli  picobia  e  ri- 
pioebia. 

Da  {Ciiso  deW  ablaHvo)  (1),  Da. 


Da  dn  moment  a  VaUer:  Da  un 
momento  all'altro.  Da  Monza  a 
Milan  gh'i  des  mia :  Da  Monza  a 
Milano  ci  Bono  dieci  miglia. «  Da 
6n  animal  de  quella  sort  gh*  era 
de  spettass  nient  de  met »: «  Da  un 
animale  di  quella  fatta  non  o'era 
da  aspettarsi  nulla  di  meglio  ». 
«  Ul  Vh  faa  arestdt  da  dd  guardi 
ehe  passava  » :  «  Lo  fece  pigUare 
da  due  guardie  cbe  paBsavano  ». 
ii  M  8*  ebuttaa  aid  dm  Domm> » : 
«  Si  butt5  gitl  dal  Duomo  ». «  Ghmr- 
det  daipdufreggy^: «  Guardati  dal- 
le aequo  cbete  ».  «  L'h  andaa  dal 
eapp  d'offlsi  «...  »:  «  Si  presentb 
al  capo  uificio  e...  »  «  L*h  staa  €ts- 
saUaa  dai  Utder  » :  «  Fu  aggredito 
dai  ladri  ».  «  Lit  el  se  gttarda  dai 
donn  »:  «  Egli  si  guarda  dfdle 
donne ».  Da  Erod  a  Pilatt:  Da 
Erode  a  Pilato. 

Daa :  Dado.  Oiugit  ai  daa :  Gio- 
car  ai  dadi.  I  Ghe  voeur  el  daa 
sott  alpemo  de  Vuss  se  Vd,  de  girh 
volit.  t)i  Yuol  il  rallino  Botto  il 
Dilico  o  pernio  dell'  uscio  se  deve 
girare  per  bene.  (Pr.)  Con  domib 
on  daa  se  giuga  minga:  Con  un 
dado  solo  non  si  gioca. 

D&cord :  D'accordo.  «  Shmm  da- 
eord  » :  «  Siamo  d'accordo  ^.  <  El 
m,*h  daa  quell  ehe  serem  daeord  »: 
«  Mi  diede  il  convenuto  ».  Andit 
daeord  eom^  duu  angidi:  Andar 
d'accordo  come  due  annoli.  D'tP- 
more  docorrf/D'amoreed'accordo. 
Mattes  daeord:  Mettorsi  d'accordo. 

Dacquli,  Adaquare.  DoMiqudt  i 
fior:  Innaffiare  i  fieri.  — strad: 
—  le  strade.  —  i  pagn:  —  inu- 
midire  i  panni.  Daequd,  6n  proa: 
Irrigare  un  prato.  DaeguiL  el  latt, 
el  vin:  Allungare  con  acqua  o 
annacquare  il  latto  o  il  vino.  (Di 
pioggia).  «  JA  veg'Mida  e  V  it  aae- 
qtuta  i  strad  » :  «  £  caduta  ed  ba 
annaffiato  le  strade  ».  Dacquh  gib: 
Annaffiare  il  pavimento. 

— Dacqoada,  Annacquata.«i>a9^ 
gib  6na  bonna  daequada  » :  «  An- 
naffia  cost!  per  bene  ».  «  ^  vMfnuu 
dna  bonna  dacquttda  »:  «  (Jadde 
una  pioggia  ristoratrice  o  ^  venuta 
una  DBona  annacquata». 


ft)  n  GhambinI  non  lo  dk :  e  Mgna  in 
T«6«  n  De  meneghlno ;  oome  se  anche  a* 


saoi  tempi  non  cl  fossero  state  moltlsstmc 
persone  oivilf,  ohe,  parlando  milanese. 
asavano  il  da^  oome  oggldi,  pur  favel- 
tando  in  dialetto. 


DAC 


176  — 


DAM 


—  Dacquadlxma,  Uiip6  di  an- 
nafiiatura  o  Pioggerella,  Annaf- 
ifiatina. 

—  Dacqiiad6r,  Innaffiatoio  omer- 
glio  Annadifiiatoio.  Im  seigolla  del 
dacquador  (Palla  buoata):  Mela 
o  cipolla. 

—  Dacquadorln,  Piooolo  annaf- 
£atoio. 

—  Dacquad6ra,  Annaoquatriee. 
Fo88a  dctequadora  { Nei  prati  mar- 
citoi):  Fossa  annacquatrioe. 

Dada  (come  part.  femm.  passato 
-di  Dh).  Vedi  Dh. 

Dadrlzz,  A,  di,  per  diritto.  On 
eozzin  — ;  Una  restina  assestatia. 
<  L'k  6n  jic&u  dadrizz  » : «  Un  ragaz- 
20  assennato  ».  On  par  Hi  dctdrisz: 
Un  buon  partito.  Pensalla  dadrizz: 
Pensarla  Dene.  Adhss  el  parla  dct- 
d/rizz:  Ora  ella  parla  a  dovere. 

iPr.)  Se  rh  fada  aadrizspicts  anea 
a  crosta  del  pastizz  (vecohio  in 
disuso):  Vedi  Vrosta, 

Dafk.  Vedi  Defd. 

Da£BXiiliich6  (dlsusato),  A  ohe 
fame  1 

Dagn  (Volg.).  Vedi  Dann.  Nei 
pr.  veccM:  Nh  pan  n^  paan  n6 
jdn  mai  dagn :  v  edi  Ban,  Qitand 
la  merda  la  monta  in  scagn  o  ehe 
la  spuzza  o  che  la  fd  dagn:  Vedi 
Mh.rda. 

Dai,  Dalli.  Vedi  Dd,.  Dhi  e  rer- 
dai:  Dalli  e  dalli.  Dai  al  lader: 
Dagli  al  ladro.  JE  diti  che  V  h  6n 
sciatt/ :  E  dagli  o  E  dasliela!  «  JE 
ddi  e  dai  el  la  spunta^  » :  «  Fai 
fai,  ha  voluto  spuntarla  ». 

Dalmatega  (volg.).  Vedi  Dal- 
^matiea. 

Dalmatica  (Tunica  da  sacerdote 
in  ufficio),  Dalmatica. 

Dama,  Dama.  Dama  de  Oort, 
d'onor,  decompagnia:  Idem.  Da- 
ma del  hiscottin  (m  disuso)  (1)  (Pa- 
trizie  che  visitavano  gli  infermi 
nello  spedal  ma§eiore  e  portavano 
loro  de'biscottimj:  Visitatrici.  Gran 
dama :  Gran  aama.  «  Come  se 
capias  che  V  h  6na  dam>a  » :  «  Co- 
me si  vede  ch'ell'^  gentildonna  I  » 


(1)  La  frase  potrk  per  ischerzo  e  per 
Ironia  suonar  ancora  solle  nostre  labbra : 
ma  come  un  ricordo  del  passato.  Ora  le 
dame  del  blscottlno  8ono  msxtcArici  deU 
I'Ospedale,  e  c'e  11  caso  che  portino  an- 
cora dei  biscottini  ai  malatf,  ma  certo 
non  s^azzardano  a  mostrarsi  troppo  cleri- 
oall  come  una  volta. 


I  (Dolce)  Boecon  de  dama:  Booca 
oi  dama.  |  Scacohiere.  &iugd,  a 
dama:  Vedi  Gi<Bugh.  (Carta  da 
gioco)  La  dafna  defi6r,  de^ncehf 
ecc. :  La  dama  di  fiori,  di  picche. 
Damazza,  Gran  dama.  Damazea 
del  hiscottin,  Dama  yisitatrice. « In 
Tnezz  a  quii  dam,azz  la  eontessinna 
noeuva  lapareva  6n  pdresin  in  la 
stbppa  » :  «  In  mezzo  a  quelle  no- 
bilone  la  povera  contessma  fatta 
di  fresco  pareva  un  pulcino  nella 
stoppa  ». 

—  Damixma,  Damina.  «  La  par 
6na  damina  » :  «  Pare  una  da- 
mina ». 

—  Damk,  Damare.  «  Damdt  an- 
ea sta  pedinna  »  :  «  Damare  anche 
questa  ». 

Damasch,  Damasco.  Ona  HUa 
eoverta  de  damasch:  Una  bella 
coperta  di  damasco.  H  popolo  a 
Firenze  diee  Dommasco. 

—  Damascaa,  Damascato.  On 
vesta  de  seda  dani€ise€ut:  Un  ve- 
stito  di  seta  damascato,  Ona  lamr 
ma  de  sciabola  damaseada:  Una 
lama  di  sciabola  damascata.  Ona 
danmscada  vera  de  Turchia :  Una 
damaschina. 

—  Damaschln ,  Damaschetto 
(Drappo). 

Damerin(Aff.),Damerino.4(iE^  g^h 
senssanVann  e  el  vo&ur  fa  afieamo 
el  damerin  o  cZ/?it>eW»:«  Ha  sessan- 
t'anni  e  vuol  far  ancora  11  da- 
merino  ». 

Damlgianna,  Dami^ana.  Dami- 
gianna  vestida  e  damtgianna  min- 
ga  vestida :  Damigiana  yestita  e 
damigiana  nuda.  « Alter  che  dn 
fiasch  Vd,  fa  6na  dannigianna**. 
«  Altro  che  un  fiasco  (con  quella 
sua  commedia);  una  vera  dami- 
giana )». 

Dand,-anaa,  Dannare.  Fh  dan^ 
Vanima:  Far  dannar  Vanima. 
«  Ouarda  come  el  dana  »:  «  Guar- 
da  come  si  rode  ».  Anima  dana- 
da:  Anima  dannata.  «  Te  see  dor 
naUf  vdt  salta  la  mura »  (in  dis.) 
(  Appross. ) :  «  Sei  disperato ,  va 
ad  appiccarti ». 

—  Danazl6n,  Dannazione.  La 
danasion  de  V  anima :  Idem. 
«  Quella  donna  V  h  la  mia  dana- 
zion  » :  «  Quella  donna  h  la  mia 
dannazione  ».  - 

—  Dana  e  anche  Danii&,  Stizza. 
«  Che  danna .' »  : «  Che  rabbia ! » 


DAN 


—  177  — 


DAN 


Dan-dan,  (Onomatop.  del  suouo 
delle  cainpane) ,  Ton .  ton.  «  Se 
seniiva  di  part  ae  X.  on  dan  dan 
wnXin&o  ePel  strengieva  el  cc&ur  »: 
«S'udiva  dalle  parti  di  X  uno 
scampanioinsistente  che  stringeva 
il  cuore  ». 

Danda,  Danda  (1),  Osoillazione. 
Dd,  la  danda :  Cullare.  Da  la  dan- 
da  (in  dis.) :  Dare  la  berta.  I  (Sia 
per  ironia  o  sul  serio)  «  La  g'a  ona 
eerta  danda  in  de  Vandh  » :  «  Ha 
un  certo  non  so  che  o  un   certo 

tarbo  nel  portamento  o  nell'an- 
atnra  che... ».  «  V6i  te  v<bu  fi- 
niUa  con  quella  danda  del  scagn  » : 
« Ohe,  vuoi  smettere  di  dondo- 
larti  in  quel  modo  suUa  sedia? » 

Dandald,  (Amese  de  calzolaio), 
Lustrino. 

Dandlnn  (Striscie  per  reggere  i 
bambini  che  cominciano  a  cam- 
minare)  Lacci  (Pst.),  Dande  ^(2), 
eigne.  Tegnigh  %  dandinn  a  vun 
(Fig.) :  Avere  uno  in  briglia  o  te- 
nergU  le  briglie;  reggerlo,  gui- 
darlo.  «  Oramai  se  jpd  tceugh  via 
i  dandinn  » :  «  Ormai  gli  pu6  la- 
sciar  le  briglie  sul  collo  ». 

Danee,  Denaro.  Aveghfidr  de  dor- 
nee  :  Avere  fior  di  quattrini.  Ciap- 
pa  danee :  Prender  quattrini.  Cor- 
vdtgh  foeura  danee :  SpUlar  denari 
da  uno.  Dh  fosura  di  danee :  Met- 
ier fuori  de'  — .  Vhs  foaura  eon 
di  danee:  Aver  fuori  dei  denari. 
J'a  danee :  Far  quattrini.  «  M  fa- 
ria  danee  su  la  pill  d'6n  piceuce  »: 
«  Fai-ebbe  denari  sull'acqua  ».  Fdb 
danee  fals:  Far  moneta  falsa.  Fdt 
su  i  aanee  cont  el  palott:  Fare 
quattrini  a  palate.  iVd  pensh  che 
a  fdb  danee :  Non  badare  clie  a 
far  quattrini  o  non  pensare  che  al 
quawino.  Danee  ja  danee:  Ric- 
chezza  fa  ricohezza.  Danee  come 
Ikrra:  Quattrini  come  terra.  Fd, 
danee  a'&iui  rohba:  Far  denari, 
vendendo  ohecchessia...  Fdi  saltct 
i  danee :  Non  badar  a  spendere  o 
spendere  allegramente.  thiadagndt 
cumee  a  montdn:  Guadagnar  de- 
nari a  staia  o  come  rena.  Maneggid, 
dapee:  Maneggiar  danaro.  Nd 
vlssegh  danee  che  le  paga :  Essere 


(1)  Danda  d  precisamente  dandAnna  mi- 
lanese. 

.    (S)  Damde  dice  il  Petroocfal  nel  suo  di- 
zloiuurio,  e  voce  eh«  se  ne  va. 


impagabile.  ScoRvd  o  toecdu  i  primm 
danee :  Riscuotere  o  toocare  i  pii- 
mi  quattrini.  Pocch  danee  poceh 
sant  Antoni  (in  dis.):  Per  niente 
non  oanta  il  cieco.  «  Lh  nb  se  giu- 
ga  se  no  gh'  h  di  h6n  danee » : 
«  LaggitL  non  si  fa  di  noccioli ». 
Danee  danna  (in  dis.)  (manca) 
(Appross.) :  Chi  non  ha  quattrim 
non  abbia  voglie  0pp.  La  ric- 
chezza  non  fa  folici.  Vess  el  re  de 
danee  (Appross.):  Dono  di  consi- 
glio  val  pm  che  d'oro.  Tegnl  It  i 
danee  mort:  Tener  i  denari  nello 
sorigno.  Danee  viv :  Denari  che 
fruttano.  Vhss  danee  buttaa  via: 
Esser  —  buttati  via.  Metaa  parer 
e  metaa  danee  (Appross.) :  JDono 
di  consiglio  val  piu  che  d'oro. 
«  JEceo  chi  6n  sacch  de  danee  (mo- 
strando  cosa  assai  costosa) » :  « I- 
dem  ».  JVbddi  in  di  danee :  Sguaz- 
zar  nei  — .  «  Danee  e  mi  sthm,m 
minga  hen  inshm,ma » :  «  A  me  i 
denari  scottano  in  tasca^.  (Pr.j 
G6nt  i  danee  se  fh  tutt  coss :  Co* 
danari  tutto  si  ottiene.  Danee  e 
santitaa  m,etaa  de  la  metaa :  Quat>- 
trini  e  santitk  metk  della  metk. 
Danee  de  gioRugh  tegnen  minqa 
Iceugh:  Quattrini  di  gioco  mettili 
in  tasca  ci  stanno  poco.  Chi  fd>  i 
danee  adora  i  so  danee :  Chi  fa  i 
quattrini  poi  li  sta  a  covare.  Chi 
g'  it  danee  fd>  danee,  e  chi  nd  g'  d 
danee  el  po  fh  scusd,  el  cuu  per 
candilee  (in  dis.):  Chi  danaro  non 
ha  non  aobia  voglie.  Danee  e  mes- 
sizia  rompen  et  coll  a  la  giustizia : 
Quattrini  e  amicizia  rompono  le 
braccia  alia  giustizia.  Danee  epeccd. 
Vh  cattiv  stimtu:  Vedi  Peccd,.  Dor- 
nee  paga  e  cavall  trotta:  Idem. 
Senza  danee  i  pret  canten  minga : 
Per  niente  non  canta  il  cieco. 
«  Fa^eva  mH  con  quii  danee  a  an- 
dh  a  cdb  de  Voffelee  »  (in  dis.) :  «  D 
denaro  s'  attacca  alle  mani ».  I 
eioMer  in  dacder  e  i  danee  in  dor- 
nee :  Le  chiacohere  non  s'inillano 
0pp.  Idiscorsi  non  fan  farina.  Ida- 
nee  g'an  ial:I  danari  vanno  e  ven- 
gono.  /  danee  g^an  lapesa:  II  de- 
naro s'attacca  alle  mani  0pp.  Chi 
ha  i  quattrini  li  tiene  stretti.  I 
danee  in  faaper  spend:  I  denari 
vanno  e  vengono.  J  danee  in  ro~ 
tond  per  po€^  Mrlii :  I  danari  son 
fatti  per  spenderli  o  La  roba  va  e 
■\'iene.  «  /  danee  se  troeuven  minga, 

12 


DAN 


—  178  — 


DAN 


per  stradafy^:  «Vorre8ti  dunque 
ohe  io  andassi  a  mbare  ? »  J  danee 
van  a  muecj  chi  ghe  n'  a  tropj)  e 
chi  n'  ^  suec :  Chi  ne  ha  troppi  e 
chi  ne  ha  troppo  pochi.  IJa  ttber- 
taa  de  fdb  e  aesfd,  no  gh'  h  danee 
che  le  paqa :  Sanity  e  liberty  val- 
gjon  piu  di  una  oitt&j.  L'l,  mei  spend 
danee  in  pan  ehe  in  medesinn: 
Meglio  fe  spendere  in  pane  che  in 
ricette.  Miralo  ben,  miralo  tutto, 
Vomm  senza  danee  come  Vh  hrutto: 
Uomo  Benza  denari  h  un  morto 
che  cammina.  Opp,  Chi  ha  ^,  chi 
non  ha  nulla  h  nulla.  |  (Parte  d'un 
tutto  0  raisura,  in  disuso)  Danaro. 
Vivo  n.  fr. :  Paget,  lir,  sold  e  dor- 
nee :  Pagare  lino  alPrdtimo  oente- 
simo.  I  (Carte,  Minchiate,  da  gio- 
co)  Danee,  spad,  eopp  e  hastdn: 
Denari,  coppe,  spade  e  bastoni. 

—  Danerasc,  Danaiaccio  (in  dl- 
suBo).  Mesterasefd,  danerasc:  Me- 
atier ignobile,  grasso  guada^no. 

Daneggla  -  enagglaa  -  eggtass , 
Danneggiare.  «  Mi  el  m'd,  daneg- 
giaa  minga  in  poceh  » :  «  Me,  mi 
ha  danneggiato  assai ».  « JEl  se 
daneggia  m  deper  Z-it  »  :  «  Si  dan- 
neggia  da  sfe  ».  Colletta  per  i  da- 
neggiaa  de  I'innondazidn :  Collet- 
ta pei  danneggiati  dell'  innonda- 
zione.  Jja  teniphsta  Va  danneg- 
giaa... :  La  grandine  ha  danneg- 
giato. 

—  Dann,  Danno  (Vedi  anche 
Dagn  Volg.j.  JJa  temphsta  I'd,  faa 
6n  gran  dann  a  Vuga:  La  gra- 
gnuola  dannegffib  assai  le  viti. 
«  Mi  00  soj^ert  on  dann  de  pussee 
che  cent  mila  lira  » :  « Io  ne  ebbi 
un  danno  per  piii  di  cento  mila 
lire ».  « Lu  el  falla  mai  in  sd 
dann  » :  «  E'  non  falla  mai  in  suo 
danno.  meglio,  in  proprio  danno  ». 
l/h  mei  sta  ai  pnmm  dann:  Me- 
glio fe  perdere  che  straperdere. 
Mefh  o  com^pensh  i  dann :  Rifare 
o  compensare  i  danni.  «  Oh'h  toc- 
eaa  de  pagcL  dann  e  spes  » :  «  Gil 
toccb  di  nfar  i  danni  e  pagare  le 
spese  ».  Chi  h  mincidn  sd  dann : 
Chi  h  minchione  suo  danno.  JU, 
chi  ghe  Vavrh  a  m>al,  sd  dann: 
Chi  r  ha  per  male  se  la  cinga. 
(Pr.).  April  ghe  n'  it  trenta  e  se 
piovhss  trentun  fa  dann  a  nessun : 
Vedi  ApHl,  H  (Filtratura)  ic  Sta 
harca  ch\  la  fa  dann  » :  « In  que- 
sta  barca  I'acqua  filtra  ».  £!l  vas- 


shll  el  fh  dann :  II  vino  dalla  botte 
trapela. 

Ijanna-nnaa-nnass ,  Dannare. 
Fa  danna  Vanima:  Idem. 

Daimazi6n,  Dannazione. «  A  la- 
vorh  sta  robba  Vh  6na  —  » : «  A  la- 
vorar  in  codesta  melma  V  h  una 
dannazione  ». 

Dant,  Dante.  Phil  de  dant :  Pel- 
li  di  Dante,  Scamoscie. 

Dantell  (D.  Fr.),  Trina. 

Dapochisla  (In  dis.),  Dappocag- 
gine. 

Dap68.  Vedi  Apds. 

Daquk.  Vedi  Dacqtidt. 

Darden  (Specie  di  rondine),  Dar- 
danello. 

Darsena,  Darsena.  Ld  darsena 
de  porta  Ticiiies:  La  darsena  a 
Porta  Tioinese.  ¥^  El  g'dt  sul  high 
6na  villa  con  darsena  »  :  «  Ha  sid 
lago  una  villa  e  la  darsena  ». 

Darusc  (In  dis.),  Ruvido.  Darttse 
come  6na  sprella:  Sgarbato  come 
un  villano. 

Darvl  (Volg.  id.).  Vedi  Dervl. 

Dat&-ataa/  Datare.  Dataa  de 
Bomma:  Colla  data  di  Roma.  Dor- 
taadel  prim,m  agost:  In  data  pri- 
mo  agosto.  L*h  datada  col  giomo 
de  Vimpostadura  (di  lettera):  Por- 
ta la  data  del  giorno  delVimpo- 
stazione. 

—  Data,  Data.  In  data  del.,. : 
In  data  del...  L*e  de  aniica  data: 
ti  di  antica  data. 

Datass  (Volg.).  Vedi  Adatttiss. 

Dattol  (Volg.).  Vedi  Datter, 

Datter,  Dattero.  (Pr.)  Chipianr- 
ta  dhtter  nd  mangia  dcttter:  Chi 
pianta  d?lttero ,  non  mangia  dat- 
teri. 

Davantagg,  D'avvantaggio. «  Oo 
giamd  ditt  davantagg  »  :  «  Ho  gih 
parlato  d'avvantaggio  ». 

Davanti,  Davanti.  Ul  davanti 
de  la  camisa:  Idem. 

Dazl,  Dazio.  De  ch\  al  daei  ghe 
sard  cinqucent  pass:  Da  qua  alia 
porta  ci  saranno  cinouecento  pas- 
si.  Fceura  del  dazi  :  Fuori  di  por- 
ta. Ciapphel  dazi:  Puggire.  (f  A-- 
vlgh  quaicoss  o  nagott  de  dAizi :  C'6 
nulla  da  gabella?  Daai  eonsumm: 
Dazio  di  consumo.  Fit  de  eoidn 
per  nd  pagdt  dasi :  Fare  lo  gnorri 
per  non  pagar  gabella.  (Pr.)  Tutt 
t  paroll  paghen  minga  dazi :  Non 
tutte  le  parole  pagano  gabella. 

—  Dazui-zlaa,  Daziare.  «  C74'ej 


DAZ 


-  179  — 


DEB 


me  dasia  sH  polaater  » : «  La  mi  ga- 
belli  questi  polli ». «  Gh*^  nient  de 
dazia  r  » : «  C'^  nulla  da  daziare  1 » 

—  Daziee,  GrabeUiere,  Guardia 
daziaria. «  JSl  daziee  el  w'A  ferma- 
eto  »  :  « II  eabelliere  mi  term5  ». 

—  Daziett  (in  dis.),  II  do-zietto. 
De,  Di.«^cm^rfcwit»:«Emio». 

Rohhade  strapazz:  Roba  di  stra- 

gizzo.  «  Ij'h  rohha  de  mangiall  » 
'intende  co*  baci) : « Idem*.  |  De, 
a. «  L'h  tutt  de  god  » :«  Egli  h  tut- 
to  da  godere  (1) ». «  i^Z  dipend  min- 
yade  miynit  If  on  dipende  da  me  ». 
«  i?Z  «or<  (2e  easa  ai  naeuv  6r  »  : 
«  Esce  o  sorte  di  o  da  easa  alle 
nove  ». «  Nient  de  dazzi  ^  » :  «  Nulla 
da  daziare  ?  » |  i>a  e{e  »6tane^;  Dar 
a  imbiauchire.  Da  de  pensh:  Dar 
a  peneare.  «  i>«  lader  ehi  ghe  n'  ^ 
nd  »  :  «  Ladri  qui  non  ce  n'^».  Vhsa 
de  teater,  de  flsta  de  hall:  Essere 
di  teatro,  di  testa  da  ballo.  Baf- 
faill  €le  Urbin:  Raffaello  da  Ur- 
oino. 

I>ea,  Dea. «  L*h  dna  dea  d'amor  » : 
«  £}  un  occhio  di  sole  ».  «  La  mia 
dea  » : «  La  mia  adorata  ». 

—  Deessa,  Deessa  (in  dis.),  Dea. 
I  dU  e  i  dteess  de  VOlimpo  ae  ear- 
ton  (in  certe  operette):  I  dei  e  le 
dee  dell'Olimpo. 

Debk  (D.  Fr.)  (Giornale  noto), 
I  Debate,  Debd.. 

Debase,  D'abbasso,  GiU.  «  Ven 
debase  > : «  Vieni  giii,  Scendi  gift  ». 
«  Stand  debdue  el  ae  ved  mH  » :  «  Da 
basso  lo  si  vede  meglio  ».  /  stanz 
debase  %n  umid  eorn^:  Le  stanze 
d'abbasso  o  terrene,  sono  molto 
umide. «  /  risin  che  sta  ehi  debase 
n  second  jnan  »  : «  I  pigionali  di 
sotto  a  noi  ». 

Deben,  Dabbene.  On  omm  de- 
ben:  Un  uomo  dabbene. 

Debet  (Volg.).  Vedi  Debit. 

Debit,  Debito.  Dmt  s6ra  dhbit: 
Idem.  Vhas  pien  de  debit:  Aver 
piii  debiti  che  la  le{)re  o  Aflfogare 
nei  debiti.  « Idi  el  pienta  debit  der- 
pertutt  y^ : «  EgU  pianta  chiodi  dap- 
pertutto  ».  TircLss  al  eoll  6n  debit: 
Aocollarsi  un  debito.  Nettaxs  di 
debit:  Estinflcuere  ogni  debito.  Trh 
in  debit:  Addebitare,  Porre  a  de- 
bito. Anda  in  debit:  Riuscir  de- 


ft) La  frase  «  naova  a  Pirenzef  Ma   W 
gddere  nel  8«nso  di  barlanene  e  vecchia. 


bitore.  Mhtt  a  debit:  Mettere  a  de- 
bito. I  M  debit  pubblich:  II  debito 
pubblico.  Debit  de  coseienza:  De- 
bito di  coseienza. «  Lu  Vh  in  debit 
vers  de  mi  d^dna  visita  »  : «  EUa  mi 
deve  una  visita  ». «  L'dt  pa^cuz  an- 
ea  lit  el  sd  debit  » : «  Anche  lui  pn- 
g5  il  tributo  alia  natura  ».  ( ^r. ) 
Ohi  n6  g'dt  debit  Vh  scior :  Chi  non 
ha  debiti  h  ricco  o  ^  un  signore. 
Ohi  paga  i  d.ibit  perd  el  credit: 
Chi  non  ha  debiti  non  ha  oredito. 
Errdr  ndpaga  debit:  Sbaglio  nou 
paga  debito.  Per  i  debit  se  va  pit 
tn  preson  :  Per  debiti  non  si  im- 
picca. 

—  Debltin,  Debituzzo.  ^£1  g' a 
intomo  6n  quai  debitin  de  nugott »; 
« Ha  qualche  debitucoio,  ma  di 
ben  poea  cosa  ». 

Debitdr,  Debitore.  Debitor  wo- 
rds :  Debitore  moroso.  «  Mi  te  s6n 
debitor  rf'  6na  risposta,  d'  6na  vi" 
sita,  ecc.  » : «  lo  ti  sono  debitore 
d'una  rispoBta,  d'una  visita  ». 

D^bol,  jDebole.  Vista,  pols,  rm,  - 
memoria — .-Vista,  polso,  vino,me- 
moria  debole.  JSl  convalescent  I'  b 
ancamb  d^ol:  11  convaleacente  h 
ancora  debole.  Tocca  vun  in  del 
so  debol:  Tocoar  uno  nel  debole. 
«  G'  oo  on  debol  per  quella  crea- 
tura  »:  «  Ci  ho  un  debole  pei- 
quella  creatui'a  ». 

Debolezza,  Debolezza.  Debolezza 
in  di  gamb :  Debolezza  di  gambe. 
I|  (Morale) «  El  g*d,  la  debolezza  de 
eredes  6n  bell'omm  » :  «  Ha  la  de- 
bolezza di  oredersi  un  bell'omo  ». 
(Esclam.)  «  Debolezze .'  » :  «  Debo- 
iezze !  » 

—  Debolln,  Debolino.  «  In  del 
f ranees  Vh  6n  poo  debolin  »:  «  Nel 
trancese  h  deboluccio,  il  figliolo  ». 

—  Debolment,  Debolmente.  <Mi 
ghe  disi  deboltnent  che  lit  el  fd 
mal  a...  »:  «  Le  dico  debolmente 
che  lei  fa  male  a...  » 

Debdn,  Di  buono.  «  Te  disel  de 
bon  ?  »  «  Parli  da  senno  'iy^K  Els'e 
miss  a  stvdid.  de  bon  » :  «  S'fe  messo 
a  studiare  di  buzzo  bono  ».  «  El 
g'  d>  debon  che  V  h  oiikst^  ma  Vh  6n 
tarlueeh  » :  «  Ha  di  bono  che  ^ 
Mato,  ma  h  gruUo  ». 

DebOBc6  (D.  Pr.),  Debosoiato. 
«  L'h  6n  debosde  de  prima  forza  »: 
«  £2  un  debosciato  o  dissoluto  di 
prima  riga  ».  Vitta  de  debosde: 
Vita  debosciata. 


DEB 


—  180  — 


DEC 


DebOBC  (D.  Fr.),  Deboscia  (1), 
Soapieliatura  (non  com).  Doss  a 
la  dehosc:  Correre  la  cavallina. 
Fd,  dehoac  inskmma  (in  dis.):  Ac- 
cozzare  i  pentolini. 

DebutU-uttaa  (D.  Fr.),  Debut- 
tare  (Voce  bollata),  Esordire  suUa 
Bcena.  «  L^d,  debuttaa  I'ann  passaa 
al  Dal  Verme  » :  «  Esordi  1'  anno 
Bcorso  sul  teatro  Dal  Verme  ». 
«  Quell  deputaa  I'd.  debuttaa  ma- 
lott » :  «  Quel  deputato  incomincib 
maluccio  ». 

—  Debutt,  Debutto.  «  Stasira 
debutt  de  la  sura  X»:  «  Stasera 
debutto  della  signorina  X  ».  A  san 
March  gh'h  el  debutt  de  6n  predi- 
catdr  gtovin:  A  San  Marco  de- 
butto di  un  giovine  predioatore. 

—  Debuttant.  Debuttante,  Esor- 
diente.  «  La  a' a  el  scagg:  V  h  de- 
buttant » :  «  Ha  timore !  E  un  esor- 
diente  I  » 

Decad6-caduu  (P.  N.  Aff.j,  De- 
cadere.  «  Ad^s  n6  se  parla  che 
del  decode  e  de  decadenza  » : «  Ora 
non  si  parla  che  del  nostro  deca- 
dere  ».  Famiglia  decaduda :  deca- 
duta.  071  nobil  decaduu :  Un  no- 
bile  ricaduto. 

Decalcomania  (P.  N.  In  dis.)* 
Idem. 

Decalogh,  Decalogo.  I  des  eo- 
maiidanient  del  decalogh:  I  dieci 
comandamenti  del  decalogo. 

Decampli  -  campaa ,  Decampa- 
re  (2),  Desistere.  Decampa  di  sd 
pretes:  Desistere  dalle  sue  pretese 
o  Rinunciare  allepretese.  « Mi de- 
campi  mlnga  » : « lo  non  oedo  0pp. 
lo  non  muto  opinione  ». 

Decan,  Decano.  Bl  decan  del 
capitol,  del  Domm:  II  decano  del 
capitolo,  della  cattedrale.  El  decan 
di  avocatt:  II  decano  degli  avvo- 
oati. 

—  Decanaa,  Decanato  (Civ.). 
El  decanaa  del  Sacro  Collegio :  II 
decanato  del  sacro  Collegio. 

Decapp,  Daocapo.  «  Tortikmm 
deeapp  » :  «  Torniamo  da  capo  ». 
«  One,  tdrnem  de  ca>pp  ?  » :  «  Ohe 
Ik,  la  ricominoiamo  i »  De  capp  a 


(1)  Parola  bollata  a  gran  ragione.  In- 
fatti  il  Petrocchl  ohe  pur  ha  II  debosciato 
delVuso  Aorentino  non  meite  il  d^oscia^ 
che  pur  si  sente  speiiso. 

(2)  Voce  scientinca  nel  solo  slg^iificato 
di  ievare  il  campo. 


fond:  Da  cima  a  fondo.  Armaa 
de  capp  ai  ph :  Vedi  Capp, 

Decanta,  Decantare. 

Decave  (Term,  di  giocatori  (D. 
Fr.),  Macinato. 

Decenza  (P.  N.),  Decenza. « J^Yeem 
6n  poo  de  decenza,  per  Da^ceo  !  » : 
«  Ragazzi  un  poco  di  decenza  per 
Bacco  I  »  Oabin^tt  de  decenza: 
Idem. 

—  Decent  (P.  N.),  Decente.  Ghh 
nient  de  pussee  decent  che  6ti  bi- 
gliett  de  cent  (bistiooio) :  Nulla  di 
piii  decente  d'un  biglietto  da  cento. 

—  Decentement  (P.  N.).  fa  I/l 
minga  sciceh  ma  Ih  vestti  molto 
decentement » :  «  Non  va  in  ghin- 
gheri  ma  veste  decente  ». 

Dechd,  Da  che.  «  De  che  n6  te 
vedi  h  succ^s...  » :  «  Dacch^  non 
t'ho  pill  veduto  h  successo  ».  I  Ves- 
segh  ben  poceh  de  che:  Esserci 
ben  poco  di  cbe. 

Decid-eclB-ecides,  Decidere.  Ch% 
bisogna  decid  quell  che  se  dev  fit: 
Qui  bisogna  decidere  sul  da  farsi. 
«  El  stanta  a  decides  » :  «  Non  si  sa 
decidere  ».  \«  El  decid  sosslnn  de 
vkss  puttost  insci ,  ^  che  inscl,  o, 
cosi  » :  «  Monta  assai  o  Conta  per 
molto  che  la  oosa  sia  piuttosto 
cosi  che  cosi !  ».  |  On  color  deds : 
Un  colore  sohietto  o  aperto.  On 
omm  molto  deds  in  di  so  robb  .*  Un 
uomo  risoluto  o  deciso  nelle  sue 
cose.  ^  L'  e  decis  a  tutt  »  :  «  £  — 
o  pronto  a  tutto  ». 

Declsidn,  Decisione.  On  omm 
sema  — :  Un  uomo  senza  deci- 
sione. La  decision  della  causa  :  La 
decisione  della  lite. 

—  Declsiv,  Deoisivo.  «  Al  mo- 
ment decisiv  el  m,'h  manceta  sott »: 
«  Al  momento  decisivo  gli  casc6 
Vasino  ».  «  Va  ben  tutt,  ma  mi  vo- 
raria  sentl  de  lii  dna  parolla  dc- 
cisiva  » :  «  Tutto  va  bene,  ma  io 
vorrei  sentire  da  lei  una  parola 
decisiva  ». 

Dedinii-cllnaa,  Declinare.  De~ 
clindi  vint  volt  el  verb  obbedire,  per 
castigh:  Declinare  venti  volte  il 
verbo  ubbidire,  per  castigo.  (Civ.) 
«  Z/'a  declinua  la  candiaatura » : 
«Declin5  la  candidatura  ». 

—  Declinazldn ,  Declinazione. 
La  declinazion  di  verb :  La  decli- 
nazione de'  verbi. 

Decollazldn,  Decollazione.  (Civ.) 
La  decollazion   de  san    Oiovann 


DEC 


—  181 


DED 


BaUisia:  La  deeollazione  di  san 
Giovanni. 

Decor&-oraa  (P.  N.),  Deoorare. 
Deeorh  6na  giesa:  Deoorare  una 
chiesa.  «  L'dn  decoraa  de  la  cros 
di  san  M.  e  Jj.yn  «.  L'hanno  deco- 
rato  della  oroce  di  san  Maurizio 
e  Lazzaro». 

—  Decorazldn ,  Decorazione. 
« I/era  jnen  de  decoration  »  :  «  Co- 
perto  di  decorazioni ».  I  Im  —  d'dn 
teater  per  6na  festa :  La  decora- 
zione d'un  teatro  per  una  festa. 

Decott,  Decotto.  Decott  de  mal- 
va,  de  tamarindf  eee. :  Decotto  di 
malva,  di  tamarindo,  ecc.  Ghe 
voRur  alter  ehe  di  decott:  Panni- 
celli  caldi !  (Pr.)  Pindl  de  cusinna 
e  decott  de  cantinna:  PUlolo  di 
gallina  e  siroppo  di  cantina. 

—  Decottin,  Deoottino. 

—  Decozidn,  Deoozione  (Non 
com.),  Decotto.  Vedi  Decott, 

Decr^pet  (Volg.).  Vedi  Decrhpit. 

Decrepit,  Decrepito.  Vecc  dJe- 
crept^.*  Vecchio  decrepito.  Societaa 
deerepita  :  Society  — . 

Decreta-etaa-etass,  Decretare. 
«  El  re  V  a  decretaa  »  :  « II  re  de- 
cretb ».  iL  JEl  s'  h  decretata  lit  de 
per  lu  el  titol  de  omm  de  ghmi^i 
«  Si  arrog6  da  86  il  titolo  di  omo 
di  genio*. 

—  DecreUn,  Quattro  righe  di 
decreto.  «  Gh*  h  rivaa  tra  capp  e 
eoll  6n  deeretin... »  :  «  Gli  arriv5 
Tin  decretino  tra  capo  e  collo». 

—  Decretdn,  Gran  decreto. 

—  Decrett,  Decreto.  Decrett  de 
nomina:  Decreto  di  nomina.  De- 
crett ministerial f  real:  Decreto 
iTiinisteriale.  reale.  (Civ.)  I  decrett 
de  la  jfrovidema :  I  decreti  della 
Prowidenza. 

Decrottoenr  (D.  Pr.),  Lustrasti- 
vali,  Lustrino.  (Padre  a  figlio  grul- 
lo)  « JEl  saria  oen  mei  che  te  an- 
dagset  a  fh  el  deeroUeur  del  po- 
pol » : «  Sarebbe  meglio  che  tu  t'ac- 
conciassi  a  fare  il  lustrascarpe*. 
Xa  eassetta  del  decrotceur  :  La  cas- 
setta  del  lustrascarpe. 

Decuria  (in  die.),  Decuria.  In  di 
seal  del  shcol  passaa  gh'era  i  de- 
euri  :  Nelle  scuole  del  secolo  scor- 
80  c'erano  le  — . 

—  Decurldn.  Decurione  (R.  St.) 
/  dteurum  d'ona  volta  in  i  consi- 
gner municipal  de  eidhss  :  I  decu- 
rioni  del  secolo  scorso  erano  co- 


me i  consiglieri  comunall  d'og- 
gidi. 

Dedd  (in  di§.),  N.  fr. :  Fd,  norin 
dedh :  Baloccarsi,  Fare  bambinate. 

Dededent  (Volg.).  Vedi  Dent  e 
Denter. 

Dedefoeura  (Volg.).  YQAxFaeura, 

Dedelli  (Volg.).  Vedi  De  m. 

Dedeli  (Volg.).  Vedi  De  It. 

Dedenanz  (Volg.).  Vedi  Denanz. 

Dedent,  Dentro.  De  dent  se  sen- 
tiva  a  vosdt :  In  casa  si  sentiva  che 
s'abbaruffavano.  De  fceura  Vh  bell, 
ma  dedent  Vh  marsc :  La  buccia  h 
bella,  ma  il  di  dentro  ^  mezzo,  o 
guasto. 

Dedesdra  (Volg.).  Vedi  Desdra. 

Dedesott  (Volg.).  Vedi  Desott. 

Dedic&  -  icaa  -  icass,  Dedicare. 
«  Z/'A  dedica^  el  so  liber  a  s6a  ma- 
der  »  :  «  Dedic6  il  libro  a  sua  ma- 
dre  ».  I  «  ^Z  s'e  dedicaa  g,  la  dram- 
m,atica  » : «  S'6  dedicate  alia  dram- 
matica  )>. 

—  Dedica,  Dedica.  (Scritto)  On 
liber  con  la  dedica  a:  Un  libro 
colla  dedica  a.  (Atto)  «^Elg'd,faa 
la  dedica  della  rom.anaa  in  mi  be- 
moll »  :  « Le  fece  la  dedica  della 
romanza  in  mi  bemolle». 

Dedti-eddtt,  Dedurre.  Chi  biso- 
gna  dedu  i  spes  del  viagg :  Qui  bi- 
sogna  dibattere  o  diftalcare',  le 
spese  del  viaggio.  |  On  esempi  de- 
dott  dalla  storia  romunna:  Un 
esempio  dedotto  dalla  storia  ro- 
mana. 

—  Deduzidxi,  Deduzione.  Dedu^ 
zion  fada... :  Deduzion  fatta. 

Dedree  ( Come  sostantivo ) ,  Di 
dietro.  «  Quella  casa  la  g'ct  dn  bhll 
dedree  »  :  «  Quella  casa  ha  un  bel 
di  dietro  ».  I  gamb  davanti  e  i 
gamb  dedree:  Le  gambe  davanti 
e  le  gambe  — .  Avhgh  vun  in  del 
dedree :  Aver  uno  in  quel  servizio. 
«  Dedree  /  »  ( grido  de^  monelli  ai 
cocchieri ) :  «  Bada  al  di  dietro  » 
(Udita  a  Pisa).  (AlbigliardoWCtotp- 
pela  dedree  » : «  Dalle  di  risxorno  ». 

—  Dedrevia ,  Dietrovia.  ( Modo 
usato  nelle  montagne  pistoiesi  con 
Fuorivia  ed  altre  iparole  poche) 
Di  dietro  o  Dietrovia. 

—  Dedrizz.  Vedi  Dadrizz, 
Defli,   Paccenda. «  El  g'  a  el  sd 

bhll  rfe  /a  » : «  E  in  gran  f  accende  ». 
Ddi  de  fck :  Dar  da  fare.  «  Cossa  te 
vegnet  chi  defdi.?^:^.  Perch^  \  ieni 
qua  ?  »    . 


DEF 


—  182  — 


DEL 


Defeni  (Volg.).  Vedi  Definl. 

Defesta,  Le  bone  feste.  Paga 
(iefejsta :  Mandar  o  dar  le  bone  — . 
«■  Zio,  come,  cossa  te  me  dee  st'ann 
per  de  festa  ?  »  :  «  Zio  cbe  regalo 
mi  fai  quest'aiino  per  le  feste  ? » 

Deflcii,  Deficit.  S'e  aeopert  6n 
deficit  de  cossa:  S'^  scopcrto  un 
deficit  in  casaa.  /  noster  jinanz 
presenten  6n  deficit  contin&o:  Le 
noetre  finanze  presentano  un  de- 
ficit perenne. 

Denl&,  Sfilare. «  Oo  vist  di  gran 
soldaa  a  defildt  in  la  eontrada  »  : 
«  Ho  vedutb  molta  truppa  a  sfllar 
nella  via  ». 

Deflni-inli,  Definire. 

pegi& ,  Di  git\.  Be  gidt  ehe... : 
Giacch^. «  Oh  el  sar^  de  gidt  6n 
ann  che... )» : «  8ar^  gik  passato  un 
anno,  dacch^... »  «  T*ee  aegia  o  gia- 
mb  finii?  » : «  Hai  giil  finito? »«  Oo- 
ml !  L'e  de  gid  6ra  de  audit  a  ta- 
volaf  » : «  Come!  E  di  giJl  I'ora  di 
andar  a  pranzo  o  di  sedersi  a  ta- 
vola "? » 

Degiun  (.Volg.).  Vedi  Digiun. 

—  Degiimii  (Volg.).  Vedi  Digiu- 
nd,. 

D^gn,  Degno. «  JD'  ^  nanea  degn 
de  basd  la  terra  dove  lit,  el  mitt  i 
pee  » : «  Non  h  degno  di  baciare  la 
terra  che  V  altro  calpesta  ».  «  X'  ^ 
natica  degn  de  laazagh  i  scarp  »  : 
«  Non  ^  degno  di  legargli  le  scar- 
pe». 

Degnd.-egnaa-egnass,  Degnare. 
«  El  s'e  nanca  degnaa  de  rispon- 
demy^ :  «  Non  s'  h  degnato  neppur 
di  rispondermi ».  «  La  m'b,  nanca 
degnaa  d'  6n'  oggiada  » :  «  Non  la 
mi  degn5  d'un  solo  sguardo  ». «  Me 
degni  minga  » :  «  Non  mi  degno  ». 

—  Degnazidn,  Degnazione.«C7A'cZ 
g'abbia  la  degnaaion  de  damin  a- 
trd  6n  minutt » :  «  Abbia  la  degna- 
zione  di  darmi  retta  o  di  ascoltar- 
mi  un  minuto  ». 

Degrada-adaa-adass  ,  Degra- 
dare.  Primma  V  dn  degradaa  e 
poiu  I'dn  fusilUta  in  la  schhniia  » : 
«  Prima  lo  hanno  degradato ,  poi 
riianno  fucilato  nella  schiena  ». 

Del.  Dello.  La  eiav  del  portell  : 
La  cniave  dello  sportello.  «  L^  a 
ciappada  in  del  gaeuhh  » :  «  L'  ^ 
a  vuta  nel  gobbo  ».  Ona  eortellada 
in  del  venter:  Una  cortellata  nel 
.ventre. 

Deleg^-agaa,  Delegare. «  El  mi- 


nister I'it  delegoM  duu  professdr 
per  esaminb,  i  document  » :  «  II  mi- 
nistro  ha  delegato  due  professori 
all'esame  del  documenti ».  Delegaa 
de  Questura :  Delegato  — . 

—  Delegazldn,  Delegazione.  La 
Delegazion  de  Questura:  La  de- 
legazione di  pubblica  sicurezza. 

Delfln,  Delnno.  El  Delfin  V  era 
el  fi(BU  del  re  de  Franda:  II  Del- 
fino  era  il  figlio  del  re  di  Francia. 
11  Intorno  at  betstiment  gh*  era  di 
delfin :  Intorno  al  bastimento  guiz- 
zavano  i  delfini. 

DeliberiL-beraa,  Deliberare. 
(Civ.).  El  Consili  municipal  V  h 
deliberaa  de... :  II  Consiglio  miini- 
cipale  deliber5  di.  «  AlV  asta  la 
casa  ghe  V  dn  deliberada  a  Zu  > : 
«  All'moanto  la  casa  fu  deliberata 
o  aggiudioata  a  lui  ». 

Deliberatari,  Deliberatario. 
«  Deleberatari  sent  restau  mi  e6n 
centmila  lir  de  spes » :  « Bimasi 
io  deliberatario  pagando  cento- 
mila  lire  ». 

Delicaa,  Delicato.  Omnn  deliccta: 
Omo  delicato.  Salut  delieada:  Sa- 
lute delicata.  «  L'l  de  pUl,  de  sto- 
meah,  de  nhrv,  deliccta  » :  «,Ha  la 
pelle,  lo  stomaoo,  i  nervi  delicati  ». 
Argonteni  delicaa :  Argomento  de- 
licato. 

Delicadln,  Delicataooio.  «  Quell 
ficeu  V  e  tanto  delicadin  » :  «  Quel 
ragazzo  h  tanto  delicato  ». 

Delicatezza  (P.  N.) ,  Delioatezza. 
«  Pien  de  delicatezz  » : «  Pieno  di 
delioatezze. 

Deligenza  e  BiUgenza  (P.  N.), 
Diligenza.  «  In  di  so  robb  el  ghe 
mett  6na  gran  diligenza  » :  «  Nelle 
cose  suemette  una  molta  o  grau. 
diligenza ».  Q  Dove  va  minga  et 
vapdr  va  ancam^b  la  diligenza : 
Dove  non  va  la  ferrovia,  trotta 
la  diligenza. 

Dellm&  (In  dis.),  Delimare  (Vo- 
leva  dire  rodere,  eonsumare,  ma 
h  oaduto). 

Delln,  Delin.  (Onomat.  del  suono 
d'  un  campanello)  Dilin  dilin.  (Ai 
bambini)  Oggin  bhll,  so  fradell, 
oregginna  oella  soa  sorHla,  eam- 
pantn  che  fit  delin  delin.  Occhino 
bello,  8U0  iratello.  ecc. 

Dellqul,  Deliqmo.  Andd,  in  de- 
liqui :  Cadere  in  delic[^uio  piii  co- 
mune  Aver  uno  svemmento. 

Delir^-iraa,  Delirare.  «  StanoU 


DEL 


183  — 


DEM 


la  delirava )» :  «  Stanotte  la  poye- 
lina  delirava  ». «.  Ma  ti  aaess  te 
deliret/»:  «Matu  deliri  o  yaneggi». 

Delirant,  Delirante. «  L'dn  missa 
in,  la  saXa  di  delirant »  :  «  L'  ^nno 
messa  nella  sala  del  deliranti ». 
«  L'h  delirant  adree  a  quella,,,  »: 
«  £:  in  delirio  per  quella...  » 

—  Deliri,  Delirio.  Andh  in  de- 
UH:  Delirare.  (Civ.)  <^Ma  quest 
V\  6n  deliri  de  esaltaa  »  :  «  Coaesto 
h  jm  delirio  di  mente  esaltata ». 

!|  «  Quand  Vdn  mst  Vh  staa  6n  de- 
iriyn  «^  Appena  lo  hanno  visto  fu 
un  delirio  ». 

Delltt,  Delitto.  Confessh  el  de- 
lilt:  Coni*e88are  il  delitto.  Corp 
del  deliU :  Corpo  del  delitto.  «  Me 
nit  faa  6n  delitt  come  se  avhss 
maazaa  me  pader  »  :  «  Me  ne  fece 
un  delitto  come  se  avessi  uceiso 
niio  padre  ». 

Dellzia,  Delizia.  On  sit  de  de~ 
lizia:  Un  luogo  di  delizia.  La  de- 
lizia de  la  casa :  La  delizia  di  casa. 
«  Std  freschin  V  h  6na  delizia  »  : 
«  Questo  frescolino  ^  una  delizia  ». 

—  Dellzletta  (poco  usato).  Vedi 
Paradisin, 

—  Delizids,  Delizioso.  Vitta,  sit, 
frutt,  piattf  sorbhtt,  ecc.  delizios: 
vita,  luogco,  frutto,  vivanda,  sor- 
betto  delizioso. 

Delsa4e88  (Volg.  id.).  Vedi  Vhs- 
s'adess, 

Deluvl  (Volg.).  Vedi  IHluvi. 

Demagogo,  idem.  (Non  pop.)  (P. 
N.)  8e  pb  vess  molto  demoeratteh 
e  minga  detnagogo :  Idem. 

Demeneman,  Di  mano  in  mano. 
4c  Demeneman  ehe  ariven  fai  resth 
servU  » :  «  Di  mano  in  mano  che  ar- 
rivano  falli  restar  serviti  o  entrar 
in  sala». 

Demerit,  Demerito.  «  Gfie  n'  d 
faa  6n  gran  demerit »  :  «  Gliene 
fece  un  demerito  grander.  «A 
seola  el  g^h  avuu  di  pdnt  de  de- 
merit »  :  «  Ebbe  de'  punti  di  deme- 
rito a  Bcola». 

Demezz,  Di  mezzo.  Ona  robba  de 
Tneaz:  Una  cosa  mediocre  o  mez- 
za  e  mezza.  Ciappct  6na  via  de- 
mezz  :  Pigliare  una  via  di  mezzo. 
IHatt  de  mezz:  Piatto  di  mezzo. 
Fd,  el  piatt  de  mezz :  Far  il  o  la 
mezzana. 

Deilli88l6n  (Volg.).  V.  Dimission. 

Demoerategh  (Volg.).  Vedi  De- 
mocratich. 


Democratich,  Democratico.  Go- 
verno  democralieh :  Governo .  de- 
mocratico. Partii  — ;  Partito  de- 
mocratico. «  El  g'd>  di  maner  mol- 
to democratich  »  :  «  Ha  delle  ma- 
niere  molto  democratiche  (e  iron.) 
molto  scortesi)*. 

Demoni,  Demonic  /  demoni  de 
Vinferno :  Idem.  Vhss  6n  demoni 
in  earne  e  oss :  Essere  un  demo- 
nio  in  came  ed  ossa.  I  tentazidn 
del  demoni :  Le  tentazioni  del  de- 
monio.  Salta  su  com,e  6n  demoni : 
Saltar  su  come  un  demonio. 

—  Demoni^tt,  Demonietto. 
«  Quell  ficeu  Vhin  vero  dem,oniett » : 
«  Quel  ragazzo  ^  un  vero  demo- 
nietto ». 

Denanz,  Dinanzi. «  G?ie  sontpas- 
saa  denanz  »  :  «  Gli  passai  innanzi 
0  Lo  dinanzai  >».«  Te  me  faa  salta  el 
denanz  dedree  »  :  <c  M'hai  fatto  da- 
re uno  scossone  o  Mandare  11  core 
in  bocca  o  M'hai  fatto  trasalire  ». 
«  Ma  guarda  che  te  ghe  fee  propi 
11  denanz  »  i  «  Ma  guarda  che  I'hai 
proprio  li  davanti ».  «.  Denanz  ehe 
te  daga  in  mxi/n  ancam,d  6n  eor- 
tUl... »  :  «  Prima  ch'o  ti  dia  ancora 
in  mano  un  coltello... »  Pode  sta 
denanz  a  chisessia :  Poter  stare  in 

Saragone  a  chicchessia.  (In  fatto 
'onest^)  «  Gh^h  nissun  che  ghe  stit 
denanz  »  :  «  Nessuno  lo  sorpassa  ». 
«  Stoo  denanz  mi »  :  «  Entro  io 
mallevadore ».  El  denanz  d' 6na 
casa  J  della  carrozza,  de  la  camisa: 
II  dinanzi  della  casa,  della  car- 
rozza, il  davanti  deUa  camicia. 

Dene  (Volg.).  Vedi  Dent. 

Dencia  (Volg.),  Addentare.  «  Bi- 
sognava  vedHl  a  dencih  quell  pomm, 
tant  el  g*aveva  famm  »  :  «  Bisogna- 
va  vederlo  tanto  era  affamato  a 
addentar  la  mela  ». 

—  Denciada  (Volg.),  Dentata. 
«  Ghe  se  ved  anmo  sul  luis  la  denr- 
dada  ch'el  g'd,  daa  »  :  «  Gli  si  vede 
ancora  sul  naso  la  dentata  che 
gli  diede».  ^iMssem  dagh  6na 
dentada  a  quel  pomm  »  :  «  Lascia- 
mi  dare  un  morso  in  quella  mela  ». 

—  Denciatter,  Dentacci.  «J7Z 
g'd  di  dendatter  color  de  cieco- 
latt »  :  «  Ha  dei  dentacci  sudici ». 

—  Dencion  (Volg.).  Vedi  Den- 
ton, (Di  persona  che  che  ha  lunghi 
denti  e  m  fuori)  (Volg.)  Dentone. 
On  dencion  d'6n  omm,:  Un  den- 
tone di  uno. 


DEN 


—  184 


DEN 


—  Dencitt  (Volg.).  Vedi  DentitL 
DenominatorCTerm.  di  aritiuet.), 

Denominatore  (II  numero  che  nel- 
le  frazioni  indica  in  quante  parti 
h  diviso  rintero). 

Denonzi^-onzlaa-onziass ,  De- 
nunziare.  Denomih  la  eh  o  dh  la 
demimia  de  spaazh:  Disdire  la 
casa  o  mandare  la  disdetjta.  De- 
nonsicL  segrhtament :  Deiiunziare 
segretamente.  Denonzih  in  bott: 
Dar  disdetta  in  tronco. 

—  Dendnzla»  Denunzia.  Fh  la 
sda  brava  denomia  alia  Questura : 
Far  la  sua  brava  denunoia  alia 
Questura.  Denonzia  de  finida  lo- 
easidn:  Disdetta  della  casa. 

Denota-notaa,  Denotare. «  ^u^t 
el  me  denota  che  gh'h  di  gu(u  per 
aria  »  :  «  Ci5  denota  che  ci  sono 
de'  guai  in  vista ».  JEJl  barometro 
el  denota  o  el  shgna  bhll  temp :  II 
barometro  segna  bel  tempo. 

Dent,  Dente  e  Dentro.  Sp6nth 
o  Cascidi  i  dent  o  i  dentitt:  Met- 
tere  i  denti.  Avegh  di  b6n  dent: 
Avere  buoni  denti.  A'ohgh  i  dent 
tutt  bus:  Aver  i  denti  bucati  o 
oariati.  Avhgh  la  rabbia  in  di 
dent:  Avere  Puggia ne'  denti.  JBal- 
Idb  i  dent:  Dondolar  i  denti.  Fdi 
ballh  i  dent  (Manojiare) :  Far  bal- 
lare  i  denti.  Cava  i  dent:  Levar 
i  denti.  lAgh  i  dent:  Allegar  i  den- 
ti. Mudh  i  dent:  Mutar  i  denti. 
Anddifoeura  i  dent :  Cadere  i  denti. 
«  M*h  andaa  fceura  tutt  i  —  » :  «  Mi 
son  cascati  tutti  i  denti ».  (Quar- 
lit^  diverse)  Dent  de  latt:  Vedi 
Dentin.  I  second  dent:  Fuori  dai 
■dentini.  Dent  canin,  m,olar,  og- 
giaa,  de  la  sapienza:  Dentt  ca- 
nini,  mqlari,  occbiali^  del  giudizio. 
^Condizione  di  essi)  Dent  san, 
guast,  giazzoeu,  disugual,  a  re- 
stell ,  cont  el  ealcinazz ,  remiss, 
/ranch  Denti  sani,  guasti,  diac- 
cioli,  ineguali,  a  sega,  col  tarta- 
ro,  flnti ,  forti.  Bocca  senza  dent : 
Bocca  sferrata.  Dolor  de  dent: 
Dolor  di  denti.  M.  d.  d. :  Axihgh 
i  dent  in  gola  (Speoialm.  di  av- 
vocati) :  Esser  avidissimo.  Fd,  ve- 
gn\  V  acqua  ai  dent :  Far  venire 
r  acquolina  in  bocca.  Mold  el  dent 
e  mend  i  dent :  Far  sonare  o  bal- 
lare  i  denti.  Mostrh  i  dent :  Mo- 
strar  i  denti.  O  el  d&nt  o  la  gor- 
nassa:  O  dente  o  ganascia  Opp. 
O  mooa  o  pelle.  Parld,  fo&ura  di 


dent :  Parlare  fuor  de'  denti.  Diga 
i  dent :  Allegare  i  — .  Parl^  \in  di 
dent:  Parlafe  fra'  denti.  Sbatt  i 
dent:  Sbattere  e  battere  i  denti. 
P.  E. :  «  Cessa  quel  vizi  de  sbatt  i 
dent  quant  te  manget » :  «  Sbatte- 
re ».  «  Fl  sbattevai  dent  delfrhgg  »: 
«  Battere  ».  Scrizza  i  denti  :  Arro- 
tare  o  scriccliiolare  1  denti.  Streng 
i  dent:  Strin^ere  i  denti.  Tegni 
la  lingua  in  di  dent:  Tener  la  lin- 
gua dentro  o  nei  denti.  Tiralla 
con  i  dent :  Strappar  la  vita  co' 
denti  o  tirarla  coi  denti.  Toc- 
cd  nanca  6n  dent :  E'  non  gli 
tocca  un  dente.  JRobass  el  pan 
foeura  di  dent :  Rubarsi  il  pane  di 
bocca.  Vhss  minga  came  per  i  sd 
dent :  Non  essere  carne  pe'  suoi 
denti.  Cavalier  del  den^.'^Cava- 
liere  del  dente.  Pagd,  duu  oce  e 
6n  dent :  Vedi  Dec,  Dd,  al  dent : 
Dar  al  dente.  Pdlver  per  i  dent : 
Polvere  per  i  denti,  M  spazzeiin 
di  dent :  Lo  spazzolino  per  i  denti. 
Fl  fSr  de  cam  i  dent :  Idem.  (Pr.) 
Se  el  dent  Vh  guast  bisogna  cam- 
biagh  el  nomm  (Appross.) :  II  den- 
te va  cavato  quando  duole.  La 
lingua  la  batt  dove  che  doeur  el 
dent:  La  lingua  batte  dove  11 
dente  duole.  |  (Delle  bestie)  Dent 
de  presa:  Zanne.  (Cavalli)  Dent 
barhirceu:  Denti  quadrati.  Dent 
bus :  Dente  cariato.  Dent  de  m^z- 
Denti  molari.  Dent  de  latt:  Vedi 
Dentin.  Dentdn :  —  mascellari.  Fit 
i  dent:  Mettere  i  denti.  Lassd,  i 
primm  dent:  Uscir  di  dentin!.  I 
(Nel  filo  di  coltelli  o  forbici,  ecc.1 
Tacca.  (Nelle  mote  di  macchine) 
Dente.  /  dent  del  plltin :  I  denti 
del  pettine.  /  den4  d'dn  restUl: 
Denti  di  rastrello.  |  (ScalpeUi  di 
piallatori)  Dent  de  can:  Denti  di 
cane. 

—  Dentaa  (Sporti  di  mattoni 
per  porter  riiabbr.),  Addentel- 
lato. 

—  Dentada,  Dentata.  <f^  Fl  g'  h 
daa  6na  dentada  rahbidsa  >» :  «  Gli 
diede  un  morso  rabbioso  ». 

—  Dentadura,  Dentatura.  «  La 
g'd,  6na  suphrba  dentadura  » :  «  Ha 
una  belUssima  dentatura  ».  Detp- 
tadura  rimhssa:  Dentiera. 

—  Dentasc,  Dentaccio. 

—  Dentin,  Dentino.  (Vitelli)  An- 
dd,  foeura  di  dentitt :  Andar  fuori 
di  dentini.  (Di  persona)  «  ChebH 


DEN 


—  las  — 


DEN 


denHU    quella    tdsa » :   «  Che    bei 
dentini  quella  fanciuUa  ». 

—  DentlrOBU.  Vedi  Tettirmu, 

—  DentlBta,  Dentista.  Tutt  i 
dentiata  forestee  vegnuu  a  Milan 
dn  faa  foriunna  :  Tutti  i  dentist! 
stranieri  venuti  a  Milano  hanno 
fatto  o  fecero  fortuna. 

—  Dentin,  Dentone.  Dentoni  de 
avoeatt:  Idem. 

—  Dentera,  Dentiera.  La  g'  h 
la  dentera :  Ha  la  dentiera. 

Dent  o  denter,  Dentro.  Andd. 
dent :  Entrare.  Audit  dent  del  da- 
si:  Entrar  in  citt^.  Andit  dent: 
Andar  in  pri^nione.  Audit  dent  e 
fesura  col  dtscars:  Annaspare.  Anr- 
dagh  dent  tanti  hrazza  de  pann  in 
d'6n  vesta :  Occorrere  tanti  metri 
di  panno  per  un  vestito.  Andagh 
dent  tanti  danee per... :  Volerci  di 
molti  quattrini  per...  Borld,  dent : 
Cadere  in...  Borlagh  dent :  Incap- 
pare.  JBorlagh  dent  jinna  al  eotl : 
Gaderci  a  oapofitto.  |  Dit  dent  in 
quaieoss:  Urtare  in  cheochessia. 
Uagh  dent:  Lavorare.  P.  E. :  Dagh 
dent  a  8*eeppaeaazuu :  Lavorare  a 
mazza  e  stanga.  «  O'  oo  daa  dent 
a  quell  lavora  e  I'oo  finii  » :  «  Ci 
ho  dato  dentro  a  quel  lavoro  e 
Pho  terminato  ».  Dh  dent  6na  rob- 
ha  in  d'dn  eontratt:  Appiccicare 
qualche  cosa,  in  un  contratto. 
«  Dagh  denter  »  (alle  boccie) :  «  Ti- 
ra  11  rappezzo  >».  i>d  in  dent  6n 
mal:  Rientrare.  |  De  dent:  Den- 
tro o  Intemamente.  De  dent  gh*h 
la  magagna:  Di  dentro  c'6  la 
maga^a.  «  ^e  sentiva  de  dent  a 
battaut » :  «  Nella  casa  o  neUa  ca- 
mera attigua  si  sentiva  letlcare  ». 
Mattes  dent :  Mettersi  in...  MHtea 
dent  eont  i  man  e  eont  i  pee :  Met- 
tercisi  coll'  arco  della  schiena. 
Mattes  dent  in  d'ona  speculasidn  : 
Mettersi  in  una  speculazione.  M^tr- 
teghell  dent  a  vun  (bassiss.) :  Ao- 
eoccarla  a  uno.  Mhtteqhel  dent 
lough  6n  brazza  ( trivialiss. )  o 
Mhtteghel  dent  a  eoa  de  rdndin 
(volgariss.):  Trappolare  uno  o  an- 
ehe  solo  Spuntarla,  Vincere.  Vhsa 
dent :  Essere  dentro.  <  Se  pd  ?  » 
«  yb :  gh'h  denter  gent » :  «  Si  pu6 
Tederlo ?  »  «  No.  C'fe  gente  •».  vlss 
dent  o  denter:  Essere  un  min- 
chione.  V^s  dent  come  6n  bdgher  : 
Esser  un  pezzo  d'asino.  Vhss  dent 
in  tutt  i  soeietaa,  in  tutt  i  eotterii : 


Essere  di  tutte  le  society,  di  tutte 
le  compagnie,  di  tutte  le  verzicole. 
Ves8  dent  a  mce-ui:  Essere  in 
guaio.  Denter  de  incoeu,  denter 
diman:  Dentr'oggi,  dentro  do- 
mani.  Dent  per  dent ;  Di  quando 
in  quando.  Stagh  dent:  Entraroi. 
P.  E. :  « In  8t6  vestii  ghe  stoo 
dent  dd  volt » :  « —  c'entro  due 
volte  ».  Stagh  minga  denter  (Non 
aver  denaro  sufl&oiente) :  Non  en- 
trarci.  Dent  o  foexira:  Dentro  o 
fuori.  Nb  andh  nh  denter  nh  fmu- 
ra  :  Non  andar  n^  dentro  nfe  fuori. 
On  dent  e  fceura  de  gent :  Un  via 
vai,  un  andirivieni  di  gente.  ji 
Tornd,  dent:  Ricadere.  P.  E.: 
«  L*h  tomaa  dent  in  la  fanga  peg 
de  primma  » :  «  Ricadde  nel  fango 
peggio  di  prima ».  Vhssegh  dent 
on  o  tutt  (del  tal):  Somi^iare  a 
un  tale  o  essere  sputato.  Vessegh 
minga  denter  coo :  Essere  cosa 
sconsigliata. 

Denunzia  (Volg.).  Vedi  De- 
ndnsia. 

Deograzlas  (in  dis.). 

De6s.  Vedi  Deus. 

Depee.  Vedi  In  pee. 

Depensg  jVolg.).  Vedi  Pitturd 
con  derivati. 

Deperdes  (Volg.).  Vedi  Diperdes. 

Deperlment  (P.  N.).  N.  fr. :  Tant 
per  el  deperiment:  Tanto  per  il 
lacero. 

Deperlee  e  Deperlfi,  ^Da  sola  o 
da  solo.  «  De  perlee  a  sti  6r  fceura 
de  ca  /  »  :  «  Sola  a  quest'ora  fuori 
di  casa  ? »  «  jE7  fioeu  adhss  el  lassi 
andd,  a  seola  de  per  lu»  :  «.ll  ra- 
gazzo  lo  lascio  andar  alia  scuola 
da  solo  ». 

Deperml  e  Deperti.  N.  fr. :  «  M 
m'^  lassaa  ehi  deperml  come  dn 
can »  :  « Mi  lascib  qui  solo  come 
un  cane  ».  «  Sont  boh  anea  de  per 
mi  »  :  «  Son  bono  anohe  da  solo  ». 
4c  Gom^  foo  a  tirh  inanz  de  per 
wlf»:«Come  fo*  a  tirar  avanti 
da  me  solo?» 

Deperldr,  Da  per  loro  (non  com.), 
Da  soli.  Che  se  difenden  I6r  de 
per  I6r:  Si  difcndano  da  per  loro. 
In  Id,  I6r  de  per  I6r :  Sono  Ik  solij 
quasi  abbandonati.  I  duu  gemhi 
comiucien  a  andd.  de  per  lor:  I 
due  bambini  cominciano  a  reg- 
gersi  da  soli. 

'  Deponn-ponuu  o  epost,  Depor- 
re.  m  eaffe  Vh  n'anmd  de  deponn 


DEP 


—  186  — 


DEP 


(Civ.):  II  caff^  non  fe  ancora  po- 
Hato.  «//'c  andaa  a  la  Cdrtd' As- 
sise a  deponn  come  testimoni»  : 
«  E  audato  alle  Assise  a  deporre 
come  testimonio  ».  «  £/  e  andaa  a 
la  cassa  a  deponn  6na  soinma  de 
dannee  »  :  «  And6  alia  Cassa  a  far 
il  deposito  di  una  soiuma  ». 

Deport  (Volg.).  Vedi  Diport  e 
voci  nffini. 

Deporta-ortaa  (P.  N.),  (Nel  sen- 
se di  relegate  politico),  Depor- 
tare.  /  dn  deportaa  in  Sardeuna: 
Li  deportarono  in  Sardogna.  ( Nel- 
I'altro  seuao  A'etli  Diportass). 

—  Deportazion  (P.  N.)  Depor- 
tazione.  Deportazion  in  Siberia: 
Deportazione  in  Siberia. 

Depds  (Volg.).  Vedi  Dapds. 

Deposet  (Volg.).  Vedi  Deposit. 

Deposit,  Deposito.  «  L'd  faa  el 
so  deposit  al  Tribiinal»  :  «.¥ec(i 
regolare  deposito  al  Tribimale». 
I  «.  Stfi  vin  el  m*a  faa  6n  gran  de- 
posit in  del  vasseu»  :  «  Questo  vi- 
no mi  ha  lasciato  un  gran  depo- 
sito nella  botte ».  M  deposit  del 
eaffjb  bitii.  el  se  ciama  fdnd :  II  de- 
posito <lel  caff^  bollito  si  chiama 
posatiu'a.  I  El  deposit  de  Nisza 
cavalleria  nel  59  V  era  a  Pina- 
roeul:  II  deposito  di  Nizza  caval- 
leria, nel  59,  era  a  Pinerolo. 

-;-  Deposlta-itaa ,  Depositare. 
(Di  ctkH'^)  «  Lassel  deposila  » :  Vedi 
Caffh.  Deposito,  6na  somma  alia 
Banea,  alia  Oassa  de  Misparmi: 
Deposit.are  una  somma  alia  Ban- 
ea, alia  Cassa  di  Risparmio. 

—  Depositari,  Depositario.  — 
d'dn  gran  segrett :  —  di  un  gran 
segrcto. 

—  DepoBitaria,  Depositeria. 

—  Deposizidn,  Deposizione. 
«  S6nt  andaa  a  la  Questura  a  fa 
la  mia  deposizion  »  :  «  Sono  stato 
alia  (Questura  a  fare  la  mia  de- 
posizione ». 

Deprefondls  (Id.).  Vedi  De- 
profuiidis. 

Deprofundis  (II  salmo  per  i 
miorti),  Deprofundis. 

pepu  (P.  N.),  Da  piil  (1),  Spoc- 
ohia.  «  i'tt  minga  el  depu  cJie  gid, 
Vh  isihss  »  :  «  Non  mi  fare  lo  o  la 


(1)  A  modo  di  aggettivo,  in  fior.  dapiu^ 
signtfica  maggioranza  e  ha  qualche  cosa 
di  comune  col  milanese  de  pu-  Ma  vedansi 
gll  eserapl. 


spocchia,  die  gilt  ^  tutt'uaa» 
Cont  dn  fdt  de  depit  eh* el  consola: 
Con  una  aria  spavalda  ohe  con- 
sola.  I  (Di  pivl)  «  Te  m'en  dee  de- 
pii  de  quii  che  me  ven  » :  Vedi  Pk. 
Deput^-utaa  (P.  N.),  Deputare. 
«  D'  an  deput€ta  a  rappresentd.  la 
soeietaa  aW  inaugurazidn  de.., » : 
«  L'  hanno  deputato  a  rappresen- 
tare  la  societa  all' inaugurazione 
di... »  0  (Quasi  sostautivo)  Jja  Ca- 
mera di  aeputaa:  La  Camera  dei 
deputati.  ill  noster  deputaa  (del 
coUe^io):  II  nostro  deputato.  (Di 
society)  S*^  presentaa  al  minister 
i  deputaa  della  Camera  de  Comr- 
mercio  a  fct  di  rimostranz :  Si  pre- 
sentarouo  al  Ministro  i  deputati 
della  Camera  di  Commeroio  a  fare 
le  loro  rimostranze. 

—  Deputazldn ,  Deputazione. 
Aspirdt  alia  deputazion:  Aspirare 
alia  deputazione.  Andu  in  depu- 
taaion:  Andare  in  deputazione.  In- 
cceu  arriva  la  deputazion  de..,: 
Oggi  arriva  la  deputazione  o  la 
rappresentanza  di... 

DerMta  e  Erpete  (Civ.),  Erj^ete. 
«  JEl  g'd,  una  d^rbita  in  faceta  > : 
«  Ha  un  erpete  al  viso  ».  Derbita 
maligna,  benigna :  Erpete  catti va, 
benigna. 

Derelltt,  Derelitto.  nD'k  dn  pa- 
ver derelitt  dai  genitor  »  :  «  E  un 
povero  derelitto  da'  genitori*. 

Derenera ,  Lombaggine.  «  JT  e 
vegnuu  la  derenera  »  :  «  Ho  preso 
una  lombaggine  ». 

Derlvii-iyaa,  Derivare.  Sta  pa- 
rolla  la  deriva  dal  grieh :  Questa 
parola  detiva  dal  greco.  |  (Ama- 
tori  di  velare  in  canotto  a  orza) 
«  Seguitem  a  derivci  perche  gh'hnm 
pocca  chiglia  »  :  «  Si  deriva^  asBU 
perch^  il  canotto  ha  poca  chiglia  ». 
Derla,  Mallo.  La  aerla  de  la  n6s: 
II  mallo  della  noce. 

—  Derlli-erlaa.  Smallare.  DerUt 
i  n6s :  Smallare  le  nooi  o  Levar  il 
mallo  alle  noci. 

Derocii  (Volg.)  e  Dirocc&-occaa 
(Civ.),  Diroccare.  Mezz — ;  Mezzo 
diroccato. 

Derogk,  Derogare.  «  Mi  derogki 
6n  corno  de  quell  ehe  hoo  dUt^: 
«  lo  uon  derogo  un  punto  a  quelle 
che  ho  detto  ».  «  L  e  tant  sttperb 
che  el  credaria  de  derogd, » :  «  £ 
tan  to  superb  o  che  crederebbe  di 
abbassarsi ». 


DER 


—  187 


DER 


Der6mpe8(In  dis.K  Scioglierele 
membra.  Veoi  Snoda.  La  hiciclUta 
la  snoda  el  eorp:  La  bioioletta 
snoda  le  membra. 

Ders^tt,  Diciasette.  N.  fr.:  O 
per  shtt  o  per  dersett:  A  qualun- 
que  oosto  o  prezzo  di  venaita. 

Dervi-ervli-ervlas,  Aprire.  Der- 
vl  el  so  c(Bur  a  vun:  Aprir  Vani- 
mo  a  una  persona.  Dervl  i  oec 
(Aocorgerai) :  Aprire  gli  occhi. 
Vermgh  i  occ  a  vun:  Aprire  cli 
occbi  a  uno.  a  Vet  a  d^rpl  Vuss  one 
dn  8071041  » :  «  Va  ad  aprire  cbe 
ban  suonato  ».  Derol  fce^ura:  Spa- 
lancare.  « Dervii  foRura,  lassella 
anddt » : «  Aprite  le  finestre  I  »  (sen- 
tendone  delle  grosse).  Derviss  j(»nr- 
ra  el  temp :  U  cielo  s'apre  e  s'allar- 
ga.  DervtifcRura  la  stagidn:  Aprirsi 
la  stagione.  Dervl  in  duu:  Dimez- 
zare.  jDervi  6n  vitellf  dn  porscell : 
Scannarli,  spararli.  Dervl  ontealer, 
6na  scceula,  6na  seduta,  dn  negozi: 
Aprire  im  teatro,  una  scuola,  una 
seduta,  una  bottega. «  Me  s*h  dervii 
elportamoned  e  ooperduu  i  danee>: 
«  Mi  si  ^  aperto  it  portamonete  e 
bo  ^erduto  i  denari ».  «  N'  61  pb 
dervi  bocea  ehe  n'dl  disa  dn'asna- 
da)»:  «.  Non  pub  aprir  bocca  senza 
dire  una  sciocobezza  >.  «  Ma  se  mi 
oo  nanca  dervii  bocca  !  »: «  Ma  se  io 
non  bo  neancbe  aperto  bocca !  » 
Dervl  la  bocca  e  lassd.  che  parla  la 
disgraaia  (in  dis.)  (Appross.) :  Co- 
me prete  Stoppa  apre  la  bocoa  e 
lascia  parlar  lo  spirito.  (Pr.)  Chi 
ben  sara  ben  derva  (manca)  (Ap- 
pross.): Chi  ben  comincia  h  alia 
met&  deU'opera. 

Demperi,  Dirupo  (1),  Dirupa- 
mento  (non  usato  nel  linguaggio). 
«  /n  mezz  al  torrent  gh'era  elde- 
ruperi  lassaa  dalla  inondazidn  » : 
«  In  mezzo  al  torrente  si  vedevano 
le  macerie  delle  case  portate  via 
della  piena  ». 

Deruflc  (Volg.  Tecchio,  in  dis.). 
Vedi  Darusc, 

Deru8C&-ii8caa-u8cas8,  Soalilre 
(pooo  usato),  Spellare,  Sbuooiare. 
«  0*oo  derugeaa  tuttalapell  d'dna 
man  » :  «  Mi  sono  sbucciata  una 
mano  ». 


(1)  Domperl  evidentemente  derira  dal 
dirupo.  Ma  mentre  quosto  in  Aor.  signiflca 
luogo  seoteew  e  rocdosOj  quello  e  asato 
da  noi  oome  mtuxrie  dirupate. 


—  Deruscadura,  Sbuociatura, 
Scorticatura.  «  M  Gigin  el  s'hfaa 
6na  deruscadura  Shlpescin  »:  «Gigi 
ha  una  sbucciatura  nel  piedino  ». 

Des  (Particella  che  preposta  a 
certi  verbi  serve  a  distruggerne  il 
significato  e  a  dir  il  contrario) 
(Volg).  Vedi  Dis, 

D§B,  Dieci.  N.  fr. :  Dann  des  a 
anda  ai  dodes:  Darne  dieci  ai  do- 
dici.  Quell  di  des:  H  decimo.  Cinq'u 
e  cinq'u  des  la  cavalla  Vh  nostra 
(in  dis.):  Toccbiamoci  la  mano; 
contratto  fatto.  Cinq'u  e  cinq'u 
des  ti  la  mhrda  e  mi  i  scires  (pue- 
rile volg.)  (Appross.) :  Cinque  aiu- 
tami  e  sei  non  m'  abbandonare. 
Robbh  des  donanden  quatter  en 
resta  ses  ( in  dis. ) :  Rubar  dieci 
e  regalarne  quattro  restano  sei. 
(Pr.)  Chi  fa  a  so  m^Bud  scampa 
des  ann  de  pu:  Chi  opera  a  modo 
suo  campa  gli  anni  di  Matusa- 
lemme. 

Desabilid  (Volg.)  e  DisabigUd 
(Civ.),  Disabili^. 

Desabltaa  (Volg.)  e  Disabitaa 
(Civ.),  Disabitato. 

DeBabusa  (Volg.).  Vedi  Abusd,, 

Desafitaa  (Volg.)  e  DisafXlttaa, 
Spigionato. 

Desagregaa,  Disgregato.  L'e  6n 
appartament  desagregaa  affait  dai 
alter :  £}  un  appartamento  separate 
totalmente  dagli  altri. 

Desanlma  (volg.)  e  Disanimii 
(Civ.),  Disanimare. 

Desaprovii  (Volg.)  e  DisaproTii 
(Civ.),  Disapprovare. 

De8armi(Volg.).eDisarma(Civ.), 
Disarmare. 

De8asi,  Sciupone.  «  Te  sett  6n 
gran  desasi » : «  Tu  sei  un  arfa- 
satto  ».  «  J7  s'h  miss  a  fa  el  desasi  »: 
«  S'fe  date  a  scorrere  la  cavallina  ». 
(Applicato  a  donna)  Cilaudra  (in 
dis.),  Baderla  (Pist). 

—  DoBasion,  anche  Disutilaccio. 
Ondesasion  compagn,../:  Un  disu- 
tilaccio compagno  non  si  trova! 

De8a88uefa  (volg.)  e  Di8a88ue£& 
(Civ.),  Svezzare. 

Desavia  (Volg.)  e  Di8aYi&  (Civ.), 
Sviare,  Far  perdere  Tawiamento. 

De8ball&-ballaa,  Sballare. «  In- 
eceu  bisogna  desballd.  la  seda^  el 
candVf  i  stoff,  ecc.  »:  «  Oggi  biso- 
gner&  sballare  la  seta,  la  canapa, 
le  stoffe...  » 

Desband^-bandaa  e  DlBbandk. 


DES 


—  188  — 


DES 


kti 


«  J7Z  ^051*  el  me  par  6n  poo  desban- 
daa  » :  « II  ragazzo  mi  pare  un  p6 
sviato  ». 

Desbarck  (Volg.)  e  Disbarc^ 
(Civ.),  Sbarcare. 

Desbasti-bastli  (Parola  usata  da 
sartorelle).  JBisdgna  desbastl  quel 
vesta :  Bisogna  disfare  Timbasti- 
tura  di  quel  vestito. 

Desbatezzk  (Volg.).  Vedi  Bisba- 
tezza, 

Desbellinaa  (In  dis.).  Vedi  Mal- 
eonsciaa. 

Desblndk  -  sbindaa  -  sblndass , 
Sbendare.  Desbinddt  la  ferida: 
Levare  la  bendatura. 

Desbirolaa,  Scavigliato  (uon  co- 
nmne),  Scassinare.  On  scagn  de- 
sbirollaa:  Una  sedia  sganasciata. 
Pig.)  «  JEl  va  intorno  tutt  desbiro- 

a  )> :  «  Cammina  sconquassato  ». 

Desboscion^  (Volg.)  e  Disbo- 
sciona  (Civ.),  Stappare. 

Desbottond,  (VolgO  e  Disbotto- 
]l&,  Sbottonare.  kM  8*  h  disbotto- 
nau  eon  mi»: «.  Si  abottonb  con 
me  e  mi  narrb... » 

Desbrlaa  (Volg.)  e  Dlsbrlaa 
(Civ.),  Sbrigliare. 

Desbrigass,  Strigarsi.  «  L*h  mei 
che  se  la  sbrighen  tra  de  I6r»  : 
«  Sark  meglio  che  se  la  sbrighino 

a  loro». 

De8broci&.  Vedi  SbroHct. 

Desbroia  e  Dlsbroia,  Sbro- 
gliare. 

Desbronc&  -  oncaa,  Disbrucare 
(in  dis.J,  Potare.  A  desbronca  i 
frutt  vegnen  pussee  savorii  quii 
ehe  resta:  Le  fnitta  che  restano 
sulla  pianta  potata  sono  piii  sa- 
porite. 

DescadeniL-enaa,  Scatenare.«  J72 
pareva  6n  diavol  deseadenaa » : 
«  Pareva  un  demonio  scatenato  ». 

Descants  (Volg.)  e  Dlscantd,- 
cantaa-cantass.  N.  fr.  volg. :  Be- 
seantd,  i  vhrmen :  Scuotere  il  pel- 
licoione.  Descant^  6na  toaa :  Scal- 
trire  una  ragazza.  « L'^  6n  ficeu 
diseantaa  eomh^n^^  un  ragazzo  — ». 

Descappellk  (Volg.)  e  Discap- 
pell&  (Civ.),  Scappellare. 

Descapet  ( Volg.  )  e  Discapit 
(Civ.),  Discapito. 

Descaprlzzlass  (Vol^.)  e  Disca- 
prizziass  (Civ.),  Scapricciarsi. 

Descareg&.  Vedi  Scarieit.  N.  fr. 
pop.  o  di  lavoratori :  Desearegh  i 
nuBul :  Levar  la  farina  dalle  ma- 


eine.  Descaregh  6n  ear,  i  qvu- 
dreif  ecc,  ece. :  Scaricare  un  ba- 
roccio  di  mattoni,  di  legna,  ecc. 

—  Descaregaa.  (Dei  brumisti) 
«  Oo  descaregaa  domh  adhss  » : «  Ho 
soaricato  or  ora». 

—  Descaregh.  (Dei  brumisti) 
«  Sont  staa  descaregh  tutt  el  di  yn 
«.  Son  rimasto  scarico  tutto  il  san- 
to  giorno». 

Descam&  -  scamaa ,  Scamare. 
Per  levd,  foRura  Vdngia  bisogna 
f^escam  A  .••Bisogna  scarnire  I'un- 
ghia  incarnita. 

Descarognass-carognaa.  «JPi- 
nalment  el  s'  e  descarognaa  d« 
qvMla  slandra  »  :  «  Finalmente  si 
e  scarognito  di  quella  donnaccia  ». 

—  Descarognlss  lo  stesso  che 
Descarogna^s. 

DescartiL  (Volg.)  e  Dlscart^ 
(Civ.),  Scartare,  Levar  dalla  cai-ta. 

De8ca8Clli(  Volg. ).  Vedi  (7a«cta  ria. 

Descavili-caylaa  (P.  N.),  Sear- 
pigliare.  «  Nb,  lassem  sta,  te  ni*ee 
tutta  descaviada  »  :  «  Sta  bono,  tu 
m'hai  tutta  an-uffata*. 

DeBcavicc  (Volg.).  Vedi  Sfortu- 
na.  «  Ah  Vh  on  gran  descavicc  che 
g*  00  adoss »  (Volg.) :  « Ho  gran 
aisdetta  ». 

—  Descavigglaa 
Discaviggiaa. 

Descendenza    e 
(Civ.),  Discendenza. 

Des'centesim.  Vedi  PallancGn. 

Des'cervelass  (Volg.)  eDls'cer- 
vellass  (Civ.),  Discervellarsi. 

De  sci&  (Volg.).  Vedi  De  chl. 

DeB'cioda  (Volg.)  e  DlB'ciodii 
(Civ.),  Schiodare.  jT.  fr. :  Sta  rob- 
ba  bisogna  des^eiodalla :  Bisogna 
venirne  a  capo. 

Descobbi&  e  discobbiii  (Civ.), 
Spaiare. 

l)escodegiL.  Vedi  Scodegh, 

Descoll^  e  Discoll^  (Civ.),  Scol- 
lare. 

Descolpass  o  Discolpass  e  Scol- 
pass,  Scolparsi. 

Descolz.  Vedi  Sealz, 

Descomed.  Vedi  Incomod. 

Descompagn  o  Scompagn,Scom-- 
pagnato.  N.  fr. :  On  negozzi  de 
barlafus  e  fibbi  descompagn:  Una 
botteguccia  di  artiooli  che  non 
vanno. 

Descompoxin.  Vedi  Scomponn, 

Desconcordla  o  Discordla  (Civ.), 
Discordia. 


(Volg.). 


Vedi 


Discendoiiza 


DES 


189  — 


DES 


Desconsacrli  o  Sconsacr^  (Oiv.)* 
Soonsacrare. 

Desconscili,  Soonciare. 

Descontent  (In  dis.).  Vedi  MaJr- 
tontent. 

Descontent^  (Volg.)  e  Sconten- 
ta  e  Dlscontenta  (Civ.)}  Sconten- 

Descord  (Volg.)  e  Discord  (Civ.), 
Discorde. 

Descordass  (Volg.).  Vedi  Dir- 
mentieass. 

Descdr  (Volg.).  Vedi  Discdr. 

Doscors  (Volg.).  Vedi  Diseors, 

DescorsiY  (in  die.),  Discorsivo 
(in  dis.). 

Descredita  (Volg.)  e  Discredits. 
Vedi  Scredith, 

Descrezidn  (Volg.).  Vedi  Discre- 
zidn, 

Descrizidn,  Descrizione.  «^en 
vedimni :  famm  la  descrizion  de 
8t6  «i^ »  :  «  Bene  vediamo ;  fammi 
la  descrizione  di  questo  posto  o 
luogo »  (Civ.).  La  aescrizion  de  la 
hattaglia  de  Waterloo  in  Vittor 
Ugo:  La  descrizione  della  battEi- 
gba  di  Vaterloo  ne'  MiseraMli, 

Descriv  -  escrltt ,  Descrivere. 
icPodaria  minga  deserivett  la  hel- 
lezza  de  quit  montagn  »  :  «  Non  vi 
so  o  non  vi  potrei  descrivere  la 
beUezza  di  quel  monti». 

Descrostk  (Volg.).  Vedi  Scrostit. 

Descnmmid.  (in  dis.),  Snld&,  Sni- 
dare. 

Descnsi-usli  (Volg.),  Dlscusi, 
S^ovigliare.  N.  ir. :  Pari  6na  Ma- 
ria diseusida:  Vedi  Maria. 

—  Descnsidtira  (Volg.)  e  Scusi- 
dnra  (Civ.),  Scucitura.  <  Te  gh'ee 
ona  scusidura  in  di  calz6n  >» :  «  C'^ 
una  scucitura  ne'  tuoi  calzoni  ». 

Desdi  (Volg.).  Vedi  DisdX. 

Desdltta  (Volg.).  Vedi  Bisdhtta. 

Desdobbia  >  obbiaa  >  obbiass , 
Sdoppiare.  ^Deadobhia  el  fll  ehe 
Vh  tropp  gross  »  :  «  Sdoppia  il  filo 
che  h  gros8o». 

Desdott,  Diciotto.  Marcidt  sul 
cinq'u  e  desdoit :  Vestire  alia  mo- 
da,  andar  galante,  attilato. 

Desember,  Dicembre.  Desember 
Vh  VuUim  mes  de  Vann :  Dicem- 
bre d  I'ultimo  mese  deU'anno. 

— Besembrin,  Di  dicembre.  (Pr.) 
Sameneri  desembrin  el  var  nanca 
trii  qtuiUrin  (in  piazza  Fontana ) : 
Dicembre  pigHa  e  non  rende. 

Besenna,  Diecina.  L*h  6na  der- 


sentia  d'ann  che.„  :  Sar5.  una  die- 
cina  d'anni  che... 

Desdr  (D.  Fr.),  Deserre.  Per  des- 
shr  gh'  era  frutta  e  bonib&n :  Per 
desserre  c'era  frutta  e  dolci.  In 
mezz  gh*era  6n  bUl  deser  d* argent: 
In  mezao  alia  tavola  c'era  un  bel 
trionfo  — . 

Desert,  Deserto.  L'h  6n  sit  de- 
sert com'k:  E  un  luogo  assai  de- 
serto. Predieh  al  desert:  Predicare 
ai  porri  o  nel  deserto. 

Desfa-esfaa  -  esfass ,  Disfare. 
Desfh  6n  vestii,  6na  calzetta:  Di- 
sfare un  abito,  una  oaJza.  Desfdb 
6n  baull:  Vuotare.  Disfare  un 
baule.  Desfd,  aid  ojoeura:    Spie- 

gare.  Disfa  ellett:  Disfare,  itbbal- 
narlo.  JJesfass  d'dna  robba:  Dis- 
farsi  d'una  cosa.  Jj'  h  cott  desfaa : 
E  cotto  disfatto  o  sfatto.  On  omm 
che  voRur  desfaxs  perfapiesl:  Un 
omo  che  si  ta  in  quattro  o  che  si 
butta  via  per  rendere  servigio. 
On  per  che  se  desfa  in  bocca  : 
Una  pera  che  si  spappola  in 
bocca.  (Stamp.)  Desfh  la  eompo- 
si^dn,  la  forma:  Scomporre  la 
foi-ma.  (Pr.)  Fh  e  desfd,  V  h  tutt 
lavord:  Fare  e  disfare  h  tutt'un 
lavorare. 

Desfass&  -  fassaa ,  Sfasciare. 
«  Desfassa  fo&ura  6n  poo  el  fiolin 
e  lassel  ravanci »  :  « LevagU  le  fa- 
scie  al  bambino  e  lascialo  zam- 
pettare  un  poco». 

Desferenzl&  (Volg.)  e  Differen- 
zUi  (Civ.),  Differenziare. 

Besfescui-esciaa-esciass,  Sba- 
razzare.  ^Bisogna  desfescid,  sta 
stanza  de  sti  barlaftis  »  :  «  Bisogna 
sbrattare  questa  stanza  ». « Insonv- 
ma  te  se  desfhsdet  o  no  /»:« Ti 
sbrighi  dimque  o  no  ? » 

Desfibbik,  Siibbiare. 

Desfironass  -  onaa ,  Slombarsi. 
«  Me  sont  voruu  desfirond, »  :  «  Mi 
sono  mezzo  slombato  ». 

Desfodrii,  Levar  la  fodera.  —  la 
sciabola :  Sguainare  — .  —  tutta  la 
s6a  scienza :  Sfoderare  tutta  la 
sua  scienza. 

Desfortimaa  (Volg.).  Vedi  Bi- 
sgrctziaa, 

DesgaffgUi-agglaa-aggiass. «  Co- 
me el  s'e  desgaggiaa  fuaeura  ^ell 
fioRU  »  :  «  Come  si  h  sneghittito 
quel  ragazzo». 

—  Besfraggladdn,  Sveltissimo, 
Assai  disinvolto. 


DES 


—  190  — 


DES 


Desgaxbiss,  Sgranchiarsi. 

DeBgarb  (VoIk).  Vedi  Sgarh. 

Desgarbaa  (Volg.).  Vedi  Dis- 
gavbcta, 

Desgarbli  (Volg.).  Vedi  Dis- 
garhih. 

Deafrtune  (D.  Fr.),  Digiim^  (1), 
Colazione. 

Desgrana-anaa,  S^anare. 

Desgrassli-ssaa,  Digrassare.  — 
el  brc&ud :  —  11  brodo.  «  Bisogna 
dagh  al  degressoRur  el  paltb  per 
desgrassagh  el  haver  »  :  «  Bisogna 
dar  al  levamacohie  U  paletb,  che 
gli  disgrassi  11  bavero  ». 

Desgrazla  (Volg.).  Vedi  Dis- 
grazia. 

Desgroppl-ppli,  Snodare. 

1>esguariii,  Sgiiarnire. 

Desgugt  ( V  olg.).  Vedi  BUgugt  (2). 

Desiderii-eraa,  Desiderare. «  Oo 
desideraa  tant  de  vedltt  »  :  «  Ho 
tanto  desiderato  divederti».  ^M 
se  fh  desiderh  »  :  «  Si  fa  desidera- 
re ».  Ona  robba  che  lassa  deiiderh 
sossenn:  Una  cosa  che  lascia  molto 
a  desiderare.  «  Sarii  faa  come  el 
desidera  lu>n  «  Sar^  fatto  come 
desidera*.  (Pr.)  Se  cred  volontera 
quel  che  se  desidera  :  Ognuno  ero- 
de quello  che  desidera. 

—  Deaideri,  Desiderio.  L'h  6n 
pio  desideri:   E  un  i)io  desiderio. 

Desist-sistuu,  Desistere.  Desist 
da  6na  lit :  Desistere  da  una  lite. 

De8latt&,  Divczzare,  Spoppare. 

Desllgli  -  igaa  -  igass ,  Slegare. 
Desligh  i  can :  Sguinzagliare  i 
cani.  «  Desliga  el  mull »  :  «  Sle^a  11 
mulo».  On  liber  desligaa:  Libro 
sciolto. 

Desllppa,  Disdetta.  «  G*oo  adoss 
la  deslippa  »  :  «  Ci  ho  la  disdetta 
o  la  sperpetua  ».  «  Che  deslippa  I » : 
«  Gran  disdetta !  » 

—  Deslippaa,  Disgraziato.  De- 
slippaa  in  tutt:  Disj^raziato  in  tut- 
to.  Mestee — :  Mestiere  dis^azia- 
to.  (Pr.)  Chi  nass  disgraziaa  Ve 
inutel... :  Chi  nasce  colla  sperpe- 
tua gli  tempesta  il  pan  nel  forno. 


(1)  Inutilissima  e  da  lasciarsi  assoluta- 
menie.  Cera  il  bell'ssimo  asciolvere  fio- 
rentfno,  ohe  ora  se  n*  o  andato  in  disuso 
anch^esso  pel  francese  digiwnk. 

(2;  E  cosi  tutte  le  altre  voo«  dal  Che- 
rubini  date  col  dei  da  deatmbon  a  deno- 
zidn  che  ora  dalla  gente  non  volgare  si 
pronunciano  col  dis.  ' 


Desmentegli  (Volg.).  Vedi  l>i- 
mentidt.  N.  fr.  o  Pr.  pop. :  Per- 
dond,  Ve  de  Cristian,  desmentegi^ 
Vh  de  eiall  (Appross.):  Chioflfende 
non  dimenticni.  «  V6i  Vit  desnien- 
tepaa  el  cappell  /»  (a  chil'ha  gran- 
dissimo). 

Desmett  e  Dismett-smiss,  Smet- 
tero.  Desmett  de  lavorh,  de  cantct, 
defumh:  Smettere  dilavorare,  di 
oantare,  di  fumare.  —  depicRUv: 
Restar  di  piovere  o  spiovere. 

Desmoblliaa ,  Smobiliato.  Ap- 
partament  desmobiliaa :  Apparta- 
mento  smobigliato. 

Desmontk  e  Dismontii,  Smou- 
tare.  —  de  eavall,  de  carrozsa: 
Smontar  da  cavaUo,  di  carrozzt^ 
—  una  sc^iffi,a:  —  una  cuffia. 

Desmorbk-orbaa,  Smorbare. 
^El  nh'h  desmorbaa  la  cd»  :  «  Ui 
ha  smorbata  la  casa  ». 

Desnodk  -  odaa  -  odasB  (P.  N.), 
Snodare.  La  bidelhtta  la  aesnoda 
%  gamb:  La  bicicletta  snoda  le 
gambe. 

DesnoBUY  ,  Diciannoye.  «  Gfie 
manca  semper  desnceuv  e  mkzz  a 
fh  vint  sola* : « Non  accozza il  de- 
sinare  colla  cena  o  Gli  manca  sem- 
pre  sette  lire  a  far  uno  scudo*. 

Desolaa,  Desolato.  «  J  d  trovaa 
tutt  desolaa  per  la  mort  d«...  > : «  Li 
trov5  tutti  aesolati  per  la  morte 
di... » 

Desdra,  Di  sopra. «  Ven  desora  »: 
«  Vieni  su  ».  JSt  latt  Vh  andaa  de- 
sora o  desoravia :  Vedi  Desoravia. 
«  El  sth  desora  de  nun  »  :  «  Sta  nl 
piano  di  sopra  al  nostro ».  « El 
cred  efie  ghe  sia  nisstm  al  desora 
de  Zi*  »  :  «  Non  crede  nessuno  so- 
pra di  8^».  Confrontdi  el  —  col 
desott:  Confronfare  il  —  col  di- 
sotto. 

—  Desorapfi .  Per  di  piil ,  Per 
giunta. «  El  Vd,  tnsultaa  e  desorapu 
Vh  andaa  a  calunniall  a  la  Questu- 
raT^:^  Gli  disse  atroci  insulti  e  per 
giunta  and5  alia  Questura  a  car- 
lunniarlo  ». «  El  I'd,  maltrattaa  e  de 
sorapu  el  Vd  minga  pagaay^ : «  Lo 
maltrattb  e  per  giunta  non  lo  pa- 
g6  ». 

—  Desoravia,  Di  sopra  via. « In 
quella  stanza  in  in  tanti  che  Stan 
vun  desoravia  a  V  alter  »  :  «  Sono 
tanti  in  quella  camera  che  stanno 
ammonticchiati  •». 

DesorUb-orlaa,  Disorlare. 


—  191  — 


DES 


Desoss&r-osaaa,  Disossare.  2>e- 
8088d.  i  eaf>p6n  per  fd.  galantinna: 
Disossar  i  capponi  per  fare  ga- 
lantina. 

Desott,  Di  Botto.  Anddt  al  de- 
sou  :  Andar  al  disotto.  «  G'dn  tra- 
tcta  la  stadera  cont  6n  pes  de- 
sott »  :  «  Gli  trovarouo  la  stadera 
impiombata  di  sotto  ».  Faghen  de 
sott  e  doss :  Fargliene  d'  ogni  co- 
lore. Vlss  de  sott  de  vun:  Essere 
inferiore  a  uno. 

Desotterk-terraa,  Disotterrare 
o  Dissotterrare. «  2/*d  fada  desot- 
terdt  e  porth  a... » : «  L'ha  fatta  dis- 
sotterrare  e  portare  a...  » 

Despacchettk-ettaa ,  Spacchet- 
tare.  «  il  rivaa  6n  pacch  postal , 
desp€icchet^mel  ^  » : «  fi  arrivato  — , 
spacchettiamolo  ?  » 

DeBpareggldr-egglaA  ,  Sparec- 
chiare.  Despareggidt  la  tavola:  Spa- 
reooMar  la  taYola. 

Despedi-edli-ediss,  Disimpedire 
(indis.))  Sbrigare.  Despedt  la  stan- 
za: Idem. 

Desperaa.  Vedi  Disperaa. 

Daspess,  Spesao.  Mangia  pocch 
e  despess:  Mangiar  poco  ma  spesso. 

Despettenaa,  Spettinato,  Scar- 
migliato. 

Despontellk-eljaa,  Spuntellare. 

Despresl  e  Dlspresl,  Dispetto, 
Dispregio,  Malestro,  Sguerguenza. 
Fi^  di  dispresi:  Fare  dei  dispetti, 
dispregl  e  piii  com.  spregi. « -Z>i« 
s'elpd  fb,  6n  dispresi  Vh  tutt  cdee  » : 
«  Quaudo  pub  far  iin  malestro  o 
dispetto  e*  se  ne  ingegna  ».  | «  Che 
me  ne  faqa  pii  de  sti  dispresi  »  : 
«Non  mi  faccia  mai  piil  simile 
sguerguenza».  I  Per  dispresi:  A  ru- 
ba.  Andd  via  la  rohha  per  — :  I- 
dem. 

Desqnatass ,  Scoprirsi.  «  1/  era 
sul  l^tt  tutt  desquattaa  » : «  Era  \h 
sol  letto  scompannato  ». 

DeBqnlllbrass,  Squflibrare. 
«  QueUa  spesa  el  Vha  desquilibraa 
o  el  s*h  desquilibraa  con  quella 
spesa  » : «  QueUa  spesa  lo  ha  squi- 
librato  ». 

DesraaKbiss ,  Sgranchire.  Be- 
sranghiss  i  man,  i  gamb:  Sgran- 
chire le  mani,  le  gambe. 

Desrescli  ( Levar  le  lische  a  un 
peace),  Deliscare. 

I>Oin*escUi,  Distendere,  Lisciare. 

Dees.  N.  rr. :  «  Dess,  diseSr  !  » : 
«  Ohibb !  Neanche  per  sogno  I » 


Bessadess  ,  Or  ora.  «  U  era  chi 
dessadess  » : «  Era  qui  or  ora  y^.^Des- 
sadess  vegnaroo  con  <l » : «  Or  ora 
sarb  con  te». 

Dessed&^edaa-edass ,  Destarsi. 
«  Diman  m^ttinna  vui  v^s  desse- 
daa  ai  cinqu  <Jr  » : «  Domattina  vo- 
glio  essere  destato  alle  cinque  ». 
Tra  inddnnent  e  dessedxia:  In  dor- 
miveglia.  Stdt  dessedaa:  Vegliare. 
( Pr. )  Dessedct  minga  et  can  che 
dorma:  Non  destar  il  cane  ohg 
dorme.  L*  h  6n  ficeu  dessedaa :  E 
sveglio  il  ragazzo. 

Desseppem-ellil,  DisseppeUire. 
«  I/dn  desseppellii  per  sospett  ch'el 
fuss  staa  avvelenaa  » :  Idem. 
.DesigmaenbisslglU^-illaa,  Dis- 
sigiUare.  I>essigilla  6na  hottiglia: 
—  o  dare  la  stura  a  una  bottiglia. 

Dessdra,  Di  sopra. «  Jlfart«et«  ven 
dessora  »  :«  Marietta  vieni  8u».  La 
stanza  ch%  desora:  Im  stanza  di- 
sopra. 

Desorapti,  Di  soprappiu.  «  l>e 
sorapii  el  g^h  daa  »  :  «  Di  soprap- 
pifl  lo  picchib  ». 

Desoravla,  Di  sopra.  L'oli  el  sth 
dessoravia  de  V  aequa :  L'  olio  sta 
a  galla. 

De880tter&-eraa.  YeAiDesotterdt. 

—  Dessotterament,  Dissottera- 
mento. 

Dessill.  N.  fr. :  Ciappa  el  dessu : 
Prender  campo  Opp.  Pigliar  rigo- 
glio. «  JBisogna  minga  lassagh  ciap- 
ph  el  dessu  » :  «Non  bisogna  lasciar- 
gli  vincer  la  mano  ». 

DestacciL  e  Dl8tacc&-accaa-ac- 
cass,  Distaccarc.  Disiacch  i  cavaix 
Distaccare  i  cavalli.  «  Me  s*  h  di- 
staceaa  6n  hotton  » : «  Mi  si  b  stac- 
cato im  bottone  ».  1  (Milit.)  Caror- 
biner  distaccaa  in  ISardkgna:  Ca- 
rabiniere  distaccato  in  Sardegna. 

—  Distaccament,  Distaccamen- 
to. 

Desteccl&-ecclaa,  Levar  il  tetto. 

Destemper^  e  Distemper^-e- 
raa,  Stemperare.  Desiemperd.  Vin- 
cioda  per  jd.  I'insalata:  Stemperar 
I'acciuga  da  metter  nell'insaiata. 

Destend  eDlstend-enduu-endes, 
Distendere.  L6ngh  e  distes  :  Lun- 
go  e  disteso.  Destend  faeura :  Spie- 

fare.  Distend  i  pagn  del  lavandee: 
ciorinare  i  panni  del  bucato  o  la 
biancheria.  Distend  gio:  Disten- 
dere. (In  certe  Industrie)  Distend 
sul  baneaa :  Abbancare.  |  Disten- 


DES 


—  192  — 


DES 


sul  lett:  Sten- 


dea  gib:  Stendersi. 
dersi  sul  letto. 

—  Destesa,  Distesa.  «  El  pic&uv 
a  la  destesa  »  :  «  Piove  alia  diste- 
sa >».  Sonen  a  la  destesa :  Suonano 
a  distesa  (le  campane). 

Destin,  JDestino.  <tiL  eradestinf)*: 
«  Era  destinato  ».  Andit  al  sb  de- 
stin:  Andar  al  suo  destino. 

—  Destlii&-naa,  Destinare.  «  Oo 
destinaa  rfc... » :«  Ho  destinato  di ». 
«  St6  an^ll  V  ho  destinaa  a...  »  : 
«  Questo  anello  Tho  asseguato  a... » 
(  Yt.  )  Qukll  ch'  h  destinaa  I  desti- 
naa :  n  destino  non  muta  sue  leg- 
gi  Opp.  Era  ordinate  cosi. 

Destiiigu  e  DiBtingu,  Distingue- 
re.  «  Distingui  mirwti  »  :  «  Non  ci 
vedo  bene ,  Non  oistinguo  ».  «  ^ 
scola  el  se  disting'u  » : «  A  scuola  si 
distingue  ». 

Desurass,  Stirarsi. «  M  sbadiglia 
destiratvdes  tutt  »  :  «  Sbadiglia  sti- 
randosi  tutto  ». 

Bestitiii-tuli,  Destituire. «  Jj'dn 
destituii  dal  post  de  professdr  »  : 
«  L'hanno  destituito  da  professo- 
re». 

—  Destituzlbn  ,  Destituzione. 
«  Gh'  h  vegnuu  el  decrltt  de  —  »  : 
4c  Gli  arriv6  il  decreto  di  destitu- 
zione ». 

Destodu-stolt-oeuss,  Distogliere. 
«  L'an  distolt  dalVidea  de  toRu  quel- 
la  miee  » :  «  Lo  hanno  distolto  dal- 
I'idea  di  spoHare  quella  ragazza)». 

DeBtoppa-oppaa,  Distoppare  (in 
dis.),  Sturare.  Destopph  el  bus  del 
lavandin:  Sturar  il  foro  dell'ac- 
quaio. 

De8trlg&-Uraa-Uras8,  Distrigare. 
«  Destrighevcs  vialter  » : «  Strigate- 
vela  voi  ».  «  Jj'  h  6ra  che  te  se  de- 
strighet  6n  poo  »  :  «  fi  ora  che  tu 
ti  sbrighi». 

Destrug^  (Volg.).  Ye^DistrUgg. 
N.  fr.  volg. :  «  QvMl  per  destrugdb 
rbhha  t'el  doo  a  prceuva  »  : «  Quel- 
lo  per  sciupare  abiti  te  lo  do  a 
prova  ». 

—  Destnigdn,  Destrugaddr,  Di- 
struggitore.  «  L*h  dngran  destrti- 
gdn  de  vestii » :  « E  un  famoso 
sciuparoba  ». 

Destucck-uccaa,  Levare  la  sal- 
datura  di  stucco. 

Desubedl  e  Disubbedi,  Disob- 
bidire  e  Disubbidire.  Ificeu  trmu- 
ven  gtLst  a  disvbhedl:  I  ragazzi 
godono  a  poter  disubbidire. 


Desuni-unii,  Disunii*e.  «  L'h  lu 
che  ha  cercaa  de  desunii  *:  «  £  loi 
che  tent5  di  disunirli  ». 

—  Desuzildn,  Disunione.  Melt  la 
desunidn  in  famiglia:  Metter  la 
— ,  discordia  m  una  casa. 

Desvari  e  Dlvari  (Civ.),  Di- 
vario. 

DesT^rg-ergluu-^rges,  Distri- 
garsi.  « I/^  minga  bdn  de  desver- 
ges » :  «  Non  ^  capace  di  stri- 
garsi  ». 

Desvesti-estll-estiBB,  Disvestire 
(in  dis.),  Svestire.  Mhus  desvestii: 
Mezzo  svestito.  Oiugh  a  vestise  e 
desvestiss:  Vedi  Cfujeugh, 

DesYid&-ldaa,  Svitare.  Degvida 
6na  macehina  a  tbcch  tbceh:  Svi- 
tar  una  macehina  pezzo  per  pezzo. 

Detail.  Dettaglio.  <Dammider- 
tali  del  fatt » :  «  Dammi  1  dettagli 
del  fatto  ».  Vend  in  detali :  Ven- 
der al  minuto. 

—  Detagllant,  Yenditore  al  nd- 
nuto. 

—  DetagUatament ,  Dettaglia- 
tamente. 

Detenuu,  Detenuto.  «L*h  dete- 
nuu  da  6n  ann  » :  «  E  in  carcere 
preventive  da  un  anno  ». 

Deterlor&-oraa-oras8  (P.  N.), 
Deteriorare,  Guastare. 

Dett^-ettaa ,  Dettare.  « DHta 
quell  che  devi  seriv  » :  «  Dettami 
ci5  che  debbo  scrivere ».  ^  1/  t 
vun  che  pb  detth  »:  «  E'  pub  lee- 
gere  in  oattedra  ».  <  L'h  vun  che 
aetta  »:  «  Egli  fa  il  sopraccib  ». 

—  Dettadura,  Dettaxura.  Solt  a 
dettatura:  A  dettatura. 

Dettall,  Dettaglio.  «^L'd  daa 
tutt  i  dettali  del  fatt » :  «  Diede 
tutti  i  particolaii  ael  fatto  ». 

Deventa  e  Diventk-entaa,  Di- 
ventare.  —  ross:  Diventar  rosso, 
Arrossire.  —  matt:  Ammattire 
Opp,  Dar  neUe  gireUe  (volg.).  — 
orb:  Diventar  oieoo.  IMvenm  ba- 
loss:  Imbirbonire.  XHven^d  stupid: 
Inoiuchire  e  Ingrullire.  Se  diventa 
vegg:  Si  diven^  vecchil 

DeuB  (P.  N.),  N.  fr.  civ.:  Deus 
ex  machina:  Deus  ex  machina. 
N.  fr.  pop.:  Deu^  metis  (Quattri- 
ni):  Id!em. 

Devott  e  Dlvott ,  Devoto.  Vhs  . 
devott   de  santa    Vaterinna  a  la 
roRuda :  Essere  cavaliere  del  den- 
te  o  Scroccar  desinari. 

Devozldn  e  DiT0zi6n,  Devozio- 


DI 


—  193  — 


DI 


ne.  Fd,  i  ad  divozion :  Far  Ic  sue 
diTozioni.  JRomp  la  —:  Eompere 
la  —  o  il  chitamno. 

DI,  Dei,  Degli,  Di.  M  coo  di  o- 
men :  H  capo  degli  uomini.  M  coo 
di  donn:  if  capo  dellie  donne.  El 
too  di  bctgai :  II  capo  de'  ragazzi. 
\  n  JSJl  ten  di  hagn  » :  «  E'  vieiie 
dai  bagni  ».  «  Ohe  Vhmm  toll  fo&u- 
ra  di  man  » :  «  Glielo  abbiamo 
strappato  fuor  dalle  mani  ».  |  ZH  volt 
capita  che... :  Alle  volte  succede 
cbe... «  Ftii  danee  alter  che  di  dac- 
cier  » :  «  Voglio  denari  altro  che 
chiacchiere  ».  «  JEl  g'di  di  gran  prcr- 
tes»:  <  Ha  di  grandi  pretese  ».  In 
quella  commediu  gh*h  di  gran  hH 
ge^nn :  In  quella  oommedia  oi  so- 
no  di  gran  belle  scene. 

DI.  Di,  Giorno.  A  d\:  Addi.  Al 
dX  d  ineceu :  Al  giorno  d'oggi.  De 
di  tn  di  .*  A  giomi  o  Di  giorno  in 
giorno.  «  Un  bhU  dl  capita  che  » : 


tanti  giorni.  De  di  e  de  nott :  Di 

fiomo  e  di  nottc.  Finalment  6n 
ell  di...;  Finalmente  un  bel  di... 
On  di  o  V alter  .*  Un  giomo  o  1' al- 
tro.  Sulf^  deldi:  Sul  fare  del 
giomo.   Pari  el  di   del  giudiezi: 
Parer  il  giorno  del  giudizio.  Vedh 
pii  la  lus  del  di :  Non   veder  piil 
la  luce  del  giorno.  «  L'oo  veauu 
min  de  sti  dl  passaa  » :  «  Lo  vidi 
un  di  qucsti  giomi  ».   TtUt  i  dlen 
passa  vun:  Ogni  di  va  un  di.  i>i 
de  festa,  de  lavd,  de  Natal,  de  dv- 
giun :  Giomo  di  festa,  di  lavoro. 
di  Natale,  di  digiuuo.  «  Ai  mh  di 
o  temp  » :  «  A'  miei  giorni  ».   Vhss 
rohha  de  di  o  de  pocch  di :  La  h 
cosa  di   giorni...  «  Quand  I'h  che 
vegnardt  quell  dl  ?  » :  «  Quando  ver- 
rk  quel  cli  ? »     Tutt  i  di  Vh  minga 
feata :  Tutti  i  giomi  non  b  festa. 
Com.e  dal  di  a  la  nott:  Come  dal 
di  aUa  uotte.    Ttitt  el  santo  di: 
Tuttoil  santo  giorno.  M  vestii  de 
tutt  i  di  .•  II  vestito  da  tutti  i  gior- 
ni. Fascia  de  tutt  i  dl!  (appross.): 
Viso  che  va  a  genio^  cne  si  vor- 
rebbc  riveder  ogni  giorno.  «  Bidtt 
com  el  di  che  V  h  nassuu  » :  Vedi 
Biott.  Dh  i  vottdX:  Congedare  un 
servitore  o  la  serva. «  Quell  ch^emm 
de  fd,  fhm^l  ai  noafer  di  » :  «  Quel 
rlic   s'  ha  a  fare   facciamolo,   una 
bona  volta».  TuiCi  di   che   Dio 


Vh  crea :,  Tutti  i  giomi  ohe  Dio 
ha  oreati.  Bon  di ;  Bon  di.  M  dl 
di  poveHtt :  La  giomata  de'  men- 
dicanti  (il  sabbato).  Fl  di  de  la 
Serioeula,  de  tutt  i  sant,  de  la 
mhrla,  de  san  Bias :  Vedi  Zericeu- 
la,  Sant,  Mbrla,  Bias.  (Pr.)  A  la 
vhgqia  ghe  rincr^s  a  mori  perch^ 
ne  xmpara  vunna  tutt  i  di  :  Quella 
vecchia  non  vol  morire  perch^  ne 
impara  una  tutti  i  di.  Ogni  di  ne 
passa  vun :  Ogni  di  ne  passa  uno. 
Di,  Dire,  m  adree,  N.  fr. :  IH 
adree  la  coronna  di  rati:  Dir  ro- 
ba  da  chiodi.  —  di  improperi :  Co- 
f)rire  di  improperii.  «  Ghe  n'd  ditt 
adree  tant  che  sia  assee  »  :  «.  Gliene 
disse  un  saoco  e  una  sporta». 

Z>i  attomo:  Divulgare.  «  Fl  vdb 
a  di  attorno  che  wi..»:«Va  di- 
cendo  a  tutti  che  io».  Se  dis  at^ 
torno  che..,:  Si  bucina  che... 

Bi  ben:  Dir  bene.  Bi  ben  de 
vun :  Dir  bene  di  uno.  «  Oo  sentii 
a  di  ben  m^oltissim  de  vu)»:  «.  Ho 
sentito  dir  bene  assai  di  voi». 
«  Bisi  ben  »  :  «  Dico  bene  ».  «  Fl 
giceugh  el  me  dis  mai  ben  »  :  « II 
gioco  non  mi  dice  mai  bene*. 
«  Quell  bindUl  ross  el  ghe  dis  ben 
sttl  cappellin>  : «  Quel  nastro  rosso 
le  si  addioe  o  torna  bene  al 
cappellino  ».  Bi  ben  i  s6  orazidn: 
Sparecchiare  per  quattro. 

Bi  de  G  Be  di.  N.  fr. :  Bi  de 
si  o  di  de  nd:  Dir  di  si  o  dir  di 
no.  «  B'h  andada  a  di  de  «i  »  :  «  E 
andata  a  dir  il  gran  si  ».  «  Digh  de 
vegni  chi  »  :  «  Digli  di  venir  qua  ». 
Bi  de  sicur:  Dii*  di  sicui-o.  Binn 
de  tutt  i  color:  Dime  di  tutti  i 
colori.  Fit  di  mai  de  lit :  Par  dire 
di  s6.  I  Gh^h  poeeh  o  nient  de  di : 
C'6  poco  o  nulla  da  dire.  « Z-'  i 
minga  de  di  0pp.  de  di  a  dt  ch^el 
fuss  cidcch  »  :  «  Non  5  a  dirsi  o  da 
dire  che  fosse  ubbriaco  ».  «  Te  di- 
si  de  sta  attent »  :  «  Ti  dico  di  ju'e- 
staT  attcnzione  ».  «  Te  par  che  fv-s- 
sen  rdbb  de  diss  /  »  :  «  Ti  j>aioii  eoso 
da  dirsi  ? »  «  Cos'  el  g'  a  de  di  de 
?/ii  ?  »  :  «  Che  ha  a  dire  di  me  ?  »  : 
Gh'h  nient  de  di:  Non  c'6  che  dire. 
«  Me  sont  intes  de  di  che...  »  :  «  Mi 
son  inteso  di  dire  che  ».  Per  mmud 
de  di :  Per  modo  di  dire.  «  Bisi  de 
\  si,  mi /»  :  «.  Eh  sfido  io  !  » 

Di  gih.  N.  fr.  :  Di  gib  tuft 
eoss:  Svesoiare  o  Dir  tutto.  Di  gio 
per  giesa :  Dime  o  dire  in  chiesa. 


DIA 


-  194 


DIA 


Dighen  gid  nh  poech  nh  tant  .*_  Sfi- 
lar  la  corona. 

r  Dl  minga:  Non  dire.«i>i  minga 
»h  de  cialad  »  :  «  Non  dir  gruUe- 
rio ».  El  ghe  dis  minga :  Non  gli 
si  addico  o  confil.  «  Mi  dm  minga 
che  di  volt,  nd  convegna... »  :  « to 
non  dico  cho  talvolta  non  con- 
veuga...»  <i  La  me  dis  minga »: 
«Non  la  mi  dico  bene». 

IH  sii.  N.  fr. :  «  ZH  sii  donea  » : 
«Parla,  narra».  Dl  sii  la  rava  e 
la  fava:  Narrar  per  filo  eper  se- 
gno. «.Ul  recita  com^  a  ai  sii  la 
lezidn  »  :  «  Recita  come  se  dicesse 
la  lezione  ».  Dl  sii  robba  brodosa  ? 
Broda  e  brodo  lungo  o  Dir  cose 
scipite.  « Adkss  dl  su  tl»: «,  Or 
tocca  a  te  ». 

Dl  sora.  N.  fr. :  «  Trovct  de  dl 
sdra  tuii  coss :  Trovar  da  ridire  su 
tutto.  I  Altri  M.  d.  d. :  I/e  6n 
gran  di ! :  fi  tutto  dire !  Chi  dis 
ona  robba  chi  6n*  alira :  Chi  ne 
dice  una  chi  un'altra.  Mobb  de  nd 
dl :  Cose  da  non  dirsi.  «  Sont  per 
<?i  »  :  «  Sto  per  dire  ».  «  Vdi  disx  »  : 
«Ohe  dico  a  voi».  Q  i?igrA,  (a  im'a- 
sta) :  Dire  all'incanto.  A  dtlla  cia- 
ra  o  giusta:  A  dirla  chiara  o 
schietta.  A  dl  sossenn :  A  far  mol- 
to  o  a  dir  assai.  A  dighela  in  bon 
milanes :  Idem.  «.Se  sent  a  dl  in- 
toma  che  »  :  « Idem  ».  (Pr.)  Dimm. 
eon  chi  te  vee  e  te  diroo  chi  te  see  (1) : 
Dimmi  con  chi  pratichi  e  ti  dir5 
chi  sei.  Alter  V  e  dl  alter  V  e  fh : 
Dal  detto  al  fatto  o'  6  un  gran 
tratto. 

Dlacon,  Diacono. 

Diad^znm  (Volg.).  Y^^iDiadema. 

—  Diadema ,  Diadema.  —  de 
brillant:  di  brillanti. 

Diaframma,  Idem.  (Civ.)  «El 
m'  h  solleticaa  el  diaframma »  : 
«  Mi  8olletic5  il  diaframma  ». 

Dlal6tt,  Dialetto.  (Civ.) «  JE^Z  dia- 
IHt  de  Firenze  el  podard.  diventd, 
la  lingua  unica  de  Italia  ?  »  :  « II 
dialetto  di  Firenze  poti*^  diven- 
tare  la  lingua  unica  italiana  ? » 

Dialogh,  Dialogo.  «  Quella  com- 
m,edia  la  g'h  6n  bellissim,  dialogh  » : 
«  Quella  commedia  ha  lui  dialogo 
bellissimo  ». 

Diamant,  Diamante.  Collanade 
brillantf  diamant :  Collana  di  dia- 


(1)  Vee  inveco  dc  vett  per  via  della  rima. 


manti.  A  p6nta  de  diamant:  A 
punta  di  diamante.  |  Edi^i&n  dia- 
mant: Edizione  diamante. 

—  Diamantaa,  Ornato  di  dia- 
manti. 

Dianna,  Diana.  Batt  la  dianna: 
Batter  la  diana.  Pari  la  stUla 
dianna:  Esser  la  stella  Diana. 
*  Oh  per  dianna .' »  :  «  Oh  per  dia- 
na !  »  Dorml  a  la  bella  aianna : 
Dormire  alia  bella  diana. 

Dianzen ,  Diascolo.  «  Oh  dian- 
zen  /  »  :  «  Oh  guarda ! » 

Diarea,  Diarrea.  «  Che  tepod^ 
vegnl  la  diarea  »  :  « Idem  ». 

Dlasper,  Diaspro.  Diasper  san- 
guign:  Diaspro  sanguigno. 

DiaydL  Diavolo.  Anact  al  dia- 
vol :  Andar  al  diavolo.  Anddi  ch'el 
diavol  el  le  porta :  Andar  come  il 
vento  o  correre  indiavolatamente  o 
come    se    avesse   i  bini   dieti*o. 
Avhgh  el  diavol  addoss:  Avere  il 
diavolo  addosso.   Avhgh  el  diavol 
de  la  s6a :  Avere  il  diavolo  nel- 
I'ampolla.  Avhgh  6na  paura  del 
diavol :  Avere  una  paura  indiavo- 
lata.  «  Come  diavol  pd  vess  »  :  «  Co- 
me diavolo  pub  essere*.  Da^ss  al 
diavol:   Darsi  al  diavolo.    El  le 
troeuva  nanca  el  diavol:  Non  lo 
trova  neanche  il  diavolo.  El  dior- 
vol  el  g'd.  miss  la  c6a :  n  diavolo 
ci  ha  messo  la  coda.  Fd,  el  diavol 
a  quatter:  Far  il  diavolo  a  quat- 
tro  Opp.  Far  xma  casa  del  diavolo. 
Fd,  vea^  el  diavol  in  Vimpolla: 
Far  vedere  la  luna  nel  pozzo  o  il 
diavolo  nell'ampolla.  Fa  la  part 
del  diavol  jfiiit.):  Far  la  parte  del 
diavolo.    Fin   corns  el   tahar   del 
diavol:  II  diavolo  h  sottile  e  fila 
grosso  o  Pill  furbo  del  diavolo.  JOa- 
vord.  per  el  diavol :  Far  la  zuppa 
nel   paniere.    Manda    al    diavol: 
Mandare  al  diavolo.  On  quai  dior- 
vol  gh'h  sott :  Gatta  ci  cova  o  an- 
che    Qualcho   diavolo   o'  fe   sotto. 
JRobba  trada  al  diavol :  Roba  sc|u- 
pata,  andata  al  diavolo.   Savenn 
vunna  pussee  del  diavol:  Sapcrne 
un  punio  piii  del  diavolo.  Scappd, 
come  el  diavol  de  V  acqua  santa: 
Scappar  come  un  gatto  frugato. 
Vtssegh  el  diavol  in  cd :  Enti'a   il 
diavolo  in  casa.  Vhss  6n  b6n  dia- 
vol:  Essere  un   buon   diavolo  o 
diavolaccio.  Diavol  tentatdr :  Dia- 
volo tentatore.   D^h  po&u   miiiga 
iianca  el  diavol  !\  Non  h  poi  il 


DIA 


—  195  — 


DID 


diaydk)  affatto.  V^s  6n  gran  dia- 
vol :  £  un  voro  diavolo.  On  pover 
diavol:  (Jn  povero  diavolo.  V^s 
6n  diavol  scadenaa:  Essere  una 
saetta  macinata.  « Per  eombind. 
quell' affare  ghe  vceur  el  diavol 
Opp.  i  savi  e  i  matt » :  «  Per  oom- 
binar  quell'affare  ho  dovuto  sca- 
tenar  tutti  i  diavoli*.  (Pr.)  Chi 
g'h  paura  dd.  diavol  el  jh  nagott 
(appross.):  U  diavolo  non  letica 
mai  solo.  El  diavol  el  fd,  %  jpignatt 
minga  i  eovhre :  U  diavolo  insegna 
a  far  le  pentole  non  i  coperchi. 
^l  diavol  el  fd,  la  torta  e  %  donn 
ghe  la  fan  manqidt:  Le  donne  san- 
no  un  punto  piii  del  diavolo.  El 
diavol  Ph  minga  insc^  hruti  corns 
el  fan :  II  diavolo  non  6  poi  brutto 
qiianto  lo  si  dipinge.  La  farinna 
ael  diavol  la  va  in  erusca:  La  fa- 
rina del  diavolo  va  in  cruBca. 
On  diavol  desccuda  V alter:  Un 
diavolo  scaccia  1'  altro.  «  Eh  dia- 
vol VhpossibiU  » (Escl.): «  Eh  dia- 
volo !  Possibile  ? » 

—  Diayolament»  Diavolio  e  Dia- 
voleto.  Fa  6n  gran  diavolament: 
Fanno  un  gran  dia voleto.  0  Gh*h 
6n  diavolament  de.., :  C  h  un  sub- 
bisso  o  un  diavolio  di  gente. 

—  Diavolasc,  Diavolaccio.  Vedi 
JHavol. 

—  Diavolerl,  Diavolio.  Vedi 
J?i€tvolament. 

—  DiavoUtt,  Diavoletto  e  Dia- 
Bcolo,  Diascoletto.  On  hagai,  vero 
diavolett :  Un  vero  diavoletto. 

—  Diavolott,  Diavolo ne.  /  dia- 
volott  in  faa  con  la  msnta :  I  dia- 
voloni  Bon  fatti  con  la  menta. 

Dlbis  redibls  (Volg.  id.).  Vedi 
Ibis, 

Dldaria  (Volg.  ant.)  e  Dlcerla 
(Civ.).  Diceria. 

Dlciiiarii-araa-araBs  (P.  N.),  Di- 
obiarare.  (Civ.)  J>ichiard  la  gti^r- 
ra  :  Dichiarare  la  guerra.  ^  L'  h 
dichiaraa  asaolutament  che...  » : 
«  Dichiar5  assolutamente  che...  » 
(Gioco)  Diehiarass  fmura:  Chia- 
marsi  fori. 

—  DicMarazldn  (P.  N.),  Dichia- 
razione.  in  El  g'  d  faa  la  sda  dir- 
ehiarazion  »  ( d'amore ) :  «  Lo  fece 
la  sua  diohiarazione  ». 

Did,  Dito.  El  did  gross :  II  pol- 
lice.  El  did  s]9osin :  L'anulare.  El 
grasshll  di  did :  II  polpastrello. 
^vh  a  mienna  did :  Sapor  a  meua 


dito.  A  dagh  libertaa  in  d*6n  dida 
s'en  toeuien  6n  brazza :  A  dargli  il 
dito  prende  la  mano.  Cred  de  toc~ 
eh  et ciel  cont  el  did:  Credere  o 
penaarsi  di  toccar  il  cielo  con  uu  o 
col  dito.  Fdt  cantcb  i  did:  Schioo- 
oar  le  mani.  Fh  i  cunt  sui  did: 
Tener  ogni  cosa  euUe  dita.  Pod^ 
leeass  i  did:  Potersene  leccare  le 
dita.  Idgassela  al  did:  Legareela 
al  dito.  Mordes  el  did:  Mordorsi 
il  dito.  MoRUV  nanca  6n  did  per 
quell....:  Non  voler  rauovere  un 
dito  per...  SegnoM  a  did:  Segnato 
a  dito.  «  S'el  g'avess  6n  dtaa  de 
cervlll »  :  «  Se  avesse  due  dita  di 
cervello  ».  «  Damm  on  dida  del  tb 
vin  » :  «  Dammi  tre  dita  del  tuo 
vino  ».  8e  cunten  sui  did :  Si  con- 
tano  BuUe  dita.  Cuntdt  i  v^rs  sui 
did:  Contar  i  versi  sullo  dita. 
«  Mi  f  Te  hutti  in  terra  con  6n 
did,  guarda /  »:  « lo  con  un  di- 
to ti  butto  in  terra ».  Con  duu 
delioatissim>  did:  Con  due  delica- 
tissime  dita. 

—  Didaa,  Ditale,  Anello.  «  Mi 
se  00  de  cu,si  ghe  v<Bur  el  didaa  » : 
«  Per  cucire  mi  ci  vuole  I'anello  ». 

—  Didada,  Ditata.  «  El  g'd  daa 
6na  didada  in  d*  6n  occ  » :  «  Gli 
diede  una  didata  in  un  occhio  ». 

—  Dldasc,  Ditaooio. 

—  Dldin,  Ditino  e  Mignolo.  Dh 
el  didin  sott  a  la  c6a :  SoUeticare 
dove  pizzica  (per  far  parlare)  o 
anche  dar  del  dito  sotto  la  coda 
(per  adulare).  ||  ^Ma  si,  pover  po- 
pd ;  th  el  didtn  /  » :  «  Mettetegli  un 
ditino  in  bocca !  » 

—  Dldinna  (Gioco  fanciull.),  Ri- 
pi^glino.  Giuga  a  —  :  Fare  a  ripi- 
ghno. 

Dlebus  (In)  (P.  N.)  (D.  Lat.).  In 
diehus  illis:  Idem. 

Dies  Ira,  Diesire.  Cantdt  el  die- 
sira :  Cantar  il  diesire.  Fagh  rfl 
la  diesira  a  vun  (in  dis.) :  Far  pen- 
tire  uno  amaramonte. 

Diesis,  Idem.  Doppi  diesis:  Dop- 
pio  diesis. 

Dldtta,  Dieta.  Stckadietta:  Sta- 
re a  dieta.  |  «  Ghe  dan  trii  f  ranch 
de  dietta  )» :  «  Gli  daimo  una  diaria 
di  cinque  lire  ».  J  (Civ.)  La  dietta 
de  Roncaglia  (N.  st.) :  La  Dieta 
di  Roncaglia.  Im  Dietta  svizzera: 
La  Dieta  svizzera. 

Difalca  (P.  N.j,  Defalcare.  «  Chi 
bisdgna  difalca  i  spes  >» :  «  Qui  bi- 


DIP 


—  198  — 


DIF 


Bogna  defaloare  o  detrarre  le  spe- 
8e>». 

Dlfend  -  fes  -  endes,  Difendere. 
Pensd  a  difend  el  paes  (Civ.) :  Pen- 
sare  alia  cllfesa  della  patria.  Savh 
/A  a  difendes:  Sajjer  difendersi. 
«  Come  van  i  affari  ?  »  «  Peuh  me 
difendi  /  » t  «  Come  vanno  gli  af- 
fari  ? »  «  Peuh,  mi  difendo  ». 

Dlferentexnent.Differentemente. 

—  Diferenza»  Idem.  Gh'^  poe- 
ca  —  .*  Ci  corre  pooa.  Gh'  h  6na 
bUla  differema :  C'  6  molta  diflTe- 
reuza  Opp.  C'6  ohe  ire.  Different 
de  Borsa:  Differenze  di  Borsa. 

Dlfertur  (D.  L.),  Idem.  Quod 
difertur  nan  aufertur:  Idem. 

Difesa,  Idem.  (Ciy.)  La  difesa 
nasional:  La  difesa  nazionale.l  Stdi 
mi lla  difesa:  St^r  sulle  difese.  |  La 
difesa  d^lV  hnpuUta :  La  difesa 
dell'impiitato.  «  Jv'  d,  dappaa  i  so 
difes  la  in  cafe  » :  «  Ha  prcso  le 
sue  difese  1j\  in  cattX^, ».  meltes  in 
difesa  (soherma):    Mettersi  sulla 

Dlf^tt,  Difetto.  «  ^Z  g*h  el  di- 
fett  de  vhs  permalds  » :  «  Ha  il  di- 
fetto di  essere  permaloso  ».  «  In 
std  pann  gh'  h  6n  difett » :  «  In 
questo  pauno  c'^  un  difetto  y^.  (Pr.) 
Tutti  g*an  i  sb  difeti :  Solo  Dio  \ 
sonza  difetti.  Bisdgna  compatl  i 
difelt  di  alter :  Sopportiamo  o  Bi- 
sogna  compatire  i  difetti  dcgli 
altri  se  gli  altri  devono  soppor- 
tar  i  nostri.  Chi  h  in  difett  h  m  so- 
spelt:  Chi  h  in  difetto  h  in  so- 
spetto. 

—  Difettaa,  Difettato. 

—  Difett6s,  Difottoso. 

—  Dlfettin,  Difettdn,  Ditcttuc- 
eio,  Mngagiia,  GroBso  difetto. 

Dlferi-erii  (P.  N.),  Differire  (1). 
<  An  diferii  la  partema  »  :  «  Ilan 
ditferita  la  partenza  ». 

Dificoltaa,  Diiiicolt^.  Vine  tutt 
i  dificoltaa:  Vincere  tutte  le  dif- 
ficoltJl.  Fdb  nass  di  dificoltaa:  Par  o 
Mettcre  delle  diffieoltk.  Dificoltaa 
de  respir,  de  orinna :  Difficoltil  di 
I'espiraro,  di  orinare. 

DiflcU,  Difficile.  Materia  dificil 
de  iyisegnh:  Materia  difficile  da 
insegnarsi.  Vess  dificil  de  conten- 
tci:   Essere  di  difficile  contenta- 


(I)  Ttiffbrire  sisTniflca  anche  essere  diffc- 


tura.  Parl^  difidl :  Cercare  il  dif- 
cile. 

—  DiflcUment,  Diffioilmonte. 

—  DiflcUott,  Diffioiluooio. 

—  Dificoltaa,  Diffioolt^.  Dificolr- 
taa  de  orindb :  Vedi  Bitenzidn,  Fit 
mila  dificoltaa:  Idem. 

Difida-ldaa,  Diffidare. «  Te  difi- 
dariet  de  mi?  y^\^  Diffiderosti  di 
me  ?  »  I  «  iy'  ^  sta4i  difidaa  de  fit 
minga... » :«  Pu  diffidato  di  non... » 

—  Difldazi6n,  Diffida.  «  Gh'h  sui 
giornal  la  difidaeion  » : «  C'6  la  dif- 
nda  sul  giornale)». 

Difldent,  Difiidente. 

Dlfterite  (P.  N.),  Idem. 

Dlgeri-^rli,  Digerire.  «  M  dige- 
riss  anca  el  fhr  o  i  sa^s  » : «  Dige- 
rirebbe  il  ferro  o  le  pietre  ».  Cativ 
de  digerl :  Che  si  digerisoe  a  sten- 
to.  j  Pi^. )  «  La  digerissi  nd  OpT>. 
Podt  ininga  digerilla  »  :  «  Non  la 
posso  mandar  giil». 

—  Digestion,  Digestione.  Gtuistd 
la  digestion:    Giiastare  la  — . 

—  Digestiv,  Digestive.  El  pomm 
dopo  disnaa  Vh  — .•  La  mela  dopo 
paste  fe  — . 

Digital  (P.  N.),  Digitale.  —  »er 
el  m>al  de  coRur:  —  per  il  mal  di 
cuore. 

Digiun,  Digiuno.  Bomp  el  di- 
giun :  Rompere  il  digiuno.  Stdt  di- 
giun fin  ehe  nd  sonna  i  campann : 
Par  il  digiuno  delle  campane. 

—  Digiunk-unaa  ,  Digiunare. 
Digiunh  per  forza :  Assai  digiuna 
chi  mangia  male.  Digiuna  aXla 
moda  di  erhtich:  Par  il  digiuno 
del  lupo. 

—  Dlgiunator  (P.  N.),  Digiuna- 
tore.  Tanner  I'h  staa  el  primm 
digiunator :  Pu  Tanner  il  primo 
digiunatore. 

Dignitari(P.N.D.Pr.)Dignitario. 
Dilaziona  (P.  N.),  Protrarre,  So- 
prassedere. 

—  Dilazidn  (P.  N.),  Dilazione. 
«  Oo  minga  poduu  ottegnl  6na  di- 
lazion  » : «  Mi  ha  negate  un  soprat- 
tieni  ». 

Dilettant,  Dilettante.  Ona  comr- 
pagnia  de  dilettant:  Una  compa- 
gnia  di  dilettanti.  Dilettant  de  ww- 
sica:  Dilettnnte  di  musiea. 

—  DilettasB ,  Dilettarsi.  «  El  se 
diletta  de  std  di  6r  soft  at  me  .#- 
nester  » ( iron,  fomminile ) :  «  Si  dj- 
lella  di  star  doUe  ore  sotto  le  luio 
lineBtro  ». 


DIL 


-m 


DIO 


DilUrent,  Diligentc.  On  scalar, 
6n  JUBU  diligent :  Uno  scolaro,  uu 
ragazzo  — . 

—  Dillgenza,  Idem  (1).  «  In  di 
sd  dover  el  ghe  mhtt  6na  gran  di- 
Ztgrctwra  » :  <c  Ne*  suoi  compiti  met- 
te  molta  diligenza  ».  Fd,  tutt  i  di- 
ligenz  per... :  Far  o^ni  diligenza 
per.  I  Vettura  (quasi  in  dis.).  An 
assaltaa  la  diligenza  del  Spluga: 
Hanno  assalita  la  diligenza  dello 
S^uga. 

l>ilaTl,  Diluvio.  El  diluvi  uni- 
versal: II  diluvio  universale. «  T'ee 
sentii  ehe  diluvi  stanott  /  »  :  «  Hai 
Bcntito  che  diluvio  stanotte? » |  On 
diluvi  de  forestee :  Un  diluvio  di 
forestieri.  —  deparoll:  —  di  pa- 
role. I  A  tdvola  rh  6n  diluvi:  A 
tavola  egU  h  un  diluvio. 

Dimentlc&-caa-oa88  (Giv.),  Di- 
menticare. «  Dimintiehet  minga  » : 
«  Non  dimenticartd  >». 

Dimitt-xntos-ettes ,  Dimettcrc. 
«  QueWimpiegaa  el  se  voeur  fd  di- 
tnett  se  el  va  avanti  insel » : «  Quel- 
le impiegato  si  farit  dimettere  se 
contmuer^  oosi  >.  On  vestii  dimess 
(civ.):  Un  abito  dimesso. 

—  I>li]li88i6n,  Dimissione.  m  L*h 
daa  i  dimission  de  deputaa  » : «  Ha 
dato  le  sue  dimissioni  da  depu- 
tato». 

Dlndo.  Nell'e8clamaz.:«P(Br  din- 
eio/  » :  «Per  Diana ! » 

Din  din  (Onomat.  del  suono  del 
campanello),  Din  din. 

Blningiiarda ,  Se  Dio  guardi. 
«  Dininguarda  ehe  mevegnhs  min- 
ga in  ment...  »  : «  Se  Dio  guardi 
non  mi  venisso  in  mente... » 

Bio,  Dio.  Andit  de  Dio  o  a  quel 
Dio.  P.  E. :  On  vestii  ehe  va  de 
Dio  I :\5tl  vestito  fatto  a  quel  Dio. 
A  eit  de  Dio:  Lontanissimo.  An- 
dd.  fina  aedtde  Dio :  Andar  in  Ca- 
licutte.  A  la  bonna  de  Dio:  Alia 
buona  di  messer  Domineddio  Opp. 
aUa  oarlona.  Andd  fceura  de  la 

frasia  di  Dio:  Andare  in  furia. 
*.  E.: «  L*anfaa  andh  —  » : «  L'han 
fatto  gridar  come  una  bestia  ».  De 
la  parte  de  Diof:  In  nome  di  Dio. 
«  Che  Dio  me  le  manda  honna  f  » : 
«  Prego  che  Dio  oe  la  mandi  bo- 


(1)  A  Firenze  dieono :  la  par'itna  dili- 
genxa  di  donna  molto  grassa.  Corrtsponde 
al  nofltro  bonza. 


na  ». «  Che  Dio  te  le  renda  » : «  Dio 
te  ne  renda  merito  ».  «  Dio  vo- 
rbss  /  »  :  «  A  Dio  piacendo  o  Dio 
volesse!  »  Ohe  Dio  V  ahhia  in  glo- 
ria: Idem.  Di  ira  de  Dio:  Dire 
ira  di  Dio  peagio  ehe  Cose  da  chio- 
di.  Fa  i  rohb  come  Dio  v<mir:  Fa- 
re le  cose  come  Dio  vuolo  o  pi- 
gliarsela  a  due  soldi  la  calata  o  Ic 
cose  alia  peggio.  Vhss  6n  casti^h 
de  Dio :  Essere  un  castigo  di  Dio. 
Ona  casa  pihnna  de  grazia  de  Dio: 
Una  casa  piena  di  grazia  di  Dio. 
Come  V  h  vera  Dio  ! :  Com'  5  vero 
Dio.  El  le  sa  Dio  ! :  Lo  sa  Dio ! 
Dio  sa... :  Lascia.  P.  E. :  «  Disen 
che  Vera  6n  avar.  Dio  sa  eosse  di- 
rien  del... » :  «  Dieono  che  era  tir- 
chio !  Lascia,  ohe  avrebbero  detto 
di...  »  1/ h  quell  ehe  Dio  fece:   fi 

San  unto. «  Oh  quanta  grasia  di 
Ho/»: « Idem  ».  Per  amor  di  Diof: 
Idem.  Pi<Buv  che  Dio  la  manda: 
Piove  a  dirotto.  Tutt  i  di  che  Dio 
d  ereaa:  Tutti  i  giorni  che  Dio 
mette  in  terra. «  Fa  quhll  ehe  Dio 
te  ispira  »  :  «  Fa  quel  che  Dio  ti 
ispira  ».  «  Prega  el  td  Dio  che... » : 
<c  Prega  il  tuo  Dio  che  ».  Dd,  V  a- 
nimra  a  Dio:  Render  1' anima  a 
Dio.  Vhssegh  del  gran  ben  di  Dio: 
Esserci  ogni  ben  di  J)io.  J7h  el 
Dio  di  gcuatitomen  :  E  il  Dio  de' 
^lantuomini.  Da  canta  eom,e  6n 
Dio :  Canta  come  un  Dio.  I/^  co- 
me la  miserieordia  de  Dio :  E  co- 
me la  miserieordia  di  Dio.  Fl  did 
di  Dio:  II  dito  di  Dio.  (Pr.J  2>ai 
amis  m,e  guarda  Dioperch^  di  ne-^ 
mis  mi  guardo  io:  Dagli  amici 
mi  guardi  Iddio,  da'  iiemici  mi 
guardo  io.  iVrf  casca  foglia  che  Dio 
n'  61  voglia :  Non  si  move  o  non 
casca  foglia  che  Dio  non  voglia. 

Dlocesl  (P.  N.),  Idem. 

Dlpaxtiment,  Dipartimento.  (R. 
St.  e  geograiico)  Idipartiment  de 
Franeia^  e  del  prim  regno  d' Ita- 
lia: I  dipai'timenti  francesi  e  del 
prime  regno  d'ltalia. 

Dipend,  Dipendere.  Quhst  el  di- 
pend  de... :  Questo  dipende  da... 
Quitst  el  dipendf  che :  Questo  di- 
pende perchfe...  «  N6  soo  se  el  di- 
pend  dalVaria  o  da... »  :  «  Non  so 
se  viene  daU'aria  o  da...  >.  |  Fldi- 
pend  dal  padron :  Sta  sotto  al  pa- 
drone. 

—  Dlpendent,  Dipendente.  «  L*e 
6n  sd  dipendent »  :  « Idem  ». 


DIP 


-198- 


mn 


Diperdes,  Disperdersi  (1),  Di- 
Btrarsi.  «  Quand  se  studia  tnsdgna 
minga  disperdes  via  continda- 
ment  come  fee  vialter  bardcissa  »  : 
« Ouando  si  studia  non  bisogna 
baloccarsi  o  tender  di  aua  e  di  li^ 
come  fate  voi  altri  baraaasa*. 

Dlplomatlch,  Diplomatico.  (Civ.) 
Corp  diplomatich  o  Gorpo  aiplo- 
matteo :  Idem.  (Fig.)  «  Elfh  el  di- 
plomatico » :  « Mi  fa  il  mploma- 
lico  ». 

—  Dlplomazla  (P.  N.),  Idem. 
Trattd,  con  diplomazia  :  Tr attar e 
con  diplomazia. 

—  Dlplomma,    Diploma.     Di- 

flom,a  de  laurea^  de  m^aester,  ecc. : 
diploma  di  laurea,  di  maesta-o. 
Diport,    Diporto  (2).    Modo   di 
portarsi,  Condotta.  «  7  «d  diporl  a 
a  scola  in  h6n »  :  «  A  scola  si  di- 
porta  bene*. 

—  Dlportass  -  taa ,  Diportarsi 
(non  com.),  Portarsi.  «  Con  mX  el 
s'h  semper  diportaa  de  geniilomm. »: 
«  Con  me  s'e  sempre  condotto  co- 
me un  gentiluomo  ». 

Dirama-amaa,  Diramafo.  Diror- 
mdL  una  circolar:  Diramare  una 
circolare.  I/d,  gh*  h  cinq'u  o  ses 
strad  che  se  dirama :  La  ci  sono 
cinque  o  sei  strade  che  si  dira- 
mano  su  per  la  montagna. 

Diretta,  Idem.  Imposta  diretta: 
Idem. 

Direttdr,  Direttrlz,  Dircttore.  — 
de  scola,  de  giornal,  d'  6na  han- 
ea,  ecc. :  Direttore  di  scuola,  di 
giornale,  di  banca.  Direttor  spi- 
ritual: Dircttore  apirituale,  Con- 
fessore.  La  sura  direttriz:  La  si- 
gnora  direttrice. 

—  Direzidn,  Direzione.  (Camera) 
«  L'd,  de  vess  aiidaa  in  diresridn  » : 
«  Dev'essere  andato  in  direzione  ». 
I  (Carica)  «  G'dn  aMdMa  la  dir&- 
zion  di  lavori  »  :  «  Gli  hanno  affi- 
dato  la  direzione  de'  lavori  ».  |  ( Av- 
viatura)  «  Bisogna  andd  in  sta  di- 
resion  » :  «  Prendi  per  questa  di- 
rezione ». 

—  Dirig-igluu-iges,   Dirigere. 


(1)  Disperdersi^  in  milanese  si  tradurreb- 
b<>  si)anda&S'  Certo  che  nel  dialetto  civile 
8l  udra  anche  disperdes,  ma  il  disperdes 
via  6  veramente  mancar  di  attenzione. 

(2)  Diporto  in  Fior.  equivale  a  spasso, 
ricreazione :  andare  a  diporto. 


Sapere  condursi.  «  Te  me  dirigia- 
ritt  i  letter  a... »: «  Mi  dirigerai le 
lettere  a... » 

—  Diriment  (P.  N.),  Direttore  o 
Amministratore.  El  dirigent  del 
teater:  L'amministratore  del  tea- 
tro. 

Dlrimpett  (P.  N.J,  Dirimpetto. 

Diroccaa  (P.  N.),  Diroccato. 
Ona  cd  m,ezz  diroccada :  Una  casa 
mezzo  diroccata. 

Disapdnt  ( AfT. ) ,  Disax>punto. 
«  Quella  robba  de  trovaU  minga  in 
casa  V  h  staa  per  ml  6n  gran  di- 
sapdnt »  :  « II  non  averlo  trovato 
in  casa  mi  fu  gi*an  disappuuto  ». 

Dlsastro  (P.  N.  passata  nell'uso 
comune).  Per  poech  h  minga  suc- 
cess 6n  disastro :  Idem. 

Dlsavogo,  Stbgo.  M  serv  de  di- 
savogo:  Serve  di  sfogo. 

Dlibatezzass,  Sbattezzarsi.  Oh'h 
de  — ;  lo  mi  ci  sbattezzerei. 

Di8cant&-cantaa,  Disineantare. 
Discantit  i  vermen:  Scuotere  la 
polvere  di  dosso.  i^L'h  6n  ficeu 
aiscantaa  »  :  « £:  un  ragazzo  svo- 
gliato  ». 

Dlscaplt,  Scapito. 

Discernlment ,  Discernimcnto. 
«  Adhss  te  see  vegnuu  a  Vetcui  del 
discemim^nt »  :  «  Ora  tu  se'  venu- 
to  all'  et^  del  discernimcnto  ». 
«Jvee  la  g*  h  minga  el  diseemi- 
ment  de  capi  »  :  « Ella  non  ha  11 
discernimcnto  di  capire. 

Dlscesa,  Discesa,  Soesa,  China. 
(Civ.)  La  discesa  di  barbari :  La 
discesa  del  barbari.  |  La  discesa 
del  balldn:  La  discesa  del  pallone. 
I  La  strada  I'h  tutta  in  discesa:  La 
strada  h  una  china  lunga  lunga. 

Disclpllnna,  Disoiplina.  La  di- 
sciplinna  in  di  soldaa:  La  disci- 
plina  nell'esercito.  Sala  de  disci- 
plinna:  Camera  di  disciplina. 

Dlscol,  Discolo.  L'h  diventaa  6n 
discol  de  primM  forza :  E  divenuto 
un  discolo  di  prima  ri£;a. 

Discdr,  Discorrere.  ^IHscorrhm- 
men  pii:  Non  se  ne  disoorra  piii  o 
Non  trattiamo  oltrcj  (AmoreJ«  Ona 
volta  ghe  discorreva  wax  aakss  se 
semm.  lassaa  »  :  «  Una  volta  le  dl- 
scorrevo ;  ora  ci  siamo  guastati  ». 

—  Discors,  Discorso.  «  Che  di- 
scors  Vh  quest  ^  »  :  «  Che  discorso  ft 
codesto  ? »  VegnX  in  discors:  Ve- 
nire in  discorso.  Dhmegh  6n  tdti  a 
sti  discors:  Diamo  un  taglio  a 


DIS 


—  199  — 


DIS 


codesti  discorsi.  «  L'hfcta  a  la  Ca- 
mera  el  sd  primm  discors  »  :  <c  Fe- 
ce  alia  Camera  il  suo  primo  di- 
scorso  ».  «  Poceh  discors ,  vegnemnt 
al  tandem  »  :  «  Poche  parole  ;  ve- 
iiiamo  al  sodo  ». 

—  Dlscors^tt,  Discorsetto. 

—  Biscorsdn,  Discorsone. 
Biscritt,  Discreto.  « I/l  discrett 

in  di  prezzi  »  :  «  fi  discreto  nei 
prezzi  ».  «  J7  ^  staa  ancamd  di- 
serhti »  :  «Si  mostrb  piuttosto  di- 
screto o  E  stato  ancora  discreto  ». 

—  Biscrezidn,  DJscrezione  e  Di- 
scretezza.  Capiper  discrezion:  In- 
tendereperdiscrezione.*  Ghevc&ur 
6n  poo  ae  disereziorif  per  Dio  !  >► : 
«  Discretezza  se  ce  n'6 1  ^  <El  lira 
ffid  senea  —  »  :  «  Si  serve  senza  di- 
screzione».  (Pr.)  La  discresion  Vh 
la  mader  di  virtit :  La  discrezione 
h  la  madre  degli  asini  (1),  Chi  non 
ha  discrezione  non  merita  rispetto. 

Bisdetta  (P.  N.),  Idem,  Sperpe- 
tua.  «  G*oo  adoss  ona  gran  disaet- 
to  » :  «  Ho  gran  disdetta  o  Mi  dice 
la  8perpetua)>. 

Disdi  (P.  N.),  Disdire.  Di  e  disdX: 
Dire  e  disdire.  «  8t6  color  el  ghe 
disdis  minga  »  :  «  Non  ci  disdice 
punto  questo  colore*. 

Dl8egn&  (P.  N.),  Disegnare. 
«  I/impara  a  disegnh  »  :  « Impara 
a  disegnare  ». 

—  Dlsegxi,  Disegno.  Disegn  a 
eoniomi:  Disegno  a  contorni. 
SttLdih  el  dishgn:  Studiare  il  di- 
eegno. 

j)isert&,  Disertare.  Disertct  ednt 
arma  e  hdgali:  Disertare  con  armi 
e  hagaglio. 

Blsertdr,  Disertore. 

Disertasin6(Ciy.)\Dis8ei>tazione. 
«  2/A  foM  6na  disertazion  s6ra  Vor- 
tiarehta  »  :  «  Fece  nna  dissertazio- 
ne  sull'anarchia  ». 

Disgarbaa,  Sgarbato,  Villano. 

Disgarbl&-rb&a-rbiass,  Distri- 
gare.  Disgarhidt  i  cavhi:  Strigare 
1  capelli.  —  un'ascia  defil:  —  una 
matassa. 

—  Disgarblada  (P.  N.),  Disti*i- 
gata.  —  de  cervell:  Rivelazione  (2). 

Dlsgrazia,  Idem.  Perdisgrazm: 


(i)  Questo  proverbio,  a  Firenze,  ci  av- 
venne  di  adirlo  in  bocca  di  popolani  e  di 
gcnte  civile. 

(2)  Carlo  Porta  inventb  la  parola  de- 
sgarbiada  de  cervilh  tnse  efflcaoissima. 


Idem.  Andd,  in  — ;  Cadere  in  — . 
(Pr.)  I  disgrazi  in  come  i  sdres : 
Le  disgrazie  non  vengono  mai  so- 
le Opp.  La  rovina  non  vuol  mi- 
seria.  «  Penh!  La  saria  nanca  dtia 
gran  disgrazia .' »  :  «  Penh  non  la 
sarebbe  neanche  una  rovina*. 

—  Dlsgraziaa,  Disgraziato.  On 
pover  — ;  Un  povero  — . 

—  Dlsgrazlatament,  Disgrazia- 
tamente. 

Disgust,  Disgusto.  Bobb  che  fit, 
disgust :  Cose  che  fanno  disgusto. 
« La  m'  dt  daa  tropp  disgust »  : 
«  M'ha  dato  troppi  — o  dispiaceri ». 

Disimbors,  Disimborso.  «  S6nt 
in  —  de  iant »  :  «  Sono  in  —  di 
tanto  ». 

Disimpegn,  Disimpegno.  Trovd, 
6n  — ;  Trovare  un  — . 

Disimpegno  -  egnaa  -  egnass. 
Stanza  disimpegnada  :  Camera  li- 
bera. I  IHsimpegnass :  Cavarsi  da 
un  impegno. 

Disingann,  Disinganno.  I/h  staa 
6n  disingann  terribil :  £  stato  un 
disinganno  terribile.  JJetaa  di  di- 
singann ylj^ei^  dei  disinganni. 

—  Disingannk ,  Disingannare. 
«  Oo  faa  de  tutt  per  disinganall » : 
«Ho  fatto  di  tuxto  per  msingan- 
narlo  ». 

Disinteriss  (P.  N.K  Disinteresse. 
Pien  de  disinter  ess:  Pieno  di  disin- 
teresse. 

— Disinteressaa,  Disinteressato. 
«  Podi  parlit  pereh^  sont  disinte- 
ressaa  >  :  «  Posso  parlare  perch^ 
sono  —  ». 

Disinvolt,  Disinvolto.  «j&'^  6n 
giovin  disinvolt  eom,h  »  :  «  !J^   un 

fiovine    assai    disinvolto ».    Ona 
onnetta  fin  tropp  disinvolta :  Una 
donnetta  molto  disinvolta. 

—  Disinvoltura ,  Idem.  «  Che 
disinvoltura  /  »  :  « Idem  ». 

Dislazzli ,  Dislacciare.  Dlslaz- 
*v(M8  fobura :  Mettersi  in  liberty. 

DislenguO,  Dileguare^  Didiac- 
ciare  e  Dimoiare.  JSJl  gtazz  el  di- 
slenguM :  n  ghiaccio  si  liquefa.  Se 
pdUtina  pit;  el  dislengua:  Non  si 

Su5   piii  pattinare;    comincia  a 
iacciare.  1  Dislenguh    adree    del 
piesh :  Desfarsi  pel  gusto. 

DislogO-ogaa-ogass ,  Dislogare 
e  Slogare.  <nEl  Pi  dislogaa  6na 
man »  :  «  S'^  slogata  una  mano  ». 

—  Dlslogadura,  Dislogamento. 
Disnii-naa,   Desiuare.  (Verbo) 


DIS 


—  200  — 


DIS 


Sont  andaa  a  dis^id,  a  V  ostaHa : 
Pranzai  alia  trattoria.  (SoBt.)  L*o- 
ra  del  disndt:  L'ora  del  deBinare  e 
I'ora  del  pranzo.  J7o8t  I'd,  mandaa 
sii  el  disndi:  L'oBte  ha  mandate  su 
il  desinarc.  Prepara  el  disna:  Am- 
inanire  il  desinare. 

—  Dlsnarin,  Disnar611,  Dlsna- 
rdn,  Desinarino  e  Pranzettino, 
Desinaretto  e  Pranzetto,  DeBina- 
rone  e  Banchetto.  «  El  n'b.  daa  6n 
disnarin  sui  mdll  »  :  «  Ci  regalb 
d'un  pranzetto  appuntato». 

Disoccupaa  (P.K.),  Disoccupato. 
L'h  terribil  la  question  di  disoccu- 
paa :  La  questione  de*  disoocupati 
e  terribile. 

Dlsordin,  Disordine.  Fd,  di  dis- 
ordin :  Far  de'  disordini.  (Pr.)  Di 
volt  da  6n  disordin  ven  6n  ordin: 
Da  un  ordine  nasce  un  disordine 
e  viceversa. 

—  Disordin&  jP.  N.),  Disordi- 
nare.  « lAi  Vordina  e  el  disordina 
senza  d\  nagott  a  nissun »  :  «  ErU 
ordina  e  disordina  senza  dir  veroo 
ad  alcuno*.  |  itil/d,  voruu  disor- 
dind.  e  incoeu  Vh  malaa  »  :  «  Ha  dis- 
ordinato  e  o^gi  6  a  letto  ». 

Dl80ssli»  Disossare. 

—  Dlspacc,  Dispaccio.  —  tele- 
grafich:  —  telegrafico. 

Disparer,  Disparere.  «  Gh'^  tra 
lor  duu  6n  gran  disparer  »  :  «  C  fe 
fra  loro  due  un  gran  disparere*. 

Disparitaa  ,  Disparity.  «  Oh'  ^ 
troppa  dispaHta^  tra  lor  duu » : 
«  Fra  loro  due  c'  h  troppa  dispa- 
rity ». 

Dispart,  Disparte. «  Wdn  lassaa 
in  dispart »  :  «  Mi  hanno  lasciato 
in  disparte*. 

Dispensa,  Idem.  Im  dispensa 
d'etaa:  La  dispensa  di  eta.  ]|  I 
eiav  de  la  dispensa:  Lo  chiavi 
della  dispensa.  |  Za  tal  opera  la 
ven  fceura  a  dispens  :  La  tal  opera 
esce  a  dispense.  '* 

— Dispensk-nsaa-nsass,  Dispen- 
sare.  Vedi  Distribul. 

—  Dispensln,  Dispensina. 
Dlsper,  Dispari.  Pari  e  disper : 

Pari  e  caffo  o  dispari. 

Dlsperk-eraa-eraas,  Disperare. 
« I/era  let  che  la  se  disperava »  : 
« Si  disperava ».  Fd  dtsperd.  la 
fnamma:  Far  disperare  sua  ma- 
dre.  I  «Fl  s'h  disperau  »  :  «  Perd^ 
ogni  speranza*.  flHsperaa:  Sca- 
vezzacollo.  «  L'h  6n  disperaa  de 


vun »  :  «  fi  un  dieperato  (1)  o  an- 
ehe  un  risicoso ,  uno  scavezza- 
collo,  un  fu8cian*a,  un  arriscliia- 
to,  un  caposcarico  ». 

Disperd-perduu  o  pers,  Dis- 
perdere.  «  Se  s'  in  dispers  vun  de 
chl  I'  alter  de  Za  »  :  «  Si  sono  dis- 
persi  uno  di  qua  Paltro  di  Ik*. 
jXsperdes  via :  Smarrirsi. 

Dlspersa,  Sconciatura.  «  iJa  g'd 
avuu  6na  dispersa  * :  «  Ha  abor- 
tito  ». 

Dlspett,  Dispetto.  A  dispell  di 
sant :  A  dispetto  de'  santi.  Vorh 
std,  in  paradis  a  dispett  di  sant: 
Non  si  sta  in  paradiso  a  dispetto 
de'  santi.  «  Fl  par  che  le  faqa  per 
dispett » :  «  Pare  che  lo  faccia  i)cr 
dispetto  ».  Rohh  che  fit  dispett: 
Cose  che  fanno  dispetto. 

—  Dlspett68,  Dispettoso.  «  Oome 
I'h  dispettos  quel  stupid  d'6n  fioeu  *: 
<c  Com'6  dispettoso  quello  stupido 
di  ragazzo  *. 

Dlsplacent,  Dispiacente.  «  Sont 
propi  dispia^ent  de  sta  robba » : 
«  Sono  proprio  dispiacente  di  quan- 
to  h  successo  ». 

—  Dlsplasd.  Dispiacere.  Provd 
6n  dispiash:  Provar  un  dispiace- 
re. I  ( V  erbo)  «  Me  dispicts  che,,,  * : 
«  Ml  displace  che  ».  ^  Fl  fh  mo- 
stra  che  ghe  dispiasa,  ma  inveee 
I'h  tutt  cdec/y>:  «  E' vende  il  sol 
di  luglio,  ma  a  me  non  la  iicca  ». 

Dlspolpaa,  Spolpato. 

Dlsponlbil ,  Disponibile.  Ona 
stansa  disponibil :  Una  camera  di- 
sponibile. Tdsa  disponibil:  Ra- 
gazza  0  fanciulla  o  signorina  dispo- 
nibile. 

—  DisponlbUitaa,  Disponibili- 
tk.  «  Me  fradell  ojjficial  Vdn  miss 
in  disponibilitaa  » :  «  Mio  fratello 
ufficiale  lo  hanno  messo  in  dispo- 
nibilitk  ». 

—  Disponn-spost,  Dispone. «  Di- 
sponn  pur  de  mi  e  di  mh  servitdr 
in  Idngh  e  in  largh  » :  «  Disponi 
di  me  e  de'  miei  servitoii  in  lungo 
e  in  largo  *.  V^s  minga  dispost 
a  fd,  6na  robba :  Non  essere  di- 
sposto  a  fare  una  cosa.  (Pr.)  L'omm 
el  proponn  e  Dio  el  disponn  .•  L  o- 


(i)  Disperato  In  fior.  vale  (come  par- 
ticip.  di  disperare)  :  preso  dalla  dispera- 
zionC)  0  a  modo  di  sostantivo :  persona 
che  non  ha  da  vivere  che  sarebbe  il  mila- 
nese :  balabidtt. 


DIS 


—  201 


DIS 


luo  propone  e  Dio  dispone.  San 
e  dispost:  Sano  e  disposto. 

—  Disposizldn ,  DiBposizione. 
IK.  El  g*  h  disposizion  per  la...  tal 
robba  » :  «  Ha  diaposizione  per... » 
Disposizion  de  testament:  Dispo- 
Bizionc  testamentaria.  «  Sont  a  s6a 
disposizion  » :  «  Sono  a  sua  dispo- 
Bizione ».  |  La  disposizion  d^Sn 
arehivi:  La  mettitura  d'un  ar- 
chivio. 

Dispotisxno,  Idem.  El  dispotismo 
n*6l  gh*  h  pii  che  in  Russtu,  par- 
land  de  V^Europa:  In  tutta  Eu- 
ropa  non  h  rimasto  dispotismo 
che  nella  santa  Russia. 

—  Disp6tlch ,  Dispotico.  «  Son 
mi  el  padrdn  dispotich  » :  «  Sono 
io  il  paiarone  dispotico  ».  Vedi  an- 
che  Spotieh. 

Dispresi,  Vedi  Despresi. 
I>isputa,  Idem. 

—  Disputii-utaa,  Disputare. 
I>iS8ap6r,  Dissapore.  «  Gh'h  staa 

ai  6n  poo  de  dissapor  tra  mi  e  lii, 
ma  p<eu...yn  «  Ci  fu  infatti  del 
dissapore  fra  noi,  ma...  » 

Dlssestii-staa-BtasB,  Dissestare. 
«  Me  sont  dissestaa  per  salvall » : 
«  Per  salvarlo  mi  sono  dissestato  ». 

Dissipaa,  Dissipato.  ml/h  6n 
dissipaa  de  prim,a  forza  » :  «  £  un 
dissipato  di  primo  ordine  ».  «  Sth 
ptissee  attentj  te  see  tropp  — »: 
«  DJfc  retta,  sei  troppo  svagato  ». 

Dissuad-as-ades ,  Dissuadere. 
«  Udn  disstias  de  andd  in  Ame- 
rica »:  «  Lo  hanno  dissuaso  di  an- 
dare  in  America  >.  <  El  m^dt  eon- 
suUaa,  Voo  dissuas  »:«Mi  consultb 
io  I'ho  sconsigliato  ». 

Distil,  Dismre  (1).  «  Quanto  el 
dista  el  C€uin  de  la  sponda  » : 
«  Quanto  scosta  il  pallino  dalla 
mattonella  ?  » 

DlBtacdt-accaa-aocass,  Distac- 
care.  Distaeea  i  cavai:  Staccar  i 
caYalli.  «  Se  p6  min{fa  distaecall 
da  quella  donna,  dal  Utt  della 
morta...  »  :  «  Non  si  pu6  distac- 
carlo,  ecc. ». 

Difltanza,  Idem.  Distanza  d'etaa: 
—  d'etil.  Tegnl  a  — ;  Tenere  in 
distanza. 

Distand.  Vedi  in  Destend. 

Dlstlnta,  Idem.  La  distinta  di 


prezzi:  La  distinta  dei  prezzi.  || 
(Agff.)  Ona  personna  — ;  Idem. 

Dlsiinzlon.  Distinzione.  On  om,m 
pien  de  distinzion :  Un  uomo  pieno 
di  garbo  o  un  uomo  a  garbo.  | 
Bisogna  pceu  minga  fa  tropp  —  ; 
Non  convicne  far  troppe  distin- 
zioni. 

Dlstoma  (P.  N.),  Distorna.  2>A 
la  distorna:  Dare  la  disturna. 

DlBtrasB,  Distrarsi.  «  G'  oo  bi- 
sdgn  de  distramm  6n  poo  » :  «  Ho 
bisogno  di  svagarmi  ». 

Dlstrazidn ,  Distrazione.  «  El 
patiss  i  — »  : «  Soflfre  di  —  ». 

Dlstrug-utt ,  Distugffero.  El 
foBugh  el  distrug  i  cd. :  11  foco  di- 
strugge  le  case.  «  Qiiell  se  ciamma 
distrug  » :  «  Quello  si  chiama  an- 
nientare  >.  «  Come  I'h  distnitt  quel 
pover  omm  » :  «  Come  h  magro  o 
strutto  o  allampanato  quel  pover 
omo». 

Disturb^-iirbaa-iirbass,  Distur- 
bare.  «  Disturbi  /  » :  «  Disturbo  ?  » 
«  G'oo  disturb€ta  el  stomich  » :  «  Ho 
lo  stomaco  disturbato  ». 

—  Disturb  (P.  N.) ,  Disturbo. 
Lev(i  el  —  .*  Levare  il  disturbo. 

Disutil,  Disutile.  «  L'l  6n  disu- 
til  faa  e  finii » :  «  fi  un  disuti- 
laccio  ». 

Dltta»  Ditta.  Ona  bonna  ditta  ! 
(iron.):  Una  lieta  spesa !  \  A  ditta 
de  tutti:  A  detta  di  tutti. 

Diumista,  Idem.  «  L'k  diurnista 
a  trii  f ranch  ald\y^'.  «  Fa  il  diur- 
nista a  tre  lire  al  jgiomo  ». 

Dlumo,  Idem.  Teater  diumo: 
Teatro  diurno.  La  diuma  (mcr- 
cede  del  diurnista) :  Diaria. 

Dlutil,  Diario.  El  diutil  ed  ora- 
ri:  II  diario  colPoi-ario. 

Divan ,  Divano.  «  Bisogna  fh 
copri  ^tiel  divan  » :  «  Bisogna  lar 
ricoprire  quel  divano  ». 

—  Dlvanln,  Piccolo  divano. 
Dlvedd   (P.   N.j,   Divedere   (1). 

«  El  dava  a  dived^.  che...  »:  «  Da- 
va  o  divedere  o  Mostrava  di... » 

Dlvdrs,  Diverso.  G?ie  n'h  divers : 
€le  n'ha  parecchi  o  diversi.  |  «  L'l 
&na  robba  ben  diversa  .'»:«£  bene 
o  assai  diversa  o  difFerente  la  co- 
sa». 

—  Diversament,  Diversamente. 


(1)  Noi  usiaino  la  parola  dUtd  nclla  so- 
la frase  e  senso  notato.  In  altrl  sensi  di- 
eiamo  Visa  distant  o  Ionian^  ecc. 


(1)  Non  credo  che  il  Fanfani  abbia  det- 
to  bene  col  buo  :  Dar  ad  intendere  che  e 
tutt*altro  caso  del  Dar  a  divedere^  ecc. 


UIV 


—  ajA  — 


liU 


« lAi  el  le  pensa  molto^  diversa- 
ment » :  «  La  pensa  assai  diversa- 
mente  ». 

Dlversitaa,  Diversity.  «  Che  di- 
versitaa  /  » :  «  Che  stacco !  » 

Dlverslv,    Diversivo   (1).    Tant 

fter  dagh  6n  poo  de  diversiv :  Tan- 
0  per  dargli  im  poco  di  diversivo 
o  di  svago. 

,— •  Dlverti-ertU-ertlsa,  Diver- 
tire.  ^El  8'  h  divertii  »  :  «  Vi  siete 
divertito  ? »  «  Chi  V  h  che  8*  h  di- 
vertii a... »  (iron.) :  «  Chi  si  h  di- 
vertito a  Boiuparmi,  ecc. ».  Diver- 
tis8  ai  spall  de  vun :  Idem. 

—  Dlvertlment,  Divertimento. 
«  Jja  musiea  V  ^  iuit  el  «d  diverti- 
men  »  :  «  La  musiea  h  il  suo  sva- 
go ».  «  Fifci  toRumm,  6n  poo  de  dv- 
vertiment  cont  sta  earampanna  » : 
«  Vo'  pigliarmi  un  po'  di  gusto  con 
questa  vecchia  I  »  «  OA-  che  bhll  dir- 
vertiment  /  »  :  «  Oh  che  festino  ! » 

—  Dlvertimentdn,  Gran  diver- 
timento. 

Dlvld,  Dividere. «  2>it)«i^mi ,  se 
nd  se  caven  i  occ  »  :  «  Separia- 
moli  se  ]  * 
An  divis 
Hanno 

—  Dlvldendo,  Idem. 

—  DivlBlon,  Divisione. 

Dlvin  e  Diyino,  Divino.  Za  di- 
vina  providenza :  Idem.  «  Std  ui- 
nett  ch\  I'h  divino  »  :  «  Codesto  vi- 
netto  h  squisitissimo  ». 

—  DlYinament,  Divinamente. 

—  Divinltaa,  Divinity.  «  Std  vin 
rh  6na  divinitaa  »  :  «  Questo  vino 
6  un  nettare». 

Divorli  -  oraa  -  orass,  Divorare, 
Cuffiare  (in  dis.).  «  M  mangia  min- 
ga,  el  divora  »  :  «  E'  non  mangia, 
divora  ».  «  Pareva  ch'el  vorhss  dir- 
voranim  »  :  «  Pareva  che  mi  vo- 
lesse  divorare*. 

Dlvorzl,  Divorzio.  (Civ.)  La  leg 
8ul  divorzi :  La  legge  sul  divorzio. 
Fd,  divorzi  (pop.) :  Vedi  Spartis8, 

Divisdri,  Divisorio.  Mur  divi- 
sori:  Idem. 

Dlvott.  Vedi  Devott, 

Dlzlonari,  Dizionario.  «  Cerca  8e 
gh'  I  la  parola  sul  dizionari »  : 
«  Cerca  se  c'^  sul  dizionario  ». 

—  Dizionariett,  Dizionarietto. 
—  taseabil:  —  tascabile. 


(1)  Diversivo  in  fior.  ^  anche  canale  che 
serve  a  divergere  Taoqaa. 


Do.  Vedi  Ihiu. 

Doanna.  Vedi  Dogana  e  Dazi. 

Dobbla,  Doppia.  (Coperta  del 
letto  col  lenzuolo)  Anda  sott  a- la 
dobbia :  Andar  a  letto  o  Ficcarsi 
sotto  le  coperte.  Fd  «w  la  dobbia: 
Fare  la  rimboccatura.  Fd  sott  la 
dobbia:  Eincalzar  il  letto.  (Pr.) 
Sott  a  la  dobbia  nd  se  quista  fa- 
me: Non  si  acquista  fame  sotto 
ooltre. 

Dobbld.-bbiaa-bblas8,  Doppia- 
re  (1),  Piegare,  Addoppiare.  Dob- 
bid  i  coo  d' 6n  fil:  Addoppiar  i 
oapi  d'un  filo.  Dobbid  dwa^sa: 
Piegare  un'asse,  una  tavola. 

—  Dobbladura»  Addoi>piatura. 

—  Dobblass,  Ripiegarsi,  Addop- 
piare, Piegarsi.  I/azzal  el  se  dob- 
hia  minga:  L'acciaio  non  si  piega. 
Scagn  de  legn  dobbiaa:  Sedie  di 
legno  ourvato. 

D6bla,  Doppia.  Ona  dobla  de 
Genova  (in  dis.) :  Una  doppia  di 
Genova. 

D6bl6  (P.  N.),  Dubl^.  Ona  col- 
lana  de  or  dobU:  Una  collana  di 

—  o  di  similoro. 

Doccla  (P.  N.),  Doccia.  Fh  la 
docda :  Fare  la  doccia.  «  Quella 
fras  V  h  stada  per  mi  come  dna 
doccia  gelada  sutcoppin  »  :  «  Quel- 
la frase  fu  per  me  come  una  doc- 
cia gelata  fra  capo  e  collo  ». 

Docil,  Docile.  On  fioeu,  6n  ea- 
vall  docil:  Un  ragazzo,  un  ca- 
vallo  docile. 

—  Docilltaa,  Docility.  L'elefant 
VI  famoso  per  la  sua  docihtaa : 
L'elefante  h  famoso  per  la  sua  do- 
cility. 

Docanient&-entaa,  Documenta- 
re.  Ad^s  scrivend  storia  bisogna 

—  tuttcoss:  Oggi  scrivendo  storia 
bisogna  documentare  tutto. 

—  Document,  Documento. 
D6de8,  Dodici.  2>4^  des  pont  ai 

dodes:  Dare  dieci  punti  pei  do- 
dici. 

Doeula,  Doglia.  Dceuia  in  d*6na 
&palla:  Doglia  in  una  spalla. 
DoRui  de  partort :  Le  doglie  del 
parto. 

Dogglk-oggiaa,  Docchiare. «  L'd 
doggiaa  6na  bUla  tdsa  iutta  sirayn 


(1)  Doppiare  in  fior.   non  slgnifica  pit 
altro  che  far  allattare  an  agnello  da  one 

Eeoore  qnando  una,  la  madre,  non  ha  ab- 
astanza  latte. 


DOG 


—  208  — 


DOL 


«  Adoochib  una  bella  ragazza  e  per 
tutta  la  sera  lo  tenne  gli  occhi 
addosso  ». 

—  Doggiada,  Ooohiata.  «  El  g'a 
daa  6na  doagiada  e  Vh  scorlii  la 
t^to»  :  «GH  diede  un'oochiata  e 
croll5  il  capo». 

—  Dog^adinna,  OocMatina. 
Dol6s,  DoglioBo. 

Dold.  Idem.  <Ai  doleilyt  (yen- 
dit.  ambulO :  ^  Lupini  dolci ! » 

Ddliitt,  Vestaglia. «  L'era  in  do- 
li^U  » : «  Era  in  veste  da  camera  ». 

Dol6r,  Dolore.  (Fisico)  « O'oo 
6n  doUr  ehi  de  part*:  «Ho  una 
doglia  aui  da  parte  ».  Dolor  de  coo : 
D<3or  oi  capo.  (Fig.)  «  Quel  ficeu 
Vh  6n  dolor  de  eoo»:  «Quel  ra- 
gazzo  o  iigliuolo  h  un  sopracca- 
po».  Hi  jy  e  6n  dolor  de  coo  quel 
Jioeu  » :  «  Quel  ragazzo  6  un  dolor 
di  capo  ».  «  Dcigh  minga  a  tda  mor- 
der  8t6  d6lor  » :  «  Non  gli  dar  a  tua 
madre  questo  dolore ».  Mor^  de 
dolor :  Morir  dal  dolore  o  di  pas- 
Bione.  Pari  la  madonna  di  sett 
dolor  :  Parer  la  Madonna  dei  sette 
dolorL  Grasi68  eome  el  doldr  de 
renter:  Grazioso  come  un'ortioa. 
V2g8  tutt  in  d*&n  dolor :  Con  do- 
lori  per  tutto.  (Pr.)  Chi  bhlla  vceur 

19arif  gran  dolor  hoeugna  soffri 
in  dis.) :  Chi  yuol  oomparire  bella 
jisogna  ohe  B^appareochi  a  sot- 
ftrire.  Dolor  de  usta  o  pan  o  mi~ 
nestra:  Doglia  di  testa  vuol  mi- 
nestra. 

—  Dolorli-raa,  Dolorare  (in  di- 
siiBo),  Sentir  dolore,  Dolere.  «  M 
dolora  tutt  per  i  reumi  »  :  «  Si  duol 
tutto  per  i  reumi ». 

—  Doloraso,  Dolorin  e  Doloritt, 
Dolore  acerbo,  Doloretto  e  Dolo- 
raoci. 

—  Dolords,  Doloroso.  On  6pe- 
razidn  dolorosa:  Un' operazione 
dolorosa.  «  I/h  perddolorosa  quel- 
la  r€i]ha  de...  » :  «  £  per5  doloro- 
so di  trovarmi,  eco...  » 

Dolz,  Dolce.  Mzueeher,  el  tnel, 
la  regolizia,  Vuga  madura  in  dole: 
Lo  zucchero,  il  miele,  la  liquiri- 
zia,  Tuva  matura  Bono  dolci.  Vlss 
dots  de  sang'u:  Essere  di  indole 
dolce.  DoU  de  lavorh  (di  legno) : 
Tencro  a  lavorarsi.  Volz  ck  sal 
(pop.) :  Dolce  di  sale.  On  temp 
suli  e  dolz :  Tempo  asciutto  o  sec- 
co  e  dolce.  ]i  I  P^  dolz:  I  piedi 
doloi  o  oiocoi.  Ijegna  dolsa:  Le- 


tne  dolci.  Dolz  e  bruseh :  Agro- 
olce.*  Terren  dole :  Terreno  pa- 
staccio.  I  *(.  L'  d  portoM  in  tavola 
el  dolz  » :  «  Portb  in  tavola  il  dol- 
ce ».  I  «  Lhssell  dolz  »  (a  eavallo): 
«  Dagli  la  mano  dolce  ». 

—  i)olce ,  Idem.  II  dolce  far 
niente:  Idem.  A  hocca  dolce:  I- 
dem.  April  dolce  dor^nir:  Idem. 

—  Domn,  Dolzusc,  Doloetto  e 
Doleiume. 

Doma-omaa,  Domare.  Domdt  6n 
eavall :  Domare  un  eavallo.  Domd. 
i  lenzoeu,  i  faazoUtt  no^uv :  Do- 
mare le  lenzola,  i  fazzoletti  novl. 
Domdk  6n  para  de  scarp :  Domare 
un  paio  di  Boarpe.  )  Soltanto. 
Senonch^.  N.  fr. :  «  Se  eapiss  do- 
md,  a  vedhll » :  «  Si  capisce  soltanto 
a  guardarlo  ».  «  Figuret  ch'el  m'd 
eiamaa  tnila  lir  /  »  «  Domib  f  » : 
«  Figurati  che  m'ha  chiesto  mille 
lire  di  quel... »  (E  I'altro)  «  Po- 
verino  1  » 

Doman,  Domani.  Doman  Vhfcr- 
8ta:  Domani  h  festa.  Doman  mat- 
tinna,  doman  sira :  Domattina, 
domani  sera.  Doman  vott :  Do- 
mani o  otto.  De  chl  a  doman  6n 
quai  sant  provedard :  Cavami  di 
qggi  e  mettimi  in  domani.  «  Si/ 
Doman  sul  fresch .' » :  «  SI  doma- 
nL  per  11  fresco  o  anehe  Domai  I  » 
Veah  minga  dom.an:  Se  non  ^ 
oggi  h  domani. 

iDomanda,  Idem.  «  Che  domanr- 
da!  yn<  Che  domanda!  »  Doman- 
da  e  risposta:  Idem.  Dd  cdrs  al- 
ia —  .•  Dar  corso  alia  — .  Gh'hpoca 
domanda  del  ghier :  C'b  poca  ri- 
chiesta.  Fct  la  sda  brava  domanda 
al  papdk :  Fare  la  chiesta  in  isposa. 
—  Domand^-ndaa ,  Domanda- 
re.  Se  domanda  nanea :  Se  ne 
domanda  neanche  o  Non  se  ne 
domanda.  (  Pr. )  Domandd,  V  h 
Ueit  f  rispond  V  h  cortesia ;  Do- 
mandare  h  lecito  e  rispondere  h 
cortesia. 

Dominica,  Idem.  JRispetth la—: 
Rispettare  la  domenioa.  Domenv- 
ca  quindes:  Domenica  a'  quindi- 
ci.  ^l  vesta  de  la  domenica  o  de 
la  fhta:  II  vestito  della  dome- 
nica. 

Doxnestegh  e  Dosmestegh.  Vedi 
Domestieh. 

Doxnestich,  Domcstico.  «  Com>e 
Vh  domestiea  sta  tdrtora .'  » :  «  Co- 
m'b  domestiea  questa  colomba  o 


DOM 


—  204  — 


DON 


anche  agevole ».   I   Domestieh  de 
cdt:  Servitore,  II  domestieo  fl). 

Doxnicili»  Domicilio.  «  M  std,  a 
Milan f  ma  el  d^midli  ghe  I'd,  a 
Roma  » :  «  Sta  a  Milano  ma  il  do- 
micilio rha  a  Eoma ».  Transport 
a  domicili :  Trasjiorti  a  — .  Domi- 
cili  coatt:  Domicilio  coatto. 

—  Domicillass  (P.  N.).  Domici- 
liarsi.  <n  L*  ^  andaa  a  aom,icilia^s 
a  Firenze  » :  «  Si  domicilib  a  Fi- 
renze  ». 

Domlnega  (Volg.).  Vedi  Domh- 
nica. 

Domini,  Dominio.  Domini  util : 
Utile  dominio.  Dedom,ini  pubblieh: 
Di  dominio  pubblico.  /  dominni 
de  la  Coronna :  I  dominii  della 
Corona. 

Ddmlno,  Idem.  Oiugd,  al  domi- 
no: Vedi  Giceugh,  §  «-4Z  vealidn 
Vera  in  domino  rosa  » :  «  Al  ve- 
glione  era  in  domino  rosa*. 

Doxnlnus  (doxnlnanzldm),Domi- 
nus,  Domino  dominanzio  (in  dis.), 
II  padrone.  Dominus  vohiscum : 
Dominus  vobisco. 

Domm,  Duomo.  L'h  la  fabbrica 
del  Domm  ! :  E  1' opera  del  domo. 
Vori  fh  8th  o  Tirh  el  domm,  in 
san  Salvador :  Volere  1'  impossi- 
bile,  Far  di  botti  barili  (pop.).  Do- 
m,anda  se  el  dom,m,  Veae  vend: 
Vedi  Ve-iid, 

Don,  Idem.  Don  Paol,  Don  A- 
lessander :  Don  Paolo ,  Don  A- 
lessandro.  Don  Chisciotte:  Idem. 
I  Dono.  VS88  6n  don  di  Diof :  Es- 
ser  un  dono  della  Provvidenza. 
« El  g'h  el  don  di  Dio  de  eap\ 
nagott » :  «  Ha  il  dono  da  Dio  di 
non  capir  nulla  0pp.  Ha  I'ottavo 
dono  dello  spirito  santo  ».  Q  Fd,  el 
don  don :  J^are  il  dinoccolato  o  il 
dondolone. 

Donli-onaa,  Donare.  «  El  vestii 
ner  el  ghe  dbnna  » :  «  II  vestito 
nero  le  dona  ».  Quell  ehe  nd  podi 
avh  va  ehe  Vel  ddni:  Fare  come 
papa  Leone. 

—  Donazldn,  Donazione.  Con- 
tratt  de  — ;  Contratto  di  — .  Do- 
nasion  inter  vivos :  Idem. 

Donca,   Dunque.  « Donea  come 


(1)  II  popolo  fior.  perb  non  usa  qaesta 
voce  per  servitore  vecchio  di  casa,  ma  piut- 
tosto  per  servitore  militare :  la  nostra  or- 
dinama. 


la  fhmm  /  » :  «  Dimque  ohe  si  f^  ?  » 
Ergo  donea,  trii  conchitt  fan  6na 
conea :  Dunque  dunque  non  com- 
picci  nulla. 

Dond^-ondaa,  Dondolare.  <Me 
donda  un  dent  »  :  «  Mi  dindella 
(Lucca)  un  dente,  Mi  tentenna* 
(Fir.).  «  El  ministeri  me  par  ch'el 
donda  »  :  «  Mi  pare  ehe  il  mini- 
stero  traballi ».  « <S1,  V^  gitist  II 
ehe  el  donda  »  :  «  £  11  covato  ». 
Oiappa  ch'el  donda  :  Gnao.  «  St4 
tavol  el  donda  »  :  «  Questo  tavoli- 
no  dondola». 

Donda,  Dondola.  Dagh  la  donda 
a  la  scoeca:  Dare  I'andata  all'al- 
talena. 

Dondada,  Dondolata,  Dondola- 
mento,  Tentennata. 

—  Dondadlnna,  Tentennatina. 

—  Dondazzi,  Dondolone,  Ten- 
tennone.  «  Oh  Vh  ch\  el  sur  Don- 
daszi »  :  «  Eccolo  qui  il  sor  Ten- 
tenna  ». 

—  Dondlnli,  Ninnolare. 
Dondechi,  Idem  (ehe  significa 

qualunque  sia  il  motivo  o  anehe 
il  luogo).  Dondeeh^:  Per  quests 
ragione. 

Donna,  Idem.  Donna  de  eh,  de 
coo,  ehe  etisisSf  de  color  o  dipctgn 
de  color,  de  gross^  de  mond,  de  ser- 
vizzi,  de  sopressh^  ehe  petthnna: 
Donna  di  casa,  di  ingemo,  cuci- 
tora,  lavatora,  di  mezzo,  dimondo, 
di  servizio,  snratora,  pettinatora. 
—  ehe  lavora  in  bianch:  Cucitora 
di  bianco.  Donna  dipegn:  —  ehe 
va  a  farpegni.  On  pezzde  donna  :^ 
Un  pezzo  di  donna.  Dontia  cont  i 
barbis ;  con  sit  i  eaJz6n:  Donna 
coUe  basette ;  in  oalzoni.  —  eman- 
cipada,  medichhssa,  avvocata,  pro- 
fessora:  Donna  emancipata,  me- 
dichessa ,  awocata ,  professora. 
Mobb  de  donna,  malatHi,  lavorh, 
vestii  de  donna:  Robe  e  cose  da 
donna,  malattie,  lavori,  vesti  da 
donna.  Donna  om.m.  e  omm  don- 
na: Donna  uomo  e  omo  donna. 
Donna  tempada  ehe  la  par  anmd 
giovina:  Donna  attexnpata  ehe 
sembra  una  giovinetta.  Donna  gio- 
vina ehe  la  par  giamb  veggia: 
Donna  ehe  ha  il  vecchino.  ||  (Ti- 
tolo  nobile)  Donna  Laura,  Mar- 
gherita,  ecc. :  Donna  Laura,  don- 
na Margherita,  ecc.  |  (CarteXi)on- 
na  de  ptcch,  de  boston,  eec, :  Donna 
di  picche,  di  bastoni,  ecc.  (Mo-  ' 


DON 


—  205  — 


DOR 


glie)  Im  mia  donna  (volg.) :  La 
mia  mogliera.  I  Prima  donna : 
Prima  doima.  (Pr.)  Ai  donn  se 
po*  tninga  eredegh:  Omo  che  giura 
e  donna  piangente  non  gli  cre- 
dete  nienie.  T  donn  tn  semper 
donn :  Tutte  le  donne  sono  a  una. 
I  donn  ne  tan  vunna  pussee  del 
diavol :  Le  donne  hanna  un  punto 
piii  del  diavolo.  JV^  donn  n^  tila 
a  lum^m  cU  candila:  Vedi  Gan- 
dila.  D6  donn  e  6n'  oeea  fan  6n 
mercaa:  Idem.  Donna  giovina  Or- 
rent  a  6n  veee  gh'h  ficeu  finna  e^U 
tece  :  Marito  vecchio  e  moglie  gio- 
vane  assai  iiglioli. 

—  Boxmascia,  Donnaccia. 

—  Donnee,  Donnaiolo. 

—  Doxmin,  Donnina. 

—  Donnetta,  Idem. 

—  Donnon,  Donnoue. 

—  Donnotta,  Idem. 

—  Donnettiima ,  Donnettina, 
I>onnicciuola ,  Donuicioluccia , 
Donnucoia,  Donmicola. 

Donzdlla,  Donzella  (1),  Camerie- 
ra.  Ona  donzella  V  e  minga  ona 
seroa:  Una  cameriera  non  h  la 
serva.  (Come  specohio  in  disj. 

—  Donzellant  e  Dozzinant,  Doz- 
zinante. 

Donzenna.  Dozzina.  Mobba  de 
donsenna:  Koba  da  dozzina.  Ona 
donzenna  d'ceuv :  Una  dozzina  d'o- 
va.  TegnX  donzenna :  Tener  a  doz- 
zina o  a  retta  o  a  pensione.  Quell 
ehe  std  ehl  in  — .*  II  dozziuante. 

Bopo,  Idem.  Bopo  el  brutt  ven 
el  bkll:  Dopo  il  orutto  viene  il 
hello.  Dopo  disnua:  Dopo  pranzo. 
Dopo  divian:  Dopo  domaui. 

Doppi,  Doppio.  A  triif  a  qvuiter 
dovpi:lAeva..\Doppi  come  i  scigoll: 
Piu  —  delle  cipoUe.  Partida  dop- 

r'a :  Partita  doppia.  Doppi  sens  : 
doppi  sensi.  —paga,  ration:  — 
paga,  razione.  |  (Libreria)  On  dop- 
pi: Un  doppione. 

Doppiett  (Al  bigliardo),  Dop- 
pietto. 

Doprli,  Adoperare.  «  Vedi  che  eht 
hisbgna  doprit  i  man  »  :  «  Vedo  che 
mi  abbisogna  o  che  son  costi'etto 
di  adoprafe  le  mani ».  «  Cossa  te 
dopret  ti..J>:  *  Che  cosa  pigli  tu 
per...  I »  (Pr.)  Chi  g*  di  pit  giudizzi 

(I)  DcmzeUa  e  fcrmino  lelterario  ormai 
un  po'  ridirolo  per  fiiftciulUtj  signorinaj 
ragutzUj  giovittCj  zitella. 


el  le  dopra:  CM  ha  piiL  giudizio 
piii  n'adopri. 

Dord,  Tordo.  Grass  eome  6n 
dord :  Grasso  come  un  tordo.  Atit- 
dd,  al  rdccol  a  eiappd,  i  — :  Andar 
al  paretaio  a  pighar  i  tordi. 

—  Dordk  (Col  nschietto),  Zirlare. 

—  Dordln,  Tordino  (1),  Piccolo 
tordo. 

—  Dordinna,  Pispola.  « L'^  6na 
dordinna »  (di  donna) :  « Non  le 
si  sente  un  osso,  tl  tutta  ciccia». 

Dore  (D.  Fr.),  Idem.  Scarphtt 
dorh :  Scarpette  dories.  Dorh  sur 
transc  (sur  tranche) :  Dorato  sulla 
tondatura. 

Doremifli,  Do  re  mi  fa. 

Dori-rli,  Dolere.  Dori  6n  dent, 
el  venter,  el  coo :  Doler  un  dente, 
la  pancia,  il  capo.  Dort  6n  poo : 
Dolicchiare  e  doliccicare.  (Pr.)  Chi 
ifisci  vaeur  nient  ghe  dceur :  Chi  fa 
a  suo  modo  non  gli  dole  il  capo. 

Dormi-xuii,  Dormirc.  Dorml  de 
ph :  Dormire  da  piedo.  ^  ala  se- 
renna:  Dormire  al  serene.  Dormi 
de  coo :  —  da  capo.  —  com,e  6n 
sciocch :  —  sodo  o  come  un  ghiro. 
—  de  la  quarta:  —  della  grossa. 
Dormi  sul  soree:  Avere  udito 
grosso.  —  i  sd  sogn  quihtt :  —  fra 
dae  guanciali.  —  senza  Msdgn  de 
fctss  ni7id:  Non  aver  bisogno  di 
culla.  Podk  minga  dorml :  Non  ^o- 
ter  chiuder  occnio.  Dormigh  sora 
a  6na  robba:  Donnirci  sopra. 
Dorm,%  in  s*cenna:  Dormir  su- 
pine. MUt  a  dorml  (Fig.) :  Metter 
a  sedere.  P.  E. :  «  Qu^  minister  i 
a  miss  tuce  a  dorml  i  so  an- 
tecessdr  »  :  «  Quel  ministro  li  ha 
messi  tutti  a  sedere*. 

—  DomKBUS  (D.  Fr.  Aff.),  Pol- 
trona  a  sdraio. 

—  Dormla,  Sonnifero.  Dh  la 
dor  mia:  AUoppiare. 

—  Dormiada  e  Dormida  e  Dor- 
mldinna,  Dormita.  Pd,  6na  bella 
dormiada :  Far  una  bella  dor- 
mitona.  Dagh  ona  dormidinna: 
Schiacciar  un  sonnellino. 

—  Dormida,  Dormita.  (Dei  ba- 
chi)  Muta  e  Dormita. 

—  Dorml6n,  Dorraiglione.  Pd,  cl 
dormion:  Fare  il  dormiglionc. 

—  Dorminpee,  II  dormi. 
Dormit6ri,  Dormitorio.  PI  dor- 


ID   T\}rdino  e  tormine  dl  velerin.  e  si- 
gnillca  colore  ili  mantello  oquiuo. 


DOS 


—  206  — 


DRA 


mitori  el  ven  dopo  el  re/ettdri:  II 
—  vien  dopo  il  refettorio. 

Dosa  (Pop.).  Vedi  Dose.  N.  fr. 
Yolg. :  D^gh  la  sda  dosa :  Dare  la 
sua  dose. 

—  Dos&  (P.  N.),  Dosare.  La  bra- 
vura del  cceugk  la  sth  iutta  in  del 
dosdt:  La  bravura  del  ouooo  sth 
tutta  nel  dosare. 

D08B,  Dosso.  Fann  de  sott  e  doss : 
Fame  d'ogni  colore.  Taeuss  6na 
rohha  de  doss:  Levarsi  una  cosa 
di  doBBO.  I  (Poggio)  «  Lh  sul  doss 
el  g*  d>  la  s6a  easetta »  :  « L&  sul 
poggio  c'h  il  suo  villino*. 

Dot&-otaa»  Dotare.  «  i/d  dotaa 
s6a  iosa  c6n  vint  milla  Wr  »: «  Dotb 
sua  Uglia  in  venti  mila  lire  ». 

—  Dotal,  Dotale. 

—  Dotazidn  e  Dote,  Dotazione 
e  Dote.  (Negli  uffizi)  Assegnamen- 
to.  Dota  seadvda  (1) :  Dote  rica- 
dnta. 

Dott6r,  Dottore,  Medico.  El  sur 
doiior  :  II  medico.  Dottor  in  leg : 
Dottore  in  legge.  Vlss  spedii  dal 
dottor:  Essere  spedito  dal  medico. 
M.  d.  d. :  «  G'oo  minga  hisogn  de 
dotlor  che  me  dottora  »  :  «  Non  ho 
bisogno  che  tu  mi  faccia  V  omo 
addosso  ».  Dottor  di  me  sciavatt : 
Dottore  de'  miei  stivali.  Dottor 
del  pozz  (in  die.) :  Vedi  Faccender. 
Dottor  de  Valensa  che  g'd  la  vhsta 
longa  e  curta  scema :  Dottor  di 
Valenza  con  lunga  toga  e  corta 
scienza.  (Pr.)  L*h  m^i^n  (zsen  Tiv 
che  6n  dottor  mort:  E  meglio  un 
asino  vivo  che  un  dottor  morto. 

—  Dottork,  Addottorare.  Vor^ 
dottord,  su  tutt :  Sdottorar  su  tut- 
to  o  Far  il  Saccente. 

—  Dottor6n.  Dottorone. 
Dotrlnna  (P.  N.),  Dottrina.  On 

omwpien  de  dotrinna{M.odo  novo  e 
colto) :  Un  omo  i)ieno  di  dottrina. 
I  jPU  dotrinna:  Catechizzare. 

—  Dotrln^tta,  Scoletta,  Dottri- 
netta. 

Dova ,  Doga.  Gross  de  dova 
(Fig.)  :.*  Soro  o  Di  grosso  ingegno. 

Ddve,  Idem.  Dove  se  sia :  Dove 
si  sia.  «  L'h  dove  I'l »  (a  ragazzi) : 
«  E  dove  tocca ».  «  Dove  sereni 
mdfy>:  «Dove  eravamo  rimasti?* 
«  Dov'h  fyn  «  In  che  luogo  ?  » 

Dov6,   Dovere.  «  Oo  dovuu.,.  » : 


(1)  Quella  di  beneflcenza  che,  per  essere 
morta  la  bencfloanda,  torna  aUa  cassa. 


«  Mi  bisognb  Opp.  Ho  dovuto».«-^ 
dovariamgh  hen  » :  «  E'  dovrebbe 
giovargfi  ».  C6me  se  dev :  Ammo- 
do.  P.  E. :  a  L'  h  6n  giavin  come 
se  dev  » :  «  £:  un  giovine  ammo- 
do  ».  Gom^e  se  dev :  Di  santa  ra- 
gione.  P.  E. :  «  JSl  g'  ct  dxta  dn 
fracch  eome  se  dev  » :  «  Lo  basto- 
n6  di  santa  ragione  ».  fl  ( Sost. ) 
Dovere.  A  dover:  A  dovere.  Fa 
el  sd  dover  (a  ragazzi):  Salutare, 
Far  il  suo  dovere  col  signore.  I 
mh  dover :  I  miei  doveri.  «  Savor- 
roo  pceu  el  m,h  dover  »:  «  Saprb  il 
mio  dovere  ».  Fdss  6n  dover :  Far- 
si  un  dovere.  Fl  dover  de  scbla : 
II  dovere. 

Dragant,  Addragante. 

Dragh,  Drago.  Lavish  come  6n 
dragh:  Lavorare  a  mazza  e  stanga. 

Dragon,  Dragone.  In  del  48  a 
Milan  I  staa  faa  6n  reggiment  de 
dragon  lombard :  Nel  48  a  Milano 
fu  create  un  reggimento  di  dra- 
goni  lombardi. 

—  Dragonna,  Dragona. 
Dramma,  Idem.  Dramma  e  eomr- 

media:  Idem.  |  Fl  dramma  Vera 
6na  volta  6n  ottav  de  dnza :  Idem. 

Drammatlch  e  Dramxnatlca,  I- 
dem. 

Draperia,  Drapperia. 

Drapd  (D.  Fr.)  (in  dis.),  Ban- 
diera,  Stendardo. 

Drapp,  Drappo.  Drapp  hroceaa, 
d'or:  Drappo  xessuto  in  oro. 

Dress,  Tordo.  La  passada  di  — ; 
La  passata  dei  tordi. 

—  Dressln,  Tordo  minore. 
Drltt  e  Dritto.  Dritto,  Destro, 

Accorto.  n  L'  h  dritto  V  omm,  !  » : 
«  E  scaltro  », 

Dritta,  Destra.  Andb,  "oer  la  s6a 
dritta :  Andarsene  pe'  latti  suoi. 
Dd,  la  dritta :  Cedere  la  diritta. 
Tegnl  la  s6a  —  ;  Non  dare  la  man- 
ritta. 

—  Drlttura,  Idem.  Aiidh  in  —: 
Andar  in  linea  retta.  |  On  omm 
pien  de  drittura:  Un  omo  pieno 
di  avvedutezza. 

—  Drizz,  Diritto.  Aivdd,  drizz 
(nello  scrivere) :  Regger  la  linea. 
Ardb  drizz :  Rigar  diritto.  —  come 
la  gamba  d'6n  can  :  Diritto  come 
le  gambe  dei  cani.  Andh  via  drizz: 
Andar  diviato.  Andh  via  drizz 
drizz :  Camminar  pari  pari.  «  Ten 
drizz  quell  caharey^ :  «  Tieni  pari 
quel  vassoio ».    V^s   minga  sul 


DRI 


207  — 


DUR 


so  drizz:  Aver  le  liine  a  rovesoio 
o  anehe  Sentii'si  poco  bene.  Dd, 
la  drissa  in  strada :  Cedere  la  di- 
ritta. 

—  Brlzzli-izsaa,  Drizzare  o  Ad- 
dirizzare.  DrUszd,  i  ^amb  ai  can  : 
Drizzar  le  gambe  ai  cani. 

Broga,  Idem. 

—  Drogaria,  Drocherie. 

—  Droghee,  Droshiere. 
Dr6Uo  (p.  Fr.)  (P.  N.),  Furbo. 

«  QvMl  V  e  drbllo  »  :  «  Un  furbac- 
cio  ». 

—  Drollarla,  Accortezza. 
DroYk  (Volg.).  Vedi  Doprh  con 

voei  derivate  e  sorello. 

Dubl,  Dubbio.  GWh  pu  de  dvb- 
bi  :  Non  o'^  piii  dubbio. 

—  Dubltit  -  bltaa ,  Dubitare. 
«  iVd  te  dubita  » :  «  Won  ti  dubi- 
tare ». 

Bncca,  Duca  e  Duchessa.  Fd.  el 
dueea:  Far  il  grande.  AI  temp  di 
ducca  vice  (in  dis.) :  In  illo  tem- 
pore. 

—  Ducbln,  Duchino. 

—  Diicliesslima,  Duchessina. 
Dncument  (Volg.).  Vedi  Docu- 
ment, 

DndU,  Duello.  Sfidd  a  duell: 
Sfidare.  Duell  a  pnmm  o  a  ultim 
sag'u:  Idem. 

Duitt.  Duetto.  M  famoso  duett 
de  la  Norma:  H  celebre  duetto 
della  Norma.  «  Che  hUl  duett !  » 
Jiron.) :  «  Ob  che  caro  duettino  » 
(di  bambini  che  piangono). 

Dnplicaa,  Duplicato.  On  dupli- 
eaa:  Un  duplicato. 

—  Duplo,  Idem.  In  duplo :  I- 
dem. 

Dnr,  Duro.  El  dur  e  el  mdll: 
n  duro  e  il  moUe.  Dur  come  6n 
8089  o  com^  el  m/ur :  Duro  come 
un  macigno  o  come  un  corno. 
Dur  de  coo,  de  phll,  d'orhggia: 
Duro  di  testa,  di  pelle,  di  orec- 
chio.  Dur  de  maner :  Duro  di 
modi,  di  modi  aspri.  Dur  de  cotta : 
Dure  a  cuocersi.  On  omm  dur  e 
vilan:  Un  duraccio.  Dur  de  mori: 
Che  stenta  a  morire.  Dur  de  hoc- 
ea,  de  trott  (di  cavallo) :  Duro  di 
bocca,  di  trotto.  D'h  perd  dura: 
La  h  dura !  Stit  dur  :  Star  duro  o 
alia  dura.  P.  E. :  «  L'han  pregaa 
ma  lu  el  stava  dur  » :  « Idem  ». 

g*T,)  Dur  c&n  dur  n6fh  h6n  mur : 
uro  con  duro  non  m  bon  mui'o. 

—  Dnr^zza,  Durezza. 


—  Diirdn,  Durezza.  «  Gh*  I  ue- 
gnuu  6n  duron  dedree  a  Vorhg- 
gia  » :  «  Gli  6  venuto  fuori  un  so- 
prosso  dietro  I'orecchia  ». 

Durli-uraa,  Durare.  L'h  insci 
de  durdb :  Deve  durare  ancora  un 
bel  pezzo.  Pussee  de  durd  6na 
robba  la  pd  mringafd :  Ogni  cosa 
dura  quanto  pu5.  /Se  el  bell  temp 
el  dura,,, :  Se  il  tsello  regge. 

—  Durada,  Durata.  Vess  de  du- 
rada:  Esser  durcvole. 

Duras,  Duracina.  I  plraich  du- 
ras :  Le  pesohe  duraome. 

Du8Ci6s8  (D.  Fr.)  (P.  N.),  Sedia 
a  braccioli. 

Duu  e  Dd,  Due.  A  duu  a  duu: 
A  due  a  due.  A  dd  a  dd:  A  due 
a  due.  Fit  gib  jiceu  a  duu  a  duu : 
Partorire  gemelli  piu  d'una  volta. 
Andh  in  duu :  Spezzarsi.   Fh  in 
duu :  Spaccare,  Dividere.  Mangih 
duu  boccdn:  Mangiar  due  bocco- 
ni.  «  T'oo  de  dl  dd  paroll » :  «  T'lio 
a  dir  due  parole  ».  Fa^s  in  duu 
per  rivdb  a  temp  col  lavord :  Divi- 
aersi  in  due  per  giunger  in  tempo. 
ToBU  su,  el  duu  de  copp :  Svignar- 
sela  o  Partire  o  Fuggire.  Sth  a  duu 
pass:  Star  oosti  vicino.  Anddb  a 
fcb  duu  pass:  Andare  a  far  due 
passi.  «  Quiiduu  Id,  podarien  cd- 
bia^s  » : «  Sono  due  che  fanno  il 
paio  ».  «  Trarev  via  6n  coo  se  ghe 
n'avlss  duu  » :  «  C  6  da  sbattez- 
zarsi  ».  I/ann  del  duu  el  m>es  del 
m,ai:  Domani  mai.    Com,e  duu  e 
duu  fan  quatter :  Come  due  e  due 
fanquattro.  V^s  bdndb  volt:  Es- 
sere  bono  bono.   Ddtghela  de  do: 
Menarla  bona  o  Dare  spago.  Chi 
ne  fcL  vunna  ne  fa  dd :  Chi  fa  una 
trappola  ne  fa   cento.  Fit  de  dd 
face :  Esser  uomo  a  due  faccie. 
La  va  de  dd,  cont  el  balin :  La  va 
benone.  Tegnl  el  ph  in  dd  scarp  : 
Tener  il  pieae  in  aue  staff'e.   Vun- 
na di  dd  :  Una  dolle  due.  Ri^ssegh 
a  quella  di  dd :  Alle  due  riuscire  o 
spuntarla.   (Pr.)   Vun  V  h  nissun, 
duu  V  h  6n  spass,  trii  I'  h  6n  f  re- 
caps: Vedi    Vun, 

Duvls  (Ant.  e  in  dis).  N.  fr. : 
«  M.^h  duvis  (1) »:  «  Credo,  Mi  sem- 
bra,  Son  d'avviso  ». 


(1)  Si  diceva  anche  a  Firenze  Mi  divisO' 
I  provenzaU  ancho  dioono  M'es  d'avis. 


E 


—  208  — 


£BE 


E 


E  (Ouinta  lett.  d'alf.),  Eff.  (Con- 
giunz.)  «  Gh'  era  el  Paol  e  i  sd 
fioRu  »  :  «  Cera  Paolo  e  i  suoi  li- 
glioli».  (Invece  di  ebbene)  «  Te 
voRU  che  se  faga  eosl  ?  E  mi  faroo 
eosX  »  :  «  Vuoi  si  faccia  cosi?  Ebb^, 
farb  co8i».  (CoUa  forza  dell'iiive- 
ce)  «  L6r  credeven  tutti  che  elpar- 
tisSf  e  lu  el  s'e  nanca  moss)^:  «  Tutti 
credevauo  che  partisse;  lui,  in- 
vece, non  ha  dato  un  passo ».  (In- 
vece di  ma)  «  JE  chi  I'h  yceu  lu  che 
parla  in  sta  manera  /  »  :  «  Ma  chi 
e  lei,  di  grazia,  che  parla  in  tal 
modo?»  (Pleonasmo  per  rinfor- 
zare)  «  S'  era  contortiaa  de  Ahis- 
sini,  e  ghe  n'  aveva  denanSf  e  de- 
dree,  e  de  part,  e  de  s6ra  e  de 
8ott »  :  «  Ero  attorniato  da  nemici 
e  ne  ayevo  dinanzi,  di  dietro,  da 
lato,  di  Bopra,  di  sotto ».  Tutt  e 
des,  tutt  e  cent :  Tutt'e  dieci,  tutt'  e 
cento. 

£ben  (Pop.),  Ebano.  On  bastdn 
de  eben  cont  el  pomm  d'or:  Una 
niazza  di  ebano  col  porno  d'oro. 

—  Ebanista,  Ebanista. 

Eben  (P.  N.),  Ebbene.  (Come  do- 
manda)  «  Ehen  ?  »  :  «  E  dunque  % » 
Vedi  anche  Ben:  Ebb^  (volg.) 

EbrM,  Ebreo.  «  L*h  cattolich,  ma 
Vh  sposaa  dn'ebrea  »  :  «  £  oattolico 
ma  piglib  un'israelita  ».  ( Al  gioco) 
«  Ml  perdi  a  sto  post  chi.  Ghe  dev 
vess  mort  6n  ebrei »  :  « A  questo 

Sosto  perdo  continuamente ;  ci 
eve  esser  morto  un  ebreo ».  fl 
«  Quel  m,ercant  I'e  6n  vero  ehrei  » : 
«  Quel  mercante  h  un  vero  ebreo  ». 
(Di  cattolioo)  «•  L'  h  6n  ehrei  che 
vdb  m>ai  a  m,e88a  »  :  «  Gli  h  un  bac- 
cal^;  non  va  mai  in  chie&a)>. 
Mes'cidb  i  Ehrei  cont  i  Samaritan 
(in  die.):  Confondere  idee  o  cose. 
(Pr.)  L' ehrei  n'6l  da  dance  se  n'dl 
g'aphgn :  L'usuraio  non  presta  de- 
naro  se  non  ha  il  pegno  in  mano. 

—  Ebralch,  Ebraico.  « El  parla 
ehraich  »  :  «  E'  j^arla  ebreo  ». «  El 
parla  V  ehraich  »:«.  Farla,  ebrai- 
co ». 

—  Ebreiada,  Tratto  da  stroz- 
ziuo,  8trozzaturii. 


—  Ebreldn,  Usuraiaccio. 

Eccetera  (£>.  Lat.)  (Col  resto 
che  si  oapisce),  Eccetera. 

Ecceomo  (Figura  rappr.  Cristo 
alia  colonna).  «.El  par  6n  ecce- 
omo »  :  «  Sembra  un  eccehomo  ». 

Eccldm  ( Onomatopeaoo  deUo 
starnuto).  ^i^L'^faa  eccidm  ddvolt 
e  ghe  »'  e  s'cioppaa  6na  venna  »  : 
«  Stamutb  due  volte  e  gli  si  nip- 
pe  una  vena  >. 

Ecco  (Volg.).  Vedi  Eco,  L*  eceo 
della  Simonetta:  Idem. 

Ecco,  Eoco.  <cEcco  chi  el  sur 
Giovann  »  :  «  Eoco  il  sor  Giovan- 
ni ».  «  Ecco  fatto .' »  : «  Ecco  fatto  ». 
«  Vui  ndf  vui  nd  e  vui  nd,  Ecco  /  » : 
«  Non  voglio,  non  voglio  e  non  vo- 
^lio  ^  ecco  ! » (Iron.)  «  Ecco  /  Se  hoo 
de  di  m,\,  la  rohba  la  saria  tutt 
alVoppost »  :  «  Ecco  !  A  dir  il  vero, 
la  cosa  sarebbe  tutt'  al  rovescio  ». 
(Ritrovamento)  «-£Vjco  U,  in  dove 
Vh  »  :  «  Eccolo  ttov'5.  Cost!  ».  «  Ec- 
co chi »  :  «  Ecco  qui».  (M.  pr.)  Ecco 
fatto  il  becco  aWoca:  Eoco  fatto 
il  becco  all'oca. 

Eced  (Passar  la  misura  giusta), 
Eccedere,  Trascendere.  «  Me  par 
che  te  ahhiett  ecceduu  in  di  ter- 
min  »  :  «  Mi  pare  che  tu  abbia  tra- 
sceso  ne'  termini ». 

—  Ecedenza,  Eccodenza.  «  Emm 
trovaa,  in  del  bilanc^  dn'eccedensa 
de  289  Zir  »  :  «  Abbiamo  trovato 
nel  bilancio  una  eccedenza  di 
289  lire  ». 

Ecelent  o  lente,  Eccellente. 
«  Std  caffh  rh  eccellente  »  :  «  Questo 
oait'i^  h  eccellente ».  Vedi  Togo. 

— Ecelenza,  Eccellenza.<S'<^a  Ece- 
lensa  me  fio&u :  Sua  eccellenza  mio 
figlio.  Vostra  Ecelenza:  Vostra  ec- 


Eccelente- 


cellenza. 

—    Ecelentement , 
mente. 

Ecentrich,  Eccentric©.  «i>'^  6n 
omm  eccentrich»  (Civ.):  «fi  im 
uonio  eccentrico  ».  (In  meccanica) 
P.  E. :  S'h  rott  V  ecentrich  de  la 
macchina:  S' ^  spezzato  V  eccen- 
trico della  umcohina. 

Ecepi,  Contradire,   Porre  ecce- 


ECE 


—  209  — 


ECO 


g*oo 


nagott  de  ecept, 
ho  nulla  da  op- 


zione.   «  Mi 
nta  »  :  «  lo   non 
porre,  ma*. 

Ecess,  EccesBO.  Gelds  a  I'eeceas : 
Eccessivanieiite  geloao.  Vegnl  a 
di  eccess :  Venir  a  aualclie  ooceaso 
o  ^U  eccessi.  A  Vecceas:  AU'ec- 
cesso.  Passdt  da  6n* eccess  a  V alter: 
Andfur  da  stremo  a  stremo. 

—  EcessiY.  EcceBsivo. 

—  Ecoessiyament,  Eccessiva- 
mente. 

Eoettuli-taaa,  Ecoettuare. «  Tut' 
ti  quatiH,  eceettuaa  domd,  lu » : 
«  Tutti  quanti,  eocetto  lei  o  ltd  ». 

—  Eoesidn,  Ecoezione.  L^avo- 
eait  Id.  faa  i  sd  bravi  eeezion: 
L'avvocato  t'ece  le  sue  brave  ec- 
cezioni.  (In  fatto  di  riputazione) 
iVirf  poll  eeezion :  Essere  inteme- 
rato  o  maggiore  di  ogni  eccezione. 
In  via  de  eeezion :  In  via  di  ecce- 
zione. (Pr.)  Tutt  i  regol  gh'dn  i  sd 
eeezion :  Ogni  reeola  ha  le  sue  ec- 
cezioni  o  Non  v'e  regola  senza  — . 

Ecetto,  Eocetto.  Eeetlo  ehe:  Eo- 
cetto che. 

Ecidl  (P.  N.),  Ecoidio.  Bogali  n 
staa  6h  eeidi:  Dogali  fu  iin  eoci- 
dio  (a'intende  il  fatto  di). 

Ecitit-ltaa-itass  (Civ.),  Eocitare. 
«  Chi  bisogna  ehe  me  eeita  la  fan- 
tasia eont  6na  bonna  iazza  de  eaf- 
/^  »  :  «  Qui  bisogna  eecitar  la  fan- 
tasia con  una  buona  tazza  di  caf- 
f^  ».  «  Calmet^  te  see  tropp  eeitaa» : 
«  Calmati ;  sei  troppo  —  o  troppo 
commosso  ». 

—  Eoltament,  Eccitamento. 
«  0*00  mandaa  6n  eeitatnent  d*of- 
fizi » :  «  Qli  ho  spicoata  un'eocitisir- 
toria  d'ufficio  ». 

EdaU  (D.  Fr.),  Chiasso.  Fa 
eelatt:  Far  chiasso.  On  eappellin 
ehe  fd  trtypp  eelatt ;  Un  oappellino 
troppo  awistato. 

Eoleslasticli, 


Ecclesiastico. 


Jj'asse  eclesiastieh :  L'asse  eccle- 


L'abito  — . 
—   de  861,   de 


siastico.  L'abit  — : 

Ediss ,   Ecclissi. 
lunna,  parzial,   total,   ece.:  —  di 
sole,  di  luna,  parziale,  totale,  ecc. 

EoliBSk-issaa-lSBasB  (Civ.).  «^A 
la  fhsta  de  casa  F...  la  marehe- 
sinna  la  eelissava  tiM  i  alter  po~ 
pdl » :  «  Alia  festa  o  al  ballo  di 
casa  y...  la  marchesina  eoclissava 
tutte  le  altre  damigelle  ».  I  (Scom- 
parire)  «  J^  tal  ei  s*  h  eelissaa  » : 
«  n  tale  s'^  ecclissato  ». 


Eco  (P.  N. ).  L*eco  de  la  Sinio- 
n^tta  (1) :  L'  eco  della  Simonet- 
ta.  Fd  eco  ai  sd  paroll :  Far  eco 
aUe  sue  parole.  (Nell'organo  delle 
chieBc)  Eco. 

Econoxn,  Economo.  M  sur  eeo- 
nom  del  colleg:  II  sor  economo 
del  ooUegio.  (Pr.)  Ona  donna  eed- 
noma  Vh  dnafortunna  in  cd:  Don- 
na economa  e  fortuna  in  famiglia. 

—  Economlcli,  Economico. 

—  Econoxnaa,  Economato. 

—  Econoxnia.  Economia.  L*eeo- 
nomia  politiea  (colto) :  L'economia 
politica.  Trattaa  de  economia  so- 
cial: Trattato  di  economia  socia- 
le.  (In  senso  comune,  di  rispar- 
mio)  «  STin  miss  a  fd  economia  » : 
«  Si  Bono  dati  a  far  economia  o  a 
risparmiare  ». 

—  Economizz^ ,  Economizzare. 
Bisogna  economizzd  el  tem,p :  Bi- 
sogna economizzare  il  tempo  e  al- 
Vinglese  II  tempo  h  denaro.  Eco- 
nomizzd tropp  :  Trarre  il  sottile 
dal  sottile. 

Ecran  (D.  Fr.)  (Quadro  a  telaio 
di  stoft'a  che  si  aiza  e  si  abbassa 
in  un'intelaiatura  da  metter  di- 
nanzi  alle  iiammate  del  caminet- 
to),  Parafuoco. 

Ecupagg  (Volg.  id.).  Vedi  Equi- 

Eden  (P.  N.),  Eden.  Quella  villa 
Vh  6n  vero  eden :  Quella  villa  h  un 
vero  eden.  A  I' Eden  gh*h  6na  can- 
tante  na&uva  (luogo  di  spasso)  : 
AU'  Eden  c'  h  una  nuova  can- 
tante. 

Edicola  (2)  (P.  N.)  (Bottegbino 
isolate  da  venditori  di  giornali), 
Chiosco. 

Ediflcii-ficaa  (3)  (P.  N.).  «  Con 
quella  s6a  prkdica  el  m*d  edifieaaT^i 
«  Col  suo  sermone  m'ha  edincato  ». 

—  Ediflcant  (P.  N.),  Edificante. 

—  Edlflzl,  Edificio.  «  X'  A  faa 
su  6n  edifizi  ch*  el  par  6na  ecLser- 
ma  » :  «  Fece  costruir  un  ediiicio 
che  sembra  una  caserma  ». 

Edilizla  (P.  N.),  Edilizia.  L'As- 
sessdr  a   V edilizia:  II  magistrate 


(1)  Anttoa  villa  nel  pressl  di  Mllano. 

(2)  Edicola  in  flor.  6  piutto«to  Taber' 
nacolOj  Cappella^  Tempietto  per  statue. 

(3)  Nel  senso  dl  costruir  edifici  e  usato 
solo  da  ohi  vuol  parlare  il  milanese  in 
panta  di  forchetta. 


EDI 


—  210  — 


EPE 


raunicipale  che  sovrintonde  all'e- 
dilizia. 

—  Edimi  (P.  N.),  EdiUzio. 
Editor,  Editore.  Anea  i  editor 

g*in  mies  a  pagd,  minqa  mal  i  au- 
t6r :  Anehe  gli  ©diton  italiani  co- 
minciano  a  pagare  diBcretamente 
gli  autori. 

—  Edlsidn,  Edizione.^  Primmaf 
\diima,  fceura  de  commerdo :  Pri- 
ma, viltima,  fuori  di  oommercio. 

—  Edlzioii6tta,  Edizionoina. 
Editt  (Ordine  promiilgato  in  iUo 

tempore  da  autoritk),  Editto,  (og- 
gidi]  Decreto. 

Eddtt  (P.  N.),  Informato.  «  L'oo 
edott  de  tutt  eoss  » :  «  L'  ho  inibr- 
mato  di  tutto  (1)  ». 

Educ^,  Educare.  «  M  ficeu  Ids- 
semel  edtied  de  mi*:  « U  figlio 
la«cia  che  me  lo  educhi  io  ».  «  I/*h 
dn  omm  molto  ben  edueaa  » :  «  £ 
una  persona  molto  bene  educata 
o  ^  iin  gentiluomo  ». 

—  Edncanda,  Educanda. 

—  Educandaa  (P.  N.)  (Affett.), 
Educatorio. 

— •  Educazi6n,  Eduoazione.  On 
omm  senza  edtieazion:  Uno  screan- 
zato.  Casa  de  edueazion :  Educa- 
torio. 

E^h?  (P.  N.)  (Esclam.  che  chiede 
assentimento).  «  SJhh,  te  par  f  » : 
«  Eh  ?  Che  ne  dici  ?  »  «  ^Ih  f  » : 
«  Che  cosa  ?  » 

Efemerld  (Civ.),  Effemeride. 

Eferyescenza  (P.  N.)  (Ebolli- 
zione  nella  mescolanza  di  alcali 
ed  acidi).  Effervescenza.  (Pig.) 
«  Quella  jras  Vhprodott  in  Vaula 
6na  certa,  efervescenea  » :  «  Quella 
frase  produsse  nell'aula  una  certa 
effervescenza  ». 

Efttt,  Effetto.  L'oli  de  ricin  Vd, 
faa  el  so  effett :  L'olio  di  ricino 
ebbe  il  suo  effetto.  «  Mi  vui  ehe 
el  coniratt  el  g'abbia  effett » :  «  Vo- 
slio  che  il  contratto  abbia  forza  ». 
(Impressione  di  chi  vede  o  sente) 
«  Che  hUl  effett  /  » :  «  Che  bell'ef- 
fettol » I «  J7d,  im.paraa  ehe  I'h  mw- 
til  seriv  per  el  teater,  se  n6  se 
pensa  alt  effett  > :  «  Ha  imparato 
essere  cosa  vana  scrivere  pel  tea- 


tro  se  non  si  pensa  all'effotto  ». 
(Pr.).  N6  ah?  h  effett  sema  cauaa : 
Non  c'^  enetto  scnza  causa.  |  «  Se 


(1)  EdoU  manca  del  verbo.  Lo  si  direb- 
be  sinonimo  di  ififbrtnaa  e  non  e.  Non  r1 
direbbe :  Lu  V  i  mal  edott  ma  lu  Vi  mal 
infi>rmaaj  mentre  perb  si  dice :  L'oo  edott 
de  tutt  cosf. 


Paris  e  su  Londra:  Degli  eflCetti 
su  Parigi  e  su  Londra. 

—  Efettasc  (P.  N.),  Effettaccio. 
«  Quella  commedia  V  h  pienna  de 
efettase  »  :  « Idem  ». 

—  Efettdn,  Eft'ettone.  I^it  &n  ef- 
fetton  :  Par  un  efl'ettone  (famigl.). 

-^  Efettiv,  Effettivo.  Oreffettiv: 
Oro  sonanto.  Adkss  i  regffiment 
g'ctn  n'anea  dun  terz  del  sd  effettiv  : 
Ora  i  reggimonti  hanno  appena 
due  terzi  del  loro  effettivo. 

—  Efetta^-tuaa-toass,  Effet- 
tuare.  «  S*  el  doifflss  minga  efet- 
tuass  me  ditperaria »  : « Se  non 
dovesae  effettuarsi  mi  disperei'ei ». 

EfettoabU  (P.  N.),  Effettuabile. 
L'i  6n*xdea  efettuabUe :  £  un'idea 
effettuabile. 

Effa,  Eff'e.  Can  de  Veffa:  Beoco 
coll'etfe.  Baron  de  Veffa :  Barone 
coll'etfe. 

Eflgie  (P.  N.).  Impieeaa  in  efigie: 
Impiccaio  in  ei'figie. 

Sfimera  (Civ.)  (Febbre  che  dura 
un  giorno).  Efimera. 

Egltt,  Egitto.  Che,.,  d' Egiti!  : 
Che...  de'  miei  stivali  o  corbelli 
e  anehe  d'Egitto. 

—  Egizlan,  Egiziano.  Caratter 
egizian:  Idem. 

Ego  (D.  Lat.).  « Ugo  86m  per- 
sonna  primur^  (lett.):  «Io  sono 
persona  prima  ».  I/alter  ego  :  L'al- 
ter  ego. 

Egoismo,  Egoismo. «  L*^  6n  omm 
pien  de  egoisms  »  :  «  E  un  egoista 
da  tre  cotte  ». 

—  Egoista,  Egoista.  «  L^h  &n  — 
ehe  n'ol  pensa  ehe  ai  so  eomod  » : 
«  £  un  ser  Accomoda ». 

—  Egoistdn  Eeoistaccio. 
Egregliunent,  Egregiamente. 

—  Egregio,  Lgregio.     . 
EghB,  Ex.  JEghs  d^nitaa:    Ex 

deputato. 

Egual,  Eguale.  aPer  mi  Vi  e- 
gual »  :  «  Per  me  fa  lo  stesso  ». 

—  Eguaglianza ,  Eguaglianza. 
«  Onarda  ehe  sien  tutt  in  egua- 
^lianza  »  : «  Guarda  che  sieno  tutti 
in  eguaglianza  ». 

Ell,  Eh.  «  JEh  che  furia .' »  :  «  Eh 
chu  furia  ».  (Rammarico)  «  Ehj  hi- 


EHl 


—  211  — 


ELE 


Bogiia  avhgh  ^asiensa  »  :  «  Eh,  bi- 
sogna  aver  pazienza*.  (I>uDbio) 
«  Jyk  h6Ua  /  »  «  Ehy  eosi,  co^i  »  : »  E 
bellft? »  «  £h  oosi,  oosl ». 

fihl,  Ehi  (1).  (Per  negare)  «  Mi, 
liielmedh  d'hUend  di  hall  /  » : «  Eh 
no  ;  ella  mi  gonfia  >.  «  JEki  hi  seidr, 
eh'el  gttarda  ehe  ghe  pend  gid  6n 
ligamm  »  :  «  Signorino  la  badi  che 
le  pende  gift  un  lacoio».  ^aJEhi^ 
eh'el  guaraa  eome  el  parla  »  :  «  Ehi 
la  badi  come  parla ».  (Inveoe  di 
b))  «  Bieordet »  «  Uhi  /  »  :  «  Rioor- 
dati »  «  Si ». 

El,  II  o  Lo.  M  eavall,  el  ean :  II 
eavallo,  il  cane.  |  «  Lh  Vh  content, 
ma  mi  el  sontpusaee  de  lii »  :  «  Ella 
^  contenta,  ma  io  lo  sono  pift  di 
lei  >.  <  M  shragia,  el  sbragia  ma  el 
eondttd  mai  nagott »  :  «  fT^li  grida 
aesai  e  non  conclude  mai  nmla>». 
«  Gh'il  ?  » :  «  G'^  in  casa  1 » 

ELaboraa  {Lavoro  negli  uffici), 
Elaborate. 

Elastlcli  (Sostant.,  Tessuto  con 

gomma).  I  papdez  e&nt  i  elastieh: 
\\i  stivaletn  cogli  elastici.-  I  elor- 
UuHgh  per  i  ed^tt  di  donn :  —  o 
le  giarrettiere.  JAggett.)  Coscienv- 
za,  aria,  parolt,  orettht  elastieh: 
Cosoienza,  aria,  parole,  straccali 
elastici.  Gomma  etaatiea:  Idem.  |  (II 
paglieriooio  con  moUe)  On  Utt  con 
I'wutieh  :  Un  letto  coU'elastico. 

Elbor  (Vole.).  Vedi  Alber. 

Ele£Bini,  Eieiante.  mlm^yschper 
lit  ditenten  elef antral  «Fa  di  mo- 
Bche  elefanti>».  Dent  de  clef  ant: 
Denti  di  elefante.  |  Carta  elefant: 
Marchigiana  imperiale. 

Elegant,  Elegante.  «  M  s'^  mess 
a  f(k  Telegant » :  «  g'  ^  dato  a  far 
l'elegante».  On  gabinettin  molto 
elegant :  Un  gabinettino  assai  ele- 
gante. 

—  Elegansa,  Eleganza.  «  La  g'h 
6na  eleganza  in  di  86  movim,ent, 
ehe  la  tnnamora »:«  Ha  una  — o 
leggiadria  di  mosse  che  innamora. 

lato-legglTia  (volg.)  elett  (civ.). 
Jffleg  i  eonsiglier  eomunai :  Eleg- 
gere  i  oonsiglieri  comunali. «  JShnm 
eiegiuu  o  etett  el  tal*:^  Abbiamo 
eletto  il  tale». 

—  Elezl6n,  Elezione.  /  elezion 
generai:  Le  elezioni   generali.   | 


(1)  L*eA»  a  Ffrenze  non  lo  si  n«a,  che 
▼•no  p«none  di  loan  oondlxione. 


El  spds  de  s6a  elesion:  —  o  di  sua 
soelta. 

—  Elett6r,  Elettore.  La  lista  di 
elettor:  Idem. 

Ele^  (P.  N.),  Elegia.  «  G'oo 
faa  su  Veiegia  e  no  partemen  d'al- 
ter  »:«  Gli  feci  I'elegia  e  non  se  ue 
parli  d'altro  ». 

ElelBon  {Aggiunto  a  Kirie)  (D. 
Lat.),  Eleisonue. 

Element  (Vecchia  distiuzione 
delle  essenze  naturali),  Elemento. 
I  (Pig.)  M  quint  element :  — ,  i 
quat&ini.  |  (Gome  ambiente)  «  Ln 
adess  VI  in  del  sd  element » :  «  E 
nella  sua  beva)».(Prinoipii)/|>Hwm 
element  del  componn :  I  primi  ele* 
menti  del  comporre. 

—  Elementax,  Elementare.  Ma^- 
ster,  scola  — :  Maestro,  scuola  ele- 
mentare. 

Elenc^-encaa  (Metter  in  elenco 
su  registro),  Elencare. 

—  £lencli  o  Catalogo. 

Eletta  (che  d^  diritto  ad  esscre 
il  prime  a  cominoiare  un  gioco), 
Mano.  Vedi  anohe  Letta. 

Elettrlcb,  Elettrico  (Sostant.), 
Elettricit^  (Aggettivo).  JSl  fil  elkt- 
trieh :  II  file  elettrico.  Fluids  scossa, 
scintilla,  corrente  —  ;  Fluido,  scos- 
sa, scintilla,  corrente  elettrica. 

—  Elettrlszi  (Civ.),  Elettrizzaro. 
(Fig.)  «  Me  sont  sentii  a  elettrizzd, 
da  quella  musica  »  :  «  Mi  sentii 
tutto  elettrizzato  (1)  da  quella 
musica  ». 

—  Elettrldtaa  (P.  N.),  Elettri- 
cit^. 

—  ElettriclBino  (Civ.),  Elettri- 
cismo. 

—  Elettricament ,  Elettrica- 
mente. 

Elevazldn  (P.  N.)  (II  punto  piii 
solenne  della  messa),  Elevaziono. 

Ellsi  (Ag^.  di  Gampi).  Andd  ai 
eamjH  JJlisi:  Andare  agli  Elisi  o 
morire. 

Ellslr,  Elisir.  L'elisir  de  lunga 
vitta  :  L^elisir  di  lunga  vita.  «  Sto 
elisir  el  giusta  el  stomieh » :  «  Go- 
desto  elisir  attona  lo  stomaco  ». 

Ella  (Decima  lettera  dell'alf.), 
Elle. 

Ellenlsta  (P.  N.  Giv.),  EUenista 
o  Grecista. 

Elmo,  Elmo.  «  L*elmo  di  lander 


fl)   BoUata  dal  Fanfani;  owtvore;  mt 
sentii  avvivato  da  quella  masica. 


ELV 


—  212  — 


EMI 


italian  I'e  el  pussee  hUl  ehe  ghe 
sia  >  :  «  L'elmo  dei  lancieri  italiam 
h  il  piti  bello  che  ci  sia  ». 

Elvetegh  (Volg.).  Vedi  Mvetieh. 

Elveticli  (Che  trae  nome  e  ap- 
partiene  alia  SvizzeraK  Elvetico. 

Emana  (P.  N.)  (D.  Lat.),  Ema- 
nare.  Emanh  6n  deertt :  Emanare 
un  decreto. 

Exnancipa-cipaa-cipass  (P.  N.), 
Emancipare.  Ona  tosa  emanctr- 
pada:  Una  ragazza  emancipata. 

Embrldn  (Civ.)  (II  prlmo  prin- 
cipio  d'lrna  cosa  o  a' una  idea), 
Embrione.  Sav^  6na  rohha  in  em- 
hrion :  Saper  una  cosa  in  —  o  in 
ombra. 

Embl^ma  (P.  N.  Civ.),  Emblema. 
El  gili  Ve  Vemhlema  ae  la  puri- 
taa:  Idem. 

Emenda  (P.  N.)  (II  latino  del 
maestro  che  corregge  quello  degli 
scolari)  (in  dis.),  Emenda? 

—  Exnendament,  Emendamento. 

—  EmendasB-endaa  (Poco  co- 
mune)  (Cambiar  tenore  di  vita), 
Emendarsi. 

Emergent  e  Emergenza  (Caso 
impensatoj,  Emergenza.  «  E  saltaa 
foRura  un'emergema  ncauva :  Sal- 
t5  fuori  un  nuovo  emergente.  (Per 
condizione  o  situazione)  «  In  sta 
bmiita  emergenza,  oo  pensaa  de  » ; 
« In  questa  brutta  emergenza  ho 
pensato  di... » 

—  Em^T^  (P.  N.  Civ.),  Emer- 
gere.  «  E*d  comindaa  a  emerg  ai 
Assist  difendend  6n  assassin )» : 
«CominciO  a  emergere  alia  Corte 
d*  Assise  diiendendo  un  assas- 
sino  ». 

Emetegh  (Volg.).  Vedi  Emetich. 

Emeticli  (Medic,  che  produce 
vomito),  Emetico. 

Em^tt,  Emettere.  Disen  ehe  tor- 
naran  a  emett  di  eavdritt :  Si  dice 
che  il  Goven^o  tornerJfc  a  emettere 
biglietti  da  due  lire.  «  Mi  oo  emess 
la  mia  opinidn  /  vialter  fee  poRU 
come  ve  par  >n  « lo  ho  esternato  il 
mio  parcre ;  voi  altri  poi  fate  quel 
che  vi  garba». 

Exnicranla,  Mai  di  capo. 

Emigrk-igraa,  Emigrare,  Emi- 
gi'ato.  (Bisticcio  di  un  Procura- 
tore)  « I  me  padrdn  in  a  Paris 
e-mir-qrati  »  :  « I  miei  signori  sono 
a  Parigi.  ed  io  qui  rubo  ». 

—  Enilgrazi6ii,  Emigrazione. 
EmlnenBa  (Titolo  eoolesiast. ) » 


Emincnza.  ||  (Classif.  soolast.)  Emi- 
nenza.  «  El  Gigio  el  g^d  avuu  itUl 
eminem  »  :  « II  Gigio  ebbe  i  punti 
migliori  ». 

Emlssari,  Emissario.  «  Oo  rice^ 
vuu  el  id  emissari »  :  «  Bicevetti  il 
tuo  emissario  ». 

Emm,  Emm!  (P.  N.)  (Mode  di 
chiamare  quasi  senza  volersi  far 
iscorgere).  Hem  hem. «  Emm,  emm, 
se  veaeremm  »  :  «  Ci  rivedremo,  sta 
sicuro  ». 

Emma  (Tredlces.  lettera  d'alf.), 
Emme.  Gatt  de  Vemma :  Gatto  So- 
riano. Donna  de  V  emma  (ant.) : 
Prostituta.  ^  In  la  mia  raeeolta  de 
moned  g*oo  6n  sold  de  V  emmM  »  : 
« Nella  raeeolta  di  monete  tengo 
un  soldo  coll'  emme ».  (Pr.)  I  tre 
emtn  ghi  dn  6n  poo  tutti  (1). 

Emorragia  (P.  N.)  (Profluvio  di 
sangue).  Emorragia. 

Emozldxi  (P.  N.),  Emozione. 
«  Quit  parotl  g*  dn  prodott  6na 
eerta  emozion  »  : «  Quelle  parole  gli 
han  prodotta  una  certa  emo- 
zione ». 

Empio  (P.  N.)  (Soherz.  di  chi  ha 
mangiato  assai).  «  Sono  empio  »  :     ' 
«  Sono  —  o  pieno  ». 

Empirich  (P.  NJ  (Medico  che 
cur  a  per  pratica),  Empirico. 

Emporl(Magazzeno  oimerci  va- 
rie),  Emporio.  (Cittk  dove  abbon- 
dano  merci  o  d'  ogni  genere  o  di 
genere  speciale)  Parma,  6na  voUa, 
Vera  V  empori  del  formaga  de 
granna :  Parma  fu  im  giorno  r  em- 
porio del  cacio  parmigiano. 

Emulazion,  Emulazione.  «X'^ 
un  fioRU  pien  de  emulazion  »  :  « ]^ 
un  ragazzo  pieno  di  emulazione  ». 

Emulsion  (Bevanda  di  semi  rin- 
frescanti),  Emulsione. 

En  (Particella  che  serve  a  desi- 
gnare  ci6  che  fu  premesso),  Ne. 
«  Cosse  t'en  diset  ^  »  :  «  Che  ne  di- 
ci  ? »  «  T'  en  faroo  fd,  6n  para  »  : 
«  Te  ne  far5  fare  un  paio  ».  «  <7o«i 
gh'en  fuss  »  :  «  Ce  ne  fosse  I  » 

EnciclopedeglL  (Volg.).  Vedi  Enr- 
eiclopedich. 

Enciclopedia  (Civ.)  (Dottrina 
universale),  Enciclopedia. 


(1)  Manca.  Approssimatlvl  8arebb«ro: 
Tutti  nel  mondo  abbiamo  dei  dlfetti.  lire 
emm  del  prov.  milanese  signiflcano :  mc 
dichj  matt  e  mutich  .*  medico,  matto  a  mu- 
•ioitta. 


ENC 


213 


ENT 


—  Endclopedlcli  (Civ.)  (Che  sa 
di  tutto  un  p5  o  molto),  Enciolo- 
pedico. 

Endegh  (Volg.)  e  Indech  (Civ.), 
Indaco.  N.  fr.  volg. :  Bianch  ettr- 
degh:  Bianco  azzurrognolo. 

Elides  (Uovo  di  marmo  che  si 
lascia  nel  covo  delle  galline),  En- 
dice. 

Energla  (P.  N.),  Energia.  jcX'e 
6n  omm  pien  de  energia  »  : «  E  un 
un  uomo  pieno  di  energia,  Eneiv 
gico  ». 

Energrnmen  (P.  N,)  (Persona  che 
trascende  in  atti  e  in  parole  in- 
ftiriate),  Energnmeno.  «  Mpareva 
6n  energumen  »  :  «  Pareva  un  e- 
nergumeno  ». 

Enfasl,  Eniasi.  «  Mparlava  ednt 
6n*tnfasi  tcU,  eh*  el  pareva  ispi- 
raa  » :  «  Parlava  oon  tale  enf asi 
da  sembrare  ispirato^. 

Enigma  (Civ.)  (Cosa  di  difficile 
Bpiegazione),  Enigma. «  QuelVomm 
H  per  ml  I'e  6n  enigma  »  :  «  Quel- 
I'uomo  per  me  ^  un  enimma  ». 

—  Enigmatlch,  Enigmatioo. 
Bnna  (Quattordices.  lett.  d'alf.), 

Enne.  El  8ur  enna  enna:  N.  N. 

Enologla  jP.  KJ  (L'arte  di  fab- 
bricare  il  vino),  Enologia. 

Bnorme  (Civ.)  (Che  h  molto  fuori 
dell'ordinario) ,  Enoi*me.  On  pes 
enorme:  Idem. 

>-Enonnitaa  (pooo  usato),  Enor- 

Enter  (Vole.).  Vedi  Tra. 

Entitaa,  Entity.  (Per  impor- 
tanza)  In  robh  de  nissuna  entitaa : 
Lie  son  cose  di  nessuna  entitk. 

Entr^-ntraa,  Entrrae.  (Passar 
la  BOglia) «  Ghe  Ventrapur  »  :  «  En- 
tri  pure».  (Avere  paiiie  o  ragione 
in  chechessia)  «  Im  el  ghe  entra 
minga  in  V  ereditaa  »  :  «  Lei  non 
c'entra  nell'ereditk  ». «  Cos*  el  gh' en- 
tra lii  de  vori  m^ttegh  el  nas  f  »  : 
«  Che  c'entra  lei  da  flccarci  il  na- 
80 1 »  «  Cosse  ah*  entra  qu^t  f  »  : 
«  Che  ci  ha  a  far  questa  cosa  ? »  | 
(Per  oomprendere)  n^Late  entra  ?  » : 
«  La  ti  entra  ?  »  «  Mi  vui  minga 
entragh  »  :  « lo  voglio  esserci  per 
nulla  ».  J  (In  certi  giochi:  star  solo 
contro  due)  *cJSntri  a  vunna  o  a 
dd^iK.  Entro  a  una  (carta)  o  a 
due».  Unlra  m  ball:  Entrare  in 
ballo.  JSntrii  in  posses :  Entrare 
in  possesso. 

-^  Entnuta,  Entrata.  Taesa  de 


entrada:  Tassa  di  entratura.  La 
honna  entrada:  La  ben'entrata. 
I  «  Quella  easa  la  g*h  6na  brut- 
tissima  entrada  » :  «  Quella  casa 
ha  un'entratacoia  ».  J  «  Sta  mdtne- 
ga  Vh  6n  poo  stretta  de  entrada  >» : 
«  Stretta  di  imboccatura  ».  |f  (Red- 
dito)  «  El  viv  de  entrada  »  :  «  E* 
vive  di  rendita  Opp.  E'  campa  di 
entrata  ».  Ona  piccola  entrada: 
Una  entratella. 

—  Entradura,  Entratura.  (Inti- 
mity) «  LU  ch'el  g*d>  tanta  entra- 
dura  eont  el  Sinaech  » :  «  Lei  cho 
ha  tanta  entratura  col  Sindaco...  » 
Se  p<iga  dn'entradura  e  poRu  el 
solit  mensil :  8i  paga  un'oniratura 
poi  la  mensilit^. 

—  Entrant,  Entrante,  Affabile. 
Entro  (Giooo).  Vedi  Giceugh. 
Entuslasmii  -  asmaa  -  asmass 

(Civ.),  Entusiasmare.*  Quell  dram- 
m^  el  m*  d,  entusiasmaa  » :  «  Quel 
dramma  m'ha  entusiasmato  ».  «  M 
se  entusiasma  per  nagott » :  «  E' 
s'entusiasma  per  poco  ». 

—  Entusiasmo  (P.  N.) ,  Entu-' 
siasmo.  «  Te  se  rieordet  che  entu- 
siasmo, quand'b  vegnuu  la  notizia 
ehe,..f  » :  «  Ti  ricordi  che  entusia- 
smo, quando  si  ricevette  la  noti- 
zia che...?» 

—  EntnslaBta  (P.  N.  Civ.),  En- 
tusiasta.  Vess  entusiasta  de  Wa- 
gner: Essere  entusiasta  di  Wa- 


gner. 


Epicsh  (P.  N.  Civ.),  Epioo.  On 
poemma  epich :  Un  poema  epico. 

Epicureo  (P.  N.  Civ.),  Epioureo. 
«  Jj*t  6n  famoso  epicureo  » :  «  fi  un 
famoso  epicureo  ». 

Epidemia  (Civ.),  Epidemia.  «  / 
taroRul  quell'  ann  aveven  propi 
eiappaa  el  caratter  de  epidemia  y^ : 
« Il  vaiuolo  quelPanno  avova  as- 
sunto  il  carattere  di  epidemia ». 
(Fig.)  /  eonehrt  diventen  dn'epide- 
mia  (scherz.) :  I  coneerti  musicali 
diventano  epidemia. 

—  Epldemicli,  p]i)idemico.  Mai 
epidemich:  Male  epidemico. 

Epifania ,  Epifania ,  Bcfania. 
(Popol.  Fior.).  (Pr.)  L*  epifania 
tutt  i  fhst  i  e  porta  via :  L' epifa- 
nia tutte  le  feste  le  porta  via. 

Episodl  (P.  N.  Civ.),  Episodio. 
«  Sto  quader  el  rappresenta  dn'e- 
pisodi  delta  guerra  del  59>i<  Que- 
sto  auadro  rappresenta  un  epison 
dio  aella  guerra  dej  59  >►, 


EPI 


214  — 


EQU 


Epistola,  Epifttola.  Cantd,  Vepir- 
slola:  Caatarl'epi^tola.  |  jSoherzo 
inveee  di  lettera)  «  M  ma  man- 
daa  dn'epistola  mai  pii  finicUtf  e 
noiasa  come  el  dolor  de  venter  » : 
«  Mi  mand6  un'epistola  lungliissi- 
ma  e  noiosa  come...  un  beretto  da 
notte  ». 

—  Eplstolari  (P.  N.),  Epistola- 
rio.  Ad^8  gh'  h  la  mania  di  epl- 
stolari :  Oggidi  o'fe  la  fregola  de- 
gli  epistolan.  (Agg.)  StU  epistolari: 
Idem. 

Epltaffl  (P.  N.),  Epitaffio.  Bo- 
sard  come  6n  epitajfi  :  Bugiardo 
come  un  epitaffio. 

Epitet  (Civ.),  Epiteto.  U  popolo 
dice :  Titol  o  Termin. «  M  g'd,  daa 
certi  epitet  6n  j^oo  m€Ueomod»: 
«  Gli  dfe  certi  epiteti  pimto  belli  *. 

Epoca.  Epoca  (1).  A  Vipoea  di 
higatt :  Al  tempo  de'  bacbi  da  se- 
ta. Ona  rohha  ehe  fara  ipoea: 
Un  fatto  ohe  far^  epoca. 

EpuloxL,  Epulone.  JSl  rieeh  Upu- 
lon:  II  ricco  Epulone. 
•  Equat6r  (P.  N.).  Equatore.  La 
linea  de  V equator  (pop.) :  La  linea 
o  Pequatore. 

Equazidn  (P.  N.),  Equazione. 
—  deprimm,  segdnd,  terz  grad,  eee.: 
Equazione  di  prime,  secondo,  ter- 
zo  grado,  ecc. 

Equestre  (P.  N.),  Equestre.  Com- 
pagnia  equestra :  —  equestre..  Or- 
din  equestre:  Ordine  equestre  o  ca- 
valierato.  Monument  equestre : 
Monumento  equestre. 

EquUibrk-Ubraa.(P.  N.J,  Equi- 
librare.  Bisogna  equilibra  i  spes 
cont  i  introit:  Bisogna  equilibra- 
re  le  spese  colle  entrate.  «  L^h  6na 
testa  minga  equilibrada  )»:«£]  un 
capo  scarico  o  voto  o  squilibrato  » 
(secondo  i  casi). 

—  Equilibrl,  Equilibrio.  Std.  in 
equilibri:  Stare  in  equilibrio.  Perd 
requilibHo :  Idem.  JJa  bravura  di 
veiocipedista  la  std,  tutta  in  V equi- 
librio: La  scienza  del  ciclismo 
risiede  nelPequilibrio. 

Equinozzi  (Civ.),  Equinozio.  E- 
quinoszi  de  pHmavera :  Equinozio 
di  prima  vera  (Inveee  di  equivoco, 
pop.)  is  success   6n  equinozzi :  £ 


I 


stato  un  equinozio.  Ciap]^  &n 
equinozzi :  Prendere  un  equinozio. 
Equlpagg,  Equipajggio. «  Zi'e^ui^ 
agg  V6o  mufidaa  tnanz  a  pteeo- 
a  velodtaa  » :  «  Ho  spedito  avanti 
requipaggio  a  piocola  velooit&». 
I  (Carrozza  signorile)  Servizio.  I 
equipagg  de  Uort:  Gli  equipaggi 
di  Corte. 

—  Equipa«|ri&,  Equipa^giare. 
«  Con  quU  poeeh  eke  oo  euippaa 
del  Peder,  me  sont  eqtUpaggiaa  6n 
"^00,  percM  s*era  soris  come   dn 


(1)  Ormal  ahusato  da  moltlssimi  anche 
41  Fir.  invoce  di  tempo  j  anno  j  stagione  j 
ecc. 


tr » :  «  Con  qile*  pocW  quat- 
trini  che  ho  presl  da  Pietro,  mi 
sono  rimpannuooiato  giaccbe  mi 
trovavo  soannato  eome  un  ladro  ». 
I  (Militare).  JSquipaggid  6n  esbr- 
cit:  Equipaggiare  un  esercito. 

Equitoa,  EquitJi  (P.  N.  Civ.). 
QiusHzia  e  equitoa  in  minqa  pre- 
eisam^nt  Vistessa  robba  :  Giustizia 
ed  equity  non  sono  preoisamento 
la  stessa  cosa. 

—  EquitatlY,  Equitativo.  «  G*oo 
dcM  el  sd  equitativ  e  Voo  mandaa 
in  pcu  » :  «  Gli  died!  la  sua  oon- 
grua  parte  e  lo  mandai  in  pace  ». 

Equivalent,  Equivalente.  (Civ.) 
«  STel  pd  minga  admm  danee,  eh'el 
me  daga  Vequivaletit  in  merean- 
zia  »  :  «  Se  non  pub  darmi  quat- 
trini,  mi  dia  I'equivalente  in  mer- 
ci». 

Equivocal  (P.  N.  Aff.),  Equivo- 
care.  « X'e  inuHl  che  te  cerehet 
de  equivocd  »  :  «  Non  tentar  d*ln- 
gannarmi ». 

—  Equivoch,  Equivoco.  L'k  staa 
6n  equivoch:  Fu  un  equivoco. 
«  El  g'a  6n  certo  parla  equivoch 
che  me  edmoda  poeeh  »  :  «  Tiene 
un  certo  parlare  equivoco  che 
non  m'accomoda  ».  i 

Era,  Era  (1|,  Aia.  BeUt  el  gran 
su  Vera:  Treobiare  il  grano. 

Erada,  Aiata. 

Erari,  Erario.  A  spes  de  Verari: 
A  spese  dell 'erario.  Del  me  erari 
privaa:  Del  mio  erario  private. 

—  Erarial,  Erariale.  I  toss  era- 
rial:  Lo  imposte  erariali. 

Erata  corUre,  EiTata  oorrige. 
L'  h  impossibil  fdt  6n  voeabolari 
senza  errata  corrige :  fi  impossi- 


(1)  Era  in  Fior.  ha  tntraltro  slgniO- 
calo.  Era  cristiana  o  volgarcj  era  mao' 
mettaiiOj  ecc.  I  oolti  Tusano  ancbe  a  Mi- 
lano,  ma  come  pretta  parpla  italiaaa- 


ERB 


215  — 


EUB 


bile  far  an  yocnbolario  senza  or~ 
rata  oorrige. 

ErlNi,  Erba.  Le  piti  note:  — 
amara:  Erba  amara  o  vomioe.  — 
ruga :  Buta.  —  bindellina :  Nastro. 

—  limominna:  Cedrina.  —  di 
gait:  Maro.  —  bonna:  Finoochio. 

—  bru8ea:  Acetosella.  —  periedi 
o  bixggianna:  Erba  san  Giovanni. 

—  ehe  fnzeiga:  Erba  pepe.  —  di 
maa  froUaa:  Giohero.  —  de  dnqu 
fceui:  —  Cinque  foglie.  —  mete- 
ghiUa:  Vetturina.  —  rava:  Nipi- 
zeUA.  —  savia:  Salvia.  —  shcca: 
Secoa,  eco..i9u  queUa  piazssa  ghe 
cr^s  verba:  Su  quella  piazza  ci 
mettePerba.  Tappee  d'erba:  Tap- 

?eti  d^erba.  MandA  dn  eavall  a 
erba:  Mandare  un  cavallo  al 
verde.  Dd  Verba  ruga  a  vun: 
Dar^li  lo  sfratto  o  il  oenoio.  Andd, 
a  fa  erba:  Andare  a  iar  erba. 
Vees  in  erba :  Essere  in  erba.  i/h 
dn  proghtt  aneamd  in  erba:  ti  un 
progetto  anoora  in  erba.  Fdi  d'oani 
erba f ass:  FarefaBcio  d'ogni  erba. 
Compra  o  vend  in  erba:  Compe- 
rare  o  vendere  in  erba.  Dottdr  in 
erba:  Dottor  in  erba.  Mangidi  el 
fen  in  erba:  Mangiarsi  U  guada- 
gno  o  il  reddito  in  erba  Opp,  Bere 
ruoYO  avanti  ehe  nasoa.  Conos^ 
su%i  eome  Verba  beUonica:  Cono- 
soiuto  oome  la  bettonioa.  Min^tra 
eont  i  erb:  Minestra  colle  erbe. 
JPYiltada  eoni  i  erb  amar:  Idem. 
^'b  ehe  ven  lor  de  per  I6r:  Erbe 
spontanee.  Nettdtdierb:  Diserbare. 
Jjh  proibii  depesta  gib  Verba  del 
tappee  verd:  £  yietato  calpestare 
1*  erba  del  tappeto  verde.  Taidt 
Verba :  Fare  erba.  «  Quell  VI  vun 
ehe  ved  Verba  a  nas  de  noil  o  ehe 
I'h  b&n  de  fagh  i  papdss  at  mdseh 
o  ehe  Vi  inventaa  el  fumm  de 
ras  » :  «  Quel  signore  Ih^  h  Bolito 
di  f&T  gli  ocehi  alle  pulci  ».  «  M 
sent  Verba  a  eress  »  (di  uno  ehe 
ha  finissimo  udito)>:«  E'  sente  na- 
Bcer  I'erba  ».  (M.  d.  d.)  Spetta  bd 
ehe  erba  crhss:  Aspetta  oavallo 
ehe  erba  cresoa.  A  mangiitdomd 
erba  se  diventa  verd  (appross.): 
Jj'erba  non  la  ooUottola.  Lassem 
la  mia  erba  ehe  me  nHncaghi  de 
la  tda  merda :  II  prato  eaige  pooo 
o  nullo  govemo.  (Pr.)  Erba  eruda 
e  gamber  edit  Utssen  nb  chrml  tut- 
ta  la  noU  (Appross.):  Erba  cruda 
o  fave  cotte  bi  sta  inal  tutta  la 


notte.  JJa  inal  erba  Vh  quella  ehe 
eress  tmssee:  La  mal  erba  cresce 
ri^oglioaa  o  non  more  mai.  JSl  bus 
dx  erb  (volg. ):  L'ano,  II  bossolo 
delle  spezie  (pop.). 

—  Erbabtccn  (Volg.).  Vedi^ar- 
babieeh, 

—  Erbadegh,  Erboso.  On  Iceugh 
erbadegh,  adaquatori:  Un  prato 
erboso  e  irriguo. 

—  Erbds,  Erboso. 

-^  Erbagg  e  Erbal,  Erbaggi. 
«  Ghe  doo  fen  e  erbai  » :  «  Gli  d6 
fieno  e  erbaggi  ». 

—  Erbitt,  Erbuccie,  Erboline. 
Min^tra  eont  i  erbett :  Due  erbino 
nel  rise. 

—  Brbascia,  Erbaooia. 

.  —  Brbettiiuia,  Erbolina. 

Epbicocch  (Volg.).  Vedi  ArbU- 
eoeeh, 

BrblCBU  (Volg.).  Vedi  Albiceu. 

Brbldn,  Pisello.  Andd  i  brugn 
in  erbion:  Imbozzacchire  delle 
prugne. 

—  Erbionin,  Pisellino. 
Erborari,  Erbolaio  (in  dis.),  Er- 

bario. «  £1  vaper  i  montagn  a  eer- 
ed  robba  per  el  sd  erborari  » : «  E' 
va  pe'  monti  a  oeroare  piante  ed 
erbe  pel  auo  erbario*. 

Brboriima,  Erbolina.  Prezzemo- 
lo.  Sis  e  erborinn:  Rise  e  prez- 
zemolo.  On  sesin  de  erborinn,  ire 
lira  (detto  a  chi  pretende  molto 
eon  poohi  quattrini ) :  Nozze  coi 
funghi.  B  (Del  cacio  di  Gorgon- 
zola)  Mutfa.  Erborinna  salvadega: 
Oicuta. 

Ercol,  Ercole.  j(Civ.)  Disen  ehe 
Onfale  Va  faa  diventa  Ereole  eo- 
me &n  eagnoRu :  Dicono  ehe  On- 
fale faeesse  diventare  Eroole  un 
agnello.  Fort  eome  &n  Ereol :  Yor- 
te  eome  Ercole  o  come  Sansone. 

Ered  t  Erede.  Ered  neeessari  : 
Erede  nece88ario.«Z''d  lassaa  ered 
VOspedal  de  tutta  lasostanza^: 
«  Lasci6  all'  Ospedale  1'  intera  so- 
stanza  ». 

Ereditaa,  Eredit^.  Adl  Veredi- 
taa:  Adire  I'ereditk.  Aeeettd  V —  eol 
henefizzi  de  Vinventari:  Acoottare 
reroditsi  col  bencrtcio  delP  invcn- 
tario. 

Eredit&-ltaa ,  Ercditare.  «  L'd 
ereditaa  m.ezz  milidn  »  :  «  Eredit5 
mezzo  milione». 

—  Ereditari,  p]reditario.  El  di- 
riU  ereditari:  II  diritto  eredita- 


ERE 


216  — 


ERO 


rio.  JSl  princip  ereditari:  11  pria- 
cipe  ereaitario.  MalatHa  — ;  Idem. 

—  Ereditinna  (in  dis.).  Vedi  Be- 
ditar<Bula:  Ei'editiera. 

Eresia ,  Eresia  (Civ.).  II  popolo 
dice  JSesia.  I/eresia  (U  lAitero  I'h 
vegnuda  dai  indulgena:  L'eresia 
di  Lutero  fu  oreata  dallo  indul- 
genze  di  Roma. «  Adeaa  fee  ditt  su 
ona  gran  eresia  » :  «  Ora  hai  detto 
uua  grande  eresia  ».  Trova  di  ere- 
fiii  finna  in  del  pater:  Trovar  a 
ridire  su  ogni  cosa.  MHt  di  eresii 
in  del  credo  (appross.):  Entrarci 
oome  Pilato  net  credo. 

—  Er6tioll,  Eretico  (Civ.).  I/irir- 
quisizidn  la  brusavaieretich:  L'ln- 
quisizione  mandava  gli  eretici  al 
rogo.  Diventft  ereLich:  Farsi  ere-, 
tico.  I «  Su  8t6  pdnlo  te  me.  trceuvet 
eretich  »  :  «  Questo  o  codesto  non 
riuBcirai  a  farmelo  credere  mai». 

Ergastdl,  Ergastolo.  Condannaa 
a  Vergastol:  Condannato  all'erga- 
Btolo. «  Cosa  mia  con  quella  matta 
hiraga  V^diventada  6n  ergastol » : 
«  Casa  mia  con  queUa  pazza  da 
legare,  h  diventata  un  ergastolo  ». 

Ergna  (Volg.).  Vedi  Umia.  Nel 
popolo:  Ergna f  thppa  e  ladr:  E- 
dera ,  borracina  e  alloro.  ( Per  la 
capanna  a  Natale)    Ona  rovinna 

Suattada  de  ergna :  Ruderi  coperti 
i  edera. 

—  ErgndB  ( Volg.)  e  Emios  (Civ.). 
Nel  popolo  come  appartenente  a 
edera:  Ederaceo. 

Ergo  donca,  Dunqmi.mErgodon- 
ca  q'  oo  resdn  mi^:  ¥.  Dunque  ho 
ra^ione  io  ».  Ergo  donca  tni  con- 
chitt  fdn  ona  conca :  Dunque  dun- 
que e  non  si  viene  mai  a  nulla. 

Eriada ,  Aiata.  «  On'  eriada  di 
me  la  sardl  quaranta  mceug  de 
forrnent  » :  «  Ci  vogliono  quaranta 
moggia  di  grano  per  fame  im'a- 
iata  delle  roie  ». 

Erlges  (P.  N.},  Erigersi.  «  Cos- 
se  I'e  8t6  vorh  ertges  lit  a  giudes?* : 
«  Cos'6  questo  voler  erigersi  giu- 
dioe  luif» 

Eriason  (D.  Fr.  in  dis.),  Ric- 
ciaia. 

Ermafroditt,  Ermafrodito  (Col- 
to).  In  di  piant  ghe  n'e  tante  de 
ermafroditt :  Nolle  piante  o'5  mol- 
te  specie  ermafrodite. 

Erxnelin.  Vedi  Armellin. 

Ernla,  Ernia.  «  El  g'd  dn'emia 
e  ghe  tocca  de  portdt   el  dnto » : 


«  Ha  un^emia  e  gli  tocca  di  por- 
tare  il  cinto  ».  (Volg.)  El  briighee, 

Erod,  Erode.  Erode  re  I'  ^  staa 
Vauidr  de  la  famosa  strage :  Ero- 
de fu  I'autore  della  famosa  strage. 
Mandd  da  Erod  a  Pilait :  Riiaan- 
dare  da  Erode  a  Pilato. 

Eroich,  Eroioo  (Colto).  I  temp 
eroich :  I  tempi  eroici.  A  Veroica 
(teatri):  All'eroica.  L'e  stcta  on 
tratio  eroich :  Fu  un  tratto  eroico. 
Bimedi  eroich:  Rimedio  eroioo. 

Erpes,  Erpice.  Vess  6n  erpes 
(in  dis.) :  Essere  un  pentolone. 

—  Ezpesk,  Erpicare. 

—  Erpessinna.  Picoola  erpice. 
Erpete  (P.  N.j.  Vedi  Deriita. 
Erra,  EiTa.  Fa  a  erre.  In  forma 

di  erre. 

Err6r,  Errore.  «  Riconossi  d'avl 
f€M  6n  error  »  :  «  Riconosco  d*a- 
Ver  fatto  im  errore  ».  «  Te  see  in 
grand  error  » : «  Sei  in  grand*  erro- 
re ».  Salvo  error!:  Salvo  errore. 
Scapph  6n  error  o  6n  apropositt: 
Soappar  qualche  errore.  (Pr.)  Er- 
ror n6  paga  dhbit:  Errore  non  fa 
pagamento. 

—  Errdrin,  Errorucoio. 

—  Err6rasc  (P.  N.),  Erroraceio. 

Erta,  Erta  jl).  Sid  a  I'erta  :  Sta- 
re alPerta.  All'erta  sioo:  All'er- 
ta  st5. 

Ertegli»  Grosso,  Fitto.  «  Toeea 
come  I'e  ertegh  8i6pann  » :  «  Tocca 
come  h  fitto  questo  panno  ».  Er- 
tegh d6  dida :  Grosso  due  dita. 

Eructavit (D. Lat.).  N.  fr,iFh6n 
eructavit:  Vomitare. 

Esager^t-eraa-erass,  Esao^erare. 
«  Ti  adess  te  esitgeret  » :  «  Til  esa- 
geri  ».  Bisogna  pceu  minqa  esage- 
ras8  el  mal  denam  a  Vtmaginar- 
eidn:  Non  bisogna  neanche  |>oi 
esagerarsi  i  mali  coUa  fanta^. 
«  Ij'  a  esageraa  in  di  termin  » : 
«  Ha  abbondato  ne'  termini )».  (A 
mode  quasi  di  sostantivo)  ^  Ti  te 
see  on  gran  esageraa  » :  «  Tu  so' 
un  abbondone  ». 

—  Esageradbr »  Esageratore  , 
Abbondone. 

—  Esagerazidn,  Esagerazione. 
Oh  che  esagerazion  / :  Cne  esage- 
razioni !  Setiza  esageraaion :  Senza 
esagerazione ! 


(1)  Erta  e  bella  parola  flor.  che  dinota 
luogo  per  cut  si  salo.  Corrisponde  a  salida 
e  a  montada. 


ESA 


—  217  — 


ESC 


Esalk,  Esalare  (Per  asol^b  vedi 
A.80I&)  (Civ.).  «.  L*  d,  esalaa  ( af- 
fet.)  Vuitim  sospiryu  «E8al5  I'ul- 
tixao  flato  ».  \  Andd>  a  esalass  6n 
poo  :  Andar  a  prendere  una  boc- 
cata  d'aria. 

—  Esalazlbn,  Esalazione  (Civ.). 
I}al  navilli  ten  su  eerli  esalazidn : 
Dal  canale  s'innalzano  oerti  ef- 
fluvii. 

Bsaltii-altaa-altasB ,  Esaltaro. 
Certi  ediidr  esalien  %  sd  aut6r : 
Certi  editori  esaltano  i  loro  au- 
tori. 

—  Esaltazidn,  Esaltazione.  «  JOa 
g*<lL  certi  esallasdon  romantich  ehe 
fan  rid  » :  «  Ha  certe  esaltazioni 
romanticbe  davvero  ridicole  ». 

Esamink-lnaa-liLass,  Esamina- 
re.  «  Oo  esaminaa  quii  cart*:  « Ho 
csaminate  quelle  earte  »,  Anda  a 
esaminass  o  a  fass  esamina :  An- 
dar all'esame. 

—  BBaminadbr ,  Esamlnatore. 
«  L'egaminadora  ne  acueva  men  de 
mi  » :  «  L'esaminatrice  ne  sapeva 
meno  di  me  ». 

—  EBanun,  Esame.  I  esamm  di 
geolar:  Gli  esami  degli  soolari  o 
degli  Btadenti.  Stsamm  de  imj^u- 
taa  e  de  testivnoni :  Esame  dell'im- 

Stttato  o  de' testimonii.  Egamm 
e  eoseienza:  Esame  di  coscienza. 
Jj'eeamm  d'6na  proposta,  d*6n  fti- 
lane,  d*6n  stat  de  cousa :  L' esame 
d'una  proposta,  d'un  bilancio,  di 
lino  s1»to  di  cassa. 

—  Esamln,  Un  poco  di  esame. 
Esattesata,  Esattezza.  L'esatiez- 

sa  V  h  6na  virtii  de  re :  La  pun- 
tnalitii  b  una  virtti  da  re. 

—  Esatt,  Esatto.  JSsait  in  dipa- 
gameni :  Esatto  no'  pagamenti. 

—  Esattdr,  Vedi  sottb  Esig  con 
parole  sorelie. 

Esaudi-udil,  Esaudire.  «  Final- 
ment  s&nt  gtaa  egaudii  »:  «  Final- 
mente  fui  esaudito  ». 

Esavrl  -  nrtL  -  vrlBS ,  Esaurire. 
«  QueW  autor ,  V  h  propi  esaurii » : 
«  Quell'autore  6  veramente  esau- 
rito». 

Escandesoensa  (P.  N.),  Escan- 
descenza.  Anddt  in  — :  Dare  in  — . 

Esclama-sclamaa  (non  pop.  nei 
comuni),  Esclamare.  «  Allora  sen- 
za  aeeorgem  00  eselamaa:  oh  ehe 
asen  /  » :  «  Allora  senza  accorgeiv 
mi  esclamai:  oh  ehe  bestial  » 

—  EBClamasidn,  Esolamazione. 


P6nt  d*eselamazion :  Punto  di  e- 
sclamazione.  Tutteselamassioninu" 
til:  Tutte  esclamazioni  inutilil 

Esclud-dus-dTides,  Escladere. 
«  Jj'  dn  esclus  o  V  h  staa  eselus  »  : 
4(L'hanno  escluso  o  fu  escluso». 
«  El  8*h  esehis  (aff.)  la  strada  d«... »: 
«  Si  tolse  il  modo  di...  >  U  popolo 
direbbe :  «  el  8*h  taiaa  la  strada  ». 

—  EsclU8i6xi,  Esclusione.  «  Va 
ben,  maperd  pretendi  ehefaghev  la 
escltision  de  quelVindividov  » : «  Sta 
bene,  ma  impongo  la  esclusione  dl 
quel  figure  ». 

—  EBClnsiyi  Esclusivo.  <nL*l 
tropp  esclusiv  quel  td  amis » : 
«  ^el  tuo  amico  h  troppo  esclu- 
sivo ». 

—  Escluslya,  Esclusiva.  «  El  vo- 
raria  avhgh  lit  Vescltisiva  »  :  «  Vor- 
rebbe  avere  la  esclusiva  o  la  pri- 
vativa  ». 

—  Esdiislyament,  Esclusiva- 
mente. 

Esebl-ebli-eblSB,  Esibire. «  G'oo 
e»iMi »  :  «  Ho  fatto  Vofterta  ».  *  El 
s'^  esibii  de.„  » :  «  S'6  esibito  di... » 
EsiH  di  s'giaff  a  vun :  Misurar 
gli  schiaiii  sul  vise  ad  atcuno. 

—  Eslbit  (P.  N.),  Esibito.  (Term, 
leg.)  Oo  presentaa  V eslbit:  Presen- 
taiT— . 

Esibizldn,  Esibizione.  ncEl  m'd 
fcM  M  —  »  : «  Mi  fece  un'  —  ». 

Esefrni-Bguii,  Eseguire.  «.T*  ee 
eseguxi  i  me  ordinf*  «Hai  ese- 
gmto  1  miei  ordini  ? »  La  sentema 
rh  minga  stada  eseguida :  La  sen- 
tenza  non  fu  ese^uita. 

Esempi,  Esempio.  Per  esempi... : 
Per  esempio.  Dd  bdn  o  eattiv  esem- 
pi: Dare  buono  o  mal  esempio.  | 
/  esempi  de  la  baila :  Le  fiabe  0  i 
racconti  della  balia. 

—  Esemplar,  Esemplare.  Esemr- 
plar  de  omaa^  de  arehitettura :  — 
d'ornato,  di  arehitettura.  (Copia) 
In  b^lioteea  n6  ghe  n*  e  ehe  6n 
esemplar:  Idem. 

Esenzlal,  Esenziale.  Quest  Vh 
Vesemial:  L'esenziale  h  questo ! 

Esenzidn,  Escnzione.  Esenzion 
dai  toss :  Esenzione  dalle  tasse.  — 
da  la  leva:  Esenzione  dalla  mi- 
lizia. 

Esentu^-tuaa-tuass,  Eseotare. 
Esentua  dai  esamm  :  Esontar  da- 
gli  esami.  /  esentua^a  de  la  leva  : 
Gli  esentati  dalla  leva. 

Esdqul,  Esequie.    Ea  i  esequi: 


ESE 


—  218  — 


ESO 


Far  le  eBequio.  Ganta  i  esequi  at 
mort  per  el  sb  paes:  Cantar  le 
esequie  ai  oaduti  per  la  patria. 

Eserclta-itaa-ltasB,  Esercitare. 
Eserdtctss  in  Iq,  seherma:  Esercl- 
tarsi  aUa  seherma.  (FrofesBioni) 
Usereita  V  avvoeatura,  la  mede- 
ginna:  Eseroitar  I'awooatura,  far 
il  medico. 

—  Esercizi,  Eseroizio.  Stit  in 
eserdzi:  Stare  in  eaereizio.  (Mu- 
Bica)  JFh  i  eserdzi:  Far  gli  eser- 
oizi  Bill  pianOf  buI  violino,  eoc.  / 
esercizi  apirituai :  Gli  esercizii  spi- 
rituali.  1  esereisi  a  fcetiph :  Gli 
esercizii  a  fooo.  I/esereizi  d*6na 
bottega:  L'esercizio  d'una  bottega. 

Eserci-ercil,  Esercitare.  JEserci 
6n  negozi:  Esercitare  Tin  nesozio. 

—  Asercent,  Eseroente.  Teser- 
eent:  Gli  eseroenti. 

Esig-igiUTi,  Esi^ere.  «3fi  esigi 
de  ti  ubbidiema  e  rtspett » : « lo  esi- 

fo  da  te  obbedienza  e  rispetto  ». 
(Riscuotere)  «  S6nt  andMa  a  la 
cassa  a  esip  »  :  «  Sono  andato  a  la 
cassa  a  esigere  (non  pop.)  o  a  ri- 
scuotere».  MtHg  sodisfasnomEBige- 
re  una  soddisfazione. 

—  Eslgenza,  Esigenza.  lesigenz 
de  la  giomada:  Le  esigenze  del 
giorno  d'oggi.  |  mSenti  6na  eerta 
esigenza  » :  «  Ho  un  p6  d'appetito  ». 
<Iio  faa  6n*  — »  :  «Ho  riscosso)». 

Esimes,  Esimersi.  Hsimes  de  ac- 
cetth  V  invit :  Esimersi  da  un  in- 
vito. Esimes  de  mangidi  de  mor- 
gher:  Esimersi  dal  mangiar  di 
magro. 

Eslst-lstuu,  Esistere.  ¥.Mi  «a- 
veva  nanca  che  V  esistess  »  :  «  Non 
sapevo  neppure  che  esistesBe  ».  On 
birbdn  come  lii  I'esist  minga:  Un 
birbone  pari  non  esiste. 

Esit,  Esito.  Avegh  6n  eait  me- 
schin  (di  lavoro  dramm.) :  Avero 
poca  fortuna ;  cadere.  « JJa  mia 
faccenda  la  g'  h  avuu  b6n  esit »  : 
«La  mia  faccenda  ebbe  bon  esito  ». 
I  (Commercio)  Ona  mercamia  che 
g'a  esit:  Una  mercanzia  che  ha 
spaccio  o  esito  o  smeroio. 

Esita-itaa,  Esitare.  «  Oo  esitaa 
a  rispond »  :  «  Esitai  a  riaponde- 
re ».  I  « L'a  esitaa  tutia  la  par- 
tida  »  :  «  Ha  venduto  tutta  la  par- 
tita di  meroe  ». 

Esorbitant ,  Esorbitante.  On 
prezzi  esorbitant:  Un  prozzo  esor- 
bitante. 


EsorciBta,  Esorolsta  (in  dia.) 
(Colto)  (Chierico  che  ha  ricevuto 
il  terzo  degli  ordini  minori),  Esor- 
cista. 

Esordi-ordli,  Esordire  (1)  (Civ.). 
«  L'a  esordii  cdnt  dna  slrapcuszada 
a  tuU  i  sd  impiegaa  »  :  «  Esordi  col 
far  una  parrucca  a  tutti  i  suoi 
impiegati ». 

£808,  Esoso  (2),  Sordido.  «  Come 
Vh  esos  quel  spilorddn  porch!  Tit 
jvolg.) :  « Come  h  sordido  e  spi- 
lorcio  quel  v««ehio». 

—  E808itaa,  Sordidezza.  «j&'jJ 
d*  6n*  esosilcta  che  fit  sehivi  »  :  «  E 
d'una  Bordidezza  da  non  cr6- 
dersi ». 

Esperiment,  Esperimento  (Civ.), 
Adhss  la  sdema  la  se  basa  tutta 
8u  i  esperiment :  Ora  la  soienza  si 
basa  tutta  sugli  esperimenti.  (Sco- 
la)  Esperimento. 

—  £sperimexit&.  Vedi  Spcrin 
menta, 

—  Esperimentin,  Breve,  piccolo 
esperimento. 

—  Espert  (P.  N.),  Esperto. 
Esponent,  Esponente  (Colto  T. 

algeb.).  jyesponent  e  el  ooej^fieient: 
L'esponente  e  il  coeffioiente. 

—  E8po]m-08t-oxLeB ,  Esporre. 
«  Te  fStt  cunt  de  esponn  el  to  quor- 
derf  »  :  «  Conti  di  espon-e  il  tuo 
quadro  ? »  |  Espost  al  sdl:  Esposto 
al  sole. 

—  EspoBizidn,  Esposizione.  — 
de  belle  arti,  universal,  perfnan 
nentf  ecc, ;  Esposizione  di  belle  aiv 
ti,  universale,  permaneuto.  |  Ctisa 
eont  6na  bella  esposizioh :  Casa 
che  ha  una  bella  esposizione  Opp, 
In  buou  posto.  I  Ij'esposizion  del 
S.  S. :  L'esposizione  del  Santissi- 
mo  Sacramento. 

Espri  (Ornamento  del  capo  fern- 
minile).  Pennine. 

E8prinini-8preB8-imeB ,  Espri- 
mere.  <n  El  s'e  mal  espress  »  :  «  Si 
^  espresso  male  ».  «  Podi  minga 
esprtm^t  la  m>ia  rieonoscenza  » : 
«  Non  posso  esprimerti  la  mia  gra- 
titudine  ». 

—  Esprd8S  ,  Espresso.  «  O'  oo 
mnndaa  6n  espress  » : «  Gli  iiiaudai 


(1)  Esordim  a  Fir.,  da  chi  parla  bene, 
d  usato  invece  del  barbaro  debtUtare.  Ve- 
di Debuttd. 

(2i  Esoso  a  Fir.  signiflca  piuttosto  ag<* 
gloso  e  antipatico  all^eccesso. 


ESP 


—  219-- 


EST 


on  espi'esso^.  (Come  pihrttcipio  di 
JE^gprtmm  vedi  Mprimm. 
.  —  Esprdssament,  Espressamen- 
te. « I/oo  ditt  espressament » : «  L'ho 
detto  apposta».  Ml/d,faafdi  espres- 
sament »  ; «  L'  &  fatto  a  bella  po- 
ata  ».  On  cafh  fata  espressament: 
Caff^  fatto  espressamente  per  lei. 

BspulBlon,  EBpulsione  (P.  K.). 
«  G' an  ordinaa  l*  espulsion  in  di 
24  6ryn<  Gli  fu  ormnata  Pespul- 
sione  dallo  Stato  entro  le  24  ore  ». 
I  (Medicina) «  El  g*d,  faeura  6n*  e- 
apiUsion  » :  «  Ha  im'espulsione  cu- 
tanea ». 

E88.  Vedi  Vhss,  (In  certe  fraai) 
.ilJSI  podarwo  ess  an  sdor  e  inve- 
ee  » : «  Potrebbe  essere  rieco  e  in- 
vece». 

Essa ,  Esse.  Vedi  8,  |  ( Che  ne 
ha  la  forma)  Qn'essa  de  pastafrol- 
la:  Un'esse  di  pastafroUa.  ^^aa  a 
essa ;  Foggiato  a  esse.  J/ essa  del 
barbozzal:  L' esse  del  barbozzale. 

fisser,  Essere.  In  h6n  hsser:  In 
bon  essere.  In  cattiv  hsser:  In  oat- 
tivo  essere.  |  ( Di  persona  )^  1/  h 
iSn  hsser  eh^  mi  gne  eanissi  dent 
nagdtt » : «  E  on  essere  one  io  non 
arrivo  a'  capirlo  bene». 

Essenza  (P.  N.  Civ. )  ^  Essenza. 
JSssema  de  ros:  La  qumtessenza 
di  rose.  II  popolo  dice  Iktratt. 

Estaa,  Estate.  In  temp  d'estaa: 
In  estate.  /  v^tii  d'estaa :  Gli  a- 
biti ,  i  panni  d'  estate.  «  i}'^  vestii 
d*  estaa  »  :  «  E  vestito  da  estate  ». 
ly  estaa  de  son  Martin  :  L'  estate 
di  san  Martino  dura  tre  giorni  e 
iin  pocoUno.  Cent  estaa  minga  6n 
invemo  (pop.):  Cento  estati  non 
un  inverno.  Tutt  V  est€ui  quanta 
Vh  staa  Ungh:  Un^estatata. 

EfltasL  Vedi  sotto  i!stes, 

E8tii.tegli  (Jolg.).  Vedi  EstaHeh. 

Estattell,  Estatico.  «  2/  e  restaa 
U  estatieh  »:  «  Bimase  estatico  ». 

Estem  (Volg.).  Vedi  UsHm.     - 

Estlm,  Estimo.  Paget  tant  de 
estim:  Pagar  tanto  di  estimo. 

Est6iLdeB-enduu>e8t6s ,  Esten- 
dersi.  «  M  s*^  e9t^  o  est^^iduu  in 
di  parfieolar  » :  «  Si  estese  ne'  par- 
ticolari  ».  «  Voraria  estendem  ednt 
el  me  giardin  » :  «  Vorrei  esten- 
dermi  col  mio  giardino  ». 

—  Bsteiwibil  (poco  usato) ,  E- 
stensibile. 

—  Estensidn,  Estensione.  <  I  so 
forndi  in  d'&na  estension  immen- 


sa»:  « I  suoi  poderi  hanno  ulia 
grandissima  estensione  ». 

—  Estensor  (In  dis.),  Gazzettie- 
re  ora  Redattore. 

Estenuaa,  Estenuato.  «.  A  furia 
de  mangia  nd,  el  s*  h  estenuaa  » : 
«  A  furia  di  non  mangiare  s'^  este- 
nuato ». 

Ester,  Estero.  Andh  a  V  Ister : 
Andar  a  Testero.  (Di  soolari)  U I 
di  ester:  E  degli  estemi. 

E8terl6r  (P.  N.),  Esteriore. 

—  Esterlorltaa,  Idem. 
EBtem&-emaa--eriia8B ,    Ester^ 

nare  (1).  «  Mi  a-oo  esternaa  la  mia 
opiniony^z^lo  gli  estemai  o  esposi  o 
manifestai^  la  mia  opinione  ».  «  JEl 
in'  it  esternaa  el  sd  am6r  »:  «  Mi 
dichiarb  il  siio  amore». 

^Stes.  Vedi  Estati,  Anddt  in  ^- 
stes  (pop.):  Andar  in  estasi. 

Estimaa,  Censito.  L'h  el  primm 
estivMia:  fe  il  nrimo  censito. 

Estor8l6n  (P.  N.  Aff.).  «  L'a  de 
vh  commhss  di  estorsion  » :  «  Di- 
cono  che  abbia  fatto  delle  estor- 
sioni  »  ( il  pop.  dii-ebbe )  I>i  man- 
giarii, 

Estr^att,  Estrarre.  (Lotto)  «i>'d 
vengiuu  el  prim,m,  estratt^  (volg.): 
«  Ha  vinto  il  primo  estratto  ».  (Gri- 
do  di  monelu  venditori  di  poliz- 
zini  delPestrazione)  Estratto  per 
estratto:  Idem. 

—  Esteazibn,  Estrazione.  L'e- 
straeion  del  lott:  L'estrazion  del 
lotto.  I  Vess  de  ha^sa  estrazion: 
Essere  di  bassa  o  di  vile  estra- 
zione. (Matem.)  —  della  radis  quor- 
drada :  —  della  radice  quadrata. 

Estremitaa,  Estremita.  «  O'oo 
frhdd  i  estrem,itaa  » :  «  Ho  fredde 
le  estremita  ».  Andd  de  dn'estre- 
mitd,  a  Valtra:  Andare  da  un'e- 
stremit^  all'altra.  «  Quand  sardnt 
propi  a  Vultim4i  estremitaa  we  ras- 
segnaroo  » : «  <^uando  sar5  ridotto 
ali'estrema  miseria  mi  rassegnerb*. 
«  Tirem  minga  a  fa  6na  quai  e- 
stremitaa* :  «  Non  mi  ridurre  a 
far  qualche  sproposito  ». 

Estr^mm,  Esfremo.  Anda  ai 
estremm,:  Aiidar  all'estremo.  V^s 
ai  estrem^m:  Essere  all'olio  santo. 
(Pr.)  /  estretnm  se  toechen:  Gli 
estremi  si  toccano.  «  Se  V  avess 
minga  daa   atra  saria  nd  a  sti 


(1)  Estemare  e  nna  voce  bollata,  ma  a-> 
sata  e  registrata  anche  dalla  Crusca. 


EST 


—  220  — 


ETE 


estremm  » :  «  Se  non  t'aveesi  dato 
retta  non  sarei  a  questi  ferri*. 
(Pr.)  Tutt  i  estremm  in  cattiv :  Tut- 
ti  gli  estremi  sono  viziosi. 

—  Estremament/ Estremamen- 
te. «  M*h  rincressuu  e8tremam,ent » : 
«  Mi  dispiacqne  estremamente  ». 
Hi  L'  h  pover  estremament  »  :  «  fl 
estremamente  povero  ». 

Estro,  Estro.  «  Ohe  ven  eerli 
estri  de  mMtt » :  «  Gli  pigliano  certi 
estri  da  pazzo... »  | «  El  g'd.  de  Ve- 
stro  » :  «  Ha  dell'  estro  ».  Second 
I'estro:  Secondo  1' estro. 

—  Estrds,  Estroso.  «  Se  sa  nd 
eoms  ciappallf  tanto  V  h  estros  » : 
«  Non  si  sa  come  pigliarlo ;  h  trop- 
po  estroso  ». 

Ebubb JVolg.).  Vedi  lestts,  N.  fr. 
Yolg. :  JSfstMs,  esuss  magara  gh'en 
fuss  (appross.) :  Gesti  Gesii  la  roba 
non  c'e  piii.  JSJstiss,  per  i  sd  paver 
mort  (ringraz.  d'aver  rieevuto  Pe- 
lemosma) :  Dio  la  rimeriti. 

Etaa,  Etk  (Colto).  L'etaa  de  la 
pietra:  L'et&r  della  pietra.  —  del 
f^r,  del  brons,  eee.:  —  del  ferro, 
del  bronzo.  |  jEtna  de  bagai:  In- 
fanzia  e  Pnerizia.  Maa  ae  f<Bu  : 
Fanciullezza.  Maa  de  giovinett: 
Giovinezza  o  Puberty.  JStaa  mor- 
dura:  Et^  matura.  Eta^L  avanzor- 
da:  Et&,  avanzata  o  Tempo.  P.  E.: 
«  De  Vetaa  che  te  see  certt  robb  van 
no  ben  » :  «  Del  tempo  che  tu  sei 
certe  cose...  »  Etaa  m>inor  e  eUia 
maggior :  Et^  minore  e  eth  mag- 
giore.  On  omm  de  mlzza  etOM: 
Un  omo  di  mezza  etk.  Vess  in 
sull'etaa  0pp.  d'dna  eerta  etaa:  Es- 
sere  d'una  certa  eti.  «  Che  etaa 
el  g'd,  std  bamMn  ?  »:  «  Cbe  tempo 
ha  questo  bimbo  ?  »  BelV  etdb ! : 
Bella  etk. 

EtaBg6r  (D.  Fr.),  Scaifaletto, 
Scarabattolo.  On'etasghre  pien  de 
belee  e  de  memori :  Uno  scarabat- 
tolo pieno  di  gingilli  e  di  me- 
morie. 

Etcetera,  Eooetera. 

Etegh  (Volg.).  Vedi  Etieh, 

Eterno-ema,  Etemo.  Ora  eter- 
na,  strada  eterna :  Ora,  strada  e- 
terna.  El  Pader  Etemo :  II  padre 
eterno.  La  vitta  — ;  La  vita  eter- 
na. «  El  tn'di  giuraa  etemo  amdr  » : 
«  Mi  giur5  eterno  amore  ».  (Pr.) 
Chi  fabriea  d'  invemo  fabrica  in 
eterno:  Vedi  Inveimo. 

—  Etenuunent,   Et«rnamente. 


«  Ghe  V  oo  etemament  ai  cost » : 
«  M'6  eternamente  alle  costole  ». 

—  Etemltaa,  Etemitli  (Colto). 
El  penser  de  I  etemitdb  el  spavenr- 
ta:  II  pensiero  deU'etemiw  spa- 
venta.  Andh  o  mundd,  a  V  etemi- 
taa :  Andare  o  mandare  all'  altro 
mondo.  |  El  ghe  mett  6n'eternxtaa 
a  vepnl:  Ci  mette  im'etemitA  a 
venire.  On  lavorct  che  dura  dn'e- 
ternitaa :  Un  lavoro  che  dura  una 
eternity.  Oh  ehe  etemitcia  d*  6n 
om,m  /  :  Che  omo  eterno ! 

Etich,  Etioo.  Vedi  Tisieh  e 
TScch. 

—  Etisia,  Etisia. 

Etichdtta,  Etichetta.  VesHdain 
etiehetta :  In  abito  d'etiohetta.  Stii 
sulVetichetta  (osservandone  le  re- 
gole):  Stare  suU'etichetta.  |  (Car- 
tellini)  /  etiehett  di  bottili  in  bd- 
iard  eoms  Oiuda:  Le  etichette 
sulle  bottiglie  sono  bugiarde. 

Ett,  Ette.  Sema  nanca  d\  on  ett: 
Senza  dir  nn  ette.  N6  sfalsdb  6n 
ett :  Non  uscir  d'  un  punto.  Gh'  h 
ealaa  6n  ett  che:  Manob  un  ette 
che.  N6  vari  6n  ett:  Non  valere 
iin  ette.  N6  gh'  h  de  taceagh  nh 
de  tiragh  via  6n  ett:  Nori  o'6  da 
levare  n^  da  aggiungere  un  ette. 

Bvad,  Evadere.  (Civ.)  Ev€ul  de 
pres6n :  Evadere  da  prigione  o  dal 
Bagno. 

—  Eyasibn,  Evasione  (1),  Esito. 
«  El  m'd,  minga  voruu  dd,  ev€uion*: 
«  Non  m'ha  voluto  dar  una  rispo- 
sta  ooncludente ».  « j^i  g'd,  aaa 
evasion  alia  suppHea  »  :  «  Ha  mes- 
sa  in  spedizione  la  supplica». 

—  Evasly,  Evasive.  Paroll  eva- 
siv :  Parole  evasive.  Risposta  eva- 
siva:  Risposta  evasiva. 

Evangeli,  Evangelio,  Vangelo. 
L'Evangeli  de  san  Giovann  :  L'E- 
vangelio  di  san  Giovanni.  Vedi 
anche  Vangeli. 

—  Eyangellsta,  Evangelista.  / 
quatter  — .'I  guattro  — . 

Evenlenza  (P.  N.),  Evento.  Per 
qualSnque  evenietiza  :  Per  qualun- 
que  case  o  evento.  Po  capitdt  dn'e- 
veniema..,:  Pub  aocadere.... 

Evident,  Evidente.  L'^  6n  fait 
evident ;  fi  un  fatto  evidente. 

Eviva,  Evviva.  Adess  se  ^isa  pit 
a  dl  eviva  a  chi  stranuda :  Oggidi 


(1)  Evasione  in  flor.  non  signtfloa  che 
fuga  dal  bagno  penale. 


EVI 


-  221  — 


EUR 


h  glu  di  moda  il  dir  evviva  a  chi 
etarnuta.  Eviva  V  Italia/:  Viva 
ritaUal  Umvalaboletta/  {it.):  Vi- 
va la  stanga  1 

—  Evivazza,  Evviva,  ewiva. 

Evolnzi6xi,  Evoluzione.  (Colto) 
Semper  evolnsion,  mat  rivoluzidn: 
Sempre  evoluzione,  mai  rivoluzio- 
ne.  (IVfilitari)  «  Sdnt  staa  a  vedh  i 
evoluzion  di  trupp  in  di  gran  ma- 


nover  »  :  «  Fui  a  vedere  le  evolu- 
zioni  delle  trupjpe  nelle  grandi 
manovre ».  (Politioa)  «  Qtielidepii- 
taa  a  poech  a  poech  I'a  faa  6na 
gran  evolueion  indree  » :  «  Quel  de- 
piitato  senza  farsi  scorgere  fece 
una  grande  evoluzione  alFindie- 
tro  ». 

Eurisma  (Volg.  id.).  Vedi  Anevr- 
risma. 


F 


P  (Sesta  lett.  dell'alf.)  (Si  pro- 
nuncia  in  milanese  E^a,  Eflfe.  Vedi 
anche  JSffa  nei  modi  di  dire. 

Fft  (Musica),  Fft.  1)6,  re,mt,fd: 
Do,  re,  mi,  fa.. 

F&-aa-a88,  Fare.  Fa  a :  Fare  a. 
Fd  a  ment:  Por  mente.  —  a  mesz: 
—  a  mezzo.  JU  a  chi  i  e  dis  pus- 
see  gross:  Fare  a  chi  dice  piu 
eresie.  Fa  ai  pugn,  ai  sassad :  Far 
a  pugni,  alle  sassate.  Fd  a  fiisffe- 
la:  Far  a  farsela  o  ad  accoccar- 
sela.  Savh  eon  chi  s'  d,  a  che  fit : 
Saper  con  cui  s'abbia  a  che  fare. 

Fa  eon:  Fare  con.  Avkgh  a 
fd,  edn  di  haZoss  :  Aver  a  fare  con 
Dricconi.  —  cont  el  hon! :  —  con 
un  tomo  I  Fd,  c6n  de  men :  Fame 
a  meno.  Fd  c&n  molta  eura:  Fare 
con  molta  cnra  checchessia. 

Fd  foeura:  Cavare.  N.  fr. : 
«  Del  s6  tabar  se  po  fann  foRura  6n 
sortd  » :  «  Di  queato  tabarro  se  ne 
pub  oavar  un  soprabito  ».  Fd  fceu- 
ra  i  soldi :  Snocciolare  i  quattrini 
e  anche  Spenderli  senza  rispar- 
mio.  FalUtfceura:  Chiarire  una 
partita  e  anehe  Azzuffarsi,  Venir 
alle  mani,  Definir  una  contesa  o 
^uestdone.  Fd  fotura  i  casthgn, 
t  fasceu:  Diricciare  le  castagne, 
Bgusciar  i  fagioli. 

Fd  ben :  Far  bene.  Trovd  de 
fd  ben:  Trovar  da  lavorare,  da 
cuadagnare,  da  sbaroar  il  lunario. 
Ija  vit  la  fd  ben  in  terren  nuigher : 
La  vite  aUigna  in  terrene  magro. 

Fd  hhU:  Esser  bel  tempo.  N. 
fr. :  ^Fl  fd  bell  (A,  /it »  :  « Idem  ». 

Fd  in :  Fare  in,  N.  fr. :  Avhgh 
a  che  fd  in  d*6n  sit :  Avere  a  fare 
in  un  luogo.  Fd  in  seda  o  fd  af- 
fari  in  seda,  in  banco,  eee, :  Far 


affari  in  seta,  in  banca,  eoc.  Falla 
in  di  caJzdn:  Farsela  nei  oalzoni. 

Fd  gid,  N.  fr. :  Fd  gid  la  pol~ 
ver,  i  ragner:  S^olverare,  Levar 
i  ragnateli.  Fd  gid  seda^  reff :  In- 
cannare,  Dipanare.  Sia  U  a  fd 
aid  reff:  Vedi  Grusca.  Fd  gib  i 
buseh,  i  mosch:  Pia^giare  e  anche 
Battere  uno,  Picchiare.  Fd  gid  i 
rav :  Affettar  le  rape. 

Fd  sbtt.  N.  fr. :  Fd  sbtt  a  caz- 
zott :  Far  a  darsele  o  far  a  pugni. 
Fd  sbtt  i  dbbbi :  Rincalzar  u  len- 
zolo  giro  giro  alle  materasse.  Fd 
sbtt  el  fceugh :  Rattizzare  il  foco. 
Fd^sela  sbtt :  Farla  addosso,  Far- 
sela ne'  calzoni.  Fdss  sbtt  in  a'dn'or- 
sta:  Mettere  o  comprare  all'asta. 

Fd  sit,  N.  fr. :  Fd  sii  la  nev : 
Spalare.  Fd  sit  el  fen :  Rammas- 
sare  il  fieno  e  anche  (fig.)  Far 
denaro,  Raggruzzolare.  Fd  sii  el 
lett :  Fare  if  letto.  Fd  sii  vun :  In- 
gannarlo,  Infinocchiarlo.  Fd  sit 
vun  a  braaza  de  pann :  Abbindo- 
larlo,  Cucirlo  a  refe  doppio.  Fd  sit 
a  busserell  (quasi  in  dis.) :  Abbin- 
dolare,  Menarlo  pel  naso.  «  Fd  sk 
i  tb  pagn  e  uA  »  :  «  Raccogli  i  tuoi 
panni  e  vattene  ».  Fd  sii  in  d'  6n 
scartozz:  Accartocciare  checches- 
sia. Fdss  sit  in  d'6n  grdpp :  Ra^- 
fomitolarsi.  Fa^s  su  belt  grand: 
ngrandire.  Fd  su  in  del  prezzi : 
Stranare  uno. 

( Altri  modi )  Avh  bUl  pari  a 
fd:  Avere  un  bel  fare.  Avhgh  el 
sb  bHl  de  fd  :  Averci  da  fare  piil 
che  quelle  che  mori  di  notte.  A- 
vegh  tutt' alter  de  fd:  Aver  altro 
che  fare.  Avhgh  nieni  a  che  fd: 
Non  aver  che  fare  con...  Dd  defd: 
Dar  da  fare.  Gh'^  staa  de  fd:  C'h 


FAA 


—  222  — 


PAA 


stato  da  fare. «  Cosse  te  v^gnet  cM 
defa  »  :  «  Che  vieni  qui  a  fare?  » 
niJsfd  ehe  te  fit  Vd,  finii  a  eiappdt 
nagott » : «  Fai,  fai,  iln)  oon  un  pu- 
^no  di  mosclie  in  mano  ».  i^  o^ll 
dl  a  vhss... :  Bella  cosa  h  Pesser... 
JPd,  caldf  fredd,  brutt  temp,  la  lun- 
na:  Far  treddo,  caldo,  brutto  tem- 

So,  la  luna.  Sul  fd,  del  d\ :  Sul  far 
el  giorno.  (Fig.)«  N'6l  me  fh  nh 
fre^  n^  ecUd  »  :  «  Non  mi  fa  nfe 
caldo  n^  freddo  ».  «  Cosse  te  fh  a 
<i?»:4(Clie  ti  fa  a  teUJ^'A  Z'aw- 
eattj  el  spesiee,  ecc.:  Far  Pavvo- 
oato,  il  faimaciBta.  Fd,  Ugna,  hrha, 
i  vitf  i  sass,  el  vin:  Far  legna, 
erba,  viti,  sassi.  vino. .  Fdt  de  Ar- 
lecehin,  de  Mcch,  de  tendr:  Fare 
rarleccliino,  lo  gnorri,  cantar  il 
tenore.  Fd,  el  presids,  6n  oeuv  foeu- 
ra  del  eavagnceu :  Far  il  prezioso^ 
far  un  ovo  fuori  del  paniere.  Chi 
g'a  de  fd,  ghe  pensa :  Chi  li  ha  fat- 
ti  se  li  culli. «  Cos'emm  de  faghen 
dent  /  »  :  «  Che  vuoi  cho  ne  fac- 
ciamo! »  No  gh'h  de  fizghen:  Non 
c'^  modo.  Fugh  s&ra  em  ealm^e  o 
6n  plans:  Entrare  in  pettegolate. 
Fagh  sdra  i  sd  ealeol :  Fare  i  suoi 
calooli.  Fann  de  sott  e  doss:  Far- 
ne  di  tutti  i  oolori,  Fame  quante 
Bertoldo  in  Francia.  Fann  e  n6 
fann  Vh  istess :  Fame  o  non  fame 
tanto  vale.  Fann  vunna  di  solit  o 
di  sd:  Fame  una  delle  sue.  Fann 
fi,n  ehe  s'k  stuff:  Fame  di  pelle  di 
becco  o  delle  bige.  Adkss  Vh  fada, 
gh*  h  pit  rimedi :  Ormai  h  latta, 
non  c'  h  rimedio.  0  Vorh  /A,  dt, 
hordegd:  Dagli,  picchia  e  mena. 
Vorh  fd.  el  bullo:  Voler  fare  il 
gradasso,  far  il  bravo,  il  gagliardo, 
lo  spiritoso.  Qtiell  eh'  emm  de  fd 
femel  impressa:  Quel  ehe  s'ha  a 
fare  facciamolo  suoito.  Quell  ch'e 
faa  ^  faa :  Ora  auello  en'  h  fatto 
h  fatto.  Quand  Ve  fada  V  h  fada : 
Cosa  fatta  capo  ha.  8e  la  ven  far- 
da:  Se  occorre.  Ndlfd,  ehepiang: 
Non  fa  ehe  piangere.  Se  el  fh  tant 
de...:  Se  egli  fa  tauto  di...  Vhssegh 
de  fa  e  de  d\ :  C  h  ehe  fare  e  one 
dire.  Gh'h  el  sb  de  fh  de  per  tutt: 
C'6  da  fare  per  tutti.  /n«ci  o  Co- 
si  ;  eome  se  fh  f:  Dunque  come  la 
faociamo?  A  ehe  gioco  si  giooa? 
«  JfP6l  mefhniel  mefira  »  : «  Non 
mi  fh  nh  mi  flooa  ».  Fh  el  eiall : 
Far  lo  soimunito.  Fa  fh  vun  a 
nost  mceud :  Far  fare  a  modo  no- 


stro.  Avhgh  6n  beU  fh,  ma.,.  Aver 
un  bel  fare.  ma...  li  On  poo  de  paltd 
stctsira  el  faria  msinga  wmUM  :  Un 

g6  di  pastranp  stasera  non  avreb-^ 
e  i  baohi.  «  Caro  ii^  soo  minga 
eosse  fagh  »  :  «  Che  vuo'  tu  oh©  ci 
facoia  io?»   N6  gh*h  de  faghen: 
Non  c'  h  rimedio.  Fh  man  hcissa  : 
Fare  man  bassa.  Fh  ph :  Toccar 
il  fondo.  Fh  sdsdanna:  Confon-> 
dersi  oon...  P.  E.:  Ad^s  elfitsei- 
seianna  cont  i  bigott :  Ora  s'^  an- 
dato  a  oonfondere  co' toroicolli. 
Fh  greissa:  Far  ooUottola  e  met- 
ter  a  far  pancia.  «  Com>e  se  fh  a 
vedh  6n  mutrigian  de  la  t6a  sort 
a  cerch  su?>  :  i(.  Come  .si  f^  a  ye- 
dero  un  pezzo  di  giovin©  par  tuo 
a  ohieder  la  limosina?»    J^*^  la 
pas:  Far  la  pace  o  Rabbonacoiarsi. 
Fh  la  lira:  Piagnucolare.  Fh  adree 
la  minee :  Fare  la  baiata  o  V  ab- 
baiata  a  uno.  «  Ch'el  faga  lit  6na 
robba  pdlida  »  :  «  Faocia   lei    una 
cosa  ben  fatta ».  Fh  ti:  Fa  tu. 
Milan  el  fh  pussee  de  quattercent 
mila  c^itant :    Milano  conta  o  fa 
ormai  piil   di  400  mila  abitanti. 
«  Che  ora  el  fh  el  td  orolog  f>z 
« Che   ora  fai  1 »  Ses  via  ses  fh 
trentases  :  Sei  per  sei  fa  trentasei. 
Fh  minga  mat:  Compiociare.   P. 
E. :  ly^  duu  me»  eh*  el  ven  a  bot- 
tega  e  el  fh  giamd  minga  mttlott : 
Son  due  mesi  ehe  h  a  bottega  e 
gik  oompiooia  qualoosa.  «  Mi  eont 
el  sur  Oiovann   me  la  foo  nient 
del  tutt »  :  «  Col  sor  Giovanni  lo 
non  me  la  faccio  x>er  nulla ».   Fl 
me  se  fh  minga:  Non  mi  si  fa. 
«  L'h  faa  tanti  vermin  »  :  «  Ha  fat- 
to molti  baohi  ».  Fh  i  forz  :  Fare 
la  ginnastica.    J^i^  i  robb  eont  el 
cuu  (basso) :   Essor  uno  sciaman- 
none  o  Far  le  oose  alia  soiaman- 
nata.    Fh  6na  robba  c6me  nient: 
Far  una  cosa  come  nulla.   Fann 
pussee  ehe  ravetta :  Fame  di  tutti 
1  colori.  «  Ouarda  de  nd  fatt  malyn 
<cBada  a  non  farti  male».  (Iron.) 
Guarda  a  n6  fatt  mal:  Bada  a 
non  ti  soonoiare  !  L'h  pceu  minga 
cosi  stupid  come   te  me   I'  avevet 
faa :  Non  h  poi  cos!  soiocco  come 
me  lo  avevi  fatto  o  desoritto.  Chi 
h'h  denter  anea  quel  ehe  Vhfaa: 
Vh  dentro  ohi  Vik  fifttto. «  On  ae- 
eident  a  lit  e  a  ehi  fh  per  lit » : 
«  Un  oanohero  a  lui  e  a  ohi  h  per 
lui ».  Viss  faa  insei  o  casi :  Es- 


6' 


FAA 


—  228  — 


i'au 


sere  della  talc  cornatiira  (pop.), 
Esser  fatto  cosi.  V^s  lit  ehe  fa  e 
deaf  a :  £  lui  che  diRjpone  di  tutto 
o  che  Hk  c  disf?i  o  cne  ha  facoltk 
di  —  e  disfare.  «  Coas'oo  de  fhfyt 
«  Ciappa  6na  mosea  e  falla  bal- 
Ut/»:  *  Che  ho  da  fare  ?  »  «  Pi- 
glia  ana  mosoa  e  falla  ballare  ».  (A 
Dambino)  Fdffa  settinna :  Mettiti 
a  sedere,  bimoo.'J^Z  me  trtBuva  e 
elf&.., :  Mi  trova  e  fh  (per  dire). 
«  Quand  foo  qtiell  ehe  podi  eoss'oo 
de  fit  de  pitf^iM^e-  faccio  quel 
che  posso  come  potrei  fare  di 
piil  ?  »  La  eavalla  ta  g*  d  poeeh  a 
fh:  La  cavalla  sta  poco  a  sgra- 
varsi.  « Mia  miee  V  d,  foM  6n 
ntaa'e »  :  «  Mia  mo^ie  ha  parto- 
rito  nn  maschio  ».  m*  dnfaa  V  o- 
rologg  j[pop.) :  M^anno  rubato  I'o- 
riolo  di  tasca.  Omm  fcut :  Uomo 
fatto.  On  omm  ehe  fa  per  duu: 
Idem.  Mhszfaai  Cotticoio.  «i/'^ 
vMrnuti  a  eh  faa  eome  6n  Idder  » : 
«  Kinoasb  fatto  come  una  monna  » 
(volg.),  Ben  faa :  Ben  fatto.  Faa 
gid  eome  se  sia :  Fatto  come  si 
sia.  «  Te  see  6n  porseHl  faa  e  fi- 
nii »  :  « Sei  un  maiale  fatto  e  fi- 
nite ».  On  bugnon  tanto  faa ;  Un 
fignolo  tanto  fatto.  Se  oo  de  andd, 
tanto  fi  ehe  vaga  subit :  8e  deb- 
bo  andarmene  tanto  fa  ch'io  paiv 
ta  subito.  «  Gh*oofaadenterVo88, 
Vorhggia,  VdbittuUn  »  :  «  Ci  ho  fat- 
to rosso,  Toreoohio,  I'abitudine  ». 
«  Sta  rolwa  la  me  8efitnoy>:*  Non 
me  ne  gioTa  ».  «  Per  m,i  la  foo  eo- 
me hhll  e  persa  »  :  «  Per  me  la  db 
bell'e  ita».  Fh  de  Marta  h  de  Madr- 
dalhina :  Idem.  L'dn  faa  colonell 
de  la  territorial,  I'dnfaa  deptUaa: 
L'hanno  fatto  colonello  della  ter- 
ritoriale,  deputato.  Duu  mes  fdt  : 
Due  mesi  fa  o  or  sono.  La  faseva 
la  Duae  attipendamsnt :  Contraf- 
faoeva  la  Duse  stupendamente. 
(Giochi)  Fit  el  masz,  7a  biglia,  fi- 
lottj  eee. :  Vedi  nei  sostantivi.  (Boc- 
oie)  Gh'h  de  faghen :  C*  h  da  mi- 
surare. 

(Intercalare )  Mdf  Come  ae 
fdft:  Ma!  Come  si  fhl  Che  fitt 
ehefdi:  (Intero.  intrad.) 

(Pr.)  Con  pit  a'hy  maneh  ae  fit 
(appross.):  Gente  assai  fanno  as- 
sai  ma  mangian  troppo.  Chi  fa  i  e 
leeea:  Vedi  I^eeed.  Xi^atid  ae  pb 
nd  fH  eome  ae  viBur,  aefh  eome  ae 
pd :  Qnando  non  si  puo  fare  oib 


che  si  vorrebbe  si  fa  come  si  pu5. 
La  libertaa  de  fdi  e  deafh  nd  gh'  h 
danee  che  le  poasa  pagct :  La  fa- 
colt^  di  fare  e  disfare  h  cosa 
grande  o  Chi  fa  a  suo  modo  campa 
cent'anni.  Fa  e  deafh  Vh  tutt  tor- 
vord :  Far  e  disfare  b  tutto  un  la- 
vorare.  Chi  nd  fh  n6  falla :  Chi  fa 
falla  e  chi  non  f%  non  falla.  Chi  nb 
aa  fit  Vh  mH  eh* el  laaaa  ath :  Chi 
puo  facoia,  chi  non  pu6  faccia  boc- 
caccia.  Fl  Signdr  el  laaaa  fh,  minr- 
ga  atrafh:  Dio  lascia  fare,  non 
strafare.  Chi  g*it  de  fhglie  penaa, 
mi  adnt  naaauu :  Chi  ci  ha  a  pen- 
sare  ci  pensi.  Chi  lefit  le  apetta  : 
Chi  la  la  la  spetta.  Chi  nd  aa  fh 
nd  ad,  eom^nait :  Chi  non  sa  ob- 
bedire  non  sa  comandare.  Chi  fit 
a  ad  mceud  aeampa  dea  ann  de 
pit:  Chi  fa  a  modo  suo  campa 
cent^annj.  Fl  rid  elfd  bon  aang'u: 
II  riso  fa  buon  sangue. 

Fit:  Fare  (per  contegno).  Aria. 
Tee  au  el  fit  de  vun :  i^endere  il 
fare  di  uno.  In  au  atd  fit :  Su  que- 
sto  andare.  «  Oo  tentaa  de  imbo- 
nill  ma  lit  aemper  eon  quii  ad  fd 
de  villanzon  »  :  «  Ho  tentato  di  cal- 
marlo  ma  lui  h  sempre  con  le  so- 
lite  mossaccie». 

Fa-bl80gn  (L'  occorrente  in  un 
teatro  per  la  rappresentaz.),  Fa- 
bisogno. 

Fa  b6n,  Condimento.  Fl  b&n, 
fa  bdn:  Buono  fa  buono. 

Fabrian,  Bel  di  Roma.  (Pr.)  L*h 
de  gadan  eiappd  i  m,oaeh  eol  fa- 
brian  (appross.):  Chi  vuol  il  pe- 
sce  si  immolli. 

Fabilca,  Fabbrica.  Fa  ait  6na 
fdbrica:  Edificare  o  Fabbricare. 
MHtea  in  fa^rica :  Idem.  ||  (Offi- 
cina)  Capp  fabriea:  Mem.  Pari 
la  fabriea  del  dom,m, :  E  una  fab- 
bnca  0pp.  Gli  h  opera  del  Duo- 
mo.  Fcutriea  de  cappH,  de  pann, 
de  vH,  eee.:  Pabbnca  di  cappelli, 
di  veli,  di  panni.  (Scherz.f  La 
fabbrica  deWappetiit:  La  fabbrica 
dell'appetito.  iutt  aii  6na  fabbrica 
de... :  Impiantar  una  faborica  di. 
Andd  in  fabriea :  Andare  in  fab- 
brica. loperari  de  la  fabriea  del.., 
veder:  Gh  operai  della  vetreria. 

—  Fabric^-icaa-icass.  Fabbri- 
care. M  Fl  a*  h  miaa  a  fabricd  »  : 
«  S'  b  messo  a  fabbricare  ».  Tomd 
a  fabricd:  Riedificare.  Fabricd 
aii    la    aabbia :    Fabbricar    sulla 


FAB 


—  224  — 


FAG 


rcua.  fi  (Fig.) «  Lu  el  sefahhrica 
sempre  di  iUusidn  » :  «  £'  si  fab- 
brica  oontinuamente  delle  delu- 
sioui )».  (Pr.)  Chi  fabrica  dHnverno 
fabrica  in  etemo :  Vedi  Invemo. 

—  Fabricaa  (Sostant.),  Fabbri- 
cato  o  Editicio. 

—  Fabricatdr ,  Fabbricatore. 
I  fabricator  de  seandai:  Fabbri- 
catori  di  scandal!. 

—  Fabricazidn,.  Fabbricazione. 
/  spes  de  fabrieazion :  Le  spese  di 
fabbricazione. 

—  Fabrlcer,  Fabbricere.  «  i/  ^ 
fabricer  del  Vomrn  » : «  £  fabbri- 
cere della  oattcdrale  ». 

—  Fabricerla  (P.  N.J ,  Opera. 
«  Ch'el  resta  servii  in  faoriceria  » : 
«  Resti  servita  in  fabiioeria  o  nel- 
lo  Btudio  dell'opera  ». 

—  Fabrichdtta,  Fabbriohetta, 
Fabbricuccia. 

—  Fabric6n  e  Fabbriconna.  Quel 
fabrieon  con  centvint  jimster :  Quel 
gran  eaBamento  con  120  flnestre. 

Face,  Fatto  (Volg.).  Vedi  Fac- 
cenda.  N.  fr.  volg.:  I  face  de  cd.: 
Le  facoende  di  casa.  «  Voo  a  fd 
6n  face  » :  «  Vado  a  spander  ac- 
qua».  (Pr.)  El  temp  el  fa  i  face: 
Col  tempo  maturano  le  neapole. 
La  mattinna  Vh  la  mader  di  face : 
La  mattina  6  propizia  alle  faccen- 
de  di  casa. 

Facola,  Faccia.  Facda  brusca : 

—  accigliata.   —  c?ie  dis  nagott : 

—  insigniflcante.  —  cAe  terriss : 
Faccia  tetra.  —  contro  i  tentazidn : 
Masch  crone  da  fogna.  —  crespa : 

—  a  giinze.  —  d'arpia:  —  di  ar- 
pia.  —  de  baloss:  —  proibita.  — 
de  basitt :  Viso  saporito.  —  de  bo- 
nasc:  —  aperta.  —  de  brugna,  — 
de  ctiu  de  can  de  caecia  i&cheTZ.) : 

—  scbiacciata.  —  de  Cam :  —  or- 
renda.  —  de  can  bolopnin:  Muso 
di  p5mero.  —  d«  capnzzi:  —  d'in- 
contro.  —  de  forca :  —  d'assa^si- 
no.  —  de  frigna ;  —  di  lernia.  — 
eontenta :  Kallegratura.  —  de  dan- 
naa:  —  di  dannato.  —  de  lunna 
pienna:  —  tonda  come  una  luna. 

—  de  macacco :  Faccia  di  scimmia. 

—  de  madonninna :  —  di  madonni- 
na.  —  o  musondeporsehll:  Musodi 
poroo. — de  paradts:  Occhio  di  sole. 

—  de  pignatta  o  de  padhUa  tencia : 
Tinto  come  uno  spazzacamino.  — 
de  pHmavera:  —  da  primavera. 

—  de  seapuac:  Viso  bincohino.  — 


de  8tri6n:  Viso  da  stregone.  —  de 
lira  s*giaff:  Brutto  ceffo.  —  de  tol- 
la:  Faccia  tosta  o  di  bronzo.  —  de 
tutt  i  d\ :  Malizioso.  —  dHmbriagh : 

—  da  briacone.  —  de  incanUta: 
Faccia  stupida.  —  d*  inconter :  — 
che  va  a  genio.  —  schiseia  .•  — 
schiaccbiata.  —  stravolta:  Idem. 

—  de  beleratt :  faccia  da  solletico. 

—  d'oapedoM:  —  da  miserere.  — 
franca :  —  fresca.  —  goUica :  — 
gotica.  —  sbdggiada  dai  varceul : 

—  butterata.  —  malmostdsa  :  —  di 
bisbetioo.  —  moseatella :  —  da  ca- 
pricciosa.  —  longa:  —  allampa- 
nata.  —  noRuva:  Viso  novo.  P.  JE. : 
«  JUl  m'l  minga  6na  faccia  noBttr- 
va  » :  «  Quella  joersona  non  m'  h 
nova  ».  —  prowida :  —  di  posati 
li.  —  sentimental:  Idem,  —  sinee- 
ra  :  —  aperta.  —  de  ca^^ca :  —  an- 
tipatica.  —  de  campanna  e  mar- 
tell:  —  da  ossesso.  —  de  dagh  la 
drizza :  —  che  non  persuade.  — 
de  fdi  paura  :  —  da  metter  paura. 
Avegh  el  cuu  su  la  faecia :  Ha  il 
sedere  nella  faccia.  Avhgh  o  avhgh 
tninga  faecia  defhf  dedi.,, :  Ave- 
re  o  non  —  la  faccia  di...  «  Beat- 
ta  o  viva  la  faccia  del  tal*:  «  Vi- 
va la  faccia  del  tale  ».  Cambid  fac- 
cia :  Mutar  faccia.  P.  E. :  Se...  t 
robb  cambieissen  faecia,,.:  Sele  co- 
se mutassero  faccia.  Fdt  de  dd  face 
e  de  tutt  i  face :  Uomo  a  due  fac- 
oie,  un  volta  faccia.  ^i^  cerli  face  : 
Fare  certe  smussature.  Fissd  in 
faccia :  Fissare  in  viso.  Dighel  su 
la  faccia :  Dir  le  cose  sulla  faccia. 
Misura  ipugn  su  la  faecia:  Venir 
coi  pugni  sul  viso.  Sard,  Vuss  in 
faccia :  Chiudere  I'uscio  sulla  fac- 
cia. «  ^cm  quasi  me  guardaven 
nanca  in  fa4iciayn  «  Quasi  quasi 
non  mi  guard  avano  neanche  in 
faccia  ».  On  vent,  6n  frhdd  cht  ta- 
ia  la  faccia:  Un  vento  che  mozza 
il  respire,  un  freddo  cbe  mozza 
le  dita.  Irovit  la  feteeia  de  Ihgn : 
Trovare  chiuso  1'  uscio.  Guarddt 
in  fascia  a  nissun:  Non  guardai'e 
in  faccia  a  nessuno.  Guardass  in 
faccia  vun  c6n  V alter:  Guardarsi 
in  faccia  I'un  Taltro.  Tanto  de 
faccia:  Un  mostaccio  tanto  fatto. 

Voltd>  faccia :  Voltar  faccia,  fare 
un  volta  faccia.  Voltagh  la  faeda 
a...:  Voltare  le  spalle  a...  Vol^ 
via  la  faccia:  Torcere  il  muso 
0pp.  Far  smussature.    Vun   che 


PAC 


—  225  — 


PAG 


inarca  i  face  o  fi8onomi8ta:Vii 
fisouomista.  «  Per  la  sda  bella  /ae- 
eia  F  » :  «  Per  la  sua  bella  faooia  ? 
o  il  suo  bel  muso  ?  »  Taiass  el  ntts 
per  insanguinass  la  fcteeia  (Pr.) : 
tJlii  si  taglia  il  naso  si  insanguina 
la  bocoa.  Trovass  faecia  a  facHa : 
Trovarsi  faecia  a  faooia  o  viso  a 
viso  oon  uno. 

—  Facciasda,  Paociacoia.  Con 
qtiella  faeeiascia  de  tromba:  Con 
quel  mascherone  da  fogna. 

—  Facdn,  Visino.  Jracein  mo^ 
etds:  Visino  gentile,  gustoso. 

—  FacdOBU,  Visino.  J^aceimu 
d'or:  Visino  adorato.  —  moseor- 
tkU:  Visino  capricoioso.  Facdaeu 
de  Madonnin :  Visino  da  Ma- 
donna. 

—  Facddn,  Faccione.  «  Wh  toc- 
caa  a  mi  de  fh  el  facdon  » :  «  £l 
toccato  a  me  di  far  faccione  o  la 
facciaccia  >,  <M  g*  d.  6n  faecUm 
de  lunna  pienna>:  «  Un  faccione 
che  par  una  luna  ». 

—  Facoitta,  Faoeetta.  Feiceetta 
savorida:  Paccetta  simpatica,  gu- 
stosa. 

—  Faodada,  Pacciata.  De  fac^ 
eiada:  Diiimpetto  o  Di  faecia.  Iki 
faeei€uLa  del  I)omm:  La  faooiata 
del  Duomo. 

—  FaccetUi-ettaa,  Affaccettare. 
J^aeettii  6n  diamant:  Sfaccettare 
un  diamante. 

Faccanda,  Pacoenda. «  Sanpien 
de  faecend>:  «  Aflbgo  nolle  fac- 
cende  ».  I/h  6na  faccenda  seria : 
£  una  faccenda  seria.  «  M  par 
liiQueU  ehe  g*  h  tuU  i  faecend  > : 
« EeU  6  il  Ser  o  il  Dottor  Pac- 
cenda  ».  «  Cosse  Vh  sta  faceendafyn 
«  Gbe  faccenda  h  questa? » 

Faccendto*  Paccendiere.  ^  L' h 
faecend^  cUla  pretura,  al  tribu^ 
nal »  «  E  o  Pa  il  faccendlere  alia 
pretura,  al  trlbunale  ».  JEl  minir- 
ster  el  rieev  pii  i  faeeender :  II  mi- 
nistro  non  riccTe  piii  i  faccen- 
dieri. 

—  Faccltt,  Paccendine.  «  Lafh 
i  8d  faeeitt  de  edi,  ehe  la  par  6na 
donnitta  o  &na  donna  granda  » : 
«  S'^  avrezzata  a  fare  le  sue  fac- 
cendole  di  casa,  ohe  pare  una 
donnetta  ». 

Facezia,  Pacezia  (poco  usato). 
«  JA  ndn  g*h  ehe  difachi  »:  «  Lei 
ha  sempre  pronte  delle  faoezie  ». 

Fadiin,  Pacchino.  n^Me  toeea  de 


fh  el  fa4ihin  » :  «  Mi  tooca  di  fare 
il  faccliino  ».  Vittdefachin:  Vita 
da  faccbino.  Faehin  de  <,  studi  : 
Pacchino  di  nesozio.  Jj*  ereditaa 
del  matt  faehin  (in  dis.) :  EreditJt 
illusoria. 

—  Fachinada,  PaccMnata.  Ija 
saria  6na  faehinada  senza  sugh; 
Sarebbe    im.a    faochinata    senza 

BUgO. 

—  Fachlnagg,  Pacchinaggio. 
Spe8  de  faehinagg :  Spese  di  ±ac- 
cninaggio.  «  O'  oo  daa  6n  f  ranch 
de  anda  a  bev  per  el  facchinagg  »  : 
«  Gli  ho  dato  una  lira  per  il  suo 
facchinaggio  ». 

--  Facnmott,  Un  tozzotto.  On 
faehinott  d'dna  tdsa :  Una  giovine 
tozza,  una  tozzotta. 

—  FacMnasc ,  Pacchinaccio, 
Stangone. 

Facil,  Pacile.  On  lavord  facil : 
Un  lavoro  facile.  ^^L'  h  fa^il  che 
inc(eu  mi  passa  de  Za  »  :  «  ^  facile 
che  oggi  io  passi  da  te  ».  «.  Lu  el 
fd  i  roob  tutt  fadl »  :  «  Egli  fa  le 
cose  come  tutro  facili ».  vhss  6n 
omm  faeil  de  contents  o  a  ina- 
morass  o  a  inrabiss:  Persona  di 
facile  contentatura,  facile  a  iuna- 
morarsi,  ad  arrabbiarsi.  Donna 
facil :  Donna  agevole. 

—  Facillt^-itaa,  Agevolare.  «  M 
,*d,  facilitaa  la  strada »  :  «. Gli  ha 
aoilitata  la  strada  ». 

—  Facilitaa,  Paoilitk.  «^;  dd 
via  de  Vctsen  con  troppa  facilitaa  » : 
«  D^  dell'  asino  con  troppa  facili- 
ty»:«  /n  di  prezzi  oo  semper  tro- 
vaa  6na  gran  facilitaa  »  :  «  Nei 
prezzi  io  ho  sempre  trovate  molte 
tacilitazioni ». 

—  Faclliton,  Paoilitone,  Paci- 
lone  (1).  On  fadliton  de  prima  ri- 
ga:  Un  facilone  di  prima  riga  o 
meglio  Egli  h  di  quelli  che  tro- 
vano  tutto  facile. 

—  Facilment,  Pacilmeute.  Bobba 
che  se  pb  fh  facilment :  Cosa  che 
si  pub  fare  faoilmeute.  «j^a«i^- 
m^n  andaroo  luned\ »  :  «  Probabil- 
mente  o  faoilmente  oi  andr5  lu- 
ne^». 

Facilltazidn,  Pacilitazione.  «  M 
m^di  faa  6na  gran  facilitation  >  : 


I 


(1)  U  Facilitone  o  facilone  flor.  significa 
piuttosto  nn  nomo  ohe  s^arrende  saMto 
all^altrui  Tolontii.  In  dialetto  manca,  «eii<- 
za  pjeriArasL 


-1R 


PAC 


236 


FAG 


Mi  feoe  una  grande  faoilitazione  ». 
I  strad  ferrad  fan  de  spess  di  far- 
cilUeution:  Le  ferrovie  fanno  di 
Boyente  delle  faoilitazioni. 

FaoinordB,  Facinoroso^  Affan- 
none.  (Civ.)  L'l  gent  faanorosa : 
fi  geute  faoinorosa.  «  Come  Vh  for- 
einoroe  »  (pop.) :  «  Che  affannone». 

Facoltaa,  FaooM.  I/a  fcieoUaa 
mediea,  matematica:  La  faoolt^ 
medioa,  matematica.  «  Mi  g*  oo 
minga  la  facoUaa  de...  »  :  «  Non  ^ 
in  faoolt^  mia  di...  *  «  El  manea 
de  la  facoltaa  de  V  eloqtienza^  de 
la  memoria  » :  «  Gli  manoa  la  fa- 
colt^>  dell'  eloquenza,  eoo  ».  « M 
g*db  di  gran  facoltaa  »  (riochezze) : 
«Ha  di  molte  facolt^». 

—  FacoltatiY,  FacoltatlTO.  M 
tddeseh  Vh  faeoltaHv  in  la  tal  seola : 
La  lingua  tedesoa  h  faooltativa 
nella  tale  scuola. 

—  Facoltds,  Faeoltoso.  0mm  fc^ 
eoltoso:  Omo  faeoltoso. 

Faosimil,  Facsimile. 

Factotdm,  Fattotum.  «i/^  el 
factotum  deedtynn^il  I'ognioosa  di 
qnella  famiglia». 

Fadlga,  Fatioa.  Con  gran  fa- 
di^a :  Con  o  a  gran  fatica.  Fafor- 
diga:  Faticare.  «J7Z  /A  fadiga 
a  tird.  el  fiaa  y> : «  Stenta  a  tirar  il 
fiato  ».  Fd  fadigh  de  bestia :  At- 
faticarsi  corae  bestie,  far  fatiohe 
da  ciuohi.  «  Fl  stardt  mhiga  j}er  la 
fadiga  »  :  «  Non  6  tale  da  rinun- 
ciarvi  ».  Fadigh  trau  via  :  Fatiche 
spreoate.  Maneh  fadiga  e  ptissee 
salut :  La  poca  fatioa  ^  sana.  Cre- 
ph  de  fadiga:  Crepar  dalla  fa- 
tica. Scansa  fadiga :  Soansafati- 
che.  Viv  di  sd  fadigh:  Vivere 
delle  sue  braccia.  «  vh'  el  me  par- 
ga  i  mt  fadigh  »  :  « lo  rivoglio  le 
mie  fatiohe ».  (Milit.)  /  omen  de 
fadiga:  Gli  uomini  da  fatioa.  (Ma- 
latt.  di  cavalli)  Galle. 

—  Fadlgasola,  Fatioaccia. 

—  Fadlg&-dl|^ia,  Fatioare. « I/d. 
finii  de  fadigd  » :  «  Ha  cessato  an- 
che  lui  di  —  ».  «  Ghe  sont  reiissii 
ma  m'  h  toceaa  de  fadigit  ben »  : 
«  Ci  son  riuscito  ma  m' ^  tooca- 
to  di  arrampinarmi )». 

—  Fa<Ug6B,  Faticoso.  «  Come  Vh 
fadigosa  sta  seal^tta  » :  «  Com'^  ia- 
tioosa  questa  scid^tta». 

F&eton,  Faeton.  He  Urnbert  el 
se  ved  de  sp^s  in  faeton :  Re  Um- 
berto  lo  si  vede  spesso  in  faeton. 


Fagdtt,  Fagotto.  Fhfagbit:  Far 
fagotto.  Fh  sii  fag&U:  Fare  fa- 
gotto. « Fa  sU  el  td  fagott  e  va 
via  » : «  Fa  il  tuo  fagolito  e  T-atte- 
ne  ».  «  St6  vestii  el  te  fdi  6n  poo  de 
fagott  in  vitta  » : «  Questo  vestito  ti 
i^  faj^otto  sill  dorso )».  (Fig.)  Jjcu- 
sii  gio  el  fagott:  Sgravarsi,  De- 

5orre  il  — .  (rr.)  Fl  mestee  de  pret 
^agott  Vh  de  tcBuss  fasHdi  de  na- 
gott:  Vedi  Mestee.  |  Strumento 
mus.  da  fiato)  Fagotto.  (Chi  lo 
Buona)  Fagotto.  P.  £.:  In  orchestra 
manca  eljagbU:  In  orchestra  man- 
ea il  fagotto. 

Fagotca-ttaa-ttasB,  Aifagottare. 
Fagottit  sii:  Abballinare.  Fagots 
taea  su:  Infagottarsi.  tciy'd  fa- 
gottaa  sii  la  soa  robba  «...»:«  Ab- 
Dallin6  le  sue  robe  e... »  « Jj'^  ve- 
stida  mal,  V  h  fagottada »  :  «  £  in- 
fagottata  ». 

Fagott^ll  e  Fagottellln  e  Fa- 
gotton,  Fagottuocio,  Fagottone. 
(Musica)  Fagotto  e  Contrafagotto. 

—  Fagotteri.   Un  carico  di  ia- 

§otti.  Vestii  ene  fit  fagotteri :  Ve- 
i  Fagott. 

Falabrach  (in  dis.),  Fantastioo. 

Falbalk  o  Frabalk ,  Falpal^ , 
Balzana.  /  falbaldt  se  usen  pu  af- 
fatt:  I  falpalk  sono  andati  gii:i. 

Falc,  Falce.   (Civ.)  La  fa^  de 

la  Mort :  La  falce  della  Morte.  La 

falc  de  taih  Verba:  La  falce  fienaia. 

Taiau  gid  c6n  la  falc:  Fatto  col- 

Falo^tt.  Falcetto.  n^  M  g*di  daa 
ednt  el  jalcett  e  el  I'd,  maszau » : 
«  Gli  men5  un  colpo  col  faloetto 
e  lo  fredd6  ». 

Falchitt,  Falco.  La  gallinna  la 
eiamma  i  poresitt  pereM  Vh  vist 
in  alt  elfalehett:  La  ohioccia  chia- 
ma  a  raccolta  i  pulcini,  perch^  ha 
veduto  aliare  il  falco.  «  La  g'd  % 
oce  de  falehett » :  «  Ha  gli  occhi 
di  falco  ».  «  Sui  pols  gh'e  vegnuu 
i  sgriff  de  falehett »:  «  Sulle  tem- 
pia  ha  le  zampe  di  gallina  ». 

—  Falchetton,  Sparviere. 

—  Falcdn,  Falcone.  U  aVbergo 
del  falcon :  L'albergo  del  falcone. 

FalddUi-ldiaa,  Falcidiare  (non 
com.),  Tarare.  «  Q*  dn  feUeidiaa 
tutt  quell  che  I'aveva  g%a  spes  » : 
« Gli  fecero  la  faloidia  di  tutto 
oib  ch'egli  aveva  gi^  speso  ». 

—  Fafcldla,  Falcidia.  (Colto) 
L'era  &na  leg  a  favor  di  erea  iropp 


PAL 


—  227  — 


FAL 


earegaa :  Era  una  legge  in  favore 
degli  eredi  troppo  oarichi  di  legati. 

Faldlstorl,  Faldistorio,  Faldi- 
storo. 

Fall,  Fallo.  Commhtt  6n  fall: 
Gommettare  un  fallo.  «  Tie  faa 
el  fall,  fh  la  penitema  > :  «  Chi 
rha  fatta  la  rasciughi ».  Mhtt  6n 

f\h  in  fall :  Metter  un  piede  in 
iallo.  T<B.u  vun  in  fall :  JPrender 
nno  in  oambio  d'un  altro.  Sema 
fall  :  Senza  fallo.  In  la  stoffa  gh'h 
denier  trii  fM:  Nella  stofta  ho 
trovato  tra  mende  o  aneke  sfal- 
dature.  (Bigliardo)  Da  6n  fall: 
Fare  lo  sfallo. 

—  FalUi,  Fallare.  Falld,  la  stra- 
da:  Sbagliar  la  Btrada.  —  Vuss: 
Sbagliar  I'uscio.  P.  E. :  «  T'iefal- 
laa  I'uss  ear  el  mh  ficeu  > :  «  Pic- 
chia  un  altro  uscio,  ngliolo  caro  ». 
— elprimm  og^iceu:  Cominoiar  ma- 
le. jFalUk  mat  in  sd  dann :  Non 
sbagliar  mai  in  suo  danno.  «  HI 
pd  falld  a  scapph  » :  «  Non  gli  re- 
eta  che  di  fuggire  *.  «  Se  te  speitet 
ehe..,f  te  poaet  fallh  a  creppd  > 
(volg.):  «  8e  tu  speri  che  io...  puoi 
ben  crepare  ».  (Volg.)  (A  oacoia) 
«  £1  falta  tutt  i  salvadegh  » :  «  E' 
fallisce  sempre ».  (Gioco)  <G*oo 
trii  ass,  fatla  ecsur  » :  «  Ho  tre 
aasi,  falla  cuori  ».  St'ann  Vuga  Ve 
faUada  eompletament :  L'uva  que- 
st'anno  h  lallita  completamente. 
(Pr.)  Chi  nd  fit  nd  falla:  Chi  f^ 
faUa  e  chi  non  fa  sfarfalla.  Tutti 
^mm  o  vimm  sogghtt  a  fallh:  Tutti 
si  sbaglia  Opp,  Chi  h  uomo  erra. 
Chi  faUa  impressa  fdt  la  penitema 
adasi:  Chi  tosto  erra  a  bell'agio 
si  pente. 

Falli-im,  Fallire.  «  Gh'k  toccaa 
de  faUl  > :  «  Gil  tocc5  di  fallire  ». 
I^alH  eont  el  holgiott  o  con  la  bor- 
sa  in  la  sehhina :  Fallire  col  sao- 
co  o  col  morto  in  casa.  Trass 
fallH:  Dichiararsi  fallito.  Fallii 
marse:  Fallito  marcio. 

—  Falliment,  Fallimento.  In 
Stat  defalliinent:  In  istato  di  fal- 
limento. SesUSi  sott  a  6n  falliment : 
Bimaner  al  fallimento. 

Fal6,  Fal5.  Per  laf^ta  del  sant 
dn  faa  tanH  falb  su  la  montagna : 
Per  la  festa  del  santo  fecero  molti 
fal6  Bulle  cime  de'  monti.  «  Fh  &n 
falb  de  qm  eartiise  inutil » :  «  Fai 
un  fal6  di  tutta  quella  eartaocia 
inutile  ». 


Faloppa,  Faloppa.  Fa  faloppa : 
Far  faloppa.  «  Sirann  i  mh  bigatt 
in  andaa  (fuasi  tutt  in  faloppa  » : 
«  St'anno  i  miei  bachi  mi  medero 
una  quantity  di  faloppe  ». 

Fals,  False.  Fals  come  Giuda: 
Bugiardaccio.  Ciod,  pa^s,  porta, 
ciav,  eec,:  Vedi  i  sostautivi.  Ija- 
vord  in  sulfals:  Lavorare  in  fal- 
se. On  eiarfals:  Luce  falsa.  Famm 
falsa:  False  appetito. 

—  Falsaxlira,  Falsariga.  Fl  sh 
minga  seriv  sensa  la  falsariga: 
E'  non  sa  scrivere  senza  la  falsa- 
riga. 

—  FalB^tt,  Falsetto.  Canth  in 
falsett:  Cantare  in  falsetto  o  in 
quilio. 

—  FalB^tta  o  Falz^tta,  Falsa- 
tura.  Ija  falsetta  di  calz6n :  Serra 
di  oalzom  o  Fianchetta.  |  (Lega- 
tori  di  Ubri)  Braca,  Strisoia  di  car- 
ta di  rinforzo. 

—  Falsetti  (Legat.  di  Ubri),  Im- 
brachettare. 

—  FalBltaa,  Falsitk. 

Fama,  (P.  N.),  Fama.  (Pr.)  Fa- 
ma  volat :  Idem.  «  Fl  g'd,  bonna 
fam,a>\  «  Ha  bona  rinomanza». 

Fambrds  eFdjnbrds,  Lampone. 
Fambrbs  de  mes :  Lamponi  di  sta- 
gione.  (Di  vino)  L'^  dna  fatnbro- 
sa:  E  un  rubino.  Acqua,  sorbltt 
de  fdmbros:  Acqua,  gelati  di  lam- 
poni. 

Famedlo  (P.  N.)f  Famedio. 

FamM,  Famiglio  (1),  Cascinaio. 

Fam^la  (Volg.  in  dis.).  Vedi  Fa- 
miglia. 

ramlglia,  Famiglia.  Ona  fami- 
glia  patriareal :  Una  famiglia  pa- 
ti'iarcale.  Carieh  d«  famimia:  Ca- 
rico  di  figlioli.  Ficeu  de  jamiglia : 
FigUo  di  famiglia.  Cress  la  fami- 
glia: Crescere  la  famiglia.  Disnd, 
in  famiglia:  Pranzar  in  casa.  La 
Sacra  Famiglia:  La  Sacra  Fa- 
miglia. I  (Casato)  Arma  ds  fami- 
glia: Lo  Stemma  di  famiglia.  Ona 
famiglia  estinta :  Una  famiglia 
estinta  o  dispersa.  (Pr.)  I  pctgn 
sporeh  van  lavaa  in  famigUa:  I 
panni  sudici  vanno  lavati  in  fa- 
miglia. 

—  Famigllitta,  Famigliola.  In 
quella  famiglietta  bisogna  vedt  co- 


il) Simile  il  suono  della  %'oce,  differen- 
tissimo  il  senso.  Famiglio  a  Firenze  slgni- 
fiea  come  chi  die  esse  :  Birro. 


FAM 


228  — 


PAN 


me  ae  v<£uren  ben :  In  quella  fami- 
gliola  bisogna  vedere  come  si  vo- 
glion  bene. 

—  Famlgllonna ,  Famigliona. 
OnafamialionnapatHareal:  Idem . 

—  FamUrliar,  Famigliare.  «,L^  e 
famigliar  c6n  tutti  »  :  «  E  fami- 
gliare con  tutti ». 

—  FamlgUarltaa,  Familiarity. 
Troppa,  troppa  famigliaritaa : 
Troppa  troppa  —  o  conndenza. 

—  TamigliarlzzaBB ,  Famiglia- 
rizzarsi  (non  pop.).  El  gait  Va  co- 
mindaa  a  — ;  II  micio  ha  inco- 
minciato  a  — . 

Famlnclon ,  Gabbaminohioni. 
«.  El  g'a  6na  vhrgna  de  famineion 
ch'el  consolla »  :  «  EgU  ha  certi 
modi  da  soppiattone  ohe  conso- 
la)>. 

—  Famm,  Fame.  «  G'oo  famm  » : 
«Ho  fame».  Avlgh  6n  poo  de 
famm  :  Aver  un  po'  di  fame  o  ap- 
petito.  Avhgh  dna  gran  famm  o 
dna  famm  de  n6  dX  o  de  sonador 
o  del6ff  o  de  poetta  o  che  ghe  vedi 
pu:  Avere  gran  fame  o  una  fame 
da  lupo  o  per  quattro  o  che  non 
ci  Tedo  lume  o  che  la  vedo.  Mori 
de  famm :  Morir  di  fame.  Pat\  la 
famm :  Patire  o  soffrir  la  — .  Las- 
sa  vegni  longa  la  famm,:  Inoan- 
tar  la  fame.  Ldngh  come  la  famm : 
Lungo  come  la  fame.  Jj'  h  pussee 
la  gola  che  la  fam,m,  o  I'e  pussee 
grand  I'oeuce  ch'el  hoeucc  ( Volg.) : 
Eseere  una  golacoia.  Vhss  on  mort 
de  fatnm,  o  6n  horlacatt :  Essere 
un  morto  di  fame.  Vhss  a  Vordin 
con  la  famm,:  Aver  fame.  (Pr.) 
Amor,  jamm  e  toss  prist  se  fdn 
conoss:  Amore  e  tosse  non  son 
cose  che  si  possano  nascondere. 
La  famm  la  cascia  el  16 ff  fceura 
de  la  tanna  o  di  hosch:  La  fame 
caccia  il  lupo  dal  bosoo.  La  famm 
la  fd,  fa  di  gran  rohh:  II  bisognino 
fa  trottar  la  vecchia.  La  famm 
I'h  tanto  granda  che  I'amdr  el  std 
de  banda  (appross.) :  Chi  campa 
a  stento  non  fa  all'amore.  Quand 
se  g'a  fam,m  tutt  el  par  bon :  A 
chi  ha' fame  h  bono  ogni  pane.  || 
(Ai  bambini  che  non  possono  aver 
fame  e  chiedono)  Te  gh'eefamm? 
mangia  6n  sea,gn,  ecc:  Hai  fame 
tira  la  coda  al  cane.  |  (Malattia 
del  grano)  Golpe. 

—  Famos  e  Tamoso,   Famoso. 
El  Boggia  quell  famdso  assassin 


e'dn  impiccaa :  II  Boggia  quel  fa- 
moso assassino  che  m  impiccato. 

Fanagottdn,  Fanullone.  V^s  6n 
fanagotton:  Essere  un  Miche- 
laccio. 

Fanal-ai  (Lanterne  ai  lati  di 
veicoli),  Lampioni.  « Pizza  i  fa- 
nai  se  de  nd  te  pagaree  la  multa  » : 
« Accendi  i  lampioni  se  non  vuoi 
cadere  in  oontravvenzione  ». 

Fanategh  (Volg.).  Vedi  Fana- 
tich. 

—  Fanatlch,  Fanatico.  «  X'c /«- 
tiatich  per  la  m,umca  de  Wagner  »  : 
«£}  fanatico  per  la  musica  di 
Wagner  ».  —  ae  la  Bistori :  Idem. 

— Tanatlsmo,  Fanatismo.  L'lnr- 

?uisizio7i  V  h  stada  6n  fanatismo  : 
/inquisizione  fu  un  fanatismo. 
II  Quella  cantante  I'd,  foM  fanati- 
smo: Quella  cantante  desto  — . 

—  Faziatizz&-lzzaa,  Fanatizza- 
re.  I  pubblich  de  adkss  se  lassen 
fanalizzd,  diMdlment:  I  pubblici 
d'oggidi  diincilmente  si  lasciano 
fanatizzare. 

Fandonla»  Fandonia.  «  Credegh 
minga,  Vh  dna  fandonia  »  :  «  Non 
gli  credere  h  una  fandonia ». 

Faneggla,  Manecchia.  Vedi  an- 
ohe  Sdloria. 

Fanella  (Volg.).  Vedi  Flanella, 

Fanett,  Fanello. 

Fanfardn  (D.  Fr.),  Fanfarone. 
«  Mi  g'oo  minga  paura  vh  de  quell 
fanfaron  »  :  « lo ,  vedi ,  non  ho 
paura  di  quel  fanfarone  ». 

Fanfaronada,  Fanfaronata. «  JE^ 
g'h  di  gran  fanfaronad  »  :  «  Ha 
sempre  delle  fanfaronate  bislac- 
che». 

Fanga,  Fango.  «  L'h  sprofondaa 
con  tutt  e  qudtter  i  roeua  in  la 
fanga  »  :  «  Sprofond5  ooUe  quattro 
ruote  nel  fango  ».  Fh  via  la  fanga 
di  calzdn :  Spazzolare  il  fango  dai 
calzoni.  Fanga  taechenta:  Mo- 
tacoia.  Pestii  fanga:  Sfaugare. 
Toeu  su  la  fanga:  Infangarsi  o 
Levar  la  mota.  Tutt  jnen  de  fan- 
ga: Infangato  iino  ai  capelli. 

--  Fanghi ,  Fanghi.  Andh  ai 
fanghi:  Andar  ai  fanghi  (d'Ac- 
qui).  Fh  i  fanghi :  Far  i  fanghi. 

Fanfara  (P.  N.),  Fanfara.  ^ 
passaa  adhss  la  fanfara  delta  so- 
cietaa:  Passb  or  ora  la  fanfara 
della  society...  An  sonaa  la  fan- 
fara real:  Hanno  suonato  la  fan- 
fara reale. 


PAN 


—  229 


¥A^ 


Fanfalla  (oome  Baia  in  dis.), 
Nome  di  giomale. 
Fant,  Fante.  (Giooo)   Oiugh  a 

<ant,  damma  e  re  eke  stdppa: 
^edi  €H<Bugh. 

Fantarla  (Volg.).  Vedi  Fanteria, 

Fantasia,  Pantasia.  (Civ.)  On 
romattzer  ehe  g*  h  6na  oHla  fan- 
tasia :  Un  romanziere  ohe  ha  una 
bella  fantasia.  FeH  la  fantasia: 
Idem.  Che  razza  d*6na  fantasia  / : 
Che  strana  fantasia  I  Fantasia  de 
matt:  Fantasia  matta.  (Tipogr.) 
Caraiter  de  fantasia:  Caratten 
di  — .  (Meroanti)  Artie6i  de  fan- 
tasia :  Articoli  di  — .  (Musioa)  On 
phiz  de  fantasia  su  la  Sonnamhd- 
la:  Un  pezzo  di  fantasia  sulla 
Sonnambula. 

FantaBxna,  Fantasma.  Disen,  che 
de  nott  86  ved  i  fantasma  in  quel- 
la  eh:  Si  buooina  ohe  di  notte  in 
quella  casa  oompaiono  i  fantasmi  o 
gli  spettri.  PaH  6n  fantasma :  Pa- 
rer  un  fantasma. 

—  Fantasmagoria ,  Fantasma- 
goria  (1).  Ona  fantasnMgoria  de 
gent:  tJri  andirivieni  di  gente.  / 
fantasmagorii  de  la  lanthma  ma- 
giea:  Le  —  della  idem. 

Fantastegk  (Volg.).  Vedi  Fanr- 
tastiedt  e  derivati. 

FantaBtlc^,  Fantasticare. «  X'^ 
semper  H  a  fantasHch  i  sd  eome- 
<!»»:«  Sta  sempre  fantasticando 
sulle  sue  oomposizioni  dramma- 
tiohe  ». 

— Fantastlcli,  Fantastico. «  Tut- 
to  robba  fantastiea  eh*  el  se  erea 
Ut  de  per  lu)in< Tutte  idee  fanta- 
stiche  che  si  crea  da  %h ».  « I/h 
6na  mhzza  matta  fantastiea  » : «  E 
una  fantasticona  ». 

Fanteria,  Fanteria.  Soldaa  de 
fanteria:  Soldato  di  fanteria,  o 
Fantaccino. 

Fantln,  Fantino.  Se  Th  minga 
arrit€M  primm  V  ^  8t€M  per  eolpa 
del  fantxn:  Se  il  cavallo  non  ar- 
rivb  prime  la  colpa  fu  del  fantino. 

Fantocc  (P.  N.  entrata  nel  dia- 
letto  dopo  certe  rappresentazioni 
di  £uitoooi  automatioi  di  certo 
Helder),  Fantoccio. 

Faraooian  (In  dis.),  Parabolano. 


(1)  FanUwnagoria  in  fior.  4  nsato  dalla 
gente  civile  e  oolta  a  signiflcare  anche  le 
ereazioni  fantastiche  di  romanti ,  t  rage- 
die,  eco. 


Farabutt,  Farabutto  (X).  «  Mi 
wii  minga  avhgh  a  ehe  fa  eon  quell 
farabutt  »  : «  Non  voglio  aver  a 
fare  con  quel  farabutto  ». «  L*l  on 
farabutt »  : «  E  un  disordinato  >. 

—  Faxabuttk-buttaa ,  Disordi- 
nare. «  Nd'l  fit  che  farabutth  ddve 
el  mstt  %  man  »  :  «  DoTe  mette  le 
mani  e'  non  fa  ohe  disordinare  ». 

—  Farabuttdn,  Gran  farabutto. 
«  lyb  6n  farabutton  de  vun  »  :  «  £ 
un  disorainataccio  ». 

Farasgln,  Faraggine,  Farragi- 
ne. «  G*oo  6na  talfaraagin  de  rohb 
de  fit,  che  soo  nd  de  che  part  vol- 
tamm  » : «  Ho  un  tal  buscherio  di 
faccende  da  sbrigare,  che  non  bo 
da  che  parte  farm! ».  «  In  sul  so 
tavol  gh*^  semper  6na  gran  farag- 
gin  de  liber  e  cart »  : «  Sul  suo  ta- 
volino  o'  6  sempre  una  gran  fa- 
raggine di  libri  e  di  carte ». 

raraon,  Faraone.  (Colto)  I  Fa- 
raon  re  d'Fgitt:  I  Faraoni  re  del- 
TEgitto.  (GiocojVedi  Giceugh.{PT.) 
Var  pussee  dn*  aequa  a  soa  stn- 
gidn  che  ni  tutt  i  ricchezs  del  re 
Faraon  (appross.):  Ploggia  di  feb- 
braio  empie  il  granaio,  Ogni  cosa 
a  suo  tempo. 

Faraonna.  Vedi  Gallinna. 

Faradst,  Ferragosto.  Dd.  el  fa- 
raost:  Dare  la  s&enna  di  ferra- 
gosto. Andd  a  fit  faraost :  Andare 
a  tar  11  ferragosto.  Jja  pianta  del 
faraost  (Grande  rama  verdeggian- 
te  che  i  muratori  mUanesi  metton 
in  alto  delle  fabbriche  nel  mese 
di  agosto)  (appross.) :  Frasconata. 
(Per  similit.  a  quella  de'  vinai 
nor.).  Frasca. 

—  Faraostln,  Un  piccolo  ferra- 
gosto. 

Fard,  Fardo  (2).  «  Oo  faa  vegni 
de  Moka  6n  fard  de  eaffk  propi 
se^j0^»  :  *Ho  fatto  venire  da  MoKa 
un  fardo  di  caif^  di  primissima 
quality  o  numero  uno. 

—  Fard^tt,  Piccolo  fardo. 
Faree  (Volg.).  Vedi  Feree, 
Farfalla,  Farfalla.  Ona  raceolta 

de  farfall  del  Brasil:  Una  rac- 


(1)  T.a  deflnizione  che  ne  danno  i  dizio- 
narii  flor.  e  per  avventara  an  pooo  esa- 
fterata.  In  ognl  modo  da  noi  farabutt  nnn 
e  precisamente :  Omo  eapace  di  qiuilimque 
bcusa  azione. 

(2)  Fardo  manca  ai  diz/  toscanl.  Ma 
pure  i  term,  mercantile  e  fUrdello  6  pol 
il  suo  dimlnntiTO  splccicato. 


FAR 


—  230 


PAE 


colta  di  t'arfaUe  del  BrasUe.  (Fig.) 
«  Quella  donna  Vh  6na  vera  far- 
folia  »  :  «  Quella  donna  h  iin  far- 
fallino  ». 

Farfoili  (D.  Sp.),  Farfocchiare 
(Luoca),  Cianoia^iare.  ikGot^tlfar- 
foia  ^  »  :  «  Che  oiangotta  oostui  %  » 
«  El  farfoia  e  ae  eapisa  nagott »  : 
«  Baloetta  e  non  si  capisce  nulla  ». 

Farfoiada,  Balbettamento.  «  M 
m*it  foM  sii  6na  farfoiada  ehe  oo 
capit  nagott  »  :  «  Mi  feoe  un  ar- 
rumo  di  parole  obe  non  ei  ho  ca- 
pito  un  bel  nulla  ». 

—  Farfdldn  e  Farfol,  Cianoiu- 
glione  e  Tartaglione.  «  Pover  ba- 
gai !  L'^  6n  farfoion  »  :  «  Povero 
ragazzo !  tl  un  cianciuglione  ». 

rarin  (dim.  di  Fd^)^  Manierina. 
«  La  g'ct  dnfarin  graaioa  che,„  » : 
«  Ha  tanta  manierma  che... » 

Farinna,  Farina.  —  bianea, 
aialda,  de  segra,  de  frMna,  de 
luin,  d' armandol,  de  castk^n,  de 
patati,  de  Unosa,  eee.:  Fanna  di 
grano,  di  granoturoOj  di  se^ale^ 
di  grano  saraceno,  di  lupini,  di 
mandorle,  di  veocia,  di  castagne, 
di  patate,  di  linseme.  I/h  tutta  for- 
rinna  bonna  de  fh  qnoceh :  ^  tut- 
ta fava.  (Fig.)  «  Qtthta  VI  minga 
farina  del  to/)»:4(Codesta  o  Que- 
sta  non  h  farina  del  tale  o  del 
suo  Bacco  ».  (Pr.)  Santa  Caterinna 
porta  el  saceh  ds  la  farinna  (ap- 
pro89.) :  Se  annuvola  suUa  brina 
aspetta  V  acaua  domattina.  La 
farinna  del  diavdl  la  va  tutta  in 
ertisca :  La  farina  del  diayolo  non 
fa  pane. 

—  Farlnee  (in  dis.),  Farinaiolo 
e  Farinaio  (dove  si  teneva  la  fa- 
rina dai  nonni).  Anddk  in  farinna: 
Sfarinare. 

—  Farln^tta,  Codetta,  Tritello. 

—  Farlnon  (Di  fungo),  Fari- 
naccio. 

— -  Farinds,  Farinoso. «  Stdpomm 
Vh  /arino*  *  :  «  Questa  mela  non 
ha  sugO)».  Uga  farinosa  o  moli- 
nara:  Idem. 

FariOBU  (Specie  di  tabarro,  in 
dis.),  Fen*aiolo. 

Farlsee,  Fariseo.  Faeeia  de  fa- 
risee  :  Viso  da  fariseo. 

Famesla  (Volg.  id.).  Vedi  Fre- 
nesia, 

Farsa,  Farsa  (1).  Dopo  la  com- 

U)  Farsa  la  flor.  ha  an  tignlfleato  che 


media  gh'  h  sia  dna  farsa  de  guii 
de  quarant'ann  fd :  Dopo  la  com- 
media  venne  la  larsa.  ma  di  quelle 
che  hanno  tanto  di  barba.  |  In- 
triso  (dei  cuochi)  La  farsa  per  /d 
i  mondeghilH:  L'intriso  per  le 
polpette. 

—  Fara^tta  e  Farsettinxia,  Idem, 
Idem.  Ona  farsktta  graziosa  :  Una 
graziosa  farsetta. 

Farsli  (Specie  di  vivanda),  Pol- 
pettone  (in  dis.). 

Fasan,  Fagiano.  Fcisan  o  gall  de 
montagna:  Fagiano  o  gallo  di 
montagna.  —  de  la  Chinna:  della 
China.  «  Std  manz  Vh  <hi  vera  fa-- 
san »  :  «  Questo  lesso  pare  un  fiir- 
giano  ».  Froll  come  6n  faaan:  Frol- 
\o  come  un  fagiano. 

—  Fasanilla.  Fagianella  e  Gal- 
lina  prataiola. 

—  Tasanott,  Fagianotto.  «  Oh 
che  bhll  fasanott  d'mi  fia&u  »  :  «  Oh 
come  h  grasBoccino  quel  bimbo  ». 

Fasclcol ,  Fascicolo.  On'  opera 
che  venfoRuraafascieoi:  Un' opera 
che  si  pubblica  a  fascicoli. 

Fascioolitt,  Fasoicoletto. 

Fasosu,  Fagiolo.  FastBu  horlott^ 
de  V  acquiUif  quarantin,  ecc,:  — 
apponi,  dalPocchio,  colla  buocia 
teuera.  Mis  e  fasneu:  Riso  e  fagioli. 
Fh  ffio  i  fasoeu :  Sgusciare  i  fa- 
gioli. (Fig.)  Insacea  ifa*<Ku  (ca- 
valcando):  Rinsaccarla.  Kangih 
in  coo  i  fa^aeu  a  vun :  Mangiare 
la  torta  in  capo  a  uno.  « JUl  m'a 
daa  6n  fasaeu  soft  el  barbozss » 
(volg.):  «Mi  diede  un  sorgozzo- 
ne  ».  «  Cosse  gh'h  f  S'doppa  i  fa- 
sceu  f  »  :  «  Che  c'^  %  Cascan  le  vi- 
nacce  al  fondo  ? » (Granelli  di  galli) 
« In  la  minutta  mhttegh  di  crhst, 
di  iilon  e  di  fasneu  /  »  :  «  Nel  boiv 
bottino  mettici  creste  e  granelli ». 

—  Fasorada,  Fagiolata  (3)  (Piat- 
to  di  fagioli  cotti),  Mangiata. 

—  Fasorin,  Fagiolino  (2).  Onfa- 
sorin  coU  in  del  padellin  Vh  rar 
el  brmud :  (nenia  per  jragazzi)  (ap- 
press.)  Padre  guaroiano  ^  cre- 
sciuto  un  f rate  (canzoncina  quan- 
do  s'aggiunge  acqua  al  brodo). 


a  Milano  non  e  usato,  ehe  da  gente  oolta 
o  civile.  Vuol  dire  cosa  che  flnisce  in  una 
buffonata. 

(1)  Fagiolata  in  Flor.  Rignifloa  pure  :  di* 
■corso  o  flcrittura  insulsa. 

it)  FagioKni  Bono  a  Fir.  i  noairi  cw^ 
nitt. 


FAS 


—  281 


FAS 


—  Fasoron,  GroBso  fagiolo.  V^ss 
6»h  hon  fasoron :  Essere  iin  bam- 
booeiotto. 

Fa4R,  Fasoio.  On  fctss  de  legna : 
Un  —  o  una  braociata.  On  f ass  de 
leana :  Un  quintale  di  legna.  An- 
da  Id  tome  6n  fass  de  squell :  Ca- 
der  oome  corpo  morto.  « J^Z  V  it 
toU  8ii  in  d*6n  jass  » : «  Lo  raooolse 
in  Tin  i&BGio>.  Fit  de  ogni  hrha 
fass:  Fare  d'oeni  erba  fasoio.  (Ti- 
pogr.)  «  TvM  Vimpagin€ta  el  m*  d 
andaa  in  fass  » :  «  Tutta  V  impa- 
ffiiiatarami  and6  a  fascio*.  N.  fr. 
aal  latino :  Per  fitss  e  per  nefas  : 
Per  fas  e  per  nefas. 

Fassa,  Faseia.  On  fi(Bu  in  fos- 
sa: Un  bambino  in  fascie.  Av^ 
eonossuu  vnn  o  vunna  in  fossa : 
Aver  conosointo  uno  o  una  fin  da 
bambino.  (Pr.)  J5^W  in  —  hruU  in 
wasza>  Idem.  \  (Strum,  musio.) 
^  fass  del  viortn.  del  violdneell: 
Le  feuscie  del  violino,  del  violon- 
cello. (Architettura)  li'ascie.  I  ^S^oM 
fossa:  Sotto  fascia.  Mandd  6n 
ffiamol,  iin  liber  sott  fossa:  Man- 
dar  un  giornale,  un  libro  sotto 
fasoia. 

—  FasBJiHuaa,  Fasciare.  A  fas- 
sail  elpiang:  A  rifasciarlo  piange. 
«  lyt  fassao  sii,  per  fass  el  hUl  vUr- 
Un*:  «c  E  strimmzito  ».' 

—  Fassacda,  Fasciaooda.  <A- 
dess  ehe  gh'h^  de  moseh  mhttegh 
i  fassaeoa  ai  eavai  » :  «  Ora  one 
non  ci  sono  piii  mosobe  metti  i 
fasoiaooda  ai  oavalli ». 

—  Fassadura,  Fasciatura.  *0'dn 
faa  la  fassadura  a  la  ferida  » : 
«  Gli  ban  fatto  la  fasciatura  alia 
fenta».  |  (Peso)  La  fassadura  de 
queU  edr  de  ligna  Vi  de  tant :  Su 

2uel  carro  stanno  tanti  quintaU 
i  legna. 

—  Fassascla,  Fuciaccia  (1),  Roz- 
za  faseia. 

—  FasB^tta,  Fascetta.  «  El  porta 
la  fasseUa  per  fit  el  bell  vitin  » : 
«  E^  porta  la  fascetta  o  il  busto  per 
fare  la  vitina  o  il  vltino  o  per  oom- 
parire  smibo  ».  Infassetta:  In  bu- 
sto. «  Lo  m'  h  eomparsa  davanti 
in  fasseUa  » :  «  La  mi  comparve 
dinanzi  in  busto  ».  |  (De'  bozzoli) 


(1)  La  fueiaecia  o  fuseiaccia  *  piuttosto 
qaella  soiarpa  ehe  i  bambini  portano  in 
▼lao  —  ed  i  pnre  quella  de'  pubblioi  fan- 
sioB^ri :  la  tcUtrpa. 


OalUU  con  la  fasseUa:  Bozzoli 
coll'  incavo.  |  (De'  legatori  di  li- 
bri)  Bracbetto.  Bisogiw,  fagh  6na 
fassHia  a  std  volumm :  Ci  va  mes- 
sa  una  bracbetta. 

—  Fassettera,  Fasoettaia. 

—  Fassettiima,  Fascettina. 

—  Fassera  (^Cerohio  della  for- 
ma fresca  del  oacio  lodigiano), 
Cercbio. 

—  Fasainna,  Fascina,  Fastello. 
Fassinn  de  prestinee :  Fascine  da 
fomaio.  Fd  su  i  fassinn:  Aifa- 
stellare.  Benedl  con  Vasphrges  de 
fctssinna:  Benedire  uno  col  ma- 
nioc della  granata.  Fassinna  de 
Spagnoeu:  II  caminetto  delle  lu- 
certole.  P.  £. :  Scaldass  a  la  fas- 
sinna di  SpagnoRu:  Soaldarsi  al 
sole  o  al  caminetto  deUe  luoertole. 
(R.  St.)  A  Porta  T6sa  i  Milones 
nel  48  se  batteven  mandand  avanti 
di  fassinn:  Nelle  5  giornate  a 
Porta  Vittoria  si  battevano  man- 
dando  avanti  delle  fascine. 

—  FasBlnin,  Fascinetta.  «  Se  te 
voeutt  ehe  la  Ugna  grossa  la  se 
pizza  mhttegh  sott  6n  fassinin  » : 
«  Se  vuoi  one  la  legna  grossa  pi- 
gli  fooo  o  avvampi  mettici  sotto 
una  fascinetta  ».  2  fassinin  per  i 
bagatt:  I  mannelletti. 

—  Fasainott,  Fascinotto. 
FassdiL  (p.  Fr.).  lH.fr,:Ala  son 

fasson:  Alia  carlona. 

Fastidlf  Fastidio.  Dh  fastidi : 
Dar  fastidio  o  molestia.  Fit  far- 
stidi :  Fare  fastidio.  «  Doo  fastis 
difin  « Scusi,  le  do  fastidio  ?» 
F^«  Vomm  ai  trentatrii  fastidi: 
Uom^  carico  di  fastidii.  Fastidi 
fatt  in  lit:  Fastidio  fatt'  in  Ih. 
Ma/ndit  via  i  fastidi :  Scacciare  la 
maUnoonia,  i  pensieri.  «  Ad^s  si 
ehe  sont  in  d'6n  hell  fastidi  » :  «  O- 
ra  si  obe  mi  trovo  m  un  bell'im- 
piccio  I »  «  TiButten  minga  de  sii 
fastidi  » :  «  Non  pigliartene  di  oo- 
desti  fastidii  ».  «  Von  quell  dribi- 
ra  Uf  te  ris'det  de  av^h  di  gran 
fastidi  >  :  «  Con  quel  gingulino 
tu  risicbi  di  trovarti  male  ».  Dii 
fastidi  a  mangiit  semper  la  stes- 
sa  robba:  II  mangiar  sempre  la 
stessa  cosa  d^  — .  Fastidi  grass : 
Dispiaceri  imma^inarii.  Vegni 
grass  in  di  fastidi :  Ingrassare 
ne'  dispiaceri.  «  Mi  de  sli  fa- 
stidi gke  n'oo  minga  » :  «  Di  co- 
desti  fastidii  o  sopraccapi  io  nr 


FAS 


2S2  — 


FM 


ne  ho  panto  ».  Vorenn  minga  de 
—  :  Non  voler  Bopraooapi.  T(bu 
6n  fcutidi  a  vun:  Levar  una  bri- 
ga  a  uno.  (Pr.)  Impard,  el  mestee 
del  pret  Pagott,  ehe  Vh  de  Ubuss 
faattdi  de  ru^ott :  Vedi  Fagott.  1 
faatidi  in  quit  ehe  fdt  diventd,  gris : 
I  dolori  abbreviano  la  vita.  A 
mori  se  va  f<Bura  de  tutt  i  fastidi : 
Chi  muore  esce  da'  ^ai  o  da  ojcni 
guaio.  I  (Svenimento)  in  Ala  sciora 
gh?  I.  vegnuu  fastidi  »  (la  came- 
riera) :  «  Alia  signora  ^  yenuto  uno 
Bvenimento  ».  «  Me  sant  sentii  a 
vegnl  come  6n  poo  de  fastidi » : 
«  M'^  yenuto  un  giramento  di  capo 
ehe  non  ti  so  dire  ». 

—  FasUdlds,  Fastidioso.  «  Gome 
te  sMt  fastidios  car  el  me  ficeu  > : 
«  Oh  ngUolo  mio  quanto  sei  fa- 
stidioao  ». 

Fatal,  Fatale.  «  Quell  eolp  el  ah'h 
staa  fatal  yn  « Quel  colpo  gli  ^ 
stato  fatale  ». 

—  Fatalista,  Fatallsta.  (Civ.) 
JVapoleon  primm  Vera  fatalista: 
Napoleone  primo  era  fatallsta. 

—  Fatalitaa,  Fataliti^.  «  Fata^ 
litaa  Tceur  ehe,,,  » :  «  Fatalitk  yuo- 
le  ehe... »  Otia  vera  fatalitaaf: 
Una  yera  fatality  I 

Fatlcato,  Affaticato.  ^Delpolin 
mangia  sem^per  el  fatieato  o  la 
parte  faticata  >:  «  Del  dindo  o  tao- 
chino  scegli  sempre  la  parte  affa- 
ticata  ». 

Fatdv,  Fatuo.  (Di  persona)  L*^ 
dn  poo  fatoa  ma  I'h  bonna  .*  £]  un 
po'  fatua  ma  bona.  (Di  pietanze) 
Mineetra  fatoa :  Minestra  scipita. 

Fatt  e  Fatto,  Fatto.  M  fatt  sd  : 
n  fatto  suo.  And&  per  i  fatt  sd : 
Andarsene  pe'  fatti  euoi.  Dd  el 
fatt  sd  :  Dar  U  fatto  suo.  Trh  via 
el  fatt  sd :  Buttar  via  il  fatto  suo. 
Mandit  per  i  fatt  sd :  Mandare  pe' 
fatti  suoi.  Sav^  el  fatt  sd :  Sapere 
il  fatto  suo.  Sieur  del  fatt  sS:  I- 
dem.  Vhss  al  fatt :  Essere  al  fatto 
o  informato.  Fdt  6n  fatt  de  fatt : 
Risolyersi  all' improyyiso.  (Pr.)  A 
cercd.  el  fatt  sd  se  fd,  tort  a  nissun 
(appross.)  :  Chi  oeroa  quel  ehe 
non  deye  gli  intrayiene  quel  ehe 
non  crede.  Afd,i  fatt  sd  se  sporca 
minga  i  m^tn  (appross.):  Ognuno 
pub  fare  della  sua  pasta  gnoechi. 
Chi  rindmia  al  fatt  sd  primm.a 
eh*el  m^oRura,  el  m,erita  sul  coppin 
6na  m^zzceura :  Chi  del  suo  si  spo- 


desta  dato  gli  sia  un  mazEO  Fulla 
testa.  ./  fatt  di  alter:  I  fatti  al- 
trui.  Intrigitss  in  difatt  di  alter: 
Metter  il  naso  nei  fatti  de^li  altri. 
La  gent  seria  la  eerea  mtnga  de 
savh  i  fatt  di  eUter:  La  gemte  s^*- 
ria  non  cerca  1  fatti  degli  altri. 
(Altri  modi)  A  la  fin  di  fail :  In 
fin  de'  fatti.  Fatto  sta  ehe:  Fatto 
sta  ehe.  Qu^t  V  e  6n  fait  ehe.,, : 
fi  un  fatto  ehe.  Vegntmm  at  —  : 
Yeniamo  alia  eonclusion«.  On  fatt 
atroee,  terribil,  ridieol,  eee,:  Un 
fatto  atroee,  terribile,  *ridicolo. 
Catth  sul  fatt:  CogUere  in  fli^- 
granti  o  sul  fatto.  Mhtt  o  f>kss  al 
fatt :  Informare  o  essere  informa- 
to. On  fatt  de  fatt:  ITn  fatto  ar^ 
risehlato  o  anehe  Via  di  fatto. 
Ditt  e  fatt:  Detto  fetto.  (Pr.)  I 
fatt  in  mas'e  e  i  paroll  in  fem,- 
min:  I  fatti  son  masehi  e  le  pa- 
role femmine.  J  (Doloe  di  sale) 
«  Sta  minestra  P  h  fatta  » :  «  Que- 
sta  zuppa  h  soiocoa  ».  «  Com^  V  h 
fatt  quel  giovinlnn  «  Corned  stu- 
pido  o  insipido  quel  gioyine  I  » 
(Di  filo)  Colon,  firishll,  seda,  fil 
fatt:  Floseio. 

-—  Fatta,  Fatta,  Compito.  «  Te 
finii  la  fatta  fy^  I  « Hai  finite  il 
oompitof»  I  Ona  zueea  de  sta 
fatta:  Una  zueea  di  questa  fatta. 
Ona  ferida  de  sta  fatta  (eon  re- 
lative gesto) :  Una  ferita  eosl  fat- 
ta. 

—  FattarM,  Fatterello.  «  Te 
euntaroo  6n  fattarel  ehe  m,*h  eor- 
pitaa  »  :  «  Ti  eonterb  un  bel  e»- 
setto  ehe  m'6  eapitato  ».  /  fattor- 
rei  de  eronaea:  1  fattereUi  della 
eronaea. 

Fatt^zz,  Fattezze.  « La  g'ii  di 
bH  fattezz  » :  «  Ha  belle  fattezze  ». 
FeUtezz  de  paisanna  :  Fattezze  da 
eontadina. 

—  Fatteszlnn,  Fattezzine.  «  Che 
ear  fattezzinn  ehe  g'H  fuella  hamr- 
hinna  » : «  Care  fattezzme  di  queUa 
bimba  ». 

FattibU,  Fattibile.  Se  Vh  fatti- 
bil/:  Se  h  fattibile. 

Fatt6r,  Fattore.  Fl  fattor  de 
easa  X:  Il  fattore  di  easa  X.  Con 
quella  faeeia  el  par  6n  fattor: 
Con  quella  faeeia  pare  un  lattore. 
(Pr.)  «  Famm  fattor  trii  agn  e  se 
faroo  maa  et  sard,  m^  aagn » : 
«  Fammi  fattor  un  anno  e  se-  sarb 
poyero  sark  mio   danno ».  (Aiit- 


PAT 


2^  — 


FAV 


met.)  ¥B,ttoTe.  Fattor  delproddtt: 
Fattori  del  prodotto. 

—  Fattoria,  Fattoria  (1).  La  ecua 
del  faUor  Vh  la  fattoria :  In  Lom- 
bardia  si  ehiama  fattoria  la  casa 
del  fiftttore.  _^ 

—  Fattorln,  Fattorino  (2).  « M 
vegnuu  a  trovamm  el  fattor  e  el 
fattorin  » :  «  Venne  a  troyarmi  il 
£ftttoTe  oon  sno  flglio  ». 

Fattnra,  Fattura.  Lavord  afat- 
tura :  Lavorar  a  fattura.  |  (l^ta) 
«  Ji7  m'd  mandaa  la  fattura » : 
«  Mi  mandb  o  presentb  la  fattu- 
ra*. (Sarti)  I  fattur:  fiaccomo- 
datore,  Le  fatture.  M  ^iovin  di 
feUtur  o  taeeonee  :  Raggiustatore. 
OcUd^ra  di  fattur:  Idem. 

—  Fatfenxit  -  nraa ,  Fattnrare. 
JF^tiurii  el  vin:  Fatturare  11  vino. 

— Fattural  (Libro  delle  fatture), 
Gopia  fatture. 

^  Fatturada  (La  lavoratnra 
del  falsare,  fatturare.  vini,  eco.). 

—  Fatturant,  Chi  fattura  yini, 
liqnori,  ecc. 

—  Fattnretta,  Fatturina.  Fat^ 
turinn  depdeeh:  Bricciohe. 

Fatatt,  Fattoto.  Visa  el  fatuU 
de  van:  Essere  U  fattoto  di  al- 
ouno. 

Faya,  Fava.  Boffit  sulla  /ava 
(in  dis.) :  Aver  voce  in  capitolo. 
Ouwldi  ail  la  rata  e  la  fava:  Con- 
tare  per  filo  e  per  segno.  Vor^ 
aav^  la  rava  e  la  fava :  V oler  ea- 
pere  ogni  oosaminutamente,  dall'a 
alia  zeia.  Fava  amert«anna.*  Fava 
amerioana.  «  Z*ii  miss  in  la  seatola 
del  tabaeeh  la  fava  amerieanna  »: 
«  Mise  neUa  seatola  del  tabacco 
la  fava  amerioana  ». 

Fayella,  Favella.  «  Ul  m'd  levaa 
la  favella  » :  «  Dinanzi  a  lui  ho 
TOrduta  la  lingua  ».  (Di  bestiola) 
7>fd  ghe  manea  che  la  favella  o  2a 
paroUa:  Non  gli  manea  ohe  la 
parola. 

Favo  (Malattia  nota),  Favo,  Ve- 
spaio. 

Favola,  Favola.  (Coltoj  I  favol 
de  Eso^p:  Le  fa  vole  di  Esopo. 
«  j^h  diventaa  la  favola  de  MUan  »: 
«  E  diventato  la  favola  di  Milano». 


(1)  Fattoria  in  flor.  ha  tiffnlflcati  anal 
pin  larghi.  £*  ramminlstrazione  del  o  del 
podeii. 

(2)  Fattorino  Invece  In  flor.  d  ragazzo 
dl  botUga. 


—  FaYoletta,  Favoletta.  «  Quhr- 
sta  I'h  6na  t6a  favoletta,  di  la  ve- 
ritaa  »:  «  Codesta  fu  una  tua  fa- 
voletta ;  sputa  o  di  la  veriti^  ». 

Favor,  Favore.  «  Famm  el  santo 
favor  de  anditf<eura  di  pee  »: «  Fam- 
mi  il  santo  favore  di  uscirmi  di 
tomo  ».  Bigliett  de  favor  (per  en- 
trar  in  teatro) :  Biglietto  di  fa- 
vore. Camlddl  de  favor :  GwrnbiiikiQ 
di  favore.  Avhlla  in  favor  (di  sen- 
tenza) :  Averla  in  favore. 

FaYorevol,  Favorevole.  Temp, 
sUzgidn,  dreostanz,  personna,  ece,, 
favorevol:  Tempo,  stagioni,  cir^ 
costanze,  ecc.,  — .  Ona  giomcida 
favorevol  per  via^gid, :  Una  gior- 
nata  bona  per  viaggiare. 

Favori-oril,  Favorire.  «  Ch'  el 
favorissa  »  :  «  Favorisoa  ».  «  Ghe 
rineressaria  nd  de  favoH  a  casa 
mia  /  »  :  «  Se  non  le  ^  di  disturbo 
iavorisca  a  casa  mia?*  El  cavall 
favorii:  II  cavallo  favorite.  JfV*- 
vorii  de  la  fortunna:  Favorite 
dalla  fortuna. 

Fazldn,   Fazione   (P.   N.   Civ.). 

On  paes  pien  def anion :  Un  paese 

lacerate   dalle  fazioni.    I    (Milit.| 

Vhss  defazion:  Essere  ai  —  o  di 

sentineUa. 

—  Fazlonarl  (Milit.).  SentineUa, 
«  Se  ved  pit  el  faeionari  su  V  an- 
gol  de  la  Zheca  »  :  « Non  si  vede 
pill  la  sentineUa  suU'angolo  deUa 
Zecca  ». 

Fazzll  (Volg.).  Vedi  Fadl  e  vo- 
oi  soreUe. 

Faszolitt,  Fazzoletto.  Fazzolett 
del  eoll  (in  dis.):  Fazzoletto  da 
ooUo,  Fazzolett  de  nas:  Pezzuo- 
la  (1),  Fazzoletto  da  naso.  Svenr- 
tola  el  fazzolett  per  saluddt  de  Ion- 
tan:  sventolar  U  fazzoletto  per 
salutar  da  lontano. 

—  Faszolettada,  Colpo  date  col- 
la  pezzuola.  Ona  fazzoUttada  de 
mctgidster:  Una  pezzuola  plena  di 
fragole. 

—  Fazzolettasc,  Fazzolettaocio 
(Pezzuola  di  ootone  molto  grande). 

—  Fassolettin  e  Fassoletton, 
Fazzolettino,  Grande  fazzoletto  o 
pezzuola. 

Febrar,  Febbraio.  (Pr.)  Gennar 
fh  i  p6ntf  febrar  i  e  romp  (manea) 
(appross) :  Gtennaio  ingenera,  feb- 


(1)  Mocicchino  non  lo  si  dice  pifi  da  nes- 
anno  a  Firenze. 


FED 


-2S4 


fSl 


braio  intenera,  marzo  imboc- 
cia,  eco.,  Febbraietto  oorto  e  ma- 
ledetto. 

Fed,  Fede.  In  bonna  fed:  In 
bona  fede.  On  ommde  bonna  fed: 
Un  omo  di  bona  fede.  Vhs  o  v^s 
nd  6n  articol  defed :  Essere  o  non 
essere  articolo  di  fede,  Bisbgnafd. 
6n  att  de  fed  per  credel :  Bisogna 
far  atto  di  fede  j>er  crederlo.  Faa 
edn  la  fed  de  miserabilitaa :  Fat>- 
to  a  gran  risparmio.  iVd  avhgh  nh 


seita:  Fede  di  nasoita.  —  de  bdn 
eostumm :  —  di  buoni  costumi. 
(Pr.)  iVitJ  c  crisHan  chi  nd  q'a  fed 

iin  dia.):  Non  h  cristiano  cni  non 
la  — . 

—  Fedascia  (Molta  e  rozza  fede), 
Fede  cie<Mk,  viva.  (Pr.)  Varptusee 
6n  poo  de  jedaseia  che  tutt  el  litgn 
de  la  bareascia  (appross.) :  Ci  vuol 
fede  Opp.  Ognuno  ha  la  &ua  fede. 

—  Fedel,  Fedele.  On  eompass 
fedel :  Un  compasso  —  o  di  esat- 
tezza.  Ogni  fedel  mineion  el  le  ve- 
deria :  Ogni  fedel  minohione  1'  a- 
vrebbe  capita. 

—  Fedeldn,  Fedelone.  (Marito) 
«  L*h  6n  famoso  fedelon  »  :  «  E  un 
famoBo  ledelone». 

—  Fedeltaa,  Fedelt^.  La  fedelr- 
taa  de  eerti  can  Ve proverbial:  La 
fedeltk  di  cei-ti  cam  i^  proverbiale. 
Oiurd  amdr  e  fedeltaa:  Giurare 
amore  e  fedeltJi. 

—  Fedinna,  Fedina  (1),  Attesta- 
to.  I/a  fedinna  criminal:  L'atte- 
stato  criminale  o  di  buona  con- 
dotta. 

Fel,  Fiele.  On  erisiian  senza  fel : 
Un  omo  che  non  ha  punto  nele 
o  dolce. 

Felice,  Felice.  Felice  come  6n 
ire  lira :  Felice  come  un  papa.  Fdt 
felice  vun :  Far  felice  una  persona. 
Felice  notte! :  Felice  notte.  Fell- 
eenotte  ai  sonaddr:  Felice  notte! 

Fellcltaa,  Felicity.  Fit  la  feli- 
cttoa  d'6n  alter:  Fare  la  fehcit^ 
d'un  individuo.  (Iron.)  «  Oh  che 
felieitaa  /  »  :  «  Oh  che  felicity  I  »  (A 
chi  starnuta,  in  dis.)  «  FelidUm  !  » : 
«  Salute  ». 

—  FeUcltk-ltaa.  (P.  N.),  Felici- 

(i)  Fedina  florent.  corrisponde  invece  al 
nostro  idantxgUon. 


trave  ». 

—  Fenada,  Un  rioolto  di  fieno. 
«  8Van  che  bella  fenada  /  » :  «  Que- 
st'anno  che  bel  racoolto  di  fieno  ». 

Fenolsc  (Tra  rinfingardo^  11  tni- 
scurato,  il  freddoloso),  Impingrito, 


tare.  (Poco  comune)  «  Semm  an- 
daa  a  felieita  i  spiis  »  :  «  Siamo  iti 
a  felicitare  gli  sposi^. 

—  FeUcltaaldn.  {P.  N.),  Felicita- 
zione.  «  Gkefooi  me  felicitasion  » : 
«  Le  faccio  le  mie  —  o  congratu- 
lazioni  ». 

FeUpp  (Vol§.].  Vedi  Filipp.  N. 
fr. :  Pagd,  el  felipp :  Pagare  iI  te- 
statico.  Ddi  6n  felipp:  Dar  la 
solfa  o  uno  schiaifo. 

Fells  (Volg.).  Vedi  Felice,  (No- 
me proprio)  !EI  sur  Felia  :  II  aor 
Felice.  ' 

Felpa,  Felpa.  On  ve«^n<{«/«2pa;  | 
Uji  abito  di  felpa.  Guamisn&i%  de  I 
felpa :  Guarnizione  di  felpa. 

—  Felpaa,  Felpato. 

—  Felpetta  e  Felpdn,  Felpetta 
e  Felpa  dal  pelo  piti  lungo.  On 
pled  de  felpon:  Uno  soiaJle  di 
felpa,  dal  pelo  fitto. 

filter,  Feltro.  Perfb,  i  cappH  se 
dopra  el  felter :  Per  fabbricare  i 
cappelli  si  adopera  il  feltro.  |  (Per 
cola  da  stillar  liquidi)  Feltrino, 
Feltrello. 

—  Feltra-eltraa,  Feltrare.  Fel- 
trdt  i  ^nn :  Sodare  i  panzd  per 
ridurh  a  feltro. 

—  Feltrada.  Feltrln,  Feltron, 
Feltratura,  Feltrino.  Grosso  ieltro. 

Fdmena  (Volg.).  Vedi  Fhmina, 
F^mina,  Femmina.  La  f^mina 
del  Icon  V  h  la  leonessa :  La  fem- 
mina del  leone  h  la  leonessa.  Ciav 
femina:  Chiave  femmina. 

Fen,  Fieno.  —  maggen$[h  e  — 
ostan:  —  maggese  e  asostmo.  — 
terzoBue —  <mar<frcBt«.*  idem.  Sut 
el  fett :  Ribollir  il—.Fdsii  el  fen: 
Raccogliere  il  fieno.  (Fi^.)  Fa  sii 
fen:  Ammassar  quattrini  e  anehe 
Far  sacco.  Voltdi  el  fen:  Bivoltar 
il  fieno.  (M.  d.  d.  fig.)  Fd  o  paia 
o  fen  (appross.) :  O  di  pagUa  o  di 
fieno  basta  che  il  corpo  sia  pleuo, 
Decidersi,  Venire  ad  una  con- 
clusione.  Incontrd  6n  car  de  fen : 
Imbattersi  in  una  difficolt^  o  in 
un   ostacolo.    Mangid  el  fen   in 


FEK 


-235  — 


FER 


finfj^ardo  h  odioso. 

—  Fenci8Cl6n,  Solenue  infin- 
gardo,  Iniingardone. 

Fenean  (D.  Fr.),  Fannullone. 
«  Mi  tCoo  conossuu  de  fenean,  ma 
come  quell  /  »  :  «  lo  ne  ho  oono- 
sciuti  de'  fannulloni,  ma  come 
quello,  mai  I  » 

Fenestra  (Volg.).  Vedi  Finegtra 
o  Tooi  sorelle. 

Feni  (Volg.).  Vedi  Finl,  con  de- 
rivati. 

Fenll,  Fienile,  Capamione-Fie- 
naia.  «  £!  hrusaa  elfenil,  ma  Vera 
assieuraa  »  :  «  E'  bruciato  il  fie- 
nile, ma  era  assicurato  ».  I/ushll 
del  fenil:  L'abbaino  della  fienaia. 
Jja  biiasera  del  — ;  La  tromba 
del—. 

Fenocc,  Finocchio.  On  mazsbtt 
defenocc:  Una  ciocca  di  finocchio. 
lU  fenoee  el  /a  piwct  (pop.) :  II  fi- 
nocchio h  diuretico.  (Pr.)  Ilrba 
bonna  fit  fenoee:  Ogni  erba  si 
conoBce  dai  suo  seme. 

—  Fenocdtt,  Confetti  con  fi- 
nocchio. 

Fentaien,  Fenomeno.  (Colto)  M 
fenomen  de  la  respiraeidn:  II  fe- 
nomeno della  respirazione.  « I/h 
dn  fenomen/  » (pop.) :  «  £  im  case 
strano,  singolare  ». 

— F6nome2ial(P.N.),Feiiomenale. 

F6rroF6r,  Ferro.  Cava  del  fhr: 
Miniera  di  — .  Minera  de  fir :  Mi- 
niera  di  — .  Fhr  crud^  sgreg:  — 
crude.  Fir  reeott :  —  ribolfito.  Fir 
lavoraa:  —  lavorato.  Fir  polii: 
—  pulito.  Pontf  strada  de  fhr: 
Fonte  di  ferro  e  strada  ferrata  o 
di  ferro.  (M.  d.  d.  fig.)  Visa  o  vlss 
minga  de  flrr:  Essere  o  non  es- 
sere  di  — .  Digeri  anea  el  — ;  Di- 

ferire  anca  il  — .  Sealdasa  i  fir : 
liBcaldarsi.  Visa  corns  l*  or  e  el 
fir:  Etser  come  dall'oro  al  — .  Fit 
6na  carta  defhr:  Far  un  contrat- 
to  di  — .  La  ealamitta  la  Hra  el 
fir:  La  calamita  attrae  il  ferro. 
Fh^  6n  fhr  (di  ragazza) :  Far 
nno  scappuccio.  I  (Ferramenta) 
M  legnamm  el  eosta  tant,  e  el  fhr, 
ehe  ghe  va  dent,  tant:  L'ossatora 
yale  tanto  e  la  ferratura  tanto. 
Fhr  a  tee:  Ferro  a  T.  |  (Utenaili) 
I  fir  del  mestee:  I  ferri  del  me- 
Btiere.  (Fig.)  «  Ah  ghe  v<eur  di  al- 


ter  fir,  ear  el  m,e  fiosu  » :  «  Eh  si, 
ci  vogliono  idtri  pretesti  o  ragioni, 
figlio  mio  I »  I  Fir  de  sdprlss,  de 
eanettd,,  ece. :  Ferro  da  stirare,  da 
spianare,  da  arroocettare.  ecc. 
Fir  de  vnaniscalch  per  i  bottdn  de 
fa&ugh:  Ferro  da  manisoaloo  pe' 
Dottoni  di  fooo.  Fir  per  ferra  i 
i  eavai  o  Fir  de  cavatl:  —  di  ca- 
vallo.  Mudagh  i  fer  a  6n  cavaU : 
Rinchiodellarlo.  Fir  de  brasedt 
(panattieri) :  Attizzatoio.  Fir  de 
eerusich:  Ferri  chirurgiei.  Fir  del 
foaoraa :  Paraoenere  o  Capilbco 
(vivo  in  alouni  paesi).  —  de  por- 
pigliott :  Le  staccine.  1  fer  di  tetid: 
Ferro  da  tende.  Fir  rdtt:  Sferre, 
Ferravecchio.  Fntragh  nanea  per 
fir  rdtt :  Entrarci  come  il  prezze- 
molo  nelle  polpette.  Vorl  natiea 
6na  robbaperflr  rdtt:  Non  voler 
d'una  cosa,  neanohe  gratis.  Per 
fir  rottn'  Per  la  controoassa.  Mett 
in  del  cavagn  del  fir  rott:  Mette- 
re  nel  dunenticatoio.  Quill  del  fir 
rdtt:  Venditore  di  sferre.  |  (Ceppi) 
Condannit  ai  fir  in  vitta  (in  dis.): 
Oondannato  in  vita  ai  ferri.  Cote- 
letta  ai  fir ;  Bisteoca. 

—  Ferr^ir-erraa,  Ferrare.  Ferrdi 
6n  cavall:  Ferrare  un  cavallo.  — 
eont  i  ciod  de  giaez :  —  a  ghiacoio. 

!^Ineceu  sont  ferraa,  g^oo  cent 
ira  in  del  borstn  » :  «  Oggi  sono 
ferrato  a  diacoio ;  ho  cento  lire  in 
tasca  ». 

—  Ferrada,  Ferrata,  Inferriata. 
Jja  ferrada  di  cantinn :  L'infer- 
riata  alle  flnestre.  Ona  ferrada  de 
Ugn:  Un'inferriata  di  legno.  Col 
musdn  a  la  ferada :  Dove  si  vede 
il  sole  a  scacohi. 

—  Ferradella,  (Picoola  leggera 
inferriata),  Gratioolato. 

—  Ferradnra,  Ferratura.  Tant 
in  m^edesinn  e  tant  in  ferradura 
(di  cavalli) :  Tanto  in  rimedii  e 
tanto  in  ferratura. 

—  Ferrament,  Ferramenti  ©Fer- 
ramenta. 

—  Ferrarizza,  Ferraveccia  (1), 
Negoziante  in  ferramenta.  Botr- 
tegadeferrarlssza:  Bottega  di  fer- 
rarecce,  Magoncina? 

—  Ferrasza  e  Ferrazzetta,  I- 
dem. 


(1)  Ferraneccia  In  florent.  i  pinttosto  11 
oomplMBO  di  lavori  in  ferro  p«r  nso  ru- 
ral e  o  domestioo. 


FEE 


-^236 


t^^ 


—  Feree,  Fabbro-ferraio.  M 
fio&u  che  tira  el  mantes  del  fertt : 
II  ragazzo  ohe  tira  il  mantioe  al 
fabbro.  (Pr.)  Dal  feree  nd  toetdt, 
dal  spesiee  nd  rn^tt  in  hoeca:  1- 
dem.  I  Fong  feree:  Fungo  por- 
cino. 

—  Ferrera,  Ferriera.  MHt  sk 
6na  f err  era :  Metter  su  una  fer- 
riera. (La  moglie  del  fabbro  for- 
raio). 

—  Ferrett,  Ferruzzo,  Ferretto. 

—  Ferrltt,  Ferretti. 

Fera,  Fiera.  /  fSr  in  di  petes 
van  gib:  Le  fiere  scadono.  Min- 
eiona  la  — ;  Minchionar  la  fiera. 
Agonia  de  la  fera:  Lo  scorcio 
della  iiera.  In  sul  hdn  de  la  fera : 
Nel  pid  bello  della  fiera.  Mercant 
in  fera:  Vedi  Gioeugh.  Forestee 
che  ven  a  la  fera:  Fieraiuolo. 

—  Ferascloeula,  Fieruccia,  Fie- 
rucola.  «  I/h  6na  ferasciceula  de 
poceh  »  :  «  fe  una  flerucola  ». 

Feri-erli-erlB8,  Ferire.  «  L*l  rer- 
staa  ferii  al  hrazz  »  :  «  Fu  ferito 
nel  braccio  ».  (Fig.J  Feri  la  fan- 
tasia:  Ferire  la  fantasia.  «  Sta 
parolla  la  m*h  ferii  » :  «  Questa 
parola  m'ha  ferito  o  mi  fece  ma- 
raviglia  ».  Tra  mort  e  ferii  gh*l 
nissun:  Tra  morti  e  feriti  non  c'6 
rimasto  alouno  o  Un  gran  chiasBO 
per  una  cosa  da  nulla.  (Pr.)  MH 
vhss  ferii  che  mort :  Meglio  oento 
feriti  che  un  morto. 

—  Ferida,  Ferita.  Ona  ferida 
de  poceh:  Una  ferita  da  pooo. 

Ferxna,  Ferma.  «  Jja  m%a  ferma 
V  ^  de  duu  ann  »  (militare) :  «  La 
mia  ferma  ^  di  due  anni  ».  Can 
de  fermxi:  Cane  da  fermo.  La 
ferm^  di  gahUl  (in  dis.  -  R.  St.) : 
L'appalto  delle  gabelle  d'in  illo 
tempore. 

Fermli-emiaa-ermasB.  «  I/oo 
fermaa  in  strada  e  g'oo  ditt...  y> : 
«  L'ho  fermato  neUa  strada  e  gli 
ho  detto...  »  iiL'oo  pregoM  defer- 
mass  »  :  «  Lo  pregai  di  fermarsi  ». 
«  Ch'el  se  ferma  chl  a  fit  peni- 
tema  »  :  «  La  si  fermi  a  fare  peni- 
tenza  con  noi  ».  «  Ferm,a  queU*an- 
tiport  cont  el  tappell »  :  «  Ferma 
quell'usoio  col  marmino».  <n  Fer- 
ma, fermaa  /  » :  «  Ferma,  Ferma  I  >. 
«  L'an  fermaa  ch^el  scappava  >  : 
«  L'knno  ohiappato  o  arrestato  ehe 
fuggiva  ».  (Cacoia)  ^  Se  te  vedes- 
set  el  m,e  hraceh  come  el  fermaa  /» : 


«  Se  tu  vedessi  U  mio  bracco  come 
ferma  o  come  pimta». 

—  Fermantiport,  Marmino.  (Ar- 
nese  per  tener  aperto  1'  nscio) 
« Mhttegh  el  fermantiport  o  eZ 
tapphll »  :  «  Metti  il  marmino  al- 
Fuscio  ». 

—  Fermacaddnn,  Fermacorde 
(Orologio). 

—  Fermada,  Fermata.  JEH  treno 
el  fh  6na  ferm,ada  de  vint  mintUt 
a... :  II  treno  fa  una  femaata  di 
venti  minuti  a...  «  Qtiand  el  leg, 
ogni  tant  el  fit  6na  ferriMida  »: 
<c  Quando  legge,  ogni  tanto  fa  una 
fermata  ». 

—  Fennadinna ,  Fermatina. 
«  Fhm,m  chl  6i\>a  fermadinna  a 
bev  dna  staffa  »  :  «  Facciamo  qui 
una  fermatina  o  posatina  a  beme 
una  staffa  ». 

—  Fermai,  Fermaglio.  Flfermai 
della  campanna :  H  termaglio  della 
campana. 

—  Fermament,  Fermamente. 
« Jft  eredi  fermament  che...  »: 
«  Credo  fermamente  che...  » 

—  Fermap^  (Traversina  di  legno 
nelle  rampe),  Cordone.  (Anche  di 
pietra  in  strada  ripida)  Cordone. 

Ferment,  Fermento  (Colto)  « In 
la  sodetaa  X,  gh'h  6n  poo  de  fer- 
ment »  :  «  Nella  societa  X,  c'e  un 
po^  di  fermento  ».  «  —  gh[^  m4>lto 
jerifnent »  :  «  —  c'fe  un  bolli  boUi  ». 

—  Fermentii-entaa.  La  hirra 
Vh  adree  a  fermentit:  La  birra 
sta  fermentando.  Vin  ferm,ent€ia  : 
Vino  ribollito.  Birra  ferm^ntada: 
Birra  fermentata.  | 

—  Fermentazidn,  Fermentazio-    i 
ne.  La  fermentaaidn  de  la  pasta, 
della   Inrra,   delVuga  schiseiada:    , 
La  —  della  pasta,  della  birra,  del- 
Vuva  pigiata. 

Ferxner  (D.  Fr.),  Appaltatore  di 
gabelle  (in  dis.J.  «  vun  di  sd  anr- 
tenati  Vh  staa  jermer  del  sal  soU  | 
ai  Spagnoeu  »  :  «  Uno  de*  suoi  an- 
tenati  lu  appaltatore  del  sale  sotto 
gli  Spagnuoli ». 

Ferxnezza,  Fermezza.  On  omm 
che  o'd  de  la  fermezza:  Un  omo 
che  ha  della  lermezza.  «  Ouarda 
che  ferm,ezza  sta  man ;  come  la 
trem,a  minga  /  »  :  «  Gruarda  che 
fermezza  questa  mano.  Come  non 
trema ! » 

—  Fermo ,  Fermo.  ( Sost. ) «  Sta 
nott  i  guardi  de  finanza  dn  faa 


FER 


—  237- 


FES 


4Jn  fermo  de  tdbdLcch  -»  :  «  Questa 
notte  i  finanzieri  hanno  fatto  un 
ehiappo  di  tabacco  ».  (Agg.)  L*  o- 
rolog  7'  h  fermo  :  L'orologio  h  — . 
Fermo  in  di  sd  opinidn:  Fermo 
neUe  sue  opinioni.  (A  ragazzo) 
«  Std  fermo  6n  minutt » :  «  St^  bo- 
no se  puoi». 

Femabucch,  Femanbuco,  Yez- 
zino. 

Fem6  (Sorta  di  liquore)  (P.  N.), 
Fernet. 

Femesia  (Volg.).  Vedi  Frenesia. 

Fers  e  Fels,  Morbillo  e  Rosolia. 
«  Gh*k  doM  fiBura  i  fers  > :  «  Gli 
Tenne  il  morbillo  ».  If  els  taechen  : 
II  morbillo  h  conta^oso. 

Fertada  (Volg.).  vedi  FHUada, 

Fesa,  Spiochio.  Fcia  a  fesa: 
Fatto  a  spicehi.  La  fesa  de  vit^ll : 
II  culaecio  o  Spicohio  di  vitella. 
Fesa  d'ai :  Spicobio  di  aglio.  —  de 
nds:  —  di  noce.  (Pr.)  El  caeur  di 
donn  V^  afes:  H  cuore  delle  don- 
ne  h  fatto  a  spiocbi  come  il  po- 
pone. 

—  Fesin  e  FesinoBU,  Spiocbietto 
e  Spicobiettino. 

Fascia,  Ninnolino,  Feocia.  «  Te 
see  &na  gran  f^eia»:  «  Sei  un 
ninnolone  ».  Ona  fhscia  ehe  conr- 
elud  mat  nagott:  Un  cempenna. 
I  F^da  de  Voli:  Morcbia.  Fhscia 
de  vassHl:  Fecoia  e  Fondo.  —  del 
vin:  Fondigliolo. 

—  Fesclada  e  Fesciarla,  Infin- 
gardaggine.  «  Lafesdaria  de  quell 
ftoRU  Te  ineredibil » :  «  La  —  di 
quel  ragazzo  h  inoredibile  ». 

—  Fesdon  e  Feacionon,  Cem- 
pennone. 

Fessa,  Sparato^  Fessa  (1).  La 
fessa  de  la  eamtsa:  Lo  sparato 
della  camioia. 

—  Fessin,  Sparc.  /  fessitt  del 
pedagn  di  camis :  Grli  spari  al  basso 
aeUa  camicia. 

F^Bta,  Festa.  Festa  de  Pasqua, 
de  Pentecost,  ece. :  Festa  di  Pa- 
squa, di  Pentecoste.  Dit  i  bonn 
fest:  Dare  le  bone  feste.  Vopo  i 
fest:  Dopo  le  — .  —  de  preehtt:  — 
di  preoetto.  Vestii  de  la  festa :  II 
vestito  dalle  —  o  Tabito  domeni- 
cale.  Gonseiaa  per  i  — :  Conciato 
per  il  cU  delle  feste.  |  (Diverti- 
mento) Festa  de  ball:  Festa  da 


(1)  Festa  oome  il  aa  non  e   ohe  par- 
tleip.  femm.  p«M.  41  ftndere. 


ballo.  Festa  de  ball  in  wMschera : 
Festa  da  ballo  con  mascbfera.  Fe- 
sta in  costum,m, :  Ballo  in  costume. 
(M.  d.  d.)  De  quell  de  la  festa,  P. 
E. :  Yin  de  quill  de  la  festa :  Vino, 
ma  proprio  di  quello...  Fagh  fe- 
sta a  vun:  Far  festa  a  uno.  Fcufh 
la  festa  a  vun  o  a  6na  robba  :  Far 
la  festa  a  uno  o  a  obecchessia,  Uo- 
ciderlo  o  Subare.  Per  eompl  la 
festa  (fig.):  Per  Anire  la  festa  o 
per  ristoro.  Pogd,  de  festa :  Dar  o 
mandar  le  bone  — .  Sonii  de  festa  : 
Sonar  a  festa,  Scampanare.  L^  h 
mhiga  sem,per  festa / :^ on  h  mica 
sempre  festal  Fa  festa  in  di  de 
lavo  (volg.) :  Far  sciopero  o  anehe 
limeoiana.  (Pr.)  Chi  lavora  g'h. 
6na  eamisa,  chi  fit  festa  ghe  Wh 
dd:  Cbi  lavora  na  una  camicia, 
chi  non  lavora  ne  ba  due.  Fpi- 
fania  tutt  i  fest  i  e  porta  via :  E- 

?ifania  tutte  le  feste  manda  via. 
^asseida  la  festa  gabbato  lo  santo  : 
Avuta  la  grazia,  gabbato  lo  santo. 

—  Festln-lnna,  Festino.  On  fe- 
stin  tra  de  nun:  Una  festiociola 
fra  di  noi.  Festin  de  rceuda  (in 
dis.):  Bastr^,  Ballo  a  pago,  Ba- 
strenga  (D.  Fr.)  in  val  di  Cbiana. 

—  Festaioeura,  Festiociola.  Ve- 
di Festin. 

—  Festdn,  Gran  festa.  Quella  de 
ea^a  F...  Vh  stada  4n  feston:  I- 
dem.  (Come  veglione  in  dis.)  Ve- 
di VMlidn. 

—  Festival  (P.  N.),  Festival, 
Festival  in  piazza:  Idem. 

Fett.  N.  fr.:  Ofie  fett  ehe  f<H: 
(Interc.  intraduc). 

F^tta,  Fetta.  Onafetta  de  manz: 
Fetta  di  manzo  o  targa  (se  h  gros- 
sa).  —  de  nan :  Fetta  di  pane.  O- 
na  fetta  de  m^l&n,  de  per:  Uno 
spiccbio.  —  de  mkzz  (maccell.): 
Mela  di  culaecio.  Fetta  de  fidegh : 
Tagliola.  Fh  fceura  i  fett:  Fame 
tante  fette.  I  «  Casden  pit,  de  fHt »: 
«  Smetti  dal  plantar  carote  ».  Tor- 
idk  gid  a  fett :  Affettare.  A  furia 
de  sdabolad  i  dn  taiaa  a  fett:  A 
furia  di  sciabolate  ne  ban  fatto 
oiccioli  o  li  ban  tagliati  a  fette. 
(M.  d.  d.)  Dhghen  ona  fetta  (1): 
Fugglre,  Andarsene  in  fretta.  «  Mi 
gWen  doo  6na  fUta  » :  «  lo  me  la 


(1)  A  Fir.  c^e  uaa  frase  consimile  :  dam- 

fnene  wui  fetta  oh«  si  dice  per  eelia  a  ohl 

*<  abbia  le  falde  della  glubba  molto  lunghe. 


FET 


—  238  — 


FEU 


fumo  ».  «  Ciappa  sta  fetta  !  » :  Vedi 
Cippelimerli  sotto  a  Cippd.  «  La 
temphsta  la  ciappaa  at  fett  de 
paes  »:  «  La  grandine  yenne  a 
strisoiate  ». 

—  Fettascla  (Spreg.  di  fetta  gra- 
ma), Pettone. 

—  Fettinna,  Fettolina.  Trifol 
taiaa  a  fettinn:  Tartufi  tagliati  a 
fettoliue.  J^ettinn  de  vittell  in  ba- 
gna:  Fettoline,  Lonze  di  vitella 
m  umido. 

FettlnoBU.  On  fettin<BU  depomm, 
de  pan :  Un  tagiolino  di  mela,  di 
pane. 

—  Fett6n.  (M.  d.  d.)  Mend,  el 
fetton:  Faticare,  lavorare  a  maz- 
za  e  stanga,  Menar  la  lonza  (in 
die.))  Dimenar  le  nespole,  Sfan- 
gare.  (Malattia  dello  zoccolo  equi- 
ne) Fettone  (T.  di  maniscalchi). 

Fever,  Febbre.  —  frhdda,  sear- 
lattinna,  acutttty  de  latt,  pettechial, 
terzanna  e  quartanna:  Febbre 
fredda,  scarlattina,  acuta,  puerpe- 
rale,  petteccWale,  terzana  e  quar- 
tana.  Fever  manginna:  La  con- 
suma.  P.  E.:  4<M  g*  d  la  fever 
matvginiia,  alter  che  hally* :  «  Egli 
ha  in  corpola  consuma».  Ona  fe- 
ver de  eavall:  Una  febbre  da  leone 
o  Un  febbrone  da  cavallo.  Avegh  la 
fever  adoss :  Avere  la  febbre,  Star 
con  la  febbre.  Bon  per  la  fever: 
Febbrifugo.  Sentiss  i  sgrisdr  de 
fever:  Sentir  i  brividi  della  feb- 
Dre.  I  fever:  Le  febbri.  «li'd  ciap- 
paa i  fever  de  la  maVaria  »  :  «  Gli 
prcse  la  febbre  miasmatica  o  aiv- 
che  al  plurale  le  febbri  miasma- 
tiche  ».  (Pr.)  La  fever  bartolascia 
cont  6n  Ihgn  la  se  deaeaseia  (ap- 
prosB) :  Avere  la  febbre  del  ciu- 
co  o  de'  rosiochioli  o  del  burro.  Bi- 
sogna  guarnd  semper  quaieossper 
la  fever  (D.  Fr.) :  Bisogna  sempre 
serbarsi  una  pera  per  la  sete.  La 
fever  eontinda  la  mazza :  La  feb- 
ore  continua  ammazza  Vuomo. 
La  —  quartanna  i  giovin  i  e  ri- 
sanna  e  ai  vice  la  ghe  fd  send  la 
campanna :  La  febbre  terzana  o 
quartana  il  veccbio  ammazza  e  il 
gioTine  risana. 

—  Feyerascla,  Feveretta,  Fe- 
yerdn,  Febbrettaocia,  Febbretta, 
Febbrerella,  Febbriciattola,  Feb- 
brone e  Febbrona. 

—  Feyerds,  Pebbricoso  (Non  eo- 
mime),  Febbricitante. 


F6ud,  Feudo.  (CIt.)  L'cibolizi^n 
di  feud :  U  abolizione  de'  feudi. 
(Scnerz.)  «  Eeco  i  me  feudi  »  :  «  £e- 
CO  i  miei  feudi ». 

Feudatarl,  Feudatario.  (Colto)  / 
feudatari  del  m^dio  evo:  Idem. 
Feudatari  de  Novhghen:  Si  snore 
di  maggio.  «  JSl  deputaa  de  ehi,  VI 
lu  el  feudatari  del  paes  »  :  « II  no- 
stro  aeputato  h  il  feudatario  del 
paese  ». 

Flaa,  Fiato.  Avlgh  el  ficia  curt: 
Manoar  il  fiato.  Ciappd  ficta .-  Ri- 
pigliar  fiato.  Fd  b6n  el  jieta ."  Fa- 
re buon  klito.  L'h  6n  buttd  via  el 
fiaa:  £  fiato   buttato  ,via.  S%ittd 
via  el  fiaa:   Sprecar   il    fiato.  A 
perdita  defiaa:  A  perdita  di  fiato. 
Maneam.ent    de  fiaa:    Ajisima  e  : 
Asma,  Fiato  grosso  e  Fiataccina  ' 
(meno).  Spuzzd  el  fiaa:    Pnzzare  i 
il  fiato.  Tegnl  el  ficM:  Trattenere 
il  — .  Tird  el  fiaa:  Ansimare.  (Pie.) 
«  ^2  m'd  faa  tird  el  fiaa  »  :  «  Mi 
feoe    aspettar  il   denaro ».     Tird 
Vultimjiaa:  Mandar  rultimo  iiato 
0  respiro.   Tird  sii,  el  fiaa  di  e€d- 
ca^n :  Ansimar  forte.  Tutt  in  d*dn 
fiaa :  In  im  fiato.  /  strument  dt 
fiaa:  Strumenti  a  fiato.  (M.  d.  d. 
fig.)  Fd  tegnl  el  fiaa:  Allungareil 
oollo  a  uno.  Leva  eljiaa :  Mozzare 
il  fiato  o  respiro.  Tcru  sii  a  fiaa: 
A  respiro.  (It*.)  Fin  che  qh'h  fiaa 
gh*  h  vitta :   Finch^  o'  h  nato,  c*  h 
speranza.  (Malattia  di  equini)  Bol- 
saggine. 

Flacca,  Fiacoona,  Fiacca.  «  G'oo 
adoss  dnagran  fiaeca  »  :  «  Mi  sento 
indosso  la  fiaocona  o  una  gran  s  vo- 
gliatiira)».  Ciappalla  eon  tuttafifie- 
ea  o  Batt  la  Jiaeea :  Procedere 
oolla  piiL  gran  nemma,  a  due  soldi 
la  oalata.  Parld  eon  tutta  fiaeea  : 
Parlare  con  tutta  fiaeca  o  eon 
tutta  fiemma.  ||  (Sulla  pelle)  «  Me 
sont  seottaa  e  m' h  vegnuu  sii  la 
fiaeca  »  :  «  Mi  son  scottato  e  mi  e^h 
levata  la  vescica  o  una  cocciola ». 
«  G*oo  di  fia>cch  sott  a  lapianta  di 
ply^:«.  Ho  delle  bolle  sotto  la 
pianta  de'  piedi ».  (Di  donna)  «  Z/^ 
ona  fiaeca  »  :  «  E  una  fiacoona  ». 

Fiaccaree  (Volg.  in  dis.).  Vedi 
Brumista. 

Fiacch,  Fiacco.  «  Me  senti  fiacehj 
fieiech  »  :  «  Mi  sento  assai  fiaeco  ». 
Fd  i  robb  de  —:  Far  le  co^e  dft 
svogliato.  Elsur  Orctei-^:  \Jn  cen- 
cio  molle.  Latt — :  Latte  anacquato. 


riA 


—  289  — 


FIA 


—  Flacc6n,  Fiaocone. 
Flaccher  (in  dis.),  Fiacchere.  / 

brutntn  dn  abolii  %  fictcher :  I  brum 
hanno  aboUto  i  fiaooheri. 

—  Fiacdierista  (D.  Fr.),  Fiac- 
elieraio  (in  die.). 

Fiadii,  Fiatare. «  Ldssemfiadit* : 
«  Lasoiami  riliatare  ».  JJcuisafiadd  i 
eavai  :  Lasoiar  rifiatar  le  bestie. 
«  J^  fiada  nanea  » :  «  Non  ri- 
fiata  ».  I  (Sliatar©)  «  Si6  sigher  el 
jiwoUi  de  tutt  i  part  »  :  «  Questo 
sigaro  sfiata  da  ogni  parte  ». 

—  Fiadada,  Fiatata  (1).  ^Lhs- 
sent  dagh  6na  fiadiiday^ :  «Lascia- 
mi  rifiatar  un  minuto)>. 

—  FiailadlTiiia,  Fiatatina. 
Flad6  (Fessolino  nel  miiro  per 

lo  Boolo  deU'acqua.  T.  di  mnra- 
tori),  Colatore. 

Fiammenglilnna,  Ciotola,  Sco- 
della.  Ona  fiammenghinna  de  mi- 
nestra:  Una  Boodella  diminestra. 

Flamma,  Fiamnta.  A  fctugh  e 
fiamm:  A  fuoco  e  fiamma.  Fd, 
fiamma:  Sfiammare  e  Sfiaooolare. 
(Fig.}  Seniiss  i  fiamm  a  la  facda : 
8entir  le  vampe  al  viso.  «  Coni  i 
oee  el  huttava  fiAimm  »  :  «  Mandar 
fiamme  dagli  occbi ».  |  (Amante) 
Jba  mia  fiam^ma :  La  mia  fiamma. 
I  (Manisoalobi)  « Jf'^  toceaa  de 
tioprd  la  fiMm,ma »  (Balasso  a'  ca- 
Ysuli) :  «  Idem  ». 

—  Flaiimiada,  Fiammata.  «  J  d 
buttaa  8ul  fogoraa  el  n'dk  faa  dna 
fiammada  » :  «  Li  butt5  Bul  oam- 
mino  e  ne  fece  una  —  o  un  fal5  ». 
TiBU  su  6na  fiMmmuda:  Prender 
una  bona  fiammata. 

—  Fiammadlnna  e  Fiaxnma- 
donna ,  Fiammatina,  Gran  fiam- 
mata. 

—  Flammant,  Fiammante.iV€et(fT 
fiammant:  Nuovo  di  zecca. 

—  Flammascia ,  Flammetta , 
Flammoima,  Fiammettlna,  Fiam- 
mona,  Fiammetta,  Fiammolina. 

Flancb,  Fianco.  Con  di  gran 
fianeh  o  senea  fianeh:  Con  bei 
fianobi  o  senza  fiancbi.  Slargass 
in  di  fianeh:  Farei  posizione  mi- 
gUore.  Mhttes  ednt  t  man  in  tii  i 
fianeh:  Hotter  le  mani  sui  fian- 
obi.   Voltaat  in  fiuneh:  Dormire 


(1)  Fiatata  e  percib  anche  Fiatatina 
oorrlspondono  inrece  alia  nostra  taffiada. 
P.  E. :  Eteono  eerte  fiaiate  da  queUa  boc~ 


per  fianco.  Cavall  senza  fianeh: 
Oavallo  sgroppato,  stretto  ne'fian- 
cbi.  (Fig.)  Sentissela  a  halt  in  di 
fianeh:  <Duando  la  fame  dice  dav- 
vero. «  Cfhe  V  oo  eontindam^nt  ai 
fianeh  »  :  «  Mi  sta  continuamente 
alle  costole  ».  JEl  fianeh  de  la  car- 
sa:  II  fianco  della  casa. 

—  Flancon,  Gran  fianco. 

—  Fianconada,  Fianconata  (1), 
Fiancata  (Colpo  forte  nel  fianco). 
«  Oo  toll  8u  dna  fianeonada  » : «  Ho 
preso  o  toccato  ima  fiancata  ». 

—  Fiancuu,  Fiancuto,  Con  gran 
fiancbi. 

Flandrlnna  (in  dis.)  e  Sflan- 
drixma.  Vedi  Slbffa. 

Fiapp  e  Fiappo,  Floscio,  Fiap- 
po  ( Arezzo). «  X'e  6na  naiura  fiap- 
jpa  »  :  «  {}  di  natura  floscia  ».'«  La 

8 'A  el  stomegh  tropp  fiMpp  » : «  Ha 
petto  floscio  floscio  ». 
flasca,  Fiasca.  Ona  fiasea  de 
aeid  nitrich:  Una  fiasca  di  acido 
nitrico.  Dit  dnph  in  la  fiasea:  Ve- 
di Slggia.  |  (Lernia) «  Lhssela  st^ 
quella  fiasea  »  :  «  Lasciala  boUir 
nel  Buo  brodo  quella  smorfiosa  ». 

—  Fiascada ,  Smorfia.  «  Mi  me 
pktsen  nd  sii  fiasead  » : «  A  me  non 
piacciono  questi  lezii ». 

—  Fiasch,  Fiasco.  I  fiaseh  t^- 
gnen  duu  liter  e  mhs:  I  fiascbl 
tengono  due  litri  e  mezzo.  Levagh 
Volt  ai  fidseh :  Levar  I'olio  dai  fia- 
scbi.  I  (Teatro)  Ija  eom,m.edia  V  (b 
foM  fia>seh:  La  eommedia  fece  fia- 
sco. I  ( Nel  mondo )  «  Q^el  giomn 
Vi  V  h  faa  fiaseh  edn  la  popola  »  : 
«  Quel  giovine  ha  fatto  fiasco  col- 
la  signorina  ».( Con  donna  libera  > 
«  Oo  faa  fiaseh  » : «  Ho  fatto  cecca 
o  fico  ». 

—  Fiaschetteria,  Fiasobetteria. 
La  fiaschetteria  toseana :  La  fia- 
sobetteria toscana. 

—  Fia8cheggi&  -  egglaa ,  Fia- 
Bcbeggiare. «  QttelVautor  el  seguita 
afiaseheggidb  eh^  V  h  6n  orror  »  r 
«  Quell'autore  continua  afiasobeg- 
giare  cbe  ^  una  delizia». 

—  Flaschitt,  Fiascbetto.  Onfia- 
sehett  el  ten  trii  quart  de  liter:  Un 
fiascbetto  contiene  tre  quarti  di 
litre. 

—  Fiaschetta,  Fiascbetta.  La 
fiasehetta  del  rumm:  La  finsohet- 


(1)  Pianconatai  termine  militare:  spalto 
di  baluardo. 


FIA 


240  — 


PID 


ta  del  rum.  La  fitisehetta  della  p6l- 
ner:  La  fiaschetta  o  borraocia. 

—  Flascdn,  Fiascone.  Onfieiscon 
eh*  el  par  6na  damigianna:  Un 
flascozie  cha  pare  una  damigiana. 
(Teatro)  L'^  staa  6n  jiascdn!:  Fu 
un  fiascone. 

Piaster,  Figliastro.  « I/b,  sposaa 
6n  vhdo'o  e  Va  trovaa  in  casa  duu 
fiaster  che  la  odien  » :  «  Spos5  un 
vedovo  e  trov6  nella  casa  nova 
due  iigliastri  che  la  odiano  ». 

Flbbia,  Fibbia.  Scarp  con  la  fib- 
bia:  Scarpe  colla  fibbia.  On  ne- 
gozzi  de  jiohi  descompagn :  Un  ne- 
goziuccio  da  ferravecchio  o  di 
ferravecclii.  |  Vhs  in  fibbia:  Tro- 
varsi  in  un  orutto  guaio.  «  jydn 
miss  in  jibbia  »  ( quasi  gergo ) : 
«  L'knno  ficcato  in  prigione  >. 

—  FibbUtssela,  Svignarsela.  «  Se 
Vh  fibbiada  sema  dt  creppa  »:  «  Se 
ne  and5  alia  f ranceae  o  Parti  senza 
salutare  ». 

—  Fibbiascia,  Fibbietta,  Fib- 
bidn,  Fibbiaccia,  Fibbietta,  Fib- 
biona  e  Fibbione. 

—  Fibbiatt  (In  dis.),  Fibbiaio 
(in  dis.). 

Ficanas,  Ficoanaso,  Mettibocca. 
«  Qiiell  ficcanas  no  podi  soffriU  > : 
«  Quel  nccanaso  non  lo  posso  sof- 
frire  ». 

Ficc  (Pop.).  Vedi  Fitt.  N.  fr. 
vole. :  Tira  sii  el  ficc :  Tirar  su. 
P.  E. :  «  Tira  minga  su  el  ficc  » : 
«  Tira  su  e  serba  a  Pasqua  ». 

Ficca.  N.  I'r.:  Fcl  la  ficca:  Fare 
dlspetto,  Far  le  ilche  (in  dis.). 

IlccJi-ccaa-ccass,  Ficcare.  (Civ.) 
«  Dove  diavol  el  s'e  ficca^f  * :  «  Do- 
ve diamine  h  andato  a  ilccarsi?  » 
«  Lit  el  se  ficca  depertutt  »:  «  Egli 
ei  ficca  per  tutto  ». 

—  Flccdn,  Piuolo.  M  ficcon  dove 
stdt  ligaa  el  vitellin:  11  piuolo  do- 
ve sta  legato  il  vitello  da  latte.  | 
Gh^era  6n  ficcon  in  la  cadrega  e... : 
Cera  un  piuolo  nella  sedia  e... 

Fida-daa-dasB,  Fidare.  «  if e 
sont  fida^a  de  quUl  baloss  «...»: 
«  Mi  son  fidato  di  quel  briccone  ». 
On  amis  iidaa:  Un  amioo  fidato. 
«  Ofie  fiaaria  anea  m,ia  miee  » 
(pop.) :  «  Gli  fiderei  la  mogliera  » 
(pop.).  jPr.)  Fidass  V  e  ben  e  no 
fidass  Vh  mei:  Fidarsi  6  bene  e 
non  fidarsi  h  meglio. 

—  Fidato  invece  di  Fidaa.  On 
servitdr,  6n  custod  fidato ;  Un  sei*^ 


vitore,  un  oustode  fidato.  Personn 
fidate:  Persone  fidate. 

—  Fidecommiss  o  Fidecoxnmess, 
Fidecommesso.  I  noster  v^ee  far- 
seven  i  testament  pien  defidecontr- 
mess:  I  nostri  vecohi  facevano  i 
testament!  pieni  di  fideconunessi. 

Fidegh,  Fegato.  Av^h  gtuut  el 
fidegh:  Soffrire  di  fegato.  Toeuss 
el  ndegh :  Guastarsi  il  fegato. 
«  Gn*h  m,inaa  perieol  ch*el  se  secU- 
da  el  fidegh  » :  «  Non  c'^  peiicolo 
oh'e'  si  mangi  un'ala  di  legato  ». 
Vhss  dole  defideah:  Esser  di  ca- 
rattere  dolce.  Vess  tutteosur  seMr- 
za  6n'  omhra  de  fidegh :  Easere 
tutto  ouore  senz'ombra  di  invldia. 
Frittura^  seUamm  de  fidegh:  Frit- 
to,  salame  di  fegato.  Fidegh  pien 
de  natt:  Fegato  gangoloso.  (Pig.) 
Avhghel  in  ml  fideghj  vun  :  Aveno 
oaro  moltissimo.  V^  dn  fidegh 
san:  Essere  un  fegato  o  fegatao- 
oio.  Avlgh  el  fidegh  de.,,:  Aver  il 
fegato  di... 

—  Fideghln,  Fegatino.  Ris  e  fin 
deghitt:  Fegatini  nella  minestra. 
(Coraggio)  «  Te  disi  mi  ehe  queiia 
tdsa  la  g'  dk  6n  fideghin,  tna...  »: 
«  Ti  dioo  io  che  quella  ragazza  h 
un  certo  fegatino,  ma... » 

—  Fidegdn,  Grosso  fegato. 
Fidelitt.    vermicelli.    Min^tra 

defidelitt:  Vermicelli  sul  brodo. 

Fido,  Fido.  Fd.fido:l>Kr2k^Ao. 
Dd  a  fido  :  Dar  a  credenza.  (Ko- 
me  di  cane) «  Ven  chl  Fido  »: «  vien 
qua  Fido  >. 

Fieri  (D.  Lat.).  In  fieri:  In  fieri. 
«  Fl  noster  direttdr  %n  fieri,  ehi  el 
sardf  *:  « II  nostro  mrettore  in 
fieri  chi  sar^  1  > 

.  Fiffa.  Paura.  On  ommpien  de 
fiffa :  tin  paurosaccio.  «  JSu  g'aver- 
va  6n  poo  de  fiffa  »:  «  Gli  venue 
il  fischierello  ».  (Pr.)  La  fiffa  la 
fdb  stravedt :  La  battisofiia  e  cat- 
tiva  consigliera. 

—  Fiffdn  e  Fiffondn,  Paurosao- 
cio.  «  Com^  se  fh  a  vess  inse^  fif- 
fon  f  » :  «  PoBsiDile  che  tu  sia  tfuito 
vile?> 

Figat^U,   Fe^atello.   Ofia  biHla 
pUnna  de  flgatei:  Una  tegamata    , 
oi  fegateUi.  (T.  di  spr.)  Cm  fi^Or- 
tell  de  vun :  tin  crostino, 

Fi^h  o  Fich,  Fico.  (Le  piti  note    j 
qualitk)  —  fioron^  madammM,  n6~ 
ghcff  verdoiin,   dur^  ece.:  —  fio-   ^ 
roni  o   fiori,   brogiotti,   dottati. 


FIG 


-  241 


FIG 


neri.  verdini,  tortoni.  (Condizione) 
—  seeeh,  con  la  gdtta,  che  dkroa 
la  hocea:  —  secchi,  colla  goocio- 
la,  maturi  o  oolla  camicia  di  fur- 
fJEOite.  ^M,  L*  e  diventada  6n  figh 
seech*',  «  La  sora...  s'^  fatta  un 
fico  secco  ».  Ndvari  on  figh  shcch: 
Non  valere  un  fioo  secoo.  Fiha 
de  figh:  Beata  di  fiohi.  Bari  de 
figh:  Barlozzo  di  iichi.  OandoliU 
de  figh :  Granelli  di  iico.  N6  vari 
6n  figh  :  Non  valere  un  — .  (M.  d.  d.) 
Satva  la  panseia  per  ifigh:  Ser- 

■"""[.  Ca>  ^ 


bar  la  pancia  ai  Hchi.  Oalidi  in  gul 


oere  all'amico,  spicchio,  ecc.  Yedi 
Amis.  I  figh  an  de  vess  Idngh  de 
eoll  e  rati  depUl:  II  Hco  amadue 
cose:  camicia  di  fiu'fante  e  collo 
d'impicoato  Opp.  II  fico  h  jjreli- 
bato  se  di  pitocco  ha  il  saio,  il 
collo  di  impicoato  e  il  cul  di  ma- 
rinaio.  Togn  pela  rogn,  pela  fi^fh, 
eapitani  di  formigh  (Appross.) : 
Capitano  Beppe  o  de'  lanzi  (1). 
I'igh  d' India:  Fico  d'India.  Vivee 
de  figh:  Fioaio  (Siena),  Yivaio  di 
fichi  ^ir.). 

—  righee,  Ficaio.  In  giardin 
g'oo  6n  fighee  larghissim  ehe  me 
jarh  quaranta  chili  »  .* «  In  giar- 
dino  ci  ho  un  ficaio  che  mi  dar2^ 
non  meno  di  40  chilogr.  >». 

—  Fighera.  Vedi  Fighee, 

—  Flgl&^tt  e  FlgheUin  e  Flgon, 
Fichino.  Ficone.  |  (Nasucoio)  itiL'e 
&n  fighett  d'6n  ficRU  »  : «  E  un  na- 
Buccio  ». 

—  Figdn  (Volg.)  Ficone  (per 
grosBO  nco),  (T.  di  spregio)  Fi- 
C080,  Ficone.  (In  dis.  ma  usato 
dal  Lasca  in  un  buo  scritto)  Ca- 
morro. 

Flffnra,  Figura.  Fii  bella,  brut- 
to,  b€mnaf  eaiiiva  figura :  Fare 
bella,  brutta,  buona,  cattiva  figu- 
ra. Fd,  6na  bella  figura :  Fare 
beUa  comparita.  Fdt  la  primma 
figura  :  Far  la  prima  fifj^ra.  Fi- 
gura gotiea :  Figura  gotica.  JRob- 
oa  ehe  fit  figura :  Kbba  che  fa 
companta.  I^d  dna  figura  de  eie- 
eolatee:  Fare  una  figuraccia  o  una 


(1)  Nelle  ftiMl  flor. :  Capitano  de*  lanzi: 
Persona  tadicia  •  che  beve  molto.  La  pre 
M  del  Capitano  Beppe :  Un  guadagno  da 
anna. 


figura  del  Callotta.  (Pr.)  Ineoeu  in 
figura  doman  in  aepoltura:  Oggi 
m  fij^ura  domani  in  Bepoltura.  fl 
(Arti)  Mttdr  de  figura:  Figurista. 
«  /  figur  in  sto  quader  in  minga 
a  post »  :  «  Le  figure  in  questp  di- 
pinto  non  hanno  i  piedi  a  segno  ». 
Spega^ddt  la  figura:  Percotere 
nel  viso.  Ritrait  in  mhzzafiqura: 
Ritratto  in  mezza  figura.  f  (Ballo) 
Figurante.  In  del  hall  n<Buv  gh'e 
iantifiaur:  Nel  ballo  novo  ci  sono 
molU  fi^nu'S'nti.  MUtea  in  figura : 
Mettcrsi  in  figura.  /  figur  %n  del 
cottiglidn:  Le  figure  del  cotiglio- 
ne.  ^  I/h  chi  domdt  per  fi-gura  »  : 
«  £  qui  di  spolvero  o  a  mosti'a 
0  ci  Bta  per  ngura  ». 

--  FUrur^-uraa-urass,  Figurare. 
«  Figuret  che  »  :  «  Figui*ati  che  ». 
«  Oortve  la  figura  pdltd  quella  ca- 
setta  sulla  montagna  » :  «  Come  fi- 
gura bene  quella  casetta  aulla 
montagna  ». 

Fignrascia,  Figuraccia. «  L'dtfaa 
6na  figurascia »  (brutta) :  « 1  ece 
una  nguraccia  ».  ^  El  fa  la  sda  fi- 
guraccia >  (Bella) : «  Fa  la  sua  com- 
parita ». 

—  Flgnr^tta,  Figuretta. 

—  Fignrln,  Figurino.  El  figu- 
rin  di  mod :  II  figurino  delle  mo- 
de. Anddt  vestii  eom^  (hi  — .*  Parer 
un  — . 

—  Flgnrlflta,  FiguriBta.  «  L'h  dn 
bravo  figuriata  »  :  «  £  un  bravo  fi- 
gurifita  ». 

—  Figuronna,  Figurona.  Vedi 
Figurascia  2."  Bignii. 

—  Flgnrlnna,  Figurina.  Q2iell  di 
figurinn:  Lo  Btucchinaio.  Figu" 
rinn  de  terra  cotta:  Figurine  di 
terra  cotta. 

—  Flgurott,  Fiffuro  (1).  « La  s'h 
inamorada  de  qu^l  figuroit  »  :  «  Si 
^  innamorata  di  quel  figure  >. 

Fll,  Filo.  Fil  purgaa,  sbianccMt 

■:F" 


tengiuu,  tuUugvxU'.  V'iXo  cotto,  cu- 
rate, tinto.  agguagliato.  On'asda 
de  fil :  Un^accia  o  una  matassa  di 
filo.  Fd.  gid  fil:  Dipanare.  Trovit 
el  ill  de  I'ascia:  Trovar  il  ban- 
dolo.  I  In  fil  de  m>ort :  In  fin  di 
vita.  MHtes  in  fil :  Rimetterai  in 
ameBC.  —  del  aiscors :  —  del  di- 


(1)  Noto  che  fiffurOj  in  ioscano,  e  ter- 
mine  di  grande  disprezzo  e  signiflca  an- 
che  soggettaccto.  Fxgurott  non  ha  quest  a 
gravita. 


ia 


FIL 


^242  — 


FIL 


scorso.  I  J)di  el  M  a  6n  eorteU :  Dar 
il  filo  a  iin  ooltello.  Phri  elfildel 
discars :  Perdere  il  filo  del  disooiv 
80.  I  Nanca  6n  fil  d'  aria :  Non 
spira  filo  d'aria.  Vegneva  f<eura 
on  fil  d'acqua:  Ne  soaturiva  un 
filo  d'acqua.  On  fil  de  fever:  Un 
filo  di  feobre.  HidoU  a  un  M  (per- 
sona dimaGn*ita  da  male) :  Kidotto 
a  un  filo.  \  On  filde  perla,  de  eo- 
rdi.  eee.:  Una  filza  o  un  filo  di 
perle^  di  coralli.  —  de  east^n :  Re- 
sta  di  castagne.  I  (Stamp.)  Linea. 
I  Fil  de  fer:  Filo  di  ferro.  FU 
d'or:  Filo  d'oro.  —  de  Seozia:  — 
di  Seozia.  I  (Malattia  di  cayalli] 
Fil  mort:  Setola,  Filo  morto.  | 
Formagg  che  fila  o  che  fh  i  fil : 
Formaggio  ohe  fa  le  fila.  |  Fil  de 
vit:  Filare  di  viti. 

—  FUa.  Fila.  In  fila:  In  fila. 
Mattes  in  fila:  Mettersi  in  fila. 
A7iddf(Bura  de  la  fila :  Usoir  daUa 
fila.  Ona  fila  de  earosz :  Una  sfi- 
lata  di  carrozze.  FUa  de  montaffn, 
de  piant,  de  vit,  de  stanss.  de  ea- 
dregh :  Fila  di  monti,  di  alberi,  di 
Titigni  o  yiti,  di  stanze  o  oamere, 
di  sedie.  Ona  fila  de  bosii:  Una 
filza  di  bugie.  —  de  sproposit:  — 
di  spropositi.  |  Balch  de  primma 
fila:  Paloo  in  primo  ordine. 

—  Filk-ilaa,  Filare.  Donna  che 
fila:  Filatora.  Fildt  cdn  la  r6eea: 
Soonocohiare,  Filare  la  rocoa.  — 
la  seda:  Trarre  seta.  On  diseors 
filaa:  Idem.  j[M.  d.  d.)  Mind'lme 
fh  nh  el  me  fila  ofira  (pop.) :  Non 
fk  nh  ficca.  Fit  fila  vun:  Farlo  fi- 
lare. FUa!:  Tela  J  (Del  vino)  Fi- 
lare. (Del  caoioj  Filare).  (Del  ra- 

fno)  Filar  la  tela..  (Delia  lucerna) 
'ilare.  (Del  baoo)  Filare.  Vott  di 
filaa :  Otto  giorm  di  fila.  Zucefier 
—  .*  Zucchero  filato.  Fildt  el  perfett 
amor:  Filar  il  perfetto  amore.  (Fr.) 
L*h  pU  tl  temp  che  Berta  filava: 
Idem.  Vedi  anche  Oamisa. 

—  FUacortdl,  Affilacoltelli. 

—  FUada,  Filata  (1),  Rabbuffo^ 
Ona  filada  de  stanz:  Una  fila  di 
stanze.  ^El  g'di  daa  6na  filada 
terribil:  Idem. 

—  Flladdr,  Filatore,  Profilatoio. 
Filador  de  seda :  Filatore  di  seta. 
(Orefici)  Profilatoio. 

—  IlladordU,  Trattorello. 


(1)  Non  comune ;  meglio  In  oaso  :  S/?- 
lata. 


-^  Filadura,  Filatura. 

—  magna  (Di  viti),  Filare. 

—  FUanda,  Filanda.  Onafilan- 
da  de  cent  e  passa  fornei  o  molin: 
Una  filanda  di  cento  e  piil  naspi. 
Asnstent  de  filanda:  Assistente  di 
filanda.  I  tosann  de  la  filanda: 
Le  ragazze  della  filanda. 

—  nlandee,  Trattore  o  Filan- 
daio  e  Filandiere.  «  Z/' ^  6n  filan- 
der  di  primm  » : «  £  un  grosso  fi- 
landiere  ». 

—  FUaor,  Filaoro  (1),  Filatore 
di  oro. 

FUapra,  Fila. «  G'dn  miss  di  fi- 
laper  su  la  piaga  »  :  «  Gli  kajino 
mesBO  delle  filaoce  sulla  piaga  ». 
I  Sgualdrinella.  ^  M  8*h  iaceeta  a 
queUa  filapra  » : «  S'attaoob  a  quel- 
la  donnucciaccia  ». 

—  Fllaprent  e  FUaprdn,  Pilao- 
cioso,  Ciondolone.  «  Te  vedet  no 
che  te  see  filaprentf  » :  «  Non  vedi 
che  il  vestito  ti  casoa  a  brandel- 

nu 

Filarmonicli  (Amico  della  mu- 
sica),  Filarmonico.  La  soeietaa  fi- 
larmoniea:  La  society  filarmonica. 

—  Filarmonica  e  Fisannonica, 
Filarmonica  e  Fisarmonica.  «c  JSl 
sonna  la  fisarm^onica  a  matt  »: 
«  Suona  Tarmonio  ». 

Filastrocca,  Filastrooea.  «  2>M 
ditt  sii  dna  filastrocca  mai  piit  fi~ 
nida  »  :  «  Reoitb  una  tiritera  che 
non  finiva  piti*. 

Fllatdl,  Pilatoio.  FUanda  efi- 
latdi :  Filanda  e  filatoio.  (Maccni- 
na)  Filatoio.  Chi  ten  6n  filatoi  de 
seda:  Filatoiaio  (in  dis.),  Posses- 
sore d'un  filatoio. 

—  Filatoiada,  Da  filatoio.  Seda 
filatoiada:  Seta  lavorata. 

FUera,  Filatera.  Injilera:  Alia 
fila.  Filera  de  stanz:  Sfilata  di  — . 
«  M*^  capitaa  6na  filera  de  fittur  » 
(In  gioco):«Mi  capitb  una  snlata 
di  figure  ».  Filera  in  del  eotonifi- 
cio;  Filatora  del  cotonifioio. 

Fll^tt,  Filetto.  Av^h  taiaa  el 
fiUtt  de  la  lingua:  Avere  sciolto 
lo  sciUnguagnolo.  H  (Maoell.)  Came 
defilett:  Carne  di  filetto.  |  Mors  e 
fileit:  Morso  e  filetto. «  Tegnel  sul 
filett »  (cavallo) :  «  Reggilo  sul  fi- 
letto ».  n  (Stampatori) «  Mhttegh  6n 
filett  tra  qui  do  righ  che  in  minga 


(1)  Fiktoro  e  in  disaso  ma  lo  si  diwe. 


FIL 


243 


FIL 


gpassicui  »  : «  Metti  una  linea  fra 
quelle  due  righe». 

—  Filettdn,  Briglione. 

—  Filetta  (Sega  a  mano) ,  Gat- 
tucoio.  Filetta  guzza:  Filetto,  Gat- 
tuceio  a  punta. 

—  FileU&,  FUettare.  Filettd  6n 
vestii:  Filettare  iin  abito  o  un  ve- 
stito.  JAvrea  filettada  d^or :  Livrea 
filettata  d'oro. 

—  FUettadura,  Filettatura. 
Fill.  Nel  dettato  id. :  Talis  por- 

tris  talis  fili  :  Talis  pater,  ecc.  e 
nell'cJtro  pretto  latino:  Tu  quo- 
que  fili  mt:  Idem. 

Filldiira  ,  Fessura  ,  Fessitura. 
Chiardit  dent  de  la  filidura :  Guar- 
dare  dal  fessoliuo.  ( Pr. )  Aria  de 
filidura  mhtna  Vomm  in  sepoltu- 
ra:  Aria  di  finestra  colpo  di  ba- 
lestra, 

~  FilldnrlnxLa«  Fessuriua,  Fes- 
sino. 

Flllpp,  Filippo.  On  filipp  de  pes : 
Una  solenne  nsciacquata  o  lavata 
di  oapo. 

FJligranna,  Filigrana.  B6ecol, 
braeeialHt,  eollanna  in  filagran- 
na:  Buocole,  braccialetto ,  vezzo 
in  — . 

—  FlUgranada,  Idem.  Carta  fi- 
ligranada:  Carta  filigranata. 

FUisteo  (P.  N.  del  linguaggio 
artistioo),  Filisteo.  (Che  non  sa 
giudleare  d'arte  nh  che  ha  gustl 
artistici). 

FilodramniatlclL,  Filodramma- 
tico.  M  teater  di  filodratnmatieh 
o  El  Filodrammatich:  U  teatro 
de'  filodrammatici.  On  hravissim 
filodrammatich:  Un  bravissimo 
filodrammatico. 

Filo.  N.  fr.:  Sthin  filo:  Stare 
in  decretis.  TegnX  in  filo  (a  se- 
gno): Tener  in  filo. 

F116n,  Filone.  JSlfilon  deUa  cor- 
rente  d  on  fiumin:  U  filone  del 
fiume. «  Qu^  Vh  6n  filon/  » :  «Quel- 
lo  ^  un  furbaccio  ».  Q  (Miniera] 
«  Cerchen  el  filon  »  :  «  Cercano  il 
filone  ». 

FUosef  (Volg.).  Vodi  Filosof,  N. 
fr.  Yolg. : «  Fa  piesh  ven  minga  chl 
a  famm  el  filosef  » : «  Non  mi  ve- 
nire, ti  preso,  a  far  il  filosofo  ». 

—  FiloBOfla,  Filosofia.  (Classo) 
FiloBofia. 

—  FUoBOf,  Filosofo.  (Colto)  jBo- 
smini  e  Gioberti  in  staa  duu  bon 
filosof:  Rosmlni  e  Gioberti  furono 


due  boni  filosofi.  ( Civ. )«  Oh  mi 
sont  filosof/  » : « lo  sono  filosofo  ». 

—  FilOBOfon,  Gran  filosofo,  Fi- 
losofone.  (Iron. )  «  Sent  sent  el  fi- 
losof on  .' » : «  Senti ,  senti  il  filoso- 
f  one I » 

Filoaomia  (Volg.  id.).  Vedi  Fl- 
sonom^ia, 

Filott.  N.  fr. :  Fit  el  filott  ( al 
bigliardo) :  Fare  la  fila  di  mezzo. 
Far  il  filone.  B  ( Filo  di  corallo ) 
Filotto,  Filo,  Filza. 

FUza,  Filza  e  Infilzata.  MUt  in 
filza:  Infilzare,  Fare  una  filza.  «//'& 
ditt  811  6na  nlza  de  sproposit  » : 
4c  Disse  una  mza  di  spropositi  y^, 

—  Filzetta,  Filzetta. 

—  FllzoBU  e  Filzorln,  Ciocca, 
Filzolina.  On  filziBu  de  eavH:  U- 
na  ciocoa  di  capelli.  Filzo&u  de 
seda:  Mattassina  di  seta. 

—  Filzorin,  Filzolina. 

Fin,  Fine  e  Fino.  A  la  fin.,,  : 
Finalmente.  A  o  in,  la  fin  di  fatt: 
In  fin  di  fatti  o  alia  fin  del  giooo. 
In  fin:  In  conclusione.  In  fin  di 
fin:  AUa  fiufine.  Vhss  in  fin  d'd- 
na  rohba :  Esser  in  fine  d'una  co- 
sa.  La  vedaremm  jpo&u  in  fin :  La 
vedremo  alio  stringer  dei  nodi. 
Aveghen  mai  a  fin :  Non  saperse- 
ne  sbrigare.  ||  Fa  honna  o  cattiva 
fin  :  Far  bona  o  cattiva  — .  Idonn 
in  la  fin  del  niond:  Le  donne  so- 
no il  nnimondo  (Ne'  due  sensi  bo- 
no e  cattivo).  iVStJ  vhssegh  nh  prin- 
cipi  n^  fin:  Non  esserei  n^  prin- 
cipio  ne  fine.  Fit  ona  robha  a  fin 
de  ben:  Fare  una  cosa  a  fin  di 
bene.  A  ogni  bdn  fin:  Per  ogni 
bon  fine.  Avegh  6n  segond  nn: 
Avere  un  secondo  fine.  (Pr.)  Tutt 
eoss  g'ik  fin:  Tutto  a  questo  mon- 
do  ha  fine.  |  Fino.  «  Viii  vedh  fin 
dove  arriva  la  i6a..,»:  «Vogiio 
vedere  fin  dove  arriva  la  tua...  » 
«  Te  vui  ben  fin  a  mai  » :  «  Ti  vo- 
glio  un  bene  immenso  ».  Fin  che 
Ta  dura:  Fin  che  dura.  )  Fino 
0pp.  sottile  Pann  fin,  reff }  or, 
eee.  :  Panno ,  refe ,  oro  fino. 
(Iron.)  «  Quell  Vh  fin  /  » :  «  Bel  mi 
nerbo  I  Bravo  Meo ! »  «  L^h  de  quii 
fin  » : «  £  dei  fini ».  j|  Lavord,  de  fin : 
Lavorare  di  fino. 

Fin&  (Zecca),  Affinare  metaUi. 

—  Finaddr,  AJdnatoio. 
Finad^BB ,   Finora.    « Graaia   a 

IHofinadess  de  sti  robb...  »:  «  Gra- 
zie  a  Dio  fino  ad  ora  di  queste 


FIN 


244  — 


FIN 


cose...  »  i<  L*e  staa  ch\  jinadesB  e 
V  e  voltaa  rin  in  std  moment »: 
«  Stette  qui  fino  a  iin  momento  fa 
ed  6  8caiitonato  in  questo  punto  ». 
Final,  Finale.  La  drammatica 
nceuva  la  voeitr  pii  el  final  d'ejffjttt: 
La  drammatica  nuova  aboli  i  fi- 
nali  a  ett'e tto. 

—  Finaldn,  Un  finale  draatico, 
o,  di  grande  eil'etto. 

Finalinent ,  Finalmente.  «  Fi- 
nalment  do  podiiu...  »:  «  Final- 
mente ho  potato...  »  «  Oheufinal- 
ment  V6o  minga  levaa  la  messaf  »: 
«  Eh  finalmente  non  t'ho  ofteso  ». 

Finamai,  Molto.  « M  me  jna^ 
finamai»:  «  Mi  garba .  o  piace 
molto  ». 

Flnanza,  Finanza.  Fl  minister 
de  Finanza:  II  ministro  delle  fi- 
nanze.  Guardia  de  finanza:  Fi- 
nanziere.  ^  «  I  so  finans  ghe  per- 
metten  minga  de  fa  quella  spesa  » : 
«  Le  sue  renditeo  nnanze  non  gli 
permettono  quella  spese  ».  JBovi- 
naa  in  di  fin  am:  Rovinato  nelle 
finanze. 

—  Finanziari,  Finanziario.  Fl 
Stat  finamiarii:  Lo  stato  finan- 
ziario. —  del  paes,  d'dna  famiqliaf 
d'dn  Comnn:  —del  paese,  d^una 
famigiia,  del  Comune. 

—  Flnanzier,  Finanziere.  Ineceu 
el  mond  Vh  di  finanzier:  Oggi  11 
mondo  ^  de'  finanzieri.  J  (Guardia 
di  finanza)  Finanziere.  l  finanzier 
(in  faa  dnfermo:  I  finanzieri  han 
fatto  un  chiappo. 

Flnca,  Colonnino.  «  Qubst  el  va 
miss  in  la  finca  di  spes  »:  «  Que- 
sto va  messo  nel  colonnino  delle 
spese  ». 

Fln^stra,  Finestra.  —  qitadra, 
solita,  ogival,  a  sesfacutt :  —  qua- 
dra, comune,  ogivale,  a  sest'acu- 
to.  Stdt  a  la  finestra:  Stare  alia 
finestra.  «  Mi  stardo  alia  finestra 
a  vede  eome  van  i  robb  » :  « lo  sta- 
r6  a  vedere  come  si  mettono  le 
cose  ».  D'on  bus  fa  6na  finestra : 
Vedi  Scarpdn.  «  Mangia  sta  mi- 
nestra  o  scuta  sta  finestra  » :  «  O 
mangiar  questa  minestra  o  saltar 
questa  finestra  ».  La  finestra  de  la 
guggia  de  cusi:  La  cruna  dell'ago. 

—  Finestroeu,  Finestrino.  « Fl 
portinar  Vet  miss  el  coo  foeura  del 
finestroRn  del  sd  bus,  «...»:  « II 
portinaio  fece  capolino  dallo  spor- 
tello  del  8U0  sgaouzzino  e...  » 


—  Finestrdn,  Finestrone.  I  fi-  i 
iiestron  eoloraa  del  Domnt  » :  *«  I 
finestroni  istoriati  del  Dome  ».  I 
finestron  del  dorm,itori  di  orhitt: 
I  finestroni  del  dormitorio  dell'i- 
stituto  de'  ciechi. 

Finezza,  Finezza.  «  Stb  pann  Ve 
d'dna  finezza  particolar  >:  «  Que- 
sto panno  h  di  una  finezza  singo- 
lare  ».  |  «  Ch*el  me  faga  la  finezza 
de...  »:  «  La  mi  faccia  la  finezza  o 
cortesia  di  ».  |  «  /n  finezz  ehe  mi 
capimi  minga  )> :  «  Le  sono  ilnezze 
che  io  non  arrivo  a  comprender 
bene  ». 

Fing,  Fingere.  «  Fl  fing  de  rfew- 
ml »:  «  Fing6  di  dormire  ».  «  Fl 
par  content  ma  el  fing  »:  «  Pare 
contento  ma  finge  ».  «  Oo  fingiuu 
de  »: «  Ho  finto  o  ho  fatto  vista  di  ». 
(Pr.)  Chi  nd  sa  fing  nd  set  regnd: 
Chi  non  sa  fingere  non  sa  ro- 
gnare. 

Flnl-nli,  Finire.  Finl  6n  lavora: 
Finir.  Terminare  un  lavoro.  In 
sul  jin\  de  la  giomada:  SulJo 
scoroio  del  giomo.  «(  Oo  finii  eol 
dagh  res6n  » :  «  Ho  finito  col  dai*^ 
gli  ragionc  ».  «  Vui  6n  poo  vedi. 
come  la  va  a  finl  sta  borlanda  » : 
«  Vo  un  po'  vedere  dove  Pandra 
a  finire  codesta  —  ».  «  Dove  dior- 
vol  te  voeut  anda  a  finl  f  »:  «  Dove 
diamine  vuoi  andare  a  batters  ?  » 
Finl  mal :  Finii*  male.  Fini  faeu- 
ra:  Disbrigare.  Finilla  foeura: 
Farla  finita.  Finii  pii :  Non  la  far 
pill  finita.  L*  e  finida:  E  finita. 
«  Finimmela,  nen  » :  «  Finiamola 
una  bona  volta  ».  «  V6i,  flnissela 
de  fdt  la  lira  »  :  «  Finiscila  o 
Smetti  quel  frignare,  friggere,  pia- 
gnisteo*.  Faa  e  finii:  Fatto  e  li- 
nito.  I  Finl  run:  Finir  uno  (Uc- 
oiderlo).  «  Fl  me  finiss  minga  > : 
«  Quell'  omo  non  mi  rifinisee  ». 
«  1/'^  6n  baloss  fa^  e  finii  » :  «  fe 
un Ji)irbante  finito  ».  «  L*h  6n  omm 
finii  ^  .*  «  £  un  omo  finito  ». 

Flnlxnent,  Finimento.  Mhtt  o  ect- 
va  i  finiment  di  cavai:  Vestire  o 
spogliare  i  cavalli. 

—  Flnltlya,  Fine.  «  A  to  finitiva 
shmm  restaa  eont  i  man  vceuiyn 
« In  fin  dei  conti  restammo  con 
un  pugno  di  mosche ». 

Fuina,  Fino.  «  Finna  a  tant  ehe 
te...  »  :  «  Fino  a  che  tu...  »  Finn^t 
mai:  Vedi  in  Fin.  Finna  fino- 
rum.    P.  E. :    L'  ^  6na  robba  ehe 


FIN 


—  245  — 


no 


va  yinna  finorum :  fi  una  faocen- 
da  che  va  all'iniinito. 

FiXLOSOxnia  (Volg.  id.).  Vedi  Fi- 
sotiomia. 

FInt-into,  Finto,  Onfintoprin- 
eipe :  Idem.  Ona  venditaf  6na  do- 
nazidn  finia:  Una  vendita.  una 
donazione  finta.  «  Come  Ve  fint 
qnieiromm  »  :  «  Come  h  finto  quel- 
romo  ». 

Flnta,  Finta.  «  L'd  faa  finta  de 
vedhinm  nd  »  :  «  Fece  finta  di  non 
vedermi ».  (^oherma)  Finta.  (Sar- 
ti)  Finta.  In  minga  scieeocc,  in 
fint :  Non  sono  mica  tasche,  Bono 
finte. 

Flntaria,  Finteria  e  Fintaggine. 
«  Chi  Vh  che  non  ednoss  la  sou  fin- 
taria  /  » :  «  Chi  non  conosce  la  sua 
fintaggine  1  o  Quanto  ^  impo- 
store  ». 

Flntdn,  Fintaecio.  «  Va  viafitv- 
ton  ehe  te  see  »  :  «  Va  via  fin- 
taecio ». 

Flo,  Fio.  Pagdi  el  fio:  Pagar  il 
iio.  B  (Paura)  Fio  fioi  Vedi  Spa- 
ghhtt. 

Fioocii,  Fioccare.  « J^  fioccaa 
sianott » :  «  Stanotte  h  fioccato  ». 
«  El  eomineia  a  fioeea  >» :  «  Comin- 
cia  a  fioccare ».  (Fig.)  Fioecd  di 
leffnad :  Fioccare  le  legnate.  Fioe^ 
cd  di  marengh:  Fioccare  mareu- 

fhini.  Fioeea  gio  i  forestee  a  mucc  : 
'ioccar  i  forestieri. 

-—  Fioeea,  Neve.  (Pr.)  La  fioeea 
desembrina  per  trit  meg  la  eon- 
finna  :  La  neve  di  dicembre  dura 
tre  mesi.  Adree  a  la  fioeea  ven  el 
bhll:  Dopo  la  neve  bon  tempo. 

—  Fioooh,  Fiocco  (1),  Nappa. 
Fioeeh  de  tenda,  de  eossin,  de  ca^- 
sa  de  mort:  Nappa  di  tenda,  di 
cUBoino,  di  bara.  Fioeeh  de  la  zi- 
pria:  Piumino.  El  fi4>eeh  de  la 
seiabola:  Vedi  Dragonna.  Bom- 
haa  in  fioeeh :  Cotone  in  fiocehi. 
(M.  d.  d.)  Andh  e6nt  i  fioeeh :  An- 
dar  co'  fiocchi.  |  (Di  oosa  ecoel- 
lente)  Bada  davanti.  P.  £.:  On 
disnik,  6na  strapuKzadaf  6na  feata 
eoi  fioeeh:  Un  pranzo,  uua  lavata  di 
cfiM90,  una  festa  bada  davanti.  || 
(Macellai)  Chui  p6nta  de  phtt  cdnt 
el  fioeeh:  Una  punta  di  petto  cio- 
cioBa.  (Cavalli)  I  eavai  de  bara 
g*dn  d%  gran  fioeeh  de  pel  in  fin 


(1)  n  fiocco  a  Fir.  h  11  nodo  della  era- 
vatU)  d«ll6  searpe,  ecc. :  ata  •  galla- 


de  la  gamba:  I  oavaUi  de'  grandi 
earn  da  trasporto  banno  de^gro»- 
si  fiocchi  sulle  nocche.  ||  (Cuochi) 
Tir^  al  fioeeh  i  dar  d'oiuv :  Far 
le  chiare  montate. 

Fiocch^tt,  Fiocohetto.  Ifioeehitt 
di  alamar :  Le  nappine  degli  ala- 
mari. 

•—  Flocchettin,  Fiocchettino  e 
Nappettina. 

—  rloccdn,  Fioccone. 

Fioeu,  Figliolo.  Fia^u  legittim  o 
illegittim:  Figlio  legittimo  o  ille- 
gittimo.  —  (motiiVf  bastard :  —  a- 
dottivo.  bastardo.  El  ficRu  mag- 
gior:  11  primogenito.  —  nMssuu 
dopo  mort  el  papd :  Figlio  postu- 
stumo.  «  Car  el  me  fitBu .'  >  :  «  Fi- 
gliolo mio».  Fioeu  unich:  Figlio 
unico.  Fioeu  de  primm,,  de  seeond 
lett:  Figliolo  di  primo,di  secondo 
letto.  FioRU  de  famiglia:  Figlio 
di  famigUa.  (M.  d.  d.f  Canibia  el 
fioeu  in  la  eunna:  Cambiare  le 
carte  in  mano.  «  Ma  mieont  forse 
fioeu  de  la  serva  /  »  :  «  O  io  non  son 
uessuno  ? »  «  ^Z  fio&u  de  me  pader 
el  dis  invcce  o  el  pensa  »  :  « II  figlio 
di  mio  padre  non  dice  cosi ».  «  El 
par  nanea  fioeu  de  so  pader-» : 
«  Non  pare  neanche  figliolo  di  suo 
padre  ».  Fujeu,  ehe  vun  n6  porta 
falter :  Tutti  bambini.  Fioeu  ehe 
ven  via  coma  i  cann  de  Vorghen: 
Avere  de'  figlioli  scalati  come  le 
dita.  MantegnX  el  fioeu  a  eh  de  la 
comaa:  Tener  a  balia  o  far  una 
cosa,  alia  macchia.  Nd  avhgh  ne 
fioeu  ni  ea>gnoeu :  Essere  scapolo  e 
senza  famiglia.  Bieonoss  per  so 
fioeu:  KicouoBcere  per  figliolo. 
Vess  el  fioeu  de  la  gallina  bianca : 
Essere  figlio  doUa  fortuna.  Vlss 
fioeu  de  nisaun:  Esser  figlio  di 
nessuno.  Fioeu  ehe  mangia  in  coo 
i  fasoeu :  Figli  che  mangiano  la 
torta  in  capo  al  babbo.  fPr.)  Chi 
g'a  di  fioeu  tutt  i  boccdn  tn  minga 
soeu :  Chi  ha  figlioli  tutti  i  boc- 
coni  non  sono  suoi.  Donna  gio- 
vina  arent  a  6n  veee  gh^h  fioeu 
finna  sul  t^  (appross.)  :i  Quando 
nascono  pulcini  di  genuaio  ne  va 
pochi  a  salvamento.  /  ,fioeu  in  do- 
lor de  eoo :  Chi  ha  figlioli  ha  duoli. 
«  JHort  mi  h  mort  el pd  di  mhfioetty*'. 
4<Morto  me,  morti  tutti ».  (Fig.) 
«  Semm  tutti  fi^u  di  noster  azion  * : 
4c  Tutti  siamo  figli  delle  nostre  azio- 
ni ».   Vori  insegnd  a  aoa  mader  a 


FIO 


-246  — 


FIO 


fh  fi<Bu :  Voler  insegnar  a'  eatti 
a  rampicare  o  alle  aquile  volare. 
A  regoUt  ficau  V  ^  minga  farinna 
de  til  Hi:  IS  on  h  facile  allevare  ra- 
p:azzi.  (Nel  sign,  di  fanciulli)  Ficeu 
de  tUta:  Baiubino  di  latte.  De 
fi<Bu:  Da  ragazzo.  it  Ma  questi  in 
rohb  de  jioRu  »  :  «  Codeste  son  cose 
da  ragazzo  ».  FioRU  e  put  tc&uien 
sii  tuit  %  fregiii:  Ragazzi  e  poUi 
lion  si  trovan  mai  satolli  op  pure 
imbrattan  la  casa.  Visseome  i 
fi(Bu :  damm  el  mk  belee :  Vedi 
Belee,  (M.  d.  d.)  «  Adksa  te  see  pii 
6n  ficeu  »  :  «  Ora  non  sei  piii  un 
ragazzo  ».  On  stromUl  d'dn  ficeu : 
Un  soldo  di  cacio.  Tomd.'a  di- 
venta  fioeu:  Rimbambire  o  Rim- 
bambmire.  «  Car  el  mk  fioeu  o  hor- 
gai  »  :  «  Figliolo  mio  caro  ».  Vegnl 
8u  inshmma  de  fioeu:  Essere  ri- 
levato  insieme. 


I 


flio  d'un  cane,  Figlio  di  quellal 
igli  di  bone  donne  I » 

—  Fiola.  N.  fr.  in  dis. :  V^ss  6- 
na  o  6n  fiola  mia:  Essere  putta 
scodata. 

—  FI0I&,  Figliare.  «  Me  n*  h  fio- 
laa  shtt  in  cinq'u  ann  » (pop.) : «  Me 
ne  iiglib  sette  in  cinque  anni ».  | 
(Di  gi'ano) «  In  sta  stagidn  el  fiola 
minga  »  :  «  In  questa  stagione  il 
grano  non  accestisce*. 

—  Fiolada,  Ragazzata  e  Bam- 
binata.  Fit  di  fiolad :  Fare  bam- 
binate.         « 

—  Flolanza ,  Fisliolanza.  «  El 
'a  avuu  6na  gran  jiolama  » :«  Eb- 
e  numerosa  iigliolanza )». 

—  Fiolaria,  Ragazzaglia,  Figlio- 
lame. 

—  Flol6n,  Figliolone.  On  hill 
fiolon:  Un  bel  figliolone.  (Escl.) 
«  Ah  fiolon  d'bna  vacea  /  » ( triv. ) : 
«  Ah  Ugliolaccio  d'un  cane  ». 

—  Flolott,  Figliolone.  «  Che  bell 
fiolotl  /  » :  «  Che  bel  figliolone  ». 

—  FlolWt  (P.  N.),  Figlioletto, 
Rabacchiolo  (Lucca).  «  Lrh  6n  bon 
fiolett  comb  » :  «  fi  un  eccellente 
ragazzo  ». 

—  Flolasc,  Figliolaccio.  «  lyh  6n 
bon  fiola^c  » :  «  fi  un  bon  figlio- 
laccio ». 

Flomba,  Paravcnto  e  Scena. 
«  Mitt  la  fioniba  che  me  ven  tropp 
vent>n  «  Metti  il  paravento   one 


roi  ripari  lo  spiflfero  o  che  o'h  oor- 
rente  d'aria  o  tropp'aria  ». 

Fi6r,  Fiore.  Fior  semni  e  fior 
ddppi :  Fiori  scempii  e  nori  aop- 
pii.  FoM  a  fior:  Fatlo  a  fiore.  Ftor 
oianeh  (Scolo) :  Fiori  bianehi.  Matt 

?er  i  fwr:  Appassionato  per  i  — . 
Httor  de  fior:  Pittore  di  fieri. 
Mazz  de  -  :  Mazzo  di  — .  Fiorde 
phsza  o  de  carta:  Fiori  artificialif 
tela  o  carta.  Fhfior :  Fare  i  fieri. 
Cattd,  i  — ;  Cogliere  fiori.  (Fig.) 
« IJh  6n  fior  de  canaia  » :  «  E  schiu- 
ma  di  turfante  ».  On  fior  de  gch- 
lantomm:  Idem.  Fior  de  roboa: 
Fior  di  roba.  —  de  ealdnna,  de 
zolfo,  de  cassia,  eee.:  Yior  di  cal- 
ce,  di  zolfo.  polpa  di  cassia.  «  Z/^l 
6n  fior  d^on  omm  » :  «  E  un  fior 
d'omo  ».  (PrO.  On  fior  el  fh  rninga 
primavera:  Un  fiore  non  fa  ghir- 
janda.  (Carte  da  gioco)  Fieri.  L/om 
de  fior:  L'asse  m  fieri.  |  A  fior  de 
tlrra  o  d*€tcqua :  A  fior  di  terra  0 
d'acqua.  n  ly  I  minga  <m  fior  de 
virtu  » :  «  Non  6  uno  stinco  di 
sante  ». 

Fioraa,  Fierato,  Dipinto  a 
fiori  o  a  fiorami.  Maiolica  fiora- 
da:  Maiolica  fiorata  o  a  fiorami. 

—  Fioramm,  Fiorami.  Carta, 
stoffa,  tapezearia  a  fioramm:  Car- 
ta, stoft'a,  tapezzena  a  fiorami. 

—  Florae  e  Fiorera,  Fioraie 
( Venditor e  e  coltivat.  di  fieri). 

—  Fioraia,  Idem.  Tosannepa^ 
rola  vhgnen  de  Firenze:  Ragazze 
e  parola  ci  vengene  da  Firenze. 

— ■  Florera,  Portafiori.  Ona  fio- 
rera  pienna  de  camllli :  Un  gran 
paniere  pieno  di  camelie. 

—  Fiorett  (Piccolo  fiore),  Fio- 
retto.  (Di  certe  frutta)  Cera,  Rn- 
giada.  |  (Del  vine)  Fiore.  Chut 
bottiglia  col  fiorett:  Una  botti- 
glia  col  fiore.  Zudcher  fiorett: 
Fior  di  zucchero.  I  (Scnerma) 
Fioretto.  J  (Cattolioi)  >d  dn  fio- 
rett a  la  Madonna:  Fioretto. 

—  Fiorettk  (Musica),  Far  delle 
fioriture.  La  PatH  lafioretta  tropp: 
La  Patti  ha  troppe  noriture.  (Bai- 
lo)  «  La  primmxt  ballerinna  lafio- 
retta  come  6n  Dio  »:  «  La  prima 
ballerina  sfioretta  come  un  Dio  ». 

—  Fioretton.  N.  fr.:  Fioretton 
de  robba :  Fiorettene  (1),  Fier  di 


(1)  Fiorettone  per  Ironia  d  detta  a  Pi- 


FIO 


—  247  — 


FIS 


Toba.  Fioretton  de  zueeher:  Pior 
di  zuoohero. 

Fiorl-orU»  Fiorire.  FioA  i 
oliv:  Mignolare.  Fiori  la  ceUeinna 
sul  mur:  Sbullettare.  (Pr.)  Se  sor- 
ran  ros  fi&riran :  Se  son  rose  fio- 
riranno. 

—  Florida,  Fiorita.  Bianeheria 
Florida:  Buoato  candido.  |  Lafio- 
rida  del  pkrsich,  della  brugna  :  La 
fioritura  del  pesco,  del  pnino. 

Florin,  Fiorino.  /  florin  au- 
striaeh  varen  eirea  duu  e  vint :  I 
iiorini  austriaci  yalgono  due  lire 
e  venti  centesimi  d^e  nostre. 

Flor^  (Vols.)-  Vedi  AdoUd, 

Floron  (Ada.  di  parecchie  cose 
e  animali).  Vedi  ai  sostantlyi. 

Fir  (VolgJ.  Vedi  FiL 

Tirajgn.  Filone,  Filare.  Firagn 
de  vU:  Filare  di  viti. 

Fires,  Filides,  Felce.  On  Ueugh 
pien  de  fires  e  de  seothtta:  Una 
sodaglia  plena  o  sparsa  di.felci  e 
di  scope. 

FlrlnflS,  Ghirifforo.  «  Per  firma 
el  fa  &n  firifiss  ehe  niesun  eapiss  » : 
«  Firma  con  un  gbirigogoro  cbe 
nessiino  lef  ge  ». 

FlrlBW,  Filugello,  Filaticcio. 
CalzHt  de  firisell:  Calze  di  fUa- 
tiooio.  Strusa  de  firisell,  Firisell 
strusa:  Bavella  (in  dis.),  Borra  di 

— 'Flrlsella  (in  dis.),  Stoffa  di 
lino  e  bavella. 

—  FlrlBellln,  Filatore  di  filatic- 
cio (Piazza  Fontana). 

Flrlafdrla,  Trapano.  «  Per  slmsit 
st6  Jhr  eh\  ghe  vo&ur  el  —yum Per 
forar  questo  ferro  oi  vole  il  tra- 
pano*. 

Firma,  Firma.  ^MUtegh  la  tba 
firma  » :  «  Mettici  la  tua  firma  ». 
Per  onor  de  firma :  Per  onore  di 
firma.  Jjevd  la  firmed  Levar  o 
protestare  la  firma. 

—  Flrmii^lrmaa-lrmaBB,  Fir- 
mare.  Firrn^  la  sda  eondanna: 
Firmare  la  propria  sentenza.  Fir^ 
maa  Cavour  o  Biectsoli:  Firmato 
Cavonr,  Bicasoli. 

FlrdiL,  Filo.  Elfiron  de  la  s'cen- 
na  o  sehenna  :  La  spina  dorsale. 
Seaveszagh  el  firon  :  Sfilare  nno. 
(MacelL)  Schienale.   *FaU  dd  la 


itoia  la  p«ggiore  qualitk  dt  cenol  icelti 
dfjlft  maaia,  per  la  cart!  era. 


part  del  firon  »  :  «  Fatti  dare  un 
pezzo  deUo  sobienale». 

Fiscal.  Fiscale.  DiriU,  awoeatt 
fiscal:  Diritto,  avvocato  fiscale. 

—  FlscaUzz&-lzsaa ,  Fiscaleg- 
giare.  «i  Per  fisealeggidt  V  el  d6o  a 
pr<Buva  >  :  «Per  fisoaleggiare  te  lo 
do  a  prova*. 

—  nsch,  Fisco.  /  resdn,  %  dir- 
riU  del  fiiseh :  Le  ragioni,  i  diritti 
del  fisco  o  fiscali. 

Fis'cUi-ls'claa,  Fiscbiare.  In  di 
teaUr  de  gent  polida  se  usa  pU  a 
fi^ehid, :  N e'  teatri  dove  va  gente 
ammodo  non  si  usa  piii  a  fiscbiare. 

Flscifl,  Fisoiii.  On  bhll  fiseiu  a 
maia:  Un  bel  fisciil  a  maglia. 

—  Flsciurin  (P.  N.)  Fisoiuino. 
Fls6gli  (Volg.).  Vedi  FisUh,  N. 

fr.  volg.:  Sthfisegh:  Vedi  Freseh. 

Fislcn,  Fisico. 

Fisonomia,  Fisonomia.  «  M  g*dt 
6na  fisonomia  de  bdn  >  :  «  Egli  ba 
una  fisonomia  di  bono)».  Oamifiit 
la  fisonomia  a  6na  robba:  Cam- 
biare  la  fisonomia  a... 

—  Flsonomlsta,    Fisonomista. 
Vhss  o  n6  vhss  fisonomista:  Es- 
sere  o  non  essere  fisonomista.  On 
fi^onom>isia  de  rid:  Un  fisonomi- 
sta de'  miei  stivali. 


Flss,  FisBO  {Kgg,)A  giomo  fiss : 


—  _  impiegaay*  :  «Qi 

to  na  oi  fisso  quelFimpiegato  1 » 

—  Flsslt-lssa-lssas,  jPissare. 
«  J7d  fissaa  de  andd  via  sabet »  : 
«Ha  fissato  di  partire  sabbato». 
«  Fisshmm  6n  d\  in  la  settimanna  » : 
«  Fermiamo  un  giomo  neUa  setti- 
mana  ».  «  O^dn  fissaa  cent  lira  al 
m,es  »  :  «  Gli  ban  fissato  cento  lire 
al  mese  »  :  «  Z/k  qttand  el  se  fissa 
guai  /yua  Quando  egli  si  fissa  in 
un'idea,  guai!». 

—  Flssazlon,  Fissazione  «  Fl  g'h 
6na  fisscusion  »  :  «  Ha  una  fissa- 
zione o  L'orao  sogna  pere  ».  «  Jai 
s*el  comincia  e6nt  6na  fissazion  » : 
«  Se  gli  entra  un'ostinazione...  nes- 
suno  piti  lo  rimove ».  Fissdt  in 
faeeia:  Fissar  in  viso. 

Flstola,  Fistola.  «  Gh'e  vegnuu 
o  Ghe  s'  i  format  6na  fistola  a 
Vano  »  :  «  Gu  ^  venuta  una  fistola 
all'ano  ». 

Flstusciii  (Volg.).  Vedi  Fuslu- 
seih. 

FlU.  Fitto.  ElfiU  de  ch :  La  pi- 


FIT 


—  248  — 


FLA 


gione.  Vd88  6n  fill  de  eh :  Esser 
iin  ftffgravio.  Pitt  de  terra :  Af- 
iitto  di  podere.  Tceuafitt:  Pren- 
der  a  pigione  o  in  afiitto.  SparmX 
eljitt  de  cdbi  Star  in  prigione.  Re- 
8ta  dent  in  del  fitt:  Perder  il 
prezzo  della  pigione.  Ei  fitt  nd'l 
tempesta :  Del  ntto  non  ne  becoan 
le  passere.  |  N.  fr. :  Che  fitt  che 
f6i  ?  :  Che  h  che  non  6 1 

rittivol,  Fittaiolo,  Affittuario. 
On  fittavol  de  la  Bassa :  Vn  ftt- 
taiuolo  della  bassa  Lombardia. 
«  O'oo  i  me  fondi  a  fittavol  e  mi 
ha  rovinaa  »  :  «  Chi  affitta  efitta  ». 
(Pr.)  Fittavoll  de  ris  fittavol  de 
paradis  (in  dis.) :  La  prima  oliva 
e  oro.  la  aeconda  ar^ento.  Se  el 
ris  Vh  huttaa  gid,  nd  el  fittavol 
(Appross.) :  Vino  e  ulive ;   la  To- 


scana  non  trema  (1). 

~"        "        (P,   N.), 


Grosso 


Fittavoldn  ( 
fittaiolo. 

—  Fltti-lttaa,  Affittare.  « Oo 
irovaa  defitth  la  stanza  »  : «  Ho  at- 
iittata  la  stanzas.  Mhtt  fceura  el 
cartell  de  fitta :  Metter  rappigio- 
nasi.  (Di  donna)  «  L'b  de  fitta  »  : 
«  E  disj^onibile  ».  Avh  fitta>a  via  i 
mezzamtt :  Avere  1*  appigionasi 
alia  testa. 

—  Fittanza,  Looazione.  Voltd 
gid  la  fittansa :  Rinnovar  la  loca- 
zione. 

•—  Fittarezza,  Fattoria.  (Poderi 
affittati  a  fittaiolo)  Fd.  anddb  6na 
fittarezza:  Idem. 

Fiumin,  Fiume  uBisen  che  Mi- 
lan^ Vh  sul  fiumm  Olonna  » :  «  Di- 
cesi  che  Milano  sia  fondata  sul 
flume  Olona  »  (Nessuno  se  ne  av- 
vede).  Fiumm  gid  de  corda :  Fiu- 
me gonfio,  straripato.  (Pr.)  Tutti 
fiumm  van  al  mar :  Tutti  i  fiumi 
vanno  al  mare.  (Fig.)  « L*l  6n 
fiumm,  de  eloquknza  »  :  «  fi  un  fiu- 
me di  eloquenza  ».  |i  (Arte)  I  fiumm 
de  I'Areo:  Idem. 

Flacdn  (D.  Fr.),  Bocoetta.  On 
flacon  de  etcqua  de  Coloniay^: 
Una  hoocetta  di  acqua  di  Co- 
lonia. 

FlagloW  (D.  Fr.)  (in  dis.),  Cla- 
rinetto. 

Flan  (D.  Fr.),  Budino.  On  flan 
de  8j»inazZj  de  pornm,  de  terra :  Un 
budino  di  spinacci,  di  patato. 


(1)  Udito  a  Firenz«  df,  JOi  a^^ltQr«. 


Fla&ella,  Flanella.  Ona  eamUa 
de  flanella:  Una  camicla  di  fla- 
nella. 

Flato  e  Flatto,  Flato  (non  p>>p.), 
Rutto.  On  flato  el  se  sent  %d,  el 
roeud  el  se  sent :  H  flato  non  si 
sente,  il  rutto  si. 

—  Flatt6s  Flatulento. 

—  FlattOBitaa,  Flatulenisa. 
Flaut,  Flauto.  Sonaddr  de  flout : 

Suonatore  di  flauto,  Flautista. 

—  Flautada,  Flautata.  Ona  not- 
ta  Hautada:  Una  nota  flautata. 
V68  — ;  Voce  flautata. 

Flemma,  Flemma,  Pausa,  Fdi 
phrd  la  flemma  :  Far  scappare  la 
flemma.  «  Te  sStt  6na  ftenttmi  por- 
ca  »  (volg.) :  «  Sei  un  'inflngaraac- 
cio  ».  «  Guarda  con  che  flemma  la 
ven  » :  «  Guarda  con  che  pausa  la 
se  ne  viene  ». 

—  Flemategh  (Volg.).  Vedi 
Flemm<itich. 

—  Flematicli,  Flenmiatioo,  Pen- 
Bone.  «  Ch^  se  pdda  vhss  flemma'' 
tich  capissi,  ma  eosif^:  «  Flem- 
matioo  s'intende,  ma  a  quel  pan- 
to! » 

—  FXemmatlcdn,  Arciflemniati- 
co.  «  Cossa  te  podet  spettaU  de 
quella  flem,'maticonmi ?  *i  «  Cosa 
puoi  aspettarti  da  quella  flemma- 
ticona?  » 

Flescen,  (D.  T.)  (Legno  da  im- 
pialliciare). 

Flicch-flocclL  (Onomat.  di  lin- 
guaggio  igrnoto).  «  El  faseva  flieeh 
floceh  e  mi  txd  capiva  dna  m^adan- 
na  >  (volg.):  «  Barbu^liava  in  mo- 
de che  10  non  capivo  un'acci- 
dente  ». 

Flizz  (Pop.).  Vedi  Sfris. 

Fllzza  (in  dis.).  Vedi  Frleeiet. 

Flizzon  (iu  dis.h  Vedi  Stdceaddr. 

Flseur  (D.  Fr.).  N.  tr. :  Aequo 
de  millflcmr:  Acqua  di  milleflori. 

Flora,  Flora.  (Colto)  La  fauna 
e  la  flora  d^Itaha:  La  fauna  e  la 
flora  italiana.  ^  Pari  dna  Flora: 
Parer  la  Dea  de'  fiori. 

--  F16re.  N.  fr. :  In  flore :  In 
fiore.  Tomit  in  fiore:  'Tornare  in 
flore  e  anche  in  auge. 

Floss  (Volg.>e  ElOBC  (Civ.),  Plo- 
scio.  Seda  Uoscia:  Seta  floscia. 

Flotta,  ;^lotta  (Civ.).  La  flotia 
italiana  adkss  Vh  vunna  di  met: 
La  flotta  italiana  6  fra  le  migliori. 
I  Ona  flotta  de  gent:  Geute  in 
irotta. 


FLU 


249  — 


FOE 


FlTi8Cl&  (In  diB.),  FruBoiaro. 

F1U88,  FlusBo.  (Civ.)  Fluss  e  rir- 
fliiss  del  mar:  Flusso  e  rifluBSO 
'del  mare.  Jluss  e  riflttsso  de  gent: 
Un  flusso  e  rifluBSo  o  un  andar  e 
venire  di  jsjente.  B  —  de  venter : 
Flusso.  I  (Gioco)  Frusei  e  Flussi. 

Flussibn,  FluBsione  Flussian  in 
di  dent :  Flussione  ne'  denti. 

—  PlUBBlonascla  e  Flusslondtta, 
Flussionacoia  e  Flassionoella. 

Fluta,  (Volg.).  Vedi  Flaut. 

F6,  Fag^o.  Meganditt  de  fd  per 
la  sttta:  Tondelli  di  <—  per  la 
stnfa. 

F6clil.  N.  fr.  dei  vendit.  di  co- 
comeri :  «  Fdchi  ramani  €U  tSeeh  >» : 
«  Bracia  Pistoia  I  Che  oolori  ohe 
sapori !  » 

Fodrk-odraa,  Foderare.  On  pair- 
t6  fadraa  de  seda:  Un  Boprabito 
foaerato  di  seta.  Fodrit  d'aas: 
Federate  di  taTole  o  intavolato. 
(Fig.)  Avhgh  %  orhgg  fodraa  de  pUl 
d'inguill  o  el  eanaruzz  fodraa  de 
toUa:  Avere  gli  oreochi  foderati 
o  la  goia  foderata  di  lamiera. 

Fodritta,  F^dera.  FodrHta  e&nt 
el  pusz :  Federa  oolle  trine.  Cosnn 
sensta  la  soa  fodretta:  Guanciale 
senza  federa. 

Fodrinna  (Inteleiatnra  d'nn'im- 
posta),  Anima.  3fhtt  a  post  i  fo- 
cfrtnn  d'dn  parament:  Incanalare 
1' Anima  d'lin'impoBta. 

Fo(tett  (Pop.)  e  Fo^tt^  Fniati- 
no  (1),  SoudiBoio.  «  La  m*h  eovfi- 
parsa  davanti  in  amaazdn  ednt  el 
fo^  in  many^:  « La  mi  si  pre- 
8ent5  in  amazzone  col  fniBtino  in 
mano  ».  (Qui  h  indicate). 

—  Foettada,  ScudiBciata.  Ona 
foettada  travera  a  la  faecia :  Una 
Boudisciata  sul  viso. 

—  Foettii,  SoudiBciare.  Foetid 
sU:  Soudisciare  con  forza. 

—  Foetton  e  FoeUin,  Frustone 
(GrosBo  frnstino),  Scudisoione. 

Foradmr,  Fodero.  El  fiBuder  de 
la  adahola:  II  fodero  della  soia- 
bola.  I  Letto.  Andii  in  del  fceu- 
der  (yolg.):  Andar  a  dormire. 

—  Foradza,  Fodera.  La  fcevdra 
del  vesHif  del  eapp^,  ece, :  La  fo- 


(1)  Fruftmo  h  meglfo  tenerlo  per  qnella 
specie  di  giovine  galante^  clie  fl  nostro 
popolo  chlama  on  pelaa  o  on  pivill  de  la 
eaviggict' 


dera  del  vestito,  del  cappello,  ecc, 
To&u  vUi  o  rimett  i  /(Bitder :  Le- 
vare  c  rimettere  le  fodere.  La 
ffBudra  deWombrell:  La  sacchetta. 
(Fig.)  ParUi  edn  la  fteudra  :  Par- 
iare  col  ritornello. 

Fodugli,  Fuoco.  —  depaia:  Fo- 
oo  di  paglia.  « -C^^  stOM  6nf<Bugh 
de  pata » :  «  E  stato  un  foco  di 

Saglia  ».  Pizzd.  el  fceugk :  Aooen- 
ere.  Fh,  f<eugh :  Attizzar  il  foco, 
Fhfobwgh :  Accenderlo.  FafcRugk: 
Sparare.  Fh  sott  fceugh:  Kavvi- 
Tare  il  foco.  Fd  su  fceugh :  Attiz- 
zare  il  foco.  Fd  8ii  6n  granftmigh: 
Fare  bon  foco,  gagliardo.  FcRugh 
de  la  miserieordia :  Un  focherel- 
lino.  Lingua  de  fceugh:  Lingua 
di  foco.  Mhtt  a  fceugh:  Metter 
una  oosa  al  foco.  Pien  de  fa&ugh : 
Pieno  difoco.  Romentd  el  fceagh  t 
Coprir  le  bracie  o  il  foco  di  ce- 
nere.  JRugd  sit  el  fmugh:  Sbra- 
ciare  il  — .  Smorzd  elfteugh:  Spe- 
gnere  il  foco.  Taccd  etfoeiigh  (For- 
naoi) :  Metter  foco  alia  <f  Accen- 
dere  la  fomaoe.  Trd  faeugh:  Get- 
tar  foco.  Trd  fo&ugh  da  i  oec: 
Schizzar  foco  dagli  occhi.  Trd 
fceugh  c6nt  i  fir  (di  cavalli) :  Far 
foco.  Fd  fcRuuh  e  fiamm :  Far  foco 
e  fiamme.  Vess  tutt  fosugh :  Avere 
il  foco  addoBBO.  Ctewtea  alfneugh 
0pp.  Std  semper  a  eaval  al  f<Bugh: 
Grogiolarsi  intorno  al  —  e  Covar 
la  cenere.  |  (Militari)  Eserdzi  a 
fcBugh:  Eaer*5izio  a  foco.  Savhstd 
€U  fieugh:  Saper  stare  al  fuoco, 
Arma  de  f<Bugh:  Arma  da  foco. 


__  gatto  _  _  _ 
dava  sul  f(eugh  »;  «  Per  me  an- 
drebbe  sul  — ».  MHt  aequa  sul 
foBugh :  Metter  I'acqua  sul  foco. 
Mint  6na  m^n  sul  —  .•  Metter  una 
mano  nel  — .  Nd  avhgh  nh  f<Bughy 
nk  loBUrOh:  Non  aver  nh  casa,  nh 
tetto.  MHt  troppa  eame  al  fmugh: 
Mettere  troppa  came  al  foco. 
MHt  nd  la  pata  attaeeh  al  fcmgh: 
Non  metter  Pesca,  ecc.  |  «  ^  tae- 
eaa  fceugh  » :  «  Vi  fu  incendio  », 
Gh*  e  anmd  dent  el  fceugh :  Bm- 
cia  ancora.  Vlss  come  la  paia  at- 
taeeh alfoeugh :  Esser  come  Tesca 
accanto  al  foco.  Avlgh  el  —  al 
euu:  Aver  il  foco  al  culo.  (Pr.) 
Chi  n6  sa  fd  fmugh  nd  sa  fa  cd  : 
Chi  sa  far  foco  sa  far  casa.  Quand 


FOG 


—  250  — 


FOE 


el  foBugh  el  hdffa  de  dedree,  o  rolh- 
ha  o  danee:  Idem. 

—  Foghlsta,  Foohista.  —  di 
stradferrad:  —  delle  ferrovie. 

—  rogoraa,  Fooolare.  (Pr.)  Cat- 
tiv  shgn  el  gait  shI  fogoraa:  Gat- 
tivo  sogno  il  gatto  sul  focolare. 

—  Fogh^tt,  Focherello.  «  V6i, 
ehe  foahetti  /  » :  «  Focoeetto  il  ra- 
gazzo I » 

—  Foghettl  (in  dis.)  I  Foghetti 
sostituiti  dai  Mandolinisti. 

FOBUi,  Foglio.  F<Bui  de  carta: 
Foglio  di  carta.  (Stampa)  On  fceui 
de  shdes:  Un  foglio  di  sedici  pa- 
gine.  On  in  f<Bui:  Un  libro  in 
foglio.  H  (6iomale)«Oo  Uggiuu  in 
del  foRui  ehe  »:  «  Ho  letto  nel  fo- 

§lio  ehe  ».  Q  Fmui  de  via :  Foglio 
i   via.  I  (Fig. )  Sj»ored   el  fo&ui : 
Guastar  un  negozio. 

—  Foeuia,  Foglia.  Casciit  ifobui: 
Metter  o  Nascer  le  foglie.  Croddt 
i  f(BU%:  Cadere  le  foglie,  (De' 
gelsi )  Foglia.  Catth  la  ftBuia : 
Bi-uoar-le  foglie  per  i  'baoni.  Ta- 
beiceh  in  f<Buia:  Tabaoco  in  fo- 
glia. Color  de  foRuia  morta:  Co- 
lor di  foglia  secca  o  morta.  FoRui 
de  vit :  Fampani.  FcRuia  de  fidr : 
Petalo.  JJa  famosa  /(Buia  de  figh: 
La  famosa  foglia  di  iioo.  (M.  d.  d.) 
Mangid  la  fo&uia:  Mangiar  la  fo- 
glia o  Capir  I'antifona.  Tremh 
come  6na  fceuia:  Tremar  come 
una  foglia'  o  vetta.  |  (Del  gran- 
turoo)  Cartoeci.  Rupd,  sit  i  fmui 
del  paidn :  Rimover  i  cartoeci  nel 
saocone.  J  Fceuia  d'or,  d'argent,  de 
ramm:  Foglia  d'oro,  d'argento, 
di  rame.  La  foRuia  d%  ephec :  Fo- 
glia. (PT.)Flprimmventelfderod€t 
Ta  foRuia  shica :  Idem. 

Foeura,  Fuora.  Andd.  foeura: 
Andar  fori.  Andh  foeura:  Andar 
in  campagna.  Andct  foeura  de  la 
grazia  di  l)io:  Uscir  dai  gangheri. 
Foeura  de  man:  Fuori  di  mano. 
Foeura  de  moeud :  Fuor  di  modo. 
Foeura  de  lit:  Fuori  di  sh.  Foeura 
per  el  di:  Nel  corso  della  giomata. 
Foeura  per  Vann :  Nel  corso  del- 
I'anno.  Foeura  del  dazi :  Fuori  di 
porta.  Foeura  de  post ,  de  temp : 
Fuori  di  posto,  di  tempo.  inFl  man- 
gia  de  tutt  foeura  ehe  Tinsalatta  » : 
«  £'  mangia  d'  ogni  cosa  tranne 
dell'  o  ehe  l'insalata».  Andddent 
e  foeura  c6nt  el  diseors:  Far  un 
discorso  sconnesso ;  parlare  a  van- 


vera.  Anddfceura  de  eerv^:  XJscir 
di  senno.  Andd  foeura  del  eoo.de 
loeugh,  de  piomh,  di  pee ,  eee,  :  ve- 
di  i  Boatantivi  e  Andd.  CanUMUa 
foeura  di  dent:  Dime  quattro  fuor 
dei  denti.  FaUa  foeura:  Venire  ai 
ferri.  Fd  dent  o  foeura:  O  dentro 
o  fuori.  ad  andh  n^  dent  n^  foeu- 
ra: Star  sospeso,  in  dubbio  o  non 
entraren^uBcire.  FortaUa  foeurtt. 
Scamparla  bella.  Tird  foeura  del 
birlo :  Far  montar  ingran collera. 
Toeu  foeura :  Vedi  Toeu.  Trd ,  e 
trass  foeura:  Vedi  Trd.  Lcusd 
foeura :  Deporre.  P.  E. :  «  Cotnin- 
da  a  fd  com  ;  oo  Utssaa  foeura  el 
gipponin  de  lanna  » : «  Gomincia  il 
caldo;  ho  deposto  il  corpetto  di 
lana  ».  «  2/  ^  stcM  lass€M  foeuret* : 
«  Fu  lasciato  indietro  ».  I}of'mif 
mangid  foeura  (di  oasa  propria) : 
Dormire,  mangiarfuori.  Mhttfoeur- 
ra  di  danee:  Metter  fuori  dei  de- 
nari.  M^  foeura  la  sda  parolla: 
Metter  fuori  la  parola.  Ciamass 
foeura  (non  in  giooo):  GhiamArsi 
fuori.  (  Gioco )  Oiamass  foeura: 
Fuori  mi  chiamo.  JSestd  foeura: 
Rimaner  fuori  ( Gentilomo ).  F^^ 
foeura:  Esser  fuori  (ooi  punti). 
Fann  foeura  6n  liter:  Giocame 
un  litre.  Fann  foeura  6n  omm  de- 
drisz:  Farlo  riuscire  un  brav'omo. 

—  Foeura  via ,  Fuori  via ,  Fo- 
ravia.  JBohba  de  foeura  via:  Koba 
o  merce  di  fuori  via  o  foravia.  Jj'h 
foeuravia  ( in  paese  lontano ) :  £: 
fuori  via. 

Fdflfa  ( Per  paura ).  Vedi  Fif^a. 
Marame.  ^Fl  g*d  daa  tutta  la  foffa 
del  magazzin* :  «Gli  appioppb  tutto 
il  rifiuto  della  sua  mercanzia ». 
«  Sto  tabaeeh  eh\  V  h  f6jfa  b^Ua  e 
bonna  »  :  «  Cotesto  tabaoco  4  del 
I>eggior  scegliticcio  ». 

Fog^-ogaa-ogasB,  Affooare,  In- 
focare.  Food  on  fir :  Infocar  un 
ferro.  « I/'h  fogoM  dent  in ...»  : 
«  E  infocato  nel...>».  Faceia  fogeuia 
per  la  fiver:  Viso  infocato  per 
febbre.  Food  la  carbonera:  Info- 
care  la  caroonaia.    « 

—  Foga,  Foga.  « Troppa,  troppa 
foga  !  »  :  Troppa,  troppa  foga  f  ». 

—  Fogazion  e  Sfogazlon,  Soal- 
mane. 

—  Foghee,  Fornello.  M  foghee 
del  maronee:  II  fornello  del  brucia- 
taio.  FR  foghee  del  tostin:  II  for- 
nello da  caflf6. 


FOG 


—  251  — 


FOL 


)g6B,  Foooso  (Di  uomo  e  di 
oavallo). 

—  'PoghlBtSL,  Fochista. 
Vogn,  Foffigno  (Lncoa),   Ciam- 

belliii.a  (in  disX  Goprioella  (in  dis.J, 
Cosa  fatta  di  nasoosto.  «  G'  oo 
pattra  ehe  m^  nmr\  el  me  faga  di 
jd^gn »  :  «  Temo  che  mio  marito, 
abbiA  qualohe  rigiro  ». 

—  Fogn&-o^maa-ogiiaB8,  Fogna- 
re  (1),  KimpiattaFe.  Fognh  via: 
Nascondere  di  goppiatto.  «Jfa 
g^tarda  in  dove  V  era  fogntta  !  » : 
«  Ma  giiarda  dove  B'era  ficcato  o 
rimpiattato  o  aneht  caBciato  I »  Fo- 
gnMss  de  per  tutt:  Cacciarsi  efic- 
carsi  dappertutto.  |  idJl  g'it  el 
viezi  de  jognit  i  paroll »  :  « Ha  il 
difetto  di  parlare  ool  o  nel  naso  ». 

—  FOffXiattk,  Rimpiattare  e  Fru- 
gaccliiaTe.  «  Oogse  te  seguitet  afo- 
ffnaiUi  H  <tdree  /  »  :  «  G  oe  vai  fru- 
g^acobiando  o  royistando  in  quel 
caeuiettone  ? » 

—  Fognatt6n,  Soppiattone.  Fit 
i  robb  de  fognoMon :  Far  le  cose 
da  soppiattone. 

—  Fognett  e  al  plur.  Fognitt.  / 
fognitt  de  ada  miee :  I  sej^etucci 
di  sua  moglie.  (Se  piii  gravi) :  I  ri- 
^ri. 

—  Fognln,  Naccherino.  « G?ie 
bHl  fognin  /  » :  «  Che  bel  nacche- 
rino ». 

Foffon,  Fooone.  JElfogon  de  la 
pistolla :  II  focone.  «  2?^  piezaa  sv. 
&rt  fogon  »  :  «  Aooese  un  gran 
foeo  ». 

Fdi.  N.  fr. :  Chefitt  ehef6i :  Che 
h  cbe  non  h  %  Dh  el  f6i  al  gatt : 
Mandar  via,  scacciare.  V^s  a  f&i 
(pop.) :  Essere  al  yerde.  Tirdt  vun 
a  r&i  (in  gioco) :  Pelarlo. 

Folitt  (Volg.).  Vedi  Fo^L 

Foln,  Faina.  Sul  aoree  ah'  h  el 
fovn :  C'h  la  faina  sotto  al  tetto. 
Oee  de  foin:  Ocohi  da  faina.  Fac- 
da  de  join :  Mubo  di  faina. 

—  Folnera,  Tagliola.  Beath  in  la 
foinera:  Rlmanere  alia  tagliola. 

—  Foin^tt,  FoUetto.  «  Che  foi- 
nett  d'6n  fiaeu  /  »  :  «  Che  foUetto 
qnel  ragazzo ! ». 

FolOBU  (Specie  di  busecoa),  Cen- 
topelle.  « Al  sctbet  fan  semper  el 


(i)  Fognare  in  fior.  ha  da«  stgniflcati 
differenti  dal  primo  senso  dt  fognd  milan. : 
fare  imaltltol  e  pronnnelar  male :  Moccia  i 
paroU*  —  Fogna,  fognatara,  fognon,  ece. 


foicRu  »  :  «  Al  sabato  c'  ^  la  trippa 
di  centopelle  ». 

Fola,  Fola.  Queata  Vh  dnafola : 
Questa  h  una  tola.  |  Gualohiera. 
(Fr.)  /  atrase  van  a  la' fola*  :  «I 
cenci  vanno  all'aria  ». 

Folad6r(Ammo8tatoio),  Piinone. 

Folc  (Volg.).  Vedi  Fale.  fin  mol- 
te  frasi  pop.  Taiit  con  la  joU :  Di- 
grossare  con  Tascia.  (Fig.)  Taiaa 
gib  c6n  la  folc :  Tagliato  colV  ao- 
cetta.  Fole  di  formee:  Ascia  da 
formal.  FoU  de  taih  strafe  (car- 
tiere) :  Faloe  da  cenci.  Folc  de  taidk 
Vhroa:  Falce  finaia. 

Folc^tt  o  Falc^tt,  Roncola. 
Ciappa  el  falcHt  e  va  a  aegh  6n 
poo  Whrha  >:  «  Piglia  il  falcetto  e 
ya  a  segare  un  poco  d'erba». 

—  Folcln,  Pennato,  Falcino. 
«.  Fl  V  h  mazeaa  ednt  el  folcin  »  : 
«  Lo  fredd5  ool  falcino  ». 

Foldtt  (al  plur.):  Marachelle. 
Fit  di  foldtt  (al  gioco):  Far  le 
marachelle. 

—  Folc^tta  (Macell.),  Coltello 
quadro. 

—  Folcidn,  Coltellaccio,  Faloio- 
ne,  Falce  a  gramola. 

—  Foldtt,  Coperchielle,  Frodi. 
Fd,  i  foldtt  in  g%oeugh :  Barare  al 
gioco. 

Folda  (Volg.)  o  Falda  (Ciy.) , 
FaTda.  N.  fr.  yolg.:  « JT^  tocecia 
de  tirall  per  i  fold  de  la  marain- 
na»:  «( !^  un  omo  che  si  fa  tirare 
la  giubba ».  |  (De'  cappellai)  Fal- 
da. 

—  Foldon,  Faldona  e  ancJie  Fal- 
done. 

Fdlega,  Folaga.  Andii  a  tiragh 
aifolegh:  Andar  atiraralle  fola- 
ghe.  (Fie.)  Omo  astutissimo  (in 
dis.).  Quell  Vh  dnufdlega  » (yolg.) : 
«  Quell'  h  mascagno  ». 

Foldtt,  FoUetto.  m  apirit  fo- 
lett:  Lo  spirito  foUetto.  «i/'^  6n 
folett  d'dn  fioew*:  «  £  un  folletto 
di  ragazzo  ». 

—  Folettin,  Foletton,  Folettaso, 
Piccolo  c  grosso  folletto. 

Folia,  Folia.  « In  pinzza  ah* era 
folia  » :  «  In  piazza  c'era  toUa  », 
Srariaa  la  folia:  Sfollare.  «  G'dn 
dda  i  trii  aegnai  alia  folia  »  :  «  Gli 
han  dato  i  tre  segnali  alia  fol]a...»: 
«  La  folia  la  ae  portava  » :  «  Non 
s'era  mai  yista  una  calca  simile  ». 
(Edificio  a  macchina)  Gualchiera. 

Fdlt,   Folto.   CavH  o  eiii  folt: 


FON 


—  252  — 


FON 


Cajielli  t  sopraooiglia  folte.  On 
bdsch  folt  com'h :  Un  bosco  assai 
folto. 

Fdnd,  Fondo  (1),  A  fond:  A  ton- 
do.  Andib  al  fond :  Andare  al  ton- 
do.  «  Bisdgna  andagh  al  fond  de 
8td  robba  » : «  Bisogna  vederla  flno 
in  tbndo  ».  Manda  a  fond :  Man- 
dar  a  fOndo.  In  fond :  In  fondo. 
«  Porta  gid  atd  eavagn  in  fond 
alia  seala)»:  «  Porta  questo  ©avar^ 
gno  g,i}l  sceso  ».  Anda  in  fond  di 
ealea^n :  Andar  gitl  eiti  proprio  in 
fondo.  «  In  fond  infonapoeu...)*: 
« In  sostanza  poi... »  In  fond  a 
la  eorridora ;  in  fond  del  caasHt : 
In  fondo  al  oorridoio  o  al  oasset- 
to.   Andd  in  sul  fond  de  la  eagsa 

0  del  pozz :  Idem.  HI  bon  V  h  in 
fond:  II  buono  sta  in  fine.  Mar- 
8c\  in  U7i  fond  de  tSr  (in  diB.  o 

§er  R.  St.) :  Marcire  in  un  fondo 
i  carcere.  Tirit  gii  el  fiaa  dal 
fond  di  ealoagn:  Dover  ricattar 
il  fiato.  I  (Di  terra)  Avlgh  molto 
fond  (iin  oampo) :  Avere  molto 
fondo.  I  (Di  colore  in  stoft'e) :  Con 
difiorro88  8ul  fond  negher:  Con 
de' fiorellini  roBsi  eiil  fondo  nero. 
Dal  fond  de  lasehina:  Dal  fondo 
della  soena.  |)  (CeBte,  panieri,  ecc.) 
«  Gh'h  andd,  gio  el  fond  al  eavagn^: 
«  II  cavagno  o  paniere  ha  perdnto 
il  fondo  ».  I  duu  fond  del  vasghll : 

1  due  fondi  della  ootte.  |  (Arma- 
ioli)  In  sul  fond  del  s'ciopp  (non 
a  retrocarica) :  Nella  camera  del 
fucile.  I  (Recipiente)  «  Cerea  aul 
fond  de^eassktyn  «  Ceroa  sul  fon- 
do del  cassetto ».  j|  (Conciatetti) 
MUt  i  fond  (tegole) :  Fare  la  sori- 
minatimi  del  tegolato.  J  (Capitale) 
JSl  fond  de  religion :  Vedi  JBeli- 
gion.  B  (Commercio)  Fond  de  bot- 
tega :  Fondo  di  bottega.  Fond  de 
cassa :  Fondo  di  cassa.  |  /  fondi 
segreti:  Idem.  I  fondi  in  rtbass: 
I  fondi  in  ribasso.  |  Fond  de  caf- 
fh :  Posatura.  Fond  di  vassH :  1- 
dem.  9  Fond-fus-fondes :  ( Verbo) : 
Fondere.  Fond  6na  statda  de 
brons :  Fondere  o  gettare  una  sta- 
tua  di  bronzo.  Tomd.  a  fond :  Ri- 
fondere.  M  pUttin  Vh  diffidl  de 
fond:  II  jplatino  si  fonde  difficil- 
mente.  Fhr  fus  o  ghisa:  Ferro 
fuse. 


(») 


Si  lua  anche  per  possesso  rurale;  ma 


—  Fondusc,  Fondiglio. 

—  Fondasc,  Fondacoio. 
Fond&-ondaa-onda88 ,  Fondare 

(Civ.).  In  America  fonden  i  eiUaa 
come  se  nient  en  fuss :  In  Amerioa 
fondano  le  cittk  come  se  nulla  tba^ 
Be.  I  A£fondare.  «  Gh'  h  staa  on 
inconter  sul  mare  6n  ba^Hm-ent  I'e 
fondaa  »  :  «  Awenne  uno  soontro 
Bul  mare  e  un  bastimento  aifondb  ». 
Fondit  denter  tanH  danee :  Dar 
fondo  a  un  busofaerio  di  quattrini 
0  volervici  dei  denari  a  monti. 

Fondament,  Fondamento.  Fd  i 
fondament  de  la  easa :  Grettare  le 
fondamenta  della  casa.  Ona  nMM 
sensa  fondament :  Cosa  senza  fon- 
damento. C6n  b6n  fondament: 
Fondatamente ,  Con  fondamento 
di  ragione.  «  Sepb  fagh  »U  fonda- 
ment »  :  «  Vi  si  DUO  far  su  fonda- 
mento ».  (Pr.)  I7acqua  lafi^  n/kor- 
«ci  i  — :  L'acqua  fa  marcire  i 
pali. 

Fondaria,  Fonderia.  Fondaria 
de  eampann:  Fonderia  di  eam- 
pane. 

—  Fdndita,  Fusione. 

—  Fonditor.  Fonditore. 
Fondegh,  Fondaco  (1),    Magaz- 

zino  di  coloniali.  «  i/'  e  aridMa  al 
fondegh  »:  «  And6  al  magazzino  ». 
Fondeghee,  Droghiere,  (Sono  in 
dis.:  Fondacaio  e  Fondachiere). 
«  L*h  6n  fondeghee  gross  » :  «  £  un 
droghiere  che  vende  all'ingrosso  ». 

—  Fondeghett ,    ( Disoreto     o 

Siccolo  magazzino  di  coloniali  o 
i  vettovague),  Fondaohetto. 
Fondinna,  Fonda.  Pistoll  defoti" 
dinna  :  Pistole  da  fonda. 

—  Fondin,  Fondello.  Anima  del 
bottone. 

Fondo,  Fondo,  Podere.  Fan- 
do  che  rend  sosshnn:  Podere  di 
gran  rioavo.  «  M  g*dt  i  so  fondi  a 
la  bassa  o  in  collinna,  ecc.  > :  «  Ha 
i  suoi  poderi  aUa  Bassa  o  suUa 
coUina  ».  Fondo  aratori,  a  risera, 
a  praUf  ecc. :  Campo  arativo,  a  ri- 
saia,  a  prato,  ecc.  Rotonddk  i  sd 
fondi :  Idem.  A.vhgh  i  fondi  sott 
al  lagh  de  Comm  o  a  Nbv^hen 
(appross.) :  Vedi  JVbvhghen,  |  (Ca- 
rattere)    F^«    bon    de   fondo    o 


speclalmente  coll^aggianta  di  lati^  lati- 
tbndi. 

(1)  Fondaeo  a  Fir.  e :  hoUega  dove  si  ven- 
dono  tessutu 


PON 


—  238  — 


FON 


«  de  fondo  V  e  minga  eattiv  /  » : 
«  ^  ooUerioo  ma  il  fondo  h  bono  ». 
«  Jn  fondo  el  g'  a  rea&n, » :  « In 
fondo  hn  ragione  ».  (Pr.)  Mondo 
rotondo  chi  n6  sa  navigdt  vdt  prht 
in  fondo:  Chi  non  vede  il  londo 
non  passi  1'  acqua.  |  (Capitale) 
«  Chi  V  h  ehe  ha  faa  i  fondi  9  » : 
«  Chi  ha  messo  i  fondi  lyt  O*  h  pit 
de  fondi :  Mancano  i  fondi  o  sono 
terminati  i  fondi. 

Fonduda  (Pietanza  di  crema 
con  cacio),  Pondua  (piemontese). 
(Usato  in  Firenze  anohe  in  certe 
cucine). 

F6ii|r*  Pungo.  —  bon  o  matt: 
—  bono  o  velenoso.  — feree,  edeeh, 
g€tbbir<BU,  eee.:  Pungo  poroino, 
uovolo.  ceppatello.  VappUUi  de 
f&ng :  La  cappella  del  fungo.  Frit- 
tura  de  f&tCg:  Fritto  di  capx>e11e 
di  — .  Fonq  shceh :  Fonghi  secchi. 
Fh  seeeh  %  f6na:  Par  seccare  i 
fonghi.  Mhtt  gio  i  fdng  in  Voli : 
Metter  i  fiinghi  sott'olio.  Grhsa 
come  i  f&ng:  Cresoere  o  Venir 
8^  come  un  fungo.  MtMaroM  eome 
dn  fong:  Pradicio.  In  fin  d^6n 
ann  en  »d  noMs  tn«cl  de  fong  .*  Di 
qui  e  allora  nasoono  tanti  funghi. 
\  (Sulle  candele  di  sego)  Pungo 
e  moooolaia.  (Pig.)  Fh  vegnl  el 
fdng:  Par  istizzire.  |  (Capocchia 
di  utensili)  Pungo. 

—  F6]igin,  Pungolino.  Fongitt 
in  I'aaee:  Punghetti  sotto  aoeto. 

F6ntanna,  Fontana.  I  fontann 
pvbbUeh:  Le  pubbliche  fontane. 
Aequa  defontanna:  Aoqua  pura 
di  tonte.  Piazza  fontanna  :  Piazza 
fontrtna. 

—  F6ntanMla,  Pontanella. 

—  Fdntanln,  Pontanina,  Fonti- 
cino.  Thtta  de  fontanin:  Polla. 

—  Fdntandn,  Fontanone. 

—  Fdntanee  (In  due  Rensi:  cu- 
stode  e  accomodatore  di  tub!  per 
fontane),  Fontaniere. 

—  F6nt,  Idem.  Entrata  nelP  u- 
80  dialett.  in  questa  frase :  «  JEl 
too  o  d  tigni  de  bonna  font » : 
«  Lo  BO  di  bon  luogo  ». 

FdntLcQl,  Fonticolo,  Caoiterio. 
«  G*dn  miss  6nfontieol  in  del  eoll  >»: 
«  G)i  hanno  applicato  un  fonticolo 
al  collo  ». 

Fdnzidn,  Punzione.  (Civ.)  Vhss 
in  fonzi^n:  Essere  in  funzione. 
FH  i  fdnzion  de  sindeeh,  de  segre- 
tari,  eee, :  Far  le  funzioni  di  sin- 


daoo,  di  sej^etario,  eco.  |  Proces- 
sione.  La  fdnzion  del  Corpus  Z>o- 
mini  :  La  mnzione  del  Coi*puB  Do- 
mini. And^  in  fdnzion :  Andare  o 
assistere  alia  funzione.  (M.  d.  d.) 
Anddi,  i  bus^ech  in  fdnzion:  Bron- 
tolar  le  budella  o  il  corpo.  « In 
qtiella  porta,  denter  e  fmura  /  VI 
ona  eonUnda  fdnzion  th  «Dentro 
e  fori  da  quelia  casa ;  Vh  una  pro- 
cessione  continual  » 

—  Fdnzlonlt,  Punzionare.  (poco 
com.),  Celebrare.  « Ineoe^i  fonzio- 
na  el  veseov  » :  «  Oggi  —  o  celebra 
il  yesoovo  ». 

—  Fdnsionarl,  Punzionario. 
«  Come  Vh  sbrceusger  quell  fdnzio- 
nari  » :  «  Come  h-  ruvido  o  rozzo 
quel  funzionario  ». 

Foppa,  Fossa.  Andit  in  la  fop^ 
pa  (Morire):  Andare  alia  fossa. 
Avlgh  i  ph  in  la  foypa  Esser  co' 
pie*  nella  fossa.  |  (Buca)  «  Ul  bor^ 
uia  in  d'dnafoppa  » :  «  £2  cascato 
in  una  buca  >».  Fd  denter  la  foppa 
in  del  lett :  Far  il  covo  nel  letto. 
(M.  d.  d.)  Andd  gib  per  i  fopp  de 
vaWAmbriBusa  (in  dis.) :  Vedi  mel- 
ga.  I  (Pozza)  I  strad  adhss  tnpien 
de  fopp :  Le  vie  nostre  sono  piene 
di  pozze,  I  (Agricoltore)  I  fopp  de 
pientit  moron  novH^  vit:  Lebuohe 
per  piantarvi  alben,  gelsi.  viti.  La 
foppa  del  letamm:  La  buca  del 
concio. 

—  Foppascla,  Possacoia  e  Bu- 
caccia. 

—  FoppdU,  Posserello.  Buohetta. 
Oihgh  ai  foppH:  Vedi  Gi4»ugh, 
Foppell  de  la  gola:  Pontanella 
della  gola. 

—  Foppellin,  Piccola  buca. 

—  Foppdn,  Fossone  (1),  Cimi- 
tero.  Andd  al  foppon  :  Essere  por- 
tato  al  camposanto. 

—  Fopponin  (In  dis.),  II  cimi- 
tero  minore. 

F6ra-f6ra,  Serra  serra.  iiGh'i 
staa  dnfdra  fdra  in  piazza  » :  «  C'6 
stato  in  piazza  un  serra  serra ». 
FH  fdror-fdra  :  Fare  in  gran  fretta 
o  in  fretta  e  furia.  F<^«  dn  fdra 
fdra  (di  uomo) :  Essere  un  soia- 
mannone. 

Foragg,  Poraggio.  Scarsitaa  de 
foretgg:  Scarsita  di  foraggio.  Car 
de  foragg :  Carro  dei  foraggi. 


(1)  Fostona  e  Fossone  e  soltanto  aocre- 
sdtlvo  dt  fbsao  e  fitssa. 


FOR 


—  254  — 


FOB 


—  Foraggl&,  Foraggiare.  (Civ.) 
«  /  soldtia  m  ancUta  a  forag^Ht » : 
« I  soldati  andarono  a  foracgiare  ». 
(Sviguarsela)  (pop.)  <L*afor€tg- 
giaa  »  :  «  Se  ne  ando  in  frerta  ». 

Forani  Foraneo.  Vicari  foror- 
ni:  Vieario  foraneo. 

Forbes,  Forbioe.  Vedi  Foreshtta. 
Forbes  de  rannz  Forbici  da  scor- 
ticar  le  rane. 

Forca,  Forca.  Se  IHo  vcaur  Ve 
Jinii  el  temp  de  la  forea  in  lUHia : 
*8e  Dio  vole  il  tempo  delle  forohe 
in  Italia  h  terminato.  Fh  la  forca: 
Fare  la  cavalletta  e  anche  Fare 
lima  lima.  Faecia  de  forca :  Idem. 
Pendent  de  forea :  Avanzo  di  for- 
ca. «  Vd,  in  8u  la  forea  !  » :  (volg.) 
«  Va  sulle  forche». «  QvMlehe  forea 
d*6n  omm  /  » : «  Quello  che  forca  I » 
y  Stmmento  da  eampagna  e  da 
stalle)  Forca.  Faa  a  forea :  A 
guisa  di  forca.  «  Ciappa  la  forea  e 
fit  fit*  sta  paia  » :  «  Prendi  la  —  e 
ravvia  qucBta  paglia  ». 

—  Forcada,  Poroata.  Ona  for- 
eada  de  paia:  Una  foroata  di  pa- 

glia.  Ona  forcada  in  la  s'eenna : 
Tna  —  nella  schiena. 

—  Forc^ll  e  Forc^lla,  Forchett 
e  Forchettdn,  ForceUa,  Forchetto, 
Forchettone. 

Forcella,  Forcina.  Foreell  per  i 
eavH:  Foroine  per  appuntar  ca- 
pelli.  fl  (Dei  poffi)  Sterno.  (Pr.)  8e 
la  ven  gib  settada  la  sard,  6na  fh- 
mina,  se  arcada  el  sarct  un  ma^'c 
(Appross.) :  Se  cade  sulla  curva 
ear^  una  femmina,  se  cade  sulle 
punte  sar&  un  masohio. 

ForcelUna,  Forchetta.  Cugiaa, 
forcellina  e  eort^ll:  Cucchiaio,  for- 
chetta e  ooltello.  (Fig.)  Std  sii  la 
pdnta  de  la  forcellinna  :  Stare  in 
punta  di  forchetta. 

—  Forcellinada ,  Forchettata 
(Una  forchetta  piena  e  un  colpo). 

ForceUlndtta  e  ForceUlndn. 

Forc^U,  Forca.  «  Oiappa  elfdr- 
eell  e  fdt  su  quella  paia  »  :  «  Pren- 
di la  forca  e  ravvia  quella  pa- 
glia)». 

Forens,  Forense.  Materia,  elo- 
quema,  stil  forens :  Materia,  elo- 
quenza,  stUe  forense. 

Forer,  Furiere.  Forer  maggior: 
furiere  mag^iore.  Caporal  forer : 
Caporal  funere. 

Fores^tta,  Forbice.  loggioRude 
laforesetta:  Gli  anelli  delle  for- 


bici. Foresetta  che  hiassa :  For* 
bici  che  ouciono.  Giugd,  afor^ 
setta:  Vedi  Gioeugh.  |I(Pig.)  (Lin- 
gua maledica) «  Gfudrdeten,  perdA 
I'e  6na  foresetta  terribil  »  :  «  Guar- 
dikti  perch^  ha  una  lin^cua  che  ta- 
glia  come  un  paio  di  — .  '2>dffh  dent 
M  foresetta  (fanto  in  proprio  co- 
me in  fi^.) :  l>ar  di  forbici.  4t(.jLst6 
vestii  btsogna  dagh  dent  lafore- 
setta »  :  «  Questo  vestito  Iia  bisogno 
delle  fotbici ».  «  Sti  att  ehi  deUa 
tda  commedia  in  iropp  longh;  ddgh 
dent  la  foresetta »  :  «  Questi  atti 
della  tua  commedia  sono  liinghl; 
ci  vuol  le  forbici ».  |  (Insetto)  "Foi- 
fecchia. 

—  Foresetta*  Sbottoneggiaie. 
«  Bisdgna  sentUl  quand  el  camin- 
eia  a  Joresettdb »  :  «  Bisogna  sen- 
tirlo  quando  comincia  a  sparlare 
del  prossimo  ». 

—  Foresettada  (Colpo  di  for- 
bici), Forbiciata.  «  M  g'd  daa  &na 
foresettada  »  :  «  Gli  diede  una  for- 
oiciata  ».  «  Fainm  minga  el  melon, 
dagh  domd  6na foresettada  » : «  Kon 
tosatemi,  dategli  una  forbiciata ». 

—  Foresettee,  Forbiciaro. 

—  Foresettiiina,  Forbicine.  — 
per  i  6ng :  —  o  Cisoina  per  le  un- 
ghie. 

—  Foresettdii,  Forbicioni.  Xfo- 
resetton  de  tosdt  i  pigor,  di  sart,  ece^ 
I  forbicioni  de'  sarti,  da  peoore. 

Forestaria  (In  dis.).  Vedi  JSste- 
ro. 

Forestee  e  Forester,  Forestiere, 
Di  fori  via:  In  America  la  gent 
de  servizi  Vh  quasi  tutta  forestera  : 
In  America  la  servitu  h  quasi  tut- 
ta di  fora  via.  «  SV  ann  a  Milan 
gh'h  staa  tanti  forestee  »  :  «  Que- 
st'anno  passarono  molti'forestieri 
o  stranieri».  (Fig.)  Fit  el  forestee: 
Far  Tindiano  o  lo^norri.  Foregtee 
fin/ :  Bonalana.  Mobba forestera: 
Koba  forestiera.  «  Gh'h  in  antir- 
camera  on  forestee  che  cerea  de 
lii»:ii  C^h  in  anticamera  un  fore- 
stiero  che  cerca  di  lei ». 

Forgon  (D.  Fr.)  Frugone.  For- 
gone, (cariaggio  da  vettovaglie) 
Carriaggio,  Treno.  Adess  i  san 
Michei.se  fan  cont  i forgon  de...: 
Ora  gli  sgomberi  si  ranno  coi  for^ 
goni  di... 

Fori,  Fuori.  Fori  V  autor  (in 
teatro) ;  Fuori  Pautore. 

Forlan,  Friulano.  Cavallforlan: 


FOR 


255 


FOR 


Cavallo    friulano.    (Quasi   gergo) 
dorian:  Borsaiolo. 

Forlanna,  Furlana.  Balla  la 
forlanna  :  Ballar  la  — . 

ForUnna,  Briccon^.  (Meno  gra- 
ve) «  Quell  Vh  dna  forlinna  /  »  : 
cQnello  h  birba!»  (Grave)  Ona 
forlinna  de  prima  riga :  Un  bric- 
cone  matricolato. 

Forloccli',  Parlare  stentato.  « M 
forloecava  in  manera  eke  60  eapii 
nagoU  » :  «  Parlava  mezzo  tedesco 
in  modo  che  non  ci  ho  capito  un 
bel  niilla  ». 

—  Forldcoada,  Farlingotto  (in 
dis.)*:  « i/A  faa  su  6na  forloe^ 
coda  »  :  «  Face  un  rinfusio  di  pa- 
role. 
Forlon  (In  dis.))  Ilibel  di  Roma. 
Forlonia  (N.  fr.).  Fdt  forlonia: 
Far  gazzarra  oaneke  semplie.  Ruz- 
zare  o  Far  un  po'^  chiasso  saltan- 
do.  (Pr.)  «  Za  sura  Antonia  la  fit 
forlonia,  la  menna  el  euu  »  (Manca 
il  contrapposto). 

Forma,  Forma.  (Colto)  Forma 
e  sostanza:  Forma  e  sostanza.  — 
de  govemo:  —  di  govemo.  (Arti 
e  mestieri)  JPormM  di  searp :  For- 
ma da  Boarpe.  M^tt  in  forma: 
Mettere  in  forma  gli  Btivali.  For- 
fna  de  forma^g :  Forma.  Forma 
de  forrnagg  de  grana  :  Forma  di 
parmigiano.  Forma  de  seuUor : 
Forma  da  scultori.  Forma  persa: 
Contrafforma.  Forma  di  stampa- 
ddr:  Forma  da  tipo^rafi.  Mett  a 
via  la  forma:  Allestire  la  forma. 
DertH  o  sardt  la  forma :  Aprire  o 
chiudere  la  forma.  (Aw.)  Per  o 
pro  forma :  Per  o  pro  forma. 

—  Formaa,  Formato.  (Sost.)  Se- 
8to.  On  liber  de  gran  formaa :  Un 
Ubro  di  gran  formato.  (Add.)  Vedi 
Forma, 

—  Formador,  Formatore,  Stuc- 
ohinaio ,  (  Lucca )  Gettatore  in 
gesso. 

Forrnagg ,  Formaggio ,  Cacio  . 
Forrnagg  de  granna,  de  Battel- 
matt,  de  sbrinz,  eee.:  Cacio  par- 
migiano, di  Battelmatt,  di  Sbrinz, 
ecc.  —  senza  i  bcRuce,  eee,  —  senza 
ocohi,  eoo.  Formaag  trid :  Cacio 
grattato,  Mhtt  su  etformcufg :  Me- 
ter |il  cacio  su...  (Fig.)  vegni  \et 
forrnagg  sui  maceardn:  Piovere  il 
cacio  sui  maccheroni.  Gh'and  com,e 
6n  sold  de  form,agg :  Alto  quanto 
un  soldo  di  cacio.  (Pr.)  Pan  c6nt  i 


bctucCf  formaqg  sema  bcemcc  e  tin 
eke  salta  in  d%  oeucc :  (Manca). 

—  Formaggdlla,  Caciola.  For- 
maggella  de  cavra:  Caciola  di 
capra. 

—  Formaggin,  Caciolina. 

— •  Formaggee,  Formaggiaio.  M 
formaggee  gross  de  Corsick:  II  for- 
maggiaio di  Corsico.  «  M  fct  el  for- 
maggee al  menuder:  «  £  caoia- 
iuolo  ». 

—  Formaggera,  Caciaia.  (Stanza 
dove  si  conserva  il  cacio).  La  miee 
del  formaggee,  la  formaggera: 
La  cacciaiuola. 

—  Formaggla ,  Forma  di  cacio 
lodigiano.  (Non  ancora  assodata. 
Una  volta  perfetta  e  messa  in 
commercio  per  veccfaia  usanza  di- 
venta  Cacio  parmigiano). 

—  Formal  (Volg.).  Vedi  For- 
magg. 

Formalista,  Formalista.  (Colto) 
Forrnalista  in  arte,  inpolitica,  eec.z 
Idem. 

—  Formalitaa ,  Formality.  A- 
dem,pi%  a  tutt  i  formalitaa :  Adem- 
pire  alle  — .  iSt^  atta^eaa  ai  for- 
mMlitaa:  Star  attaccato  alle  for- 
mality. 

—  FormalizzasB,  Formalizzarsi. 
<  El  se  formalizza  per  nagott »  : 
«  E'  si  formalizza  per  dei  nonnul- 
la  ».  «  Shm,m  restaa  formalizza^  » : 
«  Siamo  rimasti  —  o  stupiti ». 

—  Formalment,  Formalmente. 
«  jS^Z  V  a  domandada  formalm^ent 
in  spdsa  »  :  «  L'  ha  domandata  — 
in  matrimonio  ». 

Forment,  Frumento.  —  inver- 
neng,  de  Odkssa,  eee.:  —  gentile, 
duro,  ecc.  Mondd  el  forment:  Scer- 
bare,  Pulire,  Vaguare  il  grano. 
(Fig.)  jDd,j)er  forment  seeek:  Dare 

Ser  cosa  sicura.  (Eaol.  invece  di: 
acrament!)  Saeekforment  /  (Pr.) 
Gennarpolverentpoceapaiae  taiv- 
to  forment:  Gennaio  polveraio 
empie  il  granaio.  Terra  nigra  fa 
b&n  forment :  Terra  nera  dS  buon 
grano. 

—  Formentdn ,  Formentone , 
Grano  turco.  Lceuva  de  formen- 
ton:  Pannocchia  di  grano  turco. 

Formlga,  Formica.  A  pass  de 
formiga :  A  passi  di  formica.  Spess 
corns  formigk :  Esserci  come  le 
formiche.  (Pr.)  A  fall  la  sort  o  la 
sorta,  impara.  dat  formigk:  Tu 
devi  imparar  dalla  ibrmica. 


FOR 


—  256  — 


FOR 


—  Formigherl,  Formicaio  e  Foiv 
luicolaio.  (Fig.)  On  formighee  de 
gent:  Un  lormicolaio. 

—  Formlg6n  (P.  N.),  Formico- 
lone.  «  L'e  6n  forinigon  » :  «  £2  un 
f  urbone  ». 

Fdrmola,  Formola.  (CivJ  Dopo 
i  formol  de  iiso:  Dopo  le  formole 
di  U80.  (Colto)  Fdrmola  algebrica: 
Formula  — . 

— "Formolarl,  Formulario.  El 
solit  formolari :  II  solito  formula-- 
rio.  Formolari  de  nodar :  Formu- 
lario da  notaro. 

Foma  (VolgO.  Vedi  Fomo, 

—  Fornada,  Infornata.  Ona  for- 
nada  de  pan:  Una  infornata  di 
pane.  Ona  fornada  de  senatdr: 
vedi  Infomctda. 

—  Fornaa,  Fornace.  Fornaa  de 
Quadrei:  Mattonaia.  —  de  edpp: 
Tegolaia.  Pizzd,  la  fortias:  Dar 
foco  alia  fornace.  «  Uhl  el  par  de 
v^8  in  d*6na  —  »  :  «  Qui  par  d'es- 
sere  in  una  fornace  ». 

—  Fomasd,  (Piazza  Fontana). 
Vedi  CoBus. 

—  Fomasada,  Fornaciata. 

—  Fomasee.  Fornaciaio,  « M 
fd>  el  fomasee  gross  » ;  «  £  padro- 
ne d'una  fornace  bene  awiata  ». 

—  FomasdttaeFomasin  e  For- 
nasdn,  Fornacella,  Fornacina  e 
Fornacione. 

Forni,  Fornii*e.  «  Jj'emm  fomii 
de  tutt  Voccoreni  » :  «  Lo  ab  oiamo 
fornito  di  tutto  I'occorrente  ».  Vess 
hen  fomii:  Essere  ben  fornito. 
(Per  finire)  (Volg.)  Vedi  Fin\. 

—  Fornimeht,  Fornimento. 
(Stampa)  El  fornim,ent  de  I'impor- 
ginadura:  La  marginatura  della 
forma.  (Di  bestie  da  tiro  vedi: 
Finiment). 

—  Fomltor,  Fomitore.  Fomi- 
tor  de  viveri:  Fornitore  di  viveri. 
Fomitor  de  la  real  casa:  Fomi- 
tore della  real  Caea. 

—  Fomitii,  Fornitura.  Vedi  sot- 
to  Fomitura.  Servizio  e  Servito. 
Fomitii  de  tavola:  Servito  da  ta- 
vola. 

—  Fornitoira,  Fornitura.  La  for- 
nitura di  scarp  per  i  soldaa:  La 
fornitura  delle  scarpe. 

Fomo,  Forno.  I^mo  de  pan: 
Fomo.  On  forno  de  pan :  Un'  in- 
fornata di  pane.  Cott  in  fomo: 
Vivanda  in  forno.  Dit  o  Pizzd 
fceugh  el  o  al  fomo :  Dar  foco  al 


forno.  (M.  d.  d.)  «  jy^  come  and^ 
al/omo  o  del  prestinee  e  ta&u  6nm 
mteea  > :  «  E  come  andare  a  prou- 
der il  pane  al  forno  ». 

Foro,  Foro.  ElForo  Bonapari: 
II  Foro  Bonaparte.  Vunna  dei 
Foro  (in  dis.) :  Una  infima  egual- 
drina.  «  Tepodet  anelii,  aul  Foro  »: 
«  Va  al  diavolo  o  Tu  puoi  ire  alte 
forche  ». 
Forsl  (Volg.).  Vedi  Forse, 
—  Forae,  Forse.  «  Sont  staa  in 
forse  de,..  »:  «  Stetti  in  forse  di... » 
Forse  si,  forse  no :  Forse  che  s), 
forse  che  no.  Come,  forse,  ghe  n'l 
minga  el  aecdnd :  Come  forse  non 
ba  Puguale.  Forse,  forse :  Forse 
forse. 

Fort,  Forte.  Fort  e  robust :  For- 
te e  robusto.  Fort  come  dn  tor  o 
come  el  tr6n:  Gagliardo.  JParla 
fort:  Parlar  alto.  Tegnl  Tnanfor- 
ta:  Tener  mano  forte.  V^ss  el 
so  fort :  Essere  il  suo  forte.  Vest 
fort  in  quaieoss:  Esser  valente 
in  qualcEe  oosa.  Mettes  al  fort: 
Mettersi  al  o  star  dure.  F€us 
fort:  Venir  in  grado,  Arricchiiv 
si.  icEl  le  pd  d%  pian  e  fort  in 
«  Lo  pu5  dir  con  tutt'onore ».  I 
Infortito.  Ciappdt  del  fort :  Inlbr- 
tire  o  Aver  il  forte.  «  St6  aset  Ve 
troppfortyn  « (^uesto  aoeto  h  trop- 
po  forte*.  I  Legna,  carh6n  fort: 
Vedi  L^na,  Carbdn.  Aequa  for- 
ta :  Vedi  Aeqim.  |  (Gradasso)  «  El 
fd  el  fort/ »:  «  Fa  I'omo  forte  o 
lo  spirito  forte  o  il  gradasso ». 
(Pr.)  Chi  va  pian  va  s'an,  ehi  va 
fort  va  a  la  mort.  Vedi  Mort. 

—  Fortezza  (1),  Fortezza.  «  Bir- 
sogna  vedk  che  fortezza  o  forza  el 
g'a  aneamo  quel  veee  »  :  «  Bisogna 
vedere  che  energia  ha  ancora  in- 
dosso  quel  vecchio ».  |  La  for- 
tezza de  Alessandria:  Idem. 

—  Fortifick,  Fortificare.  (Civ.) 
L' Italia  la  g'h  bisogn  deforHfica 
i  sb  cost:  Lltalia  dfeve  fortificare 
le  sue  coste.  Fortified,  el  stomegh: 
Fortificare  lo  stomaoo. 

Fortin,  Fortino. 

Fortunaa,  Fortunate.  «  L'h  nas- 
suu  fortunaa  »  :  <  Nacque  afibrtu- 
nato». 

—  Fortuxma,  Fortuna.  Fh  for- 

(1)  Del  vino  o  del  cacio  inforzato  i  FIo- 
rentini  celiando  dioono  ehe  d  stato  in 
fortezza. 


FOB 


—  257  — 


FOS 


0una  .*    Arriocbire.    Per  foriuna : 
i^Per  fortuna.  Perfortuna  ghe  g'a- 
veva  sit  el  eappell  dur,  se  de  nd... »: 
«Per   bona  sorte  avevo  in  capo 
1&  "tuba,  se  no».  Portd,  foriuna: 
Portare  la  fortuna.    Trovd  la  sda 
fortwna:  Trovare  la  fortuna.   A 
jorUAna  :  A  sorte  o  a  oaso.  THrhnel 
ait,    a   fortuna  dcU  sacehttt  de  la 
tombom  » :  «Idem».  A  la  foriuna: 
Alia  Ventura.  Andd  a  eercd  for- 
tuna:   Andar   a  tentare   la  for- 
tuna. Avigh  la  foriuna  ehe  ghe 
giuga  dent:  Facesse  non  so  che 
oosa  gli  riesce ;  ha  fortuna.  Avlgh 
fortuna   a  maridcue :  Inoontrar- 
Bi    bene  o   Azzeccar  bene    nella 
Bcelta...  Ciappd.  la  foriuna  per  i 
eavhi  :  Prendere  la  fortuna  per  il 
ciuffo.  (Pr.)  A  8i6  mond  ghe  vcRur 
fortuna:  Fortuna   e  dormi.  IHs- 
arazia  del  can  fortuna  del  I6ff: 
Vedi  Ii6ff.  La  foriuna  la  wi  e  la 
ven:    La    fortuna  h  capricciosa. 
IH    volt  la  foriuna    la     eamhia 
guand  men  se  epHta :  In  un'ora  il 
cielo  lavora.  La  nostra  fortuna 
ge  la  fhnm  nun  :  La  fortuna  non 
viene   a   caso.   Sensa  foriuna   se 
g'h  hell  pari  a  shati:  Ci  vuol  for- 
tuna anche  a  cocer  Tova. 

Forza,  Forza.  Oiapphforxa :  Ri- 
prendere  forza.  Maned  i  fore : 
Mancare  le  forze.  Pird  la  forza : 
Perdere  la  forza.  Tegniss  in  forza : 
Tenersi  in  forze.  A  forza  de,,.:  A 
forza  di...  (M.  d.  d.)  O per  amdr  o 
per  forza :  Per  amore  o  per  forza. 
San  March  o  per  forza/:  Per 
forza  I  o  Per  forza,  Siena  1  (Pr.) 
Robba  fada  per  forza  nd  la  vdr 
6na  seorza  :  Per  forza  non  ^  bono 
ohe  Paceto.  |  (Guardie)  Mandi^  a 
toeu  la  forza:  Cbiamare  la  forza 
pubblica  o  la  forza. 

—  Forzlorl  (pretto  latino).  N.  fr. : 
A  forziori :  A  forziori. 

—  Forz68,  Forzoso.  Prhstit  for- 
zos  :  Prestito  forzoso.  Spes  forzos : 
Spese  forzate. 

F68C1I,  Fosoo.  (Civ.)  Ouardor- 
dura  fosea:  Gnardatura  fosoa.  In 
la  part  pussee  fosea  del  bdsch : 
Nel  piii  IOSCO  del  bosco  o  della 
foresta. 

F68for,  Fosforo.  «  La  s*h  avve- 
lenada  eoni  elfosfor  di  zolfanH  » : 
«  Si  awelenb  ool  fosforo  de'  zol- 
fftnelli ». 

Fobs,  Voeso.—eohuUir,  mortj  eec.: 


Fosso  di  soolo,  morto.  Mh  de  foss : 
Vedi  Hh,  Netth  i  foss :  Ripulir  il 
fosso.  Ariddi,  a  lavh  al  foss:  'L^r- 
vare  al  fosso.  «  Masaraa,  come  s'el 
fuss  staa  in  d'dnfoss  »:  «  Fradicio 
come  se  fosse  st»to  in  un  fosso  ». 
(M.  d.  d.)  Avhgh  6na  camisa  adoss 
e  Valtra  al  foss:  Una  addosso  e 
Paltra  al  fosso.  Morho  defoss!: 
An^olino  da  fogna.  8ia  a  cavall 
alfoss:  Star  a  cavallo  del  fosso 
(in  dis.)  o  Tenere  da  due  j^arti. 
(Canale  intetno  detto  Naviglio) 
Sid  adree  al  foss  (volg.^  in  dis.) : 
Abitar  lunffo  il  Naviglio,  e  a  Fi- 
renze  lung^Arno. 

—  Fossa,  Fossa.  La  Fossa  in- 
terna: Idem.  Fossa  da^qu<id6ra: 
Fossa  di  soolo  e  irrigatrice. 

—  Foss^tt,  Fossetto. 

F6sbU,  Fossile.  Carbdn  fossil: 
Carbon  fossile.  (Civ.)  (Di  persona) 
«  I/k  diventaa  on  fossil »:  «  £  di- 
ventato  un  fossile  ». 

F6tt  (bassiss.),  Fare.  «  Ma  eosse 
VI  ehe  te  fdttet  f  »:  Ma  che  diami- 
ne fai  o  compicci? » 

—  Fottuu  jbassiss.).  Baron  foi- 
iuu:  Baron  iottuto.  Porch  fottuu: 
Porco  in  cremisi. 

F6tta  (Volg.).  Collera.  Fd  vegnl 
la  fdtia:  Far  saltare  la  bizza  o 
Far  andare  in  collera. 

—  Fdttdn  (Volg.).  On  foiton  de 
nd  d\:  Un'  arrabbiatura  ma  di 
quelle ! 

—  Fdtti  ( Volg.j.  Buttare. «  Guar- 
da  ehe  te  fotii  gib  di  seal »:  «  Ba- 
da  bene  che  io  ti  faccio  rotolar 
le  scale  ».  «  Mi  sont  anea  capazz 
defall  fotUt  in  presdn  »:  «  Io  sono 
quel  muso  da  farlo  ficcar  in  pri- 
gione  ». 

Fdtter,  Coso.  «  Cosse  Vh  st6  fdir- 
ter  eh\f  T»',  «  Che  h  codesto  coso?  » 
On  eerto  f6iler  d'&n  ficeu  o  d*6n 
omm  o  d'on  robb:  Un  certo  coso 
o  un  coso  fatto  e  messo  11. 

Fottiggia,  Cerboneoa(non  com.), 
Chiarello.  «  Std  vin  Vh  &na  foiiig- 
gia  maJarbHta  »  :  «  Questo  h  ac- 
quarello  non  vino  ». 

Fraa,  Frate.  —  eappu^n,  de 
San  JJantian,  de  Monfort,  eec,: 
Frate  cappuccino,  trinitario,  eec. 
Fraa  cazzuu :  Frate  servente. 
Matt  per  i  fraa :  Frataio.  Gra^s 
come  6n  fraa:  Grasso  come  un 
frate.  JHscors  de  fraa:  Fratata. 
(M.  d.  d.  fig.)  «  Son  minga  fioev 


PRA 


—  258  — 


FEA 


d*6n  fraa  » :  «  Non  siamo  di  mag- 

fio  ».  Vlss  eome  cercagh  pistoll  ai 
rcta  (in  dis.) :  Essere  oome  ceiv 
car  f unghi  in  Arno.  Lavord,  per  % 
fraa  (in  dis.) :  Vedi  Vaver,  (M.  d. 
d.)  Ghen*h  aiicaper  i  fraa  ae  san 
Jiocch :  Ce  n'fe  da  far  letto  ai  ca- 
valU.  Fit  el  fraa  cercdU :  Andar 
alia  oeroa  o  Far  11  piluccone.  JRi- 
spond  ifraa  come  ha  intotiaa  Vor- 
baa  (in  dis.):  Rispondere  dopo  es- 
sere  stati  imboccati..  Second  el 
frcM  se  ghe  fd.  la  cappa  (in  dis.) : 
II  vestito  va  tagliato  al  dosso  di 
oiasouno.  El  mestee  defray  Fagott 
Vh  de  toeuss  fastidi  de  nagott,  Vedi 
Fa^oiU  Fraa  Modht  el  podard 
mat  diventd  pridr:  Vedi  Modest, 
«  UsH  in  m^tn  de  fioeuj  donn  in 
man  de  Boldaa  e  cavai  %n  man  de 
fraa ,  gttai  /  »  :  «  Idem  ».  (Esclam. 
volg.J  I  ball  de  fraa  Giuli! :  Zvlg- 
ohe  iritte !  o  Le  zucche !  o  Zucche 
marine  !  |  (Nella  polenta)  Bozzo- 
lini.  I  (Stampatori)  Frate. 

—  Fratada,  Un  tratto  fratesco, 
Un'azione  da  frate. 

—  Fratasc,  Fratin»  Fraton,  Fra- 
tacchione,  Fratotto. 

Frabalk  (in  dis.),  Falpalk.  Quand 
se  usava  i  socch  c6n  ufrabalh..,: 
Quando  si  usavano  le  gonne  colla 
balzana.  Vedi  Balzanna. 

Frabolan.  Vedi  Fardbolan. 

Fracch  (D.  In  .J,  Giubba,  Frac- 
che.  Mhttes  in  fracch  e  cravatta 
bianca:  Mettersi  in  fracche  o  in 
^ubba  nera  e  cravatta  bianca.  | 
x>d  dn  fracch  de  legnad:  Dar  un 
fracco  di  bastonate. 

Fradell,  Fratello.  —  giust,  mag- 
ior,  minor,  bastard,  de  latt :  Fra- 
bUo  germano,  maggiore,  minore, 
bastardo,  di  latte.  V^s  eome  duu 
fradH.  Paiono  fratelli  o  Sono  come 
duo  fratelli.  (Pr.)  Am6r  defradell 
amdr  de  eortell  (m  dis.) :  Ire  fra- 
telli, tre  castelli. 

—  Fradellass  ,(pooo  usato),  Af- 
fratellarsi. 

—  Fradellaster  (di  diverse  letto), 
Fratellastro. 

—  Fradelllxi.  Fratellino.  «  Fl  me 
/radeZWn»j«  II  _mio  fratello  mi- 
nore >. 

Fragranza/.iFrangranza.  (Civ.) 
La  fragransd  di  magioster:  -La 
fragranza  delle  fragole. 

Iragll,  Fragile.  Fl  veder  Vlfra- 
gil :  11  vetro  6  fragile.   Se  sa  che 


gi 
te 


{{ 


la  donna  Vlfragil:  Si  sa  che  la 
donna  ^  un  essero  fragile. 
— FragUltaa.FragilitJt.  (Civ.)  La 
'ragilitaa  um>ana:  L'umana  f  ragi- 
it^.  «  Sta  eadrega  V  h  d*6na  fra- 
gilitaa... !  » : «  Questa  sedia  h  trop- 
po  fragile*. 

Fralter  (D.  T.).  « L'era  fraiier 
sott  ai  Todhsch  »  :  «  Era  sot^papo- 
rale  nell'eseroito  au8triac<r>K 

Fraina,  Grano  saraceno.  Ona 
mieca  de  fraina :  Un  pane  di 
grano  saraceno. 

Framassdn,  Framassone.  Ifra- 
masson  cuUss  dn  lassaa  audit  tutt 
i  riti  d*6na  volta  ma  fan  del  ben  : 

I  framassoni  attuali  smisero  i  riti 
di  un  tempo  ma  fanno  anoora  del 
bene. 

—  Framassonarla,  Framaesone- 
ria.  (Civ.)  Fl  grand  Orient  dela—: 

II  Grand'oriente  della  — . 
Francli-ncass-ancaa,  Francare. 

Francd  6na  Uttera :  Francare  una 
lettera.  Francd  dn  livUl:  Affran- 
care  un  livello.  Francd  6n  bott6n: 
Fermare  un  bottone.  Franc d,  gib: 
Assodare,  Fermare.  Francd  dent : 
Fermare  in...  Vkss  dent  franeaa 
polid:  E  ben  serrate  in...  Fran- 
cass  in  la  lezidn,  eec. :  Imparare  a 
fondo  la  lezione. 

—  Francadara,  Franoatura. 
Vint  ghH  de  francadura  (pop.): 
Venti  centesimi  di  francatura. 

—  Francament,  Francamente. 
«  Mi  V  el  disi  francament »  :  «  Te 
lo  dico  francamente  ». 

—  Franch,  Franco.  (Add.)  Vkss 
f ranch  in  sella:  Esser  saldo  in 
sella.  Faccia  franca :  Faccia  fro- 
sea.  Falla  franca:  Farla  franca. 
I  (^oat.yMilla franc :  Mille franchi. 

—  Franch^zza,  Franohezza.  «  Fl 
seriv  cdnfranchezza  » : «  Scrive  con 
franchezza  ».  «  El  rispond  con  trop- 
pa  franchezza  »  :  «  Kisponde  con 
sfrontatezza  >.  «  Fl  g  h  poca  fran- 
chezza in  di  gamb  »  :  «  Non  h  saldo 
in  gambe  ». 

dances,  Francese.  Andd  via  a 
la  francesa:  Partirsene  insalu- 
tato  ospite  o  Andarsene  alia  zitta. 

Franclln,  Caminetto  alia  fran- 
clin.  «  Fl  franchlin  el  fd  fumm  » : 
« II  caminetto  manda  lumo  ». 

Francolin,  Francolino.  Franco^ 
Un  de  monta^gna :  Francolino  di 
monte. 

Frangent    (  Civ. ) ,    Frangente. 


FBA 


—  259  — 


FEA 


Vhss  in  d'dnhruttfrangent:  Tro- 
▼arsi  in  iin  brutto  frangente. 

Frangla,  Frangia  (1),  Frattoio^ 
Fattoio  (maoina  da  ulive  e  Bemi 
oleiferi). 

—  Frangiuda,  Infrantoiata. 
Frangu^,    Frin^ello.   Fran- 

auell   montan:   Fringuello  mon- 
tano,  Peppola. 

Frantoia,  Frantoio  (2),  MaoiuUa 
(letterario),  Gramola.  «  Im  fran- 
toia  de  nun  Vh  per  Iin  e  can6v  »  : 
«Per  dirompere  lino  e  canapes. 

—  Fiantoui-tolaa,  Maciutlare 
(letterario),  Gramolare. 

Franza,  Frangia.  Chiaml  de 
frama:  Guamire  di  frangia.  (Fig.) 

Taeeagh  la  franza  a  6na  storiblM : 
Raooontare  una  storiella  con  un 
po*  di  frangia. 

.  —  Franzee,  Frangiaio. «  Mfran- 
gee  che  g*  d,  boitega  sul  canton » : 
« II  frangiaio  ehe  tiene  bottega 
sul  oanto  ». 

—  Fraxu^tta,  Frangietta. 
Franzes  (Volg.   veochio).  Vedi 

J^anees, 

Franzesch  (Volg.  veochio)  o 
Francesch  (OIt.),  Francesco. 

FriLOla  (D.  T.),  Fraola  (3).  (Mo- 
glie  o  iiglia  di  soldato  austnaco) 
«  Ija  par  6na  fraola  »  (in  dis.) : 
«  Pare  una  vivandiera  ». . 

Frasca,  Frasca.  Frasea  de  vtd  o 
vtt :  Foglia  della  vite  o  Pampano. 
Frasea  de  vers :  Frasca  di  cavolo. 
A  la  erodada  di  frasch  o  di  ftKui : 
Al  cader  delle  foglie.   O  suppa  o 

fan  mcRui,  se  n6  infraseh  tn  foRui : 
e  non  h  zuppa  6  pan  molle. 
Frasch  e  palpee  tn  Vatutt  di  cer- 
veUee:  Vedi  Palpee,  |  (Persona 
leggera)  «  T*ee  de  credegh  a  quel- 
la frasea  f  » : «  Hai  potuto  dar  fede 
a  auella  fraschetta  ? »  |  (Di  can- 
dellieri)  Frasca  de  latta:  Idem.  | 
(Di  Tinai,  di  fuori)  Anche  Frasea- 
da,  Frasca. 

—  Frascada,  Frasca.  Vedi  ul- 
timo esempio  in  Frasca, 

Fratema,  Fraterna.  Caritaa 
fraUma:  Carit5.  fraterna.  «  El 
g*h  daa  dna/ra^ema  » (ammoniz.): 


(1)  Frang(a  h  tutt^altrb.  Vedi  Franza. 

(8)  Frantoio  i,  come  »*i  detto  or  ora,  per 
le  ulive. 

(3)  Fraola  in  toacano  e  tati*aItro.  E  idio- 
ilsmo  di  fragola. 


«Gli  diede  una  fraternal.  Fror- 
tema  (di  proprietft.)  :  In  comune 
tra  fratelli. 

—  Fratemizz&-izzaa,  Frater- 
nizzare. 

Frazldn,  Frazione.  La  frcusion 
d'dn  Comun:  La  frazione  d'un 
Comune.  Frazion  decimal :  —  de* 
cimale. 

—  Frazlonetta,  Frazionoella. 

—  Frazionari,  Di  frazione. 
FrecasB  (Volg.)  o  Fracass.  Fd, 

fretass:  Far  iracasso.  (In  certe 
frasi  volgari)  Onfrecass  del  trenta 
pari :  Un  fraoasso  che  par  un  dia- 
volo  in  un  canncTO.  (Pr.)  Vun  Vh 
nissun,  duu  Vh  6n  spass  e  trii  Vh 
6n  frecass  (Manoa). 

—  Frecasserl  e  Fracasserl,  Fra- 
cassio.  On  frecasseri  de  n6  dh.: 
Un  fracassio  indiavolato. 

Fr^ccia  (P.  N.),  Freccia.  <Va 
portaa  da  Massaua  di  freec  de 
Abissini  »:  «  Port5  da  Massaua 
delle  freccie  abissine».  La  freccia 
del  bastdn  de  la  tenda :  La  ireccia. 

Fregg  e  Fredd  (1),  Preddo.  Fd, 
6n  fredd  de  can  o  den6d\yn^ Fa 
un  freddo  che  mozza  le  mahi  o 
strippone  ».  MhH  frhdd :  Metter 
freado.  Comindh  a  moth  el  fredd  : 
II  freddo  comincia  a  dar  gid  o 
scemare.  Geld,  via  el  nas  delfregg 
o  fredd :  Idem.  «  Mi  comind  a 
sentl  fredd  »  :  «  Mi  comincia  a  far 
freddo  o  lo  mi  sento  infreddoli- 
re  *.  Casdh  via  el  fregg :  Soacciare 
il  freddo.  Impresari  del  fregg: 
Corriere  del  freddo.  Fredd  foeura 
de  temp :  Freddo  che  viene  mnan- 
zi  i  panni  o  Freddo  precoce,  in- 
tempestivo.  Ona  robba  che  n6  fa 
nh  fregq  nk.  cald :  Una  cosa  che 
non  ti  tk  nh  freddo  n^  caldo.  On 
poo  de  fregg  el  fa  ben :  Idem.  (Pr.) 
A  Sant* Andrea  monta  el  f regain 
cardega  (Manca)  (Appross.):  £>io 
manoa  11  freddo  secondo  i  panni. 
Nh  el  fregg  nk  el  cald  i  e  mangia 
minga  el  16 ff  (Manca)  (Appross.j: 
n  caldo  delle  lenzola  non  fa  boUir 
la  pentola.  (Add.)  Fredd  come  6n 
biss:  Freddo  come  il  naso  di  un 
gatto.  SenHss  a  vegni  fredd:  Idem. 

vhss  6n*animafredda:  Essere  un 
uomo  o  una  donna  fredda.  Fd.  fregg 
vun:  Freddarlo.  <L^l  stada  6na 


(i)  n  Cherublai  propone   che  tl  acriva 
firecc.  Ma  frecc  e  il  plurale  di  flreccfa. 


FBE 


—  260  — 


FKE 


rohbafreggia  freggia  »: «  La  fa  una 
oosa  u«daa».  Lassd,  minga  vegnl 
fredda  6na  rohha :  Non  lasciar 
freddare  alcuna  cosa.  Avhgh  fredd 
i  pee  :  Aver  freddo  ai  piedi.  Bicev 
vun  fredd  fredd :  Rioever  iino 
freddo  freddo.  Umor  fredd :  Umor 
freddo.  Sang'u  —:  Sangue  freddo. 

—  Freggee  (Pop.)  ^reddoloso. 

—  Freddament,  Freddamente. 
<M  w'd  ricevuu  molto  fredda- 
ment »  :  «  Mi  ricevette  molto  fred- 
damente ». 

—  Freddura  (P.  N.),  Freggiora, 
Freddura.  (Pr.)  San  Lorenz  la 
gran  caldura.  ece,   Vedi    Vincem, 

Frega,  Frega.  Audit  in  frega : 
Andar  in  frega.  ||  Ona  frega  de 
stangad  :  Far  le  freghe  a  uno.  Ve- 
di Fra,ceh,  Fagh  i  fregh  a  vun: 
Vedi  Fregagidn, 

—  Fregi-egaa-egass,  Fregare. 
Fregit  gid.:  Stofinare.  Fregd.  via : 
Fregare  o  Dar  di  frego  o  Stro- 
picciare.  F  frega  che  te  frega  :  E 
irega  e  fre^a.  Fregh  i  pee :  Stro- 
picoiare  i  piedi.  Fregh  el  pan  sul 
piatt :  Strofinar  il  piatto.  Freqdt  la 
eda  cU  diavol:  Lisciar  la  ooda  al 
diavolo.  Torndi  a  fregh:  Rifre- 
gare.  Fregasa  adree :  Fregarsi  in- 
torno  a  'uno,  Fregarsi.  Frega^s 
tra  de  I6r  come  i  asen :  Fregarsi 
fra  di  loro  come  i  ciuohi.  Fregass 
i  man :  Stropiceiavsi  le  mani.  Fre- 

gass  i  oce  del  sogn:  Fregarsi  o 
tropicciarsi  gli  ocohi  pel  sonno. 
Freqass  i  oee  c6ni  i  seigoll:  Stro- 

Sicciarsi  gli  occhi  coile  cipolle. 
Vh  restaa  fregaa  (volg.) :  Kestb 
fregato.  « lAi.  se  ne  frega  de  quhll 
ehe  disen  sul  sd  cunt »  :  «  Egii  se 
ne  frega  o  si  infischia  di  oi6  che 
dicono  di  lui». 

Fregada  (P.  N.j,  Fregata.  (Civ.) 
Fregada  corazzada:  Fregata  co- 
razzata.  I  «  Dhqh  6na  bonna  fre- 
gada ehtyn  «  Da  una  bona  fregata 
n  questa  tavola  ». 

—  Fregagidii  (P.  N),  Fregagio- 
ne.  Vedi  Massagg, 

—  Fregadinna,  Fregatina.  Ona 
fregadinnade  man:  Idem.  «  Ghe 
voeur  6na  fregadinna  dove  I'e 
sporeh  » : « Idem  ». 

—  Fregaocc,  Indice. 
Freganesch.   N.  fr.:  Mandh  a 

Freganeseh  (in  dis.):  Mandare   a 
Legnaia. 
«r6gg.  Vedi  Fredd,  con  derivati. 


— Fregglura(  Volg.).  V.  Freddura. 

Fregdn,  Canovaooio.  M  freg&n 
de  la  potver:  Lo  strofinaccio.  / 
fregon  de  eusinna:  I  canovaoci. 
«  Ma  mi  sont  forte  el  fregon  cU 
•piatt  ^  * :  4c  M'avete  forse  preso  per 
il  vostro  canovaociol*. 

Fre^rtil ,  Miocino.  «  Dam^n  6» 
fregia  »  :  «  Dammene  un  micoino 
o  un  briciolinoA. 

—  Fregnia,  Briciola.  ♦ciVi  nanea 
vanzcM  6na  freguia  » : «  Non  n'  h 
avanzata  una  bnciola  ».  AndHt  tuU 
a  fregui:  Andar  in  brioioli.  Mann 
tegnX  vun  a  fregui  de  biscolUn: 
Tirarsi  su  una  persona  a  brioiole 
di  pane.  Fass  a  fregui  per  eon- 
tenth  vun:  Spararsi  per  alcuno. 
Sentiss  a  anaa  el  coeur  in  fregui: 
Sentirsi  andar  il  ouore  in  brioiole. 
Mandh  vun  in  fregui :  Fame  cio- 
cioli.  Mandh  6na  robba  in  fregui: 
Annientarla.  Shalt  gid  i  fregui  de 
la  tovaia :  Souotere  le  brioiole 
dalla  tovaglia. 

—  Fregmniia,  Fregnin,  Fregui- 
nlXL,  Briciolino. 

Freneala,  Frenesia. 

Frisoh,  Fresco.  Oiapphelfreseh: 
Pigliare  o  prender  il  fresco.  Mett 
el  vin  od  altro  in  fresch:  Metter 
in  fresco  una  cosa.  Av^h  quai- 
C088  in  fresch :  Aver  qualoosa  in 
fresco.  In  sul  fresch  (add.) :  Pel 
fresco.  P.  E.:  Voman  maUina  svX 
fresch:  Domani  sul  fresco.  Freseh 
come  6na  rosa :  Fresco  come  una 
rosa.  Freseh  de  studi:  Fresco  di 
studi.  Pan  freseh:  Pane  fresco. 
Sth  fresch:  otar  fresco.  «  Ad^s  te 
stee  freschf  tel  disi  mi  » : «  Ora  tu 
stai  fresco,  te  lo  dico  io  ».  n^Vela 
cunti  fresca  fresca  »  :  «Ve  la  narro 
fresca  fresca ».  «  Fcco  el  qiomal 
fresch  fresch  »  m  1^^000  il  j^ornale 
fresco  fresco  ».  |  ( Arte )  PUturh  a 
fresch :  Dipingere  a  fresco  o  Fare 
un  affresco. 

—  FreschlxL,  Freschitt,  Freschl- 
ndtt,  Frescolino,  Fresouccio,  Fre- 
scuccino. 

Frlcand6  (D.  Fr.J,  Frioandb.  M 
fricandd  V  h  instaehettaa  de  lard : 
II  fricand5  ^  lardellato. 

FrlcasB^  (D.  Fr.k  Fricassea.  Po- 
laster  in  fricasse:  PoUo  in  fri- 
cassea. 

Frlcca,  Cavalletta.  Fagh  lafrie- 
ea  a  vun :  Fare  una  cavallerta  a 
uno.  (Se  leggera)  Cilecoa. 


FRl 


-361- 


FRI 


—  Friccalla  e  Friccaghela  a 
nn.,  Friooarla.  «  Q'he  Voo  fric- 
eada  polit,  polit »:  «  Glie  Tho  ac- 
coccata  perbenino». 

Fricco.  N.  fr. :  Oiugd,  o  Fhfctu- 
ra  al  fricco:  Giocar  alia  morra 
sol  primo  panto  vinto. 

Frlc6,  Carico.  Bh  6n  bdn  fried  : 
Dar  un  oarico  di  botte.  T<eu  su 
&n  fried:  Tocoame. 

FrUf,  Fri§:gere.  Fh  frig  (pooo 
usato):  Vedi  Rostl, 

Frlgna,  Fregna  (1),  Lernia.  Fb. 
la  friffna:  Pare  il  dinocoolato. 
«  Oh  frigna  d'dna  frigna  /  » :  «  Oh 
brat^  sniiifia». 


povero  bambino,  h  segno  che  si 
sente  inale». 

—  Frignada,  Frizzibuco.  «  Chi 
fi6  se  sent  ehe  smorfl,  frignad  e 
earaynad  » :  «  Qui  mai  non  si  sente 
altro  ohe  lezii  o  frizzibuchi  o  fri- 
sniistei  o  piagnistei  o  piagnuco- 
no  ». 

—  Frlgnitta  e  Frlgnln,  Caro- 
gnola  « I/erniucoio. 

Frigndccola,  Cavalletta.  Fh  6na 
frignoceola:  Far  una  ca Valletta. 
LiO  stesso  ohe  Friced,.  Vedi  Fagh 
a  vun  la  frignbecola  de  la  sposa : 
Dare  la  gambata. 

rrin  firln.  Frin  frin.  (Onoma- 
top.  irridente  del  suono  di  violi- 
ncO  A  Firenze  imitazione  del  suo- 
no dello  soacciapensieri. 

FrlB,  Friso  (2),  Fregio,  (Stampa- 
tori)  Fregio.  in  fri*  (in  dis.):  Ita- 
sente.  In  fris  al  Navili :  A  livello 
del  oanale  intemo  o  Naviglio. 

Frtsa  (Nastro  di  filaticcio).  Spi- 
ghetta.  Orlaa  defrisa:  Orlato 
con  spighetta.  |  Uavall  de  frisa 
(T.  nmit.)  Caval  di  frisa. 

Fritada,  Frittata.  —  rogndsa: 
Frittata  con  gli  zoccoli  o  rognosa. 
—  ednt  i  Mf  amar  o  c6nt  i  sci- 
g6U:  —  verde  o  alia  oertosina. 
Volth  lafritada:  Rivoltar  la  frit- 
tota.  « l/dfaa  dnafritada  del  mt 
eappUl  wBuv  » :  «  Feoe  una  frit- 


(1)  Fregna  parola  proibita  e  triv.  gignl- 
fiea  pure:  cosa  da  nalla.  Frigna  in  Hot. 
non  c*e  mentre  c*e  frignare^  frignoUo^  fri- 
gnone^  fHgnata. 

(2)  Friso  in  Qor.  h  tennine  di  giooo  di 
boocie  e  di  bigllardo. 


tata  della  mia  tuba  noYa».  Fit 
6na  fritada  (volg.)  (per  aborto): 
Far  una  frittata. 

Frltola,  FritteUa  (1).  I  fHtol  de 
Milan  in  minga  predsament  le 
frittelle  de  Firenze:  Le  frittelle 
milanesi  non  sono  precisamente 
le  frittelle  fiorentine. 

—  FritoUna,  Donzellina  (taglioli 
con  ova  e  zucchero). 

Frltiira,  Frittura,  Fritto.  —  mi- 
8ta,  piceada,  de  cervUla.ecc,:  Fritto 
misto,  bianco,  eoc.  Vess  dolz  de 
fritura:  Essere  di  oiccia  dolce  o 
anehe  Facile  a  innamorarsi. 

—  Friturinna,  Fritturina.  «  La 
g'h  faa  6na  fritturinna  de  eer- 
veUa  squisita  > :  «  Gli  fece  una  frit- 
turina di  cervello  o  bianca,  squi- 
sita ». 

Frizldn,  Frizione.  «  M'dn  ordi- 
nal di  frizion  col  latidano  » :  «  Mi 
hanno  ordinato  delle  —  o  frega- 
gioni  col  laudano  ». 

Frizzant,  Frizzante.  Aria  friz- 
zant :  Brezza.  «  Sto  vin  I'h  bon  ma 
Vh  tropp  frizzant » :  «  Questo  vino 
6  bono  ma  troppo  frizzante  ». 

FroU,  FroUo.  I  salvadegh  van 
mangiaa  molto  froll:  La  selvag- 
gina  va  mangiata  molto  frollata. 
«  Ah  come  Vh  froll  quell  giovin!i»'. 
« Come  ^  frollo  quelgiovine ! » Por- 
8ta  frolla  :  Idem. 

FrolUt-oUaa,  FroUare.  «  Ldtssell 
froUd,  6n  poo  qtiell  polin  > :  «  La- 
soialo  frollare  un  poco  quel  tac- 
chino  ».  I  Prullare.  Frolla  la  bar- 
baiada:  Frullare  la  bavaresa. 

—  FroUada.  N.  fr. :  «  Ditgh  6na 
bUla  frollada  a  qui  oruv  » :  «  Frul- 
la  bene  quelle  ova  ». 

—  FroUadinna  ( L'  azione  del 
frullare  in  diminutive  o  vezzegg.), 
Frullatina. 

—  Frollin,   Frullino.  Fl  frollin 
di  <BUV  Vh  divhrs  de  quell  del  etc-    - 
eolatt:  II  frullino  per  I'ova  h  di- 
verse da  quello  per  la  cioocolata. 

Fr6n  fron  (Onomatop.  del  suono 
del  oontrabasso).  B  (Del  gatto)  Fit 
fr6n  frdn:  Far  le  fusa  o  Kon- 
fiare. 

Front,  Fronte.  «  La  g'it  la  front 
alia  » :  «  Ha  una  fronte  alta  o  spa- 
ziosa  ».  (Jiappd,  vun  de  front :  Pi- 
gliar  uno  di  punta.   Sth  de  o  a 


(1)  FriUella  in  Aor.  tignifiea  anohe  mao- 
chia  di  grano  tu  vestito. 


FRO 


—  262 


FBU 


front:  Star  a  petto  o  dirimpetto. 
Fd,  front  ai  sd  imphan:  Far  f rou- 
te alle  Bpese  o  agii  impegni.  A 
front  de  mtt  quest :  Mal^rado  tut- 
to  ci5.  In  front :  In  Ironte.  In 
front  del  liber  gh*  h  la  dedica:  In 
fronte  al  libro  c'6  la  dedica. 

—  Fronts  (Volg.j,  Aff'rontare. 
(In  qualche  frase  plebea)  «  M*  dn 
frontaa  e  m'dn  rooaa  Vorelogg>i 
«  M'  affrontarono  e  mi  rubarono 
I'oriolo  ». 

—Frontal,  Frontale.  (Civ.)  L'oss 
frontal :  L'osso  frontale.  El  fron- 
tal de  la  bria:  II  frontino. 

—  Frontaldtt  e  Frontalln,  Pron- 
talotto  e  Piccolo  frontale,  Frontino. 

Frontespizl ,  Frontes^izio.  M 
frontespizi  del  liber :  II  trontespi- 
zio  del  libro.  (Di  caBa)  «  La  a'h 
6n  bell  frontespizi  » :  «  Ha  un  pel 
frontespizio  ». 

FrontiBta,  Frontista.  M  tranv- 
vai  Vh  util  aifrontista:  II  tram- 
yai  h  utile  ai  frontisti. 

Frosna,  Fiocina.  Andd.  a  pesca 
de  nott  con  la  frosna :  Andar  alia 
pesca  di  notte  coUa  fiocina. 

Frdttola,  Frottola.  I)^  d'intend 
di  frottol :  Dar  a  intendere  delle 
frottole. 

Frugonk,  Sfruoonare. «  Frugona 
6n  poo  sott  al  cumd  »  :  «  Sfrucona 
sotto  il  cassettone*.  Frugond,  in 
d'6n  ea^shtt:  Frucchiare  in  un  cas- 
setto. 

Fmst,  Fnisto.  On  veslii  trust : 
Un  abito  —  o  logoro.  Zila  frusta : 
Cera  arsa. 

—  Frustadura,  Finstatura. 
Frusta,  Frusta.   Fa  eioccd  la 

frusta :  Schioccare  la  finista.  «ia 
vdt  intomo  a  batt  la  frusta  y^  (di 
ragazza  disonesta ) :  «  Sgonnella 
di  sera  per  la  citt^  ». 

—  Frustk-UBtaa,  F  rust  are. 
«  Frusta  sii  che  g'oo  premura  » : 
«  Frusta  oocchiere  che  no  fretta  )►. 
(Fig.)  « In  del  sd  giomal  el  V  a 
frustaa  a  sang*u-» :  «Nel  suo  gior- 
nale  lo  frusto  a  sangue)».  (Pr.) 
Quand  el  corp  el  se  frusta  Vanima 
ia  se  giusta :  Quando  non  si  pub 
piCl  si  torna  al  buon  Gesil. 

—  Frustada ,  Frustata.  «  Dagh 
6na  frustada  se  nb  el  se  ferma  » 
(a  cavallo  o  asino ) :  «  Dagli  una 
frustata,  se  no  non  camniina». 

— FruBtadlxma,  Frustatina  (an- 
che  al  morale). 


—  FruBtee,  Frustaio. 

—  FrustiiL  e  Frostdn,  Fmsti- 
no  (1),  Frustona. 

Frut  o  Frutt,  Frutto.  —  azkrb, 
madur,  eee.:  Frutto  acerbo,  ma- 
turo.  —  in  eonserva :  —  in  guazzo. 
—  in  del  spirit:  —  sotto  spirito. 
On  frutt  jo&ura  de  stagidn:  Un 
finitto  fori  di  stagione.  (Pr.)  Zuceh 
e  melon,  ogni  fruit  in  la  sda  star- 
gidn:  Ogni  frutto  vuole  la  sua 
stagione.  D  Mhtt  via  i  danee  a  frut  • 
Mettere  aenari  a  frutto.  inJEmm 
rieavaa  6n  bill  frutt  de  tanti  far 
(2taA.'»  :  «  Abbiamo  rioavato  un 
bel  frutto  da  tante  fatichel » 

—  Fruttii-uttaa,  Fmttare.  Thrra 
che  frutta  pocck:  Terra  che  frutta 
pooo.  <  I  mh  paroU  dn  fruttaa  » : 
«  Le  mie  parole  hanno  fruttato  ». 

—  Fruttera,  Fruttiera.  Ona  hhUa 
fruttera  de  cristall :  Una  bella  frut- 
tiera di  cristallo. 

—  Frutta^  Frutta.  Frutta  eotta: 
Idem.  —  d'tnvhmo,  d'estaa,  shcca^ 
ecc. :  Da  inverno,  da  estate,  sec- 
che.  Vlss  a  la  frutta :  Essere  alle 
frutta.  Tra  la  frutta  e  el  caffl: 
Tra  le  frutta  e  il  cafffe.  «  Mhtt  la 
frutta  in  tavolayn  «  Metti  in  tavola 
le  frutte*. 

—  Fruttt  (Volg.).  Vedi  Frutth, 

—  FruttiroBU ,  Fruttaiolo.  «  Va 
gib  de  la  fruttiroRula  e  compra.,.  »: 
«Va  o  scendi  giii  dalla  fruttaiola 
e  comperami . . . ». 


ga  ae  stam :  fuga, 
Fuga  de  gas :  Fuga  di  gas.  n  Da 
la  fu^a  a  vun :  Dare  la  herta  o 
la  soia  a  uno. 

Falmen  (Volg.).  Vedi  Fulmin. 

Fdlmin,  Fulmlne.  Aneldi  come 
6n  fulmin  (di  cavallo) :  Andar 
come  un  fulmine.  On  fulmin  a  eiel 
sereno :  CJn  fulmine  a  ciel  sereno. 
Robba  a  fuhnin :  Roba  a  folate  o 
a  bizzeffe.  «  Che  te  vegnkss  6n  ful- 
min /  »  :  «  Ti  pigli  un  fulmine  ». 

—  Fulminant,    Fulminante. 

Sost.)  Fulminant   che  fH  la  botta 

in  dis.) :  Fiammiferi  collo  stianto. 

Di  fucile)    Fulminante.    (Add.) 

On'  apoplessia    —  ;    Un'  apoples- 

sia  fmminante. 


(1)  Frustino  si  dice  a  Fir.  dt  giovinetlo 
che  va  alia  moda  e  fti  lo  zerbino. 


FUL 


—  263  — 


FUN 


—  Fulmlnerl,  Fulminio  (1),  Ster- 
minio.  On  fulmineri  de  gent :  Uno 
stenninio  di  gente. 

Fnxna,  Pipa  e  Sigaro.  i^  Ti  te 
g'avariet  de  hisbgn  de  dismHi  la 
ftima  »  :  «  Tu  faresti  molto  bene  a 
laaciare  la  pipa  o  lo  sigaro  ». 

—  F11III&,  Fumare.  Fumd  di  #t- 
gher  :  Fumare  dei  sigari.  Fumh 
tn  la  pippa  :  Pipare.  Camin  fche 
f'uma:  Camino  che  fa  fumo.  JPu- 
mdL  eome  6n  ccUdar :  Fumar  oome 
la  pentola  che  bolle.  (Fig.)  Fumd, 
VatUma:  Fumare.  P.  E. :  <Ghe 
faroo  6n  piatHn  in  hagna  che  ghe 
ft/itnarh  P  anima  » :  «  Le  farb  un 
intingolo,  ehe  fumerk  >.  *cZa  ghe 
fuma  »  : «  La  gli  fuma  ». 

—  Fnmada,  Fumata.  «Z'^  an- 
daa  in  giardin  a  fd>  la  sda  fu- 
mtida  »  :  «  E  !8oeso  in  giardino  a 
fare  la  sua  fumata ». 

— Foxuadixma*  Fnmadonna,  Fu- 
matina,  Lunga  fumata. 

Fomaddr,  Fumatore.  Vagdnper 
%  —  .*  Vagone  pei  — . 

—  Fnmeri,  Fumaccio.  Con  std 
fumeri :  Con  questo  fumaocio. 

—  Fumin,  Fumo.    Fa  fumm: 
Far    fumo.    «J2rZ  franelin    el  fa 
fumm  »  :  « II  franolino  manda  o  fa 
fumo  ».  Levit^h  el  fumm  a  &n  eor- 
min :  Levar  il  fumo  a  un  camino. 
Camin  ehe  patiss  el  fumm :  Ca- 
mino che  manda  fori  if  fumo.  Boh- 
ba  che  sit  de  fumm :  Vivanda  che 
Ba  di  fumo.  JSl  fumm  Vimpieniss 
minga  la  pama  (pop.) :  Molto  fu- 
mo e  poco  arrosto  o  Molto  fumo  e 
poca   brace.    Vedii    vun   eome  el 
fumm  in  di  oec :  Avere  uno  piti  a 
noia  che  il  fumo  negli  occhi.  Ten^ 
eol  fumm  de  la  eandila :  Annerir 
col  fumo  della  oandela.  (Fig.)  An- 
d&  in  fumm :  Sfumare  o  Andare 
in  fumo.  Av^h  del  fumm  (alba- 
gia) :  Aver  del  fumo.  Avbgh  pus- 
tee  fumm  ehe  roat :  Aver  piil  fu- 
mo   che    brace.     |     Fumacchio. 
«  Guarda  ehe  gh*h  denier  un  fumm 
in  del  aetUdin »  :  « Bada   che   nel 
▼eggio   ci  sta  un  fumacchio ».  I 
Fumm  d^  ras :  Nero  fumo.   (Pr.) 
Minestra  rieealdada  la  sit  de  fumm: 
Chi  s'impiccia  oolle  frasche  la  mi- 
nestra sa  di  fumo.   Fl  fumm  el 
va  adree  oi  leeeard :  II  fumo  va  ai 


(1)  Fuhninio   tuoI  dire   an   fUlminare 
eontinnato. 


belli  e  i  brutti  accieca  (Mont,  pi- 
stoie^i). 

Funeral,  Funerale.  Fuiteral  de 
primm.a,  de  segonda  eec. :  Fimerale 
di  prima  classe,  di  seconda,  ecc. 
Andd  adree  al  funeral :  Andar  al 
funerale. 

Furia,  Furia.  Audit  in  furia: 
Montar  in  bizza.  Andit  su  iutt 
i  furi :  Dare  neUe  furie.  Vlss  in 
dt  furi :  Essere  nolle  furie.  Andit 
de  furia :  Andar  a  furia.  Fd  i  robb 
de  furia:  Far  le  cose  in  fretta  e 
in  luria.  Furia  francesa :  Furia 
francese.  Andit  via  a  furia  la 
robba  o  i  danee:  Aver  le  furie  in 
bottega.  A  furia  de  danee :  A  fu- 
ria o  a  forza  di  danari.  « A  furia 
de  halt  Vit  ottegnuu  »  :  «  A  forza  di 
picchiare  ha  ottenuto  0  gli  6  riu- 
soito  di  ottenere».  E  passaa  dnu 
furia  de  dord:  Passarono  i  tordi 
a  folate.  /  cavaler  in  in  furia: 
I  bachi  hanno  la  furia.  «  L*  era  tal 
la  furia  de  gent  ehe... »  :  «  Era  tale 
la  calca,  che... »  |  (Di  donna)  <L*h 
6na  furia  o  la  par  6na  furia  »  : 
«  £  una  furia  infernale  o  pare  una 
furia  ». 

Furiitta.  « El  a* it  ses  mesj  ma 
ghe  ven  anea  a  lit  i  sd  furt^tt » : 
«  Non  ha  che  sei  mesi,  ma  ha  an- 
che  lui  le  sue  fiiriette». 

—  Furids,  Furioso.  «  C?te  omm 
furios  »  :  «  Che  omo  furioso  ».  On 
vent  furios :  Un  vento  furioso. 

FuriOBdn,  Furiosaccio  e  Furio- 
sissimo.  (h%  furioson  de  vun :  Un 
furiosaccio  ai  uno. 

Fnroncol,  Furoncolo.  «  Gh*h  v^ 

?nuu  6n  furoneol  sul  coll »  I  «  Gil 
venuto  un  —  o  flgnolo  nel  col- 
lo».'  On  furoneol  cKe  ven  a  coo: 
Un  fignoio  che  fa  capo. 

—  Furor,  Furore.  (Civ.)  A  fu- 
ror de  popol :  A  furor  di  popolo* 
Furor  de  gent :  Fulmine  di  gente* 
Furor  uterin:  Furor  uterino.  Fit 
furor :  Far  furore.  El  Fctlstaf  Vit 
fau  furor  a  la  Scala:  II  Falstaff 
ha  fatto  furore  alia  Scala. 

Furugada  o  Furugozz,  Folata. 
«  M*i  vegnuu  incontro  6na  furu- 
gada  de  gent  »  :  «  Mi  venne  incon- 
tro una  folata  di  gente  ».  «  Passat 
ehe  sia  sta  furugada  de  lavorit 
shmm  a  spctss  peg  de  primma » : 
icPassata  che  sia  questa  sfuriata 
siamo  a  spasso  di  nuovo. 

Fus,  Fuso.   Fus  de  filit,:  Fuso 


FUS 


-264- 


FUS 


El  fu8  del  tomi :  II  fiiso  del  tor- 
jiio.  J^d  gid  %  fus:  Annaspare. 
(M.  d.  d.)  Drizs  come  6n  fus: 
Diritto  come  un  foeo.  Anaa  in 
pres6n  driaz  come  6n  fus :  Andar 
m  prigione  ritto  ritto  o  difilato. 
AtmUi  adree  come  la  matta  al  fus 
(in  die.):  Andar  dietro  come  la 
pazza  al  figliolo.  Vlss  come  la 
rdeea  e  el  fits  :  Essere  pane  e  ca- 
cio.  I  (Stampatorl)  Fuso. 

Fuia,  Fusione.  Onafusa  gros- 
sa:  Una  fusione  difficile. 

FuB^ll,  Steoca  (Mazzuolo  impe- 
ciato  da  orefici). 

FusMla,  Zigagnolo  (non  cono- 
sciuto  a  Firenze).  Pientd  ft  saeeh 
e  fusella:  Piantar  baraoca  e  bu- 
rattini. 

Fusellaa,  Affusolato.  Gamh  hen 
fusellaa:  Gambe  afiusolate. 

— FTi8era,Fu8iera.Tavola  pei  fusi. 

—  Fuserdcoh,  Fusaio.  Adhs  i 
fuseroeek  venden  tuti'altra  rohba : 
Ora  i  fusai  vendono  ben  altra 
roba. 

FubUIl,  Fuoilare.  «  Z*dn  fusilaa 
in  la  schenna  » :  «  Lo  fuoilarono 
dietro  la  schiena  ». 

—  Fusilada,  Fucilata.  Andd  via 
come  6na  fusilada :  Andar  via  co- 
me una  fucilata. 

— Fusilazldii(P.  N.),  Fucilazione. 
Vess  condannaa  a  la  fusilazion: 
Es8ere  condanuato  alia  lucilazione. 

—  Fuslll,  Fucile.  Vedi  S'ddpp. 
Fuslnna.  Fucina.  {Colto)  La  fu- 

sinna  de  Vulcano:  La  fucina  di 
Vulcano.  Im  fitsinna  del  manir- 
sealeh :  La  fucina  del  maniscalco. 
Carb6n,  m,antes,  tenai,  ecc.  de  fu- 
sinna:  Carbone,  mantice,  tana- 
glie  da  — . 

FuBidn ,  Fusione.  Mhtt  gid  el 
m,anz  in  fusion:  Mettere  la  carne 
in  fusione.  —  de  dd  soeietaa  in 
vunna:  La  fusione  didue  society 
in  una  sola. 


FuBt,  Fusto.  El  fust  del  leU:  H 
fusto  del  letto.  |  Uass  o  El  f%ut  de 
la  stadera:  Fusto  deUa  stadera. 
El  fust  d'dn  bcut  o  d'dna  s^Ua: 
Fusto.  Fust  del  tore  deUa  z^eea: 
Albero.  |  Plant  de  alto  fusto:  Pian- 
te  di  alto  fusto.  |  On  fust  de  Mar- 
salla :  Un  fusto  o  bariletto  di  Mu^ 
sala. 

FuBtagn,  Frustagno.  Ona  giac-  j 
ehiktla  de  fustagn:  Una  giacchet-   i 
ta  di  frustagno.  A  la  forca  nd  ghe 
va  ehe  i  ealzon  defustagn  (in  dis.) :    i 
Vedi  Folia,  Si   dice   anche    Fu- 
stagno, 

—  FuBtagnee,  Fustagnaro.  La 
eontrada  di  Fustagnee  (R.  St.): 
La  via  de'  Fustagnari. 

FuBt^Ua  (Strumento  da  sarti  e 
calzolai  per  bucare),  Stampino. 

FuBtdn,  Tbrsolo.  Fd,  c6r  a  fu- 
sion de  verz :  Rincorrer  uno  a  tor- 
solate.  Stimdi  eom^  6n  fusion  de 
verz :  Stimare  come  11  terzo  piede. 

—  FuBtonada,  Torsolata.  <ii  UTt 
toecaa  6na  fustonada  in  faeeia  » : 
*.  Mi  tocc5  una  torsolata  nel  viso  ». 

—  FuBtonlXL,  Torsoletto. 
FuBtUBC,  Abboraccione,  Giarpo- 

ne,  Acciarpone.  ¥.  I/h  &n  fustusc 
de  vun  eheparla  in  essa  » :  «  £  un 
ciangottone  cbe  intacca  nell'es- 
se  ».  «  Lassa  U,  lassa  A,  ear  el  me 
ftistuse  bdn  de  fit  nagott » :  «  Tra- 
lascia,  tralascia,  caro  il  mio  buo- 
no  a  nulla,  tu  sc'  un  dabattino  ». 

—  FustUBcUi ,  Abboracciare. 
«  lA  sulla  foppa  Vit  fustuseiaa  su 
quatter  par  oil  a  la  hell  e  mHin 
« L^  sulla  fossa  abboraccib  un 
breve  discorso  sconclusionato  ».       , 

—  FuBtUBCiada,  Abboracciata  e 
anche  Tartagliata.  « Xa  faa  sit 
dna  fustusciada,  che.„  »:  «Balbet- 
t5  certe  sue  scioocbezze,  ehe... »       j 

—  FiiBtuBCl6xi,   Abboraooione ,    \ 
Acciarpone. 


Gt 


0  ( Settima  lett. )  ( Si  pronuncia 

Oaba  ( Albero ,  di  solito  salcio , 
destinato  a  far  fascine),  Capitozza. 
Cuntd.  i  gabb  :  Numerare  le  capi- 


tozze,  gli  alberi  cedui  e  megUo 
piante  cedue.  Per  f it  la  eonsi^ma 
se  comincia  a  cunta  i  gcibh:  Per 
fare  I'inventario  del  podere  I'inge- 
gnere  comincia  dalle  piante  oedae, 


GAB 


-  265- 


GAB 


capitozze.  (M.  d.  d.)  Ignorant  cdme 
4ht€t  -gdba:  Ignorante  come  un 
eiuco. 

—  0&ba4a,  Filare  di  cax)itozze. 
I  ff^bctd  se  viden  adree  ai  foss: 
I  saloi  da  scapitozzare  staimo  liin- 
go  le  gore  o  i  fossi.' 

—  Gabarla,  Le  piante  ceduc. 

—  G&bee.  Bdschagabee:  Bosco 
cediio. 

—  G&b&,  Gabbare  (1),  Scapitoz- 
xar^.  Se  gaba  minga  tutt  i  ann: 
l^on  tutti  gli  anni  si  fa  11  taglio 
del  ceduo. 

—  6&1>ad6r,  Gabbatore.  <L*h  6n 
gcibador  de  ^rima  forza  » : «  E  un 
l^1t>'baminchiom  di  prima  riga  ». 

—  G&bamond,  Gabbamondo. 
«  El  va  atomo  a  fd  el  gcibamond  »: 
«  Va  in  giro  a  fare  il  gabbamin- 
cliioni  ami  il  gabbamondo». 

O&ban,  Gabbano.  «  /  condutidr 
Ae  ferrovia  porten  el  gdban  »  :  «  I 
conduttori  di  ferrovia  portano  il 
—  o  cappotto  ».  (Pr.)  Acqua  de  vi- 
lan  ehe  m  passu  el  gahan :  L'acqua 
del  bon  villano  par  ehe  non  bagni 
ma  passa  U  gabbano. 

OatMULin,  Capanno.  El  gabanin 
del  roccol:  II  capanno  del  paretaio. 
X/'uss  del  gabanin:  L'usciolo.  HI 
Jlnestrmu:  La  bocchetta. 

—  Gabanna ,  Capanna  (2).  «  Me 
sonl  rifugiaa  in  la  gabanna  d*6n 
pcutdry^  :  «  Mi  rifugiai  nella  ca- 
panna d'un  pastore  ».  La  gabanna 
ael  preshppi :  La  capannuccia. 

—  Gabanott,  Capanno.  Yedi  Ga- 
banin, «  Sou  a  6n  gubandtt  venr- 
deven  el  butter  »  :  «  Sotto  a  una 
tettoia  vendevano  n  burro  ».  Gor- 
hanott  per  eurd.  V  twa :  Capanno. 

Gabard  (Volg.).  Vedi  Caoare, 
Gabazz »  Vassoio.  M  gabazz  di 

muraddr :  H  vassoio  de'  muratori. 

J^l  gabazz  per  %  east^n:  Vassoia 

(PiBtoia). 

—  Gabanin,  Vassoio,  Giornello 
(Siena). 

GabDia,  Gabbia.  <M  g'aveva  Ih 
6na  gabbia  e6n  denter  duu  ratt 
bian^  » : «  Aveva  li  una  gabbia 
con  entro  due  topi  bianchi ».  La 
gabbia  di  lean:  La  gabbia  dei  leoni. 
«  I  gabbi  dl  rbecol  in  minga  as- 


(i)  GaJibare  tntt^altra  cosa:  Tale  in- 
ganna  chi  se  fida- 

(2)  Capamna  e  eapannueda  in  flor.  cor- 
risponde  al  noitro  presipi. 


«ee  » : «  Di  gabbie  o  di  cantaioli 
nel  paretaio  o  alia  frasconaia  non 
ce  IT  ^  abbastanza  ».  (M.  d.  d.)  «.Me 
parii  6na  bella  gabbia  de  matt  > : 
«Mi  sembrate  una  gabbia  di  matti». 
(Prigione)  laUdn  miss  in  gabbia  » : 
«Lo  portarono  in  gabbia».  La  aab- 
bia  ai  piti :  La  corba  dei  poili  e 
la  stia.  (Ricinto  per  accusati)  « In 
la  gabbia  gh'era  trenta  im,putaay^'. 
«  Nel  oancello  o'  erano  trenta  im- 
putati».  La  gabbia  del  red:  La 
gabbia  a  ritroso  o  ritrosa.  |  ( Pr. ) 
MH  vhssusUl  de  bosch  eke  usell  de 
gabbia :  £  meglio  essere  uccello  di 
Dosco  ehe  non  di  gabbia. 

—  QabblOBU,  Prascato.  Vedi  Ga- 
banin. (Modo  di  disporre  i  tralci) 
A  gabbiceu:  Idem.  (Telaio  per  ta- 
bacchi)  Palco. 

—  Qabbietta,  Gabbietta.  Lagab- 
bietta  del  ^assarin :  La  gabbietta 
del  passenno. 

O  a  b  b  1  a  n ,  Gabblano.  ( Civ. ) 
« Fceura del  port  gWera  tantigab- 
bian  ehe  volaven  sui  ond  » :  «Fuori 
del  porto  si  vedevano  molti  gab- 
biani  volare  suUe  onde  ».  |  (A  per- 
sona) uTe  see  propi  6n  gabbtanyt: 
«  Sei  un  vero  gaboiano  ». 

—  Qabbiandn,  Gran  minchione. 

—  Gabbianaaa,  Minohioneria. 
lyi  o  fa  di  gabbianad :  Dire  o  fare 
delle  mincnionerie  o  corbellerie. 
Dl  sii  6na  gdbbianada :  Dire  una 
scioccbezza. 

Gabella,  Gabbella.  La  gabella 
del  sal:  La  gabbella  del  sale.  Vedi 
Dazi  eonsumm. 

6abln6tt(D.Pr.),Gabinetto.  Ca»p 
del  gabinett :  Ca^o  del  gabinetto. 
Questidn  de  gabinett :  Questione 
dl  gabinetto.  Correr  de  gabinett: 
Corriere  di  gabinetto.  I  Gabinett 
numismatiehiae  lettura,  de  deeenza: 
Gabinetto  numismatico,  di  lettura, 
di  deeenza. J  Gabinett  ae  verdura: 
Pergolato.  Gabinett  de  toaUtt:  Ga- 
binetto di  toeletta.  |  (Cesso)  Andd. 
al  gabinett:  Andare  al  cesso. 

—  Qabinettiii,  Gabinettino.  JEl 
gabinettin  del  bagn:  Lo  spoglia- 
toio  (1),  II  gabinetto  del  bagno. 

Qaboi,  Gabbo  (2),  Coso.  «  A  cos- 


(1)  A  Firenze  si  ohiama  tpogUatoio  an- 
che  nna  villetta  picoola  e  semplice,  spe- 
cialmente  se  ad  uso  erotioo- 

(2)  Qabbo  significa  hvkrla^  heffbi.  Ora  non 


GAB 


—  266- 


GAI 


^ 


s'el  te  serv  std  gc^ol  eh\  /  » :  «  A 
ohe  ti  serve  questo  ooso  ?  >  «  Quhst 
VI  6n  gdbol  che  infhseia  la  c^,  bdn 
pu  de  nctgott » :  «  Codesto   e   un 

amese che  ingomhra  la  casa, 

che  noil  pii5  piil  eervire  a  nulla  ». 

Q&'bola,  Cabala.  La  gabola  del 

loit:  La  cabala  del  lotto.  |  (Bag- 

firo)  «  Ma  te  ghe  n*6U  jpu  de  gor- 
ol  de  inventitfyn  «  Ma  non  avevi 
altre  cabale  da  inventare  ?  »  «  if i 
de  8ti  gabol  no  me  ne  intendi » : 
«  Di  queste  cabale  o  rigiri  io  non 
m'intendo  ». 

—  6abol&-bolaa,  Gabhare.  Vedi 
Fa  8u. 

—  Qaboladdr  o  Oabolista,  Gab- 
batore.  Vedi  Gdbador, 

Gabriel*  (D.  Fr.)  (Sorta  di  vei- 
colo),  Cabriolfe. 

Gadan,  Sciocoo.  k.1/  h  6n  pover 
aadan  d'6n  fi<Bu  » :  «  fi  un  citnil- 
10  di  ragazzo  ».  (Adulto)  Baggeo. 
(Pr.)  I/*h  de  gadan  el  vorh  eiappd, 
%  mogeh  ednt  el  fabrian  (in  dis.) 
(Appross.):  Quel  che  ^  impossibile 
non  si  richiede. 

Gaffa  (Volg.),  Pattuglia  di  Que- 
sturini.  Ven  la  gaffa:  Viene  la 
ronda.  «  Ul.  borlaa  in  la  gaffa  » : 
«  Le  guardie  lo  hanno  arrestato 
in  strada  ».  Rama  h  in  disuse  ma 
era  sinonimo  di  Gaffa. 

Gagin  (Aggettivo  di  occhio  e- 
quino),  Gazuolo,  Gazolo  (Vete- 
rin.). 

Gaiard  (Volg.).  Vedi  ForU  Vent 
gaiard:  \ento  gagliardo. 

Gain.  Zappa  de  gain:  Ronca 
da  stirpare,  Gravina. 

Gainna  (volg.).  Vedi  Gallinna, 
N.  fr.  volg.  e  nei  proverbi :  Aiidh 
a  dorml  aVora  di  gainn :  Andar  a 
letto  come  i  poUi  o  all'ora  de'  polli. 
Avh  mangiaa  el  cuu  de  la  gain- 
na :  Non  saper  tenere  un  cocome- 
ro  all'erta.  I'elct  la  gainna  senza 
falla  crih:  Pelar  la  gazza  senza 
taria   stridere.    Vhss  Ji<Bu   de   la 

Sainna  bianea :  Essere  figliolo 
elPoca  bianea.  Seiampa  de  gain- 
na: Raspatura  di  gallina.  P.  E.: 
«  El  scriv  ednt  6na  seiampa  de  —  »: 
«  E'  scrive  come  una  gallina  ».  A- 
vhgh  suipols  i  ph  de  gainna :  Avere 
i  pie'  di  uccellino.  (Pr.)  La  prim- 
ma  gainna  che  eanta  Vci  faa  Vceuv : 

lo  si  Qsa  che  col  pxgliare  o  farsi:  pigliar 
a  gabbo  0  fanl  gabbo  d'una  persona. 


Gallina  ohe  schiamazza  ha  fatto 
I'ovo.  Gainna  vlggiafa  bdn  brceud: 
Gallina  vecchia  fa  buon  brodo. 
Chi  h  n€is8uu  de  la  gainna  semper 
ragpa  in  la  pollinna :  Chi  di  gal- 
lina nasce  convien  ohe  raspi.  Do 
donn  e  6na  gainna  fan  mercaa 
tutta  maitiniUH :  Vedi  I>onna,  Oea, 
Mereaa.  Dove  eanta  la  gainna  tat 
el  gall :  In  quella  casa  poca  pace, 
dove  gallina  eanta  e  gallo  taoe. 
Ognidun  g*  H  la  sda  gainna  de 
peUb :  Ognuno  ha  il  suo  impiccato 
all'uscio  0pp.  Ogni  uscio  ha  il 
suo  picohietto  tranne  il  mio  ohe 
ne  ha  otto  (Pistoia).  (Di  donna) 
«  L^h  6na  gainna  cont  %  sperdn  »: 
«£  una  gallina  vecchia*.  ^I/l 
giovina  elapar  gainna  •»:  «  fi  Ra- 
vine ma  ha  il  veochino  ».  «  2>'i 
gainna  fina  mai  e  la  par  anmd 
onapivhlla*:  «{!  gallina  magel- 
lese,  che  ha  cent'anni  e  mostra 
un  mese  ».|  (Parrucca)  Vedi  Sgraz- 
za.  I  (Ubbnachezza)  Sbomia.  Andii 
in  gainna  (pop.) :  Pigliare  la  balla. 
«  La  gainna  la  ghrh  stada  ados* 
trii  rfi »:  «  Non  gli  voile  uscire  la 
sbornia  d'addosso  per  tre  giorni », 

—  Gainatt,  Ubbriacone.  La 
eompagnia  di  gainatt :  La  compa- 
gnia  degli  ubbriaconi. 

—  Gafiidtta  (Volg.).  Vedi  Gal- 
linetta  (diminutive  di  gainna\^ 
Sbornia  (leggera  ubbriaoaturaj. 
«  Lii  al  saJbet  el  vceur  petit  la  s&a 
gaiiihtta  )> :  «  Egli  al  saobato,  non 
c'6  case,  un  po^  di  steppa  la  vuol 
prendere  ».  v 

Gaindn,  Furbaccio.  ^  Tnfiseiet 
nd  eon  ^uel  gainon  > :  «  Non  im- 
picciarti  con  quel  furbacchione  ». 
(Scherz.) «  Te  sitt  6n  bhll  gainon  /  »: 
«  Furbaccio  che  non  sei  altre  ». 

Gaioffa  (Volg.)  (1).  Vedi  Saeeoe- 
eia.  N.  fr.  volg. :  M^tt  in  gaioffa: 
Metter  in  tasca. 

—  Gaioffk  (Volg.).  Vedi  Insae- 
coeeid.  N.  fr.  volg. :  «  JVd  pensen 
che  a  gaioffd,  »:  «  Nen  pensane  ohe 
ad  inrascare  >►. 

Galant,  Galante.  (Sost.)  «  Uh  el 
galant  de  la  Togninnajn  «  ¥h  il 
galante  coU'Antonietta  ».  (AddJ 
«  L'h  6n  omm  molto  galant  » :  «  E 
un  uomo  assai  galante  ». 


(1)  In  toscano  c^era  la  voce  gagUo/fb  per 
mendicante.  Da  essa  venae  la  noatra  gar 
iofP». 


GAL 


—  2OT- 


GAL 


—  Oalantaiia  (Volg.).  Vedi  Oa- 
Janteria. 

—  Galanteria,  Galanteria.  Pien 
de  galanteria:  Che  sta  continua- 
mente  suUa  — .  «  Ma  lit  V I  d'dna 
galanteria  fctura  de  mcRud  >: 
« Clla  h  di  una  galanteria  che 
passa  il  limite  *.  <  J/h  maridadOf 
via  la  std  aulla  galanteria  » :  «  £ 
maxitata^  ma  le  place  stare  sulla 

Salantena  o  ciyextare  ».  (Oggetto 
i  qualohe  valore) «  £1  m'a  por- 
taa  &na  geUanteria  per  el  me  ono- 
tnastieh  »:  «  Mi  port5  una  galan- 
teria pel  mio  onomastico  ». 

—  Qalantadonna,  Donna  ouesta. 

—  Galantomm ,  Galantuomo. 
^aceia,  (usi6n,  riputazidn  de  ga- 
lantomm: Faooia  o  visOf  azione, 
riputazione  da  galantuomo.  Me  di 
galantomen :  Be  de'  galantuomini. 
.Pod^  gtit  denam  a  qual&nque  ga- 
lantomm :  Poter  stare  o  reggere  a 
confronto  di  qualunque  onesvomo. 
(Non  sapeudo  U  nome)  «  Uhi  ga- 
lantoTOftm  /  >  :  «  Eh  galantuomo  !  » 
(Add.)  M  temp  Ve  galantomm: 
II  tempo  h  galantuomo.  (Iron.] 
«  Chif  t^ueU  galantomm  9  »  :  «  Chii 
Forse  quel  figuro  ? »  «  Intant  el 
galantomm  se  V  era  fibbiada »  : 
« Intanto  11  compare  o  V  amico  se 
I'era  8vignata». 

—  Galantoxnon,  GAlantominone, 
Coppa  d'oro. 

—  Galantoxnasc,  Un  galantomo 
di  stampo  antico. 

—  OaiJEUitoiiiismo ,  Idem.  Pien 
de  galantomismo.  Omo  probo. «  Ohi 
1'^  ehe  pd  dtUntit  del  sd  galantomir- 
sm4>  f  »  :  «  Chi  pu5  duoitare  del 
Buo  galantomismo  ? » 

CkOaria  (Volg).  Vedi  OaUria, 

Oalateo,  Galaieo.  (Civ.) «  Chi  Vh 
ehe  t*  d  xngegnaa  el  galateo  f  »  : 
«  Chi  1i  hainsegnato  irgalateo?» 

Oalavron,  Calabrone  e  anche 
Gf^avrone.  L' uga  Vk  tutta  manr- 
giada  daigalavron:  L'uva^  tutta 
guastata  dai  oalabroni.  (Fig.)  «  La 
g*ii  intomo  tanti  galavron  » :  «  Ella 
si  tiene  iutorno  molti  vaghegginl 
o  ella  ha  dintorno  1  mosconi ». 

Galba  (Pleb.),  Basina.  Vedi  Jfi- 
h^tra  de  ris.  «  Voo  a  ed,  a  manr- 
giilk  la  gaiba  » :  «  Vado  a  casa  a  de- 
sinare  o  a  mettere  in  oapanna  ». 

Ctalbee,  Rieogolo.  Giala  come  6n 
geUbee:  Giauo  come  un  rigogolo. 
^traegh  gaXbee:  Pesca  gialla. 


Galdin  (Nome),  Galdino.  (Come 
sasBo  in  dis.)  Pan  de  San  Gal- 
din (in  dis.):  Pane  in  elemosina  ai 
caroerati. 

Qalee  (Vaso  da  conoiapelli),  Ga- 
lazza. 

Galeg^ilL  -  eggiaa ,  Galleggiarc. 
Vedi  Sta  a  galla :  «  An  vist  oti  ca- 
daver a  galeggih  sul  navilli  » : «  Han 
veduto  un  cadavere  a  galleggiare 
nel  navigllo».  |  (Far  il  bello)  Sgal- 
lettare.  «  Guarda  quell  eavall  ed- 
me  el  galeggia  »  :  «  Guarda  quel 
cavallo  come  oorvetta  a  garbo». 
(Nuotando)  «  Guarda  come  el  gor- 
leggia  o  come  el  fh  ben  el  mort* : 
«  Guarda  come  galleggia». 

Galeott,  Galeotto.  Al  d\  de  tn- 
cceu  de  veri  galeott  ghe  n'  ^  pu : 
Al  giorno  d'  oggi  di  veri  galeotti 
non  oe  n'6  pid.  (Per  celia)  « Ah 
aaleott  te  me  Vee  fada  /  » :  «  Ah  ga- 
leotto tu  me  Phai  iiccata^. 

—  Galera,  Galera.  (Per  B.  St.) 
«  Che  galera  /  »  :  «  Che  galera  I  » 
«  Va  in  galera /»  :  <  Va'in  gale- 
ra ! »  On^  avanz  de  galera :  Un 
ayanzo  di  galera.  Cappon  de  ga- 
lera (Piatto  genovese  noto  anche 
a  Firenze):  Cappon  di  galera.  Azidn 
de  galera:  Cose  da  galera. 

Galeria,  Galleria.  Jja  gran  ga- 
leria  F.  M :  La  grande  galleria 
v.  E.  I  Galeria  de  quader:  Galle- 
ria di  quadri.  1 1  galerii  di  strad 
ferrad:  Le  gallerie  delle  strade 
ferrate.  (Pr.  nuovo)  La  Galeria 
I'h  la  eaponera  di  Meneghiit :  Ve- 
di CcMonera. 

—  Galerletta,  Galleriuccia.  «  El 
g'd,  6na  galerietia  de  qtiader » : 
« Tiene  una  galleriuccia  di  qua- 
dri». 

Galescll.  N.  fr. :  Bid  in  galeseh: 
Bidere  sardonico  o  sotto  sotto. 

Galetta,  Galletta  (1).  Galletta 
gialda,  bianeaj  ece.:  Bozzoli  gial- 
li,  bianchi.  Galletta  brianz<eula: 
Bozzoli  di  Brianza.  Cattd  i  gal- 
lett :  Sfrascare  i  bozzoli.  (M.  d.  d.) 
«  Go  minga  venduu  la  galletta vh/*: 
«  O  che  mi  pigli  per  milionario  ?  » 
K  (Sorta  di  biscotto)  Galletta. 

—  Galettada,  Buon  raccolto  di 
bozzoli. «  St'ann  oo  faa  6na  gran 


(1)  Voce  rlprovata  in  flor.  per  hoxzoli, 
ma  bona  per  nna  specie  di  ava  e  per  pa- 
ne biscotto. 


GAL 


-268- 


OAL 


galettada  » : «  QueBt^anno  ho  sfra- 
Boati  i  bozzoli  a  bizzefie». 

—  Galettee,  Bozzolaio. 

—  Oalettera,  Bozzoliera. 
Galflon,  Ciliegia  duraoina. 
Galinasza,  Becoacoia.  «  L'h  an- 

daa  a  eaeeia  e  I'd  maazaa  tre  ga- 
linazz  e  dd  9'gnhpp  »  :  «  And5  a 
oaooia  e  port5  a  oasa  ti>e  beccac- 
cie  e  iin  oeocaooino ».  (Di  donna 
attempata)  G^oZtno^sra  c6ni  %  sper- 
ron:  Gallina  veochia. 

CkOltt,  Solletlco.  Fdtigalitt:  Far 
il  pizzicorino.  Pat\  %  galitt:  Te- 
mere  o  curare  il  soUetico.  «  Ghe 
v(Bur  alter  ehe  famm  i  gallitt,  mi 
viii  vhts  pa0<ta  »  :  «  Ci  vuol  altro 
ohe  daddoli  o  Meno  gestri;  io  vo- 
glio  esBere  pagato». 

Gall,  Gallo.  Hdss  eome  6n  gall: 
Rosso  come  un  taochino.  Part  el 
gall  de  madama  Cleca:  Parere  il 

§allo  di  madonna  Checoa.  V^s 
uu  gdi  in  d*  &n  poUee:  Esser 
due  galli  in  un  pollaio.  (Pr.)  A  Na- 
tall  (cos)  per  la  rima)  el  sbagg 
d*6n  gcUl :  Il  di  di  Ban  Tom^  ore- 
see  11  di  quanto  il  gallo  alza  11 


grondaio.  San  Gall :  San  'Gallo. 
Sefdi  hhll  in  la  fhsta  de  san  Gall 
el  fa  bhllfinna  a  Natall  (manca). 

Gallitt,  Galletto.  « J^Z  par  6n 
gallett  strozeaa  »  (di  chi  canta  con 
voce  stridula):  «E'pare  un  gal- 
letto 8trozzato». 

—  Gallettin,  Gallettino.  On  ga- 
lettin  a  Use  ejxBU  pu  :  Galletto  di 
prime  canto  boccon  santo. 

Galla,  Galla.  Color  negher  gal- 
la:  Nero  di  s^alla.  N^ds  de  gtula: 
Nooe  di  galla.  Galla  de  Al^pp: 
Galla  di  ^eppo.  J  Vegnl  a  gcutd : 
Tomare  a  galla.  Sid>  a  galla:  Gal- 
leggiare.  |  Gala.  V^s  in  gran 
gaua :  Essere  in  gran  gala.  Std  in 
gii  la  gala :  Stare  sulle  gale.  Grala 
a  Cort:  Gala  a  Corte.  1  (Nastro 
accappiato)  Cappio.  Fa  sii  6na 
hhUa  galla:  Annodare  e  far  il 
fiocco.  Ltggir  eome  6na  galla: 
Leggero  come  una  galla  o  una 
piuma. 

Gallk-allaa.  Gallare.  Oceuv  gal- 
lant :  Oyo  gallato.  /  <buv  de  man- 
gidt  deven  minga  vhss  gallaa:  L'o- 
va  che  si  mangiano  non  devono 
essere  gallate. 


—  Gallinna.  N.  fr.  vol^.  vedi 
Gainna,  Gallina  padovwnti<i,f€h- 
raonna,  nanna,  WreiaroRuia^  Oal~ 
linapaaoYana,faraona,  nana,  inu- 
gellese.  LcUt  de  gallina.'  Larte  di 
gallina.  Avhgh  dna  eampa  clegal- 
linna :  Sorivere  come  una  galuna. 

—  Gallinee  (Allevatore  e  ^end. 
di  galline),  GaUinaio  (1). 

—  GaUlnana,  Becoaocia. 
Gallofer  (Id.).  Vedi  Gardfal. 
Gall6ii,   Gallone.    Gallon    d'ar- 

^enl  .*  Gallone  d^argento  (Militari). 
« M  g'ci  minga  naneatnd  %  gal- 
lon » :  «  Non  ha  anoora  i  i^alloni  ». 
I  (CoBcia)  (2).  mM'h  vegnuti  6n 
dolor  in  a* on  gallon*:  c  Mi  prese 
un  dolore  in  una  coscia  ».  On.  gal- 
lon de  poUuter :  Vedi   Tafnh€>relL 

—  Gallonk-Ionaa,  Gallonare. 
Livrea  tuUa  gaUonada:  Livrea 
tutta  gallonata.  La  ignoransa  gal- 
lonada  (colto):  La  ignoranza  jg^al- 
lonata. 

GalldrlA,  GsJloria.  In  gaU6ria: 
Idem.  Fd.  galloria:  Fare  sralloria. 

GalOBUB,  Gallerone  e  Gfulione. 

Galopp,  Galoppo  (Andatura  del 
cayallojL  Andit  de  galopp  :  Galop- 
pare.  (Di  persona)  «  Cfor  a  taeu  el 
medieh;  ma  de  galopp  yn  «.Oorri 
pel  medico  ma  di  galoppo  ».  (Di 
cose)  El  temp  eome  el  peissa  de 
galopp/:  Come  vola  il  tenoipo !  | 
(Sorta  di  ballo  di  society)  Galop- 
po. Impegnh  el  galopp:  Xmpeg^a- 
re  il  galoppo.  (colla  signonna). 

—  Galoppin,  Galoppmo.  (Di  oa- 
yallo)  <  M  g*dt  6n  Mil  galoppin 
eomod  eom*h  » :  «  Ha  un  galoppmo 
riunito  assai  oomodo  ».  |  (Ra^az- 
zo  che  fa  commissioni)  Galoppmo. 
«  Foo  el  galoppin  in  del.,,  »:  «  Bo- 
no galoppino  di... » 

—  GaIopp&,  Galoppare.  «  JEhnm 
galoppaa  earaa  de  MUan  finna  a 
la  Bovisa  » :  «  Abbiamo  gaioppato 
sodo.  da  Firenze  finp  a  Fl^to  ». 
^  L*  e  6n  eavall  ehe  galoppa  ma^ 
gnifieamrent*:  «  E  un  oavallo  che 
galoppa  assai  bene  ».  (Di  persona) 
<  Go  galoppaa  tutt  el  santo  cR  > : 
«  Ho  gaioppato  tutto  11  santo  gior^ 
no  ». 


(1)  A  Firenze  soao  ohiamati  mMinat  an-> 
che  oertanl  ohe  tengono  oerto  giooo  di 
lotto  clandestino;  cominoiarono  ad  al- 
lottare  delle  ealllne. 

(2)  NeUa  VeraUia  0I  lua  aaloni  per 
gambe. 


GAL 


—  269  — 


GAM 


—  Galoppada,Galoppata.4(JFV»7A 
■fSt  6na  galoppada  al  eavcUl » :  «  Fa 
IgEKre  rtna  galoppata  al  oavallo^. 
{Persona)  «  iXa  faa  6na  galoppada 

^BdUa  de^  Ui  fin  eM  »  :  «  Feoe  una 
eoraa  di  1^  fin  qu^  ». 

Galupp,  Galuppo  (l),Uonio  rozzo. 
«  Con^e  se  fh  a ered  alprimm gor- 
hipp  ehe  caj9ito/»:«  Come  si  fa 
a  credere  al  primo  venuto  ?».  (Pi^ 
forte)  On  trcUtii  propi  de  galupp  : 
Un  tarattar  da  mascalzone. 

—  Oalnppett,  Garzoncello. 

—  Oaluppott,  Garzonacoio. 

—  Oaluppaia,  Ciunna^Ua.  « StU 
Cars,  el  setbet  graag,  gh^a  de  la 
gran  galuppaia  »  :  «  Sul  Corso  del 
martedl  graaso  o'era  tutto  11  con- 
tadinanie  ». 

Oamaut,  Gaminautte,  Bistori. 

Qamba,  Gamba.  Ona  gamba  ben 
tarrUda:  Una  bella^amba.  A  aam- 
ba  levada:  A  gambe.  Anda  cot 
aamb  a  V  ari:  Gader  a  gambe 
levate.  A  mhasaaamba:  A  mezza 
^ramba.  P.  E. :  Andit  denier  fina 
a  mezza  gamba:  Nell'aoqua  o  nella 
mota  fino  a  mezza  gamba.  Vend 
a  tnhssa  gamba:  Vendere  a  met^ 
prezzo.  Av^h  bonna  gamba:  A- 
vere  buona  gamba.  «  &a>nba  aiu- 
tem  /  »  :  «  Gamba  mia  uon  i^  ver- 
^ogna  il  fuggire».  8t^  in  gamba: 
Stare  in  ^ambe  (2).  Bimhtet  in 
gamba:  Rmgambare.  «  Voi,  stit  in 

gamba  se  de  nd  H  eicippet »  :  «  Sta 
oao,  senb  letocohi».  Av^ghvun 
sott  gamba:  Avere  o  prendere  uno 
di  Botto  gamba.  Ciapph  sott  gam- 
ba :  Pigliar  sotto  gamba.  Avegh  i 
aamb  ehe  Jh  giacom  giaeom:  Aver 
le  gambe  ehe  fan  giaoomo  giaoo- 
mo.  Zfumentass  de  gamba  sanna: 
Lamentarsi  di  gamba  sana   Opp. 
Nicchiare  a  pane  bianco.   Fd.  el 
pass  seednd  la  gamiba:  Far  il  passo 
seoondo  la  gamba.  And^  ma  e6n 
la  e6a  in  mesz  ai  gamb:  Andarsene 
oon  la  coda  fra  le  gambe.   Buttd, 
faeura  i  gamh  del  l^tt:  Buttar  fuori 
le  gambe  dal  letto.  Vorh  drizzagh 
i  gamb  ai  can:  Voler  raddrizzar 
le  gambe  ai   oani.  <Ti  revssighf 


(1)  GiUuppo  e  disosato  da  non  molto 
tempo  a  Fireaze ;  sfgnificava  aomo  ab- 
bietto,  seeondo  il  Petrocchi. 

(2)  Stare  in  gambe  s'gaiflca  easere  sta- 
bile, cbe  non  tentenna.  Star  male  in  gam- 
be: eMer  male  salle  gambe. 


Oon  quella  gatnbafy^ : «  Aver  o  non 
gamba  a  far  una  oosa  ».  «.  M  vin 
el  g'd  daa  ai  gamb  »  :  «  II  vino  gli 
ha  dato  alle  gambe ».  Gamba  de 
Ihgn :  Gamba  di  legno  o  artifioiale. 
Ona  gamba  ehe  serv  poech:  Gamba 
matta.  Strusd  adree  6na  gamba: 
Avere  una  gamba  farra.  «  AM  la 
mia  9am&a/»  :«Guarda  la  gamba» 
(volg.).  P.E.: «  m  t'd,  ditt  quest?  Ahi 
la  mia  —  »  :  «  T'ha  detto  questo  % 
Guarda  la  gamba ».  (Di  oggetti 
inanimati)  La  gamba  o  i  gamb  di 
ealzdn :  Le  gambe  de'  calzoni.  JOa 
gamba  del  g  :  La  gamba  del  g.  La 
gamba  d'dna  notta  de  musica:  La 
gamba  d'una  nota  musicale.  [M. 
d.  d.)  «  Perchh?  pereh^f  Perefi^  la 
gamba  V I  taeeaaa  al  n^  »  :  «  Per- 
ohb,  perchfe?  Perchb  le  due  non 
fanno  le  tre  ».  Fin  ehe  la  vet  la  g'it 
i  gamb:  Fin  ohe  dura  fa  verdura 
Opp.^Ogni  oosa  dura  quant o  pub. 
(Pr.  j  /  oosii  g'dn  i  gamb  curt :  Le 
bugie  hanno  le  gambe  corte.  Brazz 
al  coll  e  gamba  in  Ihtt :  Bracoio  al 
petto  e  gamba  a  letto.  Bisbgna  fd, 
el  pass  (mattaa  a  la  gamba :  Biso- 

?na  far  il  passo  seeondo  la  gamba. 
yhi  nd  g'a  testa  eh'elgabbia  gamb: 
Chi  non  ha  testa  abbia  gambe. 

—  GambaBCia,  Gambaocia  o 
Gamberone.  «  Lu  c6n  qui  sd  gam.- 
base  el  fd,  di  pass  de  duu  mhter 
I'un  » : «  Con  quelle  sue  gambacoie 
fa  dei  passi  da  due  mem  Tuno  ». 

—  Gambacurta,  Idem.  L'  ultim 
a  rivd,  Vh  gambacurta:  L' ultimo 
ad  arrivar  e  Gambacorta. 

—  Gamb6tta,  Gambetta  (1).  Fd 
i  gambett :  Fuggire.  «  Ghi  t'  a  faa 
quelle  belle  gambette?  »  :  «  Chi  t'ha 
visto,  t'  ha  visto !  »  «  Voreven  are- 
stall,  e  lit:  chi  t'  d  faa  quelle  belle 
gambette  » : «  Cap!  ehe  Tavrebbero 
arrestato,  ed  efifli  battb  il  tacco  ». 

—  Gaxnbalj  Gambale.  «  Kelt  sti 
slrivdi  in  di  gambai  »  :  «  Metti  i 
gambali  a  questi  stivali ».  «  St6 
strivall  elg*d  el  gambai  descusii  » : 
«  Questo  stivale  ha  11  gambale 
scucito  ». 

—  Oambada,  Gambata  (2),  Per- 
oossa  di  gamba. 


(1)  Gambetta^  in  fior.  nella  frase  fare 
gambetta  corrisponde  al  nostro  da  la  gam- 
biroeula  Anche  dare  il  gambetto  (pli  osato) . 

(2;  Gambata  a  Fir.  nella  frase:  Avere  o 


GAM 


-270- 


GAM 


—  Oambastorta,  Gambastorta. 
«J7uZ<tw  a  eompari  Vi  gamba- 
storta »  :  «  L'Tiltimo  a  comparire  h 
gambacorta  ». 

Oambarada,  Granchio  (1),  Scem- 
piagc;ine.  «  T'ee  fa^  6na  famosa 
gamharada  »  :  «  Hai  pigllato  nn 
granchio  a  secoo  o  Hai  fatta  una 
solenne  oorbelleria  o  Hai  fatta 
una  grossa  soempiaggine  ». 

Oamber,  Gambero,  Anddt  a  eiap- 
j>d  t  gamher:  Andare  a  pescar 
gamberi.  Ciapph  6n  gamher:  Pi- 
gliare  un  granchio  o  gambero  o 
prendero  una  cantonata.  Ciappit 
&n  gamher  gross  cdme  dna  eh: 
Prendere  una  cantonata  o  Pigliar 
un  granchio  a  secco.  Part  6n 
ganger  eott :  Rosso  come  un  gam- 
bero cotto.  Fdb  come  i  gamier: 
Camminare  o  fare  come  i  gam- 
beri. Quell  di  gamher,  salati  e  ho- 
ni:  II  jEjranchiaio  (poco  usato).  | 
(De'  faiegnami)  Granchio.  I  (Di 
stampatori)  Granchio.  |  (Delia 
vanga)  Vangile.  (Spregiat.  a  per- 
sona) «  Te  sitt  6n  gamher  »  :  «  Sei 
uno  scimunito  ». 

—  6ambar6n,  Gamberone  (2), 
Grosso  gambero. 

—  Gambarln,  Cavalluccio.  On 
carozzdn  eon  sott  duu  gamharitt : 
Una  carrozzona  tirata  da  due  ca- 
vallucci. 

Oambirosula,  Gambetto.  Dd,  la 
gamhircRula:  Dare  il  gambetto. 
(Pig.) «  El  g'it  daa  dna  gambiroRula 
e  Fa  eiappaa  el  so  post »  :  « Gli 
diede  il  gambetto  o  gli  fece  gam- 
betta  e  entr5  al  suo  posto  ».  «  HI 
g'd,  daa  la  gamhiroeuta  e  V  d,  spo- 
saa  lit  la  contessa  »  :  «  Gli  diede 
la  gambata  e  gli  port6  via  la  con- 
tessa ». 

aambold  (Paese  su  quel  di  Pa- 
via).  N.  fr. :  M  curat  de  Oamho- 
Ib:  Qualche  cosa  di  consimile  a 
Prete  Pero  o  Peo. 

Qambdn  (Che  hagambe  lunghe), 
Gambone  (3),  Gambalunga. 

d4xre  la  oambata  si  dice  di  uno,  la  ou! 
amantd  lascl  lai   per  isposar  un  altro. 

(1)  €hravchio  nsasi  anche  per  avarizia. 
Aver  il  granchio  alia  scarsella.  E  voce  spe- 
cfale  nel  gioco  delle  palle;  e  lo  si  dice  a 
fanciullino  rachitico  :  pare  un  granchio. 

{t)  Gamberone  e  invece  la  gamba  enfia- 
ta  varicosa,  o  anche  persona  con  gambe 
spropos'fafe. 

(3>  Ha  tatt'altrl  sensi :  Pigliare  il  gam- 


Oambds ,  Cayolo  oappuecio , 
Gambu^o  (Livomo).  Ris  e  gam- 
hus :  RisO  e  cavoli.  (M.  d.  dL) 
«  Oos'it  a  ehe  fd,  i  gamhus  eoni  % 
nolphtt  ?  »  :  «  Che  ha  a  che  fare  la 
luna  co'  gamberi  ?  » 

Oamdlla,  Gamella.  Mas/igidt  dtta 
oinla  gamella :  Mangiare  alia  ga- 
mella. 

Gamlnna  (D.  T.),  CJibala.  <An 
faa  dna  qaminna  tra  de  I6r  per 
huttall  gtd  » :  «  Feoero  una  com- 
biiccola  per  buttarlo  giii».  I/h 
tutt'una  gaminna  m^nt€tda :  ^  una 
oongiura. 

Qanassa,  Ganascia.  «  JKe  fh  mol 
6na  ganassa »  :  « Mi  dole  una 
guancia  >>.  O  el  dent  o  la  ganassa: 
O  dente  o  ganascia.  JUanffiii  a 
quatter  ffanass:  Souffiare  a  due 
palmenti.  (Fig.)  Prevaricare  in  uf- 
ncio  o  sganasoiare.  (D'uua  morsa) 
Ganascio.  (Delle  tenafflie)Branche. 

—  Ganassin  (Angolo  aella  buca 
o  biglia  nel  bigliardo),  Ganasci- 
no  (1). 

—  Ganass^,  Sganasciare.  «  Per 
ganassh  t'el  doo  a  praeuva  »  :  «  Per 
sganasciare  te  lo  db  a  prova  ».  I 
(Lucrar  indebito)  «  Quhtl  segretan 
el  ganassa  a  tutt  and^  »  :  «  Quel 
signer  segretario  sganaseia  a  pid 
non  posso  ». 

GandoUa ,  Nocoiolo.  GandoUa 
de  persieh :  Nocciolo  di  pesca. 
Oiugh  ai  gandott :  Vedi  Giugd.  9 
(Soro)  «  HI  me  par  6n  poo  4n  gan- 


bone  vale  neiruso  :  pigliar  baldanza  o  pa- 
dronanza  e  Bar  gambone  ad  alcttno  vale : 
dare  troppa  tfonudenza. 

(1)  Ganascino  in  flor.  ha  una  A-atte  che 
corrisponde  al  nostro  da  dna  mezz'dnza: 
pigliare  per  il  ganascino. 

(2)  Acino  serve  a  dinotare  tanto  il  gra- 
nellino  rhe  sta  nella  polpa,  come  il  gra- 
nello  d'ava,  che  contieno  polpa  e  sago. 


gragnuola)   _  

gid  quatter  gandoll »  :  «  La  gra- 
gnuola h  grossa ».  n  (Fiaba)  Ca- 
scidb  gandoll:  Plantar  carote. 

—  Gandolin,  Nocciolino.  Ganr- 
dolitt  de  seiresa :  Noccioli  di  ci- 
riegie.  /  gandolitt  de  Vuga :  I  vi- 
nacciuoli,  Gli  acini  (2).  |  (A  fim- 
ciullo)  K^accherino.  « Gar  el  me 
gandoUn  »  :  «  Caro  nacoherino  o 
frugolino  ». 

Ganga  (Gli    escrementi   cavati 


GAN 


-271- 


GAR 


fliori  dalla  fogna),  Gessino.  Ba- 
Mi&n  de  ganga :  Bordatoio.  Vas  de 
9a  ffanga  :  Bottino.  Oddr  de  gan^ 
ga^  Odore  di  pozzo  nero. 

Oanlxned  e  Oanlmedo  (in  dis.), 
Gsuiimede.  «  I/h  sUm  6n  phsz  el 
gatUmede  della  sura  X»:  « Fu 
per  inolto  tempo  il  ganimede  del- 
\Bk  sora  X  ». 

—  Oanlmedln,  Frustino.  «  M  fh 
e2  giJinimedin  ch'elg'dt  minqa  nan- 
eam^  shdes  annyn  nFh  il  gani- 
ixied.e  o  il  beUimbusto  o  il  frustino 
e  non  ha  auoora  sedici  anni ». 

GSLiilT^ll.  Marmocchio  Yivaoc, 
Giixecherelio  (1),  Che  ha  la  voglia 
dell'acqua.  inL^e  dn  aanivUl  a*6n 
ii€x^u  »  :  «  fi  iin  frugolino  ». 

Oara.  Gara.  Fh  a  gara:  Fav  a 
gara.  «  Ohe  sard,  6na  gran  gara 
a%  cars  »  :  «  01  sarh>  gran  gara 
alle  corse  ». 

G&ramon  (in  dis.),  Garamone. 
Vedi  Carater,  Corp, 

—  Oaxamonzln  {iii  dis.jL  Gara- 
moncino.  Vedi  OareUer,  Vorjt, 

Garampanna  (Volg.).  Vedi  Oa- 
rampanna, 

Oarant,  Garante.  «  Me  foo  mi 
garant  » :  «  Mi  faccio  garante  ». 

—  Oaranti-antil-anuBSi  Garan- 
tire.  «  Oarant^si  m\  per  {it  » :  «  Mi 
faccio  io  maUevatore  ».  Sohha  gor- 
ratiHda:  Roba  garantita.  (Frase 
Bcherzev.)  «  Garantito  a  Vaeido  /  » : 
«  Oarantito  squisitamente  ». 

—  Oaranzla,  Garanzia.  Presth 
la  garamia:  Prestare  garanzia. 
Sonna  garanzia:  Bona  garanzia. 

Oarayanna  (Volg.).  Vedi  Cara- 
vanna.  N.  fr.  oaratter.:  Fh  la  s6a 
garavanna :  Far  il  suo  corso. 
Tralla  in  — ;  Volgerla  in  riso. 

Garbo  (P.  N.),  Garbo.  «  L'h  6na 
doftnHta  de  garbo  » :  «  £  una  don- 
netta  a  garbo  ».  «  ^  st6  vestii  bir- 
sognaria  dagh  6n  p6o  pussee  de 
garbo  » :  «  A  quest^abito  bisogna 
dargli  un  poco  piii  di  garbo  ». 

Garbfd,  Garbuglio.  «  Se  te  m'or- 
v^saet  daa  atrik  te  sariet  minga  in 
8t6  garbui  » :  «  Se  tu  m'aveflsi  da- 
te retta  non  sarcsti  a  questi  ferri 
o  in  questo  impiccio  ».  «  El  viv  a 
furia  de  garlnii  *:  « Campa  di 
garbugli  ».  «  Chi  gh'h  soil  6n  quai 


(1)  In  tiuechereUOj  perb,  •!  eomprende 
ridea  di  an  ra^azzo  vanerello,  ci6  ciie  non 
e  ganireUi  malgiado  il  ClberQbfni. 


garbui  » :  «  C'  ^  sotto  matassa  ». 
«  L'aseia  del  riff  VI  andada  tutta 
in  d*6n  garb^i%y^\  « La  matassa 
del  refe  s^  arruffata  tutta  quanta  », 

—  parboi6n,tGrosso  garbuglio. 

I  (Di  persona)  Impicoione. 
Gardinal  (Volg.).   Vedi   Car- 

dinal. 

Oaretta  (Casotto  della  sentinel- 
la),  Garetta. 

Garett  (P.  N.),  Garetto.  (Special- 
mente  di  cavalli)  «ii'^/or<  in  di  ga- 
rett » :  «  E  forte  ne'  garetti  ».  Gor- 
reit  de  fir :  Garretto  d'acciaio. 

Gargan6U(P.  N.),  Garganella  (1), 
Gorgozzule  «  M'l  andaa  6n  boecdn 
sul  garganell  o  de  travhrs  »:  «  Mi 
ando  un  boocone  sul  gorgozzule  ». 

II  (Uooello  acquatico)  Smergo.  La 
passada  di  garganH :  II  passo  de- 
gli  smerghi. 

Oarmulsmo  (P.  N.),  Gargari- 
smo.  Fit  di  gargarismi  a  la  gala': 
Fare  dei  gargarismi. 

—  Oargarfeza  (P.  N.),  Vedi 
Sgargariezdi. 

Garibaldi  (P.N.),  Garibaldi.  (Per 
anton.)  Parla  minga  mat  de  Gari- 
baldi: Badi  bene  come  la  sparla. 
Capplll  a  la  Garibaldi:  Cappello 
alia  Garibaldi. 

Gariboldin ,  Grimaldello.  «  £ 
staa  sforzoM  ta  saradura  cdnt  6n 
aariboldinyn  «Hanno  scassinata 
la  porta  o  forzata  la  serratura  col 
gnmaldello  ». 

Garin  (Che  ha  le  gambe  rivolte 
in  dentro),  Storto.  (Di  cayallo) 
Incavicchiato. 

Gardfol,  Garofano.  On  bill  vas 
de  qarofol:  Un  bel  vaso  di  garo- 
fani.  (Fig.)  Garbfoldecinq*ujaeui: 
Uno  scbiail'o.  Stacehltt  de  garo- 
fol :  Chiodini  di  garofano.  « In 
del  sttuia  mltteqh  ad  staeehltt  de 
garofol*:  n^eno  straootto  met- 
tici  due  garofani ». 

Garon  (Volg. ).  Vedi  Gallon, 
(Nel  prov.)  Gamba  e  garon  i  e  p^ 
vedi  ogni  mincion:  manca. 

Garza.  Garza.  Garza  de,  seda: 
Garza  oi  seta.  Pedagn  de  garza 
per  6na  ballarinna:  Gonnellin  di 
garza  da  ballerina. 

—  Garzador,  Garzatore  (2),  La^ 
vorante  in  garza. 

(1)  In  Fiorentino  qnesta  voco  non  entra 
che  nella  fraao :  bere  a  garganella. 
{t)    Oarxare   in    tosrann   signiflca    trar 


GAB 


-272- 


GAT 


Oan^Ua.  Garzella  (1).  (Scarabeo 
lungicome). 

Oarzosu,  RampoUo.  OarzcRu  de 
vicRul:  Tallino. 

Oarzol&  e  SfirarzoUi. 

Oarzdn,  Garzone.  Garzan  de 
botlega:  Garzone.  Bisbgna  prim- 
ma  fd.  el  garzon  per  podh  fd,  el 
master:  Bisogna  essere  prima 
garzone  poi  maestro.  Garzon  de 
alalia:  Garzone  di  stalla. 

Oas  o  Oas8,  Gasse.  El  gass  VI 
8ta4i  sbancaa  da  la  lus  euttrica: 
II  gasse  fu  sbancato  dall'elettrico. 
Illuminazion  a  gass :  Illumina- 
zione  a  gasse.  CiiHnna,  forrUi  ehe 
vdb  a  gass :  Cucina,  fornelli  a  gas. 
Blech  de  gas :  Becco  di  gas.  Quii 
ehe  td,  intomo  a  pizzh  el  aeiss : 
Gli  accenditori  del  jgasse.  S dop- 
ph  el  gass:  Scoppiare  il  gasse. 
Fuga  de  gass:  Fuga  di  gas. 

—  Oasista  (P.  N.),  Gassaiolo. 
Oasgia,  Gazza.«  In scim,maaVol- 

m,o  gh'h  6n  nid  de  ga^g  »  :  «  In  ci- 
ma  all'olmo  o'^  un  nido  di  ghian- 
daia ».  Pari  6n  nid  de  gasgia : 
Vedl  Nid. «  Tas  6na  volta,  qasgia  »: 
«  Taci  una  volta  gazza,  one  sei ». 
(Pr.)  Tutt  %  ga^g  g'dn  amor  ai  so 
gasgidtt:  Le  madri  al  mondo  son 
tutte  oompagne. 

—  Gasglott,  Ghiandaiotto,  Gaz- 
zerotto.  i(.L'h  restau  li  com^e  6n 
gasgidtt »  :  «  Rest5  con  un  palmo 
di  naso  o  brutto  ».  «  Bisbgna  im- 
boceal  come  6n  gasgiott »  :  «  Vuol 
essere  imboccato  come  un  passe- 
rotto  ». 

Gastrica.  «  L*h  foM  6na  gastriea 
infiammatoria  » : «  Ebbe  una  forte 
feobre  gastrica  ».  «  G'oo  6n  f}oo  de 
gastrica  »  :  «  Ho  un  po'  d'  imba- 
razzo  ». 

Qatar,  Catarro.  «  L'^  mort  stroz- 
zaa  dal  gatar  »  :  «  Non  pot^  spur- 
gar  il  catarro  o  mori  soffocato  ». 
rTiochio )  «  Te  gk*  ee  el  gatar ? 
Mandel  gib  »  :  «  Hai  la  voglia?  Spu- 
ta*. Avegh  di  gatar  (pop.):  Aver 
il  catarro  di.  P.  E. :  «  Figuret  ti 
ehe  la  g*aveva  el  gatar  de  diventdt 


faori  il  pelo  dai  panni  col  cardo.  0-arza- 
tore  e  dunqae  il  lavorante  ehe  fa  la  gar~ 
iatiirOj  piuttosto  Che  il  lavorante  in 
garze. 

(1)  Tuti*aUra  'cosa.  GarzeUa  in  fior.  e 
appanto  Tarnese  p^uarnito  dl  cardi,  col 
quale  i  garzatori  {tmao  il  lore  mestiere. 


eontessa  »~: «  Flgurati  ch'ella  ave- 
va  il  catarro  di  diventar  oon- 
tessa  ». 

—  Oatarusc,  Leggero  catarro. 

—  Oatards,  Gatarroso.  On  vice 
gataros  .*  Un  vecchio  catarroso. 

Gatd  jD.  Fr.)  (P.  N.),  Gatt5  (l\ 
Schiaociata.  «  Comprem,  6n  qum 
jjra<d>:«Portami  a  casa  un  douse*. 

Oatt  e  Gatta,  Gatto  e  Gatta. 
Gatt  sorian,  mmnon^  d'Anqora, 
eoldr  de  ratt,  ece.:  Gatto  sonano, 
mammone,  d' Angora,  Persiano. 
CeiThll  o  memoria  de  gatt :  Cer- 
vello  o  memoria  Infelioiasima.  Fdr 
de  gatt  in  frega:  Voce  di  gatto 
scortioato.  Mtuiea  de  gatt :  Mu- 
sica  da  gatti.  Viss  eoms  can  e 
gatt:  Esser  come  cani  e  gatti  0 
come  Gerolamo  e  la  Tonina.  Vh- 
segh  sii  el  gatt:  Esserci  il  veto. 
Gh'h  el  gatt  sul  fogoraa:  C'6  il 
^atto  nel  oamino.  Andh  via  come 
on  gatt  sbroiaa  o  seottaa  :  Andar- 
sene  coUa  coda  fra  le  gambe  o 
come  un  gatto  frustato.  Andik  a 
tceuss  di  gatt  de  nelh:  Piglia- 
re  una  gatta  a  pelare.  «  Serem 
quatter  gatt  »  :  «  Eravamo  quat- 
tro  gatti ».  Trov^  nanea  6n  gatt: 
Trovar  il  luogo  deserto.  JDopra  U 
zampa  del  gatt  per  tirb,fce%ira  i  ear 
st^gn  de  la  bomis :  Vedi  Castegmi. 
Comprh  gatt  in  saceh:  Compe- 
rar  gatta  in  sacco.  Tegnl  6n  oee 
al  gatt  e  V alter  a  la  padella  :  Aver 
un  occMo  alia  gatta  e  I'altro  alia 
padella.  Pari  la  mader  di  gatt :  Ba- 
ser una  gattaia.  Cred  d'ave  roba^i  d 
lard  a  ut  gatta :  Credere  d'  aver 
fatto  una  gran  chiappa.  8vhlt  co- 
me 6n  gatt  de  marmo:  Lesto  co- 
me un  gatto  di  piombo.  Jlfagher 
come  6n  gatt  ehe  mangia  Insert: 
Pare  ch'ei  viva  di  lucertole.  M 
bus  per  el  gatt :  La  gattaiola.  Sth 
in  barba  de  gatt :  Star  in  barba 
di  micio.  Fb,  la  gatta  morta :  Fa- 
re la  gatta  morta.  (Pr.)  Via  2a 
gatta  balla  i  ratt :  Quando  la  gat- 
ta non  h  in  paese  o  quando  non 
c'^  la  gatta  i  fopi  ballano. «  Guar- 
det  da  la  gatta  ehe  te  leceayt  (Ap- 
pross) :  «  Da  obi  ti  dona  guardati 
o  Guardati  da  can  rabbioso  e  da 
uomo  sospettoso  ».  La  gatta  chi 
g'di  pressa  la  fh  i  qattitt  orb  :  G^at- 
ta  irettolosa  fa  i  micini  oieclii. 


(i)  Riprovatissimo  a  ragione. 


GAT 


-  273 


GAZ 


(£8clam.)  4c  Mhrda  opissa  de  gait  » 
fpleb.) :  «  Aociderba  f  » 

—  Oattaleccarda  (Specie  di  gio- 
eo).  Vedi  GiiBugh. 

—  Oattdn,  Gattone.  «  Oh'era  6n 
gaU6n  rUgMr  in  sul  thee  »  :  «  Sul 
tetto  o'era  iin  gatton  iiero».  A 
ffattan:  Gattoni  (Lucca),  Carpo- 
xii.  jkndik  a  gatton :  Andar  gatto- 
ni. I  (LadroT  Gatto.  Gatton  de  re~ 
fettort:  Gatia  di  Masino. 

—  OatUn,  Gattino  (1).  «  La  gatr- 
ta  I'  d  faa  einq*u  gattitt »  :  «  La 
gatta  partori  cinque  miciui)». 

—  uattamorgna,  Gattamorta. 
Fdi  lagattamorgna:  Fare  la  mam- 
macheta  o  morta  o  di  Masino. 

—  Gattiima,  Gattina.  GatHnna 
peloaa:  Bruce  e  Brucio  di  falena. 
«  X  mh  cavaler  in  andoja  tutti  in 
gaiHnn  »  :  « I  miei  bachi  da  seta 
si  sono  mutati  in  bruci». 

Gattdll,  Beccatello.  «^  aaltaa 
ffia  &n  galteU  da  6n  eantir  e  el 
p6nt  Vh  vegnuu  gid  » : «  Un  becca- 
tello d'un  citto  o  antenna  s'^  di- 
Btaccato  e  il  ponte  della  fabbrica 
eaddegitl ». 

Oattmara  (Nome  di  borgo  in 
Piemonte),  Gattinara. «  Ona  botti- 
glia  de  Gattinara,  e  poeu  pu  (2) »: 
«  Per  me  il  Gattinara  h  la  miglio- 
re  'bottiglia  ».  Anda  a  Gattinara : 
Kubare. 

Ckivaagia  (In  dis.),  Boeca  svi- 
va^nata.  Sta  It  eon  la  gavasgia 
avirta:  Starsene  a  bocca  aperta. 

—  Oayasglit.  Vedi  Sgavasgih, 
GavW,    Grappa,   it.  A  std   mur 

hisognarh  mhttegh  6n  gavhll » : 
«  A  queeto  muro  converr^  met- 
tere  una  grappa  ». 

Oavintil  (Specie  di  falco),  Ghep- 
pio. 

Qavotta  (D.  Ft.)  (Specie  di  bal- 
lo),  Gavotta. 

Oaudeamus  (D.  Lat.),  Gaudea- 
mus.  Stii  in  gaudeamus :  Stare  a 
gloria. 

—  Oaudent,  Gaudente.  Fit  la 
vilta  del  gaudent:  Far  la  vita  del 
gattdente. 


(I)  A  Lqcca:  far  i  ffottini  corrisponde 
&1  nostro  fa  i  porscelUtt.  A  Fircnze  gat- 
tini  si  cbiamano  certi  BgonHetti  sotto  11 
caftpello. 

d}  E  1MBU  pu  include  IMdea  del  gasto 
•vbblettlToemolio  persona]  e  di  oh!  pari  a. 


Gkiz^tta,  Gazzetta(l).  Lagazet- 
ta  oMdal:  La  gazzetta  umciale. 
Anda  in  gazetta:  Andare  sulle 
gazzette  (ant.),  Entrar  nella  cro- 
naca  de'  giornali. 

—  GazettLn,  Gazzettino.  Fit  el 
gazettinz  Fare  il  gazzettino. 

Gazla  (Fiore  gie^o),  Gagia.  La 
gazia  in  del  tabcteeh:  La  gagia 
nel  tabaooo. 

Oazosa  (Bevanda),  Gazosa. 
«  Damm  6na  gazosa  »  (al  caft*^) : 
«  Dammi  una  gazosa  ». 

Oel,  Gelo.  «  M  gel  de  at'  invemo 
ret  brti8€M  if>it»:  «  II  gelo  di  que- 
st© inverno  brucib  o  na  bruciato 
le  viti ».  I  Gel  ai  ph :  Pedignoni. 
Fatl  el  gel:  Soffrir  di  geloni.  |  I 
sorhett  %n  in  gel :  I  sorbetti  stanno 
ancora  a  gelare. 

—  OeUi-elaa,  Gelare.  ^  Stanott 
I'hgelaa  » : «  Stanotte  ha  gelato  ». 
«  uki  ae  gela  del  frhdd  »:  «  Ci  si 
gela  ».  GeUt  el  aang'u  adbss :  Ge- 
lare il  sangue.  «  Sont  gelaa  » :  «  So- 
no  intirizzito  ».  Straeehin  gelaa: 
Stracchino  o  Pezzo  gelato.  |  (Di 
giovine  alia  moda)  Gelaa  (in  dis.): 
Frustino.  «  V6i  quarda  quell  ge- 
laa che  passa  ma  »  :  «  Guarda 
quel  frustino  che  i>assa». 

Gelada  (P.  N.).  N;  fr.:  Tremenda 
gelada:  Acqua  diaccia.  signori. 

—  Oeladinna,  Gelatina.  On  a- 
spiech  eon  aii  la  geladinna :  Idem. 
Trernh  come  la  geladinna:  Tre^ 
molar  come  gelatina.  Fa  sk  la 
geladinna:  Idem.. 

—  Oelee,  Freddoloso.    Vhes  6n 

?iran  gelee  :  Essere  il  corriere  del 
reddo.  J  (Nel  gioco  di  carte)  Gelee 
(volg.):  Vedi  Gilk.  Vedi  anche  Ge^- 
nee  e  Sgenee  nel  senso  di  Fred- 
doloso. 

Oel68,  Geloso  (2).  Geloa  come  6n 
gatt  sorian :  Geloso  como  un  O- 
tello.  On  affare  gelos:  Unne^ozio 
geloso.  Getoa  de  la  a6a  ombria: 
Gelosissimo.  Fd,  mdatra  de  vhsa 
geloa :  Far  finta  d'essere  geloso. 

—  Gel086n,  Geloso  morto. 

—  Gelosaac,  Gelosaccio. 


(1)  Il  Pior.  ha  la  fras© :  battere  le  gat^ 
:eUe  i^er  tremare  fortemente  pel  freddo. 

(i)  Su  qaeflta  voce  i  flor.  hanno  jina 
frase  carattcristira :  Fareiti  prima  cento 
gelosi  che  un  beccOj  di  chi  non  sa  menar 
a  fine  alrrtn  neghzio. 


GEL 


-274- 


GEN 


Gelosla,  Gtolosia.  Mori  de  gela- 
tia:  Morir  di  gelosia.  Gelosia  de 
mestee :  Gelosia  di  mestiere.  Ijlm- 
posta  a  Btecche)  Persiana.  Tegnl 
%  geloaii  in  badirceula:  Tener  le 
persiane  sooohiuse  o  a  fessolino. 

•—  Oeloslee,  Fabbrioatore  di 
perBiane. 

OelB6mln,  Gelsomino.  «  JOa  par 
6n  gelsomin  » :  «  Ella  pare  un  eel- 
Bomino  ».  OH  de  gelsomin :  Olio 
di  gelBomino.  Gelsomin  de  lumm : 
Luminello. 

Oemtil,  Gemello.  « Shnm  ge- 
mH  »:  «  Siamo  gemelli  ».  «  Paren 
duu  gemHyn  «Paion  frateUi  ge- 
melli ».  I  Botton  gemei :  Bottoni. 
gemeUi.  |  (R.  St.)  I  gemH:  I  due 
poliadotti  aiistriaci. 

—  Oemellaa  (Di  alberi),  Binati. 
Plant  gemeUaa :  Due  piante  in  un 
ceppo. 

Qemma,  Gemma.  iclMduchkasa 
Vera  t^npestada  de  gemm  »:  «  La 
ducheBsa  era  tempeBtata  di  gem- 
me  *,  a  Ti  te  see  ta  mia  gemma  » : 
«  Tu  se'  la  mia  gemma  ».  Gemma 
falsa:  Gemma  ralsa.  Tegnx  edme 
dna  gemmM :  Tenere  come  la  gem- 
ma neiranello.  |  ( Globetti  d'  aria 
soffiata  in  Baponata)  BoUe.  Fit  i 
aemm:  Far  le  bolle  di  Bapone.  0 
(Ocohi  delle  piante)  Insedi  a  gem- 
mae AnneBtare  a  oochio. 

—  Oemmada  (Di  pianta),  Gem- 
mata^  Germogliata. 

—  Oemnioiina,  Grande  bolla  di 
Bapone. 

Qenar,  Gennaio.  « In  del  mes 
de  genar  passaa,.,  »:  «  Nello  scor- 
80  meBe  oi  gennaio  ».  (Pr.)  Genar 
fit  i  pont  e  febrar  %  e  romp :  Gen- 
naio fa  il  ponte  e  febbraio  lo  rom- 
pe.  Genar  shceh  impieniss  el  gror- 
nee:  Gennaio  polveroso  empie  11 
granaio. 

—  Oenee.  Gennaio.  « Andemm, 
genee,  te  gh^ee  minga  vergogna  de 
stii  U  al  jceugh  edn  sta  bella  gior- 
nadafyn  «  Andiamo,  Gennaio  che 
sei;  non  ti  vergogni  di  Btar  al 
fuoco  in  queBta  bella  giomata?  » 

Oendaxma.  Vedi  Giandarma. 

Oendflfa,  Palchetto  (1),  ABta  delle 
tende.  1  fin^ter  ednt  i  sd  genkff 
e  i  paneggiament  de  reps:  Le  n- 


(i)  A  Firenze  non  rI  sono  mai  nsaie  fl- 
no  a  poco  tempo  fei  le  nostre  Geneff  alte 
comiciate,  oon  nuxntovanna  o  fiubald- 


neBtre  co^  palchetti  e  le   cortine 
di  repB. 

Qhner,  Genere.  M  ghner  um>an: 
n  genere  umano.  El  h6n  gkner  e 
el  eattiv  ghner:  II  buon  genere  e 
11  oattivo  genere.  G?ie  nh  de  tanti 
glner :  Ve  n'ba  di  piil  generi.  In 
quell  ghner:  In  quel  genere.  P.E.: 
«  U^  la  pit  helVopera  ehe  I'abbia 
faa  in  quell  gener* :  «Idem».  «  Ghe 
n' it  ditt  adree  de  tutt  i  gkner*: 
«Gliene  disse  d'ogni  genere».  «  Sto 
ghner  de  omaa  el  me  pias poeeh»\ 
«  QueBto  genere  di  omati  non  mi 
garba  troppo*.  ml/h  dn  ghner  ncewe 
che  ten  ae  moda  adkss  »  :  «  Gli  h 
un  genere  nuovo  che  viene  era  di 
moda  ».  ^  M  g*it  &n  ghner  de  seriv 
tutt  «d  » : «  Ha  uno  stue  tutto  suo». 
In  ghner,  numer  e  eas:  In  genere, 
numero  e  oaso.  |  Pittura  de  gener: 
Pittura  di  genere.  I  Gener  eoionim: 
Generi  ooloniali.  1  ( Marito  dellii 
figUa)  Genero.  Soeera  e  ncRura, 
sScer  e  gener:  Sooera  e  nuora,  suo- 
oero  e  genero. 

—  Oenerin  (P.  N.),  Generino.  (Di 
donnina  ammodo)  ^.I/h  6n  bhUg&- 
nerin  »  :  «  E  un  bel  generino  ». 

—  Oener&-eraa  (Civ.)^Generaie. 
I/a  malaria  la  ghnera  t  fiver  in- 
termittent: La  malaria  ingenen 
le  febbri. 

Oeneral,  Generale.  (Add.)  lei/t- 
gidn  generai:  Le  elezioni  generali. 
Stit  sui  generai :  Stare  Bulle  ge- 
nerali. Jn  general:  In  generSe. 
«.I/h  staa  6n  malcontent  genereU*: 
«  Fu  un  malcontento  generale ». 
Segretari  o  Procuraddr  general: 
Segretario  o  Procuratore  generale. 
(Sost.)  General  in  eapp,  d^muuUt, 
de  diviHiin ,  de  brigada  :  G^enero- 
liBsimo,  generale  d'esercito,  di 
divisione ,  di  brigata.  General  di 
gesuita:  Generale  de'gesuiti.  (In 
oampagna)  M  general  di  porseei: 
Guidatore,  (Maremme)  II  poroaro. 

0  Batt  la  general :  Battere  la  gene- 
rale o  Suonare  a  raooolta. 

—  OeneraUsBlnx,  GeneraliBsimo. 
In  la  gulrra  contra  i  Prussian  el 
generalissim  di  Frances  Vera  Na- 
pole&n  III:  Nella  guerra  contro 

1  Prufisiani  il  genendlBsimo  degli 
eseroiti  franoesi  eraNiftpoleone  III. 

—  OeneraUtaa,  Generalitik. «  Lk 
el  stit  tropp  in  sui  qeneraUtaa; 
eh* el  vhgna  ai  particolar* :  «  Ella 
Bta  troppo  Bulle  generali ;  la  venga 


GEN 


-275- 


GEN 


ai  particolari ».  |  (II  corpo  de'  ge- 
neral!) (in  dis.). 

—  Generazl6n,  Generazione. 
Finna  a  la  shttima  generasion: 
Fino  alia  settima  generazione. 
4iOhe  n'era  de  tutt  i  generazione i 
«  Ce  n'era  di  tutte  le  generazioni  ». 

—  Ctonerich  ( P.  N. ) ,  Generic©. 
«  Z/^  generieh  in  la  compagnia  ehe 
rhcita  al  Mam6n  »  :  «  £  generico 
della  compagnia  ohe  reoita  al  Man- 
zoiii». 

GenerdB,  Generoso.  0mm  gene- 
ro«  .*  Uomo  generoso.  Vingeneros: 
"Vino  generoso.  2/  h  faeil  a  fh  el 
generot  e6n  la  robba  di  alter:  fe 
facile  lo  scialare  colla  roba  altrui 
Opp.  Con  pelll  altrui  si  fanno 
corregge  piu  larghe.  JSl  eavall  Vh 
dn  animal  generos :  II  cavaUo  h 
nn  animale  generoso.  «  Andkmm^ 
sia  generds  »  :  «  Suwia ,  fammi 
qaesto  gran  favore  ». 

—  Oenerositaa,  Generosity.  On 
aU  de  generositaa :  Un  atto  di  ge- 
nerosita.  ^Questa  «i  ehe  la  se  eiam- 
fna  generositaa  /  »  :  «  Questa  si 
chiama  generosity  ». 

—  Genester  (Volg.).  Vedi  Gincr- 
stra, 

—  Oe&estree  ( Add.  di  fungo ). 
Vedi  CHnestrcew, 

Qhul,  Genio.  iciyh  6n  ghni*mil 
un  genio  ».  Ona  robba  fada  de  gh- 
ni :  Una  cosa  fatta  genialmente. 
jindit  a  ghni :  Andar  a  genio.  Ddt 
in^  del  g^i  r  Dar  nel  genio.  Avhgh 
tninga  ghii  per  6na  robba:  Non 
avere  inclinazione  per  una  cosa. 
I  (Corpo  degli  ingegneri  militari) 
Genio.  icDaWartigiieria  I'hpassaa 
«n  del  ghniy^ :  «Dail*artigliena  pas- 
85  al  genio  ». 

—  Genl6B,  Estroso. 

—  Genial,  Geniale.  JFaeeia  ge- 
nial :  Faooia  d'  incontro. 

Genla  (P.  N.J,  Genia.  Oenlapor- 
ea:  Genia  abbietta.  « Jfi  vui  mtnga 
avhgh  a  ehe  fh  edn  guella  genia  y^: 
«  Non  Toglio  aver  a  fare  con  quella 
genia  ». 

GencBUCC  ( Vokr. ).  Vedi  Gendee, 
N.  fr.  volg. :  vafe  del  genceucc : 
Gafieino  de'  guattro  venti. 
^—  Genoffglatdrl  (Volg.).  Vedi 
Ingenoggiatori. 

—  Qenocc,  Ginocchio.  MHt  in 
genoec  :  Mettere  a  ginocchio.  MU~ 
Uu  in  genoeci  In^occbiarsi.  Dh 
la  hortua  in  di  genoce  (in  dis.): 


Cascar  il  oacio  sui  maccheroni. 
Piegaacdme  a  gr«nocc.* Ginoccbiuto 
o  Piegato  a  ginocchio.  Fhsdlth  sui 
genoec :  Far  ballare  sulle  ginoo- 
chia. 

—  Oenoggiada,  Ginocchlata.«^ 
m'd  daa  ona  genoggiada  per  av- 
viaamm  de  tase  »  :  «  Mi  di^  una  gi- 
nocchiata  sotto  il  tavolino  per 
avvisarmi  di  finirla  ». 

— Geiiogg6ra,Ginocohiello.«Jf^6- 
tegh  i  genogger  al  ea/tall » : «  Metti 
i  ginocohielli  al  oavaUo».  (Degli 
spazzaoamini )  Ginocchiali  o  Gi- 
noochielli  (1).  (Per  cavalcare)  Gi- 
nocchiaie. 

—  Genoggin,  Ginocchino  (2).  Fh 
genoggin:  JBsser  debole  nelle  gam- 
be  o  ubbriaco,  Piegare  le  ginoo- 
chia. 

—  Oeiioggl6ii,  Ginocchione  (3). 
«  DomMndem  scttaa  in  genoggion  » : 
«  Chiedi  perdono  in  ginocchio  >. 
ii  jyh  anaaa  a  Momma  a  fit  la 
scala  santa  in  genoagion  » :  «  An- 
d5  a  Roma  a  far  la  scala  santa 
in  ginocchioni  ». 

GenoYa,  Geneva.  ArtiHoech,  ba- 
sgiann,  erbidn,  fi6r,  eee,,  de  Ger- 
nova:  Carciofi,  lave,  piselli,  fiori 
primaticci. J  (Moneta  vecchiaj  Ge- 
novina.  |  Pasta  de  Genova:  Pasta 
genovese. 

—  Genovesa  (Add.  di  vari  og- 
getti).  Salsa  genovesa:  Salsa  ge- 
novese. Cadenazz  a  la  genovesa: 
Chiavistello  alia  genovese. 

Gent,  Gente.  «  GWera  6n  fuX- 
min  de  gent » :  «  Cera  un  subDis- 
so  di  gente  ».  Fh  e6r  gent  (a  tea- 
tri) :  Spopolare.  « La  gent  la  se 
portava  » :  «  Cera  tanta  di  quella 
gente  ohe  non  ci  si  rigtrava  ».  La 
povera  gent:  La  povera  gente. 
Gent  edme  se  sia:  CTentaglia,  Gen- 
tucola.  Gent  de  ben:  Gente  dab- 
bene.  « La  gent  la  dis  intomo 
ehe,..  » :  «  La  gente  va  dicendo  in- 
tomo- ehe...  »  «  Che  gust  de  fd, 
M^arlit  la  gentyn  «  Che  eusto  di 
far  sparlar  la  — ».  «  J  me  gentyn 


(1)  OifiocchieUo  in  Fior.  d  anche  il  gi- 
nocchio del  porco  morto,  ipiccato  dalla 
gamba. 

(8)  Ginocchino  dim.  e  vezz.  di  ginoc- 
chio. 

^)  Le  angnille  col  Jpomodoro^a  Firenze 
il  popolo  !•  efaiama:  anguiUe  in  ginoc- 
chioni. 


GEN 


—  276  — 


GEO 


«  I  genitori  ».  La  gent  de  servizi : 
La  gente  di  servizio.  (Pr.)  La  gent 
de  ben  la  eerea  minga  i  fatt  di 
alter :  La  gente  dabbene  non  va 
cercando  i  fatti  altrui.  (Pr.)  Ogent 
oparent  o  padrdn  malcontent:  \QAi 
Fceugh, 

—  Gentaia,  Gentaglia,  Gentac- 
cia,  Gentame.  Gentaia  bolgiron- 
na:  Canaglia,  Gentaglia  bugge- 
rona  o  nialandrina,  Vile  i^entaglia. 
«  Pareven  edueaa  nut  invece  oo 
eapii  ehe  eren  gentaia*:  «Pare- 
vano  educati,  ma  poi  ho  oapito 
-che  erano  gentaccia  ».  M^lta  gen~ 
taia  e  pocek  seidri :  Molto  genta- 
me e  pochi  Bignori. 

—  CTentuBCia  (P.  N.),  Gentuc- 
oiaj  Gentucola,  Gentucoiaccia.  «  / 
vism  de  la  porta  in  tutt  gentusda 
de  netgott »:  « I  casigliani  son  tutti 
gente  da  nulla  ». 

aentil,  Gentile.  «  C6n  mi  V I 
semper  steta  gentil » :  «  Con  me  f  u 
fiemj^re  —  o  cortese*.  Us^  del  hheeh 
gentil :  Uccelletti  silvani  dal  beo- 
co  sottile.  Schpp  gentil:  Ceppo 
gentil«. 

,—  GrentUili,  Gentilino. «  L*h  gen- 
tilin  eom'h,  poter  bagai/>:  «  £ 

fentilino  assai,  povero  bimbo  I  » 
(Vecchio  oimitero) -4ndd  al  Oen- 
titin:  Andare  al  Creatore.  Pari 
la  mort  del  Oentilin  (in  dis.):  Pa- 
per im  moi*ticino  o  E'  pare  nn  ne- 
ce  (Arezzo). 

—  Geatllezza  (P.  N.),  Gentilez- 
za.  *  HI  nt'  it  u&aa  6n  mond  de 
qentilesisyn  «  Mi  fece  iin  mondo 
di  —  o  cortesie  o  garbatezze ». 
/  gentilezz  de  la  lunna  de  mel: 
Pan  di  nozze.  «  CWel  me  faga  la 
gentilezza  de  indicamm,..  » :  «  Di 
grazia..,  » 

—  Gentilomm  (Civ.),  Gentil- 
uomo.  «  L'^  6n  vero  gentilomm  » : 
«  E  im  vero  gentiluomo  ».  ||  (Pop.) 
^T.  di  gioco)  «  Mi  son  gentilomm  »: 
« lo  sto  da  canto  al  gioco  ». 

Geografia  (Civ.),  Geojgrafia.  Stu- 
did  la  geografia:  Studiare  la  geo- 
grafia. 

—  Geografich,  Geografico.  Car- 
ta geografica : .  C&Ttsi  geografica. 
(Carta  e  lenzuola  insudiciata)  I- 
dem. 

Geometria  (Civ.),  Geometria.  In 
lieeo  se  studia  la  geometria  e  Val~ 
gebra  :  In  liceo  si  studiano  la  — . 

—  Geomitrlch  (P.  N.),  Geome- 


trico.  Figur,  melody  compass,  eee., 
geometrich :  Figure,  metodo,  com- 
passo  — . 

—  Gedmetra,  Geometra.  (Misu- 
ratore  di  tei-ra)  Tavolatore  (A- 
rezzo). 

Gdppa.  Bazza.  «  M  g*a  la  gep^ 
payn  « Ha  la  bazza ».  «  FVh  ii, 
Oeppa  » :  «  Oh  tu  Bazza  I » <c  Chiar- 
da  che  geppa  quell  vece  /  » :  «  Guar- 
da  che  po'  po'  di  bazza  si  rimpa- 
sta  quel  vecchio  ». 

—  Geppin,  Bazzina.  «^  1/  h  dna 
geppin  gustosa  » :  «  E  una  bazzina 
piacente  ». 

—  Gepp6n,  Bazzone.  Vedi  Ba- 
slettdn. 

Gera,  Ghiaia^  Sulla  gera  e  la 
sabbia  del  torrent :  Sul  greto. «  Met- 
tigh  de  la  gera  sk  sta  strada » : 
« Fategli  una  ghiaiata  a  questa 
strada  ».  ^  M'h  tocc€ia  de  bait  la 
gera  » :  «  Wh  toocato  di  caresgiar 
o  di  battere  la  ghiaiata  o  la  brec- 
cia o  la  strada  ».  «  L'it  dappaa 
6n  sass  de  la  gera  e...  »:  «  Plglib 
in  mano  un  ghiaiotto  e...  y^  I  eat 
de  gera:  Le  cave  di  ghiaia. 

—  Ger6ii^  Ghiaione.  (Smalto  di 
calce  e  ghiaia)  Getto. 

—  Geretta,  Ghiaietta. 

—  Gerettlnna ,  Rifioritura  di 
ghiaia. 

—  GerlY  e  Geros,  Ghiaioso. 

—  Geraa  (AggJ,  Ghiaiato  (Spar- 
se di  ghiaia).  « iM  strada  Vera  ap- 
plnna  stada  gerada  » :  «  La  stradR 
era  stata  agghiaiata  la  mattina 
stessa  ». 

—  Gerad'adda  (Tratto  di  paese 
lungo  1'  Adda),  Geradadda  Cal- 
cinna  de  Geradadda:  Calce  forte. 
Anddtfinna  in  Geradadda  {in  dis.): 
Andar  in  Calicutte. 

Gerani.  V6di  Girani. 

Gerarchia  (Civ.  P.  N.),  Gerar- 
chia.  La  gerarchia  nelVeshreUf  in 
di  impiegaa :  La  gerarchia  nel- 
Pesercito,  negli  impiegati. 

Gerb,  Gerbido,  GTerbaio  (1),  So- 
daglia.  «  G'oo  di  vidor,  ma  anea 
tanto  gerb  »  :  «  Tengo  de'  vitigni 
ma  anche  molta  soaaglia». 

Gergh,  Gergo.  ParSa  in  gergh : 
Parlare  in  gergo.  «  Te  ghr  6tt  6n 
certo  gergh  ae  artista  ehe  m,i  ear 
pissi  pocch  »  :  «  Tu  parli  un  certo 
gergo  di  artista  che  non  arrive  a 


(1)  Gerbttio  0  gerbido  iia  dlauso. 


GEB 


—  277- 


GES 


eomprender  bene  ».  «  L*d,  eapii  el 
gergh  e  el  V  h  mdceada  /  »  :  «  Cap! 
il  sergo  e  tacqiie», 

Gfterm,  Gerla  (1).  Ona  gerla  de 
rud:  Plena  una  gerla  di  immon- 
dizie. 

Gerlo  (Piii  piooolo  della  gerla), 
Gerla.  Romp  el  gerlo :  Rompere  i 
oorbelli. 

—  Gtorlada,  Plena  una  gerla. 
4c  Con  tre  o  quatter  gerlad  de  sab- 
bia  I' impienissem  »  :  «  Con  tre  o 
qnattro  gerle  di  sabbia  lo  si  ool- 
ma  o  lo  bI  riempie». 

—  OerUtt,  Gerletta. 

—  aerlettln,  Gerlettina. 
OermoBui,  Germoglio.  iclpiant 

eomineien  a  manddt  fosura  t  ger- 
tna^ui  »  : «  Le  piante  cominciano  a 

eermogliare  ».  Trit  via  el  germaeui  : 
rscir  di  novizzo  o  di  pupillo. 
P.  E. :  «  ^  8aria  6ra  ehe  te  tras- 
set  via  el  germoeui  »  :  «  Sarebbe 
tempo  ormai  di  snighittirti ». 

OeroUfegb  (Volg.J.  Vedi  Gero- 
g'ltfieh. 

Gerog'llflch,  Geroglifioo.  uMa 
eoss*in  sH  gerog  lifleh  ?  » :  «  A  che 
servono  auesti  ghirigori  ?  » 

Ger6n<U  (T.  gramm.).  Gerundio. 

Oesa,  Chiesa.  Anda  in  gesa : 
Andar  in  ohiesa  o  Far  le  sue  di- 
vozioni.  Di  in  gesa:  Dirsene  in 
cliiesa.  V^  in  gesa :  Esser  mez- 
zo bacato  o  malaticoio.  Omm  de 
gesa :  Credente  o  spigolistro.  V^s 
nanea  salv  in  gesa  (R.  St.) :  Non 
lo  salverebbe  I'uovo  dell'Ascen- 
sione.  Sant  in  pesa  demoni  in  e^ : 
Santo  per  la  Yia,  diavolo  in  casa. 
JPeseaaor  de  santa  — ;  Pesoatore  di 
Banta  Chiesa.  Lavord  per  la  gesa 
de  Vaver:  Affatioarsi  senza  frutto. 
C^a  granda  e  poeeh  i  sant  (fig.) : 
Gran  chiesa  e  poca  divozione. 
c  Jj'dtn  miss  in  gesa  e  diman  el 
farh  el  hall »  (R.  St.) :  «  L'  han 
messo  in  oappella  e  domani  sar& 
impiocato  o  faih  11  ballo  in  campo 
azznrro ».  San  March  Vh  6na  betla 
gesa! :  Per  forza  dovetti  accon- 
sentire  Opp.  Siena!  per  forza! 
Visith  i  sUt  ges:  Visitare  le  sette 
chiese.  ^F^«/oHi«naa  e6m^  6n  can 
in  gesa:  Essere  aUbrtunato  come 
i  cani  in   ohiesa.    Vorh   andd  in 


(i)  Oerle  a  PIr.  lono  ehiamatt  ancpra  i 
sedfli  della  sala  deir  Aocademia  della 
Crasea. 


gesa  a  dispHt  di  sant :  Non  s'en- 
tra  in  paradiso  a  dispetto  de'  san- 
ti.  (Pr.)  On  poo  per  la  gesa  6npoo 
per  el  santissim,  se  tira  Ih  henis- 
sim  (in  dis.) :  Un  poco  di  qua,  un 
poco  di  Ikf  si  tira  avanti  discre- 
tamente.  Qiuind  ghe  n'h  nd,  par- 
tiss  anca  la  gesa  :  Quando  non  ce 
n'^  perde  la  chiesa. 

—  Oesiatt.  Chiesaiolo.  «  Guar- 
det  da  quell  gesiati »  :  «  Guardati 
da  quel  graffiasanti». 

—  OeeiOBU,  Chiesetta. 

—  Oesiolin,  Chiesina  e  Chie- 
aino. 

~  068611,  Chiesona. 

Oess,  Gesso  (1).  G^s  in  pan,  de 
sart,  depitt&r,  de  murador:  Gesso 
nativo,  da  sarti;  da  pittori,  da  far 
presa ,  muratori.  «  Quest  el  va  im^ 
muraa  eont  el  g^s  o  ingessaa^: 
Vedi  Ingessdi.  ftesth  Ti  de  gess  : 
Restare  di  stucco  o  di  sale.  Stdi  U 
corns  6n  papa  de  gess:  Parere  una 
statua  di  gesso.  El  gess  per  i  st^h 
de  Mgliard :  Gesso.  —  per  la  lor- 
vagna:  Gessetto. 

—  668866,  Gessaiuolo,  Stuoohi- 
naio,  Chi  vende  gesso. 

~  6688iy,  Gessoso.  Terren  ges- 
siv  :  Terreno  gessoso. 

—  0688dn  (Terreno  di  argilla 
soda  a  strati,  sotterra).  Pancone. 

—  Oesti,  Gestire.  «  L^hinutil  che 
te  gestissetf  mi  capissi  nagott  Vi- 
stas »  : «  Smetti  di  gestioolare,  ohe 
non  oi  oapisco  nulla ».  « Quella 
eantante  la  gestiss  minga  ben » : 
4(QueUa  eantante  non  gestisoe  a 
modo  ». 

—  G68ticol&,  Gesticolare.  « Bi- 
sogna  vedkll,  pover  m^utt,  a  gesti- 
coUt »  :  «  Bisogna  vederlo  quel  po- 
vero  muto  a  gesticolare*. 

—  Oest,  Gesto. «  L*b,faa  6n  gest 
che  Vh  varuu  pussee  del  discdrs  » : 
«Fece  un  gesto  ohe  disse  piii  di 
un  disoorso  ». 

Ctostlon  ( P.  N. ) ,  Gestione.  La 
gestion  del  Sindieh  tal,  Vh  stada 
onestissima:  La  gestione  del  Sin- 
daco  X  fu  onestissima. 

Oe8tl,  Gesd.  Da^s  al  b&n  Gesii: 
Darsi  al  buon  Gesil.  Geshy  Gesii, 
chi  m,<Bur  el  gh'h  pu :  Gesd,  Gesil, 
ohi  muore  non  o'fe  pitl  o  Chi  muo- 


(1)  XJomo  di  geuo  (ed  anohe  w)mo  del 
Ciampi)  e  qnello  di  cal  non  si  faecia  al- 
cana stima. 


GE8 


—  278- 


GHE 


^ 


re  giaoe  e  ohi  vive  si  d^  pace. 
(Esol.)  Geau  GesU!:  Gesii  mio ! 

—  Qesuita  (P.  N.),  Gesuita  (1). 
El  general  di  gesuita :  II  generate 
dei  gesuiti.  (Add.)  «  Come  V^  gcr- 
suita  quell  ficeu  /  »  :  «  Come  h  ge- 
suita quel  ragazzo)».  Ona  donna 
gesuita:  Una  gesuitessa  o  Una  ge- 
suita in  gonnella.  Faeeia  de  ge- 
suita:  Facoia  da  gesuita. 

—  Qesuitdn  (P.  N.),  Gesuitone, 
Gesuita  da  tre  cotte.  «  Chi  Vh  ehe 
voeur  avhgh  a  ehe  fdt  eon  quel  ge- 
sHxton  /  »  :  «  Chi  vorrebbe  aver  a 
ehe  fare  con  quell'ipooritone  ? » 

—  Qesuitada  (P.  N.),  Azione  da 
gesuita.  ^t-  El  m*d,  faa  6na  gesui- 
tada  tal  ehe  gh'h  de  sperd,  poceh 
ben  de  quell  seolar* :  «  Mi  fece  un 
tiro  cos!  da  ipocrita  ehe  o'^  da 
sperar  poco  bene  da  quello  sco- 
laro  ». 

—  OeBOitaria  (P.  N.),  Ipoorisia, 
Impostura  (Modi,  massime.  prin- 
oifni  da  gesuita).  n  L'  ^  d'  ona  ge^ 
suiteHa  ehe  spaventa  »  :  « jBl  d'una 
ipocrisia  o  impostura  da  spaven- 
tare». 

Oett,  Getto  (2).  Geti  d*  aequa : 
Getto  d'acqua.  Ona  robha  Jada 
de  aelt  (parlandosi  di  produzioni 
delPingegno) :  Un  lavoro  di  getto. 
Gett  de  armirceu  (specie  di'soal- 
pello) :  Saettuzza. 

—  Oettada  (In  dis.)  (Doppio  tra- 
bucco),  Canna. 

Qettarell  (Parte  del  coreggiato 
per  batter  il  grano),  Vetta. 

Qettdn  Gettone.  Getton  di  ear- 
ratter  de  stampa:  Squa^ruccio. 
Getton  per  giuga  I  Gettone.  Getton 
de  presenza:  Gettoni  di  presenza. 
Getton  de  buttd  sui  poggioBU  :  Get- 
toni. 

Oh'  (Sincope  di  Gh4i),  «  Gh*eel » : 
«  E  in  oasa  ».  «  Quest  el  gh'  entra 
minga  e6n  quell  ehe  disi  m»  » : «  Co- 
desto  non  c'entra  con  ci6  ehe  di- 
00  io  ». «  Gh'en  vit  pussee  » :  «  Glie- 


(1)  A  Pistoia  ohiamasi  oosi  una  otam- 
bella  di  pasta  flnisiima  regalata  di  anici : 
Oesuite  fresche  gridano  i  venditori  ambn- 
lanti. 

(2)  Getto  ha  in  tosoano  vari  altri  signi- 
flcati  oltre  a.quellicorriipondenti  ai  nostri 
ffett  e  gitt.  £  lo  smalto  composto  di  cal- 
olna  e  ghiaia :  caleestruxx.  A  Pistoia  i  Io 
spazzo  o  ripiano  dinanzi  a  palazzo  pab- 
blico. 


ne  va  di  piii».  mlPh  toceaa  de 
mettegh  del  m^  » :  «  M'^  toccato  di 
rimetterci  o  metterci  del  niio». 

Ghe,  Gli.  «ifi  ghe  la  eanti  gid 
ciara  » :  « Io  gliela  spiffero  ».  «  Ghe 
vaeur  tant  /  »  :  «  Ci  tuoI  tanto  ?  » 
«  A  lee  ghe  eredi  rad  »  :  «  Non  le 
credo  ».  «  Ghe  n'  h  pu  »  :  «  Non  oe 
n'^  piii ».  «  Te  ghe  see  andtia  f  » : 
«Ci  sei  andatof»  <Nissun  ghe  le 
leva  del  eoo  »  :  «  Nessuno  ^  oapaoe 
di  levargliela  dal  capo». 

Oheda,  Gherone.  Faa  a  ghed: 
Sgheronato. 

—  Ohedinna,  Piccolo  gherone, 
Gheroncino. 

ah'el,  Glielo.  «  Gh*  el  doo  »  : 
4(Glielo  do». 

ah^lf,  Guelfo.  (B.  St.  oolto)  / 
ghelf  e  i  ghibellini:  I  guelfi  e  i 
ghibellini.  (Per  astuto)  (in  dis.) 
Vedi  Canonieh, 

QlhkXL  Quattrino.  «  El  var  nanea 
6n  gheu*  :  «  Non  vale  un  quattrino 
o  una  oica ».  «  Sdnt  senza  &n 
gheUyn  ^^on.o  al  verde  o  brueio 
come  resoa». 

Oheminna.  Vedi  Gaminna, 

ahdtt,  Ghetto.  Pari  el  gh^t  di 
Ebrei:  Parere  il  ghetto.  Fd  6ii 
ghett :  Far  un  ghetto.  «  Oo  dovuu 
vegnl  via  de  quella  easa  ehe  la  par 
reva  el  ghett »  : «  Ho  dovuto  soap- 
par  da  quella  casa  ehe  pareva  U 
ghetto  ». 

Ohetta  (D.  Fr.),  Ghetta.  Se  usa 
i  ghett  bianeh:  Ora  son  di  moda 
le  ghette  bianche.  Mezza  ghetta: 
Ghettina  e  anehe  Mezza  ghetta. 

— OhettinxLa,  Ghettina.  Ghettinn 
de  lana  per  i  juBU :  Ghettiae  di 
lana  da  bambini. 

Gheas,  Ghezzo  (1),  Ramarro. 
Verd  edme  6n  ghezz :  Verde  oome 
un  ramarro.  Ona  stoffa  color  verd 
ghezz:  Una  stoffa  color  ramarro. 
In  Sardtgna  gh*h  minga  el  ghezz: 
In  Sardegna  non  si  trova  11  ra- 
marro. 

Ohi,  Glieli. «  Ghi  doo  nd  » : «  Non 
glieli  d5». 

Ohia  (Volg.),  Sguisoia.  Vedi 
Famm,  Quuna  se  g*ti  sott  la  ghia 
se  ragionna  pii  (volg.) :  La  iame 
non  conoscelesgi. 

Ghlaa,  Pungolo. «  Ma  oo  de  eiap- 


(1)  Ghexzo  e  tntraltro.  k  il  colore  ds* 
Mori  di  Barberia  e  anohe  deirava  ohe  eo- 
mincia  a  maturare. 


GHI 


—  279  — 


GHI 


ph  el  ghiaaperfatt  mmuv  detkfyn 
«  Ci  vorr^  aunque  il  piingolo  per 
flEurti  levare  di  uf » 

—  Ohiarada,  Punsolata. 

—  Ghlarell,  Pungetto  (fuori  d'u~ 
so),  Pungiglione. 

OHlba (Vol§.)-  Vedi  Nebbia.CNel 
^y^nifio  di  mdispoBizione)  vedi 
Cmitgnera. 

OlilCG,  Mezzo  soldo  (in  dis.).  Vari 
nanea  on  ghiee :  Non  yalere  una 
eica.  I  (Foro  delP ano )  IVemd  el 

Shiee :  Fare  il  cul  lappe  lappe  (in 
is.).  I  (Chieriouzzo)  vedi  Abaor- 
ghxee, 

OUoch  (Sorta  di  calesso  in  dis.)) 
Calessino  da  caocia. 

Olildon  (D.Fr.j,  Goidone,  Guida. 
Gliielmiima  (In  dis.),  Raggiro. 
aiilffUottiima(D.Fr.),  Ghigliot^ 
tina  (oolto).  Quand  in  Franeia 
lavorava  la  glugUottina,  i  ttieekss 
ehe «... »  : «  Quando  in  Franoia  la- 
vorava la  ghigliottina ,  accadde 
ohe... »  I  ( Strumento  da  stampa- 
tori )  «  Oiappa  la  ghigliottinna  e 
taia  guii  hni  ehe  in  tropp  l&ngh^n 
«c  Pigua  la  taglierina  e  taglia  quelle 
lijD.ee  ohe  sono  troppo  lunghe  ». 

OMgna,  Ghigna.  Ohigna  de  lar- 
der :  Ghigna  di  ladro.  Ghigna  de 
eon:  Viso  sohiaociato.  Ohigna  de 
dagh  la  drisza:  Una  ghigna  di 
posati  li.  I  I'd  ghigna  ghtgna:  Far 
gangola  o  lima  lima.  P.  £. :  «Zf'^ 


ghdgna 

nestre  della  Teresa  oon  un'  altra 
pedina  al  hracoio,  per  farle  di- 
spetto  o  gangola  ». 

—  Qhignk  (P.  N.),  Ghignare  (1), 
Hidere.  «  Mnm  ghtgnaa  de  gugi » : 
«  Abbiamo  riso  saporitamente  ». 
if^Ouarda  edme  el  ghMua  soU  via » : 
«  Guarda  come  gmgna  sotto  i 
baffi  ». 

—  OhUrnln.  Ghignetto. 

—  ahinidii  (D.fr.),  Disdetta.  (Al 
giooo)  «X'^  tutta  tira  ehe  me  per- 
seguita  el  ghignon  »  :  «  Da  ratta 
sera  la  disaetub  mi  peraegnita  ». 
Faeeia  de  ahigndn:  Faccia  anti- 
patica.  «  CKe  ghignon  Vh  staa  per 


(1)  Ghignare  in  flor.  signiQea  propxia- 
meiiie :  ndere  con  sarcamto ;  in  dlaletto 
•I  Ota  ghignd  in  quel  senso,  ma  anche  in 
senso  innoc«nte. 


mi  queU  de  ved^.,. » : «  Che  disdetta 
fu  per  me  quella  cosa  di  vedere...  » 

—  aiilgn6s  (P.  N.),  Permaloso. 
Ohindanna  ( Matassina  di  seta 

per  prova),  Guidana.  Ghindanna 
fada  al  provin :  Guidana  fatta  al 
provino. 

aUndes  (Per  la  seta),  Ghindolo. 
Vedi  Bieocea. 

OhlnUla.  N.  fr.:  Fh  el  eavall 
del  Ghinella :  Far  come  le  secchie. 
«  Ma  mi  s&nt  poeu  minga  el  eavall 
del  Ghinella  »  :  «  Ma  io  non  sono 

S)i  la  vacouccia  o  11  cavallo  di 
hinella»  (Siena). 

Olilringhell  (In  dis.).  M pader 
GMringhell:  II  padre  guarBiano 
o  H  padre  abate. 

GmnngheBBa  (Erba  da  tintoria), 
Ginestrella. 

Qhlrlanda  (P.  N.),  Ghirlanda  (1), 
Festone.  /  nevoditt  ghe  fan  ghir- 
landa al  pappagrana:  I  nipotini 
fanno  ghirlanda  al  nonno. 

—  QMrlandinna.  Ona  ^hirlar^ 
dinna  de  ji6r  de  naranz  xn  Hbsta: 
Una  ghirlandetta  di  fiori  d'arancio 
in  capo. 

Ohua,  Ghisa.  8ul  navilli  a  San 
Damian  gh*  h  6np6nt  de  ghisa : 
Sul  canale  a  San  Damiano  c'^  un 
ponte  di  ferro  fuse. 

Ohltara,  Ghitarra.  Ghitara  itor^ 
liana,  franeesOf  spa^nceula :  Ghi> 
tarra  alPitaliana,  francese,  spa* 
gnola.  ii:Fh  pie»h  rompem  minga 
la  ghitara  »  :  «  Ti  prego ,  non  mi 
rompere  il  chitamno  ». 

— Ohltaree,  Fabbricatore  di  ohi- 
tarre. 

—  Ohitarlsta,  Chitarrista.  « In- 
thmma  ai  mandolinista  gh*era 
quaUer  ghitarrista  »  :  «  Coi  man- 
aolinisti  c'erano  quattro  chitar- 
risti». 

—  Qhitarin,  Chitarrino.  Ghiia- 
rin  de  eanna  :  Cetra  di  sagginale. 
«  Te  vmu  finilla  e6n  q-uel  ghitar- 
rinfy^  :«Vuoi  finirla  oon  quel  tuo 
frinfrinof  » 

Q\k  (D.  T.),  Gik.  I  Ma  gid/:JILa, 
gi&.  I «  2/'  ^  gid  bell  e  eott » :«E  di 
gi^  ootto  ».  « lyk  gid  o  giamd  duu 
mres  ehe...  »  :  «  Sono  gi&  due  mesi 
che...»  « I>e  gid  ehe  te  diset  insH  » 
(pop.):  «Giacch^  dici  oos)...la  ve- 


(i)  Ghirlanda  ha  in  Aorentino  an  senso 
ohe  a'/kvvioina  piii  alia  noitra  coronn^ 
de  fior  ehe  i^  ghirlanda. 


OIA 


-280  — 


GIA 


dremo...  »  «  De  gidt  ch*  el  trceuvi 
ghe  diroo  cAe...»:«6iacchfe  la  trovo 
le  dirb  che...»|(AB8eiitimeuto)  GiJi! 
«  Te  ghe  andaree  f  *  m.  Gict »  :  «  Ci 
andrai  ? »  «  Qih\  »  (Ironia).«  Ma  giit, 
ma  gid ,  lira  gib  »  :  «  Ma  gih, ,  ma 
o^ik;  la  ragione  h  sempre  dalla 
tua  ». 

¥*  Glacca  (P.  N.),  Giacca.  «  L'h  iiv- 
filcta  %  manich  de  la  giacca  e  via 
de  galopp  »  :  «  S'  infilb  la  giacca  e 
via  di  galoppo  o  a  gambe  ».  I  (Spe- 
cie di  erba)  Kanuncolo  Bcellerato. 

Giacch^tta  ( P.  N.),  Giaccbetta. 
Im  giacchetia  V  h  minga  6n  vegtii 
de  visita:  La  giaccbetta  nou  h 
abito  di  society. 

Oiacc&.  Vedi  STgiaecit. 

Glacint  (Specie  di  fiore)  (P.  N.), 
Giaointo.  (Gemma)  Giacinto. 

Giacobln  ( R.  St.),  Giacobino.  / 
Giacobitt  al  dl  de  incteu  se  datnen 
rejfuhblican :  I  Giacobiui  oggidi  si 
obiamano  repubblioani. 

Giacom,  Giacomo.  Avkgh  i  ganib 
Che  fit  gtacom  giaeom:\edii'^Ja- 
com.  Brutt  come  el  Giacom\{l)  i 
Bnitto  come  I'orco. 

Giacoaitt  (D.  Fr.),  Giaoonetta 
(Stoffa  di  cotone  giCi  di  moda). 

Glaculatoria,  Fervorino. 

Giald,  Giallo.  Giald  de  cromm: 
Giallo  di  croma.  Giald  de  zwfran: 
Giallo  di  zaiferano,  ecc.  Trd,  del 
giald:  Tirare  al  giallo.  Diventct. 
giald:  Ingiallire.  Giald  come  6n 
galbee:  Vedi  Galbee.  Giald  come 
6n  phtt  (vplg.) :  Idem.  (M.  d.  d.) 
Avegh  ipe  giald:  Essere  ammo- 
gliato.  Pan  giald:  Pane  di  gran- 
tiirco.  (Pr.)  El  giald  el  se  man^ 
ten,  el  rose  el  va  e  el  ven  (Appross.)* 
Tutto  il  rosso  non  h  bono,  tutto 
il  giallo  non  h  cattivo. 

—  Gialdasc,  Gialdaccio. 

—  Gialdusc,  Gialluocio. 

~  Olaldl?,  Giallicoio,  Giallo- 
gnolo.  J  (Al  plurale)  /  gialditt 
(l)op.):  I  maren^bini.  «  Fceura  sti 
SrtafmW »:  «Vediamo  queste  mo- 
nete  d'oro  ». 

.—  Glald6n.  (Di  persona)  «  Va 
via  gxaldon porch  »:  «  Va  via,  gial- 
laccio  porco  »  (volg.). 

Glamb^Ua  (Panetto  ovale  senza 
buco  con  burro  e  zucohero),  Pa- 


,  (1)  Era  una  acimmfa  dei  pabblici  cfar- 
dm! ....    * 


netto,  Ciambella  di  pane,   Ciam- 
bella  (1).  Vedi  Miech%n. 

—  Glambelliima ,  CiambAlH- 
na  (2).  Giambellinna  col  btiUhr: 
Ciambellina  col  burro. 

Giamb6n  (D.  Fr.),  Proseiutto. 
«  Zm  el  fit  eolession  con  dd  fett  de 
giambonyn  «  £' fa  colazioue  con 
due  fette  di  prosciutto  ».  Tixidt  el 
giambon  sutttl  tutHl:  Struoiolare 
un  prosciutto. 

—  Giambonltt ,  Giambonetti. 
(Termine  di  ouluiaria)  Coetolet- 
tine  di  maiale. 

Giamd.  Gi^.  «Zr'^  giamb  mezsh- 
dif>:  «  E  giit mezzogiomo ?  »  «  T« 
see  giamo  chif*:  «  Cos!  preato  di 
ritorno? »  «  X'  h  giamb  la  quaria 
volta  ehe.,.  » :  «  E  ormai  la  quarta 
volta  cbe  ».  «  Ti  te  par  giamb  de 
avhghel  in  saeeoeeia/>:  «  A  te  pa- 
re gik  di  averlo  in  tasca  !  » 

Giaii  (DasB  a)  (In  dis.),  Disp^- 
rarsi. 

Gianchett  (Pesciolino  di  mare), 
Bianobetti  (Isola  d'Elba).  I  (Pasta 
da  mineslra)  Punte  d'aghi. 

Gianda,  Gbianda.  HI  guss  de  la 
manda:  11  bugnolino  o  ooooiuolo 
della  gbianda.  Ai  porscH  ghe  piat 
i  giand:  Ai  porci  piaociono  le 
gbiande.  Gianda  de  seir:   Cerra. 

i(Lavoretto  in  rioamo)  Gbiande. 
(Ornamento  con  anime  di  legno 
con  forma  di  gbianda)  Gbianda. 
— Glandlnna,  Gbiandina.  Igian- 
dinn  che  shrv  de  hottdn  per  i  ala- 
mar:  Giandine  da  alamari. 

Giandarma  (R.  St.),  Gendarme. 
/  giandarm,a  in  di  operhtt  riven 
semper  tard :  I  gendarmi  delle  o- 

f>erette    arrivano    sempre    tardi. 
Oggidi)  Carabiniere. 
Giand6a    (Sorta    di    tn^nito), 
Gbiandone,  Granitone.   Mardape 
de  giandon:  Marciapiedi  di  gra- 
nitone. 

Gian^tta  (Mazza  di  oanna  d'In- 
dia),  Giannetta.  On  pelaa  o^  la 
gianetta  (volg.) :  Un  crostino  colla 
giannetta. 

—  Glanettlnna ,  Mazzettina , 
Giannettina. 


(1)  La  ciambeUa  fiorentina  si  sa  che  ha 
11  buco  ;  pcr6  lo  si  dice  anche  in  senso  di 
chiccO' 

(2)  Si  nsava  dlro :  /br  una  ciambellina 
nUa  naaeosta  oorrispondente  al  ^gstro 
fogtij  ma  ora  pare  in  dls^^ 


GIA 


—  281 


GIA 


—  Gianettada,  Mazzettata. «  M 
g*dt  daa  6na  gianeUctda  trav^rs  a 
la  fitceia  » :  «  Gli  diede  una  gian- 
neitata  sul  yiso  ». 

Glangian,  Gianni,  Scempiato. 
«  Vik  fd  minga  el  giangian  »: 
«  Via  non  mi  fare  il  gianni  o  lo 
scempiato  ». 

Olanglan^,  Far  il  bighellone  o 
anehe  lo  soempio  Opp.  in  eerti 
east  11  oascamorto.  «  JJU  nd'l  fdk 
ehe  man^ianh  tutt  eld^rn  «  £'  non 
fo  one  gingillare  ». 

Qlanln  (Baco  delle  oivaie  e  del 
grano),  Torohio,  Gianni  (1). 

Olanna  jD.  Fr.  oome  nome  pro- 

5rio    di    Giovanna),    Gianna   (2), 
eanne    (alia   franoese}.    Qinnaf 
gianna  tanna:  Vedi  Ch^Bugh, 

Gtansenismo  (P.  N.  Golto.B.  St.), 
Giansenismo.  M  vhseov  Bieci  Vera 
seguaee  del  Giansenismo:  II  ve^ 
80OV0  Ricoi  era  seguaoe  della  dot- 
trina  di  Giansenio. 

—  GiaiLBeiilsta,  Giansenista. 
Qiar  (Erba  da  piaghe),  Giohftro. 
Olardln,  Giardino.  Qiardiny  pri- 

vaa,  pubblieh,  hotanieh,  zoologieh, 
cUl'tMlesa:  Giardino   della  casa, 

f>ubb1ioo,  botanioo,  zoologico,  al- 
'  inglese.  L'  Italia  Vh  el  giardin 
de  VJEuropa:  L'ltalia  h  il  giardi- 
no d*Europa.  MHt  a  giardin:  Met- 
ter  a  giardino.  Pari  6n  giardin : 
Parere  un  giardino.  Tra  c6rt  e 
giardin:  Tra  eorte  e  giardino.  Dd 
sul  giardin:  Dare  o  guardare  sul 
giardino. 

—  Oiardln^tt,  Giardinetto  (3). 
*^  El  par  el  giardinett  de  la  pigot- 
to  » :  «  Pare  il  giardinetto  di  Pe- 
tuzzo ».  I  (PiatteUo  con  frutta, 
formaggio  e  dolci)  Giardinetto. 

—  Ouurdinettin  ( PiccoliBsimo 
giardino  nei  due  signific.). 

—  6iardin6n,   Vasto   giardino. 

—  Oiardinee,  Giardiniere. «  G'oo 
pernios  al  mh  giardinee  de  vend 
la  frutta  e  i  fior  »  :  «  Ho  permesso 
al  mio  giardiniere  di  vendere  la 
frutta  e  i  fiori*.  Giardinee  del  sd : 
Giardiniere  proprietario. 

—  Oiardlnera  (Oltre  al  femmin. 
di  Giardinee)  (Specie  di  oarrozza), 


(1)  Ma  il   Crianni  c  Teramente  il   baco 
eho  sta  nelle  mele.  |  .  ^.^ 

(2)  Tutt'altra  oosa  :  aii-wte  mitiore.  i 

<3)  Giardinetto  a  Livorno  k  bottega  con  ] 
ooriiletto    a  flori  4Qve  9I  vende  vino.  


Giardiniera.  (Specie  di  gelato) 
Giardinetto  e  Mattonella.  H  (Gran- 
de oanestro  per  fiori)  Giardiniera. 

Giardtt,  Garetto.  <L*e  6n  ea- 
vaU  c6n  fidr  de  giarett »  :  «  jj  un 
cavallo  con  garetti  di  ferro». 
«  Forza  in  di  giarett  /  »  :  «  Forza 
nei  garetti  I»  (alpinisti  e  bicielett.) 

aiargda(In  dis.)  (Specie  di  gioia), 
Giargona  (in  dis.). 

Giavan,  Bischero  (trivialiss.). 
«  Te  sitt  6n  gran  giavan  »  :  «  Sei 
un  bischeraceio  ».  «  M  g*h  6n  fd. 
de  giavan  eh'  el  eonsola  »  :  «  Ha 
certe  mosse  da  baccellone  cbe  in- 
namora  ».  |  «  j!?2  ghe  fd,  el  giavan 
alia  Bo8in»  :  « E'  fa  il  bello  ooUa 
Rosina  ». 

—  6iayan&.  Vedi  Gibiannd. 

—  Oiayandn  (Piii  che  gruUo), 
Grullone. 

Oiayanada,  Grulleria. 

aiayard  (D.  Fr.)  (Malattia  del 
cavallo),  Giarda  o  Spinella. 

Oiayazz  (Specie  di  bitunie  ne- 
rissimo  e  lucente  assai  indurito), 
Giavazzo. 

Oiaydn  (Sorta  di  erba),  Mercu- 
riale. 

Oiazz,  Ghiaooio.  Aequa  o  bir- 
ra,  eee.  in  giazz :  Acqua  e  birra 
diacciate.  Bet  in  giaze :  Bere  in 
ghiaooio.  Andd,  at  giasz:  Andar 
alia  ghiacciaia.  Ciappd,  la  legor  al 
giazz:  Pigliar  la  lepre  al  covo. 
Andd,  a  fh  giazz:  Andar  a  far 
ghiaooio.  (Fig.)  Bomp  el  giaaz: 
Bompere  il  guiaccio  o  il  marcio. 
Vhss  al  giazz:  Essere  al  verde. 
Vkss  6n  giaaz  ( di  persona  senza 
passione):  Essere  di  ghiaooio. 
«  Sdnt  restaa  de  giazz  »  :  «  Rimasi 
di  ghiaccio...  a  sentir  quella  no- 
tizia  ». 

—  aiazza,  Crostata  (1),  Crosta. 
Ona  torta  de  marzapan  e6n  siit  la 
giaeza:  Una  torta  di  marzapane 
coUa  crostata  o  crosta  di  zuc- 
chero. 

—  Giazzada  (Ghiaccio  trito  con 
conserva  dolce),  Diacciata. 

—  Glazzee,  Ghiacciaia.  Igiaazee 
del  mont  Bosa  :  Le  ghiacciaie  del 
monte  Rosa. 

--  Giazzera,  Ghiacciaia.  «  Vd,  a 
la  giazzera  a  tceu  la  carne  »  :  «  Va 
alia  ghiacciaia  a  levare  la  carne  ». 
«  Ma  sta  stanza  ch\  V  h  6na  giaz- 


(!)  Crostata  h  ^k  ana  specie  di  torta. 


GIA 


282  — 


GIB 


eera  »  :  «  Questa  stanza  h  una 
ehiaooiaia  ». «  (^uslla  Vh  minga  6na 
aonna  Ve  6na  qwazera  o  6n  toeeh  de 

fictzz  »  :  «  Quella  non  h  una  donna, 
un  pezzo  di  ghiaooio  o  di  diae- 
oio»  (pop.). 

—  Giazzorin  (Piooola  ghiaooiaia 
domestioa),  Diaooiatino. 

—  OlazzOBU,  Diacoiuolo.  Dent 
gUuMKBu :  Dente  diaooiolo.  (Di  ce- 
real! o  friitta  che  sgretola  sotto  i 
denti)  Diaociuolo.  «  St6  pir  ehl  Vh 
giaezcBu  »  :  «  Questa  pera  h  diao> 
ciola  ». 

—  Oiazzb-aisaa,  Ghiacoiare  e 
Diacoiare.  M^tt  a  qiaazd,:  Metter 
a  gelare.  « Sont  gxaazaa  o  gehia 
e6me  6n  sorbHt »  :  «  Sono  diven- 
tato  un  sorbetto  ». 

Gibema,  Giberna,  Gartuooiera. 
Sou  ai  Todesch  a  la  giberna  ghe 
diteven  patronnui :  Al  tempo  de^U 
Austriaoi  la  giberna  era  oniamc^ 
patrona. 

Gibian,  Gabbiano  (1),  GingiUo- 
ne.  inTi  n6  te  see  hdn  ehe  defd  el 
gibian  »  :  «  Tu  non  se'  bono  one  di 
perdere  il  tuo  tempo  in  sciooohe- 
rie ».  « LU  el  ghe  fdt  el  gibian  a 
tutt  i  soeehhtt »  :  <(  £gli  tira  a  tutte 
le  gonnelle  e  meglio  £gli  tira  alle 
gonnelle  ». 

—  Gibianada.  Scioooheriuola. 
«  M  fd,  eerti  gibianad  eh'el  par  6n 
juBu  »  :  «  Fa  oerte  scioocheriuole 
che  un  ragazzo  non  le  farebbe». 

—  Glbiank,  Baderlare  (Pistoia), 
Bricoicare.  icIHnigsela  de  gibior- 
nd » :  «  Smetti  di  far  o  dire  scioo- 
chezze  ». 

—  Gibian6n,  Scioocaccio.  «  Che 
gibianon  ehe  V  h  mai  quel  pover 
omm  /  »  :  « Idem  ». 

—  Glbigian  (Giovane  obe  com- 
pare troppo  g^esso  dove  sta  Ta- 
mata),  11  patito.  «iycr  Miilia  I'h 
tutla  eontenta  perehh  I'd  veduu  el 
sd  gibigian  »  :  «  L' Amalia  h  tutta 
felice  perobfe  ha  veduto  il  su'  pa- 
tito ». 

Glbigianna  (Riverbero  di  sole 
dall'aoqua  sulla  parete),  Baleno  e 
Balenio  (2).  Imh'li  maeuren  afagh 


(1)  A  Fir.  lo  si  dice  a  uomo  rozzo,  zo- 
tico  e  imbeoille.  Gibian  In  mllan.  lo  ai  dk 
bensi  a  persona  non  ammodo  ma  ha  perb 
altro  significato,  oome  si  vede  negli 
esempil. 

(2)  I  dizionarii  toscani  in  baleno  e  ba 


la  gibigianna:  I  merli  abbarba- 
gliati  muoiono.  |  Speocbietto  (Luo- 
oa).  <M  861  el  batteva  in  del  ea- 
din  pien  d'acqtta  e  el  fateva  la  gi- 
bigianna 8ul  mur  » :  « II  sole  bat- 
teva nella  oatinella  plena  d'aequa 
e  faoeva  il  riverbero  o  lo  speo- 
cbietto sul  muro ».  |  (Fi^.)  Lusin- 
ga.  a  Mi,  eon  la  gioigtanna  del 
premi,  oo  finii  a  lavorit  ses  met 
per  fiagoU  » :  « lo,  oolP  attrattiva 
del  premio,  ho  lavorato  sei  mesi 
per  nulla  ». 

GlMl^  Giiibilare. «  Guarda  edtne 
el  gibiUa  el  Tomasin  » :  «  Guarda 
il  Tomasino  oome  gli  ride  I'occhio 
o  oome  gongola». 

—  GlbUer^  Giubileo.  a  Se  te  a- 
vessel  veduu  ehe  gibileri  in  quella 
<^»:  «Se  tu  avessi  veduto  ohe 
giubileo  in  quella  oasa  ». 

—  Gibilee  (In  dis.).  Buono  a 
nuUa.  «  Te  sSU  j^opi  6n  gibilee  » : 
«  Sei  un  vero  scimunlto  ».  |  (Idio- 
tismo  inveoe  di  Giubilee),  Vedi 
Giubilee, 

GlbiUbUB  (Dc  Lat.),  AgibiUbus. 
Avigh  6n  poo  de  gibilibus  tndndi : 
Avere  o  non  avere  ragibilibuB 
mundi. 

Glbllin  (Volg.  id.).  Vedi  ZibelUn, 

Giblas  (D.  opX  Gnoooo.  «  Oh 
ehe  giblcu  d'6n  jioeu /  *:  «  Ghe 
gnocGone,  ragazzo  mio !  » 

Gib611,  Amaooatura,  Gomo,  Fit- 
ta.  «  S6nt  tutt  pien  de  gUxii  » :  «  So- 
no pieno  di  oornetti  ».  «  La  eaf- 
fettera  d'argent  Vh  rotolada  per 
Urra  e  Vh  tutta  a  gibdi » : «  II  brio- 
00  d'argento  h  oasoato  in  terra 
ed  h  pieno  di  fitte  ». 

—  Glbollk-Uaa-llass ,  Ammao- 
oare,  «  SUpomm  in  tutt  giboUaa*: 
«  Queste  mele  sono  ammaooate  ». 
«  La  eaffettera  V^  borlada  in  thrra 
e  la  s*h  gibollada  » :  «  II  briooo  h 
cascato  e  si  ammaoc5  ». 

—  Gibolladura.  Vedi  GiboU. 

—  GibUB,  Gibus, 

Glccol  (In  dis.).  Vedi  Soar, 

—  Giccoli&  (In  dia.).  Vedi  Sgari. 
GlesuB,  Gksil.  Vedi  C^esU, 
Glxant,  Gigante.  «  S*el  va  inam 

a  cress  eo^  el  diventa  6n  gigant »: 


lenio  non  danno  a  dir  vero  la  idea  pre- 

clsa  della  nostra  gibiffianna.  Neppare  il 

Petroochi  tanto  efflcace.  Da  Firenze  mi  fti 

I  soritto  che  si  dice :  soUno.  Fa  la  gibigian- 

1-1    a:  Fare  11  solino t 


GIG 


—  283- 


GIM 


«  Se  oontinua  a  oresoere  oosl  mi 
diventa  uno  spilun^one  ».  A  pass 
de  gigafU:  A  passi  da  gigante. 
(Cofto)  El  mont  Bianeh  V  h  el  gU 
givat  di  montagn :  II  monte  Bian- 
co ^  il  ^gante  dei  monti  italiani. 
Manzont  Vh  6n  gigatU  in  confront 
de...  .*  Manzoni  al  oonfronto  oi...  ^ 
on  jrigante. 

—  Q\ga,nt6n,  Gigantone. 

—  Gigantd8(di,  Gigantesoo. 

—  Oigantonna,  Gigantessa. 
aUr6  (D.  Fr.),  Gigotto  (1).  Gigd 

de  fnontdn:  Gigotto  di  castrato. 
Manieh  a  la  gigd  (tomato  oggldi 
di  moda):  Maniohe  alia  gigotta. 

Oigogeo,  Galante.  Fhelgtgogeo ; 
Far  il  galante. 

ai«:oUa8tl  (In  dis.),  Giga  (Stru- 
mento  antioo  a  corda). 

—  ailardinna,  Gallinetta  acqua- 
tiea.  M  pass  o  la  passada  d%  gi- 
lardinn:  II  passo  delle  gallinelle. 

anh  (D.  Fr.},  Gil^,  Sottoveste. 
«  ^l  g*aveva  on  giU  the  ghe  an- 
dava  gib  qutui  finna  ai  genoce  » : 
«  Aveya  un  ^anoiotto  ohe  gli  ar- 
livava  aUe  gmooohia  ».  |  |I1  seno 
di  fianoiulla  piil  vistoso  di  quello 
ohe  I'etl^  sua  oomporti)  «  Guarda 
ehe  giU  queUa  servotta  »:  «  Guarda 
ohe  senato  o  ohe  petto  quella  ser- 
votta ». 

—  aUorin,  Gorpetto,  Farsetto. 
I  (Di  ragasza)  «  2k»  g' d  6n  bell 
gilerin  »: «  Ha  un  bel  petto  o  seno  ». 

—  Oilerdn,  Panciotto. 
ailibracchin  (Volg.  id.).   Vedi 

Virabaechin,   Verina, 

Gimaoch.  Grullo,  Dondolone. 
«  HI  ahe  fa  el  gimaeeh  aUa,,.  » : 
«  F&  u  hello  oplla...  »  «  j&2  m^  gir- 
tnaeeh  »:  «  n  mio  damo  ».  jy^  re- 
staa  A  edme  6n  gimaechTH  «  Rl- 
inase  mezaso  gruUo  ». 

—  Qlmaocfc,  Star  a  bada,  Don- 
dolarsi,  Sdonzellarsi ,  Gingillare 
scherzando,  Baderlare  (Pistoia). 
«  Ifdl  fi^  ehe  gimaeeH  e  fdt  phrd 
el  temp  » :  «  Non  f&  ehe  gingillare 
o  dondolarsi  e  far  perdere  u  tem- 
po agli  altri  ». 

—  Oimaocada,  Grulleria.  « N6 
I'h  bdn  ehe  de  fa  di  aimaeead  » : 
«  Non  h  bono  one  a  o  ai  fare  delle 
Bciocohezze  ». 

—  QlmaocliUl,  GruUerello. 


—  Oimacc6ii,Grullonaocio,  Don- 
dolone. 

Oina,  Gina  (1|.  N.  fr. :  CHna  gia- 
na  tana  (Giooo). 

Ginasi,  Ginnasio.  Mahster  de  gi- 
nasi :  Maestro  ginnasiale.  «  M^ 
fic&u  el  fit  adhs  el  ginasi  » :  «  Mio 
figlio  ora  sta  facendo  il  ginnasio  ». 

—  Ginaslal,  Ginnasiale.  Mahster, 
Cora,  Lieenssa  ginnasial : 'ilLe^BtrOf 
Corso,  Licenza  — . 

Ginastica  (P.  N.),  Ginnastica. 
Se  Dio  vceur  adhs  la  ginastiea  Vh 
obbligatoria  per  leg :  Se  Dio  vole 
la  ginnastica  ora  h  obbligatoria 
per  leg^e. 

Gin^stra,  Ginestra.  Boschinna 
^  ginester:  Ginestraio  o  m^lio 
Ginestreto.  Fior  de  ginestra:  Fior 
di  ginestra. 

—  Ginestr&i  Fasciare  eon  gine- 
stre.  Ginestrdt  i  tnordn  novH :  Ri- 
parar  dal  gelo  i  gelsini. 

—  Gines&OBU,  Ginestrina. 

—  Ginestree.  Vedi  Bosehinna 
sotto  a  Ginestra, 

GiJUgMla,  GingiUino.  ii  1/ h  6n 
gingeUa  ehe  fd,  nagott  tutt  eZ  di  » : 
« £  un  crostino  ehe  si  gingilla 
tutto  il  giorno  ». 

Glngln  ( In  dis. ) ,  Crostino. 
«  M  vmur  fit  el  gitigin  a  eavall 
stU  C6rs  »:  «  Si  mostra  sul  Corso 
a  oavallo  a  far  la  ooglia  »  (pop). 
«  Chi  Vh  quell  gin^in  ehe  passaf  » : 
«  Chi  h  quel  pamo  ehe  passa? » 
«  JEl  ten  ehl  dx  volt  a  fh  el  gingin 
ednt  i  tosann  de  la  scola  >»  (una  mo- 
dista  ehe  parla) :  «  £'  viene  qual- 
ohe  Yolta  a  far  il  leoohino  oolle 
ragazze  della  souola  ». 

—  Gingink,  Far  il  oivettone. 
«  Mi  sdn  stuffa  de  vedell  a  ginginit 
c6n  la  mia  tosa  » :  « lo  sono  stuia 
di  yederlo  fare  la  ronda  intomo 
a  mia  figlia.  » 

Glngioarl  (Aroma).  Zenzero.  B 
(Di  persona)  Gingioari  mdstds : 
Semplicione.  (A  Pistoia)  Baderla. 

Ginna  (Intaccatura  delle  doghe 
delle  botii),  Caprug^ne. 

—  Ginador,  Addetto  a  caprug- 
ginare. 

—  'Glxm&,  Caprugginare. 

Gid  (2),  Gi6  e  Giu.  (Unito  a  certi 


(1)  ▲  Firtaze  ohi  parUt  b«ne  dice  an- 
ohe:  eoteioUo. 


(1)  A.d  Arezzo  gina  ligniQea :  voglia 
grxmde* 

(S)  end  vive  anoora  nelle  montagne  p{- 
Stolesi  per  giu;  andar  §^6  ^6.  B  poi  aco- 


GIO 


—  284  — 


GIO 


verbi  muta  di  pianta  il  loro  signi- 
fioato)  Borlit  gtd.'  Cadere  di  sotto 
(mentre  Boria  signiiica  Rotolare). 
Pend    qid :    Speuzolare    (mentre 
Pend  siffniflca    Pendere ).    Anda 
gib:  Caaere,   eee.   |  «  /  figh  in 
anddt  gib  tutti  >► :  «  I  lichi  sono  tutti 
caduti  a  terra  ».  «  ^  andh  gid  el 
muHU  »: «  Gadde  o  (improp.)  oroll6 
il   miirello  ».  Andd,  gid    amalaa  : 
Cader  malato.  «  Va  gid  in  strada 
ehe  gh*  h  Vortolan  e  compra  ...■»: 
a  Va  gid  in  strada  che  0*6  I'orto- 
lano  e  compera  . . .  ».  Andd  gid  la 
eoseiema:  Aver  molta  fame.  An- 
da aid  el  861:  Tramontare  il  sole. 
Anad,  gid   6n'  usansa  :  Andar  gitl 
o  Mutarsi   un'  usanza.    Anddt  gid 
Vovera:  Cascar  I'ovaia.  Andh  gid 
aaeuhh :  Camminar  gobbo  o  curvo 
(Pig.)  Spendere   assai,    senza  ri- 
sparmio.  Andd.  aid  in  eantinna: 
Soendere  in  cantina.  (Pig.)  Andh 
gid  la  vds  in  eantinna  o  anche  solo 
andd  gid  lavds:  Andar  giu  la  vo- 
ce. £  andad  f/id   el  mmisteri:  £] 
oaduto  il  ministero.  Gdldr  ehe  va 
mingagid  :  Colore  che  non  smonta. 
Anad  minga  gid  6na  robba:  Lib, 
non  mi  va  giti.  ||  Bev  gid:  Tirar 
gill  o  Trangugiare.  I  Buttd  gid  : 
Buttar  gill.  Buttd  gio  quel  ehe  ven 
ven  (scnvendo) :  Buttar  giii.  But- 
tass  gid :  Buttarsi  di  sotto.  Buttas 
aid  8ul  lett :  Sdraiarsi  o  Adagiarsi 
lungo  edisteso  sul  letto  (non  pop.). 
Trass  o  Buttass  gid   de  la  Jine- 
stra :  Buttarsi  giil  dalla  linestra.  I 
Gagd  gid  (plebJ:  Svesciare.  |  Da 
gid :  Dar  gitl.  /  prhzzi  dan  minga 
gid:  I  prezzi  non  danno  giti.  jua 
rendita  Vh  dada  aid :  La  rendita  h 
discesa.  Std  eaffe  V  ^  minga  daa 
gid:  Questo  can^    non  h  posato. 
Bd  gid  i  aequ:  Abbassarsi   delle 
acque.  Dd  g%d  de  cera :  Parsi  spa- 
nito.  Dd  gid  de  aalut:  Dar  gitl. 
Dd  gid  de   disperata :  Mcnar   giii 
botte  da  orbi.   Dal   tant  in  gid: 
Dal  tanto  in  giii.  Dal  thee  in  gid : 
Dal  tetto  in  giu.  Dai  quarant'ann 
in  gid:  Dai  quaranta  in  giU.  I  Fd 
gid.  N.  fr. :  Fd  gid  rhff:  Vedi  J?c#. 
Fd  gid  i  rav :  Att'ettar  le  rape.  Fd 


gid  i  buseh  a  vun  (1):  Souotere  a 
uno  il  pellicoione  e  anehe  Lisoiare 
lino  J  non  comune).  |  In  gid:  Al- 
I'ingiil.   Piegd  in  gid:  Piegare  in 
gill.  Pend  in  gid:  Pendere  all'in- 
giil. «  J.  veqnl  in  gid  sefdpoeafa- 
diga  » : «  Ail'ingiii  tutti  i  santi  aiu- 
tano  ».  Dai  ses  6m  in  gid  :  Da  me- 
no  di  sei  once. «  Te  vhgnet  in  gidf  » 
( cio^  verso  la  porta  del  dazio ) : 
«  Vieni  in  giii  1*Ld  gid :  LajBCSfifl.  I 
Lassd  gid:  Vedi  Lassd,  |  i€anda 
aid  (per  inghiottire) :  Tirar  o  Man- 
dar  gill.  Mandann  aid  de  eott  e  de 
erud  (per  dover  toUerare):   Man- 
darne  giii  d'ogni  quality. «  Manda 
gid  qiMtiehedun  »  (abbasso) : «  Man- 
» da  gill  qualcimo  di  casa  ». «  Man- 
dem  gid  el  eavagnceu  de  lafin^tra  » 
(calare):«Mandami  gih  il  oane- 
strino  dalla  finestra».  |  M^l  gid: 
Metter  giii.  Vedi  Mett.  Peitd  gid: 
Deporre.   Vedi   Pettd,    P^eeh  sk 
poeeh  gid:  Pooo  sil  pooo  giii.  Sid 
gid:  Star  gid.   Vedi   8td.     Vegni 
gid:  Venir  giii.  Vedi  Vegnl.    Vhss 
gid:  Essere  giti.  Vedi  Vhss.    V^t 
semper  811  egid:  Essere  fra  il  let- 
to  e  il  lettucoio.   V^s  aid  de  can- 
ehen:  Vedi  Oanchen.    X^hss  qid  6n 
fiumm :  II  flume  h  gonilo  o  il  fiu- 
me  seguita  a  gonfiare.  Vhssegh  aid 
la  cd  e  el  teec:  Cascare  il  monao 
Gid  adree  a  la  eorrenta :  Gid  pe 
un  flume.    GavH  gid  per  i  spaU 
Capelli  gill  per  le  spalle.  Tird  gi 
i  sant.d^  paradia  :l^ira,T  mocooli 
Tirar  gid  tutti  i  santi  del  oielo* 

GiobD,  Giobbe.  In  toeeh  c6me 
Oiobb :  Povero  come  giobbe.  Avhgh 
o  vorhgh  la  paziema  de  €Hooo: 
Avere  o  volerci  la  pazienza  di 
Giobbe. 

Gioeler  (Volg.).  Vedi  GioieUier. 

Gi09Ubbia  (Volg.  ant.).  Vedi 
Giovedi. 

Giosugh,  Giooo.  Giaeugh  de  eart, 
de  bigliard,  de  busaolott,  del  hal- 
I6n,  ecc. :  Gioco  di  carte,  di  bi- 
gliardo,  di  bussolotti,  del  pallo- 
ne,  eco.  Gn  giaugh  de  earl :  Un 
mazzo  di  carte.  Giceugh  de  pa- 
roll:  Gioco  di  parole  o  bisticoio. 
Vedi  anche  CaJamb6r.  El  giceugh 
VI  6n  gran  brutt  VKsi :  II  gioco  6 
brutto  vizio.    Trd  via  tutt  coss  al 


cope  di 'gioco  o'di.'gioia,  ed  era  neir  uso 
del  la  parlatA.  Wgiu  flor.  poi  ha  molti  mo- 
dt  ignotl  al  milanese :  giu  di  It  per  quasi 
Tener  giu  uno  per  tenerlo  sotto  di  sc,  00c  . 


(1)  In  florentino  o*<^  inyec^  la  fr&se :  ire 
alia  husca  por  andar  a  oerear  delle  botte 
(pop). 


GIO 


-285 


GIO 


gic^tigh:  Royiuarsi  al  gioeo.  Avegh 
eattiv  gicBugh  in  man:  Avere  tri- 
sto  gioco  in  mano.  I^di  gueugh: 
Apnre  il  giooo.  Gicetigh  de  gross  o 
de  poeeh :  Gioco  forte  o  gioco  da 

?oco.  (Pr.)  (nel  senso  proprio)  Chi 
fortunaa  in  amdr  t  h  disforivr- 
neut  al  gicdugh:  Fortuaato  in  amo- 
re  non  giocni  a  carte.   Danee  de 
gicBugh     t^nen     minga    Iwugh: 
Quattrini  di  gioco  mettili  in  tasca, 
oi  Btanno  poco.    OitBugh  e  lit  in 
tuW  unna  (manca)  (appross.):   II 
l^rioco  e  il  fooo  non   si   contentan 
mai  di  poco.  Z/*h  in  del  guBugh  ehe 
se  edndss  el  natural  de  la  gent :  A 
tavola  e  al  gioco  si  oonosce  Tuo- 
mo,  (Fig.)  JPer  gic&ugh:  Per  baia. 
«  A.  ehe  ffi<Bgh  gtugh^m  /  »  : «  A  che 
fnoco  81  gioca  1*A  giceugh  Idngh : 
Alia  lunga.  A  la  fin  del  gimugh  : 
A  palLe  terme.  Mudd  gicRugh :  Mu- 
tar  giuooo.  I/h  tutt  on  giceugh  di 
ifUeressaa :  £)   tutt'un  raggiro  de- 
^U  interessati.  Avhgh  in  man  bdn 
giceugh:  Aver  buon  gioco  in  ma- 
no. Fit  hon  gioRttgh:  Fare  buon 
giooo.    ( Pr.    al  fig. )    On  giceugh 
per  v^  Mil  Vit  de  durit  pocch: 
O^ni  bel  gioco  deve  durar  poco. 
Gtceugh  de  man,  giceugh  de  vilr- 
lan :  Idem.  |  (Da  spegnere  incen- 
dii)  Macchine.  Fit  c6r  i  giceugh: 
Idem.    I    ( Caccia )   MHt   gio    el 
giwugh:     Tendere.     Giceugh    de 
quai:    Quaglieraio.     Giceugh    de 
pUntdn :    Graschetta,    Cluoccolo, 
Fistiarello.    |     Giceugh    d*aequa: 
Giochi  d'acqua.  Giceugh  de  guec  : 
XJn  mazzetto  di  ferri.    Giceugh  de 
lu9 :  Gioco  di  luce.    I   (Per  cam- 
panelli   e  tromba)  ^a'e  guastOM 
el  giceugh  di  eampanin  »  :  «  S'  ^ 
guastato  11  oongegno  del  campa- 
oello  ».  «  £Pt  guastaa  el  giceugh  de 
la  tromba  »  :  «  S'^  guastato  il  con- 

fegno  deUa  tromba ».  I  /  giceugh 
i  fiaeu:  I  giochi  infantili.  Bara: 
Toocaferro.  Balla  :  Palla.  Biccoe- 
ehin :  Bindolo.  Birlo :  Trottola. 
Cavall  e  bria:  Cavallo.  Cavttlldn: 
A  cavalcioni.  Cicciorlanda :  Idem. 
Ciribibi  :  Idem.  Corda  :  Corda. 
Crds  e  Uttera  :  Idem.  Ghmm :  Idem. 
Oaita  leearda :  Idem.  Ginna  Gian- 
na:  Idem.  Gringraia  :  Idem.  Gan- 
fUill '  Idem.  FoppH :  Buchette. 
jA)7%galonghera :  idem.  JYos:  Noci. 
Phgn:  Pegno.  Picedideseiresi'idem, 
JHmpin  eavalUn:ldem..M^lla:Id.em, 


Seocea :  Altalena.  Saltaformaggia : 
Idem.  Sguralatazza :  Idem,  Span- 
nttta:  Spann'amuro.  JHramolla 
Idem.  Trik  in  aria:  Idem.  V6la 
vdla  6n  usellin:  Ucoellino  vola 
vola.  Zoppin  soppHta:  Idem.  I  / 
giceugh  de  soeielaa  fra  adulti: 
Giocni  da  adulti.  Banch  faUii: 
Banco  fallito.  Bitzssiga:  Bazzica. 
Boec:  Bocce.  Calabragh:  Gala- 
bresella.  Briseola :  Briscola.  Co- 
sin  (Bigliardo) :  Idem.  Bussolott : 
BusBolotti.  CruscKkll:  Idem.  Dam- 
WM :  Dama.  2>aa ;  Dadi.  Donna 
salta:  Idem.  Domino:  Domino. 
Entro :  Entro.  Fant,  damma  e  re 
che  stoppa:  Idem.  Faraon:  Fa- 
raone.  Friceo :  Idem.  Gidstra : 
Giostra.  Goffo:  Goffetto.  Law 
tennis :  Law  tennis.  Mora:  Morra. 
Lanschenh :  Lanzinetto.  L6ttb : 
Lotteria.  P611  (Bigliardo):  Idem. 
Maca4>:  Mac^.  Mdlett:  BoUino. 
Sehaeeh:  Scacchi.  Seocea:  Alta- 
lena. Tarbeeh:  Minchiate.  Tom- 
bola :  Tombola.  Seopa :  Scopa. 
Trentun:  Trentuno.  Trieetraeeh: 
Tricetrao.  Trishtt:  Tresette.  V&- 
lin:  Volano.  Vestiss  e  disvestiss: 
Idem. 

—  Gidghtosa,  (Cattivo  gioeo), 
Giocaccio. 

—  Gi6g6ii,  Bellissimo  gioco. 

—  Ginghdtt,  Giochetto.  n  1/ i 
staa  6n  giughett  che  g'dn  iaa  » : 
« £  stato  un  giochetto  cne  gli 
hanno  fatto  ».  Giughett  de  parotl : 
Giochetto  di  parole.  «  Mi  st6  giur- 
ghett  el  me  com,oda  pocch  y> :  «  Co- 
desto  giochetto  a  me  non  m'ao- 
oomoda  punto  ».  (Ordigno  che  d^ 
moto)  Gh* h  dent  el  giughett:  Ch 
intemamente  il  cogegno. 

—  Qiugada,  Giocata.  Ave  faa 
6na  hklla  giugada :  Aver  fatto  una 
bella  giocata.  In  sta  giugada  el 
Lott  Vavrh  perduu  cent  mila  Ur: 
In  questa  giocata  il  Lotto  ci  avrlt 
o  ha  rimesso  centomila  lire. 

—  Ginghera  (In  dis.),  Seguenza 
di  carte. 

—  Gingaddr .  Giooatore.  « Za 
sura  Ann^ta  I'e  6na  famosa  giu- 
gadora  de  seopa  » :  «  La  sora  An- 
netta  h  una  famosa  giocatora  di 
scopa  ». 

—  Giugaddrdn ,  Giocatorone. 
K  jy  h  6n  giugadoron  de  scaceh* : 
«  B  un  giocatorone  di  scacchi ». 

—  Qiitg&-iigaa-ugas8»  Gioeare. 


GIO 


-286- 


010 


Oiugd  de  bon  e  gitigit  de  buia* 
Giooar  di  bono  o  giooar  di  nulla* 
Giugd  de  gross  e  giugh  de  poeeh : 
Giocare  forte  o  di  molto  o  gioca- 
care  di  poco.  —  per  rid:  —  di 
nulla.  GUtgd  de  seroech:  Giooare 
non  pulitOj  da  gasparo.  Gingd,  de 
stremii:  —  con  prudenza  sover- 
chia.  Griugit  dl  e  nott:  Giocare 
giomo  e  notte.  Oiugd.  el  r^st :  — 
il  resto.  —  sul  veVU:  —  aul  vellu- 
to.  —  CHugdt  in  regdla  o  minga  in 
regdla:  Giocare  in  regola  o  pulito 
o  con  malizia.  Oitigdi  sii  laparol- 
la:  Giocare  Bulla  parola.  Giugass 
fceura  tutt  el  sd :  Giocarsi  il  buo 
avere.  Giugagk  Voss  del  coll :  Gio- 
care la  testa.  Quand  ghe  giuga 
dent  la  sfortuna:  Idem,  k  Vh  a 
giugh  a  la  lippa  » :  «  V a  a  farti 
iriggere  ».  Vess  giust  come  giugh 
al  tott :  EsBer  come  giocare  al 
lotto.  «  HI  gittgaria  sui  guec » : 
«  Giocherebbe  suipettinida  lino  ». 

—  GUngatt^,  Giocacchiare  (1), 
Ruzzare.  «  Finissela  6na  volta  de 

S'ugatth  » :  «  Smetti  una  volta  di 
re  quel  ruzzo  ».  (Di  gattini  e  di 
cani  novelli)  Fare  il  obiassino. 

—  Oingatidn,  Baione  (in  dis.). 
^  I/h  6n  giugatton  de  inin  » :  «  fi 
un  celione  o  giovialone  o  obiaB- 
sone  ».  «  Oo  mat  vist  6n  gatt  ptis- 
see  giugatton* :«  Non  bo  mai  viBto 
un  micio  far  piii  cbiassino  ». 

Giogeo  (In  diB.).  Fh  el  giogeo : 
Vedi  Grigogeo, 

Oioi,  Gioire. «  La  gioiss  tutta  » : 
«  Ella  gioiBce  o  gongola ».  Vedi 
ancbe  QibilUt, 

—  Oloia,  Gioia.  (Pietra  prezioBa) 
Ligh  o  desligh  dna  gioia :  Legare 
o  dislegare  una  gioia.  «  I/h  andeta 
a  comprd,  i  gioi  per  la  sposa  » : 
«  And6  a  comperare  le  gioie  per 
la  Bposa  ».  I  (Morale)  «  Te  podet 
penm  la  mta  gioia  » :  «  Tu  puoi 
imaginare  la  mia  gioia  I  »  (Sul  se- 
rio)  «  Ti  te  sitt  la  mia  gioia  » : 
« Tu  Bei  la  mia  gioia ».  (Iron.) 
«  Cara  gioia  /  »:  «  Bella  ^oia  ». 
«  Te  sHt  6na  gioia  de  fd  brillantit 
per  man  del  boia  »  (volg.) :  «  BeUa 
gioia  ti  dioo  ben  cb^o  moia  ». 

—  Oloili-iada,  Ingioiellare.  «  M 
Vdi  gioiada  in  manera  ehe  la  par- 


(1)  Esprime  nn^idea  di  versa :  giocar  tvo^ 
gUato  o  di  poco* 


reva  la  Madonna  de  Larett  » :  «  La 
caricb  di  gemme  in  modo  ohe  pa- 
reva  la  Madonna  di  Loreto  ». 

—  OioW,  Gioiello.  «  Oar  el  m^ 
gioell »  (non  comune) :  «  Caro  il 
mio  gioiello  ».  Vedi  Gioia. 

—  Oioi^er,  Gioielliere.  Gioiel- 
ler  ambulant :  Gioielliere  ambo- 
lante. 

—  Olo^Ui^r.  Gioielliere.  Or^ves 
e  giohllier:  Orefice  e  gioielliere. 
Gtoiellier  ambulant :  Gioielliere 
anibiilante. 

Oloial.  FoAicia  gioial:  Viso  al- 
legro, gioviale,  Rallegratura. 

Qioncada  (£>i  latte  rappreso), 
Giuncata,  RaviOTolo.  Thner  ea- 
me  6na  moneaiad:  Tenero  come 
una  caciola  o  come  una  giuncata. 
Giovina  e  frhsea  eome  la  gioneor 
da:  Giovine  e  fresca  come  una 
rosa. 

Oionch,  Giunco.  On  basUhi  de 
gioneh :  Una  mazza  di  giunco. 
StcBura  degidneh:  Stoia  di  ginnoo. 

—  Gloncsniglla  (Specie  di  nar- 
ciBo),  Giuncbiglia. 

Oion|rliera  o  Oioogola,  Giun- 
toie  (Siena).  «  8'h  rdtt  la  giongola 
e  el  edvall  Vit  minga  poduu  dit  in- 
dree  »  :  «  Si  Bpezz6  la  catena  e  il 
cavallo  non  na  potuto  rinoulare». 
Gidngola  de  eoramm:  Idem. 

OiOnta,  Giunta.  ^I/hra  tropp 
eurt  e  m'h  toecaa  de  fagh  om 
gi6nta  » :  «  Era  troppo  corto  e  mi 
tocc6  di  fargli  una  giunta  ».  (Sul- 
la came  venduta  da  macellai) 
Giunta.  (Pr.)  Di  volt  pussee  de  la 
eame  var  lagidnta:  Spesso  mh 
della  came  valla  giunta.  (Di  ieutri 
venditor!)  «  Fceo  qu^t  gh'el  doo  s^ 
de  gionta  »  :  «  Ecco  le  d6  anobe  il 
vantaggino  o  Questo  glielo  d5  di 
giunta  ».  (Fig.)  Jj'h  pussee  la  gionta 
eh' el  rost:  E  Pi^^^^  giunta  cbe  la 
derrata  o  anehe  £  piu  lunga  Pan- 
tifona  del  salmo.  (Stampatori)  «  El 
fdi  tropp  gidnt  in  di  boss;  se  pdnd 
fa  la  vitta  »  : «  Non  si  pub  reggere 
con  quell*  autore;  fa  troppe  agigun- 
te  Bulle  bozze  ».  De  monta :  Per 
giunta.  «  Oo^rduu  eteappHl  e  de 
ffionta  oo  eiappaa  sii  anea  di 
oott » :  «  Ho  perduto  11  cappello  e 
per  ristoro  o  giunta  le  bo  roocate 
o  pigliate».  |  (Ma^stratura  mu- 
nicipale)  M  Sindjeek  eon  la  Oionr 
ta:  D  Sindaoo  oolla  Giunta.  A 
primma  gionta:  A  prima  — ,  vista. 


GIO 


-287- 


GIO 


GidntiL-ontaa,  Giuntare  (1),  Com- 
mettere.  «  Gi6nki  sti  dd  cias » : 
« Commetti  queste  due  tavole ». 
«  Oi&nta  qui  dd  althzss  de  Hla »  : 
cUnisci  que'  o  quel  due  teli». 
«  €ri4inta  quii  dd  cord »  :  «  Annoda 
quelle  due  funi ».  CHantit  i  coo : 
Annodare  i  capi.  Oiontd,  %  fil  de 
-Vordii:  Accomandolare.  Tomd,  a 
gidniA :  Riannodare ,  eoo.  |  (Soa- 

gitare)  Gianiagh  del  sd:  Rimet- 
»roi  delproprio.  Oioniaghdelab: 
Rimetteroi  m  riputazione.  Qi6nr- 
tagh  Vocea  e  i  phnn:  Perder  il 
mosto  e  Taoquerello.  Oionlagh  i 
Q89 :  Rimetteroi  la  vita.  Oi&rUagh 
la  pell :  Rimetteroi  la  pelle.  Oion- 
Ungh  s&ra:  Perderci,  Soapitare. 
CMwtagh  nUla  moneda:  Kimet- 
terci  Bul  cambio.  «  Viti  spontalla 
avhgs  de  giontetgh  el  eoo  » :  «  Vo- 
glio  spunwla  quando  oredessi  di 
rimetteroi  il  oapo».  *.A  la  Idnga 
n6  te  ghe  giontei  ehe  H » : « Alia 
Imiga  quello  ohe  ne  andriii  di 
Botto  sarai  tu».  nA  parlit  edn 
qtUU  belee  se  ghe  gionta » :  « A 
parlare  eon  quel  bel  tomo.  oi  Bi 
soapita'un  tanto  ». 

—  G16ntada  o  Giontadura. 
«  Chi  se  ved  ehe  g*dtn  faa  la  gion- 
tadura » : « Qui  si  vede  la  oom- 
inettitura». 

—  Oidiitiira,  Giuntura.  «  Sto  ear- 
vdll  el  g'h  di  hH  mdntur  »  :  «  Que- 
sto  cavallo  ha  ouoni  nodeui  o 
belle  eiuiiture». 

—  Oidntinna,  Giunterella. «  O*oo 
faa  8ui  boasz  6na  gionlinna  de  no- 
goit »  :  «  Sulle  bozze  ho  fatto  una 
l^untina  da  nulla  o  una  brevls- 
sima  eiunta  ».  «  Ch\  a  std  pedagn, 
ghe  va  faa  dna  pio*^^'''^ » :  «  A 
questa  sottana  oi  va  fifttta  una 
jjriontarella  ». 

—  Gi6nt6  (Ordigno  da  falegna- 
mi),  Sergente. 

Oiorg,  Giorgio.  (Civ.)  Armaa  eo- 
me  san  Oiorg :  Armato  come  san 
Giorgio.  Andh  a  fd  san  Giorg 
(Usanza  meneghina)  (2) :  Andare  a 
far  ribotta  col  fior  di  latte,  An- 


(1)  CHuntart^  eh«  ha  .il  snoBO  preolio 
d«1  CHuntd  ligniflca  tuU^altro.  £  pooo 
uiato  ma  glffulfloa  Ingannare^  Gabbcu^- 

(!Q  11  oorrapettivo  tofoano  atk  n«lla 
■eawpagnata  ai  prlmavera}  aUa  eerca  del 
grillo  alia  Caacine. 


dar  alia  ceroa.  (Pr.)  A  san  Giorg 
dii  la  volia  el  tros  :  In  marzo  im- 
boooiaf  aprile  sboccia,  |e  viti. 

Giorgia,  Doccia  o  meqlio  Tubo 
di  pelle,  Annaffiatoio  oi  strade. 
« I/^  quHl  ehe  mena  kt  giorgia » 
(in  dis.  a  Milano) :  «  £  Tacquari- 
Yolo  ».  «  Tepodet  and^  a  men^  la 
giorgia  »  :  Vedi  Lippa.  «  El  std,  U 
tutt  el  di  a  mena  la  giorgia* : 
«Egli  se  ne  sta  ozioso  tutto  il 
santo  giorno ».  |  (Per  uomo  dap- 
pooo)  «  Te  sitt  pur  6na  giorgta, 
ear  el  me  amis  »  :  «  Sei  pur  il  gran 
bighellone.  povero  amico  mio». 

—  Giorglima,  Giorgina  (1),  Ca- 
«ciola.  (Cosi  ohiamata  perche  fatta 
quando  ricorre  la  festa  di  san 
Giorgio)  Caciola. 

Giorgiollima  (Erba  oonosciuta), 
Sesamo. 

Gionuula,  Giomata.  4c  Che  HUa 
giomada  tnecau  »  :  «  Bella  gior^ 
nata  quest'oggi ».  La  giomada  di 
Cors :  La  giomata  delle  Corse.  In 
giomada  :  Al  giorno  d'oggi.  «  Ghe 
narlaroo  in  giomada  »  :  «  GU  par^ 
ler5  entro  la  giornata  ».  «  Go  pas- 
saa  dna  giomada  deliziosoy  diver- 
tenHssima  »  :  «  Ho  passato  una 
giomata  deliziosaf  amenissima^. 
Viv  in  ffiomada  :  Vivere  di  gior- 
no in  giomo  o  di  di  in  di.  « /tt 
men  d'dna  giomada  fhmm  std  san 
Miehee  »  :  « In  mono  d'  una  gior^ 
nata  si  fa  codesto  sgombero  ».  Fit 
giomada  intrega  in  d*6n  sit :  Pas- 
sar  tutto  il  giomo  in  un  luo^o. 
«  Zfii  Vh  h6n  ae  fh  di  aiomad  %n- 
tregh  in  del  raeanatt »  j volg.) :  «  £ 
oapace  di  stare  delle  intere  gior- 
nate  nella  bottega  del  liquorista  ». 
Giomada  rotta:  Mezza  giomata 
o  scema.  «  M'h  toeeaxt  de  andd,  in 
Preiura  e  g'oo  avuu  la  giomada 
rotta  » :  «  M'^  toccato  di  andar  in 
Pretura  e  ho  i)erduto  mezza  gior- 
nata ».  Stit  in  giomada:  Star  al 
giomo.  Std  in  giomada  de  novt- 
taa:  Stare  sulle  novelle.  St^  in 
giomada  de  p<igament:  Star  in 
giomo  co'  pagamenti.  Stit  in  gior- 
nada  ednt  t  liber:  Star  in  regola 
co'  registri.  (Riguaodo  a  lavoro) 
Andit  via  a  gtornada :  Andar  a  la- 
Yorar  a  giomata.  aSmm  toll  6na 


(1)  aiorgina  in   fiofM  oltre  ehe  femln- 
dimin.  di  CHorg  i  la  daUa  flore  notiMimo* 


mo 


-288- 


GIO 


tdsa  a  gionutda  per  sguggiit  in 
bianeheria  »  : «  Abbiamo  preso  una 
giornante,  per  la  bianoheria ». 
Oiornada  con  la  spesa:  Giornata 
plena.  Giamada  de  pendizzi :  Gior- 
nata da  colono.  (Fig.)  Vksf  via  a 
giomada  a  mangid  e  bev :  Star  a 
giornata  intera  col  vitto.  8av^ 
minga  eotne  passh  la  giomada: 
Non  sapere  come  sbarcar  la  gior- 
nata. 

—  Oiomadee,  Giornante  e  Gior- 
naliero. 

—  Oiornadinna ,  Giornatina  , 
Giomatella.  «  i>'  invemo  in  gior- 
nadinn  »  :  «  D'inverno  sono  gior- 
natine ».  ' 

—  Giomaller  (P.  N.),  GiomaJie- 
ro. «  La  sura  X  Vh  giornaliera  co- 
rn,* h>{  Riguardo  a  floridezza  del 
viso): «  La  signora  X  h  molto  gior- 
naliera ».  ( Lavorante  a  giornata ) 
Giornaliero.  «  /  paver  gtornalier 
g*dn  mai  sieur  el  pan  » : «  I  pove- 
ri  giornalieri  non  hanno  un  pane 
sicuro  ». 

—  Giomal,  Oiomalista,  Gior- 
nal%tt. 

—  Giomalment  (P.  N. ) ,  Gior- 
nalmente. « In  rohh  che  se  ved  gior- 
nalment  >  :  «  Cose  che  si  vedono 
giomalmente  ». 

—  Giomo  (Civ.),  Giorno.  De 
giomo  e  de  nott :  V edl  /W. « I/era 
giomo  faa  » : «  Era  giorno  fatto  -». 
Ligaa  a  giomo:  Vedi  8gi6r.  Il- 
lumination a  giomo :  Illnmina- 
zione  a  giomo.  Mhtt  vun  a  giomo 
d'6na  rohha :  Mettere  uno  in  gior- 
no d'una  cosa.  Sih  al  giomo  de 
tutt  C088:  Star  in  giorno  di  tutto. 
Vess  a  V  ordin  del  giomo:  Idem. 
Fdt  de  giomo  nott  e  de  nott  gior- 
no :  Fare  di  giorno  notte  e  di  not- 
te  giomo.  «  Sll  spetti  de  giomo  in 
giomo  » : «  Lo  aspetto  di  giorno  in 
giorno*.  Giomo  per  giomo:  Idem. 
«  A  giorni  Varrivara  » :  «  A  giomi 
arriverk  ».  I  gust  del  giomo :  I  gu- 
sti  del  giorDO.  Oiomo  onomastteh: 
Giorno  onomastico.  —  natalizi :  — 
natalizio.  —  de  magher:  —  magro. 

Giosafatt,  Vedi  Vail. 

Giostra  (Macchina  girante  con 
oayallini  di  legno  e  sedili),  Gio- 
stra. «  86nt  andAia  »k  la  gtostra, 
in  sedia  » :  «  Sono  s^ato  sulla  gio- 
stra o  carosello  seduto,  non  a  ca- 
vallo  ». 

Glotion  (Pianta  parassita). 


GiOYa,  Granchio.  Ixt  giova  di 
legnamee :  II  granchio  de'  fale- 
gnami. 

Gl0YlM>yaa,  Giovare.  a  A  eosse 
V  d  giovaa  de  av^  minga  voruu 
damm  airhf  »:  «  A  obe  t'ha  gio- 
▼ato  il  non  aver  volute  dar  retto 
ame?»«  OueUa  medesinna  lam'd 
giovcta  mollo  » :  «  Quella  medicina 
m'ha  fatto  assai  bene  ». 

—  OloYamant,  Giovamento. 
«  Par  nd,  ma  el  m*h  staa  de  po- 
vament » :  «  Non  pare  ma  mi  ha 
giovato  ». 

Gioyann,  Giovanni.  Av^h  put- 
see  del  Oiovann  che  del  Batixsta: 
Esser  battezzato  in  domenica. 
Dent  e  faeura  sur  Oiovann:  In- 
nanzi  e  indietro  continuamente ! 
Fit  de  san  Oiovann  quatter  faee : 
Uomo  da  due  faccie  o  a  cento  fao- 
oie.  Fd  el  san  Oiovann  de  rUev : 
Essere  fra  Fazio.  San  Oiovttnn 
Doecaddra :  San  Giovanni  Bocea- 
doro.  (A  chi  h  grigio)  San  Oio- 
vann [grisostdm :  Un  giigiastro. 
San  CHovann  mudavessg:  Gastiga- 
matti.  «  IJ*i  ^^Sf^  ^  ^^^  Oiovann 
mudavezz  » :  «  E  venuto  il  gasti- 
gamatti  ».  Xa  rosada  de  san  Oio- 
vann :  La  rugiada  di  san  Giovan- 
ni. I/^rba  de  san  Oiovann:  Erba 
san  Giovanni.  Mase  de  san  €Ho- 
vann:  Mazzo  di  san  Giovanni. 
Kott  de  san  Oiovann:  Idem.  (Pr.) 
San  Oiovann  fh  eonoss  I'ingann : 
San  Giovanni  non  vuole  inganni. 

—  Gioyannin,  Giovannino  (1). 
Oiovannin  sema:  Donna  veslito 
da  omo.  Oiovannin  senza  paura: 
Senza  paura  (2).  «  Oiovannin  te 
me  rughet  » :  «  Lasciami  stare  ». 
Oiovannin  de  la  vigna  (ApprossJ: 
L'amico  Cesare.  (Pr.  veconio)  St, 
Oiovannin  ripossa^  ahbia  paura  de 
nissuna  eossa:  Idem. 


limpo:  II  re  degli 

po.  I  (Pianeta)  €Hove  el  g*d,  quat- 


(1)  Giovannino  h  termine  con!acHne«co. 
Un  san  Oiovannino  tuoI  dire  una  go- 
in  i  lata. 

(2)  Cera  a  Plr.  un  proverbio :  Son  ptu- 
sato  aneh'io  da  saH  CHopanni  e  voIeTa 
dire :  Mon  ho  paura  di  minaeele. 


GIO 


—  289  — 


GIO 


ter  o    einq*u  satUlit:   Giove   ha 
quattro  satelliti  salvo  errore. 

—  Gioyedi,  Giovedi  (1).  GiwoedX 
antigrass:  Berlingaooio.    Giovedi 
grass  (Bito  ambrosiano) :  II  gio- 
vedi grasso  milanese.  Giovedi  sant: 
Giovedi  santo. 
Oloven  (Volg.).  Vedi  Giovin, 
016vin,  Giovane.  (Sost.)  On  gio- 
vin  de  primm  mHt  o  de  primm 
pel  .*  Un  giovinetto  di  primo  pelo. 
Oiovin  de  bottega,  de  siudi,  g%ovin 
m€tggior:  Garzone.  /  giovin  de  la 
fftorHoda:  I  giovani   del   giorno 
d'oggi.  *  M  lit  bUl  giovin  » :  «  Eh, 
bel   giovane !  »  CHovin  e6me  V  ac- 
qua  :  Giovine  di  primo  pelo. «  Jjii 
el  g*  h  sessant  ann  ma  V  h  pusses 
giovin  de  mi  ehe  ghs  n*oo  trenta  » : 
«  Liei  ha  sesaanvanni  ma  h  piti 
eiovine  di  me  ehe  ne  ho  trenta  ». 
Jf^aUa  de  giovin:  Giovaneggiare  o 
Farla   da  — .  «  S6nt  staa  aiovin 
an  mi»:  K.  Son  state  —  anch'io  ». 
(Add.)   Besta  giovin:  Restar  oe- 
libe.   (Pr.  ne' due  modi)   Chi  nd 
%  e  fit  de  giovin  iefhde  vhee:  Chi 
non  fa  le  pazzie  in  gioventii  le  fa 
in  veoehiaia.  /  giovin  in  pusses 
bdn  di  vhec:  I  giovani  sono  mi- 
eliori  de'  veoohi.   La  mort  la  std 
tn  sul  thee  e  nd  la  guarda  nk  a 
giovin  nk  a  vece:  La  morte  non 
^niAi*^  in  faccia  a  nesauno  o  Gio- 
vani  o  vecchi  la  morte  non  ri- 
Bparmia  nesauno.  A  giovina  mct- 
dura  nd  ghs  manea  eongi&ntura : 
A  giovane  matui'a  di  rado  manea 
11  partito.  Donna  giovina  arent  a 
6n  veee  gh'h  fioeu  finna  sul  thie 
(Approsa.):  Veochio  in  amore  in- 
vemo  in  nore.  Ai  giovin  i  b6n  hoo- 
c6n,  ai  vhes  i  stranqoidn  (Approaa.): 
Qiiando  il  beoco  e  veoehio  le  car- 
pre  lo  cozzano.  /  giovin  dsven  fdi 
ds  giovin:  I  giovani  devono  agire 
giovanilmente. 

—  OiOYlndtt ,  Giovinetto. «  La 
g'dt  sessanfann  e  la  vceur  fd  an-- 
eamd  la  giovinetta  o  la  pivhUa  »  : 
«  Ha  aessant'  anni  e  vuol  fare  la 
giovinetta  ». 

—  GiOTlnott,  Giovanotto.  <  L*  h 


(i)  A  Firenze  U  giovedi  ba  dato  luogo 
Ad  una  frase  ehe  manea  a  noi.  Per  dire 
ehe  i  pasiato  molto  tempo  da  nn  fatto,  e 
ehe  la  data  n*  e  incerta  nella  memoHa,  11 
popolo  sclama :  Sicuro  t  Q%tel  giovedi  ehe 
piovte  o  9Mtf{  giovedi  da'  fichi. 


6n  hUl  giovinott  in  pamha  »  :  «  £ 
un  bel  giovanotto  vigoroao  ». 

—  Oiovlnottasc,  Giovanottaccio. 
«  La  fh  V  am6r  ednt  6n  giovinot- 
tasc  » :  «  Fa  all' amore  con  un  gio- 
vanottaccio ». 

—  Oioventili,  Gioventil.  (Sost.) 
«  JHsen  ehe  la  gioventit  d'adkss  I'e 
divhrsa  de  quella  d*  6na  voltaf  *  : 
«  Dioono  ehe  la  gioventti  del  gior- 
no d'oggi  aia  diversa  da  quella  di 
un  tempo?  »  M  fi6r  de  la  gioventit 
de  la  etttaa :  II  fiore  della  gioven- 
tii  cittadina.  «  Ah  gioventu ,  gvo- 
ventit  /  »  :  «  Ah  giovinastri !  »  (Kth 
della  vita )  «  J»  s6a  gioventit  gidi 
n'  ^  faa  ne  poceh  nh  tant »  :  «  In 
sua  gioventti  ne  ha  fatte  tanto  n^ 
poco  o  di  tutti  i  colori  un  po'  ». 
«  Mi  oopassaa  la  gioventit  a  stu- 
dicL » : « 10  ho  passata  la  gioventti 
nello  studio  ».  ( Pr. )  La  gioventit 
la  v<Bur  el  sd  sfogo:  La  gioventil 
vuole  il  auo  corao.  La  gioventit  Vh 
la  bellhixa  de  I'asen  o  Gioventit  nd 
gh*h  danes  ehe  le  paga :  La  rosa  h 
un  bel  fiore  come  la  ^oventil. 
Quell  ehe  se  impara  in  gioventit  el 
se  desmintega  pit:  Quello  ehe  si 
impara  da  giovane  non  lo  ai  di- 
mentica  piu.  Gioventit,  gioventit 
quell  eh'hpassaa  el  tomapit:  Gio- 
ventil gioventil  quel  ehe  e  passato 
non  torna  piil. 

Oippa,  Giubba  (1),  Giubbone. 
Trd  fcBura  i  mantck  de  la  gippa 
(pop.):  Snighittirsi  o  Risolversi  a 
operare.  vess  in  gippa  (in  dis. ): 
Eaaere  alticcio. 

—  Oippin,  Giubbettino,  Saltar- 
mindoaao. «  J^  g'aveva  sit  6n  eerto 
gippin  ehe  ghs  quattava  nanea  el 
euu  »  :  «  Teneva  indoaao  un  giub* 
bettino  ». 

—  Oipp6n,  Giubbone.  «^i>orto 
6n  gippon  largh  e  I6ngh  finamai  » : 
¥.  Porta  un  palamidone  apropoai- 
tato  ».  (Fig.J^  D*  6na  mxtrsinna  fit 
fceura  on  gtj^pon:  Turare  un  bu- 
co  per  sooprirne  un  altro.  L'h  pit 
inanz  la  eamisa  eh* el  gippon  (in 
dia. ) :  Stringe  piti  la  oamicia  ehe 
la  gonnella.  V&s  in  del  gipponlde 
Ballram^m,:  Essere  impacciato  co- 
me pulcino  nella  stoppa  o  essere 
un  pulcin  bagnato.  Vess  in  gippon 
(in  dis.):  Vedi  BollHta. 

(1)  OivJt^a  in  flor.  corriaponde  alia  nostra 
'  marUfwa  ehe  e  Tablto  nero  colle  falde. 


GIP 


—  290  — 


GIB 


—  Qipponatt.  N.  fr. :  La  eanzdn 
del  gipponait  (in  dis.):  La  canzo- 
ne dell^uocellino. 

—  Qipponin»  Giubboncino  (1), 
Camiclola.  Gipponin  de  lanna: 
Camiciola  di  lana.  Oipponin  de 
nott:  Corsfe. 

—  Gipponin^tt,  Leggera  cami- 
ciola. 

Oipp&,  Far  un  sopraggitto.  «  Std. 
camtsa  la  va  gippada  tuUa  »  :  «  A 
questa  camicia  oisogna  far  un  so- 
praggitto ». 

—  Oippadura,  Sopraggitto,  Cu- 
citura  di  rinforzo. 

—  Oippadurinna,  Leggero  so- 
praggitto. «  Fagh  6na  gippadu- 
rinna,  tant  de  fall  6n  poo  iigu- 
rd  »  :  «  Fa^li  un  sopraggitto,  tanto 
da  farlo  ngurar  un  ijiochino  ». 

Oir,  Giro.  Fh  el  gxr  del  mond : 
Compiere  il  giro  del  inondo.  Anr- 
da  a  fd,  6n  gir :  Andar  a  fare  un 
—  o  una  passeggiatina.  Ill  qir  di 
shtt  ges:  11  giro  delle  7  chiese  o 
di  quarant'ore.  FH  gir  del  sol  (id.) : 
II  giro  del  sole.  «  Fhrnm  6n  gir  ae 
vataer  »  :  «  Facoiamo  un  giro  di 
valzer ».  |  J  bastidn  fan  el  gir  de 
la  eittaa:  I  bastioni  o  le  mura 
fanno  11  giro  della  citt^.  «  La  ««- 
guitaa  tuita  nott  a  fd,  di  gran  gir 
ehi  gib  in  contrada  >  :  «  Continu5 
a  giostrare  tutta  notte  quaggiii  nel- 
lavia  ».  On  polaster  colt  al  gir :  Un 
polio  al  giro  o  girato  o  alio  s^iedo. 
II  On  gir  de  perla:  Un  giro  di 
perle.  A  trii  gir  de  pisz :  A  tre 
giri  di  trine.  |  Gir  de  cassa :  Giro 
oi  oassa.  Gir  de  seritlura :  Giro  di 
scrittura.  «  La  eambial  Vh  in  gir  » : 
«  La  cambiale  ^  in  giro  ».  |  (m  hell 
gir  de  a  tarn ;  Un  bel  giro  di  stan- 
ze.  I  «  Fhmm  duu  gir  de  a'cSm^ 
defer  »  (maccao) :  «  Faociamo  due 
giri  di  chemin  de  fer  a  macao)». 
(Al  biliardo)  «  Chi  ghe  std  6n  hell 
gir  > : «  Qui  puoi  fare  un  bel  giro  ». 
I  Ciappdt  vun  in  gir:  Dare  la 
oerta  a  uno  Opp,  Prendersi  gusto 
di  uno.  P.  E. :  «  Me  par  ehe  quell 
eritieh  el  me  toeuia  in  gir  »  :  «  Mi 
sembra  che  quel  critico  mi  boci ». 
«  Sta  manica  Vh  troppa  stretta  de 


(1)  11  givibhondnOj  essendo  dimlnutivo 
di  ffiubbone  e  di  giiMa  dk  Video,  di  panno- 
lano  e  d^abito  esteriore ;  mentre  il  gippo- 
nin sla  di  lana  ohe  di  ootone  lo  ai  porta 
sotto  la  camicia  ed  e  camiciola  non  altro. 


gir  » : «  Questa  manioa  h  troppo 
stretta,  di  —  o  imboooatura  >.«  Jjo- 
va  quel  cadin  ch'el  g*  d,  el  gir  de 
sporeh  »  : «  Lava  quella  catinella 
one  ba  il  giro».  itFl  menava  el 
corthll  in  gir,  come  6n  matt » : 
«  Menava  in  giro  il  oolteUo,  come 
un  forsennato^.  Donna  del  gir: 
Donna  di  giro.  Fl  qir  de  Voeea: 
Raggiro.  «  T'ee  capii  adess  el  gir 
de  ITocca f  ^i^n Hai  capito  11  ra§- 

S*ro?»  MHt  in  gir  di  caJunm: 
ettere  in  giro  delle  calunnie. 
(Galanteria)  «  El  pivhll  bisdana  d* 
eh* el  g^abbia  6n  quai  gir  ch%  de  sii 
part  »  :  «  Bisogna  dire  che  11  gio- 
vine  abbia  un  qualohe  rigiro  da 
queste  parti ». 

—  01r&-traa,  Girare.  Girh  la 
raeudUy  el  spSd^  eec. :  Girar  la  ruo- 
ta,  lo  spiedo,  ecc.  Girdt  6na  eam- 
bial, 6na  partida,  6n  credit :  Gi- 
rare una  tratta,  una  partita,  un 
oredito.  Gird  el  mond:  Girare  il 
mondo  o  Far  il  giramondo.  Gird, 
el  danec:  Rigirani.  Gird  tntomo 
a  6na  robba :  Fare  la  ronda  in- 
torno  a...  ohecobessia.  «  Iiie4Bu  oo 
aircM  tutt  eldl»:^ Oggi  ho  girato 
ringirabile ».  Fd  gird  el  coo  (in 
dis.T:  Mandare  ai  trovateUi. «  Quel- 
la donna  la  ghe  fd  gird  el  coo » : 
« Quella  donna  gli  fa  girare  la 
coocola  ».  «  Stamrattinna  me  gira 
6n  poo  el  coo  »  :  «  Stamattina  ho 
un  po'  di  giramento  di  capo. 
«  Famm,  minga  gird  6n  occ  o  6n 
papdsz »  :  «  Non  mi  far  girare  il 
Docoino  o  Tanima  ».  Gira  de  chij 
gira  de  li:  Gira  di  q^ua,  sbatti  di 
1^...  nF  gira  che  te  gira  elfiniss  a 
borld  semper  ft  »  :  «  Gira  e  ri^ira 
ricasoa  sempre  li  *.<Sela  ghe  gxra, 
guai  /  »  :  «  Se  la  gli  ^ira  giiai ». 
«  V6i  ti,  famm,  o  jd  piese,  gira  » : 
«  Fammi  il  favore,  vattene  o  esci- 
mi  d'  attorno  ».  «  Finalmenl  V  h 
giraa  »  :  «  Finalmente  se  n'^  ito  ». 
«  Lassa  pur  ch'el  mond  el  gira  »  : 
«Lascia  andar  I'acqua  alia  chi- 
nas. 

Oirabil,  Girabile.  Ona  eambial 
airabil,  girabilissima :  Una  cam- 
biale girabile,  girabilissima.  | «  Lit 
V  d  giraa  el  girabil »  :  «  Ha  viag- 
giato  per  tutto  il  mondo*. 

—  Oirada,  Girata.  «  Ftwh  la  gi- 
rada  a  std  effHt »:  «  Metti  la  tua 
gira  a  questo  effetto  ».  |  «  Andhmm 
a  fd  6na  girada  in  piasza  a  ved^ 


GIR 


—  291  — 


GIR 


ehe  aria  lira  » :  «  Andiamo  a  dare 
una  gii-wvolta  in  piazza  a  vedere 
olie  aria  tira  ». 

—  Giradinna,  Giratina.  Ona  gi- 
radiniva  d'oee  espressiva :  Un  vol- 

fer  d'occhl  espressiTO.  {|  «  Oofaa 
?ta  giradinna  in  giardtn  a  catt& 
di  iior  » :  «  Ho  fatto  una  giratina 
nel  giardino  a  cogliere  dei  fiori  ». 

—  Girant,  Girante.  Girant  d*6- 
na  eambial  Girante  una  oambiale. 

—  Oiratari,  Giratario. 

—  Oir^tt,  Giretto.  «  J^mm  faa 
6n  girett  in  gaUeria  /  » :  «  Abbiamo 
fatto  un  Giretto  in  galleria  ». 

—  OiremxL  Girettino.  «  Ghe  la 
me  coneeda  on  girettin  de  polka  » 
( ballerino  timiao ) :  «  La  mi  con- 
eeda un  girettino  di  polca  ». 

—  Oirament,  Giramento.  Giror- 
ment  de  eoo:  Giramento  di  capo. 
«  Ul  m^ it  faa  vegni  6n  girament 
de  ....  ehe  n6  te  soo  d^  »  (Civ.) : 
«  E'  mi  fece  venire  un  ^ramento 
di  ....  ohe  non  ti  so  dire  ». 

—  OiriYOlt^,  Giravoltare.  «  El 
seguita  a  giravoltd,  quel  searta- 
faez>:  4tNon  fa  ohe  giravoltare 
quelle  scartafacoio  ».  GlrivoltiH,  sul 
proa:  Giravoltare  sul  prato. 

—  OirlYOlta,  Giravolta.  «  M  na- 
tter deputa^i  Vh  fa>a  la  girivolta  »: 
«  n  nostro  deputato  ha  fatto  la 
giravolta  ». 

—  Oironz^,  Girottolare.  «  III 
seguita  a  gironedi  de  sti  part » : 
«  Seguita  a  girandolare  in  questi 
paraggi ». 

GiZU,  Ghiro.  /  gir  viven  stU  nds 
e  8ui  castan:  I  ghiri  vivono  sui 
nooi  e  sui  oastani.  Dorml  come 
6na  gira  o  come  6n  toss:  Dormir 
come  un  ghiro. 

Giraffa,  Giraffa.  La  giraffa  di 
giardin  pubblieh  V  h  morta  per  el 
jrhdd:  La  giraffa  de'pubblici  giar- 
dini  mori  di  freddo  o  assiderata. 
I  (Di  donna  dal  ooUo  troppo  lun- 
go)  Gii-aft'a. 

Glrandd   (Bracoiuoli    sul   muro 

Ser  illuminazione),  Viticci.  (Can- 
elliere  eon  varii  bracci  da  can- 
dele)  Doppiere  o  Candelabro. 

Oirani  (Pianta  e  ftore  di  i^ar- 
dino),  Giranio.  —  pelargonni,  de 
Spagna,  pelds,  ecc;  Giranio  odoro- 
so,  accartocciato^  tomentoso,  eco. 
Cosset  degiranx  o  de  neuturzi: 
Piedoniro  Fiedi  da  apostolo. 

Olrasd,   Girasolo.    GandoUtt  de 


girasd:  Semi  di  girasole.  |  (Puoco 
artificiato)  Girandolina. 

—  Glrasolett,  Piccolo  girasole. 

—  Qirasolitt  (Nome  capriccioso 
ehe  si  dJ^  a  tutti  i  fioreiUni  ehe 
hanno  I'aspetto  in  piccolo  del  gi- 
Tasole) 

Oir6U,  Girello  (1),  Testiera.  El 
girell  di  peruechee  (scherz.) :  La 
zucca  o  Testiera  (non  comune). 
(Coscia  del  bue  macellato)  Gi- 
rello. 

Otrlgogol  (P.  N.),  Girogogolo. 
Seriv  se^usa  tanti  girigogdl :  laam, 

Girdlom,  Gerolamo  (2).  El  tea- 
ter  Girolom:  II  teatro  Gerolamo. 
Girolom  de  la  crigna  (maschera 
piemontese) :  Gerolamo.  Fa^eia  de 
girolom :  Viso  di  buzzurro  o  Fac- 
oia  scrignuta  (Siena). 

Glromdtta^Girometta  {S).*(Famm 
minga  el  giromstta  »  :  «  Non  mi 
fare  il  pagliaccio  ».  «  El  g'  dt  el 
fh  de  v^8  6n  girometta  » :  «  M'ha 
r  aria  d'  essere  un  girella  o  una 
ventaruola».  (Burattmo)  Vedi  3fa- 
gathll.  (Merciaiuolo  ambulante  — 
in  dis.)  Vedi  BaromUta,  (Geome- 
tra  —  sch.  —  in  dis.)  Vedi  Geo- 
melra.  (Paste  grossolane  attaccate 
alle  pampare)  (Appross.)  Caval- 
luccio  (maniiattura  specialment© 
di  Siena). 

Oita,  Gita  (4).  «  Emm  faa  6na 
gita  sul  lagh  ^ :  «  Abbiamo  fatta 
una  gita  sul  lago  ».  «  Jf'  ^  toecaa 
de  fa  6na  gita  per  6n  affare » : 
«  M'fe  toccato  di  far  una  gita  per 
un  aft'are  ». 

Gitt,  Getto.  Latorb.  de  gitt :  Par 
di  getto.  (Imbuto  per  gittar  carat- 
teri)  Guscio. 

—  Gittlt-ittaa-ittaBS ,   Gettaro. 


(1)  La  prima  idea  ehe  balza  alia  mente 
di  an  flor.  a  girello  e  quella  del  fondo  del 
caroiofo. 

(2)  C*e  una  frase  a  Fir.  Etsere  come  Oi- 
rolamo  e  la  Toninoj  ehe  non  trova  riacon- 
tro  in  dialetto  se  non  nel :  vesi  come  can 
e  gatt  e  sign! flea  non  andare  mai  d^acoordo. 

(3)  La  parola  e  uguale,  non  il  senso. 
Qirometta  o  gintmelki  a  Fir.  era  una  can- 
zonetta  placevole:  in  Val  di  Chiana  si- 
gn! flra  lazzo,  bufronata. 

(4)  A  Fir. :  andar  in  gita^  parlando  di 
uffieiall,  equfvale  al  nostro  Andd  in  per- 
mest.  E  a  Lucca  gita  sicniflca  anclie  par- 
te, porzione :  La  gita  at  seta  ehe  devesi 
metier  in  opra  i  ttata  mandata  al  tin- 
tore. 


GIT 


—  292 


GIU 


«  El  par  gittaa  » :  «  Pare  di  get- 
to  ».  (Inourvarsi  del  legno  lavo- 
rato)  Gittasa :  Imbarcare.  Vedi 
Svouiss.  FH  tazza  o  coneaf  Ineo- 
moriss,  SvergolasSt^  Fd,  6n  scherz 
(tutti  modi  aiyersl  del  gittass).  | 
Butter  gittaa:  Burro  cotto  e  sa- 
lato. 

—  Oittdf  Grettatore  J  Chi  fa  pro- 
fessione  di  gettatore  m  metaili). 

Giubblan,  GabbiaDo  (1),  Bader- 
la  (detto  anticam.  e  solo  a  donna). 
Vive  a  Pistoia. 

—  Qiubbiaii&,  Baderlare  (Pi- 
stoia),  Gingillare.  Vedi  Gibianh. 

aiubU&-]laa,  Giubilare  (2),  Met- 
ier a  riposo.  «  El  g*aveva  guaran- 
t'ann  de  servizi  e  Vdn  giubilaa  » : 
«  Contava  i  suoi  quarant'anni  di 
servizio  e  Phan  messo  a  rii)080  ». 
«  JO'  dn  giubilaa  per  eastigh  »  : 
«  L'  hanno  messo  a  sedere  ».  On 
giubilaa :  Un  riposante.  (Nel  senso 
di  avere  guande  gioia  nell'animo) 
Vedi  Gibm, 

—  Oiubilazidn ,  Riposo.  «  JD'  A 
domancUw,  hi  giubilasion  »  :  «  Ha 
chiesto  il  riposo  ». 

Glubilee,  Giubiloo.  L' ann  del 
'giubilee:  L'anno  del  giubileo.  A- 
vhgh  tanti  giubilee  sui  spall:  Ave- 
re  molti  anni  sul  groppone. 

Giubilln  (Variante  nel  tresette). 
Giugdt  a  comodass  e  givJ>ilin :  Gio- 
oar  a  tresette  scoperto. 

Gluda,  Giuda.  Facda  de  Giuda 
JScariott:  Faccia  di  Giuda  o  da 
traditore.  Vtss  6n  Giuda:  Essere 
il  Giuda.  Savh  fdt  de  Simdn  e  de 
Giuda:  Essere  un  tecomeoo.  (in 
dis.)  Doppio  El  basin  de  Giuda: 
II  bacio  di  Giuda.  E^  la  vnort  de 
Giuda:  Idem,  Impiocarsi, 

—  Giudee,  Giudeo.  (Nei  sepolori 
delle  chiese)  Giudeo.  Ostinaa  c6- 
me  dn  giudee:  Ostinato  come  un 
mulo.  Avar  come  dn  giudee:  Ava- 
ro  come  un  giudeo.  Car  c6me  dn 
giudee  (di  mercante):  Caro  assaet- 
tato»«  Giudee  porch!  » (volg.):  «Giu- 
deo  porco ! » 

Giudes,  Giudice.  (B.  St.)  Giudes 


(1)  Gabbiano  per  minchione'non  e  re- 
gislrato  nei  toc.  toscani.  In  6gn<  modo 
non  rende  appuntino  IMdea  del  'gitiAbian 
che  k  un  mistodi  scioocheria/di  spensie- 
ratezza  e  di  galanteria  solatia  e  aggiosa. 

(2)  Giubilare  i  tutt^altro,  come  e  ben 
"oto. 


de  pas:  Giudioe  di  pace.  Giudes 
pupillar:  Giudioe  pupiUare.  Gran 
qiudes :  Gran  giudioe.  «  Go  trovaa 
m  archivi  6n  document  important 
del  gran  giudes  del  eessato  regno 
d' Italia  » : «  Ho  trovato  in  arohi- 
yio  un  dooumento  importante  del 
gran  giudioe  del  primo  regno  d'l- 
mlia  ». «  El  giudes,  a  dritta  del  pr^ 
sident  del  tribunal,  el  dormivai^: 
« II  giudice  ohe  sedeva  alia  destra 
del  presidente  dormiva*.  V^  givn 
des  e  part:  Esser  giudioe  e  parte. 
(Add.)«  Ti  tepodet  minga  vess  giu- 
des  competent » : «  Tu  non  puoi  di- 
re la  tua  nella  questione  o  esser 
giudioe  competente  ».  J  «  Zm  «to- 
dera  V  e  in  giudes  »  :  «  La  stadera 
h  in  biUoo  ».  «  S'^  roU  el  giudes  de 
la  stadera  » : «  L'ago  della  stadera 
s'^  8pezzato». 

—  Giudic&-icaar-ica88,  Giudica- 
re. « I/'^  6n  brutt  giudicit  in  cd  di 
alter  » : «  Non  h  facile  giudicare  in 
casa  altrui  ».  «  QuanH  ann  te  me 
giudichet?  » : «  Quanti  anni  mi  dai1» 

->GiudicatiiTa,Giudicatura.  /m- 
piegaa  in  giudicatura:  Impiegato 
m  giudicatura. 

Qiudizsi,  Giudizio.  M  giudisei 
universal:  II  ^udizio  universale. 
Giudizzi  statari:  Giudizio  statario. 
Giudizzi  tem^rari:  Giudizio  teme- 
rario. «  El  pareva  el  di  del  gituUz- 
2fi  »  :  «  Pareva  il  di  del  —  o  il  fini- 
mondo  ».  |)  (Senno) «  Abbiegh  giudi- 
zio car  el  mefiaeu  »': «  Abbi  g^iudizio, 
ragazzo  mio  ».  Audit  c6n  giudizi: 
Andare  con  riguardo  o  precauzio- 
ne.  Avhph  i  ann  del  giudizi  :  Avere 
gli  anni  del  giudizio.  Avegh  nanea 
on  poo  de  — :  Non  avere  un  dito  di 
cervello.  icEl  g'cb  poceh  giudizi  queU 
seorlaeoo  »  :  «  Quel  giucareUo  ha 
poco  |ijn^gnero  ».  ( Fr.  pop. )  Avi 
mangtaa  e2  gitidizi'cdnt  el  ccuszuu 
(appross.) :  Gli  avanza  il  giudizio 
come  la  cresta  alle  oche  o  Avere 
il  giudizio  sotto  la  sola  delle  soar- 

I>o.  I  dent  del  giudizi:  I  denti  del- 
a  sapienza  o  ael  giudizio. «  El  s'l 
m^iss  a  fa  giudizi  »  :  «  Ha  messo 
giudizio  ».  Ed,  fh  giudizi:  Metter 
al  dovere.  Fh^perd  el  giudizi :  Far 
uscir  dai  gangheri  o  oti  senno.  «  A 
me  giudizi  Vtdna  bella  comedian: 
«  A  mio  giudizio  h  una  bella  corn- 
media  ».  (Pr.)  Chi  g*d  pussee  giu- 
dizi ch'el  le  dopra :  Chi  na  piil  giu- 
dizio Padopcri.   El  giudizh  el  ven 


GIU 


—  293  — 


GIU 


dapo  la  mort:  II  giudizio  Tiene  tre 
giorni  dox>o  la  morte. 

Giugn ,  Giugno.  (  Pr. )  Oiugn 
slarga  el  pugn.  (Manca). 

Giulepp,  Giulebbe.  Oiulepp  de 
mori  :  Giulebbe  di  more.  «.  M  g'h 
miss  tant  de  quel  zuecher  in  8t6 
eaffh  ehe  Vh  diventaa  6n  giulhpp  » : 
«  Ha  mesfio  tanto  zuccbero  in  que- 
ato  oaff^  ohe  h  diventato  un  giu- 
lebbe ». 

—  Ginlappii-eppaa,  Giulebba- 
re  (1).  Pir  giuleppaa:  Pere  giu- 
lebbate.  Ph  giutepp€ia  (pih  ancora 
che  dohs) :  Piedi  siatti  o  sbucciati 
o  rovinati  (piil  ancora  cbe  ciocci  e 
Bciupati). 

Ginli,  Giulio.  El  Oiuli:  II  pitale, 
il  cantero,  Vorinale.  Avh  trovaa  la 
vigna  de  Piapa  Oiuli:  Esserci  la  vi- 
gna  di  Ciisto. 

Giur&  -  nraa  -  urass,  Giurare. 
CHurd.  el  faU:  Giurare  il  falso. 
«  El  giurava  e  spergiurava  de  vhs 
innocent »  :  «  Giurava  e  spergiura- 
va di  essere  innocente ».  ^ura- 
ghela  a  mm :  Giurarla  a  uno.  Giur- 
reu9  6n  etemo  amor:  Giurarsi  eter- 
no  amore.  «  Oiurdi  sull'anima  del 
bottdn  » :  «  Giurare  per  la  mia 
barba  ».  |  «  Zm  g*  aveva  in  testa 
&n  eappelhn  con  di  bindH  verd, 
ehe  ^uraven  maledettament  ednt  el 
vestti  »  :  «  Portava  un  cappellino 
coi  nastri  verdi,  ebe  stonavano 
maledettamente  col  vestito  ». «  Qui 
dd  reson  giuren  insbmma  »: «  Quel- 
le due  rasioni  si  azzuffano  tra  lo- 
To  ».  «  £/*f  sd  fiemis  giuraa  »  :  « jfc 
BUG  nemieo  giurato>».  «  El  eredi 
ma  el  giuraria  minffa  »  :  «  Lo  cre- 
do ma  non  ne  farei  scritta  ».  (Pr.) 
Bisogna  mm  giurd  de  nagott:  Non 
bisogna  mai  giurare  di  nulla.  Ohi 
^facil  a  giurase  pd  eredeghpoech : 
Caval  cbe  suda,  uomo  cbe  giura 
non  gli  oreder  niente  o  Cbi  giura 
h  bugiardo. 

Olnrato,  Giurato.  iclgiuratidn 
riapogt  tutt  nd  e  I'h  ataa  assolt » :  « I 
giurati  risi)OBero  tutti  no  e  fu  as- 
Bolto  o  lasciato  libero)».  La  lista 
di  giurati  :  La  lista  de'  giurati.  / 


(1)  In  Fior.  oi  sono  due  modi  dl  dire 
oon  qnesta  voce,  che  inancano  al  nostro 
dialetto :  giulebbard  una  cosa  vale  con- 
serrarla  con  amore ;  e  giulebbarsi  per 
et.  un  uggiosoj  vale  doverfo  ascoltare  an- 
noiandotl  a  morte. 


giurati  deW  Esposizion :  I  giurati 
delle  Esposizioni. 
Oiiirabaccli  I,  Giurabacco ! 

—  Oinrabbio  1 ,  Giuraddina  e 
Giuraddio  e  Giurammio  I ,  Giura- 
mente  birbone  I  (volg.). 

—  Oiuri  (P.  N.j.  Giuri.  El  giurl 
dell' Esposizi&n :  II  giuri  dell'Espo- 
sizione.  CHuri  d'ondr :  Giuri  d'o- 
nore. 

—  Oiuramanti  Giuramento  (1). 
Dh  o  presta  giurament :  Dare   o 

erestare  giuramento.  Deferi  6n  —  ; 
^eferire  il  giuramento.  Sott  a 
giurament  .*Sotto  giuramento.  CH^Vr- 
ramentfals:  Giuramento  falso.  El 
giurament  di  soldaa:  II  giura- 
mento de'soldati.  Giuram^ent  de 
marinar:  Giuramento  di  mari- 
naro.  Vedi  ancbe  V6t  e  Proponi- 
m^ent, 

Oluridegh  (Volg.).  Vedi  Giuri- 
dich. 

Oiurldicli,  Giuridico.  (Civ.)  El 
titol  giuridich  d'6n  posses :  II  ti- 
tolo  ^uridico  d'un  possesso.  lef- 
fHt  giuridich  :  Gli  eftetti  giuriai*- 
ci.  (Volg.  e  quasi  in  dis.).  «  8t6  por- 
natt6n  ch\  T  h  propi  giuridich  y^ 
(Vale  a  dire  h  squisito  o  h  molto 
Yoluminoso,  ma  di  giusto  peso): 
«  Oodesto  panettone  e  perfetto  ». 

—  Oiarl8dlzl6ii  (Civ,),  Giurisdi- 
zione.  La  giurisdizion  at  tribunai : 
La  giurisdizione  de'  tnbunali. « I/i 
m.inga  rohba  de  m,ia  giurisdizion  » : 
«  Questo  fatto  non  cade  sotto  la 
mia  giurisdizione  ». 

—  OiorlBperito  (P.  N.),  Giurispe- 
rito  (cMamato  a  dare  11  proprio 
parere  nelle  cause). 

—  Giurlspmdenza  (P.  N.),  Giu- 
risprudenza.  La  giurisprudmea  di 
Cort  de  Cassazion  la  vdria  tropp, 
ehl  in  Italia:  La  giurisprudenza 
delle  Corti  di  Cassazione  h  troppo 
mutabile  in  Italia.  Studidi  giurts- 
prudenea :  Studiar  Giurisprudenza. 

ams,  Gius.  Giuso  (2),  Sugo.  Li- 


(1)  11  flor.  ba  due  frasi  soberzose  che 
mancan  pur  da  lontano  al  dialetto  mila- 
nese :  di  chi  mangia  ron  aviditii  si  dice  : 
F'  fa  certi  bocconi  che  paiono  giuramenti 
falsi;  oome  pure  di  chi  piglia  medicine 
disjrastose  senza  torcere  il  miiso  si  dice : 
Manda  giit  le  medicine  che  paiono  giura- 
menti. 

(2)  CHus  in  toscano  c  toco  oolta  e  signi- 
fica  diritto.  OituQj  i  tutt'al  plCl  di  poesia 
equirale  a  giii. 


GIU 


-294  — 


GIU 


I 


mdn  senza  gius:  Limone  soioeoo. 
Pien  de  augh:   Sugosissimo.   (Di 

SerBona)  Senza  gius:  Uomo  dolce 
i  sale.  IH  resdn  senza  gius  o  sen- 
za sugh:  Rajs^ioni  senza  sugo.   fl 
'Di  letame)  Sugo   c   Concime.    j 
Fig.)  Cavdgh  el  gius  da  6n  liber : 
^are  il  sunto  di  un  libro  o  cavar- 
ne  11  sugo. 

—  Giusent,  Sucooso.  Sugoso. 
«  Come  Vh  giursent  std  per  » : «  Co- 
rn'^ Bugosa  questa  pera  ». 

—  Qiusds.  Vedi  CHusenU 
Giusdpp,  Giuseppe.  Oesit,,  Giu- 

sepp  e  Maria/  (invocazione  cat- 
toliea):  Gesil,  Giuseppe  e  Maria. 
«  Gh'^  passaa  desora  san  Giusepp 
c6nt  el  pianin  »  :  «  C  ^  passata  la 
pialla  di  san  Giuseppe »  (di  don- 
na che  non  ha  seno). 

Oiusqulam  (Pianta  da  cui  si  ca- 
Ya  olioj,  Giusquiamo.  Pomada  de 
giusquiam:  Pomata  di  gius(|[uiamo. 

QiuBSumln  (Volg.).  Vedi  Gelsd- 
min. 

Oiust,  Giusto.  On  omm  giust: 
Uomo  giusto.  Cottura  giusta:  Cot- 
tura  giusta.  Gi-ust  edme  Vor:  Giu- 
sto come  I'oro.  «  8l6  vhrs  chx  VI 
minga  giust  > : «  Questo  verso  non 
h  —  0  non^  ha  i  piedi  a  segno  ». 
«  JSl  cunt  Ve  giust » : « II  conto  tor- 
na».  Vhss  de  statura  giusta:  Es- 
sere  di  statura  giusta.  Dd,  el  sd 
giust:  Dare  il  conto  suo  o  il  suo 
giusto. «  A  dilla  giusta,.. » : «  A  dir- 
la  giusta  ».  FraahU  giu^t:  Fratello 
germano.  Pd^  i  rohb  giust  o  i  part 
giust:  Fare  le  cose  o  le  parti  giu- 
ste  o  ammodo.  Pes,  misura,  braa- 
zadura,  pr^zi,  ealcol,  ecc.,  giust: 
Peso,  misura,  bracoiatura,  prezzo. 
calcolo,  eoo.  giusto.  Mira  o  eolpt 
giu^t:  Mirare  e  col{)ire  giusto.  | 
«  Oh  giust;  lu  el  se  insogna  de  ve- 
stiss  a'angiol  »  :  «  Ma  che  I  Lei  ha 
le  traveggole;  ella  fa  un  sogno 
dorato».  Giust  in  pdnta:  QivL»V&^ 
punto.  «  J7  e  gitist  li  eK  el  cova  »  : 
«  fi  giusto  li  covato  ».  «  Giust  in- 
«cl  /  » :  «  Ma  benone !  »  «  Giust  per 
quest  /  » :  «  Giusto  giusto  ».  «  Quell 
che  h  de  giust  h  de  giust  > : «  Quel- 
lo  che  h  giusto  h  giusto  ». «  Giust 
lit  eh'el  dtsa  » : «  Giusto  lei,  parli  ». 

—  Oiust&-ustaa-UBtass,  Giusta- 
re  (vive  nelle  montagne  pistoiesi), 
Aggiustare.  Giustd,  scarp,  pagn, 
calzktt,  pizz,  eec:  Aocomodare^ 
raggiustare,  rassettare.  Giustii  t 


thic:  Baoeonciare  il  tetto.  Oiusth 
su  a  la  bhU  e  mei:  Rattoppare, 
rabberciare,  raoconoiare.  (Di  scar- 
pe)  Raooiabbattare.  «  Oo  daa  Vo- 
roiogg  a  fd,  giusta  » : «  Ho  dato  I'o- 
rologio  a  racoomodare ».  Giusta 
i  cunt,  i  faecend :  A^giustar  i  con- 
ti,  le  faccende.  Giustd,  dna  lit: 
Aggiustar  una  lite.  Giusta^s  mH 
(col  padrone):  Sistemarsi  meglio. 
Giustd,  i  vhrs  sbagliaa  W  6n  so- 
rUtt :  Con'eggere  o  rivedere  i  versi 
sbagliati  d'un  sonetto.  «  Che  nol 
duMta  che  se  giustaremm  » :  «  Non 
dubiti ;  ci  accomoderemo  ».  ^ti- 
stalla  alia  monsdasca :  Far  il  ma- 
le in  mezzo.  «  Semm  bH  e  giusteut »: 
«  Siamo  pari ».  « Ij*ct  voruu  cavass 
i  occ  a  gtustd  quell  "^izzin  eosi  me- 
nuder  » : «  S'fe  cavati  gli  occhi  per 
rabbricicare  quelmerlettino  ». «  A~ 
d^s  te  giusti  mi  come  va  » :  «  Ora 
t'accomodo  io  come  si  deve  ».  (Pr.) 
TtUt  se  giusta  fosura  che  I'oss  del 
coll:  Tutto  s'accomoda  fuor  che 
il  nodo  del  collo.  Quand  la  earne 
la  se  frusta  Vanima  la  se  gituta: 
Quando  la  carne  si  frusta  ranima 
SI  aggiusta. 

—  Giustadura,  Aggiustare. «  Pd- 
gheph  la  giustadura  e  che  la  sia 
jintda  »:  «  Pagagli  raggiustatura 
e  che  la  sia  iinita».  (Di  affari)  " 
«  L*h  6na  certa  giustadura  o  giu- 
stament  che  n6  la  me  persuad  6iui 
8verza>  (pop.):  «E  un'aggiustar- 
tura  che  non  mi  capacita  ». 

—  GiUBtament,  Giustamente. 
«  Oh  ffiustament.  de  gid  cite  V  tn- 
contn  » :  «  Per  r  appimto,  giacohd 
la  troYO  ».  I  Aggiustamento.  «  An 
faa  6n  giustament  c6nt  6na  tranr- 
saaidn  » :  «  Han  transatto  e  si  so- 
no  aggiustatd  ».  (Pr.)  MH  6n  ma- 
gher  giustament  che  ne  6na  sen- 
tenza  grassa :  Magra  aggiustatura 
val  piu  che  grassa  seh^nza. 

GiUBt^zza  (De*  tipografi) ,  Giu- 
stezza.  El  compositor  el  dev  std 
altent  ai  giustezz:  II  compositore 
badi  alle  giustezze.  Toeu  la  —: 
Prendere  la  giustezza. 

—  GiuBtlflcMoaa-icasB,  (P.  N.) 
Giustificare.  «  Bisogna  ch'el  giusti- 
fica  sti  spes>:  «  Bisogna  ch'eUa 
giustiiiohi  queste  Bi)e8e  *.  *  M  s'h 
giustijicaa  ae^ianz  ai  giudes  »: «  S'^ 
scolpato  ».  Danee  giusHfletut,  De- 
nari  siustificati  cioh  bene  spesi. 

—  GiuBtlflcaddr,  GiustlfiGatore. 


Gin 


—  295- 


GLO 


—  Giustizla,  Giustizia.  «  Se  gh'h 
aneatnd  6n  p6o  de  giustizia  al 
mond.,,  » :  «  Se  c'^  ancora  al  mon- 
do  iin  pooo  di  giustizia  ».  Fd,  giu- 
stizia al  ineHt:  Rendere  o  Fare 
giudtizia  al  merito.  Fd,  giustizia 
sommaria :  Fare  giustizia  som- 
maria.  Fass  giustizia  I6r  de  per 
I6r:  Farsi  giustizia  da  s^.  Cioceh 
come  la  giustizia  (volg.):  Cotto 
eonie  una  monna.  R  (Potere  eseou- 
tivo)  «  L^h  staa  arestaa  de  laaiu- 
stizia  »:  «  Fu  arrestato  dalla  Que- 
stura  o  Giustizia  ».   Fl  paUtzz  de 

Situtizia:  Upalazzo  del  Bargello  o 
i  Giustizia  (antic. )»  della  Questu- 
ra.  (Pr.)  JDanee,  donn  e  amieizia 
rompen  el  eoll a  la  giustizia:  Quat- 
trini  ed  amieizia  rompono  le  brac- 
cia  alia  nustizia.  A  st6  mond  gh'h 
mi'nga  de  giustizia :  In  questo 
mondo  non  c'^  giustizia. 

—  OiusUzlii-stlziaa,  Giustizia- 
re.  Se  Dio  vaeur  in  Italia  se  giu- 
stizia pit  nissun :  Se  Dio  vole  in 
Italia  non  si  impicca  piti  nes- 
suno.  J  anim  di  pover  gtustiziaa 
(pop.) :  Le  anlme  de*  giustiziati. 

GlOYen  (Volg.).  Vem  Ciovin, 
Oladlzia,  Fava  americana. 
Glan  (D.  Fr.),  Nappa. 

—  Olanln,  Nappina. 

Olassi  Glassato.  Ouant  glassi: 
Guanti  glassati  (1)  o  ghiassati. 
(Specie  di  carattere  da  stampa) 
Carattere  gla^^  (in  franoese). 

GUoerlnna  (P.  N.),  GUoerina. 
La  glieerina  la  leva  miiiga  i  magg : 
La  glieerina  non  leva  certo  le 
maccliie.  (Vedi  Giorg.  e  Broglio 
sotto  a  Glieerina), 

016gl6  CSuono  onomatop.  della 
voce  del  polio  d'India).  |  Fd  gld- 
gl6:  Bere  a  garganella.  «  L*€L  foM 
6n  poo  tropp  gl6gl6  e  adhss  I'e  o- 
legher  »:  «  AIz5  un  po'  la  gloria, 
ed  ora  h  brillo  ». 

Globo  (P.  N.),  Globo.  M  noster 
gloho:  La  terra.  |  Globo  areostor- 
tieh:  Globo  areostatioo.  El  globo 
delVoee:  H  globo  deH'occhio. 

—  Glob^tt  (P.  N.).  Globetto.  «  El 
loeu  i  globettt  omeopatieh*:  «Pi- 
glia  per  oura  i  globetti  omeopati- 
ci».  I  globetti  del  sang'u:  I  glo- 
betti del  sangue. 


(1)  RIprovatlMlma,  voce  barbara.  H  Fan- 
fan!  propone  huM- 


Gloria,  Gloria.  (Civ.)  Kl/h  dna 
bella  gloria  per  quelta  mamma 
Vavhgh  6n  iiwu  de  quella  sort » : 
«  "fe  una  bella  gioria  per  quella  ma- 
dre  aver  un  ngliolo  cosi».  (Pop.) 
Lavord  per  la  gloria :  Lavorare 
per  la  gloria.  Va  in  santa  gloria  : 
Va  in  tua  malora.  Andd  in  gloria  : 
Andare  in  gloria.  «  C?ie  Jho  I'ab- 
bia  in  gloria  »  :  «  Dio  V  abbia  in 
glorias.  Romp  la  gloria:  Bom- 
pere  la  devozione.  Sond  a  gloria 
( chiesa) :  Sonare  a  gloria.  (Al  bi- 
gliardo)  Vedi  Bella,  (Preghiera)  II 
gloria.  (Parte  della  messa)  Gloria. 
(Pr.)  Tutti  i  salm,i  finissen  in  glo- 
ria: Ogni  salmo  finisoe  in  gloria. 

—  Oloriass,  Gloriarsi. «  Quel  ma- 
scalzdn  el  se  gloriava  d^ave  battuu 
dna  donna  » :  «  Quel  mascaJzone 
si  gloriava  d'aver  battuto  una 
donna  ». 

—  OloridSi  Glorioso.  Glorias  e 
trionfant !  (Iron.) :  Glorioso  e  trion- 
fante!  Matt  glorios:  Matto  glo- 
rioso. 

Qloriatta,  (piil  alta  della  Bah- 
tresca)  Torretta,  Belvedere. «  Quel- 
la easa  cdnt  6na  glorietta  che  la 
par  6n  eam.panin  degiesa  » : «  Quel- 
la casa  che  ha  un  belvedere  alto 
che  pare  il  campanile  d'una  chie- 
sa ».  (Diminut.  di  gloria)  Glo- 
rietta. 

Onaccli.  N.  fr. : «  Tra  gnaceh  e 
petaeeh  » :  «  Tvh  il  si  ed  il  no  ». «  Co- 
rns te  stee  ?  »  « InstM  Tra  gnaech  e 
petaeeh  »  :  «  Come  stai  ?  »  «  Cosi, 
oos).  Sono  mezzo  e  mezzo ». 

Qnacchera  (In  dis.).  Vedi  Zaffa 
e  Na^echera, 

Gnagnera,  Gnagnera  (1),  Zin- 
ghinaia.  «  Gh'oo  adoss  la  gnagne- 
ra*: «Ho  la  zinghinaia  o  la  feb- 
brioiattola  o  Oggi  son  mezzo  e 
mezzo  ». 

Onamm.  K.  fr.  infantile:  Fd 
gnamm  gnamm :  Mangiare. 

Gnanca  (Volg.).  Vedi  Nanca, 

Gnao  (Onomat.  della  voce  del 
gatto),  Gnao.  Fd  gnao  gnao :  Far 
gnau  o  gnaulare. 

Gniccn,  Indisposto. « Ineaeu  sdnt 
gn^h  gniech  >  :  «  Oggi  ho  le  pa- 
turn  e  ».  <Elfdi  robb  cost  de  gtieceh 


(1)  In  Flor.  gn&gnera  ha  lenso  speciala 
di  negazione  reolsa  come  sarebbe  :  No  dav- 
vero  I  E  in  pasiato  ebbe  signiAcato  di  ca- 
pricolo,  pmrlto,  voglia. 


GNE 


—  296  — 


GNO 


f*h'el  fd  rabbia  »  :  «  Fa  le  cose  oosi 
da  svogliato  che  fa  rabbia ». 

—  Qneccbisia,  Svogliatezza.  Ve- 
dl  Ghihgnera. 

Onerv  (Volg.).  Vedi  New.  N.  fr. 
volg. :  «  viap'pa  6n  bon  gnerv  e  aid  » 
(volg.): «  Piglia  un  buon  —  e  batti ». 

Gmff,  Muso,  Nifo  (in  dis.).  Brutt 
gniff:  Brutto  muso  o  brutto  gni- 
gno.  <  I/h  6na  schividsa  ehe  a  tOr- 
vola  la  storg  semper  el  gniff  ^ :  «  E 
una  lernia  ohe  a  tavola  torce  sem- 
pre  il  muso  ». 

—  Onlffln.  N.  fr. :  Fh  gnifftn : 
Far  bocoa  o  booouocia  di  orciuolo. 
(A  ragazzo)  «  Lassa  vedh  et  td  bell 
gniffin  »  :  «  Lasoiami  guardare  il 
tuo  bel  musino  ». 

Onignon  (in  dis.).  N.  fr. :  Andh 
gninon  gnignan:  Camminare  a 
nonno.  «  Malarbetto  gnignon,  te  se 
deddet  onofy^ZK.  Mastro  tentenna 
o  sor  tentennone  la  si  decide  o 
no  ?  o  ti  decidi  o  non  ti  decidi  1 » 
Gnignon  de  Precott:  Scorbellato  o 
Acqua  tiepida. 

Onocca  [In  dis.),  Ganza.  (Pr.  vec- 
chio)  Pan^  vin  e  gnocca  8*el  vaeur 
fioecii  cWel  fioeea  (Appross.) :  Nfe 
di  tempo  ne  di  signoria  non  ti  dar 
malinconia. 

Onocch,  Gnooco  (1),  Strozza- 
preti.  On  b^l  piatt  de  gnoceh :  Un 
bel  piatto  di  gnoochi.  Pussee  sphss 
ehe  el  brcRud  di  gnoceh :  Tih.  denso 
o  grosso  che  1'  acqua  de'  maccbe- 
roni.  (Fig.)  Tutta  farinna  de  fd, 
gnoeeh:  Tutta  pasta  da  ^noccni. 
Mandh  a  f&nd  t  gnoeeh  (in  dis.) : 
Seminare  sulla  rena.  Finis  coro- 
nal opMA  et  farina  facit  gnoceus: 
(in  dis.j:  Finis  ooronat  opus.  <El 
par  eh*  el  g*  abbia  6n  gnoeeh  in 
bocca  »  :  «  Ha  le  noci  in  bocoa  o  i 
maccheroni  in  gola  ».  |  (Grumolo) 
«Za  polenta  Ve  riussiaa  tutta  a 
gnoceh  »  :  Vedi  FroM.  |  (Amante) 
«  Stasira  el  me  gnoeeh  (in  dis.)  el 
w'  d  prom,i88  de  menamm  a  tea- 
<er »  :  «  II  mio  damo  o  soiupato 
o  patito,  stasera  m'ha  promesso  di 
condurmi  al  teatro  ».  |  (Botte)  «  Fl 
g^d,  daa  quatter  gnoeeh  ma  pro- 
propi  8^cch»  :  <cGVi  diede  quattro 
garontoli  arrabbiati ».  I  (GoflFo) 
« I/h  6n  pover  gnoceh  d'on  jio&u  » : 
«  £  un  povero  gnocco  di  ragazzo  ». 


(i)  In   val  di  Chlana  ffnocco  sfgntfloa 
ancho  uomo  rozzo,  malformato. 


I  (Nei  mattoni)  Nocobio. «  Sti  qu*- 
drei  in  staa  mMl  impastaa  e  in 
pien  de  gnoceh j»  :  «  Questi  mattoni 
male  impastati  son  pieni  di  uoc- 
ohi ».  I  fNel  oorpo  umano)  «  6r'oo 
come  on  gnoeeh  eh\  in  gala  »  :  «  Ho 
come  un  nocciolo  qui  in  gola». 
I  (Pera) «  Mpussee  bon  pSr,  minga 
jln,  ehe  ghe  sia  I'h  el  per  gnoechyn 
«  La  pera  piti  squisita  ohe  sia,  fra 
le  specie  non  fini,  h  la  gnocoa». 
Gnoceh  de  farinna  aialda:  Bata- 
foU. 

—  Gnocch^tt  e  nel  pi.  Gnocchttt 
(dim.  in  tutti  i  sensi  tranne  Aman- 
te e  Busse). 

—  Gnoccon,  Grosso  gnocco  (nei 
varii  sensi). 

Gnorantlsia  (Volg.  id.).  Vedi  I- 
gnoranza. 

Gnucca,  Gnucca  (Pistoia),  Cep- 
picone.  Nuoa.  Sbassd  la  gnueea: 
Chinar  il  capo.  «  Gh*  ^  toeeaa  de 
sbassd  quellaporea  gnueea  » (volg.): 
«  Gli  toocb  di  piegarlo  quel  f.... 
ceppicone  ».  «  Ghe  entra  nient  in 
la  gnueea  »:  «  £  senza  eompren- 
donio  »  (pop.). 

—  Gnucch,  Caparbio.  Gftueeh 
come  6n  mull:  Ostinato  come  im 
mulo.  (Contrario  e  agevole)  «  Co- 
me I'h  gnuech  st6  caderutszoRti*: 
«  Com'6  duro  questo  chiavistello  ». 
Gnuech  a  fdt  ona  robba:  Duro  a 
fare  una  cosa.  ||  (Capo)  Sbassdi  ei 
gnuech:  Chinar  il  capo. 

—  Gnuccada,  Capata.  Onagnue- 
cada  in  del  mur :  Una  capaxa  nel 
muro. 

—  Gnuccaria  e  Gnucchlsla  (in 
dis.),  Caparbietlb.  « 1/  ^  pien  dt 
gnucearit » :  «  E  pieno  di  oapar- 
biaggini  o  di  caparbierie  ». 

—  Gnucch^tt,  Ostinatello,  Ca- 
parbietto,  Caparbiolo. 

—  Gnucc6n,  Ostinataccio.  Ca- 
parbiaccio.  Vedi  anche  TestarvUin. 
^Stupid  d'6n  gnueeonf  »:  «  Te- 
stardaccio  imbecille  I » 

God-duu-odes,  Godere.  «  Mi  me 
la  godi  » :  «  lo  me  la  godo  ».  «  Gh'h 
nagott  de  godf*i  «  Non  c'^  nulla 
da  godere  ?  »  «  -4.  to  visinna  pove- 
ra,  ghe  foo  god  el  pan  ehe  vansa 
de  tavoia  » :  «  A  qnella  povera  ca- 
sigliana  regalo  il  pane  che  avanza 
o  i  rilicvi ».  Godesela  a  badildn: 
Godersela  a  tutto  spiano. «  Ch^el 
vhgna  faeura  a  godksela  dnpooit: 

La  venga  a  sguazzare  on  po'in 


GOD 


297  — 


GOE 


campaicna  ».  God  tutt :  Vedi   Oi- 
biliit.  Ood  a  maeea:  —  a  ufo.  j4w- 


minga  at  tux  ia  fdi 
V  ^  de  chi  le  god :  La  roba  non 
h  di  chi  Ift  fa  ma  di  oM  se  la  go- 
de.  Chi  ghe  n*  d.  ne  god  e  chi  n6 
ghe  n*h  el  se  graita  (Manca)  (Ap- 
pro88.):  Chi  ha  oreoohi  intenda, 
ohi  ha  denari  spenda.  Tra  i  dim 
litigant  el  terz  el  god:  Tra  i  due 
litiganti  il  terzo  gode.  |  (Di  po- 
dere  o  casa)  «  El  giardxn  el  ffodi 
mi  »:  «  II  giardino  me  lo  godo  lo  ». 
I  (Di  donna  bella  e  fresca]  « I/l 
tuUa  de  ^odyn  «  E  appetiiosa  o 
giovereccia  dawero ! »  |  (Iron,  ad 
uomo)  «  Zi'h  tutt  de  god  » :  «  E  tut- 
to  da  godere».  Fass  god:  Fiu*si 
prodere  o  rider  dietro.  « 1/  hmm 
goduu  tutta  sira  » :  «  L'  abbiamo 
goduto  o  gustato  tutta  sera )».  || 
«  J/a  faa  on  boaigin  minga  h6n 
c6n  di  oeuv  e  del  mam  goduu  » : 
«  Fece  an  intruglio  eon  lesso  ri- 
fatto  oolVuova  ». 

—  Ctodeyer  (Volg.),  Godereccio. 
Vedi  Oodibil, 

—  Oodibil,  Godibil.  «  Std  vestii 
ehl  I'e  aneamb  godibil » :  «  Quest* a- 
bito  h  ancora  godibile». 

—  Oodibilis^m.  Godibilissimo. 
«  Mi  trovi  ehe  V  e  godibilissim  » : 
«  TroYO  che  lo  si  pub  benissimo 
adoperare  ». 

—  CkNluda,  Goduta  (ant.  e  fori 
d'aso),  Godimento.  «  Che  goduda 
I'h  stada  mai  guella  /  » :  «  Che  go- 
die  aul  serio  fu  mai  quelle  I  »  «  ^ 
quel  pover  pivUL  gWhinm  daa  6na 
goduda  I »:  «  Abbiamo  preso  a  g6- 
dere  quel  povero  giovinetto  ». 

OcBUbb,  Gobbo  (1)  e  Gobba.  (Di 
persona)  J  gtevhb  de  golit  g*dn  del 
spirit :  Di  solito  i  gobbi  hanno 
spirito.  ( Escl. )  «  Oh  fiol  d*  6n 
g<Bubb/  »:  «  Figliol  d^un  gobbo!  » 
I  (Imperfezione  del  dorso)  Gobba. 
«  Dopo  el  tifo  gh'  b  daa  fceura  el 
^ceuob  »  :  «  Idem  ».  Disen  che  a 
tneontret  on  gceubb  el  sia  de  b&n. 
auguri :  Dioono  ohe  V  incontro 
d'un  gobbo  porti  fortuna.  (Fig.] 
Avhghel  in  del  goeubb :  ATerla  net 
gobbo  (non  pop.)  o  groppone  o  nol- 
le reni.  M^U  gio  el  gmubb:  Darsi 


(1)  Oobho  a  Fir.  k  il  nottro  Carddn.  I 
gobbi :  /  earddn. 


al  lavoro  o  Sgobbare  o  rgar  il 
groppone.  Vorh  minga  metl  ffid 
el  gcRubb :  Non  volerne  sul  gobbo. 
Avhgh  tanti  ann  sul  g<Bubb :  Ave- 
re  molti  anni  sul  buratto{(volg.)  o 
sul  giubbone  o  sul  groppone.  A- 
iutd.  in  del  goevibb :  Disaiutare  (bel 
mode  andato  in  dis.)  Riuseir  di 
danno.  Mitt  6na  robba  sul  gc&ubb : 
Mettere  qualche  cosa  a  carico. 
SercX  in  del  gceubb  (Iron.):  Servi- 
re  nel  coscetto.  To^uss  on  quai- 
C088  sul  g<Biibb :  Accollarsi  un  ag- 
gravio  qualunque.  Vegnl  via  c6nt 
el  stagnadin  in  del  gceubb  (in  dis.): 
Avere  checchessia  nel  gobbo  (ciofe 
in  contrario).  Ona  robba  che  fit 
qaeubb :  Un  arnese  che  fa  un  goo- 
bo.  Tutt  pien  de  goeubb:  Tutto 
pieno  di  gobbe.  Anddi  gid  goRubb : 
Camminare  curvo.  (Fig.)  Andit 
gio  gceubb :  Non  badare  a  spesa  e 
Buttare.  «  Chi  te  dis  gceubb  ? »  : 
«  Chi  dice  diverso  ?  )»  |  (Sbieco 
sulla  stecca  da  biliardo)  «  Te  ghe 
daa  tropp  gceubb  o  thi  »(!):«  Hai 
date  troppo  giro  alia  palla  ».  (Pr.) 
/  gceubb  veden  el  gceuhb  di  alter 
e  minga  el  sd:  Chi  ha  la  jpfobba 
di  dietro  gli  si  vede  davanti  Opp. 
Come  il  gobbo  di  Peretola. 

~  Gcdubba,  Gobba.  (Delia  luna) 
Gceubba  a  pdnent  lunna  crescent : 
Gobba  a  ponente  luna  crescente. 
El  camUfel  g*h  db  goeubb,  el  dro- 
medari  vunna  solla :  II  camello  ha 
due  gobbe  il  dromedario  una  sola. 
La  gceubba  del  nas:  Soprosso  (se 

)er  malattia),  11' gobbo  del  naso 

se  natnrale). 

—  Oobb^tt ,  Gobbetto.  On  gob- 
bett  de  vun:  Un  gobbetto  di  uno. 
I  «  Ouarda  che  bell  gobbett  el  g'h 
quell  nan  * : «  Guarda  che  popone 
ha  quel  nanerottolo  ». 

—  OobblQ,  Gobbino. 

—  Oobbdn,  Gobbone. 

Ooff ,  Gono  j2). «  Fit  minga  el 
goff^ : «  Non  mi  fare  il  goffo  ».  A- 
vhgh  6n  elrtofH  de  goff:  Aver  fa- 
re e  modi  goffi.  6?ojf  come  la  lun- 
na :  Nato  a  luna  scema  o  Minchio- 


f 


(1)  A  Firenze  non  si  gioca  ool  cuoio  ta~ 
gliato.  Nondfmeno  tin  flor.  per  rendere  la 
frase  milanese  direbbe :  ha  dato  un  b«l 
giro  alia  palla. 

(2)  Gofjb^  in  fior.,  vale  anche  come  Flus  • 
so  e  eiod  qnattro  carlo  di  on  seme  a  pri- 
miera. 


GOF 


298  — 


GOL 


ne  come  la  liina.  |  (Nelle  vestd  da 
donna) «  CVii  a  sta  maniea  ghe  vcRur 
6n  hUl  goff* : «  Qui  alia  maniea  ci 


del  disaddatto  ». 

—  Goffada  e  Qoffaria,  Goifag> 
gine.  _ 

—  Ooffett  ( Diminut.  nei  due 
sensi).  B  (Gioco)  Gofifetto.  Vedi 
Oic&ugh. 

—  GrOffdn  (Acer,  nei  due  sensi). 
GofEr^  (D.  Fr.),  Stampare  fiori 

finti.   Fir  de  goffri:  Stampo  da 
fiori  finti. 

Gdya,  Buffetto  (in  dia.).  Biscot- 
tino. «  m  m'a  daa  6na  goga  su  la 
p6nia  del  nas  » : «  Mi  dife  un  biscot- 
tino  o  biocigongolo  (1)  sulla  pun- 
ta  del  naso  ». «  Mi  sdnt  hdn^  guar- 
da,  de  fait  std  indree  c6n  di  gogh  » : 
« lo  son  eapace,  guarda,  di  tenerti 
indietro  a  Diacottini ».  |  Andd,  in 
goga  e  magoga:  Andare  in  oga  e 
magoga  (2)  o  Andare  in  broda  di 
aucciole.  Fd,  goga  e  magoga:  Dar- 
si  a  lieta  vita.  SUi  in  goga  e  ma- 
goga: Stare  in  grande  gaudeamua. 

—  Ooghetta  (D.  Fr.).  Fd,  goghet- 
ta :  Coccolarsi,  Fare  gogbetta  ( A- 
rezzo ) ,  Godersela ,  Gbnfiar  V  otre 
(volg.). 

Gognln  (Spia  de'  ladri),  Gugno- 
linaccio.  (In  aenao  innooente)  Ca- 


pu  »  :  «  Quel  ragazzo 

o  forcuzza,  ebe  non  ha  Feguale*. 

Gog6|  AUocco,  Gocoiolone  (non 
com. ).  L'  h  6na  rohha  ehe  le  ved 
ogni  fedel  goqd:  E  coaa  che  la  ve- 
de  ogni  fedel  minchione.  ^F  lit  el 
goad  el  gh/h  horlaa  dent »  :  «  £  lui 
il  babbione  o'^  cascato  ».  inFl  g'ii 
6n  fdr  de  gogd  eh' el  consolla  » :  «  Mi 
ha  del  bietolone  che  conaola*. 

G61a,  Gola.  Dolor  de  gola:  Mai 
di  gola.  Andd  aid  per  la  gola: 
Andare  giil  per  la  gola.  Avlgh  ars 
la  gola:  Avere  la  gola  arsiccia. 
Fdi  brusd  la  gola :  Aver  bruciore 
alia  gola.  Fa  tirh  la  gola :  Far 
tirare  la  gola  o  Far  gola.  Gola 
grossa,  sg&tifia,  in/iamm^ada :  No- 


do  alia  gola ;  gola  incalorita.  JPar- 
Id,  in  gola:  Farlare  in  gola.  ^(In- 
aenao  fig.)  Peccaa  de  gola  :  Pecca- 
to  di  gola.  Anddt  gib  la  gola  :  Ti- 
rar  la  gola.  Avkgh  i  dent  in  gola: 
Easere  avidiasimo  di  ^uadagno. 
Avegh  la  rhsca  in  aola:  Avere 
I'oaao  in  gola.  Casiiga  in  la  gola: 
Idem.  Oiappd  ffiin  per  la  gola: 
Prender  uno  al  boocone.  Conten- 
ta  la  gola:  Contentarela  gola.  Fh 
i  roho  c6nt  el  sang'u  a  la  gola: 
Fare  le  cose  col  sangue  alia  gola. 
Fd  torpid  in  gola  una  ^arolla, 
dnHngiuria:  Bicacciare  m  gola 
un'impertinenza,  un'ingiuria.  Stii 
It  c6nt  el  s'cidppeit  a  la  ffola  .*  Star 
bene  in  guardia.  Coi  ptstoll  a  la 
aola :  Cone  pistole  alia  gola.  Tegm 
la  rava  in  gola  a  quaidun  (in  dia.j: 
Covar  ranoore  contro  uno  o  qual- 
cuno.  «  Me  lira  la  gola  de  man- 
id  di  lumaghy^ :  «  Mi  fanno  gola 
lumaohe».    (Pr.)    P^r    la    gola 


Ve 


(1)  In  fior.  c!b  significa  invece:  andare 
in  paesi  moUo  lontani. 

(2)  Biccicdngolo  i  voce  aretina :  ma  io 
l*ho  pure  adita  da  bocohe  florentlne. 


8e  dappa  el  p^s  :  Per  la  gom  si 
pigliano  i  peaci.  JO^^  pussee  la  go- 
la ehe  la  jamm :  E  piil  goloso  ehe 
altro.  (Ettec  irionfa  gola  patiss: 
A  grassa  cuoina  poverty  ^  vicina. 

—  Qo16b,  Goloso.  V^8  golos: 
Esser  goloso.  (In  genere)  Vess  go- 
lds de  rohha  doUa :  Esser  ghiotto 
di  roba  dolce.  « I/h  tant  golos  cK'el 
leecaria  finna  i  piatt  di  alter*: 
«  Egli  h  un  vero  leccone ».  « ^ 
par  golos  perchh  el  mangid.  sit  im- 
prhssa,  mxi  inveee  el  ghe  dd,  de  na- 
gott  al  mangid »  :  «  Egli  sembra 
goloso,  perche  quando  man^a  h 
impazlente  di  nnire  e  mangia  in 
fretta,  ma  non  h  ».  (X)etto  a  ragazzi) 
Ai  golos  ghe  se  s*  doppa  el  goss : 
Regola  la  gola  se  non  vuoi  trovarti 
a  brutto  partito  o  Ne  ammazza 
pill  la  gola  che  la  guerra. 

—  Golositaa,  GolositJ^.  «  La  go- 
lositaa  de  guell  fioeu  VI  aide  Id  yn 
« La  golosit^*  o  ghiottoneria  di 
quel  ragazzo  ^  oltxe  ogni  dire  ». 

—  Gofosaria,  Leccomia. 

—  Golosdn,  Golosone.  «  Bisbgna 
vedell  a  paeeid  qtiell  goloson »  : 
«  £}  da  vedere  quando  pacchia 
quella  gola  d'ac^naio  ».  «  Guarda 
el  goloson,  I'd  pienlaa  II  la  mine- 
stra  per  buttass  adoss  ai  bdmhihi*'. 
«  Guarda  quella  golaccia  o  quel 
ghiottonaccio,  ha  lasciato  la  zup~ 
pa  per  fare  man  bassa  sui  pastio- 
cini ». 


GOL 


—  299  — 


GOR 


—  Oolasda,  Golaccia.  «  T^  ve- 
dei,  la  t6a  golascia  porcOf  cosse  la 
Vd  prodottf^  (a  ragazzo  malato) : 
« Vedi  ora  la  tua  porca  golaccia 
cosa  ti  ha  prodotto?»  (Sost.  in- 
Teco  di  goloson)  «c  Z/  ^  ona  gola- 
scia »  :  «  £2  una  golaccia  o  goUet- 
tacoia  >. 

—  GoletU,  Goletta  (1)  (Parte 
dell'abbigliamento  delle  signore). 
Goletta. 

-J-  Oolar  (Volg.).  Vedi  Collar. 

—  Oolaxin  ( Volg.J.Vedi  Oollarin, 

—  Golanna  (volg.).  Vedi  Col- 
lanna. 

—  Oolera,  Giogaia. 

—  G0U6  (VolgJ.  Vedi  ColliS, 
Golp  (Volg.).  Vedi  FdZp.  J  (Ma- 

lattia  del  ^rano )  Golpe.  «  £l  for- 
ment   V  h  eiappaa  la  o  el  golp  »  : 
« II  grano  h  attaccato  dalla  golpe  ». 
Qoma.  Vedi  Oomma. 

—  Gomarablca.  Vedi  Oommor' 
rahiea, 

—  Gomatt,  Raccoglitore  di  gom- 
ma. 

GMmbed  (Volg.).  Vedi  Oomhil. 
N.  fr.  volg.:  Volar  de  gombed: 
Doglia  di  moglie  morta  dura  fiuo 
alia  porte. 

Gombit,  Gomito.  Pode  seqnass 
cant  el  — ;  Essersi  segnato  Dcne. 
«  Xa  strada  la  faxeva  gombit »  ; «  La 
strada  faceva  gomito  ». 

Gomma,  Gomma.  Oomma  ela- 
glica,  gotta,  arabiea :  Gomma  ela- 
stica.  gotta,  arabiea.  —  liquida, 
in  polver:  —  liquida,  in  polvere. 
JPasUUi  de  gomma  per  la  toss  :  Pa- 
Btioche  di  gomma  per  il  raifredo- 
re  o  la  tosse. 

Gtomet  (Volg.).  Vedi  Vomit. 

—  Oommatt.  Vedi  Go  matt. 

—  Ooinm&.  Vedi  Ingomma. 

Gbndola,  Gondola.  Andd,  in  gon- 
dola sul  lagh:  Andar  in  gondola 
Bul  lago.  Za  gondola  vera  Vh  sta- 
da  inventada  a  Venezia:  La  gon- 
dola vera  fu  inventata  a  Venezia. 

Gronzo ,  Gonzo.  N.  fr. :  Aegua 
per  %  gonei :  Polvere  riegli  occni  o 
orpello.  Fa  el  gonzo:  Fare  lo  gnor- 
ri.  Peldi  el  gonzo:  Pelare  il  gonzo 
o  il  tordo.  «  La  furba  Vdi  trovaa 
el  gonzo  de  peUt »  :  «  La  furba  ba 
trovato  il  buo  tordo  da  pelare  ». 


(i)  In  flor  e  ancbe  diminntivo  preciso 
Aigola  e  di  goloao.  inL'amis  Vh  ^  tantin 
goto$eU»  : «  u*  on  po'  goletta  ramico  ». 


Gdra  (Volg.).  Vedi  Oola,  Gora  (1). 

Oorgn,  Gorge.  /  gorh  de  Mort- 
vidn,  del  Tesin :  I  mulinelll  di  Mo- 
ri vione,  del  Tioino.  «  L'^  staa  por- 
taa  sott  da  6n  gorgh  e  Vh  negaa  »  : 
«  Fu  ingoiato  da  un  mulinello  o 
rimase  anuegato». 

G6rga,  Gorgia.  Parld  c6n  la 
gorga :  Parlare  in  gorgia.  «  Ghe  se 
sent  la  gorga  venezianna  lontan 
6n  mia  »  :  «  Gli  si  sente  la  gorgia 
veneta  lontano  un  miglio  ».  jf  (Fos- 
sa ad  uso  mulini)  Bottaocio. 

Gorgheggi^-egglaa  (P.  N.),  Gor- 

fbeggiare.  «  La  cominda  domit  a- 
hs  o  gorgheggia  »  :  «  Incomincia 
ora  a  —  ».  On  rossignoRU,  che  gor- 
gheggia: Un  usignuolo  che  gor- 
gheggia. 

GorgOYan,  Semplicione. «  M  to- 
ieven  per  6n  gorgovan  e  Vera  6n 
driltdn  » : «  Lo  prendevano  per  un 
semplicione,  ed  era  un  furbaccio- 
ne)». 

Goriglla  (In  dis.),  Gorgiera.  In 
di  ritratt  del  sescent  se  ved  i  ma- 
gnarisi  eon  la  goriglia  al  coll :  Nei 
ritratti  del  secolo  decimosettimo 
si  vedono  i  collar!  increspati. 

Gobs,  Gozzo.  Fd,  goss:  Farsac- 
co.  Impieniss  el  aoss:  Empirsi  il 
gozzo.  Stdt  in  sul  goss :  Non  po- 
^rla  ingoiare  o  ingozzare  o  man- 
dar  gill  o  star  sul  cuore.  Stof>pit 
el  goss:  Satollare  o  Far  zittire. 
Scarpa^s  el  goss :  Sgolarsi  jEcridan- 
do.  Bv6ih  el  goss:  Vuotaro  il  sacco 
o  filare  la  corona.  Tegnl  6n  mor- 
g6n  in  del  goss:  Avere  qualche 
cosa  nel  gozzo  o  non  si  poter  sfo- 
gare.  (Di  uccelli)  Inghebbiare.  El 
goss  d%  pui :  II  ghebbio  o  la  cipolla. 
El  bdrg  di  Goss  (in  dis. ) :  II  bor- 
go  di  porta  Comasina,  ora  porta 
Garibaldi. 

—  Gossdtt,  Piccolo  gozzo.  (Bi- 
sticcio )  «  G'  00  sHt  quattrin  de 
spend  » ( a^pross. ):  «  Quando  ci  so- 
no  i  sedam  m'imbuscnero  dei  gob- 
bi»(nel  sense  di  carddn), 

—  Gossettin,  Gozzino. 

—  Go8B6n  ,  Gozzone  (2).  «  Che 
gosson  la  q'd  guella  veggiaf  » : «  Che 
gozzone  si  rimpasta  quella  vec- 
chia  ». 

GOBtan.  Vedi  Fen. 


(i)  Gora  in  flor.  lignifica  Fos$. 
(2)    Gozzone  e  in  fior    anche  sinonimo 
di  lattone,  apalmada  sul  eappill' 


GOT 


—  300  — 


GOT 


G6tica,  Gotioa.  Figura,  serittu- 
ra  gdtiea :  Fipira,  sorittura  gotica. 

—  Gotich  (P.  N.),  Gotico.  Alfa- 
Mtt ,  8til  de  arehiiet'ura  gotich : 
Allabeto,  stile  gotico. 

66tt,^Gotto  fl),  Goccia,  Sorso. 
«  Dhmen  6n  gdtt » :  «  Dainmene  un 
sorso  ».  II  (Architett.)  I  gdtt:  Goc- 
cie  (omamenti  che  pendono  dalla 
cimasa). 

—  Qottin,  Sorsetto. 

66tta,  Gocoia.  «  In  edme  do  gdtt 
d'  acqua  »  :  «  Paion  due  gocoiole 
d'  acqua  ».  La  cura  de  V  arsenich 
la  86  fit  a  gottf  a^eetidend  e  discen- 
dend:  La  cura  coll' arsenico  la  si 
pratica  a  goccie  ascendendo  e  di- 
soendendo.  (Del  na9o)«j&/flr'd  sem- 
per la  gdtta  del  tc^aceh  »  :  «  Ha 
sempre  la  gocciolina  al  naso  ». 
(Gioiello)  Gotta  d*or:  Gocoiola  d'o- 
ro.  (Di  persone )  «i'^  <Jna  gotia 
d*or  » : «  fe  un  uomo  prezioso  ».  (Di 
pio^gia )  «  Scappa  ^uai  gotta  »  : 
«  Vien  qualche  gocciola  a  stento  ». 
Vegnl  gib  quattergott:  Venir  qual- 
che gocciola.  «  Tra  6na  gotta  e 
V  altra  son  vegnuu  a  edty^:  «^  Fra 
una  goccia  e  1' altra  sono  rincasa- 
to  ».  Resth  sema  6na  gotta  de  san- 
g'u:  Rimaner  senza  una  gocciola 
di  sangue.  |  ( Malattia )  Gotta : 
Gotta.  «  I!l  patiss  la  gotta  ai  ph  »: 
«  fi  podagroso  ».  « —  ai  man  » : «  Ha 
la  gotta  alle  mani  ».  Gotta  artetlr- 
tica:  Gotta  artitrioa.  (Degli  occhi) 
Gotta  serhnna:  Gotta  serena.  La 
gotta  V  h  el  mal  di  scidri :  La  po- 
dagra h  la  malattia  de'  ricchi.  jj 
(Filtratura)  M  thcc  el  g'h  6na  got- 
ta: Vien  gih  una  gocciola  o  goc- 
cia d'acqua.  Toeu  via  la  gotta  d'dn 
thee :  Levar  la  gocciola  dal  tetto. 

—  Gott6n ,  (iocciolone.  «  A  co- 
minciaa  a  vegnl  gib  di  gotton  largh 
cdme  palanconi  » : «  Cominciarono 
certi  goccioloni  cosi  grossi*. «  Po- 
ver  fioeu,  a  sentl  a  tirh  a  man  la 
soa  povera  mamm^f  ghe  vegneva 
gib  t  gotton  »: «  Povero  figliolo,  sen- 
Tendo  a  riparlare  della  mamma 
morta  gli  venivano  i  lucciconi  o  gli 
scendevano  i  goccioloni  giii  per  le 
gote  ». «  Ghe  seappava i gotton,  ma 
per  nd  fa^s  tceu  via  el  faseva  mo- 
stra  de  Wd»:«Gli  scendevano  i 
goccioloni  giil  per  le  gote,  ma  per 

(1)    Goito  in  flor.   ^  blcchiere  grande  in 
forma  di  bussolotto. 


non  lasciarsi  scorgere  iingeva  di 
ridere  ».   Vegn\  gib  i  gotton  de  stir'  i 
dor:  I  goccioloni  di  sudore  gliri- 
gavano  la'fronte. 

—  Gottds,  Gottoso.  Cura  per  i 
gottos:  Cura  per  i  gottosi. 

—  Gott&,  Gottare  (1),  Sgoccio- 
lare  (2).  «  JSl  comincia  a  golih  »  : 
«  Comincia  a  piovere  >. «  jyh  finii 
de  gottct  »  :  «  Spiove».  (Stlllicidio) 
Dal  sojffitt  el  gotta  gib  tn  stanza: 
Dalla  volta  o  sofiStto  stilla  I'acqna. 
«  Sciacgua  quella  taasinna  e  poeUf 
prima  de  mhttegh  denter  el  latt , 
ihssela  gottd. » :  «  Risclaoc][ua  quel- 
la scodella,  poi,  prima  di  versarci 
il  latte,  lasciala  sgocciolare  ». 

Governa  ( Volg.  id. ).  Vedi  Go- 
vemo. 

Govemo,  Governo  (3).  Govemo 
eostituzional J  liberal,  prownsori, 
ecc. :  Govemo  costituzionale ,  li- 
berale,  prowisorio.  Quit  ehe  sth 
al  govemo:  Quelli  cite  siedono  al 
govemo  o  i  ministri. 

—  Govemk-emaa-emass ,  Go- 
vernare.  Govemhel  Stat:  G<>ver- 
nare  lo  Stato.  Govemd,  la  easa: 
Governare  la  casa.  Govemd,  i  be- 
8ti:  —  le  bestie.  —  el  vin:  —  il 
vino.  Savh  fd  a  govemass  .•  Saper^ 
si  governare. 

—  Governant,  Govemante  (4). 
«  An  tolt  dna  govemante  toscana>: 
«  Hanno  preso  una  govemante  to- 
scana».  La  govemant  di  ficeu: 
La  bambinaia. 

—  Govematdr,  Governatore.  Ul 
govemator  de  V Eritrea :  W  goTeiv 
natore  della  colonia  d' Africa. 

Graa,  Graticcio.  (De*  materas- 
sai)  Graticcio.  (Su  cui  si  seccano 
le  castagne)  Graticcio,  Caniecio. 
(Pei  bachi  da  seta)  Caniecio.  Pihn^ 
na  dna  gra^:  Una  canicciata. 

Gracil,  Gracile.  «  Z'^  tantogra- 
eil  quel  fimu .' »  :  «  fi  cosi  graoile 
quel  ragazzo  1 » 


(1)  Qottare  voleva  dire:  levar  Tacqaa 
entrata  in  barca  On  dift.) 

(2)  Anche  Sgocciolare^  che  pnr  sarebbe 
la  tradnzione  letterale  di  gottd^  non  rende 
i  sens!  precisi  tranne  nno.  Vedi  gli  esempi. 

(3)  In  flor.  signiflca  pure  oonc'me.  L'ort 
el  g'd  bisogn  de  tnoUo  Utamm  :  Gli  ortag- 
gi  amano  molto  govemo- 

(4)  Come  persone  a  capo  del  govemo  in 
railanese  non  si  asa ;  in  fiorentino  si  nsa. 
In  milanese  non  ha  ohe  11  senao  degll  e* 
sempi. 


r 


GBA 


—  sai  — 


GRA 


—  OradUtaa,  GracUit^.  «  ^it 
feofonn  tn  d'dna  graeUitaa  ridieo- 
I  Ja  » :  «  Quelle  colonne  Bono  d'una 
I  gracilita  ridicola  ». 

—  GracUln,  Gracilino.  «  L'h  cosi 
graeilin  quell  pover  bagai/  »:  «  E 
tanto  gracilino  quel  ragazzo  ». 

Grad-ado,  Grado.  ( Colto )  M 
arado  de  latitudin:  II  grado  di 
Lfttitudine  (Civ.).  « I/*dn  avanzaa 
de  ffrad  » :  «  L'hanno  promosso  ». 
In  grad  superlcUiv :  In  grado  su- 
perlativo.  (Coinune  a  tutti)  <  S6nt 
%n  grad  de  fd...  de  di  » :  «  Sono 
in  grade  di  rare  o  di  dire  ». 

—  Oradazl6n,  Gradazione.  Arir- 
dik  in  gradazion :  Andar  gradata- 
mente. 

—  Graduaa,  Graduate. 

—  Graduatorla,  Idem. 
Grad^lla,  Gratella.  A  la  gra- 

della:  Alia  gratioola.  San  Lorenz 
rdn  fcM  moHf  disen,  sulla  gra- 
della:  San  Lorenzo  si  dice  I'ab- 
biano  fatto  cuocere  o  andare  aUa 
sraticola. 

Oradi  (P.  N.),  Aggi-adire.  « M 
so  regall  el  gvadissi  de  cceur  »  : 
« II  BUD  regalo  I'aggradiBco  di  cuo- 
re  3».  «  Shmm  novera  gent,  ma  se 
la  voeur  gram ,  sci&ra  -» :  «  Siam 
povera  gente  ma  Be  vuol  aggra- 
dire,  8ignora». 

Gradin,  Gradino.  Vedi   Baslll 

(pop.)*  « i^^  foa  %  gradin  de  la 

geala  in  d'6n  saltnn  «Idem)>.  | 

(Ferro  da  soultori)  Gradina. 

— Gradln&Lavorar  coUa  gradina. 

Gradisda  (Volg.).  Vedi>om^Z^. 

Gradlsdlla,  Rete.  /  figatei  van 

f€U»  ecBU8  in  la  gradisella:  I  fega- 

telli  si  fanno  cuocere  uella  rete. 

I  pagn  de  gradisella:   Soprabito, 

osuzoni  ohe  ragnano. 

Grafflgnaima  (Nome  di  paese), 
Graffignana.  Vedi  Grattasceui, 
Graiscia.  Vedi  Graviseia, 
Gram&tega  (Volg.).  Vedi   Ch'a- 
matica. 

Gram&tica,  Grammatica.  Parlii 
in  gramaUca:  Parlare  grammatico 
(Pistoia).  I  «  Oo  eomprau  la  gram- 
matiea  de  I'uso  fioreniino  )» :  «  Ho 
oomperato  la  grammatica  dell'u- 
80  liorentiiio  ».  (Pr.)  Var  pussee 
la  pratica  de  la  grainalica:  Vale 
piii  la  pratica  che  la  teorica  o 
grammatica. 

—  Grftmatlchitta,   Grammati- 
cbetta. 


Gram^gna,  Gramigna.  Grame^ 
gna  de  montagna:  Kovo.  Radis 
de  gramegna :  Barbe  di  gramigna. 
Taecass  come  la  gramegna:  Ap- 
piocarsi  come  la  gramigna.  Be- 
eott  de  grameqna:  Decotto  di  gra- 
migna. H  (Maiattia  de'  maiali)  Pa- 
nico. 

—  GramegnOB  (Di  maiale),  Pa- 
nicato. 

6  r  a  m  m  ,  Gramo.  On  niestee 
gramm:  Un  gramo  mestiere.  «  JSl 
m^  omm  V  e  gramm,  gramm. »  : 
«  Mio  marito  ^  malandato  di  sa- 
lute ».  On  vestii  gramm :  Un  abito 
logoro.  J^it  6na  gramma  vitta: 
Far  una  vita  grama. 

Gr&mola,  Gramola.  Pasta  bat- 
tuda  con  la  grdmola:  Pasta  gra- 
molata. 

—  Gramolaa,  Gramolato.  Fan 
gramolaa:  Pane  gramolato. 

Gran,  Grano.  vedi  Forment. 
On  saeeh  de  gran:  Un  sacco  di 
grano.  JHercant  de  gran:  Nego- 
ziante  di  granaglie.  Postee  che 
vend  el  gran:  Granaiolo.  (Pr.) 
Mdg  ortolan  tanta  paia  e  poccn 
gran :  Maggio  giardmaio  non  em- 
pie  il  granaio.  Mdg  suti,  gran  de 
per  tutt:  Mag^o  asoiutto  grano 
per  tutto.  Ogni  gran  ama  el  sd 
pantan :  Ama  il  grano  il  suo  pan- 
lano.  I  (Misura  e  Peso)  On  aran 
d*or.  de  chinin:  Un  grano  d'oro, 
di  cninino.  «  El  q'h  nanea  6n  gran 
de  eriteriyn  « Non  ha  grano  di 
criterio ».  (Armaioli)  Grano.  Mett 
6n  gran  nel  fogon:  Pare  o  Met- 
tere  il  grano  nel  foro  o  buco  del 
fooone  (in  dis.).  |  (Apocope  di 
Grand)  k  L'i  6n  gran  a\  che..,  »: 
«  £  un  gran  dire !  »  Quel  gran 
nient :  Quel  gran  niente.  «  Lh  6n 
aran  bet  fiani  »  :  «  £  un  gran  bel 
bambino  *.  «  L'h  6n  granoell  mat- 
ton  » :  «  £  un  gran  capo  ameno  ». 

—  Granaia,  Granaglie. 

—  Granee,  Granaio.  On  granee 
ben  arieggiaa:  Un  granaio  arieg- 
giato.  (Pr.)  Sevaben  elzuceheeva 
nuU  el  granee:  Maggio  giardinaio 
non  empie  il  granaio. 

Grana,  Grana.  Grana  d'uga: 
Aciuo  d'uva.  «  L'era  6na  folia  che 
Sana  minga  andaaper  terra  6na 
gratia  de  mei » :  «  C'ora  una  tal 
folia  che  non  vi  sarebbe  caduto 


un 
7ia 


cbicco  di  pauico  ».  Pa  la  gra- 
(dell' acquavite.  Fraao  recen- 


GRA 


302  — 


GHA 


1 


tissima  di  dubbio  signif.) :  Grani- 
re.  Formagg  de  granna:  Cacio 
parmigiano. 

—  Granln,  Granellino.  On  gra- 
nin  de  pever,  de  sal,  de  polver: 
Un  granellino  di  pepe,  di  sale,  di 
polvere.  Vhs  6n  granin  de  pSver : 
ISssere  un  pepino  o  pepe  e  sale. 

—  Qranon,  Cacio  parmigiano 
stagionato. 

—  Grandll,  Granello.  /  granei 
de  gall :  I  granelli  del  galletto. 

—  Oranino9U,  Granellino,  Pic- 
colo granello. 

Gran^-anaa,  Dar  la  grana  alio 
armi ,  Granire.  Pomm  granoM : 
Melagrano.  El  forinent  Vh  anmo 
de  grand,:  II  fnimento  non  ha 
granito. 

Granada,  Granata  (1).  Ona  coh- 
lanna  de  granad :  Una  coUana  di 
granate.  y  Chmnada  a  scaia :  Gra- 
nata greggia.  Granada  matta: 
Granata  talsa.  Granada  ruhinna : 
Rubino  di  rooca.  ||  (Militare,  in 
dis.)  Granata.  Nel  48  ificeustrap- 
paven  foeura  la  miceia  di  granat 
di    Tod^ch:  Nel   48  i  ragazzi  in 

{>iazza  strappavano  la  miocia  del- 
e  granate  austriaclie. 

—  Granadinna,  Piocola  grana- 
ta. Ona  collana  de  granadinn: 
Un  vezzo  di  granatine. 

Granater,  Granatiere.  Qtiand 
gh'era  i  granater :  Quando  c'era- 
no  i  granatieri.  (Uomo  d'alta  sta- 
tura) «  Ul  par  6n  granater  »  :  «  Pa- 
re un  granatiere  ». 

Granater dn,  Gran  granatiere. 

Granadlglla  (Sorta  di  legno), 
Granatiglia.  Imjpelizsaa  de  grana- 
diqlia:  Impiallacciato  di  grana- 
tiglia. 

Grand,  Grande.  (Capaoe)  El  tea- 
ter  San  Carlo  de  JVdpoli  V^  pttssee 
grand  de  quell  de  kt  Seala :  II  tea- 
tro  san  Carlo  h  pin  ampio  della 
Seala  di  Milano.  (Alto)  Diventd 
graiid :  Cresoere.  P.  E. :  ^El  ven 
grand  tutt  i  di »  :  «  E'  cresce  a 
giornate  ».  «  Quand  sardnt  grand  » : 
«  Quando  sarb  un  giovinotto...» 
Grand  cdme  6n  chignosti  de  for- 
ma^g :  Alto  quanto  un  soldo  di 
cacio.  Grand  e  gross  e  scopaazuu 
( letterale ) :  Grande,  grosso  e  rim- 
pinconito  o  mio  bene  I  (Come  fr.) 


(1)    Granata    in    f\or.    signiflca    ancho 
scovin. 


Pizzo,  pazzo,  e  malawezzo !  o  syeiv  ■ 
sato.    Grand   e  gross  e  mineidn:  ; 
Grande,  grosso  e  minchione.   (In  | 
bocca   di   fanciulli)    I   grand:  I 
maggiori.  «  Bisogn  piecol  o  bisogn  \ 
grand  ^  »  :  «  Vuoi  far  la  piscia  o 
vuoi  la  ffro8sa1»  In  grand:  Alia 
grande.  MUt  i  robb  in  grand  .*  Mo- 
strar  le  cose  in  grande.    Spend  a 
la  granda:  Spenders  alia  grande. 
(FerroTie)  A  Ja  granda  (velocity) : 
Alia  grande.  Papdt  grand:  Nonno. 
La  ca  granda :  L'ospizio  de*  tro- 
vatelli.     Messa    granda:     Messa 
grande.  (Apocope  di  Grand)  Gran. 
W.  fr. :  « Ijh  6n  gran  di  »  :  «  Gli  fe 
un    gran    dire ».   ^  L'h    6n    gran 
omm»  :  «.  fi  un  grand'omo  ».    Ona 
gran  ho&uggia:  Una  gran  buoa,  e 
simili. 

—  Granddn,  Grandone  (poco 
usato).  «  Quel  grandon  ehe  vegneta 
de  sphss  a  trovh  la  mammae: 
«  Quel  oolosso  cho  veniva  spesso 
a  mr  visita  alia  mamma  ». 

—  Grandott,  Grandotto.  «  El  »'e 
faa  grandott »  :  «  S'  fe  fatto  gran- 
dotto ». 

— Grandell,  Grandicello.  El  pits- 
see  grandell  di  trii  bagai:   II  pia 
grandicello  dei  tre  ragazzi. 
"  —  Grandellln,  Grandettino. 

—  Granddzza,  Grandezza.  kL'I 
della  grandezza  giusta  »  :  «  E  di 
statura  giusta,  (e  se  di  ogjacetto) 
fi  di  grandezza  giusta  ».  «  iV^d,  no, 
mi  vui  minga  tanti  grandess » : 
« No"  a  me  non  piacciono  tante 
grandezze  o  granaezzato  ». 

—  Grandezza ,  Grandeggiare. 
« Ed,  minga  bisbgn  de  grandezeh 
in  sta  manera »  :  «  Non  imports 
che  grandeggiate  tanto  ». 

—  Grandezzada,  Grandezzata. 
«  Tutt  qui  sd  grandezzad  me  fan 
s'eioppa  del  rid  »  :  «  Quelle  sue 
spacconate  mi  fanno  morir  dal 
ndere ».  « Lk  no  'I  std,  ehe  siti 
grandezzad  *  :  «  Egli  non  sta  cho 
sulle  grandezzate  ». 

—  Grandlds,  Grandiose.  On  spet- 
tacol  grandios :  Uno  spettacolo 
grandiose.  « In  di  sd  robb  el  g'd 
semper  del  grandios  *  :  «  Nelle  sue 
cose  egli  ha  sempre  del  gran- 
diose ». 

—  Grandoeur  (D.  Fr.)  (in  dis.), 
Grandezze. 

—  GrandiOBitaa,  Grandiosity^. 
El  domm  de  Milan,  la  tdr  MffeU, 


GRA 


—  3(»  — 


GKA 


la  statda  de  Nuova  Yorch  in  d'&na 
graThdiositaaimponente:  II  duomo 
ai  Milan  o,  la  torre  Eiffel  e  la  sta- 
taa  di  Nova  York  sono  di  una 
grandiosity,  imponente. 

Granducca,  Granduca.  Al  temp 
di  granduca  de  Toscana:  Al  tempo 
de'^Granduchi  di  Toscana. 

— Granducliessa,  Granduchessa. 

—  Granduchln,  Granduohino. 
Grani,    Granire.     S6n   granii: 

Suono  ^anito. 

Granida,  Granita  o  Gramolata. 
«  Te  vcRU  6n  sorhHt  o  6na  gra- 
nida  ^  »  :  «  Vuoi  un  gelato  o  una 
granita  ?  » 

—  Graniddr,  Granitoio. 
Oranmetrdss  (D.    Fr.)    (Dama 

nelle  case  principesche),  Ma^gior- 
doma.  (Sonerz.  nei  lupanari)  La 
mammana. 

—  Grappa,  Grappolo,  Grappa  (1). 
Ona  grappa  d'uga:  Grappolo  d'u- 
v».  Grap;pa  vara:  Ciocoa.  Gra'j^ 
pa  gtreTieia:  Pigna.  |  (hi  biceHn 
de  grappa:  Un  biochierino  di  ac- 

aiiavite  o  di  sozza.  Vin  ehe  g*d, 
e  la  grappa:  Vino  ohe  ha  del 
fiT^spo.  B  (Uncino)  Ciod  de  grap- 
pa: CModo  da  ruota.  |  Tama- 
rind in  grappa:  Tamarindo  in 
grappoli.  /  grapp  de  banani  e 
de  aatUr:  Grappoli  di  banani  e  di 
datteri. 

—  GrapW,  Raspollo,  Raspo.  On 
grappeU  d*uga:  Un  grappoletto 
d'uva.  «  Se  te  induvinet,  t'  en  doo 
on  arappeU  »  :  «  Se  indovini  ohe 
oos'e  te  ne  do  una  pigna». 

—  Orappellin,  Raspollino.  — 
d'uga  :  —  d'uva. 

Grass,  Grasso.  (Sost. )  Grass 
hianeh :  Strutto.  Grass  d*  6rs , 
d'occa,  de  ledn,  ecc, :  Grasso  di  or- 
BO,  d'oca,  di  leone.  Robba  de  grass : 
Grascia.  ( Add. )  Grass  come  6n 
porch:  Grasso  come  un  maiale  o 
srasso  braoato  o  pinato.  GrasSf 
oiott  e  mal  devott:  Unto  e  mal 
vestito.  Grass  come  6n  butter: 
Grasso  come  un  tordo ,  come 
ana  quaglia.  (Iron.)  Grass  eome 
dnHndoda:  Che  pareva  un'acciu- 
ga  o  una  gratella.  Grass  come  dn 
antiport  de  sddri :  Secco  come  un 
uscio  o  Secoo  come  un  chiodo. 
«  Gtiarda  ehe  te  diventaree  grass  !  »: 


(i)  C^appa  in  fior.  e  qael  ferro,  ripie- 
gato  a  due  capi,  cbe  serve  a  coUegare. 


«  Tu  ci  ingrasserai  davvero  1 »  (I- 
ron.)  Yegnigh  denter  grass:  In- 
grassarci.  Vessegh  de  fit  grass  i 
vers  (Iron.) :  C  h  proprio  da  star 
allegri!  (1)  I fastidi  grass :  Brighe 
da  nulla,  fastidi  imaginarii,  cure 
ridicole.  (Abbondante)  «  Jn  dd  6r 
gra^s  ehe  te  spetti » :  «  Sono  due 
ore  bone  ohe  t'aspetto  ».  IHscdrs 
de  grass  o  Parldt  de  grass:  Di- 
scorsi  grassi.  D\  de  grass  e  d\ 
de  magher:  Giorni  di  grasso  e 
giorni  di  raagro.  Giovedl,  sabet 
grass:  Giovedi  grasso  o  berlin- 
gaccio,  sabbato  grasso.  A  falla 
grassa...:  A  farla  grassa  o  stretta. 
(Di  derrate)  Zuccher ,  straechin, 
mans — .*  Zucohero,  stracchino-, 
bue  o  lesso  grasso.  Affari  grass: 
Attare  grasso.  Cavnler  grass  (Ba- 
chi  da  seta):  Vacche. 

—  Grassa,  Grascia,  Grassa 
(femm.  di  grasso).  Grassa  slagna : 
Grasso  sodo  o  lardoso  o  granito. 
Grassa  mutta:  Sugna  o  Grasso 
fioscio.  Fd,  grassa:  Far  cotemia. 
Dh  gib  la  grassa :  Dimagrare.  No- 
dd,  in  la  grassa:  Nuotare  nel  lardo 
o  nel  grasso.  Sta  in  lett  afd,  gras- 
sa: (>ogiolar8i  nel  letto.  «  La 
grassa  la  ghe  ven  fa&ura  di  occ  » : 
«  Gli  schizza  il  grasso  dagli  oc- 
chi  ».  «  Za  grassa  la  <fhe  quatta  el 
cmur  » :  «  La  pinguedme  lo  soffo- 
ca  ».  Grassa  de  manz :  Grascia  di 
bue  o  Sugna  di  bove.  Grassa  de 
porsckll:  Sugna  di  porco  o  Grascia 
di  maiale.  Blsti  de  grassa :  Bestie 
da  ingrasso.  (Iron.)  Avhgh  la  gras- 
sa fiii  desoravia  di  dent:  Essere 
magrissimo.  Tlrra  grassa.  Terra 
grassa. 

—  Grasslnna,  Grassina  Grascie 
porcine.  (Come  dim.  di  grassa), 
«  Sta  quaia  come  Vh  grassinna  !  » : 
«  Come  h  grassoccia  questa  qua- 
glia ». 

—  Grassdn,  Grassone. 

—  Grassumm,  Grassume.  «  Per- 
ch^ te  me  dee  tutt  std  grassumm?  »: 
«  Perch^  mi  dai  tutto  questo  gras- 
sume ?  » 

Grassell,  Polpastrello.  (Dell'o- 
recchio)  Lobo  o  Lobulo. 

—  Grata  (Erba  delle  risaie). 
Grata. 

Graticola.   Vedi   Gradella.   La 


(1)  Una  volta  anohe  in   Toscana  si  dl- 
oeva  in  questo  senso :  non  c'i  grascia. 


GRA 


—  904  — 


GRA 


gratieola  del  eonfessionari :  La 
gratioola  de*  oonfessionali.  |  (Rete 
8U  disegno  per  rioopiarlo  in  ecala 
miaore)  Gratieola. 

Gratmcazi6ii ,  Gratificazione. 
«  A  quell  impiegcM  g'dn  daa  6na 
arattfieazion  »:  «  A  quell^impiega- 
to  gli  hapno  dato  o  diedero  una 
eratifleazione  ». 

'  Grattn  (D.  Fr.)  (P.  N.)  (Termi- 
ne  di  oucina),  Gratin. 

Qratln  (In  die.),  Lenone.  Fh  el 
gratin  pdlid :  Andar  a  timone  me- 
glio  d'  un  oaval  marrone.  ||  Fd 
gratin,  gratin:  Par  il  solletioo. 

6ra11XL&,  Abbronzare  una  vi- 
Tanda  a  iuoeo  lento. 

Oratlrodula,  Grattugia.  —  di 
eonfessionari :  Gratieola.  Vedi 
Gratieola, 

Gratis,  Gratis.  « M  giomal  a 
mi  m*el  manden  gratis  » : « II  gjor- 
nale  me  lo  spedisce  gratis  ».  Gra- 
tis et  amore:  Gratis  et  amore. 

—  Gratiiit,  Gratuito.  Offesa  gra- 
tuita:  Idem. 

Gratitadln,  Gratitudine.  k.I/1 
6n  omm  che  sit  minga  eossa  sia  la 
gratitudin  » :  «  fe  tale  ohe  non  oo-^ 
nosce  gratitudine*.  «  Vhrs  de  mi 
el  s'h  mostraa  senza  gratitudin  » : 
«  Verso  di  me  egli  si  mostrb  —  o  tu 
ingrato  ».  (Scherz.)  «  Me  par  ehe 
te  faghet  lavord.  la  gratitudin  /  »  : 
« {^embrami  che  tu  abbia  molto 
bisogno  di  grattarti ». 

Gratt&-attaa-attas8 ,  Grattare. 
«  Gratia  gid  6n  poo  de  formagg  » : 
«  Gratta  il  Ibrmaggio  per  la  mi- 
ne8tra».  Gratta  ehe  te  gratta:  Grat- 
ta e  rigratta.  Grattdt  via :  Raschia- 
re.  Grattass  in  coo  (due  sensi): 
Grattarsi  il  capo  e  Grattarsi  m 
capo.  P.  E. :  Quand  Vomm  Vh  sen- 
za  giudizi  ghe  ven  el  moment  ehe 
ghe  tdcea  de  grattass  in  eoo:  Chi  fa 
le  cose  a  casaccio  poi  si  gratta  il 
capo.  « Me  gratti  in  eoo  ^erehe 
g^oo  purisna  » :  «  Mi  gratto  in  ca- 
po perch^  mi  prude  ».  «  Send  a 
gratta  I'uss.  Ghi  Vhf  L'h  el  cany*: 
«Sento  grattare  I'uscio.  Chi  6? 
E  il  cane».  Stdb  Vi  a  grattass  la 
panscia :  Star  a  grattarsi  la  pan- 
cia.  Podh  grattass  el  cuu  (modo 
basso) :  Sputar  la  voglia.  «  Per  mi 
tant  el  pd  grattass  el  cuu,  che  me 
m,(Buvi  nanca  » :  «  Per  me  tanto  e' 
pub  grattarsi  dove  gli  pizzica  che 
non  mi  movo  ».  Qerch  rogna  de 


gratth:  Ceroare  di  Frignuooio  (1) 
o  Ceroarsele  a  oontanti.  Pan  grot- 
taa:  Pan  grattato.  |  (Sonar  male 
ohitarra  o  mandolino^  Strimpella- 
re.  «  Lassa  U  de  gratta  te  preghi  »: 
«  Tralasoia  di  grattare  ti  pre^o  ». 
(Pr.)  Ghi  ghe  n'di  i  e  god  e  ehi  n6 
ghe  n'h  el  se  gratta:  Vedi  God,  | 
(Rubare)  «  M  m,'h  grattaa  6n  bi- 
gliUt  de  des,  fceura  del  ea^shtt » : 
« Mi  sgraffign6  on  biglietto  da 
dieci  lire  fuor  del  oassetto  ».  (Bi- 
stioolo)  « ImhpcLdron  in  in  Fran- 
eia  e  mi  grati  »  :  Vedi  JSmi- 
grcUo. 

—  Grattacuu  .(  Frutto  note  ) , 
Grattaoulo.  Salsa  de  grattcieuu: 
Salsa  di  grattaouli. 

—  Grauada,  Grattata. «  Me  s&ni 
dcta  6na  bonna  grattada  all'erpe- 
<e  » : «  Mi  son  dato  una  bona  grat- 
tata all'erpete  ».  | «  ^2  g'it  faa  dent 
6na  grattada  solenne )» :  «  Rub5  a 
pill  non  posso  ». 

—  Grattadinna»  Grattatina. 

—  Grattafanga  (Spazzola  per 
stivali).  Grattafanga  desmiss  (in 
dis.):  Un  zotioone. 

—  Grattaformal,  Strimpellatore. 
«  Mandel  via  quell  grattaformai  tu 
«  Mandalo  via  quello  strimpella- 
tore ». 

—  Grattanosmoscada ,  Gratta- 
nocemuschiata. 

—  Grattascdul  ( Nome  di  pae^e 
nella  provincia),  Grattasoglio.  An- 
dd,  a  GratUtsceui :  Sgraffignare. 
V^s  nassuu  a  Grattasmui  e  bat- 
tezzaa  a  Graffignanna :  Essere  un 
ladro  patentato. 

—  Grattazucclier ,  Grattugina 
da  zucchero. 

—  Grattin.  Vedi  Gratin, 

—  GrattircBula,  Grattugia. «  Vki 
fd  6n  pantrid;  eiappa  la  grati- 
ra&la  del  pan  »  :  «  Vorrei  una  mi- 
nestrina  oi  pane ;  piglia  la  grat- 
tugia e  gratta  ».  I  «  G'oo  lafaecia 
che  la  par  6na  grattiroRula  » :  «  Ho 
il  vlso  di  gi-attugia».  J  (De'  oon- 
fessionali) Gratieola.  Fd  vedi  per 
6n  btis  de  la  gratirceula:  Mos^a- 
re  da  una  fessura. 


(1)  Cercare  di  Friff^uiccio,  come:  «r- 
care  Maria  per  Ravenna  aono  ormtu  in 
disuso  anche  a  Firenze,  deve  si  cerca  di 
non  parlar  difficile  e  colle  antiche  fnii 
fatte.  La  Arase  piu  naturale  e  ceroar  U  pro- 
prio  danno  o  cercwaele  a  oontonUi. 


6RA 


—  305  — 


GRA 


—  Grattoar  (D.  Fr.)  (Strain,  da 
orefioi),  Grattino.  |  (Per  la  cai-ta) 
Vecii  S'garzin, 

—  Oratton  (liesiduo  di  eostanza 
fn*attugiata),  Grattaticcio.  Gratton 
de  formaqg :  Vedi  Foffa.  Gratton 
del  sev  :  Cicoioli.  Gratton  del  grass 
biaiieh:  Oiccioli. 

—  Orattonada,  Colatura.  ITdt  la 
grattonada:  Purgare  il  sego. 

Oravanun,  Gravame. 

Oravement,  Gravemente.  «^ 
c'^  amalaa  gravement »  :  «  B^h  am- 
malato  gravemente  ». 

Gravezza,  Idem  (1).  Gravesza, 
de  testa:  Gravezza  di  capo. 

Gravid,  Gravido.  Vhss  gravid  de 
savh  6na  rohha :  Morirsi  di  voglia 
di  aaper  una  oosa. 

—  Gravida,  Idem  o  Incinta. 
Gravida  de  tarUi  mes:  Incinta  da 
piu  mesi.  Petilt  de  donna  gravida : 
Voglia  di  donna  incinta.  «  Quand 
Vera  gravida  del  Gigio  »  :  «  Quan- 
d'era  incinta  del  Gigio  ». 

—  GravldaxLza,  Idem.  Fh  6na 
honna  o  6na  eattiva  gravidama: 
Avere  una  bona  o  una  oattiva  — . 

Gravitaa,  Gravity.  «J^2  parla 
edn  tutta  gravitaa  » :  «  Egli  parla 
con  fiioumera  o  con  tutta  gra^ 
vit^». 

Grazia,  Idem.  Avlgh  minga  de 
grazia:  fissere  s^aziato.  Crrazia 
d'iuen:  Garbacci.  Dagh  grazia 
«... ;  Dar  grazia  a.  Fh  grazia  a  6n 
ctmdannaa:  Fare  la  grazia.   Fit 

Sraaia  a  6n  ritratt:  Regalare  o 
onare.  P.  E. :  «Za  ghe  somHa 
ma  el  pittdr  el  g^d,  faa  grazia  »  : 
«  Le  a88omiglia  ma  il  pittore  Tha 
regalata  o  le'  ha  donato  ».  Per  gra- 
zia del  del:  Per  grazia  di  l)io. 
«  Fhi  in  grazia... »  :  «  Per  grazia  o 
in  piacere».  al/h  staa  in  grazia 
demynK  Fu  in  grazia  8ua)».  Avhgh 
de  eara  grazia:  Aver  di  grazia. 
jyi  de  grazia  (CambiaU) :  Giorni  di 
grazie.  Troppa  grazia  Sant' An- 
tonio :  Troppa  grazia  Sant'  An- 
tonio. 

—  Orazian,  Graziano.  Fd,  el  gror- 
zian:  Far  il  grazioBO. 

—  Grazie  I  (Civ.),  Grazie.  «  Gra- 
ssie  tant »  :  «  Gi'azie  obbligato  ». 
Grazie  no :  Idem.  D\  nanea  gra- 


zie :  Non  sapere  nh  grado  nh  gra- 
zie di  una  cosa. 

—  Grazietta,  Idem.  C6n  la  s6a 
grazietta  (di  bambino) :  CoUa  sua 
grazietta. 

—  GrazidB,  Grazioso.  Grazios 
come  6na  sprHla:  Grazioso  come 
un  carciofo. 

—  GrazioBament,  Graziosa- 
mente. 

Greca  (Abito  giii  di  moda),  Gre* 
ca).  (DiBogno)  Meandro. 

Greco.  Studih  el  greco:  Studia- 
re  il  greco. 

Gregh  (Volg.).  Vedi  Greeo,  N.  fr. : 
Pesa  grega :  Pece  greca. 

Gregori,  Gregorio.  N.  fr.  in  dis  j 
In  fenii  i  mhss  a  San  Gregori:  E 
iinita  la  bazza  o  la  cuccagna. 

Grella,  Gratella.  Coteletta  a  la 
grella:  Bistecca  o  Braciola.  Fit 
8ta  alia  grella  (Fig.) :  Tener  a  se- 
gno. 

Gremii-inaa-maBS,  Oremare  (1), 
Strinare.  «  La  sopressaddra  la  m*ct 
gremaa  6na  cainisa  »  :  «  La  stira- 
tora  mi  ba  strinata  una  camicia)>. 
«  Sti  brasoeul  san  de  gremaa  o  de 
grhmm  »  :  «  Queste  braciole  sanno 
di  avvampato*. 

Grdmxn,  Strinatura.  Ciapph  el 
gremm :  Abbronzare.  Savh  de 
gremm :  Sentire  di  strinato.  «  Sta 
frittura  la  sa  de  gremm  » : «  Que- 
st© fritto  sa  di  rinfrigolato  ».  (Fig.) 
«  Fl  pivell  Vh  ciappaa  el  grhmm  » : 
«E'  s'innamora)». 

—  Gremii-emaa  (D.  Lat.),  Ab- 
bronzare. 

Gremdgna,  Gramigna.  Taeed, 
corns  la  gremsgna :  Appiooarsi  co- 
me la  gramigna. 

—  Gremegii6s,  Panicato.  Cama 
gremegnosa:  Carne  panicata  (di 
maiale). 

Gr^mola,  Gramola. 

—  GremoUi-olaa,  Gramolare.  — 
la  pasta  :  Gramolare  la  pasta. 

—  Gremolin,  Bitorzoletto,  Ber- 
noccolino. 

Grenta  (In  dis.),  Grinta.  Audit 
in  grenta:  Andar  in  bestia. 

Grdppia,  Idem .  MangiHt  a  la  grep- 
pia  delVFrari:  Mangiar  alia  grep- 
pia  dello  Stato. 

Grev,  Greve  (2) ,  Pesante.  «.  L'h 


(t)  In  Itallano  si  otft  la  parola  graoez- 
■  Ma  ^n  moUl  tlffaifloati  «  frasl  aoonosolute 
•1  dialetto. 


ere" 


(1)    &rema  d«riva  eortamenU  da 
mare  rna  h  ttttt*aHro. 
\l)  Grew  k  term,  letterario  noa  doirnso. 


(VI 


GBE 


908- 


GRI 


tropp  grev,  VaUsi  minga*: «  fi  trop- 
po  pesante ,  non  posso  levari©  >. 
Sentiss  el  coo  grev:  Essere  acca^ 
pacciato. 

—  Grevitt,  Qrevott,  Qreylssim, 
Piuttosto  pesante,  PesantiBsimo. 

Ori,  GrDlo  m.  (Insetto)  Grillo 
cantaiolo.  Canta  dime  6n  gH:  Can- 
tar  a  distesa.  Fh  rid  anca  i  gri: 
Far  ridere  le  telline.  Impipassen 
di  gH :  Imbuscherarsl  o  Impipar- 
sene.  (Modi  pr.)  OH  gH  ven  a  la 
porta,  Ida  mamma  Vh  morta,  el 
td  papdt  Vh  in  plgn,  per  6n  eugiaa 
de  Ugn:  Grillo  mi^  grillo,  se  tu  to' 
moglie  dillo  e  se  tu  non  la  vuoi 
abbada  ai  fatti  tuoi.  |  (Fig.)  A- 
vhgh  di  gH  in  del  eoo :  Aver  il  cst- 
po  a'  grilli. 

—  Griera,  Grillaia  (2),  Gabbia 
de'  grilli.  (Come  prigione  in  dis.). 

Oilda  (R.  St.),  Grida,  Bando.(Pr.) 
I  grid  de  Milan  durendeineoeu  An- 
na a  doman:  Gli  editti  di  Milano 
durano  24  ore. 

Gridefer  (D.  Fr.),  Gridefer  e  Gri- 
gioferro. 

GrlgncBU,  Orlicoio.  OngHgnc&u 
de  pan :  Un  orliocio.  Una  miech^t- 
ta  a  gHgnceu:  Un  panino  a  cor- 
netti. 

—  GrlgnoUn,  Orlioiuzzino.  |  (Vi- 
no) Grignolino. 

.  Grignol6  (Specie  di  uva),  Cana- 
luola  nera. 

Grima  (In  dis.),  Grima  (3). 

Gringa,  Crine.  Tceugh  la  gHn- 
ga  a  6n  cavall:  Sorinarlo. 

Gringaia  ,  Strimpellamento  e 
Strimpellata  e  Strimpellio. 

Gringola  (In  dis.),  Solluchero. 
Anda  o  v^s  in  gHngoUt:  Andare 
m  solluobero  o  in  broda  di  suo- 
ciole  o  stare  in  gaudeamus. 

Grinta,  Grinta.  t^Mg'it  6na  gHn- 

(1)  In  to80.  pareoohi  modi  grazloslssimi 
ohe  U  nOBtro  dialetto  non  ha.  Pigliar  il 
grillo:   Vedl    Ciappd  cappelk  Indovinala 

Srillo :  Vedi  VateVa  pisca.  Levar  Jl  grillo 
al  buco  :  Vedl  Anda  focura  al  di  de  VA- 
scensOj  e  oosi  via  che  si  troveranno  a  posto. 

(2)  Cfrillaia  corrisponde  perfettamente 
al  nostro  Qriera^  ma  ha  tutt*altro  senso, 
perche  significa  inveoe  Inogo  sterile. 

(3)  II  Grima  milanese  era  voce  quasi  di 
gergo  e  signiflcava  vecchia  mezrana.  Cor- 
risponde perfettamente  al  toscano.  Sol- 
tanto  ohe  inveee  di  mezzana,  vecchia  gri- 
na  signifoa  vecohia  grinzosa  e  nella  mon- 
tagna  pistolcte:  ea^onosa,  plena  di  ac- 
•iacehi. 


ta  de  dagh  la  m.an  drisza  »  :  «  Ha 
una  grinta  da  dargli  mano  e  paa- 

80». 

Grlnz  (Plur.  P.  N.),  Grinze. 
«  Quella  vhggia  tutta  a  qrim  > : 
«  Quella  vecchia  che  ha  piu.  grin- 
ze del  oorredo  d'una  sposa». 

Gripp  (Malattia  epiaemioa  del 
1833  che  oggidi  chiamasi  Influen- 
za). II  Grippe. 

Oripp&-ippaa  (D.  Fr.  in  dis.), 
Sgramgnare. «  Lu  8*  el  pd  grippd, 
et  porta  via  »  :  «  Se  pub  afiferrar 
qualche  cosa  lo  ruba».  Sobba  grip- 
pada:  Boba  rubata. 

Gris,  Grig^o.  Ditentit  gris:  In- 
canutire.  Gfris  edme  6n  ratt  tapp&n: 
Tutto  brinato.  Gallina  griga:  Gkd- 
lina  brizzolat».  Gris  per  via  dipur- 
res:  Picchiettato  e  anehe  piccnio- 
lato  dalle  pulci.  del  gris:  Cielo 
plumbeo. 

GrlB^tt  (D.Fr.P.  N.  gilt  in  dis.), 
Crestaina. 

Grisdllt  (Pietra  preziosa),  Gia- 
cinto. 

GrlBdn,  Grigione  (della  Svizze- 
ra).  I  Canuto,  Canapone. 

GnedBtomt  GriBostbmo.(Sclierz.) 
Canuto. 

Grisx  e  Grizin,  Micoino. «  Z>iime» 
6n  grizz  o  6n  griein  » : «  Danunene 
un  micolino». 

Grlxzln,  Pane  torinese  (Udlto  a 
Fir.),  Pane  a  fuscelli. 

Grd  (Stoffa  di  seta),  Gr5.  Oro- 
grin:  Gro  scannellato  e  Grossa- 
grana  (in  dis.). 

Grog  (D.  In.  P.  N.),  Bevanda, 
Grog. 

Gronda,  Gronda.  Soli  a  la  gronn 
da:  Idem.  |  (Per  cipiglio ) « iE7 /d 
la  gronda  » : «  E'  fa  la  gronda  (A- 
rezzo)  Opp.  Stit  grosso». 

—  Grondii^-ondaa  (P.  N.),  Gron- 
dare.  Grrondd  de  8ud4r:  Grondare. 

—  Grondona.  Vedi  Gronddt, 

—  Grondanna,  Grondaia. 
,Gr6pp,  Groppo  (1),  Nodo  e  Cap- 

Sio.  Fa  sit  efgropp:  Ingroppare 
filo.  Fd,  aropp  e  maggia:  Pigliar 
due  colombi  ad  un  favo  o  Giugne- 
re  e  pugnere  ( pooo  us. ).  Fa  An 
gropp  sul  faazomt  (per  rioordar^ 
si) :  Far  il  nodo  sul  fazzoletto.  Al 
streng  di  gropp :  In  concluaione  o 


(1)  Uguali  le  forme  •  in  Toteana  qual- 
che volta  serve  a  dir  nodo.  Ma  al  la  oh* 
groppo  e  gmppo  vacl  dir  fuU^altra  eoea. 


GRO 


-307- 


GRU 


AHo  strinffer  dei  nodi.  Oropp  de 
Salom6n:N  od.0  di  Salomone.  Seiir- 
tiss  6n  gropp  al  stomegh:  Aver 
nil  gran  peso  alio  stomaco  0pp. 
Aver  un  forte  dispiacere.  (Pr.)  Vhi 
tira  la  guggia  sema  gropp  le  tira 
per  nagott :  CM  non  fa  il  nodo  al- 
ia gugliata  perde  il  punto  e  la  ti- 
rata.  Tutt  i  gropp  vegnen  al  pit- 
tin:  Tutti  i  nodi  riescono  al  pet- 
tine.  I  (Nelle  piante)  Nocohio. 
(NeUe  frutta)  Nocohio.  (Ne'  tes- 
suti)  Brocco.  (Nel  legno)  Cipolla. 

—  Oroppl-oppil.  Coagidarsi. 
Chroppii:  Gruppito  (del  diamante 
lavorato). 

—  Groppolent,  Nocchioluto. 

—  Gr6ppdtt,  Nodino  e  Groppet- 
to.  (Musica)  Gruppetto. 

Ordppa,  Groppa.  Saltaingrop- 
pa  al  cavall:  Saltar  in  groppa  al 
cavallo.  Portalla  in  groppa  a  nis- 
sun  o  meglio  Lassass  porta  in  grop- 
pa de  nissun:  Non  portar  groppa 
Opp,  Non  si  lasciar  metter  i  pie- 
di  sul  oollo  da  nessuno. 

,6ropper  (D.  Fr.)  (Assistente  di 
gioco),  Gruppiere. 

Oropp^ra,  Groppiera,  Posolino. 

Gross,  Grosso.  Grand  e  gross: 
Idem.  Grand  e  gross  e  scopazsuu : 
Vedl  Grand,  Vin  — :  Vino  gravoc- 
cio.  V6s  —:  Voce  grossa.  «  M 
fiumm  VI  gross  » : « II  nume  h  gros- 
so ».  Mar  gross:  Mare  grosso.  On 
cunt  gross:  Un  grosso  conto.  El 
did  gross:  II  pollice.  Donna  de 
gross:  La  serva.  (M.  d.  d.)  Anddi 
gid  de  gross:  Spender  generosa- 
mente.  Dd  de  gross  a  vun:  Stare 
Bostennto  con  alcimo.  Dagh  de  — 
a  &na  robba:  Darvi  passata.  Dii 
su  gross:  Dirle  marcniane.  Falla 
groesa:  Commettereun^azionaccia. 
Oitwd.  de  gross :  Giocar  di  gros»o. 
« -4  A  questa  p<BU  V^  grossa  »  : «  Ah 
questa  poi  non  me  1'  aspettavo  ». 
Tirh  gib  de  gross :  Tirar  di  gros- 
so. (Di  donna)  IHventd,  grossa:  Di- 
vemr  grossa  o  Esser  incinta. 

—  Oross^zza,  Grossezza.  De  la 
grossesga  d*  6n  palanedn:  Delia 
grossezza  d'una  moneta  di  dieci 
centesimi.  «  Mhttegh  sott  6na  gros- 
sezza a  std  tavoltn  che  donaa » : 
«  Mettici  un  tappo  che  ten^  sodo 
questo  tavolino  che  dondola  ». 

—  Orossolan,  Grossolano. 
Ordttecli,  Grottesoo. 
OroUa,  Grotta. 


Gru,  Gru. 

Grna,  Grua. 

Grubblan,  Rozzo,  Zotico. 

—  Grabblandn,  villanzone. 
Gruera.   N.   fr.  :    Formagg  •  de 

Gruera:  Cacio  di  Gruera  o  Gruifere. 

Grugn,  Grugno.  Avhgh  su  el 
grugn :  Star  grosso  o  Avere  il  gru- 
gno. I  «  Ma  mi  se  la  venfada  s6n 
hdn  de  rompegh  el  grugn  » :  « lo 
son  da  tanto  dA  rompergli  il  gru- 
gno ». 

GnijBrndtt  (UcceUo  acquatico), 
Spulcio. 

— GrugnettdnGallinellapalustre. 

Grumm  (D.  In.),  Palafreniere. 

Grupp,  Gruppo.  On  bhll  grupp 
in  marmo:  Un  Del  gruppo  di  sta^ 
stue.  I  (Posta)  Gruppo.  On  grupp 
edn  tanti  danee:  Un  gruppo  con 
molte  monete  o  anehe  valori. 

Guaa,  Guado,  Guazzo,  Guazza- 
toio.  Menct  i  cavai  alguaa:  Con- 
durre  i  cavaJli  al  guazzatoio.  Pas- 
sd  el  guaa:  Passare  a  ^ado  o  a 
guazzo.  I  (Erba  di  tintone)  Grado. 

Guadagn,  Guadagno.  Gfuadagn 
de  mala  sort:  Guadagno  illecito. 
«  Quell  Vhfaa  6n  bell  guadagn  I » 
(iron.) :  «  Bel  guadagno  I  » 

—  Guadagna  -  agnaa ,  Guada- 
gnare.  ^  L'h  6n  omm  ehe  guada- 
gna  dai  vott  ai  des  mila  franch  a 
Vann » :  «  E  tale  che  guadagna 
dalle  otto  alle  dieci  mila  lire  al- 
I'anno  ».  «  ^  inse\  eosse  t'ee  gua- 
dagnaa  a  t>or^/A  el.,,fy>z  «  E  cosi 
cos'  hai  guadagnato  a  voler  fare 
il... » B  (YmaeiVQ)  Danee  guadaqnaa 
al  gicRugh:  Denari  vinti  al  gioco. 
(Pr.)  El  guadagn  Vinshgna  a  spend: 
n  guadagno  insegna  a  spende- 
re.  1/ 1  minga  a  vend  car  che 
se  guadagna  V  h  a  vend  sosshnn  : 
II  guadagno  consiste  nel  far  molte 
faccende.  Guadagnaa  in  del  gceubb: 
Perduto. 

—  Guadagnln,  Guadagnuzzo. 

—  Guadagndn,  Gran  guadagno. 
Guadinna,  Guaina. 

Gu&i,  Guaio.  Trovass  in  d*6n 
bruit  quai :  Idem.  Andh  a  cercass 
i  guat  c6nt  el  lantemin:  . . .  col 
lumicino. 

Guaia ,  Guai.  «  Guaia  a  ti)*: 
«  Guai  a  te ».  «  J7  guaia  ch*  el 
foo  /  » :  «  Scomettiamo  che  lo  fac- 
cio?» 

Gualdrappa,  Gualdrappa. 

Guanguanna  (In  dis.),  Landra. 


GUA 


—  808 


GUA 


Guant,  Guanto.  Guant  a  mhzx 
did :  Vedi  Mlzz  guant.  Guant  sen- 
za  did:  Vedi  Mttenn.  Tira  fceura 
i  guant:  Cavarsi  i  guanti.  (Pr.) 
I/amdr  el  passa  el  guant :  Amore 
passa  il  guanto.  I  gatt  c6nt  su  i 
guant  dappen  minga  de  ratt:  Gat- 
to  inguantata  non  pifilib  inai  topo. 

—  Ouantee,  Guantaio. 

—  Guantln,  Manicotto. 
Guardk,  Guardare.  Guardhfiss, 

intdmOf  dent,  foRura,  ecc:  Guar- 
dar  fisso,  d'attorno  o  all'  intorno, 
dentro,  luori,  ecc.  Guarda  adree. 
N.  fr. :  Guardh  adree  alfi<£u :  Ba- 
dare,  Invigilare.  Fass  guarddt  a- 
dree:  Dar  occasione  ad  altri  di 
mormorare  sul  proprio  conto. 
Guarddt  de  mal  occ:  Guardar  di 
mal  occhio  o  a  traverso.  Guardct 
de  menuder :  Guardare  pel  sottile. 
Guardagh  nanca:  Non  curare  un 
individuo  o  una  cosa.  Guarddt  su 
Vassa  di  formagitt :  Guardar  guer- 
cio.  Guardh  minga  a  spend :  Non 


guardar  a  spesa.  Guardh  via:  Vol- 
gere  alti'ove  lo  sguardo.  «  Guhrda 
a  nd  fatt  mal » :  «  Bada  di  non 
farti  male  ».  «  Guarda  al  fatt  to  » : 
«  Bada  a  te  ».  Guardd,  a  vista :  I- 
dem.  «  Dio  me  ne  guarda  »:  «  Dio 
mi  guai'di ». 

—  Guardada,  Oochiata. 

—  Guardadura ,  Guardatura. 
Guardadura  Idsea :  Guardatura 
Bbalestrata. 

—  Guardamagazzln,  Magazzi- 
uiere. 

—  Guarda  porton,  Idem. 
Guardarobba  (Stanza  e  mobile), 

Guardaroba. 

—  Guardarobera,  Guardaroba, 
Guardarobiera.  «  JLa  fa  la  guar- 
darobera in  casa  del  eont  JE"* : 
«Fa  da  guardaroba  in  casa  del 
conte  X». 

Guarda8cal6n(Seryitore  a  guar- 
dia  di  scaloni  nei  palazzi),  Guar- 
dascalone. 

Guardaslgill  (Ministro),  Guar- 
dasigilli. 

Guarden  (Cuoio  in  fondo  a  cal- 
zature),  Giro,  Guardione. 

Guardla,  Guardia.  Guardiacam- 
phtre,  de  finanza,  de  polizia,  de 
cmifin,  nottuma,  ecc. :  Guardia 
campestre,  gabelliere.  di  polizia, 
di  confini,  notturna.  Fu  o  monthla 
guardia:  Montar  la  guardia.  Corp 
ae  guardia:    Coi*po   di  guordin. 


Can  de  guardia :  Cane  di  guai^ 
dia.  Fit  cSr  la  guardia:  Clii»- 
mar  la  — .  |  Jja  guardia  de  la  scia- 
bola :  Idem.  «  Mettet  in  guardia  t»: 
«  Mettiti  in  guardia  ».  ( Fig. )  Sta 
in  guardia  :  Stare  in  — .  (M.  d.  d.) 
Vess  de  guardia :  Esser  ubbria«o. 

—  Guardian,  Guardiano. 
Guardinfant  (R.  St.),  Guardin- 

fante.  Quand  se  usava  el  guar- 
dinfant :  Quando  si  usaya  11  guar- 
dinfante. 

Guardlnna,  Guardiolo  (stanza 
delle  prigioni). 

Guarl-arll,  Guarire. «  Sdnt  qua- 
m  »  :  «  Sono  guarito  ».  Guart  de 
6na  passion :  Idem.  (Morire)  Crua- 
ri  de  tutt  i  mai:  Uscir  da  ogni 
guajo. 

Guarlsch  (Piaga  delle  bestde  d» 
soma),  Guidalesco. 

Guarn&,  Riporre.  Guamh  la 
rohha  in  del  cassett&n:  Ripon*e  la 
roba  nel  cassettone.  (Pr.)  ^isbgna 
semper  guarnd.  via  guaicoss  per  la 
fever:  Idem. 

Guamacc  (Volg.).  Vedi  Timon. 

Guamascla  (Tela  grossolana), 
Canapina. 

Guamerl,  Armadio.  Vedi  Vestee. 

^  Guarnerln,  Armadietto. 

Guarni-mli,  Guarnire.  Oneap- 
pellin  guamii :  Idem. 

—  GuamlsOBura ,    Guarnitora. 

—  Guarnlzldn ,  Guamizione. 
Guarnizion  del  vestii:  Guaruizioue 
del  vestito.  On  piatt  de  cartie  eel- 
la  guarnizion :  iJn  piatto  di  came 
col  contomo.  Guarnizion  di  in- 
taiaddr:  Guamitura. 

—  Guamlzionitta,  Guamizlon- 
cina. 

Guarnizionee,  Gallonaio. 

Guascdn  (In  dis.),  Guascon^  Fd^ 
e4  gua^con  :  Far  il  millantatore. 

— Gua8COiiada,Guasconata(A:ff.),  i 
MiUanteria.  ! 

Guast,  Guasto.  (Sost.)  <cXa  tern-  I 
pesta  la  m*it  faa  6n  guast  d€  nd 
dl,  al  giardin  »  :  «  La  gragnuola 
mi  ha  fatto  un  ^asto  nel  o  ha 
guastato  il  ^iardmo  in  modo  da 
non  credersi».  (Agg.)  Caratter 
guast:  Carattere  guasto.  Tista 
guasta:  Testa  guasta.  Fl  sang^u 
guast :  II  sangue  guasto.  |  (Nome 
di  vicolo  infame)  «  2/^  vunna  dtl 
Guast »  :  «  £  una  sgualdrinaccia  ». 

Guastk-astaa-anass,  Guaetare. 
«  Te  voruii  ritoccall  ie  Vee  gua- 


GUA 


—  309  — 


GUE 


st€Ut  »  :  «  Hai  voluto  ritoccarlo, 
I'hai  gaskstskto  ».  (hiasta  el  disnd, : 
Guastar  il  desinare.  «  Quel  ficeu 
Vh  staa  guctstaa  da  soa  mader  »  : 
«  Quel  ragazzo  fn  guastato  da  sua 
madre ».  icicompagn  me  Vdn gua- 
stcM »  :  « I  compagni  me  I'hanno 
Bviato».  GxMUtass  elsang'u:  Idem. 
—  con  «M» :  —  con  uno. 

—  Guastaddr,  Guastatore.  (R. 
St.)  «  M  par  6n  guastador»  :  «.  rar 
iin  guastatore  ». 
Guastamestee,  Guastamestieri. 
Ouatimala.  N.  fr. :  JEndegh  de 
6huiHinala:  Indaoo  di  Guati- 
mala. 

Ouazzabui,  Guazzabuglio.  <£ 
9ucc^8  6n  guasszabui;  tutti  vore- 
ven  parUt »  :  «  Li  acoade  un  gran 
guazzabuglio.  Tutti  alzavano  la 
voce  ». 

Guelf  (Astuto  e  Doppio),  Guel- 
fo.  «  Quell  Vh  guelf  >  :  «  Quello  ^  un 
^elib  I  » 

Guerc,  Guercio  (1),  Senza  un  oc- 

ohio.  «  i/  ^  guere  »  :  «  Sta  a  spor- 

tello».    (Pr.)    In   mksz   ai  orb  6n 

guere  Ve  r^ :  In  mezzo  ai  ciechi 

un  monocolo  h  re. 

—  Gueroldn,  Losoacoio. 

Guerra,  Guerra.  C6nt  i  ondr  de 

guerra :  Cogli  onori  di  guerra. «  M 

par  staa  a  la  guerra  »  :  «  Par  ohe 

tomi  dalla  batto^lia  ».  A  guerra  fi- 

Ttida:  A  guerra  yinta.  (Ostilit^  pri- 

vata)  «  Quel  giornalista  el  ghe  fh 

la  auerra  »  :  «  Quel  giomalista  gli 

fa  la  guerra ».   (Pr.)   In  temp  de 

guerra  ball  come  thrra :  In  tempo 

di  ^erra  oon  bugie  si  governa. 

Ch%  edmpra  terra  compra  guerra 

(pr.  frano J :  Oui  a  terre  a  guerre. 

Infin  7i6  tn  ene  des  lira  ehe  fd,  la 

guerra:  Alia  fine  poi  non  sono 

ohe  dieoi  lire  di  diversitJl.  (Giooo 


(1)  Qai  oocorre  an^avvertenza.  Chtercio 
in  toseano  signiflca  Ldsch.  Losco  signifioa 
Tibis.  Blroio  pare  Tobis.  II  gttercio  usato 
per  chi  ha  gll  ocohi  Aiori  di  sesto  e  assai 
piu  proprio  che  non  sia  gtterc  in  senso  di 
monocolo.  Tant^e  vera  che  poi  il  dialetto 
ha  i  derivati  tguercid  per  tirare  ana  cosa 
in  iebieoo.  Del  res  to  ho  ndito  a  Pirenze 
d  ire  puercto  per  monocolo  o  cieco  di  un  oc- 
ohio.  Ma  qui  c^e  da  badare  alia  efuraatara. 
Guercio  e  parola  di  sprezso.  Compassio- 
nando  un  monocolo  simpat'co  un  Fioren- 
tino  dira :  Poerino  :  Egli  e  cieco  d'um  oc- 
chio.  Se  la  persona  gli  e  odiosa  si  pub 
star  certi  ehe  iltk :  Quel  figuro  e  gttercio. 


infantile)  Oiugh  a  la  guerra :  Gio- 
care  alia  guerra. 

—  Guerrier,  Guerriero.  (Iron.) 
«  Chiarda  quel  guerrier .' » : «  Guar- 
da  il  guerriero  ! »  G^iant  a  la 
guerriera:  Guanto  alia  guerriera 
0  oon  monopola. 

GugWa  (Ago  lungo  per  infilar 
naatri  nelle  guaine),  Infilacappio. 
(Estremit^  delle  strlnghe)  Pun- 
iale.  H  (Specie  di  insetto  a  quattro 
ali)  Sposa. 

—  Gugellonna,  Aghettone  (non 
com.). 

Guggia,  Ago.  Infildi  la  guggia: 
Infilar  Pago.  (Pig.)  V^sa  in  sui 
guee:  Star  sulla  gruccia  o  sulle 
spine.  Ouggia  de  inlardh:  Ago 
per  lardellare.  Chiggia  di  presen- 
tin:  Forasacoo,  Spillettone.  Gug- 
gia de  materassee:  Quadrello.  (Pr.) 
Vhss  come  6na  guggia  in  d'6n  pa- 
jee :  Come  oeroare  un  oeoe  in  ma- 
re. C6n  la  guggia  e  la  pezzceu- 
ra  se  ten  in  pee  la  eamiso&ura: 
(Manca).  Gugg  de  fit  calshtt :  Fer- 
ri  da  oalze.  «j&*^  trii  dl  che  Vd, 
comindaa  la  caUUta  e  Vh  nan- 
mo  de  rivii  ai  gugg  »  :  «  Sono  fere 
giorni  ohe  ha  principiato  la  calza 
e  non  h  ancora  arrivata  al  cap- 
pelletto  ».  (Trasl.)  Lassd,  vun  in  di 
gugg:  Lasciar  uno  nelle  peste. 
On  bon  lavd  faa  a  guggia :  Buona 
lametta.  Venter  faa  a  guggia : 
Stomaoo  di  struzzo. 

—  Gugee  o  Quell  di  gugg,  Spil- 
lettaio. 

—  Guggdlla,  Ago  da  guaine.  fl 
(Insetto  alato)  Oa valla,  Libellula. 

—  Gugglada,  Gugliata.  «  M  ten 
a  man  i  gugguid  e  el  trh  via  i  re- 
missH  » :  «  Bada  alle  inezie  e  non 
oura  le  cose  serie  o  grosse  ». 

—  Guggln,  Spillo.  Guggitt  c6n  el 
pomMl  de  vSder:  Spilli  colla  oapoc- 
chia  di  vetro.  Guggin  de  cordee: 
Spillo  de'  funajoli.  Asshgn  per  % 
guggitt :  Spillatico.  Vore  el  fatt  «d 
fi,n  a  I'ultxm  guggin:  Vedi  Fatt, 

—  Guggirodu,  Agoraio.  Misurh 
la  robba  a  guggirosu:  Misurar  col- 
Tagoraio. 

—  Guggidn,  Spillettone  o  Spil- 
lone.  «  jEI  g'd,  re^alaa  6n  guggidn 
d'or  per  fermh  %  trhsz  » :  «  Gli  re- 
gal5  uno  spillone  d'oro  per  ap- 
puntare  le  treccie  ». 

GugUa,  Guglia.  La  guglia  del 
Domm:  La  guglia  del  Duomo. 


GUG 


—  810  — 


GUS 


GasTllottlxma  e  derivati  (Volg.). 
Vedi  Ohigliottina, 

Guida ,  Guida.  «  In  parlii  c6n 
trl  guid  per  Vctseetisidn  del  Monte 
Rosa  y^ :  «  Partirono  con  tre  guide 
per  far  1'  aaoensione  del  Rosa  ». 
(Militari)  Guida.  El  reggiment  di 
guid:  Idem.  (Vaoca  cue  guida 
I'armento)  Guidaiola.  (T.  music.) 
Guida.  (Parte^dello  persiane)  Pa^ 
Boie.  (Perrovie)  Guide.  (Libro  per 
viaggiatori)  Im  Guida  Bedeker: 
Idem. 

6uid&-ldaa-ldas8,  Guidare. «  El 
«d  minga  fd.  a  guidass  » :  «  Non 
sa  guidar8i)».  <El  guidava  6n  tir- 
raquatter  » :  «  Guidava  un  tiro  a 
quattro  ».  Adhss  s'in  miss  a  guiddt 
anca  i  donn:  Adesso  ci  souo  an- 
ohe  le  signore  che  guidano. 

Guidazz  (Chi  tiene  uu  neonato 
a  battesimo),  Padrino. 

—  Guidazza,  Madrina. 

GUBS,  Guscio.  Gu88  de  nds, 
d'oRuv,  de  gamber:  Guscio  di  no- 
ce ,  d'  uovo ,  di  gambero.  «  El  viv 
content  in  del  sd  gtiss  d'  ceuv  > : 
«  Gode  felioe  nel  suo  guscio  d'  o- 
vo  ».  Vhss  anmd  in  delguss :  Es- 
ser  col  guscio  in  capo.  Vegnl  fceu- 
ra  delgtbsa:  Uscir  dal  guscio.  P. 
E. :  «  Cdn  std  hrutt  temp  g*oo  min- 
ga coragg  de  vegnl  fc&ura  del 
gu88  » :  «  A  guesto  freddo  non  ho 
il  corag§:io  dl  metter  il  capo  fuori 
del  guscio  ».  (Piccolo  canotto) «  Col 
me  gu8s  de  nds  oo  traversaa  el 
mar  » :  «  Col  mio  guscio  bo  attra- 
versato  il  mare  ». 

Gussetta,  Guscetto.  Giugct  ai 
gu8sett :  Giocare  a  caselle.  |  (Boz- 
zoli  non  riusciti)  Palloppe. 

—  GusBOBU,  Guscetto.  /  gu88mu 
di  ar8lll:  I  gusoetti  delle  arselle. 


GuBt,  Gusto.  (Nel  palato)  «A 
mh  qiist  Vh  fatta  » :  «  A  mio  ^usto 
h  scipita  ».  (Nel  sentimento  arti- 
stico)  Bon  gu8t :  Buon  gusto.  StU 
gust  de.., ;  Sul  gusto  di...  G^lst  de 
matt:  Gusto  matto.  TiUi  i  gutt 
in  gust :  Tutti  i  gusti  sono  gustL 
^  A  fcL  queU  liber  g^oo  eiapptta  6n 

gran  qust » :  «  A  comporre  quel 
bro  ci  bo  preso  un  gran  gusto  ». 
«  G'  oo  gust,  guMrda  .'  »  :  «  Ci  ho 
gusto  ^uk  ».  Mangict  de  gtist :  Man- 
giar  dl  bona  yoglia.  Da  gust  a...; 
Grattare  gli  oreccbi  a... 

—  GuBtdn,  Gusto  matto. 

—  Gustibus.  N.  f r. :  De  gustibus 
non  est  disputandum :  Sui  gosti 
non  ci  si  sputa. 

Gusta-ustaa,  Gustare.  «  Oo 
gustaa  qaella  Uizza  de  the  come  te 
800  minga  (2i  » :  «  Ho  gustato  o 
assaporato  quella  tazza  di  the  co- 
me non  ti  so  dire  ». 

—  GustdB,  Gustoso.  Liqu6r,  li- 
ber, m>u8iea,  parl^  gustos  :  Liquo- 
re,  libro.  musica,  parlare  gustoso. 

—  Guttaperca,  Gattaperoa.  I 
soraseap  de  guttaperca:  Le  cs^o- 
scie  di  guttaperca. 

Guzz  e  Guzza,  Aguzzo  e  Aouto 
e  Punta.  Ma  eh' el  sia  m>olto  gtutz : 
Ma  che  sia  ben  acuto.  Guzz  e6me 
6na  boggia:  Piil  tondo  dell'  o  di 
Giotto. «  Quell  Ve  guzz  !  »:  « Idem  ». 
Erba  guzza :  Idem.  Fa^h  la  gtizsa 
a  6n  lapis:  Par  la  punta  a  una 
matita. 

Guzz&y  Aguzzare.  Guzzd,  Vingegn 
o  I'appetitt:  Aguzzar  Pingegno  o 
Pappetito.  Cruzzd,  6n  lapis :  Aguz- 
zare una  matita.  Chizza  i  ferriU : 
Aguzzare  i  ferrucci. 

Giizzetta  (Specie  dl  faina),Pazzo- 
la.  (UcoeUo  acquatico),  SpionoeUo. 


H  (Ottava  lettera  deU'Alf.),  H.  Vedi  Prefazione. 


-811- 


IDE 


I  (Nona  lett.  deU'alf.),  I,  Li,  Le, 
Gli.  I  omen:  Gli  uoinini.  Idonn: 
Le  donne.  « /  seniiroo  anea  mi  » : 
«  Lii  sentir5  anch'io  ».  «  J  vedaroo 
sti  donn  » : «  Le  vedr6  oodeste  don- 
ne ».  «  Gh'i  oo  daa  »  :  «  GUe  li  ho 
dati». 

lacom,  Giftoomo.  N.  fr.:  Avhgh  i 
aamb  ehe  fh  Jacom  J<icom  :  Aver 
le  gambe  che  fan  Giacomo  Gia- 
como. 

Ibis  redibis,  Ibis  redibis.  « M 
tn'A  faa  &n  disedrs  ehe  V  era  6n 
vera  ibis  rediMs*  :  «  Mi  tenne  un 
disoorso  cbe  era  un  vero  ibis 
redibis  ». 

Idea,  Idea.  (In  senso  proprio) 
«  Domh  I'idea  che  me  toeea  de  an- 
ddi  a  sold€ta  me  senti  a  vegnl 
fredd  »  :  «  AUa  sola  idea  obe  mi 
toccher^  di  far  il  soldato  mi  sento 
aggbiacciare ».  TarU  per  aveghen 
dwidea  :  Tanto  per  averne  un'idea. 
«  Seednd  ehe  m«  salta  in  V  idea  » : 
«  Seoondo  che  mi  passa  pel  capo )». 
«  O  ehe  idea  /  » : «  Che  idea  I »  Nan- 
eaper  idea:  Neanche  per  idea. 
«  £l  dishgna  a  idea  sema  ave  mai 
imparaa  »  : «  Disegna  a  idea  senza 
aver  imparato  ».  ( Aspetto) «  La  g'd, 
idea  de  vhss  bonna  »  :  «  M/ha  Paria 
d'essere  bona». «  JEl  g*dt  tutta  la  sda 
idea  > :  «  Ha  tutta  la  sua  idea  ». 
«  Te  eonossett  el  talfy^  «  Ghe  n*  oo 
dn'idea  » : «  Conosci  il  tale  ?  »  «  Ne 
ho  un'  idea ».  Su  queWidea :  Su 
quel  fare.  nDamen  6n*  idea  eh\ 
sul  cugi€Ui »  :  «  Dammene  una  goo- 
oia  Bu  qnesto  ouoohiaio ».  DH  idea: 
Dar  idea.  P.  E. :  «  Qui  lefigcsu  ehe 
spuszaven  me  daven  idea  ehe  avhs- 
sen  poricM  via  el  m^rt  aXlora  ah- 
lora  » :  «  Quelle  lenzuola  puzzo- 
lenti  mi  davano  idea  che  ne  fosse 
uscito  di  fresco  il  oadayere», 

—  Ideasda,  Ideaocia. 

—  Idelnna,  Ideina. 

—  Ide4-eaa-ea88,  Ideare.  «  Ghl 
bisogna  idedi  6na  bonna  eomme- 
dia  » :  «  Qui  bisogna  ideare  ima 
buona  oommedia  ».  «  La  pd  ideass 
el  mh  8]»avent/*  :  «  Lei  pub  imma- 
^inare  il  mio  spaventO)».  ^Avria 
tdetta  de  andii  a  Paris,  m>ap<eu,„  » : 


«Avrei  ideato  di  andar  a  Parigl 
ma  non  so  se  mi  riesoir^  ». 

—  Ideal,  Ideale.  «  Quella  popdla 
Vh  el  sb  i^aZ »:« Quella  signo- 
rina  b  il  suo  ideale  ». 

—  Ideja  (Volg.).  Vedi  Idea, 
Idem  jD.  Lat.h  Idem. 
Idest  (D.  Lat.),  Idest. 

Idim,  Idillio.  (Da  gente  oolta 
usato  in  senso  della  nota  poesia 
oampestre)  « I/h  compost  6n  idilli 
alia  Teoerito  »  :  «  Compose  un  idil- 
lio alia  Teoerito  ».  (Dagli  altri  per 
affettazione  di  felicity  o  di  sem- 
plioitk>)  Ik  Bisogna  vedhi  qui  duu 
spositt !  I/h  6n  vero  idilh  »  :  «  Bi- 
sogna vederli  ^uei  due  sposi.  Gli 
6  un  vero  idillio  ». 

Idiota  (P.  N.),  Idiota.  « ^  me 
par  6n  vero  idiota  »  :  «  Mi  sembra 
un  vero  idiota  ». 

Idol,  Idolo.  (Da  gente  colta  in 
senso  retto)  /  Chines  adoren  an- 
camd  i  sd  tdoi:  I  Chinesi  adora- 
no  anoora  gli  idoli.  (Dagli  altri  in 
senso  di  persona  amata  all'ecces- 
so)  «  Quella  tosttta  Vh  el  sd  idol » : 
«  QueUa  ragazzina  h  il  suo  idolo  ». 
I  (Malattia  di  cavalli)  Vivolo. 


trofobo.    On 


—  Idolatrla  (P.  N.).  Idem. 
Idrofob  (P.  N.),   Id 

can  idrofob  (Aff.  Vedi  ^Rabbiaa): 
Un  cane  arrabbiato,  (Di  persona) 
Idrofobo. 

—  Idrofobia,  Idrofobia. 
Idropecb  e  Intropech  (Volg.  id.), 

Vedi  Idropieh, 

Idropleb,  Idropioo  (Aifetto  da 
idropej. 

—  loropisla,  Idrope. 

I^xma,  Jena.  « Quella  m^amma 
Vh  6n'  ienna  »  :  «  Quella  madre  h 
ima  iena». 

lesus,  Gesti.  Senza  podh  di  6n 
lesus:  Tosto  cosi!  o  Senza  aver 
tempo  di  dire  Gesti. 

Igna  (D.  Sp.).  Vedi  Ghigna. 

Ignorant,  Ignorante.  Ignorant 
e6m>e  6na  gabba :  Ignorante  come 
un  ciuco.  I^d  Vigiwrant  o  de  min- 
eidn  per  n6  pagd  dassi :  Far  il 
gnorn  per  non  pagar  gabella. 

—  Ignorant^ll,  Ignorantello.  J 
(Modo  basso  e  furbesco   a  deei- 


IGN 


—  312  — 


IMA 


gnare  colui  che  deve  esser  pelato), 
Colombo,  Tordo.  (Pr.)  Gh*h  nissun 
che  g'abbia  pussee  presdmidn  d'on 
ignorant  e  asen :  Nessuno  piii  pre- 
Buntuoso  di  un  asino  ignorante. 

—  Ignorantisia  (Basso)  (Igno- 
ranza  mista  a  buaggine),  Igno- 
rantaggine. 

—  Igxiorant6iL ,  Ignorantone- 
taocio. 

Ignoranza ,  Ignoranza.  Igno- 
ramagrassa:  Ci'assa  ignoranza. 
(Pr.)  £a  suphrhia  di  volt  Vh  tdsa 
de  la  ignoranza :  Talvolta  la  su- 
perbia  dipende  o  h  figlia  dell'igno- 
ranza.  Zia  ignoranza  la  ghe  fd,  i 
corni  alia  resdn  :  Idem.  (M.  d.  d.) 
«  Conflssi  la  mia  ignoranza » : 
«  ConfesBO  la  mia  —  ». 

Igrometer(  Volg.)  Vedi  Igromeiro, 

Igrometro  (Strum,  per  misurare 
la  umidit^  atmosfer.),  Igrometro. 

Ih  I  (Voce  di  chi  eoeita  equini 
a  andar  piii  lesti),  Ihl  (Esclama- 
zione  ironica) «  /A,  ch^  suphrhia!^: 
« lb  che  superbia !  » 

Ihan  ihan  (Onomat.  del  raglio 
asinino)  Idem. 

Illegal,  Illegale.  «  Quest  V  h  6n 
att  illegal  >» :  <<  Questo  h  un  atto 
illegale  ». 

Illumlnazi6n ,  lUuminazione. 
(Ordinaria)  Illumination  a  oli,  a 
gas,  a  lus  elettrica,  (Ne'  teatri)  a 
giorno:  lUuminazione  a  olio,  a 
gas,  a  luce  elettrica,  a  giorno. 
{Straord.)Luminaria. «  Per  a  festa 
del  Statutt  han  faa  6na  gran  illu- 
minazion  »  :  «  Per  la  festa  deUo 
Statute  han  fatta  una  gran  lumi- 
naria  ».  (Spreco  di  luce)  «  Ma  cos- 
St  I'e  ineoRu  tutta  sta  illumination? 
Sm,orza  6n  eiar  »  :  «  Che  cos '6  og- 
gi  codesta  luminaria?  Spegni  un 
lume  ». 

IlUBidn  (Inganno  della  speran- 
za),  lUusione.  «  Oo  perduu  tutt  i 
me  illusion  »:  «  Ho  perduto  tutte 
le  mie  illusioni ». 

—  Ilusorl,  lUusorio.  «  i'  ^  staa 
6n  benefizi  illusori  » :  «  Fu  un  be- 
neficio  lUusorio  ». 

— nuBorlament,  lUusoriamente. 

Ixnagen  (Volg.).  Vedi  Imagin. 

Imagln,  Imagine.  (Sense  pro- 
prio)  «  G'  00  semper  denanz  ai 
occ  V  imagin  de  la  povera  7nam,~ 
m,a  » :  «  Ho  sempre  presente  I'ima- 
gine  della  povera  mamma  ».  (Fi- 
gura  sacra)  Vedi  Maistaa, 


Imancabel  (Volg.).  Vedi  Im- 
TnaneaMl. 

Ix]ibacliett&  (T.  da  zoocolal).  Far 
le  filze  de'  zocooli. 

Ijnbaccacca-uccaa-uccass,  Im- 
bacouccare.  «  L'era  tutt  ifnbaeeiie- 
ca^a  in  la  pellizza  » :  «  Era  inibac~ 
cuccato  nella  pelliccia  ». 

Ixnbagaggia-aggiaa,  Carioar  di 
bagagli. 

Imballli-allaa-allass,  Imballa- 
re.  «  L'h  adree  a  imbaJld  la  seda  »: 
«  Sta  imbaUando  la  seta  ».  (Spe- 
dire)  ImbaUit  via:  Imballare.  «  ^- 
nxtVment  Voo  imbcUlaa  al  sd  de- 
stin  » :  «  Finalmente  I'ho  imballa- 
to  e  I'ho  spedito  al  suo  destino  ». 
(Al  bigliardo)  <  Sdnt  imballaa  > : 
«  Sono  impallato  ».  (Di  vino)  «  1}'^ 
giit  imballaa  » :  «  £:  gik>  fradioio  ». 

Ixnballaddr,  Legatore.  Aw  e 
stacchMt  de  imbalGdor:  Assioelle 
e  chiodini  da  imballatore. 

—  Ixnballagg  e  Imballadnra, 
Imballaggio,  Invoglio.  (AI  bigliar- 
do) Im{>allatura.  Tant  de  Hla  e 
tant  de  imbaMagg :  Tanto  per  tela 
e  tanto  d' imballaggio. 

Imbalonli-ordil,Sbalordire^  Im- 
balordire.  «  Te  m,e  imbalordti  co- 
me 6n  asen  »:  «  M'hai  fatto  il  cajK) 
come  un  oestone  ». 

—  Imbalordiment,  Imbalordi- 
mento,  Stordimento. 

Imbalsam^  -  samaa ,  Imbalsa- 
mare.  Cavour  Vdn  imibalsamaa : 
Cavurre  fu  imbalsamato. 

—  Imbalsamaddr,  Imbalsama- 
tore. 

Imbarazz,  Imbarazzo.  Imbaraez 
de  stbmegh:  Imbarazzo  di  stoma- 
co.  «  Te  me  miss  in  d'6n  im^bor- 
razz  seri  » :  «  Tu  mi  hai  messo  in 
un  serio  imbarazzo  ». 

Imbarazzd.-azzaa-azza88 ,  Im- 
barazzare.  «  Te  me  imbarazsel  la 
stanza  con  qui  td  liber  » :  «  Tu  mi 
imbarazzi  la  stanza  con  oodesti 
tuoi  libri  ».  «  I/h  restaa  ft  imba- 
razzaa  eh'el  saveva  pit  eosse  dl » : 
«  Restd  li  cosi  interdetto  che  non 
seppe  rispondere  ». 

imbarbaj&-aja88  (non  comune), 
Abbarbagliare.  Imbarbajck  la  vv- 
sta:  Abbarbagliare  la  vista. 

Imbarck  -  arcaa  -  arcass.  «  J  n 
m^inga  poduu  imbarcass  a  Genota 
per  el  cattiv  temp  )»:  «  Non  hanno 
potuto  imbarcarsi  a  Geneva  pel 
cattivo   tempo  )».   a  Fitvalment  oo 


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—  313  — 


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poduu  imbarcall  via  »  :  «  Final- 
mente  ho  jpotuto  imbarcarlo  o  le- 
varmelo  di  torno  >.  (Fig.)  Bisbgna 
guarddb  hen  primma  de  imbarcaas 
eSfU  6na  donna:  Bisosna  pensarci 
due  volte  prima  di  imDaroarsi  oon 
nnA  donna.  Imbarcass  senea  bi- 
seoU:  Imbarcarsi  senza  bisootto. 

Imbarch,  Imbaroo.  «  Oo  aasi- 
8tii  a  V  imharch  de  tutta  la  catta- 
brega  » :  «  Ho  assistito  all'imbaroo 
di  tatta  la  compagnia  ».  «  Ldt  al- 
Vimbareh  oo  trovaa  Vamis  seire- 
sa»:  «  L^  all'lmbareo  ho  troTato 
Vamico  Ci]iegia». 

Imbassada,  Imbasciata.  Portia 
Vimbassada:  Pottar  la  imbascia- 
ta. <  Oo  pit  savuu  n^  ncBuva  n^ 
imbassftda  » :  «  Idem  ».  L'ifnhaa- 
sada  del  Maroeeh:  L'Ambasoiata 
del  Marocco. 

—  Imbassaddr,  Ambasciatore. 
Vedi  AmhaseitUor. 

—  ImbaBsadordll,  Idem. 
Xmbastard^-ardaa-ardaBs,  Im- 

baetardire.  /  ttsen  in  Europa  ae 
imbastarden:  Gli  asini  in  Europa 
tralignano  o  imbastardiscono. 

ImDastl-astii,  Imbastlre.  Imba- 
stt  9ii:  Imbastir  alia  meglio. 

—  Imbastldtira ,  Imbastitura. 
«  O'oo  faa  r  imbastidura  del  ve- 
sUi  » :  «  Ho  fatta  la  imbastitura 
del  vestito  ». 

Imbatt  (Volg.).  N.  ir,:L'itnbaU 
de  poeeh  o dell  adree:  Vedi  Batt. 

ImbatteB  -  attau ,  Imbattersi. 
«  Jer  me  8&nt  imbattuu  in..,»:n  le- 
ri  mi  sono  imbattuto  in... »«  Quelr- 
la  t6»a  la  ^h  imbeiiluda  ben.  8b 
jnari  I'h  6n  brav  omm  » :  «  Quella 
figliola  s'^  abbattuta  bene.  Suo 
marito  h  un  brav'omo  y>.  (M.  d.  d.) 
Im  mal  maridada  e  la  pesg  im- 
battuda:  Malmaritata  e  peggio  riu- 
Bcita. 

ImbeccUl ,  Imbecoille.  «  Te  see 
6n  gran  imheedU  »  :  «  Sei  un  ci- 
trutlo». 

Imbellettfc-ettaa-ettasB,  Imbel- 
lettarsi. 

Imbertonii  -  tooaa  -  tonass  (I  n 
dis.),  Imbertonare  il). 

Ijmblaccli-accaa,  Imbiaccare. 

Imblbl-lbll-iblSB(Sen80  proprio), 
Imbevere.  (Fig.)  «  i'c  imbibii  ae 
eerti  massim  stort » :  «Idem  ».  Las- 
taasimbibi:  Lasoiarsi  abbindolare. 


(i)  Sfgnlfica  Innamorani. 


Xmblndk-lndaa-indass,  Benda- 
re.  «  G'oo  imbindaa  el  coo  » :  «  Gli 
ho  bendato  11  capo».  Cdnt  i  oee 
imMndaa:  A  occni  bendati. 

—  Ixnblndadura,  Bendatura. 

—  Imbindozzli-zaa,  Bendar  alia 
meglio. 

ImbiTOld.-olaa,  Incavigliare. 

Ixnboccli-occaa-occasB ,  Imboo- 
caro.  Imhoech  i  puvidn:  Impip- 
piare  i  piecioni.  Imboccd  la  ear- 
oonera:  Rattizzar  il  fuoco  nella 
oarbonaja.  (Fig.)  Imboccd,  6n  testi- 
moni:  Indettare  un  testimonio.  | 
(Entrar  in  luogo  stretto)  «  Oo  im- 
boceoM  el  portell » : «  Ho  imboccato 
lo  sportello  ».  Imboccd  i  dent  di 
rcRtuU:  Ingranare  o  imboocar  i 
denti  d'una  ruota  da  maochina. 

—  Imboccadura  (Parte  del  mor- 
so),  Imboocatura.  (Foce  di  fiumi) 
Bocca.  (T.  music.)  Imboccatura. 
( Appetixo) «  El  g*h  6na  bonna  im- 
bocat4ura  » : «  Bravo  a  sparecchia- 
re».  (Del  oavallo)  Imboccatura. 

Ixnboetta  (Metter  il  tabacco  ne' 
cartocci),  Incartocciar  tabacco. 

Imbogass  -  ogaa ,  Impastojarsi. 
Imbogaa  de  pagn :  Infagottato. 
«  M  cavall  el  s^h  imbogaa  » : « II  ca- 
vallo  si  h  incapestrato  ». 

—  Imbogada,  Incapestratura. 
Imbojaccd.  -  aocaa ,    Rinzaffare. 

Imhojacch  el  paviment :  Imbozzi- 
marlo. 

—  Ixnbojaccadura,  Rinzaffo. 
Imboni  -  onii  -  oniBS ,  Imbonire. 

aSdnt  reussii  a  imbonill  e  Vhafi- 
nii  a  d\  de  8\>n<i^  Sono  riuscito  ad 
abbonirlo  e  ha  flnito  o  iini  coll'an- 
nuire  o  acoonsentire  ».  I  Imboni  6n 
ierren :  Abbonire  un  terrene. 

Imboraggiii-agglaa  (D .  Fr.),  Le- 
gar  con  novo,  Indorar  la  pitrtura. 
Imboraggih  %  mondeghilli  :  Pana- 
re  le  polpette. 

—  Ixnboraggladura,  Abborrac- 
ciatura  (1),  Panata.  Ghs  taeur  I'im- 
boraggiaaura  per  i  eoieUM :  Per  la 
costoletta  occorre  fargli  (2)  la  pa- 
nata. 

Imbomi-omll,  Bininire.  Carta 
de  imhoml:  Carta  da  brunire. 

—  Imbomlddr,  Brunitojo.  (L'o- 
peraio)  Brunitore. 


(1)  Abborraccialwra^  ^  Invece,  co«a  fatta 
con  negligenza. 

iS;  A  Firenzo  si  osa  da  tail!  qnesto  er- 
rore  di  sintassi. 


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—  314  — 


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—  Imbomldura,  Branitura. 
Imborsk  -  orsaa  -  orsass  (T.  di 

oaocia).  Vedi  Borsa, 

Imb08c&-08caa-OBca88.  Imbosect 
i  eavaler:  Inirasoare  i  baoM  da 
seta.  (Di  le^mij  Imbosch  %  erbidn : 
Coprire  i  piselli. 

—  IxnbOBcada,  Imbosoata.  Bor- 
2d  in  d'6n*  imhoseada :  Cadere  in 
un^mbosoata. 

Imb08clon&  -  onaa ,  Tappare. 
Macchineita  per  imhosdond,  %  hot- 
thlli :  Maoohmetta  per  tappar  bot- 
tiglie.  Imboseionaa  e  incatramaa : 
Tappate  e  incatramate. 

Imbosm^,  Imbozzimare  (Dar  la 
bozzima  airordito  delle  tele). 

—  Ixnbosmadura,  Imbozzimatu- 
tura. 

Ixnbottaa.  N.  fr. :  Tassa  deU'im- 
bottaa  (K.  St.):  Imposta  o  Tassa 
dell'  im  Dottato. 

Ix]ibotti-ottli-otti88,  Imbottire. 
« I/dfaa  imboiti  el  canaph  »:  «  Ha 
fatto  imbottire  il  canap^  ».  Pari 
imboUii:  Infagottato  neirabito. 

—  Imbottldor  (Stnimento),  Im- 
bottitoio.  (Artefice)  Imbottiiore. 

Imbottigllii-gllaa,  Iniiascare  e 
Imbottigliare. 

Imbbzzarassen,  Inflschiarsene. 
«  Me  imbozzeri  de  lit  e  de  chi  fh 
per  lityn  m  M'infischio  di  lui  e  di 
Tutti  i  dottori ». 

Imbraga-agaa-agass,  Imbraca- 
re.  Imbragd  i  pUi :  Calzare  i  polli. 
Imhragh  6n  pes  per  tirall  sU :  Im- 
bracare  un  oggetto  pesante  per 
innalzarlo. 

Imbragbettii-ettaa  (T.  di  legat. 
di  libri),  Imbraohettare.  « mao- 
gnard  tmbraahettd  i  pagin  8trar- 
scitia  »:  «  Sara  neoessario  imbra- 
ohettare le  pagine  guaste  ». 

Imbrazz&  (TT  di  carrozzai).  /m- 
brazzd  6n  hast,  6na  sUla:  Coprir- 
lo  di  canovaccio. 

ImbrazzaljCordone  ombelicato), 
Tralcio  del  bellico. 

Imbrlli-iaa.  Imbrigliare.  Imbrid, 
el  eavall:  Imbrigliano. 

Imbrlaga  -  agaa  -  aga88  (Volg.). 
Vedi  Ineioeehl.  N.  Pr. :  Imbrna^ 
gass  a  V  osteria  del  p6zz:  Bere 
molta  acqua.  (Pop.)  «  El  m'dt  im- 
briagada  de  parotinn  dolz  » :  «  Mi 
imbriao6  di  dolci  parolette  ». 

—  Imbriagh  (Volg.).  Vedi  Cidcch, 
■N.fr.: «  Sett  imbriagh  o  sUt  eidcchf  »: 
«  Ma  che  ti  gira?  » 


Imbrocck  -  ocoaa  -  occasa,  Im^ 
brocoare.  Imbroccii  in  del  sh^: 
Imbroocare.  (Fig.)  « N6  ne  tm- 
broeea  vunna  » :  «  Non  ne  imbroo- 
oa  una  o  non  ne  azzeoca  una».  | 
Imhroeeh  ifasceu:  Infraaoar  i  fi^ 
gioli.  I  (Calar  di  uccelli  Bui  rami 
intorno  al  paretaio)  Posarsi. 

ImbrodaBS ,  Imbrodarsi.  (Pr.) 
Chi  se  loda  se  imbroda:  Obi  ai  lo- 
da  si  imbroda. 

—  Imbrodola88 ,  Imbrodolarsl 
«  M  s'h  lutt  imhrodoUui  la  vesHn- 
na  »:  «  S'^  tutto  imbrodolato  ». 

IxnbroJMaa-Ja88,  Imbrogliare. 
«  El  m'ha  imbrojua  o  el  m'na  faa 
«ii  » :  «  M'  ha  imbrogliato  ».  Im- 
hroja  l'(ucia  del  rejf :  Arraffare 
la  matassa.  (Tanto  in  senso  pro- 
prio  ohe  figurato)  «  Vui  tninga 
tmbroiamm  m  std  pastee  » :  «  Noa 
mi  YOglio  imbrogliare  in  oodesto 
pasticcio  ».  « ^  quel  p6nto  R  me 
sdnl  imbraiaa  e  oo  pdauu  pu  a*i- 
ddk  innam » :  «  A  <^uel  punto  mi 
confusi  e  non  seppi  piii  prosegui- 
re  ».  (Dei  puloim)  Imbrnjass  %  pi 
in  la  stoppa:  Calzarsi. 

— Imbrojadnra,  Imbroglio. «  La 
me  par  dn'imhroiadura  betla  e  bon^ 
na*:  «  E'  mi  pare  un  famoso  im- 
broglio codesTO  ». 

—  ImbroJadW,  Confusetto. 

—  Imbrojamestee,  Guastame- 
stieri. 

Imbroiattk ,  Imbrogliare.  «  El 
fh  el  mestee  de  imbroiatlii  sit  i  po- 
ver  merli  ehe  ghe  cdipita  sott*: 
« Di  mestiere  non  fa  altro  ohe 
imbrogliare  i  poyeri  merli  ohe  gli 
capitano  sotto  ». 

—  Imbrojdn,  Imbroglione.  «  L'h 
6n  famoso  —  »:  «  £  un  tniooone 
famoso  ». 

Imbrugaaa-ngaa,  Sooiarsi.  «  Me 
s6nt  imbrugaa  » :  «  Mi  sono  sco-     , 
jato )».  I 

—  Imbnigadnra  (Esooriazione 
di  pelle),  Sbucciatura. 

ImbU8Ber&  (Volg.).  Vedi  Imbus- 
solh:  Imbossolare. 

Imbuzk  (disus.),  Imbuzzire  (1). 

Immagen  ( Volg. ).  Vedi  Jro- 
m^gin. 

(1)  Abbiamo  messa  la  parola  mflaneM 
imbuzd  quantanqne  in  disoso,  perohe  ei 
si  presentb  la  corrispondente  per  snono  In 
toscano.  Ma  irribuzd  voleva  dire  Inveleni- 
re  J  mentre  Imbuzzire  stii  per  imbron- 
ciare. 


IMM 


-315- 


IMM 


Immagln,  Imagine.  Vedi  Mai- 
staa, 

— -  Ixnmaglxiabil,  Immaginabile. 
«  Te  gh'ee  tutt  el  temp  possibil  e 
imas[inabil »:  «  Hai  totto  il  tempo 
possibile  e  immagiaabile  ». 

—  Ixnmaginazion,  Imaginazio- 
ne.  «  Jj'h  6n  romamer  pien  de  im- 
maginaeion  »:  «  £  un  romanziere 
di  molta  fantasia  ». 

Immafi^k-inaa-inass,  Immagi- 
nare.  «  IJl  se  s'era  immctgincM  che 
ttUH  Vodifuaen  »:  « Idem  ».  «  Viag- 
gi  nd  pereh^  me  imagini  tutt  quell 
che  veaaria  » :  «  Non  viaggio  per- 
ch^ m'immagino  tutto  cio  cbe  po- 
trei  vedere  ».  « I/dt  imagitiaa  ona 
ntaeehina  de  sd  ghnni  > :  «  ImaginS 
una  maochina  di  suo  genio  ».  «  Ghi 
«d  eoss'el  se  imagina  de  ciappii » : 
«  CM  sh  ohe  oosa  si  imagina  di 
pigliare  ».  (M.  d.  d.)  «  Oh'  el  se 
tmaginaf  »:  «  S'imagmi  o  Padro- 
ne! »  <  HI  pd  ben  imagituus*: 
«  Ma  certamente  ». 
«> —  Imaginari,  Immaginario. 
«  Questi  in  tutt  paur  imciginari »: 
«  Le  son  tutte  nsime  ». 

Immagonasa-onaa  o  Fa  el  caz- 
zuau  (1),  Fare  il  labbro  (2),  Far 
greppino  (Pist.).  Vedi  Gaazuu, 

—  immagonent  come  Immago- 
naa.  Vedi  Cctzzuu, 

Immanegk-negaa ,  Mettere  il 
manico.  « Quel  sigurin  hisogna 
immanegaU  » :  «  A  quella  scure 
bisogna  mettere  il  manico  ». 

ImmaU-attil,  Ammattire.  (Sense 
proprio)  jPr.)  Chi  inveggisa  immat- 
tigs:  Chi  mvecchia  impazza.  (Tras- 
lato)  «  Oo  immattii  tre  6r  a  eer- 
e^  quel  liber  »  :  «  Ho  impazzato  tre 
ore  a  oercare  quel  libro  ».  «  /m* 
mattiss  nd  per  mi»  :  «  Non  ti  stor 
a  impazzare  per  me  ».  Fd  immattl : 
Molestare. 

Immattlxiient,  Immattimento , 
Impazzamento . 

Tirnnank-mawaa.  Ammazzola- 

re.  Immazzd  i  mattei  de  la  seda : 

Ammazzolar  le  faldelle  deUa  seta. 

Immedii-edaa,  Accatastare.  im- 


(i)  Lo  si  dice  specialmente  de'  bambini 
ed  e  quel  far  greppo  della  bocca  prima  di 
scoppiar  a  piansere. 

{i}  Fare  il  laBbro  non  dice  tutto :  E  di 
persona  ohe  vuole  mostrare  il  suo  displa- 
oere;  mentre  el  magdn  viene  d*improvvi- 
80,  e  contro  volonta> 


medit  la  legna  in  qttadraa:  Atto^ 
rare  la  legna. 

Immediatament ,  Immediata- 
mente  o  Issofatto. 

Immenso  (1),  Immense.  «  Ul  a'd 
avuu  6n  success  immenso  »  :  «  £b- 
be  un  grandissimo  successo  ».  Jw- 
m,ensa  diffusidn :  Gran  diffnsione. 

—  ImmeiiBitaa  ,  Immensity. 
«  L'd  faa  dn'immrensitaa  de  spro- 
posit  in  s6a  vitta »  :  «  Fece  una 
immensity,  eoc. ». 

Immettere  (Colto),  Immettere. 
«  St6  ttU>o  che  I'immett  Vaequa  in 
del  tdmbin  »  :  «  Questo  sifone  im- 
mette  Paoqua  nella  fogna». 

ImmlgrazldD  (P.  N.),  Immigra- 
zione.  L'im,migraeion  in  Milan  Vh 
contin6a  (civ.):  L'immigrazionein 
Milano  h  oontinua. 

Imminent  (P.  N.),  Imminente. 
^L'^  imminent  la  s6a  nominayn 
«La  sua  nomina  6  imminente  ». 

Immobel  (Volg.).  Vedi  Immobil. 

ImmobU  (Oolto),  Immobile.  Ibe- 
ni  m,obil  e  i  beni  immobil:  Idem. 
« L'h  restaa  h  im,mobil  edme  6na 
statda )» :  «  Bestb  immobile  come 
statua  ». 

Immoccaas  (D.  Fr.),  Bidersi. 
«  Mi  me  ne  immocchi  de  lit  e  de 
ehi  fd  per  Zu  »  :  « lo  mi  iniisobio 
di  lui  e  di  chi  f2i  per  lai». 

Immondlzzl,  Immondezze.  Ad^s 
el  teater  deprosa  V  h  pien  de  im^ 
mondizzi :  H  teatro  di  prosa  og- 
gidi  h  pieno  di  immondezze. 

Immorbii-orbaa-orbass,  Am- 
morbare. 

Immortal  (Golto),  Immortale. 

—  ImmortaUi-alaa-alass,  Idem. 
Immostii  -  ostaa ,    Ammostare , 

Avvinare. 

Imm6trlass-trlaa.  Imbronciarsi. 
« Perch^  te  stilt  It  eosi  im,m6- 
tria^f  » :  «Peroh^  te  ne  stai  cosi 
ingrugnato  ? » 

TmmnlasB-mmnlaa,  Incaponir- 
si.  <t^L*d,  eominciaa  a  immulass  e 
n6  gh'h  staa  pit  verso  »  :  «  Comin- 
ci6  a  intestarsi  e  non  c'^  stato 
oaso  ».  ifiUl  8*  h  immulaa  a  soste- 
gn\  ehe„, »  :  «  Si  ostinb  a  sostene- 
re  cbe... » 

Immurk-uraa,  Murare. 


(1)  Una  delle  Sparole ,  come  splendid^ 
iperbolicamente  eatrate  neiraso  della  gen- 
te  civile  a  proposito  e  a  sproposlto. 


IMM 


-316  — 


IMP 


Immusonass-anaa.  Imbroncia- 
re,  Immusire.  Vedi  Immdtriass. 

Impaccii  o  Impacchettii-etaa, 
Involtare,  Impacoare  e  Impao- 
cbettare.  || «  J/an  impacefiettaa  sta- 
nott »  :  «  Li'  hanno  arrestato  questa 
notte  ». 

ImpadronisB-onii,  Impadronir- 
si.  «  HI  s'h  impadronii  lu  del  mh 
fondo  » :  «  S'fe  impadronito  del  mio 
podere  ».  Ad>h8  che  me  sdnt  impor- 
aronii  della  materia,  podaroo..,>n 
« Ora  che  mi  sono  impadroaito 
bene  della  materia  potro...  » 

Impagabll,  Impagabile.  (Iron.) 
«  Oar  el  mh  giovinett,  te  see  impa- 
gctbil »  :  «  Caro  il  mio  giovinetto 
tu  seMmpagabile  ». 

Impagassen  (Rifarsi  d'un  dan- 
no),  Rivalersi.  «  Jfc  sdnt  impagaa 
a  mi»u,ra  de  mo7*nee  »  :  «  Mi  ri- 
yalsi  ad  U8ura». 

Impasrln^  (T.  di  tipografi),  Im- 
paginare. 

—  Impasrlnadura,  Impaginatu- 
ra  del  giornale. 

Impa^ottass  (Coprirsi  di  abi- 
ti),  Rinfagottarsi.  «  M  s'  h  impor- 
gnottaa  sii  eon  duu  gipponin  e  auu 
paltb  vun  desoravia  ae  V  alter  y>: 
«Si  rinfagottb  con  due  farsetti  e 
due  palcTO  uno  sopra  I'altro  ». 

Impajk-ajaa,  Impagliare.  Im- 
pajd  i  fiasch,  i  seagn,  i  plant :  Im- 
pagliare fiaschi,  sedie,  piante. 

—  Impal&-alaa,  Impalare.  (Del- 
le  viti)  « In  marz  oo  faa  im,pald, 
cent  vid  novel  »  :  «  In  marzo  ho 
fatto  palare  cento  viti  novelle». 
{ (Supplizio  turchesco)  «  fj'h  andaa 
in  Turchia,  I'd,  roha^a  e  V  dn  im,- 
palaa  »  :  «  And5  in  Turchia,  rub6 
e  lo  impalarono».  Restd  l\  come 
impalaa:  Rimanere  come  impa- 
lato. 

—  Impaladiira,  Palatura. 
ImpaUidi-idU  (P.  N.  Aff.),  Im- 

pallidire.  Vedi  Smart. 

Impalpabil,  Impalpabile.  Pol- 
verinna  impalpabil:  Polverina im- 
palpabile. 

Impaltk  -  altaa  -  altass ,  Inf an- 
garsi.  ^M  s'^  ImpaltoMfin  al  collyn 
«  S'5  infangato  nno  agli  occhi ». 

Impan^.  Vedi  Imboraggid. 

Impar^-araa,  Imparare. «  Guar- 
da  che  te  foo  imparh  a  sth  al 
mond  »  :  «.  Guarda  che  t'  insegno 
io  ad  arar  dritto  ».  «  G'oo  minga 
bisogn  de  imparct  rfe  <i  »  :  «  Tu  non 


mi  insegni  ».  (Pr.)  Tintdra  iintara 
in  del  falldt  se  impara :  Sbaglian- 
do  s'impara.  8'h  mat  finii  de  im- 
parh :  sion  %'h  mai  stiidiato  abba- 
stanza.  A  la  vhggia  ghe  rinerkts  a 
morXperchh  ne  im,para  mmna  tutt 
i  dk:  Ai  veochi  duole  di  dover 
morire  peroh^  a  star  al  mondo 
s'impara  sempre. 

Imparentass-entaa ,  Imporen- 
tarsi.  «  El  s'l  imparentaa  ednt  i 
nobil »  :  «  S'6  imparentato  coi  no- 
bili  ».  (Pr.)  Ghijtrhst  indentapr^l 
imparenta:  Chi  presto  inette  i 
denti  presto  imparenta. 

Imparl,  Al  pari.  «  Me  ghe  sdnt 
m^s  imparl »  :  «  Mi  portai  al  sno 
fianco  ».  «  Ghe  sdnt  staa  imparl 
dnqu  minutt  e  pasu  sdnt  restaa 
Indree  »  :  «  Gli  stetti  alia  pari  cin- 
que minuti  poi  rimasi  addietro  ». 
(In  senso  morale)  «  Credi  de  pod^ 
sta  im^pari  a  chiunque  in  fait  de 
onestaa  »  :  «  Credo  di  poter  star 
alia  pari  di  chiunque  in  fatto  di 
probitk  ».  «  Ul  sfigura  impari  a 
quhst »  :  «  A  petto  o  a  paragone  di 
codesto  sfigura  ». 

Impassi-asBil,  Appassire.  «  Cdnt 
std  cald  i  ros  impassisen  stibit » : 
«  Con  quest'afa  le  rose  awizzi- 
scono  presto  ».  /  pagn  de  la  htir- 
gada  impassisen:  li  buoato  s'om- 
morbidisce. 

Impasslbil,  Impassibile.  «  />'e 
restaa  Impasslbil »  :  «  Rimase  im- 
passibile ». 

Impast,  Impasto.  (Pittori)  Im- 
ast  de  color:  Impasto  di  oolori. 
Al  morale)  « (^ell'omm  I'h  6n 
impost  de  inindia  e  de  superbia  » : 
«  OueU'  uomo  h  un  impasto  di  in- 
viaia  e  di  superbia  ». 

Impast^-astaa-astass ,  Impa- 
stare.  Impastdt  el  pan,  i  color,  la 
ca/tfinna :  Impastar  11  pane,  1  oo- 
lori, la  caloe.  Impastass  i  man: 
A^pastarsi  le  mani.  Impastit  i  av- 
vts  al  mur :  Idem.  Avegh  la  boeea 
impastada :  Aver  la  bocca  oattiva. 
Vess  impastaa  de  sogn:  Cascar 
dal  sonno.  Impastd,  su  di  baU: 
Sballarle  grosse. 

—  Impastadura ,   Impastatura. 

Impastizzd.  -  izzaa  -  izzass ,  Im- 
piastricciare ,  Intornare.  «  X'a 
im,pastlzzaa  piell  piatt  a  la  bhll  e 
mhi  »  :  « Impiastriccib  quella  pie- 
tanza  alia  meglio  ».  (Nel  giooo) 
Tmpastlzzdt  i  cart:  Vedi  JFwHze, 


t 


IMP 


-  317  — 


IMP 


«  El  m'd  impasiizzaa  su  dna  sto- 
ria,  ehe  oo  capii  tutgott » :  «  Mi  im- 
pastocchib  una  storiella  ohe  non 
ci  lio  capito  im  cavolo  ».  *  M  «'^ 
impastiszaa  in  di  dkbit »  :  «  S'6  in- 
fognato  ». 

Impastizxada,  Impasticciata. 

ImpastocclJi  -  occiaa ,  luiinoo- 
chiare. 

I]npastragn&  -  ugnaa ,  Iiiipia- 
stricciare. 

—  Impaatrugnada  e  Pastru- 
gnada  o  Ixnpastnignament,  Pia- 
striccio,  Impiastricoiamento.  Vedi 
Pastrugiuiaa, 

Impatt&'-ttaa-tass ,  Impattare. 
Inipaitalla  algioRugh:  Impattarla. 
No  podh  nh  vSngela  tU  impattal- 
la:  Con  lui  n^  ci  si  vince  n^  ci 
si  impatta.  «  Me  sdnt  impattcta  de 
tuti  i  dispiash  eh'el  m*a  faa  pas- 
sit:*  K^Mi  Bono  impattato  di  tutti 
i  dispiaceri  sofi'erti  per  causa  8ua». 
(Zoccolai).  Impatta  %  soccor:  In- 
chiodar  il  tomaio  o  le  guiggie  (1) 
sul  fianoo  dello  zoccolo. 

Impazient,  Impaziente.  (Civ.) 
Di  volt  86  gke  da  deirimpastent  a 
deUa  gent  ehe  g'ci  famm :  Talvolta 
si  d^  delllmpaziente  a  della  gente 
ehe  ha  fame.  Vhss.  impazient  de 
avlgh  o  de  savh  dna  rooba:  Idem. 

—  Impazientli-entaa-entass, 
Impazientare.  «  Seusa  se  t'oo  faa 
impaaienta  »  :  «  Perdonami  se  t'ho 
fatio  impazientare  ».  «  Chi  Vh  ehe 
doveva  minga  impaeientasa  a  ved^ 
eerti  ingiti8tisszi  »  :  «  Chi  h  ehe  non 
avrebbe  arrabbiato  a  vedere  certe 
ingiustizie  ».  «  Me  sdnt  tant  impa- 
ssientaaehe  oo  daafoeeura  come  6n 
straseiee  »  :  «  Mi  sono  impazientito 
in  modo  ehe  ho  rotto  le  stoviglie 
o  ehe  ho  sbufl'ato  come  un  toro  ». 

—  Ixnpazienza ,  Impazienza. 
Pien  de  impaziema :  Pieno  di  im- 
pazienza. 

Impedl-edllp  Impedire.  Impedt 
el  joass:  Impedire  il  passaggio. 
Adhs  Vh  impedii:  Ora  h  impedito. 
(Da  un  cesso)  «  I/e  impeaii !  »  : 
«  E  impedito !  » (Di  donna  incinta 
si  senie  anche  a  Milano  ^uesta 
frase)  «  V^  impedida  » : «  £  incin- 
ta ». 

—  Impediment,  Impedimcnto. 
«  Podi  nd,  g'oo  6n  impediment »  : 


(1)  8a  qaotte  guiggis  vedi  PatHnna  e 
AUu. 


« Non  posso,  ecc.  »  Impediinent 
al  tnatrim.onni :  Impedimento  di 
matrimonio. 

Impeduzz  (Nelle  volte),  Peduc- 
cio.  La  gente  civile  dice  anche 
Peduzz. 

Impegrn ,  Impegno.  Avegh  6n 
impbgn:  Aver  impegno.  Ciaj^pass 
di  impegn  inuiil:  Prendersi  dei 
sopraccapi.  JRobba  de  impegn : 
Cose  impegnose.  «  G^oo  di  impegn 
per  la  fin  del  mes  ehe  me  dan  far- 
stidi  »  :  «  Ho  degli  impegni  per 
line  mese  ehe  mi  danno  molestia  ». 
Senza  impegn:  Senza  impegno. 
Tosuss  V impegn  de  fit:  Pigharsi 
r  impegno  o  rassunto  di  fare.  | 
«  Jj'h  andaa  a  quel  post  a  furia 
de  impegn  »  :  «  And6  a  quel  posto 
a  furia  di  protezioni ».  «  L^^  6n 
oinm,  ehe  g^a  fi6r  de  impegn  »  : 
«  £}  un  omo  one  ha  fior  di  rela- 
zioni  in  alto  ».  j  «  L'a  faa  impegn 
o  impegndn  a  fho  a  at » :  «  Eboe 
di  grazia  o  non  gU  parve  vero  di 
poter  fare  o  dii-e  ». 

—  Impegnk-ef^aa-egrnasB,  Im- 
pegnare.  ^  Jj'd  impegnoM  anca  la 
camisa  » : « Impegnb  perfino  la  ca- 
micia  ».  | «  Me  impegni  mi  de  m^t- 
tet  a  post »  :  «  Ml  impegno  io  di 
metterti  a  posto  ».  |  (Balli)  «  Oo 
impegnaa  el  valzer  e&n.  la  pdpola 
X* :  «Ho  impegnato  il  valtzer  col- 
la  signorina  X». 

Impegnatarl.  Vedi  Pegnatari. 

ImpelUzzk-izzaa,  Impiallaccia- 
re.  m  L'ede  phscia  ma  tutt  impel- 
lizzaa  de  mogheny* : « fi  di  pino  tut- 
to  impiallaociato  di  mogano  ».  | 
(Coperto  di  pelliccia) « Impellizzaa 
come  6n  JRusso  »  :  «  Impellicciato 
come  un  Russo  >». 

—  Impellizzadura,  Impiallaccia- 
tura. «  Cdl  tropp  cald  attacch  a  la 
stua  gh'l  saltaa  via  6n  tocchhll  de 
impetlizzadura  » : « Idem  ». 

unpennada,  Impennata. «  HI  ca- 
vail  el  m*h  faa  dnHmpennada  tan- 
to  hirhonna  ehe  quasi  qutisi  o  squas 
sqyus  el  me  hutlava  fceura  de  shlr- 
/«  » : «  n  cavallo  mi  fece  un'impen- 
nata  cosl  barbina  ehe  quasi  o  per 

foco  non  mi  sbalzava  di  sella  ».  | 
mpannata.  «  Jj'd  rott  el  veder  de 
Viinpennada  » :  «  Spezzb  il  vetro  o 
la  lastra  delPimpannata ».  |  (Soh. 
degli  occhiali) «  m  porta  I'lmpen- 
ncMa  » : «  Porta  le  barello  ». 
— bnpeimasB-eimaa,  Impennar 


IMP 


—  818  — 


IMP 


Bi.  It  I/h  6na  honna  hestia  ma  la 
g*d,  el  vizi  dent  per  dent  de  impen- 
nass  » : «  £!  un  buon  cavallo  ma  ha 
il  difetto  di  impennarsi  di  quando 
in  quando  ».  |  (Di  persona)  «  A 
fagh  6n  rimareh  el  se  itnpenna 
aubit » : «  A  movergli  una  osserva- 
zione  subito  si  inalbera  o  anehe 
Bi  impenna  ». 

Imperativjmperativo.  (Gramm. ) 
L'imperatxv  de  «  mceuves  >Vh«.mceu- 
vet  > :  LJimperativo  di «  muoversi » 
fe  «  mbviti  ».  I  C6nt  6n  fd,  imperor- 
tiv:  Con  tono  imperativo. 

Iinperat6r,  Imperatore.  I/im- 
perator  de  la  Chmna:  LMmpera- 
tore  della  China. «  El  g^d.  6na  fae- 
cia  de  imperator  »  :  «  Ha  un  vise 
da  imperatore  ».  Finna  al  i87i  in 
Francia  gh^h  staa  dn'imperatriz : 
Fino  al  1871  in  Francia  vi  fu 
un'imperatrice. 

Imperfetto,  Imperfetto.  (Modo 
del  verbo)  imperfett:  Imyjerfet- 
to.  I  Lassa  imperfett :  Lasciare  in 
asso.  I  (Matematioa)  Numer  tm- 
perfett:  Numero  imperfetto. 

—  Imperfezldn ,  Impertezione. 
« In  8t6  volumm  gh'h  6na  imper- 
fezion  »  :  « In  questo  tomo  o'fe  una 
imperf ezione  ».  |  «  La  g*h  6n*  imr- 
perfeeion  in  la  golla  ma  Vh  bella  » : 
«  Ha  quel  difetto  nella  gola  ma  in 
eomplesso  h  bella  ». 


periale.  |  (Di  gioco)  «  G*oo  in  man 
V imperial  de  spad »  (minchiate) : 
«  Ho  re,  donna,  cavalio  e  iante  di 
spader.   I  Acqtta   imperial;    Ac- 

?ua    imperiale.    Carta    imperial: 
larta  imperiale. 

—  Ixnperialln  e  Imperlaldn 
(Dim.  in  vari  sensi),  Imperialino, 
Arcim  periale. 

—  Impero,  Inapero. 
Ixnpermeabil(P.N.  ),Impermeabi- 

le.  On  pdnc  im,permecd>il:  Un  man- 


guari 
quando  piove  portano  1'  — . 

Impertlnenza ,  Impertinenza. 
«  Fl  g'd,  ditt  su  6n  sacch  de  imper- 
^in«n2r»  :  «  Gli  disse  un  monte  di 
impertinenze  ».  ( Sconvenienza ) 
«  2/'^  6na  bhlla  impertinenza  anea 
quella  devegnl  a  rugd,  in  di  mh 
eart »  j  «  E  una  bella  impertinen- 


za quella  di  guardare  ne'  miei  fo- 
gli». 

—  Impertinent,  Impertinente. 
«  Vhfaa  Vimpertinentf  hisdqna  ea- 
stigatl » : «  Ha  fatto  I'impertinente, 
bisogna  castigarlo  ». 

—  Impertinent^Uj  Impertinen- 
t6n,  Impertinentuccio,  Grande  im- 
pertinente. 

Impesk-esaa,  Impeciare.  Impe- 
ah  el  spagh':  Impeciare  lo  spago. 
«  Fl  par  impesaa  su  quell  seagn  »: 
4(Pare  inchiodato  bu  quella  se- 
dia  ». «  Sti  camis  in  impesaa  fceura 
de  m,ceudy* :  «  Codeste  camioie  sono 
troppo  iuBaldate  o  hanno  troppa 
Balda  ». 

—  Impesadnra,  Impeoiatura. 
/  Ingles  g'd,n  dn'impesadura  tutta 
s6a  particolar :  Idem. 

ImpeBtii-eBtaa-estass.  Impesta- 
re,  Appestare.  «  La  m,'a  impestaa 
la  stanza  c6nt  el  musch  che  la  ga- 
veva  adoss  » : «  M'  ha  appestato  la 
camera  coir  essenza  di  musoliio 
che  aveva  addo88o».  I  (Sifilide) 
Impestaa  fina  ai  oec:  Impestato 
fino  agli  occhi. 

Impet,  Impeto.  De  primm  im- 
pet  .•  Di  primo  impeto.  NelV impet 
de  la  rabbia:  NelPimpeto  della 
coUera.  On  impet  de  tdss :  Un  no- 
do  di  tosse. 

—  Impetuds,  Impetuoso. 
Impettasclk  -  asciaa  -  asdass, 

Aggravare.  «  G*oo  impettasciaa  ei 
stomegh  »  :  «  Ho  lo  stomaco  iiggra- 
vato  ».  (Per  lordare)  Vedi  Impet- 
tolh. 

ImpettasB-ttaa,  Impettirsi.  (Di- 
fesa  del  cavallo  per  liberarsi  dal- 
la  sogjgezione  del  morso)  <  Fl  me 
morHiel  g'it  el  vizi  de  impettiss  » : 
«I1  mio  morello  ha  il  difetto  di 
incappucciarsi ». 

Impettolk-olaa-olaBB ,  Inzafar- 
dare.  «Fl  g*db  la  camisHta  tutta 
impettolada  de  caeca  »  :  «  Ha  la  ca- 
micina  tutta  inzafardatadi  caeca  ». 
I  (Fig.)  «  L'i  andaa  a  impettolass 
denter  inouella  speculaztdn  sbal- 
lada  »  :  «  E  andato  a  impegolarsi 
in  quella  speculazione  spallata». 
«  Ft  s'h  impettolaa  de  gnoeeh  fin*a 
la  gola  »  :  «  Si  ^  inzeppato  di  gnoe- 
eh i  fino  alia  gola)». 

Impeverk-eraa,  Impepare.  (Di 
polemiche,  libeUi,  eco.)  I/^  salaa 
t  impeveraa:  E  salato  ed  impe- 
pato.  (Al  proprio)  «  Te  Vee  impe- 


IMP 


—  319  — 


IMP 


veraa  trapp  std  bist^eeh  o  8t6  golr- 
lascTt^  I  «Ta  I'hai  troppo  impepata 
oodesta  bist^ooa  o  questo  gol- 
laso  >  (1). 
—  Ixnpeyerada,  Impepata. 
Impl  (In  dis.),  Impire  (Arezzo). 
Vedi  Impienl. 

Impiairaa,  Impiagato.  (Bistiocio 
equivoco)  Impiegato. 

impiant,  Impiaiito.  Implant 
d'  &n*  aeienda  :  Impianto  di  una 
azienda.  —  de  master  o  della  eerit- 
tura  a  partida  doppia  :  Im))OBta- 
tnra  di  un  maetro  o  di  sciittura 
a  partita  doppia.  /  ipea  de  primm 
impiant  o  de  awiament:  Le  spese 
di  piimo  impianto.  JjHmpiant  de 
dna  eii:  Idem. 

—  Impiantaa-ntaa-ntass,  Im- 
piantare.  i^I/it  imviantaa  sii  6n 
eerto  ffiamoU  ehe  el  fd,  danee  ed- 
me  terra*  :  «Ha  impiantato  un 
oerto  negozietto  che  la  quattrini 
a  Ti&late  jt 

nnpiaster,  Impiastro.  nM  Vit 
medieaa  ednt  6n  impiaster  de  aeidn- 
gia  »  : «  Lo  medic6  con  un  empia- 
stro  di  sngna ».  |  «  Te  eee  dn  pa- 
ver impiaster  I »  :  «  Sei  un  impic- 
cione  o  un  bnono  a  nulla  ».  «  S£h- 
nemel  via  queU'impiaster  ehe  mi 
g'oo  de  /a  »  : «  Levamelo  d'  at- 
tomo  quell'impiastro  ch'io  debbo 
lavorare  ». 

—  TrnpiaAtrk-straa-strass,  Im- 
piastricoiare ,  Imbrattare.  «  Me 
s6nt  impuutrcM  tutt  i  man  de  pa^ 
8ta  » :  «  Mi  sono  impiastricoiato  le 
mani  oolla  pasta ».  « A  to  mat- 
tinna  la  ghe  sth  tidree  db  6r  a 
impiastrase  la  faecia  »:  «  La  mat- 
tina  Bta  un  paio  d'ore '  a  impia- 
strarsi  il  viso ».  |  (Pig.)  Impia- 
etrass  in  d'6na  gramma  speeu- 
lazidn:  Entrare  in  un  afifaracoio. 
Impiastrase  de  debit:  Infognarsi. 

—  Impiastrada,  Impiastramen- 
to,  Impiastrata  (in  dis.). 

—  Impiastrdn,  Impiastratore. 
Impico,  Impiccio.  (Aff.)  «  Te  me 

see  de  impiee  o  disturb  pit  ehe  de 
aiutt » :  «  Mi  sei  d'  impiccio  ^iii 
che  di  aiuto  ».  (Debiti)  ic  L^  h  men 
de  impiee  o  fastidi  eh  el  sa  pu  de 
ehe  part  volt€iss  » :  «  £2  pieno  ai  im- 
picci  da  non  sapere  piii  da  che 
parte  farsi ». 


Impicck-lccaa-lccass,  Impicoa- 
re.  Al  temp  che  se  impiecava:  Al 
tempo  delle  impiocagioni.  «  Nanea 
se  me  impiechen  »:  «  Neanche  se 
mi  appiocano  ».  «  Ul  diavdl  che  te 
impiccaf  *:  «Vatti  a  impicoa  ».  | 
Vess  impiceaa  in  del  collhtt:  Es- 
sere  impiccato  nel  solino.  I  Fa^s 
impicedt  in  del  prhszi :  Farsi  tirare 
11  cello.  «  M'h  toceoM  de  fhde  boia 
e  de  impieeaay>:  Vedi  Boia.  Fann 
.di  shtt  impiceaa:  Vedi  Sott'edoss, 
«  Dispicchel »:  «  Strigalo  ». 

—  Implccada  e  unplccadnra, 
Impiccatura.  «  Quell  mercant  el 
m'a  daa  &nafam6sa  impieeada  »: 
«  Quel  mercante  mi  diede  una  fa- 
mosa  strozzatura  ». 

—  Implccadiima  ( Volgariss. ), 
Impiccagione.  «  Ghe  saria  bisdgn 
d'dnpoo  de  impieeadinna  !  >  (volg.): 
«  Una  piccola  impiccatura  non  fa- 
rebbe  male  ». 

Impiegk-egaa-egass ,  Impiega- 
re.  (Partic.)  «  Uan  impiegaa  in 
Voffizzi  del  Demani  » r  «  (jli  die- 
dero  'un  impiego  nel  Demanio  ». 
(Add.)  «  Quanta  gent  al  d\  d*  in- 
e<BU  che  eerca  de  fdt  V  impiegaa*: 
«  Quanta  gente  al  giorno  d'oggi 
oerca  di  fare  Timpiegato  I  »  |  Im- 
piegit  mM  o  ben  el  sd  temp:  Im- 

fiegar  male  o  bene  11  suo  tempo. 
«  jyit  impiegaa  i  sd  danee  al  shtt 
per  cent » :  « Impiegb  il  suo  dena- 
ro  al  sette  per  cento  ». 

—  Impiegad^U,  Impiegatuccio. 
«  L'h  6n  pover  impiegaaell  a  no- 
vanta  lir  al  mes  »: «  fi  un  povero 
impiegatuccio  a  novanta  lire  al 
mese  ». 


(1)  "k  ana  pietanza  iingherec«  !n  Qio  og- 
gldi  fra  noi. 


\m,piegh 

«L'hanno  sbalzato  dall'impiego  ». 
¥.  L'  h  perduu  I*  impiegh  »  :  «  Ha 

Serduto  V  impiego  ».  On  impiegh 
el  LhUa  o  impieghett  o  impiegusc: 
Un  impiegucoio. 

—  Impieffdn,  Impiego  di  impor- 
tanza. «  0*an  daa  on  tmpiegdh  in 
del  ministeri  di  finanz  » : «  GU  han 
dato  un  fior  d'  impiego  nel  mini- 
stero  delle  finnnze». 

Impl6XLl-enii-eni88,  Empire. /m- 
pienl  el  venter:  Empirsi  o  imijin- 
zarsi  ML  ventre  o  il  buzzo.  Impienx 
i  bdtlili  o  i  fiaseh :  Riempir  le  bot- 
tiglie  o  1  flaschi.  Impieni  i  eaJadn: 
Empirai  i  oalzoni  o  Cacarsi  addo»- 


IMP 


—  320  — 


IMP 


BO. «  06nt  el  bdn  prezsi,  el gh*h  reus- 
sii  a  impieni  el  teater  » : «  Tenendo 
basso  il  prezzo  del  biglietto  c'^ 
riuscito  a  rieinpir  il  teatro  ».  Im- 
pieni el  masscRu:  RagjTuagliare  il 
mazzuolo  (mai'tello  da  scalpellino). 

—  Implenida,  Ilimpiuzata.  Dagh 
dna  bonna  impienida:  Corpo  mio 
fatti  oapanna.  - 

Ixnpi6]ita(Volg.).Vedi  Imj^iantH. 

Impietriss-etril,  Impietnre. 

Impil  (in  dis.).  Vedi  Impienii 
sotto  Impieni. 

Impiomb^-ombaa-ombass,  Im- 
piombare.  Impiombd,  i  veder:  Ar- 
mare  i  vetri  deUe  finestre.  H «  Co- 
me Vh  impiombaa  ^uel  pover  pi- 
yell  /  »  :  «  Come  h  imbarazzato  o 
impastoiato  quel  frustino  ». 

—  IxnpiomDadura,  Impiomba- 
tura.  «  Butta  via  6na  volta ,  quelr- 
Vimpiombadura  che  te  gh'ee  adosa  » : 
«  Levati  di  dosso  una  bona  volta 
quella  impiombatm'a  (1)  ». 

Impipassen,  Impiparsi  (2).  «  Mi 
me  ne  impippi  >» : « lo  me  ne  impi- 
po  ».  Impipassen  de  VOlanda:  Im- 
Duscherarsi  di  cbecchessia.  Im^pi- 
passen  di  gri  ( in  dis. ) :  Avere  la 
nebbia  in  tasca. 

Impirottk-rottaa-rottass,  Rim- 
pinzare,  Impippiare  (Arezzo). «  Me 
sonl  impirottaa  de  polenta  o  de 
gnocch,  ecc.  •» : «  Mi  sono  iuzeppato 
o  imbuzzito  di  polenda  o  di  gnoo- 
chi  ^.«.L'e  impirottaa  de  pagn  »  : 
«  E  aft'agottato  ». 

Impistagn^,  Metter  le  pistagne. 
«  2^' ee  impistagnaa  i  calzon  del 
tenent?^',<lcisii  messo  le  pistagne 
ai  calzoni  del  sor  tenente  ? » 

Impiumada.  Vedi  Vacea, 

Impod^gh ,  Averne  colpa.  «;  Mi 
ghe  n'impodi  minga  »:« lo  non  ci  ho 
colpa  ».  Impodhgnen :  Averne  col- 
pa. 

Iinpolizla(In  dis.)  Vedi  ZnctmZtoa. 

Impdlla,  Ampolla.  L'impollade 
Voli:  L'ampolla  o  la  fiala  delFo- 
lio.  (M.  d.  d.)  Fh  vedi  el  diavdl  in 


(1)  A  Firenze  bI  chiaroa  piombone  tin 
omo  tarchiato  e  lento,  e  a  Lucca  on  omo 
che  stk  in  sussiego. 

(2)  Me  n'impipo  a  Firenze  6  quasi  un 
tostantivo  «  La  g*d  on  certo  farin  ,  che  se 
ne  impippart :  «  Gli  ha  unh  manierina  chMo 
me  no  impipo  ron  quante  cen^ha».  «£reti 
duu  giovinottidequiistraffbttent  »  :  «  Era- 
no  due  glovlnotti  oh  Mo  me  ne  1mplpo»> 


Vimpolla:  Far  vedere  il  diavolo 
uell' ampolla.  L'h  6n*  impolla  de 
santa  (7oronna  (Persona  malescia): 
il  uu  canchcro. 

—  Impollin  e  ImpoUetta,  Am- 
pollina.  ()n  impollin  de  oli  de  ri- 
cin :  Un'ampollina  d'olio  di  ricino. 

Impoliticli  (P.  N.) ,  Impolitico. 
(Coltoj  «  L'h  staa  6n  att  impolitieh 
del  minister  J  secdnd  ml » : «  Qaello, 
secondo  me,  fu  un  atto  impoliti- 
co del  ministro  ». 

Impoltisclji  -lUk-  tisciaa  -  tl- 
aciass,  Impoltricciare.  «  Te  Uusaa 
impoUiseih  Id  mifikstra  »  :  « Idem*. 
Im^poltisciass  i  man:  Impiastrio- 
oiai*sele. 

Impomes^-mesaa,  Impomioiare. 
Impomesit  laprHa  litografl4sa:  Ve- 
di I^eia, 

—  Impomead,  Impomioiatore. 
Ixnponn-poat-ones,  Imporre.  A 

vedi  el  Papa  in  pontifieeU  Vimptntn: 
A  veder  11  papa  a  far  11  pontificale 
impone.  in  I/h  6n  omm  che  se  «m- 
ponn  » : « 1^  un  uomo  che  si  impo- 
ne ».  On  omm  che  se  lassa  minga 
— ;  Un  omo  che  non  si  lasoia  im- 
porre. I  (Comandare) «  El  m*di  im- 
post de  parti  subit » : «  M'ha  impo- 
sto  di  partire  immantinenti  ». 

—  Imponent,  Imponente.  ^ria 
o  fd  imponent :  Ana  imponente. 
Li  6n  c6lp  d'occ  imponent:  £  im 
colpo  d'occhio  imponente. 

Impdntabel  (Volg.).  Vedi  Im- 
p6ntabil. 

Impdntabll»  Inappuntabile. 

Impdntass,  Impuntarsi.«jS7/  muU 
el  s'e  impontaa  e  s'i  dovuu...  » : 
« II  mulo  si  impunt5  e  s'  ^  doTu- 
to...  »  Impontass  su  dna  parolUt: 
Impuntarsi  su  una  parola. 

Imp6]itigllaBS ,  Impuntigliarsi. 
«  El  s'i  imponOgliau  m  defsd  er- 
rdr  » : «  Prese  una  oantonata,  e  ci 
si  impunt5  ».  «  X'  ^  impontigluta 
de  passd  ben  i  esamtn  * : «  S'^  im- 
puntigliato  di  far  bene  gli  esami  ». 

Impork-oraa-orass,  Appioppa- 
re.  Imporh  de  la  gran  marocea: 
Appioppare  merce  avariata.  Im- 
j^orcl  di  ball :  Infinooohiare.  Mestii 
imporaa:  Rimaneroi. 

Imports,  Importare.  Vott  e  siu 
quindes  e  ses  vintun  import^men 
auu:  Otto  e  sette  quindici  e  sei 
ventuno  ne  importiamo  due.  | «  Mi 
me  ne  importa  tant!  o  dn  eorfiof  » : 
«  A  me  importa  molto-!  »  «  QueU 


r 


IMP 


—  321 


IMP 


ehe  importa  j^uasee  V  ^  cAe...  »  : 
«  Ci6  cne  piti  importa  si  ^  che... » 
\{^QoTnxD..)Adk88inItalia  se  importa 
men  de  quell  ehe  se  esporta:  A- 
desso  in  Italia  si  importa  meno 
jdi  quello  che  si  esporti. 

—  Important,  Importante.  On 
afiTare,  6na  questidn  important: 
iTn.  affare.  una  questione  impor- 
tante. «  Quhst  Vh  V  important »  : 
«Code8to  h  quello  che  conta». 

— Import,  Importo.  L' import  to- 
tal Vh.  de  einquantases  lira :  L'im- 
porto  o  il  costo  to  tale  h  di  oin- 

auantasei  lire.  (Aritm.)  L' import 
e  vint  Vh  duu  e  de  cent  VI  des : 
L' importo  di  venti  h  due  e  di 
cento  h  dieci. 

Importazidn  (P.  N.),  Importa- 
zione.  1/ importazion  in  Italia  Vh 
inferior  a  VesportaziiSnf:  L'impor- 
ta2done  in  Italia  h  inferiore  aUa 
esportazione? 

importanza,  Importanza.  Doss 
de  Vimportama:  Far  il  cacasodo 
o  Far  I'omo  d'importanza.  Aria 
de  —  .*  Idem.  JRoboa  de  poeea  o  de 
nis8una  importanza:  Cose  da  poco 
o  da  nulla.  « I/^  second  V  impor- 
tanza che  se  voeur  daqh  »  :  «  £  se- 
Gondo  rimportanza  cne  gU  si  vuol 
dare  ».  On  searhtt  de  importanza  : 
Un  segreto  di  importanza. 

Importon .  (Aff.  II  popolo  dice 
seeeant,  noios,  de  disturb).  Impor- 
tune. «  Seusa,  ma  in  sto  momrcnt 
te  me  see  importun »  :  «  Scusami 
ma  in  questo  memento  mi  riesci 
importune  ». 

ImposseBBaasHiessaa,  Imposses- 
sarsi.  Impossessas  de  la  m,ateria: 
Impossessarsi  deUa  materia.  «  Se 
t^in  impossessaa  d*6n*isola  in  del 
IHicifiek  »  (civ.) :  «  Si  sono  impos- 
sessati  di  un'  isela  nel  mar  Paci- 
fice». 

ImpoBSibel  (Volg.).  Vedi  Impos- 
sibil. 

Impoasibil,  Impossibile.  «  HI  par 
im^ossibil  ehe  ti,„. »  :  «  Par  impos- 
sibile ohe  tu... »  Fit  V  impoasibil 
per,.. :  Fare  Timpossibile  per... 

—  ImpOBSibilltaa,  Impossibilitlt. 

Iliip08isldxi(  Aff.)  Vedi  TaMa(pop.) 

Imposta.  Imposta.  I/esattdr  di 
impost  o  at  tass :  L'esattore  delle 
imposte.  Per  6n  pezz  se  pdpu  ca- 
regd  de  impost  el  paes:  Per  un 

gezzo  non  si  pub  ^iu  metter  nuove 
nposte  sui  contribuenti. 


Imposts,  Impostare.  «  Te  imr- 
postda  el  aiomal  ?  »  :  «  Hai  messo 
m  posta  il  giomale? »  Impostd  6n 
Ugn,  6n  pouch,  eec. :  Aocaparare 
una   oarrozza.   far  prenotare   un 

{)alco.  ImposMt  i  nUm  :  Appostare 
e  nidiate. 

—  Impostadura  e  Impostazidn, 
Impostatura.  L'ora  dell' impostor- 
dura :  U  era  dell'impostazione.  | 
(Atteggiamento  di  persona  al  bi- 
gliardo)  Impostatura.  ||  (Architett.) 
LHmpostaaura  de  Varch:  La  im- 
postatura deU'  arco.  L*  impostor- 
dura  de  la  vds:  La  impostatura 
deUa  voce. 

Impo8t6r,  Impostore.  Fd.  Vim- 
postor:  Fare  I'impostore.  Va  via 
ehe  te  see  6n  bell  impostor  »  :  «  Va 
via  impostore  ». 

—  ImpoBtordn,  Impostoraccio, 
Biaccone  (Lucca).  «  Oo  mat  conos- 
suu  6n  imposton  pegqior  »  :  «  Non 
bo  mai  oonosoiuto  un  peggior  im- 
postore ». 

--  ImpostorMl,  Ipocritino. 

—  Impoatoraria  (Volg.).  Vedi 
Impostura. 

—  Impostura,  Impostura. «  Ogni 
tanl  el  ddb  fceura  cdnt  6na  quai 
impostura  »  :  «  Ogni  tanto  vien 
fuori  con  qualche  impostura*. 

--  Impoaturik,  Imposturare. «  Ber 
imposturd  V  h  numer  vun  »  :  «  Per 
imposturare  h  l'asso». 

mpotaccUi  -  tacciaa  -  tacciaas', 
(In  dis.),  Vedi  Impiastrd.  Imbrat- 
tare 

Impot^cca  (Volg.).  Vedi  Ipo- 
teca, 

Impozzaaa  (In  dis.)  (Delle  seo- 
chie  cadute  nel  pozzo).  Appozzar- 
si  (1). 

Impregnlt-egxiaa-egiiaaa ,  Im- 
pregnare.  *El  g*d.  impregnaa  la 
serva  e  pcRU  ghe  V  d.  dada  cdme  el 
vent »  ( volg. ) :  «  Gli  ingravidb  la 
serva  e  poi  alz6  il  tacco  ».  H  «  ^ 
m'd,  impregnaa  pdlid  »  :  «  M.i  la- 
8oi5  nelle  peste ».  |  « Imprhgnem, 
minga  la  m  cdnt  i  td  barlafus  »  : 
«Non  impiociarmi  la  oasa  con 
que'tuoi  CTabiocoli». 

Imprend-prondun,  Imprendere 


(1)  Ho  registrato  Vimpozzassj  in  disuso^ 

Serche  H  Magalotti  scrisse  il  eorriipon- 
ente  appoxzarsi^  che  a  Firenze  non  e 
certo  comnne,  ma  da  alcunl  che  parlano 
bene  e  usato. 

01 


IMP 


322  — 


IMP 


(non  comune),  Intraprendere.  «  L'h 
adree  a  imprend  el  mestee  »  :  «  Sta 
imparando  il  mestiere  ». 

—  Imprenditdr.  Imprenditore  dl 
lavori. 

—  Imprendis  (In  dis.)^  Appren- 
dente.  «  i'  ^  impretidi^  m  la  »pe- 
zieria  »  :  «  fi  apprendista  nella  far- 
maoia  ». 

Impresa,  Impresa.  Fit  per  im- 
presa:  Pigliare  in  appalto.  L'im- 

ftresa  della  Seala:  L^mpresa  del 
eatro  alia  Scala.  (Iron.)  Che  hUla 
impresa  /  ;  Che  bella  impresa  I 

—  Impresaxi,  Impresari.  —  del 
dassi  consumm  de  fceura:  Appal- 
tatore  del  dazio  forense.  Impre- 
sari de  teater :  Impresario  tea- 
trale.  <ilEI  par  l*  impresari  del 
frhic  o  delfr^M,^  :  «  Pare  I'amba- 
sciatore  del  freddo». 

Impressa.  Vedi  Pressa, 
Impressidn ,  Impressione.  On 
om,m,  de  prim>ma  impression :  Un 
uomo  di  prima  impressione. 
«  Quell  romanz  el  m^itfaa  6na  gran 
bhlla  im,pressi6n^  :  « Qiiel romanzo 
mi  fece  una  bellissima  impres- 
sione».  (Pr.)  Laprimma  impres- 
sion I'h  on  gran  ehe:  La  prima  im- 
pressione jprevale  sempre.  «  On 
spettacol  ehe  m' d,  faa  on'impres- 
ston  tremenda  »  :  « tJno  spettacolo 
che  mi  lascib  una  terribue  — ». 

—  Impression^-onaa-onaa,  Im- 
pressionare.  «  Quell'  awocatt  V  d, 
tm^pressionaa  moltissim,  i  giurati  »: 
«  Quell'avvocato  impressionb  for- 
temente  i  signori  giurati ».  «  HI 
se  im,pressiona  fa^lm^nt »:  «  E'  si 
lascia  impressionare  facilmente  ». 
«  L'^  im^pressionaa  dai  sd  lettur  e 
el  molla  minga  » :  «  fe  imbevuto 
delle  massime  de'  suoi  libri  e  non 
muta  ». 

Imprestii-Btaa-stasB,  Impresta- 
re.  Impreslh  via :  Dar  in  prestito. 
Imprests  via  la  pUl:  Vedi  Pell. 
(Scnerz.)  «  Imprestem,  6n  poo  del 
td  talent » :  «  Prestami  un  po'  del 
tuo  ingegno  ».  Scus  imprestaa: 
Souse  aocattate.  (Pr.)  Cht  impre- 
sta  phrd  la  vhsta :  Chi  presta  male 
annesta.  Nh  miee,  nh  cavai,  nh  li- 
ber se  im,presten  minga:  Nh  mo- 
fflie,  n^  oavallo,  n^  libri  a  chi  non 
te  ne  cbiede  non  imprestare.  Mend 
pan  im,prestaa:  Rendere  pane  per 
fooaccia.  Zio  o  cusin  im,prestaa: 
Idem. 


Imprestlt,  Imprestito.  DA  o  tceu 
sit  imprestit :  Dare  o  levare  a  mu- 
tuo.  I  «  Guarda  ehe  f  el  doo  im- 

f^resttt  o  in  prestit » :  «  Bada    che 
e  lo  do  a  prestito  ». 
Impretexibel  (Volg.).  Vedi  Jm- 
preteribil. 

Impreterlbil,  Impreteribile. 
(Civ.)  Sta  voltapceu  Vh  propi  im- 
preteribil  »:  «  Questa  volte  poi 
non  si  pu6  difFerirlo  ». 

—  Impreteribilment  (Civ.),  Im- 
preteribilmente. 

Impreyeduu,  Impreveduto. «  On 
accident  impreveduu  al  m' a  tolt 
de...  » :  «  Un  case  impreveduto  mi 
tolse  di...  ».  Spesa  tmpreveduda: 
Spesa  impreveauta. 

Imprimiddr ,  Imprimitore  (in 
dis.),  Mesticatore.  Ul  telar  del 
quaaer  Vh  anmo  da  Vimprimidor: 
La  tela  h  ancora  dal  mesticatoTe. 

—  Imprlmldura,  Imprimitura. 
(in  dis.),  Mestica. 

—  Imprimm-pr^sB;  Imprimere. 
Imprimm  tela  de  pittdr:  Dar  la 
mestica  alle  tele  per  imprimervi. 
H  «  Ml  te  voraria  im,prim,m  nella 
mem^ria,  che*  (Civ.):  «  Ti  vorrei 
imprimere  nella  memoria  che...  » 
«  Come  m'h  restaa  impress  queU 
ghst  che  V  b.  faa  /  » :  «  Come  mi 
restb  impresso  quel  gesto !  » 

Improm^tt-promlss.Impromet- 
tere.  «  A  chi  ghe  ne  da  ea  chi  ghe 
ne  impromett » :  «  A  chi  ne  da  e  a 
chi  ne  promette.  «  El  m,'d,  impro- 
miss  de  »  (volg.):  Vedi  <<  HI  m*  h 
"Drom^ss  y^ 

—  Impromettuda  (Volg.).  Vedi 
Spdsa. 

—  Improntli,  Improntare,  Alle- 
stire.  «  Oo  improntaa  tutt  eoss » 
(Volg.) :  «  Tutto  6  pronto  ».  7m- 
pronta  lafdrma  de  stampa:  Im- 
prontare la  forma  di  stampa.  Im- 
prontd  in  la  cera:  Improntar  nella 
cera. 

—  Imprdnt,  Impronto.  i>A  Z'tm- 
pront:  Dare  o  Fare  Pimpronto. 

Improper!,  Improperio.  Di  a- 
dree  di  improperi :  Caricare  di  im- 
properii.  «  Mi  di  td  improperi  me 
ne  strafdtti  »  (volg.):  «  lo  de*  tuoi 
improperii  me  ne  frego  ». 

ImproYis,  Improvviso.  A  rim^ 
provis:  All'improwiso.  «2y'^  i?«- 

Ignuda  gib  la  sluseia  a  Vim,provi8  »: 
« La  pioggia  venne  all'  improv- 
viso ». 


IMP 


—  323  — 


IMP 


—  ImproTl8&-lBaa .  Iinprovvi- 
sore.  « 1/^  improvisa  6n  disedrs 
sui  moll  » :  «  Improvvisb  un  di- 
Bcorso  di  filo,  bono  assai  ».  «  jB!mm 
improvisaa  dna  flsta  de  ball  ehe 
V  h  durada  jinna  alia  mattina  »  : 
«  Si  improYvisb  una  festicciola  da 
bftllo  cne  dur6  fino  a  mattino  ». 

—  Improyisada,  Inmrovvisa- 
ta  (1).  Fh  &n*improm8aaa:  Giun- 
gere  improviso  o  Fare  un'impro- 
visata  o  Fare  una  sorpresa. 

—  Unprovlsaddr ,  Improwisa- 
tore.  Im  MiUi  Vera  6na  bravis- 
nma  improvisadora :  La  Milli  era 
una  eccellente  improvvisatrice. 

—  ImproYiBament ,  Improwi- 
samente.  «  El  n^h  eapitaa  ai  spall 
improwisament » :  «  Ci  ^  capitato 
alle  Bpalle  improvvisamente  >. 

—  ImproTlBta.  Improvviso. 
«  Ul  m'di  eiaj^paa  ft  a  Vimprovi- 
sta » :  «  Mi  pigli5  a  frullo  o  al- 
rimprowiso  o  anche  all'  improv- 
vista  ». 

Impradent,  Imprudent©.  Parol- 
la,  pass  imprudent:  Parola,  passo 
imprudente.  «  Te  sett  6n  qran  im- 
prudent »  ;  «  Sei  pure  r  impru- 
aente  ». 

-^  Imprudenza ,  Imprudenza. 
On  qiovin  jpien  de  imprudenza: 
Un  giovine  imprudentissimo.  Sba- 
ffliit  per  imprudenza :  Peccare  per 
imprudenza. 

—  Imprudent6n,  Imprudentis- 
aimo. 

—  Trnpugnadura,  Impugnatura. 
L'impugnadura  della  spada,  della 
seiaholay  della  pistolla,  del  revol- 
ver: La  impugnatura  della  spada, 
della  soiabola,  della  pistola,  della 
rivoltella.  L'impugnadura  delVar- 
ehhtt  del  viorin  o  del  violin:  La 
bietta  dsdFarco  del  violino. 

Impnnemancli  (vecohio)  Ad  o- 
gni  mode,  Nondimeno. 

—  Impimemen,  Ad  ogni  modo. 
Imponll,  Impunito.   (Civ.)  « M 

se  I'e  ccnxida  im^punii  per  %  cinq'u 
eavH  »:  «  Se  la  oavb  impunito  per 
miracolo  ». 

—  Imptinltaa,  Impunity.  «  Eo- 
ben  a  m^n  salva  perchh  san  de 
avlgh  Vimpunita4i  » :  «  Kubano  a 
man  salva  siouri  dell'impunit^  ». 


(i)  Improwitata  a  Fir.  lo  si  nsa  spe- 
efalmente  por  feata  o  oonvlto  In  o&ore 
di  ano,  sonza  che  lai  se  Pa^petti. 


Impntaa,  Imputato.  «  86nt  imr- 
putoM  d^avh..,*:  «  Sono  imputato 
di  ay  ere...  >►  (Sost.)  /  proRuv  e  i 
indizi  in  tutt  a  carich  ae  V  impu- 
taa:  Prove  e  indizii  stanno  tutte 
a  carico  delPimputato. 

In,  In.  In  pee,  in  coo,  in  settdn : 
In  piedi,  in  capo,  a  seder  sul  let- 
to.  Std  in  casa:  Star  in  casa. 
«  Stoo  in  di  Pattee  »  (Via) :  «  St5 
nei  Pattari ».  Chi'edizion  in  ottav : 
Un'edizione  in  ottavo.  «  S*  erem 
in  shies  »:  «  Eravamo  in  sedioi  ». 
«  S6nt  in  di  trenta  e  voo  in  di 
trentun  » :  «  Sono  nei  trenta  e  var- 
do  ne'  trentuno  ».  « In  giovin  o, 
in  vhee  la  somMa  a  sda  m.ader  »  : 
«  Arieggia  sua  madre  da  giovine 
o  da  vecchia  ».  Di  in  giesa :  Dir- 
ne  in  chiesa.  «  L*oo  sentii  a  di  in 
del  8peziee>:  «L'ho  udito  nella 
bottega  del  farmacista  ».  «  Faitel 
dh  in  d'6n  poo  de  carta  »:  «  Fat- 
telo  dare  avvolto  in  un  po'  di 
carta  ».  ^  U  h  andck  a  arrolass  in 
di  bersaglier  » :  «  And6  ad  arro- 
larsi  nei  bersaglieri ».  «  Fatt  in 
Zds » :  «  Scostati  ».  (Civ.)  «  Fl  viveva 
in  del  shcdl  passaa  » :  «.  Visse  nei 
secolo  scorso )».  On  liter  in  quat- 
ter:  Un  litro  di  vino  in  quattro. 

Inabel  (Volg.).  Ve<Ji  Inabil. 

Inabil,  Inabile.  (Civ.)  <  1/  ^,  as- 
solutament  inaMl  a  fdi  el  mestee  »  : 
«  E  assolutamente  inabile  a  quel 
mestiere ».  «  L*  dn  faa  ifiabu  a 
soldaa  »: «  L'hanno  dichiarato  ina- 
bile ». 

Inaddl-cidli-cldlBS,  Inacidirsi. 
Inagrire.  «  Fl  latt  el  me  se  inaei- 
diss  sul  stom,egh  » :  «  II  latte  mi  si 
coagula  sullo  stomaco  ». 

Inalberasa,  Inalberarsi. «  Quand 
el  contradisen  el  se  inalhera  »  : 
«  Quando  lo  contraddicono  e'  s'in- 
nalbera  ».  «  Fl  mh  cavall  el  se  inal- 
bera  fadlm^nt » :  Vedi  Impennas. 

Inalborass  (Volg.).  Vedi  Inal- 
berass. 

Inamidii,  Insaldare  le  bianche- 
rie.  «  La  mia  sopressaddra  la  m,e 
inam,ida  tropp  dur  i  collhtt  » :  «  La 
insaldatora  mi  stira  troppo  duri  i 
solini  da  coUo*.  «//'^  II  ch'elpar 
inamidaa  » :  «  £2  11  che  pare  ma- 
midato  ». 

Inamork-oraa-orasB,  Innamo- 
rare.  «  L'di  g'h  6nd.  grazUtta  ehe 
inam4>ra  » :  Ha  un  bel  garbo  che 
innamora  ».  «  Me  ne  s6nt  inamo- 


INA 


—  324  — 


INA 


nanzi 
inans 
gio   de' 


raa  in  giesa  » :  «  Mi  innamorai  di 
lei  in  ohiesa  ».  Inamorcia  come  6n 
gait :  Innamorato  oome  una  scim- 
mia.  (Al  sost.)  /  innamoraa  guar- 
den  minga  a  spend:  Gli  innamo- 
rati  hanno  le  mani  bucate. 

—  Inamorament ,  Innamora- 
mento.  «  Te  cuntaroo  pcRU  come 
Vh  etaa  quell'inainorament  » :  «  Ti 
conterb  poi  come  fu  quell'  iuna- 
morauiento  ».  (Pr.)  Chi  se  spdsa 
d' inamorament  el  erhppa  de  tor- 
ment: CM  si  pii?lia  per  amore  si 
tiene  poi  per  rabbia. 

Inanz,  Innanzi.  Inanz  e  indree: 
^Innanzi  e  indietro.  Inans  e  indree 
Bariolam,ee:  Che  seccatura  que- 
st© vikvai.  N6  anda  nh  inanz  nh 
indree:  Non  andar  pitl  innanzi  nh 
indietro.  Andit  inans :  Andare  in- 
o  avanti  o  Procedere.  Atiddt 
come  i  gamber :  Fare  il  via^- 
e'  gamberi.  Andit  inans  %n 
^i  studi:  Far  bona  j^ssata.  BUI 
o  bdn  inans  (Iron.):  Bel  vantag- 
gio  Opp.  Bell'avvio.  Av^h  6n  hell 
inanz ! :  Essere  molto  innanzi. 
Borlh  aid  c6n  la  faccia  inans: 
Cader  oocconi.  I)e  chl  inans.,,: 
D'ora  innanzi...  «  De  chl  inans  vui 
pu  che  te...yn  « D'ora  in  poi  ti 
proibisco  di...  »  Fa^s  inans ;  Farsi 
innanzi  o  Affacciarsi. «  Ghs  piaseva 
e  lu  el  8*  h  faa  inans  »  (Donna) : 
« lo  gli  piacevo  ed  egli  si  fece 
innanzi  )^.  « Iji  aU'asia  el  s'h  faa 
suHt  inans  » :  «  AlPincanto  si  fece 
avanti  subito  ».  A  std  mond  biso- 
gna  savh  fasa  inans  a  temp:  A 
^uesto  mondo  bisogna  sapere  farsi 
innanzi.  Inans  che:  Prima  che... 
«  Mangiemel  inans  ch*el  marscis- 
sa»:  «  Mangiamolo  prima*  che  in- 
fracidisca  ».  «  Inans  che  conceda 
dn'altra  volta.,.  »:  «  Innanzi  o  pri- 
ma che  io  ti  conceda  un'altra 
volta  ».  Sta  inans  per  vnn :  Ri- 
spondere  per  una  persona.  «  Va 
inans  che  te  ascdlti » :  «  Tira  via 
che  ti  ascolto  ».  Vess  inans  in  d*6n 
lavorb, :  Essere  innanzi  con  un  la- 
voro.  Yess  inans  c6n  vun  (poco 
comiine) :  Essergli  in  favore.  Fe*- 
segh  6n  gran  inanz  e  indree:  Es- 
serci  un  continuo  via  vai. 

Inapellabel  (Volg.)  Vedi  Inap- 
pelktbil. 

Inapellabil,  InappeUabile.  On 
lodo  de  arbitH  el  aovaria  vhss  in- 
apellabil :  Un  giudizio    arbitrale 


dovrebbe  essere  inajjpellabile. 
«  Gome  se  el  td  giudissi  el  dov^s 
vess  —  »  :  «  Come  se  il  tuo  giudi- 
zio dovesse  essere  — ». 

Inarcii-arcaa-arcass,  Inarcare. 
(Civ.)  Inarcdt  i  sii:  Inarcare  le 
sopraociglia.  « QtielVassa  la  s'e 
inarcada  »  :  «  Quell'asse  si  h  inar- 
cata  ». 

—  Inarchent,  Inarcato.  «  Im  ghe 
ddt  tropp  amid  e  la  bianeheria  fh 
fci  inarchenta )» :  «  Alia  bianeheria 
troppa  salda;  la  si  fa  incartata)». 

Inargentk-entaa ,  Inargentare. 
Possad  de  lottdn  inargenteia  :  Fo- 
sate  di  ottone  argentate. 

—  Inargentaddr,  Chi  inargenta, 
Argentatore  (in  dis.). 

—  Inargentadura,  Argentatura. 
«.  Gh'h  andaa  via  la  indrgentadu- 
ra  e  Ve  diventaa  giald  »  :  « Idem  ». 

Inas&,  Gangherare  (poco  co- 
mune). 

Inaspa,  Annaspare  (1).  Inaspa 
la  seda:  Avvolgere  il  iilo  sull^an- 
naspo.  Inaspd.  la  vista :  Annaspa- 
re o  Confondere  la  vista.  On  co- 
I6r  che  inMspa  la  vista  :  Un  colore 
che  oifusca. 

Inasprl-asprii-asprisSp  Inaspri- 
re.  «  G'dn  ina^rii  la  phnna  c6ni 
el  digiun  »  :  «  Gli  hanno  inasprita 
la  pena  col  digiuno ».  « Jfe  «'  e 
inasprii  la  fertda  o  la  piagayn 
«  La  ferita  o  la  piaga  mi  si  e  in- 
ciprignita  ». 

inayertenza,  Innawertenza. 
¥.L'  e  minga  sta^a  per  edlpa,  ma 
per  inavertensa  »  :  «  Non  f  u  per 
colpa  ma  per  innawertenza  ». 

—  Inavertltaxnent,  Innawerti- 
tamente.  (Civ.)  «  L'oo  faa  inaver- 
titament »  :  «  Lo  feci  mnavertita- 
mente  ». 

Incadaveri-eril,  (Aff.)  Incada- 
verire.  Disen  che  la  JFranda  la  co- 
mincia  a  ineadaveri:  Dicono  che 
la  Francia  incominci  a  incadave- 
rire.  (Per  impallidire,  in  dis.). 

Incadenk-enaa,  Inoatenare.  In- 
cadend,  i  coronn:  Inoatenar  i  ro- 
sarii.  Incadena  6n  can  o  mhttd 
alia  cad^nna:  Incatenar  il  cane. 
« Sdnt  chl  incadenaa  sul  me  Zo- 
vordt »  :  «  Son  qui  inoatenato  a  que- 
sto  lavoro*. 


(i)  1  Fior.  usano  Vannaapetre  nel  senso 
di  gesticolare  con  poco  Arntto  e  di  abbac^ 
care  sconolusionato. 


INC 


—  325  — 


INC 


—  Incadenadura,  Incatenamen- 
to,  Incatenatura. 

—  Incadenada,  Inoatenata. 
Incagassen,  InfischiarsL   Inoa- 

carsene  (volg.  in  dis.).  «  Mi  me  ne 
ineaghi  de  tutt  i  so  danee »  :  « Ip 
me  ne  strafotto  di  tutti  i  suoi 
qaattrini»  (volg). 

Incali,  (P.  N.)  Incaglio.  «  Oo  tro- 
vaa  6n  terribil  incagU  » :  «  Ho  tro- 
vato  un  terribile  incaglio*.  Iiv- 
cagli  de  nagott:  Incagliuccio. 

—  Incalla-liaa,  Incagliare.  «  El 
m'  d  incagliaa  la  mia  apecula- 
zi6n  »  :  « Incaglid  tutte  le  mie  fao- 
cende  ». 

—  IncagnlBS-agnii  (poco  usato), 
AcGB,mie\.^  El  8' h  ineagnii  de  reus- 
sigh  »  :  «  S'^  accanito  in  queirim- 
presa  ». 

Incalcolabel  (Volg.).  Vedi  In- 
ealcolabiL 

Incalcolabil,  Incalcolabile. 
Dann  — :  Danno  —  o  inestima- 
bile. 

Incalclnadura,  Inoalcinazione, 
Incalcinatura. 

Incalz^-alzaa-alzass,  Incalzare 
(Civ.)  ¥.Etnm  ineaheaa  el  nemis 
finna  a  nott »  :  «  Abbiamo  incal- 
zato  il  nemico  fino  a  notte  ».  El 
temp  Vincalza:  II  tempo  — . 

Incambrk-ambraa,  Sprangare. 
«  Oo  faa  incatnbrit  el  mur  »  :  «  Ho 
fatto  sprangare  il  miiro». 

Incanalli-alaa-alass,  Incana- 
lare.  (Civ.)  A  Honima  incanalen 
el  Tevere:  A  Eoma  inoanalano  il 
Tevere.  Oelosii  incanalaa  in  del 
mur:  Persiane  incanalate  nel 
muro. 

—  Incanaladura,  Incanalatura. 
«  L* incanaladura  di  a^q'u  Vd,  m'h 
eostada  6n  oee  del  eoo  »  :  «  L^nca- 
nalatura  deUe  acque  mi  costb  un 
occhio  ». 

Incanett^-ettaa,  Aggraticciare, 
Ingraticciare.  Ineanetid,  i  scagn: 
Incanicciar  le  sedie.  Incanetta  6n 
sottanin:  Incannucciare  la  balza 
d'nna  sottana. 

Incannk-xmaa,  Incannare.  Iii- 
eannh  seda :  Incannar  seta.  In- 
eannd,  i  scagn:  Incannicciar  le 
sedie. 

—  Incannaddr,  Incannatore.  In- 
eannador  de  seda;  Incannatore  e 
Incannatora. 

—  Incannadura,  Inoannatura. 

—  Incannatori ,     Acoannatoio 


(strumento).  Inoannatoio  (H  luogo 
e.  anche  I'arcolaio). 

Incant,  Incanto.  Andci,  all'  — , 
vend,  comprh  alVincant:  Andare, 
vendere.  comperare  aU'incanto. 
Digh  a  Vincant:  OflFrire  aU'incanto 
o  asta.  I  «  La  V€i>  d'incant  o  d'in- 
canto  o  d'  incanton .'  »  :  «  La  va 
d'incanto !  Ci5  va  d'incanto*. «  Chi 
eo8\m%  stoo  d'incanto  »  :  «  Qui  cosi 
io  ci  sto  d'  incanto  ».  «  Xe  attacch. 
a  a  siaria  d'ineanto  »  :  «  Costi  io 
ci  starei  d'ineanto  ».  «  St6  vestii  el 
te  va  d*  iricant »  :  «  Quest'abito  ti 
sta  dipinto». 

Incantk-antaa-antass,  Fatare, « 
Ciurmare.  «  Par  che  I'abbien  in- 
eantaa  »  :  «  Pare  inoomato  ».  «.  La 
g'  d,  6na  vds  ehe  incanta  »  :  «  Ha 
una  voce  che  incanta  ».  |  Bisdgna 
minga  ineantass:  Non  bisogna  in- 
cantarsi.  Sta  stctdera  ehl  la  se  in- 
canta» : «  Questa  stadera  non  soor- 
re  ».  «  Mi  sdnt  ehl  incantaa  »  :  « Io 
resto  intontito  ».  Oce  de  incantaa : 
Occbi  imbambolati. 

Incantonass-onaa,  Incantonar- 
si,  Bincantucciarsi.  ^Elgattels'e 
incantonaa;  el  vedi  pU-»  :  4(11  mi- 
cio  s'6  incantucciato  o  appiattato 
e  non  Io  vedo  piii.  Lficantonass  al 
f<Bugh:  Covar  la  cenere. 

Incapark-paraa-parass,  Incap- 
parare,  Accapparare.  «Jv*A  inca- 
paraa  tutt  el  forment  del  paes  »  : 
«  Incettb  tutto  il  grano  della  con-r 
trada*.  <L^d  incaparaa  la  stan- 
zayn< Diede  la  caparra  per  la  ca> 
mera  o  s'  ^  accapparata  la  came- 
ra ». 

—  Incaparada,  Caparramento 
(in  dis.),  Caparra.  «iM  g'd,  daa 
rincaparada »  :  «  Gli  di^  la  ca- 
parra ». 

Incapazz,  Incapace. «  QiieWomm 
lit  rh  incapagz  de  fci  6na  brutta 
azidn  »  :  «  Quell'omo  Ik  h  incapa- 
ce di  fare  una  brutta  azione  ». 

Incap^Ila-pellaa-pellass,  Rin- 
cappellare.  Incappella  la  tinna  o 
el  tore:  Rincappellare  il  torchio. 
«  Me  s6nt  incappellaa  de  nceuv  »  : 
«  Ho  comperato  un  cappello  novo  ». 

Incapia,  Incappiare  (1),  Ingab- 
biare.  «  Oo  tncapiaa  i  steldn  de 
portd  8u  al  roccdl »  :  «  Ho  ingab- 
Diato  i  richiami  da  portar  su  al 


(1)  Incappiare 'aigni&cti  invece  fermar« 
con  cappio  (poco-comune). 


INC 


326  — 


INC 


)areraio  ».  «  ata  nott  an  ineamaa 
leg  Idcchitt »  :  «  Questa  notte  nan- 
lo   fatto   un' ingabbiata  di  dieci 


paretaio  ».  «  Sta  nott  dn  ineapiaa 

di 

no 

monelli  ». 

Incaprlzziass-zziaa ,  Incapric- 
ciarei.  *iJEl  e'h  incaprizzUui  ctdree 
a  quella  donna  »  :  «  S'  ^  incapric- 
cito  di  quella  donna ».  «J^7  Gigin 
se  el  eomincia  a  —  guai  /  »  :  «  Se 
Gigino  eomincia  a  far  i  capriooi 
guai». 

IncaregasB  (Volg.)*  Vedi  Inea- 
ricass  e  voci  affini. 

Incaxick-icass,  Incarioarsi. «  El 
se  incarica  /w  ^  »  :  «  Si  incarica  lei 
di  questo  aft'are  ?  »  « Inearicket 
minga  di  rohh  che  nd  te  appar- 
ten  /  »:«  Non  ti  inoarioar  di  cose 
che  non  ti  riguardano  ».  Incarieaa 
de  affari:  Incaricato  di  affari. 

Xncarlmaraa  (Che  ha  le  oc- 
ehiaia  o  le  pesehe  sotto  gli  occhi), 
Sparuto. 

incamasB-camaa ,  Inoamarsi. 
(Civ.)  M  Signor  el  g'h  inearnaa  e 
el  8*^  faa  omm :  II  flglio  di  Dio  si 
incarnb  e  si  fece  uomo.  On  dia- 
vdlineamaa:  Idem.  Ongiaincar- 
nada:  Unghia  incarnita. 

Incarognass-ognaa,  Inoarogni- 
re  (1).  ¥.El  8'  h  inearognaa  cuiree 
a  quella  8ninfia  »  :  «  S'  fe  incazzito 
dietro  jjuella'sninfia  o  smorfiosa  » 
(tiivialiss.). 

IncarogniBS-ognil,  Incarognire. 
Incarogniss  in  di  vizsi:  Incaro- 
enii'si  nei  vizii.  Incarogniss  in 
la  miseria:  Incarognir  nella  mi- 
seria. 

Incarta-artaa-artass, «  L'd,  tor- 
n€M  a  incartd,  la  sda  tragedia  e  Vh 
andaa  fmura  di  pee »  :  «  Torn6  a 
incartare  la  sua  tragedia  e  mi  li- 
berb  della  sua  presenza  ».  OallUta 
incarlada :  Hozzolo  incartato. 
Biancheria  tropp  incarlada  dalla 
sopressaddra :  Vedi  InarehenL 

Incarto]i&H>naa-o]iaBs,  Incar- 
tonare.  Ineartonh  i  foaui  stampaa 
per  metii  sott  a  alia  ^prhssa :  In- 
cartonare  i  fogli  stampati  per  la 
pressrt. 

—  Incartada,  Incartata.  « La 
f(»uia  st'ann  I'e  bhlla,  incartada  »  : 


(1)  Incarognire  fior.  ha  un  senso  che 
manea  aJ  milan.  Lo  si  dice  Bpeclalmente 
di  bestia  da  lavoro  che  diventa  una  ca- 
rogna  buona  a.nulla. 


«  La  foglia  del  gelso,  quest'anno  h 
bella  e  incartata  ». 

—  Incartadura,  Incarto.  mUl 
troppa  I'incartadura  de  sti  eamis  > : 
«  Queste  oamieie  han  preeo  trop- 
po  incarto  o  troppa  salda  ». 

Incasa,  Incasso.  « Inea&u  s'e  faa 
6n  hell  ineass  »  :  «  Oggi  s'  h  fatto 
un  bell'incasso  ».  El  guacUtgn  nett 
su  Vineass:  II  guadagno  netto 
suir  —  o  denaro  riscosso  nella 
giomata. 

—  IncaBsk-assaa,  Incassare.  I'nr- 
etissdt  danee :  Incassar  denaii.  4c  I"ee 
incassaa  la  rohha  ^  »  :  «  Hal  messa 
la  roba  nella  cassa  ?  >►  —  el  fen : 
Abbaroare  il  fieno.  —  6n  diamant, 
dn  emerald :  Incastonare  una  pie- 
tra  preziosa.  —  la  sartidura  :  In- 
castrar  la  toppa  nel  battente.  Oce 
incassaa:  Vedi  Occ, 

—  Incassadnra,  Incassatura.  — 
de  Vorolog:  L' incassatura  d'un 
oriolo.  —  del  s'eiopp,  di  oeeiai:  — 
del  fucUe,  degli  oochiali . — de  I'oee: 

—  dell'occhio  o  Oochiaia.  —  dela 
saradura  de  Vttss:  L'inoavo  della 
serratura.  —  di  zainer :  Incavo 
delle  cerniere.  —  del  s'ciopp:  La 
cassa  del  fucile.  On  oss  etve  ve~ 
gnuu  foeura  de  la  sda  ineassadura : 
Un  osso  uscito  dall'  — . 

Incaatellk-ellaa ,  Incastellare 
(vecchio  in  dis.).  Vedi  It€>ccoUi. 
«  El  mh  eavall  el  s*  e  incastella  » : 
« II  mio  cavallo  s'  h  incastellato  ». 

—  Incastelladura,  Incastella- 
tura.  «  St'  dngia  la  g'  ^  dn  poo 
de  incastelktauray^  (Di  cavallo): 
« Quest'unghia  ha  un  po  di  iuca- 
stellatura  ». 

Incaater,  Incastro.  LHnecister  di 
nianiscalch:  Incastro  o  Rosetta. 

—  d*6na  rdagia :  Una  chiusa  o  Ca- 
teratta  nella  gora. 

—  Incastrii-castraa-castrasfl. 
Incastrass  la  eorda  in  la  ruzzhUa: 
Incarrucolarsi  la  fune  o  Incas^ajv 
si  nella  camicola.  Incastrd  la  pro- 
sa  o  rohha  di  alter  in  la  sda:  In- 
castrar  prosa  altrui  nella  propria. 

Incastrin,  Piccolo  incastro,  Pic- 
cola  cateratta.  L*  omm  che  aha 
e  sara  o  shassa  i  incaster  e  i  in- 
castritt:  II  caterettaio. 

—  Incastron,  Grande  incastro. 
Incatramii-amaa,  Incatramare. 

Buscionit  e  ineatramd,  i  botUUi: 
Tappare  incati*amar  le  bottiglie. 
Coraa  incatramada  :  Canapo  in- 


INC 


-827  — 


INC 


catramato.  «  Me  sdnt  incatramaa 
«  man  »  :  »  Mi  sono  incatramate  le 
iiiani». 

Incav  o  Incaya,  Inoavo,  Inca- 
Tatiira.  «  M  g'it  faa  dn'Uicava  e 
V  h  ancUut  ben  > :  «  Gli  pratic5  un 
inca vo  ^  e  soorre  beno  ».  —  in  del 
legn:  Una  tacca. 

—  Incayk-cavaa-cavass.  Inea- 
vh  6n  Ugn,  6na  preia:  Incavar 
un  legno,  una  pietra.  Oec  ineavaa : 


jpiet 
Incayagna-asnaa,  Metter  in 
cavagni  o  corbelli  chiusi.  «  Incor- 
vagna  i  pomm  de  thrra  de  portd, 
in  Verzee  » : «  Incesta  o  metti  nelle 
ceste,  le  patate  da  portar  al  mer- 
cato  ». 

IncayalUi-yallaa-yaUass ,  Ac- 
cavallare.  «  ^S^'^  incavallaa  i  mdi  > : 
«  Le  maglie  si  sono  incavalcate  ». 
«  Me  s'h  ineavalleui  6n  thndin  d'd- 
na  gamba  » :  «  Mi  s'  ^  accayallato 
un  tendine  d'una  gamba  ». 

—  Incayalladura ,  Incavalco 
(non  oomuno),  Accavallamento. 

IncaylggUi-lgfflaa,  Incavicchia- 
re.  «  Bisbgna  incaviggih  sV  assa 
jpercht  la  ataga  a  post » :  «  Bisogna 
incavicchiare  quest'  asse  perchfe 
stia  ferma  ».  |  (Fortunato) «  Quand 
8*  i  incaviggioM  come  lu  va  ben 
tutt  cossyn  «  Fortuna  e  dormi  o 
Quando  s'fe  oiurmato  come  lei  tut- 
to  va  a  seconda  ».  «  El  fit  bill  di 
lu  a  v^8  ineaviggiaa  come  V  h!>\ 
« Fortunato  lei  che  gli  va  bene 
ogni  cosa  ».  « I/h  ineaviggiaa  eh* el 
fa  sehivi  » :  «  Egli  h  sbucato  » 
(volg.). 

IncazzlBS  -  azii.  Incazzirsi.  Inr- 
eazsiss  adree  a  mm  robba  (triv.) : 
Incazzirsi  per  una  cosa  (triv.).  — 
adree  a  &na  donna:  Incazzirsi  o 
Incarognirsi  per  una  donna  o  In- 
namorarsene. 

Incens,  Incenso.  Granhll  de  in- 
eens :  Granello  di  incenso.  La  seor- 
iola  de  V  — .*  La  naviceUa  dell'—. 
2>d  Vineens  ai  mort:  Dare  1' in- 
censo a'  morti  o  ai  grilli. 

—  Incens^-ensaa-ensaBB ,  In- 
eensd  cdnt  el  turiJtol:  Incensare 
col  turibolo.  (Fi^.)  Ineenad,  i  stipe" 
ridr :  Incensare  i  superiori.  «  Quii 
duu  letterati  se  ineensen  a  perfeita 
vieenda  »:  «  Que'  due  letterati  si 
inoensano  yicendevolmente  ». 


—  Incenaada*  Incenaata.  Z>d 
dnHneensada:  Dare  im'incensata. 

—  Incensadlnna,  Incensatina. 
Incepp^-eppaa,  Inceppare. «  M 

m'  d  inceppaa  tutt  i  me  progett » ; 
«  M'  ha  inceppato  o  attraversato 
tutti  i  miei  progetti  ».  «  In  quella 
societaa  mi  me  trteuvi  eome  in- 
ceppaa »:  « In  quella  compagnia 
mi  trovo  inceppato  ». 

Incert,  Incerto.  Avhgh  di  in- 
cert :  Aver  degli  incerti.  /  incert 
del  m^stee:  Incerti  del  mestiere. 
La  eassa  di  incert  (in  dis.)  o  della 
earica  ( Era  una  cassetta  nelle 
chiese  per  le  cose  smarrite):  I- 
dem.  (Add.j  «  Lu  V  h  semper  in- 
cert su  quell  eh* el  dec  /d  » :  «  Egli 
h  sempre  incerto  sul  da  fare ». 
(Pr.)  Bisogna  mai  lassdi  el  cert 
per  Vincert:  Non  bisogna  mai  la- 
aciare  il  certo  per  V  incerto.  L'  ^ 
incert  el  dl  ma  i'  h  cert  che  se  dev 
morl :  Incerta  h  Tora  ma  la  morte 
^  certa. 

—  Incertezza,  Incertezza.  Std 
su  V incertezza:  Vivere  nell 'incer- 
tezza. «  Tegnem  m,inga  in  sta  in- 
certezza » :  «  Non  mi  tenere  in  que- 
sta  incertezza  ». 

Incetta,  Incetta.  «  HI  fa  incetta 
de  bollitt  de  posta  per  la  sda  rac- 
colta  » :  «  Fa  incetta  di  franoobolli 
per  la  sua  raccolta  ».  Fd.  incetta 
de  argent  de  manddfceura  de  paes: 
Fai'e  incetta  di  argento  da  man- 
dare  all'estero. 

—  Incett&-ttaa,  Incettare.  «  A 
furia  de  incetta  sHnfaa  milt  dent »: 
«  A  fuiia  di  incettare  si  tecero  ar- 
restare  ». 

—  Incettaddr,  Incettatore.  /w- 
cettador  de  gran:  Idem.  «  An  ar- 
restaa  al  confin  6n  ineettador  de 
spezzaa  d* argent  *:  «  Hanno  arre- 
stato  al  connne  un  incettatore  di 
spezzati  d' argento  ». 

Inchiccheraa  (In  dis.),  Attilato. 

IncMn,  Inchino.  «  El  s'h  portaa 
avanti  a  furia  de  inching:  «  E' 
s'^  portato  innanzi  a  furia  di  pie- 
gare  la  schiena  ».  «  Fit  6n  bill  in- 
chin  »:  «  Fa  un  bell'  —  ». 

Incia  (In  dis.).  Vedi  Cafh,  Fit 
incia:  Far  le  corna  o  far  gan- 
gola. 

Inclampl-ampii,  Inciampare  (1), 


{I)  Inciampare  plu  che  a/Trowtore  rispon- 


INC 


—  328  — 


INC 


Affrontare.  «  U  oo  ineiampii  su 
Vangol  de.,.>:  «  L'ho  affrontato  li 
8ul  oanto  de' ...»:«  Ij'oo  ineiampii 
per  (iceidenl » :  «  Mi  Bono  imbat- 
tuto  in  lui  per  caso  ». 

Inciappaas-ciappaa,  Eipigliar- 
si.  «  El  m'h  cavall  eZ  g*h  el  difhtt 
de  ineiapp€U8  » :  «  II  mio  cavallo 
ha  il  difetto  di  ripigliarei. 

Incid-nciB,  Eir  de  ineid:  Ferro 
da  inta^liare.  Ineid  in  ramm :  In- 
cidere  m  rame.  Rohha  de  ineid  a 
earatter  de  faeugh:  Cosa  da  inci- 
dere  a  caratteri  d*oro. 

—  InclBidn,  Inciaione.  Ona  hhUa 
ineiaion  in  ramm:  Un  bel  ramo. 
\  ^  A  stapianta  ghe  vhfaa  dn'inr- 
eieion  »:  «  A  (juest'albero  bisogna 
far  un  intaglio  ». 

—  Incifldr,  Incisore.  —  de  ear- 
ratter :  Punzonista.  —  in  ramm,, 
in  Ugnj  eee.:  —  in  rame,  in  le- 
gno,  eoc. 

Incident,  Incidente.  (Civ.)  Sol- 
Uyh  6n  incident :  SoUevare  un  in- 
cidente. « Sti  incident  nd  me  cor- 
fiten  che  a  mi !  »  :  «  Questi  inci- 
enti  non  capitano  ohe  a  me  ». 

—  Incidenza,  Incidenza.  Per  in- 
cidema :  Idem.  «  Quest  sia  ditt  per 
incidenza  »  :  «  Ci5  sia  detto  per 
incidenza  ». 

Inciocchi  -  occhil -  occhlss,  Ub- 
briacare.  «  El  m,'d,  inciocchii  de  pa- 
roll  »  :  «  Mi  ubbriac5  a  parole  ». 
«  El  s'h  inciocchii  de  pode  pit  stdi 
in  pee  »  :  «  Ha  preso  una  sDornia 
da  non  potersi  yih  reggere  suUe 
gambe  ». 

Incioda,  Acoiuga.  <(L'h  grass 
edme  6n  incioda  »  :  «  Pare  un'  ac- 
oiuga ».  Vkss  com^e  i  ineiod  in  del 
bari:  Pigiati  come  le  aociughe. 

—  Inciodlnna,  Aociughina. 

—  Inciodonna,  Grossa  acciuga. 
Inciodk-odaa-odass,  Inchioda- 

re.  Inciodd  sii  Vuss :  Sprangar  I'u- 
soio.  —  i  finhster:  —  le  flnestre. 
—  6n  cavall:  —  un  cavallo.  —  6na 
cassa :  Idem.  (Milit.)  Ineioddt  i  eor- 
ndn  :  —  i  cannoni.  (Imprecazlone) 
«  Oh  inciodet  /  »  :  «  Va  al  diavolo  *. 
(Fig.)  «  L'd  tiraa  fceura  el  eortell 
e  el  I'd  iiicioda^a  »  :  «  Cav6  il  col- 
tello  e  gli  fece  I'occbiello  nel  ven- 
tre ».  «  El  m*d,  indodaa  l\  cdnt  6na 
resonasda  »  : «  M'i^  inchiodato  sul 


*\e  pel  suono  aWinciampi.  Ma  inciampare 
come  si  8a  e  tutl'altro. 


Sosto  con  una  ragionaccia  ».  Tneio- 
vta  in  d'dn  lUt:  Inchiodato  a  let- 
to.  IndodoM  in  Vojffissi  dot  nceuv  tU 
quatter:  Inchiodato  al  telonio  da 
o  dalle  nove  alle  quattro.  «  AZ  €{i 
d*incaeu  i  mestee  in  tant  inciodaa  » : 
«  Al  giorno  d'oggi  c'^  cost  poco  da 
guadagnare  ».  On  prhssi  inciodaa  : 
Un  prezzo  misero. 

—  Inciodada,  Inchlodatiira. 
KDagh  6na  bonna  inciodada  al- 
Vuss  »  :  «  Dagli  una  bona  inchio- 
datura  alVuBcio)». 

—  Inciodadinna,  Inohiodatnra. 
<El  d\  de  Natal  ai  Ire  or  ghe  doo 
6na  bonna  indodadinna  a  laeik*: 
«A  ceppo  verso  le  tre  sbarro  l*ii- 
scio  di  casa  e  chi  t'  ha  visto  t'  ha 
visto  ». 

—  Inciodadura,  Inchiodatora. 
Vedi  Inciodada. 

Incioster  (Volg.).  Vedi  Incoster 
e  voci  dipendenti. 

Incivll.  Incivile.  « Oo  inai  eo- 
nossuu  on  omm>  pussee  indvil  de 
quell  Zd  » : «  Non  ho  mai  conosciuto 
un  omo  piii  incivile  di  quelle ». 
<(.  El  g*d,  di   maner  molto  ineivil 

guell  td  am,i8  »  :  «  Quel  tuo  amico 
a  dei  modi  molti  incivili ». 

—  Inciyiltaa,  Inciviltlt.  Uh  &na 
inciviltaa  a  grattass  in  testa:  £! 
una  incivilt^  il  grattarsi  la  testa. 
Im  sinceritaa  tanti  volt  la  par  in- 
eiviltaa:  La  sincerity  spesso  ^ 
presa  per  incivilt^. 

Indink-lnaa-inass ,  Inelinare. 
«  S6nt  inclinaa  a  cred  che.„  »  : 
«  Sono  inclinato  a  credere  ohe...  ».' 
Plan  inclinaa:  Piano  inclinato. 
«  Me  par  ch'  el  sia  poceh  inclinaa 
a  fd  el  pret »  :  «  Sembrami  che  sia 
poco  inclinato  a  far  il  prete». 

—  Inclinazidn,  Inclinazione.  it  El 
g*d  6na  qran  inclinaaion  per  la 
drammaitca  »  :  «  Egli  ha  una  gran- 
de  inclinazione  alia  o  per  la  dram- 
matica)».  Matrimonnt  de  inelina^ 
zion :  Matrimonio  d'  inclinazione. 

Indud-plus,  Includere. «  Uh  in- 
eius  des  lira  in  la  l^ttera  »  :  « In- 
cluse  un  biglietto  da  dieci  nella 
lettera  >».  «  Quest  V  h  aid,  int^us  in 
del  contratt »  :  «  Ci6  che  dici  h  cosa 
gi^  inclusa  o  contemplata  nel  con- 
tratto  ». 

Inclusiy,  Inclusive  o  Inclusiva- 
mente.  Finna  al  quindes  del  mes 
incluMv :  Fino  al  quindici  del  mese 
inclusive. 


INC 


—  329 


INC 


—  IXKdaaidn,  Inolusione  (non  oo- 
mune).  « In  del  eontratt  g'oo  faa 
^Hnelusion  »  :  «  Feci  un'mclusio- 
ne  nel  contratto>». 

Inooazzk,  Intreooiare. «  L*^  adree 
a  incoiizzA  ivit^:^  Sta intreooian- 
do  i  traloi  delle  viti  ».  Ineoaazh  el 
eoo  alia  spdsa :  Intreooiar  le  treo- 
eie  alia  sposa. 

Incocciass-ocdaa,  Incocciarsi. 
«  Quand  el  ae  incocda  sdra  d*6n'i- 
dea  gh*h  nanea  Pineo  ehe  ghe  le 
pd  Ubu  »  :  «  Quando  s'  incooeia  ia 
tm'idea  neanohe  Pinoo  (volg.)  o 
nessun  ne  lo  rimove». 

IncocoraBS.  Ineoeorass  el  for- 
ment:  Incocere  il  grano.  W,  gel  Vh 
ineoeoroM  el  forment:  II  gelo  ha 
inootto  il  grano. 

Inc<Bii.  Oggi.  InecBU  e  diman: 
Oggi  e  aomani.  Al  d\  de  ineoBu: 
AT  di  d'oggi  o  ai  tempi  d'oggi. 
Ineoeu  vott:  Oggi  otto.  «Jneaste 
cdme  inecRu  poaaria  nd  »  :  «  Oggi 
come  oggi  non  potrei  ».  «  Vegria- 
roo  denter  de  tneceu  »  :  « Idem  ». 
(Pr).  Inemu  in  figura,  doman  in 
sepoltura  (Appr.):  Finch^  nno  ha 
denti  in  hocca  non  sa  quello  che 
gli  tocca.  BIH  6na  gamna  in- 
ectUf  eee. :  Vedi  Gainna. 
InccBUBea  (in  dis.)  Vedi  OtBiuies. 
Incolonl-onii-oniBa,  Riminchio- 
nire.  if.86nt  restaa  A  ineoionii^i 
«  Rimasi  riminchionito  », 

Incognlt,  Incognito.  m-El  vietg- 
gia  incognlt »  ; «  Viaggia  incogni- 
to (1)  o  da  private  ». 

IncolUi'-collaa,  IncoUare.  *t.Bi- 
gognardi  fA  ineolUt  sta  gamba  chl 
del  tavol »  : «  Bisogna  che  tu  fao- 
cia  incoUare  la  gamba  di  questo 
tavoUno  ». 

IncoUadora ,  IncoUatura  (2). 
«  Quell  eavall  el  g*  h  6na  ineoluir- 
dura  svUta  »  :  «  Quel  cavallo  6  Bca- 
rico  di  collo  ».  « I/ineolladura  de 
sta  eamisa  la  m'h  stretta  »  .*  «  Lo 
BcoUo  di  questa  camicia  mi  strin- 
ge ».  , 

IncoUasa,  Incappuociarsi.  Vedi 
Impettasa. 

Inoolpli-oliMUi-colpaas,  Inool- 
pare.  «  El  8*1  ineolpaa  lU  per  sal- 


(1)  Voc«  boUata. 

(2)  Signlflca  lo  stesao  che  incoUamento^ 
e  non  ha  nalla  a  che  fare  col  collo ;  men- 
tre  c*i  par  seollatura  e  scollacciato  e  scol- 
lato  e  scollo  e  scollare. 


vot  quelValter  »  :  «  S*^  acousato  per 
salvare  quell'  altro  ».  «  Qh'  I  quii 
ehe  incolpa  i  repubblican  de...y>: 
«C'^  chl  incolpa  i  repubbUcani 
di...». 

Incolzk  (In  dis.j,  Eacconoior 
ferri  logori.  Vedi  MoUi. 

Incombenza,  Incombenza. «  C^'oo 
daa  V  incombenza  de  eompramm 
6n...y> :  «  Gli  ho  dato  1' incomben- 
za di  comperarmi  un... ». 

—  Incombenzk-enzaa ,  Incom- 
benzare.  cX^d  ineombemaa  6n 
amis  de  porUigh  i  au^uri  »  :  «  Ha 
incombenzato  un  amico  di  por- 
targli  i  Buoi  auguri». 

Incomed  (Volg.).  Vedi  Ineomod, 
Incomod,  Incomodo.  «  Stapdh- 
trdnna  VI  molto  incomoda  » : «  Oue- 
sta  poltrona  h  molto  incomoaa  ». 
JSJl  terz  incomod:  II  terzo  h  inco- 
modo. 

—  Incomodk  -  modaa  -  modaas , 
Incomodare.  «  Ch^  el  se  incomoda 
minga  »  :  «  Non  la  si  incomodi ». 
«  Oh  V  d,  voruu  incomodass  f  »  : 
«  Lei  s'incomoda  sempre! »  ||  «  X'  ^ 
6n  poo  incom^odaa  »  :  «  E  un  po'  in- 
comodato  ».  « I/h  6n  phzs  che  V  h 
hicom^daa  »  :  «  j^  malazzato  sul 
serio  ». 

Incomoditaa,  Incomoditk. «  Quel- 
la  latrina  de  fccura  Vh  6na  gran 
incomoditaa  »  :  «  Quella  latrina 
fuori  delVuscio  h  una  grande  in- 
oomodit^  ». 

Incomorisa.  Imbarcare  e  Imbar- 
oarsi.  «  Quell'assa  la  s*  h  incom^o- 
rida  »  :  «  Quella  tavola  s'  h  tutta 
imbarcata  ». 

Incompatlbel  (Volg.).  Vedi  In- 
com,patibil. 

Incompatlbll ,  Incompatibile. 
Difhtt  incompatibil :  Difetto  in- 
compatibile. «  In  duu  caratter  in- 
compatibil »  :  «  Son  due  caratteri 
incompatibili ».  Ojffizi  pubblich, 
umdr  —  .•  Ufficio  pubblico,  umo- 
re  — . 

—  Incompatlbllltaa,  Incompa- 
tibility. (Civ.)  La  incompatibilttaa 
parlamentar:  La  incompatibilil^ 
parlamentare.  Incompattbilitaa  de 
caratter:  IncompatibiUtdi  di  ca- 
rattere. 

Incompleaa,  Semplice.  (Aritm.) 
Numer  tncompless:  Numero  non 
complesso. 

Incompl^tt,  Incomplete.  «i?2 
w'd  lassaa  imeomplett »  :  «  Mi  la- 


INC 


—380  — 


IKt 


8ci5  in  asso ».  On'opera  ineom- 
pletia:  Un'opera  inoompleta. 

Incongruenza  (  Civ. ) ,  Incon- 
gruenza.  «  Quella  eommedia  I'  h 
pienna  de  hieongruem  y^ :  «  Quella 
eommedia  h  plena  dl  incougruen- 
ze  ».  «  Che  razza  d*6nHncongruen- 
za!  yn%  Che  razza  d'  incongruen- 
za ! ». 

Inconsalabel  (Volg.).  Vedi  In- 
consolahiL 

Inconsolabll,  Inconsolabile.  La 
vhdova  ineonsolabil :  La  yedova 
inconsolabile. 

Incontentabil ,  Incontentabile. 
«  Jj'^  6n  fi(Bu  incontentabil »  :  «  £ 
un  ragazzo  incontentabile  ». 

Inconter-ontTO,  Incoutro.  Fa, 
inconter:  Fare  inoontro.  Fa.ceia 
d'inconter :  Faccia  simpatica.  Fdi 
pocch  o  nissun  inconter :  Fare  po- 
co  o  nesBuno  inoontro*.  Comprd. 
a  inconter:  Comperar  d'occasio- 
ne.  «  Oh  che  bell' inconter  /  »  :  «  Oh 
fortunato  incontro  1 »  Fl  primm 
inconter  del  primm  dl  de  V  ann  : 
H  primo  incontro  del  prime  gioiv 
no  dell'anno.  ||  (Stampat.)  F^Vinr- 
conter  o  el  risconter :  Far  il  riscon- 
tro.  F(Bui  d' inconter:  Bozza  di 
scontro.  Inconter  de  cassa:  Ri- 
scontro  di  cassa.  Dent  de  incon- 
ter :  Denti  Pun  di  contro  all'altro. 

—  Incontra  (Volg.).  Vedi  Inr- 
contro. 

—  IncontTk-ntraa-ntrass,  In- 
contrare.  «  Z/'oo  incontraa  in  piaz- 
za rfc...  »  :  «  L'  ho  incontrato  in 
piazza  di... ».  «  Oo  iiicontroM  V  a- 
mis  sciresa  »  :  «  Ho  incontrato  I'a- 
mico  Ciliegia*.  |  inStd  vinhit  el 
me  incontra  »  :  «  Questo  vinetto 
mi  garba  ».  «  Im  comm,edia  I'd  in- 
contraa »  :  «  La  eommedia  ha  in- 
contrato ».  «  Quell  fortunaddn  I'd 
incontraa  ben  in  del  ad  matri- 
monni  »  :  «  Quel  fortunataccio  in- 
contrb  o  incolse  Opp,  s'abbatt^ 
bene  nel  suo  matrimonio )».  «  Vui 
minga  incontrd  di  obligaaidn » : 
*Non  voglio  contrarre  obbUga- 
zioni ».  I  «  G'oo  ceduu  la  earet- 
tMla  col  cavall  e  oo  incontraa  cdnt 
6n  anhll  de  brillant »  :  «  Gli  ho  da- 
te la  carrettella  e  il  cavallo  e  li 
ho  barattati  o  mi  Bono  pagato  con 
un  anello  di  brillanti ».  |  Incon- 
trd i  cart,  i  dance,  i  cunt:  CoUa- 
zionare,  rivedere,  riBContrare.  | 
Incontrarsi.  «  Se  shmni  incontraa 


in  di  idii  »  :  «  Ci  siamo  incontrat;! 
nelle  idee  ».  —  in  del  ghnni :  —  nel 
genio.  —  in  del  par  Id:  —  nel  pa]>- 
lare.  (Pr.)  Chi  se  voRur  ben  se  in- 
contra: Chi  si  vuol  bene  si  in— 
oonti*a.  I  monta^n  stan  ferine  e  i 
omen  s'incontren :  I  monti  stanno 
fermi  e  le  persone  si  incontrano. 

Incontrari,  A  contrario.  A  rin- 
contrari :  All'inoontrario  o  Al  con- 
trario. Ciappd  .tutt  C088  aWineon- 
trari:  Pigliar  ogni  cosa  a  rovescio. 
Di  sii,  6na  roboa  a  V  incontrari  .* 
Arrovesciarla.  «  Lii  el  vceur  ves» 
tutt  a  I'incontrari  di  alter  »  :  «  C^U 
vuol  essere  in  tutto  al  rovescio 
degli  altri ».  Fl  mond  a  V  incon- 
trari: n  mondo  a  rov^esoio.  «  Mi 
g'oo  nient  de  d\  incontrari  »  :  « lo 
non  ci  ho  nulla  in  contrario  ». 

Incontrastabel  (Volg.).  Vedi  In- 
contraatabil. 

Incontrastabil.  Inoontrastabile. 
(Civ.i  «  L'h  incontrastabil  che.., » : 
«  La  e  cosa  incontrastabile  che... ». 
D' 6n  effett  incontrastcibil :  D'un 
effetto  incontrastabile. 

Inconvenient ,  Inconvenieiite. 
«  Oh'e  rinconvenient  che,..  »  :  «  C^h 
I'inconyeniente  ohe».  «^  nassuu 
6n  inconvenient »  :  «  £  nato  im  in- 
conveniente  ». 

Inconvertibil ,  Inconvertibile. 
BigliHt  de  Banca  — ;  Biglietti  — . 

Incoraggia-aggiaa,  Incoraggia- 
re,  Incoraggtre.  «  Mi  I'oo  ineorc^- 
giau  a  tenta  »  :  «  L'ho  incoraggito 
a  tentare  ». 

—  Incoraggiament,  Incorag^a- 
mento.  Im  sodetaa  de  —  .*  La  so- 
ciety d'incoraggiamento. 

Incorda-ordaa,  Inoordare.  (7a- 
vall  incordaa:  Cavallo  incordato. 
Scolazidn  incordada:  Gonorrea  o 
Blenorrea  incordata  o  Incorda- 
tura.  Q  (Accordare).  Ineordd  el 
cemhdl:  Accordar  il  piano. 

—  Incordada,  Incordatura.  «^ 
8td  piano  bisogna  dagh  6n*  incor- 
dada »  :  «  Questo  piano  va  accor- 
dato  ». ' 

—  Incordadnra,  Incordatura. 
«  Oo  eiappaa  6na  famdaa  ineor- 
dadura  in  del  coll »  :  «  Mi  sono  bu~ 
scata  una  maledetta  incordatura 
nel  collo».  g  Fagd  V incordatura: 
Pagare  Taccordatura. 

—  Incordaddr ,  Accordatore. 
L'incordador  del  piano  (Persona  e 
strumento).  L'accordatore. 


r 


INC 


—  331  — 


INC 


Incorregglbel  (Volg.).  Vedi  In- 
eorreggibu. 

Incorregglbil ,  Incorresgibile. 
«  X-'e  6n  ficeu  ineorreggibu  »:  «  E 
un  ragazzo  iiicoiTeggu>ile  ». 

Incorges  (Volg.).  v  edi  Accorges. 

Incomisli  -  isaa  ,  Incorniciare. 
«  Oofaa  incornish  el  ritratt  die...  »: 
«  Ho  fatto  incorniciare  11  ritratto 
di...  » 

—  IncomlBiidnra,  Incomiciatu- 
ra.  I  spes  de  VineomistJidura:  Le 
spese  aeirincomioiatura. 

tncoron&-onaa-oiias8 ,  Incoro- 
nare.  (Civ.)  Napoleon  el  8*  h  inco- 
ronaa  de  per  lit  re  d' Italia :  Na- 
poleone  s'incoronb  da  »h  re  d'  I- 
talia.  «  On  eorno  ehe  te  incoron- 
na/  »:  «  Un  como  che  ti  sbuzzi  ». 
«  i^uella  tdUlera  el  Vd,  ineoronaa  » 
( di  marito  ) :  «  Quella  sgualdrina 
lo  ha  incoronato  o  mando  a  Cor- 
neto  ».  Toma  a  incoronh:  Rinco- 
ronare. 

—  Incoronadaj  Inooronata.  (La 
Madonna)  La  gtesa  de  V  incoro- 
naela:  La  Incoronata. 

—  Incoronazl6n,  Inooronazione. 
In  del  38  gh*h  sta  a  Milan  I'ineo- 
rotuunon  de  Ferdinand:  Nel  38  a 
Milano  si  feoe  V  inooronazione  di 
Ferdinando  d' Austria. 

Incorpork-oraa-orass ,    Incor- 

J>orare.  «  Shalt  hen  finna  che  Vasee 
*h  incorporaa  c&n  I'oli  »  :  «  Sbatti 
finch^  I'aceto  non  sia  bene  incor- 

J>orato  coll'olio  ».  I  (Militari)  Ivo- 
ontari  de  Oartbalai  i  dn  incor- 
poraa in  Veshreit:  I  volontari  di 
Garibaldi  furono  incorporati  nel- 
resercito. 

Incorsadnra,  Appareccbio.  (De' 
tessitori)  «  L'ii  mess  su  V  incorsa- 
dura  a»:  « Ha  appareccbiato  11 
telaio  ». 

Incostant,  Incostanto. «  8t6  temp 
Ve  minga  mal  incostant  » :  «  Oue- 
Bto  tempo  h  assai  inoostante ». 
«  L'h  6n  omm  incostant » :  «  $2  un 
uomo  incostante  ». 

—  Incostanza,  Incostanza.  LHnr- 
costama  di  donn^  del  temp,  de  la 
siagidn  »  :  «  L'  incostanza  delle 
donne,  del  tempo,  della  stagione  ». 

Incoster,  Incbiostro.  —  nigher, 
ross.  hleUf  vioUU :  Incbiostro  nero, 
rosso,  turcbino.  violetto.  —  de  la 
Chinna:  —  della  Cbina.  —  cdpior- 
tiv:  —  copiativo.  —  de  stampa: 
—  da  stampa.  «  G'oo  seritt  ma  de 


hdn  incoster*:  «  Gil  ho  scritto  di 
buon  incbiostro  ».  Maqgia  de  in- 
co«ter  .'Maccbiadi  incbiostro.  Pdl- 
ver  de  incoster:  Polvere  da  incbio- 
stro. Onvin  che  par  incoster:  Un 
vino  che  pare  incbiostro. 

Incotti-ottii ,  Imporrare.  «  Oo 
dovuu  tai^  sii  el  per  perchh  Vera 
ineottiiyn  «  Ho  dovuto  abbattere 
il  pero  che  era  imporrato  ». 

mcozzass-zzaa  (  poco  usato ) , 
Star  punta  punta  (m  dis.),  Coz- 
zare.  «  M  srl.  incoszaa  ds  spdn- 
talUt » :  «  S'^  incaponato  di  spun- 
tarla  ».  *  I!l  s'h  incozzaa  in  d'6n 
spigdl  * :  «  Batt^  del  capo  in  uno 
spigolo  ». 

—  Incozzada  (poco  usato),  Coz- 
zatura ,  Cozzata  j  Dissensione. 
«  Gh'e  staa  tra  qui  duu  candidati 
M  incozzada  tremenda  » :  «  Fra 
que'  due  candidati  awenne  una 
cozzatura  terribile  ». 

Incredibel  (Volg.).  Vedi  Incre- 
dihil. 

Incredibll ,  Incredidile.  ( Civ. ) 
«  Ij'^  incredihil  come,..  »:  «  E  in- 
credibile  che...  »  «  i'  ^  6n  om,m, 
d*6na  operositaa  incredihil  yn  «  £) 
un  uomo  di  una  operosit^  incre- 
dibile  ». 

—  IncredibUlBsim,  Idem. 
Increspk-espaa-espass,  Incre- 

spare.  Incresph  i  ziii :  Corrusare 
o  increspare  la  fronte.  «  El  lagh 
el  comindava  a  inerespass  » :  «  II 
lago  cominciava  a  increspare ». 
«  IM  g'd  la  pHl  de  la  fa^icia  tutta 
incres^ada  » :  «  Ha  tutta  la  pelle 
del  viso  increspata  ». 

-^  Increspadura,  Increspatura. 
«  La  g'aveva  sui  spall  dnHncrespd" 
dura  ehe  ghe  stava  mal » :  «  Ave- 
va  sulle  spalle  un'  increspatura 
che  le  stava  male.  ».  «  iVo  eren 
minga  ond,  Vira  app^nna  onHn- 
crespaduray>:  *'Soji  erano  onde, 
era  appena  un  increspamente  >». 

Incretini-tiiiii-tiiiiss ,  Increti- 
nire.  «  A  furia  de  hev  el  s'h  incre- 
tinii » :  «  A  furia  di  here  incre- 
tin)». 

Incrlccass  (poco  comuno),  In- 
cocciarsi,  Incomarsi. 

Incrimiji&  -  inaa ,  Incriminare. 
«  Ul  mh  articdl  V  h  staa  inerimir- 
naa  » :  «  II  mio  articolo  fu  incri- 
nato  ». 

—  Incrimlnabl  (Civ.j,  Incrimi- 
nabile.  «  Ml  me  par  ch'el  sia  min- 


INC 


—  332  — 


INC 


ga  incriminoMl,  perd...  »:  «  A  me 
pare  non  sia  incriminabile ,  pc- 
rb... » 

IncroUabil,  Incrollabile.  Donna 
d*  6na  fedeltaa  incrolldbil  (civ.) : 
Donna  di  fedeltk  incrollabile. 

Incroppaa,  Coperto  di  roccia. 
«  Guarda  porsceltin  che  te  gh'ee  i 
gnoce  incroppcta^:  «  Guarda  por- 
ceUino  che  nai  i  gnocobi  pieni  di 
roccia  ». 

Incros&-osaa-crosas8,  Incrocia- 
re.  Bicros^  i  hrazz:  Incrociare  le 
braccia.  —  i  slii:  Vedi  asiii,  Db 
strad  che  se  incroaa:  Due  strade 
che  si  incrociano.  «  /  noster  db 
letter  se  s'  in  incrosaa  » :  «  Le  no- 
stre  due  lettere  si  sono  incro- 
ciate  ». 

—  Incrdsadura ,  Incrociatura. 
(Di  strade  e  lettere).  Incrdsctdura 
de  rass:  Incrociatura  di  razze. 

—  Incrdseggi^-egglaa.  Incro- 
Xiicchiarsi.  (Come  Incrdsa). 

—  Incrdseggladura,  Incrocic- 
cbiatura,  Incrocicchiamento. 

Incrostli-ostaa,  Incrostare. 
«  G'dn  faa  di  mur  tutV  incroataa 
de  marmo  blanch  »: «  Hanno  incro- 
stato  i  muri  di  marmo  di  Carra- 
ra ».  Ona  scatola  de  tabaeeh  tutta 
—  de  rvhin:  Una  scatola  da  ta- 
bacoo  incrostata  di  rubini. 

Incubazion,  Incubazione.  LHn- 
cubaaion  de  la  seniema  di  cava- 
ler:  L' incubazione  del  seme  ba- 
chi.  —  di  poresitt:  —  de'pulcini. 

Incadin,  Ancudine.  Yes  tra  Vin- 
cudin  e  el  marthll:  Esser  fra  I'an- 
cudine  e  il  martello. 

—  Incudinetta,  Ancudinuzza, 
Caccianfuori. 

Inculca-lcaa,  Inculcare.  «  Mi  oo 
seguitaa  a  inculcagh  di  bonn  idei, 
ma  oh  81  /  » ;  «  lo  no  continuato  a 
inculcargli  delle  buone  idee,  ma 
lui!...  » 

Incurass  (Volg.).  Vedi  Gurass  e 
Importd^. 

—  Incurabel  (Volg.).  Vedi  In- 
curabil. 

—  Incurabil,  Inourabile.  La  cro- 
sera  di  incurabil :  La  sezione  de&:li 
incurabili.  «  Te  see  6na  piaga  in- 
curabil car  el  ml  fioRU  » ;  «  Tu  se' 
una  piaga  incurabile  ragazzo  mio>». 

Incurla,  Incuria.  «i/^  staa  per 
I'incuria  di  sb  genitdr  »;  «  Cio  ^ 
accaduto  per  I'incuria  de'  suoi  ge- 
nitori ». 


Incnsgen  (Volg.).  Vedi  Incugin 
anzi  Ineudin. 

Indagk-agaa,  Indagare.  «  Jju  el 
voraria  semper  indaqdb  quell  ehe 
femm  » :  «  Egli  vorreobe  sempre 
indagare  le  nostre  azioni  ». 

—  ludagin,  Indagine.  «  JPer 
quanti  indagin  abbienfaa  dn  po- 
duu  seoprt  nagott » r  «  ±*er  quante 
indagini  abbiano  praticate  non 
sono  riusciti  a  scoprire  qualcbe 
cosa  ». 

Indaghen  (Volg.).  Vedi  Daghen, 
N.  fr.  volg. :  Indaghen  nagott :  Non 
curare,  non  appetire,  non  deside- 
rare. 

Inde,  Vedi  Inch.  Inch  et  indei 
Idem. 

Indebitass-ltaa,  Indebitarsi. 
«  M  s*^  indebitaa  fin  al  coll » :  «  Si 
indebitb  fino  agli  ocohi ».  «  Itide- 
bitaa  che  el  se  aiutta  pli  » :  « In- 
chiodato  fino  al  coUo  ». 

Indeboli-olil-oliBS ,  Indebolire. 
«  La  dihtta  el  Vdt  indebolii  >.*  «  La 
dieta  lo  ha  indebolito  ».  «  Se  ghe 
foo  dent  dn  guameri  indebolissi  el 
mur  » :  «  Se  apro  un  armadio  nel 
muro  lo  indebolisco  ». 

Indecent,  Indecente.  VesHi  in- 
decent: Vestito  indecente  (troppo 
scollato).  Vestii  indecent:  Vestito 
indecente  (sudicio).  On  eertx>  fh 
indecent:  Un  contegno  indeeenxe. 

—  Indecenza,  Inaecenza.  «  L'h 
stada  6na  indecema  bella  e  bon- 
na  ».*  «  La  fu  una  vera  indecen- 
za*. «iVd  rh  bdn  che  de  dl  di  in- 
decenzy*:  «  Non  b  bono  che  di  dire 
indecenze  ». 

Indeclfrabll,  ludecifrabile. «  Te 
gh'ett  dna  sciampa  de  gainna  tn- 
decifrabil »:  «  Tu  hai  una  mano  di 
scritto  indeoifrabile  ». 

Indecision,  Indeci8ione.«  Quand 
oo  vist  la  s6a  indecision,  g'  oo  ri- 
ndnciaa  » ;  «  Quando  vidi  la  sua 
indecisione  feci  rinuncia  ». 

—  Indecis,  Indeciso.  «  Lu  Vh 
semper  indecis » :  «  Egli  6  oonti- 
nuamente  indeciso  o  perplesso  », 

Inddgn,  Indegno.  «  Te  sett  in- 
degnde  comparimm,  davanti  »: «  Sei 
indegno  di  venirmi  dinanzi  ». 

—  Indegnament,  Indegnamente. 
/  robb  van  indegnament :  Le  cose 
vanno  indegnamente. 

—  Indegxiitaa,  Inde^t^.  «  L*h 
stada  6na  vera  indegnitOM  » :  « La 
fu  una  vera  indegmt^  ». 


r- 


IND 


333  — 


IND 


I.  Indexnoniaa  e  Indiayolaa,  In- 
I  jdemoniato.  «  El  pareva  indiavolaa 
\  fguell  pover  omm  /  » :  «  Quel  pover 
I  omo  pareya  indiayolato  ».  On 
temporal  indemoniaa:  Un  tempo- 
rale  indiavolato. 

Indenizzk-izzaa-izzass ,  Inde- 
nizzare.  «  Gh'h  toccata  de  indUnizzd, 
i  ferii  in  del  scontro  » :  «  Alia  so- 
cielib  toccb  di  indonizzare  i  feriti 
nello  scontro  ferroviario  ». 

—  Indenizz  e  IndenizzazidxL  In- 
denizzo.  I/indenizz  di  dann  :  L'iu- 
dennit^  del  danni. 

—  Indennltaa,  Indennitlb.  In- 
dennitaa  de  vitto:  Idem. 

Indent.  Vedi  Dent  e  Denter. 

Indentk-entaa  (In  dis.).  (Pr.) 
Chi  prhst  indenta  prest  imparenta 
jIn  Fior.  al  rovescio) :  Chi  presto 
mdenta  presto  sparenta. 

Indes  (Volg.).  Vedi  Indice, 

India,  India.    Canna  d* India 
Idem.  iHgh,  nds  — .•  Fico,  noce  — . 
Casiiigna  d*  India:  Castagna  —  : 
Seda  — .*  Seta  — .   La  compagnia 
delle  Indie  (Di  strozzini):  Idem. 

—  Indian,  Indiano.  I  pover  Inr- 
dian  in  V America  del  nord  i  dn 
squasi  sraezaa  (colto):  I  poveri 
indiani  o  pelli  rosse  nell' America 
del  Nord  furono  quasi  interamen- 
te  sterminati.  |  lu  Vindian  (gnor- 
ri)  Fare  Tindiano. 

—  Indianna  (Specie  di  tela  di 
cotone),  Indiana. 

IndicatlY ,  Indicative  ( gram- 
mat.). 

Indice,  Indice.  (Civ.)  «  L'h  staa 
jmiss  .  a  V  indice  »  :  «  Idem  ».  fl 
«  Gtmrda  in  V  indice  t'il  trovor- 
ritt »  :  «  Guarda  nell'  indice  del 
volume  lo  troverai  ». 

Indices  (Volg.J.  Vedi  IndUndt, 

Indlferent,  Indifferente.  Fd  I'in- 
diferent :  Far  V  indifferente.  «  Oh 
per  ml  V  h  indiferent  » :  «  Oh  per 
me  fh  lo  stesBo  ». 

—  Indlferenza,  Indifferenza.  A 
Vam4r  h  siibentraa  6na  gran  in- 
diferema :  All'amore  subentr5  una 
grande  indifferenza. 

Indig^Bt,  Indigesto.  /  cocumer 
in  indigest:  I  cetrioli  sono  indi- 
gesti.  (Fig.)  «  Qtiel  con/eremer  el 
m*h  indigest*:  « Quel  conferen- 
ziere  m'^  indigesto  ». 

—  Indigesttdn ,  Indigestione. 
<  1/  h  faa  6n*  indigestion  de  ee- 
gtMi»:  «Ha  fatta  un' indigestione 


diacqua^.  Ona  piceola  indigestion 
de  ffuarl  con  la  di^tta:  Un  po'  di 
ripienezza,  che  la  dieta  guarir^ 
ogni  cosa.  «  M  g*h  avuu  onHndi- 
aestion  de  poesia  » :  «  Prese  o  Eb- 
be  una  indigestione  di  poesia  »  ( a 
sentirsele  leggere  dalPautore). 

Indilatament,  Senza  dilazione, 
Subito. 

Indipendent,  Indipendente.  Ca- 
ratter  indipendent:  Oarattere  in- 
dipendente. Giornalj  depuiaa,  cri- 
tich  indipendent:  Giornale,  depu- 
tato,  crixico  indipendente. 

—  Indipendenza,  Indipendenza. 
La  gtihrra  delV  indipenaenza  d'l" 
talia:  La  idem.  Indipendenza  de 
opinidn:  Indipendenza  d'opinionl. 

—  Indipendentement,  Indipen- 
dentemente.  «^—  de  quest  V h  staa 
dn  error  » :  «  Indipendentemente 
da  questo  fu  uno  sbaglio  grosso  ». 

—  Indirdtt,  Indiretto.  Impost 
indirett :  Imposte  indirette.  «  JSl 
m'A  faa  cam  in  m^nera  indiretta 
cJie...  » :  «  Mi  fe'  intendere  in  mo- 
do  indiretto  che... » 

—  Indirettament ,  Indiretta- 
mente.  «  Oo  ricevuu  la  lettera  in- 
direttament » :  «  Rioevetti  la  let- 
tera —  ». 

Indlrizz,  Indirizzo.  «  i/'  ^  sba- 
gliaa  V  indirizz  de  la  lettera  » : 
«  Sbaglib  V  indirizzo  deUa  lette- 
ra ».  I  Bisogna  mtuUt  indirizz  de 
vitta:  Bisogna  mutare  indirizzo 
di  vita. 

Indiscipllnaa ,  Indisciplinato. 
Ona  scolaresca  m^lto  indiseiplina- 
da:  Idem. 

—  IndisciplinatlBslm,  Indisci- 
plinatissimo. 

Indiscrdtt ,  Indiscreto.  (Add. 
Sfaeeiaa  e  indiscrett:  Sfacciato  o 
impudente  e  indiscrete.  (Sost.) 
«  L'h  6n  indiscrett  de  primma  for- 
ca »  :  «  £  im  indiscreto  di  prima 
riga». 

indlscrezidn,  Indiscrezione. «  El 
q*dL  avuu  la  indiscrezion  de  andh 
m  terza  de  risott »  :  «  Ebbe  la  in- 
discretezza  di  servirsi  tre  volte  di 
risotto  ». 

Indispensabll ,  Indispensabile. 
(Di  persona)  LHndispensahil :  D 
sor  indispensabile.  «  Ma,gara  min- 
ga  de  vin  ma  el  caffh  dopo  disnaa 
el  m*h  indispensabuy^ :  «  Starei  an- 
che  senza  vino,  non  senza  oaff'^ 
dopo  pranzo». 


nJD 


-884  — 


IND 


'm 


— Indispensabilment,  Indispen- 
sabilmente.  Bisognafall  indispen- 
aabilment :  fi  da  tarsi  — . 

Indlspetti-pettlBS-pettil,  Indi- 
spettirsi.  «  M  m'd  faa  indispetti  in 
manera  che  oo  voruu  ]»u  save- 
ghen  »  :  «  Mi  indispetti  in  modo 
che  non  volli  piti  sapore  di  nulla  ». 

IndisposlziOn ,  Indisposizione. 
inSdnt  minga  staa  amalaa;  g'oo 
avuu  6na  piccola  indisposizion  »  : 
«  Non  sono  stato  ammalato ;  non 
ho  avuto  che  una  piccola  indispo- 
sizione ». 

—  Indlsponn-ispost,  Indispor- 
re.  n^L'  h  indiapost »  :  «  Sta  pooo 
bene  ». 

Indivla,  Indivia.  Indivia  rizza: 
Indivia  ncciolina. 

Individdv,  Individuo.  «  i'  ^  6n 
individov  che  me  comoda  nient^i 
« E  un  certo  individuo  che  non 
m'accomoda  punto». 

—  Individual,  Indiyiduale.  La 
lihertaaf  VopinidUf  el  parer,  eee., 
individual :  La  liberty,  Topinione, 
11  parere  indiyiduale. 

—  IndlYlduk-diiaa,  Individuare. 
«  Mi  00  individtiaa  nissun  )> :  «  lo 
non  ho  fatto  il  nome  ad  alcuno». 

Indizzl,  Indizio.  Offizzi  de  iiv- 
dizzi :  Ulficio  di  indizii.  «  Da  eerti 
indizzi  8*  h  sospettaa  che,.. »  :  k  Da 
oerti  indizii  venne  U  sospetto 
che... ». 

— Indlzi&-lziaa,  Indiziare.  ^tiL'dn 
indizioM  edme  ltider>  :  «  L'hanno 
indiziato  come  ladro». 

IndOBUccia,  Gorbia  (dove  s'in- 
castra  il  manico  de'badili,  for- 
che,  ecc). 

Indol  (Civ.),  Indole.  « JS7Z  Ji(bu  o 
el  cavallf  I'h  de  honna  indol...  ma  ». 
«I1  Uglio  o  il  cavallo  h  di  indole 
buona...  ma». 

Indolent,  Indolente.  « Oo  mai 
vist  6n  omm  pussee  indolent !  *  : 
«  Non  ho  mai  conosciuto  un  uo- 
mo  piti  indolente  !  » 

—  Indolentement ,  Indolente- 
mente. 

— Indolentaa,  Indolenzito.  ^i^Sdnt 
tutt  indolentaa  »  :  «  Sono  tutto  in- 
dolenzito ».  Gamba  indolentada : 
Gamba  indolenzita. 

—  Indolentdn,  Infingardaccio. 

—  Indolenza,  Indolenza,  «  jyh 
d'6n  indolenza  fenomenal »  :  «  JE 
d'una  indolenza  fenomenale  ». 

Indolzl-olzli ,   Indolcire.  inUoo 


indolzii  cdnt  di  hH  maner  »  :  «  Col— 
le  belle  e  coUe  buone  I'ho  rabbo- 
nacciato  ».  Indolzi  el  cajf^  .•  Indol- 
cire il  cafffe.  «  I"ee  indolzi  tropp 
8t6  d6lz  »  : «  Hai  messo  troppo  zac- 
chero  in  questo  dolce  ».  Mugtiesia 
e  solfo  per  indole  el  sana'u .-  Ma- 
gnesia e  zolfo  per  raddolcire  il 
sangue. 

Indor&-oraa,  Indorare.  Indord 
a  fceugh:  Dorare  a  foco.  Indorii 
la  pinola :  Idem.  « Ndnca  se  me 
inaorassen  »  :  «  Neppure  se  nii  eo- 
prissero  d'  oro  ».  (Pr.)  2/  aurora 
Vindora :  II  sole  one  nasoe  indora 
le  cime.  «  Portegh  sta  cornis  in- 
dorada  »  :  «  Portagli  quests  corni- 
ce dorata». 

—  Indoraddr,  Indoratore.  ^Parta 
sta  cornis  a  l'ind>oraddr  » :  «  Porta 
questa  cornice  al  mettiloro  ». 

—  Indoradnra,  Doratura.  A7uUi 
gib  Vindoradura :  Perdere  la  — . 

Indorment,  Dormiente. «  J;7^>ar 
semper  indorment »  :  «  Pare  Bem- 
pre  addormentato ».  <L*oo  trovaa 
in  litt  indorment  *  :  «  L'ho  trovato 
a  letto  che  dormiva  ».  Is^tt  indor- 
ment (Scherz.):  I  sette  dormienti. 

Indormentk-entaa-entass. 
«  Stanott  oo  mai  poduu  indormenr- 
tamm, »  :  «  Stanotte  non  ho  potnto 
pigliar  sonno  ».  (Fig.)  Indomientii 
el  fceugh :  Ricoprire  il  foco.  «  El 
par  semper  indorm^entaa  »  ;  «  Vedi 
Indorment ».  Indorment^  i  credi- 
tor:  Addormentare  i  creditori. 

—  Indormentatdrl,  Addormen- 
tatore.  « Ah  che  indorTnentatori 
qttella  predica/  »  :  «  Che  noia  quel- 
la  predica  I » 

IndOYk,  (Bagnar  i  tin!  perch^ 
non  trapeli  il  vino  dalle  commet- 
titure  delle  doehe). 

Indovd.  Vedi  Dove. 

Indree,  ludietro.  Innans  e  in- 
dree  e  simili ;  Vedi  Innam.  Andik 
indree:  Andar  indietro.  «  Me  par 
che  quel  fioRu  el  vaga  indree  a 
scola  » :  «  Mi  pare  che  quel  figliolo 
vada  piuttosto  indietro  che  avan- 
ti ».  «  Ghe  va  o  ghe  ven  indree  tant 
de  rhst »  :  «  Gli  va  il  resto  ».  «  Va 
indree  a  digh  che...  »  :  «  Torna  da 
lui  a  dirgli  che».  (A  cavallo  ag- 
gio^ato)  «  Fa  o  Da  indree  »  :  «  Va 
indietro  I »  Ciapph  indree  :  Rice- 
vere  indietro.  «c^^  tocca^  de  dap- 
pamm  indree  la  mia  mereanzia  » .*  ! 
«  Wh  toccato  di  ricevere  indiotro 


r 


IND 


—  3S5 


IND 


tntta  la  merce  ».  Dd.  indree :  Da- 
re addietro.  «  G'oo  daa  indree  I'o- 
rologa   eh' el  m'aveva  garantiiyn 
«  Gil  no  rimandato  indietro  I'orio- 
lo  garantito ».  |  (Dissuadere)  «  Mi 
g*oo  cUza  indree  a  tutt  dagh  »  :  « lo 
ne  rho  sconsisliato  apertamente  ». 
I  «  Me  par  one   te  aaghet  indree 
maledettament »  :  «  Mi  pare  ohe  tu 
dima^  un  po'troppo*.   (Di  ve- 
.getali)  «  La  vit  V  a  doM  indree^  : 
«Ija  Tite  (pelfreddo)ha  dato  ad- 
dietro ».  (Sul  terreno  in  duello)  «  El 
seguitava  a  da  indree  e  mi   a*  oo 
vo8a>a :  cdragg  per  Dio  /  »  :  «  Con- 
tinuava     a     indietreggiare      ed 
io,  ecc.  ».  Da  6n  temp  indree :  Gik 
da  tempo.  De  chl  indree:  Per  lo 
addietro.  «2>e  chl  indree  era  m,ai 
gueckss  »  :  «  Da  quinei  indieti'o  non 
era  mai  accaduto».   iVd  anddt  nh 
innanz  nh  indree:   Vedi  Innam. 
JResth  indree  de  pader  e  mader : 
Kimanere  ort'ano.  « Ij'h  restau  in- 
dree »  :  «  Rimase    addietro  ».    Sta 
indree  de  nissun:  Non  stare  ad- 
dietro ad  alcuno  o  anche  Non  la 
cedere  ad  alciino.   Stci  indree  in 
del  mangid  o  in  del  bev :   Cibarsi 
o  bere  sobriamente.  Tegnl  indree : 
Tener  indietro.  —  la  folia:  —  la 
folia.  Fd.  8td>  indree :  Trattenerela 
folia.  Tirh  indree:  Ritirare.    Ti- 
rass  indree :  Ritirarsi  o  Tirarsi  in- 
dietro. «  Quand  Vh  staa  el  m,om,ent 
bdn  el  ^h  tiraa  indree  »  :  «  Quando 
fu  il  memento  bono  si  ritrasse  o 
gli  oasc5  ra8ino».  Toma  indree: 
Tomare  addietro.  «  Tornlmm  in- 
dree 6n  pass  »  :  «  Torniamo  indie- 
tro un  pasBO  ».  « In  tortiaa  indree 
tutt  nuisaraa  »  :  «  Tornarono  a  oa- 
sa  fradici  di  pioggia  ».   (Pr.)  J?a- 
ratt  e  barattee  se  pd  pit,  tomd,  in- 
dree :   ( Fir. )   Baratto  h  fatto  chi 
lo  rivuol  vadi  (sic)  a  palazzo.  Yhss 
indree :  Essere  addietro.   Viss  in- 
dree de  cottura:  Non   essere  an- 
cora  cotto  a  dovere.    Vess  indree 
de  scrittura:   Essere   addietro   o 
avanoino  assai.  F^jp  indree  6n  cdr 
dh  reff:  Essere  lontano  o  addie- 
tro le  miUe  miglia.  «  86nt  indree 
ben,  in  del  mh  lavortt »  :  «  Nel  mio 
lavoro  sono  rimasto  addietro  non 
poco  ». 

Indrltt  e  Indrlzz,  Dritto.  L*in- 
dritt  e  Vinvbrs:  Diritto  e  rovescio. 
N6  avhgh  nh  indritt  nh  invbrs: 
Non  avere  n^  capo,  nh  coda.  V^s  de 


duuindrizz:  A-dueritti,  (Di  douue) 
Senza  petto  o  Non  ha  ombra  di 
seno.  (Al  morale)  Ambiguo  o  Es- 
sere un  teoomeoo. 

—  Indrlttnra,  Dirittura.  L*in- 
drittura  de  la  riga:  La  dirittui-a 
del  regolo.  —  del  buUl:  Buona  luna. 

Indrizzk-zaa-zzass,  Raddiriz- 
zarsi.  «  Par  che  el  temp  el  vceub- 
bia  indrizsass  »  :  «  Pare  cbe  il  tem- 
po voglia  mettersi  al  bello».  «^Z 
q'aveva  el  musdn  ma  adess  el  s^h 
indrizzaa )» :  «  Era  musone  ma  ora 
s'fe  raddrizzato  ». 

Indi!i-ndott,  Indurre.  «  L*oo  in- 
dott  a  perdonagh  »:  «  L'ho  indotto 
a  perdonargli ».  lAssass  indii  a 
/d...:  Lasciarsi  induiTe  a  fare. 

Indubitabel  (Volg.).  Vedi  Indu- 
bitabil. 

Indubitabll,  Indubitabile.  «  Per 
ml  che  Vaniina  la  sia  minga  ma- 
teria V  ^  indubitabil » :  «  Per  me 
che  Tanima  non  sia  materia  h  co- 
sa  indubitabile  ». 

Induggia  (In  dis.).  Verd  indug- 
gia:  Verde  spincervino. 

Indulgenza,  Indulgenza.  Indul- 
genza  plenaria  (Eccles.) :  Idem. 
Andit  a  tceu  la  — ;  Andar  a  pi- 
gliare  la  indulgenza.  Quand  se 
passa  da  6n  mereant  de  vin  se  va 
dent  a  tceu  V  indulgenza  (volg.j: 
Quando  si  passa  dinanzi  a  un  vi- 
naio  si  entra  a  pigliar  I'indulgenza. 
^Uindulgenza  cont  i  recidivl'hpe- 
ricolosa :  L'indulgenza  ooi  recidivi 
fe  pericolosa.  Indulgenza  de  mam- 
ma: Indulgenza  materna. 

—  Indulgent,  Indulgent.  «  Quell 
mahster  V  h  tropp  indulgent  »  : 
« Quel  maestro  e  troppo  indul- 
gente  ». 

Indult,  Indulto.  «  El  g'a  avuu 
Vindult  dal  re  o  dal  papa  » : «  Eb- 
be  1'  indulto  dal  Re  o  dal  Papa  ». 

Induri-urll-uriss,  Indurire  e  In- 
durare.  « El  pan  se  V  el  rompet 
Vinduriss  suJ>it  » :  «  Se  lo  spezzi  il 
pane  subito  indurisce  ».  «  Ij'h  in- 
durii  in  di  fadigh  » :  «  fi  indurito 
0  indurato  nelle  fatiche  ». 

Industria,  Industria.  Casa  dHn- 
dustria  :  Idem.  Minis teri  de  indu- 
stria, agricoltura  e  commercio  ( o- 
ra  solo  agr.  e  comm.) :  Ministero 
di  agricoltura  e  commercio.  Q  Cont 
6n  poo  de  industria  se  ghe  riess  : 
Con  un  poco  di  —  oi  si  riescc. 
Cavalier  W  — ;  Idem. 


IND 


—  396  — 


INE 


—  Industriass-laa,  Industrv^rsi. 
«.  HI  se  industria  e  el  vivaita  »:  «  Si 
iudnstria  e  campa  ». 

—  Industrial,  Industriale.  Mir- 
Ian  Vh  6n  centra  industrial:  Mi- 
lano  h  un  oentro  industriale. 

--  Industrids,  Industrioso.  «  J?i- 
sbgna  vedh  come  V  h  industrids 
quel  bagai  »:  «  Bisogna  vedere  co- 
m'6  induBtrioso  quel  ragazzo  ». 

InduYin,  Indovino.  «  X'  ^  staa 
induvin  /  » :  «  Fu  indovino  ».  JSl 
rustegh  induvin  (almanacco):  II 
rustioo  indovino.  (Pr. )  «  Famm 
induvin  che  ie  faroo  sddr  »: «  Fam- 
mi  indovino  one  ti  farb  rioco  ». 

Induvin^,  Indovinare.  CHugd.  a 
induvind :  Fare  ad  opporsi  «  JVd 
ne  induvinna  vunna  » :  «  «  Non  ne 
azzecca  una  ».  «  Pd  doss  V  oo 
minga  induvinada  » :  «  A  quel  che 

§are  non  ci  azzeccai  ».  Lassit  in- 
uvind:  Darla  a  indovinare.  (Pr.) 
A  pensd,  mal  se  fd,  mal  ma  se  in- 
duvinna: A  pensar  male  ci  si  in- 
dovina.  A  <m  atrh  ai  matt  la  se 
induvinna:  Vedi  Matt. 

—  InduYlnell,  Indovinello. 
«  QuelVomm  per  m\  V  h  6n  vero 
induvinell » :  «  Quell'omo  h  per  me 
un  vero  indovinello  ».  Sciarad  e 
indovinH :  Sciarade  e  indovineUi. 

Induzldn,  Induzione.  «  Mi  per 
induzion  oo  pensaa  che..,  >»:  «Per 
induzione  ho  pensato  che...  » 

Inebi  (Volg.T.  Vedi  Inihl. 

Inedia,  Ineoia  (1).  Mori  d' ine- 
dia :  Morir  di  —  o  noia.  «  L'h  6n 
sit  che  a  lasira  ghe  se  moeur  de 
inedia  » :  «  £  un  luo^o  che  la  sera 
c'^  da  morir  d'inedia  ». 

—  Inedit,  Inedito.  On  sonUt  ine- 
dit  del  Porta :  Un  sonetto  inedito 
del  Porta. 

Inesigibel  (Volg.).  Vedi  Inesi- 
gibil. 

Inesigibil,  Inesi^ibile.  On  cre- 
dit — ;  Un  credito  meslgibile  o  ir- 
riscotibile. 

Inesorabel  (Volg.),  Inesorabil, 
Inesorabile.  «.  L*e  staa  inesora- 
bil»:  «  Fu  inesorabile  1 » 

Inestk-estaa,  Innestare.  Inestd. 
i  varceul:  Innestare  il  vaiolo.  I- 
nesta  6na  pianta  de  pir  :  Innestar 
un  pero.  Inesth  a  oce,  a  gemm>a: 


(1)  II  senso  vero  e  proprio  di  inedia  in 
Fior.  i  digiuno  lungo  e  spossante. 


Innestare  a  occhio,  a  gemma,  a 
manga,  a  zufolo. 

—  Indst,  Innesto.  I/inn,e8t  del 
varceul :  L'innesto  del  vaiolo.  «  De 
des  inest  n*  e  taceaa  ddma  duu  » : 
«  Di  died  innesti  non  n'^  attao- 
carono  che  due  ». 

Ine8timabil(Civ.),  Inestimabile. 
«.  Per  ml  Ve  staa  6n  vantcigg  ine- 
8tim,aMl » :  «  Fu  per  me  un  van- 
taggio  inestimabue  ». 

fiievltabU  (Civ.),  Inevitabae.  M 
scioaliment  de  la  Camera  V  k  ine- 
vitahil:  Lo  scio^limento  deUa  Car- 
mera  b  inevitabile.  «  Ona  roviwna 
inevitdbil  in  quella  casa  » :  «  Una 
rovina  inevitabile  in  quella  casa  ». 

—  IneYltabllmentfP.N.)IneTi- 
tabilmente.  (civ.)  «  Zm  daveva  sne- 
ced  ineviidbilm^nt...  » :  «  Doveva 
accadere  inevitabilmente  >. 

Inezla,  Inezia.  Costit  dn'inesia: 
Costare  un'inezia.  «  De  mancia  el 
g'h  dua  6n*  inezia  yfi  «  Gli  die'  di 
mancia  una  pezzenteria  y^.  *c  El 
guarda  a  tuttt  i  inezi  » :  «  Egli  si 
lerma  su  cei'te  ineziuccie  da  fiar 
ridere  ».  «  M  ten  a  man  tutH  i 
inezi  *:  <W  tira  a  tutti  i  bache- 
rozzoli  ». 

Ineziaria,  Inezia. «  El  vdt  in  coin 
lera  per  di  ineziarii  » :  Monta  in 
collera  per  delle  ineziuccie  ». 

Infk,  Importare.  «  Mi  si  ehe  me 
ne  infa  sosshnn  » :  «  Che  nxi  fa  a 
me  1  lo  me  ne  frego  » (volg.). 

Infacendaa,  Affaccendato. «  D'e 
tutt  in/a>cendaa  adree  a  . . .  » :  «  £) 
tutto  in  faccende  intomo  a  . . .  » 

Infagott&-ottaa-otta8sjnfagot- 
tare. « Ij'^  infagottaa  la  s6a  pocea 
robba  e  la  n*  d,  saludau  strenc  » : 
«Fece  fagotto  delle  sue  poche  mas- 
serizie  e  ci  salut6  caramente  (iron.) 
o  co'  denti  stretti  ».  |  «  Come  te 
Vee  infagottaa  quel  bagai .' » : «  Co- 
me I'hai  affagottato  quel  bambi- 
no !  (malvestito )  «  C?ie  sarta  mal- 
prattea/  Uh  semper  infa^ottada  »: 
«  Che  sarta  malpratioa  I  £  sempre 
infagottata  ». 

Infalantament  (Volg.).  Vedi  Ivr- 
fallantement. 

Infallantement,  Infallantemen- 
te. «  V^niiwfallantem,ent>:iiVQu- 
go  senza  fallo  ». 

Infallbel  (Volg.).  Vedi  InfaUibiL 

Infalllbll,  Iniallibile.  (Credenti) 
Mpapa  Vh  infallibil:  U  papa  h 
infalliDile.  <i  JEl  se  ^ed  6n  omm 


INF 


—  337  — 


INF 


infallihil »:  «  E'si  crede  infallibi- 
le  ».  (De*  eiarlatani)  «  L*h  6n  temo 
infallibU»:  «fe  un  temo  infalli- 
bile  ». 

In  fam^-amaa-amasB,  Infamare. 
« 1/d  eercaa  lit  de  infamamm,  ma 
el  gh'h  minga  riussu  » :  «  Cefc5  lui 
di  vituperarmi,  ma  non  c'  h  riu- 
scito  ».  I  Frances  se  s'in  infamaa 
a  vicenda  nel  1892:  Nel  1892  i 
Frances!  si  sono  infamati  a  vi- 
cenda. 

—  lafamement,  Infamemento. 
<c  Soo  ehe  Vh  parlaa  infamement 
de  ti»:  «  So  cne  ha  parlato  infa- 
memente  di  te  ». 

—  Infamltaa,  Iniamit^.  «  Z'  d 
cominess  di  infamitaa  » :  «  Com- 
mise  delle  infamit^  o  nefandezze  ». 

—  Infamm,  Infame.  (Sul  serio) 
El  Hoggia  Ve  cent  volt  pussee  ehe 
infamm:  II  Boggia  h  mille  volte 
pill  ehe  infarae.  (Sch.)«  Tesor  in- 
famm /  » : «  Tesoro  mio  ». 

—  Infamdn,  Infamone.  (Volg.) 
«  Quell'  inf anion  el  m'  a  tradii  »  : 
«  QueU'iniamone  m'ha  tradito  ». 

—  Infainondn,  Piu  ehe  infamo- 
ne, Infamissimo. 

InflBJigaa,  Iniangato.  «  M  s'^  in- 
fangaa  finna  al  genocc  » :  «  E'  s'fe 
iniangato  fino  a'  ginocchi)>. 

—  Infangada.  N.  fr.:  To^  sii 
dn'infangada:  Infangarsi  lino  ai 

—  Infangass-angaa,  Infangarsi. 
In£EUlt,  Infante.  In  Spagna  gh'e 

aneamo  i  Infant:  In  Spagna  ci 
Bono  ancora  gli  Infanti. 

Infantaria  (Volg.).  Vedi  Infan- 
ieria  e  Fanteria. 

Infemteria,  Infanteria  e  Fante- 
ria. Soldaa  de  fanteria:  Soldato 
di  fanteria.  (Civ.)  1/ in  fanteria  Ve 
la  hose  di  esercit :  L'inianteria  h  la 
base  degli  eserciti. 

InfEurin^-iiiaa-ixiass,  Infarina- 
re.  «  Primma  de  mhttel  in  lapa- 
delta  infarinna  el  fidieh  »  :  «  Pri- 
ma di  metterlo  in  padella  infarina 
11  fegato  o  i\  pesce  ».  |  Infarind. 
i  quadrH  o  i  edpj9:  InsabDiare  i 
mattoni.  (PiM  Cht  vit  al  molin  se 
infarinna :  Chi  va  al  mnlino  sHn- 
fnriiiii. 

—  Infartnadnra,  Infarinatura. 
«  JSl  ghe  n'a  ona  chrta  infarina- 
dura  »:  «  Egli  ha  una  certa  infa- 
rinatura » (ooniizioni  supei^ciali). 

In£ulolaa  (In  di8.),Inferraiolato. 


In£ELt6ass-t6aa,  Infatuarsi. « I/k 
infatooM  de  lu  stess  » :  «  £  infa- 
tuate di  sfe  stesso  ». « I/'h  infatdaa 
de  la  primma  donna  » :  «  S'infatub 
della  prima  donna  ». 

Infedel,  Infedele.  On  servitor  in- 
fedel:  Un  servo  o  servitore  —  o 
ladro.  «  La  miee  la  gh'h  stada  in- 
fedel » :  «  La  moglie  gli  h  stata 
infedele  ». 

Infedeltaa,  Infedelt^. «  L'd,  com- 
mhss  6n*  infedeltaxi  > :  «  Commise 
un'infedelta  ».  Ona  tradusidn  pien^ 
na  de  infedeltaa:  Una  traduziouc 
plena  di  — . 

Infelice,  Infelice.  «  Quella  casa 
Vh  in  d'  6na  posizidn  infelice  >  : 
«  Quella  casa  e  in  ima  posizione 
infelice  ».  «  Quanti  infelici  ehe 
gh'h  a  st6  mond!  »:  «  Quanti  in- 
felici ci  sono  al  mondo !  »  «  Te 
see  semper  staa  6n  pover  infeli- 
ce! y>:  «  Sei  sempre  stato  un  grul- 
lo  o  un  povero  infelice !  » 

Infelicitaa»  Infelicity.  «  El  g'h 
V  infelicitaa  della  vos  » :  «  Ha  la 
infelicitJl  della  voce  ». 

Infenk,  Infienare.  La  rohha  fra- 
qil  la  vh  tutta  infenada  in  di  cass : 
La  roba  fragile  va  tutta  rawolta 
nel  fieno. 

Infecisc.  Vedi  Fendsc  e  deri- 
vati. 

Infenoccia-nocciaa ,  Infinoc- 
chiare.  «  Tenta  minga  de  infenoc- 
ciamm  » :  «  Tu  non  mi  infinoo- 
chi  I »  «  J&Z  m'ci  infenocdaa  ehe...  » : 
«  Mi  fece  credere  ehe...  »  «  X*a 
tentaa  de  infenocciall » :  «  Tent6  di 
inzampognarlo  ». 

Inferl6r,  Inferiore.  Da  inferior 
a  superior:  Da  inferiore  a  supe- 
riore.  De  qualitaa  inferior:  Di 
quality  inferiore. 

Inferma  (Volg.).  Vedi  /w/crwo. 

Infermo,  Infermo.  Diventh  in- 
fermo:  Divenire  infermo.  Vunna 
di  sett  oper  de  la  miserieordia  Ve 
visith  i  tnfermi:  Una  delle  sette 
opere  della  miserieordia  h  visitar 
gli  — . 

—  Infermaria,  Infermeria.  « I/e 
a  V  infermaria  in  osservazidn  » : 
«  fi  all'  infermeria  in  osservazio- 
ne  ».  «  La  par  6n'  infermeria  sta 
ca^a^:  «  Questa  casa  par  un' in- 
fermeria ». 

—  Infermer,  Infermiere.  /  tn- 
fermer  de  V  Ospedal:  Gli  infer- 
mieri  o  I  pappini  dell'  ospedale. 

22 


INF 


—  388 


INF 


«  La  g*h  faa  de  infennera  fin  al- 
Vultim  respir  > :  «  Gli  fece  da  in- 
fermiera  mio  air  ultimo  respiro  ». 

—  Infermln,  Infermuooio. 

—  Infermitaa,  Infermit^.  « j^ 
g*d.  6n' infermiUia  eh*  si  guarUs 
pit  » :  «  Ha  un'  infermiljt  one  nou 
ne  puo  guarire  >. 

Infema  (Volg.).  Vedi  Inferno, 
Inferno,  Inferno.  (Credent!)  Por- 
radis,  inferno  e  purgatori :  Para- 
diso,  inferno  e  purgatorio.  (Colto) 
jy  Inferno  de  Vants  :  L'  Inferno 
di  Dante. 
6na  vitta 
fare  una  vita 
Vinferno  in  casa  edn  quella  soeera 
cdinna  » :  «  Ha  1'  inferno  in  casa 
con  quella  sooera  insoffribile ». 
(Imprec.  bassa)  «  Oh  va  all*  in- 
ferno/ » : «  Va  all'infemo  o  al  dia- 
volo  ».  Mandd,  alV inferno  (volg. ) 
(Ammazzare) :  Mandar  all'  inferno. 

—  Infernal,  Infemale.  Ona  vlg- 
gia  infernal:  Una  veocMa  infer- 
nale.  Pieira  infernal:  Pietra  in- 
female. 

Inf&sc,  Impiccio.  «  8t6  rohb  ehi 
el  m'  h  de  inflse  * :  «  Questo  coso 
m'impiccia  ».  (Di  persona)  «  Ti  n6 
te  sitt  (1)  alter  che  6n  infjtee  » : «  Tu 
non  se'  altro  che  un  impiccio  ». 
(Affare)  Ciappa^s  di  tn/^c.*Pren- 
dersi  dei  sopraccapi.  Andd  fceura 
di  infesc :  U  scire  de'  guai  o  d'im- 
picoio.  Idberaas  di  infesc  del  sart, 
del  ealzolar:  Liberarsi  dei  debiti 
plateali.  Infesc  de  stomegh:  Im- 
oarazzo  di  stomaco. 

—  Infesclli-esciaa-esciass,  Im- 
picciare.  «  Std  tavolin  ehl  el  me 
tnfescia  » :  «  Questo  tavolino  qui 
m'impiccia  ».  «  Sdnt  infeseiaa  co- 
me 6n  poresin  in  la  stdppa  » :  «  8o- 
no  impicciato  come  un  pulcino 
nella  stoppa».  «  0*oo  el  stomegh 
infeseiaa  » :  «  Ho  lo  stomaco  im- 
barazzato  ». 

—  Infescladura,  Imbarazzo.  In- 
fesdadura  de  stomegh:  Imbarazzo 
di  stomaco.  «  Men^  adree  anea  i 
ficeu  I'  e  6n'  infesciadura  »  :  «  A 
oondur  meco  i  bambini  h  un  bel- 
1'  incomodo  o  mi  riesce  incomo- 
dissimo  ». 

Infettk-ettaa-ettass,  Infettare. 
«  El  g*d>  infettaa  el  sang'u  » :  «  Ha 


(1)  Qa!  ho  usato  II  titt  e  non  11  iee  per 
la  vooale  che  segue.  Vedi  prefkzioae. 


infettato  il  sangue  ».  I  risSr  inr- 
fhUen  I'aria:  Le  risaie  infettano 
I'aria. 

Infiam^-amaa-amass ,  Infiam- 
mare.  «  Ona  fuga  de  gets  la  s*  I 
inliammada  e  h  success  rineendi  »: 
«  Una  fuga  di  gas  si  infiamnib  e 
awenne  1'  incendio  ». 

—  Infiamabil,  Infiammabile.  A- 
ria  infiamabil:  Aria  iniianiniabile. 
^Ul  giovinetto  el  me  par  molto 
infiamainl » :  «  Mi  sembra  di  san- 
gue molto  imfiammabile  il  ^ovi- 
netto !  » 

—  Infiamazldn,  Infiamniazione. 
Infiameusion intestinal:  Infiamma- 
zione  intestinale. 

—  Inflamatorl,  Inflammatorio. 
Malatda  infiammatoria :  Male  in- 
flammatorio. 

Infiasck-ascaa,  Infiascare.  In- 
fiasch  el  mn,  I'oli,  ecc. :  Infiasoar 
vino,  olio,  ecc. 

InflUi-llaa-ilass,  Inlllare.  Infill 
la  gtijEfffia:  Infllar  Pago.  —  di  tnar- 
gherilmn:  Infilare  le  margheriti- 
ne.  —  la  porta:  —  I'uscio  o  la 
porta.  —  la  giaechetta:  —  il  ve- 
stito.  I  *  JSl  me  Va  infilaa  o  tn- 
filzaa  come  6n  passarin  sul  sped  »: 
«  Me  lo  infilb  come  un  passarotto 
sullo  spiedo  ».  Des  d\  infila :  Dieci 
di  alia  fila. 

—  Infilera,  Infilata.  On*infilera 
mai  pii  finida :  Una  infllzata  in- 
terminabile.  Una  infilera  de  eiile- 
cier :  Una  fllata  di  cMaoohiere. 
«  JSl  m'd  ditt  sii  dn'infilera  de  spro- 
posit »: «  Disse  un'iniilzata  di  spro- 
positi  ».  «  JEl  g'h  ditt  6n*  infuera 
de  thrmin  o  de  insolem » :  «  Gli 
disse  un  muechio  di  improperii  o 
di  insolenze  ». 

—  Infiletta  o  Imbasttdura,  Fil- 
za .  Basta ,  Imbastitura.  «  Dagh 
dwinfileUa  a  sti  manieh  che  poaa 
provai  » :  «  Dagli  una  infllzata  a 
oodeste  maniche  e  poi  mele  pro- 
verb ». 

—  Infilettk-lettaa,  Infilzare. 
«  Basta  che  te  Vinfilettei  » : «  Basta 
1'  imbastitura )». 

Infilzk-ilzaa-ilzass,  Infilzare. 
«  I/l  restaa  infilzaa  su  6na  landa 
del  resthll » :  «  Rest5  infilzato  su 
una  punta  del  cancello  ».  /  dord 
infilzaa  sul  spid:  I  tordi  infilzati 


INF 


—  339 


INF 


me  di  rimaner  infilzato ».  Pari 
6na  Maria  infilzada:  Parer  una 
monachina  o  Madonnina  infilzata. 
«  ^l  m'ii  infilzaa  sit  6na  quantitoM 
de  bosii  » :  «  Mi  infllzb  una  quan- 
tity di  bugie  ». 

Infllzadnra,  Infilzatura.  *(Mm'd, 
faa  dn'infilzadura  o  ^Usada  de  bo- 
sii »  : «  Mi  fece  un'  infilzatura  di 
bugie  *. 

Infinii,  Iniinito.  On  numer  in- 
finii:  Un  numero  infinito. 

—  Infinito,  Infinito.  Andd,  a 
Vinfinito :  Andar  all'inflnito  o  alle 
<»lende  greobe. 

Inflnitaa,  Infiniti^.  «  &oo  6n'in- 
finitaa  de  robb  de  ditt » :  «  Ho  una 
infinite  di  oose  da  dirti  ».  (Colto) 
I/infiniUza  del  spazi:  L' infinito. 
«  Gh'  era  6n'  inflnitaa  de  gent  » : 
«  Cera  un'infinit^  di  gente  ». 

—  Inflnitament,  Infinitamente. 
«  Te  vui  ben,  te  rCspetti,  te  ammiri 
infinitament » : «  Ti  amo,  ti  rispet- 
to,  ti  ammiro  infinitamente  ». 

Infinna,  Infiuo.  «  Te  eompagni 
infinna  Id  e  poBU  tdmi  indree  » : 
«T^accompasnao  fin  1^  poi  torno  ad- 
dictro  ».  «  J/ it  ditt  injinna  ehe,.,^: 
«  DiBse  perfino  cbe...  »  «  Infinna 
o  infill  eh* el  dura  > :  «  Fin  chie  du- 
ra >.  Infinna  mai:  Quanto  mai. 

InfinoccilM>cclaa,  Infinoccbia- 
re.  Anche  Infenocdh. 

Inflrii  (Volg.).  Vedi  Infild.. 

Infiss,  Infisso.  Unfits  de  la  eh: 
Gli  infissi  (cbe  sono  aderenti  alia 
oasa  e  non  possono  essere  levati 
dagli  inquibni  cbe  sgomberano). 

mfluenza,  Influenza.  On  depu- 
taa  ehe  god  de  moUa  inflttema:  Un 
deputato  cbe  gode  di  molta  in- 
fluenza. «2/'d  senHi  I'influenssa  de 
Varia  bonna  » :  «  Senti  r  influenza 
dell'aria  salubre  )>.  I  «  Ona  malat- 
Ha  vhggia  ehe  g'dn  daa  el  nomin 
ncBuv  de  infiuenza  » :  «  Una  ma- 
lattia  antica,  ma  cbe  ora  prese  il 
nome  nuovo  di  Influenza  ». 

Inflnl  e  Infiuenzk,  Influire  e  In- 
fluenzare.  «  L'd  infiuii  moUissim 
a  fh  andh  mai  la  robba  »:  «  Influl 
assai  a  mandar  a  male  la  facoen- 
da ».  « I/h  staa  infiuenzaa  da  6n 
eatiiv  amis  » :  «  Fii  influenzato  da 
un  cattiro  amioo  ».  «  JJl  vlss  an- 
daa  ai  Boon  el  g*dt  infiuii »: «  L'es- 
sere  andato  ai  Bagni  gli  ba  gio- 
vato  ». 

—  InflnsB,  Influsso,   Sentl  Vin- 


fiuss  de  la  prim^vera:  Sentir  I'in- 
flusso  deUa  primavera. 

Infogk-ogaa,  Infooare. «  T*ee  m- 
fogaa  tropp  el  forno  »  : «  Hai  trop- 
po  affbcato  il  forno  ».  «  X'  ^  in- 
Jogaa  denter  m  o  a  »  :  «  £2  infoca- 
to  nel  o  a... »  Seniles  la  faecia 
infogada  o  i  fiamm  a  la  faceia : 
Sentirsi  il  vise  int'ocato.  Aria  in- 
fogada:  Aria  inlbcata.  De  liti  el 
86  Vinfoga  anca  i  marciaph :  D'e- 
state  il  sole  abbrucia  ancbe  le  la- 
stre. 

—  Infogolent  o  Foghent,  Infocar- 
to.  «  Bisognava  ved^  edme  Vera  iii- 
fogolent »  :  «  Era  infooatissimo  ». 

—  Infogatissim  (P.  N.),  Infooa- 
tissimo. <f,L'era  infogatissim  in 
^uella  speculassiont  ma  p<Bu  »: «  Era 
inibcatissimo  in  quell'impresa,  ma 
poi... » 

Infolarmass-armaa.  Infervo- 
rarsi.  « M  ghe  s*  h  tnfolarm,aa 
dent »  :  «  Ci  si  infervorb  ».  Infolar- 
maa  cdm,e  el  strase  di  piatt:  Pa- 
reva  il  Ceccosuda  (non  com.). 

Inforcass  per  Impiccass  (in  dis.) 
-forcaa,  Inforcare.  D6ve  la  stra- 
da  la  se  inforca:  Dove  la  strada 
inforoa  o  si  biforca.  ||  (Ostinarsi) 
«  HI  s'h  inforcaa  de  vorhlla  a  tutt 
i  eosti  »  :  «  Si  intestb  di  volerla  ad 
ogni  costo*.  I  InforccL  la  sUla 
(civ.) :  Inlbrcare  la  sella. 

Informk-ormaa-ormass,  Infor- 
mare.  «  L'oo  informaa  de  tutt »  : 
«L'bo  ragguagliato  d'ogni  cosa». 
InformMss  de  la  s6a  salut :  Cbie- 
dere  della  sua  salute.  «^Z  ved; 
lit  rh  m^olto  mai  informaa  »  :  «  Ve- 
de,  ella  h  assai  male  informata  ». 
Infonmdt  6n  cappHl,  6n  para  de 
strivai :  Informare  un  cappello,  un 
paio  di  stivali. 

—  Informazidn,  Informazione. 
«.  G'oo  avuu  di  bonn  o  di  cattiv 
informazion  su  quelV  individdv  »  : 
«  Ebbi  bone  o  cattive  informazio- 
ni  intomo  a  quell'individuo  »,  An- 
dd  a  tceu  information  (di  servi- 
tori):  Andar  a  cbiedere  informa- 
zioni. 

Informaggili-aggiaa,  Incacia- 
re.  «  T'ee  informa^fgiaa  tropp  la 
minhtra  »  :  «  Questa  minestra  6 
troppo  incaciata». 

—  infomk-omaa,  Infornare.  In- 
fomdt  el  pan :  Infornare  il  pane. 
Inforndb  di  senatdr  ( Scherz. ) :  In- 
fornare de'  senator!. 


INF 


—  340  — 


ING 


—  Infomada,  Infornata.  Infor- 
nada  de  panattdn :  Infomata  di 
panettoni.  (Fig.)  OnHnfomada  de 
senatdr  o  de  cavalier :  Una  infor- 
uata  di  senatari  o  di  cavalieri. 

—  Infornador,  Inl'ornatore. 
Infornasa  (Caricare  la  fornace), 

Infornaciare.  a  An  infomasoM 
ad^8  i  eopp  »  :  «  Hanno  inforna- 
ciato  or  ora  le  tegole  ». 

—  Infornasadura,  Infornaciata. 

Infottass  ( Volg.),  Infottarsi  (bas- 
so), Infischiarsi.  Infottass  d'  dna 
rohba :  Infottarsi  o  Infisohiarsi 
d'una  cosa.  «  Mi  me  ne  infotti  al- 
tament  de  lu  e  de  chi  fa  per  lii>: 
« lo  me  ne  strafotto  di  lui  e  di  chi 
fa  i)er  lui». 

Infranchi-nchiss-ncliii,  Sfran- 
chire.  Infranchiss  la  man  a  scriv  : 
Sfranchir  la  mano  a  scrivere.  —  a 
2>arl€t  f ranees :  —  a  parlar  fran- 
cese 

InfireggiasB  (Volg.)-  Vedi  Baf- 
freddass. 

Infreggld.  Vedi  Bafreddr. 

Infrolli  -  ollil  -  ollis's ,  FroUarOj 
Infrollire.  ^uLassella  li  a  infrolh 
quella  gallinazza  »  :  «  Lasciatela 
froUare  quella  beccaccia  ».  «  Quel- 
la scidra  la  me  par  infrollida  hhll 
e  hen  »  :  «  Quella  signora,  la  mi  par 
infrollita  maledettamente  ». 

—  InfroUidura ,  FroUatura  e 
Frollamento  (uon  InfrolUtura). 

—  Inftollida,  Frollata  e  Infrol- 
lita. 

Infariass-rlaa ,  Infuriare.  <nEl 
se  infuria  per  nagoti »  :  « Infuria 
per  delle  inezi©».  Infu9'ia>a  c6me 
el  strasc  di  piatt :  Insatanassato. 

Infarlada,  Infuriata.  A  V  infu- 
riada:  Alia  sfuriata. 

Infusibn,  Infusioue.  Infusion  de 
Hlli,  de  camamhlla :  Idem.  Per  fa 
el  stuaa  hisogna  mhtt  primma  el 
mans  in  infusidn  de  vin :  Per  fare 
lo  stufato  o  straootto  bisogna  met- 
ter  prima  la  came  in  fusione  di 
vino. 

Ingabbik-blaa,  Ingabbiare.  In- 
gahhia  i  quai :  Ingabbiare  le  qua- 
glie.  Q  «  JL'dn  ingabbiaa  stanott » : 
«L' hanno  arrestato  o  ingabbiato 
questa  notte  ». 

Ingaggi^-aggiaa-aggiass ,  In- 
gaggiare.  In  Inghilterra  i  mari- 
nar  se  usa  ancamo  de  ingaggiai : 
In  Inghilterra  si  usa  anoora  di 
ingaggiare    i    marinai.  «ife  sdn 


lassaa  inaaggid  dent  in  quell'  af- 
fare  »  :  «  Mi  son  lasoiato  attirar  o 
souo  impegnato  in  quell' affare ». 
( Calzett. )«]&/ teZar  elmsi'h  i'n>gag- 
giaa »  :  « II  telaio  mi  si  ^  intop- 
pato  ». 

Ingalardiss-ardil  (poco  nsato), 
Ingagliardire.  « La  fever  la  gke 
s'e  ingaiardida  » :  «  Grli  si  h  inga- 
gliarmta  la  fobbre  ». 

IngaUettass-ettaa,  Imbozzolar- 
si  (in  dis.).  «  /  7nh  bigatt  se  s*in 
tutti  ingallettaa  » :  « I  miei  bachi 
hanno  latto  tutti  il  bozzolo  ». 

IngaluzziBS-luzzli  (Aif.),  Ringal- 
luzzlre.  «  Dopo  quel  success  el  s'l 
ingaluzzii  iutt »  :  «  Dopo  (][uel  suc- 
cesso  s'^  tutto  ringalluzzito  ». 

Ingambii,  Impastoiato.  «  S6ni 
ingambii  »:  «  Ho  impastoiate  le 
gambe  ».  «  Qu£ll  polaster  I'  h  in- 
gambii » :  «  Quel  polio  h  impa- 
stoiato ». 

Ingannk-nnaa-nnass,  Inganna- 
re.  Ingannd,  6i%a  tdsa:  Ingannare 
una  fanciulla.  «  Ma  earo  lit  el  se 
inganna  de  gross  » :  «  Ma,  caro  lei, 
ella  si  inganna  a  partito  ».  Ingan- 
nd,  in  del  pes  o  in  la  misura  :  Fro- 
dare.  Inganna  vun  e  V  alter  :  Idem. 
Ingannd.  el  temp:  In^annare  il 
tempo.  Inganndi  Vappetitt :  Ingan- 
nar  o  incantar  la  tame.  Viv  inn 
gannaa:  Vivere  ingannato.  In- 
gannass  s6ra  dna  personna:  Ap- 
porsi  male.  (Pr.)  L'apparema 
V inganna:  L'apparenza  — . 

—  Ingaxm,   Inganno.   «  Mi  sont 
semper  vivuuin  I'ingann  »:  «  Stetti 
iinora  nelle  illusioni  ».  (Colto,  di 
viagg.)    L'  inaann   del   desert  de 
Sahara:  La  fata  Morgana.   (Pr.) 
G6n  Vart  e  cdnt  V  inaann   se  viv 
met€ta  de  Vann,  c6n  Vtngann  e  edn 
Vart    se    viv    anoh'    I'cUtra   pari 
(vol^.) :  Coll'  arte  e  ooll'  inganno 
Bi  Tive  mezzo  I'anno,  ooll'iuganno 
e  coU'arte  si  campa  I'altra  parte. 
San  Giovann  fa  eondss  Vingann: 
San  Giovanni   non  vole  inganni. 
Bl  m6nd  Vk  tutt  pien  de  ingann: 
Ch  piti  trappole   che  topi.  JPada 
la  leg,  trovaa  Vingann :  \ edi  LSg. 
L'ingann  el  vd  semper  a  cd  de  Vinn 
gannator :   L'  inganno  torna  ad- 
dosso    all' ingannatore.    |    (Rete) 
L'ingann  del  eovertdn  de  eiappUt 
phss:  II  ritroso  del  bertoveUo. 

—  Ingannaddr,  Ingannatore./»- 
gannaddr  de  t6sann:  Idem. 


ING 


—  341  — 


ING 


—  Inerannamdnd,  Gabbamondo 
«  atu^he  Gabbaminchioni. 

—  IngrannaYlllaii  (Add.  di  per.), 
Ineannacontadini  (1). 

msrart>l&-rbiaa-blass,  Ingarbu- 
gliare.  On 'a*cia  ingrarftiada.'Un'ac- 
oiA  o  niatassa  amiifata.  «  El  m'a 
faa  6n  clrto  discdrs  ingarbiaa 
cAe....  »:  «  Mi  tenne  un  oerto  di- 
scorso  iagarbugliato  clic...  »  A- 
vhgh  i  occ  ingarbidM:  Avere  gli 
odcbi  tra  pell. 

—  Ingarblada,  Ins;arbugliata. 
Ofta  brutta  ingarbiada  de  robb: 
Un  imbrogliaccio. 

—  Ingarbulk-bulaa-bulass,  In- 
jEarbugOare.  «  M  m'a  ingarbuiaa 
iulta  la  faccenda  >:  «  M'ha  iugar- 
bugliato  tutto  I'atfare  ». 

—  Ingarbuidn.  Vedi  Ifnbroidn. 
In^rattik-ttiaa ,    Accalappiare. 

«  S6nt  staa  ingattiaa  » :  «  Fui  ac- 
oalappiato  ». 

—  m^ttiada,  Retata.  «  Stanott 
drt  faa  6na  bonna  ingattiada » : 
«  Questa  notte  fecero  una  bona 
retata  ».  «  S&iistaa  viUima  d'dn'in- 
gatliada  » :  «  Fui  aocbiappato  ». 

In^ayett^-yettaa ,  Aooiambel- 
lare. 

ljag^gn»  Ingegno.  «  L*h  6n  iiceu 
de  ingegn  »:  «  £;  un  ragazzo  d'in- 
eegno  ».  Miser  de  ingegn :  Di  poca 
Jevatura.  On  gran  ingegno:  Un 
jcenio.  Alzada  de  ingegn:  Alzata 
d'  ingegno.  «  O'  oo  miss  tutt  V  in- 
gegn per  retissi  » :  «  Ci  ho  messo 
tutto  il  mio  ingegno  per  riusci- 
ro  ».  (Pr.)  La  bolUtta  o  la  famm 
la  guzza  Vingegn:  Vedi  Talent. 

—  Ingegnarla  (Profess,  dell'in- 
gegnere),  Ingegneria. 

—  In^egnasB-naa,  Ingegnarsi. 
«  ^l  se  ingegna  »: «  Si  destreggia». 
Ingegnass  a  la  bell'  e  mH :  Si  in- 
gegna a  tirar  avanti.  «  Ingegnetyn 
«  Ingegnati  ».yedi  Hangiass,  JRan- 
get, 

—  Ingegnattass,    Arrabattarsi. 
.  «  El  s'h  tanto  ingegnattaa  ehe  Vh 

riussii  »:  «  S'arraobattb  tanto  ohe 
fini  a  o  ool  riusoire  ». 

—  Ingegnee,  Ingegnere.  On  in- 
gegnee  cunt€tg€ibb ;  Un  ingegneruz- 
zo.  Ingegnee  del  Ohni  :  Ingegnere 


(1)  In  Fior.  ingannacontadini  ^  anche 
on  lavoro  mal  fatto  ma  vistoso,  e  I'artista 
o  Tartiglano  ehd  lo  fa.. 


del  genio.  Ingegnee  archit^it:  In- 
gegnere architetto. 

—  Ingegnerdn,  Ingegnere  di  va- 
glia. 

—  Ingegnds,  Ingegnoso.  «  L'l  6n 
fic&u  ingegnos  come  » :  «  E  un  ra- 
gazzo molto  ingegnoso  ». 

Ingelosi-osii-osiss .  In^elosirc. 
«  £1  I'h  fada  ingelosi  deluyf.^  La 
fe'  ingelosire  ».  «  El  se  n'  h  ingc- 
losii  quand...  »:  «  Se  n'^  ingelosito 
quando... » 

Ingener^  (non  com.),  In^enera- 
T^Tl  stravizzi  inghieren  dtmalat- 
tii:  Idem. 

Ingenttli  (Civ.)-llli-UlBS,  Ingen- 
tilire. 

IxLgen6ggyi-ogglaa-oggia88.«(^/ 
I'ct  feta  ingenoggid  » :  «  Lo  fece  in- 
ginocchiare  ».  «  Me  sdnt  ingenog- 
giaa  » :  «  Mi  sono  in^inoccniato  e 
anehe  Son  caduto  sui  ginocchi  ». 

—  Ingenogglatdrl,  Inginocchia- 
toio.  4c  De  fianeh  al  IHt  gh*  era 
I'ingenoggiatori  » r  «  A  fianco  del 
letto  o'era  I'inginoochiatoio  ». 

—  lagendgglon,  Inginocchioni. 
Vedi  Oenoee. 

Ingerk-eraa-erasB,  Inghiaiare. 
« An  ingeraa  la  strada  e  V I  dn 
cattiv  andh  » :  «  Hanno  sparsa  la 
ghiaia  sulla  strada  e ,  ecc. ».  |i 
«^uell  pivhll  I'h  ingeraa  comb!  » : 
« Quel  giovincello  h  impacciato 
assai ».  «  Me  s6nt  ingeraa  in  sul 
pU  bHl » :  «  Sul  pill  bello  mi  sono 
confuso  o  mi  caac5  I'asino  ». 

—  Ingerada,  Massicciata,  Ghia- 
iata. 

—  Ingeradnra.  (Fig.)  o^El  g'ct 
adoss  I'  ingeradura  » :  «  Pare  un 
pulcino  bagnato  ». 

Ingerbass,  Acoestire.  «  El  for- 
ment  el  se  inghrba  tropp  prhst  in 
st'ann  » : «  Quest'anno  il  grano  ac- 
cestisce  o  si  fa  verdc  troppo  pre- 
sto ». 

Ingeriss-erli,  Ingerirsi.  Ingeriss 
in  di  affari  di  alter :  Ingerirsi  ne- 
gli  affari  altrui  ».  «  i/'  e  dn  omtn 
che  vaeur  ingeriss  de  tutt )» :  «  E 
un  omo  ohe  caocia  o  Acca  il  naso 
dappertutto  ».  «  Mi  de  sta  bdrlan- 
da  vui  pu  ingerim^n  »  :  «  Di  co- 
desto  anaraccio  non  ne  vo'  piil 
sapere  ». 

—  Ingerenza ,  Ingerenza.  «  El 
g'd  pu  nissunna  ingerenza  in  sl4 
sityn  «In  questo  luogo  o  ufficio 
egli  non  ha  piil  ingerenza  alcunu  »• 


ING 


—  342  — 


ING 


Ingermk  (In  dis.).  Vedi  Iprw- 
tiszd  e  Incantd. 

—  Ingermadnra  (non  com..).«Bir- 
sbgna  che  te  huitet  via  la  tnger- 
madura  » : «  Bisogna  ohe  tu  ti  sot- 
tragga  o  ohe  tu  rompa  la  malia  ». 

Ingess^-essaa,  Ingessare.  «  Sti 
canchen  van  ingessaa  » :  «  Quest! 
gan^heri  vanno  m^e8sati*./n<7e««a 
el  vm:  Ingessare  il  vino. 

—  Ingessadura ,  Ingessatura. 
Gattiva  ingessadura:  Cattiva  in- 
o'cssaturft 

'^  Inghlrland^-andaa-andaBS  (P. 
N.),  Inghirlandare  (1).  « An  in- 
ghirlandaa  V altar  » :  «  Hanno  in- 
ghirlandato  I'altare  ». 

Inglaldi  -  Idli- Idlss ,  Ingiallire. 
Quand  i  fmui  comineien  a  ingial- 
diss:  Quando  le  foglie  comincia- 
no  a  ingiallire. 

Ingio,  In  girl.  Andit  in  gib :  An- 
vare  verso  il  dazio.  Del  tant  in 
gib:  Vedi  Tant.  Di  c6pp  in  gib  e 
di  c6p]9  in  sii:  Vedi  Copp. 

Ingioxig-gl6nt  o  gloxigiuu(  Volg.), 
Ingiungere.  «  JEJl  g'  h  ingidnt  ae 
parti  subit  »  :  «  Gli  ingiunse  di 
partire  su'  due  piedi  ». 

Ingiotti-ottil-glottlss  (In  dis.). 
Vedi  Mandct  gib. 

Ingiurla,  Ingiuria.  «  Quella  V I 
stada  dn'inqiuria  hUla  e  bonna  %: 
«  La  fu  un'mgiuria  pretta  ». 

—  Ingiurla-rlaa-nass.  «  Se  s'in 
ingiuriau  finna  che  in  staa  stuff  »: 
«  Si  sono  ingiuriati  fino  alia  nau- 
sea ». 

—  Ingiurids,  Ingiurioso.  So- 
spHt  ingiurios :  Un  sospetto  in- 
giurioso. 

Ingiustizla ,  Ingiustizia  <  L'  h 
dnjingiustizia  bozzarontvaf^  (volg.): 
«  E  un'  ingiustizia  buscherona  ». 
«  Che  razza  de  ingiustizzif  » : «  Che 
razza  di  ingiustizie !  » 

—  Ingiust,  Ingiusto.  «  Quell  giur- 
dizi  I'h  staa  propi  ingiust  » :  «  Quel 
giudizio  fu  veramente  o  proprio 
ingiusto  ».  «  Quell  che  h  de  die  de 
dl ;  semm  minga  ingiust » :  «  Ci5 
che  ^  da  dire  h  da  cure ;  non  sia- 
mo  ingiusti !  » 

—  Ingiustament,  Ingiustamen- 
te.    Condanndtf   lamentass,   aceu- 


(1)  I  Fior.  hanno  an  modo  sqnisito : 
non  mi  inghirlandano  le  sue  parole:  ra- 
gazza  a  un  paino,  chele  fa  la  corte.  11  vol- 
go  poi  dice  :  ingrillandare. 


sdtj  ece.  ingiustament:  Condanna- 
re,  lamentarsi,  accusare,  ecc.  in- 
giustamente. 

Ingles,  Inglese.  (Caratter©  da 
stampa  e  da  seritto)  Inglese.  (Di 
persone  e  popolo)  (Colto)  I  Ingles 
e  poRU  pii  per  commercid :  Gli  I117 
glesi  sono  i  primi  commercianti 
del  mondo.  On  Ingles  de  la  Cas- 
sinna  di  Pomm  (in  dis.):  —  di 
Biella.  A  Vinglesa:  All'inglesa. 
Vestiss,  montd  a  Vinglesa:  Ve- 
stirsi.  montar  a  cavallo  all'inglese. 
Parla  ingles  come  6na  vacea  spa- 
gnoeula :  I*arlar  inglese  come,  ecc. 
(Di  cose)  Oiardin  ingles:  Giar- 
dino  inglese.  Stbffa^  latrinna  iiir- 
glesa:  Stofifa  inglese,  cesso  all'ln- 
glese  o  mezza  inglesa. 

—  Inglesada,  Ti-atto  da  inglese, 
Sfarzo,  Parata. 

—  Inglesimun  (P.  N.),  Inglesu- 
me.  «  A  Mzza  st'ann  gh'era  tropp 
inglesumm  » :  «  St'anno  a  Kizza 
c'era  troppo  inglesume  ». 

Ingnuccniss,  Incaponirsi.  « El 
s'^  ingnucchii  de  vore...  »  :  «  S'  in- 
capom  a  volere  o  a  fare,  ecc. ». 

nigolosi-osii-osiss ,  Ingoloaire. 
«  Ij'oo  faa  i7igolost  de... »  :  «  S'6  in- 
golosito  di  avere  o  fare.  eoo. ». 

IngolfiEiss-olfaa,  Ingolfarsi.  —  in 
di  dkbit :  —  nei  debiti.  «  El  «'c  inr- 
golfaa  in  quella  speeulaaidn  * '. 
«  Se  ingolfato  in  quelPimpresa  ». 

Ingom&-omaa-omas8,  Ingom- 
mare.  «  Wh  toccaa  de  ingomdghel 
attacch  »  :  «  M'fe  toecato  di  ingom- 
marglielo  sopra  o  accanto  ». «  Me 
s6nt  ingommaa  tutt  i  man-*  :  «Mi 
son  tutto  ingommato  le  mani  ». 

Ingord,  Ingordo.  Ingord  Vj^  pus- 
see  che  golds:  Ingordo  fe  piil  ohe 
goloso. 

—  Ingordisia  (Volg.).  Vedi  In- 
gordigia. 

—  Ingordigia,  Ingordigia.  « Zu 
per  V  ingordigia  del  mnar...-*: 
« Egli  per  1'  ingordigia  del  de- 
naro...»  <ii  Quell  fic&u  I'h  d'dfi' in- 
gordigia cN  el  fh  sehivi»  :  «  Quel 
ragazzo  h  di  una  ingordaggine 
(pop.)  o  ingordigia  ributtante  ». 

—  Ingora6n,  Ingordissimo. 
Ingorg^-orgaa-orgass ,    Ingor- 

gare  e  Pigliar  veuto.  «  La  canna 
del  lavandin  I'h  iiigorgada  »  :  «  S'fc 
intasata  (pop.)  o  ingorgata  la  doc- 
cia  deU'acquaio  ».  «  El  g'  d  i  pol- 
mdn,   el  fidigh,   i  glanadl  ingor- 


r 


ING 


—  343  — 


ING 


ooa »  :  «  Ha  i  polmonif  il  fegato, 
le  glandole  ingors^ate  ». 

—  Ingrorgada  (Mugnai).  Gorata. 

—  JngOTgh  (P.  N.)  e  Ingorga- 
ment  o  Ingorgadura,  Ingorgo,  In- 
taso,  Ldtasatura. 

In^dsaa,  Angosoia  (1),  Schifo. 
Mhlt  ingoasa :  Metter  nausea.  «  Te 
me  f6tt  ingossa  »  :  «  Mi  lai  stoma- 

00  ». 
In£ro88liH>B8aa-0B8as8,  In^ozza- 

re.  «  Mangia  pussee  adasi,  ingos- 
set  minqa  »  : «  Mangia  piii  adagio 
e  non  rinzeppare  cosi ».  Ingossh  i 
usH  noveUitt:  Ingozzar  i  nidiaci. 

1  b&eedn  irdpp  gross  fan  ingossdb: 
I  'bocooni  n-oppo  grandi  ingoz- 
zano. 

—  IngOBsada  e  Ingossadnra,  In- 
gozzatura  (2).  On'  ingosscuUt  de 
gnocch:  Scorpacoiata  di  gnoochi. 

Ingottaa,  Gottoso. «  L'h  tngottaa 
pover  omm  /  »  :  «  Soffre  di  gotta  o 
di  podagra,  il  pover  omo  ». 

IngrKnk,  Ingranare.  L'ingrana 
minga:  Non  imbocca. 

Ingranagg  (P.  N.),  Ingranaggio. 
In  di  ingranagg  de  m  ro&uaa : 
Idem. 

IngrasB ,  Ingraaso ,  Govemo  , 
Coneime,  Letame. 

—  Ingrassa,  Ingrassare.  «  M  s^h 
ingrcusaa  » :  «  Ha  o  h  ingrassato  ». 
Tngrassd  in  di  feutidi :  Ne'  fastidii 
lui  ci  si  ingrassa.  Ingrassd,  dent: 
£s8er  nella  sua  beva.  Uort  Vinr- 
griMsen  eon  la  ganga:  L'orto  lo 
ingrasBano  o  governano  ool  bot- 
tino.  I  ( Arricchire)  niEl  s*  h  ingras- 
s€Ui  ai  spall  di  mitioion  » : « Ingras- 
b5  alle  spalle  de'  minohioni ».  iln^ 
grassh  t  Ihbu,  i  piii,  i  qttai :  Sag- 
ginar  i  buoi,  stiare  i  polli,  le  qua- 
glie.    Ingrassd  6n   eamp  e6n  la 
pdlver  d'oss:  Ingrassare  un  campo 
oonpolvere  d'osaa.  Ingrassd  el  Go- 
vemo ednt  el  lott :  Ingrassar  il  Gk>- 
vemo  gioeando  al  lotto.  (Pr.)  I/occ 
del  padrdn  V  ingrassa  el  cavall : 
L'ooohio  del  padrone  ingrassa  11 


(1)  Ingotsa  viene  da  angoseia  ma  non  fa 
blsogno  dl  notare  la  differenza  fra  le  due 
Toei. 

(2)  Ififfoziatura  In  Pior.  ha  an  signlfl- 
c&to  speeiale :  e  I'effetto  di  un  lattone  — 
o  il  lattone  stesso  —  dato  sa  un  cappello 
daro,  perche  scenda  sogli  occhi :  Gli  han 
ridoUo  il  eappeUo  tm  lueignolo  con  una 
ingozzat'ura^ 


cavallo.  Chi  n6  »A  lavor^  la  Ur- 
ra  U  ingrassa:  Chi  non  sa  lavo- 
rar  la  terra  la  ooncima. 

Ingrassada,  Ingrassamento. 

Ingrassadixma ,  Ingrassatina. 
(Di  campi)  Un  po'  di  govemo.  (Di 
persona)  ^tiLa  g*  h,  daa  6na  bhUa 
tngrassadinna  »  :  «  S'  ^  messa  in- 
tomo  un  po'  di  ciccia  ». 

IXLgrat  e  Ingratt  (Volg.).  Yedi 
Ingrato. 

mgrato,  Ingrato.  «M  me  s' h 
mostraa  ingra>to  »  :  «  Mi  si  dimo- 
str5  ingrato ! » 

—  I^B»rat6n,  IngratiSBixn,  In- 
gratissimo. 

—  Ingratitudiii,  Ingratitudine. 
Pagd  de  ingratittidin :  Pagare  di 
o  con  ingratitudine. 

Ingra^d^-dada-dass,  Ingravi- 
dare.  ^nl/h  ingravidaa  quella  po- 
vera  tdsa  e  poeu  el  l'd>  ptentada  » : 
« Ingravidb  quella  povera  ragazza 
poi  la  lascib  ».  «  Me  sdnl  ingravi- 
aada  del  mh  pHmm,  dopo  noRuv 
ines  precis  de  matrimoni  >  :  «  Ho 
concepito  (non  pop.)  il  mio  prime 
dopo  nove  mesi  precisi  di  matri- 
monio  ». 

Ingrazlonass,  Ingraziarsi  e  In- 
grazianirsi.  «  X/'a  savuu  fa  a  tn- 
grasianass  el  minister  »  :  «  Seppe 
ingraziarsi  11  ministro  ». 

Iiigredient,  Ingrediente.  C6nt  i 
solit  ingredient:  Coi  soliti  ingre- 
dienti.  Mhttegh  i  sd  ingredient: 
Dosare. 

Ingrtas ;  Ingresso.  Bigli^tt  de 
ingress:  Biglietto  di  ingresso. 
«  G*dn  faa  6n  ingress  in  sul  Vors  » : 
«Gli  han  praticato  un  ingresso 
dalla  parte  del  Corso  ».  A  V  in- 
grhss  de...:  All' ingresso  di . . . 
I/ingress  liber:  L'ingi'esso  libe- 
ro.  £/  ingress  del  Re  a  JSomm^f 
de   Oaribaldi  a  Palerm,o :  L'in 

fresso  del  re  a  Roma,  di  Gari- 
aldi  a  Palermo. 

Ingrintass-intaa,  Far  11  cipi- 
glio,  Ingrugnare  e  In^'ugnire.  «  A 
fagk  6na  jnccola  crttica  el  se  in- 
grxnta  subit  » :  «  Solo  a  dirgli  una 
parolina  di  censura  ingrugna». 

Inipross,  Ingrosso.  All'ingross: 
All'  ingrosso.  Oomprh  o  vend  ah- 
Vingross:  Comperare  o  vendere 
all'ingrosso.  « I/h  taiaa  gib  all'in- 
gross >  (di  uomo  come  di  lavoro) : 
«  Fatto  coll'accetta  ». 

IngrQSBl-ossil-OBBlBS,  Ingrossa- 


ING 


—  344  — 


INa 


ro.  ^La  fever  la  g'h  faa  ingrossi 
i  lavor  » :  «  La  febbre  gli  ha  fatto 
ingrossare  le  labbra  ».  «  Std  vesHi 
el  te  inyrossiss  el  corp  » : «  Questo 
vestito  ti  ingrossa  la  persona  ». 
Ingrugnass.  Vedi  Ingrintass. 
Ingiiaa  (Volg.).  Vedi  JJguaL 
Inxuanta-antaa ,    Agguantare. 
«  L'dn  inguantaa  che  el  rohava  6n 
orologg  » :  «  L'  banno  agguautato 
inentre  stava  faeendo  la  testa  a  o 
rubando  un  oriolo  ».  Q  Inguantaa 
c6ine  6n  milord :  Inguantato  come 
im  milord. 

.  Inguent,  Unguento.  Inguent  de 
semifrhddi,  moZftin;  Unguento  re- 
jrigerante,  di  malva.  «  Quhst  el 
ghe  fa  come  V  inguent  inalbin  » : 
«  Codesto  non  gli  giover^  di  cer- 
to  ».  Inguent  mfircurial^  rosaa: 
Unguento  mercuriale,  rosato.  An- 
dd  %n  inguent  de  Mslicchih :  Finire 
in  nulla.  Gifintagh  V  inguent  e  i 
pez^:  liimettervi  il  ranno  ed  il  sa- 
pone  o  I'unguento  e  le  pezze.  2>o- 
prh  V inguent  spuin:  Usare  dell'in- 
guento  boccMno  (la  scialiva). 

—  Inguentln,  Unguento  da  nul- 
la, Unguentino. 

.  Ingugella^  Aghettare,  Ferrar  le 
etringbe  o  lare  gli  aghetti. 

—  Ingugelladbr  ,  Ferrastrin- 
ghe. 

Inguilla,  Anguilla.  InguiUa  mor- 
rinada :  Axiguilla  marinata.  A  c6a 
de  inquilla :  A  coda  di  anguilla. 
Avigh  i  orecc  fodraa  de  pell  d'in- 
guilla :  Avere  le  oreochie  federate 
di  panno.  Mercant  de  pell  de  in- 
guill  o  de  fibbii  discompcufn :  Mer- 
cantuzzo.  Scarligdt  via  came  dn'in- 
guilla :  Scivolar  dalle  mani  o  Guiz- 
zar  di  mano  come  un'anguilla.  Vess 
strengiuu  su  c6me  i  inguill  in  del 
hari:  Esser  pigiati  come  acciugbe. 

—  IngTiUla-illaa,  Stare  perples- 
80.  Gh'e  di  deputaa  che  inguillen 
eontin6am,ent :  V  ba  degli  onore- 
voli  che  barcamenano  sempre. 

—  Ingulllada,  Sotterfugio.  «  M 
m'a  fau  6n'  inguillada  terrihil  » : 
«  Mi  mancb  di  fede,  di  parola  ». 

~  Ingnillascia,  Anguillaccia. 

—  Inguilldtta,  Piooola  anguilla. 
— Inguilloiiiia  e  InguUlott,  Gros- 

sa  anguilla. 

Ingur&  (Volg.).  Vedi  Augurib  e 
voci  afiini. 

Ingpirgit^  (Scherz.),  Ingurgitare 
(in  dis.),  Mangiare  aYidameute. 


Ingiiria»  Anguria  (1),  Cocouiero. 
On  camp  de  in^uri:  Oocomerato. 
HI  ea^tell  de  Vinguria:  II  inid<ri- 
lone.  Qu^ll  che  ve7id  i  i7tguri-T  II 
cooomeraio.  Ija  tolla  di  ingtcri:  II 
succhiello  de'cocomeri.  (soonosc. 
a  Firenze). 

—  Ingurlonna,  Cocom.erone. 
Iniquitaa,    Iniquity.    «    Qiiella 

sentema  I'b  stada  6na  vera  iniqui- 
taa  » :  «  Quella  sentenza  fa  una 
vera  iniquity ».  (ScherzJ  «  C%«  ini- 
quitaa  std  temp  » :  «  Tempo  ini- 
quo». 

InlYld  (In  dis.),  Invito,  Non  ac- 
cetto,  Malvolontieri. 

Inlarclk-rdaa,  Lardellare.  Gug- 
gia  de  inlarda:  Idem.  Inlarda  d 
fricandd:  Lardellare  il  fiicand5. 

Inleccardi-ardii-ar  diss,  Inghiot- 
tonire. «  Dagh  minga  came  al  gall 
se  de  nd  t'el  fee  intee-eardi  »:  «  Non 
gli  dar  carne  al  micio,  se  no  in- 
ghiottonisoe  troppo  ». 

Inlisc^-iscaa,  Impagliare.  Inli- 
8cd>  i  fiasch :  Fare  la  veste  ai  iiji- 
scbi.  Inliscd  dna  eadrega:  Impa- 
gliare una  seggiola. 

—  Inliscadura,  Impagliatnrn. 
K.Co88e  la  veil  la  inliscadura  de  sH 
do  carfr6gFA?»:«  Quanto  costa  I'im- 
pagliatura  di  queste  due  seggio- 

Inl6cclil-6ccliii-dcoliiss,  Sbaloiv 
dire.  «  Finissela  de  vosit  che  te  tne 
inlocchisset  » :  «  Smetti  di  vociare 
o  di  gridare,  che  mi  assordi  »,nA 
furia  de  cuntam^en  el  m*d,  inldcehii 
su  » ;  «  A  furia  di  contarmene  mi 
fece  il  capo  come  un  cestone  o  mi 
ha  assordito  ». 

—  Inlocchiment,  Assordamen- 
to.  «  Quii  ficeu  in  on  inlocchi- 
ment » :  «  Que'  ragazzi  mi  assort 
dano  ». 

Inlumink  (Volg.).  Vedi  Illumi-    ) 
nd,  e  derivati. 

Inmedesimass,  Internarsi. «  Bi- 
sbgna  vedh  cdwrC  el  se  inmedesima 
quand  el  parla  » :  «  Bisogna  ve- 
dere  quando  parla  come  se  ne  in- 
terna ». 

Iiunusonass  -  onaa ,  Immuslrc. 
«  Cosse  te  gh'ett  che  te  see  U  tuU 
imm,u8onaa  ^  » :  «  Che  hai  che  ti 
vedo  oosi  imbroneiato?  » 

Innlnz,  Incignato.4(C7tapjoa  qucl- 


(1)  Anguria  e  piuttosto  ana  spec'e  di 
ZQcca  che  non  il  cocotnero. 


INN 


—  345  — 


INQ 


la  hottiglia  la  ehe  I*  h  gid.  innin- 
2a  » :  «  Prendi  quella  bottiglia  che 
^  gi&  incignata  ». 

—  Inninza.  Vedi  Mnzd. 
Innivolass,   Annuvolarsi.   «  M 

temp  o  el  del  el  se  innivola  » :  «  II 
tempo  si  rabbuia )». 

Ixmocent,  Innoconte.  «.  Mi  credi 
ek*el  sia  aneatno  innocent  c-ome 
raeqtia  »:  «  lo  credo  oh'  egli  sia 
innooente  come  I'acqua  ».  <<  Pover 
innocent  /  » :  «  Povero  bimbo  !  o 
Povero  imiocente !  » 

—  IiULOcentln,  Imiocentino. «  £m 
fct  V  innoeeniinna  ma  ne  sa  vun- 
na  pttssee  del  diavol » :  «  Fa  T  in- 
nocentina,  ma  no  sa  un  punto  piil 
del  diavolo  >. 

InnomiiLaa,  Innominate.  «  L'a 
cotnpraa  la  villa  per  6n  innomir- 
naa  » :  «  Comperb  la  villa  per  una 
persona  innominata  ». 

Inoltrada  (P.  N.).  N.  fr. :  A  sta-^ 
yi&n  inoltrada:  A  stagione  inol- 
trata  o  avanzata. 

Inondazion.  Inondazione.  L'ann 
de  quella  famosa  inondazion:  L'an- 
no  della  famosa  inondazione.  Ona 
inondazion  de  giomai :  Un'  inon- 
dazione di  giornali. 

—  Inond^ ,  Inondare.  In  del 
i859  i  Piemontes  dn  inondaa  tutt 
i  eampagn  del  Vereelles:  Nel  1859 
i  Piemontesi  hanno  inondato  o 
sillagate  le  campagne  del  Veroel- 
lese. 

Indrbi-orbii-orbiss ,  Accecare. 
Inorb\  i  franguei :  Accecare  i 
fringuelli.  (Fig.)  «  A  furia  de  dl- 
men  el  w'A  inorbii  » :  «  A  furia  di 
dirmene  mi  rese  cieco  ».  ¥.  El  s*  h 
inorbii  »  ( non  com. ) :  «  Divenne 
cieco  ». 

—  Inorblment  (non  comune), 
Acoecamento. 

Inosaass-Bsaa,  Far  I'osso.  (Pr.) 
Chi  prhst  inossa  prist  va  in  la 
fossa:  Chi  presto  inossa  presto 
infossa. 

IniMirl.  Vedi  Pari. 

Inqnartit-rtaa,  Inquartare.(Col- 
to)  «  L'd,  inquart€ia  in  del  sthmma 
la  bissa  viseonta  » :  « Inquartb  nel- 
lo  scudo  la  biscia  visoontea ».  | 
¥.  L*h  ben  inquartaa  » :  «  £}  tar- 
cliiato)».(Di  oavalli  e  buoiJQuartato. 

—  Inquartadura,  Complessione 
fisica  del  corpo.  On  cacafl  de  b^Ua 
inquartadura :  Un  oavallo  ben 
quartato. 


Inqueri-erii  (Volg.).  Vedi  In- 
quisl. 

Inquiet^-taa-tass ,  Inquietare. 
«  Famm  niinga  inquieta  » :  <c  Non 
mi  inquietare  ».  «  Me  s6nt  inquie- 
taa  »:  «  Mi  sono  arrabbiato  o  in- 
quietato  ». 

—  Inqui^tt,  In^uieto.  «c  Sdnt 
inquietta  per  el  ine  fio&u  che  Ve 
andaa  al  Comizi  »; «  Sono  inquie- 
ta per  mio  figlio  che  h  aiidato  al 
Comizio  ». 

—  Inquietudin ,  Inquietudine.  ' 
Avegh  adoss  6na  gran  inquielu- 
din:  Avere  una  grande  inquietu- 
dine. «  Te  podet  imaging  la  mia 
inquietudin  a  savh  che  »  :  «  Tu  non 
puoi  imaginare  la  mia  inquietu- 
dine o  sospensione  a  sapere  che...» 

InqiUlin,  Inquilino.  On  inqui- 
lin  che  paga  el  fitt  a  temp :  Un 
inquilino  che  paga  pigione  pun- 
tualmente.  ManoM  via  on  — ;  Ri- 
mandare  un  — . 

Inqiiintern^-emaa,  Mettere  in 
quinterni  la  carta. 

Inquisi-isil ,  Inquisire.  «  i'  ^ 
semper  cht  a  inquisl  i  fatt  no- 
ster » :  «  £  sempre  cjuJfc  a  inqui- 
sire tutti  i  fatti  nostri  ».  Vedi  Per- 
quisl. 

—  Inquisizidn ,  Inquisizione. 
(Civ.)  Ai  temp  de  la  santissima 
Jnquisizion :  A'  tempi  della  ese- 
crata  Inquisizione.  Mobba  de  In- 
quisision  (azione  crudele,  nefan- 
da):  Cose  da  Inquisizione. 

—  Inqulsitdr,  Inquisitore.  Fac- 
cia  de  inquisitor:  Faccia  da  in- 
quisitore. Giudes  — :  Giudice  — . 

—  Inquirent  (P.  N.),  Inquiren- 
te.  El  giudes  inquirent:  II  giudi- 
ce inquirente.  Commissidn  —  ; 
Commissione  — . 

Inrabbi-rabbli-rabblss,  An*ab- 
biare.  Fa  inrabbi:  Far  arrabbia- 
re.  ^  El  s'  h  inrabbi  e6m^  »:  «  S'  6 
arrabbiato  assai ».  «  Vui  minga 
inroMm^m, » :  «  Non  mi  voglio  in- 
quietare ». 

—  Inrabblment,  Arrabbiamen- 
to.  «  Oo  ciappaa  6n  inrabbiment 
de  can  » :  «  Idem  ». 

Inranghi-anghii-anghiSB,  Ag- 
granchiare.  « In  quell  Ugn  strett 
strhtt  me  s6nt  inranghii  »  :  «  In 
quella  carrozzella  cosi  stretta  mi 
sono  aggranchiato  ».  «  El  frhdd  el 
w'd  inranghii  » :  «  II  freddo  mi  ha 
assiderato  o  aggranchito )». 


INR 


—  346  — 


INS 


—  Inranghiment,  Aggranchia- 
mentOj  Intirizzamento.  «  Che  in- 
ranghtment,  che  g'  oo  adoss  /  »  : 
«  Son  tutto  aggranchito  ». 

Inred^  (poco  comime),  Irretire 
«  Quella  mostra  el  V  d,  inredaa 
voUd  pdlid  }» :  «  Quella  Bignorina 
lo  seppe  irretire  magniflcamen- 
te». 

Inregoaccass.  Yedi  RegTiaceass. 

Inrism^  (Cart.),  Mettere  in  ri- 
sme. 

Inrocck-occaa,  Arrooare.  (Met- 
ter  la  stoppa  da  filare  solla  oo- 
nocchia). 

Inrodk,  Arrotare.  (Civ.)  In  quii 
hhi  temp  che  seinroaava:  In  que' 
beati  tempi  del  supplizio  della  ruo- 
ta.  «  S6nt  andaa  a  ris'c  de  famm 
inrodd  da  dn  ear  >» :  «  Andai  a  ri- 
Bchio  di  farmi  aiTotare  da  un 
oarro  ». 

—  Inrodada,  Arrotamento. 
Inromenta.  Vedi  Bomentd, 
Inrotulk-ulaa,  Irrotulare.  Inro- 

tulct  i  ait  de  la  causa:  Irrotulare 
gli  atti  della  causa. 

—  Inrotulazidn,  Irrotulazione. 
«  Quand  semm  staa  a  la  inrolutor- 
zion  se  semm  accort  che... »:  *Quan- 
do  f  ummo  alia  irrotulazione  ci  sia- 
mo  accorti  che...  » 

InrusgeniBB  (Volg.).  Vedi  Irru- 
giniss. 

Irruginiss-lnll,  Imigginire. «  El 
8'h  tutt  inrugirtii  » :  «  S'e  tutto  ir- 
rug§inito)».  (Pid  comune)  Diventdt 
rugtn:  Vedi  Bu^in. 

Insabbia.  Vedi  Sdbhidt. 

Insaccii-accaa-accaBg,  Insacca- 
re.  In8a,c€Ci  danee:  Insaccar  de- 
nari.  «  Lu  intant  el  s^guita  a  itv- 
sacca  » :  «  Egli  intanto  seguita  a 
far  quattrini  ».  In8a,ccd,  i  payn  del 
lavandee :  Insaccare  la  biancheria 
sudicia.  Insacea  la  cariie  de  ani- 
mal :  Insaccar  la  came  di  maiale  o 
Far  salami.  Came  insaceada  (piz- 
zioagn.):  Carne  insaccata.  (Vesti- 
to)  «  Te  paret  insaccaa  »  : «  Tu  mi 
sembri  insaccato  ».  Insaccd,  fa^o&u 
(  a  cavallo  ) :  Rinsaccarla.  «  C6n 
quell  irott  inscX  dur  I'k  stada  onHiv- 
saccada .'  » :  «  Con  (luel  trotto  cosi 
duro  fu  un  vero  riusaccamento  ». 

InBaccocci&  (P.  N.),   Intascare. 

Insalatta,  Insalata.  —  bianea, 
verda,  de  radis,  ecc. :  Lattuga  e  oi- 
ooria.  Insalata  ednza  o  cdnsciada 
con  Vincioda :  Insalata  sudicia.  — 


c6n  i  eiapp  :  —  coll'ova  sode.  Manz 
a  Vtss  in  insalata:  Lesso   a  insa- 
lata.  (Fig.)   Mangidt  in   insalatta 
vun:  Mangiarlo  in  insalata  e  an- 
che  Mangiar  la  torta  in.    capo  ad 
alcuno.  I  (Binfusio)  «  Sul  so  tavol 
gh*h  semper  6na  gran  insalata  » : 
«  Sul  suo   tavolo  c'  ^  sempre  an 
^nnde  abbaruffio  di  robe  ».  (Pr.) 
Insalatta  ben  salaita  poeh'  cuee  e 
ben  oliatta:   Insalata  ben  salsta, 
poco  aoeto  e  ben  oliata.  A.  fa  I'inr- 
salata  ghe  vceur:  6n  sapient  e  on 
avar  a  conseialla,  &n  matt  a  vol- 
talla  e  6n  disperaa  a  m^ngialla: 
Idem. 

—  Insalatada.  N.  fr.:  «  Mmm  faa 
6na  insalatada  c6n  incioda  e  ciapp 
per  tutti  » : «  Abbiamo  fatto  un'in- 
salatona  sudicia  co'  fiocohi,  per 
tutta  la  famiglia  ».  «  Em.m  man- 
giaa,  on*  insalatada  »  :  «  Abbiam 
una  latto  scorpacoiata  <li  insalata  ». 

—  Insalattee,  Insalataio  (non 
comune).  Vedi  Ortolan, 

— Insalattera  Jnsalatiera.  On'in- 
salatera  piknna  de  lattuga  :  Un'in- 
salatiera  pienna  di  lattuga. 

—  Insalattlnna,  Insalatina.  In- 
salatinna  bianca :  I  lattughini.  In- 
salatifia  verda  o  Zuccoriin:  Ba- 
diccMonovellino.  InsalaHnna  ednt 
i  hrb  che  sh  de  b&n :  Insalatina  oon 
tutti  gli  odori. 

IiiBanguaii&-aiiaa-aiLa8B,In8an- 
^uinare.  «  L'l  rivaa  a  easa  tuU 
tnsanqtianaa  >:  «  Venne  a  easa 
tutto  msanguinato.  Taiass  el  not 
per  insanguanass  la  boeea:  Vedi 
JVas. 

Insarzl-arzii-arzisB ,  Inserire , 
Bammendare.  (Fig*) «  ^he  Vhoo  in- 
sarzii  polid  »  :  «  Grlierho  appiop- 
pato  per  bene*. 

—  uiBansidura,  Annestatura. 
Insavon^vonaa ,    Insaponare. 

«  Prima  insavdnel  ben  e  poeu  Utr 
vel »  :  Prima  insaponalo  bene  poi 
lavalo  »  (Fig.)  Insavonii  ben  hen 
oerfagh  laoarba:  Servire  nnodi 
oaroa  e  diparrucoa.  Insavondidn 
superi&r  :  Dargli  il  burro. 

—  Insavonada,  Saponata.  «  Che 
insavonada  /  » :  «  Quanto  burro ! » 

Insaziabel  (Volg.),  Insaziabile. 

InsazlabU,  Insaziabile.  «  Ul  g*a 
6na  set  insaziabil » :  «  Ha  una  sete 
insaziabile  ».  Desideri  insaziaMl : 
Desiderii  insaziabili. 

InBcambi,  In  cambio,  Soambio. 


INS 


r 

m  Ch'el  8<yu8a  Voo  toll  inseanibiin 

«  Sousi,  I'ho  preso  per  on  altro  ». 

m^Inscarnbi  deciamammseusa  el..,*: 

|«  Inveo©  di  ohiedermi  scusa...  » 

I     IzL8caxtozz£i-ozzaa. «  i/^  insear- 

!  tozs€U!^  jyussee  de  vint  lira  de  mo- 

nedc^^  tuiti  pakmeoniyn  «  Inoar- 

tooci^  per  pm  di  Tonti  lire  di  spio- 

oioli  ;  tutti  da  dieci  oentesimi  ». 

Insci  o  Insi  (Volg.).  Vedi  Co»i. 
N.  fr.  pop.  (Quando  uno  fa  qual- 
clie  malestro)  «  Inself  »  (non  co- 
mune) :  «  Oh,  oada !  »  (Quando  uno 
dice  cosa  assurda)  «  Gitist  in«ei  /» : 
«  Bravo  Meet »  « Inaci  gh*en  fuss!  »: 
«  Coal  oe  ne  fosse  ».  «  J?  inscii  f 
Te  gh'ee  rabhiaf  » :  «  E  per  que- 
Bto  V  Xj'ingozzi  male  ? »  Inseii  faa: 
Di  questa  posta.  «  Stoo  insc%  in- 
8t^  »  :  «  St5  cosi,  oosi  ». 

Insdrii  (Volg.).  Vedi  IrisiUi. 
Insciraa.  Vedi  Impestaa. 
Insdrottass-ottaa,  Grogiolarsi. 
«  jy^  R  tutt  inaeirottcM  de  gnhgnera 
e  d>e  frhgg  » :  «  £2  11  ragricchiato 
per  la  zinghinaia  e  per  il  freddo 
clie  lia  indosso  ». 

Inscriv-Bcritt-scriveB,  Inscri- 
vere.  «  Me  s&nt  inscritt  aneaml  in 
la  Hsta  »:  «  Mi  sono  inscritto  an- 
cli'  io  nella  lista  ».  Inserives  in  li- 
eeo .-  Rassegnarsi. 

—  Inscrizidn,   Iscrizione,   Bas- 
se^na. 

uxBoniBCiaBS.  Vedi  Seruseiass. 
Jiuumrk  e  Inscori  -  nrii  -  urlss. 
Tngeuris8  I'aria,  el  dl,  el  temp: 
Annottare,  Abbuiarsi  il  .  tempo. 
Inseuriss  la  vista:  Offuscarsi  la 
vista.  «  Al  861  te  se  aitt  inscurii  la 
fCLcda  » :  «  Al  sole  ti  si  ^  abbru- 
nato  U  viso  ». 

Iiised,  Innesto.  Insed  a  tcushU, 
a  ehignceu,  a  phnna,  eee.,  eee. : 
Innesto  a  spacco,  a  fessolo,  a  zep- 
pa,  eoo.,  ecc.  Ul  bussorin  de  V  — .• 
Xi'anelletto. 

—  Insedl,  Innestare.  —  a  oee,  a 
iHJieehetta,  eee.:  —  a  occhio,  a  zu- 
iolo,  a  capogattcK  a  croce,  a  co- 
rona, a  mazza.  Insedl  i  varoeul : 
Vedi  Inestit. 

Insedidnra.  Innestatura. « I/'in- 
gedidura  V  a  minga  taeeaa  »  : 
«  L^annestatura  non  ha  preso  ». 

Insigna,  Insegna.  A  Vinsegtia  del 
eerv:  All^lnseg:na  del  oervo.  Vis- 
segh  nanea  Vinshgna:  Non  ne  a- 
ver  segno.  Insegna  de  ostaria: 
Insegna  di  osteria. 


—  847  — 


INS 


Insegnli-egiLaa.  Insegna  i  ling'u, 
la  storitty  eee. :  Insegnare  le  lin- 
gue,  la  storia,  eco.  «  Te  insegnct- 
roo  mi  a  viv  /  » :  «  Ti  insegner5  io 
la  creanza  ».  «  Inshgnem  a  baUitf 
minga  sti  rohh  cht » :  « Tu  non 
m'insegni  I »  Insegnd,  ai  gatt  a 
rampegh!  Insegnare  ai  gatti  a 
rampicare.  «  Inshgnem  la  strada  »: 
«  Insegnami  la  sbrada  ». 

Inseilk-ellaa.  Per  Insellh  vedi 
Sella.  «  Std  eavall  I'  h  6n  poo  inr- 
sellaa  » :  «  Questo  oavaUo ,  h  un 
po'  insellato  ».  « Insllla  la  saura  »: 
«  Sella  la  saura  ». 

Ins^mma,  Insieme.  Andit  in- 
shmma:  Andar  insieme.  (Del  lat- 
te)  Impazzare.  (Tipog.  Compos.) 
Andare  in  fascio.  |  Andd,  insemma 
la  vista:  Offuscarsi  la  vista.  «  Quii 
duu  cavai  van  ben  insemma » : 
« Que'  due  cavaUi  stanno  bene 
appaiati ». «  Andhm>egh  insemm^a  »: 
«  Acoompagniamoli  ».i^din«emma; 
Fare  assieme,  ( al  gioco )  Far  in 
combutta. «  L'd,  faa  insemma  quatr- 
ter  soldaicRU  e  Vh  andaa  in  Amer- 
rica  » :  «  Mise  insieme  o  da  parte 
un  po'  di  quattrini  e  and6  m  A- 
menca».  Jp^d,  vitta  insemma:  Far 
vitaassieme.  M^ttinsemm^a:  Met- 
ter  assieme.  « Ul  mhtt  insemma 
6n  cent  liritt  de  fceuravia  e  el  fi- 
niss  a...  » :  «  Mette  assieme  un 
centinaio  di  lire  di  straforo  e  fi- 
nisce  a...  »  «  MHt  insemma  std 
giaeugh  de  paj^ma  se  te  see  bdn  »: 
« Metti  insieme  questo  gioco  di 
pazienza  se  sei  capace  >».  JV^el  tutt 
insemma  gh'h  del  merU:  In  com- 
plesso  o  Nel  tutt'  insieme  c'  ^  del 
merito.  «  St6  vestii  el  std,  pu  iii- 
semma  » :  «  Quest'  abito  casca  o 
cade  a  braodelli  ». 

Insensaa,  Insensato.  (Civ.)  «  M 
parladeinsensaM»'.«-  £'  parla  da — ». 

Insensibil,  Insensibue. «  Uh  6na 
differenza  insensibil » : «  £2  una  dif- 
ferenza  insensibile  ».  Ona  donna 
insensibil :  Donna  insensibile. 
Cmur  — .•  Cuore  — . 

—  Insensibilitaa,  Insensibility. 
«  Sta  t6a  insensibilitaa  la  me  fb, 
vedk,  ehe  te  gh'ett  m,inga  casur*: 
«  Codesta  tua  insensibility  mi  di- 
mostra  che  non  hai  cuore  ». 

—  Insenaibllxnent,  Insensibil- 
mente.  «  JT  €i  ealaa  i  forz  insen- 
sibilment »:  «  Mi  mancarono  le  for- 
ze  —  ». 


INS 


-348 


INS 


Inseparabil,  Inseparabile.  (Col- 
to)  Jj'idea  de  Vinfinito  I'e  insepc^ 
ruhil  da  ^uella  del  mistero :  L'iaea 
dell'infinito  h  inseparabile  da  quel- 
la  del  mistero.  (Di  amici)  «  In  in- 
separabil  » :  k  Sono  inseparabili ». 

Inserenass-enaa,  Rasserenarsi. 
«c  Ul  ciel  el  «'  e  inserenaa  » :  «  Si  h 
rasaerenato  il  cielo  ». 

Inseri-erli,  Inserire.  «  Oo  fwi 
inseri  V  articol  in  di  giomai  »  : 
«  Ho  fatto  inserire  I'articolo  ne' 
giornali  ». 

Insert  (P.  N.),  Inserto.  (Euro- 
crat.) Insert  in  di  att  d'archivi: 
Inserto  negli  atti  delPArcliivio. 

—  Ins8rzi6n,  Inserzione.  I  in- 
serzion  in  quarta  pagina:  Le  in- 
serzioni  in  quarta  patina. 

Inservient,  Inserviente.  «  S6nt 
inservient  ai  Frati  » :  «  Sono  inser- 
viente ai  Pate  bene  fratelli  ».  «  Uh 
el  viH  de  tutt  i  mh  inservient  in 
del  caffe  »:  «  £  il  migliore  di  tutti 
i  miei  inservienti  nel  cafffe  ». 

Insfreggiss.  Vedi  Sfreggiss, 

Insgorb^  (Volg.).  Vedi  Inscor- 
bdt,  Incestare. 

Insinu^-nuaa,  Insinuare.  Insi- 
nuass  in  d'dna  famiglia :  Insi- 
nuarsi  in  una  famiglia.  «  Oo  insi- 
nuaa  la  mia  domanda  » :  «  Ho  in- 
sinuato  la  mia  domanda  ». 

—  Insinuaut,  Insinuante.  « JEl 
g'd  di  gran  maner  insinuant  > : 
«  Ha  dei  modi  molto  insinuanti ». 

Insinuazion,  Insinuazione.  Feb 
di  insimiazion  odids:  Fare  delle 
insinuazioni  odiose.  (Nelle  assem- 
blee)  «JRespingi  i  insinuazion  del 
tal  c6n  tutt  i  mh  forz » :  « lo  re- 
spingo  le  insinuazioni  del  tale  a 
tutto  potere  ». 

Insist-istii,  Insistere.  « Mi  oo 
insistii  e  lu  I'd  mollaa  »  :  « lo  in- 
sistetti  e  lui  cedette*.  Insist  su 
6n*  opinion  sbagliada  :  Insistere 
in  un'opinione  sbagliata.  Insist  in 
di  dimissidn:  Insistere  nelle  di- 
missioni. 

—  Insistenza,  Insistenza.  « A 
furia  de  iiisistenza  I'd  ottegnuu  la 
tdsa  »  :  «  A  furia  di  insistenza  ot- 
tenne  in  moglie  la  fanciulla  ».  Gen- 
til  insistenza :   Cortese  insistenza. 

Insbfribel  (Volg.).  Vedi  Inso- 
frihil. 

Insofribil,  Insoffribile.  L'  h  6n 
doldr  insofribil :  £  un  dolore  in- 
soffribile. '«  Te  see  6n  seccaball  in- 


soffribil »  :  «  Sei  un  secoatore  in- 
sopportabile  ». 

tnsogn,  Sogno.  Nanca  per  irtr- 
sbgn :  Neppur  per  sogno. 

—  Insognass,  Sognare.  Jiuo- 
gnass  6na  robba:  Imaginarsi  fial- 
samente  una  cosa.  Itisognasa  de 
vestiss  d'angiol:  Sognare  tbrtuna 
o  cose  belle  che  non  si  sono  mai 
avverate ».  Insognass  di  potfer 
mort :  Sognare  i  suoi  poveri  morti. 
«  O  eh* el  se  insogna  o  eh'  el  dir- 
venta  matt »  :  «  ^gna  o  farneti- 
ca  ?  »  «  Me  n'  insogni  nanea  » : 
K  Non  oi  penso  neanche  ».  Me  s6nt 
mai  insognaade  di  o  de  fdt  qvt^t »: 
4(Non  mi  passb  neppure  per  la 
contracassa  (pop.)  o  per  la  con- 
traoassa  dei  cordoni »  (volg.).  «  Me 
s6nt  insognaa,  ehe  te  me  devet  anr- 
eamo  des  franeh  »  :  «  Ho  fatto  un 
sogno  stanotte  ed  era  che  tu  mi 
devi  ancora  dieci  ]LL*e>».  « Jfa  tl 
te  se  insognet »  :  «  Ma  tu  sog:m  a 
occhi  aperti». 

—  Insognorent,  Sonnolento.  «  £1 
m'd  rispost  tutt  insognorent » : «  Mi 
rispose  ch'era  tutto  impastato  di 
sonno  ». 

Insolent,  Insolente.  (Di  ragazzo) 
B6sard  e  insolent :  Bugiardo  e  in- 
solente. «  Gh'el  staga  ^uieU,  /'«  6n 
bell  intolent »  :  «  Lei  si  cheti.  ^  un 
bell'insolfente  ». 

—  Insolenti-entii,  Insolentire. 
«  El  m'd  insoleniii,  e  mi  g'oo  las- 
saa  andd  6na  papinna  »  :  «  M'  & 
insolentito  ed  io  gli  girai  uno  schiaf- 
fo  ». 

—  Insolenza ,  Insolenzi>.  «.  L*  h 
d'dn'insolenza  al  de  Idymt^  La  sua 
insolenza  passa  ogni  limitei*. 
(Scherz.)  «  Std  vent  ehe  m«  btUta 
xn  aria  i  sdcch  Ve  d'dna  bella  in- 
solenza »  :  «  Questo  vento  ofae  mi 
va  sotto  le  vesti,  che  insolente ! » 

Insomma,  Insomma.  Insomma 
de  tutt  i  -  somm, :  Insomma  delle 
somme.  ^f.Ma  insomma  la  finis- 
sem  f  »  :  « Insomma  h  tempo  di  fl- 
nirla ! »  «  Avii  eapii^  insomma^  ehe 
I'h  6n  ^erieol  imaginarif  » :  «  Ave- 
te  capito  —  o  in  conclusioue,  che 
^  un  pericolo  imaginario  ?  »  «  N6 
gh'h  insomma  ehe  tegna  »  :  «  Non 
c'^  insomma  che  teuga  I » 

Insopdrtabel  (Volg.).  Vedi  In- 
sopporlahih 

—  InsopportabU,  Insopportabi- 
le.  On  doldr  insopportabih  Undo- 


INS 


—  SIS- 


INS 


lore  ijasopportabile.  On  omm  o  6na 
danrta  insopportabil :  Un   uomo  o 
ana  donna  insopportabile  o  insof- 
i  t'ribile. 

I  Insordi-ordll,  Assordare.  «  Con 
:  luit  Qftitt  eiaccier  m,*dn  insordiiy*: 
« Con.  tutte  quelle  chiacohiere 
in*"hftnno  assoraato  ».  «  6r'oo  paura 
de  insordi  »  (non  comune) :  «  Temo 
di  assordire  ».  Vedi  Sord,  Diventd 
sord. 

—  Insordiment,  Assordamento. 
«  Fivtila  de  r<5«a  V^  6n  insordp- 
tnent  »  :  «  Finitela  di  Tociare,  h  un 
nssoT'damento  ». 

Insorgent ,  Ineorgente.  (Civ.) 
Z/'u^mernea  del  sud  I'e  semper  pUn- 
na  Ae  insorgent :  U  America  del 
Aud  h  sempre  plena  di  insorgenti. 
IXLSonnentii  (Volg.).  Vedi  In- 
tor^nentii. 

Insospettlss-speUil ,  Insospet- 
tire.  «  Me  sdnt  insospettii  per  avb 
veduu...  »  :  «  Mi  sono  insospettito 
per  aver  veduto... » 

Inspallii-pallaa  (P.  N.),  Far  la 
spaUa.  Inspalldt  6n  foss  :  Ristau- 
rar  le  sponde  d'un  fosso  o  d'una 
gora. 

Inspeda  -  edaa  ,  Sohidionare. 
«  8&nt  adree  a  insoedit  elpollinyn 
«  Sto  infilzando  Bullo  spiedo  il  tao> 
chine  », 

—  Inspedada  (Come  colpo  di 
Hpiedo).  Vedi  Spedada,  (Come  iila 
di  uccelli  sullo  spiedo)  Sohidio- 
nata. 

Inspessi-essii-essiss ,  Spessire 
(in  dis.j,  Divenir  denso.  A  lassdt 
H  la  minestra  la  inspessUs  sttbit: 
La  minestra  lasciata  li  s'addensa 
presto. 

Inspettdr  (Volg.)*  Vedi  Ispettdr, 

Insplrii.  Vedi  Ispirdi  e  derivati. 

Insplrltaa.  Vedi  Spiritaa. 

Instk-nBtaa,  Instare.  «  Oo  itkr- 
st€ui  pereh^  el  metUssen  a  prochss 
verbal »  : «  Ho  instate  peroh^  I'in- 
mdente  fosse  messo  a  processo 
verbale  ». 

Instaocliettli-ettaa,  Imbulletta- 
re.  Instacchetth  6na  o  la  eassHta: 
Imbullettare  una  cassetta.  Instac^- 
cheUa  i  sobuI  di  scarp:  Imbroo- 
oar  le  suola.  Instaechetlit  d*di: 
Steecare  con  aglio.  Instacehettd.  de 
lard:  Lardellare. 

—  Instaccliettada  e  inBtacchet- 
tadnra,  BuUettatura. 

Installib-Btallaa-stallaBsJnstal  - 


lare.  «  Me  sdnt  installaa  in  la  mia 
nuova  sede  » :  «  Mi  sono  installato 
nella  mia  nuova  sede  ». 

Instagik,  Imbastii-e.  (Di  fale- 
gnami)  «  Oo  instagiaa  el  lavord  »  : 
«  Ho  imbastito  il  lavoro  ». 

Iii8tecc£i-eccaa,  Isteccare,  Infil- 
zare  ooUo  stecco.  Insteecdi  i  pol- 
^Ut:  Steecare  le  j^olpette.  |  Anddi 
mtomo  eh' el  par  insteecaa:  Cam- 
minar  impalato. 

—  Insteccadnra,  Steccatura. 
Inst^ss  (Volg.).  Vedi  Isthss. 
InstUr£i-lgaa-lgass  (P.  N.),  Isti- 

gare.  lsHga>s8  a  vieenda :  Istigarsi 
a  vieenda.  «  £1  se  lassa  istiga  da 
i  cattiv  compagn  » :  «  Si  lascia  isti- 
gare  dai  cattivi  compagni ». 
Instordlment.  Vedi  StordimenU 
Instoml-omii  e  Storm.  «  El 
m'db  insiomH  »:  «  M'i^  intronate  le 
oreoohie  ».  «  El  par  instomii  »: 
«  Pare  intronato  ». 

—  Instordlment,  Stordimento. 
Instria-iaa,  Stregare.  «  Par 

finna  ehe  I'itbbien  instriaa  »  (volg.): 
4c  Si  dircbbe  che  I'han  stregato  ». 

—  Instriadura  e  Instriament 
(Volg.),  Stregheritk.  *^ Mi credi  quasi 
ch^el  g'ahhia  addoss  V instriadura  » 
(vole.) :  « lo  sto  per  credere  che 
me  rabbiano  stregato  ». 

InstrlvalasB  (poco  com.)  -alaa, 
Calzar  gli  stivaui.  «  El  se  insirivor- 
laa  de  hula  her  per  la  caceia  »: 
«  Si  mise  gli  stivaloni  di  bulgaro 
per  la  oacoia  ». 

Instuccii.  Vedi  Stuceik, 

InBtnpidisB-idii,  Istupidire. «  ^ 
se  isiupidiss  tuit  i  d\  de  jpu  »: 
«  Bamminoliionisce  ogni  giorno 
pift  ». 

InBfl,  Instl.  Anddi  insk :  Andare 
all'insu.  «  Te  vee  insu  o  ingidf  »: 
«  Vai  verso  il  centre  o  verso  il  da- 
zio?  »  «  L'e  van  de  insii  »:  «  E  un 
brianzolo  o  monzese  ».  Tird,  insk 
el  fiee:  Tira  in  su  e  serba  a  Pa- 
s<][ua.  I/^  piovutifort  in  su :  Quel 
Florentine  quando  vedeva  I'^no 
ingresssato  dioeva :  egli  ^  pievuto 
di  sopra. 

InBUlt,  Insulto.  «  L'dt,  sopportaa 
quellHnsult  cristianament »: «  Sop- 
pert5  quell'oltragffio  o  insulto  da 
vero  Cristiano  ».  |  Insult  nervdSy 
isterieh:  Insulti  nervosi,  isterici. 

—  InBiQtli-ltaa-ltaBB,  Insultare. 
«  Lit  n*6l  fd,  ehe  iwntltd,  la  gent »: 
«  E'  non  ta  che  insultar  la  gen- 


INS 


—  350  — 


INT 


to  ».  Insultass  a  vicenda:  Insul- 
tarsi  a  yicenda.  « I/l  staa  insulUia 
per  el  primm  » :  «  Fu  insoltato  pel 
primo  ». 

InBUltant,  InBultante.  On  eerto 
fd  insultant ;  Un  fare  insultante  o 
oltraggioBO. 

Insuperabll,  Insuperabile.  <iiPer 
li  el  tenor  T.,.,  I'h  insupercthil  y^: 


m% 


«  Per  me  il  tenore  T...  e  insupe- 
rabile ».  Dijffieoltaa  insuperabil: 
Difficolt^  insuperabile. 

InBuperbiBB-erbll,  Insuperbire. 
«  Bisdgna  vedh  edme  el  v^  insu- 
perhii  » :  «Bi8ogna  vedere  come  s'fe 
msuperbito  ».  «  Gh^k  davvera  de 
insuperbiss  de  avkgh  qtiel  fioRU  » : 
«C'e  davvero  da  insuperbire  di 
quel  figliuolo  ». 

Insuppiss-uppll,  Inzupparsi./n- 
suppissd'acqua:  Inzupparsi  d'ac- 
qua.  H  «  La  fever  el  l^  insuppii  e 
nareva  ch'el  dormiss  > :  «  La  leb- 
bre  lo  ha  sopito  e  pareva  avesse 
preso  8onno». 

Insnppa,  Inzupx>are.  « M  temr- 
poral  el  n'di  insuppaa  > :  «  II  tem- 
porale  ci  ha  inzuppati )». 

Intabaccass-baccaa ,  Intabac- 
carsi.  «  Te  gh'itt  el  8ort6  davanti 
tutt  intabaccaa  » :  «  Hai  1'  abito, 
qui  davanti,  tutto  intabaooato  ». 

Intabarass-baraa,  Intabarrarsi. 
«  Intaharet  su  polid  perch^  fd,  6n 
frMd  Idder  »  (pop.) :  «c  Intabarrati 
Dene  perchfe  fa  un  freddo  bir- 
bone  ». 

Intacck-accaa-accass.  Intaoca- 
re.  Intaccci  Vondr,  la  borsa,  el  sor- 
lari,  la  paga,  la  cassa :  Intaccar 
I'onore,  la  borsa,  il  salario,  la  pa- 
ga, la  cassa.  «  JJa  p^ta  la  g'dt  %n- 
tMceoM  i  088  » :  «  La  lue  gU  ha  in- 
taccate  le  ossa  ».  «  T'  ee  inUjtccaa 
anca  I'altra  boUiglia  /  » :  «  Hai  in- 
tacoata  o  incignata  anche  1'  altra 
bottiglia  ? » 

—  Intaccaddr,  Che  intacca,  Reo 
di  peculato. 

—  Intaccadura ,  Intaccatura. 
On  tavdl  tutt  pien  ,de  intaecadur : 
Un  tavolino  tutto  pieno  di  intao- 
cature. 

—  Intaccli,  Intacco.  Intacch  in 
la  riputaaidn :  Pregiudizio  alia  ri- 
putazione.  «  Sema  el  'minim  in- 
tacch in  del  ad  decoro  »:  «  Senza 
il  menomo  intacco  del  proprio  de- 
coro », 

Int&l,  Intaglio.  JJavdr  de  intai: 


Lavoro  d'intaglio.  Intai  in  avori,     | 
in  7narm4>f  in  legn:   Intaglio  in 
avorio,  in  marmo,  intaglio  dolce 
o  in  legno. 

Intaia-aiaa-aiass,  Intajgliare.  / 
fhr  de  intaiit:  I  ferri  da  mtaglia- 
re.  Adkss  a  intaid  in  legn  se  gwt- 
dagna  qtMsi  pit  nagott:  Ora  I'in- 
taglio  in  legno  non  fa  campare. 
«  V6m^  rh  ben  intaiaa,  n'h  veraf  »: 
«  Come  h  ben  intagliato,  n^^  ve- 
ro? » 

—  Intaiaddr,  Intagliatore  (1). 
Intaiculor  in  legn  e  in  fhr:  Inta- 
gliatore in  legno  e  ferro.  —  de 
eomi8  de  8phee :  —  di  oomici  da 
spera. 

—  Intaladura,  Intagliatura  (in 
dis.),  Intaglio.  Laspeaa  de  IHnte- 
iadura:  La  spesa  dell'iiita^lio. 

Intanass-anaa,  Intanarsi.  «  La 
v6lp  la  8'h  inUinadain  quel  hus^i 
«  La  Yolpe  s'  h  intanata  in  quella 
buca  ».  «  lAi  V  h  8emper  intanaa 
l\  attaeeh  al  fmuqhy^:  «  Egli  sta 
sempre  rincantucciato  eotto  la  cap- 
pa  del  camino  ». 

—  Intanabusass  (poco  usato). 
Bintanarsi.  «  D6ve  d%av4l  te  vee  tt 
a  intanabusatt  a  la  sira  f  » :  «  Do- 
ve diamine  vai  tu  a  rintanarti  di 
sera?  » 

Intant,  Intanto,  Parte  che  (2). 
«  Intant  che  mi  leggeva  lit  el  86- 
nava  el  piano  »  :  «  Intanto  che  io 
leggevo  e^li  suonava  il  piano ». 
«  Ben  liif  intant,  Vh  a  post  e  mi 
sdnt  6n  pover  mesehin »  :  « Lni, 
intanto,  s'  ^  allogato,  mentre  io 
sono  un  povero  mesohino  ».  «  Par 
intant  basta .'  » :  «  Per  ora  basta ! » 

Intanta  (Volg.).  Vedi  Intant, 

Intappass  -  api>aa ,  Intapparsi 
(in  dis.)j  Coprirsi  bene  di  abiti, 
Fasciar  il  melarancio  (in  dis.). «  El 
a'h  intappaa  su  finna  ai  oregg  » : 
«  S'^  rinfagottato  iino  agli  occni  >. 

Intappoxiii,  Istupidito.  «  L'h  re- 


tntapponti 

rintontito  o  ingruIlito». 


(1)  A  Firenze  intagliatore  ha  un  s«gni- 
ficato  piii  nobile  e  piii  alto  ohe  non  a  Ml- 
lano.  II  Fanfani  lo  definisoe  :  profe«8or« 
dMntaglio. 

(2)  II  volgo  florentino  dice  ancora  come 
at  tempi  di  Dante:  Parte  che,  in  qnesto 
signifloato,  P.  E. :  Jm  segghia  un  po'  costi 
parte  che  vo'  per  un  bicohier  d'acqua. 


INT 


—  861  — 


INT 


Intardiii  (Volg.k  Vedi  Tarddi. 
"N.  fr.  volg.:  «  Oo  intardiaa^  a 
vegni  a  eit...yn  «  Ho  tardato  a  rin- 
easare  ». 

IntasseUk,  Tassellare  (1).  «  M*h 
toectia  de  ifUasselUt  el  eomis  che 
ffhe  ne  maneava  6n  chignoRU » : 
«  Ho  mesBo  un  tassello  alia  cor- 
nice perch^  gliene  maneava  un 
ezzetto  ». 

Intatt,  Intatto.  (Civ.)«^^  ft 
intatt  ancamd,  ncBut  de  trincaTH 
«  £2  11  ancora  intatto  e  novo  di 
zecca  ».  «  Co«i  I'ondr  de  mia  so- 
rella  el  rhsta  intatt  > :  «  Cosi  I'o- 
nore  di  mia  sorella  rimane  —  o 
intemerato  ». 

Intavella-llaa  (P.  N.),  Impia- 
nellare  (Goprir  di  pianelle  il  so- 
laio  per  farci  1' impiantito|.  On 
paviment  intavellaa:  —  impianel- 
lato. 

—  Intayella4ura,  Irapiantito  (2), 
Impianellatura,  Ammattonatora 
del  pavimento. 

IntavoUir-volaa,  Intavolare.  In- 
tavolit  &na  quesOdn  :  Intavolar 
una  —  o  disputa.  —  6na  trattati- 
va:  Intavolare  una  trattativa.  | 
«  JSl  nth  eavcUl  el  s'  h  intatolcta  »  : 
«  Al  mio  cavallo  h  dato  fori  un 
edema  ». 

—  Intayoladura,  Intavolatura, 
(Malattia  di  equini)  Edema. 

—  Intayolazidn,  Registro.  Ona 
volta  gh'era  Vaffizi  delV  intavola- 
flrton.' Una  volta  o'era  Tuffioio  di 
intavolazione  (  Oggi :  UfEtcio  del 
Registro). 

Intelara-araa,  Intelaiare.  Inter- 
larit  la  tela  :  Intelaiare  la  tela,  /n- 
telarH  &na  eommedia  (pooo  usato 
ma  udito  piti  volte):  Fare  I'ordi- 
tara  d'una  eommedia. 

—  Intelaradnra ,  Intelaiatura. 
La  gpesa  de  V  intelaradura :  La 
spesa  dell'intelaiatura. 

Int«lll«6nsa>  Idem. Besth de—: 
Restar  cTacoordo. 

Intemerada,  Intemerata. 

Intemperi,  Intemperie.  Intem- 
peri  de  la  stagidn:  Le  intemperie 
della  stagione. 


(1)  TasaeUare  in  flor.  signifioa  anohe  : 
cavar  un  tassello  dal  cacio,  dal  cocoroe^ 
ro,  dal  popone  p«r  tastarlo. 

(8)  lAmfiantxto  k  -reramente  il  nostra 
•paviment. 


Intend-ntes-tendes,  Intendere. 
Dh  dHntend :  Dar  a  intendere.  Da 
d' intend  di  ball:  Contar  frottole. 
«  Me  doo  d' intend  che...  » :  «  Mi  d6 
ad  intendere  che...*  «  Pover  fioRU  / 
nil  se  ddb  d'intend  ds  vhs8  oHl » : 
«Povero  figliolo!  Si  dk  a  inten- 
dere di  essere  bello !  »  Dag?iela 
d'intend:  Darla  a  intendere.  «  Dor- 
ghela  d'  intend  ti  se  te  see  hdn  » : 
« Persuadilo  tu  se  sei  capace ». 
«  El  8ur  V...  Vh  adree  a  dagfieia 
d*  intend  alia  Garlotta  » :  «  11  sor 
C...  sta  dioendo  le  paroline  alia 
Carlotta  ».  «  Mi  V  intendi  inael  o 
cosi  » :  «  Ip  la  intend©  cosi  ».  «  In- 
tendkmes  ben  » :  « Intendiamoci  be- 
ne ».  «  Quhst  aHntend/*:  «  Ma  que- 
sto  s'intende!  o  S'intende  bene  I  » 
^  Tela  daroo  d'intend  mi  » :  «  L'a- 
vrai  a  fare  con  me  ».  «  Se  inten- 
dem  minga  » :  «  Non  ci  intendi%- 
mo  ».  «  Vui  md  intend  de  d\,  che  » : 
«  Intendo  dire  che...  »  «  Intend*- 
vela  tra  master  duu  » :  «  Intende- 
tevela  fra  voi  due  ». 

Int^ndesen,  Intendersene.  «  De 
cavai  lii  el  se  ne  intend  moltissim  »: 
«  Di  cavalli  e'  se  ne  inttmde  as- 
sai  ».  Intendesen  come  6n  speeiee 
a  fd,  e6pp  (letterale) :  Intenderse- 
ne come  uno  speziale  a  far  tegoli. 
«  La  intendaran  tutti  a  sta  ma- 
n^ra  » :  «  Tutti  la  oapiranno  ^er 
questo  verso  ».  (Pr.)  Chi  mal  in- 
tend pig  el  rispdnd :  Bone  ragioni 
male  intese,  sono  perle  ai  porci 
tese  o  Chi  mal  intende  peggio  ri- 
sponde.  Vedi  anche  Intes. 

—  Intendent  (P.  N. ),  Inten- 
dente. 

—  Intendever  (Volg.).  Vedi  In- 
telligent. 

Inteneri-erli-erlBS ,  Intenerire. 
«  J^/  s'  h  intenerii  a  senti  quella 
storia  che  el  g'aveva  finna  umid 
i  oee  » :  «  E'  s'  6  tanto  intenerito 
che  gli  vennero  i  lucciconi ».  «  Vui 
minga  intenerimm  »:  «  Non  mi  vo' 
intenerire  ». 

Intent,  Intento.  «  Inianta  lit  Vd 
otteanuu  el  sd  intent  » :  «  Lui  in- 
tanto  ottenne  il  proprio  intento  ». 
Stdk  sulV  intent :  Star  sull'avviso. 
Tegnl  intent  vun:  Tener  a  bada 
uno.  Avk  el  sd  intent :  Aver  il  pro- 
prio intento. 

Intenzidn,  Intenzione.  *i  EJl  gfd 
intension  de  tccu  miee  »: «  Ha  1  in- 
tenzione di  prender  moglie  ».  (Pr.) 


INT 


352  — 


INT 


1j  inferno  V  e  tappezzaa  de  bonn 
intenzion:  l)i  bone  intenzioni  h 
lastricato  1'  inferno. 

—  Intenzionaa ,  Intenzionato. 
Ben  o  mal  intenzionaa:  Bene  o 
male  intenzionato.  «  Sdnt  inten- 
zioiuia  de  lassatt  tutt  eoss  a  tly^: 
«  Sono  intenzionato  di  lasciarti  il 
mio  avere  ». 

Inte]^p&.  Vedi  Teppd. 

Intefcalar,  Intercalare.  /  Me- 
neghiit  in  pien  de  intercalar :  I 
Meneghini  discorreudo  hanno  di 
molti  intercalari  (1). 

Interced-rcess  o  rceduu,  Inter-* 
ceder*'.  «  Vd,  del  papa  a  interced 
per  ih  » :  «  Va  tu  dal  babbo .  a  in- 
tercedere  per  lui ». 

—  Intercessi6xi,  Intercessione. 
Per  intercession  del  tal:  Per  in- 
tercessione del  tale.  «^  Hotna  el 
g!d  (tviiu  6na  potente  —  » :  A  Ro- 
ma obbe  una  potente  interces- 
sione ». 

— Intercessdr,  Intercessors.  «1/'^ 
staa  lu  V  intercessor  della  gratia 
sovrana  »  :  «  Pu  lui  V  intercessore 
della  grazia  sovrana  ». 

Intercettk-cettaa-cettass ,  In- 
tercettare.  «  L'  ha  intereettaa  i  so 
letter  »  :  «.  Ha  intercettate  le  sue 
minsive  o  lettere*. 

Intercolonni,  Intercolonnio. 
(Civ.)  «  JVeW  intereolonni  gh'  h  la 
statda  d'on  Faun  »  :  «  Nell'  inter- 
colonnio c'fe  lastatua  d'un  Pauno  ». 

Interdl-erdett-erdlss,  Interdire. 
«  M'  an  interdii  de  parla  » :  «  Mi 
proibirono  dl  parlare ».  |  «  L'dn 
tnterdelt  per  i  gran  debit  eh'elfa- 
seva  »  :  «  Lo  fecero  interdire  per- 
ch^ faceva  troppi  debiti ». 

Interess,  Interesse.  MHt  via  a 
interess:  Mettere  danaro  a  frutto. 
Interess  compost:  Interesse  com- 

Sosto.  I  Te7id  ai  s6  interess :  Ba- 
are  ai  propri  interessi.  Lassh 
andd,  i  so  interess  per... :  Trascu- 
raro  i  propri  interessi  per...  Vhs- 
segli  dent  el  sd  interess:  Averci  il 
suo  tornaconto.  «  Ohe  interess  g'a- 
varia  mi  ?  »  :  «  Che  interesse  ci 
avrei  ? »  Ona  robba  che  fa  molto 
interess:  Una  cosa  che  i'^  molto 
interesse. 


/li  Interral.  meneghini:  Adessdisi  —  7fe 
rapisset  —  E  ova  robba  c  oti'altra  —  In- 
somnia —  Per  la  qual  —  Per  moaid  de 
dij  ecc,  ecc. 


—  IiLtere88&  -  ressaa  -  ressaas. 
«  Q\iella  povera  donna  la  tn'a  in- 
teressaa  >  :  «  Quella  poveretta  mi 
interessb  ».  «  X' ^  6na  commedia 
ch6  interessa  »  :  «  £2  una  commedia 
che  interessa ».  |  Interessh  in  di 
util:  Interessar  uegli  utili.  Oh 
omm  tropp  interessda:  Un  omo 
troppo  interessoso  .  o  interessato. 
On  omm,  nient  interessaa :  Omo 
disinteressato.  t  <^M  «'^  tani  inte- 
ressaa de  la  7nia  faccenda,  che... » : 
«S'^  tan  to  adoperato  nella  min 
faccenda  che... » 

—  Interessett  o  Interessln,  In- 
teressuccio. 

—  Interessant,  Intcres8ant«. 

Interim,  Interim.  (Civ.)  jy  in- 
terim d'6n  Ministero :  L' interim 
d'un  Ministero.  Per  interim.-  Tem- 
poraneamente. 

Interinal,  Inetrino.  PresidetU  iu- 
terinal:  Presidente  interiiio. 

Interinalment^  Interinalmente. 
«^  L'h  staa  mhss  h  interinalmente'. 
«  Fu  messo  li  interinalmente  ». 

Interldr,  Interiore.  ISsterior  r 
interior:  Esteriore  e  interiore.  | 
(Visceri)  I  interior  del  pdlaster: 
Le  interiora  del  polio.  Vedi  Menus, 
Minugie, 

Interllne^-neaa,  Interlineare. 
(Stamj).  tipogr.)  in  Bis^na  interli- 
ned  sti  pagin  »  :  «  Bisogna  inter- 
lineare queste  pagine». 

—  Interllnea,  Interlinea.  «i^'^ 
tropp  eompatt.  Ghe  vceur  di  inter- 
lint  de  duu  p6nt »  (di  stampato) : 
« Troppo  compatto !  Ci  vogliono 
interUnee  da  due  punti  ». 

Intermediari ,     Intermediario. 

Intermtez,  Intermezzo.  «  Tra  6n 
att  e  Valter  gh'e  staa  6n  intermezs 
sinfonich  »  :  «  Fra  un  atto  e  Paltro 
c'^  stato  un  intermezzo  sinfouioo  ». 

intermittent,  Intcrmittente.  F6- 
ver  intermittent :  Fobbre  intermit- 
-tente.  Ptils  intermittent :  Polso  in- 
tennittente. 

—  Intermittenza,  Intermitten- 
za.  JJa  intef^mittenza  del  pdls,  de 
la  fiver :  L'intermittenza  del  pol- 
so, della  f  ebbre. 

Interna.  Vedi  Interno. 

Intemament,  Interuamente.  mM 
par  alegher  ma  el  se  rod  intema- 
ment » :  «  Sembra  allegro  ma  si 
rode  interuamente  per  la  rabbia  ». 

Intemk-ernaa-emass,  Intema- 
re.  (Civ.  polit.)  «iVe/  59  nunemi- 


—  853  — 


INT 


gr'€ta  ehmm  slaa  t%ttti  intemaa »  : 
«  Nel  59  noi  emigrati  fammo  tutti 
internati  in  Piemonte  >.  Intenuus 
wi  d'dna  robba :  Internarsi  o  Ap- 
profondire. 

InteTTOg&r-ogaa-ogass.  Interro- 
gd,  raeeuscia,  el  scalar :  Interro- 
gare  Pacousato.  lo  studente. 

Interrogatori ,  luterrogatorio. 
jyinterrogatori  del  giudes  istrut- 
t6r  :  L'interrogatof io  del  giudioe 
istruttore. 

—  InterrogasidiL,  Interrogazio- 
ne.  icliispond  a  la  mia  interrogor- 
zion  »  :  «  Kispondi  alia  mia  inter- 
rogazione  ».  Pdnto  de  interroaor- 
sdoti:  Panto  iuten'ogativo  •  dln- 
terrogazione. 

Interrdmp  -  rompuu  -  rompes , 
Interrompere. «  Ch'el  acusa  ee  Viiv- 
terrompi  » :  «  Scuei  se  le  entro  in- 
jiajizi».  Interromp  la  prescrizidn : 
Interrompere  la  prescrizione. 

Interp^Uii-pellaa,  Interpellare. 
« ^n  inUrp^laa  i  sod  ««...»: 
«  TTftTiTio  interpellato  i  soci  se... » 
4c  Sdnt  8taa  interpellaa  eirea.., »  : 
«  Fill  interpellato  circa... » 

—  Intezpellazidn,  Interpella- 
zione. 

— iBterpellanza,  Idem.  Alia  Cor- 
vnera  i  interpellam... :  Alia  Ca- 
mera le  interpellanze... 

Interp^ter  (Volg).  Vedi  Inter- 
petre  e  voci  aftini^ 

—  Interpolatament,  Interpola- 
tamente.  «  Ul  edpita  ehl  ma  inter- 
polatament )» :  «  Ci  capita  ma  —  o 
di  quando  in  quando)». 

Interpones-erpost,    Interporre. 

Intezprete  e  Interpretazldn, 
Interpetre. 

Interqueri  (Volg.).  Vedi  In/or- 
mass.  (N.  fr.  pop.). 

Interval!,  Intervallo.  «L'h  Um- 
saa  6n  inter  vail  ^ra...  »  :  «La8ci5 
im  interrallo  fra... »  Lucid  inter- 
vail  :  Lucido  intervallo.  Tra  6n  — 
e  I' alter  :  Fra  I'uno  e  I'altro  — -. 

Interregni-vegiiuu,  Interveni- 
re  (1).  ^M\  sdnt  intervegnuu  a  la 
seduta  »  :  «  Jo  interrenni  o  fui  pre- 
aente  alia  seduta  ». 

Intervent,  Intervento.  (Civ.)  La 
mtostima  del  nan  interventa:  La 


fl)  In  flor.  ha  anche  il  gigniflcato  di  ac- 
cadere:  son  cose  che  intervengono  soUan~ 
\t  0  a  me! 


massima  del  non  intervento.  061- 
Vintervenl  del  Sindich :  Coll'  —  del 
Sindaoo. 

Interzd.-erzaa,  Interzare.  Inter- 
zd,  6n  camp  (Ararlo  in  croce  per 
la  terza  volta) :  Interzarlo  a  Kin- 
terzarlo.  (Di  calze)  Accavallare, 
Incavallare. 

-—  Interzada,  Rastrematora.  (Di 
panierai)  Rinterzata. 

Interzili,  Calettare  a  ugna  (le 
stecche  da  bigliardo).  Interzih  i 
regdi  d*6n  telar :  Calettare  i  re- 
goli  d'un  telaio. 

Intes,  Inteso.  Andh  intes :  Ea- 
ger d'accordo.  Andd,  intes  in  del 
pensa :  Idem.  Besta  intes :  Restar 
intesi.  «  Ddnca  rhstem  intes  che » : 
«  Dunque  si  rimane  intesi  che ». 
Ben  intes  che :  A  patto  che.  «  M\ 
me  s'era  intes  de  o  che  » :  « lo  m'ero 
inteso  di  dire...  »  Bass  minga  per 
intes :  Non  darsi  per  inteso. 

—  Intesa,  Intesa.  SthsulVintesa: 
Star  suir  — . 

—  Intesisslm,  Intesissimo,  Di 
lit  da  inteso. 

Intestk  -  estaa-estasB .  Intestdi 
6na  partida  a  6na  persanna :  In- 
testar  una  partita  a  una  persona. 
jRendita  intestada:  Rendita  inte- 
stata.  I «  JE7Z s^e intestaa de vorhUa*: 
«S'inte8t5  di  volerla  spo8are».  | 
(Murat.  e  Falegn.)  Intestare. 

—  Intestadura ,  Intestatura. 
I/intestadura  de  la  pagina :  Inte- 
statura della  pagina. 

—  Intestazldn,  Intestazione  e 
Intestatura.  Intestazian  sul  liber 
del  catast :  L'intestazione  sul  libro 
catastale.  Intestazian  de  la  carta: 
La  tes1»ta. 

Intestln,  Intestino.  Infiamma- 
zidn  ai  intestin :  Infiammazione 
agli  intestini  a  intestinale.  I/inUr- 
snn  retta  e  el  cieca:  L'intestino 
retto,  r  —  cieoo. 

Intdmli-lmaa.  Intim^  la  g-ukrra : 
Intimar  la  guerra.  Intimik  per 
mbzz  d'useier:  Intimare  per  mezzo 
d'usciere.  —  la  sentenza,  Varrhst: 
Idem. 

—  Intlinanient,  Intimamente. 
«  El  eandssi  intimament » : «  Lo  co- 
oosco  intimamente  a  Wh  intrin- 
seco  ». 

—  Intimazldn,  Intimazione.  / 
tre  intinuizian:  Lie  tre  intimazio- 
ni  (di  Bciogliersi). 

Intlnk-tmaa,  Imbottare.  A  no- 


INT 


—  354  — 


INT 


vember  se  intinna :  A  novembre  si 
imbotta. 

Intingdl,  Intingolo.  (Civ.)  «  Too 
preparaa  6n  intth^ol  (Aflf.)  II  po- 
polo  direbbe  6n  ptattin  ma  propi 
sehff* :  «T*ho  preparato  un  mtin- 

folo  ma  CO'  baffi  o  da  leccartene  i 
af&»  (pop.). 

Intlsiknus  -  Bigliil ,  Intisichire. 
«  Te  la  faree  intisighl  se  ie  contir- 
ndet  cost »  :  «  Tu  la  farai  intisichi- 
re se  continui  in  questo  modo». 
«  Povera  la  mia  magnolia  come  la 
intisighiss  »  :  «  Povera  la  mia  ma- 
gnolia come  intristisce  ». 

Iiititol&-tolaa-t61as8. «  C6me  te 
Vee  intitolada  la  tda  eom>m,edia  f  » : 
«  Come  Thai  intitolata  la  tua  com- 
media  ? »  «  JSJZ  s^h  intitolaa  Cont  lit 
de  per  /u »  : «  Si  intitolb  da  sfe 
stesso  conte». 

Intlzzk-tizzaa ,  Istigare.  ^  17  h 
quell  che  intizza  tutt  i  lit  in  far- 
miglia  »  :  «  £}  oueUo  che  susoita 
tutte  le  liti  in  iamiglia». 

Inton&-onaa-ona88,  Intonare. 
Intondi  6n  discors :  Intonare  un  di- 
scorso.  Intonct  I'  antifona  .•  Into- 
nar  I'antifona.  H  V^s  ben  intonaa : 
Essere  ben  intonate. 

—  Intonadura  e  Intonazidn,  In- 
tonazione.  «  Da  Vintonadura  de  la 
vds  oo  capii  che...  »  :  «  Dall'intona- 
zione  della  voce  capii  o  ho  subito 
oapito  che... » 

Intopp,  Intoppo.  «  Oo  trovaa  6n 
intopp  ma  seri »  :  «  Ho  trovato  un 
intoppo  molto  serio ».  Senza  in- 
topp: Senza  intoppi. 

—  Intopp^-oppaa-oppass,  In- 
toppare  (1).  «  Se  shmm,  intoppo^  in 
8ul  pii  bell »  : «  Ci  siamo  intoppati 
sul  pill  bello  ». 

Inxorbld&-bidaa-l9idas8,  Inter- 
bidare.  Intorbidh  Vaequa:  Intor- 
bidare  Tacqua.  El  temp  el  se  intor- 
bida :  n  tempo  si  rabbrusoa. 

Intoma  ( Volg.).  Vedi  Intomo, 

Intorni-ornii,  Tornire. 

—  Intomlddr,  Intomitore,  Tor- 
nitore. 

Intomlass,  Aggrovigliarsi  o  Fa- 
re grovigliole.  «3fc  se  intornia 
semper  el  rkff»  :  « II  refe  nu  si  ag- 
groviglia ».  1|  (Al  figurato)  Arro- 
tarsi.   P.   E. :  « Quell  maeacco  el 


(1)  Intoppare  In  toflcano  signlfica  anohe 
abbattersi  in  o  Inoontrar  a  caso  ana  p^r- 
lona:  Vifitoppd  suWusdo* 


me  se  intornia,  adree  e  nd  podi  sof- 
frill »  :  «  Quel  oamorro  si  arrota,  e 
non  lo  posso  soffrire  ». 

Intomo,  Intorno.  Tutt  a  Vin- 
tofmo :  Intomo  intorno. 

Intdrt,  Torto.  Fit  intort :  Fare 
un  torto.  Avhghenper  intort:  A- 
versene  a  male. «  Te  gh'Mt  ti  tutt 
V  intort » :  «  Hai  torto  maroio  ». 

IntortiJi-tlaa-tiaBB,  'Attortiglia- 
re.  «  Me  s*h  intortUia  el  rlff-»  :  «  Mi 
si  ^  a^grovigliato  il  filo  o  refe ». 
Intortia  la  e6a:  Arroncigliare  la 
coda.  Intortiass  i  gavnb  in  d*  6na 
corda :  Intricarsi  le  gambe  in  una 
oorda  o  tune. 

—  Jntortiadnra ,  Attorciglia- 
mento.  L'intortiadura  dell'  €ueia  : 
L'aggrovigliamento  della  mataasa. 

In&i  (volg.).  Vedi  JEJntrd,  e  de- 
rivati. 

—  Intracchen  (P.  N.),  Rigiro, 
Pasticcio.  P.  E.:  M  g'h  de  are  6n 
intraehen  de  sti  part :  E'  deve  a- 
ver  un  rigiro  qui  presso.  |  Un 
coso. «  Cos'oo  defann  mi  de  std  in- 
traehenf  »: «  Che  ne  debbo  far  io  di 
codesto  coso  9 » 

—  IntralcUi-lclaa-lclasB,  Intral- 
ciare.  « La  faecenda  la  comineia 
a  intralciass  maltidettam,ent  » : 
«  La  faecenda  comineia  a  intral- 
ciarsi  maiedettamente  ». 

—  Intralc,  Intralciamento. 
Intramezzik-mezzaa,  Tramezza- 

re.  «  Oo  faa  intramezzit  la  stoma 
di  db  finester »  :  « Ho  fatto  tra- 
mezzar  la  stanza  delle  due  fine- 
8tre». 

Intrant  (Volg.).  Vedi  Entrant. 

Intraprendent,  Intraprendente. 
On  om,m,  intraprendent :  Un  nomo 
intraprendente. 

—  Intraprend,  Intraprendere. 
Intraprend  dn  lavorit :  Cominciar 
un  lavoro. 

—  Intraprendenza ,  Intrapren- 
denza.  «  El  finirh  a  rovinass  cdn 
quella  s6a  intraprendenza  esage-  \ 
rada  » :  «  Finirk  col  fallire  se  con- 
tinua  cosi  arrischiato  ». 

Intrass^gn  (In  dis.).  Vedi  Con-  , 
trasshon 

Intrattabel  (Volg.).  Vedi /n<ra(-  ; 
tabil, 

Intrattabll,  Intrattalnle.  «J7^   i 
6n  omm,  intraitaMl » :  «  E  un  sog- 
getto  o  uomo  intrattabile  o  un 
legno  sversato  ». 

Intratant,  Intrattanto,  Frattan- 


J 


INT 


355  — 


INT 


to.  «  Intrattant  h  sueckss  ehe.„  » : 
«  In  questo  frattanto  h  accaduto 
clie...  » 

Intrattegni  -  egnuu.  <  M  m*dt 
intrattegnuu  c6n  tanti  bH  rohhtt » : 
«  Mi  intrattenne  con  molte  cose- 
relle  bone  ». 

IntrayaU  (Volg.).  Vedi  Inter- 
vail. 

Intravegni,  Intravvenire  (poco 
iisato).  « In  robh  ehe  iniravhgnen  »: 
«  Sono  cose  che  intravvengono  ». 

Intra versii.  Vedi  Traversd,. 
Intraversct  dn  edltiv:  Contrata- 
gliare  coll'aratro  un  campo. 

Intrdcc,  Intreccio.  L'  tntreeeio 
d'6n  dramma:  L' intreccio  di  un 
dxamma. 

—  Intreocia-ecclaa,  Intreccia- 
re.  Commedia  ben  intrecciada: 
Commedia  bene  intrecciata.  —  6na 
ghirlanda:  Idem. 

Intregh ,  Intero.  « Dhmel  in- 
tregh  »:  «  Dammelo  —  o  tiitto  d'nn 
pezzoA.  Cavall  intregh:  Stallone, 
Cavallo  intero.  I  «J^Z  we  ^ar  molto 
intregh  quel  td  ^aredn*:  «  Quel 
tuo  lattorino  mi  sembra  molto 
impacciato ».  Intregh  intreghisc 
(volg.) :  Impastoiato  o  Un  maatac- 
cone. 

Intrepid  (Civ.).  «  M  stava  Idt  in- 
trepid denanz  o  sott  ai  ball  de 
s'etopp  »:  «  Stava  1^  intrepido  alle 
palle  di  fucile  o  dei  fucili  nemici ». 

Intrequeri  (Volg.).  Vedi  Infor- 

mU88, 

Intrezzli  (Volg.).  Vedi  Intreeeia 
e  derivati. 

IntrifT^-lgaa-l^ass.  «  Cos' el  se 
intriga  ^ii  /  » :  «  Di  che  B'immischia 
lei  ?  »  « ly^  reuasii  a  furia  de  inr- 
trigh  »:  «  £  riuscito  a  furia  di  bri- 
gare  ».  «  8t6  tavdl  el  me  itvtriga  »: 
«  Questa  tavola  mi  d^  fastidio  ». 

—  IntrUrant,  Intrigante.  «  2/  ^ 
6n  fanioao  intrigant » :  «  E  un  fa- 
inoso  intrigone  o  intruglione  o  in- 
trigante ».  J)epuUia  intrigant :  De- 
puutto  intrigante. 

—  Intrlgatori,  Intrigatorio. «  Te 
see  6n  intrigatori,  bdn  de  rn^tt  do- 
ve passa  nissun  » :  «  Tu  se'  un.  im- 
paccione ».  (Scherz.  per  interro- 
gatori)  Interrogatorio. 

—  Intrigll,  Intrigo.  «  O^oo  miUa 
intrigh  » :  «  Ho  miUe  bri^he  ». 
«  Chi  gh'  h  sott  dn  quai  intrtgh  » : 
«  Qui  gatta  ci  cova  ». 

ULtrmsegaBS-segaa  (Quasi  in 


dis.),  Intrinsecarsi.  Vedi  Intrin- 
sech. 

Intrinsech,  Intrinseco.  Diventdi 
intrhisech  de^d,:  Diventare  amico 
intimo.  fl  (Valsente  metallico)  Stoi- 
lo.  «  Chi  gh*  h  ben  poech  intrin- 
sech  » : «  Lo  stoffo  h  ben  misero  o 
anehe  C'fe  poco  di  intrinseco*. 

Intro,  Acchito.  De  primm  intro: 
Di  primo  acchito.  «  be  primm  in- 
tro la  m'  h  piastida,  m^  pceu,.,  » : 
«  Di  prima  fronte  o  di  primo  ab- 
bordo  la  mi  piacque  ma  poi...  » 

Introdu-odott-oduBS,  Introdur- 
re.  « L'  00  introdott  wi  in  casa 
X...  »:  «  L'ho  introdotto  io  stesso 
in  casa  X  ». 

—  Introduttdr ,  Introduttore. 
(Civ.)  L'  introduttor  di  ambascia- 
dor  (a  Corte) :  L'introduttore  de- 
gli  ambasciatori. 

—  Introduzlon ,  Introduzione. 
L'h  pussee  bUla  la  introduzion  che 
tutt  el  rhst :  £  piil  bella  I'introdu- 
zione  del  libro,  che  tutto  il  resto. 

Introibo,  Introito.  «  Sdnt  arivaa 
alia  mhssa  a  I'  introibo  » :  «  Alia 
messa  arrival  che  il  prete  era  al- 
1'  introito  ».  £>*  inirowo  in  m,u8ir- 
ea:  L'introito  cantato. 

Introit,  Introito  (1),  Riscossio- 
ne.  «  A  la  Seala  dn  jaa  6n  m4ir- 
gnifieh  introit  »:  «  Alia  Soala  han- 
no  fatto  un  ma^ifico  introito  o 
incasBO  ».  —  del  Daai :  —  del  Dazio. 

—  Iiitroit&-itaa,  Incassare.  «  In 
la  serada  de  la  Duse  (o  d'altri) 
8*  h  introita^  qtiatter  nhila  lir  » : 
«  Nella  serata  di...  s'  h  incassato 
quattromila  lire  ». 

Introm^ttes-om^ss ,  Intromet- 
tersi.  IntromhtUs  in  di  afari  di 
alter:  Intromettersi  negli  affari 
altrui. 

—  Intromissidn  (P.  N.)^  Intro- 
missione.  «  Per  la  tntrom^tssion  de 
Vareivescov  dn  poduu.,.yn  « Per 
intromissione  dell'arcivescovo  han 
potuto... » 

Intropech  (Volg.  id.).  Vedi  I- 
dropieh. 

Intruccli.  Vedi  Traced,. 

Intrus,  Intruso.  «  I/h  dn  intrus, 
el  voeurem,  minga  » : «  E  un  intruso 
non  lo  vogliamo  ». 

—  Intnides,   Intrudersi.  —  de 


(1)   Voce  bollata,  ma  v!vi«8ima  a  Fi- 
renze. 


INU 


356  — 


ehi  e  de  H:  Intmdersi  di  qua  e 
dim. 

Inumidi-ldll-idles .  Inumidirc. 
Itmmidl  la  Mancherta  de  sopres- 
sa:  Inumidire  il  bucato  o  la  bian- 
cheria  per  etirarla.  Inumidl  la 
bdeea  (Bever  un  pochino):  —  la 
bocca. 

Inntel  (Vol^.).  Vedi  Inutil. 

InntU,  Inutile.  «  L'  h  inutil  ehe 
feme  secehet  o  che  te  me  preghet  »: 
«  E  inutile  cbe  tu  m'  annoi  o  mi 
preghi ».  Bdn  Inutil  (a  prete  spre- 
gevole):  Don  Inutile? 

—  InutUment,  Inutilmente. «  Oo 
faa  la  strada  inutilment  » :  «  Ho 
fatto  la  strada  inutilmente  ». 

Invaghiss  -  aghli  ,  Invaghirsi. 
Invaghiss  de  se  aiess:  Invaghire 
di  sfe  etesso.  «  El  s'  h  invaghii  de 
quella  pdpdla  » :  «  S'^  invagnito  di 
quella  eignorina  ». 

Invaled  (Volg.J.  Vedi  Invalid. 

Invalid,  Invalido.  «  L'h  on  in- 
valid de  Napoledn  »  :  «  £  un  inva- 
lido di  Napoleone*.  « —  del  ma- 
trimoni  » :  <c  —  o  impotente  al  ma- 
tirimonio  ». 

Inyals,  Invalso.  « I/'^  6n  uso  in- 
vals »  :  «  £  un  uso  invalso  »*  «  * 
invalsa  la  massima  che  »  :  «  E  in- 
valsa  la  massima  che». 

Invask-asaa.  N.  fr. :  An  invasaa 
acq'u  de  la  roggiUta  »:  «  Hanno 
fatto  la  colta  delle  acque  della 
gora  ». 

—  Invasidn ,  Invasione.  «  An 
sfondoMi  la  porta,  e  dn  faa  6n' in- 
vasion »  :  « Idem  ». 

Invassell^ ,  Imbottare.  Invas- 
selldL  el  vin  in  ottober :  Imbottar  il 
vino  in  ottobre. 

Invece,  Invece  e  Scambio.  «  Te 
gh'itt  de  la  crusca  in  la  crappa  in- 
vece de  eervHl »  :  «  Tu  hai  semola 
nel  cranio  scambio  cbe  cervello  ». 

Invedriaa,  Invetriato.  «  La  pas- 
sadora  esterna  Vh  tutta  invearia- 
da  »  :  « II  corritoio  estemo  6  tutto 
invetriato  ». 

—  Invedriada,  Invetriata,  Ve- 
trata.  Invedriad  ddppi :  Invetriate 
doppie.  (Scherz.)  Gli  occhiali.  «2y'd 
miss  V  invedriada  sul  nas  »  :  «  Mi- 
se  le  barelle  sul  naso  ». 

—  Inyedriee,  Vetraio.  i/'inrc- 
driera  o  la  miee  de  Vinvedriee: 
La  moglie  del  vetraio  o  vetraia. 

Invegffi -  eggll,    InyecoWare     «  l      (i)  ir.velenire  lo  si   nsa  a  Fir.  soprfd 
Kmvecchiare.  «  C6me  I'e  tnveggida  I  tutto  per  irritare  altrui :  Fd  inrabl 


quella  donna .' »  :  «  Come  s'  fe  rin- 
veccbionita  queUa  donna  ».  (Pr.) 
Chi  inveggiss  immattiss  :  Chi  in- 
veccbia  impazza  o  infanoiuUifice. 

Invei-veil,  Inveire.  «  L'^  inveU 
ednie  dn  matt  edntro  qtiella  pave- 
ra,..  »  :  «  Ha  inveito  come  tm  ener- 
gumeno,  oontro  quella  povera... » 
(uon  pop.). 

Inveleni-enil-enlsB ,  Inveleni- 
re  (1).  «  Ghe  s'  h  invelenii  la  pior 
ga  ds  Ub  ferida  »  :  «  Gli  si  inaspii 
la  piaga  della  ferita  ».  —  6na  que- 
stion: Esasperar  la  questione. 

Inventa-entaa,  Inventare.  In- 
vents de  shalz:  Inventar  di  sans 
pianta.  «Zte  Vinvenid  su  di  gran 
hall » :  «  Egli  inventa  di  gran  rrot- 
tole)».  ¥.E(  par  quell  ehe  h  inven- 
taa  el  fwmm.  de  ras  »  :  «  Pare  quel- 
lo  che  ha  inventato  le  candele  di 
sego  ».  (Sul  serio)  «  i/  ^  inventaa 
hiML  maechina  per...  »  :  «  Invento 
una  maechina  per.*.  »  «  X'  ^  nUn- 
ga  quell  che  it  inventaa  lapolver*: 
«Idem». 

Inventari,  Inventario.  «  j±n  fm 
Vinventari  de  tulU  i  mobil  e  ar- 
nes  »  :  «  Hanno  fatto  1'  inventaoio 
di  tutte  le  masserizie  o  robe  di 
casa  e  degli  arnesi)».  Cdlhenefiza 
de  Vinventari:  Col  beueficio  di 
o  dell'inventario. 

—  InventarUi-ariaa,  Invent»- 
riare.  «  Gh*  h  toceaa  de  inventarii 
tutt  i  magazzin »  :  «  Gli  tooo5  di 
inventariare  tutta  la  roba  ne'ma- 
gazzeni ». 

Inventdr,  Inventore.  Inventor 
d'6n  metodo  n<Buv  per... :  Inven- 
tore di  un  nuovo  metodo  di  o 
per...  Ogni  min6m  inventor  :  Ogni 
mventatoreUo  '(in  dis.). 

—  Invenzldn,  Invenzione.  Bre- 
vet de  invention:  Bi*evetto  di  in- 
venzione.  ^til/idn  lader  de  tiova 
invension  »  :  «  £]  un  ladro  di  no  Fa 
invenzione*.  |  Fa  invensioii  (do- 
gana) :  Mandare  in  frodo. 

—  Invenzion^tta ,    Invenzion-  i 
cella.  «  L'h  6n'  invensionetta  mt*i- 
ga  mal »  :  «  £  una  invenzloncella 
non  spregevole*. 

Invermenl-menil ,  Inverminire. 
El  Gorgomoeula  Vh  tutt  inverme* 
nii  (non  comune) :  II  oacio  di  Got* 
gonzola  h  inverminito.  Vedi  Can, 


\ 


INV 


—  357  — 


INV 


Invema  (Volg).  Vedi  Invemo. 

Invemo,  Inverno.  Invemo  ri- 
gid  ,  doh ,  tec. :  Inverno  rigido  , 
dolce.  In  tiel  coBur  de  I'  inverno : 
Nel  cuore  dell'invemo  o  di  fitto  o 
A  mezzo  — .  Passh  V  invemo  in 
d'&n  sit:  Passare  rinvemata  a.... 
JB6f^  per  Vinvemo  :  Bono  per  I'in- 
vomo.  4f.U  invemo  st' ann  el  8*h 
presentaa  tremendo  »  : «  L'  mvemo 
nel  1895  si  presentb  tenibile*. 
(Pr.)  Chi  fdbnca  dHnvemofabriea 
in  etemo:  Chi  mura  o  ^bbrica 
d*  inverno  mura  in  eterno.  Inver- 
no ••  inferno  (pop.) :  Invemo  h  in- 
ferno. 

—  Invemada,  Invernata.  «  C?ie 
invemada  Iddra  eke  gh'hmm,  a- 
vuu  !  »  (pop.) :  «  Che  invcrnataccia 
abbiamo  avuto  I »  OW  invemada 
frhdda  ma  sana:  Uu' invernata 
iredda  ma  sana. 

—  Invemasc,  Invemacoio.  Per 
la  povera  gent  V  h  staa  6n  inver- 
nose :  Per  la  povera  gente  fu  un 
invernaccio. 

—  InvemexiKli,  Vernino.  Per, 
Un  invemengh:  Pera^  lino  ver- 
nino. (Caeiai)  Sort  xnvernenga: 
Forma  del  lodigiano  vernina. 

Inyemigk-igaa  (In  disj,  Inver- 
mciare,  Levigare.  Vedi  Lucidii, 

—  Inveniiglient^  Acceso,  Info- 
cato.  Mdss  invemighent :  Rosso  di 
foco.  «  Cdme  te  see  invemighent  in 
fctccia  »  :  «  Come  sei  acceso  in  vol- 
to,  in  viso  ».  On  bugndn  invemv- 
ghent :  Un  fignolo  inlbcato. 

Invemisa  -  laaa ,  Inverniciare. 
in  1/  h  faa  invemisd.  i  gelosii »  : 
«  Feoe  invemioiare  le  persiane  ». 
I?e  phseia  invemisaa:  Di  pino 
vemiciato.  /  scarp  invemisaa: 
Soarpe  verniciate. 

—  Invemlfiada ,  Invemiciata. 
«  JBisognarii  dojgh  6n'  invernisada 
al  resielly* :  «  Bisognerf^  dargli  una 
invemiciata  al  cancello». 

—  Invemisadiima,  Invernicia- 
tina. 

—  Invemisadura,  Invemicia- 
tura.  «  Quanto  I'i  costaa  de  inver- 
nisadura  ^  »  :  «  Quanto  oostb  di 
vemiciatura?  » 

—  Invemisaddr  e  InvemlsoBur, 
Invemiciatore,  (piCi  com.)  Vemi- 
oiatore. 

Inytos,  Inverse.  In  sens  invers : 
In  sense  inverse.  L*arabo  e  credi 
anca  el  chines  se  scnven  a  I'invers : 


L'arabo  e  credo  anche  il  Chinese 
si  sorivono  all' —  o  alia  rovescia;. 
Sinistra  a  I'invers:  Finestra  a 
tramontana.  ^6  avhgh  nh  indritt 
nh  invers :  Vedi  Indritt,  Anda  in- 
vers a  vun:  Andar  verso  di  al- 
cuno.  II  Di  mal  umore.  Leva  su 
cdn  la  eamisa  inversa :  Alzarsi 
colle  lune  a  rovesoio. 

—  Invers^-ersaa-ersass,  Inver- 
tire,  Arrovesciare.  Inversa  i  ma- 
nien:   Arrovesciarsi  le   maniche. 

—  i  occ:  Stravoltare  gli  occhi.  In-> 
versass:  Farsi  di  mnlb  umore. 

—  Inversadura,  Patume.  « M 
g'd,  adoss  6n' inversadura  che  se 
sa  n6  cdme  ciappall  > :  «  Ha  le  pa- 
turne  e  non  si  sa  come  pigliarlo  ». 

—  de  ston^egh:  Nausea  o  Arrove- 
sciatura. 

—  Inversada,  Dar  di  sghembo 
sul  bigliardo. 

Inyesck  -  escaA  -  escass ,  Invi- 
schiare.  «  JSl  s'h  invescau  in  quella 
faceenda  » :  «  S'  ^  impaniato  in 
quella  faceenda ».  Lassass  inve- 
scct:  Lasciarsi  invischiare. 

Investi-estil-estiBS ,  Investire. 
(Civ.)  «  HI  I'a  investii  in  mala  mo- 
do  •»:  *t.  Lo  invest!  in  malo  mode  ». 
I  <c  I/h  investii  metaa  del  sd  pa- 
trimoni  in  rendita  » :  « Investi  in 
rendita  meti^  del  suo  patrimonio  >. 
SI  primm  investii :  11  prime  inve- 
stito.  I  Investiss  di  pagn  o  de  la 
part  ai  alter:  Investirsi  di  un 
personaggio.  Investiss  de  la  s6a 
part  recttand :  Investirsi  della  par- 
te recitando. 

—  Investidura,  Investitura.  In- 
vestidura  d'ajffitt :  Idem.  Vdltdi  gid 
rinvestidura :  Rinnovar  1' investi- 
tura. Quand  Vinvestidura  Ve  vlq- 
gia...  P  h  veggia:  Piii  che  veconi 
non  si  pu5  campare. 

In  via,  Fuorche. « In  via  di  gamb 
del  rest  stoo  ben  > :  «  Dalle  gambe 
in  fuori  sto  bene  ».  In  via  de  tran- 
sazidn:  Per  o  a  modo  di  transa- 
zione. 

—  InvUi-Yiaa-yiass ,  Avviare. 
Comincict  a  inviall:  Awiare.  In- 
vid  el  foeugh :  Aocendere  il  foco. 
Invid,  el  birlo:  Dar  I'abbrivo  alia 
trottola.  Invid,  el  gitBugh:  Inco- 
minciar  il  gioco.  Invia  I'aseia: 
Avviare  la  matassa.  Invid,  6n  ne- 
gozi:  Awiare  una  bottega.  Ona 
bottega  ben  inviada:  Un  negozio 
bene   avviato.   Invidk   on  fonda: 


INV 


-358- 


IHV 


Bicondurre  un  podere.  «  Bisdgna 
inviall  fcRura  ae  ed,»:  «  Bisogna 
avviarlo  fora  ».  «  L'aequa  la  torna 
a  inviass  » :  «  La  pioggia  ripiglla  ». 
«  InvUmes  ^  »  :  «  DoDbiamo  av- 
viarci  ? »  «  Ddve  te  see  invieta  f  » : 
«  Dove  sei  avviato?  »  (Pr.)  Quand 
rh  sira  i  poltron  se  invien :  Vedi 
Poltron, 

—  Inviada,  Awiata,  Avviatura. 
Dagh  Vinviada :  Dare  Tavviatura. 
A  I'  inviada  :  Difilato  ,  Diviato. 
«  i/A  tolt  8u  Vinviada  » :  «  Ha  pre- 
Bo  I'abbrivo  ». 

—  Invlament,  AwiameDto.  «  E 
Vinviament  Vel  ealeolet  nagott  I  > : 
«  E  I'avviaraento  non  lo  oalcoli  ? » 
( Iron. )  «  Che  heW  inviament  /  » : 
«  Che  bel  principio  in  grande !  » 

Inyid  e  Invit,  Invito.  Accettct 
IHnvid  o  invit:  Accettar  1' invito. 
Oi<Bugh  de  invit:  Gioco  di  invito. 
«  Ineaeu  g'oo  molti  invid  a  pranz  »: 
«  Ogffi  in  casa  mia,  c'fe  rialto  ». 

—  Inyid^-idaa-idass,  Invitare. 
Invida  a  disnit :  Invitar  a  pranzo. 
I  «  /  tnh  invidaa  » :  «  I  miei  invi- 
tati ».  I  (Gioco)  «  Oo  invidaa  de 
c6pp  »:  «  Ho  aocennato  a  coppe  ». 
On  vinett  che  invida  a  bev:  Un 
vinetto  che  invita  a  bere.  H  (Con 
vite)  Invit  ire.  Invidd,  6na  cassa: 
Invitar  una  cassa.  «  Ul  par  invi- 
daa 8ul  scagn  » :  «  E'  pare  invitato 
Bulla  sedia  ». 

Invldla,  Invidia.  F^  invidia: 
Fare  o  movere  a  invidia.  Omm 
pien  de  invidia:  Invidiosaccio. 
«  Ul  g'd,  6na  ciera  che  la  fa  invi- 
dia » :  «  Ha  una  ciera  che  muove 
a  invidia  ».  «  Mi  g*oo  nanea  invi- 
dia d'6na  reginna,  guarda  /» :  « lo 
non  ho  astio  a  una  regina,  guar-*- 
da  !  »  (Pr.)  L'invidia  Ve  mai  morta: 
Se  r  invidia  fosse  febbre  tutt'  il 
inondo  n'avrebbe.  L'k  mei  fa  in- 
vidia che  compassidn:  Vedi  Com- 
passidn. 

—  Ixividi&-diaa-diass.  Invidia- 
re,  Avere  astio.  «  X'  c  ona  donna 
invidiada  de  tutti  » :  «  £]  una  don- 
na invidiata  da  tutti ». 

—  Invidlabil;  Invidiabile.  Maa, 
salut,  ecc,  invidiabil:  Etk,  salu- 
te, ecc,  invidiabile. 

—  Invldletta,  Invidietta.  On 
poo  de  — ;  Un  po'  d' — . 

—  Invidibs,  Invidioso.  Invidios 
come  dna  scimmia:  Invidioso  co- 
me una  scimmia. 


—  Inyidiosasc ,  Invidiosaccio. 
—  eaSs:  Invidiosaccio  esoso. 

—  Inyidiosdn,  Invidiosiesimo. 
Inylnli.  Vedi  Immosth. 
Inyisibil,  Invisibile.  Diventa  in- 

visihil:  Farsi  invisibile.  Seliss  in- 
visibil:  Eclissi  invisibile. 

InyiYk-ivaa  (Doratori),  Awiva- 
re  (ooU'acqua  forte). 

Invizyi-iziaa-iziaBS,  Invlziare 
(ant.),  Viziare.  On  ficeu  inviziaa: 
Un  bambino  o  ra^azzo  male  av- 
vezzo.  «  El  s^k  inviziaa  a  furia  de 
menaffhi  tult  bonn  » : «  S'^  guastato 
a  funa  di  non  oorreggerlo  ». 

Invodi  (Vols.).  Vecfi  VoJA. 

Invodass  (Volg.).  Vedi  VoUtss. 

Invodui,  Invoglio  (in  dis.),  In- 
volucro,  Involto.  «  aid  cartonagg 
Vdb  servii  de  inv<»ui  a^.. » :  «  Que- 
sto  carta  grossa  servi  di  involto 
al... »  Inv(Bui  defaso&u:  Baccello. 

Involt,  Involto.  «  El  g*aveva  6n 
involt  8oU  al  braaz  » : «  Teneva  un 
involto  sotto  il  braccio  ».  |  (For- 
naoiai)  Fh  V  involt  di  qaadrH: 
Far  la  volta  di  mattoni. 

—  Involtii.  Vedi  Involtdi.  N.  fr. 
pop.:  InvolUoM  dent  tn;  Rinvoltoto 
in. 

Involtk  -  taa  -  tass ,  Involeere. 
« Involtel  polid  in  del  prepotUin 
eh* el  ciapa  minga  fredd  »  (di  bam- 
bino) : «  Involgilo  bene  nel  ool- 
troncino  che  non  prenda  o  ab- 
bia  freddo  ». 

Inzanc^-ancaa,  Afiferrare,  Gher- 
mire.  «  El  I'd  imaneaa  per  el  eoU 
e  qhe  n*d,  daa  fin  che  Vh sUia  stuff 'k'. 
«  Lo  ghermi  per  il  coUo  e  gbene 
diede  nh  poche  n^  molte  ». 

Inzert  (>^olg.).  Vedi  Incert. 

Ixizeppft(Civ.),  Inzeppare.  Ad^ 
a  scola  inseppen  i  ficRu  de  tanta 
robba  inutit:  Agli  scolari  o^gidi 
inzeppano  il  cervello  di  ma^rie 
superfine. 

Inzett^  (Volg.).  Vedi  Ineetta, 

Inzlg&,  Inzigolare  (ArezzoK  In- 
zigare,  (in  dis.)  Istisare.  «  El  bit- 
ter el  nt'd  imigaa  Vappetitt » :  «  D 
bitter  mi  stuzzicb  I'appetlto w.^Zr'dn 
tant  imigaa  che.. .yt:  «  Lo  inzippil- 
larono  tanto  che  »  (non  com.). 
«  L'h  lu  che  me  ineiga  per  tacea 
lityn<<i^  lui  che  mi  aizza  per  venir 
alle  mani  )».  Vedi  anche  Inst^fii 
(piii  civile). 

—  Inzigaddr  (P.  N.),  Aizzatore, 
Istigatore.  L'h  staa  lii  rimigador 


INZ 


-359  — 


IRA 


de  la  brutta  faeeenda  »  :  «  Fu  lui 
ristigatore  della  brutta  faocenda  ». 

InsiUi-zllaa,  Inoerare.  Tila  in- 
zilada:  Tela  inoerata.  (De'sarti) 
Ineerd  el  riff:  Incerare  il  filo. 

Iiulpriii-priaa-prlass,  Inoipria- 
re. «  Fixmra  del  bagn  e  ben  sugaa  el 
se  imipria  tutt » : «  Uscito  dal  ba- 

fQO  e  ben  rasoiutto  eeli  si  inoipria 
a  oapo  a  piedi  ».  «  Juh  tutta  imi~ 
pritida  » :  «  £:  tutta  incipriata  ». 

Insoppass  (Volg.).  Vedi  Zoppasa, 

Inzuccaa ,  Inzucato ,  Intasato. 
«  SI  **  h  inzueccta  de  vorh.. .  ».* 
«  S'6  Jnzuccato  di  volere...  y*  <  El 
vin  bianch  el  me  imucea  » :  «  II 
vino  bianco  mi  inzucca  ».  «  Sdnt 
insfueccia  » :  «  Sono  imtasato  o  Ho 
pi^liato  un'imbeccata  ». 

uuncchera-eraa,  Inzucchei'are. 
«  Sto  th  V  h  tropp  inzucehema  » : 
«  Questo  th^  h  troppp  inzuoobera- 
to  ».  Parolinn  inzucekeraa  :  Paro- 
line  inzuccberate. 

Ipecacdanna,  Ipecaguana. 

Ipnotlzzli-zaa  (P.  K^.),  Ipnotiz- 
zare. 

—  Ipnotismo  (P.  N.),  Idem. 
Ipocondria,  Ipocondria. «  M  g*it 

ado88  Vipoeondria  » :  <  Patisce  di 
ipocondria  e  anche  tl  estrema- 
mente  malinconico  >. 

—  Ipocondriach,  Ipocondriaoo. 
«  JUl  di  ipoeondriach  ghe  stoo  a  la 
larga  »:  «Non  vo^lio  confondermi 
oosli  ipooondriaci ». 

^ocrlBla,  Ipocrisia.  Pien  de  ipo- 
erisia :  Pieno  di  ipocrisia. «  M  g'd, 
avuu  la  ipocrisia  de  iiegamm  cAe...»: 
«  Ebbe  il  ooi*aggio  o  la  faooia  tosta 
di  neearmi  cbe... » 

—  Ipocrlta,  Ipocrita. 

7-  Ipocriton  e  Ipocritln,  Ipo- 
oritone,  Ipocritino,  Mammamia. 
«  QueU  ji4Bu  rh  dn  vero  ipoeritin  » : 
«  Quel  ragazzo  h  un  vero  mam- 
mamia ». 

Ipotedltr-ecca,  Ipotecare.  «  Za 
ecua  Vh  tutta  ipotecada  » :  «  La  casa 
h  tutta  ipotecata  o  h  carica  di  ipo- 
teobe  ». 

—  Ipotecca,  Ipoteca. 
Ip6te8l,  Ipotesi.  «  Fhmm  on*  ir- 

potesi  » (Civ.):  «  Facciarao  uu* —  o 
una  supposizione  ».  £>aa  per  ipo- 
tesi: Dato  ipoteticameute. 

IpsUon,  Xpsllonne. 

Ira,  Ira. «  Te  mefitt  irafy^ : « Mi 
fai  rabbia  >.  «  Ghe  ira  di  I>io  /  »  : 
«  Che  ira  di  Dio  I »  DI  adrce  ira 


de  Dio  ! :  Dir  ira  di  Dio  di  uno. 
(In  tutti  gli  altri  oasi  vedi  XalH 
bia). 

Iragionevdlj  Irragionevole.  <iilj'h 
6n  omm  iragtonevol  > :  «  Con  lui 
non  si  ragiona  >».  «  L^h  6na  pretesa 
iragionevol »:  m.^  una  pretensione 
irragionevole  ». 

Ix^atori,  Irrigatorio.  Praa  iri- 
gatori:  Prato  irriguo.  Canal  iri- 
gatori :  Canale  irrigatorio.  Mdehi- 
na  irigatoHa .-  Irngatore. 

Irit&-itaa-ltas8  (Civ.),  Irritare. 
«  JSl  a' I  iritaa  come  /  )» :  «  Si  irrit6 
moltissimo  ».  «  /9^  86n  el  me  irita 
i  Tilrv  » :  «  Questo  suono  mi  irrita 
i  nervi ». 

—  Iritazidn,  Irritazione.  «  Tra 
i  duu  partii  gh^h  dn  poo  de  irita- 
sion,  mM  la  passard, » :  «  Tra  i  due 
partiti  e^h  un  po'  di  irritazione  ma 
passeril ». 

Ironia,  Ironia.  (Civ.)  Di  volt  Vi- 
ronia  la  mazza:  Talvolta  Vironia 
uccide.  ^El  le  dis  per  ironia  » : 
«  Lo  dice  per  ironia  ». «  Oh  ironia 
de  la  sort  /  » :  «  Ob  ironia  della 
sorte  I » 

—  Ironegh  (Volg.).  Vedi  Iro^ 
nich, 

—  Ironich,  Ironioo.  «  Cdnt  6n 
eerto  fd,  ironieh  che  g'avaria  daa 
duu  s'giaff » :  «  In  tono  cosi  iro- 
nico  one  gli  avrei  lasciati  andar 
volontieri  due  oeffoni  ». 

—  Xronlcament,  Ironioamente. 
«  Jjh  el  parla  semper  —  »:  «  Lui 
parla  sempre  ironicamente  ». 

Isacch,  Isacoo.  N.  fr. :  Fh  come 
el  dottor  Isacch  che  el  strasciava 
i  eamis  per  giustct  i  saceh:  Far 
Tavanzo  del  Cazzetto  (in  dis.). 

Isabella,  Isabella.  Color  isabel- 
la  (di  cavalli):  Colore  isabella. 

— -  Iscriv-itt-lveB  ,  Iscrivere. 
«  Z/dn  iscritt  tra  i  sod  » :  «  L*han- 
no  iscritto  fra  i  Boci».  Iserives 
per  parUb  a  la  Camera  (deputa- 
ti):  Iscriversi  per  parlare. 

—  iBcrizidn,  Iscrizione.  (Degli 
studenti)  Rsbssegna.  Inscrizione. 
I  «  Sul  sepolcher  gh*era  dna  bkUa 
tscrizion  » :  «  Sul  sepolcro  o'  era 
una  bella  iscrizione  ».  |  Iscrizion 
ipoteearia:  Idem. 

Isepp,  Giuseppe.  N.  fr. :  n  A14- 
gher  Isepp .' » :  «  Cosi  sia  I  »  «  Oh^h 
passoM  sora  sant  Isepp  c6nt  el  pior- 
ninyn  «  C  ^  passata  la  pialla  di 
san  Giuseppe  ». 


ISO 


—  360  — 


1ST 


Isola,  Isola.  L'isola  d'Elha,  Ga^ 
prera,  ecc. :  L'  isola  d'  Elba,  Ca- 
prera.  B  Qidi  quatter  edt  che  fan 
tsola:  Quel  oeppo  di  case  che  fan- 
no  risolato. 

—  Isoletta,  iBoletta. 

—  Isolaa,  Isolato.  On'isolcta  de 
eit:  Un  isolato  di  case. 

—  Isola-olaar^lass,  Isolare. «  Ul 
8*  h  isolaa  dal  mond  » :  «  S'  ^  iso- 
lato ». 

Ispettdr,  Ispettore.  —  de  qite- 
shira,  di  scol,  al  daazi:  Ispettore 
di  Questura,  delle  scuole,  at  dazio. 

Ispettoraa,  Ispettorato.  Ispet- 
toraa  di  seoU  de  Queatura,  eee. : 
Ispettorato  delle  scaole,  di  pub- 
blica  sicurezza. 

—  Ispettorla,  Ispettorato. «  An- 
d^mm  air  —  »:«  Andiamo  all'  —  ». 

—  IspezidxL,  Ispezione.  «  L' ik 
robba  de  sda  ispezton  » :  «  E  cosa 
di  sua  ispezione  o  di  suo  ufficio  ». 

—  Ispezion^,  Ispezionare. «  L'dn 
mandaa  a  ispeziond  i  register  » : 
«  L'hanno  mandato  a  ispezionare 

I  registri ». 

Isplr^,  Ispirare.  «  Fh  quell  che 
Dio  te  ispira  y> :  «  Idem  ». 

Issa  (Term,  marin.  usato  nelle 
nostre  regate),  Issa! 

Istantani,  Istnntaneo.  L*  h  sta- 
da  6na  robba  istantanea:  Fu  un 
lampo. 

iBtanza,  Istanza.  «L'di  mandaa 
sii  I'  istanza  per..,  » :  «  Presents 
I'istanza  per... » 

iBterich,  Isterioo. «  2/'^  6na  don- 
na isterica  » :  «  E  una  donna  iste- 
rica  ». 

—  IsteriBmo,  Isterismo.  Adkss 
disen  che  anea  i  omen  g^an  Viste- 
rismo:  Ora  si  dice  one  anche  i 
masclii    patiscano    di    isterismo. 

II  pop.  dice;  Mai  matrical. 
Istess ,   Istesso.    «  Per    mi    V  k 

istess  » :  «  Tanto  h  V  istesso  o  Per 
me  fa  lo  stesso  o  torna  lo  stesso  ». 
«  El  cunta  sem-per  su  i  istess  robb  »: 
«  Conta  sempre  1'  istesse  cose  ». 
Vess  sem,per  iHstess  om>m,:  Essere 
quel  di  sempre.  Istess  fodraa  de 
medemm^  Lo  stesso  preciso. 

—  Istessament,  Istessamente. 
Istitui-tuli,   Istituire.  (Civ.)  I- 

stittit  6na  biblioteca,  6na  eassa  de 
risparmi,  eee.:  Istituire  una  bi- 
blioteca, una  cassa  di  risparmio. 
Istilul  6n  ered :  Istituire  un  erede. 

—  iBtltutt,  Istituto.  Pio  istitutt 


filarmonieh:  Pio  istituto  fUariKO- 
nico.  —  tlcnichf  teatral,  tipogror- 
fichf  eee.:  —  tecnico,  teatraley  ti- 
pograiico,  ecc. 

—  iBtttuzion,  Istituzione,  /Civ.) 
Fondd>  dn^istituzion:  Fondar  un'i- 
stituzione.  La  istituzion  di  6n^e- 
red:  La  istituzione  d'un  erede. 

Istorl,  Istorie.  «  Cunta  minga 
su  de  istori  » :  «  Non  mi  oontare 
di  codeste  storie  ».  In  tiUt  istori 
o  stori:  Le  son  frottole!  o  Frot- 
tole! 

Istoridlla,  Storiella.  «  Questa  nd 
Vh  alter  che  6n^  istoriella  »:  «  Co- 
desta  non  h  che  una  panzana  ». 

Istrdment,  Istrumento.  ISl  no- 
dar  Vci  foAi  Vistrdment :  II  notaio 
ha  steso  I'istrumento.  |  Istrdvnent 
de  fiaa :  Istrumento  a  ilato.  —  de 
eorda:  —  di  corde.  Sdnit  6n  istrd- 
m,ent:  Sonare  un  istrumento. 

—  Istromentln,  Istrumentuccio. 

—  Istromenti  (P.  N.),  Istru- 
mentare,  Strumentare.  (Civ.)  «  M 
nodar  V  h  adree  a  istrom,entii  d 
noster  contratt » :  « II  notaio  sta 
istrumentando  il  nostro  contrat- 
to  ».  I  «  Fl  maester  V  h  adree  a 
istrum,entd.  V opera  » :  «  II  maestro 
sta  strumentando  la  sua  opera  ». 

—  iBtrumental  (P.  N.),  Istru- 
mentale.  Concert  vocal  e  istromen- 
tal :  Accademia  vocale  e  istru- 
mentale. 

Istrui-Btrull ,  Istruire.  «  X'  oo 
istruii  mi  »:  «  L'ho  istruito  io  stes- 
so ».  Istrui  i  soldaa :  Istruire  i 
soldati.  Istrut  dn  proems :  Istruire 
un  processo.  (Iron,  di  donna) «  X'^ 
ben  istruida  » :  «  £  istrutta  ». 

—  Istruttiv  (P.  N.),  Istruttivo. 
«  L'h  6n  liber  istruttiv  edm^  » :  «  fi 
un  libro  molto  istruttivo  ». 

—  Istrutt6r,  Istruttore.  Gittdes 
o  Griudice  istrtUtor:  Giudice  istrut- 
tore. Caporal  o  sergent  istruttor: 
Caporale  — . 

—  Istruzidn,  Istruzione.  Minir- 
steri  de  pubblica  istituzion:  Mini- 
stero  di  pubblica  istruzione.  «  I/h 
dnomm,  che  g'd>  molta  istruzion  » : 
«  E  un  uomo  che  ha  molta  istru- 
zione *.  «  G'oo  avuu  di  istT^usUm 
in  proposit » :  «  Ebbi  in  pi*oposito 
le  mie  istruzioni  ». 

—  iBtruttoria  (P.  N-i,  Istrutto- 
ria.  I/istruttoria  del  process  Vh  fi- 
nida :  L'istruttoria  del  processo  h 
terminata. 


rrE 


361  — 


lUR 


I,  Item,  Ugualmente,  Pari- 
menti. 

Itexisia,  Itterizia.  L' iterizia  la 
fit  deventh  giaM:  LMtterizia  in- 
fidLallisoe  la  pelle.  «  Che  ie  vegna 
Viterizia  »  :  «  Ti  venga  I'itterizia  ». 

Itlnerarl,  Itinerario.  itM'h  toc- 
eaa  de  cambist  V  itinerari  »  :  «  M'^ 
toGcato  di  mutare  itinerario  ». 

Innior,  luniore.  (Colto)  Plinio 
iunior  :  Plinio  iuniore.  «  Siceome 
el  g*  d  V  istess  nomm  de  sd  pader 


letterato,  anca  Hi,  el  se  eiama  iu-^ 
niore  »  :  «  Come  porta  lo  stesso- 
nome  di  suo  paare  letterato,  al 
proprio  aggiunge  l'Iuniore>». 

lure  (D.  Latino  pretto),  Diritto. 
(Termine  avvocatesco)  Jim  et  d& 
ture:  Per  diritto. 

lutt  e  lutti  (Volg.).  Vedi  Aiutt 
e  vooi  sorelle.  N.  tr.  pop. :  « lup^ 
tern  a  dl»nc  Memoiia  aiutami  o- 
Non  mi  86  esprimere». 

Ixa.  Vedi  Jgksa. 


I.  (decima  lett.  deU'ali'.)  si  pro- 
niincia  Mia,  L^  Elle. 

I.',  L'.  L'amidzia  :  L'  amicizia. 
I/omm:  L^omo. 

La,  La.  La  donna:  Idem.  <kEl 
gtiadagna  viiit  lir  la  seitimanna  » : 
«  Goadagna  venti  lire  la  settima- 
na  ».  «  La  gh'e  /  »  :  «  La  signora  h 
in  oasa  ?  »  «  La  sent  ?  »  :  <  Sente 
lei?» 

Ia&,  L^.  De  chi  e  de  let:  T>i  qua 
e  di  1^.  «  Va  de  lilt »  |nelP  altra 
camera) :  «  Va  di  Ih, ».  Al  mond  de 
Ih  :  Al  mondo  di  Ik.  «  86nt  de  la 
de  content »  :  «  Sono  di  Ik  da  con- 
tento  o  stra...  >»  2>e  Idt  del  navilli : 
Al  di  Ih  dell'acqua  o  dell'  o  d'Ar- 
no.  I>e  lit  de  vegnl:  Di  Ih  da  ve- 
nire. Andit  al  de  la  del  parla: 
Andare  al  di  Ik  nel  parlare.  Visa 
pussee  de  la  ehe  de  cfn :  Essere  pi& 
di  Ik  che  di  qua.  «  /  inh  disgrazi 
in  vegnuu  tutt  de  /^ »  :  «  Le  mie 
sventure  vennero  tutte  di  lk». 

In  2d.*  In  Ik.  ^uSe  po  minga 
andh  pussee  in  Zd  »  :  «  ^on  si  pu5 
andare  piil  in  Ik  o  oltre  ».  «  Patt 
o  tiret  in  2d  »  :  «  Scostati  un  poco 
o  fatti  in  Ik  ».  «...  JBen  !  La  eas- 
sinna  la  rksta  fjussee  in  Ut^n 
M, ...  Bene,  la  cascina  h  piil  Ik,  da 
quella  parte  ». 

Anaii  2d  e  anche  Tird,  2d  .*  An- 
dar  Ik.  «  Come  lava?T*  <Se  va  la  o 
se  tira  Ihymn  Come  va  ? »  «  Si  cam- 
pa  o  si  campacchia  )».P.E.:«<S7o/>a22d 
eh\  el  po  andh  la  o  lira  la  per  6n 
alter  invemo  »  :  «  Questo  soprabito 
pub  durare  per  un  altro  invemo  ». 
jAtid^  lit  come  6n  saeeh  de  aqukll : 
Caacar  per  terra  come  corpo  mor- 


to.  «  Va  Ictj  va  lit  che  te  see  6n  bill 
mohil »  :  «  Va  pur  Ik,  cbe  sei  un 
buon  mobile  ».  «  A7iaee  pur  lit  che 
ve  accorgiarii  6n  di  o  V  alter »  r 
« Continuate  pure  cosi ,  che  un 
giorno  o  I'altro  ve  ne  avvedrete  ». 

Borlit  Id:  Cadere  o  Cascarc 
KS6nt  borkta  Id  propi  cdme  6n 
asen  »  :  «  Sono  tombolato,  proprio- 
da  balordo».  «  Sdnt  borlaa  Id,  per 
ca^Of  intant  che  disnaven  »  :  «  Ca- 
pitai  da  loro  mentre  pranzavano  ». 

Cascid  Id:  Cacciar  Ik.  ^iStS 
mohil  ch\  easciemel  2d  »  :  «  Questo- 
mobile  spingiamolo  Ik  o  mandia- 
molo  in  Ik  ». 

Lagh  Id:  Dare  addosso  a  un 
lavoro.  n^Dagh  Id,  «en»:«Tira 
via,  lavora». 

Pettd  Id:  Buttar  li.  uMl'd 
pettaa  Id  in  d'  6n  cantdn  »  :  «  Lo 
buttb  in  un  canto  ».  «  Im  g^d  pet- 
taa  Id  irii  fioRu  in  d'  6na  volta  »  ; 
«  Si  sgravb  di  tre  marmoccbi  uno 
in  fila  all'altro  ». 

Tird  Id,  «  Co  liraa  Id  fin  che 
00  poduu,  mapieu  m'k  toecaade...*r 
«  Ho  diiferito  lincb^  bo  potuto,  ma 
poi  m'b  toGoato  di... » 

Trd  Id.  N.  fr. :  Trd  Id  i  por- 
roll,  senza  tegni  el  fil:  Sbales&a- 
re.  Trd  Id  i  gamb  vtiiina  adree  a 
Valtra :  Camminar  dinocoolato. 
Vkss  6n  traa  Id  de  vun :  Vedi  De- 
sasi. 

De  Id.  Vhts  pussee  de  Id  che  de- 
chi:  Essere  piii  di  Ik  che  di  qua.. 
Andd  al  de  Id :  Passar  11  segno  o- 
i  termini.  Andd  de  Id:  Andar  di 
Ik.  P.  E. : «  Vialter  fiaeu  adess^  an~ 
dee  de  2d  » :  «  Voi  altri  ragazzi  an- 


LA 


363  — 


LAC 


date  in  onoina  o  in  altra  stanza  ». 
JSl  mond  de  Id,:  II  mondo  di  1^. 
V^8  de  lit  de  content:  Essere  stra- 
contento.  De  lit  de  b6n :  Aroibuo- 
no.  De  lit  del  NaHli:  Di  1^  del 
canale.  De  lade  Tesin:  Oltre  Ti- 
oino.  De  lit  de  vegnl:  Di  1^  da  ve- 
nire. De  seiit  e  a^  lit:  Di  qua  e  di 
}h.  Andit  de  lit  de  tutt  i  montagn 
(in  dis.) :  Uscir  dei  termini  o  Tras- 
modare.  I  «  Cki  vaUtf*:*. Idem  ». 
Va  lit  Valeria :  Idem.  P.  E.: «  Se 
se  trattass  ddmd.  de  la  dottt  va  lit 
Valeria,  ma  se  tratta  anea  de  la 
riputoMdn  de  la  tdsa  » :  «  Se  non 
si  trattasse  che  della  dote,  pa- 
zienza,  ma,  ecc.  ».  2/d,  Ul:  Basta. 
P.  E. :  «  Lh,  lit  finilla  6na  volta  » : 
«  Basta  cos)  vi  dico  ». 

Lft,  La  (Nota  musioale).  Fa  sol 
lit:  Fa  sol  la. 

Labarlnt  e  Lambarin  (Volg.). 
Vedi  Labirint. 

Labirlnt,  Laberinto.  El  laherint 
de  CrHa:  II  labirinto  di  Greta. 
« Me  s6n  trovoM  perduu  edme  in 
d'dn  labirint  »: «  Mi  trovai  perduto 
come  in  un  labirinto  ». 

Laboratori,  Laboratorio.  «  2^'d 
Tniss  su  6n  magniHeh  laboratori 
per  el  ehinin  y> :  «  Ha  messo  su  un 
magniiico  laboratorio  per  il  chi- 
nino  ». 

Labras  (In  dis.),  Labrace  (1), 
Stracotto.  Vedi  Stuaa. 

—  Labrasdn.  Stracotto,  Stufato. 
Lace  (Volg.).  Vedi  Latt  e  deri- 

vati. 

Lacca,  Lacca.  iMcea  in  canna, 
in  ^annell,  in  granna  ovvero  in 
tetttnn  e  in  dappH :  Lacca  in  ba- 
stoni,  in  lagrime,  in  lastre.  On  tor- 
volin  de  laeea:  Un  tavolino  in 
lacca.  Cera-lacca:  Ceralacca. 

Laccdtt,  Auimella.  Jkiceett  de 
lingua:  Animellata.  J[Mceett  de  piss: 
Latte  di  pesoe.  ||  (Posatura  di 
panna)  Acqua  di  latte. 

Lacclada,  Lattata  (2),  Focaccia 
fritta  (Lucca),  Tondone  (Fir.).  La 
erappa  pelada,  ecc. :  Vedi  Grappa. 

— liacciadin,  Frittella.|  (Espet- 
torazione)  Soaracchio. 

—  LacciOtt,  Bamboccio.  «  Oh 
ehe  hHl  laceiott  d'dn  fia&u  »:  «  Che 


(1)  E  tutraltro.  E  una  gorta  di  peace. 
(2^  Lattata  In  fior.  e  una  bevanda  rin- 
frescante:  Semada. 


bel  bambino  tutto  latte  e  san- 
gue». 

Lacci6n,  II  primo  latte  (della 
puerpera).  |  (Specie  ortioa)  Milza- 

—  Lacciottdn,  Bel  bamboocione. 
Lacciuga  (Volg.).  Vedi  Latiuga, 
Lachee,  Lacche.  (R.  St.)  C6r  e6- 

me  6n  lachee  :  Correre  come  nn 
lacch^. 

Laconegb  (Volg.).  Vedi  JJaeo- 
nich. 

Laconlcb,  Laconico.  StU  laeo- 
nich:  Stile  laconico. 

Lacrima  e  La^nrima,  Lagrima. 
«  Ghe  ven  i  lagrtm  ai  oce  > :  «  Gli 
ven^ono  le  lagrime  agli  occhi  o  i 
lucciconi  ».  i<jEl  g*  it  i  lagrtm  in 
sacocda  » :  «  Ha  le  lagrime  sempre 
pronte  ».  «  Ghe  vegneva  gib  i  la- 
grim  gros  c6me  6n  pugn  * :  «  Fa- 
ceva  de'  lagrimoni  come  nocciole 
o  Gli  venivan  giii  le  lagrime  a 
fonte  ».  Laerim  de  cocodrill :  La- 
grime di  cocodrillo.  (Fig.)  De  vin 
in  la  hottiglia  ghe  n'  h  pu  nanea 
6na  lagrima :  Di  vino  nella  bot- 
tiglia  non  n'^  rimasto  ueanche 
una  lagrima.  «  i'  ^  h6n  !  Dameti 
ancami  6na  lagrima  y>  (di  liquore 
potente) :  «  £}  bono.  Dammene  un 
altro  zinzino  ». 

—  Lacriminnaj  Lacrimina. 
Sprhmm  quatter  lagrtminn :  Spre- 
mere  quattro  lacrimette. 

Lader,  Ladro.  Lader  ddmesHeh, 
de  campagna,  de  giesa,  de  strada: 
Ladro  domestico,  di  campagna,  di 
chiesa,  da  strada.  Capp  de  lader: 
Capo  di  ladri.  Faeeia  de  eapp  de 
laaer:  Faccia  proibita.  Strasciaa 
cdmrC  6n  lader :  Conciato  come  un 
assassino.  Bbsard  c6m,e  6n  lader: 
Bugiardo  come  un  ladro.    Dit  del 
lader  a  vun:  Dar  di  ladro  ad  al- 
cuno.  Jja  vd,  de  lader:  E  una  vita 
ladra  o  la  va  da  cane.   V^  edme 
i  lader  de  Brhssa :  Essere  come  i 
ladri  di   Pisa.   Fit  vitt  de  lader: 
Far  vita   da   oani.    Temp  lader: 
Tempo  ladro.  Asee  di  quatter  te- 
der :  Aceto  de'  quattro  ladri.  (Pr.) 
Chi  e  bdsard  h  Ictder:  Chi  6  bugiar- 
do h  — .  L'ocasidn  la  fd,  el  lader : 
L'  occasione  fa  1'  uomo  ladro.  DI 
cattiv  rohd,   ai  lader:  In   casa  di 
ladri  non  ci  si  ruba.  Chi  n6  man- 
ten  i  can  manten  i  tocKer  ( Appross.): 
La  luna  fa  lume  ai  ladri.  X'^  6n 
lader  anca  quell  che  roba  ai  lader 


i 


LAD  -  363 


LAG 


(Appross.) :  Ladro  h  non  boIo  ohi 
moa  ma  chi  tiene  il  sacoo.  |  (Delia 
candela)  Ladro.  Tirii  via  quell  Un- 
der ehe  fa  sbrodold:  Leva  quel 
ladro  che  strugge  la  candela. 

LadlXL  Latino,  Scon*evole,  Cor- 
rente.  Jukgn  ladin  de  hzvorit:  Le- 
gno  Bohietto  o  docile  a  lavorarsi. 
On  eadenazz  ladin:  Un  paletto 
fioorrevole.  Ladin  de  bdeea:  Sboo- 
cato  o  Maldicente.  Ladin  a  spend: 
Spenderecoio  o  Facile  a  spendere. 
JJeuiin  de  man:  Manesco  o  Che 
piocliia  facilmente.  TrefcRui  ladin: 
Trifoglio  bianco.  Fhr  ladin:  Perro 
dolce.  in  L'h  tropp  dur,  el  vui  pus- 
see  ladin  »  :  «  £  troppo  duro  lo 
vogllo  piii  maneggevole  ».  «  Quel 
eensdr  fera  puttost  ladin  » : «  Quel 
censore  era  piuttosto  corrente 
verso  la  stampa». 

—  Ladinii-dmaa.  Camp  ladinaa: 
Seminato  di  trifoglio  bianco.  Vedi 
Sladind. 

Lagr^-gaa,  Allagare.  J^  vegnuu 

{aeura  el  torrent  e  Vet  lagaa  tutta 
%  vaU:  II  torrente  h  stiaripato  e 
allag6  tutta  la  valle. 

— Lagada^Gitadi  piacere  sul  lago. 

Laggid,  LaggitL.  m.  El  vd,  a  sth 
Icufgic  »  :  «  Va  a  stare  laggiiL ». 

Lagh,  Lago.  Ul  lagh  maggidr, 
de  Comm,  eee.:  II  lago  maggiore, 
di  Comoj  ecc.  De  ehl  o  de  la  del 
lagh:  Di  qua  o  di  1^  dal  lago. 
J'Ussit  la  vaeama  sul  lagh:  Pas- 
sar  le  vacanze  sul  lago.  (Fig.  iper- 
bol.)  On  lagh  de  sang^  u :  Un  lago 
di  san^e.  «  T^oo  aitt  de  bagnd> 
aid  e  mtnga  de  fa  st6  lagh  » : «  T'  ho 
detto  di  annaffiare  non  di  far- 
mi  queste  pozzanghere  ». 

—  Laghett,  La^hetto.  In  del 
giardin  gh*h  el  so  bell  laghett: 
Idem. 

—  Laghettin,  Laghettino.  On*ir- 
80la  de  polenta  in  d'6n  laghettin 
de  bagna  de  piecitt:  Un'isoletta 
di  polenta  in  un  guazzo  di  intinto 
di  uccelletti. 

—  Laghlsta,  Laghigiano.  «  L^h 
dn  laghista  di  part  de  Intra » : 
« £  un  laghigiano  dei  pressi  di 
Intra ».  « L'h  6n  laghista  per  la 
phll  »  (  Soherz. ) :  «  £2  un  lamoso 
corsaro  d'acqua  dolce  ». 

Lagnanza.  Lagnanza.  «  L'h  anr- 
daa  afdiso  lagnam  al  direttdr  »: 
«  £  andato  a  far  le  sue  laguanze 
A]  direttore  ». 


Lagunna,  Laguna.  (Civ.)  La  kt- 
gunna  de  Venezia:  La  laguna  di 
Venezia. 

Laich,  Laico. 

Lallela.  N.  fr.:  <LalUla!  Te 
ghe  diset  oeca?  *:  «  Cappeii!  £  ti 
par  poco  ?  »  «  JEh  lalUla  7  Se  oo  de 
spetta  ehe  hrba  eressaf  y^  (Parola 
cne  va  giti  e  che  fu  sostituita  da 
LerM). 

Lama.  Vedi  Lamma,  Lama. 

Lamber,  Lambro  (Fiume).  N. 
fr.:  Ciar  come  Vaequa  del  Lam- 
ber:  Limpido  come  Y  acqua  de' 
maccheroni.  Vair&n  del  Ldmber: 
Furbacohione. 

Lambiocii-biecaa-biccass.  Lant" 
bicedt  i  paroll:  Idem.  Lambieeass 
el  eervell:  Stillarsi  il  oervello.  M 
parla  lamMeeaa:  Idem. 

—  Lambiocli,  Lambicco.  Passaa 
per  el  lamMech:  Idem. 

Lambraa,  Lambrate  (Paesello) 
N.  fr. :  Imusegh  o  musieh  de  Lam-> 
bran  (in  dis.):  I  oiuchi. 

Lambris  (D.  Fr.),  Fregio.  La 
sola  la  g^  h  6n  bUl  lambris  del 
Luin:  Intomo  alia  sala  c'^  un  di- 
pinto  del  Luino. 

LambruBoa,  Vite  selvatica. 

Lamenianza.  Vedi  Lagnanza, 

—  Lamentass,  Lamentarsi. «  Lu 
n^dl  fh  ehe  lamentass  » :  «  Non  fa 
che  lagnarsi ».  « El  se  lamenta 
minga  » :  «  Non  parla  ».  Lamen- 
tass  de  aamba  sanna:  Lamentarsi 
di  gamba  sana.  <  O^oo  de  lamen- 
tamm,  m^lto  de  vu^soria  » :  «  Ho 
da  lagnarmi  assai  di  vossigno- 
ria». 

—  Lamentazldn,  Lamentazione. 
I  lamenUizion  de  Creremia :  Le  la- 
mentazioni  di  Geremia. 

Lamera,  Lamiera.  Lam^ra  de 
fhr,  de  ramm:  Lamina  o  Lamiera 
di  ferro,  di  rame. 

Lamlnatdl,  Laminatoio. 

Laminee.  Vedi  Minee, 

Lamma,  Lama.  Lamma  de  spa- 
da,  de  sdabola,  de  baionetta,  ecc. : 
Lama  di  spada,  di  sciabola,  di 
baionetta.  Lamma  de  Dama^ch: 
Lama  di  Damasco.  Lamma  de  cor- 
thll,  de  risega:  Lama  di  coltello, 
di  sega.  «  El  g^ct  ea^ciaa  trii  did 
de  lam,ma  in  del  venter  »:  «  Idem  ». 
I  (LavStrino  metallico  da  ricama- 
tori)  Lama,  Stertino. 

—  Lamascia,  Lamaccia. 

—  Lametta,  Lamcita. 


LAM 


-364- 


Lamp  (Volg.)  (dis.).  Vedi  Tocr- 
ehhll. 

Lamp&da,  Occhiata.  «M  g^d, 
daa  6na  lampada  cdnt  i  oce  he- 
8i6s  yn  «  Gli  diede  una  sbirciata 
cogli  occhi  arcigni  ». 

—  Lampant,  Lampante.  Vanee 
ktmpant  e  sonant :  Idem.  L'h  ciar 
e  lampant:  Idem.  Canktghela  gid 
eiara  e  lampant:  Idem. 

Lampandg,  Lampaneggio  (Pl- 
Btoia),  Balenio.  «  Se  vedeva  a  Vo- 
rizzont  6n  gran  lampaneg  »:  «I- 
dem  ». 

Lambass  (D.  Fr.)  (Stofi'a  di  se- 
ta), LampaBBo. 

L&mped  (Volg.).  Vedi  Limpid  e 
voci  BoreUe. 

L&mpeda,  Lampada,  Lampione. 
Adhss  Stan  inventand  di  lamped 
automatick,  che  se  pissen  e  se  smor- 
zen  de  per  lor :  Ora  Btanno  inven- 
tando  aei  lampioni  automatioi  che 
si  accendouo  e  si  spengono  da  s^. 
(Per  far  lume  nelP  interne  delle 
case)  Vedi  Lueema.  ||  (Maochia 
d'  unto )  Chiosa  ,  Frittella.  «  Te 
^h'ett  minga  6n  poo  de  benzinna 
%n  cd,  f  Te  see  pten  de  lamped  » : 
«  Non  tieni  benzina  in  casa  ?  Sei 
pieno  di  frittelle  sull'abito  ». 

—  Lampedari,  Lampadaiio. 

—  Lampedee,  Lampionaio. 

—  Lampedinna,  Lampadina. 

—  Lampedin,  Lampadina.  (Fig.) 
«  JSl  n'A  inscl  voiaa  de  lampeditt »: 
«  Ne  ha  pur  votati  di  bicchieretti  ». 
(Morire)  Smorza  el  lampedin :  Spe- 
gnersi  come  un  lume. 

—  Lampidn,  Lampione,  Fanale 
a  mano.  V^s  a  Vora  di  lam,pion 
(in  dis.) :  Essere  al  lumicino  o  agli 
sgoccioli. 

—  Lampionin.  Lampioncino. 

—  Lampionee.  Lampionaio. 
Lampreda  (Peace),  Lampreda. 
Lampreddn,  Lampreda  di  iiume. 
Lana,  Lana.    —  oarraeana,   de 

bee,  merinos,  ecc. :  Lana  di  capra, 
di  a^nello,  vergine,  di  merina  o 
mennoB,  ecc.  Lima  de  hast:  Borra. 
Mercant  de  lana:  Lanaiuolo.  Koh- 
ha  de  lana :  Koba  di  lana.  /  rohh 
de  lana:  Camiciole,  Aanelle.  mu- 
tande  di  lana.  Scernl  la  lana: 
Spelazzare  la  lana.  (Fig.  M.  d.  d.) 
Questiona  de  lana  caprina  :  Di- 
sputare  di  lana  caprina.  Std,  in 
lett  a  fh  lana :  Crogiolarsi  a  letto. 
*  Te  s6tt  6na  homia   lana »:*i Sei 


una  buona  lana  ».  Cielfaa  a  lana: 
Cielo  a  pecorelle.  (Pr.)  Ciel  faa  a 
lana  se  n6  pimuv  inecen  o  aiman 
puBV  sta  settimana:  Cielo  a  pe- 
corelle, acqua  a  catinelle.  |  «2>'^ 
tutta  lana  /»  :  «  E  tutta  lana  ».  | 
(Biocooli  ibrmati  coUa  polvere) 
« Sedva  la  lana  ehe  gh'  h  soil  cm 
cumd  »  :  «  OoUa  granata  leva  il  la- 
niccio  che  sta  sorfco  al  cassettone  ». 

—  Lanetta,  Lanetta.  On  vesti- 
din  de  lanetta:  Un  vestitino  di 
lanetta. 

—  Lanaa,  Lanute. 

—  Lanerii,  Lanerie,  Lanaggio. 
Mercant  de  lanerii  per  ricamit: 
Mercante  di  lane  da  ricamo. 

Lander  (Soldato  a  cavallo  con 
lancia),  Lanciere. 

Landd   (Specie  di  carrozza   si-     i 
gnorile),  Land6. 

—  Landolett,  Piccolo  land5. 
Landra  (Specie  di  rapa),  Navo-     i 

ne.  (Per  donna  di  mal  aft'are.    In      | 
dis. )  Landra  ( Siena ).  Vedi   Pit- 
tanna. 

Lanfianna  (In  dis.),  Poppe  ca^ 
scanti.  (Come  monete,  in  dis.)  I 
sonaioli  (in  dis.). 

Languid,  Languido.  Oec  lan- 
guid :  Occhio  languido. 

—  Languldezza ,  Languidezza. 
Languidezza  destomegh:  Langui- 
dezza di  stomaco. 

Lanna.  Vedi  Lana, 

Lanschene  (D.  Fr.),  Zecchinetta. 
Lanscheni  scemin  de  fer :  Zecchi- 
netta in  giro  o  chemin  de  fer. 

Lantema,  Lantcrna.  Lantema 
per  gird  de  nott :  Lanterna  cieca. 
Lantema  magiea:  Lanterna  ma^ 
gica.  Pettd  la  lantema  in  faecia: 
Lanternare  uno.  |  (Donde  piove 
luce  Bullo  scale)  Lucernario. 

—  Lantemln,  Lanternino.  Lan- 
temin  orb:  Lanterna  cieca.  (M. 
d.  d.)  Cercass  i  fa^tidi  c6nt  el  to»- 
temin:  Raccattare  i  gfuai  col  fu- 
scellino. 

— Lanterndn,  Lantemone.  (Fig.) 
«  Guar  da  quell  lantemon  che  pa»~ 
«a  »  :  «  Guard  a  quel  lanternone  che 
passa  ». 

Lantlggla  (Volg.).  Vedi  Len- 
tiggia. 

Lanz.  N.  fr. :  El  mal  del  lanz : 
Coriagine. 

Lanza  (Volg.).  Lancia, 

Lanzetta,  Lancietta,  Lancetta. 
S  «  Cont  on  colpett  de  lanzetta  o  de    . 


LAN 


—  365  — 


LAP 


bistoH  el  g^  a  guarii  el  bugnon  »  : 
«  Con  un  colpo  di  btsturi  gli  guari 
11  fignolo  ». 

—  Lanzett&-zettaa,  Lanoetta- 
re.  «  ^l  m^d  lansettcta  i  gingiv  »  : 
«  Mi  lanoett5  le  gengive  ». 

—  Lanzetttnna,  Lancettina. 

—  Lanzettada  (Colpo  di  Ian- 
oetta)  Lancettata. 

—  Lanzettdn,  Lanoettone. 
Lanzian  (Volg.).  Vedi  Amian, 

N.  fr.  volg. :  El  lamian :  Addetto 
alle  pompe  funebri.  Fit  el  lanssian 
o  lamiand,  (in  dis.):  Spieggiare. 
Lanzinett  (Volg.).    vedi  Lan- 

Lapin   (D.   Pr.).   Vedi    0<miUi. 

Nella  fr.  in  dis.:  El  club  di  lapen: 

II  clnb  dei  conigli. 

L&pida  (Volg.).  Vedi  Lapide, 

Lapidii  pidaa.  Lapidare.  (Colto) 

T  ebrei  usaven  de  lapiddt  i  eon- 

dannaa  a  mort:  Gli   Ebrei  usa- 

vano  lapidare  certi  condannati  a 

morte.  (Fig.)  «  U  avhss  mat  ditt ! 

Voreven  lapidamm  /  »  :  «  Non  Ta- 

vessi  mai  detto !  Mi  volevano  la- 

Sidare  ».  Ghe  saria  de  fass  —  .*  C'^ 
a  farsi  — . 

—  Lapidari,  Lapidario.  In  stil  o 
earatter  lapidari:  In  stile  o  oa- 
rattere  lapidario. 

Lapis,  Matita.  On  lapis  d*br: 
Un  matitaio.  Lamsin :  Lapissi- 
no.  On  disegn  a  lajns :  Un  dise- 

Eio  a  matita.  El  lapis  filosoforum : 
a  pietra  filosofale. 

La,plBi\axeT{Yolg.).y.Lapisldzzol. 

Laplslazzoli,  Lapislazzoli. 

Lapdff  (In  dis.).  Vedi  Pierd, 

Lapp  lapp,  Lappe  Lappe.  «  Sent 
el  ean  c6me  el  jh  lapp  lapp » : 
«  Senti  come  fa  lappe  lappe  il  ca- 
ne ».  « j^  g'&  i  gamh  o  i  eiapp  che 
ghe  fan  lapp  lapp  »  :  «  Le  gambe 
gli  tan  giacomo  giacomo  o  il  oulo 
gli  fa  lappe  lappe  ». 

Lapp&,  Lappare  (in  dis.).  «  J?d 
lappeui  su  tutt*:  «  Non  ne  Ia8ci5 
vestigio  ». 

—  Lappada,  Leccata. 

—  Lappadlima,  Lecoatina. 
Lappa,   Carota.  «  Lu  el  g*  it  di 

gran  lapp/  »:  «  Lei  h  un  gran  ca- 
rotaio  ».  |  «  Ma  sent  ehe  lappa  ehe 
g^d  quell  ficBuyn  Vedi  Tapella, 

Lappagg,  Babbeo,  Lapazio. «  Te 
9M  6n  lappagg  » :  «  Sei  un  grul- 
lo  ».  «  In  tort  g*oo  6n  lapagg  » : 
«  Nell'orto  tengo  un  lapazio  ». 


—  LappaggUt  (In  dis.).  Vedi  C7i- 
lappdb. 

—  Lappaggidn,  Babbione. 
Lappazucch.  Vedi  Slappazueeh, 
Lapsus.  N.  fr. :  Lapsus  lingue: 

Lapsus  linguae  o  Scorso  di  lingua. 

Lard,  Lardo.  Lapestada  de  lard: 
II  battutino  di  lardo.  Nodd,  in  del 
lard:  Nuotare  nel  lardo.  Mhtt 
su  o  fd,  tanto  de  lard:  Mettere  o 
fare  cotenna.  Cred  de  avh  robaa 
el  lard  a  la  gatia :  Credere  d'aver 
toccato  il  ciel  col  dito  0pp.  Cre- 
dere d'aver  fatto  un  negozione. 
Dagh  a  la  gatta  de  curd,  el  lard: 
Dare  le  pecore  in  guardia  al  lupo. 
JRaspadura  d^  lard:  Idem. 

— LardlrcBU  (In  dis.).  Vedi  6%ra» 

—  Larddn,  Lardo  tant'alto. 
•^  Lardusc,  Lardo  vieto. 
Lares,  Larice. 

Largh,  Largo.  (Sost.)  El  largh 
de  san  Bahila:  II  largo  di...  (Add.) 
«  Sl6  paltd  el  m'  i  tropp  largh  » : 
«  Questo  paletb  mi  h  troppo  lar- 
go ».  Fass  fa  largh  :  Parsi  posto. 
In  Idngh  e  in  largh :  Per  il  lungo 
e  per  il  largo.  «  El  g*d  on  eo&ur 
largh  e  sta  manera » :  «  Ha  un 
cuore  cosi  largo  ».  Largh  de  boeea 
e  string  de  man :  Largo  di  bocoa 
e  stretto  di  mano.  Std  o  battesela 
a  la  larga:  Stare  alia  larga.  Bi- 
sdgna  minga  vkss  tropp  largh  in 
del  promUt :  Non  bisogna  largheg- 
giare  troppo  di  promesse.  Toeuua 
sii  larga:  Girare  largo.  Alia  lar- 
ga: Guarda  gamba. 

—  Largheggiii,  Largheggiare. 

—  Larghm,  Larghetto. 

—  Larghettiii,  Larghettino.' 

—  Larghezza,  Larghezza.  A  sta 
soeea  ghe  manca  6na  larghezza: 
A  finir  questa  gonna  oi  vorrebbe 
un'altra  altezza. 

—  Largo,  Largo.  «  Largo  lar- 
go! >i  « Idem  ». 

—  Largott,  Largoccio. 
Lasagna,  Lasagna.   Lasagn  in 

brceud:  Lasagne  nel  brodo.  Lor- 
sa^n  al  sugh:  Lasagne  al  sugo. 
Ris  e  fasceu  minhstra  de  fixBu,  ris 
e  basgiann  minestra  de  tosann 
(Scipito  sottinteso,  manca  anche 
rapprossimativo). Xflwaflrn  de  pret : 
La  pelle  del  cappone  grasso  les- 
sato.  /  lasagn  de  la  polenta:  I 
lembi  di  polenta  che  restano  ap- 
piocicati  al  paiolo. 

—  Lasagnent,  Flosoio.  «  Come 


LAS 


—  see- 


LAS 


te  see  lasagnent   inec&u  /  »  (Stato 
passaggero  del  oorpo). 

—  Lasagndn,  Lasagnonent.  «  Te 
see  &n  kuagnon  »  (Stato  abituale): 
«  Sei  un  lasa^one  ». 

—  LItscet  ( volg.).  Vedi  Laseit, 
Lascio. 

Lasdt,  Lasoito.  «  La  viv  ednt  el 
laseit  de  sdzio^:  «  Ella  campa  col 
lascito  di  suo  zio  ». 

I«a88{  Spicca.  Ph'sich  lass:  Pe- 
sea  spioca. 

La88&,  Lasciare.  ImssUl  andh: 
Lasciar  andare.  iMssd,  andd,  6n 
slavidn:  Lasoiar  andare  uno  schiaf- 
fone.  Ijassdtandd,  dna  robba:  La- 
sciar correre.  Lassd,  andd,  6n  bdfi 
fartii,  6na  promkssa,  dna  parolla : 
dem.  Lassh  anda  quaicoss  sul 
prkszi:  Lasoiar  andare  nel  prez- 
zo.  Jjassik  andii  I'a^qua  al  so  mo- 
lin:  Lasoiar  correre  racgua  alia 
china.  Jjassit  andd  vun:  rermet- 
tergli  di  partire.  «  L^oo  Uusaa  an- 
ddt  a  easa  a  fdi  fhst » :  «  L'ho  la- 
soiato  andare  a  oasa  a  passare  le 
feste  ».  «  JSl  Vaveva  broncoM  per 
el  colly  ma  poeu  el  Vd,  lassaa  aiv- 
ddyn  <  L'aveva  agguantato  per  il 
coUo.  ma  poi  lo  lascib  andare  ». 
«  L*an  menaa  su  ma  Vdn  lassaa 
andd  subit  » :  «  L'hanno  arrestato 
ma  poi  rhauno  lasciato  andare  ». 
«  JE  lassa  ehe  la  vaaa  /  » :  «  Lascia 
andare  ».  Lassd  bui :  Compatire. 
«  Lassela  but » : «  Non  ci  badare  ». 
Lassd  eSr :  Lasciar  correre.  A  std 
mond  conven  di  volt  a  lassd  c6r: 
A  questo  mondo  e'  conviene  tal- 
volta  chiedere  un  ocohio.  Lassd 
c6r  (triv.):  Spetezzare. 

Lassd  foRura  :  Lasciar  fuori. 
<  T'ee  lassa  fteura  de  cuntd . . .  » : 
«  Hai  omesso  di  racoontare ...» 
<L'dn  lassaa  foRura  ier  de  presdn  »: 
«  leri  ha  avuto  il  rilascio  ».  «  Oo 
Ubssaaf(Bura  in  paes,  de.,.  o  la  v6s 
che.,.yn  «  Ho  lasciato  detto  inpae- 
se,  di  o  che... »  Lassd  faeura  6n 
vesta :  Allargar  un  abito  nolle  cu- 
citure.  Lassd  foeura  di  biglihtt  d'in- 
grhss  gratuit,  di  bdn  per  min^ 
ster,  ecc. :  Dispensar  biglietti  gra- 
tuiti,  boni  di  minestre,  ecc.  Lassd 
ffBurai  Lasciar  fuori  o  indietro. 

Lassd  cfid:  Lasciar  giii.  «  J^ 
postin  Vd  lassaa  gib  dna  lettera  »: 
« II  postino  ha  portato  una  lette- 
ra ».  «  Ldssem  aid  quella  corda  » : 
«  Mandami   giu   quella   corda  ». 


Lassd  gib  el  edlor  o  el  bianeh  o  el 
nigher :  Macchiare,  tignere.  (Bru- 
misti)  Lassd  giddnforestee  aWal- 
berqo :  Idem.  Lassd  bdrld  gib  dna 
rooba:  Kon  insistere  su  una  oosa 
o  su  un  discorso  o  Lasciarlo  an- 
dare. Lassd  gid  el  saceh:  Sgra- 
varsi.  Lassd  gid  la  shagia  :  Sve- 
sciare.  Lassd  gid  el  pel:  Lasciare 
lI  pelo.  Lassd  gid  dn  tant  al  mes: 
Idem.  Lassd  gid  dn  vesiii:  Smet- 
ter  un  abito  o  anehe  Allungarlo 
dalla  vita.  Lassd  gid  i  ealzdn:  Ca- 
lare  le  brache. 

Lassd  in:  Lasciare  in.  Lassd 
in  ball :  Lasciare  in  baUo.  Lassd 
in  bianeh:  Lasciare  in  bianco. 
Lassd  in  di  pettdll :  Lasciare  nelle 
peste.  Lassd  in  la  phniia  :  Lascia- 
re nella  penna.  Lassd  in  tniseria: 
Lasciare  nella  miseria.  iMssd  in 
cd  la  miee:  Lasciare  in  casa  la 
moglie.  Lassd  indree:  Lasciar  ad- 
dietro. 

Lassd  std:  Lasciar  stare.«  Las- 
sa std  quella  ro&&a»:«  Kon  toccwre 
quella  cosa  ».  «  Lassemm  sth  che 
sdnt  dannaa  » :  «  Lasciami  tran- 
quillo  o  Non  m'  importunare,  so- 
no  arrabbiato  ».  «  Lassemm  std 
eA«...)»:«Tralasciamo  didire  che...» 
Lassd  std  de  fd :  Tralasoiar  di  fa- 
re. «  Par  eh* el  vtBvhbia  lassd  std 
depioRuv  >»:  «  Pare  che  voglia  smet- 
tere  di  piovere  o  che  vogflia  spio- 
vere.  Jjassas  vedh:  Lasciarsi  ye- 
dere.  «  Lasset  vedh  dent  per  dent  »: 
« Lasciati  vedere  di  quando  in 
quando  ».  Lassass  intena  a  d\  :  La- 
sciarsi intendere  a  dire.  Lassass 
andd:  Lasciarsi  andare.  Lassass 
andd  de  la  birra  (nuoyissima  frase 
scipita) :  U scire  dai  gangheri.  Leu- 
sass  andd  edme  m4>rt:  Buttarsi  giii 
estremamente  e  Lasciarsi  andare 
come  morto.  Lassd  de  saludd:  La- 
sciare i  saluti.  Lassd  ditt :  Lasoiar 
detto.  Lassd  d  chrt  per  Vine^l: 
Lasciar  il  certo  per  Fincerto. 

Lassd  fd:  Lasoiar  fare.  «  21 
lassa  fademi  »:  «  Fidati  di  me 
o  Non  dubitare  o  Lascia  far  a 
me  ».  Lassa  fa  a  chi  toeca :  Lascia 
fare  a  chi  tocoa.  Lassagh  la  cda 
o  el  pel:  Rimanere  allaccio.  Las- 
sagh la  sda  riputassidn :  Lasciarvi 
la  riputazione.  Lassagh  la  pHl: 
Lasciarci  o  Rimetterci  la  pelle. 
—  la  vitta:  —  la  vita. 

Lassd  li:  Lasciar  11. «  L*d  las- 


LAS 


SOT 


LAT 


s€ta    n  trii  ftolitt  e  la  vMova  »: 
«  Liascib  indietro  tre  bambini  e  la 
vedova    >.    Lckssa   JX  de   lavora : 
Smetti  di  lavorare.  Lasscts  mUtqib: 
Liasoiarsi  oonvinoere  o  rabbomre. 
JOiOssassel    mMt  dent  (triv.) :   La- 
BciArsi  gabbare.  Lctsah  via :  Dimen- 
tioare  qualche  oosa  in  un  luogo, 
smarrire.  «  Oo  Icusaa  via   V  omr- 
brella»;  «Ho  smarrito  l'onibrello». 
Zjttssh  dna  robba  a  6n  tal  prhzzi : 
Liasciar   a   un    dato  prezzo   una 
merce.  —  a  slraseiamereaa:  Idem. 
Sxtssd  la  mdrdsa:  Lasciare  Ta- 
mante.  Jjassdel  fait  sd  a  Vo8pedal: 
LaBciare  il  fatto  buo  all'ospedale. 
«  Cos* el  t^  d,  l€U8€M   td   cusinf  »: 
«  Quanto  t*  ha  lasciato  tuo  ougi- 
noT  »  «  Ben  lasshnela  A / » :  «  La- 
soiamola  11 !  »  iMssd,  sdrit  i  vers : 
Prender  asolo.  Lassh  sott  (sarti) : 
Idem.  Lasscts  stdt:  Lasoiar  stare.  P. 
K.:  i^Quest  el  lassa  no  slit  de  t;^«...»: 
«  Kon  h  per5   ohe  non  sia...  »  JN'd 
lassann  passh  vunna:  Non  gliene 
dare  una  vinta.  «  8ta  phnna   la 
lassa  tropp  gross  » :  «  Questa  pen- 
na    getta    male   o  non  rende  ». 
«  s'  tnfluema    la  m'  dt   Icusaa   la 
eda  » :  « Idem  >.  ( Pr. )  TuU  i  las- 
saa  in  vers :  Ogni  lasciata  ^  persa. 
Lassu,  Lass  in.  Quell  lassu:  Quel- 
le lassd. 

Lastra,  Lastra.  Laslra  de  gra- 
nii:  Lastra  di  granito.  Lastra  de 
crisUM :  Lastra  di  cristallo.  I  la- 
ster  de  la  bottega:  Le  lastre  della 
bottega.  Laster  de  fhr,  ece, :  La- 
stre cu  ferro,  eco. 

—  Lastrii-astraa ,  Lastricare. 
Finalment  dn  lastricaa  el  mar- 
dapl  de  la  via  nosuva :  Finalmente 
hanno  lastricato  il  marciapicde 
della  via  nuova. 

—  Lastrdn,  Lastrone.  «  /  bot- 
tegh  adiss  g'  dn  quasi  tutti  ai  ve- 
drinn  i  lastrdn  d'dn  plzz  sdll  » : 
«  Le  botteghe  di  oggidi  hanno 
quasi  tutte  alle  vetrine  i  lastroni 
di  un  solo  pezzo  ». 

—  Laatrinna,  Lastretta. 
Latlcini,  Latticinio. «  Ck'el  man- 

gia  de  la  bonna  came  e  eh' el  metta 
de  part  i  kttieini  » :  «  Ella  deve 
mangiare  della  bona  came  non 
del  lattioinii  ». 

Latlfondi,  Latifondio. 

Latin,  Latino.  Avi  studiaa  el 
latin:  Avere  studiato  di  latino. 
ParltL  laUn  edme  6na  vaeea  spa- 


gnoRula :  Parlare  latino  come  una 
vaooa  spagnola.  (Fig.)  Capi  el  la- 
tin :  Capire  il  latino.  Capl  ddmdt  el 
sd  latin :  Capire  soltanto  il  suo  la- 
tino. Dit  el  latin  :  Dare  il  latino  a 
uno  o  dare  il  vino.  Dd  in  bocca  el 
latin :  Dare  il  latino  ad  uno  o  In- 
dettare. 

—  Latinltt,  Latinuoci. 

Latltudln,  Latitudine.  (Colto) 
Im  latitudin  e  la  Idngitudin:  La 
latitudine  e  la  longitudine.  «  Sta 
t6a  fras  la  g*  d  6na  chrta  latitu- 
din »  : « Idem  ». 

Latrlnna,  Latrina. 

Latt,  Latte.  Latt  frhseh,  posSf 
fiaceh,  spanaa,  ece, :  Latte  fresco, 
stantio,  aoquoso,  spannato,  eco. 
I^d  la  eura  del  latt :  Far  la  cura 
del  latte.  Vaeea  de  latt:  Mucca. 
Vithll  de  latt:  ViteUo  da  latte.  J7i 
dl  del  latt :  Vedi  San  Giorg,  Latt 
de  cavra,  de  pegdra,  de  asninna, 
de  camUla:  —  di  capra,  di  peco- 
ra,  di  ciuoa,  di  oammella.  (Di  don- 
na) Dd,  el  latt :  Dar  il  latte.  De- 
posit de  — .*  Idem.  Fa  andct  via  el 
latt:  Mandar  addietro  il  latte. 
T(BU  el  latt :  Levar  il  latte  al  bam- 
bino o  divezzare.  ATidit  el  latt  per 
la  vitta :  Spargersi  il  latte  per  la 
vita.  Diminuiss  el  latt :  Sdegnarsi 
il  latte.  T6md,  el  — .-  Tornar  I'af- 
fluenza  del  latte.  La  fiver  del 
latt :  La  febbre  del  latte.  Dent  de 
latt:  Denti  di  latte  o  lattaioli. 
Ona  bonna  mader  se  la  nd  la  dev 
daghel  lee  el  latt  al  sd  fiolin :  AI 
suo  bambino  la  mamma  che  h  Sa- 
na deve  darlo  lei  il  latte.  «  Euh 
quanto  brceud!  M\  oo  minga  de 
fit  latt  /  »  :  «  Quanto  brodo  I  lo  non 
no  a  dar  latte  ».  «  Quella  balossa 
d'dna  baila  la  g'd  daa  el  latt  eat- 
tiv  o  qroppii  al  mh  Giain  »  :  «  Quel- 
la briccona  d^ina  balia  ha  dato  il 
latte  cattivo  o  accagliato  al  mio 
Gigio».  (Caciai)  El  latt  el  eamina 
o  el  va  de  gamba :  Si  forma  oaoio 
in  fretta  e  bene.  El  latt  el  ven 
minga  adree:  Stenta  a  coagularsi. 
Slargdb  el  latt:  Versarlo  dal  secchio 
nello  scodellone.  (Pr.)  El  latt  di 
besti  el  std  su  la  easstnna :  Molto 
mangime  molto  latte.  El  latt  Vh 
pusseefort  del  vin :  La  natura  pu6 

{nil  dell'arte.  Cafh  e  latt:  Caff^  e 
atte.  Latt  a  la  erhmm  {CavoVlatt) : 
Crema.  Latt  e  mel:  Vedi  Latt^- 
mel,   Latt   de    Venere   (Liquore): 


LAT 


—  868 


L.AV 


Latte  di  Venere.  (Fig.)  Latt  de 
ffaintui  o  de  gallina :  Latte  di  gal- 
una.  «  Ghe  darien  el  latt  de  gal- 
lina per  contentall »  :  «  Gli  dareb- 
bero  il  latte  di  gallina  per  aocon- 
tentarlo  ».  Latt  de  veggia  ('altro 
roeoUo):  Idem.  Latt  e  vin:  Latte 
c  vino.  (Fig.)  On  bhll  paeciarott 
latt  e  vin:  Vedi  Laeeidtt.  (M.  d.  d.) 
Pari  6na  mosca  in  del  latt :  Parere 
una  mosca  nel  latte.  BioMch  c6me 
Tel  latt :  Bianco  come  — .  Latt  in 
brocea :  Vedi  Brocca.  Oeit/v  al  latt: 
Ovo  da  bere.  Fradli  de  latt :  Fra- 
telli  di  — .  Fh  vegnl  el  latt  ai  ge^ 
noRucc :  Far  venire  il  latte  aUe  gi- 
uocchia.  FJl  latt  Vh  andaa  inshm- 
ma:  —  h  impazzato.  ( Altri  liquidi 
consimili)  Latt  de  nds,  de  coeeo,  de 
armanddl,  di  figh,  del  gran :  Latte 
di  noce^  di  cocco,  di  mandorle, 
dei  fiohi,  del  grano. 

—  Lattada,  Lattata.  Lattada  de 
gandolitt  de  meldn :  Lattata  di 
semi  di  popone.  (Pr).  La  crappa, 
eec, :  Vedi  Crappa, 

—  Lattee,  Lattaio  (1),  Lattiven- 
dolo.  La  bottega  del  tattee:  Me- 
ecita. 

—  Lattemel,  Panna  montata. 
Lattemel  cdnt  i  candn:  Vedi  Ca- 
ndn.  Morbid  c6me  6n  —. :  Morbido 
come  il  velluto. 

—  Latteria,  Latteria.  La  latte- 
ria  lombarda:  La  latteria  lom- 
barda. 

—  Lattimm,  Lattime. 

—  Lattlrceu,  Lattaiolo. 

—  Lattds,  Lattiginoso. 
Lattuga,    Lattuga.   —  ddppia, 

riesa,  romanna,  eee. :  Lattugone, 
lattuga  crespa,  romana,  eco. 

-—  Lattughln,  Lattugidna. 

Latus.  N.  fr. :  Ad  latus :  Idem. 

L&udano,  Laudano.  Ld,udano  li- 
quid:  Laudano  liquido. 

Laudemmi,  Laudemio  (CivJ. 

Laudem  (men.  id.).  Vedi  Lau- 
dano. 

Liiudo,«Lodo. 

L&iirea,  Laurea. 

—  Laure&-eaa-as8,  Laureare. 
Lava,  Lava.  (Coito)  La  lava  del 

Vesuvi :  La  lava  del  Vesuvio.  Lar- 
va metallica  (Miscela  e  Composi- 


(1)  Vorrebbero  alcuni  che  non  sf  dicesse 
lattaio  al  lattee  per  non  oonfonderlo  col 
tdlee. 


zione  per  pavimenti):  Lava  me- 
tallica. 

Laya-avaa-avass,  Lavare.  Zo- 
va>s8  la  faccia,   i  man,  eee.:  La- 
varei  la  faccia,  le  mani.  Lofoa  i 
piatt :  Rigovemare  le   stoviglie. 
Lava  i  pagn:    Lavare  i  panoL 
(Pr.)  Ona  man  lava  V  altra  e  tuU 
dd  laven  la  faeda :  Una  mano  la- 
va 1' altra  e  le  due  lavano  il  viso. 
Lavassen  i   m,an :  Lavarsene  le 
mani.   Lavagh  la  faeeia  a  vun: 
Idem.  (M.  d.  d.)  Lavd,  aid:  Rigo- 
vemare. «  Te  podet  tacca  sii  <?-c  la- 
va aid  »  (Modo   di  dire  nuovissi- 
mo) :  «  Puoi  mettere  il  tuo  cnore 
in  pace  o  Rinunciar  alia  speran- 
za  -».  La  donna  eke  lava  %  pagn 
de  eoldr  o  la  donna  di  pagn  dt 
eoldr  e  persino  la  donna  ae  eol6ri 
La  lavatora  o  la  donna  che  lava. 
Lavdb  i  j)agn  sporeh  in  famiglia: 
Lavare  i  panni  sndici  in  famiglia 
o  in  casa.  Lava  i  piatt:  Lavare  i 
piatti.  Bianch  come  6n  pann  la- 
vom:  Bianco  come  un  panno  la- 
vato.   Lavdt  via :  Lavare.  «  LofM 
via  queila  maggia  de  incosteryt: 
«  Idem  ».  Torna  a  lavdb :  Rilavare. 

—  Lavabo   (T.  ecol.) ,   Lavabo 
(Specie  di  catinella). 

—  Lavada,  Lavata.  «  Detqh  &nA 
lavada  a  quit  tavdi  de  la  custnna  >: 
«  Dagli  una  buona  lavata  a  quelle 
tavole  della  cucina ».  (Pr.)  OgnA 
lavada  V  h  6na  stra^eiada :  Og&a 
lavatura  h  logorio.  (Fig.)  Ona 
vada  de  coo:  Una  lavata  di  cai 
o  una  risciacquata.  Toeu  su  o 
6na  lavada  de  coo :  Rendere  o  di 
re  una  lavata  di  capo. 

—  Lavadinna,  Lavatina.  Ovi'ai^ 
tra  lavadinna  la  farh  hen  :  Un'ati 
tra  lavatina  gli  gioversi,. 

—  Lavadura,  Lavatura.  «  CastA 
Vh  costada  la  lavadura  /  »:  «  Quan^ 
to  co8t5  di  o  ^  oostata  la  lavata^ 
ra?»  La  lavadura  di  piatt:  id 
rigovernatura.  «  SM  vin  el  par  kk*. 
vadura  de  bottillit*:  «  Questo  vi^ 
no  pare  lavatura  di  fiasohi  ». 

Lavagna,  Lavagna.  lea  de  0*\ 
nova  in  tutt  copert  de  lavagnM 
Le  case  di  Genova  hanno  i  t-etl 
di  lavagna.  j  Seriv,  disegnd,  sttUi 
lavagna :  Scrivere,  disegnare  sulU 
lavagna. 

—  Lavagn^tta,  Piccola  lavagna 

—  Lavagnonna,  Grande  la 
vagna. 


LAV 


—  389  — 


LAV 


lAYaman  (Erba  arvense),  La- 
vamano  (in  nor.  significa  Tamese 
sill  quale  eta  la  catinella  per  la- 
varsi). 

Layanda,  Lavanda.  La  lavanda 
dipee:  La  lavanda  de'piedi.  |  (Spi- 

§o)  Mazgitt,  acqua,  eossirUtt,  eee, 
e  lavanda:  Veoi  Lavanda.  (La^ 
vanda  h  id.). 

Layandaria  (Volg.).  Vedi  Lor- 
vanderia, 

Layanderla ,  Lavanderia.  Lor- 
vanderia  a  vapdr:  Lavanderia  a 
vapore  o  La  cura. 

—  Layandee-era.  « 1/  ^  ehl  el 
lavandee  » :  «  E  qui  il  lavandaio  ». 
2/^  come  6n  ear  de  lavandee,  c6n 
pit  Vh  vceud  c6n  pu  el  fdifracass  : 
'Gli  h  come  un  carro  oi  lavanda- 
io, tanto  pill  strepita  quanto  piii 
^  voto.  Juieev  o  notib  tpagn  del 
lavandee:  Risoontrare  il  bucato. 
TaecA  i  jpagn  del  lavandee:  Ap- 

,  puntare  i  panni  pel  bucato.  La 
lobelia  de  ta  lavandera:  La  nota 
o  liata  del  bucato.  Av^h  de  la 
lavandera:  Ella  ha  il  fare  di  la- 
vandaia.  (Pr.)  Cattiva  lavandera 
.  traeuva  mai  Utprkia  bonna  de  lar- 
;  f?A  .•  La  cattivalavandaia  non  tro- 
va  mai  la  buona  pietra.  Lavanr- 
dera  di  pagn  de  cot6r:  Vedi  Lavd. 

—  Layanderinna,  Giovinettala- 
vandaia,  La  figlia  del  lavandaio. 

—  Layandln,  Acquaio.  La  can- 
na  del  lavandin:  II  docoione  del- 
Taoquaio.  La  prhia  del  lavandin: 

,La  pila  dell' acquaio.  «  La  spuzza 
de  —  » :  «  S&  di  lezzo  o  di  rigover- 
natura  ».  «  Vd  de  Zd  in  lavandin 
a...  >:  «  Va  11  nel  lavatoio  o  neUo 

,  stanzino   dell'  acquaio   a...  »  «  jfiTZ 

rrjpar  6n  lavandin  »  ( di  chi  ingoia 
senza  badar  a  sapore) :  «  Pare  una 

,fgola  d'aoquaio  ». 

—  Layapiatt,  Lavascodelle.  (Co- 
le  term,  di  sprezzo)  «  L*h  6n  la- 
tpiatt  /  » :  «  i2  un  bono  a  nulla  o 
I  un  lavascodelle  ». 
L&yer.  Vedi  Lavor,  Labbro. 
Layesg  (Volg.).  Vedi  Laviq. 
Layeg,  Laveggio.  ( Venditon  am- 

)ulanti)  «  QaeU  di  lavegg,  bH  Itv- 
9egg  » :  «  II  pentolaio  ».  ina  dn  Itv- 
teg  (troppa  acqua  versata  in  ter^ 
^  Ik):  Guazzo.  (Pr.)  M  laveg  el  ghe 
dis  a  la  pignatta  fatt  in  la  eke  te 

fe  tenaet:  La  paaclla  dice  al  pa- 
lo  fatti  in  \h  che  tu  mi  tingi. 
Laylnna ,  Lavina.  «  jST  vegnuu 


gid  6na  maladetta  lavinna  in  la 
vail  che  Z'A  fermaa  el  torrent » : 
«  Cadde  nella  valle  una  maledetta 
lavina  che  arrestb  il  torrente  ». 

Layd  (Volg.).  Vedi  Lavdr,  La- 
voro.  (Altri  sensi)  Coso.  «  A  cos'el 
te  8lrv  8t6  lavd  ?  » :  «  A  che  ti  ser- 
ve questo  coso  ?  »  |  V^8  6n  b6n 
lavd:  Essere  una  lamaccia.  On 
lav6  faa  a  guggia :  Essere  peggio 
che  un  bel  tomo.  N.  fr.  volg.  i  IH 
de  lavd:  Giomo  feriale. 

LJtydr,  Labbro.  Lavoraporgent: 

—  sporgenti.  Lavor  ereppaa  dal 
frhad:  — screpolate  dal  freddo. 
Lavor  s'cepp :  Labbro  leporino. 
Lavor  gross  :  Labbra  grosse.  —  de 
corall:  —  di  corallo.  I^arld  ajidr 
de  lavor :  Parlare  a  fior  di  labbro. 
Mordes  i  lavor:  Mordersi  le  lab- 
bra.  Streng  i  lavor:  Stringer  le 
labbra.  |  Alloro.  Emia,  teppa  e 
lavor  o  Iddr  (per  costruire  la  ca- 
pannuccia  a  ceppo) :  Edera,  bor- 
racina  e  aUoro.  In  del  stiuia  ghe 
stdb  ben  anea  una  foRuia  de  litdr: 
Nello  stracotto  ci  si  mette  anohe 
una  foglia  di  lauro. 

—  Layora-oraa,  Lavorare.  La- 
vord,  a  cottim ,  a  fattura ,  a  gior^ 
nada:  Lavorar  a  oottimo,  a  fat- 
tura, a  giornada.  Lavorit  c6me  6n 
can,  intomo  a  quaicoss,  c6nt  el 
sang'u  a  la  gdla:  Lavorar  come 
una  bestia,  intomo  a  checchessia. 
coUa  premura  che  incalza.  Lavora 
de  straceh,  a  la  bonna  di  Vio,  sema 
vceuiaf  per  fcb  passd  el  temp :  La- 
vorar in  panoioUe,  come  vien  vie- 
ne.  di  mala  vo^lia.  —  per  eiappd 
eald:  —  per  piacere.  Lavora  la 
t^rra:  Lavorare  la  terra.  Lavord 
de  coo,  per  sd  cunt,  per  cunt  di 
alter,  stu  sd  :  Lavorare  col  cervello, 
sopra  di  s5,  a  sua  mano,  per  conto 
altrui,  la  sua  terra  o  sul  suo.  — 
de  ganass,  de  s'ehina,  a  la  ricca, 
de  noBuv,  sul  noeuv,  sul  frust,  in 
sit  Voss  :  —  coUe  ganasce,  di  buzzo 
bono,  in  novo,  sul  novo,  sul  vcc- 
chio.  —  per   la  giesa  ne  Vhver : 

—  per  la  gloria.  Lavorit  de  feree, 
de  legnamee:  —  di  fabbro,  di  le- 
gnaiuolo.  Lavord,  de  fin :  Lavorar 
di  fino.  —  sott*€tcqua :  Idem.  (Pr.j 
Chi  lavora  a'  d  dna  camisa,  e  cht 
/A  nagott  gne  n'd  do:  Chi  lavora 
na  una  camicia  e  chi  non  lavora 
ne  ha  due.  Ulprimm  che  d  lavoraa 
Vh  mort  (Appross.):  Chi  nasce  con- 

24 


LAV 


—  370  — 


LAV 


vien  che  moia.  Qtiand  se  lavora 
passa  via  tutt  i  penser  eattiv :  II 
lavoro  h  la  coneolazione  delP  uo- 
mo.  VoRuia  de  lavordt  saltern  a- 
do88:  Voglia  di  lavorare  saltami 
addo8So.  Fd,  e  desfh  Vh  tutt  lavo- 
rd> :  Pare  e  disfare  ^  sempre  tutto 
— .  fl  (De'  bachi  da  seta)  Zavoren 
a  tutt  lavora:  I  baohi  si  vanno 
abbozzolando  a  furia  o  Kngnano 
bene.  |  (Sost.)  «  Oo  cominciaa  sla- 
mattina  6n  lavordi»:  «Commciai 
stamane  im  lavoro  ».  «  On  lavora 
che  me  sodisfa  » :  <c  Un  lavoro  che 
mi  comparisce ».  ||  Lavoraa  per 
Operaa  vedi. 

—  Lavorada,  Lavorata.  «  G'oo 
daa  denter  ona  lavorada  de  des  6r 
filaa  » :  «  Ci  ebbi  un  lavoro  di  non 
meno  di  dieci  ore  ». 

—  Lavoradlnna ,  Lavoratina. 
«  G'oo  daa  6na  lavoradinna  propi 
de  gust  * :  «.  Oggi  8'5  fatto  una  bo- 
na lavoratina  ». 

—  Lavoraddr,  Lavoratore.  « I/^ 
dnfamdso  lavorador  che  se  stracea 
mai  » :  «  Idom  ».  Lavoradora  in 
hiancheria:  Donna  che  lavora  in 
bianoheria.  Gran  lavoradora : 
Gran  lavoratora. 

—  Lavoradura,  Lavoratura. 
«  Gh'h  voruu  tant  per  la  robba  e 
tant  per  la  lavoradura » :  «  C*fe 
voluto  tanto  per  la  roba  e  tanto 
per  la  lavoratura  ». 

—  Lavorant,  Lavorante.  JJavo- 
rant  maggidr :  Lavorante  mag- 
giore.  —  in  lanna:  Lanino.  (Pr.) 
MH  vhss  magher  padrdn  che  grass 
lavorant:  Meglio  esser  oapo  d'a- 
licetta  che  coda  di  storione. 

—  Lavorattd. ,  Lavoracohlare. 
Lavoratth  per  non  restit  in  osgi: 
Lavoracchiare  o  Lavoriochiare  o 
awci^eLavoi*ucchiare  tanto  per  non 
stare  in  ozio. 

— Lavoreri,Lavoratorio  {l),Fal>- 
brica.  «  L^h  andd  al  lavoren  » :  «  E 
andato  alia  fabbrica  o  alio  stabi- 
limento  ».  «  L'h  de  vlss  in  lavore- 


(1)  Lavoratorio,  che  traduce  cosi  bene  il 
lavoreri,  espriino  in  toscano  qaalche  cosa 
di  piu  che  non  questo.  Lavoratorio  i  la 
parte  dello  stahilimento  indu^triale  dove 
si  lavora,  per  distinguerlo  dalV  amminl- 
strazione.  Un  capo  Aibbrica,  uscendo  dl 
casa  non  dira :  Vado  al  lavoratoio,  lo  dira 
invece  uscendo  dallo  studio.  Vedi  gli  e- 
sempii. 


rt»:  «  Dev'essevo   nel  laborato- 
rio  ». 

—  Lavorln,  Cosino.  On  lavorin 
faa  a  guggia :  Vedi  Lav6.  |  (Cor- 
doncino,  nastrino  per  guarnizione) 
Passamano  e  Passamanino.  Livrea 
eon  i  lavoritt  (in  dis.) :  Livrea  con 
passamani.  Vedi  anche  Passaman. 

Lavorlnee,  Lavorante  in  passa- 
maneria. 

Lavorsell,  Ciaccherino.  (Iron.) 
«  L'h  6n  ear  Imorsell  d*  6n  ficeii  » 
(non  iron.):  «  E  an  caro  oiocino  o 
fe  un  tometto  ». 

—  Lavorsellln  e  Layorselllna, 
Bimbino,  Creaturina. 

Lazz»  Laccio.  Mhtt  gio  i  lazz: 
Tendere  i  lacci.  Imzz  a  arcMuti 
Archetto.  Lasz  volant:  Laccio  scor- 
soio.  I  (Chirurgia)  Laocio  (setone 
alia  nuca).  «  G  dn  mis  el  lazs  in 
del  cdppin  »:  «  Gli  hanno  applicato 
un  laccio  ». 

—  Lazzltt,  Lacciuoli. «  Oo  ciap- 
paa  vott  pieeitt  in  di  laszitt »:  «  Ho 
preso  otto  pettirossi  ne'  laccioli  ». 

—  Lasz^-zzaa-izasB,  Allacciare. 
«  Lazzett  n4lid  quel  faazolktt  al 
coll » :  «  Allacclati  bene  quel  faz- 
zoletto  al  oollo  ».  Vkss  nanea  dign 
de  laazagh  i  scarp :  Non  esser  de- 
gQO  di  legar  le  scarpe  a  uno. 

Lazzarett,  Lazzaretto.  n^  El  no- 
ster  fam,oso  lazzarett  el  gh'h  pit  » : 
«  II  nostro  famoso  lazzaretto  non 
c'fe  piil  0  h  stato  distrutto  ». 

Lazzarln,  Lazzeruola.  Ilazzaritt 
strengen :  Le  lazzeruole  sono  a- 
stringenti.  (Fiantaj  Lazzerolo.«2i'd 
pientaa  6n  Utzzartn  in  del  eios  »  : 
« Plants  un  lazzerolo  nell'orto  ». 
—  LazzardXL,  Lazzarone.  (Civ.)  A 
Napoli  de  veri  lazzaroni  ad^s  ghe 
n'^  gtiasi  jaii:  A  Napoli  non  ci 
sono  pill  gu  antiohi  lazzaroni. «  Te 
sHt  6n  lazzaron!  » :  «  Sei  un  lazze- 
rone  I  » 

Lazzo,  Lazzo.  /  l<Mzzi  adiss  se 
usen  pii  in  di  comedi:  I  lazzi  non 
sono  piil  di  moda  sul  palcosce- 
nico. 

Le,  Lo  e  La.  «  El  le  pd  di  lit>: 
«  Lo  pub  dir  lei ».  «  Elle  ved  min- 
gaf»:^ Non  lo  vede ? »  «  Quella 
seidra  le  ved  f  »  :  «  Quella  signora, 
la  vede?»  (Pr.)  Chi  le  dura  le 
vene  :  Chi  la  dura  la  vince. 

Leander,  Oleandro.  On  b^l  vas  de 
leander :  Un  bel  vaso  di  oleandro. 

Leategh  (Volg.).  Vedi  AleaHch. 


LEB 


—  371  — 


LEG 


Lebra ,  Lebbra.  La  lehra  di 
^brH :  La  lebbra  degli  Ebrei. 

—  Lebro8»  Lebbroso. 

L§CC  (Volg.).  Vedi  Lett.  N.  fr. 
volg. :  Lecc  de  can :  Canile,  Cuo- 
cia.  Mori  a  sd  lecc:  Morire  nel 
suo  letto.  Pari  el  lecc  di  strii : 
Lietto  disordinato  e  sudicio.  Sti^  in 
lecc  Jin  che  canta  la  vomica :  Al- 
zarsi  all'alba  de'  tafani.  Av^hen 
de  fit  lecc  at  cavai:  Esseroene  da 
far  letto  ai  cavalli.  M  lecc  del  vin: 
Feccia  o  Letto  in  fondo  sd  tino. 
^l  lecc  di  cavaler :  —  de'  bachi  da 
seta.  (Pr.)  Nh  a  Vosteria  ne  in  lecc 
se  diventa  vhcc:  A  tavola  non  ci 
s'invecohia.  Podb  pissd,  in  lecc  e  di 
che  s'h  sudua:  Pub  pisciare  a  letto 
e  dire  che  ha  sudato.  M  lecc  el 
fcb  lecc :  Letto  fa  letto. 

Leec&  -  eocaa  -  eccass ,  Leccare. 
Padk  Icecaps  i  dit:  Poter  leccar^ 
sene  le  dita.  Leecagh  el  cuu  ai  su- 

f^erior  (basso) :  Leccare  la  cavezza. 
Modo  proT.)  Chi  i  d/aa  i  e  lecca: 
Chi  li  ha  fatti  li  allevi  o  Chi  1'^  a 
man^ar  la  lavi  o  Chi  I'ha  fatta  la 
rasciughi. «  JSlpar  leceaa  del  gatt » : 
«  Sembra  rileccato  dal  mioio ». 
Leceaa  e  atraleeeaa :  Lecoato  e  ri- 
leccato. (Colto)  El  8til  VI  b&Hf  ma 
Vh  6n  poo  leceaa :  Lo  stile  h  bono 
ma  iin  po'  leccato. 

—  Leccacuu,  Leocazampe.  «  L'e 
6n  famosp  leceaeuu  di  sd  supe- 
rior »  :  «  E  famoBo  adulatore  de' 
superiori  ». 

—  Lecoada,  Leccata.  «  Ul  se  da 
di  gran  leccad  de  barbis  »  :  «  E'  si 
d^  grand!  leccate  di  baiii». 

—  Leocadlnna,  Leocatina. 

—  Leccadura,  Lecoatura. 

—  Leccapee  (Sopranome  d'un  in- 
felice  vittima  di  monelli)  (Lett.), 
Leecapiedi. 

—  Leccapiatt»  Leccapiatti.  «  M 
fit  el  leccapiatt  in  casa  X>» :  «  Fa 
11  —  o  lo  scroccone  di  pranzi  in 
casa  X». 

—  Lecoard,  Leocardo  (1),  Go- 
loso.  Leceard  c6me  6n  sbir  (in  dis.) : 
Golaccia.  |  /  spinazs  in  molto  lee- 
card:  61i  spinaci  TOgUono  assai 
condimento. 

—  Leccardarla,  Leccomeria  (2), 
Golosit^. 


(1)  Leccardo  lo  s!  txs5,  ma  oggi  h  giii. 

(2)  11  Cherubinl,  mige  r  fasoio:  Uccor- 
neriaj  ghiottomia,  lecconeria,  e  non  diede 


-—  Leccarddn,  Leccone  (Ancora 
piu  di  goloso). 

Leccarda,  Leccarda,  Ghiotta. 

Leech  (Citt^),  Lecco.  N.  fr. :  An- 
da  a  Leech  :  Adulare. 

Lecchee.  N.  fr.:  Fa  el  lecchee: 
Far  il  galloppino. 

Lecchdtt,  Lecco,  Lecohetto.  Toe%i 
8U  el  lecchett:  Pigliar  ildirizzone. 
«  G'dn  daa  el  lecchett »:«  Gli  hanno 
dato  l'aire». 

L6clt,  Lecito.  Se  Vh  Udt:  Se  h 
lecito.  «jB7/  se  faseva  ledt  de  di 
certi  robb  »  :  «  Si  faceva  lecito 
certe  frasi... » 

Lecomun  (Volg).   Vedi   Lceugh 

C07HUn. 

Leczio  brevis  (Latino  macche- 
ron.).  Lectio  brevis  scendit  in  can- 
Una:  Breve  orazione  si  ascolta.  I 
Refezioncella. 

Lee,  Lei,  Ella,  Quella. «  Ghe  par 
a  lee9>:4< Pare  a  lei  signora ? » 
« Allora  lee  I'  ^  saltada  su  a  di»: 
«  Allora  ella  saltb  su  a  dire  ».  «  JVd 
gh*h  neliinhlee»:^ Non  o*h nh  lui 
n^  lei  ».  Senza  di  nk.  lii  nl  lee :  Senza 
dir  nb  ltd  n^  lei.  Lee  (senza  biso- 
gno  d'altro);  Quella  (La  padrona 
di  casa).  «  La  gh'h  fee  ?  »  :  «  C'6  la 
signora  ?  » 

Lega,  Lega.  Fd,  lega,  |  —  di  mc- 
tai  :  —  de'  metalli. 

Legaa,  Legato.  <M  g'd,  lassaa 
dn  bHl  legcM.  a  Vospedal »  :  «  Lascio 
un  bel  legato  all'Ospitale  ». 

—  Legatari,  Legatario. 
Legal,  Legale. 

—  Legalizzlt-lzzaa,  Legalizzare. 
«  L*a  faa  legalized  el  document » : 
«  Fece  autentioare  il  documento  ». 

--  Legallzzazidn ,  Legalizza- 
zione. 

—  Legalment,  Legalmente. 
Legeuda,   Leggenda.  (Civ.)  La 

legenda  la  dis  che  Barbarossu... : 
La  leggenda  dice  cho  Barbarossa. 
«  Va  via!  Questa  V^  6na  Ugen- 
daT^Hf. Ma  ch6 !  Codesta  h  un' in- 
venzione  ». 

— Legendari,  Leggendario.(Civ.) 
Garibaldi  I'h  g\a  quasi  diventOM  6n 
personagp  legendari:  Garibaldi  s'fe 
gih,  quasi  fatto  personaggio  leg- 
gendario. 


la  v«ra  parola  che  esprima  rastratto  del 
nostro  leceard  che  vale  golosO'  Le  parole 
del  Cherubinl  esprimono  invece  :  cokp 
gblotte,  dolci,  booconi  prelibati.  Oolosarii. 


LEG 


—  372  — 


LEG 


L§g,  Legge  c  Leggere.  Leg  bon- 
tia ,  barocca ,  eec. :  Legge  Dona , 
legge  barocca,  eco.  ^Cheieg  Vh  que- 
stal )» :  <c  Che  legge  ^  codesta  1 » 
Da  leg  o  mhtt  &na  le^g :  Dare  o 
Dettare  legge.  Dottdr  in  leg:  Dot- 
tore  in  legge. « I/h  6na  gran  lig  /  » : 
«  £  un  gran  destino  ».  Vorh  aettd 
la  l€g:  Voler  fare  la  legge.  Vess  6n 
omm  o  una  donna  de  la  leg :  Esse- 
re  un  omo  o  una  donna  liberale. 
JVd  avhgh  nh  Ug  nh  fed  :  Non  ave- 
re  n^  legge  n^  fede.  (Pr.)  (R.  St.) 
I  leg  de  Milan  duren  ae  incceu 
finna  a  doman  (in  dis.):  Come  il 
"bando  di  Siena.  Jja  leg  la  g^  d  a 
che  fa  nagott  c6nt  i  pattuaaidn : 
Idem.{Pr.)ia  neeessitaalag'db  min- 
ga  leg:  La  necessity  non  ha  legge. 
popo  el  mal  se  fh  la  leg:  Dopo  il 
male  si  fa  la  legge.  Fada  la  leg 
trovoM  I'ingann:  Fatta  la  legge 
trovato  I'inganno.  |  Leggere.  Leg 
a  salt:  Dare  una  scorsa  a  un  li- 
bro.  Leg  franco :  Legger  oorrente. 
Leg  steittaa:  Ledger  stentato. 
<c' jPer  leg  el  leg  pdlit  ma  Vh  a  eofn- 
pitct  ch'el  stentay^  (iron.)  (appross.): 
« Legge  che  par  che  oompiti ». 
Leg  8u :  Leggere.  «  Legem  sit  sta 
lettera  de  to  fioeu  » :  «  Leggimi  co- 
desta lettera  di  tuo  figlio*.  Savh 
leg  ddma  in  sul  sd  liber :  Non  sa- 
per  leggere  che  nel  proprio  libro. 
«  Scometti  che  Vd,  nanca  leggiuu  el 
cartdn  de  quel  liber  »  : «  Idem  ». 
N6  leg  che  di  romam  trances: 
Non  leggere  che  romanzi  franoesi. 
Leg  in  piomb  ( stampat.  tipogr. ) : 
Idem. 

—  Legislatlv,  Legislativo.  (Civ.) 
Corpf  assemblea,  eonsilli  legisla- 
tiv:  Corpo,  assemblea,  oonsiglio 
legislativo-iva. 

—  Leggiuda  e  Leggiudinna  > 
Scorsa,  Letturina  a  corsa  d'oochio. 

Legger,  Leggero.  Legger  c6me 
6na  piumma  o  galla:  Leggero 
come  una  piuma.  —  de  eervhU: 
Cervellino.  V^s  vestii  tropp  leg- 
ger: Essere  vestito  troppo  leg- 
gero. 

—  Leggerdzza,  Idem.  (Fisica) 
«  Oo  eompraa  qn  eapphll  d'  6na 
leggerezsa  uniea  »  :  «  Ho  oompe- 
rato  un  oappello  di  una  leggerez- 
za  unica  ».,  (Morale)  «  El  fit  di  gran 
leggeresz  »  :  «  Commette  molte  leg- 
gerezze  ». 

—  Legi6xL  (D.   Lat.),   Legione. 


La  legion  lombarda,  la  legion 
straniera :  Idem.  |  Legion  d'ondr  : 
Legion  d'onore. 

—  Legionari,  Le^ionario. 
Legittim,  Legittimo. 

—  Legittima,  Legittimare. 
Ldgn,  Legno.   Legn  fort,  dolz, 

dtir,  8  giandds,  ece.:  Legno  forte, 
doloe,  duro,  schiantereccio,  eoc. 
Che  o'A  del  Ugn:  Che  h  legnoao. 
Anda  a  fh  i  legn  o  a  fh  legna  : 
Andare  per  legne.  (Fig.)  On  otntn 
de  legn :  Uomo  di  paglia.  JE7  ser- 
vitdr  de  legn:  Servitore  di  legno. 
Ona  mender  o  6n  pader  de  legn : 
Una  grama  madre,  un  padre  inet- 
to.  (M.  d.  d.)  Fa  c6r  on  legn^  on 
bast6n  (in  dis.) :  Far  vedere  11 
bianco  per  nero.  «  Oh  de  la  eh  de 
legn!  »:  «  Oh  di  casal  »  Pa>gh  in 
moneda  de  legn:  Pagare  con  ba- 
stonate.  TrovhVussdelegn:  Tro- 
vare  Puscio  chiuso.  Vbsspceu  miti- 
ga  de  legn  o  de  sass:  Non  essere 
di  saeso.  L'h  la  gualitaa  del  legn 
(al  morale):  E  la  cornatura  (volg.).  | 
(Carrozza)  Legn  de  eitta^a,  de  eam- 
pagna,  de  eaeeia,  de  parada,  de 
posta,  de  viagg,  de  V  anonima,  de 
vittura:  Carrozza  o  legno  da  oit^ 
tk,  da  campagna,  da  caooia,  di 
parata,  da  posta,  da  viaggio,  del- 
r anonima  (^Vedi  Atwmma),  da 
vettura. 

Legna,  liCgna.  —  fortaf  dolea, 
verdttf  menuara,  «c«.;  Legna  forte, 
doloe,  verde,  minuta.  (Fig.)  Cla- 
regass  de  legna  verda:  Cancarsi 
di  legna  verde.  Legna  morta  in 
pi:  Legna  morta. 

—  Legrnii-gnaa,  Legnare.  Legna 
sit:  Bastonare.  <  Ghuarda  che  te 
legnaran  sit » :  «  Bada,  ti  legne- 
ranno  o  bastoneranno  ». 

—  Legnada,  Legnata.  Legnad 
de  la  Madonna:  Legnate  da  orbi. 
(Fig.)  £>h  6na  legncma  e  dn  toeeh 
de  pan:  Dare  il  pane  e  la  sassata. 
(Fig.)  T(eu  sii  6na  legnada  :  Too- 
care  ima  batosta. 

—  Legnaxnee,  Legnaiolo  (1),  Fa- 
legname.  La  bottega  del  legnamee : 
La  bottega  del  legnaiolo.  Legnck- 
mee  de  mobil:  Fabbrioatore  di  mo- 
bili.  —  de  earrozz:  Carrozziere  o 
Fabbrioante  di  carrozze. 


(i)  Legnaiolo  ohe  d  piii  bello  e  piu  pro- 
prio di  pulegname  ^  meno  usato  di  questo. 


LEG 


373  — 


LEG 


—  LegnamlroBn,  Falegname  da 
poeo. 

—  Legnamm,  Le^ame.  Magaz- 
zin  de  legnamm:  Magazzeno  di 
legnami.  Jjegnamm  d' opera:  Le> 
Snami  da  faobrica.  (Fig.)  Dur  de 
Tegnamfa:  Grosso  di  legname. 

Legnan  (Paesello),  Legnano. 
(Civ.)  La  hattctglia  de  Legnan :  La 
battaglia  di  Legnano.  (Fig.)  An- 
dd,  a  Legnan  :  Esserebastonato  o 
Mandar  o  Andar  a  Legnaia. 

Legnazz,  Sughero.  Ilnisci6n  se 
fan  e6nt  el  Uqnazz :  I  turacoioli  o 
tappi  per  bottiglie  eifanno  oollo  — . 

Legnera,  Legnaia.  VH  minga 
ednt  el  eiar  in  tegnera:  Non  por- 
tare  il  lume  in  legnaia. 

—  Legnett,  Legnetto.  «  G^'o- 
varia  hisdgn  d'dn  legnett  per  fh 
fcBura  6n  traversin  ae  la  seala  a 
man  »:  «  Mi  ci  vorrebbe  un  le- 
spetto  per  far  uno  staggio ».  || 
On  —  per  6n  cavaU:  Un  legnetto 
per  on  cavallo. 

—  L6giL6ttiii,  Legnettino. 

—  Legno  quaaslo.  Vedi  ^uoMto. 
LegnflBura ,    Arohipenzmo.    La 

legnceura  di  muradiir:  Archipen- 
zolo.  I  La  legnceura  di  peseaddr : 
La  lenza.  La  legnooura  de  la  ean- 
na  :  La  lenza. 

Legnte,  Legnoso.  Vedi  SUgnid. 

Legdr,  Lepre.  Bari  la  legdr : 
Soovare  la  lepre.  Ciappd  la  legdr 
a  giazz:  Pigliar  la  lepre  al  covo. 
Ctappd,  la  legiir  c&nt  el  ear:  Pi- 
glicur  la  lepre  col  carro.  C6r  come 
ana  legdr:  Correre  oome  una  le- 
pre o  oome  un  daino.  (Pr.)  Quand 
ta  legdr  V  h  in  pee  tutU  i  can  ghe 
e6rren  adree:  Quando  la  lepre  h 
levata  tutti  i  oani  la  rinoorrono 
o  A  can  ohe  tugge  dagli  dagli. 
Intant  ek*el  can  el  pissa  seappa 
la  legdr :  Mentre  il  cane  pisoia,  la 
lepre  se  n'^  ita.  Gh'h  pnssee  can 
CM  leqdr:  Ci  sono  pin  oani  che 
lepri.  I  Legdra  de  Uce:  II  gatto. 
Ixiuros  eome  dna  legdr:  Pauroso 
come  una  lepre. 

—  Legoratif,  Leprotto  e  Leprae- 
ehiotto.  «  An  dappa  la  legdr  eont 
i  legaratt » :  «  Hanno  preso  la  ma- 
dre  e  i  flgli  ».  I  (Fig.  triv.)  M  le- 
goratt:  if  membro. 

Legoztn,  Luoberino.  «  G'aveva 
in  la  gabbia  dun  eanaritt  e  dn 
legorin  »:  «  Tenevo  in  gabbia  due 
canerini  e  un  lucarino  ». 


Legrla  (Vole.).  Vedi  Alegria. 
N.  fr.  pop.:   mkt  legria:  Ralle- 

frare.  Fa  legria  o  feata  a .  vun : 
'are  festa  o  bona  aocoglienza  a 
uno.  Ilegrii  delvenerdl:  Cosetri- 
sti  o  da  quaresima.  Legrii  del 
LHla :  Allegrezze  da  poco.  Legrii 
de  matt:  Galloria.  |  (Soprannome) 
«  L'h  ehl  el  Legria  » :  «  E  qui  I'a- 
mico  Cesare ! » 

—  Legrlasda  (pop.).  «  Oh  che 
legriaaeia!  »:  «  An  che  noial  » 

—  Legrletta.  Andd  afh  dnale- 
grietta:  Un  po'  di  ricreazione  o 
un  riorio. 

—  Legrlonna,  Allegrionaooia. 

—  Legrlds,  Festoso,  Cighero. 
«  Ottarda  wiell  fiolin  edmei'h  h- 
grios  » :  «  Guaroa  quel  bambino 
come  h  festivo  o  vispo  ».  «  8t6  eet- 
gwBu  cdn  mi  l'^  semper  legrios  » : 
«  Questo  cagnolino  mi  f^  sempre 
testa  o  beUa  ciera  ». 

L^lla.  N.  fr. :  On  affare.  dn  o- 
miSf  dn  dottor,  eee,  del  L^Ua  :  Ai- 
fare  di  poco  conto,  amico  da  star^ 
nuti.  dottore  de'  miei  stivali.  «  HI 
fd  dn  meatee  del  Leila  » :  «  Fa  un 
mestieruccio  di  nessun  conto  ». 

Lemedds,  Salcigno.  L^n  leme^ 
doe:  Legno  salcigno. 

Lemm  (In  dis.),  Legumi. 

Lenc,  Luccicante,  Lustro.  Lenc 
e  petard:  Lustro  e  paffuto. 

Iitodexia,  Lendine.  «  Te  gh'ett  i 
linden  in  eoo,  ear  al  mt  ficRu  » : 
«  Hai  il  capo  pieno  di  lendmi,  ra- 

fazzo  mio».  Itenden:  Capellatura. 
'.  E. : «  Fd  taid  q^iii  lenden  » : «  Va 
un  po'  a  farti.  tagliare  quella  zaz- 
zera  ». 

—  Lendeuera,  Capelliera.  «  Fl 
g'd  dna  lendenera  de  pohtta  » :  «  Ha 
una  zazzera  da  poeta  stracciapa- 
ne  ». 

—  Leudenina,  Piocola  lendine, 
Lendinino  e  Lendinina. 

—  Lenden6n»  Lendinoso.  «  Vd 
via  brutt  lendenon  » :  «  Va  via  len- 
dinoso ».  II  (Semplicemente)  Zaz- 
zerone. 

—  Lendenara  (Paese),  Lendina-> 
ra.  Ofi  scidr  de  Lendenara:  Un  pi- 
docohioso  (ayaro). 

Lengua  ( Volg.).  Vedi  Lingua,  N. 
fr.  pop. :  «  Che  lengua/  > : «  Che  lin- 
gua ! »  V^8  Idngh  de  lengua  :  Ave- 
re  la  lingua  lunga.  Vhss  dna  gran 
2en<;rtui/ Essere  una  lingua  o  lin- 
guaccia  velenosa.  Visa  sudaa  soH 


LEN 


374 


LEN 


a  la  lengtw.  (iron.):  Poverino!  ha 
t'aticato  tanto!  C6nt  fcRura  dna 
spanna  de  — ;  Colla  lingua  fuori. 
Lengua  de  fmugh,  saeruega,  pro- 
fana,  serpentinna.  Lingua  d' in- 
ferno, sacrilega,  profana,  serpen- 
tina. Mend  la  lengua:  Esser  una 
mala  lingua. 

—  Lenguascia,  Linguaccia.  «  Te 
see  dna  gran  lengua^ada  » :  «  Sei 
una  Unguaccia  )>. 

—  Leniruasclon ,  Linguacciuto. 
«  Finissela  de  fd,  el  lenguaseidn  »: 
«  Finiscila  di  sparlare  oosi  ». 

—  Lenguetta  (Volg.).  Vedi  Lin- 
guetta.  (Ne'  mestieri)  Lin^etta  e 
Lin^ella.  La  lenguetta  dx  ealsdn : 
La  linguella  de'  calzoni  (non  co- 
da). La  lenguetta  del  baull:  La 
linguetta  del  baule  (non  coietto). 
La  lenguetta  del  candn^  de  la  frvr- 
sta:  Linguella.  La  lenguetta  di 
scarp:  Linguetta. 

Lenitiv,  Lenitivo.  LettiMtri  o 
Elettuari  lenitiv :  Elettuario  — . 

L^nna,  Lena.  Vhss  in  linna: 
Esser  in  vena. 

Lent  (P.  N.),  Lente. «  Oo  perduu 
dna  lent  di  oceiai  »:  «  Ho  perduto 
una  lente  delle  barelle  ».  «  Quell 
che  porta  dna  lent  sdlla  » :  «  Quel 
signore  che  porta  la  caramella  ». 

Lenta  (Add.  di  Malattia).  Vedi 
Malattia. 

Lentiggla,  Lenticchia.  JSsaii  Va 
venduu  la  primogenitura  per  6n 
piatt  de  lentigg:  Esau  rendette  la 
primogenitura  per  un  piatto  di 
lenti.  II «  La  g'h  la  faeeiapienna  de 
lentigg  »:  «  Ha  il  viso  pieno  di  len- 
tiggini  ». 

—  Lentiggiaa ,  Lentigginoso. 
Quell  de  la  faeda  lentiggiada  : 
^uello  dal  viso  lentigginoso. 

—  Lentigglnna,  Piccola  lentig- 
gine  o  anche  Piccola  lenticchia. 

—  Lentiggionna,  Grossa  lentig- 
gine  o  Lenticchia. 

Lenzceu,  Lenzuolo.  FodrHt  e 
lemceu :  Federe  e  lenzola.  Mudct  i 
lenzceu:  Mutar  le  lenzuola.  Mudd, 
i  lemceu:  Rimaritarsi.  Fd,  sott  i 
lensmu:  Rincalzar  o  rimboccaro 
le  lenzuola.  Pari  6n  lemceu :  Sem- 
brar  un  lenzuolo.  P.  E.:  On  avis 
che  el  par  6n  lemceu:  Un  avviso 
che  sembra  un  lenzolo.  (Pr.)  L*h 
tnH  frustdb  di  scarp  che  di  lenzo&u : 
Meglio  h  consumar  le  scarpe  che 
le  lenzuola. 


—  Lenzor^tt,  Piccolo  lenzuolo. 

—  Lenzordn,  Grande  lenzuolo. 
Le6nj  Leone.   (Civ.)  Fl  lean  I'e 

el  re  di  animai:  II  leone  h  il  re 
degli  animali.  Cceur  de  leon :  Cuor 
di  leone.  A  la  sira  leon  a  la  mat- 
tinna  poltrdn :  La  sera  leoni,  alia 
mattina  minchioni.  Faxa  la  part 
del  leon :  Farsi  la  parte  del  leone. 
(Pr.)  Ca^teiy  aquil  e  leon  ghe  n'  e 
per  tutt  i  canton:  Vedi  Castell.  | 
Bocca  de  leon  (fiore) :  Bocoa  di 
leone.  y  Grass  de  leon:  Grasso 
di  leone  ( antid.  di  calvizie ).  Zam- 

Sa  di  leone,  Leoncello  (Termine 
egli  artefici  per  desi^nare  i  pie- 
destalli  di  tale  forma). 

—  Leonzin,  Leoncino  o  Leon- 
cello. 

—  Leonaa,  Leonato  (in  dis)  (Co- 
lore del  leone). 

—  Leonln  (P.  N.),  Leonin.  ^«- 
rlbaldi  el  g'aveva  del  leonin:  Ga- 
ribaldi aveva  del  leonino. 

Ldpid,  Lepido.  «  Car  el  mh  ba- 
cioceoRU  /  Gome  te  see  Upid  !  »  : 
«  Cecino  mio,  come  sei  lepido !  » 

—  Lepldezza ,  Lepidezza.  « J&7 
g^b,  di  lepidezz  graaiosissim  » :  «  Ha 
delle  lepidezze  graziosissime  ». 

Lesa  (Paese).  N.  Fr. :  Anddt  tra 
Lesa  e  Stresa:  KnABStfn  in  rovina. 
Manddi  tra  Lesa  e  Stresa:  Man- 
dar  a  quel  paese  (1). 

Les^nna,  Contracolonna.  I  le- 
s^nn  sporgen  tropppocch:  Le  con- 
tracolonne  non  aggettano  abba- 
stanza. 

Leslgn  (Volg.  ant.).  Vedi  Filap- 
pir.  N.  Fr. :  Robd,  el  lesign  al  bar- 
bee  :  Vedi  Robd,  el  lard  a  la  qatta, 

Lesna,  Lesina.  La  lesna  V  e  el 
fer  di  calzolar :  La  lesina  h  lo  stru- 
mento  de'  calzolai.  ||  (Spilorcerin) 
Avh  studiaa  polit  el  trattaa  de  la 
lesna:  Studiare  la  lesina  o  essert^ 
della  compagnia  deUa  — .  «  Te 
gh'  ett  i  eav^i  ehe  paren  tanti 
lesn  » :  «  Hai  i  capelu  come  se- 
tole  ». 

—  Lesnln,  Piccola  lesina. 

— -  Lesndn,  Grossa  lesina.  R  A- 
varaccio.  «  Da  quell  lesnon  gh*  e 
niinga  perieol  che  eroda  dn  ghHl » 
(pop.):  «  Da  quella  lesina  non  o'^ 


(I)  Fra  Lesa  e  Stresa  c'e  Belgiraa,  Bel- 
pirate,  mutato  in  bolgiraa  per  lo  spirltn 
della  frase :  Vedi  Bolgird. 


LES 


—  375 


LET 


peiicolo  che   oaschi  un   soldo    o 
centesimo  ». 

—  Lesina  (P.  N.),  LesiDare.  Le- 
sinh  8U  di  cci^col:  Lesinare  per 
delle  inezie. 

Less,  Lesso.  Chi  le  vmur  a  less 
e  chi  a  rost :  Chi  la  vuol  aUesso  e 
chi  arrosto.  On  omm  de  mett  a 
less  e  a  rost:  Un  omo  da  bosco  e 
da  prato  0pp.  Un  omo  di  oui  si 
pu5  fare  ci5  che  si  vuole. 

Lessiva,  Lisoiva,  Ranno.  Fit  la 
lessiva:  Fare  la  cenerata  o  Fare 
il  ranno.  «  Ghe  voraria  una  bonna 
legsiva*  (di  persona  sudicia  al- 
I'estremo):  «  Converrebbe  lavarlo 
col  ranno  bollente  ». 

Lest  e  Lesto  (poco  usato),  Lesto. 
Ijest  come  6n  gait  de  piotnb  o  de 
mar  mo:  Lesto  come  un  gatto  di 
piombo.  «  Andhmm  lesti!  »:  «  Le- 
sti,  via  o  Lesti,  spiooiamoci ». 

—  LesUsia  (Volg.).  Vedi  JVow- 
iezza. 

Letamm,  Letame.  El  letamm  I'h 
la  base  de  la  ricehhzza  nassionaZ: 
II  letame  h  la  base  della  riochezza 
nazionale.  M  letamm  artificial:  II 
concime  artificiale.  Za  ousa  del 
letamm:  La  buca  per  il  concime. 

Letiga  (Volg.).  Vedi  ZdtigA.  N. 
fr.  i>op.:  Cama  che  letlga:  Came 
viscidA.  «  JJl  disnil  el  me  let\ga  in 
del  venter  »:  « I  cibi  mi  si  leticano 
in  corpo  ». 

—  Letiglient(Pop.),  Viscido,  Che 
letioa. 

L^tt ,  Letto.  Lett  a  moschhtt , 
de  spos ,  cdn  I'  eUistich ,  d'  thia 
personna  e  meeza :  Letto  ool  cie- 
lo  o  col  parato^  da  sposi,  bastar- 
do,  Ijett  fnatr%m,onial:  —  matri- 
moniale.  AneUt  in  lett:  Andare  a 
letto.  AndiL  in  lett  a  V  6ra  di 
gainn:  Andar  a  letto  quando  i 
polU.  «  Vttf  va  in  lett  che  Vh  mH  » : 
«  Va  a  letto  bimbo  mio !  »  Wh  su 
el  lett:  Rifare  o  sprimacciare  il 
letto.  Oiustdt  sU  o  tiraqh  i  orhcc 
al  lett:  Racconciar  il  letto  alia 
beir  e  meglio.  Desfdt  el  lett  per 
9&rh:  Abballinarlo.  Salttk  gib  del 
lett:  Saltare  il  letto  o  Balzare  dal 
letto  o  Scendere  il  letto.  Voltass 
e  rivoUass  per  el  lett:  Voltarsi  e 
Tivoltarsi  nel  letto.  Petta^s  in  lett: 
Schizzar  nel  letto  o  ancJie  Inchio- 
darsi  nel  letto  o  anche  Allettarsi. 
Biancaria  del  lett:  La  blancheria 
del  letto.  La  strUta  del  lett:  La 


stretta  del  letto.  I  spdnd  del  lett : 
Le  sponde  del  letto.  (Fig.)  Mori 
a  sd  lett:  Morire  nel  suo  letto. 
Fa^s  6n  bdn  lett:  Farsi  buon  let- 
to.  (Pr.)  Nh  a  tavola  w^  in  lett  n6 
ghe  vaeur  risphtt  (volg.)  (in  dis.) 
(manoa  e  invece):  Le  creanze  a 
tavola.  I  Fagh  el  lett  ai  cavai: 
Montare  o  Rifar  il  letto  a'  cavalli. 
Aveghen  de  fh  lett  ai  cavai:  Vedi 
L^cc.  |]  Mudagh  el  lett  ai  cavaler: 
Mutar  il  letto  ai  bachi  da  seta. 

—  Lettin,  Lettuocio.  Lettin  de 
Vospedal:  Lettiga. 

Letta,  Mano.  (Gioco)  F^9  de 
letta:  Avere  la  mano. 

Ldttera,  Lettera.  Lettera  de  rac- 
comanda^on,  de  avis,  de  port,  a- 
nonim,a  o  orba:  Lettera  di  raoco- 
mandazione,  di  avviso,  di  porto, 
cieoa  o  anonima.  «  G'oo  scrttt  &na 
lettera  ednt  el  p4ver » :  «  Gli  ho 
Bcritto  una  lettera  di  buon  inchio- 
stro  o  con  sale  e  pepe  ».  «.  Mm^dt 
scritt  6na  lettera  hisolentissim^a  »  : 
«  Mi  scrisse  una  letteraccia  ».  Spe- 
ciassel  e  tomd,  in  d'6na  lettera: 
Aspettarselo  o  tomare  in  una  let- 
tera. Std>  6n  ann  senza  ricev  let- 
ter: Star  un  anno  da  una  lettera 
all'altra.  |  (Dell'alfabeto)  Lettera. 
A  letter  de  seatola:  A  lettera  di 
soatola.  JVd  eapl  nk  erds  nh  lette- 
ra: Idem.  —  maiuscol  e  minuscol: 
—  maiuscole  e  minuscole.  H  (Ti- 
pografi)  Letter  de  bassa  eassa,  mo- 
vuseol,  eec,:  Lettere  minuscole, 
maiuscole.  ( Colto )  «  Ml  guardi 
pussee  al  s^rit  che  a  la  lettera  de 
la  disposiztdn  » :  «  lo  guardo  pi& 
alio  spirito  che  alia  lettera  della 
disposizione  ».  (Sch.)  «  Voo  a  seriv 
6na  lettera  al  gran  turch  » : «  Va- 
do  al  cesser. 

—  Letterascla,  Letteraccia. 

—  Letterinna,  Letterina. 

—  Letter6n,  Letterona.  «  G*oo 
scritt  6n  letteron  mm  pit  finii  » : 
«  Gli  ho  mandata  una  letterona 
lunghissima  ». 

Letterato,  Letterato.  —  bravo , 
come  tanti,  che  var  nagott :  Bravo, 
mediocre,  magro  letterato. «  Fl  se 
dit  Varia  rfe  —  »:  «  E'  si  d^  I'aria 
di  letterato  ». 

—  Letteratdn,  Letterato.  On  — 
che  avrii  scritt  pussee  de  einquan- 
ta  volumm,:  Un  letteratone  che 
avr^  Bcritto  non  meno  di  oin- 
quanta  volumi. 


LET 


—  376  — 


LEV) 


—  LetterascioBU  (Yolg.  in  dis.). 
Vedi  Letteratuzz, 

—  Letteratuzz,  Letteratuooio- 
tiloolo-tbiizolo. 

Letter,  Lettore.  La  sala  del 
elub  Vh  semper  pihnna  de  lettor: 
La  sala  del  oircolo  h  sempre  ple- 
na di  lettori.  «  U^  lettor  o  lettri^ 
in  e<Ma  de  la,  prineipessa  2r»:  «  E 
lettore  o  lettora  o  lettrice  in  caaa 
della  prineipessa  X  ».  Avis  al  let- 
tor:  Awiso  al  lettore. 

—  Lettura  (P.  N.),  Lettura.  «  El 
m'd,  fcta  la  lettura  aella  sda  comr- 
medta  o  el  m'd  leqgiuu  «u...  » : 
«  Mi  feoe  la  lettura  della  sua  corn- 
media  ».  I  (Carattere  tipogr.)  Let- 
tura (in  dis.). 

—  Lettdrin,  Leggio.  Faa  a  let- 
torin:  Fatto  a  le^^o.  Ul  lettorin 
del  piano:  II  leggio  del  pianofor- 
te. IJettorin  per  scriv :  Scannello. 

Lettuari,  Elettuario.  Lettuari 
de  Brera  e  Lenitiv :  Elettuario  di 
Brera  e  Lenitive. 

Leva,  Leva.  Dagh  la  leva  a  6n 
piastrdn:  Metter  a  leva  una  la- 
stra.  (Morale)  Dagh  la  leva  a  vun : 
Mettere  a  leva  altrui  o  Sollevargli 
Tanimo.  |  Ona  leva  de  fhr  grossa 
dn  brazz :  Una  leva  di  lerro  gros- 
sa  un  braccio.  |  (Militari)  La  leva 
di  nassuu  in  del  1875:  La  leva 
dei  nati  nel  1875.  Ciamdt  alia  le- 
va :  Ghiamar  alia  leva. 

Ley^-eyaa-eyass,  Levare.  Levit 
dn  pes :  Levare  un  peso.  Levit  de 
pes:  Levar  di  peso.  Tir^  #t«  o 
Levd  de  pianta:  Elevar  di  sana 
pianta.  Levd  el  biii :  Levare  il  bol- 
lore.  Levii  i  cart:  Alzar  le  carte. 
Levdt  del  coo  6na  robba  a  vun: 
Levar  di  testa  a  uno  una  fissa- 
zione.  Levd,  la  fLrma :  Idem.  Z«- 
vh  la  mhssa:  Idem.  P.  E.:  «  T'oo 
forse  levaa  la  messa  f  »:  «T*lio  re- 
oato  danno  forse?  »  Levdt  el  fiaa : 
Sfondar  lo  stomaco.  (Brumisti) 
«  S6nt  andaa  a  levit  on  forestee 
aU'albhrgo  » : «  Idem  ».  (Allevatori) 
«  Oo  levoM  ses  vittH  » :  «  Ho  alle- 
vati  sei  vitelU*.  «  I  mh  eavaler  in 
levaa  de  la  j^rimma  o  di  dd  o  di 
trh  o  de  Vulttma  »  :  «  Idem  ».  (Cao- 
ciatori)  Lev&  la  Zegrdr;  Vedi  BoH. 
«  JSl  mh  braceh  el  m'it  faa  levit  tre 
pemis  in  d'6na  volta  »  :  «  II  mio 
cane,  eco. »  (^Musica)  Dun  in  batt 
e  vun  in  leva:  Due  in  battere  e 
uno  in  levare.  (Gioco)  «  Ch'el  le- 


va nn^  AIzi  ».  H  Levdt  sU:  lievarsi. 
Levh  sU  a  bdnora:  Levarsi  presto. 
Levdt  «u  tropp  a  bonn'ora:  Tare 
una  levataccia.  (Fig.)  Levdt  tit  a 
bonora:  Essere  aweduto.  Letdt  sii 
ai  primm  s^n  (delle  campane) : 
Levarsi  ai  primi  tocohi.  Levd  sii 
edn  la  eamisa  invh'sa:  Alzarsi  col- 
le  lune  a  rovescio.  ^  I/e  adree  a 
levdt  «i( » :  «  Stk;  levandosi  ».  I  Le- 
vdt el  sdl:  Levarsi  il  sole.  (Fig.) 
ii  S^h  levaa  el  sdl  anea  per  ml »: 
«  S'^  levato  il  sole  ancbe  per  nfe  ». 

—  Levaa  (Sost.),  Lievito.  Senza 
levaa  el  pan  Vh  mottaa :  Senza  le- 
vame  o  Lievito  il  pane  riesoe  maz- 
zero.  !|  Levcta  de  nev:  Una  nevata 
o  Un  mantello  di  neve.  «  €h*arda 
ehe  levaa/ y^:  «  Guarda  che  bella 
ncT  ata  ».  !|  Meta.  «  Chmrda  eh\,  che 
levaa/ y^:  «  Guarda  che  caoata  o 
che  meta  o  che  mugherino  di  mon- 
te».  (Add.)  Pan  ben  levaa:  Pane 
ben  lievitato.  Levaa  sii  a  hocedn : 
Tirato  su  a  booooni.  (Baohi)  Vedi 
in  Levada  e  Allevadori  (per  bestie) 
e  Levamm. 

Leyada,  Levata.  A  la  levada  del 
sdl:  Alia  levata  del  sole.  Z>dt  la 
levada:  Svegliare.  Dagh  la  levada 
a  la  Ugdr:  Soovare  o  Levare  la 
lepre.  (Bachi)  Muta.  La  primtna, 
secdnda,  eec.,  levada:  Prima,  ee- 
oonda,  eoc.  muta  di  bachi.  (Gioco) 
(Alzata  di  carte)  Ona  magnifiea 
levada:  Una  superba  levata.  Cdr 
a  gamba  levada :  Correre  lesto  (1). 

—  Leyaddr,  Levatoio.  Pdnt  le- 
vador:  Ponte  levatoio. 

—  LeyaglOBUgh,  Zimbello  (Uo- 
cello  per  richiamo).  «  j^  «ti  asen 
oo  servii  de  levagioBugh  »:  «  Ed  io 
minohioneho  servito  da  zimbello  ». 

—  Leyamm  (Animali  equini  e 
bovini),  Allievo,  II  redo.  «  St'ann 
oofa43t  des  mila  /ranch  in  levamm  » : 
«  Questran  noil  redo  m'ha  portato 
dieci  mila  lire  di  guadagno  ». 

Leyanda,  Lavanda.  Mtizsitt,  oU, 
oddr  de  levanda:  Mazzetti,  oho, 
odor  di  spigo.  Aequa,  cossinhU  de 
levanda:  Acqna,  cuscinetto  con 
profumo  di  spigo. 

Levant,  Levante.  «  J  «d  finksier 
gudtrden  a  levant  » :  «  Le  sue  fine- 
stre  guardano  a  levante  ».  |  «  I/h 


(1)  Andar  a  gambe  levate  in  lingua  vuol 
dire  invece  far  un  capitombolo  o  c&dere 
all*  indietro. 


LEV 


—  377  — 


LIB 


atidaa  in  Levant »:  «  £  andato  in 
Lievante  ».  ||  «  Damm  6n  bdn  le- 
vcvnt  »  (oalf^) :  «  Dammi  un  bon  le- 
vante  ». 

—  Leyantiii,  Levantino.  «  L'd, 
sposcta  (hi  levantin  » :  «  Ha  sposato 
nn  levantino  ». 

—  Leyantinna,  Levantina. «  Me 
s&n  fada  ona  bUla  vksta  de  levan- 
titina  »  { in  dis. )  :  «  Mi  son  fatta 
una  bella  Teste  di  levantina  ». 

—  Levatlv(Volg.).Vediiya«a<t«. 

—  Leyazldn  (Volg.)-  Vedi  HU- 
vasian.  N.  fr.:  A  la  levcmon  di 
efugicta  (in  dis.):  Al  principio  del 
desinare. 

Levd  (D.  Fr.),  Levata.  «  Mi  cu- 
sisti  semper  al  sd  levh  » :  « lo  sono 
ammesso  alle  sue  levate  ».  Al  levi 
de  ridd:  All'  alzarsi  del  sipario. 
«  JPrimma  dn  faa  6n  levh  de  ri- 
dd >i  <ti  Prima  c'6  stato  una  coset- 
liiia  in  un  atto  ». 

Lezidn,  Lezione.  Lesion  de  linr- 

gua,  d>e  caUigra^a,  ece.:  Lezione 
i  lingua,  di  oalligrafia,  eoc.  Bigid 
la  lestan:  Salare  la  lezione.  Ddt 
lesion:  Dar  lezioni.  Di  sit  la  — .• 
Reoitare  la  — .  |  (Ammonizione) 
icO'oo  daa  6na  lezwn  ednt  i  fiocchyn 
«  GU  ho  data  una  lezione  coi  fioo- 
ohi  y*,  <  El  g'ii  servii  de  lezion  » : 
«  Gli  ha  servito  di  lezione  o  di  ri- 
cordanza  ». 

—  Lezlonetta,  Lezionoina,  Le- 
zioncella,  Lezionuccia.  Ona  leeio- 
netta  de  mezz'ora  al  d\:  Una  le- 
zionoella  di  mezz'ora  al  giomo. 
Ona  ehrta  leeionetta  strozzada,  Una 
lezionuccia  tirata  via. 
L^zsit  (Volg.).  Vedi  LheU. 
Li,  Li.  lA  adree:  A  un  dipresso. 
8e8  ann  o  2i  adree:  Sei  annio  giti 
di  li.  lA  inael  o  coiA:  Li  oosi. 
ikOv>arda  JMnsel  ehe  te  trovariU...T* : 
«  Guarda  costi  presso  che  trove- 
rai...  »  Li  edme  h:  Li  come  li. 
«  lA  c6me  H,  el  gh'h  nd,  ma..,  » : 
«  Li,  proprio,  non  o'  h,  ma...  »  Li 
vhrs  Natal,  vkrs  I'estaa,  eee. :  In- 
tomo  Natale,  verso  I'estate.  De  li 
e  U:  A  momenti.  «  El  pd  arivd  de 
li  e  A  »:  «  Pu5  capitare  da  un  mo- 
mento  all'altro».  De  Uapoech  d\: 
Di  li  a  pochi  giorni.  De  n  inanz : 
Da  indi  innanzi.  De  Ti  in  gib  o  in 
su :  Idem. «  MovSves  minga  deUnn 
itL  Non  vi  movete  di  li  ».  Mceuv  o 
Tasu  de  ehi  per  mett  de  li:  Levar 
di  qui  per  metter  di  li.  V^s  quasi 


Viperfdb,  d\,  ece.:  Essereli  li,  per 
o  in  procinto  di  fare  o  dire.  La 
halt  de  li  adree :  Batte  gid  di  li. 
Fini  l\:  Finir  n.  Tutt  h  finii  R: 
Tutto  h  finite  li.  (Interoalare)  E 
ehie  R:  E  qua  e  la.  LA  li:  Li  per 
li.  V^8  II  h  per  fd>  6na...  cossa,  o 
fdtta  o  sproposit,  eee. :  Essere  sul- 
le  undici  once  di  fare,  ece.  Li 
per  li :  Li  per  li.  Vhs  II  per  U, 
de...:  Essere  li  per  li  di...  V^9 
R  per  R :  Essere  quasi  pari. «  Ma 
guarda  11/  » :  «  Bada  li !  »  -4.  sta- 
ghela  li:  A  dir  poco.  Ghe  vorardb 
milla  lir,  a  staghela  li:  Ci  vor- 
ranno  mille  lire  e  Dio  sa  quanto 
pitl.  Av^gh  R:  Aver  con  sfe.  «  Te 
gWitt  R  8ii  cart  de  famm  vedhf  »: 
«  Hai  con  te  codeste  carte  da  esa- 
minare  ?  »  «  G*avaroo  R  m.inga 
men  de  einquanta  »:  «  Ho  li  gia- 
oenti  non  meno  di  einquanta...  » 
«  G*oo  R  prdnt  tutt  eoss  » :  «  Ho  li 
in  pronto  ogni  cosa  ».  «  L'^  giust 
R  eh' el  eova .' »:  «  Bravo !  fi  li  co- 
vato  !  »  «  L*h  R  bella/  »:  Vedi  Ai 
bella.  «  Per  quell  li  tant.../  »:  «  Di 
colui  non  mi  euro  ».  «  Per  queU 
R/  »:  «  In  quanto  a  questo  ». 
«  Te  800  dl  CM  per  quell  n  te  gNitt 
tort » :  «  Ti  so  dire  che  riguardo  a 
ci5  hai  torto  ».  IHentd  li:  Vedi 
PientA.  Bestdt  R :  Vedi  Bestdt.  V^s 
semper  R :  Essere  sempre  li. «  Shmm 
8em,per  li,  Vh  6na  petizion  deprin- 
dpi  »  (colto):  «  Siamo  sempre  a 
quella;  h  una  petizione  di  prin- 
cipio ». 

Lib^U  (T.  forense),  Libello.  On 
libell  infam,atori:  tJn  libello  fa- 
moso. 

Liber»  Libro.  Liber  interesaant, 
noids,  ece. :  Libro  interessante, 
noioso,  eoc.  Liber  anmb  de  taid.: 
Libro  intonso.  Liber  ligaa  :  —  ri- 
legato.  Liber  de  mhssa,  de  la  spe^ 
sa :  Libro  da  messa.  Libretto.  lA- 
ber  proibii :  Libro  proibito.  El  li- 
ber d*or:  II  libro  d'oro  (M.  d.  d. 
non  figurati)  Cascid  el  nas  in  d'6n 
liber:  Stare  sopra  un  libro.  Lieg 
6n  liber  deasoravia  del  cartdn :  Non 
aprirlo  neanohe.  Mhtt  i  liber  su  la 
stadera:  Vender  i  libri  a  peso  di 
carta.  Parlii  e6ms  6n  liber  stam- 
paa :  Parlare  come  un  libro  stam- 

Sato.  Sth  assortii  de  liber  (tanto 
i  amatoii  che  di  librai) :  Idem. 
Andh  matt  per  i  liber:  Esser  ma- 
niaco  di  libri  o  esser  un  bibliofilo. 


LIB 


—  378  — 


LIB 


(M.  d.  d.  lig.)  Andd  gid  del  liber: 
Uscir  di  grazia.  Avegh  minga  o 
ave  vun  inaulso  liber:  Non  avere 
o  avere  uiio  sul  suo  calendario  o 
in  buon  conto.  F^  liber  nceuv: 
Pigliare  la  granata  o  licenziare  i 
dipeudenti  (1).  Melt  6n  credit  sul 
liber  de  la  ricevvda :  Canoellare 
dal  libro  iin  oredito  o  Condonar 
un  debito.  Sardsuel  liber:  Chiu- 
dere  il  libro.  Savh  leg  ddmit  in  sul 
so  liber:  Non  leggere  che  sul  suo 
libro.  (Pr.)  Guarmiti  da  chi  legge 
un  libro  solo.  V^s  sul  liber  ne- 
gher:  Essere  sul  libro  nero.  \  (Ne- 
gozianti)  /  liber :  I  libri.  Liber  ma- 
ster, de  cassttj  sfdiazz:  Libro  mar- 
stro,  di  oassa,  soai*tafaccio.  Tegnl 
i  liber:  Tener  i  libri.  Quell  che 
ten  i  liber :  Quel  che  tiene  i  libri. 
La  tegnuda  di  liber:  La  tenuta 
de' libri.  M^t  a  liber:  Mettere  a 
libro.  Jj  (Divisione  nelle  opere)  Li- 
bro. Al  liber  slst  gh'  I  la  deseri- 
zion...:  Nel  libro  sesto  o'6  la  de- 
scrizione.  ||  (Battilori)  Libro.  B  Li- 
bero.  «  Ti  te  see  liber  de  fctf  de 
di,  ecc.  » :  «  Tu  sei  libero  di  fare, 
di  dire,  ecc. ».  Liber  come  I'aria  o 
c6me  6na  rondin:  Libero  di  s^  o 
libero  come  1'  aria  o  come  una 
rondine.  (Politica)  Ad^s  che  shmm 
indipendentf  ne  cala  de  vess  pussee 
liber:  Ora  che  abbiamo  acquistata 
la  indi^endenza  ci  manca  di  es- 
sere pill  liberi. 

—  Llbercol  (Atfett.),  Libercolo. 
Llberd.-eraa-erass,      Liberare. 

«  Me  s6n  liheraa  de  quella  nota»: 
«  Mi  sono  spicciato  da  quella  noia». 
«  Lio  ne  libera!*:  « Dio  ci  liberie. 
/  liberaa  dal  career:  I  liberati  dal 
car cere. 

—  Liberal,  Liberale.  Liberal  e 
clerical:  Liberali  e  clerical!.  JS^Z^ar- 
tii—:  II  partito  liberale.  H  (Largo 
del  suo)  «  06nt  i  parent  e  c6nt  i 
pover  V  e  liberal  » :  «  £  liberale 
verso  i  suoi  parenti  e  verso  1  po- 
veri  ». 

—  Liberallsmo,  Liberali  smo.  Li- 
beralismo  tutt  a  paroll  e  pocch  a 
fatti:  Liberalismo  tutto  a  parole 
c  poco  a  fatti. 

—  Liberalltaa,  Liberality.  <Lh 
d'  6na  liberalitaa  che  se  credaria 


(1)  Fare  libro  novo  a  Firenze  signiflca 
Invece:  dirnefiticare  le  ingiurie  ricevute  da 
alcuno. 


mii^a  » :  «  £)  d'una  liberality  che 
non  si  crederebbe*. 

—  Lil>eral6n,  Liberalone.  «  I/e 
6n  liberalon  »  (ironia  dei  clcrioali): 
«  £;  un  liberalone  ». 

—  Liberament,  Liberamente. 
«  Parla  pur  liberament » :  «  Spie- 
gati  pure  o  parla  liberamente  ». 
Governdi  liberament :  Governare 
liberamente. 

—  Lil>erazi6n,  Liberazione.  La 
liber<izion  de  Vltalia:  La  libera- 
zione d'ltalia.  —  de  6n'%poteeea  :  — 
da  ipoteoa. 

—  Libertaa,   Libert^.    (R.   St) 
LaVber  de  la  libertcui:   Ij'albero 
della  liberty.  La  barHta  della  li- 
bertaa: II  berretto  frigio.  (Perso- 
nale)  La  libertaa  defdtede  deaf  A: 
La  liberty  di  fare  e  di  disfare. 
Lassit    in   libertcia  6n  dependent: 
Dar^li  il  benservito  o  Mettere  nn 
impiegato  in  liberty.  «  Ti  te  see 
in  libertaa  » :  «  Te  ne  puoi  anda- 
re  ».  «.  A  dagh  la  libertaa  in  d'dn 
dida  se  la  ciappen  in  d'  6n    hruut- 
zayn  «  A  dargli  il  dito  prende  la 
mano  ».    Myites  in   libertcia   (per 
stare  pii  freschi):  Mettersi  in  — . 
TcBuss  la  libertaa  de:  Prendersi 
la  libertdb  di.  «  Me  s&nt  toll  la  li- 
bertaa de  mandagh    sH  ddrd  » : 
«  Mi  son  presa  la  liberty  o  lioenza 
di  mandarle  questi  tordi ». 

—  Librada,  Libi*ata.  « ^£7  m^a 
daa  6na  librada  stilla  ihsta  » :  «  Mi 
diede  una  librata  sul  capo  ». 

—  Libraria,  Libreria.  mUl  ten 
vunna  di  pussee  bet  librarii  de  Mi- 
lan » :  «  Tiene  aperta  una  deUe  piu 
belle  librerie  di  Milano  ».  |  «  yd 
in  libraria  e  lira  fceura  «/...»: 
« Va  in  libraria  e  levami  dallo 
soafifale  il...  » 

—  Librari ,  Librario.  M  eom- 
merdo  librari:  H  commercio  li- 
brario. 

—  Librae,  Libraio  (1).  (hi  b^U 
negozi  de  libree:  Un  bel  negozio 
di  libraio.  Libree  editdr:  Libraio 
editore. 

—  Librerln,  Libraino.  (Dapoohe 
faccende)  Libraiuocio. 

—  Librer6n,  Libraio  importante. 

—  Librdtt,  Libretto.  M  UbreU 
di  fornitdr  de  cdt:  II  quademuc- 
cio.  —  d£  la  Cassa  de  Risparmi: 


(1)  A  Fir.  libraio  non  e  solo  ehl  vende 
libri,  ma  an  che  chi  li  lega. 


LIB 


—  379 


LIF 


U  libretto  della  CaBsa  di  Bispar- 
mio.  (Milit.)  M  librett  de  maasa: 
n  libretto  di  massa.  |  (Melodi'am- 
ma)  El  librett  dell'opera  in  tnvM- 
ea:  11  libretto  deiropera.  (Indu- 
strie) W,  librett  del  battUor,  de  Vin- 
doraddr:  II  libretto  del  battiloro, 
del  doratore. 

—  Librettamm  (Raccolta  di  li> 
l)retti  da  vendere  al  minuto). 
«  Ch*el  guarda  in  del  so  librettamm 
se  el  ^'  avess  la  Semiramide » : 
«  Cerchi  ne'suoi  libretti  se,  ecc.  ». 

—  Librettin,  Libriccino. 

—  Llbrdn,  Librone. 

—  Libron6n,  Grosso  librone, 
Gran  librone. 

Libertin,  Libertino.  <L'l  conos- 
suti  come  liber  tin  »:  «  £  couosciu- 
to  come  libertino  ».  Politica  liber- 
tinna:  Politioa  —  o  licenziosa. 

Ubidocch  o  Ubidol,  Grullo. 

Llceo,  Liceo.  Student  de  liceo: 
Xfioeista  o  scolare  di  beeo.  —  por- 
reggieui:  —  pareggiato.  —  militar: 
—  miiitare.  Fit  el  —:  Fare  il  — . 

—  Liceal,  Lioeale.  lAcema  li- 
eeal:  Licenza  lioeale. 

—  Lioeista,  Liceista.  «.  Te  me 
paret  6n  lieeiata  »  (da  donna  a 
giovinotto) :  «  Tu  mi  sembri  un 
po'  novellino  ». 

Llcenza»  Lioenza.  lAcenza  e  lAr- 
cemin  de  etteeia:  Licenza  da  cao- 
cia.  JAcenza  d^ost,  de  caffly  etc.: 
Idem.  Tceu  fceura  la  lieema:  Mu- 
nirsi  di  licenza.  Zieenza  pohttiea : 
Liicenza  poetica.  C6n  lieema  par- 
land  :  Con  lioenza  parlando.  «  Me 
sdnt  toU  la  licenza  ae...  »:  «  Mi  son 
preso  la  lioenza  di...  » 
^  Licenziii-enziaa-enziass,  Licen- 
ziare.  lAcemid  dal  aervizssi:  Li- 
eenziare  un  servitore.  —  sui  duu 

fee.*  —  sui  due  piedi.  IdceTieiass: 
dcenziarsi.  |  Licemid  per  la  stam- 
pa:  Lieenziare  per  la  stanpa.  \ 
«  Z^  ^  atcM  licenztaa  per  el  liceo  » : 
«  E  Btato  licenziato  pel  liceo  ». 

Licet,  Licet.  M  Lvcet:  II  Licet, 
(n  cesso)  Andit  al  licet:  Andare 
al  licet. 

Lioben,  Licbene. 

Lienda,  Lienda(Val  diCbiana), 
Stampita.  «  L'h  de  durci  dn  pezz 
8ta  Itendaf*:  « Deve  durar  un 
pezzo  questa  Inn^agnata?  » 

Li&dcdi  (1),  Scioperone. 


(1)  Lifrocch  d  un'altm  dellc  innnmere- 


—  Lifi:occ6n. 

-Liga  (Volg.).  Vedi  Lega. 

Lig^-gaa-gasB.  Legare.  Liffa  i 
liber,  i  gidi:  Legar  libri,  gioie. 
—  i  man  a  vun:  Legar  le  niani  a 
uno.  —  I'asen  dove  vceur  el  pa- 
dron :  Legar  il  ciuco  dove  vuol  il 

Sadrone.  lAgit  i  dent :  Allegar  i 
enti.  (Fig.)  «  Std  pass  el  me  liga 
i  dent » :  «  Questo  passo  mi  riesoe 
osouro  ».  «  M  tddhch  el  me  liga  i 
dent » :  «  Di  lingua  tedesca  io  non 
ne  mangio)».  Idgdi  sii:  Legare. 
«  Liga  su  quii  cart  e  pbrtemi  a 
ceisa » :  «  Fa  un  paoco  di  quelle 
carte  e  portamele  a  oasa  ».  Matt 
de  liga:  Matto  da  legare.  Liga^- 
sela  al  dit :  Far  un  node  sui  o  Le- 
garsela  al  dito.  JAgd  i  numer  del 
tott:  Chiudere  i  numeri.  «  Stanott 
Vdn  ligaa  e  menaa  al  cellular  » : 
«  Stanotte  Thanno  arrestatoe  I'ban 
oondotto  al  ceUulare  ».  «  Std  mur 
el  vik  ligaa  » :  «  Ouesto  muro  Ta 
incatenato  ».  Sdtia  ligaa :  Sonare 
legato.  Cavall  ligaa:  CaTallo  dalle 
spalle  rigide  o  torpide.  JAber  Mr- 
gtui:  Libro  legato.  —  in  rustich, 
a  la  rustica:  —  alia  rustioa. 

— Ligada,  Funata.  Fd  6na  bonna 
ligada:  Far  una  bona  retatao  fu- 
nata. 

—  Ligad6r,  Legatore.  —  de  lir- 
ber,  de  gioi:  Legatore  di  libri,  di 
gioie... 

— Ligadura,  Legatura.  (Libri)  — 
a  la  bodonianna,  mhsza  ligadura, 
in  brosciur,  in  mhiza  pell,  ecc.: 
Legatura  alia  bodoniana,  mezza 
legatura^  in  carta,  in  marroocbi- 
no.  (Gioielli)  lAgadura  forta :  In- 
castonatura.  |  (Musica)  «  Bisogna 
sond  con  pusaee  ligadura  » :  « I- 
dem  ».  (M.  d.  d.)  ni  O'  oo  la  liga- 
dura de  Voffizzi  che  me  permit  no 
de,..  »:  «  Ho  il  legame  dell'  ufficio 
cbe  non  mi  permetto  di...  »  «  Me 
aenti  dna  ctrta  liaadura  in  di 
a^all » :  « Mi  sento  le  spalle  toiv 
pide  o  rigide...  »  «  Quell  cavall  el 
g'd  dn  poo  de  ligadura  in  di  apall » : 
«  ^uel  cavallo  ba  le  spalle  im  po' 
rigide  ». 

Titganiln  (II  prime  rudimento  del 
far  calze),  Legikcciolo  (1). 


vol!  voci  colle  quaH  I'orfroglio  umano  cerca 
di  abbassare  quell o   de*  propri    simUi.    fl 
Cherabini  li  mandb  tutti  sotto  a  Badee). 
(1)  J^gdcciolo  a  dip  vero  h  deflnito  qua- 


LIG 


—  380  — 


JAM 


Ligamin,  Legame.  Avigh  el  li- 
gamm  de  la  miee:  Avere  il  yin- 
oolo  ooniugale.  I  ligamm  di  eal- 
s^t:  I  legacoi  delle  oalze. 

Lilln  (In  dis.).  Vedi  Mnin. 

LUMi  (colore)  (D.  Fr.),  Gridel- 
lino. 

LlnuL  Lima.  Lima  piatta,  a 
triangol,  dolzay  finna,  ece. :  Lima 
da  legno,  triangolo,  dolce,  genti- 
le, eob.  JAma  sorda :  Lima  sorda. 
(Al  fig.)  «  QueUa  spesa  eotUinua 
V^  dna  lima  sorda  » :  «  Quella  spesa 
oontinua  h  una  lima  sorda  ». « l/oo 
seritt  gid,  ma  ghe  manca  la  j!ima»: 
«  L'  ho  scritto,  ma  ora  gli  manca 
la  lima  ^. 

—  Lixnk-lmaa-lmass,  Limare. 
JAm,as8  i  dng :  Limarsi  le  unghie. 

—  Liinetta,  Limetta. 

—  Llmada,  Limata. 

—  Llmadinna,  Limatina.  «  Bi- 
sdgna  daah  anmo  6na  lim,€idinna  »: 
«  Ci  vuoie  ancora  im  po'  di  lima  ». 

—  Llmaddr,  Limatore. 

—  Llmadura  e  Llmaia  (D.  Fr.), 
Limatura. 

Limbo,  Limbo.  Y^  in  del  limbo 
di  Santi  Fader:  Essere  nel  limbo 
de'  Santi  Padri. 

Limit,  Limite.  Andii  fodura  di 
limit :  Stare  nei  limiti.  I  limit  de 
Vetaa :  I  limiti  delV  etib.  —  de  la 
eonveniefisa:  — deUa  oonvenienza. 

—  Llmltit-ltaa-itass,  Limitare. 
« IiU  el  s'h  limitaa  a  da>gh  delpo- 
ver  ommf  »:  «  Egli  s'fe  umitato  a 
dargli  del  pover^omo  ».  Andi^  li- 
mitaa: Limitarsi  nelle  spese.  Sav^ 
fit  a  limitasa:  Sapersi  Imiitare.  | 
«  I/h  limitaa  lim,ttaayn  «  £2  un  in- 
gegno  limitatisaimo  ». 

LlmoBOsna  (Volg.  vecchio).  Vedi 
JSlemosina. 

Llm6n,  Limone.  Idmon  e  na- 
rtmz:  Limoni  ed  aranoi.  Oiiis  de 
limon:  Sugo  di  limone.  Idmon 
senza  gius)  Limone  senza  sugo, 
(al  fig.)  Omo  soiocGO.  Piissee  (wher 
d* 6n  limon  (di  persona):  Vedi 
SprkUa,    Trh  i  limon  in  del  pozz 

iin  dis.):  Festeggiar TonomastiGO. 
I  «  V6i  fd,  m,inga  el  litnon  » :  «  Non 
mi  far  il  dinoccolato  ». 

—  Llmonada,  Limonata.  «  Por- 
tem  6na  lim^onada  » (al  caflffe): «  Por- 
tami  una  limonata  »  (non  limonea). 


lonque  oosa  che  serve  a  legar  oalze,  sear- 
pe,  eco. 


I  «  CETuA  ehe  limonada  /  » (a  olii 
giYersa):«Oh  quante  cose  inuti 

—  Llmonatt  e  Llmonee,  lAmj 
naio.  I  Fdi  el  Um^ynatt:  Fare  U  d| 
noocolato,  (in  altro  senso)  n  m^ 
scone  o  vagheggino. 

—  Llmonera.  Stanzone  degli 
gmmi. 

—  Limonln,  Limonoino. 

—  Limona,  Far  la  oorte. 
Llmonztzma  (1),  Melissa,  Gedro- 

nella?,  Cedrina?. 

Limpid  e  Limpidteza,  Limpido 
e  Limpidezza. 

Lin,  Lino.  Xinmarsiircete,  ravagn, 
ece. :  Lino  marzuolo,  vemino,  eoe. 
Tela  de  lin  e  tela  de  eotdn:  Tela 
di  tutto  lino  e  tela  di  ootone. 

LlnaitBU,  Linaiuolo  (venditore 
di  lino). 

Llndo,  Lindo.  Leale.  Giugh  Un- 
do: Giooar  netxo. 

Linea,  Linea.  —  r^tta,  eurva, 
diagdnalf  paralleUa^  vertical,  eee. : 
—  retta,  ourva,  diagontde,  paral- 
lela,  vertioale,  eco.  ||  La  linea  de 
Vequat&r  epcusd  la  hnea:  Passare 
la  linea  (equatoriale)  o  passar  I'e- 
quatore.  |  (Milit.)  Soldaa  de  Hnea 

0  de  fanteria :  Soldato  di  linea.  I 
(Stampat.)  «  Manea  dnq  lint  a  yim 
la  colonna  » :  «  Manoano  oinqne 
linee  a  finir  il  oolonnino  ». 

—  Lineament,  Lineamentccl*/ 
£r'd  di  bH  lineament » :  «  Ha  di  bei 
lineamenti ».  —  minga  bH,  ma  re- 
golar:  —  non  belli  ma  regolari. 

—  Lineetta ,  Lineetta.  Chi  sA 
quantiparoU  senza  sott  i  eld  ti- 
neett:  Cnissk  quante  parole  bo  la- 
sciato  senza  la  sottolineatura  dop- 
pia! 

Lln^rer  (Volg.).  Vedi  Legger, 
Linghera.  vedi  Binghera, 
Lingd    (D.   Fr.),   Verga.   Lingb 
d'or:  Verga   d'  oro  massioeio.  | 
(Stampatori  tipogr.)  Marginatora, 

1  margini.  Coi  lingb  se  forma  t 
m,argin  ai  liber:  Coi  margini  di 
piombo  si  foi*mano  i  margini  bian- 
chi. 

—  Llngorltt,  Marginetti. 


(I)  Riesce  difficile  raecapexzarsl  sui  ter* 
mini  della  tecnioa  e  della  botanioa  neMi- 
zionarii  florentfni.  Umontinai  Cedronelia. 
Se  non  ohe  ecco  ohe  CedroneUa  dal  Pe- 
trocohi  e  messa  come  Aiorl  d^nso,  con  Ji^ 
Ussa.  Cedrina  pol,  seoondo  il  Petroechi,  e 
la  Verbena  trifolia. 


J 


LIN 


—  381  — 


LIN 


'  Ungna  o  Leagua,  Lingua.  La 
MngiMt  itaJianiiaj  francesa,  tee,:  La 
lingua  italiMia,  franoese,  eoo.  Er- 
T&r de  lingua:  Errore  di  lingua. 
JArtgua  toseannainhoeearomanna: 
Lmgua  toBcana  in  boooa  romana. 
Xdngua  viva  e  lingua  morta:  Lin- 
^oa  viva  e  lingua  morta.  Ij'uniteuz 
ae  la — .*  L'unita  della— .  ||  (Di  per- 
sona) Avhgh  la  lingua  spdrea:  A- 
vere  la  lingua  sudioia.  Av^h  la 
lingua  Idnga  :  Avere  la  lingua  lun- 
ga.  Avh  perduu  la  lingua:  Non 
aver  lingua  o  Tener  la  lingua  in 
ozio.  Avegh  quaicoss  8ul  pizssieh  de 
la  lingua:  Averlo  auUa  punta  della 
lingua.  Caseidt  la  lingua  de  per 
tutt :  Cacciar  o  ficcar  U  naso  per 
tutto.  Can  fceura  dna  spanna  de 
lingua:  Con  un  palmo  di  lingua 
Aiori.  Lingua  che  la  par  6n  ou- 
rcUidn:  Pare  un  buratto.  Ling^ia 
de  fcBugh  o  aacrilega:  Lingua  sa- 
crilega.  Lingua  depappagall:  I- 
dem.  Lingua  malediea:  Lingua 
clie  ta^lia  e  fora.  Lingtia  pagan- 
«ui.-  Lingua  da  ubbriaco.  mordes 
Ix  lingtM:  Mordersi  la  lingua.  «^ 
qtiell  A  ffhe  nuBur  minga  o  ghe  ath 
Sen  la  hngua  in  bdeea  » :  «  A  lui 
non  o'^  perioolo  che  gli  si  secchi 
la  lingua  o  Avere  la  lingua  soiol- 
t»  ».  JParlit  edn  dd  leng'u:  Essere 
di  due  lingue.  Sta>gh  hen  la  lengua 
in  boeea:  Aver  rotto  lo  Bcilingua- 
gnolo.  Tegnl  la  lingua  in  di  dent: 
Tener  la  lingua  dentro  i  denti. 
Lassdt  ehe  tutti  m^nen  la  — .*  La- 
Boiar dire le  cattive  — .  Tirdtfc&ura 
la  lingua:  Metter  fuori  la  lingua. 
Mostrit  la  lingua  al  dottdr  :¥Ar 
vedere  al  meaico  la  lingua.  (Di 
beatie)  Lingua  de  Zurigh :  Lingua 
di  Zniigo.  Lingua  affumieaaa: 
Lingua  aftumicata.  Lingtta  eakh- 
da:  Lingua  salata.  Lingua  in  u- 
ntid:  Lingua  in  umido  o  stracot- 
tata.  Lingua  serpentinna  (Quella 
de'  oavaln  che  han  il  vizio  di  far 
passare  sopra  il  morso):  Lingua 
serpentina. 

—  Idnla  (Volg.).  Vedi  Linea. 

LlnoBCC  (1),  Biroio.  «  Car  el  mk 
linceuce  /  » :  «  Tu  Be'  un  camorro  ». 
«  El  ghe  ved  benMsim,  ma  el  porta 


(1)  linoBUCc  potrebbe  trocar  il  oorrispet- 
liTO  floreBtino  in  pareoehie  vooi  •pregia- 
tl^e.  Certo  d  ohe  non  si  darii  del  lAnoBUce 
a  oU  non  sia  almeno  gueroio :  Tobi*. 


i  oedai  per  fci  el  —  »  : « Non  h 
bircio,  ma  e'  porta  gli  ooohiali  per 
darsi  raria  di  dottore  ». 

Lin6n  (D.  Fr.)  (Specie  di  tela). 

Lindsa.  Linseme.  OH  de  linosa: 
Olio  di  uno.  ■  ^jF'A  min^a  el  li- 
nosa » :  Vedi  Xdmdn  e  LtntBuce, 

Lion  (D.  Fr.)  (P.  N.),  Lion,  Bel- 
limbusto. «  Ai  so  temj^  Vera  el  lion 

S.)  de  Milan*: « A'lsuoi  tempi  era  11 
on  o  dodda  di  Milano  o  era  Tas- 
so  o  il  pid  elegante  ». 

Lipp  j!*app,  Lappe,  Lippe  lappe. 
«  El  g*^  el  euu  o  t  gamo  che  ghe 
/d  lipp  lapp  »:  «  Ha  il  culo  che 
gli  fa  lappe  lappe  (triv.)  e  le  gambe 
Giacomo  6iaoomo». 

Lippa,  Lippa.  «  Va  6n  poo  a 
giuga  a  la  l^ppa  »:  «  Va  a  lippa, 
a  mangiar  la  rrippa  ». 

Lippon  (In  dis.),  Pentolone. 

Liqnid,  Liquido.  On  erhdit  li- 
quid: Un  credito  liquido.  Minga 
liquid:  lUiquido. 

—  Liqnida-qnidaa ,  Liquidare. 
«  I/h  stuff  e  el  vcRur  liquiah  » :  «  E 
stufo  e  vuol  liquidare ».  I  « i/d 
gid.  bhll  e  liquiaaa  la  ereaitaa » : 
«  Ha  gik  liquidata  la  ereditk  ». 

—  Liquidazidn  (P.  N.J,  Liquida- 
zione.  (Civ.)  La  liquiaazion  delr- 
Vats  eeelesiasiieh:  La  —  dell'asse 
ecclesiastioo.  Ai  liquidazion  de  a- 
dhss  dna  volta  a  Milan  se  ghe  dir- 
seva  banea  rdtta:  Alle  odieme  li- 
quidazion! una  volta  a  Milano  si 
dava  il  nome  di  banoarotta  (2). 

—  Llquidatdr,  Liquidatore. «  An 
nominaa  afdde  liquidator  eltcU*: 
«Haimo  nominato  il  tale,  liqui- 
datore ». 

—  Llqnidatnra,  Liquidazione. 
Liquor,  Liquore.   Liquor  ano- 

din:  Liquore  anodino.  «  Gh' k  ve- 
gnuu  el  deliridm  tremens  a  furia 
de  bev  liquor  » :  «  II  delirium  tre- 
mens gli  venne  coll'abuso  di  li- 
quori  ».  M  mirifieo  liquore:  II  vi- 
no bono. 

Lira,  Lira.  Lira  italiana:  Lira 
italiana.  Lira  sterlinna:  Lira  steiv 
lina.  jM.  d.  d.)  Av^h  6n  eoragg 
de  miUa  lira:  Avere  un  ooraggio 
da  leone.  «  Ohe  manea  semper 
desnoeuv  e  mhsz  a  fd,  6na  lira  » : 


(1)  Anohe  questa  parola  fltmcese  ancl6 
gi^  insieme  alia  sorella  loretU. 

(2)  A  Firenze   dicono :  Si  Ak  lo  spnrgo 
al  magazzcno  potete  scegliere  a  bnglione. 


LIR 


—  382  — 


LIS 


«  Gli  manca  sempre  sette  lire  a 
far  lino  scudo  ».  Fh  sproposit  o 
bdzzer  de  lira:  Pare  spropositi  da 
cavallo.  Barattd,  i  scud  a  tre  lira: 
Idem.  Paqd,  lir,  sold  e  danee:  Pa- 
gar  fino  ali'ultinio  centesimo.  « Id- 
ra  pit,  lira  men  se  giustar^mm  » : 
«  Pooo  pift,  poco  meno  ci  acoomo- 
deremo ».  ||  Libbra.  Lira  grossa 
e  lira  piccola  (in  dis.) :  Libbra 
grossa  e  libbra  piccola.  Ona  mic- 
ea  de  mezsa  lira :  Pan  di  lira  o  di 
libbra.  |  Piagniicolio.  «  V6ifi,nis- 
sela,  seceaperdeCj  de  fh  la  lira  » : 
«  Via,  noioso,  smetti  o  finiscila  di 
frignare  ». 

—  Lirascla,  Liretta.  «  Oo  spen- 
duu  la  mia  lirascia  e  sdnt  andaa 
in  teater  •» :  «  Ho  speso  la  mia  bra- 
va  liretta  e  sono  entrato  in  tea- 
tro  ».|I  (Peso)  Ona  lirascia  agdrda: 
Una  libbra  abbondante. 

—  Liretta,  Liretta.  «  O'oo  daa 
cent  lireit  in  tutt » :  «  Gli  bo  dato 
cento  lirette  ». 

Liran.  N.  fr. :  Andh  liron  liran : 
Andare  gio  gib. 

Liri,  Giglio.  Bianch  come  6n  li- 
ri :  Candido  come  iin  giglio. 

Lirdn  (Volg.).  Vedi  Mron.  N. 
fr.:  JOiron  liran:  Vedi  Liran. 

Llron&  (Volg.).  Vedi  Lizeonh. 

Lis,  Lisoj  Lo^oro.  «  Sti  cahsdn 
in  tutt  lis  in  sui  genoce  » :  «  Que- 
sti  calzoni  cominciano  a  ragnare 
sulle  ginocchia ».  LensoRU Zt«.*Len- 
zuola  logore. 

—  Lisa.  Vedi  Slis^. 

Lisc,  Liscio.  Lisc  come  el  ras: 
Liscio  come  raso.  Andct  via  lisc : 
Andare  perlaliscia.  Mangid,  lisc: 
Mangiar  liscio.  Parld,  Use:  Par- 
lare  liscio.  Vestii  lisc :  V.estito 
senza  fronzoli.  «  Sta  faeeenda  la 
me  par  minga  liscia  » :  «  Quest'af- 
lare  non  mi  par  piinto  liscio ». 
Ona  pell  liscia  liscia:  Una  pelle 
liscia  liscia.  |  (T,  dei  tessitori) 
Liccio. 

Lisca,  Lisca  (1),  Esca.  La  lisca 
I'h  honna  per  ferma  el  sang'u  di 
tM:  L'esca  5  Dona  per  stagnare 
il  sangue.  AndcL  come  la  lisca: 
Logorarsi.  Succ  come  la  lisca:  A- 
sciutto  come  I'esca.  |  (Sala)  Gdn 
la  lisca  se  ghe  fd   la  camisa  ai 


(1)  Lisca    e   tutt'altro.    Corrisponde    a 
Uesca, 


fiasch:  CoUa  sala  si  rivestono  i 
fiaschi.  Ona  cadrega  de  lisca : 
Scranna  col  sedile  di  sala. 

—  Lischee,  Giuncaia. 

—  Llscds,  Pino  di  giimcbi. 
LiSBOeu   (Paesello).  N.    fr. :    Fit 

com,e  quii  de  Lissceu  quand.  piceut 
lasstt  pioRuv  (in  dis.):  Fare  come 
quel  di  Prato,  lasciar  piovere 
quando  piove. 

Llsta,  Lista.  (Civ.)  La  lista  civil: 
La  lista  civile,  fl  M^tt  i  list  sul 
mur  per  tajopezsd :  Metter  sul  mn- 
ro  le  striscie  per  tappezzare.  |  Fa 
lista:  Far  conto.  La  lista  del  spe- 
ziee :  La  lista  dello  speziale.  «  Li- 
sta de  sjpeziee  /  » :  «  Guardati  da 
recipe  di  speziali !  » 

—  LlstW,  ListeUo  (Eegolo  per 
allivellar  muratiire). 

—  Listin,  Listino.  Idstin  diprez- 
zi  corrent :  Listino  de'  prezzi  cor- 
renti.  Listin  de  Bdrsa  :  Listino  di 
Borsa. 

—  Listdn,  Listona.  On  cunt  eke 
Vera  6n  liston  mai  pii  finii:  Una 
listona  spropositata. 

Lit,  Lite.  Taccd,  lit:  Attaccar 
lite.  «  Guarda  quell  cideeh  eh'el 
tacca  lit  c6n  I'uss  »: «  Guarda  quel- 
I'libbriaco  come  annaspa  o  come 
anneggia  coll'iiscio  ».  «  Basta  co- 
st/ Vui  minga  taccd,  lit »:  «  O  sai, 
con  te  non  mi  vo'  confondere  ». 
I  (Causa  in  giudizio)  «  Fl  g'it  6na 
lit  in  pee  » :  «  Ha  una  lite  penden- 
te ».  vine  o  phrd  6na  lit :  v incere 
o  perdere  la  lite. 

—  Litigk,  Litigare.  ^L^h  sem- 
per adree  a  litigd,  »  : «  J)  sempre 
a  leticare  ».  « Lassi  litigd,  Ira  de 
lor,  che  se  diverten^  :  ^Lasciali 
gattigliare  fra  loro,  che  si  diver- 
tono  ».  11  Litigd  i  dent :  Vedi  Liga. 
Came  che  litiga :  Carne  visoida. 

—  Llttgant,Litigante.(Pr.)  Trot 
duu  litigant  el  terz  el  god :  Fra  i 
due  litiganti  il  terzo  gode. 

—  LiUgratt,  Liticone,  Accatta^ 
brighe.  ivd  gh'h  come  i  litiaattper 
inqrassd  i  avvocatt :  Non  fyh  come 
i  I'lticoni  per  ingi*assare  awocati. 

Litanl  o  Lltanii,  Litanie.  —  de 
la  Madonna f  di  Sant:  Le  litanie 
della  Madonna^  de'Santi.  (Bestem- 
mie)  «  Sent  che  litanii  »  :  «  Senti 
che  litanie  I  * 

Lltargirl  (Protoseido  di  piombo 
cristallizzato),  Litargirio. 

Lltograf,  Litografo.  nL'i  lito- 


r 


LIT 


—  883  — 


LOB 


grafo  e  caleografo  »  :  «  fi  litografo 
e  caleografo  ». 

Litograf&»  Litografare. 

Litografla»  Lito^afia.  « M  g'd 
sit  litografia  »  :  «  Tiene  aperta  una 
litografia  ».  (L'arte)  «  El  lavora  in 
litografia  »  :  «  Larora  in  litogra- 
li»  ».  « -^i  dishgna  per  la  litogra- 
fia »  :  «  £  disegnatore  su  pietre  li- 
tografiohe  ».  J  (Stampe)  0»ia  bellis- 
ftitna  litografia  che  rappresenta...: 
Una  belbssima  litograna  che  rap- 
presenta... 

Litta,  Litta  (in  dis.),  Melma. 
TPerUer  in  la  litta  lassada  gid  dal- 
rifuyndazion:  Nella  melletta  del 
fpretOj  lasciata  dalla  piena. 

—  uttdn,  Mota. 

—  Llttds,  Melmoso. 

Ltv61I,  Livello.  Viss  a  livell: 
Essere  a  livello.  |  Ul  livell  di  eapp- 
master :  LiveUo  da  ingegnen.  || 
«  Jja  86a  eh  la  g'h  sii  <m  livell » : 
«  Sulla  sua  oasa  tiene  un  livello  ». 

—  Livens,  Livellare.  —  dn  ter- 
ren:  Livellare  un  terreno. 

—  Livellarl,  Livellario.  Fondi 
Hvellari:  Beni  livellari.  (Persona) 
«  I/e  lu  el  livellari  »  :  «  fi  lui  il  li- 
vellario ». 

—  Liyellazldn,  Livellazione.  La 
Hvelkusion  di  aeq'u :  La  livella- 
zione delle  acque.  —  di  mdntaan 
ednt  el  barometro  (civ.) :  La  —  aei 
monti  col  barometro. 

Livrea,  Livrea.  In  gran  livrea: 
In  gran  livrea.  Bassa  livrea :  Li- 
vrea di  tutti  i  giorni.  «  Oh* era  tan- 
ti  livrei  alia  porta  » : «  C'erano  mol- 
te  livree  o  servitori  alia  porta  ». 

IilTree,  Levriere.  06r  come  6n 
can  livree:  Correre  come  can  le- 
vriere. 

Idvrela  (Volg.).  Vedi  Livrea. 

Uaet  (Volg.).  Vedi  Licet. 

Idzdn.  Tentennone,  Gingillone. 
«  Quell  lieon  el  toma  pit  indree  f  » : 
«  Quel  tentennone  non  toma  pii!l?» 
Fa  el  lieon:  Bcarognare. 

—  Lizon&,  GingiUarsi,  Ciondo- 
lare.  « Lu  el  lizona  tutt  el  di^i 
«  £gli  h  Tasino  del  pentolaio  o  Egli 
ciondola  su  e  giii». 

—  Lizondn,  Gran  ciondolone. 
Loa,  Lupa.  Av^h  el  mal  de   la 

loa  :  Avere  in  corpo  la  consuma. 
I   (Meretrice)  « I/e    &na   loa  del 
Quast »  :  «  £    una   prostituta    del 
cbiassolo  ». 
L61>1ila,  Loggia,  Bertesoa.  laa- 


hhtt  de  la  lohhia :  Le  ciane.  I  Cap- 

fell  a  la  Lohhia  (1) :  CappeUo  afia 
lObbia. 

—  Lobbietta,  Loggetta. 

—  Lobbldn,  Loggione  (2),  Pic- 
oionaia  e  anehe  Lubbione.  «iAlla 
Scala  Hi  el  va  semper  in  loggion  » : 
«  Alia  Scala  egli  va  sempre  in  pic- 
cionaia  ». 

Locaa  (Paese).  N.  fr. :  Vhss  de 
Loeaa  o  de  LocatUla:  Essere  di 
Balordia  (in  die.).  Fl  latt  de  Locaa 
Triuhs:  II  latte  puro  di  Locate 
Triulzi. 

Local,  Locale.  «  L'e  6n  hell  local 
ma  VI.  piccol »  :  «  fi  un  bel  locale, 
ma  ristretto  ».  On  apartament  de 
dddes  locai  con  scuderia  e  rimessa : 
Un  appartamento  di  dodici  stan- 
ze  con  scuderia  e  rimessa. 

—  Localitaa,  Localit^i.  «  L'b  in 
d'dna  bellissima  localitaa  »  :  «  fe  in 
una  bellissima  —  o  posizione». 

—  Locanda,  Locanda.  «  Mi  vivi 
alia  locanda  »  :  « lo  sto  sulla  lo- 
canda ».  «  Fl  ten  cd,  sda  c6m,e  se  la 
fti88  6na  —  »  :  «  Tiene  la  casa  co- 
me fosse  una  locanda  ». 

L6cc.  Vedi  Loggia. 

Loccada,  Sbadataggine. «  Oofaa 
6na  famosa  loccada  »  :  «  Ho  com- 
messo  una  famosa  sbadatags^ine  ». 

—  Loccagglii  (P.  N.),  Balordag- 


gme». 


L6cch,  Locco  (3),  Balordo.  «  /n- 
eo&u  sdnt  I6ceh  Idech  y> :  «  Oggi  mi 
sento  balogio  ».  On'  affare  Ucch : 
Un  affare  spallato.  Fa  de  Idceh: 
Fare  il  gnorri  o  il  gran  dimenti- 
cone.  Tret  Idcch :  Sbalordire.  «  L'a 
cantaa  in  munera  de  trh  iScch  »  : 
«  Cant5  da  sbalordire  ».  ^Ah  ear 
el  mh  fi(Bu,  edme  te  see  loech  /  »  : 
«c  Ob  ragazzo  ;  sei  nure  balordo  ». 
I  (Barabba)  I  Idceh  de  Viarenna 
o  de  Porta  Cines  (volg.) :  I  be- 
eeri  di  Via  Arena  o  di  Porta  Ti- 
cinese. 

—  Loccbln  e  LoccMndtt  e  Loc- 
c6n,  Sbadatello,  Sbadatone. 


(1)  Noto  percuriosHkunasingolarecoin- 
cidenza  di  termini.  Fin  dal  tempo  del  Che- 
rabini  (1844)  st  chiamava  Loboia  an  cap> 
pello  tondo  della  stessa  forma  di  qaello 
del  Lobbia  deputato  nel  i867. 

(2)  Loggione  in  flor.  e  accrescitivo  di 
loggia. 

(3)  In  Val  di  Chfana  Locco  signiflca  : 
omo  stupido  e  ignorante. 


LOG 


-884- 


LOF 


—  Locchisla  (Volg.).  Vedi  Locr- 
caggin. 

Loco.  N.  fr.  lat. :  Loco  et  foeo : 
A  casa  e  bottega.  |  Anda  al  loco  : 
Andar  al  cesso. 

Lodk-odaa-odass,  Lodare.  «  M 
«<i  lodaaper.,. »: «  Va  lodato  per...» 
«  Foo  mtnga  per  lodamin,  ma  » : 
«  Non  fo  per  lodarmi,  ma  ».  Zo- 
d€i88  lor  ae  per  lor :  LodarBi  da  s^. 
(Pr.)  Chi  se  loda  el  aHmbroda :  Chi 
ei  loda  s'imbroda. 

Lddola,  AUodola.  La  passada  di 
lodol:  II  passo  delle  allodole.  (Fig.) 
«  Ghe  piaa  la  came  de  lddola  » : 
«  GU  piace  la  came  di  lodola  ». 

LoBllggia,  Troia.  « La  Imuggia 
I'dk  miss  aid  i  porscellitt  »  :  « La 
Borofa  b'6  sgrayata».  (Ingiuria) 
«  Te  sitt  6na  gran  loeuggia  I » : 
«  Sei  un  maialaocio  ». 

LoBUgh  (Pop.).  Vedi  anche  Sitj 
Luojgo.  LiBugh  o  Sit  soliv  e  lo&ugh 
o  stt  seonduu:  Luogo  Bolatio  e 
luogo  riposto.  And^  a  l<Bugh  6n 
affarcy  on  int&rlssy  i  rohh^  %  oss  : 
Concniudere  iin  afifare,  riuBcire 
in  un  interesse,  andar  o  Assestar- 
si  a  poBto  le  oose,  le  ossa.  Andh 
in  loRugh  de  salvament  (pop.):  An- 
dare  a  salyamento  (in  paradiso). 
«  Ghe  Vd,  in  casa  in  loRugh  de  U^ 
8a»:  « L'ha  in  casa  assieme  in 
luogo  di  figliola  ».  Dit  Ueugh  (pop.): 
Dar  luogo  o  Andarsene.  A  temp 
e  Ueugh :  A  tempo  e  luogo.  Av^gh 
vun  in  quell  Imugh  (pop.) :  Avere 
uno  in  quel  servizio.  « Andd,  in 
d'6n  loRugh  o  sit  dove  te  podet  min- 
ga  andd.  ti  per  minn  ^  Andar  al 
oesso  >.  V^s  al  mond  perch^  gh*h 
UjRu^h:  Nel  mondo  c'^  posto  per 
tutti.  LoeughpU:  Luogo  pio.  (Lot- 
to)* Che  loeugh  V  h  IHncendi  9  » : 
«  Che  numero  fk  Fincendio  ?  » 

LoBUghtenent,  Luogotenente. 

LoBnl,  Loglio.  Mes^eUlt  el  gran 
al  laeui :  MiBchiar  il  grano  col  — . 
(Fig.)  Pien  de  Iceui:  Reno  di  bvo- 
gliataggine.  «  G*oo  €tdoss  6n  gran 
UBui  » :  «  Sono  pieno  di  Bonno  ». 

—  LoBUii  (In  dis.).  Vedi  Noih. 
LoBUva,  Pannocohia.  LoRuva  de 

form^nton:  Pannocohia  di  grano 
turco.  Lceuv  de  hrtish:  Pannoc- 
chie  vote. 

L6ff,  Lupo.  Mangidk  corne  6n 
Uff:  Mangiar  come  un  lu^o.  Scur 
corns  in  hocca  al  I6ff:  Buio  pcBto. 
Andh  in  bdcca  al  toff:  An^re  o 


Cadere  in  bocca  al  lupo.  l>it  i  pe- 

{fdr  in  consegna  al  wff:  Fu»  il 
upo  pecoraio.  El  Idff  el  vnangia 
anea  %  pegdr  euntau  :l^eGOTe  con- 
tate  il  lupo  le  mangia.  Mia  de  qwi 
ehe  fd  et  16  ff  de  nott:  Miglia  co- 
me quelle  cne  f^  il  lupo  la  notte. 
«  Vit  a  mdng  el  I6ff  >  (in  dis) :  « I- 
dem ».  Vore  cerca  Hnq'u  pee  al 
iQff  (in  dis.) :  Vedi  Ma^tida,  (Pr.) 
^Stsogna  semper  mostrttgh  i  da%t 
al  l6ff:  MoBlra  i  denti  ai  prepo- 
tenti.  Chi  sib,  eon  el  16 ff  itnpara 
a  urldb:  Chi  sta  col  lupo  impara 
a  urlare.  Disgrasia  del  can  for- 
tunna  del  16 jf:  La  morte  del  lupo 
^  la  salute  delle  peeore.  El  lo£ 
el  perd  el  pel  e  mtnga  el  visrt  .*  IJ 
lupo  cangia  il  pelo  e  non  il  vizia 
La  famm  la  eascia  el  I6ff  foewn 
de  la  tanna:  La  fame  caooia  il 
lupo  dal  bosco.  Nl  el  fred  n^  d 
ecud  i  e  mangia  min^a  el  J^ff:  1^ 
caldo  n^  gelo  non  nmase  mai  in 
cielo. 

L6ffa,  Loffa.  La  polenta,  la  fh  i 
Uff:  La  polenta  ft  jgli  sfilati.  (Pe- 
to  senza  rumore)  Lofftk,  Kd  eo- 
mune  Sloffii. 

L6ffl,  Loffio,  Lonzo.  JPd  i  robb 
de  Idffi:  Far  le  cose  flosoion  flo- 
Bcione.  Peder  loffi:  Un  jloscione. 
Vhss  badial  e  loffi  (quasi  in  dis.) 
(letter.) :  Badiale  e  llosoio.  «  La 
g'd  i  att  Idffi*  (volg.):  « Ha  l6 
poppe  mencie ».  |  «  Ven  minga 
chta  easeid  di  lofft  » (volg.): «  Non 
venir  a  plantar  carote  ».  (Moine) 
«  G6nt  i  sd  loffi  el  m'd  tirua  aid  » 
(pop.):  «  Colle  sue  smorfie  mi  ha 
rab  Donito  ».  M  magazsin  di  loffi : 
Vedi  Magaesdn. 

—  Lofflon,  FloBcione. 

Logk,  Locare.  Logdt  6na  t6sa 
(pop.) :  Allogare  ima  ngliola  o  una 
ragazza. 

Logarltmo  (T.  di  matemat.), 
Logaritmo. 

Loggia,  Loggia.  Loggia  de  fror- 
maspon:  Loggia  di  munaBsoni.  | 
M  eapp  di  wgg:  Bfuonaooio. 

—  XoggllL-ogglaa ,  AUoggiare. 
Loggid,  a  laprimma  ostaria  (pop.): 
Fermarsi  alia  prima  osteria  o  Cre- 
dere senza  cercare  se  sia  vero  o 
Pigliarla  a  oontanti.  P.  E. :  «  JA 
perd  ghe  loggi  minga  » (pop.) :  « to 
per5  non  ci  credo  o  non  la  piglio 
a  contanti  e  anche  non  gli  do  ret- 
ta  Opp»  le  tue  ragioni  non  le  ga* 


LOG 


—  386 


LON 


l>elle.  V^8  loggiaa  e  mantegnuu 
(pop.):  Essere  alloggiato  e  man- 
tenuto. 

I.oslca,  Logioa.  (Golto)  La  lo- 
ffieu  la  inshgna  a  ragiondt:  La  — 
msegna  a  ragionare.  Avhgh  6na 
bella  logiea  (anohe  pop.):  Avere 
l>uo]ia  parlantina. 

Losrogrlif  (Specie  di  indovinel- 
lo),  Logogmo.  <i^  Per  ml  quella 
cUynna  Ve  on  logogriff>:  «  Per  me 
quella  donna  6  logogiifo  ». 

L6g6r,  Logoro.  (Civ.)  Vestii, 
scarp f  ece,f  logor :  Vestito,  Bcarpe, 
ecc,  logore. 

—  Logoxii-oraa-ora88,  Logora- 
re.  IJogorass  la  salut:  Logorarsi 
la  salute.  Logordt  des  para  de 
scarp:  A  furia  dl  camminare  ha 
logorate  dieci  paia  di  scarpe  (nel- 
I'anuo). 

L6ia,  Loia  (1),  Noia,  Tedio.«  Oh 
che  loia  che  g'oo  adoss  » :  «  Ah  ohe 
iiaccona  mi  sento  addosso  ». 

—  Loiaa,  Allogliato  (2)  (in  dis.), 
Svogliato,  (in  dis.  ma  one  signifi- 
cava  appuntino  lo  stato  di  chi  pro- 
va  gli  enetti  del  loglio). 

L6mber,  Lombo  di  maiale.  Pol- 
p^tt  de  lomber :  Polpette  di  lombo, 
Tegamata  di  lombi. 

Lombrettin  e  Lombretln,  Fi- 
letto  di  maiale. 

Longalnnghera ,  Lungagnata. 
«  Cosse  I'd  voruu  dimostrd  quell 
tfover  omm  e6n  qiiella  —  » :  «  Che 
na  mai  voluto  dimostrare  quel  po- 
ver  omo  oon  quella  lungagnata? » 

—  Ldngli  e  Ldngo,  Lungo.  (Add.) 
In  longh  e  in  largh:  In  lungo  e 
in  largo.  A  la  pu  tonga :  Alia  piiL 
lunga.  Robba  che  va  a  la  longa: 
Una  Inngaggine.  Daghela  longa : 
Sonare  a  lungo.  Longh  e  Uraa : 
Lungo  diste&o.  P.  E.:  «  C6nt  iina 
cortalada  Va  miss  It  longh  e  Hraa»: 
« Con  una  coltellata  lo  mise  II 
lungo  e  stecchito  ».  SavHla  longa: 
Saperla  lunga.  Tirit  in  longh:  1- 
dem.  Tirit  de  longh  o  Umgo  :  Ti- 
rar  di  lungo.  Dh  de  longh  o  Um- 
go :  Dar  di  lungo.  «  Ah  edme  te 
see  longh  in  di  td  roM!»:  «  Ah 


(i)  Loia  In  flor.  e  in  voce  il  sadiciume 
specialmente  sal  bavero  degli  abiti,  o  lulla 
biancherla:  Croppa. 

(2)  Vedi  nota  preeedente. 


come  aei  lungo  nelle  tue  cose,  fi- 
gliolo  mio  ».  «  2/'^  bellinna  ma  la 
g'ii  el  coll  tropp  longh  »:  «  E  bel- 
Una  ma  ha  il  coUo  troppo  lungo  ». 
Longh  e&me  la  famm:  Lungo 
quanto  la  fame.  Anima  longa: 
Bello  lungo  o  Fuseragnolo  o  Spi- 
luugone.  Aveqh  la  lengua  longa: 
EsBere  una  lingua  lunga.  V^ss 
longh  de  lengua  o  de  man:  Esser 
di  ungua  o  di  mani  lunghe.  Longh 
de  faeeia,  de  brazz,  de  gamb,  de 
eou:  Lungo  di  facoia,  di  braocia, 
di  gambe,  di  collo.  «  L'h  longa  sta 
musiea  ?  » :  «  L'^  lunga  ?  »  Brceud 
longh:  Brodo  lungo.  (Pr.)  /  robb 
se  van  tropp  a  la  longa  van  mai 
ben:  Lungo  scherzo  non  fu  mai 
bono  o  Le  cose  —  diventan  serpi. 
On  ann  Vh  longh  e  Ve  eurt:  Un 
anno  ^  —  ed  ^  breve.  |  (Tipografl) 
Gom^ponn  a  la  longa:  Comporre 
di  iilato.  I  (Sost.)  £fl  longh  (Astic- 
ciola  da  bigliardo) :  La  lunga.  |  A- 
nima  longa:  Spilungone. 

—  Longhett,  Lunghetto  (da  bi- 
gliardo). 

— LonghlBBlm,  Lunghissimo  (da 
bigliardo),  Steccone. 

—  Ldnjarliezza,  Lunghezza.  La 
longhezza  e  Valtezza :  La  lunghezza 
e  Taltezza.  «  Mhttegh  dna  Innghee- 
za  a  sta  sdeca  » :  «  A  questa  sot- 
tana  va  aggiunta  un'aftezza  ». 

—  Long^B^n&n,  Gingillone. 
Longin,  Longino.  Pari  Longin 

peceatdr:  Parere  un  Longino. 

Lontan,  Lontano.  Vhs  Ionian 
de  eitodelsd  paes:  Esser  lontano 
dal  paese.  di  oasa.  Lontan  di  mia : 
Lontano  le  miglia.  De  lontan  via 
(volg.) :  Di  lontano.  Lontan  come 
del  aiela  nott :  Lontano  come  dal 
giorno  alia  notte.  Vhdegh  de  U>n- 
tan:  Vederci  da  lontano  Ved^h 
lontan :  Vederci  lontano.  (Pr.) 
Lonlxin  dai  occ,  lontan  dal  eoRur : 
Lontano  dagli  occhi,  lontano  dal 
ouore. 

—  Lontananza,  Lontananza.  In- 
eoBU  se  pd  dl  che  gh*  h  pit  de  Ion-- 
iananz:  Oggidi  si  pu5  dire  che 
non  ci  sono  piti  lontananze.  In 
lontananza:  Idem  e  Da  lontano. 

—  Lontanass-anaa  e  Slonta- 
nass,  Allontanarsi.  «  Lontdtnet 
minga  de  ml"*:  «  Non  ti  scostare 
daJ  mio  fianco  ». 

Lonza,  Lombata,  Lonza.  Lonea 
de  vitell:  Lonza  di  vitello. 


LOP 


—  886  — 


LOT 


Lopp.  Loppa  (1),  Sohiuma  del 
ferraocio,  Scoria.  /  lopp  di  feree 
se  eiamen  marogna:  lie  seone  de' 
fabbri  i'errai  sono  rosticoi. 

Ldr,  Loro.  «  In  in  eeua  I6r  /  o 
OWin  » :  «  I  padi'oni  sono  in  ca- 
8a?»  Tra  delor.,.:  Tra  loro. 

Ldrd,  Lordo  (P.  N.).  Pea  Urd: 
Peso  lordo.  Dirxtt  d*aut6r  sulVin- 
eass  lord :  Diritti  d'autore  aull'in- 
oasBO  lordo. 

Ldrd,  L6rd  (P.  N.).  (Civ.)  £a 
Camera  di  Lord:  La  Camera  dei 
Lordi.  «  JElfit  el  lord  de  strapazz  »: 
«  Pa  il  lordo  da  burla  ». 

Lorenz,  Lorenzo.  (Pr.)  San  La- 
rem  la  gran  ealdura,  san  Vineem 
la  gran  freddura:  San  Lorenzo 
dalia  gran  oaldura,  san  Vinoenzo 
dalla  gran  freddura,  Tuno  e  I'al- 
tro  poco  dura. 

Lorgndtt  (D.  Fr.),  Ocehialetto, 
Occhiali  a  mano.  On  lorgnktt  col 
manich  d'or:  Un  ocohialetto-lino 
col  manichetto  d'oro. 

—  Lorgn6n  (D.  Pr.),  OooWalino 
e  Occhialetto  anche  Binocoolo. 

Ldrdcch,  Allocco.  M  loroeeh  VI 
divers  de  la  seiguhtta :  L'aUoooo  h 
gufo  e  la  oivetta  ^  strige.  |  (Fig.) 
«  Te  see  6n  belt  loroeeh,  ear  el  me 
JioRu  »:  «  Tu  se'  un  allooco,  figliolo 
mio  ». 

Losch,  Losco  (2),  Guercio.  «  M 
me  par  6n  affare  toseh /  *i  «  E'  mi 
semora  un  affare  pooo  chiaro  ». 
Losch  Vh  queU  che  guarela  stort 
per  difett  di  museol  de  Voce:  Guer- 
cio h  chi  ha  la  guardatura  storta 
per  difetto  dei  muscoli  dell'ooohio. 

Loscon  e  LoscMn,  Gueroiacoio 
e  Guercino. 

Lott»  Lotto.  BiglikUo  del  lott: 
Biglietto  di  lotto.  Gabola  del  lott : 
Cabala  del  lotto.  I  num^r  del  lott  : 
I  numeri  del  — .  M^tt  al  lott:  Met- 
tere  al  — .  On  temo  al  lott:  Idem. 
«  Per  lit  I'  h  staa  6n  temo  al  lott » : 
«Pu  per  lui  come  un  temo  al 
lotto ».  Tird  su  el  lott:  Eetrarre 
i  numeri  del  — .   Strappd  el  lott : 


(1)  La  loppa  in  fior.  e  la  bu'-oia  del  gra- 
no  battato. 

(2)  Se  G'i  caso  in  cni  ropportunitli  dl 
metter  accanto  alia  Tooe  milanese  la  pa- 
rola  tosoana  che  snona  egoale  o  simile 
egli  e  codesto.  Losco  in  lingua  sfgnlfica 
t&bis  e  gtterc  e  non  il  nottro  Ldsch  j  che 
^nvece  saona  (htereio- 


Sbanoare  o  mandar  fallito  il  — .  | 
(Porzione)  «  An  venduu  la  posses- 
sion in  tanti  lott  »  :  «  Hanno 
venduto  la  tenuta  in  tanti  lotti>». 
« J.n  faa  trii  lott  della  tnerean- 
zia  »  :  «  Delia  merce  feoero  tre  —  ». 
I  (Cheto)  Andd  via  lott,  Idlt  (tra 
chiotto  e  mortiiicato) :  Andarsene 
oolla  coda  fra  le  gambe. 

—  Lotterla,  Lotteria. 

—  LottlroBU,  Prenditore  di  lotto. 

—  Lottista,  Amante  del  lotto. 

—  Lott6.  Lotto  clandestino.  Giu- 
ga  al  lotto:  Giocare  alia  lotteria. 

Lotta,  Lotta,  ZoUa.  (Civ.)  La 
lotta  per  la  vitta :  La  lotta  per  la 
vita.  Pit  a  la  lotta :  Idem.  |  «  J. 
furia  de  Idtt  dn  improviscus  6h 
praa »  : «  A  furia  di  zoUe  erbose 
improwisarono  un  tappeto  ver^ 
de  ». 

—  Lottii-ottaa,  Lottare.  Zrottd 
edn  vun:  Lottare  oon  uno.  ZJoUii 
eontro  la  mala  sort :  Lottare  eon- 
tro  le  avversitJt. 

—  Lottada,  Zollata.  Fd  e6r  a 
lottad:  Rincorrere  a  zoUate. 

Ldtton  e  Otton,  Ottone.  Cttg- 
giaaf  mankita,  luelma  de  lotion: 
Cuocbifde,  maniglia,  luoema  di  ot- 
tone. (Istrumenti  musicali)  I  ot- 
ton:  Gil  ottoni. 

—  Lottonaria,  Ottoname,  Otto- 
neria.  Lustrh  ttUta  la  lottonaria 
del  negosi:  Lustrare  T  ottoname 
del  negozio. 

—  Lottonee,  Ottonaio.  I  lotto- 
nee  venden  lucerne:  Gli  ottonai 
vendono  le  lucerne. 

L6ya,  Lupa.  Vedi  L6a. 

LoYatta  (Volg.).  Vedi  Oviztta  e 
vooi  sorelle. 

Lovattell,  Lupicino.  On  lovateU 
appenna  nassuu :  Un  lupicino  na- 
to  da  poobe  ore. 

Loyertls,  Luppolo.  Min^tra  de 
ris  e  lovertis:  Minestra  di  riso  e 
luppoli. 

t&,  Lui  (1).  Egli,  (Dalla  porti- 
naia)  if.M  gh^e  in  casa  2tc  ^  »  :  «  £  in 
oasa  lui  ? »  Lu  come  lit :  Lui  oome 
lui.  Lit  de  per  lit,  •*  Egli  da  solo. 
«  L*hpropi  Zw  » :  «  E  tutto  o  pro- 
prio  lui  ».  In  tra  de  lu  :^  Pra  86  o 
Fra  8^  e  s6.  <L*  h  pii  /u  »  :  «  Non 
h  pill  lui».  Felies  lu:  Felice  luio 
Beato  lui  o  Lui  felioe.  LU  e  chi  fdk 


(i)  Serve  anche  a  Milano  a  significarA 
I  persona  nota,  U  padrone,  il  eapo,  eoc.,  ecc. 


LUC 


•-387  — 


LUG 


per  lii :  Lui  e  chi  fa  per  lui.  «  N6 
gh'h  n^  /it  n^  Zee  » :  «  N on  o^  6  nh 
mi  n^  lei ».  Sema  d\  nh  lu  n^  lee  : 
Senza  dire  nh  lui  n^  lei.  «  HI  fit 
bell  dl,  lu,  a  vkssegh  minga  dent » : 
«  Si  fa  presto  a  dirlo  quando  non 
ci  bI  ha  interesse ».  «  Gh'  el  cofv- 
eedi  perehh  Vh  Zii »  :  «  Glielo  con- 
cede perch^  h  lei».  (II  padron  di 
casa )«.  Jj*  ^  minga  eon  tu  che  ghe 
Voo  stif  Vh  eon  fee  »  :  «  Non  ce  ne 
iroglio  con  lui,  ma  con  lei  >. 

Luccla*  Luccicare  (1),  Piaugere. 
«  Coss^h  8taa?  Se  eapiss  ehe  Va  lucr- 
eiaa/  » :  «  Ghe  h  stato  ?  Ha  z\i  oo- 
chi  che  gli  luccicano*.  nL^d  hic- 
ciaa  iuti  el  d\yn<  Ha  pianto  tutto 
il  giomo  ». 

Lucema,  Lucema.  —  a  oli,  a 
IncUinaf  a  eanfin :  —  a  olio,  a  lu- 
cilina,  a  oanfino.  Pizsd,  la  — ;  Ac- 
eendere  la  — .  «  GuardM  la  lucer- 
na  eke  vd  sit  tropp  la  fiamma » : 
«  Bada  al  lume  che  fa  la  fiaccola  ». 

—  Lucernari,  Lucemario.  M  Ivr- 
eemari  de  la  Seala:  Idem. 

—  Lucli^tt,  Lucohetto.  M  lu- 
ekett  del  haull :  II  lucchetto  del 
banle.  I/ucehett  a  eiav  e  lueehett  a 
cifra:  Lucchetto  a  ohiaye  e  —  a 
cifre. 

—  Lucchettiii  e  Luchettdn,  Luc- 
chettino  e  Luochettone. 

Lndd,  Lttcido.  Dii,  e  levdt  el  lu- 
cid a  dn  capp^ly  a  6npann :  Dar 
il  lucido  a  un  cappello,  levar  il 
lustro  a  un  panno.  Ona  ment  lu- 
eida  (ciy.) :  Mente  lucida.  Scarp 
lueid :  Scarpe  di  pelle  lucida. 

—  Luddk,  Lucidare.  Lucida  dn 
dis^n :  Lucidare  un  disegno.  Car- 
ta ae  lueidit :  Carta  trasparente. 

—  Lucidezza,  Idem. 

—  Ludditaa,  Lucidity. 
Ludibri,  Ludibrio.  inL'h  divevj- 

taa  el  ludibri  de  la  sodetaa  »  :  «  E 
doyentato  il  ludibrio  della  socie- 
ty ».  MHt  in  ludihri  el  govemo  : 
Mettere  in  —  Tautorit^. 

Ludria^  Lontra,  Diluyione  (non 
com.),  Mangiatore  ayido.  niBiso- 
gna  vedell  a  tavola  quella  Ivdria  »  : 
4(BiBogna  yederlo  a  tayola  quella 
gola  Btondata  o  disabitata^*. 

Lug&nega ,     Salsiocia.     Pussee 


(1)  Neiresempio  si  vede  come  a  luccid 
stia  bene  di  contro  il  luccicare,  quantnn- 
que  il  senso  proprio  e  naturale  di  iuccta 
>ia  piangerey  forse  dal  latino  lugere. 


longh  de  la  luganega :  Piii  lunso 
del  sabato  santo.  «  Te  credet  eke 
chi  se  liga  i  sees  c6n  la  luganega  f^n 
« Credi  forse  che  qui  si  leghi  le 
siepi  colla  salsiccia^  » 

Lu^aneghixL,  Salsicoiolo.  Lugor- 
negktn  de  cli  :  Rocchio  con  a^lio  o 
Roccbio  di  Siena.  Luganegktn  de 
codega  o  Codegkin:  Codeghino. 

—  itUganegott,  Salsicciotto.  Lu- 
ganegoit  cont  i  spinassz:  Salsiooiot- 
to  e  spinaci. 

Lugndra,  FayiUa.  Lugkera  de 
foRugk:  Fay  ilia.  «7w  la  sknergk'h 
piinanca  &na  lugkera  »  :  «  Nella 
cenere  non  c'^  piiL  una  fayilla  di 
fuoco  ».  Lugkera  de  nev:  Bioccolino 
o  Spruzzo  di  neye.  «  M  fiocea?  » 
4c  Nbf  ven  gid  6na  quai  lugkera  » : 
«  Neyioa  ? »  «  No.  c'^*qualche  spruz- 
zo di  neye  ».  (Pr.)  Ona  lugkera 
lapd  taccdt  on  gran  foeugh:  Pio- 
cola  scintilla  pu6  bruciare  una 
yiUa.  n  Guardia  di  Questura. «  Gk'h 
intorno  di  lugker  »  (triy.  e  furbe- 
sco) :  «  Le  Guardie  fanno  la  ron- 
da  ». 

—  Lugherinna  e  Lngherozma, 
Fayillina  e  Gran  fayilla. 

LughU  (Voce  diyenuta  milane- 
Be  da  poco).  Visedr  e  lugkii  (di 
yecohio);  Vispo  ed  arzillo. 

Liiguzzent,  Allampanato.  «  L'e 
vegnuu  gid ,  lugu^zent  comh  » : 
4(8'^  fatto  molto  magro  e  spa- 
ruto  ». 

Luguzzdn,  Fuseragnolo  (in  dis.), 
Spilungone. 

Lul,  Luglio  (1).  Lui  hattidor: 
In  luglio  si  batte  il  grano.  «  M 
vui,  el  vuif  8^  el  fuss  el  mes  de  lui  » : 
«  Lo  yoglio  lo  yoglio  a  qualunque 
costo  ».  (Pr.)  Lui  la  t^rra  la  bui: 
Luglio  ardente. 

—  Lniadegh,  Lugliatico  (Pisto- 
ia),  Lugliolo. 

—  Lulengh,  Lugliolo.  Uga  lur- 
ienga:  Uya  luglioia. 

Luin»  Lupino.  Farinna  de  luin 
la  phll  fd  bianca:  La  farina  di 
lupino  imbianca  la  pelle.  QtieU 
eke  vend  i  luin:  Lupinaio. 

LiUb,  Luigi.  (Come  moneta  quasi 
in  disuBo)  «  La  var  6n  luis  »:  «  Va- 


fl)  Quesia  voce  ha  in  Fior.  due  loca- 
zioni  belle,  cbe  a  noi  manoano :  Farsi  o- 
nore  del  sole  di  hcgUo  e  Vendere  il  sol 
di  luglio.  Per  trovarle  cerca  in  Refudd  e 
Dispiasi. 


LUM 


388  — 


LUN 


le  venti  lire  ».  Pari  6n  sant  Luis 
Gonzaga:  Parer  iin  san  Luigi. 

Luma ,  AUumare  ,  Allucciare. 
«  Ghe  lumi  pocch  >» :  «  Ci  vedo  po- 
co  ».  «  L'  a  lumaa  che  voreven 
mandall...  »:  «  Si  accorse  che  vo- 
leYano  mandarlo...  y>  k  HI  m'it  Iti- 
maa  in  mhts  a  la  folia  » :  «  Mi  al- 
luccib  in  mezzo  alia  folia  ». 

—  Lumada.  «  Voo,  on  moment, 
in  platea  a  dagh  &na  lumada  t^i 
«  Vado  ad  allucciar  un  momento 

0  Do  una  oapatina  in  platea  e 
torno  subito  ». 

—  Lumadinna,  Occhiatina.  «  M 
g'  €t  daa  6na  lum^adinna  a  quell 
quader,  ch'el  pareva  6n  eonosei- 
tdr  » :  «  Diede  una  certa  guardata 
II  quel  quadro  che  lo  si  direbbe 
un  conoBcitore  ». 

Lumaga,  Lumaca.  Andd,  a  cer- 
cdi  lumagh:  Andare  per  chioccio- 
le.  «  Te  viit  a  cereft  lum,agh  o  me- 
<?lio  Te  eerchet  i  lumagh  f  »:  «  Oosa 
vai  cercando  o  rovistando?  t»m.  El 
cammina  com,e  6na  lumaga  » : 
«  Cammina  a  passo  di  lumaca ». 
Seala  a  lumaga :  Scala  a  chioceio- 
la.  Lumaga  tum.aghin  casciafceu- 
ra  i  tb  cornin:  Chiocoiola,  cnioc- 
ciola  marinella,  metti  fora  le  tue 
comella. 

—  Lumag&  (In  dis.),  Mangiuc- 
chiare. 

—  Lumagdn,  Lumacone.  ^  Ah 
che  lumagon  d'6n  omm/yn  «  Oh 
che  lumacone!  » 

Lumin,  Lumino.  Lumin  de  nott: 
Lumino  da  notte. 

—  Luminazion,  Lumineri.  Vedi 
Illuminazidn. 

—  Lumm,  Lume  a  mano.  Boffa 
in  la  lumm:  Spegnere  il  lume. 
(Fig.)  Boffd,  in  la  lumm:  Morire 
■0  Spegnersi  com6  un  iume.  Mhtt 
I'oh  in  la  lumm,:  Metter  olio  nel 
lume  o  nella  lucernetta.  (Fig.)  Fin 
che  ghh  oli  in  la  lumm:  Fin  che 
c'  h  fiato  c'  h  vita.  |  (Chiaro)  A 
lumm,  de  na,s:  A  occhio  e  croce. 
F^  lumm  ai  orMtt:  Far  lume  ai 
ciechi.  Che  Vospeda^i  Va'chss  de  fd, 
lumm  a  la  eoH?:  Che  il  chiesino 
dovesse  far  I'elemosina  al  duo- 
mo?  «  V6i  fagh  lumm  o  eiar  al 
8ci6r  » :  «  Fagli  lume  al  signore  ». 

1  FoH  i  lurmf:  Fori  i  lumil  |  La 
lummdipret:  II  nicchio.  |  Lumm 
de  rocea:  AUume  di  rocoa. 

Luna,  Lima.  Luna  nceuva:  Lu- 


na nova  o  novilunio.  —  gc&ubba: 
Lima  scema.  —  crescetvi,  ealant : 
—  crescente,  calante.  j±  eiar  de 
luna:  A  lume  di  luna.  ^d  la  hv- 
na :  Sul  fare  della  o  Fare  la  luna. 
Luna  pienna:  Luna  plena.  Fae~ 
cia  de  luiia  pihnna :  Faccia  di  lu- 
na piena.  Voidn  come  la  hina: 
Vih.  tondo  della  luna.  Fit  ved^  la 
luna  in  del  p6sz:  Far  vedere  la 
luna  nel  pozzo.  La  luna  de  tttel: 
La  luna  di  miele.  V^gff  come  la 
lunna :  Antico  come  la  luna.  «  Ma 
te  vhgnei  forsi  dal  mdnd  de  la  ht- 
na?  ^'.  «  Vieni  forse  dalla  luna f  » 
«  Te  vivet  in  la  lunna  fyn  «  O  che 
vivi  nel  mondo  della  luna  ?  »  |  Vhss 
de  honna  o  de  catliva  luna^  £e^ 
sere  in  bona  o  cattiva  luna.  A- 
vhgh  la  luna:  Aver  le  lune  o  le 
lune  a  rovescio.  La  va  a  lunnJ: 
Essere  a  lune.  ||  La  mhsza  lunna: 
La  mezza  luna.  (Malatt.  di  caval- 
lo)  Luna.  (Pr.)  Lu  e  la  lunna  Pt 
tutt  unTia:  Lui,  Pinco  e  la  Ixina 
h  tutt'una. 

—  Lunatich,  Lunatico. 

—  Lun6n,  Luna  piena. 

—  Lundtta»  Lunetta  (1),  Toppa 
alle  scarpe. 

Lunedi,  Luned).  Fd.  eZ  hinedt : 
Fare  la  lunediana. 

Lus,  Luce.  (Civ.)  La  lus  del  s6l 
la  g'd,  6na  veloeitaa  de... :  La  luce 
del  sole  ha  una  velocity,,  ecc.  Mez- 
za lus:  Mezza  luce.  Lus  de  Itts: 
Lume  di  lume.  Giceugk   de   Pus: 
Scherzi  di  luce.  «  Dagh  pussee  lus 
ai  cantinMl  ehe  seghe  ved  poeeh  » : 
«  Dagli  pih  luce  al  gas  delle  quin- 
te  ch^  qui  ci  si  vede  poco  ».  lAis 
elHiHea,  del  Bengalla:  Luce  elet- 
trica,  del   Ben^ala.   La  se€ila    la 
rieev  la  his  dal  lu^eemari :  La  sea- 
la  riceve  luce  dal  luoernaio.  JVegd 
la  lus  del  sdl:  Negare  la  luoe  del 
sole.  «  Fl  m^  quc^r  Vdn  miss  in 
lus  falsa  » :  «  n  mio  quadro  Pban- 
no  messo  in  falsa  luoe ».  ||  (Cri- 
stallo  dello  speochio)  Luce.  «  L*d 
rott  la  lus  » :  «  Ha  rotto  la  luce  ». 
Ona  hhlla   cornis  e  dent  6na  tna- 
gnifiea  lus  de  Frafieia :  Una  bella 
cornice  con  una   magniiica  luce 
di  Francia.   |   {Yekno)  <  I  finester 
g'dn  6na  lus  de  trii  m^ter  de  al- 


ii) La  lAtnelta  toscana  e  inveoe  quella 
che  noi  chiamiamo  Mezzahmna  che  a  Pi- 
renze  per6  si  chiama  aache  Mexxaluna. 


LUS 


-  389 


LUS 


tezza  e  duu  de  largkezza  » :  «  Le. 
finestre  lianno  una  luce  di  tre  me- 
tri  in  altezza  e  due  in  larghezza  ». 
laOSC  (Volg.).  Vedi  JJuzz, 
IiUS^na,  Lucertola.  Magher  c6- 
fnc  6n  gait  ehe  mangia  t  Insert : 
daser  come  un  gatto  ehe  mangia 
le  luoertole.  «  Ohe  pias  a  sta  al 
sol  cdtne  i  Insert » :  «  Gli  piaoe  di 
star  al  sole  oome  le  lucertole ». 
(Pr.)  A  sanVAgnesa  c6r  la  luserta 
per  la  seiesa  (appross.):  Gennaio 
mgenera  febbraio. 

—  Lusertiima,  Luoertolina. 

—  Losertdn,  Lucertolone.  On 
luserton  de  fmn :  Un  lanternone. 

Lusi,  Luocioare.  Lusl  i  oee: 
I^ucoicare  gli  ocohi.  «  Guarda  el 
ramm  sgurtta  edme  el  huiss  » : 
«  Guarda  oome  luccioa  il  rame 
era  cbe  1'^  pulito  ».  «  Te  gh'ett  el 
ptmn  del  sortd  ehe  Itisiss  in  di 
eusidur  » :  «  Hal  il  soprabito  ehe 
lufita^  nelle  cuoiture  ».  Qjtand  lu- 
siss  %  trii  s6 :  Quando  il  sole  h 
sfolgoreggiante. 

Luaiitga-lngaa-lngass ,  Lusin- 
gare.  «  El  m*d>  lusingada  per  trii 
cmn  e  pmu  el  in*d  pianUta  »:  «  Mi 
ha  luaingata  per  ti'e  anni  poi  mi 
ha  piantata  ».  «  Ul  se  Ivsitiga  de 
poak.., »:  «  Si  lusinga  di  potere  ». 
LusiroBQla,  Lucoiola.  IlusiroRul 
vhgnen  fceura  in  ^tt0n :  Le  luc- 
ciole  compaiono  di  giugno. 

—  LaslrfBU,  Lucciolo.  «  8t^  ann 
in  di  mt  eavaler  g'oo  avuu  denter 
tanti  lusirceu  » :  «  Quest'anno  ne' 
bachi  ho  trovato  molti  luccioli  ». 
LuBnada,  Lampo,  Baleno.  F^> 
segh  su  la  lusnaAa  (pop.) :  Lam> 
peggiare.  Dopo  la  lusnada  gh'h  el 
iron:  Dopo  il  lampo  vien  il  tuono. 
I  (Di  donna,  soprannome)  La  lu- 
snada: L^allampanata. 

Lu86r,  Lucore  (in  dis.h  Lueci- 
chio.  Lusor  di  danee:  II  luccichio 
delle  monete  d'oro. 

Liuso,  Idem.  (Colto)  Senza  el 
htsso  ghe  saria  tanti  mortdefamm: 
Senza  il  lusso  molti  sarebbero  i 
morti  di  fame.  Vestii  in  lusso :  Ve- 
stito  in  lusso.    Carozz  de  lusso : 


Garrozze  di  lusso.  «  Che  lusso  I »: 
«  Che  lusso  !  » 

Luster,  Lustro.  Avhgh  i  oce  lu- 
ster: Aver  gli  occhi  lustri.  Luster 
per  i  scarp :  Cera  da  scarpe.  Dagh 
el  luster  ai  stHvai:  Vedi  Lustrd. 
Lecdt  el  luster  al  pann :  Levar  il 
lusti'o  al  ^anno.  (Fig.)  Giapph  el 
luster:  Svignarsela,  Puggire. 

—  Lustra,  Lustrare.  Lastrii  i 
scarp :  Lustrare  gli  stivaletti  o  le 
soarpe.  Vlss  nanca  degn  de  lur- 
stragh  i  scarp :  Non  h  da  tanto  di 
lustrarglile  scarpe. 

—  Lustrada,  Lustradlnna,  Lu- 
stradura,  Lustrata,  LustratLna, 
Lustratura. 

—  Lastrin,  Lustrino.  Ilustritt: 
I  lustrini. 

—  Lustr6,  Lustratore,  Dilustra- 
tore. 

Lustrlsslm,  Illustrissime  e  Lu- 
strissimo.  «  L'h  edme  a  dagh  del 
lustrissim  » :  «  E'  non  si  scom- 
pone!  * 

Lusuria,  Lussuria.  Creppa  Va- 
varieiaes'cioppa  la  hisuria:  Crcpi 
Tavarizia ! 

—  Lusurids,  Lussui'ioso.  (Colto) 
Dante  Va  casdaa  i  lusurios  in  del 
segdnd  girdn:  Dante  mise  i  lus- 
suriosi  nel  secondo  cerchio. 

Luteran  (P.  N.),  Luterano.  A 
Milan  gh'h  poech  tuteran:  A  Mi- 
lano  i  luterani  sono  poohi. 

Lutto.  Idem.  V^inlutto:  Es- 
sere  in  lutto.  Ipagn  de  lutto :  Gli 
abiti  di  lutto.  La  handera  col  lut- 
to: Bandiera  velata  a  lutto. 

Luzi,  Luoio.  El  sur  Luz%  Oam- 
buzsi:  Sor  ooso,  sor  Moccicone. 

Lu^a,  Lucia.  (Pr.)  «  Che  santa 
Luzia  te  conshrva  la  vista  » :  «  Che 
santa  Luoia  ti  conservi  la  vista, 
I'appetito  non  ti  manca}».  Santa 
Luzta  Vh  el  dl  pii  curt  ehs  ghe  sia : 
Santa  Lucia  gli  ^  il  giorno  piu 
corto  ehe  oi  sia. 

Luzz,  Luccio.  (Civ.)  M  luzz  Vh 
el  pesce  cane  d'  acqiia  ddlza:  II 
luccio  h  a  pesce  cane  d'  acqua 
dolce.  MagKer  come  6n  luzz:  E 
uno  stoooafisso. 


M 


—  390  — 


MAG 


M 


M  (undecima  lett.  deir  alf.)  (Si 
pronunoia  JSmma)^  M  (Si  pronun- 
jEmrne). 

Ma,  Ma.  (Distingue)  «  i>'  ^  Ull, 
ma  Vh  eattiv »  :  «  £  bello,  ma  h 
cattivo  ».  «  El  par  min^a,  ma  I'e 
vera  »  :  «  Non  pare  credibUe,  ma  h 
vero».  (Rimprovero)  «3fd,  tnd, 
cdme  la  fhmm  f  » :  «  Ma  insomma, 
come  la  faooiamo  ? »  «  Ma  te  ghe 
n'ee  pu  de  fctfymf.  Ma,  ma,  le 
Hon  cose  da  farsi  ? »  (Negativa) 
«  Nd  ghe  md  che  ihgna  / )» :  «  Non 
c'  h  ma  che  tenga ».  (Ammonisce 
eoncludendo)  «l(fa  ddnca  te  mi 
dee  8\  o  nd  sti  danee  /  »  :  «  Me  li 
dai  dunque,  una  bona  volta,  co- 
destl  danari,  che  mi  devi  ?  »  (Du- 
bita)  «  Md.  /  Chi  lo  shfyn*^  Ma,  chi 
lo  8a  ?»  (Compiange)  «3fA/  L*  h 
stada  6na  gran  hattoata  la  t6a  !  »  : 
«  Ma  V  h  stata  una  gran  batOBta 
la  tua ! »  (Oonferma  in  opposizione) 
«  Mb, !  L'h  co*i  e  sleehem,  pii » : «  Ma 
e  cosi  e  non  secoarmi  pih ».  (Con- 
cede con  restrizione)  «Perwi^ti, 
ma  eol  patt  ehe...  »  :  «  Permetto. 
ma  col  patto  che».  (Intercalare) 
«  Mb,  m,6ndo,  cost  /  »  :  «  Ma  1  Mon- 
de 1  Co8iI)»  (Giudica)  Mb/:  Mala 
cosa !  P.  E. :  «  Mah  !  G6m^  sefb  f 
VI  indebitaa  fina  al  coll »:  «  Mala 
cosa  !  Povero  ragazzo  !  Ha  chiodi 
dappertutto )».  (Pr.)  I  se  e  i  wa  in 
el  patrim,onni  di  mineioni :  II  se, 
il  ma  e  il  forse  son  il  patrimonio 
de'  minchioni. 

Maa  (Volg,).  Vedi  Mai.  N.  fr. 
volg.  e  ne'  pr. :  M^tt  m^za :  Met- 
ter'male.  (Bisticoio)  L'h  pussee 
a-fa-maa  che  a  fb  ben :  fi  aflfa- 
mato.  (M.  d.  d.)  Mom  che  fb  eantb 
i  pret:  Malattiaccia  mortale.  Maa 
de  la  Ida :  II  male  della  lupa. 
Aiutt  aiutt  ch'el  m,aa  V  h  bruit ! : 
Ahim^,  che  vedo  la  mala  parata! 
«  Che  te  podkesei  wiori  del  ttiom  di 
gainn  »  :  «  T'  auguro  ogni  bene, 
tranne  la  salute  )».  (Pr.)  Verba 
ruga  iuit  i  maa  i  e  destruga  (ap- 
pross.) :  Aoqua,  dieta  e  serviziale 
guarisce  d'ogni  male.  TuttimMiatn 
m,aa,  m,a  quel  de  avlgh  nagott  de 
senna  Vh  el  pesg  de  luce :  Tutti  i 


mali  sono  mali,  ma  quello  di  non 
avere  di  che  ceuare  d  il  peggiore 
di  tutti. 
Mac&.  Vedi  Maecb  e  deriyati. 
Macabee.  Vedi  Mtiecuieo, 
Macacco,  Maoacco.   «  Te  see  6n 
maeacco  !  » (Pub  essere  scherzo  be- 
nevolo) :  «  Sei  un  macaco  ! »  «  i^- 
guret  che  quell  brutt  macaeeo  d 
voreva  fainm^  6n   b€uin  »  f  ragasza 
che   parla) :   « Figurati   one  qad 
maeacco  o  quel  camorro  Toletft 
darmi  un  bacio». 

—  Macaco6ii»  Bertuocione. 

—  Macaochin  ^  Bertuocia-ina. 
«  Ve  6n  m(tcaeeh%nd'&n  fixBU  e6ni 
el  naa  sehisc »  :  «  E  un  bruttac- 
chiolo  di  ragazzo  col  naso  sohiac- 
ciato  ». 

—  Maoao  (Gioco).  Vedi  Oiceugh. 
Maoar&,  Fiangere.  mEl  mhwh 

ver  Gigin  el  mcieara  tuU  el  dt»: 
« II  mio  povero  Gigino  piagnuooto 
tutto  il  giomo  ».  Ma  guaraa  quell 
m^trigian  c6me  el  macara/*' 
«Guarda  quel  bighellone  come 
sbietola  o  piange». 

—  Macarada»  Pianto.  ^U  Vigio 
6na  gran  maearada  »  :  « II  pove- 
rino  a  tal  punto  si  sciolse  in  1ft- 
grime  dirotte». 

—  Macaradlnna.  ^D^nt  per 
dSnt  el  fioeu  elfb  la  ada  maearada 
o  piangiudinna,  e  poau  V  ^  pwtt» 
ategher  de  primma  »  :  «  Di  quando 
in  quando  il  bambino  fk  la  sua 
Mgnatina,  poi  si  lifik  piil  allegro 
di  primal. 

—  Macarent,  Piangoloso. 

Macari  (in  dis.),  Parasite. 

Macarbn,  Maccherone  (1).  Can- 
nelloni. (Quality  pin  in  uso)  M<^, 
earon  de  Napoli:  Macoheroni  ui 
Napoli.  Ma^caron  rigaa:  Cannel- 
lom  rigati.  Ma^aron  al  broe/vd: 
Cannelloni  in  brodo.  MaearonM 
sughillo :  Cannelloni  al  sugo.  P.  K>  • 
Ona  bonna  paedada  de  ma^iaron^ 
al  sughillo  e  6n  fiasch  de  Vhiai^ 
per  m,andb  via  ta  inflttetiza :  Una 


(1)  I  Pior.  chiamano  maccheroni  le  pa- 
ste distese  a  nastro :  le  nostre  Lcaagn  e 
Lasagnett. 


MAG 


-391  — 


MAC 


bona  Btrippata  di  cannelloni  al 
sngo  e  vino  di  Chianti  in  barba 
alia  influenza.  (M.  d.  d.)  Spetth 
ehe  v^gna  gid  el  formctgg  sui 
tnaearon  :  Aspettare  ehe  casohi  il 
oaoio  sui  maccheroni  0pp.  Aspet- 
tar  la  manna  dal  cielo.  « APh  ve- 
gnuu  gitist  el  formcigg  sui  ma- 
earon  »  :  «  M'6  piovuto  *il  caoio  sui 
maccheroni  »,  Faeda  de  tnaea- 
ron :  Viso  di  babbuino.  ||  (Moo- 
oio)  A.vhgh  semper  el  maearon  gid 
del  nas  :  Avere  sempre  il  moooio 
al  naso.  |  (Formati  dal  diacoio) 
«  jy^  tanto  el  frhdd  ehe  ghk  di  mor- 
earon  de  giazz  de  per  tutt »  :  « II 
freddo  h  tale  ohe  si  vedono  diao- 
oioli  dappertutto ».  |  (Sgorbio) 
«  Chuirda  ehe  maearon  su  sta  pa- 
gina  »  :  «  Guarda  ohe  maoohiaocia 
8U  questa  pagina». 

—  Hacaronada,  Scorpaooiata  di 
cannelloni. 

Macaronegh  (Volg.).  Yedi  Mor- 
eheronieh. 

Macca,  Macca,  A  maoca.  «  Lii 
el  v^  denter  in  teater  a  macca »  : 
«  Egli  entra  in  teatro  a  maooa  o 
passa  a  scapaccione  ».  Piang  o  rid 
a  maeea :  Fiangere  o  ridere  senza 
ragione.  «  Ohl  me  toccaria  de  pagdi, 
mentre  ehe  Id  podi  disnd  a  mae- 
ea yn*  Qui  mi  toccherebbe  di  oa- 
var  quattrini  mentre  laggi^  posso 
desinare  a  ui'o». 

Macc^-ccaa-cass ,  Ammacoare. 
«  M  s'h  maeeaa  tutt  » :  «  S'^  tutto 
ammaccato  ».  «  Sta  frutta  Vh  tutta 
maeeada  » :  «  Questa  frutta  h  tutta 
ammaccata  ».  Maeeada  da  la  tem- 
p^to:  Ammaocata  dallagragnuola. 

—  Maccadnra,  Ammacoatura. 
(Di  vaso  di  metallo)  «  L*h  hhll  wa 
el  g'd  6na  ma^eeadura  » :  «  £2  hello 
ma  ha  un'anmiaocatura  ». 

—  Maccadnrixma,  Ammaccatu- 
rina. 

HaocaiTiiinna  (Volg.  ant.).  Yedi 
Meeeaniceh. 

Kaccia,  Piallaocio  (sottile  assi- 
oella  di  legno  nobile  per  impial- 
lacciar  mobili). 

MaocUt-cciaa  (Marezzar  le  pelli 
con  cui  si  rilegano  libri),  Marez- 
zAi*e. 

Macciay^Uega  ( Volg. ).  Yedi 
MaeeiavhUiea,  Maonia.  N.  fr.:  Ghe 
voBur  6n  poo  de  ma>cciaveUega:  Ci 
Yuole  un  poco  di  maohia. 

Macciayttlica,MaochiaYelli8mo, 


Maohia.  «  El  g'h  6na  gran  mxte- 
daveUioa .' » :  «  Ha  una  gran  ma- 
ohia ».  «  C6n  tutta  la  sda  maecia'- 
vellicU  perd  quell  minister  gh'h  toe- 
caa  de  horla  gid  anca  Zic  » :  «  Con 
tutto  il  Buo  maochiayellismo  il 
ministro  gli  toccb  pur  di  oadere 
anche  lui  ». «  Pier  dervl  sto  uss  ghe 
vceur  6na  maeeiavelUea  specials: 
«  Per  aprire  oodesto  uscio  oi  vuo- 
le  un  ingegno  speoiale  ». 

Mac^ll,  Macello.  HI  maeellpub- 
blieh:  II  macello  pubblico.  Bhsti 
de  maeell:  Bestie  da  macello. 
«  Van  al  maeell  a  bev  el  sang'u 
cald  di  bceu  » :  «  Yanno  al  macello 
a  here  il  sanja:ue  caldo  de'  bovi  ». 
(Di  Boldati)  Se  ven  6na  gulrra  el 
dev  vhss  6n  gran  maeell:  Se  ci  sa- 
r^  una  guerra  vorr^  essere  un 
gran  macello. 

—  Macellar,  Macellaro. 
Machett  (Ucoellino),  Scrocchino. 
Macheroxiich  (P.  N.),  Macche- 

ronico.  Latin  *- ;  Latino  maoche- 
ronico. 

Machina ,  Macohina.  Maehina 
elhttrica:  —  elettrica.  —  de  stam- 
ph  :  —  tipograflca.  La  m^aehina 
del  tapdr:  La  locomotiva.  —  de 
imbdtiglid:  —  per  imbottigliare. 
—  ptieumatiea:  —  pneumatica. 
Carta  a  maehina:  Carta  a  mac- 
ohina. I  (Di  persona)  «  Che  mMcM- 
na/)¥:i(.  Che  macohina  I  »  (M.  d.  d.) 
V^s  in  machina:  Essere  colla 
signora. 

—  Machinli-chiiLaa,  Macchina- 
re.  «  Go  maehinaa  tutta  nott  per 
trovd  la  manera  de,..»:  «  Ho  mac- 
chinato  tutta  la  notte  per  trovar 
modo  di...  »  «  ^  machtna  ehe  te 
machina  finalm^nt )» :  «  Pensa  e 
ripensa  finalmente )». 

—  ICachliient,  Macchinoso. «  El 
vui  no  ;  V  h  tropp  WMchinent  » : 
«  Non  lo  voglio  e  troppo  macchi- 
noso ». 

—  Machin^tta,  Macchinetta.  La 
maehinetta  de  fd,  el  caffh:  La 
macchinetta  per  o  da  fare  il  caf- 
f  ^.  La  machinetta  de  fh  i  sigarhtt : 
La  macchinetta  da  spagnolette. 
El  fornkll  de  la  machinetta:  II 
fornello  della  macchinetta. 

Machlziismo  (P.  N.),  Macchini- 
smo.  Nel  ball  Excelsior,  e  nelVo- 
pera  Cristoforo  ColomI>o  gh'h  6n 
gran  mMchtnismo:  Idem.  «  Capis- 
si  no  el  mMchinismo  de  la  robba  » ' 


MAC 


—  392  — 


MAD 


«  Non  oapisoo  il  congegno  o  il  se- 
greto  ». 

— Machinlsta,  Macchinlsta.  Ma- 
ahinista  de  strad  ferrad,  de  teater, 
de  stamperia ,  ece. :  Maoohinista 
di  strade  fen'ate,  dl  teatro,  di  ti- 
pografia. 

—  Machinds.  Vedi  Machinent. 
Maois,  Maois.  M  maeU,  el  sefd, 

e6nt  la  acorza  de  nosmoscetda :  Si 
fabbrica  il  macis  ooUa  reticella 
della  nocemoscata. 

Macrd  (D.  Fr.),  Lenone. 

ICacinato  (P.  N.),  Maoinato.  La 
tassa  del  nMicinato:  Idem.  |  Ap- 
plicata  per  ischerzo  al  masnin  del 
pever:  Vedi  Masnin. 

Madal^xm  per  Marexm  (in  dis.). 

Madal^nna,  Maddalena.  ^i^  de 
Maria  e  de  Madalenna:  Fare  da 
Marta  e  da  Maddalena. 

Madama ,  Madama ,  Signora. 
«  Madama  Vh  servida  » :  «  La  si- 
gnora ^  8ervita».  Madama  Cdc- 
eola:  Madama  Scuechia.  Figh  mor- 
dama:  Fico  madama.  SI  palazz 
Madama  de  Turin:  II  palazzo 
Madama  di  Torino. 

—  Madamm,  Modista  e  Cresta- 
ia.  Coo  de  madamm:  Testiera. 
Madamm,  Patajffia:  Pataffiona. 

—  Madamin,  Madamina,  Cre- 
staina.  in  Ul  s'  ^  inam^raa  d*6na 
m^idamin  » :  «  S'^  innamorato  d^u- 
na  madamina  ».  «  /  mh  madaminn 
de  la  seceula  •» :  «  Le  mie  crestaine, 
le  mie  ragazze  ». 

Madapolamm  (P.  N.)  (Stoflfa  di 
cotone),  Idem. 

Hader,  Madre.  «  El  g*h  pit  nh 
pader  n^  m^der  »:  «  Non  ha  piil 
padre  n^  madre  Opp,  fi  un  oifa- 
nello  »,  Mader  drizza  e  mader  m4i- 
drhgna :  Madre  e  matrigna.  Mader 
de  Ugn :  Madre  inetta  o  Madre  da 
burla.  Mader  di  poveritt:  Madre 
dei  poveri.  Mader  pietdsa :  Madre 
pietosa.  (Pr. )  3£ader  pietosa  fa 
fixBula  tegndsa:  II  medico  pietoso 
fa  la  piaga  puzzolente  o  vermino- 
sa.  (M.  d.  d.)  Vorh  ineegna^h  a 
86a  mader  a  fhjiceu:  Voler  mse- 
gnare  a'  gatti  a  rampicare.  8e  fh 
la  edrt  a  la  mader  per  la  tdsa : 
Chi  Yuol  la  iiglia  aocarezzi  la  ma- 
dre. (Pr.)  La  discrezidn  I'i  la  mor- 
der  di  virtu:  La  discrezione  h  la 
madre  d'ogni  virtii.  La  wMtiinna 
Vb  la  macUr  di  faee :  La  mattina 
^  propizia  alle  faccende  di  oasa. 


Mader  faeeendonna  fdb  ficeula  poh- 
tronna:  (appross.)  La  madre  ?iac- 
ceudona  ih>  la  figlia  misera  o  Gat- 
ta  frettolosa  fa  i  micini  oiechi. 
I  (Monache)  Mader  hadtssa,  prid- 
ra,  superidra,  diserettaf  inferme- 
rUf  cusinerat  cantinera,  pbrtiftara 
e  tomera:  Madre  badessa,  priora, 
superiora ,  discreta ,  infermiera, 
cuoiniera,  oantiniera,  canovaia, 
portinaia  e  rotaia  o  suora  che  sta 
alia  rota.  |  (Art!)  Matrice.  La 
mader  di  earatter  de  siampa  :  La 
matrice  di  caratteri  tipo^aiici. 
La  mader  di  vid  o  maderviS, :  Ma- 
dre vite.  La  milder  di  vid  (Matri- 
ce da  formar  le  viti) :  Madre  della 
vite.  La  mader  de  pasta:  Lievito. 
La  mader  del  vin:  La  mamma 
del  vino. 

Maderptola  (Volg.).  Vedi  Ma- 
dreverla 

BladiBta,  Maddista   (P.  N.)  (se- 
guace  del  Madhi  nel  Sudan). 

Madonna,  Madonna.  Divott  de 
la  Madonna:  Devoto  della  Ver- 
gine.  Faecia  de  Madonna  o  de 
Madonnin:  Visino  da  Madonna. 
Gainett  de  la  Madonna  (piccoli 
coleotteri).  (M.  d.  d.)  Anddt  a  dor- 
mi  e&n  la  Madonna:  Andare  a 
letto  senza  oena  o  senza  desinare. 
Fh  piang  la  Madonna  (sconoiarai 
colle  mani  le  guance  e  ^li  ooohi 
si  da  riuscire  orribile  m  viso): 
Fare  san  Marco.  N6  gh'h  nk  Si- 
gnor  nh  Madonna:  Non  Q*h  nd 
santi  n%  Madonne.  « In  sto  can- 
tdn,  ml,  n6  ghe  vedi  6na  Madjonr- 
na^\  11^  Qui  io  non  ci  vedo  nn  ae- 
cidente  ».  «  El  pestava  gib  legnad 
de  la  Madonna^'.  «  Menava  giil 
botte  da  orbi  o  bastonate  deU'ot- 
tanta^.  Pregd,  el  Signdr  per  la 
Madonn :  Pregar  Dio  e  i  suoi  san- 
ti. (Escl.)  «  Oara  Madonna  !  » : 
«  Vergine  santa !  »  (Pr.)  A  la  Ma- 
donna de  la  ZeriiBula  ae  VUivemo 
shmm  foRura:  Per  la  santa  Can- 
delora,  se  nevica  o  se  plora,  del- 
Pinverno  siamo  fuora.  |  Donna  e 
Madonna:  Idem.  Parh  el  gall  de 
madonna  Chcea:  Parer  11  gaUo 
della  Cheoca.  Reson  de  madonna 
Marcdlfa  (in  dis.) :  Ragionl  insul- 
se.  (Add.  di  Pomm)  Vedi  Pomm. 

—  Madonnin,  Madonnino,  Ma- 
donnina. «  Oh  che  bel  madonnin/  »: 
«  Che  bel  madonnino !  o  che  bella 
donnina   o   che   bel   donnino  !  ». 


MAD 


—  393  — 


MAD 


«  Uh  sposcta  6n  madonnin  »:  «  Ha 
sposato  un  madonnino  ». 

—  Madoxmina  (Diminut.  di  Ma- 
don,na  come  imagine),  Madonnina. 
(Tabernacolo  dedioato  alia  Ma- 
donna) « lA  alia  Meidonnina  gh'h 
do  8 trad...  »:  «  Li  al  tabernacolo  o 
alia  cappelletta,  ci  sono  due  sen- 
tderi...  >  J  •  V^nl  i  madonmn: 
Spnntar  le  lagrmie  agli  ocohi  o  i 
lucciconi. 

Madrass,  Madras  (stoffa  di  seta 
e  cotone). 

Hadregna.  Vedi  in  Mader  se- 
oondo  esempio. 

—  Madregnascla,  Matrignaocia. 
«  Quella  madregnaseia  el  le  tor- 
Tvunta  » :  «  Quella  matrignaocia  lo 
tormenta  >. 

Madrep^rla,  Madreperla.  Inero- 
staa  de  madreperla:  Inorostato  di 
madreperla.  On  temperin  eol  mor- 
nich  de  madreperla:  Un  tempe- 
rino  col  manico  di  madreperla. 
(Stupidobistlccio  anagramma)  J^a- 
dreperla  e  eeralaeea,  ui  par  msrda 
I  'era  eaeea  (senza  corrispettivo). 
Madrinna,  Madrina.  «  Jj'h  stada 
la  mia  m,adrinna  quand  me  sdnt 
sposada  »:  «  Fu  mia  matrina  quan- 
do  sono  andata  a  nozze ».  Mor- 
drinna  delta  handera :  Madrina 
della  bandiera.  —  del  ha^timent 
varaa  ier:  Madrina  della  nave 
varata  ieri  a... 

Madr6ii  (Badice  maestra  degli 
alberi),  Fittone. 

Madur,  Maturo.  Pomm ,  pir , 
mehkh  madur  :  Mela,  pera,  popone 
maturi.  On  omm  madur :  U n  omo 
maturo.  «  St6  vin  V  6  bdn  ma  V  \ 
minga  nancamd  madur  » :  «  Co- 
desto  vino  ^  di  natura  bona,  ma 
non  h  ancora  maturo  ».  Bugndn 
minga  m^tdur:  Furoncolo  non  an- 
cora — .  (Pr.)  Quand  el  pom,m  Ve 
mudur  baeugna  eh* el  croda :  Quan- 
do  il  frutto  h  maturo  oonvien  che 
cada. 

—  Madurk-uraa,  Maturare.  Vin 
madureui:  Vino  maturato.  (Pr.) 
Col  temp  e  c6n  la  paia  madura  % 
nhspol :  Col  tempo  e  con  li  paglia 
si  matnrano  le  sorbe.  I  Interhas 
maduraa:  Interessi  scaauti.  «  M 
bugndn  prima  de  sehiseiall  o  de 
tatall  liissel  —  » :  « II  furoncolo 

{»rima  di  strizzarlo  o  di  tagliarlo 
ascialo  maturare  ». 
— Haduranza,  Matui>anza. «  Xoff- 


sa  stdb  quel  figh;  Vh  minga  nan- 
eam,b  a  m,aduranza  ^ :  «  Lascia  sta- 
re quel  fioo,  non  h  ancora  a  ma- 
turanza  e  a  maturazione  ». 

—  Madurott,  Matm*etto  (che  h 
un  po'  meno).  Vhss  madurott :  Es- 
sere  piuttosto  maturo.  Ona  tdsa 
m,adurotta :  Una  zitellona. 

Maestaa  o  Maistaa,  Maest^.  Sda 
Maesiaa:  Sua  Maest^.  R  (Imagi- 
netta  sacra)  Santino.  «  Jul  sur  cu- 
rat el  m>'d  regaUta  do  maestaa  » : 
«  n  sor  curato  mi  regal5  due  san- 
tini».  Q  (Maoobiie)  On  lenz<Bu  pien 
de  matstaa:  Un  lenzolo  sparse  di 
macchie. 

—  Maestadinna,  Una  piccola 
imagine,  un  santino. 

lEadster,  Maestro.  (Sost.)  Mae- 
ster  de  seola:  Maesti'o  di  scuola. 
Mobster  de  ball,  de  dish^n,  de  l%ng*u, 
de  seh^rma,  de  musica,  di  cori: 
Maestro  di  ballo,  di  disegno,  di 
lingua,  di  scherma,  di  musiea,  dei 
ooristi.  Master  de  cappHla :  Mae- 
stro di  cappella.  Italia  de  maeeter: 
Farla  di  scuola.  P.  E. :  «  Bravo, 
te  ghe  Vee  propi  fada  de  maester 
a  quell  birbante .' » :  «  Bravo,  glie 
I'hai  fatta  proprio  di  scuola  a  quel 
birbone  ».  (Pr.)  L'h  mudaa  el  m,€te- 
ster  de  eappUla  m,a  la  m/usiea  Ve 
semper  quella:  fi  cambiato  il  mae- 
stro di  cappella  ma  ^  la  stessa 
musica  o  la  musica  h  ancora  quella. 
Maester  de  eerim,oni :  Vedi  Oeri- 
monier.  Maester  de  m,ur:  Vedi 
Maister.  ||  Maester  (compositore 
di  opere) :  Maestro.  «  El  masster 
Vdn eiamaafeeura ses  volt*:  «  Han 
chiamato  fori  sei  volte  il  mae- 
stro ».  Mobster  del  Lllla :  Mae- 
strucolo.  (M.  d.  d.)  Nissun  nass 
maester:  Nessuno  nasce  maestro. 
(Add.)  Maestro.  «  Quell  Vh  staa  6n 
e6lp  maester  > :  «  Quelle  fu  un  col- 

So    da   maestro  >.  Miir  m,a,ester  : 
Euro   maestro.    Strada  maestra: 
Strada  maestra. 

lEaestds,  Maestoso.  (Civ.)  M 
domm.  Vh  mxtestos,  tanto  pU  de 
fianch:  II  duomo  h  maestoso,  tanto 
pih  veduto  di  iianco.  «  HI  g'h  6n 
eh*to  fh  ma^stos  quell  seior...  » : 
«  Ha  un  non  so  cne  di  maestoso 
quel  signore  che...  »  (Musica)  On 
ad€isi  maestos:  Un  adagio  mae- 
stoso. 

Maffee  (in  dis.).  Brutt  maffee: 
Brutto  muso. 


MAG 


—  394- 


MAG 


lE&g,  Maggio.  Mdq  Vh  el  puasee 
bill  mes  de  Vann:  Maggio  ^  ilpiii 
bel  mese  dell'aDno.  OnM  tentpesta 
de  mdg  / :  Tempesta  e  gragnola 
0]9p,  Tempesta  in  maggio  non  la- 
scia  paseaggio.  (Pr.)  April  nanea 
unfit,  mdg  adag  €idag :  Yedi  April. 
Mag  ventos  ann  h&ndamida  :  Mag- 
gio asciutto,  grano  per  tutto.  Mag 
piovercLsg  tutt  i  nivoi  van  in  gron- 
da  (Giusti,  Pr.  Toscaui,  pag.  187). 
I  I  JRi  Mag :  I  Re  magi. 

—  Maggengb  e  Maggenga,  Mag- 
gese.  Lantia  maggenga :  Lana 
maggeae.  Fen  '[maggengh :  Fieno 
maggese.  8tra>cchin  — ;  Stracchi- 
TO  maggese.  Oddega  de  praa  de 
duUf  de  trii  — ;  Prato  a  maggese 
oomj>leto.  Brinna  maggenga: 
Bruma  maggenga. 

Magagna  (P.  N.),  Magagna.  De 
foeura  I'h  bell  wm  ae  dent  gh'  h  la 
magagna  :  Di  fori  h  bello  ma  den- 
tro  ha  la  magagna.  «  ^2  g'  d  sea- 
pert  i  sd  ma>gagn  »  :  «  Son  venute 
Tori  tutte  le  magagne  ».  Ognun  g'd 
de  fh  a  curb,  i  sb  magagn :  Ognu- 
no  ha  le  sue  magagne  da  curare. 

Magara,  Ma^ari.  ^^^  magara 
bdn  de  vegni  noTin  titl  anche  ca- 
pacissimo  di  non  venire ».  «  Te 
piaaaria  de  vegh  6n  fi<BU  ^  »  «  Oh 
magara  /  »  :  «  Ti  piacerebbe  di  a- 
Ter  un  bambino  *  »  «  Oh  maga- 
vi\*  *  Te  podet  damm  on  eolfa- 
ntll  /  »  «  Magara  des )» :  «  Mi  puoi 
dare  un  fiammifero  ? »  « Anche 
dieci ».  Magara  Dio :  Magari  Dio ! 
EaifM  JCsvss,  magara  ghfen  fvss : 
Oh,  cosi  ce  ne  fossero  f  Magara  a 
d\  :  Poniam  caso.  «  Se  te  podet  de 
s6ll  ben,  se  de  nd,  magara,  te  ait^ 
taroo  mi »  :  «  Se  puoi  da  solo  be- 
ne, se  no  ti  aiuterb  io». 

MagatW,  Burattino.  La  barac- 
ca  di  magattei :  II  castello  de'  bu- 
tini.  Fct  ballet  i  m^wattei :  Far  bal- 
lare  i  burattini.  Quell  che  fd,  bal- 
lb  i  magattei:  U  burattinaio  (A 
bambino)  «  Ven  chi  magattell !  »  : 
«  Vieni  qui  ciaocherino  ».  «  Uh  6n 
magattell  d'6n  omin  ehe  se  sa  mMi 
cdme  el  le  pensa  »  :  »  £  un  burat- 
tino d'omo  che  non  si  sa  mai  che 
cosa  s'abbia  in  testa  ». 

— Magatt6llin,Piccolo  burattino. 

Ma^attbn,  Sornione,  CoUotorto. 
In  giesa  perb  ghe  vb  mingadom,b 
i  magatton  :  In  ohiesa  non  oi  van- 
no  soltanto  i  baochettoni. 


—  Magattonaria,  Bacchetton( 
ria  (1),  Ipocrisia, 

—  Magattondn,  Ipocritaecio. 
lEagazziJi,   Magazzino.    Jfo^/i 

ein  de  granaia,  de  staff,  de  ae\ 
sit,  eee.:  Magazzino  di  graiiagliej 
di  stofi'e,  di  deposito.  Criovin 
magotzzin:  Commesso  di  ma^ 
zino.  F6nd  de  magasHn:  Fondi 
di  — .  «  /n  easa  el  g'  b  6n  niag\ 
zin  de  W>er  tutt  sott  s6ra  »  :  «  Ha 
magazzino  di  libri  tutti  sparsi  ne: . 
la  casa».  Aver  la  cava.  P.  E. } 
«  B6zi%  f  Nun  «^rv  phe  n.'  kmtn 
magazzin*  :  «Bugie?  Not  altrdj 
serve  ne  abbiamo  la  cava  ». 

—  Magazzinagg;   Magazzinag- 
gio.  «  Va  a  ritirb  t  eass  a  la  sta 
zion  se  de  nb  me  toeearit  de  ptiffi 
«2  —  »  :  «  Va    a  ritirare    le 
alia  stazione  se  no  ci  fan  pagarci^ 
il  — ». 

—  Magazzinant,  Magazziniero 
(padrone  del  magazzino). 

—  ICagazzlner,  Magazziniere^ 
Mageizzifter  de  sal  e  ttioaceh.'  Ma- 
gazziniere  di  sali  e  tabaoohi. 

—  Magazzln^tt,  Piccolo  magaz- 
zino,  Magazzinuccio. 

—  Magazzindn,   Gran   niagaz^| 
zino. 

Mag^la,  Macchia.  Pien  de  mi^g:  I 
Pien  di  frittelle.  Fb  andd  via  i' 
mbgg :  Levare  o  cavare  le  mac- 
chie  o  Smacchiare.  P.  E. :  I  da- 
nee  al  d\  dHneoBu  fan  6n  ekrto  sa- 
von  che  fb  andb  via  tutH  i  magg : 
I  quattnni  oggidi  fanno  una  cer- 
ta  saponata  cne  leva  tutte  le  mao- 
chie.  Db  fc&ura  i  magg :  Ricom- 
parire  la  macchie.  Magg  ehe  va 
via  pu :  —  indelebili.  Maggia  de 
ineaster :  Chiosa  o  Macchia  di  in- 
chiostro  o  scarabocchio.  Maggia 
d'6nt :  Macchia  d'unto  o  Chiosa  o 
Frittella.  Maggia  de  pures :  Vedi 
Pares,  Maggia  vhggia:  Idem. 
Maggia  comaggia  (in  dis.) :  Ci- 
lecoa.  «  Ouarda  sta  maggia  »  (ohe 
non  c'^) :  «  Maggia  comaggia !  »  | 
(Nei  legni  e  nei  marmi)  Macohie. 
Lhgn  omarm.0  ehe  g*  b  6na  hHla 
maggic^  Legno  o  marmo  obe  ha 
una  Delia  macchia.  Q  Maslia.  Ona 
ret  de  maggia  larga:  R^»  a  ma- 


(1)  In  Fiorent!no  baccheUoneria  esprime 
pliittosto  una  certa  pedanteria  nolle  prm- 
tiche  religiose,  che  la  ipocrisia  contenuta 
nella  nostra  tnoffattotiaria. 


MAG 


—  895  — 


MAG 


flia  rada.  I^ii  grd^p  e  maggia : 
'igliar  due  colombi  ad  un  faTO.  0 
«  Ah  che  bella  maggia  /  »  :  «  Oh, 
che  bel  tipo  I » 

— BKaggiiascla.  Macohiacoia.  Ona 
nu*ggi€i8oia  d'  ont  che  vd,  minaa 
via:  Una  maocliiaccia  d'unto  cne 
non  va  via. 

—  Magg^tta,  Macchietta  e  Mac- 
cbiolina.  «  G'  oo  dna  maggeita  de 
incdster,  ehi,  sui  eahsdn  » :  «  Ho  una 
teccola  d'inohioBtro  sui  calzoni». 
I  «  Va  Id  ehe  te  see  6na  bella  rmw- 
getta  » :  «  Va  1^  che  sei  una  beUa 
maocMa !  »  (Dei  pittori)  On  qua- 
der  de  paescufg  c6n  di  bH  mag- 

Sett:  Un  quadro  di  paesajB^gio  con 
i  belle  maoohiette.  (Di  noamato- 
ri)  Lufitrino.  ||  Cadenazz  de  mug- 
geUa:  Catenaccio  a  nasello. 

]Iaggi6r»  Maggiore.  Maggior  de 
fanteria,  de  eavdlleria:  Maggiore 
di  fanteria,  di  cavalleria,  ecc. 
General  maggior  o  Maggiar  ge- 
neral: General  maggiore.  Sargent 
maggior :  Sergente  maggiore.  Aivr- 
tant  maggior :  Aiutante  maggiore. 
Stat  maggior :  Stato  — .  |  «  X'e  mi- 
norhnn  o  V  h  giit  maggtor  /»:«£! 
minorenne  o  ^  gi^  maggiore?  » 
£1  fr€idill  maagior :  II  primoge- 
nito.  « lAi  V  e  magaior  de  mty^ : 
«  Ella  h  pih  veoohio  di  me  ».  Portd 
Hspett  ai  maggior:  Bispettar  i 
maggiori.  |  (Musioa)  In  ton  mag- 
gior:  In  tono  maj^giore.  |  (Sta- 
dera)  Pesd  de  m^ttwr  e  jfesa  de 
maggior :  Peear  dal  lato  piccolo  e 

?esar  dal  lato  grosso.   I   (Chiesa) 
/altar  maggior:    L'altar    mag- 
giore. 

—  Maggloranza,  Idem.  —  alia 
Camera:  Idem. 

—  Maggiorascli  (in  die.  Per  B. 
St.),  Maggiorasco. 

—  Magglordomm,  Maggiordo- 
mo,  Maestro  di  casa.  M  m€iggior- 
domm  de  Casa  Real :  II  maggior- 
domo  della  Casa  Beale. 

—  Magglorengli,  De^  primi  del 
paese,  Maggiorente. 

Maggioranna,  Mag^orana.  On 
vas  de  maggioranna  :\]ii.  vaso  di 
maggiorana.  Pari  6n  vas  de  mag- 
gioranna {delltk  testa) :  Essere  scar- 
mffata  o  scarmigliatissimo. 

Magh^Ua  (1),  Gangola.  Av^h  i 


(1)  I  monelli  mllanesi  per  fkral  beffe  di 
chi  abbia  le  gonghe  usano  an   blstfcelo 


maglM:  Aver  le  gangole.  Tutta 
pimna  de  mag/iell:  Ha  il   collo 

{>ieno  di  gonghe.  (La  persona  che 
e  ha)  «  Tee  vist  el  Magkellaf  >: 
«  Hai  veduto  il  Gonge  ?  » 

Magher,  Maghero.  V^smagJier 
c6m,e  6n  struzz:  Essere  magro  co- 
me un  uscio  o  una  lanterna.  «  L^h 
mctgra  cdms  6na  stria )» :  «  E  ma- 
gra  che  pare  un  graticcio)».  —  co- 
rns dnpiech:  Maghero  spinto.Jf  an- 
tegni  m>agher  c6n  poceh  (iron.j: 
Tener  a  stecchetto.  Mangih  de 
magher:  Far  magro.  «  Cosse  tefett 
ineceu  de  maghsrf  »:  «,Cosa  fai  di 
magro?  *  Di  de  magher:  Giorno 
di  magro.  Fd,  magher  i  verz  o  folia 
magra :  Mangiar  di  magro  o  sten- 
tare.  «  JOu  ghe  picu  che  el  giam- 
b6n,  el  manz,  eec,  el  sia  magJier»: 
«  A  lui  place  che  il  prosoiutto  e 
il  lesso  siano  magri  ».  La  vit  ven 
mM  al  magher:  La  vite  prospera 
in  terra  magra.  Caratter  magher 
(Tipografi):  Carattere  magro. 
Stra,eehin  magher:  Cacio  magro. 
(Esdam.)  ^  Magher!  nn  «  Maghe- 
ro !  »  Scusa  magra :  Scusa  magra. 

—  MagrasB,  Magro.  (Bisticcio) 
«  Ti  te  see  minga  oHl,  ma-grass 
Vel  see>:  «  Tu  non  sei  bello,  ma 
magro  lo  sei  davvero  ». 

Magia»  Maeia.  jPi^  i  ma^t.'Far 
le  magie.  (Golto)  Cdn  la  magia  del 
stil:  Colla  magia  dello  stile. 

—  Magica  ^dd.  di  Lanterna 
magiea). 

Magidster  (la  pianta  della  fra- 
gola),  Magiostra  (1). 

—  Magibstra.  Fragola.  (Le  spe- 
ie  piii  note)  Magioster  ananass: 


cie 


Fragola  ananassa.  Magioster  de 
m««.*  Fragola  d'ogni  mese.  Ma- 
gioster de  montagna:  Fragola  di 
moutagna.  (M.  d.  d.)  Scdndes  ap- 
p6s  a  6na  pianta  de  magioster 
(Non  raggiungere  un  intentoj. 

—  Maffl^strera,  Fravolaio,  Fra- 
golaio.  «  La  m^agiostrera  in  sfann 
Vd  renduu  nagott*:  «I1  fravolaio 
quest'anno  non  ha  dato  nulla  ».  | 
Vaso  o  piatto  da  fragole. 


formato  con  qaesie  parole  Ma  ghe  I'd  che 
vaol  dire  Ma  eUa  I* ha.  Ci6  corrisponde 
perfettamente  al  ringongheggiarsela  pi- 
Btoie8e>  I  monelli  di  lit  hanno  un  distico : 
II  mio  padrone  e  in  villas  ecc. 

(1)  Era  il  nome  di  ana  fragola  speoiale 
molto  grossa  ;  ora  In  disaso. 


MAG 


—  396  — 


MAG 


—  MagibBtrlnna,  Fragoletta. 
«  MagiostHnna  Mlla,  appena  eat- 
tadaf  »  (grido  de'  venditori):  «  fi 
qai  il  fravolaio  ».  ||  (Cappello  di 
pallia  leggiero)  Teglia.  (I  vendi- 
tor! di  fragole  lo  portano  di  trio- 
oioli). 

—  Magldstrdn,  Fravolone. 

— Magl68tr6nz6ii(Soherz.),Gros- 
siBsima  fragola. 

Magistraa,  Magistrato  (1).  Ul  rh 
Vh  el  primm  magistraa  del  paes: 
n  re  ^  il  primo  magistrato  del 
paese. 

—  Magna,  Magna.  (Come  Pa- 
rata  in  dis.).  In  eappa  mcigna: 
Cappa  magna.-  Promett,  fa  mare 
magna:  Promettere  mari  e  monti. 
Fit  m4xr  e  magna:  Far  rimpossi- 
bile. 

Magnk  (Volg.).  Vedi  Mangih. 

Magnan,  Magnano  (2),  Pento- 
laio.  «  Porteah  gid  al  magnan  de 
ghistdi 8ta  ealdarinnayn  «  Porta  giii 
questa  caldaietta  al  ^entolaio  one 
raccomodi  ».  (Suo  grido)  «  L'^  ehi 
el  m,agnan  » :  «  Donne  c'^  il  pen- 
tolaio  ».  (A  ehi  lia  annerito  if  vi- 
80)  «  Ul  par  6n  mxignan  » :  «  Pare 
un  magnano  ».  J  Furbo.  «  Quell  Vh 
m,agnan  /  » :  «  E  un  furbo  da  tre 
cotte  ». 

Magnarls  (In  dis.)?  Magnariso 
(poco  usato).  (Da  qualche  uomo  di 
Bxampo  antico  sono  chiamati  an- 
cora  cosi  quelli  che  oggi  si  chia- 
mano  PortogheH  e  RisoUista). 

Magnato ,  Magnate.  (Colto)  I 
vfutgnati  de  Ungaria:  I  magnati 
ungheresi.  |  (Pop.)  «  Quell  fh  6n 
magnato  del  paes  » :  «  fi  un  mag- 
giorente  (in  ciis.)  del  paese  ». 

Magnesia,  Mas^nesia.  Magnesia 
inglesa:  Magnesia  inglese.  Uitraa 
de  magnesia:  Limonata  o  Citrato 
di  -. 

Magnesl  (Metallo),  Magnesio. 
Im  his  del  — .*  La  luce  del  — . 

Magnetismo,  Magnetismo.  M 
m^gnetismo  animal:  II  magneti- 
smo animale.  Fra  quii  duu  esseri 
gh'h  cdme  del  magnetismo:  Fra 
quel    due   c'  h    del    magnetismo. 


(1)  A  Fir.  c^o  an  gioco  di  pegno,  con  ta] 
nome. 

(2)  Magnano  a  Firenze  indica  l*arteRce 
di  minuti  lavori  fn  ferro,  ed  e  piuttosto 
il  nostro  feree  (fabbro)  che  non  il  magnan 
(pentolaio). 


(Colto)  Shmm  aneamd  alVorbasul- 
\a  causa  del  magnetismo:  Non  si 
conosce  ancora  la  — . 

— Magnetich,  Magnetico.  (Colto) 
Oorrent,  attrazion,  fluid,^  eec.  «»«- 
gneiich :  Corrente,  attrazione,  flui- 
do,  — . 

—  Magnetixzk-tizzaa,  Magne- 
tizzare.  «  QvielVomm  el  me  magne- 
tizza  »  :  «  Quell'  omo  mi  magnetiz- 
za  ».  <f.S6nt  andaa  da  la  magneUs- 
zada  »  :  «  Sono  stato  a  vedere  la 
magnetizzata  o  la  sonnanibula  ». 

Magnificat,  Magnificat,  La  ma- 
gnifica.  (Volg.)  Cantit  el  magnifi- 
cat: Cantare  il  magnificat. 

Magnificli ,  Mamifioo.  (Colto] 
Lorenzo  el  magnijich:  Lorenzo  il 
ma^niiioo.  « El  g*  h  fcux  di  man 
gmfich  reghi »  :  «  Le  lece  de'  ma- 
<];nifici  doni ».  «  Qu>esta  Vh  magni- 
fiea  /  »  :  «  Questa  e   marohiana ! » 

—  Magnlflcdn  (In  dis.),  Arcima- 
gnifioo. 

Magnceu,  Barbatella,  Maiolo, 
(Lucca)  Margotto.  Fit  di  magruxu: 
Far  capbgatti. 

MagnoBura  (Piazza  Fontana) 
(Capitello  della  vanga),  Maniglia, 
Presacohio. 

Magnolia,  Magnolia.  «  Se  sen- 
tiva  6n  6dw  od6r  de  fi&r  de  nut- 
gnolia  >  :  «  Si  sentiTa  un  olezzo  di 
nori  di  magnolias. 

Mago.  N.  fr.:  El  Mago  Sabino, 
«  M  s'^  travestii  de  Mago  per  andii 
al  veglidn  »  :  «  Si  travesti  da  ma^o 
per  andar  al  veglione  ».  (DepretiB) 
m  mago  de  Stradilla:  Idem. 

Magoga,  Magoga  (1).  Anddt  in 
oga  e  magoga :  Andare  in  visibilio 
o  in  estasi. 

Magblc,  Stantio,  Mucldo  (2). 
Savl  de  ma^olc  (vivanda  cotta) : 
Sapere  di  nboUito.  (Altra  roba) 
Saper  di  lezzo,  di  frescume,  di  ri- 
governatura  (secondo  il  genere  del 
magole). 

—  Magolci&-olclaa,  Ammoscire. 
«Jfi  me  pias  minga  I'ineaiata 
quand  V  h  magoldada  »  :  «  A  me 
non  place  che  Tinsalata  sia  eotta 


(1)  A  Fir. :  Andar  in  Oga  e  Magoga  si- 
gniflca  andare  in  paesi  lontani  e  IgnotL 

(2)  II  Chembini  traduce  il  v/tagole  jxi 
muddo.  Ma  il  miieido  e  tatraltro;  ma- 
gole e  piuttcsto  staniiOj  ma  neppur  qne- 
sto  sempre-  Tlene  del  moisc  del  tanf  e  del 
mastinaa. 


MAG 


—  897  — 


MAI 


nella  concia  o  non  place  la  insa- 
lata  quando  h  incotta  nel  oondi- 
mento  )>. 


vero  cecino !  Gli  h  venuto  voglia 
di  piangere  ed  ora  fa  il  greppmo 
o  il  labbro  a  bavero  »  (pop.). 

—  Hagonas-gonaa,  Acoorarsi. 
«  J^2  s'^  tutt  magoncta  a  pensh  alia 
povera  mamma  *  :  «  Pensando  alia 
sua  povera  mamma  s'^  acoo- 
rato  ». 

Magozz.  Vedi  MagheUa  e  vooi 
sorelle. 

Magutt,  Manovale  mui'atore. 
«  Zf'dt  semper  foM  el  magutt »  :  «  Ha 
eempre  portato  la  oalcina». 

—  Magattasc»  Rozzo  muratore. 

—  Magutt^U,  Garzone  del  mu- 
ratore. 

—  Maguttdn,  Grosso  muratore. 
M&i,  Maglio  e  Magona  (2).  icM 

mdii  el  8*h  rott »  :  «  Si  spezzb  il  ma- 
glio ».  (Laboratorio  del  ferro)  Fer- 
riera.  «  Gh*h  6n  mhi  nella  Bres- 
aanna  ehe,„  »  : «  C'fe  nella  provin- 
cia  di  Brescia  una  ferriera  che... » 

M&l,  Mai.  Mdipu:  Ohibb  o  Mai 
pift.  «  Mai  e  pceu  mm  »  :  «  Mai  e 
poi  mai  ».  «  Pover  mai  nun  » : «  Po- 
veri  noi !  »  «  ChmnUo  m.ai  V  oo  co- 
nossuu  /  »  :  «  Quanto  mai  t'ho  co- 
nosoiuto! »  Se  mai :  Se  mai.  P.  E. : 
«  Se  mai  vegniss  el  tal  digk  ehe... » : 
«  Se  mai  venisse  il  tale  di^li  che...» 
El  dt  de  San  Mai:  II  giorno  di 
San  Mai.  Case  mai:  Caso  mai. 
«  Cos'  el  dis  mai  /  »  :  «  Che  dice 
mai?»  Pk  ehe  mm:  PiiH  che  mai. 
Se  sa  mai! :  Non  si  ea  mai. 

Mala,  Maglia.  Corphtt  de  maia: 
Oorpetto  di  maglia.  /  m£ii  di  bal- 
lerinn:  Maglia  chiusa. 


Maiestaa  (Yolg.).  Vedi  Maestaa. 

Maltster  [Volg.j.  Vedi  MdtsUr. 

Malolica,  Idem.  THpee  de  maio- 
Kea  (Fia[.) :  Buono  a  nulla.  «  Oitto 
hocaseion  ehe  ah*  b  la  m^ajoliea  de 
romp  »  : «  Prudfenza  sboooato  che 
Bci ;  i  ragazzi  ascoltano  ». 

Maionesa,  Maionese. 

MaiU8C61,  MajuBoolo.  Caratter 
viinvse6l  e  caratter  maiuseol :  Ca- 


(1)  Magone  in  fior.  non  c  che  accrescit. 
di  mago. 

(?)  Magona  e  anche  la  Ferriera  e  slgni- 
flca  anohe  Inogo  di  abbondanra. 


rattere  minuscolo  e  —  maiusoolo. 
Sproposit  maiuseol :  Spropoeito 
maiuscolo. 

—  Maiuscol^tt,  Maiuscoletto. 
Stampdb  in  maiuscoleit:  Stampare 
in  maiuscoletto. 

Maister,  Muratore.  « Bisdgna 
ciamd,  el  maister )» :  «  Ci  vuole  il 
muratore*.  CHomada  de  muraddr : 
Giomata  da  muratore.  M  scio- 
pero  di  — ;  Lo  sciopero  dei  — . 

Maistra  (Da  oui  si  cava  salni- 
tro),  Maestra,  Colatura. 

Maistrd.  (Volg.).  Vedi  Am^iestrit, 

Mai,  Male.  Mtnga  mai :  Un  buon 
poco.  «  L*^  mitiga  mai »: «  Non  c'^ 
male  ».  Mend  hen  per  mai :  Ren- 
der il  bene  per  mate.  «  Tra  i  duu 
mai  quest  Vh  el  mindr»  :  «Tra 
i  due  mali  questo  ^  11  meno  peg- 
glo».  On  poo  de  paltb  ineo&u  el 
faria  minaa  mai :  Un  po'  di  pa- 
letb  quest'oggi  non  avreobe  i  oa- 
chi.  « I/h  poRU  m,inga  8t6  gran  mai 
che  disen  »  :  «  Non  o'  ^  poi  malac- 
cio».  MHt  mai:  Metter  male.  «  Per 
el  mai  che  ghe  vui  mi »  :  «  Per  il 
male  che  gll  voglio  io !... »  And^lt 
del  mai:  Andar  a  male.  Andd.  de 
mai  in  peg :  Andar  di  male  in  peg- 
gio.  Avlghen  a  m^il:  Aversene  a 
male.  «  Q^oo  ditt  cent  mai  de  ti*: 
«  Gli  ho  detto  coma  del  fatto  tuo  *. 
Per  mai  che  la  vaga:  Male  male 
che  la  vada  o  Alia  peggio^  alia 
peggio...  « El  stct  m,al  in  dt  pat- 
iH »  (volg.) :  «  Egll  h  a  mai  par- 
tito  ».  «  jSI  faria  mai  nanca  a  6na 
mosea  »  :  «  Non  farebbe  male  a  una 
mosca  ».  Pit  vegnl  mai :  Par  venlr 
male.  Pagh  del  m^al  a  vun:  Far 
del  male  a  uno.  ^i^  del  m>al  a  vun 
soWacqua :  Nuocere  a  uno  coper- 
tamente.  Pass  del  mai :  Farsi  mar- 
ie. Vorh  savh  de  ehe  mul  s*  it  de 
mori ;  Voler  conoscere  quanto 
sar^  la  spesa.  «  Guarda  de  n6  fait 
del  mai )» :  «  Bada  a  non  farti  ma- 
le ».  (Iron.)  « €hiarda  a  nd  fait 
m,al  >  :  «  Guarda  di  non  tl  gua- 
stare  o  anche  Bella  forza  I »  V^s 
dom^  sul  fit  del  mai :  Non  pen- 
sare  che  a  far  del  male.  Viv  sul 
mai  di  alter:  Campare  del  male 
altrui.  Nassuu  per  fib  del  —  oper 
mktt  m4il :  Nato  a  nire  o  a  metter 
male.  «  L'l'  tutt  chi  el  mai  fyn*  Eo- 
ci  altro  male  che  questo  ?  »  «  Poccfi 
m,al!»  (a  chi  rompe  un  bicohiere, 
un  piatto) :  «  Pooo  di  bene  e  pooo 


MAL 


—  398  — 


MAL 


di  male  ».  (Malattie  delle  persone] 
JEl  hruit  mat :  II  brutto  male.  II 
benedetto.  Mai  de  la  preia:  Mai 
della  pietra.  Mai  de  partori :  Mai 
di  parto,  dolori  del  — .  Mai  de  fi- 
digh :  Mai  di  legato.  Mail  d*  oee  : 
Male  agli  occhi.  MeU  de  mar :  Mai 
di  mare.  Med  de  'rhnn :  Lombag- 
gine  o  Dolor  delle  reni.  Mai  de 
qdla :  Mai  di  gola.  Mai  mairieal : 
Vedi  laterismo,  Mai  de  pHt :  Mai 
di  petto.  Mai  euUil:  Etisia^  Mai 
Bottile.  Mai  che  se  eiappa :  Mal'at- 
tacoaticcio.  Mai  de  mori:  Malat- 
tia  inguaribile  o  mortale.  Mai  de 
naaott :  Male  da  nulla.  Mai  de  tteu 
e  de  mHt:  Malattia  di  moda.  Mai 
in  famiglia :  Mai  in  famiglia.  Mai 
vhee :  Sentime.  Vegnl  mal :  8 ve- 
nire. Sentiss  a  vegnl  mal:  Sen- 
tirai  mancar  i  Bensi.  Fdt  9egn\ 
mal :  Far  venir  male.  «  A  vedMl  a 
beUldt  el  fd  vegnl  wmI  »  :  «  A  ve- 
derlo  ballare  mette  i  brividi*. 
Aiuii  aiutt  eh'el  mul  I'h  brutt :  Chi 
h  in  peocato  soappi.  (Delle  bestie) 
Mal  de  la  erda  /Cfavallo) :  Male  del 
garrese.  (Pr.)  A  fct  del  mal  at  al- 
ter se  std  mal  anca'  I6r :  A  far  del 
male  agli  altri  si  resta  male.  On 
poo  per  un  fit  m^al  a  fiissun :  Un 
poco  per  uno  non  fa  male  a  nes^ 
Buno.  Ohi  d  faa  el  mal  faga  la 
penitenea:  Cm  ha  fatto  il  male 
ueeia  la  penitenza.  In  tutt  i  robb 
gh^h  el  86  ben  e  el  sd  mal :  In  ogoi 
caso  v'ha  il  buo  bene  e  il  buo  male. 
Mal  non  fib  e  paura  non  av^: 
Male  non  fare  e  paura  non  avere. 
Quand  se  vtBur  ben  se  n^  it  a  mal 
ae  na^oti:  Quando  Bi  tuoI  bene 
non  01  si  ha  a  male  di  nulla.  S*ii, 
mat  de  fit  mal  per  spettit  ben :  Non 
8i  pub  fare  il  male  per  avere  il 
bene.  Di  volt  da  6n  mal  nass  on 
ben :  Talora  uno  sconoio  fa  un  ao- 
concio.  Se  sit  mai  de  eke  mal  se 
dev  mort ;  Chi  sa  mai  di  che  male 
si  dovr^  morire. 

M&labiaa  (In  dis.),  Malabbiato 
(in  dis.),  Mal  avviato. 

MalacoBsa  (In  dis.),  Mala  cosa. 

MalaoqulBt,  Malacquisto.  Boba 
de  malacquist:  Roba  di  malac- 
quisto. 

Malaoreanza,  Malaoreanza  (1). 
«  Moo  m,ai  conossuu  6n  omm,  che 


(1)  A  Firenze  si  chiama  cost  un  gicco 
di  pegno  detto  anche  n  Priort' 


g^avess  pussee  maleicreanaa  del,,,  »: 
« Non  ho  ancora  conosciuto  im 
omo  piiL  Boreanzato  del  tale  ».  0» 
na  malaereama  che  Vh  quaieoss 
de  nauseant :  Una  malaoreanza 
oh'b  qualche  cosa  di  nauseante. 

Maladett ,  Maledetto.  «  MtUa- 
detto  tl  e  chi  fd,  per  ti  » :  «  Male- 
detto te  e  chi  fa  per  te  Opp,  Che 
ti  pigli  una  Baetta  ».  MalatteU  c6- 
me  ut  pissa  di  gatt:  Idem.  Vks* 
maladett  finna  tn  di  6ng  di  pee: 
EsBere  molto  diBgraziato,  l&ala- 
detto  daUa  culla.  Andd  de  nuiUa- 
dett:  Andar  alia  peggio.  «  Cthne 
la  te  vaf  y^  it  Oheu  lava  de  ma- 
ladett/ »:  «  Come  la  ti  va  f  »  «  Oh 
male,  male;  alia  maledetta».  A^ 
vhgh  6na  fam,m  maladeila .-  Ho 
una  fame  maledetta  o  che  la  yedo. 
«  I/avria  de  v^s  ben  maktdeUaf  »: 
«  L'avrebbe  ad  esBere  barbina !  » 
«  Ona  maladettaf  »:  «  Una  male- 
detto ».  «  N6  ghe  se  ved  6na  man 
ladetta  » :  «  Non  oi  si  vede  una  saet- 
ta  ». «  i^T*  <j/  studia  6na  maladetta  »: 
«  Non  studia  una  maledetta  ».  3"'^ 
vorh  savkghen  6na  maladetta:  Non 
volerci  entrare  una  maledetta.  A 
la  pit  md^detta...:  A  caso  perso... 
^A  la  pit  maladetta  lassi  tl  saeeh 
e  fusilM  »:  «  A  caso  perso  pianto 
baracca  e  burattini  ».  MalarheUm 
la  pressa:  Maledetta  la  fretta.  | 
(Per  astuto)  «  Uh  6n  maladett  ehe 
gh'en  stit  su  pU*:  «  Un  furbo  che 
pu5  dar  del  punti  al  diavolo ». 
«  Me  Vit  fada  de  maladeU  »:  «  Me 
I'ha  fatta  da  furbo  ». 

—  Maladettament ,  Maledetta- 
mente.  «  8t6  dent  el  me  dasur  mor- 
ledettamsnt » :  «  Questo  dente  mi 
duole  mcdedettamente  ».  «  La  m'^ 
andada  maledettamsnt»:  «  La  mi 
h  andata  alia  peggio  ».  «  St6  vestii 
chi  Vh  faa  maiadettament »:  « (Que- 
sto tuo  vestito  h  fatto  mahssi- 
mo  ». 

—  Maladettdn  (pop.),  Gran  ma- 
ledetto. 

—  Maladettonazz  (pop.). 
MaladlBC  (pop.),  Malaticoio,  Ma- 

lescio.  «  L'e  staa  malculise  malor- 

disc  tutt  el  mes  » :  «  Tutto  queeto 

mese  h  stato  o  fu  ammalazzato  ». 

Malafln,   Cattiva  fine.  Fit  man 

latin:  Fare  cattiva  iine. 

Malallzzi  (Volg.).  Vedi  Malefisi, 

Malagrazla,  Malagrazia.   «Jfe 

I'd  conceduu,  ma,  cdnt  tanta  ma- 


MAL 


—  999 


MAL 


lagraxia  ehe  squasi  squasi.,. » : 
« Me  lo  concesse  ma  oon  tanta 
malagrazia  oh'io  fui  11  11  per...  » 

Malalengaa  (Volg.).  Vedi  Mor- 
lalingua. 

MsLlallii£raa,  Malalingua. «  G%idtr- 
deten  ben  da  quella  malalingua  » : 
«  Guardati  bene  da  quella  mala- 
lineua  ». 

Halament,  Malamente.  <  L*  I 
mart  malamente  (cioh  di  morte 
Tiolenta) :  «  fi  morto  —  ». 

HalanAggla,  Malanaggia. «  (Euh 
malanagqia  /  » :  «  Mnledetto  sia !  » 
Kalandli  -  andaa .  Malandare. 
V^segh  del  malanda  :  Easerei  del 
malandare  (in  dis.).  «  L'h  6n  omm 
tnalandeia  » :  «  £2  malandato  e  an- 
ehe  fi  malesoio  ».  Vedi  Mastransc 
e  Cdr  rott.  |  «  Ona  volta  V  era 
eeidr  ma  adksa  Vh  m^landaa  anca 
itic »:  «  Una  volta  era  ricco,  ora  h 
malandato  anche  lui ». 

Kalandra  (Malattia  del  oaval- 
lo),  Crepaoci. 

Malanem  (Volg.).  Vedi  Mala- 
nim. 
Malanlm,  Malanimo. 
Malann,  Malanno.  «  Gh*  h  eapp- 
taa  ado88  tutt  i  mcUann  » :  «  Ebbe 
11  male,  il  malanno  e  I'uscio  ad- 
doBso  ».   ( Alia   Balute )   «  Con  std 
temp  gh^h  de  eiappd,  6n  quai  m^xr- 
lann  )» :  «  Con  questo  tempo  c'^  da 
buscarsi  un  qualohe  malanno  ». 
—  Malannerl  (In  dis.). 
Blalappenna ,    A    mala    pena. 
«  Malappenna  I'd.  poduu  Vh  scap- 
paa>'.  « Non   appena  ha   potato 
se  n'6  fuggito  ». 

Malarb^tt,  Maledetto. «  Eh  mor- 
larhett  V  oo  forse  levaa  la  mes- 
8a/»:  «  Eh  diamine  t'ho  forse  of- 
feso?  »  I  (Ventre)  Av^gh  pien  el 
malarbelt  (Tolg.):  Aver  pieno  il 
buzzo.  Vedi  anone  Malaaett. 

Malaspixma  (Add.  di  Pera).  Ve- 
di Per. 

Malastant  (Volg.)  anche  Ama- 
lastant.  Vedi  Appenna. 

Malatfa ,  Malattia.  «  St'  ann  i 
pomm^  de  terra  o  i  limdn  g'dn  la 
malatia  » :  «  Qnest'anno  le  patate 
o  i  limoni  hanno  la  malattia ». 
«  Zr'  d  passa^a  6na  gran  malatia 
quel  pover  omm, » :  «  Quel  pover 
omo  na  passato  una  gra'Ude.o  una 
bella  burrasca  ».  MamHa  croniea : 
Idem.  Malatia  lenta:  Malattia  len- 
ta  o  Lenta  malattia. 


—  Malatletta,  Malattiuccia.«i'^ 
stada  6na  m,alatietta  de  vott  d\  »  : 
«  La  fu  una  malattiuccia  di  otto 
giorni ».    * 

—  Malationna,  Malatiaooia. 
MalavoBUla,   Malavoglia.  Fh  i 

robh  de  mulavceuia:  Far  le  cose 
di  malavoglia.   Anda^h  de  mala- 
vaeuia:  Andarci  di  malavoglia. 
lEalba  (Volg.).  Vedi  Malva  (1). 

—  Malbin ,  Malvaceo.  Inguent 
malbin:  Pannicelli  caldi.  4c  Qtiest 
chl  el  ghe  fdt  c6me  Vingueni  mal- 
bin » : «  Codesto  gli  giova  come 
Pinoo  ». 

Malcapitaa,  Malcapitato.  Ona 
tdsa  malcapitada :  Una  ragazza 
malcapitata.  Jja  malcapitada  e  la 
peg  imbattuda:  Vedi  Malcollocaa. 

Malcompagnaa ,  Malaccompa- 
gnato.  L'e  mei  vkss  sdll  ehe  m,al- 
eompagnaa:  Meglio  esser  solo  ehe 
male  accompagnato.  «  Sti  calzhtt 
ch\  in  mal  eompagnaa  » : «  Queste 
due  calze  sono  scompagnate  ». 

Malcomod,  Incomodo. «  Chl  sdn 
tropp  m,alcomod» lit. Qui  sto  trop- 
po  incomodo  ».  (Sch.) «  M  g'd  daa 
on  pugn  malcomod  »  :  «  Gli  diede 
un  jpotente  pugno)>. 

JUalcbnac/Malconcio.  Vedi  Mal- 
con8eiaa. 

Jffialconsciaa,  Malooncio. «  C6me 
te  silt  malconseiaa  »  :  <  Come  sei 
malconcio  I » 

Malcontent,  Malcontento.  (Sost. 
personale)  I  tnaleontent  del  gover- 
no  vorarien... :  I  malcontenti  del 
governo  vorrebbero...  A  Firenze 
gh'h  la  eontrada  di  Malcontent :  A 
Firenze  c'^  la  via  de'  Malcontenti. 

Malcott,  Mezzo  ootto.  Pan  mal- 
eott:  Pane  poco  cotto. 

Maldevotc  (poco  in  uso),  Indi- 
voto.  Gh'asSt  oiott  e  maldevott  (in 
dis.) :  Un  gran  porco. 

Maledizi6n,  Maledizione.  «  Fl 
m'd  traa  adree  la  sda  mMledizion  » : 
«  Mi  mandb  la  sua  maledizione  )». 
Nb  vorh  n^  benedieion  nh  maledi- 
zion:  Non  volere  nh  benedizioni, 
n^  maledizioni.  (Escl.)  «  Maledi- 
zion  /  » :  «  Maledizione  I » |  Disdet- 
ta  grave.  «  G'oo  adoss  tutt  i  ma- 


il) E  strano  ehe  i  eontadini  deirAlto 
Milan,  dioessero  gik  Malva  italianamente, 
prima  ehe  a  Mllsaio  la  gente  educata  ma- 
tane  !1  malba  meneghino  in  malva- 


MAL 


—  400  — 


MAL 


ledision>:  «  Ho  addosso  tutte  le 
maledizioni  ». 

Maleducaa,  Maleduoato.  IHoru 
— ;  Ragazzi  ineduoati.  «  Lu  Vh  6n 
—  ».:  «  Ell'^  uno  screanzato  ». 

Malega  (Volg.  id.).  Vedi  Mala- 
ga, Malaga.  Vin  de  — :  Vino  di  — . 

Malerba.  Vedi  Meussalegumm. 

Mal^Bser ,  Malessere ,  Malino. 
«  G'oo  6n  poo  de  malesser  » :  «  Ho 
un  maligno  ». 

Malfa-lfaa  (In  dis.),  Malfare. 

Malfatt,  Malfatto  (1),  Ravioli.  I 
noater  malfatt  a  Firenze  i  ciamen 
ravioli  e  i  nosier  ravioeu  agnel- 
loiii:  I  cob!  detti  malfatti  mllanesi 
a  Firenze  li  chiamiamo  ravioli,  e 
i  ravicRu:  agiielotti. 

Malfldaa,  Malfidato,  Diffidente. 
«  C6me  Ve  malfidaa  c6n  tutHf»: 
«.  Come  diffida  di  tutti  quelF  o- 
mo!  » 

Malfondaa,  Malfondato. «  Te  €i8- 
sicuri  ehe  8t6  td  sospett  I'h  mal- 
fondaa>n  «Ti  accerto  che  questo 
tuo  sospetto  6  malfondato  o  in- 
fondato  ». 

Malfottuu  (Vol^.),  Malandato. 
«  S6nt  malfottuu  de  salut  » :  «  So- 
no  malandato  di  salute )». 

Malgarltta  (Volg.).  Vedi  Mar- 
garita e  voci  annesse. 

Malghee,  Cascinaio. 

Malguamaa,  Malriposto.  P.  E. : 
«  Cosse  te  gh'  ett  l\  de  tnalguar- 
naa  ^  » :  «  Cos'hai  costi  di  mal  ri- 
posto  ? » 

Mallflziaa»  Maleficiato  (in  dis.), 
Ammaliato.  «  Mi  credi  ehe  st6  Hceu 
me  Vahhien  malefiziaa>  (volg.): 
«  Credo  ehe  questo  bambino  me 
I'abbiano  stregato  ». 

Malign.  Maligno.  On  hroasaiceu 
malign  eomh :  Un  fignolo  assai  ma- 
ligno. «  C6me  I'  h  maligna  quella 
donna .'» :  «  Come  h  maligna  quella 
donna>.  Malign  finna  in  m  6ng 
di  ph :  Maligno  fin  gift  nelle  un- 
ghie. 

—  Malignli,  Malignare.  «  i^uell, 
per  mralignd,  t'el  doo  a  pr(Buva>: 
«  Quel  signorino  per  malignare  te 
lo  do  a  prova  ». 

—  Mallgnltaa,  Malignity. 
MallncUnaa.  Vedi  Incline. 
Mallnconegh  (Volg,).  Vedi  Ma- 

li7iconieh. 


(1)  MalfMto  in  Fir.  non  £  ehe  parti oipio 
di  malfare. 


Mallnconia,  Malinoonia  (1).  A- 
vhgh  ado68  la  malineania:  AveK 
addosso  la  malinoonia.  I'att  la  ma- 
lineonia:  Patire  la  — .  Caseia  ma 
la  malineonia  :  Mandar  via  la  — . 
Mett  ado88  la  malineonia  ai  aUtr: 
Mettere  malinoonia.  (M.  d.  d.) «  M'i 
saltaa  la  maUneonia  de  an-dH  a 
quella  conferenza  » :  *  Mi  venne  la 
brutta  idea  6  la  malineonia  di  an- 
dar  a  quella  conterenza  ».  (Pr.) 
J^k  de  temp  ni  de  eignoria  no  te 
dd  malineonia:  IHh  di  tempo  ne 
di  signoria  non  ti  dar  maliiiconia. 

—  MaUncontascla,  Malinconiao- 
cia.  Fitpassa  la  malineotiiascia : 
Cavar  di  mattana. 

Mallnd^gn.  Vedi  Indkgn, 

Mallnformaa.  Vedi  Informaa. 

Malinglier,  Malescio.«  Qtielfiaen 
Vh  malingher*:  «  Quel  ragazzo  e 
mezzo  baeato  ». 

MalingUTi  (Volg.).  Vedi  Malav- 
guri. 

Mallnspiraa.  Vedi  Ispireu^, 

Mallntelli^eiLza,  Malmtelli^n- 
za,  Malinteso.  «  I/e  stada  e^ri  ana 
malintellig&rusa,  perehe  de  solit  Ve 
precis  »:  «  £  stato  certamente  un 
malinteso,  giacch^  per  solito  egli 
h  preciso  ». 

~  Malintes,  Malinteso. 

Malinviaa.  Vedi  Inviaa. 

Malisla,  Malizia.  Pien  de  maU- 
zia:  Idem.  C6n  malieia:  Idem. 
Mett  in  —:  Vedi  Smalisiit.  Ves- 
segh  dent  la  sda  malizia:  Gatta  ci 
oova. 

—  Maliziascia,  Maliziaocia  o 
Malizia  birbona. 

—  MalM^tta,  Malizietta.  *  JEl 
g^h  anea  lu,  la  86a  malizietta,  tn- 
sel  piscinin*:  « Cos!  piocino  ha 
ancbe  lui  la  sua  maliziuocia  ». 

—  Malizibs,  Malizioso. 

—  Mali2iosdn,  Maliziosaccio. 

—  Mallzios^tt,  Maliziosetto. 

—  Maliziosament ,  Maliadosa- 
mente.  «  Cred  minga  ehe  I*  abbia 
faa  malizioaament » : «  Non  orede- 
re  ehe  Vabbia  fatto  con  malizia  ». 

Mallposta   (In  dis.),   8taifetta 
postale. 
Malmaridada ,      Malmaritata. 


(1)  Molti  hanno  il  vezzo  di  dire  e  di 
sorivere :  melancwiia  credendo  dl  dir  me> 
glio.  E  parola  poetica  e  leziosa,  da  la- 
sc'arsi . 


MAL 


—  401  — 


MAI. 


Jklalmaridada   e  peg  imbattiida : 
Mabnaritata  e  pegsio  capitata. 

Malmettiui  o  Malmiss.  Yedi 
MHtes^  (In  senso  di  salute)  On  hcL- 
gdi  malmiss:  Un  tristanzuolo. 

Malmdstds  (Di  persona  punto 
graziosa  a  ^attarla,  perch^  oi  cat- 
tivo  umore).  Malagevole  (1),  Mal- 
grazaoso. «  (J6m.e  te  see  inmm6st68 
stamaitinna  » : «  Come  sei  seontro- 
so  8tamane)». 

Majbiatt,  Malnato. «  Bmtto  mal- 
nati  » : «  Bmtto  malnato  o  Camor- 
ro  ». 

Halora,  Malora.  Andd,  in  ma- 
lora:  Anaar  alia  malora.  Anda 
in  malora  de  ramm  e  de  radis: 
^OTinarsi  completamente.  ( Im- 
prec. )  «  Che  te  podesset  andd  in 
inalora  /  » :  «  Alia  malora !  »  (  Pr. ) 
Jjovora  f  lavora ,  la  vitta  la  va  in 
nuUora:  Lavora,  lavora,  la  vita 
va  in  malora. 

.  Malpasa,  Malapaga  (2),  Cattivo 
pagatore ,  Paeaccia.  «  ^uell  to  a- 
mis  V  h  6n  malpaga  »  :  «  Quel  tuo 
.amico  h  un  pagaccia». 
.  Malparada,  Malparata. «  Quand 
GO  vist  la  malparuda  sdnt  scap- 
p€ui  » : «  Quando  ho  veduta  la  ma- 
laparata,  gambe)». 

uaJpensada  (Nome  di  villa  sto- 
rica),  Malpensata. 
Blalpettenaa.  Yedi  Pettendi. 
MaJprategb  (Volg.).  Yedi  Mal- 
pratieh. 

Ualpratioh,    Malpratico.   Boia 

ma/pra^tci^.*  Boiamalpratico.  C%kr- 

sin  del  malpriUich:  Guafitamestieri. 

tfalreseruftrdaa   (Yolg. ).    Yedi 

Trasetir€ia. 

tfalsablMMlaa  (Dal  Komanzo), 
In  mal  asaetto.  On  veslii  mal  sab- 
hadaa:  Un  vestito  mal  fatto  o 
sciamannato. 
Malsaldaa.  Yedi  Salddi, 
Malgan.  Malsano.  Ariu  malsor- 
na:  Idem.  Local  umid  Vh  malsan: 
Stanza  umida  ^  malsana.  *^  Jj'  k 
semper  staa  malsan  finna  dejimu^ : 
«  Fu  sempre  malesoio  fin  aa  ra- 
gazzo  ». 


(1)  Malagenole  rende  il  tMiknoUos  ma  d 
antiqoato.  Mdlgratioto  e  poco  in  U80. 
Scontroto  e  bello  ma  e  Senesc-  Per6  Tho 
anche  ndito  a  Firenze. 

(%)  Malapaga  ^  per  R.  St. ,  essendo  cosi 
ebfamata  in  iUo  tempore  la  prigione  de* 
fAlUti  e  ancbd  del  debltorl  insolvibUl. 


Kalflervlt  Yedi  Servl, 

Halt  (D.  T.)  (Orzo  disseocato 
per  fabbricare  la  birra),  MaJto. 

Ilalta,  Malta.  Cavalier  de  Mal- 
ta: Cavaliere  di  Malta,  Or6s  de 
Malta:  Crooe  di  Malta.  (Per  cal- 
cina  vedi  Molta). 

Maltaiaa  (Sorta  di  paste  da  mi- 
nestra),  Maltagliati.  (Come  taglia- 
to  male  vedi  Taid). 

MaltefHttu ,  Maltenuto.  Casa, 
fioRu,  offizi,  caxaU  nuUtegnuu :  Ca- 
ka,  ragazzo,  ufficio,  cavallo  malte- 
nuto. male  eovemato.  (Scherzo) 
«  Stp  eapell  u  me  par  6n  poo  mcU- 
tegnuu  »  (bisticcio) :  «  Questo  oap- 
pello  mi  pare  sucido  o  sudicietto 
alquanto  ».  (Ironicamente). 

Maltengluu.  Yedi  Tetig, 

Maltessuu.  Yedi  T^s, 

Maltratt,  Maltratto.  « M  m'h 
us€ia  6n  maltratt  dhgn  de  quell  vil- 
lan  refaa  » :  «  Mi  usb  uno  sgarbo 
degno  di  quel  villan  rifatto  o  pi- 
docchio  riunto  ». 

—  Maltrattli-ttaa,  MaJtrattare. 
«  M%  %^i  minga  vess  maltrattada  »: 
«  Non  voglio  essero  maltrattata  >. 
Maltrattd  la  robba:  Maltrattare 
la  roba  o  conciarc  la  roba. 

Malva,  Malva.  Decott  de  m,alva : 
Decotto  di  malva.  |  (Ultra  mode- 
rato)  Malvone  (quasi  in  dis.). 

Malvasla^  Malvagia.  JEl  vin  mal- 
vasia  Vh  quasi  seompars:  II  vino 
malvagia  h  quasi  scomparso. 

—  Bfltalvntioli,  Di  mnlvagia. 
Kalvedd-veduu,  Mal  vedere  (1). 

«  L*d  cominciaa  a  malved^mm  o 
El  m*ii  cominciaa  a  malvede  dopo 
che.,.  * :  «  Cominci5  a  vedermi  di 
mal  occhio  dopo  che...  »  Viss  el 
malveduu  de  la  cd> :  Essere  il  mal- 
visto  nella  casa.  «  Ah  come  te  fitt 
malved^  »:  «  Ah  che  mesohina  fi- 
gura  con  quell'abito !  » 

Malversa-ersaa  (T.  burocr.), 
Malversare.  «  ZHsen  che  r  abbia 
malverscM  » :  «  Dicono  abbia  com- 
messo  delle  malversazioni ». 

Malyersazidn ,  Malversazione. 
« In  queU'azienda  gh'h  staa  di  gran 
mah>ersazion  » :  «  In  quell'azienda 
awennero  pareochie  malversa- 
zioni ». 

MalveBtU.  Yedi  Vestu 

Ualvlyent,  Malvivente.  La  pro- 


(1)  A  Pirenze  pero  i  antiqnato.  Non  «{ 
uaa  rhe  II  p artecep.  nuUvitto. 


MAL 


402  — 


MAN 


vincia  Vh  pihina  de  mahnvent: 
La  provincia  h  infestata  di  mal- 
viventi. 

Malvolontera ,  Malvolontieri. 
«  L'h  6na  robba  ehe  foo  malvolon- 
tera comh  »:  «  L'^  cosa  ohe  faocio 
di  gran  malavoglia  *,  «  M  Vd,  spo- 
saa  malvolontera  »  :  «  Lo  sposb 
contro  voglia  ». 

Malvdn  (in  dis.),  Malvone  (Po- 
litica).  «  Con  quit  malvoni  se  an- 
dava  m.di  inam  »: «  Con  que'  retro- 
gradi  non  si  faceva  un  passo  ». 

Malvor^,  Malvolere.  Pa^s  mal- 
vorh:  Farsi  malvolere.  (Sost.  a- 
stratto )  «  Oh*  h  voruu  perd  6n 
gran  m,alvorh!  >;  «C'feToluto  pe- 
r5  tutto  il  8U0  malTolere  ». 

Mama.  Vedi  Mamm^a. 

—  Maman  e  altre  voci  affini  sot- 
to  Mammu. 

Mamaluccli,  Mammalucoo.  (Col- 
to)  «  Mh  nonno  in  Egitt  el  s'h  batr- 
tuu  contro  i  mamaluceh  » :  «  Mio 
nonno  si  batt^  coi  o  contro  i  Mam- 
malucchi  in  Egitto  ».  |  «  T^  see 
dn  vero  mamaluceh  » :  «  Sei  un  ve- 
ro  mammalucco  ». 

—  Mamaluccdn,  Buaocio. 
Mambrucca  (in  dis.)  (Specie  di 

Scarpa  da  carrozza). 

Mamma ,  Mamma.  « La  mia 
m>am.ma  me  ne  fhpu  de  sti  coo  » : 
«  La  mia  maiama  di  me  non  ne  fa 

fAvi  >.  M  eiccidn  de  la  mAim,ma : 
1  cucco  della  mamma.  La  m^mr- 
mM  di  poveritt :  Idem.  |  La  m,am- 
ma  de  I'asee:  La  madre  dell'a- 
ceto. 

—  Maman  (D.  Fr.),  Mamma 
0  Nonna  «  La  mam,an  tame  eria  »: 
«  La  mamma  o  la  nonna  mi  sgri- 
derebbe  ». 

—  Mammascla ,  Mammacoia. 
«  Lee  la  vceur  fd,  la  m,am,m^8cia  » : 
«  Vuol  fare  la  mammana  ». 

—  Mamin,  Mammina.  «  Mi  a- 
dori  la  m,ia  cara  m^minyn  « lo 
adoro  la  mia  cara  mammina  o 
manmietta  ». 

—  MaminoBU,  Mammina. 

—  Mammagranda ,  La  nonna. 
/  esem,pi  della  mam^magranda :  I 
racconti  della  nonna. 

Man,  Mano.  /  man:  Le  mani. 
Man  drizza,  sinistra^  pUcedla,  gras- 
sotta :  Mano  dritta  o  destra,  man- 
cina  o  sinistra,  piocola,  pienotta. 
Man  morta:  Mano  penzola.  Man 
morta,  pieca  la  porta,  picea  V  tw« 


man  mues  (ragazzi;  appross.): 
Pianta  la  fava,  piantala  bene  a 
chi  tu  vo'  bene.  Man  regia  o  dd 
fiseh:  Mano  regia  o  del  Fisco. 

A  m4in:  A  mano.  A.  mem,  ar- 
mada: A  mano  armata.  A  man 
salva:  A  man  salva.  Mhtta  man: 
Manomettere,  Incignare.  Tegfu  a 
man:  Reggere  il  venti.  Tegvix  a 
man  el  fUua  :  Risparmiare  il  fiato. 
Tegwi  a  man  ai  lader:  Tener  ma- 
no ai  ladri.  Tird  a  m^in:  Metter 
mano.  «  V6i  tira  a  m4in  quii  b6t- 
tili  del  78/  » :  «  Amioo,  oava  fuori 
quelle... »  «  Coaae  te  vitt  mat  a  tira 
a  man  t »: «  Che  cosa  vai  a  rinvan- 
gare?  »  «  Tireghel  minga  a  manse 
nd  el  vd  in  furia  »  :  «  Non  glielo 
nominate  se  no  va  in  furia  ».  (In- 
teriezione)  Tirik  a  man  /  :  Non  e*h 
dubbio !  o  ^  cosa  assentata !  Tant 
l'^  robdi  edme  tegnl  a  man  .*  Idem. 
A  la  man  e  at  man:  Alia  mano  e 
alle  mani.  Adree  a  la  man  :  Difi- 
lato.  Taiit  adree  a  la  man  :  Ta- 
gliato  in  filo.  V^s  6n  omm  a  la 
man:  Uomo  aUa  mano.  JDd  di  da- 
nee  a  la  man:  Fare  a  pesa  e  pa- 
ga.  Avlgh  6na  robba  a  la  man: 
Avere  una  cosa  alia  mano.  Vegni 
ai  man:  Yenir  alle  mani.  Avegh 
el  gel  ai  man:  Avere  i  geloni  alle 
mani.  Ouardd  ai  man:  Dove  sono 
molte  mani  chiudi.  Taecass  la 
robba  ai  man:  Appioeicarsi...  alle 
mani. 

In  di  man:  Nelle  mani  e  in 
mano.  Av^h  vun  in  di  inan:  Aver 
uno  nelle  mani.  Avegh  el  rant  in 
di  man:  Aver  il  grancbio  al  bor- 
sellino.  Borld  in  di  man:  Cadere 
nelle  mani.  Cald  in  di  man:  Soom- 
parire  o  Calare  in  faocia  a...  Met^ 
tes  in  di  m^an  de  vun:  Mettersi  in 
mano  d'alcuno.  Pod^  minga  vivegh 
in  di  man:  Non  poterci  vivere 
assieme.  Std  6na  robba  in  di  man 
de  vun :  Stare  una  cosa  nelle  mani 
o  in  potere  di  uno. 

Jn  man  e  Inla  man :  In  ma- 
no e  Nella  mano.  Andd  in  bonn 
man:  Andare  in  buone  mani.  A- 
vhgh  balin  in  man;  Avere  il  me- 
stolo  in  mano.  Avegh..,  tant  in 
man  de  podk:  Aver  tantoin  mano 
da...  «  /  danee  mi  ^hi  oo  giamd  in 
man  » :  « I  quattnni  io  li  tengo 
^i^  ».  061  eoeur  in  man:  Col  ouore 
m  mano  o  sulle  labbra:  Avhgh 
cattiv  guBughin  m^n:  Avere  oat- 


MAN 


—  403  — 


HAN 


Idvo  gioeo  in  mano.  Ciappd,  in 
man  ona  robba:  Prenderin  mano 
xm  og&:etto.  Ciappass  el  coo  in 
man :  Mettersi  la  testa  nelle  mani. 
Cr^8  in  man:  Crescere  fra  mano. 
De  man  in  man  o  Demeneman: 
Mano  a  mano  che...  Fin\  in  man 
del  Cioeehin  (in  dis.  di  cavallo): 
Andar  all'  ammazzatoio.  Oitigdt  a 
quanti  se  ghe  n'  A  in  man :  Vedi 
trioRugh.  ParUt  in  la  man:  Fra- 
stomare.  «  Qun  danee  t^pni  pur 
in  man  » :  «  Quei  quattrmi  te  li 
laseio  in  mano  ».  (Pr.)  A  fa>gh  del 
hen  al  mktn  se  trceuva  cagaa  in 
man:  Al  coutadino  non  gli  fai  sa- 
pere  quanto  Bia  bono  il  cacio  ooUe 
pere.  A  San  SelmsHan  dd  6r  in 
m^an:  Per  Ban  Bastiano  un'  ora 
abbiamo.  Ghi  g*  ^  bdn  mestee  in 
man  ghe  manea  mai-  el  tdceh  de 
pan:  Chi  ha  arte  ha  parte. 

I}e  m4in  e  De  la  m,an,  Andit 
de  man:  A  mano.  V^s  de  man: 
Esser  di  mano.  De  primmxif  de 
seednda,  de  mezsa  m^n:  Di  pri- 
ma, di  Beconda  mano.  On  sit  gib 
de  man:  Idem.  «  Ti  te  m.e  mhiet 
aid  de  man  »  :  «  Mi  oonduci  fuori 
di  mano  ».  Portik  in  palnM  de  tnan : 
Portare  in  palmo  di  mano.  Purisrw. 
el  palmo  de  la  man:  Prudere  il 
palmo  della  mano.  (superstiz.  lom- 
oarda)  «  L'e  6n  poo  chR  sonni  pit,  e 
sdnt  gib  de  mun  »:  «  £  un  po'^che 
non  Buono  piu  e  la  mano  non  mi 
va».  iMdin,  largh  de  man:  Ldngh 
de  mam  Vedi  Ladin,  Seala  de  man: 
Scala  a  piuoli.  Strinc  de  man: 
Stretto  di  mano.  Largh  de  bdeea  e 
strSne  de  man:  Largo  di  bocca  e 
stretto  di  mano.  Strengivdinna  de 
man:  Stretta  di  mano.  «  JSlfiteu  ik^ 
gnel  semper  de  man >:«  11  ragazzo 
tienlo  aempre  per  mano  *.  (Pr.) 
Cald  de  man,  fregg  de  emur,  e  vi- 
ceversa:  Mano  calda,  cuorefred- 
do,  e  Yioeversa.  Oimugh  de  m,an^ 
gioeugh  de  vilan:  Gioeo  di  mano, 
gioco  da  TiUano.  Quell  ehe  erkss 
de  la  man  V  h  de  ddghel  al  can 
(delle  mammelle) :  Deve  star  nella 
mano.  A  fit  i  st  face  se  spdrca 
minga  i  man:  A  lar  i  fatti  suoi 
non  si  sporcano  le  mani. 

(Alti^  locnzioni).  Ahsit  i  man : 
Alzar  le  mani.  «  Chi  appraeuva  ehe 
Valea  la  man  »  :  «  Chi  approva  al<- 
zi  la  mano  ».  «  Gh'h  minga  tant  de 
alzh  %  man /»:* Non  h  il  caeo  di 


far  il  gradaBBO ».   Av^h  dent  la 
man  :  A verci  fatta  la  mano.  «  Ave^ 
ghen    tanii   edme  su  sta  man » : 
«  Pulito  come  la  palma  della  ma- 
no ».  Avegh  i  man  che  tdxichen  co- 
me la  pesa :  Aver  le  mani  fatte  a 
uncini.  Avegh  i  m,an  n^tt:   Aver 
le  mani  pulite.  Avegh  ligaa  i  man : 
Aver  le  mani  legate.  Avkgh  man 
in  d*6na  robba :  Aver  le  mani  in 
una  coBa.   Avhgh  man  in  pasta : 
Aver  le  mani  in  pasta.  Avhgh  i 
man  bus:  Avere  le  mani  buca- 
te.  Avhgh  i  man  de  merda  (bas- 
so) :  Avere  le  mani  di  loUa.  Av^gh 
i  man  de  pasta  frolla:  Avere  le 
mani  di  pasta  frolla.  Av^h  i  rnan 
ldngh :  Aver  le  mani  lunghe.  Ba^ 
sd,  la  man:  Baciar  la  mano.  Batt 
i  m^n:  Batter  le  mani  (applau- 
dire).  BHla  man  de  seriv:  Bella 
mano  di  scritto.  Bonna  man :  Bo- 
namano.  Bordegass  i  man  per  nor- 
gott  (volg.) :  Non  cavare  un  ragno 
da  un  buoo.  «  3ft  con  t\  vui  nan- 
ca  sporcam^m  i  man  »  :  «.  Non  mi 
degno  neanche  di  darti  un  ceiib- 
ne  ».  «  Chi  ghe  dev  vhss  6na  quai 
mun  che  sgraMgna  »  :  «  Qui  ci  de- 
ve esBere  un  ladro ».    Ccua  in  di 
man :  Cadere.  P.  E. :  «  HI  m'^  co- 
laa  in  di  man  »  : «  M'^  caduto  sen- 
z'altro  ».  Calcd,  la  m^n :  Carioare. 
P.  E. :  «  Oeuh  come  te  calchet  la 
m,an  !  I/h  minga  staa  cosl »  :  «  Eh 
come   carichi  la  mano».    Ced  la 
man:    Cedere  la   mano.    Cdnt  i 
man  in  crds :  A  mani  giunte.  Cdnt 
i  man  inorazidn:  A  mani  giunte. 
Cdnt  iutta  la  m,an:   A  plena  ma- 
no. Cdnt  i  m4xn  e  cdnt  i  pee :  Colle 
mani  e  coi  piedi.    Cdnt  tutt  e  dd 
i  man  :  A  due  mani.   «  Ma  figw- 
ret !  Cdn  tutt  edd  o  idd  man  s'en 
basta  minga  vunna  »  :  «  Ma  pensa ! 
A  due  mani  se  una  non  bas^sse  ». 
Dd,  la  man :  Porgere  la  mano.  Dd, 
la  mun  per  montik  in  carrozea: 
Dar  la  mano  per  montar  in  car- 
rozza.  Ddt  la  man  (Gioco):    Dare 
la  mano   o   averla.    Dd   la   man 
(Contratti) :  Dar  la  mano.  Dd  la 
man  drizza  a  vun :  Dare  la  dritta 
a  uno.    Dd  V  ultima  man :  Dare 
la  stretta  o  I'ultima  —  o  compi- 
mento.   Dd  man  larga:  Lasciare 
che  uno  faccia.  Dd  dna  m^an  :  Idem. 
Damm  dna  man  a  caregd  std  balla 
sul  ear  »  :  « Idem  ».  Dass  la  man : 
Darsi  la  m,ano,  Quii  duu  li  se  po~ 


MAN 


—  404  — 


MAN 


den  dd,  la  man  »  :  «  Quel  due  pos- 
8ono  darsi  la  iuano>.  «  Di  sd  man 
V  e  6na  rehba  preeiosa  »  :  «  Dalle 
sue  mani  il  dono  h  prezioso.  Fa 
la  man  (suonatori  di  piano  o  fi- 
earmonicke) :  Prender  mano.  Fd 
inan  bassa :  Fare  man  bassa.  Fa 
toecd  edn  man :  Far  toccare  con 
mano.  Grid  de  7nan :  Giu  di  mano. 
Lavasa  i  man :  Lavarsi  le  mani. 
^ Al  fig.)  Lavassen  i  fnan  :  Lavarsi 
le  mani  d'ona  cosa.  Ligagh  i  man 
41  vun:  Legare  le  mani  a  uno. 
Mend,  i  man :  Menar  le  mani.  Mend 
la  man:  Regger  la  mano  a  ano. 
Mend  per  inan:  Condurre  per 
mano.  MHt  6na  man  in  delfee-ugh 
per  nun :  Mettere  la  mano  o  una 
mano  sul  fooo.  k  Avria  miss  6na 
man  in  delfceughper  quelVom^m  » : 
«  Ml  aarei  oonfessato  o  Idem ». 
-Mettegh  «i(  t  man  a  6na  rohha: 
Idem.  «  M\  la  trovava  no  e  lit  el 
g'd  miss  sii  subit  i  m,an  •»  :  « Idem  ». 
Mettes  dent  cdnt  i  man  e  c6nt  i 
pee:  Metteroisi  colle  mani  e  co' 
piedi.  Mettes  i  —  in  di  eavH:  Idem. 
«  L'^  robba  de  mettes  i  man  di  ca^- 
vei  »  :  «  Idem  ».  MUtes  6na  man 
mil  8tbm,egh:  Mettersi  una  mano 
8ul  o  al  petto.  P.  E. :  Andhmm, 
cJi'el  se  m,Hta  6na  m^n  snl  sto- 
megh  »  :  «  Via,  si  metta  una  mano 
al  petto  e... »  Mett  i  man  adoss : 
Mettere  le  mani  addosso.  P.  E. : 
« lAi  subit  el  g'd  miss  i  m£in  adoss  » : 
«  Eglii  subito.  gli  mise  le  mani  ad- 
dosso ».  Mhtt  inanz  i  man:  Met- 
,ter  le  mani  avanti.  P.  E* :  MUt  i 
■man  inaiiz  per  n6  borld  gib :  Met- 
•ter  le  mani  avanti  per  non  casca- 
re.  Metti  m>an  sui  jianeh:  Matter 
le  mani  sui  iianchi.  Ong  la  man: 
Ugner  la  — .  P^rd  la  man  (Gioco) : 
Perdere  la  gita.  Phrd  la  man  tn 
d'dn  lavord :  Non  avere  piil  mano 
al  tal  lavoro.  Vegnt  per  i  man 
■quaieoss:  Cadere  fra  le  mani  qual- 
ohecosa.  Av^gh  per  i  m,an  de  fa 
6na  robba :  Ho  fra  mani  una 
faoocnda.  Per  man  de  sensal :  Per 
mezzo  del  sensale.  Restd  in  m,an : 
Rimanere  in  mano.  P.  E. :  «  Oo  ia- 
iaa  largh  eppur  me  restaa  in  man 
de  la  stoffa  »  :  «  Ho  tagliato  largo 
eppure  mi  rimase  in  mano  della 
siofiia  ».  Mestd  cdnt  i  mxtn  pihin  de 
riioseh-:  Restar  con  un  pugno  di 
moBche.  Sat>h  la  sda  unan  driszd : 
^apere  il  suo  oonto.  «  Seid  o  «Ai  la 


man  »  :  «  Qua  la  mano  ».  Seniiss  a 
da  6na  7nan  in  del  sang'u  :  Sen- 
tirsi  dar  un  tuffo  nel  sanffue.  Slar^ 
gd  la  man:  AUargar  la  mano. 
Slargass  6na  man:  Aprirsi  ima 
mano.  Std  II  cdnt  i  man  sui  con- 
solaa:  Star  colle  mani  alia  cin- 
tola.  Tegtilgh  adoss  la  -man  a  vuh: 
Teneroi  su  la  mano.  Feff-nX  dent 
la  man :  Tenersi  in  esereizio.  Te~ 
gn\  i  wMrU  a  cd  s6a:  Tenere  le 
mani  a  casa.  Tegnl  la  sikt  santa 
man  in  coo :  Toner  la  sua  santa 
mano  in  -capo.  P.  E. :  «  I*rMa  e/ 
Signdr  che  el  tegna,  ece.  »  : «  Idem*. 
Tegnl  m4zn  forta :  Dar  mano  for^ 
te.  «  Ti  cdnt  6na  man  e  mi  c&n 
ddyn«.  Tu  oon  una  mano  io  con 
tutt'e  due».  Tirdfmura  de  rnan: 
Cavar  di  mano.  Tirdi  faeura  di 
man  a  6n  sant :  Oavare  le  ceffate 
di  mano  a  San  Francesco.  Toccd 
sii  la  man:  Toccare  o  dare  la 
mano.  Toecd  con  mam  (aceertarsi) : 
Tocoar  con  mano.  Toeu  la  man: 
Pigliar  la  mano.  P.  E. :  ^  JBl  ea- 
vaM  el  g^d  iolt  la  man  »  :  «  Idem  ». 
« Ft  se  lassa  toRU  la  man  da  la 
miee  »  :  «  E'  si  lasoia  cavalcare  dn 
sua  moglie»  (pop.).  Teeu  su  la 
man :  Prender  mano  a  una  cosa. 
(Credenti)  Ved^gh  dent  la  man  de 
Dio :  Veaeroi  11  dito  di  Dio.  Ve- 
gn\  via  cdnt  el  cteur  in  7nan:  A- 
prire  il  suo  euore  ingenuamente. 
Vegnt  in  man:  Venir  in  mano. 
Vess  de  m.an:  Essere  di  mano. 
Gh'h  restaa  sui  mur  el  segn  de  la 
man  averta:  Sui  muro  restd  il 
segno  del  cinquale  o  delle  cinque 
dita.  (Pr.)  Ona  man  lava  Valtrae 
tutt  dolaven  lafa^fda:  Una  mano 
lava  I'altra  e  due  lavano  il  riso  o 
(sclierz.)  grattano  il  iil  delle  reni. 
Se  otthn  nagott  a  std  e6nt  i  man 
in  m,an :  Nmla  si  ottiene  a  star- 
sene  colle  mani  in  mano. 

—  Manada,  Manata.  «  G^oo  daa 
dna  m,anada  sulla  pafwcetta  » : «  Gli 
diedi  una  manata  o  uno  sprimac- 
clone  sui  buzzettino*.  Cmtt  ma- 
nada  de  ris  .*  Una  manata  di  riso. 
—  de  marenghitt :  —  di  napoleoni 
d'oro. 

— Manaseia,  Manaooia.  06n  quii 
sd  dd  manasc :  Con  quelle  sue  me- 
stole. 

— MaAlnna,  Manina. «  Xa  g%  dd 
maninn  che  in  dna  heUksea  » : «  Ha 
due  manine  che  sono-  nn  desio  ». 


MAN 


405  - 


MAN 


« l>agh  &na  manina  de  fin  » :  «  Da- 
gli  una  ripassatina... ». 

—  Manasci&,  Pereuotere.  « £1 
a* it  el  niei  de  manascia^i  «  Egli 
ha  il  vizio  di  picchiarmi ». 

->-Mana8ci6n,Maiie8co.«6^d  quii 
seiamp,  brutt  manasciony^:  «Giii 
quelle  mani,  insolente  ».  On  ma- 
nascion  de  vun:  Un  manesoo. 

—  Mandxltta.  VoltaamandriUa: 
Idem. 

—  Man^tta,  Manella  (1),  Mani- 
glia.  JJa  manetta  de  Vvss :  La  ma~ 
nielia  dell'uBcio. 

Manaat  Con  manna.  Tamarind 
m4imaa:  Tamarindo  con  manna. 

Manimian  (Volg.).  Vedi  Mene- 
man, 
Manan,  Micio.  Vedi  Miseidn. 
Manca,  Manoa.  i^Manea  mart 
ehe  avria  troveta  se  I'av^s  voruu  »: 
«  Manca  mariti  ohlo  aYrei  troyati 
sc  I'avessi  Toluto ! ». «  Te  see  andaa 
tl  in  quel  silf  >  «  Manea  volt!  »: 
«  Sei  stato  laggid  qualche  Yolta?)» 
«  Eh  quante  volte  !  » 

Mancii^ancaa,  Manoare.  Sentiss 
a  mane^:  Yenir  meno.  Mancit  de 
eoroffg:    Mancare  di  ooraggio   o 
d^animo.  Mancd  de  parolla  :  Man- 
car  di  parola.  Manodt  a  ecolUf  al- 
Vappiltf  alia  pramkssa:  Mancara 
o  alia  acuola  o  far  forca  all'  ap<- 
pello,  alia  promessa.  «  M  maneaa 
poeeh  che,..» : «  Manc5  poco  che... ». 
«  Mancaria  anea  queua  poeca  !  » 
(pop.) :  «  Non  ci  manoherehbe  al- 
tro !  »  MancH  vun  primma  d'  dn 
alter:  Morire  prima  d'un  altro. 
«  Ch\  ghe  manea  giiaieossf*:  «  Qui 
manca  qualohe  cusa  ».  «  Ghe  man- 
ea doma  la  parolla »  (Di  bestla 
intelligente) :  «  Non  gli  manoa  cho 
la  parola  ».  « St6  vestii  el  manca 
in  at  fi€meh  »: «  Quest'ahito  ^  sce- 
mo  ne'  fianchi  y^.  ^  Ami  me  manea 
nagott  » :  «  Non  mi  manea  nulla  ». 
Manedk  a  6n  appdntament:  Man- 
care  ad  un  conregno  oppure  ad 
nnappuntamento.  Maneaa  a  seola: 
Assente. 

—  Maiicad6r,  Manoatore.  ilf^tf- 
cador  de  parolla:  Mancator  di 
])arola. 

—  Mancament,  Mancamento. 
«  Quill  V  h  »Uia  6n  gran  mav ca- 


ll) Diminativo  dl  Mano  In  Mil.  corrl- 
sponde  a  tnaninna,  che  pur  si  dice  ma- 
nina anche  in  lingna.  Mmtella  si  asa  poco. 


ment » :  «  Quello  fu  un  grande  er- 
rore  ».  I  Maneament  de  fiaa:  Man- 
canza  di  fiato. 

—  Mancant,  Mancante.  Man-, 
cant  de  tutt:  Htangato. 

—  Mancansa,  Manoanza.  Man-^ 
canza  grave:  Idem.  In  maneanza 
de  cavai  se  fa  trottd,  i  asen:  In 
maneanza  di  cavaUi  gU  asini  trot-, 
tano. 

— Manch  e  Manco,  Manoo.  Man-^ 
CO  mal:  Manco  male.  « X'  d  sla^i 
ancamd  el  n^aneo  mal » :  «  Fu  il 
manco  male  ». «  Oo  trovaa  on  manch 
de  ea^sa  » :  «  Ho  trovato  un  am- 
manco  di  cassa  ».  VegnX  al  manch : 
Vedi  Men.  (M.  d.  d.)  In  manch  de 
quella:  In  meno  di  che.  Manek 
che  mMiich:  Meno  ohe  meno.  Nh 
nil  nh  manch:  "Sh  pitl  n^  meno. 
(Pr.)  Manch  paroll  e  pussee  fait: 
Fatti  e  non  parole  o  Le  ohiaocniere 
non  si  infllano  o  I  t'atti  sono  ma- 
schi  e  le  parole  femmine.  Manch 
did?  Manch puid  :  Meno  polli,  me- 
no pipite. 

Maucia,  Mancia.  Gh' h  fotura 
dna  mancia  de  cent  lira  per  chi 
avess  trovaa...:  SuUe  oantonate  e'e 
una  mancia  di  cento  lire  a  chi  &>- 
vesse  trovato...  «  On  f ranch  per 
la  cdrsa  e  vint  de  mancia  per  tl  » 
(al  oocchiere  della  vettura  pub- 
nlica) :  «  Una  lira  per  la  corsa  e 
venti  centesimi  di  mancia  per  te  ». 

Mancipk  (Volg.).  Vedi  Emaiv- 
cipdi. 

Mancomal,  Menomale. 

Mandii,  Mandare. 
Mandh  a :  Mandare  a.  Mandd 
al  diavdl,  a  V  inferno,  a  Bagg  a 
sond,  Vorghen,  a  quell  pace,  afasa 
hdlgird.  (voljs:.) :  Mandar  uno  a  quel 
paese,  al  diavolo,  ecc.  Manaa  a 
tccu,  a  avisa,  a  dl,  a  significhj  a 
8C(Bud,  ecc. :  Mandar  a  prendere, 
ad  avvisare,  a  dire,  a  significare, 
a  riscotere.  Mandh  a  Ubu  vun  in 
earozza:  Mandar  a  pi'ender  uno 
colla  caiTozza.  Mandd  a  toBu  el 
dottdr:  Ma ndai*e  pel  medico.«  6rA'«Z 
mandaremm  a  ai »  (al  bambino 
che  si  lagna  d'un  suo  compagno): 
«  Lo  manderemo  a  letto  scalzo  >». 
Mandd  adree :  Mandar  dietro. 
*i  Al  funeral  el  g'd  mandcui  adree 
la  carroszOf  ma  lit  I'e  slaa  in  cd  »: 
«  Mand5  al  funerale  la  carrozza 
ma  lui  h  rimasto  in  casa  ».  «  Man-^ 
degh  adree  el  fio&u  a  digh  ch'ct 


MAN 


—  406  — 


MAN 


tdma  indree  » :  «  Mandagli  dietro 
il  fattorino  e  digU  di  tornare  in- 
dietro  y>.  Mandck  adree  di  maledi- 
eidn:  Maledire. 

Mandd,  dent:  Mandar  dentro. 
«  Manda  dent  la  catnisa  che  la  te 
ven  fceura  davanti  » :  «  Nascondi 
la  camicia,  eoc. »  «  Quand  el  ven, 
mandemel  dent »:  «  Quando  arri- 
va,  fallo  entrare  ».  «  L^oo  fh  mhtt 
o  mandd  dent  » :  «  L'ho  fatto  ar- 
restare  ».  Mandd  dent  el  cadenazz 
in  di  oggiceu:  Metter  il  paletto 
n^gli  anelli. 

Mandd  fceura:  Mandar  fori. 
Mandd  fceura  6n  deerhtt,  dna  Ug: 
Pubblicare  iiii  decreto,  una  leg- 

§e.  Mandd  fceura  i  j^drseH :  Man- 
ar  al  paecolo  i  poroi.  La  latrinna 
la  manda  fceura  dna  spusza  de 
can:  La  lamna  manda  un  puzzo 
insoffribile.  «  JEl  canon  del  vapdr 
el  manda  fceura  dn  gran  fumm, » : 
«  II  camino  del  vapore  manda  un 
gran  fumo  ».  «  L^d  mandaa  fceur- 
ra  in  cam,pagna  la  mice  e  i  jiceu, 
ma  lib  el  std  a  Milan  » :  «  Mand5 
in  campagna  o  in  villa  la  moglie 
e  i  figlioli,  ma  egli  restb  a  Mi- 
lano  ». 

Mandd  gib:  Mandar  gii^-«  Man- 
da gib  el  cavallant » :  «  Spediscimi 
il  procaccio  ».  «  Mctnda  gib  sta 
m^eaesinna,  la  te  fard  ben  > :  «  Pl- 
glia  questa  medicina,  la  ti  farii 
Dene ».  «  El  mxinda  gib  pii  na- 
aott »: «  Non  inghiotte  piil ». «  Quel- 
la  parolla  podi  minga  m,andalla 
gib  » :  «  Quella  parola  non  mi  va 
giii  o  non  posso  ingoUarla  o  dige- 
rirla ».  «  Manda  gib  quaidun  a 
tceull,  per  n6  famm  fa  i  seal » : 
4c  Di    a    qualcuno   che  scenda    a 

Srenderlo,  perch^  non  ho  voglia 
i  far  le  scale  ».  Mandann  gio  de 
cott  e  de  crud:  Ingoiarne  di  cotte 
e  di  crude. 

Manda  inanz :  Mandar  avanti. 
Mandd  inanz  la  rohha,  in  campor- 
gna:  Mandar  innanzi  le  valigie. 
Mandd  inatiz  6n  lavord :  Manda- 
re  innanzi  un  lavoro.  —  6na  bot- 
tega:  Mandar  avanti  una  bottega. 
Mandd  indree :  Mandar  indie- 
tro.  « La  g'd  mandaa  indree  el 
regall»:  « Gli  ha  rimandato  in- 
dietro  il  regalo  ».  «  Mandegh  in- 
dree al  maeellar  quella  came  che 
la  spuzza  » :  -«  Riporta  indietro  al 
macellaio  codesta  carne  che  h  trop- 


po  fitracca  ».  «  Mandd  indree  6n 
poo  quell  carett » :  «  Dagli  addle- 
tro  a  quel  carro  che  vo'  passfr- 
re ».  « L'd  voruu  mandd  tndree 
Vespulsidn  e  el  ^  h  rovirtaa  la  sa- 
lute: «  Ha  voluto  mandar  addie- 
tro  la  espulsione  e  s'^  rovinato  ». 
(In  teatro)  «  Ml  me  se  manda  min- 
ga indree  in  sta  manera  /  » r  «  Me 
non  mi  si  rimanda  indietro  in  que- 
sto  modo  ».  «  lersera  dn  ntatCddia 
indree  la  genty>:  « lersera  hanno 
rimandato  gente  ». 

Mandd  intdmo:  Mandar  at- 
torno.  Mandd  intorno  di  eireolar : 
Mettere  in  giro  cireoiari.  Mandd 
intorno  a  fa  di  abbonaa .'  Mandar 
in  giro  ^ente  a  far  abbonamenti. 
Mandd  tntomo  la  v6s:  Metter  in 
giro  una  voce.  Mandd  intorno  % 
bagai  a  cercd  la  earitaa:  Mandar 
in  giro  i  ragazzi  ad  accattare. 
Mandd  intorno  per  i  paes  a  fd 
propaganda  eUttoral:  Mandar  in 
giro  degli  emissari  a  far  propa- 
ganda elettorale. 

Mandd  sott:  Mandar  aotto. 
Mandd  sott  a  quaichedun:  Idem. 
Mandd  sott  e  s6ra  tutteoss:  Man- 
dar sottosopra  ogni  cosa. 

Mandd  sit :  Mandar  su.  Man- 
dd su  dna  petisibn  al  Parlament, 
6na  supplica  al  minister ,  ece. : 
Mandar  una  supplica  al  Parla- 
mento,  ecc.  Mandd  sit  i  gainn  a 
police:  Mandar  legalline  a  poUa- 
10.  «  Manda  su  el  porthiar  a  vede 
se  I'h  in  casa  » :  «  Manda  su  11  por- 
tinaio  a  vedere  se  egli  ^  in  casa  ». 
«  JSl  stantuff  el  m^inda  sii  Vacqua 
finna  a  quint  pian  » :  «  Lo  sl^n- 
tuft'o  manda  su  Tacqua  fino  al 
quinto  piano  ».  Mandd  «u  la  niol- 
ta,  i  qvMdrH  ai  muraddr :  Mandar 
su  la  calclna,  1  mattoni  al  mu- 
ratori. 

Mandd  via:  Mandar  via.  Man- 
da via  6n  servitdr:  Congedarlo. 
Mandd  via  in  sui  duu  pee  :  Con- 
gedare  sui  due  piedi.  Mandd  via 
6n  telegrammaf  6n  esprkss:  Spe- 
dire  un  tele^amma,  un  espresso. 
Mandd  via  t  brutt  penser,  la  ea- 
tram,onaeeia ,  V  inversadura  ,  la 
gndgnera :  Scacciare  1  brutti  pen- 
sieri,  le  patumie,  la  fiaccona. 
Manad  via  i  maec :  Mandar  via  o 
levare  o  Cavar  le  macchie.  Man- 
dd via  i  cavaler:  Mandar  1  bachi 
alia  frasoa  o  al  bosoo. 


MAN 


—407  — 


MAN 


A.ltri  modi.  JJdtela  matiddte- 
la:  Che  h  ohe  non  h.  «  CAe  .Dio 
ne  2e  manda  bonna  » :  «  Dio  ce  la 
mandi  bona  ».  «  O^oo  mandaa  an- 
md  a  c2i...  » :  «  Ho  rimandato  un 
ajnico  a  dirgli...  >»  Mandd  da  E- 
rod,  a  JPilaU  o  de  vaU  in  eorbella: 
Mnndare  da  Erode  a  Pilato.  C6- 
me  XHo  le  manda:  Idem.  P.  E. : 
«  Vegneva  gio  I'e^qua  ehe  Dio  le 
maruiava  » : «  Yeniva  Pacqua  come 
Dio  la  mandaya  o  a  catinelle ». 
(Ft.)  Chi  v<Bur  vaga  e  ehi  nd  vceur 
manda:  Chi  vnole  Tada  chi  non 
vuole  mandi. 

—  Mandaa,  Mandato.  ^El  g*  it 
&n  mandaa  imperativ  »  :  «  Egli  ha 
iin  mandato  imperatiyo  ».  Mandaa 
de  ettssa:  Mandato  di  oassa. 

—  Mandant,  Mandante.  M  mitnr- 
dant  Vh  quell  ehe  agis8  per  6n  al- 
ter .*  II  mandante  h  quello  ehe  agi- 
Bce  per  altri. 

— Mandatarl,  Mandatario.  Man- 
datari  d'dn  aasa^sini :  Mandata- 
rio di  assassinio. 

Mandarta,  Mandata.  Dagh  «ii 
dna  mandcuia  d.  la  ciav  »  :  «  DagU 
una  mandata  di  chiaye».  Sara- 
dura  a  6na  o  a  dd  mandad:  Ser- 
ratura  a  una  sola  o  a  due  mandate. 

Mandarin,  Mandarino.  (Colto) 
In  China  i  Mandarin  in  e6me  eh% 
de  nun  i  prefhttj  i  eegretari  de 
Stat  e  via  dieendo:  In  China  i 
Mandarini  sono  come  da  noi  i  pre- 
fetti,  i  aegretarii  di  Stato  e  Tia 
dioendo.  |  (Piccolo  aranoio)  Man- 
darino. I  (Gioco  del  pallone) «  Quell 
ehe  bulla  el  balldn  eubattidor  Vh — »: 
«  Chi  getta  il  pallone  al  battitore 

Mand'opera,  Mano  d'opera. 

Mandragora.  Mandragola.  (Col- 
to)  La  Mandragora  del  Maeehia- 
veil:  La  Mandragola  di  Macchia- 
vcUi.  Mai  de  la  mandragora:  Ma- 
Inttia  della  matrice.  OH  de  man- 
drikgora:  Oho  di  mandragola.  | 
(A  -donna)  « Dagh  minga  atrdt  a 
quella  mandragora  »  :  «  Non  dar 
retta  a  quella  ciana  ». 

Mandrill,  Mandrillo.  (Colto)  El 
mandrill,  Vi  dna  seimmia  asiatiea : 
II  mandrillo  h  una  seimmia  del- 
TAsia.  Jjibidinds  c6me  6n  manr- 
drill:  Libidinoso  come  un  man- 
drillo. 

Mandrln,  (D.  Fr.)  {Strum,  per 
allargar  fori  in  metalli),  Spina. 


Manducli  (Scherz.).  Vedi  Man- 
giit, 

Manechdn  (D.  Fr.),  Maniohino 
(riprovato)  Fantoccio,  Modello  di 
legno. 

M&nega  e  Manioa,  Manica.  (For- 
me mb.  usuali  e  oostanti)  Manegh 
a  g&mbed  o  tiraa :  Maniohe  stret- 
te.  Manegh  largh,  a  goffy  a  eam>- 
panna,  eee.:  Maniche  largbe,  a 
Bgonfi,  a  campana,  ecc.  Vesa  de 
manega  larga  o  strhUa:  Esser  di 
maniohe  larghe  o  di  maniche 
strette.  (M.  d.  d.)  Avh  in  mitnega : 
Avere  una  oosa  in  manica.  Trd 
foRura  i  manegh  de  la  gippa:  Sni- 
gbittirsi,  sfoderare,  Mettersi  al 
lavoro,  Dirozzarsi  o  anehe  Met- 
tersi a  fare  seriamente.  «  Quest  VI 
6n  alter  para  de  manieh  » :  «  £}  un 
altro  paio  di  maniche  ».  Tirdt  su 
i  manegh :  Rimbocoar  le  maniche. 
Tegnl  %n  mdmega :  Aver  qualcosa 
o  tenere  in  manica.  |  (Quantity 
indeterminata)  Fitta.  « Sii  dna 
manega  d'asen  »  :  «  Siete  una  ma- 
nica o  fitta  d'  asini  ».  «  Me  parii 
dna  bhlla  maneaa  de  m,aU  »  :  «  Mi 
sembrate  un  bella  manica  o  mano 
di  pazzi». 

—  Manngascla,  Manicaccia.  I 
donn  usen  atUss  ehrti  manegase  a 
sgonfidn  ehefdn  rid:  Le  donne 
usano  oggidi  certe  manicaccie  a 
Bgonfio  ehe  fanno  ridere. 

Maneg,  Maneggio.  n^Sdnstaain 
maneg  a  montd  6n  eawHl  diJ^eU*: 
«  Sono  stato  in  cavallerizza  a  mon- 
tare  un  cavallo  difficile ».  |  <M*i 
toecaa  de  twugh  fceura  di  man  el 
manegg  de  la  cd  »  : «  M'  ^  toccato 
di  levargli  Tazienda  o  il  maneggio 
della  casa  ».  |  «  Quell  I'h  staa  6n 
man^^  bell  e  b&n  >» :  «  Quello  fu  un 
raggiro  bell'  e  bbno  ». 

—  Maneg6ver  (Volg.).  Vedi  Ma- 
neggevoL 

—  Maneggik  -  egrgiaa  -  eggiasB, 
Maneggiare.  «  Bisbgna  ved^  edme 
el  maneggia  el  bastdn  »  : «  Bisogna 
vedere  come  maneggia  bene  il  ba- 
stone  ».  QueU'omm  A  Vi  eattio  mor- 
neggiaU  »  :  «  £  un  brutto  trattare 
con  quell'omo  ». «  El  8*h  maneggiaa 
in  cent  maner,  ma  I'd,  minga  po- 
duu  reusaigh  »  :  «  S'^  destreggiato 
in  cento  modi  ma  non  ha  potuto 
riuscire  ». 

—  Maneggi6n,  Ministro  di  ne- 
gozio.  Maneggion  e  sottmaneggion: 


MAN 


—  m 


MAN 


Ministro  e  sottoministro.  | «  /n  ^ 
societaa  Vh  lu  el  maneg^ion  »  :  «  £} 
il  faceendoue  della  society ».  Mor- 
neaaion  ale  ed:  t^  il  fattotum. 

Manegh  (Volg.).  Vedi  Manich. 
(Pop.)  M  manegh  de  la  seda :  II 
manico  della  snranata.  £1  maneah 
de  I'orinaH :  II  manioo  d«l  pitale. 

Maneman  (Volg.)-  Vedi  Mane- 
man. 

Mandra,  Maniera  e  Mannaia.  / 
hH  maner :  Le  belle  maniere.  Con 
manera:  Con  bel  modo.  06n  6na 
manera  tutta  sda:  Con  un  fare 
tatto  Buo.  Manera  de  parUb :  Mo- 
do di  discoirere.  «  Oeuh  ehe  ma- 
nera / »  :  « Ih ohe garbacoio  l^*  Te 
disi  che  in  sta  manera  se  vS^  min-^ 
flra  »  :  «  Ti  dico  che  in  qnesta  ma- 
niera non  si  va».  F<Bura  de  m^tr- 
nera:  Fuori  di  regola.  *.M  Vh 
eonseiaa  e  in  ehe  m^anera  /  » : «  L'ha 
conciato  per  il  di  delle  feete*. 
(Pr.)  06n  ca  honna  manera  se  ot- 
ten  tuit  C08S :  Colle  buone  maniere 
ttitto  8i  ottiene.  ||  (Artisti)  (CoHo) 
Ija  manira  lombardaf  fiorenti- 
na,  ece. :  La  maniera  lomt>arda, 
fiorentina.  Jja  manera  del  Ore- 
monna :  La  maniera  del  Cremona. 

-^  Manerascia ,  Manieraceia. 
«  j&7  g'  it  di  manerasc  de  verze- 
rait » :  «  Ha  delle  manieraooie  da 
b^caro  o  mercatino  ». 

—  Maneretta,  Manierina.  «  La 
p'A  di  manierett  cm\  bei/>:  «  Ha 
delle  manierine  cosi  graziose  I  » 

Manetta,  Manetta  ^e  Maniglia. 
La  manetta  de  Vuss:  La  maniglia 
dell'uBcio.  I  manett  del  cwmd:  Le 
maniglie  del  cassettone.  La  ma- 
netta della  portera  del  brumm : 
La  manetta  o  la  gruccia  dello 
sportello  del  bmrti.  ||  «  MHtegh  i 
m,anett  e  rnhnel  in  Questura » : 
«  Mettigli  le  manette  e  conducilo 
in  Ouestura ».  y  La  m,anetta  di 
ealzolar :  II  guardamano.  |  La 
J  manetta  della  portera  di  earroea : 
Idem. 

—  Manettlnna,  Maniglina.  On 
eeran  cdnt  i  manettin  d/6r:  Uno 
Blapo  colle  manigline  d'oro. 

Hanezzln,  Maniehetto  e  Mani- 
ebino  (1),   Maniehini.  /  manezzin 


della  camisa:  I  maniehini.  —  de 
lana:  Maniehini  di  lana. 

Blansagna  (Volg.).  Vedi  Jfa^ 
gagna. 

Mangan^-anaa,  Manganar.  — 
el  pann:  Dar  il  lustro   al  paioio. 

—  Manganador ,  Manganaro  e 
Ma^ganatore. 

—  Manghen,  Mangano  (1). 
BlanganeU,  Manganello. «  Bigo- 

gnaria  dovrd  6n  mangixnell  edn...*: 
«  Ci  vorreobe  il  bastone  con  qneL..» 
M  m^ifiganell  di  eiav:  II  maz- 
sttolo. 

Mangla,  Mangime.  Fbrtaah  la 
mangia  allaheitxa :  Portare  ilman- 
gime  al... 

Maagiit,  Mangiare.  Mangi^  gen- 
za  bev:  Murare  a  secco.  Mangiii 
de  bdndra:  Incantar  la   nebbia. 
Mangier  a  erepapanseia:    Pancia 
mia  fatti  oapanna.  Mangiit  euUui, 
imprhssa :    Mangiare    consolats- 
mente ,    Scuffiare.    Mangid,   a   to 
eaedaadra  o  6n  boeeon    in  pee: 
Mangiare  alia  oacoiatora  o  a  oat- 
tisoarpa.    MangiA  eome  6n   I6ff: 
Mangiar  come  un  lupo.  Mangih 
de  can  o  eome  $e  sia:  Desinare 
male.   Mangid,  de  gust:  Mangiar 
di  gusto.   Mangid  de  fognaitdn: 
Mangiare  aft'oUatamente.  Mangid 
di  porearii:  Mskngi&re  delle  por- 
cherie.   Rohba  de  mangUt:   Koba 
da  mangiare  o  Commestibili.  A- 
vhgh  sosshnn   rohba  de  mangid: 
Aver  raolta   roba   da   mangiare. 
Vhsegh  de  mangid  per  dea:  Es- 
serci  da  mangiare  per  dieci.  Man- 
gidr  de  grass,  de  masher,  d'oli: 
Mangiar  di  grasso,  di  magro,  di 
olio.    Mangia  c6nt  el  coo   in  del 
sacch:  Mangiar  eol  capo  nel  sac- 
eo.    Mangid  de  pitocek:  Bocooni 
ghiotti.   Mangid  de  napa:   Man- 
giare da  papa.  Mangia  ae  strangd- 
ion:  Mangiare  coU'imbuto.  Man- 
gid domd  per  std  in  pee:  Campa 
perche  mangia   o  Mangiare  per 
vivere.  Mangid  nagott:  Mangiar 
poco.    ^Andhmm,^   sensa  eompU- 
ment;  lit,  el  mangia  nagott  ^:  «  via 
senza  complimenti;  lei  non  man- 
gia !  »  Mangid  pan  e  cortHl  o  pan 
e  spua:  Mangiare  pane  e  eoltello 


(1)  Maniehetto  e  diminutivo  di  Manice. 
C'e  una  frase  di  lingua:  Far  maniehetto 
o  manlcbino  ehe  e  atto  di  insulto  o  sde** 


gno.  In  milanese  lavorato  e  accompagaa- 
to  della  parola;  Ciappa! 
(1)  Era  anche  una  macchifta  mllitare. 


MAN 


—  409  — 


MAN 


(»  x>&i^6  e  sputo.  ManffHb  fomra  di 
p€ist  •*    Non  mangiar  a  suo'  pasti. 
«  El  mangia  el  mangia  e  el  se  mbtt 
attor^tvo  naqott » :  «  Man^a  mangia 
e  sexEkpre  piti  dimagra  ».  «  El  marir- 
giarctTf  anea  chi  el  Vd,  faa  o  i  pee 
de  9€»n  Oristofor  o  anohe  t  boss  o 
t  eiocl  >» :  «  Mangerebbe  anche  ohi 
Vha  fatto  o  il  oen  di  sette  chieae 
o  la  cupola  del  duomo  o  i  chiodi  ». 
Lassass    andUb  del  manffiit:   La- 
Boiairsi  andare  nel  cibo.  N6  man- 
gih  j^er  nd  ectgd:  Idem  Opp.  Scor- 
ticikre   il  pidocoMo  per  vendeme 
la  pelle.  Pu  ehe  bev  e  mangUb  nd 
ge  p^  fd. :  Idem.  8u8^  el  vnangih : 
Ustolare.    Tornd.  a  mangidt:  Ri- 
mangiare.    ( Fignratamente )   Avh 
fnartgiaa  el  cuu  a  la  gainna:  Non 
saper  tenere  on  cocomero  aU'eitn 
(un  po'  in  dis.j.  Mangid,  o  avh  man~ 
giaa   la  fa&uta:  Manjgiare  o  aver 
mangiata  la  foglia.  Avh  tnanqiaa 
V,irtgegn  c6nt  el  eaazuu  (in  dis.) : 
Aver  il  cervello  sopra  la  oerretta. 
Jufnrtcnd,  el  fen  in  erba :  Ammaz- 
zare  le  ^alline  per  mangiar  I'ovo 
o  mangiar  il  grano  in  erba.  Man- 
gid,  el  pan  a  tradiment:  Man^iare 
il    pane  a  tradimento.  Mangih  el 
part  pentii :  Mangiare  il  pane  pen- 
tito.  Mangid  in  coo  i  fasceu  a  vun: 
Mangiar  la  pappa  in  oapo  a  uno. 
Mftngi^  %  parolt:  Mangiare  le  pa- 
role. Mcnigiit  c&ntioee:  Divorare 
cogli  ocobi.  MangUi  in  di  basiti: 
Mangiare  dai  baci.  Mangid.  in  in- 
salata :  Mangiare  in  insalata.  Tro- 
vass  mangiaa  i  6ne:  Restar  eon 
un  pugno  di  mosche.   Vorh  man- 
guit  vun :  Voler  mangiarsi  nno  vi- 
.  vo  vivo.  ic  Elm'h  saltaa  adree  c6n 
dun  oee  eh'el  pareva  ch*el  vorlss 
mangiamm  »  :  «  Idem  ».   (Guada- 
gnare   piil   o  meno   onestamente 
alle  spalle  altrui)  Mangiagh  tutt 
eo88  a  vun  :  Mangiar  tutto  a  uno. 
Mangidt  vun  a  travhrs:  Man^iiar 
anche  le  ossa  a  uno.  Mangia  t\ 
ehe  mangi  an^ml  e  ehe  la  vaga : 
Mangia  tu  ehe  mangio   anch'io 
mangiamo  tntti  in  nome  di  Dio ! 
Mangid  de  db  part:  Lucrare  da 
due  parti.  Mangid  s&ra:  Luorare 
Bu...   Mangid.  adoss  a  vun:  Lu- 
crare BU  imo.  (Soialaoquare)  «  El 
8*^  mangiaa  tutt  coss  » :  «  Si  ^  man- 
giato   tutto   (juello  ehe  aveva » : 
K  El  se  mangxaria  anea  i  Hod  de 
2a  Mk  »:  «  Si  mangerebbe  il  credo 


o  Fanima ».  Mangid  tutt  in  del 
paedd:  Idem.  Mangiass  el  sd  e 
poRU  Quii  de  la  mamma:  Idem. 

( Altri  modi).  Avh  finii  de  man- 
gid pan:  Aver  iinito  di  patire. 
«  El  dis  d6m,d  de  mangiall » :  «  Di- 
ce mangiami  mangiami  ».  P.  £. : 
On  eappdn  ch'el  dis  domd  de  man- 
gialL'XJn  oappone  cLe  dice  man- 

fiaml  mangiami.  «  El  mangiaria, 
e  la  rabbia  ehe  g'oo  adoss  » :  «  Lo 
strozzerei  dalla  rabbia  ».  it.  1/ h 
robba  de  mxingiall  /  » :  «  Si  farebbe 
,  amare  dalle  pietre  ».  (Di  caff 6,  non 
posato)  «  Vhl  8e  bee  e  ae  mangia  » : 
«  Qui  Bi  beve  e  si  mangia  ».  Man- 
giasB  el  Jidegh  o  i  polmdn:  Man- 
giarsi il  fe^ato  o  il  core.  Vh88 
mangiaa  dt  eamdl :  Essere  inti- 
gnato.  (Pr.)  Can  nd  mangia  deean  : 
Cane  non  mangia  cane.  Chi  d  man- 
giaa  i  eandil  caga  i  atoppin  (volg.) : 
Cbi  I'ha  a  mangiare  la  lavi  o  Chi 
ha  mangiato  le  noci  spazzi  i  gu- 
sci.  Chi  le  fa  le  mangta  (volg.)  r 
Chi  imbratta  spazzi  o  Chi  ha 
mangiate  le  noci.  Chi  pit  mangia 
meno  mangia:  Chi  pih  mangia 
meno  mangia.  Mangia^  bev  e  edga 
e  lassa  ehe  la  vaga  (volg.) ;  N^  dt 
tempo  n^  di  signoria  non  ti  dar 
malmconia.  Mangid  e  mormord 
basid  ddmd  comineid:  Tutto  sta  a 
cominciare  o  A  mangiare  e  a  cam- 
minare  non  bisogna  incominoiare. 
O  mangid  sta  mineMra  o  saltd  sta 
finestra:  O  mangiar  questa,  eco., 
idem.  (T.  di  gioco)  Mangid  el  re, 
la  damnMf  dna  pedinna  (scacchi 
e  dama):  Soffiare  o  Man^are  il 
re,  la  daraa,  una  pedina.  iMsaass 
mangid  tutt  i  ^aroec A  (MinchiateJ: 
Lasciarsi  morire  tutti  i  trionfl  m 
mano. 

—  Hangialrasoal  (per  eelia  al 
Pnleffuanie). 

— Hangiacapara,  Mangiacapar- 
re.  Certi  operai  m,angiaeapara : 
Cei-ti  operai  mangiacaparre. 

—  Mangiada,  Mangiata.  Ona 
mangiada  de  figh,  de  risott,  ece. : 
Una  —  di  fichi,  di  risotto.  }—  de 
quai  milidn :  Di  qualche  milione. 

—  MangigUUnna,  Mangiatina. 

—  Hani^ddra ,  Mangiatoia  , 
Greppia.  Eppur  la  mangiadora 
n  Ona  robba  e  la  greppia  dnaUra : 
Eppure  la  mangiatoia  ^  una  cosa 
e  la  greppia  un'altra.  Per  i  povtf 
impitgaa  se  usa  i  dd  paroll  indi- 


MAN 


410  — 


MAN 


stintament :  Per  i  poveri  impiegati 
le  due  parole  si  confondouo. 

—  ManglafasoBU,  Mangiafagioli. 
«  Ghe  dUen  mangiafaso&u  ai  Fio- 
rentinif  »  «  Sfidi!  &dn  di  fas(BU 
eccellenti!  »:  «  I  Fiorentiui  son 
mangiafagioli'?  »  «  Sfidol  Han  de' 
fagioli  eccellenti ». 

—  Manglafiranza  (in  dis.)  (Drudo 
di  meretrice).  (Con  parola  novis- 

ima  t'rancese,  chiamato  anche  da 
noi  S6ten(Bur)  (Volg.),  Rocehetee. 

—  MaiLgiagrdpp ,  Sartucolo  e 
anche  Tessitore.  it  M  noster  porti- 
nar,  el  fd  el  mangiagropp  » :  «  II 
nostro  portinaio  fa  if  o  e  sarto  ». 

—  Manglalusert,  Gatto  frugato 
(in  dis.),  Gatto  anamato.  Gatto 
selvatico  (che  non  ha  aliro  cibo 
ohe  topi  e  lucertole). 

—  uangiamolta  (T.  di  sprezzo), 
Muratore  (peggio  ancora  di  Mor- 
gutt). 

—  Manglapalpee,  Mozzorechi. 
«  El  8'h  miss  in  man  d'dn  man- 
giapalpee  che  el  Vd  tradii  » :  «  Si 
ndo  di  un  —  o  cavaloochio  ohe  lo 
tradl  ». 

—  Mangiapan,  Mangiapane. 
«  Quell  V^  dnmangiapan  e  nagoli 
d* alter  )»:  «  £  un  disutilaccio  ». 
Mangiapan  a  tradiment:  Mangia- 
pane a  tradimento. 

—  Manglapolenta,  Contadino, 
Mansiapatton  a. 

—  Manglapret,  Mangiapreti. 

7-  Manglaria,  Mangena.  « In 
sti  uUim,  tem.p  h  daa  fa^ura  tropp 
mangiarii  »:  «  In  quesli  ultimi 
tempi  si  scoprirono  troppe  man- 
gerie  ».  Diventaa  scidr  a  furia  de 
mangiarii:  Arricchito  a  forza  di 
mangerie. 

—  Mangla8Ci& ,  Mangiucchia- 
re  (1),  Mangiare  molto  e  senza  re- 
gola.  «  JV^olfd  che  mnngiascid  tutt 
e/  di  » :  «  E  un  mangione  di  prima 
forza  ». 

—  Mangiastoppat  Ciarlatano. 

—  Manglaspinazz  (P.  N.),  (volg.) 
Ruffiano. 


(1)  Ho  messo  mangvucchiare  che  non 
traduce  menomamente  il  vnangicucid  per 
moslrare  che  anche  in  fiorentino  c'e  una 
\oce  che  segna  una  modificazione  del  man- 
giare. Mangiacchiare^  che  sarebbe  stata  la 
vera  parola  non  c'e.  Mangvucchiare  rende 
Inveco  benissimo  il  nostro  mangvuscid  che 
il  Cherobini  non  registra. 


—  Manglativa,  Mangereceia. 
Robba  mangiativa:  Koba  mange- 
reccia. 

—  Mangiatoria,  Mang:iatoria  k 
uguaU  di  Mangeria.  Vedi  Man- 
giaria.  Pacchia,  Pappatoria. 

—  manginna  (Add.  di  ^ever). 
Vedi  Fever. 

— Mangidn,  Paochione  ami  Man- 
gione. 

—  MangiuBciiir-usciaa  (P.  N.), 
Mangiuochiare.  «jL'd  mungittseiaa, 
denter  per  el  di,  e  adhss  el  g'd  pu 
famm  a  disnd..,  »:  «  Ha  mangiue- 
chiato  durante  il  giomo  e  era  noo 
ha  api)etito  ». 

Mania,  Mania.  «  M  g*di  la  mania 
de  credes  6n  gran  om,m, » :  «  Ha  la 
mania  di  credersi  un  grand'uonio  ». 
(Med.)  Mania  religidsa,  pelUigrd- 
sa,  ecc:  —  religiosa,  pellagrosa. 

Manich,  Manico.  Jm  manieh  de 
la  spada :  L'elsa.  M  munich  de  la 
frusta:  II  bacchetto. 

Manifattura,  Manifattura.  Andii 
a  la  m.anifattura :  Andar  aUa  fab- 
brica.  Q  Manifattura  inglesa, /ran- 
cesa,  ecc:  Idem. 

—  Maxilfattor,  Manitattore. 
Manifest,   Manifesto.   JkTanifest 

de  teater :  Manifesto  da  teatro. 
« I/^h  manifest  e  patent  che  »  :  «  £) 
patente  e  manifesto  che». 

Maniglia  (Aif.),  Idem.  JOa  ma- 
niglia  delVuss:  Vedi  Marietta, 

Manlgold,  Manigoldo  e  Fniv 
fante. 

Maniguetta,  Meleghetta  (Specie 
di  pianta  medicinale). 

Manlli,  Smaniglio. 

Manipdl,  Manipolo  (1)  (T.  ec- 
clesiast.). 

Manipollt-olaa,  Manipolare  (La- 
vorar  pasta  o  altro  colle  mani}. 
(Fig.)  «  L'h  6na  robba  che  Ve  star- 
da  manipolada  da  I6r  in  segrht » : 
«  E  una  faccenda  manipolata  da 
colore  alia  chetlchella  ». 

— Manipolazion,  Manipola  zione. 

—  ManlpoU  (Volg.  id.).  Vedi 
Monopoli. 

Manizza  (in  dis.),  Vedi  Gtuintin, 
Manna,  Manna.   La  manna  di 

JEbrei :  Idem.  «  St*aequetta  ch\  Vh 

tanta  manna  »  :  «  Questa  piogge- 

rella  h  una  benedizione  ». 
Mano.  N.  fr. :    Mano   W  opera : 

Idem. 


■1 


(1)  In  lingua  vucl  anche  dire  Tovagliolo. 


MAN 


—  411  — 


MAN 


Mandpola,  Idem. 

Manov^Ua,  Manovella. 

Manovra,  Manovra.  (Milit.)  I- 
dem.  (Fiff.)  «  La  manavraper  riit- 
sH  in  a*  <m'  affare  »  :  «  Maneggia 
onde  riuscir  in  im  affare ». 

—  Manovrk-ovraat  Manovrare. 
Mansarda  (D.  Fr..  P.  N.),  Man- 

sarda  (Stanza  oon  aobaino). 

Mansc^tt  (D.  Fr.)  (Scherma)  On 
€olp  de  manseett:  Yedi  Man&ssin, 

MazLSCldn,  Manopola.  Manscidn 
tropp  inamidaa :  Manopole  con 
troppa  salda. 

Mansl6n,  Mansione.  «  Questa  I'e 
minga  la  mia  mansion  »  :  « Idem  ». 

—  Hansionarl ,  Mansionario. 
(T.  eoclesiast.). 

Mansndtt,  Mansueto.  —  come 
&n  berin:  —  come  una  pecora. 

—  Hansuetudin,  Maneuetudine. 
«  St6  eavall  Vh  d'dna  mansuettidin 
vara  »  :  «  Questo  oavallo  h  d'  una 
—  rara». 

Mant  e  Manto,  Manto. 

—  Kaatd  (D.  Fr.,  P.  N.)  Mantb 
(s^rayyeste  rioea  ed  ampia). 

Mant^cca,  Manteca. 

—  Manteocli-teccaa,  Unguen- 
tare.  On  riaott  hen  manUccaa  :  Un 
risotto  assai  morbido. 

Mantegni-tegnuu-tegnlss,  Man- 
tenere.  Mantegnl  la  paroUa  cUt- 
da:  Mantener  la  parola  data. 
Mantegnl  vun:  Mantenere  uno. 
Mantegnl  6na  donna:  Mantenere 
una  donna.  MaiUegnl  el  fioBu  a  ea 
de  la  eomaa:  Yedi  ComoM.  Man- 
tegniss  magher  eonpoeeh:  Viyere 
a  stecchetto.  Mantegnis8  polid  : 
Viyere  lautamente.  Mantegniss 
ben  in  aodetaa:  Star  ammodo  in 
mezzo  al  mondo.  |  Mantegnl  el  eo- 
I6r:  Non  perdere  U  colore.  Jtfan- 
tegnl  el  fceugh  sul  eamin :  Tener 
il  fuoco  sotto  cenere.  Manteanl  la 
earhonera  (Gontadini) :  Raoboc- 
care  la  carbonaia. 

—  Hantegniment,  Mantenimen- 
to.  «  Per  el  ab  mantegnimeni  gke 
passi  qv4itter  f ranch  al  dl^i< Pel 
8U0  mantenimento  ^li  o  le  passo 
quattro  franchi  al  giorno  ». 

—  Mantegnuda ,  Mantenuta. 
«  El  g*h  la  mantegnuda  std  pdr- 
8ehU,  edn  la  miee  cotH  bella  e  eosl 
onhta  »  :  «  Quel  maiale  si  tiene 
un'amante  mentre  ha  una  mo- 
glierina  bella  ed  onesta». 

—  Mantegnuu,  Mantenuto. 


Manutenzi6n  ,  Manutenzione. 
Per  la  mMnutenzidn  di  strad  ghe 
vcBur  di  milidn  parhce:  Per  la  — 
o  il  mantenimento  delle  strade  ci 
yogliono  parecchi  milioni. 

Hantdl^  Mantello  (Per  Tahar 
yedi)  On  mantell  de  seda  per  sda 
tdsa :  Una  mantelletta  di  seta  per 
sua  iiglia.  |  Pelame  dei  cayalli. 
De  mantell  aaor,  bd>i,  eee,:  Sauro, 
baio  di  mantello. 

—  ManteUlnna,  Mantellina  (1). 
ManteUinna  de  pizz  per  V  estaa : 
Mantelletta  di  trine  per  Testate. 

M&ntes,  Mantioe.  Mantes  defe- 
ree:  Mantice  di  fabbro  ferraio. 
Mantes  de  Vorghen :  Mantici  del- 
I'organo.  «  El  hdffa  ahne  6n  man- 
tes *:<t  Soffia  come  un  mantice ». 
«  Stenti  a  tird  eZyiaa;  goo  el  man- 
tes quasi »  :  «  Stento  a  tirar  il  fia- 
to ;  no  guasti  i  nolmoni  ». 

—  Maiitesin,  Manticetto. 

—  Mantesdn,  Mantioione. 
Mantiglta  (D.   Sp.),  Mantiglia. 

Quand  se  usava  la  m>antiglia : 
Quando  si  usaya  la  mantiglia.  (M. 
d.  dJ  Jja  sura  TintimigUa  colla 
scfujjia  e  la  mantiglia:  La  sora 
Rosetta. 

—  Mantiglletta,  Idem. 

—  Mantiglidn^  Mantiglione. 
Mantin,  Mantile  (2)  Mantino  (3), 

Toyagliolo.  «  El  g'a  miss  el  regal 
soil  al  nhantin  »  :  «  Gli  mise  il  re- 
gale sotto  il  toyajdiolo  ». 

—  Mantlnada  (Colpo  dato  col 
toyagliolo,  Toyagliolata. 

—  Mantinett,  Piccolo  toyaglio- 
lo, Toyagliolino. 

—  Man  tin  6n,  Grande  toyaglio- 
lo, Toyagliolone. 

nantovanna,  Balza.  La  manio- 
vanna  di  tend:  I  pendoni  delle 
tende.  «  La  geneffa  la  g'  aveva 
tutt'intorno  6na  m.antovana  eurta 
eurta  de  stoffa  repsy  e,  dedree  de 
quhsUif  i  tend  hianeh  »  :  «  II  pal- 
chetto  sulla  finestra  era  contor- 
nato  da  una  breye  balza  di  reps 


(1)  E  i^ooe  da  mnratori  e  cioe  qnel  muro 
che  riveste  la  gola  d*an  pozzo —  Quanto 
a  mantelletta  essa  e  ancfae  qnelVornamento 
di  re  o  di  prelati  che  copre  loro  le  spalle 
nelle  grand!  ceriinonie. 

(2)  Mantile  In  Val  di  Chiana  s'gnifica : 
tovagliolo  grostokmo. 

(3)  Mantino  a  Pirenze  signlflca  il  drappo 
di  seta  nsato  dai  sarti  per  foderar  mani- 
che. 


MAN 


—  m 


STAi* 


^t£asaai^mi^uim 


6  dietro  a  questa  pendevano  le 
tende  bianohe  ». 

—  Mantovaninna,  Piccold  pen- 
done  o  Balza. 

Manu.  N.  fr. :  Brevi  Tnanu :  Bre- 
vimano.  « Me  V  h  dkta  brevima- 
Tiw  »  :  «  Me  lo  diede  li  per  R  ». 

Manual,  Manuale.  M  manual 
de  Filoiea :  II  manuale  di  Filotea. 

JManovale.  Vedi  Manoval,  On 
avorh  mantial:  Un  lavoro  ma- 
nuale. 

Hanuella  (Erba  per  tintura).  | 
Manovella.  Vedi  Manovella. 

Manuscristi,  Manusoristo.  Gian- 
dditt,  mentitif  e  manuseristi.  Idem. 
I  fGerjsjo  novissimo)  Orologio. 

Manvella(Volg.yyedi  Manovella. 

Manz,  Manzo.  Ij*^  6n  manz  de 
quasi  trii  ann:  fi  un  giovenco  di 
tre  anni.  «  Porta  in  tavola  el 
manz  »  :  «  Porta  il  lesso  ».  Ona 
honna  sl^ppa  de  mansr.'Una  targa 
di  manzo.  OnafUta  de  maws:  Una 
fetta  — .  On  tocch  de  m^anz:  Un 
tagliuolo  — .  ulncoeUf  a  tavola, 
gh^mm  minestra,  m^nz,  6n  piatl 
in  bof/na.  frutta  e  formagg  » : 
«  Oggi  a  desinare  avremo  la  mi- 
nestra, il  lesso  o  il  boUito,  un  piat- 
to  in  umido,  frutta  e  formaggio  >. 
Manz  in  ristrhtt:  Stufato.  On  mcmz 
ch'el  par  &ii  fasan:  Manzo  ehe 
par  fagiano.  Manz  ehe  pi8§a  de- 
dree:  Vacoa. 

—  Manzerlon,  Omaocio  grande 
e  grosso  e  lento,  Manzo.  «  G%w,rda 
quel  manzerUn  » :  «  Guarda  quel- 
le omaccione  ». 

—  Manzdtt,  Giovenco.  On  m^nr- 
zett  e  6na  munzetta:  Un  giovenco 
e  una  vitella. 

—  Manzettin,  ViteUo.  On  —  ehe 
Vh  nanm,d  de  lassa  i  dentin :  Un 
giovenohetto  ehe  non  ha  ancora 
lasciato  i  dentini. 

—  Manzott  e  Manz6n,  Grosso 
giovenco. 

Manzin,  Mancino.  Vh88  m^nzin : 
Essere  mancino.  «  Lit  el  lira  de 
sciabola  manzin  )>: «  E'  tira  di  soia- 
bola  oolla  sinistra  ».  «  Jj'e  6n  omm, 
drizz  e  manzin  » :  «  £  un  uomo  di 
poca  fede  o  mancino  ». 

Mao  mac  (Onomatop.  del  verso 
del  micio),  Miau,  miau.  Piii  oo- 
mun.  Gnau. 

Mappa ,  Mappa.  Fh  i  mapp : 
Far  le  mappe.  La  mappa  di  jon- 
di  attaccaa  a  la  edt  de  eampagna: 


La  mappa  del  podere  annesao  alUi 
villa.  J  Xa  mappa  de  la  pietnsdm: 
La  borchia  o  ierma^lio  di  piane- 
ta.  II  IJa  mappa  del  broeeol:  Lft 
palla  del  cavolftore. 

Mappamdnd,  Mappamondo.  On 
mappamond  m^ntaa:  Un  mappa- 
mondo montato.  I  (Scherzo  i»er 
Culo  o  Sedere)  «  X'^  borleuia  gib 
de  cavall  e  Vhfaat,  vedh  «2  iuMkppa- 
m,ond  » :  «  Cadde  da  cavallo  e  mo- 
str6  U  mappamondo  ». 

Mar,  Mare.  Andd  gul  metr  :  Vxag  ■ 
giar  per  mare.  Port  de  jimmt:  Por- 
po  di  mare.  «  Quella  ectaa  Vi  m 
vero  port  de  mar  » :  «  Quella  casa 
h  un  vero  porto  di  naare  ».  Pezs 
de  mar:  Pesce  di  mare.  Vent  de 
mar:  Vento  di  — .  /Spummu  de—: 
Spuma  di  — .  Frutt  de  mar:  Prut- 
to  di  — .  (Fig.)  Cereh  ««» per  mar 
e  per  thrra:  Cercare  uno  per  ma- 
re e  per  terra.  VIsb  come  v6ri 
svoddb  el  nMzr  ednt  6n  euggiaa: 
Esser  come  voler  votare  il  mare 
a  gocoia  a  goceia.  Qi^nd  8*d,  de 
eomprh  Vh  mei  andit  al  mar: 
Quando  s'ha  a  fare  spesa  h  me- 
glio  andar  all'emporio.  On  Tnar 
de  disgrazi,  de  fastidi,  de  migeri: 
Un  mare  di  guai.  Ingeraa  edme 
6n  mUanes  in  mar:  Impaeciato 
come  un  milanese  in  mare. 

Marabd  (D.  Fr.)^  Marabii.  «  Jja 
g'aveva  6n  cappelUn  c6nt  6n  mor 
rabd  » :  «  Porte va  un  cappellino 
con  un  marabii ». 

Maramao  e  Marameo,  Mara- 
meo,  Fosei  minchione! 

Marasc  (Malattia  nelle  gambe 
de*  cavaUi).  Mazzuole. 

Marascmn,  Maraschino.  Mara- 
sehin  de  Zara :  Maraschino  di  Za- 
ra.  On  biceerin  de  marasehin :  Vn 
bioohierin  di  maraschino. 

Maray^ia,  (Volg.).  Vedi  Mara- 
viglia  con  vooi  dipendenti. 

Maraviglia  (P.  N.),  Maraviglia. 
Andh  a  maraviglia :  Idem.  Fh 
maravilli:  Far  maraviglie.  Vhzs 
vunna  di  shtt  m^xravili:  Essere 
I'ottava  maraviglia. 

—  Maraylgllass  (P.  N.),  Mara- 
vigliarsi.  «  Me  »6nt  molto  mara- 
vigliaa  de  eta  robba  » :  «  Mi  sono 
assai  maravigliato  di  eodesto*. 

Maravolaa  (In  dis.J,  Fortunato. 

Marc  e  Mane,  Marcio.  Vin 
mure  o  marsc :  Vino  marcio.  «  U^ 
tisieh  marsc  »:  «  £}  tisico  marcio ». 


MAB 


-413  — 


HAR 


XSaarciu  Marca.  Marea  de  fab- 
hrica:  Mfurca  di  fabbrica.  Marea 
d^  eorthll:  Marca  de'  ooltelH.  Mar- 
ca €lelVor  e  delV argent :  BoUo  del- 
I'oro  e  dell'ar^ento.  Marea  di  oa- 
t>ai :  Marea.  |  (Giooo)  Gettone. 
JUarea  de  bdll:  Maroa  da  boUo  o 
'FraXioobollo.  La  marca  sulla  hian- 
cheiria  :  La  marca  sulla  biancheria. 

—  Marc&-roaa»  Marcare.  Mared, 
i  paffn:  Marcare  la  biancheria.  H 
(Slilit.)  March  el  pass:  Sognar  il 

Sasso.  (Gioeo  bieiiardo  e  altri) 
fared  i  p6nt:  Isotare  i  pnnti.  | 
«  I^'h  vun  e^  marea  ifaec  »t  «  Pi- 
soinonilsta  ».  «  Bisbgna  pcBu  mar- 
eit  gu^t,  che.o.nn  « Bisogna  poi 
osservare  che^.  *  «  L'^  6na  faeeia 
•mareada  »: «  £  nn  Tiso  marcato  ». 
«  Zi^h  iropp  mareaa  » :  «  £:  troppo 
spiccante  ». 

BCarcad6tt ,    Maledetto.  «  (Euh 

marcftdettf  »:   «  Eh  malanaggia! 

anehe  Maroanaggia ! »  |  (Ventre) 

Jtnpienl  el  mareadeit  (volg.) :  Em- 

pir   11  buzzo. 

Karcaddr,  Marcatore.  Marea- 
■doT  al  btgliard :  II  pallaio.  Mar- 
eador  in  del  giceugh  del  ballon : 
II  x^allonaio  marcatore. 

—  Maxcad6ra  (Tavola  per  notar 
i  punti  al  bigliardo),  Tavoletta. 

—  Marcadnra,  Maroatura. 
XarcanafiTirla.  Vedi  Mareadett. 
Karcant  (volg.).  Vedi  Mereant 

e  voci  annesse. 

Marcantoni,  Maroantonio. «  Oh 
■ehe  hHl  tocch  de  Mareantoni .'  » : 
«  Che  bel  pezzo  di  Marcantonio  !  » 

Marcellana  (Add.  di  Uga),  Ve-' 
di   Uga. 

Marcelllna  (P.  N.)  (Stoffa  leg- 
•gera  di  seta),  Harceilina. 
-  March,  Marco.  «  San  March/  »: 
«  Per  forza  Siena  ».  «  San  March 
I'h  6na  bella  gesa  /  » :  «  Arancio  per 
ftmore  limone  per  forza  (Lucca)  o 
Forza  maggiore !  » 

Marcll68,  Marchese.  «  X'  ^  staa 
faa  marches  I'dnn  paesaa  » :  «  Fu 
oreato  marchese  Tauno  scorso  ». 
I  (Mestmi)  Marchese  (volg.),  Ri- 
oorrenze  (civ.). 

—  Marchesaa,  Marchesato.  «  JBl 
voraria  arrivd  al  mttreh^aa »  : . 
«  Vorrebbe  arrivar  al  marchesato  ». 

—  Marchesasz,  Marchesaccio. 

—  Marohesiii,  Marchesino. 

r —  XarcheadiL,    BlarchMoiidn, 
Marchesone*  .  . 


—  Marehesada,  Meatruata. 
Marchesetta  (Composizione  di 

metaUi),  Marcassita  (in  die.). 

Marolilan  (Add.  di  Mgh,),  Vedi 
Figh. 

Marohionn,  Melchiorce.  Pari  6n 
Marehionn  di  qanib  avert:  Andaro 
a  sciaoquabanli.  £1  Marehionn 
del  JPorla:  II  Marehionn  del  Porto. 

Marela,  Marcia.  Marcia  foreor- 
da :  Maroia  forzata.  Marcia  de  re- 
sistenaa:  Marcia  di  resistenza. 
Pass  de  mxireia :  Passo  di  marcia. 
A  furia  de  marc  e  eontromarc:  A 
furia  di  marce  e  contromarce.  | 
(Miisica)  La  marda  del  ProfhUa: 
La  marcia  del  Profeta.  Maroia 
fiinebre:  Idem,  i  Marcia  per  Mar- 
scia,  Maroia.  <La  piaga  laghe/d 
marcia  »  :  «  La  piaga  gli  butta 
marda  ». 

—  Marciada  (P.  N.)  Marciata. 
<n  Stamattinna  oo  faa  &na  gran 
marciada  perfamin  vegnlfamm, » : 
«Stamattina  ho  fatta  una  gran 
camminata  per  aguzzar  V  appe- 
tite ». 

—  Marciii-rciaa,  Marciare.  (Mi- 
lit.)  «JV^'^  toccaa  de  mardit  iuUa 
nott »  :  «  Ci  h  toccato  di  o  a  mar- 
ciare tutta  la  notte  ».  (Civ.)«  Guar- 
da  quell  xhec  come  el  marda  drixz  » : 
«  Guarda  quel  yecchio  come  cam- 
mina  dritto  ». «  El  marda  de  sddr*: 
«Si  tratta  da  gran  signore^.  «^/ 
marda  a  quaUer  eatai  »  :  «  Va  in 
tiro  a  quattro  ».  «  Marda  via  !  »  : 
«  Vattene ! »  Marcia  in  costa :  Cam- 
minar  nn  po'  di  traverso. 

—  Xardap^,  Maroiapiedi.  M€tr- 
daph  cont  el  rialz  o  cdntelbaeill: 
Maroiapiedi  .col'  gradino. 

Marcolfa  (in  dis.).  Vedi  Besdn, 

Marell  (Volg.),  Stronzolo.  nM 
fUeu  Vd  faa  6n  mareU  dur  c6me 
6n  sass  »: « II  bambino  faa  iatto  uno 
stronzolo  diiro  come  un  sasso*. 

Maremagna,  Maremagnum.  Fd 
maremagna:  Far  cose  grandi.  «  M 
promMt  maremagna  ma  se  otten 
nagoU  » :  «  Egli  promette  man  e 
monti, ma non  se  ne  ottiene  nulla*. 

Kaxenada,  Marona.  Ona  mare- 
nada  molto  frlaea:  Ujia  marena 
ghiacciata  o  Una  yisoiolata  diac- 
oia. 

Marenna  (Albero  e  frutto)  Ama- 
rasoo  e  Amarasca,  Visciolo  e  Vi- 
sciola.  La  marenna  V  h  fiorida : 
II  visciolo  ha  messo  1  flori.  On'ac- 


MAB 


—  414  — 


MAR 


qua  marenn :  Vedi  Marenada. 
marenn  in  del  spirit :  Visciole 
sotto  spirito.  Savor  de  ganddlin 
de  marenna:  Sapore  di  seme  di 
yisciola.  (Modo  pr.)  Quand  s^h  in 
tropp  a  mangiik  marenn  la  vd  mal 
per  tutti  (in  dis.):  Vedi  Coneor- 
rensa,  Vceuren  tuec  mangidi  mor- 
renn  (in  die.) :  Vedi  Puree.  (Co- 
lore) <nL'  h  ona  marenna  /  »  (di 
vino) :  «  fi  iin  rubino  !  ». 

—  MarenoBiira,  Picoola  visciola, 
Ciliegina,  Amarasohina. 

—  Maren6n,  Ciliegiona  amara- 
Bca.  ^BH  marendn  del  piceoliny^ 
(grido  de'  Tenditori):  «  Visciole 
dal  gambo  breve  ». 

Maxenda,  (Pasto  cbe  si  faceva 
tra  desinare  e  oena),  Merenda.  Al 
d\  d*  ineceu  a  Milan  marenda  e 
zhnna  comhinaa  inshmm^  se  po- 
den  ciamd  el  disnd,:  Al  di  d'o^gi 
merenda  e  cena  si  possono  clua- 
mare  pranzo. 

Marengh,  Marengo.  L^h  on  pezz 
che  in  Italia  se  ved  pit  a  c6r  di 
marengh ;  fi  un  pezzo  che  in  Ita- 
lia non  si  vedono  piii  correre  i 
marenghi.  (Colore)  JBleu  marengh: 
Blu  turco. 

—  Marenghln,  Marengbino. 
Maresciall,  Maresciallo.  nL^era 

niaresciall  de  Franda  » : «  Era  ma- 
resciallo france8e>».  Maresdall  di 
earabiner  :  Maresciallo  de'  cara- 
binieri.  «I/'e  staa  maresdall  W  al- 
logg  in  di  dragdn  LoTnhardi 
del  48  >  :  «  £  stato  maresciallo 
d'nlloggio  nei  dragon!  lombardi 
del  48 ».  K  (Specie  di  coltello)  Ca-- 
straporci. 

Maresgian  (Volg.).  Vedi  Mere-, 
sgian. 

Marfisa  (1),  L'^  dna  marfisa  che 
se  dd  on  ton  /  » :  «  £  una  sora  Ro- 
setta  che  si  d^  un  gran  tono». 

Marforia.  Lo  stesso  che  Mar- 
fisa. 

Marforl,  Mu:forio.  Ghiardevv  de 
Pasquin  e  de  Marfori  (in  dis.): 
Guardatevi  da  Fasquino  e  da  Mar- 
forio. 

Margal  (D.  Qt.)  Scaracohio. 

—  Margaili,  Blargaiada.  Vedi 
Smargaid,  e  Smargaiada, 

Margarildn,  Margarita.  Margor- 


(1)  Noto  personaggio  dell*  Ariosto,  che 
non  i  entrato  neiruso  del  volgare  fioren- 
tino. 


rUinna  ddppia:  Margarita  doppia. 
I  Globettim  di  vetro,  Margantme. 

Margen  (Volg.).  Vedi  Margin. 

Maria,  Maria.  «  Oh  Maria  gan- 
tissima  ehi  vedi  mai  /  » :  «  Oh  Mar- 
ria  santissima  chi  vedo  mai  I  »  Fi 
la  Maria  (per  rigovemar  le  sto- 
viglie)  (in  dis):  Fare  la  s^rva.  A 
bagn  Maria:  Vedi  Ba-gn,  jRiri 
6na  Maria  descusida  :  Parere  Ma- 
ria discinta.  Ave  Maria:  Ave 
Maria. 

Marin,  Marino.  (Add.  di  Cavall 
di   Vent  vedi). 

Marizi&-inaa,  Marlnare.  ( Aooon- 
ciar  con  sale  e  aoeto  certe  vivan- 
de)  «  J?/  m'd  daa  dna  tenea  inari- 
nada  eceellente  » :  «  Mi  servi  una 
tinea  marinata  eceellente  ».  I»- 
guilla  marinada  in  di  bart:  An- 
guille  marinate. 

Marinar ,  Maiinaio.  JProponi- 
m>ent  de  wMrinar:  Veto  di  maii- 
naio. Marinar  d*  aeqtia  dt^ea 
(soherz.) :  Marinaio  d'acqua  dolce. 
A  la  marifiara :  Alia  marinaresca. 
Vkss  tra  harehirmu  e  marinar: 
Essere  fra  il  lusoo  e  il  brusco. 
Zi* Italia  adhss  la  g*  d  dijfi6r  de 
marinar,  cdmednavoUa:  L'ltalia 
oggidi  si  vanta  di  avere  fior  di 
marinai  come  una  volta. 

—  Marina,  Marina.  «  L*^  andaa 
volontari  in  m^irina  » :  «  £2  andato 
volontario  in  marina  ».  PiUdr  de 
marina :  Pittore  di  marina.  2^tieea 
nmrina:  Zucca  marina. 

Mariolo.  Mariolo  (1),  Furbo. 
«  Quell  V  e  mariolo  » :  «  Quella  h 
volpe  sopraffina!  » 

—  Marioldn  (in  dis.),  Volpac- 
chione. 

Marionetta  (D.  Fr.)  Marionetta. 
Al  teater  Oirolom  reeita  i  tnarto- 
nett :  Al  teatro  Gerolamo  recitano 
le  marionette.  |  «  T'i  te  me  fee  /d 
la  marionetta  » :  «  Tu  mi  fai  fare 
la  marionetta  ».  M  minister  de,,. 
rh  6na  marionetta  in  mandelpre- 
sidente  del  Consilli:  II  ministro 
della...  h  una  marionetta  in  mano 
del  Presidente  del  Consiglio. 

Marlozz    ( Antiq. ) ,    M!ogliazzo. 
(Ant.). 

Marmaia,  Marmaglia. 

Marmaria,  Marmaglia.  «  Oh  che 


(1)  Mariolo  in  Fiorentfno  saoaa  eome 
Furfomte.  Scherzando  lo  si  dice  adftnJoo. 


MAR 


—  415  — 


MAK 


wTMrmaria  menudra  /  » :  «  Oh  che 
f  rittura !  ». 

Marmelada  (D.  S.),  Marmellata. 
Jiarmellcuia  de  brugfif  de  arhir- 
ccech  ece,:  Marmellata  di  susinc, 
di  albicocohe. 

MarmeU  (Add.  di  Did)  (in  dis.), 
jMignolo.  Vedi  Didin. 

maJTOiDiUi  (Pellicella  che  si  for- 
xna  Bulle  acque  stagnanti),  Loietta, 
XPaequa  graasa  la  Uusa  la  mar- 
tninna  sul  Hdill:  L'acqua  grassa 
lascia  il  deposito  sul  Becchio. 

Maxmltta  (D.   Fr.),    Marmitta. 

Taeeit  ait  la  marmitta:  Mettere 

1a  pentola  al  fuoco.   |   Portd  la 

marmiUa  in  tavola:  Portar  in  ta- 

-vola  la  zuppiera. 

—  Hanmttiima,  Pentolino  e 
IHocola  zuppiera. 

—  Marmitton ,  Pentolone  e 
Orande  zuppiera. 

Marmor  (Volg.).  Vedi  Marmo. 

Marmo,  Marmo.  Marmo  de  Car^ 
rara:  Marmo  di  Carrara.  Donna 
de  marmo  (Insensibile) :  Donna  di 
marmo.  lAst  e&me  6n  gait  de  mar- 
mo: Lesto  come  una  gatta  di 
piombo. 

—  MarmorJt-ora&,  Marmorizza- 
re,  A  marmo. 

~  Mamiorlnli-izzaa  (P.  N.), 
Marmorizzare.  Carta  marmoriz- 
zada:  Carta  marmorizzata. 

—  Marmorin,  Marmorino  (1)^ 
Marmiata.  «  El  mMrmorin  Vdfintt 
el  monum^ntin  » :  « II  marmista  ha 
terminato  il  monumenHno  ». 

— Maniiorazion  (Volg.  id.).  Vedi 
Mormoraeion, 

Marmotta,  Marmotta.  P^ll  de 
marmotta:  Pelliccia  di  marmotta. 
I  0i  Te  8ee  dna  marmotta  » :  «  Sei 
unA  marmotta  ». 

—  Marmdttiima,  Marmottina. 
J^d  vedi  la  marmottinna  viva:  Far 
yedere  la  marmotta. 

—  Karmottdn  (Di  uomo  tardo 
e  cupo),  Marmottone. «  Brutt  mar- 
m>otlon/»:  «  Brutto marmottone  ». 

tfama,  Mastra,  Madia  (de'  for- 
daI).  (Pel  cibo  de'  maiali)  Tr6golo. 
(TAoaeehi)  Mastrina. 

—  Mam^tt,  Trogoletto. 

—  Mametta,  Trogoletto.  Manr- 
giA  c6n   el  eoo  in  la  mametta: 


Mangiar  col  capo  nel  sacco  opp. 
Mangiare  con  grande  avidity. 

—  Mamin,  Trogoletto. 

—  Ham6,  Impastatore. 
Margin,  Margine.    On  liber  c6n 

molto  margin:  Un  libro  con  gran 
margine.  Ndtta  in  margin  :  Nota 
in  margine.  ( Pig. )  Vessegh  del 
margin  dopo  la  spesa :  Esserci  del 
margine.  «  Cht  btsogna  trova^h  el 
margin  » :  «  Bisogna  trovar  il  mar- 
gine al  bisogno  ».  ||  (Stamperia)  I 
margin:  Le  margini.  «  Oo  nanmd 
de  mettegh  i  margin  al  fceui  de 
stampa » :  «  Non  ho  ancora  messe 
le  margini  al  foglio  di  stampa  ». 

—  MargliUi-inaa  (P.  N.),  Mar- 


ginare. 


(1)  Voce  uguale  senso  di  verso.  MannO' 
rifto  e  ohi  estrae  marmo  daUa  cava,  cd  i 
aaohe  nna  specie  di  caoio. 


—  Marglnadura,  Marginatura. 

—  Margindtt,  Marginetto. 

—  HarginaBC,  Gran  margine. 

—  Marginal,  Marginale. 
Margnacch  (in  dis.).  Vedi  Brur- 

gn6n, 

Hargnlffdn  (P.  NJ,  Drittone. 
«  QaeUVh  &n  margniffon  » : «  Quel- 
lo  ^  un  dirittone  I  ».  Vk  6n  mar- 
gniffon aaraa  9u  in  manera,  che 
gh*  en  sfd.  sU  pu » :  «  E  un  sop- 
piattone,  che  non  o'^  mai  da  sa- 
pere  quello  che  pensa*.  «  Va  Id, 
va  l<k,  margniffon^  ml  ghe  Idggi 
minga  » :  «  Va  1^  iurbaocio  io  non 
ti  credo  un'accidente  ».  (volg.). 

Hargoonzz  e  Margozzoou.  «  JT^ 
vegnuu  via  6n  hdff  de  Margozeo'u 
CM  Id  stravaeeaa  el  canott  » :  «  Mi 

Siombb  sopra  uno  spiifero  di  vento 
i  Margozzo  che  mi  rovescib  il 
oanotto».  (sul  Lago  Maggiore). 

Marl,  Marito.  Tdsa  de  maH: 
Fanoiulla  da  marito.  Jfarl  e  miee : 
Marito  e  moglie.  T<bu  m,arl :  Ma- 
ritarsi.  (Pr.)  Chi  t<BU  mart  o  miee 
o&n  nienU  finna  a  la  mort  se  ne 
risent:  Vedi  Miee.  I  Recipiente 
di  terra  per  fooo)  Veggio  o  Marito 
o  Scaldino. 

—  Marldk-idaa-idasB,  j^Iarita- 
re.  Vhss  de  maridd:  Essere  fan- 
ciulla  da  marito.  Maridd  mal  6na 
tdsa:  Affogare  una  ragazza.  Tor- 
nass  a  maridd:  Rimaritarsi.  Ma- 
ridA  al  primm  che  capita :  Dar  la 
figlia  al  primo  venuto.  (Pr.)  J5wo- 
gna  martdd  hen  la  primm  a:  La 
prima  figliola  ha  da  mostrare  la 
via  alle  altre.  I  (Di  ogcetti)  Ma- 
ridd la  vit  a  I'onise:  Maritar  la 
vite  sdl'olmo.  Maridd  el  ris  e&nt  i 


MAR 


416^ 


fascRu :  Far  minestra  di  riso  e  fa- 
gioli.  Pantrid  maridaa:  Pangrat- 
tato  coll'uovo  o  maritato. 

—  Mam6n,  Madia  grande. 
Maxo  (Specie  di  erba  ohe  place 

ai  gatti),  Maro. 

Maxooca,  Marame. «  M  m*ik  4aa 
denier  del  fidr  tie  maroeca  »:  «  Mi 
appioppb  nor  di  marame  ».  «  Quh^ 
sta  Ve  maroeca  de  ftlanda  de  ae- 
da  »:  «  Questo  h  Bceltume  di  filanda 
di  seta  ». 

Marocchin,  Marocchino.  «  Oo 
oeduu  sul  Cora  duu  Arabi  maroc- 
chini  » :  «  Ho  veduto  eul  Corse  due 
Arabi  marocchiui  ».  (Specie  di 
cuoio)  Marocchiun. 

—  Maroccliinaa,  Marocchinatp. 
Carta  marocchinada:  Carta  jua- 
rocchinata. 

Blarogna  (Scoria  del  ferraocio), 
Loppa.  Marogna  de  scepp  (miner.) : 
Breccia. 

Mardn,  Mnrrone.  ( Albero  e  frut- 
to)  Maron  de  Venegonai  (stimati 
i  migliori  di  Lombardia):  Idem. 
Maron  a  liss:  Ballotta.  Maron  a, 
rost:  Bruciata,  Caldarrosta.  Mor- 
ron  glaaS:  Idem.  (Fig.)  Pelit  i  mor- 
eon  i  alter :  Kipescar  le  seoohie.  H 
(Errore)  Fit  maron:  Far  marrone. 
Disquattass  el  marwi :  Sooprirsi  il 
marrone.  Trovik  el  maron.*  Trovar 
Terrore.  (Colore)  On  vestii  maron: 
Un  abito  color  marrone. 

—  Maronk,  Far  marrone.  Sba- 
gliare,  Far  un  marrone.  «  Oo  faa 
marond.  Vatnie  » :  «  Fui  causa  obe 
ramico  fosse  colto  in  fallo  ». 

—  Maronada,  Strafalcione.  «  Oo 
faa  6na  gran  nutronada  » :  «  Ho 
preso  un  bel  marrone  »,  |  Soor- 
pacciata  di  marroni.  Ona  gran 
maronada:  Strage  di  bruciate. 

Maronee ,  Marrouaio  (Lucoa), 
Bruciataio.  /  maronee  de  Milan 
in  squasi  tucc  del  lagh  maggidr: 
I  bruciatai  di  Milano  ven^no 
quasi  tutti  dal  Lago  Maggiore. 
Vds  de  maronee :  Voce  da  caldar- 
rostaio  o  da  lupinaio  (in  dis*)* 

~  MaroneriXL,  Giovine  caldar- 
i*08taio. 

—  Maronin,  Piccolo  marrone. 
MaroBS,   Senseria.  «  Oo  dotntu 

pagd,  tant  de  m.aro88>n  «Ho  do- 
Yuto  pagar  tanto  di  senseida  ».  (M. 
d.  d.)  De86ra  maroas:  Di  sopras- 
«ello  o  per  ristoro. 
.—  MaroBsk,  Far.  il  sensale.  Ma-- 


rossit  de  grass:  Far  jl  medii 
in  grosse  partite. 

—  Marossee  (D.   Pr.), 
Marossee  de  canai  :  Senaale  ^ 
yalli  «  cozKone.   Marossee  e 
rossera  de  matrimonii:  Sensali 
sensala  di  matrimomi. 
de  hailf  de  serv,  ece, :   Sensale 
balie,  di  serve.  Maridada  per 
de  marossee:  Maritata  per  m 
del  sensale. 

Mkrsc  i  (D.  Fr.),  Cammina  o  V 
tene.  Su  m^rse,  eke  april  el  veu 
(a  chi  acaraocjiia*  appross.):  Fa 
pure  il  tuo  oomodo. 

—  Mdxsc,  Marcio.  Vedi  ancbe 
Mare.  Frutt  murse:  Fraeido 
Straehin  marsc:  Cacio  marsio' 
« De  fo&ura  V  h  hell  ma  de  den^ 
gk'h   el  marsc*   (Fig.):    «Ideia»* 

Vessegh  dent  el  marsc  in  d'Ofi^f- 
fare:  Esserci  del  marcio.  (£>i  per- 
sona) «  Z/i  marse  eke  el  se  amtta 
pib^m^  tisioo  marcio  ».    |   (8fe- 

atato)  «  L'e  nassuu  a  Milan  ma 


f 


h  tddesek  marse  » :  «  E  nato  a  Mi 
lano  ma  h  tedesco  maroio». 
..  —  MarsQ^tt,  Marciolino,  Tarlo. 
Savh  de  marscett  (del  vino):  Sen- 
tire  di  matoio.  (Ai  morale)  «  Tra 
I6r  duu  gk'h  semper  restaaonpoo 
de  marscett »  :  «  Fra  loro  due  c'  h 
rimasto  o  restato  un  poco  di  lan- 
core  o  ruggine».  Vesseffh  denter 
el  sd  marscett:  Esserci  il  suo  tarlo. 

—  Marsci-arscU,  Maroire.  «i 
nhpol  in  staa  tropp  su  la  paia  e 
in  m^irscii  tuti »  :  icXe  socbe  stet- 
tero  troppo  suUa  pallia  e  sono 
marcite  tutte».  Marset  in  presdn: 
Maroire  in  oareere  o  pociiaone.  Fa 
mar«ei  de  la  rcibhia:  Far  maroire 
di  rabbia.  On  sit  de  marseigk  detp- 
ter :  Un  luogo  da  marcirvi  den- 
tro.  «  jyh  semper  vivuu  e  Vt  mar- 
seU  in  qttella  easa  »  :  «  £  maroito 
in  quella  casa». 

—  Marsda  (Volg.).  Vedi  Mar- 
da  e  Matiria,  Fd  marsda  (volg.): 
Fare  o  Buttare  moroia. 

—  MarBOldii,  Fradioio.  «  Ue  6n 
marsdon  oke  smargaia  tutt  eldi»: 
«£  un  maroione  obe  scaraocIiiA 
tutto  il  giomo  ».  |  (Terreno)  Fon- 
gaia. 

—  Marscida,  Maroita.  i>&  o  lesa 
Vacqua  ai  marsdd :  JJate  />Jc.var 
racqua  alle  marcite.  Praadcmar~ 
seida:  Prato  a  marclta.  Matifdda  i 
de  ris :  Vedi  Bisera, 


j 


MAR 


—  417  — 


MAR 


—  Maxsdiira,  Marciume.  «  Quel- 
la  famiglia  Ih  ona  vera  marseiu- 
ra>  z  It  Quella  famiglia  h  un  mar> 
oiiiine  8olo».  |  (Pietra  arenaria) 
Pietra  morta. 

l([axsiiina»  Abito  a  falde,  Maiv 
Bina.  JSisognard  mettes  in  mar- 
sinna  e  cravatta  hianea:  Bisogner^b 
mettersi  in  abito  nero  e  cravatta 
bianca.  Fasa  tirhper  lamarsinna: 
Farsi  tirar  la  giubba.  D'dna  mar- 
tinna  fd,  fcaura  6n  gipp&n  (in  dis.) : 
D'on  ouco  far  oallaia  Opp,  D'una 
lancia  fame  un  zipolo. 

Uarslnln.  In  dis.  tranne  ohe 
n.  fr. :  Fass  tird  per  el  marainin : 
(dai  creditor!)  Parsi  tirare  la  giub- 
oa  o  pel  ferraiolo  (antic).  Fit 
btUld  el  marsinin:  Far  Tamore 
(materialmente). 

—  Marslnascla,  Giubba  col  ta- 
gliere. 

—  Marsindn,  Palamidone,  Uomo 
alia  carlona. 

—  Marslnott,  Giaccb. 
Marsuppl  (D.  Gr.),  Marsuppio. 

«  G*dn  trov€Ut  in  eit  el  marsuppi  » : 
«Gli  hanno  ti'ovato  in  casa  il 
morto».  ^Bisdgna  ved^  che  mar- 
8uppi  de  robha  » : «  Bisogna  yedere 
ohe  po'  po'  di  roba  ». 

Marta,  Marta.  Fh  de  Marta  e 
de  Madalenna:  Vedi  MadaUnna. 
Se  pd  p<Bu  tninga  fd  de  Marta  e 
de  Maaalenna:  Non  si  pu5  fare 
da  Marta  e  da  Maddalena  o  due 
mestieri  ad  un  tempo. 

Martedi  o  Marte.  marled^  grass : 
Martedl  grasso.  —  sant :  santo. 
(Pr.)  Nh  de  Vener  n^  de  Mart  n6 
se  sposa  n^  se  part:  Nfe  di  Ve- 
nere  n^  di  Marte  non  si  sposa  n^ 
si  parte. 

KartW,  Martcllo.  Martell  de/h-, 
de  legHf  de  legnamee^  de  mani- 
scalehf  de  seiavattin,  eee,:  Mar- 
tello  di  ferro,  di  legno  o  mazza- 
picchio,  da  falegname,  da  mani- 
Boaloo,  da  ciabattino,  ecc.  Lavorh 
a  matell  (argentieri) :  Lavorar  a 
martello.  Tiraa  a  martell:  Lavo- 
rato  a  martello.  Std  a  hotla  de 
marteU :  Reggersi  a  martello.  So- 
nd  eatnpann  a  martell :  Sonare  a 
marteUo.  Giiigit  a  campanna  e  ntar- 
tell:  Vedi  Oiaeugh.  «  Me  par  de  Or- 
v^A  in  testa  6n  m.artell » : «  Mi  pare 
di  avere  nel  capo  un  martello  ». 
Vkss  tra  I'incudtn  e  el  martell :  Es- 
sere  tra  I'incudine  e  il  martello. 


—  Hartellett,  Martelletto. 

—  MarteUk;  Martellare.  «Jn 
sta  eontrada  gh'  i  6n  feree  e  se 
sent  a  marteUd  tutt  el  <2i  »  :  « In 
questa  strada  c'  h  un  fabbro  fer- 
raio  e  si  sente  martellare  tutto 
il  giorno  ». 

—  Martellasc,  Martellaccio. 

—  Martellada,  MarteUata.  ^^M 
g'd  daa  6na  martellada  in  testa  e 
el  I'd  coppaa »  :  «  Gli  diede  una 
martellata  sulla  testa  e  lo  am- 
mazz5  ». 

—  MarteUadura,  Martellatura. 

—  Martellixma,  Martellina.  (De- 
gli  scultori  di  porfido).  Picobie- 
rello.  (Acciottolatori)  Becastrino, 
(Muratori)  Piccozza.  (Mugnai  per 
macine)  Martellina. 

Martelletta  Sempre  verde,  Mor- 
tella.  £1  her  so  de  martelletta:  II 
padiglione  della  mortella. 

Marter  (Volg.  id.)  Vedi  Martir 
e  Martdr. 

Martin,  Martino.  Martin  tae- 
cogn:  Borbottone.  Martin  bonsto- 
megh:  Un  facilone.  «  Con  s6a  miee 
ghe  tocea  de  fdt  el  Martin  bonsto- 
megh  » :  «  Coila  moglie  gli  tocca 
di  far  il  pappataoi  >».' «  I/u  el  man- 
gia  del  tutt;  I'h  Martin  bonsto- 
megh  » :  «  £gli  mangia  di  ogni 
cosa ;  h  un  vero  mangiatutto  ».  | 
I/estaa  de  san  Martin:  Estate  di 
san  Martino.  Fd  san  Martin : 
S^omberar  dal  podei*e  (1).  «  ^  ar- 
rivaa  anea  per  m  el  so  san  Mar- 
tin » :  «  £2  arriyato  anche  per  lui 
il  giorno  del  giudizio  ».  Otugd  a 
Martin  bee :  Vedi  Giceugh,  Martin 
pescd  (uccello) :  Martin  pescatore. 
I^er  martin:  Vedi  Per.  Q  (Mac- 
china  per  afibndar  pali)  Battipalo. 
Berta.  Martin  arand:  Gatto.  (Pr.) 
Per  6n  p6nt  Martin  V  d  perduu 
la  cappa:  Per  un  punto  Martin 
perse  la  cappa.  A  san  Martin  Vh 
vlee  tutt  el  v%n:  A  san  Martino  si 
spilla  il  botticino  Opp,  A  san  Mar- 
tmo  ogni  mosto  h  vino. 

Martlnln,Orfanello.  IMartinitt: 
Gli  Orlani  o  Abbandonati.  ||  (In- 
setto)  Vespa. 

Marti Tigalla,  Martingala.  —  del 
Jinimefit:  —  del  finimento.    |   (II 


(1)  Fare  san  Martino  a  Firenze  ha  ou 
significato  tutto  differente  dal  milanese : 
■igniflca  fare  una.  scampagaata  per  aaaag- 
giare  il  vino  novo  dei  dlntomi. 

27 


MAR 


418  — 


MAR 


raddoppio  della  posta  in  gioco) 
Martingala.  (P.  £.]  La  maritngala 
Vh  quan  semper  disaatrdsa:  La 
martiBgala  ^  troppo  spesso  disa- 
Btrosa. 

Maxtir.  Martire.  £1  pover  Mara 
Vh  staa  on  martir  de  la  ignorama 
e  di  pregiudvsi  di  noater  vhec :  II 
poyero  Mora  fu  un  martire  della 
ignoranza  e  de' pregiudizi  de'  no- 
stri  antenati.  Martir  del  lavord: 
—  del  lavoro. 

—  MarUrl  Martirio. «  Cdn  quella 
ereatura  in  ed  l'^  6n  vero  martir- 
riy^:  nc  Con  quella  oreatura  in  casa 
r^  una  disperazione  ». 

— Maxtlmz&-izzaa-izzasS{Mar- 
tirizzare.  it  Ah  eceur  de  acimes  I 
Perchh  te  siguitet  a  martirizzh 
quel  pover  passaHnf  »:  «  Cuor  di 
tigre,  percnfe  continui  a  martiriz- 
zaro  quel  povero  uocellino?». 

—  Maxtirlzzament,  Martirio.  2}'^ 
dn  martirizzament  contindv ;  fi  un 
oontinuo  martirio. 

Maxtor,  Martora.  Martor  zibelin, 
de  Franeia,  del  Canadd,,  eee.: 
Martora  zibellina,  di  Francia,  del 
Canada.  Ona  pellisza  de  martor: 
Una  pelliccia  di  martora.  |  Mar- 
tore  (1),  Ebete.  «  £1  fh  di  discors 
eh' el  par  dn]90ver  martor  >: «  Parla 
che  par  un  imbeciUe  ». 

—  martorott,  Martorasc,  Har- 
torell,  Un  po'  vero  soimunito.  H 
(Pelliccia)  Martorell  de  Polonia^ 
de  BttsHttf  eee.:  Martora  di  Po- 
lonia,  di  Russia. 

Martuff,  BabbuaBso.  «  Te  see 
pur  anca  6n  gran  martuff »:  «Sei 
pur  il  gran  babbuasso  1  » 

Marz,  Marzo.  Vent  de  marz : 
Vento  marzolino.  Tredesin  de 
mxirz:  II  giorno  13  di  marzo.  Fe- 
nerd\  de  marz:  Venerdi  di  marzo. 
La  Madonna  de  m^xrz:  La  Ma- 
donna di  marzo.  (Pr.)  Marz  ficBu 
d'dna  halirocea,  o  eh*  el  pi<Buv,  o 
eh'el  tira  vent,  o  eh* el  jioeea :  Vedi 
Baltroeca.  Marz  suee,  vilan  ricch : 
Marzo  asciutto,  grano  per  tutto 
Opp,  Quando  marzo  va  secco  il 
lino  fa  capecchio.  Marz  aequ6s 
bdnddmd  peri  spos:  Marzo  moUe 
lino  per  le  donne.  Marz  marzott 


(1)  Mdrlore  ora  a  Firenze  6  in  disuse- 
Ma  fa  11  soprannome  clie  si  dava  ai  con- 
tadini. 


rh  inaual  el  dl  e  la  nott:  In  marzo 
oade  requinozio. 

—  MarziroBU,  Marzolino  e  Mar- 
zuolo.  Formagg  marzirceu:  Gaeio 
marzolino.  L%n  marziruRU:  Ldno 
marzuolo.  Bira  marzirceula  :  Birra 
di  marzo.  (Pr.)  Chi  m,azza  i  mar- 
zirteu  (pures)  mazza  la  mMder  e 

{)ORU  i  flasu:  (Letter.)  Chi  uoeide 
e  j>uloi  di  marzo  ammazsa  le  ma- 
dn  ed  i  figlioli. 

—  Marzengh  (Add.  di  Fdrmeni^^ 
Marzuolo.  Fdrment  marzengh : 
Grano  marzuolo. 

—  Marzott.  Vedi  Mars  in  Pro- 
verbii. 

Marzapan,  Marzapane.  B6n  ti- 
me 6n  m,arzapan:  E  un  marza- 
pane.  «J7Z  manUgnen  a  marza- 
pan  » :  «  Gli  danno  latte  di  gal- 
lina». 

Marzellinna  (Volg.).  Vedi  Mar- 
cellina* 

Marzoccli,  Marzocco  (1),  (Pistoia 
e  Lucca)  Baggeo,  Sciocco. 
—  Marzoccada  o  Marzoccazia, 
Harzoechett,  Harzoccon,  Soem- 
piata  o  Dabbenaggine,  Babbio- 
ne,  eoo. 

Masarlir-araa-arass,  Macerare. 
«  I/h  seech;  mettel  dn  poo  in  Va&- 
qua  a  m^asarit » :  «  £  Becoo ;  met- 
tilo  un  poco  nell'  aoqna  a  rinye- 
nire  ».  J  east^gn  a  rost^  sott  a  la 
pattonna,  masaren:  Le  bruciate 
Botto  il  toppone  si  mettono  a  pol- 
pare.  «  L'evegnuu  a  cit  tuU  ma- 
saraa  »:  «  E  tornato  a  casa  tatto 
fradicio  ».  La^sh  masarh  la  Hfss, 
el  raffreddr,  el  gatar:  Lasciar  ma- 
turare  o  rammollire  la  tosse,  Pin- 
freddatura  o  Tintasatura,  il  oa- 
tarro.  Masaraa  de  suddr:  MoUe 
di  Budore.  Cottf  imbriagh,  masa- 
raa: Ubbriaco  fradicio. 

—  Masaramentk  ImmoUamento. 
nkaer,  Macero.  Melt  in  tnaser : 

Porre  in  molle  o  in  macero. 

—  Masarott,  Impiastro.  itJElg'h 
miss  6n  masarott  de  pan  e  latt  s%U 
hugndn  » :  «  Gli  appliob  un  impia- 
stro di  pane  e  latte  sul  frign(M0  o 
fignolo  ». 

Mas'c,  Maschio.  «  La  g*A  avuu 
6n  bill  mas'e  » :  «  Partori  tin  bel 
maBcluotto  ».  Menii  la  eavaUa  al 
mas'c  o  al  stalldn:  Condurre  la 


(1)  SignlSca  anche  leone  scolpfto  o  di- 
pinto 


MA8 


-  419  — 


MAS 


cavalla  alia  monta.  |  (Arti)  Mas^c 
e  femtmna :  Haschio  e  femmina. 
Ctav  mas* da:  Chiave  maschia. 

—  Mas'ciott,  Maschiotto.  Vedi 
Mcts'e,  «  L'h  dna  hhlla  mas^dolta  ». 
«  £  una  bella  maBohiotta  ». 

—  Mas'clozz.  (N.  fr.):  «  Za  g'd, 
&n,  fd,de  mas^eiosz  » :  «  Ha  un  fare 
maschile  0pp.  Ha  I'aria  virile  ». 

Mas'cldrl,  Troppi  mascbi.  (P. 
£).)  «  Mia  miee  no  la  me  fit  gid 
che  di  ma«'ciort  »:  «  Mia  moglie 
non  ^  bona  che  a  partorirmi  de' 
masohi  ». 

—  Mas'cdtt  e  Mas'cettiii,  Ra- 
gazzetto. 

Masoabk.  Zueeker  maseabii : 
Zuccbero  scuro.  JRestd  de  masea- 
ha  :  Restare  di  Btucoo.  «  Oh  bruito 
nMLScaba  !  > '.  «  Masoberone  da  fo- 
gna ! » 

Mascarada,  Mascberata.  (Sost.) 
Ona  bella  ma^carada  de  pterrd : 
Una  bella  mascberata  di  pierrb. 
(Add.)  Ona  carta  mascarada:  Una, 
carta  da  gioco  riyolta  nel  mazzo. 

—  Mascaree,  Masoberaio. 

—  Mascarlnna ,  Masoberina. 
«  Guarda  la  bella  —  » :  «  Idem  ».  | 
« Ai  mh  strivalilt  ghe  vit  miss  t 
masearinn  »:  «  A'  miei  stivaletti  ci 
-vo'  far  mettere  la  mascarina  ». 
Masearinn  per  Ittsso:  Spunterbi 
(per  oruamento  delle  scarpe). 

—  Mascar6n,  Masoberone.  «  JEl 
ptn"  6n  mascaron  de  irdmba  »: 
«  £  lUL  masoberone  da  fontana  o 
da  fogna  ». 

—  Mascardtt,  Brutta  masebera. 
(P.  E.) «  Va  via,  bruit  mascardtt » : 
«  Leyati  di  costi  mascberaccia  in- 
degna  ». 

—  Mascher.  (N.  fr.):  «  Ciao  sur 
maseher )» :  «  Buona  notte,  paglie- 
riocio ! » 

—  Mas<dLera,  Masebera.  Andd 
in  maschera:  Andar  intorno  ma- 
Bcberato.  Vestiss  in  muschera: 
Mettersi  in  masebera.  Mezza  ma- 
schera  o  a  la  Venezianna:  Ma- 
soberina. (Fig.)  Cavass  la  ma- 
schera: Buttar  gill  buft'a  o  Cayarsi 
la  masebera.  «  Maschera  te  e6- 
ndssi!  »:  «  Masoberina  ti  oono- 
soo ! ».  I  Cav€igh  la  maschera  a  6n 
mort:  Cavar  la  masebera  a  un 
cadavere.  |  (La  persona  mascbe- 
rata) «  ^2  vegU&n  gh*era  tanti  bH 
maseher  » :  «  Al  veglione  c'  erano 
di  molte  belle  mascberine  >.  «  In 


casa  Xgh*h  staa  6na  flsta  in  m4i- 
schera  de  costumm  o  semplic.  in 
co8tum,m  » :  «  In  oasa  X  oi  f u  un 
ballo  in  costume  ».  Vedi  Costumm. 
«  Ml  s'  era  in  maschera  de  disim- 
pegn  » :  «  lo  mi  ero  messo  in  pier- 
rot  senza  impegno  » :  m  JEl  V6nt, 
in  Cromvhllf  el  se  s*  era  miss  in 
maschera  de  impegn  » :  «  H  Conte, 
cbe  s'era  vestito  da  Cromvell,  era 
in  imbarazzo  ».  «  Sul  Cdrs  gh'era 
di  gran  maseher  disperaa  o  de 
8trasei6ni  »:  «  Sul  Corso  si  vede- 
vano  delle  mascberaocie  indegne  ». 

—  Mascarln  (di  cavallo),  Sfac- 
ciato. 

Masearizz,  Masobereccio  (cuoio 
concio  in  allume). 

Mascarpa  (Volg.).  Vedi  Ma- 
schhrpa, 

Mascarpon,  Ricottina.  JFriltura 
de  mascarpon :  Fritto  di  ricottina. 
Faceia  de  mascarpon:  Viso  di  ri- 
cotta  c  ancfie  Mascberon  da  fogna. 

Mascberpa  (P.  N.),  Riootta.  — 
ddlza,  saladM,  fresca,  ecc:  —  dol- 
ce,  salata,  fresca,  eoc.  (M.  d.  d.) 
Hestd,  It  c6me  quell  de  la  maseher- 
pa:  Cascare  if  pan  di  mano  o  Re- 
stare  di  stucco. 

Masiaccb,  Marcbiano.  icM  a* d 
lassaa  andd  6n  slavion  Tnasiacchy* : 
«  Gli  lascib  andare  un  solenne  cef- 
fone».  Ona  ridada  7nasiaeea:  Una 
risataccia  o  una  risata  sbardel- 
lata. 

Masigdtt,  Gonfiotto.  «  Std  vestii 
el  m«  fd  di  m,asiaoU  »  :  «  Quest'ar- 
bito  mi  sta  disadatto  o  mi  fa  le 
piegbe  e  i  gonfii ».  «  Te  me  paret 
on  bell  mamgott)n<nTvL  sei  o  mi 
gembri  un  camorro». 

—  Masigottk-ttaa,  Rabbatuifo- 
lare.  Masigottd  sit :  Avvolger  con- 
fusamente. 

—  Masigotteri.  Batuffolo. 

—  Masigott6n,  Persona  vestita 
m.ilamente. 

Masna,  Maoinatoio.  |  Macinato. 
Ul  dcm  su  la  m,asna  :  L'  imposta 
sul  macinato. 

—  Maank-snaa,  Macinare.  Mas- 
nd  el  fdrment,  i  coldr:  Macinar 
grano,  colori.  (Fig.)  Ma4tnd  ben 
(mangiando):  Macinar  a  due  pal- 
menti  o  masticar  a  dovere. 

—  Masnada,  Macinata.  « Ona 
masnada  sdlla  de  caffe  la  basta 
per  tutti  nun  » :  «  Una  sola  maci- 
nata di  catt'b  basta  per  tutti  noi  ». 


MAS 


—  420  — 


MAS 


II  Ona  mctsnada  de  hbtt :  tin  buon 
carpiocio.  |  Ona  masnada  de  let- 
der :  Una  masnada  di  ladri. 

—  Masnadinna ,  Macinatina. 
liDcigh  dna  masnadinna  a  quell 
eaffe  »  :  «  Dagli  un  po'  di  macma- 
tura  a  quel  caiffe*. 

—  Masnin,  Macinello.  Masnin 
del  caffh,  del  p4ver :  Macinello  del 
caflffe,  del  pepe  e  anche  pepiera. 

—  Masno,  Macinatore  (nei  mu- 
lini). 

—  Masnorell,  Fattorino  del  ma- 
cinatore. 

MaBOCCft-soccaa ,  Ammosciare. 
Vedi  Magolich  e  derivati. 

Massa,  Massa.  Oiappdtinmassa: 
Prender  in  massa.  Jja  leva  in  mas- 
sa :  La  leva  in  massa.  «  Sii  6na 
massa  de  canaiay^ : «  Siete  una  mas- 
sa di  birboni*.  «J[/'A  ditt  sit  dna 
massa  de  sproposit  •»  :  «  Disse  una 
massa  di  spropositi ».  B  (Militari) 
JSl  lihrett  de  massa:  II  libretto 
della  massa. 

Massacher  (D.  Fr.),  Massacro  (1), 
Macello,  Scempio,  Strage.  I  Abis- 
sini  a  Dogali  dn  faa  6n  massa- 
eher  di  noster  pover  soldaa:  Gli 
Abissini,  a  Dogali,  de'  nostri  po- 
veri  soldati  hanno  fatto  scempio. 

—  Massacre  -  sacraa  -  sacrass. 
Massacrass  in  tra  de  I6r :  Truoi- 
darsi  fra  loro. 

MassasTfiT  (P.  N.),  Massaggio.  El 
massaggio  I'e  vegnuu  de  moda: 
II  massaggio  s'fe  fatto  alia  moda. 

Massaria,  Masseria  (2),  Podere, 
Padronato.  Mhtt  dna  tenuda  a 
massaria:  Appoderare. 

—  Massee  e lHassera,  Mossaio  e 
Massaio  (3),  Fittaiolo.  Paisan  de 
massee:  Operante.  V^acea  masse- 
ra:  Vacca  guidaiola. 

Mass^ll,  Massello  (4)  Argent  de 
massell:  Argento  di  massello. 

(1)  Voce  bollata  Vedi  1©  altre  prette 
italiane.  Massacro  poi  e  termine  di  aral- 
diea :  una  testa  di  cervo  con  ooma  a  molti 
palchi. 

(2|  Nelle  maremme  di  S-ena  Masseria 
equivale  alia  nostra  Bergamxnna- 

(3)  In  lingua  Massaio  non  corrisponde 
al  nostro  Massee  se  non  in  parte.  Massaio 
era  in  toscana  il  oustode  delle  masserizio 
pubbliche,  e  veniva  usato  anche  per  di- 
notare  un  uomo  attempato  grave  d'  anni 
0  prudente. 

(4j  Massello  a  Firenze  signiflca  anche  il 
legno  niassiccio  e  non  impiallacoiato  per 
^obili. 


—  MasBell^-sellaa,  Masseliare. 
«iv'^  /oa  m>asseUa  per  cent  quin- 
tai  de  fhr  »  : «  Fece  massellare  on 
centinaio  di  quintali  di  ferro  ». 

MasseUadura,  Massellatura. 

MasBlma,  Massima.  Spatd.  ona 
m,as8ima:  Essere  sistematioo.  De- 
rogdb  de  la  massima.  Idem.  «  Jii 
g'oo  per  massima  de...  »  :  «  lo  ho 
per  regola  di... »  |  {Musioa)  Mas- 
sime. 

MasBixii,  Massimo.  «  Ghe  sarh  d6 
mia  al  massim »  :  «  Corrono  due 
miglia  a  dirne  assai». 

—  Masflimament,  Massima- 
mente. 

Massimarl,  Libro  deUe  maesime 
o  regol«  o  ordini  di  massima. 

MasBlnna.  Vedi  Brugna, 

MaSBlsz,  Massicoio.  Or  masttiasz : 
Oro  massiccio.  «  Quest  Vh  6n  er- 
rdr  mMssisz  »  :  «  Questo  d  un  er- 
rore  miassiccio  ». 

Ma886n.  Vedi  Fram^iss&n. 

MaBteg&-effaa,  Mastioare.  Ma- 
stegd  i  orassion:  Masticare  ora> 
zioni*.  Mastegh  %  paroll  in  di  dent: 
Masticar  parole  fra  i  denti.  (Fig.) 
Maslegd  Sen  6na  robba:  Masticar 
bene  una  cosa.  Masteghla  rabbia: 
Rodere  i  chiavistelli. 

—  MaBtegalla,  Biascicarla. 

—  MaBtegada,  Masticatura.  | 
(Per  carico  di  busse)  Gazzottatu- 
ra.  «  HI  g'd.  daa  6na  mastegcida  »: 
«  Gli  diede  una  cazzottatui*a  ». 

—  Mastegaddr,  (Maniscalehi) , 
Frenella. 

—  Mastegadora,  Mastioaticcio. 
Mast^U,   Mastello.   Mastell  per 

seiaequit  i  bieeer :  Mastello  per 
sciacquarci  i  bicchieri.  On  masteU 
de  uga  de  fdt  vin :  Una  bigonoia  di 
uva  da  vino.  On  mastelf  de  nw- 
star  da :  Un  mastello  di  mostarda. 

—  MaBtell6tt,  Mastelletto.  On 
mastellett  de  molta :  Un  bigonoiolo 
di  calcina. 

Master,  Mastro.  Master  de  ed : 
Maestro  di  casa.  Master  de  eamp : 
Maestro  di  campo.  Master  de  tnur, 
de  posta,  de  zecea :  Mastro  mnra- 
tore,  di  posta,  di  zecca.  Master 
Slrieh:  II  carneflce.  |  (Libro  di 
commereio)  II  Mastro.  PieniiL  dn 
muster:  Impostare  il  mastro.  I\»rta 
i  partid  sut master:  Portar  le  par- 
tite a  mastro.  (Add.)  MtieeUaria 
mastra :  Macelleria  di  carni  di 
prima  qualithr. 


MAS 


-  421  — 


MAT 


BKa48tiii,  Mastino.  «  El  ropna  e6- 
me  <ki  mcuHn  » :  «  E^  ringhia  come 
un  mastino  ».  MasUn  de  guardia  : 
Mastino  di  guardia. 

Mastlna-Btlnaa,  Sgualcire. 
«  Perchh  te  seguiiet  a  mastinh  quell 
pover  ea]9pell»:  «  Perch^  tu  seguiti 
a  sgualcire  quel  povero  cappello 
»  cenoio  ?  ».  «  Cdme  V  h  mastinaa 
8t6  td  vestii  )» :  «  Com'^  sgualcito 
quest'abito !  » 

—  Mastlnadura,  SguAloitura. 

—  Mastinent,  Sgualcito. 
Hastransc,  Malescio.  «Z'^  6n 

paver  mastransc  quell  fiteu  »: «  Quel 
ragazzo  h  baoato  ».  «  Quand  s'^ 
mastranse  edme  ml  «e  po  minga 
f^  eerli  9*obb  »:  «  Quancfo  si  h  ba- 
cat!  come  me  h  impossibile  fare 
certe  cose  ». 

—  HEastransciii,  Baoatuocio.  Po- 
ver mcutratiscin:  Povero  tristan- 
zuolo. 

—  Mastranscidn,  Pleno  di  ma- 
lanni.  «  Voreven  detghela,  insci 
bella  e  sanna,  a  6n  mastranacion  »: 
«  Volevano  gettarla  in  braccio  ad 
lino  sposo  pieno  di  ma1anni)>. 

Matald  (Volg.  id.).  Vedi  Matld, 
(O.  Fr.). 

Matarazz,  Materazza  e  Materaz- 
zo.  «  Volta  Hi  i  matarctzz  e  lassa 
sdrh  el  lUt » :  «  Abballina  il  letto^ 
cbe  pigli  un  poco  d'aria  ».  Batt  % 
iruUarcKsz :  Sprimaociare.  (  Fig. ) 
V^8  el  mataraez  di  boU :  Esser  il 
bersaglio  delle  busse. 

—  Mataraeain,  Materazzina  e 
M^terazzino.  M  matarassin  de  la 
eunna:  La  materazzina  della  cul- 
la.  Matarassin  moresin:  —  doloe. 

—  Matarasflusc,  Materassuocio. 

—  Mataxanee,  Materassaio. 
«  G*oo  daa  i  edssin  de  batt  al  ma- 
tarcutsee  » :  «  Ho  dato  i  jpcuanoiali 
da  ribattere  al  materassaio  ».  Oug- 
ffia  de—:  Ago  da  — .  (Fig.)  Al 
teater  di  matarassee:  A  letto.  P. 
£.  «  Paphf  8t€unra  te  me  mhnet  al 
teater  f  »  n  SI,  Al  teater  di  mat€t- 
rassee  » :  «  Babbo  stassera  mi  con- 
durrai  a  teatro  ?  »  «  No.  Andral  a 
letto  ». 

Blaterla  (P.  N.),  Materia.  La  ma- 
teria primxi:  Idem.  |  Untrd  in 
materia:  Entrare  in  materia.  | 
(Ci5  che  esce  dalle  piagbe)  Mate- 
ria o  maroia.  (Colto)  ^nca  la  mar- 
teria  h  etema:  Anche  la  materia 
5  etema. 


—  MaterlaUsta  (P.  N.),  Mate- 
rialista.  (Colto)  I  materialisti  iti- 
cceu  dn  perduu  terren:  Idem. 

—  Material,  Materiale.  Am^ir 
material :  Amore  materiale.  «.  Vt 
6n  omm,  material » :  «  £2  un  omo 
materiale ».  «  Me  m^nnca  el  temp 
material  de  fall » :  «  Mi  manca  il 
tempo  materiale  di  farlo  ».  Mate- 
rial de  fabbrica:  Materiali. 

—  Materialdn,  Materialaccio  e 
anehe  Materialone. 

Matinada  (Ij  (P.  N.),  Mattinata. 
Oo  spSs  tutla  la  matinada  o  anche 
la  m/oMnna  a  melt  a  post,  eec,  » : 
« Ho  impiegato  la  inxera  matti- 
nata a  govemare  il... » 

—  MatUma,  Mattlna.  Stamat- 
tina:  Stamattma.  Da  la  sira  a  la 
mutinna:  Dal  vedere  al  non  ve- 
dere.  Dalla  sira  alia  matinna: 
Dalla  sera  alia  mattina. 

Matl6  (D.  Fr.),  Marinaio.  A  la 
matld :  Alia  marinaia. 

Matrazz,  Matraccio  (yaso  da  di- 
stillatori). 

Matrical,  Matricale.  Aequa  ma- 
irieal:  Acqua  matricale. 

Matricola,  Matricola,  Registro. 

—  Matricol^-colaa,  Matricola- 
re,  Registrare.  (Fig.)  On  birbante 
matrieolaa:  Un  birbante  matri- 
colato. 

Matrlgian,  Bighellone  o  Bam- 
binone  o  Bachillone  (gioviue  alto 
di  statura  piii  che  I'eta  comport!  e 
che  fa  delle  fanciullaggini). «  Guar- 
da  quell  m^trigian  che  el  giuga 
ednt  i  JfitBu  pisdnitt »:  «  Guaraa 
quel  bighellone  che  gioca  coi  bam- 
bini ». 

—  Matrigianell,  Ragazzotto. 

—  Matriglan6n ,  Gran  bighel- 
lone. 

Hatrigln  (In  dis.),  Mazza  (Per 
giocare  alia  lippa). 

Hatrimoni ,  Motrimonio.  Pro- 
messa,  pubblieasndn ,  contratt  de 
— ;  Promessa,  ]»ubblicazione,  con- 
tratto  di  matrimonio.  Sensal  de 
mMtrimoni:  Sensale  di  matrimo- 
nii. Matrimoni  civil:  Matrimonio 


(1)  Qaesta  parola  non  era  usata  ohe  in 
Brianza  nella  frase:  Cantd  la  matinada 
vale  a  dir  andar  sotto  le  flnestre  della 
bella  a  canfar  e  suonare  il  ipandolino  sal 
far  del  giorno.  Ora  e  entrata  nel  dialettu 
oivile. 


MAT 


422  — 


MAT 


civile.  Matrimoni  religids:  Bene- 
dizione  nuziale. 

—  Matrimonial,  Matrimoniftle. 
Ij^H  matrimonial:  Letto  matri- 
moniale. 

—  Matrimoc61  (Scherz.  invece 
di  matrimonio),  II  congiungimini. 

Hatriz,  Maxrice.  |  (Ammini- 
Btraz.)  Register  a  matriz:  Registro 
a  matrice.  (Fond,  di  carattenj  Ma- 
trice. 

Matronna,  Matrona.  «  La  par 
6na  matronna  » :  «  Pare  una  ma- 
trona ». 

Matt,  Matto.  Matt  de  ligd:  Mat- 
to  da  le^are.  Zra  cdt  di  matt:  II 
manicomio.  Avkgh  del  matt  eh'el 
consolla:  Avere  del  matto  assai. 
Coo  de  matt :  Testa  di  matto.  Di- 
ventdt  matt :  Impazzire.  Fd.  de  m,att : 
Dare  nel  matto.  P.  E. :  «  Stamat- 
tinna  V  orolog  el  fit  de  matt» : 
«  Stamattina  I'orologio  h  matto  ». 
«  /  fioRu  dn  faui  de  matt  finna  o- 
dkssvn  4(1  ra^azzi  hanno  ruzzato 
flno  a  poc'anzi  ».  «  El  temp  el  voRur 
fdt  de  m£ttt » ;  «  II  tempo  si  rabbru- 
sca  o  ^  pieno  di  mattana  ».  Fd,  el 
matt:  Fare  il  matto.  Fd  i  robb 
de  matt:  Par  cose  da  matto. «  S6nt 
minga  matt  /  » :  «  Fossi  matto  ». 
«  Ma  te  see  matti  »:  «  «  Ma  che ! 
Sei  matto?  o  Che  ti  gira?»  Fh 
divenlit  matt :  Par  diventar  pazzo. 
Ona  mnnega  de  matt:  Una  raani- 
ca  di  matti.  Vhss  tutli  matt  a  vun- 
na:  Tutti  i  matti  tirano  a  uno. 
Parld,  de  matt:  Dir  cose  da  mat- 
to. Mid  come  6n  matt :  Ridere  co- 
me un  matto.  L'h  robba  de  diventd, 
9natt:  C'6  da  impazzire  I  Bobbade 
matt:  Mattia.  P.  E.:  ^n  La  saria 
robba  de  matt )» :  «  Sarebbe  mat- 
tia ».  Trti  matt :  Far  pazzo.  Trass 
matt:  Far  da  matto.  Tratth  de 
m^lt:  Trattar  da  matto.  ^  Gh*  I 
voruu  i  savi  e  i  m,att » :  «  C'^  vo- 
luto  del  buono  e  del  bello  ».  De 
m.att  tdmd  savi :  Rinsavire.  «  Fl 
me  diventa  m>att  furids  » :  «  Mi  di- 
venta  furioso  >.  «  El  me  par  6n 
bhU  matt  glorids  » :  «  Matto  glo- 
rioso  ».  «  Te  disi  che  Vh  m,alt  m,at- 
tisc  »  :  «  Ti  dico  che  ^  matto  ». 
<  L'  e  on  mrczz  matt  de  vun  » :  «  £ 
un  pazzerellone  ».  «  Fl  g*  h  6na 
rim.m,a  de  m,att  » :  «  Ha  una  vena 
di  pazzo ».  Pari  la  cdt  di  matt : 
Parer  una  gabbia  di  matti.  «  G'oo 
ciappaa  6n  gust  de  m^tt  »:  «  Gi  ho 


preso  un  gusto  matto  ».  «  Zm  el 
va  matt  per  la  ca^icia,  per  i  skrv, 
per  i  fidr,  ecc,  »:  «  Egli  va  pazzo 

Ser  la  caccia,  per  le  serve,  pei 
ori».  Vorh  on  ben  mntt:  Voler 
un  bene  matto  a  uno.  |  (Giooo) 
Sca^h  matt:  Scacco  matto.  El 
mMtt  (tarocchi):  II  matto.  (Pr.)  A 
fh  divirs  di  alter  se  par  mcUt:  A 
far  differente  da  tutti  si  passa  per 
matto.  De  matt  ghe  n*h  poeeh  ehe 
guariss  j>6lid:  Chi  nasce  matto 
non  guarisoe  mai.  /  matt  in  for- 
tunaa:  I  matti  hanno  fortuna.  / 
m^att  induvinen:  I  matti  e  1  ftat- 
ciulli  indovinano.  JVe  sd  pussee  dn 
m,att  a  cd,  s6a  che  6n  savi  a  eh  di 
alter:  Ne  sa  piil  un  matto  a  caaa 
sua  che  un  savio  a  casa  degli  al- 
tri.  Omm  pelds  o  matt  o  virtud*: 
Uomo  peloso  o  matto  o  awentu- 
roso.  8e  nd  in  matt  i  vneurem 
minga  (Appross.):  A  conti  jBatti 
bean  i  matti!  Matt  come  dn  ea- 
vall:  Matto  come  un  cavallo.  | 
Per  falso  o  guasto.  Danee  tnatty 
diamant  matt  o  cuu  de  bieeer:  Da- 
nari  o  monete  o  diamanti  falsi. 
Figh  matt:  Fioo  selvatico.  F'dng 
matt:  Fungo  velenoso.  El  lait  1*1 
diventa4i  matt :  II  latte  h  impaz- 
zato  o  accagliato. 

—  Matta,  Matta  (1),  GriUo.  «  Se 
me  salta  la  matta.,. »:  «  Se  mi  sal- 
ta  il  grillo  di  fare  una  mattata  >. 
ifFemminile  di  Matt.  La  maUa 
Biraga:  Matta  come  la  Fiorina. 

—  Mattada,  Mattata.  «  L'h  faa 
anea  lu  i  sd  mxittad  »:  «  Feoe  an- 
che  lui  le  sue  pazziole».  «  Me  par 
che  I'abbiafaa  6na  m^tt€tda  a  eom" 
prdi  quell  cavall » :  «  Credo  abbia 
fatto  una  pazzia  a  comprar  quel 
cavallo  ». 

—  Mattdn  jUomo  allegro  pieno 
di  facezie),  Mattaccione.  «.  Ijh6n 
bUl  matton  » :  «  E  un  bel  matto- 
ne  ».  I  Vedi  QuadreU. 

—  Mattasc  e  Mattascidn,  Paz- 
zarellone. 

—  MattareU  e  Hattell,  Matte- 
rello  (2). 

—  Mattarellada,  Pazziola. 


(1)  Malta  e  femm.  di  matto*  ma  oItr«  a 
ei6  aignifloa  una  carta  determinata  in  c«rti 
giochi. 

(2)  E  usato  a  Firenze  pid  apeeialmente 
per  mastQii«  della  polenda. 


MAT 


—  433  — 


MAZ 


—  MattooOh,  Mattarello,  Matte- 
T-agiolo. 

—  Mattoide  (P.  N.),.Mattoide. 
«  J/'k  6n  mattotde  » :  «  E  un  mat- 
toide >. 

—  Mattocoada ,  Matteria.  «  Bl 

SKe  diseva  su  di  mattoeead  »: «  Gli 
iceva  delle  matterie  ». 

—  Mattell,  Pazzerello. 

—  Mattooasc  e  Blattoocdii,  Mat- 
-terellone. 

—  Mattdlegh,  Matterugiolo. 

—  MattaBalemm,  Matasalem- 
me.  Scampit  i  ann  de  M€Utu9ar- 
lemm:  Campar  gli  axmi  di  Matu- 
Bsileiiuiie 

Mattaddr  (D.  Sp.),  Mattadore. 
(Colto)  (Lottatore  contro  i  tori  nel 
oiroo)  Mattadore.  |  (Gioco  a  om- 
bretta)  Trionfo. 

ManBOleo,  Mausoleo.  (Civ.)  Oor- 
stel  sant  Angel  a  Boma  Vh  6n 
nutusoleo:  II  Castel  Bant'Angelo 
di  Boma  h  un  mausoleo. 

Maotmlmdm,  Maximum.  «  El  eo- 
starit  dn  cent  lirett  al  maehsi- 
mum  »:  «  Coster^  cento  lirette  al 
maximum  ».  M  maehsimdm  de  la 
poaia  (gioco):  II  maximum  delle 
puntate. 

Kasz,  Mazzo.  Mcuss  de  spttrg, 
de  ztieeoria,  de  fidr:  Mazzo  di  a- 
Emaragi,  di  cicoriaf  di  fiori.  Miize 
<fe  eiav:  Mazzo  di  chiavi.  Mttez 
de  eart:  Mazzo  di  carte.  Seannd, 
el  nuxeg:  Scozzare  il  mazzo.  Fit 
sii  in  d*6n  mazz:  AnmiazzaLare. 
CiUtit  faeura  del  truuig:  Trasee- 
gliere.  «  I/h  propi  andada  a  eai- 
tdU  fcbura  del  mazz  » :  «  Ha  fatto 
una  bella  scelta,  davvero !  »  Meusz 
de  seda:  Matassina  di  seta.  M^U 
ttUH  in  d'ihi  mazz:  Metter  tutti 
in  un  mazzo. 

Mazza,  Mazza  (1),  Mazzo.  Maz- 
za  de  remolazz:  Mazzo  di  radici 
o  di  rafani  o  di  ravanelli.  Massza 
de  eavH:  Groesa  oiocca  di  capelli. 
.«  /  eavH  me  erdden  a  mazz  » :  «  I 
oapelli  mi  cadono  a  cioocbe  ». 
Maaza  de  pagn  spdreh:  Mazzo  di 
pannillini  eudici.  |  (Grosso  mar- 
tello)  Mazza.  3f€usza  de  fd  sass: 
Mazza  da  pietroni. 

—  Hazzett,  Mazzetto.  —  de  zol- 
fanki :  —  di  fiammiferi. 


(1)  Mazza  come  si  sa  e  baHonoiPO  o  an- 
ohe  bastone  ferrato  e  pesantitsimo  e  gros- 
to  martallo. 


Hazz&-zzaa-zzass,  Ammazzare. 
^ti  I/h  SUM  mazsaa  da  dna  s'eiop- 
pettada  » :  «  E  stato  ucoiso  da  una 
mcilata ».  Mazzass:  Suioidarsi.  | 
(Fig.)  Mazed  el  temp:  Ammazzare 
o  ingannare  il  tempo.  La  gaUeria 
V,  Is,  la  mazza  el  Domm:  La 
Galleria  Vitt.  Emanuele  schiaooia 
11  Duomo.  £1  55  el  mazza  la  pri- 
mera  (Gioooj :  II  55  ammazza  pri- 
miera.  Mazza  de  edmpliment:  Am- 
mazzare Goi  oonvenevoli  o  coi 
compliment!.  Mazzass  del  lavord: 
Ammazzarsi  nel  lavoro.  «  S6nt 
moizzaal »:  «  Sono  stanco  morto  ». 

—  Kazzabecca ,  Mazzapiocbio 
(martello  di  legno  a  varii  usi  ma 
specialmente  a  quelle  di  oerobiare 
botti). 

—  Mazzacan ,  Acobiappaoani. 
«  Ten  in  brcusz  m  Lilin  eke  arri- 
va  el  mazzaean  » : «  Reoati  in  brac- 
cia  la  Lilla  cbe  viene  I'aocbiap- 
paoani ».  Randello. 

—  Mazzacaval.  Vedi  Cdppa- 
eavai, 

—  Mazzacronegh  (Volg.).  Vedi 
Mtuszaeronieh, 

—  Hazzacronicli  (T.  Eooles.  , 
Mazziere. 

—  Mazzagatt  ( Pistole  corte ), 
Ammazzagatti. 

—  Mazzalegiunm  (Erba  danno- 
sa  alle  oivaie),  Succiamele. 

—  Mazzament,  Ammazzamento. 
«  Stanqii  h  suee^s  6n  m^izzament 
in  eontrada  ele^:  «  Questa  notte 
oi  fu  un  assassinio  in  via  di... » 

—  KazzapioBucc  (Vog.),  II  pol- 
lic«.  I  (Persona)  Scalzacane,  Mi- 
serabile.  (M.  d.  d.)  V^s  etnne  la 
miee  del  mazzapinBuee  (in  dis.) :  Dir 
sempre  tbrbioi. 

—  Mazzapr6i,  Calcese  (Carru- 
cola  nel  layori  di  fabbricbe). 

—  Mazzas^tt,  Ammazzasette. 
Haz^  (Volg.).  Vedi  Mctds, 
Mazzucc^  (D.  provenz.),   Per- 

cuotere  il  capo  in  o  Dar  del  capo 
in  qualcbe  cosa. 

—  Mizzuccada,  Capata. 

—  Mazzuocarla  (P.  i^.),  Coeoiu- 
taggine. 

—  Mazzucoh,  Caparbio,  Testone. 

—  HazzuccoxL ,  Caparbiaccio , 
Caparbissimo. 

M'  e  Mi  (P.  N.),  Mi  e  M'  A  me. 
«  Me  par  e  n6  me  par  » :  «  Mi  pa- 
re e  non  mi  pare  ».  «  Te  ms  ear- 
pissetf*:  «  M'mtendi?»  «  Te  me 


M£E 


—  424  — 


MED 


V(euU  &enf  »:  «  Mi  yuoi  bene?» 
«  Vosurem*  ben  » :  «  Voglimi  be- 
ne ».  «  Te  me  txButi  fh  m4H  f  » : 
«  Mi  vuoi  far  morire?  y^  ^  JEl  frhdd 
el  m' aveva  ciappcta  in  manera 
ehe...  »:  «  Mi  aveva  preso  il  f red- 
do  in  modo,  che...  »  «  Ven  a  tro~ 
vamm'  »  :  «  Vieni  a  trovarmi  ». 
«  Me  gJCh  voruu  6na  pcisiema  de 
sant  »:  «  Mi  ci  voile  una  pazienza 
da  santo  ».  «  Te  mi  dee  sti  bene- 
detti  daneef  »:  «  Me  li  dai  questi 
benedetti  quattrini?  » 

Hi  e  Hee,  Mio.  ^i^  El  ml  e  el  id  y^z 
«  11  mio  e  il  tuo  ».  «  Mh  de  miyn 
«  Mio  di  me  ».  (Jr.)  «  Oo  irov€ta  el 
mi  » :  «  Ho  trovato  il  mi'  omo  ». 
«  Oo  trcisaa  tutt  elfatt  m^  »:  «  Ho 
dato  fondo  ad  ogni  mio  avere ». 
«  I  mi  o  mee  de  ed  »:  «  I  miei  di 
casa  ». 

Mea  cdlpa,  Mea  culpa,  Per  col- 
pa  mia. 

Hejuneda  (P.  N.  quasi  in  dis.), 
L^ftmico.  <  L*  h  chi  el  mehm^eda  » : 
«  E  qui  I'amico  Ciliegia  ». 

Mec&nega  (Volg.).  Vodi  Mecea- 
niea  e  voci  sorelle. 

MecanlBxno,  Meocanismo.  L[i  6n 
meeaniamo  motto  eomplicfm ;  £  un 
mecoanismo  assai  complioato. 
(Fi^.)  «  Tutt  el  meeaniamo  de  Vaf- 
fari  el  sta  Zl » :  «  Tutto  il  mecca- 
nismo  dell'affari  sta  li ». 

—  Hecanlca,  Meccanica. 

—  Heccaxiiccli  (D.  Fr.).  Vedi 
Scarpa. 

Mecca,  Mecca  (P.  N.).  Turin 
Vi  stada  la  Mecca  di  emigraa: 
Torino  fu  la  Mecca  degli  emigrati. 

Mecola  (D.  Fr.)  (T.  di  formal) 
(Specie  di  trapano),  Saetta. 

Mecenate  (P.  N. ),  Mecenate. 
«  El  duca  F.  I'  i  el  mecenate  di 
scultdr  » :  «  n  duca  V.  h  il  mece- 
nate degli  scultori  ». 

Heda  (D.  Sp.).  Meta  (1) ,  Cata- 
Bta.  Meda  de  legna:  Catasta  di 
legna.  Meda  de  quadrH:  Monte 
di  mattoni.   Meda  de  rud :  Muc- 


(1)  Meta  in  Itallano  sta  oon  e  stretta  e 
con  e  larga.  Mka  con  e  stretta  stgnlfica 
oi6  che  in  milanese  e  Levaa  o  Scidtl  (ster^ 
CO  lasciato  sul  terrene  da  uomo  o  da 
bue) ;  Meta  con  e  largo  signiflca  termtne, 
scopo,  eco.  C^d  perh  annhe  in  lingua  un 
senso  che  s'approssima  alia  nostra  :  meda 
ed  «  ci6  che  ha  forma  piramidale,  ma  d 
''oco  nsato. 


chio  di  spazzatura.  Mitt  in  meda: 
Accatastare. 

Medala,  Medaglia.  «  SI  g^d.  Una 
biUa  raceolta  de  meddi  antieh*: 
«  Ha  una  bella  raceolta  di  meda- 
glie  antiche  ».  Medaia  eomntemo- 
rativa,  de  deput€M,  al  valdr:  Me- 
daglia commemorativa,  di  depu- 
tato,  al  valore  (civile  o  inilitard). 
Medaia  de  presenza:  Meda^^tia  di 
presenza.  «  Bravo  msrlo,  va  lA  ehe 
te  daran  la  m-edaglia  /  » :  «  Bravo 
MeOf  va  la  che  ti  daranno  la  me- 
daglia I  »  Bl  rovira  de  la  medaia: 
11  rovescio  della  medaglia.  (Kei 
soffitti )  Ona  medaia  piUurada 
daWAppian:  Una  medaglia  di- 
pinta  dall' Appiani.  (M.  d.  d.)  ^Fft 
croaett  e  meddi :  Far  segni  di 
crooe. 

Hedal6n,  Medaglione.  Medaion 
greeo:  Medaglione  greco  antico. 
(Archit.)  El  medaion  aul  sojffitt: 
n  medaglione  dipinto  BuUa  volta 
della  sala. 

—  Hedaln.  Medaglietta. 
Medeg^  (Volg.J.  Tedi    Medied. 

N.  fr.  volg. :  «  L*(i  medegada  p6- 
lityn  «  L'ha  rimpiastrata  alia  m&- 

flio  )».  Dovrd  del  ad  per  m,€deg€ua : 
timediare  da  solo  ad  un  male. 
Ba^n  m£degaa:  Bagno  medioato. 

Hedeghett  (Erba  della  specie 
delle  artemisie),  Assenzio. 

Hedegozz,  Impiastro.  «  El  g'h 
miaa  aii  6n  med-egozz  de  erb  e  de 
aci&nagia  viggia  » :  «  GU  appiccicd 
un  impiastro  di  erbe  e  di  sugna  ». 

Hedemin  (Volg.).  Vedi  Mede- 
aim,  N.  fr.  volg.  scherz. :  I/isteas, 
fodroM  de  m,edeMm:  Una  stessa  e 
medesiraa  cosa. 

—  Hedemmament  (In  dia.),  Me- 
desimamente. 

HMer,  Modello.  /  giomtU  de 
m^  a' an  i  meder  di  veatii :  I  gior- 
nali  delle  mode  portano  i  modelli 
per  far  gli  abiti.  «  Fdmel  su  V  t- 
ateaa  meder »  :  «  Fammelo  coUo 
stesBO  garbo  ».  Taeu  gib  el  meder : 
Oavare  dal  modello  o  Ritagliar  il 
modello. 

Hedesim  (P.  N.),  Medesimo.  In 
del  m,edeaim.  temp:  Nello  stesso 
tempo. 

Medesinna,  Medioina.  La  mH 
medeainna  per  i  tdaann  amalaa  Vh 
6n  bdn  tdcch  de  maH :  La  miglior 
medicina  per  le  ragazze  indispe- 
ste  h  un  bel  tocco  di  marito.  Me- 


MED 


—  425  — 


MEO 


clesi-nna  de  cavall:  Medioina  da 
<5Civallo.  «  Bhehj  std  eaffk  V  h  6n4i 
vera  medesinna  » :  «  Poh,  codesto 
ca€f&  h  una  porcheria  ».  (Pr.)  1/  h 
mhi  spend  aanee  in  pan  ehe  in 
tnedestnn:  Meglio  h  spendere  in 
pane  che  in  medicine.  «  JJa  mede- 
ginna  lafd  el  sd  effett  »:  «  La  me- 
dicina  lavora  ». 

Media  (P.  K.)*  Media.  «  In  me- 
dia el  guadagna  tresent  f  ranch  cU 
mea  » :  « In  media  egli  guadagna 
trecento  francM  a  mese  ».  (Civ.) 
Jja  media  proporzional :  La  media 
p  roporzionale. 

Medlante  che,  Purch^  Col  pat- 
to.  «  Oh' el  neghi  Twinga  mediante 
che  lit  Vahbia  tie...*:  «  Non  glielo 
ne^o  a  patto  ehe  egli,  ecc. » 

—  HeoiantiDufl  Ulis,  Coi  con- 
tanti  alia  mano. 

Medlatdr,  Mediatore,  Mediator 
de  tnatrimoni:  Idem. 

—  HedlazldXL,  Mediazione.  Pagit 
la  mediasUm:  Pagar  la  eenseria. 

MMich,  Medico.  Yedi  Dottdr, 
JM'edieh  eonddtt:  Medico  in  con- 
dotta.  Medieh  de  fceuravia:  Me- 
dico awentizio.  (Pr.)  L*  ^  difieil 
travii  el  medieh  de  la  makUiia  de 
I'amdr:  Difficil  oosa  h  trovare  il 
medico  che  guarisca  il  mal  d'a- 
more.  Medieh  vhcc  e  eerusieh  gio- 
Tin- .'Medico  vecchio  e  ohinirgo 
^ovine. 

Medloclier  (In  dis.),  Mediocre. 
Vedi  Insets  tn«ci. 

—  Mlediocrement ,  Mediocre- 
mente. 

—  Mediocritaa,  Mediocritk. 
«  Quell  serittdr  V  h  6na  vera  me- 
droeritaa  » :  «  Qnell'autore  h  una 
vera  mediocrity  ». 

Medltlt-ditaa,  Meditare. «  Oossa 
Vh  ehe  te  mSditet »  :  «  Che  cosa  me- 
diti  ? »  *mm^  liber  V I  6n  phas 
eh'el  media  »  :  «  II  mio  libro  V  ho 
lueditato  assail. 

—  Meditazidn,  Meditazione.  Do- 
po  %  orazidn  6n  poo  de  medita- 
zidn  :  Dopo  la  preghiera  nn  po'  di 
meditazione. 

Mediterrani,  Mediterraneo.  M 
mar  — ;  Idem. 

—  Medlterranea  (P.  N.),  Medi- 
.  terranea.  La  Cdmpagnia  de  la  rSt 

niediUrranea :  La  compagnia  del- 
la  rete  ferroyiaria  me^terranea. 
MeddxL  (Vols.).  Vedi  Matdn, 
Meffalomama  (P.  N.),  Megalo- 


mania. « It^dn  aecu8a>a  de  m^a- 
lomaniay> : « L'han  accusato  di  me- 
galomania ». 

Megascopi  (P.  N.),  Megascopic. 

Mm,  Miglio  e  Meglio.  Pan  de 
mhi :  Pane  di  miglio  e  oggidi  di 
granoturco.  Succ  edme  el  pan  de 
mH:  Asciutto  come  Pesca.  Ad^s 
el  mH  el  se  ghedd.  ai  xmH  :  Ora  il 
miglio  lo  si  d^  agll  uccellini. 
«  Oh* era  6na  pienna  tal  che  saria 
minga  andaa  per  terra  6na  gran- 
na  de  m,ei »  : «  Stavano  cosl  pi- 
giati  che  un  grano  di  miglio  non 
sarebbe  oaduto  a  terra ».  Se  tutt 
i  passer  eonossessen  el  mH  ! :  Se 
il  bue  conoscesse  la  propria  forza ! 
0  Meglio.  «  C6me  el  stdi  el  maUnaf^ 
«  El  sth  mH  »  :  «  Come  sta  I'am- 
malato  ? »  «  Sta  meglio  ».  «  Qviell  de 
mH  che  mi  podi  fa  »  :  «  Quel  che 
posso  far  di  meglio )».  Andh  semr- 
per  mH:  Andar  di  bene  in  meglio. 
«  Per  el  td  o  per  el  sd  mH  »  :  «Per 
il  tno  o  per  il  suo  meglio  ».  J.  to 
bHl  e  mH :  Alia  meglio.  P.  E. :  Vi- 
vattdi  a  la  bella  e  mH :  Yivacohia- 
re  o  campare  alia  meglio.  «  M  far- 
ria  mM  a...  to«^,  anddt^  tomdt  a 
cdbf  ecc, »  : «  Farebbe  meglio  a...  ta- 
cere,  andare,  tornare  a  casa,  ecc. )». 
Fd.  a  ehi  fh  mH :  Fare  a  chi  fa 
piii  bene.  « Go  lassaa  faeura  el 
mH  o  Adhss  pceu  ven  el  m>H » : 
«  Ora  viene  il  bono  !  »  «  Se  nd  te 
gh'itt  de  mM  /  »  :  <!i  Se  non  hai  di 
meglio ».  « Jfa  ti  te  see  inso^ri- 
bil »  «  Ben  mH  /  »  :  «  Ma  tu  sei  in- 
Boffribile  I »  «  Ne  ho  piaoere  I  » 
(Pr.)  MH  sdll  che  mal  accompa- 
gnaa :  Meglio  solo  o  soli  che  mal 
accompagnato-gnatl.   L'e  m^i  dl 

fover  wi,  ehe  pover  nun :  Meglio 
dire  povero  me  che  poveri  noi. 
L'i  mH  6na  m.agra  gaxnna  incceu 
che  6n  eappdn  greiss  ddm^zn :  Me- 
glio h  un  iringuello  in  mano  che 
un  tordo  in  frasca  o  in  siepe. 

—  Helin.  Vedi  PanmHn. 

—  Helada  (In  dis.),  Campo  di 
miglio. 

^  Heiaima  Specie  di  panico, 
Panicastrella. 

Mel,  Miele.  Mel  rosaa,  ver- 
ging esc, :  Miele  rosato,  verg:ine. 
Bdcca  de  mel:  Bocoa  di  miele. 
D6lz  c6m^  el  mel:  Dolce  come  il 
miele.  Mangidt  fel  e  spud,  mel: 
Avere  il  miele  suUe  laobra  e  il 
veleno   nel   ouore    Opp.    Ingoiar 


MEL 


426  — 


MEL 


amaro  e  sputar  doloe  o  Pooo  fiele 
fa  amaro  molto  mlele  o  II  miele  si 
fh  leccare,  il  fiele  si  fa  sputare. 

—  Melaa,  Melato.  dhU  6n  fh 
iutt  melcia:  Con  certi  modi  me- 
lati. 

—  Helassa,  Melassa.  C6n  la 
melassa  fan  el  zuceher  filato: 
Colla  melassa  famio  lo  zuochero 
filato. 

Mel^a,  Melica  (non  com.).  Sagj^- 
na.  Ban  de  mekfa  :  Pane  di  melica 
o  di  saggina.  Jlielga  de  aedvin:  Sas- 
gina  da  granate.  Andd  gio  per  la 
melga:  Vedi  Aliamviam, 

Melgasc,  Stooco.  JEl  malgalse 
della  melga:  Sagginale. 

Melgaeciada,  Muochio  di  sag- 
ginali.  Andd  a  la  Mekfeueiada  a 
fit  baracea:  Andare  alia  Caacina 
Melgasciada  a  far  ribotta. 

—  Melgdn,  Grano  turoo.  «  St'ann 
el  melgdn  el  m'h  anda^t  tuit  a  fcLss 
fdtt »  (volg.) :  «  Quest'anno  il  gra- 
no turco  mi  ando  in  rovina  ».  jl*r.) 
Melgon  rar  polenta  spessa:  (Ap- 
pross.)  Tiista  h  quella  state  cne 
na  saggina  e  rape. 

—  Melgonln,  Quarantine. 

—  Melgott,  Come  Melgdn. 
Melissa,  Melissa.  Aegua  de  m,e- 

liesa :  Acqua  di  melissa. 

Melitar  (Volg.).  Vedi  Militar, 

Mdlla,  Mella,  Soiabola  o  Daga. 
«  Gnarda  ch'el  g'd,  sott  la  meUa  » : 
«  Bada  che  egli  na  la  daga  al  fian- 
ce ». 

Melma,  Melma.  «  La  pihnna  del 
fiumm  I'd,  lassaa  gid  6na  m^lma 
del  diavol »  :  «  La  plena  del  fiume 
ha  deposto  molta  melma.  mS*  e- 
rem  in  la  melma  finna  ai  genoec  » : 
«  Eravamo  nella  mota  fino  a'  gi- 
noochi ».  (Fig.)  «  Mi  in  quella  m^l- 
mu  ghe  stoo  min^a  »  :  «  In  mezzo 
a  quella  oanaglia  io  non  oi  yo' 
stare )». 

Melodramma,  Melodramma. 
«  La  Norma  per  ml  I'e  el  re  di  me- 
lodramma »  :  «  Per  me  la  Norma  h 
il  piii  geniale  de'  melodrammi  ». 

Heldgna  (In  dis.),  Capo,  Ceppi- 
cone. 

Mel6ii,  Mellone,  Popone.  jFVm  a 
melon:  Fatto  a  s^icchi.  Gatido- 
litt  de  melon :  Semi  di  popone.  De 
Melon  ghe  n'h  jaoeeh  de  boh :  I  po- 
poni  assai  bom  e  dolci  sono  rari. 
melon  cod  coei :  Popone  fatto  stra- 
fatto.    Qiiell  ehe  vend  i  melon :  II 


poponaio.  (Pr.)  IWdieh  e  §nehm 
voeuren  la  stta  8tagi6n  .*  Ogni  ooaa 
a  sue  tempo.  |  (Capo  tosato)  « JB 
«'d  faa  /a  el  melon  »  :  «  S'  ^  fiitto 
tosare  ». 

—  Melonii-onaa,  Tosare.  mJEli^^ 
faa  melond  »  : «  S'^  fatto  tosare  • 
zuoconare  o  rapare». 

—  MelonliL,  Poponeino. 

—  Melonera ,  Foponaia.  «  Ona 
melonera  che  ghe  rend  domUa  tir 
nhtt  a  Vann  » :  «  Una  poponaia  che 
gli  rende  nette  due  mila  lire  al- 
ranno».  El  padr&n.  de  la  mdo- 
nera;  II  padrone  di  oasa  o  del 
baooellaio.  Beatd  padrofi,  de  la 
melonera :  Bestar  padrone  del  bao- 
cellaio. 

Member,  Membro.  «  Member  de 
eavall:  Yereella.  |  {Lie  persone 
colte  j>arlanao  di  persone  appar- 
tenenti  a  corpi  accademioi  o  po- 
litioi  usano  Membro  alia  fioren- 
tina)  «i7^  membro  delta  dmgre- 
gagidn  de  caritaa  o  deUa  Con^mi*- 
8i6n  tal»z<ii.  Egli  h  membro  deDs 
Congregazione  di  Caril^  o  della 
tal  oommissione  ». 

Memento,  Memento,  Preffhiera 
nella  Messa.  |  «  &'  oo  ctoa  <m  m^ 
mento  ehe  el  se  ne  rieordarit  per 
dn  phzz  »  :  «  Gli  died!  un  tientam- 
mente  che  se  ne  rioorder^  pernn 
pezzo  ». 

Memorabel  (Volg.).  Vedi  Me- 
mor€Unl, 

Memorabll ,  Memo^bile.  1/  e 
6na  data  m^morabU:  E  una  data 
memorabile. 

Memoria,  Memoria.  Memoria  de 
fir  o  de  br&nz :  Memoria  di  ferro 
o  di  bronze.  —  de  gatt :  Memoria 
infelice.  Ona  gran  memoria  :  Una 
gran  memoria  o  Una  memoria 
d'oro.  Di  sin.  a  mem^oria .-  Dire  a 
memoria.  Impard  a  memoria:  Te- 
nere  a  mente.  Fagh  memoria 
a  vun:  Far  memoria.  (Bammen- 
tare)  Binfreeeaqh  la  memoria: 
Binnovar  a  uno  la  memoria.  Ptrd 
la  memoria:  Perdere  la  memo- 
ria. Andd,  via  de  la  memoria: 
Useir  di  mente.  Spettdi  ehe  fttghen 
memoria:  Aspettar  il  ricordo.  A 
memoria  d'omen:  A  memoria  d'no- 
mini.  (Pr.)  Chi  n6  g*  dk  memoria 
g^abbia  bonn  gamb:  Chi  non  ha 
memoria  abbia  gambe.  Quand  se 
0'^  minga  de  memoria  se  notta: 
Chi  non  ha  memoria  abbia  oarta. 


M£M 


—  427  — 


MEN 


CIRicordo)  «  Oo  fwi  la  mia  brava 
n,em.oria  in  del  diuiil »  : «  Ho  fatta 
iA  xoia  "braya  memoria  o  anoota- 
aoxie  nel  diutile».  Jjibrett  di  me- 
wt4>rx  .*  Libretto  per  le  memorie. 
[Pegno  d'affetto  o  d'amicizia)  « In 
ti$a  memoria  g'oo  8t6  brtxzzal^t  c6n 
la  liatta  del  nosier  sposalizzi » : 
icl>i  Buo  ricordo  ho  queeto  brao- 
daletto  oolla  data  del  nostro  ma- 
trimonio  ». 

SSemorial,  Memoriale.  Presentct 
&n>  meinori€U:  Piesentar  nn  me- 
moriale. 

—  Memoridtta,  Memorietta. 

Uen,  Meno.  Men  ehe  men:  Tan- 

-to  meno  o  meno  ehe  pooo.  ParUb 

Oel  pii  e  del  men:  Parlare  del  piCl 

e  del  meno.   V^s  de  men  del  tal: 

Kasere  dammeno  del  tale.  JArapu 

lira  men:  Xante  o  gjih  di  11.    Ve- 

ffti.^  al  men:  Cadere  m  basso  stato 

o  Oedere  al  basso^  In  men  dequel- 

2a  /  In  men  ehe  non  si  dioa.  Nien- 

temen:  Nientemeno.  A  meno  ehe: 

SaIvo  ohe.  Fik  a  men  d*  6na  rob- 

ba  .-  Far  a  meno  d'una  eosa.  I  men 

tnhtien  a  bev  i  ph:  I  meno  tirano 

i  piii.  «  Quest  Vh  el  men  »  :  «  Code- 

sta  ^  la  meno  ». 

Menk,  Menare.  Mend,  denanx  a 
fyun,yiBura,  de  j»art,  intdmo,  via : 
Condurre  dinanzi  ad  uno,  tuori, 
dA    parte  o  in  disparte,  intomo, 
via.  Menh  dent :  Introdurre.  Mer- 
ndi   dent  (delle  cucitrioi):   Caoire 
scemando.  Menh  dent  (in  prigione): 
Menar  uno  in  domo  pem.  Menh 
sic  6n  lader :  Portar  un  ladro  alia 
Questura.  Menh  b6n:  Menar  bo- 
no. Mendt  bulia  (in  dis.) :  Fare  del 
nizzo.  Mend,  el  euu,  el  eazzuUf  el 
dent,  i  gamb,  %  seiahdl,  ece. :  Vedi 
queste  voci.  Mend  la  polenta :  Di- 
menar  1a  polenda.   Mend  per  el 
nas  :  Menare  per  il  naso.  « l.*h  6n 
omin  ehe  se  lassa  m,end  per  el  nas  » : 
«  £}  un  omo  ehe  si  lascia  menar 
per  il  na80».   Lassass  m,end  via 
dai  bhi  paroU:  Lasoiarsi  trastul- 
lar  o  bindolar  di  parole.  Mend  per 
le  belle  sale :  Bindolare  o  Tenere 
uno  a  bada  o  Menare  il  can  per 
Paia.  <iy  00  m^naa  al  teater  e  el 
8*  h  divertn  mhsz  m&nd  »  :  «  L'  ho 
condotto  al  teatro  e  oi  si  ^  diver- 
tito  moltissimo^.  Mend  via  la  vi- 
sta:   Confondere  la  vista.    Savi 
mend  la  barea:  Saper  baroame- 
nare.  |  (Fare  marcia)  «  La  piaga 


la  se^ita  a  menagh  »  :  «  La  piaga 
oontiuua  a  suppurare ».  |  «  Voi 
finissela  de  menalla  /  »  : «  Smetti 
via,  di  rimestar  queste  cose ». 
Mend  gio  bott  de  la  Meulonna: 
Piochiare  come  dare  in  terra  o 
menar  gid  botte  da  orbi. 

MenaUa ,  Bollire.  P.  £. :  «  Te 
fee  cunt  de  menalla  aneamdf »: 
«  Quanto  la  vuol  bollire  1 » 

menabd  (Tracoia  ehe  si  dh  agli 
stampatori  per  Pordine  della  com« 
posizione),  Uuida. 

Mexiada,  Menata.  «  Bagh  dn'al- 
tra  menada  a  quella  polenta » : 
«  Dagli  un^altra  rivoltata  a  quella 
polenda  ».  (Giooo,  Dama  e  8cac- 
chi)  «  QtieUa  menada  V  h  sbagUa- 
(2a  » :  «  Ouella  mossa  h  falsa  ».  | 
(Fie.  j  «  2/  ^  stada  6na  menada  de 
quMinibroidn  »:  «  Fu  ima  mano- 
vra  o  un  raggiro  di  quell'  imbro- 
glione  ».  «  CEuh  ehe  menada  /  » : 
«  Uh  ehe  stampital  » 

Menadid.  Vedi  Mennadid. 

Hanadinna,  Menatina.  «  On'dl- 
tra  menadinna  e  I'  h  eotta »  (po- 
lenda) :  «  Un'altra  rimenatina  i>oi 
h  ootta  ».  «  On'altra  menadinna  e 
V  h  fresea  »  (tromba) :  «  Un'altra 
menatina  di  pompa  e  I'acqua  sa- 
vk  fresea  ». 

—  Henaddr,  Menatoio,  Mena- 
rola. 

—  Henad6ra  (Fattorina  nolle 
filande),  Aspiera.  |  (Appoggio  del 
remo  nelle  barche)  Soalmo,  Ca- 
viglia. 

~  Henadnra  per  Menada.  Ve- 
di Menada. 

—  Menarost,  Menarrosto  (Luc- 
ca). Girarrosto.  Tird  sU  el  mena- 
rost  (orologio  veochio  e  ehe-  va 
male) :  Rimontare  il  —  o  Caricare 
il  girarrosto. 

—  Me&asddn  (Volg.)  Vedi  Mor- 
nasei6n, 

Menator6xL,  Appaltone,  Capo- 
polo,  Caporione,  Capoccia.  «  ^eU 
l\  el  fd  el  m,enatoron  in  di  anar- 
ehieh  in  erba  »:  «  Egli  6  il  capoc- 
cia degli  anarchici  novellini  ». 

HexLd&-XLdaa,  Mendare  (1),  Ri- 
mendare.  «  In  di  ealson  ghe  s'era 
faa  dent  6na  sferla  e  lee  I'd  men- 
daa  benissim  »: '«  Gli  si  erano  spao- 


(1)  Antiqaato,  nel  senso  di  Emendart' 
Da  non  ntarsi  Jn  nessun  modo. 


MEN 


—  428  — 


MEN 


oati  i  oalzoni  e  lei  glieli  ha  ri- 
mendati  benissimo  ». 

—  Menda  (P.  N.),  Menda  (1), 
PaB8atui*a.  «  Se  te  ghe  fee  minga 
6na  menda  Vandarit  tn  toceh » : 
«  Se  non  le  fai  una  riinendatora 
si  romper^  del  tutto  ». 

—  Hendada,  Rimendatura. 

—  Mendadlima,  Rimendioo. 

—  Hdndadnra,  Rimendatura. 

—  Mendadurlnna,  Lieve  rimen- 
datura, Rimendaturina  o  Ramen- 
daturina. 

^  Hendee  o  Mend6,  Rimenda- 
tore. 

—  Hendad6ra  (P.  N.),  Rimen- 
datore  o  trice. 

Mendicant  (In  dis.).  Mendican- 
ts. Fraa  mendicant:  Frate  men- 
dicante. 

—  Mendiccli  (In  dis.),  Mendioo. 
Hene^hln  (La  Maschera  nota), 

Meneghino.  A  dilla  in  bdn  mene- 
ghin:  A  dirla  in  buon  milanese. 
A  Milan  ghe  n^h  quasi  pin  de  vert 
meneghilt:  Di  Teri  mene^hini  a 
Milan o  non  c'^  n^  quasi  piil. 

—  Meneghlnada  (Tratto  o  di- 
scorso  da  menejscliino).  M  sindieh 
Belima^h  el  piaseva  anehe  per 
eerti  meneghinad:  II  sindaoo  Be- 
linzaghi  era  popolare  anche  per 
certe  sue  uscite  vemacole. 

—  Meneghlnasc  e  Meneghindn, 
Meneghino  rozzo. 

—  Menegliin^BCh  (In  dis.).  N. 
fr.  vecchia:  El  fit  mene^hinesch 
el  spariss  tutt  i  di:  II  tare  e  la 
gorgia  da  Meneghino  antico  per 
lormna  spariscoho  sempre  piii. 

—  Heneghlnna  (Carico  di  b6t- 
te).  «  m  g  dt  daa  6na  famoaa  me- 
neghinna  ch^el  Vh  romiMia  mezz  »: 
«  Gliene  diede  un  carico  che  lo 
lascib  tutto  indolenzito  ».  (Femm. 
di  Meneghino  nel  senso  di  mila- 
nese) «  Mi  sdnt  6na  bonna  tnene- 
ghinna  e  de  fastidi  ahe  n*h  min- 
ga yn  «  lo  sono  una  bona  ambro- 
siana  e  non  mi  lascio  posar  mo- 
Bche  sul  naso  ». 

Meneman ,  A  mano  a  mano. 
«  De  meneman  che  vhgnen  mandi 
denter  •»:  «  Mano  mano  che  arri- 
vano  introduoili ».  «  Meneman  el 
par  che  gh'en  vaga  a  lii»:  «  Qua- 
si quasi  si  direbbe  che  h  lui  che 

H)  Mettda  in  lingua  8*gnif  ca  difetto.  Per 
rifaoimento  di  dannf,  quasi  ammenda. 


ne  avanza  ».  «  2/'^  meneman 

sanoti^:  «  £  quasi  mezzanotte ». I 
Hdnir   e   Hdnera,     RandeDoJ 
«  Ciappa  el  mener  e  string  la 
da  8ut  edi*:  «  Pislia  il  rand< 
e  lega  bene  le  balle  ».  JSl 
de  la  tromba:  Menatoio.  JS/l 
ner  de  la  polenta:  Vedi  Can^la.\ 

—  Menerln,  Piccolo  menatoio.  I 
Henesnalch  (Volg.).  Vedi  Mt 

niscalch. 

Menestra  (Volg.).  Vedi   Mh 
stra  e  voci  sorelle. 

Henisc,  Pasticcio.  «  Jfa  eosse  Vl 
8t6  menise  ehe  gh*h  eh\  in  del 
dinf  »:  «  Che  cos'^   questo  inl 
glio  qui  nella  catinelia?  »  «  F« 
va  el  lattee  a  fit  el  menise  in 
latt » :  «  y edeyo  il  lattaio  a  fare 
suoi  misougli  o  intrugU  nel  latte  >( 

—  HenlscU-isciaa  (P.  N.),  Ib^ 
trugliare,  Rufolare.  «  lyk  Vh  adrt^ 
tutt  el  ^  a  meniseid  ma  el  fd 
nagott  de  b6n  » :  «  Sta  tutto  il  gioi 
no  a  Intrugliare,  ma  non  fa  nu 
niente  di  buono  ».  «  Cosse  fan  if 
quella  stanza  ehe  senti    a   fneni" 
sdil  » :  «  Ma  che  c'^  di  1^  che  sentc 
rufolare  ». 

Mennadid,  Menadito.  A  men-^i 
nadid :  A  menadito.  « .£7  soo  ai 
menadid*:  «  Lo  so  a  menadito* J 
«  Std  arologq  el  va  a  men€ulid*ti\ 
«  Questo  oroiogio  va  bene,  a  me-| 
nadito  ». 

Hennafir6gg,  Freddoloso  (1)J 
Uomo  di  carattere  assai  freddo^ 
«  2/'  ^  ch\  quell  menafreag  de  6n\ 
Luis  » :  «  Ecoolo  qui  quel  musone 
di  Luigi ».  «  Ma  tee  ds  dagh  aira 
a  queu  menafregg  *i  « E  tn  dai 
retta  a  quello  sconclusionato  ?  » 

HennaieYaa  (Colui  che  impasta 
per  far  pane),  Impastatore. 

Mennapas  (In  dis.),  Paoiere. 

Mennapdlta,    Mestatore.    Vedi 
Menatoron. 

Hennavla  (In  dis.).  Raggiratore. 

Menea  (T.  ecoles.),  Mensa.   La 
mensa  thseovil:  La  mensa  vesco- 


(1)  II  Freddoloso  a  dir  vero  non  rend« 
appuntino  11  nostro  Menafregg  una  df 
quelle  parole  Intradneibili  ehe  sono  il  rom- 
pieapo  de^  vocabolaristi.  11  Chernbiai  man- 
da  pel  prime  caso  a  Sgenee  ed  io  mando 
a  Freggee.  Per  gli  altri  cast  si  pn6  dire 
che  ognl  frase  milanese  !n  ml  entr!  JVe- 
nafregg  si  presenta  diversa  in  toscano. 


MEN 


429  — 


MEN 


vHe.  Im,  mengadi  djSfieiai:  La  men- 
sa  desU  ufficiali. 

BEenaual  (R.  St.).  In  qmi  hrutt 
len%f9  ehe  se  doveva  paga  la  menr- 
rtusZ  (tasaa  iniqua  messa  dagU 
Bpagnoli) :  Nei  bratti  tempi  in  oui 
Bi  paeava  la  mensuale  nei  ducato 
di  ^i£uano. 


Mente.  Ment  8an>a  in  corp 
san'  Mente  sana  in  oorpo  aano. 
A    ment  qui^Ua:  Ad  animo  ripo- 
BOto.  AntM  via  de  la  menl:  Usoir 
di  mente  o  dalla  memoria. «  Coesa 
4i44»v4fl    ie  ven  in  ment  / » :   «  Che 
diancLine  ti  salta  in  capo? »  Dh  a 
m^ftl:  Dar  retta.   Fagh  a  ment: 
PenBarci  un  poco  o  Volger  la  men- 
te a  una  cosa  o  Star  attento  a.... 
Z>^    fjrid  de  ment:  Ingrollire.   In 
tne'nte  Dei:  In  mente  Dei.  Paesit 
iMM*%ca  per  la  ment:  Non  passar 
XLeanobe   per  la  mente.    TegnX  a 
ment:  Tenere  a  mente.  Tir€U8  in 
menrt:   Reoarsi  in  mente.   «  I/d 
legffiuu  el  disedrs  o  el  Vd  ditt  sii  a 
fnent  /  » :  «  Lo  ha  letto  il  discorso 
o  lo  pronunci6  a  memoria? » 

—  Mental  e  Mentalmexit,  Men> 
tale  e  Mentalmente. 

Menta^  Menta.  Menta  piperita: 
Menta  piperita.  Menta  milvadega: 
Menta  saivatica.  BdmJbdn  de  m^n- 
ia>:  ConfSetti  con  menta. 

—  Menttn  e  Mentitt,  Pasticche 
di  menta.  Menta  edn  seltss:  Menta 
ooA  seise. 

Menuder,  Minuto.  De  menuder: 
A  spiluzzico.  Ottardd  de  menuder: 
OBservare  o  esaminare  minuta- 
mente.  Cagh  de  menuder  (vol^.): 
Spendere  a  miocino  o  a  spizzico. 
«  JDSghi  bonn  e  tapelUghi  m^enu- 
der  »:  «  Pioohiatelo  a  bono  e  tam- 
bnratelo  bene  o  Zombate  pure  per 
oonto  mio  ».  «  Come  Vh  menuder 
quell  bagaiin  «  Com'^  mingherlino 

a  nei  flgUuolo  ».  |  Gent  menudra : 
Lobncola.  P.  £. :  «  Gh'era  gent  al 
teater...  f*i<Si,  ma  gent  menur- 
dra  »:  «  Cera  gente  al  Milanese  ? » 
«  Si,  ma  tutta  robuoola». 

—  Menadral,  Minuta^lia. «  Seer- 
nis8  fedura  i  menudrai  e  m^tti  de 
part »:  «  Trascegli  la  minutraglia 
o  mettila  da  paribe  ». 

— Menadram,  Ragazzaglia,Fan- 
ciullaia,  Minuteria. 

—  Menadrln,  Mingherlino. «  C6- 
Vh  menudrin  quell  oagai  /  » :  Y edi 
Menvsder* 


—  MenuiL  MinutagUe  Vedi  Me- 
nudrai.  J  Menus  de  pokuter  :  Frat- 
taglie  di  polio. 

—  Menusaria,  (Collettivo  di  Me- 
nus) Vedi  Mentuirai, 

MenzioxUi,  Menzionare.  «  lyoo 
mat  nanca  sentii  a  msn^ionii » : 
«  Non  rho  mai  sentito  menzionare 
ohe  tampooo  ». 

—  Menzidn,  Menzione.  La  men- 
eian  onorevol:  La  menzione  ono- 
revole.  m  El  V  d,  faa  menaion  de 
mi  /  » :  «  Ti  fece  menzione  di  me  ?  » 

Medp&tegh  (Volg.  id.).  Vedi  O- 
meopatieh, 

Meroaa,  Meroaa,  La  piaasa  del 
mereaa:  La  piazza  del  mercato  o 
II  Mercato.  On  mereaa  de  Saronn  : 
Un  passeraio.  «  Che  gran  miercaa 
poRun/yn  «Poh,  ohe  mercato*. 
JPii  tant  mereaa  d' 6na  robba/: 
Far  grande  caso  d'ima  cosa.  0 
A  strtucia  mereem:  A  buonissi- 
mo  prezzo.  Lassass  mendi  via  dal 
bdn  mereaa:  II  mercato  vuota  la 
borsa.  De  s6ra  mereaa :  Per  risto- 
ro.  «  £1  m'  d.  minga  pagaa  e  de 
s6ra  mereaa  oo  dappaa  delVtuen  » : 
«Non  mi  pag6  e  per  ristoro  mi 
diede  deU'asino  ».  Cavdtasela  a  bdn 
m,ereaa:  Uscime  a  buon  mercato. 
F^  el  generds  a  bon  merccut :  Idem. 
Dd  donn  e  6n*oeea  fan  6n  vMreaa  : 
Due  donne  e  un  gatto  e  il  mer- 
cato ^  belP^  fatto.  El  bdn  mereaa 
el  rovinna  la  borsa:  Idem. 

—  Mercant,  Mercante.  Mereant 
de  brazz:  Merciaio.  Mereant  de 
gran,  de  b<Bu,  eec.  Mercante  di 
grano,  di  bovi.  Mereant  de  fiaa: 
Spia.  Mercani  de  pHl  de  inauill: 
Meroantucolo  de'  miei  stiTali.  (M. 
d.  d.)  Fdi  orhggia  de  mereant:  Far 
orecohie  di  mercante. 

—  Hercanta,  Mercantessa. 

—  Hercantii,  Mercantare.  «  Anr- 
dkmm  std,  minga  It  tant  a  mer- 
eantd, » : «  Andiamo,  non  stare  cosi 
a  far  tira  tira  o  a  stiracchiare  il 
prezzo  ».  «  Lk  el  mereanta  su  tutt 
eoss  » : «  Lui  fa  sempre  il  tira  tira  ». 

—  Mercante ,  Mercantuzzo  o 
Mercantuoolo.  «  Va  gid  del  mer- 
eantell  a  eomprii  des  ghH  de  gug- 
git  o  un'aseUita  de  ri#» : «  Scendi 
giii  dal  mercante  e  compera  dieci 
centesimi  dispilli  o  una  matas- 
sina  di  refe.  ». 

—  Mercantile  Mercantile.  Ih-ezzi 
mercaniil:  Prezzo  mercantile. 


MER 


—  430  — 


—  Hercanzla  ,  Mercanzia  (Nei 
sensi  retti  oome  in  toscano). «  br^oo 
in  magazein  tanta  de  quella  mer- 
eafufia... »  :  «  Ten  go  in  magazzeno 
tanta  di  quella  derrata...  »  (Fig.) 
«  if  i  de  8ta  mercanzia  in  eii  mia 
en  viii  minga )» :  «  lo  di  questa 
roba  non  ne  Toglio  in  casa  mia  ». 

—  Merciaria,  (P.  N.)  Merceria. 
Mereiaria  menudra:  Merceria. 

Merced,  (P.  N).  Mercede.  «  Oo 
dappaa  la  mia  m,ia  mereed  » (poco 
usato):  «Ho  presa  la  mia  mer- 
cede». 

Mercoldi,  Merooled).  Mereoldl 
grass:  Mercoledl  grasso. 

Mercurl,  Mercuno  (Colto).  Mer- 
curi  Vera  el  Dio  del  eammereio : 
Merourio  6ra  il  Dio  del  oommer- 
oio.  Q  Ul  7nercuri  del  termometro : 
Idem.  (II  popolo  dice  Argent  viv), 

—  Mercurial,. Mercurisde.  Cura 
mercurial:  Idem.  Inguent  mer- 
curial: Unguento  mercuriale. 

Mtoda,  Merda.  «  Ona  merda  !  » 
(trivialiss.) : »  Merda  fritta !  »  On 
omm  de  merda  (volg.):  Un  omo 
di  paglia.  Av^gh  ancamb  sporch 
de  merda  el  cam.i8€eu:  Ayere  il 
latte  alia  bocca.  Gogndss  la  mer- 
da al  last:  GonoBcere  le  ortiobe 
al  tasto.  (Pr.)  Merda  ehe  monta 
in  sedign  o  ehe  la  spussa  o  che  la 
fit  dagn:  (Appross.)  Guardati  dai 
pidocebi  riunti. 

—  Merdee,  Merdaio.  ic  M  I'd 
lassaa  lit  in  del  m,erdee  » : «  Lo  la- 
scio  lui  nelle  peste,  o  nel  merdfb- 
ro  »  (triv.). 

—  JMerdada,  Caeata. 

—  Merdlnna,  Caeca. 
Merdocch,    Merdocoo.   Cdnt  el 

merdoceh  se  leva  i  pel  di  brazz: 
Col  merdocco  si  leyano  i  peli  dalle 
braccia. 

Meregnan ,  Melegnano  (Borgo 
di  Lombardia).  N.  i"r.  El  perdon 
Vh  a  Meregnan  (R.  St.) :  Non  c'6 
quartiere. 

Mer6m6r,  (1)  Lavata  di  capo. 
«  J]l  g'a  daa  on  h6n  meremdr  »  : 
«  Gli  hato  una  buona  ramanzina 
o  Gli  i'ece  una  partaccia  ». 


(1)  Noto  qui  (per  chiarezza  di  pronun- 
oia)  raocento  snire  del  meremdr.  Se  que- 
sto  non  ci  fosse,  Taccento  guird^  che  se- 
gna  invece  il  saono  dell'u  toscano,  indur- 
rebbe  a  far  leggere:  Meremdr. 


MeresdaU,  (Volg.).  Vedi 
reseiall, 

Meresglan   (Pianta    e 
Petonciano.  (Pr.)  Coeumer, 
e  meresgian  ghe  fan  phrd  la 
zietusa  ai  ortolan  (Manoa).  Ltel 
ralmente):  Citrioli,  poponi  e 
tonciani  lanno  perdere  la  pazi< 
agli  ortolani. 

Tfltelca,  (Volg.).  (P.  N).  Vedi  A- 
merica. 

Meridianna,  Meridiana. 

Merin68,  Merinos  (pecore  di 
Spagna)  |  Ona  yestinna  de  vmeri- 
nos:  Una  vesticciuola  di  meri- 
nos. 

Merit,  Merito.  Enlrd,  in  merit: 
Entrare  in  merito.  Eass  dx  me- 
rit :  Parsi  merito.  I^eiesa  de  sal- 
vass  sema  merit:  Presunzione  di 
salvarsi  senza  merito.  Condss  i 
s6  merit:  Conoscere  ipropriime- 
riti.  Vegni  al  merit  de  cavass  i 
occ:  Venir  al  punto  di  oavarsigli 
ocohi. 

—  Merit&-itaa ,  Meritare.  «  M 
meritaria  de.,,»  :  «  Meriterebbe 
di... »  «  Ohe  Dio  ghe  le  meriia...  >: 
«  Dio  gliene  renda  merito ».  «  Td 
meritei  »  : «  Ben  ti  stlt ».  (Pr).  CM 
n6  me  vceur  n6  me  merita:  Chi 
non  mi  yuole  non  mi  merita. 

Merla,  N.  £r.:  « I  trii  dt  deUa 
Merla  (R.  St.):  GU  ultimi  tre 
giorui  di  gennaio. 

M^rlo,  Merlo.  El  merlo  Vh  nt- 
gher  col  hhich  giald:  II  merlo  h 
nero  col  becco  giallo.  Cantit  ed- 
m,e  &n  merlo:  Cantare  come  nn 
merlo.  |  Merlo  (1),  Merlotto.  «  2/i 
ch\  el  merlo  »  :  «  E  qui  il  merlot- 
to ».  CippeU  merli :  Canta  merlo. 

—  Meriott,  Merlotto. 
Merlozz,  Merluzzo  e  Baccal^ 
Merzed  (Volg.  Ant.)  Vedi  Mer- 
ced, 

Mee,  Mese.  El  primm  del  mes: 
II  prime  del  mese.  El  mes  di  qaU: 
II  gennaio.  «  Qwtnti  ghe  n*  emm 
del  mesf  tih  ^ti  K  quanti  siamo  del 
mese?  »  Mes  che  lira  trentun:  Me^ 
Be  che  conta  trentun  ^omi.  On 
fioRu  de  shtt  mes:  Vedi  SeUxmin, 
Vess  de  duu,  trii,  ses  mes  (di  donna 
incinta) :  Essere  nei  due,  nei  tre, 


(1)  In  dlaletto :  6n  merlo  e  uomo  gab- 
bato.  In  toscano  d  piuttosio  il  gabbatore. 
II  gabbato  c  un  merlotto,  o  un  tordo  da 
pelare* 


MES 


—  431  — 


MES 


•MUB*  mei  mesi.  V^s  in  del  eantdn  di 
n^j&wc  tries  (in  die.) :  Fare  la  cene- 
ren'tola. 

—  Mefl^U,  Mesetto. 

—  Mesada,  Mesata.  BitirA  la 
mes4Mda:  Risouotere  la  mesata. 
«  ^EJl  s'h  gih  mangiaa  la  mesada  » : 
«  S'^  mauffiato  il  grano  in  erba». 
«  Oame  Va  de  fd,  a  vit  lit,  e  la  fa- 
mdfflia  edn  quella  mesada  /  » :  «  Co- 
me pub  sbarcare  il  lunario  eon 
qxiella  misera  paga  ?  ».  « I/d,  faa 
tUtt  dna  mesada  edn  mi  in  eam- 
pcLgtaay. «  Passb  I'intero  mese  nella 
mia  Tilla^. 

—  Hesaso.  Mesacoio.  «  Qalst  VI 
siaa  "per  mi  &n  gran  hrutt  me- 
mase  »:  «  Questo  per  me  fa  un  me- 
BCtocio  poroo  ». 

Bfescnlii,  Mesohino.  Piyver  m«- 
sehin:  Povero  mesohino.  OueHn 
meschin:  Guerino  Meschino. 

—  MescUnell,  Mesehinello. 

—  Heschinameiit,  Meschina- 
xnente. 

Mas'cili-s'ciaarHi'eiaBfl,  Mischia- 
re.  Mes'cui  i  cart:  Mesoolar  le 
carte.  (Fi^.) «  Perch^  el  vceur  semr- 
per  mes^dass  in  di  fait  m^9  y^: 
«c  Perchb  Yuol  sempre  immischiar- 
si  nei  fatti  miei?  » 

—  Mes'c,  Mischio.  Bis  o  for- 
ment  mes'e  edn  del  mH:  Riso  o 
grano  miscliiato  al  miglio. 

—  Mes'da,  Mescolanza. 

—  Mes'ciada,  Mescolata. «  Dagh 
&n'aUra  mes'eiada  ai  cart » :  «  Da- 
gli  un'altra  mescolata  alle  carte  ». 

—  Mea'ctanza,  Mesoolanza. 

—  Mea'dosi,  Miscuglio  e  Me- 
scolata. 

•^  M^BCOla,  (Arnese  di  cucina), 
Romoiolo  e  Mestola.  (Dei  oambia- 
monete)  Mestola. 

M68oia,  Mensola.  in  Oh*  era  di 
statdett  sdra  di  misol  al  mur  » .* 
«  C  erano  delle  statuette  sopra 
mensole  sul  muro  ». 

—  Mesoletta,  Mensoletta. 
^-  Mesoldn,  Mensolone. 
Mess,  Messo.  «  Tdma  pii  indree 

n^  la  lettera  nh  el  mess » :  «  Ho 
perso  il  messo  e  Tambasciatore  ». 
«  Mess  mandaa  (oggidl:  Amha- 
seiatdr)  n6  porta  penna  » :  «  Am- 
r    basclaior  non  poira  pena  ». 

Messa,  Messa.  Messa  granda, 
hassa,  eantada,  nceuva,  amhro- 
sianna,  romanna:  Messa  ^ande, 
piana,  cantata,  prima,  di  nto  am- 


brosiano,  di  rito  romano.  Messa 
bonna  o  minga  bonna :  Messa  buo- 
na  o  non  buona.  Messa  de  mort : 
Messa  funebre.  Messa  de  eaccior' 
d&r:  Messa  lesta  lesta.  JJiber  de 
messa:  Libro  da  messa.  Perd  la 
messa:  Perdere  la  messa.  Andh 
a  la  messadel'oreves  (1)  (in  dis.): 
Perdere  la  messa.  DI  messa:  Ce- 
lebrar  la  messa.  Fa  dl  &na  mes- 
sa: Far  dire  una  messa.  8ent\ 
messa:  Sentir  messa.  Vegnl  fceu- 
ra  la  messa :  Uscire  la  messa. 
Servi  m^ssa:  Servire  la  messa. 
Taeeit  su  la  messa:  Marinare  o 
Salare  la  messa.  (M.  d.  d.)  A  m-es- 
sa  edn  ti  ma  minga  u  bev  o  a  giu- 
gd.  ai  bdee  o  al  bigliard  e  simtli  » : 
« In  chiesa  con  te  non  aU'oste- 
ria  ».  «  Ch*el  vaga  dn  poo  a  sentl 
di  mess>:  «Vatti  a  far  irate ». 
Finida  la  messa  h  finii  i  candel : 
Finita  la  messa  son  terminate  le 
candele.  In  finii  i  mess  a  san  Ore- 
goril  (in  dis.):  La  festa  h  termi- 
nata !  (Fig.)  «  CEuh  ehe  spuHl,  g'oo 
forse  tevaa  la  messa  f  »:  <c  Ih  che 
chiasso.  L'ho  forse  offeso?»  (Pr.) 
«  Ma  eh'el  pensa  ehe  falla  anca 
el  pret  a  di  messa  » :  «  Ma  pensi 
che  sbaglia  anche  il  prete  euFal- 

—  Hessaa  (Volg.).  Vedi  MessaL 
HOBsal  Messale.  Savi  lig  domd, 

sul  sb  messaZ :  Non  saper  leggere 
che  sul  proprio  libro. 

HeBsedii  Mestare ,  Royistare. 
El  m^ssedata  in  del  sb  intemo,  el 
fonduse  di  peecaa  vece,  edn  lapol- 
liglia  di  passidn  de  la  giomaad  » : 
«Kimuginare,  in  fondo  al  cuore, 
la  posatura  dei  peocati  vecchi  e 
la  poltiglia  delle  concupiscenze 
nuove».  Tira  molla  e  messeda: 
Dagli,  piochia  e  mena. 

— Messedada,  Mescolata.  *Dagh 
dna  messedada  »  : «  Dagli  una  me- 
scolata. «  jE7  n  dna  gran  messeda- 
da yn  «.^  H  un  rovistio  d'inferno  ». 

Messee,  Messere  (2)   Zazzerone. 

—  BUBC^e,  Messere.  «  L'^  ehl  el 
missie  »  :  «  £:  qui  il  mcrlotto  o  il 


(1)  Ho  registrata  qnesta  frase  io  oma^- 
gio  a  Vincenzo  Monti  che  Tha  notata  nella 
soa  prefazione.  Oggi  e  sronoscita  dai  ^iu. 

(2)  Tanto  la  voce  milanese  come  Tita- 
liana  oggtdi  sono  quasi  a<cite  d^uso.  In 
Toscana  era  vivissima  nel  medio  evo  ;  ora 

I  serve  nel  parlare  ironico. 


MES 


432  — 


MES 


tordo  da  pelare»  (Frase  usata 
dalle  donne  di  bordello). 

Measla,  Mesaia. 

Hessizla  (Volg.).  Vedi  Amieisia. 
Nei  prov.  veccnii :  Danee  e  mes- 
sizia  rompen  el  coll  a  la  giusli- 
zia:  "Vedi  Danee.  (Mode  proverb.) 
Ml  sospltt  rh  el  velen  de  la  messir- 
zia :  II  sospetto  h  il  veleno  dell' — . 

HesB6,  Uatiuo.  «  Lava  ati  bieeier 
II  in  del  messd »  :  «  Lava  quest! 
bicohieri  nel  catino*. 

Hestee,  Mestiere.  Fa  6n  mestee: 
Aver  un'arte  in  mano.  Fd,  6n  p6o 
de  tutt  i  mestee:  Far  d'ogni  me- 
stiere o  Cento  mestieri.  Fdtper  me- 
stee :  Far  professione  di  checches- 
sia.  I  fer  del  mestee:  Gli  utensili 
da  lavoro.  On  gramm  mestee:  Un 
misero  mestiere.  Imbroiaelm,estee: 
Guastar  il  mestiere.  I  inehrt  del 
mestee:  Gli  incerti  del  mestiere.  Fit 
quel  mestee  (di  donna) :  Fare  quel 
mestiere.  Hobd.  el  mestee:  Rubar  il 
mestiere  a  uno.  Sav^  ben  el  so  ms- 
stee:  Saper  bene  la  propria  arte. 
Stra^a^sd  el  mestee :  Strapazzare  11 
mestiere.  Save  i  termin  del  mestee : 
Saper  i  termini  del  mestiere.  Vhs 
det  mestee:  Esser  dell' arte.  Vkss 
quell  di  milla  m,estee:  Essere  un 
taccendone.  Fd,  el  mestee  del  Mir- 
ehelass,  m,anqih,  bev  e  andd  a  spass : 
Far  il  mestiere  del  Michelacoio, 
mangiare,  bere  e  andare  a  spasso. 
On  mestee  de  morl  del  sogn:  Una 
professione  piil  che  noiosa.  On  me- 
stee orb:  Un  mestiere  di  gran  gua- 
dagno.  (Pr.)  Chi  g*d  6n  mestee  in 
mxtn  ghe  manca  mai  6n  toeeh  de 
pan  0pp.  J^o  gh'h  ma>qher  msstee 
che  a  voregh  tend  n6  ghe  se  vivatta 
adree:  Chi  ha  arte  ha  parte  o  Tutte 
le  arti  fanno  le  spese.  Fl  m^estee  de 
fra  Fagott  I'h  quel  de  n6  tceus  fa- 
stidi  de  nagott :  Vedi  Miehelazz. 
Ofellee  fit  el  td  m^estee :  Chi  non  h 
dell'arte  non  puo  discorrere.  (Af- 
fari)  «  Q'oo  tanti  mestee  de  fa*: 
«  Ho  da  sbrigare  molte  faceenae  ».  | 
(Casa)  FcL  i  mestee:  Sigovernare  la 
oasa.  (Tessitori)  Cassa  (Gli  ordigni 
del  telaio).  (Donne)  <  L*h  vunna 
del  mestee  » : «  £2  una  prostituta  ». 
MHtes  in  sul  mestee :  Darsi  alia  vita 
allegra ;  a  far  la  signora. 

Hestieraiit,  (P.  N:)  Mestierante. 
«  Uh  minga  6n  artista  quell  Id^  I'h 
6n  m.estierant » : «  Non  6  un  artista 
oolui  h  un  mestierante ». 


Mesterasc,  Mestieraceio.  Meste- 
ease  fd  danerasc:  (Appross.)  II 
mestiere  vile  d&  guadagni  graesi. 

Hesterin  (P.  N.)  e  ant.  MestinBU, 
Mestierino  e  Mestieruzzo. 

Mestura  (Volg.).  Vedi  Mistura  e 
voci  affini,  iranne  queste  seguentl 

Mesturbn,  Acoozzo. «  Guardaeht 
mesturon  » : «  Guarda  che  bell' ac- 
oozzo !  » 

Hestorozz,  Mescolaticcio. 

Mesnrk,  (Volg.).  Vedi  Misurdt 
vooi  dipendenti.  , 

Het&  (Moglie),  Metk.  n  Go  ae- 
eompagnaa  a  spass  la  mia  eara 
meta  » : «  Ho  aocompagnata  al  pas- 
seggio  la  mia  eara  met^  ». 

iietaa,  Met&.  Fit  a  metaa:  Far 
a  met^.  Metaa  danee  e  metetapor 
rer:  A  chi  oonsiglia  non  duole  il 
corpo.  I  (Misura)  Ona  metaa  de 
mardn:  Un  litre  di  oastagne. 

Metaflsega,  (Volg.).  Vedi  Meta- 
fisiea, 

Hetafora,  (Colto),  Meta  for  a. 
Parld  in  metafora:  Idem. 

Metafdrlch,  Metaf 5rico.  BisdgM 
capigh  el  sens  metaforieh  (colto): 
Bisogna  intenderne  il  senso  meta- 
forico. 

Metall,  Metallo.  El  pussee  leger 
di  metai  I'h  I'allumini :  II  pi£i  leg- 
gero  de'  metalli  h  I'alluminio.  | 
Metall  de  vds:  Metallo  di  voce  o 
meglio  Timbro  di  voce. 

Metam6rfosl»  (Colto),  Metamor- 
fosi.  «  J^  success  in  quelladonna 
6na  vera  metam,orfosi  » .* «  £  acca- 
duto  un  gran  cambiamento  di  con- 
dotta  o  di  carattere  in  quella 
donna  ». 

Meter,  Metro.  «  Sardt  poeeh  pu 
d'6n  meter  de  robba  o  de  atoffa  » : 
«  Sar^  poco  piii  d'un  metro  di 
stoifa  ».  I  (Padrone)  «  M'dt  ordinaa 
el  mhter  de  sard  sit  el  negoziyt: 
Vedi  Matter, 

Metrichj  Metrico.  FlsisiemM  me- 
trich:  II  sistema  metrico.  X/'offiei 
metrich:  L'ufficio. 

Mdtdd  (Civ.).  Metodo. «  L*d  adat- 
taa  el  mstod  de  rispofidegh  ^u  » : 
«  Addottb  il  metodo  di  non  m^  ri- 
sponderle  ».  Seednd  i  metoa :  Se- 
oondo  i  metodi. 

Metodega  (Volg.).  Vedi  Meiddiea, 

Metddica  (Civ.),  ^M  g'd  6na 
metodica  tutta  s6a  ^artieoktr  »: 
«  Ha  un  sistema  di  vita  o  di  par- 
lare  tutto  suo  particolare  ». 


MET 


—  433  — 


MET 


MetOdich,  Metodico.  «  2/'^  dn 
omm  metadieh  comh )» :  «  E  un  omo 
assai  ordinato  ». 

Metodlsta,  Metodista.  /  metodi- 
sta  in  d'dna  setta  protestant  6np6o 
divhrsa  di  calvanisti:  Idem. 

Metriss  (D.  F.),  Amante. «  L'h  la 
metress  del  ednt » :  «  £2  la  ganza  del 
€M>iite ».  Gran  metress:  Dama  di 
cortfidenza. 

Metropolitanna,  Metropolis 
tana. 

M6tt,  Mettere. 

Mett  a:  Mettere  a.  Mett  a  la 
hiScea:  Portare  o  alia  booca.  Mett 
a  man:  Mettere  mano  e  Cavar 
da...  Opp*  Incominciar  ad  usar 
d'una  cosa.  Mett  a  frutt  dn  ca- 
pital: Metter  a  frutto  un  capi- 
tale  —  aZ  lott:  al  lotto.  Mett  a 
eunt :  —  a  conto.  Mett  a  la  prtBuva 
del  sltt:  Mettere  a  tutta  prova. 
Jtfie^^  i  man  in  delfoRugh:  Metter  le 
mani  nel  fuoco.  Mett  dn  ficeu  a  /d 
el  garz&n :  Metter  un  figliolo  a  bot- 
te^.  Mett  vun  a  pan  epessin: 
Metter  uno  al  dovere.  Mett  a  la 
via:  Rawiare  e  Rassettare. 

Mhttes  a :  Mettersi  a.  <  El  se 
mett  a  piceuv  » : «  Comincia  a  pio- 
vere  ».  Mettes  al  brutt  o  al  belt  (di 
tempo) :  Mettersi  al  brutto  o  bello. 
(Al  oigliardo)  Mettes:  Aochitarsi. 
JtTettes  a  6n  brutt  ris'c :  Mettersi  a 
repentaglio.  Mettes  a  piang :  Rom- 
pere  in  pianto.  Mettes  a  la  via: 
Mettersi  in  assetto.  Mettes  in  pom- 
pardinna:  Mettersi  in  squinci  e 

g Hindi.  Mettes  a /it  elbcUoss:  Met- 
srsi  a  far  il  bnccone. 

Mett  adoss :  Mettere  addosso. 
«  Tutt  i  sbali  mi  e  melt  adoss  a 
fni>:  «Tutti  gU  errori  li  carica 
a  me».  «  Queu  omm,  el  me  m,ett 
eUloss  la  gniUfnera  » :  «  Quell'  omo 
mi  mette  indosso  la  zingMnaia  ». 
Mett  adree:  Metter  dietro  o 
Mettersi  a...  it  Al  funeral  a*  dn 
miss  adree  desdott  pret » :  «  Al  fu- 
nerale  gli  hanno  messo  diciotto 
preti  ».  «  Mett  a  man  el  paltd  ehe 
comincia  a  fit  fredd  »:  «  Cava  il 
soprabito  dalla  guardaroba  ehe 
comincia  a  far  freddo  ».  Mettes 
adree:  Accingersi  a...  in  Andhnm 
d&nea  mettet  adree  a  fit  st6  face  » : 
«  Suvria  dunque  sbrigati,  ia  que- 
sto  lavoro  ».  «  Me  s'era  miss  aaree 
ma poBu  oo  lassaa  U*:  «  Mi  oi  ero 
messo  ma  poi  ho  tralasciato  ». 


Mett  denam:  Metter  avanti. 
«3ft  g'oo  miss  denanz  tutt  i  dijU- 
eoltaa,  m^a  Zu... »: « lo  gli  bo  messe 
dinanzi  tutte  le  dimcolt^,  ma 
lui...  ».  Mett  denanz  el  cdr  ai  bceu: 
Metter  il  carro  dinanzi  a'  bovi. 
Mettess  denam:  Mettersi  davanti. 
«  Me  metti  denanz  mi»:  « lo  mi 
faccio  mallevadore  ». 

JfeW /opwra. 'Mecterfuori.  Mett 
vun  fasura  de  Vuss:  Cacciar  uno 
di  casa.  Mett  fceura  6na  leg,  6n 
deerhttf  ecc.:  Emanare  una  legge, 
un  decreto.  Mett  f<x,ura  6na  v6s 
0pp.  Trh  intdmo  6na  v6s  :  Metter 
in  voce  o  Spargere  voce.  Mett 
fceura  6na  reliquia:  Es]^orre  una 
reliquia.  Mett  foeura  sui  eant&n: 
(in  dis.):  Veai  Rielamm,  Mett 
fceura  de  discussion:  Metter  fuori 
di  disoussione.  Mett  foeura  tropp 
in  d'6n  cunt:  Caloar  la  penna. 

Mett  gid:  Metter  giil.  Mett  gid 
I'ombrella,  el  paltd,  el  eapphll,  ecc,: 
Deporre.  Mett  gid  tavola :  Appareo- 
obiare  la  tavola.  Mett  gio  de  lor- 
vorit:  Smettere  il  lavoro.  Mett  gid 
el  coo:  Metter  il  capo  a  partito. 
Mett  gid  6na  tdsa:  Sedurre  una 
ragazza.  Andd.  a  mett  gid  al  tal 
albergo :  Andwr  a  far  recapito  alia 
tale  looanda.  «  QueUa  seidrinna  Ub 
lava  a  mett  gid  » : «  Quella  signora 
ha  il  rigiro  laggiii ».  Mett  gid  el 
saceh:  Sgravarsi.  «  Oosse  Vee  miss 
gid  in  st6  vasf  >:  «  Che  cosa  hai 
seminato  in  questo  vaso  ? ».  «  L*era 
in  furia,  ma  lee,  c6nt  i  sd  motnn, 
eZ  Vd,  miss  gid  »:  «  Egli  era  sde- 
gnatissimo,  ma  lei,  coUe  sue  moi- 
ne,  lo  ha  quietato ».  Mett  gid  i 
questuritt  intomo  a  la  easa:  Ab- 
postare  le  guardie  intomo  alia 
casa.  Mett  gid  i  lazz,  i  red,  i  ca- 
valer:  Tendere  lacci,  reti  e  Porre 
i  baohi.  Mett  gid  in  del  sal,  in  del 
spirit,  in  Vasee :  Acconciar  nel  sale, 
nell'  alcool.  Mettere  sotto  aoeto. 
Mett  gid  i  patt  de  serittura:  Sten- 
der  i  ))atti.  Mett  aid  6n  stuau  mm 
pii  finii:  Far  un  ouggerio  di  cosa 
ehe  non  ne  val  la  pena. 

Mett  innanz:  Mettere  innanzi. 
«  Bl  I'it  m>iss  innanz  de  tutti » : 
«  Lo  ha  messo  innanzi  a  tutti ». 
Mett  inanz  i  man  per  n6  fass  m^l : 
Mettere  le  mani  avanti  per  non 
oadere. 

Mett  in :  Mettere  in.  Mett  in 
castigh,  in  presdn:  Metter  in  car- 


MEt 


-434- 


Btigo,  in  prigione.  Mett  in  fila : 
Idem.  Mett  in  coleg,  in  monaster, 
in  marinna:  Metter  in  coUegio, 
in  monastero,  in  marina.  Mett  in 
vedrinna:  Eeporre  al  pubblioo. 
Mettes  in  mdstra :  Mettersi  in  mo- 
stra.  Mett  in  notta :  Porre  in  nota. 
Mett  in  cunt :  Porre  in  conto.  Mett 
in  mala  vista :  Metter  in  mala  vi- 
sta. Mett  in  tasl :  Porre  in  tacere. 
Mett  in  mdser:  Metter  in  moUe. 
Mett  in  drdin:  Rassettare.  Mett 
e  m^tes  in  piazza:  Far  belle  le 
piazze. 

Mett  iiishmma:  Metter  insie- 
me.  «  Quii  duu  Ih  se  po  metti  in- 
semm,a  »:  «  Quei  due  \h,  si  possono 
appaiare  ».  «  L  h  minga  staa  h&n 
de  mett  insemma  duu  vers  »:  «  Non 
h  stato  capace  di  accozzare  o  di 
oompicciare  due  versi*.  «  i/A  miss 
insem.ma  quatter  soldauBU  e  Vh 
andaa  in  America  >^:  «  Rabbru- 
8col5  o  raggranellb  qualche  soldo 
e  salpb  per  1' America*.  (Lavoro 
di  falegname)  Calettare.  Mett  in- 
semmxt  a  c6a  de  r&ndena:  Calet- 
tare a  coda  di  rondine^  ecc.  Met- 
tes insemma:  Mettersi  insieme. 
«  Me  s6nt  miss  insemma  a  I6r  e... »: 
« Mi  sono  messo  con  loro  e...  ». 
«  Se  vialter  duu  ve  mettii  insemma 
podiifd&nabHla  sodetaa  de  divid 
a  mezz  » :  «  Se  voi  due  combinaste 
di  star  assieme  in  quest'affare  po- 
treste  far  una  bella  society  in  par- 
tecipazione  ». 

Mett  intomo :  Mettere  intorno. 
Mett  intdmo  6na  vrfs;  Vedi  Mett 
f<eura.  «  Me  ghe  sdnt  miss  intor- 
no e  Voo  persuas  »  :  «  Me  gli  sono 
messo   d'attorno   e   I'ho  persua- 

BO». 

Mett  sott:  Metter  sotto.  Met- 
tegh  sott  6n  quaieoss  a  la  roeuda  y* : 
«  Metti  una  oalzatoia  sotto  la  ruo- 
ta  ».  Mett  el  regall  sott  al  mantin: 
Metter  il  presente  sott'  il  tova- 
gliolo.  Mettes  sott  a  euu  biott : 
Mettersi  sotto  a  mazza  e  stanga. 

Mett  su:  Metter  sil.  Toma  d 
mett  su  dn'usanza:  Rimetter  su 
un'usanza;  Mett  su  boitega  o  6n 
negozi:  Metter  su  bottega.  Mett 
sil  vun  contro  V alter:  Metter  su 
alcuno  0pp.  Gommetter  male  fra 
due.  Mett  sk  6na  posta  grossa: 
Giocare  posta  grossa.  MHt  sit  de 
fa  la  minkstra:  Metter  il  paiolo 
al  foco. 


Mett  via:  Metter  via.  «  Mett 
via  quel  vestii  eke  el  eiappa  la 
pdlver  » : «  Riponi  quel  vesiito  rfie 
piglia  la  i)olvere ».  «  2/^  &n  omm 
ehe  mett  via  soss^nn  » : « !l^  iin  omo 
che  ammassa  qnattrini  a  Btaia». 
Mett  via  6n  capital  a  ititerhts: 
Mettere  un  capitale  a  fnitto. « I/dn 
miss  via  V  attrer,  el  pover  Gia- 
edm, » : «  Gli  hanno  daro  sepolton 
I'altro  ieri  al  povero  Giacomo*. 

Mett  de  part :  Metter  da  par- 
te. Mettem  ae  part  sti  eonsitkra- 
sridn  »:«Poniamo  da  parte  qaeste 
considerazioni  ». «  L'd  miss  depart 
6na  hhlla  sostametta  » :  «  Idem  ». 
«  QuelValter  V  h  andaa  inam  e  lii 
VI  staa  miss  de  part*:  «Li*a^tro 
s'^  fatto  innanzi  e  lui  fu  messo  a 
sedere  ».  (Pr.)  Bisdgna  mett  depart 
o  gtiamit  dnpSrper  la  fSoer:  Bi- 
sogna  serbare  una  pera... 

Altri  modi  quasi  proverbiali. 
N6  vhssegh  nh  de  toeu  nS  de  msU: 
Non  esseroene  n^  da  mettere  nd 
da  levare.  «  M  g*d,  miss  6n  b^ 
phzz  e  poRU  Vit  faa  &n  seioppSn  o 
el  rd  spdntada^z^DagW  e  dagli 
alia  fine  fece  un  buco  nell'acquA 
o  o'  ^  riuscito  ».  On  mal  de  t€tu 
e  de  Tnett:  Un  malanno  da  poco. 
Ona  robba  qualdnque  de  Ubu  e  dt 
mett :  Una  cosa  postiocia  o  da  met- 
tere e  da  levare. 

JEl  Po  el  mett  in  VAdriaUeh: 
n  Po  mette  foce  nell'Adriatioo. 
Mettegh  6n  sciampin :  Metterd 
lo  zampino.  Mett  mal  e  mett  ben: 
Metter  male  o  metter  bene.  Meti 
de  mhzz  e  mettes  de  mhss:  Idem. 
Mettegh  del  sd:  Idem.  Mettegh  tutt 
el  tem.p  ehe  ghe  vit:  Metterci  il 
tempo  necessario.  P.  E. :  «  Trh 
Vandhf  el  fd.  la  €ommis8i4in,  e  el 
tomd  ghe  mettaroo  6n'ora  minga 
men  »  :  «  Tra  Pandare ,  lo  stare  • 
il  tornare  non  ci  vorrii  manoo  di 
una  ^ossa  ora».  Mett  el  eoeur  in 
pew;  Idem.  Mett  6n  soranomm  a 
vun:  Imporre  un  nomignolo.  On 
giovin  de'primm  mett:  Un  giovi- 
netto  di  pnmo  fiore.  «  Mett^mmjfer 
dnHpotesif  ehe  » (civile):  «Sapponia- 
mo  che  ». «  Mett  pur  ehe  la  rw^  Vi 
cosi  /  »  : «  Fit.  conto  che  la  cosa  d 
cos),  non  altrimenti ».  «  jyingit" 
ria  la  g'oi  miss  i  doldr  de  venter »: 
«I1  cocomero  gli  ha  fatto  venir 
I  le  doglie  di  ventre  ».  «  Te  vora- 
I  riet  mittSt  ti  e6n  Utf^im  Vorresti  I 


MET 


—  435-- 


MEZ 


{>aragonarti  a  lui  ? »  «  Quanto  te 
'^  TMSsa  quella  fattura  /  » : «  Quan- 
to t'  ^  oostata  quella  fattura  %  » 
£1  Cherubin  el  mett  eo9i:  II  Che- 
rubini  dice  cosi.  El  tacc6in  o  el 
ealendari  el  mett  festa  levada  o 
abolida,  II  calendario  mette  festa 
abolita.  (Fig.)  M  taccdin  el  mett 
lunna:  F^  la  lunna  o  la  marina 
&  gonfiata  «  Per  eosi  poeeh  me 
metH  nanca  adree  » : «  Per  guaday 
jgnare  una  miseria  simile  non  mi 
movo  neanche  ».  Secdnd  la  se  met- 
Utra  o  la  battarit.  Staremo  a  ve- 
dere.  | «  Jja  se  m^ttpur  anea  ben  » : 
(di  donna)  «  La  si  mette  bene  as- 
8»i  (Di  afifare)  Si  mette  bene ». 
(Gaooiatori)  MhUes  a  la  posta: 
Mettersi  alia  posta.  «  Ma  te  v<bu 
mett  f  :  «  Vuoi  mettere  ?  »  Senza 
tnettegh  fiS  pSver  rU  sal:  Senza 
metteroi  n^  sale  n^  pepe. 

M6tta,  Quadra.  JJib  la  m>ktta: 
Dor  la  quadra. 

—  Mettada,  (Bigliardoj,  Aoobi- 
to.  (Bachi  da  setaj  <  M'e  nassuu 
la  primma  mettuda  »  :  «  M'^  nata 
la  prima  posta.  La  imeUiida  o  la 
tn^ssa  in  opera:  La  mettitura  in 
opera.  Ona  belUt  mettuda  de  v6s : 
Una  beUa  messa  di  voce.  Vess  de 
mettuda:  Essor  di  crescenza. 

M^iui,  Meu8(l)f  Baggeo  inM  me 
g'd  del  metis  ehe  consolla » : «  Egli 
mi  ha  del  citruUo  ohe  consola  ». 
4c  Ghe  Vdn  offerta  e  lit.  meus  I'dt 
minga  accetiaa  »  :  «  GlieP  hanno 
offerta,  ma  lui  minchione  non  I'ha 
accettata  ». 

Mezs,  Mezzo  (2)  (Add.  e  modi 
awerbiali)  A  mezzts  A  mezzo.  Fd 
a  m,esz :  Fare  a  met^.  i^d  i  robb  a 
mezs  :  Far  le  oose  a  mezzo.  A  mezz 
a  rneza:  Mezzo  a  mezzo.  Giappd, 
la  strada  de  mezz :  Pigliar  la  stra- 
da  di  mezzo.  Mett  quaiehedun  in 
tnezs :  Metter  qualcheduno  di  mez- 
zo. In  m,ezz  a  tutt  qitest :  Con  tutto 
questo...  M  piatt  de  mezz:  J\ 
piatto  di  mezzo.  (Fig.)  Fh  el  piatt 
de  mezz :  Fare  la  stanga  di  mezzo. 
Spartl  el  m^l  in  mezz:  Spartir  il 


(1)  Ugnale  la  toc«,  fatt'altro  il  senso. 
In  Fioreni.  popolare  la  frase :  e'e  del  meva 
gigniflca  qualche  cosa  in  cni  ol  sia  mafa- 
gna.  Nondimeno  nolo  che  a  Siena:  fiare 
tl  wwiM  vnol  dire  far  il  minchione. 

(8)  Mexto  in  flor.  ha  pol  il  senso  spe- 
ciale  di  fmtto  troppo  matoro. 


male  in  mezzo.  T(bu  de  mezz  vun : 
Levare  uno  di  mezzo.  Vess  de 
mezz:  Essere  di  mezzo  o  media- 
tore.  Per  mezz  del  tal :  Per  mezzo 
del  tale.  On  omm,  de  mezza  etaa: 
Un  uomo  di  mezza  et^,  Mezz'an- 
daa:  Mezzo  che  sfidato.  Vess  a 
mezza  paga:  Essere  a  mezza  paga. 
Ona  robba  de  mezz :  Una  cosa  me- 
diocre. On  nobil  de  m^zza  taeea: 
Un  nobiluccio.  0^\  omm  de  mezza 
tacca :  Tra  grande  e  piccolo.  Ona 
mezza  cartuccia :  Uno  spersonito 
o  Povero  in  canna.  Ona  mezza 
eaUHta:  Una  pedina.  Porth  la 
mezza  eondizidn :  Portare  il  mezzo 
bruno.  Mhzza  flsta :  Mezza  festa. 
Mezza  galla:  Mezza  gala.  Mezza 
lanna :  Mezzalana.  Mezza  tila : 
Mezza  tela.  Mezza  ligadura:  Idem. 
Mezza  lira :  Idem.  Mezza  m^ctseke- 
ra:  Idem.  Azzalin  a  mezza  mdn- 
ta :  Idem.  Mezza  montura :  Idem. 
Mezza  parolla:  Mezza  parola.  P. 
E. :  Lassd,  faeura  una  rnezza  pa- 
rolla :  Dire  una  mezza  parola. 
m  Cos'in  sti  Tnezz  parollfy^  tin  Che 
cosa  sono  codeste  reticenze  ? »  Mez- 
za pasta:  Idem.  Mezza  porzidn: 
Mezza  porzione.  Mezza  razidn: 
Mezza  razione.  Mezz  sopran:  Mez- 
zo soprano.  Mezza  soeula :  Mezze 
suole.  Vestii  de  mezza  stagidn  o  de 
mezz  ternp:  Abito  di  mezza  sta- 
gione.  On  l^n  a  mezza  sUrza: 
Idem.  Mezza  tinta  o  Mezz  coldr: 
Mezza  tinta.  Mezza  v6s:  Mezza 
voce.  Mezza  speranza :  Idem.  Aria 
de  mezz  caratter:  Aria  di  mezzo 
carattere.  «  Femm,  6n  mezz  gir  de 
valzer  »  :  «  Facciamo  un  mezzo  gi- 
ro di  Yalzer}».  Mezz  guant:  Guan- 
ti  a  mezze  dita.  Vess  mezz  indor- 
ment,  m^ezz  m,att,  mezz  mort  de  la 
stracehezza:  Essere  mezzo  addor- 
mentato  o  appisolato,  mezzo  mat- 
to,  mezzo  morto  di  stancbezza. 
Vess  mezz  pelaa  in  testa :  Essere 
mezzo  calvo.  Mezz  termin :  Mezzo 
termine.  P.  E.:  Se  pd  mai  eap\ 
nagotl  de  quell  gesuita,  el  parta 
semper  c6n  di  mezz  tenmin  » : «  Non 
si  pub  capir  nulla  di  quell' ipo- 
criui  cbe  parla  sempre  con  dei 
mezzi  termini ».  Mezza  parolla: 
Mezza  parola.  P.  E. :  I/h  trii  ann 
che  se  condssem  e  gh'h  mai  stoAx  tra 
nun  duu  6na  mezza  parolla » : 
«Tre  anni  che  atiamo  insieme  n^ 
ci  fu  mai  tra  di  noi  mezza.  pa- 


MEZ 


-  436  — 


MIA 


rola».  Mezz  bust:  Mezzo  busto.  A 
niezza  hdeca :  Idem.  Mezz  scien- 
ziato :  Mezzodotto.  Mezz  mdnd : 
Mezzo  inondo.  P.  E.  :  «  i'  a 
giraa  mezzmond  »  :  «  Ha  girato 
mezzo  il  mondo ».  « J^Z  a'S  daa 
6na  7nezz'(hiea  »  :  «  Lo  piglib  per  il 

ganascino  ».  Mezz  rilev :  Mezzori- 
evo.  Mezz  sopran:  Mezzosoprano. 
M^z  tdn :  Mezzotono.  P.  E. :  St'a- 
ria  chl  hisogiiarh  shassdtmela  de 
mezz  tdn  »  :  «  Quest'aria  bisognerk 
sbassarraela  di  un  semitone  ».  Mezz 
vin :  Mezzo  vino.  «  JSl  fiasch  V  ^ 
tnezz  vmiii »  :  « II  fiasco  h  mezzo 
voto  ».  fl  (Misura  di  liquidi)  « Da- 
men  6n  mezz  de  quelbdn »  :  «Dam- 
mene  un  mezzo  litro  di  quel  bo- 
no». 

Mezzadria,  Idem.  On  fondo  a 
mezzadria:  Idem. 

Mezzalunna,  fMezzaluna.  (Colto) 
HI  stemma  de  Turchia  I'h  la  mez- 
salunncL:  Idem.  IJa  mezzalunna 
de  trih:  La  mezzaluna. 

MezzazL,  Mezzano. 

Mezzanin,  Mezzanino  o  Mezza- 
do.  Avh  fittaa  via  i  mezzanitt:  A- 
vere  spigionato  il  pian  di  sopra. 

Mezzan6tt,  Mezzanotte. 

Mezzaria,  II  diritto  mezzo.  P. 
E. :  «  Guarda  se  V  h  hen  in  mez- 
zaria  »  :  «  Guarda  se  6  nel  diritto 
mezzo  ». 

Mezzdi,  Mezzogiorno. 

Mezz^nna,  Mezzina.  P.  E.:  Ona 
mezzenna  de  lard :  Mezzina  di 
porco  ealato  o  Lardone. 

Ml,  Mi,  Me,  A  me.  «Jfl  corns 
mi,.. »  :  « lo  come  io... ».  «  De  ml  e 
wi  »  :  «  Da  me  e  m^  *.  «  Oh  per  ml 
tant  ch'el  faga  pur  »  :  « Io  per  me 
faccia  pure  ».  <<Andhmsgh  mletlyn 
« Andiamoci  me  e  te ».  « InctBu 
sdnt  pit  m\  »  :  «  Oggi  non  sono  piil 
io  ».  «  Sdnt  minga  mi  se  n6  te  la 
foo  pqgd » :  « Io  non  son  io  se 
non  te  la  f5  pagare ».  « Seednd 
7n\.... »  :  «  Secondo  me  ».  ^E  te  m,i 
dee  de  intend  a  ml  sti  bambannf>: 
« Le  vorresti  dare  a  bere  a  me 
queste  frottole  ?  »  «  Per  quella  dor- 
tada  sdnt  ancamd  miy*  :  « Per 
<iuell'inezia  rimango  il  medesimo  ». 
«  Uh  me  de  mi  »  :  «  fi  mio  di  me  ». 
«  La  me  ven  a  mi  ?  »  :  «  La  viene 
a  me  ?  »  « ;S^e  te  eredet  de  eiappamm 
per  el  cuu  m\  te  sbaMiet  el  mon- 
t6n  » : «  Se  tu  credi  di  pigliarmi  in 
giro  ti  sbagli*:  «  Oh  mi  pover 


omm,  /  » : «  Oh  poverino  me  I  >  «  Dt 
m.%  te  sentiree  mai  6na  begtem-- 
mia  > :  «  Da  me  non  sentirai  be- 
stemmie,  mai ».  «  Mort  mi  d  mort 
el  pader  di  mh  fioBU :  Vedi  ^FHaeu, 
No  savh  n^  de  ti  nh  de  mi;  Non 
sapere  n^  di  me  n6  di  te  o  Non 
dare  n^  in  tinche  n^  in  ceci.  «  Penr- 
sava  in  tra  de  ml,  che„. »  Pensa- 
vo  tra  me  e  me  che... »  « I>dnea  te 
mi  dee  o  no...f*  :  «  Dunque  me  li 
dai  o  no?».  (Pr.)  Ij'h  mei  di:  po- 
ver mi  che  pover  nun  .'Idem. 

Mia,  Mia.  Vedi  M^.  |  Miglio. 
De  Milan  a  Monza  gh'h  des  mia: 
Da  Milano  a  Monza  corrono  dieci 
miglia.  Mia  pii  mia  men:  Xln  mi- 
glio pitL  o  un  miglio  meno.  Mia 
bdn:  Buone  miglia.  «  Gh*^  de  fa 
anmb  trii  miao6n>:  « Ci  sono 
anoora  tre  miglia  e  piii  ».  On  mia 
de  quii  che  fd,  el  I6ff  de  nott :  Un 
miglio  di  quelli  che  fa  il  lupo  a 
digiuno.  Tredes  dt  quattordes  mia!: 
Trenta  di  ventotto  miglia,  gran 
minchione  chi  ne  piglia.  Tirit  i 
boMlt  o  i  s^giaff  ae  Ionian,  c«n< 
mia:  Tirare  i  oaoi  o  gli  sobiaffi 
da  lontano  un  miglio.  V^ss  Um- 
tan  milla  mia  o  6n  car  de  r^ff  da 
6na  cossa  o  robba :  Essere  lon- 
tano le  mille  miglia  da  un^idea. 

—  Mlitt,  Mi^harello. 

—  Miasc,  Migliaocio  (1),  Lungo 
miglio.  Piii  che  un  miglio,  Un  mi- 
gliarello  da  contadini. 

—  Mia8Cl6n,  Molto  pltl  ohe  un 
miglio. 

miara,  Migliaio.  Me  ne  restaa 
de  miara  de  fb,  Xktt  ax  cavat»: 
«  Me  ne  sonoi  rimasti  delle  mi- 
gliaia  da  far  il  letto  a'  cavalli  ». 

MiaroBU  (Specie  di  marmo),  Gra- 
nito  a  feldispato.  Miarcb.u  bianehf 
rdss:  —  feldispato,  bianco,  bigio. 

Micca,  Micca,  Panino.  Mieea  de 
mhsza  lira:  Grosso  pane.  Mieea 
bdfhtta:  Pane  di  panetto.  Bande 
micca:  Pane.  Av^h  denter  la  t6a 
mieea  (pop.):  Averci  il  buo  pane 
anehe  tre  pani  per  coppia.  £i  sa-  . 
ria  come  vorh  di  che  i  mieeh  C« 
minga  pan:   Sarebbe  come  voler 

Srovare  che  il  sole  non  risplende. 
yh  coms  andd,  del  prestinee  a  taeu 
6na  micca:   Gli   ^   come   andare 


(1)  Migliaccio  in  dot.  signiflca  piu  oose 
ma  non  un  miglio  lango.  Vedasi  T^rta, 
Sang'u  e  Poiion* 


MIC 


—  437  — 


MIE 


per  il  pane  dal  fornaio.  «  T'ee  de 
mangia  di  gran  mieeh  primma 
dc...  »:  «  Tu  uai  a  mangiare  un'al- 
tro  po'  di  sale  innanzi  di ». 

—  Mioobetta,  Micchetta,  Pani- 
no.  Miehetta  fioreniinna :  Pane 
tondo  o  Panetto.  —  a  grignceu: 

—  a  orlicoi  o  a  oometti.  —  de  duu 
sold:  Coppietta.  —  solia:  —  liscia. 
Std  a  mtechetta:  Stare  a  pane  e 
aoqua.  MieehettgemH:  Una  picoia. 

—  Mloohettiniia ,  Panettino 
tondo. 

—  Mlocotta,  Paj^otta. 

—  Mlcchin,  Chioca,  Fooaocina, 
Sohiacciata  doloe.  « I^pd  cdm- 
prem  dn  miehin  » :  «  Babbo  com- 
perami  la  obicea  ».  /  bcutdn  in  faa 
d»  la  pasta  di  miehiU:  (Manca). 

—  MlcdiinoBU  (Stereo  di  oaval- 
li),  Cavallina  «  Ciambellina  (sen- 
za  buco). 

Mlit^ft,  Miecla.  Ddi  ftBugh  a  la 

—  .*  Bar  fuoco  alia  micoia. 
Mlcclo  (1),  Micio.  «  Ouarda  ehe 

hkll  mieeio  idi  sul  Ucc  »:  «  Guarda 
la  snl  tetto  che  bel  micio  ». 

Miohee,  Mlchele.  Fci  san  Mi- 
ehee:  Sgomberare.  A  san  Michee 
hisd^tUL  pagdtelfitt:  A  san  Miobe- 
le  biBogna  pae^ar  la  pigione.  8  Co- 
id  e  Baggeo,  Vedi  GtaU, 

Mioh^Uuigidl  Bonnasoda.  Vedi 
Sonnaseda, 

Michelazz,  Micbelaccio.  Fa  el 
mestee  del  Michelazz,  mangiit,  bev 
e  andh  a  spass:  Far  la  gita  del 
Miobelalasso  ^per  la  rima)  man- 
f^iare,  bere  e  andare  a  spasso. 

Micranla,  Emiorania. 

Microscopl ,  Microscopio.  Mi- 
eroscopi  adlar:  Hiorosoopio  solare. 

Miee,  Moglie. «  Mia  miee  »  (ciT.): 
«  La  mia  sisnora  ».  Tcru  miee  : 
Prender  moglie.  DH  miee:  Ammo- 
gliare.  Miee  drizza:  Moglie  vera. 
«  La  pavera  mia  primm^i  miee  » : 
«  La  povera  mia  prima  moglie  ». 
«  Te  vcBuU  ehe  el  m^ta  la  testa  a 
easaf  Dagh  mt«e»:  «  Egli  ^  da 
moglie,  Be  ora  h  scapato  fark  giu- 
dizio  ».  Ditis  de  la  — .*  Separato 
daUa  — .  (Pr.)  A  Ujbu  miee  se  pd 
pii  torrUi  indree:  Cbi  pi^lia  mo- 
glie non  pub  tomare  addietro.  JEl 
toBU  miee  Vh  minga  eome  bev  6n 


(1)  Dft  molti  si  sorive,  in  iialiano.  Mie- 
eio per  galto.  Miccio  In  Toscano  i  YAnno 
non  il  Micio. 


(Buv:  II  pigliar  moglie  non  h  co- 
me bere  un  ovo.  Chi  tceu  miee 
c6n  nient  finna  a  la  mort  sen  sent : 
Cbi  ba  moglie  ba  doglie.  Passd, 
per  miee:  Fassareper  moglie.  l>e 
n'h  mai  calaa:  Di  raeazze  non  fu 
mai  difetto.  A  dl  fh  bella  mia 
miee,  Vh  6n  eereassi  de  badee:  A 
dire  mia  moelie  h  bella  gli  h  co- 
me cercarseli  col  lumicino.  Xa 
miee  e&npu  V  ^piscinina  e6n  pu 
Vh  mH:  Idem.  La  miee  in  b6n  tutt 
de  regolalla  a  eiaeder :  Non  h  colle 
cbiacchiere  cbe  si  governa  una 
moglie.  iVo  gh*  h  peg  jfostee  ehe 
quell  d'avegh  6na  eattiva  miee: 
Moglie  bona  fa  la  casa,  eattiva 
la  QiBfk. 

Mlerlnna,  Moglietta.  «  6^Ve2  eft- 
mandaroo  a  la  mia  cara  mierin- 
na*:  «  Domander6  a  mogliema » 
(pop.). «  Al  miscin  Imognerdt  dagh 
pmu  6na  mierinna  » :  «  Al  gattino 
sark  pur  bene  dargli  la  compa- 
gna». 

Mlglionitt,  (Fiore)  Mignonette. 

Mlgliora,  Migliorare.  Migliora 
la  s6a  posizion:  Montar  un  grado. 

—  Mlgllona,  Miglioria.  «  Bisd^ 
gna  vedk  quanti  migliorii  el  g'd 
faa  dent » : «  Bisogna  vedere  quan- 
te  migliorie  le  fece  intomo  »,  (A 
una  casa,  a  una  villa). 

—  Mlgllorament,  Miglioramen- 
to  (di  salute). 

Blignao  (Voce  infantile  per  Mi- 
eio  o  Gatto). 

Mlgnoxma  (D.  Fr.)  (Term,  di 
stampat.  in  dis.).  Testino  minore. 

miOTk  (Volg.).  Vedi  Migliorit, 

Milan,  Milano.  Milan  incteu  el 
fcb  qwitereentquindes  milla  anim: 
O^gidi  Milano  conta  (^quattrocento 
quindici  mila  abitanti.  De  Milan 
ghe  n'^  d&md,  vun  [boria  milane- 
se) :  Milano  e  basta  i  A  Milan  g'dn 
ditt  la  capital  mdral  d*ItaUa :  Mi- 
lano fu  cniamata  la  capital  mo- 
rale d'ltftlia.  Milan  el  scusa  senza 
el  qovlmo  (detto  nuovo):  Milano 
f^  da  s^.  Milan  e  pceu  pit  /  (boria) : 
Milano  la  grande,  Firenze  la  bella. 
Pover  Milan,  che  nd  ghe  sia,..  o 
ehe  nd  se  poda  trovit,.. :  Povero 
Milano,  cbe  non  ci  si  possa  tro- 
vare...  « In  Ungh,  hhf  i  nott  de 
Milan?*  (a  cbi  sbadigUa  sgan- 
^eratamente) :  «  Bona  notte !  » 
(Pr.)  Chi  volta  i  spall  a  Milan  ifi 
volta  al  pan:  Cbi  volta  le  spalle  a 


MIL 


—  438  — 


ifiL 


Milano  le  volta  al  pane  (lette- 
rale).  /  ISg  de  Milan  dtiren  de 
inc<BU  jlnna  a  doman  (in  dis.): 
Essere  come  il  bando  da  Siena  o 
band!  di  Poppi.  In  Milan  e6n  de 
quist  8e  troRuva  tutt:  Con  de'  boni 
mengoi  a  Milano  non  manca  nul- 
la. Vusinna  a  Milan  e  C6rt  a 
Momma:  Cucina  milanese,  corte 
tomana. 

—  MUanes,  Milanese.  «  JElparla 
milanes  sboitascieia*:  E'  parla  il 
milanese  spiaccicato  ».  «  ^  dighela 
in  bdn  milanes  » :  «  A  dirgliela  in 
buon  milanese^. 

—  MilazLesasc,  Rozzo  milanese. 

—  Mllatteslnna,  Una  donnina  di 
Milano. 

Milanlnna  (in  dis.)  (Specie  di 
earattere  da  Btampa),  Corpo  tre. 

milare,  Miliare.  Fever  miliare: 
Febbre  miliare. 

Millard,  Miliardo.  On  miliard 
rh  milla  m,ilidn:  Un  miliardo  e 
mille  milioni. 

Millbn,  Milione.  «  Me  movaria 
nanea  perdn  milion  )»:  «  Non  mi 
leverei  per  iin  milione  ».  On  mi- 
lion  de  seus:  Un  milione  di  souse. 

—  Millonarl,  Milionario.  «  Te 
me  eredet  6n  milionari  f  *:  «  Mi 
oredi  —  ?» 

Militar,  Militare  (Aggett.)  A  la 
militar:  Alia  soldata.  La  disci- 
plinna  — .*  La  disciplina  militare. 
«  Qhe  pias  la  vitta  militar  » :  «  61i 
place  la  vita  militare  ».  (Sost.)  On 
militar:  Un  militare. 

—  Militraccheta  (scipito  bistic- 
cio  per  mUitare). 

—  Mlllzia,  Milizia.  La  milisia 
territorial:  La  milizia  territoriale. 
On  avam  de  la  milisia  del  69:  Un 
avanzo  delle  armi  del  59. 

Milla  e  MUa,  Mille.  Milla:  MU- 
le.  Dd  mila  :  Due  mila.  ecc.  «  Lit 
el  g'di  milla  resdn*:  «  Egli  o  ella 
ha  mille  ragioni ».  «  Given  vc&ur 
milla  cdme  t%,  per  famm  std,  m\  » : 
«  Ce  ne  vuol  cento  di  pari  tuoi 
per  farmi  stare*.  Vhss  di  milla 
segnati:  Essere  dei  milasegnati. 
«  V6me  lii  ghe  n'h  di  milla  » :  «  Co- 
me lui  ve  n'ha  a  migliaia  ». 

MillantasB  (Atf.)  (1),  Millantarsi. 
(Generalmente  si  dice  Vantage, 
Gloriass,  e  il  popolo:  Shroffd). 

—  Mille  (I)  iP.  N.)   (Seguaci  di 


Garibaldi),  I  Mille  di  Marsala.  La 
apedizi&n  di  Mille:  La  spedizione 
dei  Mille. 

—  Millesim,  MiUesimo.  Ona  nUl- 
lesimM  part  de.,. :  Una  milleBima 
parte  di. 

—  Mlllilenr  (D.  Fr.),  Millefiori. 
Aeqtia  de  millfleur:  Acqua  di  mil- 
lefiori. 

MUord.  (D.  I.)  Milord.  Pari  6n 
milord:  Parer  un  milord. 

—  Milordin,  Milordino.  Fa  el 
milordin :  Marciare  alia  milordina 
e  anehe  Fare  la  ooglia. 

Mllzera  (Volg.).  Vedi  Nilzera. 
Mlii&-tnaa,  Minare.  An  minaa 
el  p6nt :  Hanno  minato  il  ponte. 

—  Minna  (l),   Mina.   Minna  e 
eontraminna:  Mina  e  contromina. 
I  minn  per  eavd  i  sou:  Le   mine 
delle  cave  di  pietre.  l>d  fceugk 
alia  minna:  Idem.  |  (Appaxiscen- 
za^   Spolvero).   Fd  minna  ^   Fare   \ 
spioco.  P.  E. :  JRobba  ehefh  minna   j 
aenza  intrinseeh:  Roba   da   spol-   ; 
vero. 

—  Minador,  Minatore. 
Minaccilir-acciaa  Minaociare. 

«  L'oo  minaeciaa  de  eiantall  t» 
Pretura  o  in  Questura  » :  «  L*  ho 
minacciato  di  un  processo  >. 

—  Minacctds,  (P.  N.)  Minaccio- 
80.  «  Odnt  6n  fh  nUnaeeids  che  hi- 
sopnava  vedh  »  :  «  Con  un'aria  di 
mmacoia  che  bisognava  vedere». 

—  Minacciosament,  (P.  N.)  Mi- 
nacoiosamente. 

Minci6n ,   Minchione.  «  Oh  che 
mincion  /  »  :  «  Che  minehione !  » 
«  Tocco  Wun  mineion  » : «  Oh,  pez- 
zo  d'asino  ».  Mineion  eom^  la  fun- 
na:  Minohionaocio.  i^iSefuss  tnin- 
eion .'  »  :  «  Fossi  minchione !  »  I'd 
de  mineidn:  Fare  lo  gnorri.   Fd 
de  mincidn   per  n6  pa^d  dtuan: 
Far  lo  gnom  per  non  pagar  ga- 
bella.    QuaivolUi  eonven  a  fd  de 
mineion :  Tal volta  serve  il  iare  la 
gatta  di  Masino.  «  L'd  propi  fada 
ae   mineion  »  :  «  Agi   proprio   da 
minchione  ».  A  sto  mond  pke  WBur 
semper  6na  fHta  de  mtn^iofi  in 
saccoeda:  Spesso  conviene  fareil 


(1)  In  lingua  ci  sono  i  derivati :  Millan- 


tatOj  Milla^itatore^  MiUantatura  ohe  man- 
cano  al  dialetto. 

(1)  II  Cherub,  aotto  qneata  voce  calnn- 
nia  i  Milanesi  che  anohe  a^  saoi  tempi  ri- 
cordavano  ed  eaaltavano  Peroismo  diPietro 
Mioca. 


MIN 


—  439  — 


MIN 


nescio  o  il  minohione.   Av^h  a 
ehe  fd  edn  di  mincioni:  Aver  a 
fare  con  del  mincliioni.   « Ma  te 
credei  fdrse  de  avegh  a  che  fh  c6nt 
dn  mindon  /  »  :  «  Ma  che  tu  credi 
di  aver  a  fare  con  un  imbecille  1 » 
«  ^di  a  moRvd  d'dn  mineion  ear  el 
m^  ficBu  /  » :  «  D^  retta  a  un  min- 
eliione,  ragazzo  mio  ».  In  robb  ehe 
i   e  aa  o  ehe  i  e  ved  ogm  fedel 
tnindon:  Sono  cose  obe  le  sanno 
o  che  le  vede  ogni  fedel  minchio- 
aa.  JPassd  o  passa  nd  per  la  barea 
di  mineioni:  Passare  o  non  pas- 
Bare  per  una  maasa  di  Imbeoilli. 
JPer  daffh  gttat  ai  mineionilo  ai 
nuucalssdn/:  Per  dar  ^sto  agli 
imbecillie  ai  masoalzoni?  Ah  no  I 
Jngrassh  ai   spall  di  mineioni : 
Far  ootenna  alle  spalle  o  in  barba 
ai  o  de'minohioni.  Vh8  tutV  alter 
ehe  dn  mindon:  Essere  tutt'al- 
tro  ohe  un  minohione  o  Non  h 
uno   Bciocco.   ( Pr. )    Chi  i  min- 
eion 8d  dann  o  sId.  a  eh  sda:  Chi 
d   minohione  h  suo    danno  Opp, 
L  minchioni  si  lasciano  a  casa. 
Z>e  m,ineioni  ghe  n'h  sine  fine  di- 
eenten  o  la  rassza  di  mineioni  Vh 
mai  flnida:  Iniinito  h  il  numero 
degli   sciocchi.    Oech,  mineion  e 
nUrli  eren  Irh  sort  de  tuei  (in  dis.) 
(approas.):  Iniinito   ^  il  numero 
degli  soiocchi  (per  darla  a  inten- 
dere).  |  Avhghnaneh  peri  mineioni: 
Non  passar  neanche  per  la  oontra- 
oassa.  Ciera  a  monton,  ma  fteura 
di  mineion  (appross.) :  Chi  mi  fa 
testa  pib.  ehe  non  mi  suole  o  mi 
lia  ingannato  od  ingannar  mi  vuo- 
le.  «  Seeea  n6  i  mineion  » : «  Non 
rompermi  le  soatole  ».  «  £1  aid  H 
tutt  el  dl  a  grattcus  i  mineioni  »  : 
«  St^  U  tutto  il  giorno  a  grattarsi 
i  cordoni  >. 

—  Hlncidnii-onaa,  Minohiona- 
re.  Fa8s  mineionh:  Farsi  — ,  can- 
zonare.  JRestdi  mineionaa  :  Bestare 
minohionato  o  corbellato.  A  faas 
mineionh  ghe  vceur^oeeh  al  d\  a'in- 
eieu:  Afarsi  minohionare  oggidl  ci 
vuol  pooo  o  nulla.  «  Te  mindon- 
net  /  » :  «  Tu  non  minchioni  1  » 
«  Quell  Ih  ei  mineionna  minga, 
«d»:«Ti  dico  io  che  quello  non 
oanzona ».  «  Se  mindonna  minr- 
ga/ »:* Non  si  canzona  1  » 

—  Mindonada,  Minchionatura. 
«  L^i  stada  6na  vera  ntindonada  » : 
«  La  ^  stata  una  vera  oanzonatura  ». 


—  Mincionaria,  Minchioneria. 
L'e  6na  mineionaria  de  nagott: 
Una  bazzeoolal  Mineionarii  de 
donn:  Minohionerie  da  gonnelle. 
ic  JSl  /h  o  el  dis  ddma  di  mindo- 
narii »  :  «  Per  minchionerie  te  lo 
do  a  prova  ».  (£8cl.)  «  Mineiona- 
ria !  o  Mindonni  /  »  :  «  Minchio- 
ni !  » 

—  BUncionadbr,  Minchionatore. 
«  I/h  6n  famoso  mindonador  »  : 
«  $2  un  famoso  minchionatore  ». 

—  Mlndonatori,  Minchionato- 
rio  (non  com.).  JSl  q^h  semper  6n 
certo  fd.  mindonatori  ehe  el  ruga  »; 
«  Egli  ha  sempre  quel  suo  sorriso 
sardonico,  ohe  mi  la  venir  il  latte 
alle  ginocchia  ». 

—  Minclonazs  e  Mlncionon^ 
Gran  minohione. 

—  MlnclonBCill,  Mrnchioncello. 
Mindonseell  d'&n  ficeu:  Minchion- 
cello  di  ragazzo. 

Mlnee,  (In  dis.),  Urlata.  Fd,  a- 
dree  la  minee:  Dare  il  cane  o  fare 
Purlata  o  il  baione. 

Mlniil,  Micio.  Vedi,  Minin, 

Mlnem,  Volg.  Yedi  Minim. 

Blinera,  Miniera.  Minera  d'or, 
de  f^r,  eee. :  Miniera  d'  oro ,  di 
ferro,  eoc.  «  Ma  eos'el  gh  forse  la 
minera?»:«0  che  oi  ha  la  mi- 
niera ?  » 

—  Mineral,  Minerale.  (Civ.)  El 
regno  mineral  o  el.  regno  vegetal: 
II  regno  mineral  e  il  regno  vege- 
tale.  Acqua  minerale:  Acqua  mi- 
nerale. 

Minere.  fr.:  Andh  a  fard  ml- 
nere:  Anoare  a  iarsi  friggere. 

Mlnistra ,  Minestra.  Minestra 
de  riSf  de  pasta,  eee,:  Minestra  di 
riso,  di  pasta.  Fl  eanal  de  la  m,i- 
nestra:  Il  condotto  delle  pappar- 
delle.  (Fig*)  Spud  su  la  minestra 
(volg.  m  dis.):  Darsi  la  zappa  sui 
piecu.  Minestra  risealdaad:  Ca- 
volo  riscaldato.  (M.  d.  dj.  L'h 
semper  Vistkssa  minestra:  £  sem- 
pre I'istessa  minestra.  O  mangia 
sta  minestra  o  salta  sta  finestra: 
O  mangia  questa  minestra  o  salta 
la  finestra.  La  minestra  la  ven 
i&nga:  La  minestra  ritoma.  Mi- 
nestra risealdada  la  var  nient: 
Roba  riscaldata  non  val  nulla 
Opp.  Cocci  rotti  non  si  raccomo- 
dano.  (Pr.)  Minestra  risealdada  la 
sa  de  fumm:  Garzone  ritornato 
non  fu  mai  bono.  La  minestra  V^ 


MIN 


—  440  — 


MiM 


la  biada  de  V  omm  (appross.^ : 
Grano  pesto  fa  buon  oesto. 

nineitrii,  Scodellare.  £/h  6ra 
de  —:  K  ora  di  scodellare.  |  Jfi- 
nestrd,  gib  fidr  de  bott :  Zomoare. 

nixiestree,  Minestraio. 

Mlnestrinna  (Dim.  di  minestra), 
Minestrina.  0  (Recipiente)  Scodella. 
«  L*dt  mangicta  do  minestrinn  pienn 
de  risottj  c&n  2a  monlaginhita  » :  «  Si 
papp5  due  scodelle  di  risotto  con 
tauto  di  colmo. 

Mlne8tr6zL|  Minestrone  (1).  Mine- 
stron  frlbdd :  Minestrone  freddo.  \ 
«  I/'^  on  minestron  de  robba  eonos- 
suda  » :  «  $2  un  gazzabugllo  di 
roba  nota  ». 

Mlnestradbr,  (Volg.  id.  o  sob. 
per  Amministradbr), 

Mlnga  (2),  Mica,  Minga  (a  Pi- 
stoia),  Non,  Punto.  «  Ne  vitx  mtn- 
^a  » : «  Non  ne  voglio  ».  «  I/h  minr- 
ga  bUl  » :  «  Non  ^  bello  »  Minga  per 
nient:  Non  per  niente.  «  L'h  minga 
per  parUt  mal..,  ma  » : «  Non  6  per 
malignare...  ma  » : «  Te  serivi  minr- 
ga  per  batt  ca^sa  cdme  el  solit » : 
«  Non  ti  scrivo  mica  per  cbiederti 
quattrini  come  il  solito  ».  «  Fin  2d 
ghe  arrivif  majptusee  ghe  voo  min- 
ga^: if.  Fin  1^  oi  arrlYo,  ma  di  pih, 
no  ?  »  Minga  de  poech:  Non  dipoco, 
Tant  c6me  minga:  N^  tantb  ne 
quanto.  O  poech  o  minga  del  tutt: 
O  pochi  o  punti.  «  L'^  minga  ve- 
ra?* :«Non  ^  vero»:  L*^  minga 
vera  €U8olutament :  Non  h  punto 
vero  o  non  h  vero  niente.  «  i/^ 
minga  mal » : «  Mi  garba  ». «  PoRuh, 
poBuh,  gh*h  minga  mal  o  malott  »  : 
«  Non  c'^  male  o  malacoio  ». 

Mini,  Minio  (Sostanza  minerale 
cbe  si  confonde  spesso  col  cinabro). 


(1)  A  Firenze  fa  portato  da  Lombardia 
nel  senso  proprio.  In  traslato  non  esiste. 

(2)  Mentre  il  Jlfm^^a  milanese  serve  quasi 
a  rendere  evidente  quella  specie  di  scetti- 
olsmo  e  di  maneanza  di  esaigerazione  e  di 
entQsiasmo  che  sUt  nel  carattere  milanese, 
in  toscano  il  Mica  e  pid  ohe  altro  an  riem- 
pitivo.  Come  negazione  6  inoerta  senza 
precisione,  soggetta  a  modfflcare  il  valore 
del  sostantivo  o  deiraggettivo  a  cni  si  uni- 
8ce.  Vedi  Tesempio  nelle  IVasi  L'e  minga 
nuzl  e  &h'e  minga  malott  oppnre  Pcguh  I 
gh'e  minga  mall  Qaando  an  milanese 
dice :  L'k  minga  mal  1  nn  florentino  di- 
rebbe :  Mi  garba,  mi  piace,  sta  bene.  Invece 
al :  non  c*e  male  florentino  corrlsponde  11 
gh'^  minga  maloUj  ohe  k  an  po*8pre- 
glativo. 


MinUi-niaa,  Miniare.  «  W,  par 
miniaa  » ; «  Sembi*a  miniato  »< 

Mi2iiad6r»  Miniatore. 

Mixiiadura,  Miniadura.  In  ntir- 
niatura:  In  miniatura. 

Minim,  Minimo.  «  Al  minim  mo- 
viment  eh*  el  fa  el  sgara  del  d6loT  » : 
« Al  menomo  movimento  che  A 
strilla  pel  dolore  ».  «  El  minitm  eke 
podi  doflhel  I'h ses  lira*:  «  A  meno 
di  sei  lire  non  gclielo  potrei  dare  ». 

Minima  (Musica),  Minima. 

Minim6m,  Minimum.  El  mim- 
mdm  della  porUada  Vh  6n  frane 
(Giooo) :  II  minimun  delle  puntste 
e  una  lira. 

Minin,  Micino.  Minin,  minieU, 
barba  casUll,  eee.  (detta  ai  bam- 
bini) (Manca).  Minin,  (per  ohia- 
mare  i  gattmi):  Vieni,  micino  o 
Muoi,  muci. 

Minister,  Ministro.  Minister  de 
VintemOf  de  la  gtierra,  eee. :  Mi^ 
nistro  dell'  Interne ,  della  guer- 
ra,  ecc.  (Civ.):  Minister  pl^ip^^ 
temiari  (civ.):  Ministro  plenipo- 
tenziario. 

—  Ministiri,  Ministero.  ^andaa 
gib  el  minisUri  in  Franda:  H  mi- 
nistero francese  h  caduto.  |  «  L'l 
minga  robba  del  sd  nUni9ieri»: 
«  Non  h  cosa  di  suo  uffieio  ». 

— Ministerial,  Ministeriale.  C6nt 
&n  fit  ministerial :  Con  aria  mini- 
steriale  o  contegnosa. 

Min6r,  Minore.  « I/h  minor  de 
mi*:  «  £3  minore  di  me ».  «  L*h 
aneamd  minor  »: «  £!  minorenne  ». 
Andd  foeura  de  minor  etaa  o  de 
minoriUna:  Usclr  di  pnpiUo.  |  (Mu- 
sioa)  T&n  maggior  e  tdn  minor: 
Tono  maggiore  e  tono  minore.  Za 
marda  che  porta  via  %  mort  VI 

Suasi  semper  in  minor  :  Le  maroie 
ella  musica  da  funerale  h  sempre 
in  tono  minore.  (Stadera)  Pesit  de 
minor:  Pesar  dal  lato  piccolo. 

—  Minoritaa,  Minorite.  F2m 
fceura  de  minoritaa:  Esser  fttori 
di  pupillo. 

Minuitt,  Minuetto.  BcUlii  el  mi- 
nu^tt:  Idem. 

—  Minuettin,  Minuettino. 
Minuscdl,  Minuscolo.  Za  prima 

iHtera  di  nomm  propi  la  vh  mai 
in  minuseol:  La  prima  letters  de' 
nomi  proprii  non  va  mai  soritta 
in  minuscolo. 
Minutli,  Minutare. 

—  Minutant,  Minutante. 


J 


MIN 


-  441  — 


MIB 


—  mnutament,  Minutamente. 
Mi2iutL(Piaoerl)(D.Fr.)  Lepio- 

oole  spese  gioYamli. 

Mlnutt,  Minuto.  Minutt  primm, 
seednd :  Minuto  primo,  minuto  se- 
oondo.  «  M  sara  cht  tra  duu  mv- 
mUt » :  «  Fra  poohi  istanti  sark  di 
ritomo  ».  Sih  al  minuU :  Essere 
preoiBo  o  Stare  al  minuto.  A  la 
minutt  (oameriere  all' avventore 
olie  ha  tretta):  Alia  minuta  o  sa- 
bito. 

Mlnutta,  Minuta^  Cibreo.  Mi- 
tttUta  c&nt  i  crhst,  %  granH  e  i  fi- 
l&n:  Barbottino  oon  oreste.  |  (Kota 
de'  piatti  in  looanda)  La  carta.  | 
Jja  tninutta  di  spes:  La  nota  delle 
Bpese. 

MlTinaria,  Minuzia.  <  M  se  pkrd 
in  di  minmi  »:  «  Egli  si  perde  in 
minnzie  ». 

—  Mlniigletta,  Minuzziola. 
Mlnzo]i&-oiiaa  (Volg.  Id.).  Vedi 

Menzionii. 

Mionett  (Volg.).  Vedi  MiglianhU, 

Mi6p,  Miope*  «  M'han  seartaa 
de  soldtta  perehk  sdnt  miape^i 
«  Non  m'  ban  fatto  bono  peroh^ 
Bono  miope  ». 

MiopU  (P.  N.)  Miopia. 

Mlor&  (Volg.)  Vedi  Migliorh  e 
vooi  dipendenti. 

Mira,  Mira.  In  mira:  Dirim- 
petto. «  T<EU  hen  la  mira  » :  «  Pren- 
oi  bene  la  mira  y^.<tJEl  Vh  eiappaa 
de  mira  e  el  le  fd,  trtbuld  » :  «  Lo 
pij^lid  di  mira  e  non  lo  lascia  tran- 
qmllo  ».  « 2^'d  /oa  qu^t  temper 
edn  la  mira  d«... » :  «  Feoe  questo 
colla  mira  di...  » 

—  Mlr&-iraa-ira88,  Mirare.  U 
mira  ehe  te  mira:  Mira  e  rimira. 
«  JVtmma  mira  pdlid  e  spara  » : 
«  Mira  bene  prima  poi  premi  il 
grilletto  ».  Mtrdt  la  ptlla  (volg.  in 
ois.):  Corteg&ciare  una  donna  per 
interesse.  Mirass  in  del  speee: 
Compiacersi  alio  speoohio. 

Mirabel  (Volg.)  Vedi  MirahU  e 
A.mirabil. 

HlrabU.  Mirabile.  «  Quell  ehe  h 
fnireUnl  I'e  ehe,..  » :  « II  mirabile  si 
h  ehe... »  On  cas^t  mirabil :  Un 
CABO  strano. 

—  mirabllla  (P.  N.)  MirabiUa. 
«  In  gtd  pocch  temp  Vdt  f€M  m,ira- 
bUia »  :  «  In  questo  poco  tempo 
fece  mirabilia  ». 

Mlrabdcchin  (Volg.  antiq.).  Vedi 
BUboehS. 


Mirac61,  Miraoolo.  I  eattolieh 
deven  ered  ai  miraeoi:  I  buoni 
cattolioi  devono  aver  fede  ne'mi- 
raooli.  «  S6nt  minga  6n  aant  de 
podh  fd  miracol »:  «  Non  sono  un 
santo  da  operar  miracoli ».  (Fig.) 
Fd  miraeoi :  Fare  miraooli  o 
mirabilia.  «  Oh  ehe  mira,eol!  »: 
«  Che  miracoli  I ». «  Oh'hpcBu  minga 
sti  miraeoi » :  «  Non  o'e  poi  mira-" 
ooli  ».  Cuntit  'su  la  vitta,  la  mort 
e  i  mira.eol:  Raocontare  vita,  mor- 
te  e  miraooli.  Portalla  foBura  per 
miraeoi :  Salvarsi  miracolosamen- 
te.  «  S6n staa  in  peeper  miraeoi » : 
«  Fui  a  un  pelo  di  non  oadere  ». 
«  Miracol  ehe  te  I'abbiet  trovaa ! »: 
«  Gil  h  molto  ehe  tu  Fabbia  tro- 
vato  »:  «  Miraeoi/  Voreva  ben  d\ 
ml/  in  «  Eococi  alle  solite  ». 

—  Mlraooldn,  Gran  miracolo. 

—  Miraool6B,  Miraooloso* 
Misantrdp,  Misantropo. «  L'i  di- 

ventaa  6n  miaantrop  » (Civ.) :  «  S'& 
fatto  misantropo  ». 

Misantropia,  (Civ.)  Idem. 

Misc,  Mioio.  Vedi  Miscin. 

Miso,  Mistio.  «  Std  oli  Vh  mis'e 
sisamo  » : «  Quest' olio  h  misohiato 
o  adulterato  oon  quello  di  o  ool 
sisamo  ». 

MiscM,  Messere  (1),  Tordo,  Mer- 
lo.  « I/i  ehl  el  miseee  » :  (sense  in- 
nocente)  «  £}  qui  il  bon  omo  (In 
sense  losoo)  £:  ^ui  il  tor^o...  da 
pelare  » : «  La  Oxna  I'd  trovaa  dn 
miseee  » : «  La  Gina  ha  trovato  il 
tordo  o  la  quaglia  ». 

Mlscellania,  Miscellanea.  «  i72 
m'd  faa  dna  tal  miseellania  in  di 
cart,  ehe  podi  pii  trovd  nagott  » : 
«  Mi  fece,  nelle  carte,  un  tale  soom- 
piglio  ehe  non  posso  pi^  trovar 
nulla  ». 

Miscili,  Mioino.  «  /  miscitt  dn 
dervii  i  oec  » : « I  micini  hanno  aper-> 
to  gli  oochi ». 

Miscmasc,  (Dall'ingl.)  Misouglio. 
«X'^  6n  mismase  de  tanti  edmedi 
gih  veduu  »  (di  lavoro  dramm.) : 
«  E  un  intmglio  o  cibreo  di  molxe 
oommedie  gia  vedute  » : «  /n  quell 
eloRubb  gh*h  dn  mismasc  de  gent  de 
tutt  i  col6r  » : «  In  quel  club  o'^  un 
buglione  di  gente  d'ogni  risma. 


(1)  Messere  h  termlne  storleo  plti  ehe 
altro.  Pare  in  qnalche  caso  lo  si  nsa 
scherzevolmente  anoora.  Significa  anche  il 
sedere. 


MIS 


--442  — 


MIS 


Miscolz  (D.  T.)«  (Legno  da  osnna 
di  pipa),  Missholz. 

Miser,  Misero.  Vedi  Pover. 
«  C6me  Vh  miser  sto  vestii  » : «  Co- 
m'6  misero  questo  vestito  *. 

Mlserin  (Di  ra^azzo),  Miserino, 
Pochino.  {Di  vesntoj  A  risparmio. 

Miserabll,  Miseraoile.  «  Te  see 
6n  miseroMl  /  y^ :  nc  Sei  un  misera- 
bilel  »  II  Miserabil  c6me  Oiobb: 
Povero  come  Giobbe. 

Miserabilitaa,  Miserabilitlb.  La 
fed  de  miserabilith :  Attestato  di 
miserabilitk.  P.  E. :  Fd.  i  rohh  edn 
la  fedde  miserabilitaa :  Par  le  oose 
a  miseria. 

Mlseria,  Miseria.  V^s  in  Ve- 
strhmirna  miseria:  Esaere  neU'e- 
strema  miseria.  Atidd,  in  miseria 
dopo  de  vhss  staa  sddr:  Cader  in 
miseria  dopo  esserestatoricoo.  Oa- 
vitfiBura  de  la  miseria :  Trarre  uno 
di  miseria.  Mori  in  miseria:  Mo- 
irire  in  miseria.  ||  Gantit  miseria: 
Far  il  lamentone.  iVd  giMrda  mi- 
seri :  Non  badare  a  miserie.  Vor^ 
m,inga  saveghen  de  miseri :  Non  vo- 
leme  sapere  di  miserie.  V^s  in 
d'6n  m^r  de  m,iseri  o  de  fastidi  : 
Essere  in  un  mare  di  guai.  Ona 
miseria  d'6n  omm :  Una  miseria 
d'omo.  «  Cos'  el  te  casta  ?»  «  Ona 
miseria  » : «  Quanto  t'^  costato  1 » 
«  Una  miseria  ». 

Miserere,  Miserere.  Cantd  el  m,i- 
serere :  Cantar  il  miserere.  Ul  mi- 
serere del  Trovatore:  II  miserere 
del  TroTatore.  El  mal  del  mise- 
rere: II  male  del  miserere. 

Mlsericordla,  Idem.  I  over  de 
la  misericordia :  Opere  della  mi- 
sericordia.  On  fo&tigh  de  la  mise- 
ricordia: Un  fooherello  stremen- 
zito.  Senza  misericordia:  Senza 
misericordia.  Pesth  gid  senza  mi- 
sericordia: Zombare  senza  mise- 
ricordia. iVd  vhssegh  misericordia 
che  t^na :  Non  esservi  quartiere. 
(Esclam.)  «  Misericordia  !  > :  «  Mi- 
sericordia ! »  La  Misericordia  de 
Firer^e:  La  Misericordia. 

Mislucchln  (Volg.).  Vedi  Bislicr- 

Miss  (Part,  di  M^tt.).  Vedi  Jtfe«. 

Mission,  Missione.  ¥.Uh  andaa 
in  India  a  fd  Tnission  o  el  missio- 
nari  » : «  And5  in  India  a  far  mis- 
sione ».  H  «.  Ad^s  la  mia  mission 
Vh  de  tirh  sic  ben  i  m,h  fioRu  » : «  La 
mia  missione  h  di  allevaro  bene  i 


miei  figlioli  >».  ||  «  L'^  andaa  tit 
Bergdm  per  6n  lavorh  del  Slat*: 
«  £;  andaro  in  missione  a  Bergamo 
per  un  lavoro  del  govemo.  > 

Missionari,  Missionario.  1  Mis- 
sionari  in  China  in  staa  nuusa- 
craa  :  I  Missionari  in  China  fdrono 
massacrati.  | «  Fd  minga,  fd,  minga 
con  ml  el  mtssionari  » : «  Ti  prego, 
non  farmi  Pomo  addosso  o  tra£fr- 
scia  di  cateohizzarmi  ». 

Missizla  (Volg.).  Vedi  Amidzia. 

MiSBOlta,  Miaalta  (1),  QuantitiL 
(Pizzioagnolo)  «  Gh^e  pii  de  mis- 
solta  in  bottega  » :  » In  oottega  non 
oe  n'^  pill  di  misalta ».  |  «  Gke 
n'oo  chi  dna  m^issolta  mMipicfini- 
(2a  » : «  Ne  tengo  qu^  una  quantiti^ 
grande  a  scelta  ». 

—  MissoltUi.  /  missolUtt  de 
Comm:  Gli  agoni  sotto  sale  dt 
Como. 

—  Missoltii  -  oltaa ,  Misaltare. 
« Mettet  adree  a  missoltd  q%uUa 
came  » : «  Disponi  tutto  per  mi- 
saltare quella  came». 

Mist,  Misto.  «  St6  eaffh  Vh  miai 
cdn  pdlver  de  sueeoria  »  :  «  Codesto 
caii'e  ^  misto  con  polvere  di  ci- 
coria».  Suddit  mist,  pdnere  efrut- 
ta :  Gelato  misto.  Caffh  e  eiceolat- 
ta :  La  nera.  Treno  misto  :  Idem. 

Misteri,  Histero.  I  misteri  de  la 
santissimM  Trinitaa:  I  xnist^ 
della  santissima  Trinity.  ||  «1^ 
ch^  te  me  foM  misteri  de...  >  :  «  Eo- 
co  spiegato  il  gran  mistero  I » 
«  Suh  quanti  misteri  /  »  :  «  Oh 
quanti  misteri!*  Sema  fd  tonit 
misteri  :  Senza  tanti  sotterfugi. 

—  Misteri6s,  Mistenoso.  «X'^ 
6n  omm  misterios  »  :  «  £  un  uomo 
misterioso  ». 

Mistr^ ,  Acquavite  anaeiata. 
Mistrd  de  Bressa:  Anisetta  di 
Brescia. 

Mistur^-uraa,  Mescolare.  Vedi 
Mes'dd, 

—  Mistura,  Mistura.  Pan  de  mi- 
stura :  Pane  di  mestura,  (Luoea), 
Semineri  de  m.istura  :  Ferrana. 

MlBiir&-Tiraa,  Misurare.  Misurd 
dna  stoffa,  6n  terren,  ecc.  :  Misu- 


(1)  MisaUa^  che  non  tutti  sanno  obe 
C08&  8iaj  d  came  di  porco,  salata,  priaui 
che  rasomtta.  Cosi  MiasoUa  anche  a  Milano. 
Ma  qui  Missolta  ha  poi  an  slgniflcato  no- 
tissimo  che  in  misalta  non  esiste.  Yodt 
secondo  esempio. 


MIS 


—  443  — 


MIT 


rare  una  stofifa,  un  terreno,  eco. 

3lisurit  agord,  tircta,  ednt  et  gug- 

gireeu  o  a  didaa :  Misurare  ardito, 

GoUe  seste,  col  compasso,  coU'ago- 

raio.  Misurhgiust  o  mhwagiust: 

Far  la  misura  preoisa,  Opp*  falsa 

B  cattiva.  «  L^  oo  miaurcui,  el  ghe 

gtit  nd  »  :  «  L'ho  misurato  e  non  oi 

Bta».  '  Tomh  a  migurd:  Bimisu- 

rare.  (Fifi;.)  Misurd  la  seala :  Ruz- 

zolar  o  Misurare  la  scala.  Migurd 

i  sd  forz :  Misurare  le  proprie  for- 

ze,  Misurd,  di  s^giaff  a  vun :    Mi- 

mirar  gli  sohiafGl  a  uno.  Misurass: 

BiiBurarsi.  «  El  8*h  misurmi  la  stor- 

tura  »  : «  Si  h  misurato  ».  liM  lit 

eh'el  misura  i  thtnin  »  :  «  La  pre- 

go  di  misurare  le  parole ».  |  Vhss 

misuraa  in  di  apes :  Spendere  eon 

misura.   (Pr.)   jSisdffna    misurass 

see&nd    i   forz:  Bisogna  sapersi 

misurare  a  seconda  le  forze.  /  o- 

men  se  misuren  rninga  a  pertich : 

Gli   uomini   non    si    misurano   a 

(sanne. 

—  Misura,  Misura.  Misura  givr- 
sta,  ebmoriif  rasa:  —  ^usta,  col- 
ma,  rasa.  La  honna  misura,  Duu 
pes  e  dd  misur:  Due  pesi  e  due 
misure.  Tcew  i  sd  misur :  Pren- 
xLere  la  misura.  B&bdi  sulla  misura 
e  sul  pes:  Rubare  sulla  misura  e 
sill  peso.  I  Per  misura  de  preeau- 
zi6n:  Per  misura  di  preoauzione. 
I  fnhsz  m,istir :  Le  mezze  misure. 
Fassd,  la  misura  in  d^dna  robha : 
Passare  la  misura.  BdUdt  i  misur: 
Far  il  boUo  alle  — . 

Misurada,  Misuratura.  Dagh 

dna  hdnna   misurada:    Misuralo 
per  ben  bene. 

—  Misurador,  Misuratore.  —  del 
gas:  II  misuratore  del  gas  (Mao- 
china  e  persona)* 

—  Misiiriii,  M.isurino  (1).  ncSete 
vcni  fd  el  eaffh  semper  fort  Vistess. 
dopra  eZ  mtsurin » :  « Se  tu  yuoi 
far  il  caff^  sempre  oolla  stessa 
forza  piglia  il  misurino  ».  JEl  mi- 
surin  de  I'oli:  II  misurino  del- 
Tolio.  Mtsurin  de  semensa :  Misu- 
rino da  semi. 

:  Mitaa  (Volg.)  Vedi  Metaa, 
Mitenn,  Mezzi  guanti  di  filo. 
Mitraa.  Mitrato.   /  mitraa  del 

Domm  :  I  mitrati  deUa  oattedrale. 


(1)  Misurin  a  Firenze  e  Qsato  anebe  per 
indicare  una  personcina,  piccola  aasal : 
Pare  un  misurino  da  semi. 


Mltraia,  (Volg.).  Vedi  Mitraglia, 

Mltraglla»  Mtra^lia.  SoU  al  tir 
de  la  mitraglia  dt  Todeseh  o  di 
Borhonich  :  Sotto  il  tiro  della  mi- 
traglia degli  Austriaci  o  de'  Bor- 
bonici.  I  Spiccioli.  «  G*oo  chi  tanta 
mitraglia  »  :  «  Sono  carico  di  mo- 
nete  di  rame». 

Mltaragliatrice  (P.  N.),  Idem.  A 
Dogali  la  mitragliatriee  Vera  gua- 
8ta:  A  Dogali  trovarono  che  la 
mitragliatriee  era  inservibile. 

Mima,  Mitra.  L^ardvesedv  e6n 
la  mitria :  L'aroivesoovo  colla  mi- 
tra in  capo.  Gap\  mitria  per  pi- 
dria:  Vedi  Iiom,ma. 

Mitroscoppl  (Volg.  Id.).  Vedi 
Mieroseopi. 

Mltterlanda  (D.  T.),  Alia  scia- 
mannata,  Alia  babbal^.  Fit  i  robb 
a  la  mitterlanda:  Fare  le  cosa  a 
casaocio  o  anehe  alia  guerradina 
(volg.). 

Md,  Mo.  «  Mdi  vedemm  6n  p6o  »: 
« Mo  mo  vediamo  un  po*. »  «  Tc 
vedetf  md  f  yn*.  Tu  1' hai  intesa ? » 
Mb  eh\  md  21:  Ora  qu&  ora  1^. 

Moar,  (Specie  di  stoifa  di  seta) 
P.  N.),  Moerro.  On  vestii  de  m,ohr: 
~n  vestito  di  moerro.  Moar  an- 
Heh:  Moerro  antico. 

—  Moare,  (P.  N.).  Moar^.  On- 
dato. 

Mobel,  (Vole).  Vedi  Mobil 
MobU,  Mobile.  (Sost.)  I  mobil 
d*6na  eh:  I  mobili  d'una  casa. 
On  m,obil  de  ebano  intarsiaa  de 
avori:  Un  mobile  di  ebano  intar- 
siato  in  avorio.  Mereant  de  m,obil: 
Vedi  Mobiliee,  (Pig.)  «  Te  sStt  6n 
hUl  mobil » : «  Sei  un  bel  mobile ! » 
On  mobil  curids:  Uno  strano  ar- 
nese.  Ij'i  e6m^  guaml  de  bli  mO" 
Ml  6n  pollee :  Gli  d  come  ingbir- 
landare   un   bastone   da  pouaio. 

iAdd.)  I  fhft  mobil:  Le  feste  mo- 
)ili.  Ona  eolonna  mobil :  Una  oo- 
lonna  mobile. 

—  MobUitt,  Soggettino  o  Pic- 
colo mobile. 

—  Moblldn,  Soggettacoio  o 
Grande  mobile. 

—  Mobilla,  Mobilia.  «  G'dn  se- 

guestra  tutta  la  mobilia  » :  «  Gli 
anno  sf  uggita  la  mobilia  ». 
Mobl^lla,  Ammobigliare.  «X'd 
faa  mobiglih  6n  appartam^ntin 
edn  lusso  »  :  «  Fece  ammobiliare 
un  quartierino  con  sfarzo  ».  «  M^b 
tdeeaa  de  famm  moMglih  la  bdeea  » 


^ 


MOB 


—  •444  — 


W(fG 


(sohorz.):   «  Idem  *.    Stttm  mobi- 
gliaa:  Stanze  ammobigliato. 

—  Moblgllee,  (P.  N.)  Meroante 
di  'mobili.  «  Li,  sul  eantdn,  gh* h 
6n\  mobigliee..,  »  :  «  Li,  sul  canto, 
o'fe  Tin  mercante  di  mobili  ». 

M6cc ,  Moocio  (1) ,  Mozzioone , 
Cicoa.  « Ul  fumava  &11  mdce  *  : 
« Fumaya  un  resto  di  sigaro ». 
«  T<eu  sit  quell  mdec  » : «  Kacoatta 
queUa  ciooa ».  «  MHt  de  part  i 
mdce  de  dagh  al  facehin  de  tridt 
gid  in  la  pippa  » :  «  Metti  da  parte 
1  mozziooni  da  dar  al  facchino  da 
triturar  nella  pipa  »•  8  Hozzo. 
«  St6  att  ehi  l^  6n  poo  moce » : 
«  Questo  atto  della  oommedia  mi 
pare  mozzo  ».  Cavall ,  gatt ,  can 
m6ce :  Cavallo ,  gatto,  oane  moz- 
ziooda. 

—  Moccitt,  Moccln  e  Moccet- 
Un,  Piccolo  mozzioone. 

M6cca,  Mooca  (2),  Bocoaccia. 
Fdk  i  mdceh:  Fare  le  boccacoie  o 
i  garbaooi.  Fa  la  mdcca  al  861 
(volg.  in  dis.):  Essere  impicoato. 

Mocc4-occaa»  Smoooolare.  A- 
d^g  e&nt  i  eandel  stearieh  ee  usa 
pit,  de  moeed  el  eiar:  Oggidi  coUe 
candele  stearicbe,  non  c'e  piii  bi- 
Bogno  di  smoocolare.  I  «  Fdt,  nide- 
chela !  o  dagh  6n  tM  /  »  :  «  Via  fi- 
nisoila^  smetti  1  »  «  Mdcca,  nhn, 
semtn  tntes  /  »  :  «  Acqua  in  bocca, 
siamo  intesi ». 

—  Moccalumm  (Arnese  che  spe- 
gne  automaticamente  il  lume) , 
Spegnitoio. 

MOcch,  Spnntato.  «  St6  guggin 
chl  r^  mdcch  »  :  «  Questo  spillo  h 
spuntato  ».  Q  « I/'h  restaa  U  mdcch 
mdcch  »  :  «  Kimase  interdetto  ».  | 
Parlh  mdcch:  Essere  bleso. 

—  M6ccli6tt,  Moccolo.  « In  del 
candiler  h  vaneaa  6n  mocchett »  : 
« Idem  ».  (Fig.)  Smorzdi  6n  moc- 
chett per  pizza  6na  torcia  (in  senso 
bono ) :  Avvantag^iarsi.  Smdrzd 
6n  mocchett  per  pizzai  6na  torcia 
( far  debito  piil  grosso  ) :  Turar 
un  buoo  e  sooprime  un  altro.  Opp, 


(1)  Moccio  e  tntt*  altro.  "k  escremento 
ohe  esce  dal  naso  e  o^d  in  flor.  una  fraae 
un  po^  strana  per  sfgnifleare  il  perdersi 
d*animo  per  pooo :  Affogar  ne'*  mocci. 

(2)  11  Tolgo  flor.  ohiama  Mocca  il  de- 
naro,  oome  Mengoij  eco.  A  Lucca  i  osata 
e  si  caplsoe  nel  noitro  senso.  EquiTale  a 
smorfla. 


far  callaia.  Portia  el  mocchett:  Tc 
ner  U  lume  o  reggere  il  eandel-' 
liere.   |    (Piooolissima   partita   di! 
cose  venaerecoie)  «  M*h  Irestaa"  H  • 
6n   mocchett  de...  »  :  «  Wh   avan- 
zato  o  Ho  li  un  rimasuglio  di... » 
«  El  fit  andd  inanz  la  filanda  a 
forza  de  mocchHt » :  «  Tira  aTanti 
la  filanda  a  forza  di  bozzoli  rae- 
oogUtioci ».    /  m.occKhtt   di   stoff: 
Scampoli.  «  Oo  compraa  dn  nioty- 
chett  aevin  yn^Ko  comperato  una 
piooola  partita  di  vino  ». 

—  Mocchettin,  Scampoletto.  | 
(A  donna)  «  Oh  che  bella  niochet- 
<m»  :  «  On  ohe  bel  visino!  » 

—  Moc<dietta;  (Quasi  in  dis.  Par- 
nese),  Moocatoio  e  Vapoino. 

~  MoccUroBUla,  (i^uasi  in  dis. 
r  arnese),  Smoccolatoia. 

Moccia,  Mozzare.  Moceiit  %  gamb 
a  6n  tavdl  tropp  alt:  Mozzar  le 
gambe  a  una  tavola  troppo  alta. 
Moceiagh  i  al  a  dn  ushlf:  Tarpar 
le  aU  a  un  uocello.  Moceiit  la  e6a 
a  dn  cavall:  Tagliar  la  ooda  a  un 
cavallo. 

—  Moocln,  Mozzetto  (1)  (in  dis.). 
«  M  g'it  in  tlsta  quatter  moedU  »: 
«  Ha  sul  capo  quattro^  oapelli ». 
(Di  persona  con  braocio  Ixoneo) 
Monohino.  (Sopranome  a  ragazzo 
o  ragazzina)  M  Moccin  o  la  Moc- 
cln: (Manca.) 

Mdcdglia  (D.  Sp.),  Zaino  (De' 
soldati  e  degli  alpmisti).  Zaino. 

M0CC6I  (I  frutti  del  gelso),  Mora. 

M6cc61,  Moccolo  (2)^  Naso. «  iV2^ 
tet  el  moccol  o  nariatatt »:  «  Puli- 
soiti  il  naso  moccolone  o  soffiati, 
moccicoso  cbe  sei  Opp»  Guardedo, 
bellino  col  moccolo  al  naso  ».  A 
pizz  e  moccdi:  A  spizzico.  ^M 
m'it  paga^z  a  pizz  e  moccdi  »:  «  Mi 
pag6  a  spizzico  )».  |  «  Tira  foeura 
Quel  moccol  e  melteyh  dna  steariea 
tntrega  »:  «  Leva  quel  moccolo  e 
metti  nella  bugia  una  bona  oan- 
dela». 


(1)  Mozzetto  in  flor.  voleva  dire  Sliva- 
letto.  11  dlminntivo  di  Mozzo  (che  e  sin- 
cope  di  Mozzato  e  ohe  in  milanese  i  MoC' 
cin)  non  esiste. 

(2)  Moccolo  in  Pior.  ha  altri  sensi  ohe 
In  Mil.  non  sono.  Per  esemplo :  Se  tanon 
hai  altri  moccoli !  0  Tirar  an  mocoolo  per 
dire  bestemmia  «  Canta  canta,  a?rai  il 
mocoolo,  a  chi  non  rifinisoe  di  annolaxe 
rimproverando. 


MOC 


—  445  — 


MOD 


—  MocCoUk,  Fiottare.  <El  g^  h 
el  vizi  de  moceoUi»:  «Ha  il  vizio 
^i  borbottare  e  anche  di  bestem- 
miare  >».  Moecolh  come  dn  strascee : 
^ndare  sulle  fiirie  o  Bociaro  o 
Oridar  oome  il  lupinaio. 

—  Mdccoldtt,  Moccolotto.  Imde^ 
C€>ldit  di  fanai  de  eam^ozza :  I  moo- 
<M>li  del  lampioni  delle  oarrozze. 

—  M6CCU8C,  Moccolaia.  I  -can- 
del  de  sev  fan  el  mdccusc :  Le  oan- 
dele  di  seso  fanno  moocolaia.  O- 
€Ufr  de  moceusc:  Puzzo  di  mooco- 
laia. 

Moda,  Moda.  Mercant  de  mod: 
Bleroante  di  mode.  A  Vultima  mo- 
tia :  All'ultima  moda.  ii  A  la  mia 
moda  »:  «  A  modo  mio  ».  Andii  a 
la  moda  o  sth  aulla  m,oda:  Vestire 
alia  moda  o  star  suUa  moda.  An- 
cUlL  gib  de  moda:  Andar  fuori  di 
moda.  Tomdt  de  m,oda:  Tomare 
di  moda.  Fdt  vegni  de  moda :  Hot- 
ter in  moda.  I/*  ^  pit  de  — .*  Nou 
^  piti  di  — .  Ona  hrutta  moda:  U- 
na  brutta  moda.  Mam  a  la  m,o- 
da:  Bue  alia  moda.  (Pr.)  /  m>att 
la  inventen,  i  savi  ghe  van  adree 
(ApproBS.):  Idem. 

—  Modista,  Modista  (1),  Cresta- 
ia.  «  La  g'd,  negozi  de  modista  in 
wUusza  »:  «  Ha  un  negozio  di  mo- 
dista in  piazza  ».  «  Qiiella  modista 
de  gran  t6n  che  g*it  anea  bottega 
sul  Cdrs  »  (Qui  sta  bene  modista) : 
«  Idem  ».  «  La  modista  la  m'itpor- 
taa  el  eappellin »  (Qui  sta  bene 
orestaia):  « Idem  ». 

Modacc,  Modaccio  (2),  Boccao- 
oie.  I'd  di  modaee:  Far  mille  smor- 
A.e,  ^  El  se  sgarbellava  i  oce  per 
fd  %  modaee  » :  «  Si  arrovesoiava 
le  palpebre  per  far  i  Yisacoi». 
«  Mamma  el  Oigin  el  me  /d  t  mo- 
daee » :  «  Mamma  Gigino  mi  fa  le 
boocaccie  ».  ^i^  di  modaee  in  del 
mangUt:  Fare  le  boocaccie.  —  in 
del  tcBU  la  medesinna:  Far  boc- 
oaccie  pigliando  la  medioina. 


(1)  B  piti  ai  Crestala^  qQaattmqne 
molte  che  not  chiamiamo  Modiste  a  Pl- 
renze  non  slano  che  Crestctie.  La  nostra 
Meuiamin  poi  i  Crettaina. 

(i)  Noto  una  dlfferenza  tn,  le  due  vool 
per  forme  nguall.  Modaccio  in  Fior.  d  sol- 
tanto  peggiorativo  di  modo :  Modacci  sgiia- 
latL  I  Modaee  milanesi  non  si  tradncono 
Inveoe  ohe  oon  Smorfie*  Boccacde*  Visaed 
e  similf. 


Moduli,  Modello.  Modell  de  mae- 
china :  Modello  di  macchina.  (Pit- 
tori  e  soultori)  Modell  de  lean: 
Vedi  Manieh^n.  Modell  viv :  fio- 
deUo  e  Modella.  ( Moralmente ) 
*kUl^  6n  modell  de  mari  o  de 
miee,  eec.  » :  « £}  un  modello  di 
marito,  di  moglie,  di  madre,  di 
eran  dama».  Fondo  modell:  Po- 
dere  modello. 

—  Modellin,  Modellino. 

—  Modell&-dellaa ,  ModeUare. 
Modelldt  in  gkss,  in  cera,  ece, :  Mo- 
deUare in  gesso,  in  oera,  in  creta. 
«  Oo  modetUut  ona  figurinna  cd- 
piandela  dal  Cellinyn  « Ho  mo- 
deUata  una  figurina  tolta  dal  Cel- 
lini ».  I  B6cea  modellada:  Vedi 
Onza  a'aequa. 

Mddena,  Modena  (Cittk  deU'E- 
milia).  N.  fr. :  Pari  el  poUa  de 
Modena  (in  dis.) :  Parere  il  potta. 
Zamphtt  de  Modena :  Zampone  di 
Modena. 

—  Modenesa  (Aggiunto  a  mic- 
ohetta),  Modenese. 

Moderaa,  Moderate.  Hadicaif 
progressisti  e  moderaa:  Badioali, 
progressisti  e  moderati. 

—  Moder&-deraa-era88.  Mode- 
rare.  «  I/h  moderaa  in  dt  sd  pre- 
te«  » :  «  Nolle  sue  pretese  h  mode- 
rate ». 

—  Moderatament ,  Moderatar- 
mento.  Viv  moderatamsnl :  "Vivore 
modoratamonte.  Mangiit,  hev,  eec., 
— ;  Mangiare,  bere,  eec,  — . 

—  Modexazldni  Moderazione.  In 
tuU  i  robh  la  moderazion  la  guor- 
sta  mai:  Bisogna  usaro  mooera- 
zione  in  tutto. 

Modema  (Vols).  Vedi  Modemo. 

Modemo,  Modemo.  On  voeabo- 
lari  nceuv  el  g'h  Vohbligh  de  viss 
modemo:  Un  vocabolario  novo 
ha  I'obbligo  di  ossore  modemo. 
A  la  modema:  Alia  modema. 

Modtet,  Modesto.  On  omm,  m.o- 
dest  el  parla  mai  de  lit:  Un  omo 
modesto  non  parla  mai  di  s^. 
«  C6me  Vi  m,odesta  qvMlapdpdla  ».* 
«  Come  h  modesta  quella  signori- 
na.  »  (Pr.)  Fraa  Modest  el  diven- 
tardt  mai  prior:  Frate  modesto 
non  fu  mai  priore.  A  san  Vit  e 
Modest  Vh  pesg  VacqtM  che  i  tem- 
pest (Letter.):  A  San  Vito  e  Mo- 
desto ^  poggiore  la  ploggia  ohe  la 
grandine. 
I     —  Moddstla   Modestia.  On  poo 


MOD 


—  446  — 


MOB 


de  modestia  la  fa  mat  mal:  Un 
po'  di  modestia  non  fh,  male.  Butld 
at  part  la  — .*  Buttar  da  parte 
la  —. 

—  Modestlnna,  Modestina.  La 
sura  modestinna:  La  sora  mode- 
stina. «  La  v<Bur  fh  la  modestinna, 
ma  n  pesg  di  alter  yn  «Vuolfare 
la  modestiosa  (1),  ma  ^  peggiore 
delle  altre  ». 

Modlgllbn,  Modjglione  (Specie 
di  mensola  sotto  ai  cormcioni). 
On  piccol  modiglion:  Un  modi- 
glioncino. 

Modo,  Modo.  Modo  indefinito, 
imperativ  (gramm.) :  Modo  inde- 
finito, imperativo.  J}e  modo  the: 
Di  modo  cbe.  In  eerto  (j^al  modo: 
Idem.  L'e  possihil  in  nusun  modo 
o  manera:  Non  h  possibile  in  al- 
cun  modo.  Nd  qhl  modo  de  fct- 
ghela  cap\  »:  «  Non  o'  h  verso  di 
fetrgliela  intendere  ».  Tratth  de 
modo  tenendi:  Trattar  del  modo 
di  comportarsi.  «  JEl  g*h  cerli  modi 
tuit  «d  )» :  «  Ha  certi  garbi  che  non 
li  ha  che  lui  ». 

M6diila»  Idem.  «  Qiusta  Vh  la 
modula  del  eoniratt  »:  «  Quest'^  la 
modula  del  contratto  ».  «  Ch*el  me 
daga  la  modula  de  eome  lu  el  v<Bur 
sto  oggett*:  <cMi  dia  la  modula 
dell'oggetto  che  ella  desidera  da 
me  ». 

—  Moduletta,  Idem. 

Mceud,  Modo.  Vedi  ancbe  Mo- 
do. N.  fr.  non  del  tutto  nh  sempre 
Yolg.  I'd,  a  m,h,  a  sd,  a  td  moeud: 
Fare  a  mio,  a  suo,  a  tuo  modo. 
«  Fh  a  moevM  d'un  mindon  »: «  Dk 
retta  a  un  minchione  ».  Per  moRud 
de  di:  Per  modo  di  dire.  (Pr.)  Chi 
fd,  a  sd  moaud  seampa  des  ann  de 
pit:  Chi  fa  a  suo  modo  non  gli 
dole  il  capo.  |  El  mceud  di  qua- 
drhi,  di  copp :  II  modulo  dei  mat- 
toni,  delle  legole. 

Mo^ul,  Molie.  A  mceui:  In  molle. 
V^s  a  moeui:  (sensojproprio)  Es- 
sere  in  molle,  (Fig.)  Essere  nolle 
peste.  M^tt  a  moeui:  (Sense  pro- 
prio  Mettere  in  molle.  (Fig.)  «  Ul 
m'd  m,is8  o  tiraxi  a  m,osui  m\ » : 
«  Mi  ha  tirato  me  nell'imbarazzo  ». 


(1)  Modestiosa  e,  a  parer  mio  una  bel- 
Ifssima  parola  di  Siena,  che  risponde  per- 
fettamente  al  Prude  francese  piii  che  al 

lodestina  di  FirenEO. 


Andd  a  mwui  o  in  cit  Maianna  : 
Rimaner  gabbato. 

MOBOia,  Molle.  La  tncRuia  e  el 
hamazz:  Le  moUe  e  la  paletta. 
On  hisgid  de  tceu  sit  c6n  la  mmuia: 
On  cecino  o  un  figuro  da  prendersi 
coUe  molle  (1).  S&ndi  mceuia  e  bar- 
nazz :  Fare  strepito  con  moUa  e 
paletta.  P.  E. :  On  spogalizi  de  an- 
dagh  sott  ifinester  a  sdnh  tnceuia 
e  harnazz:  Nozze  da  celebrare  eon 
le  tabelle  (2).  |  La  mceuiadelpazz: 
La  moUetta  per  attingere  acqua  (3). 
(come  intinfo  vedi  Moiit). 

MOBUla,  Mola.  Mteula  de  molin : 
Macina.  «  G'do  su^  8tom.egh  &na 
matula  de  mo2tn»:«Ho  una  ma- 
cina sullo  stomaco  ».  JPicazzd  la 
mceula:  Picchiettare  la  mola.  La 
moeula  de  Voli  :  Infrantoio.  La 
morula  de  Vamid:  Maoina  da 
amido. 

Modusg  (in  dis.),  Mogglo. 

MoeuY  -  ovun  - OBuyes,  Muovere. 
«  V6i  m,<Buv€t  /  » :  «  Via ,  moviti. 
lesto !  xMe  movaria  nanca  de  ckt 
a  Utj  guarda » :  «  Non  £eirei  nn 
passo  da  qui  a  Ik.  guarda  ».  Anda 
a  fdt  moeuv  6n  poo  el  sang'u :  Dar 
una  giravolta  in  cittji.  «  InecBu  me 
sdnt  minga  movuu  de  casa  » : «  Oggi 
non  Bono  uscito  o  non  mi  Bono 
mosso  di  oasa>.  Fh  m^euv  i  eaoai: 
Far  movere  i  cavaUi.  «  El  purgani 
el  m'd,  movuu  el  eorp  » :  « II  puiv 
gante  mi  ha  mosso  il  oorpo  ».  / 
piam,t  comineien  a  mceuves :  Le 
piante  cominciano  a  germo^liare. 
«  Ciappa  la  leva  e  m^Buv  quel  la- 
strdn  » : «  Piglia  una  leva  e  destsdo, 
quel  lastrone  ».  «  In  st6  sit  se  pd 
nanea  mceunes  » :  «  In  questo  stan- 
zino  non  oisirigira^.  (Prov.)  Oki 
sta  hen  n6  se  moeuv :  Chi  sta  bene 
non  si  move. 

MofEia  strangdBsera  (indis.), 
Vecchia  deforme,  Befana. 

Moffln,  Muffino  (4).  Cucoiolo, 
Muffolino.  On  moffin  ae  Bologna  : 


(1)  In  Fiorentino  il  da  prendeni  colle 
molle  per6  non  si  nsa  che  parlandoct  di 
gpropositp  inadoma1e> 

(2)  Tahella  e  stnimento  di  legno  che 
manda  laono  strepitoso  e  si  suonainset- 
timana  santa:  Trichh  tracch- 

(3)  Sconosciata,  credo,  a  Firenze.  N4 
dlzlonarii  non  v*e  cenno  dl  essa. 

(4)  Muffino  in  tosoano  signifloa :  ohe 
o  che  sente  di  muffa. 


Hi      I 

"J 


MOO 


—  447  — 


MOL 


Cane  miiffolino.  (A  persona)  «  Oh 
ehe  bell  moffin/>:  «Che  bel  vi- 
sino  ». 

Mogben,  MoBgano.  On  mobil  de 
rnoghen  (impialucoiato):  Un  mo- 
bile di  moagano. 

M6ffn&-ognaa,  Miagolare.  ^Quell 
gait  el  mdgna  de  la  mattina  a  la 
sira  » : «  Quel  gatto  gnaula  da  mat- 
tina a  Bera  ». 

Moffnada,  Gnanlo.  (Di  gatto) 
«  JSl  g'h  daa  6na  moffnada  e  Ve 
voltaa  via  » :  «  Maiid6  un  gnaulo  e 
limaBe  li  steccbito  ». 

Mognament  (P.  N.),  Gnaolio. 
«  Cosse  Vh  8t6  mognament  in  sul 
i^ee  /  « : «  Cos'^  codesto  gnaolio  o 
misgolio  Bul  tetto? » 

Mognaga,  Meliaoo  o  Meliaoa. 
«  Xa  mognaga  in  giardin  Vh  fto- 
rida  » :  « n  meliaco  in  giardino  h 
in  fiore  ».  On  eeatin  de  mognagh : 
Una  panierina  di  meliache. 

Mognaghlnna,  Piccola  meliaca. 
^Orido  dei  venditor!)  »  Im  hella 
Tnognaahinna  salada » :  «  Le  belle 
meliache  saporite  ». 

Mogninna,  Vedi  Margninna, 
Mola-oiaa-olaBB,  Dimaiore  (1), 
Immollare. « I/h  andaa  fixura  sen- 
ga  omhrella  e  el  s'l  tutt  moiaa  > : 
«  UbcI  senza  ombrello  e  b'^  tutto 
immollato ».  Moiit  el  j9an  in  del 
cajff^  e  lait:  Intingere  il  pane  nel 
can^  e  latte.  Moia  la  penna:  In- 
tingerla.  Moid,  el  hlech:  Bere. 
Hoia»  Moia  (2),  Intinto. 
Moiascia,  Fangacoio.  «  C6nt  el 
remoll  gh'l  in  strada  6na  moia- 
seia  tremenda  » : «  Ora  cbe  comin- 
cia  a  dimoiare  le  strade  sono  piene 
di  mota  e  di  chiazze  ».  Vess  m  IH- 
stessa  m^nasda:  Esser  nel  mede- 
simo  foBio.  I  (Nome  di  cimitero) 
«  L'h  andaa  a  la  Moiascia  » :  «  £ 
morto  ». 

MoUi,  Mollare  (3),  Allentare.  Chi 
tira  e  moUa:  Chi  tira  e  chi  mol- 
la.  Moltk  la  bria,  el  bust:  Allen- 
tar  le  redini,  il'  busto.  Mold,  el 
f^^ffffi  ^l  doldr :  Scemare  il  fred- 


(1)  Dimoiare  J  che  ha  pure  molia  afSnifk 
CO]  Moid  signf flea  fnvece  il  dilegnarsi  della 
B«Te,  e  rinznppanl  del  terreno  per  la  neve 
che  si  soioglie. 

(2)  Soflianza  vnlcanica :  le  mole  di  Vol- 
terra. 

(3)  Mollare  in  toseano  non  si  Qsa  che  in 
an  solo  caso  il  primo. 


do,  il  dolore.  Molh  el  can  al  tdr: 
Sguinzagliar  U  cane  al  toro.  Mold, 
i  o  el  prezzi :  Lasciar  andare  sul 
prezzo.  Mold,  i  pretes :  Oalar  dalle 
pretese.  Mold  el  balldn:  Tagliarlo 
corde  al  pallone.  |  «  V6i  molla 
ptissee  »  :  «  Cammina  piU  lesto  ». 
Molla  Barzagh  o  molla  la  higa  (in 
dis.  sostituito  oggidi  dal  Mmla 
Buni  (1) ) :  Tocca  via,  corri ,  fug- 
gi.  I  Mold  via  6n  pugn  de  malar^ 
ohtta  sort:  Inzeppare  o  girare  un 
pugno  terribile.  Mold  di  basitt 
s'cKisser :  Scoccare  de'  baci  so- 
nori.  « I/h  reussii  a  molagh  la  id- 
ea senza  6n  quattrin  de  dote  » : «  C'^ 
riuBcito  ad  appioppareli  la  ragazza 
senza  un  quattrmo  di  dote  *.  Mo- 
ia^ hen  quatter  seech  edm^e  niscceul : 
Dargliele  sode.  G^oo  ditt  t€u,  ma 
lii  el m,olla  nanea  a  scMsdally*: 
«  Gli  ho  imposto  di  tacere  ma,  sai, 
egli  non  smette  neppur  ad  ammaz- 
zarlo».  Molla,  molla  (aUe  guar- 
die  che  arrestano) :  Lascia,  lascia. 
II  JFd  mold  i  eorlH :  Far  afiilare  i 
eoltelli.  El  gatt  el  moia  i  ong :  H 
gatto  arrota  le  unghie.  Moiaa:  Ar- 
rotato.  Crisiall  moiaa:  Cristallo 
arrotato. «  Voo  a  balld  per  mold 
i  gamb  o  i  pescitt » :  «  Vado  a  bal- 
lare  per  sgranchire  le  gambe  o  i 
piedini  ». «  L'h  ora  de  mold  i  dent?»: 
«  E  ora  di  macinare  o  di  sedersi  a 
men8a?»  I  «  17 h  sta^a  duro  6n  pezz 
ma  pceu  Vd  finii  a  mold  »  :  «  Stette 
dui'o  un  pezzo  ma  poi  ha  iinito 
col  cedere  ».  La  renaita  la  mdlla : 
La  rendita  d^  gitL. 

—  Molada  e  Moladnra,  Arrota* 
tura  e  Affilatura.  «  Fagh  dd  6na 
molada  a  quella  mezzalunna » : 
« Fa  dare  un'  arrotata  a  quella 
mezzaluna  ».  |  ^i^  Oo  fa  6na  mola- 
da, de  Id,  fin  chi »  :  Ho  camminato 
in  tutta  tretta*. 

—  Moladlnna,  Un  po'  di  affila^ 
tura. 

Molagndn  (Lenza  da  trote).  Ve- 
di Tirlindanna. 

Molazza.  Vedi  Mccula. 

Molazida.  Molenda  (2)  (La  quan- 
iX\^  del  gmno  che  si  consegna  al 
mugnaio,  e  la  farina  che  ne  esce). 

—  Molezidin.  (Diminut.  di  Mo- 
lenda), 


(1)  Buni  famoto  biciclettlsta. 

(2)  Molenda  in  toscano  e  U  prezzo  del 
gra:no  maoinato. 


MOL 


—  448  — 


UOXj 


Moldra  (Specie  di  marmo),  Are- 
naria,  Pietra  da  macine. 

MoleBt^-lestaa,  Molestare.  «  Te 
sitt  be^i  che  qtiand  seHvi  ffui  tnin- 
ga  vlss  molestaa  » :  «  Sai  che  quan- 
ao  Bto  scrivendo  non  voglio  es- 
sere  importunato  ». 

—  Moldstia,  MolcBtia.  I  orgor- 
mtt  ehe  molestia  in  per  tmn  ehe 
lavora  al  tavol:  Gli  organetti  che 
seccatura  per  chi  sta  lavoraudo  a 
tavolino. 

M<>16tta,  Arrotino.  (Gridoj  Mo- 
Uta,  moUta:  E  qui  rarrotino.  | 
«  Gh*  ^  toecaa  de  fd  el  molhtta  »  : 
«  Gli  tocc6  di  ribassare  i  prezzi  ». 

—  Mol^ttin,  n  flgUo  dell'  arro- 
tino. 

M61g  (Volg.).  Vedi  Mdr^.  N.  fr. 
vole. :  «.  Va  a  molg  el  ld£r»  (quasi 
in  dis.) :  Va  al  diavolo  ». 

M611X1,  Mulino.  Molin  a  man.  a 
4ieqiM,  a  vent,  a  vapor,  eee.:  Mu- 
lino a  mano,  ad  acqua,  a  yento,  a 
vapore,  ecc.  Molin  che  vdi  a  forza 
deolsti:  Mulino  e  seoco.  JPreiade 
molin:  Vedi  PrUa,  (M.  d.  dj  Ti- 
rd,  V  acqua  al  so  molin :  Tirare 
rac9[ua  al  suo  mulino.  Vhss  6n 
molin  a  vent :  Essere  un  mulino  a 
vento.  «  El  par  6n  molin  che  vd. 
semper  »  :  «  Sembra  la  battola  del 
muhno  ».  {|  Tavola  e  molin  (Bpeoie 
di  giocoj :  Tavola  e  mulino.  (Fig.) 
Tre  pamper  coppia.  (Pr.)  Cni  va 
al  molin  se  in^arinna:  Chi  va 
al  mulino  bisogna  si  infarini. 

—  Mollna-lliiaa,  Abbaoare.  «  Oo 
m,olinaa  tutta  nott  quell  che  doveva 
/^  »  :  «  La  notte  intera  fantastical 
sul  da  farsi ». 

—  Mollnasc,  Mulino  di  quarzo 
per  vetrerie. 

—  Molin^tt,  Piccolo  mulino. 
M611»  Mollica,  Mldolla.  On  moll 

de  miccotta:  Un  midollone  di  pa- 
ne. Mangidt  pan,  mdll  e  erost: 
Mangiare  pane  e  coltello.  M  mdll 
del  m^lldn:  La  polpa  del  popone. 
M611,  Molle.  *iSto  pan  V^  iropp 
moll  >  :  «  Questo  pane  h  troppo 
molle  ».  «  String  minga  tant ;  tas- 
sa  pur  mroll »  :  «  Non  mi  stringere 
tanto,  alien ta  ».  «  ^A.  come  Ve  moll 
quell  pover  omm  /  »  :  «  Che  cascag- 
cine  ha  indosso  quel  pover'omo !» 
V^a  6n  Toni  moll:  Aver  laflac- 
cona  indosso.  (Iron.)  M611  come 
ciod:  Molto  seoohi  o  duri. 

—  Mollasoidn,  Un  moUaccio. 


Mdlla,  MoUa.  /  moll  di  ea, 
del  hdjfltt  di  earosz,  di  tendinn 
la  poriera,  ecc, :  Molle.  J  moU 
la  fasahtta:   Le  molle   del   h 
Ona  rohba  in  sui  moU:  Una 
ammodo  ed  anche  sbardellata. 

—  Molletta.  La  moUetta  de  ie 
sard  tftt  i  liber  ligoM,  de  lusaosLA 
dorohia  che  tiene  chiusi  i  libri  li* 
legati. 

—  MoUettizuia,  Mollettinna. 

—  Mollifega  (Volg.)  Veci  Mol- 
lificA. 

MoIllflc&,  Mollifioare.  JFVima  de 
fdk  el  pancott  se  lassa  i  erosHU  a 
mollificdi  in  Vaequa :  Prima  di  far 
il  pancotto  si  lasciano  gli  orllni  a 
molliilcar  nell'acqua. 

—  Mollltt  (Le  eypighe  del  grano 
turco  Bgranate),  Torsoli. 

Mdlta,  Malta  (1),  Calcina.  Coi 
sa^s  e  con  la  rrholUi  se  fct  i  tntir: 
Coi  mattoni  e  la  calcina  si  fanno 
i  muri.  Fit  la  molta:  Far  la  cal- 
cina. Dd.  sit  6na  s'giaffada  de  fnoir 
ta  de  stabilidura :  Calcina  da  in- 
tonaoo. 

Moltipllcli-ioaa-icasB,  Moltipli- 
care.  «  X'd  moltiplicaa  la  s&a  en- 
trada  »  :  Idem  ».  |  Generare.  (Sch.) 
«  La  mia  gaita  la  m4}Hiplica  a  tutt 
andii » :  «  La  mia  gatta  moltiplica 
a  tutto  andare  ». 

—  MoltlpUca,  Moltiplica. 

—  Moltlpllcazion ,  Moltiplica- 
zione. 

—  Moltipllcaddr,  Moltiplicatore. 

—  Moltlpllcando,  MoltipUoando. 
Moltltuden  (Volg).  Vedi  MoUir 

tudin, 

Momtudin,  Moltitudine. «  Gh'er- 
ra  6na  moltitudin  de  gent  »  :  «  Ce- 
ra una  moltitudine  di  gente». 

Molto,  Molto.  Molto.  Vedi  an- 
che Sosshxn  (Pop.).  « Sta  rohba 
la  me  dispias  motto  ma  molto*: 
« Ci6  mi  dispiace  moltissimo ». 
<  Uh  molto  cAr  el  ghe  sia  anda  » 
«E  assai  ch'e'  ci  sia  andato». 
in  Molto  bravo,  brutt,  bell,  eee.: 
Molto  bravo,  bello,  brutto.  ecc. 

Moment,  Memento.  « On  mo- 
m,ent  /  »  :  «  Un  memento  I  »  A  mo- 
menti  I :  Quasi  quasi.  «  De  l\a6% 
moment  Vh  compars*  :  «  Poco  stan- 
te  h  comparso  »  mJA  in  sii  jjW€& 
moment... »  :  «  Li  su  quel  8ubito». 
«  Propi  in  quell  moment »  : «  Pro- 
prio  m  quel  momento)».  IHt  dn 
moment  a  V alter:  Da  un  momento 


i 


MOM 


—  449  — 


MON 


all'altro  o  anche  Dal  vedere  al 
non  vedere.  Tutt  i  moment,,,:  A 
ogni  pooo.  1/  h  affare  d*  6n  mo- 
fnent »  : «  61i  h  affare  d*un  momen- 
to  ».  «  T'ee  eattaa  fosura  on  hrutt 
fnoment  per  parlagh  »  :  «  Hai  soel- 
to  iin  bratto  momento  o  un  mo- 
mentaooio  per  parlargli ».  (Opport.) 
« I>al  mom^eni  che  te  convbgnet  de 
avhgh  avuu  tort... »  :  «Dal  momen- 
to ohe  oonvieni  tu  stesso  di  aver 
avuto  torto... »:  «  ler  sira  el  tendr 
el  g'a  avuu  di  mom>ent  delisios : 
« leri  sera  il  tenore  ebbe  dei  mo- 
menti  delizio8i». 

—  Momentin,  Momentino.  « Si 
spetta  6n  m.omentin  / »  (iron.) : 
«  Aspetta  un  momentino ».  «  St6 
palto  el  m,'h  6n  m^mentin  strett »  : 
4c  Codesto  Boprabito  mi  ^  un  poco 
o  iin  momentino  stretto  ». 

—  Momentlnin,  Un  brevissimo 
istante. 

—  Momentani ,  Momentaneo. 
«  X/^  stada  6na  robba  momenUt- 
ntiea  )» :  «  Fu  una  cosa  momenta- 
nea  ». 

Momentaneainent ,  Momenta- 
neamente.  L*e  staa  miss  h  momerir- 
taneamrent:  £  stato  messo  11  per 
il  momento.  ' 

Monada  (Volg),  Azione  vile  o  in- 
delioata  o  disonesta.  «  M  m'di  fvLa 
&na  monada  »  :  «  Mi  fece  un  brutto 
tiro  ». 

Monarca.  N.  fr. :  Pari  el  mo- 
narca  profUta  (scherz.  in  dis.) : 
Credere  d^essere  una  divinity. 

Monatt  (Infermiere  di  appestati) 
(R.  St.),  Monatto. 

Moncncch.  N.  fr.  ant.;  Bobba 
ehe  V^  andada  in  del  balldn  de 
Moneuceh  (in  dis.):  £}  andata  in 
dileguo. 

Mond,  Mondo.  JEl  m^nd  de  ehi 
e  el  mond  de  Id:  Jl  mondo  di  qua 
e  11  mondo  di  1&.  Anddt  per  el 
numd  :  Viaggiare  pel  mondo.  Jfan- 
cUl  a  V alter  mond:  Mandar  all'al- 
tro  mondo.  El  padrdn  del  mond  : 
Domineddio.  Av^h  nagdtt  al 
mond:  Essere  proletario,  Non 
aver  nulla  al  mondo.  Avegh  ptU 
ben  a  std  mond:  Non  godere  piu 
bene  a  questo  mondo.  Avhgh  pit 
nissun  al  mond:  Essere  solo  al 
mondo.  De  ehe  mond  h  mond:  Dao- 
eh^  mondo  h  mondo.  I/h  in  eoo  del 
mond:  Stare  in  capo  al  mondo. 
JRari  the  iuit  el  mond  el  sia  sd : 


Parer  che  tntto  il  mondo  sia  suo. 
Pari  6n  omm,  de  V alter  mond: 
Sembrar  un  omo  dell'altro  mondo. 
Pari  in  d'6n  alter  mond:  Parer 
in  altro  mondo.  Per  tutt  Vor  del 
mond:  Per  tutto  I'oro  del  mondo. 
Quand  se  dis:  i  robb  del  mond/: 
Quando  si  dice :  i  casi  della  vita  I 
«  V^ani  minga  al  mond  incoRu,  ear 
el  me  amis  »  :  «  Caro  mio,  non  so- 
no  nato  da  ieri  ».  Vbss  la  pic  bella 
robba  del  mond :  Esser  la  piu  cara 
o  bella  cosa  del  mondo.  vess  la 
fin  del  mond:  Esser  o  Parere  il 
finimondo.  Vu7i  che  s^h  mai  savuu 
ch'el  ghe  fuss  al  mond :  Uno  che 
non  ha  mai  fatto  parlar  bene  n^ 
male  di  s^.  |  (Society)  JEl  gran  o 
el  hHl  mond:  II  gran  mondo  o  il 
bell  mondo.  Adio  mond:  Addio 
mondo.  Avhgh  el  mond  de  la  sda  : 
Avere  il  mondo  dalla  sua.  Avhgh 
el  mond  in  quell  servizi :  Aver  il 
mondo  in  quel  servizio.  Ciappd  el 
mwvd  cdme  el  ven :  Pigliarsi  il 
mondo  com*  e*  viene.  Condss  o  eo- 
ndss  minga  el  mond :  Conoscere  o 
non  conoscere  il  mondo.  JEl  mond 
el  va  innanz  lit  deper  lii :  II  mon- 
do cammina  da  Bh.  Insegnd  a  std 
al  mond:  Insegnar  a  stare  al  — . 
HI  nwnd  a  Vineontrari :  II  mondo 
alia  rovescia.  Jdett  a  V  ondr  del 
mond:  Metter  all'onore  del  mon- 
do. Savh  o  savh  m,inga  fdb  a  std  al 
mond :  Sapere,  o  no,  star  al  mon- 
do. JD\  6n  mondo  de  ben:  Dir  un 
mondo  di  bene.  Tant  per  eonten- 
th  la  gent  del  mond :  Tanto  per 
appagare  il  mtondo.  Vhsses  o  avh 
goauu  la  sda  part  de  mond :  Aver 
goduto  la  sua  parte  di  mondo. 
«  Tutt  el  mond  el  dis  ben  o  mai 
de  lit*:  if.  Tutto  il  mondo  parla 
bene  o  male  di  lui».  Donna  de 
mond:  Donna  di  mondo.  Ah  mond 
baloss  /  » : «  Mondo  birbone ! » (Gio- 
co  di  tarocchi)  El  mond :  II  mon- 
do. I  El  novo  mondo:  II  nuovo 
mondo.  JHondo  novo :  Vedi  Mon- 
donovo.  (Pr:)  Tutt  el  mond  Vh 
paes :  Tutto  il  mondo  h  paese.  El 
mond  Vh  bell  perehh  I'e  vari:  II 
mondo  h  bello  perch^  h  vario. 
El  mond  c6n  pu  el  vd  inanz  edn 
pU  el  peggidra:  H  mondo  inveo- 
ohianao  peggiora  (1).  El  mond  Vh 

(i)  Proverbio,  a  partr  mio,  dei  pi<i  sto- 
lidi  ohe  siano. 

9Q 


MON 


—  450  — 


MOK 


semper  andaa  inse^:  H  mondo  ^ 
sempre  andato  ad  un  modo.  ^ 
mond  I'h  de  ehi  ae  le  eiappa:  II 
mondo  i^  di  chi  se  lo  piglia.  A  8i6 
mond  gh'k  nissun  de  felice  o  de 
neeessari:  A  q[uesto  mondo  non 
o'^  nessuno  di  telice  o  di  indispen- 
sabile.  M  Signdr  i  e  m^ti  aX  mdnd 
e  I6r  ae  comrnignen :  Dio  li  mette 
al  mondo  ed  essi  si  appfuano.  A 
st6  m4>nd  bisogna  aavh  fa  a  atit  edn 
tutti :  A  questo  mondo  Disozna  sa- 
per  atare  con  tutti.  El  mondVh  6na 
ro&uda;  ehi  vd  su  e  ehi  vd  gid:  H 
mondo  h  fatto  a  scale,  chi  le  scen- 
de  e  chi  le  sale.  Qtuind  8*h  h&tn 
domh  per  lor  a*  e  nanea  degn  de 
std,  al  Tnond:  Chi  h  buono  solo 
per  s'^  h  mezzo  buono,  chi  h  buono 
per  &h  e  per  altri  h  buonissimo. 

—  Monaasc,  Mondaccio. 

Mond^-ondaa,  Mondare,  Net- 
tare.  Monda  el  ris:  Mondare  o 
nettare  il  riso.  |  «  Finalment  i  oo 
mdndaa  »  (i  quattrini) :  «  Li  ho 
tooeati,  finalmente ».  «  Gh*  h  toe- 
eaa  de  mondai »  :  «  GU  toco5  di 
snocciolarli ». 

—  Mondada,  Mondatura.  Jja 
mondada  del  ris:  La  mondatura 
del  riso. 

Mondadura,  Mondatura. 

Mondd,  Mondatore. 

MondeghUrlia  (D.  Sp.),  Polpetta. 
A  Firenze  ai  mondeghillt  ghe  disen 
polphtt :  A  Firenze  si  chiaman  pol- 
pette  le  nostre  Mondeghilie. 

Mondell.  Forment  mondell: 
(Manca). 

Mondella  (P.  N.)  (Castagna  co1>- 
ta  arrosto  nella  padella  Duoata), 
Mondina  (1). 

Mondizla,  Mondizia  (2),  Immon- 
dezza.  «  M  g^h  la  thsta  tutta  pienr- 
na  de  mondizia  »  (in  dis.) :  «  Ha  il 
capo  pieno  di  porcherie)». 

HondonoYO,  Mondo  novo.  (Ca- 
mera ottioa).  I  «  Borland  gib  V  h 
mostraa  el  mondo  novo  »  :  «  Ca- 
dendo  fece  vedere  il  bel  di  Boma 
o  il  mondo  novo  ».  \fi*h  6n  omm 
del  mondo  novo  »  : «  £  un  oaduto 
dalle  nuvole  ». 


<1)  Mofidina  per  Brudata  d  voee  del 
Luochese  e  della  Versiglia.  A  Firenze 
Mondina  e  piuttosto  casta^a  pelata  e 
lessa. 

(2)  Mondizia  In  tnsoano  e  tutto  il  con- 
trariO'  E  sinonimo  di  MondeX9a- 


Mon^da,  Moneta.  In  banna  mo- 
neda  sonante:   In  bona   moneta 
sonante.  Moneda  intesa:   Moneta 
intesa.  Moneda  effetHva:   Moneta 
efifettiva.  «  Per  quel  sd  amis  tl  far- 
ria  moneda  falsa  »  :  «  Pel  sue  ami- 
CO  farebbe  moneta  falsa  o  oarte 
false  ».  «  El  mr'd,  daa  6na  bella  mo- 
neda d'or  »  :  «  Mi  diede  una  bella 
moneta  d'oro».    Oidntagh    su   la 
moneda  o  suUa  vahUta :   Rimet- 
terci  sul  cambio.  «  El  g^Hperduu 
dent  6na  bella  moneda  »  : « Iii  quel- 
I'affare  oi  rimise  una  bella  mone- 
ta ».  |  (Spiccioli).  Cambiem  std  frt- 
gliett  de  einq'u  tn  tanta  monedain 
«Cambiami    questo   biglietto   da 
cinque ;  ma  vorrei  spicoioii».  «  O'oo 
minga  moneda »  :  «  Non  ho   mo- 
neta ».  (Fig.)    Fiagit.  de  V  istessa  o 
de  bofina  m^tneda:  Pagare   della 
stessa  o  di  bona  moneta  Opp,  Ben- 
dere  buon  merito.  E  el  r^t  in  mo- 
neda :  il  resto  del  carlino.   Avj^h 
moneda  de  da  via:  Aver   ragioni 
da  vendere.  Trit  in  moneda:  Spie- 
gare  con  maggiori  particolari  ana 
cosa.  I  i^El  g^  6na  biUa  raeeoUa 
de  moned  aniieh  » : «  Ha  una  bella 
raooolta  di  monete  antiohe». 

—  Monedascia,  Monetaooia. 

—  Monedinna  e  Monedoima. 

—  Monetazlon.  Idem. 

—  Monetarl  £alB,  Falso  mone- 
tario. 

M6nega,  Monaca.  Andd  a  mo- 
nega:  Farsi  monaca  o  Kntrar 
monaca.  Fdt  6na  vitta  de  moneaa: 
Far  vita  da  monaca.  Monegafai- 
sa:  Ipocrita.  (Modi  pr.)  AndU  a 
m>onega  de  sanfApustin  edn  duu 
eoo  in  sul  edssin  (m  dis.) :  Andare 
a  marito. 

—  Mondghlnna ,  Monaohina , 
Mammamia.  Vedi  Avemaria. 

—  Monegascia,  Monaoaooia. 

—  Moneghdtt,  Monachine  (soin- 
tiUe  che  scorrono  su  carta  riarsa). 

Monestee,  Monastero.  iil/a 

mettuu  la  tdsa  %n  monestee  »:«  Mise 
la  figliola  in  monastero  ».  Tird  o 
tegni  fceura  demaneaiee:  Smona- 
oare. 

—  MonW,  Monello.  «  Te  see 
6n  moneU^i  «  Sei  un  monello*.' 

Monftlniia,  Monferrina  (ballo 
campestre). 

Mong-onglua,  Mungere.  Mong  i 
vaeeh:  Munger  le  muoche.  Mdn^ 
fctura  di  danee :  Munger  quattrini. 


MON 


—  451  — 


MON 


Mongdlfid,  Mon^oliiera  (1)  (Spe- 
cie di  bevonda)  (Manca). 

MonipdU  (Volg.).  Vedi  Mono- 
poll, 

MonitOBur  (Giomale  francese), 
Monitceur,  Monitore. 

Moniton  (T.  forense),  Monitorio. 

M6nizi6n  o  Mnnizlon,  Munizio- 
ne.  Pan  de  muniHon  .*  Pane  di 
xaunizione.  /  munizion  de  fvBugh 
e  de  bdeea :  Manizioiii  da  fuoco  e 
da  bocoa. 

—  Monizioner,  Muniziouiere.  — 
di  bastiment:  —  delle  navi. 

Mondtom  (P.  N.  id.)  Vedi  Mo- 
fiotdn, 

Mondton,  Monotono.  Dise&rs, 
poesia,  muHca  monotona  (oivile): 
JDisoorso,  poesia,  muBica  monoto- 
na. «  Foo  6na  vitta  monotona  » : 
«  Facoio  una  vita  monotona }». 

—  MonotoniatMonotonia.  Romp 
la  monotonia :  Kompere  la  mono- 
tonia. —  de  la  villa :  —  della  vita. 

Monscia  (Vols.).  Vedi  Monza. 
N.  fr.  volg. :  Jja  luganega  de  Monr- 
sda:  La  salsiccia  di  Monza.  (A 
bazztoa,  gioco)  Fh  trentun  de 
Monscia  on  dis.):  Fare  Bpallata. 
Fod^  anda  a  Monscia  a  fass  ba- 
ratUi  (2) :  Essere  molto  soro  e  igno- 
rante. 

—  Monsciascli  (Volg.).  Vedi 
Monzes.  N.  fr.  Giustalla  a  la  mon- 
s^cuca:  DfU'la  nel  mezzo. 

—  Monzes,  Monzese. 
Monscldr,  Monsignore.Jf on«cior 

del  Domm:  Monsignore  della  Cat- 
tedrale. 

—  Monseioraa,  Monsignorato. 

—  Monsciorin,  Monsignoretto  e 
Monsignorino. 

Monsti,  Monsiil.  «  Car  el  me  bkll 
monsu  »:  «  Signorino  garbato  ». 
« IHgh  a  quell  m^nsit,  ch*el  vegna 
dent*:  « Di'  a  quel  monsti  che 
passi ». 

Mont,  Monte.    Nel   senso  pro- 

Srio  usiamo  Moncagna,  Vedi  An- 
d>  o  mandh  a  mont:  Andare  o 
mandare  a  monte.  Trdt  a  mont 
tuttcoss:  Sconcludere,  Butter  tutto 
a  monte.  «  Ben  quand  Vh  c^,  a 
mon^/ »:« Quand^^   cosi   non   se 


(1)  Poeo  comune  per  an  pallone  gonflato 
a  faoco. 

(2)  Noto  ana  oariosa  eoinddenza  di  ter- 
mini. A  Ffrence  di  ehi  va  a  una  fiera  si 
dice  per  iseheno :  Va  a  barattarsl. 


ne  pari!  piil ».  (Hugh  al  montr 
Giocare  a  campana.  In  mont  o  in 
monte:  In  complesso.  «  In  monte 
s6n  minga  malcontent » :  «  In  com- 

FlesBO  non  mi  trovomalcontento»« 
(Banco)  Mont  Napoledn  (ne  ri- 
mase  la  via):  Monte  Napoleone. 
Mont  de  IHetd:  Monte  di  Piet^  o 
II  Presto.  Xm  donna  che  va  a  fd> 
i  phgn  al  Mont:  La  donna  one 
porta  glioggettiinpegno  al  Monte. 

Monza  (P.  N.),  M  parch  de  Mon- 
zo,:  II  parco  reale  di  Monza. 

Monta,  Monta.  Chi  tecc  cAn  pocea 
monta:  tJn  tetto  eon  piccolo  spio- 
vente.  (Fucile)  A  mezza  o  a  tutta 
monta:  A  mezzo  punto  o  a  tutta 
monta  o  punto. 

Monta-ontasB-ontaa,  Montare. 
Monta  dent :  Montare  in  oarrozza. 
Month  silt:  Salire  o  Montare  in 
carrozza.  «  V6i,  amis,  monta  su  » : 
«  Amioo,  vieni  sil  ».  «  Sth  strada 
la  monta  maledettament » :  «  Que- 
sta  strada  sale  maledettamente  ». 
(MoralmenteJ  «  Ineosu  s6nt  mon~ 
taa  »:  «  Oggi  mi  sento  in  vena  ». 
«  JEl  m'h  faa  month  la  b6zzera  » : 
«  Mi  tece  montare  la  stizza  ».  «  La 
ghe  monta  per  nagott  » :  «  La  gli 
monta  per  un  nonnulla ».  Month 
la  guardia  (oiilit.) :  Montare  la 
guardia.  (Art.)  Month  eZ  telar:  A1-. 
lestir  il  telaio.  —  bna  lamma,  6n 
cappell,  dna  scuMa:  Montar  una 
lama,  un  cappellino,  una  scuffia. 
Month  6na  eh:  AiTedare  una  ca- 
sa.  Month  a  eavall:  Montare  a 
cavallo.  «  L'h  ben  montaa  » :  «  £ 
ben  montato  ».  P.  E. :  «  Quest  V  h 
6n  teater  molto  ben  monteui » : 
«  Quest' ^  un  teatro  assai  ben  mon- 
tato ». 

Montass,  Montarsi. «  M  s*e  mon- 
t€M  la  testa*:  «  S'^  montato  il 
capo  ». 

Montada,  Montata.  «  Zl  alprin- 
cipi  de  la  tnontada  » :  «  Al  oomin- 
ciar  dell'erta  ». 

—  Montadnra,  Montatura.  La 
montadura  de  la  spada:  L'elsa. 
«  Domh  in  montadura  st6  briUant 
Ih  eosth..,  » :  «  Soltanto  in  monta- 
tura questo  brillante  h  costato...  » 

Montagna.  Montana.  Andh  in 
montagna:  Andare  ai  monti.  Anr- 
dhdethde  tutt  i  montagn  (in  dis.): 
Andar  fuori  de'  gangheri  o  de'  tei*- 
mini.  « Borlh  gib  de  la  montar- 
gna  » :  «  Cascar  dalla  montagna  ». 


MON 


—  452  — 


Ciapfth  la  montagna:  Pigliar  i 
monti.  (Iperbolio.)  Di  montagn  de 
liber  e  de  qiomai:  Delle  monta- 
gne  di  libri  e  di  giomali.  Vedkgh 
al  de  Id  di  montagn  :  Essere  molto 
aocoi*to.  Grazids  eome  dn  sparg 
de  montaana:  Grentile  come  un 
carciofo.  (Cumulo)  Lattemel  o  ri- 
sott  c67i  la  montagna :  Panna  mon- 
tata  0  risotto  ooUa  montagna.  Car- 
nalin  de  montagna:  Canerin  di 
maggio  o  Ciuoo.  (Pr.)  In  domh  i 
montagn  che  std  a  sd  post:  Le 
montagne  stan  ferme  gii  uomini 
camminano. 

—  Montagnarussa  (P.  N.),  Mon- 
tagne russe.  A  I' JEspoaizion  del 
1895  gh'era  i  montagn  russe:  I- 
dem. 

—  Montagnascia^Montagnaccia. 

—  Montagnee,  Montanaro.  «  HI 
g'd  el  fa  rfc  mo7iUignee  » :  «  Com'fe 
rozzo  quell'  omo  ».  Montagnera , 
Montagnerotta :  Montanarao  Mon- 
tanare  giovine  e  tarcMata. 

—  Montagndtta ,  Montan:netta. 
4t  Andemm  a  disn<i  a  laMonta- 
qnetta  >^ :  «  Andiamo  a  pranzar  alia 
Montagnetta  ». 

—  Montan,  Montano. 

—  Montanar,  Montanaro.  A  la 
m,ontanara :  Alia  montanara  o  alia 
montagnuola. 

—  Montanistich,  P.  N.  Monta- 
nistico. 

—  Montes^ll,  Monticeilo,  (Pae- 
se)  Monticello. 

—  Montiy,  Di  monte,  Montuoso. 

—  Mont6n,  Mucehio.  Bohba  a 
monton:  Roba  abizzeffe.  Monton 
de  rud:  Catasta  di  immondizie. 
Trd.  tutt  a  monton:  Mettere  in 
iscompiglio.  Trdt  tutt  a  monton : 
Sconcludere  o  Mandar  a  monte. 
(Pig.)  Sbaglid  el  monton :  Non  dar 
nel  segno.  P.  E. :  ^  Sete  eredet  de 
ingannamm,  ml  te  sbagliet  el  — }»: 
«  Se  tu  credi  di  pigliarmi  a  gab- 
bo  ,  tu  la  sbagli  ».  Spend  dn 
monton  de  danee:  Spendere  iin 
mucehio  di  quattrini«  On  monton 
de  marengh:  Un  montone  di  ma- 
renghi.  I  (Ariete)  Salt  del  monton 
(di  oavallo):  Salto  del  montone. 
Gigd  de  monton:  Gigotto  di  oa- 
strato. 

—  Montook-onaa,  Ammucohia- 
re.  MontonUt  i  eovdn:  Far  le  bi- 
ehe.  Montond  el  fen :  Ammucchia- 

e  il  ii«no.    Zuppa  montonada : 


Zuppa  con  fette  di  pane  arrostite 
e  8ugo  di  came.  (Dei  oavalli)  Fid- 
cata. 

—  Montonscell,  Montoncello  (1), 
Mucohiarello. 

—  Montrucch,  Zotioo. 
Montora  (D.  Fr.),  Montnra  (2), 

Divisa.  In  montura  eompletta  de 
eoraszer  del  Re:  In  perfetta  divi- 
sa da  Cento  Guardie. 

Monument*  Monumento.  KH  mo- 
nument di  cinq*u  giomad  :  H  mo- 
numento delle  cinque  giomate. 

M6ra,  M6ra.  Oiugdt  a  la  m4ra: 
Vedi  Cficeugh, 

Mdra ,  Mbra.  MHt  in  mdra : 
Metter  in  mora.  Cereh  dna  mdra 
al  pagament:  Gercare  una  dila- 
zione  al  pagamento.  |  (II  frutto 
del  roTo)  Mora  prugnola. 

Moral*  Morale.  Mfisieh  e  el  mo- 
ral :  II  fisico  e  il  morale.  «  Ija  mo- 
ral I'h  questa  ehe..,  »:  «  La  morale 
h  Quests  che...  » (Denari)  Ija  mo- 
ral: I  mengoi. 

—  MorallBta,  Moraliata.  icJSl 
vceur  fd,  el  morcUistayn  «  Vol  fare 
da  moralista  ». 

—  Moralltaa,  Moralitlt.  Omm 
senza  moralitaa:  Omo  senza  mo- 
rality. 

—  Moralisz^,  Moralizzare.  Se 
parla  molto  ma  se  /d  poeeh  per 
nwralizzdt:  Si  parla  assai  ma  si 
fa  poco  per  moralizzare  11  po- 
polo. 

—  Moralment,  Moralmente. 
Moralment  parland :  Moralmente 
parlando. 

Morb&-rbaa,  Ammorbare.  «  La 
m'd,  morbeta  la  stanza,  eon  queU 
soprufumm  de  mt««'e  » : «  Col  suo 
muschio  m'ha  ammorbata  la  ca- 
mera ». 

Morbed,  (Volg.).  Vedi  Morbid. 

Morbid,  Morbido.  Morbid  edme 
6n  butter  o  edme  dna  gi&neada: 
Morbido  come  il  velluto. 

Morbin .  (P.  N. )  Morbino  (3) 
Ruzzo.  Fa  dismhU  el  morbin  a 
vun:  Levargli  il  ruzzo. 


(1)  ^  dimlnutivo  di  Montone.  Corriapon* 
derebbe  a  Jdontonin  o  a  MontoneU, 

(2)  Voce  boUata  a  ragione  daoohi  Mi 
abbiamo  V  italiano  divisa.  P6r6  in  aio  a 
Firenze  a  tatto  pasto. 

(3)  La  Crusca  registra  qae«ta  voce  ch« 
e  d^origine  venetlana.  La  deflnfiee:  to- 
glta  di  ridere  e  di  fkr  ridere*  M<»i  oredo 
ohe  a  Fireaze  sia  oomune. 


MOB 


—  453  — 


MOR 


Morbo,.  Morbo.  N.  fr. :  Morho 
de  foss/:  Sohifoso  I  Caro^a. 

—  Morbon,  Carognaooia. 

—  Morbds,  (P.  N.),  Morboso. 
Morda,  Mbrolua.  (Feooia  del- 

1'  olio)  Pien  de  mdreia :  Pieno  di 
mbrcnia. 

Mdrda,  N.  fr. :  «  Mdreia  via  (A 
oani) :  «  Passavia  ». 

Mord-rdau-ordeB.  Mord  cdme 
dn  can  rabbiaa:  Mordere  oome 
nn  oane  arrabbiato.  « /  sanguhtt 
eominden  a  mordem  »  :  «  Le  Ban- 
euisughe  oominciano  a  mordere  ». 
Mwrdea  i  dng :  Mordersi  le  dita. 
Mordeg  la  lingtia:  Mordersi  la 
lingua.  ( Pr. )  Can  ehe  bdia  n6 
mord:  Caoe  che  abbaia  non  mor- 
de.  (Fig.)  /  can  gross  se  morden 
fninga  tra  de  I6r:  Cane  non  man- 
gia  cane. 

—  Mordent,  Mordente.  Indoran 
a  mordent :  Indorato  a  mordente. 
(Muflica)  Mordente.  Vit  mordent: 
Vite  mordente. 

—  Mordignk  -  ignaa ,  Mordioa- 
re  (1) ,  Mordicchiare.  i  ean  vice 
mordent  i  eagnitt  appenna  ncu- 
suu  mordi^nen:  I  cani  mordono, 
i  cagnolini  mordioohiano. 

—  Mordignada,  Mordicohiata. 

—  Mordada,  Morso. 

Mor611,  Morello.  Cavall  m^rell: 
Morello.  Diventd.  morell :  Farsi 
paonazzo  in  viso.  «  Oh'h  restoM  el 
morell » : «  Gli  rimase  la  cigrigna  ». 

—  Moralldn,  (Nel  grido  de  ven- 
ditori  di  pesohe)  CKe  hli  moreUon 
de  persegK:  Le  belle  pesohe. 

Mortna,  (T.  da  costruttori) , 
Sponda  del  pozzo. 

HOrend,  Morendo  (T.  musicale) 
liEl  phsz  el  finiva  c6nt  6n  moren- 
do maUneonieh  edmh  »  :  «  II  pezzo 
terminava  con  un  morendo  assai 
malinoonico  ». 

Moresiii,  Morbido.  Moresin  e6- 
m^:  Morbidissimo.  |  «^/  Td  per- 
9ua8  e&n  i  moresinn  »  :  «  Lo  per- 
Buase  colle  bone  ». 

Morfinna,  Morfina,  Estratto 
d'oppio. 

Morgnao  (Onomatop.  della  voce 
del  gatto),  Miao. 

Morgnuxia,  Moinna.«Xa^Ae«'^ 
missa  intomo  e  ednt  di  m^rgninn 


(1)  Mordicare  lo  si  nsa  serivendo  per 
qnell*effetto  delle  niaterie  corrosive  o  di- 
seocAtive  su  pelle  fine. 


el  I'd,  tiraa  gib  »  :  «  La  gli  si.  mise 
intomo  e  con  le  belle  belline  ofe- 
tenne  oi6  che  voile  ».  «  J.  furia 
de  Tnorgninn  la  cava  tutt » : «  Essa 
gli  cava  di  sotto  tutto  ci5  che 
vuole  CO*  suoi  lezii  ». 

—  Morgndn,  Gattamorta.  Fd  el 
m^orgnon:  Fare  la  Mariucoia. 

—  Morgnin,  Mammamia,  Ipo- 
critino. 

Mori-ort,  Morire.  Mori  hen,  mal, 
adree  a  vun  o  adree  a  6na  robha 
a  80  Ihee,  de  la  famm,  de  la  sSt, 
de  la  raibbia,  de  la  paura,  de  la 
v(Buia  de  aavh  o  de  la  curiositaa: 
Morir  bene,  male,  di  checchessia, 
nel  suo  letto,  di  lame,  di  sete,  di 
rabbia,  di  paura,  di  voglia  di  chec- 
chessia o  sopra  una  cosa.  Mori 
del  ddldr,  del  eald,  del  freaq,  del 
8ogn :  Morir  di  dolore,  di  caido,  di 
freddo,  di  sonno.  Mori  primma 
o  dopo  d*6n  alter:  Premorire  o 
morir  dopo  del  tale.  A  costo  de 
mort :  A  costo  di  crepare.  «  El 
viBur  mori  »  (di  chi  fa  cosa  molto 
insolita) :  «  One  voglia  morire  ?  » 
Stii  mal  de  morl:  Essere  in  ill  di 
vita.  Fd>  mori  dnza  a  6nza:  Far 
morire  d'inedia.  L'h  robha  de  mo- 
ri: La  fe  cosa  da  morirne.  Mori 
de  mort  improwisa:  Idem.  Mor\ 
devooRuiade  sofloh:  Spirarsi.  Bohb 
de  mori  d^l  rid:  Cose  da  morir 
dalle  risa.  8avh  de  eke  mal  8*h  de 
m4>f\ :  Saper  di  che  male  s'  ha  a 
morire.  «  Che  poda  wori  eh\  sul 
post/  »  :  «  Che  possa  esser  fulmi- 
nate ».  «  Foo  minga  eunt  de  mori 
tant  impreeaa  »  :  «  Conto  di  po- 
tervi  rivedere ».  Viv  e  mori  in 
quella :  Vivere  e  morire  nella  pro- 
pria opinione  (Di  cose  inanimate) 
^  M*  I  mort  el  eiar  »  :  «  Mi  si  e 
spento  il  lume  ».  Cdldr  che  va  via 
morend :  Colore  che  va  morendo. 
L'affare  VI  mort  l\:  L'affare  re- 
stb  li.  (Ne'  giochi)  Morire.  (Piante) 
Morire.  (Pr.)  Chi  m(Bur  m<Bur  e 
chi  viv  se  da  pas:  Chi  more  giace 
e  chi  vive  si  dit  pace. 

Mort,  Morte  e  Morto.  (Sotto 
a  Mori)  La  Mort:  La  Secca. 
«  Sul  mur  gh'h  pitturaa  la  Mort 
c&n  la  rama  »: «  Sul  muro  sta  di- 
pinto  la  Secca  colla  falce  fienaia  ». 
«  Z*h  la  Mort  ehe  ghe  dd  i  buttdn  » : 
«  Avere  la  morte  all'  usoio  o  La 
morte  lo  stringe  ».  -Pari  la  Mort 
in  pee :  Parer  un  morto  che  cam- 


MOR 


—  454  — 


mina.  (All'oca,  giooo) «  Siinl  bdrlaa 
in  la  Mort  » :  «  Sono  oaduto  siiUa 
morte  ».  Ved^  la  Mort  in  faeeia: 
Vedere  la  morte  in  viso.  (PrJ  (Fin 
dal  tempo  di  Orazio)  La  Mort  la 
8tdi  in  8ul  Ihic  e  nd  ta  guarda  in 
faeeia  nh  ai  giovin  nh  ai  vhee:  La 
morte  h  di  casa  (non  com.).  |  II 
fenomeno)  Fd>  6na  bonna  mort: 
Fare  una  bona  morte.  F&  la  mort 
di  agfdn  (fritto) :  Far  la  morte  del 
peace.  la  la  mort  del  ratt:  Far  la 
morte  del  topo.  «  A  damm^  la  mort 
el  aavaria  propri  minga  » :  «  Po- 
tresti  darmi  la  morte  chMo  lo 
ignoro  }».  Vhss  p<eu  minpa  la  mort 
aPdn  ommf:  Non  o'6  poi  gran  dan- 
no !  *  JSl  pariva  ehe  Tatuiass  a  la 
woH  »:  «  Pareva  che  andasse  al 
patibolo  o  al  paloo  di  morte ». 
Ogni  mort  de  vesedv:  Ogni  cento 
anni...  Ij*olif  elpiver  in  Ta  mort  di 
arbidn:  La  morte  dei  piselli  sono 
I'olio  e  il  pepe.  El  mtgliorament 
de  la  mort:  II  miglioramento  della 
morte.  Primma  la  mort  e  poeu  el 
giiidizzi:  II  giudizio  viene  tre  gior- 
ni  dopo  la  morte.  Avegh  i  suddr 
della  mort:  Avere  i  sudori  della 
morte.  Inguragh  la  mx>rt  a  tun: 
Bramar  la  morte  di  o  a  uno.  El 
peccaa  el  genera  la  mort:  II  pec- 
cato  genera  la  morte.  Misuseitd,  de 
mort  a  vitta :  Tornare  da  morte  a 
vita.  «  L'h  8taa  condannaa  a  mort 
8ott  ai  Tod^ch  » :  «  Fu  condannato 
a  morte  dagli  Austriaci  ».  Vhss 
in  pdnt  de  mort:  Essere  in  punto 
di  morte.  Ghuerra  a  mort:  Guerra 
a  morte.  86nd.  de  mort :  Souare  a 
morto.  Savh  nd  de  ehe  m,ort  8*d,  de 
mort:  Non  saper  di  che  morte 
s'avrJia  morire.  Sentenza  de  mort: 
Sentenza  di  morte.  Vhs  II  e6nla 
mort  in  hdcca  o  e6nt  6n  ph  tn  la 
foppa:  Essere  coi  pi6  nella  fossa. 
«  Quel  ficeu  balo88  el  8ardL  la  ada 
mort  /  »:  «  Quel  figliolo  briccone, 
sar^  la  sua  morte  ».  Tdrna  de 
mort  a  vitta:  Idem.  (Pr.)  Chi  se 
8po8a  in  advent  finna  a  la  mort 
8e  ne  risent  (in  disc.)  (manoa)  (ap- 


allunga 

nient  finna  a  la  mort  8en  aeni 
(Appross.)  Chi  piglia  moglic  pe' 
denai  (denari),  spesso  sposa  liti  c 
guai.  Chi  vdt  pian  vh  aan  e  ehi  vb. 
fort  el  rd  a  la  mort :  Chi  va  piano 


va  sano.  (Sost.)  Morto.   JPar%  6n 
mort  in  pee:  (Vedi  esempio   del 

Srimo  caso).  MH  ferii  ehe  m^trt: 
leglio  feriti  che  morti.  «  Uera  gid 
mort  de  6n  pezz  » : «  Era  gi^  morto 
da  un  pezzo  y^.  De  Id  de  mort: 
Morto  e  stramorto  o  Dieci  jrolte 
morto.  S^ssd  de  m>ort:  Puzzare 
di  morticino. «  I/i  mort  a  so  leee  » : 
«  Mori  nel  suo  letto  ».  «  Tira  min^ 
ga  a  man  i  mort  a  tavola  » :  «  Non 
rammentare  i  morti   a  tsTola ». 

Vore  mort  vun :  Voler  morto  nno. 
Danue  o  eapital  mort:  Danaro  o 
capitale  morto.  Man  morta  :  Mano 
morta  o  Attrappita.  Acqua  morta: 
Acqua  morta  o  cheta.    Stagidn 
morta :  Stagion  morta  o  Morta  sta- 
gione.  n^  Vaa  euntdghel  ai  mort » : 
«  Va  a  contarlo  ai  morti  ».  Ipover 
mort :  I  poveri  morti.  El  earreUdn 
di  m,ort :  II  oarro  deU'  ospedale. 
Bobba  ehe  farav  ristiseitd  &n  mort: 
Cosa  da  far  risuscitare  un  morto. 
«  El  farav  rid  i  mort »:  «  Farebbe 
ridere  i  sassi  ».  «  Eatta  per  i  noster 
pover  mort » :  «  Una  preghiera  pei 
nostri  poveri  morti ».  Fd  eiar  ai 
mort:  Dare  I'incenso  ai  morti  o 
Fare  cosa  sconclusionata.  I^d  par- 
Id  i  mort:  Far  parlare  i  morti  o 
Eyooare  i  morti.    Ciamd  i   mort 
ednt  el  medium  (spiritismo) :  £vo- 
oare  i  morti  col  mezzo  del  medium. 
Mhtt  in  aul  liber  di  mort :  Mettere 
sul  libro  di  morte.  Piang  el  mort: 
Piangere  il  morto.  Viv  au  la  easaa 
di  pover  mort:  Vivere  alle  spaUe 
dei  poveri  morti.  «  Vegnaroo   a 
trovatt  dopo  i  mort » :  «  Verrb  a 
trovarti   dopo   il   di   de'  morti  ». 
Andd  adree  mort  a  dna  donna  o 
6na  robba:  Andare  perduto  dietro 
a...  Daaa  per  mort:  Darsi  morto. 
Mort  al  m4nd:  Morto  al  mondo. 
Visa  6n  mort  de  famm:  Essere 
un  morto  di  fame,  uno  stangato. 
(Pr.)  «  Mort  m%  I  mort  elpd  di  me 
fi(Bu  » :  «  Morto  io  h  morto  il  pap^ 
Opo.Morto  io  6finito  tuttognicosa  ». 
(voig.).  IHumm  mort:  Morta  gora.    , 
Ciar  mort:  Limie  spento.  Carbdn    i 
mort :  Carbone  spento.  El  taffk  o 
el  club  Vh  mort  mort,  gh*h  pii  nia^ 
sun  ^ :  «  Quel  eaffh  o  quel  club  h 
sempre  vuoto,  non  oi  va  piii  nes- 
suno  ».    Came,  phll,  Ihgna,  aenti- 
nella  — .♦  Vedi. 

—  Mortal,  Mortale.  Ferida  mor- 
tal: Ferita  moi'tale.  Peeeaa  mor- 


MOB 


—  455  — 


MOR 


tal :  Peooato  mortale.  Nemis  mor- 
tal: Ifemico  mortale. 

—  Mortalltaa,  Mortality.  Za 
mortaliUta  in  del  besliamm.  in  cU 
polaster :  La  mortality  nel  bestia- 
me,  ne'  polli,  eoo. 

—  Mortament,  Mortalmente. 
Ferii  mortalment:  Ferito  mortal- 
mente. Odiit  vuH  mortalment:  O- 
diare  mortalmente. 

—  MortiZL,  Funerale  di  morti- 
cino. 

—  Morto.  N.  fr.  «  Dammelo  mor- 
to>i  *  Idem ». 

—  Mortdn,  Funerale  sfarzoso. 
Vedi  Polpetta, 

'  —  Mortori,  Mortorio. «  0*dn  fcM 
dn  hhll  m4)rtori }»:  «  611  ban  fatto 
un  bel  mortorio  ».  «  Ah  gyMl  ve- 
lidn  ehe  mortori/*:  «An  quella 
veglia  da  ballo  obe  mortorio  I  » 

—  Morla,  Moria. «  Gh^^  la  m^ria 
in  di  piiiyn  mC'h  la  moria  ne' 
polli  ». 

—  Moribdnd,  Moribondo.  «  L'^ 
in  lett  moribond  »:  «  Sta  per  mo- 
riro  ».  «  M  tal  gion%al  V%  mori- 
bond » :  « II  tal  giornale  h  mori- 
bondo o  sta  per  cessare  ». 

Morlgglau.  Sorcio  (1).  « In  la 
trappola  gKe  6n  moriggicRu  > : 
« Kella  trappola  c'6  entrato  un 
oroio  ». 

Morlggicaiila,  Nottolino  (Specie 
di  serratura). 

MdrinW,  Mulinello.  M  vent  el 
fd.  di  morinei  in  piazza :  H  vento 
fa  i  mulinelli  in  piazza. 

Morisn^-isiiaa-lBnaBS.  « lAssel 
morisnit  6n  poo  in  I'acqtia  ealda  »: 
«  Lasoialo  ammorbidire  nell'acqua 
calda».  8e  m^risna  el  temp:  II 
tempo  tira  al  bello.  Morisnd  gid 
vun :  Babbonirlo.  Morisnagg:  Rab- 
bonirsi. 

—  Morl8iLa4a.  N.  fr. :  «  Ddtgh 
&na  morisnada  »:  «  Fallo  mollin- 
eare  alquanto». 

—  Morlsnent,  Mollificatiyo  me- 
glio  ehe  Mollificante. 

Mormorit,  Mormorare.  «  ITdl 
fit  ehe  mormora  del  prossim » : 
«  E'  non  fa  cbe  mormorare  o  dir 
male  del  prossimo  ». 

—  Mormorazldn,  Mormorazione. 
Momee,   Mugnaio.  «  £Jl  momee 


Vet  portaa  la  farinna  wMsnada  » : 
« II  mugnaio  na  portato  la  farina 
0  jl  ricavo  del  grano  ehe  ba  ma- 
cinato  ».  Paaasa  de  momee :  Pa- 

farsi  in  sull'aia.  Parldnmornee: 
'arer  nevicato.  (Pr.)  Chi  haratta 
el  momee  haratta  I'aaen:  Chi  ba- 
ratta  imbratta. 

Moro,  More.  (Sost.)  La  Spagna 
V^  stada  invasa  dai  Mori  tanti  ah- 
eoi  fa:  La  Spagna  fu  conquistata 
da'  Mori  molti  secoli  or  sono. 
(Add.) «  If'^  puttost  m,oro  in  faeda 

t)  Vh  morett » :  «  Di  vise  h  bruno  ». 
Albero).  Vedi  Mordn. 

—  Morett,  Moretto. 

—  Morogna  (Volg.).  Vedi  Ma- 
rogna, 

Moroid,  Emorroidi. 

Mordn,  Gelso  ,e  Moro.  Jforon 
bianeh,  negher,  de  vivee,  di  Filip- 
pinn,  ece.  Moro  di  frutto  bianco, 
di  frutto  nero,  da  vivaio,  delle 
Filippine  o  cappuccio. 

Oloronaa,  Gelsato. 
.  Mords,  Moroso  (1),  Damo.  «  M 
sd  moroa  » :  «  II  suo  oolui  e  anehe 
II  8UO  sciupato  ».  H  Moros  al  por- 
gament:  Moroso  al  pagamento. 
Andit  a  morosa:  Andar  a  vedere 
I'innamorata. 

—  MorOB&,  Amoreggiare,  Star 
sugli  amori.  Iai  no*l  pensa  ehe  a 
•moroad.:  Egli  non  ba  11  capo  obe 
agli  amori. 

—  Morosament.  Amorazzo. 

—  MoroBatta,  Aocattamori. 

—  Morosatt^,  Ganzare. 

—  MoroBln,  Innamoratino. 
MorB,  Morso.  Mhtt  el  mora:  Met- 

ter  11  morso.  Tceu  via  el  m^ra : 
Levare  11  morso  al  oavallo.  Mord 
el  mora :  Curare  il  morso. 

Morsa,  Morsa.  MHt  in  m^oraa: 
Immorsare.  Moraa  di  legnamee: 
Morsa  da  legnaiolo.  /  mora  d*6n 
mur  de  fahhriea  noeuva :  Morse  o 
anche  Spranga. 

—  Morsdtra,,  Licciaiuola.  Mor- 
aett  a  man:  Morsetto  a  mano. 

—  MdrBee,  Morsaro. 

—  MorBell,  Morsello.  On  mor- 
aell  de  pan:  Gronciolo  (a  Lucca) 
o  Un  orlicoio.  On  moraUl  de  qucu- 
drkll  (per  riempire  i  vani  fra  mat~ 


(1)  Generalmente  si  crede  ohe  sorcio  e 
iopo  giano  sinonlmi.  Sorcio  e  pitL  piccolo 
del  topo  e  del  ratto. 


(i)  Moroso  d  voce  equivoca  qaaniunqae 
sia  stata  viva  in  Toscana  nel  senso  di  A- 
mante 


MOR 


—  456  — 


MIB0 


tone  e  mattone):  Un  pezzetto  di 
mattone. 

—  Morsellin,  Morsellino. 

—  Morsellada,  Morsellino. 
Mortadella,  Mortadella.  Lafor- 

mosa  mortadella  de  Boloana:  La 
famosa  mortadella  di  Bologna.  . 

Mortee,  Mortaio.  Mortee  ae  bdmb 
(milit.):  Mortaio  dabombe.  |  Mor- 
tee de  eusinna :  Mortaio.  Mortee  de 
droghee:  Mortaio.  (M.  d.  d.)  I/^ 
edme  pesth  Vacqua  in  del  mortee : 
E  come  pestar  I'acqua  nel  mor- 
taio. ^ 

—  Morterin,  Mortaietto. 

—  Morterdn,  Mortarone. 

—  Mortific^-icaa,  Mortificare. 
^  Tt  te  me  mortifichet  a  dimm  co- 
«i  »  :  «  Tu  mi  mortifichi  se  pari!  in 
tal  modo ».  «  i/  ^  restaa  U  iutt 
mortiflcan  »  :  «  £  rimasto  li  tutto 
mortificato  ».  «  L'  oo  mortifieaa 
terribilment  in  faeeia  a  tutti » : 
«L'ho  svergognato  in  facoia  a 
tutti ». 

—  Mortificazldn,  Mortificazione. 
«  HI  g'd  avuu  la  m,ortifieaeion  de 
gentias  a  risp&nd  &n  bhll  nd » : 
« Ebbe  la  mortificazione  di  sen- 
tirsi  a  rispondere  iin  bel  no  ». 

Mosaicli,  Mosaioo.  On  bhU  m.o- 
saich  trovaa  a  PompH  (colto) :  Un 
bel  moBaico  diseppellito  a  Pom- 
pei.  Jjavordt  in  m^osaieh:  Lavo- 
rare  in  mosaici. 

—  Mosaicista,  Mosaioista. 
M6sc  e  Moscln.  Vedi  Mdseia. 
MdBca,  MoBca  La  mdaea  I'h  dna 

gran  bhtia  noidaa :  La  mosca  h 
una  gran  bestia  noiosa  I  Fd,  via  i 
mdsen:  Scacciar  le  mosobe.  On 
sit  pien  de  mdsch :  Un  luogo  pie- 
no  di  mosche.  Mori  aid  e6mh  i 
mdseh:  Cadere  come  le  mosobe. 
8av^  nanea  quanti  para  fan  tre 
m,oseh:  Non  sapere  quante  dita 
uno  ba  nella  mano.  «  Sentiva  nan- 
ea dna  mdsca  a  vdlck »  :  «  Si  sareb- 
be  sentito  volare  una  mosca ». 
V^s  sphas  c6me  i  mSseh:  Essere 
fitti  come  le  mosche.  (Al  fig.)  Fagh 
i  ph  ai  mosch :  Fare  gli  ooohi  alle 
pulci.  Reslh  c6nt  i  man  pihnn  de 
mpaeh:  Rimanere  con  un  pugno 
di  moscbe.  Ai  can  murse  ghe  vd, 
adree  i  m^daeh :  Ai  cani  marci  van- 
no  addosso  le  moscbe.  «  Lk  el  ghe 
dd.  a  ment  a  tutt  i  mdaeh  che  vdla  » : 
«E'  bada  ad  ogni  mosca  cbe  vo- 
la».   Ciappd,  la  mosca  o  la  7no- 


8chHta:  Venir  o  saltare  la  muffia 
o  la  senape  al  naso.  Fagh  gib  i 
mdaeh  a  vun :  Scaociar  le  mosebe 
a  uno.  Pari  dna  mosea  in  del  latt: 
Parere  una  mosca  casoata  nel 
latte.  Har  edme  &na  mosea  hianr- 
ea :  Raro  pi&  de'  oani  gialli  o  co- 
me le  mosche  bianobe.  (Pr.)  In 
bdcea  eiusa  ghe  V€t  minga  denier 
m^dseh:  In  bocoa  cbiusa  non  en- 
tran  moscbe.  La  primm^  aequa 
d*ag68t  la  porta  vta  6n  saeeh  de 
puree  e  6n  sacch  de  mosch. 


prim'acqua  d'a^osto,  pover'omo  li 
oonosco.  Tutt  %  mosch  g'  dn  el  sd 
ptU:  La  mosca  tiraU  calcio  cb'ella 
pub.  «  Coss*  oo  de  fhf>  «  Ciappa 
dna  mosea  e  falla  baUdk »  :  «  Cne 
ho  a  fare  ?  »  « tHglia  una  mosea  e 
falla  baUare  ». 

—  Mdsca  cayalllna,  Mosea  on- 
laia. 

—  Moscaa,  Moscato. 

—  MOBcada,  Mosoata.  Ifds  nw- 
seada:  Nooe  mosoata. 

—  Moscato  e  MosoatW,  Mosca- 
to e  Moscatello. 

MoBCheri,  Mosoaio. 

—  MoBChdtt,  Mosohetto  (1),  Pa- 
diglione  del  letto,  Zanzariere. 

—  MoBchetta.  Vedi  Mosea  in 
Saltdi  la  mosea.  |  Mosca  (2).  «  JEl 
porta  la  m4>seh^tta  »  :  «  Porta  la 
mosca  ». 

—  MoBCliin,  Mosobino,  Mosce- 
rino. 

—  Moscdn,  Mosoone.  —  d'or  .•  — 
d'oro  o  merdaiuolo.  «  La  g'  a  tM- 
tomo  tanti  moscdn » :  Vedi  CMIo- 
vrdn, 

MoBchlrodula,  Moscaiola,  Mo- 
soalola  da  dispensa.  La  mosehi- 
r<Bula  la  se  ten  taeeada  su  in  aria 
anea  ^er  nd  fd  ehe  ghe  Uzvora 
adree  %  ratt:  La  moscaiola  tiensi 
sospesa  in  aria  per  renderla  inao- 
cessibile  ai  topi  (non  gi^  alle  mo- 
sche. 

MdBCia  o  MdBCiaxmai  Mioia. 

MiBC,  Mdscin  e  Mdscldn,  Micino 
e  Micione. 

MoBsa,  Mossa.   Vkss  in  mossa: 


(1)  Moichetto  e  come  ti  sa  tormine  la 
dis.  per  fucUe.  Alcunl  lo  asano  pel  jRMo- 
lon  del  la  cavallen'a. 

(2)  La  Mosca  che  son  poehi  peli  e  corti 
tagliati  sotto  il  labbro  infenore  e  di- 
versa  dal  pizzo  oho  scende  giii  fin  iotto  fl 
mento.  L^una  e  Taltro  oggidi  sono  in  dli. 


MOS 


—  497  — 


MOS 


Bssere  sulle  mosse.  |[  Mossa  de 
iorp:  Mossa  di  oorpo.  |  (Scaochi 
)  dama)  Fa  6na  moasa  falsa:  Fare 
miA  mossa  sbagliata  o  falsa.  «  06n 
Ir^  ma98  oo  daa  seaeeh  a  re  >» : «  In 
bre  mosse  ho  dato  soaoco  al  re  ». 
M6b8Ii  (D.  fr.),  Mussare  (1),  Spu~ 
meggiare.  Vin,  Mrra,  gazosa,  che 
mdsga ;  Vmo,  birra,  gazosa  che 
Bpnmeggia. 

M68t,  jtfosto,  Vino  nnovo.  Agdst 
prepara  la  tinna  per  el  most  (Ap- 
pross.):  Chi  viiol  aver  del  mosco 
sappi  le  yiti  d'agosto. 

Mo8t&,  Ammostare  (2),  Awina- 
re  (3),  Lavare  una  botte  eon  Tino. 
Mdstacc,  Mostaccio.  Brutto  mo- 
staee:  Mostaocio  o  Brutto  ceftb. 
4c  I>itghel  in  sul  mdstaec  » :  «  Da- 
glielo  sul  mostaccio  ». 

Mostaooidn,  Mostacoione  (4), 
(Acer,  di  Moatacc.)  Mostacciaocio. 
Most&ccilt,  Rinfacciare. 
M08taccia4a ,  Mostacciata  *  (in 
di8.)f  Gotata.  |  (Al  morale).  «  El 
g*d,  daa  6na  gran  mogtaeeiada  » : 
«  Oli  fece  un  iiero  rabbuftb  ». 

Mostaccin,  Mostaccino,  Visetto. 
«  Che  bhll  mostaeein  /  » :  «  Che  bel 
mostacciozzo !  »  Moattieein  de  pi- 
golta:  Mostacoino  da  puppazzo  o 
da  bambola. 

Mdstafk,  Mustafa  (nome  turco). 
Oh  brutto  moatafd,:  Brutto  mo- 
staocione. 

Mdstarda,  Mostarda.  Mostarda 
de  Cremonna:  Mostarda  di  Cre- 
mona. Fit  vegnl  la  mostarda  al 
nas:  Far  venire  la  senape  o  la 
mostarda  al  naso. 

Mdstazsln,  Mostaccino  (5)  Mo- 
stauoiolo  (Pasta  doloe  drogata  e 
bisoottata). 

Mdster,  Mostro.  Moster  de  nor- 
tura:  Mostro  di  natura.  (All'a- 
mante,  anche  per  vezzo)  «  Bruit 
moaterlTH  «  Mostro  I  »  Moster  de 
erudeltaa:  Mostrb  di  crudeltj^. 
(Colto)  Ezzelino  VI  staa  6n  mdater 


(1)  Voce  in  qualche  aso  a  Firenze,  ma 
inutile,  barbara  e  da  lasciaral  pel  bellis- 
«imo  spamegglare. 

(S)  Ammostare  i  tatraltro  oosa.  E  pi- 
glar  Tuva  per  aveme  il  mosto. 

(3)  Awinare  e  deftnito :  Infondere  al- 
qnanto  dt  vino  in  tin  Ilquore. 

(4)  Non  6  la  stessa.  Mostacione  h  colpo 
dt  mano  aperta,  Slaoidn. 

(5)  Vedi  sii  Mostaeein. 


de  erudeltaa :  Ezzelino  fu  un  mo- 
stro di  orudelt^. 

M68t6s,  Mostoso,  (IJ,  Succoso^ 
«  Sent  8td  pSr,  edms  Ve  mostos  » : 
«  Assaggia  questa  pera,  com'5  suo- 
oosa  ».  I  On  bhll  cerin  o  fa.eein 
mostos:  Un  bel  visino  ilar&.  «  Star- 
mattina  el  Giuli  Vh  mal  mostosT^: 
«  Stamattina  Giulio  ha  le  patume 
o  le  lune  a  rovescio  ».  |  Cm  pann 
liae  e  m^ostos:  Un  panno  liscio  e 
morbido. 

Mostra,  Mostra.  Fd,  moatra  de,., : 
Far  vista  di...  —  de  nagoti:  Far 
vista  di  non  sapere.  —  de  vede 
minga:  —  di  non  aver  veduto.  | 
M^tt  6na  robba  in  m^ostra:  o  in 
vedrinna:  Mettere  in  mostra  un 
oggetto  nella  vetrina.  MHtes  in 
mostra:  Mettersi  in  mostra.  |  T 
moster  del  vestii:  La  mostreggia- 
tura.  /  moster  di  manieh :  I  para- 
mani  o  Mostre.  Av^fien  assee  de 
la  mostra  :  Aveme  abbastanza  del 
saggio.  A  teater,  certi  sdorinn^ 
metten  in  mostra  . , ,:  In  teatro 
oerte  donnine  fanno  mostra  di 
s^.  Mostra  de  bottega,  d*ostaria: 
Insegna  di  bottega...  |  (Militare) 
AndM  a  pa^sd,  la  mostra :  Andare 
alia  rassegna. 

Mofltrdr^straa-ostrass,  Mostra^ 
re.  <  Mostra  la  lenguao  lingu^n^: 
«  Fa  vedere  o  metti  fuori  la  lin- 
gua ».  «  Andkmm,  mostra  la  tda 
abUiteta  » :  «  Orsii.  fa  vedere  la  tua 
bravura  ».  Mostra  i  dent :  Mostra- 
re  i  denti. 

Mostrin,  Mostrino  (2),  Saggio. 
Fl  mostrin  del  vin  noRUV :  II  sa^- 

fiolo  del  vino  novo.  On  mostrin 
e  eaffl:  Un  campione  di  oafffe.  I 
(Di  persona)  «  L*h  6n  m,08trin  quel 
fiwu  » :  «  Quel  ragazzo  h  un  mo- 
strioiattolo  ». 

MoBtrindtt,  Soonciaturina  (pooo 
usato). 

MoBtrnds,  MostiTioso.  « Fl  g*dt 
6na  faecia  ehe  Ve  adHttura  mo- 
struosa  » : «  Ha  una  facoia  addirit- 
tura  mostruosa  ». 

Mostmosament,  Mostruosa- 
mente. 

Moatraositaa,  Mostruosit^.  Se 
ved  ekrti  m^struositaa  che  fit  spor- 


(1)  Hlostoso  In  flor.  non  sfgnifiea  se  non 
ohe  ha  del  mosto. 

(t)  Mostrino  in  toscano  non  e  ehe  qua- 
drante  di  oriolo  da  tasca. 


MOT 


^458  — 


vent:  Si  vedono  oeite  mostruosit^ 
da  far  spavento.  . 

Motett  (Musioa),  Mottetto.  «  A 
Romma  in  del  Oiubilee  del  Papa  oo 
sentii  a  eantd,  6n  motelt  del  Pa- 
lestrinna  » :  «  A  Roma  nel  giubileo 
papale  ho  sentito  cantare,  ecc. ». 

Motiy,  Motivo.  «  Ijlg'dk  daa  tno- 
tiv  de  lamen,t4JL88  » : «  GU  diede  —  o 
ragione  di  lamentarsi  ».  «  Per  ehe 
motiv  /  » :  «  Per  che  motivo  ?  »  «  G*oo 
motiv  de  cred.,.  » :  «  Ho  —  o  ragione 
di  supporre  ».  |  (MuBioa)  On  bill 
motiv :  Un  bel  — . 

Motiy&-tlyaa,  Motivare.  Motivct 
&n  deeretty  6na  aentenza:  Idem. 
Diehiarazidn  motivada :  Pichiara- 
zione  motivata. 

Moto,  Moto.  Fit  delmoto:  Fare 
del  moto.  On  poo  de  moto:  Un 
po'  di  moto.  De  sd  moto:  Di  pro- 
prio  moto.  Mhttes  in  m^to :  Pi- 
gliar  le  mosse.  (Di  ragazzo)  V^ 
el  moto  perpetov :  Essere  il  o  A- 
yere  il  moto  perpetuo  addosso. 
Dcus  6n  gran  moto:  Darsi  gran 
moto. 

Motdn,  Montone.  PUl  de  moton : 
Pelle  di  montone.  Oigd  de  moton : 
Gigotto  di  montone. 

Mdtria,  Mutria.  «  M  me  fb,  la 
mdtriayn  «  Mi  fk  la  mutria  ».  Te- 
gn\  tant  de  mdtiHa :  Tenere  il 
oroncio.  |  «  J^  g'it  avuu  la  m6- 
tria  de  tomamm,  denam,..  »:  «  Eb- 
be  la  —  o  la  sfacciataggine  o  la 
faccia  tosta  di  tornarmi  davanti  ». 
« lAi  el  pretend  de  pvashgh  alia 
popdla  c4n  quella  mdtria  f  rn  «.  Lui 
pretenderebbe  di  piacere  alia  si- 
gnorina  oon  quel  viso  di  mar- 
motta? » 

—  Motrient ,  Musone.  «  Inc<»u 
el  mxiester  V  h  motrient » :  «  Oggi 
11  maestro  sta  musone  ».  «  Perekl 
te  stee  li  eoai  motrient  ?  » :  «  Perch^ 
te  ne  stai  cosi  imbronciato  ? » 

—  Mdtridn*  Mutiione. 
Mdtta,  Motta  (1),  Muochio.  Ona 

m4>tta  de  rud:  Un  mucchio  d'im- 
mondizie.  —  de  danee:  Un  muc- 
chio di  quattrini.  —  di  tkrra:  Muc- 
chio  di  terra.  Una  m4>tta  de  ca- 


(1)  Dice  di  piu.  MotUi  in  italiano  signt- 
Poa  Bcoscendimento  di  tcrreno  ed  anche 
la  parte  della  terra  scoscesa.  In  questo  se- 
condo  signiflcato  s*avvieina  assai  al  nostro 
Motta.  Ma  vedi  gli  esempi. 


daver  8ul  eamp  de  haUaglia .'  Cn 
muoohio  di,  ecc,  idem. 

Mdtta  (In  dis.)  (Moneta  di  cm 
non  si  oonserva  che  la  memoria). 

Mottaa.  N.  fr. :  Pan  moUaa  (non 
bene  manipolato,  malcotto  e  een- 
za  lieyito) :  Mazzero.  «  St4  pan  Ve 

furanea  m^tlaa  »:  «  Questo  pane 
proprio  motato  ». 

Hotupropri,  Motoproprio.  (Si- 
soluzione  sovrana)  Z/e  motupropi: 
Spontaneamente. 

Moyent,  Movente.  (Civ.)  «  Chi 
siiqtial  mai  I'l  staa  el  8o  movent  f  »: 
«  Ooi  sa  mai  quale  sia  state  il  suo 
movente  Y » 

MoTlbel  (Volg.).  Vedi  MovibQ. 

Movibll,  Movibile.  M  pre^am 
del  Odimberin  e&nt  i  figur  mavwil 
e  i  disedrs  analdgh:  II  presepio 
del  Gambenno  con  figure  ohe  si 
muovono  e  discorsi  analoghi. 

Moviment,  Movimento.  j|^;  mo- 
vint^nt  d*6na  macehina:  II  movi- 
mento  d'una  maoohina.  Jfavitnenl 
de  truftp:  Movimento  di  truppe. 
—  de  impie^€ta,  de  forestee :  Mo- 
vimento di  mipiegati,  di  forastie- 
ri.  Moviment  de  eorp:  Vedi  itfd*- 
ca.  El  moviment  de  Vorologg :  H 
oastello  dell'orologio.  Oti  omm.  eke 
8tdk  fceura  del  gran  moviment  del 
m4nd:  Un  omo  appartato  ohe  non 
s'immischia  delle  cose  del  mondo. 

M6zz,  Mozzo.  Mosz  de  stetUa: 
Idem.  —  de  nav :  —  di  bastimento. 

Mozldn,  Mozione.  Fd,  ona  mo- 
zion:  Fare  una  mozione.  A  mo- 
eion  del  tal:  A  mozione  del  tnle. 

Mozzetta  (T.  ecol.),  Mozzetta. 

Mucc ,  Muochio.  Fit  danee  a 
muee:  Far  quattrini  a  monti  o  a 
palate.  On  muee  de  gent:  Un  muo- 
chio di  gente.  «  El  m*h  8haUuu  lit 
i  ml  pover  liber  a  mtteeyn  « lii 
soaraventb  in  mezzo  alia  stanza  i 
miei  poveri  yolumi  accatastati ». 

—  Huccdtt.  Mncchietto. 

~  Muoc^ttm,  Muochierello. 

—  MuccUt-ucciaar-acciaBS.  Am- 
mucchiare.  « Mueda  8ti  &n  poo 
queUa  sabbiay^:  icAmmucchia  on 
poco  quella  rena  ».  Mttcciit  danee : 
Accumulare.  «  La  gent  la  eominr- 
ciava  a  mueeia88  »:  «  La  gente  co- 
minciava  a  far  oalca  ». 

MucU&gen  (Volg.).  Vedi  Mud- 
lhgin» 
MucUagin,  Muoilagine. 
Muda,  Muta.  Ona  mttda  depttgn, 


MUD 


—  469  — 


MUG 


lie  letus(Bu.eee. : Una muta di  pan- 
oiy  abiti,  lenzuola,  ecc.  Muaa  de 
oan :  Muta  di  oani.  Muda  del  roe- 
col  (rete) :  La  muda  del  paretaio. 
I>€iS8  la  muda:  Darsi  lo  scambio. 
Ai^tt  i  tisH  in  muda:  Mettere  gli 
aocelli  in  muda.  La  muda  del 
vitt:  La  tramuta.  (Pr.)  In  temp  de 
la  muda  ushll  n6  eanta:  Gli  uc- 
celli  quando  mutano  non  can- 
tano. 

—  Madk-udaa-ndasB,  Mutare. 
Jittdd  la  bianeheria  del  Iktt:  Mu- 
tare la  biancberia  del  letto.  Mu- 
€Ut  el  vin,  i  phtn:  Mutare  il  vino, 
mutare  le  penne.  Mudit  la  guar- 
dia^  register f  disedrs,  vitta:  Muta- 
re la  Bentinella,  regiatru,  discorso, 
vita.  Mudass  de  eapp  a  ph:  Mu- 
tarsi  da  capo  a  piedi.  Vor^  mu- 
dags  el  temp:  Volere  eambiarsi  il 
tempo. 

-  — ^mudada,  Mutatura.  Dagh  6na 
mndada  al  vin :  Dar  la  tramuta 
al  vino. 

—  Mndand,  Mutande.  « J^era 
in  maniea  de  camisa  e  in  mu- 
dand  » :  «  Era  in  manicbe  di  ca- 
micia  e  in  mutande  ». 

Mndavdzz ,  Conciateste.  N.  fr. : 
«  Vegnard,  el  san  Giovann  mu" 
davhtz  anea  per  vialter }» :  «  Verrii 
il  castigamatti  (1)  anobe  per  voi ». 

—  Mudasldn,  Mutazione  e  Muda. 
Muff,  Ammuffito  e  Muffito.   Vin 

diventaa  muff:  Vino  ammuffito. 
I  jy^  restaa  l\  muff  muff:  Vedi 
Camu^, 

—  MnffBi,  Muffa.  Ciappd  la  muf- 
fa:  Ammuffire.  Ve^nl  sU  la  muf- 
fa: Pizliar  la  mufta. 

—  Mnffent,  Muffato. 

—  Mnffetta.  «  El  g*dt  sii  la  muf- 
fetta  » :  «  E  mufifaticcio  ». 

—  Mnffi-uflli-uflM,  Ammuffire. 
«  Voo  a  8p€U8.  Vui  minga  muffi 
ehi  dent »  :  «  Vado  a  spasso.  Non 
ci  voclio  ammuffire  in  questa  sca- 
rabattola  ». 

Muggi-nggil,  Muggbiare.  ^Sott 
a  nun,  a  VAlp  se  sentiva  de  Ion- 
ian quai  vacea  a  muggX,  e  i  eam- 


(1)  CariigamatU  a  dir  vero  risponde  al 
CcutigamaU.Jn\ece  San  Oiovann  mxtdavezx 
Mprime  piuttosto  il  tempo  e  ToccaKione 
di  mutare  condotta  e  abitudini.  II  Con-^ 
datette  osato  dal  Tacchetti  e  opportunls- 
simo  qaantnnqae  non  piii  in  aso  a  Fi- 
renze. 


panill,  del^nn,  delinn,  delh%n  »  : 
«  Sotto  di  noi,  suUa  prateria,  sen- 
tivamo  da  lontano  il  muggbiar 
delle  mucche  e  le  cami)anelle.... » 

—  Mugglada,  Muggito,  Mug- 
gbio. 

Moll,  Mulo.  Ul  mul  el  nass  da 
dn  eavall  e  da  6n  dsena  o  viee- 
versa:  II  mulo  naaoe  da  un  ca- 
vallo  o  da  im'asina  o  vicevorsa. 
A  sehhnna  de  mull:  A  sobiena 
di  mulo.  Caregh  de  mull:  Carioo 
da  mulo.  Ostinaa  edm^  dn  mull: 
Ostinato  come  un  mulo.  Sealzh 
edme  dn  muU:  Scalciore  oome  un 
mulo.  (Bastardo)  Fortuna^  edme 
dn  mull:  Fortunato  come  un  bar* 
stardo.  |  «  L'd,  miss  gio  el  mull  e 
nd  gh^l  staa  verso.,.  »  :  «  S'  ^  im-* 

Suntato  e  non  o'^  state  modo 
i . . .  »  «  Otiai  se  el  comineia  a 
pientd  el  mull » : «  Guai  se  oomin> 
oia  a  impuntarsi ».  I  I/uqaneghin 
de  mull:  fioochio.  (Pr.)  Dedreedi 
s^eiopp  e  denanss  di  mux :  Ai  fucili 
sta  di  dietro  ai  mull  davanti. 

—  Muldtt  e  Mulettin,  Muletto, 
Gaparbiolo  e  Mulettino. 

—  Mulasc  e  Muldn,  Mulaccio  e 
Gapiarbiacoio. 

—  Miliaria,  Gornaggine.  « J^ 
fioBu  el  fh  i  mularii  »  :  «  F&  i  ca- 
pricoi  ». 

—  Mulattee,  Mulattiere. 
'  Mulatt,  Mulatto. 

Miilta,  Multa.  Andh  in  multa: 
Gadere  in  multa.  A  la  fabhriea 
piechen  via  fidr  de  mult  per  ogni 
minim  riiard:  Alia  ^abbrica  rinc- 
cano  o  appioppano  multe  per  o- 
gni  piii  piccolo  ritardo. 

—  MnlUi-iiltaa,  Multare.  «  L'e 
staa  multaa  in  cent  lira  » : «  L'  ban- 
no  multato  in  cento  lire  ». 

Mnmla,  Mummia.  Mumia  d^E- 
gitt:  Mummia  d'  Egitto.  Faecia  de 
mumia:  Viso  di  mummia.  Pari 
dna  mumia:  Parer  una  mummia. 

Mnnidpal,  Munioipale.  Consi- 
gner municipal:  Gonsigliere  mu- 
nicipale. 

—  Mnniclpalitaa,  Municipaliti^. 
«  Gh'era  tuUa  la  munidpalttaayn 
«  G'era  tutta  quanta  la  municipa- 
lity ». 

—  Mimicipalista,  Munioipalista. 
Mnnizldn,  (P.  N.).  Vedi  Mdni- 

zidn, 

Mur,  Muro.  Mur  master,  divi^ 
sorif  eee. :  Muro  maestro,  comune. 


MUR 


—  480  — 


Dd,  el  permess  de  taeetua  al  mur: 
Dare  o  Concedere  Tappoggio.  Dur 
c&me  6n  mur:  Diiro  oome  un  mu- 
ro.  Lassh  mancd  i  Mod  in  di  mur: 
Idem.  « I/^  6n  mur  che  manda 
fcRura  VcLcqua  o  V  umidasc  »  :  «  I- 
dem  ».  Mur  chefd  pansda:  Huro 
coUo  spancio.  Saraa  sk  in  quatr- 
ter  mur:  Chiuso  tr»  quattro  mu- 
ra.  Tira  su  dn  mur :  Eri^re  un 
muro.  PonUUit  6n  mur:  Funtel- 
lare  iin  muro.  B6rlh  gib  el  mur : 
Rovinare  il  muro.  (Fig.)  Andd, 
<sdree  al  mur:  Rasentare  il  muro 
o  Campar  refe  refe  o  muro.  M^tt 
i  spall  al  mur:  Metter  le  Bpalle 
al  muro  o  al  sicuro.  MHt  i  ph  al 
mur:  Metter  1  piedi  al  muro.  (Non 
si  voler  rimovere).  Oavd  aang'u 
d*dn  mur:  Cavar  sangue  da  un 
muro  o  da  una  rapa.  Fit  parldi 
atieit  i  mur :  Far  parlare  anohe  i 
muri.  P.  E.:  Sott  vds,  perchk  eh\ 
parla  anea  i  mfer»:« Adagio  per- 
ch^ qui  i  muri  hanno  oreochi. 
Vhss  cdms  parUt  cdnt  6n  mur: 
Essere  come  dire  al  muro.  8td  a 
mur  a  mur :  Stare  muro  a  muro. 
«  Zdrdech  i\  e  mur  »  :  « Indietro 
ti  e  muro  ».  Tird  lik  adree  al 
mur:  Tirar  avanti  alia  meglio 
(Pr.)  Dur  c6n  dur  ndfit  h&n  mur: 
Duro  con  duro  non  ia  buon  mu- 
ro. (Paretej  Mur  tappezzaa  de  car- 
ta: Muro  tappezzato  di  carta. 

—  Mura,  Mura.  N.  fr.  «  Te  see 
dispertuif  salta  la  m^ura  »  (Ap- 
pross.):  «  Per  passar  mattana  ya  a 
cantare  ai  merli ». 

—  Muraddr  Muratore.  La  que- 
stion di  — ,  el  sciopero  di  — :  La 
questione  dei  — ,  lo  Boiopero  de' 
muratori. 

—  Muraia,  Muraglia.  (Civ.)  La 
gran  muraia  de  la  Chinna :  La 
gran  muraglia  della  China. 

—  Muraidtta,  Piccola  muraglia. 

—  Muraidn,  Muraglione. 

—  Murell-dlla,  Muretto. 

—  Murellin,  Mureitino. 
Mub'c,  Muschio.  «  Quella  seidra 

la  sa  tropp  de  mus'e  » :  «  Quella 
signora  puzza  di  muschio  ».  «  La 
spuzza  de  mus'e  che  la  eansdla  » : 
« Puzza  di  muschio  che  sembra 
una  biscia  acquaiola  ». 

—  MuBcad^n  (Dis.),  Ganimede, 
Gangerino. 

Mnscli  (Effloresoenza  vegetale), 
Muschio.  «  8\^   se  gh'h  m,useh  I » 


H 


g 


In  dis.  sostituto  dall'altro  modo 
i    dire :    San    March  / ) :    Vedi 

March, 
MflSCOl,  Muscolo.  Forza  de  mu- 

scol:  Forza  di  museoli. 

—  Muscoladura,  MuBcolatura. 
«  El  g'd  6na  museoladura  eh'el  di- 
ventard,  dn  gran  lottaddr  » :  «  Ha 
una  muscolatura  da  ^ran  lotta- 
tore  ».  «  Ft  copia  bentsHm  i  mu- 
seoladur  » : «  Muscoleggia  beniasi- 
mo  ». 

MtlBdga  (Volg.)  Vedi  Musiea  e 
derivati. 

Mnsella  (H  muso  del  cavallo), 
Musello,  (D'uomo)  Musone. 

—  Mnselloocli  o  Musellott.  Lab- 
bruto. 

Mnseo,  Museo.  Museo  eivieh: 
Museo  civico.  Dilettant  de  muaH : 
Museante. 

Musica,  Musiea.  Musiea  de  tea- 
ter,  de  eafh  sciantanf  voceU,  islru- 
mental,  de  haU,  de  giesa,  eee,:  Mu- 
siea da  teatro,  da  caffd  ohantant, 
Yocale,  istrumentale,  da  ballo,  sa- 
cra. La  musiea  de  Wagner  VI 
sdenHfiea  e  de  caledl,  la  munea 
itcUiana  Vh  artisHea  e  de  ispira- 
zi&n:  La  musiea  di  Wagner  h 
scientifioa  e  oalcolata;  la  musiea 
italiana  h  artistiea  e  ispirata.  Mu- 
siea de  gatt  o  raJbbiada:  Musiea 
da  gatti  o  arrabbiata.  MhU  in  mu- 
siea dn  UbrhU:  Musioare  on  li- 
bretto 0  far  im  melodramma.  (Fie.) 
i(.Oo  de  ditel  in  musiea  f* :  «  Deboo 
cantartelo  in  musiea  f  »  «  i/^  l&nga 
sta  m,usiea  f  ^i  ^  Durerk  un  pezzo 
questa  festiociola?  »  (Pr.}  L'h  eam- 
biaa  el  master  de  cappeUa,  ma  la 
musiea  Vh  anmb  quetfd :  £  oam- 
biata  la  musiea  ma  1  suonatori 
sono  gli  stessi.  Ona  bHla  musiea 
Vh  de  dur<i  poeeh :  Vedi  Cficeugh, 

—  Musich,  Musico.  Ona  voUa  a 
Momma  in  giesa  n6  eaniava  ehe 
mtisieh:  A  Koma  una  volta  in 
chiesa  non  cantavanoobe  musid. 
Musieh  de  Lamhraa:  Vedi  Cana- 
rin  de  montaana, 

—  Musicant.  Vedi  Bandista, 

—  MUBiciBta  (P.  N).  Musicista. 
«  L'h  6n  famoso  m,vMeisia  »:  «  £ 
un  musicista  celebre  ». 

Muflirodula,  Museruola.  MHt  la 
musiroRula:  Idem. 

Muso,  Muso.  Muso  a  muso:  Viso 
a  yiso.  Jd6mp  el  muso:  Rompere    : 
11  mostaccio.  «  Che  bel  muso/*:   | 


MUS 


—  461  — 


MUS 


«  Clie  bel  —  o  grueno  I  »  «  Per  el 

si^    hel   musofyn  «JPer  il  suo  bel 

rnuso  ?  »  Muso  duro  :  Muso  diiro. 

«  JEJl  g'it  dcM  6n  ptign  in  fiuasia  e 

el  Q^h  faa  vegnl  ianto  de  muso  » : 

«  Oli  mede  un  cazzotto  in  viso  che 

lo  lia  gonfiato  ».  IHghel  sul  muso : 

I>irglielo   siil  muso.   I    Avh^h  el 

rrvuso  de  fd,  ode  d\..,:  Avere  il  oo- 

raggio  di  fare  o  di  dire. «  L'l  ^tiell 

nvuso  de  mantegnl  la  minaeeta  » : 

«  £2   quel  muso   da  Boiogliere  la 

minaccia  ».  «  M  credeva  6n  muso 

per   la  cusinna  e  p<BU  inveee » : 

«  LiO  credevo  un   Dravo   coco,  e 

inveee  ». 

—  Mnsoccli  (Paese)  N.  fr.  Andd 
a  Mtuoeeh :  Far  U  bronoio.  Andit 
a  Musoeeh  (1):  Andar  al  cimitero. 

—  M118OZI,    Musone  (2),   Muso. 


(1)  Nqovo  oimitero  dt  MUano. 

(2)  Musone  oorrisponde  inveoe  al  APu- 
9onefU' 


G6nt  tanto  de  muson  :  Con  tanto 
di  muso  lungo.  Fd,  6na  spanna  de 
muson:  Far  musate  o  il  musone. 

—  Mnsonent,  Musone. «  J/h  tuit 
el  (21  eh^el  fh  e2  mu^onent » :  «  Da 
stamattina  stk  musone  ». 

—  MuBonada  (Colpo  di  muso  in 
oheohessia),  Musata. 

—  MoBOnin,  Musonoello. 

—  Musonarla  (P.  N.),  Musone- 
ria. 

MflBBOla,  MuBSolino.  Mussola 
hatiszada:  Mussolo  batistato.  On 
hUl  ffestidin  de  mussola :  Un  bel 
yestitino  di  mussoUno. 

—  MuBBOldn,  Mussolo. 
MutatlB  xnutandlB,  Idem. 
Mutt,  Muto.  86rd  e  mutt:  Sordo 

muto.  Mutt  edme  6na  statda:  Muto 
oome  una  statua.  Seenna  mutta  : 
Scena  mu1».  |  Dolor,  sdn,  vin 
mutt:  Dolore,  suono,  vino  muto. 


N 


K  (dodices.  lett.  dell'alf.)  (Si  pro- 
niincia  Minna).  N  (si  pron.  Enne). 
N.  N,:  N.  N.  m  sur  N.  S,:  11 
signer  N.  N.  iV.  B,:  Nota  bene. 

N',  Ci.  Vedi  En,  a  IPdn  diU 
ehe  » : «  Ci  hanno  detto  che  ». 

N&  o  Nah  1,  Via.  «  Nh,  finissela 
de  piang  » :  «  Via,  smetti  di  pian- 
gere  » :  «  Ndi,  V  h  vegnuu  una  vol- 
to/  »  : «  Finalmente  h  venuto !  » 
«  N^,  te  perddnni  »  :  «  Finiamola. 
Ti  perdono  ». 

ITacoorgeB   (Volg.).    Vedi   Ae- 

^igotlt  (Volg).  Vedi  Ment,  N.  fr. 
volg, :  Daghm  nagott :  Non  ag- 
gradire.  «  Al  meHdn  qh'en  ddo  no- 
goti  » : «  n  popone  mi  place  pooo  ». 
Bdn  de  nagott:  Un  da  nulla.  Se 
fit  nagott  (de'  bottegai) :  Non  si 
vende  nulla  o  il  oommercio  non 
va.  Fh  pari  de  nagott:  Non  si  far 
Bcorgere.  On  omn%  de  nagott:  Un 
nomo  da  nulla.  On  omm  vegnuu 
sk  del  nagott ;  Un  uomo  yenato  su 
dal  nulla.  «  Ei  lee  se  combina  na- 
gott f  »  (propos.  disonesta  a  don- 
na): «  Si  la  nulla  ?»  C6nt  ntigott 
se  fit  nagott :  Col  nulla  nulla  si 


orea.  Vissegh  per  nagott :  Esseroi 
per  niente.  Andct  in  nagott:  Sfu- 
mare,  Sconchiudere.  P.  E. :  Quell 
famoso  proghtt  V  h  andaa  in  na- 
gott »  : «  Quel  famoso  progetto  h 
andato  in  fuino».  Mandd,  in  na- 
gott :  Annientare.  «  ^  mi  me  ven 
nagott  in  bdrsa  I'istess  /  »  :  «  A  me 
non  ne  yiene  aloun  yantaggio  lo 
stesso».  «Zr*^  6na  robba  ae  nct- 
gott »  :  «  La  ^  oosa  da  nulla  y^,  inO 
qu^t  o  nagott »  :  «  O  questo  o  chio- 
ai ».  Nagott  affacc:  Niente  afifatto. 
Portd.  via  6na  robba  per  nagott : 
Ayere  una  cosa  per  un  tozzo  di 
pane.  C6me  a  fd,  ntigott:  Come  a 
bere  un  oyo.  (Fr.)  Jrd  el  mestee  de 
freia  Fagott :  toBuss  fauHdi  de  nor- 
gott :  Attoccare  i  pensieri  all'  ar- 
pione.  Chi  tropp  voeur,  eiappa  na- 
gott :  Chi  troppo  yole  nulla  strin- 
ge.  L*  h  semper  mH  eiappit  poeeh 
ehe  nagott  del  tutt:  £  meglio  pi- 
gliar  poeo  che  nulla  nulla.  Nagott 
Vh  bdn  per  i  oeuce :  Gli  occhi  si 
stuzzioano  oolle  gomita.  Nanca  i 
can  menen  la  edaper  nagott :  Ogni 
santo  yuol  la  sua  candela. 
'     —  Na^otttn.  N.  fr.:   On  nagot- 


NAN 


—  462  — 


NAP 


tin  d'or  ligaa  in  argent:  Un  bel 

nulla.  ^  ,^ 

Nan,  Nano.  (Colto)  Ona  volta 
alia  Cort  gh'era  el  nan :  Una  volta 
alle  Corti  o'erano  i  nani.  Nanpa- 
dtlla :  Nano  ooUa  bazza.  Gullinna 
nana:  Gallina  nana.  I  (Vezzegg.) 
«  Oar  el  mb  nan  »  :  «  Nacchenno 

Naaada,  Azione  da  nano.  |  (Bi- 
sticcio  per  deridere  un  nano)  «  L*e 
dn'anada  eattiva  /  »  (Manca). 

—  Nanin  e  Nanott,   Nanerot- 

tolo.  ,  ^i  . 

Nanca,  Neanche.  « One  penn 
nanca  » : «  Non  ci  penso  neanche  ». 
«  Nanca  per  tutt  i  nanca  *  :  «  Nep- 
pur  86  mi  appicoano.  «  M  spoaa- 
ria  nanca  se  el  me  fashs  diventd, 
reginna  »  : «  Non  lo  eposerei  nem- 
manco  se  mi  mettesse  in  trono  ». 
« I/b  nanca  vera  /  » : «  Non  h  vero  ». 
«  Jj*h  minga  pceu  nanca  ditt  che.^, »: 
«  Non  h  poi  neanche  detto  che... ». 
« I/h  mvnga  nanca  el  diavdl »  : 
«  Non  h  poi  neanche  il  diavolo  ». 
«  S*en  trceuva  pit  nanca  a  pa^all 
«iiK(^n »  :  « Non  se  ne  trova  piu 
neanche  a  pagarlo  a  peso  d'oro  ». 
«  Ma  nanca  per  idea  /  »  : «  Ma  nean- 
che per  idea ! »  «  Nanca  per  sogn  I »: 
« Neanche  per  sognof»«j&/  vut 
nanca  per  nient  >  :  «  Non  lo  vo- 
fflio  per  cacio  bacato  ». 

Nanchdn ,  Anchina.  (Smodata) 
Color  nanchln :  Color  anchina. 

Nanmd.  Non  ancora.  «  L'h  nan- 
md  de  rird»:«  Non  h  arrivato 
ancora  ».  «  T*  ee  nanmd  de  finl  f  » : 
«  Non  hai  per  anoo  terminato  ?  » 

Nanna,  Nanna.  (Voce  infan- 
tile) «  Andemm  in  nanna  »  :  «  An- 
diamo  a  nanna.  Fh  la  nanna  bel 
popb:  Fa  la  nanna,  nacoherino. 
Fa  la  ninna  nanna:  Fare  la  nin- 
na  nanna.  „    , 

Napel  e  Napola  (Sherz.  per  Naa), 
Nappo  (1),  Nappa.  Vedi  Nas. 

—  «apl6ii  (Con  grande  o  grosso 
naso),  Nappone.  San  Carlo  Vera 
napvon:  San  Carlo  era  un  nap- 
pone. .         ,.        . 

N&pola  (Combinazione  di  carte 
in  certi  giochi),  Verzicola.  Nd- 
pola  de  ptcch,  de,..,  ece, :  Napole- 


(1)  Nappo  in  Italiano  e  com©  ai  sa  pa- 
rola  poetica  per  bicchiere.  Ma  in  Fior.  sl- 
gnifica  pure  quel  vaso  dl  latta  che  si  usa 
per  attinger  ToHo  dall'orelo. 


tana  di  picche ,  ecc.  I  (Gran 
naso  )  «  Ghuarda  che  napola  eke 
la  g'd  quella  sddra  »  :  «  Guarda 
che  po'  po'  di  nappa  si  rimpaata 
quella  signora  (popT)  Opp.  E  sem- 
pre  n'apparia*. 

Napoleon ,  Napoleone.  jyano- 
Icon  prim  e  Napoleon  terz:  Na- 
poleone primo  e  Napoleone  ter- 
zo.  n  (Moneta)  On  napoleon  d'or, 
d'argent :  Un  napoleone  d*  oro, 
d'argento. 

—  Napoleonln  (m  dia.).  Yedi 
Marengfiin. 

Niipoli,  Napoli.  Ord,  paata  de 
Napoli:  Stoffa  di  seta,  pasta  di 
Napoli.  (Pr.)  Ved%  NapoU  pot 
mori  o  Mori:  Idem. 

Napolln  (Specie  di  arancio  pic- 
colo), Arancina.      „  ^.  ^^ 

Napolldn  (Vole.).  Ye6iNapoledn. 

Napolltanitt  (Specie  di  pasta  da 
minestra),  Cannonoetti.  ^ 

Naporiello  (In  dis.),  Napopiello 

(vive).         ^         .    /*« 

Naranz,  Aranoio  (Albero  o  pian- 
ta  e  I'rutti  noti).  Sbrra  de  naram: 
Stanzone  degli  aranci.  Gws  de  na- 
ranz:  Sugo  di  arancio.  Acqna  de 
naranz  (In  dis.):  Vedi  AraneieUa, 
Fatratt  de  fidr  de  naram :  Estrat- 
to  di  fior  d'aranoio.  PHI  de  na- 
ranz: Scorza  di  arancio. 

—  Naranzin,  Arancina.  Ndran- 
zin  amar:  Arancina  forte.  —  de 
la  CMnna:  —  della  China. 

Narcis  (Pianta  in  Aore),  Narci- 
so.  (Colto) «  Fipar  semper  6n  Nar- 
cis a  lafontana  »:  «  Pare  Naroiso 

al  fonte ».  .      „        ,  ^sn 

Narlcc,  Moccio,  Moccolo.  « At 
g'di  semper  el  nariee  che  pend  gio 
del  nas  » :  «  Ha  sempre  il  moocolo 
al  na80>.  ^i/^  <^»  nariee  d' dn 
Jiceu»:  «E  uno  stentino   di  ra- 

gazzo».  ,,        ,  ,, 

—  Narlggent,  Moooolone,  Moo- 
cione.  «  Lit  Vb  semper  nariggent »: 
«  Egli  ha  sempre  mocooli  al  naso. 

--' NanggiaJia,  Uno  spurge  o 
Una  uscita  di  moccio. 

—  Narigglatt,  Moooolone. «  aoj- 
fiet  el  nas  o  brtUto  nariggiatt*: 
«Soffiati  il  naso,  maocione  ohe 
set ».  g  (Volgare  bistiocio  per  Ba- 
gionatt)  Ragioniere.      , 

Narls,  Narioi.  I  narts  dt  eavai 
arabi  tn  ross  defceugh:  Le  nanoi 
de'  cavalli  arabi  sono  rosse  san- 
guigne. 


NAS 


—  463  — 


NAS 


Nas,  Naso.  Nas  aquilin,  calea- 
gwin,  grojiporentf  peveron,  rispet- 
tabil,   sehise,  eee.:Na»o  aquilino, 
eaxnuso,  bitorzoluto,  peperone,  ba- 
diale,   echiaociato    o   rinoagnato. 
JVas  profiltta,  greeo,  f ranees:  Na- 
so   affilato,   greco,  iranoese  o   a 
dispettosa.  Nas  ehe  guarda  tn  th- 
sta:  Naso   in   sii.   (Pr.)   iVcw   ehe 
gtiarda  in  tksta  eattiv  come  la  ph- 
sta  (Manoa)   (Appross.) :   Naso    a 
tetto  qualcosa  di  maledetto.  Nas 
ehe  pisaa  in  b6eea  trist  a  ehi  el  ghe 
t4ksea:  Naso  a  tetto  qualche  cosa 
di  maledetto.  JVds  a  scagnMl  de 
seiavattin:  Naso  serignuto  o  rin- 
oagnato.  Sang'u  de  tmis:  Sangue 
di  — .  (M.  d.  a.)  A  lumm  de  nas: 
A   oocnio  e  croce.  Andit  al  nas: 
I>ar  nel  naso.  Anddt  la  mdsea  al 
tuts:  Saltar  la  mosca.  Sofflass  el 
nas:  Soffiarsi  il  — .  RefigncH  su  el 
nets :  Arricciare  11  — .  «  El  parla 
Oft  poo  in  del  nas,  ma  el  parla 
p6Ua  »  :   «  Egli  parla   un   po'  nel 
naso  ma  parla   oene ».  Bagnitgh 
el  nas  a  vun:  Passargli   davanti. 
JEtesid.  eon  tanto  de  —  .*  Eimaner 
oon  un  palmo  di  — .   Vorh  eascih 
el  nas  de  per  tutt:  Ficcar  il  naso 
dappertutto  o  mettere   la  booca 
in  tutto.  Ciapph  vun  per  el  nas: 
Pigliare  uno  per  il  naso.   Mendt 
per  el  nas:  Menarepel  naso.  Cdlit 
el  nas:  Gocciolare  il  naso.  FidH 
el  nas:  Avere  il  naso  bitorzoluto. 
Avhgh  bdn  nas:  Avere  buon  naso. 
Avhgh  siopp  el  nas:  Essere  inta- 
sato.  Avhgh  i  maearon  al  nas :  A- 
Tere  1  moccoli  al  naso.  Hieordass 
nanea  dal  nas  a  la  hdcea:  Non 
rammentarsi  o  ricordarsi  dal  naso 
alia  bocca.  Savh  minga  disting*u 
dal  nas  a  la  hdcea:  Non  sapere 
distinguere  11  naso  dalla  bocca. 
Seom^ttegh  el  nas :  Scommetter  un 
occhio  o  il  collo.  Taiass  el  nas 

Ser  impiastrass  la  bdeca:  Chi  si 
»glia  u  naso  s'insanguina  la  boc- 
ca. Vegnl  tutt  neu  e  ghppa :  Ti  hbt- 
BO  gli  fa  conversazione  coUa  baz- 
za.  (Insolenze)  «  Odudem  el  nas 
dedree »  :  « Rmoarami  il  fitto  o 
Boffiami  dietro  ».  «  Ti  te  daa  el  nas 
in  d*6n  strdnz  »:  «  Tu  hai  fatto  la 
iine  del  moscone  d'oro»  (tra  il 
coneime).  (Pr.)  Iftxs  trionfa  e  gola 
patiss  (Manca)  (Appross.):  Annu- 
sare  e  mandar  giu  saliva. 
—  NaaJMuaa.  Nasare.  Nasdk  ta-^ 


baech  a  tutt  andh:  Tabaccare  o 
Stabaccare.  Nash  o  Usmct  6na 
rosa:  Fiutar  una  rosa. 

—  Nasada,  Nasata.  «  L'era  scur 
e  00  daa  6na  nasada  in  del  mur  » : 
«  Cera  buio  e  ho  battuto  il  naso 
naso  nel  muro». 

—  Nasadlnna,  Fiutatina. 

—  Nasasc,  Nasaccio. «  Quell  fac- 
chi7i  ehe  g'di  cpiel  brutt  nasase  » : 
«  Quel  facohmo  oon  quel  po' 
di  —  ». 

Nasolta,  Nascita.  Fed  de  nasci- 
ta:  Le  fedi.  «M  dl  de  la  sda  na- 
scita » :  « II  giomo  della  sua  na- 
scita o  oompleanno »,  « Jj'h  de 
bonna  nascita  »:  «  £:  di  buona  na- 
scita o  h  bennato  ». 

Nascdnddn,  Nascosto.  De  nor- 
scondon:  Di  nascosto.  «  L*db  faa 
i  robb  de  nascondon^\  «  Fece  le 
cose  di  soppiatto  ». 

—  Nascost,  (Affett.)  Nascosto. 
(Anohe  le  persone  ammodo  dicono 
Scondua).  De  nascost  di  genitdr: 
Di  nascosto  dei  genitori. 

—  Nasetta,  Permaloso.  «  Z-'i  6n 
nasetta  de  vun  ehe  dappa  tutt  i 
robb  de  travhrs  » :  «  fi  un  perma- 
loso ehe  piglia  tutto  a  traverse  ». 

NasB-BSUU,  Nascere.  Chi  nass  e 
chi  TtuBur:  Chi  nasce  e  chi  muo- 
re.  Nass  incaviggiaa:  Nascere  ve- 
stito.  Nass  ben :  Essere  ben  nato. 
Nass  dent  in  d^dna  robba  o  nas- 
segh  dent:  Nasoeroi.  P.  E. :  «J^ 
gh^h  nassuu  dent » !  «  Ci  h  nato  )». 
jBisoqna  nassel :  Bisogna  nasoeroi. 
«  Quell  ehe  me  podafa  fd  o  dl, 
Vh  anmd  de  nass  » :  «  Con  me  non 
c*h  barba  d'uomo  ehe  ce  ne  pos- 
sa  ».  «  Menarirh  de  tomh  a  nass  »: 
«  Mi  semorerk  di  esser  rinato  ». 
(Pr.)  Nissun  nass  c6n  la  sdenza 
in  eorp:  Nessuno  nasce  dottore. 
A  sto  mdnd  bisoanaria  nass  dd 
volt:  Bello  sarebbe  il  venir  due 
volte  a  questo  mondo.  (Non  di 
persona)  Nass  el  sdl,  la  lunna: 
Nasce  il  sole,  la  luna.  «  St'  acqua 
eh\  la  nass  in  sdmmu  a  la  mon- 
tagna  » :  «  Questo  ruscello  scatu- 
risce  dalla  cima  del  monte.  ».  Nass 
dn  scanddl :  Nascere  uno  scando- 
lo.  Nassa  quell  ehe  butta/:  Nasca 
quel  ohe  sa  nascere.  «  Sta  seigdlla 
ehl  la  nass  o  la  butta  » :  «  Questa 
oipolla  germoglia  ».  Appenna  nas- 
suu: Appenanato.  P.  E.:  On  piss- 
zin,  6n  bottdnin,  6n  bindeUin  ap- 


NAS 


—  464  — 


NAT 


phnna  nassuu :  Un  merlettino,  un 
Dottonciuo,  Tin  nastrino.  On  fitBu 
apphnna  nassuu:  Un  neonato. 

Nasta,  Odorato.  A  la  neuta:  Al 
fiuto.  M  bracch  el  g'h  honna  nor- 
sta:  II  caue  bracoo  ha  bon  fiuto. 
(Fig.  di  persona)  «  La  g'd  &na  na- 
sta  per  condss  la  gent,  che  te  diei 
xeea!  »:  «  KU'ha  il  liuto  delle  per- 
fione  cos!  fino,  che  non  par  yero  ». 

Nasturzi,  Nasturzio.  On  bill  vo* 
de  nasturzi:  Un  bel  vaso  di  na- 
Bturzi.  (Fig.)  «  La  g^dt  aott  dd  cos- 
sitt  de  nasturzi  » :  «  Ha  due  biet- 
toni  oosi  fatti  ». 

Natal,  Natale,  Pasqua  di  Cep- 
po.  «  Jjh  andaa  a  eii  sda  a  fit  nor- 
ial>i  «  £^  andato  a  oasa  a  passar 
il  natale  o  le  feste  del  —  ».  Bone 
feste,  hdn  natal,  honna  earna'  de 
animal  (in  dis.) :  Bona  Pasqua  e 
bone  feste.  JSl  seideeh  de  IvatcU: 
II  ceppo.  Panattdnde  Natal:  Pa^ 
nettone  di  Natale.  (Fig.)  ^d  vegnl 
sit  el  panatton  de  Natal:  Far  tor- 
nare  a  gola  la  prima  pappa.  L'al- 
her  del  Natal:  L'albero  di  Natale. 
V^8  nassuu  el  d\  de  Naial :  Aver 
la  pasqua  in  domenioa,  /  re^dii  de 
Natal :  I  regali  di  Natale.  (Pr.)  A 
Natall  (per  le  rime)  c/  8*hagg  w6n 

all:  II  di  di  san  Tom^  cresce  il 
quanto  il  gallo  alza  il  pi^. 

—  Natallnn  e  Natallnna  (Nato 
il  giomo  dl  Natale),  Natalino  e 
Natalina. 

—  Natalizzl ,  Natalizio.  Iticceu 
rh  el  natalixzi  de  la  reginna :  Oggi 
^  il  natalizio  della  regina. 

—  Nattvitaa  (P.  N.),  Nativitk. 
La  nattvitaa  de  Maria  Vergin: 
La  nativity,  di  Maria  Vergine. 

—  Natlv  (P.  N.),  Nativo.  «  i/^ 
naiiv  de  Btagrass  » :  «  £2  nato  ad 
Abbiategrasso  ». 

Natta,  Natta  (Tumore  oistico). 
«  St6  fidegh  V  h  pien  de  natt » : 
«  Ouesto  legato  h  pieno  di  gan- 
gole  ».  «  M  g'aveva  &na  gran  nat- 
ta in  fr6nt  se  I'h  fada  levd  » : «  A- 
yeva  una  grossa  natta  neUa  fron- 
te  e  se  Vh  fatta  levare  ». 

—  Nattina,  Piccola  natta. 

—  Nattds,  Gangoloso. 
NatorSL  Natura.  In  natura:  In 

natura.  Istint  de  natura:  Istinto 
di  natura.  Fh  6n  sforz  de  natura : 
Far  uno  sforzo  insolito.  eroioo. 
Conoss  la  natura  del  nuu:  Cono- 
soere  la  — ,  quality,  indole    del 


S? 


male.  « L'h  dna  rohha   mtnga 
natura  » :  «  Non  h  cosa  nat 
non  h  in  natura  ».  «  La  g'h 
luUura   angelica  Tin  «  Ha  una     ._ 
tura  angelica  ».  Asen  de  natunK 
Asino  dl  natura. 

—  Natural,  Naturale.  <Sost.)  El 
natural  se  pd  minga  catnbial:  H 
namraJe  non  si  pu5  mutarlo. «  J/e 
d'6n  natural  puttost  alegher  »:  «  £2 
di  carattere  giocondo  ».  «  Mi  la 
trcevi  6na  roiwa  naturcUissitna  9: 
«  lo  la  troyo  una  oosa  pitl  obe  n»- 
turale  ».  (Esel.) «  NaturcU .'  » :  «  Na- 
turale I »  Fioeu  natural:  Figlio  na- 
turale. Storia  natural :  Storia  na- 
tursJe.  Vitta  natural  durante^  Vita 
natural  durante. 

—  Natoralasc ,  Naturalaooia, 
Naturaooia.  «  Con  quel  ncUurcUase 
eh'el  g'd  el  se  fit  odia  de  iuiH  » : 
«  Con  quel  suo  caratteracoio  e'  si 
fh,  malyolere  da  tutti  ». 

—  Naturalin  (P.  N.),  Caratteri- 
no,  Umorino.  « La  grd  dn  eerto 
naturalin  che  te  disi  oeea  /  » :  «  Ha 
un  eerto  caratterino  che  te  lo  dh 
a  proya  ». 

—  Natiiralisz&  (P.  N.),  Natura- 
lizzare.  (Dare  la  naturalit^  o  la 
oittadinanza). 

—  Naturaldzza  (P.  N.),  Natn- 
ralezza.  «  La  rheita  o6n  ona  gran 
naturcUeeza  »  :  «  Ella  reoita  oon 
molta  naturalezza  ».  «  Sto  riiratt 
chl  Vh  d'dna  naturalezza  ehe  sor- 
prend  » :  «  Questo  rltratto  h  d'nna 
naturalezza  sorprendente  ». 

—  Natnrallsta  (P.  N.)  (Studioso 
di  cose  attinenti  tula  natura),  Na- 
turalista. 

—  Naturalismo  (P.  N.),  Idem. 

—  Natiiralment,  Naturalmente. 
Nay.  Naye  (1).  Barcon  e  OonibaU 

seoondo  i  laghi.  Vedi  queste  due 
yooi. 

—  Naval  (P.  N.),  Nayale.  (Civ.) 
Ona  baltaglia  naval:  Una  batta- 
glia  nayale.  Adiss  V  Italia  lasepd 

glorid.  della  sua  potenza  naval: 
>ra  I'ltalia  pub  tenersi  della  sua 
potenza  navale. 

—  Navatt,  Fabbricatore  di  bar- 
ohe. 

—  NavlsdUa,  Navicella.  Faa  a 
navisella:  Fatto  a  navicella.  (De* 
Tessitori).  Spola.  (Panino)  SemeL 


(1)  Nave  i  parola  pooo  dell*iuo,  e  aoa 
ricpoiide  al  iVov  mUaoMe  qnaai  taoA  d^uo. 


TflKV 


—  465  — 


NAV 


—  Navlsellin,  Scola  (1).  I  nati- 
seUiU  in  de  Vistessa  pcutta  del  par- 
nattdn :  Le  cMoelie  a  navicella 
sono  della  stessa  pasta  del  panet- 
tone. 

•  —  Naylg&-igaa,  Navigare.  «  I/h 
^vh  omm  navig€ia » :  «  £  iin  omo 
esperto  >».  Omm  ehe  sd  navigh : 
Uomo  che  sa  navigare.  Vin  na- 
vigeut:  Yiuo  navigato. 

—  Navlgaddr  (P.  N.),  Naviga- 
tore.  (Colto)  I  Ilaliun  in  semper 
staa  i  primm  navigaddr  del  mond: 
Oli  Italiaoi  furono  in  passato  i 
primi  navigatori  del  mondo. 

Nayada,  Navata.  M  domm  el 
a'd  einq'u  navad:  La  cattedrale 
na  cinque  navate.  Natada  de 
fnezz:  La  navata  di  mezzo. 

Navasciee,  Bottinaio.  L'h  quasi 
finida  del  tutt  anea  la  razza  di 
navaseiee:  Anchela  razza  de'bot- 
tinai  sta  per  Bparire.  A  I'  ora  di 
navaseiee:   AU'ora  de'  botttnai. 

—  Navascia,  Bigoncia.  Ona  na- 
vasda  de  ganga :  Un  bigoncio  di 
oefl8ino.(Perl^va)  Bigoncia.  Sehir- 
0cia  ruga  in  la  navascia:  Pigiar 
Tuva  nella  bigoncia  (2). 

NavasciOBU ,  Bigonciolo  ( reoi- 
piente  che  si  mette  sotto  al  tino 
o  alia  botte,  quando  si  svina  o  si 
tramuta),  ancno  Tinella,  M  na- 
vaseioeu  di  paisan :  Bigonciolo 
(per  portar  il  cessino  dalla  bigon- 
cia in  campagna). 

—  Nayasoiii  (in  dis.)  (Levar  il 
cessino  dai  bottini  o  pozzi  neri). 

—  NavasciottfDe'pizzioafsnoli), 
Trogolo.  I  (Di  uomo)   Picoinaoo. 

Nayascient,  Sbilenco.  Anda  nor- 
wiseient:  Ranchettare  o  Rancare. 

—  Nayasddn.  Sbilenco.  On  nor- 
vaseion  eont  i  gamh  faa  a  zUta : 
Un  nano  colle  gambe  a  Z. 

Nayascin-asciOBu-asciott,  N^ 
ohero,  Ranchella.  « Pover  nava- 
sdn  /  » :  «  Povero  nacherino,  po- 
vero  ranco  I » 

NaydU,  Avello  (3),  Pila.  JVavell 


(i)  La  Scola  fior.  ha  ana  carta  analogia 
<K>I  noatro  NaviaelKn  ma  e  regalata  di 
anaei  e  non  ha  la  forma  precisa  del  No- 
viselUn. 

(2)  La  Bigoncia  toscana  e  fatta  a  doghe 
mentre  la  Navateia  e  di  cinqae  pezzi  di 
t&voia,  anUi  insieme. 

(3)  Avello  i  parola  poco  popolare,  per 
qoanto  a  Firenie  ei  sia  la  Tia  o«g1i  avMli. 


de  la  tromba:  Pila  della  tromba. 
JVavell  per  dd  de  bev  ai  besti;  Ab- 
be veratoio.  (In  parecchie  altre  In- 
dustrie) Navicella.  JVavell  de  spaz- 
zadur:  Navicella  da  lavare  spaz- 
zature. 

NayUl,  NavigUo  (1),  Canale.  A- 
dree  al  Navili:  Lungo  il  canale 
detto  Navilli, 

Nayirl  (Volg.).  Vedi  Navilli. 

Nay6n,  Navone,  Kapa  speciale. 

Nazidn,  Nazione.  L^ltaha  adhss 
Vh  ncusion  de  primm  ordin:  Oggi 
I'ltalia  s'^  fatta  nazione  di  primo 
ordine.  De  tutt  i  nazion  e  de  tutt 
i  genereizidn :  D'  ogni  nazione  e 
d'ogni  generazione. 

—  Nazional,  Nazionale.  La  ban- 
dera,  la  banca,  la  gvurdia  nazio- 
nal:  La  bandicra,  la  banca,  la 
guardia  nazionale.  L'orgolli  na- 
zional!  L'orgoglio  nazionale.  El 
teater  naaionaf:  II  teatro  nazio- 
nale. JV«n  gh'hnm  poceh  spirit 
nazional:  In  noi  Italiani  lo  spirito 
nazionale  h  scarso. 

—  Nazionalitaa  (P.  N.),  Nazio- 
nalitk.  J3l  princippi  de  naaionali- 
taa  (Civ.):  II  pnncipio  di  nazio- 
nalit^. 

Ne  (Civ.),  N',  Ne,  Ci.  ^  El  n*  d, 
doM  di  bdn  parer  » :  «  Ci  diede  de' 
buoni  consign  ».  «  Ml  ghe  ne  im- 
podi  minga  »:  «  lo  non  ne  ho  col- 
pa  ».  «  ^  eolazidn  ne  dan  la  zuppa 
o  el  eaffh  e  latt »:  «  A  colazione 
oi  danno  zuppa  o  catt'5  e  latte  ». 
«  El  ne  ven  de  giuslizia  » :  «  £}  co- 
sa  nostra  per  giustizia  ».  «  J>Pel 
daran  pceu  f  •»'.  «  Ce  lo  daranno 
poi? » 

Ni,  N6.  «  Nh  m,i  n^  ti  >:  «  Nfe  io 
nh  tu ».  «  JVd  sdnt  nh  a  pk  ne  a 
eavall » :  «  Non  sono  n^  a  piedi 
n^  a  cavallo  ». 

Ne,  Non.  «  Gh^e  m^n  strada  da 
cd  tda  a  Porta  X  che  ni  de  ea 
mia  alia  piazza  >» :  «  C'^  meno  cam- 
mino  da  fare  da  casa  tua  a  Por- 
ta X  che  non  da  casa  mia  alia 
piazza  ». 

Ndbbia;  Nebbia  (2).  Vegnl  «i^  o 


L'avello  oome  tomba  di  marmo  assomiglfa 
perfettamente  al  Novell' 

(1)  NavigUo  e  termine  letterario  invece 
di  flotta. 

(2>  Con  questa  voce  i  Fior.  hanno  co« 
Biate  dae  locaisionf  che  i  Milanest  non 
hanno  ed  e :  Jneaniare  e  itnbottare  la  neb- 

Qfi 


NEB 


—  466  — 


NEG 


gid  la  nebbia :  Annebbiarsi  il  tem- 
po. Ona  nehbia  che  se  pd  taih  cdnl 
el  cor^ll:  Una  nebbiaccia  che  si 
pu5  aflfettare.  (Pr.)  La  nebbia  co- 
me la  troeuva  la  laasa :  La  nebbia 
lascia  il  tempo  che  trova. 

—  Nebbiaa,  Nebbioso.  Intristi- 
to.  Frutt  nebbiaa:  Frutte  anneb- 
biate.  Faccia  nebbiada:  Viso  an- 
nebbiato. 

—  Nebbids,  Nebbioso. 

—  Nebbiositaa,  Nebbiositk. 

—  Nebbiascia,  Nebbiaccia. 

—  Nebbldtta,  Nebbietta,  Neb- 
biolina,  Nebbierella. 

—  Nebbidn,  Nebbione. 
Necessarl,  Necessario.  Necessor- 

ri  come  el  pan:  Necessario  come 
il  pane.  «  Jj'era  md  propi  neces- 
sari  che  te  fasesget,,,  o  che  te  di- 
sesset?  >'.  «  Ocoorreva  m5  proi)rio 
che  tu  facessi  o  che  tu  dicessi  ?  » 
«  An  portaa  adree  tutt  el  neeessa- 
ri  » :  «  Hanno  portato  con  sh  tut- 
to  Foccorrente  ».  Maned,  el  —  (per 
campare):  Mancar  il  — .  (Pr.)  A 
8t6  mond  gh'h  nissun  de  neeessari : 
Tutti  sono  utilij  nessuno  h  neces- 
Rario.  (Inveco  di  Cam^r)  II  neces- 
sario. 

—  Necessitaa,  Necessitli.  «  Ml 
vedi  pceu  minga  sta  neeesgitaa '» : 
« lo  non  ci  vedo  poi  <][uesta  ne- 
cessity ».  Fa  de  neeeentaa  virtii : 
Far  di  necessit?^  virtil.  (Pr.)  La 
neeessitaa  la  g'a  minga  Ug:  Ne- 
cessity non  ha  legge.  Neeessitaa 
la  inslgna  di  gran  robba:  Neoes- 
sitk  ^  una  gran  maestra.  Chi  giu- 
ga  per  bisogn  phrd  per  neeessitaa  : 
Chi  gioca  per  bisogno  perde  per 
necessity. 

—  Kecessitd>-ces8itaa,  Necessi- 
tare.  «  Te  disi  che  el  neckssita  » : 
«  Ti  dico  che  necessita ».  m  1/  h 
staa  neeessitaa  de  ric6r  a.,.y>:ii  Fu 
necessitato  o  costretto  di  ricor- 
rere  a... » 

Nedrug^  o  Nudrega  (in  dis.), 
Nutricare  (1).  Nvdrega  elpdlaster: 
Sbuzzare  il  polio. 

Nefas.  N.  fr. :  Per  fass  o  per 
nefas :  Per  diritto  o  per  traverse. 
«  Per  fass  o  per  nefas  vui  spdn- 
talla  »  :  «  A  torto  o  a  ragione  yo- 
glio  spuntarla». 


hxa.  Vftlgono  mangiar  la  mattlim  a  bnon 
pra  e  star  senza  far  nalla. 
(1)  Senso  diverso.  Termine  letterario. 


Neg&,  Negare.  Negh  el  Signdr 
in  sulla  cros:  Negherebbe  Cristo 
sull'altare.  JVegit  i  einq*u  sold  a 
Vost:  Negar  il  pasto  alPoste.  Neg^ 
tutt :  Negare  recisamente.  «  Te 
gh'ee  la  mdtria  de  negdt  ehe..,  f  »  : 
«  E  tu  hai  la  mutria  o  la  si'accia- 
taggine  di  negarmi  che...  ?  »  (Pr.) 
A  negdb  se  faUa  mm:  II  negare  d 
il  fior  del  piato.  I  Annegare,  Af- 
fogare.«  Gne  s'h  stravaeaa  la  barea 
e  %n  neaaa  tutti  »  :  «  La  barca  si 
rovescio  e  son  tutti  anne^ti ». 
(Fig.)  Negit  in  la  grassa  .*  Ssser 
un  rotolo  di  ciccia.  «  Ul  va  negaa 
in  del  broBud  » : «  Y a  anne^ato  nel 
brodo  ».  Negd  gid  la  s6a  volontib  : 
In^ozzare,  attaocar  la  vogUa  al 
chiodo.  I  Negd  la  brasa  sott  a  la 
zhner:  Smorzare  il  fooo  sotto  la 
cenere.  Rostin  negaa :  Arrosto 
morto. 

—  Negatiya ,  Negativa.  (Sost.) 
«  G*oo  avuu  6na  belia  negativa  > : 
«  M'ebbi  un  fior  di  no ».  (Add.) 
Ona  risposta  negativa:  Una  ri- 
sposta  negativa. 

Negher  e  Ner,  Negro,  Nero. 
Negher  edme  6n  sdavatt  .•  Nero 
come  il  carboue.  Trd  del  negher: 
Nereggiare  o  Tender  al  nero.  Vorh 
pr6va  che  el  negher  l*h  bianeh: 
Voler  provare  che  il  nero  sia 
bianco  Dpp.  Dar  a  intendere  bian- 
co per  nero.  Vestiss  de  negher  o  de 
ner:  Vestire  a  gramaglia.  Mhtt  el 
negher  sul  bianeh :  M etter  il  nero 
sul  bianco:  Giu^h  a  la  rdssa  e  a 
la  negra  o  alia  nera :  Giocare  aUa 
rossa  o  alia  nera.  Negher  d^avori: 
Nero  d'osso.  Negher  fumm:  Nero 
fumo.  Gafh  ner:  11  nero  o  Gaff^ 
nero.  (Fig.)  Negher  edms  6n  sdn : 
Arrovellato.  Anim^  negra:  Ani- 
ma  dannata.  «  L'h  negher  edme  el 
tabar  del  diavdl »  :  « Irreligioso  o 
Un  gran  baccal^ ».  On  tempasc 
negher:  Un  tempo  nero  nero.  (Esd.) 
«  Ah  fiol  d'dna  negra  /  »  : «  Figlio 
d'  un  cane  I  »  (vola:.). 

Negligent,  Negligente.  «  L'h  el 
pussee  negligent  della  seola  » : «  £) 
il  pitL  negligente  della  souola  ». 
Negligent  in  del  vestiss:  Trason- 
rato  o  Negletto  o  —  nel  vestire. 

Negligenza,  Negligenza.  «  Z'd 
d'&na  negligenza  intolleroMl*:  « E 
di  una  negligenza  intoUerabUe ». 
La  negligenza  di  autoritcun:  La 
negligenza  delle  autoritiu 


NEG 


—  467  — 


NER 


NeigrlUrentJt-entaa.  A  furia  de 
tiegligenidt  tutt  eoss  el  8*i  ridott...  » : 
«  A  furia  di  —  o  trasourare  ogni 
cosa  e'  s'fe  ridotto...  » 

NegUirexitdxi,  NegUgentone,  Ne- 
glisentissimo. 

NegliSffd.  «  L'era  in  negUagh  » : 
«£ra  in  abito  da  mattino,  di  casa  ». 

Negozi,  Negozio,  Bottega.  «  Oo 
sarttael  negosszi  a  mezzdi  » : «  Chiusi 
la  bottega  a  mezzogiomo  ».  Negozi 
inviaa  o  desviaa :  Bottega  avviata 

0  sviata.  Negozi  de  fihhi  descom- 
pagn:  Una  botteguccia  da  nulla. 

1  «77^  faa  6n  cattiv  negozi »: «  Fcoe 
tin  magro  —  o  affare  ».  On  negozi 
8ballaa:VB.  affare  sballato. !«  Cosse 
Vh  8t6  negozi  ehlfynn  Cos'^  questo 
arnese  ?  » 

Negoziazidn,  Negoziazione. 

Negozlant,  Negoziante.  Nego- 
ziant  in  grogs,  de  granaia,  de  le- 
gnamm :  Negoziante  in  grande,  di 
grani,  di  le&rhame. 

NegOzUt,  Negoziare.  «  M  negozia 
in  seda  » :  «  Negozia  in  sete  ». 

Negoziett,  Negozietto.  «  El  g'or- 
veva  sii  dn  negoziett  de  ehincaglier' 
ria»:  «Teneva  aperta  una  botte- 
^ceia  di... » | «  iStamattina  oo  faa 
on  negoziett  e  oo  guadagncut  vot- 
tanta  lir  » : «  Stamane  ho  fatto  un 
affaruocio  e  bo  guadagnate  ot- 
tanta  lire  ». 

N6xi,  GvLh.  N.  fr. :  «  NSn  lu!>i 
«  Eh  si^nore  !  »  «  Hieordet,  nen  f  » : 
«  Non  te  ne  soordare,  gak.  «  NSn, 
ehe  fdtta!  » :  «  Ti  pare  1  La  6  gros- 
sa! » 

Neo,  Neo.  «  La  g*dt  6n  neo  8k  la 
ganassa  sinistra  » :  « Ha  un  neo 
snila  guancia  sinistra ».  (Fig.) 
«  Qu^t  Vh  6n  neo  in  eonfrdnt  del 
rhsl » : «  Codesto  h  neo  in  paragone 
al  resto  ». 

Nepnnemancli  (in  dis.).  Vedi  Nh 
ph  fw  men. 

Nteo,  Neoe  (1),  Morticino.  «  Ti 
te  see  6n  nerc  car  el  m^  ficeu  » : 
«  Tu  sei  il  figliolo  dello  8tenlH>  bam- 
bino mio  ».  «  Chiarda  ehe  nkrc  d'&n 
^ceu  » : «  Guarda  quel  ragazzo  co- 
rn'^ stremenzito !  » 


(1)  Nece  toseano  ehe  nel  snono  e  anche 
nel  senso  corrisponde  pin  ehe  altra  voce  a 
Nere  e  aretlna.  Ma  vttol  dire  piuttosto 
persona  sparata,  ehe  venuta  sa  a  stento. 
Anticamente  voleva  dir  latinamente  la 
Morte* 


—  Nercin,  Stento,  Soriatello.  On 
pover  nercin:  Un  mortioino  ehe 
cammina. 

Nerdn,  Nerone.  (Colto)  Sott  a 
Neron  i  pover  Oristian  Van  vedu- 
da  hrutta:  Sotto  Nerone  i  poyeri 
Cristiani  ne  han  passate  delle 
brutte.  in  El  g'  a  t  anima  edme 
quella  d'dn  Neron  » :  «  £j  un  Ne- 
rone ».  Eaceia  de  Neron :  Vise  da 
—  o  faocia  torva. 

Ndrv,  Nervo.  Mai  de  nerc :  Mai 
di  nervi.  «  El  me  dit  ai  nerv,  podi 
minga  so ff rill »  :  «  E'  mi  urea  i 
nervi ;  non  posso  soff'rirlo  ».  «  In~ 
eoRu  la  g^h  i  sb  nerv  > :  «  O^gi  ella 
ha  i  nervi  ».  |  (T.  de'  sellai  e  pel- 
latt.)  El  nerv  de  la  phll:  La  tac- 
cia  superiore  delle  pelli.  (Macell.) 
«  St6  toeeh  de  vithll  l'^  tutt  nerv  » : 
«  Questo  pezzo  di  yitello  b  tutto 
nervi ». 

—  Nerv6tt,  Nervetto.  «  Mangi 
la  came  e  spudi  fosura  i  nervitt  » : 
«  Mangio  la  ciccia  e  sputo  fori  i 
nervetti  ». 

—  Nervds,  Nervoso.  Mai  ner~ 
v6s:  Mai  nervoso.  «  S6nt  nervds 
com'^»:  «  Sono  molto  nervoso ». 
«  Te  me  fee  vegnl  el  nervds  colla 
t&a  fiacca  » :  «  Mi  fai  venir  il  ner- 
voso o  Taocidia  con  quella  tua 
fiaccona  ».  Omm,  sistema,  scrittdr 
nervds:  Uomo,  sistema,  scrittore 
nervoso. 

Nesoit.  N.  fr.:  Fit  nescit:  Dar 
in  ciampanelle  o  Non  riuscire  a 
nulla. 

Ndspola,  Nespolo.  Inespol  crhs- 
sen  in  collinna  e  in  montagna : 
II  nespolo  cresce  nei  luoghi  mon- 
tuosi.  Nhspola  nosirana:  Nespolo 
comune.  Nhspola  del  Giappdn : 
Nespolo  del  Giappone.  Nhspola 
senza  oss:  Nespolo  senza  nocoiolo. 
«  Chepocca  nkspola!  »:  «  Nespo- 
la !  »  Giccia  nespol :  Succia  nespo- 
le.  (Pr.)  Col  temp  o  c6n  la  paia 
wudura  i  nespol :  Col  tempo  e  con 
la  paglia  maturano  le  nespole. 

—  Nespolin  e  Nespoldn,  Nespo- 
Una  o  Grossa  nespola. 

Nett,  Netto.  Netl  c6me  6n  sphce : 
Netto  come  una  spera.  Nett  de 
bugada:  Di  bucato.  (Fi^.)  Av^faa 
nett:  Aver  fatto  repulisti.  Oiuga 
nett :  Giocare  da  gaiantomo.  Mett 
in  nett:  Mettere  al  pulito.  I>illa 
netta  e  s^ci^ta :  Dirla  chiara  e  ton- 
da.  Taii^  via  nett :  Tagliar  via  di 


NET 


-468  — 


9Kf 


netto.  Spesaa  e  neit  de  Manche- 
ria:  Senza  spesa  di  buoato  o  Spe- 
sato,  imbiaucato  e  stirato.  «  afta 
rohba  la  me  par  minga  ntUa !  » : 
« Qui  gatta  ci  cova ».  PaasaUa 
nelta:  Usoime  netta  (da  un  affa- 
re).  Pee  nett,  rendita  netta:  Peso 
netto,  rendita  netta. 

—  Netta-ettaa-ettasS;  Nettare. 
Netta  /(Biira,  gioj  sU,  via :  Nettar 
fuori,  gill,  8U,  via.  «  M  g'h  bisdgn 
de  nettas  f(eura  » :  «  Ha  bisogno 
di  piirga  ».  «  Netta  gid  dnpoo  quel 
mooil  »  :  «  Ripulisci  o  Spolvera 
quel  mobile  ».  «  L*ii  nettaa  sii  la 
cassa  e  Vh  scappaa  » :  «  Fece  re- 
pulisti  nella  cassa  ed  h  fuggito  ». 
«  Netta  via  quel  rud  » :  «  Spazza 
quell'  immondizia  ».  «  Damm  ehi 
el  fregdn  o  robb  de  netta  »:  «  Dam- 
mi  lo  strolinaccio  che  possa  pu- 
lire...  »  Nettass  la  hdcca:  Sputare 
la  voglia. 

—  Nettada ,  Nettata ,  Ripulita. 
(hia  bonna  nettada :  Una  brava 
ripulita.  «  Par  ehe  vaeubbien  fd, 
6na  nettada  de  impiegaa  » :  «  Pare 
che  si  voglia  fare  una  ripulita  di 
impiegati ». 

—  Nettadinna,  Ripulitinft.«2>afirA 
6na  nettadinna  a  quit  calzon  ehe 
g*dn  sii  la  palta  » :  «  Dagli  una 
spazzolatina  a  quei  calzoni  che 
Bono  pieni  di  mota  ». 

—  Nettadura ,  Nettatura.  La 
nettadura  del  ris:  La  nettatura 
del  riso.  —  de  Vinsalata :  La  net- 
tatura dell'  insalata. 

Nettlsc.  N.  fr.  volg. :  Nett  net- 
tise:  Nettissimo. 

Nettisla  (Volg.),  Nettezza. 

Nettezza,  Nettezza.  La  nettezza 
ado88  I'e  la  primma  robba... :  La 
nettezza  della  persona  h  la  prima 
dote...  La  nettezza  di  strcM:  La 
nettezza  delle  strade. 

Netun,  Nettuno.  Seeed,  %  orghen 
a  Netun  (in  dis.):  Assordire  una 
pescaia. 

Neater,  Neutro.  El  gener  neu- 
ter: II  genore  neutro. 

—  Neutral,  Neutrale.  «  M\,  in 
8ta  questidn.  vui  resth  neutral » : 
«  In  questa  oega  voglio  rimanere 
neutrale  ».  (Polit.  Colto)  La  Rus- 
sia la  atara  neutral:  La  Russia 
stan\  neutrale. 

—  Neutralitaa  (P.  N.),  Neutra- 
lity. Mantegnij  violii  la  —  (civ. J : 
Mantenere,  violare  la  neutralita. 


Neutralitaa  armada :   Neutraliti^ 
armata. 

Nev,  Neve.  Ven  la  nev:  Vedi 
Nevica  e  Fioeea,  Aria  de  net: 
Vento  di  neve  o  Aria  torba.  Sla 
8u  la  nev :  Restar  di  nevicare. 
Bianeh  come  la  nev:  Bianco  co- 
me neve.  Fa  8u  la  nev :  Spalar  la 
neve.  Vess  dn  ann  de  nev:  Esse- 
re  un'  annata  nevosa.  Cansuma 
eome  la  nev  al  sdl:  DUe^nare  o 
Stru^gere  come  neve  al  sole.  Fa 
i  omitt  c6n  la  nev:  Fare  statue  di 
neve.  /  omen  ehe  fd  sii  la  nev: 
Gli  uomini  che  spazzano  o  spala- 
no  la  neve.  Ona  sbrofctdinna  de 
nev :  Una  spinizzaglia  di  neve.  On 
IHt  de  nev :  Un  letto,  grande  stra- 
to  di  neve.  Eabbia  de  nao:  Bule- 
ra  di  neve.  Vegnl  aid  la  nev  a 
pattei:  Nevicare  a  larghe  £edde. 
Fa  sott  a  ball  de  nev:  Fare  alia 
neve.  (Pr.)  Nev  deaemhrinna  per 
trii  mes  la  confinna  (manca)  (so- 
stituit.) :  Dopo  la  neve  buon  tem- 
po ne  viene.  La  nev  la  ingrcusa 
%  campagn:  Anno  di  neve*anno 
di  bene  o  II  grano  si  mantiene 
sotto  la  neve  o  Sotto  la  neve 
pane. 

—  Nevioada,  Nevicata.  «  Sla 
nott  h  vegnuu  dna  gran  nevietida*: 
«  Questa  notte  nevicd  assai  o  h 
venuto  una  ^ran  nevicata  ».  |  (Pit- 
tura)  «  Che  bella  nevicada .' » : «  Che 
bella  nevicata  ». 

—  NevlB'c,  Nevischio.  «  Se  sen- 
tiva  8ui  veder  a  ball  el  nevia*c  »: 
«  Si  sentiva  il  crepitio  del  —  sui 
vetri ». 

Ney6d,  Nipote.  Nevod  per  pari 
de  sorHla  o  de  fradell:  Nipote  dft   ' 
parte  di  sorella  o  di  fratello.  Se- 
cdnd  nevod:  Pronipote.  Nevodiw 
7ia:  Nipotina. 

Nezessari    ( Volg.   ant. ).    Vedi   i 
Necessari, 

Nlaa ,  Annebbiato.  «  Garda  8t6 
pdr  c6me  I'h  niaa  » : «  Garda  que- 
sta pera  come  h  intristita  ». 

Niada,  Nidiata.  Fdt  niada:  Fflr 
il  nido.  Searpd,  6na  niada:  Rom- 
pere  un  nido.  Av^gh  dna  niada 
de  fioeu :  Aver  una  nidiata  di  fi- 
glioli.  Ona  niada  de  rati:  Una  ni- 
diata di  topi. 

—  Niarodu,  Nidiace  (non  com.). 
On  mhrlo  niarceu:  Un  merlo  Li- 
diace.  (L'ovo  che  si  lasoia  neleo- 
vo)  Nidiandolo. 


NIA 


—  469  — 


NIL 


—  Nlasc,  Nidio.  On  niasc  de  qa- 
gffiott  in  scimma  a  6na  pdbbia: 
Un  uido  di  gazzerotti  in  cima  a 
tm  x>ioppo.  AndaftBura  del  niasc: 
IJscir  aal  suo  nidio  o  spollaiare. 
«  Te  paret  6n  niasc  »  :  «  Tu  se'sca- 
pigliato  ». 

—  Nlasci^.  Vedi  Feb  el  nid. 
Nibbl,   Nibbio.  ^  Gh'^  el  nibbi 

ehe  fa  la  ronda  sii  i  poresitt  »  : 
«  C'6  11  nibbio  che  tk  la  rosa  sui 
pnlcini  della  cMoccia*.  Pari  6n 
nibbi:  Esser  tutto  scaruftato. 

—  Nlbbiaa,  Atato.  On  per  nib- 
hiaa:  Una  peitb  afata. 

—  NibbiOdU,  Scricciolo.  «  L'h  6n 
pover  nibhitBu  magJierf  magJier  » : 
«  fi  come  uno  aericoiolo  tutto  voce 
e  penne*.  |  (Vino)  Nebbiolo  (non 
registrato  ne'  vocabolari). 

—  Nibbiorin,  Soricciolino. 
Niccili,  Niochiare  (1),  Annicohia- 

re.  Mettere  in  una  niochia  (Fig.) 
«  Jj*d  trovaa  de  niceiass  a  la  mH  » : 
«  Si  trovb  un  posticino  tanto  da 
canipare  *. 

—  Mlccia,  Niccbia.  «  Oo  fa^i  mett 
la  statda  in  la  s6a  niccia  »  .* «  Ho 
fatto  ooUooare  la  Btatua  nella  sua 
niccliia  ».  (Fig.)  «  X'  A  trovaa  la 
86a  niccia  »  :  «  Ha  troyato  la  sua 
nicchia  ». 

—  Niccionna,  Niccetta,  Nlccet- 
tlnna,  Nicchiona,  Nicchietta,  Nic- 
obiettina. 

Nichel  (Metallo  bianco)  (P.  N.), 
Nichelio.  Adlss  atica  i  cazzirceul 
in  fad  de  niehel :  Oggi  ancbe  le 
cazzarole  si  fanno  di  nicbel. 

—  Nlcbelli  (P.  N.),   Niohellare. 
NichU.  N.   fr.   in   dis. :   Mchil 

transitt :  Non  se  ne  f ^  piti  nulla. 

NicblUsmo  (P.  N.),  Nichilismo. 
(Colto).  El  nichilismo  V^  staa  in- 
ventaa  da  Budda  col  •  nirvana :  II 
nichilismo  si  pub  attribuirlo  a 
Budda,  col  suo  nirvana. 

Nid.  Nido.  Fit  el  nid:  Far  il 
nido.  On  tisellin  de  nid  :  Un  uccel- 
lino preso  nel  nido.  (Fig.)  L'^  6n  nid 
de  lader:  Un  oovo  di  ladri  o  Una 
ladronaia.  (Pr.)  Ogni  uskll  ama  el 
so  nid:  Ogni  uccello  ama  il  suo  — . 

Nldolla    (VolgJ.  Vedi  MidoUa. 

Nient,  Nient.  Quell  gran  nieni: 


ii)  Nicchiare  che  pel  suono  rende  per- 

fettamente  il  nostro  Niccia  esprime  tut- 

t'altra  idea.  Rammaricarfti  di  donna  par- 
toriente. 


Quel  gran  niente.  Fd  quell  gran 
nient:  Maroire  nell'ozio.  Per  nienU 
Gratuitamente.  C6me  se  nient  en 
fus:  Come  se  nulla  fosse  o  A  fao- 
oia  fresca.  C6me  nient:  Come  se 
nulla  fosse.  P.  E. :  «  Lee  la  scriv 
gib  di  romanz  c6me  nient » : « Ella 
spiffera  romanzi  come  se  nulla 
fosses.  i>A  in  nient:  Far  finire  in 
niente.  ^ieniemen  che:  Niente  me- 
no  che.  Vegn\  al  nient:  Ridursi 
al  niente.  Jyient  nient  che...:  Nulla 
nulla  che...  Ben,  fit  nient,  s'ciao : 
Non  fa  nulla,  pazienza.  «  if  I  soo 
ben  de  vhss  nient,  ma... »  :  «  lo  ri- 
conosco  il  mio  nulla,  ma...  >»  Andd, 
al  sdl  senza  nient  in  coo :  Andar 
al  sole  senza  niente  in  capo.  Ves- 
segh  per  nient:  Esserci  per  nien- 
te. P.  E. :« Jfa  mi  ghe  s&nt  per 
nient? >: «  Ma  io  ci  sono  per  nul- 
lah »«  Te  soo  d\  che  el  ial  el  g*a 
nient  al  sdlyt: «.  Ti  so  dire  che  il 
tale  non  ha  niente  al  sole  ».  «  Fl 
se  inrabiss  per  nient »  :  «  Di  nulla 
nulla  o  per  un  nonnulla  monta  in 
bestia  ».  «  Ch^  el  sctisa  /  »  «  Oh 
nient/  » :  «  La  scusi  ».  «  Non  h  nul- 
la ».  (Pr.)  Cdn  nient  o  per  nient  se 
fit  ntent:  Con  niente  o  per  niente 
non  si  fa  nulla.  JVient  affatl:  Nien- 
te affatto. 

Nilza  (Vol.  id.).  Vedi  Milza. 

Nin^-inaa-inass,  Ninnare.  iVtnd 
el  fiaeu  in  la  cunna:  Cullare  il 
bambino.  «  Stanott  per  dormt  g^or- 
varoo  minga  bisbgn  de  v^s  ni- 
naa*:  «  Stasera  per  addormentar- 
mi  non  avr6  bisogno.,  di  culla  ». 
JVinit  el  cuu  o  iftanch  o  i  ciapf) 
(volg.):  Schizzare  o  Dimenare  i 
tianchi.  Di  volt  el  terremolt  el  ni)ia : 
Terremoto  ondulatorio. 

Ninfa,  Ninfa.  (Colto)  /  Ninf  di 
Qreei  staven  in  mar,  in  di  bosch, 
eec. :  Le  Ninfe  de'  Greci  abitavano 
il  mare,  eoc.  (Ballerina  amante) 
Ninfa.  «  La  s6a  Ninfa  la-  balla  al 
Dal  Verme  » :  «  La  sua  Ninfa  balla 
al  Dal  Verme  ».  (Forosetta)  «  In 
del  bosch  hmm  trovaa  6na  ninfa 
vestida,  nta  a  ph  biott » : «.  Nel  bosco 
abbiamo  inoontrata  una  Nereide 
a  piedi  nudi  ». 

Minlent  (Volg.).  Vedi  in  Ment. 

Ninln,  Nino.  «  CAe  car  ninin  !  » : 
«  Caro  ninol  >  (Iron.)  Che  bell  ni- 
nin :  Che  bel  grillino.  «  Oar  el  ml 
ninin  > :  «  Nino  mio  !  o  Oh  bel 
cecel*  I  Andit  in  ninin:  Andar- 


NIN 


-  470  — 


NIV 


a  nanna  o  lettino.  «  Piang  minga, 
fd  ninin,  el  mh  angiol » :  «  Non 
piangere,  fa  la  nanna,  o  j^oyerino 
luio  ».  (Canzone)  I^ct  nintn  popo, 
che  vegnarh  el  papd,  te  nortara  el 
coed :  Nanna  nanna  mio  oambino. 

NiiKBU,  Nina. 

Nino,  Nino.  «  Nino  ven  ekl  » : 
«  Nino  vieni  qua  o  t'accosta  ». 

Nlnz^-inzaa,  Incignare.  Nirvsa 
6n  naranz :  Dimezzare  un'arancia 
o  dividerla  in  piti  spicchi.  Ninza 
6na  hottiglia:  Incignar  una  botti- 
glia.  «  Ciappa  quella  lit  ehe  Vhgia- 
■mo  nimaaa  » :  «  Prendi  quella  che 
h  inoignata  ». 

NlOBU  (In  dis.),  Seriate,  (Di  ra- 
gazzo)  Stento. 

Niorln  (In  diB.),  Stentino. 

Nirdn  (Canale  sotterraneo  che 
d^  nome  ad  una  via) ,  Nirone. 
M  Niron  de  san  Francesch:  II 
Nirone. 

NisciOdUla,  Nocciola.  JVisdoRula 
verda :  Nocchia  o  Nocciola  fresca. 
Niseioeula  selvddega :  Nocciola  sel- 
vatica.  ¥,  El  g'it  moUcui  qualier 
sgrugn  shcch  cdrne  niseiceul » : «  Gli 
appiccicb  quattro  sgnigni,  ma  so- 
di  r»  Tempest  gross  cdme  niseioeul: 
Chicchi  di  grandine  grossi  come 
nocciole. 

Nisclodula  de  terra.  Vedi  Ara- 
chide. 

Nisciolaxma,  Avellana  (Specie  di 
nocciola). 

Nisclolonna,  Grossa  nocciola. 

Nlsclorin,  Mucido.  Savh  de  ni- 
sciorin:  Sentir  di  mtloido.  |  (Pic- 
colo ghiro)  Scoiattolino,  Nizzone, 
Sorcio  moscarolo. 

Nissun,  NcBsuno.  «  Oh'h.nissun 
che  shrotta  » : «  Non  c 
iiata  ».  Pari  fiaeu  de 
Bciar  in  un  cantuccio.  «  Ti  «  nissun 
Vh  Visthss  » : «  Tu  non  conti  nulla  ». 
«  Qh'h  nissun  /  » :  «  Oh  di  casa  !  » 
«  In  teaier  gh'  era  nissun  » :  «  In 
teatro  non  c^era  nessuno  ».  «  Ohe 
le  tceu  f(Bura  del  coo  pit  nissun  » : 
«  Nessuno  piti  glielo  leva  dal 
capo  ».  (Pr.)  A  st6  mond  gh*h  nis- 
sun de  necessari :  A  questo  mondo 
non  c'fe  nessuno  di  indispensabile. 
On  poo  per  un  fd,  mal  a  nissun: 
'^"  no'  per  ciasouno  non  fa  male 


'fe  nessun  che 
nissun:  La- 


Un 


ad  alcuno.  La  robba  del  Comun  I'h 
robba  de  nissun:  Roba  del  Comune 
e  come  di  nessuno. 
Niter,   Nitro.    Cdnt  el  niter,  el 


solfo  e  el  earb&n  se  fh  la  ndlter: 
Col  nitro,  lo  zolfo  ed  11  carbone  si 
fa  la  polvere. 

Nivelletta  (Volg.).  Vedi  Livelr 
letta, 

NiYOl,  Nuvolo.  (Add.)  «  Ineceu 
I'h  nivol »  \{t1  cielo) :  «  Oggi  6  nu- 
volo ».  (Fig.)  (Sost.)  «  IncoRU  gh'e 
di  nivoi  per  ari  » :  «  Of  gi  o'^  del 
nuvolo  ».  (Add.)  «  Comincia  a  ve- 
gn\  nivol  » :  « II  cielo  a'annuvola  ». 
(Sost.)  I  nivoi  van  per  acgua:  Tira 
libeccio.  Nivoi  suce  (Che  non 
danno  speranza  di  pioggia):  Nu- 
vole  bianche  e  soffioi.  (M.  d.  d.) 
Vegni  gio  di  nivoi:  Cader  dalle 
nubi.  P.  £. :  «  Ma  te  vkgnet  gid  di 
nivoi  /  » :  «  Che  dormi  colla  ser- 
va?  *  Ma>g  pioverdg,  tutti  i  nivoi 
van  in  grdnda:  Vedi  (Fig.)  Dopo 
el  nivol  ven  el  seren.  |  (Nei  team) 
I  nivoi  de  scenna :  Le  nuvole  di 
scena. 

NiYOla,  Nuvola.  «  Ouarda  quella 
nivola  ehe  forma  stranaf  »: 
«  Guarda  auella  nuvola,  che  forma 
strana !  »  f  «  Gh'era  6na  nivola  de 
gent » :  «  C^era  un  nuvolo  di  gen- 
te  ».  «  j&  passoM  via  una  nivola  de 
scorbatt »  :  «  £}  passato  in  alto  un 
nuvolo  di  corvi».  Ij^acqua  giaz- 
zada  I'd.  faa  la  nivola  sulla  hotti- 
glia :  L'aogua  diaccia  appanna  la 
bottiglia.  M  mistrd  in  Vaeqtia  el 
fd,  la  nivola :  II  liquor  d'anaoi  ixu- 
Dianca  I'acqua. 

—  Niyolasc,  Nuvolaccio. 

—  NiYOleri,  Nuvolaglia  o  Nu- 
volata. 

—  NiYOlln,  Nuvolino,  Nuvoletto 
e  Nuvoletta. 

—  NiYOldn,  Nuvolone.  On  ten- 
d6n  de  nivoloni  a  Vorizzoni:  Un 
fltto  velo  di  nuvoloni  all'orizzonte. 

Nizz.  Nizzo  (Lucca),  Mezzo. «  St6 
per  Ve  nizz » :  « Ouesta  pera  ^ 
mezza  ».  Nizz  in  ai  oce:  Che  ha 
gli  occhi  strapazzatio  spenti. «  Te 
ghee  6n  nizz  sulla  frdnt  » :  «  Hai 
un  livido  in  fronted. 

N6,  No.  D\  de  nd:  Dire  di  no. 
Vess  tra  el  si  e  el  nd:  Essere  tra 
il  si  e  il  no.  On  di  st  e  6n  dl  nd: 
Un  giorno  si  e  I'altro  no.  Se  de 
no:  AJtrimenti.  P.  E.:  «  Ubbidiss 
se  de  nd  voo  in  furia  » :  «  Ubbidi- 
sci  se  no  mi  vedi  a  infuriare*. 
«  No,  nd,  e  poeu  nd  »:  «No,  no,  e 
poi  no  ».  «  Mi  scommetti  de  nd  »: 
«  Scommetto  che  non  fe  ». «  On  bell 


NOA 


—  471  — 


NOD 


si  ehe  me  eonsoUa,  o  6n  hell  nd 
eX«  me  dispera  » :  «  Un  bel  s)  ohe 
mi  oonsoli  o  un  bel  no  che  mi  di- 
speri ».  «  JHsi  minga  de  nd,  ma 
perd,,. »:  «  Non  dico  di  no,  ma  ». 
«  JVd  de  vera  » :  «  No  davvero  ». 
«  Tanto  var  el  sb  si  edme  el  m^ 
nd  »:  «  Tanto  vale  il  suo  si  come 
11  mio  no  ».  «  Digi  de  nd,  mi  » : 
«  Sfido  io !  » 

N6,  Non.  «  Perehh  nd  te  gh*ee 
pensaa  primmn  /  » :  «  Perch^  non 
ci  hai  pensato  ^rima? »  Ma  ehe 
amis  o  ehe  nd  amts:  Ma  clie  amico 
o  che  nemioo  1  N6  serv :  Non  seiv 
ve.  «  N6  te  Voo  ditt  f  » :  «  Non  te 
I'ho  dettol » 

Vok  (Volg.)  (P.  N.).  Vedi  iVbdA. 

Hobel  (Volg.J.  Vedi  NoHL 

NobU,  Nobile.  (Sost.)  /  noUl  o 
tvobii  de  la  gwrnada..,:  I  nobili  di 
o^gigiomo.  El  oasin  di  nobil  (in 
dis.):  II  casino  dei  nobili.  (Add.) 
«  X'^  nobila  ma  per  part  de  so 
mari  » :  «  Lei  non  h  di  sangne  pa- 
trizio.  £  nobile  pel  matrimonio  ». 
Nobil  svizzer  tettavaeeh  (intrad.). 
JPian  nobil:  Piano  nobile.  «  M  g*d, 
dn*aria  molto  nobil  > :  «  Ha  V  aria 
di  gentiluomo  y^,  A  la  nobila  (in 
dis.):  Nobilmente. 

—  NobU6n  e  Nobllazz,  NobUo- 
ne,  Nobilaeoio. 

—  Nobllin  e  NobUusc,  Nobiluc- 
oio.  On  nobilin  del  tkeeh:  Nobi- 
luccio  da  dozzina.  Nobilitt  ehe 
ah* en  sta  cent  in  «j«  6na  broeea  : 
Nobilucdo  da  titoli  disunti.  | 
(Mingheriino)  «  Za  g'dt  6n  faeein 
smort  e  nobilin  edme  >  :  «  Ella  ha 
nn  visino  pallido  e  delioatino  ». 

—  NobUtaa,  Nobilt^.«Xa  Comr- 
mission ',araldiea  V  dt  riconossuu 
la  s6a  nobilUM. » : «  La  commission 
ne  araldica  riconobbe  o  constats 
la  sua  nobilt&».  ^I/h  6n  omm 
pien  de  nobilt€ia  d'anim  »  :  «  £:  un 
uomo  pieno  di  nobilt^  d'animo ». 
«  Ma  te  gh^iti  forseifaura  dephrd 
la  nobiltaaf* ;  «  Temi  forse  di  de- 
Togaref  Perderesti  uno  spicchio 
di  croce  a  far  questo  ?  » 

—  Nobless  (D.  Fr.).  Nobilea. 
Tutia  la  nobless  de  Mtlan:  Tutta 

la  nobilea  milanese . . .  «  Oh'  era 
tult  el  Ji6r  de  la  nobless  » : «  Cera 
il  fior  nore  della  nobiltk  ». 

Nocc  (Volg.).  Vedi  iVbtt  e  vooi 
affini. 

Hoccoralter,  Non  ocoorre  altro. 


«  Basta  insci  e  noeorralter  » : «  Ba- 
sta  oosi  siamo  intesi  I  » 

Nod&,  Nuotare.  Imparh  a  noda: 
Imparar  a  nuotare.  Jyodii  edme  6n 
pkss:  Nuotar  come  un  pesoe.  No- 
dh  edme  6n  quadrell:  Nuotar  co- 
me un  vomero.  8altd>  denter  fin 
Vckcq'ua  a  nodd, :  Saltar  nell'aoqua 
a  nuoto.  Nodit  soiVaequa:  Nuo> 
tare  sott'acqua.  Nod^  in  fianeh: 
Nuotare  di  nanco.  Nodit  slanzaa 
o  fit  i  perteghett :  Vedi  Perte- 
gheUa^  I  (Fig.)  Nodh  in  la  felid- 
taa:  Nuotar  nella  contentezzOb 
Noda  in  la  grassa:  Nuotar  nel 
grasso  e  negli  a^i. 

—  NodadOT ,  Nuotatore.  Noda- 
dor  de  gran  forza  :  Espertissimo 
nuotatore. 

N6dar,  Notaio.  Passdt  nod4ir: 
Passar  notaio.  Nodar  del  Leila: 
Notaruccio. 

Nod^e  (Volg.  in  dis.).  Vedi  N6- 
dar. 

Nodnmim ,  Nutritura.  (Usato 
solo  per  animali)  Nodrumm  del 
bestiamm:  La  nutritura  del  be- 
stiame. 

No6,  Nofe.  I/area  de  Noh  :  L'ar- 
ca  di  No6.  Pari  Varea  de  Noh  (di 
donna  grassissima) :  Parer  I'arca 
di  No^.  Seam,ph  i  ann  de  Noh  o 
de  MatusaUmm :  Campare  gli  anni 
di  Matusalemme.  Viva  Nohf  (di 
ubbriaconi):  Vedi  Noh/ 

NOBUd,  Nodo.  M  ncBud  de  la 
man :  La  nooella.  «  £1  g'h  i  ph 
iuti  pien  de  noeud  »:  «  Ha  i  piedi 
oolle  patate  ».  (Pr.)  Tutt  i  noeud 
o  f  grdpp  vhgnen  al  pettin:  Tutti 
i  nodi  vengono  al  pettine. 

NOBUd  (Volg.  ant.).  Vedi  Nuoto, 

NOBUf  per  Noeuv.  Vedi  Nceuv, 

MoBora,  Nuora.  Socera  e  wbu^ 
ra:  Socera  e  nuora.  (Pr.)  IH  ala 
fi4Bura  perehh  intenda  la  noRura  : 
Dire  aim  nuora  perch^  socera  in- 
tenda. 

NOBUB,  Nuocere.  «  Te  me  noeu- 
set  y^z  «  Tu  mi  secohi  o  mi  dai  no- 
ia  T^,  m  El  me  nasus  per  la  vista  » 
(di  muro):  «  Mi  noce  perch^  mi 
leva  la  bella  vista  ». 

NOBUV,  Nuovo.  Lunna,  farin- 
na,  insalatinna  noRuva :  Luna,  fa- 
rina,  insalata  nova.  On  vestii 
noRuv:  Un  abito  novo.  Noeuv  de 
trinea :  Nuovo  di  zecca.  Noeuv 
ndvent:  Novissimo.  Tirii  in  noeuv: 
Binuovare  o  rifare  a  novo.  «  Cof 


NOE 


—  472  — 


N^ 


86  gh^  h  de  noRuv  ^  »  :  «  Che  oosa 
mi  rechi  ?  »  «  Te  capisset  cosse  qh'e 
de  iUBuv  o  mianV  ini&r!  yn  «  Hal 
capito  il  latmo  f  Opp,  Tu  I'hai  in- 
tesa  ? »  «  Qh^  ^  nUnt  de  noRuv  > : 
«  Cosi  deve  essere  ».  «  Questa  p<Bu 
Vh  n<Biiva/  »:  «  Oh  quest'fe  nova  I  » 
«  Questa  la  me  riva  nmuva  >» : «  La 
mi  giunge  inaspettata  o  nova ». 
«  Vui  minga  veak  di  face  nctwo  » : 
«  Non  voglio  vedere  visi  novi ». 
«  Quella  faceia  la  m'h  minga  noRUr- 
tja  »:  «  Quel  viso  non  mi  fe  novo  ». 
I  Novo.  Al  fUBuv  del  meg,..:  Add! 
nove  del  mene.  Oiugdk  al  ncRuv  o 
al  maeao:  Idem. 

NOBuya,  Nuova.  Dd,  rueuva  de 
eit  86a:  Dar  nova  di  casa  o  anehe 
Chiarire  una  partita.  FcLsavh  nceu- 
va  di  fait  sd :  Dar  notizie  de'  fatti 
proprii.  Ven  pit  n^  ruBuva  ni  im- 
hassada :  Non  tornare  n&  il  messo 
nfe  il  mandato.  (Pr.)  Niseuna  imbu- 
va,  bonna  nceiiva:  Nulla  nuova, 
bona  nuova. 

Nola,  Noia.  «  Dio  ehe  noia  !  » : 
«  Dio  che  noia!  »  «  Te  see  6na 
gran  noia,  i?^/»:  «  Sei  pur  noio- 
80 ! »  Mori  de  noia:  Morire  di  noia. 

Nol&-laa-laBB ,  Annoiare.  «  ^2 
teater  lu  el  se  annoia  » : «  Al  teatro 
e'  ci  si  annoia ». 

Noids,  Noioso.  «  Te  see  pur  anea 
noioa!  » : «  Sei  pur  noioso  I  » (Sost.) 
«  /  noioa  mX  i  detesti  » : «  Aborro  o 
detesto  i  noiosi ». «  Jj*^  6n  noios  de 
t>wn»:«fi  un  tumistuii»  (pop.). 

Noll,  Nolo.  Dd.  via  a  noil:  Dare 
a  nolo.  ToRu  a  noil :  Pigliare  a  nolo 
e  noleg|?iare.  (Fig.)  JDh  via  a  noil 
lapanscia:  Far  il  cavalier  del  den- 
te.  «  Te  propri  faa  6n  hell  noil!  » 
(iron.):  «  Hai  pur  fatto  un  bel  hol- 
lo!»  «  Ma  sdnt  minga  via  a  noil, 
v^,  wit » : «  Non  credo  poi  di  essermi 
venduto !  »  «  Che  fior  de  noil !  » 
(iron.):  «Beiraffare!  Bel  guada- 
gno !  Bel  hollo  !  » 
~  Nomin,  Nome.  Avegh  in  nomm^ 
Veser:  Chiamarsi  Cesare.  (Fig.) 
Avkgh  in  nomm,  torna  a  ca.  Vedi 
Cd.  Nomm,  e  eognomm :  Nome  e 
cognome.  « Digh  a  mh  nomm 
ehe... » :  «  Digli  a  nome  mio  che  ». 
Spend  el  nomm  de  vun :  Spendere 
il  nome  di  uno.  I^agh  el  nomm  a 
vun :  Fare  il  nome  a  uno.  « HI 
eonossi  ddmd.  de  nom,m, » : «  Non  lo 
conosco  ohe  di  nome  ».  «  Mu€lein 
o  Oambiemm  el  nomm  9e...»:«S6 


ci5  accade  di'  ohe  io  non  sono  pd 
il...  »  JEl  di  del  sd  nomm  :  II  suo 
onomastico.  y  (Riputazione)  Var 
pussee  6n  poo  de  o&n  nomm  eke 
tanti  danee:  Vedi  Nomina,  (Pr.) 
Tutt  i  matt  g'dn  nomm  Maiiee, 
ma  quhet  ehl  i*h  matt  anmd  pussee 
(in  dis.):  Matto  e  arcimatto  o  piii 
che  matto. 

Nome.  N.  fr. :  «  In  nome  di 
Dio!  »:  « In  nome  di  Dio!  » 

Nomlnepatrls  (Soherz.).  F^#t 
tdcch  in  del  nomineocUris  :  £  mat- 
terulogio.  Comineia  dal  domine- 
patris:  Oominciare  dal  principio 
o  daU'a. 

Ndxnixia,  Nomina.  «  Gh'k  vegnuu 
fintdment  la  nomina  de... » : «  Gli 
arrivo  Analmente  la  sua  nomina 
di... » I  Nomea.  Fasi  o  avegh  hanna 
nomina:  Farsi  bona  riputazione. 

Nomin^lnaa,  Nominare. «  L*dn 
nominaa  comm«n«totdr  » : «  L'haa- 
no  fatto  commendatore ».  I  «  L'h 
nominaa  edmhj  per  el  sb  talent  > : 
«  £}  molto  in  voga  per  il  bug  ta- 
lento  ».  Ves  nominaa  nanca  per 
fer  rott:  Non  essere  neppur  nomi- 
nato. 

Nomlnativ,  Nominative.  Nomi- 
nativ,  genitiv,  ahlativ,  ece. :  Nomi- 
native, genitive,  ablative,  eco;  I 
«  Z'h  on  porseell,  a  vore  propA 
dagh  el  sd  nominativ » :  «  E  un 
porco,  a  volerlo  proprio  chiamare 
col  sue  nome  ». 

Non,  Non.  N.  fr. :  Non  tutt  in 
bdn  de... :  Non  tutti  sono  buoni  di... 

Nondimen  o  Nondemen,  Nondi- 
meno.  «  G'oo  perdonaa,  e  nonde- 
men  dimentiearoo  mat  pti... »: «  Gli 
ho  perdonato,  e  nonaimeno  non 
8Corder6  mai,  ci6  che  mi  ha  fatto  ». 

NoniBtant  (Volg.).  Vedi  JVono- 
slant, 

Nonna,  Nonna.  Vedi  Mamma- 
granda  (1). 

Noimo,  Nonno.  Vedi  Papitgrand. 
«  M  nonno  de  mh  mari  » :  « II  nonno 
di  mio  marito  ».  «  L'ii  butt€ia  via 
tutti  i  gri  e  el  8*h  miss  a  fdt  d 
nonno  »  :  «  Non  ha  piil  '1  oapo  a' 


(1)  Qal  a  dir  vero  sembra  ohe  si  presenti 
nn  caso  al  rovescio  della  r«gola  da  me 
abbracciata,  di  dare  eio^  le  parole  meno 
volgari  inverse  delle  pti\  volgari  come  ns6  il 
Cherubini.  Ma  e  da  osservarsi  che  Mant- 
magranda  sebbene  si  staochl  dalla  voce 
italiana  e  tntfaltro  che  parola  volgare- 


r 


NON 


-^  473  -. 


N08 


gxilli ;  or  s'^  buttato  a  far  il  nonno 
awepo  ». 

Nonbstant,  Nonostante.  «  Ohe 
Voo  dill ;  nonostant  Vd  voruu  fb,  a 
9d  moB^ud  yn  *  GlieV  ho  detto  e  no- 
nostante voile  fare  a  modo  sno  ». 

NonplnsQltra,  Non  plus  ultra. 
«  St6  tin  Vh  el  non  plus  ultra  » : 
«  Oodesto  vino  h  squisitissimo ». 
'V^s  la  non  plus  ultra  di  belltzz: 
£s8ere  un  oochio  di  sole. 

NonBOChd,  Nonsoohe.  «  La  g*h 
6n  eerto  nonsoehe  che  la  pias  co- 
rn^ » : «  Ha  un  certo  —  o  garbo  che 
innamora  y^.^nJEl  g*ii  21  in  aaeeoeda 
4ht  nonsoefU  » :  «  Ha  li  in  tasca  un 
bel  eingillo  ». 

NonsuUla,  Nunziata.  Lafhsta  de 
la  Nonzictda :  La  testa  dell' An- 
nunziata. 

Norantdnna,  Novantina.  « M\ 
8&nt  in  la  norantenna  > :  «  Sono 
sulla  novantina  ».  «  Quanti  inf» 
«  Saran  dna  norantenna  » : «  Quan- 
ti sono  f  »  «  Novanta  o  giU  di  H  ». 

Norma,  Norma. «  Sappiaper  tda 
norma  ehe  »  :  ^  Sappia  per  tua  noiv 
ma  che  ».  Tcru  in  norma  (per  per- 
seguitare  (in  dis.J:  Vedi  Begola  per 
tutti  gli  altri  casi  in  cui  si  userebbe 
la  voce  Norma  in  italiano.  |  (L'o> 
pera  di  Bellini)  La  Norma, 

N6rmal»  Normale.  Isedl  normal 
o  normai  :  Le  scuole  normali.  «  El 
p6ls  Vh  normal )» :  «  II  polso  h  re- 
golare  ». 

—  Normalista,  Alunno  delle 
scuole  normali. 

NoroncoU,  Ranunoolo  (Specie 
di  pianta  e  di  frutto). 

—  Noroncolin,  Ranuncolino. 
N6s,  Nooe.    On  hdsch  de  nds  e 

easlan:  Un  bosoo  di  noci  e  di  ca- 
stagni.  Perfegh  6n  nds :  Bacehiare 
le  noci.  |  (Prutto)  iVdk  verd  e  nds 
sheeh :  Noci  fresche  e  noci  secohe. 
«  Mi  g'  oo  i  v6s  e  i  aUer  .</'  dn  i 
nd«»:  « lo  ho  le  voci  e  gli  altri 
hanno  le  noci ».  Oiugp,  at  nds : 
Giuocare  alle  noci.  Fh  foe-ura  % 
nds:  Smaltare  le  noci.  Pestdi  i  nds : 
Sehiaociar  le  noci.  Pela  i  nds: 
Sgusciarle.  (Pr.)  Pan  e  nds  man- 
2jrm  de  spds:  Pane  e  noci  pasto  di 

rsi.  Db  ivds  in  d'dn  saech  e  do 
n  in  d^dna  cd  fann  dn  gran 
eiass:  Ove  son  femmine  e  oche 
non  vi  son  parole  poche.  |  Nds 
vomica:  Noce  vomica.  Nds  d'liv- 
dia:  Idem.  |  La  nds  del  ph:  La 


noce  del  piede.  |  (Piccolo  canot- 
to)  On  guss  de  nds:  Un  guscio  di 
noce.  I  (Sorta  di  pesca)  \edi  Per^ 
sieh. 

Nosconddn  (Volg.  id.).  Vedi  Na- 
seondon. 

Nos^tt,  II  gozzo  (Volg.).  Vedi 
Goss, 

Nost  (Apocope  di  Noster).  Vedi 
Noster.  N.  fr. :  «  Lii  Vh  di  nost?  >  r 
« Ella  h  nostro  o  de'  nostri  n'  h 
vero  ? »  /  nost  fic&u :  I  nostri  fi- 
gli.  M  nost  Milan:  II  nostro  Mi- 
lano. 

Nostran,  Nostrano.  Lin,  r^ff^ 
pan,  eec.,  nostran :  Lino,  rete,  pa-^ 
ne  nostrale.  Mohha  nostranna  md 
finna:  Roba  nostrale  ma  iina.  | 
Fit  el  nostran:  Far  I'indiano  o 
far  il  nesci  o  il  sornione. 

Nota,  Nota.  Mett  in  nota:  Pren- 
dere  ricordo.  Primes,  nota:  Prima 
nota.  I  (Di  musioa)  Nota.  I  nott 
in  sett  e  ednt  i  etedaent  in  dddes  .* 
Le  note  sono  sette  o  cogli  acci- 
denti  dodici.  Nottaeparoila:  No- 
ta e  parola. 

—  Notarella,  Noterella. 

—  Notd.,  Notare.  Nota  i  pagn 
del  lavandee:  Far  la  lista  dei  pan- 
ni  sudici.  Notdt  tutt  i  m,%nim  fras: 
Non  lasciar  sfaggii*e  una  frase. 
«  Lee  la  notta  tult  i  minim  pUt » 
(vol^.) :  «  Ha  la  smania  di  saper 
tutti  i  peti  ».  «  Flpaga  min^a  sul" 
I'dngia,  el  ffi  nota  » :  «  Egli  com- 
pera  a  credenza  ».  «  £  nota,  ehe 
mi  s*era  fceura  de  cd  » :  «  E  nota 
che  io  ero  assente  di  casa  ». 

—  Notaben,  Notabene,  N.  B. 

—  Notabil,  Notabile. «  El  notabil 
V^  quest.,,  <;Ae»:«Il  punto  da  no- 
tarsi  h  questo  o  codesto,  che... » 
«  Gh' era  i  notabil  del  pciese  » 
( civ. ) :  »  C  erano  i  notabili  del 
paese  ». 

Notazidn,  Notazione.  Notaeion 
m,usical :  N  otaziono  ra  u  s  i  c  a  1  e. 
«  T'ee  fa>a  notation  ?  » : «  Hai  fatto 
annotazione  ?  » 

—  Notazionetta ,  Annotazion- 
cina. 

Notiflc^.-icaa-ica8B ,  Notiiicare. 
Notified,  dna  sentema:  Idem.  No- 
tified dn  can:  Far  la  notiflca  del 
cane. 

—  Notiflcazidn,  Notificazione. 
Notizla,  Notizia.  Avhgh  notizia: 

Avere  notizia.  I>d  notizia:  Dare 
notizia.   Notizia  uffieial:   Notizia 


NOT 


—  474  — 


NOT 


uffioiale.  «  Gh.*h  noem/)» :«Ci  son 
notizie  ? »  «  L'oo  leggiuu  in  di  no- 
iizi  vari  del  giomcu  » :  ^  L'ho  letto 
nelle  notizie  varie  del  giomale  ». 
Penuria  de  notiei:  Penuria  di  no- 
tizie. I  reporter  van  intomo  a  tceu 
su  — ;  I  reporter  vanno  intorno 
a  raccattar  — .  (Pr.)  No  ghh  cdme 
i  eattiv  notisiper  savHsuhit:  Nes- 
«iina  nova  bona  nova  perch^  le 
<jattive  vengono  Bubito. 

Notomia  e  Anatomla,  Anatomia. 

Notori,  Notorio.  J/^  6n  fatl  no- 
tori:  E  un  fatto  notorio. 

Nott,  Notte.  M  dl  e  la  noU :  II 
giorno  e  la  notte.  De  nott:  Di 
notte.  Fa  vitta  de  noU:  Far  di 
notte  giorno.  Stdt  semper  intdma 
de  nott :  Passar  le  notti  in  giro. 
Vegnl  nott:  Far  notte.  Da  la 
honna  nott:  Dare  la  buona notte. 
Fit  la  nott  tutta  in  d'dn  »ogn: 
Dormire  tutta  la  santa  notte.  In 
mil  pit  bell  de  la  nott:  Sul  pitl 
bello  della  notte.  PassA  6na  cat- 
tiva  nott :  Passar  una  cattiva  not- 
te.  Tret  via  la  nott:  Vegliare  la 
notte.  V^8  Ionian  e&me  del  d\  a 
la  nott:  Correrci  quanto  dal  di 
alia  notte.  Lumin  de  nott:  Lu- 
mino  da  notte.  Peg  ehe  anda  de 
nott:  Peggio  ehe  andar  di  notte  I 
(Pr.)  Da  nott  VI  la  mader  di  pen-- 
eer:  La  notte  6  la  madre  de'  con- 
fiigli. 

—  Notte.  N.  fr.:  Bona  o  felice 
notte :  Idem.  Donna  nott  ai  sonor- 
ddr :  Buona  notte ,  suonatori  o 
Gestl  ehe  I'olio  h  caro. 

—  Nottumin  (Musioa),  Nottur- 
no.  —  de  Chopin:  —  di  Chopin. 

•—  Nottada,  Nottata.  Fa  not- 
tada :  Far  nottata.  Paget  la  not- 
tada :  Pagare  la  nottata.  Fd  not- 
tada  a  6n  infermo:  Far  nottata  a 
un  infermo.  «  Oo  faa  6na  catliva 
nottaday* : «  Ebbi  una  cattiva  not- 
tata )».  «  X'  impiega  di  nottad  de 
fila  a  studia  »  :  «  8t&  veglio  not- 
tate  intere  a  studiare  ».  « Fl  butta 
via  di  gran  nottad  a  balldt,  a  slra- 
vizidt  »  :  «  Perde  molte  nottate  a 
ballare,  a  gozzovigliare  ». 

NotUB.  NT  fr. :  JSotus  in  Didea: 
Idem. 

Noyament,  Novamente.  (Risalu- 
tando)  «  Novamente  /  »  :  «  Nova- 
mente ». 

Novdglieii.  N.  fr. :  Avlgh  a  ehe 
fh  a  Noveghen :  Essere  proletario. 


r 


MovW,    Novello.    Can    noMJJlp. 
Cane  novello.  «J7^  aneam,b  imd 
veil,  ma  el  ae  farit »  :  « II   figli  A 
h  anoora  novizio  ma  si  farli». 

—  Novellin,  Arancino.  (Pop.) 
«  L*^  tropp  novellin  »  :  «  £!  troppo 
arancino ».  (Pr.)  De  noveU  tutt  h 
bell :  Ogni  cosa  nova  sembra  bella. 

NovelLa,  Novella.  /  navell  del 
Boceaeeio :  Le  novelle  del  Boccac- 
cio. «  Te  gh*eU  minga  alter  novtU 
(Afi*.)  (II  comune  direbbe  Stori\ 
de  euntamm  «u  /  »  :  «  Non  hai  di 
meglio  da  oontarmi  ? » 

—  MovelllBta,  Novellante. 
November,  Novembre.   JEl  no- 

vember  ghe  n'd  irenta :  H  novem- 
bre ba  trenta  giorni. 

NoYdnna*  Novena.  Da  ncvenna 
del  Natal:  La  novena  di  Natt^ 
(Libro)  «  Oo  eompraa  la  jNavenna 
de  la  Madonna  »  :  «  Ho  comperata 
la  novena  della  Vergine  ». 

—  Novennarl,  Novennario. 

—  NOYtoni,  Novennio.  ti^mm 
voUaa  gib  per  6n  alter  novhnni  » : 
«  Abbiamo  rinnovato  o  rafifermato 
il  contratto  per  un  altro  noven- 
nio». 

NoYiziaa. 
novissiaa 

—  NoYlszi,  Novizio.  (Frate) «  El 
noster  noviezi  Vdn  mandtUM  a  pre- 
dieh  in  di  selvaggi »  :  « II  nostro 
novizio  Thanno  mandato  a  pre- 
dicare  ai  selvaggi ».  |  «  Jn  del  ml 
negozi  vo&uri  minga  de  nt^viegiyn 
«  Nel  mio  negozio  non  voglio  gen- 
te  novizia». 

—  Nud,  Nudo.  Nud  e  crud:  Nude 
e  crudo.  Nud  nudent :  Nudo  nato 
0  nudello.  Da  seola  del  nud:  La 
soola  del  nudo.  «  Se  vedeva  la 
scimma  della  montagna  nuda » : 
«  Si  vedeva  la  vetta  brulla  del 
monte  ». 

Nudregk,  Nutricare  (1),  Svisce- 
rare  (Ammanire  jpolli,  eco.). 

Nulla,  Nulla.  On  bhll  nulla:  Un 
bel  nulla. 

—  Nullatenent,  Nullatenente  (2), 
Vies  6n  nullatenent:  Essere  p(H 
vero,  spiantato,  proletario. 

—  Nollo,  Nullo.  Trd.  m  nuUo: 
Annullare.  «  D*h  6n  omm  nuUo  af- 


OYiziaa.    Noviziato.    I\tg^  d 
dziaa  :  L'anno  del  noviziato. 


(1)  Nutricare  olire  ehe  i  poco  uaato  ha 
senso  diverse  dal  nostro  Nudregd. 

(2)  Non  si  trova  qnesta  voce  ne*  dixio- 
nari  italiani  ma  i  viva  a  Firenze. 


NUM 


—  475  — 


NUM 


fatt  affaiiT^ : «  £:  un  uomo  assolu- 
tamente  nullo  ».  «  Sl6  ait  eh\  V  h 
nullo  »  :  «  Questo  atto  h  nullo  ». 

Nuxner,  Nmnero.  In  gener,  nu- 
mer  e  ecu:  In  genere,  numero  e 
oaso.  El  numer  de  la  porta  :  II  nu- 
mero della  oasa.  V^s  U  per  fit  ni*- 
mer:  Esserci  per  ripieno.  « Oo 
tnangiaa  trh  ccuUgn  ae  numer » : 
«r  Ho  mangiato  tre  oastagne  di  nu- 
mero ».  *I/h  nwner  vun  /  » :  «  E 
numero  nno !  o  £  I'asso  )^,*lj'hdn 
omm  de  poeeh  numer  »  :  «  Egli  h 
un  omo  di  pochi  numeri  ».  (Lotto) 
Gh'^  fceura  %  numsr  estrait :  C'e 
fori  la  tirata.  Cavd  i  numer  h6n : 
Cavar  i  numeri  boni.  (Coscrizio- 
ne)  Tirh  el  numer:  Tirare  il  nu- 
mero. (Mairto)  Hi  L*  ^  anea  lit  del 
fiumer  »  :  «  E  anche  lui  del  bel  nu- 
mero uno)».  (Giornale).  On  nu- 
mer urUeh:  tin  numero  unioo. 
(Nelle  adunanze)  Vhss  o  vhes  mtn- 
ga  in  num^r :  Essere  o  non  essere 
m  numero. 

—  Numeraa,  Numerato.  Bass 
numeraa:  Basso  numerato. 

—  Numerarl ,  Numerario.  «  £1 
-m*  it  pagcM  in  num^rari  d'ar^n 
«  Mi  pagb  eon  belle  monete  d'oro 
fionanti  ». «  El  numerari  Vh  sears  »: 
«  II  numerario  ^  soarso  ». 

—  Numeratdr,  Numeratore.  El 
numerator  deUa  maeehina :  II  nu- 
meratore. 

-^  Niiiuerizz&-inaa.  Numerare. 
^umerizzd.  i  pagin:  Numerar  le 
pagine. 

Numlsmategli  (Volg.).  Vedi  Ifu- 
mismatieh» 


NumlBmatlcli ,  Numismatioo. 
Gabin^tt  — ;  Gabinetto  — .  «i^^ 
dn  famdso  numismatieh  »:  «  E  un 
gran  —  ». 

Nun,  Noi. «  Nun  Italian shmm..,>: 
«  Noi  Italian!  siamo...  »  «  Shmm, 
semper  nun  epctu  nunyti  «  Siamo 
sempre  soli,  rra  di  noi  >.  «  Nun 
s^mm,  semper  nun  * :  «  Siam  sem- 
pre noi  ».  « ^  dilla  eht  tra  de 
nun  » :  «  A  dirla  qui  fra  noi  o  da 
te  a  me  >.  «  De  nun  se  usa  a  d\, 
a  fdt>:  «  Da  noi  si  dice,  si  f^  ». 
«  Simm  ehl  nun  » :  «  Siamo  qua 
noi  ».  «  Nun  shnm  milla  volt  pus^ 
see  b6n  de  vialter  donn>i  «  Noi 
maschi  siamo  mille  volte  piii  buo- 
ni  di  voi  altre  femmine  ».  «  Viva 
nun  ■» : «  Evviva  noi !  »  «  J.  nun  /  »: 
«  A  noi  ».  «  Vegnhmm  a  nun  »  ; 
«  Torniamo  a  noi  ».  (Pr.)  Primm4i 
nun  e  pceu  i  tceu  e  pceu  i  alter  se 
te  pceu :  Prima  noi,  poi  ir  tuoi.  poi 
gli  altri  se  tu  puoi.  I/h  mei  dH 
pover  mi  che  pover  nun:  Meglio 
e  dire  povero  me  che  poveri  noi. 

Mutri-iitrli-utrlss,  Nutrire.  Di- 
sen  che  lafrutla  la  nuiriss  poeeh  : 
Dicono  one  le  frutte  nutnsoano 
poco.  «  El  g'it  bisogn  de  nutrias 
hen,  s'el  vceur  tirass  su»:  « Per 
ripigliare  le  forze  ha  bisogno  di 
nutrirsi  bene  ». 

—  Mutrlsidn,  Nutrizione.  «  Ghe 
dan  6na  bonna  nutrizion  » :  «  Gli 
o  le  danno  una  bona  nutrizio- 
ne ». 

Nuver  (Volg.).  Vedi  Nivol. 

Nuyerlsc  (m  dis.),  Nuvoloso. 


0  (Quarta  vooale),  O.  (Vooativo) 
«  Ma  o  Carlo  eossa  te  holgirett  > : 
« Ma,  o  Carlo,  che  fai? »  (Prep, 
disgiuntiya)  m.  O  liio  nissun  » :  «  D 
lui  o  nessuno  >.  (Invece  di  ciroo- 
lo)  «  L'd,  faa  6n  o  sulla  sabhia  che 
el  pareva  quell  de  Giott  » :  «  Segnb 
un  o  nella  rena,  che  pareva  quel- 
lo  di  Giotto  ».  (M.  d.  d.)  Ce  o  co: 
Ci  o  oo. 

Oasi  (P.  N.),  Oasi.  Oasi  del  de- 
sert: Oasi  del  deserto. 

Obblaa,  Ostia.  «  G*oo  daa  la  me- 


desinna  in  d*6n  obMaa  »  :  «  Gli  feci 
ingollare  la  medicina  in    un' — . 

—  Obbiadee  (Fabbric.  di  ostie), 
Ostiaio. 

—  Obbiadln,  Ostie  in  bollini. 
Quel  ehe  vanza  di  obbiadiit:  Ri- 
tagli.  ObbicuUn  a  rilev:  —  a  rilievi. 

ObeUsch,  Obelisco.  L'obelisch  di 
giardin  pubblieh:  Idem. 

Oberaa  (T.  curiale),  Oberato  (1) 
o  Fallito  maroio. 


(1)  O&tfratOj  in   tosc.  signiflca  piattosto 


OBE 


—  476  — 


OCA 


Obersg  (D.  Pr.),  Albergo,  Lo- 
canda. 

—  Obergista.  Vedi  Alhergator. 
Oblezldn,   Obiezione.  « El  ni'h 

f(Mb  dn'ohiezion  giusta  » :  «  Mi  fece 
iin'obiezione  giusta  ». 

Oblz  (Specie  di  cannone),  Obice. 

Oblator »  Oblatore.  <AV  cuta 
gh'era  tanti  oblaior  » :  «  All'  asta 
c'erano  molti  oblatori  ». 

Oblatt,  Oblato.  lohlatt  de  Bko  : 
Gli  oblati  di  Rbo. 

OblUr^-lgaa-igass ,  Obbligare. 
«  L^h  ohhligaa  in  Utt  »:  «  E  obbli- 
gato  a  letto  ».  «  Me  sdnt  obligcta 
a  pas8(wh  6n  tant  al  mes  » :  «  Mi 
Bono  obbligato  a  passargli  un  tan- 
to  al  mese ».  «  Vui  minga  reatd. 
ohligaa*:  « Non  vo^lio  restargli 
obbligato*.  Ariaohligada:  Idem. 
Sonhtt  a  rimm  obliqaa:  Sonetto  a 
rime  obbligate.  «  Ghe  sdnt  tanto 
ohligaa  » :  «  Le  Bono'  molto  —  o 
tenuto  Opp,  Obbligato  a  lor  si- 
gnori ». 

—  Obligant,  Obbligante.  Pus- 
see  sincer  che  obligant :  Pitt  since- 
ro  che  obbligante. 

—  Obligato!  Obbligato  I  ^  La 
mtisiea  de  Bellini  I'h  bHla  »  «  Ob- 
bligato,  alter  che  bella  /  » :  «  La  mu- 
Bica  di  Bellini  h  bella  »  «  Obbli- 
gato !  Altro  che  bella  1  »  «  dao 
obligato/  »:  «  Non  parliamone  piil 
Opp.  Felicenotte !  »  «  Obligato  de 
VavisT^:  «.  Obbligato  o  grazie  del- 
I'awiso  ». 

—  Obligazidn ,  Obbligazione. 
«  Vui  minga  avhgh  de  obligation  »: 
«  Non  voglio  avere  obbligazioni  ». 
B  Firmh  dn'obbligaaion :  Firmare 
Tin'obbligazione. 


bligh :  Salutare  fe  cortesia,  rendere 
il  Baluto  ^  obbligo. 

Obod,  Oboe,  ^rofessdr  de  oboe : 
Idem. 

Obrobrl,  Obbrobrio.  «  La  fac- 
ciada  de  quella  ca  I'h  6n  vero  oh- 
brobri  » :  «  La  faceiata  di  quella 
casa  h  un  vero  obbrobrio  ». 

Oca,  Oca.  Pari  dn'occa  (Cammi- 
nar  a  gambe  aperte  e  senza  garbo) : 
Parer  un'oca.  A  coll  d'occa:  A 
collo  d'oca.  Andd  cdme  dn'oeca: 


pleno   di  debiti 
molte  passivita. 


Patrimonio  oberato  da 


Scacazzare.  Cossin  pien  de  peiM. 
d*oca:  Cuscino  di  pinma  d'^ooL 
^  L*h  minga  6n'  oca  >  :  «  Non  h 
un'oca  ».  (Pig.)  Andd  in  ocea:  Di- 
menticarsi.  Fd,  I'oeca  :  Far  il  nesd. 
Oi6ntagh  Vocca  e  i  vhnn:  Vedi 
Phnna,  Fh  vedk  i  oeeh  de  Pavia: 
Par  veder  Pisa.  FJl  paradis  H 
oeeh :  Vedi  Paradis.  (M.  d.  d.) «  Te 
ghe  diset  oca  /  » :  «  Ti  par  poco!» 
^  Ecco  faito  el  beech  a  Voeea*: 
«  Ecc^&^atto  il  becco  aU'ooa  ».  «  21 
parla  quand  pissa  i  oeeh  >  (volg.): 
«  Tu  devi  parlare  quando  le  galline 
pisciano  ».  {Giooo)  Giugdt  a  Voea: 
Giocare  all'oca.  (EscL  volg.) «  Par- 
ca  V  occa  % :  «  Poroa  V  oca  ».  8ih 
d'oea:  Star  fresco.  (Pr.)  Quand  i 
oeeh  sbatten  i  al  I'h  segn  che  de» 
picRuv :  Le  rondini  che  rafientaino 
terra  segno  di  pioggia.  I>d  dann  e 
6n*oca  fan  6n  mercaa :  Dove  sod 
femmine  e  oche  non  vi  son  parole 

Foche.  I  parer  mhien  a  bev  t  oeeh: 
paperi  vogliono  menar  le  oche 
a  oere.  Casciik  fo&ura  i  oeeh :  Gai- 
dar le  oche  al  pasoolo. 

Ocada,  Dimentioanza  grave. 

Ocasidn,  Occa8ione.\A  la  priuf 
maoeasion:  Alia  prima  oocasione. 
Ciappd,  Voeasion :  Afferrare  I'oe- 
casione.  On  opuscol  de  ocasion: 
Un  o^uscolo  di  occasione.  Oeasion 
prosstma:  Idem.  Mhttes  in  di  oea- 
sion :  Mettersi  nolle  occaaioni.  Perd 
6na  bella  ocasion :  Idem.  (Pr.)  L'o- 
easion  la  fd,  el  Under:  L'ocoasioiie 
fa  I'uomo  ladro.  I  amis  se  ednos»e» 
in  di  ocasion :  Vedi  Amis. 

Occ,  Occhio  (1).  Oce  sbirenl: 
Occhi  furbi.  Oce  bis :  Occhi  stan- 
chi.  Occ  bottoruu:  Occhi  in  fuori. 
Occ  de  falchUt:  Occhi   scrifagnL 

—  de  poresinna:  —  dipulcino.  — 
^dHncantaa:  —  incantati.  —  gaein 

(cavalli) :  —  gazuolo.  —  in  fceura: 

—  sgranati   o  fuori   dalla   testa. 

—  sgarbellaa:  —  scerpelUni  Opp, 
scerpellati.  —  mascarpent  2  — >  ci- 
sposi.  —  orlaa  de  ross:  —  foderati 
di  prosciutto  o  sciarbati  (Lucca). 

—  fdsch :  —  storti  o  guerci.  —  eol&r 
acquademar:  —  glauchi.  Oee  mart: 
Occhi  spenti.  —  pien  de  so^n  :  — 
BBSonnati  o  imbambolati.  —  tngar- 
biaa:  —  tra  peli.  —  de  porsM 
mort ;  —  di  tnglia.  —  a  sf^rla  de 


(i)  Diamo  soUanto  gli  aggettivi  che  piA 
si  d'scostano  dal  toscano. 


occ 


—  477  — 


OGG 


fitar6n:  —  a  mandorla.  |  (Trael.) 
'J  ace  del  hr<Bud,  del  eaffhf  del  for- 
metgg,  de  la  o6a  delpavon:  Soan- 
delfe  o  ocobi  del  brodo,  del  oaff^, 
del  formaggio,  della  coda  del  pa- 
vone.  I  I  occ  de  la  vit:  Gli  occhi 
della  vite.  Occ  de  vider:  Occhio 
artificiale.  Fasceu  de  Voce :  Fagloli 
con  I'ocohio.  Q  Dec  depemis  (cal- 
lo) :  Occhio  di  pernice.  Occ  pratieh: 
Oechio  —  o  esercitato.  Avhgh  6n 
gran  e6lp  d'oee :  Aver  il  colpo  d'oc- 
cliio.  Jaal  d'oee:  Mai  d'ocohi.  (M. 
d.  d.)  «  Ghe  noo  fin  fceura  di  occ  » : 
«  Ne  ho  fino  agli  occhi  o  a  saziet^  ». 
J>d  in  Voce :  Dar  nell'oochio.  «  J^ha 
voltaa  i  occ  in  dent  e  s'dao  » : 
«  Torse  gli  occhi  in  traverse  e  fe- 
licenotte  yt   (morto).    Dd,  d'  occ  a 
Quaicoss:  Dar  un  occhio  a...  Pctih 
%  oce  in  faccia :  Fissare  gli  occhi 
in  vise  ad  uno.   Podh  and^  c6l 
eappellf<Bura di  occ:  Vedi  Oappell. 
Falla  %n  sui  occ:  Farla  sotto  gli 
oochi  o  in  barba.  «  Vamm  foRura 
di  oce» :  4(Levamiti  d'attomo  >.  In 
d*6n  hatter  d'oce:   In  un  batter 
d' occhio.  A   qitattr'oec:  A  quat- 
tr'occhi.  A  occ  saroM:  A  chiusi 
oechi.  /  quattr*  occ  (gli  occhiali) : 
Lie  "barelle  e  anchc  I  quattr'occhi. 
Jjassdt  adfee  i  occ:  Lasciare  gli 
oochi  sopra...  Ltisi  i  occ:  Jjucci- 
care  gli  occhi.  Vomitit  o  cagd,  anca 
i  occ :  Vomitare  il  cuore  e  eli  oc- 
chi o  cacar  le  curatelle.  Costdt  6n 
occ  del  coo  :  Costar  un  occhio  del 
capo.  Gttardit  de  mal  occ :  Guar- 
dare  a  o  di  mal  occhio.    Ouardh 
edn  la  c6a  de  Voce :  Guardare  con 
la  coda  dell'occhio.  Seritiss  a  bm- 
ait  i  oec:  Aver  bruciore  agli  oc- 
chi. Schiscuigh  Voce  a  vun:  Striz- 
zar  Vocchiolino.  Schiscictdinna 
W  oce :  Schizzatina  d' occhio.  A  occ 
battent:    In    un    batter   d' occhi. 
Mangidi  c&nt  i  oec:   Mangiare  o 
divorare  cogli  occhi.  N6  ered  ai 
sd  oce :  Non  credere  ai  propri  oc- 
chi. Phrd  d'occ :  Perdere  d'occhio. 
Pjagit  i  oce  o  la  vista :  Appagar  la 
vista.  Dervigh  i  oce  a  vun :  Aprire 
ffli  oochi  a  uno.  Sgarattd,  i  crucc 
^olg.):  Sgusciare  gli  occhi.  Av^h 
hdn  oce :  Aver  buon  occhio.  Nient 
gh'h  de  h6n  per  i  ceucc :  Gli  occhi 
Bi  hanno  a  poccar  con  le  gomita. 
Fagh  denier  Voce  a  6na  robba : 
Faroi  Pocohio  a  qualcosa.  «  N6 
'gh*i  reataa  che  i  oec  per  piang  » : 


«  Non  gli  h  rimasto  che  gli  occhi 
per  piangere  ».  Saltit  ai  occ :  Sal- 
tare  o  balzare  agli  occhi.  Avhgh 
la  binda  sui  occ:  Avere  la  benda 
agli  — .  Sarib  su  6n  occ :  Chiudere 
un  occhio.  Buttd,  la  pdlver  in  di 
occ:  Gettare  la  polvere  negli  oc- 
chi. Avhgh  cdme  di  lusiro^ul  d&- 
nans  di  occ :  Avere  o  provare  dei 
bagliori.  Falla  sui  occ  a  vun:  Farla 
sui  viso.  On  bhll  colp  d'occ :  Un  bel 
colpo  d' occhio.  A  tir  d'occ :  A  vista 
d' occhio  Qpp.  Un'occhiata.  P.  E. : 
«  Quel  vial  Vh  a  tir  d'occ  > :  «  Quel 
viale  h  un'occhiata  ».  Avegh  sem- 
per 6n  tal  davanti  ai  occ:  Avere 
sempre  presente  la  tal  persona  alia 
mente  (1).  Avhgh  dnhell  thi  d'occ: 
Avere  un  bel  taglio  d' occhi.  Ca- 
vass  i  oce  per  poc^  leg... :  Sciuparsi 
gli  occhi  per...  C6nt  i  occ  in  ousi- 
ro&ula:  Cogli  occhi  socchiusi.  No 
sard,  occ  tutta  la  nott:  Non  chiuder 
occhio.  Fal^ignct  i  oce:  Battere  gli 
occhi.  Sentts  a  quattd,  i  occ:  Non 
vedere  piil  lume.  Fregass  i  occ: 
Stropicciarsi  gli  occhi.  M  blanch 
de  Voce:  II  bianco  delP occhio.  Trd, 
attdmo  i  occ :  Cercare  cogli  occhi 
di  qua  e  di  1^.  Voltagh  Voce  a  vun : 
Non  guardarlo  piil  di  buon  occhio. 
Oggin,  Occhietto.  Fit  i  oggiit: 
Fare  Pocchiolino  o  Tocchiopio.  B 
Oggin  de  vitt^ll  (Macellai) :  Testina 
di  vitello.  |  On  oggin  de  ajffitth 
(in  dis.):  Una  stanzettina  da  ap- 
pigionare.  (Pesciolini)  Oggitt  ap- 

f^en^w.  pesc€ia :  Minutaglia  viva  da 
riggere. 

OggiXKBTi,  Occhiettino.  Fd  Vog- 
atneeu  o  V oggin  de  porscUl  mort: 
Fare  I'occhio  di  triglia.  L'oggintBU 
di  fasccu:  Occhio  de'  fagioli  o  fa- 
gioii  coll'occhio. 

Occiai,  Occhiali.  «  Fl  porta  i  oc- 
ciai  y^ :  «  Porta  le  barelle  ».  ( Ai  ca- 
valli)  Paraocchi. 

OcclaUn,  Occhialino.  «  Fl  porta 
V  oceialin  »  :  «  Porta  1'  occhialet- 
to  ».  Vedi  Pensn^. 

Oo6r,  Occorrere.  «  Ml  per  qukU 
eke  oc6r  son  semper  chi  » :  «  Per 
quelle  che  occorre  sono  sempre 
pronto ».  IPocdr  alter:  Non  oc- 
corre altro.  «  Oedr  minga  che  te 
disa  che...  »:  «  Non  occorre  che  io 
ti  dica...  » 


(i)  Aver  fltta  nel  caore  onMmagine  eara. 


oco 


—  478 


ODO 


Ocdrent,  Oooorrente.  ic  Mle  las- 
sa  minga  andh  in  se^nna  se  n6 
gh*h  tutt  Voeorrent » :  «  Non  per- 
mette  si  vada  in  Bcena  se  non  o^^ 
tutto  il  fabisogno  o  1' oooorren- 
te ». 

— Ocorrenza,  Oocorrenza.  ^^Ck^el 
disponna  pur  de  ml  all'ocorren- 
za  »: « In  ogni  oocorrenza  disponga 
di  me  ». 

Oclidtt,  Pecorelle.  «  Sul  lagh  se 
eomineiava  a  ved^  i  och^t>;  «  Sul 
lago  si  eomineiava  a  ^^wder  le  pe- 
eorelle  ». 

Ocrla,  Ocra.  Gialdd^oeria:  Gial- 
lo  d'oora. 

Ocullsta,  Oculista.  «  L'oeuluta 
el  m.'a  ditt  de  lass^  i  oee  in  ripo- 
80*:  «  L' oculista  mi  disse  di  la- 
sciar  in  riposo  gli  occhi*. 

Ocup^-cupaa-cupasB,  Oocupa- 
re.  (Colto)  /  Ingles  dn  ocupaa  Ti- 
sola...:  Gli  Inglesi  hanno  ocoupata 
I'isola.  OcupSt  tropp  post:  Oooupar 
troppo  posto.  Ocupass  di  €Uter: 
Occuparsi  de'  fatti  altrui. 

Ocupazz  (Volg.  id.).  Vedi  JSqui- 
pagg. 

Ode,  Ode.  Ode  saj^fiea  (colto): 
Idem. 

Odesell  (Volg.  ant.).  Vedi  Uten- 
sili. 

Odi,  Odio.  MUiin  odi:  Mettere 
in  odio.  Veqn\  in  odi  el.,.:  Venir 
in  ug^ia  o  m  odio  il...  Fd  6na 
robba  tn  odi  de  quaidun:  Fare  una 
oosa  in  odio  di  alouno. 

—  Odlli-dlaa-diass,  Odiare.«^ 
le  odia  » :  «  Lo  odia  ».  Odiass  a 
mort:  Odiarsi  mortalmente.  «  L'h 
odicM  in  pae8>:  «  £  odiato  in 
paese  ». 

—  Odl68,  Odioso.  «  .£fZ  gh'h  dir- 
ventaa  odios  » :  «  Gli  divent6  odio- 
so ».  Fat,  6na  part  odiosa:  Fare 
una  parte  odiosa.  (Pr.)  I  par€tg6n 
in  semper  odios:  I  paragoni  sono 
sempre  odiosi. 

—  Odiosltaa,  Odiosit^.  Sehivit  i 
odiositaa:  Fuggire  le  odiositd..  «  M 
s*^  tiraa  adoss  milla  odiositaa  c6n 
quel  sb  fdb  de  sofh  » :  «  Si  prooac- 
Gi6  molte  odiosit^  oolla  sua  pre- 
sunzione  ». 

Odor,  Odore.  Aequa  d'odor:  Ao- 

Sua  odorosa.  B6n  o  eattiv  odor : 
luono  o  cattivo  odore.  Cossinhtt 
de  odor:  Guancialino  odoroso. 
Odor  de  brusaa:  Bruciatiooio  o 
puzzo  di  bruoiato.  Odor  de  mo- 


gole:  Sito  di  muoido.  Odor  de  muf" 
fa:  Odore  dimuffa.  Odor  de  4buv 
m^rse:  Puzzo  di  ovo  fradicio. 
Sema  odor:  Senza  odore^  Inodoro. 
«  Ven  via  vun  de  auit  odor  ds 
quella  latrinna .' » : «  Da  quella  1»- 
mnna  escono  certe  zaffate!  » 
«  L'h  mort  in  odor  de  santitaa  »: 
«  £}  morto  in  odore  di  santitk*. 
Odor  de  lapdlver:  Odor  della  pol- 
vere. 

~  Odords,  Odoroso.  «  C6me  Fl 
odorosa  sta  magnolia  » :  «  Com*^ 
odorosa  questa  magnolia  ». 

—  Oddrusc,  Odoruocio.  «  8e  senJk 
odorusc  de  moeeuse  » :  <  Si  sente 
puzzo  di  moooolaia  ». 

Oeucc  (Volg.).  Vedi  Oec»  Vivo  n. 
fr.:  Avighpussee  largh  Voeuee  eh' el 
bmuec:  Avere  pid  ingordigia  ehe 
fAmQ.  Avhghen  ai  ceuee:  Sentirsi 
sazio.  Oetiee  a  lapadeUa:  OocMo 
alia  padella.  Anadt  anea  %  ceuee: 
Cacar  le  curatelle.  In  qtutUr'oettee: 
Vedi  A  quattr*oce.  Tegnl  6n<Buee 
al  gatt  e  Palter  a  lapctdMUt :  Idem. 
Ved^  de  m,al  ceuee:  Vedere  di  mal 
oeohio.  (Pr.)  Pan  ednt  i  hoeuee, 
jFormai  sema  boettee  e  vin  ehe  salta 
in  di  <Buce :  Vedi  in  Vin,  Ijontan 
di  deucCf  Ionian  dal  eceur:  I^ontano 
dagli  ooohi  lontano  dal  ouore. 
Quell  ehe  se  ved  ednt  i  sd  oeuee  no'l 
se  pd  sc6nd  :  Ci5  ehe  si  vede  coi 
propri  ocohi  non  pub  essere  oe- 
lato. 

Oeuccpolin,  PoUino.  «  In  quett 
praa  gh*h  dn  oeueepolin  » :  « In 
quel  prato  o'6  una  polla  d'fM>- 
qua». 

Oeuv,  Uovo,  Ovo.  Oeuv  depot- 
Uistra,  de  pum6n,  de  pemis,  eee.: 
Uovo  di  gallina,  di  piccione.  di 
pemioe.  Oeuv  dur:  —  sode.  —  eosi 
eosi:  Bazzotte.  Oeuv  al  laU,  eon 
seaa  o  in  eam^isa,  in  ciappa,  in  ee- 
r  eg  kin,  eee,:  Uova  a  bere,  affogate, 
sode  o  bazzotte,  al  tegame  o  smrit- 
teUate,  eoo.  Oeuv  potsscM  o  morse: 
Ova  guaste.  Oeuv  euceh:  Ova  bar- 
le.  P.  E.:  «  Se  in  minga  eueeh 
nassardt  i  poresitt » :  «  Se  non  son 
barle  nasoeranno  i  puloini».  — 
senza  guss:  —  col  panno.  Gu» 
d*ceuv :  Gusoio  delP  ovo.  Q%i^  di 
oeuv  ( venditore  di  ova  ambulanie) : 
Ova  fresche.  Pelh  i  oeuv  o  6n  eeuv: 
Scoooiar  un  ovo.  SbaU  i  oeuv: 
Sbatter  le  ova.  Sperlii  i  oeuv  .*  Spe- 
rare  le  ova.  (M.  d.  d.  fig.)  «  fur 


OVE 


—  479  — 


OFF 


li'el  vaga  »t«i  muv  » :  «  Par  che 
Eunmini  Bulle  ova  ».  Avhgh  trades 
nuv  per  donzenna :  Aver  tre  pani 
er  coppia.  CaUa  in  sui  <buv  :  Co- 
liere  sul  fatto  o  in  flagranti.  Fd. 
ff»  €Ruv  foBura  e  eavesza  i  sd  oruv 
ft  del  cavagiKBu :  Far  cosa  inso- 
ita  e  acconciar  I'ova  nel  panieri- 
LO.  I^n  c6me  6n  cbuv  :  Pieno  co- 
ne iin  ovo.  Giugd  ai  <buv:  Gio- 
lare  a  scoocetta.  Trovagh  el  pel 
n,  Vceuv  :  Trovare  il  polo  nelVovo. 
\ , . ,  se  te  picu  i  <buv  /  »:  «  Se  ti 
»lace  il  salame  ».  P.  E. :  «  Trii  e 
'inq'u  fan  vott  e  minga  sett,  se  te 
HcLs  %  aeuv  » :  «  Tre  e  cinque  fan  no 
»tto  non  sette  se  ti  piace  il  sala- 
ne  ».  (Pr.)  Del  beeeh  ven  Vceuv : 
[>al  becco  viene  Tovo,  KH  dn  ceuv 
'meceu  ehe  6na  gallinna  ddman: 
B  meglio  nn  ovo  og^  che  nna 
^allina  domani.  Lapnma  gallina 
she  canta  Vh  quelia  ehe  d,  faa 
VoBWD :  Quando  fa  gallina  oanta  ha 
Gatto  I'ovo. 

—  Oyera,  Ovaia.  Anvdh  gib  Vo- 
vera  :  Cascar  1' ovaia. 

—  OylroBU.  Vedi  Porta  <buv. 

—  Ovon  e  Oyln,  Grosso  e  Pic- 
colo ovo,  Uovone  e  Uovino. 

Of&Ua,  Offella.  Stiacciatina. 
(Iron.) «  Var  quel  hocehin  de  ofhll  /  »: 
« Caro  quel  cecino ».  Vedi  sotto 
Offella. 

Ofend-endnu-endet,  Offendere. 
«  El  m'dt  offes  »  :  «  Mi  ha  offeso  ». 
« SI  me  of  end  a  parlh  insci  »  : 
«  Via.  ella  e  troppo  gentile !  >  (Cre- 
denti)  Of  end  et  Signdr  (fare  peo- 
oato) :  Oifendere  Dio. 

—  Ofenslv,  OflFensivo.  4iFhnm 
lejga  ofensiva  e  difensiva  »  :  «  Fao- 
ciamo  lega  oifensiva  e  difensiva  ». 

Ofirl-fert-firlBS,  OflFrire.  Ofri  6n 
maze  de  jior,  de  homh&n :  Ofirire 
un  mazzo  di  flori ,  di  confetti. 
« 1/  impresari  el  m'  it  offert  mikt 
franch  al  mes  »  :  «  L'impresario  mi 
effri  mille  franchi  al  mese  ». 

—  Oferfea,  Offerta. «  L' in.  faa  &n?6- 
HerUi  inaeeettdbil »  :  «  Fece  un'of- 
lerta  inacoettabile  ». 

—  Ofertorl,  Offertorio.  La  vnes- 
M  l*h  aW'  —  .•  La  measa  h  all'  — . 

6ff  (Negazione  recisa,  assoluta), 
Cb^.  <  Te  me  dee  sti  daneefT^ 
«  O/f »  :  «  Mi  dai  oodesti  denari?  )> 
«Ch6I» 

Off  (A),  A  ufo.  Man^  a  6ff: 
Uangiare  a  nl'o.  AndU  %n  teater  a 


6ff:  Entrare  a  scapaccione  amac- 
ca  in  teatro  (poco  comune)  inieglio 
a  ufo. 

Offella,  Schiacciatina  (1),  Focac- 
cia. 

—  Offellarla,  Confettureria. 

—  Offellee,  Confetturiere.  Bid 
de  offellee:  Ridere  sardonico.  Of- 
fellee  fd.  el  tb  mestee :  Chi  vuol  tar 
raltrui  mestiere  fa  la  zuppa  nel 
paniere. 

—  Offellerdn,  Gran  confettu- 
riere. 

—  Offellerlima,  Gentile  confet- 
turiera. 

Official,  Ufficiale.  ^Za  notisia  Vh 
official »  :  «  La  notizia  h  ufficiale  ». 
I  Official  d'infanteriat  de  eavalle- 
ria,  «cc.;  Ufficiale  di  infanteria,  ecc. 
Borss  official:  Basso  ufficiale. 

—  Offlcialdtt,  Officialetto. 

—  Offlcialitaa,  Ufficialitk.  Uof- 
fieialitaa  del  slat  m,aggi6r :  L'um- 
cialit^  dello  stato  maggiore. 

—  Officialxnent,  Ufficialmente. 
Oflziett,   Uffiziolo   (mattutino  e 

preci  alia  madonna). 

—  Offisl,  Uffizio.  ^ElvdL  a  Vof- 
fizi  ai  noRuv  »  :  «  Y a  alPuffizio  alle 
nove  y>,  ^  K  Fl  diseva  el  sd  offlzi  stil 
sagraa  » : «  Diceva  il  suo  utnzio  sul 
Bagrato».  Ojffizi  de  mart:  Uffizio 
del  morto.  J  (Breviario)  «  Vd,  a 
tcRtimm  Vujfizi  »  :  «  Va  a  pigliarmi 
I'uflzio  ». 

Oggl  (colto).  Vedi  Ineceu  (civ.  e 
pop.). 

O^giaa,  Occhiali.  «JE7  porta  i 
oggtaa  »  :  «  Porta  o  Usa  gli  occhia- 
li ».  Oedai  afumieaa :  Occhiali  af- 
fumicati.  Q  JDent  oggiaa:  Dente 
occhiale. 

—  Oggiada,  Occhiata.  Ditgh 
dn^  oggtada :  Dagli  un'  occhiata. 
Molla  di  oggiad :  Lauciar  delle  oc- 
chiate.  In  d'dn'oggiada,..:  A  colpo 
d'occhio  o  alia  prima  occhiata. 
Oggicida  storta :  Occbiataccia.  Og~ 
giada  de  s6l:  Occhiata  o  Fine- 
strata  di  sole. 

—  Oggiadln  (Specie  di  marmo) 
Occhiato  (2). 


(J)  II  Giorg.  e  Broglio  danno  Offella  co- 
me diminativo  di  Offbi.  Ma  ne  Sehiaceia- 
tina  nd  Cofaccia  no  Focaccina  non  sono 
Offblle. 

(2)  Questo  marmo  6  lombardo  e  forse  at 
aguale  non  ce  n*A  in  Toscana.  Ma  I'agget- 
tivo  Occhiato  d  vivo ,  e  lo  si  uia  anche 


OGU 


—  480— 


OLI 


—  Oggiadinna,  Ocohiatina.  A 
la  primma  oggiadinna:  Alia  pri- 
ma occliiatiua.  Oggictdinn  die 
mazza :  Occhiatine  teneriBsime. 
Oggiadinna  de  travers:  Oochiatina 
di  traverse. 

—  Oggiadonna,  Una  lunga  jdo- 
ohiata. 

—  Oggiatter,  OccMacci  (Pan 
tondo.  Ma  spcsso  in  sense  di  lode 
e  allora  Ocohioni)  « JE*/  fa  certi 
oggiaiter  »  :  «  Fa  certi  occMoni  ». 

—  Oggin,  Oochietto.  Fa  Voggin 
de  porscell  mart :  Far  I'oochio  di 
triglia. 

—  Oggiodu,  Oocliietto  (Siena), 
OceliieJlo.  Fd.  pcuah  el  bottdn  %n 
Voggi(eu:  Far  entrare  il  bottone 
nelr  ocoliiello.  ( Pr. )  A  falld,  el 
primm  oggioRU  se  sbaglien  tutli: 
Chi  erra  nelle  decine  erra  nelle 
migliaia.  |  (Ferita)  m  Fl  g^a  faa 
6n  oggioEu  in  del  venter  »  :  «  Gli 
fece  un  occhiello  nel  ventre  ».  || 
(Delle  forbici)  Anelli  delle  Ibrbici. 
Mahstra  de  ogaia&u:  Occiiiellaia. 
Avegh  el  himullin  a  I'ogaioRu:  A- 
vere  il  nastro  all'occhiello. 

Ogni ,  Ogni.  Ogni  tant ,  ogni 
poceh :  Ogni  tanto ,  ogni  pooo. 
Ogni  dun:  Ognuno.  In  ognt  ma- 
do:  Idem.  Ogni  cosa:  Idem. 

Oh!,  Chhl 

Ohai   ~ 
rumoroso,  ma  vblgare), 

Oh  bei,  oh  bei.  Vedi  in  BeU. 

Oh  d^B,  Ohibb,  Neanebe  per 
eogno,  Ch6I 

0  h  e  ( Eacl.  d'  avvertimento ) , 
Ohe. 

Ohlxnd,  Ohim^.  Ohimeml:  Ohi- 
m^. 

Ohibd.  01iib5,  Oh  ohi. 

011a,  OUa,  Orcio. «  L'd  trovaa  in 
giardin  dn'olla  pienna  de  zecehin 
de  Venhzia  » :  «  Trov6  in  ^iardino 
un  orcio  pieno  di  zecchini  di  Ve- 
nezia )».  Caga  in  V  alia  (in  dis.) : 
Scimunito. 

Olanda,  Olanda.  Drittdn  d^O- 
landa  (in  dis.) :  Sbarazzino  o  Fnr- 
baccio.  Penna,  tela  d'Olanda.  Im- 
pipassen  de  V Olanda:  Impii)parsi 
dell'  Olanda  a  Imbnscherarsi  del- 
I'aria  torba. 

—  Olandln  (In  dis.)  (Venditore 
di  tela  di  Ungheria). 


(Onomatop.  dello  sbadiglio 
580,  ma  volgare),  Aho  I 


parlando  delle  penne  del  pavone.  Si  dice 
per6  Toochiuto  pavone. 


Oil,  Olio.  OH  eoUy  d'ar^manddl 
ddlz.  de  m4ingitk.de  fck  I'tn^alaUa, 
de  hruahf  de  eanfora,  de  lindta, 
ece.:  Olio  ootto,  di  mandorle,  da 
cibo,  da  condire  Pinsalata.  da 
lumi,  di  canibra,  di  lino.  Ou  de 
rieiUy  de  searpidn,  vergin  :  Olio  di 
ricino,  di  soorpione,  vergine.  An- 
dii  cdme  un  oh:  Scorrere  bene  o 
Andar  oonie  una  spada.  2H  d*oU 
(imposto  daUa  Chiesa  ai  oattolici): 
Giomata  d'olio.    Qtuider   a   ali: 

Suadro  a  olio.  Mett  gio  in  Voli: 
etter  roba  sott'olio.  Ciar  eome 
Voli:  Chiaro  come  Tolio.  Vessegk 
'oil,  d'oli  in  la  lumm:  £s6er  m- 
I'olio  santo.  Levct  Voli  di  fiaschz 
Levar  Polio  da'  fiaschi.  «  G'd'n  daa 
i  oU  tant » :  « Gli  ban  dato  I'o- 
lio  santo  ».  (Pr.)  F  pneu  g'dn  tniu 
8u  el  sal,  Vasee  e  Voli  d'oUva  e  la 
pansanega  Vh  bHl  e  finida:  I>ite 
la  vostra  ch'i'ho  detto  la  muk 
L'oli  el  ven  desoravia  de  Vcu^tta: 
La  verity  h  come  I'olio.  st^  aem- 

!>re  a  galla.  Guai  a  tra  via  VoH 
de'  superstiz.):  Guai  a  spandex 
'olio.  ♦ 

—  Ollk,  Inoliare.  «  Ogliela   ^n 

Saa  anmd  quell^  insalata  »  :  «  Ino- 
ala  un  po'anoora  codesta  insa- 
lata ». 

—  Oliee,  Oliandolo.  L'oliee  9td 
eantdn:  L'oliandolo  sul  canto. 

—  OllY,  Ulivo.  SuL  lagh  de  Oomm 
se  ved  quai  aliv :  Sul  lago  di  Co- 
mo  si  vede  qualohe  ulivo.. 

—  Oliva,  Uliva.  OH  d'oUva.-  O- 
lio  di  ulivo.  Zm  domhUea  di  oliv: 
La  domenica  delle  palme.  Andi 
a  eambid  Vaequa  ai  oliv  (hftBso) : 
Andare  a  spander  aoqua.  Color 
oliva:  Color  oliva.  oUvastro. 

OliYetaxL  (Frate),.  Olivetano. 
Olmo,  Olmo.  1^  vit  e  Volmoi 
La  vite  e  I'olmo. 

—  Olmee,    Olmeto   (luogo  co 
molti  olmi). 

—  Olmera,  Olmaia  (bosoo 
olmi  per  le  viti). 

—  Olnidtt,  Olmetto.  La  cant 
de  V  —  :  Via  Olmetto. 

Olograt   Olografo,  (testament 
o  oodioillo  di  pugno   del   tes 
tore). 

Olonna,   Olonna.    V^ssegh 
VOlanna:  Esaer  ne'meBtrui. 

Olter  (Volg.).  Vedi  Alter. 

Oltremar,  Oltremar  (colore  ( 
zurro  ohe  si  fk  col  lapialassuli). 


OLZ 


—  481  — 


OME 


Olzk  (Volg.).  Vedi  Alssit. 

Omber,  Ombre.  Fd  ved^  i  am- 
ber: Far  le  ombre  sul  muro. 

Ombra,  Ombra.  A  Vombra :  Al- 
Tombra.  Fd  ombra:  Dar  ombra 
o  Fare  ombra.  Nanca  per  ombra : 
Neppi^  per  sogDO.  Pari  6n  omr- 
hra  :  E  un'  ombra.  f|  ( In  pittara ) 
Mezz'omhra:  Mezz' ombra.  Ombra 
portada :  Sbattimento.  «  M  g'  cl 
nanea  dn'&mbru  de.. .»: «  Non  ha  om- 
bra di  (paiira,  educazione,  eoc.)  ». 

—  Ombreg^ia,  Ombreggiare. 
(solo  di  pitton)  Vedi  Fd  ombra 
per  I'altro  senso,  nel  secondo  e- 
semipio. 

—  Ombrella,  Ombrello.  «  T<bu 
sit  Vombrella  eh' el  vceur  pi<BUV  »  : 
«  Prendi  con  te  I'ombrello  ohe  mi- 
naccia  di  piovere». 

—  Ombrellada,  Ombrellata. 
-  —  Ombrellee,  Ombrellaio. 

—  Ombrellin,  Ombrellino,  Pa- 
i^sole.  —  de  seda:  —  di  seta.  — 
giappones:  —  giapponese. 

—  Ombrellascia,  Ombrellaccia. 
<—  rotta:  Paniaccio. 

—  OmbreUdn ,  Ombrellone.  I 
ombreUon  del  Verzee :  Gli  ombrel- 
loni  del  mercatini. 

—  Ombretta  (Giuoco),  Ombra. 

—  Ombria.  Ombra.  Avhgh  pau- 
ra  de  la  s6a  omhria:  Aver  paura 
della  "propria  ombra.  Pianta  che 
fh  6na  bella  ombria  alia  e6rt:  Al" 
bero  che  ombreggia  benissimo  11 
cortile. 

—  Ombrinna,  Micolino,  Micci- 
no,  Ombrina  h  in  dis.  «  Damm,  6n 
ttmbrinna  <ie...»:«Dammi  un  bri- 
ciolino  di  quel...  » 

—  -Ombrlos  e  Ombrds,  Ombro- 
se.  Caval  ombros:  Cavallo  oro- 
broso.  Omm  ombros:  Uomo  —  o 
sospettoso. 

Cniielia.  Omelia. 

Omen,  Uomini.  A  mem,oria  d'o- 
men:  A  memoria  d'uomo.  /  m^ 
omen  (lavoranti):  I  miei  uomini. 
Vedi  anche  omm.  Qtiattr'omen  e 
&n  eaporal:  Quattr 'uomini  e  un 
eaporale. 

—  Omenarl,  Ominacci. 

—  Omenasc,  OmaccL 

—  Omendn,  Omone  e  Omino- 
ne  (1).   /  omenon  della  eontrada 


(1)  Ominone  fn  flor.  h  -voce  ironlca  con- 


tro  1  ftiM  grandi  uomini. 


di  — :  Le  cariatidi  della  via  degli 
Omenoni. 

—  Om^tt,  Ometto.  (Una  madre, 
de'  suoi  maschi)  «  /  mh  om^tt » : 
«  I  miei  ometti ».  «  L^h  6n  gran 
bravo  omett » :  «  E  un  iior  d'uo- 
mo ».  Chi  omett  del  Signor :  Un 
omino  dell'  Indie  Opp,  Un  omac- 
cino  di  quei  di  Dio.  ||  Attacca- 
panni.  <c  Eltd  eapphll  Voo  taecaa  Id, 
sii  alVomett » :  « II  tuo  cappello  ^ 
costl  sul  cappellinaio  o  anche  sul 
servitore  >.  ihnett  de  perucchee : 
Testiera.  Chnett  de  sart:  Omo 
morto.  Chnett  di  cappellitt:  Tra- 
biccolino  o  Fungo.  fl  /  omett  de 
I'armadi:  Le  gruccie.  (Bigliardo) 
*f.  1/  d.  faa  i  omett  c6n  la  sda  >» : 
«  Fece  o  buttb  giil  i  birilli  coUa 
propria  ».  |  Fdt  di  omett  sui  car^ 
ton  di  liber:  Far  degli  scarabocchi 


—  Omettin,  Omino,  —  del  pre- 
seppi:  Omino  del  Lenca.  (in  dis.). 

—  Omm,  Uomo.  Omm,  a  la  bon~ 
na :  Uomo  alia  buona.  —  a  la 
mun:  Uomo  alia  mauo.  «  Quell 
benedktt  omm  » :  «  Quel  benedet- 
t'uomo  ».  Omm  che  eunta  nagoit : 
Uomo  di  paglia.  —  che  ghe  basta 
i  sd  einq'u  sold:  Omo  per  omo 
non  gli  fa  paura  nessuno.  —  a 
Vantiga :  Uomo  del  vecchio  stam- 
po.  —  comod:  Uomo  agiato.  — 
a'afari:  Uomo  d'afiari.  —  d«  eoeur: 
Uomo  di  cuore.  —  che  g*d,  el  fi- 
degh  san:  Uomo  che  ha  fegato. 
Omm  de  coo :  Uomo  di  mente. 
Omw  de  fir:  Uomo  di  lerro.  — 
de  giesa :  —  che  frequenta  la  chiesa 
o  persona  di  chiesa.  —  del  Signdr: 
Idem.  —  de  malarcusza :  —  di  mala 
razza.  —  de  mett  a  less  e  a  rost: 
Idem.  Omm  de  mond  o  navigaa : 
Uomo  di  mondo.  —  de  parolla : 
Uomo  di  parola.  —  de  poeeh  pa^^ 
roll :  —  (u  poche  parole.  —  ds 
pas:  Uomo  pacifico.  —  de  strasc: 
Uomo  di  paglia.  —  posaa :  —  po- 
sato.  —  ris^cids:  —  arrischiato. 
—  risoluU :  —  risoluto.  —  sitee  co- 
m' el  pan  de  w^;.  Uomo  asciutto. 
Omm,  de  eoseiensa:  Uomo  di  co~ 
scienza.  Omm  de  conelusidnz  Uo- 
mo di  conto.  Omm  de  mhtt  a  6n 
pass  ddve  passa  nissun:  Omo  di 
nessuna  levatura,  di  stoppa.  Oti 
omm  d*or :  Una  coppa  d'oro.  «  Ma 


Q1 


ONC 


—  482  — 


OND 


ehe  r€uusa  d/  6n  omm  ehe  te  see 
mai  I  »  :  «  Ve*  ehe  omo .  tu  sei  ». 
(M.  d.  d.)  «  Ul  8^h  portaa  de  omm  » 
<di  giovinetto) :  «  Fare  da  uomo  ». 
Diventd  omm:  Diventar  tm  uo- 
mo. Fobs  6n  omm,:  Fai^i  un  uo~ 
mo.  Fit  Vomm  adoss:  Far  I'omo 
«ddo8SO.  On  mezz'omm  :  Un  mez- 
z'uomo.  «  OM  litf  quelVomm  f  >  : 
«  Oh  quell' omo  o  Ehi  1^  il  mio 
uomo  >.  Ona  m^iseria  d'omm:  Una 
miseria  d'uomo.  On  phzza  d'omm : 
Un  pezzo  d'omo.  Onaperlad'omm,: 
Una  perla.  «  Pover  omm  /  »:  «  Po- 
Ter'omo!*  El  re  di  omen:  II  re 
degli  uomini.  JRestd  U  come  Vomm 
deprhia:  Rimanere  intontito  o  re- 
star  di  sasso.  8art  d'om>m:  Sarto 
da  uomo. «  L'd,  trovaa  el  sd  omm> »: 
« Ha  trovato  il  merlotto ».  V^a 
Vomm  de  la  prksaa :  Un  omo  ehe 
Bi  dh  troppa  fretta.  V^s  6n  hvr- 
ratlin  d'on  omm:  Easere  un  bu- 
rattino.  Vhs  6n  omm  p^rs :  Kqbq- 
re  un  uomo  nerso.  Vhss  pii  omm. : 
Non  esser  piu  un  uomo.  Ona  don- 
na ehe  g'd,  de  l'om,m>:  Una  viraifo. 
I/omm  pess:  L'omo  pesce.  fl  (O- 
peraio)  «  Ch*el  me  manda  &n  para 
u'omen  » :  «  Mi  mandi  un  paio  de' 
suoi  uomini ».  «  Fl  m^  omm,  »:  «  n 
mi'  omo  (pop.),  Mio  marito  ». 

On',  Un^.  On  hUl  fioBu:  Un  bel 
ragazzo.  Ona  bhlla  donna:  Una 
bella  donna.  On  poo  per  un:  Un 
po'  per  uno.  Cdnt  6n  eh^to  fd,:  In 
un  eerto  modo  o  Con  un  certo 
fare.  On  trenta  o  quaranta  lir: 
Un  trenta  o  quaranta  lire  non  piti. 

One,  Unto.  (Sost.)  Dd,  fceura 
V6ne:  Idem.  (Aggett.)  St6  marufid 
I'h  tropp  6ne>  (volg.):  Vedi  OnU 
Ma  n.  fr.  volg.  resta  One,  Dhghela 
dneia:  Andar  a  seoonda.  A  falkt 
iincia :  A  farla  grossa.  «  La  ghe 
va  gii  6ncia  » :  «  La  gli  va  a  <}uel 
Dio  ».  Mestee  6ne  e  orb :  Mestiere 
lueroso.  One  e  bisdne :  Unto  e  bi- 
fiunto. 

—  Onciscent,  Untuoso. 

Onciscik,  Ungere,  Untare.  (Vol- 

f;o)    Gh'^  de  ondsciasa  i  barbia: 
dem.  Onciadh  %  atrivai:  Ungere 
gli  stivali.  «  Fl  ae  oneiaciaa  tuit  i 
man  » :  «  Si  ^  inzatardato  le  mani ». 
Oncisciada  ,   Inzafardata ,   Un- 
zione. 

;  Ondsciatt  (Spregiat.  a  cuoeo). 
Unto  e  bisunto. 
Onda,  Onda.  Anddk  adree  a  Von^ 


da:  Seguir  I'andazzo.  A.  V  onda 
(T.  di  l^ttona):  Appena  scodel- 
lato. .  Anddt  a  eiappa  I'  onda  del 
vapor :  Andar  a  prender  Ponda  del 
vapore. 

Ondaa,  A  onde.  Stoffa  ondada: 
Drappo  a  onda. 

Ondada,  Ondata.  —  de  gent: 
Folata... 

OndeggUi,  Ondeggiare. 

Onde^d,  Ondeene. 

Ontot,  Onesto.  On  prezzi  oneat: 
Un  prezzo  onesto.  «  Fkmm  6na 
robba  oneata  »  (contratto) :  «  Via, 
la  mi  faeoia  una  domauda  ragio- 
nevole  ». 

Onestaa,  Onesto.  «  Vedi  la  ada 
oneataa  e me  rimkUi  alii^im Vedo 
la  sua  onesto  e  rai  rimetto  a  lei  ». 
—  rara :  —  rara.  —  a  tulta  prasuva: 
speechiata. 

OnestLuna,  Babaiola  (Siena),  Ba- 
vaglino. 

Ong,  Ungere.  Ofig  i  ro&ud:  lin- 
gerie rote,  (Fig.)  Unger  le  oarru- 
oole. 

Ongla,  Un^hia.  Ongia  ineama- 
da:  Unghia  meamita.  Taiit  o.  ta- 
iaaa  i  ong:  Tagliarsi  le  ung^Me. 
Bianch  de  I'orufta :  Idem.  JRosii  di 
ong:  Idem.  Manqiaaa  %  ong:  Ro- 
dere  le  unghie  mtorno  intomo. 
(Fig.)^  Avlgh  i  ong  longh  :  Aver  le 
unghie  lunghe.  (Non  fig.)  Aver  le 
unghie  della  gran  bestia.  Ddprit  i 
ong:  Idem.  Pi>d^  adacieus  i  €>ng: 
Esser  ^ala.  P.  E. :  «  Millaf  ranch  t 
Me  aetaeiaria  i  ong  aepodess  ciap- 
nann  500  y^:  «Milletranohi?  Sareb- 
oe  gala  se  ne  potessi  avere  oinque- 
cento  ».  Malign  finna  in  di  ong  di 
pS :  Maligno  fin  sopra  i  capelli. 
Ihirianik  t  onq  (per  voglia  6i  pio- 
ohiare):  Pizzioare  o  Prudere  le 
mani.  Scurtagh  i  ong  a  vun  :  Soor- 
ciar  le  ugne  a  uno.  Seniias  a  rugdi 
finna  in  di  ong  di  p4 :  Senttrsi 
rimeecolar  da  capo  a  piedi  o  Rao- 
eapriociare.  Trovaaa  e&n  mangiaa 
%  ong:  Trovarsi  pentito  d'una  cosa 
o  Eestar  eon  un  pugno  di  mosohe* 
Vhaa  edme  came  e  ongia:  Esser 
eame  ed  ungfaia  oon  uno»  I^Mgd  in 
ail  r ongia :  Pagar  sulla  cavezza  o 
Pagar  a  pronti.  Avhghel  in  di  ong: 
Averlo  nelle  ugne.  Ciueid,  foeura 
i  ong:  Metter  fuori  le  unghie.  I>it 
in  di  ong :  Cascar  sotto  le  nni^liie. 
MHt  adoaa  i  ong :  Metter  sil  Punie. 
Laaaa^aa  andh  fmura  di  ong  »*  Tja-* 


ONG 


—  483  — 


ONO 


sciarsi  uscir  di  mano.  Molit  i  onp 
\cLel  gatto) :  Arrotare  le  ugne.  T%- 
rd  denter  t  ong :  Ritirare  gli  artigli. 
J  07ig  del  qatt,  del  eavall ,  ecc, : 
Xie  unghie  ael  ^atto.  Tunghia  del 
-cavsdlo.  I/ongta  del  martell:  La 
penua  del  martello. 

Ongiii,  Adunghiare.  «  M  g*d.  el 
vizi  de  on^ta»:«Ha  il  vizio  di  adun- 
ghiare  quello  che  troTa  per  casa  ». 

Onglaaa,  Unghiata. «  m  m'd,  daa 
&i%'ongiada  » :  «  Mi  di^  un'unghia- 
-ta  ».  «  Questa  Vh  dn'angiada  »: 
«  Ecco  V  unghiata  o  Questo  h  il 
segno  delPunghia  ». 

Onglasoia,  Unghiaooia. 

Ongiatt,  On^hmto. 

Ongin,  Unghiella. 

Onglon,  Unghione. 

Onloe  e  Onlz,  Onioa.  Vas,  eam- 
mai  d'onie :  V asi  cammei  d'onioe. 

Onlpotent,  Onnipotente.  «  A 
Momma  lit  Vh  onnipoteni  »:  «  Egli 
a  Roma  ^  onnipotente  ». 
'  Onlpotenza,  Onnipotenza.  L^o- 
tiipotenza  di  milionari:  L'onnipo- 
tenza  de'  milionarii. 

Oniso,   Ontano.  L' anise  Vh  &n 
lean  che  shrv  a  molti  lavorik  de 
'     tomo:  L'ontano  serve  a  molti  la- 
vori  di  tomio. 

Onor,  Onore.  Omwd'onor.-Uo- 
mo  d'onore.  Crds  d*onar:  Croce 
'  d' onore.  P6nt  d*onor:  Pimto  d'o- 
nore.  Feus  onor:  Far  si  onore. 
'  (Iron.)  JFoM  6n  hell' onor :  Farsi  un 
bell' — .  Cavdssela  edn  onor:  Uscir- 
'  ne  con  onore.  Fdi  i  onor  de  easa: 
Far  gli  onori  di  casa.  I^cus  onor 
sensa  mirit:  Farsi  onore  ool  sol 
di  luglio.  Zevii  Vonor:  Toglier 
I'onore  o  rubarlo.  MlU  tun  a  Vo- 
nor del  mond:  Metter  uno  all'o- 
nore  del  mondo.  Plrd  Vonor: 
Perdere  I'onore.  Oidntagh  del  sd 
onor:  Rimetterci  di  riputazione. 
J^er  onor  de  Jirma:  Per  onore  di 
firma.  C6n  tutt  i  onor  de  gulrra : 
Con  tutti  gli  onori  di  guerra.  (Pr.J. 
I/onor  el  vh  tegnuu  de  eunt:  Bi> 
sogna  mantenere  intatto  il  proprio 
onore.  Bandera  strasdada  —  de 
eapitanni :  Bandiera  rotta  fa  onore 
al  capitano.  J  (Minchiate)  /  onor 
(re,   matto,    oagatto   e   ventuno). 

Onoxk,  Onorare. «  Ch'el  me  ono- 
ra  d*6na  visita  » :  «  Mi  onori  d'una 
Bua  visita  ». 

Onoraa,  Onorato.  Viv  stimaa  e 
onoraa:  Vivere  stimali  eonorati. 


Onoranza ,  Onoranza.  Tegnuu 
in  grand'—:  Tenuto  in  grande 
onoranza. 

Onorarl,  Onorario.  «  JSl  a'it  Vo- 
nor ari  de  dodes  mila  lir  a  Vann  »: 
«  Ha  Tonorario  di  dodici  mila  lire 
all'anno ».  Soci  onorari :  Socio 
onorario. 

Onorament,  Onoratamente. 

Onoratezza,  Idem.  «  L*d  semper 
eonservaa  la  sda  onoratezza>: 
4c  Conservb  sempre  la  sua  onora- 
tezza  ». 

Onza,  Onoia.  (Misura  in  dis.  ma 
viva  n.  f.):  Mori  a  onza  a  onza: 
Mancar  la  vita  a  oncia  a  oncia. 
Anddt  a  onza  a  onza :  Andar  ada- 
gino.  «  G'oo  pit  nanca  dn'onza  de 
aang'u  in  di  vhnn )» :  «  Non  mi  ri- 
mane  piii  goccia  di  sangue  nelle 
vene  »  (1).  2>d  6na  mosz'onza:  Pi- 
gliare  per  il  ganascino.  «  Jj'i  6n 
JicRU  de  vundes  onz  » :  «  £}  un  ba~ 
stardo  o  figlio  naturale ».  (Pr.). 
Var  pussee  6n*oma  de  fortunna 
che  6n  quintal  de  scenza:  Vfll  piii 
un'oncia  di  fortuna  che  una  libora 
di  scienza. 

Od,  Oh.  «  06  f  c2m...  »:4(A  chi 
dioo  ?  ». 

Opal,  Onale. 

Opera,  Opera.  I  oper  de  la  mi- 
serieordia:  Le  opero  della  mise- 
ricordia.  Capp  d*  — ;  Capolavoro. 
^d  6n' opera  santa :  Far  un' opera 
santa  (come  iperbole).  JPit  bonna 
opera:  Fare  bona  opera.  MHt  in 
opera:  Metter  in  opera.  JAgn  d*o- 
pera :  Legname  one  serve  al  la- 
voro.  Conipl  Vojoera :  Compir  I'o- 
pera.  P.  E. :  «  Qu^sta  Vh  vegnuda 
per  eompi  V  opera  »  :  «  Codesta  fe 
vennta  a  colmar  lo  staio  ».  |  (Tea^ 
tro)  Opera  seria,  buff  a :  Opera  se- 
ria,  bufta. 

—  Operetta,  Operetta. 

Oper6n,  Operone. 

Operk-eraa,  Operare.  Ul  pur- 
gant  Vit  operaa:  II  purgante  ha 
operato.  I  «  J^/  eerustgh  el  Vit  ope- 
raa »  :  «  Il  chirurgo  lo  ha  opera- 
to ».  (Di  stofie)  FUnn  operaa : 
Panno  operato. 

— •  Operari,  Operaio.  La  que- 
stion di  operari  o  operaia  la  se  fb. 


(1)  Eppure  in  flor.  si  dfce :  non  ha  un*on- 
cia  dl  malizia,  di  eriterio,  di  mitidio.  Non 
si  direbba  ua*oncia  di  sangue  nelle  rene 


OPE 


—  484  — 


OPU 


semper  pitssee  spessa :  La  questio- 
ne  operaia  si  fa  eempre  piu  seria. 

—  Operazldn,  Operazione.  Ope^ 
razion  de  cerusegh :  Operazione 
chinir^ica.  Operazion  de  arUme- 
tica:  Operazione  aritmetica. 

Opinion,  Opiuione.  «  Jfi  sontde 
Vopinidn  de  a  lit  y^mlo  sono  del- 
Topinione  del  signore ».  Avkgh 
honna  opinwn  de... :  Aver  bona 
opinione  di... 

Oponn-onuu,  opbst,  opones,  Op- 
porre.  El  papd  el  s'^  opost  al  mor- 
trimoni :  II  oabbo  si  oppose  al 
matrimonio.  « Ul  g*d,  di  resdn  de 
opponn  /  » :  «  Ha  lei  delle  ragioni 
da  oppon-e?* 

Oportun,  Opportuno.  4iMi  tro- 
varia  opporttm  de...  > : «  Trovo  cbe 
sarebbe  opportuno  di... » 

—  Oportunitaa,  Opportunity. 

—  Oportunismo  (P.  N.),  Oppor- 
tunismo  (T.  politico). 

—  Oportnnista  (P.  N.)  (CM  pra- 
tical'opportunismo),  Idem. 

Opi,  Oppio.  /  manpiad6r  de  opt : 
I  mangiatori  di  oppio.  U  (Specie  di 
albero)  Loppio. 

OpoBizion,  Opposizione.  icLu  el 
fd,  semper  opposition  a  tutt  eoss » : 
«  Egli  e  uno  spirito  di  contraddi- 
zione  »,  (Politica)  L'oposision  a  la 
camera :  L' Opposizione. 

Opp  opp  (Onomat.  del  galoppo 
del  cavallo),  Opp  opp.  (Quelle  del 
cane  h  B6bb,  bdob). 

Opra.  Vedi  Opera. 

Oprimm-opr^sa,  Opprimere. 
Sentiss  a  oprimm :  Sentirsi  soffo- 
care.  Cald  che  oprimm :  Caldo  ohe 
opprime  o  che  to^lie'  o  leva  il  re- 
spire. V^s  opress  dal  de  fdt :  Es- 
sere  oppresso  dal  lavoro  o  dalle 
faocende. 

— 0preBBidn,Oppre8sione.  Opres- 
sion  de  stomsgh:  Oppressione  di 
respire.  Opressiond' on  bruit  sogn: 
L'ambascia  o  Pangosoia  d'un  brut- 
to  so.^o. 

Opta  (P.  N.)»  Optare.  «  L'dt  optaa 
per  el  coleg  de...yn  «  Opt 6  per  il 
collegio  di...  » 

—  Opzidn.  Opzione. 

Optime,  Ottime,  Ottimamente. 
«  El  g^d,  avuu  ottime  in  condotta  » 
(soolari ;  ma  in  dis.):  «  Ebbe  dieci 
in  condotta  ». 

Opuscol,  Opuscolo.  « L'it  daa 
foRura  6n  opuscol  » :  «  Pubbliob  un 
opuscolo  ». 


—  Opuscolett,  Opusooletto. 

Or,  Oro.  Or  bass,  in  f<Bui,  ma»- 
zisSf  matt:  Oro  basso^  in.  foglla, 
massiocio,  false.  Balamin  deVor: 
Bilancino  da  orefice.  Bordin,  bot- 
t6n,  fioech,  galldn,  hroeeaa,  pomm 
d'or:  Filetto,  bottone,  nappina, 
gallone,  broocato,  pomo,  o^oro. 
Tiari  tant'or!:  Valer  tant'oro! 
CavH  che  paren  or  filaa  :  CapeDi 
che  paiono  oro  fllato.  Sincer  edmt 
I' or :  Sinoero  come  I'oro.  A  pa 
d*or :  A  peso  d'oro.  V^s  or  colaa: 
Esser  oro  colato.  Paroll  d'or:  Pa- 
role o  sentenze  d'oro.  UoRur  d'or: 
Cuor  d'oro.  Been  d'or:  Bue  d'oro. 
Ij'aggio8ulV-:-:lj^B,%^o  sull'oro.Or 
de  Bologna  ch'el  diventa  r6ss  per  la 
vergogna :  Oro  di  Bologna^diventa 
rosso  dalla  Tergogna.  (Pr.)  J7« 
minga  tutt  or  quell  che  lusiss  :  Nob 
h  tutt' oro  quel  che  riluoe. 

Ora,  Ora.  Mezz'ora  e  quart  d'ora: 
Mezz'ora  e  quarto  d'ora.  Ora  bru- 
sadOf  etema,  tarda,  fissadac  Ora 
bruciata,  eterna,  tarda,  fissata.  A 
o  de  bonnora:  Di  buon'  ora.  A 
6n'ora:  Al  tocco.  Batti  or:  Bat- 
tere  le  ore.  Fh  i  or:  Fare  le  ore. 
Fit  vegnt  ora  de  disna:  Far  I'on 
del  desinare.  Fissit  I'ora .-  Fissar 
I'ora.  FoRura  d'ora :  Fuor  d'ora  « 
A  ora  insolita.  In  di  or  che  nu 
vanza:  Nelle  ore  che  sono  libero. 
lA  adree  a  quell'ora:  Su  quell'ors 
0  intorno  a  — ,  L'ora  topica  :  Li'on 
canonica.  Mettegh  do,  trk^  se»  or 
d'orologg:  Metterci  due,  tre,  sei 
ore  d'oriolo.  El  saria  ora  eke  te 
la  finisset:  Sarebb'ora  che  ta  smet- 
tessi.  I/a  question  di  vott  or .-  Jjn 
questione  delle  otto  ore.  I^ernun 
tutt  i  or  in  bonn :  Idem.  <  AsHor 
fueura  deU'aequa  ^  »: «  Su  question 
bruciata  a  girarel»  «  Tee  eapU 
quant  tn  i  or  /»:«  Ti  basta  I'mn- 
tifona  ?  (1)  o  Tu  I'hai  intesa  f  »  yb 
vede  l'ora :  Non  veder  l'ora.  Vmd 
la  sdaora :  Venir  la  sua  ora.  Vest 
ora :  £  ormai  tempo.  Ftr  fit  «e- 
gn\  Vora :  Per  fare  ora.  |  Ora  vun 
ora  I'altro :  Ora  I'uno  ora  Paltro. 
D'ora  inanz :  D'orainnanzi.  D'ora 


(1)  Anche  a  Fir.  o*e  la  Aratse :  mi  dira 
che  ore  sono!  per  signiflcare  an  ereBio 
Bia  in  bene  che  in  male.  Ma  la  nostra  fraae 
non  c^e  precisa  e  vi  oorrisponde  meelio 
rironioo :  Vd  capii  quant  in  i  or^  che  si 
traduce  anche :  Tu  I'hcd  inteta  ! 


ORA 


—  485  — 


OBB 


in  ara:  Idem.  (Pr.)  A  San  Seha- 
stia/n  6n*ora  in  man:  Per  San  Ba- 
sldaiio  un'ora  abbiamo. 

Oracol,  Oracolo.  Pari  6n  oracol: 
!Parer  un  oracolo.  Parlit  edme  6n 
ortteol:  Parlar  come  un  oraoolo. 
4c  JE71  par  eh* el  g^ahbia  6n  oraeol » : 
«  I*ep  lui  h  un  oracolo  ». 

Orada,  Orata.  U  orada  VI  6n 

£^s  de  mar  hicid  edme  argent: 
i' orada  ^  pesce  marino  ohe  luc- 
oica  come  I'argento. 

Oradell,  OrU>.  Fdt  sii,  Voradell: 
Fare  Vorlo  a... 

—  Oradellln,  Piccola  orlatura. 

Ora^Tftn,  (AC)  II  popolo  dice 
TempdraL  Uragano.  j!  aeop^iaa 
4h%  <tragan  terribU;  E  scoppiato 
un  ternbile  uragano. 

Orangotan,  Orangotan,  Oran- 
^otano.  «  El  par  &n  orangoian  ■» : 
«  Pare  im  orangutan ». 

Oramig  (D.  Fr.),  Ranciato.  Oo- 
Idr  oransg  e  ner  del  fantin :  I  co- 
lon, aranciato  e  nero  del  fantino. 

Oxarl  Orario.  Jj'orari  di  fer- 
rovii :  Ij'orario  delle  ferrovie.  «  El 
treno  Vi  rivaa  in  orari »  :  « II  tre- 
no  giunse  in  orario*.  L* orari  di 
aeq^:  L'orario  delle  irrigazioni. 

Orate  pro  me  (Lat.)  Egoista. 
«  X/u  Vh  iutt  orate  pro  me  » : «  E'  non 
pensa  che  a  sh  Btesso  ». 

Oratorl,  Oratorio.  «  Imanden  a 
Voratori »  (di  ragasszi) :  «  Li  man- 
dnno  idl'oratorio  ».  |  (Musica)  Scriv 
ihh  — .*  Scrivere  un  oratorio. 

Oraxio  (Lat.),  Oratio.  Brems 
orazio  aeeruiit  in  eantinna  (mao- 
cheronioo):  Idem. 

Orazidn,  Orazione,  Preghiera. 
«  04gin  t*ee  ditt  %  orazion  f  »  :  «  Gi- 
0no  hai  detto  le  orazioni  ?  »  Fiidi 
di  oraaion  per  ranima... :  Far 
dire  deUe  oi*azioni  per  Tanima. 
Tegnl  i  man  in  orazion:  Stare  a 
mani  giunte.  |  XH  hen  i  sd  orazion : 
Sparecchiare  per  quattro.  <(ife 
ititendi  ml  de  per  m\  in  di  mh  oror- 
gion  »  :  «  M'  intendo  io  nelle  mie 
orazioni ». 

—  Orazlonetta,  Orazioncella. 

Oraxsl,  Orazio.  El  sur  Oreizzi 
yio^eA  (in  die.) :  Unomo  coUafiac- 
oona.  8ur  Orazi  grattasass:  Un 
l^uaetamestiere. 

Orb,  Orbo,  Cieco.  On  pover  orb : 
Un  povero  cieco.  Diventdi  orb: 
Diventar  cieco.  Avhgh  minga  a  ehe 
fit  e6nt  di  orb:  Non  aver  a  fare  con 


dei  cieobi.  Dh  via  legnad  de  orb : 
Dar  bastonate  da  orbi.  «  El  me- 
narav  6n  orb  a  Rom^ma  »  (di  car- 
ni  marcie) :  «  Puzza  come  un  avel- 
"o  ».  L'h  giusi  quhll  eke  eerea  Vorb : 

&  appunto  qua  ch'io  ti  volevo. 

Vhss  duu  orb  ehe  se  ddb  di  legnad: 
Esser  due  ciccbi  che  fanno  alle 
bastonate.  Vlas  6n  orb  ehe  ha  tro- 
vcta  6n  fir  de  eav€Ul:  Avere  un 
colpo  di  fortuna.  (Agg.)  A  V  orba : 
Alia  oieoa.  Vlss  a  Vorba  d'dna  rob- 
ba:  Essere  al  buio  d'una  coaa. 
icB^U  e  orb,  eome  Vera,  el  fava  i 
ritratty^  (scherzo):  «Era  cieco  e 
dipingeva  divinamente ».  Dit  aid 
a  Vorba :  Dar  bastonate  da  orbi. 
El  le  vedaria  anea  Bosin  orb  (ant.  j : 
Lo  vedrebbe  un  ciecoo  ceco.  «  L*l 
orba  la  eavalla  .'»:«£  bircio  1*  o- 
mo  !  »  (Sost.)  Orba  al  bigliard : 
Scazzata.  P.  E. :  «  ^  furia  de  orb 
Vii  vengiuu  la  partida  »  :  «  A  furia 
di  scazzate  ha  yinto  la  partita )». 
Ona  t^tta  orba:  Una  poppa  ool 
capezzolo  cieco.  On  m,estee  orb: 
Un  mestiere  di  gran  guadagno. 
Seala,  stanza,  Utiera  orba :  ScaJa, 
Stanza  cieca,  Lettera  anonima. 

—  Orbin,  Cieco,  Cieohino.  Avhgh 
nanea  6n  quattrin  de  fdt  canih  Vor- 
bin:  Non  aver  manco  un  quat- 
trino  da  far  cantare  un  cieco. 

—  Orbltt  (P.  N.J,  I  ciechi.  El 
stabiliment  naeuv  di  orbitt  Ve  eo~ 
8t€ia  di  million:  II  nuovo  asilo 
de'  ciechi  h  oostato  parecchi  mi- 
lioni. 

—  Orblsodu  (Gioco),  Moscaceca. 
Vodi  OicBugh, 

—  Orbisodula,  Cicigna. «  Oo  muz- 
zaa  6n*orbiscBula  in  sulla  8trada*i 
«  Ho  ucciso  una  serpe  suUa  strada  ». 

—  Orbdn,  Orbaccio.  «  T*el  vedet 
nd,  orbon  ehe  te  seefy* :  «  Ma  non 
lo  vedi,  orbaccio  che  sei  ? » 

—  OxYsdll  per  Usdll  (voce  morta 
ma  di  cui  nmane  memoria  viva). 
Uostaria  de  V  OreUl:  L'osteria 
dell'uccello. 

Orchestra,  Orchestra.  MUt  gib 
orchestra:  Disporre  in  ciroolo  i 
leggii  della  banda.  «  Gh'  era  tutta 
Vorehestra  in  meissa  » : «  C*era  I'or- 
chestra  io  massa*.  Dirett6r  d* or- 
chestra: Direttore  d'orchestra. 

—  Orchestrln,  Orchestrina. 

—  Orchestron ,  Grande  orche- 
stra. 

—  Orchestral,  Orehestrale. 


ORD 


—  486  — 


ORD 


Ordton,  Ordigno.  On  certo  or- 
degn:  Un  certo  coso.  «  Oo  faa  fit 
dal  feree  6n  eerto  ordegn  che  an- 
dara  hen  > :  « Ho  fatto  fare  un 
certo  ordigno  che  andark  bene  o 
Ho  fatto  tabbricar  dal  fabbro  un 
ordigno  che  mi  serririt  alio  80opo». 

Orden  (Volg.).  Vedi  Ordin  con 
tutti  i  derivati. 

Ordi.  Ordire.  (Pr.)  Ordi  e  nd 
test  Ve  c6me  pari  e  nd  vhss:  Or- 
dire e  non  tessere  6  come  parer 
e  non  essere. 

—  Ordlddra,  Orditora.  Ordidora 
in  o  de  lanna  e  ordidora  in  seda: 
Orditora  di  lana  e  di  seta. 

—  Ordldura,  Orditura.  Uordir- 
dura  deldramma:  L'orditura  del 
dramma. 

Ordin,  Ordine.  Mkt,  m^ttess, 
visa,  ddt  ordin:  Mettere,  mettersi, 
essere  in  ordine,  dar  ordine.  Da 
ordin  a  6na  stanza  de  IHt:  Rifare 
o  ripulire  o  rigovernare  la  ca- 
mera e  la  casa.  Fd>  i  robh  senator- 
din :  Far  le  cose  senz'ordine.  «  In 
ordin  a  quest  p(Bu  g'oo  de  digh... »: 
« In  quanto  a  codesto  poi  le  ho 
a  dire  che... »  Mala  V ordin:  Mai 
in  ordine.  Mhtt  a  Vordin  6n  po- 
laster:  Sbuzzare  un  jwUo  o  Aile- 
stirlo.  Per  el  bdn  ordin:  Idem. 
(Comando)  m  S6nt  ai  sd  ordin  yn 
«  Sono  a'  suoi  ordini  ».  Sehiseid. 
6n  ordin  pressant:  Dar  un  ordine 

Sressante.  Lassd,  ordin:  Lasoiar 
etto  di  fare...  F^«  a  Vordin: 
Esser  all'ordine.  Ordin  del  gior- 
no:  Ordine  del  giorno.  |(Banca) 
Bigliett  a  Vordin:  Biglietto  all'or- 
dine. fl  (Decorazione)  «  L*d,  rieevuu 
Vordin  de  Vaquila  nera  » : «  S'ebbe 
I'ordine  delPaquila  nera  ».  |  (Chie- 
sa)  /  ordin:  G\i  ordini  sacri.  (Ar- 
chit.)  Ordin  dorich,  eorinzio:  Or- 
dine dorico,  eorinzio .. 

—  Ordini.  Ordinare.  Ordin  it  6n 
vessigant:  Prescrivere  un  vesci- 
cante. 

—  Ordinal.  Numer  ordinal:  I- 
dem. 

—  Ordinanza,  Ordinanza.  (Luc- 
ca), Attendente.  L'ordinama  del 
capitanni:  L'attendente  del  ca- 
pixano. 

—  Ordinari,  Ordiaario.  ^  Alia 

trattoria  disni  eon  Vordinari  o  a 

past  » :  «  Alia  trattoria  stb  fjl'or- 

dinaria>.    |  « Ij[h  6n  omm  ordi- 

nari  eonCh  »:  «  £  un  omo  rozzo  » 


—  Ordlnariament ,  Ordinaria- 
mente.  «  OrdinariamerU  el  ten  a 
sVora  »:  4k  Di  solito  a  quest'ora  h 
qui*. 

—  Ordlnariasc ,  Ondinazione. 
«  L'^  6n  —  » :  «  E  un  omo  rozzo  ». 

—  Ordlnariott,  Grossolano. 

—  Ordinator,  Ordinatore. 

—  Ordinazion,  Ordinazione. 
L'ordinazion  d'6n  lavord  :  L'ordi- 
nazione  d'un  lavoro. 

—  Ordid,  Orditoio.  L'ordid  de 
la  seda:  L'ordinatoio  della  seta. 

Ordoduvr  (D.  Fr.),  I  ^rinoipii. 
On  ordcBuvr  de  oliv,  ineiod  e  re- 
molazzitt :  Per  principii  o'  ersno 
ulive  aociughe  e  radicme. 

Or^gla,  Oreoobio.  Av^h  i  earn- 
panitt  in  at  oregg:  Sentirsi  fiscbiare 

fli  orecchi  o  ronzio  negli  — .  A.vhg\ 
n  sdn,  6na  vds,  6n  sgar  in  di  oregg: 
A  versempre  quel  suono,  queUa  vo- 
ce, quel  grido  nelle  oreocnie.  JB6e- 
ea  cAe  fa  zerimonni  c6nt  i  oregg: 
Bocoa  BYivagnata  (in  dis.).  Soffi 
in  Voreggia:  Dire  una  cosa  negli 
orecchi.  Cantik  o  sond  a  oreagia: 
Gantar  a  aria  o  a  orecchio.  jJolor 
de  oreggia  o  di  oregg :  Dolore  nel- 
I'orecohio.  Fin  de  oreggia:  Oree- 
chio  fine.  SeaJdd,  i  orece  a  vun: 
Scaldare  o  Sturare  le  oreccliie  a 
uno.  ScaUiass  i  oregg:  Soaldarai 
(moralmente  o  bevendo  aasai). 
StoppoMS  i  oregg:  Turarsi  gli  orec- 
chi. Tird,  i  oreec  a  vun:  J3ar  una 
tirata  d'orecchi.  Vegni  dent  d'&n 
oreggia  e  andd  fceura  delValtra: 
Cosa  che  entra  da  un  orecoMo  e 
oh'esoe  dall'altro.  V^  dur  d'o- 
reggia :  Esser  duro  d*  oreochio 
Opp.  Avere  le  oampane  groase 
o  •  anche  Avere  1'  udito  di  pan- 
no.  Vds  ehe  passa  i  oi^egg  :  Voce 
che  buca  gli  — .  (Fig.)  Fu  oreggia 
de  mereant :  Fare  oreochio  di  mer- 
cante.  MeU  6n  pures  in  Voreggia : 
Metter  una  pulce  neU'  oreecnio. 
Avkgh  aneamd  i  prifnm  oreqg: 
Avere  ancora  i  primi  oochi.  Av^fk 
el  bdmbas  in  di  — :  Avere  il  co- 
tone  negli  — .  Avhgh  i  oregg  f&^ 
draa  de  pell  d'inguilla:  Avere  to 
oreochie  foderate  di  ouoio  o  ^ 
panno.  Avhgh  i  oregg  guzz :  Aver 
roreochio  a^uzzo.  4(2>«  st'oreggim 
ghe  senti  minaa  » :  «  Da  quesvo- 
recchio  non  ci  sento  ».  Fcise  Hrii 
per  C  oregg :  Farsi  tirar  eli  oree- 
chi.  Guzza  i  oregg:  Tender  gli  — 1> 


ORE 


—  487  — 


ORG 


NA  avhgh  n^  oce  nt  oregg  ehe  per 
leez  Non  avere  ocohi  n^  orecohi 
olie  ]^er  lei.  S'eeppdt  i  oregg  al 
prossxm:  Intronar  gli  oreocni  al 
prossimo.  S6nd,  %  oregg  :  Fieohiare 
Kli  — •  fStd  ednt  i  oregg  in  pee: 
Star  co^i  —  tesi  o  levati.  Vegnl 
a  areggta:  Pervenire  all'oreocnio. 
J?'A  vegnl  a  oreggia:  Portare  agli 
— .  (Di  beetle)  Quand  el  gatt  el 
namsa  V  oreggxa  el  vceur  piceuv: 
i^uando  il  gatto  ai  passa  I'oreo- 
enio  fe  segno  ehe  vuol  piovere,  / 
oregg  di  pess:  Le  branchie  |  IHragh 
i  oregg  a/  lett:  Ravvlar  il  letto. 
(Di  oggetti)  jy oreggia  del  martell: 
La  penna  del  martello.  «  G'oo  faa 
V  oreggia  suUa  pagina  per  savh 
ddve  8dnt  reetaay^t  «  Ho  larto  To- 
reoohia  sulla  pagina  per  sapere 
dove  sono  rimasto  ». 

—  Oregglada,  Oreochiaguolo , 
Tirata  d^orecohi.  «  Ul  m'ha  daa 
dfh'oreffgiadOf  mah/*:  «  Mi  diede 
una  tirata  di  orecchi...  ma  teni- 
l>ile». 

—  Oregglascia,  OrecoMaocio. 

—  Oregglatt^  Oreechiante. 

—  Oregon,  Orecchino.  loreggitt 
dovarien  propi  andh  gid  de  moda 
del  iutt:  Sarebbe  tempo  ohe  gli 
oreoobini  passassero  ai  moda  o 
non  fossero  piii  nsati  dalle  donne. 

—  Oreggion,  Orecohioni.  (Paro- 
tide^ Ghittoni.  I  Tirdk  su  i  oreggum : 
Prendere  per  il  coUo. 

—  Oregnn  (Macellaio) ,  Ceppo 
dell'orecenio,  Oreccbiagnolo. 

Orelogg  (VoL?.).  Vedi  Orologg, 
OTBYes,  Orenoe.  Botiega  de  ore- 
ves:  Bottega  di  orelice.  Contrvida 
di  oreves:  Via  degli  Orefici. 

—  Orelloerla  (P.  N.),  Oreficeria 
«  Jt*l  g*ik  gU  dnafabbriea  de  —*: 
«  Tiene,  eoo. ».  On  lavord  de  —  : 
Un  lavoro  di  — . 

OrflBUiell,  Orfanello.  I  pover  or- 
fanei:  I  poyeri  orfanelli. 

—  Or&aotroft,  Orfanotrofio. 

—  Orfen.  Orfano.  Pover  or/en  : 
PoTeii  ornuii. 

Organidi,  Organico.  Bifitt  or~ 
ganieh:  Difetto  organico. 

'—  Organlzzlt-izzaa,  Organizza- 
re  (1).  Organizza  Veshreit:  Ordi- 


(i)  Organixxare  e  Organixxatore  oome 
barbarismi  sono  bollati.  Ma  si  usano  in 
Toaoana  ancbe  fuorl  4air  esempio  ehe  io 
do,  in  ctti  orgaaizzarsi  e  ben  usato. 


nare  Teseroito.  La  societaa  Id  g^h 
minga  avuu  el  temp  de  organiz- 
zass :  La  society  non  ha  avnto  il 
tempo  di  organizzarsi  bene. 

—  Orgax^zaddr,  Organizzatorc. 
«  jy^  8taa  lu  Vorganizzador  della 
festa  »;  «  U  lui  cbe  si  fece  promo- 
tore  della  festa  ». 

Organzin,  Orsoio.  Trama  e  or-' 
ganzin:  Seta  di  trama  e  seta  di 
orsoio. 

Orgasmo,  Orgasmo  (1).  «  I  no- 
tizi  de  sti  ultim  di  dn  miss  in  or^ 
gasmo  el  |>ae9»:4(Le  notizie  di 
qnesti  ultimi  giorni  ban  messo  in 
orgasmo  o  in  agitaeione  il  paese  ». 

Orghen,  Organo.  S6ndi  Vorghen  : 
Sonar  1'  organo.  «  El  pd  andd,  a 
Bagg  a  sdnS  Vorghen  »:  «  Potrebbe 
andarsi  a  naseondere  ».  «  B^e  Vh 
el  maisterf  »  «  L'^  andaa  su  Vof^ 
ghen  » :  «  Dov'^  il  maestro  ?  »  «  E 
salito  sull'  organo  ».  «  Elg*h  einq'u 
bagai  edme  eann  d'orghen  » :  «  Ha 
oinque  figlioli  come  le  canne  del- 
I'organo  ». 

—  Orghenin,  Organetto.  Ad^s 
i  orghenitt,  a  s&nSf  bisogna  ehe 
staghen  gid  di  pdnt:  O^gidl  gli 
organini  non  jpossono  piu  sonar 
neli'interno  della  oitt^. 

—  Orgbenista,  Organista. 
Orglroula  (Volg.  in  dis.).  Vedi 

BaleUa  e  SeumiroRula, 
Orgndtt  (Volg.   id.).  Vedi  Bik^ 

gn^t. 
OrgOdUi  (In  dis.).  Vedi  Orgoli» 
Ori  (In  dis.).  Vedi  Lavdr  o  Xadr, 
Orianna    ( Colore    della    terra 

orianna  de'  tintori). 
Oribel  (Volg.).  Vedi  OrriHl. 
Orid,  Orrido.  «  Befaccia  I'h  or- 

rida  » :  «  Di  viso  h  orrida  ».  |  (Pre- 

cipizio)  I/orrid  de  Bellan:  L'or- 

rido  di  Bellano. 

—  Oridezza,  Orridezza.  Se  pd 
minga  imaginit  ehe  orielezza  d*&n 
sU:  Kon  si  pu6  imaginare  la  or- 
ridezza del  luogo. 

—  Orlbll,  Orribile.  «  L'dfaa  dna 
mart  orribU  » :  «  Fece  una  morte 
orribile  ». 

—  Oribilment,  Orribilmente. 
Origin,  Origine.  «  Bii  in  origin 

Vera...  » :  «  Egli  in  origine  era... » 

—  Original,  Originate.  L'i  pus- 
see  b^ll  el  ritrcUt  Se  V original :  £ 


(1)  Orgeumo  voce  riprotata  ma  uaitatii- 
•ima. 


ORI 


488  — 


o«b 


pill  bello  il  ritratto  deU'originale. 
«  Te  see  61%  hhll  original^  vh  ti»: 
«  Ma  tu  se'  particolare,  sal !  »  | 
On  hhll  original  d'dn  omm/:  Un 
belPorifpnale. 

Orinaxl,  Orinale.  A  Milan  ae  ghe 
dis  anca  GHuli  a  Vorinari:  Al  pi- 
tale  a  Milan  0  gli  si  dice  anohe 
GKulio. 

—  Orixina,  Orina.  Orinna  eiara, 
sphssa,  rdsaa :  Orina  chiara,  torba, 
rossa.  Biteneidn  d' orinna:  Riten- 
zione  d'orina.  Cava  Vorinna :  Le- 
vare  Pacqua  o  I'orina. 

Orizzont&ss-ontaa,  Orizzontarsi 
e  Orientarsi.  «  Primma  huaem 
orizzonta  6n  poo  » :  «  Prima  lascia 
oh'  i'  mi  orienti  un  pochino  ». 
«  Come  se  fa  a  oHzzontass  in  mhzz 
a  iutt  8ti  parer  /  » :  «  Come  si  f^  a 
raccapezzarsi  fra  tanti  pareri  ?  » 

Orlo,  Orlo.  Uorlo  del  bieeer: 
L'orlo  del  bicchiere.  Visa  aulVorlo 
d'6n  predpizi :  Essere  sulP — .  ecc. 

— -  Orlk-laa,  Orlare.  Orla  6n 
lenz<Bu:  Orlare  un  lenzuolo.  Oce 
orlaa  de  rosa :  Ooohi  orlati  di 
preeoiutto.  Ong  orlaa  de  nigher: 
Unghie  orlate  di  nero. 

—  Orlera,  Orlatora.  —  de  cap^ 
pH,  de  acarp :  Orlatora  di  cappeUi, 
di  scarpe. 

—  Orlett,  OrUno,  Orliooio  (1),  Or- 
luccio. 

—  Orladura,  Orlatura. 

—  Orlettit-ettaa,  Orlare  minu- 
tamente. 

Ole&na  (Specie  di  stoffa)  (P.  N.), 
Orleans. 

Om&-maa  (P.  N.),  Ornare.  ml/h 
foAX  onid,  tutta  la  atanza  c6n  ta- 
pezzerii  e  mobil  die  luaao ,  »  : 
«  Ha  fatto  ornare  la  stanza  con 
tapezzerie  e  mobili  di  Iusbo  ».  Scola 
de  omaa:  Idem. 

—  Omatista  (Artista  ohe  tratta 
di  ornati),  Ornatista. 

Ordlogg,  Orologio,  Ordlogg  a  ci- 
linder,  a  ripetizidn,  a  aveglia :  Oro- 
lo^o  o  onolo  a  cilindro,  a  ripe- 
tizione,  con  soneria.  (Non  da  tasoa) 

—  de  campanin:  Oriolo  da  torre. 

—  del  c6c6:  —  col   cucolo.  —  de 
inur  cdnt  i  contrappea :  —  ooi  oon- 


(1)  II  Cherubini  dii  OrUecio  ohe  6  tut- 
t'altro.  Orliccio  in  florentino  e  Crosta  o 
Corteceia  di  pane-  Mangerb  an  orlicolo  di 
pane  inzuppato  nel  vino. 


trappesl.  —  de  viaga :  —  da  viag-  ; 
gio.  —  eletirich:  orologio  elettrieo.  ' 
(Qualitk)  —  ehe  vh  alle  minuta: 

—  cbe  ya  bene  o  ohe  spaoea  il 
sessanta.  —  ehe  resta  inaree:  — 
che  ritarda.  —  guast:   —   ^uasto. 

—  ehe  e6r:  che  corre.  —  ehe  vUl 
cdnt  i  did:  che  va  a  menadito.  -— 
a  p6lver  (in  dis.) :  Cleasidra  (M.  d. 
d.)  Athgh  Vorologg  in  del  coo  :  Aver   , 
Poriolo  nella  testa.  C6n.   Vorologg   I 
a  la  man:  GolPoriolo  alia  mano.  ' 
GHtuttd  Vorolog:  Rimetter  Torolo- 
gio.  P.  E.:  «  Oo  gitiaiaa   Vorolog 
cdnt  el  Domm  )» :  «  Ho  rimeaso  Vo- 
rologio   col  Domo ».    Otta  howM 
ora  de  orologg:  Una  buon'ora  di 
orologio.  I  (Bubbone)  «  £21  s'h  gna- 
dagnaa    on  famoao   orologg  al 
vareh  » :  «  S'ebbe  un  terribile  tin- 
cone  all'inguine  ». 

Orologlon  e  Orologln,  Grande 
orologio  e  Orologietto. 

Orologlaria,  Orologeria. 

Orologee,  Orlolaio. 

Or6r,  Orrore.  Fit  oror^  Metter 
orrore.  Jj*h  6n  oror:  £  un  orrore. 
Coath  6n  oror:  Costar  un  orrore. 

Orpiment  (arsenico  e  zolfo),  Or- 
pimento. 

Ors,  Orso.  Ora  nhgher,  bian^ 
gria:  Orso  nero,  bianco,  grigio. 
4c  Oo  veduu  in  del  aerali  on  ora 
bianch  domeatieaa  » :  «  Ho  veduto 
nel  serraglio  un  orso  bianco  -ad- 
domedticato  ».  I'd  bcUld  Vors:  Far 
ballare  Torso.  Pari  6n  ora  ehe 
balla:  Aver  garbo  ad  una  cosa 
come  un  orso  che  balla.  «  £,*h  6n 
ora  » : «  £2  un  orso  »  (rozzo).  Pidda 
edme  6n  ora :  Peloso  come  nn'orso. 
(La  pelliccia) «  Voraria  dn  beU  ora 
del  Canadd,  per  6n  aoppedani»: 
«  Yorrei  una  pelliccia  di  orso  di 
Canad^  per  un  soppedaneo  ». 

Ors^tt,  Orsacchiotto. «  £!inm  vial 
6n  oraa  c6n  duu  oraeU»:  «Vft- 
demmo  un  orsa  con  due  orsao- 
chini ».  (Pelliccia)  «  La  g^amena  ak 
6n  vnantMl  fddraa  de  oraettin 
«  Portava  un  mantello  ibderato  di 
orsetto*. 

Orsolinn,  Orsoline.  « Xa  rd  a 
aeola  in  di  Or«otfnn  »:«ya  aUa 
scuole  delle  Orsoline  ». 

Orsti,  Orsti  (poco  usato). 

Ort,  Orto.  Nettd.  Vort:  Far  re- 
pulisti  o  tabula  rasa.  Vhaa  minmi 
la  atrada  de  Vort :  Non  h  la  via 
dell'orto.  (Pr.)   Vit,  magari  in  del 


ORT 


—  489  — 


OSC 


>  ma  Vort  in  terren  grass:  Vigna 

i5el  Basso  e  orto  in  terren  grasso. 

Ortaia,  Ortaglia  (in  dis.)  (Orto 

gx'ande  in  oittk).  In  Vortaia  a  tnan- 

friA    Vuga:   Nell' orto  a  mangiar 

Ortensla,  Ortensia.  La  aura  Or- 
t^nsia:  La  sora  Ortensia.  |  On 
f^^ll  vas  de  orlensi:  Un  bel  yaso 

ai  — . 

OTtHgAt  OTiioa,Gentiledinedn*or^ 
tiga  r  Gentile  come  nn'ortica,  che 
A  toooarla  punge. 

OrtUr^ir^aa-lgasB  (Pongersi  ool- 
le  oirtiche).  «  El  s^h  ortigaa  i  mam^: 
«  S'^  punto  le  mani,  colle  ortiche  ». 
Oxioirlioe,  Orticaio.  «  L^h  dn  or- 
tiffhee  quell'orl  » : «  Quell'orto  non 
^  elie  un  orticaio  ». 

OrtUrhera,  Ortioaia.  «  Al  sd  fio- 
Htt  gnh  vegnuu  fosura  Vortighe- 
ra  » :  «  Al  suo  bambino  h  venuta 
I'orticaria  ». 

Ortografia  (Civ.)>  Ortografia.  / 
error  de  ortografia:  Gli  errori  di 
oirtografia. 

Ortolan,   Ortolano  e  Erbaiolo. 
4c  Ij'h  gid  pcusaa  Vortolan  e6n  la 
carrUta /  »: «  £  passato  I'ortolano 
ool  baroooino? »  Jja  bottega  de  r or- 
tolan: La  bottega  dell'erbaiolo  o 
dell^ortolano.   Jj  ortolan  el  v6ea: 
L'h  thX  V ortolan:  b^i  comitt pUei- 
nitt,  verz  efctsobu,  borldtt,  sstteeoriin 
app^nna  nasauu  :  Chi  vuol  Torto- 
lano?  Al  oavolo,  alVinsalata,  ra- 
dicehini  di  poggio,  bietole,  prez- 
zexnolo,  nupitelkt,  fior  di  borrana. 
di    ramerino,  salvia  Innga  o  Chi 
vuol  Fortolano?  Insalata  minuta, 
lattuga  romana,  broccoli,  spinacci, 
oitrioli,  petronoini,  caToi  nero  e 
barbatelle.  (Pr.)  Mdg  ortolan  tanta 
paia  e  poeeh  gran:  Vedi  Mdg. 

Orz,  Orzo.  Orz  mondUl:  Orzo 
di  Germania.  Orz  marzircau  :  Orzo 
marzolo.  Zuecher  d'orz:  Idem. 

Orzada,  Orzata.  Adiss  in  Vor- 
zada  Vorz  el  gh'entra  pit :  Ora  nel- 
Torzata  Torzo  non  c'entra  piinto. 


glipresent5  le  ampolline  e...  »  | 
«  Elg'dt  6n  orzoeu  cul'oee  drill  ehe 
ghe  da  6n  gran  faatidi  » :  «  Ha  iin 


(1)  In  florent.  Orciolo  non  d  che  piccolo 
orcio  e  non  oorrioponde  in  nessun  modo 
eXVOrxasu  milanese. 


orzaiolo  nell'occhio  diritto  che  gli 
d^  una  gran  molestia ».  Sv6idt  i 
orzo&u  (volg.):  Pisciare  (tiiv.).  Fa- 
re un  po'  d'acqua  (pulito). 

Oscenltaa  (P.  x^.k  Oscenit^. 
« Aveva  mai  veduu  on  oscenitaa 
compagna  »:  «  Non  avevo  mai  as- 
sistito  a  una  simile  oscenit^  ». 

Osmarin  ( Volg.).  Vedi  Bbsmarin, 

O80I&  (Volg.).  Vedi  Tr/d. 

Ospedaa,  Ospedale.  O sped  a  I 
maggidr:  L'arcispedale.  V^s  dn 
ospedaa:  Essere  una  gran  calia  o- 
come  il  oayallo  del  Ciolla  o  del 
Gronnella  o  kvqt  uno  spedale  ad-> 
dosso.  Av^h  4na  eera  ae  ospedaa: 
Aver  una  ceraccia  o  di  tisico  o  di 
morto.  I/ospedaa  el  fit  lumm  a  la 
eort  (in  dis.):  Santia  Maria  alle 
Grazie  fa  Pelemosina  al  Duomo. 
L* ospedaa  di  eavaler:  I  bachi  rao- 
coslitioci.  JFinl  a  V ospedaa:  Finire 
alrospedale.  (Pr.)  M  b6n  mereaa 
e  anche  la  troppa  sineeritaa  la 
nUnna  o  la  tnanda  alVospedaa 
(Appross.):  La  variety  partorisce 
odio  e  Sotto  il  buon  prezzo  cova  la 
frode.  Qtiand  starnuda  Vamalaa 
e  as  cell  via  de  V  ospedaa:  Vedi 
Amalaa, 

088,  Osso.  «  Ul  macellar  Vh  daa 
su  tropp  OSS »  :  «  Questa  carne  h 
tutt'ossl ».  Av^h  Voss  in  Va  sehhi- 
na,  Avere  I'osso  del  poltrone.  «  HI 
g*h  quel  vizi  in  Voss  » : «  L'ha  nel- 
I'ossa ».  Rdmpegh  i  oss  a  vun : 
Rompere  o  Fiaocare  le  ossa  a  uno. 
Avhgh  f€Ui  dealer  Voss:  Aver  fatto 
I'osso  o  il  oaUo  a  una  cosa.  Avigh 
i  oss  dur:  Avere  Tossa  dure.  Oss 
dur  de  pelv/Deh  :  Osso  duro  da  ro- 
dere.  -Por<d  via  6na  robba  per  6n 
oss  o  per  ona  eidcea  de  latt:  Aver 
una  cosa  per  un  tozzo  di  pane. 
Av^h  rott  i  oss  de  la  fever:  Aver 
Vossa  tronche  per  ieobre.  Pettd 
dn  oss  in  boeea:  Buttar  un  osso 
in  bocca  o  Addoroientare.  €H6n- 
tagh  i  oss:  Lasciarci  le  ossa.  Oidn- 
tagh  Voss  del  coll  in  d'dna  speeu- 
lazidn :  Rimetterci  tutto  in  un'int- 
presa  «  L^h  riddtt  phll  e  o««  »  :  «  E 
ridotto  pelle  e  ossa  ».  «  Uh  lit  in 
eame  e  oss  »  :  «  E  lui  in  came  ed 
ossa  ».  «  L'h  6n  saech  d^oss  »  :  «  E 
un  sacco  d'ossa*.  M  mai  Vh  in 
di  oss:  n  male  arriva  all' osso. 
«  Fh  a  nuBud  de  sti  quattr  os8»:*Dh 
retta  a  un  minchione  ».  «  Fin  ehe 
stA  al  mond  sti  quattr^oss  » :  «  Fin 


OSS 


—  490 


OSS 


«he  starb  a  questo  mondo  ». «  Mola 
quelVoss^ :  n^FoBSb  I'osso.  ».  «  JR6m- 
ye*  l'o88  del  coll :  Fiaccarsi  il  col- 
10.  «  Sdnt  prdnt  a  gidntagh  V  oss 
del  eollf  guarda/»:  icSpenao  Tosso 
del  oollo,  gu^  ».  Fd  cantd,  i  oss  cU 
did:  Dinoccolar  le  ossa  delle  dita. 
Acqua,  vent,  fredd  ehe  passa  i 
088 :  Acqua,  vento,  f reddo  che  en- 
tra  nelle  ossa  o  negli  ossi.  Os80 
saero:  Idem.  Heonomia  fin'all'o88: 
Economie  fino  all'osso.  «  In  ttUH 
intorno  a  quell' 088  » : «  Stanno  tut- 
ti  intorno  a  quell'  osso  ». '  088  de 
mort  (dolci):  Osso  di  morto  o  Croe- 
-oante  mandorlato,  Bozzolani,  Stin- 
-chetti.  (Pr.)  La  lingua  Vh  8ema 
■088  ma  la  fa  romp  %  088 :  La  lin- 
^^x&  non  ha  osso  ma  fa  rompere 
il  dosso.  La  came  atlaceh  a  Vo88 
Vh  la  pu88ee  honna:  La  came  vi- 
-cina  all'osso  ^  la  piil  saporita. 

—  0b8  de  bal^nna,  Ossi  di  ba- 
lena. 

—  L'oss  pifhirodula,  Stecoa. 

—  Ossbus  (vivanda  sconosoiuta 
a  Fir.)  Osso  bucato  ?  o  buco  o  ehe 
€Utro  %n  casof 

—  Ossadura,  Ossatura.  *M  g'ii 
6n'o89adura  da  ipopotamo  » : «  Egli 
faa  un'ossatura  da  ippopotamo  ». 
<Di  artefioi)  L'o88adura  a'&na  ear- 
rozza:  —  d'una  carrozza. 

—  Ossari,  Ossario.  L'o88ari  de 
San  Martin,  e  de  Solferin:  L'os- 
«ario  di  S.  Martino  e  Solferino. 

—  OBsasc,  Ossacoi.  /  m^  paver 
088a8c »[:iclje  mie  poyere  o88accia». 

Osseryk-ezTaa-ezrass,  Osser- 
vare.  «  Bi8dgna  che  Vo88hrvay  ea- 
€l  mh  8ur... » : «  Ho  I'onore  di  farle 
osservare  che... »  088ervdt  el  di- 
giun  in  di  tempo r:  Osservare  il 
digiuno  nelle  quattro  tempora. 

—  Oaseryant,  Osservante.  Mi- 
n4r  osservant:  Idem. 

—  Osaeryanza,  Osservanza. 
UoKservanza  di  regolament:  L'os- 
servanza  de'  regolamenti.  L'  08- 
8^rvanza  de  laf^ta :  L'osservanza 
domenioale.  0mm  de  strhtta  08- 
servanza:  Un  omo  largo  come  una 
pigna  verde. 

—  Osservatorl,  Osservatorio. 
I/o88ervatori  de  Brera:  L'osser- 
vatorio  del  palazzo  di  Brera.  A- 
d^8  fan  6n  gran  lavord  in  iutt  i 
088ervatori  a8tronom.ieh  del  m,ond : 
Oggidi  c'^  un  gran  lavoro  negli  os- 
servatorii  astronomici  del  mondo. 


—  Ossezrazldn,  Ossorvazione. 
Faroo  6n'  088ervazion  »  :  «  Fart 
un'osservazione...  >  «  G*€>o  minga 
foM  o88ervazion  » : «  Non  ci  ho  fa^ 
oaso  ».  «  Minga  tanti  ossermt 
zion  /  »  :  «  Meno  osservazioni !  > 
MHt  in  — :  Mettere  in  osserra- 
zione  (malati  pericolosi). 

—  Ossezraziondtta ,  Os«erT»- 
zionoella.  «  G*oo  faa  dn'osserva- 
zianetta  e  lil  Vi  daa  f<Bura  » : «  61i 
feci  una  piocola  osservazione  ed 
egU  use!  dai  gangheri  ». 

OsBl^en,  Ossigeno.  «  MandeU  a 
re8pira  del  hdn  ossigen  :  «  Man- 
datelo  a  respirare  aria  nova  o 
rioca  d'ossigeno  ». 

Ost,  Oste.  « M  8*^  miss  a  fh 
Vo8t »  :  «  S'^  messo  a  far  I'oste  ». 
Pagilt  el  cunt  a  Vo8t:  Pagare  lo 
scotto.  C6me  domundcigh  a  VoA 
8* el  g'h  el  vin  bdn :  Come  doman- 
dare  all'oste  se  ha  buon  vino.  Fii 
i  eunt  senea  Vost :  A  fiEure  i  eonti 
innanzi  1'  oste  convien  farli  doe 
volte.  Capasz  de  negdi  einq'u  sold 
a  Vo8t:  iNegherebbe  il  pasto  al- 
1'  oste  col  Doocone  in  bocca.  Pr. 
Quand  Vo8t  Vh  in  8ii  la  porta  eai- 
tiv  8hgn:  Quando  I'oste  ^  Ih  snlla 
soglia.  in  bottega  non  e'^  nessnno. 

—  Osta,  Ostessa.  (Pr.)  JSl  vin 
rh  h&n  8e  gh*h  Vosta  hella,  (Ap- 
pross.) :  II  bello  piaoe  a  tutti. 

—  Ostaria,  Osteria.  Melt  »u  o- 
8taria:  Aprire  osteria  o  Metter  la 
frasca.  « Lit  Vh  tutt  el  di  o  Vo- 
8taria  »  :  «  E^ti  passa  le  sue  gior- 
nate  all'o8tena».  LoggUta  la  prim- 
ma  08taria:  Fermarsi  aUa  prima 
osteria. 

—  Ostarik,  Esser  sempre  sni- 
I'osteria 

—  Osteriaacia  e  Oaterlesaa,  0- 
steriaccia,  Bettola. 

Oatacdl,  Ostacolo.  «  Ul  trmwfa 
di  08laeol  de  per  tutt »  :  «  Trova 
da  per  tutto  ostacoli  ». 

—  Oatacolk  (P.  N.)«  Ostaoolare 
(Pist.)  Mettere  ostacoli. 

Oatkggt  Ostaggio.  ^  In  del  48 
8d  pader  V^  8taa  ostaggio  in  man 
di  Todeseh  in  CastlU  »  :  «  Nel  ^ 
suo  padre  fu  ostaggio  in  mano 
degli  Austriaci  in  Castello  ». 

Oatan ,  Agostino.  Fen  ostan : 
Fieno  legato  in  agosto.  Ciutkgn 
08tann  (  Frimaticoie ) :  Castagne 
agostine. 

Oatenalbil,  Ostenslbile.  JEl  do- 


OTT 


—  491  — 


OVA 


-^tttment  I'h  ostensibil  in  la  redcusidn 

^^2eZ  giomal:  II  documento  ^  oaten- 

eibile  nella  redazione  del  giomale. 

—  Ottangolar  (P.  N.),  Ottaneo- 

lare.    Ona  giesa,  6na  eomis,  ona 

jHcuBzaj    ottangolar:  Una    oniesa, 

Tina    oornioe,   una  piazza   otton- 

^olare. 

Ottay,  Ottavo.  L^ottava  del  Cor- 

jn%L8  Domini :  L'ottava  del  Corpns 

jDomini.  On  liber  in  ottav:  Un  li- 

'bro  in  ottavo.  On  ^o^ma  in  ottav 

(colto) :  Un  poema  in  ottave. 

Ottayarl  (Corpo  di  prediohe), 
Ottavorio.  I  « I/h  dn  oUavari  ae 
jfossa  seltant'ann  »  :  « ]^  un  par- 
ruccone  di  settant'  anni  e  passa  ». 
Ottayl,  Ottavio.  Avigh  on  fit  de 
Ottavi  pien  (in  dis.) :  Avere  molta 
spocchia.  HI  pader  Ottavi  paver 
omml:  II  padre  Ottavio,  cost 
1[>oiio ! 

Ottavian,  Ottaviano  (1).  «  El  fdt 
VOltavian  lu,  el  balosst  ma  el  «d 
ttt,tt  eo88  »  :  « II  furbo  fii  V  indiano 
ma  sa  tutto». 

Ottayin,  Ottavino.  i^In  orche- 
stra de  ficMf  gh'era  fiaut,  elarir- 
ftettf  oboe  e  ottavin  »  :  « In  orche- 
stra e^  erano  flauto.  clarinetto, 
oboe  e  ottavino ».  (Librai)  Staflfa. 
Ottegnl-egnuu,  Ottenere.  « J7 
inscl  eo8se  r  ee  ottegnuuf  De  fatt 
ccucidL  via  »  : «  E  invece  che  cos^hai 
ottenutol  Di  farti  licenziare  ».  Ot- 
tegnl  6n  favor,  6n  post,  6na  gra- 
zia  :  Ottener  un  favore,  ecc. 

Ottlca,  (Civ.),  Ottioa.  On  effhtt 
de  ottiea:  Un  effetto  di  ottica. 

—  OtttCh,  Ottico.  (Coltojj  JE;Z««n* 
otHeh:  II  senso  ottico.  (Comune) 
«  Z/ottieh  h  8ul  eantdn  » :  «  L  ottico 
sul  canto  ». 

Ottdber,  Ottobre.  n  L' ottober 
qttant  V  h  Idngh,  el  fhmm  in  camr- 
pagna  »  :  «  L' ottobre  quanto  b  lun- 
g;o.  lo  facciamo  in  oampagna  o  in 
villa ».  (Pr.)  In  ottober  ge  pertSga 
i  rogher  :  Le  quercie  si  baoohiano 
in  ottobre. 

Ottomann ,   Ottomana.   Buttaa 
fid  I4ngh  e  tiraa   sU  Vlottomann: 
^draiato  lungo  e  disteso  suir  ot- 
tomana. 

Ottns,  (Civ.).  OttuBO.  «  Me  par 
eh* el  g*  abbia  la  ment  6n  poo  ot- 


t 


(1)  Ottaviano  h  un  nome  osato  anche  In 
Toecana  per  quanto  non  oomune. 


ttisa  » :  «  Mi  pare  che  abbia  Fin- 
gegno  un  po   ottuso  ». 

Oval  (P.  N.),  Ovale.  Onafaeeia 
oval :  Un  viso  ovale.  Comis  oval : 
Cornice  ovale. 

Ovaa,  Ovato  (in  dis.).  Ovale. 

Ovatut-attaa,  Ovattare.  Ona 
bUla  mantiglia  tutta  ovattada: 
Una  bella  mantiglia  tutta  ovat- 
tata.  «  La  par  grassotHla  perehh 
Vh  tutta  ovattaaa  >  :  «  Pare  sras- 
soccia  perch^  h  tutta  ovattata)». 

Ovatia,  Ovatta. 

Ovattadura  (L'  operazione  del- 
Fovattare).  Tant  ae  ovattadura; 
Tanto  per  avere  ovattato. 

—  Ostensorl,  Ostensorio.  Osten- 
8ori  d'or  massizz:  —  d'  oro  mas- 
siocio. 

—  OBtentii  (non  com.),  Osten- 
tare. 

Ostentazidn,  Ostentazione. « I/it 
faa  6na  gran  08tenta^6n  de  eo- 
ragg  Id  8ul  terren  »  :  «  Fece  una 
grande  ostentazione  di  coraggio 
\h  sul  terrene  ». 

Ostetricant,  Ostetricante.  Yedi 
Ostetrieh, 

—  Ostetrlch  (P.  N.)  Ostetrico. 
«  Chi  ghe  viBur  V  08tetrieh  minga 
la  levatriee  »  :  «  Qui  invece  deUa 
levatrice  ci  vuol  I'ostetrico ». 

—  Ostetrlcia  (Colto),  Ostetricia. 
Catiedra  de  ostetricia :  Cattedra  di 
ostetricia.  Trattaa  de  ostetricia: 
Trattato  di  ostetricia. 

Ostia,  Ostia.  La  toll  ^id  el  pur- 
gant  in  di  sd  bravi  ostt  o  obbiaa: 
Vedi  Obbiaa,  Cialda.  « Mi  capissi 
6n* ostia /y^  (yenuto  dal  veneziano  e 
entrata  nella  parlata):  4(Non  ci 
capisoo  un  accidente,  una  male- 
detta»  (pop.).  Dagh  V  ostia  at 
pagn:  Dare  la  salda  alia  bian- 
cheria.  «  Sti  cdi  g*dn  tropp'ostia  » : 
«Questi  goletti  o  solini  da  collo 
sono  troppo  insaldati ». 

—  Ostl&ri,  Ostiario.  Ostiari  del 
Domm :  Ostiario  deUa  cattedrale. 

Ostlch  (P.  N.),  Ostico. «  Sta  roMta 
la  m'  h  ostiea  mMledettament  »  : 
«Que8ta  cosa  mi  h  assai  ostiea ». 

OBtinass-inaa,  Ostinarsi.  aJSls^i 
ostina  a  dl  ehe  »  :  «  E'  si  ostinb  a 
dire  che... »  «  L*h  ostinaa  a  negd  » : 
«  £2  ostinato  a  ne^are  ».  Ostinaa 
c6m^  6n  mull:  Ostinato  come  un 
mulo.  «  Me  ostini  minga,  m^.,.  ■» : 
«Non  mi  ostino,  ma... ». 

—  Ostinazldn,  Ostinazione.  «  Te 


OST 


-^492  — 


OZI 


see,  ehe  V  h  6na  gran  ostinazidn, 
std  temp  /  »  :  «  Ma  sai  che  h  bnitta 
codesta  ostinazione  del  tempo  I  ». 

—  OsUnaddU,  Ostinatello  e  Osti- 
natetto. 

—  Ostlnaddn,  Ostinataccio,  Zuo- 
cone. 

—  Ostinatament  (P.  N.),  Osti- 
natamente. 

6atrega>  Ostrica.  nil/h  mort 
d'6na  indigesHdn  de  ostrigh  »  :  «  £ 
morto  di  indigestione  dioBtriohe*. 
I  (Catarro)  On'ostrega  (volg.) : 
Ostrica,  Soaraochio. 

—  Osuregliee.  Ostricaio.  I/ostre^ 
ghee  de  la  hdtretia  rossa:  L'ostri- 
caro  dalla  callotta  rossa. 

Ostruzidn  (Colto)  Ostruzione. 
(Politica)  In  Inghilterra  Parnkll 
I'h  el  deputaa  de  Vostruzidn:  In 


Ostruzion- 


JElpat 
ostruzione  ». 

—   Ostruzionetta , 
oella. 

Ott&gon  (Fattosi  popol.  dopo  la 
oostruz.  della  Galleria  V.  E.)>  Ot- 
tagono.  I/ottagon  de  la  OalleHa  o 
Galaria:  L'otcagono  della  Galle- 
ria Vittorio  Emanuele. 

Overa,  Ovaia.  Andit  gid  I'overa : 
Perdersi  d'animo  o  Casoarrovaia. 


Avkgh  aid  Vovera  (paura):   Ati 
le  budella  in  un  paniere. 

Overttir  (D.  Pr.)  (P.  N.),  Ai 
tura  (1),   Overtiira,  Sinfoma,  1 
trata,  Introduzione.  «  Z/ov^tui 
de  tuU  quel  phsz  ecncerUta  I'e  mr 
gistrtU  davvera *z  «  L*^ entrata 
introduzione  (e  non  la  sinfonia) 
tutto  quel  pezzo  concertato  ^ 
gistrale  daTYero  ». 

0sl68,  OzioBo.  M  giardin^  pub- 
blich  I'e  el  ritrovo  di  asios  e  di 
di8oecupa4M. :  I  Giardini  pubbliei 
Bono  il  ritroYO  degli  oziosi  e  del 
disoccupati.  2>oman£to  o^io^a  .*  Do- 
manda  oziosa.  (Pr.)  Donna  ozitua 
de  rar  virttiasa  :  Donna  oziosa  di 
rado  Yirtuosa. 

— Ozlositaa,OzioBit^.  I/kqueUa 
porea  oziositeui  ehe  te  gh'ee  adost 
(Yolg.) :  £  quella  porca  oziositii  che 
nai  addosBO. 

—  Oziosdn,  Oziosaooio.  «  X'^  6n 
ozioson  de  wninma  riff  a  »:  «  £  on 
oziosaccio  di  prima  nga  ». 

—  Ozzl,  Ozio.  Std  in  wszi  tuU  el 
santo  di  :  Star  in  ozio  tutto  il  santo 
giomo.  «  In   qtiii   poech    moment 


der  di  visi :   L'ozio  ^  il  padre  de' 
Yizii. 


P.  (Quattordicesima  lettera  del- 
ralfabeto)   (Si  pronuncia  Pie).  P. 

(Pi). 

Pi  (Volg.).  Vedi  Paph.  Ph : 
Babbo.  N.  fr. :  «  Mort  mi  h  mort 
el  pit  di  me  jiceu  » :  «  Morto  che  io 
sia  h  morto  il  padre  de'  miei  fi- 
gli ».  (Bisticciof  El  pdrde-lee  (II 
padre  di  lei):  11  padellaio. 

Pabbi  (In  botanica  Pabbio),  Pa- 
nioo  selYatico.  |  (Specie  di  rospo) 
Botta. 

—  Pabbidn,  Panioastrella. 
Pacataxnent    (P.   N.K   Paoata- 

mente.  «  Cdm'el  parla  pacata- 
men .' » :  «  Come  parla  —  o  placi- 
damente  ». 

—  Pacatezza  (P.  N.),  Paoatezza. 
^dn  tutUi  paeatezza:  Idem. 


Pacca,  Paooa.  «  M  g*h  daa  la 

gieea  » :  «  Gli  diede  le  paoohe  > 
olg.).  Ona  paeea  in  sul  eUinder: 
n  lattone. 

Pacch,  Pacoo.  Paeeh  postal: 
Paoco  postale. 

—  Paccbdtt,  Pacohetto.  (Tipogr.) 
Componn  apacehett:  Comporrea 
dilungo. 


(1)  Apertura  si  dice  parlandosl  di  bcqo1«, 
tribuneJi,  ece  ,  qoando  dopo  eisere  stati 
chlusi  qualcho  tempo  rlcominclano  U 
corso.  Overtura  lo  si  ode  a  Pirenre  per 
Ouverturcj  o  sarebbe  da  lasoiarsl.  Ma  d'al- 
tra  parte  1*  Overtura  non  i  prdoisameat  e 
la  Sinfbnia. 


PAC 


—  403  — 


PAC 


—  Paccliettlsta,  II  oompositore 
9k    dUunjBCo. 

Paooett  (P.  N.  poeo  eomune), 
I*aBterello  (1),  Pastetto.  «  G'avaria 
A  &n  bel  paeeett  de  fh ;  ma  g^oo 
vn.xrtga  famm  » :  «  Avrei  oosti  da 
far  un  ouon  pastetto,  ma  non  ho 
a,ppetito  ». 

ParCCl^  ( Volg. ),  Paoehiare. 
«  ^uand  $e  Iratla  de  paccid  sdnt 
s^rrvper  a  Vordin  » :  «  Quando  si 
'tirat^  di  —  o  taffiare  sono  sempre 
I^Tonto  ».  I  (Lucro  illecito)  Paeda 
&  ohe  paeci  an^  ml :  Pa^pa  tu,  che 
pappo  anoh'io,  e  pappiamo  tutti 
ux  nome  di  Dio. 

—  Pacclada  (Nei  due  sensi  del 
JVtcctA),  Mangiata,  Pappio,  Pao- 
cliio.  «  Smm  faa  dtia  gran  pac- 
^^iadadeusH  eon  la  polenia  (vol^.) »: 
«  A-bbiamo  fatta  una  soorpacciata 
di  uocelletti  colla  polenda».  (Sost.) 
4c  ZAi  n6  *l  ved  che  el  pcieeid  »:  «  E 
XLon  vede  ohelo  spaechiare».  *Ah 
che  paeeidtf  » ;  «  Ciie  pappio  ». 

—  Pacdatoria  (Volg.)  Pappa- 
-toria.  4c  Andkmm  a  la  paeeiataria  »: 
4c  Andiamo  a  desinare  ».   Lavorh 

{?er  la  paedatoria:  Lavorare  per 
a  pappatoria. 

—  raccl6n,  Pappone.  On  gran 
naeHon:  Un  gran  pappone. 

—  Facclotta,  Paoehiare, 
Facdaooa,  Paoohiarina,  (Roma) 

Paccarughe,   (Lucca)  Pacoiame  e 
Pattome. 

Paodardtt.  Pacchierotto.  «  Che 
hhl  paeeiaroU  d'dn  ficeuyn  «  Che 
l>el  pacchierotto  I  e  anehe  Pacchie- 
rone  ». 

Facciugk  gaa  gass,  Impacchiuo 
care  (2).  «  Oigin  Utsea  eta  de  pae- 
evugd.  in  la  palta  » : «  Gieino  smetti 
di    grufolarti    oosi    nel    fango  ». 
«  Ouarda  c6me  el  m'a  paeehtgaa 


(1)  PasUrelio^  che  pur  vfdi  usato  da 
inesperti  invece  di  Pastetto  i  tatt'altra 
cosa.  I  PagterelU  sono  quelle  pallottole  e 
qud^  bitorzoli  di  sudore  impastate  sul  corpo 
di  persona  non  molto  pulita,  e  che  si  stac- 
cftnO  mediante  la  stropicciatura. 

<S)  Assomiglta  ma  non  ha  il  vero  signi- 
ficato  milanese.  Esprime  piuttosto  Tim- 
brattare,il  far  un  pacchiaoo  (Pitt.).  Negli 
esempi  si  chiarisoe  la  cosa  e  si  moslrano 
i  dlversfssimi  modi  di  osare  del  nostro  : 
Paeciugd,  che  risponde  a  gmfolare,&im- 
braitare,  strimpellare  o  sonacchiare,  abbo- 
raoeiare  o  scorbiare,  intrugliare. 


std  fceui  de  carta  » :  «  Guarda  co- 
me m'ha  imbrattato  questo  fogiio 
di  carta  ».  |  «  JSl  paeetuga  a  oreg- 
gia  quaicoss  in  sul  cembol  » : 
«Strimpella  o  Sonacchia  qualche 
cosa,  a  orecchio,  sul  piano  ». «  JAt 
elpittura  min^a,  el  paceittga  » : 
«  £gli  non  dipinge,  abboraocia  o 
scorbia  ».  | «  Ijh  in  cusinna  a  pae- 
ciugit  per  fass  de  colezion  » :  «  £} 
in  cucina  che  intruglia  a  prepa- 
rare  la  sua  colezione  ». 

—  Pacclugli  e  Pacclugament  e 
Pacciugada,  Pacchiuco,  Pacciu- 
me,  Imbratto.  «  Tee  faa  6na  far- 
mosa  paeeiugada  »:  «  T'^  riuscito 
un  famoso  imbratto  ».  «  Che  pae- 
ciugh  ah'  h  gid  chl  in  terra  ?  » : 
«  Cne  e  codesto  baccichio  costi 
in  terra  ?  » 

—  Pacciti^aiiieBtee  o  Pacciugdn, 
Guastamestieri  (in  dis.).  (Di  pit- 
tore)  Imbrattamuri.  (Di  scrittore) 
Imbrattacarte.  (D'uomo  d'affari) 
Guastamestiere.  (Di  buono  a  nul- 
la) Acciarpone. 

—  Paccluglieiit,  MoUiccio. 
Pace,  Pace.  (In  gioco)  Fit  o  vhss 

in  pace:  Fare  o  essere  patta  o 
pace.  «  Shmm  in  paeey^z  «  Siamo 
lesti ».  Paeem  abete  :  Pazienza  ! 
«  Upaeel »:  «  E  buon  anno !  »  Ve- 
di  Pas. 

Pacfdn  (Comp.  metall.).  Panfb 
(yolg.),  Argentone. 
Pacifegh  (Volg.).  Vedi  Paeifich, 
Paclfldi,  Paciftco.  PaH/ich  co- 
me 6n  tr^  lira:  Ser  Accomoda. 

—  PacUlcii-icaa-lcaBS.  «  Se  s*  in 
pacificaay^:  «  Si  sono  pacificati  ». 
«  Hi  8*^  p€tcijlcaa»:  «  15'  s'^  cal- 
mato  ». 

PacoUglla  (P.  N.),  Paccottiglia 
(D.  Ft,)  Moba  de  paeotiglia :  Roba 
da  scarto,  Gli  spurghi. 

Padedoeu  (D.  Fr.),  Passo  a  due. 

Padftlla^  Padella.  JRostii  in  pa- 
delia:  Fntto  o  Fritti  in  padella. 
(Fig.)  SalUt  de  la  padella  in  del 
fiBugh:  Cader  dalla  padella  nella 
brace.  Tegni  6n  occ  al  gatt  e  Vah- 
ter  a  la  padella :  Tenere  un  occhio 
alia  padella  ed  uno  al  gatto.  Vlss 
h^la  c6me  el  cuu  de  la  padella: 
Essere  bella  quanto  il  cul  della 
padella  (1).    Per  cuocervi  le  ca- 


(1>  Da  sehivarsimaudltoaFirenzedetto 
a  ragazzina  che  credeya  di  essere  l>ella. 


PAD 


—  494  — 


PAD 


stagne  (Padelladabmoiate).  IVaso 
per  far  a  letto  i  loro  agi  gli  in- 
fermi,  Padella,  Padellet^  (Siena). 

t(MaooIiia  di  untume  sul  vestito) 
rittella  o  Chiosa.  «  Otiarda  quel 
pilatt  quanti  pctdell  sul  aortd » : 
«  Guarda  quel  sudicione,  quante 
frittelle  ha  sul  soprabito  ».  |  (Ne- 
gativa  a  richiesta  in  sposa)  «  Ul 
tal  Vdb  gxh  toll  sit  dd  paaell » :  «  II 
tale  s'^  gi^  pigliati  due  rifiuti ». 

—  Pa4ellada,  Padellata.  Ona 
padellada  de  fegatH:  Piena  una 

Sadella  di  fegatini  o  fegatelli  (se 
i  maiale).  Ona  padellada  de  mor- 
ron:  Una  padellata  di  bruciate. 

—  Pademn,  Padellino.  Fadellin 
del  fidegh:  Nanerottolo.  |  (Cap- 
pellino  da  donna  schiaociato)  Pa- 
jolino. 

—  Pa4ellott»  Padellotto.  Mpa- 
dellott  del  pdllin:  II  padellotto  del 
tacchino. 

Pader,  Padre.  M  Pader  Etemo: 
II  Padre  Eterno.  Pader  drizs  e  par- 
der  padrlgn :  Padre  vero  e  patri- 
gno.  Pctder  adottiv:  —  adottivo. 
—  de  famiglia:  —  di  famiglia.  — 

ijutativ :  —  putativo.  Pader  de  Ugn 
che  si  laseia  oavalcare  da  figlio- 
i) :  Padre  di  paglia  (1).  Pader  di 
loec  (in  dis.)  i  W  impresario  delle 
frottole  e  anche  Capo  ameno.  Pa- 
der di  difficoltaa:  Padre  delle  dif- 
ficoltk.  Pader  nohil:  Padre  nobi- 
le.  (M.  d.  d.)  «  Oo  minga  mazsaa 
mh  pader,  vehl  >  (manca)  (Appr.): 
«  Fossi  matto  !  »  (A  chi  sempre  ri- 
Huta)  Mi  nbf  I'h  el  pader  di  gatt 

tmanoa)  Appros«.):  Piii  da  noi  h 
>ramato  ci5  che  ci  Tien  negato. 
(Di  tre  tangberi  obe  camminano 
assieme  di  oui  uno  adulto,  Paltro 
giovine  e  il  terzo  ragazzo)  Pader, 
fi(BU  e  Stevenin:  Padre,  ngliolo  e 
J^tefanino.  0  (Di  frati)  Pader  ahaa : 
Padre  abate. «  Pader  sdnt  haldrd  »: 
« lo  sto  coi  frati ».  Pader  spiri- 
tual:  Padre  spirituale.  An<m  at 
limbo  di  aanti  pader:  Andar  al 
limbo.  I  I  pader  de  la  patria:  I  pa- 
dri  della  patria.  (Pr.)  Per  ona 
volta  la  se  ghe  fd.  anca  a  sd  pader 
(manoa)  (appross.):  L'asino  doy'^ 
cascato  una  volta  non  ci  ricasoa 
due.  (Pr.)  L'ozi  Vk  el  pader  de  tutti 
i  vizi:  Idem. 


(1)  Non  reglstrato  ne^  dizlonarii  xna  a- 
dito  da  me  a  Firenxe. 


PadigUdn.  Padiglione.  Sou  al 
padiglion:  Sotto  al  padig^lione. 

Padiin&-imaa-ima8s.  «  Ad^  d 
s^h  padimaa  » :  «  Ora  si  h  rabb*- 
nito  ».  «  Se  s'ln  pcuUmaa  »:  « IS 
sono  rappattumati ». 

PadOYa,  Padova.  N.  Pr.:  «  FA 
a  Padova  a  fit  el  magnatt  »:  «Ya 
alia  malora  ». 

Padovanell  (Specie  di  veicolo), 
Seggiolino. 

Padrdgn.  Vedi  Pader  n€tdregn, 

Padrin,  Padrino.  «  £,'e  staa  me 
padrin  a  hattesim  » :  «  Fa  mio  pa- 
drino al  battesimo  ».  |  Z  padrin 
dn  deeis  che  I'e  minga  el  eas  de 
anddi  sul  terren:  I  padrini  hanno 
deciso  non  esser  il  oaso  di  bat- 
tersi. 

Padrdn,  Padrone.  Ulp€tdrondd 
m^nd:  Iddio.  Padron  de  boUega 
o  de  easa;  Padrone  di  bottega  « 
di  casa.  £1  padron  de  la  nts&nt- 
ra:  U  padrone  del  baocellaio  (1). 
Vedi  Melonera,  Ligdt  Vasen  diw 
voeur  el  padron :  Legar  l'asino  do- 
ve vuole  il  padrone.  Porta  rispeti 
al  can  per  el  padrdn :  Idem.  An- 
dA  a  padrdn:  Trovar  padrone  o 
allogarsi.  Fhss  a  padrdn :  £ssere 
a  pane.  Vkss  gid  de  padrdtt:  Ea- 
sere  fuor  di  padrone.  FcUla  de 
padron:  Spadroneggiare.  Bon  pa- 
dron: Faociapure!  On  padron  de 
la  eispa:  Un  padroneUa.  (Pr.)  Se 
pd  minga  servH  a  duu  padron: 
Non  si  pub  servire  a  due  padroni. 
Dalla  servitk  se  cogndss  el  p€tdron: 
Chi  vuol  vedere  il  padrone  goardi 
i  servitori.  MH  vess  magher  pa- 
dron ehe  grass  operari:  MegUo 
essere  capo  di  gatto  che  coda  di 
leone.  L'occ  del  padron  Vingrtusa 
el  cavall:  L'oocbio  del  padrone 
ingrassa  il  cavallo.  La  vU  in  ear- 
rozza  la  nutnda  el  padron  a  ph: 
Assai  pampani  e  poca  uva. 

Padronat,  Padronale.  Casa  eo- 
lonica  e  casa  padronal :  Idem. 

Padronanza,  Padronanza.  «£a 
padronanza  del  fondo  Vh  del  sur 
c6nt » :  «  La  —  del  podere  spetta 
al  conte  y^.  ^  JEl  fd,  senti  tropp  te 
86a  padronanza  »:  «  E'  fa  trop»o 
sentire  la  sua  padronanza  ».  «  2S 
g'it  molta  padronanza  del  greek  » : 


(1)  In  Toscano  per6  la  Tera  frase  ^ :  Rer 
star  padrone  del  baccellaio. 


PAD 


—  4fl5  — 


PAG 


«  Egli  possiede  molta  padronanza 
del  irreoo  ». 

Padninm,  Padule.  Jxqua,  hrha, 
usHl  de  pctdumm:  Acqua,  erba, 
ucceUo  di  palude. 

Paes,  Paese,  ElhUl petes:  libel 
paese.  El  paes  de  la  eueeaffna :  II 

?ae8e  di  ouooagna.  TornA  alpaes: 
'omare  al  paese.  (Fig.)  Seoprt 
f^aes  :  Scoprir  paese.  Ipaesi  betsai  : 
dem.  Mandh  a  ^[uel  paes :  Miuidar 
a  — .  Paes  de  ptanura,  de  montor- 
gna,  gross,  pieedl:  Paese  di  pia- 
nura}  di  montagna,  grosso,  ristret- 
to.  I  peltegolhz  d%  paes  pieeoi :  I 
pettegolezzi  de'  luoghi  ristretti. 
2/^  I'uUim  paes  ehe  I)io  ha  ereaa : 
^  I'ultiiuo  —  che  Domineddio  oreb. 
Pitt^r  depaes  o  depaesagg:  Pittor 
di  paeaaggio.  (Pr.)  Ogni  paes  el  g*h 
i  so  usam :  Paese  one  vai.  usanza 
che  trovi.  Tutt  el  mond  l*h  paes : 
Tutto  il  mondo  h  paese.  Ogn%  tanti 
mes,  toma  Vaequa  al  sd  paes :  In 
cenVanni  e  mesi  toma  I'acqua  a' 
suoi  paesi. 
Paesagg,  Paesaggio. 
Paeslsta,  Paesista. 
Paff,  Onomatop.  di  colpo,  Piff, 
Paffe.  «  jS?  fl  piff-pafff  el  g^  molaa 
du  slavidn  » : «  E  li  pifife  e  paffe  o 
tiife-taffe  gli  appiccic6  due  oef- 
foni». 

Paga,  Paga.  Tird  la  paga :  Tirar 
la  paga.  (In  canzone  oi  cosoritti) 
La  paga  Vh  poea  rdbit  nd  se  pd  : 
La  paga  h  ptcoola,  mbar  non  si 
pub.  McUa  paga :  Cattiyo  pagatore 
o  Gran  pagaooia. 

Pag&,  JPagare.  Pag^  a  respir,  a 
prdnti,  pdniwU,  al  de  Ut,  antiei-- 
paa,  see, :  Pagare  a  respire ,  a 
prontij  come  nn  banco,  strapagare 
o  al  di  1&,  anticipate,  ecc.  PaaA 
e&n  la  seda,  de  bonna  moneda^ 
earna  salada :  Pagare  il  giorno  di 
San  Mai  o  coi  gomiti,  di  buona 
moneta,  salato.  Pagass  de  momee: 
Pagarsi  aull'f^a.  N6  vhssegh  danee 
ehe  Is  paga :  Essere  impagabile. 
PanUuon  paga :  Paga  binoolo !  o 
Pantalon  paga  per  tutti.  «  Cosse 
pagaria  a  pod^.„  »: «  Quanto  pa- 
gberei  a  potere...  ».  Fd  el  minetdn 
per  nd  pagA  dazi :  Far  il  minohione 
ier  non  pagar  gabella.  PagcMper 
d  la  spia :  Preezolato  dalla  Po- 
Izia.  Pagd  el  dazi:  Pagar  il  fio. 
«  Te  me  la  pagaree  »: «  Me  la  pa- 
gherai».  PagaVoee:  Appagar  I'oc- 


I 


lio.  (Pr.)  A  paghprimma  s*^  Tital 
rvii  :  Chi  paga  avanti  6  mal  ser- 


chio. 

servii     ^-/r- — 

vito  dope  0  Chi  vol  lavoro  maliatto 
lo  paghi  innanzi  fatto.  A  pagh  s^h 
semper  a  temp :  A  pagiare  s'b  sem- 

fre  in  tempo.  Chi  eomanda  ptiga.' 
dem.  Vilan  cria  e  vilan  paga : 
(Appross.)  Abbaia,  abbaia,  i'  fb  a 
modo  mio.  /  materi  de  qitand  s*h 
giovin  se  pa^henpceu  de  vhgg:  Gli 
stravizzi  giovanili  si  scontano  in 
yecohiaia.  Vunna  e  i  paga  tuee: 
Una  le  o  ne  paga  tutto  o  cento. 
De  pagdt  a  eiacMer  in  bdn  tutti :  A 
pagar  a  o  di  chiacchere  tutti  son 
Doni  o  ci  arrivano  o  Parole  fan 
mercato  e  i  denari  pagano. 

Pagahll,  Pagabile.  Thalia  paga- 
bil  a  vista*:  Vaglia  pagabile  a  yista. 

Pagad^hit  (II  bastone),  Pagade- 
biti,  Mangia  debiti.  (Soprannome 
soherz.  al  cane  di  uomo  indebi- 
tato). 

Pagad6r,  Pagatore.  B6n  p€tga- 
dor:  Buon  pagatore.  Oattivissim 
po^cutor.*  Pagaooia.  Ufficial  paga- 
dor:  Idem. 

Pagament,  Pagamento.  Festa  de 
ball  apagament:  Festa  da  ballo  a 
page.  «  F  dopo  tutt  quhst  lu^  in 
pcigamentf  et  m,' d,  ealunniaa^: 
«  E  dopo  tutto  questo  lui  per  —  o 
per  ristoro  mi  ha  calunniato  ». 

PaganttL,  N.  fr. :  «  Ineceu  VI  sant 
Paganin  » :  «  Oggi  h  giorno  di 
paga  ». 


,  quando 

rano  i  paggi.  I  (Ordigno  per  te- 
nere  sospesa  la  gonna,  in  dis.) 
Paggio,  Tirante  (Siena). 

Pagherd,  Pagherb.  «  Fl  g'aa  rir- 
lassaa  dn  pagherd  a  trii  mes » : 
«  Gli  rilasoib  un  pagher6  a  tre 
mesi ». 

Pagiiia,  Pagina.  La  quarta  va- 
gina di  giomai:  Idem.  On  Itber 
de  votteent  pagin:  Un  libro  di  ot- 
tocento  pagine.  (Fig.)  «  Fl  g'd  6na 
brutta  pagina  %n  la  s6a  vitta  »  : 
« Nella  sua  vita  o'^  una  brutta 
paginal.  (Tipografia)  if^<<  injta- 
gina:  Impaginare.  Pagina  btan- 
ea:  Idem. 

—  Paglnadura,  (P.  N.),  Pagi- 
natura. 

Pagliano  (Depurativo  dal  nome 
del  sue  inventore  (P.  N.),  Pa- 
gliano. 


PAG 


-496- 


PU 


Fagllarln  (Color  della 
<Atfett.),  Pagiiato  e  anche  Paglie-^ 
Tino. 

Pagn  (Gli  abiti  oompresa  la 
Mancneria).  Panni.  Pagn  d'estaa, 
d'invhmo,  ae  mhtza  stagi&n :  Pan- 
ni d'estate,  d'  invemo,  da  mezza 
etagione.  t  pagn  spdrch :  I  panni 
snmci  (Pr.)  /  pa{fn  spdreh  van 
lavaa  in  famigha:  I  panni  Budici 
vanno  lavati  in  famiglia.  Bail 
fmura  %  pagn:  Scamatare  (non 
com.).  Taid  i  pagn  adoss  a  vun : 
Tagliar  i  panni  o  la  giubba  ad- 
doBso  a  lino.  Sard  i  jmgn  adots  a 
vun:  Stringero  i  panni  addosBo  ad 
alciino.  «  Mettet  %n  di  mh  pagn/  » : 
<  Mettiti  ne  miei  panni  o  piedi  o 
nelle  mie  ciabatte(triY.)».  Imhogaa 
de  pagn:  Infagottato.  Legger  de 
pagn:  Leggero  di  panni.  fOpera- 
sioni)  Destend  i  pagn :  Scionnare 
o  Stendere  i  panni  (1).  Inumidl  % 
—  per  soppresscd :  Spruzzar  la 
biancheria  per  stirarla.  Taeed.  i 
pagn  de  dd  al  lavandee:  Appiin- 
tare  i  panni  pel  bucato.  JVotd  % 
pagn  de  la  lavandera:  Scrivere  o 
tare  la  nota  dal  buoato.  (Pr.)  A 
batt  ipagn  salta  fctura  la  atria : 
Vedi  BatU  Nhpan  nkpagn  ndfUtn 
mai  dagn:  Caldo  di  panni  non  fe' 
mai  danno. 

—  Pagnltt.  4c  /  joagnUt  del  mh 
^oZin»:«I  vestitini  ael  mio  bim- 
DO  ». 

Pagnotta ,  Pagnotta.  La  pa- 
gnotta  di  soldaa :  La  pagnotta  de' 
fioldati.  (L'Impiego)  Sg6hhh  per 
la  pagnotta:  Sgobbare  per  la  pa- 
gnotta. 

—  Pagnott^Ua,  Pagnottina. 

—  Pagnottiflta ,  Pagnottista  (2), 
Marmittone  (volg.). 

Pagura  (volg).  Vedi  Paura, 
Paia,  Paglia.  Paia  de  farment, 
de  ria,  ecc. :  Paglia  di  grano,  di 
tIso,  eco.  Cappellf  carta  ^  tikce  de 
paia:  Cappelio.  carta,  tettucoio 
di  paglia.  jj*  h  on  omm  de  paia : 
E  un  uomo  di  paglia.  F<Bugh  de 
paia :  Piioco  di  —  /  sigher  de  la 
paia :  I  Bigari  coUa  paglia  o  Vir- 
ginia e  Madera.  (M.  d.  d.).  On 
8ci6r  con  la  paia  in  di  scarp:  Un 


.(1)  A -Siena  le  lavanda{«  dlcono:  Ten- 
dere  i  panni  qaando  li  sciorinano  al  sole 
e  ^enaerU  qaando  li  ritirano. 

(2j  Pagnottista  voce  bollata. 


signore  oolla  paglia  nelle  searpe 
o  Un  contadino.  Andit  a  etormi 
suUa  paia  :  Ridursi  sulla  paglia. 
MoH  sulla  paia:  Morire  poveris- 
simo.  Vkss  senza  o  av^gh  poea 
paia  in  hast:  Vedi  Bast.  Mangiast 
la  paia  sott  al  cuu :  MangiarBi  la 
paglia  Botto  i  piedi.  (Pr.)  Ool  temp 
e  cdn  la  paia  madura  i  nejspdl: 
Col  tempo  e  oon  la  paglia  si  ma- 
turano  le  nespole  o  le  sorbe.  Jfdy 
ortolan  molta  paia  e  poech  gran: 
Vedi  Maggie.  Oenar  poivereni 
poeca  paia  e  tant  ferment:  Vedi 
Oennar,  Viss  come  la  oaia  eUiaeth 
al  fceugh:  Allontanate  il  faoeo 
dalla  paglia. 

—  PaJada,  Impagliato  (Per  n- 
paro  dal  gelo). 

Paiasc,  Pagliaccio  (Di  persona 
senza  carattere)  «  Te  see  6n  vero 
paiasc )» :  «  Sei  un  vero  pagliae- 
cio».  (Di  persona  ohe  tien  alle- 
gra  la  brigata)  «  L'd  feta  dn  poo 
el  paiasc  e  emm  riduu  de  gttst*: 
«  Feoe  un  po'  il  buftone  e  si  rise 
a  crepapelle  ».  (A  chi  mostri  paura 
in  un  momento  decisiTo)  «  Vm 
famm  minga  el  paiasc^  per  eari- 
taa  »  :  «  Bada  a  non  mi  far  il  p»- 
gliaccio,  sai ! »  |  (Saccone  di  pa- 
glia o  cartoni  di  grano  turco:  Pa- 
gliaccio  o  Pagliericcio.  Rugd  sk 
el  paiasc :  Smuovere  il  saccone. 
(Fig.)  Brush,  el  paiasc  o  el  paidn: 
Bruoiar  il  pagliaccio. 

—  Paiascdtt.  Pagliaccetto. 

—  Paiasciada,  Pagliacciata. 
«  Finissela  de  fit  di  paiasdad  * : 
«  Smetti  una  volta  colle  tue  pa- 
gliacoiate  ».  (Di  spettacolo  insnl- 
Bo)  «  La  commedia  de  ier  sira  VI 
stada  dna  vera  paiasciada  »  :  «  La 
commedia  di  iorisera  la  fu  una 
vera  pagliacciata  ». 

—  Patoe ,  Pagliaio.  «  L'omht  o 
pientdn  delpaiee  » : «  Lo  stollo  del 
pagliaio  ».  Van  (2e  — .-  Can  da  pa- 
gliaio. (Pr.)  Chi  viv  a  Cort  mceur 
sul  paiee:  Chi  vive  in  Corte  muore 
in  paglia.  L'^  cdme  cered  &na  gug- 
gia  in  d*6n  paiee :  Gli  h  oome  cer^ 
car  un  ceoio  o  cece  in  mare. 

Pales.  (Vol.).  Vedi  Paes. 

Palnna.  N.  fr.:  Andd  a  dormi 
in  lit  Painna:  Vedi  Od. 

Painagh  o  Paiiiard,  Tanghero, 
Villano. 

Faiocca,  Pagliuola.  Seved  lapa- 
iocca  in  Voce  di  alter  e  minga  A 


PAI 


—  497  — 


PAL 


irav  in  del  sd :  Si  Tede  il  fuscello 
nell'occhio  altn4  ©  non  la  trave 
nel  proprio.  (II  frutto  delle  grami- 
nacee)  il  culmo.  • 

Palodu  (Sul  mercato  de  cereali) 
(Spishe  Bull'aia  preparate  per  la 
oattitura)  Aiata.  (Fascetto  di  pa- 
llia che  si  mette  sotto  la  ooda  de 
cavalli)  Alzacoda  (1).  ' 

Pai6n,  Vedi  Paiase  e  Paicusz.  | 
(XexTQine  da  ricamatori)  Paglione 
I  (Piocola  parte  d'oro  o  d'argento 
neUe  soldature)  Pagliolo. 

Pairosu,  Pajolo.  Mpair<eudela 
j9olenia:  II  paiolo  delta  polenda. 

Pairolada,  Paiolata.  Ona  pair- 
ralada  de  easUgn  a  Uss :  Una  pa- 
iolata di  ballotte. 

Paisan,  Paesano  (2),  Contadino. 
^lla  patsanna:  Alia  contadina. 
J\»i*an  quader:  Villanaccio.  Pal- 
9cm  vesixi  de  la  festa:  Villan  ri- 
fatto. 

Palsanada,  Yillanata  (Atto  da 
villano),  Yillama  o  se  ^  leffgera 
Scorteaia. 

Pal,  Palo.  Atlgh  6n  pal  in  la 
sehenna:  Star,  impalato  come  un 
cero  o  aver  un  palo  in  corpo.  (Nel 
^ioco  di  cartef  I  quatUr  pali:  I 
quattro  semi. 

Pal^tt,  Paletto.  Std>  su  dritt  edme 
c^n-  palett:  Star  come  impalato. 
JPat^  dn  paUU  vesiii :  Pare  iin  palo 
-restito.  J  (Su^  cui  stii  la  civetta) 
Oruccia.  Pari  &na  sHgultta  in  8ul 
palett:  Sembrar  una  civetta  sul 
mazzuolo  o  Fare  la  civetta. 

Paletta,  Paletta.  (Osso  dell  a 
spalla)  Paletta^  Sckpola.  |  (Ferro 
per  sbraoiare  il  veggio)  Palettina. 
f  (Amese  per  giocar  alia  palla) 
Faletta,  (Arezzo)  Mestola.  (In  cu- 
cina)  Schiumaruola.  fl  (Ferri  di 
sostegno)  Palette  da  imposte,  por- 
taten^e. 

Falettbn,  Palettone  (3).  (Grande 


(1)  Voce,  udita  da  uno  gtalltere  floren- 
iino  e  mancante  ai  vocabolari. 

(2)  Paesavo  In  lingua  e  usato  piu  per 
patxiotta  o  abitatore  dello  gtesso  paese  che 
per  contadino. 

(3)  Qaesta  parola  di  tecnica  indostriale 
aTr<'iniDO  do\iito  ometterla  se  Tanalogia 
non  ci  avesse  cons'gliato  a  presentarla.  11 
PaletUme  toscano  non  e  il  nostro  Paleiion, 
xna  na'aata  di  ferro  con  pala  in  fondo  colla 
qvAle,  nelle  ferrier«,  si  sosUngono  i  ma- 
teristli  qaando  si  eavano  le  abballottatore. 


mestola  dei  fabbricatori  di  eandele 
di  sego)^  Remo. 

PaUnna.  Vedi  Biffa. 

Pal&,  Palare.  Palh  i  vit :  Palare 
o  Impalar  le  viti  o  la  vigna.  |  (Se^ 
parar  col  ventilabro  il  gmno  daJla 
paglia)  Ventilare  (1),  Spagliare.  La 
pdtver  del  palct :  Spagliuoolio  (2). 

Palada  (Hena  una  pala),  Palata. 
(Colpo  con  pala)  Paladinna:  Pa- 
latina.  Cavd,  la  paladinna  (in  dis.) 
Cavar  il  ruzzo  dal  capo. 

Palata  (Corso  di  pali),  Palafitta. 

Pala,  Pala.  —  diprestinee:  Pala 
del  forno.  fl  (Lungo  timone  dei 
barconi  che  navigano  sul  naviglio) 
(manca). 

Palott,  Pala.  Per  huttd,  via  i  he- 
nis  de  giss:  Pala  da  coriandoli. 
Per  traf(Bura  Vaequd  de  la  harea: 
Idem.  Gottazza.  Per  palh  elfor- 
ment :  Spulatoio.  (M.  d.  d.)  «  M  g*d, 
%  danee  de  fd.  su  c6nt  el  paloH  » : 
«  Misura  i  denari  a  staia  o  a  pa- 
late ». 

Palottada,  Palata. 

Palaia,  Palaia. 

Paladin.  N.  fr :  Franeh  edme  6n 
paladin  (in  dis.):  Franco  come  un 
paladino, 

Palafirener  (P.  N.),  Palafreniere. 
Pak^rener  del  re:  Idem. 

Palanca  (P.  N.),  Palanca  (3). 
(Moneta  da  5  cent.). 

Palanodn,  (moneta  da  10  cent.). 
«  Cambiem  8t6  franeh  in  tanti  pa- 
laneoni  » :  «  Cambiami  €[ue8ta  lira 
in  tanti  diecioni  o  diecini  ». 

Palandraxma  (P.  N.),  Palan- 
drana.  (Veste  lunga  e  larga)  Pa- 
lamidone  (P.  N.)  o  Gabbano. 

Palatinna  (Soprabito  femm.) , 
Palatina. 

Palato,  Palato.  n^  Tite  gh*ee  min" 
ga  de  palato  »:  «  Tu  non  hai  gusto 
o  palato  )». 

Palazz,  Palazzo.  JEl  palaez  Ma^ 
rin,  de  Cort:  II  palazzo  munici- 
pale,  di  Corte. 

Palazaetta  P.  N.)  (Stanze  d'af- 


(1)  Ventilare  ha  signiflcato  che  xnanca 
al  milanese. 

(2>  Qaesta  bellissima  parola,  da  me  adita 
da  una  contadina  presso  Pistoia,  manca 
ai  vocal)Olari  toscani. 

(3)  Palanca  e  \oce  che  deriva  da  palo, 
e  che  non  ha  nulla  a  fare  colla  palancp 
milanese. 

32 


PAL 


498  — 


PAL 


fitto  per  tresohe  amorose),  Stanze^ 
Piedatterra. 

Palaizln,  Palazzina  (1). 

Paloh  (Costruzione  in  lesno  nelle 
vie  ad  uso  di  spettatorih  Palco. 
(Nei  teatri)  Palco.  —  de  jacdcidaf 
de  fianeh:  Paloo  di  facciata,  di 
fianco.  (Su  oui  si  rappresenta)  Pal- 
ooscenioo.  Avhgh  &n  gran  posses 
del  paleh :  E  padrone  del  paloo- 
soenioo  o  paBsesgia  bene  11  palco. 

Palchetton,  Palohettone. 

PalobettlBta,  Palohista. 

Palds,  Palese.  Ciar  e  pales :  Chia- 
ro  e  palese  o  manifesto. 

Pale8&,  Palesare.  «  L'it  paleaaa 
tutt  eo88  » : «  Svescib  tutto  quanto  ». 

PalUt-Uaa  (Aft.),  PaUiare  «  L'd, 
eereh  lit  de  ptdia  la  sda  edlpa, 
ma...*:  icTentb  lui  di  palliar  la 
sua  colpa  ma...  » II  popol.  a  Milano 
direbbe  Sminul. 

—  Pallatiy  (Civ.),  PaUiativo.  M 
po'  vhas  dn  paliativ,  ma  Vh  minpa 
6n  rimedi :  Pub  essere  un  pallia- 
tivo.  ma  non  h  un  rimedio  o  Pan- 
nicelli  caldi. 

Palid,  Pallido.  Vert,  ross,  eee., 
palid:  Verde,  rosso  pallido.  (Del 
viso)  Vedi  Smort. 

—  Palldin,  Palliduccio. 
Palma,  Palma.  La  domeniea  di 

palm:  La  domeniea dell'ulivo.  (II 
ramo  della  palma  dell' ultima  do- 
meniea di  quaresima)  Palmizio. 

Palmar  (Colto),  Palmar.  Cdntre^ 
dizidn  palmar :  Contraddizion& 
palmare.  (Comune)  Ciar,  patent  e 
palmar:  £videntissimo. 

Palmo,  Palma  o  Palmo.  i\>wd 
in  palmo  de  man:  Portare  in  pal- 
ma di  mano.  Purisnd  el  palmo 
della  man  (Superstiz.  di  chi  crede 
che  sia  segno  di  regali  da  venire) : 
Prudere  il  palmo. 

Pal088,  Paloscio  (ant.)  (Specie  di 
spada  oorta  e  roDusta),  Coltel- 
lacoio. 

Palott,  Pala.  Palott  de  fa  sit  la 
nev:  Per  spalare  la  neve.  Avhgh 
danee  de  fS  su  ednt  el  palott :  Mi- 
surar  denari  a  staia. 

Palp&-lpaa-lpa88,  Palpare. 
«  PaJpa  8t6  pann  c6me  V  e  mor- 
bid /  »  :  «  Tasta  o  Palpa  questa 
stoffa  come  h  morbida».  |  Fuj^al- 


(1)  Casa  fuor  del  centro  o  in  eampagna; 

Sia  vaga  delle  comuni.  Un  piccolo  palazzo 
Palazzetto  non  palazzino  o  palazzina. 


pit:  Farammosoire  o  ammeneiTe^ 
Fit  palpdt  i  seigdll:  Sofiriegere 
lentamente  o  a  tuoco  lento  le  ci- 
poUe.  Avegh  el  cuu  peUptMu:  Aver 
il  culo  mencio.  |  (Al  morale)  <Jjh 
restaa  H  palpaa  »  :  «  Restb  morti- 
iicato  ». 

—  Palpabll,  Palpabile.  «  QuetH 
in  res6n  palpabil » :  «  Le  son  ra- 
gioni  palpabili». 

-~  Palpada,  Palpata. « I>€tgh  &na 
palpada  »  :  »  Dagii  una  palpeg- 
giata  ». 

—  Palpi«n&,  Palpeggiare.  «  Ght 
pias  a  palpignd  »  :  «  Gli  place  a 
Drancicare».  |  PoUpignA  i  oee: 
Batter  le  palpebre,  Lappeggiare 
(Lucchese).  j 

•—  PalpUrn6ii,  Brancicone. 

—  Palpiipent  (Delle  palpebre), 
Lappoleggiante  (Lucca). 

Palpee  (Citazione  giudiziaria), 
Pappie  «  Gh'i  rivaa  a  casa  elpah 
pee  »  :  «  Ha  ricevuto  a  oasa  if  li- 
bello  o  il  .pappiello».  Mandit  ^ 
palpee :   Dare   una    oomparsa  in 

?:iudizio.  (Pr.)  Fraseh  e  paipee  U 
'mutt  di  eerveUee  (manca)  (l^tt): 
Pampani  e  carta  grossa  sono  IV 
iuto  de'  pizzicagnoli.  (Fig.)  Palpee 
bagn€ta:  Cencio  molle  o  Pulcin 
bagnato. 

ralp6bra,  PMpebra. «  Ghe  s'h  iw- 
ft>am,maa  i  palpeber  »  :  «  611  si  in* 
fiammarono  le  palpebre  )s 

Palpignanna,  Perpignano  (Sor- 
ta  di  stoffa)  |  AndA  in  eii  ptUpi- 
gnanna  (Darsi  a  brancioare  qual^ 
ohe  femmina) :  Andare  ai  tasti 
(volg). 

Palpiroeu,  Involtino.  (Quello  ohe 
si  d^  al  medico)  Cartuooiay  (Ai 
dipendenti)  Mancia. 

—  Palpirolin,  Magra  oartuoeis, 
Manoetta  (1). 

Palpitk  (Aff.),  Palpitare.  «  Queh 
la  povera  donna  la  palpiia  eoni^ 
ndament  per  sd  iioeu  »  :  «  QueUa 
povera  donna  palpita  sempre  pel 
suo  Ugliolo.  II  popolo  direbbe  La 
tremmM  ».  «  Ghe  palpita  el  eagur»: 
«  n  cuore  gli  palpita  ». 

—  Palpitazlon,  Palpitazione. 

—  Palpitazlonetta,  Palpitazio&- 
cella. 


(1)  E  da  notanl  ch«  in  Fior.  Jltonoettn 
e  piuttosto  vesi«gg.  di  MameUtj  oh«  di- 
minut.  gpr«g{ativo :  Qaattro  lire  tone  una 
mancetta  disoreta. 


PAL 


—  499  — 


PAN 


—  Palpiti.  N.  fr.  pop. :  Andit  at 
•j^alpiti:  Andare  ai  tasti. 

Palta  (II  fango  delle  strade), 
Mota.  Pesid,  palta :  Sfangare.  Atv- 
€lit  in  la  palta  fin* a  mezzd  gamba: 
Andare  fino  a  mezza  ^amba  nel 
dfanso.  (Fig.  j)arlaiido  di  gente  ab- 
"bietta)  « Jut  me  faria  ribrtzz  a 
voltamm  in  qfueUa  palta  » :  «  A  me 
jfairebbe  sohifo  aYYoltolarmi  in 
quel  laidume  ». 

—  Paltasda,  Fangaccio. 

—  Paltixma,  Moticohio.  «  Te 
ah^ee  la  paitinfia  su  la  linaua  o 
leTtjgrua  » :  «  Sulla  lingua  ci  nai  la 
patina  ». 

—  Paltnniiii,  Fangbiccio  e  Fan- 
ghiglia. 

—  PaltUBCient,  Fangoso. 

—  Paltan  (Luogo  pieno  di  mota 

o    fango),  Pantano qttand 

e2  piiBuv  el  diventa  6n  paltan : 
Qixando  pioTe  Milano  si  muta  in 
un  pantano.  (Pr.)  La  ranna  la  va 
semper  al  sb  paltan:  Idem. 

Paltd  (D.  Wt.),  Soprabitone  (1), 
paltb  o  Palton.  Paltd  de  donna: 
Palt6  da  donna. 

—  Paltorln,  Paltonoino. 
Pampalnglietto  (Gioyine  Boro  e 

magro),  Zugo. 

PamiMura  (Canna  gremita  di 
cialde  cbe  bI  dispensa  nella  testa 
di  san  Bartolomeo),  M^o. 

Pa]npardlima(yolg.).vedi  Pom- 
pardinna. 

Pamporzin  (Fiore),  Pamporcino. 

Fan,  Pane.  —  de  semola,  de  mi- 
stura,  de  Spagna^  ece.z  —  di  fior 
dd  farina,  mescolo  o  meacolanza. 
di  Spagna.  —  de  roggitBu  (di  se- 
mola o  orusoa):  Pan  di  tritello. 
— «  de  munizi&n:  —  di  munizione. 
— .  btbcdtt:  •—  biscotto.  —  casa-' 
rengh :  —  oasalingo.  —  molto  poss: 
—  stantio.  —  minga  tropp  freseh : 
— .  rafiermo  (2),  —  tostaa:  —  ab- 
bnistplito.    —   grisHn:   Grissini. 

Plan  meiin:  Stiaociatina  di  fa- 
rina gialla.  —  grattaa:  —  gratta- 


(1)  Francesemente  si  dice  Paletot.  Ma 
not  nel  roc.  della  lingua  parlata  (Fanf.  e 
Rigatfni)  non  la  si  trova  e  in  altri,  tran  - 
Be  che  nel  Petrocohi,  mancano  Paltd  e 
PaUon  che  sono  pur  dell^aso. 

(2)  Quasi  tutti  credono  che  Rafj^rmo 
corrisponda  al  Pbts.  Pane  raffenno  e  quel- 
lo  che  non  e  pla  ft'eschlssimo  na  che  fh 
ootto  il  giomo  prima    Pou  e  Stantio^ 


to.  Pan  gravid:  Pan  grayido.  Pan 
eott:  Pan  bollito.  (M.  d.  d.)  B6n 
come  el  pan :  Meglio  del  pane. 
Neeesaart  come  el  pan:  Idem.  A- 
vhgh  nanea  pan  de  mangid :  Man- 
oargli  perfino  il  pane.  Av^  fiiiii  de 
mangiapan:  Aver  finiti  i  suoi 
giorni.  Comprit  o  vend  per  6n  tdeeh 
de  pan :  Comperare  o  vendere  per 
un  pezzo  o  tozzo  di  pane.  Dd  ona 
legnada  e  6n  tdeeh  de  pan :  Dar 
il  pane  e  la  sassata.  xH  pan  ,aZ 
pan  e  vin  al  vin :  Dir  pane  al  pa- 
ne e  vino  al  vino.  B%  pan  restir- 
tuii :  Render  pane  per  focaccia  o 
Pan  di  ricatto.  Fa  sth  a  pan  e 
aequa:  Far  stare  o  tener  a  pane 
ed  acqua.  PA  stA  a  pan  e  pessin : 
Tenere  a  segno  o  in  suggezione. 
Man^fiii  el  pan  a  tradiment:  Man- 
giar  il  pane  a  tradimento.  Man- 
gidi  pan,  mdll  e  crdata :  Mangiar 
pane  e  coltello  o  pane  asoiutto. 
jRdbit  el  pan  a  vun  :  Rubare  il 
mestiere  a  uno.  Hdbdt  el  pan  f<Bu- 
ra  di  dent :  Rubare  il  pane  di 
bocoa.  V^8  minga  pan  per  i  sd 
dent :  Non  essere  oame  o  eicoia 
(volg.)  pe*  suoi  denti.  Ph'd  el  pan : 
Perdere  il  pane.  Vhu  come  zuppa 
e  pan  bagnaa  :  Esser  tutta  una 
zuppa  e  un  pan  moUe.  (Pr.)  Ohi 
g*a  6n  mestee  in  man  ghe  metnea 
mai  pan:  CM  ha  arte  ha  parte. 
M  pan  el  stuff  a  mat:  II  pane  non 
viene  mai  a  noia.  Chi  volta  el  cuu 
a  Miktn  el  le  voUa  al  pan:  Chi 
volta  le  spalle  a  Milano  le  volta 
al  pane.  Lkqna  verda  (1)  e  pan 
fresch  se  vdi  %n  malora  prhst  (Ap>- 
pross.):  Chi  disse  donna  aisse  guai. 
Jj'h  met  pan  e  polenta  in  ed  sda,  ehe 
pitam  a  ed  at  aiter:  Meglio  pane 
e  cipolle  che  stare  con  lui  Opp»  II 

San  degli  altri  ha  sette  croste. 
IH  spend  in  pan  ehe  in  ntedesinn : 
Megho  spendere  denaro  dal  for- 
naio  che  dal  farmacista.  Nh  pan 
n^  pagn  n6  fan  mai  dagn :  Yedi 
Pagn,  (Altre  derrate  in  forma  di 
pane)  Pan  de  zuceher,  de  sal  o  saa, 
de  butter,  de  pesa,  d*  argent,  de 
eera :  Pan  di  zucohero,  di  sale,  di 
burro,  di  pece,  d'argento,  di  cera. 
~  Panasc  (Spregiat.) «  Tutt  quell 
panose  el  te  fard  indigestion » : 


(1)  Nel  senso  di  donna  g!ovine  e  \olut- 
tuosa. 


PAN 


—  500  — 


PAN 


«  Tutto  quel  panaccio  ti  fark  ma- 
le y^t 

—  Panln  (Ai  ragazzi)  (N.  Fr.). 
«  Mangia  el  panin  insemma  a  la 
pitanza  »  :  «  CoUa  ciocia  mangia 
anche  il  pane  ». 

Pank-naa-nass,  Appannare  (1). 
Aequa  panada:  Aoqua  panata. 
Bdttiglia  d'acqtia  panada:  Botti- 
glia  col  panno. 

Panadora  (Tavola  o  armadio  a 
s^rvizio  della  mensa),  Credenza. 

Panarlsa  (Malore  alia  radice 
delle  ungliie),  Panereecio. 

Panattdn,  Panettone  (2).  Fh  ve- 
gn\  8u  el  panatton  de  JVatal :  Fare 
stomaco.  (Fig.)  «  L'^  6n  h6n  pa- 
nation  » :  «  iJ  im  pastone  di  burro 
o  un  buon  pastricciano  ». 

—  FanatTOnin,  Piccolo  panet- 
tone, Panettoncino. 

Pancocc  (Volg.).  Vedi  Paneoii. 

Pancott,  Pancotto  (Luccaj,  Pan 
boUito.  Cera  de  paneott:  Viso  di 
cassia  di  fresco.  (Pr.)  Ciel  faa  a 
paneott  pioRuv  el  d\  se  nd  pioeuv  la 
nott:  Cielo  a  pecorelle  acqua  a 
catinelle. 

—  Pancottin,  Pappina. 
Pandan  (D.  fr.)  Riscontro.  «  Bl- 

sogna  eompragh  el  ab  pandan  » : 
«E'  bisogna  oomperargli  il  ri- 
scontro ». 

Pandemein  (3)  (Vedi  Pan  mein 
sotto  a  Pan. 

Panegglament ,  Paneggiamen- 
to  (4),  (non  com.),  Tende  e  nel  cornr- 
plesso  Parato. 

Panegirlch  (Orazione  in  lode  di 
qualche  santo),  Panegirico. 

Panell  (Frantumi  di  scorze  di 
materie  oleose  per  ingrassare  i 
buoi  da  macello)  Panello  (5),  Pa- 
nella,  Sansa. 

P&nera,  Panna,  Cafflepanera: 


(1)  Appannare  in  toscano  ha  altrt  due 
sensi :  uno  contmrio  a  dipanare  e  I'altro 
appannalo  :  Massiccio. 

{2,  In  Tosoana  corrisponde  il  pan  forte, 
pepatOj  ficatOj  di  ramerino. 

(3)  Manca  il  dolce  in  Toscana  e  natu- 
ralmente  manca  Tappellativo.  Jl  quarcino 
del  Cherubinl  non  sta. 

(4)  Panegffiamento  in  flor.  e  tutt'altro. 
E  in  jcoltura  I'arte  dl  coprir  bene  di  panni 
una  flguia. 

(5)  Panello  in  fior.  sig»}flc6  gia  quel 
viluppo  di  cenci  a  cui  si  dava  il  fuoco, 
per  far  luminaria,  quasi  fal6 ;  oggidi  Pa- 
delline. 


Cafi'^  e  o  con  panna.  Parura  dop- 
pia:  La  prima  spannatura.  Sor- 
bkt  de  panera :  Gelato  di  crema. 
I  (MaochioUne  sul  viso  di  donne 
di  oarnagione  bianca  e  per  lo  gin 
dai  capeUi  rossi)  Lentii^gini ,  Se- 
mola. 

—  Paneraa,  Lentigginoflo  (Ba- 
ser tutto  semola  nel  viso). 

Pandtt  (Volg.).  Vedi  F€t2zoleiL 

Pknfeta  (Onomatop.  di  eo^ 
dato  con  mano),  P&nfete,  Zane. 
<  E  lu  pavj^eta  dagh  6n  aiier 
s'giaf*:  «E  lui  pwafete  o  zi^e, 
un'altro  schiaffo  >. 

Pangelingua,  Idem. 

Pani-nll-niSB  (Del  legno  che 
ammollisce  sotto  la  scorza),  Im- 
porrire. 

Pani6,  (D.  Fr.)  Cestone  da  bot- 
tiglie),  Paniera.   |   (Sorta   di  le- 

§netto  a  auattro  ruote  intessuto 
iviminiaa  un  solo  cavallo)^  Pa- 
niera, e  piu  eomun.  Giardinien. 

Panigada,  Sambuohella.  Patir 
mein  c6n  la  panigada:  Panetto  di 
mais,  dolce  e  sambucato. 

Panigh  (Specie  di  miglio),  Pa- 
nico. 

Panificazidn,  (P.  N.),  Panifiea- 
zione  (Arte  di  fare  il  pane). 

Panificio,  (P.  N.)  Panificio. 

Panindln,  Zuppa  nel  vino.  <In 
fin  de  tavola  gKe  pias  a  fd,  pamr 
moin"* : « In  fin  di  tavola  gli  piace 
far  la  zuppa  nel  vino  ». 

Pann,  Panno.  Pann  tutta  lana: 
Pannolano.  '—  camoUia,  useta,  dt 
bigliard:  —  tarlato  o   intignato, 
usato,  da  bigliardo.  ^  ehe  g'dn  ti- 
raxt  via  el  Ittster  malament  .*  AUu- 
macato.  On  tdi  de  pann  :  Un  ta- 
glio  di  panno.  Imagg  che  ddfiBn- 
ra  in  wel pann:  Le  allumacature. 
Mereant  depann:  Meroante^  di 
pannolani.  Ingannass  o  fit  su  o 
lassass  faaiia  hrazza  de  pann: 
Ingannarsi  o  ingannare  o  lasciani 
abbindola^re   a  partito.   Seimdssa 
del  pann:  Cimasa  o  Cimossa  del 
panno.  (Di  lino  o  di  cotone)  Pan- 
nolino.  Bianeh  cdme  6n  pann  la- 
vaa:  Idem,  cencio  lavato,  Pann 
del  marches :  Panno  de'  mestnii. 
Pann  de  fa  gib  la  polver:  Strofi- 
naccio.  ||  (Degli  stampatori)  Fel- 
tro.  I  (Nei  team)  I  pann  del  paleh- 
sc^ntch:  Idem. 

^  Pannaa,  Feltrato. 

Pannd  (D.  Fr.),  Biquadratura. 


PAN 


—  501  — 


PAN 


Ona  stanza  a  pannb:  Una  stanza 
h  riquadrature  (dopo  ohe  fu  rim- 
>ianoata). 

Pannoccla,  Pannocchia(l),  Bub- 
>oiie  (Postema  all' inguine). 

Panorama  (P.  N.),  Panorama 
Per  bella  vista)  Colpo  d'occhio. 
Daila  cupdla  del  Domm  se  god  un 
>hll  panorama:  Dal ia  cupola  del 
[>iiomo  s'  ha  un  bel  oolpo  d'oc- 
chio. 

Panposs,  Fico  lievito.  «  Dio  ehe 
9attpo88  ^uell  t6  eusin  /  »  :  «  Dio 
jlie  fico  lievito  quel  tuo  ougino  ». 

Panpossdn,  II  presidente  della 
lemma. 

Pansda  o  Panza  ( triv. )  Mhtt 
Mzneeia:  Metter  s^  pancia.  Im- 
>restd>  via  la  pansda :  Corpo  mio 
'txtti  capanna.  C6n  la  panseia  a 
'aria:  Oolla  pancia  alraria  (con- 
;rario  di  supino)  (Di  donna  avan- 
;ata  nella  gravidanza)  06n  la  pan- 
tcia  in  boeea:  CoUa  pancia  agli 
»ccM.  Grattass  la  panseia:  Grat- 
Aral  Pepa.  G6r  a  panseia  a  terra: 
[Jorrere  di  oarriera.  Tegniss  la 
pansda  del  rid:  Tenersi  la  pan- 
da dalle  risa.  Mangid  a  erhpa 
tatiseia:  —  a  crepapelle.  (Pr.) 
Planaeia  pienna  no  pensa  a  pan- 
seia vceuda,  Corpo  satollo  non 
>eii8a  al  digiuno.  Grhppa  panza 
ruttost  ehe  robba  vanza :  I'ancia 
nia  fatti  capanna.  L'h  mH  solvit  la 
fanscia  per  i  figh :  Meglio  b  ser- 
>are  la  pancia  ai  iichi.  J  (Di  muri 
jlie  minacciano  di  caaere )  Fit 
janseia:  Far  pancia.  |  (Di  vasi) 
On>  fiaseh  eont  6na  gran  panseia: 
Jn  fiasco  con  gran  pancia.  (Di 
(anipane)  La  curva. 

—  Pansciada,  Ventrata.  Ddt  dent 
iftapanseiada  in  del  spigbl:  Bat- 
ere  una  ventrata  sullo  spigolo. 

—  Pansd^tta  o  Panscdtta;  Pan- 
etta.  «  Te  qh'ee  6na  hllla  pan- 
eetta  » : «  Hai  una  bella  pancetta>». 
Soprannome)  M.L*h  ehi  el  Pan- 
«e^^a»:«£cco  qua  il  nostro  Pan- 
letta  ».  (Pancia  del  tonno),  Pan- 
;etta  o  Ventresca.  (Lardo  della 
lancia  del  maiale)  Venti'csca. 

—  Panscin,  Pancina.  Se  eomin- 
ia  a  vedlgh  6n  poo  de  panscin  » : 

Ell'^  in  que'  piedi  ». 


(1)  Pannocchia  in  Toscano  non   e  ehe 
X  grossa  opiga  del  grano  turco. 


—  Panscettiiiiia,  Pancettina  e 
Tripettina. 

—  Panscidn  Pancione.  Onpan- 
seion  ehe  somHa  a  Baech :  Un 
pancione  ehe  arieggia  Bacco. 

Fansman  (D.  Fr.)  Governo  dei 
cavalli  militari),  Strigliatura. 

Pantaldn  Pantaloni  (1)  (Masche- 
ra  veneziana)  Pantalon  paga:  Ve- 
di  Pagdi. «  L'e  6n  h6n  PantaUrnd'dn 
omm  »  :  «  ii  un  buon  pantalone  o 
buon  diavolaccio  ».  |  Invece  di 
calzoni.  On  bell  para  de  pantalon 
nceuv :  Un  bel  paio  di  calzoni 
nuovi. 

—  Pantalonada ,  Pantalonata , 
Scempiaggine. 

—  PantaJonitt,  Calzoncini. 
Pantdon  (Oolto)  Panteon.  (K.  St.) 

Napoledn  Vaveva  decretaa  de  fh 
su  6n  panteon  a  San  Miehee  al 
Foppdn :  Napoleone  aveva  decre- 
tato  di  far  erigere  un  panteon  nel 
cimitero  di  San  Michele. 

Pantdra,  Pantera.  «  In  del  ser- 
rali  gh*h  diva  magnijiea  pantera  » : 
«  Nel  serraglio  si  vede  una  ma- 
gnifica  pantera.  ( Nelle  pergole 
oomplesso  dei  tralci  di  vite  tesi 
da  palo  a  palo)  Tralci  del  gratic- 
cio. 

Pantdfola,  Pantofola.  «  L'era  in 
pantofol »  :  «  Era  in  pantofole  ». 
« La  g* aveva  sii  do  bei  pantofol 
rieamaa  »  :  «  Porta  va  in  piede  due 
babbuccie  rioamate  ».  (Chi  le  ven- 
de)  Qu^l  di  pantofol :  II  pantofo- 
laio. 

~  Pantofoletta  e  Pantofolina> 
Pantofoletta. 

Pantografo  (P.  N.),  Pantograib. 

Pantominna  (Azione  draram. 
rappresent.  con  jfesti),  Pantomi- 
ma.  8  (Segni  d' inteiligenza  ti*a 
persono)  «  Ma  eosse  V  e  sta  pan-- 
tominna  ?  * :  «  Che  cos'  h  codetta 
pantomima  ?  »  Fd  6na  pantomin- 
na :  Far  una  scenata. 

Pantrld,  Pangrattato.  Pantrid 
passaa :  Farinata.  —  muridaa :  — 
coll'uovo. 

—  Pantridin,  Farinatina. 
Panz&neffa,  Panzana(ant.),  Bub- 

bola.  «  Te  ine  dee  d*  intend  doma 
di  panzdnegh  »  :  «  Tu  me  le  sballi 
grosser.  (M.  pr.)  Oh'^mm  miss 
sii  el  sal  e  V  oli  W  oliva  e  la  pan- 


(1)  Pantaloni  Invece  di  Calsoni  e  voc« 
.'nutile  e  riprovala.  j 


PAN 


—  502  — 


PAIV 


zanega  Vh  helVeJimda:  Stretta  6 
la  foglia.  larga  la  via,  dite  la  vo- 
stra  oh'i'  ho  detto  la  mia. 

—  Panzaneghee  (in  dis.,  Oggidi 
Bagoldn)f  Carotaio,  Bombone. 

Paolott  (Membro  di  Congregaz. 
religiosa),  Paolotto.  (Nel  senso  di 
ipocrita)  Paolotto. 

Papa,  Papa.  (M.  d.  d.)  Ancla  a 
Romma  senza  vedh  el  papa :  An- 
dar  a  Roma  e  non  vedere  il  papa. 
Viv  o  content  ethne  dnpapa :  Me- 
nar  yita  da  o  contento  come  un 
papa.  Boee&n  de  papa :  Boccon  da 
papa.  Soldaa  del  papa:  Soldato 
del  papa.  (D'un  cenone)  «  QuHl 
ghe  te  Icru  via  o  leva  nanea  el  par- 
j>a  »  :  «  Quello  neanohe  il  papa 
glielo  pub  levare  o  Quello  non  te 
lo  levano  manco  tutti  gli  scalpel- 
linidel  Duomo  (Siena)».J[)a9ordj9er 
el  papa :  Lavorare  per  la  gloria. 
O  papa  o  pover  pret:  O  Cesare  o 
nulla.  La  viqna  aepapa  Giuli :  La 
vigna  del  Signore.  Mestdt  li  cdme 
6n  papa  de  gkss  (Vedi  anche  He- 
sid.  in  holta) :  Kimaner  di  gesso  o 
di  stucco.  (Pr.)  Mort  6n  papa  se 
se  ne  fdt  6n  alter:  Idem.  Phcd'me 
papa  Sist,  che  le  perdonava  nanea 
a  Crist :  Idem.  R  (II  quinto  di 
ininchiate)  II  Papa. 

Papal,  Papale.  Benedieion  pa^ 
pal:  Idem. 

—  Papalinna  (Berretto  degli  ec- 
clesiast.),  Papalma. 

—  Papalin  (Soldato  del  papa). 
(R.  St.)  I  papalin  scappaven  come 
ratt:  I  papalini  fuggivano  come 
topi. 

—  Papista  (Partigiano  del  papa), 
Papista. 

Papk  (D.  Fr.),  Papk  (1),  Babbo. 
«  Ul  ml  car  paph  »  :  « 11  mi'  caro 
babbo ».  (Per  anziano  ed  eccel- 
lente)  El  paph  di  scrittdr  de  comer- 
di:  II  babbo  dei  oommediografi. 
JSl  paph  de  tutt  i  masealsoni :  11 
re  dei  mascalzoni. 

—  Papagrand,  Nonno.  «  QuesH 
in  robb  del  temj^  del  papagrand  » : 
«  Le  sono  vecchiaiate  o  nonnaie  ». 

-~  Paparin.  Babbino. 

Papayer  (Fiore),  Papavero. 

Papatas  (Chi  soiire  ingiuria  sen- 
za risentirsi  e  non  per  sola  vi- 
gliaccheria),  Pappataci. 


(1)  Bollato.   Dal    Florentinl  lo  si  usa  a 
tut  to  pasto  con  JUammd. 


Papelitta  (D.  Sp.),  Sopraoai1% 
Camioia.  «  Ch'  el  m^Ua  sU  doeu- 
ment  in  dipajpelHt »  :  «  Metta  qua- 
sti  documenti  sotto  le  camicie*. 

Papeli  (D.  Sp.)  (P.  N.)  Fi^  pa- 
peli  per  vun  :  Far  carte  fedse  per 
uno. 

Papiflsa  (n  secondo  de'taroe- 
cbi)  La  Papessa. 

Papeterla,  Papeteria  (1),  Carto- 
leria. 

Papid  xnascid  (D.  Fr.),  Carti 
pesta.  Bestd  II  de  papie  mateU: 
Restar  come  im  uomo  di  catti 
pesta  o  di  stucco.  ^Figurinna  ife 
eartaphstaj  Fantoccio  di  cartft- 
pesta. 

PaplgUott  (D.  Fr.),  Parngfiok- 
ti  Oartoline  da  ricci,  JDiato- 
letti.  «  L^era  inpapigliott »  :  «  En 
in  cartuccie».  Fhr  de  papigliott: 
Stiaccine.  |  (Modo  di  presenter 
ceite  vivande)  CotelHt  a  la  papi- 
glidtt! :  Costolette  inoartate. 

Papinna  o  Papis,  Guanciatina. 
«  Guarda  che  te  doo  6n  papist: 
«Bada  che  ti  lascio  an  oar  nno 
schiatto  ». 

Papdzz  (P.  N.)  Babbuocia  (2), 
ScarpoD  cello,  Stivaletto.  «  Me  gin 
dnpaposz  »  :  «  Mi  gira  il  boceino  ». 

Pappa,  Pappa  (3).  «  L*h  eoUa  la 
pappa  »  :  «  La  minestra  ^  cotta  ?> 
Trovd  la  pappa  fada  :  Trovar  h 
via  spianata.  Vorh  la  pappa  fada: 
Volerla  pesta  e  monda.  '^d  la 
pappa  ai  alter :  Spianar  la  via  i^li 
altn. 

Pappixma,  Pappina. 

Papp&-paa,  Pappare. 

Pappagall,  Pappagallo.  <  Mdit 
sii  la  lezion  e6m,e  6n  papagtUl*: 
«.  E'  recita  la  lezione  come  un  pa- 
pagaUo  ».  I  (Vaso  da  orinarvi  den- 
tro  gli  inlermi)  Storta. 

Papparell,  PappardeUe  (4),  Na- 
strini. 

Para,  Paio.  On  para  de  guant. 


(1)  Riprovatissimo. 

(2)  C'e  il  suono  non  11  significato.  Aifr- 
buccia  e  in  flor.  Pianella  per  casa :  I\m- 
tofbla- 

(3)  La  differenza  fra  Pappa  mil.  e  Paj^ 
flor.  e  qnesta :  che  la  prima  e  termine  fi- 
migl.  di  minestra,  mentre  la  seconda  e  ge- 
neralmente  di  pane  cotto  in  acqna  con- 
dita  con  olio,  pomodoro,  ecc 

(4)  Le  Pap^rdelU  flor.  veramente  sono 
lasagne  cotte  col  sangae  dl  lepr«. 


PAE 


—  SOS- 


PAR 


searp:  Un  paio  di  guanti;  im 
par*  di  soarpe.  F^«  6n  fUterpara 
00  manich:  Essere  im'altro  paio 
di  maniohe.  8av^  nanea  qtianU 
j^ara  fdn  tre  m6»eh :  Non  sapere 
a  quanti  di  h  san  Biagio.  Viss  duu 
f^et*  dnpara:  Esser  due  a  un  paio. 
Paxil  (Metter  parati),  Parare. 
4c  ^n,  paraa  la  giesa  de  rdss » : 
«  Sanno  parato  la  chiesa  in  rosso  ». 

L(Mandar  alia  stalla)  Parit  su  i 
mH  (Frase  cbe  8*ode  sul  meroato 
^i  'bovini  in  Milano) :  Parar  le  pe- 
oore  all'oyile  o  i  porci  alio  stab- 
191010  o  stalluccio.  I  (Invece  di  ten- 
dere  a  uno  seapo)  «  Ddve  diavdl  el 
vcB^r  andd  a  parhf  »:  «  Dove  dia- 
mine  Yuol  andar  a  parare  ? »   | 
(Sclierma)  Parin  6n  traversdn  de 
meiabola :  Parare  un  traversone  di 
soiabola.  (Inveoe  di  riparare] «  Sta 
amhrkUa  la  para   ben  poeh.   I/h 
tutia  Jmgal » :  «  Ouesto  panmccio 
o  ombrello  para  oen  pooo.  E  bu- 
cherellato  o  tutto  bucbi  ».  (Pr.) 
Q%iMl  eke  nara  el  fredd  el  para  el 
eald  :  Quel  che  para  il  freddo  para 
ancbe  u  caldo. 

Faxada  (Comparsa  di  truppe  ar- 
mate  di  tutto  punto  in  posto  as- 
seenato),  Parata.  ^Zd  inparada  : 
Snlare  in  parata.  (Per  analogia,  di 
borgbesi)  Vestii  d^parada:  Abito 
di  parata  o  di  gala.  |  (Di  cavallo) 
«  £l  m'dt  faa  6na  parada  tanto 
improwisa  ehe   quasi  perdeva   i 
«toi^»:«Mi  fece  una  parata  cosl 
improwisa  che  per  poco  non  per- 
detti  le  staffe  ».  (M.  d.  d.) «  Vista 
la  mal  parada  Va  eiappaa  el  duu 
de  c6pp  » :  «  Vista  la  mala  parata 
se  la  batt^  ». 
Paraddr,  Paratore. 
Parament,  Paramento. 
FarabdU  (Kiparo  in  capo  ai  bam- 
bini, contro  le  cadute),  Cercine. 

Farabrasa  (Ferro  cbe  serve  a 
tener  raccolte  le  brace  nel  fomo), 
Ouardabrace. 

Faracamin  (Cbe  cbiude  la  bocoa 
del  caminetto),  Paracamino. 

Paracar  (Colonnetta  lungo  le 
strade  di  campagna),  Paracarro  e 
Piolo.  (A  riparo  di  stipiti  delle 
porte)  Paracarro.  (R.  St.  in  dis.) 
(Sopranome  dato  ai  Francesi)  / 
Fartmar :  I  Francesi.  JParacar  de 
porta :  Pisciacane. 

Paradls  (In  senso  religiose).  II 
paradise.  (M.  d.  d.)  Vdreanaain 


pareuUs  a  dispeit  di  sant:  Voler 
entrare  in  paradise  a  dispetto  de' 
santi.  Anda  in  paradis  in  earrog- 
za :  Andar  in  paradise  in  carrozza. 
Andd  in  del  paradis  di  oceh :  An- 
dar nel  paradise  de'  gatti  (1).  El 
paradis  di  donn:  II  ve^glo.  Us^U 
de  paradis:  UcceUo  di  paradise 
I  (Luogo  di  delizie  in  terra)  «  La 
tda  villa  Ve  6n  vero  paradis  »  : «  La 
tua  villa  ^  un  vero  paradise  ». 

—  Paradisln  o  Delizi^tta,  Un 
piccolo  paradise. 

Parador,  Paratore.  Parador  de 
gies:  Paratore. 

Parad6ra  (Riparo  in  difesa  di 
ripa  corrosa  dalPacqua),  Parata 
(non  com.),  Riparo. 

Paradoss  ( Colto ) ,  Paradosso. 
« Lit.  nd'lgh  ehe  di  su  di  paror- 
doss  »  : «  Elgli  non  parla  che  a  pa> 
radossi ». 

Parafanga  (Riparo  di  cuoio  de' 
calessi),  ParaiaDgo, 

Paranna  (P.  N.),  (Dal  oatrame 
distillate),  Paraffino. 

Parafongli  (Amese  con  manico 

§er  riparar  il  vise  dalla  vampa 
el  caminetto],  Parafoco  (2),  Vfen- 
tola.  (Per  lo  stesso  scope  ma  men- 
tata  e  intelaiato)  Vedi  JSeran. 

Paraftalmin.  Parafnlmine.  (Fig.) 
«  X'^  staa  el  me  parafulmin  >  :  «  Fu 
la  mia  salvezza». 

Parafamm  (Vasetto  capovolto 
appeso  a  lampada  percn^  non 
s'annerisca  cib  che  sta  di  sopra), 
Parafumo. 

Paragon&-onaa-ona8s  (P.  N.), 
Paragonare.  «  In  minga  rohh  ehe 
se  poda  paragond  tra  de  I6r » : 
Non  le  sono  cose  che  si  possano 
metter  a  paragone  fra  loro  ».  «  Te 
vorariet  paragogonatt  a  Hi  f »  : 
«  Vofresti  torse  paragonarti  a  lui 
o  metterti  a  pare  di  lui?>». 

—  Parag6n,  Paragone.  Senza 
paragon :  Senza  conironto.  Std  al 
paragon:  Star  al  paragone. 

Paragraf  (Ognunadefie  parti  in 
oui  h  divisa  una  legge),  Paragrafo. 
H    (Segno   tipograiico)  Paragrafo. 


(f)  Piccola  differenra  ira  le  due  frasi. 
In  tosrano  essa  e  diretta  a  tale  ch«  se- 
condo  i  credent!  non  potrii  di  certo  oon- 
segnir  la  glorio  celeste.  El  paradis  di  occh 
esprime  invece  piattosto  un  paradiso  Ima- 
ginaiio. 

(2)  In  Firenze  si  dice  Parafoco  anohe  nl 
Paracamin. 


PAR 


—  504  — 


PAR 


1 


Paxagrandin  (in  die.)  (Apparec- 
Ohio  oreduto  atto  a  dissipar  le  nu- 
^i  cariobe  di  gragnuola),  Para- 
ffrandine. 

ParaUM  (P.  N.),  Parallelo. «  La 
strada  la  edr  parallela  al  fiumm : 
La  strada  oorre  lungo  il  fiume.  | 
(Sbarre  per  ginnastica)  I  parallel : 
Lie  paraflele. 

.  ParkUsl  (P.  N.),  Paralisi.  «  Gh'h 
vegnuu  d'dn  trait  la  paralisi  in  la 
lingua  e  addio  parld, » :  «  Gli  venne 
a  un  tratto  la  paralisi  nella  lingua 
e  rest5  muto  ». 

—  ParaUtdgh  (Volg.),  Paralltich 
(oiv.),  Paralitioo. 

Paralizz&  Paralizzare.  «  El  m'h 
paraliszaa  iuit  i  tnk  mdviment  » : 
iK  Mi  paralizzb  tutte  le  moBse  ». 
•  Paralumm,  Paralume.  Sercl  de 
paralumm :  Servire  da  o  Reggere 
il  candelliere. 

'  Paraman  (Mostre  delle  mani- 
che),  Paramani  e  piii  com.  Mano- 
pola.  I  (Delle  spade,  sciabole) 
Guardamano. 

PararndBCh  (P.  N.),  Paramosehe 
o  Copripiatti. 

Parangon  (Volg.).  Vedi  Paror- 
gon  sotto  a  Paragonci. 

Parap^tt,  Parapetto.  M  para- 

f^ett  delta  terrazza,  del  pdnt,  ecc.  : 
1  parapetto  dell  a  terrazza,  del 
ponte.  I  (Arnese  per  lavorar  col 
trapano)  Guardapetto. 

—  Parapettk-ettaa,  Parapetta- 
re-ettato.  (Add.  di  scenario)  Scen- 
na  o  Stanza  parapettada:  Scena 
o  camera  parapettata. 

Parapigua  (1),  Parapi^lia.  <  Eti 
h  sticchss  6n  gran  paraptglia  » : «  £ 
li  accadde  un  gnin  parapiglia  ». 

Parascioeula  (Uccellino  di  varie 
specie),  Cincalle^a.  (Tremar  di 
freddo)  Ciappd,  i  parasciceid  o  t 
tremacoa:  Figliar  le  pispole. 

Paravent  (P.  N.)  Paravento. 

Parcella,  Parcella  (T.  buroor.), 
N5tul». 

Parch  o  Parco  Parco.  El  parch 
de  Monza:  Idem.  Parch  de  arti- 
glieria:  Parco  di  artiglieria. 

Parche  (D.  Fr.),  Pavimento.di 
legno,  hicido,  intarsiato,  ecc. 

Pardon  (D.  Pr.)  (P.  N.),  La  sousi. 

Pardee,   Pareocnio.  « N'oo  vist 


pareee   ml  a  mori  » :  «  Ne  ho  ve-  i 
duti  parecchi  a  morire  ». 

PareggilL-eggiaa-egsiasB ,  P»- 
reggiare.  Pareggia  i  partid  :  Pa- 
reggiar  le  partite.  Liceo  pareggiaa: 
Liceo  pare^giato.  |  Apparecchi»- 
re.  Pareggtd  la  tavola  .*  Metter  k 
tavola.  (Pr.)  /  disarasi  in  R  a»- 
reggiaa  edme  i  tavoidi  ost:  Le  dis- 
grazie  sono  come  la  -tavola  degli 
osti,  sempre  apparecchiat«. 

Parent,  Parente.  Parent  prouim 
o  strhee:  Prossimo  o  stretto  p*- 
rente.  Vkss  6npoo  parent :  Essere 
parente  alia  lontana.  Jiest^  pa- 
rent de  mm  (volg.) :  Restar  credi- 
tore  di  alcuno  (1).  «  Te  g^avarid 
uninga  6n  parent  pussee  prosnm 
de  cuntagh  «ie  sti  bambann  /  » : «  A 
me  tu  la  racconti  ?  »  (Pr.)  «  /  mii 
parent  in  quisU  »  (oon  analogo  ge 
sto  delle  aita|:  « I  parent!  sono  i 
denari  ».  /  mei  parent  in  quit  ehi 
voRur  ben:  Colui  h  mio  zio  ehe 
vuole  il  ben  mio.  MH  6n  amis  tkt 
des  i»arent:  Amici  a  scelta,  pa- 
renti,  come  sono  Opp.  Parenti  cob 

Sarenti,  cbi  non  ha  pane  si  lavii 
enti.  (Se  il  tizzo  fischia)  O  geut, 
6  paren^  o  amis  malcontent  (Ap- 
pross.):  n  cielo  ^  rosso  che  se- 
gnale  h  egli? 

—  Parent^Ua,  Parentela  (2),  Co- 
gnome.  «  C6me  I'h  la  sda  pare»- 
tella  » :  «  Che  cognome  ha  ici  f  » 

—  Parentorl,  Parentela  e  Paren- 
tado.  «  Elg*di  6n  parentori  nun  pn 
finii  y^ :  «  Ha  un  parentado  che  non 
tormina  piii ».  (Pr.)  La  viHnanta 
VI  mhzz  — :  Vicinanza  h  mezza  pa- 
rentela. 

Parentesi  e  Claudite,  Parentesi 
e  Claudite. 

Parer,  Parere.  «  J.  m^  parer  de 
wi  »:  «  A  mio  —  o  avviso  »,  Ciap- 
pd  el  parer  de  vun:  Accettaril— 
o  consiglio  di  alcuno.  Vegnt  del 
parer:  Annuire.  (Consulto)  Senti 
el  parer  d' dn  rnkdich,  d*6n  ava- 
catt:  Sentir  il  parer  d'un  medico, 


(1)  E  questa  una  delle'parole  florentine 
entrate  perfeitamentejEieiraso  della  gente 
mmodo. 


(1)  In  Fior.  c'e  un  modo  di  dire  titCTtt, 
ignoto  a  Milano:  Fra  n)«  e  te  tilanio  pa- 
renti,  Mn  ci  si  pu6  pigliare,  e  ^uo]  dirt 
11  non  poter  andare  d^aocordo  con  cbi  si 
sa,  che,  contrattando,  e  assai  tirihio  ed 
avveduto. 

(2)  Paretitela  in  toscano  corr-sponde  a 
Parentori  non  a  Cognome  e  quasi  [sino- 
nimo  di  parcntndo. 


PAR 


—  505  — 


PAR 


Li  un  awocato.  (Intemerata)  <<  M 
r^it  cUia  6n  parer  tal  o  vun  de  quit 
9€»rer  ehe  I  h  andaa  via  eideeh  o 
tct>rlii  *  (volg.) : «  Gli  feoe  una  par- 
meea  tale  one  lo  mandb  tramor- 
[d-to  ».  (Pr.)  Metaa  parer  e  metaa 
^Ufnee  ( Appross.):  Consiglio  di  veo- 
Bliio  e  aiuto  di  gioviue. 

Paxi,   Pari.  «  Shmm  pari »  (al 
l^oco) :  «  Siamo  pari  ».  In  de  pari 

Sr€i,f%dizza   o   In  grand    V  isiess : 
>oiio  di  pari  statura.  De  pari  coiir- 
AUsion:   l)i  pari   condizione.    Da 
pari    a   fart:    Da  pari    a    pari. 
T^a  retidita  ilaliana  Th  atada  alia 
pari  poech  ann   fd;   La  rendita 
italiana  si  negozio  alia  pari  pochi 
anni   or  sono.  |  «  Bell  pari  se.,.  »: 
«  Se  si  dovesse  badare  ».  Avh  pari 
a  shall  {vo\g.)'.  E' pu5  far  quauto 
vole.  «  T*ee  pari  a  d\yn  «  Tu  hai 
iin  bel  dire  ». 

Pari,  Parere,  Sembrare.  Feb  part 
b6n:  Metter  in  buon  aspetto.  Fd, 
pari  de  nagott  (pop.) :  Non  farsi 
Bcorgere.  Fd  quell  eheparepias: 
Fare  quello  cbe  pare  e  piace.  «  Me 
par  e  nd  me   par  >» :  «  Mi  pare  e 
non.  mi  pare  ».  Par  ehe  voeuhbi-a 
piceuv:  Pare  ehe  voglia  piovere. 
«  Te par?  »  «  Ghe  parf  » :  «  Ti  pa- 
re 1  »  «  Le  pare  %*  <  Me  par  &n  sl- 
col  ehe  nd  te  vedi  »:  «  Mi  par  mil- 
I'anni  ehe  non  ti  vedo  ».  «  Me  par 
nanea  vera  /  » :  «  Non  mi  par  ve- 
ro !  » (Quando  quello  di  cui  si  parla 
ba  mutato  in  meglio)  Pari  6n  al- 
tr'omm:  Pare  un  altro.  (Pr.j  Pari 
e  nd  ves8  I'e  eome  filh  e  no  teas: 
Parere  o  non  essere  h  lo  stesso 
ehe  filare  e  non  tessere. 

PaxUl  N.  Ir. :  «  Te  yh'ee  hell  pa- 
riit  <ia...»:«Hai  unbeli'are,tu,a». 
Pariglna  (P.  N.),  (Specie  di  stufa 
trasportabile),  Parigina. 

Parlglia,  Pariglia.  Oiia  bella  pa- 
riglia:  Una  bella  pariglia  (di  ca- 
valli). 

Parlglina  (P.  N.)  (Medic,  dalla 
salsaparigliajj  Pariglina. 

Paris,   Parigi,    N.   fr.:    Paris  e 

Vihina  ehe  van  al  hall:  E'  faran 

la  Bibbia  insieme   0pp.  (se  lui  5 

troppo  pill   alto   di  lei)  Paiono  i 

ParitiL,  Parity.  A  parild.  de  trai- 
iamerU  o  de  eircostam:  Idem. 

Parl&,  Parlare.  Parla  italianj 
f ranees,  tedhseh :  Parlare  italiano, 
francese,  tedesco  o  in,  ecc.  Parla 


edn  bHla  manera^  de  eristian,  de 
matt  o  de  imhriagh  (volg.K  fceura 
de  propositi  in  arm,  a  m.ezza  hbe- 
ea:  Parlare  in  bel  mode,  da  cri- 
stiano,  da  pazzo  o  da  ubbriaco^ 
fuor  di  proposito,  in  aria,  a  mezza 
booca.  —  sulla  pdnta  de  la  for- 
cellina:  —  in  punta  di  Ibrchetta. 
—  in  pont  e  virgdla :  —  coUe  sestet 
Parlik  in  del  nas,  in  di  dent^  fceura 
de  mceud :  Parla  nel  naso,  coi  den- 
ti,  fuori  dimodo.  Parldtperpratiea: 
Parlare  per  esperienza.  Parldt  in 
Vorlaaia :  —  alt'  orecchio.  —  I6r  de 
per  lor :  —  fra  sfe.  Parlh  edme  6n 
liher  stampaa  o  strascioM:  Idem. 
ParlcL  f  ranees  come  6na  vaeea  spa— 
gn<Buta:  Pari ar  francese  come  una 
vacca  spagnola.  Parlit  in  la  man  :■ 
Romper  le  parole  in  bocca  a  uno. 
Parla  del  pu  e  del  m^n:  Parlar 
del  pid  e  del  meno.  Parlit  hen  e 
operd.  mal :  Discorrerla  bene  e 
razzolar  male.  «  E  ehi  sard,  jpceit 
quell  ehe  parlerd  /  » :  «  E  chi  poi 
ci  metter^  bocca?  »  Podhpu  parld 
per  el  metgdn :  Non  poter  piii  par- 
lare per  o  dalla  commozione.  Parlit 
alia  OaTnera:  Parlare  alia  Came- 
ra. «  Lu  el  parla  hen  » : «  Lei  parla 
bene  ».  «  Quest  se  eiamma  par  id/  »: 
«  Questo  si  chiama  parlare  ».  A 
forza  de  sentinn  a  parla:  A  forza 
di  sen  time  a  parlare. «  Lassaparld 
de  mi*:  «  Lascia  parlar  a  me  ». 
«  iVo  parUm,en  dialler  » :  «  Non  ne 
parliamo  altro  ».  Sepodaria  minga 
parla  met :  Non  si  poti*ebbe  parlar 
meglio.  Parld  edn  el  so  perehh  r 
Parlare  a  buon  fine.  S'en  parla 
nanea :  Non  se  ne  parla.  «  oe  sa-^ 
ludem,  ma  se  parlem  minga  » :  «  Ci 
salutiamo  ma  non  ci  parliamo  ».  | 
(Dar  da  censurare)  Fd  parld  la 
gent:  Far  bello  il  vicinato  o  Far 
bella  la  piazza.  Se  ne  parla  de 
per  tutt:  Se  ne  parla  o  si  parla 
molto  di  voi  o  di  lei.  |  (Far  all'a- 
more)  «  Uh  trii  ann  ehe  se  pai^- 
len  »:  «  Sono  tre  anni  ohe  si  di~ 
scorrono  ».  «  La  ghe  parla  al  talnr 
«  Ella  discorre  col  tale  ».  |  (Canta- 
re ;  di  documento)  La  scriltura  la 
parla  inset:  La  scritta  dice  o  oanta 
oosi.  (M.d.  d.  interiezionale)«PaWt 
hen  o  parli  nuU  ?  *  :  «  Disoorro" 
bene  o  discorro  male?*  (Pr.)  A 
parld  poceh  se  falla  mai :  Parla 
poco  f  asoolta  assai  e  giammai 
non  iallirai. 


PAR 


—  506  — 


PAR 


—  Parlament  (P.  N.),  Parlamen- 
to.  Vedi  Camera. 

—  Parlamentarismo  (P.  N.),  I- 
-dem. 

Parocclilan,  Parrocchiano  epiii 
•com.  Popolano. 

—  Paxocchla,  Parrocchia.  Ipo- 
verde  la  parocchia:  I  poveri  ael- 
la  parrocchia. 

ParodUi  ( Dal  serio  in  ridicolo ) 
<P.  N.) ,  Parodiare.  «  Bisogna  re- 
dhlla  a  parodid  la  Dttse  /  » : «  Biso- 
gna  rederla  parodiar  la  Duse ! » 

—  Parodla,  Parodia  (P.  N.).  Mett 
in  parodia:  Metter  in  parodia. 

Parftr  (D.  Fr.)  (P.  N.),  Vezzo  di 
gioie. 

P&roU  (T.  di  gioco),  Paroli  (Po- 
8ta  doppia  dopo  colpo  vinto). 

Paxolla,  Parola.  —  sdruecioUt^ 
piana,  tronca:  Parola  sdrucciola, 
piana,  tronca.  Parolla  storta,  hru- 
€ca ,  risentida :  —  torta ,  brusoa , 
risentita.  Paroli  grass:  Discorsi 
grassi  o  parole  oscene.  Parolla 
a^ordin:  Parola  d'ordine  (nel  mi- 
litare).  Ddmandh  la  oarolla:  Do- 
mandar  la  parola  nelle  assemblee. 
Parola  fter  parola :  Parola  per  pa- 
rola. BiMSsa  o  mangidt  %  paroli: 
Biasoiare  o  mangiarsi  le  parole. 
Avhgh  di  paroli  con  mm :  Aver  pa- 
role con  uno.  Std,  in  parolla :  Sta- 
re in  parola.  La  questidn  in  por- 
rolla:  La  questione  di  cui  si  trat- 
ta.  De  6na  parolla  in  Vallra:  Da 
una  parola  m  altra.  Omm  depor- 
rolla:  Uomo  di  parola.  Ciappa  in 
parolla:  Pigliarin  parola.  Mancd, 
de  — ;  Mancar  di  parola.  Passd 
parolla :  Passar  — .  Misurd  i  pa- 
roll:  Misurar  le  parole.  Bulla  lit 
6na  parolla:  Buttar  una  parola. 
Spend  la  s6a  — per  vun:  Spendere 
la  parola  o  il  nome  per  alcuno. 
Lassd  c6r  6na  mhsza  parolla :  La- 
sciar  correre  una  mezza  parola. 
H  «  /n  vott  ann  che  shmm  inskmma 
emm  mai  faa  6na  mezsa  parolla  » : 
«  Non  ci  I'u  una  parola  toi*ta  fra 
noi  due  in  otto  anni  di  matrimo- 
nio  ».  «  Sur  Carlo  eh'  el  senta  6na 
parolla  » : «  Sor  Carlo,  una  parola  ». 
«  Ohe  mancaddmd  la  parolla  i^idi 
bestia  intelligente):  «Non  gli  man- 
ea  che  la  parola  o  f  avella  ».  «  Tutt 
bH  paroli  /  »  :  «  Tutte  belle  paro- 
le! »2>Arfdw  A  di  bonn paroli:  Pa- 
ftcere  di  belle  parole.  Podb  muddt 
'id paroli:  Poter  barattare  parole. 


Avegh  semper  quella  paroUa  i» 
boeca :  Aver  sempre  quella  pante 
in  boeoa  o'£  il  sno  InterealanL 
Oid  vin  e  sit  paroli  [AppritrnM 
IJ  acqua  Hk  m^e  e  il  Tino  n 
oantare  0pp.  Buon  vino  £Eiv4di 
lunga  (Pr.  in  dis.).  «  Ch^el  diga  tik 
6na  parola.  Cos*  el  vasttr  dammt 
( detto  a  compratore ) :  «  Diea  lei; 
quanto  la  mi  vuol  dare  ?  »  Giwgi 
su  la  parolla:  Idem.  (Pr.)  IpanU 
guana  in  ditt  in  ditl:  Parola  di 
bocca  e  pietra  gettota  chi  la  nifr- 
coglie  perde  la  giomata.  I  pitnU 
in  f^mmin  e  i  fait  in  tntui'e:  Le 
parole  son  femmine  e  i  fatti  mi^ 
schi.  Non  tutt  i  paroli  meriten  i>> 
sposta:  Non  tutte  le  parole  meii- 
tano  risposta. 

—  Parolinna,  Parolina.  «jSI 
g'd  ditt  dd  parolinn  in  I'orh^gia  * 
cdme  per  tneanto  s'e  eambtaa  fa 
sehnna  »  :  «  Gli  disse  due  parole 
turchine  e  a  un  tratto  la  sceiui 
si  mut5  ». 

—  Parolascia,  Parolaccia.  «ll 
Nando  el  me  dis  di  parolase, 
mamma»:« Mamma,  il  Nando  mi 
dice  delle  parolacce  ». 

Parp&l  (Volg.).  Vedi  FarfaOa. 
N.  fr.  Linger  e&me  6n  purpiti: 
Leggiero  come  una  piuma.  |  (Fer- 
ruzzo  di  cerniera)  Aletta. 

—  Parpain,  Farfallina. 
Parposiila  (In  dis.  come  mone- 

ta).  N.  fr.:  Dd  el  r^t  de  la  par- 
po&ula:  Dar  il  resto  del  caruno. 

Parponiment  (Volg.  id.).  Vedi 
Proponiment. 

Part,  Parte.  Av^h  la  s6a  part: 
Avere  la  sua  parte.  La  tersapari 
del  rosari:  Cinque  poste  di  roaa- 
rio.  Tird.  gid  sut piaU  la  s6a  part: 
Tirar  gitl  sul  piatto  la  sua  imrte. 
Paget  la  sua  — ;  Pagare  la  sus 

Barte.  H  (Lato)  Be  part  de  pader: 
►a  palate  di  padre.  «  Me  daeur  de 
la  part  del  coettr  »  :  «  Mi  dole  ds] 
lato  del  cuore  ».  <c  L'h  Id,  di  jMUi 
del  lagh  maggior  » : «  E  delle  o  aalle . 
parti  del  Verbano*.  Tirh  vun  de 
part  per  parlagh:  Tirar  uno  in 
disparte.  Andh  per  part  a  tmn: 
Andar  a  trovare  uno.  Avegh  on 
quai  cossHta  depart:  Averil  gm^ 
zoletto  o  una  sommetta  da  parte. 
Fdpart  e  volontaa:  Pare  parzialitil. 
Lassa  de  part :  Lasciar  da  parte 
o  banda.  mHt  de  part :  Metter  in 
serbo.  N6  savh  pu  de  che  part  vol- 


PAR 


—  507  — 


PAR 


t<U8  :  Non  saper  da  che  parte  toI- 
tarsi  o  a  che  santo  votarei  o  Non 
non  sapere  da  che  parte  rifarsi. 
TcRU  &ha  robha  in  eattiva  part: 
Pigliare  una  co8a<in  mala  parte. 
Pass  A  vun  de  part  o  a  part:  Pas- 
ear  da  parte  a  parte.  «  Vegneven 
aid  de  tutt  i  part » : «  Calavan  j^ti 
da  tutte  parti  o  gib.  d'ogni  in- 
tomo  ».  «  De  dnapart  la  me  entra 
de  Valtra  no>i<u2k  un  canto  la 
mi  va  dall'altra  la  mi  par  cosa 
strana  »  |  (Nel  lingoaggio  tea- 
trale)  Avegh  minga  de  part  neUa 
eomrnedia:  Non  aver  parte  in  una 
data  commedia.  I  prtmm  o  i  se- 
gdnd  part:  Le  prime  o  le  seconde 

Sarti.  I  part  d'arehkstra:  Le  parti 
'orchestra.  (Fig.)  « Jfe  pias  nd 
a  fd  la  part  odiosa  o  del  diavol  in 
ata  faeeenda> : «  Non  mi  garba  di 
far  la  parte  odiosa  in  codesta 
faccenda».  Fh  dd  part  in  eom- 
media:  Far  due  parti  in  comme- 
dia. Portd,  ben  la  sda  part:  Idem. 
I  (Nei  tribunali  o  nei  contratti) 

Ves8  gxMdes  e  part:  Esser  giu- 
dice  e  parte.  1  part  in  compare 
a  Vttdierusa :  Le  parti  comparvero 
all'udienza.  MHtes  de  la  part  del 
tort:  Mettersi  dalla  parte  del  tor- 
to.  Part  interessada:  Parte  inte- 
ressata.  (M.  pr.)  On  eontratt  Vim- 
p^gna  semper  t  d6  part:  Un  con- 
tnttto  impegna  sempre  le  due  par- 
ti. I  (Nascita  di  creatura)  Parto. 
Andd  el  part  a  la  thta:  Morire 
di  parto.  Bervias  el  part :  Essere 
sopra  parto.  Frhsea  de  pari :  Fre- 
sca  di  parto.  Sarass  el  part:  Usoir 
di  parto.  (Pr.)  L' oec  el  vceur  la 
s6a  part  (primo  signifio.):  Vedi 
Occ.  Quell  lassii  el  ghe  fh  a  tuiti 
la  sda  part  (Appross.):  Dio  non 
paga  il  sabbato.  Bisdgna  semper 
sentl  tutt  e  dd  i  part:  Bisogna 
sentire  Tuna  campana  e  Taltra. 

Partament  (Volg.).  Vedi  Apar- 
lament. 

Partasg  (D.  Fr.) ,  Divisione , 
Partoggio  (1), «  An  faa  elparttisg 
de  I'ereditaa  e  al  Otgio  gh'e  tdeeaa 
la  villa  » :  «  Han  fatta  la  divisione 
deU'ereditk  e  a  Gigi  tocc6  la  villa. 

Fartedpk,  Pai^cipare.  «  G'oo 
parteeipaa  el  mh  sposaliei » :  «  Gli 
partecipai  il  mio  matrimonio  ». 


(1)  Da  evitanl. 


Paxtegnl  (Volg.).  Vedi  Apar- 
tegnl, 

Partend  (Volg.).  Vedi  Pretend. 

Parti,  Partire.  «  S6n  partii  de 
Milan  sahet  pa^saa  » :  «  Sono  par- 
tite da  Milano  sabato  scorso  ».  | 
(Dei  metaUi)  Affinare. 

—  Partenza,  Partenza.  Visa  de 
partenza :  Essere  di  partenza  o 
sulle  mosse.  «  M  vapdr  VI  in  par- 
tenza »:  « II  yapore  ^  in  partenza 
o  stk  per  partire  ».  Bisogna  trovit 
&n  panto  de  partenza :  Bisogna 

f)ur  trovare  un  punto  di  partenza. 
Grido  delle  guardie  ferroviarie) 
«  Partenza  /  » :  «  Partenza  1  » 

Partibiis  (N.  N.).  N.  fr.:  In  par- 
tibus:  Idem. 

Partlcipl  (P.  N.)  (T.  gramm.), 
Participio. 

ParUcola,  Particola. «  An  robaa 
Vostensori  e  dn  buttaa  via  la  par- 
tieola  »  :  «  Rubarono  I'ostensorio 
e  gettarono  la  particola  ». 

Partlcolar,  Particolare.  (Di  pri- 
vate )  Vin  de  partieolar  :  vi- 
no di  particolare.  (A^gettivo)  «  Me 
par  che  la  g'abbia  nient  de  partis 
eolar  /  » :  «  Non  mi  pare  che  ella 
abbia  gran  che  di  —  ».  ( Sost. ) 
«  Cuntem,  sii  tutt  i  partieolar » : 
« Raccontami  tutti  i  particolari 
del  fatto  ». 

—  ParUcolaritt ,  Possidentuc- 
cio. 

—  Partlcolaritaa,  Particolarit^. 
Partida,   Partida.  I  partid  in 

giust:  Le  partite  battono.  |  (In 
commercio)  Partida  avhrta:  Par- 
tida accesa.  Ona  partida  de  seda 
bellissima :  Una  partita  di  seta 
bellissima.  |  (Ramo  di  scienza  o 
d'arte)  ^  U  e  m,inga  la  s6a  parti- 
da y>:  «  Non  h  del  suo  ramo  ».  (Al 
gioco)  Giugh  6na  partida:  Gio- 
care  o  Fare  una  partita.  (Pr.)  La 


de  la  partida :  Esser  della  brigata 
o  nella  partita. 

Partiddr,  Partitore.  (Idraulica) 
Spartitoio.  (ZeccaJ  Partitore. 

^artidura  (P.  N.).  Partitura  c 
Spartito.  (Musica)  Legg  in  parti- 
dura:  Leggere  in  partitura. 

Partii,  Partite.  (Per  matrimo- 
nio) On  b6n  partii :  Un  buon 
partite  o  Occasione.  Trh  a  Vari 
el  partii:  Mandar  a  monte  il  par- 


PAR 


—  508  — 


tito.  (Spediente)  lAi  el  tret  par- 
tit  de  tutteoss  » :  «  Egli  trae  partito 
da  tutto  ».  Ciappd.  el  ad  partii : 
Gettarsi  ad  iin  partito.  «  Oo  a- 
dottaa  el  partii  de  tosh  » :  «  Adottai 
il  partito  di  taoere  ».  (Condizione) 
Trovass  a  mal  partii:  Trovarsi  a 
mal  partito  o  a  poUo  pesto  («e 
malau)).  (In  politica)  V^s  del  par- 
tii del  ministeri:  Essere  ministe- 
riale.  Vhas  del  partii  del  pan  de 
mangiit:  EBsere  del  partito  della 

f>agiiotta  o  tenere  della  minestra. 
M.  d.  d.)  Mitt  el  coo  a  partii: 
Metter  il  cervello  a  partito  o  o 
bottega  (pop.). 

Partitsuit,  Partitante. 

Partizidn,  Partizione  (Nelle  zec- 
che).  Vedi  Partiddr. 

Paxtori,  Pai-torire.  Vkss  li  liper 
partori :  Essere  sopra  parto.  Par- 
tort  duu  fioeu  per  volta:  Avere 
due  gemelli.  Avhpartorii  depoeeh: 
Fresca  di  parto. 

Paxtorienta»  Partoriente. 

Parftr  (D.  Pr.)  (P.  N.),  Oma- 
mento  di  gioie.  «  m!1  g'a  compraa 
6na  parHr  de  perla  »  :  «  Le  com- 
per6  un  vezzo  di  perle  ».  Che 
bUlapardrde  testa:  Che  bel  lini- 
mento. 

Parzlalitaa,  Parzialit^.  Fh  di 
parzialitaa:  Pare  parzialitk.  Per 
nd  fa  — ;  Per  mandarti  del  pari. 

Parzlpltk  e  Parzipitk,  (mene- 
ghino).  N.  fr. :  T(bu  a  perzipitd,: 
Giurarla,  Perseguitare. 

Pfts,  Pace  (Fine  della  guerra) 
La  pas  de  ViUafranca :  Idem. 
(Pagato  il  debito)  Semrn  in  pas : 
Siamo  lesti ,  (pop).  (Tran<}uillit^ 
della  Tita).  JJass  pas :  Darsi  pace. 
Avhgh  la  santa  pas  in  ed:  Aver 
la  pace  di  casa.  Jiandit  in  santa 
pas :  Mandk  in  pace.  Vlss  6n  otnm 
de  pas:  Essore  un  uomo  di  pace. 
Andd,  o  mandd  in  pas:  Idem. 
Fit  la  pas :  Rifar  la  pace.  (T.  di 
gioco)  F^  la  pas :  Far  la  pace  o 
pari  patta.  (M.  pr.)  Mangia,  hev, 
e  viv  tn  pas  (a  bambini  per  esor- 
tarli  a  star  boni  o  anohe  Idem 
aUudcndo  a  qualche  pappataci). 

Pascenza,  (Volg.).  Vedi  Pa- 
zienza. 

Pascol,  Pascolo.  Servitii  de  pa- 
scal: Idem.  Trovagh  el  sd  pascol 
in  d'dna  robha:  Trovarci  il  sti  pa- 
scolo. 

—  Pa8C0l&,  Pascolare. 


Pasentd,,  (Volg.  ant.)  Vedi 

dimdr, 
Pasmii  (Volg.)  Vedi  Spttsimh, 
Pasqua ,   Pasqua.    Fa  pasqt 

BiglUtt  de  pasqua:  II  polizzuM 

Content  edme  ona  pasqua  :  Coi 

tento  come  una  pasqua. 

—  Pasquetta,  Epifiuiia. 

—  Paaqnal,  Pasquale.  X'af/nei 
pasqual:  Idem. 

Pasquee ,  Piazzale.  Fl  p€tsq 
di  gainn:  II  piazzale  delle  galunc 

Pasquiroeu,  Piazzuola   o  Piaz-^ 
zola  o  Piazzetta. 

Pasqnln,  Pas<}uino.  Pasquin  e 
Marfori:  Pasquino  e  Martbrio. 

—  Pasqnlziada  (Civ.)  Pastiui- 
nata. 

Pass,  Passo.  Anddt  de  ptiss :  An- 
dar  di  passo.  Andagh  ctdree  a  tuU 
ipass:  Star  attaccato  a  cintola. 
Sldnad.  el  pass:  Affrettare  il  — . 
Andu  a  fit  auu  pass  :  Andar  a  fare 
due  o  quattro  p^ssi.  Fit  6n  pass 
avanti  e  V alter  tndree.  Far  un  pas- 
so ayanti  e  uno  o  due  indietro  o 
addietro.  Fit  el  pass  adatUia  a  la 
gamba:  Far  il  passo  secondo  la 
gamba.  Cuntagh  i  pass  a  vttn: 
Contar  i  pasei   a  uno.    F^dt  t   co 

f>ass:  Fare  le  sue  parti.  (Mili- 
ari)  Mareit  el  pass:  Segnare  il 
passo.  Pass  de  earica:  Passo  di 
oarica.  Fh  di  pass  de  gigant :  Far 
passi  da  gigante.  Fitonpassfais: 
Fare  un  passo  false.  (II  luoso  dove 
si  passa)  In  sul  pass :  Sul  passo. 
Sard,  sit  i  pass  al  eonfin  .*  Chiu- 
dere  i  passi  al  confine.  £dn  de 
mitt  a  &n  pass  ddve  passa  nissun 
(pop.)  (Appross.):  Un  oono  a  nulla. 
(Pr.)  Quaiid  la  eavalla  Vdt  de  zop- 
pass  la  trcBUva  stibit  6n  ciod  nU 
pass  (Appross.) :  Nessuno  legge  nel 
libro  del  destine.  On  pass  cuLrte  a 
V alter  se  va  a  Romma :  Idem.  (Di- 
scorrendo,  raccontando) «  TttrnoMi 
indree  6n — » : «  Tomando  nn  passo 
indietro  ».  (T.  di  ballo)  Pass  a  duu: 
Passo  a  due.  (T.  di  gioco)  F^  o 
avhfaa  — ;  Fare,  passo.  (Pratiche) 
Fit  i  sd  pass:  Far  i  suoi  passL 
Dit  pass  a  6n  impegn:  Sbngarej 
una  faccenda.  |  (Add.  di  fioie)! 
erba,  eco.)  In  diventaapass  :  Sonoj 
appassiti.   Patss  j)ass:  pQ»aiBBimo,\ 

—  Passin  (Nei  primo   signil), 
Passolino,  (in  dis.)  Passettino. «  £1 
^it  qiamd  i  sd  passttl » :  « II   mi'l 

imoo  f^  gid,  i  suoi  paB8ettini».| 


{' 


PAS 


—  509  — 


PAS 


(19^el  secondo  signif.)  Fighpasaitt: 
jpicM  passi. 

-  Passa-asBaa,  Passare.  —  6n'ac^ 
qy.€i,  %  montagn,  de  ehl,  de  Id,  de- 
mzna,  innanZf  indree^  innam  e  in- 
AreCf  via,  fctura:  Passar  un'aoqua; 
le  montag^e,  di  qua,  di  Ik,  dinan- 
SEi,  innanzi,  indietro,  innanzl  e  in- 
dietro,  via,  fuori.  «  Oh'tl  passa 
jfntr  »  :  «  Passi ».  «  Digh  eh' el  pcisaa 
d^  inflX  »  :  «  Digli  ohe  passi  da  me  ». 
« SI  gwhmo  el  g'  a  pemtiss  de 
futssit »  :  «  n  ^ovomo  gli  diede  il 
passo  >.  Tutti  I  dl  en  passa  vun  : 
tygjn  di  ne  passa  imo.  Pcued  el 
s^ffn  :  Passar  il  segno.  Passh  par- 
rola  :  Passar  parola.  Passagh  sdra 
a  4ina  robba :  Sorpassare  o  passar 
sopra  a  una  cosa.  «  N6  ghe  ne  Uusa 

ftassit  vunnay* :  «  £2  il  suo  martel- 
o  ».  In  robb  ehe  passa :  Le  sono 
cose  che  passano.  «  Quella  jHiroUa 
ch'el  m'd  ditl  la  me  passa  minga  » : 
«  Quella  |>arola...  la  mi  ribolle ». 
J'lassit  i  cinquanta:  Passar  i  oin- 
quanta  (anni).  (Campare)  «  Gdme 
te    se  la  posset  ^  »  :  «  Come  te  la 
passi?  »  (Esaminare)  PassA  &n,  lir- 
her,  i  jpagn,  i  danee:  Ripassare 
i  panni,  soorrere  un  libro,  riseon- 
trar   i  denari.   (Esser  promosso) 
4c  Z/h  passaa  tenent  >» :  «  £i  passato 
-feenenie  ».  «  Ai  esamm  V  h  passaa 
per  %  einq'u  eavH  » :  «  £}  passato, 
agli  esami,  pel  rotto  della  cuffia 
o  di  straforo  ».  (Di  carta  che  non 
regge    air  inchiostro )    Carta   ehe 
passa:  Carta  ohe  bee.  (Dare)  Pas- 
sit  6n  tant  o  6na  pensidn  a  vun: 
Passare  un  tanto  o  una  pensione 
a  uno.  (In  cucina)  Pttssdt,  i  tomor- 
ies,  i  pomm  de  thrra:  Passar  alio 
stacoio  i  pomodori  o  pomidoro,  le 
patate.  (Gioco) «  Mi  passi  » :  «  Pas- 
so  ».  Chi  passa  phrd:  Chi  passa 
perde.   (Esser  teuuto   in   conto) 
jPassd,  per  lader ,  per  spia,  per 
hrutt:  Passare  da  o  per  ladro,  da 
gpia,  da  bnitto  omo.  (Di  donna  e 
dl  poponi)  «  Uh  6n  poo  passadUf 
ma  Ve  aneamd  minga  m4il>:  « "k 
un  po'  passata*  o  passatella,  ma 
pur  non  c'^   male  ».  «  St6  tneldn 
ehi  Vh  passaa  » :  «  Questo  popone 
^   nassato  ».  (Altri  modi  oi  aire) 
«  Chi  V I  ehe  a  rott  st6  bieeer  f  » 
«  Mi  no  ».   Va  ben !  El  sarii  staa 
quell  ehe  passa  » :  «  Chi  ha  rotto 
quel  bicohiere?  »  «  lo  no  ».  «  Sta 
bene !   Sard,  stato  Pinco  »  (volg.). 


<c  Quella  pdpola  I'h  6n  poo  passa- 
<to  » :  «  Quella  signorina  ha  tocco 
STolto  ».  Tant  per  passau  el  temp  : 
Per  ammazzare  il  tempo.  (Di  ma- 
le) in  El  te  passa ?>:  «  Ti  passa  ?  » 
Passdk  in  giudicaa  (ciy.):  Passar 
in  giudicato.  Passd,  per  le  armi: 
Passare  per  le  armi.  Passd  fmn 
in  barca:  Passare  in  barca  o  Tra- 
ghettare.  Passd  la  nott  in  scidm- 
hola:  Passar  la  notte  in  bagordo. 
Passd  vun  depart  e  part:  Passare 
da  parte  a  parte.  (Anni)  Cinquan- 
ta e  passa:  Idem. 

—  Passalla,  Passarla.  Passalla 
n^ta:  Idem.  Passagh  sdra:  Me- 
nar  bene. 

—  Passada,  Passata.  «  J^oo  ditt 
inseH  de  passada,  ma  ghe  tegni 
minga  »:  «  Lo  dissi  oosl  di  passa- 
ta, ma  non  ci  tengo  o  non  insi- 
sto  ».  Dd  dna  passada  a  la  lezi6n : 
Dare  una  passata  alia  lezione.  Fd 
la  s6a  passada:  Fare  il  suo  oorso. 
Ai  dispiash  bisdgna  dagh  passada : 
Ai  dispiaoeri  non  bisogna  starci 
sopra.  I  (Luogo  acoonoio  a  reti 
per  uccellare)  Tesa.  (Specie  di  re- 
te)  Pantera.  Per  san  Franeeseh 

fh'h  la  passada  di  ddrd:  A  san 
'ranoesco  c'  h  il  passo  de'  tordi. 
Fl  can  el  boia  la  passada  de  la 
legdr:  II  cane  guattisoe  dietro  la 
lepre.  (Nuoto)  Dd  6na  passada  (e 
cio^:  mandar  un  nuotatore  sot- 
t'acqua  verticalmente  scavalcan- 
done  il  capo):  Dar  il  tufifo  o  tar 
here. 

—  FaBsadora,  Passaggio,  Pas- 
sare. «  Qh'h  6na  passaaora  ira  el 
studi  e  la  eusinna  >» :  «  C'^  un  tran- 
sito  o  passare  fra  studio  e  cuci- 
na ».  I  (Traye  o  tavola  su  gora  o 
canale)  Palancola. 

—  Paasant,  Passante.  Vin  pas- 
sant: Vino  passante. 

PaBsaman,  Passamano.  Passa- 
man  per  guami:  Passamano  per 
guarnitura. 

—  PasBamanter,  Passamantiere 
(poco  usato). 

—  PaBsamantlii,  Piccolo  passa- 
mano. 

PaBBaport,  Passaporto.  Ad^s 
per  viaggid  ^h'h  pit  btsbgn  de  pas- 
saport:  O^gidi,  per  viaggiare,  non 
c'e  piti   bisogno   del  passaporto.> 

I«  G  dn  fLrmaa  el  passaport » :  «  I- 
dem  o  Egli  h  spedito  ».  On  pas- 
saport per  Valter  mond:  Idem.    . 


PAS 


—  510  — 


PAS 


Vtasegglk-eggiaAf  Passegglare. 
«  Oo  passeggicta  tutta  malHhna  » : 
«  Uo  passegsiato  tutta  la  matti- 
na  ».  Mend  el  eavall  a  pcisstg^id. : 
Condurre  il  oavallo  a  passeggiare 
o  Passeggiare  il  cavallo.  ^tsseg- 
gid  80tt  ai  finkster:  Passeggiare 
sotto  le  iinestre.  /  noster  veec  dir- 
seven  dopo  disruui  stdt^  dojfo  zhnna 
t>ii  a  passeagid:  I  nostri  Yeochi 
dioeyano :  dopo  pranzo  stai,  dopo 
oena  passeggia. 

-—  Pass^g,  Passeggio  e  Passeg- 
giada,  Passeggiata.  Jja  eamerada 
V^  a  passeg:  La  oamerata  h  usoi- 
ta  a  spasso  o  a  passeggio.  (Anda-> 
tura  m  cavallo)  Spasseggio.  Path- 
seggieida  militar:  Passeggiata  mi- 
litare. 

—  Fassegpgiii,  Passeggiatina. 

P&sser  o  Fassera,  Passera.  Pas- 
sera  solitaria:  —  solitaria.  Pari 
el  nid  di  passer:  Essere  soardui'- 
fato  (Luoca),  scarmigliato,  scapi-' 
gliato.  On  vivee  de  passer:  Un 
passeraio.  Se  iuW  i  passer  cono- 
sissen  el  mH/:  Ogm  uooello  co- 
nosoe  11  graao  o  se  il  gioYane  sa~ 
pesse  e  u  Ye6chio  potesse  non  o'^ 
oosa  che  non  si  facesse. 

— -  Passarin,  Passera  mattugia. 

—  Passarera,  Passeraio. 

Pass^tt,  Passetto.  Mis^ird  i  al- 
ter c6nt  el  sd  pcusett:  Misurar  gli 
altri  ool  suo  passetto.  (Soherma) 
Fioretto. 

Passi,  Passlo.  JSl  p€issi  de  san 
Jjuca:  II  passio  di  san  Luoa. 

Passin,  Passino.  «  JSl  faseva  di 
passiit  de  ftoRu*:  « FaceYa  de'  pas- 
sini  a  uso  di  donna  ». 

Pa88l6n,  Passione.  «  El  g^d  la 
passion  de  la  eaceia,  del  noadf  del 
giaeugh  » :  «  Ha  la  passione  della 
oaooia,  del  nuoto,  il  Yizio  del  gio- 
oo ».  Av^gh  passion  per  nagott 
(pop.) :  Non  aver  passione  a  niula. 
«  L  d  eiappcM  passion  per  la  pU- 
tura  » :  «  Ha  preso  passione  per 
la  pittura  ».  (Amore  intenso)  «  t/d 
eiappd  6na  passion  » :  «  Ha  presa 
una  passione  o  una  cotta  (pop.). 
«  Quella  pdpbla  Vh  stada  la  gran 
passion  del  JAiis  »:  «  Quella  tan- 
oiulla  h  stata  o  fu  la  gran  pas- 
sione di  Gigi  >»•  «  Pod^  pit  veahlla 
e^  savh  che  Vh  d'dn'alter,  ah  Vh  ona 
gran  passion/  y^:  «  Non  la  poter 
pi^  Yedere  e  sapere  ob^elVd  d'un 
«ltr'uomOy  la  h  pur  una  gran  pas- 


fPr.) 


sione  ».  La  domhtiea  de  ^ 
La  domenioa  di  passione.  (Pr 
passion  la  quatta  i  oec  :•  La 
sione  aocieoa. 

—  Passion^tta,  PassioncelliL 

—  PasBionaa,  Passionato. « 
ver  iitBuf  Oh'h  mort  la  ntatnr. 
r^  h  tutt  passionaa  » :  «  Poyc 
ragazzo!  Gli  h  morta  la  maim 
ed  h  11  tutto  appassionato  ».  1*^ 
sionoM  per  i  cavai:  Vedi    Port 

—  PasBionass,  Appassionarffl. 

—  PasBionin,  Fior  di  passic- 
PasBiy,  Passivo.   Sertntii  f 

va :  Idem.  M  passiv  de  qtiellui 
el  supera  Vattiv :   II   passiYO 
quella  banca  supera  1'  attiYO. 
gramm.)   V^rb  attiv  e  v^b 
AttiYO  e  passlYO. 

—  Pasnvitaa,   PassiYit^.  « 
6n  patrimoni  tuU  pien   de  pt 
vitaa>:   «  £   un  patrimonio 
molte  passiYit^  ». 

Passman  (T.  di  ballo),  Fiorei 
Passdn.  Passone.  An  miss  gu 
passon :  Hanno  puntati  i  passoi 

—  Passonli,  Palifioare. 

—  PasBOoada,  Passonata,  Pal 
fitta. 

—  PasBonln,  Palo. 
PasBpartd  (D.  Fr.),  Passapei 

tutto. 

Past,  Pasto.  Fd  6n  poo  de . 
Fare  uno  spuntino  o  un  pastel 
Mangid  fceura  de  past  :  Mi_ 
giar  fuon  del  pasto.  Vin  de  past 
Vino  da  pasto.  A  tutt  past: 
tutto  pasto.  V^s  tutt  a  past 
d'6na  robba:  Esser  nella  sua 
Ya.  (Iron.)  « QuhU  el  te  tegm^ 
past!  y*:  «  Si  che  quelle  ti  sarik 
cordiale  ».  Disnd  a  la  carta  o 
past:  Pranzare  a  pasto  Opp, 
carta.  Ona  jntanza  che  ten  fn.... 
past :  Una  YiYanda  molto  sostaon 
ziosa.  , 

Pasta,  Pasta.  Panattieri  e  ai<*| 
miii)  JOa  pasta  de  fd  el  pan  :  hn 
pasta  per  far  il  pane.  Pasta  da 
minhstra  (1) :  Paste  da  minest^* 
Pasta  easarenga :  Pasta  fatta 
oasa.  Pasta  froVs^s  Pasta  fro! 
Mezza  pasta,  sfoiada,  eee,:  Pi 
siringa,  sfoglia,  eoc  (H.  d. 
«  Qtiella  povera  donna  r^  &na  r- 
sta  frolla  » :  «  Idem  ».  Avigh  mat 


(1)  Innumerevoli  tono  le  8pect«  di . 
da  minestra,  che  pol  mutaao  spesso 
far  del  novo. 


PAS 


—  5U  — 


PAS 


vn  pcuta :  Ayere  le  mani  in  pasta. 
^ana  ptista  d*omm  :  Bona  pasta 
i'omo  o  Omo  di  — .  (Pr.)  Nel  mend, 
la  jfMuta  el  pan  se  injina :  A  rime- 
oar  la  pasta  il  pan^si  affina.  (Ca- 
siai)  Ixt  p€uta  del  fortnagg  e  del 
Hracehin :  La  pasta  del  oaoio.lCar- 
liolaio)  La  pasta  de  taeed  i  avis  e 
d^  impastdt  tapezzerii  sui  mur  :  La 

eftsta.  (Cartiera)  Pasta  o  anehe  il 
*esto.  (Pizzioagnolo)  Pasta  de  sa- 
lamm,  de  eodeghin,  de  salatiss&n: 
Pasta  da  salame,  eoo.,  Pastone  (1). 
(Vetrai)  Pasta  del  veder :  Pasta. 
(Pabbnc.  di  perle  finte  e  altre 
pietre)  «  Paren  finn  sHph'la,  ma 
xnfloece  in  de  pasta  de  Momma  » ; 
«  Perle  di  Boma  fatte  di  pasta  ». 

—  Pastee,  Pastaio.  I  Avhgh  6n 
pfistee  al  euu:  Aver  if  neccio  al 
culo  (Luoca).  Pastee  de  sttddr:  Pa- 
sterelli.  |  (Imbroglio)  «  Dopo  de 
ofcUl  miss  in  quel  pastee  Vh  seom- 
pars  »:  «  Quando  Pebbe  messo  in 
quel  bertuello  se  la  syignd  ». 

—  Past^g  (voce  di  soherz.),  Pac- 
eliia.  IJh  V&ra  del  pasteg :  £  Tora 
del  pranzo  o  della  paoohia.  In  easa 
X  a  la  fista  gh*era  6n  ji6r  de  pa- 
Bteg  (pop.):  Alia  festa  di  easa  X 
o'era  uno  splendido  buit'^. 

—  PasteggUi-egglaa,  Pasteggia- 
re.  Vin  de  past^gid:  Vino  per 
pasteggiare.  Lit  de  miseri  el  vcBur 
nUnga  senUnn  a  parld.  Uh  faUii 
ma  el  pasteggia  semper  edn  bordd: 
£gli  di  miserie  non  ne  vuol  udir 
parlare.  £  fallito,  ma  pasteggia 
oon  Yino  di  Bord5^  |  (In  luogo 
di  godere  altrui  od  esseme  go- 
duto)  «  £1  se  lassa  pasteggid.  dai 
so  amis,  che  Vh  &npiesh  /  »:mW  si 
lascia  godere  dagli  amioi,  ob'^  im 
deslo  ». 

—  Pastegglabil,  Pasteggiabile. 
Qtiell  pivhu  Vh  peuteqgiabit :  Quel 
paino  h  tutto  da  godere. 

—  Pastumm,  Pastume. 
FastLodata ,    Pasticciata.    Po- 
lenta pastieeiata :  Idem. 

FasiLocerta,  Pasticoeria.  «  Tn^ 
vhmess  ai  quaUr'dr  a  la  p€Uticee^ 
ria  »  :  «  Troviamooi  alle  quattro 
inpasticceria  ». 

FastLglla,  Pastiglia,  (2),  Pastic- 

(1)  I  Toc&b-  m&ncano  di  questa  voce  ap- 

{tropriata  a*  pizzicagnoli.  La  d6  per  ana- 
ogia,  senza  essare  certo  del  fetto  mio. 

(t)  La  Pastigtta  e  piuttosto  qaella  che 
•i  bmocia  nelle  camere  per  proftiinarle. 


ca.  I  pastilli  de  eodeina  fan  ben 
per  la  tdss :  Per  la  tosse  giovano- 
le  pastiglie  di  oodeina. 

Pastinna,  (P.  N.)  (Fungo  man^ 
gereccio),  Pastino(l)y  Prugnolo 
bastardo. 

Pasttzz ,  Pastiooio.  Pastizz  de 
WMccardn:  Pastiooio  di  macohe-r 
roni.  I  (Lavoro  mal  riuscito)  Quel- 
la  eommedia  I'h  6n  vero  pastizz  r 
Quella  eommedia  h  nn  yero  pa-^ 
stiooio.  I  ( Imbroglio  e  peggio ) 
«  Ad^s  si  ehe  m,e  troRuvi  %n  a* on 
hHl  pastizz  /  »  :  «  Ora  si  cb'  io  mi 
troyo  in  un  bel  pasticcio  I  »  (In 
giuoco)  «  Stagh  attent,  te  se  aeeor- 
giaree  eh*el  /A  di  gran  peistizz  »  : 
«  Tiengli  I'ocobio  addosso,  ti  ao- 
corgerai  che  egli  bara».  (Pr.)  (Vec- 
chio)  Se  Vh  fada  deidrizz,  pias  anecu 
la  erdsta  del  pastizz  (Appro88.)r. 
Vedi  Crosta, 

—  Pastizzaa,  Pasticciato.  Po- 
lenta  pastizzada :  Polenta  pastic- 
ciata. 

—  PaBtizz6n  (di  uomo  obe  ayyi- 
lappa  e  imbroglia  le  cose).  Ca-> 
yalocobio,  Inibroglione.  Pastizzon 
(  Di  grande  pasticcio  ) :  Pastio- 
cione. 

—  Pastizziii  (In  yemacolo  nel 
solo  si^nif.  di  piccolo  pastiooio)^ 
Pasticcino  (A  Firenze  anobe  in 
quell  o  di  gioyinetto  cbe  fa  del 
pasticci) :  Pasticoini  caldi ! 

—  Pastizzli,  Pasticciare  (Pist.)^ 
Impasticciare,  Imbrogliare.  «  Lu 
nd  I'h  bdn  ehe  de  pastizzd  »  :  «  £li 
non  fa  cbe  guazzabugliare  o  Lui 
non  h  buono  cbe  di  impasticciare- 
le  cose  ». 

—  Pastdn,  Pastone.  Paston  per 
i  besti  o  per  i  ushi:  Pastone  (o- 
pagliata)  per  le  bestie  o  per  gU' 
uccelli.  La  ministra  Vh  diventada 
un  pastdn:  La  minestra  ^  diyen- 
tata  un  pastone  o  s^h  fatta  un& 
pattona. 

—  Pastonin,  Pastoncino. 
Pastor,  Pastore.  El  ban  Pastor:^ 

QesvL  Cristo. «  Sii  all' Alp  gh'era  6n 

fmstor  edn  tanti  caver  »  :  «  Sii  al-. 
'Alpe  c^era  un  pastore  con  molte 
capre  ti*.  A  la  pastora :  In  abito' 
da  pastore.  (Pr.)  El  bdn  pastor  el 
se  eonoss  dai  so  pegor :  II  buon 
pastore  lo  si  conosce  dall^armento.: 


(1>  Poutino  e  invece  in  lingua  una  ep** 
cie  di  zappa. 


PAS 


512 


PAT 


—  Pastoral  (II  bastone  del  ve- 
ecovo),  Pastorale.  |  (Add.  di  pa- 
store)  JDramma  pastoral  (colxo): 
Idem. 

—  Pastoron.  «  L'h  6n  hon  pa- 
storon  »  :  «  i)  un  buon  pastriccia- 
no  ( popol. )  o  £  una  pasta  di 
zucchero  ». 

Fastis,  Pastoso.  Onpann  molio 
pastos :  Un  panno  molto  —  o  mor- 
oidissimo. 

—  Pastosltaa ,  Pastosit^.  « In 
del  80  8til  gh^h  dna  pastositaa  ehe 
pias  edm'e  »  (oblto) :  «  Nel  suo  stile 
c'^  una  tal  quale  pastosit^  ehe 
garba  assai ». 

Pastmgn  e  Pastrugnada,  Pia> 
fitriccio,  Bozzima.  «  Oh  ehe  pa- 
strugn  /  »  :  «  Oh  ehe  piastriocio  I » 
■«  Cava  fotura  i  man  de  quel  pa- 
sirugn  >  :  «  Leva  le  mani  da  quel- 
I'intruglio  ».  (Invece  di  Pastizz  nel 
senso  di  imbroglio)  «  <^uel  brdbrd 
el  m^hfaa  on  alter  pastizz  yt :  «  Quel 
cavalocchio  mi  piantb  un  altro 
garbuglio  ». 

—  Fastrugna-gnaa,  Impiastric- 
oiare. «  Pasirtignelmingatani  quell 
mh  pover  eappell  moll »  :  «  Non  me 
lo  SDertucciar  tanto  quel  mio  po- 
Tero  cappello  a  cenoio».  Paslru- 
gnass  la  faeda :  Rinchioeolirsi. 

—  Pastrugnon  e  Pastrugnador. 
Pastura,  Pastura.  Mena  i  hhsU 

a  la  pastura :  Condurre  le  bestie 
alia  pastura. 

Pauicca,  Patacca.  No  vart  6na 
patacea:  Non  valere  una  patacca. 

—  Pataccdn,  Pataccone  (1)  (Mo- 
neta  grande  e  ehe  non  sia  nota). 
■*:  Cosse  Vk  quel  pataccdn  d'  6r  ehe 
te  gh'ee  in  man  ?  »  :  «  Di  dov'  6  o 
quanto  vale  quel  doblone  ehe  tieni 
in  mano». 

—  Pataffia,  (Volg.J.  Vedi  Upi- 
iajlfi  (civ.).  Is.  fr. :  Madamm  Pa- 
tajjia:  Una  spatanfiona.  H  (Mac<- 
<5hia  d'unto)  Pattaoca. «  JSl  g'a  dna 
gran  patajfia  sulla  marstnna  » : 
^  Ha  una  gran  frittella  sull'abito  ». 

Patan,  Patano  (2)  (Nel  senso  di 
Austiiaco  h  in  dis.). 


(1)  La  parola  e  uguale,  non  II  senso. 
Patacconej  a  Fir.,  signlflca  persona  grassa 
•e  lenta,  o  ragazzo  pieno  di  frittelle  snlla 
■vesticclola. 

(2;  Patano  in  toscano  e  voce  bassa  in- 
vece di  Patente.  o  Badiale-  P.  E. :  ^iL'e 
nnto  ciar  /  »  :  «  E  tanto  patano ! » 


Patanflan  e  Patanflanna,  Spa- 
tanfione  e  ona  e  Pataccona. 

Pataponfete,  Tiritombola. 

Patata,  Patatagh»  Patatin-pa^ 
taton  e  Patat^nfeta  (Suoni  imitat. 
di  certi  rumori).  Patatdr-paiatik^ 
(Oaloppo  di  cavallo  sul  lastricato). 
« jfir'  l\f  patataghf  o  patat6nfeia,i» 
andaa  c6nt  i  gamb  a  Vari  »:«£!! 
patatrach  so  ne  andaron  colle 
gambe  all'aria  o  levate  ».  mPaia- 
tin,  patatdn,  el  ghe  n'  ^  ctoa  fin 
ehe  Vh  staa  stdffy^ : « Lo  prase  e 
tiii'e  e  tafi'e  gliene  diede  a  sazietk  ». 

Patatdcch,  Patatucco  (1). 

Patatta,  Patata.  Patate  a  l^: 
Patate  lesse.  (Pitl  com.)  Pomm  de 
t^rra, 

Pateletta,  Rivolta.  Sort6  eoi 
patelktt  de  seda:  Soprabito  coUe 
rivolte  di  seta.  I  patelett  di  sac- 
eoec:  Le  mostreggiature. 

Patteletta,  Facciola.  In  toga 
ednt  ipattelett  sul  stomegh :  In  to- 
ga coUe  sue  brave  braciole  (volg). 

0  facciole  sul  petto. 

Patema  d'anim  (Civ.),  Patema 
d'animo. 

Pat6na  (T.  eoclesiast.)  Patena. 

Patent,  Patente.  jAgg.)  Met&n 
eiara  e  patent :  Sagione  cbiara  e 
patente  o  patana  (volg.).  |  Lettera 
patenta  :  Lettera  patente.  1>^  Sna 
patenta  de  stupiaitaa:  Dar  una 
patente  di  imbecillit^. 

—  PateHtina,  Patentino  (2). 

—  Patent^-entaa,  Accordare  la 
patente.  Maestra  patentada :  Mae- 
stra  patentada. 

Pafer  (Volg.).  Vedi  I^ter, 
P&ter  o  Pi^r  noster.  On  pater 
e  dn'ave  segdnd  el  solit:  Tutti  i 
salmi  finisoono  in  gloria.  « In  d'&n 
pater  sdnt  ckx  »  :  «  In  un  credo  o 
fiat  sono  qui  o  son  di  ritorno^.  Ave 
a  ehe  fa  edme  PHatt  in  del  peUer: 
Entrarci  come  Pilato  nel  orcnio  o 
come  i  cavoli  a  merenda.  |  (Pal- 
lottoline  del  rosario)  Patemostri. 

1  (Ovetti  scolpiti  nei  capitelli  delle 
oolonne)  Patemostri.  (Specie  di 
pasta  da  minestra). 


(1)  Notai  Patatdrch  sebbene  sia  voce  dt- 
menticata,  perohe  c*  e  ia  fior.  la  roc^ 
uguale.  La  nostra  serviva  a  de9ignar«  i 
poveri  soldati  boemi  sotto  rAustna.  La 
florent.  signiflca:.  omo  stapldb  e  atrmno. 
L^analogia  c^e  tntta. 

(2)  II  Patentino  toso.  corrisponde  al  Ac- 
stro  JAcenzin.  Vedi  Lieenzin. 


PAT 


513  — 


PAT 


—  Pater&,  Biasoioar  patemoetri. 
«  Im  no  I'h  h6n  ehe  ae  paterit  e 
Maltese  el  stomegh  » :  «  Egli  non  fa 
che  biasoioar  paternostri  e  pic- 
ohiarsi  il  petto  ». 

Pateratt,  Biasoiapatemoatri,  Bi- 
gotto. 

Patema,  Patemale.  «  M  g^i^faa 
6na  paterna,  ma  ednt  i  fioeek  »  : 
«  Oli  feoe  una  patemale  in  re- 
gola  ». 

Pat^nimo  (Idiot.per  Patema  d'a- 
nimo). 

Pateticli,  Patetioo.  Vdspathtiea: 
Voce  patetioa.  (Iron.)  «  Oh  e&me 
I'h  —  quel  pover  omm  /  »:  «  Oh 
come  h  noioso  ^uell'uomo ! ». 

Pati-atii,  Patire.  Patl  lafammf 
el  frhddf  Vctsma,  el  mar:  Patir  la 
fame,  il  freddo,  Pasma,  il  mal  di 
inare.  Pai\  iserup6i,  la  distrazidn: 
Patir  di  scrupoli,  di  distrazione. 
«  Z/dt  finii  de  —  » ;  «  Ha  finite  o 
cessato  di  patire.  Patl  %  aaliti: 
Curar  il  BoUetlco.  Patl  el  eala:  Dar 
noia  il  oaldo.  (Pr.)  Quand  s'^  patii 
sosshnn,  s'e  inclinaa  a  compatl : 
Quando  si  ^  sofi'erto  si  sa  compa- 
tire.  P  (Guastarsi)  «  Sta  came  Vh 
—  >» :  «  Questa  came  s'  h  guastata 
o  ha  8oflei*to  ».  «  L*l  hhlla  aneamd 
ma  rh  paiida  » :  «  £}  ancora  bella. 
ma  h  patita  ».  P  (Incappellarsi) 
Paiigh:  Patirci  (1) ,  Pigliarsela. 
«  Oo88*importa  a  ml  se  el  ghe  par- 
ties f  »:  «  Chi  I'ha  per  male  si  sciu- 
ghi  ». «  L'h  minga  omm  de  paligh  »: 
«  Non  h  omo  da  pigliarsene  ».  jroc- 
eia  patida:  Viso  sparato. 

Patlnik,  Pattinare.  «  L'h  andaa 
alV Arena  a  —  » :  «  Andb  a  —  o 
Boivolare  sul  ghiaccio  ». 

—  Patdn  o  Pattln,  Pattino  (2). 

Patina,  Patino.  —  antiga:  Pa- 
tina antica.  Dib  la  — :  Dar  colore. 
Dit  la  —  ai  pell:  Patinar  le  pelli.- 

Pat6&  (D.  Fr.),  Vemacolo.  «  El 
parla  6n  —  ehe  se  eapiss  6na 
sversa »  :  «  E'  i>arla  un  dialetto 
che  non  si  capisce  un'acca,  un 
accidente,  una  sega  (Yolg.),  una 
buccicata  (in  dis.) ». 

Patdccli    ( St^  tra   1'  Invers  il 


(1)  II  Patirci  tosoano  e  piattosto  nel 
senso  del  cmccio,  ehe  i  cattlvi  provano 
per  invidia  del  bene  altmi  e  che  i  bonl 
sentono  a  ndfr  cose  che  fanno  dolore. 

(2;  C'e  chi  propone  11  veccbio :  zoccolo 
da  ghiaedo. 


Mlzz  am^aa  e  VAvilii)  n  Ineceu 
sdnt  patdech  patdech  >  :  «  Oggi  mi 
sento  balordo  balordo  o  aduggia- 
to  ».  «  Jj'^  restaa  It  — ! » : «  Bimase 
11  scacciato  o  mortificato  ». 

Patr^mm.  N.  fr. :  Andii  al  — 
(vecchio):  Andar  al  Creatore. 

Patria,  Patria.  «  Jja  mia  —  Ve 
Milan  »  :  «  La  mia  patria  h  Mila- 
no  ».  Am,6r  de  — :  Idem.  ( Pr. ) 
Ifissun  h  j9rofetta  in  — :  Nessuno 
h  profeta  in  patria. 

—  Fatrlott,  Patriotto.  in  81mm 
jpa^rto^^ » : «  Siamo  patriotti»  (oio^ 
dello  stesso  paese). 

—  Patriottismo  e  Patriottlcli, 
Patriottismo  e  Patriottico.  ( In 
senso  politico)  On  gran  patriotta 
o  &n  patriottdn :  Un  gran  patriota. 

Patriarca,  Patriarca.  |pigniti\ 
ecdes.)  Ul  patriarca  de  Venezia : 
Idem.  Ul  par  6n — ;  Pare  un  pa- 
triarca. 

—  Patrlarcal  (P.  N.),  Patriar- 
cale.  « Ul  fit  dna  vitta  patriar^ 
eal »  :  «  E^  fa  una  vita  da  patriar- 
ca ». 

—  Patriarcaa,  Patriarcato. 
Patris.  N.  fr.:  Talis  patris,  (id.) 

talis  filius:  Tale  il  padre  come  il 

figlio. 

•   —  Patrizz^,  Patrizzare  (1).  «  M 

mindr  el  niatrizza  el  maggidr  el 

—  » : « II  minore  matrizza,  il  mag- 

giore  tiene  da  suo  padre,  ^  tutto 

8UO  padre  o  patrizza  ». 

Patrlzi  (CivJ,  Patrizio.  Fami- 
glia  patrizia:  Idem.  |  El  pozz  de 
san  Patrizi :  II  pozzo  di  san  Pa- 
trizio. 

Patr6n,  Patronanza,  eoc.  (volg. 
antic.)  Vedi  Padron^  Padronanza. 

Patronaa  (P.  N.)  (peiliberati  dal 
carcere),  Patronaxo. 

Patt,  Patto.  A  tutt  i  patt:  A  — 
o  qualunque  costo :  «  G6nt  el  — 
che  o  de.., » : «  A  patto  che  o  di...  » 
Vegnl  a  — :  Venir  a  patti.  Patt  e 
pagaa:  Patti  e  pagati.  A  nissun 
patt:  A  niun  patto.  (Pr.)  Patti 
ehiari  amieizia  l6nga :  Idem. 

Patta,  Patta.  (Al  gioco)  Fd,  —  : 
Far  patta  o  pan  e  patta.  p  (Spsr- 
rato  de'  calzoni)  Toppino  (antiq.), 
Bottega  (scherz.)  «  Cruarda  ehe  te 


(1)  Ai  vocab.  manca  e  non  si  dice.  Ma 
se  s!  dice  Matrizzare,  perche  non  Patriz- 
zare ? 

9^ 


PAT 


—  514  — 


PA^ 


qh'ee  avert  la  patta  »:  «Bada  ohe 
hai  la  bottega  aperta  ». 

Pattarla  o  Robba  de  pattee, 
Cenceria  e  anche  Cenciaia.  <C68'en 
fhmm  de  tutta  eta  pattariaf»: 
«  Che  86  ne  fa  di  tutta  questa  cen- 
ciaia ?  » 

Pattee  e  Pattera,  Bigattiere  e 
Bivenditora.  Part  6na  bottega  de 
pattee:  Sembrare  una  bottega  da 
—  o  cenciaio. 

-  Patt^,  Pezza.  1  pattH  per  i 
bagai :  Le  pezze.  Distend  i  patH 
8u  la  ringhera:  Sciorinar  o  mefflio 
Tendere  i  panni  suUa  ringhiera 
del  terrazzo.  (Pr.) «  JSl  g^d,  paura 
perchh  el  sb.  com' el  std  tn  ai  pat- 
tH >  (volg.) :  «  Chi  ha  la  coda  di 
paglia  ha  paura  che  il  foco  Tar- 
da ».  M  primm  ann  stringh  e  &tn- 
d^if  el  seadnd  fasa  e  patUi  (Ap<- 
pross.) :  Miele  da  fidanzato  e  fiele 
da  maritato. 

—  Pattellin»  Pezz^tta  e  Panni- 
cello. 

.  Pattinna  (Cenci  impuntiti  per 
Btirare  senza  scottarsi  la  mano). 
La  presa  o  anehe  Pugnetta.  |  / 
patttnn  di  zoceor:  Le  guiggie  (1) 
degli  zoocoli. 

Pattdia  (Volg.).  Vedi  Pattdglia. 

Pattdglia,  Pattuglia.  Ona  pat- 
tdglia de  caraMnier:  Una  pattu- 
glia di  carabinieri.  (Fig.)  Andit  in 
pattdglia  {modohoASo):  Smarrirsi. 
F.  E.:  i<  El  m^  bastdn  Vh  andaa  in 
pattdglia  » :  «  Ho  perduto  il  ba- 
stone  ». 

Pattonlnna  (Volg.).  Vedi  Phzza 
del  stomegh. 

Pattdnna,  Pattona  (2).  Icasthgn 
a  rost  80tt  a  la  peUtonna:  Le  bru- 
ciate  sotto  il  coltrone  o  il  coltron- 
cino.  O  (Grosso  trapunto  alia  porta 
delle  chiese,  de'  teatri,  delle  oste^ 
rie)  Portiera.  L'oataria  della  pat- 
tonna:  L'  osteria  della  pattona. 
(Coltre  per  bambini  in  fasce)  Top- 
pone. 

PattueUa  (Volg.).  Vedi  Bollhtta. 
«  Guarda  el  Pednn  c6n  fteura  la 


(i)  Guiggia  non  si  trova  ne'  vocabol.  in 
questo  senso  preoiso.  Ma  in  toscana  i  zoc- 
coli  delle  nostr*  brianzole,  colle  guiggie 
non  si  usano.  La  Crusca  per6  ha  guiggia 
per  tomaio. 

(2)  Co  la  voce  non  il  senio.  Pattona  In 
toscano  i  polenda  di  farina. 


pattuella  »: «  Guarda  11  Pierino  che 
mostra  la  brachetta  ». 

Pattusc,  Pattume.  «  Gh'^  6n 
gran  pattusc  in  strada  » :  «  C'^  un 
gran  pattume  per  le  strade ». 
(Letto  di  bestie  gilt  *1J2^^^  leta- 
maio),  Lettiera  (Pisa).  |  (T.  di  spre- 
gio  a  chi  fa  ooee  malaniente)«  Te 
see  dn  gran  patusc  o  dn  patusdan  > 
(pop.) :  «  Tu  Be*  un  aDborraccio- 
ne  ». 

—  Pattusdent,  Pattumoso. 

—  PattuscUt-usciaa,  AooiArpa- 
re.  «  Lassa  A  che  nd  te  see  h6n  eke 
de  pattttsddt » :  «  Smetti  ohe  sei  un 
ciarpone  buono  a  nulla  ». 

Paturgna,  Patuma.  Avi^h  <zdost 
lapaiurgna:  Avere  le  patume. 

Panra,  Paura. «  JSl  g^d  dna  paura 
mcUed^tta  del  eoUra  »  :  Ha  una 
paura  maledetta  o  sgangherata  del 
colera  ».  —  de  la  sda  ombria :  — 
della  sua  ombra.  Mhtt  paura : 
Metter  paura.  I'agh  paura  a  vun: 
Far  paura  a  uno.  «  Ch*el  g'abbia 
minga  paura  che  me  regorwiroo  » : 
«  Non  vi  dubitate  ohe  mi  rioor- 
derb  ».  Tremd  de  la  —  o  crepd  de 
paura:  Tremare  o  orepare  della 
paura.  Gh'^  minga  de  avkgh  pau- 
ra per  cosipoech :  Non  c'^  da  spe- 
ricolarsi  per  cosi  pooo.  Ipaur  ;  Le 
paure.  (Fr.)  M  can  scottaa  da  Va^ 
qua  cama  el  g*d,  paura  de  lafrkdda: 
Cane  scottato  dall'acqua  oalda  ha 
paura  della  fredda.  Chi  g'h  paura 
vaga  minga  a  la  guhrra:  Chi  ha 
paura  non  vada  alia  guerra.  Mai 
ndfhe  paura  nd  avh  :  Vh  11  tao  do- 
vere  e  non  temere. 

Piidsa  (ciy.).  Pauaa.  «  Cht  f^mm 
dn  poo  de  paosa  (in  cammino): 
Qui  facciamo  un  pooo  di  sosta.  | 
(Di  musica)  Oha  paosa  de  tre  hai- 
tud:  Una  pausa  di  tre  battute. 
(Leggendo) «  Fd,  minga  tantipaos»: 
«  Non  far  troppe  pause  ». 

Pavia,  Payia.  N.  fr. :  Fit  vedi  i 
occh  de  Pavia:  Far  veder  Pisa, 
(solleyare  un  ragazzo  da  terra  per 
le  guancie). 

Pavlment  (P.  N.),  Pavimento. 
In  di  eii  nosuv  gh'h  %  paviment  de 
tavhllf  de  Uqn,  coWasfalt:  Nelle 
case  nove  ci  sono  i  pavimenti  di 
pianelle,  di  legno,  ooll'asfAlto. 

Pavidn  (VolgJ.  Vedi  PadigU^n, 

— Pavionee  (Volg.).  Vedi  Tap- 
pezzee, 

Pavdn,  Pavone.  /  oee  de  la  eda 


PAV 


—  515  — 


PEE 


del  pavon :  Gli  occhi  della  coda 
del  pavone. 

— PayoneggiaBS,  Pavoneggiarsi. 

Pavonazz,  Paonazzo.  «  X'h  di- 
ventaa  vavonazZf  de  la  vergogna  »: 
«  Fu  tale  la  sua  Tcrgogna  cne  di- 
ventb  paonazzo  ». 

Fazient,  Paziente.  «  G^iin  daa 
Vetere  alpcizieni  primma  de  fagh 
Voperazion  » :  «  Prima  di  operarlo, 
al  paziente,  diedero  il  clorofor- 
luio  ». 

—  Pazientement,  Pazientemen- 
te. 

—  Pazlenza,  Pazienza.  ArmcLss 
de  passiema :  Armarsi  di  pazienza. 
I*^rd  la  —:  Perdere  la  — .  Ciappa 
i  robb  edn  pazienza:  Prender  le 
cose  con  — .  Scapph  la  — :  Scap- 
pare  o  scapparti  la  pazienza.  (Escl.) 
«  Santa  pnadenza  /  »  :  «  Idem  ». 
«  Ftieienza  anmd  o  almen  se  la 
ftiss  giovina  e  bkHa,  ma.,,  » :  «  Pa- 
zienza anoora  se  la  fosse  giovane 
e  beUa,  ma...  »  «  Fin  ehe  te  diset 
qtihst,  paxiensa,  ma  de  pii  no  » : 
«  Fin  cne  tu  pari!  cos),  passa,  ma 
non  di  pitl ».  «  Paaiema  un  eor- 
no/*i  « Idem  ».  (Pr.)  Colla  pa- 
zienza se  rimedia  a  tutt :  Colla  pa- 
zienza a  tutto  si  rimedia. 

Pazzla,  PKzzia  (1).  Ah  ehe  paz- 
zia  o  ehe  idea  de  matt  Vh  mui  ata- 
da  qutlla  » :  «  Ah  ehe  pazzia  stra- 
na  tu  mai  quella !  »  «  Uh  faa  di 
gran  paazii  per  quella  donna  » : 
«  Per  quella  oreatura  fece  una 
quantita  di  stranez:^  ».  «  I/'^  paz- 
zia! Se  pd  nd  »:  «  £  inutile  pen- 
sarci,  non  si  pu5  ».  Vedi  Matteria. 

—  P6  e  Pee.  Piede.  Jja  pianta, 
Vineava,  el  com,ol,  el  ealeagn,  eee. 
del  pi:  Lia,  pianta,  Tincavo,  il  fios- 
Bo,  il  caloagno  del  piede.  I  pi 
ddlz:  Piedi  dolci  o  ciocci  o  sciu- 
pati.  Pee  de  san  Cristofen  o  de 
san  Carlond'Arona:  Piedi  di  A- 
postolo,  Piedoni,  Piedi  smisurati. 


(i)  Pazzia  in  toscano  vale  quanto  per- 
dita  della  ragione.  In  dialetto  comune 
come  b\  vedrk  negli  esempl,  ha  tatt^altro 
sfgnificato;  e  applicable,  cioe,  ad  azioni 
jnagari  generose  ma  fuort  dell'ordinario 
o  ^  qciafli  impossibile  riuselta.  La  parola 
Pazzia  per  smarrimento  di  ragione  in  mi- 
lanese  e  affettato.  Nondimeno  una  voce 
popolare  dl  dialetto,  ehe  corrisponde  a 
Pazzia  non  c*e.  Anche  Matteria  non  e 
Pazzia. 


J)a  eapp  a  pe:  Da  capo  a  piedi. 
Alzd  ben  i  pee  edn  vun:  Star  be- 
ne in  guardia.  P.  E. :  «  C6n  sta 
gent  gWh  de  alzd,  ben  iplyn  «  Vao- 
ci  scalzo  con  costoro  ».  Alsa^s  in 
pee:  Alzarsi  in  piedi.  Andii  a  ph: 
Andar  a  piedi  o  col  cavallo  di 
san  Francesco.  Anddt,  ednt  i  fihde 
piomb :  Andare  coi  piedi  di  piom- 
00.  Andd>  de  so  ph:  Andare  co' 
suoi  piedi.  Andd  foRura  di  pee: 
Andarsene. «  Ma  vit  fwura  di  pee  »: 
«  Levati  di  tra  piedi ».  Anaa  in 
pdnta  de  pi:  Andar  in  punta  di 
piedi.  Anddt  via  i  pee  del  frldd : 
Non  sentir  piil  i  piedi.  A  pe  biott : 
A  piedi  nudi.  Ategh  minga  frlgg 
i  pee  (pop.) :  Esser  uomo  di  corag- 
gio  o  ai  iniziativa  negli  aflari.  A- 
vlgh  iph  giald:  Avere  i—  gialli  (1), 
Essere  ammogliato.  Avhgh  ipl  in 
la  foppa:  Avere  un  piede  nella 
fossa.  jB6rld,  gid  in  pee:  Cascare 
ritto.  Gapitd  per  i  pee:  Dare  tra' 

Siedi.  Calit  la  thrra  sott  ai  pee: 
[ancare  U  terreno  sotto  i  piedi. 
C6nt  i  ph  e  c6nt  i  m,an :  CoUe  ma- 
ni  e  co^  piedi.  J)ass  la  zappa  sui 
pee :  Darsi  la  zappa  sui  piedi. 
Ciappdi  pi:  Pigliar  piede.  C6nt  i 
oce  tn  pee:  Cbgli  occhi  desiosi  o 
sbarrati^  sgusciati,  cupidi,  bramo- 
si,  avidi  o  attentissimi.  Z)A  6n  pi 
in  la  seggia:  Buttar  g[iti  bufi'a  o 
Avere  fimto.  Dd  di  pi  m  del  cuu : 
Dare  de'  calci  in  culo.  Be  pi  del 
lltt:  A  pi6  del  letto.  Fd  i  pee  ai 
mdsch:  Fare  gli  occhi  alle  pulci. 
Fh  pi  (neiraoqua) :  Toccar  londo. 
In  sui  dtiu  pee:  Sui  due  piedi. 
Lassa^ss  vegnt  ednt  i  pee  suteoll : 
Lasciarsi  venire  co'  piedi  sui  col- 
lo.  Malign  Jinna  in  di  6ng  di  pi 
o  di  pee:  Maligno  fino  alia  mi- 
dolla.  Mandd,  via  sui  duu  pee: 
Mandar  via  in  tronco.  Mitt  in  pee : 
Metter  su.  P.  E. :  3IMt  in  pee  6n 
garbui:  Provocar  una  lite.  «  Chi 
Vl  ehe  d  miss  in  pee  quella  spe- 
culaaidn?  »  «  Mi  »:  «  Chi  h  ehe  ha 
messo  su  quella  speculazione  ?  y* 
«  lo  ».  Mangid  6n  bdecon  in  pee : 
Mangiar  un  boccone  a  battiscar- 
pa.  Mlttess  in  di  pee  o  in  di  pagn 
de  vun :  Mettersi  ne'  panni  d*un 
altro.  Mitt  i  pee  al  mur:  Porre  o 


(1)  Identica  la  frase,  differentiss.  il  sen- 
se. In  toso.  sMntende  coi  pie  gialli :  il  vi- 
no ehe  sta  in  fondo  alia  botte  e  si  gnasta 


PEC 


-  516 


inettere  i  piedi  al  muro.  Mktt  i 
pee  soil  a  la  tavola:  Mettersi  a 
tavola  o  a  desinare.  Mhtt  i  pee  in 
fall:  Mettere  i  piedi  in  faUo.  MUt 
tutt  C088  soil  a  6n  pe:  Metterci 
una  pietra  sopra.  Nd  avlgh  nh  coo 
nl  pee:  Non  aver  n^  capo  nh  coda. 
Novess  rU  a  ph  nh  a  cavall:  Non 
BBsei*  n^  a  piedi  n^  a  cavallo  (1). 
Pari  la  Mart  in  pee:  W  pare  la 
Morte  secca.  Pari  d'avl  faa  i  al- 
ter c&iii  i  pee :  Aver  fatto  gli  altri 
coi  piedi.  Peath  i  pee  e  aoit  ai  pee : 
Pestar  i  piedi  e  sotto  i  piedi. 
Pianta  in  sui  duu  nee:  Piantare 
fiui  due  piedi.  Pdnact  ph:  Metter 
piede.  Slogass  6n  ph:  Sloearsi  un 
piede.  Scarligd  6n  ph:  Soivolar 
im  piede.  Senza  scarp  in  ph:  Non 
aver  scarpe  in  piedi.  Spuzzd,  i 
pee:  Puzzar  i  piedi.  Strambasa  6n 
ph:  Stracollarsi  un  piede.  Tegnt 
el  pe  in  do  scarp :  Tenere  il  piede 
in  due  statfe.  Stnish  i  pee :  Stra- 
Bcinare  o  Fare  scaJpicoio.  Tceu 
de  coo  per  inktt  de  pee:  Turar  un 
buco  e  tar  oallaia.  Vanzasa  i  ph 
.fceura  di  scarp:  Kimaner  senza 
8carpe  in  ipieai.  «  Va  fceura  di 
pee  » :  «  Eecimi  d'  intorno  ».    Vkas 


to.  Sul  p^  de  guhrra:  Sul  piede 
di  gueiTa.  Tegnl  vtm  in  pee:  Te- 
nere in  piedi  uno.  Vhss  in  ph  a 
hoHora:  Levarsi  di  bon'ora.  D  (Co- 
me base)  Ph  de  vit:  Pie'  del  viti- 
ffno.  Al  pe  di  monta^n:  Al  pie' 
de'  monti.  Ph  de  la  lucema  (e  si- 
mili):  Piede  della  luoerna. 

—  Pescln,  Piedino. 

—  Pescldn,  Piedone. 

—  Pesclatt,  Piedaooio. 

—  Peddn,  Pedone  e  Procaccio. 

—  PesclOBU,  Peducoio.  On  pe- 
seicRU  de  animal :  Peduocio  di  msr- 
iale. 

—  Fesclan  (A)  (Volg.),  A  piedi. 
P^cc  (D.  Sp.)  (II  sacoo  del  latte 

o  mammella  delle  mucohe,  peoore 
e  oapre),  Mammella  Mammelle. 

Peccaa,  Peccato.  Pecccta  mortal^ 
venial,  originaZ,  ece. :  Peccato  mor- 
tale,  veniale,  originale,  ecc.  Bruit 


ii)  Questafrase  prec^saln  Pior.  nonc'e: 
ma  c\  sono  queste  due :  essere  a  cavallo 
c  non  poter  andaro  ne  a  piedi  ne  a  ca- 
vallo con  uno. 


cdme  el  peeeaa:  Brutto  come  il 
peccato  mortale.  «  Che  peeeaa  !  * : 
«  Che  peccato ! ».  «  Peee€ia  ehe  la 
sia  hruita  I »  :  «  Peccato  che  la  8i» 
brutta  ».  N6  aveghen  fit  e^lpUf  ne 
peeeaa:  Non  avere  nh  colpa,  n^ 
peccato.  «  A  fall  del  hen  a  t%  V  e 
peeeaa »  :  «  A  far  del  bene  a  te  ^ 
peccato  ».  On  pecceui  de  hened^  con 
I'acqua  santa :  Peccato  che  se  ue 
va  coU'acqua  benedetta.  VtsspSsg 
el  seanddl  che  el  peeeaa  (approssJ: 
Molto  fumo  e  poco  arrosto.   Jra 

?eccaa:  Peccare.  (M.  pT.)Danee  e— 
^  cattiv  stimib:  Danari  e  santitji 
meti\  della  met^.  (Pr.)  Chi  d  faa 
el  peeeaa  faga  la  penitenza :  Chi 
ha  fatto  il  peccato  faooia  la  peni- 
tenza. Pecca4i  confeasaa  V  e  ffid 
mlzz  perdonaa:  Peccato  oonies- 
sato  h  mezzo  perdonato.  A  peeeaa 
vhcc  penitenza  nceuva :  A  peccato 
veccnio  penitenza  nuova.  Quand 
vun  el  se  fida  Vt  6n  peeeaa  ingan- 
nall :  Cosa  brutta  ingannare  chi  si 
fida. 

—  Feccada4ic»  Peccataccio. 

—  Peccad^U,  Peceatuzzo. 

—  Peocaddr  e  Peccadordn,  Pec- 
catore  e  Peccatoracoio. 

Pecc&,  Peocare  (1).  inSavt  d6ve 
el  pheca  »  :  «  Sapere  dt(  qual  piede 
zonpica  ».  «  Qt^l  liber  el  ph^sa  in 
stCl »  :  «  Quel  libro  peoca  nello  sti- 
le ».  Pece^  de  stravaganza :  Pec- 
car  di  stravaganza. 

Peccen  e  derivati  (Volg.).  Vedi 
PetHn. 

Pecc^nna  (Cognome  a^giunto  a 
quelle  di  Meneghin  e  significhe- 
rebbe:  Parrucchiere). 

P^ocher  (D.  T.)  (Sorta  di  bic- 
chiere  molto  grande),  Peoohero  (in 
dis.)  Tazzone,  T5ntano  (2). 

PeccUt  (Volg.).  Vedi  Spettd.  N. 
fr.  id. :  «  Ptceta  dn  poo  »  :  «  At- 
tendi  un  poco. 

Pecunia  (Per  denaro  in  ischer- 
zo),  Pecunia. 


(1)  Peccare  in  tior.  ha  anche  il  Tero 
senso  di  commettere  un  peocato.  In  mil-, 
come  si  vede,  non  lo  >l  uta  ohe  p«r  pro- 
pendere  verso  un  difetto.  Neiraitro  sense 
e  Fd  peeeaa. 

(2)  Iperbole  florentina  popolare;  giac- 
che  Tdnfano  non  e  veramente  che  ricet- 
tacolo  d'acqua  ne*  fiumi  doVeasa  e  pfa 
profonda. 


PED 


—  517 


PED 


Pedada,   Pedata.  « Se  vedeva  i 

f9edad  in  la  tiev  »  :  «  Si  vedevano 
e  pedate  nella  neve  ».  §  (Larsfhez- 
za  di  scalini)  Chradin  strhtt  de  pe- 
Uada  :  Soalini  oolla  pedata  stret- 
ta.  I  (Montatoio)  La  pedada  della 
carrozza:  PredeUino. 

Pedager,  Pedaggio.  Pagd  el  pe- 
dtigy  :  Fagare  il  pedaggio. 

Pedagn.  Pedagnolo  (i),  Gonnel- 
la.  El  pedagn  ddn  coldr  e  el  corp 
d'dn  alter:  La  gonnella  d'lin  co- 
lore e  la  vita  di  iin  altro. 

Pedagogia  (Colto).  Professor  de 
pedagogia:  Idem. 

—  Pedagogo  (P.  N.)  Pedagogo. 
«  El  marehesin  el  g^aveva  ancamd 
ifisemma  el  sd  pedugogo  )»  :  « II 
marcheeino  andava  ancora  a  spaa- 
co  col  pedagogo  a  lianco  ». 

Pedal,  Pedale.  El  pedal  de  I'or- 
ghen :  II  pedale  dell'orgaiio.  —  del 
tore:  Peaale  del  torchio. 

—  Pedalera,  Pedaliera. 
Pedanna,  Pedana.  Andh  adree 

ai  pedann  :  Andar  dietro  alle  pe- 
date o  al  suono  delle  pedate  o 
alle  traooie.  |  (Striscia  di  tela  al 
basso  delle  gonne)  Pedana  (in  dis.), 
Balzana. 

Pedant,  Pedante.  /  eritich  pe- 
dant mazzen  el  talent:  I  critici 
pe<lanti  ammazzano  Tingegno  o 
il  talento. 

—  Pedanteila,  Pedanteria. 

—  Pedant^U,  Pedantello. 

—  Pedanton,  Pedantaocio. 
PMegh,  Piedica  (2),  Lento.  «  Co- 

me  Vlpedegh  quel  garzon  /» : «  Co- 
me h  tardo  quel  garzone ». 

Peder,  Pietro.  N.  fr. :  Peder  sci- 
sger  (ant.) :  Lavaceci.  Peder  gam- 
ha  de  veder.eec.  (intradueibile). 
Peder  Ibffi,:  Dondolene. 

Pedestall,  Piedistallo)  Ona  star- 
Ida  eol  sd  pedestall:  Una  etatua 
col  suo  piedistallo.  (Fig.)  M^tt  vun 
sul  pedestall :  Metter  uno  siil  pie- 
distallo o  sol  candeliiere. 

—  PedestalUn  (P.  N.),  Peduccio 
(Detto  anche  P^  de  vella). 


(1)  Con  tutt'altro  senso.  Pedagnolo  In 
tosc.  e  il  fasto  dell*a1berog!ovane.  Carbon 
de  legna  giovina :  Carbone  di  pedagnolo. 
A  Siena ipedagnoli  sono  quelle  masse  di 
ramoscelli  ohe  vengon  a^piedt  de^  castagni 

(2;  Da  Piedica  tosc  deriv6  probabil- 
mente  il  Pedegh  railanese. 


Pddllayl,  Pediluvio.  —  cd7i  se- 
nate: —  con  senape. 

Pedinna,  Pedina.  Boffa  6na  pe- 
dinna  (agli  scacchi  e  a  dama) : 
Buii'are  o  Soffiare  la  — .  (Contrap- 
posto  a  dama)  Pedina.  ||  (Persona 
che  pu5  giovar  a  un  intcnto)  «  L'a 
movuu  6na  certa  pedinna,  che  ghe 
farb,  ottegnl  rimmegh» :  «  Ha  mos- 
80  una  certa  peaina,  che  gli  lara 
ottenere  I'impiego  ».  Q  (Persona  da 

fuardarsenef  «  Quhllf  «di,  che  pe- 
inna .'  »  :  «  Quello  veh  che  tomo  I 
o  che  BOggettino  ! » 

Fedocc  o  PiOBUCC,  Pidocchio. 
Andd  tutt  a  pedocc  o  a  piocuee  : 
Impidooohiare.  Edi  i  danee  su  la 
pell  d*6n  pioeuce :  Scortioherebbe 
la  pulce  o  un  pidocchio  iier  ven- 
derne  la  pelle.  Maszd,  i  piaaiicc  in 
coo  a  vun :  {  volg. ) :  Mangiar  la 
torta  0  la  pappa  in  capo  ad  uno. 
«  L*h  6n  pedocc  refaa  »  :  «  Pidoc- 
chio riunto  o  rivestito  ».  Esds  c6- 
mc  d»i  jjiojwcc;  Pidocchioso.  Tird 
fceura  vun  di  pioeucc:  Cavar  uno 
dal  cenci. 

—  PlOBaccpoUn ,  Pidocchi  pol- 
lini. 

—  Ploeacc  di  basgiann  ,  Pidoc- 
chio delle  lave. 

— PlOBUggiaria  o  Pi6ggiada,  Pi- 
dooohiera. 

—  Pioggiatt,  PidoGchioso. 

—  Piogghl,  Pidocchino.  Ed  el 
pioggin:  Rammaricarsi  di  rio- 
chezza. 

Peddcca  (Triv.)  (Ai  preti  in  ge- 
nere  senzaidea  personale),  Corvo. 

Pedona,  Pedinare,  Rumicciare. 
/  pemis  e  %  fasan  pedonen :  Lc 
starne  e  i  fag'iani  pedinano.  «  Oo 
sentiiquaidun  a  pedond  in  giar- 
din.  Cfki  r«ra/»  :«Ho  sentito  po- 
c'anzi  qualcheduno  a  rumicciare 
in  giardino.  Chi  era?» 

PedriOBU  ,  (  Per  versar  liquidi 
nelle  bottiglie),  Imbuto. 

P6g,  Peggio.  Andd  de  mal  in 
peg:  Andar  di  mal  in  peggio.  De 
peg  n*6n  capita:  Di  qiiesto  di6 
sempre  il  oonvento.  No  ghe  de 
peg  che :  Non  c'<i  peggio  che.  Peg 
ehe  pig :  Peggio  che  mai.  «  La  sa- 
ria  p<BU  minga  la  peg  disgra- 
ziaf  »  :  «  E'  non  sarebbe  poi  detto 
peggio  ». 

—  Peggior&-oraa ,  Peggiorarc. 
L'amalaa  el  peggiora:  L'amma- 
lato  peggiora. 


PEG 


518  — 


PEL 


—  Peggiorament  (P.  N.)  Peg- 
gioramento.  «  Stanott  Vdt  faa  on 
gran  peggiorament » : «  Questa  not- 
te  ha  i'atto  un  grave  peggiora- 
mento  ». 

—  Peggior  (Civ.).  «  L'hancamd 
peggior,  s^el  pd  vess  »  :  «  E  ancTie 
peggiore  se  e  possibile !  »  (II  po- 
polo  usa  il  pussee  eattio  ,  hrutt , 
eccX 

Pegn ,  Pegno.  MUt  in  pegn  al 
M6nt:  Metter  in  pegno  o  Impe- 
gnare  al  Monte  o  Fare  un  goDbo 
(pop),  o  (La  cosa  stessa  impegna- 
ta).  Ritirci-  el  pegn:  Risootere  o 
Ritirar  il  pegno.  (Nei  gioohi  di 
sala).  Pegno.  Donna  ehe  va  a  fd 
i  pegn :  Prooacoina  o  Donna  di 
mezzo  (1)  o  La  donna  de'  pegni. 
«  In  pegn  del  me  amor  » : « In  pe- 
gno del  mio  affetto  ».  Da  6n  canr- 
t6n  in  pegn:  Dar  un  canto  in  pa- 
gamento.  Giania  pegn  o  pagn  al 
eampee :  Prevenire  con  sofismi 
un'obbiezione  o  un'acousa  altrui. 

Pegnatari,  Pignoratario. 

Pegora,  Peoora.  Part  6na  man- 
dra  de  pegor :  Parer  un  branco  di 
pecore.  «  Std  cavall  I'h  6na  vera 
p6gora  »  :  «  Questo  oavallo  h  pro- 
prio  una  pecora».  (Pr.)  Chi  sefh 
pegora  el  I6ff  el  le  magna:  Chi 
pecora  si  t^  il  lupo  se  la  mangia. 
HI  I6ff  el  mangta  anea  i  pegor 
cuniaa:  Pecore  contate  il  lupo  le 
mangia.  Dh  i  pegor  in  eonshgna 
al  16  f:  Vedi  L6ff. 

—  Pegoree,  Pecoraio. 

-—  Pegorln»  Latt  pegorin:  Latte 
pecorino. 

Pegorott,  Pecorone. «  QuelVomm 
Vh  6n  vero  pegorott » : «  Colui  h  pro- 
prio  un  pecorone  ». 

Pegrizla»  (Volg.)  Vedi  Pigrizia. 

Pel,  Pel.  Levdt  el  pel:  Levare  il 
pelo.  Perd  el  pel:  Spelarsi.  Lassdi 
gio  el  pel:  Perdere  il  pelo.  De 
primm  pel:  Di  primo  pelo.  No 
ghe  manca  6n  pel:  Non  gli  manca 
o  pende  un  pelo  o  non  gli  manca 
una  martellata.  Gh/e  maneaa  6n 
pel  che  n6,., » : «  Fui  a  un  pelo  di...» 
Fd,  pel  e  conirappel :  Fare  il  —  o  la 
barba  e  il  contrappelo.  Tr&oa  el 


(I)  A  dir  vero  la  donna  di  mezzo  e  quella 
che  sta  fra  cameriera  e  cuoca  e  che  non 
ha  per  ufHcio  di  andar  al  Monte-  Perb  si 
pub  state  certi  che  a  un  bisogno  sark  lei 
rincaricata,  di  far  11  pegno. 


pel  in  Vceuv :  Trovar  il  pelo  nel- 
I'uovo.  Pel  d'aequa:  Pelo  d'acqua, 
Avhgh  tanto  de  pel  sul  stomegh: 
Avere  il  cuore  con  tanto  di  pelo. 
Avhgh  nanca  6n  pel  in  fcteeia  P. 
E.:  E  gi^  professore  e  nonhaun 
pelo  in  viso.  (M.  d.  d.)  (Pr).  JEl 
16 ff  el  phrd  el  pel  e  minga  el  vizi: 
Vedi  Ldff.  Slagh  al  pel:  Star  alle 
costole  o  Sorvegliare  attentamen- 
te.  R688  del  mal  pel:  Rohso  mal 
pelo.  On  frutt  c6n  sit  el  pel:  Fmtr- 
To  col  pelo  o  pelosetto. 
PelOB.  Oaritaa  pelosa:  Idem. 

—  Pela-elaa,  Pelare.  Pelit  i  tutei 
per  mktti  al  sped :  Pelare  gli  uc- 
celli  per  metterli  alio  spedo.  (Pie.) 
Pelh  la  gainna  senza  falla  erta : 
Pelare  la  gaUina  Bcnza  farla  stri- 
dere.  (Sfrondare)  Peld.  i  moron: 
Pelare  i  gelsi.  PeUt  i  castkgn  :  Pe- 
lare le  castagne.  I  (Smunger  de- 
naro )  Peldt  el  merlo :  Pelare  il 
merlo  o  H  tordo.  Peld  la  bdeea: 
Portar  via  la  bocca.  P.  E. :  «  ^/ 
g'dt  miss  tanto  pever  eh* el  nt^dpe^ 
taa  la  b6eea  » : «  Ci  mise  tanto  pe- 
pe  che  mi  portava  via  la  bocca 
0pp.  che  mi  pelava  la  lingua  ». 

—  P^lada,  Pelatura. 

—  Peladdl  (Castagne  lesse^  ma 
monde,  senza  buccia),  Tagliate, 
Pelate,  Mondine. 

—  Peladinna,  Pelatina. 
Pe^agra,  Pellagra.  M  pan  de 

formentdn  mal  eott  e  VacqtM  gram- 
ma fan  vegnt  la  pelagra :  II  pane 
di  grano  turco  malcotto  e  I'aoqua 
cattiva  prodiicono  la  pellagra. 

—  Pelagrds,  Pellagroso.   . 
Pelanda,  Palandra.  M  g'aveva 

su  6na  pelanda  ehe  ghe  maneava 
d6m€i  de  taeca^h  i  staff:  Portava 
una  palandrana  che  gli  soendeva 
gift  sino  ai  piedi.  |  (Meretrice) 
«  L'h  6na  —  »  (un  po'  in  dia.) :  «  E 
una  prostituta  ». 

—  Peland6n,  Palandrone.  |  (Nel- 
I'ultimo  signif.  di  pelanda)  Don- 
najolo. 

Pelegatta,  Pelliciattola  e  meglic 
Pelletioa.  «  Sta  came  Vh  iutta  pe- 
legatta  » :  «  Questo  lesso  h  tutto 
pelletica  ».  |  (Delle  mammelle)  Do 
pelegatt :  Poppe  flosoie. 

PelegrlXL,  Pellegrino.  A  JRomma 
St' an  ghe  va  i  pelegrin  de  Spe^na: 
A  Roma  quest'  anno  ci  vanno  i 
Pellegrini  spagnoli. 

—  Pelegruma,  Pellegrina.  Qua 


PEL 


—  519  — 


PEL 


j^eUgrina  de  seda :  Una  pellegrina 
"Bi  seta. 

Pelesiiina,  Pellioina  e  meglio 
PelUcola  ma  meno  parlato.  La  pe- 
lesinna  che  ven  sul  latt  buii:  La 
pellioola  che  si  forma  sul  latte 

?uand'^  bollito.  JOapelesinna  del- 
cBuv  :  La  pellolina  dell'ovo. 

PeUsola  ^olg.),  Vedi  Peligza, 

Pelizzai  Pellicoia.  Ona  pelizza 
de  ore:  Pelliccia  di  orso.  (Abito 
tbderato  di  pelo)  Pel]iooia. 

—  P^Uzzee,  Pellicoiaio.  «  G'oo 
daa  la  mia  bhlla  pelUzsa  de  mar- 
t6r  al  pelizzee  de  eonservd, » :  «  Ho 
data  al  pellicciaio  la  mia  bella 
pelliccia  di  martora  a  oonscrva- 
re  ». 

Pell,  Pelle.  Pell  de  dant :  Pelle 
di  camosoie.  Malattia  de  la  pell : 
Malattia  della  pelle.  (Pr.)  Imor- 
latUi  de  la  —  thgnen  a  post  el  bu- 
dHl :  Malattie  della  pelle  tengono 
sane  le  budelle.  Tra  eameepelt: 
Tra  pelle  e  pelle.  NodaddTf  givr- 
gadwr,  eee,  per  la  pell :  —  per  la 
pelle.  Vl88  o  diventdt  ddma  pell  e 
ass:  Esser  o  divenir  tutt'ossa  e 
pelle  o  Seminar  la  pelle  (Lucca)> 
Xhir  dc—.- Aver  la  pelle  dura.  Te 
ghe  n^ee  o  Aveghkn  quaiter  sulla 
— .'  Non  vorrei  esser  nella  tua 
pelle.  Vegni  la  — de  eappdn:  Ve- 
nir  i  bordoni  o  la  pelle  d'  oca  o 
Acoaponarsi  la  pelle.  Gleriealper 
la  pell :  Clericale  per  la  pelle. 
Satvd,  o  gidntagh  la  — ;  Salvare  o 
rimetterci  la  pelle.  Podh  pit  stdt  in 
la  pell:  Non  poter  stare  nella  pel- 
le (1)  o  Non  poter  stare  alle  mosse 
o  Kodere  il  freno  o  Non  poter 
stare  al  goinzaglio.  Tird  la  —  in 
coo  a  imn:  Voler  la  pelle  di  nno. 
J^agh  la  —  a  vun:  Par  la  pelle  a 
nno  o  Far  toppe  di  scarpe  della 
pelle  d'uno.  Mmn  6na  pell  (se  di 

SaccMa):  Par  una  strippata.  Fd 
I  pell  lustra  o  Lustrdt  la  — ;  Pare 
la  pelle  lustra.  Fit  stringh  de  la 
sda  pell:  Parne  di  pelle  di  beceo. 
(Di  petsona  coraggiosa  e  fiera) 


(1)  La  frase  e  identicEj  il  senso  i  assai 
diverso.  In  Fior.  non  poter  stare  nella 
pelle  corrisponde  inrece  al  milanese  no 
tegni  pu  tie  vm  ne  acqua:  Esser  molto 
allegro  e  contento  0pp.  e  applicata  a  chi 
ha  mangiato  troppo.  Vedi  invecelasigniflc. 
vera  del  podS  pu  sta  in  la  pell  milanese 
popolare. 


«  Quell  Vh  &na  pell .' »  :  «  Quello  h 
una bonapellel »PeW de  montdny  de 
eavrhtt:  Pelle  di  montone,  di  ca- 
pretto.  Pell  eamosciada :  Pelle  sea- 
mosciata. 

Pelter,  Peltro.  On  cadin  de  —: 
Un  catino  di  peltro.  |  (Denaro) 
«  Mi  vui  minga  de  ciaccer,  mi  viii 
vedh  el —  (1)  »:  « lo  non  vo'  cWac- 
cMcre,  vo'  vedere  il  Deus  mens  ». 

—  Peltree,  Stagnaio. 

—  Peltrera,  Bastrelliera  (2),  Pal- 
chetto. 

Feluec&,  Piluccare.  I  ficeu  e  i 
tisH  peliiechen  Vuga  in  su  la  vU : 
Ra^azzi  e  uocelli  piluccano  i  grap- 
poli  sul  tralci.  «  l/'it  peluecaa  ooi 
tamborhll  de  eapdn  »:  «  Piluccb 
una  coscia  di  cappone  ».  «  M'  dn 
peluecaa  fceura  quit  poeeh  sol- 
dauBU,  CM  aveva  miss  de  ]9art »  : 
«  Mi  piluccarono  que'  pochi  quat- 
trinelli,  che  avevo  in  serbo*. 

—  Peluoch,  Peluzzo.  «  Se  ghe 
eomineia  a  ved^  sul  harbozz  6n  quai 

—  »:  «  Comincia  a  spuntargli  qual- 
ohe  —  o  pelo  vano  sul  mento  ».  J 
«  M'h  anaaa  6n  —  in  d'dn  oee  » : 
«  Mi  h  entrato  o  andato  o  entrb 
un  brusoolo  in  un  occhio  ».  «  In 
thsta  el  g'd  trii  —  cuntaa  » :  «  In 
capo  non  ha  che  tre  miseri  pe- 
luzzi  ».  «  Te  gh^ett  et  sdrtd  pien  de 

—  » :  «  Hai  1'  abito  tutto  impe- 
lato  ». 

—  Pelucchin,  Peluzzino. 
Pen&,  Penare.   Bisdgna  minga 

fit  —  i  besti:  Non  bisogna  far  pe- 
nare le  bestie.  «  I/it  finii.  de  —  » : 
«  Ha  iinito  di  penare  ». «  JD'd  penaa 
anca  lee  la  sod  part » :  «  Anche  lei 
ha  patito  la  sua  parte  ». 

Fenaco,  Pennacchio.  M  —-  di 
carabinier,  di  qetierai :  II  pennac- 
chio de'  nostri  carabieri,  dei  ge- 
neral]. 

Penaggia  (Macchina  per  far  il 
burro),  Zangola. 

Penal,  Penale.  Oiustisia — ;  Idem. 
«  Gh*h  toceaa  de  pa^it  la  —  » (come 
sostantivo) :  «  Dovette  pagar  la  — 
o  multa  ». 


(1)  Peltro,  prima,  con,  e  dopo  Dante, 
8'gn{f)o6  anche  in  toscana:  ricchezza,  me- 
tallo  prezioso. 

(2)  RoitrelUera  a  dir  vero  e  piuttosto 
Tamese  dove  si  tengono  le  stoviglie  a 
sgrondare.  II  Fanfani  per6  dice  sol  tan  to : 
dove  si  tengono  le  stoviglie  e  allora  e 
precisamente  la  PeUrera. 


PEN 


—  520  — 


PEN 


—  Fenallsta  (Awooato),  Pena- 
lista. 

—  Penalltaa,  Penalitli. 
Penclor&  o  Pi]iclor&  (Dell'uya 

che  oomincia  a  imbmnare),  Colo- 
rirsi.  I/uga  la  pinciora :  L*  uva 
cominoia  a  tarsi  ghezza. 

Pend,  Pendere.  inM  —  sii  de 
tutti  » :  «  SoyraBta  a  tutti ».  «  Ghe 
—  gid  el  sottanin  »  :  «  La  sottana 
le  pende  giti  dalla  gonnella».  La 
tdr  di  AHnhlli  a  Bologna  la  — 
iutta  de  6na  part :  La  torre  degli 
Asinelli  pende  da  un  lato.  «  Xa 
mia  eauBa  la  —  ad^8  in  tribunal »: 
«  La  mia  causa  pende  in  tribu- 
nale  ».  (Detto  volgare  sen^a  senso 
precise)  «  Tirela  sit  che  la  —  in 
gib />:*(.  Intraducibile.  » 

Pendent,  Pendente  e  orecohini. 
« L%  g'd  tn  di  or^ce  duu  bei  —»: 
«Ha  nelle  orecchie  due  hhi  pen- 
denti  Opp.  Ha  due  belli  orecchi- 
ni  ».  —  rf«  fdrea :  Forca. 

— Pendenza,  Pendenza.  Laatra- 
da  Vh  inpendenaa :  La  strada  h  in 
pendenza.  Lasah  in  —  6nd  lit: 
Lasciare  in  pendenza  una  lite. 

—  Pendolon  (A),  A  penzoloni. 
Pendizzl.  Appendizie   (in  dis.), 

Patti.  mMi  de  —  n6  g'  oo  che  see 
cappdn  »  :  «  Di  patto  non  ho  che 
sei  capponi  ».  |  «  St6  bagai  ehi  in 
cd  rh  on  pendiezi  »  :  «  Codesto  ra- 
gazzo  cost!  h  un  ciondolino». 

P6ndola»  Pendolo,  Orologio  a 
pendolo.  ¥,La  —  del  gdbiiuU  la 
shgna  i  tre  dr  »  :  «  L*  orologio  a 
pendolo  o  il  pendolo  del  gabinetto 
segna  le  tre  ». 

—  Pendoldtta,  Piccolo  orologio 
a  pendolo. 

Pendorly  (in  dis.),  A  sdruc- 
ciolo. 

Fenell,  Pennello.  Tavolozza,  pe- 
nH  coldr:  Tavolozza,  penelli  e  co- 
lori.  Ul  —  de  la  barba :  Pennello 
per  la  barba.  —  de  shianehin: 
Pennello  da  imbianchino.  M  — 
gro88  de  sbianehin:  Spiocicaragni. 
«  Quell  vestii  el  ghe  stii  a  — » : 
«  Quell'  abito  le  torna  a  pennello 
o  le  sta  dipinto».  (Per  antonom.) 
«  Te  ghe  dtset  occa  !  U  h  vun  di 
mH  penei  d^ Italia  »  :  «  Si  canzona? 
Gil  ^  uno  dei  migliori  pennelli 
d'ltalia  ».  |  (Riparo  nei  fiumi)  Pi- 
gnone. 

—  Penell  de  tlnta»  Pennella. 

—  Penellada,  Pennellata.  «/n 


det  o  dddea  peneUad  el  te  P^Ua  R 
on  ritratt  parlant »  :  « In  dieei  o 
dodici  pennellate  e'  ti  znette  11  o 
butta  giii  un  ritratto  parlante*. 

—  Penelladinna,  Coipo  lieve  di 
pennello. 

—  Penellessa  (dei  doratori),  Pen- 
nellessa. 

—  Penellott  per  la  pasta,  Pen- 
nello da  cartolaio. 

Ptoera  (Estremitlb  del  martello 
opposto  alia  bocca),  Penna.  —  eke 
tata :  Taglio,  I  (Commettltiira  del 
legno.  T.  di  lalegn.)  MeU  denier 
la  —  in  Vineava  » :  «  Metti  il  den- 
te  o  il  p^nero  nel  bug  cavo  o  in- 
cavatura  ». 

Penetr&,  Penetrare.    Oo  minga 

Soduu  —  in  di  sb  stanz  »  :  «  Non 
o  potuto  penetrare  nelle  sue 
8tanze».  L*  aequa  la  penktra  t» 
stanza  dal  tkce  :  L'  aoqoa  penetra 
in  camera  dal  tetto.  (In  senso  mo- 
rale) Penetrit  in  delpenser  de  mm: 
Penetrar  il  pensiero  di  alcnno. 
(Id.)  Hi  St6  bteeer  ehi  el  penklra* 
(id.  Yolg.) :  «  Questo  bioohiere  £» 
pelo  ». 

—  Penetratiya ,  PenetratiTa. 
«  L'h  6n  fiVRu  pien  de  penetrate 
va  »:  «  £  un  ragazzo  pieno  di  pe- 
netratiya  ».  Anche  Peneirazion: 
Idem. 

Penitent,  Penitente.  « If  i  »dsU 
6na  penitenta  del  curat  de.,, » : 
«  lo  sono  penitente  del  oorato 
di...  » 

—  Penitenza,  Penitenza.  Vitta 
de  penitenza:  Vita  di  — .  Tn  —  di 
sb  peeeaa :  In  penitenza  o  in  isoon- 
to  de'  Buoi  peooati.  (Fig.)  Tirii 
vun  a  — .*  Indurre  alouno  alio  no- 
stre  Yoglie.  «  Ch'el  ataga  «Ai  c6n 
nun  afdt  —  » :  «  Resti  oggi  da  noi 
a  far  un  po'  di  penitenza  ».  (Gio- 
chi)  Penitenza.  (Pr.)  Ohi  ha  faa 
el  malt  cK'el  fajga  la  — .*  Chi  ha 
fatto  il  male  faocia  la  penitenza. 
Peeeaa  v^  penitenza  noeuva:Ye- 
di  Peeeaa. 

—  Fenitenilarl  (Carcet),  Car- 
cere  penitenziario. 

—  Fenitenzlarla  (T.  ecol.),  Pe- 
nitenzieria. 

—  Penitenzier,  Penitenziere.  — 
del  Domm:  —  del  Duomo. 

Penna,  Penna.  Caseiik  e  mudii 
i  penn:  Mettere  e  mutar  le  penne. 
I  (Per  scrivere)  Pen*ia  d'oeea  e 
—  d*azzall:  Penna  d'ooa  e  —  d'ao- 


PEN 


521  — 


PEN 


iai-o.  Avhgh  la  eaghetta  in  la  ^: 
L^ver  la  cacajuola  nella  penna. 
'yi^hgn  a  ~.*  Disegno  in  penna. 
S27/  stroBcktt  de  netia  %  penn:  II 
^ixliciapenne  o  oenoino  tipo.  Ih*- 
Hir  de  penna:  Scorso  di  — .  Come 
mttia  la  '•^:  Come  la  penna  getta. 
CcK««a  in  la  —:  Casoar  di  mente 
/&  idee  e  smarrirai  nella  penna. 
C>mtn  de  — .*  Uomo  di  penna  e 
iron.)  pennaiolo.  (M.  d.  d.)  (pri- 
00.0  senso)  CHdntagh,  Voeea  e  i  — : 
Kimetteroi  Tunguento  e  le  pezze. 
[Second  o  eenso)  Ijasaagh  i  penn : 
Lf&soiarvi  le  penne  maeetre.  Lae- 
9&  in  la  — ;  Lasciar  nella  penna. 
Oaled  la  —:  Acoiaooar  la  penna. 
I  Pena.  A  mala  penna:  A  mala 

Sena.  Penna  lavUta:  Pena  la  vi- 
31.  Vari  minga  la  penna:  Non 
valer  la  pena  o  non  franoar  la 
Bpesa.  Ona  robba  ehe  /A  — ;  Una 
oosa  ehe  fk  pena.  Vess  in  gran 
—  oin  dipenn  del  purgatori :  Kb- 
sere  in  gran  pena  0pp.  essere  un 
purgatorio  continuo.  (Pr.)  Hrrdr 
9t6  porta  — ;  Sbaglio  non  paga 
debito.  Ambasgadidr  n6  porta  — .* 
Ij'ambasciatore  non  porta  pena. 

—  Pennaoc.  Pennacohio.  CH  tra- 
versa  a  la  festa  la  porta  el  —  in 
del  trieanton:  I  Carabinieri  di  fe- 
Bta  portano  11  pennaoohio  nel  cap- 
pello. 

—  Pen6B ,  Penoso.  «  L'^  tropp 
pendg  per  ml  quel  dove,,. »:  «  E 
per  me  troppo  penoso  quel  do- 
ver... » 

Pens  (Punizione  a  Bcolaro),  Gom- 
pito  di  castigo.  Penso. 

Pensi,  Pensare.  El  penea  semr- 
per  tra  de  lU:  Egli  pensa  conti- 
niiamente  in  cuor  sue.  Penaa^h 
sdra:  Ripensaroi  o  Pensarci  due 
volte.  Dd.  de  — ;  Dar  da  pensare. 
Pensh  a  Vanima:  Pensar  all'ani- 
ma.  —  a  Vanima  sda:  Pensar  a 
sd  e  alle  proprie  cose.  Pensa  ai 
cos  tcBu :  Pensa  a'  casi  tuoi.  «  U 
a  —  ehe..,  » :  «  E  pensare  ohe...  » 
Ija  vdi  edme  la  se  pensa:  La  va 
come  la  s'intende.  Senza  pensagh : 
Senza  pensarci.  U  pensa  ehe  te 
jpen«a:  Pensa  e  ripensa.  «  Vunna 
ne  fdt  e  6n'  alira  el  ne  pensa » : 
«  Una  ne  fa  ^  due  e'  ne  pensa  ». 
Chi  g'ii  de  —  ghe  pensa:  Chi  ci 
ba  a  pensare  ci  pensi.  «  Chi  I'h 
ehe  voreva  nnddta  —  6naf6ita  si- 
mil  /  » :  «  Chi  mai  avreb be  pen- 


sato  una  robaocia  simile  ? »  Pensdb 
mal  de  vun:  Pen%ara  male.  (Co- 
me sost.)  I  •—  di  omen  in  mxnga 
tutt  eompagn:  Le  opinion!  varia- 
no  all'  infinite.  (Pr.)  A  —  mal  se 
Uidnvinna  semper  (manoa  11  cor- 
rispett.  pessimista)  (appross.) :  Chi 
mal  pensa  male  abbia  od  anehe 
Chi  male  pensa  male  dispensa. 
Chi  prima  nd  pensa  in  ultim  ^ 
sospira:  Pensarci  avanti  per  non 
pentirsi  poi.  Ognun  ^  padrdn  de 
pensalla  a  sd  m^ud:  Oguuno  h 
padrone  di  penaarla  a  modo  suo. 

—  PenBatament,  Pensatamente. 

—  Pensaxnent  (Volg.).  N.  fr. : 
Senea  pensament :  Senza  pensarci. 

—  Pensant  (P.  N.),  Pensante. 
(Civ.)  I  ben  pensant :  I  bene  pen- 
santi. 

—  Pensar,  Pensiero.  Vhss  o  stdt 
sdra  —  .*  Essere  o  stare  sopra  pen- 
siero o  sopraffatto.  Avhgh  6n  mdn- 
do  de  —  per  la  tksta :  Avere  mille 
pensieri  pel  capo.  Camhih  — ;  Mu- 
tar  pensiero.  Mett  de  part  el  — : 
Cavarsela  dalpensiero  o  Deporre 
il  pensiero.  Jyeducazidn  di  ficeu 
I'h  6n  gran  — ;  L'eduoazione  de' 
figli  h  un  gran  pensiero.  Penser 
m^usieal:  Pensiero  musicale.  (Fio- 
re)  Viceula  del  —  .*  Viola  del  pen- 
siero. (Pr.)  La  nott  I'h  la  mader 
di  — :  La  notte  6  —  o  porta  oon- 
siglio. 

—  Pexuerds,  Pensieroso. 
Pen8l6n»  Pensione.  4tcL'^  anda>a 

in  —  »  :  «  Pu  messo  in  pensione  o 
a  riposo  o  I'hanno  pensionato ». 
«  El  g*d  6na  —  vitalizia  de  etisa  X^ : 
«  Gode  tma  pensione  vitalizia  da 
oasa  X ».  I  (Prezzo  pagato  men- 
silmente  da  scapoli  per  alloggio 
e  vitto)  Betta.  «  Sioo  in  —  in  dF&na 
famiglia  de  impiegaa  »  :  «  Sto  a 
retta,  a  tutto  vitto,  in  una  fami- 
glia di  impiegati». 

—  Pennonli-onaa.  Vedi  Oiu- 
hilcL. 

Pentecost  (La  festa  dello  Spi- 
rito  Santo).  Pentecoste. 

Pentl-eniii-entlss,  Pentire-en- 
tirsi.  «  El  faroo  penil  mi  /  »  :  «  Lo 
farb  pentire».  ni  El  s*h  pentii*: 
« S'  ^  pentito ».  Andd  minga  a 
Homma  a  pentiss  (Appross.) :  Pa- 
gar  presto  il  iio.  P.  E. :  «  FA  Zd 
ehe  te  andaree  minga  a  Momma  a 
pentitt »  :  «  Va  pur  \h  ehe  quando 
meno  te  la  pensi,  la  sconterai  o 


PEN 


—  522  — 


PER 


me  la  pagherai  salata ».  inM  s'h 
peniii  a^avh  sposaa  quella  dannayn 
«Si  penti  d'aver  sposato  quella 
donna  ».  «  JIl  voreva  andh  a  pret 
ma  poBU  el  s*  h  pentii  »  :  «  Voleva 
farsi  prete  ma  poi  si  —  o  mutb 
proposito  ». 

—  Pentlment,  Pentimento.  «  Te 
podeUfd  Vatt  ae pentimento  :  «Ti 
puoi  dare  per  spacoiato  o  pool 
fare  I'atto  oi  contrizione  ». 

P^pd  (Voce  infantile),  Scarpet- 
tine. 

P^ppa,  Giuseppa.  «  Oeuh  la 
Pejjtpa  !  »  ( esol.  volg. ) :  «  Cappi- 
tenna  » I 

P6r,  Pera  e  Pero.  (Fnitto  e  al- 
bero).  Per  gnoceh,  spaddn,  cava- 
ler,  oulter,  ece, :  Pera  buffiarda, 
spadone,  spada,  carovella  (1),  ba- 
re, ecc.  «  Jn  del  mh  giardin  g*oo 
6n  hUl  pSr  d'  inverno  »  :  «  Nel  mi' 
giardino  ci  ho  un  bel  pero  o  tengo 
una  bella  pianta  di  pero  d'inver- 
no  ».  Per  giuleppaa :  Pere  giulep- 
pate.  I  I^aa  a  — ;  Fatto  a  pera. 

Pdr,  P^r  e  Da.  nUlg'avaritphr 
ses  o  sHt  mila  Ur>:<  Avr^t  da 
eette  a  otto  mila  lire  da  spende- 
re*.  kL'h  minga  rohha  per  wi, 
^esta  »  :  «  Non  la  ^  cosa  da  m^  ». 
Per  andd.  a  Bomma  ae  passa  pii 
per  Firenze:  Per  andar  a  lioma 
oggidi  non  si  passa  piil  da  Fi- 
renze. «  L'^  mort  per  el  sd  paes  » : 
«  E  morto  per  la  patria ».  « I/oo 
toll  per  el  toZ »  :  «  L'  ho  preso  per 
11  tale ».  Vend  per  6na  eioeea  de 
lait :  Vendere  per  un  tozzo  di  pa- 
ne. Per  amdr  e  per  forza:  Idem. 
Per  cunt,  per  lo  men,  per  alter^ 
per  Baecol  (ed  altri  modi  innu- 
merevoli,  che  si  troveranno  do- 
vunque) :  Per  conto,  per  lo  meno, 
per  altro,  per  Bacco. 

Perbui-rDuil  (Tuffar  neir  acqua 
boUente  per  poohi  seoondi),  Scot- 
tare. 

—  Perbuidura,  Bolliticcio  (2), 
Bozzima. 

Percall,  Percalle  (3).  Pereall  lu- 


(1)  Cosi  an  dotto  che  si  basava  sul  di- 
zlonario .  Ma  a  me  pare  che  la  pera  caro- 
vella dovrebbe  essere  pera  vemina,  mentre 
el  Cavaler  c  pera  estiva. 

(2)  Questa  voce  esprime  piuttosto  la 
posatara  di  ci6  che  s'e  fatto  bollire  e  che 
rimane  in  fondo  al  vaso. 

(3;  Qaesta  voce  in  uso   a   Firenze   non 


eid:  Peroalle  lucido.    On 

de  — ;  Un  vestitino  di  percalle. 

Percd.  N.  fr. :  Parlit  in  pertH: 
Parlare  alfettatamente  o  in  pirate. 
di  forchetta  o  anche  parlar  l8fr> 
cato. 

Perchd,  Perch^.  «  Pereh^  U  foM 
8ta  robba  ^  »  :  «  Perch^  hai  fatte 
questo  ? »  «  Perchi  V  h  hell  el  erti 
che  tutt  i  dann  abhien  de..,*: 
«Peroh^  h  bello  credere  che...  > 
Pereh^  #i,  —  nd  :  Perch^  si,  per- 
ch^ n6.  Perelth,  perche  la  fftMa 
V^  tatcada  alph:  Perch^  le  doe 
non  fanno  le  tre.  Senza  dl  ne  ^ 
n^  pereom,m :  Senza  dir  n^  che, 
n^  come.  Se  n6*l  fttss  perehL^ 
pereh^:  Se  non  fosse  perchi^  per- 
ch^. «  G'oo  el  m^  —  »  :  «  Ci  ho  S 
mio  perch^ ».  Giugd  a  pereke, 
perehe :  Giooare  ai  perch^. 

Percomin,  Percome.  Yedi  in 
Perehh. 

Perd  e  erduu  o  pers  e  ardM 
Perdere  (Senza  speranza  di  rift- 
Tere),  Perdere.  «Oo  perduu  k 
mamma  a  trii  ann»:«  Ho  per- 
duta  la  mamma  a  tre  anni  ».  Attegk 

f^oech  de  perd  :  Aver  pooo  da  but- 
ar  via.  P.  E. :  «  In  fallo  de  glo- 
ria el  g*  h  tanto  poech  de  perd  ekt 
el  vceur  minga  eomparx  peg  anmk 
de  quell  ehe  Vh  »  : « In  fatto  di  ri- 
putozione  ha  tanto  poco  da  birtr 
tar  via  che  non  vuol  essere  sti- 
mato  da  te  anche  meno  di  qnd 
che  ^ ».  ( Con  speranza  di  ria- 
vere)    Smarrire.  « Oo  perduu   d 

f\ortam^ned  »:«  Ho  smarrito  il  por- 
amonete».  (Onde  il  proverbio: 
La  casa  nasconde  non  ruba  « 
smarrisoe  non  perde  (1) ).  Perd  h 
tramontanna,  la  hvssola,  el  giu- 
dizi,  I'ondr,  eee, :  Perdere  la  tra- 
montana,  la  bussola,  il  giudizio, 
I'onore.  Perd  i  bus^eeh  o  i  sirate: 
Scaricar  stracci  da  ogni  parte. 
Perd  i  staff,  la  messa,  la  edrta: 
Perdere  le  staffe,  la  messa,  il 
treno.  Perd  al  giceugh:  Perdere 
al  gioco.  fl  Perdersi.  «  Me  s6nt  vuf 
perduu  »  :  «  Mi  trovai  al  per»o>. 
<nL'h  mH  pkrdel  ehe  trovall*{ti 
dice  di  caftivo  amese) :  « £  me- 


fa  registrata  da  nessano  ne^  dizlonari  flo- 
rentini. 

(1)  Ma  poi  neiruso  anche  i  Fior.  eon- 
fondono  e  dicono  perdere  la  borsa,  vaa 
smaniglio,  rombrello,  la  strada. 


PER 


—  52S  — 


PE!R 


iio  perderlo  ohe  smarrirlo  ».  «  Vh 
^mp  p^r»  / »  :  «  £!  tempo  perso  o 
i^TcLvixo  ».  A  tratth  c6n  chrta  gent 
'^  sieur  de  perdegh:  Idem.  (Pr.) 
7Ai  impritta  pera  la  vhsta:  Chi 
^x'esta  tempesta  o  perde  Pamico  e 
L  danaro.  jSI  Idffelperd  el  pel,  eee. : 

Pdrdes  (Al  bi^liardo),  Perdersi 
:  Oredeva  de  fd%  ometi  edn  la  mia 
i  ittveee  a&nt  andaa  a  perdemyn 
:  Oredevo  far  i  birilli  coUa  mia 
>arlla  6  inveoe  mi  sono  perduto  ». 
^icrdes  ind'dn  eug^fiaa  d*aequa:M- 
rogsre  in  un  biccmer  d'acqua.  *L'^ 
^9%  ficeu  ehe  se  perd  mai  » :  «  Non 
srli  muore  la  parola  in  boooa  o  £} 
in  ragazzo  che  non  si  perde  mai  ». 
F'erdes  via:  Gingillare.  Perdes  ch- 
oree a  6na  donna:  Perdersi  con 
una  donna.  Perdea  de  coragg:  I- 
d-exn  o  d'animo. 

—  Perdita»  Perdita.  «  Dopo  la 
m^^  de  la  86a  pwoera  miee  V  e  ataa 
p^  2i«  » :  «  Dopo  la  perdita  della 
BTia  povera  moslie  non  ^  stato  ^itL 
q^uelio  0  fa  un  sutr'uomo  ».  (In  gio- 
co)  «  S6nt  in  -^yn  <  Sono  in  per- 
dixa  ».  (Emorragia  femmin.)  Per- 
dita. 

—  Perditemp,  Perditempo. 
«  QtUst  Vl6n  —  e  nagott  d* alter  » : 
«  Oodesto  non  h  altro  ohe  un  pei> 
ditempo  ». 

—  Perdizl6n»  Perdizione.  Andd, 
o  'manddi  in  — ;  Idem.  (Credenza 
xelig.)  Andd  in  Iteugh  de  —:  An- 
dar  all'Infemo. 

Perdee,  Ventricolo.  (Fig.)  «  Vd 
fcRura  di  — » :  «  Escimi  d'attor- 
no  ». «  S^ehem  minga  i  —  >► : «  Non 
mi  rompere  le  scatole  ». 

Perd6n,  Perdono.  Giamdt  —  ; 
Cbiedere  -— .  «  Ghe  domandi  — , 
ma...  in  «Le  domando  perdono, 
ma...  »  (Dove  s'acquistano  indul- 
genze  saore)  MUt  gib  el  — :  Inco- 
minoiar  il  perdono.  El  —  Vh  a  Me- 
regnanf:  Non  c*^  perdono  o  non 
c'd  remissione. 

—  Perdon&,  Perdonare.  Perdo- 
nagh  a  vun :  Perdonare  a  uno. 
«  Ch^el  perdonna,  I'h  propri  minga 
insi^  o  eoai  » :  «  La  perdoni,  non 
h  cosi ».  Perdond,  on  d^bit:  Ri- 
mettere  un  debito.  (Pr.J  Laprim- 
ma  la  se  perdonna,  a  la  segdnda 
se  b€utonna  (approssO?  Si  perdona 
ma  non  si  scorda.  Vhi  perdonna 
dn  strapaez  gh*en  fan  vun  peag : 


Ingiuria  non  rilevata  chiama  la 
seconda  ofifesa. 

—  Perdonabll,  Perdonabile. 

—  Perdonanza,  Perdonanza. 
Perentori,  Perentorio.   Termin 

—-:  Termine  perentorio. 
Pexfett,   Perfetto.   Vhss  in  bol- 


Utta  perfhlta :  Esser  in  gran  bul- 
letta  (pop.)  o  In  dieci  non  s'ha 
una  lira.  (Pr.)  A  stb  mdnd  gh'l 


nissun  de  —  .•  Non  si  pub  essere 
perfetti  o  Dio  solo  ^  perfetto 

—  Perfezidn,  Perfezione.  Alia 
perfezion :  A  perfezione.  «  La  g'd 
tutt  %  — »  :  «  Ha  tutte  le  perfe- 
zioni ». 

Perfld,  Perfido.  « St6  temp,  std 
eaffi,  ato  vin,  I'  h  perftd  »  :  «  Que- 
sto  tempo,  questo  catffe,  questo 
vino  h  perlido  ».  On  omm  phrjid , 
*'ci  pb  visa:  Perfidissimo  o  Un 
omo  perfido  quanto  ci  pub  essere. 

—  Perfidament,  Perndamente. 

—  Perfldi^,  Perfldiare  (1).  «  lAi 
el  perfidia  sii  tutt  »  :  «  Egli  mali- 
gna Bu  tutto  o  anehe  sonstica  ». 

Perfll,  (Volg.).  Vedi  Profil. 

—  Perfllii-llaa  (Volg.).  Vedi 
Profilbr-ihia. 

Perfixma  ( Aff. )  Perfino.  ^nl/a 
avuu  de  dl  perfinna  ehe...  »  :  «  Eb- 
be  perfino  a  dire  che...  ».  II  popo- 
lo  oirebbe  Fin  de  di. 

Perftim&  (Volg.)  Vedi  Profumd. 

Per^axnenna  (P.  N).  Pergamena. 
«  In  del  noster  Arehivi  gh*  h  tanii 
pergamenn  »  :  «  Nel  nostro  Archi- 
vio  oi  sono  molte  pergamene  ». 
Ligaa  in  — .*  Legato  in  cartape- 
cora. 

Pergpottll,  Pillottaro.  El  rost  al 
aped  el  va  pergottaa :  L'  arrosto 
wlo  spiedo  va  pillottato. 

Pert  (P.  N.)  (Affatt.),  Perire. 
El  nomm  de  Dante  eljperiaa  pit, 
del  cert:  II  nome  di  Dante  non 
perisoe  piil  di  certo.  II  pop.  mil. 
direbbe  el  mceur  mai  pit. 

Pertcol»  Perieolo.  Audit  a  — 
de...:  Correre  perieolo  di...  «  Gh*^ 
minga  —  che  m  el  faga  una  ea- 
ritaa  »  :  «  Non  o'b  perieolo  ch'  ei 
facoia  un'elemosina ».  A  tutt  ria'c 
e  — :  A  tutto  risohio  e  perieolo. 


(1)  In  ToBC.  ha  pluttoato  il  sengo  dl : 
ostinarsi  a  non  voler  ceder*  alia  veHta  e 
alle  ragioni  piu  convlncenti?  che  qaello  di 
malignare. 


PER 


524  — 


PER 


VUs  iaeura  de  —  (special,  di  ma- 
lattie) :  Esser  fuori  di  perioolo. 

—  PerlcoUi,  Perioolare.  «  Cossa 
gh' h  vegwiiu  in  ment  de  anddt  a 
—  in  quella  manera  /  »  :  «  Che  i- 
dea  fu  mai  di  mettersi  a  quello 
sbaraglio  ? » 

—  PerlcoloB,  Periooloso.  On 
omm,  on  Ht  — ;  Un  uomo,  un  luo- 
Ro  periooloso. 

Perlferla  (P.  N.),  Periferia. 
(Colto)  Dalla  —  al  center:  Dalla 
perileria  al  centro. 

Ferinterlm,  A  tempo. 

Period,  Periodo.  «  Quell  liber  el 
g'd  di  —  tropp  l&ngh  »  :  «  Quel  li- 
bro  ha  del  period!  troppo  lun- 
ffhi ».  I  «  /n  del  —  de  la  sda  mor- 
uittia  )» :  <K  Nel  periodo  della  sua 
malattia  ». 

—  Perlodlch,  Periodico.  (Di 
giornale)  mL'h  6n  h6n  — ;  Idem. 

Peripezia,  Peripezia.  Tuttig'dn 
i  ad  peripezii:  Tutti  haimo  le  sue 
o  loro  peripezie. 

Perltli-riiaa,  Peritarsi  (1) ,  Sti- 
mare.  «  La  mta  easa  Vh  staaa  pe- 
ritada  trentamilla  lirymn  La  mia 
casa  fu  stimata  trentamila  lire  ». 

—  Perltal,  Peritale.  Valor  —  ; 
Valore  di  stima. 

—  Perlto,  Perito.  Perito  stima- 
d6r:  Idem.  —  al  tribunate:  —  al 
tribunale. 

—  Perlzia,  Perizia. 

Ferla,  Perla.  On  eollii  de  perla : 
Un  vezzo  di  perle.  On  aervitdr  ehe 
V^  6na — ;  Un  servitore  che  h  una 
perla.  Coldr  — ;  Color  perla. 

Perlongk  (Volg.),  Prolong^. 

Perlustrii-ustraa.  Perlustrare. 
«  An  perlu8tra>a  tutt  el  paes  intor- 
nayn  ^  Hanno  perlustrate  tutto  il 
paese  intorno  ». 

—  Perlustraddr,  Idem. 

—  Perlustrazldn,  Idem. 
Permal68,   (P.  K«),   Permaloso. 

«  I/'  h  —  e  el  ciappa  eapphll  per 
tutt  i  eialad  » :  «  £  permaloso  11  si- 
gnorino,  e  s'  incappella  per  ogni 
inezia )». 

—  Permal086n  (P.  N.),  Perma- 
losaccio. 

Permanent  (P.  N.).  Permanente. 
(Di  strada  ferrata)  BiglihU  — : 
Idem. 


(I)  Peritare  non  c'd  ma  o'd  in  tosc.  Pe- 
ritarsi  ohe  signitlca:  non  aver  animo  di 
fare  o  dire  checchessia. 


Pena^BS,  Permesso.   Ciamit 

—  de  vott  dX:  Chiedere  un  p 
messo  di  otto  giorni.  A^idii  a  A 
in  —:  Andar  a  oasa  in  permesMu 
Con  permess :  Con  lioensa  o  C^ 
permesso. 

—  Permett,  Permettere.  Se  d 
temp  el  — ;  Se  11  tempo  lo  permet> 
te.  «  M  permeitf  > :  a  Permettel* 

P^rmuta,  (P.  N.),  Permuta. 
«  JSmm  faa  6na  —  de  terren »: 
«  Si  fece  una  permuta  di  terrenoi^ 

Pemiddsa,  Pemioiosa.  JFe9er 
— ;  Febbre  pemioioBa. 

Pemiffon  o  Pemlgott,  Star- 
notto. 

Pemis,  Pemice.  I  —  viven  tii 
montagna:  Le  pernioi  vivono  sm 
monti. 

Pemo  (P.  N.),  Pernio.  (Pig.) «  B 

—  de  tutta  lafaeeenda  Vh  lu^z  « II 
pernio  di  tutta  la  facoenda  ^  Ini  k 
(In  sense  materiale)  Vedi  Pigndn. 

Per6,  Per5.  «  Primma  —  vuive- 
dellyn  «  Prima  per5  voglio  t&- 
derlo  ».  PerOf  perd  :  Per5,  perd. 

Peror&,  Perorare.  Perarit  la  s6a 
eadsa :  Perorare  la  propria  causa. 

Perpendicolar,  Perpendioolare. 
Tird  6na  - :  Tirare  una  perpen- 
dioolare. 

Perpetda  (Antonom.)  (Serra  di 
saoerdote)  (Dal  Manzoni),  Per- 
petua. 

Perpetdy,  Perpetuo.  Jfoto— .*  (di 
ragazzo  troppo  u*requieto) :  Moto 
perpetuo. 

Perpetuell  (D.  Fr.),  PerpetueUa 
(Luooa).  (Flore)  Amaranio.  (Ma- 
lattia) Gonorrea  cronica. 

Perpl^ss,  Perplesso.  «  86n  re- 
8taa  II  on  poo  —  »:  «  Rimaai  us 
pooo  perplesso  ». 

Perqulslzldn ,  Perquisisione. 
Perquisizion  e  sequhster  dna  voUa 
eren  a  Vordin  del  giomo  .*  Idem. 

—  Perquiai-lBil  (P.  N.).  Pcrqui- 
sire.  «  G'dn perquisii  la  ea»:*GU 
han  perquisite  la  casa  ». 

PerBCimm,  Lattime.  Av^  n'aii- 
md  de  trit  via  el  —:  Aver  aneora 
U  guscio  in  capo  o  il  latte  aSe 
gengive. 

Persecuzidn,  Perseouzione.  Fit- 
tima  di  — :  Vittima  della  perse- 
ouzione. 

—  Persegaitii  (P.  N.),  Peraegni- 
tare  (1).  Vedi  Pergipita  e   anohe 


(1)  Penieguitare  ha  in  Tom.  un  aig^aift- 


PER 


-525  — 


PER 


1  Benso  piil  grave:  Non  trala- 
oiar  di  nuocere  o  di  importunare. 
Persegada ,  Gonfezione  di  pe- 
Bb.e.  Persioata  (in  qualche  paeso 
i  Tosoana). 

—  Fersegh  (Vole.)*  Vedi  Per- 
§ch.  'N.  fr.  volg. :  Ow  persegh  sen- 
a  ffctnddUa  (colpo  duro  sulla  te- 
t»  in  U80  nelle  scuole) :  Paoohina. 

—  Fersicli,  Pesco  e  Pesoa.  Per- 
ieh  eodbgn:  Pesco  o  pesoa  ooto- 
paa.  —  duras :  —  duracina.  —  Jams  : 

—  spiooa.  I  (Per  villano)  Vedi 
Pici^f  PaiTUigh.  (Pr.)  A  tamigh 
peleffh  elJighfPeUgh  el  phrsegh  cU 
%efni8:  Vedi  Figh. 

Ferseverlt  (Civ.)>  Perseverare. 
Se  nd  se  persevera  in  di  robb  Vh 
tnwtil  ineomineiai :  Se  nelle  azioni 
ion  si  persevera  tanto  vale  non 
(nrincipiarle. 

—  Perseveranza,  Idem.  (Titolo 
ii  g:iomale  milanese). 

Persist,  Persistere.  « Irk  el  — 
In  la  86a  idea?  >:  «  Lei  persiste 
aella  sua  idea?  » 

Parslstenza  (P.  N.),  Persistenza. 
K  Xf'  ^  dna  gran  —  std  piaeuv  » : 
K  Clie  persistenza  di  tempacoio ! 
9  Che  ostinazione  di  tempo  ». 

Personagg,  Personaggio.  ^  I/h 
67h  gran  —  »:  «  E  un  gran  perso- 
aaggio  ».  (Iron.)  «  Oh  guarda  md 
el  gran  — /  » :  «  Oh  guarda  il  dod- 
da'I »  (T.  teatr.)   Fa  la  pari  d'6n 

—  in  eomedia :  Fare  la  parte  di 
an  personaggio  in  commedia.  ^i^ 
pussee  d'dfi  —  in  eomedia:  Far 
pill  figure  in  commedia. 

Personal,  Personale.  Question, 
i>ffesa^  ece.  — .•  Questione,  oflfe- 
sa,  ecc.  personale.  (Come  sost.) 
«  Ija  g^d,  on  hUl  —  » :  «  Ha  un  hel 
personale  ».  |  j^  —  <2«  servizi :  II 
personale  di  servizio.  |  «  Bisdgna 
euntd,  anca  el  m^  —  » :  «  Bisogna 
contare  anohe  il  mio  personale  ». 
«  C6l  mh  —  vegn\  in  pe  de  trhmila 
Hr  €dVann  » :  «  Ool  mio  personale 
|riiadagno  circa  tremila  lire  I'an- 
no  ». 

—  Persoxialitaa,  Personality  (1). 
«  QueU  giomal  n*6l  g*d,  ehe  di  —  »: 


cAio  che  il  dialetto  non  ha  e  cloe :  andar 
dietro  correndo  a  chi  Aigge  per  raggiun- 
gerlo. 

(1)  In  toac.  questa  parola  ha  anche  il 
senso  di  complesso  di  diritti  civili. 


«  Quel  giornale  ^  pieno  di  perso- 
nality ». 

—  Personallsta ,  Che  ik  dello 
personality.  L'h  6n  per  lapHl ». 
« Egli  attacca  oontinuamente  le 
personality  ». 

—  Personalment,  Personalmen- 
te.  «  Fl  eonossi  — ,  mingq  domd, 
de  vista  » :  «  Lo  conosco  non  sol- 
tanto  di  vista,  ma  personalmen- 
te  ». 

—  Personna ,  Persona.  In  —  ; 
In  persona.  P.  E. :  «  L'h  Vinvidia 
in  —  »:  «  Idem  ».  Personna  tersa: 
Idem.  Ona  —  d'etaa:  Una  perso- 
na d'etk  o  sull'et^.  Ona  brava  — : 
Idem.  /  personn  delta  SS.  Tri- 
nitaa:  Le  persone  della  SS.  Tri- 
nity. /  personn  de  serviei:  Lie  per- 
sone di  servizio.  Vess  lu  in  — ; 
Essere  lui  in  persona.  «  I/^  la  va- 
nitd,  o  I'invidta  in  — ;  Idem.  (Pr.) 
JEl  fdn  domd,  in  trh  personn:  el 
sinaieh,  el  eomun  e  la  comunita^C: 
1^  U  segreto  della  comunitk  o  di 
Pulcineila  Opp,  anche  Cosa  che 
la  sa  il  popolo  e  il  comune. 

Persnad  o  Persuade  -  rsuas- 
rsuades,  Persuadere.  Divhrs  Vh 
convine  e  divhrs  Vh  persuade :  Al- 
tro  ^  oonvinoere,  altro  persuade- 
re. «  El  sepersuas  » :  «  S^h  per- 
suaso  ».  «  JSJl  me  persuad  poceh  » : 
«  Non  mi  capacito  ». 

—  Persuasldn,  Persuasione.  A- 
vhgh  la  ferma  —  d^dna  robba :  A- 
vere  la  ferma  persuasione  d'una 
cosa. 

—  Persnasiya  (P.  N.)  (FacoM 
di  persuadere),  Persuasiva  (non 
com.). 

Persntt.  Vedi  Oiambdn, 
Pertega,  Pertica.  La  —  per  eat- 
td,  iiigh:  La  pertica  per  coglier 
i  fichi.  Fdk  dwamidzia  de  spartl 
ednt  i  o  eoi  pertegh:  Amicizia  a 
tutta  prova.  —  di  nds:  Bacchio. 
«  Ft  mt  Pedrin  V  h  divevUaa  6na 
—  »:  « II  mio  figliolo  s'^  fatto  una 
pertica  ».  (Misura  in  dis.)  Vhss  al 
camp  di  dnq'u  pertegh:  Essere  al 
busuli 

—  Pertegh,  Perticare  e  Sperti- 
care  (1),  ADbacohiare  e  Baccniare. 


(i)  Vale  bensi  il  percuotere  con  pertica, 
ma  non  ha  il  senso  speciale  del  Pertega. 
In  ogni  modo  anche  il  perticare  non  e 
comune. 


PER 


—  526-- 


PBB 


«  L'h  Vepoea  de  —  t  easUgn  »:  «  £ 
il  tempo  di  bacchiar  le  castagne  ». 

—  Perterada,.  Peitioata.  «  069it 
6na  —  sdlla  Vhfaa  vegnl  aid  gua- 
ranta  rise  »:  «  Con  un  solo  colpo 
fece  cadere  quaranta  ricci  ». 

Perteghetta,  Perteghetta.  Fd,  i 
pertegheti  (nuotando):  Nuotar  alia 
marinara. 

PertegMn,  Pertichino.  (1). 

Pertocc&  (Volg.)-  Vedi  Toeedt. 

Peril,  Peru.  Vari  6n  Perk:  Va- 
lere  un  Peril. 

Perucca,  Parruooa.  /  caroeeee 
di  gran  scidri,  in  gala,  porten  la 

—  hianca  c6n  la  borsa:  I  ooo- 
chieri  del  gran  signori,  quando 
vanno  in  gala,  hanno  la  parrucca 
bianca  oolla  borsa.  Servl  de  harba 
e  de  — :  Servir  uno  di  coppa  e  di 
coltello.  (T.  teatr.)  Part  in  —: 
Parti  in  parrucca.  |  Pd  6na  — ; 
Far  una  orutta  figura  (2).  « An- 
degh  vu  se  vorii.  Mi  en  too  minga 
de  sti  peru<;e^)»:«Anda£eci  voi  se 
volete;  io  non  ne  fo  di  queste  fi- 
guraccie  ». 

— Perucchee,  Parruochiere,  Pri- 
sore  (3). 

—  Pemcchin,  Parruoohina. 

—  Peruccdn,  Parruccone,  (Di 
uomo  Tecchio  e  pedante). 

—  Perucconna,  Parruccone  (Di 
grande  parrucca). 

Pervegnl.  Pervenire.  «  Goo  foM 

—  6n  biglieU  »  :  «  Gli  feci  perve- 
nire un  Diglietto*. 

Pervdrs,  Perverse.  «  Quell  fioBU 
Vh  -—  » : «  Qual  ragazzo  h  dawero 
perverso*.  Temp — ;  Tempo  per- 
verso. 

Perversitaa,  PerversitJfc. 

Persslpitii-pitaa,  Perse^tare. 
«  El  me  fd.  semper  perzipitd, »  : 
« Mi  f^  sempre  impazzire  o  in- 
quietare ».  «  Ch'  el  me  perzipita 
minga  »  :  «  Non  la  mi  molesii  o 
non  la  mi  brancichi ». 


(1)  Pertichino  e  termine  teatrale  e  an- 
che  in  dlaletto  conserva  la  itallanltk.  Per- 
teghin  invece  e  il  cavallo  terzo  ohe  si  ag- 
gioga  accanto  agli  altri  due< 

(2»  In  Fior.  Parrucca  signiflca  invece  : 
Sgridata.  Far  una  parrucca  i  dar  un  la- 
vacapo. 

[Si  Una  delle  infelicissime  parole,  suUe 
mostre  di  botteghe  di  parrucchierl  che 
vanno  scomparendo.  Oggidi  forae  non  se 
ne  trova  piu  nessuna. 


PeriipitOB,  Holeatatore.  ' 

Pes.  Peso.  Pes  spedfich:  P«i» 
specinco.  Pes  I6rd  o  nkU:  BbM 
lordo  o  netto.  Pes  mort :  Vtm 
morto.  Bon  peso:  Buon  peso.  Ar 
vhgh  del  pes  a  la  Usta  :  Aver  h 
capaocina  o  Aver  peso  al  caM, 
Pes  cU  stomegh:  Ripienezza  P.  £.: 
«  JSJl  me  pias  ma  el  me  fa  — >: 
«  Mi  piace,  ma  mi  fa  xipieiiexiaK 
«  Sentiss  6n  gran  —  gio  di  awtH:  I 
Sentirsi  levato  un  pmi  peso  daOe 
spalle  o  dalla  cosoienza.  JBl  —  A 
ann:  II  peso  degli  aniii.  Levh  it 
— :  Levar  di  peso.  (Per  alzar  ni 
oggetto  molto  peso  da  terra).  Le- 
va de  —  vun :  Fare  una  oagnati 
ad  uno.  A  —  de  carta:  A  peso  <fi 
carta.  A  —  d*  or :  A  peso  d'  oro. 
Legnad  d'dn  —  V  unna^  Legnate 
da  orbi.  Itobd  de  —  da,..  :  Dew 
di  peso  da...  (parlando  di  concetti 
letteraij  o  musioali)  I*drt^  el  — 
d'dna  robba:  Portar  il  peso  d'mift 
cosa  ». 

PeBa,  Pesa  (1).  La  —  pubbUea, 
Basculla  (Siena)  Peso  piano  e  Bar- 
oulla(2).  Pece.  —  de  sdavattin: 
Pece  nera.  —  grega:  Peoe  greca. 
Ta^eedt  e&me  ta  — .*  Appiccicara 
come  la  pece. 

Peslt-esaa-^sasB,  Pesare.  Pess 
giust  o  pesdt  agdrd :  Pesar  gim^to 
o  oolla  stadera  del  nmgnaio.  Pesa 
i  paroU :  Pesar  le  parole.  Ptsii 
vun:  Pesare  una  persona.  Dioi 
C6ms  el  pesa  quell  pover  otnm  ! : 
Dio  come  h  pesante  quel  povero 
cristiano  (pop.). 

—  Pesaoa,  Pesata.  inDagk  6na 
—  a  stb  paech  »:  «  Dagli  una  pe- 
sata a  questo  pacoo  ». 

—  Pesadiira,  Pesatura. 

—  Pesador,  Pesatore. 

—  Pesant,  Pesante  e  Peso.  Aria 
— .*  Idem.  On  omm,  —  ;  Un  ©mo 
peso. 

—  PesantdU,  Piuttosto  pesante. 

—  PeBantezsa,  Pe8antezza.«&*o# 
dn  poo  de  —  a  la  t^ta  »:  «  Ho nm 
po'  di  pesantezza  di  o  alia  testa ». 

Pdsca,  P^sca.  La  —  del  <tfn,  del 


(1)  E  certo  ohe  a  Fir.  la  parola  •!  jub. 
Ora  non  piii.  Ne^  vocab.  italiani  pot  Pen 
sfgniflca  Pesantezza. 

(2)  Neppur  questa  parola  e  registrar 
da  vocabolaristi ;  ma  6  pur  la  sola  ch* 
traAuca  in  Fior.  parlato,  la  nostra  pesa 
pubblica. 


PES 


—  527- 


pps 


tcrlusz,  de  la  baUnna:  La  pesoa 
el  tonno,  del  merluzzo.  della  ba- 
»n».  Ilea  8ula  —:  Le  leggi  sulla 
eaoa.  (Giocando  al  domino)  «Fd 

la  —  >» :  «  Va  alia  pesca  ». 

—  Pesc^,  Pesoare.  — •  e6n  la  ean~ 
^a,  e6nt  i  red,  eee,:  Pescar  colla 
ftnna,  oolle  reti.  —  «t*;  Bibnisco- 
Eure.  P.  E.  .•  « JSmm  —  sii  quit 
facch  earatter  in  di  eassett  e...  »  : 
,  Rimbniscolando  un  po'  di  ca- 
■attere  ne'  oasellini  aboiamo  po- 
ii1x>  comporre  una  pagina  ».  —  in 
i^l  tdrbia:  Pescare  nel  torbido. 
c  J?dve  te  sitt  andaa  a  peseall  f  » : 
c  I>ove  sei  andato  a  pescarlo  ?  ». 
ZV<$  savh  eoss'el  se  pesca  /  .*  l^on  sa- 
^re  quello  che  uno  si  peschi. 
c  Ohe  se  la  pesehen  tra  de  lor  » ; 
K  Se  la  sbrigbino  lira  loro.  Vatiel  a 
pesea :  Vattelapesca.  (Nel  domino) 
Andd,  a  —  .*  Andar  a  pescare. 

—  Pescd  (ISartin),  Martin  pe- 
Boatore.  L'uecello  Santa  Maria. 

—  Fesoada,  Pesoata. 

—  Peacaddr,  Pescatore. 

—  Fescaria  (Mercato  del  pesoe), 
Pescheria.  |  Fritturia  de  —  me- 
^t€drai  Fritto  di  pesciolini. 

—  Ptacli6ra,  Pescbiera. «  Oo  miss 
in  la  mia  —  di  cbuv  de  irutta  » ; 
«  Posi  nella  mia  pesohiera  ova  di 
trota  ». 

F^sda,  Pecchia  (1),  Pino.  On  ar- 
vnadi  de  —  intemisaa.:  Un  arma- 
dio  di  pino   vemiciato. 

Fesdada,  Pedata.'«  M  m*h  dcui 
&na  —  in  la  panseia  »  (pop.) :  «  Mi 
diede  una  pedata  nella  pancia  ». 
«  Jjd,  toll  8U  6na  —  da  6n  mull*i 
4iL  Piglio  un  calcio  da  un  mulo  ». 
'Vedi  Scalzada, 

PiBg  (Volg.).  Vedi  Pig  indietro. 

Pd88,  Pesce.  Phs8  de  mar,  d*ac^ 
qua  d6ka,  d*or,  freghirceu  :  Pesce 
di  mare,  di  acqua  dolce,  dorato, 
di  frega.  —  plraieh:  Pesce  perso. 
Salamtn  o  galantinna  de  —:  Sal- 
siccia,  soprassala  di  pesce,  Fit  la 
hdeea  de  — :  Boccheggiare.  N^ddii 
eome  6n  — ;  Nuotar  come  un  pe- 
sce. Vies  eome  &n  —  faeura  de 
V acqua:  Essere  come  un  pesce 
fuor...  d'acqua.  N^6  vhss  nh  cama 
nt  —:  Essere  n^  came  n^  pesce. 
V^8  aUgher  o  san  come  on  — .* 
Sssere  allegro  o  sano  come  un  — 
o  ima  lasoa.  |  (T.  di  tipogr.)  Pe- 


sce. « In  del  eomponn  Vdi  faa  6n 

—  gross  cdme  dnaoalhina  » :  «  Nel 
comporre  ha  fatto  un  pesce  gros- 
so  come  una  balena ».   |  (Burla) 

—  d'april:  Pesce  d'aprile.  (Pr.)  Ft 

—  gross  el  mangia  i  pisciniU:  I 

5esci  grossi  mangiano  i  piocini. 
/h  per  la  g6la  che  se  eiappa  el 
phss:  Per  la  gola  si  piglia  il  pesce. 

—  Pessln,  Pesoiolino.  Tegnl  vun 
a  pan  e  — ;  Tenere  a  stecchetto 
o  a  freno  o  anche  solianto  in  re- 
gola. 

—  Pessee,  Pescivendolo. 

—  Pessera  (Vaso  da  cuocer  pe- 
sci). 

Ptesim,  Pessimo.  «  8t6  vin  V  h 

—  »:  «  Questo  vino  h  —  o  dete- 
stabile  ».  On  omm  de  —  gust :  Un 
uomo  di  pessimo  gusto. 

Peat,  Pesto.  M^perfh  la  car- 
ta: II  pesto  per  fare  la  carta.  | 
(Agg.  di  castagne)  Casitgn  — .* 
Gastagne  secche. 

Pesui  o  Peste,  Peste.  La  peste 
del  Manz&n:  La  peste  nei  TVo- 
m,essi  Sposi.  (Di  fanoiidlo)  Cattiv 
co'me  la  pesta:  tl  una  peste.  (Lue 
venerea)  Peste. 

Pestii ,  Pestare.  Pestd  fanga  : 
Pestar  mota.  Pestd  ipee  per  ter-  , 
ra:  Pestare  i  piedi.  Pestit  V acqua 
in  del  mortee:  Pestare  Tac^ua  nel 
mortaio.  Pestd  Vuga:  Vedi  Schi- 
sciit,  (Battere)  Pestagh  i  eomi  a 
vun  e  Pesth  sk:  Piccliiare  uno. 
(Fig.)  PesUk  6na  robha  in  del  coo 
a  vun:  Fiooare  altrui  nel  capo 
una  cosa.  «  La  tempesta  Id  m'ft 
pestaa  ^d  tutt  e2  ri«  »:«  La  gran- 
dine  nu  ha  trebbiato  il  mio  po- 
vero  riso  ». 

—  Pestada,  Pestata.  Ona  gran 
pestada:  Una  pestatura.  La  —  de 
lard:  II  battutino  (di  lardo,  aglio 
e  perzemolo). 

—  Pestafanga,  Paltoniere  (del- 
Tuso  letterario  soltanto). 

—  Pestapdver,  Pestapepe. 

—  PestarcBUOla,  Pestarola  (cor- 
risponde  alia  nostra  Mezza  lunna), 

restdn,  Pestone.  |  (Grande  pe- 
stone)  On  —  de  v%n:  Un  fiasco 
di  vino  (1). 


(1)  Pecohia  in  tose.  sigpaiflcft  Ape. 


(1)  E  cosa  notissimache  il  fiasco  tosca- 
no  rivestito  di  «ala,  o,  come  si  dice  impa- 

S;liato,   non  e   veramente  il  Peston  come 
brma.  Ma  come  uso  e  significato  di  frase 
I  non  si  poteva  dir  altro.  E  non  e  Bocoia 


PES 


—  528  — 


PET 


—  Pestonln ,  Qiiartucoio ,  Fia- 
echetto  o  Mezzetta. 

—  Pestondn,  Boccione  e  Boo> 
oiona,  On  —  ehe  ten  puasee  de  duu 
liter  e  mkzz:  Una  Docciona  oh© 
tiene  pi^  d'un  iiaseo. 

Pdtacca,  Patacca.  N6  vari  6na 

fetacca:  Non  valere  una  patacca. 
(Per  sonar  il  mandolino)  Pen- 
na  (1). 

Petaoch.  N.  fr. :  Tra  gnatch  e 
petacch:  N^  uti  n^  puri  (in  dis.) 
o  N^  ahi,  nh  bai !  Pud  anche  dire 
Tra  due  aeque :  e  parlando  delta 
salute  Cosi,  cos).  «  Jsdnt  tra  gnaeeh 
e  —  » :  «  Mi  sento  cosi,  cosi ». 

Petard.  N.  fr.:  Lenc  e  petard: 
Paffuto  o  Gli  lustra  la  pelle  ©  la 
eollottola. 

Petase  (Volg.),  Pancia,  Buzzo. 
«  And^mm  a  impieni  el  —  » :  «  An- 
diamo  a  empire  la  panoiaooia ». 
Q  (Ventrioolo)  «  Chvegh  el  petase  » : 
«  Levagli  il  ventrioolo  »  (al  polio). 

—  Petascidn,  Buzzone,  Trippo- 
nacoio. 

Petece  (Malattia),  Lc  peteccMe. 

—  Petecchlal.  Fever  — :  Febbre 
peteccbiale. 

Patent,  Petente  (Voce  buroora- 
tica  in  dis.). 

Peti  (Volfic.).  Vedi  Apetl. 

Petlgn  (D.  Fr.),  Vaio. 

Petltds  (Che  p-ppetisce),  Appe- 
titoso.  «  L'^  6n  mangiit  —  ednve  » : 
«  £  un  oibo  appetitoso  ».  Ona 
donnktta  petitosa :  Una  donnina 
appetitosa.  0  « Bisognaria  trovit 
el  —  de  8t6  oggettin  chl  » :  «  Biso- 
gnerebbe  trovare  1'  appetent©  e 
meglio  Tamator©  di  codosto  gin- 
gilio  ». 

—  Petitt  (Volg.).  Vedi  ApetitU 
J!  (Nel  senso  di  voglia,  capricetto) 
in  La  se  aeceud  tuiti-^  »:  «  Ella 
si  cava  tutti  i  capricci ».  Petitt  de 
donna  gravida:  V oglia  da  inointa. 
•«  G'avaria  el  ^'  de  mangidt  di  eo- 
cumer  » :  «  Ho  la  voglia  de'  citrio- 
li  ».  Bobba  che  fh  —  .*  Roba  che 
la  invoglia. 

Petizidn,  Petizione.  Da  sii  6na 
petisiion...  al  Parlament:  Mandar 
una  petizione  al  Parlamento.  Pe- 
tizion  de  prineipi  (colto) :  Idem. 


—  Pettzlonetta,  Petizioncella. 
Petrol!  (P.  N.),   Petrolic.  Lit- 

cema  a —  .*  Lampada  a  petrolic 
o  lume  a  petrolic.  On.  liter  de  —: 
Un  litre  o  chilo  di  petrolio. 

P6tt,  Peto.  Vedi  anobe  PUf 
sue  posto.  Tira  di  —  (triv.):  Ti- 
rar  peti.  Sav^  tutt  i  mendm  —  che 
se  fa  in  la  visinaia  (vols:.):  Saper 
tutte  1©  braohe  de'  casigliani  o  Ss- 
per  tutti  i.peti  Opp,  oapere  fino 
all'  ultima  pisciata  de'  casigliani. 
On  —  vestii:  Un  peto  ccl  rest*. 
Oiald  come  6n  —  .•  Giallo  come  lo 
zafferano  o  la  febbre  o  Giallone. 

t  Petto.  Tceu^s  a   —   6na  robba: 
igliarsi  a  petto  una  cosa.. 

—  Petti  (Volg.),  S^etezzare.  | 
Petth  6n  slavidn  :  Appioppare  uno 
schiaffb.  ||  «  /n  d*dna  nott  Vh  hoik 
de  petth  h  6n  dramma  in.  trii  ait*: 
«  In  una  notte  ^  capace  di  buttair 
gitL  o  sbotrar  (1)  un  dramma  is 
tre  atti*.  Petth  R:  Vedi  I^eeA. 
Petthghela :  Dare  una  botta.  JPetia 
in  corp :  Aoooccarla.  «  JSl  w'd  pel- 
toM  in  eorp  a  mi  Bt6  lavordt  » :  «  Hi 
affibbi6  ». 

—  Pettaball,  Carctaro. 

—  Pett  de  Idff,  Vescia. 
Petteg61,  Pettegdo.  Come  Cn  dt- 

ventaa  jpettegoi  ad^s  eerti  fceni: 
Come  SI  son  fatti  pettegoli  certi 
giornali. 

—  Pettegol&j  Pettegolare  «  Pet- 
t©goleggiare. 

—  PeTOegoless,  Pettegolezzo.  La 
gent  bassa  n6  la  viv  ehe  de  —  .'La 
gente  bassa  non  vive  o  non  si  pasce 
che  di  pettegolezzi. 

Patten  e  Pdccen  (Volg.).  Vedi 
Pattin,  Pettin  rar  e  petten  spess: 
Pettine  rado,  fitto, 

P^ttln,  Pettine.  Vegrti  tutt  i 
grdpp  al  — ;  Tutti  i  nom  vengono 
al  pettine. 

—  Petting,  Pettinare.  Ptitinh  i 
eavHf  el  Un,  el  eandv:  Pettinare. 

—  Pettinada,  Pettinata.  «  Dagh 
6na  —  a  guii  cavei  »:  «  Dagli  uha 
—  o  ravviata... » 

Pettinadura,  Pettinatura.  Adat 
gh'h  de  moda  ipettifUMdur  de  Vam- 
pir:  Ora  sono  di  moda  le  petti- 
nature  del  prime  Imx>ero. 


perchd  questa  serve  alia  tavola.  Vedi  per6 
Pestonon. 

(i)  Ora  petacca  in  questo  senso  e  in  di- 
8USO  e  si  dice  Penna  anche  in  mil^nese^ 


(i)  Parola  nuova  ed  esprimente    di  Pi- 
sa e  di  Pistola. 


PET 


—  sao  — 


PEZ 


—  Fettenixma,  Pettinella  e  Pet- 
finina. 

—  Pettenin,  Pettinino.  (per  li- 
loiarsi  i  bafli). 

Fettdra,  Pappagorgia.  «  La  g'dt 
xoli  al  harhozz  6na  doppia  pelie- 
ra  »:  «  Sotto  al  mento lia  la  dop- 
pia pappagorgia  ». 
'  Peitola,  PiTlaoohera.  |  Pienth 
\n  di  phttoll:  Lasciare  o  Mettere 
aelle  peste.  Laasdt  in  di  pHtol: 
Lasoiare  nelle  peate.  Tirass  f<Bu- 
ra  di  — ;  Cavarsene  o  Uscir  da 
tina  bega,  da  un  passo  falso. 

Pettoral,  Pettorale  del  cavallo. 
[Add.)  Pettorali  per  il  petto  (in 
ois.) :  Pera  ^ialebbate.  PastiUi  pet- 
torai:  Pasticche  pettorali. 

Fetturlnna,  Petturina. 

Petulant,  Petulante.  «  Oo  mal 
vist  6n  bitgai  jntssee  — »:  «Non 
bo  mai  conosciiito  un...  ragazzo 
piJi  —  di  lui  o  Sono  rari  i  ragaz- 
zi  piii  petulanti  di  quello  ». 

^— ,  Petulanza,  Petulanza.  «  La 
g*it  in  di  maner  6na  —  strana  » : 
«c  Ha  neUe  maniere  una  strana 
petulanza  ». 

Piver,  Pepe.  Vess  6na  granna 
de  —:  Essere  tutto  sale  e  pepe. 
Senza  mHter  su  n^  —  nh  sal:  ISon. 
naetterci  nh  sale  nh  pepe.  Vhsaegh 
811  el  -^  a  6na  rohba:  £  molto  ca- 
ra,  oosta  assai  (1)  o  ]^  salata. 

Pever6ii;  Peperone.  Peveron  de 
Spagna:  Idem.  Ciapph  trii  eoeu- 
mer  e  6n  —  ;  Non  riavere  del  sac- 

00  la  corda.  (Grosso  naso)  Pepe- 
rone. 

Pezz,  Pezzo.  Pezzo  duro:  Pezzo 

felato.  Pezz  d'artiglieria:  Pezzo 
'artiglieria.  «  L'h  6n  —  gross  » : 
«  £  un  pezzo  grosso  ».  In  d'on  -— 
sdll:  Tutto  d'un  pezzo.  Pezz  de 
tnusiea:  Idem.   (A  dama)  Pezzo. 

1  «  I/h  dn  —  eJie  te  spetli  » : «  £  un 
pezzo  ohe  ti  aspetto  ».  A  —  e  hdc- 
con:  A  pezzi  o  bocconi. 

Pazza,  Pezza.  Ona  —  de  tila: 
Una  pezza  di  tela.  Pezza  d'asen : 
Pezzo  d'asino.  Pezza -de  stomegh: 
La  —  della  barba:  Vedi  Barbtno, 


(1)  In  Tosoana  c'd  uti  rftcontro  carioso 
A  questa  frase :  Quando  nna  oosa  ha  gran- 
de  smercio  ti  dice:  Va  via  oome  11  pepe. 


o  il  ranno  ed  il  sapone  (1).  M^t- 
tegh  6na  — ;  Rimetter  un  tallo  sul 
yecchio.  Pezza  de  Urra :  Pezzo  di 
terra. 

—  Pezzoen,  Pezzuola  (2),  Pezzet- 
ta.  Fd,  andd  el  —:  Cinguettare. 

—  Pezzaa,  Rappezzato.  Cavall 
—  o  piv :  Pezzato. 

—  rezzadnra,  Rappezzatura. 
Pezzenteria,  Pezzenteria  (3),  I- 

nezia,  Pidocchieria.  «  M  m'i  co- 
staa  ona  —  » :  «  Mi  costb  una  mi- 
seria  o  un'inezia. ».  |  «  La  saria 
6na  vera  —  » :  «  La  sarebbe  una 
pidocchieria  ». 

Pezzetta  (Parola  in  dis.)  Pezzet- 
ta  oome  piccola  pezza  e  monete). 

PezzUr&  (Volg.).  Vedi  Piazigd, 

Vikt  Pigiiare.  Pia,  para,  volta 
e  messeda:  Vedi  Pardt.  «  M  papa- 
gall  el  m'd  piaa  » :  «  Vedi  Becedt: 
N6  podh  n^  trd.  iU  pidt :  Non  poter 
andare  n^  stare. 

Piaceri.  N.  fr. :  /  minuli  piaee- 
ri:  Le  male  spese  o  Borsiglio. 

Piaga,  Piaga.  Atidd.  tult  in  d'6- 
na  piaaa:  Essere  tutto  piaghe. 
T(BU  el  bus  del  euu  per  ona  *-  .* 
Prender  un  granchio  a  seceo.  | 
(Di  persona)  Piaga.  «  Ti  te  see 
6na  jnMga  ineurabil » :  «  Tu  se'  un 
cancnero  ,  figliolo  mio  !  »  «  G^oo 
semper  quella  —  del  debit  che  m*a 
lassaa  mh  pader  » :  «  Ho  sempre 
quel  piacciadio  lasoiatomi  dal 
babbo  ». 

Plan,  Piano.  MUt  in  pian:  Po- 
sare  in  piano.  Alpian:  In  pianura. 
Primm  —  sott  ai  edpp:  Piano  a 
tetto.  Pian  inelincM :  Piano  incli- 
nato.  I  «  Parla  —  » :  «  Parla  pia- 
no ».  Pian  pianin:  Pian  pianino. 
(Pr.)  Chi  va  —  vd  san:  Chi  va 
piano  va  sano.  |  El  piaip-fort :  II 
pianoforte.  |  Strato.  On  •—  suttil 
de  caleestruzz  poBU  dn  —  de  as/all: 
Uno  strato  di  oalcestruzzo  poi  uno 
strato  di  asfalto.  Per  fd  la  po- 
lenta pastieHaia  ghe  vaur  mett 
in  del  bodin  dn  —  de  polenta  e 
desdra  al  sd  butter  e  formagg  pceu 
6n  alter  —  de  polenta  e  via  di- 
eendo:  Per  far  la  polenta  pastic- 


(I)  Ma  quosta  frase  ha  un  signiflcato 
piti  speciale  e  signiflca  Gettar  tempo  a 
persnadere  an  atiAo  ohe  non  la  intende. 

Hi  £:  11  ftizzoletto  da  nasn. 

(3)  In  nessun  vocabolario.  E  pur  c^e 
Pezzente. 


94 


PIA 


—  530 


PIA 


ciata  bisogna  metter  nella  forma 
tino  strato  di  polenta,  ecc. 

Planca,  Trave,  Plana. 

Piandda  (Del  prete  per  la  mea- 
ga),  Pianeta. 

—  Planedee  (CM  fa  pianete), 
Pianetaio  (Lucca). 

Pianella,  Pianella  (1),  Campi- 
sriana,  (Se  quadrata)  Quadrino. 
(Perro  di  mulo)  Perro  a  pianella. 

Plang,  Piangere.  Da  j(Bura  a 
— ;  Mettersi  a  piangere  Opp.  Dar 
in  pianto  dirotto.  JPwng  ae  conso- 
laztdn:  Pianger  di  consolazione. 
Plasty  el  ccRur :  Pianger  il  cuore. 
«  El  faria  —  i  sass  » :  «  Farebbe 
piangere  le  pietre  ».  Mobb  de  fd 
piang:  Cose  da  piangere.  Piang 
a  tutt~-:  Pianscere  a  dirotto,  ama- 
ramento.  —  c^me  6na  vit  iaiada : 
—  come  una  vite  tagliata  Opp, 
DiBfarsi  in  pianto.«  Ghe  piang  i  occ»: 
«  Gli  lacrimano  gli  occhi ».  (Pr.) 
Chi  rid  in  -oeiieraX  —  al  sabet :  Chi 
ride  in  sabato  piange  in  dome- 
nica. 

—  Plangent.  Sales  - :  Salice 
piangente. 

—  Plangln.  N.  fr.  Fh  el  — :  Far 
il  piangi. 

Pianlsta,  Pianista.  Celebre  — ; 
Idem. 

Pianna,  Piana.  Gid  in  la  — ;  Giti 
nella  piana.  D  Pialla. 

Pianuzza,  Pialla  per  lavori  gen- 
tili.  —  scempia  e  doppia:  Idem. 

—  Piano,  Piano.  Avh  fdt  el  sd  -: 
Aver  fatto  il  suo  piano.  |  8<ind  el 
— ;  Sonar  il  pianoforte. 

—  Pianin,  Piallino. «  Gh'epassaa 
sdra  san  Isepp  c&nt  el  —  » :  «  Vi 
pass5  san  Giuseppe  coUa  pialla  ». 

Pianta,  Pianta.  Pianta  de  fich, 
de  r6ver :  Pianta  di  fico,  di  quer- 
ela. I  Tceu  811  la  -  .*  Levar  la 
pianta  (di  edifizii).  Vess  in  —  stor- 
m7  (impiegati) :  Essere  nel  ruolo. 
La  —  del  pi :  La  pianta  del  piede. 
De  — ;  Di  sana  pianta. 

Plantli,  Piantare.  Vedi  Pientd. 

—  Piantagi6n,  Piantagione. 

— Piant^lla,  Pianton.  Piantetta, 
Piantone  o  Grande  albero. 

—  Pianton   (Milit.),   Piantane. 


(t)  La  Piamella  fiorent.  non  d  altro  che 
a  nostra  Zibretta;  e  per6  anche  il  matione 
per  pavimenti  ma  poco  usato.  Piuttosto 
Campigiana. 


Vhs  de  —  .*  Star  di  piantone.  Vedi 
anche  Pienton. 

—  Piantonna,  Grande  o  Groaeo 
albero. 

—  Pianterren,  Terreno.  Stik  al 
— :  Star  a  terreno. 

PientiL-entaa-alla-ass ,  Piant»- 
re.  Pientd  gid:  Piantare.  PienA 
la  vigna:  Piantare  le  viti.  PienA 
sii  &na  baraeea:  Rizzare  una  ba- 
raoca.  Pientd  6n  cunt  corrent:  Im- 
postare  un  con  to.  |  PientiL  l\  de..j 
Cessare.  «  V6i  pientela  nen  »: 
«  Smetti ».  «  Te  see  b6n  de  jnei^ 
tallaf  »:  «  Vuoi  flnirla  o  not> 
Pientd  II  saceh  e  fusella:  Piantar 
banco  e  burattini.  Pientit  elmnR: 
Incaponirsi.  Pientdt  in  ballj'Pian- 
tar  nell'impiccio.  —  in  sulpii  boK 

—  sul  piti  bello.  —  vun,  rU  a  pi 
a  eavatl :  Plantar  uno,  nd  a  piedi 
n^  a  cavallo.  Pietttd  /a  mordsa: 
o  dna  tdaa:  Piantare  I'amoroM* 
una  ragazza.  On  omm  hen  pientaa: 
Un  omo  ben  piantato.  JHenttut  iu 
d'6n  sit:  Piantarsi  in  un  Inogo. 
«  Quell  mull  el  g'd  el  vizi  de  pie*- 
tass  »:  «  Quel  mulo  h  restio  *. 
Pientass  eont  i  gambper  ari:  Ve- 
nir  in  basso  state.  «  Zrd  eotnineiaa 
la  eksta^  ma  Vh  appenna  al  pien- 
taa  » :  «  Comincib  la  cesta,  ma  ^ 
ancora  all'  impiantito  ».  Pienid  a 
mhiz  6n  lavora:  Lasciar  in  tronco 
un  lavoro.  «  M  me  s'i  pientaa  in 
faeda  e  el  m,*d  dxlt.,.^':  «  Mi  ei 
piant6  di  fronte  e  mi  disse...  ». 

— Pientagion  ( Volg.).  Vedi  Pian- 
tagion. 

—  Pi^ntdn.  Vedi  Piantofu  N.  fr. 
volg. :  Dd  6n—:  Dar  un  piantone. 
Pard  de  pienton:  Tenere  a  piuolo. 
II  Pienton  del  v^eh:  Panionecol 
vischio. 

Pianura,  Idem. «  Ad^s  slmm  ts 

—  » :  «  Ora  siamo  in  pianura  ». 
--  Pianuritta,  Pianuretta. 
Piasd,  Piaoere.  Vun  che  fddi— 

a  tutti:  Persona  serviziata,  pienft 
di  oortesia.  C6nt  tutt  el  — ;  Con 
tutto  il  piacere.  «  Famm  el  —  fi- 
nissela » :  «  Oh  fammi  il  piaoere, 
smetti  ».  (Verbo) «  Mfiniss  minya 
de  piaslmm  » :  «  Non  mi  finiseeK 
«  Me  pias  !  »  (iron.) :  «  Mi  piaoe!  > 
«  Chi  el  ghe  pias  minga  pesg  per 
/it  » : «  E  a  ohi  non  place  la  Bpnn». 
«  Me  pias  poeeh  ehe  vegna  per  ed 
quell  giovin  » :  «  Mi  dik  un  po'  dm 
stidio    quel   giovine  per  eii0a». 


PIA 


—  531  — 


PIA 


JRobba  eke  finiss  minga  de  piaah : 
Cosa  ohe  non  rifinisce  di  piacere. 

—  Plaserdn,  Piacerone.  «  M  ne 
fard  6n  vero  piaseron  » :  «  Ci  fark 
un  vero  servizio  ». 

Piastra,  Idem.  Piastra  de  /^r  o 
lamera:  Vedi  Lamera.  (Stampa- 
tori)  Piastra. 

—  Piastrella,  Idem,  Quadrone, 
Mattonella. 

—  Piastrdn,  Piastrone.  HI  —  per 
la  scherma :  II  piastrone  per  tirare 
di  scherma. 

Piatt,  Piatto.  On  —  de  bella  ce- 
ra:  Un  piatto  dl  buon  viso.  On 
—  de  pitocch:  Un  piatto  ghiotto. 
A  tavola  minestra  e  duu  — ;  Idem. 
Cavdtghen  6n  hhll  — :  Cavame  un 
bel  eostrutto.  Fh  el  —  de  mhzz: 
Fare  il  o  la  mezzana.  Infuriaa 
edme  el  strase  di  — .*  Infuriato, 
Preso  da  un  pensiere  di...,  Essere 

0  Far  il  Coocosuda.  Lava  i  —: 
Kigovernare  i  piatti.  Mangid.  cdni 
el  coo  in  del  —  .*  Maugiar  col  capo 
nel  piatto.  Piatt  de  rinforz:  Piatto 
di  compenso  e  talvoUa  di  corapli- 
mento.  Fagk  al  mart  6n  —  ds  cor- 
nitt :  Far  le  fusa  torte  al  marito. 

1  S6na  i  — .*  Sonar  i  piatti. 

—  Piattee,  Piattaio  (a  Pistoia) 
(Venditore  di  piatti). 

—  Piattaria,  Piatteria. 
Plattaforma  (P.  N.),  Piattafor- 

ma.  La  —  di  ferrovii:  Piattafor- 
ma.  La  —  del  vapdr,  del  tramvai: 
Lia  —  del  vapore,  del  tram. 


.  ,       persona  , 

^a  vera  ptaltola  » :  «  £  una  piat- 
tola». 

Piattonada,  Piattonata.  «  HI  g*dt 
daa  dna  —  c6n  la  daga  » :  «  Gli 
diedi  una  piattonata  colla  daga  ». 

Piazza,  Piazza.  Piazza  d'armi  : 
Piazza  d'armi.  Comand  de  — ;  Idem. 
Mattes  in  —:  Par  bella  di  s^  la 

riazza.  Rcibott  de  —  .*  Piazzaiolo. 
Milan  Vh  dna  gran  —  per  i  ar- 
tisti:  Milano  h  una  gran  piazza 
peicantanti.^e/2cAe/a  la  — :  Quel 
ohe  fa  la  piazza  (banca  e  com- 
mercio).  |  Restd  %n  piazza:  Re- 
stare  fuor  di  padrone.  \  *  El  g'd 
tanto  de  —  in  coo  » :  «  Ha  tanto  di 
piazza  ».  «  Se  eomineia  a  vedkgh 


Za  ~  »:  «  Principia  a  fare  la  chic- 
rica  3».  Piazza  perfhtta :  Zucca 
monda. 

Piazzoeura,  Piazzola  (non  co- 
mune),  Piazzetta  e  Piazzaletto. 

—  Piazz^,  Piazzare  (in  dis.).  Col- 
locare. 

—  Piazzada,  Plazzata.  Pit  6na 
— ;  Fare  una  piazzata. 

—  Piazzal,  Piazzale. 
-^  Piazz6n,  Piazzone. 
Picacoana  (Id.),  Ipecacuana. 
Picca,  Picoa.  Per  — ;  Di  ripic- 

co.  «  Gh'  e  della  —  tr^  de  loryu 
«  Q^h  picca  tra  loro  ». 

Picca  -  iccaa  -  iccass,  Picchiare. 
Piccd,  a  la  porta:  Pioohiar  alia 
porta.  U  picca  ehe  te  picca :  Pic- 
chia  e  ripicchia  e  anehe  Picchia 
che  ti  picchia.  Piccd.  dent  6n  ciod 
in  del  mitr:  Picchiar  un  chiodo 
nel  muro.  «  La  0'  d  piccaa  duu 
s'ffiaf  » :  «  Gli  diede  o  gli  ha  affib- 
biato  due  manrovesci ».  «  La  g'd, 
piccaa  l\  duu  gemH  »:  «  Gli  snoc- 
ciol5  o  spiffero  due  gemelli  anche 
Pettaa  li ».  «  tStS  dent  guast  el  me 
picca  > :  «  Questo  dente  guasto  mi 
dole  ».  «  Ine^KU  el  sdl  el  ghe  pic^ 
cayn  1^  Oggi  il  sole  abbrucia  ».  HI 
cceugh  Ve  adree  a  piccaa  el  fri- 
canad:  II  cuoco  sta  lardellando  il 
fricand^.  ||  Picca^s  de  vhss,  de  di, 
defd...:  Piccarsi  di  alouna  coea, 
«  Hi  s'h  piccaa  » :  «  S*6  oifeso  ». 

Piccant,  Piocante.  Vin  piceant: 
Vino  frizzante.  Vin,  salsa  — ;  Vi- 
no, salsa  piccante. 

—  Piccada.  Frittura  piceada : 
Idem. 

Piccaprfei,  Scarpellino.  (Di  cat- 
tivo  scultore)  Piccaprei :  Scal- 
pellino. 

—  Piccardia,  Contadiname. 

—  Picch,  Fitta.  Di  piech  in  del 
coo:  Delle  fitte  nel  capo.  |  Tan- 
ghero.  ♦:  El  mercaa  Vera  pien  de 
picch  » :  «  In  mercato  0*^  tutto  il 
contadiname  ».  Magher  come  6n 
picch  :  Magro  come  la  quaresima. 
I  (Uno  de'  eegni  delle  carte  da 
tresette)  Picche.   L*ass  de  picch: 


L'asso  di  picche.  I  (Di  nave)  Zr'^ 
\  a  —:  Anab   a  picco  o  Si 
sommersc. 


andada 


picco 
Plccett,  Picchietto  (1),  Pettiros- 


(1)  Piattola  in  flor.  e  invece  il  nostro  ( 


Bordocch. 


(1)  E  diminutivo  di  Picchio  in  dne  sen- 
si.  E  tntt'altro  uccello  del  nostro  Piccetl 
che  d  invece  il  Pettirosso. 


PIC 


-582  — 


PIC 


80.  Ciappa  %  piccilt:  Vedi  Paror- 
scifBula. 

Picchd  (D.  Fr.)  (Sorta  di  stoffa 
di  cotone  operata),  Picoh6.  €Hlel 
dc  piceh6:  Sottoveste  di  picch6.  | 
Frieandb  picche :  Bue  picoato,  lar- 
dellato. 

Picchepander  (D.  Pr.).  lA  —  de 
vun:  Dir  oose  da  chiodi  di  nno 
anche  plagas. 

Plcclidtt,  Picchetto.  On  —  de 
soldaa:  Un  picchetto  di  soldati. 
Opicial  de  — :  Ufficiale  di  pic- 
olietto. 

Piccbettk  -  ettaa.  Bianeh  ftic- 
ehettaa  de  giald:  Bianco  piochiet- 
tato  di  giallo.  |  (T.  music.)  «  Sti 
noU  anddrien  pussee  pieehettaa  » : 
«  Qiieste  note  andrebbero  picobet- 
tate  di  piu  ». 

—  Piccliettadura  (La  segnatura 
musioale  di  cui  sopra) ,  Piochiet- 
tatura. 

Plcci&f  Snocoiolare. «  Gh*e  toceaa 
d^  piceia  lir,  sold  e  danee  » :  «  Gli 
tocc6  di  Bnocciolare  lire,  soldi  e 
denari  ».  JEl  pUcia  eome  dn  Dio : 
Spende  come  un  Cesare. 

—  Picciada,  Cavata  di  sangue. 
«  iSe  V  a  voruu  salvass  V  d,  dovuu 
fh  la  gran  pieciada  de  milla  lir  » : 
«  Se  ha  voluto  salvarsi  dovette 
sottomettersi  alia  cavata  di  san- 


gue ». 


Picciafett  (Tagli  di  bue  macel- 
lato)  Piccione  di  mille  lire. 

Piccluri.  (Volg.).  Vedi  Pitturd. 
(Pub  darsi  che  per  ironia  la  voce 
sia  usata  qualcne  volta  anche  da 
persbna  colta)  «  Ul  pieciura  come 
Dio  voetir»  :  «Fa  degli  sgorbii ». 

Piccoeur  (D.  Fr.),  Battistrada. 
nEl  can  el  ne  fd,  de  piccoeur  o  hatr- 
tistrada )» :  «  tl  cane  ci  fa  da  bat- 
tistrada ». 

Piccol^  Piccolo.  «  In  del  m^  o 
in  del  so  piccol » :  «  Nel  mio  o  nel 
suo  piccolo  ».  «  Zi^h  dnomrn  molto 

Siccol  de  cervell » :  «  E  un  uomo 
en  piccino  di  cervello  ».  |  (Fat- 
torino  di  osteria)  Garzone.  (Alia 
trattoria)  «  Damm  6na  piccola 
de...^:  «  Dammi  una  mezza  por- 
zionc  di...  » 

—  Piccoldzza,  Piccolezza.  «  El 
pregki  de  <iecetta  sta  piccoleeza  >» : 
« La  prego  di  accettare  questa 
piccolezza  ».  B  «  JP/  g'd  avuu  la  pic- 
colezza de...yn  a  Ebbe  la  piccineria 
di...  »   «.  In  piccolezz  de    badagh 


1 


nanca  » :  «  Le  son  piccolezze  o  ine- 
zie  da  non  badarol ». 

Piocolass,  (Guastarsi  de'  panno- 
lini  per  umidit^j,  Imporrare. 

Picc6n  (P.  N.),  Picoone.  «  Qudl 
mur  Vera  tanto  dur,  ehe  per  rom- 
pel  gh'h  voruu  anca  el  pieeomn 
«  Quella  muraglia  era  cosi  dun 
che  per  buttaria  gib.  c'd  volute  il 
piccone  ».  «  Ciappa  el  piecon  e  Hra 
sii  quella  bioUi  » :  «  Prendi  il  pie- 
cone  e  leva  auella  lastra  ». 

—  Picconada,  Picoonata. 

—  Piccott(Daintagliatore),  Pun- 
tine. 

—  Piccoan,  Piooozza.  |  (Uccello) 
Piochio. 

—  Piccozz&,  Plcoozzare.  Pic- 
chiereUare.  «  Cossh  Ve  che  te  se- 
guitct  a  piecozzdt  f  Te  me  seeehei  > : 
«  Perch^  continui  a  picchiare?  To 
mi  annoi  ».  «  Biso^na  piecozza 
quell  mur  se  la  stabtlidura  la  da> 
tacdt » :  «  Bisogna  picchiettar  quel 
muro  se  volete  che  Pintonaoo  pi- 
gli  ».  «  Piccozza  6n  poo  qud^ 
mceula  che  I'h  tropp  liseia  »:  «  A- 
guzza  quella  ruota  della  macina 
che  h  troppo  liseia  ». 

Pic611,  I^icciuolo.  Isgrcuss  de  uga 
taccaa  sii  per  el  picetul :  GrappoU 
appesi  per  il  picciuolo.  Gitiga  ai 
p%c6i  ae  scire* :  Giocare  ai  pie- 
oiuoli.  Tirdt  via  el  pieol  ai  fmt: 
Sgambarli. 

—  PicoUin.  I  marhnn  del  piceo- 
lin:  Le  apiotte. 

Pic-niccn.  Pique  nique,  A  bocca 
e  borsa,  Alia  romana. 

Pidria  (Grande  irabuto  per  vi- 
no), Imbottavino.  Mitria  e  pidria 
in  tuU'una:  L'^  tutta  fava.  Xe- 
vativ  c6n  la  pidria:  Batosta.  (Di 
persona)  Soggettaocio.  ^  El  me 
par  una  pidria  »:  «  Mi  pare  o  ft- 
rieggia  un  otre  ». 

—  Tidrioeu  e  Pedrlosn,  Imbuto. 
Per  mett  el  vin  in  di  bottom  gke 
voeur  el  pedriceu :  Per  travasar  il 
vino  ne'  fiasohi  occorre  V  imbuto. 

Piedat^r  (D.  Fr.)  (Non  domid- 
lio),  Piedaterra.  «  El  stik  in  eom- 
pagna  ma  a  Milan  el  g*d  6n  — »: 
«  Stk  in  campagna  ma  a  Milano 
ci  ha  un  piedaterra  ». 

Piega,  Piega.  «  L*^  pien  de  hruU 
piegh.  Bisogna  sopressall*:  c£ 
tutto  a  piegne.  Bisogna  stirarlo  ». 
«  Se  Vh  tropp  I6ngh  fagh  sk  dma 
piega )»:  «  Se  h  troppo  lungo  e  ui 


PIE 


—  533- 


PIE 


fa^li  o  facci  una  piejs^a  ».  (Trasl.) 
Otappit  6na  honna  o  6na  cattiva 
piega :  Pigliaro  bona  o  cattiva 
piejca  OpP'  Awiarsi  male  o  bene. 
«  ViH  CM  piega  /  »  (escl.  speoial- 
mente  diretta  a  donna  che  mostri 
disinvoltura  maunita  a  svenevo- 
lezza  o  leziosaggine):  «  Cbe  gar- 
bino !  »  Desfagh  i  piegk  al  venter : 
Mettersi  a  maneiare.  La  statda 
del  Becearia  I'h  bella  soratutt  per 
i  piegh :  La  statua  del  Becearia 
piegneggia  assai  bene. 

—  Ple^,  Piegare.  Pieqh  «w,  »o«, 
denterf  i  giomai,  la  hiancheria: 
Ripiegare,  pie^ar  sotto,  1  giorna- 
li,  la  Diancnena.  Piegh  a  drizza, 
a  sinistra:  Piegare  a  diritta,  a  si- 
nistra. L*^  mei  piegass  eke  rom- 
pes:  Meglio  h  piegarsi  ohe  8pez- 
zarsi.  Legn  piegaa  a  vap6r:  Legno 
oiirvato  a  vapore. 

—  Piegada,  Piegatura.  «  Dagh 
6na  piegada  a  auii  mantin  »: «  Pie- 
|Ca  que^  toyaglioli ».  La  piegada 
di  setir  o  di  ant  de  bottega :  La 
piegatnra  delle  iraposte  della  fi- 
nestra  o  della  bottega. 

—  Piegadlnna.  «  Vagh  6na  pie^ 
gadinna  a  auii  fazzolett  de  hattiz- 
sa»:  «.  Dagu  una  piegatina  a  que* 
fazzoletti  di  batista  ». 

—  Piegadora,  Piegatura.  «  Dd- 
m(i  in  piegadura  de  quii  volumm 
Vh  spes  cent  lira  in  «  Soltanto  in 
piegatura  4i  que'  Yolumi  ha  speso 
o  spese  cento  lire  ».  La  piegaaura 
del  brazz:  La  piegatura  delbrao- 
cio. 

—  Piegaddr,  Piegatore.  in  M  fit 
el  piegaddr  de  giomai  »  :  «  F^  il 
piegatore  di  giomali ». 

—  Pieglievol»  Pieghevole.  Legn 
— ;  Legno  faloigno. 

Pleg ,  Piego.  nAla  Posta  gh*  h 
6n  pieg  per  lit  » :  «  Alia  Posta  o'6 
un  piego  per  lei ». 

—  PiegheggUi-egglaa,  Piegheg- 
giare.  Jatehelangiolelpiegheggiava 
edme  6n  Dio :  Michelangelo  pie- 
gheggiava  come  un  Dio. 

—  PieglietMi-6tta  (P.  N.),  Pie- 
ghettare.  On  davanti  de  eamisa 
pieghettaa:  Un  davanti  di  cami- 
oia  pieghettato. 

Plan,  Pieno.  (Agg.)  L' h  pien 
r€u  »  : «  Pien»  zeppo  ».  Pien  pie- 
nisc:  Pienissimo.  <El  teater  I'l  — 
e&me  6n  obuv  » : «  C'^  un  pie'none  ». 
4iOh'h  gentf   Alter!   L* I  —  de 


voiamm  » : «  C*h  follal  Chfe.  C'h  del 
vuoto».  Pien  de  dkMt  finna  al 
coll:  Pieno  di  debiti  fino  agli  oo- 
chi  o  Affoga  ne'  debiti.  «  Gne  Woo 
men  la  scuffia  »  :  «  Ne  ho  piene 
le  tasche,  o  gli  stivali,  eco. »  Ve- 
8tii  pien  de  magg:  Vestito  pieno 
di  irittelle  o  chiasse  o  maochie. 
«  L*i  6n  omm  pien  de  Zu  »  :  «  £ 
im  uomo  pieno  di  s^  >».  06nt  dn 
fd  de  Ottavi  — :  Con  im'  aria  di 
lasciami  stare.  Lunna  pihina: 
Luna  plena.  Pien  de  lunna:  Ple- 
nilunio.  |  (Sost.)  i'd  feia  dn  — » : 
«  Feoe  uno  di'usoito.  Sboili  6n  — ; 
Fare  lo  scoppio.  P.  E. :  « S6n 
stuff.  Daman  matlinna  shottiss  el 
— » : «  Sono  stufo.  Domattina  vuol 
essere  lo  scoppio.  Pann  — :  PJinno 
coperto.  Pien  de  orchestra:  Pieno 
di  orchestra.  |  «  i/'A  miss  gib  vun 
de  qui  'pien  »  :  «  Ha  suscitato  un 
grosso  guaio  ».  |  Pdlin  cdnt  el  — ; 
Tacchino  col  ripieno.  «  Std  sigher 
el  g^dt  el  —  tuit  marse  »  :  «  Questo 
sigaro  ha  il  ripieno  guasto  ».  In 
pthina  bona  fed:  In  perfetta  bona 
fede. 

—  Plenezza,  Pienezza.  Pienezza 
de  stomegh:  Peso  alio  stomaoo. 
La  lunna  Vh  in  la  sda  — :  La 
luna  h  nella  sua  pienezza. 

—  Pienna,  Plena.  (Teatr.)«i4  /  Mi- 
lanese dn  feui  6na  —  de  sbalordi^: 
«  AUa  scala  hanno  fatta  una jpiena 
da  sbalordire ».  ( Acqua)  «  £Jl  Po 
ri  in  —  » : «  C'6  la  piena  nel  Po  ». 
Lunna  — ;  Vedi  in  Pien, 

Pler6  (D.  Fr.)  Maschera  mo- 
derna  (P.  N.)(l),  Pierotto. 

Pidss  (D.  Pr.)  (P.  N.).  «  La 
pikss  dHer  sira  la  m'h  piasuda  » : 
«  La  commedia  d'  ieri  sera  m'  6 
piaciuta  ».  |  (CappeU.)  Paletta. 

—  PieBsli.  Spaiettare. 
Pietaa,  Piera-.  On  omm  che  fit 

pietaa:  tin  uomo  che  fa  piew. 
Mdnl  de  pietaa  :  Idem.  «  iVd  gh'  ^ 
pietaa  che  t^na^ :  «Non  c'^  piet^ 
n6  misericordia  ».  «  Ah  per  pie- 
taa .' » : «  Oh  per  pietk !  »  (Pr.)  L'l 
mhi  fd,  invidia  che  pietOM :  Idem. 

—  Pietds,  Pietos.  C6nt  6n  fa 
piet6s :  Con  modi  o  voce  pietosa 
e  anche  ipoorita.  (Pr.)  Maaer  pie- 
t6sa  fd,  la  t6sa  tegndsa :  La  ma- 
dre  pietosa  fa  la  ngliola  tignosa. 

(1)  Ha  BostituKo  il  Lapoff  oggldi  in 
disuso. 


PIE 


-  584  — 


Pietra  o  Prdia  (Vedi),  Pietra. 
IHetra  infet^nal :  laem.  —  prezio- 
sa :  Idem.  La  primma  pietra :  I- 
dem.  Restd.  II  de  pietra :  Bestar 
di  sasso.  Pietra  filoaofal:  Idem. 
—  litografica:  Idem.  Mai  de  la 
pietra:  Idem. 

—  Pietrificazi6ii,  Pletrificazione. 
Plev  (R.  St.),  Pieve. 

—  Plgnattln,  Pignattino.  Pi- 
gnattin  de  trii  iettit:  Pentolino  da 
ire  peducci.  Pignattin  de  la  colla : 
Pentolino  della  colla.  Pignattin  de 
insedl:  Margotta. 

—  Pignatton,  Gran  pignatta, 
Peutolaccia. 

--  Pignattee,  Pentolaio. 
Pignoccada,  Pinocchiata  (pasta 
dolce  con  pinoli). 

—  Pigaodu,  Pinolo  o  Piuocchio. 
« Dagh  el  pignaeu  al  canarin^: 
« Dasli  il  pinolo  al  canerino ». 
Oiuqa  ai  pigna^u:  Fare  alle  ca- 
stelline.  Spinazz  c6n  ughett  e  pi- 
gnceu :  Spmaci  con  uva  sultana  e 
pinQCchi.  |  (Colpi  dati  dai  maestri 
veoclii  di  campagna  sulla  cima 
delle  dita  ])gt  castigo)  Dd  i  pi- 
gntBU :  Far  popino.  «  ISl  makster 
el  ghe  ddt  ancamd  i  pignoeu  ai  so 
aeolar  » : « II  maestro  fa  ancora  pe- 
l^ino  a'  suoi  scolari  ». 

Plgndn,  Pignone  (1),  Rooohetto. 
«  Ghe  s'e  roii  6n  dent  al  pignon  e 
la  rceuda  granda  la  gira  tnal  » : 
«  Si  spezzb  un  dente  al  roochetto 
e  la  ruota  maggiore  funziona  ma- 
le ».  Pignon  de  Vorolog :  Calza. 

Pignor^-oraa,  Pignorare. «  G*dn 

gignoraa  tutta  la  mobilia  » :  «:  Gli 
anno  pignorati  tutti  i  mobili ». 

—  Pignorament,  Pignoramento. 

—  Pignorant.  Pignorante. 
Pigotta,  Bamoola. «  Lag*dt  quin- 

des  ann  ma  la  qiuga  ancamo  c6n 
la  pigotta  » :  «  Ha  quindici  anni 
eppure  ft\  ancora  alia  bamhola  ». 
«  La  par  6na  piqolla  »  :  «  Mi  ha 
della  bambola  di  Norimberga  o 
Pare  un  angiolino  o  bambino  di 
Lucca  ».  Ca  de  la  pigotta  o  giar- 
din  o  altro  assai  piccino ;  Casa  di 
Petuzzo,  Casettina  a  Giardinello 
in  diminutivo. 


(1)  Tutt'altra  cosa.  In  ioscano  k  riparo 
di  muraglia  in  rlva  a'  flume.  Pignone  e 
nn  caseggiato  a  Firenze  dove  I'Arno  fa- 
cilmento  strariperebbc,  se  non  ol  fosse  quel 
riparo. 


(i)  Omino  invece  racch'ud«  Tidea  dd 
garbo,  deiressere  un  uomo  piccolo,  ma  a 
modo.  Ominin')  invece  non  ^  che  pioeolo 
assai. 

(2)  La  Pigna  -tosoana  6  tutt^altro.  £  tar* 
mine  di  architottura,  ed  e  anche  anaspc* 
oie  di  grappolo  (Itto  d^uva. 


-^  Plgottln.  «  L'e  &ii  bhll  pigoi- 
tin »:  « £  ima  graziosa  e  ueBa 
donnina  >». 

—  Pigottee,  Bamboociaio. 
~  Ptgottonoa,  Bambolaccia. 
Pll,  Pio.  Ello&ughpii:  W  luogo 

pio.  j  (Frlzzante)  «  St6  vin  el  grU 
tropp  pii  » : «  Questo  vino  ^  troppo 
frizzante  ».  (Fortume)  «  La  pnuta 
Vd  ciappaa  el  pii » :  «  La  pasta  ba 
preso  il  fortume  ».  (Morso)  «  Ona 
vhapa  la  g'dt  daa  6tt  pii  in  faeeia  e 
gh^  resioM  el  shgn  » :  «  Una  vespa 

10  ha  punto  e  gli  ^  rimaAto  sul 
viso  il  pinzo  ». 

Plfania  (Volg.).  Vedi  JSpifania, 

Piffer,  PiflFero.   Soncui6r  de  pif- 

fer :  Pifferaro.    J  «  J57/  me  par  on 

piffer  ml  quell  giovin  l\yn  m  Quel 

gioTine  mi  par  un  bel  minchione  ». 

11  «  Quella  hallarinna  la  g*  h  soli 
duu  piffer,  minga  dd  gambit: 
«  Quella  ballerina  ha  due  steochi 
non  due  gambe».  (Pr.)  JP'd  covu 
i  piffer  de  montagna:  Far  comei 
pifferi  di  montagna. 

Pigher,  Pigro.  «  jyi^  pigher  c6nu 
6na  niarmotta  »  :  «:  £  ))i{nro  come 
una  marmotta)».  {Di  istrumento] 
«  C6me  Vh pigra  sta  stadera  »  :  «  Co- 
me 6  pigra  questa  bilancia  ». 

—  Pigrlzla,  Pigrizia.  £utid  via 
la  pigrizia :  Sneghittirsi.  (M.  pr.) 
Pigrizia  vceutt  »wnc»<raf  (appross.): 
Firenze  non  si  move  se  tutta  non 
si  dole. 

Plgmeo,  Pigmeo.  « El  par  6n 
pigmeo  »  :  «  Quell'  ominino  (1)  pare 
un  pigmeo  ». 

Pigna,  Pigna  (2),  Mucchio,  Pila. 
Mhtt  in  pigna :  metter  in  mucchio 
o  ammucchiare.  Pigna  de  tdnd,  de 
liber,  de  guadrei:  Pila  di  piatti, 
monte  di  libri,  catasta  di  legna  o 
di  mattoni.  I  fruttirceu  infamoti 
a  mitt  i  frutt  tn  pigna :  I  f ruttaioli 
accastellano  cosi  bene  le  frutta  che  \ 
fan  figura  il  doppio. 

~  Plgn^tta,  Mucchietto.  Ona 
bella  pignetta  de  marengh  :  Un  bel 
mucchietto  di  napoleoni  d'oro. 


PIG 


—  585  — 


PIL 


Plgnatta,  Pi^atta  (1),  Pentola. 
yCiU  8u  la  pignatta:  Metter  la 
>entola  o  pignatta  al  foco.  D^dna 
ngnaita  fann  dd :  Mandar  una  pi- 
gnatta in  ooooi.  Brusa-pignatt 
apreg.  di  ouooo) :  Guattero.  Fao- 
na  de  pignatta  tencia:  Muso  di 
)ignatta  Druoiata.  On  covhre  ehe 
hdb  ben  a  tuU  i  pignatt :  Un  basto 
3lie  s'addatta  ad  ogni  dorso.  Pi- 
ynatta  busa :  Cervello  vuoto. 
<  M'era  mai  eapitaa  6na  pesg  pi- 
gnatt »  :  «  Non  m'era  mai  capitato 
an  simile  aifaraocio  ».  Fagh  vedh  a 
tutti  eossa  ccrus  in  la  pignatta : 
Palesare  a  tutti  ci5  che  Dolle  in 
pentola.  Giugd  a  la  pignatta : 
Fare  alia  pentolacoia.  (rr.)  M  la- 
vegg  el  g'd  ditt  a  la  pignatta:  tiret 
in  lit  che  te  me  lenght :  La  padella 
disse  al  paiolo :  fatti  in  \h  ohe  mi 
ti^ni.  M  diavdl  el  fpt  i  piqnatl 
minga  i  eovh'e :  II  diavolo  inse- 
gna  a  far  le  pentole  non  i  oo- 
perchi.  On  bcuxfiettin  soil  el  basta 
a  fd.  andh  desoravia  la  pignatta  : 
Una  goooiola  fa  traboccare  la 
pentola.  (Fig.)  Pignatta  in  eoo: 
Cuffiaccia. 

—  Pii,  Piare  (2),  Morsioare.  «  / 
eanzar  m'dn  piaa  » :  «  Le  zanzare 
mi  han  morsicato  ». 

PUa,  Pila.  «  Per  di^eorzdt  el  ris 
nun  usem  la  jaila  » :  «  Per  soor- 
tecciar  il  riso,  in  ToBcaua,  si  usa 
la  brilla  ».  (Per  oli\  e)  Pila.  (Del- 
I'acqua  santa)  Pila.  |  (Dei  ponti) 
«  La  pila  del  terz  arch  dec  pdnt 
I'a  ceauu  » :  «  La  pila  del  terzo 
arco  del  ponte  ha  oeduto  »;  |  Pila 
eleltrica:  Idem. 

—  Pilk,  Brillare.  Mis  pilaa:  Ri- 
80  brillato.  —  grig:  —  vestito. 

—  Piladdr,  Brillatore. 

Pila4e,  Pilade. «  Ti  vedaree  sem- 
per inshmma.  In  come  Oreste  e 
Pilade  » :  «  Li  vedrai  sempre  in- 
Bieme.  Sono  come  Oreste  e  Pila- 
de ». 

Pilaster,  Pilastro.  «  Gh'l  voruu 
&n  pilaster  per  tegnl  su  la  ea- 
vriada  » :  «  Cf'^  voluto  un  pilastro 


per  sostener  le  travi  annate  ». 
(Soberzo  id.)  «  Oo  m^angid  6n  pi- 
Itister  a  la  eaeciaddra  -» : «  Ho  man- 
giato  un  polio  alia  cacciatora  ». 

Pilatt,  Pilato.  Avegh  a  che  fa 
c6m,e  Pilatt  in  del  paternoster : 
Entrarci  come  Pilato  nel  credo  o 
come  1  cavoli  a  merenda  o  come 
il  prezzemolo  nelle  polpette  o  co- 
me la  bietola  ne'  tortelli  (1),  Con- 
sciaa  come  Pilatt:  Sudicio  come 
un  porco.  «  El  manqiaria  anea  i 
ph  de  Pilatt  » :  «  Mana:erebbe  i 
chiodi ».  Pari  la  cA  o  la  serva  de 
Pilatt:  Pare  la  serva  di  Pilato. 
Pilatt  in  santificaa :  II  re  de'  su- 
dicioni.  Pd  come  Pilattf  lavassen 
i  inan:  Far  come  Pilato,  lavar- 
sene  le  mani.  Manddt  da  Erod  a 
Pilatt :  Idem,  e  anche  Fare  a  ten- 
tarsi. 

—  Pilattada,  Sciatteria. 

—  Pilatton  e  oxma,  Sciattonc. 
Sciattonaccia. 

—  Pilattent,  Sbertucciato,  Su- 
dicio. . 

—  Pilatella.  «  L'h  6na  pilathlla 
ehe  va  intdmo  a  batt  la  frusta  »  : 
«  £  una  sgualdrinella  ». 

Pil6  (Dello  zucchero.)  (D  Fr.), 
In  polvere. 

Piletta  (2) ,  Rallo.  « E  veanuu 
via  la  piletta  de  sott  al  poUiz  de 
Vantiport  »  :  «  II  rallo  dell'  usoio 
non  o^^  pi^  sotto  al  pernio  ».  — 
del  tore  de  stampd :  Dado  del  tor- 
chio.  jja  piletta  delVacqua  santa  : 
Piletta  dell'acqua  benedetta. 

PUla  (Volg.),  Quattrini.  Giugd, 
a  pilla  e  faccta  o  a  crds  e  lettera : 
Vedi  Giugh, 

Pilleri  e  PlorU  (Volg.),  I  quat- 
trini sonanti.  «  Ghe  vo&ur  d%  pil- 
leri alter  che  di  eiaceier  » : «  Ci  vo- 
gliono  de'quattrini  non  delle  cbiac- 
chiere  ». 

Pil6n,  Pilone.  «  La  pihina  del 
torrent  Vd  buttaa  gib  on  pilon  del 
pont  » :  «  La  plena  del  torrente 
fece  cader  una  pila  del  ponte  ».  / 
gran  pilon  del  Domm:  I  gran  pi- 
loni  della  cattedrale*. 

Piloro,  Piloro.  «  Ghe  passa  pu 


(1)  P!gnaita  e  parola  nsata  anohe  a  Ft- 
renze^  ma  solo  in  tenso  di  scherzo  o  di 
■pregin:  Masodi  pf(;natta. 

(2;  Piare  *  tutt'altro.  Eil  mettere  delle 
eastagne  e  delle  patate  :  ed  e  pure  fra  per- 
sone  colte  il  cantar  degli  uocelli  in  amore 
o  il  fitr  pi,  pi. 


(1)  In  quesia  frase  flor.  t'ft  una  sfuma- 
iura  che  manca  al  nostro  dialetto  :  s'ir- 
tende  anche  di  persona  che  stia  in  un 
luogo  solo  per  far  numero. 

(2i  I.a  Piletta  in  Tosc  d  diminuiivo  dl 
Pila. 


PIM 


—  596 


PIN 


nient  per  el  friloro  infiammaa  » : 
«  Ha  im  ristringimento  al  piloro 
infiammato  e  uon  gli  passa  piu 
nulla  ». 

Piment  (P.  N.),  Pimento  (oon- 
dimento  di  vivande). 

—  Pimento  (P.  N.),  Pimentare. 
«  Te  Vee  pimenUia  tropp  8t6  j^wtt »; 
«  Gi  hai  messo  troppe  spezie ». 

Pimperlmpara.  st.  fr.  Polver  de 
pimperimpara  edn  pii  se  ttudia 
maneo  se  impara,:  Gioco  del  bi- 
ribara  dove  chi  piii  vede  meno 
impara. 

Pimpln.  N.  fr.  Giugit  a  pimpin 
eavallin :  Giooar  a  indovinare. 

Plmplnella  (Erba  aromatioa), 
Pimpinella. 

Pin,  Pino.  On  bdseh  depin:Pi- 
neta.  |  (Nome  proprio  tronco  di 
Giuseppe)  «  M  Pin  Vd.  paasaa  ben 
i  esamm  » :  «  Beppino  passb  bene 
agli  esami  ». 

Pincipr&,  Pigliar  colore. « I/uga 
la  eomineia  a  pineiord  » :  «  L*uva 
comincia  a  pigliar  colore  ».  I  Ra- 
cimolare,  Raspollare.  «  Oo  ptneio- 
raa,  6n  poo  de  grann  d^uga  sotl  a 
la  toppia  »:  «  Ho  spoliate  un  poco 
d'uva  di  sotto  alia  pergola  ». 

.—  Plnciroeu,  Raspollo.  «  Sulla 
vit  gh'h  aneamd  6n  quai  pinei- 
r<Bu  »:  «  Sulla  vite  ci  stanno  an- 
cora  de*  raoimoletti  ».  |  Tremh  el 
pinciroRU :  Pare  il  cul  lappe  lappe 
o  Tremar  il  bubbolino  (pop.) 

Plnco  (P.  N.),  Pinco.  «  Chi  Vh 
ehe  U  I'd  ditlf  »  «  Pineo  »:  «  Chi 
te  lo  disse?  »  «  Pinco  ». 

Plnfeta.  N.  fr.  Pinfeta  e  p6n- 
feta  (onomatopeaco  del  picchia- 
re). 

Plngiaccli,  Sgorbiar  tele.  «  Per 
pingiacea  a  sta  manera  sdnt  bdn 
aneaml  )n  n  A  fnr  di  questi  im- 
bratti  ci  arrive  anch'io  ». 

—  Pingiacea,  Pittorello. 

—  Pingiaccon,  Pittore  da  chioc- 
ciole. 

—  Plngiaccada  (Sgorbio),  Un 
imbratto. 

—  Pingiacch  (Abito)  (P.  N.),Sao- 
chetto. 

—  Pingiacdiin,  Saltamindosso. 
Pinola,  Pillola.  Indord  la  pino- 

la:  Indorare  la  pillola. «  Che  pocea 
pinola!  »:  «  Che  nespola  I  »  Dovh 
mandd  gid  6na  pinola:  Ingoiare 
e  ingollare  la  pillola.  (Pr.)  Pinoll 
de  c%i9inna  e  aecoU  de  cantinna: 


Pillole  digallina  e  decotto  di ean- 
tina.  I  «  €r*dn  daa  6na  pUxola  eM 
Varshnieh » :  «  Gli  hanno  dato  im 
boccone  arsenicato  ». 

Pinaa  (D.  Fr.)  (Specie  di  taoft- 
glia),  Pinzotte.  Calzdlar,  eappelkt, 
eonseiador  de  pHl,  dopren  iutH  to 
sua  pinsa  special:  Calzolai.  cap- 
pellai,  conciapelli,  chirarj^hi  ado- 
perano.tutti  le  loro  pinzette  spe- 
oiali. 

—  Pinzetta  (D.  Fr.)  (Per  coee 
minute),  Pinzette. 

Pinta  (In  dis.),  Plnta.  Xa  pinit 
Vera  quasi  duu  liter  .*  La  pints 
contoneva  quasi  due  litri.  (Fig.) 
Andd  in  pinta  (in  dis.) :  Andar  a 
genio. 

PiOda.  Lastretta,  Liastra,  Lft- 
strone  (per  lastrioar  le  strade  t 
fare  muri  a  secco). 

—  Piodera,  Pietraia  (dis.)  (CaT> 
di  pietre  e  specialmente  di  lastre). 

PlOBUCC,  Ptdocchio.  A.fuiA  iuUt 
puBuce  o  fd  i  piceuec .-  Essere 
pieno  di  pidoochi.  Fdt  danee  w 
la  nhU  d*  6n  pimuce :  Scorticbe- 
rebbe  il  pidocchio  per  vendenie 
la  pelle.  A  Vavar  ghe  eroda  nanea 
6n  piceuee  (volg.) :  AU'avaro  non 
gli  casca  neppure  un  pidocchio. 
MeuzH  i  pimuce  in  eoo  a  vun  (bafl- 
so) :  Man^are  la  torta  in  capo  ad 
uno.  Tiru  vunfceura  di  piaeuee: 
Cavar  uno  dal  fan^o  (in  aenso 
morale)  M  vieol  di  ptoeuec  (volg.): 
La  dinzzatura  dei  capelli.  Pi<etue 
polin :  Pidocchi  pollini.  Pictuet 
refaa:  Pidocchio  riunto,  rifatto. 

—  Pioggiatt  d'6n  8cior«  Rieco 
pidocchioso. 

—  PiofTgiaria  o  Piogglada,  Pi- 
docchiena.  «  Te  gh'ee  minga  ver^ 
gogna  a  fd  de  sti  pioggtadf*: 
«  Non  hai  vergogna  a  far  di  qac- 
ste  pidocchiene  f  » 

—  Pioggtoa  (Ftiriaei).  S'eioppd 
la  pioggera:  Impidocohiare. 

Pioggitt  (Di  scrittura),  Zampe 
di  mosca. 

PiCBUV,  Piovere.  Cominda  • 
puBU9  »  :  «  Comincia  a  pioveie  k 
Cessd  o  baled  de  pioeuv  :  Spioveri^ 
in  El  piopAiv  che  Dio  le  mandA** 
«  Piove  come  Dio  la  manda  o  a 
cielorotto*.  Tdma  a  ^iosuv  .*  Rl> 
piovere.  Mina^edd  de  pieeuv:  Hi- 
nacciar  cattivo  tempo.  Pioeus  im 
sul  ba^naa:  Piovere  sul  bagnato. 
«  PiceuVf  fioeea  o  tempetta  mi 


PIO 


—  537  — 


PIO 


riff^f »: «  Plovessero  sassi  io  parto 
lo  stesso  ». «  Cdme  te  eantet  f  Te 
vcRutt  fit  picRuvf  »  :  «  Come  oanti? 
Vuoi  far  piovere  ?  ».  «  Me  pi<BUV 
gib  dal  soffiti »  :  « In  camera  mi 
piove  dal  tetto  ».  (Pig.)  ^L^dtspel- 
iaa  a  eonscid  i  tece  qtutnd  el  pio- 
veva » :  «Si  rldusse  agli  sgoooioli  ». 
I  (Pendere)  M  Hcc  el  pic&iiv  a  le- 
vant :  II  tetto  piove  a  levante.  «  A 
quel  fortunaadn  i  ereditaa  ghe 
pioeuven  de  tutt  i  part » :  «  A  quel 
lortanataooio  gli  pioYono  legati 
da  ognl  parte  ».  «  Stit  rohha  ehi, 
J}io  s&  de  che  part  V  h  plovu- 
daf  yn*.  Questa  roba  Dio  sa  da 
qual  parte  h  piovuta ! »  (Pr.)  A- 
pril  ghe  n'd.  trenta  e  se  piovhss 
trentun  fit  mal  a  nissun:  Quando 
piove  d'agosto  piove  miele  e  piove 
mosto  o  April  piovoso  maggio  ven- 
toso,  anno  frufctuoso.  L*^  rar  eh'el 
tronna  che  ndl  piceuva :  Tanto 
tuonb  ohe  piovve. 

—  PiOflTgia,  Piogeia.  Vedi  Pio- 
vuda.  N.  fr. «  La  g^aveva  in  iksta 
6na  bhlla  pioggia  de  hrillant » : «  A- 
veva  in  capo  un  vezzo  di  brillanti 
penduli ».  Pioggiit  de  eanell6n:  Gi- 
rello  di  riooi.  Pioggia  d'or:  Piog- 
gia d'oro. «  El  fceugh  d'artifizi  I'it 
^nii  ednt  dna  bellissima  pioggia  yn 
«  La  tarandola  terminb  con  una 
bcUissima  pioggia  di  foco  ». 

Pioyattk  e  Ptovlsnlt,  Piovisoo- 
lare  e  Scrizzimulare.  «  i/'A  piovU- 
snaa  tutt  el  santo  dl » : «  Ha  piovi- 
Boolato  o  Piovisoolb  tutto  il  santo 
giomo  ». 

—  PiOTaxma  (Acqua),  Piovana. 

—  PiOYlsnent ,  Piowiginoao. 
«  SI  temp  V  h  piovisnent »  :  «  II 
tempo  h  —  ». 

—  Piovisnetta,  Lumacaglia. 

—  Plovuda,  Soossa  di  pioggia. 
Ojta  gran  piovuda:  Una  gran 
pioggia. 

—  Plovadiima,  Un  po'  di  piog- 
gerella  o  Passata  d'acqua. 

Pidmb ,  Piombo.  Cotdr  piomh  : 
Colore  del  piombo.  Andit  ednt  i 
ph  de  piomb :  Andar  coi  piedi  di 
piombo.  «  Oh'l,  i  antinn  d%  fln^ter 
aneamd  ednt  i  piomb  »  :  «  Le  im- 
poste  delle  finestre  hanno  anoora 
1  piombi».  I  A  piomb:  A  piombo. 
«  Guarda ,  ednt  el  piomb  ,  se  el 
mur  Vh  a  piomh  *  :  «  Guarda  col 

fiombino  se  il  muro  h  a  piombo  ». 
(Tipogr.)  Leg  in  piomb:  Leg- 


gere  in  piombo  (Pig.)  <Diof  Ghe 
piomb  Ve  m,ai  quell  vhee  )» :  «  Dio ! 
Uhe  piombone  quel  vecchio !  ^ 

—  Piombii  (P.  N.),  Piombare. 
«  El  ffh'h  piombaa  adoss  cdme  el 
fulmm  »  :  «  Gli  piomb5  addosso 
come  il  fulmine  ». 

—  Piombln  (Accordatori  di  or- 
gani),  Piombino. 

Pioni  (Volg.)  Vedi  Pianit, 

PiOBsa  (Uccello),  Pispola. 

Plovanell  (Uccello),  Piro  piro. 

Pipii,  Pipare.  «  Lk  el  pipa  tutt 
el  oi  » : «  E'  pipa  tutto  il  santo 
giomo  ».  Stit  li  a  pipit :  Starsene 
ozioso.  «  Ch^el  vaaa  dn  poo  a  pipit 
o  a  giugit  a  la  lippa  » : «  La  mi 
faeoia  il  santo  piacere  di  audar- 
sene  pe*  fatti  suoi ».  |  «  i^/  8*h  pi- 
paa  ona  basla  de  duu  liter  de  mi~ 
nhitra  >  : «  S'6  scuffiato  una  cio- 
tola  da  due  litri  di  minestra ». 
«  Quii  danee  i  oo  pipaa  mi » : 
«  Que'  quattrini  li  ho  mtascati  io  ». 

—  Pippa,  Pipa.  —  de  ghss,  de 
schumm^:  —  di  gesso,  di  sohiuma 
o  meglio  di  spuma.  Caregd,  la 
pippa:  Empire  la  pipa.  «  L'it  fu- 
maa  quatter  pipp  » : «  Fimi6  quat- 
tro  pipe  ».  Terra  de  pipp :  Terra 
da  pipe.  (Naso)  «  Che  nippa  !  »  : 
«  Che  pipa  I  »  Faetia  de  pippa  : 
Muso  da  pipe.  No  varX  dna  pip- 
pa: Non  valere  cica.  Bdmp  ta 
pippa:  Rompere  la  devozione. 
(Escl.)  «  Fidl  d'dna  pippa!  » : «  Pi- 
glio  d'  un  cane  ». 

—  Pipada,  Pipata. 

—  Pipaddr,  Pipatore. 

—  Pip6ii,  Gran  pipatore. 

—  Piplnoeu.  «  Oh  che  bill  pipi- 
noeu  /  »  :  «  Oh  ohe  graziosa  pipi- 
na!  » 

Plpaquaxma  (Radice  medicin.), 
Ipecacuana. 

Piperita  (Menta),  Piperita. 

Pipi  (V.  infant.)  Pipi,  Puloino, 
«  L*e  dn  vero  pipi  in  del  man- 

?id  »  :  «  Uccellino  di  poco  pasto  ». 
(Orinare)  «  T' ee  faa  pipif>: 
«  Hai  fatto  pipi?  » 

Piramida  (Volg.)  Vedi  Pira- 
mide. 

Piramide,  Piramide.  Faa  a  pi- 
ramide:  Piramidale. 

Pirata  (P.  N.),  Pirata. «  L'h  dn 
vero  pirata  quell  seriltdr* : «:  Quel- 
lo  scrittore  e  un  vero  pirata  ».  El 
Pirata  de  Bellini:  Idem. 

—  Piraterla  (P.  N.),  Pirateria. 


PIR 


—538  — 


PIS 


La  pirateria  de  eerli  ecUtdr:  La 
piraw.ria  di  certi  editor!. 

PirUt,  PriUare.  Pirla  el  fus: 
Prillare  il  fu80.  «  La  ven  a  pirla 
itlasira  /  »  :  «  Vien  a  ballare  sta- 
sera?  »  «  Guarda  edme  pirUn  !  »  : 
«  Guarda  come  girauo  in  tondo  I » 

—  Plrl6ii,  Pirlone  (1)  Indueioso, 
Induofiatore,  Tentcnnino.  «  Z'^  6n 
pirldn  eke  se  perd  via  »  :  «  fi  un 
^ingillone  ohe  perde  le  sue  gior- 
uate  ». 

—  Pirlonada^  Lungaggine.  Ona 

fnrlonada  ma%  pu .  finida :  Una 
ungagnata  eterna.  «  Ah  quel  dl- 
sc6r8  ehe  pirlonada.'% :  «Che  stam- 
pita  quel  discorso !  » 

Plroetta,  Piroetta.  «  Qtiell  bal- 
lerin  Vt  famoso  in  di  piroett  * : 
«  Quel  ballerino  h  famoso  nelle 
piroette  ».  «  HI  cavall  el  g  hfd,  6na 
piroetta  e  el  Vd,  build,  foeura  de 
9hlla  »  :  « II  cavallo  lece  una  pi- 
roetta e  lo  8balz6  di  sella  ». 

—  Plroettk,  Fare  piroette  o  pi- 
rolette. 

Pirotta,  Bacioccolo  (montagna 
pistoiese).  mEl  I'd  pestaa  in  la  pi- 
rotta »  :  «  Lo  posto  nel  mortaio  » 
(di  legno).  In  Toscana  se  usa  min- 
ga  la  pirotta:  In  Toscana  non 
usano  it  mortaio  di  legno.  (M.  d.  d.) 
J^€i  d'dn  sanf'Antoni  6na pirotta: 
Far  d'una  trave  un  nottolino. 

Pis  o  Bis.  mM  g^  d  i  oce  pis  »  : 
«Ha  8onno». 

Pisa,  Pisa.  «  Me  ven  quit  de  Pi- 
sa »  Mi  vengono  i  Pisani ».  L'^  ed- 
me el  soecors  de  Pisa :  Gli  h  come 
11  soccorso  di  Pisa. 

Piscida  (Vaso  delle  ostie  consa- 
crate),  Pisside. 

Piscinln,  Piccino.  Dejfiseinin: 
Da  ragazzo.  «  In  del  mepiseinin  » : 
«  Nel  mio  piccolo  ».  «  L^h  piscinin, 
ina  Vh  tanto  pussee  fin  »  :  «  £]  pic- 
cino ma  c'6  tutto  ».  La  gatta  ednt 
i  sd  i  piscinilt :  La  gatta  co*  mi- 
cini.  «  De  tant  ehe  Vera  piscinin  » : 
«  Era  tanto  picoolino  ehe... ».  «  C6- 
me  V  h  piscinin  de  pensd  quel  po- 
ver  omm  »  :  «  Com'  5  piccino  pic- 
cino, quel  pover  omo !  » 

—  PlBCiniima,  Galoppinna  di, 
ragazza  della  modista.    Ona  pi- 


(l)   Non  c'd   net   dizionaril.  Se  il  Gigli 
rha  Qsato  biso<;na  bene  ehe  a' a  parola  flo- 
rontina.  ma  signiflca  cosadiversadalinWoM 
milanese. 


seininna  cont  el  seatoldn  :  Unai*' 
gazzina  colla  scatolona. 

—  Piscinola,  Pisciallotto. «  C4m 
se  faria  a  inamorata  de  quell  pi* 
seinola.f  »  :  «  Come  potrei  ixmaxno- 
rarmi  di  quel  piscialletto  ?  »  «Zt'l 
6n  piscinola  de  vun  »  :  «  £l  un  pie- 
cinaccio)»  (1). 

Plsla.  Vedi  Piech,  Pisis  (2). 

Plsocca,  Appisolarsi  o  Far  in 
plsolo.  «  Oo  pisoecaa  dopo  disnat 
e  adess  g*oo  el  dolor  de  testa*: 
4cHo  iatto  un  pisolo  dopo  praozo 
ed  ora  ho  un  po'  di  dolor  di  te- 
sta o  di  acoapacciatura  ». 

—  PlBora.  Vedi  Pisoeeh. 

—  Pisorgnii.  Vedi  F^isoecd. 
PlBonant  (Volg.),  Pigionale,  (b 

servizio  i*u8tico)  Bracoiante. 

Pissa,  Plscia.  Gantdn  de  la  pism: 
Pisciatoio.  Fd  la  pissa  in  leU :  Pi- 
sciare  a  letto.  Pd  la  j^isaa  cbi^  i 
ossill:  Abortire,  Sconciarsi.  Oior 
de  pissa :  Puzzo  di  piscio.  Seappk 
la  pissa:  Scappare  la  piacia.  (Fig.) 
«  Ghe  seappa  semper  la  pissa  4i 
c6r  a  giugd  »  :  «  Gli  seappa  sempre 
di  correre  a  giocare  >».  CcUtd  m 
sulla  pissa :  Cogliere  sul  fattow 
(Teatr.)  Aria  de  la  pissa:  Am 
de'  sorbetti.  «  Malarbhit  edme  la 
pissa  di  gait » :  «  Tristo  ooxne  il 
piscio  de'  gatti ».  Mes'cia  la  pissa 
(appross.): liflischiaril  8fiug}ie.Seal- 
dass  la  pissa :  Pigliar  foco.  «  Ch'd 
se  sealda  minga  tant  la  pissa,  eke 
gid  Ve  tutVunna  »  :  «  La  non  vada 
tanto  in  coUera,  ehe  ^is^  Vh  tut- 
t'una  >».  «  Te  se  aeeorgiarett  in  del 
fd  la  pissa  o  in  del  pissa  »  :  «  Te 
ne  avvedrai  nel  far  i  conti  ».  Pit- 
sa  d'angiol:  Piscio  di  angioli  (li- 
quoro  eccellente).  Fidr  de  pissa 
(arbusto) :  Manine  della  Madon- 
na. Pissa  d'asen :  Piscio  di  caTH^ 
lo  (birra  cattiva). 

—  Plss&,  Pisciare.  Avhgh  o  di 
nanca  el  temp  de  pissd :  Non  are- 
re  o  non  dare,  tempo  da  idilatnre. 
Vin  o  Bobba  ehe  fa  pissd:  Vino 
ehe  fa  pisciare.  Pissd  de  can  ms- 
vell:  Essere  inesperto.  Pissd  w 
musica:  Pisciare  strillando.  JPSm^ 
a  la  ricca :  Pisciar  forte.  —  de  vhet: 
—  a  gocciole.  icStd  vassUl  el  pitsM 


(1)  Piccinaccio  c  nsato  anche  per  v«ii9 
a  Pirenze. 

(2)  Anticameate  era  ana  moneU.  pissM 
ehe  correva  a  Milano. 


PIS 


—  539  — 


PIS 


e  menuder  »  :  «  Par  che  pisoi  una 
>dola  »  :  «  Pissagh  sic  a  oiui  rob- 
a  :  Pisciarci  au.  Pisad  gib  fimu : 
^isciar  bambini.  Pissass  adoss  del 
id :  Scompisciarsi  dallo  risa.  T<bu 
h  vun  apissa:  Vedi  Avh  sott 
aniba.  «  Te  se  n*accorgerett  i\  in 
'el  pi88a  »  :  «  Tu  lo  sentirai  al  bro- 
Lo  se  sark  pecora».  (Pr.)  Milanes 
4s8a  vun  pissa  des  (Manca). «  M 
to  pissh  in  lilt  e  d\  che  Ve  sudaa  » : 
Pu5  pisoiare  a  letto  e  dire  che 
la  sudato,  e  eon  ironia  seherz.,  e 
Lire  che  h  un  porco  ».  Pissa  senza 
rd.  6n  phtt  VI  edmi  sdnb.  el  viorin 
ema  I  archkU  (Appross.):  Quan- 
lo  11  culo  h  avvezzo  al  peto  non 
i  p5  toner  piil  cheto.  (Jhi  pissa 
iiar  malaa  de  rar:  Chi  piscia 
(liiaro  ha  in  tasca  il  medico. 

—  Pissacan  (Fungo),  Pisciacane. 

—  Pissacc  (Canale  delle  orine 
lelle  bestie),  Battaglio. 

—  Plsgacquasanta  Spigolistro. 

—  Pissada,  PlBciata.  «  Oo  faa 
fna  pissada  che  Vh  durada  cinqhi, 
ninutt »  :  «  Ho  fatto  una  pisciata 
she  h  durata  cinque  minuti ». 

Pisson,  PisQioso  e  Piscione  (che 
piscia  spesso). 

—  Pissonna  (Volg.),  Pisciona. 
(  Gh^h  tiassuu  dn'altra  pissonna, 
Invece  d'on  nuis*c^ :  «  Anche questa 
rolta  ha  fatto  una  pisciona  ». 

—  PiSBOtta  (Panno  a  piu  doppii 
pel  malati  che  pisciano  a  letto), 
roppone. 

— PlssuBC.  Odor  de  pissuse :  Puz- 
so  di  piBcio. 

—  Pissaroeula,  Piscianoio.  «  Sto 
vin  ehi  V I  nl  pit,  nh  men  de  pis- 
saroRula  »  :  «  Questo  vino  ^  n5  piu 
oh  meno  che  del  pisciarello ». 

Plst  (La  pasta  della  carta),  Pesto. 

PiBta.  Pifita.  Anddt  ma%  fceura 
4e  lapista:  Non  uscire  dalla  pi- 
Bta.  Tegnl  vun  de  pista:  Tener 
dietro  oautamente  a  uno  e  anche 
Xener  gli  occhi  addosso  a  uno. 
At  edrs  la  gent  la  pd  nd  entrd  in 
la  nista:  AUe  corse,  la  gente  non 
puo  invadere  la  pista. 

PlBtaocli,  Pistacchio.  Crocant, 
gelaa  de  pistaeeh:  Croccante,  ge- 
lato  di  pistacchi. 

PlBtagna,  Pista^na.  Oenova  ea- 
valleria  la  porta  i  pistagn  giald: 
n  reggimento  Genova  porta  le  pi- 
stagne  gialle. 

—  PiBtagnetta,  Pistagnina. 


PiBtoUa,  PlstoUa.  Pistolla  de  do 
eann :  —  a  due  canne.  —  ds  fon- 
dinna:  Pistola  d'arcione  o  terza- 
rola.  Duell  a  la  pistolla :  Duello 
alia  pistola.  L^e  cdme  cercagh  i 
f)istou  ai  fraa:.  Gli  h  come  ceroar 
funghi  in  Arno.  «  M  g'd  miss  la 
pistola  a  la  gola  » :  «  Gli  mise  lo 
pistole  alia  gola  )».  (In  gergo  tosc.) 
Pepaiola.  (Confett.)  Ona  pistolla 
de  6ow7>dn  (in  dis.):  Un  cartoccio 
di  dolci.  Proibii  come  i  pistoll 
minga  de  misura :  Proibito  come 
le  pistole  corte. «  Z/'e  semper  li  c6n 
la  pistola  alia  man  n :  «  Sta  sempre 
11  coUa  pistola  alia  mano  ». 

Pitanza,  Pietanza.  « Minhstra, 
6na  pitama,  fruUa  e  formagg  ecco 
el  me  disnd> » :  «■  Minestra.  un  piatto 
o  una  pietanza,  frutta  e  lormaggio 
ecco  il  mio  pranzo  ».  «  Te  ghe  daa 
la  pitanza  al  eavall  f  *:  «.  Hai  dato 
r  avena  al  cavallo?  »  (Pr.)  Var 
pussee  la  bUla  ciera  che  *ina  pi- 
tanza de  pu :  y al  piu  la  buona  ac- 
coglienza  che  un  piatto  dipid.  On 
pitanzin  de  leccass  i  dit :  Una  pie- 
xanzina  da  leccarsi  le  dita. 

Pltocc&i  Pitoccaro.  « Invece  de 
lavorh  lu  ghe  pias  a  pitoccd, » : 
«  Invece  di  lavorare  a  lui  piace  di 
pitoooare  ».  Andd  a  piioecdL  in  edt 
ai  alter :  Andar  all'accatto.  P.  E. : 
«  Quand  Vd  poduu  pu  tegnl  eorle 
bandita  in  ca  s6a  gh'h  toccaa  de 
andit  a  pitoccd  el  disnd  in  cd  di 
amis  » :  «  Perduto  il  modo  di  tenor 
tavola  aperta  in  casa  gli  conven- 
ne  andar  all'accatto  in  quella  degli 
amici  ». 

Pitoccli,  Pitocoo.  «  El  g'd,  el  fa 
de  pitocch  » :  «  M'  ha  V  aria  di  pi- 
tocco  ».  Mangih  de  pitocch :  Boc- 
ooni  ghiotti. 

—  Pitoccaria,  Pitoccheria.  Certi 
dhdich  in  propri  pitoccarii :  Ccrte 
dodiche  di  libri  sono  vere  — . 

—  Pitoccliett  (Specie  di  gioco), 
Pitocchetto. 

Pitt.  N.  fr.  Andd  c6n  i  pitt  per 
ari:  Andar  in  terra  a  gambe  al- 
I'aria  o  a  capo  rovescio.  Manda 
quaieoss  c6nt  i  pitt  per  ari :  Far 
un  barabuffo.  P.  E. :  «  M  g*d  daa 
tant  che  el  tavolin  Vb  andaa  cdnt 
i  pitt  per  ari*:  «  Ha  pigiato  tanto 
che  ha  i'atto  un  barabutt'o  col  ta- 
volino  ».  Fd  el  diavol  ednt  %  pitt 
dedree  (in  dis.) :  Far  il  diavolo  a 
quattro. 


PIT 


—  540  — 


PIU 


Pitta,  Chioccia.  AneUi  d*aecord 
edme  la  pitta  e  i  poresitt :  Essere 
come  paae  e  cacio. 

—  Pfttada  (Volg.).  Vedi  Covada. 
N.  fr.  «  Ul  g*aveva  adree  6na  pit- 
tada  de  hagai  » :  «  Si  tir6  dietro 
una  nidiata  o  chioociata  di  ra- 
gazzi  ». 

Plttlma«  Pittima  o  Lemia. 
«  Quella  pittima  la  va  mai  via  ?  »: 
«  Quella  pittima  non  si  spiooica 
mail  »  «  J.  tavola  lee  la  fd  semper 
la  pittima  y^:  «A  tavola  ella  fh 
sempre  la  lemia  ». 

Pittdr,  Pittore.  Pittor  de  figura, 
de  paesagg,  de  ghter^  de  teater: 
Pittore  ai  figura,  di  paesaggio.  di 
genere,  di  teatro.  Pittor  del  Leila: 
Pittorello  da  quattro  alia  crazia. 

—  de  mMuera :  —  di  maniera.  Studi 
de  pittor:  Studio  di  pittore.  Cdliea 
de  pittor :  Colica  di  pittore. 

—  Pittoresch,  Pittoresco.  L'h  6n 
git  molto  pittoreseh:  £}  un  luogo 
molto  pitroresco. 

—  Plttoricli,  Pittorieo. 

—  Pittura,  Pittura. «  Oo  vist  6na 
hHla  pittura  antiga  »  :  «  Ho  visto 
una  bella  pittura  antica  ».  (Al  mo- 
rale) «  El  m'd  faa  6na  pittura 
strcmante  de  quella  sehnna  » :  «  Mi 
fece  una  pittura  straziante  di 
quella  scena  ».  «  Quell  vestii  el  ghe 
vd,  de  pittura  » :  «  Quell'  abito  gli 
sta  come  una  pittui*a  o  gli  sigilla 
per  Tappunto  o  gli  st^  a'  iucanto 
o  gli  sta  a  pennello  ». 

—  Pltturk-raa-rass,  Pitturare, 
Dipingere.  —  a  freschf  a  oli,  a 
sguazz  o  a  tempra,  aWaequarilla : 

—  a  fresco,  a  guazzo,  a  tempra, 
all'ao^uarello.  f«.  L*h  tutta  ptttu- 
rada  %n  faeeia  » :  «  £]  dipintissima, 
non  che  dipinta ».  «  Grhe  ataria 
nanea  pitturaa  » :  «  Non  ci  starei 
neanche  dipinto  ».  Pari  pitturau 
adoss:  Un  abito  che  sta  a  pen- 
nello Opp,  che  sta  a  pittura. 

Piuma,  Piuma.  Goasm  de  piuma: 
Piumaccio.  Leggera  come  6na  piur- 
ma  (di  ballerina) :  Leggera  come 
una  piuma.  |  Scovin  de  piuma: 
Granata  di  saggina. 

—  PinmascicBU  e  Plnmag^, 
Piumacoino,  Balzuolo,  Balzolmo, 
e  anehe  Perrette  ghiacciate. 

Pinmln,  Piumino  (detto  anche 
Prepontin,  quand'^  ovattato  h  im- 
puntito,  ma  che  serve  alVidentioo 
uso). 


—  PlnmlBta  (Lavorante  o 
cante  di  piume),  Pennaio. 

Ply  (Aggiunto  amautello  di 
vallo),  Ti^rato. 

Pivat  Piva.  S6nA  la  piva. 
nar  la  piva.  Tomd  inaree  edf 
piv  in  del  sacch :  Tomar  oolle  . 
ve  nel  sacco.  Seech  la  piva:  Roi 

Ser  le  scatole.  Rivdt  a  piva 
is.):  Giungere  o  Arrivare  in 
buon  punto.  «  V6i  finissela  de 
la  piva  » :  «  Ohe  smetti  di  piagi 
colare  ».  |  (Pr.)  A  chi  n6  dis 
viva  ehe  ghe  8*cioppa  la  piva^ 
chi  non  ^rida  evviva,  gli  t~ 
sooppiar  il  gozzo.  |  (Baccel 
«  Pover  omm  Vh  propi   dna 

{ada  e  flnida  » :  «  Fover  omo/ 
davvero  un  bamboccio !  » 
Pivell,  Giovinetto,  Sbarbat 
«  Te  see  6n  vero  piveli/  »:  « 
un  ciacoherino  ».  «  jja  rd  edn 
pivH  de  la  eaviggia  ehe  guai 
fee!»:  « La  si  mostra  con  < 
giovanucciacci  o  bischeri  che  ^ 
a  lei !  »  «  Chi  V I  quel  piveUin 
passaf  »:  «  Chi  h  quel  paino  o  qi 
prezzemolino  che  passa  ?  » 

—  Pivellada,  Ragazzata. 

—  Pivellaria  (Riunione  di  mc 
giovinetti  piil   o  meno    ele^rai 
Termine  di  certo  sprezzo,  talvo^ 
immeritato). 

—  PiYellott,  Giovanettuccio. 
Piyial»  Piviale.   In  eotta  e 

vial:  In  cotta  e  piviale. 

Pivion  (Volg.).  Vedi  JPuvion. 

Pizocchera  (Poco  comune), 
zochera. 

Pizz,  Pizzo  (1).  Pize  de    Cani 
de  Fiandra^  eee. :  Merletto  di  Cai 
t^,  pizzo  di  Fiandra,  ecc.  D«nu 
ehe  fd,  pUsz:   La  trinaia.  I  (C" 
di  monte)  Mpizz  Marbn:  La 
ta  del  monte  o  II  pizzo   Marronl 
I  «  L'd,  braneaa  et  saeeh  pien 
m.arengh  per  %  duu  puss  e  el 
8olleva4i  eom^e  s' el  fuss   pieu 
stdppa  »:  «  Pigli5  il  pesantisai] 
sacco  pe'  due  pizzi  o  punte  e 
sollev6  come  se  fosse  state  pi« 
di  stoppa  ».  I  ji  piez  e  moeeai: 
spizzico  o  a  scamuzzoli.  |    (Aj 
«  M  ciar  VI  pizz  » :  «  II  liune  b 
ceso  ».  Oiuga  a  pizz  t'el  doo 
t'el  m4inthgni:  Giooare  a  viT 
lo  do  e  vivo  te  lo  rendo. 


VIVO 


(1)  Pizzo  in  flor.  ha  an  altro  seaao 
to  al  dlaletto :  claffo  di  b&rba  sol  a 


PIZ 


—  541  — 


PLA 


Flszk-zaa-xass,  Acoendere.  Piz- 
sct  el  fcbugh:  Acoendere  il  foco, 
Smorsd  6n  mocchhtt  per  pizzh  6na 
torcia :  Dar  un  cicciolo  per  riave- 
re  un  porco.  J  Mfaeugh  Vh  tomaa 
a  pizzass  :  L'  incendio  ridivam- 
pa  o  B^  ^  ridestato.  (Fr.)  Pizzii 
6n  lumm  al  diavol  e  vun  a  la  Mor- 
donTia:  Acoendere  un  lume  ai 
santi  e  uno  al  diayolo. 

Pizzacandir  e  Pizzamoohett , 
Chieriouzzo.  Vedi  Cereghett. 

Pizzafosiigli  (Inoitator  di  offese 
e  di  sdegniT,  Aizzatore. 

PizzegE  (yol^.)-  Vedi  PizzieK 

Pizzich,  Fizzioo.  «  jySt  toll  8u  6n 
pizzich  de  pever  » :  «  Lev5  un  piz- 
zioo  di  pepe  ».  «  M  g'd.  strappaa 
6n  pizzich  ae  cavH  » :  «  Gli  strapp5 
una  ciocohetta  di  oapelU  «.  |  «  Gne 
Voo  sul  pizzich  de  la  lingua » : 
«L'ho  qui  sulla  punta  della  lin- 
guae. 

—  Pizzig&-gaa-gass ,  Pizzicare. 
liiStd  peverdn  come  el  pizzigaf  »: 
«  Questo  peperone  come  pizzica  ». 

I  «  lyu  ghe  pias  a  pizziga  la  ser- 
va»:  «  A  lui  place  branoicare  la 
serva  ».  |  «  Oo  minga  disnaa,  oo 
pizsijgaa  » :  «  Non  ho  pranzato,  ho 
pizzicato  o  spiluzzicato  ».  «  Me 
pizziga  i  man  de  dagh  duu  s'qiaffyn 
«Mi  prudono  e  anche  mi  pizzioa- 
no  lo  mani  di  dargli  due  oeflbni  ». 
«  8e  pizzighen  contindamen  t  in  tra 
lor  duu  » :  «  Fra  lore  due  si  piz- 
zioano  continuamente  o  Stanno' 
sempre  a  gattigliare  fra  loro  due  ». 

—  Pizzigada,  Pizzicata.  «  El  g'd. 
daa  6na  pizzigada  a  Varmandolin 
ma  rd,  la^saa  li  suhit » :  «  Diede 
una  pizzicata  al  mandoline  ma 
smise  subito  ». 

—  Pizzi^hln  (Tabaoco),  Pizzichi- 
no.  JSl  ptzzighin  el  fit  slranudct : 

II  pizziohino  fa  Btamutire.  O «  Giu- 
ghem  a  pizzighinf  »:  «  Gioohiamo 
a  pizzicnino  ». 

—  Pizzl|:6n»  Pizzicotto.  «  M  m'h 
daa  6n  ptzzigon  eh'el  m'dt  Uissaa 
el  shgn )» :  «  Mi  diede  un  pizzicotto 
che  xu'ha  lasoiato  il  livido  ».  |  (De' 
fornai)  Impastanane. 

Plac^  (Aff.J,  Placare.  «  Andaroo 
mi  a  eercdi  ae  placall »  (il  popolo 
direbbe  de  padimall).  «  Andrb  io  a 
cercare  di  placarlo  ».  «  El  dolor 
el  m>e  8*1  &n  poo  placaa  » :  «  II  do- 
lore  mi  si  h  calmato  un  poco  ». 

Placard  (D.   Fr. ),   Cartellone. 


On  gran  placard  V  informava  i 
avventdr  che...  » :  «  Un  gran  car- 
tello  avvisava  gli  avventori  che... 
Placca,  Placca.  « El  id  can  el 
vorta  la  placca?  yt'.  «  II  tuo  cane 
na  la  placca  ? » 

—  Placchetta,  Plccola  placca.  0 
Per  tutta  illuminazidn  gh^era  su 
6n  m,ur  do  placch  c6n  tre  candil 
per  unna:  Per  tutta  illuminazione 
c'erano  su  una  parete  due  viticci 
con  tre  candele  ciascuno.  (Fig.) 
Poech  popdl  che  ballava,  ma  tanti 
mam,m,  e  zieit,  ehefaseven  la  plac- 
ca (1):  Poche  signorine  che  bal- 
lavano,  ma  molte  mamme  e  zie 
che  facevano  da  tappezzeria. 

—  Placc&-accaa,  Placcare.  «  L^h 
de  ramm  placcaa  d' argent » :  «  £ 
di  rame  placcato  d'argcnto  ». 

—  Placcaddr,  Placcatore. 

—  Placchd.  In  arsgian  pla^cM: 
Placcato  di  argento. 

Placet,  Placet.  «  El  Vesedv  Va 
ottegnuu  el  placet  regio  »:  «  II  ve- 
scovo  ottenne  il  regio  placet ». 

Placid,  Placido.  Placid  come  6n 
trh  lira:  Placido  come  una  sera 
di  giugno. 

—  Placidezza,  Placidezza  e  Pla- 
cidity (la  prima  al  iisico,  la  se- 
conda  al  morale). 

Plaff  (Onomatop.),  Ciacche.  Pliff', 
plaff  in  la  fanga:  Cicche  ciacche 
nelTa  mota. 

Plafbn,  Soffitto.  Plafon  de  can- 
nlit:  Stoja.  «i>'^  alzaa  i  oce  e  Va 
guardaa  el  plafon  »  :  «  Alz5  gli 
occhi  al  somtto  ».  «  Gh^h  vegnuu 
el  plafon  in  coo  » :  «  II  palco  gli 
rovino  addosso  ».  Plafon  a  volta: 
Palco  a  volta.  Plafon  de  Ikgn:  Pal- 
co regolato. 

—  Flafonk,  Far  il  soffitto  a  stoia 
o  a  tela. 

Plagas.  N.  fr.:  DI  plagas  de 
quaidun:  Dir  plagas  di  alcuno. 

Plait,  Pettegolezzo.  «  L'  it  faa 
6n  plait  de  nd  d%yn  «  Fece  nasce- 
re  un  guaio  da  non  dirsi ». 

Plagfari  (P.  N.).  Plagiaiio. «  N'6l 
fd  che  roba;  I'h  on  plagiari  sfa^c- 
ciaa  » :  «  Egli  non  fa  che  rubare ; 
h  uno  sfacciato  plagiario  ». 

Planlmetrla  (P.  N.),  Idem.  A- 
d^8  se  8ent  de  splsa  a  parlH  de 


(1)  Pii  generalmente  de  tapezzaria  ch© 
e  anche  toscano . 


PLA 


—  542  — 


PLE 


planimetria  yn  «  Oggidi  si  Bente 
spoBSO  parlar  di  planimetria  ». 

Planlsteri,  Piauistero.  La  carta 
del  planisteri  cdnt  i  cinq*u  part 
del  mond :  La  carta  del  planistero 
oolle  cinque  parti  del  mondo. 

Plansc  (D.  Fr.).  On  volumm  il- 
Itistraa  eon  di  bH  plansc:  Un  vo- 
lume illustrato  con  belle  inciaioni. 

Pl&stega,  Plastica.  «  M  lavora 
in  plasteqa  con  la  thrra  crHa^ 
(pop.) :  «  Lavora  in  plastica  oolla 
creta  ». 

Platea,  Platea.  «  Oo  toll  o  leoaa 
dna  sedia  chiusa  in  platea  » :  «  Ho 
levata  una  sedia  cniusa  in  pla-^ 
tea  ».  I  kAu  miss  gib  la  platea  di 
mur  maester*:  «Anno  messo  giti 
la  platea  de'  muri  maestri ». 

—  Plateal,  Plateale.  On  debit 
plateal :  Debito  plateale. 

Pl&ten ,  Platano.  « La  nostra 
strada  de  circonvallazidn  la  g'  d  i 
platen  »  :  «  Sulla  nostra  strada  di 
eirconvallaziono  ci  sono  i  platani ». 

Plitin,  Platino.  M  plalin  Vh 
oussee  pesant  che  Vor :  II  platino 
e  piu  pesante  dell'oro. 

Platon ,  Platone ,  Saputo.  «  Lit 
el  voRur  jh  el  platdn  »  :  «  Vuol  far 
il  saputello  ».  «  L'h  6n  platdn  che 
tas  mai  »  :  «  £]  un  ciaccione  e  un 
chiacchorino  esimio  ».  (  Pr. )  M 
dis  Aristotel:  se  te  pb  avlgh  ben, 
tbtel,  e  rispdnd  Platdn:  se  nb  t'el 
fee  te  see  on  mincidn :  Vedi  Art- 
stotel 

—  Platonegh  (Volg.)  Vedi  Pla- 
tonich. 

—  Platonich,  Platonico.  Am6r 
platonieh:  Amor  platonico. 

—  Platta  (Loquacitk),  Chiac- 
chiera  «  C6n  la  sua  platta  el  fi,- 
niss  a  persuade  » : «  Colla  sua  chiac- 
chiera  linisce  col  persuadere.  An- 
che  Parlantina  ». 

—  Platte,  Par  il  Ciaccione  o  sa- 
putello. «  Jbu  el  voeur  semper  plat- 
<(i  »  :  «  Egli  vuol  sempre  ciaccia- 
re  ». 

Plaus,  Plauso  (1),  Chiosa.  «  S\, 
ma  fa  minga  tanti  plaus  fy^ : «  Sta 
bene,  ma  non  far  tante  chiose  !  y^ 
«  Oh  quanti  plaus/  »  :  «  Oh  che  so- 
fisticaggini ! » 

PlausibU  (P.  N.)  Plausibile. 
Sctisa  plausibil :  Idem. 


(1)   Tatt^altra  cosa  come  si  vede  dagli 
csempi. 


Plebala,  Plebaglia.  <A.la  dimo- 
sirazidn  de  sabet  passaa  ix6  gh'era 
che  plebaia  » : «  Alia  dimostrazione 
di  sabbato  scorso  non  c'  era  che 
plebaglia  ». 

—  Plebeo  (P.  N.)  Plebeo.  « JR 
§r'A  6n  parldt  cost  plebeo  ch*el  miti 
tngdssa  »  :  «  Ha  un  mode  di  di- 
scprrere  cosi  plebeo  che  £k  nan- 
sea  ». 

Fl^COh  t  Garbo.  «  La  a' d  ^ 
pleech  che  inamora  »  :  «  Ha  un 
garbo  che  innamora  o  seduce*. 
«  L^^  minga  b&n  de  dagh  el  pleeek 
che  ghe  vocur  »  :  «  Non  sa  darci  la 
espressione  voluta  ».  «  I^r  fassell 
am>is  bisogna  vedh  che  pleceh  el 
g'd  dad  »  :  «  Per  farselo  amico  bi- 
sogna sentire  che  lisciate  e  che 
piaggerie  ». 

Pl6d  (D.  Pr.),  (Soiallo  per  viag- 
gio)  (P.  N.),  Pled. 

Plenaria  (Agg.  di  Indulgenza). 
^'lenaria 

PlenUuni  (P.  N.i,  Plenilunio. 
Luna  plena. 

Plenlpotenaiam  (Civ.)  (P.  N.) 
(Chi  ha  plena  facolt^  in  attari  di 
alta  politica),  Plenipotenziario. 

Pletora,  Pletora.  «  M  finirit  e4l 
mori  d'dna  ^tmt  pletora  » :  «  Fi- 
nir^  per  monr  di  pletora  ». 

Pleurltlde  (Malattia)  (P.  N.), 
Pleurite.  Ad^ss  ne  m^Bur  tanti  de 
— ;  Idem. 

PliCCh,  Plico.  «  Oh'h  ehi  per  fit 
6n  plich  che  ven  de  Momma  » :  «  C*i 

Sui   un   plico   per   lei;  viene   da 
:oma  ». 

Pllff  (Onomatop.),  Cicche.  N.  fcj 
Pliff  pt^ff'  Cicche  ciacche.  P. 
«  Con  dosdavatt  che  faseven  pU^ 
plaff  » :  «  Con  due  ciaoatte  che  ' 
oevano  cicche  ciacche  ». 

Plin.  N.  fr.  /  plin  plin  :  I  mei 
goi. 

Plural,   Plurale.  In  plural: 
plurale. 

—  PlTiralltaa  (Civ.),   PluraHli* 
In  la  pluralitaa  di  cast...:  Nc 
plurality  dei  casi. 

Pluriml,  Plurimi,  Gontanti. 
tanti  plurimi :   In    contanti. 
tanti  plurimi  baltanti  e  sonanH. 
Idem. 

Plusc  (D.  Pr.),  Pluscie,  (Lu< 
Pelpa. 

Plus  ultra.  N.  fr.:  ^bn  phu 
tra :  Non  plus  ultra.  «  L'^  el  « 
plus  ultra  di  predieatdr*:  «Ideiiri 


PLU 


—  543  — 


POC 


Pluton  o  P16ton,  Plotone.  On 
t>ldton  de  eavalleria:  Un  plotone 
hi  eavalleria. 

Plutonlcli,  (P.  N.)  (Coltoj,  Plu- 
bonico.  JEl  famoso  Gorini  V^  faa 
di  esperiment  siilla  forsa  plutoni- 
ea :  II  celebre  Gorini  fece  degli 
Bsperimeuti  sulla  forza  plutonica. 

JPneumatich.  La  maekina  pneur- 
ntatica:  Idem. 

P6bbla,  Pioppo.  I  pohhi  erkssen 
bevi  adree  at  rogg :  I  pioppi  ven- 
gODO  bene  luuso  le  correnti  di 
ficqua.  Vbss  skgn  de  pobbia !  : 
[Essere  brutto  segno  o  Non  esserci 
a  sperar  bene. 

—  Pobbiaa.  On  sitpobbiaa :  Una 
pioppaia. 

—  jP6bbletta,  Pioppetto.  Poetta 
di  pobbiett:  Poetuzzo  da  dozzina 
o  stracciapane  (e,  forse  per  idio- 
tismo,  stracciapanni). 

Pocch,  Pooo.  A  poeeh  a  poeeh: 
Poco  a  poco. «  A  dagh  noceh  el  g'h 
einquant'  ann  » :  «  A  dir  poco  ha 
cinquant'  annl ».  Avkghen  poeeh : 
Averne  poobini.  Avhghen  poeeh  de 
ir&  via:  Godere   di  poca   salute. 
«  Calaria  anea  quella  poeea  » :  «  Ci 
manoherebbe  anche  quest'altra  ». 
«  Jj'h  6na  rohha  de  poeeh  » :  «  La  h 
cosa  da  poco  ».  Dal  poeeh  al  tant : 
Poco  piu  pooo  meno.  Poeeh  pri- 
ma, poeeh  dopOf  poeeh  fh :  Poco 
prima,  pooo  dopo,  poco  fk.  Poeeh 
per  volta :  A  pooo  per  volta.  Poeeh 
sii  poeeh  gid:  A  un   dipresso.   In 
quel  tomo.  nM  pd  gta  poeeh  a 
rivd  » :  «  Pu5  star  poco  a  giunge- 
re  ».  «  Quest  Vh  poeeh  ma  VI  »i- 
etir*:  «  Ve  lo  d5  per  siciiro  ».  «  j&7 
se  manten  magher  e6n  poeeh  »:  «  Ei 
si  tiene  molto  a  steochetto».  I'd 
gtH  aUgher  edn  poeeh:  Far  le  nozze 
oo'  ficni  secchi  o  coi  fungbi.  Ogni 
poeeh  o  poo:  A  ogni  poco.  «  Per 
poeeh  eh'el  seguita  et  me  fh  dA 
foBura*:  «Un  altro  poco  mi  fa 
nscire  dai  gangheri  ».  «  L*h  6n  poo 
poeeh  »:«  £;  an  po'  pochino  ».  Nh 
poeeh  n^  minga :  "Nh  poco  nh  pun- 
to.  Per  poeeh  eh* el  eosta :  Per  poco 
ohe  valga.  «  Oh'^  maneaa  poeeh 
ehe.„  » :  «  C'^  mancato  poco,  cbe... 
o  Per  pooo  o  si  fa  a  an  pelo...  ». 
On  poeeh  de  b6n :  Un  poco  di  bo- 
no. Poeeh  de  ehe :  Cosa  di  poco. 
Poeeh  eiaceer :  Poohe  chiaccniere. 
Poeeh  importa   efie.,,:  Poco  im- 
porta  obe...«  Te  ghe  ditet  poeeh  fin 


(Vedi  0«?a). «  Ul  6na  tdsa  de  poeeh 
giudizi  » :  «  £  uila  ragazza  di  poco 
giudizio  ».  «  Quella  pocea  volta  ehe 
00  minga  metluu  avria  vengiuu  el 
temo  » :  «  La  bella  volta  che  non 
ho  messo  al  lotto  h  sortito  il  ter- 
no  ».  «  Se  fd.  poeeh  *  (Osti,  vendi- 
tori):  « Qui  si  fh  poco ».  (Frasi 
scherz.)  Poeeh  e  bon  m.a  pien  et 
piatt  (Appross.):  Pazienza  poco,. 
ma  che  sia  buono.  Spettd,  poeeh 
ses  6r  e  mhsza:  Alle  calende  gre- 
che.  «  El  g'd  poeeh »  (di  malato 
gravissimo) :  «  Ci  ha  poco  ».  (Pr.) 
In  del  sdssen  ghe  entra  el  poeeh : 
Nel  molto  entra  il  poco.  C6n  tantC 
poeeh  se  fit  sdssenn :  Molti  pochi 
fanno  I'assai.  On  giceugh  per  v^s 
bhll  Vd  de   durct  poeeh:  Ogni  bel 

fioco  deve  durar  poco  o  II  giuoco 
bello  quando  dura  poco.  Se  eo- 
mrineia  dal  poeeh  se  vd  al  Iropp  .- 
Chi  oomincia  male  finisce  peggio. 
On  poo  per  un,  fd,  mal  a  nissun : 
Idem. 

—  Pochetti,  Pochini.  Poeehetti 
ma  toeehetti:  Pochi  ma  riscossi. 

—  Pochin,  Pochici.*  Quelifimn 
Vh  propipoehin  davvera  » :  «  Que! 
ragazzo  e  poco  poco  o  pochino  »► 

—  Pocclilsc,  Dappoco. 
P6ccla,  Pbccia  (1),  Intinto.  «  A 

mime  pias pussee  la  pdecia  ehe  et 
sttiaayn  «  A  me  place  pitl  I'intinto 
che  lo  stracotto  ». 

—  Pocci&,  Intignere.  «  Lu,  s'et 
pd  poeeiit,  Vh  tutt  a  post  » :  «  Lui 
quando  pu5  intingere  h  felice  ». 

—  Pocciacchera  (Se  di  stiada),. 
Molichio  (d'altro  anche  Poltiglia)* 

—  Pocclgk,  Intrugliare. «  Coss'et 
fd  el  PedHnf  im  Pe  de  /A  eh'et 
poeeiga  ednt  i  eolor  » :  «  Che  cosa 
fa  Pietrino? »  «  £)  di  Ik  che  im- 
bratta  de'  fogli  per  pitturare  »► 
Vedi  anche  Pacciugd. 

Pocondria  (Volg.T.  Vedi  Ipoeon- 
drva. 

Podi  (Volg.).  Vedi  Potdi. 

Podagra  (Civ.),  Podagra.  Vedi 
Qdtta. 

Podd-odUTi-Tiddss,  Potere.  Pod^ 
minga  f  ann  a  men:  Non  poter  far- 
ne  a  meno.  Podenn  pu:  Non  i30ter- 
ne  piiH.  P.  E. :  «  JEn  podi  pu  de  la 
stracehezza  »  :  «  Casco  di  stanchez- 
za  ».  «  Un  podi  pit  de  la  famm  »  r 


(1)  Ttttt'altm  cosa.  Coir^  ttreito  a  Sfe* 
na  vale  scherz.  Mammella  nn  poco  mcncia 


POD 


—  544  — 


«  Ho  una  fame  che  abbaio  ».  —  de 
la  set:  Abbnicio  di  sete.  —  de  ori- 
nd:  Mi  scappa  di  orinare.  Podi 
pu  de  /A... »  :  «  Mi  struggo  di  fa- 
re... »  «  /S'c  |?o  ^  ;  «  Si  pub  t*  *  Se 
podi  in  qitaicoss  ch'el  eomanda  »  : 
•«Se  posso  qualche  coaa  mi  co- 
mandi ».  Poah  ininga  sof^H  vun: 
Non  poter  softVire  uno.  Se  po*  vii 
del  gran  cold :  Non  si  regge  aal 
caldo. «  L'^  cdr  quanta  el  po  vhs  » : 
«  fi  caro  quanto  pub  essere  »,  «  L*h 
6n  omm  che  p6  molto )» : « E  un 
uomo  che  pub  molto  o  di  grande 
autoritk  o  anche  danaroso ».  Podk 
pu  del  rid:  Non  poterne  piil  dal 
ridere.  A  pu  non  posso :  A  pid 
non  posso.  «  A  podh .' »  :  «  A  po- 
tere ».  « La  po  minga  andit  sos- 
senn  che.,.  »  :  «  Non  pub  andar 
molto  che  ».  «  L^h  scidr  quanto  el 
pd  v^s  »:<(£]  ricco  sfondato  ».  «  El 
ph  minga  tardd,  tant »  :  « Non  pub 
andar  molto  che  sarii,  qui ». «  Chiar- 
da  de  podh  dammi  qui  danee » : 
«  Guarda  di  potermeli  dare  ».  Po- 
dh minga  dtlla  c6n  vun:  Idem. 
(Pr.)  De  /A  de  podh  se  pd  minga 
andct:  Non  si  pub  fare  r  impossi- 
bile.  Quell  che  n6  podi  ave  vd  che 
tel  donni:  Cib  che  non  posso  a- 
vere  te  lo  dono.  Chi  pd  spettd  Voir- 
ten  tutt  quell  ch'el  vaeur:  Chi  pub 
attendere  ottiene  tutto  cib  che 
vole.  Primma  ti,  e  pceu  i  taeu  e 
pceu  i  alter  se  te  poRu  (invece  di 
Podet  per  la  rima) :  Amare  il  pros- 
simo  come  te  stesso. 

Podestaa  (R.  St.)  (Ora  Sindich) 
N.  fr.  in  dis. :  Vhss  c6me  el  pode- 
staa de  Sinigaia:  Essere  come  11 
podest^  di  Sinigaglia ,  che  eo- 
manda e  fk  da  sb'. 

Podi,  Podio.  «  El  podi  de  VA- 
renna  Vera  pien  zhpjt  »  :  « Idem  ». 

Podlsnaa  (Volg.)  vedi  Dopo  di- 
snaa. 

Poema  (P.  N.),  Poema.  «  La  sto- 
ria  de  quella  donna  Vh  6n  vero 
poema  »  :  «  Idem  >. 

—  Poem^tt,  Poemetto.  El  poe- 
metl  del  noster  Parini:  Idem.  El 
Grossi  Vd  scritt  el  poemett  di  Lom- 
bardi  alia  primma  crociata :  Idem. 

Poesia,  Poesia,  «  L'd  g  d  leggiuu 
su  6na  bella  poesia  per  el  sd  mo- 
trimoni  »  :  «  Lesse  una  bella  poe- 
sia o  lode  per  le  sue  nozze  ».  Ona 
testinna  tulta  pienna  de  poesia: 
Una  testolina  plena  di  poesia. 


—  Poesietta,  Poesietta^   P< 
siola. 

—  Poetidi,  Poetico.  Jdea^  Isi 
lieenza  poetica:  Idem,  idem,  id< 
«  L'h  6n  poo  tropp  poetiea  o  in  \ 
nivoi   quella  tosa  »  :  «  Quella 
gnorina  b  troppo  nelle   nnvole] 

—  Po^tta,  Poetta.  Avhgh  el  , 
de  poetta :  Aver  1'  aria   di   j>oel 

—  cesareOf  de  teater:  Idem,  idei 

—  di  piobbiett:  Poeta  straooiapax 
On  appetitt  ofamm  de  poetta  :  U: 
fame  da  poeta  o  da  lapo. 

POBU,  Poi.  Prim^na  gh,*h  staa 
lech   de   riddf  pceu   la    eommt 
nceuva  »  :  «  Prima   ci   f  u    un 
senza  importanza^  poi  la  cod 
dia   nova  ».  «  Quest  paeu   I'  a\ 
mMi  ereduu .'  »  :  «  Questopoi   nt 
I'avrei  creduto  mai ».  «  Mipaeuf\ 
«  E  poll »  Oh  epceu  epceu  ta 
Vd  faa  i  bceu :  Oh,  ...e  poi  e  ^ 
la  vaoca  fece  i  buoi.  «  JS  pceu 
dis/  »Hi'E  poi  si  dice  ».  «  />'^ 
poo  thgna  Vomo  ,jna  pceu  a  s, 
fd  el  m&nda  »  :  «  £  un  po'  tirci 
romo,  ma   poi   a  saperlo    pi 
dere  lo  si  fa  anocciolare  ». 

Posuh!  P6h.  ^m  bellaf»  « 

Insei,  inset  »  :  «  E  bella  ?  »  «  Pol 
Non  c'b  male  !  » 

PoBUBg.  Peso.  «  L'h  andaa 
ra^s  insemma  quell  paettsg, 
landaa  de  salut » : «  S'b  addoasatol 
s'b  tirato  con  sb  quel  canchero; 
«  Quhll  q6tt6s  d*6n  veec  Vk  dit 
poRusg  tn  cd*:iti  Quel    gottoao 
camorro  o  vescicante  dl'un 
chio  b  un  gran  carico  in  casali 

P6ff,  Deoito.  *^Jj'h  pien  de 
fin  al  eoppin* :  «£  indebitato 
al  collo  ».  Eamdso  a  piantd  p6^ 
Famoso  a  plantar  chiodi.  «  Te 
regordet  quatid  se  atidava  al 
lion  veslii  de  p6fff  »  :  «  Ti  riooi 
quando  s'  andava  al  ve^lione 
stiti  da  pagliacoi  \ »  Vedi  Da\ 
e  Pierd.  On  vestii  cdnt  i 
tutt  a  p6ff:  Un  vestito  colle 
niche  a  sbofll  o  rigoniii.  «  S ^ 
la  vessiga  Ve  scioppada  » :  «£' 
la  vescica  b  scoppiata  ». 

Poffarbacco,  Amazzasette. 
g'd  6n'aria  depoffarbacco  eA'dj 
rabbia :  «  Ha  un'aria  di   ^rF*"*^ 
che  fa  rabbia ».  Anche  in 
di  Baccalare, 

Poggi&-glaa-gia8B,  Appo^ 
Oo  dovuu  poggiamm  o  ^ 
al  mur,  per  nB  borlii  gi 


POG 


—  545  — 


POL 


vetti  appoo^giarmi  al  muro  per 
non  oadere  ».  «  Poggia  gid  queU 
pes » : « Posa  gih  quelpefto*.  «  JPog- 
gia  ehl  sulla  tnia  spalla  la  Ida  te- 
slinna  e  dorma  »  :  «  Posa  il  capo 
qui  sulla  mia  Bpalla  e  donni  ».  | 
Poggid,  hen  la  vos  (cantando) :  Ap- 
pof^giar  bene  la  voce. 

—  Pogfflaposad  (Per  non  im- 
brattar  tovaglie )  Kocchettino  , 
Reg^posate. 

—  PoggiOBTi ,  Poff  giolo  (1) ,  Bal- 
cono  e  piii  com,  Terrazzino.  Sid, 
al  pogguBU :  8tar  alia  Unentra. 
Donna  de  poggiceu :  Donna  da  fi- 
uestra. 

P61  (Invece  di  Phi  per  la  rima), 
Polli.  Pret  e  p6i  in  mat  stigdi: 
Preti  e  polli  mai  satoUi. 

Pol,  Poi.  N.  fp.  pretta  ital. :  Da 
oggi  in  poi:  Idem. 

Poian  e  Polaima,  Poana.  Ouand 
la  gainna  la  ved  in  aria  la  po- 
ianna  la  eiamma  soU  ai  al  i  po- 
resilt:  Se  la  cbioccia  vede  aliar 
la  poana  chiama  a  raooolta  i  pul- 
<!ini.  Ciaffpit  la  poiannat  Pigliar 
la  sbomia  o  la  bertiicoia.  eoo. 
«  Qukllf  v&i,  I'h  on  poian  o  on  jto- 
ianon  »  (Tolg.) :  «  Qaello  ^  un  nib- 
biaccio  o  anche  un  furbaccbione  ». 

Polacch,  Polacco.  (Ha  perduto 
oggidi  11  sense  di  Merlorto  dato 
dal  Cher.). 

Polca  (P.  N.),  Polca.  «  La  holla 
hen  la  polca » :  « Balla  bene  la 
polca  (luella  signorina  ». 

Poleder,  Piiledro.  «  i/  ^  anmb 
poledeTf  hisogna  eh* el  se  faga*: 
«  Ogni  puledro  vuol  romper  la  sua 
cavezza  ». 

— -  Poledrin,  Puledrino. 

Polemlca  (P.  N.),  Polemica. «  L*a 
faa  6na  polemiea  terribil » :  «  Im- 
pegn6  una  polemica  terribile 
col...  > 

Polenta,  Polenda.  «  Mhtt  sii  el 
pairceu  f>er  /d  la  polenta  » :  «  Metti 
al  fooo  il  paiolo  per  cuooere  la 

Solenda».  Polenta  vedova  :  VoI^vl- 
a  soussa.  -—  comodada:  —  oon- 
eia.  Menu  la  polenta :  Dimenarla. 
«  MhneUt  hen  the  la  iaga  minga 
de  fraa  » :  «  Dimenela  forte  cbe 
non  s'abbozzoli  ».  (Fig.)  MenA  la 
polenta:  Avere  il  mestolo  in  ma- 
no.  /  sldff  de  la  polenta:  Le  loffe 


,    (1)  PogTRlolo  in  tosc.  vale  Piccolo   pog- 
.glo  in  campagoa. 


o  vesoie  della  polenda.  «  La  mi- 
nestra  te  I'ee  lassada  diventd  6na 
noUnta  » :  «  Questa  minestra  h  p6- 
lenda  ».  (Pr.)  A  fdt  la  polenta  ghe 
vmur  oli  de  gomhed:  A  dimenar 
la  polenda  occorrono  braccia  ro- 
buste.  Melgdn  rar ,  polenta  spes- 
sa  (appross.):  Acc^ua  Signore  ohe 
il  gran  turco  patisce.  (A  una  oi- 
vetta)  Polenta  nd  me  tenta,  se 
no  temangiaroo:  Statti  cbeta. 

—  Polentdn,  Polendone.  —  de 
cast^gth:  Pattona. 

—  Polentatt  o  Quell  de  la  po- 
lenta, Polendaio. 

—  Polentinna,  Polendina  e  Po- 
lenta molle.  —  de  lindsa:  Cata- 
plasma  o  ImpiRstro  di  linseme. 

—  Polentin,  Una  polendina. 
Pdli,  Pulire  (1),  Lustrare.  Pdll  i 

bdtton:  Lustrare  gli  ottonami.  — 
i  mohil,:  Lustrare  i  mobili. 

Pollantografla  (P.  N.)  (Specie 
di  litografia).  Idem. 

P611a,  Puliro.  «  El  soo  minga  po^ 
lid>:  n  Non  1o  so  bene  ».  «  £1  g*a 
di  maner  polid  » :  «  £]  un  uonio 
ammodo  ».  «  L'h  dna  persoiia  po^ 
lida  » :  «  £l  una  persona  pulita  ». 
«  Ohs  I'oo  insarzti  dent  polid  |>o- 
2uI»:«Glielo  appioppai  fine  fi- 
ne ».  (Iron.)  «  Vot,  qtiest  el  le  sd 
polid .' » :  «  Brao  Meo !  Tu  la  sai 
proprio  pulito  ».  «  Pot  i  rohb  polid 
ehe  te  daroo  el  honb&n  » :  «  Fa  le 
cose  per  bene  che  ti  far5  il  re- 
galo  ». 

—  Polidln,  Pulitino. 

—  Pollddr,  Pulimante.  (nella 
moutagna)  M  sur  Polidbr  semper 
in  ehicehera :  Una  coglia  cui  non 
pende  un  pelo. 

—  PolldOr.  I*ulitore.  «  De  mestee 
foo  el  f}olidor)»:  «  Di  mestiere  io 
faccio  il  pulitore». 

—  Polldura  ,  Politura.  «  G*  oo 
faa  dd,  dna  volidura  al  ramm  » : 
Vedi  Sguraaa, 

Poliganna  (In  dis.),  Soppiattone. 

Poligon,  Poligono.  /  cannoner 
se  esereiten  al  poligon:  Idem. 

Poligrafo  (Cbi  sorive  intomo  a 
varii  argomenti),  Poligrafo. 

Polip  (Ultima  olasse  degli  esseri 
animati),  Polipo. 


(i)  Puliro  in  fiorentino  e  riservato  a  de- 
signare  i  nostrl :  Netta^  Mondch  Spazxet- 
Ui.  Lustraro  rende  Invece  il  nostro  P6U. 


POL 


—  54^)  — 


POL. 


Pollssbn  (D.  Fr.)  (In  dis.).  Vedi 

PoUteama  (Teatro)  (P.  N.).  Po- 
liteama. 

—  PoUtdcnich  (P.  N.),  Politec- 
nico. 

Politega  (Volff.).  Vedi  Poliiiea, 

Polltica ,  Politica.  «  Parl^mm 
minga  de  politica  » :  «  Non  parlia- 
mo  di  politica  ».  «  L'l  6n  omm  ehe 
g'd,  6na  gran  politica  »:  «  Un  uo- 
mo  che  ha  molta  politica  ».  Poli- 
tica Pasqual! :  Aooorto  Pasquale ! 
Politica  imbrdiada:  (scherz.)  Re- 
buasistica. 

-—  Politicbn,  Politicone.  «  Lassa 
fd  a  quell  politicon »  :  «  Lascia 
fare  a  quel  politicone  ». 

Polizia,  Polizia.  Adkss  la  Poli- 
ssia  la  ciamen  Questura:  O^gidi 
la  Polizia  vien  chiamata  Questu- 
ra. D  Fd>  polizia:  RipulirQ  e  Far 
piilizia.  I  Cdnt  i  mllan  la  polizia 
Vh  inuiil:  Coi  villani  la  civilth.  fe 
gprecata.  «  Cdn  tutta  polizia  el  me 
Vd.  fada!  »:  «  Urbanamente  me 
I'accoccb  ». «  El  m'd  usaa  6n  mon- 
do  de  polizii  » :  «  Mi  us6  un  mon- 
do  di  cortesie  ». 

Polizza  (Carta  di  rioevuta  d'ut- 
ficio),  Polizza.  Polizza  de  carich : 
Polizza  di  carico.  Per  le  altre  vedi 
Biglihtt,  Bieevuda,  Scontrin,  ecc. 

Pdll  pdll  (Onomat.)  (Del  taochi- 
no),  P611  p51L  Al  pollin  se  ghcfdb 
pdll  poll:  Al  tacchino  si  sgorgo- 
glia. 

Pdll  (D.  Fr.  Poule).  «  Umnt  faa 
6na  partida  a  la  pdll  sul  bigliard  »: 
« Aboiamo  fatto  una  partita  di 
poule  ». 

Pdlla,  Polla  (1),  Gallina,  N.  fr. : 
Polla  frhdda:  Polio  freddo.  |  Tac- 
china  covaticcia.  Ooruv  de  pol- 
la: Ovo  di  tacohina.  Pdlla  freg- 
gia :  Acqua  oheta.  Avlgh  V  muv 
sott  a  la  polla :  (in  dis.)  Avere 
paglia  in  necoo. 

Pollez  (Volg.).  Vedi  Polliz. 

Pbllin,  Tacchino.  El  pollin  de 
Natal:  II  tacchino  di  Pasqua,  di 
Ceppo.  El  pollin  el  fd.  gl6  gl6 :  II 
tacchino  gorgoglia.  Rohb  defct  rid 
i  pollin :  Cose  da  far  ridere  le  tel- 
line.  «  La  par  6n  pollin  che  fd,  la 
scidra » :  «  Senibra  un  tacchino 
quando  fa  la  ruota  ». 


(i) 

\iva. 


Tutt'altra   cosa.    Polla    e    sorgonto 


—  Polllnatt  (Chi  va  raccoglieiido 
stereo  di  poUiK  Paladino  (in  dis.^ 

—  PolliroBU,  Pollaiolo.  «  Oo  eam- 
praa  sto  pui  sulla  car^la  (Tmi 
pollirotu  che  va  intomo  *:  «Ho 
comperato  questo  polio  sulla  car- 
retta  d'  un  pollaiolo  ambiilante  ». 
I  «  On  qtiat  pollircBu  sianoU  Vk 
spazzaa  el  police  » :  «  Un  ladiv 
questa  notte  fece  repulisti  neljpol- 
laio  ».  I  «  Ehi  aid  qui  num.  Ch^d 
faga  minga  el  polliroRu  »:  «  Gii 
quelle  mani.  Smetta  una  volta  di 
mreil  brancicone*. 

—  Pollon.  N.  f r. :  Vegni  o  ten 
rdss  cdnie  6n  pollon :  Parsi  roe«« 
o  Essere  rosso  accerito  in  vis« 
come  un  tacchino. 

—  Pollanca,  Pollastra,  (Pig.)  Zi- 
tellona.  «  L*  Isabella  l*h  &na  poi- 
lanca ;  Vd  passaa  i  irentases  ann  < 
«L' Isabella  ^  una  zitellona:  bi 
passato  i  trentasei  », 

PoUanchetta,  PoUastrella.        I 

—  PoUaria,  Pollame.  ZtapoUe- 
ria  Vh  cressuda  de  prkzzi  :  11  pol- 
lame h  rinoarato.  Mentis  de  pel- 
laria:  Minugie  di  polio.  |  «  ^oal 
andaa  in  pollaria  a  eotnpraa  6> 
puvidn  »:  «  Sono  andato  in  polie 
ria  a  comperar  un  piccione  ». 

—  Pollaroeula,  Pollaiola. 

—  Pollaster,  Polio.  JPollasitr^ 
la  caeciatdra:  Polio  alia  caccia- 
tora. 

—  Pollastrell,  Pollastrello.  I 
«  Ouarda  in  la  minhstra  eke  U 
gh*ee  dent  6n  pollastrell » :  «  Bad* 
che  t'  h  caduta  una  mosca  nelb 
zuppa  ». 

—  Pollee,  Pollaio.  AndA  a  j^oh 
lee:  Andar  a  pollaio.  T6ma^* 
pollee  :  Tornar  al  pentolino.  37ft 
cdme  6n  bastdn  de  pollee:  Pulit« 
come  un  baston  da  pollaio.  Vh» 
c6me  duu  ghi  in  d*dn  pollee:  E*- 
ser  due  ghiotti  ad  un  ta^^liere. 
Guarnl  de  bei  mobil  dn  poUee:  In- 
ghirlandare  un  bastone  di  pollaia 

—  Pollerdn,  Gran  pollaio. 
Polmbn,  Polmono.  Xun  at  poi- 

jnon  di  bacu  e  viltH  ghe  disem  la 
coradHla:  I  Milanesi  chiamiUM 
coratella  il  polmone  del  bovini 
Avhgh  di  potmon  de  fSr  o  mane: 
Avere  polmoni  di  ferro  o  guasti. 
«  Cdn  quella  sordonna  Msdgna  tr^ 
fmura  mhzz  i  polmon  >  :  «  Con 
c][ue11a  sorda  spaccata  c'^  da  spatar 
i  polmoni  ». 


POL 


—  547  — 


POL 


—  Polmonin,  Polmonello. 

Polo  (Ci^.),  Polo.  Da  6n  polo  a 
? alter:  Dftll'uno  alValtro  polo. 

Polosu,  Paolino.  ParlcL  de  P6- 
Imu:  Parlai*e  att'ettato,  manierato. 

Polonesa  (In  dis.  specie  cli  ve- 
itito),  Polonese. 

P6ipa,  Polpa.  Polpa  de  tama- 
Hnd:  Polpa  di  tamarmdo.  |  Uope-- 
*kiUt  del  ai  d^irwfBu  Vh  I  apoteosi 
U  polp  di  gamb  :  L'  operetta  del 
{iorno  d'oggi  h  un'apoteosi  dei 


^Ipacci.  «  lM88d.  8tdb  %  oss  e  man- 
fia  la  polpa  » :  «  Lasoia  gli  ossi  e 
kttacoati  alia  polpa  ». 

--'  PolpdB,  Polputo.  Gamha  pol- 
»o8a :  Gamba  polputa. 

—  Folpascla,  Polpacciona. 

—  Polpetta*,  Polpetta  (1),  Bra- 
3iola  avvolta.  /  jtolpetl  de  la  shr- 
9a :  Le  polpette  riiiToltate  alia  ca- 
salin^a.  «  Voss'it  ehe  fh  i  gambus 
'Ant  I  polpettf^i  «  Che  ha  a  ehe 
Tare  la  lima  coi  grancbi?  Opp, 
O'entra  oome  II  prezzemolo  nelle 
polpette  0  il  cavolo  a  merenda 
.antiq.).  (Pig.)  «  El  sdtfd  quell  m6- 
Her  a  dagh  el  eol6r  ai  polpett » : 
c  Egli  h  famoso  a  inorpellare  le 
308e,  quel  boia!  »  (volg.)  «  mort 
el  Duea  X.  Che  magnifiea  pol- 
oetta  /  » :  «  E  morto  il  Duea  X.  Che 
funerale  coi  iiocchi !  »  «  G'dn  daa 
\a  polpetta  aX  can  e  Vh  mort  ave- 
lenua  »  :  «  Gli  hanno  data  la  —  o 
il  boccone  ed  h  morto  avvelena- 
to  ».  0  «  L*a  dovuu  shatt  i  polpett 
nUla  fovea  »  (in  dis) :  «  Gli  tooc5 
di  far  il  ballo  in  campo  azzurro  o 
iar  di  calci  al  rovaio  ».  I  «  Zu,  nd 
Vh  feliee  se  ndn  quand  Ve  adree  a 
ihatt  i  polpett  » :  «  Egli  non  h  fe- 
liee se  non  quando  sta  macinando 
A  due  palmenti».  \^De  part  e 
part  de  la  fronts  tn  sui  p6ls  la 
mammagranda  la  portava  trh  hhi 
polpett  de  eavH  bianch  come  la 
»€»>:«  Sui  due  polsi  la  nonna 
aveva  tre  riccioni  de'suoi  capolli 
bianchi  come  neve  ». 

—  Polpettdn,  Polpettone. «  Oh'e- 
ra  anea  6n  polpett&n  faa  c6n  la 
earna  vamada  de  i«r  »  :  «  Cera  a 
desinare  un  polpettone  fatto  coi 
pilievi  del  giorno  dianzi ».  |  «  L'h 


(1)  La  Polpetta  fior.  corrisponde  invece 
alia  nostra  mondeghiglia ;  pero  oggidi  si 
dice  Polpetta  anchc  alia  rinvoltata. 


6na  polpetldnna  »  ;  «  fi  una  patan- 
fiona  o  polpettona  ». 

P61s,  Polso.  Pols  de  matt,  de  ca- 
vail,  piccol:  Polso  irregolare,  da 
oavallo,  debole.  Avhgh  ph  depdls: 
Non  avere  piii  i  polsi.  Per  guarl 
el  m,al  de  coo  fd,  ben  dd  seorzett  de 
limdn  sui  pols :  Per  guarir  il  mal 
di  capo  giovano  due  scorze  di  li- 
mone  sulle  tempia.  «.  Sta  manega 
la  m,'h  slretta  de  pols  »  :  «  Questa 
manica  m'fe  stretta  di  polsi ».  0mm 
de  pols:  Omo  di  polso. 

—  Polsitt,  Polsini. 

—  PolBista,  Polsista.  «  Ch'el  sen- 
ta  se  g'oo  lafhver  lu  ehe  Vh  polsi- 
sta » : «  Lei  cne  h  polsista  mi  dica 
se  ho  la  febbre  (allungando  il 
braccio) ».  ^ 

P61ta ,  Polta ,  Intriso.  La  po- 
lenta prima  de  cceus  nd  I'h  ehe 
polta:  La  polenda  avanti  ehe  sia 
cotta  h  polta.  (Pr.)  M  diavdl  el 
fd,  la  polta  e  i  donn  ghe  la  fan 
mangtdt :  Le  donne  hanno  un  pun- 
to  pill  del  diavolo.  |  (Fi^.)  Mend  la 
polta:  Aver  il  mestolo  in  mano. 

Poltisc,  Poltriochio.  Chi  Vh  ehe 
voraria  mUt  i  m,an  in  8t6  poltisc  » : 
«  Chi  vorrebbe  metter  le  mani  in 
oodesto  poltricchio  ? » 

Poltrbn,  Poltrone.  «L'h  6npol- 
tron  ehe  std  in  Ihtt  finna  a  m,ezz- 
di  »  :  «  fi  un  poltrone  ehe  sta  a 
letto  lino  a  mezzogiorno  ».  El  rh 
dipoltrdn:  II  re  de'  poltroni.  La- 
sagn  e  m,accar6n  mangid,  de  pol- 
tron:  Lasagne  e  maecheroni  man- 
giar  da  poltroni.  |  (Per  vigliacco) 
A  la  sira  ledn,  a  la  mattinnapol- 
tron:  Da  lontano  leone  di  f rente 
poltrone.  (Pr. )  /  b6n  boccdn  ghe 
tocehen  semper  ai  poltron  (Ap- 
pross.  ma  al  rovescio ) :  II  mondo 
non  h  de'  poltroni. 

—  Poltrondn,  Poltronissimo. 

—  Poltroni,  Poltrire.  «  Lit  r  d 
poltronaa  tutta  la  vita  »  :  «  Egli 
poltri  nell'ozio  tutta  la  vita  ». 

—  Poltronaxla,  Poltroneria.  Trdb 
via  la  poUronaria:  Spoltrirsi. 

—  Poltronna ,  Poltrona.  Pol- 
tronna  Idnga:  Poltrona  a  sdraio. 

Poltroninna,  Poltroncina.  An- 
che  sedia  a  bracoioli. 

Polver,  Polvere.  Fa  gib  la  pol- 
ver  ai  mobil,  ai  cart:  Fare  lo 
spolvero  ai  o  spolverare  mobili, 
carte.  Smorzh  la  polver :  Sjpegnere 
la  polvere  nelle  strade.  Strasc  de 


POL 


—  548  — 


POL 


la  polver:  Strofinaccio.  —  de  ris: 
Polvere  di  riso.  Caffey  tabacch , 
pSver  in  polver:  Calf6,  tabncco, 
pepe  in  polvere.  —  per  i  dent: 
Per  ripulire  i  denti.  —  de  letamm 
o  polverin:  Polvere  di  letame  (M. 
d.  d.)  Andh  in  imlver  de  boeeaa: 
Kidursi  nel  sepolero,  in  polvere. 
Stee  quiett  /l<Bt«  che  fee  ona  pol- 
ver malarbettay^  (pop.):  « State  fer- 
mi  ragazzi  che  aizate  un  polverio 
indiavolato  ».  Batt  fmura  la  pol- 
ver a  v%in:  Scuotere  di  dosso  la 
polvere  ad  alcuno.  Perdes  in  la 
polver:  Smarrirsi  d'animo.  ^P^rdet 
poRU  minga  in  la  polver  »  :  «  Tor- 
na  presto  ».  «  Vegni  nd.  Gh'  h 
troppa  polver  sulla  strada  mah- 
stra  » : «  Non  ci  vengo.  Sulla  stra- 
da  c'^  troppa  polvere  ».  «  M  mh 
cavall  el  ghe  dh  la  polver  aZ  «d  »  : 
« II  mio  cavallo  passa  dinanzi  al 
suo  ».  «  El  profesadr  el  dis  ehe  el 
Oigin  el  ghe  darh  la  polver  a  tutt  i 
sd  eompagn  *  : « II  professore  dice 
che  Gigino  si  lascierJt  indietro 
tutti  i  suoi  colleghi ».  TrA  la  pol- 
ver in  di  occ:  Gettar  polvere  ne- 
gli  occhi.  I  (Esplodente)  Polver  de 
s'ciopp^  de  eaeeiaj  de  canndn:  — 
di  Bchioppo,  da  caccia,  di  can- 
none.  —  de  minna:  —  da  mina. 
sema  fitmm :  —  senza  fumo.  Tirh 
a  polver :  Tirar  a  polvere.  «•  L'h 
wai  senlii  nanca  la  polver  » : «  Non 
ha  sentito  mai  neppur  1'  odore 
della  polvere  ».  Avhgh  pin  nl  pol- 
ver nh  hall:  Essere  all'estremo  di 
8ue  forze.  « L^h  minga  quell  ehe 
a  inventaa  la  polver »  :  «  Non  h 
certo  quelle  che  ha  inventato  la 
polvere  ».  Polver  de  pimperimpa- 
ra:  Vedi  Pimpirimpara. 

—  Polveree,  Polverista. 

—  Polverent,  Polveroso. 

—  Polverlnna.  Ona  polverinna 
de  magnesia  e  zolfo :  Llna  polve- 
rina  di  magnesia  e  zolfo. 

—  Polverera,  Polveriera.  iSsal- 
iaa  in  aria  la  polverera  de..,: 
Salt6  in  aria  la   polveriera  di... 

—  Polvererl,  Polverone  e  Pol- 
verio. « In  adree  h  ira  gib  6n  mur 
e  fan  6n  gran  polvereri  » :  «  Stan- 
no  demolendo  un  muro  e  levano 
un  gran  polverone  ».  «  Bagna  gib 
6n  poo.  Te  vedet  no  che  polvere- 
ri? »: «.  Spruzza  o  Annaffia  il  pa- 
vimento.  Non  vedi  che  polverio  ?» 

—  Polverin,  Orologio  a  polvere. ' 


-  PolYerlniia(Volg.).Vedi  & 
veHnna. 

—  PolverlzsEli-lzzaa-izzass, 
N.),  Polverizzare.  (Mandar  in 
vere  (triturando)  o  cascar  in 
verc) 

-  Polyerizxat6r  (P.  N.),  Ide 

—  Pblviscol.  Vedi  Pidviscol. 
Pomaa,    PomeHato.     On   camB 

sadr  pomaa  in  bianch  .*  Un  sann 
pomellato  di  bianco. 

Pomm,  Porno,  Melo,  Mela.  Om 
^ianta  de  pomm :  Un  melo.  J  pomm 
in  fruit  d'invemo :  Lie  mele  bom 
f rutti  invomali.  L*i  67%  powntn  nem 
eont  dent  el  cagnceu  »  :  «  £>i  faoii 
sano,  di  dentro  marcio».    VesMin 
pomm  taiaa  in  duu  .*    Essere  co- 
me due  goocie  d'aoqua.  Ineutu  m 
An  pir  aoman  sit  6n  pomm  :  Ogsi 
la  pensa  ad  un  modo,  domani  lu- 
1'  opposto.     Sciarlott    de    pomm: 
Charlotte   di   mele.    JPomtn    cTJ- 
damm:  Porno  d'Adamo.     Vin  it 
pomm  :  Yin  di  pomi,  Sidro.  (M.  d 
d.)  «  La  g'd  minga  ptissee   de  ai- 
des ann*  ^Slf  E  6n  pomm!*: 
4cNon  ha  piiH  di  sedici  anzi»  «£S. 
Senza   o   E   quelli   della   culla.'s 
L'h  robba  de  f ass /it  e6r  a  pomm: 
La  h  oosa  da  farsi  tirar  le  melato. 
Pdmm  p6mm  fScherz.,  in  qnaldM 
citt&  toscana):   Spaghetto.   Vedi 
Spaghhtt  e  Squiita.  Pomm  deOr- 
ra  :  Pomo  di  terra  o  Patata.  Pomm 
granaa:   Melogranato  (1).   Pomm 
eodogn :  Mela  ootogna.  J^d  edr  f 
pomm:   Tirar  le  melate.    Pomm 
popin :  Mela  poppina.  «  Xo  g'it  k 
fa^seia  de  pomtn  popin  »  :  «  Ha  le 
gote  fresche  e  rosse  ».  C<hit  i  eo- 
dogn se  fd,  la  eodognada:  CoQe 
mele  ootogne  si  fk  il    cotognato. 
I  Pomm  del  bastdn :  Pomo   della 
mazza.  —   de  la  sHla:  —   ddb 
sella,  eoc.   (Pr.)  M  pomm  guasl 
ne  guasta  cent:   Una   pera  fin- 
oida    ne   guasta    un    monte.  JR 


(1)  Nolo  questa  singolarc  coincidenxa 
il  gioco  fanclullesoo  milanese    d«I  Pat 
granaa  e  qnello  che  gli  corrisponde  |i. 
fettamentc  a  Firenze  e  che  potr«bbe  iat 
tolarsi  dal  PiilpitO'  N«l  primo  k  detto  P 
grattaa  indiwinna  ehi  i  ttaa  che  ha  . 
ona  loffU  che  morba  la  gent.  E  il  gioco  _ 
rentino  che  non   vnol  stargli  iadietro 
pnlitezza:  lo  sto  sul  pulplto  a  predicai 
la  bocca  del  fomo  non  mette  pin  erli* 
]a  camicla  di  G...  e  plena  di  merda. 


POM 


—  549  — 


POM 


^fnm  quand  Vh  ma  dur  bisd- 
fna  eh'  el  croda :  Quaudo  la  pera 
matura  caeca  da  ah.  Quand  vun 
I  pesa  i  pomm,  Ve  shgn  eh'el  g'd 
ogn  (Appross):  Impnstato  di  son- 
lo  (1)  o  non  tener  au  i  biagiuoli 
Siena). 

—  Pomitt,  Rossetti. 

—  Pomon,  Grossa  mela,  Mclona. 
Pomada,  Pomata.  Pomada  per 
eavH :  Pomata  pe'  capelli  ^  ^£1 

r'd  daa  6na  pomada  in  regola  »  : 
:Gli  diede  un  carpiccio   co'fioc- 

Pomer,  Cane  pomere. 

P6ines,  Pomice.  Cdnt  el  pomes 
r«  hiatra  el  lottdn:  Colla  pietra 
>oiuice  si  pulisce  o  si  lustra  I'ot- 
io&e. 

Pompa,  Pompa.  Fd  pompa  d'dna 
'obba  :  Far  pompa  di  chechessia. 
I  JPompa  aspirant  e  prement :  Pom- 
>a  aspirante  e  ptemente.  |  JUl  ela- 
Hn^U  e  %  eomi  g*dn  pompa  e  pi- 
itdn  :  Clarinetti  e  corni  aa  caccia 
laxino  pompe  e  pistoni. 

—  Pompk-mpaa,  Pompare  (2). 
c  GK'h  toceeta  a  pompa  ses  or  de 
fila  primma  de  podh  smorzd,  % 
iamm  »  :  «  Dovettero  pompare  sei 
>re  di  fila  prima  di  poter  spegne- 
re  qiielia  vampa  ». 

—  Pompada,  Pompata.  nL'ac- 
Tua  r^  6n  giazz  perchh  g'  oo  daa 
ina  fiera  pompada  »  :  «  L'acqua  ^ 
freschissima  perchc  ho  raenata  la 
;roinba  per  bene  o  perchc  1'  ho 
>ompata  prima  un  bel  pezzo  ». 

Pompier  (D.  Fr.),  Pompiere.  A 
Milan  %  pompier  eren  Hamaa  i  coo 
i'or  :  A  Milano  i  pompieri  erano 
lopranominati  coo  d*or :  (capi  d'o- 
ro)(3). 

Pompaddr,  n.  fr. :  «  Vestida  a  la 
Pompadour  »  :  «  In  costume  da 
Pompadour  ». 

Pompardinna.  N.  fr. :  Mktles  in 
9ompardinna :  Mettersi  in  gran 
;ala  o  in  pompis  ^volg.). 

Pompeggik-ggiaa,  Pompeggiaro. 


(1)  Ma  non  e  resa  la  frase  Pesdiponim 
5he  •  veramente  qnel  cascar  del  cafo  o 
racoUare,  di  chi  non  vorrebbe  dorm  Ire  m.i 
i  preso  dal  sonno  prepotent g.  Cascar  dal 
onnOj  e  meglfo. 

{if  Riprovato  Ma  anche  il  Tiombare 
wn  ci  sembra  ecpcllente. 

(3)  Riprovata  la  parola  PomplerCj  e  pro- 
>08to:  I  Vitjili. 


«  Lee  ghe  pias  a  pompeggia  »  :  «  A 
Lei  piace  i)ompeggiare  (non  com.). 
Pompon,  PomjK),  Nappa.  Elpom- 
pon  del  capphll  di  bersaglier :  La 
nappa  del  cappello  de'  bersaglieri. 

—  Pdmponln,  Nappina. 

Pon  (Troncam.  di  Pont)  M  Pon- 
veder :  II  ponte  vctero. 

P6no,  Ponce.  «  Tropp  rum,m>  in 
8t6  p6ne  »  :  «  Troppo  rum  in  que- 
sto  ponce ».  Sorbett,  Hropp depone: 
Gelato  o  oonserva  di  ponce.  ||  (Ta- 
barro  con  mn  niche)  Ponoio.  Ga- 
ribaldi 'el  porlava  el  pone :  Gari- 
baldi usava  il  poncio. 

—  Ponc^tt  e  Poncin  e  Poncellln, 
Poncino.  «IH  pal  de  vit  giizzaa 
h  vegnuu  faeura  6n  mlzz  quintal 
de  poneetl »  :  «  Dall'avor  aguzzati 
i  pali  per  le  Yiti  ne  sorti  un  mezzo 
quintale  di  8chegge». 

Ponclatter.  Vedi  sotto  a  Pdnt, 
Punto.  Cosi  Poneignd  e  dorivati. 

Pondli-ondaa-ondaB8 »  Ponda- 
re  (1),  Appoggiare,  Barbare.  JOa 
ciocca  I'd  g'd  cinq'u  moment :  cic- 
darinnaf  strafoinna^  traversinna, ' 

f^ondett  1%  e  patalrack  (letterale): 
ja  sbornia  ha  cinque  stadii :  chiac- 
cherina,  balbuzie,  traversata,  ap- 
pog£:iati  al  muro  e  patati-ach. 
«  Vui  che  te  pondtt  mai  pit  el  ph 
in  cd  soa  »  :  «  Ti  proibisco  nssolu- 
tamente  di  metter  ancora  il  piede 
in  casa  di  lei ».  «  L'e  II  dove  mi  me 
pondi  »  :  « £  codesto  il  punto  su 
ciii  mi  appoggio  o  mi  baso  ».  La 
temphsta  V^  stada  eosl  mastacca 
che  n6  gk'e  restaa  nanca  pit  6na 
brocca  de  podh  andd  a  pondass  su 
6n  usell:  La  gragnuola  o  la  gran- 
dine  fu  cosi  forte,  che  non  resto 
piti  neanchc  un  rnmo  dove  po- 
sarcisi  un  uccello.  \  *^El  g'd  pon- 
daa  6n  famotto  pugn^  :  «Gli  ap- 
pioppo  0  aitibbio  o  appoggib  un 
lamoso  pugno  ».  «  El  mult  el  a'  <^ 
pofidaa  Id  ednt  i  gamb  avanti  e 
gh'h  staa  pit  nissun  bdn  de  maeti- 
vel»  m  Quel  mulo  si  piantb  o  si 
impuntT)  coUe  gambe  davanti  e 
nessuno  fu  i»iil  capace  di  smuc- 
verlo  *, 

Ponent,  Ponente  (P.  N.).  AHa 
de  ponent,  aria  de  bhll  temp:  Aria 
di  ponente  segna  bel  tempo.  G<£ub- 


(l)  Tarola  da  molto  tempo  disusata  p^i* 
Gravare  e  Pesare.  piutlosto  che  ler  Pon- 
derare. 


PON 


550  — 


PON 


ha  a  portent  lunna  creseenty  gceub- 
ha  a  levant  lunna  ealant:  Idem. 
I    Nel   8enso  di   Menatdrrdn  (iu 

dis.). 

Pdnfeta.  Vedi  Pinfeta. 

Ponsd,  PoDBb.  j^  vegnuu  de  mo- 
da  el  ponsd :  II  ponBo  h  venuto  di 
moda. 

Ponsdra,  Sopraggitto,  Ponsdra 
e  ribatt :  Punto  alia  francese. 
«  Pagh  6na  gippadura  e  6n  pon- 
sdra  »:  «  Fagli  un  Bopraggitto  ed 
il  rinforzo  ». 

P6nt,  Ponte  c  Punto.  T^ala  de 
2)6nt:  Testa  di  ponte.  —  de  fir, 
rf^f^  arch  sdll,  de  harch :  —  di 
fciTo,  d'lin  solo  arco,  di  barche, 
—  levaddr:  —  levatoio.  «  L*dk  iro- 
raa  de  lavorh  senza  anddt  alpdnt  » 
(di  muratori  o  di  imbianchini  cbe 
iie^ano  mettersi  sui  pouti  del  Na- 
viglio  ad  aspettar  le  praticbe  av- 
ventizie ) :  «  Ha  trovato  lavoro 
t^enza  andarlo  a  cercare  ».  «  L'h 
xegnuu  a  sta  de  dent  del  p6nt » : 
«  E  venuto  nd  abitare  al  di  qua 
dell'Arno  ».  (Pr.)  Genar  fb,  t  pont 
e  febrar  i  e  romp:  Idem.  |  An 
faa  el  p^nt  per  el  monument: 
Han  no  alzato  il  ponte  per  erigere 
il  monumento.  «  Al  pittdr  ghe  toc- 
ea  de  lavord  su  6n  p6nt,  perch^el 
quader  Vh  grandisstm*:  «  Al  pit- 
tore  gli  tocca  di  lavorare  su  un 
ponte  perch 5  il  quadro  o  la  te- 
la h  grandissima ».  ||  Tir^  sii  o 
scappit  6n  pdnt  de  la  cahetla :  Ri- 
pi^iare  o  scappare  una  maglia. 
«  Dagh  6n  vdnt  cont  el  fil  de  lot- 
ton  a  quella  tazeinna  s'ceppa  » : 
«  Col  filo  di  ottone  cerea  di  spran- 
gar  la  ciotola  che  fe  iessa  ».  j  (Al 
biojliardo  e  altri  giochi)  «  Oo  faa 
dodes  pdnt »  :  «  Ho  fatto  dodici 
punti  ».  Marcct  i  pdnt:  Marcare  i 
punti.  (Fig.)  «  Te  doo  vundes  pdnt 
at  ventiqudllerf  guarda^:  «  Te  ne 
do  undici  ai  Ventiquattro,  gu^ 
Opp.  Ti  do  partito  di  undici  pun- 
ti ».  I  (Mnrina)  n  M  capitani  I'era 
82(1  pdnt  col  cannocciat^:  «  II  ca- 
pitano  era  sul  ponte  col  cannoc- 
cliiale  in  mano  ».  ||  «  Te  ghe  fee 
mai  i  pdnt  sui  t»:  «  Non  metti 
niai  i  punti  Bugli  i  ».  «  Vd,  alpdnt 
e  poeu  sara  sit  el  liber  » :  «  Arriva 
o  Va  al  punto,  poi  chiudi  pure  il 
libro  ».  £1  modell  de  la  siatda  Ve 
ai  pdnt:  Idem.  |1  (Puntiglio)  « j&Z 
m^a  miss  al  ])dnt  de»:  «.  Mi   raise 


al  punto  di... » I^in*a  &n.  eertojp^niT 
Idem.  V^s  al  pdnt  giust  (di  c«fr- 
turah  Essere  al  suo  punto.  fPr.t 
I  pdnt  in  bdn  per  passdi  i  om'u  : 
I  puntigli  tornano  senipre  a  dKO- 
no.  I  «  jFi  professdr  efm'a  Haf- 
paa  sudn  —  che... » :  « II  profeseore 
mi  pigli6  su  un  punto  cbe  noo 
avcTo  studiato ».  (M.  d.  d.)  /ft 
pdnt  (de'  negozianti) :  Far  punto. 
Fagh  sdra  dn  gran  p&nt :  Par  m 
gran  caso.  De  pdnt  tn  bianeh:  Di 

funto  in  bianco.  |  El  pdnt  d'ondr: 
1  punto  d'onore.  |  In  p6nt  e  Hr- 
gotd:  In  punto  e  vir^oia. 

—  P6nto.  Vedi  Pdnt.  «  ChigtA  d 
pdnto  » :  «  Qui  sta  il  punto !  ».  I* 
ponto  de  la  m^zza  nott:  In  punto 
di  mezzanotte.  Mhit  al  patUo:  Met- 
tere  al  punto.  (Pr.)  I*er  ^n  ponk 
Martin  Vdt  phrs  la  eappa :  Per  qb 
punto  Martin  perd^  la  cappa.  cXa 
robba  Vh  rivada  a  6tt  ponto  tal 
che.„  »:  «  La  cosa  h  ^unta  a  m 
tal  punto  cbe )». 

—  Pdnt  e  Tirgola.  Vedi  P6ni. 
Pontill,  Punti^lio.  «  Z/h  dn  gi9- 

vin  pien  de  pontili  »  :  «  £:  nn  gio- 
vine  pieno  di  punto  d'onore  ».  SA 
in  sut  pontili :  Stare  sui  puntigfi. 
MUt  in  pontili:  Idem.  (Pr.).  Jpc*- 
iilli  se  tassen  sott  ai  pont  e  andr 
Chi  giugci  de  pontili  paga  de  bor- 
sa:  Idem. 

—  Pontiffliass,  Pontisliarsi. 

—  PontlgUds.  Puntiglioso. 

—  P6ntigll086n»  Puutiiscliosaccio. 

—  P6ntln»  Puntino  e  Puntoliiw. 
«  Melteph  el  pontin  sulVi  » :  «  Metii 
il  puntino  suU'i  ».  «  Gh'era  di  pon- 
litt  de  retieenza  » :  «  Dopo  il  pf- 
riodo  c'erano  dei  puntolini  di  it- 
ticenza ».  A  pontin:  Appuntino. 
P^  i  poniitt  d^or:  Par  i  punti 
d'oro. 

—  Pontinna,  Spinella.  *JSl  vf 
cavall  el  g*d,  d7ia  ponlinna  »  :  «  U 
mio  cavallo  ha  la  spinella  ». 

—  Pontasc .  Puutaccio.  «  Cke 
sorta  de  poniase .' » :  «  Che  puo- 
tacci !  5» 

—  Pontesill,  Ponticello. 
P6nta,   Punta.  A   la  ponta  id 

di:  A  levata  di  sole  o  Alio  spun- 
tar  del  d).  A  ponta  de  diamtaU: 
A  punta  di  diamante.  Andii  in 
ponta  de  pe :  Camminar  in  pnntt 
de'  piedi.  Pa  sanmiehee  in  jfonta 
de  p^  (pop.):  Sgomberare  idla  sor- 
dina  o  a  chetichella.  . . .  ehe/imsi 


PON 


—  551  — 


PON 


n,  fK^Ua :  Acuminato ,  Fagh  la 
i*ml€A  al  lapis :  Temperare  la  mar- 
dt^a.  Ijavora  e6n  laponta  el  mar- 
no  .'  Xiavorar  coUo  soozzino.  Dagh 
ie  j9onta:  Ferir  di  punta.  Parld 
mlict  ponta  de  la  foreellinna :  Par- 
:Aic  in  punta  di  tbrchetta.  Aveghel 
nslla  ponta  de  la  lingua:  Averlo 
sulla  punta  della  lingua.  |}  «  Std  tin 
?AI  I' a  ciappaa  laponta  »: «  Questo 
(;rioo  ha  lo  Bpunto)».  (8ui  lagbi) 
K.  i^uand  el  vapdr  l'^  staa  a  la  pon- 
l4t  cfe  Canner  o  de  la  OaanitBula  » : 
K  iQuaudo  il  vapore  fu  alia  punta 
cii  Cftnnei'O  o  della  Casniola  ».  Aa 
f9on,ta  della  barea:  La  prom.  (Ma- 
l^tt.)  «  Jj'i  mort  d'dna  ponta  ehe 
^*€t  ciappaa  saltand  sudad  in  Vac- 
^ua   fredda » :  «  Mori   di   mal   di 

F»«tto  preso  saltando  sudato  nel- 
'acqua  diaccia  ». 
Pontk-ontaa^ontasB ,    Puutare. 
_f\yntd  fori  8U  6na  carta :  Puntar 
±<>rte  Bu  una  carta.  |  Ponlh  el  cap- 
j^eil  o  el  vkll  in  coo :  Appuntare  il 
^appello  o  il  yelo  in  capo.  H  «  Kl 
97te  can  el  ponta  mollo  ben  »:  «  11 
uoio    cane   punta  a  meraviglia ». 
JPonla  i  pagn  de   la   lavandera: 
Appuntare  e  segnare  i  panni  del 
lyucato.   «   Oo   trovaa  ponlaa   6n 
yugffin  al  post )» :  «  Al  posto  ci  tro- 
vai  fitto  uno  spillo  »,  Pontii  Voro- 
logg :  Appuntar  I'orologio.  |  Ponld 

4^n,  pezz  de  miisiea:  Puntar  un 
pezzo  di  musica.  |  «  ^/  nih  cavall 
4:1  g'(i  el  vizi  de  pontass  »:  «  11  mio 
eftvallo  ha  il  Tizio  di  puntarsi ».  B 
(Artigl.)  Ponta  6n  pezz :  Pun  tare 
uu  pezzo.  I  Stit  II  a  vede  a  ponta 

i  sparg:  Star  a  vedere  BX)uutar  gli 
usparagi. 

—  P6ntad6r  (Gioco),  Puntatore. 

—  P6ntal,  Puutale.  «  El  me  ha- 
ft  Ion  I'd  perdun  el  pontal  »  :  «  La 
mia  mazza  ha  pcrduto  il  puntale  ». 
JSl  pontal  de  la  fibbia:  11  puntale 
della  ftbbia. 

—  PonUrOBU,  Puntaruolo.  (Ferro 
appuntato  a  diver.si  usi). 

Font6n  (T.  milit.)  (Per  improv- 
V  is  are  i  ponti),  Pontone. 

—  Pontoner,  Soldato  Pontoniere. 
Pontual,   Puntuale.  «  Vh  pon- 

Utal  come  6n   re  » :  «  £  puntuale 
come  uu  re  ». 

—  Pontualitaa  e  Pontualinent, 
Piintualit^,  Puntalmente. 

Pdntada  (Aggett.    di   Gallctta, 
Bozzoli),  CoUo  Binmto. 


Ponteggik.  Punteggiare  (Metter 
i  punti  Bu^ti  i  e  gli  altn  segni 
ortogralici  in  uno  scritto). 

Pontificaa.  Mettess  in  pontificaa 
o  pontifical :  Pigliare  un  fare  pon- 
tincale.  86nd,  in  pontificaa  :  Suo- 
nar  a  disteaa. 

Pontiflcio  (P.  N.).  /  soldaa  pon- 
tifici  o  del  papa  (pop.) :  I  Boldati 
pontiiici. 

Pdntament  (Volg.).  Vedi  Aponr- 
lament  e  PontHl. 

Pdntell,  Puntello. 

—  Pontella-llaa-llass,  Puntel- 
lare. «  Qv^ll  mur  el  va  pontellaa  »: 
«  Quel  muro  va  puntellato  ». 

—  Pontelladnra,  I  sostegni. 
Pontura,  Puntura.  Adess  se  usa 

de  fa  i  pontur  c6n  la  morfinna; 
Oggidi  Bono  in  uso  lo  punture  coUa 
morfiua. 

Ponzdn,  Pun  zone.  Ponson  di  mo- 
ned:  Pimzone  da  monete. 

Poo  (On),  Un  po',  Un  |)oco. 
«  Dimm  &n  poo  »  :  «  Dimmi  un 
po'  ».  «  Damen  6n  alter  poo  » : 
«  Dammene  un  altro  poco  ».  «  Vd. 
on  poo  in  Za  »:  «  Va  un  po'  in  1^  ». 
«  Jjh  on  hell  poo  ehe  no  te  vedi  » : 
«  fi  un  bel  po'  ehe  non  ti  vedo  ». 
«.  Gh'h,  mancaa  6n  poo  o  pocch  ehe 
nd  succedhss...  »  :  «  Mancb  poco 
ehe  non...  ».  On  poo  alia  volta : 
A  poco  alia  volta.  On  poo  prim- 
ma,  on  poo  dopo :  Un  po'  prima, 
uu  po'  dopo.  On  poo  pussee  in  id, 
in  eh\,  a  sinistra,  eec. :  Un  poco 
pill  in  1^,  in  qua,  a  sinistra,  ecc. 
^  De  It  a  6n  poo  »:  «  Di  R  a  po- 
co ».  On  poo  e  duu  poo  se  compa- 
tiss,  ma  pa?M....'Una,  due  volte  si 
toUera,  ma  poi. «  Te  gh'ce  minga 
6n  poo  de  quell  ehe  disi  mi  f » : 
«  Non  hai  uu  no'  di  quello  ehe 
m'intendo  io  » (s  iutende  giudizio). 
«  V^edemm  6n  poo  cosse  te  se  bdn 
de  fd*:  «  Vediamo  un  poco  cosa 
sai  fare  ». «  0«  poo  ancamo  »:  «  E 
non  basta !  ? » (Pr.)  On  poo  per  unfh 
mal  a  nissun:  Un  po'  per  uno  la 
male  a  ncssuno.  «  On  poo  tutt  i  di 
in  fill  de  I'ann  tn*el  savarii  di  »: 
( lett. ) :  «  Un  poco  tutti  i  santi 
giorni  in  fine  all'anno  me  ue  da- 
rete  novelle ! » 

Poplinn  (Stoil'a  di  seta  e  lana), 
Poplina  (1). 


(1^  Nei  vocab.   non   si   trova;  ma  a  Fi- 


POP 


—  552  — 


POT 


P  0  p  6  (Voce  infant.) ,  Bimbo. 
«  Ouarda  ehe  belpopd  »:  «  Guarda 
che  bel  bambino  o  ragazzino ». 
Fd  aneamd  el  popd  :  Fare  11  mim- 
mo.  On  —  iie  ddgh  el  didin  in 
boeea  (ir.  a  adulto) :  Un  bambino 
da  dargli  la  chicoa. 

—  Popdla,  Si^norina.  «  L*h  vun- 
na  di  pussee  bet  nopol  de  Milan  » : 
«  fi  una  dello  piu  belle  fanciulle 
di  Pirenze  ».  V^s  peg  ehe  6na  po- 
pola :  Molti  poclii  I'anno  assai. 

—  Popolanna,  Zitellona.  |  (Flo- 
re) Kosolaccio.  «  L'k  restada  po- 
polanna  » :  «  Spulcla  11  gatto  ». 

—  Popora-raa-rass,  Vezzeggia- 
re.  «  Ghe  pias  cdmk  a  feus  popo- 
rd  >» :  «  Gil  place  a  tarsi  carezza- 
re  ».  «  JF^  se  popora  tropp  »  :  «  E' 
si  ha  troppo  troppo  caro  ».  Ificeu 
eleven  minga  vhsu  tropp  poporaa: 
I  bambini  non  devono  aver  biso- 
gno  dl  tanta  balla  (1). 

—  Poporbn,  Bamboccione.  On 
poporon  de  strase  :  Un  iantoc- 
clone. 

Poposu,  Pupilla.  «  m  g'd.  6na 
magghtta  in  del  pop<BU  » :  «  Ha  una 
maoohloUna  nella  pupilla  ».  /  po- 
p<BU  del  fidieh:  I  lobetti  del  le- 
gato. 

Pdpol,  Popolo.  M  popol  bass: 
La  plebe.  JJl  popol  menuder:  II 
popolino.  Popol  sovrano:  Idem. 
(Pr.)  Vds  de  popol  v6s  de  Dio: 
Voce  di  popolo,  voce  di  Dio. 

—  Popol&r,  Popolare.  «.  M  no- 
sier rh  Vh  molto  popolar  )» :  «  II 
noBtro  re  ^  davvero  popolare ». 
La  cam6n  popolar:  La  canzone 
popolare.  I  La  Banca  popolar  i 
Idem.  I  (Una  lira  in  carta)  (Gi^ 
in  dls.)  *  El  g'd  tanti  popolar  »: 
«  Ha  tanti  quattrlni  ». 

—  Popolarizxass,  Rendersi  po- 
polare (2). 

—  Popolazidn,  Popolazlone.  M 
roll  de  ^opolazion:  U.  ruolo  della 
popolaziono. 


renzd  e  nota  e  la  si  indica   alia  francese  : 
Popelive- 

(1)  Udita  la  frase  in  tutt^altrosensoina 
da  flaccheraio  fiorent'no  a  cai  ai  dioevadi 
lasciar  riposar  beno  i  oavalli  :  I  miei  pu- 
ledri  sonn  di  ferro  o  non  hanno  bisogno 
di  far  tanta  balia. 

(2)  In  Fior.  c'e  il  Popolar'zzare  e  non 
il  Popolazzarsi.  Vioevcrsa  in  milancse  tran- 
ne  che  per  la  gcnte  colta  c*e  il  Popola- 
ritxass  non  il  Popolarizzd. 


P6l9ori  (D.  Fr.)   (P.   N.),  Pov- 
purri,  Ogliapodrida   (D.   Sp.).  0» 
potpor\  de  robba :  Un  miscuglio  d 
oosa  rubate  qua  e  Ih. 

P6ppa,  Poppa.  Avkgh  el  ventU 
poppa :  Avere  il  veuto  in  poppa 

roroeliaima,  Porcellana.  Ser- 
fyizi  de  poreellana :  Serviziodi  por- 
cellana.  In  toeeh  come  la  portth 
lanna:  Povero  come  san  Quinti- 
no  (1).  Poreellanna  de  Bielta  (per 
ironia  corrisponde  alia):  Pore^ 
lana  di  Montelupo.  Restii  l\  <k 
poreellanna:  Retttar  di  Btaeco. 
«  Tasii,  che  gh'^  de  la  poreeUaMM 
de  romj>  » :  «  Zitti ,  colle  voetie 
poreherie,  che  oi  sou  ragazzi  • 
Tacete  un  poco,  che  il  tetto  i 
basso  ». 

Porch  o  PoracW,  Porco,  Maift* 
Ic.  El  stabikll  di  porsed  :  Lo  8tab- 
biolo  del  porci  o  poreile.  Cans 
de  porco:  Idem.  Grass  come  ss 
porch:  Grasso  come  un  porco* 
nracato.  Fa  la  villa  del  beatoporck: 
Far  la  vita  del  beato  porco. «  /•• 
guadagna>a  c6nt  %  mh  porehi  fsr 
atjQrA»(volg.):  «  Li  ho  giiadaguAti 
colle  mie  porcho  fiatiche  ». 

—  Poroa.  Oiia  porca  de  tarocek 
(anche  a  maschio) :  Un  porcacine- 
cio  o  porcacclo  sudlcio. 

—  Porcada,  Poroheria.  «.Bei 
che  porcada/  yn  «Uh  ohc  porche- 
rla !  »  «  JS72  dis  sii  ddnid,  di  poreadK 
«  £'  non  h  bono  che  ha  dire  deOe 
porcherlo  ». 

—  Porcaria,  Porcheria.  «  Elffs 
faa  6na  porcaria  »:  «  Gli  fece  uat 
porcheria  »  (azlono  da  uomo  vile). 
Andd,  fmura  de  la  porcaria  (u 
gloco):  Usclr  dal  marcio.  «^'a 
c6me  de  ave  faa  di  porcarii  m 
gicetigh,  «...»:  «  Al  ^oco  deve  a* 
ver  fatto  delle  porcherie,  e...  •  Ls 
porcaria  di  oregg:  Cemme.  «  M*^ 
andaa  dent  in  Voce  6na  porcaria  r. 
«  M'^  entrato  un  bruscolo  nell'o*- 
chlo  ».  «  Tocehel  nb.  Porcaria!* 
(ai  bambini) :  «  Non  tocoare.  Cafr* 
ca!  »  «  Qtiella  far sa  Vera  dnapot' 
caria »  :  «  Quella  fai'sa  era  urn 
porcheria  ».  «  Mia  miee  I*  e  fnalth 
da.  La  g*h  quella  porcaria,  ekt 
ghe  ven  alia  gola  »  (il  bolo  isteii- 
co) :  «  Mia  moglie  non  sta  bene. 


(1)  Che  corrisponde  anche  al  milancse: 
Veu  in  san  Qxiintin. 


POR 


553  — 


POR 


a  q^iiella  porcheria  che  le  sale 
da.  ^o]a». 

—  Poroarietta,  Porcariola. «  X'A 
X4Z  c^r*H  porcarieltf  che...  bastaf  »: 
£[»  fatto  certe  porcariole,  che... 
ftS'ta. !  »  Fioreatnetla  menudra:  Ra- 
AzasarSlia,  PiHciatura. 

—  Poroa80i6n ,  Porcaccione  e 
oircellone  e  Maialone. 

—  Porchee,  Poroaio. 

—  Porchettlii ,  Porcacciolo  (a 
ftgazzo)  e  Porohettello  (Porcellino 
a.  Bui  crescere). 

Porco  e  Porcon  e  Porconon.  N. 
r.  volg. :  « Porco  sur  «©/»:«  Cat- 
9nii»  o  Crispicina ! }». 

PoreineUa ,  Puleinella.  «  Oh'  h 
tzitt^a  de  fidans!  L'h  &n  poreinel- 
a  »  :  «  Non  c'5  da  fidarsi.  E  un 
mlcinella*.  La  vittoria  del  Por- 
ir^^ila  (in  dis.):  La  vittoria  di 
*irro.  JVas  de  Porcinella :  Naso  a 
►eec9  di  civetta. 

—  Porcinellada ,  Pulcinellata. 
:  3r«  m'ee  faa  6na  vera  porcellina- 
to  »  r  «  Tu  m'  hai  tatta  una  vera 
>uloinellata  y^,  *  Al  veglidn  gh'era 
ina  hella  porcinellada  »:  «  Al  ve- 
cliono  o'  eiit  una  compagnia  di 
^^nlcinelli  di  buon  gusto  ». 

P6re8in,  Pulcino.  Vess  come  6n 
aoregin  bagnaa:  Essere  come  un 
julcin  bagnato.  Imhroiaa  come 
$9»  poresin  in  la  atdppa:  Impac- 
siato  come  un  pulcino  nella  stop- 
3ft.  Oce  de  fioresintia :  Oochiettuc- 
5io  e  Occhio  di  imlcino. 

P6rfld  (Pietra  duiiBsima),  Por- 
itflo. 

Fori  (I),  I  pori.  Ipori  dellapell: 
[  pori  della  pelle. 

—  Forbs,  Poroso.  Lhgn  p^rds: 
Ljefirno  poroso. 

Porporlnna  (Color  rosso  vivo), 
Porporino. 

—  Porporln  (Agg.),  Porporino. 
P6rr    (1),    Por,   Porro.    Minh- 

ttra  efint  ipSr:  Minesti'a  coi  por- 
ci  I  Escrescenza)  Porro.  On  p6r 
fie  la  p&nla  del  nas:  Un  porro 
»ulla  punta  del  naso. 

—  Porflgh  rEscr.  sifilitica),  Por- 
roflco. 

— •  Porron,  Grosso  porro. 
Pomografla  (Letterat.   oscena) 
[P.  N.),  Idem. 


(1)  Vedi  Prefaxlone  pel  modo  con  cui 
(i  d«ve  scrivere. 


—  Pomograflcli  (P.  (N.),  Porno- 
grafico. 

PorsceUittCFk  1),  Vomitare,  Pa^ 
re  i  porcellini,  Fare  i  maialini 
Opp.  Pare  la  ricevuta  o  Fare  i 
gattini  (Lucca). 

Porscell.  Vedi  Porch. 

Port  e  to.  Porto.  Port  de  mar  r 
Porto  di  mare.  «  Quella  casa  la 
par  6n  port  de  m,arTin  «  Quella 
casa  h  un  porto  di  mare  ».  V^s 
a  bdn  port:  Essere  a  bon  porto.. 
Porto  branch:  Porto  franco.  A- 
d^g,  de  porti  franchiy  ghe  n*  hr 
quasi  pit:  Ora  i  porti  franchi  fu~ 
rono  quasi  tutti  aboliti.  |  (Per 
passar  da  una  riva  all'altra)  Tra- 
ghetto.  I  (La  spesa  delle  portatO' 
re)  Porto.  Port  in  assign:  Porto- 
assegnato.  H  Porto  d'arma:  Porto 
d'arme. 

Porta,  Porta.  Porta  de  strada  r 
—  di  strada.  —  grande,  de  fianch. 
de  soeedrs,   segrktta,  ecc. :  Porta- 
grande,  di  fianco,  di  soccorso,  se~ 
greta.  Dertl,  sard,  sbatt  la  — : 
Aprire,  chiudere,  sbatacchiare  liv 
— .   Batl  a  la  porta:  Bussare  (y 
Battere  alia  porta.  MHl  vun  a  la 
porta:    Metier    uno    alia    porta. 
«  Quella  Ih  la  porta  /  »  :  «  Quella- 
h  la  porta  ».  « ij'h  andaa  a  piccd 
a  la  porta  »  :  k  Torn5  da  morte  a- 
vita  o  Quando  il  prato  resta  Perba^ 
rimette  ».  Andd,  per  %  port  a  cer- 
cottd-  o  a  eereh  sit:  Andare  a  li- 
mosinnre  di  porta  in  porta.  Giap— 
pa  la  porta:  Prender  la  porta  fr 
andarsene.  (Casa)  Std,  in  Vistessa 
porta:  (1  j  Abitare  nella  stessa  casa^ 
Tutt  quit  de  la  porta :  I  oasiglia^ 
ni,  II  vicinato.  «  Gh*^  staa  &n  ro— 
balizzi  in  la  inia  porta  » : «  Hanno 
commesso  un  furto  nella  casa  do- 
ve sto  io  ».   (Teatro)   Fd  porta : 
Far  porta.   Senza   pagci  la  por- 
ta: Gratis  a  scapellotto.  |  (Delia- 
cittk.  Porta   Comnsina,   Venhsia, 
ecc.  ja  Pirenze) :  Porta  S.  Gallo  , 
ecc.  (A  Firenze  non  ci  sono  piCfc 
le   porte).   Vedi    Dazzi.  (Piti   ch& 
proverb,    cantilena    pe'   ragazzi)- 
Man  m.orta  picca  a  la  porta,  pic- 
ca  I'  uss  mu7i  muss  (Manca).  *S^«- 
rA   tra  porta  e  pusttrla:   Strin- 


(1)  Anche  in  Toscano  c'e  un  modo  spo- 
c'iale  che  equivale  n  casa :  «  QuaiKlo  si  Iro- 
vava  al  verde  \enlva  a  batter  alia  mia 
porta  p. 


FOR 


—  554  — 


FOR 


^er  fra  1'  uscio  e  il  muro.  (Impo- 
fite)  /  port  de  brdnz  del  Domrn  ehe 
dovaran  fa :  Le  porte  di  bronzo 
della  cattedrale  in  progetto. 

—  Portell,  Spoi'tello. 

Portii,  Portare.  Porta  a  haite- 
sim  o  al  fopp6n...  Portar  a  bat- 
tezzare  o  al  ciinitero...  un  bam- 
bino. Porta  dann,  collera^  odi,  ri- 
sj^Ut:  Portare  danno,  coUera,  odio, 
rispetto.  Portd, denter:  Portar  den- 
tro   Importare.   Portd   in   brass: 
Portare  in  braocio,  in  collo.  Portd 
-de  pes :    Portar   di    peso.    Porta 
JfBura:  Portar  tuori  o  Asportare. 
Portd  gib:  Portar  abbasso.  Portd 
pasiema :  Portar  pazieuza.  Portd 
sii:  Portar  sii.  «  Portem  sii  i  gior- 
nni,  che  gh*h  gib  de  ia  portinara^: 
«  Idem  ».  «  Sid  lavord  chl  el  porta 
jfit  sossenn  »  :  «  Questo  lavoro  so- 
«ter^  assai  o  La  spesa  di  codesto 
■ander^  molto  in   su.   Portd  via: 
Portar  via  o  Asportare.  «  M  Si- 
4fn6r  me  Vd  voruu  portd  via,  el 
mh  anger otlell  »  :  «  II  Signore  me 
1'  ha  voluto  portar  via  il  mio  an- 
jjioletto  J».  «  ler  dn  porlaa  via  el 
mori  »  : «  leri  ban  portato  il  mor- 
to  al  camposanto  ».  «  M^dn  por~ 
-laa  via  el  me  orologg  »  :  «  M'  ban 
rubato  il  mio  belPorologrio  ».  La 
teinpesta  Vd  portaa  via  tutt  coss : 
L;i  grandine  apazzb  il  paese.  «  L'h 
famdso  a  portd  via  i  motiv  »  :  «  E 
iaraoso  a  portar  via  i  motivi  mii- 
■^icali ».  «  L'e  6n  omm  chese  lassa 
portd  via  dalla  passion  »  ;  «  £  un 
uorao  che  si  lascia  portar  via  dalla 
passione  ».    Porta  vun  :    Portare 
11  no.  Portd  vun  in  pal  mo  de  man : 
Portfir   uno  in   palmo    di   mano. 
«  //'  c  portaa  dal  minister  »  :  «  11 
ministro  lo  porta  ».  Avhgh  di  fioeu 
che  viin  no  porta  V  alter :  Aver 
taitti  bambini  in  casa.  Scarp,  ve~ 
4ilii  de  pritnm  portd :  Idem.  Fass 
porld  intdrna :  Far  bella  la  piazza 
o  iare  pubblicit^.  Portd  hen  i  sb 
•anu:  Portar  bene  gli  anni.  Porld 
then  la  sda  part :   Portar  bene  la 
parte.  Porld  hen   la  v6s :   Portar 
l)cue  la  voce.  Portd  i  occiai:  Por- 
tiir  gli  occhiali.  (Di  donna)  Porld 
i  calsow  Portare  i  calzoni.  Porld 
ona  lit:  Viucere  una  causa.  Portd 
el  vin :  Reggere  il  vfno.    Vin  che 
porta    V  ac'qua :   Vino    che   reggc 
Vacqua.  Portaa  consigner,  depu- 
iaa:  Tortato  consigliere  deputato. 


«  St6  vesUi  el  portu  minga 
co^or  »:  <c  Questo  colore  stoiuk 
I'abito  5>.  Porta  minga  la 
Non  francar  la  spesa.  Porta  el 
to:  Portar  il  bruno.  L'e  come^ 
aequa  al  mar:  Gli  h  come  poi^ 
aoqua  al  mare  o  le^ne  al  Immi^] 
Portd  alta  la  testa:  Portar  ^ti 
la  testa.  Portd  in  lavola :  PorttfJ 
in  tavola.  Porth  in  pas  6n  affrtmt 
Portar  in  paee  un  aftronto.  «  Fi^ 
ondr  perche  ti  te  portet  6n  6eB 
nom,my*:it.  Fatti  oiiore  perch^  ti 
port!  un  bel  nome  ».  «  ^  wote  d 
se  porta  ben  » : «  A  scaola  si  porta 
bene  ».  Vess  portaa  per  la  Id 
robba:  Essere  portato  per  la  tri 
cosa.  Portass  candidaa  a  la  it- 
putasidn:  Por tarsi  candidato  alb 
deputazione.  Portass  in  d*6n  ntbi 
Portarsi  in  un  luo^o.  PbrtaMi 
foeura  per  i  cinq^i  eavei  .*  Salvani 
per  miracolo.  (Pr.)  Se  p6  mtngt 
canttt  e  portd  la  cros  .*  Non  si  pot 
cantare  e  portar  la  croce.  L'asm 
el  porta  el  vin  e  el  bev  I'aequa:  0 
ciuco  porta  il  vino  e  beve  Paeqn^ 
--  Portabandera  (P.  N.),  Porti- 
bandiera. 

—  Portabigliett  de  vislta,  Po^ 
tabiglietti  di  visita. 

—  Portabiccer,  SottobicehierL 

—  Portablsgio,  PortagioielU. 

—  Portabott^Ui,  Poi-tabottigKe. 
Piattino,  Poi-taflasehi. 

—  Portacadin,  Lavamani. 

—  Portacapp^,  Cappelliem. 

—  Portacart,  Poi-tacarte. 

—  Portac^st  (Teatri),   Portace 
ste. 

—  Portafer  (delle  stiratriei). 

—  PortafooBUi,  Portafo^li. 

—  Portagoggitt.  PortaspiUi. 

—  Portaistnunent,  Portatore  di 
isfcruraenti,  Facchino. 

—  Portalapis,  Portalapis. 

-—  Portal^tter,  Portalettere,  Po- 
stino. 

—  Portamangi^,   Panierone  da 
pranzo. 

—  Portamantin,   Laccio  da  to- 
vagliolo. 

—  Portamdlln,  Oliera,  Ampol- 
liera  (Pistoia),  Port'olio  (Siena). 

—  Portamoned,  Poi'tamonete. 

—  Portantin,  Portantiao. 

—  Portantlxma,  Poi-tantinn. 

—  Portaombr^ll.    Portombrelli. 

—  Portaorologg,  Portaorologio. 

—  PortaoBUY,  Uovarola. 


POR 


555  — 


POR 


—  Portapdnn,  Portapenne. 

—  Poxtapiatt,  Portapiatti. 

—  Portaqaader,  Portaquadii. 

—  Portaritratt,  Idem. 

—  Portaniff  (Vole.)  e  Portarud, 
'attumiern  (LuooaJi  Cassetta  da 

della  spazzatura. 

—  Poruksiirher  e  Portasigardtt, 
'ortasigari  e  Portasigarette. 

—  Portastangh,  Portastanghe. 

—  Portastdcch,  Porta  stuzzica- 
enti.  ^ 

—  PortaTlyand,   Portavivande. 

—  Portayds  (P.  N.),  Portavoce. 
Regale  sui  laghi)  «  1/  era  sulla 
\6nta  del  canott  col  portavos  in 
nan  »  :  «  Stava  sulla  prua  del  oa- 
lotto  col  portavoce  in  maao  ».  M 
wrtavos  ehe  va  gio  in  cusinna :  II 
M>rtavooe  ehe  comunica  oolla  cu- 
itina.  «  2/'^  el  portavos  de  la  Que^ 
tiura  »:  «  E  il  portavoce  della 
l^uestura  ». 

—  Portura,  5*ortatura.  «  Incoiu 
tl  faechin  I'ii  gia  faa  ses  porlur  >» : 
«  A  quest'  ora  il  faoehiuo  ha  gik 
fatto  sei  viaggi ».  «  Domh  in  por- 
tura  la  m' e  eostada  des  lira»: 
«  Soltanto  in  portiu*a  mi  co8t5 
dieci  lire  ». 

—  Portnretta,  Leggera  porta- 
tura,  Breve  viaggio. 

Portada,  Portada.  «  Quell  fiasu 
I'h  minga  naneamo  a  la  portada 
de  cap\...  »:  «  Quel  ragazzo  non  h 
ancora  alia  portata  di  oap'ire  ».  || 
Can6n  de  gran  portada:  Caunoni 
di  i^ran  portata.  |  On  disnd  dove 
gh'e  st€M  ges  portad:  Un  pranzo  di 
Bei  portate. 

Portegaa  (Volg.),  Porticato. 

Portent,  Poi*tento.  «  Per  la  86a 
elaa  VI  6n  vero  portent  » :  «  Per 
la  sua  eth  h  un  vero  portento  ». 

—  Portentds,  Portentoso. 
Porter,  Portiere  (1),  Usciere. 
Portera.  Portiera  (2),  Sportello. 

La  portera    della    earrozza:    Lo 
eportello  della  earrozza.    /  veder 
della    portera:    I    cristalli    dello 
Bportello. 
Porticaa,  Porticato.  Elporticaa 


M)  E  11  portinalo:  PorUnar.  Da  nol  e  I'a- 
sciere. 

(2)  Tatt^altra  cosa.  Porfera  loscnna,  e 
una  tenda  sagli  usci  per  parar  Taria: 
Paneggiament  e  "volg.  Patonna.  E  nella 
frasc  :  Per  lei  non  o'e  portiera,  corrisponde 
Per  hi  gh'i  minga  anticamera. 


del  palazz  settentrional :  II  porti- 
cato del  palazzo  settentrionale. 

—  Porticli,  Portico.  /  ca  nteuv 
g*dn  pU  de  bet  c6rt  spazios,  nh 
portieh :  Le  case  nuove  non  hanno 
piiL  n^  oortili  spaziosi,  n^  portici. 
Sott  ai  portieh  de  la  Galleria: 
Sotto  ai  portici  della  Galleria. 

—  Poriegh^tt,  Portichetto. 
Portlnada.  N.  fr. :  Fci  6na  por- 

tinada  sdlla  (sch.) :  Fare  una  sor- 
tita  in  massa  (da  una  veglia,  per 
non  dar  troppa  noia  alia  serva 
ehe  deve  far  lume  e  aprire  lo 
sportello). 

Portinna,  Porticina  e  Lattuga. 
I  portinn  alia  camisa  eren  tomaa 
de  moda:  Le  lattughe  alio  spa- 
rato  delle  camicie  erano  toruate 
di  moda. 

Portinar,  Portinaio,  Portiere, 
Portonaio  (Siena  al  Guardapor- 
t6n).  El  portinar  del  palazz :  II 
portiere  del  palazzo. «  El  mh  por- 
tinar el  fa  el  sart  e  el  atdt  in  d'dn 
bus  in  I  andaddra  de  la  scala  »  : 
«  II  mio  portinaio  fa  il  sarto  e  sta 
in  uno  sgabuzzino  nell'andito  della 
scala  >». 

—  Portlnarinna,  La  figlia  del 
portioaio. 

—  Portlnaria,  Portineria. 
Port6gall,  Portogallo.  «  Porto- 

gain  e  bhi  »  (grido  del  venditori  di 
arancie) :  Belle  arancie. 

Portoghes  (Nuovo  termin.  tea- 
trale)  (P.  N.),  Booohe  vuote,  Vedi 
Risottista, 

—  Po^toricco,  Caff6  portorico. 
Portoghesa,  Aranciata.  |  Dop- 

pia  di  Portogallo. 

Porzldn,  Porzione.  Ciaseun  g'a 
avuu  la  s6a  porzion:  Ciascuno 
s'ebbe  la  sua  porzione  (Alia  trat- 
toria). «  Damm  6na  pieeola.  Ona 
porzion  Vh  <ro/)^a  >»:  «  Dammenc 
una  mezza  porzione. 

—  Porziondtta,  Porzioncina. 
Posa  (P.  N.),  «  Te   cappisset  no 

ehe  Vh  ona  posa  helVe  oonnaf  »: 
«  Non  capisoi  ch'ella  h  una  posa  e 
null'  altro?  »  (A  modella)  «  Mhttet 
in  posa  >»:  «  Mettiti  in  posa  ». 

—  POB&,  Posare.  «  Oo  posaa  trii 
quart  d*6ra  davanti  al  mh  pittdr^: 
«  Ho  posato  tre  quarti  d'  ora  di- 
nanzi  nl  mio  ritrattista ». 

—  Posaa,  Posato.  «  L'^  6n  gio- 
vin  molto  posaa  »  :  «  E  un  giovine 
molto  posato  ». 


POS 


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POS 


—  Posapian,  Posapiano.  «  G^oo 
fcM  aeriv  sulla  eassa:  posapianyn 
'« Sulla  cassa  ci  ho  fat^o  Bcrivere 
il  posapiano  ».  |  «  L'h  6n  posapian 
ch  el  par  eh'  el  eammina  su  i 
muv  »  :  «  E  un  posapiano  ohe  aem- 
bra  camniini  siille  ova». 

Fosclandra  (Poco  dift'erente  da 
Cazzceula  e  da  Botiaggio).  Vedi 
questi  due. 

Poscrltt,  Poscritto.  On  poserilt 
a  la  Utterai  Un  —  alia  letterina. 

Posdoman ,  Posdomani  (non 
oom.),  Doman  V  altro.  «  Trii  d\ 
posdoman  »  :  «  Alle  calende  gre- 
clie». 

FositlY,  Positivo. «  L'>.  positiv  !  » : 
«  E  un  fatto  ijositivo,  fi  cosa  ao- 
certata  !  »  On  omm  positiv :  Un 
omo  positivo.  (Potogi-af.)  La  po- 
sitiva  e  la  negativa :  IAqvo.. 

—  Poaitlvlsino  (P.  N.),  Idem.  El 

fositivismo  Vh  alVordin  del  giorno : 
1   positivismo   h  la  AlosoHa  del 
giorno. 

—  Posltivlsta  (P.  N),  Positivista. 

—  Fosltlyament,  Positivamente. 
Positura,  Positnra.  «  Te  se  s'ee 

miss  in  d'  6na  hr^itla  positura  >* : 
«  Ti  sei  messo  in  una  orutta  po- 
situra ». 

Foslzldn,  Posizione.  Ona  easa  in 
d'dna  posizion  stupenda:  Una  casa 
o  villa,  in  una  stupenda  posizione. 
II  «El  s*  h  faa  6na  diserelta  posi- 
zion »  :  «  E'  s'(i  fatta  una  disoreta 
posizione  o  una  posizion cella  ». «  El 
s'e  miss  in  d'dna  posizion  falsa  yn 
«  S'o  messo  in  una  falsa  posizio- 
ne ».  II  «  Chiarda  denter  tw  quella 
posizion  te  trovaree  la  lettera » : 
«  Guarda  in  quella  posizione  e  tro- 
verai  la  lettera*.  f  (Milit.)  /  no- 
ster  dn  ripres  tutt  i  posizion :  I  no- 
stri  ripreserd  tiitte  le  posizioni. 
Oandn  in  posizion:  Cannon!  in 
posizione.  In  posizion  ausiliaria: 
Idem,  n  (Aritm.)  Regola  de  posi- 
zion ausiliaria :  Idem. 

Fosponn,  Posporre.  «.  E  te  g'a- 
variet  el  coeur  de  posponem  a  lee, 
mi,  Id,  t6a  mamma  ?  »  :  «  E  tu  avre- 
sti  cuore  di  pospormi  a  lei,  me, 
tua  madre?». 

Fobs,  Rattermo.  Pan  poss :  Vedi 
Pan.  L' e  6n  pan  poss,  quel- 
Vomm  5» :  «  E  im  flemmaticone  o  £ 
Pirapresario  della  llemma  od  an- 
che  E  un'acqua  cheta ».  Aequa 
possa:  Acqna  stantia. 


Fossa,  N.  fr. :  Eit  omnia 
Fare  il  possibile  o  A  tatta  poML 

POSB&,  Posare.  «  Z/assem  jtomk 
6n  moment  »  :  «  Lasciami  naTsr 
il  iiato  o  rifiatare  o  fl^r  una]>oair 
tina  ». 

Fossada,  Posata.  JPossada  d'ltr- 
gent :  Posata  d^argento.  «  MeitH 
gib  6na  possada  de  pit;  Go  tine 
daa  el  Peppin  a  fd  penitema*: 
«  Mettete  una  posata  di  pid.  fio 
invitato  Beppino  a  far  penitenzii*. 
El  stuce  di  possad :  It*  astnceio 
delle  posate. 

—  PoBsadaria,  Complesso  delle 
posate. 

FO886  (Volg.  ant.).  Vedi  Btdl 
FOBsed,  Possedere.  ^I^'olpossei 
6n  hbr  (volg.)  o  el  heeeo  d*6n  quai- 
trin  0pp.  El  possed  a  JK^ovejfken 
o  soil  at  lagh  de  Comm  »  :  «  Non 
possiede  il  becco  d'nn  quattrino». 
Possed  dna  donna:  Possedere nn* 
donna.  , 

—  Possess,  Possesso.  Entrh  i» 
possess :  Entrare  in  possesso.  Tuf- 
baa  possess:  Turbato  possesso.  | 
«  El  g*a  i  sd  possess  m  Z,omelUft- 
na>n<  Ha  i  suoi  possedimenti  ia 
Lomellina ».  ij  Avegh  del  posset: 
Avere  possesso  di.  Av^gh  6n  grxiu 
possess  de  patch  o  de  schina :  A- 
ver  molto  possesso  del  paliMwce- 
nico.  I  Ctappdt  possess  adoss  a 
vun:  Par  Porno  addosso. 

—  PoBsessldn,  Possessione.  C07 
me  Posskss  e  Posseditnent ,  vedi 
questi.  Possession  a  la  Hassa :  — 
nel  basso  milanese. 

—  FosBesslondtta ,  Possession- 
cella,  Piccola  tenuta. 

—  FosBessdr,  Possessore.  Legil- 
tim  possessor :  Idem. 

--  Fossessdri  (P.  N.),  Posses- 
sor io  (Giudizio  ohe  deeide  del  pos- 
sesso e  la  stessa  lite). 

Fossident,  Possidente.  BtaUi 
possident  (in  dis.):  Beati  i  possi- 
denti.  Ona  tassa  per  i  posndent: 
Una  tassa  per  1  possidenti  (molto 
in  uso). 

—  Fossidentdll,  Possidentueeio. 

—  Possidenza  (P.  N.) ,  Possi- 
denza.  La  pieeola  possidenza  la 
minaecia  de  spari:  Idem,  Altri 
diranno  Iproprietari  piseinitt  an- 
darann  luce  a  p...  (volg.):  I  pio- 
coli  proprietarii  andranno  tatti  a 
farsi  benedire. 

FossibU  (P.  N.),  Possibile.  «  Fa- 


PCS 


—  557  — 


POS 


0  ^  el  possibil  per  eontentall »  : 
:  ^»r5  il  possibue  per  acconten- 
nrlo  o  arla».  In  tutt  i  eas  pos- 
ibxl  e  imaginabil :  In  tutti  i  casi 
lossibil  e  imaginabili.  i^L'h  pos- 
ibil  F  /  »  :  «  E  possibile  ? !  » 

—  PossiblUtaA  (P.  N.),  Possibi- 
Vt^.  Bisbgna  guarddt  a  la  possi- 
iiliiaa  di  robb^  primma  de  mettes 
uiree:  Bisogna  guardare  alia  pos- 
il>ilit^  delle  cose  prima  di  av- 
riarle  o  prima  di  mettercisi. 

Post,  Posto.  Mettess  a  post :  An- 
la>r  a  padrone.  Ciappit,  phrd,  las- 
tdt  el  post:  Prendere,  perdere  il 
>08to,  o  lasciarlo  o  abbandonarlo. 
UcA  el  post:  Cedereil  posto.  Perd 
il  post  e  la  paga :  Perder  il  posto 
>  I'itnpiego  e  lo  stipendio.  (Teatri) 
T  primm  post:  I  primi  posti.  On 
908t  de  pii  a  tavola:  Vedi  Possa- 
ia.  Carrozza  a  quatter  post:  Car- 
rozza  a  quattro  posti.  Sul  post: 
3til  posto.  « I/l  on  omm  ehe  sh 
UA  a  sd  post  »:  «  £  un  uomo  ehe 
3»  stare  al  suo  posto  ».  (Militari) 
"Post  avamaa:  Posto  avanzato. 

—  Fostalcen,  Posticino  e  Posti- 
siattolo.  «  Saria  content  d'6n  po- 
ftaioRu  anca  ftBuravia  » :  «  Sarei 
3ontento  d'un  posticiattolo,  pur 
3lie  sia)».  «  Ghe  saria  minga  6n 
9o»taio&u  anea  per  ml,  de  settamm 
fid  F  » :  «  Ci  sarcbbe  un  posticino 
per  me,  da  sedere?* 

—  Poatass,  Appostarsi.  «  El  s'h 
oostaa  sul  pass  » :  «  8i  appostb  sul 
^asso  ». 

Posta,  Posta.  Aposta  eorrenta: 
A.  posta  corrente.  Spes  de  posta: 
Spese  di  posta.  Ferma  in  posta : 
[dem.  El  fattorin  de  la  posta:  II 
fattorino  della  posta  o  Postino.  \ 
Spettdt  la  legdr  a  la  posta :  Aspet- 
i»r  la  lepre  alia  posta.  Dass  la 
oosta  o  Vappdntament  in  del  tal 
fit.'  Darsi  la  posta  nel  tal  luogo. 

1  O-iitgit  6na  posta  grossa :  Arri- 
lohiare  o  Giooare  una  grossa  po- 
sta. J>agh  de  posta  alhalldn:  Dar 
3i  volta  al  pallone.  |  «  Ue  6na 
rnia  posta  veggia  ehe  ven  semper 
in  lamia  bottegar^.  «  U  un  mio 
recchio  awentore  ».  «  Qu^lf  v<H, 
9he  jDo«to/»:  «  Lieta  spesa!  (Pi- 
stoia)  Bel  tomo  colui!  Bona  la- 
na !  »  Posta  ehe  paga  subit  e  posta 
de  librHt:  Awentore  ehe  oompra 
a  oontanti  e  avTentore  ohe  fa  no- 
bare  o  mettere  a  libro.  |  La  posta 


del  cavall  in  stalla :  La  posta  del 
oavallo  in  scuderia.  A  posta :  Ap- 
posta.  «  A  fallfh  aposta  el  pode- 
va  minga  retissi  mH»:  «  A  farlo 
apposta  non  poteva  riuscir  mi- 
gliore  ».  «  Oo  faa  a  posta  »:  «  Ho 
fatto  a  bella  posta  ».  A  posta 
salda :  Immantmenti.  «  Tempht 
de  sta  posta  »  (col  gesto) :  «  Gra- 
gnuola  o  chicchi  di  ciuesta  posta  ». 
(La  posta  de'  cavalli  a  Milano  non 
c'e  piii.  C'fe  in  sua  vece  la  cosi 
detta  Anonima). 

—  Fostidn,  Postiglione. 

—  Postal.  Postale.  Paeeh,  va- 
glia,  cartolinna  postal :  Idem. 

FOBtee  (Che  vende  di  tutto  un 
po'  ma  specialmente  salati  e  gra- 
naglie).  Bottegaio,  Posteria.  Ona 
robba  Vh  el  postee  e  6na  robba  el 
eervellee:  Bisogna  distinguere  il 
bottegaio,  cosi  detto,  dal  pizzica- 
gnolo  e  dal  granatino. 

Fostemma,  Postema.  «  Oh*h  ve- 
gnuu  6na  postemma  in  Vorhggiayn 
«  Gli  h  nato  un  postema  nell'orec- 
chio  ». 

Fostergk  (Civ.),  Postergare  (non 
com.).  An  postergaa  la  eaosa : 
Hanno  rimandata  la  lite. 

Fd8terl(P.N.),Po8teri.(Sch.)«fJ?/t 
parlaran  i  pdsleri .' » :  «  Ne  parle- 
ranno  i  posteri !  » 

Fosterlor  (P.  N.),  Posteriore 
L^^  posterior  per  lo  m^no  de  vot- 
tanVann^  quel  fatt  ft;  Quel  fatto 
h  posteriore  per  lo  meno  di  otto 
anni. 

—  PoBteriorment  (P.  N.),  Po- 
steriormente. 

Postidp^,  Posticipare.  «  L'h  po- 
stieifiOM  la  s6a  partema  » :  «  Ha 
posticipata  la  sua  partenza  ».  8ti- 
pendi  postieipaa :  Stipendio  posti- 
cipato. 

—  Fosticlpastidn,  Posticipazione. 
FostiI&,  Postillare.  On  liber  po- 

stilaa:  Un  libro  postillato. 

—  FoatlUa,  Postilla.  Var  pus- 
see  i  postill  ehe  el  liber:  Valgono 
piCi  le  postille  del  libro. 

Postizz,  Posticcio.  «  L*^  mhss  Vi 
postizz  * :  «  E  posticcio :  messo  li 
provvisorio  ». 

Postolbol,  Postribolo.  Donna  de 
postribol:  Donna  da  postribolo. 

PotabU  (P.  N.),  Potabile.  L'ae- 
qua  potabil:  L'acqua  potabile. 

Fotti  (P.  N.),  Potare.  Poth  i  vit : 
Potar  le  viti. 


POT 


—  558  — 


POV 


Fotagglo  e  PotagglB,  Potagj?io. 
(in  diB.).  Cavolata  (1),  Ragu  (iiel 
Benso  francese),  Borbottino.  Pic- 
catiglio.  —  de  pkss:  Toocnetto. 
«  Te  faroo  ml  on  potaggin  eh* el 
te  piaserd  »  :  «  Ti  far5  io  un  bor- 
bottino cbe  ti  piacei*}^  ». 

FotaBsa,  Potassn.  Colla  polcusa 
se  lava  ben  i  caldar :  Colla  pota»' 
sa  si  lavano  bene  i  paioli. 

Potent,  Potente.  Vin  potent: 
Vino  potente  o  poderoso.  (Di  gen- 
te  colta) «  L^^  6n  seriUdr  potente  »: 
«  Idem  ». 

—  Potenza,  Potenza.  /  potenz 
d'Europa:  Le  potenze  europee. 
(Matem.)  Alza  6n  numer  alia  tal 
potenza :  Alzar  un  numero  alia 
tal  potenza. 

Pott.  N.  fr.:  FapdltpdU:  Gril- 
lettare  (dello  vivande  che  cotte 
in  pen  tola  chiusa,  a  fuoco  lento, 
vanno  borbottando  nel  bollire). 
Da  cul  il  Borbottino. 

Pdtta,  Potta.  Pai  I  el  Potta  de 
Modena:  Pare  il  Potta. 

Fottel&-laa(D.  Fr.),  Cincisehia- 
re.  Poltela  c6n  la  guggia:  Rin- 
frinzellare.  Polleld,  on  Ji<Bu:  Ac- 
carezzare  un  bambino. 

—  Pottelaria  (P.  N.). 

—  Pottign^  (P.  N.).  Vedi  Potteld. 
Pottlnfla,    I^eruia.    «  Te    pia» 

nagott,  Potinfia f  »:  ^herniA  che 
sei  '  y^ 

Poule  (D.  Fr.).  Vcili  Pdll. 

Pover,  Povero.  «  Aiulee  i  pover 
o  i  poverilt  » :  «  Aiutate  i  poveri ». 
/  pover  vergognds :  I  poveri    ver- 

fognosi.  L'avocalt  di  pover :  Idem. 
*over  come  Giobb:  Povero  scan- 
nato.  Ghe  n'^  anea  per  i  jfover 
de  la  paroeehia:  Ce  n'6  per  i  po- 
veri della  cura. «  Pover  mesehin  /  »: 
«  Povero  raescliino  !  »  «  La  mia 
povera  mamma  la  me  gtiardard, 
de  lasii?^^:  *i  La  mia  povera  mam- 
ma mi  guarderil  di  lassu  ?  »  |  «  Po- 
ver inocentinU  »  (iron.):  «  Povero 
innocentino  I  >»  On  pover  diavol, 
6n  pover  waWir  .'Idem.  «  Jj^e  6n 
pover* omm  /  »  :  «  E  un  pover'  o- 
mol  »  «  Povera  Italia!  »:  «  Povera 
Italia!  »  Pover  de  spirit:  Povero 
di  spirito.  «  Pover  wi,  pover  nun  »: 
«  Pover  a  me,   pover  a  noi !  *  «  / 


(I)  Vivando   di  cavoli  in    guazzetto.  Ma 
la  parola  non  d  viva. 


mh  pover  danee/  »:  «  I  miei  po- 
veri denari  o  cxnattrini  o  megU9 
Poveri  i  miei  quattrmi !  »  On  w- 
8tii  pover :  Un  abito  meBchinow 
«  Al  m^  pover  giudizzi  »:  «  A  mio 
debole  o  povero  parere...»«  A/- 
la  a  la  ricea,  pover  ntinf  »:  *Fx 
le  nozze  coi  t'ungbi  ».  (Pr.)  Gk'i 
nient  de  peg  ehe  spuszii  de  pover: 
Non  o'^  di  pe^gio  cbe  puzzar  di 
povero.  L*h  mei  dl  pover  mi  cht 
pover  nun:  E  meglio  dire  pove- 
retto  a  me  che  poveretti  noi. 

—  PoYeraia,  Poveraglii*. 

—  PoYer'anima,  Poveraccio. 
«  Ti  un  eazzott  a  n%\  f  JPover^ani- 
9}ui/»:4(Tu,  un  cazzotto  a  mef 
Pover'omo ! » 

—  PoYerett,  (al  pi.)  "PoYmOk 
Poveretto  (1),  Povero.  «  Oti  pote- 
retl  el  m'd  eereaa  la  caritaa^i 
«  Un  povero  mi  cbiese  la  limosi- 
na  ».  IM  poveretta  delta  giesa:  La 
inserviente  della  cbiesa.  J^  jm- 
rctdis  di  poverilt:  II  letto  coniiK 
gale.  Poverett  de  mestee:  Povew 
di  mestiere.  Poverhtt  si  ma  oruh 
raa :  Povero  ma  onorato. 

—  Poverin,  Poerino.  (Ironia) 
«  Poverin  /  »  :  «  Poerino  ?  »  (Agg.) 
«  Sid  vestii  Vh  poverin,  poverin*: 
«  Quest'abito  e  strozzato  o  mise- 
ro  ».  (Pr.)  Chi  eura  Vusellin  risf 
semper  poverin :  Chi  enrH  inezic 
non  si  farii  mai  riooo. 

—  FoTortaa,  Poverty.  JF€m  mi 
la  fed  de  povertaa  o  de  tnisertM' 
litaa:  Fatto  a  miseria.  ( CoHo) 
«  Qtiell  liber  f :  Oh  Vh  6na  pover- 
taa! »  :  «  Quel  libro?  Una  povertik 
o  Una  miseria !  >»  (Pr.)  Mtseria  t 
povertaa  in  dd  sor^:  Miseiia  e 
poveriA  sono  sorelle. 

Pozz,  Pozzo.  «  Vh  ininga  a  /« 
tromba,  vdi  al  pozz  a  eavd  Tor- 
qua  » : «  Non  andar  alia  tromba  ■ 
cavar  acqua,  ya  al  pozzo.  Pm 
artesian :  Pozzo  artesiano.  Poet 
de  san  Patrizsi :  Pozzo  di  san  Pa- 
trizio  (2).  «  Quella  gent  in  iht  vent 
pozz  de  san  Palrizzi  »  :  «  Quella 


(1)  Poveretto  e  Poverino  In  toscaiiQ  si 
riferiscono  Msai  pi  a  al  morale,  (anoext 
piu  di  I^overello)  e  non  al  materUle  eo> 
me  Povero.  , 

(2)  In  Toscana  Pozzo  di  San  Patriiio 
81  d!rc  dl  cosa  <anfo  abbondante  rhe  maii 
non  \1one  a  (Ine.  Vedi  inve?e  l'es«nptO 
mi  la  nose. 


POZ 


—  559  —    . 


PRA 


fento   h  un  vero  pozzo  socco ». 
^'UrtUiss  in  del  pozz  per  fh  6n  hell 
»€Ut&n:  Darsi  la  zappa  8ui  piedi. 
JLmhriagass  a  Vostaria  del  pozz: 
Inetn'iarsi...  d'acqiia.  In  robb  che 
%  e    sd  anea  el  pozz:  Sta  scritto 
siii    "boocali  di  Montelupo.  P.  E. : 
«  X/e  pmu  fallii  /  »  «  Sigurael  le  sa 
titnca  el  pozz  />»:«{)  poi  fallito  ?  » 
«  Eccome   Opp.  Lo  sanno  anohe 
i  pesoiolini  ».   Vor^  inversd  i  pozz 
c^  soil  in  sii :  Voler  oose  impos- 
8113 ili.  Trdt  i  limdn  in  del  pozz  (in 
dis.) :  Far  le  nozze  oo'  funghi.  Fd, 
vedh  la  hmna  in  del  pozz:  Mo- 
slrrar  la  luna  nel  pozzo.  «  El  g'd 
mi'nga  6n  pozz  in  easa  /  »  :  «  Non 
lif*  un  pozzo  in  casa  da  affogar- 
cisi  ?  » jpiuttosto  che  pigliar  mo- 
elie).  Spazed,  el  pozz:  Kipurgarlo. 
nPr.)  La  vlritaa  la  std  in  del  pozz: 
jLifh    veritj\  h  in  un  pozzo.    oene- 
dhtH  qui  mestee  ddve  se  fa  lavord 
el  pozz  (Lett.):  Benedetti  que'  ne- 
gozii  dove  il  pozzo  lavora. 
Pozzolana,  Pozzolana. 
Praa,  Prato.  Praa  suit,  adac- 
qtcatori ,  a  vieenda ,  ds  marseida , 
per  fit  el  giazz :  Prato  asciutto , 
irriguo,  a  vieenda,  ad  acqna  con- 
-tinua,  per  far  il  ghiaecio.  (Fig.) 
jya  raequa  alpraa:  Tirar  Tacqua 
al  8UO  mulino.  Scruseias  gib  quand 
h  segan  el  praa :  Far  checcnessia 
passata  la  ouona  occasione.  Opp. 
CJhiudere  la  stalla  qnando  i  huoi 
sono  scappati.  Mhtt  a  praa :  Met- 
tere  a  prato.  R6mp  dnpraa:  Rom- 
pere  un  pi*ato.  Fior  depraa:  Pra- 
tolina.  (Pr.)  Dal  praa  ven  Verba, 
dal  cuu  la  merda  (basso)  (Appross.): 
Ij»  boooa  del  fomo  non  mette  piti 
/er"ba,  la  camicia  di  Meo  h  tutta 
merda.  —  e  ris  jiltavol  de  paradis 
(in  dis.)  (Manca)  iVcJ  gh'hpraa  sen- 
z'hrha,  n6  gh'h  sabet  senza  sSl,  ecc: 
Non  c'6  sabbato  senza  sole,  non 
o*  h   prato  senz'erba,  ecc. 

—  Pradell,  Praticello. 

—  Pradellln ,  Pnitellino  e  Pra- 
toliuo. 

—  Pratlv.  Terr  en  prativ  e  ara- 
Hv  :  Idem. 

—  Pradarla,  Prateria.  I  piissee 
bhi  pradarii  se  veden  in   monta- 

Sfuz:  Le  piili  belle  praterie  si  ve- 
ono  sui  monti. 

—  Pradiroeu  (Segatore  di  prati) 
(Pungo)  Prataiolo. 

Praga,  Praga.   N.  fr.  in  dis.: 


Uh  consigner  de  Pra^a,  col  rc~ 
sto:  Vedi  Mangih,  N.  I'r.  ancora> 
viva:  Manaia  bev  e  eaga ,  eec. : 
Vedi  31angia. 

Pramatica  (P.  N.),  Prammatica. 
L^e  de  prnmaliea  el  fh  in  sta  ma- 
nera  »  :  «  E  di  prammatica  il  faro 
cost ». 

Pranz,  Pranzo.  «  Quhst  Ve  minga 
6n  pram,  I'h  app^nna  appenna 
on  disnd, »  :  «  Questo  non  h  un 
pranzo,  h  appena  un  desinare  ».. 
Pranz  de  gala,  de  spds:  Pranzo 
di  gala,  di  nozze.  (Alia  trattoria> 
Pranzo.  «  IncoRu  gh'  h  pranz  »  : 
«  Oggi  ci  abbiarao  pranzo  ». 

—  Pranzett,  Pranzuccio. 
Prategra,  (Volg.)  Vedi  Pratiea. 

—  Prategrascia,  Praticaccia. 
«  M  g'it  quella  prategascia,  ehe  la 
v^  pussee  delta  seiensa  »  :  «  Ha^ 
quella  praticacoia,  che  spesso  val& 
pill  della  scienza)». 

.—  Prategh  (Volg.)  Vedi  Pra- 
tick,  N.  fr.  Boia  malprategh  (pop.): 
Abboracoiatore  o  mdegno.  Cni- 
rurgo  de'  miei  picooli  stivali  o 
Scorticatore. 

Prktich,  Pr^tica.  Pratica  d'af- 
fari:  Idem.  Ciapph  pratiea  in 
d'dna  robba:  Acquistar  pratica* 
Mhtt  in  pratiea :  Mettere  in  — .  La 
pratica  del  mdiid:  La  pratica  del 
mondo.  {  Fcl  la  pratica  de  avvo- 
catt:  Par  le  pratiche  di  avvocato, 
\  if.Fl  g'h  quella  pratica,  che  el  le 
rovinna  » : «  Ha  quella  —  o  donna 
che  lo  rovina*.  (Pr.)  Var  pussee 
la  pratiea  che  la  grammatica  (Ap- 
pross.): Altro  6  la  pratica,  altro 
la  grammatica. 

—  Praticli,  Praticare.  A  vorh 
praticcL  certi  teorii  del  dl  d'incceis 
se  vh  a  ris'c  de  andd>  in  presSn: 
A  praticare  certe  teorie  del  giorno 
d'oggi  c'fe  da  andar  in  prigione. 
*^El  praticava  certi  Idcch  »  :  «  Pra- 
ticava  certi  beceri  o  certi  ma- 
scalzoni ». 

—  Praticant,  Praticante.  Pra- 
ticant  de  nodar:  Praticante  di  no- 
taio. 

—  Pratlch,  Pratico.  Pratich  del 
paes,  di  bdsch,  di  sentirmu  :  Pi*a.- 
tico  del  paese,  dei  boschi,  dello 
scorciatoie.  —  del  mestee:  —  del 
mestiere. 

—  Praticdn,  Praticone  (1).  «  Las- 
it)  Praticone  in  toscano  ha  piuHosto  utt 


PRA 


—  560 


PRE 


:sel  fit  de  lii,  ehe  Ve  6n  famoso  pra- 
iicon  »  :  «  Lascialo  fare,  ch'  egli  ti 
X>ratici38imo  della  co8a>». 

—  Pratlcabil  (T.  di  scena),  Pra- 
ticabile.  «  El  tendr  V  e  borlaa  gib 
passant  su  6n  pratlcabil »  :  « II  te- 
nore  oadde  passando  su  uq  pra- 
ticabile  ». 

—  Prattcament,  Praticamente. 
^  Ghe  fXBur  alter  ehe  di  hall !  I 
robb  bisogna  vedhi  pratieament  »  : 
<i  Ci  vuoi  altro  ehe  frottole  !  L« 
cose  bUogna  vederle  pratica- 
mente ». 

Preadamltlcli  (P.  N.),  Preada- 
mitico.  4c  L*  (b  6n  omm  preada- 
mitich  »  :  « Idem  », 

Preambol ,  Preambolo.  Sema 
ianti  — ;  Senza  tanti  lireamboli  o 
Poohi  discorsi. 

Preayvisk  (P.  N.),  Preawiaare. 
<T.  di  banca.  ma  usato  anohe  nel 
■discorso  famigUare)  Preavviadt  delr- 
laseadema  d'dna  eambial:  Preav- 
visare  della  scadenza  d'una  cam- 
biale.  Preavvisdt  el  pubblieh  ehe  se 
■dardt  6na  commedia  novissima: 
Preawiaare  il  piibblioo  ohe  si 
dar^  una  commedia  nuovisaima. 

—  Preayvls  (P.  N.)  Preawiao. 
Sema  preavvis :  Senza  preavviso. 

Prebenda(P.  N.j,  Prebenda.  Pre- 
benda  grasaa :  Grasaa  prebenda. 

Precari,  Precario.  «  L'^  in  d*4na 
posizion  motto  preearia  »  :  «  £i  in 
una  posizione  moUo  preearia ». 
Possess  preeari:  Possesso  pre- 
cario. 

Precaazldn,  Precauzione.  Omm 
pien  de  preeausion :  Uomo  pieno 
•di  precauzioni.  (Pr.)  I  preeauzion 
in  mat  tropp  :  Le  precauzioni  non 
«ono  mai  troppe. 

Preced  (P.  N.)  Precedere.  (Aff.) 
■¥.  Al  chinin  faroo  preeed  6n  hon 
purgant)*  (II  pop.  direbbe  :  Prima 
€lel  chinin  toRuiaroo,  ecc.):  «  Al  chi- 
nino  farb  precedere  un  buon  pur- 
gante  ».  «  Al  discdrs  Vd  faa  pre- 
ced 6n  fervorin  »  :  «  Al  discorao 
fece  precedere  un  fervorino*  (II 
pop.  direbbe  Prima  de  fa  o  eo- 
menzh  el  diseors  Vdt  faa  6na  rac~ 
'Com.andazion). 

—  Precedent  (P.  N.),  Precedente. 
-«.  Elg'dt  di  brutt  precedent »  :  «  Egli 
ha  de'  brutti  prccedenti ».  La  giu- 


sonso  3?regiativo.  pho  acorescit.  E  di  ohi 
lavora  solo  per  praticaecia  e  male. 


risprudenza  inglesa  la  se  fontk 
molto  8ui  precedent :  La  «ciuru9pni- 
denza  inglese  si  fonda  assai  so 
prccedenti. 

Precedenza,  Precedenza.  /  m- 
glia  telegrafich  al  sporlell  g*dn  fa 
precedenza :  I  vaglia  telegrafici 
alio  sportello  hanno  la  precedeih 
za  nella  riscoasione. 

Precett,  Precctto.  Festadeprt- 
cett:  fiesta  di  precetto.  I/'ik,  rieerm* 
el  preoett  de  pagament »  :  «  EM» 
il  precetto  di  pagamento  ».  «  G*aM 
daa  el  precett  o  I'ammoniHon  it 
vess  in  cd  per  i  voU  ^r  »  :  «  £bb« 
il  precetto  delle  ventiquattro  ». 

—  Precetta,  Prcoettare. 

~-  Preoettaa  (in  dis),  Ammo- 
nite. 

—  Preoettdr,  Prooettore.  «X'f 
staa  m,h  preeettor  »  :  «  L'  ebbi  t 
precettore  ». 

Precipltk,  Preoipitare  (1).  «X'i 
voruu  predpitd  el  lavarit  e  el  gkl 
reussii  de  maladhtt*  (pop.):  «Hi 
precipitate  il  lavoro  e  ^li  ^  rin- 
soito  malamente ».  « S6nt  preei- 
pit€ta  (il  pop.  direbbe  borlaa)  » 
d'6n  Wrar  de  disgrazi  e  de  dispia- 
9^ )» :  «  Sono  procipitato  in  un  mare 
di  diagrazie  e  di  guai». 

—  Precipitds,  Precipitoso. 

—  Precipissl,  Precipizio.  «X'i 
borloM  in  d'dupreeipizzi  »  :  «  Caseo 
o  cadde  in  un  precipizio ».  Su 
Vorlo  d'6n  preeipiazi :  Su  1'  ori« 
d'un  precipizio. 

Precis,  Preoiso.  Precis  in  di  m 


per  Pap- 


eo88 ;  Un  omo  preciso.    «  JFd  mn, 
precis  c6me  te  di»i/»: «  Fai 
punto  ». 

Precisa-isaa,  Precisare.  Podi 
minga  predsd  V  ora  :  Non  potere 
preoiaar  I'ora. 

—  Precisament,  Preoisamente. 

—  Precisidn,  Preoisione.  Swt^ 
c6n  precision:  Sapere  con  preei- 
sione. 

Precott  (Nome  di  viUa^gio  loin- 
bardo)  Precotto.  Grnign&n  de  Prt- 
cott  (in  dia.):  Bighellone. 


(i)  In  Toscann  questo  Preoipitare  si  on 
in  tnolti  s)gniHcatf,  non  diremo  ignofi  hSl 
Milanesi,  raa  non  usati  in  dtaletto  sobm 
da  gente  colta  o  <-he  voglt&  parUr  is 
punta  di  forchetta.  Cos:  in  lingua  serve 
a  sign!  flare :  Gettar  un  oggetto  cob  fovn 
dairalto  al  basso,  Maadar  in  rovlmu  Ca- 
dere  rovinosamente. 


PRE 


—  561  — 


PRE 


(Volg.)«   Vedi  Prediea. 

'Pxedlal,  Preaiale.  Tassa  — : 
*£fc88a  prediale. 

Pxedlc&-lcaA,  Predioare.  Bredi- 
dt  cb  brasc:  Predicare  a  braccia. 
'^^^^s  cdme  predieii  at  sord :  Es  - 
eire  oome  predicare  ai  sordi  o  ai 
►oxri  o  al  deserto.  «  Te  Voo  pre- 
Mcati  tanti  e  ianti  volt »  :  «  Te  Tho 
WL1T  detto  e  ridetto*. 

—  Fredlcatdr,  Predicatore.  P-re- 
licator  del  Leila:  Un  predicatore 
La,  dozzina. 

—  Predlchetta,  Predicott.  Pre- 
Liolietta,  Predicozzo. 

Predlldtt,  Prediletto.  ^  El  so 
xtttcli  predUett  Vh,., »  :  « II  suo  stu- 
iio  prediletto  h... ». 

—  Predilezidn ,  Predllezione. 
i^-or A  &na  gran  predilezion  per... : 
Provare    una    gran   predilezione 

Prefasidn,  Prefazione.  I  prefar- 
sio-n  deven  vhsg  eurt:  Le  prefa- 
sioni  devono  esser  brevi. 

Prefaslonetta ,  Frefazlononna , 
Prefazioncella,   Gran   prefazione. 

Pxefazzi,  Prefazio.  Ija  mhsea  Vh 
al  — .*  La  messa  h  al  — . 

Preferenza ,  Preferenza.  « 2>c 
preferema,  guarda...  »  :  «  A  pre- 
t'erenza,  guarda,  io...  >». 

—  Prefer!,  Preferire.  Preferl  la 
mart  alia  villas:  Preferire  la  mor- 
te  alia  vilt^. 

—  PreferlbU,  Preferibile. 
Prefi^tt,  Prefotto.    On  6rdin  del 

Htir  Prefett:    Un  ordine    del   sor 
prefetto. 

—  Prefettura,  Idem. 
Prefiss,  Preiisso. 
Pregr^-egaa,  Pregare.  Fasspre- 

gdb  :  Farsi  pregare.  «  Quell  furl)o  el 
voreta  fass  prega  »  :  «  Quel  f urbo 
ei  voleva  far  Irarre  le  calze  ». «  Pre- 
gol  »  (invito  a  non  far  compli- 
nienti) :  «  Prego  ! »  «  T«  s^ee  pre- 
gait  de  tase  »  :  «  Sei  pregato  di  ta- 
eere  *. 

—  Preghlera,  Idem.  (Aft.)  (II  po- 
polo  non  usa  questa  i)arola,  elie 
in  una  sola  frase) :  Vbrkyh  tvtt  i 
preghier  de  la  Madonna:  Idem. 
«  Voraria  fagh  6na  —  »  .•  «  Vorrei 
farle  una  preghiera  ».  A  preghie- 
ra  del  tal:  A  —  del  tale.  (Musica) 
La  preghiera  di  Lomhardi:  La 
preghiera  dei  Lombardi  alia  pri- 
ma Crociata. 

Pregludlc&-lcaa-lca8s,  Prcgiu- 


dicare.  ^El  s'e  pregiudicaa  mol- 
tissim  » : «  Si  ^  pregiudicato  assai  *. 
V^8  pregiudicaa :  Essere  un  pre- 
giudicato. 

—  Pregiudizzi,  Pre^iudizio.  On 
omm  pien  de  pregiudtzzi:  Un  omo 
pieno  di  — .  Iveritaa  de  ineoRU  eren 
preqiudizzi  domd  tint  ann  fa :  Le 
veritk  dell'oggi  soltauto  vent'anni 
fk  non  eran  credute  — . 

Prdgn  (1),  Pregno,  Prezioso.  Fd, 
el  prean :  Far  il  prezioso  o  il  di- 
noccolato.  Fd  el  pregn  a  tavola : 
Fare  lo  schizzinoso  nel  mangiare. 

Preia,  Pietra.  Preia  d'azzalin 
(in  dis.):  Pieti-a  focaia.  Preia  de 
lavandin :  Pila  dell'acquaio  Preia 
de  mdlin :  Macina.  Aveqh  sul  sto- 
megh  6na  preia  de  mohn:  Avere 
una  macina  o  un  mattone  sullo 
stomaco."  Preia  viva  o  Viv:  Pie- 
tra viva.  Tutt  in  preia  viva  o  in 
viv  o  in  granii:  Tutto  in  granito. 
Batt  fceura  i  prei  di  irotlador  di 
strad:  Picchiettare  i  marciapiedi 
e  i  lastroni.  MHt  {fid  la  primma 
preia:  Porre  la  prima  pietra.  La 
cerimonia  de  la  primma  — ;  La 
cerimonia  de  la  prima  pietra.  |  A- 
vhgh  el  mal  de  la  preia  (in  senso 
proprio).  Patir  di  calcoli.  Aver 
il  male  della  pietra:  (in  senso  fi- 
"[urato)  (mania  di  fabbricare):  II 
fabbricare  h  un  dolce  impoverire. 
Resta  It  cdme  Vomm  de  preia :  Re- 
star  li  come  un  piolo.  (Cioccolat- 
tai)  Preia  rigada :  Pietra.  (Lavan- 
daie)  Preia  de  lavit.  N.  fr. .%  Cat- 
tiva  lavandera  la  troeuva  mai  la 
preia  honna  de  lavh:  Cattiva  la- 
vandaia  non  trova  mai  la  bona 
pietra.  (Litograli)  Preia  disegna- 
da:  Pietra  lavorata.  Prepara  la 
preia :  Preparare  la  pietra  o  alle- 
stirla. 

—  Preletta.  Preionna. 
Prelate,   Idem.  «  Quell,  v6i,  ehe 

prelaiof  »:  «  Che  barbassoro!  » 

Prelev^-eyaa,  Prelevare.  Prele- 
vd  i  spes:  Prelevar  le  spese. 

Prellbaa,  Prelibato.  On  vin  pre- 
libaa:  Vn  vino  — . 

Prellmlnar,  Preliminare  «  Shmm 
ai  —  »:  «  Siamo  ni  —  >. 

Preludl,  Preludio.  «  Che  bellpre- 


(1)  Pregn  e  parola  assurda,  gincche  e  il 
maschile  di  Pregna,  che  signiflca  gravida 
e  cho  si  applioa  alle  bestie.  Ma  c  una  pa- 
rola d'aso  In  senso  flgurato. 


9f: 


PRE 


—  562  — 


PKE 


ludif*  (iron.):  «  Che  bel  prelu- 

dio ! »  .        ,,       . 

Pr6mmi ,  Preraio.  Coiicors  a 
premmi:  Concorso  a  preraio. 

—  Premia-iaa,  Premiare.  Pre- 
mia  el  merit:  Proniiar  il  mento. 
/  numer  premiaa  de  la  loUeria : 
I  Humeri  premiati  della  lotteria. 

Pr6mit,   /  premit  de,.. :  I   pre- 

miti.  ^, 

Premm,  Premere.  «  Ghe  premm 
che  se  sappia...  »:  «  Gli  preme  si 

sappia... »  .  .  T^ 

Premunlzlon,  Premumzione.  Jja 
—  de  sloggia:  La  —  dello  sgorn- 

bero.  ^ 

—  Premuni-unlss ,  Premumre. 
«  El  8*h  premunii  contro  %  tenta- 
zidn  »:  «  Si  6  premiinito  contro  le 
tentazioni ».  „ 

—  Premiira,  Idem.  Premura 
per  premura :  Cortesia  per  coi-te- 
sia.  «  Che  premura  el  g'a:  »:  «  One 
fretta  ha  egli? » 

—  Premuros,  Premuroso. 
PrenclBbecch,  Princisbccco.  Be- 

sti  de  — :  Restar  di  sale. 

Prenzlp  (Volg.),  Vedi  Princip 
con  tutte  le  voci  sorelle. 

Prenota-otaa-otasfl,  Prenotare. 
Prenota  el  stahil :  Prenotare  lo 
stabile.  «  Gh'era  prenotaa  el  cre- 
dit »:  «  II  credito  era  prenotato  ». 

Prenotazlon,  Prenotazione. 

Preoccupass-cupaa  (P.  N.)  (Aif.) 
(II  popolo  direbbe  Casciass),  Pre- 
occuparsi.  «  El  se  preoceupa  tropp 
del  sq  avvenire  »:  «  E'  si  preoceu- 
pa troppo  del  proprio  avvenire  ». 
«  E'e  preoceupa^  c6mh  »:  «  Egli  h 
molto   preoccupato  o  malinconi- 

co  ». 

—  Preoccupazibn  (P.  N.),  Pre- 
occupazione.  ^L'h  pien  de  preoc- 
cupazion  »:  «  E  pieno  di  preoccu- 
pazioni ». 

Prepare  -  raa  -  rass,  Preparare. 
Preparh  la  tavola:  Apparecchiare 
o  Preparare  la  mensa.  «  L*  hoo 
preparaa  a  sentl  la  sda  disgra- 
sia  »:  «  L'ho  preparato  alia  trista 
nova ».  «  Oo  preparaa  la  nrhia 
litograUca  » :  «  Ho  appreBtata  la 
pietra 'litoffrafica  ».  Preparass  ai 
esamm :  Prepararsi  agli  esami. 
«  S6nt  preparaa  a  sentinn  de  bH  !  »: 
«  Sono  preparato  a  sentirne  di 
belline  ».  Preparaa  a  tuit:  Prepa- 
rato a  tutto. 

—  Preparatlv,   Preparativo.    / 


preparaliv  de  la  partema:  I  ppc- 
parativi  della  partenza. 

Prepondera  (Civ.),  Prepondeia- 
re.  «  lAt  el  dev  minga  prepondt- 
ray^:  Egli  non  deve  prepondeni- 
re  ». 

—  Preponderanza,  Idem.  «  L'a 
ciappd  6na  gran  preponderanza  •: 
«.  Acquisto  una  grande  prepond*'- 
rauza  ». 

Prep6iita,  Coltrone.  Ztapreponr- 
ta  del  lett:  II  coltrone, 

—  Prepontin,  Coltrone,  Piuini- 
no,  Coltroncino  (1). 

—  Prep6nta,  Imbottire  e  Tra- 
puntare.  «  E'h  adree  a  preptinta 
la  poltrona  » :  «  Sta  trapuntando 
la  sodia  a  braccioli  >. 

—  Prepontadura,  Imbottitura. 

—  Prepontera,  Coltronaia. 

—  Prepontin,  Coltroncino. 
Prepos6  (In  dis.),  Guardia  difi- 

nanza.  Vedi    Bdrlandott    e    Prt- 
sentin. 

Prepotent,  Prepotente. «  E^i  cA'W 
faga  minga  el  prepotent  »:  «  VLi. 
non  faccia  il  prepotente  ». 

— Prepotenza,  Prepotenza. «  Mn 
questa  V  h  prepotenza  hell*  e  hon- 
naf  »:  «  Ma  questa  h  una  prepo- 
tenza bell'e  bona  o  anche  Questa 
h  una  vera  soverchieria  ». 

Frepuzl,  Prepuzio. 

Prerogativa  (Civ.),  Prero^tiva. 
«  Ma  te  see  propi  mo  tt  che  rvmr 
avegh  sta  prerogativa  f  »:  «  Ma  m 
proprio  tu  che  vuol  avere  questa 
prerogativa  e  anche  questa  virtu 
o  questo  giudizio  o  questa  singo- 
laritJl? » 

Presa,  Presa,  La  presa  de  E(h 
m,a,  de  Costantinna:  La  presa  di 
Roma,  di  Costantina.  Ea  presa: 
Far  presa.  Can  de  presa:  Cane 
da  presa.  Ona  bonna  presa  de  ta- 
bacch  nd  gh'l  danee  che  le  paga: 
Una  buona  presa  di  tabaceo  ^ 
cosa  impagabile.  «  Stanott  i  guar- 
di  de  flnama  dn  faa  dna  beUa 
presa  » :  «  Stanotte  le  guardie  del- 
la  finanza  hanno  farto  un  bol 
chiappo  o  presa  o  retata  ». 

—  Presascia  (Di  tabaceo),  Gros^ 
sa  presa. 

—  Presinna ,  Prcserella.  —  dt 
pever:  Presolina  di  pepe. 

Presbite  (P.  N.),  Preabite,  Ou 
occ  Vh  miope  I'alter  VI  presbiU : 


(I)  Vedi  anche  Pattofina. 


PRE 


563  — 


PRE 


n'occhio  I'ho  miope  I'altro  pre- 

Presliiteri,  Presbiterio.  La  ha- 
i%t^tra  del  presbiteri :  La  balau- 
birarta  del  presbiterio. 
Prescind  (Civ.),  Presoindere. 
[1  poi>olo  direbbe  Anca  sema  de 
u^hst)  «  Prescindend  atica  de  quhst, 
'h  jjerd  6n  fatt  che...  »:  «  Prescin- 
.endo  anche  da  codeste  conside- 
azioni  ^  per5  un  fatto  che...  » 

Presrlv-BCPitt  (CivO  o  scriynu 
Volg.),  Prescrivere.  La  leg  lapre- 
tcrirV  che...:  La  legge  prescrivo 
5lie.  q  «  L'd  lassos  preseriv  el  so 
Hiritt » :  «  LaBcib  prescrivere  il  suo 
[lirltto  ». 

—  Prescrizidn,  Prescrizione.  In- 
terrdfnp  la  prescrision :  Inter rom- 
pero  la  prescrizione. 

Presempi  (Invece  di:  Per  esem- 
piz  Idem).  Presempio  (Pistoia). 

PreBiede-sleduu  (P.  N.),  Prese- 
dere.  «  Chi  I'h  che  d  pregieduu  Va- 
dxtnanza  ?  » :  «  Chi  h  ohe  preaiede- 
va  Tadfinanza  ? » 

—  Presidenza,  Presidenza.  Pre- 
sidenza  della  Camera,  del  Tribu- 
nal :  Presidenza  della  Camera,  del 
Tribunale. 

—  President,  Prcsidente. 

—  Presldentessa,  Presidentessa. 

—  Presldenzial,  Idem. 
Present,  Presente.  «  Al  present 

gh'^  nient  de  nceuv  » :  «  Al   pre- 
sente nuUa   di  novo ».  «  Te  foo 
present  che...»:  « Ti  faccio  pre- 
sente che  ».  «  HI  m'd  faa  present 
tutt  i  resdn  de  quelV alter  » :  «  Mi 
ha  esposto  tutte  le  ragioni  di  quel- 
le altro  ».  «  Lit,  del  present  el  se  eu- 
ra  poceh;  el  guaraa  semper  avan- 
iiy»\  *•  Lui  del  presente   poco    si 
cura ;  e'  guarda  sempre  ail'avve- 
nire  ».  «  S'era  minga  present  a  rtii 
8thss>'.  «Non  ero  presente  a  me 
stesso  ».  «  Ohe  Vh  ditt  che  lit  Vera 
present?  » :  «  Glielo  disse  presente 
fuiU 

—  Presentement,  Idem. 

—  Fresentk ,  Presentare.  «  Ul 
g*h  presentaa  a  la  spdsa  6n  bhll 
masse  de  iidr » :  «  Presentb  alia 
sposa  un  bel  mazzo  di  iiori  ».  «  X'^ 
staa  presentaa  in  casa  to/ » :  «  Fu 
presentato  in  casa  tale ».  «  Che 
vantagg  elpresentaf  Ml  gh'en  ve- 
di  wd  »:  «  Che  vantaggio  presen- 
ta?  lo  non  ne  vedo  puhto  ».  Aiidd, 
a  presentass  per  caeugh:  Andar  a 


presentarsi  per  cuoco.  \  Presenta 
L'arma :  Presentare  Tarma.  «  Pre- 
senta quell  stipit  a  I'apertura  per 
vedh  8^ el  va  ben  » :  «  Atlaccia  quello 
stipite  all'apertura  e  vedi  se  com- 
bacia  ».  Presentdt  6n  progltt  de 
leg  a  la  Camera,  6na  petizidn  al 
ministero:  Presentare  un  proget^- 
to  di  legge  alia  Camera,  una  pe- 
tizione  al  ministero. 

—  Fresentazldn,  Presentazioue. 
Lettera  de  presentazion :  Idem. 
«  Sta  presentazion  del  cavalier  a 
la  marchesa  Vh  stada  fada,  final- 
ment?  »:  «  Questa  benedetta  pre- 
sentazioue ni  fatta  o  no  ?  » 

—  Presentaddr,  Presentatore, 
Colui  che  presenta. 

Presentiment  (P.  N.),  Presen- 
timento.  «  G'oo  on  brutt  presenti- 
ment » :  «  Ho  un  brutto  presenti- 
ment© *. 

Presentln  ( In  dis. ) .  Presenti- 
no  (1),  Gabellino,  Gaoellotto. 

Presenza ,  Presenza.  On  omm 
de  bella  presenza:  Uomo  di  bella 
presenza.  Presenza  de  spirit :  Pre- 
senza di  spirito.  Medaia  de  pre- 
senza :  Medaglia  di  presenza.  Alia ' 
presenza  de...:  Alia  presenza  di 
o  del. 

Pres^pi,  Presepio.  «  A  Natal 
emm  faa  el  vresepi  » :  «  A  Ceppo 
o  Natale  aboiamo  fatto  il  prese- 
pio ».  Donnetta  o  omeit  del  pre- 
sepi :  Idem.  Anim,al  del  presepi  o 
delV Africa:  Animale. 

Preserve -eryaa  (Aflf.)  (P.  N.), 
Preservare.  «  Che  Dio  te  preserva 
dai  disgrasiyn  « Dio  ti  preservi 
dalle  disgrazie*  (II  popolo  direb- 
be Che  el  Signor  el  te  tegna  Ion- 
tan  dai...). 

—  PreservatlY,  Preservativo. 
«  Quest  Vh  6n  bdn  preservativ  del 
colera  * :  «  Questo  h  un  buon  pre- 
servativo contro  il  colera  ». 

Presbn,  Prigione.  Anda,  xess, 
mhtt  in  preson:  Andare,  essere, 
raettere  m  prigione  Opp.  In  do- 
mo  Petri  dove  ci  son  le  finestre 
senza  vetri.  Vegnx  fceura ,  scappa 
de  — ;  U scire,  scappare  di  pri- 
gione. «  £1  par  6n  scappaa  de  la 
preson  »  :  «  Fare  uscito  di  prigio- 
ne ».  (Pr.)  «  i\"^  per  tort  nh  per 
reson  lasset  nd  tnett  in  preson »  : 


(1)  Presentino  dicesi  aFir.,  percelia.di 
una  personcina  nttillatina  e  da  poco. 


PRE 


—  564  ~ 


PRE 


«  Nfe  per  torto  nh  per  ragione  non 
lasciarti  metter  in  prigione  ».  La 
Quaresima  e  la  presort  in  faa  per 
i  mincidn  (Appross.):  II  mondo 
^  dei  furbi  non  dei  minchioni. 

—  Fresonee-ner ,  Prigioniero- 
Carcerato.  (In  euerra)  An  faa 
tanti  presoner :  Hanno  latto  molti 
l>rigionieri.  «  Se  giughem  a  bara 
te  foo  subit  presoner  » :  «  Se  gio- 
cheremo  o  giochiamo  a  bomba  o 
a  toccaferro  ti  far 5  subito  prigio- 
niero  » 

—  Presonetta,  Prigioncella. 

Fresontuos,  Presuntuoso.  «  Co- 
me Ih  presuntuoa  quell* ignoran- 
tellf  »:  «  Com'fe  presuntuoso  quel- 
le ignorantello  ». 

—  Presunzlon,  Presunzione. 
Presdnzion  sfaeciada :  Presuntuo- 
saggine.  «  JE!l  g'd  la  presdnzion  de 
saTvass  senza  inirit  »:  «  Ha  la  pre- 
sunzione di  salvarsi  senza  meri- 
ti  »  11  (Colto):  «  Gh'h  lapresdiusion 
ch'ei  sia  innocent  » :  «  O'fe  la  pre- 
sunzione dclla  sua  Innocenza  ». 

Fressa,  Pressa.  In  pressa  in 
pressa:  In  fretta  in  fretta.  «  El 
par  el  paph  de  la  pressa  » :  «  E' 
sembra  il  padre  della  fretta  ».  Peg 
che  in  pressa :  Peggio  cbe  in  fret- 
ta Opp,  In  fretta  e  in  furia.  Ma- 
larbetta  la  pressa  ! :  Accidenti  alia 
fretta  (volg.).  «  Fee  adusi  perchh 
g'oo  pressa  y^ :  «  Non  fate  in  fretta 
perch5  ho  fretta ».  0  (Tipografi) 
«  Melt  i  fceui  soWa  la  pressa  * : 
«  Metti  in  pressa  i  fogli  ». 

—  Pressant,  Pressante.  On  te- 
legramma  pressant ;  Un  tolegram- 
lua  pressante. 

—  Pressbs,  Frettoloso.  Vedi 
Gatta. 

Fressapocch ,  Pressapoco.  ^S^e^ 
ann  o  pressapocch:  Sei  anni  —  o 
a  un  dipresso. 

Pressapid  (D.  Fr.),  Pressacarte 
e  com.  Calcalettere. 

Pressutt  (Aft.).  Vodi  Giambdn. 
Risponde  pero  al  Prosciutto. 

Prest,  Presto.  «  Yen  a  casa  prest 
nen  .'  »  :  «  Torna  a  casa  presto, 
voh  !  o  Rincasa  presto  stasera  ». 
«  El  leva  sit  a  la  matiinna  molto 
prest  » :  «  Si  alza  molto  presto  o 
all 'alba  ».  «  Se  fh  prest  a  dl...y>: 
«  Si  fa  presto  a  dire...  »  «  Adess 
ven  scur  prest  » :  «  Ora  si  fa  tardi 
presto  ».  Pussee prest:  Piil  presto. 

—  Prestin,  Prestino.  «  Fa  pre- 


8 tin  se  te  podet  » :  «  Fa  prestino  84" 
puoi  >».  I  Forno.  El  prestin  di 
scanse:  11  prestino  (!)  delle  gn*ttecie. 
«  27  ^  prezzi  fiss;  come  andA  al 
prestin  a  toeu  6na  miccheita  » :  «  E 
prezzo  fisso;  come  pigliare  11  pa- 
ne al  forno  ». 

—  Frestlnee,  Panattiere,  For- 
naio.  La  societaa  di  prestinee:  La 
ciet^  de*  panattieri  (1).  La  rtnaiat- 
tia  di  prestinee  (che  laTorano  di 
notte):  II  sonno. 

FrestaBS,  Prestarsi  (Lucca). 
Fiiimmettersi ,  Prestar  servizio. 
«  Bisogna  ch*el  confessa,  Iti  el  t'c 
prestoM  volontera  » :  «  Lo  di<^o 
schietto,  egli  s'^  prestato  o  ado- 
perato  volentieri ». 

Prestigiator  (P.  N.),  Prestidi- 
giatore  (Chi  fa  giochi  di  presti- 

gi«). 

Prestlt,  Prestito.  Da,  iaeu  »u  n 
prestit:  Dare^  prendere  a  o  in 
prestito.  Prestit  apretni  .•  Prestito 
a  premii.  Prestit  sulVonor :  Pre- 
stito sull'onore. 

Presumm  (P.  N.),  Presumere. 
«  L*e  dnomm  che  presumm  tropf 
de  sh  stess » :  «  E  un  uomo  cV 
presume  troppo  di  &h  ».  «  Se  prt- 
summ  ch'ei  sia  Vered » :  «  Erede 
presunto  ». 

Fret6r,  Pretore.  «  In  andaa  da- 
vanti  al  pretor  » :  «  Andarono  da- 
vanti  al  pretore  ». 

—  Fretura,  Pretura.  —  urbanna: 
Pretura  urbana.  —  de  mandament: 
—  di  maudamento. 

Prevail  -  aless  -  vals  o  Talnv 
(Volg.),  Prevalere.  «  L*h  fcut  pre- 
vail el  so  parer  »  : «  Fece  preva- 
lere il  8U0  parere  ».  PreveUiss  d'dna 
personna  per...:  Prevalerai  d'una 
persona  per...  « j^prevals  la  mas- 
sima  che^:  <K  prevalsa  la  mas- 
sima  di  o  che  ». 

Prevarlck  -  icaa  ,    Prevaricare.   I 
«  L'd,  prevarieaa  in  del  manffui^  t 
adess... »:   « Mangi6    al    di   1^  ed 
ora... ».  ' 

—  Preyaricazldn,  Prevaricazio-   j 

ne. 


(1)  Nello  stcsso  modo  che  i  birral  stam-l 
pnno  a  lettero  di  scatola  sul  loro  negntio  I 
Birraria  invece  dl  Birreria,  cosj  la  social 
ta  milanese  di  prestinee  si  intitola  vMA 
cialmente  :  Societa  de^  prestinai,  facendul 
ridere  alle  spalle  non  solo  i  FiorentinU 
ma  ogni  buon  italiano. 


PRE 


—  565 


PRE 


PTevarlss,  Prevalei*si. «  Podaria 
jftrevarimm,  ma  me  ripugna » : 
«  I*otrei  prevalermi  ma  mi  ripu- 
gcna  ».  Vedi  anche  Prevail. 

Preved^dess-duu  o  vlst,  Pre- 
ved.ere.  «  Vera  robba  de  preve- 
dess  » :  «  Era  coea  da  prevedersi  ». 
4c  Jj'it  preveduu  lutt  coss  »:  «  Le  ha 
prevedute  tutte  ». 

—  PreyedlbU,  Prevedibile.  On 
caso  prevedibil:  Un  aocidente  pre- 
vedibile. 

—  Previdenza,  Previdenza.  Isti- 
ttitt  de  previdenza :  Idem. 

—  Prevlsidn,  Previsione. 
Preyegni-egnuu,  Prevenire. 

JkTandd,  a  prevegnt :  Par  avvisato 
per  tempo.  «  Ve  prevegni  che...  »: 
«  Vi  prevengo  che... ».  Prevegnt  6n 
€Utnn,  6na  disgrazia :  Prevenire 
UDL  danno,  una  disgrazia. 

Preventlv,  Preventivo.  Bilancio 
preveniiv :  Idem.  Career  preventiv: 
Idem.  «  El  preventiv  vera  tant, 
ma  p<eu  s'  ^  spes  iant )» :  «  II  pre- 
ventivo era  tanto ,  ma  poi  si  h 
speao  tanto  ». 

Preyenzidn,  Prevenzione.  Bon- 
na  o  catiiva  prevemion :  Buona  o 
eattiva  prevenzione.^teater,gt£and 
<lan  6na  robba  nceuva,  gh'esem- 
per  la  prevemion  che  la  faga 
Jiaseh :  A  teatro,  quando  si  d^  una 
produzione  nova,  c'^  sempre  la 
prevenzione  che  debbafar  fiasco. 
In,  prevemion :  In  prevenzione,  A 
"buon  conto. 

FreYOSt,  Prepoato  o  Proposto. 
Sastdn  de  prevost :  Pastorale. 
«  Quell  bagai  el  par  6n  prevost »  : 
«  Bel  bambocclone  ». 

—  PreYostura,  Propositura. 
Prezett  (Volg.)  Vedi  Precett. 
Frezlds,  Prezioso.  3£etall,  pietra, 

preziosa :  Metallo,  pietra  preziosa. 
Fdb  el  presios :  Far  il  prezioso. 

—  Presumibll  (P.  N.),  Presu- 
inibile.  «  Jj'h  presumibil  che  6n  av- 
vocatl  el  sia  tanto  ignorant  /  » :  «  E 
presumibile  tanta  ignoranza  in  un 
awocato  ? ».  (II  popolo  direbbe 
«  Podeva  ml  supponn  o  imagi- 
nam,m  che  ». 

Fresnppon  (Civ.),  Presupporre. 
J^resuppon  6na  robba  che  la  gh'  h 
mat  atada :  Presupporre  una  cosa 
cbe  non  esiste. 

Pret,  Prete.  Pret  vitturin,  spre- 
taa,  de  la  lippa:  Prete  scagnozzo 
o  anche  spiociolo,   spretato,  pre- 


tazzblo.  Andh  de  pret  (in  dis.) : 
Andar  a  seconda.  Avhgh  del  pret: 
Aver  del  prete  (aria  di  prete). 
Bocc6n  de  pret:  Boccon  santo  o 
da  ghiotti,  da  preti.  Fh  cantct  i 

fret :  Andarsene,  Morire  0pp.  Non 
male  che  il  prete  ne  goda.  O 
papa  o  pover  pret:  O  Cesare  o 
J^icolb.  Vhse  tutt  pret :  Essere 
pretaiuolo.  ( Pr.  )  Mil  mestee  de 
pret  Fagott  I'h  qnell  de  toeuss  far- 
stidi  de  nagott:  Pare  come  prete 
Pero,  che  insegnava  a  dimentioa- 
re.  Falla  anca  el  pret  a  (21  m^essa  : 
Erra  o  Sbaglia  anche  il  prete  al- 
I'altare.  Pret  e  poi  in  mai  sagdi : 
Preti,  monache  e  poUi  non  sono 
mai  satolli.  Senza  aanee  i  pret  n6 
canten  (afjpross.):  Per  niente  non 
canta  il  cieco  o  Non  h  male  che 
il  prete  ne  goda  o  Se  uno  nasce 
il  prete  pasce,  se  uno  muore  il 
prete  goae.  j|  (Trabicoolo)  «  Tee 
miss  el  pret  in  del  lett  ^  » :  «  Hai 
messo  il  prete  nel  letto  o  a  letto  ?  » 

—  FretlBxno,  Pretismo. «  M  g'd, 
adoss  del  pretismo  che  consola  »  : 
«  Mi  puzza  di  clericale  ». 

—  Pretaia  e  Fretaria.  Quan- 
tity di  preti.  Pretume. 

—  Pretaccol,  Pretazzolo,  Pre- 
tonzolo. 

Pretend,  Pretendere.  «  M  pre- 
tend de  avegh  res6n  liir^:  «  Pre- 
tende  di  aver  ragione  *.  «  Preten- 
di  minga  quhst,  ma  » :  «  Non  pre- 
tendo  questo,  ma ».  «  Gh'  h  trii 
post  e  cent  che  ghe  pretend  o  che 
ghe  aspira  » ;  «  C'fe  tre  posti  e  cen- 
to che  vi  pretendono  ».  «  Se  nd'l 
fuss  pretend  tropp  el  pregaria...^ : 
«  Se  non  fosse  un  troppo  preten- 
dere le  chiederei...  »  «  Gh*^  pre- 
tendi  6n  poo  anmi  a  fct  vhrs  » : 
«  Mi  mescolo  anch'io  un  tantino 
di  poesia  ». 

—  Pretendent ,  Pretendente. 
(Colto)  M  pretendent  de  Francia : 
II  pretendente  alia  monarchia 
francese.  |  «  L'b  bella  e  la  g^a  va- 
ri  pretendent » :  «  E  bella  e  ha  pa- 
recchi  pretendenti  ». 

—  Pretensidn,  Pretensione.  Pre- 
tension de  salvass  senza  mdril:  I- 
dem.  (Vedi  anche  Presdnzion)^  O- 
na  donna  pihnna  de  pretension  : 
Una  donnft  plena  di  pretensione 
o  anche  plena  di  prerese.  Arma 
di  —:  Rizzar  di  gran  pretension). 
Senza  — :  Senza — o  modestan.entc 


PRE 


—  5f56 


PRI 


Preterit,  Preterito.  «  Uh  hattuu 
el  preterit  in  thrra  »  :  «  Batt^  il 
l)reterito  in  terra  ». 

Pretesa.  Vedi  Pretension. 

Pretest,  Pre  tee  to.  «  L'e  vegnuu 
c6n  di  pretest  » :  «  Venne  con  dei 
pretcBti  ».  Armd.  di  pretest :  Men- 
dicar  pretesti. 

—  Prezlofidtaa,  Preziosit{i.«QueZ- 
la  pergamhina  Vh  d*6na  gran  pre- 
siositaa  » :  «  Quella  pergamena  (^ 
di  grande  —  o  pregio  ». 

Prezzi,  Prezzo.  Prezzi  eorrent, 
fissy  bass,  solit,  mercantil,  impi^- 
cattf  on^t,  ece. :  —  corrente,  fisso, 
basso,  andante,  mercantile,  stroz- 
zato ,  onesto.  Prezzi  stravaecaa, 
vltim:  Prezzo  rotto  o  sotto  prez- 
zo o  ultimo  prezzo.  A  hon  prezzi : 
A  buon  prezzo.  A  metaa  prezzi: 
A  mezzo  prezzo.  ^  Al  prezzi  eh*  el 
me  eosta  a  mi  » :  «  Al  prezzo  di 
costo  ».  Prezzi  d'affezidn :  Prezzo 
d'affezione.  Cr^s  ae  prezzi:  Sali- 
re  di  — .  Da  gib  i  prezzi:  Abbas- 
nare  o  rinvilire  la  merce.  Mold,  el 
prezzi:  Ribassarlo.  Tird,  el  prezzi: 
Stii-acchiare  il  prezzo  o  lesinar  sul 
prezzo.  Tiroes  de  prezzi :  Far  tira 
tira  sul  prezzo.  «  Gh'h  n'^  de  tutt 
i  prezzi  » :  «  Ce  n'fe  di  tutti  i  prez- 
zi*. (Iron.)  Lavordiper  quell  prez- 
zi ! :  Vedi  Va%er.  8ta  su  de  prez- 
zi: Tener  alto  il  prezzo. 

—  Prezzft.  (P.  N.),  Prezzare. 
Prezzh  6na  rohha:  Prezzare  una 
cosa.  o  darle  il  prezzo. 

Prima,  Prima.  «  Prima  de  tutt 
diroo...  »:  «  Prima  di  tutto  o  in- 
nanzi  tutto  dirb  ».  Pocch  prima : 
Poco  prima.  Prima  o  pceu :  Pri- 
nia  o  poi.  Vess  pu  quell  de  pri- 
ma: Non  essere  piii  quello  di  pri- 
ma. Amis  pussee  de  prima :  Amici 
pill  di  prima.  Minga  prima  di  vott 
or:  Non  prima (Ij  deUe  otto.  (Pr.) 
Prima  tl  e  pmu  t  toSu  e  pmu  i  al- 
ter ^  se  te  poeu :  Prima  a  te  e  ai 
tuoi,  poi  agli  altri  se  tu  puoi. 
Prima  caltolieh  e  pceu  itatian : 
Prima  cattolico  poi  patriotta. 

—  Prlmm  e  una,  Primo.  i:i 
prim,m  del  mes:  II  primo  giorno 
del  niese.  «  El  primm,  numer  ch*e 


(I)  Non  prima  toscano  corrisponde  an- 
clio  al  milanese  Appenna.  Es.  «  Appenna 
ayriraa  semni  ondaa  »  :  «  Non  priira  ar- 
ri\ati  s'andb  subito...  » 


vegnuu  su  I'  h  staa  el  sea  » :  « II 
pi*imo  numero  estratto  fu  il  sei  ^ 
«  In  scola  Vh  run  di  pritnm*: 
«  Nella  classe  ^  fra  1  primi  ».  Ves$ 
el  primm  dopo  tutt  i  alter  :  Essere 
in  coda  a  tutti  o  V  ultimo.  13 
primm  impiegaa  in  VoMzi  appen- 
na denter  de  Vuss:  L^iisciere.  h 
prima  sira:  Di  prima  8er».  A  h 
oella  primma :  Sul  prime  o  A  pri- 
mo tratto,  MHt  o  resta  o  toma 
in  prim.m>:  RipristiDare  o  start 
in  capitale  o  Levarlo  del  pari. 
Per  eiaj9pik  i  primm  post :  Per  oe- 
cupare  i  primi  posti.  An  sonaaei 
prtrnm^  a  Sant...  »:  «  Hanno  diito 
il  primo  tocco  o  II  cenno  ».  «  Que^ 
efii  V^  el  mh  primm,  »:  «  Ecco  fl 
mio  primogenito  ».  (Canto)  «  T\ 
fit  el  primm,  ml  faroo  el  bass*: 
*<K  Tu  canta  da  tenore  o  fa  11  pri- 
mo, io  farb  il  basso  ».  «  ^t  mft- 
cellar,  eh' el  me  dapa  el  primm*: 
« Macellaio,  la   mi  dia    came  di 

J>rimo  taglio  ».  Mett  &ix  vestii  pfr 
a  primma  volta:  Incignar  un  »- 
bito.  Vestii  de  primm  ineit:  Abito 
che  si  incigna;  cbe  si  mette  per 
la  prima  volta.  (Teat.)  —  omm. 
donna,  —  tendr:  II  prime  atto- 
re,  la  prima  donna,  il  primo  te- 
nore. I  (Duello)  in  SI  noster  primm 
rdi  ferit  Vavversari  » :  «  II  nostro 
primo  ba  ferito  ravversario  ».  | 
fja  primma  partida  Vh  di  pesdoru: 
Cbi  vince  la  prima  perde  il  eae^ 
e  la  farina.  J^a  primma  la  se  per- 
donna  e  la  seg&nda  se  bastonna: 
La  prima  si  perdona  la  secooda 
si  bastona.  B  (Ba<^i  da  seta)  ^r- 
dd.  gio  de  la  primma:  Dormlrela 
bianca  o  la  Dianchina.  (Tribuiift- 
li)  Prima  Istanza:  Idem.  |  /« 
prima  class:  (scuola)  In  prima 
grammatica.  (Ferr.)  Idem. 

Prima  vera ,  Idem.  «  ^  par  on 
di  de  —ym<  Sembra  di  pnmave- 
ra».  Fd  la  primavera  (di  uewl- 
li) :  Svernare.  (Pr.)  On  fior  el  /« 
no  primavera:  Uno  non  fii  nn- 
mero. 

Prlmera,  Primiei-a.  Giuga  a  — ; 
Giocar  a  primiera. 
1—  —  Primerlsta,  Primirante. 

PrimiroBla,  Primaiola. 

Primiceri,  Primicerio. 

Prlmlzzi,  Primizie. 

Prina-naa,  Brinare.  «  Stanoit  » 
prinaa  •»  :  «  Questa  notte  ha  bii- 
nuto  }».  Oh'  h  prinaa  in  eoo  »  : «  £ 


PRI 


567  — 


PRI 


l>T'iiiato».  (invece  di  brizzolati  1 
oapelli). 

—  Prinent,  Brinoso. 

—  Prinada,  Brinata. 

—  Prinna,  Brina. 
Principal,  Principale.  «  Elprin- 

^ij9al,  in  std  queM%6n,  Vh  ehe,„  »  : 
«c  II  panto  principale  o  importante 
ill  t;ale  questione  si  h  che...)»  |  «  ^/ 
fTte  principal  V  d.  faa  sard,  sii  la 
bottega  ai  dd  or^n^  II  mio  prin- 
oipale  fece  chiudere  la  bottega 
alie  due  ». 

—  Principalment ,    Principal- 
naente. 

Princip,  Principe.  Prineip  ere- 

cUtari:  Principe  ereditario.  ^.Me 

jiar  de  vhss  6n  princip  » : «  Mi  par 

cl'  essere  un   principe ».    Viv   de 

firineip:  Godere  un  o  il  princi- 

Fato.  1  princip  spodestaa  o  a  spas]: 
principi  spodestati. 

—  Principessa,  Idem. 

—  PrincipeBsinna,  Idem.  ecc. 
Princippi,  Principio.  In  prin- 

-^jfit  Sulr  principio  o  Da  — .  PtHn- 
etpi  d*  ann :  Capo  d*  anno.  Ona 
robba  che  n6  g'  a  nh  principi  ni 
fin :  Cosa  che  non  ha  nfe  capo  nh 
coda,  iflavinn  natica  el  principi: 
'Nod.  sapeme  una  buccicata.  «  In 
sta  pezza  de  pann  el  principi  V  h 
^t^^^  » : «  Questo  ^  il  capopezza». 
^onna  fin  e  bon  — ;  Idem. 

Princlpiant,  Principiante. 
Jtobba  de  — ;  Imparaticclo.  P.  E. : 
«  Che  differema  de  manf  Qtiesta 
Vh  robba  de  princlpiant  e  quesla  Ve 
de  operari  finiiy^ : «  Che  differenza 
di  lavori  !  Tutt'  un'  altra  mauo. 
Questi  8ono  imparaticci  e  questi 
opera  da  maestro  ». 

—  Principi^,  Prineipiare.  Vedi 
Oomincid,. 

—  Principalment ,  Principal- 
iiiente.  Principalment  che...:  Tan- 
to  piil,  che. 

Prldr,  Priore.  El  prior  di  fraa: 
II  priore  del  fi-ati.  La  priora  di 
tnonich:  L»  priora  delle  monache. 

Priv,  Privo.  «  Te  see  priv  de 
hdn  gust  o  de  memoria  o  de  ta- 
lent »  :  «  Sei  privo  di  buon  gusto, 
di  memoria,  di  ingegno  ».  « Z/'e 
pceu  minga  priv  del  tutt  de  dor- 
tiee  »  :  «  Non  h  poi  un  farabutto 
senza  quattrini,  come  tu  credi ». 

—  PriY&,  Privare.  «  El  m'A  pri- 
vaa  anca  de  quell  pocch  regall  de 
Nataly* :  «  Mi  priv5  anche  di  quel 


piccolo  regalo  che  mi  dava  a  Cep- 
po  ».  «  El  se  priva  del  strett  neces- 
sari  per  n6  spend  »  :  «  E'  si  priva 
dello  stretto  necessario*. 

—  PriY^,  Privato.  Gh'^  i  omen 
publich  e  gh'h  i  privaa :  Ci  son  gli 
uomini  pubblici  e  le  persone  pri- 
vate. Maester  privaa  che  dd  t  ri- 
petizidn:  Maestro  privato  che  dh 
lezioni  a  casa.  In  fdrma  privada. 
In  foima  privata. 

—  Privatiata  (P.  N.),  (Chi  stu- 
dia  sotto  maestri  privati)  Priva- 
tista. 

—  Priyatament,  Privatamentc. 
«  El  studia  privatament »  : «  Studia 
privatamente  ». 

—  Privatlva,  Privativa.  Ghner 
de  regia  privativa:  Generi  di  re- 
gia  privativa.  «  Lit  el  g*  d  la  pri- 
vativa di  sonHt  a  rimm  obbligaa  » : 
«  Egli  ha  la  privativa  de'  sonetti 
a  rime  obbligate  ».  Patent  de  pri- 
vativa: Patente  per  una  botte- 
ga — . 

Priyazion,  Privaz-ione.  Viv  de 
privazion:  Vivere  di  privazioni. 

—  PrivUeg,  Privilegio.  «  Cossa  te 
credet  f  De  avhgh  el  privileg  de 
insultd,  la  geni/»  :  «  Cosa  credi  ? 
Di  aver  il  privilegio  di  insultar  il 
prossimo  ?  »  L'^  on  privilegio  di 
donn :  E  un  privilegio  del  sesso 
debole. 

—  Privllegi&-esiaa>  Privilegia- 
re.  «  PrtBuvel ;  V  h  privilegiaa  »  : 
«  Provalo,  h  squisito  o  prelibato  ». 

Pro»  Pro.  El  pro  e  el  contra : 
Pro  e  contro.  In  fin  de  tavola  se 
usa  pit  a  d\  bdn  pro  :  In  fine  del 

Eranzo  non  h  piu   di   moda   dire 
uon  pro.  A  che  pro  f :   A  che  — 
0  scopo. 

Probabil,  Probabile.  «L*^  min- 
ga chrtj  ma  V  h  propabil  ch*  el  vl- 
gna  »  :  «  Non  h  sicuro,  ma  h  pro- 
babile ch'e'  venga  ». 

—  Probabilitaa ,  ProbabilitJi. 
Vessegh  la  probabilitaa  del  99 
per  iOO :  Esserci  la  Tirobabilit^ 
del  99  per  100. 

— Probabilment,  Probabilissim, 
Idem,  Idem. 

Probiviri  (P.  N.),  An  nominaa 
on  consili  de  proMviH :  Hanuo  no- 
miuato  un  consiglio  di   probiviri. 

Froblemma  (Civ.)  Problema. 
Problemma  de  malemalicaf  de  fi- 
sica,  ecc. :  Idem.  La  vitta  elema 
rd  pur  6n  gran  problemma:  L 


PRO 


—  568  — 


PRO 


vita  eteriia  6   davvero   un  gran 
problema. 

—  Froblematich,  Problematico. 
On  omm  prohlemalieh :  Un  uomo 
misterioso.  Disqdra  prohlematick : 
Discorsi  probleinatici. 

Froboscld  (P.  N.)  (II  naso  dell'e- 
lefante)  Probosoide. 

—  Proboseldada  (P.  N.)  Probo- 
soitata. «  C6ni  6na  proboseidada  el 
Vdi  coppaa  »  :  «  Con  un  colpo  di 
proboscide  lo  accoppo  ». 

Proced-ceduu,  Procedere.  Mor- 
nera  deproced :  Moilo  di  proce- 
dere. «  Mil  g'd.  6n  ehrto  proced  che 
me  va  minga  »  :  «  Ha  un  proce- 
dere che  non  mi  va  ». 

—  Procedura,  Procedura.  Ona 
proeedura  mai  pu  finida :  Inter- 
minabile  procedura.  —  civil ,  pe^ 
nal:  —  civile,  penale.  Cadiz,  vizi 
de  procedura:  Codice,  vizio  di 
procedura. 

—  Process ,  Process©.  Process 
verbal:  Processo  verbale.  «  X^  A 
faa  6n  process  per  ona  cialada  de 
nagott  »  :  «  Fece  un  gran  chiasso 

Ser    niente ».     Gent    de  process : 
ente   da   processo.  Mhtt  soil  a 
process:  Mettere  sotto  processo. 

—  Processk,  Processare.  «  L'dn 
processaa  e  condannaa  » : «  L'anno 
processato  e  condannato  •». 

—  Processant,  Processante. 

—  PrdcesBldn,  Processione.  La 
procession  del  Corpus  Domini : 
jLa  processione  del  Corpus  do- 
mini.  (Vedi  anehe  Fonzidn).  Andd 
i  buskcch  in  procession:  Gorgo- 
gliare  lo  budella. 

Procint,  Procinto.  «  L'h  slaa  in 
procint  de  fd  6na  fdtta  » : «  Fu  in 
procinto  di  far  uno  sproposito  *. 
(II  pop.  direbbe:  l\  l\). 

Proclama  -  amaa ,  Proclamare. 
«  L'  dn  proclamaa  president  »  : 
«  L'  hanno  proclamato  presidente 
o  eletto  per  acclamazione  ». 

—  Proclamma,  Proclama.  On 
proclarmna  del  governo :  Un  pro- 
clama del  governo. 

Procura,  Procura.  M  nodar  Vd, 
stSs  la  procura  general »  :  «  II  no- 
taio  etese  la  procura  gencrale  ». 
Mandaa  de  procura :  Mandato 
di  procura. 

—  Procure,  Procurare.  Procura 
de  vhss  calmo  »  :  «  Procura  di  es- 
sere  calmo  •».  (Pr.)  Ddve  manca 
natura  arte  procura :  Idem. 


—  Procuraddr  ,  Procuratore. 
«  2/'  ^  el  sd  procurador  »  :  «  £  1 
suo  proouratore  ».  Ptocurudar  ^ 
neral:  Idem. 

Prodegh  (Volg.).  Vedi  ProdA^ 

Frodezza  (Civ.)  Prodezza.  «  01 
i  shmm,  i  to  prodezz  » : «  Belle  pi*- 
dezze  I  Oh  le  sappiamo  !  » 

Frodigh  e  Proauro,  Prodigo.  R 
figliuol  prodigo :  11  Ugliuol  — . 

Prodigo  (Civ.),  Prodigio.  «£l 
fa  prodtgi  »:  «  F^  prodigi  ».  «  Gkl 
minga  pceu  sti  gran  prodigi*'. 
«  Non  h  poi  questo  jprodieio  ». 

Frodlttator,  (P.  NT)  Prodittato- 
re.  (R.  St.),  Al  temp  de  GaribalA 
gh'emm  avuu  anea  niin  dn  pn- 
dittator:  Al  tempo  di  Gario»]£ 
abbiamo  avuto  anche  noi  ItaJis- 
ni,  un  prodittatore. 

Proda-dott-a88,Prodiirre.«CA'd 
produsa  i  sd  document  »z  «  Pro- 
duca  o  presenti,  i  suoi  docnmen- 
ti  ».  Produss  in  ieater :  Prodnrs 
suUa  scena. 

—  Froduaddn,  Produzione.  iV»- 
duzion  dram,matica:  Idem. 

Proousa,  Pro8a(l),  Aiuola,  Por- 
oa  (2).  Ona  proettsa  tutta  fidr: 
Un'  aiuola  di  iiori.  ||  Salamm  it 
proeusa  (volg.  in  dis.) :  RajnoUe- 
cio. 

FrooUYa,  Prova.  A  praevva  it 
bomba:  A  prova  di  boiuba.  Da* 
•proeuva:  Dare  in  prova. «  T*eld9» 
in  praeva  »:  «  Te  lo  d5  a  urova.e 
iron.  Te  ne  accorgorai  aUa  pro- 
va ».  MUt  vun  a  la  praeuva  id 
shit:  Metter  a  tutta  prova  o  ADi 
prova  si  scortica  I'asino.  Savh  per 
proeva:  Sapere  per  prova.  |  (Te»- 
tro)  ProRuva  general:  Prova  ge- 
nerate. I  (Tip.)  ProRuva  de  stampa: 
Prova  cli  stampa  e  stampino.  |  (Tii- 
bunali).  061  benefizi  deUa  prceuva: 
Col  beneficio  della  prova.  Fituut 
a  proeuva  in  eontrari  :  Pino  a 
prova  in  contrario. 

Proferi-erii,  Proferire.  *  Eight 
rihss  minga  a  proferi  ben  i  pa- 


(1)  Prosa  e  ancho  :  spartimento  diterni 
regolare  di  terra  seminabUe;  e  Praetue, 
inolto  probabilm.,  deriv6  da  qunta  %at* 
tosoana. 

{2)  Porca  d  qnella  llsia  ohe  sta  fraiolco 
e  Bolco.  I  contadini  to«cani  la  chiamano 
Porga  e  il  Lambruschinl  propone  aglt  Ita- 
liani  cbe  si  addotta  il  Porga  invece  dt\ 
brutto  Porca. 


PRO 


—  569  — 


PRO 


»2I »  :  «  Non  gli  riesoe  a — o  a  spio- 
eskir  le  parole  )>.  «  IVee  pro/erii 
xfM,  jparotla  ehe  la  te  costard  ca- 
K  3» :  «  Hai  profento  una  parola 
le  ti  costem  oara». 
Prof^rta,  Profterta.  «  Aceetti  la 
ia  %>roferia^ : «  Aocetto  la  sua — ». 
Pz'ofe88&-e88aa-es8^8  ( Colto ), 
ro£essare.  «  JAn,  el  ae  prafesaa  #- 
archieh  convint  » :  «  Egli  si  pro- 
^ssa  anarchico  oonviuto. ». 
—  Profe88idn,  Professioue. «  2>c 
rofession  lu  Vh  atrappadent »: 
Di  professione  egli  ^  strappa- 
euti  ».  «  M  g'di  faa  di  gran  pro- 
ession  de  amieizia » :  «  Gli  feoe 
!iolte  professioni  di  amieizia  ». 
rd  profeaaion  de...:  Far  profes- 
ione  o  mestiere.  Visa  de  la  —  .* 
issere  della  — . 

—  Profe886r,  Professore.  Pro- 
'essor  al  liceo^  de  linqua,  eee.  : 
professore  al  lioeo.  di  lingue,  eoo. 

—  Profe886r  del  Leila  o  Profes- 
(0r611,  Professoruoeio,  Professore 
la  quattro  alia  crazia. 

Profe88or688a,  Professora.  In 
America  gh'e  6na  quantilh  de  pro- 
fe98wresa:  In  America  c^5  gran 
lumero  di  donne  professore. 

—  Frofeesoraa ,    Professorate. 

—  Profe88orln  (P.  N.)  Professo- 
L'ino. 

—  Profe88oron  e  ronna,  Pro- 
fessorone  e  Professorona. 

ProfHta  (Volg.).  Vedi  Profeta. 
Profetta,  Profeta.  (Colto)  ^l  r^ 

f}rofeta :  II  re  profeta.  Profeta  dc 
*u7t%th  d* Italia  :  Profeta  delVunitk 
italiana.  (Comune)  ^Dio  vcetihhia 
ehe  aia  minga  profeta  »  :  cVorrei 
essere  uu  cattivo  profeta ».  (Iron.) 
« jAdeaa  ehe  d,  partaa  el  aur  pro- 
felta  parlaroo  mi  >» :  «  Ora  ehe  I'o- 
racolo  ha  parlato  parler6  anch'io )». 
Profetla  Baeueeh :  False  profeta. 
(Pr.)  Niasun  h  profeta  in  patria : 
Kessuno  h  profeta  nella  sua  patria. 

—  Profetlzz&-8aa  (P.  N.)  Pro- 
fetizzare.  «  L'oo  profelizzaa  ml  »i 
o  no  f  :  «  L'ho  predetto  io,  o  no  ? » 

—  Profezia,  Profezia.  « J^i,  la  ada 
prof^sia  la  a^h  propi  avveradaf  »: 
«  Dica,  la  sua  profezia  s'  h  avve- 
rata?» 

Profll,  Profllo.  «  De  faceiada  Vh 
hrutta^  perchi   I'h  atorla,  de  pro- 
fit Vh  bella  »  :  «  Di  faccia  h  brutta 
perch^  Btorta,   ma   per  profilo  h 
Delia  ». 


—  Profilaa,  Profilato.  On  bhll 
naain  profilaa:  Un  bel  nasino  pro- 
filato. 

Profltt&.  Profittare.  «  L'd  pro- 
flttaa  de  VoccaMon  e  Vh  aeappaa  »  r 
«Profitt5  delP  ocoasione  e  scap- 
p5». 

—  Profltt,  Profitto.  *  Lii  el  tiro- 
profitt  de  tuU  »  :  «  Lui  da  tutto  sa 
trarre  profitto*.  /  danee  guada- 

fnoa  at  giceugh  fdn  poeeh  profitt  r 
denari  guadagnati  al  giooo  non 
fanno  o  danno  profitto.  |  (Comm.> 
Profitt  e  perdit :  Profltti  e  perdite. 

—  Proflttdn,  Grosso  o  grand© 
profitto. 

Profluvi,  Profluvio.  JRobba  apro- 
fiuvi:  Un  profluvio  di  roba. 

Frofondiiaa,  Profonditi^.  «  Ma- 
aun  conoaa  la  profonditaa  di  ad- 
idei/»  (per  iron.) :  «  Nessuno  oono- 
soe  la  profonditJi  delle  di  lui  idee 
o  sue  idee  I »  Laprofonditaa  d'6n 
pdzz:  La  profondit^  d'un  pozzo. 

—  Profond,  Profondo.  Buaa^ 
pdzz.  ferida  profonda :  Buca,  poz- 
zo, lerita  profonda.  Q  Baaa  pro- 
fond:  Basso  profondo. 

—  Profondamexit*  Profondamen- 
to.  «  El  dormiva  profondament  o- 
aaraa>  :  « Dormiva  profondamen- 
te». 

Profoss  (Guardiano  delle  car- 
ceri  militari),  Profosso. 

Proftun&  -  umaa ,  Profumare. 
«  L'era  tutta  profumada  » :  «  Era 
tutta  profumata  ».  (Iron.)  «  M  m'a 
profumcM  tutta  la  atama  » ;  «  Mi 
appestb  la  camera  ». 

—  Profomee  (P.  N.),  Profumie- 
re.  La  contrada  di  Profumee  Vh 
aparida:  La  via  de'  Profumieri  h 
sparita. 

—  Profomm  (P.  N.),  Profumo. 
ProfUal6n  (P.  N.),  Profusione. 

IH6r  a  proftiaion :  Piori  a  profu- 
sione. 

Progenia,  Progenie.  Dopo  i  cdra 
di  eavai  ae  parla  molto  de  proge- 
nia :  Dopo  le  corse  de'  cavalli  si 
parla  assai  di  progenie.  (Sch.)  La 
ruetica  progenia:  La  rustica  pro- 
genie. 

Progdtt,  Progetto.  Progett  de 
leg :  Progetto  di  legge.  «  L'h  6n 
omm  ehe  fa  di  gran  progett^  ma 
ehe  rieaa  m.ai  a  nagott » :  «  £  tale 
ehe  fa  di  gran  progetti,  ma  ehe 
non  cava  inai  un  ragno  da  un 
buco  ». 


PRO 


—  570  — 


PRO 


—  Progettit-ettaa ,  Progettare, 
^Avevenprogettcia  de  anda  a  Mom- 
ma, 7na  poRu  »:  «  Avevano  pro- 
gettato  ai  andare  a  Roma,  ma 
I>oi...  » 

—  Progettista,  Progettista, «  X-'e 
progetHsta  de  mestee  » :  «  Egli  h 
Tin  gran  progettista  ». 

—  Progettdn,  Progetto  gran- 
dioso. 

Programa,  Programma.  El  pro- 
grama  di  fhst,  d'on  giomal,  noli- 
tieh :  II  programma  delle  teste, 
d'un  giomale,  politico. 

Progredi-edli  (P.  N),  Progre- 
dire.  « In  st'ann  el  Giuli  I'd  pro- 
gredii  molto  in  V  Italian  »  : «  Que- 
st'anno  Giulietto  progredi  assai 
nella  lingua  italiana  >. 

—  Progress ,  Progresso.  «  Chi 
V  h  ehe  pd  negdt  el  progress  f  »  : 
«  Chi  pu5  negare  il  progresso  ?  » 
<  L'  h  faa  di  progress  » :  «  Pece 
progressi  ». 

Progressista  (P.  N.),  Progressi- 
eta.  Icetrogradi  e  progressisti :  I- 
dem. 

Progressiv  (P.  N.),  Progressivo. 
Verti  democratieh  vorarien  la  tas- 
sa  progressiva :  Certi  democratici 
vorrebbero  la  tassa  progressiva. 

Prolbi-ibll,  Proibire. «  V'elproi- 
bissi  assolutam^ent » :  «  Ve  lo  proi- 
bisco  assoliitamente  ».  L'e  proiMi 
dal  dottdr:  £  vietato  dal  medico. 
«  86nt  minga  in  ea^ ;  VI  proibii  » : 
«  I  miei  mezzi  me  lo  proibiscono  ». 
Liber  proibii:  Libri  proibiti.  Fac- 
eta^rotftida.'Pacoiaproibita.  Cae- 
eia  proibida  e  riservada:  Caccia 
proibita  e  riservata. 

^Prolbizidn,  Proibizione. «  C?'oo 
faa  la  proibizion  de  andd,  gib  in 
strada  » :  «  Gli  ho  fatta  proibizio- 
ne  di  scendere  in  strada  ». 

Proletarl  (P.  N.),  Proletario.  Da 
quai  temp  se  parla  molto  de  pro- 
tetari:  Da  qualche  tempo  si  par- 
la  assai  di  proletarii. 

—  Proletarlaa  (P.  N.),  Proleta- 
riate. La  questidn  del  proletariaxi : 
La  questione  del  proletariate. 

Prologh,  Prologo.  «  PHma  del- 
V operetta  gh'h  staa  6n  bhll  pro- 
logh in  vhrs  m,artellian  »  :  «  Prima 
dell' operetta  ci  fu  un  bel  prologo 
in  versi  martelliani ». 

Prolongk  -  ongaa ,  Prolungar e . 
Prolongd,  la  vaeanza  (il  popolo  di- 
rebbc  tirdb  in   Idngh ) :    Frolungj  r 


la  vaeanza.  Prolon^it  la  gead^nat 
delta  eambial:  Raggiomarelaeaoi- 
biale.  (Raccontando)  «  Viii  minf$ 
prolongamm  de  pit )» :  «  Non  in 
prolungo  di  piil ».  «  Cerehen  4i 
prolongagh  la  viita  se  podeny. 
«  Ceroano  di  prolungargli  la  ^iti 
come  possono  ».  |  Ona  padsapn- 
Mngaaa:  Una  pausa  prolnngi^ 

—  Proldngament  (P.  N.),  P»- 
lungamento.  An  faa  el  proiongo- 
gam,ent  de  la  via  Dante  :  Hanoe 
fatto  11  prolungamento  di  Tit 
Dante. 

Prolii8i6n,  Prolusione  (Introdih 
zione  a  un  corse  di  lettora,  di 
scienza,  ecc). 

Promemorla,  Promemom 
«  Dam,m>  6n  promemoria  c6n  tun 
i  indicaeidn  »  :  «  Dammi  im  pro- 
memoria con  tutti  gli  scfaiaii- 
menti ». 

Promissa,  Promessa,  JPromem 
de  matrimoni:  Idem.  jPr.)  Om 
promhssa  la  forma  obhltgh:  Ogo 
promessa  h  debito. 

— Prom^tt-ettnu-ettes,  Promet- 
tere.  M.L*h  6n  ficeu  ehe  protnett*. 
« £2  un  ragazzo  ehe  prometteK 
(Iron.)  «  voi  el  proiMlt  bfinh'. 
«  Promette  bene ! »  «  J0f6r  se  s'i$ 
prom^ttuu  »  :  «  E'  si  sono  promes- 
si »,  (Pr.)  Bisogna  anddt  molto  «- 
dasi  a  promett:  Convien  andv 
co'  piedi  di  piombo  a  prometteie. 

Promoeuv-xnoYuu-moss  (P.  N.). 
Promuovere.  On  dit  in,  gdla  o 
promtBUV  o  Veceita  el  vomit :  Ut 
dito  in  gola  promove  il  vomite. 
« L'dn  promoss  a  cattitani » : 
«  L'hanno  promosso  capitano  *. 

—  Promoter  (P.  N.),  Promotow. 
«  M  s'h  foM  promoter  del  Comita- 
to  del  Vamevalon  » :  «  S*  6  fatt* 
promotore  del  Comitato  pel  Car- 
uevalone  ».  Sbeietcia  promotrit* 
delle  belle  arti:  Idem. 

—  Proxnozidn,  Promozione. «  /^ 
nalment  gh*i  rivaa  la  promosiou  *i 
«  Finalmente  gli  giunse  la  sua  pro- 
mozione ». 

Promontori  (P.  N.).  Promontih 
rio.  Anca  i  lagh  g*an  i  so  pr^; 
montorii:  Anche  i  laghi  hanno  i 
loro  promontorii.  JBl  promimtofi 
de  Pdllanza:  II  promontorio  di 
Pallanza.  I  (Gobba)  «  Povera  i^ 
sa !  La  g'a  el  promont^tri  su  U 
sehenna  » :  «  Poverina !  Ha  il  pwh 
montorio  ». 


PRO 


—  571  — 


PRO 


Pxromulg^-nlgaa  (  Civ. ) ,  Pro- 
Lixlsare.  «  Anpromulgaa  la  ruBu- 
a  iSg  » :  «  Hanno  promulgata  la 
noAra  legge  ». 

—  Promulgazidn  (P.  N.),  Pro- 
xulgazione.  Dopo  la  promulga- 
EoTt-  de  la  leg:  Dopo  la  promul- 
^fcssione  della  legge. 

Pronevdd  (  Piglio  del  ^ipote ), 
*roxiipote.  Vedi  Abiatieh. 

Pronomm  (Invece  del  nome), 
E^onome. 

Pxondnzia,  Pronunzia.  «  M  g'h 
c»  prononeia  forestera  » :  «  Ha  la 
^ironunzia  forestiera  ».  /  Anibro- 
tietrnani  g^dn  la  prononzia  tpeta- 
tcicula  (per  riscontro) :  La  plebe 
ioirentina  ha  una  pronuneia  sbra- 
^a.'ta.  «  L'it  eonossuu  alia  pronan- 
yi€t  ehe  Vera  hergamaseh  * :  «  Gapi 
slie  egli  era  bergamasco  dalla 
parlata  ». 

Pron08teg&  (Volg.).  Vedi  Pro- 
vtoatieh. 

PTonosticii,  Pronosticare.  Pro- 
w%08tied.  el  hrutt  temp :  Pronostica- 
re la  pioggia  o  la  neve. 

—  Pronostlch,  Pronostico. «  T*ee 
faa  on  pronostieh  minga  billyn 
«c  Hai  fatto  un  brutto  pronostico  ». 

Pront&,  Prontare  (1),  Appron- 
xe.  JVonfd  to  totJoZa  .*  Appareochiar 
la  tavola.  Prontd  la  volts  per  par- 
t\  -  Preparar  la  valigia  per  andar- 
sene.  «  Prontee  tutt  eoss  per  I'ora 
^ssada  »:  «  Approntate  ogni  cosa 
per  I'ora  iisBata  ». 

—  Front,  Pronto.  Pront  come 
dn  8*  ciopp :  Pronto  come  uno 
Bchioppo.  Hi  Sdnt  bill  e  pront  >: 
«  Sono  bell'  e  pronto ».  Pront  a 
tiitt :  Pronto  a  tutto.  «  El  bagn  VI 
pront  » :  «  II  bagno  6  pronto  ».  A 
pronti:  A  pronti  contanti. 

—  Prontezza,  Prontezza.  «  Ma 
ghe  voBur  de  la  prontezza,  perehh 
g^oo  pressa  »:  «  Ma  ci  vuole  pron- 
tezza peroh^  non  ho  tempo  da 
perdere  ». 

Frontnarl  (Per  facilitar  le  ri- 
cerche),  Prontuario. 

Propaganda  (P.  N.),  Idem.  Fit 
propaganda:  Fare  propaganda. 

—  Propag^  (P.  N.)  (Atf.),  Pro- 
pagare.  «  El  propaga  di  nolizi 
fats  *  (II  popolo  direbbe  El  mhtt 

(t)  Prontare  non  fa  forse  mai  vivo;  in 
ogni  mode  signiticherebbe  Importunare, 
nella  Ingua  di  certl  autori. 


intorno) :  «  E'  propaga  false  noti- 
zie  >.  A  Milan  el  colera  VI  diMcil 
ch'el  se  propaga :  A  Milano  it  co- 
lera h  difficile  si  propaghi. 

Propalli  (Aft.),  Propalare  (Quasi 
uguale  a  diffondere  notizie).  (II 
popolo  direbbe  mett  intorno  o  in 
gir). 

Prop^nd-opens-endnn,  Propen- 
dere.  «  Lk  Vavria  propenduu  per 
la  phnna  de  mort » :  «  Egli  era  pro- 
penso  verso  la  pena  di  morte  ». 
Propeng  a  fd  del  ben :  Propenso 
a  far  del  bene. 

Propensidn  (P.  N.),  Propensio- 
ue.  «  El  g'db  semper  avuu  6na  gran 
propension  per  la  drammatica  » : 
«  Ha  sempre  avuto  una  forte  pro- 
pensione  per  la  drammatica  ». 

Propi,  Proprio.  «  Ma  Vh  propi 
vera  quhll  ehe  m'dn  cuntcM  ?  (1) » : 
« Ma  e  proprio  vero  quello  ehe 
m'  ban  raccontato  ?  »  Ostina^s  a 
di  eke  la  robba  Vera  propi  inset : 
Ostinarsi  a  dire  o  a  sostenere  chc 
la  cosa  era  andata  cosi  o  stay  a 
proprio  cosi. 

Proplnna,  Propina.  Lapropinna 
ai  professor  e  ai  m,ae8ter  Vh  de  re- 
gdla:  La  propina  ai  professor!  ed 
ai  maestri  h  di  regola. 

Proponiment ,  Proponimento. 
«  D6ve  in  andaa  tutt  i  to  bhi  pro- 
poniment /  » :  «  Dove  sono  sfumati 
tutti  i  tuoi  bei  proponimenti  ?  » 

—  Proponn,  Proporre.  «  Ml  pro- 
ponni  de  andit  a  fd.  6na  passeg- 
giada  » :  «  lo  propongo  di  andar 
afarunapasseggiata  ».  (Vr.)L*om7n 
eljproponn  e  Dio  el  disponn:  L'uo- 
mo  propone  e  Dio  dispone. 

Proporzldn,  Proporzione.  Midii 
iina  robba  in  piecoXa  proporzion  : 
Ridurre  una  cosa  a  pic  cole  pro- 
porzioni.  Pocch  risott  in  propor- 
zion de  la  fam.m, :  Poco  risotto  in 
proporzione  della  fame. 

—  Proporzlonaa,  Proporziona- 
to.  On  eorp  ben  proporzionaa:  V  i\ 
corpo  ben  proporzionato. 

PropOBlt,  Proposito.  «  A  propo- 
siti yn  «  A  proposito  0pp.  Ora  cbe 
mi  ribolle  ».  Andd,  foeura  de  pro- 
posit:  Uscir  di  proposito  o  andar 
fuori  di  proposito  o  dal  seminato 
o  di  palo  in  frasca.  «  A  proposit 
de  gambus  !    0pp.    iron.     Tal  e 


(I)  Con'are  in  toscano   per   Raccontare 
non  si  tisa. 


PRO 


572  — 


PRO 


qual  /  »:  «  Tale  cale !  »  (vole.).  On 
omm  deproposit:  Un  uomo  ai  pro- 
posito. 

Proposizldn,  Proposizione.  Ve- 
di  Proposta, 

Proposta^  Proposta.  «M  m'd 
faa  la  proposta  <2e...  >  :  <c  Mi  feoe  la 
proposta  tti...  >  Proposta  de  matri- 
moni :  Idem. 

Proprletaa,  ProprietJi.  «  Vl  de 
s6a  proprielaa  »  ;  «  E   di  sua  pro- 

friem  ».  La  proprietor  letteraria : 
dem.  II  In  quella  casa  gh' h  6na 
gran  proprietaa  »  :  « In  quella  oa- 
sa  o'h  una  grande  proprietik  o  pu- 
lizia  ». 

Proprietari,  Proprietario.  ^L'h 
elvroprietari  de  tult  sti  fondi  »  .* 
«  E  il  proprietario  di  tutti  questi 
beni ». 

Prora,  Prora  (P.  N.),  (Nelle  re- 
bate sui  nostri  laghi)  «  Sdnt  an- 
aaa  a  batt  c6n  la  prora  del  ml 
canott  contro... »  :  «  Sono  andato  a 
battere  colla  prora  del  mio  oa- 
notto  contro... » 

Pro  rata  (P.  N.),  Prorata.  Be- 
stitul  prorata:  Idem. 

—  Prdroga,  Proroga.  Prorogdt  el 
pagainent :  Idem. 

—  Prorog^-ogaa-ogass,  Proro- 
gare.  An  prorogaa  la  chiitsura  del 
Parlament:  Hanno  prorogata  la 
chiusura  del  Parlamento. 

—  Prds,  Culo.  Avlghel  in  del 
pros  (volg.) :  Perdere  la  lite. 

Prosa,  Prosa.  Teater  de  prosa: 
Teatro  di  prosa.  Prosa  poetica: 
Idem.  «  Dio  /  (J he  prosa .' »  :  «  Dio ! 
Che  prosaccia ! » 

Frosc^nnl,  Proscenio.  Palch  de 
proseenni:  Barcaccia.  Ciama  al 
proseSnni:  Chiamar  al  pi'oscenio. 

Prdsma  (Volg.).  Vedi  Pre«Mmm, 
Intaiass,  Aecorges.  m.L'aprosmaa 
ehe  voreven  arrestall  e  lu,  chi  t'di 
faa  quelle  belle  gambette  /  »  (volg.): 
«  S'avvide  che  lo  avrebbero  arre- 
st ato  e  lev  6  il  tacco». 

Prosopopea,  Idem.  «  C6n  quella 
pocca  prosopopea  ch'  el  g'  a  el  pd 
minga  regnass  intorno  6n  com- 
pagn  »  :  «  Con  quel  po'  di  alteri- 
gia  che  si  rimpasta,  tutti  lo  fug- 


gono  ». 


Prosperltaa,  ProsperitJi.  Pien 
de  prosperitaa:  Pieno  di  prospe- 
rita  (di  vecchio  arzillo,  fiorente  di 
salute).  Ona  volta  a  chi  stranu- 
dava  se  ghe  diseva :  prosperita  !  : 


Una  volta  a  chi  stamatava  bi  <& 
ceva :  prosperity ! 

—  Prosperds  (P.  N.),  Prospft* 
roso.  On  vecc  prosperos:  Un  ve»* 
chio  prosperoso. 

Prospimch  (Secondo  le  leg|9 
della  prospettiva),  Prospettico. 

—  Prospettiva,  Prospettiva.  On 
quader  sensa  prospettiva  .*  Un  qo- 
dro  senza  prospettiva.  (MonH 
«  BUla  prospettiva  che  el  g*  a4»- 
nanz  a  lU  /  >:  «  Bella  prospettrn 
oh'egli  ha  dinanzi  a  s^  !  » 

—  Prosp^tt,  Prospetto.  M  pr^ 
spelt  d'dn  bilanc :  II  prospetto  & 
un  bilanoio.  |  «  JE^/  g'a  de  prosftM 
el  Domm  » :  «  Ha  di  prospetto  Ii 
cattedrale  ». 

— ^Frospettin,  Specchietto.  «5 
g* it  faa  6n  prospeltin  del  dartt 
delVavere  » : «  Gli  fece  un  pro8pe^ 
tino  delle  entrate  e  delle  usdte ». 

Prossim,  Prossimo.  JParentpm- 
sim:  Parent^  prossimo.  |  Spark 
del  prossim:  Sparlare  del  proasi- 
mo.  «  JVd  7  fa  che  rotnpegh  la  nt- 
carta  al  prossim  » :  «  Non  fa  che 
romper  le  soatole  al  prossimo*. 

--  Prossimitaa  (P.  N.),  Piosa- 
mit^.  /7i  prossimitaa :  Idem. 

^Prossimativ  e  Prossimatln- 
inent,  Approssimativo  e  Approe- 
simativamente. 

Prosternass,  Pro8temar8i(P.X.l 
«  Jj'h  vegnuu  aprostemasft  datanA 
e  a  ciamamm  perddny^  (II  popolo 
direbbe :  ingenoggiass) :  «  fe  vennto 
a  prosternarsi  dinanzi  a  me  e  s 
chiedermi  perdono  ». 

ProstrazioiijProstrazione  (P.K.). 
«  L'oo  trovaa  in  d'67ia  prostrazin 
terrihil  » :  «  L*  ho  trovato  in  iin» 
prostrazione  terribile  ».  Prostra- 
zion  de  forz :  Prostramento  di 
forze. 

Protagonista  (P.  N.),  Protago- 
nista.  ^l  protagonista  del  dram- 
ma:  Idem. 

Prot^g  (1),  Proteggere.  ^fLanon- 
na  el  le  proteg  semper  e  el  le  gva- 
sta  > : «  La  nonna  lo  protegge  eem- 
pre  e  lo  guasta  ». 

—  ProtezldnjP.  N.),  Protezion*. 
Aria  de  proteston:  In  atto  di  pro- 
teggere. Aria  di  protezione.  « JSI 


(i)  II  Cherubinl  scrive  Proteg  con  dn« 
/7,  facendo  il  solito  errore.  il  suono  di 
Vegg  e  Provecc  e  altri  lo  avrebbe  pur  do- 
vuto  far  accorto. 


PRO 


573  — 


PRO 


.  tcB'  protezion  del  sd  capp  d'of- 
t  >*  t  «  Gode  la  protezione  del  sao 
po  cl'uffioio  ».  Senza  protezion  in 
'  «e  otten  nagott:  Senza  prote- 
an! in  alto  non  si  ottiene  nulla. 

—  Protezionismo  (P.  N.),  Pro- 
sioninino.  IncoRu  e  tornaa  de 
f>cicL  el  protezionismo:  Oggi  h 
rixato  di  moda  il  protezionismo. 
/>«*  el  g^d,  811  6na  gran  fahbriea 
:  p^llafnm  e  naturalmente  l'^  pro- 
t%f>rhi8ta  per  la  pUl  » :  «  Egli  ha 
la  l^ran  raanifattura  di  pelli  e 
itwralmente  h  un  protezionista 
ega>tato  ». 

— -  Protettdr,  Protettore.  Avhgh 
'■  so  santo  protettor :  Avereil  san- 
>  protettore. 

Protest,  Protesto  e  anehe  So- 
rattieni.  Cambial  in  protest: 
laiubiale  in  i>rote8to.  Lassd  andd, 
%  — :  Lasoiar  protestare  una 
ainbiale, 

—  Protesta   (P.  N.),   Protesta. 
Ai  sd   —  glie  credi  nox^:*!. Alle 

ue  —  non  ci  credo  ». 

-^  Protests -staa,  Protestare. 
Protesth  dann  e  spes:  Protestar 
lanni  e  spese.  Canwial protestada : 
dcm. 

—  Protestant,  Protestante. 
Proto,  Proto.  M  proto  della  ti- 

9ografi,a:  Idem. 

Frotocoll,  Protocollo.  Mhtl  a 
yrotocoll.  Trascrivere  a  protocollo. 
t  Z/*e  andaa  al  protocolt  *:  4cAnd6 
n  protocollo  ». 

—  Protocollk,  Protocollare. «  Oo 
faa  protocollo  i  cart  » :  «  Ho  fatto 
protocollare  le  carte  ». 

—  Protocollista,  Protocollista. 

—  Protocollin,  Piccolo  proto- 
collo. « In  easa  el  ten  el  sd  proto- 
collin de  tutt  i  no  offari  » :  «  In 
casa  tiene  il  suo  piccolo  proto- 
collo o  protocoUino  di  tutte  le  sue 
faccendc  ». 

Protomedich,  Protomedico  (il 
prinio  fi*a  i  medici  d'  un  istituto). 

Protoquamquam ,  Protoquam- 
qunm.  «  Ch'  el  faga  minga  tant  el 
protoqnam^uam  »:«  Smetta,  la  pre- 
go,   di  far  il  —  o  sopraccio  ». 

Provi,  Provare.  Prova  6n  vestii, 
6n  vin ,  la  fedeltaa  d'  on  servitor , 
6n  s'ciopp :  Provare  un  abito,  un 
vino,  la  fedelth  d'un  servitore, 
un  fucile.  Provd.  Vor,  la  sda  no- 
biltaa:  Provare  I'oro,  la  nobiltk. 
(M.  d.  A.)  A  provd  l'^  nagott:  II 


tentare  non  nuoce. «  Teprovareef*: 
«  Tu  proverai! »«  /  haprovaa  tutt 
nd  gKl,  staa  vhrso  » : «  Le  ha  pro- 
vate  tutte ,  non  c'  fe  stato  verso  ». 
«  Proeuva  6n  poo  se  te  see  bdn  »  : 
«  Prova  un  po^  se  hai  ooraggio  ». 
in.  Proeuva  tl  se  te  see  bdn  de  der- 
vi»  :  «  Prova  tu  se  sei  canace  di 
&priTey^.*i  L* it  voruu  prova  f  Ciap- 
pa!>:^  Ha  voluto  provare,  piglia 
su  o  ben  gli  8ta».  Provd.  e  ripro- 
vd, :  Provare  e  riprovare.  «M  g'  h 
provaa,  edme  quatter  e  quattr*ott, 
ch'el  g'aveva  tort » : «  Gli  prov5  co- 
me quattro  e  quattr'otto  ch'egli 
aveva  torto  ».  «  T*  ee  mat  prova^a 
ti  el  mal  de  dent  ?  » : «  Non  hai  pro- 
vato  mai  il  dolor  dei  denti?  Me 
lo  sapresti  dire !  »  Bisoana  provd 
a  fd  andd  6na  cd  cdssa  gh*en  voeur: 
Bisogna  provare  a  mandare  avanti 
o  reggere  una  casa  quanti  ce  ne 
vogliono. «  Quhst,  se  ndn  alter ,  el 
te  proeuva  ehe  sdnt  to  amis  » : «  Que- 
sto,  se  non  altro,  ti  prova  ch'io  ti 
sono  amico  ».  ( Fr. )  Ohi  proeuva 
tropp  proeuva  nagott:  Chi  troppo 
prova  nulla  prova.  Bisogna  pro- 
vd cos*  in  i  fastidi  per  savh  eosse 
Vh  la  pas :  Non  conosce  la  pace  e 
non  la  stima,  chi  provato  non  ha 
la  guerra  prima. 

—  Provada.  N.  fr. :  «  Dagh  6na 
provada  o  dna  provadinna  a  quef- 
la  biciclhtta  » : «  Monta  sii,  provala, 
un  po*  se  va  bene  ».  (Sarto) «  De- 
megh  dna  provadinna  al  paltd  »  : 
«  Diamogli  un'  indossatina  a  que- 
sto  soprabito*. 

Provadiira,  Provatura.  Adtss  la 
venden  anea  a  Milan  la  provadn- 
ra  (cacio  di  latte  di  bnfala) :  Ora 
la  vendono  anche  a  Milano  la  pro- 
vatura. 

Provan^,  Propagginare. «  Oofaa 
provand  cent  vidor  »  :  «  Ho  fatto 
propagginare  cento  tralci  di  vite  ». 

—  Prdvanna ,  Propaggine  (Sot- 
tomessa  h  voce  luccnese). 

Prov6cc,  Proveocio  (in  dis.),  Pro- 
vcnto,  Profitto. «  Oltre  al  stipendi 
el  g'd  di  provecc  » :  «  Oltre  la  paga 
egli  fa  altri  guadagni  pid  o  meno 
lociti ». 

Proved-eduu,  Prowedcre.  Quai- 
dun  provedard :  Qualcuno  provvo- 
i\erh.  Andd  a  proved:  Audar  in 
mercato  o  far  la  prowista  per  il 
pranzo.  « A  bdn  cunt  me  prove- 
darbo  d*  dna  bonna  fia^ohetta  de 


PRO 


—  574  — 


My 


cdgrmcch »  :  «  Per  tiitti  i  casi  mi 
provvedcrb  d'un  buon  fiasohetto 
(li  cognac*.  (Servo  che  si  licen- 
zia)  «  Oh'  el  se  proveda  »  :  «  Prov- 
vedasi  o  meglio  Sor  jpadrone  la  si 
provveda».  (Pr.)  lyio  ved  e  Dio 
proved!  (pop.)  (Appross.) :  Se  Dio 
lion  ci  provvede  I 

—  Provist  (P.  N.j,  Provisto.  «  iVd, 
fjhe  n'oo  minga  hisbqn ;  sont  pro- 
vist »  :  «  Non  ne  ho  bisogno :  ne  ho 
ancora  ». 

—  Proylsta,  Prowista.  Fa  pro- 
vista:  Fare  prowista. 

Provegni  -  vegnuu ,  Pro  venire . 
«  Sta  disgrazia  Vhprovegnuda  da  »: 
«  Questa  disgrazia  provennedal... » 

—  Provenlenza,  Provenienza. 
«  Stb  capp  chl  Vh  de  provenienza 
sosphtta  )» :  «  Questo  arnese  h  di 
provenienza  —  o  equivoca  ». 

Prevent,  Provento.  El  Comun 
el  g'it  tanti  provent :  11  Comune  ha 
molti  proventi. 

Proverbi,  Proverbio.  M  se  dis 
per  proverbi :  Lo  si  dice  per  pro- 
verbio. Avegh  semper  in  bdcca  6n 
guai  proverbi :  Essere  un  prover- 
ista.  Giuga  ai proverbi:  Gioeare 
ai  proverbii.  M  « ler  sira  dn  re- 
citaa  on  proverbi  del... »  :  « leri 
sera  recitarouo  un  proverbio 
di...  »  (Pr.)  /  nroverbi  fallen  min- 
ga :  I  proveroii  sono  la  sapienza 
del  popolo. 

ProYianda,  Provianda.  Impie- 
gaa  a  la  provianda:  Impiegato 
alia  provianda. 

Proylcarl,  Provioario  (chi  sup- 
plisce  al  Vioario). 

ProYidenza,  Prowidenza.  La 
divina  providenza:  Idem.  Vhss  6na 
providenza:  Essere  una  prowi- 
denza. «  Ohl  bisdgna  mhttegh  6na 
providenza  »  :  « <^ui  bisogna  met- 
teroi  ripnro  o  rimedio  o  bisogna 
pro  wedere  ». 

—  ProYldenzial  (P.  N.).  Prov- 
videnziale.  «  SV  acqua  V  e  provi- 
dential >  :  «  Questa  pioggia  e  dav- 
vero  prowidenziale  ». 

Provln  (Strumento  per  provare), 
Provino.  —  de  la  pdlver,  de  la  se- 
da,  di  liqudr,  del  latt,  eee. :  Pro- 
vino  della  polvere,  della  seta,  dci 
liquori,  del  latte,  eco. 

—  Provina.  Sperimentar  ool  pro- 
vino. 

Provincia,  Provincia.  CUt€M  de 
provincia:  CittJl  di  provincia. 


—  ProYinclal,  Provinciale. « 
g*d  el  fit  de  provincial  » : «  M'^ 
lia  di  provinciale  ».  Deputaa  p 
vineiat:  Deputato  provinciale. 
provincial  di  fraa :  II  padre  p" 
vinciale. 

FroYi8i6n ,  Prowisione.  «  ^«i 
faa  6na  gran  provviaion  de  ris 
de  Ugna  »  :  «  Abbiamo  fatto 
grande  prowisione  di  rise  e 
legna,  ecc.  »  «  ^Z  contratl  Ve  st 
faa  e  Hi  el  g'a  avuu  la  soa  prv- 
visions : « II  contratto  venne  stret- 
to  ed  egli  s'ebbe  la  sua  provTi- 
gione  ». 

—  Provlsionk,  Approvigionarf. 
ProYlsori,  Provviaorio,  AlUmp 

del  govhmo  provisori'  Al  tempo 
del  govemo  provviaorio.  <  L'o9 
m^s  chl  provisori  »  :  «  £  qui  po- 
sticoio*.  Vedi  Postisz. 

—  ProYlsoriament ,  Prowiso- 
riamente. 

ProvocJi,  Provocare.  «  X'e  stai 
III  el  primm  a  provocamm  »  :  «Fa 
lui  il  primo  a  provocarmi  ». 

—  Fro  vocation  (P.  N.),  Provo- 
cazione. «  Oh'i  minga  sUia  de  prth 
vocazion  e  Vdn  eondannaa  in  tU- 
<a  » : «  Non  o'era  stata  provocazio- 
ne  e  I'assassino  fu  condannato  ic 
vita  ». 

—  Frovocaddr  (P.  N. ) ,  Provo- 
catore. «  El  provoeador  Vh  In  » ; « II 
provooatore  h  lui». 

—  Provocant  (P.  N. ) ,  Provo- 
cante.  «  i/'  ^  6na  donnhtla  moU» 
provocant » : «  £  una  donnetta  mol- 
to  provocante*. 

Prozlo  (P.  N.)  (Zio  del  babbo  o 
della  mamma),  Prozio. 

Prudent  ,  Prudente.  JSisd^na 
vlss  prudent  in  del  dceiar^:  Biso- 
gna esser  prudenti  nel  parlare. 
«  El  me  par  6n  poo  tropp  prudent  i 
«  E'  mi  8embi*a  un  poltrone  o  trop 
po  prudente  ».  . 

—  Pmdenza,  Prudenza.  Chi  a'i 
prudenza  le  usa:  Chi  ha  senno  1  »- 
doperi.  «  Prudenza  ninf  » :  «  Abb^ 
prudenza !  »  «  QuHla  la  se  ciamwu 
minga  prudenza ,  V  h  spaghett  bd 
e  bdn  » : «  Quella  non  ^  prudenn . 
^  paura  » (1).  (Pr.)  La  prudenza  ft 
mai  troppa:  La  prudenza  non  '^ 
mai  troppa  (non  com.). 

—  Prudent6n,  Pmdentone. «  Ul 


(1)  A  Livomo  e  anche  a  Flrenze  al  tt-| 
more  di  danno,  si  dice  anche  Spago. 


PRU 


—  575 


PUB 


h^prudenton  de  primmaforza  »  : 
!  E  un  pnideutone  di  prima  riga  ». 

—  Prudenzial,  Pnidenziale.  On 
Hirer  prudenzial :  Un  consiglio 
jrudenziale. 

—  Pradenzialiiient,  Prudenzial- 
nente.  «  El  s'h  portaa  mollo  pru- 
ieftzialment  » :  «  £'  s'^  conootto 
nolto  prudenzialmente  ». 

Frnsslaxia  (P.  N.),  (Paltb  lungo), 
Prussiana. 

PB,  ps  (Per  chiamare  cagnolini), 
[dem. 

PBeudoniin  (P.  N.),  Pseudoni- 
uo.  £  vegnuu  de  moda  i  pseudo- 
vim  anagramma:  Son  venuti  in 
ISO  i  pseudonimi  anagrammi. 

Psicologia  (P.  N.),  Psicologia. 
Ztt  teater  ctd^s  se  vceur  6n  poo  de 
psicologia  e  poech  intrece:  Nelle 
50iiiinedie  oggidi  si  desldera  un 
poco  di  psicologia  e  poco  intrec- 

1510. 

Pil.  Pill.  Al  pit,  al  pu:  Al  piii 
il  piu.  C6n  pu:  Con  piil.  «  C6n 
ryu  mangi...>:  4(Quanto  piu  man- 
Tio...  ».  Del  pu  al  men:  Dal  piu 
■il  meno.  De  pit:  Di  piil.  De  pu 
7he  :  Oltraccib.  «  La  voruu  fa  el 
fe  pit » :  «  Voile  tare  il  da  pift,  il 
bravo  ».  «  Cosse  te  voeu  de  pii  ?  »  : 
«  Vuoi  tu  altro?»  On  depu:  Un 
li  piu  o  un  ripieno.  E  pceu  pu. 
N".  t*r. :  «  I/ii  e  pceu  pu  » :  «  Non 
re  n'  ha  di  meglio  ».  On  poo  de 
rost  e  poeu  pit  nient :  Un  poco  di 
arrosto  poi  basta.  La  ph  part:  I 
piu  o  II  piil. «  La  pu  part  del  temp 
!>/  le  passa..,  »:  «  La  maggior  parte 
iel  8UO  tempo  la  impiega...  ».  La 
pii  part  di  omen... :  II  piii  degli 
oxxuni.  Lira  pit,  lira  men :  Dal  piu 
il  Dieno.  Ne  pu  nh  men :  N^  piii 
afe  meno.  N6  vorh  savh  vii  ehe  tant: 
Son.  volerne  saper  oitre.  Parla 
•lei  pu  e  del  m^en:  Parlar  del  piii 
3  del  meno.  Per  lo  pit:  Perlo  piCi. 
Per  de  pu :  Per  di  piii.  Per  &n  de 
oil  '  Ad  abbondanza.  Per  un  di 
piti.  Podenn  pit:  Non  ne  poter 
aiH.  Pu  ehe  tant :  Piil  cbe  tanto. 
t^it  ehe  in  prlssa:  Piil  cbe  in  fret- 
t».  Pu  ehe  mai:  Piil  ehe  mai.  Pii 
9he  pit:  Pi&  ohe  piil.  Pie,  pit:  Non 
piil...  via...  smetti...  oessa.  Semper 
pit:  Sempr©  piil.  TutValpii:  Tut- 
b'al  pi&.  vlss  de  pii:  Esser  un  di 
pid  ed  esserci  per  di  piil.  P.  E. : 
K  JITt  sdn  forse  de  oie/  »:  « lo  ci 
30I10  forse  d'avanzof »  (Pr.)  Nelpii 


stdt  el  men :  Nel  pi^  sta  11  meno. 
Ohi  pii  lavora  pit  guadagna :  Idem . 
Vhi  g'd  pii  giudtzi  eh' el  le  dopra : 
Chi  ha  pi^  seuno  piii  n'adoperi. 
Odn  pii  se  ghe  n'd  con  pii  se'n  vo- 
rarav :  Quanto  piil  so  ne  possiede 
tanti  piu  se  ne  desidera  o  Piu  se 
n'  ha  piti  se  ne  voiTebbe. 

Pubiick,  Pubblicare.  Ptihliedt  6n 
liber:  Pubblicare  un  libro. 

—  Publicazi6n»  Pubblicazione. 

—  de  matrimoni:  —  di  matrimo- 
nio.  B «  Sabet  venfoeura  6na  nceuva 

—  de  I'  editdr...  »:  «  Sabbato  esce 
una  nuova  pubblicazione  dell'edi- 

—  PubUciata  (P.  N.),  Pubblici- 
sta.  «  L*^  6n  fam,080  —  » :  «  E  un 
famoso  pubbuoi8ta». 

—  PubUdtaH,  Pubblicitk.  «  El 
g'd  daa  6na  gran  —  o  el  g'd  faa- 
7nolta  reelamm  »  :  «  Gil  feoe  in- 
torno  una  gran  reclame  ».  |  Ed  di 
— :  Fare  pubblicitlL.  (Nel  senso  di 
clamore  in  pubblico)  Piazzata. 

—  Publich,  Pubblico.  «  El  ^  el 
I'd  fisehiaa  » :  «  II  pubblico  lo  fl- 
schi5  ».  «  ^Z  —  I'd  jisehiaa  » :  «  II 

Eubblico  fischi5  ».  I|  In  — :  In  pub- 
lico. Mhttes  in  —:  Mett^rsi  in 
pubblico.  I  Per  uso  — .*  Idem.  (Har- 
din — ;  Giardini  pubblici.  Donna 
publica:  Idem.  Servizi — .*  Servizio 
pubblico.  Ouardia  de  publica  sicu- 
rezza :  Idem.  PMieh  iatroment  : 
Pubblico  isti'omento  (notarile).  Mi  - 
nisteri  de  Vistruzion  public4if  di 
lavori  publich :  Ministero  della  i- 
struzione  pubblica,  del  lavori  pub- 
blici. 

Puccianna,Putardla,  Fucciasca 
(Triv.).  N.  fr.  volg.:  «  Oeuh  puc- 
cianna  !  S'cioppa  i  fascsu  ?  * :  «  Eh 
diamine  I  Che  iretta  1 »  Puceianna 
bolgironna :  Bestia  buscherona. 
«  Quell  Id  se  pb  minfjfa  fall  sii ;  Vh 
6na  puceianna  vhggia  » :  «  Quello 
li\  non  lo  si  pub  abl^indolare  e  una 
putta  scodata  »  (in  dis.).  «  Che 
puceiasea  d*6n  bagai  !>\«  Che  boi» 
di  un  ragazzo  ».  Andd  i  robb  o  i 
affari  a  la  gran  puceianna:  Andar 
gli  affari  a  rovescio.  Dovh  fa  6na 
vitta  puceianna :  Vedi  anche  Pu- 
tanna. 

Pubertaa  (P.  N. j,  PubortJt. «  A- 
dhss  ehe  te  see  arrtvaa  a  la  —  el'e 
tem,p  <2e...  » :  «  Ora  sei  arrivato  alia 
pubertal,  ed  h  tempo  di... »  (Pop. 
si  direbbe)  «  Ad^s   te  see  pii  on 


PUB 


—  576  — 


PUG 


bagai  e  Vh  ora  de... \:  «  Ora  non 
eei  piu  un  ragazzo  ed  h  tempo 
<li...  ». 

Publicazidn,  Pubblicazioni. /— 
de  matrimoni:  Le  ecc. 

Pudiclzia  (P.  N.),  Pudicizia.  (Si 
ode  anche  nella  parlata  popolare 
ina  in  senso  scherzevole).  «  Tl  te 
offendet  la  niia  —  /  » :  «  Tu  ottendi 
la  mia  pudicizia !  ». 

Pueril  (P.  N.),  Puerile. «  Std  ar- 
gomeni  el  me  par  6n  poo  — >: 
-« Codesto  argomento  mi  sembra 
«n  poco  puerile  ». 

—  PuerUitaa  (P.  N.),  Puerility. 
<c  El  se  perd  in  certi  —...»:«  E'  si 
perde  in  certe  puerility*. 

Pu^rpera  (P.  N.),  Puerpera. 
■«  Stct  ben  tani  el  ficeu  che  la  —  »  : 
^<  Neonate  e  puerpera  stanno  be- 
ne*. 

—  Puerperal,  Puerperale.  F^ 
«gr  — :  Febbre  puerperale. 

—  Puerperl  (P.  N.),  Puerperio. 
«  La  g'a  amtu  6n  cattiv  —  »  :  «  Eb- 
be  un  cattivo  puerperio  ». 

Pugn,  Pu^no.  Ddb  via  di  —  .•  Da- 
re dei  pugni  a  destra  e  a  manca. 
Dd,  di  —  in  del:  £  come  dar  un 
pugno  in  cielo.  Fh  a  — ;  Fare  a 
pugni  o  a  calci.  Bohh  ehe  fdt  a 
pugn  col  h&ii  sens:  Cose  che' fan- 
no  a  calci  col  buon  senso.  ¥.St6 
color  el  fdt  a  —  c6n  quest'  alter  >  : 
■«  Questo  colore  stride  con  que- 
st'altro  ».  «  S^tn  miss  a  fd,  a  —  o 
a  fd  s6tt  a  —  in  strada  »  :  «  Si  mi- 
sero  a  cazzottarsi  o  far  a  pugni 
nella  strada ».  « I/e  poeu  nanea 
6n  —  in  del  musdn  »  :  «  Non  h  poi 
neanche  uno  schiaffo*.  Refilh  6n 
— ;  Rifilare  un  pugno.  liestct  ednl 
<^n  —  de  mosch:  Restar  con  un 
pugno  di mosche.  H  On  —  degent : 
tin  pugno  di  gente.  f|  « El  g'd 
scritt  6na  iHtera  tutta  de  sb  —  » : 
«  Gli  scrisse  una  lettera  tutta  di 
«uo  pugno  ».  (Pr.)  Mdg  adag  adag, 
qiugn  slarga  el  — :  (Manca  Lett.) 
In  maggio  va  adagio  ad  allege- 
rirti  di  abiti,  in  giugno  fa  pure 
senza  tiraore. 

—  Pugnatta-ttass,  Cazzottarsi. 
Pugnal   (P.  N.).    «-B'/    tendr  el 

portava  alia  cintura  6n  —  c6nt 
el  manich  d'or  »  :  «  II  tenore  por- 
tava alia  cintola  un  pugnale  col- 
I'impugnatura  d'oro  ». 

—  Pugnalada  (P.  N.)  Pugnalata. 
Vedi  Stiletlada. 


Pugnatta(yolg.).  Vedi  IHgnaUa, 

Ptii,  Polio.  Andd  de  concert  d- 
me  la  pitta  e  i  —  .*  Andar  d'  M- 
cordo  come  la  cMoccia  coi  poi- 
cini.  Coo  de  —  .*  CerTello  di  pol* 
lastra,  d'oca,  di  gatta.  Ficeue  — 
toBuien  su  tutt  i  fregui :  Ragazxi  c 
polli  non  si  trovan  m.ai  satoDL 
Manch  pui  e  m>anchpuid.'  Hens 
polli  meno  plpite.  ^Pui  purgaa: 
Polio  di  Btia.  Fui  ripdlit :  PoB« 
sbuzzato.  Tiraa  cdme  6n  —  .*  St«e- 
chito.  ^,  K.:  JSestd  H  tiraa  edmew 
—  ;  Restar  sul  tiro  o  stecchito. 

Puida,  Pipita.  ^G'oo  dna-^sul 
didin  che  me  da  fastidi  »  :  «  Tens* 
una  pipita  sul  mignolo  che  mi  a^ 
fastidio  o  noia».  Strappd,  la  —  » 
piti:  Cavare  la  pipita  ai  polB. 
« Mh  m«ri  el  g' a  la  —  »:«1C« 
marito  ha  la  pipita,  non  fa  chr 
bere  ».  «  Pover  ficeu,  V  ^  &na  w- 
ra  —  »  :  «  Povero  bimbo  6  un  gui- 
gnerino  ».  (Pr.)  Manch  pui  tMoak 
puid :  Chi  ha  galline  ha  pipite. 

Pulla,  Puglia. 

Pulpit,  Pudpito.  *  Dal  pulpit  du 
se  sent  di  robb  contra  V  Italia »: 
«Da  noi  s'odono  dal  pulpito  eose 
contrarie  al  patriottismo  ». 

—  PiQpitdn,  Un  gran  pulpito. 
Punlon  (Volg.  id.).    Vedi   O/i- 

ni6n. 

Puplll,  Pupillo.  La  vhdova  e  i 
pupill:  La  vedova  e  i  pupilli. 

—  PupUlar,  Pupillarc.  «  Quand 
gh'era  el  m^  giudes  —  »  ;  «  Quan- 
do  era  vivo  il  mio  giudiee  pupil- 
lare  ». 

Pur,  Pure  e  Puro.  «  CTt.'  el  trt- 
da  —  che »  :  «  Creda  pure  che ». 
«  L'h  pur  anea  noids,  vcdH,  lit  * : 
«  Lei  e  pur  noioso,  sa  ? )»  «  L*era  - 
l\  poceh  fd>n^<^  Era  pur  li  poe'att- 
zi>».  «  T^el  coneedi  —  chi... » :«T« 
lo  concedo  purch^...»  Pur  troppf: 
Pur  troppo !  |  Vin  — .*  Vino  scmet- 
to.  Acqua  pura:  Acqua  soasea. 
Pur  purent :  Purissimo.  Pur  co- 
me VacquM  di  macar6n:  Puro  co- 
me 1' acqua  de'  maccheroni. 

Pure,  Purea.  Zampeti  edntel'^ 
de  palate  :  Zampetto  con  purea  di 
pomi  di  terra. 

Fures,  Pulce.  Ciappd,  i  — :  Spnl- 
ciarsi.    Pien  de  —  .•    Irapulciato.  , 
Vess  c6m,e  a  curd  6n  saech  de—:  I 
Esser  come  a  custodire  un  sacco 
di  pulci.  Fa^h  i  —  a  vun :  Rive- 
derne  i  conti  o  riveder  le  bnccie 


PUR 


-  577 


PUS 


•ujlho,  Maggia  de puree:  Gocoio- 
Ln.a  di  sangue  o  macchiolina  di 
^vilce.  Meit  6n  —  in  Voreggia: 
dCetrter  una  pulce  in  un  oreccnio, 
^i^gd,  in  di  — :  Frugare  nei  cas- 
letrboni  d'un  morto  per  sottrar 
rol>a  agli  eredi.  JM.  d.  d.)  Anea  i 
—  ff'an  la  toss  :  Hanno  anoh'essi  il 
loro  catarro  di  voler,  eoo.  Opp, 
FnlTti  i  cenci  vogliono  entrar  in 
>u.cato  0pp.  Ancne  i  granohi  vo- 
EFliono  mordere  le  balene. 

—  PureseUa  (C&)  (P.  N.)  (Volg.), 
I^uloiaio. 

—  Pnresera,  Puloiaio.  Quella  eh 
Vh  iina  —  »  :  «  Quella  easa  e  un  —  >. 
R  Gyiella  stanza  Vh  propi  6na  —  »  : 
K  Quella  camera  h  un  vero  —  ». 

Furgra  o  Purgant,  Purga.  Tmu 
drta  purga  o  dnpurgant:  Pigliare 
ana  purga  ounpurgante.«  JP/pwr- 
ffa9%t  el  g'ct  faa  nagott  >  :  « II  pur- 
gante  non  ha  agito )».  Purgant  de 
C€tTt€Ul:  Purgantaccio. 

—  Porgk-rgasB,  Purgare.  T<bu 
cLb  purgass :  Prendere  un  purgan- 
t-G.  I  «  2^6  la  faroo  jmrga  mi »  : 
«  Te  la  far5  scontar  lo  ».  Purgass 
di  pecccta:  Purgarsi  de'  propri  peo- 

—  Purgatorl,  Purgatorio.  lanim 
del  p^irgatori:  Le  anime  del  pur- 
l^ratorio.  V^s  in  di  p^nn  del  pur- 
gatori  :  Essere  nelle  pene  del  pur- 
satorio  in  terra  o  Avere  in  terra 
il  8UO  purgatorio. 

Fiirinc&-lcaa-lcas8  (P.  N.),  Pu- 
rificare.  Oli  purifieaa:  Olio 

—  Puriftcazidn  (P.  N.),  Purili- 
cazione.  —  de  la  Vergin:  La  Pu- 
rificazione. 

Purisna,  Pmrito. «  Te  gh'ett  —  f 
Ch'attet*: «  Ti  prude?  E  tu  gratta>. 

—  Purisnii,  Tnidere.  Purisnd  i 
6nff :  Pizzicare  o  prudere  le  mani. 
Ptirisnh  el  palmo  de  la  man  (pre- 
sentimento  sciocco)  (lett. ):  Pru- 
dere il  palmo  della  mano. 

Puss,  Pus  (Mareia  che  si  forma 
negli  ascessi).  M  —  per  inestdt  i 
varceul:  II  pus  bono  peril  vaccino. 

Pu88ee»  Pill. «  J^n  utti  —  » :  4c  Ne 
vQglio  di  piii  ». «  Jj*h  —  bHl  eltd*: 
«  E  pi^  bello  il  tuo  ».  «  Pussee  de 
avisatt  eossapodeva  fdtf»:€  POl  di 
avvisartene  che  cosa  potevo  fare?> 
jyh  —  largh  V  <Buce  che  el  hceuee: 
Vedi  Oeuce. 

Pust^mma,  Postema. 

Pustdrla  (in  dis.),  Pusterla  (ant.) 


Antiporto.  Sarh  tra  la  porta  e  la 
—  .*  Chiudere  tra  I'uscio  e  il  muro. 

P^stola ,  Pustola.  «  S6n  pien  de 
pusiol  sul  stomegh  »  : «  Ho  il  petto 
ooperto  di  pustole)». 

Puta.  N.  fr. :  Puta  cas :  Puta  il 
caso.  P.  E. :  «  Puta  cas  che  V  ann 
che  ven  dovessem... »  : «  Puta  il  ca- 
so che  Tanno  venturo  Ibssimo  ob- 
bligati  di...». 

Putativ,  Putativo.  Pader  —: 
Padre  putativo. 

Putiferl  (P.  N.),  Putiferio.  «  An 
faa  6n  —  per  dn'asnada  * :  «  Han 
fatto  un  —  per  una  bricoic»». 

Putost ,  Piuttosto.  «  Putost  che 
tceu  quell' omm  l\  voo  a  mdnega  > : 
«  Piuttosto  che  sposare  quelP  uo- 
mo  mi  faccio  monaca  ».  <(.  I/h  — 
magher  che  grass  >:  «  E  piuttosto 
magro  che  grasso  ». «  Jj'^f  — ,  che  »: 
«  £j  piuttosto,  ohe». «  O  —  no;  Vh 
mh  che  tasa  »  :  «  O  piuttosto  no ; 
meglio  h  che  io  taocia». 

Pattanna,  Puttana,  Meretrice. 
II  «  Che  peecaa  quell  bell  vas  Vh  an- 
daa  a  puttann  » (Volg.) : «  Ghe  pec- 
oalo  quel  bel  vaso  e  andato  in 
cocci ». 

•*  Puttanella,  Puttanella  (1), 
Sgualdrinella,  Sciupatella. 

— -  Puttasca  invece  di  Puttanna. 
«  G'oo  6na  famm,  puttasca  »  : «  Ho 
una  fame  olie  la  vedo». 

Puylal,  Piviale.  (Paramento  sa- 
cerdotale)  MHtes  in  —  .•  Mettersi 
in  pontificale. 

—  Puvion,  Piceione  (2).  I— che 
v6la  in  eittaa :  Picoioni  terraiuoli. 
Puvion  salvadegh:  Colombaccio. 
(Pig.)  Puvion  de  Bust:  Lepoppe. 

—  PuYionitt,  Le  poppine.l  y^s 
edme  duu  —  .•  Esser  come  due  co- 
lombi.  I «  L'h  chl  el  puvion  » (volg.): 
«  E  qui  il  ^onzo ,  che  deve  essere 
spennacchiato  ». 

—  PuTloaera  (P.  N.),  Piociona- 
ia  (3),  Colombaia.«  Vit  sii  in  —  a 
taeu  el  rost  de  incceu  » : «  V a  su  in 
colombaia  a  prowedere  Parrosto 
per  oggi  o  quest'oggi*. 


ii)  A  Firenze  chiamasi  puttanella  il  f!a- 
schetto  dove  si  tiene  il  Montepulclano.     • 

(2)  Piceione  in  fior.  ha  pur  un  altro 
signiflo  to  che  corrisponde  al  nnstro  Pic~ 
ciafett  ed  i  il  taglio  di  came  di  hue ,  dal 
soccosn20  al  ginocchio. 

(3)  La  Piocionaia  toscana  che  traduce 
alia  lettera  il  Ptwtonera  e  invece  il  nostro 
Logffidn. 

«7 


QUA 


578 


QUA 


Q 


Q  (Sedicesima  lett.  delPalf.)  (Si 
pronuncia  C6)f  Q. 

Quaa,  Quale.  «ifa  9Maa/}»:«Ma 
quale?  »  «  Quaa  /'^  /  »  :  «  Qual'^? » 

Qua  quit  (Onomatop.  del  ^aci- 
dar  delie  rane ,  del  gracchiar  di 
corvi,  ecc),  Quj^,  qua. 

Quacc,  QuAtto.J^helqiAace:  Star 
cb  lotto. «  Ldb,  de  pds  a  la  sees  quace 
quacc  el  I'd  spettcta  »  :  «  La  dieti'O 
la  siepe  quatto  quatto  o  ehiotto 
chiotto  lo  aspettb  ». «  Vd  sott  a  la 
dohhia  e  sld  quacc  » : «  Va  sotto  le 
coltri  e  sta  li  quieto  ». «  El  a'h  miss 
II  quace  quacc  > : «  Egli  si  h  aoco- 
vato  » (Pistoia). 

Quaccln,  Forma.  Qitaccin  per  i 
fonnaggilt,  per  i  robbimul,  i  roh- 
bioliitj  ecc. :  Forma  delle  oaoiole. 

Quacquer  (P.  N.),  Quacquero. 
«  ]Sl  par  6n  quacquer  » : «  Pare  un 
quacquero  ». 

Quader,  Quadro.  Quader  a  oli, 
a  tempra,  ecc.:  Quaaro  a  olio,  a 
tempra,  eco.  On  quader  antichf  de 
valor:  Un  quadro  antico,  di  va- 
lore.  (Spettacoli) «  Jg7Z  quader  final 
del  ierz  att  I'h  helHssim  » :  « II  qua- 
dro finale  del  terzo  atto  fe  bellis- 
simo ».  Robha  de  fann  di  quader: 
Cosa  da  fame  un  quadro.  (Descri- 
zione) «  El  m'dbfaa  6n  quader  stru- 
zianle  de  la  soa  situaaidn  »  :  «  Mi 
feoe  un  quadro  straziante  della  sua 
situazione  ».  (Prospetto) «  G^oo  ditt 
de  compild.  el  quader  statistich  »  : 
«  Gli  ho  detto  di  compilare  il  qua- 
dro statistico ».  (Di  gioco)  Il,6r , 
picchf  e  quader:  Fiori,  picohe  e 
quadri.  ( Pr. )  /  Madonn  slan  ben 
sui  quader  ( Appross. ) :  Sooera  e 
nora  tempesta  e  gragnola.  (Add.) 
«3f  t  el  vut  quader  minga  bislonah*: 
« lo  lo  voglio  quadrato  non  bis- 
lungo  ».  (Falegn.)  Lavordt  in  qucb- 
der  o  dequacUr:  Lavorar  di  qua- 
dro. Paisan  quader:  Villan  rifatto. 
— Quadrk-adraa,  Quadrare.«if  i 
la  me  quadra  poech  sta  robba  »  : 
«  Non  la  mi  —  o  garba  punto  que- 
sta  cosa )».  Quadra  el  coo :  Quadra- 
re  la  testa.  Quadrd  el  sd  fondo: 
Riquadrare  la  fattoria.  (Milit.)  A 
Custoza  dn  format  el  quadraa: 


Idem.  (Add. )«J?o<on<2  o  guadrwSt. 
«  Botondo  o  quadrato?  3»  Veil  qmt- 
draa:  II  quadro  (1),  Velo  qui^a- 
to.  (Gleometria )  Xa  radis  miadnt- 
da:  La  radice  quadrata.  lil  am' 
draa  de  Vipotentisa:  II  qua^ti 
dell'ipotenusa.  (Gioco)  Carta  qtM- 
drada  (che  non  h  stillo).  «Ti». 
ioedi  la  quadrada  /  » : «  V edo  la  car- 
ta quadrata  ». 

—  Quadrangol,  Quadrangolo. 

—  Quadrarla  ( Volg.).  Vedi  Qm- 
dreria. 

— Quadrasc,  Quadro  seDzavalore 

—  QuadraUn  (Che  formano  g^ 
interstizii  fra  una  parola  e  Tahn 
negli  stampati),  Quadratini.  ^- 
dratin  rigaxi:  Quadratini  rigati. 

Quadratdn,  Quadrato.  Qtuidn- 
ton  rigaa:  Quadratello  rigato. 

—  Quadratura,  Quadratura.  Pit- 
t6r  de  quadratura  (di  soffittiept- 
reti):  Pittore  riquadratorc  e  4 
fregi.  (StampatoM)  Quadratun. 
(M.  d.  d.)  Cered  Id  quadratura  id 
Hrcdl:  Corcare  la  quadratura  del 
oiroolo. 

—  Quadree  (in  dis.).  Vedi  Jfr 
goziant  in  quader. 

—  Quadrdtt,  Quadretto.  Gh'eii 
quadrett  che  eosten  cent  volt  pta- 
see  de  certi  quader  grandissm: 
Ci  Bono  dei  piocoli  quadri,  che 
oostano  cento  volt©  pih  di  e&6 
grandissimi.  (M.  d.  d.f «  Te  podd 
fit  fd  6n  quadreU*  :  «  Puoi  attae- 
care  il  voto  ».  (Misuratore)  Brae* 
cio  quadro  o  cubico.  « Xa  eotta 
tdnt  al  quadrett »  :  «  Costa  taato 
al  braooio  quadro  ». 

—  Qnadrettii-drettaa,  Mignnr 
a  braccia  quadre  o  oubiche)  / 
sManehin  quadrhtie^h  el  lawri: 
Gli  imbianonini  misurano  a  bnfr- 
cia  quadre. 

—  Quadrettadara,  Scandislio. 

—  Quadrdn,  Qnadrdn,  Qoadrih 
ne,  Quadrotto. 

Quadrettln,  Quadretttno.  Steft 
a  guadrettin:  Stofi'a  a  quadri^ue. 

(1)  II  Quadro  florent.  e  an  Te]o  r{ea«ftto 
di  tulle,  che  le  donne  portaao,  o  ia  cmo 
a  guisa  del  m^sere,  o  aalle  spall*. 


QUA 


—  S79  — 


QUA 


Qnad^ma,  Quadema,  Quater- 
iRr.  «  Ub.  eiappaa  la  quadema  std 
>oia  /  »  (volg.) :  «  Ha  vinto  la  qua- 
Lerna  quel  boia  !  > 

Qliadrli-adraa»  Quadrare.  Qua- 
IrA  el  cdo  :  Kic^uadrar  il  capo. 
S^nrbaro.  « Sta  tdea  la  me  qua- 
Ira  »  :  «  Questa  idea  mi  garba  >.  H 
yn   spazzi  quadr€M :  Uno  spazio 

tiiadrato.  (Mat.)  La  radis  quadror- 
a  :  La  radice  quadrata. 
Quadrant,  Quadraute.  El  qua- 
Irant  de  Vorolog:  II  quadrante 
lell'opoloffio. 

—  Qua<&antin,  Quadrantino. 

—  Quadr^ll,  Quadrello,  Matto- 
le.  —  fariceu,  forty  mezeanell,  al- 
Hts :  —  ferrigni,  furetti,  mezzani, 
lolci.  Meda  de  —  .•  Monte  dl  — . 
M.  d.  d.)  F^  trii  pass  su  6n  quor- 
trell:  Nuotare  come  un  gatto  di 
>iombo. 

—  Qoadrellada  (Colpo  dato  con 
nattone),  Mattonata. 

—  Quadrellett  e  Quadrellin. 
Quadrettdn  (In  pi.),  Vecoioni. 

Garegaa  a  quaaretton  :  Fucile  ca- 
ricato  di  vecoioni  o  di  palle  trin- 
?iate. 

Quadriennl  (Colto)^Quadriennio. 

Quadriglla,  Quadnglia.  Balld  la 
itMutriglia :  Bailaro  la  quadriglia. 

QnadrUrUd,  Quadrigliii.  Vestii 
][uadriglte:  Vostito  a  quadriglie 
non  a  qnadrigll^)  o  a  quadrettini 
7  Bi^cfae  a  Bcacchi,  a  scaccato. 
Gioco  di  carte)  Quadrigliati  o 
^nadriglio. 

Quadrimester,  Quadrimestre. 

Qnadruplic^,  Quadruplicare. 

Qa&l,  Qualcbe.  nChe  n6  te  eor- 
oita  6fh  ^ai  malann  »  :  «  Che  non 
-/  awenga  qualohe  malanno  ». 
<,  JJasaet  vedh  6na  ^uai  volta »  : 
c  Lasciati  veder©  di  quando  in 
][uando  ».  « J06r  in  semper  tai  e 
][udi » : «  Sono  rimasti  tali  e  quali». 

Qu&la,  Quaglia.  Cappia  d%  quai: 
jtabbia  da  quaglie.  Curd,  la  quaia : 
^spettare  V  amorosa.  Passada 
<«  — ;  II  j)aB8o  delle  qnaglie. 
Rb  de  quat:  Re  delle  quaglie. 
Uihne  quaia  al  tparavee:  Come 
Taaglia  sotto  lo  Bparviero.  D  Quaia 
P.  N.)  per  esprimere  quella  Mic- 
ia  che  il  garzone  panattiere  ha 
lella  gerla  di  piii  all'insaputa  del 
[>adrone  e  che  eg;li  di  eolito  re- 
Ma  a  ^ualche  amico) «  V6i  damm 
\a  quaia  » : «  Dammi  il  panetto  ». 


—  Quaiaster  e  Quaia8tr6n,  Qua- 
glia giovine. 

—  Qnai^tta,  Quaglietta.  N.  fr. 
volg. :  Mosea.  P.  E.  <Oh*hhorlaa 
denter  6na  quaieita  in  la  mine- 
8tra  »  :  «  C  ^  caduta  una  mosca 
nella  zuppa  ». 

Quaicnedun ,  Qualcuno.  «  Gh'h 
forse  quaiehedun  che  ?  »  :  «  C'^  tor- 
Be  qualcuno  che...? 

Qualcossa,  Quaicosetta,  Qual^ 
coBctta,  Qualcosiua.  Damm  quai- 
eossa  o  quaieassetta  o  quaicosso- 
rinna  de  mangid, » : «  Dammi  qual- 
cosa,  ecc.  da  mangiare».  (Sten- 
dendo  la  mano  «  Ch^el  me  daga 
6n  quaieoesa  per  l'am,or  di  Dio  » : 
«  La  mi  dia  qualcbe  cosa  per  Ta- 
mor  di  Dio ».  |  «  7n  la  fisatiomia 
el  g'it  quaieossorinna  del  Cavour  o 
de  JRe  Ghuglielmo  o  ecc. » : «  Arieggia 
Cavoui*...  o  Se  Guglielmo,  o  ecc-  ». 
Credes  6n  guaieossa :  Credere  d'es- 
Ber  qualcneduno  o  Tenersi  da 
qualooBa. 

— Quaidun  o  Qnalohedun,  Qual- 
cheduno.  « Quaiehedun  pretend 
ehe... »  : «  C'6  chi  pretende  che...  ». 
«  Gh*i  in  easa  quaiehedun  f  »  (alia 
portinaia) :  «  C  ^  qualcuno  in  ca- 
Ba?» 

Qual6,  Grullo.  «  i'  ^  dn  paver 
quaid  »  :  «  E  un  povero  baggeo  >. 

—  9^^®^  (Masohio  gioyine  di 
quaglia),  Quagliotto. 

—  Qnaiottera,  Quaglieraio. 

—  QuairoBU  (FiBohio  per  qua* 
gliere). 

Quai,  Quale,  in  Damm  el  eap- 
phll »  «  Qual  /  » :  «  Dammi  il  mio 
cappello  »  «  Quale  1 »  Per  la  qtial: 
Per  la  quale.  L'e  pceu  minga  sta 
robha  per  la  qual :  Non  e  poi 
questa  coBa  per  la  (][uale.  Tal  e 
qual:  Tal  e  quale  e  tl  volgo  Tale 
e  cale. «  T'el  restituissi  tal  e  qual  >»: 
«  Te  lo  restituisco  tale  e  quale  », 
«  L'h  tal  e  qual  /  »  :  «  E  somiglian- 
tiBBimo».  «(  Tal  e  qual!*  JEbcI. 
iron.) :  «  Bravo  Meo ! .  Proprio  tal 
e  quale !  ». 

Qnalis.  N.  fr. :  Talis  q^ialis : 
Tale  e  quale. 

—  Qualment,  Qualmente  C6n  o 
c6me  qualmeni :  Come  qualmente. 
«  G'oo  seritt  e6n  qualment  ml...  »: 
«  Gli  Bcrissi  come  qualmente  io  ». 

—  Qualora,  Qualora.  «  Qualora 
perd  ghe  piasess  minga  »: «  Qualora 
perb  non  gli  piacesse  ».  « j&  qtia- 


QUA 


—  580  — 


QUA 


lora  cosse  suecedaria?  *:  «  Equa.- 
lora  che  accadrebbe? » 

Quand,  Quando.  «  Ti  parla 
quand  pissa  i  ocehyn  «  Tu  devi 
parlare  quando  le  galline  pisoia- 
no  •».  De  quand  in  quand:  Di 
quando  in  quando.  «  Fin  qtutnd 
r^  de  durd  sta  hdrlanda ?  »:  «.  Ma 
fin  quando  dovr^  durare  qu«^ta 
8toria?)>  Quand  se  sia:  Quando 
che  sia.  «  Quand  ae  sta  per,,.  »: 
«  In  punto  di  ».  P.  E. :  «  HI  po' 
arivct  quand  se  sia » :  «  Di  momento 
in  momento  lo  aspettiamo  ».  Quand 
tiraven  sii  i  calz&n  e6n  la  ruzzHla: 
Quando  si  tiravan  su  i  calzoni 
oolla  carrucola. 

Quanquam,  Quanquam.  Fd>  el 
— :  Fare  o  spacciare  il  quanquam. 
Vedi  anche  Protoquanquam. 

Quanquan,  Nanerottolo. 

Quant  e  Quanto,  Quanto. 
«  Quanto  mai  t'oo  conossuu  » : 
«  Idem  ».  QvAint  e  mai  :  Quanto 
mai.  «  Oh'e  sdnt  quant'  e  mai  ri- 
conoseenty*: « Le sono  grato  quanto 
mai  ».    Tant  e   quant:   Tanto    e 

auanto  o  Cosi  cosi  o  Tra  il  si  e 
no.  « In  quant  a  ml  o  a  quel- 
Vaffare...  » :  « In  quanto  a  me  o  a 
quell'  affare  ».  «  In  quant  a  qulst 
g'oo  de  dl  ehe...  »:  «In  quanto  a 
questo  o  riguardo  a  ci6  bo  da  dire 
che... »  Per  quant :  Per  quanto. 
^  Per  quant  ghe  n'oAbia  ditt»: 
«  Per  quante  gliene  abbia  dette !  » 
«  Te  Vee  compraa  f  Per  quant  f  *: 
«  Idem  )».  «  Tant  e  qiMnt ami  o  a 
nun  »:  «  Da  quanto  me  o  noi  ». 
«  Ghe  n'd  daa  quanti  in  staa  assee  » 
(busse) :  «  Gliene  diede  quanti  ne 
pub  benedir  un  vesoovo  ».  «  Oh 
quanta  gent!  » :  «  Oh  quanta  gen- 
te!  » 

— Quantltaa,  Quantity.  In  quati- 
titaa:  In  (juantitk.  Carhsz.  danee, 
mangid  in  quantitaa:  Carezze, 
denari,  pietanze  in  quantity. 
«  Gh'era  6na  quantitdt  de  gent  » : 
«  Cera  una  quantity  di  gente ». 
«  St'ann  gh^h  staa  6na  gran  quan- 
titaa de  fhst  de  ball,  de  salvadegh, 
de  edlp  de  accident,  de  suicidi,  ecc.  » : 
«  Quest'  anno  oi  fu  una  grande 
quantitSt  di  feste  da  ballo,  di  sel- 
vaggina,  di  colpi  apoplettici,  di 
duelli,  di  8uioidii)». 

—  QuantitaUy,  Quantitative. 
« In res6n  del  quantitativ  ch'el  ddty*: 
«  In  ragione  del  —  che  produce  ».  I 


— Quantum.  N.  fr.  sch. :  In  ^iMm- 

tum  possum  :  In  quanto  io  poaas. 

Quaranta.   Quaranta.    Ciod  is 

5uaranta:  Chiodo  tozzo.  (M.  d.  A4 
<^it  quaranta  e  des  trenta:  ¥u 
male  i  proprii  aftari.  Vess  «n  M 
quaranta  dl:  Essere  nel  puerpe" 
rio.  Quand  se  riva  ai  qttaraniam 
sara  I'anta  (Appross.):  Dai  qa^ 
ranta  in  1^  mi  auol  qui  e  mi  duoi  Ik 

—  Quarantdnna,  Qaarantena. 
Fa  la  quarantenna:  Fare  la  qua- 
rantena.  «  ^...  n'^  toeeaa  da  fdlA 
quarantenna  in  del  lazzareU  >: 
«  A...  o'^  toocato  di  far  quanui- 
tena  nel  lazzeretto».  (Fig.)  Fo^k 
fd,  la  quarantenna  a  onanotizia: 
Mettere  una  notizia  in  qoaran- 
tena.  Vlss  in  la  quarantenMa: 
Essere  sulla  quarantina. 

—  Quarantin,  Quarantino  (Fi- 
stoia),  Quarantano.  MelgoU,  isr 
S(BU,  persiehf  erhion,  quaranUn: 
Grano  turco,  fagioli,  pesche,  pir 
selli,  quarantini. 

—  Quarantdr,  Quarant'ore.  Mett 
gid  i  quarantdr:  Fare  le  quaran- 
t'ore.  «  Fl  g'h  su  i  quarofiior*: 
«  E  imbronciato  ». 

—  Quarantanouv  (P.  N.),  Qn*- 
rantanove.  La  bottega  del  quanut- 
tanoeuv :  La  bottega  del  qnaanui- 
tanove :  (dove  si  vende  a  49  ccn- 
tesimi).  Ona  pigotta  de  qtiarantth 
nceuv :  Una  donnina  o  donnereOa 
0  donnicciola. 

—  Quarantott  (P.  N.),  «  L'h  <te 
eroe  del  —  » :  «  E  un  eroe  del  — ». 
4c  In  quella  easa  V^  staa  ^hi  qma- 
rantott  »  (Volg.):  «  Fu  la  rovinadi 
quella  casa  »,  ^Tn  queUaecua  sw- 
eed  6n  —  » :  «  E  un  bnggerlo  ». 

Quarci&  (Volg.).  Vedi  QuaUk. 

Quardonza,  Quarto  d'oncda. 

Quarddra,  Quarto  d'ora.  Ciappk 
el  quarddra  hon:  Pigliar  uno  in 
buon  punto. 

— Quardoretta  (Meno  d'un  quar- 
to d'ora).  «  Ad^s  in  d*6n  quardih 
retta  ghe  s^mm  » :  «  In  meno  d'm 
quarto  d'ora  saremo  aniTati ». 

Quare,  Quare.  Non  sine  quart: 
Non  sine  quare.  «  Quando  ndgkt 
n'l  quare  contdrbas  m,e  /  » : «  Quan- 
do non  ce  n'^  quare  oontnrbis 
me?» 

Quarella,  Querela.  Pttth  mmM 
quarella:  Acousarlo  o  moveMli 
Bte.   V^ss  in  quareUa:  Baaere  m 


guaio. 


QUA 


—  581  — 


QUA 


—  Quarelli  (Volg.).  Vedi  ^e- 

Quareslma,  Quaresima.-  alia, 
€utsa:  Idem,  vess  Idnghredme  la 
^tutresima:  Essere  piii  lungo  della 
luaresima.  (Col to)  La  quaresima 
ttf  Galeazz :  La  quaresima  di  Gfk- 
Dazzo  Visconti  ».  «  La  vegnard  la 
nM'aresima  se  Dio  v<Bur  /  » :  «  Verrk 
ft  quaresima  se  Dio  vorr^  I  » 

Quarter,  Quartiere.  Quarter  ge^ 
veral:  Quartiere  generale.  Quar- 
er  e  cashrma  in  VUtlss:  Quar^ 
iere  e  caserma  sono  sinonimi. 
f^^8  eonsegnaa  in  quarter:  Es- 
lere  consegnato  in  quartiere. 

— Quartermaster  ( In  dis. ),  Quar- 
iienn  astro. 

Qnartett,  Quartetto.  Lasoeietaa 
lei  quartett :  La  society  del  quar- 
tetto. 

Quartin,  Quartino.  (Misura  in 
lis.)  Onquartin  de  mardn:  Quar- 
Tuccio.  (Stanze)  « M  mh  quarHn>: 
c  II  mio  quartierino  ».  (Stampat.) 
Darticino  e  fiincarto.  Cavaler 
ITUirtin:  1  bachi  comuni. 

—  Qnartlndtt,  Quarticello.  On 
qtiartinHt  de  polaster:  Quarticello 
li  polio. 

—  Quartlima,  Quartina.  La  se- 


del  sonktt  Vk 
seconda  quar- 
non    h    punto 


jonda  cruartinndl 
minga  hHla:  La 
blna  del  sonetto 
bella. 

Quasi,  Quasi.  «  Quasi  quasi  el 
9aria  mH ;  eosse  Ven  diset  ?  »  :  «  Sa- 
rebbe  ouasi  quasi  megclio.  Cosa 
He  dioiT )»  Sema  quasi  (assicu- 
rando) :  Senza  quasi.  «  El  gh'  h 
mat »  :  «  Non  o'6  ^uasi  mai ». 

Quassio,  Quassio.  M  llgn  quas- 
sia: II  legno  quassio. 

Quattii  -  ttaa  -  ttass,  Coprire. 
K  Quatta  el  ealdar  > :  «  Metti  il  co- 
percbio  alia  pentola».  Qualtd  sii 
el  fcRugh :  Coprire  11  fuoeo.  «  Me 
sdnt  sentii  a  —  el  coeur  »  : «  Mi  son 
sentito  strignere  il  ouore  ». «  Me  s'^ 
—  i  oee  e  oo  faa  quell  ehe  oo  faa  » : 
« Non  vidi  piti   lume   e  ho  fatto 

2uello  che  bo  fatto  ».  La  mamma 
t  cerea  semper  de  quatlall :  La 
mamma  cerca  sempre  di  scusarlo. 
Avhgh  nanea  eamisa  de  quattass 
el  cuu:  Non  aver  neanobe  la  ca- 
micia  da  ooprir  la  vergogna.  Quat- 
td,  i  mobil  primma  de  andh  in 
eampagna :  Coprire  i  mobili  pri- 
ma di  andar  in  eampagna. «  Quat- 


tet  polid  ehe  fh  fredd  »  :  «  Copriti 
bene  che  di  fuori  h  freddo  o  fa 
freddo  ». 

—  Quattada,  Coprimento. 

—  Quattadura,  Copertura.  La 
quattadura  di  seagn :  La  coper- 
tura delle  sedie. 

Quattastrasc,  Paraguai.  (Volg.) 
«  Col  mh  quatlastrase  scdndi  el  de 
sott » : «  Col  mio  paraguai  oopro  il 
disotto  ». 

Quatter,  Quattro.  QvMtter  de  nu- 
mer :  Quattro  numerati.  Quatter 
gatt:  Quattro  gatti.  P.  £. : «  Shmm, 
ddmd,  quatter  gatt  ehe  vd  Ih  a  fa 
la  partida  »  :  «  Siamo  in  quattro 
gatti  cbe  ci  raduniamo  \h,  a  far  la 

Bartita  ».  On  omm  de  quatter  face: 
n  omo  cbe  ba  (^^uattro  faccie. 
Dighen  quatter:  Dirgliene  quat- 
tro. Daghen  quatter  mMpropiseeeh: 
Dargliene  quattro.  Fd  el  diavol 
a  quatter:  Far  il  diavolo  a  quat- 
tro. Fass  in  qtiatter  per  con- 
tentdb  vun:  Arrapinarsi  per  con- 
tentar  Tamioo.  Ouadagnd.  quii 
quatta  soldaiceu :  Guadagnare 
que'  pocbi.  (Iron.)  Con  quii  quat- 
ter ehe  eSr:  Con  quella  miseria 
che  o'6  intorno.  V^s  e6me  duu  e 
duu  fan  quatter:  Essere  come  due 
e  duo  fanno  quattro.  Quatter  volt 
tant:  II  quadruplo.  Andit  a  fd. 
qiMtter  passx  Idem.  Sti  ouatter 
mila  ann  ehe  ^m,mr  de  sth  at  mond 
(per  iperbole) :  In  oodesti  quattro 
di  cbe  ci  abbiamo  a  stare.  (Pr.) 
Bisdgna  m,ai  dt  quatter  fin  ehe 
nd  V^  in  del  saeeh :  Non  dire  quat- 
tro se  tu  non  Thai  nel  sacco. 

—  Quaresimal ,  Quaresimale. 
«  Oid,  gih,  Vh  el  so  quaresimal » 
(cayal  di  battaglia) :  « £2  il  suo 
quaresimale !  » 

—  Quaresimalista,  Quaresima- 
lista.  «  S6nt  stada  a  sentl  el  —  in 
Dotnm  »  :  «  Pui  a  sentir  il  —  in 
Domo  ». 

Quart,  Quarto.  Dlghel  al  terz  e 
al  qtiart:  Dirlo  al  terzo  e  al  cjuar- 
to.  On  quart  d*omtn:  Un  onuciat- 
tolo.  On  quart  d*6ra :  Vedi  Quar- 
ddra.  (Musica)  Quatter  quart:  I 
quattro  quarti.  Quart  a'  asphtt : 
Quarto  d'aspetto.  (Appartamen- 
tino)  «f  Mi  goo  el  mi  quart  disim- 
pegnaa  »  :  «  lo  tengo  il  mio  quar- 
tierino o  quarto  fibero*.  (Luna) 
Fl  primm,..,.  V  ultim  — :  II  pri- 
mo...  I'ultimo  quarto  di  luna.  Vesa 


QUA 


—  582  — 


QUA 


taiaa  in  d*6n  h6n  quart  de  luna: 
EsBer  tagliato  in  ooaa  luna.  (A- 
raldica).  /  quart  de  itobUttia:  I 
quarti  di  nobilti^.  Avhgh  tutt  i  sd 
trentases  quart:  Avere  i  trenta- 
sei  quarti.  ( Garni )  Quart  de- 
nanZf  quart  dedree,  quart  de  po- 
laster:  Quarto  davanti,  di  dietro, 
quarto  di  polio.  (Ti^ografi)  On  li- 
ber in  quart:  Un  in  quarto.  (M. 
d.  d. )  Ciapph  i  quart  denanz: 
Metter  le  mani  innanzi  o  Pi^liare 
il  tratto  innanzi.  P.  E.  «  M%  vedi 
ehe  Ve  mH  ehe  eiappa  i  quart  de- 
nanz »  r  «  Vedo  ch^fe  meglio  cb'  to 
pigli  11  tratto  innanzi ».  Ninh  % 
quart :  Sculettare.  Pdsaa  di  strase 
quart  per  quart:  Scanicare  o  Sca- 
nicare  Btracci.  Phrd  i  quart:  Ca- 
der  V  abito  a  brani.  Slrett  de 
quart :  Povero  in  oanna.  Ciappaa 
in  di  quart  dedree :  Lavorante 
Barto. 

—  Quaxta,  Quarta,  (Peso  e  mi- 
sure  in  dis.).  (Soherma)  Quarta 
bassa,  e  —  alta:  Idem.  |  (Bachi 
da  seta)  Dorml  de  la  quarta:  1- 
dem. 

—  Quartal,  Quartale.  L'imprer- 
sarl  el  g'  a  minga  pagaa  I'  ultim 
quartal »  :  «  L'  impresario  non  gli 
ha  pagato  1'  ultimo  quartale  ». 

—  Quartanna,  Quartana.  Avegh 
la  quartanna :  Avere  la  quartana. 
Pusee  infamm  de  la  fever  quar- 
tanna: Pill  noioso  della  febbre  — . 
(Pr.)  La  fever  quartanna  i  giovin 
i  e  risanna  e  %  veee  la  ghe  fa  86nd, 
la  eampanna :  La  quartana  i  gio- 
vani  risana  e  uccide  i  vecchi. 

—  Quartee,  Quarto.  Fann  gid  6n 
^teartec;  (Manca).  Misuraidanee 
e6nt  el  quartee:  Misui'ar  le  doppie 
a  staia. 

—  Quattercent,  Quattrocento. 
Sti  quattercent  ann  ehe  gh'  hmm 
de  std,  ancamd  al  mdnd  »  :  «  Du- 
rante il  resto  della  mia  vita  o  I 
])Ochi  anni  ehe  ci  restano  da  vi- 
vere  ». 

—  Quattercentlsta,  Quattrooen- 
tista. 

—  Quatterpee,  Quattropiedi. 
«  El  trippee  V  h  tropp  piceol  ghe 
TORur  el  qualterpeey*  (ouoina):  «I1 
treppiede  ^  troppo  stretto,  ci  vuo- 
le  il  miattropiedi  ». 

^--  Quattordes,  Quattordici.  A- 
vhgh  el  post  quattordes:  Vedi  G am- 
ber. Struppia  shtt,  mazza  quat- 


tordes: Ammazza  sette.  TredetAt 

?'uattorde8  mia:  Trenta  di  yet^ 
otto  miglia,  gran  minchioa  dt  1 
se  ne  piglia. 

—  Quattrass.  (NaTicella  per  iar 
dustne ) ,  Chiatta.  Sul  lagk  4t 
Comm  i  tintdr  van  in  del  qvat' 
trass:  Sul  Lario  1  tlutori  nsuft 
della  chiatta  per  le  lore  faccende. 

Quattrin ,  Quattrino.  Cente«i- 
mino.  Nanea  6n  misertUnl  qwsi- 
trin:  Neanohe  un  oentesinio  Iwa- 
oato.  Finna  a  V  ultim  quatiriM: 
Fino  all'ultimo  centesiino.  FHid 
quattrin :  Squartar  lo  zero.  >*• 
avegh  nanea  la  cr6s  d*  6n  gk& 
(pop.)  o  quattrin:  llimaner  Bens 
un  centesimo  o  Non  avere  da  liar 
cantare  un  oieoo  o  non  aver  ^ 
beoco  d'  un  quattrino.  On  irii 
quattrin  de  donna:  Una  donniia 
«  Ch*el  me  daga  6n  qtuUtrin  de  iri- 
res  » : «  Mi  dia  un  centesimo  di  (i- 
liegie.  «  U  eosl  gavarii  mai  m 
fruit  ehe  vara  6n  q^uattrin  » :  <  E 
oosi  non  avrete  mai  un  f rutto  elK 
abbia  garbo  ». 

9uatvr(BUC0  (Pop.)  (A  chi  porb 
gli  oochiali  e  gli  oocniali  stes^il* 
Quattr'ocohi.  Tird,  faeura  i  qwh 
troeuee :  Cavar  di  tasca  le  barellt 
«  Qu^l  grafid  ehe  ghe  vh  per  d 
e6nt  i  quMtirceuee :  «  QaelPomooe 
ehe  gli  va  in  casa  oolle  bareDex 

Quel  (Idiot.)  Vedi  QtUli  e  vod 
amni. 

QuUl,  Quello.  QueU  Uusui^ 
Padre  Eterno.  Queudi  oreggd'ou: 
II  diavolo.  (Indica  persona  ad- 
detta  a  mestieri  o  inoarichi)  ^»^ 
de  la  birra,  quHl  del  gasj  quell  A 
toss ,  ece. :  h'  omo  obe  vende  It 
birra  n^  teatri,  I'omo  del  gf^iji^ 
riscotitore  delle  taese ,  ecc.  Qv^ 
di  per  cott:  II  percottaio.  ^h^ 
delta  earbonina:  II  brasino.  0i^ 
etie  vend  i  inquri :  II  oooomersio. 
Quell  ehe  gutda  i  asnitt :  U  cio- 
caio  ( 1 ).  QukU  di  afari  inutU: 
L'affannone.  El  par  pit  qu^Ud*6M 
voUa  »  (di  uomo) :  Non  sembra  # 
quello  ».  El  par  pii  qukUy  st6  i*- 
stii  /  »  :  «  Ouest'abito  non  par  pin 
guello  ».  iv'd  faa  de  quH  de  anH 
tn  i9re«dn»:«Ne  feoe  di  queued* 
anaar  in  prigione  o  ehe  non  haono 
n6  babbo   n^  mamma  ».   VM  Ui 


(1)  E  altri  molU  sotto  il  rispelUvo  me- 
stiere. 


QUE 


—  583  — 


QUI 


^A^IV  omm  »  :  «  Ohe  galantomo  I  » 
:iQt4^U  se  dama  scriv!  »  :  «  Quello 
ly  olie  si  ohiama  scrivere*.  ^manr- 
atria  anea  guella  poeca  /  »  :  «  Non 
lanoherebbe  altro  !  »  La  vd  a 
%t.^ll  Dio :  La  va  a  quel  Dio  I  «  Ml 
6n,  minga  de  quH  /  » : «  Non  Bono 
A  quell!  o  di  quelle  ».  L'i  capitaa 
n  Quella  » :  «  Capit6  in  quella...  » 

On  per  quill/.., > :  «Per  quello  », 
:  S^rnm  a  qtiella  de  dovhss  divid  » : 

Siamo  a  quella  dl  doveroi  divl- 
Lore».  « In  confront  de  quell  f  Ma 
*h  dn  hisgid  /  »  :  «  Appetto  a  quel- 
o  ?  Ma  h  un  tesoro  o  uu  gioiello  ». 
:  JPer  quella  tniseria  resti  anmd 
ftA^ll ».  «  Per  queir  inezia  resto 
luello  di  prima  o  dianzi  ».  «  QuMl 
t»  dl  ehe  Vh  6n  asen,  Vh  peeu 
ro/>p/»:« Quello  di  dire  poi  ohe, 
)OC.  «  Diroo  anea  ml  cdrne  diseva 
fttell  to/ »  :  «  Dirb  come  diceva 
luello  ».  Resta  c6me  quell  de  la 
vMXsehkrpa:  fiimanere  oome  quello 
>  come  un  mlnohione.  «  Per  riu- 
tigh  el  farav  quell  ehe  se  sia » : 
K  Per  riuscire  larebbe  qualunque 
sacriflzio  ».  Meatdi  in  quella :  Re- 
star  intesi.  In  maneh  de  quella: 
Dal  vedere  al  non  vedere.  In 
q%iella  ehe... :  In  quella  ehe  o  in 

guel  mentre.  Slit  in  su  quella: 
tar  suU'ayyiso  o  alia  colta.  V^s 
de  quell  o  propi  de  quell  (di  vi- 
Qo):  Esser  proprio  di  quello  I  o 
deila  ohiavelita.  « ^^Ai  Ui  quhll  gun 
vin  eh* el  favorissa  a  » : «  Quel  gio- 
vane  fayorisoa  a». 

^  Quesltt,  Quesito.  —  de  matema- 
tiea,  dejisiea,  eee.: —  di  matema- 
tica  di  nsioa,  eoc.  /  quesitt  ai  giu- 
rati:  I  quesiti  dei  giurati. 

—  Quesitin  o  Quesitell,  Piccolo 
quesito.  «  Mispdnd  a  std  quesitin 
ehe  te  foo  »  :  \  fiispondi  a  questo 
piccolo  quesito  ». 

Quest,   Questo.  Qu^t  e  quell: 
Questo  e  quello.  «  Bisdgna  savh 
qtteet.,,  ehe... » : «  E  da  sapersi  che». 
Quest  e  alter:  Questo  e  altro.  El 
pd  fd  quest  e  alter :  E'  pu5  far 
questo  e  altro.  leomedi  honn  g*dn 
quest  f  ehe,  edme  i  vin  bdn,  resi- 
sten  al  temp  :  Le  commedie  bone 
hanno  (questo  di  proprio  ehe  co- 
me i  vini  molto  fim  portano  gli 
nnni)».JE7  ^uest  h  quanto:  Idem. 
Ghe  vorarui  6n  poo  de  quest  ehe 
lu  el  g'it  minga:  Ci  vorrebbe  un 
poco  di  questo  cbe  lei  non  pos- 


siede.  Ghe  voraria  6n  poo  de  que^ 
8ti  (con  un  piccol  gesto  ira  pol- 
lice  e  indice) :  Ci  vorrebbe  un  po' 
di  quattrini.  «  Manearia  anea 
questa/  » : «  Ci  o  Mancherebbe  an- 
che  questa  Opp*  Ci'  mancherebbe 
altro  >,  nAh  qv^ta  VI  fUBuva  !  »  : 
«  Quest'  5  nova  o  ^  barbina  dav- 
vero  I  » 

—  QuletatlTp  Che  quieta. 

—  <}iLietltadin,  Quiete.  Con  tutta 
quietttudin:  Con  tutta  quiete. 

—  Quietaxnent,   Quietamente. 

—  Quiettin,  Quietino.  «  Quietin, 
quietin  se  V  h  eavada  »  :  «  Che  to 
cheto  se  1'^  svignata». 

QuU  (Volg.).  Vedi  QuH  in  (^m. 

Qulnoi.  N.  f r. :  Stit  sul  qtunei  e 
quindi:  Stare  o  parlare  in  quinci 
e  quindi.  Vestida  in  quinci  e  quiiv- 
di:  Con  quelPabito  in  quinci  e 
quindi. 

Quindennl  (Lo  spazio  di  15  an- 
ni).  Quindennio. 

Qulndes,  Quindici.  Pari  el  quin- 
des  de  taroeeh:  Sembrar  il  diavolo. 

—  Quindiotna,  Idem.  inStaroo 
via  6na  quindidna  de  c^i  »  :  «  Sta- 
r6  lontano  una  quindicina  di 
giomi ». 

—  Quinquenni ,  Quinquennio. 
In  8t6  ultim  quinquenni  i  entrad...: 
In  questo  ultimo  quinquennio  le 
entrate... 

Quint,  Quinto.  M  quint  att :  II 

Sumto  atto.  On  quint:  Un  quinto 
1  litre.  I  Salt  de  quinta:  Salto  di 
quinta. 

—  Quintal  (Mis.  metrica  di  ca- 

§acit&),  Quintale.  —  de  Ugna :  — 
i  legne. 

—  Quintadecima,  Idem.  Imnna 
in  quintadeeima :  Luna  in  quin- 
tadecima. 

—  Quintett,  Quintette,  ^in- 
tett  de  Mozart:  Quintetto  di  Mo- 
zart. Fan  6n  bell  quintett:  Fan- 
no  un  bel  quintetto. 

—  Quintin  (Misura  di  vino),  Un 
quinto.  |  Vkss  in  san  Qiiintin:  Es- 
ser poveri  come  san  Quintino  ehe 
sonava  la  messa  coi  tegoli 

—  Quintinna  o  Clnquinna  (Lot- 
to) Ouintina  o  Cinquina.  « Stoo 
per  fd  einquinna »  (a  tombola) : 
«  Sto  per  far  quintin  a  ». 

Quinta,  Quinta.   (T.    di  teatro) 
« Ii'h  seappaa  in  di  quint »  ;  «Fug- 
gi  tra  le  ^uinte  »  (Fig.)  Dedree  di 
'  quint :  Dietro  le  quinte. 


QUI 


—  584  — 


QUI 


Qnintemo,  <^uintemo  o  Qua- 
demo.  On  quiniemo  de  carta : 
Un  quinterno  di  carta. 

Questdr,  Questore.  JEl  quesior 
Vh  aiidaa  dal  Prefett.  II  Que- 
store andb  dal  Preietto.  M  Que- 
8tor  de  la  Camera  di  DepuUw,: 
II  Questore  deUa  -Camera  dei  De- 
putati. 

—  Questura,  (P.  N.),  Questura. 
«  L'dn  menaa  in  questura  »  :  «c  Lo 
condussero  a  dormire  in  Questu- 
ra y>. « I/'^  sul  liber  de  la  questura  » : 
«  £}  sul  registro  della  —  ». 

—  Questurin,  (P.  N.),  A^ente 
di  Pubb.  Sicurezza.  Questunno. 

Questua,  Questua.  La  qttestua 
rh  proibida :  La  questua  e  proi- 
bita.  La  questua  ae  la  giesa:  L'e- 
lemoslna. 

—  Questua ,  Questuare.  Vedi 
Cereh  su  (trattandosi  di  mendi- 
canti).  /  /raa  zoecolott  e  i  mo- 
negh  van  intomo  a  questuh:  I 
frati  zoccolanti  e  oerte  monaohe 
vanno  intorno  a  questuare. 

—  Questuant,  Questuante. 
Quia  (D.  Lat.),  Quia.  Std,  o  ue- 

gn%  al  quia:  Stare  o  venire  al 
quia. 

Qoibus  (D.  Lat.)  fr.:  Conqui- 
bus:  I  quattrini. 

Quidem  (  D.  Lat. )  Bene  qui- 
dem :  Idem.  «  S'el  ghe  pias  bene 
quidem,  se  de  wd... >.'«Se  gli  pia- 
ce  bene  quidem,  se  no...  > 

Quidsimll  (D.  Lat.)  Quidsimile 
c  Quissimile.  «  L'h  minga  precis 
ma  Vh  6n  quidsimil » : «  Non  e  pre- 
cise ma  un  — ». 

Quiescent,  Quiescente.  «i/'e 
cinq  ann  che  s6nt  quiescent » : «  Fui 
giubilato  cinque  anni  fa  ». 

—  Quiescenza,  Quiesoenza  El 
soldo  de  quiescenza:  La  pensione. 
4c  L'^  std  miss  in  quiescenza  » : «  Fu 
messo  a  riposo*. 

Quiettk-ettaa-ettass,  Quietare. 
N6  quiettdi  nh  giorno  n^  nott:  Non 
quietare  nfe  giorno  n^  notte.  «^n- 
ahmm  andemm  .sura  G...  che  la 
se  quietta  •»  :  «  Andiamo  o  Su  via, 
sora  G...  la  si  quieti  ».  Qui^ttd,  gio 
i  robb:  Quietare  ogni  cosa. 

Quiett,  Quieto.  ^iett  cdme  6n 
bhe:  Cheto  come  olio.  «  Ul  g'd  6na 
stanza  quietta  e  raccolta  eh'  el  pd 
studid,  y>  :  «  Ha  una  oameretta 
quieta  e  raccolta  che  vi  pu5  stu- 
diare».   n^Adess  I'h  pv^see  quiett 


ma  etanott  VA  daa  fceura*  \A 
maniaco) :  «  Ora  h  piu  tranqnilb 
ma  questa  notte  smanib  ».  Pk  A 
quieto  vivere:  Fare  o  amare  3 
quieto  vivere.  Lassd  tnai  quisit: 
Non  lasciar  tranquillo  un  minuto. 
JPodk  minga  std.  quieti  6n  mintOX 
(di  ragazzo) :  Cne  non  ea  sti^ 
cheto  un  memento.  «  Ma  sUl  quieA 
6n  minutt »  :  «  Ma  sta  bono  un  i- 
stante».  On' aequettinna  quieUa, 
quietta :  Una  pioggerella  c^eta 
cheta.  «  Oh  sta  pur  quieti,  ehe  U 
rangi  »ti  »  :  «  Sta  pur  quieto,  ehe 
ti  servo  io».  El  lagh  Vera  qmtM 
cdme  6n  cristall »  :  «  II  lago  en 
quieto  come  olio  ». 

—  Qnintemett,  Quintemetto. 
Qnintessenza,  «J7«  la  qtiintet- 

senza  di  birboni  »  :  « j^  la  qiiinteft- 
senza  de'  birboni  ».  |  «  Ghe  n'i  one  ' 
quintessenssa  »  :  «  Ce  n'^  un  subisao 
o  Roba  a  bizzeffe». 

Quiproqao,  Qui  pro  qno.  L*h 
stOM  6n  vero  quiproquo:  ^  stato 
un  —  o  equivooo. 

Quist  ( Volg.).  Vedi  Quesli.  N.  fr. 
volg. :  Avigh  tanti  de  quisi !  : 
Essere  e  quattrini.  Sema  de  ^pasl 
se  fii  nagott :  Senza  quattrini  noo 
si  la  nulla. 

Qui8t&-8taa(yolg.).  Vedi  Aegm- 
std,  N.  fr.  volg. :  ^nEinsd  eosse  fet 
quistaa  ?  »  :  «  £  cos)  ?  Che  guada- 
gno  hai  avuto  ?  >».  «  Per  quisldi  d 
iem^p  che  Vaveva  perduu,  Td  d^ 
vuu  sgambettdb »  :  «  Per  rlcattare  il 
tempo  che  s'era  trattenuto  allesti 
il  passo  ». 

Quistion  (Volg.).  Vedi  QtiesH&n. 
N.  fr.  volg. :  Avhgh  di  quistian  o 
Quistiondi:  Venir  a  questione. 

Qui8tion&  (Volg.).  Vedi  Que- 
stiond.  N.  fr.  volg. :  «  £!l  g^it  atu» 
de  quistionh  »  :  «  Ebi}>e  a  questio- 
nare  per... ». 

—  Quistiondtta  (Vol^.).  Vedi 
Questionetta.  N.  fr.  volg. :  Se  tralr 
tava  d'  6na  quistionetta  .*  Si  trat- 
tava  d'una  questioncella. 

Quitanza,  Quitanza  e  Quietanza. 
«  Gh'el  me  faga  la  quitanza  » : «  Mi 
faccia  la  —  ». 

—  Quitanz^-anzaa,  Fare  qui- 
tanza e  Quitanza  re. 

Quondamm  (Volg.).  Vedi  Qwm- 
dam,. 

—  Quondam,  Quondam.  Elficsu 
del  quondam  Giovann :  n  figUo 
del  quondam  Giovanni.   (Pr.)C%i 


QUO 


-585  — 


QUO 


H/Dtir  el  vit  in  quondam,  CM  more 
a  nei  quondam. 

Quoniam,  Quonia  (1),  Baggeo». 
j&'^  dn  quoniam »  :  «  E  un  ba- 
>rd.o  ». 

Qiiotizxk.  Vedi  CoHzza, 


Quoto,  Quoto  e  Quoziente. 

Quotta,  Quota.  «  Qtiesta  V  h  la 
quota  ehe  t'  e  toeecta  »  :  «  Questa  h 
la  tua  quotas. 

Quozient,  Quozieute. 


R  {Erra)j  B  (Erre).  Vedi  Urra. 

Rabarbor  (Medic.),  Rabarbaro. 

Rabadan,  (Sense  proprio,  oolto), 
itftmadan.  (Trasl.)  ^d  on  gran  ra~ 
tadan  o  6n  rabadan  del  trenta 
Htra  (2) ;  Far  un  oMasso  indiayo- 
ato  o  delle  trenta  paia.  «  Cosse  Vh 
*h  8t6  rabadan  /  »  :  «  Cos'^  codesto 
>adanai  ? » 

Ralmgass  (P.  N.  entrata  da  poco 
lella  parlata  dopo  il  suocesso  d'u- 
la  commedia  omonima),  Rabagas. 
K  L/h  6n  vero  Rahagass  »  :  «  Gli  h 
IXL  vero  Babagas  o  un  voltaca- 
»aooa  ». 

Babbia,  Rabbia  e  Ira  (3).  Giap- 
pd  rabbia:  Arrabbiare.  Fh  mar- 
wi  vun  de  la  rabbia :  Far  maroire 
cuio  di  rabbia.  «  Ona  rabbia  ehe 
ghe  vedi  3tm»:«Un  rovello,  ohe 
Qon  vedo  piti  lume ».  «  Che  rab- 
bia!* «Cne  rabbia!  »  «JD'^  im~ 
pastaa  de  rabbia  »  :  «  E  impastato 
di  rabbia ».  Smangiass  de  la  rab- 
bia :  Rodersi  dalla  bile.  « Famm 
minpa  vegnl  la  rabbia  »  :  «  Non 
mi  far  montare  la  stizza  o  la  fotta» 
(volg.).  I  (Dei  oani)  PastfBur  V  h 
minga  trovaa  a  quel  ehe  par,  el 
vero  rimedi  eontro  la  rabbia  :  Pa- 
steur a  quel  ehe  pare  non  ayreb- 
be  trovato  il  vero  rimedio  eon- 
tro la  rabbia.  (Di  cose)  Rabbia  de 
frhdd,  de  vent,  de  nev  :  Rabbia  di 
freddo  o  stridore,  rabbia  di  vento, 
di  neye.  Rabbia  in  di  dent :  Stri- 
dore  de'  denti,  Gina.  (Arezzo). 


(1)  Quonia  in  dis.  in  fior.  voleva  dire 
Fesia,  Oioco,  Sorezio,  Dissidio. 

(2)  Annibal  Caro,  senza  pur  sapere  nulla 
intorno  alia  nostra  frase  del  trenta  para 
(i  60  decurioni  del  secolo  XIV)  scrisae : 
«Le  trenta  paia  si  sono  oggi  scatenate  per 
me  »•  Risoontro  curioso  I 

(3)  In  dialetto  non  o^  d  la  bella  sfuma- 
tnra  ohe  in  toscano  pub  essere  indicata 
colla  frase :  Tint  si  fece  rabbia. 


—  Rabbiascia,  Saetta. 

—  Rabbiaa,  Arrabbiato.  Rab- 
biaa  e&me  6n  scin :  Vedi  Sdn,  Ri- 
8j>&nd  de  rabbiaa:  Rispondere  rab- 
biosamente.  Can  rabbiaa:  Cane 
rabbioso  o  idrofobo.  Asit  rabbiaa : 
Aoeto  —  o  fortissimo. 

—  Rabbladon,  Rabbiosaooio. 

—  Rabbiadell,  Rabbiosetto. 

—  Rabbiin,  Rabino,  Stizzoso. 
On  poo  rabbiin :  Stizzosetto.  «2y'^ 
6n  rabbiin  ehe  ghe  voRur  pazienza 
a  viveffh  inshmma  »  :  «  £  un  rabino, 
ehe  ci  vol  pazienza  a  stare  con  lui. 

—  Rabbios,  Rabbioso.  «  Cdme  Vh 
rabbidsa  ine<Bu  tda  sorUla  »  :  «  Co- 
rn'^ stizzosa  oggi  tua  sorella ! » 

—  RabbiOBasc-osdn-OB^ll,  Rab- 
biosaooio e  Rabbiosello. 

—  Rabbiosa,  Vedi  Aequavitta, 

—  Rabbietta,  Rabbietta  e  Rab- 
biuzza.  «  Me  Va  ditt  ednt  6na  eerta 
roMietta  tra  came  e  pill  ehe...  » : 
«  Me  lo  disse  con  ima  cei'ta  stiz- 
zetta  tra  pelle  e  pelle,  ohe... » 

Babesch,  Rabesoo.  Stoffa,  tor- 
pezzaria  a  rabeseh :  Stoffa^  tapez- 
zeria  rabescata.  «  Fl  s'l  miss  a  fdt 
di  gran  rabeseh  in  la  sabbia  »  :  «  8i 
mise  a  fare  de'  gran  rabeschi  nel- 
Tarena  o  nella  rena». 

—  Babesclk-eBcaa  (P.  N.)  Rabe- 
scare.  «  Bisbgna  vedh  c6me  I'd  ra- 
beseaa  pdlid  quella  vesta  de  ca- 
mera »  :  «  Bisogna  vedere  ehe  bei 
rabeschi  ricamb  sulla  veste  da  ca- 
mera ]». 

Rabin,  Rabbino.  Fl  rabin  di 
Fbrei:  II  rabbino  degli  Israeliti. 

Rabican,  Rabicano.  On  eavall 
8a>6r  rabiean:  Un  sauro  rabicano. 

RabOtt ,  Sbarazzino ,  Monello. 
On'azidn  de  rtibott :  Monelleria. 

— Rabottin-ottell,  Rabottino(l), 
Monelluccio. 


(1)  Rabottino  i  un  amese  da  fMegname. 


RAB 


—  586 


RAC 


—  Babottaia,  Ragazzaglia,  Be- 
oerume. 

Baccagna  (1).  Vedi  Bttbbidsa, 
Sgresgia^  Rosoli  de  truppa. 

—  Raccanatt ,  Aoquavitaio. 
«  L'dn  areelaa  in  del  raccanatt  chl 
diritnpeit »  :  «  L'  hanno  arrestato 
nella  Dottega  del  liquorista  oosti 
dirimpetto  ».  (Di  chi  frequenta  gli 
acqua vital)  «  L'e  6n  famoae  rac- 
canatt semper  mezz  imbrieigh » 
(volg.)*  «  ^  un  gran  frequentatore 
di  liquoristi,  sempre  uboriaco  ». 

Racch  (Liquore),  Araooa. 

Bacchetta  (Arnese  per  giocare 
al  Yolano)f  Racchetta  o  Laoohetta. 

Raccola,  Letiohino.  «  Ma  finU- 
sela  de  fa  la  rdccola »  :  «  Smetti 
una  volta  leticone  che  sei !  »  (II 
litigio  stesso)  «  Tira  minga  man 
de  8ti  raccol  >» :  «  Lasoia  stare  oo- 
desti  tkoco]i».  Famoso  per  mett 
gio  di  raccol:  Famoso  per  attac- 
car  liti. 

—  Raccolk,  Leticare  (e  in  altro 
senso  anche  Taccolare).  «  Xu  8*  el 
pb  raceold,  l'e  tutt  coce  /  »  :  «  Quan- 
do  pu6  leticare  o  tacoolare  egli  h 
felice  ». 

—  Raccolon,  Letioonaccio. 
Baccolt  (Civ.))  Raccolto.  <Vera 

la  in  aiesa  a  ^regd  tutt  raecolt » : 
«  Era  \k  in  chiesa  a  pregare  tutto 
raccolto.  ]  HI  raecolt  de  Vann:  I- 
deui. 

Raccolta,  Raccolta. «  El  g*dL  6na 
bella  raccolta  de  inshtt,  cdnt  i  al 
dur »  :  «  Ha  una  bella  raccolta  di 
coleopteri ».  «  L'd  feui  6na  bonna 
raccolta  de  pngn  e  de  pee  in  del 
euu  »  :  Fece  una  buona  provviste 
di  pugui  e  di  calci  nel  sedere*. 

—  Raccoltinetta,  Raccoltucoia. 
Raccomandk-ndaa-ndaBB.  Rac> 

comandaro.  «  Te  raccomandi  std 
adree  al  mur»  (mamma  a  figlio- 
lo):  «  Ti  raocomando  tienti  al  mu- 
ro  ».  Letter  a,  pacch  raceomanr- 
daa:  Lcttera,  pacco  raccomandato. 
Alberghi  raccomandaa  (sulle  quar- 
te  pagine) :  Alberghi  raccoman- 
dati.  liaccomandass  a  la  sda  bonna 
araaia:  Raccomaudarsi  alia  sua 
bona  grazia.  HaccomandasB  ai 
gamb :  Kaccomaudarsi  alle  gambe. 
«  JEl  to  raccofnandaa  Voo  j<w.  inn- 


(1)  Parola  importata  da  Ptacenza,  dove 
le  vinacce  sono  chiamate  Racche. 


jpie^d»:4cAl  tuo  racoomandato  ho 
trovato  il  posto  ». 

— Racooxiiaiidazi6xL,  BacconuuH 
dazione.  «  G'avaria  bisdgn  d'dnm 
piceoia  raceomandazion  ji>rec«...»: 
«  Mi  abbisognerebbe  una  piooob 
raooomandazione  presso... » 

—  RacoomandazioiLetta,  Raeeo- 
mandazioncella. 

Rachitegh  (Volg.).  Vedi  BaH- 
tich, 

Rachitich,  Ratichito.  L'lsHtuti 
per  i  rachitich:  L'istituto  dei  ra- 
ohitioi.  Fdrment  raehitteh:  Grano 
rachitico. 

Radk-adaa-adass^  Radere  «lfe 
sont  fdt  radd  i  cavei  ( col  rasoio ) : 
« Mi  son  t'atto  radere  il  capo  k 
Radd  6h  can:  Tosare.  Vedi  anche 
JRasd  (senza  rasoio). 

—  Radada,  Radaia  (1),  Me  sonl 
faa  fd  6na  bonna  radaaa  de  to- 
vei »  :  «  Mi  son  t'atto  radere  il  os- 
po». 

Rfcdica,  Radica.  Ona  seatolatU 
radica:  Una  scatola  di  radica. 

Radical  {?,  N.),  Radicale.  Ju- 
dical e  repiwblican :  Radicale  e  re- 
pubblicauo. 

RadlB,  Radicc.  Pientd  i  radis: 
Metter  radice  (piante).  Pienii 
i  radis  in  d*  6n  ait :  Abbarbft- 
bicarsi  in  un  luogo.  (Fig.)  Anda 
a  la  radis :  Volerla  vedere  fino  in 
fondo.  Movinaa  de  ramni  e  de  rth 
dis:  Tribolato  o  rovinato  sin  neUe 
barbe.  Strappd  sh  i  radis  (di 
dente) :  Divellere  le  radioi  d'  nn 
deute.  Mhtteqh  i  radis  al  s6l:  Met- 
ter le  radici  al  sole.  La  radis  di 
dn^,  di  eavii:  La  radice  delle  nn- 
ghie,  dei  capelli.  (T.  di  matema- 
tica)  Radice. 

—  Radisetta,  Radicetta. 

—  Radisarodu,  Barbatella. 

—  Radisamm,  Sterpame. 

—  RadlB^-isaa,  Radicare.«Xa 
semenza  del  vas  la  comincia  a  ra- 
disd  » : «  Ci5  che  hal  seminato  nel 
yaso  comincia  a  radicare  ». 

Raffa,  Raffft.  O  de  riffa  o  de 
raff  a...:  O  in  modo  o  neU'altro.  | 
Ed  a  la  raffa  mffa:  Fare  a  ruffs 
raft'a  o  di  rift'e  o  di  raffe. 

Raffk-affaa,  Arraffare.  L'd  raf- 


(1)  Radaia  e  voce  senese  p«r  s'gaifioire 
gli  spazi  voti  nel  bosohl,  che  altrove  di« 
consi  Radori.  Non  corrlsponde  per  nnUa 
al  radada. 


RAF 


—  587  — 


RAG 


'€Ui  tutt  C088  2i( » : «  Arrafifb  lui  tut- 

0  quanto  o  Arramaiol5  ogni  oo- 
;a  3».  (Pistoia). 

Ritne^li,  RagDa  (specie  di  rete 
la  pi^liar  beccaccie). 

Raffin^-inaa,  Raffinare.  Baf- 
%t^i^  Volif  el  zueeher,  el  scUnitert 
l*4zrgentf  Vor:  Raffinare  olio,  zuo~ 
sIieTO,  salnitro,  argento,  oro. 

—  Baffinaria ,  Raflineria.  —  de 
vtACcher:  —  di  zucchero. 

Raffiredaa,  Raffredato,  Intasato, 
[nfreddato.  «  S6nt  sortii  sema 
paltd  e  me  sdni  raffreddaa  » :  «  So- 
no  uscito  senza  paletb  e  ho  preso 
an'  iinbecoata». 

—  Bafftedbr.  Rait'redore,  In- 
frecLdatura ,  Imoeocata.  «  Gtuirda 
de  'no  dappdi  6n  quai  raffredor*i 
«  Hada  di  non  ti  infreddare  ».  Raf- 
fredor  trcueureia:  Raffreddore  tra- 
scnrato.  Baffredor  de  iksta:  In- 
tosatura. 

Ragg,  Raggio.  /  ragg  del  861: 

1  raggi  del  sole.  I  ragg  de  la  r<Bu- 
da  :  I  raggi  della  ruota.  « Se  el 
eapitoBs  el  saria  dn  ragg  »  :  «  Se 
venisse  ora  sarebbe  gran  Ventu- 
ra ».  I  (D'asino)  Raglio.  (Pr. ): 
^cbgg  d'  asen  n6  vii  in  del :  Ra« 
glio  d'asino  non  sale  in  cielo. 

—  RaggUi,  RagUare.  Raggidt  e6~ 
me  6n  asen:  Ragliar  oome  un  ciuco. 

Baggla  o  Dara  (Carro  senza 
ruote  per  monti),  Treggia. 

Bagionlk-onaa,    Ragionare. 

«  Qttell  ficeu  el  eomincia  a  ragio- 

nit  »  :  «  Quel  ragazzo  eomincia  a 

—  o  connettere».  On  omm  ehe  se 

pd  mingaragionaghinshmma:  Un 

omo  one  non  ci  si  ragiona.  «  Se 

dis  insei  tant  per  ragwnd, »  :  «  Si 

dice  oosi  per  discorrere ».  «  L*h 

ragionaao  le  minga  rcigionaaf*: 

«Er  ragionato  o  non  lo    h  punto  ? 

Opp,  Ho  detto  bene  1 » 

—  Bagionatt,  Ra^ioniere,  Com- 
patista.  Passd  ragwnatt:  Passar 
ragioniere.  El  ragionatl  de  eh: 
L'economo  o  II  oomputista. 

—  Ragionattell,  Ragioniere  di 
poco. 

—  Bagloxiattaria ,  Ragionate- 
ria(l).  Computisteria. 

—  Kagionevol,  Ragionevole. 
<L'h  6n  omm  ragionevol* : <i^il  un 


(1)  Ragionateria  fu  parola  viva  per  di- 
notare  un  ufQcio  di  deposito  a  Costanti- 
nopoli  (R.  St.). 


omo  ragionevole  ».  Ona  sommetta 
ragionevol:  Una  sommetta  ragio- 
nevole. On  prezzi  —  .•  Un  prezzo 
ragionevole. 

RagXL,  Ragno.  Ul  ragn  el  porta 
for  tuna  (pregiud.  volg.)  II  ragno 
porta  tbrtuna. 

—  Ragnera,  Ragnatelo.  Fd^  gib 
iragner:  Levare  i  ragnateli.  (Fig.) 
Faah  gid  i  ragner  a  vun :  Dar 
delle  busse.  JBoflrnerperi  tot;  Per 
stagnar  il  sangue.  On  vestiif  6n 
lemcBUf  6n  fazzolhtt  ch^el  par  6na 
rotgnera:  iTn  abito,  un  lenzuolo, 
una  pezzuola  ohe  sembra  un  ra- 
gnatelo. (Di  persona)  Ragno. 

Ragd  (D.  Fr.),  Ra^tl.  Kago  de 
polaster:  Fricassea  di  polio.  (Fig.) 
«  Quell  ehe  ragd  guana  el  ten  per 
i  pee  /  »  :  «  Quello  noioso,  quEmdo 
ti  si  mette  o  ti  si  fa  d'  attomo  I  » 
« I/di  faa  6n  diseorsett.  Se  te  aves- 
sU  sentii  ehe  ragd  » : «  Fece  un  di- 
scorsetto.  Se  tu  avessi  udito  cbe 
frioassea!  » 

—  Ragottin,  Intingoletto. 

—  Ragott&-ottaa-otta8B ,  Pic- 
cheggiarsi. «  Lor  seguiten  a  ragot- 
tase  tutt  el  <il » : «  E'  stanno  a  pic- 
clieggiarsi  da  mattina  a  8era». 

Baguali,  Ragguaglio. «  Ch*el  me 
daga  6n  quai  raguali  su  quella 
faeeenda  »  :  «  La  mi  dia  qualche 
ragguaglio  di  quella  facoenda». 

—  Ba^aglik-gllaa. «  86nt  staa 
raauaglteui  de  tutt »  :  «  Sono  stato 
iniormato  d'ogni  cosa». 

Raguardeyol ,  Ragguardevole. 
nL'^  6n  personagg  moUo  raguar- 
devol » :  «  Gli  h  o  Eunpersonaggio 
molto  ragguardevole  ». 

Balegra-egrasB ,  Rallegrare  (1). 
«  Me  raiegri  tant » : «  Mi  rallegro! » 
jRalegrd,  la  vista:  Rallegrare  la 
vista.  Gh'h  poeh  de  ralegrass:  C^h 
pooo  da  star  allegri. 

BalexLt&-entaa,  Rallentare.  Ra- 
lentd  Vandadura  (di  cavaJlo) :  Ral- 
lentare il  passo  o  randatura.  (Mu- 
sica)«  ChVbisogna  ralentd  el  temp  »: 
«  Qui  bisogna  rallentare  ».  Rallen- 
tando:  Idem. 

Rama,  Rama.  I  fruit  nassen  sul" 
la  ramrtt  e  minga  sul  ramm:  I 


(1)  In  Fior.  c'e  una  bellt'ssima  parola 
ehe  manca  al  dialetto  ed  e  Ralle^ralnra , 
ehe  e  l*ar!a  del  sorHso :  La  sora  Giulia  ha 
una  bella  rallegratura. 


RAM 


—  588-- 


BAM 


fnitti  nasoono  sulle  rame  non  Bui 
rami.  |  Vedi  aocbe  Gaffa» 

—  Ramada,  Eete  «  Graticola. 
Finhstra  edn  la  ferrada  e  la  ror- 
mada :  Finestra  con  ferrato  e  gra- 
ticola. 

—  Ramadnra,  Ramatura.  On 
eastan  de  bellvfsima  ramadura  de 
edpiit:  Un  castano  di  bellisaima 
ramatura  per  Btiidlo. 

—  Raminck  (P.  N.),  Ramiiioare. 
L*euealiptoel  ramifiea  suhit:  L'eu- 
oalipto  ramifiea  in  poco  tempo. 

—  Ramm,  Ramo  e  Rame. «  L^u- 
shll  Vh  andaa  a  mattes  ffie  6n  ramm 
del... » : «  L'uccello  andb  a  posarsi 
su  una  rama  del...  »  Hamm  s^cch: 
Seccaiuolo.  |  Rame.  On  pan  de 
ramm:  Un  pane  di  rame.  M  ramm 
de  eusinna:  I  rami. 

—  Ramasg  (D.  Fr.),  Damasco. 

—  Ramee,  Calderaio. 

—  Ramds,  Ramoso. 

—  Ramdn,  Gros»o  e  lungo  ramo. 
Ramada,  Ramata  (1).  Graticola. 

«  An  domiu  m^ttegh  ona  ram^ada 
ai  fin^ter  di  eantinn  per  nd  fb, 
ehe  i  barabitt,  ghe  buttassen  denter 
i  porearii » :  «  Han  dovuto  metter 
una  graticola  sulle  finestre  delle 
cantine  perch^  i  monelli  non  vi 
gettassero  dentro  delle  lordure  ». 

—  Ramee,  Kamaio  o  Calderaio. 
/  utensili  di  ramse  in  gib  de  prez- 
si :  Gli  utensili  de'  ramai  scadono 
di  pregio. 

—  Ramdtt,  Rametto  (2).  On  ra- 
mett  de  sciresa:  Un  ramicello  di 
ciliegio.  |  Filo  di  ferro  o  di  rame. 

—  Ramettin,  Ramicino. 

—  Ramlnna,  Ramina  (3)  Lucca), 
Ramina  (Fir.).  Ramino  «  Sealda  dn 
poo  d'aequa  in  la  raminna  » : «  Fli 
soaldare  delVacqua  nel  ramino  ». 

Rampa  (Erta) ,  Rampa.  Ona 
rampa  in  moniagna:  Una  rampa 
0  saiita  di  montagna.  Rampa  eor- 
danata :  Cordonata.  La  ram.pa  di 
fabbrich  (per  salir  di  piano  in 
piano  esteriormente) :  Saiitoio. 

—  Ramp&-ampaa,  Rampare.  Sa- 
lire  faticosamente  un'erta).  «  N*h 
toee€M  de    rampd  mbledettament 


(1)  Ramata  e  inveoa  un  tesstito  di  vin- 
chi  per  stramazzar  gll   uccelli  a  fragnolo. 

(2)  Rametto   non  signiflra  che   piccolo 
ramo.  In  milanese  ha  Taltro  senso 

(3)  Scaglia  clie  cade  dal   rame  battato 
dal  calderaio. 


per  rivdi  in  sdmma  »:    «  C*6 
cato  di  aiTampicarci  o  rampi 
malfdettamente   per   giimgere 
cima  ». 

—  Rampada,  Rampata  (1),  P 
tata.  «  £!mm  faa  dna  ratnpada 
la  «tJi  senza  fermass  » :  «  Face: 
una  pettata  iin  lassil  senza 
marci ». 

— RampegA,  Arrampicarsi.Ra 
picarsi.  Bampegh  su  ner  i  piai 
Arrampicarsi  sugli  albeii.  (Fi 
RampMh  sui  viaer:  Attacoani 
rasoi.  On  avocatt  ehe  rampegasemn 
per  .*  £  un  av vooato  rampichino  • 
abbriohino.  «  M  v<Bur  insegHa4fk 
ai  gatt  a  rampega*;  «  E'  vorrebbe 
insegnare  ai  gatti  a  rampicare*. 

—  Rampegaddr  (P.  N.),  Rampi- 
catore.  On  bdn  cUpinista  el  da 
vhss  6n  bon  rampegador :  Un  buoi 
alpinista  dev'  essere  buon  rampi- 
catore. 

—  Rampegon  (A),  Rampicando. 

—  Rampegbin,  Rampiciiiiio  (Di 
cbi  tenta  ogni  stillo  per  aver  ra- 
gione).  Avocatt  rampegkin :  At- 
Yocato  stillino  o  abbnchino.  «  L'i 
trovaa  6n  ram.peghin  e  el  ghe  s't 
tacaa  » :  «  Trov6  un  cavillo  e  lo 
afterr5  ».  |  (Uccello)  Rampiobin* 
Abbriccagnolo.  |  (Di  ragazzo  fm- 
golo) «  Otb  de  H  rampeghin  >:  «  Gift 
di  li  rampicbino  ». 

—  Rampln,  Rampino,  Gancio. 
Faa  a  rampin:  Uncmato.  Taeeaa 
al  rampin :  Appeso  al  ganoio.  ^' 
sUta  e  rampin :  Femminella  e  gao- 
gberetto.  —  de  la  stadera:  Idem. 
I  4c  I/l  6h  avoeattehe  se  taeea  t 
tutt  i  rampin  »:  «  £  un  awocato 
cbe  s'  attaoca  a'  rasoi  ».  «  QueiA2 
in  minga  res6n  in  ram^piU  de  br6* 
brd  »  :  «  Codeste  non  sono  ragi<H 
nif  sono  abbricagnoli  da  cavaloeHi 
cbi ».  «  Qu^t  I'h  minga  aeriVf  f) 
fd,  di  rampin  o  di  rampitt » : «  Co-» 
desta  non  h  scrittura,  sono  fior  dl 
rampini  ».  (Ferri  per  certi  layorijj 
Rampino.  (De'  setaioli)  JRampimt^ 
del  va  e  ven:  Andirivieni. 

—  Rainpln&-liLaa-ina88,  C»Ti]-; 
lare.  «  L*e  iwUil  ehe  te  eerektt  it- 
rampind, » :  «  £  inutile  che  tu  vadA 
cercando  de'  cavilli  ».  «  Sott  ai  da- 
I6r  la  se  rampinava  «w  »:  «  Sotto 


(1)  In  Fior.  Rampata  oltre  che :  oolpot 
zampa,  stgniflca  preeso  a  poco  cl6  chei 
gnifica  Rampa. 


RAM 


—  589  — 


RAN 


nie  doglie  la  poverina  si  contor- 
»eva  tutta  ». 

—  Ramplnatt,  Abbrichino.  V  edi 
bnclie  Mampeghin.  Avocati  ran^ 
9irhatt:  Stilfino. 

—  Rampinera,  Graffio,  Uncini. 
c  ZAs  shggia  Vh  restiuUt  in  del  p6zz;  vci 
K  tcBU  ta  rampinera  »: «  Va  a  pigliar 
^li  uncini;  la  secohia  h  nmasta 
a.el  pozzo  ».  (Fig.)  «  Mafc&ura  6na 
oolta  /  Ghe  vcbur  la  rampinera  ?  »: 
K  Ma  parla  una  buona  volta  I  O 
Dlie  ci  vuol  il  cavaetraooil »  Tirh 
•fcR'ura  i  paroll  cdn  la  —:  Cavar  di 
bocca  le  parole  coUe  tanaglie. 

RampcBOSgen  (Erba  arvense  da 
insalata),  Raperonzolo. 

Ran.  N.  t'r. :  San,  ran,  Vamakta 
«Z  vA  a  trovdi  el  san  (Appross.) : 
]>iiTa  pi^  una  pentola  tessa  che 
una  aana.  JBan  ran  quell  ehe  n6 
yhmm  incaeu  farhmm  aoman:  Quel 
olie  non  si  fa  oggi  si  iarh  domani. 

Rana,  Rana.  —  de  san  Oiovann, 
«i«  san  Peder,  eee, :  Rana  verde, 
xanocohiella.  ecc.  Andii  a  ciapph 
%  rann :  Anaar  a  pigliar  o  pescar 
le  rone.  Biott  eome  &na  rana: 
l^udo  come  Dio  Fha  creato.  Quell 
tU  rann:  II  ran^jolo.  Oiitgh  aUa 
ranna  :   Giocare   al  fruUo.   (Pr.) 


cavalli) 

—  Ranetta,  Ranocohiella. 

—  Ranln,  Ranella,  (A  bimbo 
niido)  Naccherino. 

—  Kanon,  Ranooohione. 
Bandnool  (Sorta  di  pianta),  Ra- 

noucolo. 

Kanso,  Rancio.  Ai  des  dr  dan 

{oRura  el  range :  Alle  dieoi  distri- 
tuisoono  il  rancio. 

—  Rancer,  Ranoiere.  Ul  raneer 
el  vdi  mai  sema :  II  ranciere  non 
va  senza... 

BanclMMia,  Arrancare  (1),  Affer- 
rare.  «  L*h  raneaa  6n  folein  e  el 
g'h  daa  »:  «  Abbranob  un  falcetto 
e  lo  feri ».  «  El  Vh  raneaa  per  el 
cdppin  »:  «  Lo  afferrb  per  il  col- 
lo  ». 

Randd  (Volg.).  Vedi  Bhiclod, 


(1)  Arrancare  che  ha   snono  simile,  al 
nostro  Rcmcd  vnol  dire   tatt*  altro.  E  il 


Randevd  (D.  Fr.),Rendez  yous(l), 
Appuntamento,  RitroTO.  Dii  ran- 
denb:  Darsi  la  posta. 

Ranella,  Ranella  (Piccola  rana), 
Gbiera.  Ooperduu  la  ranella  de 
hastdn  » :  «  Ho  perduto  la  gbiera 
della  mazza  >». 

Ranf,  Grancbio.  «  M''e  ciappaa 
el  ranf  in  la  j^dlpa  de  la  ffamha, 
ehe  oo  veduu  i  athll » :  «  Mi  preae 
il  grancbio  nel  polpaccio  d^  una 
gamba  cbe  mi  fece  veder  le  stel- 
le  ».  Avkgh  el  ranf  in  di  man :  A- 
vere  il  grancbio  alia  searsella  o 
alia  borsa. 

RangUir-ngiaa-ngiass  (D.  Fr.), 
Arrangiare  (bollata),  Acoomodare, 
Aggiustare,  Rassettare,  Rawiare. 
«  Stb  affare  el  rangiaroo  ml  > : 
«  Questa  t'acconda  la  acoomodero 
io  ».  «  Rangia  6n  poo  sta  stanza  »: 
«  Rassetta  un  po'  questa  stanza  ». 
«  Ad^s,  ad^Sf  te  rangi  mi  /  » : «  Ora 
ora  o  aspetta  ora,  t'accomodo  io  ». 
« It'oo  rangiaa  su  e&nt  i  pagn  men 
usaa  per  pode  m4zndall  a  Milan  »: 
«  Per  mandarlo  un  po'  ravyiatino  a 
Milano  Vbo  vestito  quasi  a  nuovo  ». 

Rango,  Rango.  i)e  primm,  de 
thrz,  de  tiltim  rango:  Di  mima, 
di  terza,  di  ultima  riga.  J)*alio 
rango:  idem.  «  Te  gJrett  pauni 
de  perd  el  rango  /  »  :  «  Hai  paura 
forse  di  perdere  la  nobiltk.  ?  » 

Rangognk ,  Fiottare.  Cosse  te 
gh'ee  adess  de  rangognM  » : «  Per- 
ob^  brontoli  ?  »  «  IAa  el  rangogna 
8u  tutt  »  :  «  Egli  ba  a  ridire  su 
tutto ».  JyU  el  rangogna  tutt  el 
^i  »  :  4c  Egli  non  fa  che  fiottare  ». 

—  Rangogn ,  Lagnanza.  «  Te 
sett    chi   tl  ednt  i    td  solit   ran- 

ogn  f  ^iK.  Un'altra  delle  tue  bo- 
ite  lagnanze  ». 

—  Rangognon,  Brontolone. 
«  L*^  6n  rangoanon  de  primma 
forza  »  :  «  fi  un  orontolone  di  pri- 
ma riga  ». 

Rangol ,  Pretesa.  «  Se  te  gh'ee 
di  rangol  eiamem  in  preiura » : 
«  Se  tu  hai  delle  ragioni  chiamami 
davanti  al  pretore  ». 

Rangotan  (Volg.)  Vedi  Oran- 
gotan. 


g' 


(1)  Rendez  vous  awal  plu  che  Appunta- 
mento  h  voce  bollata  a  ragione  da  cht 
per6  confessa  come  essa  sla  dolce  alle  boc- 


camminare  In    flretta  d^ll  zoppi  e  degli  I  cbe  del  leziosi  damerini  e  delle  cascantl 
ao.iancatl  •  damine. 


RAN 


590  — 


RAO 


Ranna.  Yedi  Bana, 

Ransc  per  Rancio,  vedi  Ranc, 
Rancido.  Salamm  ranse:  Salame 
raiicido.  Ciappd  el  ranse:  Irran- 
oidire.  Save  de  ranse:  Sentir  di 
rancido  o  di  vieto.  Butter  ranse: 
Burro  rancido. 

—  Ranscitt,  Rancico.  O^  oo  el 
ranscett  in  gdla  »  :  «  Ho  il  rancico 
in  gola »,  (Pistoia).  M  butter  el 
sd  de  ranscittvn  «tl  burro  sa  di 
rancico  ». 

Bansci,  Ranoire  (in  dis.)  Ran- 
cidire,  Invietire.  Std  salamm  ehl 
rh  hell  e  che  ranseii »  r  «  Questo 
Bnlame  ha  preso  il  rancido  ». 

Rant6g&,  Rantolare  (1)  Fiottare. 
J.u  el  ranieaa  semper  per  tuti 
c"0«»»:  «Ejgli  notta  continuamente 
per  ogni  iiiezia*. 

Rantegh,  Rancore.  «  L*h  6n  ran- 
iegh  vkcc,  ch'el  g'd  e6n  w?i  »  :  «  fi 
un  vecchio  rancore  che  ha  con 
roe  ».  Te  gh'ee  di  rantegh f  » : « Hai 
delle  ragioni  da  far  valerel  Fo- 
ri !  » 

—  Ranteghent ,  RantoloBo.  On 
vece  ranieghent:  Un  vecchio  ca- 
tarroso  o  rantoloeo  o  bisbetico ; 
eeoondo  i  casi. 

—  Ranteghin  (Osbo  di  gola), 
Catarro.  Vedi  Resca. 

—  Ranza,  Falce  iienaia  «  dap- 
pa  la  ransa  e  td  fctura  a  fd.  del 
fen » : «  Prendi  la  lalce  e  ya  a  se- 
gare  I'erba  del  prato  ». 

—  Ranz&-anzaa,  Falciare,  Tajh 
o  Falcid,  el  gran  o  forment:  Mie- 
terlo.  La  mort  la  ranza  senza 
gnardh  nissun  :  La  secca  fal- 
cia  le  sue  vittime  senza  riguardi. 

—  Ranzadbr,  Frullano  (Pisa). 
Falciatore  (Fir.). 

—  Ranzadura,  Segatura  del 
prato. 

—  Ranz^tt,  Raspino  (Ferro  a 
varii  usi). 

Ranzin,  (Ferro  da  vetrai),  Gri- 
satorio,  Topo. 

Ranz&i,  Ranzagnolo  (2).  Avan- 
zuglio.  M' ^  vanzaa  i  ranzai  di 
ravimu  »  :  «  M^avanzarono  i  rita- 
gli  degli  agnellotti  o  tortelletti  ». 


(i)  Rantolare  s^approssima  nel  suono  al 
Rantegd  ma  e  diverso.  E  cosa  assai  piii 
grave. 

.  (2)  Ranzngnolo  e  tutt^altracosaa  Siena. 
K  I'ordigno  da  spianar  la  pasta  a  due 
braccia,  detto  da  noi  La  cannella. 


I  ranzai  del  vesiii :  I  ritaeli 
pezza   del  vestito  (1).    CSUa 
giomada  de  commhss  t  edn, 
alter  ranzai  metti  inshnma 
al  mes  » :  «  Colla  mi  a  giomi 
commesso  e  (son  qualche  idl 
oerto,  Bfietto  assieme  cento 
mese  ».   (Dalla  seta)    Rigaglil 
(Bambini)  «  Tee  menaa  adrtet 
ea  i  ranzaif  »  :  «  Hai  oondotto< 
te  anche  i  marmocchi?»  |  I 
zai  de  la  tavola:  I  rilieTi. 

Ra6cli,  Rauco.  «  Podi  nd  eanti: 
te  sintet  cdme  s6nt  raochf  » : «  K<m 
posso  cantare,  sono  rauco ». 

Raosta  (Volg.)  Vedi  A^ragosla. 

Rapk-apaa.  Raph  el  tabatA 
( tritarlo  colla  raspa) :  Rapar  il 
tabacco.  Rapdt  6n  litndn:  Gnl- 
tugiare  o  Gi*attare  un  limone. 

—  Rap6  (Tabaoco),  Rap^. 
Rapega.  Vedi  Erpes. 

Rapid  (Civ.),  Rapido.  «Z'e«itf 
innt   rapid   el  mwoifnent   ehe  li^ 
faa  e6l  orazzy  ehe,.,  »  :  «  Fu  tanto 
rapido  quel  gesto  ohe».  (In  senet 
di  rapido.  Volg.[  Vedi  JRipid, 

—  Rlipida  (P.  N.)  (Corrente  ne- 
lociBSima),  Rapida.  «  L*e  staa  por- 
taa  via  da  &na  ravida  del  /iumm  »: 
«  Fu  larascinato  da,  ecc.  ». 

Rapinna,  Rapina.  Us^l  de  m- 
pinna:  Uocello  di  rapina.  Acqus 
de  rapinna,  Vedi  Rapida,  «i3 
g*h  faa  denter  6na  vera  rapinna*'. 
«  In  qiiel  patrimonio  i'ece  una  ve- 
ra rapina  ». 

Raport,  Rapporto.  m  An  faa  n« 
port  »  :  «  Han  fatto  rapporto  ». 
Robh  che  g^dt  nisstin  raport  tra  it 
I6r :  Cose  che  non  banno  aleai 
rapporto  o  relazione  i'ra  loro. « JB«- 
port  a  quest poeu  goo  de  dl  che,.. >: 
« In  quanto  a  oodesto  poi  le  debbo 
dire  che...  »  Fer  tutt  i  raport:  Per 
ogni  capo. 

—  Raportli,  Riportare.  m  ISl  ti 
a  raportdt  tutt  eoss  »  :  «  Va  a  eof- 
fiargli  tutto  negli  orecchi ».  «  WAn 
raportaa  ehe  2ii...  » : «  M'hanno  li- 
ferito  che  lei  ». 

—  Raporton,  Belarione  magi- 
strale. 

Rapp,  Rancido.  Avigh  del  hom: 
Aver  del  rancico,  AHappare.  Vedi 
Ligd  i  deHt.  Spirit  de  rapp  :  Spi- 
rito  da  bruciare. 

Rapresentli-entaa .  Rappreeenr, 


(1)  Ora  si  chiamano  ancbe  ScuBpcU. 


\ 


KAP 


—  591  — 


RAS 


!^T^.  jL  la  sednta  i  sod  se  jioden 
^  rapresenth :  Alia  seduta  i  sooi 
L  po880DofarrappreBeiitar6.|(Tea- 
n)  «  A^n  raprBsenlaa  la  Norma  » : 
Uaniio  rtippresentata  la  Norina^. 
Xm  sclnna  la  rappresentava  6na 
<fttega  de  perucchee  » : «  La  scena 
appresentava  una  bottega  da  par- 
ncchiere  ». 

—  Bapresentant,  Rappresentan- 

e. 

—  Bapresentanza,  Idem. 

—  Rapresentazidh,  Rappresen- 
azlone.  «  S6^it  staa  a  lapHmma 
"apresentassion  del  Falstajfde  Ver- 
/i  »  :  «  Assistetti  alia  prima  del 
fcTn-lstaflf*. 

Rar,  Raro.  Mar  cdme  fSna  md- 
fCCL  bianea:  Raro  come  le  mosobe 
l>ianche  o  come  i  cani  gialli  o  co- 
me i  campanili  nelle  selve. «  Ofie 
vaa  de  rary^ :  «  Ci  vado  di  rado  ». 
Xf€Mga88  vedh  de  rar  in  d^  6n  sit : 
Diradare.*  Sia  sloffa  eh\  Vh  tropp 
rar  a  »  :  «  Questa  stofFa  fe  troppo 
rstda  ».  I/h  rar  el  hroeud  f  ( intra- 
ducibfle)  (fi  frase  che  entra  in  u- 
ua  nenia  e  significa:  Magbero): 
£:  pocbino! 

—  Xlarament,  Raramente. «  M  se 
ved  rarament »  :  «  Lo  si  vede  di 
rodo  ». 

—  Barln,  Raretto  (non  com.). 

—  Barissixn,  Rarissimo. 

—  Barissixnament ,  Rarissima- 
inente. 

—  Barltaa,  Rnrit^t.  IraritcMde 
3filan:  Le  raritt^  di...  Firenze.  «7 
sd  visit  8e  fan  d'  6na  raritaa  eor- 
prendent » : «  Le  sue  visite  si  fan- 
no  d'  una  radezza  sorprendente  ». 
«  Sella  raritaa  !  »  ( iron. ) :  «  Bella 
rarity ! » 

—  Rarott,  Raro  anzi  cbe  no. 
Bas,  Raso.  Has  operaa^  velutaa, 

ecc:  Raso  spinato,  operato,  raso 
vellutato.  Av^h  la  phll  cdme  6n 
ras :  Aver  la  pelle  morbida  come 
in  seta  o  un  i*a8o.  |  JFumm  de  ras: 
Negrofumo.  |  Pienras:  Pienozep- 
pq.  fino  all'orlo. 

BaSB  (P.  N.),  Ras.  Ul  rass  Alu- 
la: Ras  Alula. 

Basa,  Ragia.  Acqua  rasa:  Ac- 
qiia  di  ragia.  |  (Inganno)  «  Lit  el 
H*  ^  aecort  de  la  rasa  » :  «  E'  b'  av- 
vide  della  ragia  ». 

Basa-saa,  Radero. «  Me  sdntfaa 
rasii » : «  Ml  sono  fatto  tosare  ». 
Vedi  Bada,  |  Raeentare.  «  Oo  ra- 


saa  el  mur  se  de  no  el  me  schiscia- 
«a  » : «  Ho  rasentato  il  muro  se  no 
eglimi  8tritolava»(oolcarroJ.Pa»Mi. 
rasaa:  Panno  rasato  (nncne  con 
delle  rigbe  tessute  a  raso). 

Ras'cett,  Rascbietto  (struniento 
col  quale  si  rascbia  o  sui  muri  o 
su  altri  oggetti). 

—  Bas^^,  Rascbiarc.  (Sulla 
carta)  ^Ras'cia  via  gnella  mxtg- 
giayn  «  Rascbia  quella  cbiosa  ». 
(De*  caciai)  Mas^cia  la  forma:  Ra- 
scbiarc la  forma. 

—  Rasc'lador,  Rascbietto. 

—  Bas'ciadura,  Rascbiatura  (1). 
Rasentj  Rasente.  Rasent  al  mur: 

Rasente  il  muro.  «  M*l  passaa  el 
edr  rasent  rasent,  che  quasi  el  me 
sehisciava>:  <i  11  carro  mi  pa88(> 
cosl  rasente  cbe  quasi  mi  scniac- 
ciaya  ». 

—  Basentli-entaa  (P.  N.),  Ra- 
sentare.  (Civ.)  L'^  dn'asion  che  ra- 
senta  el  codis  penal:  $2  un'  azione 
cbe  rasenta  il  codice  pcnale. 

Basgla  (Sorta  di  fuoco  d'artiii- 
zio).  Kazzo.  I  (Delle  iniote)  (volg.). 
Vedi  Ragg  (20  esenipio). 

Basida  jAdd.  di  Forma  di  for- 
maggio).  Vedi  Forma. 

Rasodu.  Vedi  Rasol. 

Basoenra  (Operaia  di  cappellai), 
Raditora. 

Basb,  Rasoio. 

Basol.  Barbatella.  Rasol  devit': 
Barbatella  di  vite.  Rasola  taiada 
rasent  a  Voce :  Segoncello. 

Basp,  Raspo  (2).  Rasp  in  gbla: 
AUappatura. 

BiMpa,  Raspa.  Raspa  grossa: 
Ingordina.  Raspa  di  vinee.  Ra- 
siera. 

Baspk-spaa .  Raspare.  Raspd, 
6n  mur:  Rascniare  un  muro.  Ma- 
sph  via :  Rascbiarc.  Rasph  sii : 
Rajzgruzzolare.  «  Uh  raspaa  sic 
quti  poceh  e  Vh  andaa  in  Africa  » : 
«  Raggruzzol5  que'  pocbi  (^uattrini 
cbe  avcva  e  se  ne  andb  in  Afrir 
ca  ».  «  L^d  raspaa  in  gdla  per  fatt 
avertii  de  tash  »:  «  Fece  il  rascbio 


(1)  Sn  questa  voce  a  Fir.  c*e  una  frase 
che  manca  al  dialetto.  A  uno  cbe  sperava 
ponlamo  in  una  ereditiienon  Hccnc  nulla 
gli  tl  dice :  gli  e  toccata  la  raschiatura. 

(2)  Propriamente  Raspo  in  flor-  significa 
Orappolo.  Per6  anche  il  sapore  agro  e 
piccante  che  hanno  1  raspl  e  detto  Raspo, 
e  in  qnesto  s^accorda  col  dialetto. 


HAS 


—  592  — 


RAT 


seuza   sputare  per  farti  aooorto 
<ihe  dovevi  tacere  ». 

—  Raspada,  Rascbiata. 

Raspadinna,  Rascbiatura. 

—  Baspadxira,  Raspatura  (1)  e 
Rascbiatura.  (tanto  il  lavoro  co- 
me la  materia  che  cade  da  oi5  cbe 
si  va  rascbiando). 

—  Rasparoeiila,  Radimadia. 

—  Raspin,  Rasobino  e  Raspino. 
El  raspin  di  ceselladdr:  Raspino. 
M  raspin  per  i  scrittur  :  II  grat- 
tino,  —  di  oreves:  Grattino. 

—  Rasplnada,  Rastiata. 

RaspilBC,  Sbiobbo.  «  L'i  dn  pa- 
ver raspusc  d'dnjimu  »:  «  E  uno 
scaraboccbio ».  1  ultim  raspusc 
de  la  soa  ereditaa :  Gli  ultim  i  a- 
vanzi  o  i  rimasugli  della  sua  ere- 
ditk. 

—  Raspuscln,  Scacbiccbio. 
Rass^gna,   Rassegna  (2).  Passdt 

in  rassegna :  Passare  in  rassegna. 
-Rassegnli-egnaa-egnass,  Ras- 
segnare  e  Rasaegnarsi.  Bassegna 
la  sdstama  ai  creditdr :  Rassegnar 
la  sostanza  ai  creditori.  |  «  ^/  s'^ 
rassegnaa  pover  ommala  sddsort » : 
« II  pover  omo  si  rassegnb  ». 

—  Rassegnazibn,  Rassegnazio- 
no.  La  rassegnazian  alia  volontaa 
del  Signdr:  La  rassegnazione  al 
voler  divino. 

Rata,  Rata.  Pagit  a  rati:  Pagare 
a  rate.  Pro  rata:  Pro  rata.  £sea- 
duu  la  rata  del  fill :  E  scaduta  la 
pigione. 

Rataft&  (Liquore  poco  in  uso), 
Ratafik. 

Rataplan  (Onomat.  del  suono 
del  tamburro),  Rataplan. 

Ratatola,  Scegliticcio.  uBiiltela 
in  la  ruera  quella  ratatoia^ : «  But- 
tala  nell'immondezzaio  quella  ro- 
baccia».  ||  In  mlzz  a  la  ratatoia: 
Nella  folia  di  gente  bassa. 

RateU^-tellaa,  Riottare.  « Ml 
foo  nagoti;  Ve  lit  che  el  shguita  a 
ratelltb »  :  « lo  me  ne  sto  cneto,  h 
lui  cbe  seguita  a  quistionare ». 
Batellh  sb  tutt  coss :  Trovar  da 
ridire  su  tutto.  «  Avii  finii  de  ra- 
teUafyn  «  Avete  finito  di  leticaro? » 

1**  Ratellatt  e  Rat6ll6n,  Riot- 


toso.  n^jyh  6n  ratellon   de  prinuf 
forza  »  : «  fi  un  famoso  leticbiiiOA. 

—  Ratellament,  Riotta. 

—  Ratellarla,  Boga. 
Ratlficli-icaa,  Ratificare.  «£»•» 

ratifieaa  el  contrait »  :  «  Abbiamo 
ratifioato  il  oontratto  ». 

—  Ratifica,  Ratilica.  Xm  raHfita 
del  irattaa:  La  ratiiicazione  dd 
trattato. 

Rating  (D.  Fr.),  Rattiuare,  Ac- 
cotonare. 

—  Ratinadura,  Accotonatma. 
Ratt,  Ratto.  Batt  bianeh  :  Topo 

tettaiuolo.  Ball  d'aequa:  Topo 
acquaiolo.  Bait  moriggiaeu:  Sot- 
cio,  Topolino.  Ball  tapdn  :  Talpa. 
B6n  de  rati  (di  gatto) :  Buon  cac- 
ciatore. '  Cold  c6me  6n  rati  .*  Caldo 
come  un  fegatello.  ZH  adree  la  co- 
ronna  di  rati:  Sfilare  la  coroM 
0pp.  Dir  cose  fuori  della  mesas. 
Mt  seapph  i  ratt  (volg.)  :  Sgom- 
berare.  Fd  la  mort  dt  ratt:  Mo- 
rire  scbiacciato.  Trappola  di  raU: 
La  trappola  da  topi,  veee  edme  d« 
ratt :  Idem.  Vkss  &n  rait  in  boeta 
al  gatt :  Idem.  Ghe  pd  haXUk  detA 
i  ratt:  Vedi  Ballk.  (Pr.)  Via  k 
gotta  balla  i  ratt :  Quando  la  ga^ 
ta,  eoc.  Vedi  Gatt, 

—  Rattasc,  Topaccio. 

—  Rattdn,  Grosso  topo.  JRaUon 
de  colmlgna :  Vedi  Bait.  (Di  pei^ 
sona)  Veccbio  furbo,  Frataocbiosc. 
Vede  a  c6r  i  rattdn  (in  dis.) :  Aye- 
re  gran  fame  o  VecLer  la  fsaae  is 
aria. 

Rava,  Rapa.  Bava  rotonda :  B*- 
pa.  Bava  I6nga:  Vedi  JSoioeek 
(M.  d.  d.)  Dt  sii  la  rava  e  la/ata: 
Contare  la  stonella  oolle  minuxie 
o  ancbe  Svesciare.  Sempi  edme  &m 
rava :  Poverino  h  proprio  una  ra- 
pa. Di  sU  i  res6n  de  rava:  Vedi 
jReson.  El  saria  e6me  vorh  eowk 
sang^u da  6na  rava:  Sarebbe  eome 
Yoler  cavar  sangue  da  una  rapa. 
Tegnl  la  rava  in  g6la  eontro  qua*- 
chedun:  Tener  rancore. 

—  Ravee,  Rapaio  (1),  Campo  a 
rape. 

Ravagn  (Add.  di  lino),  Vemio. 

Ravank  (Di  bambini)  n£l  ra- 

vanna  in  del  b(»gn «  :  «  Digoam 


(f)  Raspatura  dl  gallina  e  scrittura  il- 
leggibile. 

(?)  Rassegna  in  fior.  vale  anche  per  i- 
scrizione  di  studenti  o  scolari  di  Univer- 
<iltk  nelle  note  del  Proftssori. 


(1)  Rapaio  in  Fior.  gaol  dirsl  di  ritrOTO. 
o  componimento  dove  ci  sia  oonftutone, 
disordine  e  peggio :  easa,  oommedia  die  • 
un  rapaio. 


RAV 


—  593  — 


RAZ 


el  l>afi:no  ».  JEl  ravanna  per  cd  » : 
Vagola  per  casa». 

StAvandll.  Vedi  Hemolcussin.  | 
Oi  ragazzino)  Prugolo  e  Prugo- 
Lno. 

Ravarln,  Cardellino.  Lagabhia 
5i  r-arariW  »  :  «  La  gabbia  de'  car- 
elliui. 

Ravas,  Mela  liscia. 

RavedesB  -  eduu ,     Rayyedersi. 

JO/omo  el  s*h  raveduu  »  :  «  L'  omo 
'fe  ravyeduto». 

Ravetta  (Cognome  proprio  di 
^eiTBOua)  Fann  ptissee  che  Ravetr- 
cr  .•  Aver  fatto  quanto  Carlo  in 
f^rancia  (1).  Vedi :  Fann  de  sott  e 
lass.  Fame  d'oeni  colore. 

Ravettdn.  Vedi  JSavlseion. 

RaviOBU,  Rayioli  (2).  Agnellotti. 
^CLviceu  in  broeud,  at  sugo,  eec.: 
Agnellotti  in  brodo,  al  sugo.  (M. 
I.  d.)  Bateazaa  con  V  acqua  di 
'aviceu :  Battezzato  coll'acqna  de' 
naccberoni.  Andd,  in  fumm  de 
•aviaeu :  Andar  tutto  in  f  umo. 

Ravi8Ci6n,  Ravisciodu,  Bavisc, 
S"»vone.  OH  de  raviscion:  Olio  di 
rapaccione. 

Kazloclxil(Ciy.),  Raziocinio  inGhe 
nanea  el  rasiocini  »  :  «  Non  con- 
iette». 

Razl6n,  Razione.  «  Tutti  a*  dn 
tvuu  la  86a  razidn :  Idem.  (Milit.) 
t/a  razidn  de  pan.  defen :  La  ra- 
isione  di  pane  di  neno. 

Razza,  Uazza.  Fh  razza:  Raz- 
sare.  «  Phrd  la  86a  raaza  »  :  «  Di- 
*azzare.  Bazza  de  eavai:  Pule- 
Iraia  (3)  Gavall  de  raaza:  Cayal- 
o  di  sangue.  M  eapiceu  per  la 
'ctzssa  di  eanaritt:  L'appaiatoio. 
M.  d.  d.)  Vh88  de  bonna  o  de  eat- 
iva  rasza:  Esser  di  bona  o  di 
»attiya  razza.  Vh88  tutti  d*6na  raz- 

a  :  Esser  tutti  d'  una  cornatura. 

:  ^l  saria   niH   che   s'en  perde88 

iftfui  la  razza  »  :  «  Sarebbe  meglio 

e  ne  perdesse  la  razza ».    Fann 

le    tutt  i  razz:  Fame  di   tutti  i 


;  (i)  LMndole  delle  due  frasi  h  tigtiale. 
\tAo  che  la  Pior.  esprime  imprese  riuscite 
I  bene,  mentro  la  fr.  milanese  accenna  a 
lialo  fatte. 

I  (2)  1  Ravioli  florcntini  non  sono  allro 
Hie  i  Malfatt  milanost. 

(3)  Qaesta  parola  e  passata  anche  a  s\- 
TLiAci^''®  la  camera  dove  sono  parecchi 
itti  per  dormirvi  tutti  insieme  i  bam- 
jai  d*aaa  famiglia  che  ne  abbia  molti. 


colori  (Esclam.)  JRazza  bu88erin- 
na  !  (in  dis.) :  Razzamaglia !  «  Oh 
che  razza  de  gent  /  » :  «  Oh  che 
razza  di  gentel  »'J9a£r2;a  de  can: 
Razza  d'un  cane.  Mazza  paia: 
Razzamaglia,  (Lucca)  Marmaglia, 
Canaglia. 

—  Razzk-azsaa,  Allignare. 
B&zzaUi,  Rinacciaiare. 

Rd  (1),  Re  (Nota  musicaleh  Re. 
Doy  re  mi:  Idem.  Me  diesis:  Idem. 

R^,  Re.  JSl  nosier  rh  V  h  andeia 
a  visitd  i  eoler68 :  II  nostro  re  ^ 
andato  a  visitare  1  oolerosi.  Anda 
de  rh:  Andar  da  papa.  /  rl  Mdg : 
I  re  Ma^i.  El  rh  del  eiel :  Dio.  Fl  re 
defoss:  [Ma,noA)  II  oanale  maggiore 
della  citt^.  Fl  rh  de  quai:  Quaglia 
maggiore.  Fl  rh  di  sees:  Scricciolo 
Reccachio  o  Re  di  macchia  (Mon- 
tag.  pistoiese).  Fl  re  di  avi:  II  re 
deile  api.  |  (Figure  di  carte  da  gio- 
co)  Me  de  spaa,  de  ori,  de  danee, 
de  e6pp,  de  pieeh,  de  fior,  de  gua- 
der,  ae  eaeur:  Re  di  spade,  di  ori^ 
di  danari,  di  coppe,  di  picche  di 
fiori,  di  quadri,  m  cuori.  (Di  rul- 
li)  Matto.  Vedi  Oss.  (Di  persona). 
Me  de  cosur  :  Uomo  ai  gran  cuore. 
Me  de  picch  (D'uomo  stizzoso  ma 
senza  lorza  morale):  Re  di  picche. 
Fl  rh  di  mineion :  Idem.  JU  rh  di 
omen:  Idem.  Me  de  danee:  Un 
riccone,  un  Quattrinaio.  Me  de 
boston f  n.  fr.:  Fh  e6r  el  re  de  ba- 
ston :  Bastonare  ,  Benedire  con 
una  pertica  yerde. 

Reagi,  Reagire. 

—  Real,  Reale.  (Regio)  Fl  pa- 
diglidn  real  ai  Cors :  ll  padiglione 
reale  alle  Corse.  |  (EffettiyoT  «  Te 
la  doo  per  vera  e  real  »  :  «  Ti  do 
questa  notizia  per  vera  e  reale  ». 
I  Carta  real:  Vedi  in  cai*ta. 

—  Realista  (In  dis.),  Realista. 
/  realisti  de  Spagna  se  mceuven : 
I  realisti  di  Spagna  si  muoyono. 

—  Realment,  Realmente.  mSe 
la  robba  la  std  realment  come  te 
diset,  alldra...  »  :  «  Se  la  cosa  sta 
proprio  come  dici... » 


(1)  Come  particella  duplicativa,  che  oor- 
risponde  al  Ri  Qorentino  tanto  usato,  in 
dialctto  e  rnro.  Come  iniziale  segna  11 
meneghinismo  ,  mentre  la  gente  civile , 
anche  in  Milano,  usa  ormai  del  Ri.  Se- 
condo  il  solito  noteremo  tntte  le  parole 
in  Re  col  (volg.)  tranne  eccezioni,  riman- 
dando  11  lettore  alia  parola  meno  rozza 
in  Ri. 


REA 


—  bU 


REB 


—  Realtaa,  Health.  In  realtaa: 
In  realtJi..  (Per  scliiettezza  h  in 
dis.)  « -Ml  'VOQ  c6n  la  realtaa »  : 
« lo  parlo  con  sincerity  ». 

Realizzii-lzzaA-izzass.  (Vendere 
e  far  denaro)  «  3f i  oo  reahszaa 
tuit  el  fait  7nc»:«Ho  reabzeato  il 
fatto  mio».  (Fig.)  <<M  mh  sogn  el 
86  realizza  mai  »  :  «  II  mio  Bogno 
non  s'avvera  ».  . 

Reattin.  Vedi  Rl  di  ecieff. 

Reazlon,  Reazione.  (Politica) 
La  reazion  clerical  la  trwnfa:  La 
reazione  clericale  trionfa.  (t  isiolo- 
gica)  Dopo  la  docda  ghe  voeiir  la 
reazion :  Dopo  la  doccia  ta  bene 

la  reazione.  ,         .     ,^r  -i 

—  Reazlonarij  Beazionano.  (Jiel 

solo  sense  politico). 
Reazza  (Specie  di  rete  da  pe- 

sca). 
Rebalta  (Volg.)  Vedi  Bibalta. 
Rebalt^,  (Volg.)  Vedi  Bibalta  e 

derivati.  .   ,,^  ,    »  ,t  j- 

Rebambi-mbii  (Volg.)  Vedi 

Bimhamhl.  v  ,r  j-    «• 

Rebasii-aBaa  (Volg.)  Vedi  Bx- 

Rebass,  Rebassa  e  denv.  (Volg.) 
Vedi  Bihassdb.  ^^   ,. 

Rebatt  e  deriv.  (Volg.)  Vedi 
Bihait.  N.  fr.  di  operai:  jBc6a« 
6n  ciod :  Ribadire  un  ohiodo  (1). 
Batt  e  rebatt :  Batti  e  ribatti. 

—  Rebattixi,  Risposta.  «  Lit  el 
g'ct  semper  el  sd  rebattin  »  :  «  Egli 
non  lascia  cadere  una  frase  ». 

Rebattdn.  N.  fr. :  A  rebatton  de 
861 :  Sotto  la  sferza  del  sole  o  alia 
forza  del  sole  Opp,  alio  stellone. 
—  d'aequa:  Sotto  la  pioggia  a  di- 

luvio. 
Rebecca -beccaa-beccass,  Ri- 

beccar8i(2),  Rimbeccare.  Fam68a 
per  rebecch  la  maestra:  Famosaa 
rispondere  per  le  rime  alia  mae- 
stra. Vork  semper  vhss  V  ultim  a 
rebecedt:  Forbice  Vh  sempre  quella. 
I  Bebeccass  su:  Riaversi.  Tant 
tant  el  se  rebeccaa  sti  minga  mal » : 
«  Tanto  ora  s'fe  rimpannucciato  ». 


(1)  Ribadire  un  chiodo  in  Fior.  ha  un 
senso  flpurato  che  non  ha  il  dialetto  VucJ 
dire  raddoppiar  un  debito  che  uno  ha. 

(2)  R'beccarsi,  che  aarebbe  piii  vicino 
al  Rebecca  che  non  il  Rimbeccare  signi- 
aca  invece,  parlandosi  di  bu!se:  toocarle, 
fiigliarle.  Esemp.:  Sabato  sera  il  B.  si  ri- 
beocb  di  brave  legnate. 


ikV  d,  faa  el  iifo  ,  ma  dopo  d  ^i 
rebeccaa  si<> : «  Gbbe  il  tifo mapd 
si  riebbe  discretamente  ». 

RebeccMn,  Ribechino  (in  disJi 
U  albergo  del  Meheechin:  L*al- 
bergo  del  Rebecchino. 

Rebell  (in  dis.)  «  Jj*e  forse  roMf 
de  rebell  /  »  :  «  £  roba  da  mb^ 
lo?» 

Rebellott,  Rinfasio.  Jfandaha 
a  rebellott:  Mandar  tutto  a  fr- 
scio. «  Gh'era  on  rebellott  de  gent*: 
«  C'  era  un  mondo  di  sente  ».  A\ 
faa  6n  rebellott  de  castegn  in 
St*  cmn  »  :  «  Un  Ha^ello  di  c 
gne  ».  «  In  via  di  Batt  gh'era 
dn  rebellott » : « In  via  Ratti  vi 
un  baccano  ». 

Rebescaa  (Volg.)  Vedi  Babesea 
con  sorelle. 

Rebocca-occaa  (Volg.)  Vedi  Jft 
boccd  (In  bocca  ai  muratori)  B» 
bocccb  la  stabilidura :  Arricciare  i 
muro. 

—  Reboccadiira,  Rabboccatan 
Rebdmb,  (Volg.)  Vedi  BimboM 

e  voci  sorelle. 
Rebori.  Vedi  Beborsa 
Reborsa  (T.  di  cacciatori),  B^ 
pulita.  AncUt  a  la  rcborsa:  AbAm 
a  ripulire.  Can  de  reborsa:  Brat 
CO  da  ripulita. 

Rebulmss  -  uffaa ,  Rabbuffazs 
Bebutfass  i  cavH:  Scompigliarsi 
capelli.  «j&'^  compars  tutl  sin 
buffaa  o  rebuff gai  d'av^  taecaa  tti*'- 
«  Ci  ^  comparso  dinnnzi  tutto  scar 
ruflfato,  cne  si  vedeva  le  aveii 
prese  ». 

—  Rebuffada   (in   dis.),   Seoii' 

piglio. 

Rebui  (Volg.).  Vedi  Bibu\.  (Mf 
niscalchi  e  fabbri)  Fa  rebut  elftr 
Idem.  Fd,  rebut  la  lava  meiaUiea  i 
Vasfalt :  Far  ribollire  la  lava  me 
tallica  o  I'asfalto. 

—  Rebtii,  Ribollimento.  (Di  ee^ 
te  materie  ©he  restano  in  fond* 
alle  caldaie)  Ribolliticoio. 

Rebus,  Rebus.  /  rebus  del  mor- 
nale :  1  rebus  del  giornale.  «  Qvd' 
Vomm  I'e  on  vero  rebus  »  :  «  fi  nai 
sfinge  ». 

R  e  b  11 1 1  Rimessiticcio  ( mnM 
nuovo  rimesso  sul  fusto  vecchio). 

Rebuttli-uttaa-uttass,  Rivoltar 
re.  iiBebiUla  quella  meda  de  I» 
tamm  che  se  no  la  «edMi»:«Ri' 
volta  quel  letame  che  nOD  see 
chi ».  I  (Per  rimettere)  Vedi  Bi 


REB 


595  — 


EEC 


*€iseia.  I  (Per  ributtare)  Vedi  Ri- 
yuttd.  I  ire  or  in  battuu  e  re- 
iattuti:  Vedi  Mihatt. 

Xtebuttament.  inLX  h  sttccess  6n 
fran  rebtitlament  /  »  (pop.) :  «  Li  ^ 
kooaduto  un  gmnd'aDbamiffio  ». 

Rebuton&-onaa-ona8B,  lliurta- 
pe.  «  /n  la  folia  se  rebuttonaven^: 
c  Nel  pigia  pigia  si  urtavano  e  riur- 
ba,van«  ». 

Recalck  (VolgJ.  Vedi  Biealcd. 

Recamaddr  (volg.).  Vedi  Hica- 
mador  con  voci  sorelle. 

Recapit  (Volg.).  Vedi  Bicapii 
3ori  voci  sorelle. 

Recascili  (Volg.).  Vedi  Bicascia 
oon  Ricasciaa  e  Bieasdada, 

Becatton  (D.  8p.),  Rivendu- 
gliolo^  Trecoone  (1). 

Recava  (Volg.).  vedi  Bieavit. 

Reced ,  Kecedere.  « La  minga 
voruu  reced  »  :  «  Non  voile  rece- 
dere  ». 

Recent,  Recente.  «  St6  vin  V  h 
tropp  recent  »  :  «  Questo  vino  6 
troppo  recente*. 

—  Recentissiin ,   Recentissimo. 
Reciam&  (Volg.).  Vedi  Bidamh 

con  derivati. 
Reddiv,  Reoidivo. 

—  Becidiva,  Recidiva. 
Becidcch  (D.  T.),  Giuuta,  Rin- 

lorzo,  Ristoro.  « S  per  reeidech 
tn'h  capita^  anea.,. »  :  «  E  per  giun- 
ta  o  per  ristoro  mi  capita  anohe  ». 
«  Ghe  V  GO  daa  ml  el  reeidech » : 
«  Oil  diedi  il  resto  del  carlino ». 
(r>i  tuori)  «  Erasonaa  el  reeidech  »: 
«  Richiamo  del  contadini  al  comin- 
ciar  della  meesa.  jIn  Toscana  non 
b    forse  in  uso)  Rintocco  ». 

—  Beciocchln,  Ripicchino  e  Ri- 
tocchino. 

Recipe  (D.  Lat.),  Recipe. 

Becipient,  Recipiente  (2),  Vaso. 
«  o^he  vfBur  un  recipient  aclattaa  » : 
«  Ci  viiole  un  recipiente  addatto  ». 

Bedproch,  Reciproco. 

—  Beciprocament,  Reciproca- 
mente. 

Becit^-citaa,  Recitare.  —  la  le- 


(1)  La  differenza  che  c*e  fra  Rivendu- 
gliolo  e  Treccone  e  che  il  Fecondo  coin- 
P«ra  in  digrosso  dal  contadini  c<d  che  ri- 
irende  al  primi;  corrisponderebbe  al  no- 
Btro  &rost\sta. 

(2)  Recipiente  in  tosc.  sigrtiflca  anche 
Capace  in  scnso  materiale  e  morale. 


zion:  la  lezione.  —  hen  la  86a part: 
—  bene  la  sua  parte. 

—  B6cita,  Recita.  «  Staeira  gh'h 
la  prima  recita  della  eompagnia  X  * 
al  Milanes  »  :  «  Stasera  o'6  la  pri- 
ma recita  della  eompagnia  X  al 
teatro  Milanese  ».  Bkcita  de  bene- 
ficenza:  Recita  di  beneficenza. 

—  Becit&zlon  (P.  N.),  Recita- 
zione. 

—  Becitant,  Recitante,  Attore. 

—  BecitatiVf  Recitative.  Bed- 
tativ  obligaa:  Recitative  obbli- 
gato. 

Bedam^-clamaa ,  Reclamare. 
«.  .Ud>  reclamaa  alia  postac.y^: 
«  Fece  reclame  all'  ufticio  postale 
e     )> 

Beclamm  (D.  Fr.),  (P.  N.)  Re- 
clame, Pubbliciti^.  IJl  commereio 
ad^8  el  vaeur  reelamtn:  II  com- 
mereio al  giorno  d'oggi  esige  della 
reclame  o  pubblicith^^.  On  omm  re- 
clamm :  Un  omo  reclame.  (In  In.) 
Sandteich.  |  Reclame:  n^  Tutt  % 
moment  gh'  6  di  reclamm, »  :  «  O- 
gni  tratto  si  fan  no  lamentele  ». 

Beclustbn,  Reclusione.  «  L*  dn 
condannaa  a  6  ann  de  reclvMon  » : 
«  Fu  condannato  a  sei  anni  di  re- 
clusione y». 

—  BecluBori,  (P.  N.).  Recluso- 
rio  (1).  L'dn  ea^ciada  in  reclusori: 
L'baune  messa  in  monastero. 

B^cluta,  Recluta.  «  El  fit  di  re- 
clut  per  I'emigrazidn  »:  «  Recluta 
contadini  per  farli  espatriare  ». 

—  Beclut&-utaa,  Reclutare. 

—  Bedutta  (Volg.).  Vedi  Be- 
eluta. 

Becodus,  Ricuocere.  (De'  metalli) 
Vedi  Bicceus. 

Becognizldn  (Volg.).  Vedi  Bieo— 
gnizion  con  voci  sorelle. 

BeconcilasB  (Volg.).  Vedi  Bi- 
conciliass, 

BeconoBB  (Volg.).  Vedi  Biconoss 
con  voci  sorelle. 

Beco&BCi&  (Volg.).  Vedi  Bicon- 
scidi. 

Beconsegnk  (Volg.).  Vedi  Bi- 
consegnh  e  voci  sorelle. 

Becopi&  (Volg.>.  Vedi  Bieopia  e 
voci  sorelle. 

Becdr  (Volg.).  Vedi  i?»c<5r  e  voci 
sorelle. 

Becott,  Bozzolacci  gusci  e  spo- 


(i)  A  Firenze    c'e  un  luogo    pio   detto 
Reclusorio  o  Montedomini. 


EEC 


—  596  — 


RED 


gUe  di  bozzolt  rimasti  in  fondo 
alia  caldaia). 

ReciQk  (Volg.)  Vedi  Binculd. 

Recuntk  (Volg.).  Vedi  Micontd, 

Recuper^  (Volg.).  Vedi  JBicu- 
perdt, 

Recdrs  (Volg.).  Vedi  Bicors. 

Red,  Rote.  Chia  red  e  6n  red: 
Una  rete.  Fh  red:  Faite  il  moda- 
no.  (Fig.)  Vh88  eiappau  in  la  red: 
Cadere  nella  ragna.  Mhtt  gid  i 
red:  Tendere  lereti.  Fit  red:  Tes- 
Ber  la  rete. 

—  Redln(l)  Cuffina,  Reticella. 
Hedin  de  nott:  (Decli  fintomolo- 
gi)  Reticella.  Pigliafarfalle. 

—  Redada,  Retata.  J^i^  6na  re- 
dada:  Far  una  retata  (di  pesci). 
Far  una  retata  (di  malviventi). 
(Giornalisti)  Fa  6na  bona  redada 
de  ahhonaa:  Far  una  buona  retata 
di  assooiati. 

Red&,  .(Volg.).  Vedi  Bida.  N.  fr. 
pop.  Dili  e  redid:  Dalli  e  dalli. 

Kedazldiij  Redazione.  «  Oo  faa 
ml  in  del  gtomal  el  rappresentant 
de  la  redazion  » :  «  Ho  tatto  io  nel 
giornale  ilrappresentante  della  re- 
dazione ».  (Umoio)  In  redazion:  In 
redazione. 

—  Redattbr,  Redattore.  —  de 
giomal:  —  di  giornale. 

—  Redig  (D.  Fr.),  Redigere. 
Ridefoss,  Capit'osBo  (2). 
Reddit,  Reddito,   Rendita.  «  M 

g'it  el  reddit  nHt  de  des  mila  lir 
alVann  >»:  « Idem». 

R^dena,  Redina.  Tegni  i  redin 
a  vun :  Tenere  uno  in  riga.  Tird. 
i  redin:  Frenare.  Trit  i  redin  in 
8ul  coll:  Lasciar  le  briglie  sul  oollo 
a  uno. 

Redeiigott(D.  In.),  Abito  per  ca- 
valcarc. 

Redentdr,  Redentore.  M  reden- 
lor  Gesu  Crist:  Gesil  Cristo  re- 
dentore. 

—  Redenzibn,  Redenzione.  Nd 
gh*e  redension  (in  dis.) :  Non  c'fe 
scampo. 

Redequai.  Vedi  in  Be. 

Red!  (Volg.).  Vedi  Bidl.   N.  fr. 


(1)  Retino,  a  Firenze,  e  una  raeatola 
traforata  che  serve  alle  trattore  di  seta  a 
cavar  i  guscetti  dalla  caldaia. 

(2)  In  Toscana  chiamano  Capifosso  quel 
principale  a  cut  si  riducono  i  fossetti  e gli 
scoli  del  campo.  II  nostro  Redefossi  i  ud 
canale  in  citta  sconosciuto  a  Firenze. 


pop. :   « L*oo   ditt   e   reditt 
vceuU  »  :  «  Mille  volte  I'ho  d< 
ripetuto  ». 

Redibis.  Vedi  Ibis. 

Redlcola    (Idiot,    volg.) , 
Fdicola.  Cbiostro  di  giomalaK 

Redimm,    (Civ.)    Redimere. 
pop.  direbbe  riseattH,  tamo,  a 
pra,  liberitf  eoo. 

—  RedlmibU  (P.  N.),  Redimib! 

Redlttaa  (Volg.).  Vedi  l^t 

Redobblii  (Volg.).  Vedi  JSad^ 
piit. 

Reddnd  (Vol^.j.  Vedi  Motond. 

Redoppi,  Raddoppio.  Fit  el  f- 
lott  de  redoppi:  Far  i  tre  binfii 
di  mezzo  di  raddoppio. 

Redoss,  Ridosso  (1).  j±  redou: 
A  ridosso.  ^Fl  m*  ^  r%v€ia  a  ri-i 
doss  »  :  «  Mi  arrivb  alle  spalle  ». 

Redrizs,  Ripiego.  «Z>'a  trwfm 
dn  redrizz  per  vegninn  /centra  in 
«  Trovb  un  ripiego  per  uscime  ^ 

JRiparazione.  «  Ft  padrdn  de  «• 
'd  faa  i  redrizz  che  ghe  voremi*: 
«I1  padrone  di  casa  fece  le  rip*- 
razioni  necessarie ».  |  Giiaato.  I* 
6n  hell  redrizz !  (iron.) :  Par  m 
guasto. 

Redii  (Volg.).  Vedi  Ridit. 

Ref&  -  efaa  -  efass.  Vedi  Bifl 
N.  fr. :   Villan  refaa :  Idem. 

Refassk  (Volg.).  Vedi  Bifazti. 

Referendarl,  Ref erendano. 

Refer!  (Volg.).  Vedi  JRiferi. 

Refettori»  Refettorio. 

Riff.  Refe(2).  Beffs'gresg:  Ecft 
non  curato.  Fit  gi6  reff:  Dip*- 
nare.  Std,  ft  a  fit  gid  reff:  Star  a 
spuloiare  il  gatto.  «  Ul^  vegnuM  i» 
fil  de  refft* :  «  8'^  fatto  de'  Carne- 
*8ecohi».  Tirh  el  re^  (in  dis.):  Ti- 
rare  le  cuoia.  «  Te  ghe  sett  di- 
stant 6n  ear  de  reff^  :  «  Ci  sei  lon- 
tano  mille  miglia  ».  Q^t^ll  del  ref: 
Venditore  ambnlante  di  refe. 

Refreggi  (In  dis.).  Vedi  Baf- 
freddii, 

Reftgn.  Vedi  Beseii. 

Reflgnlk,  Ranfignare  (3),  Aggri* 


(1)  Fare  un  ridosso  dices!,  a  FiresH 
quando  acoanto  a  una  bottega   altri 
apra  una  simile  per  piccr  o  p«r  fare 
spetto. 

(2)  Cucire  a  refe  doppio  a  Fir.  va]«  i| 
gannare  una  parte  e  l^ltra. 

(3)  Ranfignare,  che  s^aocosta   tanto 
nostro  Befignd   signiflca   portar   via 
qualche  violenza.  Vedi  Zaffti. 


REP 


—  597  — 


REF 


aare.  Mefignh  el  nas :  Arriooiare 
►  j^^^ricoiare  il  naao.  «  Tutt  i  volt 
'A«  lu  el  ghe  dis  6na  parolla  ddlza 
ee  la  refigna  el  nas*  :  «  Ogni  volta 
>h.&  lui  le  dice  qualche  parolina 
Loloe  essa  g\i  tifc  le  smusatare*. 

Refill.  Rifilare(l),  Raffilare,  Am- 
??^K^^®'  Appioppare.  JRefild  i  ms: 
Saffilar  tavole.  |  inEl  beeehee  el  m'A 
re^Uui  deUa  vaeea  inveee  de  manz>i 
«  II  maoellaro  m'ha  ammoUato  di 
buona  vacca  inveee  di  bae)».  H 
K  JBJl  g'dt.  refilaa  la  tdsa  sensa  dot- 
to  » :  «  Gli  appiopp5  la  figUa  senza 
quattrin  di  dote  ».  «  M  g'd,  re- 


an    ^      ^.„^.^- 

fil€M  dnpugn  che  el  I'd  sbattuu  ednt 
3l  coo  sulmur  ». «  Gli  riiil5  un  pugiio 
C3  lie  gli  feoe  battere  il  capo  nel  lau- 
ro  ».  «  JEl  eursdr  el  m'h  refilaa  el 
t%bi  » : « II  cursore  mi  rimise  la  cita- 
sione  ».  «  G'oo  refilaa  in  man  6n 
f ranch  e  el  m'di  lassaa  passit »  : 
•c  Gil  iiuai  in  mano  di  soppiatto 
una  bra  e  mi  lasoib  passare  »,  Be- 
jila  %  $oldi  (in  dis.) :  Snocoiolare  i 
quattrini. 

— -.Befllada  come  Bomanzinna, 

Vedi. 

—  Befiladnr,  Le  tondature. 
--  Eefil6  come  Mastegada,  Vedi. 
Befini  (Volg.).  Vedi  Bafinh,  con 

voci  sorelle. 

Befltti-ittaa,  Riaffittare  e  sot- 
tamttare. 

—  Reflttd,  Sottaffittatore,  Elrer- 
fitt6  de  ed,:  Sottaffittatore. 
„  ^f^-ixlaA-izi&BB  (poco  usato), 
RifociUarsi.  ^Me  sdnt  refiziaa>: 
«  Ml  8ono  rifocillato  ». 

—  Reflzlament  (In  dis.),  Rifo- 
cillamento. 

Refolit  (Volg.).  Vedi  BifolH. 
Refdnd  (Volg.).  Vedi  Bifond. 
ReforzasB  (Volg.).    Vedi  Bin- 
forsctss, 

Refossjt-ossaa  (In  dis.).  Vedi 
Spurgdi. 

ReErattarl,  Refrattario.  Befrat- 
tar%  alia  leva :  Mem. 

Jefregfi^  (VoiX),  Raffredd^. 

Refreaci  (Volg.),  Rinfresoa,  e 
vooi  sorelle. 

Reftid,  Rifiuto.4(  j;;  gr'd  avuu  6n 
refud  dal  papd  »    (  riohiesta   di 


(1)  Rifllare  in  Fior.  ha  qualche  slgnifl- 
cato  ohe  manca  a  noi.  Vuol  dip  anche  ri- 
ferlre,  riportare  una  cosa  con  danno  al- 
trui.  E  non  rifllare  lo  si  dice  di  ragawi 
importnai  che  non  danno  requie. 


matrimonio):  «  Ebbe  un  rifiuto 
dal  babbo  ».  |  (Gioco)  Sbaglio. 
na  su  6na  carta  de  rifud :  Sba- 
gliare.  Bohha  de  refud:  Roba  da 
soarto. 

—  Reflidli-udaa-udaBB ,  Rifiu- 
tare.  «  G'dn  refudaa  la  tdsa »  : 
«  GU  negarono  la  ragazza  ».  «  Ml 
me  refudi  assolutament  de..,»: 
«Io  mi  rifiuto  assolutamente  di... » 
«  X  a  re/udd  quell  ch'el  saveva  de 
pod^  mxnga  avhgh  »  :  «  Si  feee  o- 
npre  del  sol  di  luglio ».  (T.  di 
giocoj  Chi  rifuda  perd  la  partida: 
Cni  riiiuta  perde  la  partita. 

Refugiass  (Volg.j,  Vedi  Bifu- 
gtass  con  tooi  sorelle. 

Refagium  (D.  Lat.)  N.  fr.:  Be- 
fugium  peecatorum :  Idem. 

Refus  per  Rjfiuto  (in  dis.)  |  (Ti- 
pografi)  Refuso.  «Xa  eomposizidn 
I  e  pihina  de  refus  »  :  «  La  com- 
posizione  6  plena  di  refusi  ». 

R§g,  Reggere.  N.  sola  t'r. :  «  Se 
po  pu  reg  e6n  8t6  omm  ehl » : 
«  Quest' omo  h  divenuto  insotfri- 
bile  o  non  la  si  pu5  piii  reggere 
con  costui ». 

Regagna  (Specie  di  rete),  Stra- 
scino. 

Regal&-galaa-galas8,  Regalare. 
«  Mia  miee  stanott  la  w'A  —  6na 
toshtta  » : «  Mia  moglie  stanotte  mi 
regalo  una  bimba  ».  Dm,t  per  dent 
el  se  regalia  dna  bonna  zenetta 
eon  seiampagn  »  :  «  Di  quando  in 
quando  egli  si  regala  una  buona 
cenetta  con  vino  di  Champagne  ». 
Regalia  II  popolo  direboe  Pro- 
vhcc.  I  Dono  lieve  e  inaspettato. 
Regalia. 

Regall,  Regalo.  Begall  a  Fa- 
radst,  a  Natal,  per  ronomastieJi^' 
Regalo  a  Ferragosto,  a  Ceppo, 
per  1'  onomastico.  M  regal  dt  Be 
Mctg:  II  regalo  della  Befana.  « Zit 
el  m'd  faa  6n  vero  regall  a  vegni 
a  trovamm » : « La  sua  visita  mi  ^ 
molto  gradita  o  m'h  un  gran  re- 
galo ».  On  regall  del  LUla :  II  re- 
galo delle  fate,  tre  castagne  e  una^ 
nocciola  (Iron.).  «  Oh  el  m'  d  faa 
6n  hhll  regall!  »  :  «  M'ha  fatto  un 
bel  servizio*. 

—  Regaldn,  Regalln,  Regalusc, 
Grosso  regalo,  Regaluccio. 

Regatta,   Regata.  Adhss  I  ve- 
gnuu  de  moda  el  fd  i  regatt :  Ora 

I  h  venuto  di  moda  il  far  regate. 

'  Begatt   a  villa :   Regate    a   vela. 


REG 


—  598  — 


KEG 


Jtegatt  a  remm :  Reeate  a  remi. 
I  I'd  a  regatta  (in  ais.):  Fare  a 
picca. 

Regent,  Reggente.  Prineip,  pro- 
fessdr,  eonaiglier  regent:  Pnncipe, 
professore,  oonBigliere  reggente. 

—  Rettor  o  Regent  magnlficli 
(University,),  Reggente  magnifico. 

—  Regenza,  Reggenza.  Bi  Spa- 
gna  ad^s  gh'h  la  regenza  de  la 
mamma  del  rh:  Ora  in  Spagna 
c'  ^  la  reggenza  della  madre  del 
re.  La  regen/sa  d'&na  Prefetlura: 
La  reggenza  d'una  Prefettiu'a. 

—  i^g,  Re^gere.  Pode  pii  rig  : 
Non  poter  piu  reggere.  « A  sto 
eald  mi  ghe  reggi  no  »  (in  luogo 
ehiuso):  «  A  questo  caldo  io  non 
re^go  ».  «  HI  reg  m,inga  a  e6r  tn- 
»c«  »  :  «  Non  puo  reggere  a  correre 
cosi ». 

Reggla  (Civ.)  Re^gia.  La  reg- 
gia  vera  Vh  el  Quirinal:  La  reg- 
gia  h  il  Quirinale.  Pari  6na  reg- 
gia :  Sembrar  una  reggia.  |  Beg- 
gia  de  fhr:  Reggetta.  /  ferad  de 
reggia  edsten  men  ehe  quit  de  ha- 
ston:  Le  inferriate  di  reggetta  co- 
stan  meuo  ohe  di  tonoino.  |  La 
reggia  parnass  ( in  dis. ) :  Regia 
Parnassi. 

Reghignatta  (In  dis.)  Veccbia 
(Epiteto  alia  morte>  forse  ancora 
Hulla  bocca  di  qualche  vegUardo), 
Digrignata,  La  Secca. 

Regcdui  (Volg.)  Vedi  Fd  apr^s, 
Itaeolt. 

Regia  (P.  N.) ,  La  Regia  eoin- 
teressada:  La  regia  cointeressata. 

Regiment,  Reggimento.  Mer- 
men t  de  fanteria,  de  eavallerta: 
Reggimento  di  fanteria,  di  eaval- 
leria.  Andd  al  regiment:  Entrare 
al  reggimento.  Ghe  n'^  di  regi- 
m>ent:  Co  n'^  a  bizzeffe. 

Reginna ,  Regina.  La  reginna 
Margherita  de  Savoia:  La  Regina 
Margherita  di  Savoia.  «  L'era  la 
reginna  de  la  fksta  » : «  Era  la  re- 

fina  della  fest^  ».  La  reginna  di 
ellezz :  Un  oocbio  di  sole.  « La 
std,  de  reginna  »  :  «  Sta  come  una 
regina  ».  La  par  6na  reginna  »  : 
«  Ella  pare  una  regina  »,  |  Gioco  di 
scaccbi  e  altri)  La  regina.  La  re- 
ginna de  fidr,  de  picch,  eee.:  Vedi 
Donna.  |  CanMla,  pasta,  uga,  ae- 
qua  regina :  Idem. 

Regionalismo  (P.  N.),  Regio- 
nalism o. 


Regiontk  (Volg.)  Vedi  Bigi^mA 
e  Borelle. 

Reglr ,  Rigiro.  El  g'  h  6n  rt§lt 
ch\  in  la  eontrada  »  :  «  Ha  un  nv^ 
vio  o  rigiro  qui  nella  oontnda  • 
nella  via  ».  On  omm  pien  de  regit: 
Un  uomo  pieno  di  ngiri. 

—  Reglra-iraa,  Raggirare.  Sam 
fcb  a  regiralla:  Saper  bareameo 
nare.  «  Ouarda  de  lassait  minM 
regird  da  quelVimbroidn  » : «  Baat 
di  non  lasoiarti  raggirare  da  ^nel- 
I'imbroglione ».  |  Oira  e  regtra^ 
Gira,  rigii*a.  «  Lassa  fddeldra 
regiralla  » :  «  Lasoiala  imbrogliar 
a  loro  ». 

—  Regirada,  Raesiramento. 
Dagh  6na  regirada  :  Aobindolarr. 

—  Reglrad6r ,  Raggiratore-tri- 
ce,  RaggiroDe. 

—  RegiradorW ,  Raggiratore 
malpratico. 

Register,  Registro.  Register  em- 
sa :  Registro  cassa.  Tegni  i  regi- 
ster in  regola :  Tener  1  registri  in 
regola.  |  (De'  falegnami  —  squft- 
dre  su  cui  flcorrono  le  cas^ettt 
de'  oassettoni)  Regoli.  (Di  staoh 
patori)  Registro.  (Nella  pubblica 
amministrazione)  L*6jffizi  del  Be- 
gister:  L'uf&cio  del  Registro.  «  Li 
impiegaa  al  Register  th  «  E  imiH«- 
gato  nel  Registro  ».  /  register  dt 
la  Questura:  I  registri  della  Qiw- 
stura.  (M.  d.  d.)  « Se  te  eambki 
minaa  register  la  va  inal » : «  Se  non 
earn  Di  registro  la  vuol  andar  male  >. 

ReglUStil  (Volg.).  Vedi  Rigivsfc 
e  voci  affini. 

Regn  (Volg.),  Regno. 

Regno,  Regno.  Sott  al  regno  it 
Luis  Filipp :  Sotto  11  i*egno  di 
Luigi  Filippo.  El  regno  de*  cieU : 
II  regno  de*  cieli. 

—  Regnk-gnaa,  Rcgnare.  Vit- 
tori  Emanuill  I'd  regnaa  ta»- 
Vann:  Vittorio  Emanuele  regno 
per  tant'anni.  l^^  El  regnard.  mtn- 
ga  in  quella  ra  »  ^  «  In  quella  ea- 
sa  colui  non  fark  durata  o  potri 
regnar  molto  ».  Regnd  i  vermin : 
Fomentare  i  bachi.  Regnd  la  ma- 
linconia :  Produrre  malinconia. 
Regnd  la  miseria,  el  fr^dd,  i  jm- 
res,  i  scimest  i  bdrdoech  :  Portare 
la  miseria,  il  freddo.  Produrre  pul- 
ci,  eco.  (Pr.)  Chi  sa  minf/a  jd  a 
fing  el  regnard  mat:  Chi  non  ea 
iingere  non  sa  regnare.  «  Rigneio 
minga  »:  «  Non  mi  8eccare». 


REG 


—  591)  — 


REG 


Regnaccaa ,  Rannicchiato  (1), 
^.ggricoiato,  Griocione(Pi8t.).  Veas 
r'^^gnaccaa  (semplic):  Esser  indi- 
a.'posto.  Hegnacccta  per  el  fredd 
^  S^otirizzito) :  Aggricciato, 

Regoeul  (In  di8.)f  Raccogliere. 
"^^edi  2'irh  sii,  Fa  aprhss,  ecc.  (Pr.) 
^Z'o  minga  regceui  chi  nd  sotnhi- 
^i.ix.*  Ciii  non  semina  non  racco- 
«^lie. 

~     RegoL   Regolo.   Regol  de  anti- 
"anoni:  Regolo  di  antimonio.  |  A- 
-^oegh  %  so  regol :  Esser  ne'  mestrui 
o  per  eufemis.  averele  sue  cose. 
R6gola,  Regola.  «  Ch'el  te  s^rva 
tie   regola  » :  «  Ci6  ti  serva  di  re- 
gola )».  /  regol  de  eonveniema,  de 
eondotta :   Lie  regole  di  —  o   di 
oondotta.  Servt  in  regola:  Servire 
nolle  regole  o  in  regola.  Mett  i  so 
rohh  in  regola :  Metter  le  sue  co- 
se in  regola.  Passaport  in  regola: 
Passaporto  in  regola.  Std,  in  re- 
gola cdnt  i  pagament:  Stare  in  re- 
gola co'  pagamenti.  «  Per  tda  re- 
gola... /  » :  «  Per  tua  regola  ».  (Fra- 
ti)  La  regola  di  Certosin  e  di  Trap- 
pisla  VI  strelta:  Stretta  h  la  re- 
j;ola  de'  Certosini  e  de'  Trappisti. 
I   (Mestrui)  I  so  regol:  Le  regole. 
(Pr.)  Ogni  regola  g'd  la  sda  eeeer- 
zi&n:  Idem.  La  regola  Ve  quella 
ehe  inanten  el  convent:  Idem. 

—  Begol&-golaa-golass,  Rc^o- 
lare.  Hegold  ben  la  ed:  Assestare 
o  anche  regolar  le  facende  di  ca- 
sa.  JRegoldt  i  besti:  Governare  le 
Tjestie.  Regola  el  formagg:  Rego- 
lare  o  Soggiornare  il  caoio.  jPist.) 
Savkas  regola  in  del  bev ,  %n  del 
niangid,:  Sapersi  regolare  nel  vitto 
o  nel  bere  e  nel  mangiare.  «  Me  aa- 
varoo  regola  per  dn'altra  volta  »  : 
«  Ora  so  come  mi  dovr5  regolare  » 
K  Ch'el  acuaa;  per  aavemm  rego- 
Id,  o  per  mia  regola  » :  «  Scusi ;  per 
sapermi  regolare ».  On  omm  re- 
golaa:  Un  omo  assegnato. 

—  Regoladbr,  Regolatore.  /re- 
golator  di  macchin:  I  regolatori 
delle  macchine.  Plan  regolator : 
Piano  regolatore. 

—  Regolament »  Regolamento. 
JRegolament  de  proeedura:  Idem. 
L'e  robba  contro  i  regolament:  fi 
cosa  contro  i  regolamenti. 

—  Regolar,  Regolare.  Viita  re- 

(I)  C'e  fl  mono  quasi  ugaale,  non  il 
sense.  Aggricciato  d  11  voro. 


golar :  Vita  regolare.  La  malalHa 
la  fd  el  ad  edra  regolar:  La  ma- 
lattia  fa  il  suo  corso  regolare.  J&'e- 
aercit  regolar :  L'  esercito  rego- 
lare. 

—  Begolaritaa,  Regolarit^. 

—  Regolarment,  Regolarmente. 
/  robb  van  regolarment :  Le  cose 
vanno  regolarmente. 

Regolecc  (In  dis.).  Vedi  J^oc- 
colt. 

Regolizia,  Regolizia. «  Lii  el  mor- 
atega  baatdn  de  regolizia  tutt  el 
fi^l  » :  «  Egli  mastica  cannelli  di  li- 
quirizia  tutto  il  giorno  ».  Sugh  de 
regolizia :  Sugo  di  — .  Paatilli  de  — : 
Pasticche.  (Sch.)  La  aura  Begoli^ 
zia:  Monna  schifa  il  poco  (ant.). 

Regolz  ( Volg.  T.  camp. ).  Vedi 
Rinealz. 

Reg61z&,  Rimboccare.  Begolzu 
i  manioh:  Rimboccarle  maniche. 

Regonddlla  (Specie  di  erba). 

BegondJn ,  Querciuolo  tondo. 
« IJl  gr'  aveva  in  man  6na  vacca 
d'on  regondin,  ehe  guai  a  chi  el 
ghe  fiiaa  toccaa  in  aui  apall » :  «  Te- 
neva  in  mano  un  randello  ehe 
guai  a  chi  fosse  piombato  sulle 
spalle  ». 

Regordanza  (Volg.).  Vedi  Ri- 
cordama. 

Regress,  Regresso.  (Civ.)  In 
eerti  robb  gh'e  on  vero  regreaa :  In 
certe  cose  c'^  un  vero  regresso. 
Regreaa  de  contrail :  Scioglimento 
di  contratto. 

RdaUv,  Relativo.  (Civ.)  La  /e- 
licitd  Ve  &na  robba  tuiia  relativa  : 
La  feliciti\  h  una  oosa  relativa. 

—  Relativament,  Relativamen- 
te.  (Civ.)  «  Relativament  a  quell 
ch'emm  dill...  » :  «  Relativamente 
a  Q\h  ehe  abbiamo  detto  ». 

—  Relatdr,  Relatore.  (Civ.)  Re- 
lator alia  Camera:  Relatore  alia 
Camera  dei  Deputati.  M  giudea 
relator:  1\  giudice  relatore. 

—  Relazidn,  Relazione.  Vkaa  in 
relazion  con  vtin:  Essere  in  rela- 
zione con  uno.  «  L'epien  de  relor- 
zion  » :  «  E  pieno  di  relazioni  »  (a- 
morose).  «  M  p'd  quella  relazion 
ehe  el  le  rovinna  » :  «  Ha  quella  re- 
lazione ehe  lo  rovina  ».  Vork  pit 
av^gh  relazion  cdnvun:  Rom^erla 
con  uno.  | «  Che  relazion  gh'e  tra 
quii  dd  robb  #  » t  «  Che  relazione 
c'fe  fra  quelle  due  cose?  t¥  fi  Fd  la 
relazion  del  fatt:  Vedi  Rapport. 


KJiiU 


—  mw  — 


Kcijn. 


—  Rel6g  (Volg.).  Vedi  BiUg. 

—  Religk,  Kilegare.  Beligd,  i  dict- 
mant :  Eilegare  i  diamanti.  «  Oo 
daael  volumm  a  religdi »:«  Ho  dato 
il  volume  a  rilegare  ». 

—  Rellsada,  Rilegatiira.  «  Bi- 
sdgna  dagh  6na  religada  a  std  li- 
her  » :  «  Sar&  bene  dar  un  po*  di 
rilegatura  a  questo  libro  ». 

Religion,  Keligione.  (Civ.)  La 
religion  de  la  palria :  La  religione 
della  patria.  Omm  de  religion : 
Uomo  religioso.  Senza  religion  : 
Senza  religione  o  Un  baccalJi  (pop.). 
I  Elfdnd  de  reliaion :  II  fondo  di 
religione.  I  Entra  in  religion:  En- 
trare  in  una  religione. 

—  Rellgl68,  Religioso.  Omm  re- 
ligios:  Omo  religioso.  Ieom,unitaa 
religios:  Le  comunit^  religiose. 

—  Reliquaa  (D.  Fr.),  Reliqua- 
to  (1).  Reliquaa  de  eassa:  Keli- 
quato  di  eassa.  «  St'ann  gh'^mm, 
avuu  6n  h6n  reliquaa  » :  «  Que- 
st'anno  abbiamo  avuto  un  bell'a- 
vanzo  ». 

—  Rellqula,  Reliquia.  Reliquia 
d*dn  sant:  Reliquia  d'un  santo. 
jPA  ha^ct  i  reliquii :  Dar  a  baciar 
reliquie.  MHt  fceura  la  reliquia : 
Esporre  la  reliquia.  Mostrd  o  ie- 
gm  6na  robba  come  se  la  fuss  6na 
reliquia:  Mostrar  o  tenere  una 
oosa  come  se  la  fosse  ana  reliquia 
Opp.  Tener  come  le  gemme  nel- 
Panello.  i|  (Rilievi  del  ^ranzo) «  Ven 
dimande  nun  a  m,angid,  i  reliqui » : 
«Vieni  da  noi  domani  a  mangiar 
le  reliquie  o  i  rifreddi  (2). 

—  Rellqularl,  Reliquario.  On 
hUl  reliquiari  a* or:  Un  bel  reli- 
quiario  d'oro.  Part  6n  reliquiari: 
Arieggiar  un  reliquiario. 

—  Rellquletta,  Piccola  reliquia. 
«  Basa  sta  reliquietia  che  g*oo  al 
coll  » :  «  Bacia  questo  amuleto  che 
porto  al  coUo  ». 

Rella,  Varapa.  «  G^oo  adbss  6na 
rella!  »:  «  Sono  al  verde  ».  0  (Gio- 
oo)  Oiugh  a  la  rella  (in  dis.) :  Gio- 
care  a  dare  busse  o  a  mazzascudo 
o  alia  ;lippa.  Va  6n  poo  a  giugct 
a  la  —:  Escimi  d'attorno. 


(1)  Voce  bollata :  Resto,  Avanzo,  Rima- 
nente. 

(2)  I  rifreddi  si  usava  per  cf^o  avanssato 
e  che  si  serve  in  altro  pasto.  Ma  oggidi  la 
voce  serve  piuttosto  a  indicare  i  principii 

■'ddi. 


Remm,  Remo.  Quatier  ai  remm 
e  vun  al  iimdn:  laem. 

—  Rema,  Remare.  Itemdi  a  hUt 
remh:  Remare  a  voga  arraneata. 
Bema  de  straeeh:  Remare  svo- 
giiato.  Bemdi  a  cuu  indree  :  Remare 
all'indietro. 

—  RemaroBXila  (In  dis.).  Vedi 
ForcUUif  Scalmo. 

—  Remada,  Remata.  «  Quella  Vi 
stada  6na  remuda .'  »  :  «  Quella  fo 
una  vogata !  » 

—  Remadlnna,  Rematina.  «  Tw 
andd,  a  fd.  6na  remctdinrut  in  gan- 
ddlin,  per  dappd,  famm  »:  «  V<>- 
glio  andar  in  sandolino  a  fare  ana 
piccola  remata,  per  stuzzicare  I'ap- 
petito  ». 

Remarldass  (Fuori  d'  uso).  In 
caso  Bimarida^s,  TomA  a  teen 
m,art  o  mice. 

Remedl  (Volg.).  Vedi  Himedi  e 
vooi  sorelle. 

Remengh  (In  dis.),  Ramengolo 
(Arezzo).  Vedi  Begondin. 

Rem6tt  (Volg.J.  vedi  JRimett. 

Remirli  (Volg.).  Vedi  Rimira. 

Remiss  (Volg.).  (pocou8ato).Vedi 
Bimettere,  «  M  s'e  remiss  » :  «  S'e 
riavuto  ». 

Remlssa  (Volg.).  Vedi  Mim^ssa. 

Remissell,  Gomitolo.  ^d  #«i  o 
fh  gio  6n  remissell :  Aggomitolare 
c  Sgomitolare.  Fass  sic  tn  d^dn  re- 
missell:  Ra^gomitolarsi.  Tegnl  a 
man  i  guggiad  e  trd  via  i  remis- 
sH:  Idem. 

—  Remlsselin,  Gomitolino. 

Remisslbn,  Remissione.  Xa  re- 
mission di  peccaa:  La  remissione 
dei  peccati.  Senza  remission  :  Sen- 
za remissione. 

Remltagg  (Volg.).  Vedi  JBomi- 
tagg. 

—  Remltta  (Volg.).  Vedi  Sre^ 
mita.  Anddk  a  m  eVremitta  (pop.) 
o  Fh  la  vitta  a*6n  remitta:  Idem. 

—  Remodem&  (Volg.).  Vedi  Bi- 
moderndt. 

Remognk  (Term,  di  agric.)  Ri- 
pulire  per  la  second  a  volta  le 
viti. 

Remolada  (Volg.  in  dis.).  Vedi 
Emollient  o  Cataplasma.  I  Di- 
ghiacciamento.  Vedi  Bemoll. 

Rem61azz,  Ramolacoio,  Rafano. 

—  Remolazzln,  Radicine,  Rafii- 
r.ollo.  —  rdss:  radici  o  rafani  rossi 
d' Africa. 

Remoll,  Didiacciamento.  M  re- 


REM 


—  601 


REN 


3oZ2  el  fd  brutt  i  strctd:  II  didiac- 
lamento  ta  le  vie  fangoso. 

—  Remoll&,  Dimoiare.  «  Oomin- 
ia  a  remolltt »  : «  Comincia  a  di- 
aoiare  ». 

Remondb  (Volg.).  Vedi  Bimon- 
IcL  e  voci  Borelle. 

Remdndinna  (Add.  di  AHa  o 
4.r%htta).  «  Sent  eke  arietta  remorir- 
tx'ntia  »  :  «  Senti  ohe  aria  friz- 
cante  ». 

Remdnta  (Volg.).  Vedi  Bimonta 
B  vooi  sorelle. 

Remdntoar  (D.  Fr. ))  Oriolo. 
Hemontoir  d'or:  Remontoir  d'o- 
ro. 

S^mora,  Remora.  Mettegh  6na 
rSmora :  Metter  un  freno. 

Senli,  Renare,  Franare.  Bendi 
gid:  Scoscendere.  Vedi  Frand, 

Benard  croas^  (D.  Ft.),  Volpe 
crociata.  Ona  pellusza  de  renard 
eroask :  Una  peuicoia  di  volpe  cro- 
ointa. 

Bend  -  enduu  -  endes,  Rendere. 

«  On  eapitalhtt  ehe  ghe  rend  cent 

lira  alVann  » : «  Un  capitaletto  che 

gli  reude  cento  lire  alP  anno ».  | 

Metid  cunt:  Render  o  Dar  conto. 

«  JHo  ghe  le  renda  »  :  «  Dio  gliene 

renda  merito».  Bend  V  anima  al 

Signdr:  Render  1' anima  a  Dio. 

Mend  giuslizia  a  vun :  Render  gin- 

stizia  a  uno.  |  «  /  brigant  dn  do- 

vuu  rendes  »  :  « I  briganti  ban  do- 

vuto  arrendersi ».  |  «  L'h  6n  omm 

ehe  d  res  di  gran  servizi  al  paese  » : 

«  £  un  uomo  che  ha  reso  oi  molti 

servizii  al  paese  ».  |  Bend  per  Vo- 

mitdf  Vedi  Bigetta.  ||    Ona  stoffa 

ehe  se  rend:  Una  stoft'a  arren- 

devole. 

—  Rendicant,  Rendiconto.  Pre- 
sentdi  el  rendicunt :  Presentare  il 
rendiconto.  Al  rendicunt  s'  I  tro- 
vaa  ehe  serem  in  perdita  »  :  «  Al 
rendiconto  si  trov6  che  eravamo 
in  deficit  o  si  trovb  un  manco  o 
un  disavanzo  ». 

--  Bendlta,  Rendita.  «M  viv 
edn  la  rendita  del  vitalizi »  :  «  Vi- 
ve colla  rendita  del  vitalizio ». 
Bendita  pubbliea :  Rendita  pub- 
blica.  Certiflcaa,  eartell,  titoi  de 
rendita :  Certifioato,  cartelle,  titoli 
di  rendita.  La  rendita  V  h  cres- 
guda  0  Vh  dada  gid :  La  rendita  b 
salita  0  h  abbassata. 

—  Rendltinna,  Renditucoia.  «  M 
iira  la  c6nt  dna  renditinna  de  ses- 


cent  lira  »  :  «  Sbarca  il  lunario  con 
una  rendituccia  di  seicento  lire  ». 

Reneg&  (Volg.).  Vedi  Binegd.  e 
derivati. 

Renella,  Renella.  La  malattia 
delta  renella:  La  renella. 

Rengli  (Volg.),  Aringa.  N.  fr. 
pop. :  Bengh  de  lacchlt :  Aringa. 
di  latte.  No  vari  6n  coo  de  rengh  r 
Non  valer  un  frullo. 

Rdnn,  Reni.  Dolor  de  renn:  Do- 
lor di  reni.  SentUsela  a  andd  gid- 
per  i  renn:  Sentirsela  oorrer  o 
sdrucciolar  gi&  per  le  reni. 

Renna  (Volg.).  Vedi  Arenix,  N. 
fr.  pop. :  Dedree  de  la  Benna : 
Dietro  PAreiia.  « Iiicaeu  gW  e  la 
Benna  »  :  «  Oggi  c  6  spettacola 
nell'Arena*.  |)  (Civ.)  Renna.  Ona 
pill  de  renna:  Una  pelle  di  renna. 

Renbnzia  (Volg.).  Vedi  Bindn- 
ssia  con  voci  sorelle. 

Renovk  (Volg).  Vedi  Binnovd^ 
con  voci  derivate. 

Reottin,  Scricciolo. 

Repark  (Volg.).  Vedi  Bipard. 
con  voci  derivate. 

Repassli  (Volg.).  Vedi  Bipassd 
con  voci  derivate. 

Repentall,  Repentaglio. 

Repensli  (Volg.).  Vedi  Bjpensd, 

ReperibU,  Reperibil.  ^dfove  Vt 
reperibil  /  »  :  «  Dov'  h  reperibile  ?  »- 

Kepertori,  Repertorio.  «  Quella 
compagnia  drammatica  la  g'd  6n 
b&n  repertori  »  :  «  Quella  compa- 
gnia drammatica  ha  un  buon  re- 
pertorio ».  n  Indice.  «  Oo  montaa 
dn  b6n  repertori  di  att »  :  «  Ho  fat- 
to  un  buon  repertorio  delle  scrit- 
ture». 

—  Repertoridtt,  Piccolo  reper- 
torio (Diminutivo  nei  due  signi- 
ficati  di  repertorio). 

Repett&  (In  dis.).  Vedi  Bebeccd. 
(E  ancora  viva  perb  la  voce  Be- 
peltdn). 

—  Repettdn,  Ripetone(l).  «  Quell 
fimu  nd'l  me  fd  che  di  repeitony>: 
«  Quel  ragazzo  non  mi  fa  che  dellc' 
sguerguenze  ».  ^Jillg'd  avuu  dn 
repetton  masiacch  dal  pader  delta 
popbla  »  :  «  S'  ebbe  una  ripulsa 
Bgarbata  dal  x>adre... » 


(i)  Ripetone,  che  tanto  assomlglia  al  nc— 
8tro  Repetdfij  e  voce  viva  nelle  inontagne 
di  Pistoia  e  significa:  Risposta  al  coin> 
pllmento. 


REP 


—  602  — 


REP 


Bepezz,  Rappezzo  (1).  (Stami).) 
Oo  ordinaa  al  fonditor  cent  chili 
de  rappezz  »  :  «  Ho  ordinato  al  fon- 
ditore  (di  caratteri)  cento  chili  di 
rappezzo  ». 

—  Repezzk-ezzaa,  Rappezzare. 
«  Std  pandsz  chl  el  va  repezzcta  » 
(pop):  Questo  stivaletto  va  rat- 
toppato  ». 

Repili-epiaa-epiass,  Ripigliare. 
«  Allora  lit  el  repia  »  :  «  Allora  e- 
gli  ripiglia  ».  ||  «  iS'Z  «'c  repiaa  »  : 
«  S'  ^  riavuto  o  Ha  potuto  ria- 
versi  ». 

Beplan  (Volg.)  Vedi  Hipian. 

Repicch,  Ripicco.  De  repicch: 
Di  ripicco  o  di  rimbalzo.  B  (Al 
bigliardo)  Rimpallo.  «  On  repicch 
el  rri'd,  faa  perd  la  partida  »  :  «  H 
rimpallo  mi  feoe  perdere  la  par- 
tita ». 

Bepienezza.  Vodi  Hipienezza. 

Repienta  (Volg.).  Vedi  JSipien- 
th  e  derivati. 

Replezion,  Replezioue.  Pertrop- 
pa  replezion  de  stomegh:  Per  trop- 
pa  replezione  di  Btomaco. 

Replica,  Replica.  «.  An  faa  la 
replica  della  commedia  » : «  Hanno 
fatto  la  replica  della  commedia*. 
II  La  replica  e  la  duplica:  Idem. 

—  Replic&-icaa,  Replicare.  He- 
plicdb  i  esperienz:  Replicare  le  e- 
Hperienze. 

—  Bepllcatament ,  Replicata- 
mente.  «  Te  l' oo  ditt  replicata- 
ment »  :  «  Te  V  ho  detto  e  repli- 
cato  ». 

RepolU  (Add.  di  Piii).  Vedi  Pui. 
Polio. 

Report  (Volg.)  Vedi  Biport  e 
voci  sorelle. 

Reposs^  (Volg.)  Vedi  Biposh. 

Repostilli  (Volg.).  Vedi  Bipo- 
siilli. 

Representa-entass  (Volg.)  Vedi 
Bappresenld.  e  derivati. 

Reprimenda  (D.  Fr. )  Repri- 
menda.  «  G^  oo  daa  6na  famdsa 
reprimenda  »  :  «  Gli  foci  una  fa- 
mosa  reprimenda  o  parrucca  ». 

Reps  (P.N.),  (Specie  di  stotfa  per 
mobili),  Reps. 

Republega  (Volg.)  Vedi  Bepuh- 
blica. 

—  Republican,  Repubblicano. 


(1)  A  Pirenze  Tirare  il  rappezzo  nel 
pioco  delle  boccie ,  risponde  al  nostro 
Mandd  su  col  diritto  di  far  i  tre  passi. 


Bepubliean  e  socialista:  BepaiKl 
blicano  e  socialista. 

Repednld.  -  ulaa ,  Rimpednlank 
Oo  rej^edulaa  i  ealzUt  de  9eda»i 
«  Ho  rimpedulato  le  caize  di  8et»4» 

Repugna  (Volg.).  Vedi  BipuaiA 
e  derivati. 

Requatta  (Volg.).  Vedi  Biguak- 
th  e  derivati. 

Requi,  Requie  (1)  Bono,  Quieto. 
«  Sla  requi  6n  minutt  »  :  «  Sta 
bono  un  minnto  >.  ImssH  Tninga 
reqiii :  Non  lasciar  pace. 

—  Requie,  Requiare.  Pode  min- 
ga  r^jw^  » :  «c  Non  pot«r  requiare  ». 

—  Kequiem,  Requiem.  Bequiem 
eterna:  Requiem  eterna. 

Requisi  -  Isii ,  Requisire.  «  An 
re^uisi  tutt  i  eavai  »  :  «  Han  re- 
quisiti  tutti  i  cavalli  ». 

—  Requisltoria ,  Requisitoria. 
La  requisitoria  del  P.  M. :  La  re- 
quisitoria del  pubblico  ministero. 

—  Requisitt,  Requisito.  «i? 
a'  a  di  h6n  requisiU  »  :  «  Ha  del 
boni  requisiti ». 

—  Requisizidn ,  Requisizione. 
Fa  requisizion  de  ear,  de  C4itai: 
Far  requisizione  di  carri,  di  ca- 
valli. 

Resa,  Resa.  (Civ.)  La^fesa  de 
la  forlezza:  La  resa  della  fortei- 
za.  il  Jl  7a  resa  di  cunt:  Al  ren- 
dimento  de'  conti. 

Resana  (Volg.).  Vedi  Bisana. 

Resca,  Lisca,  Kesta.  /  tench  tn 
pien7i  de  resch :  Le  tinche  sono 
piene  di  lische.  (Fig.)  Avegh  6na 
resca  in  gola:  Aver  rosso  in  go- 
la.  La  resca  del  Un :  La  lisca.  La 
resca  del  gran :  La  resta.  La  btUa 
senza  resca  Vh  6n  bdn  mangimm: 
La  loppa  o  pula  senza  resta  h  ot- 
timo  cibo  alle  bestie. 

—  Reschinna,  Lischina. 

—  Rescador,  Raschiatoio. 
Rescaldk  (Volg.).  Vedi  BiscaldL 
Rescassa  (Volg.).  Vedi  Biscassa. 
Rescatt&  (Volg.).  Vedi  Biscatia 

e  deriv. 

Rescili  -  escaia  -  esci'ass,  Sgual- 
cire.  «  Te  gh'ee  el  vestii  reseiaa  » : 
«  Hai  I'abito  stazzonato  ».  «  T'ee 
giiarnaa  mal  i  vestii  e  8*in  tutt 
resciaa  »  :  «  Hai  riposto  malamen- 
te  gli  abiti  e  han  preso  il  grin- 
zo». 


(1)  Requie  -d  sostantivo  mentre  Bequi 
non  lo  d. 


RES 


—  603 


RES 


—  Reflpei'ent,  Rag^rinzato. 

—  Resell,  Vedi  Spiegazzatai*a. 
Resci'OBii.  Vedi  Cavriwu  e  Po- 

l%r€»u,  Ronoolino. 

ReBCi'6n  o  Besci'ott  (Bachi  da 
le'ta),  liicoioui. 

Rescoeudes  (in  dis.)  (Si^nifioava 
Aautarsi  e  Darsi  il  cambio. 

Rescoldli  (Volg.).  Vedi  Bisealdh 
Bon  derivati. 

Rescritti  Rescritto. 

Resegra*  Sega.  Besega  per  el 
Ihgfv  e  per  el  mmtno :  Sega  da  le- 
sno  e  sega  da  marmo.  /  deiit  de 
Ta  —  ;  I  denti  della  sega. 

—  Besegpii,  Segare.  «  Besegd.  gio 
d%  regdnditt  curt  "per  la  stua » : 
«  Segare  dei  tondelli  corti,  che  pos- 
sano  stare  nella  Btufa».  (Pr.)  Chi 
rh6  resega  n6  rosega:  Chi  non  ri- 
sica  non  rosica. 

—  Reseghln,  Segbettina. 

—  Resegon,  Segone.  M  Besegon 
de  Leech:  II  Resegone. 

—  Besegada,  Segata. 

—  Besegh^tta,  Seghetta. 

—  Resegott,  Segantino. 

—  Resegusc,  Segatura. 
Resent^-entEUi-entass,  Risciac- 

qnare.  Besentd.  i  biecier:  Risciac- 
qiiare  i  bicohieri.  Besentass  la 
bdeca :  Risciacquarsene  la  bocca. 
Meseniass  foRura:  Liberare  il 
ventre. 

—  Resentada*  Risciacquata. 

—  Resentadlxma,    Risciacqua- 
tina. 

—  Resentadora ,    Risciacqua- 
tura. 

Resenterl  e  Resentln,  Bucato. 

Resg  (Volg.).  Vedi  Beg. 

Resgla  (Volg.).  Vedi  Beggm. 

Resgld,  Reggitore  (1),  Capoccia. 
M  resgid  de  ea :  II  padrone.  «  JJa 
mia  resgidra^  :  «  Mia  moglie  ».  JFh 
la  resgidra  in  ed:  Smassaiare. 

ReBgiiard(Volg.).  Vedi  Biguard. 

Resia  (Vol^.).  Vedi  Eresia,  N. 
fr.  volg. :  Melt  di  resii  in  del  cre- 
do: Idem.  Trovct  di  resii  finna  in 
del  path":  Idem. 

BABik,  Resiare  (2),  Contrastare, 


(1)  Che  Resgid  derivi  da  Reggitore  e  in- 
negabile,  raache  questo  traduca  quello  no. 
Reggitore  e  parola  usata  spesso  ironica- 
mente  invece  di  ministri. 

(2)  I  \ocaboIari  portano  Resia  per  di- 
scordia  ma  non  reiiare. 


Star  a  tu  per  tu.   ^Digh  6n  tdi: 
Cossa  seguitee  a  resiit?*  (pop.) 
«  Finitela  una  volta.    Non  s*  ha  a 
leticare  ». 

—  Resiament,  Resia. 

—  Resi'att,  Leticone. 

—  Resios,  Leticbino. 
Resident,  Residente.  M  consdl 

de,..  resident  in  Bomma :  II  con- 
sole di...  residente  in  Roma. 

—  Resldenza,  Idem. 

—  ResldoY,  Residuo.  «£!  restaa 
indree  6n  residov  de  20  franch  » : 
«  Rimase  un  residuo  di  20  lire  ». 

—  Residu^-duaa,  Residuare.  A 
furia  de  dagh  di  cumnt  oo  resi- 
duaa  el  debit  a  ben  j90cc/t» : «Dau- 
do^li  acconti  sopra  acconti.  bo 
residuato  il  debito  a  ben  poco  ». 

Reslgnk-lgnaa-ignass ,  Rosio- 
obiare  e  Rosicare.  Besignd,  i  ong: 
Mangiarsi  le  unghie. 

—  Reslgnada,  Rosiocbiata. «  Che 
resignada  g'dn  faa  denier  quii 
duu  baloss,  in  V  amministraaidn 
di  mmorenm »:«  Che  spanoiata 
hanno  fatto  o  fecero  que'  due  brie- 
coni  nell'azienda  de'^minorenni  ». 

—  Reslgnadlnna,  Mangiatina. 

—  Reslgnadura,  Rosicatura. 

—  Reslgndn,  Rosiocbiatore. 
Reslmia,  Resina.  La  laeca  Ve 

6na  resinna  del  Giappdn :  La  lae- 
ca h  una  resina  giapponese. 

Reslpola  (Volg.).  Vedi  Bosi- 
pola. 

Resl8t-l8tuu-8tli,  Resistere.  Be- 
sist  a  la  fadiga :  Resistere  alia 
fatica.  Porcellana  che  resist  al 
fceugh:  Porcellana  cbe  resiste  al 
lOoo.  <  Ah  podi  pit  resist  c6n 
qnella  donna  »  :  «  Non  ci  resisto 
pill  con  quella  douna  ». 

—  Reslstenza,  Resistenza.  «  An 
voriiii  fa  resistenza  ai  guardi  e  i 
dn  arrestaa  » : «  Fecero  resistenza 
Jille  guardie  e  furono  arrestati ». 
«  Sta  volta  el  fa  6na  gran  resi- 
stenza »  :  «  Questa  volta  fa  una 
gran  resistenza  ». 

Read  (Volg.)  Vedi  Ba^6. 

Resola  (Volg.).  Vedi  Bisola.  (I 
calzolai  plebei  dicono  Besold) 
«  G*  00  resolaa  6n  para  de  hro- 
chen  »  :  «  Gli  bo  risolato  o  rifatte 
le  snole  a  un  paio  di  stivaletti ». 

Resolt  (Volg.)  Vedi  Bisolt. 

Resolutt  (Volg.).  Vedi  Bisolutt. 

ResolY  (Volg.)^.  Vedi  Bisolv  con 
'  voci  sorelle. 


RES 


—  fm 


RES 


Resdn  (1),  Ragione.  L'  etoM  de 
la  reson :  L'et^  del  ffiudizio.  Perd 
la  reson :  Perdere  r  uso  della  -- 
o  Impazzire.  |  A  reson  de  mond: 
Per  o  A  ragion  di  mondo.  A  re- 
son de  vott  lira  al  cent:  In  ragio- 
De  o  a  ragguaglio  di  otto  lire  al 
cento.  Avegh  milla  reson:  Avere 
mille  ragioni  o  un  sacco  di  ra- 
gioni.  Guarda  tl  se  nd  g^oo  resonyn 
«  Di'  tu  se  io  non  ho  ragione  ». 
Avhgh  nanea  dn'ombra  de  reson : 
Non  aver  un'ombra  di  ragione. 
Avhgh  di  reson  de  fd  vari :  Aver 
delle  ragioni  in  mano  da  far  va- 
lere.  mG^  oo  i  mh  bonn  reson  >  : 
«  Ho  le  mie  bone  ra^oni ».  Fa 
vari  i  sd  reson:  Valersi  delle  nro- 

Srie  ragioni.  Bend  reson:  Ren- 
er  ragione.  De  reson :  Di  ra- 
gione. V6n  tuila  reson :  Di  santa 
ragione.  « De  reson,  dovaritipioeuv 
dopo  duu  mes  de  suit  »  :  «  Di  ra- 
gione dovrebbe  piovere  dopo  due 
mesi  di  bel  tempo  ».  Dagh  6n  poo 
de  reson  a  mm  e  6n  poo  a  V alter: 
Dar  ragione  or  nll'nno  ed  or  al- 
r  altro.  Fass  6na  reson:  Farsi 
una  ragione.  «  Finissela  de  piang ; 
fatt  dna  reson  »  :  «  Snietti  di  do- 
lerti  coal ;  fatti  una  ragione  ». 
JVo  gh'  e  reson  ehe  tegna :  Non 
c'^  ragione  che  valga.  Avhgh  di 
reson  c6n  viin:  Questionare  con 
uno.  La  reson  di  reson:  L' ultima 
ragione  o  La  ragione  sovrana. 
Reson  bhi  e  bonn :  Belle  e  buone 
ragioni.  Reson  che  paga:  Ragione 
che  appaga  o  persuade.  Reson 
strasciaa :  Ragioni  che  non  tor- 
nano.  /  trentdtrh  reson  de  Arlee- 
chin:  Le  trentatre  ragioni  di  Ar- 
lecchino.  Reson  del  gtpponatt  (in 
dis.) :  Ragione  spallata.  Reson  de 
maaonna  Marcotfa  (in  dis.)  (Man- 
ca).  Reson  seiiza  gius:  Ragioni 
senza  sugo.  |  Reson  de  Stat:  Ra- 
gion di  Stato.  I  «Zr'^  de  reson  del 
toZ » : «  £2  di  ragione  del  tale  ».  La 
reson  social:  La  ragion  sociale. 

—  Resonascia,  Ragionacoia  (2). 
«  Guarda  6n  poo !  M   Gigin  V  a 


(i)  Ora  da  molti  li  dice  Rason  ma  i  pic- 
cola  alfeiiazione. 

(2)  Ragionacoia  ha  ligniflcato  spregia- 
livo,  come  Tindica  la  termioazione  in 
aceia.  in  milanese  invece  Resonascia  ha 
sense  bono  e  vezzeggiativo  come  dalPe- 
serapiOj  o  rlnforzativo. 


voruu  dl  sii  anea  lit  la  s6a 
naseia  /  »  :  «  Guarda  un  p6 ! 
che  Gigino  voile  dire  la  snaK 
«  Mi  tr<Buvi  ch'el  g*h  minga  d&mk 
reson,  ma  resonascia  »  :  «  Trott 
ch'  egli  ha  millo  ragioni  ».  (E  ri 
plurale)  «  Bisogna  sefUill  a  mM 
fmura  i  sd  resonase  »  :  «  Bisogna 
sentirlo  a  metter  fuori  i  suoi  la- 
gionamentini ». 

—  Besonk-onaa,  Rasonii  e  BMt 
glonit,  Ragionare. «  Resonhmmf*: 
«  Ragioniamo  un  po !  »  «  ^  r«- 
sonna  ben  »  :  «  Ragiona  bene  >. 
«  Cdn  lit  se  po  minga  ragionay^'. 
«  Con  lui  non  ci  si  ra^ona  o  a 
pu5  ragionare  ».  «  Quest  se  ttam- 
m^a  minga  ragiond, » : «  Questo  noD 
h  un  ragionare  ». 

^  Resonada  (in  dis.).  Vedi  Ge- 
ciarada. 

—  Besonador,  Ragionatore.  <  Ui 
6n  gran  resonador  »  :  «  B  nn  gnui 
ragionatore  ». 

—  Resonetta  (Simile  a  Hesona- 
scia).  Vedi  Resonascia.  Dimino- 
tivo  di  Resdn  n.  fr. :  Reson  so- 
cial: Ragion  sociale. 

Resp^tt  (Volg.).  Vedi  Rispeit 
con  voci  sorelle. 

Respldent  (Guida  che  si  man- 
dava  per  controllo  di  iinanasieri}. 
I  (In  dis.,  come  Dirimpetto)  uLa 
mia  casa  Vh  respident  Vospedal*: 
«La  mia  casa  sta  dicontro  al- 
I'ospedale  ». 

Reaping,  Rioardare.  *iSt6  mes 
m*dn  respinaa  milla  ehUi  de  lan- 
nayn*  Questo  mese  m'han  ricar- 
dato  mille  chili  di  lana  ». 

Resplr,  Respiro.  «  Me  manea  el 
respir  »  :  «  Mi  manca  il  respiro  0 
mi  si  mozza  il  fiato  ».  Piatt  el  man- 
cament  de  respir:  Patir  di  respiro 
difficile  o  oppression  di  vespiro. 
TcBU  el  resptr:  Levar  il  respiro. 
Chut  spuzza  ehe  Ubu  el  respir: 
Puzzo  che  mozza  il  respiro.  l(Di- 
Inzione)  «  Ch*el  me  coneeda  on  poo 
de  respir  al  pagarnent  >» :  «  La  mi 
accordi  un  soprattieni  o  Mi  eon- 
ceda  un  po'  di  respiro  al  paga- 
mento  ».  Da  a  resptr  :  Dar  a  re- 
spiri.  Pagd  a  respir:  Pagare  • 
respiro.  «  Sdnt  in  perm^  ;  ff'oo  6n 
mes  de  respir  y^ :  «Ho  il  permesso 
d'ufRcio;  godr6  un  mese  di  re- 
spiro ». 

—  Respirk .  Respirare.  Podi 
minga  respira:    Non    poter  re- 


RES 


—  605 


RES 


•©spirare.  «  Lctssem  respird,  6n  mi- 
rfutt  >  :  «  Lasciaml  rifiatare  o  pi- 
gliar  fiato  ».  «  Ah  chi  se  n6n  after 
»e  respira  /  »  :  «  Ah  qui  oome  ci|  si 
respira  !  »  «  ^  quUla  notizia  oo  re- 
wpiraa  /  »  :  «  A  quella  notizia...  re- 
Bpirai  *. 

Respond  (Volg.).  Vedi  Bispond. 
TS»  pr.  vecehio:  Domanda  fh  Uz- 
ssitf  respond  Vh  eortesia:  Doman- 
cLare  ^  lecito,  rispondere  ^  eor- 
tesia. 

BeaponsabU ,  Risponsabile.  / 
minister  in  responsabil  per  rid: 
X  ministri  sono  responsabili  da 
T>iirla.  Oerent  responsoMl:  Ge- 
rente  responsabile. 

—  Responsabilltaa,  Responsa- 
bilitlt.  Kf^Ml  vceur  minga  avlgh 
quella  responsabilitaa  »  :  «  E'  non 
vuol  assumersi  quella  responsa- 
bUitk )». 

—  Responsal,  Responsabibile. 
«  Sdnt  ml  el  responsat  delta  fae- 
eenda  »  :  «  Sono  io  il  responsabile 
della  faceenda». 

Ressentl  (Volg.).  Vedi  Bisenti, 
con  voci  sorelle. 

Ressumada  (Id.  volgh.)  Vedi 
JRossumada. 

Rest,  Resto.  Ddt  indree  el  rest : 
Dar  il  resto.  El  rest  moneda:  II 
resto  spiceioli.  Bd  el  sd  rest:  Zom- 
bare  de'  pugni.  Bd  el  rest  de  la 
parpceula  (in  dis.) :  Dare  il  resto 
del  Carlino.  «  Gh'k  i  rest  del  disnit 
d'ier  » :  «  C  fe  de^  rilievi ».  (Aw.) 
I>el  rest,.. :  Del  resto.  JSl  rest 
dn'altra  volta :  II  resto  a  poi  o  per 
quest'altra  volta. 

Resta,  Resta  (1).  Besta  de  eer- 
vellaaf  de  grass  bianeh,  de  seigdll: 
Resta  di  vesciche,  di  strutto,  di 
cipolle.  Besta  de  pan:  Picoia  di 
pani. 

Restk-estaa,  Restare.  Bestd  de 
sasSf  de  stueeh :  Restar  di  sasso, 
rimanere  di  stucco.  —  de  pappie 
mascie :  Rimaner  di  sale.  Besta  a 
bdeea  sutta :  Rimanere  a  bocca  o 
a  denti  asciutti.  Besta  camuff: 
Restar  deluso   (2)   o  smaccato   o 


(1)  In  fiOT.  Resta  vnol  anche  dire  que! 
fili,  che  stanno  intorno  ai chicchi  di  grano. 

(2)  Probabilmente  il  Deluso  non  piacera. 
Ma  ai  noti  che  camuff  e  una  sfumatura 
che  dinota  un  primo  grado  di  quello  sf  ato 
deiranimo  a  flssar  il  quale  tanto  in  dia- 
letto  come  in   fiorent.   ci  sono  parecchi 


goffo  o  Aver  un  lieve  smacco.  Be- 
stdt  con/us:  Rimaner  coniuso.  — 
eon  tant  de  nas:  Con  tanto  di 
naso.  —  c6nt  i  man  pUnn  de 
mdseh:  Rimanere  colle  mani  pie- 
ne  di  moscbe.  —  in  botta  :  —  mor- 
to  sul  colpo  o  restar  in  tronoo.  — 
in  eamisa :  —  in  camicia.  —  in 
credit  o  tengiuu:  —  in  credito  o 
a  avere.  « I  alter  van^  e  ml  resti  » : 
«  Gli  altri  se  ne  vanno  e  io  resto  ». 
« D6ve  serem,  restOM  e6l  discdrs ?»: 
«Dove  eravamo  col  discorso?^ 
«  Dove  la  resta  la  piazza  d^armi  ?  » : 
«  Dove  resta  la  piazza  d'  armi  ?  » 
«  La  rohha  speri  la  restara  tra  de 
nun  »  :  «  La  cosa  spero  resterh,  fra 
noi  ».  «  if  t,  a  sentl  che  Vera  mart, 
sdnt  restaa  »  :  «  A  sentire  che  era 
morto  restai  ».  «  Ml  resti  ehe  lu  el 
ghe  daga  atrh  a  quella  gent »  : 
« Io  resto  che  ella  dia  retta  a  co- 
storo  ».  Bestdt  mort  sul  edlp  :  Re- 
star morto  sul  colpo.  Besth  d' ac- 
cord: Rimaner  o  Restar  d'accor- 
do.  «  Gk'h  nanca  restaa  de  viv  »  : 
«cNon  gli  h  restate  manco  da  vi- 
vere  ».  «  Besta  a  ved^  «e... »  :  «  Re- 
sta a  vedersi  se... »  Fd>  resth  ser- 
vii:  Far  entrare.  «  £l  andaa  gib  el 
puggiceu  e  gh'l  restaa  ses  o  shtt 
personn  »  :  «  Rovin5  il  terrazzino 
e  ci  rimasero  da  sei  o  sette  disgra- 
ziati».  Bestd  dent:  Idem.  Besta 
fceura :  Rimaner  fuori.  Bestct  in- 
dree :  Restar  indietro.  Besth  in- 
tes  o  in  quella:  Rimanere.  «  S^mm, 
resUia  A  » : «  Siamo  rimasti  1).  Be- 
stit  sott:  Restar  sotto.  |  Bestd. 
(Volg.):  Vedi  Arresth. 

RestabiIi(Volg.)  Y^diBistaUn. 

RestaxLza,  Rimanenza. 

Restavdr  (Volg.).  Vedi  Bestadr. 

Restadr,  Restauro. 

Rest^U,  Rastrello.  «  Ciappa  el  — 
e  tira  arent  guH  fcRui»  :  «  Piglia 
il  rastrello  e  raccogli  il  fogliame 
in  terra*.  |  Cancello.  M  restell 
del  giardin:  II  cancello  del  giar- 
dino. 


modi  di  dire  tutti  piu  forti  Resta  cdn  tant 
de  nas:  Restar  con  un  palmo  di  naso. 
Resta  de  sturch  :  Restar  di  stucco,  ecc,  ecc, 
come  si  vede  negli  esempii.  Ora  tutti  co- 
desti  modi  milanesi  hanno  il  loro  ooi^ri- 
spondente  rerto  in  losrano  mentre  el  Ca- 
muff non  rha.  Mortificato  (V.  Cher.)  e  gia 
troppo,  e  I'abblamo  anche  noi :  Mortificaa. 
Non  parlo  di  Scaciato  e  di  Smaccato  ri* 
dicoh. 


RES 


—  606 


RET 


—  Restell&,  Rastrellai'e. 

—  Restellada>  Rastrellatura. 

—  Restellera.  RastrelUei'a.  «J?/ 
flf'd  in  bocca  la  —  »  :  «  Ha  la  den- 
tiera  ». 

—  Restelldtt,  Rastrelletto. 

—  Restellin,  Rastrellino. 

—  Restellbn,  Grande  cancel]  o. 
« I/^ct  miss  8u  on  boia  d*6n  —  in 
inezz  ai  dun  piUistrilt  »  :  « In  mez- 
zo ai  due  pilastrini  miseri  pose  on 
cancellone  spropositato  ». 

Restin,  Restio.  «  El  me  eavall  el 
fa  el  —  »  :  « II  mio  cavallo  h  re- 
stio  ». 

Restitui-tnil,  Restituire. «  Elg'h 
restituii  i  sd  danee  »  :  «  Gli  resti- 
ttti  i  Riioi  quattrini».  Restitul  la 
visita:  Rendere  la  visita. 

—  ReBtituzl6n,  ReBtituzione. 
Restreng  (Volg.).  Vedi  Beatring 

e  derivati. 

Restrlng- Ingres -Ingiau  o  Rl- 
Btrdtt,  Ristringere.  (Delia  calza  a 
a  mamo)  Scemare. 

Resusclt^  (Volg.).  Vedi  Bisu- 
aciid,  e  derivati. 

Ret.  Vedi  Bed. 

Ret&i  (Volg.).  Vedi  Bilai  e  vooi 

Retard  (Volg.).  Vedi  Bitard  [e 
"voci  sorelie 

ReteccU  (Volg.).  Vedi  Biteceia 
e  derivati. 

Ret^gn,  (Volg.).  Vedi  Bitegn  e 
voci  sorelie.  N.  fr.  pop. :  Anadt  de 
retegn  (Manca). 

Retentlva(  Volg.).Vedi  RUentiva. 

Retenzidn  (Volg.).  Vedi  Bitird 
e  voci  sorelie. 

Retire  (volg.).  Vedi  Bitird  e 
voci  soroUe. 

Retoccli  (Volg.).  Vedi  Ritoecd,  e 
derivati. 

Retdrega  (Volg.)  N.  fr.  pop. : 
Avhgh  6na  gran  retdrega:  E  pieno 
di  rettorica.  (Classe  di  insegna- 
mento)  Rettorica. 

Retoma  (Volg.).  Vedi  Bitomo. 

Retr&  (Interrar  la  vite  vecchia 
perr  innovarla),  Propagginare  a 
capo  gatto. 

itetro,  Retro.  Betrobottega  :  I- 
dem. 

Retros  (Volg.).  Vedi  Ritroa. 

Retrodatt.  N.  fr. :  FioRu  retro- 
dutt:  Piglio  della  mala  matrigna. 

Rettang61,  Rettangolo. «  L'hfaa 
a  raitangol^  :  «  E  fatto  a  rettan- 
ujolo. 


—  Rettangolin,  Rettangotettoi 
RettificaTliettiiica  (1),  Rettifi 

zione.  «  Gh'e  toeeaa  de  fh  la  — 
giornal »  :  «  Dovette  far  la  rei 
ca  snl  giornale  ». 

Rettlflca-flcaa,  Kettificare. 
tified  6na  dalta,    6na  fratf  eet 
« Rettificare  una    data,    una 
se,  eoc.  «  Seusee  6n  poo,  retti 
quell   ehe  oo   diit »  :  «  Scusate 
poco,  rettiiico  oi6  che  ho  dettON 

Rettlfll ,  Rettiftcamento.  c  A% 
terminal  el  —  de  la  eontrada  X»t 
«  Han  terminato  il  rettificamentv 
della  via  X  ». 

RettlflUi,  Rettifloare.  ReiUfilai 
slrad  de  Milan :  Rettiiioaie  h 
strade  di  Milano. 

Rettdr,  Rettore.  Reltor  del  eoh 
leg  X:  II  rettore  del  oollegio  X> 
JEil  €ur  —  magnifieh  (delle  ani- 
versitk.):  II  sor  rettor  macriiifieo. 

Renma,  Reuma.  «  G'oo  <m  — 1» 
la  spalla  »  : «  Ho  un  renma  nella 
spalla  ».  On  otnm  pien  de  reumi  .t 
itn  omo  pieno  di  reumi. 

—  Reamategh  (Volg.).  Vedi 
Reumatich, 

—  Reumatich,  Reumatioo.  «  0» 
dolor  — ;  Un  dolore  reumatico. 

Reussl-eassll,  RiuBcire.  ^tEdai 
e  €ldi  ghe  s&nl  reuasii  >» :  «  £  dalli  e 
dalli  r  ho  spuntata  o  ci  son  ritt- 
scito  ».  «  Speri  ds  reussigh  » : «  Spe- 
ro  di  riuscirvi  o  di  cavarne  le 
gambe  ».  Quell  ehe  buita,  reustitt: 
Awenga  che  pub. 

—  Reusslda,  Riuscita. 
Reyangd.  (Volg.)  Vedi  Rivanga 

e  derivati. 

Revansc  (D.  Fr.)  Rivincita.  «^/ 
m'd  daa  la  —  a  scdpa  »  :  «  Mi  di^ 
la  rivincita  a  soopa ».  « 2>ti,  in 
revanse,  el  nt'deonseieut  eoirt»:c£ 
lui  per  regalo  o  per  mostrarmisi 
grato  mi  oonoi5  in  questo  mode  ». 
/  Erafiees  nd  sognen  ehe  la  — ;  1 
Francesi  non  pensano  che  albi 
rivincita. 

Revegni  (Volg.).  Vedi  Rivegni 
e  derivati. 

RevendiroBU,  Rivendugllolo. 
Vedi  Recattdn. 

Reverendo,  Roverendo.  On  — 
molto  poeeh  reverendo :  Un  reve- 
rendo  assai  poco  reverendo.  «  G^ 


(1)  Voce  bollaia  in  certi  sensi,  pur  del- 
Tuso.  I  puristi  non  ammettono  che  Rettt- 
flcazione. 


REV 


—  607  — 


RIA 


»     m^    reverendi   duhhi  •»  :  « Ho    1 
miei  riveriti  dubbi  *. 

Reveri  (Volg.).  Vedi  Riveri  e 
d.ei*ivati. 

Reversal  (In  dis.),  Controscrit- 
-ta,  Reversale  (1).  L'h  permess  de 
nortdt  fcRura  el  gran,  ma  eon  Vob- 
bligh  ae  — ;  fe  permesso  di  estrar- 
re  il  grano  ma  coll'obbligo  di  dar 
gli  attestati  di  arrive. 

Revestii  (Volg.).  Vedi   Rivestii. 

Revisl6n,   Revisione.  (Colto)  / 

Solangisti  voreven  la  —  de  la  Co- 

stittizion:  I  Bolangisti  volevano  la 

revisione  della  Cbstituzione. 

—  Revlsdr^  Revisore.    Revisor 

cte  eunt:  Revisore  di  oonti.  —  de 

bozz   de  stampa:  Vedi   Oorrettor. 

Revista  (Volg.).  Vedi  Rivista. 

Reyoc&-ocaa,   Revocare.    Re- 

■vocd,  in  duhhi:  Revocare  in  dub- 

i>io.  «  La  Gassazion  Vdi  revocaa  la 

sentema  »  :  «  La  Corte  revocb  la 

sentenza  ».  Revoca  6na  eoneesai&n : 

Revocar  una  concessione. 

Revoca,  Revoca  (2).  «  Z'  ^  otte- 
gnuu  la  —  del  deerett »  :  «  Ottenne 
la  revoca  del  decreto». 

Revoltk  (Volg.).  Vedi  Rivolth. 
Revolttk  (Volg.).  Vedi  RhoUict. 
Revoluzl6n  (Volg.).  Vedi  Rivo- 
lusion  e  voci  sorelle. 
Revolver,  Revolver,  Rivoltejla. 
—  Revolverada,  Coipo  di  rivol- 
tella.- 

Revulsidn,  Revulsione.  (T.  im- 
parato  dai  medici).  Bisbgna  otie- 
gni  6na  — ;  Bisogna  ottenere  una 
revulsione. 

Revulsiv  (T.  imparato  dai  me- 
dici), Revulsive.  Rimedi  —  .•  Ri- 
medio  revulsivo 

Rezappk  (Volg.).  Vedi  Rizappa 
p  deriv&ti 

R6zlta(Volg.  vecchio).  Vedi  Rh- 
cita  e  voci  amni. 
Rezzent  (Volg.).  Vedi  Raezent. 
Rezzlpe  (Volg.  veceh.).  Vedi  Re- 
cipe. 

RezzoBOla  (Specie  di  rete),  Rez- 
zuola. 

Rl  (Particella  o  intensiva  o  du- 
plicativa  da  cui  incominciano  mol- 
tissime  parole  anche  in  dialetto), 
Ri  (3). 


(1)  Voce  bollata. 

(2)  Voce  bollata.   C  h  chi  vuole  si   dica 
Revocazione. 

(3)  Nel  geaio  dcUa  parlata  fiorentina  il 


Riaa    (Canaletto    uelle    stalle), 
Smaltitoio.   (Dal  tetto)  «  Bisogna , 
pensd,  a  fd-  ffitistd  el  Uce,  perefik ' 
mi  g*oo  el  rtaa  in  cdymc  Bisogna 
che  facciate  racconoiare  il  tetto^ 

Sercli6  mi  vengono  le  stroscie 
[acqua  in  camera  o  perch^  mi 
piove  nella  stanzas. 

RiabiUU-itaa,  Riabilitare.  <M 
s'h  riabilitaa»  :  «S'b  riabilitato  ». 

Rial  o  Real  (Volg.).  Vedi  Leal 
e  derivati. 

Rialtaa  (Volg.).  Vedi  Veritaa, 
N.  fr.  volg.  «  Mi  too  c6n  la  -—yn 
«Io  sono  scliietto». 

Rianna,  Stroscia.  «  Chiarda  che 
—  II  sulpavifnent*  .  «Guarda  che 
siToscia  per  terra ».  La  —  de  la 
pissa  di  cavai :  La  stroscia  de'  ca- 
valli  quand' orinano.  /  riann  de 
suddr :  Le  gore  o  stille  di  sudore. 
La  rianna  de  la  gr&nda :  L'acqua 
della  gronda. 

Rlatt  (Volg.  vecchio).  Vedi 
Reato. 

Riav6-avuu-avess,Riavere.  «^? 
s'h  riavuu  »  :  «  Si  riebbe  ». 

Rlazzin  (Specie  di  rete),  Rezza. 

Riazzoeu  (±*er  prendere  le  qua- 
glie),  Rezzuola  (1). 

Ribalta,  Ribalta.  «  Per  andd  qib 
in  cantinna  gh'  ^  &na  —  »  :  «  Per 
andare  in  cantina  o'^  una  ribalta 
o  botola.O  (Teatro)«  Tirenstiadiiss 
la  —  di  lumm  »  :  «  Alzano  ora  la 
ribalta  de'  lumi».  n^L^h  vegnuu  a 
la  —  a  Hngrazia  »  :  «  Venne  alia 
ribalta  a  ringraziare  il  pubblico  ». 

Ribalt&-baitaa,  Ribaltare  «  La 
earrozza  Va  ribaltaa  e  ml  me  sont 
roll  6n  hrazz  »  :  «  La  earrozza  tra- 
balt5  ed  io  mi  spezzai  un  braccio  ». 

—  Ribaltada,  Ribaltatura.  «  Do- 
po  quella  riballada  sdnt  staa  pit 
wi  »  :  «  Dopo  quella  ribaltatura 
non  ebbi  piii  bene  ». 

Rlbambi-ambil  ,  Rimbambire, 
Onvhce  ribambii:  Un  vecchio  rim- 
bambito.  « Ma  v6i  tij  giovanottOf 
te  me  paret  rimbambii  >  :  «  Ohe, 
biondino ;  tu  mi  sembri  ringrul- 
tito  ». 

Ribasli-basaa-basass,  Ribaoia- 


Ri  talvolta  e  raddoppiato  :  TOglio,  rivo- 
glio  e  ririvoglio.  Cio  manca  al  nostro  dia- 
letto. 

(1)  Rezzola  e  anche  la  pellicola  sot*' 
che  copre  le  dpolle. 


RIB 


608  — 


RIC 


re.  «  El  Va  hasaa  e  ribcuaa  » ;  <c  Lo 
baci5  e  ribacib  ». 

Bibass,  Ribasso.  El  —  de  la  ren- 
dita :  II  ribasso  della  rendita.  (Di 
riputazione)  Vess  in  rxbnss :  EsHcre 
in  ribasso.  «  Ohe  faroo  6n  rihaaa 
del  868  per  cent » :  «  Le  far5  un  ri- 
basso del  sei  per  cento  ». 

—  RibasBli-DasBaa,  Ribassare. 
<  Se  Va  voruu  vend  el  sd  forment 
gh*l  toccaa  de  riba88dt  el  prhzzi  > : 
«  Se  voile  vendere  il  suo  ^rano  bi- 
80gn(3  che  ne  ribassasso  il  prezzo 
di  qualche  lira  ». 

Rlbatt,  Ribattere.  Rihatt  %  6r: 
Ribattere  le  ore  o  Battere  il  rin- 
tocco  0/>».  Rlntocear  I'ora.  |  Ri- 
batt  i  reson  de  quelV alter:  Ribat- 
tere le  ragioni  dell' avversario.  | 
Ribatt  6n  Hod :  Ribattere  o  Riba- 
dir  un  cModo.  |  Ribatt  indree : 
Rimbalzare.  |  Ribatt  de8  lira  sul 
cunt:  Detrarre  dieci  lire  sul  con- 
to.  li  Pdnt  a  rebatt:  Vedi  Ribatr- 
tidura.  ||  Ritornare.  El  corer  el 
ribatt  indree  8ubit:  II  corriere  vol- 
ta  la  bri^lia  senza  fermarsi.  ||  Ri- 
batt el  ns  o  el  gran:  Ribattere  o 
Ritrebbiare  il  riao  o  il  grano  (do- 
po  rotta  Paiata).  0  Ribatt  i  mata- 
razz :  Ribattere  le  materasse.  Ratt 
e  ribatt :  Batti  e  ribatti. 

—  Rebattadura,  Ribaditura. 

—  Rebattidura,  Ribattitura. 

—  Rlbattin,  Idem. 
BibeU,  Ribelle. 

—  RibeUibn,  Ribellione. 

—  BibellasB,  Ribellarsi.  «.El  ghe 
s'^  ribellaa  contra  » :  «  Gli  si  ri- 
bellb  contro  ». 

Bibocc^-occaa,  Idem. 

—  Biboccadlnna,  Idem. 

—  Riboccadura.  Idem. 
Rlxnbomb,  Rimbombo. 

—  Biniboinb&-onibaa,  Rimbom- 
bare. 

Ribui,  RiboUire.  A  fxiria  de  but 
e  rebul:  A  furia  di  boUire  e  ri- 
boUire. 

Ributt^-uttaa,  «  QuelV  omm  el 
ributla  »  :  «  Quell'  omo  6  ribut- 
tante  ». 

Ricalck-calcaa,  Ricalcare. 

Bicamk-camaa,  Ricamare. 
Fig.).  «  El  g'd  ricamaa  adree  6na 

onna  calunnia  »  : «  Ci  ha  rica- 
mata  intorno  una  bona  calunnia  ». 

—  Ricamaddr,  Ricamatore. 

—  Ricamin,  Un  piccolo  ricamo. 
Bicapit,  Ricapito.  Lettera  senza 


i' 


— ;  Lettera  senza  ricapito.  « J3 1 

—  Vk  in  via   to2  »  :  «  11   mio 
pito  h  nella  via  tale  ». 

—  Bicapitk,  Ricapitare.  « 
de  faghela  recapild  »  (la  lettei 
«  Procura  di  fargliela  tenere  >. 

Bicapitol&,  Ricapitolare.  «i?" 
ca    ricapitolkmm  »  :  «  Diinque 
capitoliamo  o  veniamo  al...  ». 

RicaBCia-BCiaa,  Kicacciare, 
germogliare.  I  piant  comineien. 
ricasem:  Le  piante  germosclia 

—  RicaBClaoa,  Rigermogiio. 
Bicay&-cayaa,  Ricavare.  «C 

8e  te  n'ee  ricaveia  f  rmc  Quanto 
hai  guadagnato?»  m  LHntrhec  ^ 
la  commeaia  Voo  rieavaa  da 
romam  de..,  »  :  «  L'intreccio  del 
commedia  1'  ho  ricavato  da  un 
manzo  di... ». 

—  Bicay,  Ricavo.  Cdnt  el  —  de.. 
Col  ricavo  di...  El  —  de  la   n. 
dita:  II  ricavo  della  rendita. 

Bicch.  N.  sole  fr. :  On  vestii 
Un  abito  agiato.  Falla  a  la 
Scialarla.  FaXla  a  la  rieca, 
mm:   Far  le    nozze   coi   fiing] 
Riech  Epul6n:  Epulone.  (Per  tut* 
ti  gli  altri  modi  vedi:  Seidr), 

—  Bicchdzza,  Riochezza.  «  In 
quella  easa  se  ved  ona  gran  —  » : 
«  In  quella  casa  si  vede  una  zrtuk 
riochezza  o  c'^  gran  scialo  ».\l4i 

—  in  di  ntanegh:  Vestito  ncco 
nelle  maniche.  La  —  <i'  dna  mi- 
niera:  Miniera  rioca  di  metallo. 
«  L'h  v\i7i  che  vanta  di  gran  He- 
chezzyn  «  Uomo  che  vanta  grandi 
ricchezze  ».  JJa  —  mobil :  La  ric- 
chezza  mobile. 

—  Riccdn,  Riccone. 

Bleed  (in  dis.).  Vedi  Domanda. 

Bicesta  (Volo;.).  Vedi  Riehie»ta. 
N.  fr.  pop. :  Ve88  Via  la  —  de  vun: 
Essere  a  posta  altrui. 

Bicettdr  o  Biceyltor  de  dogan- 
na,  II  ricevitore  dogan^e.  —  del 
lott:  —  del  lotto. 

—  Bicettoria,  Ricevitoria,  —  de 
doganna,  del  lott:  Ricevitoria  di 
dogana,  del  lotto. 

Bicey-eyuu,  Ricevere.*  Xa  sdo- 
ra  incceu  la  ricev  » :  «  Oggi  la  ai- 
gnora  rioeve  ».  «  El  rieev  nissun  »: 
«  Nou  riceve  ».  «  Ei  m'd  rieevuu 
frcgff  fregg  » :  «  Mi  accolse  fred- 
dissimamente ».  (  «  5^«  me  riee- 
vetf  » (in  dis.): « Capisci  bene qael- 
io  che  dico  f  »  |  Rieev  di  danee^  el 
sacck  del  lavandee,  dnapartidade 


RIC 


-609^ 


RIC 


•Hereanaia  (non  eolo  riceyerli,  mn 
rieonosoere  il  numero  e  la  quality 
L»»rQ)  t  Ricevere  danari,  risooiitrare 
11  'biicato,  d()11a  merce.  Ricev  dn 
t'f/iaj^f  dn  affifont,  6n  refud^  &na 
W9%ortij\caz\on:  Eioevere  iino  schiat- 
Cr>,  nil  affronto,  un  riAuto,  una 
iiiorti  ftcazione. 

—  Ricevlment ,  Ktcevimcnto. 
Jileeviment  a  Oort:  Ricevimonto 
t%  Oorte.  Sala  de  rieeviment:  Bala 
rli  ricevimento.  Vess  el  di  de  ri- 
ceeiment :  II  giorno  delle  visite. 

—  Ricevitor  del  lott,  Prendi- 
tore. 

Btcevitoria,  Prenditoria  e  Bot- 
"te^hiiio. 

—  Ricevuda,  Rioevuta(l).  Sui 
ricevud  ghe  vd  tl  francoboll:  SuUe 
ricevute  va  messo  il  francobollo. 
«  Te  podel  fttgh  la  —  o  nietti  sul 
liber  de  la  riceviida  » : «  Tu  lo  puoi 
mettere  nel  saldo  ». 

—  Riceyndiiina,  Ricevutina. 
Biclama -  damaa ,  Rich iamare. 

JilciamtlL  a  Vordin:  Richiamare 
alPardine.  Ridamd.  6n  alt  de  of- 
fizi :  Richiamaro  un  atto  di  uffioio. 
«  T'oo  damaa  e  rieiamaa  »  :  «  T'ho 
ohiamato  e  richiaraato  ». 

—  Riclamxii,  Richiarao.  Riciamm 
di  elcu8  in  eonged :  Richiamo  del- 
le classi  in  oongedo.  |  El  rieiamm 
in  d*  dna  seritinra :  Richiamo.  | 
^l  rieiamm  in  d'dna  mnsiea :  Ri- 
jchiamo.  I  nHl  ridam  de  la  giesa : 
II  rtutocco.  «  El  serv  de  ridamm> » : 
«  Serve  di  riohiamo  ». 

—  Riciamada,  Richiamata.  Ve- 
gni  via  in  aid  moment  ma  me 
8f>etU  6na  riciamada  »  :  «  Ne  vcngo 
via  ora  ma  mi  aspetto  una  ricbia- 
inata*. 

RiCtQf  Ricino.  (Civ.)  « la  del  mh 
ffiardin  gK'e  dna  pianta  de  ridn  » : 
«  Nel  mio  giardinn  tengo  una  pian- 
ta di  rioino  ».  Oli  de  riein :  Olio 
di  ricino. 

—  Ridamm,  Reclamo.  «  Anfaa 
el  rieiamm  a  la  Qiiestura  » : «  Han- 
no  latto  il  loro  reclamo  o  la  loro 
querela  alia  Qucstura  ». 

BicoBUB-icoUi  Ricocere  (Nel 
linguaggio  comune  non  si  usa). 
Vedi  Tornd.  a  eaeus.  (Nel  linguag- 
gio  dei  fonditori)  RiecRtis  I'azzalf 


(1)  Fare  la  ricevnta  in  florenttno  vol- 
gare  vuol  a^che  d!re  vomltare  II  cibo  e 
il  Tiao  presi  poco  prima :  Fa  i  portceUitt.  I 


el  lolldn  e  sitnili,  Ricuocero  I'ac- 
ciaio,  Vottone  o  simili.  « Ric(Bti9 
i  laftier  e  i  tondin :  Ricuocere  le 
lamiae  e  i  pinstrini. 

Rlconcillafis-lliaa,  Riconciliar- 
si.  «  /  duu  fradd  se  s'in  ricond- 
Haa  »  :  «  I  due  frateUi'  si  sono  ri- 
conciliati  ». 

—  RiodncUiasidn  (Civ.),  Ricon- 
ciliazione.  «  Ghe  V  oo  fada  fd,  mi 
la  rieondliaaion  » : «  Giierho  fatta 
far  io  la  riconciliazionc. 

Rieonoss  -  ossuu ,  Riconoscere. 
«  Rictynossi  el  mh  tori  »  :  «  Rieono- 
sco  il  mio  torto  >».  |  «  El  Va  rieo- 
no««ttu »  :  «  Lo  ha  ravvisato  o  ri- 
GonosGiuto».  Riconoss  vun  per  sd 
flmu :  Riconoscere  uno  per  figlio- 
lo.  (Civ.)  L* Italia  V^  rieonossuu  el 
govemo  rivoluzionari  del  Brasil  o 
de  I' Argentina :  L'ltalia  ha  rico- 
nosciuto  la  repubblica  bmsiliana* 

-7  Ricognmon,  Ricognizione. 
(Milit.)  Ona  rieognizion  in  mkzz 
ai  nemis:  Una  ricognizione  nel 
oampo  nemico.  |  (KicompensaJ 
« El  m'd  daa  dna  rieognizwn  d% 
mh  fadigh  » ;  «  Mi  diedo  una  gra- 
tificazione  o  rimnnerazione  per  le 
mie  latiche». 

— Rieognizionetta  (P.  N.),  Idem. 

RlconoBB-osBUU-onosseSi  Rico- 
noscere e  Riconoscersi. 

RIconBcili  -  coimclaa  -  coiiBciass. 
(Nel  linguaggio  comune  non  si 
usa.  Vedi  Rigiusla  o  Tomh  a 
eonsdh  o  Tornd  a  co9i«cia««).  (Nel 
linguaggio  tecnico)  «  Oo  m^sa  gib 
i  pell  a  rieonsddi )» :  «  Ho  rimesse 
le  pelli  in  conoia». 

Rlconsegnk-egnaa  (P.  N.)  «  i/t 
g*oo  rieonsegnaa  el  pacehHt  a  lu»: 
« Io  gli  ho  riconscgnato  1'  invol  - 
tino  ». 

—  Riconsegna,  Riconsegna. 
Rlcopia-copiaa,  Ricopiare. «  M^e 

toccaa  de  ricopid.  tuila  la  pagina  » : 
«  Mi  tocob  di  ricopiare  la  pagina 
intera  ». 

—  Ricopiadura  (P.  N.),  Rico- 
piatura. 

Ricdr,  Ricorrere. «  Oo  dovuu  ri- 
cor  alia  Questura^i  «Dovetti  ri- 
correre alia  Questura  ».  |  Ricor  6n 
liber :  Rileggerlo  (poco  usato) , 
piuttosto  Rieor  dna  serittura:  Ri- 
vederla. 

—  Ricord,  Ricordo  e  Ricordin 
Ricordino. 

—  Ricorent,  Ricorrente. 


KIC 


—  610  — 


—  Blcorenza,  Ricorrenzti.  In  la 
rieorretiza  della  fhsta  de...  delV  o- 
nomcutich...  del  eompleannus:  Nel- 
la  rioorreuza  della  festa...  o  del- 
I'oiiomastico  o  del  natalizio. 

—  Bicors,  Ricorso.  Da  sii  6n  ri- 
eors:  Presentiire  ua  ricoi*80. 

— 'Bicorsin,  Uu  piccolo  ricorso. 

Bicover,  Ricovero. 

Blcorera-eraa-erasB,  Rioovera- 
re.  «  Bisdgna  ricoverd  quit  pover 
diagrcLziaa  » : «  Bisogna  ricoverare 
que'  poveri  disgraziati  ».  «  U  dn 
ricoveraa  a  San  March  » : «  L'han 
ricoverato  neW  0&mzio^l^,*^  And^mm 
a  rieoverass  soU  alia  pianta  » : « I- 
deiu  ». 

Bicreazi6n,  Ricreazione.  (Civ.) 
«  Te  lavorel  iropp,  ghe  v<Bur  6n 
poo  de  riereaaion  » :  « Tu  lavori 
troppo ;  piglia  un  po'  di  svago  ». 
(Collejri)  In  V6ra  de  la  — ;  Idem. 

—  Bioreaziondtta,  Rioreazion- 
cella. 

Bicant&,  Riooutare.  —  i  daiiee: 
Ricoutar  1  danari  o  le  monete. 
Cunta  e  ricuntd  semper  V  istesaa 
storillla:  Raocontara  sempre  la 
stessa  cosa  0pp.  La  canzone  del- 
I'uccellino. 

Bicuperli-peraa-perass,  Ricu- 
perare. 

—  Bictlpera,  Idem. 

Bid,  Ridere.  Mlttesa  rid:  Met- 
tersi  a  ridere.  Avhgh  vaeuia  de  rid: 
Aver  vo<rlia  di  ridere.  Vegnl  voRuia 
de  rid :  Venir  da  ridere.  Fd  h6eea 
de  rid :  Far  booca  da  ridere.  Rohb 
de  rnori  del  rid:  Cose  da  morir  dal 
ridere  o  da  spappolarsi  dalle  risa. 

—  a   mezza  odeca :   Sogghignare. 

—  a  erktta  6  a  macca :  Ridere  a 
credenza.  —  che  passa  minga  i  co- 
rai:  Rise  che  non  cuoce  o  che  non 
si  cuoce.  —  de  rahhia:  Ghignare. 

—  de  ofellee:  Rivso  sardonico.  —  in 
galesch:  Ridere  in  gallesco.  —  de 
guitt:  Rider  di  genio.  —  de  ciall: 
Riso  sguaiato.  —  soit  via:  Ridere 
Hotto  1  baffi.  —  in  sulla  facHa: 
Ridere  sul  vise.  Pissass  adoss  del 
rid:  Scorapisciarsi  dalle  risa.  Cdnt 
6n  chrio  rid  sforzaa:  Con  un  certo 
risolino  in  gallesco.  In  rohb  de  rid: 
Sono  cose  da  riderci  sopra.  «  Oo 
ditt  o  oo  faa  per  rid  » :  «  Ho  fatto 

Ser.  celia  *.  Tra  tuti  coss  in  rid  : 
[andar  tutto  in  canzonella  Opp. 
Fare  lo  soorbellato.  Rid  adree: 
Deridere.  Fa^s  rid  adree :  Far  ri- 


dere la  gente. «  Elfarav  rid  i  jprf- 
Un  » :  «  Farebbe  ridere  gU  seogli ». 
«  Te  me  fee  vegnl  de  rid-»z  «Sli 
tai  da  ridere  ».  Gh'^  pooeh  o  Mteni 
o  minga  de  rid:  Non  &h  da  ri- 
dere. S'eiopjtdn  o  sgonfidti  de  rii: 
Scoppio  di  riso.  Van  ens  rid  sem- 
per: Un  risancione.  (Pr.)  Cki  rU 
in  tenerdl  el  piang  al  sabei:  Cbi 
ride  in  sabato  o  in  venerdi  piaii|?t 
in  domenica.  On  pelt  elfd  rid,  6n 
roRud  el  fd  taecd  lit  (vofs^.) :  (Ap- 
prosB.)  Quando  il  culo  ^  avrezio 
al  peto  non  si  puo  tener  piii  eht- 
to.  I  «  /  m^  scarp  riden  » : «  Le 
mie  Bcarpe  ridono  ». 

--  Bidada  o  Ridada,  Risatai 
«  £!mm  faa  6na  ridcuUi  tna  profi 
de  gust » :  «  Abbianio  riso  propm 
di  core  ».  «  In  daa  fceitra  in  <roM 
ridada  cosi  seonvenienie  «A«  per 
poeeh,.,  »  :  «  Scoppinrono  in  una 
risataccia  tale  one  per  poco... » 

—  Bident.  Ridente.  Aria  n- 
dent:  Aria  ridente.  C6nt  &nfdn- 
dent:  Con  un  fare  ridente  o  Coo 
una  bella  rallegratnra  (parola  po- 
co usata). 

—  Bidic61,  Ridicolo.  (Soflt.)  / 
Frances  disen  ehe  el  ridieol  W 
mrozza :  I  Francest  dicono  che  il 
ridicolo  uocide.  (Add.)  « I/h  on 
omm  ridieol  colla  nia  gmatui* 
de.,.  »  :  «  Colla  sua  smania  di...  e- 
gli  si  rende  ridicolo  ». 

^  Bidicolaggln ,  Kidieolaginiie. 
Famdso  per  la  s6a  ridieolaggin: 
Famoso  per  le  sue  ridioolaggini 
(Una  donnina  che  parla).  « Z« 
sardi  6na  ridieolaggin,  tna  mt  ^ 
paura )» :  «  Sar^  una  ridicolaggine 
ma  io  ho  paura  ». 

Bidl-iditt,  Ridire.  « /VrcAe  te 
ridiset  semper  la  stessa  resSn  f  » : 
«  Ferch^  ripeti  sempre  la  stessa 
ragione?  » 

Bid6,  Bidb,  Tendine.  «  Tird  m 
*  ridb  »  :  «  Leva  le  tendiue  ». 

Bidfi-idott-idiiss,  Ridurre.  Bi- 
du  per  piano  6n  p^  d* opera:  Si- 
durre  per  il  piano  forte  un  peno. 
Riduss  in  san  QiUntiH:  Ridnrsi 
alia  miseria  o  sulle  eigne.  Ridumt 
propi  in  sui  ultim:  Essere  sgli 
sgoccioli.  Riduss  a  fit  el  straseee, 
eT  halossj  eee.:  Ridursi  a  far  il  cen- 
ciaiolo,  il  briocone.  Risogna  ridu 
i  spes  de  easa:  Biso^na  scemar  le 
spese  di  lusso.  Ri(mu  6n  euni: 
Fargli  la  tara.  i 


RIP 


-611- 


RIP 


RljQi-ifaa-lfass,  Rita  re.  «  2>  toc- 
eara  de  rifall  de  noRtiv  » : «  Ti  toc- 
clier^  di  rifarlo  ».  *  Jfe  sont  rifaa 
ae  quell  che  perdeva  »  :  «  Mi  gon 
iniatto  di  quello  che  perdevo  ».  Ri- 
faas  s6ra  la  broeca:  Riecattarsi  a 
misara  colma.  Rlfh  el  Ihtl:  Riiaro 

letto. 

Rl£GkS8ii-assaa,  Rifasciare.  «  Oo 
rxfassaa  el  Jiwti » :  ^  Ho  rifasciato 
xl  Dambiiio  ». 

Blferi-feril,  Riferire.  «  Quht  el 
seriferiss  aWartie6l  preeedent  »  : 
«  Questo  8i  riferisco  all'  articolo 
precedente*.  |  ^M  vd  a  riferl 
ttttt  COS8  al  direlldr  »  :  «  Egli  va  a 
riportare  ogni  cosa  al  direttore*. 
«  Sto  andit  el  vh  a  riferi  mi  del 
cortin  »  :  «  Questo  andito  riesce 
nel  oortiletto  ». 

—  Rlferlment,  (P.  N.),  Riferi- 
mento. 

Rifenn&,  Rilermare  e  anehe  Ri- 
confermare. 

—  Riferma,  Riferma. 
Riffa.  Riffa.  De  Hffa:  Di  riffa. 

P.  E. :  «  m  vui  de      »  :  «  Lo  vo' 

*^>^^™  *•  -T*  <^««  —  ••  Fare  una 
riffa  o  Amffare  o  allottare  una 
cosa. 

Bifless,  Riflesao.  «  Sara  su  quel- 


'^Vj??**?***^  cAc  »e»  <roj9D  rifless^ : 
«(Jhmdi  un  jpoMa  finestra  che  mi 
da  noia  quel  riflesso  ».  |  iConsi- 
derazione^  «  Perb  sul  —  cAc  po- 
aqranjta  poceh  a  eompar^,..  yn 
«  Kinettendo ,  perb  che  staranno 
poco  a  venire...  ». 

•-  Riflessin,  Un  piccolo  riflesso 
o  Coosiderazioncella. 

—  Rifle88i6n ,  Riflessionc.  «  Oo 
/<Wf  la  nflession  ehe  eonven  wo  » : 

*  5?-""®**"^***  ®^®  "^^^  conviene*. 

Eiflett-ettuu,  Riflettere.  Ag% 
senza  riflett:  Idem,  ic^mm  minga 
riflettuu  cAe...  »  :  4c  Non  abbiamo 
pensato  che».  On  omm  che  ri- 
Jtett:  Un  uomo  consideriito. 

Rlfdad,  Rifondere. 

—  RifuBlon,  Rifusione.  —  di 
dann :  —  di  danni. 

Rifonu^,  Ritbrmare. 

—  Riforma,  Riforma. 

—  Riformaddr,  Riformatore. 

Riflresci-freBcaa-freacass,  Rin- 

freacare-arsi.  * 

Rlfresc,  Rinfresco.  El  —  ai  ea- 

rtnfresch:   Ho    pagato    lo    stal- 
laggio. 


Rlfugtass-uglaa,  Rifugiarsi. 

§«;«  ^^  ^'^  ^^^  i'^  ^ff^  '  stare  in 
•nga  0  Rigare  dritto.  J?^d  aid,  in  -^. 
lenere  m  Cristi.  m  std,  nh  hi  -1 
n^  m  »par2i ;  Non  essere  in  riija 

—  Rlgft-igaa,  Rigare. 

—  Rigadln,  Rigatino. 

—  Bigaddr,  Rigatore. 

—  ^if  f  dVJra.  Rigatura. 
V?mtt   ^^S^**«^«»   Ributtarc, 

x.«^^**S5*?"^P^**a"  Unir  di  nuo- 
vo. .«  St<f  baston  chl  I'  ^  staa  —  »  : 

«  Questa  mazza  fu  riacoomodata  >. 

^^^a'^?^'^^^^  '•  Rigirare. 
i>avefd  a  ngtratla:  Sapere  rigl- 
rarla  bene.  * 

Rlglr,  Raggiro  o  Rigiro.  « JE^Z  «'d 
liadree  6n  rigir  c6nt  6ncC  idsa  » : 
*5J'Jiii  rigiro  li  accanto». 

Blglusta,  Riaggiustare.  «Z'a 
tornaa  a  rompea ;  hisogna  riqiu- 
stall  o  rigtnstaUa  »  :  «  S'fe  rotto  da 
capo;  bisognaringgiustarlb  o riao- 
conciarlo  o  naccomodarlo,  ecc.  v. 

Rigor,  Rigore.  «  Quel  master  Vh 


ddn  rigor  ecoessiv  »  :  «  Quel  mae- 
stro h  d'un  rigore  ecc^ssivo*.  In 
?*^r  ^$^Mdd:  Nel  rigor  del 
freddo.  In  del  —  del  cald  (m  dis.)  : 
Nella  canicola.  A  — .•  A  rigore.  A 
tuti  —  :  A  tutto  o  a  strctto^igorf^. 
(Di  cambiah)  El  giorno  de  —:  ll 
giorno  di  rigore. 

Rlgordn,  Rotoloni.  (Alle  boccie) 
«  V  en  8U  de  Hgoron  »  :  «  Mandala 
rotoloni  adagiho  ». 

Bigorbs,  Rigoroso.  Avisstropp 
rtgords  se  ottenpocch :  A  mostrarsi 
troppo  rigoroso  si  ottiene  poco. 
,  ~"  Rif  ordsament,  Rigorosamen- 
te.  «  Lti  el  voeur  stct  Hgorosamevt 
al  cordraiiy^:  «  Egli  vuol  stare  ri- 
gorosamente  al  conti*atto  ». 

—  Rlgorositaa,  Rigorosith.  Fin- 
tarigorosttaa:  Finta  rigorosit,^. 

BlSruard,  Riguardo.  «  Abbiet  ri- 
guard  » : «  Abbiti  riguardo ».  I « Ih 
el  parla  sensa  tanti  —  »:«EgU 
parla  senza  tanti  rigiiardi ».  Usd 
a  vun  di  — .-  Usare  ad  uno  ri- 
ffuardi.  Persomia  de  — ;  Persona 
di  riguardo.  \  «—  a  quell  ch'hmm 
ditt... »  :  « In  proposito  a  ci5  che 
fu  detto... ». 

—  Riguardli-ardaa-ardaBs,  Ri- 

guardare.   Std.   rigardaa:   Aversi 


RIL 


-612  — 


RIM 


riguardo  o  oiira.  «  Aphina  me  di- 
mentiea  de  gta  riguardaUy  traech. 
4n.  hdn  reuma  /  »  :  «  Appcna  mi  di- ' 
mentioo  di  riguardarmi,  eoco  un 
haoii  reuma !  »  |  «  Sta  rohba  hi  me 
iHguarda  Nd»:«Que8to  non  mi 
riguarda  ». 

Rllass,  RUascio  (1)^  Rilassamen- 
to.  M  rilass  del  drhit:  La  i*emi8- 
Rione  del  debito.  fl  —  de  aang^u  : 
FIusso  di  paogue.  —  delVutevo: 
Fliisso  deU*utero.  —  dem%ir :  Una 
rrepa  iiel  ranro.  —  de  terra :  Pra- 
na  o  Smottatara  o  Scosoendimen- 
to.  ->  de  forz  :  Rilasoiamento  di 
Ibrze. 

—  Rllassk-assaa-assass,  Rila- 
sciare.  «  L'dn  rilassaa  ier  de  pre- 
86n  »  :  «  L'  lian  scnrcernto  o  rila- 
eciato  ieri*.  R'lassd  dnafed:  Ri- 
lasciaro  una  fede.  I  La  verdura 
la  rilassa  el  corp :  La  verdura  ri- 
lassa  il  corpo.  On  omm,  rilassaa 
sosshnn:  Uii  uomo  snervato. 

—  BUassant,  Rilassaute.  Mede- 
sinnfi  rilassant:  Medicina  rilas- 
sante. 

—  Rilassamont,   Rilassamento. 
Rlleg-egluu,   Rileggere.   «    Viti 

rileg  per  la  eenlesima  volta  i  Pro- 
messi   Sposi*:  ^\offMo  rileggere 

Ser  la  ccntesima  volta  i  Promessi 
posi ». 

Rllev,  Rilevo  (2),  Rilievo.  La- 
rorik  de  rilev:  Lavorar  di  rilievo. 
I  «  Glial  a  fagh  6n  — »:  «  Guai  a 
i'argli  un  rilievo  ».  Fh  el  san  Gio- 
vann  de  — ;  Esaere  tenuto  per  ri- 
fiuto  o  semplie.  Far  il  rilevatario. 

—  Riley^-evaa,  Rilevare.  Rileva 
6n  negosi:  Rilevare  un  traffico. 
«  Oo  rilevaa  ml  tutt  eoss  »  :  «  Ho 
rilevato  tntto  io  ».  Rilevh  i  paroll 
di  alter:  Rilevar  le  parole  altrui. 

—  Rllevant.  Rile  van  te.  L^h  staa 
fin.  dann  molto  rilevant:  Fu  un 
danno  nssai  rilevante.  Ona  eifra 
fHlevant:  Una  eifra  rilevante. 

—  RUevatari,  Rilevatario. «  STel 
trovava  minga  el  rilevataH  Vera 
bell  e  fallii  » :  «  Se  non  trovava  il 


(1)  In  F'or-  Rilascio  lo  si  una  gpeclal- 
mcnle  nel  sennn  di  prendev  meno  di  oi6 
r.he  competerebbe :  Ml  toccb  fR<*gli  un  ri- 
lascio di  venti  Vre. 

(2)  A  Fir.  RiI<evo  non  s^  nsa  che  per 
estrlmore  :  Tallevar  gli  uccelli  nidiaei : 
« Ho  de'  passerotti  dl  rilevo  »,  gridano  i 
venditori  di  uccelli. 


rilevatario  egli  era  bell'e 
to  ».  (In  materia  di  doiin«^  Ad 
riletatari:  Far  il  rilevatove, 
Rkaa,  Rima.  Xa  poeaia  de 
Vh  sbandii  la  rima;  La  poesift*> 
dierua  ha  sbandita  la  rims.  A^ 
spdndperi  rimtnc  RispondertiNl 
le  rime.  |  Avhgken  6na  —  .*  Atbr 
un  ramo  o  una  vena  di  jiiMt 
«  Ghe  n*a  pussee  che  &na  —  »: «  Bl 
un  ramo  ohe  piglia  tutta  la  qlM^ 
cia  ». 

—  Rimb-imaa,  Rimare. .  Se  m 
minga  rimA  bidtt  eStt  eondMi: 
Hiott  con  eonddti  in  milaneae  vm 
rima. 

Rimandli,  Rimnndare. «  G^oo  r*- 
matidaa  el  so  regall  » : «  Gli  lio  ri- 
mandato  il  suo  re<^alo  ». «  Fh,  pk- 
8^  de  rimandamtn  i  mk  liber*: 
«  Fammi  il  piaoere  di  Hmandaini 
i  miei  libri ». 

Rlmand  (P.  N.),  Rimando.  (T. 
di  gioeo  di  palla  e  pallone)  «  Ah. 
che  bell  rimand  ehe  ts  m'ee  faa^^ 
«  Ah  il  buon  rimando  che  m*  bai 
fatto  ». 

Rimanensa,  Rimanenza.  Rimsr 
iienza  de  eassa:  Rimanenza  di 
cassa.  «  Jja  —  se  ghe  n'^,  thgndt 
per  <t »  :  «  La  rimanenza,  se  te 
n%  tientela  per  te  ».  Xa  rima' 
nenza  V^  andada  tutta  in  spes:  Li 
rimanenza  and5  tutta  in  spese. 

RinUtroli  -  marcaa,  Rimarcaiv. 
Risogna  rimaredi  la  biatteherin: 
Bisogna  rimarcare  la  biancheria. 
B  «  Lit  el  rimarea  ttiU  eoss  » :  «  £^ 
rimarca  tutto  e  tutti  ». 

Rimari,  Rimario.  X7  rimari  dd 
Rusekll:  11  rimario  del  RuBoellL 
Pover  poHta  quell  ehe  g*d  bisdgu 
del  —  .*  Guai  ai  poeti  ohe  hamto 
bisogno  del  rimario. 

—  Rlmariett,  Piccolo  rimario. 
«  Lii  n'dl  fet  6n  sonktt  se  n'dl  g'i 
el  sd  rimar%etty^:ii  E'non  ^  capaee 
di  infllar  quattro  versi  se  non  ka 
il  suo  rimario  ». 

Rimarldass,  RimaritarsL  tcMe 
sdnt  rimaridada  » :  «  Mi  sono  li- 
maritata  ». 

Rimhdn,  Rimborso.  «  Ml  tui 
avhgh  el  Hmbors  di  spes  eke  oo 
faa  » :  « Io  voglio  avere  il  rimbono 
delle  spese  fatte  ». 

— Rimbonli-orBaa-oraan,  Sim- 
borsare.  «  86nt  staa  rimborwaajin 
alVultim  eentesim  » :  «  Fui  rimbor- 
sato  fine  alUultimo  centeaimoiK 


RIM 


—  613  - 


RIM 


Rlzaedl,  Rimedio.  Rimedidedon- 
«el<.'  Kiuiedio  da  douiiiociola.  — 
ie  cavail :  Rimedio  violonto.  —  u- 
niecrsal:  La  panacea.  VHneghph 
—  .*  Non  ©sserci  piil  rimedio  o  re- 
missioue.  L'h  ^eg  el  —  che  el  mnl: 
^  pegi^iore  il  rimedio  cUe  il  uinlc. 
(Pr.)  &h*h  rimedi  a  iatt  ftBura  che 
a  l*o8s  del  coll:  A  tutto  c'^  rimo- 
<lio  i'aoi*ch5  alia  morte. 

—  Rimedili^edlaa,  Rimcdiare. 
«  Tentetmn  de  rimediaffh  in  qitai 
inathera  >» :  «  Tcntiamo  di  rimedia- 
ro  in.  qnalohe  modo  ».  /  robh  hf- 
^dgna    rhnediai  a   bdti'dra:  Aj|;1i 

errori  bisogna  trovarci  subito  un 
riincdio. 

—  BimedlabU,  Rimediabilc. 
Tf'h  6h  error  rimediahil:  E  lui  er- 
rore  iacilmcnte  rimcdiabilc.  IJe 
*ina  disffrazia  minga  riniectiabil : 
C  una  clis<n*nzin  non  rimediabile. 

Rimes  (Erl>a>,  Romice.  L'aeetosa 
Vh  &n  rimes:  L'acetosa  h  una  spe- 
cie di  romice. 

Kimtosa,  Rimessa.  Ln  rhneusa 
di  earrozz:  La  rimessa.  |  R'unfftsa 
de  danee:  Rimessa  didanaro.  |  Melt 
otia  quealidn  in  rimeasa  de  van: 
Kiraettere  una  differeLsa  in  uno 
o  Sottomettere  una  questioue  »1- 
Varbitrato. 

—  Blxnessln  (Mezza  parrucoa  da 
nomo  e  da  douna),  Fiutiuo,  Top- 
pino. 

—  Bimett-ettuu-ettes,    Riraet- 
fere.  Rimell  i  denU  i  veder,  i  tr^z: 
Himetter  deuti,   vetri,   copelli.  | 
Rimetl  dn  vffare  a  6n*aller  at:  Ki- 
raettere una  faceenda  a  mi<;1ior 
tempo.  I  Rimelt  tuU  ^ttell  che  n*e 
inangina:  Recere  o  nsrettare  ci6 
obe  8*^  mau^iato.  |  RimettH/t   de 
aaiut:  Rimettersi  in  salute.  |  Ri- 
metteg  d'Ana  opinidn:  Rimoversi 
da  un'opinione  o  rimettersi.  jj  Ri- 
tnettes  a  mm:  Rimettersi  in   iil- 
cuno. 

—  RimiS8«  Vedi  Remin/t. 

Bimlrii-lraa-irass,  Rimirare. 
«  Cdsse  Vh  che  ie  stett  II  a  rimi- 
rd  /  » : «  Ma  cbe  cosa  stai  rimi- 
rando  eosi?  »  «  Lee  nd  la  fd  che 
rimiraBS  in  del  speee  bitt  el  diy*: 
«  Ella  non  fa  tutto  il  giorno  che 
rimirarsi  nllo  speccbio  ».  JUirit  e 
rimira:  Mirare  e  rimirare. 

Blmodemft,  Rimodemare.  «/>'d 
rimodernii  el  »4  appartamevl  »  :  I 
«  Ha  rimodernato  il  suo  apparta-  ' 


mento  ».  I  eritiek  d'arle  Torarien 
riihodemA  la  drammalica:  I  cri- 
tici  dell'arte  voiTcbbero  rimoder- 
nata  la  di>amnuitica. 

BlmoBdli,  Rimondai*e.  Rimond^ 
la  terra:  Risarobiaro  il  teiTeno.  St6 
ris  ehi  el  va  rimondaa  »  :  «  Que- 
sto  riso  ya  rimondato  ».  |  (Carto- 
lai  legatori  di  libri)  Riquadrare, 
Ritordare,  Raffilare. 

Rimord-orduu,  Rimordere.  in  El 
V  h  niorduu  e  riworduu  »  :  «  Lo 
morse  e  lo  rimorse  ».  |  «  La  co- 
seienza  la  we  rimord  »  :  «  La  co- 
scieuza  mi  rimorde  ».  |  Sen  tigs  a 
rimord  la  coscienza :  Aver  fame. 

—  Biinors.  Rimorso.  ^Senli  H- 
mora  del  mat  che  goo  faa  » : «  Sen- 
to  rimorso  del  male  che  gli  ho 
fatto  ».  «  Adhss  goo  el  rimors  d'a- 
vhll  min^a  baatonaa  »  :  «  Ora  mi 
pento  di  non  averlo  bastonato  ». 

RUnpiazs  (D.  Fr.),  Rimpiazzo, 
Scambio.  «  Sont  chl  mi  iu  rinipiazz 
del  tal»:* Mi  preseuto  io  iu  sur- 
i*ogazione  o  rimpiazzo  del  tale  )>. 

—  BixnpiazxiL-azsaa  (D.  Fr.), 
Rimpiazzare ,  Entrare  iu  vecc  , 
Sostituire ,  Surrogare,  Supplire. 
«  yln  8ubit  rimpiazzaa  el  post  »  : 
«  Han  messo  subito  lo  scambio  ». 

RUnprover ,  Rimprovero.  «  Ml 
el  meriti  minga  sto  Hmprover  »  : 
« lo  non  mi  merito  codesto  rim- 
provero ».  Oggiada  de  ritnprover: 
Occhiata  di  rimprovero. 

—  Bimproy6r&  -  eraa  -  erase 
(Civ.).  Rimproverare.  mQuanti  volt 
me  sont  rimproveraa  mi  stkss  »  : 
«  Quanti  volte  iaccio  rimprovero 
a  me  stesso  I  » 

Rlnass-assun ,  Rinascere.  «c  jE,7 
s'e  sentii  a  rinass^  :  «  Si  sent!  ri- 
nascere ».  In  primavera  rinass  i 
foeui:  In  primavera  le  foglic  ri- 
nascono  sugli  alberi. 

Rincappellk-ellaa ,  Rincappel- 
lare.  Rincappella  el  vin :  Rineap- 
pellare  il  vino. 

Rlncrees-creBBUU,  Riucrescere. 
«  Me  rincress  de  o  cAe... »  :  «  Mi 
riucresce  cbe  o  di  o  mi  sa  male  ». 
«  Gh'  e  rincresstiu  come  *  :  «  Gli  h 
tanto  riucresciuto... »  Ji^tss  rin- 
cress :  Essere  incresoioso.  «  Ghe 
rincress  a  spend  »  :  «  Sta  sul  ti- 
rato  ».  «  Se  te  rineress  minga  »  : 
«SeJion  ti  disturba  o  rincresce  ». 
{PT.yA  la  vhggia  ghe  rinciess  a 
morl  perchh  ne  impara  v<£xinnu 


RIN 


BU- 


RIN 


tutt  i  di  jAppross.) :  Vivendo  s'im- 
para.  (  Letter. )  Qaella  vecohina 
non  vuol  morire  perelib  ue  impara 
uua  tutti  i  d). 

-—  Rinoresclment ,  Rinorcsci^ 
mcnto. 

RliK^resciment  ( Volg. ).  Vedi 
Tt'ncresci'inenl. 

Rinegk-egaa,  Rinuegare.  R'megd, 
la  sba  fed:  Rinnegar  Cristo  per 
aderir  a  Satana.  « L'  h  6%%  riner- 
gaa  politick  »  :  «  £  un  rinnegato 
politico  ». 

Binfacci&-acclaa»  Rinfaooiare. 
«  Ghe  rinfaceeti  semper  quel  poceh 
mangid,  eke  ghe  ddn  » : «  G-li  riafac- 
ciano  scmpre  quel  poco  maagiare 
clie  gli  danno  ». «  Ptir  rinfaeeiatt  el 
td  tradiment » : «  Per  riiitaceiarti  il 
tuo  tradimento  ». 

—  Rinfacclada,  Rinfaccio  c  Rin- 
faeciaraento.  Fd,  6na  rinfacciada: 
Fare  un  rinfaccio. 

Rinflgnii.  Vedi  Re  fig  nit. 

Rinforz^-forzaa-forzass ,  Rin- 
forzare.  «  Sto  mur  el  g'd  bisbgn  de 
vlss  rliiforzaa  » : «  Qaesto  muro  ha 
bisogno  di  essere  Hnforzato ». 
«  Ohe  s'h  rinforzaa  la  v68  »  :  «  GU 
si  h  rintbrzata  la  voce  ».  «El  g'  a 
hisbgn  de  rinforzasSj  quell  ficeuyn 
«Quel  ragazzo  ha  bisogno  di  rin- 
forzarsi ». 

—  Rinforz,  Rintbrzo.  On  piail 
de  rinforz :  Un  piatto  di  com- 
penso.  Mandd  6n  rinforz  de  trup- 
pa:  Mandar  un  rinforzo  di  boI- 
dati. 

Rinfranchi,  Sfranchire. 

Rlnfresca-escaa-escass,  Rinfre- 
soare.  Rinfresca  la  memoria:  Rin- 
frescare  la  memoria.  Rinfresca  6n 
qnader :  Rinnovare  un  quadro. 
Rinfresca  la  facciada  d^  6na  ed : 
Imliiancare  la  facciada  d'una  ca- 
sa.  1}  Rinfresca  i  cavai:  Rinfrescare 
i  cavalli.  Rlnf resect  6n  vestii,  6n 
pizz :  Rinnovar  un  vestito  o  una 
trina.  ||  «  Stamattinna  inc  s6nt  rin- 
frescaa  »  :  «  Stamattina  ho  preso 
un  rinfrescante  o  una  leggera  pur- 
ga  ».  n  «  Quell  poo  d'acqha  ch'e  ve- 
gnuu  I'a  rinfrescaa  Varia  » : «  Quel- 
po'  di  pioggia  rinfrescb  I'aria*. 

-—  Rinfirescant,  Rinfrescante. 
El  tamarind  V  h  6n  rinfrescant : 
II  tamarindo  5  rinfrescante. 

—  Rlnfrescativ,  Rinfveseativo. 
Acqua  m,ineral  rinfrescativa :  Ac- 
qiia  minerale  rinfrescativa. 


(1)  In  F'.ar.  Rinfr<'«co  dire  pid  ch«  in 
milanoso.  S'gniflca  apoarecchio  di  gelati. 
liqunri,  confr^ttt  in  oc6as:one  di  feste,  ed 
e  anche  un  Rosolin. 

(2;  In  Fior.  R'Dg'hlera  non  e  ch*  il  ri- 
paro  di  ferro,  che  corre  lungo  quel  la  ch« 
noi  chiamiamo  appunto  la  ringhera  o 
lungo  la  soala. 


—  Rinfrescli.  Rinfresco  11).  G«> 
lato.    « Al  eaffe    oo    toll   on  Hit- 

{resch  »  :  «  Al  caff'^   presi  ana  bi- 
ita  ghiacciata». 

Ringhera,  KingMera(2),  Balla- 
toio.  4c  M  s'e  huttaa  ffid  dalla  rin- 
ghera in  c6rt  »  :  «  S*^  buttato  dal 
ballatoio  nel  cortile  ».  «  Za  riit- 
gkera  la  g*aveva  i  tondin  trepp 
largh  e  el  fiaeu  ghe  passnva  eleoo*: 
«  La  ringhera  aveva  ]o  bacchette 
troppo  discoste  I'una  dHiraltra,c 
il  ragazzo  ci  passava  i'uori  ooHa 
testa  ». 

Ringrazi^-aziaa ,  Ringrazinre., 
«  Digh  che  el  ringrazii  taut  »  (snl 
serio):  «  Di^li  che  lo  riujun^zio  di 
core  ».  «  Digh  pur  ehe  el  ringra- 
zii tant !  »  (iron.) :  «  Digli  pure  che 
lo  ringrazio  tanto  >».  «  JSia  rin-  \ 
graziaa  o  Ringrctsiaiui  el  Signer*:  \ 
«  RLngraziato  o  sia  rin^n'aziato  il 
ciolo  ». '  Sai>e  minga  ehi  Uove  rin- 
grazid:  Nan  sapere  obi  ringra- 
ziare.  «  Ch'el  ringrasia  el  easo  it 
avhll  minga  faa  trovd  sui  seal,  » 
nd...  »  :  «  Kingrazii  X>io  di  nonft- 
verlo  fatto  trovar  sulle  scale,  sc 
no... » 

—  Rlngraziament ,  Ringraziii- 
mento.  «  Ghe  foo  i  tn^  ringra- 
tnent »  :  «  Le  taccio  i  miei  ringra-  , 
ziamenti».  0?m  bhlla  letiera  de 
ringrasiiaTneni :  Una  bolla  letten 
di  ringraziamento.  «  JE  lit,  std  16- 
der,  per  ringrasiam^nt  el  »»'d  ten- 
giuu  »  :  «  E  lui  il  briecone  per  ri- 
conoscenza  m^  ha  sonato  ».  £1  — 
dopo  la  messa:  II  ringraziamento 
dopo  la  messa. 

Klnoceront,  Rinoeeronte.  «J^/ 
par  6n  rinoceront »  ( a  perBoaa 
molto  grossa) :  «  Pare  un  rinoee- 
ronte ». 

Rin6nzia,  Riaunzia  e  Rimineia. 
«  L'd  faa  la  sda  rinumia  in  iutta 
regola  » : «  Egli  fece  la  sua  rinun- 
cia  in  tutta  regola  ». 

—  Rinonziatarl  (P.  N.),  Rinun- 
ziatario. 

—  Rin6nzl&-onziaa,  Rinunziare. 


EIN 


-  ei5  — 


RIP 


'-  HinuiLciare.  Rinoncidi  al  mond 
\  alia  came:  Riuunciare  al  mondo 
iA  alia  carne.  «  L*aa  rinotiziaa  a 
a  tSsa  »  :  «  Rinuucib  alia  ragaz- 

BfiXLOva-oyaa-ovass ,  Binnova- 
re  (1).  Rinovd  V  inveslitura  d'  af~ 
pU  :  Riimovare  il  fitto.  Rinovd 
I'abbonament  al  giomal:  Kinno- 
vare  I'abboiiamento  al  foglio.  (In 
Piazza  Fontaua)  Rinovd  la  lunna  : 
I^a  luna  rinova. 

Rlon  (In  dis.  tranne  che  si  parli 
di  quelli  di  Rotua).  (R.  di  St.) 
Oiia  volta,  anca  Milan  come  Rom- 
ma,  V  era  divisa  in  ridn :  Anebe 
a  Milano  coiue  gih,  a  Roma  o'  e- 
rano  i  rioni. 

Blottln  (Volg.).  Vedi  Reaitin, 

Rlpax ,    Rijparo.   «  Ohi   bisogna 

metlegh  mi  rtpar  »  :  «  Qui  bisogna 

metier  un  riparo  ».  «  Ohl  bisogna 

fagh  6n  Hpar  in  /e^n»:<(Qiu  bi- 

BOgna  mettere  on  riparo  in  legno  ». 

—  Blpara-araa-arasa,  Ripara- 

re(2).  Riparasa  de  Vaeqtia:  Ripa- 

rar  dalla  pioggia.  In  d*6n  sit  ri- 

paraa  diyent:  In  luogo  riparato 

dai  venti.  /  gipjjonitl   de   lanna 

riparen  del  /read  e  riparen  del 

cald:  Quel  che  ripara  il  freddo 

ripara  anche  il  caldo.  «  Oo  ripa- 

rcM  a  la  mei  a  la  disgrcizia* :  «Ho 

riparato  il  meglio  cne  ho  potuto 

al  mio  malanno  ». 

—  Blparazl6n»  Riparazione. 
«  Chi  ghe  vd  faa  di  gran  ripara- 
2rion»:«Qui  bisogna  farci  intorno 
di  molti  acconcimi ».  H  «  L'etHgeva 
6na  riparazion  d'onor  »  :  «  Esige- 
•va  una  riparazione  d'  onore  o  ri- 
saroimcnto  dell'olfesa  ».  Ripara- 
zion di  dann :  Riparazione  di  dan- 
ni  0  RiBarcimento  di  danno. 

Ripart,  Riparto.  El  voit  per 
eent  de  ripart :  L'  otto  per  cento 
di  riparto.  (Nell'ospcdale)  Jn  del 
ripart  di  delirant:  Idem. 

-  Riparti-artii,  Ripartire.  (Civ.) 
«  Riparti  stassira  per  Roma  » : «  Ri- 


(i)  QoMto  Terbo  a  Ptr.Io  8<  usa  in  cert! 
sens!  soonoscinti  al  dialelto:  Rinnovar  tin 
abito,  QD  cappello  wlo]  dire  metterselo 
[er  la  prima  volta;  Rinnovar  ciccia  e 
quattrini  lo  si  dice  per  il  vedovo  che  ri- 
piglia  moglie- 

(2l  In  Fior.  fion  riparare  r'sponde  al 
nostro  avegh  niinga  temp  de  fiada  o  al  v«« 


parte  c^uesta  sera  per  Ronaa ».  | 
4c  An  rwartii  la  sostanza  trd  de 
tor»:<cHan  diviso  la  BOBtan^afra 
lore  ». 

Bipass^-pasaaa,  Rlpassare.  Jti- 
passd  la  lezidn :  Ripassare  la  le- 
zione.  Ripassd  la  biancheria:  Ri- 
passare  ool  ferro  sulla  bianche- 
ria. PoBsd  e  ripassd:  Passare  e 
ripaBsare. 

Kip6tid6r,  Ripetit&re.  it  Per  pre- 
parall  ai  esamm  dn  tolt  on  ripe- 
tidor  »  :  «  Per  prepararlo  agli  e- 
sami  han  dovuto  prendere  un  ri- 
petitore )». 

RipeUzidn,  Ripetizione.  tcIncoBu 
goo  la  ripeltzion »  :  «  Oggi  ho  la 
—  ».  I  (Orologio)  Orologg  a  ripeti- 
zion:  Oriuolo  a  ripetizione.  (h%a 
ripetizion  {  Postema ) :  Tiueone. 
(Prov.)  /  ripetizion  serven:  La  ri- 
petizione h  la  migliore  delle  iiguro 
rettoriche. 

Rlp^tt-petuu,  Ripetere.  «  Ripett 
6n  poo  quella  parotla  se  te  gn'  ee 
el  coraoff/ »i«Kipeti  un  po*  quel- 
la parola  Be  ti  d^  il  cuore  ».  Ri- 
pett la  doaai  Ripetere  la  dose. 
Ripett  parolla  per  parolla :  Ripe- 
tere parola  per  parola. 

Rlplan,  liipiano.  El  riptun  de  la 
seala:  II  pianerottolo.  /  ripian 
e6nt  i  viddr  sulla  collinna :  1  ri- 
piani  di  un  poggio  coltivato  a 
viti. 

Rlpiegk,  Ripicgare.  PUgd  e  ri- 
piegd :  Piegare  e  ripiegare.  |  «  L'd 
poduu  ripiegd  »: «  Ha  potuto  prov- 
vedere  o  rimediaro  ». 

—  Ripiegll,  Ripiego.  «  L'd  tro- 
vaa  el  ripiegh  » :  «  Ha  trovato  un 
bel  ripiego  ».  On  ommpien  de  ri- 
piegh :  £  I'uomo  dc'ripieghi.  Hofc- 
ba  fada  de  ripiegh :  Cosa  t'atta  per 
ripiego. 

Rlpien  (P.  N.),  Ripieno.  Vessegh 
per  ripien:  Esserci  per  ripieno. 
(Regisxri  nell'organo)  Ripieno.  | 
Oil  pdlin  c6nt  el  ripien  de  brugn  e 
de  inardn ;  Un  tacchino  col  ripieno 
di  prugne  e  castagnc. 

—  Rlplenezza,  idem.  —  de  sto- 
megh:  Kipienezza  di  stomaco. 

Rlpienta-plentaa-pientass,  Ri- 
piantare.  Piantd  e  Hpievtd:  Pian- 
tare  e  ripiantare.  I  «  Jj'd  tornada 
a  ripientd  »  :  «  L"  ha  ripiantata 
quella  ragazza ».  IH^EI  s'e  ripien- 
taay^:*S^h  rifatto  0pp.  E  tor- 
nato  in  danari ». 


RIP 


—  616  — 


RIP 


Rlplezldn,  Ripienezza.  Riplezion 
de  8ang*u :  Ripienezza  di  snngue. 

Ripoll-polii-poUss,  RipuUre  (1). 
El  ripoliss  di  poUasler :  11  luudare 
de'  polli.  Piii  ripolii:  Poll6  cbeha 
mututo. 

Rlport,  Riporto.  Capital  de  ri- 
porl :  Oapitali  di  riporto.  ^a  el 
riport  di  partid  al  master :  Far  il 
riporto  delle  partite  nl  mastro. 
Riport  d^dn  rieamm:  Riporto  di  ri- 
camo. 

—  RiporUi-portaa,  Riportare. 
«  L'h  dna  spia  ehe  andava  a  ri- 
porto. lull  C088  » :  «  £  una  spia  ehe 
andava  a  riportare  o^ui  cosa  ».  | 
«  M\  itte  riporfi  a  lii  »:  «<  lo  mi  ri- 

Sorto  a  loi ».  |  Riport^  6n  rieamm: 
:iportare  un  riearao. 
Klpos&-posaa-po8as8,  Riposare 
(ehe  vuol  dir  auehe  tornar  a  po- 
sare).    JRiposa   in  pag:  Riposa  in 

Eace.  y  LasscL  riposh  6n  terren: 
lasciar  riposare  la  terra.  «  Las- 
sem  —  6n  poo  » :  «  Lnsciami  —  o 
ritiatare  ». «  L'h  slaa  sett  s6ra  tutta 
nott,  adess  el  riposa  »  :  «  £]  state 
tutta  notte  agitato,  ora  riposa  ». 
«  L'd  riposaa  ben  ^  » :  «  Hji  —  o 
dorm i to  bene?  »  Riposh  sxi  %  allori 
(Civ.):  Riposar  sugli  allori.  «  Bi- 
sogna  lassh  riposa  st6  vin  prim,m.a 
de  travasall»:  « Bisogna  Insciar 
riposare  questo  vino  prima  di  tra- 
vasarlo  ».  «  Lii  el  rtposa  intera- 
inent  s6ra  quell  sd  ami«»  :«Eg1i 
riposa  completamente  sopra  quel 
suo  amico».  A  ment  riposada:  A 
mente  riposata. 

—  RipoBB  e  Rlposo,  Riposo. 

—  Ripossada,  Riposata. 
Ripostmi   (P.  N^.y,    Ripostiglio. 

«  Ud,  cereaa  in  tutt  i  bus,  in  lutt  i 
ripostilli  » :  «  Cerc5  in  ogni  dove 
in  ogni  ripostiglio  ». 

Ripresentass-entaa,  Ripresen- 
tarsi.  «  El  s^h  ripresentaa  al  so 
colleg  fresch  edme  dna  rosa  »(cnn- 
didato  alia  deputazione) :  «  Si  ri- 
presentb  al  suo  collegio  fresco  co- 
me una  ros.i  ».  «  Se  se  ripresenta 
Voceasibn...  »:  «  Se  I'occasione  si 
ripresentasse... ». 

Klpedul^-dulaa,  Rimpedulnre. 
Ripedtilct  iealzhlt:  Rimpodulare  o 
Rifar  i  peduli  alle  calze.  Ripeduld, 

(I)  Ripulire  in  fior.  esprime  mnlfe  ideo 
ehe  cornspondonn  in  mUaneso  a  Nettd  de 
^oppj  Spazzeltdj  Robd^  ecc 


o  Repudura  (volg.)  4n  mur.*Bw* 
X^ellare  un  muro  o  Fargli  on  riis- 
pello. 

Blprend-pres-prendes,  Ripre>> 
dere  (1),  Risaldarc.  «  Jiiad^ua  rf- 
prend  sta  lastra  »  :  «  Bisogua^j" 
saldare  questa  lastra ».  SaldaMf 
de  — :  Saldatoio. 

—  Rlprexi8i6n»  Riprcnsione  (1), 
Infouditura.  El  etivull  el  g*a  ^m 
riprension:  II  cavallo  ba  nn'lft- 
fouditura. 

Rlpugna-ugnaa,  R  i  pu  gnarr. 
«  l/e  on  omm  ehe  me  ripugwa**. 
«  £  un  uomo  cho  uii  rtpusna ». 
«  Me  ripugna  de  dovi...  » :  Mi  ri- 
pugna  di  dover...  ». 

—  Blpu^rnant  (P.  N.),  Ripo- 
gnnnte. 

Ripugnansa,  Rlpu^rnanza.  Rl- 
pugna}iza  a  mangia  :  Ripuguann 
a  mangiare.  Vine  la  ripugnanx: 
Vincere  la  ripugnanzn. 

—  Rlpulsa  (P.  N.),  Ripulsa. 

—  Biputaslon,  Riputazione.  2>i- 
fend  la  riputazion  de  vun  :  Difeii- 
dere  la  riputazione  <Ii  uno.  Ofiomiu 
senna  riputasion:  Un  omo  sen» 
riputazione.  «  La  g*a  6nn  ripula- 
zio7i  de  sgtualdrinna  » :  «  Hs  ripit- 
tazione  di  sgualdrina  ». 

Rlquader,  Riquadro.  £>at>orhil( 
riguader:  Lavoi*are  o  anehe  Lavori 
di  riquadro. 

Blquatta,  Ricoprire.  F*d,  riqunt- 
td  i  scagn :  Far  rieoprire  le  sedic. 

—  Rlquattadura,  Ricopritan. 
«  L'dl  spes  tant  per  la  riqualladn- 
ra  di  mobil »  :  «  Spese  tanto  per  h 
ricopritura  de'  mobili ». 

Ris,  Riso.  (Oiialit^  piil  note)  Rt 
bianeh,  de  la  uhina,  moreil  o  d'O- 
stiglia,  usual:  Riso  bianoo,  dclla 
China,  d'Ostiglia^  mercantile.  Ld 
pila  del  ris:  II  brillati>io.  La  fever 
di  ris:  La  febbre  raalariea.  (Pr.) 
Fillnvol  de  ris  fiUnvol  de  paradit 
(in  dis.):  (Mnnen)  Ris  bultaa  gibfit- 
tnvol  in  pee:  (Manca).  |  (Minestn 
Mhlt  su  el  ris:   Mettere  il  riso. 
Moiid-a  el  ris :  RipuUr  il  riso  salla 
tafl'eria.  (Le  piii  note)  Ris  efasam: 
Riso  e  fagioli.  Ris  e  corada  :  Siso 


(1)  Riprend«re«  usafo  ia  mol'fxstine  frul 
alle  qiiali  in  milanese  cnrr<sp.  Cinppa  in- 
drecj  Toir^m  a  ciappd^  Rimproreroj,  ece. 

(2;  In  flor.  s'pninca:  Lavafa  dl  eapo, 
ehe  corrisponderebb«  inveee  alia  noctm: 
Intemerada^  Romanzinna,  ecc 


RIS 


—  617  — 


RIS 


eoratella.  RU  e  vere:  Riso  e  ca- 
»lo.  Ris  e  rav :  Riso  e  rnpe.  Rui 
rpctr^  .•  Rieo  e  sparagi.  i?«#  giald 
JRisolt :  Vedi  RisotL  Ris  in  ca- 
%<$n. :  Riso  al  burro  nero.  Pastise 
5  rig  :  Pasticcio  di  — .  Bdmb  o 
tfthi  de  ris:  Frittelle  di  riso.  (M. 
.  d.)  F'h  6n  ris  e  fcumu:  Par  iin 
tiazzabiiglio.  |  (^isaia)  Anddt  a 
vieda  in  di  ris:  Andar  a  caccia 
.elle  risaie. 

—  R18611,  Risone,  Riso  gre?s:io, 
tiso  veatito.  Rison  piseimn :  Ver- 
nicolaria. 

—  Rt8i2ixia»  Riso  franto  o  rot- 
Ame  0/>/9.  Mezzo  riso.  La  ri- 
tintia  la  se  gke  ddt  ai  pni:  II  riso 
franto  lo  ei  Ah  ai  polli. 

—  Bisera,  Risaia.  Risera  a  ti- 
cenda  e  risera  stahil:  Ri^iaia  al' 
tern  A  e  risaia  pcrmanente. 

—  RisiroBU  (Chi  ooHiva  coltiva 
riso  o  ne  oommercia),  Risaiolo. 
(In  Toscana  porb  piuttosto  chi 
lavora  nelle  risttie). 

—  Blsee  (In  dis.)  (Venditore  di 
riso)  (OjETgi  Postee). 

Blsacca  (T.  di  regate)  (P.  N.), 
Risacca.  La  risaeca  di  6nd:  La 
risaccR. 

Blsalt,  Risalto.  «  Qui  so  zi6%\  ni- 
gher  ghe  dan  An  gran  risalt  a  la 
fUonomiayt :  «  Le  sue  ciglia  neris- 
sime  t'nnno  molto  spicoo  suUa  ii- 
Bonomia  ». 

Rlsank- Sanaa -sanass  (P.  N.), 
Ri3aiiai*e.  ^nMe  s6nt  risanaa  per- 
feitameni »  :  «  Mi  sono  risanato 
perfe.ttamente  ». 

Bls'C,  Rischio.  A  ris*c  de  e6p^ 
pass:  A  risohio  di  ammazzarsi. 
AndU  a  6n  bill  ris'e :  Correre  uii 
brutto  rischio.  «  A  tutt  s6  ris^e  e 
perieol » :  «  A  tutto  sno  rischio  e 
Ventura  ». 

—  RiB'cl&-8'claa-8'cias8 ,  Arri- 
nchiare.  Ris'eiii  la  pUl:  Rischiar 
la  pelle.  «  La  ris^ela  de  v^s  pro- 
pi  tnsd  0pp.  La  ball  de  l\  adree  »  : 
« $e  non  e  hipo  h  can  bigio ». 
Ris'dags :  Arrischiarsi. 

—  Kifl'eidB,  Auisr^hinto.  «  L^h  6n 
off  art  ris'ei^s  »  :  «  fi  un  n  flare  ri- 
schioso  ». « />'«  tropp  ris*eios  qvell 
ftaj^at » : «  Quel  ragazzo  h  troppo 
arrlschiato  ». 

EiflO,  Riocio.  FA  fceiira  i  casilgn 
di  m« .'  Dii'icciar  le  casta gne. 

—  Rifldttra,  Ricciaia. 
BlBcaldit-aldaa-aldaBs,  Riscal- 


dare.  «  Mett  «ie  quell...  a  risealdit »  r 
«  Metti  quel...  a  riscaldare  ».  Roh- 
ha  ehe  risealda  el  sanght:  Cibi 
ehe  riscalduno  il  snni^uc.  |  «  Bi- 
sognaria  iornd.  a  risealdd.  on  poo 
el  c<Bur  de  qui\  freggionni  * : «  Con- 
verrebbe  rintocolsu*  un  poeo  I.-w 
cosa  tra  qnella  geiite  fredda  ».  (Pr.> 
Minestra  riscaldada  la  «d  defumm: 
Cavolo  riscaldato  non  fu  mai 
bouo. 

Riscald,  Riscaldainento.  Giapndc 
on  riseald :  Prendere  un  riscalua- 
mento. 

—  Riscaldada  (Sost.).  «  Bisbgna 
dagh  a  sti  slam  ona  bonna  riscul-^ 
dada  »  :  «  Bisogna  riscaldare  mol- 
to bene  queste  stanze  ».  (Add.> 
Afinkstra  riscaldada :  Vedi  sotto  a^ 
Risealdd. 

—  Rlscaldamexit,  Riscaldamen- 
lo.  Nd  /'  e  staa  ehe  on  riscaldn" 
ment :  Non  6  stato  ehe  un  riscal- 
ilnmeuto. Risealdament  de  ihsla:  Ri- 
scaldamento  di  testa. 

Blseonter,  Riscontro.  Fh  el  ri- 
seonter  d'6n  cunt:  Far  il  riscontro 
di  nn  oonto.  (De^li  stamijatori) 
Fa  el  riseonter  sui  hbsz :  Risooii- 
trar  le  correzioni  delle  bozze  o  lo 
bozze  coll'originale. 

Rlscontrk-contraa,  Riscoutrarf^v 
Riscontrh  i  eorrezion  (stampat.): 
Riscoutrare.  II  «6?'oo  riscontraa  sn- 
bit  all*  ultima  Ihttera  »  :  «  Ho  ri- 
sposto  subito  alPultimn... ». 

—  Rlscontrada  (P.  N.),  Risoon- 
trata.  La  riseontrada  di  banchr 
La  riscontrata.  Dagh  ona  ri scon- 
trada  a  6na  cQpia:  Collazionarlji. 

—  Rlscontradlnna,  Riaconti-a> 
tina.  ¥.  Dagh  6na  risconlradinna 
se  la  vh  fecn»  :  «  Dagli  una  riscon- 
tratina  se  sta  bene  ». 

Rlsentl-dntll-entlss,  RiB<'.utirc. 
«  L'oo  sentidn  e  risen tida^  (d'lui'o- 
pera  in  musica) :  «  L^ho  seutita  e 
risentita».  |«^/  s*h  risentii^  (sde- 
gno)  «  S'fe  risentito  ».  «  Me  sdnl  faa 
rt«cn<i  »  (pop.) :  «  Mi  son  risenti- 
to ».  |  «  Te  se  risentet  de  fit  sta 
robba  »  :  «  Ti  risenti  tu  di  lar  co- 
desto  ?  3» 

Rlserva,  Riserva.  Tegni  de  ri- 
servn :  Tenere  per  riserva.  Con- 
dizion  c6n  — ;  Coudizione  con  ri- 
serva. El  c6lp  de  riserva :  11  eolpo 
riservato  o  segreto.  |  (Militare) 
La  riserva:  La  riserva. 
.  —  Riserrk  -  erraa  -  ervass,  Ri- 


RIS 


—  618  — 


BIS 


servare.  «  Me  riservi  de  parlann 
6n'altra  volta  » :  «  Mi  riserbo  di 
l>arlarne  un'altra  voltar  o  in  altra 
occasione  ».  On  omnt  riservaa  co- 
me: Un  omo  riservatissiino. 

—  Rlservatamexit ,  Riservata- 
luonte.  «  T'el  disi  ma  risereaia- 
mentyn  «  Te  lo  dico  in  tutta  ri- 
ftervfttezza  ». 

-^  Riservatdzza ,  Riservatezza. 
«  Qxtella  popdla  Ve  d'ona  riseroct- 
iezsa  esemplar  yti  <(  Quella  signo- 
riua  h  d'uua  riservatezza  esem- 
plare  ». 

Rlsma ,  Risma.  J>e8  risma  de 
carta:  Dieci  risme  di  carta.  Mez- 
za  risma :  Mezza  risma.  Sisma 
mriceia:  Risma  iucompleta. 

Bisolv  -  BOlt  -  solyes,  Risolvere. 
(Colto)  Risolv  el  problema  de,., : 
Risolvere  il  problema  di.  «  Oo  ri- 
HoU  de  audit...  » :  «  Ho  risolto  di...». 
«  JUl  vceur  minga  iHsolves  a piceuv  »: 
«  Non  si  risolve  a  piovere  ». 

—  Risolutt,  Risoluto. 
Ri86rg-i8ort,  Risorgere.  Risorg 

de  mort  a  villa :  Risorgere  da 
morte  a  vita.  M  Signdr  Ve  risorl 
dopo  trii  di :  Cristo  e  risorto  dopo 
tro  giorni. 

—  RisorfiTlment  (P.  N.),  Risorgi- 
mento.  —  d' Italia:  —  d'ltalia. 

Rlsorsa  (D.  Fr.),  Risorsa  (1), 
Riucalzo.  «  El  g*ct  avuti  la  risorsa 
de...  »:  «  Ebbe  la  —  o  la  ventura 
di  ».  On  omm,  pien  de  risors :  Un 
omo  pieno  di  —  o  di  spedienti.  / 
visors  del  m,eslee:  Le  risorse  del 
mestiere.  «  Senza  quella  piecola 
risorsa  avria  m,inga  savuu  eom^ 
ariod  in  fin  d'ann  » :  «  Senza  quel 
liacalzo  non  avrei  saputo  sbar- 
care  il  lunario  ». 

Rlsott,  Risotto.  M  risotl  Vh  ea- 
ridlerislich  de  Milan:  II  risotto  h 
ciitteristico  ia  Milano.  ||  «  GK'era 
in  ieater  mollo  risotl »  (Oggi  si 
dice  m.olti  porloghesi) :  «  C'era  in 
teatro  molti  risottisti  e  anche  mol- 
to  risotto  Opp.  molte  bocche 
vuote  ». 

~  Risottlsta  (P.  N.),  Risottista. 
Vedi-  Portoghes. 

—  Risottada,  Scorpacciata  di 
risotto.  (Fig.)  «  Quell  V  e  minga 
staa  6n  success  Ve  slada  6na  ri- 
soltada  »:  «  Quelle  non  fu  un  sue- 
ccsso  fu  aiuto  di  risottisti ». 


(I)  Parola  in  nso  ma  hollata. 


—  Rlsott^U  o  RisottLn,  Un 
di  risotto,  un  rieottino. 

Risparxni,  Rispannio.  Ontm 
za  risparmi:  Uomo  cbo  non 
noeee  risparmio.  Robba  fada 
za  — .*  Cfosa  iiitta  senzA  rispar^ 
raio.  A  risparmi  de.,,:  A  rimwp- 
mio  di...  Casaa  de  risparmi  :  ua»* 
sa  di  risparmio. 

—  Risparmia-znlaa-miass,  RhJ 
sparmio.  Risparmiit  la  stradOf  kt  ] 
vdSf  el  fiaa.  la  visita :  RisparmBi- 
re  la  s'traaa,  la  voce,  il  nato,  fai 
visita.  «  G^oo  faa  riapartnidL  mm- 
ga  de  pocch  >» :  «  Ho  risparmiato 
loro  quel  ohe  sta  bene  ».  «  J5Z  eer- 
ca  de  risparmid  su  itiit  » :  «  Cera 
di  risparmiare  su  tutto  ».  ^  Elp%' 
deva  risparmid.  de  dimel  »:  «  Po- 
teva  rusparmiare  di  dirmelo  at. 

—  Rispanni^tt,  Risparmiucdo. 
«  /  «d  risparm-ieti  i  e  (fiupa  al 
lott  8l6  ciall  /)»:«!  auoi  nspar- 
miuGci  quel  bag^eo  li  alloga  ii 
botteghino  del  lotto  ». 

Rlspdtt,  Rispetto.  Pkirla  d*wa 
personna  c6n  rispeit:  Parlare  di 
una  persona  con  rispetto.  Von  ri- 
spett  parland :  Con  rispetto  par- 
lando.  I  mh  rispett  »  :  «  I  miei  li- 
spetti».  Perd^h  el  Hspett  a  run: 
Ferdere  il  rispetto  a  nno.  I  ri- 
spett uman : '  I  rispetti  umani.  | 
«  Rispett  a  lU  Ve  6n  zero  »  :  «  Bi- 
spetto  a  lui  h  uno  zero  ».  Sott  a 
tutt  i  rispett:  Sotto  tutti  i  riapetti. 

—  Rlspetta-pettaa-pettasfl,  Kl- 
spettaro.  Adiss  se  iHspetia  qwm 
pii  nagotl:  Oggi  non  si  rispetU 
quasi  pitl  nulla.  (Pr.)  Bisogna  ri- 
spettdt  per  v^ss-rispeiiaa:  Chi  non 
rispetta  non  pub  essere  rispet- 
tato. 

—  Rl8pettabil,Rispettabi]e.  Ona 
somma^  6n*etaa  rispeUabil:  Tiin 
somma ,  un'  etk  rispettabile.  Nat. 
panscia  — .*  Naso  panacia  — . 

Risplend-plendTiu,  Risplendere. 
«  fja  risplendeva  c6me  Un  sol*i 
«  Risplendeva  come  il  sole  ».  Bril- 
lant  che  risplend:  Brillante  che 
risplende. 

Rispond-ispost  o  spondun,  Bi- 
sXiondGrCi.  Rispond  a  t6n:  Rispon- 
dere  a  tono.  Rispond  c6me  6n  ifttr 
(in  dis.)  con  imperlinenea.  Rispon- 
dere  con  impertinenza.  «  Quateost 
hisognava  pur  rispond  alia  tda 
lellera  »  :  «  Blsognava  pare  ehe 
.  1  qualohe   cosa  si  rispondesae  in- 


RIS 


—  619  — 


RIS 


stro  ».   J^un  che  rispond  semper: 

sere  riBpondiero.  (Pr.)  Doman- 

le  Ihcit  rhpdnd  Ve  eorlesia:  II 

xnanclare  h  lecito  il  —  ^  corte- 

—  RlspoBta,  RiBposta.  JBotta  e 
tposia  :  Botta  e  nspoBta.  ^  £  l\ 
UcL  e  fngposta  »  : «  £  11  rispon- 
iado,  detto  fatto....»  (Prov.)  Non 
iU  i  cavai  in  de  jiosta,  non  tutt 
iomand  tnerilen  risposla:  Idem. 
Rissa,  Idem.  «  I/^  staa  ferii  in 
««a  »  :  «  £  Btato  ferito  in  riasa  ». 
Vocestaa  per  riasa:  ProoesBato 
er  i*i88a» 

KiBCporsoell,  Porco  riccio.  Gra- 
\6s  edme  6n  Hseporsceil:  GrazioBO 
ome  un  riccio. 
BiBsalt,  Risalto.  Vedi  MisalL 
—  BiBsalta-altaa,  Risaltare.  FA 
'issaltdi, :  Fnr  riBaltare.  «  L'h  bra- 
^issim  a  fa  rissalta  iuU  i  minim 
rthb*:*.  E  brayissimo  a  far  ri- 
mltare  tutte  le  minuzie  ». 

BistablUss-ristabUii,  RiatabiU- 
re.  «  L'e  rislabilii  in  salut:  £  ri- 
»tabilito  in  Balnte.  |  «  Ck\  hisogna 
risiahih  p6lid  i  resou  de  vuh  e  de 
V  altera:  «  Qui  bisogna  ristabilir 
bene  le  ragioui  dell'uno  e  dell'al- 
tro  >. 

Blstagn,  RiBtagno.  Ristagn  de 
8ang*u:  Ristagno  di  Bangue.  Ri- 
stagn in  di  affari:  Ristagno  del 
commorcio. 

Bistampli-ampaa,  Ristampare. 
«  Jj'edusion  Vh  esgurida  biadgna  ri- 
slampalla  »  :  «  £  eBaurita  V  edi- 
zione.  BiBOgna  ristamparla  ». 

—  Blstampa,  RiBtampa.  Cdnven 
tninga  a  fin  la  ristampa  de  quell 
liber:  Non  oonviene  di  far  la  ri- 
stampa diqueir  opera. 

Bi8tor»  Riatoro  «  8l6  freseolin 
r^  6n  vero  ristor  » :  «  Queato  fite- 
Bcolino  h  un  yero  riatoro  ». 

—  RUtorant,  Ristorante.  Caff^ 
— :  Caff^  ristorante. 

—  BlBtorfc-oraa-orasB,  Ristora- 
re.  Sentiss.a  rt«<ord(;  Sentirai  a 
ristorare.  a  I  so  paroll  m'dn  rir- 
atoraa  6n  poo  el  eceur  » :  «  Le  sue 
parole  mi  nanno  —  il  cuore  ». 

Blstotel  (Volg.  id.).  Vedi  Ari- 
ttotil. 
Ristreng.  Vedi  Restring. 

—  Rlstrott,   Ristretto.   Brceud 
in  risirett:  Brodo  corto  o  ristretto. 

RiflOltk-ultaa,    Risultare.  « JRi- 
svUa  dal  process  ehe.,.j»  :   «  Dal 


procesBO  riBulta  che...  »  «  L'k  ri- 
sullaa  elett  edn  cent  vdt  de  mag- 
yioranza  >  :  «  Risultb  eletto  con 
— ,  ecc.  »  In  tiUim  risultaa:  In 
ultima  analisi  o  in  conclusione. 

Bisusclta-ltaa,  Risuscitnrc.  Ri- 
suscilii  de  mort  a  vilkn:  Risusci- 
tare  da  morte  a  vita.  Pari  6n 
mort  risuseitaa:  Parer  un  raorto 
riauscitato.  (A  cbi  non  si  yede  da 
un  pezzo) «  Oh^  te  see  risuseitaa  f  »i 
«  On  sei  risuacitato  flualmente  1 » 
(In  certi  giochi). 

—  Rlsurrezion  (P.  N.),  Risur- 
rezione.  La  risurresion  de  Gesii 
Vrist,  de  Lazzer,  de  la  came :  1- 
dem. 

Bisvegllli-gllaa-gllass,  Risye- 
gliare.  (Civ.)  «  M  m'a  risvegliaa 
certi  idei  » i  «  Mi  riaveglib  certe 
idee  ».  Risveglid  Vappetilt:  — -Tap- 
petito. 

BisYOltk-oltaa ,  Riavoltare  (1), 
Rivoltare.  Bisogna  fh  rivoltd  el 
tuin :  Biaogna  far  rivoltare  la 
giubba. 

—  Risvolt,  Rivolta.  Manich  ednt 
el  risoolt:  Mauiehe  colla  rivolta. 

Ritai&-alaa,  Ritngliaro.  Ritaia 
la  carta:  —  la  carta. 

—  Rlt41»  Ritaglio.  «  On  ritai  de 
temp*:  « Idem ».  RUai  de  eoramm: 
Sciavero.  Ritai  de  stoffa  :  Scam-r 
polo. 

—  Bitarda-ardaa ,  Ritardare. 
«  El  mh  orolog  el  ritarda  » :  *  11 
mio  oriolo  ritarda  o  va  addietro  ». 
«  Si  treno  Va  ritardaa  mhsz'ora  »; 
«  II  treno  ha  ritardato  di  mezz'o- 
ra  ».  I  «  i'^  met  che  ritarda  la  mia 
partenza  » :  «  £  meglio  die  io  pro- 
tragga  la  niia  partonza  ». 

Bltard,  Ritardo.  «  El  treno  l'e 
rivaa  in  ritard  » :  « II  treno  6  ar- 
rivato  in  ritardo  ». «  Ritbba  che  nd 
soffre  ritard » :  «  Coea  che  non 
soffre  ritardo  ». 

—  Ritardatari,  Ritardario. 
Bltegnl-tegnuu-tegnlss ,    Rite- 

nere.  «  Ritegni  cW  el  sia  6n  ga- 
lantomnif  ma  » :  «  Ritengo  cn'e' 
ain  un  oneat'omo  ma  ».  | «  J^/  stu- 
dia  ma  el  riten  nagott  9 :  «  Studia 
ma  non  ritiene  nmla  ».  |  «  Quest 
s'cl  permett  el  ritegni  mi  per  ga- 
ranzia  » :  «  Queato  ac  permette  lo 


(1)  Rivoltare  In  for.  \uol  dire  VoUd 
indree  e  HsvoltAre  tegna  il  punto  dove  n-r 
na  strada  (a  la  svolta. 


KIT 


—  820  — 


RIT 


intengo  io  in  garanzia  ».  «  ISl  g'it 
riteaiiuu  o  teynnu  aid  cent  Hr  » : 
«  Gli  litemie  cento  lire  ». 

—  Blteen,  Ritegiio.  Andit  de  H- 
tegn  (intfis.):  Ecouomizzare.  Sen- 
za  ritegn:  Senza  ritegiio.  «  La  re- 
ligion Ve  on  gran  rilegn  per  quii 
cne  ered^i  « La  religione  5  un 
gi*an  riteguo  pei  crcdeiiti ». 

—  Bitegpnada,  Riteunta.  La  ri- 
tegnuda  o  traUennda  sul  glipeudi: 
La  trnttcnnta  ruIIo  stipeiulio. 

—  RltentlT,  Ritcnti  vo.  ( fe  terrai- 
ne  chinirffico  ed  cspvinie  uua  spe- 
cie di  taseiatura),  Cue  ha  memoria. 
«  L*h  6n  fiae^ii  fHteuUo  eoinb»:  «  £ 
un  rngazzo  pieno  di  memoria ». 

—  Rltentlva,  Ritentiva  e  Rite- 
nitiva  (pop.).  «  JKl  g*a  6na  riten- 
tiva tal  che  appenna  leggiuu  la  le- 
zidn  el  Vd,  yiaino  imparada  »: «  Ha 
una  tale  riteuitiva,  che  appena 
letta  la  lezioue  la  sa  tutta  a  me- 
moria ». 

Bltira-iraa-lrass,  Ritirarc.  Ri- 
lirit  i  danee  di  fill:  Riscuotere  le 

Fisfioni.  Rilirass  in  d'on  convent: 
dera.  J  «  ^  haynh  no  la  stoffa  dopo 
la  se  ritira  » ;  «  A  nou  haknare  il 
panno  poi  si  restrigne.  (Civ.)«^i 
Frances  g*era  toccaa  de  ritirass 
contindament  »  (nella  guerra  colla 
Gel-mania) :  «  Ai  Francesi  toccb  di 
ritirarsi  contiuuamente  ».  «  Oo  ri- 
tiraa  quii  danee  » :  «  Ho  ritirato 
que'  dannri  ».  «  Ch*el  se  ritira  6n 
poo*:  «  La  si  litiri  un  poco  ». 
«  f/oo  fada  riliril  in  d'6n  convent »: 
«  L*  ho  rinchiusa  in  un  mouaste- 
ro  ».  «  Becco  e  iecco  ch'el  ritira 
svbit  quella  parolla  » : «  Mascalzo- 
ne,  la  ritiri  subito  quella  parola.«^/ 
viv  ritiraa  » :  «  Vive  ritirato  ».  If 
«  A  hagnall  el  pann  el  se  ritira  » ; 
«  A  ba;rnarlo  il  panno  ritira  ». 

—  Bitir,  Ritiro.  AndA  m  d*6n 
ritir:  Andare  in  un  ritiro.  (Impie- 
gati)  AndA  in  ritir:  Aver  il  suo 
riposo.  I  HI  ritir  de  la  moneda 
veggia :  11  ritiro  della  vecchia  mo- 
neta.  Jj  «  jE*/  ritir  di  trupp  da,.. »: 
«  II  ritiro  delle  truppe  da... ».  Ca- 
scid  in  riHr:  Mettere  in  monaste- 
ro  o  in  un  ritiro. 

—  Rltlrada.  Ritirata  (Militari) 
«  E  sonaa  la  ritirada  »  .•  «  fi  so- 
nata la  ritirata  ».  Batt  la  ritira- 
da :  B^ttere  la  ritirata.  «  L^d,  hat- 
Inu  la  ritirada  » :  «  Ha  battuto  in 
ritirata  ».  |  «  L'h  andaa  a  la  riti- 


ra^ »  :   «  £!  andato    hJIa 
(uon  com.)  al  liio^o  coixiodo*./^ 
lima  ritirada  :  L*ultiino  rimi 
scRmpo. 

Blto,  Rito.  RUo  ambroMtan  #J 
roman :  Rito  ainbrosinno   e 
romnno.  i 

Ritual,  Rituale.  JSl  riiiial  romm 
el  ritual  de  cort,  el  ritual  dfm 
eietaa:  II  rituale  romano,  di  eo(M| 
del  mondo. 

Ritocck-tooeaa.  HitoccAre.  ff* 
tocea  on  quader  .*  Ritocean  n 
qiiftdro. — ona  eommetiiaf  dn^Skr 
gidk  siampaa:  Rivedere  uiia  comr 
media,  un  libm  giji  stampati*.     < 

—  RltdeolL  Ritocco.  «  (MntirH 
toceh  ch*el  g^a  faa  se  pd  di  eA<  frj 
perfeU  » :  <c  Coi  ritoccni  pmticiti* 
ora  si  pu5  dire  ek'^  riii8eit4>  pa- 
fetto  ». 

—  Ritocchin,  Ritocchino.  •B 
g*h  daa  on  rilocehin  nta  Ih  raf^n 
de  Ideeh  » :  «  Gli  dicde  egli  an  ri- 
tocchino roa  lui  dnro  ». 

Ritom&-tomaa,  Ritornnre.  T^ 
di  Tornet.  Nella  fmec  segoentc: 
Tomd  e  ritorn^  :  Tomare  e  ri- 
tornare. 

—  Ritonio,  Ritorno.  «  Dopo  d 
noster  ritorno  de  la  eatnpagna*: 
« Dopo  il  nostro  ritorno  dalb 
campagna  ».  «  Lu  gia  de  ritor- 
no? in  «  Lei  h  git^  ritornnto  ? »  /% 
el  ball  del  ritorno:  Far  il  ballo  dd 
ritorno.  Oavall  de  ritortio:  Cavtllo 
di  ritorno.  Bollelta  de  ritomo: 
BuUetta  di  ritorno. 

—  Ritomell,  Ritomello.  c  Tt 
see  ehi  ti  e6nt  el  td  solU  n'toi^ 
nell*:  «  Eoooti  col  tuo  aolito  li- 
tornello  o  La  canzone  dell^uoeel- 
lino  ».  (Musiea)  Ritomello.  Oanzou 
eol  ritomell:  Canzone  col  ritor- 
n^llo. 

Ritrk  (poco  usato),  Ritrarre. 
«  Cossa  podaroo  rilrik  da  qudf^n- 
do  » :  Quanto  potr5  ritrarre  Ha 
quel  podere?  *  II  pop.  dice  rieavd. 

—  Rltratt,  Ritratto.  Fast  fh  H 
ritratt:  Farsi  ritrarre  (1).  Tmn 
gib  el  ritratt:  Copiare  il  ritntto. 
«  L^h  tutt  el  so  ritratt*:  «  fi  il  ri- 
tratto parlante.  Pittor  de  ritratt : 
Pittoi-e  di  ritratti.  «  L*h  el  rilnUi 
de  la  saint  »:  «  £  il  ritratto  della 
salute  ». 


(1)  Purtroppo  ancbe  a  Flrente  ho  udUo 
invece  del  Ritrarre  rid'ota  Rttrattare. 


KIT 


—  eia  — 


RIV 


—  BitrattA.  -  trattaa-  trattass, 
Ritrattare.  M  8*h  ritraltaa :  Si  ri- 
tratt<^.  I  (Menegh.  idiota)  RitraUit 
per  Riti'arre.  *  El  s'  ^  faa  ritralr- 
<a  » :  «  Si  fece  far  11  ritmtto,  e  an- 
ehe  pur  iroppo  !  Si  fece  ritrattaro. 

—  Bltraitaiion,  Ritrattazione. 
«  Gh*  h  toecaa  de  fa  la  soa  brava 
rUratlazion  de  la  ealunnia  »  : «  GU 
tooob  di  fare  la  sua  brava  ritrat- 

'  tazione  del  la  ealunnia  ».  «  Per  6na 
'  robbd  simil  mi  de  rilraltaeion  en 
foo  minga  ;  faroo  in  eas  6na  ret- 
iifica  »  :  «  Per  una  cosa  simile  non 
iitccio  ritrattasioni ;  tutt'al  piii 
forb  una  I'ettifiea. 

Rltrovato,  Ritrovato.  «  Oh  ehe 
hel  ritrovato  /  »  :  «  Oh  ohe  bel  ri- 
trovato ! »  «  Intant  lit  eont  el  sd  ri- 
trovato el  fa  danee  »  :  «  Egli  in- 
tanto  coUa  siui  intelaiata  f a  quat- 
trini ». 

BiYa,  Riva.  La  riva  del  lagh : 
La  riva  del  lago.  Anddt  adree.  a 
la  riva  :  Camminar  lungo  la  riva. 
AfuUi  a  riva :  Approdare.  Toccare 
la  riva.  |  In  riva  al  lett:  In  pro- 
da  al  letto.  La  riva  del  foas :  La 
proda  del  fosso.  « Mettel  minga 
tropp  in  riva  se  de  nd  el  borlard 
aid  »  :  «  Non  metterlo  cosl  sulPor- 
10  BO  no  ti  Ci«drhr». 

-BlvA  (Volg.j.  Vedi  Arivdt. 
N.  fr.  volg.  e  nei  pr.  *Se  el  riva 
a  gpontalla  nun  shmm  hH  e  rostii » : 
«  S^egli  giunge  a  spuntarla  siamo 
f ritti  ».  «  FHn  chi  ghe  rim  ancami » : 
« Fin  qui  ci  arrive  ancor  io ». 
8e  riva  minga  a  temp :  Non  si  ri- 
para.  P.  E. ;  «  /  me  affari  adess 
%n  tan'i  ehe  rivi  minga  a  temp  a 
sbrigai  tuee  »  :  «  Le  faccende  mie 
snno  tante  ohe  non  si  ripara  a 
sbrigarle  tutte».  Rigagh  minga: 
Non  oi  arrivare,  Non  alierrare  il 
senso  di  una  idea.  «  Dd  mila  lir  ? 
Ohe  rivi  nd  »  :  «  Due  mila  lire  1 
Non  ci  aiTivo*.  (Pr.)  M  Signor 
el  riva  de  per  tutt :  II  giusto 
Dio  oi  arriva  dovun(]^ue.  L*e  min- 
ga a  eSr.  Ve  a  riva  a  t'imp : 
Non  vale  levarsi  di  buon  ora  bi- 
sogna  aver  ventura. 

BiYal  o  Bivale,  Rivale.  «  L*l  el 
sb  rivale  in  amor  »  :  «  E  11  suo  ri- 
vale in  amore  ».  «  Uh  6n  acrittor 
ehe  g*  h  mitiga  rivali »  :  «  £  uno 
scrittore  ehe  non  teme  rivali ». 

—  BlYalltaa,  Rivalit^  «  G'd  co- 
me de  teas  di   rivalitaa   tra  I6r 


duu  »  :  «  Ci  ha  come  a  essere  delle 
rivalith  fra  loro  due.  Rivalitaa  in 
amor:  Rivaliti\  d'amore. 

Rivalsa,  Rivalsa  e  liicambio. 
«  Oon  la  rivalsa  m,e  sdnt  pagaa  de 
tuU  »  :  «  Colla  rivalsa  mi  son  pa- 
gato  d'ogni  mio  avere  ». 

Riyana  (in  dis.),  £rt:i  a  greppi. 

Bivanga  -  angaa  ,  Rivaugare. 
«  Ma  eosse  te'vee  m,ai  a  rioangaf  y> : 
«  Ma  ohe  vai  ora  a  rivangare  f  » 
La  vid  la  vd  misaa  mollo  in  fond 
in  terra  rivanganda :  lia  vite  va 
messa  in  terreno  —  a  fondo. 

BlYasB.  Vedi  Liciappasa. 

Blvedd-yedaa-vedess,  Rivedere. 
«  Tel  daroo  de  rivedk  el  we  arti- 
co/ »  :  «  Ti  darb  da  rivedere  11  mio 
articolo  ».  |  «  ^  rivedeas  » :  «  A  ri- 
vederci ».  « -4  rivedesa  de  rar  »  : 
«  Senza  ritorno  ».  Veduu  e  rive- 
duu :  Visto  e  rivisto.  JEdizion  cor- 
retla  e  riveduda:  Edizione  cor- 
retta  e  rivcduta. 

Rivera,  Riviera.  La  rivera  d*Or- 
ta,  de  Ijecch:  La  riviera  d'Orta, 
di  Lecco.  La  rivera  de  ponent,  de 
levant  (in  Liguria) :  La  riviera  di 
ponente,  di  levante.  (La  geute  am- 
modo  dice  Riviera)iii\c]ie  a  Millano. 

Bly^rber,  Riverbero.  Lucema 
col  — ;  Lume  a  — . «  L'oo  aavuu  de 
— )» : «  L'ho  saputo  di  — ,  indiretta- 
mente,  per  cerbottana  »  (in  dia.}. 

Blverenza,  Riverenza.  Con  ri- 
verenza  parland :  Con  riverenza 
parlando.  Fd  la  riverenza  alV  al- 
tar :  Par  la  riverenza  davanti  al- 
raltare.  Soa  riverenza:  Sua  re- 
verenza  (non  riverenza).  (Pr.)  La 
troppa  eonfidenza  la  jd,  perd  la 
riverenza  :  La  troppa  famigliarith 
fa  perdere  la  riverenza. 

Rlveri-erll,  Riverire.  it  El  m*  a 
lasaaa  de  riverill »  :  «  Mi  incaric6 
di  rivcrirla  ».  «  Rlnerito  lit  adria  » : 
«La  riverisco,  o  Riverito  sor..".  o 
Servo  suo  ». 

Blvesti-veatii  (P.  N.),  Rivestire. 
«  El  faseoa  de  aua  autoritaa  aenza 
vhaa  riveatii  de  niaaun  potere » : 
«  Faceva  di  suo  genio  senz'essere 
rivestito  di  alcuna  autorit^*.  / 
riveatii  alia  m^eaaa  granda:  Dia- 
cono  e  suddiacono. 

BlYl,  Capecchio.  Kettd.  el  lin 
del  rivi :  Soapecchiare  il  lino. 
Scagn  imbottii  de  rivi:  Sedia  im- 
bottita  dt  capecchio.  Vesa^dn  omm 
de  rivi :  Essere  un  omo  di  stoppa. 


RIV 


—  622- 


KIZ 


RlYista  (P.  N.)i  Rivista  Passit 
in  rivista  la  truppa:  Passare  in 
riyista  la  truppa.  «  S6nl  atidaa  a 
vede  la  rivista  »  : «  Sono  stato  a 
la  rivista  ».  |  (Periodico)  Rivista 
ebdomadaria  (Civ.) :  Rivista  ebdo- 
madaiia.  La  rieista  eritiea,  tea- 
tral  del  tal  giornal:  La  rivista 
critioa,  teatralo  del... 

Rlvolta  -  oltaa  -  oltass  e  anche 
BiyolUa,  Ri  vol  tare.  Sentiss  a  ri- 
volth  el  stoniegh:  Sentirsi  a  scon- 
volgere  lo  stomaeo  o  far  un  ri- 
voltolonc  nellb  stomaeo.  i|  «  Dopo 
de  vessess  voltaa  e  rivaltaa  cent 
volt  el  s^h  indormentaa  » :  «  Dopo 
un  lungo  rivoltardi  finalmente  si 
addormentb  ».  «  Volta  e  rivolta 
shrnm  semper  a  qukllayn  «  Volta 
rivolta  o  sira  e  ngira  siam  sem- 
pre  a  quella  ».  |  Rivoltass  come  6n 
hiss:  Rivoltarsi  con  arroganza  o 
come  un  serpente.  |  /  soldaa  s'tn 
rivoltaa  eontro  el  eapitanni :  I  'sol- 
dati  si  rivoltarono  eontro  il  ca- 
pitano. 

—  Rivolta.  Nome  di  paese  n. 
fr. :  Manddt  a  Rivolta:  Mandar  un 
abito  a  rivoltare.  V^s  andaa  a 
Rivolta:  Aversi  rooate  le  ragioni 
dai  canto  suo. 

—  Rlvolazion,  Rivoluzione.  Za 
rivolttzion  del  48:  La  rivoluzione 
del  ^,  I  E  li  h  sticcess  6na  niezza 
rivoluzion:  E  li  aocadde  un  gran 
subbuglio.  La  rivoluzion  in  del 
venter:  La  rivoluzione  in  corpo. 

—  Rlvoluzlonarl,  Rivoluziona- 
rio.  Mazzini  I'h  sta  6n  gran  rivo- 
luzionari:  Mazzini  fu  un  gran  ri- 
voluzionario. 

Rizz,  Riccio.  (Sost,)  Fd  sii  %  rizz: 
Farsi  i  ricci.  Gir  de  rizz:  Girello 
di  ricci.  Rizz  a  tirabuscion  {in  dis.): 
Lucij^nolo.  B  ( Architettura)  Voluta. 
m  nzz  del  capitell :  La  voluta. 
fl  (De'  falegnami)  Trucioli.  Rizz 
del  fil:  Grovigliolo.  (Add.)  Ric- 
ciuto.  «  Guarda  come  r^  rizz  quell 
biondin  » :  «  Guarda  come  h  ric- 
ci uto  quel  biondino  ».  Cotta  rizza : 
Cotta  arroccettata.  Indivia  rizza : 
Insalata  ricciolina. 

Rizza  (In  dis.).  Nelle  vecchie 
frasi :  Cinquantd  la  rizza  che  ora 
si  dice  Mend  la  gamba :  Star  colle 
mani  a  cintola.  Imbroid.  la  rizza: 
Avviluppar  la  Spa^na.  Pd  montd 
la  rizza:  Vedi  Stizza:  R6mp  la 
rizza:  Vedi  Zuccoria. 


—  Rizzk-^lzxaa,  Arricciaie, 
zd  i  cavhi:  Arricciar    i  c»_ 
Seloinre.   Tornd  a  rizsA  dita 
da :  Riselciare  una  strada  o  I 
oarla  di    novo    Opp.     am 
oiarla. 

—  Rlzzada,  Selciato  (hob  I 
oo).  Hi  An  stranpaa  sii    la  ri 
per  fd  la  rivoluzioii  » :  «  Le 
1  ciottoli  del  selciato  per  eomiB- 
ciare  la  rivolta  ». 

—  Rlzzadln,'  Selciatore.  /  rfe»- 
din  ghe  toeea  de  sth  in  gmog^M 
tnlta  la  villa:  I  selciatori  aoM 
obbligati  a  star  sempre  in  ginott* 
chio. 

—  Rizzadura,  ^  Arricciatnra.  £■ 
rizzadura  di  eavei  :  Li 'arricciatan 
de'  eapelli. 

—  Blzzin  e  Rizzolin.  Ricciolof 
Ricciolino  o  Ricciutino. 

Rizzent,  Razzente  (1),  Frizzaste. 
Vin  rizzent:  Vino  frizzante. 

—  Rlzzon,  Ricciolone. 

Rob  (P.  N.J,  Rob.  ^7  rob  Lei- 
feeteitr:  II  rob  LaflTecteur. 

R6b^-obaa,   Rubare.  « L'd  f»- 
baa  6n  orologg  » :  «  Ha  rabato  m 
oriuolo  ».  «  M  rubarav  in  sn  fd- 
tar  >»:  «  Ruberebbe  la  oappa  a  san 
Pietro  ».  «  Per  robd  r  ^Jraa  a/o- 
sta  »  :  «  Ruberebbe   il   nimo  afle 
stiacciate  ».  Robd  per  portd  a  fi 
nagott :  Rubare  cose  da  nuHa  cre- 
dendole  di  valore.  «  L'oo  mings 
robada,  ear  el  mh  seidr  » :  «  Noa 
li  rubo  mica  o  Non  F  ho   mbatt, 
oaro  signore  ».  «  Voo   tninga  a  h 
strada  a  robd  per,  t6a   regola » : 
«  Tu  vorresti  dunque   ch'Io  aa- 
dassi  a  rubare  ?  »  Robd  in  ed  H 
sbir  (in   dis.):  A  casa  d^  ladro 
non  ci  si  ruba.  Insegnd  a  la  gatUt 
a  robd  el  lard:  Insegnar  rampi- 
care  ai  gatti.  Pari  roba  robada: 
Credi  forse  cbe  sia  roba  rubataf 
Bobd  el  lard  a  la  galta :  La  biscia 
ba  morso  il  ciarlatano.  Hobd  in 
di  polee :  Rubar  galline,  Robd  6ma 
tdsa:  Rapire  una  fanclulla.  Robd 
el  cceur :  Rubar  il  cuore.  jBo6a 
6na   canzony  6na  scenna  de  eomr- 
media,  6n  period  d*6n  liber:  Ru- 
bare Una  canzone,  una  scena  di 
commedia,  un  periodo  int«ro  (ad 
un  autore).  Robd  i  amalaa:  Hu- 


(1)  La  Crosca  col  Redi  regfstra  Raneiit« 
ma  di  M'no  in  tosoano  bob  c*^eh«  il  frii- 
zante. 


ROB 


—  623  — 


BOB 


act  Xe  cure.  SobA  i  oce:  Avven- 
nre.  (Pr.)  C'At  robava  in  preson: 
\\ix  iTuba  ya  in  buiosa.  |  JRoba 
el  eenso  di  Menh  dent:  Man^inr 
k  mano.  (P.  E.)  «  T'  ee  robaa 
ro2f>jp  f'^>  8to>  cttsidura,  Guarda 
h^  j9iegh  ch^elfh  » : «  Hai  man^iato 
%  xnano  in  qiiesto  sopraggitto: 
ri&di  come  gonfia  ». 

—  Robac(0iir,  Rubacuori.  «  La 
r'€k  propi  i  oee  robacoRur  » :  «  Ella 
I A   aawero  gli  ocehi  rubacuori  ». 

—  Bdbalixzi,  Rubamento  (non 
som.)t  Fui'to.  «  An  faa  6n  roba- 
lizzi  gross  in  eontraaa,..  »:  «  Han- 
[lo  oommesso  an  grosso  furto  qui 
nella  strada  ». 

—  Botoapaga,  Rubapaghe. 

—  Bobamestee,  Gmastai' arte. 
«  ^eUss  a  Milan  gh*h  6n  fulmin 
<le  robamestee  » :  «  A  Milano  6  ye- 
niito  iin  nugolo  di  giovani  cbe 
nibano  a  noi  il  layoro  ». 

—  BobaiiaradlB  (In  dis.)*  Ruba- 
aradiso,  (in  dis.)  Semjplicirne. 

—  Bobarell.  Nome  di  paesucolo 
n.  fr. :  Andd  a  Robarelt:  Sgraffi- 
gnare. 

—  BobatUi-attaa,  Rubacchiare. 
4c  Lu  el  robatla  eontinuameni  ttiU 
quell  eh'el  trcBuva  » :  «  E^li  rubac- 
cliia  qua  o  Ih,  tutto  cio  cho  gli 
cade  sotto  I'unghia  ». 

—  Rolmttada,  Rubacchiamento. 
Bobba,   Roba.    Fci   robba:   Far 

roba.  /  robb  de  ed :  Roba  di  casa. 
I  robb  vece  de  ed:  \  ferrayecchi 
della  casa.  /  robb  de  cantinna,  de 
cusinna:  Gli  utensili  di  cnntina, 
di   cucina,    stoyiglie  ed   altro.   I 
Tobb  d'estaaf   d'inverno,  de  mezz 
temp :  I  panni  d'estate,  d'inyerno, 
di  mezza  stagione.    /  robb  finn, 
ordinarif  de  strapazz:  Roba  fine, 
andante,  da  strapazzo.  Robba  mat- 
ta  o  falsa:  Roba  falsa.  Bobha  de 
seart:  Idem.   Hobb  de   criminal: 
Roba  da  processo.  /  robb  de  co- 
lor: Roba  di  colore.  Bobba  usa- 
da:  —  usata.  —  scellissitna :  Roba 
di  sotto  il  banco.  (M.  d.   d.)  «  A- 
f>lgh  robba  a  balocch  » :  «  Aver  ro- 
ba a  bizzeffe  ».  Fd,  i  robb  de  ed. : 
Le  faccendo  di   casa.    Lm   robba 
bonna  Vh  mat  pagada  a^see :  Idem. 
Quand  la  robba  Vh  bonna  la  va 
via  presi:  Se  la  merce  h  bona  sba- 
razza  la  bottega.  La  robba  di  al- 
ter la  menna  via  la  sda:  La  roba 
degli  altri  consuma  la   sua.   La 


robba  la  va  e  la  ven:  La  roba 
viene  e  ya.  Jf^r\  robba  de  nissun  .• 
Parer  cosa  di  nessuno.  Pari  rob- 
ba robada:  O  ch'6  roba  di  ladri 
questa?  Robba  de  bon  acquiat:  Ro- 
ba di  bon  acquisto.  Bobba  de  mat 
acquist:  Roba  di  mal  acquisto. 
Bobba  ddlza:  Roba  dolce.  Bobba 
mangiativa  :  Roba  mangereceia. 
Bobba  salada :  Roba  salata  o  sotto 
sale.  «  L'h  minga  robba  de  nagott^ 
caro  <i »:  «.  Anche  questa  non  h 
piccina !  »  Tanta  robba  e  poeca 
robba :  Molta  o  poca  — .  Tra  adree 
la  robba:  Vender  a  scapito  o  Tos- 
so  del  collo.  Di  robba  de  ciod: 
Dir  roba  da  cbiodi  o  dir  orrori 
di...  (Pr.)  La  robba  Vh  minga  de 
chi  le  fa  ma  de  cki  le  god:  La 
roba  non  h  di  chi  la  fa  ma  di  cbi 
la  gode.  La  robba  per  vhss  assee 
Vd,  de  vanzd:  Perch^  una  cosa  ba- 
sti  deye  soprayanzare.  Crhppa 
panza  ptiUost  che  robba  vanza : 
Oorpo  mio  fatti  capanna.  La  rob- 
ba privilegiada  la  se  (en  guarna- 
da:  Idem.  |  A  robba  fada:  A  co- 
sa fatta.  «  Cosse  V  h  sia  robba  f  » : 
«  Che  c'^?  y>  Fd  i  so  robb:  Andar 
in  chiesa.  Fd  &na  robba  sania: 
Far  una  cosa  santa.  « In  nanca 
robb  de  di  »:  «  Non  c'fe  neanchc  da 

Earlamo  ».  D\  sm  robba  brodosa : 
Hr  cose  inconcludenti  o  brodo 
lungo.  L*h  poeu  minga  sla  robba  : 
Eh  non  h  poi  questa  bellezza !  L*h 
robba  de  ciod :  Roba  da  cbiodi.'  L'c 
robba  de  fann  di  scenn  o  di  qua- 
der:  Le  sono  cose  da  non  crc- 
dersi.  L*h  robba  de  s'cioppd  del 
rid:  C'fe  da  scoppiar  dalle  risa. 
«  L^h  robba  de  mangiall  » :  «  C'^ 
da  mangiarlo  da'  baci  >».  Bobb  de 
Valter  mond:  Cose  dell'altro  mon- 
do.  Bobb  de  nagott :  Cose  da  nul- 
la. Robb  de  principiant :  Roba  da 
principiante.  Bobb  gross:  Cose 
grosse.  n  Se  i  robb  van  a  sta  ma- 
nera»..  »:  «  Se  le  faccende  yanno 
cosi  male...  »  «  Voreva  di  6na  rob- 
ba ^:m.  Voleyo  dire...  »  «  />i  <J*i  poo 
ona  robba  »  :  «  Di'  un  po'...  »  U 
6na  robita  e  dn'altra  (Intercalare 
yolgare):  E  una  cosa  e  un'altra. 
Mhit  i  robb  in  grand :  Metter  le 
cose  in  grande.  Ona  robba  a  la 
volta :  Una  cosa  alia  yolta.  Quun- 
ta  robba  per  6n  sold :  Quanta  roba 
per  poco.  Robba  de  trd  I6cch :  Co- 
se da  far  strabiliare.  (Pr.)  Bobba 


ROB 


—  624  — 


ROC 


fada  n6  ghe  vo&ur  eonsei;  Cosn 
fnttti  oapo  hn. 

Robb«  Coso.  «  Co88e  V^  8t6  robb 
chi  ?  »:  «  A  clie  sojcve  codesto  op- 
digiio? » 

—  RobdUa,  Robotta.  Rohetl  de 
<d;  Fftccenrtuolo.  Avegh  fmura  de 
la  hella  rohetla :  Tener  esposto 
de11»  belln  merce. 

—  Robettinn-tinna,  Robettina. 
«  r/^  dim  rohellinna  fadapolid  »: 
«  L'6  una  robettina  a  modo  ». 

Bobbla,  Robbia.  Fior  carmin 
de  robbia:  Fiore,  carmino  di  rob- 
bia. 

R6blneU,  Rabinotto.  «  Ld  las- 
saa  avert  el  rohinelt  e  Vaeqiut  Vh 
nndada  via  tnttay^:  «  Ha  laaciato 
nperto  il  —  o  la  chiavclla  e  I'ac- 
qua  h  ii8Cita  tutta». 

RobiOBUla,  Rave^^giolo.  Ribiceu- 
la  de  Leech  ^  de  Montaveggia,  eec.: 
Raveg;jjiolo  di  Leceo,  di  Monte- 
vecchio.  ||  R  >biaiula  de  brtisd:  Pa- 
ne di  Tallouea.  H  (Cappello):  Te- 
glia. 

—  Robiolln,  Piccolo  raveggiolo, 
Caciola. 

Robust,  Robusto.  San  e  robust : 
Sano  e  robiisto.  «  L'h  de  comples- 
sion  robu8la»:  «  £  di  complession 
robusta  ». 

—  Robustezza,  Robustezza.  — 
de  fibra :  Robustezza  di  libra.  — 
d'anim  (Civ.) :  Robustezza  mo- 
rale. 

R6oca,  Rocca,  Conocchia.  Ca~ 
regd  la  rocca:  Iiiconoechiare.  Fild 
con  la  rocca :  Filare  in  rocca.  Part 
4na  rocca  veslida :  Sembrar  un  lu- 
cerniere  o  Aver  il  corpo  come  una 
oanna.  Vess  c6me  la  rocca  e  el  fus : 
Idem. 

R6cch,  Rocco.  (Nome  proprio 
nelle  frasi)  «  Ahitt  san  R.wch  !  »  : 
(in  dis.)  «  Domine  aiutami !  »«  T'el 
digh  mi  Rocch  /  » :  «  Te  lo  dico 
io !  »  «  Vess  come  san  Roceh  e  el 
so  cagnoeu  >» :  «  Essere  come  san 
Rocco  e  il  suo  cane  ».  |  Lumm  de 
rocch:  Alhime  di  rocca. 

Rocchett,  Rocchotto.  On  roe- 
chett  de  cotton,  de  reff:  Un  roc- 
chetto  di  cotone,  di  re't'e.  |  Accap- 
patoio.  —  per  taid  i  cavei:  Accap- 

ratoio  per  farsi  tagliare  i  capelii. 
Roccetto.  «  Fl  prevost  el  g*aveva 
stt  6n  rocchett  con  di  pezz  de  Fian- 
dra*:  «I1  prevosto  mdossava  un 
roccetto  con  trine  di  Fiandra  ». 


uffiaW 
chet'l 


Roeohetta,  Ro«ohetta.  La 
eketta  del  eastell:  La  roechetta 
Castillo. 

Bocchettee  (P.    N.),    Buffi 
«  M*dn  ditt  eh* el  9*  h  mess 
rochettee  »  :  «  M'hau  detto  che 
accouciato  a  tirar  il  caU*fuae  k 

R60C0I,  Ragnaia  Fa  andd  el 
eol :  Tcudere  al  paretaio.  SI  €*- 
soil  del  roeeol :  li  casotto  del  vh 
retaio.  (Fig.)  Tlrd  a  roeeol:  Ti- 
rar al  paretaio.  Far  eadere  netti 
razua.  L'omm  del  roeeol :  Vnt- 
cellatore.  |  Fl  roeeol  di  pitmi: 
11  palco  degli  albcri. 

Rocoolk-colaa,  Uccellarc.  Andk 
sii  a  roccold:  Andsur  al  paretaio. 

—  Roocolada,  Cbiappa  di  ucoelS. 

Roccolador,  Uccellatore.  «Xfl 
Marioen  Ve  &na  rae^oladora  90- 
prajfflnna  » :  «  La  MaHetttt  e  ina 
civetta  famosa». 

Roccolett,  Piccolo  paretaio. 

R60OC6  (P.  N.),  Una  sola  f»- 
eoco:  Una  sala  in  stile  o  alia  ro- 
coc6.  «  L'era  veslida  a  la  rococo*: 
«  Era  vestita  alia  rocoocb  ».  «  Pd- 
tinada  a  la  roeoed  >  :  «  Pettinati 
a  la  roceocb  ». 

Rod,  Rodere.  «  La  eanerena  ei 
le  rod  »  :  «  La  eanerena  lo  rode  >. 

Roda  (Specie  di  raarmo)  Are- 
naria  ferngna.  Rjdu  de  p6fl  d 
marmo:  Basso  per  il  marmo. 

Rod&  (Volg.),  Vedi  Rod.  |  Rnt- 
tare.  Rodd  come  6n  porse^l :  Rut- 
tare  come  un  porco.  |  Far  il  ea- 
valier  del  denie. 

Rodabuseccb  (in  diB.)  Impor- 
tune (Di  suono  scordato)  Strim- 
pellamento.  « Fi»fis»ela  eon  quei 
rod^buseeeh*: «  Finiscila  con  quel 
rodio  ». 

RCBuda,  Ruota,  A  do  o  a  quai- 
ter  roRud:  (Di  vcieoli):  A  due  o  n 
quattro  ruotc.  Rienda  pienna  it 
ahisa :  Rota  di  lerro,  intern.  Vru 
Vultima  r<Buda  del  ccw:  Etuscre  \s 
quinta  ruota  del  carro.   Vor^  «er- 
e^  einq*u  mud  in  d*6n  edr :  Cer- 
oare  il  pel  nell'ovo.  Rneftda  den- 
tada:   Kuota  dentata,  soanalata. 
Roeud  a  pal :  Ruota  idraulica.  R^bu- 
da  a  seg:  Rota  a  geochielli.  Inrud 
o  rodinn  de  Vorologo :   Lc  raote 
dell'oriolo.  Raeudu  de  la  eampnn- 
na:    Rote   delle   eampane.   (Fu- 
naioli)  Roiuda  de  tore:  Rota  del 
ftlatoio.  (Torniai)  Rceuda  del  tdr- 
no :  Ruota  del  tornio.  Fit  la  rtem- 


ROE 


-625  — 


ROG 


^Tn»cchiiii  e  pavonij:  Far  la 
^a.  -F'A  la  rcBuad  (Del  gallo  in- 
mo  alle  gnlline) :  Fare  la  rota. 
I  let  rcBuaa  (degli  uccelli  di  ra- 
:i.a  lil>rati  suU'ali) :  Fare  la  ro- 
3f~e7td  to  roRuaa :  Farsi  invi- 
r  ai  pranzo.  Festin  de  r<»uda 
L  ciia.) :  Bastr^.  La  r<Buda  de  la 
yirtu,i%na :  La  ruota  dell  a  for- 
xiA.  ^Pr.)  Sib  mdnd  Vh  una  r<Bu- 
t,   ch,z  va  sue  chi  vd  gio :  11  mon- 

>  ^  l*atto  a  scale,  chi  le  scende 
olii  le  sale.  La  pesg  rceuda  del 
%r  V  h  quella  che  fa  puaaee  fre- 
t»»  2  La  pe^^o  rota  del  carro  h 
a.elln>  che  piii  scricchiola. 

XtoexLS  (Add.  di  Pomm),  Vedi 
\>rntn. 

Roeusa  (Volg.).  Vedi  Rosa,  N.  fr. 
olg.  :  RfBusa  demanz  (parte  del- 

>  Boannello):  II  eeppo.  (Parruo- 
liiexi)  Rcev^a  d*6na  perueca :  6i- 
«llo. 

R<>ffian.   Vedi   Mvjffian   e   voci 
lerivate. 

•  Xt6g&-0gaa,  Rogare.  «  Ul  nodar 
!*A  rogaa  Vistrument  ymull  no- 
-jQ.\o  ha  rogato  ristnimento  ». 

Xtdgant  (Volg.).  Vedi  Arogant 
son  voci  sorelle. 

R6gla  (Arezzo),  Gora,  Canale. 
Zj€t  roggia  Misehia :  11  canale  del- 
La  Miscoia.  Andit  a  la  rdggia  a 
lavh:  Andar  al  fosso  a  lavar  i 
pmini. 

HdgiCBU,  Cruschello,  Semolino 
(Uucca).  Pan  de  rogiaeu:  Pan  di 
trritello. 

Rogit,'  Rogito.  In  di  rogit  del 
^%odar  tal:  Nei  rogiti  del  notaio. 
"  Rogn.  N.  fr. :  Avegh  di  rogn  c6n 
vuni  Aver  a  dire  con  tino.  Chi 
ttd  vcRur  rogn  staga  a  eh  sda :  Chi 
non  viiol  fastidii  stia  a  casa  sua. 

—  Rogna,  Rogna.  Ciapph  la  ra- 
ff na:  Pigliare  la  rogna.  Chi  g'd,  la 
rogna  se  le  (fratta:  Chi  ha  la  ro- 
gna si  gratti.  «  Gh'^  daa  foeura  la 
rogna  »  : «  Gli  si  [manifestb  la  —  o 
scnbhia>.  Toru  su  la  rogna:  Pi- 
gliare la  rogna.  (Fig.)  Cereit  ro- 
gna de  grattdt :  Cercare  i  fastidi 
col  fuscellino.  N6  gh'h  rogna  che 
tkgna  o  nd  gh'h  resdn  ehe  tkgna: 
Vedi  Bes6n, 

—  Rognii,  Gruenire.  «  El  rogna 
semper  » ;  «  Egli  oofonchia  conti- 
huameute  ». 

—  Bdgnetta,  Rognetta  e  Rogne- 
rella. 


•^  B6gndBj  Rognoso.  Frittada 
rognosa:  Fnttata  con  gli  zooooli. 

—  R6gnettinna,  Rognerellina. 
Rdgnon,  Rognone.  —  de  viUll: 

Rognone  di  vitello.  Frittura  de 
— ;  Fritto  di  rognone.  ||  (Fig.)  A- 
vhgh  i  rognon  dur:  Avere  bone 
spalle  o  Avere  le  corna  dure. 

B6gdr  (Volg.).  Vedi  i?dt>«r.  (Nel 
linguaggio  d<y  falegnami)  On  mo- 
bil  de  rogor  intaiaa  :  Un  mobile  di 
rovere  o  quercia  inta^liato.  (Osti) 
Stuadin  ae  —:  Stufatmo  a  spez- 
zati.  (Pr.)  Ottober  e  Coeober  o  Set- 
tember  e  ottober,  i  mes  che  se  phr- 
tega  i  rogor  (in  dis.) :  (Lett.f  In 
settembre  e  in  ottobre  si  aboao- 
chiano  le  quercie. 

—  Rogoree,  Querceto. 

—  Bogoretta,  Piccola  querela. 

—  Rogorlv,  A  quercie. 

—  Bogor6n,  Grossa  querela. 
Roia  (Volg.  triv.).  Vedi  Troia, 
Rolli-olaa,  Rullare.  (Stamperia) 

Rolld,  6na  forma:  Rullare  una 
forma. 

—  Rolad6r,  RuUatore. 

—  Rol^tta,  RoUina.  Giuga  a  la 
roletta:  Giocare  alia  rollina. 

Boll,  Ruolo.  M  roll  di  impiegaa: 
II  ruolo  degli  impiegati.  Al  roll 
de  popolazion:  Al  registro  di  po- 

Solazione.  Fl  roll  di  cads :  II  ruolo 
elle  cause  da  trattarsi. 

BdUman  (D.   Fr. ),   Rullo. 
rollman  di  tambdr:  II  rullo  de' 
tamburi. 

Bold  (D.  Fr.)  (Specie  di  scriva- 
nia),  Roll5  (Lucca),  Scrivania  a 
sdrucciolo. 

Romanada.  Vedi  Momanna. 

Bomanin  (In  dis.),  Burattinaio. 
La  baraccca  del  Romanin  o  di 
romanitt :  11  castello  de'  burattini. 
(Fig.)  Ona  manega  de  romanitt : 
Una  mano  di  banderuole. 

Bomanz,    Romauzo.   a.  La  sda 
vitta  V  e  6n  romam  » :   «  Idem 
Scrittdr  de  rom,anz:  Romanziere. 

—  Romanz^Bch,  Romanzesco. 
Bomanzlnna,  Romanzina  e  Ra- 

manzina.  «  El  g'd  daa  6na  roman- 
zinna  eoi  fioceh  » :  «  Gli  feoe  una 
romanzina  coi  fiocchi ». 

Bomattsmo,  Romatismo.  (Id. 
fior.)  Vedi  Reumatisnto. 

Romentii ,  Rammontare.  Ro- 
mentit  el  foeugh:  Rammontare  il 
foco. 

•—  Bomentee  (In  dis.),  Cumulo, 


ROM 


—  626  — 


ROM 


Monte  di  cenere.  On  romentee  de 
cadaver  (antiq.) :  Un  moute  di  ca- 
daver!. 

R6mm  (In  diB.).  N.  fr.:  Deaeu- 
silla  ffid  dal  c6mm  al  romm:  Yuo- 
tare  il  sacoo. 

Rdmina  (Civ.))  Koma.  Momma 
capital  d*  Italia :  Roma  capitale 
d'ltalia.  (M.  d.  d.)  Tutt  i  strad 
mhien  a  —  .*  Tutte  le  strade  me- 
nano  a  Roma.  Andd  a  —  sema 
vedt  el  pappa:  Andare  a  Roma 
senza  yedere  11  papa.  Chi  g'di  leiv- 
gua  in  bdcea  el  vd  finna  a  —  (in 
ais.):  E'  si  yadomandando  iniino 
a  Roma.  El  menarav  6n  orb  a  —  .• 
Idem.  «  Te  andaree  minga  a  —  a 
pentitt  »  :  «  Non  andrai  a  Roma 
a  pentirti ».  (Pig.)  J)d  d'intend, 
capl,  —  per  toma:  Vendere  oa- 
rote  per  raperonzoli.  Gapt  —  per 
tomma :  Scriver  fiohi  e  ledger  bac- 
celli.  I'd  vedh  el  pit  hell  de  — : 
MoBtrare  il  bel  di  Roma.  Promett 
—  e  toma:  Promettere  Roma  e 
toma.  (Stramb.)  Gh'era  otia  volta 
6n  omm  e  (^na  donna,  ehe  anda- 
ven  a  — ,  gh'h  andaa  6na  mosea 
in  del  euu,  in  borloM  gib  tutt  e 
duu  (appross.):  Petozzo,  ya  sul 
tettuzzo  a  c5rre  il  cayoluzzo.  I 
non  yoglio  ire.  Ed  io  dirb  alia 
mazza  cbe  ti  dia.  Mazza,  dai  a 
Petuzzo  cbe  non  yuol,  eoo.  Opp, 
anche:  Cera  una  volta  un  uomo, 
una  donna  e  una  flasobetta,  state 
a  sentir  questa... 

—  Bomanna,  Romana.  A  la  ro- 
unanna:  Secondo  il  rito  romano. 
«  Fhmm  6na  bella  colaaion  a  la 
romanna  » :  «  Facoiamo  una  bona 
oolazione  a  boooa  e  borsa  ». 

Romp  -  rott  -  ompes,  Rompere. 
Homp  iinpiatt,  6n  biecer:  Romper 
un  piatto,  un  biccbiere.  Momj9  el 
digtun :  Rompere  il  dlgiuno.  Homp 
el  disnd :  Guastar  il  pranzo.  Romp 
el  8ogn:  —  il  sonno.  JRomp  el  mu- 
80 :  —  il  muso.  Homp  t  eomi : 
Rompere  o  iiaccar  1«  coma  a  uno. 
Romp  i  OS8:  Fiaccar  I'oBsa  a  uno. 
Rompegh  el  coll  a  6na  tdsa:  Al- 
fogare  una  fanciulla.  Romp  i  hrazz 
a  vun:  Fiaccar  le  braccia  a  uno. 
Romp  i  cantarH:  Dinocoolar  le 
dita.  Romp  i  8quUl:  Rompere  il 
fuscellino.  Romp  I'anima  o  i  or- 
ghen  o  la  tdrta  o  i  scatol  o  la  zuc- 
coria  o  i  ball  o  la  8cuffla  e  qual- 
ohe  altra  cosa  ohe  a  posto  poi  si 


trova :  Rompere  la  devozione  • 
corbelli  o  letasche;  rompere 
ohe  non  m'hai  fatto  o  (volg.) 
ciare  i...  Rom,pela  e6n  vun:  B< 

gerla  con  alcuno.  I  ( Di  onenH 
completare. «  M  m'a.  roU  6nMm'. 
chiavelli  »: «  Mi  8Coniplet5  an  Mi 
chiavelli  ».  |  (Di  cavalli)  m  SI  wi 
poleder  I'd  rott  sta  settimanxMH 
«  II  mio  puledro  and5  faori  < 
dentini».  (L'andatura)  ^L'h  h 
bon  trotter  o  trottad-or,  fna  ei  ffk 
el  viai  de  romp  » :  «  £  un  bon  tnl- 
tatore  ma  ba  il  difetto  di  rompe- 
re ».  V  (  Agricoltura  )  :Rom9  <• 
praa:  Dissodar  un  prato.  |  (Di 
fiumi  e  torrenti)  ^l  I>o  Vd  w« 
1%  attacch  a  Piacema:  II  Po  bi 
rotto  in  verso  Piacenza.  (Pr.)  (M 
romf)  paga:  Cbi  rompe  pagaei 
cocci  sono  suoi.  A  romp  ta  tern- 
glia  I'h  brutt  sign:  Romper  vetii 
h  disgrazia.  C6nt  el  tropp  tirdu 
romp:  Cbi  troppo  tira  Ta  eoids 
si  strappa  o  spezza. 

—  Rompaball.  Vedi   SeecabaU. 
Roxnpacoll  (Volg.).  Ve<li  Bom- 

picoll. 

Rompacoo,  Rompicapo. «  Tem 
6n  gran  rompaeoo,  veh,  ear  el  w 
jioeu  » .*  «  Sei  piu:  un  ^ran  rompi- 
capo, figliolo  mio  ».  |  (Passateropo 
di  giornali)  Rompicapo. 

Rompamlncion.  Vedi  SeeeabaSL 

Rompatdrta,  Guastacavofi. 
(volg.)  Rompistivali.  «  jy^  ekt  a 
rornpatorta  yn  «£  qui  il  guasta- 
feste*. 

Rozaplment,  Rottorio  o  Rompi- 
mento.  L'h  staa  dn  contiTuh  rom- 
pimeiU  de..,  (volg.):  Pn  un  gnia 
rompimento  di...  o  II  poverino  ht 
scocciato  i...  a  tutti  (con  un  di- 
scorso,  una  predica  e  simili).  | 
(Spezzati). 

Ronca-oncaa,  Incigliare.  Colti- 
vare  in  piano  di  collina. 

Roncli,  Ronoo  (1),  Poggio  ayi- 
guato.  «  La  eollinna  l*  ^  tuUa  a 
roneh » :  «  La  collina  h  tuttn  ■ 
poggi  o  a  ri^iani  ».  Vin  de  roneh: 
Vino  di  collina  o  di  poggio. 

—  Roncaia.  Vigneti  a  ripiani. 


(1)  Tutt*altra  cosa.  Roneo  6  !I  nome  di 
una  via  di  Firenze  che  non  ha  ritueita, 
da  cut  per  s'gnifloare  qualche  eoaa  q1i« 
non  abbia  oonolnsione  >i  dim :  it  aadri 
ncl  ronco. 


RON 


—  627  — 


ROS 


Koncaac,    Vigna  iu  poggio 

rf^sandata. 

]K6xid  (D.  Fr.).  Oaratier  rond  : 
Snxttttere  tondo. 

X&onda,  Ronda.  ^i^  la  ronda : 
^t«xe  la  ronda.  Seguitd,  a  fd,  la 
^^'wt.cla  chi  intomo  :  Far  nn  gran 
i^irio  per  queste  parti.  Passu  la 
>4>vic{a.*  Passa  la  ronda.  Borlik  in 
»  ronda  :  Dare  negli  uomini  della 
^tiestura. 

Xt6iLdexia  (Volg.).  Yedi  Itondin, 

Xtondin,  Ronnine.  /  rondin  in 
trdvaa:  A  san  Benedetto  ]a  rou- 
tine Bill  tetto.  A  c6a  de  rondin: 
\^  coda  di  rondine.  (Pr.)  Oaga  piis- 
rc^  6n  h€tu  eke  cent  rondin:  Tanto 
sn.ca  un  bue  uhe  cento  uceellini. 
t>9ia  rondin  la  fh  minga  prima- 
v^ra :  Una  rondine  non  fa  prima- 
vera. 

—  Bondenin,  Rondinella. 

—  Rond6n,  Roudone.  El  hall  di 
rondon  (la  ridda  ohe  i  rondoni 
i'auno  di  grande  estate) :  La  ridda 
de'  rondoni.  1*^7/  ghe  fa  el  ron- 
Hoft  a  la  Teresa  » :  «  Fa  il  bello 
alia  Teresa  ». 

Rond6  (D.  Fr.).  Rond5.  M  ron- 
do del  giardin :  II  rond5  del  giar- 
clino.  I  (Musica)  (in  dis.)  —  c6nt  i 
eadenn:  Rond5  colle  catene. 

Bonfli.  Russare.  «  JEl  p'd  el  vizi 
de  ronfa»:  «Ha  il  vizio  di  rus- 
«nre».  —  edme  6n  vioron:  Ruesar 
come  un  contrabbasBO. «  Ul  se  sent 
a  ronfh  Ionian  6n  mia  » :  «  Lo  si 
sente  a  russare  lontano  un  mi- 
glio  ». 

—  Bonfada,  Russata. 

—  BonfadlTinna,  Russatina. 
Bonsgla  (Volg.).  Yedi  Bogia. 
Bosa,  Rosa  o  Rosaio.  «  G  oo  in 

giardin  dna  rosa  tea  » :  Tengo  in 
inardino  una  tea ».  On  mazz  de 
ros  de  la  ihppa:  Un  mazzo  di  rose 
borraccine.  « El  m'd  offlrt  6na 
rosa  del  Bengalla  » :  «  3^1  ofterse 
una  rosa  del  Bengala  ».  (M.  d.  d.) 
Frkseh  edme  6na  rosa  (iron.) :  Fre- 
8<*o  come  rosa.  (Pr.)  Se  saran  ros 
fiorirann:  Se  h  rosa  fiorirk. 

—  Boaaa,  Rosato.  Aset,  aequo, 
mel  rosaa:  Aceto,  acqua,  miele 
rosato. 

Bosada,  Rugiada.  Andh  a  dap- 
pa  la  rosada  de  san  Oiovann: 
Andar  a  pigliar  la  rugiada  di  san 
Giovanni. 

EoBari,  Rosario.  J>i  el  rosari : 


Recitar  il  rosario.  La  th^a  part 
del  rosari:  II  rosario  di  cinque 
poste. 

BoBbiff  (D.  In.),  Rosbitfe. 

Bdsc  (Dal  Romanzo),  Stormo. 
On  rose  de  passer :  Uno  stormo 
di  passere.  Ttitt  in  d'on  rose :  In 
un  gruppo.  On  rose  de  gent:  Ca- 
pannello  o  Crocchio  di  persone,  di 
gente. 

—  Boscidtt,  Crocchietto.  On  ro- 
seett  defdna:  Un  ceppo  di  funghi. 
(I  I'ungni  che  nascono  in  mazzo  si 
chiamano  Ceppaielli),  On  rosdett 
de  gent:  Un  crocchio  di  gente. 

Boscettin,  Un  piccolo  croccMo. 
Bosciada,    Acquazzone,    gcossa 
di  pioggia. 

—  Boadadinna,  Scosserella  di 
pioggia. 

—  Bosciadonxia ,  Royescione^ 
Scossone. 

B08eg&-egaa-ega88»  Rosicare.  / 
rati  dn  rosegd  I'uss:  Itopihanno 
rosiochiato  Fuscio.  «  Oo  roseggaa 
6n  crostin  de  pan  » :  «  Ho  man- 
giato  un  rosiccbio ».  |  Sentiss  a 
rosegd  tutt  el  santo  di :  Sentirsi  a 
noiare  tutto  il  santo  giorno.  «  Lii 
de  dent  el  se  rosega  » :  «  £|(Ii  fni> 
»h  si  rode  ».  (Pr.)  Chi  n6  risica  n6 
rosega:  Chi  non  risica  non  ro- 
sica. 

—  Boaegacoeur.  Vedi  Tossega- 
cceur, 

—  Bosegadura,  Roditura. 

—  Bosegament,  Rodimento. 

—  BoBegUn,  Leggero  cruccio. 
Rodio. 

Bosetta,  Rosetta  (1).  «  G*oo  dna 
roselta  al  ph  sinister  »  :  «  Ho  una 
cocciola  Bul  piede  sinistro ».  |  On 
uss  ednt  dna  rosetta  per  guardd 
chi  Vh  (in  dis.) :  Graticola.  |  (Or- 
namento)  Borchia.  |  Bosetta  de 
diamant:  Rosetta. 

Bosgloeu  (Volg.).  Vedi  Bogiosn. 

BoBimel  (Liquore  con  aceto  e 
miele) :  Ossimele. 

BOBipola,  Risipola. 

Bosmarin,  Rameiino. 

BOBOll,  RoBolio.   (I   piii  noti)  — 


(1)  AUMnfaori  del  g'oiello  Rosetta  in 
f  orent.  non  ris^onde  afili  altri  sfgnif.  dia- 
lettali.  Ha  poi  invece  un  senso  S|  ecialo  : 
donna  affetlata  nel  veslire  e  araante  di 
fronroll  la  chiamano :  La  sora  Rosetta  o 
la  Bora  Rosetta  de'burattini :  La  sura  To- 
gva  di  birlinghitt. 


TIOS 


-628  — 


ROS 


(Valchermes :  Alcbermes.  —deca- 
nella :  —  di  canuolla.  —  de  men- 
ta,  de  garofol :  —  di  menta,  di 
jjiarofaiio.  —  rfc  melissa:  — ^^di  me- 
lissa.  —  de  vaniglia:  —  di  vani- 
glia.  —  de  marasehin:  —  di  ma- 
raschino. —  vespetro:  — vespetrb. 
(Pig.)  Rosoli  de  tnippa:  Vedi 
Grappa.  HosoU  di  poveritt:  Vedi 
Aequavilta.  «  Std  vin  Vh  6n  rogoliy^ : 
«  Questo  vino  h  im  rosolio  ».  «  Che 
rosoH  /  » :  (venditori  di  oocomeri). 

Ros6n,  Eosonc.  On  bhll  soMtt 
de  paliffsandra  tutt  a  roson :  "IJn 
1>el  BoMtto  di  palissandra  tutto  a 
rosoni. 

Ross,  Rosso.  (Sost.)  Moss  d*<Buv: 
l?08so  d'uovo  o  tuorlo.  Moss  de 
terra  o  term  rossa :  Rosso  di  ter- 
ra. (Add.)  Boss  scarlatt:  Vermi- 
^lio.  Jio88  8cnr:  Rosso  oscuro.  Che 
tra  del  ross:  Rossiccio  e  Rossi gno. 
Diventh  rose  c6me  6n  aamber : 
Fari*i  rosso  eome  iin  garaoero.  Fd 
regnt  roes:  Vedi  Moventd.  Fd  ve- 
gni  ross  vun:  Far  aiTossire.  ZW- 
ventd  ross  edme  6na  braso :  Ve- 
nire nel  viso  come  un  fuoco.  «  Bo- 
Hard,  te  see  vegnuu  ross »  :  «  La 
luigia  ti  corre  sii  per  il  naso». 
(Pr.)  L'  k  mei  diventd  ross  che 
smort:  Meglio  arrossire  che  ira- 
pallidire.  del  ross,  o  ae^ua  o  vent: 
Cielo  o  Aria  rossa  o  pisoia  o  sof- 
lia.  (Iron.)  Moss  edme  6n  galbee  o 
rdme  6n  pHt  o  come  el  zafran: 
Pallido  come  la  morte.  La  rossa 
f  la  nera:  Giocar  alia  rossa  e 
filla  nera. 

—  Rossasc,  Rossastro. 

—  Rossett,  Roasetto. 

-—  Rossetta  (Veste  prelatizia), 
Mozzetta. 

R0S8l|rii0BU,llBignuolo.  Onaaab- 
hia  fnenna  de  rossignceu :  Una 
,t?abbia  di  usigmioli.  M  rossignceu 
el  gorgheggia :  L'  usignuolo  gor- 
Sheggia.  (Di  cantante;  « L*f  6n 
rossignoau  »  :  « Idem  ». 

—  Rossignollxi,  Usignoletto. 
Rossor,  Rossore.  «  Ma  te  gh*  ill 

<>  tegl^'ee  minga  rossor  a  fd  de  sti 
rohh  ?•»:«.  ]Ma  non  hai  vergogna  a 
lar  dl  queste  cose?». 
RoBSumada,  Oordiale. 

—  Rossumm.  Rosso  d'ovo.  «  L'h 
on  omm  de  bdn  rossumm  *  (in  dis.) : 
«  Un  vigoroso  ».  y  (Del  legno)  L'a- 
idraa. 

Rost,    Arrosto.    Most  de  vitell: 


Arrosto  di  yitella.  Rost  de  eUn: 
Arrosto  di  coda  di  vitella.  AM 
eott  al  sped :  ArroBto  alio  spiedn 
Bost  al  traneio:  Arrosto  al  tarn- 
cio.  Bost  negaa:  Vedi  BottoL 
Voltd  el  rost :  Girare  I'arroete. 
Mett  et  rost  in  sul  sped  :  Infilsne 
1' arrosto.  Bagnd  el  rost:  PiOol' 
tarlo.  C(Bti8  a  rost:  Arro8tire.«M 
no  II  a  eoRuset  a  rost*  (»  chi  sti 
troppo  vicino  a  fuoco  forte) : «  Not 
star  a  cuocerti  cosi  ».  (Pig.)  X'i 
pussee  la  salsa  ehe  el  rost :  Cofiti 
piii  la  salsa  che  Tarrosto  Opp.  t 
piii  la  spesa  che  Pimpresa.  Jfen 
jumm  e  ptissee  rost :  Meno  foBM 
e  pill  arrosto.  Chi  le  vceur  a  Im 
e  chi  le  vo&ur  a  rost :  Chi  la  vuol 
allesso  e  chi  arrosto.  (I>i  giocot 
Andd  a  rost  (in  dis.) :  Perdere  oog 
tntti  o  Perdere  a  tutto  perdere.  | 
(Di  persona)  «  Ul  me  par  6n  Mi 
rost,  ml,  quell  td  servitor  »  :  «  Qad 
tuo  servitore  m*ha  rnria  d'ltn  tan- 
ghero». «  Chil'hquella  seiorinnaf* 
«  Oh  rh  &n  rostf  »  :  «  Chi  h  quelb 
signora  ?  »  «  Nulla  di  bono  ».  (Di 
cose)  On  rost  d'on  vestiir  £  m 
cencio  di  vestito.  On  rost  d'dn 
s^eiopp:  Una  sferra.  On  rost  d'iit 
bigliard :  Un  bigliardaocio. 

Rostada,  Porcheria.  «  Queil  baB 
a  la  Seala,  ehe  rostada  /  »  :  «  Quel 
ballo  alia  Soala  che  porcheria*. 
«  Aveva  mat  leggiuu  hnu  peg  ro- 
stada »:  «  Non  avevomai  letta  una 
peggiore  boiata  ». 

Rostin,  Arrostino.  (Alia  tratto- 
ria) —  negaa:  Arrostino,  Seme! 
d 'arrosto.  (Di  artista).  «  Qttell  te- 
nor I'e  6n  rostin »  (un  po'  meno 
di  Can) :  «  Quel  ten  ore  e  un  sa- 
lame  ». 

Rostinett,  Un  mezzo  arrosto. 

Rosti-oatli-ostiss ,  Arrostire  e 
anche  Friggere.  Fd  rosti  6n  pok- 
sler  :  Arrostire  un  polio.  Fd  rotA 
i  fett  de  pan:  Semel  arrosto,  Ar- 
rostire il  pane.  A  fd  rosti  elpitt 
Voli  el  con«i<mma  :  FirisTgenoo  D 
pesce  Polio  si  consuma.  (Fig.)  jBS»- 
st\  al  sol :  Arrostire  al  sole. «  8^ 
bHl  e  rostii  » :  «  Son  bell'e  fritto  o 
anehe  Sono  rosolato  per  bene  Opp, 
Ora  d6  il  tuffo  ». 

Rosticoier  (P.  N.),  Rosticcien  e 
Friggitore. 

—  Rostlcceria  (P.  N.),  Sostie- 
ccria. 

—  Rostlsciaima,    Arrostiooia- 


ROS 


—  629  — 


ROT 


%i  (X).  — de  lomber  e  sdfjfoH :  Fvitto 
L  loTxibo  di  maiale  e  cipolle.  (Nel 
»xi.80    di  Macello  h  in  dis.). 

Xtostisclanada,  Vedi  JSciavat- 

Roston,  Acer,  di  Rost.  ^Ah 

teeZ^  bariton  che  roston  !  »  (un  po' 
iii  clie  Can) : «  Quel  baritono  che 
»$Ci:mocio ! » 

(D.Fr.)  (P.N.),  Andazzo. 
Rotolo.  On  rotol  de  carl : 
J  n.  rotolo  di  carte.  Fd  sit  in  d^6n 
•ot4>l:  Arrotolato.  Andd  a  rotol 
Civ.)  Andar  a  rotoli. 

-  BotoUi-olaA-olass,  Arrotola- 
re.  «c  JJl  Vd  huitaa  in  terra  e  el  Vh 
f€Jt€A  rotold  8u  Verba  » :  «  Lo  buttS 
A  t;erra  poi  lo  abbaluccib  volto- 
In^xiclolo  8ul  prato  ». 

Bot61iii,  Rotolino. 

B6t616n,   Gran  rotolo.  Andd 

Si^  di  seal  a  rotolon  :  Andar  giti 
tirlle  scale  a  rotoloni. 
K6t6iid,  Rotondo.  Faecia  roton- 
cUz  :  Viso  rotondo.  «  Fhmm  6na 
cifra  rotonda>'.  «  Facciamo la  ci- 
±*TO  rotonda  ».  La  tavola  rotonda 
(airalbergo) :  Tavola  rotonda. 

Botonda,    Rotonda   (Colto).  La 
-rotonda  de  Momma:  La  Rotondn. 

de  S.  Sebastian,  d'Inverigh  (in 

^lilano  e  in  Lombardia):  Idem. 

—  Rotonda,  Rotondare.  «  Oo 
compraa  quel  Iceugh  per  podh  ro- 
tonad  i  me  fondi » :  «  Ho  compe- 
mto  quel  carapo  per  poter  roton- 
dare fl  mio  podere  o  fare  una  di- 
rizzatura  ». 

B6tta,  Rotta.  Andd  in  rdtta  cSn 
vun :  Venir  alle  rotte.  A  rotta  de 
coll :  A  rotta  di  collo.  <c  V^sa  in 
Totta  eont  i  so  parent  » :  «  Essere 
in  cisma  coi  parent!  ».  |  (Di  fiumi 
ed  argini)  La  rotta  del  Po,  del- 
VAmo:  La  rotta  di  Po,  dell'Ar- 
no.  I  (Di  denti  equini)  Prima  rotr- 
ta,  seeonda  rotta,  terza  rotta  :  Pri- 
mo,  secondo,  terzo  raorso. 

Rottil,  Sgranoccbiare.  «  Lu  el 
rotta  pan  seeeh  tutt  el  di»:  «£g1i 
Bgranocchia  pane  secco  tutto  il 
giorno  ». 

Bottamm,  Maceria.  Fl  rotlamm 
de  la  fahbnea :  Lo  scarico  della 
fabbnca.  On  muec  de  rottamm  : 
Macia. 


li)  Arro^tiroiana  in  toscano  non  vale  la 
nostra  Rostitciatina ;  vale  braciola  arrosto. 


Botti,  Rotti.  (Aritm.)  I  rolti :  I 
rotti. 

Bottura,  Rottura.  —  de  cassa : 
Scasso. 

Royent&-entaa,  ArroventRre. 

Beyer.  Rovere.  Qiiercia.  La  ro- 
ver la  fa  i  giand:  La  querela  da 
le  ghiande.  On  armadi  de  rover : 
Un  armadio  di  querela. 

—  Bogoree,  Quereeto. 

—  Bogorly,  Piantato  a  querela. 

—  Bogoretta,  Rogoron,  Quer- 
ciola,  Quercione. 

Bovtos,  (Volg. ).  Vedi  Inters* 
(Di  stampatori)   Rovescio. 

BoyersJi  (Volg.).  Inversd.  N.  fr. 
volg.:  Roversd  i  cettcc:  Straluna- 
re  gli  occhl.  Hoversd  el  stomegh: 
Rovesoiar  lo  stomaco  Opp.  Far 
fare  un  rivoltone  alio  stomnco. 

Boyersin  (Fuori  di  uso)  (Em  la 
seeonda  lezione  d'omato),  Rove- 
scino  (1). 

B6sz,  Rozza,  Brenna.  «  El  par 
6n  bUl  eavall  ma  Vt  6n  rozz»: 
«  Pare  un  bel  cavallo  ma  5  una 
brenna  ». 

—  Bozzdn,  Rozzone. 

—  Bozzlnett,  Brenna,  Ronzino. 
Buban  (D.  Fr.)  (La  foglia  di  ta- 

bacco  a  nastro  che  si  avvoltola 
sul  slgaro). 

Bubb  (In  dis.)  (Peso  nostrale, 
che  corrispondeva  alia  10°  parte 
delP  attuale    tonnellata),  Rul)bio. 

Bubin  (Gloia  nota),  Rublno. 
«  Std  vinitt  Ve  6n  *vero  rvbin  » : 
«  Questo  ehiarello  h  un  vero  m- 
bino  ». 

Bubindtt,  Rublnetto  (per  picco- 
lo rubino)  (D.  Fr.),  Cniave.  Fl 
rubinett  del  bagn:  II  rublnetto 
del  bagno. 

Bubinia ,  Robiuia.  Piantaa  a 
rubinni:  Piantato  a  robinie. 

—  Bublaada,  Robinctta,  Filare 
di  —  o  Piceola  rubinia. 

Bubrica,  Rubrica,  Repertorio. 
Mett  a  rubrica:  Mettere  a  rubrica 
o  a  repertorio.  La  r^tbrica  di  fa  Hi 
diversi  (giomall):  La  rubrica  de' 
fatti  diversi. 

Bubricli-lcaa.  «  0?i'e  toecaa  de 
rubricd  vini  milla  titoi  » :  «  Gli  too- 
c6  di  —  o  poiTe  in  rubrica  venti 
mila  titoli ». 

—  Bubriclietta,  Piceola  rubrica. 


(1)  Rovcsclno  in  fior.  signiflra  maglia  a 
rovescio. 


RUB 


—  630  — 


RUP 


—  Bnbrlcista,  Rubricista. 
Bud,  Spazzatura.  Ona  meda  de 

rud :  Un  moDte  cli  spazzatura. 
« An  lasscta  II  quii  pooer  starts 
tull  pienn  de  rud  » :  «  Han  lasciato 

3uelle  camere  come  un  immon- 
ezzaio  o  letamaio  ».  |  (Sulla  per- 
sona) Loia^  Gora.  Cdnt  i  gamh 
pienn  de  rud:  Tutfco  roooia  sulle 
gambe.  Av^h  el  rud  mil  eoU:  A- 
Ter  la  rocoia  o  le  core  au  pel  col- 
lo.  Vedi  Buff  (voU;.)- 

Buee,  Spazzaturaio.  JEl  ruee  de 
ch:  Lo  spazzaturaio  di  casa. 

—  Bnera»  Mondezzaio  e  Gonci- 
maia.  Rohha  bonna  de  hutUt  in  la 
ruera:  Roba  da  mondezzaio. «  JTa- 
vii  pceu  minga  trovaa  in  la — .'»: 
«  Non  sono  poi  I'ultimo  degli  uo- 
mini  Opp.  Siamo  concio  noi? » 

—  Buia,  Fortbra.  «  M  g'ii  el  coo 
pien  de  rufa  » :  «  Ha  la  testa  ple- 
na di  forfbra  ». 

—  BulGT,  Spazzatura.  N.  fr.  volg.: 
«  M'avii  ininga  trovaa  su  6na  me- 
da de  ruff  ^  I  Vedi  Ruera.  Bu\  el 
ruff:  Fermentareil  concio.  Voll^ 
el  ruff:  Rivoltare  il  oonoime.  M 
canton  del  ruff:  II  cantuccio  delle 
spazzature. 

Buffald,  Spavaldo.  «  ^i^  minga 
el  ruffald  * :  «  Non  mi  fare  lo  spa- 
valdo ».  ^  M  ff'<Jt  del  ruffald  che 
cdnsolla  »  :  «  Ha  dello  spavaldo 
che  consola  ». 

—  Baffald6n,  Ruft'ellone  e  Spa- 
valdone.  «  JBC  vit  vesHi  come  6n 
ruffaldon»:  «  Va  vestito  da  rut- 
fellone ».  «  ^'  ^  dn  ruffaldon  di 
primm  » :  «  E  uno  spavaldone  ». 

Bufflan,  Ruffiano.  Fd  el  ruffian : 
AiTuffar  le  matasse.  |  «  Quell  VI 
ruffian  »:  «  Qaello  ^  turbo !  » 

—  BnfflanWl,  Ruffianello.  ^Che 
niManhll  d'  6n  hagai .'  »  :  «  Che 
rumanello  di  ragazzo  ». 

—  Bufflanbn,  Rutiianone. 

—  Bnfflaxi&-aiiaa-anaB8,  Arruf- 
iianare.  «  St6  veslii  Vh  staa  ruf- 
fianaa  sii,  minga  mal » :  «  Questo 
vestito  me  Phanno  rincerottato  o 
raffazzonato  per  benino  ». 

—  Bnfflanaria,  Rufiianeria.  «  JSl 
g*d,  certi  r^iffianerii  che  se  p6  m,in- 
ga  digh  dendyn  «  Ha  certe  moine 
che  non  gli  si  put>  dire  di  no  ». 
«  Va  lit  J  che  in  quelta  sda  come- 
dia  gh'h  denter  de  la  gran  ruffla- 
naria  » :  «  Quella  commedia  5  pie- 

a  di  spolvero  ». 


—  Bufflanada,  Ruffianeria.  « 
viv  a  furia  de  ruffianad  »:  «  Vi 
o  Campa  di  ruffianesimo  ». 

—  Bufflanasc,  Ruffianaccio. 
Biiga  (Erba  nota),  Ruta.  In  Tflf- 

quavilta  ghe  se  melt  V  erba  mff? 
Nell'acquavite  ci  si  mette  la  rata 
(Pr.)  l/'erba  ruga  tttU  i  maa  %  t 
distruga  (4ppross.):  Chi  vnol  tse- 
car  cieuta  si  I'reghi  pria  gob  rota. 
Boffli  (D.  Romanzo),  Rnnn 
(Pistoia)  (1).  Friigare.  Ji-uga  adem: 
Frugare  ne'  panni.  Rugit  el/ceujfk: 
Sbraciare.  Mugagh  dent:  RiTe- 
dere,  Rimestare.  SetUiss  a  mgn 
i  huseeeh :  Sentirsi  muover  i  vi- 
sceri.  «  Caro  tx,  te  me  rttgket*: 
«  Caro  mio  fanne  meno  »  |  (T.  di 
caccia)  Rugdt  dopo  la  tee :  Ripa- 
lire.  Rugd,  6n  ris:  Ceroare  ima 
risaia. 

—  Bngada,  Fragata.  «  Diigh  6m 
rugada  al  paidn  » : «  Dagli  una  n- 
mata  alleio3:lle  del  paelieriocio*. 
«  Ddgh  dna  rugada  aUa  brasera, 
alia  eassetta,  al  eealdin  »  :  «  Dai^li 
una  stozzicata  al  braoiere,  alia  ea»* 
setta,  alio  soaldino  o  al  veggio*. 

Bugadinna,  Frugatina. 

—  Bugatta ,  Frugacchiare  e 
Fruoohiare.  «  L*e  andaa  a  rugalta 
in  del  me  eum6  e  el  tit*d  huiUta  a 
Vari  tutti  coss  »  :  «  Andb  a  fnigae- 
chiare  nel  mio  oassettone  e  mi  li 
feoe  lo  80ompiglio». 

Bugattada,  Frugaccliiamento. 

~  Bngattdn,  Frugone. 

Bogh.  N.  fr. :  Ddt,  el  rugh  :  Dare 
le  pere  o  I'erba  cassia.  «  O'dn  daa 
el  rugh  a  quel  seecaperdee  »  : «  Quel 
rompiscatole  1'  han  mandato  a 
spasso  o  I'han  messo  alPuscio. 

Buggin,  Rug^ine.  Cicippd,  el  rug- 
gin:  Arrugginire.  Color  ruagin: 
Color  roggio  (Siena),  color  di  nig- 
gine  (Firenze).  «/S/rf  eortkll  VI  mff- 
gin  »  :  «  Questo  coltello  ^  mggi- 
noBO)».  «Z'd  eiappaa  el  rttggin*: 
« S'^  irruginito ».  |  (Mal  animo) 
«  Gh'e  6n  poo  de  ruggin  tra  quii 
dd  famili »  :  «  Fra  quelle  due  ia- 
miglie  c'^  della  ruggine)».  I  (Ma- 
lattia  deile  biade)  ^El  m.*t  fer- 
ment Vd  eiappaa  el  ruggin  » : «  D 
mio  grano  ha  la  ruggine». 

Buinna,  Rovina.  Anddinruii^- 
na :  Andare  in  rovina.  «  El  gientgh 


(1)  Rttgare  seooado  la  Cmso*  rorrebbe 
dire  formaral  le  rnghe. 


BUI 


—  631  — 


RUS 


Z'h  la  s6a  ruinna  »  :  « II  gioco  h  la 
eiia  roYma».  L^ ultima  ruinna: 
li'ultima  Toyina.  |  «  Quell  castell 
ttdhss  nd  V I  ehe  dna  ruinna » : 
«  Quel  castello  oggidl  non  h  piti 
che  una  rovina^.  «^Z  fiumm  I'  d 
tnanelaa  in  ruinna  el  pdnt »  :  « II 
fiume  mand6  i1  ponte  iu  royina». 

—  Ruinii.  Vedi  Bovindt. 
Kumk  (In  dis,),  Kumare  (1),  Mi- 

nacciar  burrasca. 

Biiineg&  (Volg.  in  dis.).  Vedi 
Mutnind, 

Bumm,  Rumme.  Bumm  gia- 
maieh:  Rhum  giammaico. 

Rumores  fuge  (Lat.),  Idem. 

Knnk  gld  (in  dis.),  Franare. 

Busca  (D.  Provenz.),  Bucoia.  / 
rtiseh  di  feiscsu :  Le  buccie  de'  fa- 
^oli.  I  ea^t^n  sott  a  la  primma 
scorza  g'dn  la  rusca :  Le  oastagne 
sotto  la  scorza  hanno  la  peluria. 
I  (Assisa)  «  Per  anda  a  quella  fh- 
sta,  7n*h  toecaa  de  mhlt  8u  la  ru- 
sea  »  (Volg.) :  «  Per  andar  a  quella 
festa  m'^  toccato  di  indossare  la 
diyisa  o  1' assisa  ». 

—  Ruschetta,  Scorzetta.  La  — 
de  la  testa:  La  t'5rtbra  del  capo. 

Busgen  (Volg.).  Vedi  Buggin. 

—  Busgi  (VolgO.  Vedi  Buggl. 
Busp^-uspaa,  Ruspare,  Razzo- 

lare.  /  Gallin  ruspen:  Le  gal- 
line  razzolano.  <til/ii  ruspaa  ait 
quii  pock  danee  e... »  :  «  Raggruz- 
zol5  quei  pochi  che  pot^,  poi...». 

Ruspaii  (P.  N.),  Rozzo,  Bur- 
bero.  «  Vui  minga  avegh  a  che  fd, 
edn  quel  ruspan  »  :  «  Non  voglio 
aver  a  fare  con  quello  scorzone ». 

Rubs,  Russo.  Tela  — :  Tela  a  ope- 
ra. Imontagn  — ;  Le  montagne  — . 

Russia  (P.  N.),  Russia.  (Civ.)  La 
santa  Bussia :  Idem.  « Cosae  te 
eredet  de  vhss  el  Zar  de  —  »  :  «  Ti 
credi  lo  Czar  di  Russia  ?»  |  (Mi- 
seria)  Vedi  Boletta. 

Rustegd,.  N.  fr. :  Bustegdi  sii: 
•Vedi  Cascid  su. 

Rustegh,  Rustico.  «  Ma  perehh 
Vh  in8c\  rustegh  quand  el  parla 
e6n  ml? ^i  «  Perch^v  lei  h  cosi 
burbero  (juando  parla  con  me?> 
«  CdtYhe  Ve  rustega  sta  spazsetta/  » : 
«  Come  h  dura  questa  spazzola  ». 
On  liber  li^/aa  a  la  rustega:  Un 
libro  legato  alia  rustica.   Pari  el 


(1)  Nella  Versilia  Rumare  Bignifica  in- 
veee  null'altro  che  frugalre. 


rustegh  induvin:  Parere  il  rusti- 
oone  o  esserlo.  J^usliea  o  Rustega 
progenie  (civ.):  Rustica  progeuie. 
Bustegh  edme  dtva  sprUla:  Sgar- 
bato  come  un  villanaccio.  4(i>a 
villa  di  scidri  Vh  a  messdi  e  tutt  i 
rustich  Q  rustegh  restenaponent*: 
«  La  villa  dei  padroni  h  a  mezzo- 
giorno  e  tutti  i  rustic!  stanno  a 
ponente».  Architettura  rustega  o 
rustica:  Idem. 

— Ru8tegliezza(Vo1g.).  VediiJi*- 
stichezza. 

—  Bustegdn,  Zoticone.  «  Lassel 
andd.  quel  nistegon  » :  «  Ob  lascialo 
andare  quel  duracoio  ». 

—  Bustegott.  Rusticbetto. 

—  BusticEezza,  Rustichezza. « In 
la  sda  —  Vh  bdn  edme  » : «  Nella  sua 
rusticity  egli  ^  bono  quanto  mai  ». 

Buvid,  Ruvido.  Onpann  ruvid: 
Panno  ruvido.  Avhgk  la  phll  — : 
Aver  la  pelle  ruvida.  Fa  perd  el 
ruvid:  Sruvidire. 

—  Buvidezza  (P.  N.),  Idem. 
Buz&,  Ruzzare  (1),  AiTuzzolare. 

«  Buza  ehl  quella  poltronna  » : 
«  Accosta  quella  sedia  a  bracciuo- 
li ».  «  M'h  toecaa  de  ruzamm  adree 
la  socera  che  la  fit  trii  pass  su  6n 
quadrell  »  :  «  Mi  tocc5  di  trasoi- 
narmi  dietro  la  socera  che  fa  tre 
passi  su  un  mattone  ».  «  Ad^s  el 
cominda  a  ruzass  fteura  del  Ihtt » : 
«.Ora  comincia  a  uscire  dal  letto  o 
a  cavarsi  fuori  dal  letto  ».  Buzass 
attoma:  Uscir  di  casa  a  stento. 
«  Bagai  finilla  de  —  » : «  Ob  ragaz- 
zi  smettete  di  —  o  far  chiasso  ». 

—  Buzada,  Strascinamento. 
Buzdlla,  Ruzzola,  Carrucola.  La 

ruzella  del  p6zz :  La  carrucola  del 
pozzo.  (M.  d.  d.)  Del  temp  che  ti- 
raven  su  i  calzon  c6n  la  ruaella : 
Quando  usavansi  le  bracbe  a  car- 
rucola o  si  tiravan  su  i  calzoni 
colle  carrucole. 

—  BuzeUln,  Ruzzolina,  Carru- 
colina.  Ul  ruzellin  di  raviceu : 
Smerlatoio  da  agnellotti. 

—  Buzelldn,  Puleggione. 
Buzz»  Ruzzo  (2),  Albagia.  Mend 

del  ruzz :  Far  il  grande. 


(1)  In  Fior.  Ruzzare  non  signiflca  che 
il  saltare  e  il  far  baie  de'  ragazzi. 

(2)  In  Fior.  Ruzzo  ai  presta  a  del  modi 
di  dire  ignoii  al  d'aletto:  Cavar  il  ruzzo 
ad  uno,  uscir  di  ruzzo,  mettere  in  ruzzo, 
entrar  11  ruzzo  fra  loro. 


SAA 


—  632  — 


SAB 


8  (Dioiaeettesima  lett.  dell'alf.), 
(Si  pronuncia  Ussa).  S,  (Esse). 

Saa  (La)  (Volg.)-  Vedi  Sal.  In 
certe  fr.  e  pr. :  «  IJl  vcaur  fa  vegni 
hdn  mereaa  la  saa  »  (di  ohi  si 
gratta  11  sedere)  (Appross.) :  «  Pen- 
sa  a  quattrini  che  na  nel  sale  ». 
Avlgh  minga  cinq  sold  de  eomprcL 
la  saa :  Essere  stangato  o  Non 
aver  un  soldo  in  tasoa.  Fa  de 
niincidn  per  n6  pagd  la  saa :  Fare 
lo  gnorri  o  il  minchione  per  non 
pagar  gabella.  Nd  metUgh  nh  pi- 
ver,  nh  saa :  Non  metterci  nh  sale 
n^  olio.  Grev  come  el  sass  de  la 
saa :  Pesante  come  piombo.  La 
hussera  de  la  saa :  La  oassctt<a  del 
sale.  I  Saa  (per  sala  di  carri): 
Vedi  Assaa, 

Sabadifrlia  (Polvere  medicina- 
le),  Sabadiglia. 

Sabadlnna,  Sabatina.  ^i^  la  so- 
badinna:  Fare  la  sabatina  (in 
dis.). 

Sabai6n,  Zabaione.  On  sabaion 
edn  i  biscoUit :  Un  zabaione  oo'  bi- 
scotti. 

Sabbia,  Sabbia.  Serbia  viva  :  I- 
dem.  Con  la  ealcina  e  c6n  la  sab- 
bia se  fdb  la  molta :  Con  caloe  viva 
e  oon  arena  si  f^  la  onlcina.  (Da 
asciugar  lo  scritto)  Polvere.  (M. 
d.  d.)  «  ^  8t6  affare  sepo  mettegh 
sii  la  sabbia  » :  «  £  affar  finite  » 
Segrelari  de  la  sabbia :  Segretario 
da  burla.  Sabbia/  (escl.  in  dis.) : 
Nespole ! 

—  Sabbiii,  Spargere  sabbia.  Sab- 
bia 6n  vialf  ona  strada  :  Coprire 
con  sabbia  un  viale,  una  strada  o 
Gcttar  la  rifioritura  di  ghiaia  sul 
massicciato.  Sabbia  la  jmgina 
seritta :  Impolverare  lo  scritto. 

—  Sabbiada  ,  Rena  sparsa 
su.... 

—  Sabbiadlnna,  Un  po'  di  rena 
sparsa  su... 

—  Sabbiinna.  Tirra  crha  tropp 
sabbiinna  :  Greta  o  argilla  magra. 

—  Sabbiarln,  Polverino. 

—  Sabbi6n,  Rena  grossa  e  Sab- 
bione. 

—  Sabbidtta,  Rena  fine.  D  (Del- 
^'orina)  Rencll:i. 


S 


—  8abbl6B,  Sabbioso.  Terenrnk^ 
bios:  Terreno  sabbioso. 

—  Sabbidsa  (P.  N.),  (Specie  A 
pasta  dolce  di  reoente  inveiizi»> 
ne),  Sabbiosa. 

—  Sabblee  o  Sabblonee.  Remit, 
Renaiolo. 

—  Sabbiin,  Polverino.  Caritnm 
e  sahbiin.  Vedi  Carimarera. 

Sabet  (D.  Ebr.)  Sabato.  SabU 
grass :  Sabato  grasso.  Sabel  mmI: 
Sabato  santo.  /  poveritt  del  smbd: 
I  questuanti  del  sabato.  ^(.Elftr 
che  Vabbiet  faa  el  sabet  »  (gion* 
di  paga) :  «  Si  direbbe  che  og^ 
hai  risoosso  ».  V^s  neusuuinsB- 
bet  (1):  Esser  nato  in  domeni- 
ca.  «  Sabet  nen/  »:  «  Mai».  (Pr.l 
Ohi  rid  al  venerdl  piang  al  sabeb 
Vedi  Venerdl.  HI  Signer  el  pays 
minga  el  sabet:  Die  non  pagftil 
sabato.  No  gh*h  sabet  senza  «<£  m 
gh'h  donna  senza  atndr:  Non  e'h 
sabato  senza  sole,  non  c'^  doims 
senza  amoro  ed  anehe  Quando  il 
sole  insaoca  in  Giove  non  ^  sabato 
che  piove  (2). 

SaMtta,  Fettegola.  Sabella  de 
la  lobbia  o  del  terragg  (in  dii».): 
Cimbraccola  (Pist.),  Ciana  di  C.v 
mkldoli.  Fh  la  sabetta:  Far  la  pet- 
tegola .  Ona  easa  piinna  de  sabeU: 
Un  cianaio.  (In  sense  bono)  <  Tt 
sSll  6na  gran  sabetta .'  »  :  «  Ta  se' 
una  bella  ohiaccherina !  »  On  omm 
sabetta  o  sabetton:  Vedi  Sabetton, 

—  Sabettdn,  Pettegolone.  «  L'i 
6n  sabetton  che  va  a  riferi  Ml 
quhll  che  nun  disem  » :  «  £2  nno 
svescione,  che  ricanta  tutto  eih 
che  ascolta  da  noi». 

—  Sabettk,  Cinguettare,  Pette- 
goleggiare.  «  Lee  n6  ghe  pias  eke* 
a  sabetth  » :  «  A  lei  non  piace  che 
cinguettare  da  mattina  a  sem*. 

—  Sabettada,  Pettegolata  e  Pet> 


(1)  La  frase  non  h  veramente  pr«tta  mi- 
lanese  m^ha  Thn  data  perohe  oorrispoade 
nel  genio  alia  toscana :  Esser  nato  In  do> 
menira  e  cioe  os^ser  dolce  di  Mila. 

(2)  Questo  proverbo  rfsponde  per6  me- 
glio  al  no«ti*o :  Quand  el  »dl  se  voila  itf 
dree  la  maUinna  gh'emm  faequa  ai  pee. 


SAB 


-  633  — 


SAC 


^^olezzo.  «  Quell  proelss  el  m*h 

ars  6na  sahettada  pit  che  alter  »: 

Quel  prooesso  mi   sembrb  una 

•^ttegolata  pi^  che  altro  ».  n^U  It 

m^i  seal  dnfaa  6na  gran  sabettada 

r^€L  de  I6r  » :  «  E  li  suUe  scale  ci 

d.  ti*a  loro  an  gran  pettegolez- 

o  ». 

— Sabettodura,  Cinguettina.«Z/e« 

voaur  semper  fdt  la  aaheitceu- 

»  :  «  Lei  vol  sempre  fiooarci  il 

•uo  nasino^. 

—  Sabettaia.   Vedl  Mereaa  de 

—  Sabettaxnent,  Pettegolezzo 
33."olung<ato,  insistente.  «  Ml  sueckss 
j$9^  saheUameni  ehe  Vh  duraa  6na 
wettimanna  >> :  «  Sucoesse  un  pet- 
begolezzo  e  un  poi  cicaleocio  ohe 
d.iii*a>rono  una  settimana  ». 

Sablglid  (D.  Fr.)  (Volg.  id.).Vedi 
I>i8ab%glie. 

Sabln.  Yedi  SabMin. 

Sabino  (Mago),  Sahino. 

Sabd  (D.  Fr.)  (P.  N.),  Scarpao- 
cia.  «  J^a  g'aveva  sii  dun  sabd,  che 
ffhe  faseven  6n  brutl  pesciatter  » : 
4c  Caklzava  o  aveva  in  piedi  due 
scarpaccie  che  le  faoevano  i  pie- 
cloiki  ».  I  Zoccolo.  In  sabd :  In  zoo- 
ooli. 

Sabretasc  (D.  Fr.)  (in  dis.)  (P. 
N.),  Cartella  degli  Usseri. 

Sacca,  Sacca.  La  sacca  de  viagg: 
X>a  sacca  da  viaggio.  Feb  sacca: 
'Pfix  saccaia. 

—  Sacch,  Sacco.  El  sacch  de  la 

lavandera:  II  sacco  del  bucato. 

Sacch  de  nott :  La  sacca  da  notte. 

Sacch  d'oss:  Macilento.    V^s  6n 

sacch  d'oss:  Essere  un  sacco  di 

ossa.   Fa  sacch:  Far   sacco.    On 

sacch  de  danee:  Un  sacco  di  quat- 

trini.  «  La  m'h  costada  6n  sacch 

de   €lanee»:  «  La  m'^  costata  un 

sacco  di  denari ».  Cdnt  el  coo  in 

del   sacch:  Colla  testa  nel  sacco. 

^dt   tutt  i  robb  cdnt  el  coo  hi  del 

8a>cch:  Passarla  a  ^uazzo.  Man- 

gidL  eont  el  coo  in  del  sacch:  Man- 

^iar  col  capo  nel   sacco.  Torndt 

indree  cdnt   i   piv   in  del  sacch: 

Tomarsene  coUe  pive  nel  sacco. 

Andil  via  in  d'6n  sacch  e  tornd,  a 

caaa  in  d'6n  baull:  Vedi    Baull. 

M^U  vun  in  d'6n  sacch :  Metter 

uno  in  sacco.  Pienta  Vi  sacch  e  fu- 

shlla:  Plantar  baracca  e  burattini. 

Comprdt  galta  in  sacch:  Compe- 

rare  gatta  in  sacco.  Lassd.  gio  el 


sacch:  Sgravarsi.  VodM  el  sacch: 
Votare  il  sacco  o  Scior  la  bocca 
al  sacco  o  Scuotere  il  sacco  pe' 
pellicini.  Dlghen  6n  sacch:  Dir- 
gliene  un  sacco.  «  Ghe  W  tt,  ditt 
adree  6n  sacch  »  (s'  intonde  ingiu- 
rie) :  «  Gliene  ha  detto  un  sacco  *. 
(Sguinzagliar  ragazzi)  Desligd,  el 
sacch  di  magattci:  Spalancar  le- 
porte  della  scuola.  A  b6cca  de^ 
sacch:  Alia  grossa.  Corsa  in  di 
sacch:  Corsa  nel  sacco.  (Escl. ) 
«  Sacco  rotto  /  » :  «  Sacco  rotto  !  > 
Cuu  de  sacch:  Ronco.  (Pr.)  Dd 
nds  in  d^dn  sacch  e  do  donn  in 
d'6na  cd,  fdn  6n  gran  fracas* 
(Appross.) :  Una  noce  in  un  sacco^ 
non  fa  rumore.  Fh  citne  il  dottor 
Isacchj  ch'el  strasciava  i  camis  per 
giustct  i  sacch:  Far  gli  avanzi  del 
Cazzetta  che  bruciava  panno  dl 
Spagna  per  far  oenere  morbidosfir 
(in  dis.).  La  primma  acqua  d'or- 
gdst  la  porta  via  6n  sacch  de  pi(r- 
res  e  6n  sacch  de  mdsch:  La  pri- 
ma acqua  d'agosto  affresca  il  do- 
sco.  iVo  se  pb  dl  trentun  fin  che 
n6  Vh  in  del  sacch:  Non  dir  quat- 
tro  se  non  I'hai  nel  sacco.  On 
sacch  voeui  el  pd  minga  sta  in  pee  t 
Sacco  voto  non  ist^  ritto.  Tant  h 
lader  chi  robba  come  chi  ten  el 
sacch :  Tanto  h  ladro  chi  niba  co-r 
me  chi  tiene  il  sacco. 

—  Sacchdra.  N.  fr. :  Fcl  sacche- 
ra:  Far  saccaia. 

Sacch^g,  Saccheggio.  (Civ.)  M 
general  I'd  permhss  dd  6r  de  sac- 
cheg :  II  generale  pennise  a'  sol- 
dati  due  ore  di  saccheggio.  «  Che 
saccheg  g'dn  daa  a  quell  pover- 
buff'e  » :  «  Che  sterrainio  ci  fu  al 
biiff^ !  » 

—  Saccheggi^-egglaa,  Saccheg- 
glare.  «  G'dn  saccheggiaa  el  sd  R- 
ber  a  la  pit  bella  » :  «  Hanno  sac- 
chesrgiato  nel  suo  libro  come  so 
nulla  fosse  ».  «.  L*  h  questa  la  ma- 
nera  de  saccheggid,  la  robba  ?  »  (in 
dis.) :  «  i;  questo  il  modo  di  sciu- 
pare  la  roba?*  (Al  gioco)  «  Sdnt^ 
staa  adrittura  saccheggia/i » :  «  Fui 
pelato  senza  misericordia  ». 

Saccoccia,  Saoooccia.  La  sac- 
coccia  de  dent  del  veslii :  La  ladra. 
On  poverett  c6n  la  saccoecia:  Un 
mendicante  colla  scarsella.  Cdnt 
i  man  in  saccocda:  Colle  mani 
in  tasca.  «  Ml,  quelVindivid&o  Idi, 
ghe  Voo  in  saccoecia  » :  « lo  quel 


SAC 


—  634  — 


SAC 


Tizio  I'ho  in  tasca  ».  Avegh  i  la- 
grim  in  saccoecia:  Avere  le  la- 
grime  in  taBca.  Gidntagh  de  sae- 
coceia:  Rimetteroi  del  proprio,  di 
tasca.  N6  save  pit  quanii  se  ghe 
n*h  in  eaceoccia :  Non  saper  piu  in 
che  mondo  si  sia  o  dove  metter  le 
mani  o  anche  Avere  la  battisoifia. 
Htd  o  v^88  cdnl  i  oli  sant  in  saccoe- 
cia: Stare  come  I'uccello  suUa  frar 
sea  o  stare  colla  chieppa  (Arezzo) 
od  anche  Stare  a  polio  pesto.  «  Ghe 
I'oo  giust  chi  in  saccoecia  yn  «  £] 
li  covato !  »  «  Sid  sortd  el  le  fd, 
saccoecia  eh\  in  di  spall  y* :  «  Oue- 
st'abito  ti  fa  saccaia  nelle  spalie  ». 
I  (liipostigli  nelie  carrozze)  Borse. 

—  itiaccoccln,  Taschino.  In  d^dn 
saecoccin  del  gilh:  In  un  taschino 
del  corpetto.  On  vestii  tult  pien 
de  saccocc  e  saccoccilt:  Un  abito 
tutto  pieno...  di  taecbe  e  di  ta- 
schini. 

—  Saccocciada,  Tascata.  Ona 
saccocciada  de  dance:  Plena  una 
tasca  di  monete.  «  El  bittlava  via 
i  bonibon  a  saccoceiad  » (sul  corso 
del  sabbato  grasso):  Buttava  via 
i  gettoni  a  tascato, 

—  Saccocciascia,  Tascaccia. 
«  Scdnd  quella  saccoeciascia,  che 
te  pend  faeura  y^ :  «  Nascondi  cjuel- 
la  tascaccia  che  ti  pende  ton  ». 

Sacerdott,  Sacerdote.  (Da  noi 
lo  si  usa  solo  per  celia).  «  Guarda 
quell  sacerdott  come  el  vd  via  c6l 
fd.  de  borghes  » :  «  Guarda  quel  sa- 
cerdote come  cammina  da  secola- 
re  o  da  sbarazzino  ». 

8acqaasci&.  Vedi  Sa{fuacciit. 

Sacrament,  Sacramento.  /  sett 
sacrament :  I  sette  sacramenti. 
Domanda  quanti  in  i  skU  sacra- 
ment: Chiedere  quanti  paia  fan- 
no  tre  mosche.  Fa  6na  rohba  con 
iuU  i  sett  sacrament:  Far  una 
cosa  eon  tutti  i  sacramenti.  «  Che 
sacrament  d'  6n  omm  !  ■»  (basso) ; 
«  Che  Sacramento  d'  un  uomo !  » 
(Escl.  volg.) «  Sacramento .' » : «  Sa- 
cramento ! ». 

—  Sacramental -entaa,  Sacra- 
mentare.  «  L'  dn  sacra  nientaa  »  : 
«  L'hanno  sacramentato  ».  |  (Be- 
stemmiare) «  Lit  el  sacraiuenta  tutt 
el  di  »  :  «  Lui  tutto  il  giorno  tira 
moccoli ».  « El  g'it  el  porco  vizzi 
de  sacram^ntd.  come  6n  giudee  >» : 
«  Ha  il  vizio  porco  di  sagrare  co- 
ne un  vettunno  ». 


—  Sa<iramentarl  (Ecclesiasil 
Sacramentario. 

—  Sacrari  (Eccl.  e  colto),  8ft- 
crario.  «  In  del  sacrari  de  la  mil 
coscenza  »  :  «  Nel  sacrario  della  ndi 
coscienza  ». 

—  Sacro,  Saoro.  Sacra  maislma: 
Sacra  maestk.  On  Icetigh  mkt* 
(in  dis.,  si  dice  anche  in  milaneM 
itiogo):  Luogo  sacro. 

Sacrelizl  (Vol^).  Vedi  Sitgrifiai 
Sacrenbn  (D.  Tr.)  anzi  Saem- 
ndn.  (Escl.)  Ah  saerandnf:  Ak 
sacco  rotto !  I  (Di  persona  cor^ 
giosa  o  spavsdda)  «  Stii  in  gaam 
perchh  V  e  dn  saeranon»  :  «  Giuff- 
dati  perchh  egli  h  un  gradasao  • 
uno  sbarazzino  ». 

Sacrlflc&-lflcaa-iflca8s.  Sagiifi- 
oare.  «  Jj'd  saqrifieaa  tutt  el  /«<( 
so,  per  salvh  V  onor  de  la  casual 
«  Per  salvar  I'onore  della  caaa  sa- 
grific5  tutto  11  fatto  bug  ».  «  Svfit 
sacrificoM  tutt  el  santo  dl»:^ Son 
legato  al  lavoro  tatto  il  santo 
giorno  ».  (Colto)  «  L^it  saerifieaa  < 
Venere  »  :  «  Ha  sacrifioato  a  Ve- 
nere  ». 

—  Sacrlflzl,  Sacrifizio.  «  A  penr 
sd  che  oo  faa  tanti  sagrifizi  pet 
quel  ficeu .' » :  «  Pensare  che  he 
fatto  tanti  sagriiici  per  quel  ii- 
gliolo  ».  «  Beny  s'el  me  fd  malfth 
roo  el  sagrifizi  e  en  tnartgimrm 
nd  »  :  «  Bene,  se  mi  fh  male  fai^ 
un  sacrifizio  o  non  lo  man^er^ 
«  Saerifizi  /» (escl.) :  «  Saorificio!x 

Sacrileg,  Sacrilegio.  «2;'^  stas 
6n  vero  saerileg  »  :  «  Fu  un  rcro 
sacrilegio  ». 

—  Sacrilegh,  Sacrilege.  Lingvo 
sacrilega:  Lingua  sacrilega. 

Sacris  (In),  In  saoris  e  si  sotHm- 
tende  ordinibus.  *  £/'  h  entraa  in 
sacris  Vann  passaa  »  :  «  Eutrd  in 
sacris  I'anno  scorso  ». 

Sacrosant,  Sacrosanto.  «  Sacr^ 
sant,  cdme  Vh  vera  Dio .' »  : «  Vero 
e  sacrosanto  ». 

Saetta.  Saetta.  Andd,  cdme  &m 
saetta :  Andare  come  una  saetta 
«  Ml  andaa  gib  la  saetta  in  ed  dd 
Peder  »  :  «  Cadde  la  folgore  in  ct- 
sa  di  Pietro  »  Tr6n  e  saett:  Taoni 
e  fulmini.  I  (Donna  o  rag^aszo  vi- 
vaciss.)  «Z'e  6na  vera  saetif. 
«  £  una  saetta  maoinata  ».  I  (Fer- 
ro  da  falegnami  per  soomiciare) 
Saetta.  (Puntadi  trapano)  Saetta 
I  ( Asta  di  legno  per  tener  xttto  to 


SAE 


—  635 


SAG 


rapettate  in  scena)  Saetta  o  Ti- 
ll.   I    (M.  d.  d.)   «  Nb  ghe  vedi 
sctetlay^ :  «  Non   ci   vedo   una 
3^^tit;a)».  «/>e  ti  me  fidi  una  sael- 
gr  9»  :  «  Di  te  non  mi  fido  una  saet- 
<^  :>».   «  Che  te  vegniss  6na  aaetta  » : 
0?lie  ti  pigliasse  o  cogliesse   un 
C3<3id.ente  o  una  saetta  o  il  yermo 

S&etton,  MoUe  do'  mantici. 

Saggio.    Da  sagg :  Dar 

;gio.  Dck  a  sagg :  Dare  a  prova. 

'ao  daa   dn  saqg  e  Voo  trovaa 

tropp  bruseh  » :  «  Li'ho  assaggiato 
Cfe.£»,  per  me,  h  troppo  aspro  ».  On 
'ce-s^ff  de  la  sda  bravura  .*  Un  sag- 
gio delta  sua  bravura.  |  Sazio 
c  fSfant  stuff  e  sagg  de  t\  e  di  td 
m^cmrter  » :  «  Sono  stucco  e  ristuooo 
li    "te  e  de'  tuoi  garhi ». 

— .Sa|rgi&-gfflaa,  Saggiare.«  Sag- 
^ic^  8to  vin  » :  «  Assaggia  questo 
vixxo  ».  Tornd,  a  saggidt :  Kisag- 
^fikire.  (Dell'oro) «  Ch'el  me  saggia 
9tiS  anellin  in  piash  »  :  «  Mi  faocia 
la  oortesia  di  assaggiare  questo 
aixellino  ».  |  (Annoiare)  «  Guarda 
«Ae  te  me  giamd  bell  e  saqgioM  »  : 
«  d-uarda  ohe  mi  hai  gia  bell'  e 
ristiicco  ». 

—  Saggiada,    ABsaggiatura. 

4K.  Z>CLgh  6na  sa^giada  al  ns  se  Vh 

siMZaa  €t88ee»:  «  Dagli  un' assag- 

g:iatina  al  riso  se   c^^  sale  abba- 

stAuza  ». 

—  Saggladinna,  Assa^giatina. 

—  8agglad6r,  Assaggiatore. 
S&glier.  «  L*^  6n  sagher  » :  «  £: 

un  tanghero ».  «  Ldt  sul  sagraa 
gK*  era  tanti  sa^fher  » :  «  Sul  sa- 
^rn>to  della  chiesa  c'  erano  molti 
N^llanacci  ».  «  Qo  mat  vist  dn  sor- 
gher  pesgf  »: «  E  im  tanghero  cor- 
nuto  ».  Lavord,  c6me  6n  sagher  : 
Lavoi-ar  come  una  bestia. 

8a^0  (Cereale  per  mincstra) , 
Saggma  bianca.  Ona  minestrinna 
de  sago  in  brodo  liscio  de  Liebig : 
Una  minestrina  di  sagoinbrodo 
liscio  di  Liebig. 

—  8ag6U  (Volg.)  (Vedi  Sasi), 
SatoUo.  Nel  pr.  volg. :  Pret  e  p6i 
in  mat  8ag6i  :  Vedi  Pret. 

SagoUiTVolg.)  (Vedi  Sasid)^  S»- 
tollare.  Nel  pr.  volg. :  Igainn  ehe 
va  per  eit  se  sagdllen  ehe  nd  se  sd: 
Gallinella  ehe  va  per  casa  o  eh'ella 
beoca  o  ehe  ha  beccato. 
S&goma,  Sagoma.  «  JEl  g*d  6na 
'    bhlla  sagoma  »:  «  Ha  una  bella  sa- 


goma ».  «  El  le  voraria  su  qttella 
sagoma  ft?  »  :  «  Lo  vorrebbe  su 
quella  —  o  su  quel  gusto? »  |  (Per- 
sona s^aziata)  «  Dhe  brutta  sa- 
goma Ve  mat  quel  bagai  » :  «  Che 
camorro  quel  ragazzo !  »  «  L'd  spo- 
saa  6na  orutta  sagoma  senza  do- 
te *:ic  Ha  sposato  un  crostino  sen- 
za burro  »  (pop.). 

—  SagomBtta.  Sagoma  a  garbo. 
«  0*el  me  faga  ona  b^lla  sagometta 
stil  medioevo  » :  «  La  mi  facoia  un 
modellino  in  stile  medio  evo ». 
(Persona  sgraziata)  H  «  L'^  6na  sa- 
gometta d'6na  donna,  vestida  mal 
e  mhsza  gceubba  » :  «  £]  una  don- 
naoina  mal  vestita  e  mezzo  gob- 
ba  ». 

—  Sagom&-oinaa ,  Sagomare. 
«  Ml  el  vui  sagomaa  cost »  :  « lo  lo 
voglio  su  questa  idea)».  Mal  sa- 
gomaa: Male  sagomato. 

—  Sagomadura ,  Modanatura. 
jy  e  la  sagomeulura  in  gener  ehe 
Vh  tutta  sbagliada:  £  la  modana- 
tura ohe  fu  sbagliata. 

Sagra,  Sa^ra.  /  sagher  t%6  se 
fann  pU  ehe  tn  eampa^na :  Le  sa- 
gre  non  si  tengono  piCi  ehe  nolle 
campagne. 

—  Sagraa,  Sagrato,  Saorato. 
«  Dio  sagrcut .'  »  :  «  Dio  sagrato  I  » 
(Delle  chiese)  Gh' era  tanti  piech 
in  sul  sagraa:  C 'erano  molti  con- 
tadini  sul  sacrato. 

Sagrlflcii  e  Sagrillzzi.  Vedi  Sa- 
grifiea  e  Sacrifizzi, 

Sagiiacci&,  Sciabottaree  Sciac- 
quare. 

Saia,  Saia  (1).  Ona  volta  anea  i 
seiori  portaven  i  vestii  de  saia: 
Una  volta  anche  i  ricchi  porta- 
vano  delle  vest!  di  saia. 

Saletta  (Volg.).  Vedi  Saetta. 

Salnera.  Vedi  Zainera. 

Sainna,  (Specie  di  rete),  Rezza. 

Saldttola  (Volgh.).  Vedi  Salta- 
martin. 

Salrli  (D.  Pr.)  ga  ira.  «  Carduc- 
ci  Va  seriti  el  sairh  itaJiam^  :  «  Car- 
ducci  sorisse  il  ^a  ira  italiano. 

Saiutter  (Volg.).  Vedi  Singhiozz. 

Sal  (Civ.),  Sale.  Sal  gross,  scU 
fin,  gemma,  in  pan,  ecc. :  Sale 
grosso,  fine,  gemma,  in  pani.  Sal 
d* Inghilterra:  Sale  d' Inghilterra. 


(1)  In  Toscana  si  ch!ania  ancora  Saia 
an  pannolano,  ehe  serve  al  rest'ario  di 
lasso  dei  campagnoli  delle  \alli  remote. 


SAL 


—  636  — 


SAL 


La  hussola  del  sal:  Yedi  in  Scia. 
Trh  via  el  sal  sii  la  tavola :  Spar- 
ger il  Bale  in  tavola.  La  gahella 
del  sal :  La  sabella  del  sale.  Sfro- 
saddr  de  sal:  Contrabbandiere  di 
sale.  (M.  d.  d.)  Sema  meilegh  sii 
H^  pever  nhsal:  Vedi  Som,  «  G*oo 
miss  el  sal ,  I'  asee  I'  oil  d^  oliva  e 
la  patizanega  Ve  bella  e  flnida  )» : 
Vedi  Panzenega,  Giappa  el  sal: 
(roba  sotto  sale).  Pigliare  il  sale. 
31  Hi  in  sal:  Insalare.  Pestit  el  sal: 
Peatare  il  sale.  (Pr.)  Primma  de 
conoss  vun  bisbgna  mangiagh  in- 
shmma  6n  ttee  de  sal :  Bisogna 
inangiarci  insieme  un  moe;gio  di 
sale  prima  che  un  uomo  si  cono- 
sca.  El  sal  Vh  tutt  per  i  bee:  II 
sale  giova  alle  pecore. 

—  SaUn  (D.  Eat.),  Saliera.  (De' 
superstiziosi)  «  Guai  a  nun;  Vit 
stravaceaa  el  salin  » :  «  Guai  a  noi, 
egli  ha  versato  la  saliera  ».  JSl  sa- 
lin del  pever:  La  saliera  del  pe- 

pe  (1). 

-^  Salinna,  Salamoia.  Mett  gid 
in  salinna:  Mettere  in  salamo- 
ia. 

Sala,  Sala,  Sala  de  ball,  a  fu- 
me, a  mansgii:  Sala  da  ballo,  a 
tum6,  da  pranzo.  La  sala  bleu,  la 
sala  verda,  ece.:  La  sala  blii,  la 
sala  Terde.  Sala  de  giceugh:  Sala 
da  gioco.  Sala  de  lettura :  Sala  di 
lettura.  Sala  de  bigliard:  Sala  di 
bigliardo.  Sala  derieeviment:  Sa- 
la di  ricevimento.  (M.  d.  d.)  Menit 
vun  per  le  belle  sale :  Menar  il  can 
per  I'aja  o  menar  a  spasso.  (Per- 
rovie)  Sala  d'aspett :  Sala  d'aspet- 
to.  (Militari)  Sala  de  disciplinna : 
Sala  di  disciplina. 

Salamanna,  Vedi  Uga. 

Salameleccli,  Sulameleochi. «  Fd 
di  gran  salameleceh  » :  «  Pare  di 
molti  salamelecchi  ».  L'^  6n  omm 
tutt  a  salameleceh ;  £2  un  omo  tut- 
to  salamelecchi.  Ona  dedica  pien- 
na  de  salameleceh :  Una  dedica 
plena  di  adulazioni. 

Salamm,  Salame.  Salamm  erud, 
eottf  ece.:  Salame,  cinido,  cotto. 
Salam,m  de  Jidigh:  Salame  di  fe- 
gato.  Salamm,  de  pess:  Mosciame 
Sorra  o  Salame  di  pesce.  Salamm, 


(1)  II  Cher,  dk  Pepaiuola.  Ma  qaesta  e 
invece  il  bossolo  da  pepe,  chA  si  tiene  in 
c  uolna. 


de  fieh:  Salame  di  fichi.  Sal 
de  testa:  Fatto  con  came  di 
di  poroo.  Salam,m  d*ocea: 
d'ooa.  Taid,  gio  el  salafnm: 
fettare  il  salame.  Pel^  el  sala 
Levar  la  buccia  al  salame.  (3L  4, 
d.)  Anddt  lit,  come  6n  sala 
Stramazzare.  Ligaa  come  <m  ts^ 
latnm.:  Legato  come  an  salaae* 
Borlagh  dent  come  on  salamm: 
Cascarci  come  una  pera  eottiL 
Pari  6n  salamm.  men  tHsaeess: 
Sembrnr  un  salame.  |  (Artisti)^ 
che  salamm,  quel  tenor  / :  Che  a- 
lame  quel  tenore !  «  La  eanta  too. 
ma  Vh  on  salamm  » :  «  Canta  be- 
no,  ma  h  un  salame  ».  (D*  fthie 
persone)  «  Pover  omm,  Vh  on  ten 
salamm.  >'.  «  Pover' omo  ^  propm 
un  baggeo  ». 

—  Salamdn,  Grosso  ealame.  (1 
persona)  «  Va  va  che  te  set  m 
salamon  » :  «  Va  va  che  sei  un  yt* 
ro  salamone ».  6r6pp  salamm: 
Gruppo  salomone. 

—  d^alamin,  Salsiociuolo,  Sab- 
mino,  Rooohio.  I  salami tl  eon  k 
verzada :  Rocchii  ne'  cavoli.  | «  Oar 
el  ml  salamin,  vh  a  scola  » :  «  Sci- 
munitello  va  a  souola  •». 

Salarl,  Salario.  £1  salari  dt  k 
serva:  II  salario  della  serva.  B 
salari  d'dn  impiegaa:  Lio  stipen- 
dio.  El  salart  della  truppa:  L* 
paga.  «  El  g^d  6n  salari  de  min- 
ster » :  «  Ha  un  onorario  da  mini- 
stro  ».  Giappd,  el  salari  al  sahet: 
Riscuotere  la  paga  al  sabato. «  TH 
salari  e  mane  me  la  foo  mings 
tnalott  » :  «  Tra  salario  e  regali  a 
va  in  sii  ». 

—  Salarl&-aTlaa,  Salariare. «  Di 
mh  impiegaa,  qhe  n'e  nanea  n» 
per  nagolt,,.;  %n  tutt  salariaain 
«  De'  miei  impiegati  non  ce  n'i 
un  solo  che  lavori  gratis:  sodo 
tutti  a  salario  o  salariati  ».  «  i/*e 
salariaa  de  la  Queslhira*:  «F% 
la  spia  ». 

Ssacraut  (D.  T.),  Cavoli  salati, 
Salcrautti.  Zampetl  e  salerant: 
Zampone  sul  salerautte. 

Said,  Saldo.  Eaghelsaldaleuni: 
Pare  11  saldo  al  eonto.  I  (Agff.) 
Said  in  sHla:  Saldo  in  sella.  Te- 
gn\  ben  said  in  man :  Tenere  ben 
stretto  in  mano.  De  botta  salda: 
Di  primo  acohito.  «  El  PA  eoppos 
de  botta  salda  » :  «  Lo  lasoio  sol 
tiro  ».  «  El  m'd  dappaa  A  dt  hoUrn 


SAL 


-687- 


SAL 


^«:^«3E  »  (1) :«  Mi  affrontb  d'iroprov- 

—  Salda-ldaa-ldass,  Saldare. 
vlZ^Hcl  6n  euni  vece:  Saldar  un 
^xi.'fco  vecchio.  Saldck  i  partid : 
gi3.da.re  le  partite.  |  (Rappicare) 
aldt^  el  manich  a  la  eajf^ttera: 
Bkldare  il  manico  al  bricco.  «  Ghe 
^  aoMaa  la  feridUi  finalment  » : 
Oli  si  chiuse'la  ferita  finalmen- 

Saldaeant,  Pareggio  di  par- 

—  Saldad6r,  Saldatoio. 

—  Saldadorln,  Piccolo  Baldatoio. 

—  Saldadura,  Saldatura.  «  Bi- 
€>ffnard.  fagh  ona  saldadura  a 
nUs...  »:  «  ConverrJfc  fargli  una  sal- 
lAtiura  a  questa...  »  Se  ved  tropp 
a  saldadura:  Si  scorge  troppo  la 
»al  datura. 

Sales,  Salcio.  Sales  plangent: 
Malice  pian^ente.  Boschhli  de  sa- 
les .*  Salciaia.  Cappjbll  de  sales: 
Cappello  di  trucioli.  Ligaa  ednt 
I  sates:  Legato  coi  torchi.  El  sar- 
ins el  vit  piegaa  de  giovin :  II  sal- 
Rio  va  piegato  quand'^  novello. 
Vedi  Sares. 

Sail  (Civ.  aff.),  Salire.  «  Wh  toe- 
CCLCL  de  sail  iin  sit  a  quart  man  »: 
«  Mi  toceb  di  salire  fla  sil  at  quar- 
to piano.  II  pop.  direbbe  Montd 
o  ^ndii  su  ». 

—  Salida ,  Salita.  « A  metaa 
Mrada  gh'h  6na  salida  in  pee » : 
4c  A  mezza  strada  e'h  una  salita 
:v8sai  lipida  ».  (Di  palloni)  « In  Id 
salida  gk'e  success  nagott,  ma  in 
Ja  diseesa...  »:  «  Neirascensione  o 
Balita  non  gli  accadde  nulla,  ma 
ueila  diseesa...  »  (Di  impiegati ) 
«  jyd  faa  6na  gran  salida  m  pocch 
ann  » :  « In  pochi  anni  ha  fatto 
una  brillante  carriera  ». 

—  Salldella,  Salituccia. 

—  SaUdoxma,  Salitaocia. «  Qttel- 
la  salidonna  la  m*  d,  mazsaa  )» : 
«  Quella  salitaccia  m'  ha  stronca- 
to  >».  (Piii  comune)  «  Quella  strada 
in  pee  o  quella  rampa  ». 

Saliva,  Saliva.  La  saliva  la 
€ii'uita  a  fd.  digeri :  La  saliva  aiuta 
la  digestione.  Rohh  taceaa  su  edn 
la  saliva  o  edn  la  spua :  Cose  ap- 
•plceicate    con  la   saliva.  Manad 


(1)  Salda  in  flor.  e  l^acqua  ron  amido  e 
gomma  per  incartare,  e  cioo,  dar  la  salda, 
alle  biancherie  :•  Mamidd. 


qio  la  saliva  o  Sentiss  a  c6r  la  sa- 
'liva  per  la  bdeca  :  Sentirsi  venire 
I'aquolina  in  bocca  o  anche  An- 
nasare  i  barattoli. 

—  Saliva-livaa,  Salivare.  « HI 
fumd  el  me  fh  mal  perehe  el  me 
fd,  salivdb  > :  «  II  fumare  mi  fa  male 
perch^  mi  obbliga  a  sputar  trop- 
po ». 

—  Saliyazi6n,  Saliva zione.  Pto- 
mcRuv  la  salivazion  :  Promovere 
la  salivazione. 

—  Saliyera  (Ordigno  al  morso 
de'  cavalli)  Campanella  del  mor- 
so. 

Salma  (Volg.)  Vedi  Salmo. 

Salmatraccn  (in  dis.),  Sciaman- 
nato.  (In  bocca  di  quaiche  ve- 
gliardo)  «  L'h  6n  salmatraeeh  d'on 
ficeu  /»:«£)  uno  sciamannone  di 
rajgazzo  ». 

Salmi,  Salmi.  Aneda  in  salmi : 
Anitra  in  salmi. 

Salmistraa,  Sottosale.  Lingua 
salm-istrada :  Lingua  sotto  sale. 

Salmo,  Salmo.  «  Se  sentiva  in 
mesa  a  cantd,  i  salmi  » :  «  Usciva 
dalla  chiesa  il  canto  dei  salmi ». 
(Pr.)  TutVi  salmi  iinissen  in  glo- 
ria :  O^ni  salmo  nnisce  in  gloria 
e  La  lingua  batte  dove  il  dente 
dole. 

Salniter,  Salnitro.  On  mur  pien 
de  salniter:  Un  muro  umido,  che 
forma  il  nitro.  Cfhtt  el  zolfo,  el 
salniter  e  la  p6lver  de  earb&n  se 
fh  la  pdlver :  Collo  zolfo,  il  salni- 
tro e  la  polvere  di  carbone  si  fa 
la  polvere  esplosiva. 

—  Salnltree,  Salnitraio.  «  £}  ve- 
gnuu  el  sahntree  a  rns'eid  i  Tnur 
umid  » :  «  fe  venuto  il  salnitrario 
a  rascbiare  i  muri  umidi ». 

Salomdn  (P.  !N.),  El  giudizzide 
Salomon:  II  giudizio  di  Salomo- 
ne.  Gr6pp  Salomon :  Vedi  Sa- 
lamon. 

Sals,  Salso,  Salsedine.  «  El  g'a 
el  sals  in  facda  » :  «  Ha  la  salse- 
dine nel  vise  ».  El  sals  in  del  sang'u 
I'h  difficil  de  guarill:  La  salsedine 
del  sangue  e  di  difficile  guari- 
gione. 

—  Salsds  (P.  N.),  Salsedinoso. 
«  Se  ved  che  I'h  on  omm  salsos  » : 
«  Si  capisce  che  I'uomo  6  salsedi- 
noso ».  Vin  salsos :  Vino  salato  o 
salmastroso. 

Salsa,  Salsa.  Salsa  de  tomates. 
piceantj  verda:  Salsa  di  pomodc 


SAL 


—  638  — 


SAL 


ro,  piocante,  verde,  eco.  <Fagh 
sii  on  poo  de  salsa  a  quell  rost  eh'e 
vamcta  »  :  «  Acconoiafo  colla  salsa 
quell'arrosto  ch'^  avanzato»  (M. 
a.  d.)  L'i  pussce  la  salsa  eh' el  rost: 
Costa  pia  la  salsa  che  1'  arrosto 
o  £  piu  la  giunta  che  la  derrata 
o  £]  piu  la  spesa  ohe  V  impresa. 
La  famm  Vh  la  primma  salsa  che 

?fhe  sia :  L'appetito  o  la  fame  ^ 
a  salsa  di  san  Bernardo  o  la  fa- 
me h  una  gran  salsa. 

—  Salsera,  Salsiera. 

Salsamentari,  Saliimaio(l),  Sal- 
samentario  (non  comune  ma  noto 
anche  a  Firenze).  Un  salsamen- 
tari  el  dird,  mai,  sdnt  6n  eervelee: 
Un  salumaioSnon  diritmai:  io  sono 
un  pizzicagnolo. 

Salsizzon,  Salsicoione. «  Des  gkH 
de  luganeghin  e  des  de  salsiszon^ 
(pleb.) :  « Dieci  centesimi  di-sal- 
sicciuolo  e  dieci  di  salsiccione  o 
veramente  salame  grosso. 

Salto,  Salto.  A  salt:  A  salti. 
Salt  mortal:  Salto  mortale.  ^d 
quatter  salt  (Ballare):  Far  quat> 
tro  salti.  «  Quell' impiegoM  Va  faa 
6n  hill  salt  »  :  «  QuelP  Impiegato 
ha  fatto  un  bel  salto  ».  Buttass  in 
d'6n  p6zz  per  fd.  6n  hell  salt :  Dar- 
si  la  zappa  sui  piedi.  Dagh  el  salt 
a  vun  (m  dis.) :  CaTare  i  oalcetti. 
Esereita^s  al  salt:  Esercitarsi  al 
salto.  «  L^d  traa  6n  salt  e  I'l  bor- 
laa  aid  mort »  :  «  Diede  un  salto  e 
casco  morto)».  (Di  oavallo)  El  salt 
del  montdn:  Falcata  o  salto  del 
montone.  «  JRivaa  a  V  ostacdl  V  d, 
riMincaa  el  salt  »  :  «  Giunto  alia 
siepe  o  all'  ostacolo  si  rifiutb  di 
saltare  >>,  (T.  mus.)  Salt  de  ilrza..» 
de  slttima:  Salto  di  terza...  di  set- 
tima.  (Idraulica)  «  L\  I'aequa  la  fh 
on  salt  » : «  Li  I'acqua  fa  un  salto  ». 
Salt  de  gait:  Salto  di  gatto. 

Saltk,  Saltare.  Saltit  adoss,  dent, 
fo&ura,  gid,  sit,  via.  Saltare,  ad- 
dosso,  dentro,  fori,  giti,  su,  via. 
Saltd  adree:  Rimbeccare.  ^L'oo 
strapaszaa  sii  6n  poo,   e  bisdgna 


(i)  Fra  Salumaio,  Pizzicagnolo  e  Bnt- 
tegaio,  corre  a  Firenze  pressapoco  la  stes- 
sa  difTerenza  cbe  in  milanese  fra  Salsa- 
metitarij  Ranscetta  e  Postee.  Bottegaio,  si 
sa,  e  termine  generico,  ma  risponde  per- 
fettamente  al  noster  Postee.  Vende  salami, 
riso,  barro,  pane  e  vino 


vedl  cdme  el  m,' h  saltaa  a 
«  L'ho  rimproverato  e  bisoguft 
dere  come  mi  si  rizzo  contro  ' 
Come  mi  entr5  addosso  o 
Come  mi  si  rivolt6».  SaUk  rii 
e  fd  saltd  via  :  Trasflklire  e  farte* 
salire.  Fd  saltd  vun  :  I>ar  la  tew 
a  uno.  Fd  saltd  fmn  del  piam: 
Far  saltare  uno.  Fa  saltd  el  ih 
iiatiz  dedree:  Dare  uno  scoesoK 
Fa  saltd  di  hotteli:  Dare  la  stBi 
alle  bottiglie.  Fa  salta  i  damt: 
Dar  fondo  ai  denari.  Saltd  it 
pal  in  f  rosea  o  de  vail  in  e^riel- 
la  :  Saltar  di  palo  in  frasea.  Stf- 
td  el  foss :  Pigliar  partite.  Yefi 
Saltafoss.  Saltd  gio  de  la  fim^ 
stra:  Saltare  dalla  iinestra.  EUkt- 
der  Vh  seappaa  saltand  gid  de  k 
finestr:  Ii  ladro  fuj^gi  saltandt 
gitl  dalla  finestra.  If 6  podk  neeor 
n^  saltd :  Non  poter  s^re,  n&  an- 
dare.  «  O  mangia  sia  minestra  • 
salta  sta  finestra  » :  Vedi  Mangii. 
Saltd  Vhstro  o  el  tintillo  .*  SaltarS 
tiochio  o  il  grillo.  Saltd  la  m^sm 
al  na£ :  Saltar  la  mosoa  aJ  nasai 
Saltd  la  bolgira:  Saltare  la  stiza. 
«  Se  la  ghe  salta .' »  :  «  Se  la  ^ 
salta ! ».  «  Prist  la  ghe  salta  e  pr^ 
la  ghe  passa  »  :  «  Presto  piglia  f«- 
oo  e  presto  si  calma  ».  (Di  masoft- 
dieri)  Saltd  a  la  strada  :  Assaltan 
o  Gettarsi  alia  macchis.  (Di  iiD- 
piei^ati)  «^n  nominaa  vun  men 
amian  e  lit  Vdn  scUlaa  »  :  «  Hanno 
nominato  uno  meno  anziano,  e 
iui  V  hanno  saltato  ».  Saltd  tia. 
Udn  saltaa  via :  Fu  scaTalcato.  | 
(Copiandoj  m  T'ee  saltaa  via  6na 
riga  »  :  «  Hai  saltato  una  linea  ».  | 
«  Qttand  el  dorma  el  salta  semper 
via  »  :  « (^uando  dorme  egli  trut- 
lisce  o  si  riscote  sempre  ».  «  M'k 
saltaa  via  6n  boit&n  de  la  camisa*: 
«  Mi  si  ^  staccato  un  bottone  del- 
la...  »  Risott  saltaa :  Bisotto  gri^ 
lettato. 

—  Saltamartin,  Saltabecca. 

—  SaltascUi,  Saltabecoare.  </¥- 
nissela  de  saliascid  a  quella  mth 
nera  »  :  «  Finiscila  o  smetti  di  ail- 
tabeccare  cosl,  finiscila  di  sbal- 
zellare  ». 

Salterl,  Salterio  o  Saltero. 

Salud^  Salutare.  Saludd  grm- 
zi6s  o  sutt:  Salutare  grazioso  o 
asciutto.  Saludd  ednt  el  eoo:  Sa- 
lutare col  ca^o.  Jjassd  de  saludd: 
Lasciar  i  suoi  sfJuti.  (Iron  '     ~ 


saludd:  i 

I.)  «jSte- 


SAL 


—  639  — 


SAL 


i^d^Tnel »  :  «  Salutftmelo  ».  «  Sa- 
t«4i^mel  strenc  »  (Iron.)  «  Saluta- 
nelo  tan  to  ».  «  Allora  te  saludif  »: 
t  IPelicenotte  oin  tal  caso  non  o'^ 
jiil  da  sperare  ».  « <S'«  «aZii<2en  jt>w  »: 
c  Non  8i  salutano  o  Sono  alle  rot- 
;e  5*.  Saludd  c6l  telegrafo:  Salutare 
per  telegrafo. 

—  Salut,  Saluto  (1).  Leva  el  sa- 

Htt  z  Levare  il  saluto.  Negcb  el  sor- 

HlI  .-    Negare  il  saluto. «  Ghe  porti 

i  suhit  ae...  »:  «  Le  porto  i  saluti 

di...  »  «  Tanti  saluti  e  6n  bacio  al 

gcktt  /  »  :  «  Tanti  saluti  e  un  bacio 

al  g:atto  ».  n  Salute.   Vess  in  honna 

s£ilwt:  Essere  sano.  Avegh  minga 

sal^tt  de  trit  via :  Non  aver  salute 

d.»  vendere.  Sptizzctla8alut:'Puz- 

zar  la  salute  o  anche  Essere  ma- 

landato.   Vess  in  toceh  de  salut : 

Ssser  giu  di  salute.  Dh  gib  de  sa- 

Ixtt :  Dar  giti  di  salute.  Bovinass 

let  —  :  Rovinarsi  la   salute.   «  L^e 

el    ritratt  de  la  salut » :  «  E 11  ri- 

trfttto  della  salute  ».  Salut  de  fer : 

Salute  di  ferro.  Hobha  che  fd.  hen 

a  la  salut :  Gosa  ohe   giova  alia 

salute.  La  salut  e  pceu  pu !  Clii  ha 

la  sanity  h  ricco  e  non  lo  sa  o  II 

{>iil  che  conti  al  mondo  h  la  sa- 
ute. (Brindisi)  <^  Ala  sda  salut  »  : 
«  Alia  sua  salute  ».  Vlss  el  ritratt 
de  la  — ;  Essere  il  ritratto  della 
salute.  Casa  de  salut :  Casa  di  sa- 
lute. 

—  Salute  (in  dis.,  a  ohi  starnu- 
ta).  Salute. 

SaIv&-alvaa-alYas8,  S  a  1  v  a  r  e. 
Salvia  mm  :  Salvare  uno.  Salvd  de 
negass :  Salvar  dall'  aoqua.  Salvd, 
Vanima  :  Salvar  V  anima.  Chi  pd 
salvass  se  salva :  Salvi  chi  pu5. 
«  Se  salva  pu  nissun  »  :  «  Siamo 
fritti  ».  Pretensidn  de  salvass  senza 
merit:  Presunzione  di  salvarsi  sen- 
za merito.  Salvd,  la  cavra  e  i  vers : 
Salvare  capra  e  cayoli.  Salvdi  la 
panseia  per  i  figh :  Serbare  la 
panoia  ai  fichi.  «  Salvand  el  mh  » : 
«  Salmisia  o  Salmisia  e  'n  terra 
vadia  »  (volg.)  Salva  salva :  Idem. 
(Gioco) «  Fhmm  a  salvass  ?  » : «  Fac- 
ciamo  a  salvo?  »  (Pr.)  Omm  avisaa 
giA  mhzz  salvaa  :  Uomo  avvlsato 
mezzo  salvato. 

—  SalY,   Salvo.   MUt  in  salv : 


(1)  Saluto  in  fiordnt.  ha  un  sfgnif.  ohe 
manca  al  dialetto.  Vaol  anche  dire:  No- 
vella spiaoevole,  colpo,  percossa. 


Porre  in  salvo.  A  man  salvd:  A 
man  salva.  Vhss  nanca  salv  in 
giesa(iii  dis.):  Non  si  salverebbe 
neppur  sulP  altare.  Sin  e  salv : 
Sano  e  salvo.  Salva  la  veritaa : 
Salvo  il  vero.  Salvo  errdr:  Salvo 
errore.  Salvo  che... :  Salvo  che... 
«  Ul  san  tutti  salvo  che  lit » : «  Tutti 
lo  sanno  —  o  tranne  lui  ».  (In  gio- 
co)* «  Fhmm  salva  la  mhssa 9  »: 
«  Salviamo  la  posta?  o  Facciamo 
a  salvo  ? » 

Salya»  Salva.  Ona  salva  de  ear- 
ndnad  :  Una  salva  di  artiglieria  ». 
Ona  salva  de  pltt :  Una  salva  di 
peti.  Ona  salva  de  applausi:  Una 
salva  di  applausi.  una  salva  de 
zif<H :  Una  salva  di  fischi.  Ona 
salva  de  sproposit ;  Un  sacco  di 
spropositi. 

—  Salvaddr,  Salvatore.  «  L^hstaa 
el  mh  Salvador  » :  «  Fu  lui  che  mi 
salvb  »  Yess  de  la  compagnia  de 
san  Salvador  (in  dis.) :  Esser  po- 
vero  in  canna. 

Salvacdndott ,  Salvacondotto. 
«  G'dn  rilassaa  6n  salvaeondott  e 
Vh  iornaa  » :  «  Gli  rilasciarono  un 
salvacondotto  ed  h  tornato  al 
paese  », 

Salvadanee,  Salvadanaio.  Romp 
el  salvadanee:  Rompere  il  salva- 
danaio. 

Salva,degli,  Salvatico.  « L*^  6n 
sit  salvadegh  com^  » :  «  E  un  luogo 
molto  salvatico  ».  <c  La  mia  gatta 
Vh  salvadega ;  n6  la  me  vmur  vedh 
che  m\y*i  «La  mia  gatta  h  selva- 
tica ;  non  vuol  vedere  che  me  ». 
fl  (Sost.)  Selvaggina.  «  St'ann  gh^h 
tanti  salvadegh  » :  «  Quest'  anno 
c'^  molta  selvaggina  ».  «  Bisogna 
vedh  quell  can,  quand  el  g'd  da- 
vanti  el  salvadegh  » :  «  Bisogna  ve- 
dere il  mio  bracco  quand'  ha  pun- 
tato>». 

—  Salvadegdn,  Salvaticone. 
«  Vh  6n  salvadegon  de  vun  > :  «  E 
uno  zoticone  ». 

—  SalvadeguBC,  Zoticaccio. 

—  Salvadegott,  Zoticone. 

—  Salvadegumm.  Oddr  de  sal- 
vadegumm:  Sito  di  salvaticume. 

Salvaguardla,  Salvaguardia.  La 
salvaguardia  de  Vondr :  La  salva- 
guardia dell'onore. 

Salvament,  Salvamento.  Bivit 
a  salvament:  Giungero  a  salva- 
mento. Vess  in  Iceugh  de  salvctr- 
ment :  Essere  in  luogo  di  salvezza. 


SAL 


—  640  — 


SAN 


« I  pompier  dnfaadi  salvament  mi- 
racolds  »: « I  pompieri  ban  fatto  de' 
salvamenti  dawero  prodigiosi ». 

Salvand ,  Salvo.  «  Salvand  el 
battesim,  Vh  6na  bestia  » :  «  Salvo 
11  battesimo  6  una  bestia*. 

Salvaregglnna  ( Volg. ).  Vedi 
JSalveregina. 

Salvazion,  Salvazione.  A7idd,in 
loRugh  de  salvazion  :  And  are'  in 
luogo  di  salvazione. 

Salvereerlna,  Salveregina.  Buu 
pater,  dn*ave  e  6na  salveregina : 
Due  pater,  un'avemmaria  e  una 
«alveregina. 

Sambrucca,  Basta.  «  Quella  soc- 
4ia  Ve  tropp  Idnga;  fagh  6u  ona 
sambrucca  » :  «  Ouella  gouna  h 
troppo  lunga ;  fagli  una  basta  ». 

Sambucli ,  Sambuco.  Fi6r  de 
jsambuch:  Fiori  di  sambuco.  Vedi 
Panigada,  Sambuchetta. 

Samlnii  (Volg.  id.).  Vedi  Ma- 
Tnind, 

Sampar^gl  (D.  Fr.),  Senza  pari. 
{Si  us6  per  una  stofta.  Lo  si  dice 
a>ncora  d'ogni  cosa  senza  pari, 
■eccellente). 

San,  Sano.  San  come  6n  como: 
iSano  come  un  corallo  o  come  un 
pesce  o  come  una  lasca.  San  e 
disposl:  Sano  e  fresco.  San  e  salv : 
Sano  e  salvo.  San  de  la  sda  vitta 
(in  dis.)  P.  E. :  <  U  si  ehe  Vera 
san  de  la  sda  vitta  »:  «  £  si  cbe 
era  di  complessione  molto  sana  ». 
«  Gerca  de  std,  san  » ;  «  Sta  sano  ». 
<M.  pr.)  Q^iand  s'b  san  tutt  coss 
par  h&ii  (Appross.):  I  sani  non 
nan  bisogiio  di  medico.  Ran,  ran, 
Vamalaa  vh  a  trovd,  el  san  (Ap- 
pross. ) :  II  sano  consiglia  bene 
il  malato.  Chi  va  pian  vdsan : 
Chi  va  piano  va  sano.  (Salubre) 
Sit,  aria,  pa^s  san:  Luogo,  aria, 
paese  saluore.  «  (^ikst  Vh  on  man- 
gid,  san  » :  «  Questo  fe  un  cibo  sa- 
no ».  ( Intero )  «  Miracdl  ehe  st6 
piatt  el  sia  aneam,6  san  ■» :  «  Mira- 
eolo  ehe  questo  piatto  sia  ancora 
sano  ». 

—  Sand,,  Sanare.  Sand.  6n  dibit : 
Soddislare  o  pagare  un  debito.  | 
<Di  maiali)  Castrare.  (Pr.)  Mai  de 
poceh  d\se  sannaprest:  Ogni  mal 
fresco  si  sana  presto. 

—  Sanabll,  Sanabile.  Sanabil  in 
tanti  di :  Sanabile  in  tanti  giorni, 

—  Sanatodos  (D.  Sp.)  (in  dis.). 
Panacea.  I 


—  Sanatoria,  Sanatoria.  «Xi% 
domandh  &im  sanatoria  >:  «  Ghl»> 
se  una  sanatoria )». 

Sanbiocch.  Vedi  Seimhioeek. 

Sancarlin  (Specie  di  caciola  tp- 
mense),  Zingarlino. 

Sancolomban  (Sorta  di  txv^, 
Sancolombana. 

Sancnlott  (R.  St.),  Senzabmcie, 
Sanculotto.  «  Me  nonno  in  deln^ 
vantasSs  i  a  vist  i  saneuloiiyn  c  Mi* 
nonno  nel  novant^tsei  11  lia  cod9- 
Bciuti  i  sanculotti ». 

Sandalinna,  Festone,  DramMl- 
lone,  Setino.  «  Per  la  fhsta  del  em- 
rat  gW  era  tiraa  i  sandalinn*: 
«  Per  la  festa  del  curato  era  tutto 
parato  a  drappelloni  ». 

Sander  e  Sandol  (Legno  tinto> 
rio),  Sandalo. 

Sandol  (Calzare  da  frati  e  ds 
attori  tragici),  Sandalo. 

Sandracca  (Specie  di  gonuna), 
Sandracca.  «  Dopo  d'ave  ggarzaa 
te  ghe  mHtet  sulfa  carta  <5n  poo  it 
sandracca  e  te  tomet  a  servo  th 
«  Dopo  avere  raschiato  lo  scritto 
ci  metti  su  un  po'  di  sandracca  e 
torni  a  scriverci  sopra  ». 

Sanfassdn  (A  la)  (D.  Fr.),  AUa 
buona.  «  Ch^el  guarda  ehe  ml  M 
rieevaroo  a  la  sanfasson  » :  «  Badi 
ch'io  la  vo'  ricevere  iQla  buona  ». 

Sanfoin,  Lupinello  (1).  Col  irt- 
foeui  e  col  sanfoin  se  fii  ban  fen: 
Col  trifoglio  e  col  lupinello  si  h 
del  buon  fieno. 

Sanforgna.  Vedi  Zanforgna. 

SangaU.  Vedi  Tilajiii  die.). 

Sangerman.  Vedi  PSr, 

Sangiacom  (Add.  di  iVr,  jR^miR, 
Persegh). 

SangioVann  (Add.  di  Pomm, 
N6s). 

Sangrutt  (Volg.  id.).  Vedi  Sim- 
ghiozz. 

Sang'u,  Sangue.  Sang'u  grou: 
Sangue  grosso.  Sang'u  fr^da:^uir 
gue  f  red  do.  Sang^u  de  dragh: 
Sangue  di  drago.  Sang'u  bleu: 
Sangue  bleu.  Sang'u  de  nas:  San- 
gue di  naso.  A  sang'u  caM:  A 
sangue  caldo.  Bui  el  sang'u :  Bti^ 
lire  il  sangue.  Andil   el  sang'u  fl 


(1)  Notisi  per6  ehe  Lupinella  e  La^ 
nello  sono  anche  piante  cbe  damio  flori 
^—  e  gignifica  il  secondo  anebe  uaa  ipocio 
di  callo  ai  piedi.    • 


SAN 


—  641  — 


SAN 


t^sta :  Andar  11  sangue  alia  te- 
,.    Sentisa  a  dd,  dtia  man  in  del 
ct-'n-ff'u:    Un    tuft'o    nel    sangue. 
4L^%4i{lL  tutt  soil  sdra  el  8ang'u :  Ri- 
o.e8colar8i  nelle  vene  il  san^e. 
A.x>4bgh  pu  de  swig'u  adoss :  Non 
%'vej^   piii  goccia  di  sangue  ad- 
loBBO.  Anda  a  sang'u  dna  robba: 
^ndar  a  sangue  una  cosa.   Andit 
I'utt  a  sang'u:  Andar  il  sangue  a 
3{fct;ixielle.  Andd  sang'u:  Andar  del 
30irpo  sangue.  AneUt  dna  robba  in 
IctTtt  sang^u:  Un  eibo  chefabuon 
Baiigue.  Podt  minga  cavh  —  dadn 
ntt€r:  Non  si  pub  cavar  sangue  da 
una  rapa.  Fass  eavdt  sang'u:  Far 
iiELffc  cavata  di  sangue.    Cavdt  tutt 
el  »cing*u:  Dissanguare.  Avhgh  6na 
r€>1?ba  in  del  sang'u :  Averla  nelle 
08sa>  o  Essere  di  tale  cornatnra. 
^l    sang'u   Vh  minga   acqtta :   II 
sangue  non  h  acqua  o  il   sangue 
-tira.  JSl  sd  sang'u:  II  suo  o  pro- 
pi*io   sangue.  Fa  i  robb  c&nt  el 
sttrvg'u  a  la  gdla:  Far  le  oose  a 
yroilo.  Andd  a  spass  per  mc&uv  el 
sang'u :  Andar  a  spasso  per  muo- 
ver   il   sangue.   « Pagarta   metaa 
del  m^  sang'u  »  :  «  Pagherei  met^ 
del  mio  sangue  ».  Tird  sii  sang'u : 
Spiitar  sangue.  Sbdech  de  sang'u: 
Xrabocco  di  san^e.  |   /  prineip 
del  sang'u :  I  principi  del  sangue. 
(SBolamazioni)  «  Sangue  jde  quel 
cart !  o  deBio  o  de  d\,  de  noee,  eee. »: 
(volg.j :  «  Sangue  d'un  cane  I  San- 
gue di  Dio!  ».  I  (Duello)  Al  primm 
sang'u  o   all' ultim  sang'u:  Al 
prime  o  all' ultimo  sangue.  (Pr.) 
u±  vhs  d6lz  de  sang'u  se  po  mtnga 
fit  guadagn:  (Appr.)  Ecco  quel  che 
Bi  guadagna   a  tar  del  bene.  M 
b&n  vin  el  fd,  bdn  sang'u:  Bon 
vino  fa  bon  sangue.  Fl  sang'u  el 
sporg :  H  sangue  non  h  acqua.  / 
sang'u  de  la  gent  in  minga  tutti 
istess:  I  caratteri  deUa  gente  non 
Bono  tutti  uguali. 

—  Sanguanon  (In  dis.),  Sangue 
d'un  Turco. 

—  Sanguasc,  Sauguaccio. 

—  Sanguank-anaa-anasB,  San- 
guinare.  «  Me  sanguanna  el  nasyn 
«  Mi  sanguina  il  naso  ».  Tajdi  el 
nas  per  sanguaneiss  la  bocca :  T^ 
gliarsi  il  naso  per  insanguinar  la 
bocca. 

—  Sangiianent,  Sanguinolente. 
«  Std  rost  biff  I'  ^  sanguanent »  : 
«  Codesto  rosbiffe  h  sanguinolen- 


to».  Piaga  — :  Piaga  sanguino- 
lente. 

—  Sanguanella  (Volg.).  Vedi 
Sanguinella. 

—  Sangnanln  (Specie  di  fungo). 

—  Sangu^tta,  Sanguisuga  mi- 
gnatta. «  Gh'dn  taeeaa  i  sangueItT*: 
«Gli  attacoarono  le  mignatte». 
(Fig.)  «  Quella  donna  I'h  stada  dtxa 
vera  sanguetta  addoss  alpover  X^: 
«  Quella  donna  tu  una  yera  san- 
guisuga addosso  ai  povero  X».  / 
sanguett  de  I'Erari:  Le  mignatte 
dello  Stato. 

—  Sangraettd.,  Attacoare  o  Met- 
tere  le  mignatte.  «  Oqni  mes  el  se 
fd.  sangueltd  »  :  «  Ogni  mese  si  fh, 
attaccar  le  mignatte  ». 

—  Sanguettada,  Applicazione  di 
mignatte.  Ona bonna sanguettada: 
Una  bona  levata  di  sangue. 

—  Sanguin,  Sanguigno.  «  T\  te 
sitt  nervds  e  mi  sdnt  sanguinyn 
«Tu  sei  nervoso,  io  sono  — ». 

—  Sanguinari,  Sanguinario.  1 
dottor  sanguinari  d'  6na  volta^ 
gh'in  pii,  al  di  d'inemu :  I  medici 
sanguinari  d'  un  giorno  non  ci 
sono  pid.  On  autor  dramatich^  el 
s  h  meritaa  el  soranomm  de  san- 
guinari: Un  autore  drammatico 
si  merits  il  sopranome  di  sangui- 
nario. 

—  Sangulnazz.  Vedi  Busecchin, 
Sanguinella;  Sanguine.  C6nt  el 

Ihgn  de  sanguinella  se  fd,  i  gabbi: 
Col  legno  di  sanguine  si  fanno 
gabble  e  vergelli.  |  Sanguinella 
(Specie  di  gramigna).  C6n  la  sanr- 
guinella  se  fd.  vegni  el  sang'u  de 
nets :  Colla  sanguinella  si  fa  uscir 
sangue  dal  naso. 

Sanitaa^  Sanitk.  Offizi  de  sani- 
taa:  Ullicio  sanitario.  La  sanitaa 
del  bestiamm :  La  sanity  del  be- 
stiame.  La  sanitaa  de  I'aria:  La 
sanity  delParia. 

—  Sanmarch !  N.  fr. :  San  March 
I'h  6na  bella  giesa  :  Per  forza 
Siena ! 

SanmaxHn,  San  Martino.  Fd 
sanmartin :  Sgomberare.  (In  cam- 
pagna)  «  Qh'  I  toccaa  de  fd.  san- 
martin al  paisan  »  :  « II  colono 
dovette  sgomberare*.  Sanmartin 
el  ten  per  tutti:  Presto  o  tardi  si 
deve  tramutare.  Vegni  el  sd  san- 
martin: Venire  la  sua  ora.  L'estoM 
de  sanmartin :  L'  estate  di  San 
Martino. 


SAN 


—  642  — 


SAN 


—  Sanmicliee,  San  Michele.  Fa 
sanmichee:  Sgombrare  (in  citt^). 
Fd  sanmichee  in  pdnta  de  pe: 
Sgomberare  di  soppiatto,  alia  cne- 
tichella.  £!l  sanmichee  Vh  6n  alter 
fitt  (volg.):  La  sgomberatura  equi- 
yale  a  un  anno  di  pigione. 

Sanpeder(Agg.  di  erbe  e  frutta). 

Sanquintln,  San  Quintiuo.  «  mJ 
el  I'd  traa  in  sanquinlin  *  :  «  Lo 
ridusse  al  verde  ».  Vess  riddtt  in 
sanquinlin :  Essere  ridotto  in  pia- 
na  terra  o  su  una  porta  dichiesa 
o  sulle  eigne  o  sulla  paglia. 

Sansdn,  Sansone.  M<Bura  San- 
son cdn  tuU  i  Filistei:  Pera  San- 
sone  con  tutti  i  Filistei.  Pari  on 
Sanson :  Parer  un  Ercole.  «  Sont 
minga  6n  Sanson  ma  iiri  Id » : 
«  Non  sono  un  Sansone,  ma  cam- 
po». 

Sansossi  (D.  Fr.),  Indifferente, 
Scansai'atica,  Scorbellato. 

Sant,  Santo.  El  dl  de  tutti  i 
Sant :  O^nissanti.  A  di^phlt  di 
sant :  A  aispetto  de'  sauti.  Sant 
in  giesa  e  diavol  in  cd:  Idem.  De 
ch\  a  doman  on  quai  sant  prove- 
dard:  (^ualche  santo  ci  aiuter^  o 
Cavami  d'oggi  e  metlimi  in  do- 
mani.  Vork  tird  gib  i  sunt :  Striz- 
zar  limoni  davanti  ai  santi.  «  El 
farav  perd  la  pazienza  a  6n  sant » : 
«  Farebbe  i^erdere  la  pazienza  a 
un  santo  ».  Avegh  6n  bon  sant  in 
paradis :  Avere  qualcho  buou  san- 
to in  paradiso.  « Mi  s6nl  minga 
6n  sant  de  fd  miracdl »  :  «  Non 
Bono  santo  io  da  far  miracoli ». 
La  Santa  Sed:  La  Santa  Sede. 
Vess  on  sant  omm:  Essere  un 
sant'uomo.  Jja  santafed:  La  santa 
fede.  Anima santa:  Anima  santa. 
El  santo  ciod :  Santo  chiodo.  Legn 
sant :  Legno  santo.  Vin  santo  : 
Vino  santo.  Mangid  6n  hoccdn  in 
santa  pa^  :  Mangiar  un  boccone 
in  santa  pace,  j^  piovuu  tutt  el 
santo  dl :  Piovve  tutta  la  santa 
giornata.  «  Sdiit  slaa  desedaa  tutta 
la  santa  nott » :  «  Fui  desto  la  notte 
quanto  h  lunga  ».  Nd  vede  quella 
sanVora  :  Non  veder  Tora  o  Parer 
milPanni.  «  No  gh'h  santi  /  » :  «  N^ 
per  Cristo,  nfe  per  i  santi ».  (Pr.) 
Passada  la  fhsta  gabbato  lo  santo: 
Avuta  la  gi>azia,  gabbato  lo  santo. 
Tutt^  i  sant  voeuren  la  s6a  candila: 
Ogni  santo  vuol  la  sua  devozio- 
ne.  Chi  ama  el  Signdr  ama  i  so  \ 


sant :  Dhi  onora  Dio  onora  i  sam 
santi.  Ijassa  sld  i  sant  e  sekerm 
c6nt  i  fant :  Scherza  co'  ifyiti  « 
lascia  stare  i  sauti.  Glt'e.  on  muU 
per  i  cidech ;  C'^  un  santo  per  gK 
ubbriachi. 

— Santacros,  Santacrocse.  Amu- 
tacros  ten  gio  i  picch  :  Nel  di  delb 
Santa  Crocc  1  contadini  vengoM 
alia  citt^.  On  santacros  de  getU: 
Un  mondo  di  gente  o  Gran  folk. 

—  SantagusUn  (in  dis.,  cant- 
tere  da  stampa),  Silvio. 

—  Santarell,  Santarello.  <J5Z 
par  6n  santarell  e  inveee  Fh  6n 
loder  »:  «  E'  pare  un  santereOo 
ma  h  un  baron  fottuto  »  (pleb4. 
Guardeves  de  qtiii  ehe  g'd  cL  fd  (k 
santarei  :  Guardatevi  aai  santiit- 
cetur.  «  L'd  sposaa  ofui  santarell 
o  santificetur  ehe  gh'e  fd  comi  fl 
m,ont6n  »  :  «  Sj[>os5  una  santifiM- 
tur  (1)  ehe  gli  f^  corni  a  bizzef- 
fe  ». 

—  Santasantomm.  Santasanto- 
rum.  Vore  entrd  in  santasanto- 
mm :  Essere  indiscretissimo. 

—  Santifica,  Santificare.  SanJ^- 
fied  la  festa  :  Santiilcare  la  festn. 

—  Santificetur,  Santificetur.  Ve- 
di  Santarell, 

—  Santitsslm,  Santissimo.  Pi>rta 
el  santissim  :  Poi*tare  11  viatico. 
(M.  pr.)  «  On  poo  per  la  giesa  e  m 
poo  per  el  santisstm  se  lira  ^  bt- 
nisstm  »  (Manca)  (Letter.) :  «  Un 
poco  per  la  chiesa  un  poco  per  fl 
santissimo  si  campa  allegramen- 
te ».  Fd  la  santissima  (in  dia.): 
Comunioarsi.  Vedi  Comuni6tu 

—  Santitaa,  Santit^.  S6a  San- 
titaa:  Sua  Santit^.  Mori  in  oddr 
de  santitoM:  Morire  in  odore  di 
santit^.  (Pr.)  La  sa^titaa  la  con- 
sist minjga  in  di  pctgn  (in  dis.): 
L'abito  non  fa  il  monaco. 

—  Santocc,  Santocchio.  *.Elfi 
el  santocc  » :  «  Fa  il  santerello  ». 

—  Santocdaria,  Santocchierin 
(non  comune).  «  L*h  d*6na  saniot' 
ciaria  schifosa  » :  «  £}  d'una  bigo^ 
teria  nauseante  ». 

—  Santuarl,   Santuario.  (Civ.) 


(t)  Santificeltir  ehiamasi  a  Fir«nzd  qaella 
variety  o  sotto  specie  di  bacchettooj.  ehe 
sanno  meglio  dcgli  altri  loro  simtii  Aager 
il  candore  dell'animo  oon  saodi  aperu  « 
ingannevoli.  Fare  il  saatifleetnr  «  sinQ- 
lare  bonth  e  devozione. 


SAN 


—  643  — 


SAR 


santuario ,   idem. 
Una 


i^Z  sarUuari  della  fami^lta,  de  la 
^^cienza :  Nel  santuano , 

OTta   tiisitaa  al  santuari: 
Lsi'ta  al  santuario. 

Santua,  Sanctus.  «  S6nt  ari- 

K€2€ft  al  8antu8  » :  «  Sono  arrivata 
L    sanotus  ». 

S&nzara  ( Erba  nota ),   Aceto- 

Saaizidn  (Colto),  Sanzione.  M 
^ri^traU  el  g'd  avnn  la  sanzion  de 
^tti  i  contraent:  II  contratto  eb- 
e    la   ratifioa  di  tutti  i  contra- 

—   Sanzionli-onaa ,   Sanzionare 

Sanoire.  Sanzionit  6na  leg^  6n 
^cri^U :  Sanzionare  una  legge,  un 
.ecreto. 

Sa.6r,  Sauro.  On  eavall  sadr  hru- 
dCLT  Uu  oavallo  sauro  bruciato. 
^a^r  rabiean:  Idem. 

S&pienza  (Civ.).  Sapienza  (1). 
:  TAi  el  ered  de  avegh  fa  sapienza 
l^  Salomon  »: «  E'  crede  di  posse- 
lere  la  sapienza  di  Salomone  ». 
^alsem  de  sapienza  (in  dis.) :  Bal- 
»a.mo  di  sapienza.  (Pop.)  I  dent 
ie^  la  sapienza:  I  denti  della  sa- 
pienza. 

—  Sapient,  Sapiente.  «  L*h  vun 
Hi  shtt  sapient  de  la  Grecia!  » 
[iron.):  E  uno  de' sette  sapienti 
dell'antichitii ». 

—  Sapientdn,  Sapientone. «  Sen- 
timm  el  sapienton*:  «  Sentiamo 
orA  il  sapientone  o  anehe  il  boo- 
cadoro  ».  (Soherz.)  II  sapone. 

Sapoeur  ( D.   Fr. ),   Zappatore. 
Harha  de  sapceur:  Barba  da  cap- 
puccino.  /  sapceur  del   Qenio :  I 
zappatori  del  eenio. 
Saponaria,  Saponaria. 
8ar&-raa-ra88,  Serrare.  Sara 
Vuss:  Serrare  o  chiudere  I'uscio. 
Sarall  su  edn  la  molla :  Chiuderlo 
a   colpo,  Sarit  adoss  a  vun:  Far 
aerra  serra  addosso  a  uno.  Sardt 
a  la  vilta :  Serrare  alia  yita.  Sara 
faeura:  Escludere  o  Serrar  fori. 
Sarb.  f<Bura  de  Vuss :  Chiudere  o 
Serrar  Vuscio  in  faccia.  Sar<d  aid : 
Chiudere.  P.  E. :  JS7  temp  el  lama 
a  sarass  gio:  II  tempo  s'^  tornato 
a  chiudere.  Sard,  i  oce:  Chiudere 
gli  ocohi.  ^  L'd  saraa  i  oce  per 


(1)  Sapienza  e  il  titolo  della  Unlversita 
dt  Pisa-  E  gli  stadenti  dai  PiHani  sono 
chiamatl  talvolta  anche  per  celia :  1  sa- 
piential. 


semper  > :  «  Chiuse  gli  occhi  per 
sempre».  Sard  oce:  Chiuder  oc- 
chio.  « Stanoit  oo  minga  poduu 
sard  oce  » :  «  Stanotte  non  ho  po- 
tuto  velar  I'occhio  ».  Sard  la  bde- 
ca :  Chiudere  la  bocca.  «  JSl  g'd 
sard  la  bocca  c6nt  ona  reson » : 
«  Gli  chiuse  la  bocca  con  una  gi*an 
ragione  >».  Sard  la  stdlla :  Serrare 
la  stalla.  P.  E.:  Sard  la  sialla 
quand  ^  scappaa  i  bceu:  Serrare 
la  stalla  quando  sono  scai)pati  i 
buoi.  Sara  6n  vassill:  Assicurar 
una  botte.  Sard  sii:  Chiudere  o 
Serrare.  Sard  sii  boiiega:  Chiu- 
dere il  negozio.  Sard  sii  la  botte- 
ga :  Chiudere  la  bottega  de'  cal- 
zoni.  Sarass  sit  in  easa:  Chiu- 
dersi  in  casa.  Sarass  sii  el  paltb  : 
Abbottonarsi  il  soprabito.  Tanf 
de  saraa  sii:  Puzzo  di  rinserrnto 
o  Sito  di  rinchiuso.  Sarass  dent : 
Rinchiudersi. «  Me  sont  saraa  dent 
6n  dii  in  la  poriera  » :  «  Mi  sono 
serrato  un  dito  nello  sportello  ». 
Sard  i  pass:  Negar  pratioa.  Sard 
ehrti  numer  al  loti:  Legare  eerti 
numeri.  Sard  tra  porta  e'pusihr- 
la:  Stringere  fra  I'uscio  e  il  mu- 
ro.  Sard  via:  Riporre.  Sard  via 
soil  ciav:  Chiudere  sotto  chiave. 
(Di  ferita)  «  La  me  s'e  sarada  *  : 
«  Mi  si  ^  chiusa  ».  (Dicavalli)  Avh 
saraa:  Aver  chiuso.  Saraa.  Dor- 
ml  saraa:  Dormir  sodo  o  la  grossa. 
Ptirld  sard:  Parlare  Alato.  Andd 
saraa:  Camminar  di  buon  passo. 
AneUl  de  troit  saraa:  Andar  di  trot- 
to  serrato  o  ohiuso.  Vess  saraa  gib: 
Essere  intreddato.  El  temjf  Vh  sa- 
raa gib:  II  tempo  fa  culaia.  (Pr.) 
Chi  ben  sara  ben  derva:  Chi  ben 
serra  ben  apre. 

—  Sarada,  Serrata.  «  Dagh  6na 
bonna  sarada  d'uss  che  v^ffna  nis- 
sun  a  seccann  » :  «  Chiudi  Puscio 
a  chiave,  che  nessuno  venga  a  im- 
portunarci »; 

—  Saradura,  Serratura.  Sara- 
dura  a  scrocehHt:  Serratura  a 
sdruccioio  o  a  colpo.  Saradura  a 
bolzdn:  Toppa  a  nasello.  — a&na 
maiidada  solla ,  a  do  mandad : 
Toppa  a  una  mandata,  a  due 
mandate.  Guardd  dent  per  el  bus 
de  la  saradura:  Guardare  pel  bu- 
co  della  toppa.  «  L*d  trovaa  gib 
la  saradura  e  i  lader  in  c^  >»  : 
«  Trov5  scassinata  la  serratura  e 
i  ladri  in  casa  ». 


SAR 


-r.644  — 


SAR 


—  Saradurinna,  Toppioina. 
Saracca,  Salaoca  (1).  /  maguti 

viven  a  polenta  e  saraech:  I  gar- 
zoni  de'  maestri  di  muro  vivono  a 
polenta  e  salacolie.  P  Bestemmia. 
Tird  di  saraech :  Sagrare.  |  Spal- 
mata. «  Guar  da  che  te  doo  ona  sor- 
raeca  » :  «  Bada  che  ti  lascio  an- 
dare  uno  scliiaflfo  ». 

—  Saracconna,  Salaocone. 
Saraflla  (Volg.).  Vedi  Serrafila. 
SaragU  (Volg.).  Vedi  Serrali, 
Sarai,  Bietta.  «  M  vasshll  adhs 

cont  8ti  sarai  el  se  movard,  pit  »  : 
«  Ora,  con  queste  biette  c'fe  a  spe- 
rare  che  la  Dotte  non  traballi ». 

Saramanegli,  Serramanico. 
Cortell  a  saramanieh:  Coltello  a 
serramanico. 

Sarament ,  Serramento.  G'  oo 
6n  sarament  ehx  a  la  gdla  che 
podi  minga  fiadd,  pdlid  »  :  «  Sono 
cosi  intasato  che  non  posso  ri- 
ll atare  ».  II  «  La  fahhriea^  Vh  finir- 
da ;  adess  in  adree  a  inett  tutt  % 
sarament  in  di  stanz  »  :  «  La  fab- 
brica  h  terminata,  ora  stanno  met- 
tendo  le  imposte  e  tutti  i  serrar- 
menti  nelle  stanze  ». 

Saranda  (Volg.).  Vedi  Seranda. 

Sarant  N.  fr.:  «  Cdme  sarant  a 
dl  ?  »  :  «  Vale  a  dire?  o  Come  sa- 
rebbe  a  dire  ?  » 

Sarasara,  Serra  serra.  «  JA  gh*h 
staa  6n  sarasara  e  n'dn  arrestaa 
parkcc  » : «  Li  ci  f u  un  serra  serra 
e  n'  hanno  arrestati  parecchi  ».  | 
In  and^aa  avanti  ednt  el  coo  in 
del  sacch ,  ma  poeu  i  'oegnuu  el 
sarasara  di  ereditdr  e  gh'k  ioccaa 
de  falli »  :  «  Sono  andati  innanzi 
col  capo  nel  sacco,  ma  poi  h  ve- 
uuto  il  serra  serra  de'  creditor!  e 
dovettero  fallire  ». 

Sarcasmo  (Civ.),  Sarcasmo.  «  El 
g'd  un  sarcasmo  in  quella  sda  m,a- 
nera  de  parld  che...  »  :  «  Nel  suo 
modo  di  parlare  mette  un  sarca- 
smo tale,  che... » 

Sard^lla,  Sardella.  Ona  seato- 
letta  de  sardell  de  Nantes:  Una 
scatoletta  di  sardine  di  Nantes. 
Sardella  de  fiumm :  Sardina  d'ac- 
<|ua  dolce.  Magra  c6me  6na  sar- 
della o  anche  «  L'h  6na  sardella  » : 
«fi  uno  stoccafisso ».  (Palmata) 
«•  El  g'd,  daa  6na  sardella  sul  cdp- 


(i)  Salacca  in  fior.  vuol  anche  dire  Spa- 
da  :  corrisponde  al  nostro  MHla. 


pin  »  :  «  Gil  diede   una   8 
suUa  collottola». 

—  Sardellina,  Sardellina 
Sares,  Salice.  Vedi  Sales.  N.  h^ 

volg. :  Dd  el  saves  al  eapiamz 
Idem.  Viwdn  de  sares  :  Xanghcn; 
Camorro ,  Tentennone ,  ed  altzi  » 
seconda  del  caso. 

—  Saresera,  Salciaia.  TuUm  h 
saresera  adree  al  fo9S  :  Tatts  li 
salciaia  lungo  la  gora  o  della  ripa 

Sares^tta,  Salterello  (1).  Spmi 
i  saresett:  I)are  fuooo  ai  s«lte- 
relli  o  Trar  razzi.  Anda  e&me  im 
saresetta  :  Correre  come  una  8aet> 
ta.  Saresetta  a  bissa:  Kazzo  mit- 
to.  On  saresett  d'  6n  ficeu  !  :  Uin 
sa^tta  di  ragazzo. 

Sargent,  Sergent«.  Sargent  mof> 
gidr:  Sergente  maggiore. 

Sarlzz  (Sorta  di  manuo).  Elp^_ 
destall  de  sarizz :  II  piedeeriaiJlo  di 
selce  molare. 

Sar6n,  Siero.  /  laliee  a  MiUm 
venden  el  saron  o  siero  :  I  lattii 
a  Milano  vendouo  la  Bootta.  (A 
Firenze)  Vendita  di  burro,  lattt 
e  siero. 

Sart,  Sarto.  Sart  de  omm  e  sort 
de  donna:  Sarto  da  uomo  e  dt 
donna.  —  de  militar,  de  ieater:  — 
da  militari,  da  teatro.  JOa  prit*- 
ma  sarta  de  Milan :  La  piimi 
sarta  di  Firenze.  Parolla  de  tart: 
Parola  di  donna. 

—  Sartinna,  Sartina. 

—  Sartin,  Sartuecio. 

—  Sarton,  Sarto  oelebre.  Elssir- 
tbn  che  std  in :  Quel  sarto  alia  mo- 
da  che  Bta... 

—  Sartoria,  Sarteria.  « l>t4  e2 « 
shrv  in  la  sartoria  a  prizsi  fits*: 
«  Egli  proTvede  i  suol  abiti  in  un* 
sartona  a  prezzo  fisso  ».  (Tefttnj 
La  sartoria  del...  Vh  adree  a  ik  i 
costumm  del  Rigoleito :  La  sarto- 
ria... sta  montando  11  Rigo1ett4K 

Sarzi  (Volg.)  Vedi  Insandedt- 
rivati. 

Sass,  Sasso.  Coi  sass  e  e6»  k 
molta  se  fd  sii  %  murH :  Coi  safli 
e  la  calcina  si  fanno  murellL  (hs 
m^eda  de  sass :  Un  nLucehio  o  num- 
te  di  — .  Mhtt  su  6n  sass  tu  ins 
robba :  Metter  una  pietra  sul  pas- 
sato.  «  La  farav  itutmord  ants  t 
sass  »  :  «  Farebbe  innamorare  an- 


(1)  Vttol  dire  anche  Legnetti  ohe,  Mgli 
strumenti  a  tasto,  fanno  aonar  le  oxd*. 


SAS 


—  645  — 


SAT 


lie  le  pietre».  ic  JEl  faria  jiietaa 
-9  9088  »  :  «  Farebbe  piet^  ai  sns- 
£  ».  Hobb  de  f(i  piang  i  sass :  Co- 
e  da  far  piangere  i  sassi.  Grev 
^m^  el  sase  de  la  acta  :  Vedi  Saa. 
^^^ta  de  sags :  Rimaner  di  sasso. 
9^it  cor  o  fa  sott  a  sass:  Far  a 
flkssate.  «IA  s'tn  miss  a  fa  sott  o 
'kJtss  c6r  a  sass  »  :  «  E  li  comincib 
a  sassaiola  ».  Trd,  el  sass :  Toccar 
ui  l^asto  o  Dare  un  tooco.  V^s  671 
'4ZS9  :  EsBere  di  marmo.  Vess  6n 
^ass  ednt  6na  prHa:  Esser  due  osti- 
WkiA  ad  un  modo.  (Dell'  aeciotto- 
»1;o)  I  sass  de  rizzada:  Ghiaiotti, 
Z/io'ttoli.  Bait  i  sass  de  la  eontra- 
E4*  .*  Battere  i  sassi  della  via.  M 
t€tss  di  calzolar  :  II  sasso  de'  cal- 
solai. 

—  Sassdn,  Sassin,  Sassdtt,  Sas- 
sone,  Sassouno,  Ghiaiotto. 

—  SaBsada,  Sassata.  Fa  e6r  vun 
»  sassad:  Vedi  Sass.  Trddna — ; 
Onre  un  tocco  o  Dire  una  parolina. 
/>dt  6na  scusada  in  di  vSaer :  Da- 
re una  ilancata,  una  bottata  ed 
cg-n^he  Dar  un  ruvido  avvigo. 

SaBBin.  Oiugd.  ai  sassitt:  Gio- 
oa.i:  a  ripiglino. 

SassairiuiB  (Pianta  nota),  Sas- 
sofrasso. 

BasBinli-inaa-inaBB,  Assassina- 
re  (1),  Guastare.  «  Guarda  st6  cap- 
pell  edme  te  me  V  ee  sassinaa  *  : 
«  Ouarda  auesto  povero  cappello 
oome  me  Thai  oonoiato  o  sciupa- 
to  ».  «  L'^  tomaa  a  casa  tutt  sas- 
sinaa »  :  «  Tomb  a  casa  tutto  mal- 
concio  ».  «  Qukst  se  eiama  sassinit 
la  robba  »  :  «  Questo  si  chiama  ro- 
vinare  la  roba ».  «  Sto  piano  cht 
te  tne  Vk  sassinaa  a  furia  <ff...»: 
«  Questo  piano-forte  me  lo  hai 
fpiastato  tutto,  a  furia  di...  » 

—  SaBBinament.  Vedi  Assassi- 
natnent. 

Saasin  de  strada.  Vedi  Sal- 
taddr  de  strada. 

SatanaBB,  Satanasso.  «  Chi  V  h 
ehe  pdparlagh  a  quel  satanass  f  » : 
«  Chi  ci  parla  con  quel  satanasso  ? ». 

Sat^mt,  Satellite.  (Colto)  La 
lunna  Vh  —  dela  thrra :  La  luna  h 
satellite  della  terra.  (Voce  scherz.) 
«  jyh  el  satellite  del  tal  0pp.  L'  e 


(1)  Assassinare  in  flor.  oltre   al  senso 

I»ropr1o,  6  detio  d!  mercantl  obe  vendono 
a  roba  troppo  cara.  Non  risponde  in  nes- 
son  modo  al  Scusind  milanese. 


el  tirapee... »  :  «  Fa  da  tirapicdi 
tale  ». 

Satdn  (D.  Fr.),  Stoffa  di  seta. 

Sat^,  Satire.  Sfaeeiaa  c6me  on 
satir:  Sfaociato  come  un  satiro. 
«  La  g'a  per  mari  6n  certo  satiro  » 
(rozzOj  Yillano) :  «  Essa  ha  un  sa- 
tiro di  marito». 

—  Sattrdn,  Satiraccio. 

—  S&tira,  Idem.  (Colto)  La  sa- 
tira  di  eostumm,  persdnal,  polili- 
ea  :  La  satira  de'  costumi,  perso- 
nale,  poUtiea.  Fagh  la  satira  a 
vun :  Far  la  satira  contro  una 
persona. 

—  Satlrich,  Satirico.  (Civ.j  Fa, 
disedrs,  poesia  satirica :  Modi,  di- 
scorso,  poesia  satirica. 

—  Saurlzzli,  Satirizzare  e  Sati- 
reggiare. 

Satrap  e  Satrapo,  Idem.  (Civ.) 
«  Fl  vaeur  fit  el  satrapo  »  :  «  Vuol 
fare  il  —  o  sapientone  ».  (Pop.) 
«  L'^  6n  satrapo  de  imn  »  :  «  £}  un 
un  —  o  misantropo  ». 

Satumo,  Saturno  (1),  Uggioso. 
«  Pover  omm/  G6me  Vh  satur- 
no! >:  ^^  Pover  omo  come  h  ma- 
linconioo  ». 

Saur.  Vedi  Sa6r. 

8atlB»  Sergio.  Ineceu  i  saiis  in 
rar :  Oggi  1  segugi  sono  rari. 

SaYd ,  Sapere.  Savh  fh :  Saper 
fare.  Savh  fh  a  viv :  Saper  vivere. 
«  L'h  savuu  fit  tant  ehe  el  gh'e 
riessii  »  :  «  Seppe  fare  cosi  bene 
ehe  ci  riuBCi».  —  i  robb  a  mena- 
dit :  Saper  a  menadito  le  cose. 
Savh  el  fatt  sd  :  Saper  il  fatto  suo. 
Savh  la  lezidn:  Sapere  la  lezione. 
Save  quant  in  i  6r :  Saperla  lunga. 
Savk  m^nd,  la  barca  :  s&pere  bar- 
camenarsi.  Savh  finna  i  minim 
pitt  cagaa  (volg.):  Star  su  tutte  le 
Drache.  iVb  savh  nh  de  ml  nh  de 
ti :  Non  sapere  n^  di  me  n6  di 
te. «  Te  devet  savh  ehe  »  : «  Devi  sa- 
pere ehe  ». «  Te  sitt  cos'oo  de  ditt?  »: 
«  Sal  com'^  ? ».  «  Soo  quell  ehe  me 
disi  » : «  So  quel  ehe  mi  dico  ». «  Soo 
assee,  mi/  »  : «  So  di  molto,  io!  ». 
P.  E. :  «  Ma  perchh  te  faa  insclfy^ 
«  Soo  €issee  ml .'  » :  «  Ma  perchh  hai 
agito  in  quel  modo  ? »  «  So  molto 


(1)  Tranne  rbe  da  gente  colta.  a  Milano, 
la  voce  Sittumo  non  la  si  usacne  per  add. 
a  persona  cupa,  lunatica,  uggiosa.  Tut- 
t'ail  piu  come  pianeta  del  nostro  tistema 
tolare. 


SAV 


—  616  — 


SAV 


io ! »  Chi  sh  o  ehi  lo  adifi  Chi  sa 
o  chi  lo  8a?«  CM,  sa  ehe  nd'l  vh- 
gna  » : «  Chi  sa  che  non  venga  ». 
«  Tan<  en  soo  edme  en  saveva » : 
«  Tanto  ne  so  come  prima  ».  ;$^av^ 
misurdi  i  paroll:  Saper  misurare  le 
parole. «  Me  le  eavarit  di»:«  Me  lo 
sapr^  flir  poi ». «  Bisognaria  savei 
^u^^»:«Bisogiierebbe  8aperletutte>». 
«  Ml  ehe  soo  tanto  /  » : « ISo  di  molto 
io ! »  «  J^M«  «^  mH  de  mt » :  «  Lo 
sa  meglio  di  me  ».  «  Minga  per 
savh  i  fatt  so,  ma  » :  «  Non  per  sa- 
pere  i  fatti  suoi,  ma  ».  «  Per  sa- 
vemm  rhgold, »:  «  Per  sapermi  re- 
golare  ».  «  /S'c  *a  wiai  /  » :  «  Non  si 
sa  mai ».  «  iS'oo  minga  eosse  di  »  : 
«  Non  so  ohe  dire  ».  «  Ml  soo  na- 
gotl  » :  «  Non  so  nulla,  io  ».  «  ^/  «a 
minga  quell  ch'el  /A  »  :  «  Non  sa 
quel  ehe  si  faocia  ».  «  iVbw  e^  «A 
dn'acca  » :  «  Non  ne  sa  un'  acca  ». 
«  ^/  «d  nan«a  (2i  dd  paroll  in  crds  » : 
«  Non  sa  spiccicare  una  parola  ». 
JVd  savh  ehe  hen  fd:  Non  saper 
ehe  acqua  si  here.  «  Soo  pk  de 
ehe  part  voltamm  3»:  «  Non  so  ehe 
pesci  mi  pigliare  ».  «  Soo  pu  in 
ehe  mdnd  m,e  sia  » :  «  Non  so  piii 
in  ehe  mondo  mi  sia  ».  On  certo 
non  so  ehe  :  Un  certo  non  so  ehe. 
«  £1  sdn  i  me  pover  ed.i  » :  «  Lo 
sanno  i  miei  poveri  calli !  »  Savh 
nanca  quanti  para  fdn  trh  m,6seh: 
Non  sapere  a  quanti  di  h  san  Bia- 
gio.  «  ^l  le  sa  anea  quell  ehe  pas- 
sa»:  «  Lo  sanno  le  lastre  o  sta 
scrltto  sui  boooali  di  Moutelupo  » 
(in  dia.).  «  Jje  sd  el  Signdr/  »:  «  Lo 
sa  Iddio  ».  Nd  savh  nh  perehh  nh 
pereomm :  Non  sapere  n^  il  come 
n^  il  quando.  |  Savh  de  h6n  (olez- 
zare) :  Saper  di  bono.  Savh  de 
ranse,  de  fumm,  de  nagott:  Sa- 
pere di  rancido,  di  fumo^  di  nulla. 
Savh  de  brus  :  Sapere  di  brucia- 
ticcio  o  sentir  puzzo  di  bruciato. 
(Pr.)  Chi  n6  sa  fit  nd  sa  eoman- 
da :  Chi  non  sa  fare  non  sa  co- 
mandare.  Creden  tulti  de  savenn: 
Tutti  credono  di  saperne  assai. 
Se  po  minga  savhghen  de  tuit 
coss :  Non  si  pub  essere  enciclo- 
pedico. 
Savl,    Savio    (1),   Bono.  «  Ma  o 


(i)  Non  i  ehe  Savio  in  flor.  non  voglia 
anche  dire  Docile  e  Qu-eto.  Ma  h  certo 
ehe  in  questo  senso  le  raarame  parlando 
de'  lore  flgltoli  prcrcriscono  il  Bono.  Savio 


Gigio  sta  dn  poo  savi  »  :  «  O 
sta  bono  ».  «  Oh*^  voruu  i  »wn 
matt  per  fall  dedd  » :  «  Ci 
del  buono  e  del  bello  per  ^emr 
derlo  ».  «  St6  cavall  Vh  sam  c&mi^z 
«  Questo  cavallo  ^  molto  sam*. 
Ohe  n'h  de  pusse  savi  a  la  Senar 
vra  o  a  Mombell :  C'e  n*^  di  ffi 
savi  in  Bonifazio.  Erba  sanf: 
Salvia. 

—  Savldzza,    Idem.  «  lyh.  d'im 
satiezza  esemplar^z   «  £}    di 
quietezza  esemplare  ». 

SaYOia(P.N. ),  Idem.Semperw 
ti  Savoia:  Sempre  avanti  Saroia. 

—  Savoiard,^  Savoiardo.  «  (k 
mangi€ia  &n  hell  savmard  in  id 
marsalla  »:  «  Ho  mangiato  n 
buon  savoiardo  inzuppato  nel  iiiai^ 
sala  ». 

Saydn,  Sapone.  Savon  hianek. 
negher,  de  Oomm :  Sapone  biaoee, 
nero,  di  Como.  «  Zdt  el  g*a  id 
gran   savon   de   Conttn  » :  «  Senli 

§uanto  burro  )».  Fahriea  de  savw: 
aponeria.  (Fig.)  Boll  de  sawn: 
Bolle  di  sapone.  DH  el  savofi:  Dar 
dell'unto  o  Adulare  o  Inaapoitut 
(Pist.).  Desfd  la  barba  senza  m- 
von:  Adulare. 

—  SaYonada,  Saponata.  La  m- 
vonada  de  la  barba  :  La  saponaa 
di  chi  si  fa  la  barba. 

—  Savonatt,  Sapoaaio.  (Fig.» 
Adulatore. 

—  Sayondtta ,  Saponetta.  Om 
savonetta  d'odor:  Una   saponetta 

Srofumata.    |    (Oriolo    in   dis.)  A 
oppia  callotta. 

Saydr,  Sapore.  «  A  savor  se  dim 
ehe  r^... )» :  «  Al  gusto  si  direbbe 
ehe  ^...  ».  De  messs  savor:  Di  mesio 
sapore.  Mett  in  savor:  Mettere  in 
curiosity  o  Mettere  all'  uziolo. 
Sav^  de  tutt  %  sav6r :  'Essete  sa- 
poritissimo.  « JSn  senii  anmd  d 
savor  »  : «  Me  ne  leoco  ancora  le 
dita  ». 

—  Savorasc ,  Saporacoio.  «  SU 
insalata  la  g'a  el  savorasc  de  le- 
tamm  »  :  «  Questa  insalata  ba  hb 
saporacoio  di  letame  ». 

—  Sayorl-orli ,  Saporire  (1),  A«- 
saporare.  i^Ah  edme  el  savoriss  f»d 


ha  dei  sens?  piti  alii,  ignotl  al  vol{(o  mi- 
lanese ;  e  qu&si  sinonimo  di  Sapi«ate. 

(1)  Saporire  in  fiorentino  stgaiflea  Ditr 
sapore:  il  sale  saporisce  le  vivaade:  noi 
invece  usiamo  del  savori  in  altio  traso. 


SAV 


—  647  — 


SBA 


rirMttin  /  »  :  «  Oh  come  assapora 
llixel  piattino  o  quel  borbottino  ». 
SV«t7*)ri  el  vin :  Assaporar  il  vino, 
c  jSid  risoU  V  h  tropp  savorii »  : 
c  Questo  risotto  h  troppo  sapo- 
ritio  >. 

—  Savorin,  Savore  e  Saporino. 
Sazlli-zlaa-asB ,  Saziare.  Sazih 

\€Mr  fam,mu  8aziar  la  fame.  Saziass 
let  vista:  Saziare  gli  occbi  addosso 
1%   ixna  bell  a  donna. 

—  Sazietaa,  Sazietk. 

—  Sazi,  Sazio.  «  L*^  mat  sazzi  »  : 
K  ISTou  h  mai  sazio )». 

—  Sbaciocc&)  Tentennare.  «  L*h 
rrti'nga  denter  polid,  el  sbacioeca  5» : 
mc'Nou  h  confitto  abbastanza,  ten- 
'fcenna  ». 

Sliagg  (In  die.)  Vedi  Sbadilli. 
{"Vivo  nel  pr.)  A  Natall  el  shagg 
A' am,  gall :  jPer  sani  Tomm^  allun- 

(!C»  il  giorao  quanto  il  gallo  alza 
1  pife.  I  (Strumento)  Specolo. 
-r-  Sbaggia-aggiaa,  Sbadigliare. 
Sbasrli,  Sbaglio.  Fa  6n  sbagli 
o  sbAli :  Idem.  «  Std  to  compo- 
^%iment  V  h  pien  de  shall » : «  Que- 
Bto  tuo  componimento  6  pieno  di 
8l>agli ».  TiBxi  in  shali :  Prendere 
in  iscamblo.  (Pr.)  Shali  nb  paga 
debit:  Sbao^lio  non  paga  debito. 

—  Sbagu^-iaa-iasB,  Sba^liare. 
Sbaglid,  la  somma,  la  vdcazidUf  la 
slraaa:  Sbagliare  la  somma,  la 
vocazione,  la  strada.  «  Sbagliaroo 
o  se  n6  sbagli  lu  Vh  dilt  che.„  » : 
«  Sbaglierb,  ma  mi  pare  che  lei 
n\y  bia  detto  ».  On  vers  sbagliaa : 
Un  verso  sbagliato.  «  Ud.  sbagliaa 
9na  de  gross  »  :  «  Ijci  prese  una 
cantonata  ».  (Pr.)  JEl  sbaglia  anca 
el  pret  a  di  m^sa:  Sbaglia  anohe  il 
prete  all'altare. 

Sballa-allaa.  Sballare  (1).  «  86n 
bell  e  sballaay*  (in  gioco):  Sono 
Bballato.  On  affare  shallaa:  Un 
i\  tlare  sballato.  «  Son  staa  l\  l\  per 
sballdi,  cara  la  mia  scidra  » : «  Fui 
11  11  per  sballare,  signora  mia ». 
«  El  n'a  shallaa  foRura  de  gross  » : 
«  Ha  fatto  delle  sballonate  ». 

Sbalordi-ordii,  Sbalordire.  On 
fracass  de  sbalordi:  Un  fracasso 
da  sbalordire.  Restd.  sbalordii : 
Kestare  sbalordito. 

—  Sbalordlment,  Sbalordimen- 


(1)  Sballare  S'gniflca  anche  il  contrario 
dl  Imballare:  Disimhalld. 


to.  Robb  de  prodii  6n  shdlordv- 
ment:  Cose  sbalorditoie. 

Sbalz,  Sbalzo.  Andd  a  sbalz: 
Andar  a  sbalzi.  De  shalz :  Di  sbal- 
zo. Jjavora,  studih  a  shalz :  Lavo- 
rare,  studiare  a  scosse. 

—  Sbalz&-zaa,  Sbalzare.  Sbalzd. 
da  Vimpiegh:  Sbalzare  dall'in^pie- 
go.  Sbalzdt  de  cavall:  Sbalzar  da 
cavallo.  Sbalzd  fcRura  d'dna  scies: 
Balzar  fuori  da  una  siepe. 

Sbanck-ancaa,  Sbancare.  (Gio- 
co) «  ler  noti  V  dn  shaneaa  tre 
volt » : « leri  notte  lo  hanno  sban- 
cato  tre  volte  ». 

Sbandass  >  udaa  ,  Sbandare. 
«  Vun  el  se  sbandava  de  eh),  Vas- 
ter de  Zl  » :  «  Uno  si  sbandava  a 
destra,  un  altro  a  sinistra...  »  On 
fimu  sbandaa:  Un  discolo. 

Sbara,  Sbarra.  La  shara  del  Na- 
villi:  La  sbaiTa  del  canale.  —  di 
seal,  della  ginastiea:  Le  sbarre 
sulle  scale  o  ringhiera;  della  gin- 
nastica.  Fd  la  shara  alia  spdsa 
(in  dis.):  Pare  la  sbarra  (Pistoia). 

—  Sbark,  Sbarrare.  Sbarrdt  la 
strada:  Sbarrare  gli  sbocchi  d'u- 
na  strada. 

Sbaraglia,  Idem.  Buttass  a  la 
sbaraglia:  Buttarsi  alia  sbaraglia. 

Sbarattk  -  taa,  Spalancare  (1). 
Sharattd,  i  oee:  Spalancare  gli  oe- 
chi.  Sharattd,  i  gelosii :  Spalancare 
le  persiane. 

Sbarazz&-azzaa-azzass»  Sbaraz- 
zare.  Sbarazzass  d*  6na  persona 
che  sheca :  Sbarazzarsi  d'un  secca- 
tore.  «  Sharazza  std  tavdl » :  «  Sba- 
razza  ouesta  tavola  ». 

Sbaroa-rbaa-rbass ,  Sbnrbare. 
Sbarbd  6na  pianta :  Sbarbare  una 
pianta.  «  L'e  adree  a  sharbass  » : 
«  Sta  sbarbandosi  ». 

Sbarbarlzzk  (In  dis.),  Sbarba- 
rire. 

Sbarbatdll,  Sbarbatello.  «  Te 
ghe  d6tt  atrd  a  quell  —  » :  «  Dai 
retta  a  quello  sbarbatello?* 

Sbarbatt^-attaa ,  K  i  c  r  e  a  r  s  i. 
Sguazzare. 

Sbarck-rcaa ,  Sbarcare.  «  Sta- 
matlinna  el  vapdr  I'd.  sbarcaa  6n 
fubnin  de  gent  » :  «  Stamattina  il 
vai)ore  sbarcb  un  subisso  di  gen- 
te  ». 


(1)  Non   noto  Sbarattare   perche  parola 
in    dfsnso,    che    signiflca   Sbrattare,    D? 
sperdere. 


SBA 


—  648  — 


SBA 


—  Sbarch ,  Sbaroo.  A^idd  al 
sharch  del  vapdr :  Andare  alio  sca- 
lo  di  sbarco. 

Sbarl&-rlaa  ( In  dis. ).  Sbarlaa 
f<Bura:  Soiorinato  o  Spettorizzato. 

Sbarleffl  (Vecchio),  Sberleffe. 

Sbarloffgut-oggiaa,  Sborluscia- 
re  e  Sbirluciare  (1),  Alluoiare  (non 
comune).  «  El  stava  lit  a  sharlog- 
gid  i  qamh  di  baUerinn  »:  «  Stava 
Ih,  a  Bbiroiare  lo  gambe  delle  bal- 
lerine  ». 

—  Sbarloggiada,  Sbiroiada. 

—  Sbarloggldn.  Bircio.  «  i^uell 
sbarloggion  che  porta  i  oeciai  »  : 
« (Juel  bircio  che  porta  gli  oc- 
cbiali ». 

—  Sbarlusent,  Splendente. 
«  Gh'era  el  ramm  in  ettsinna  ebar- 
lusent  3»:  «  Cera  in  ouoina  il  rame 
appeso  luccicantissimo  o  riluoen- 
te  ». 

—  Sberlusi-osil,  Lampeggiare. 
«  /  hlmi  de  la  nostra  eavalleria 
8ott  al  sol  sharlusiven  »:  «  Gli  el- 
mi  della  nostra  eavalleria  sotto 
al  sole  lampeggiavano  ». 

Sbaxuffasfl,  Abbaruflfarsi.  Vedi 
Barxiffass  e  voci  sorelle. 

Sbast-asll,  Sbasire  (non  com.), 
Basire.  «  Uoo  vist  a  sbasi  soil  ai 
m^  (Bucc  » :  «  L'ho  veduto  —  o  sve- 
nirsi  sotto  i  miei  occhi  ».  |  «  L'e 
sbasii  » ;  «  E  spacciato  ».  Q  «  Odnt 
6na  cortellada  el  Vd,  sbasii » :  «  Con 
una  coltellata  lo  freddb  ».  |  Fae- 
cia  sbasida :  Faccia  smunta  o  S|)a- 
ruta.  Occ  sbasii:  Occhi  sbattuti. 

Sbassk  -  BBaa  -  Bsaas,  Sbassare. 
Sbassct  i  ari :  Abbassar  le  ali. 
JSbcissct  tleoo:  Abbassarela  testa. 
—  la  v6s :  Abbassare  la  voce. 
Sba^sass  la  rendita:  Ribassare  o 
Abbassar  la  rendita.  «  Sbasset  gib 
che  el  porthll  I'h  bass  » :  «  Abbas- 
sati  se  no  guai  alia  testa  ».  Sbas- 
sass  la  vista:  Scemare  la  vista. 

—  Sbassada,  Abbassata.  «  Dagh 
6na  sbasscuia  a... »:  « Dagli  una 
sbassata  a...  » 

8bataggi&-iaa,  Sbatacchiare.  M 
vent  el  fa  sbataggid  i  gehsii :  II 
vento  sbataochia  le  imposte.  | 
«  Cosse  seguiten  a  sbaiaggihy  st% 
pret  ^  » :  «  Perohfe  tan  to  sbattaglia- 
re  quest'oggi  ? » 

Sbatt-ttuu-ttes,  Sbattere.  Sbatt 


nesd 


(1)  T  a  prima  di  qaeste  due  voci  d  se-  I 
)M  la  seconda  pistoiese.  I 


i  al:  Shatter  Tali.  —  i  dentde^ 
ver,  de  fredd:  Sbattere  i  dentij 
freddo  e  sbattere  la  t'ebbre. 
6n  <»uv  perfd,  la  rossumada  : 
tere  un  ovo  per  fare  un   coi 
di  vino.  Sbatt  i  gelasii:  Sbi 
chiare  le  imposte. 

'  Sbattixnent  (non  pop.  Vih 
mune).     Sbattimento    e    Abl 
mento. 

—  Sbattuda,  Sbattuta.  —d% 
—  d'ali.  Sbattuda  de  ma^%  :  (Volf 
Vedi  Battuda. 

Sbavazzkssela,  Sbavazzare 
Sbaiocoarsela,   Darsi    bel   temi 
Sguazzar  nolle  contentezze 
se  la  sbavazzen  ai  noater  spoil  i 
«  Loro  sguazzano  alle  nostre  s] 
le  y^ 

Sbeffk-effaa,  Sbefiare.   «^ 
guitava  a  sbeffall*  :  «  Segaitava| 
sbeffarlo  ». 

—  Sbeffard  (non  com.),   Be( 
do,  Sheffatore. 

Sbergna  (D.  Lat.),  Lemia. 
ea  de  sbergna :  Bocca  lernia. 
la  sbergna  a  tavola:    Essere 
lernia  a  tavola.  Grutrdd  de 
gna:  Guardare  attra verso. 

—  Sbergnit  (non.  com.),  Sbei| 
ciare,  Sbertare. 

Sberla,  Guanciata.  ^Se  U  la, 
nisset  nd  te  dt>6  6na  sherla  » : « I 
non  smetti  ti  lascio  andAr  on  m<j 
staocione  ». 

Sbertl-ertli,  Sbertire  (2),  Si 
tire,  Spacciare.  «  X'  ^  shertii 
cappdn  cdnt  6na  mhzza  lira 
pan  »  :  «  Si  papp6  11  cappone  i 
tero,  con  una  grossa  pa^rnotta  ». 
«  G6nt  6na  martellada  in  testa 
Vd,  sbertii »  :  «  Lo  freddb  con 
martellata  sul  capo  ». 

Sbiandt-ncaa,  Sbianoare  (3),  \m\ 
bianchir  la  tela.  Fdt  sbiatu^  ut  c 
sa :  Far  imbianoare  la  casa. 

—  Sblancada,  ImbiaDcatora. 

—  Sbiancadiima,  Lieve  imbi 
catura. 

—  Sbianchln,  Imbianohino. 
Sblavaa,    Sbiadito.    On   bididl 

sbiavaa:  Biondo  sbiadito. 
SbidBS,  Sbieco.  Giuirdd  insbieu:\ 


(1)  Sbavazzare  non  h  altro  ohe  Sbftnr»> 
Sbaioccarsela  e  in  diniso. 

(2)  Sbertire  parola  senese  ed  A  slnoaim 
di  Sbertare  e  oioe  Dare  la  berta,  Canio- 
nare. 

(3)  Sbiancare  vale    Divenir  MwMliiooto 


SBI 


—  649  — 


SBO 


■■iiaardare  di  sbieoo.  On  sbiess  al 
mstti:  Una  guarnizione  per  isbieco 
"JamindL  in  shiesa:  Oamminare  di 
^Iximbescio. 

StoUmli-l«naa,  SbiettaTe(l).  StI- 
piaire.  « Intant  ehe  nun  partavem 
ret  de  nun  lU  ee  V  h  sbtgfiada)^ : 
:  XzLtaiito  ohe  noi  due  parlayamo 
>^li  Be  Vh  t'uiiiata».  |  (Xel  sense 
li  guardare,  vedi  Sbarldggid), 

—  Sblffnada,  Sbignadinna. 
StoilanoU^nolaa-ndasB,  Sbilan- 

siaxre. «  Quell  faUiment  deUa  easa  X 
9l  m'aveva  sbilandaa  » : «  Quel  f  al- 
imento  della  casa  X  nu  aveva 
»l>ilanciato  ». 

—  Sbilano,  Sbilaneio.  M  «M- 
ta9M>c  tra  Ventrcida  e  la  spesa:  Lo 
3'bilancio  fra  I'entrata  e  I'usoita. 

StoUldri  (Bella  parola  in  dis.), 
M'on  star  ne'  panni.  Far  galloria. 

Slsilz,  Zampillo.  On  shilz  de 
sa'ng'u :  Un  setto,  Uno  zampillo 
di  sangue.  Shilz  d'ctequa:  Zam- 
pillo d'aoqua. 

—  Sbiz^Uzaa,  Zampillare.  La 
materia  V^  ahilzada  ftzura  del  bu- 
OTk^&n:  La  miateria  spicoid  fori  dal 
fiffpolo. 

sbldccli,  Scannato.  «^^^  6npo- 
^er  ghioeeh  de  vun  »  :  «  E  un  po- 
-veiro  disperato  o  scannato ».  Biot- 
-to  (in  dis.). 

—  Sbioccdn,  Miserabile. 

—  Sbiottk-ottaa-ottasB.  Nuda- 
re.  *tM  8*h  ebioUaa  e  Ve  saltaa 
Oent »  :  «  Si  nud5  e  saltb  nell'  ac- 
qiia».  (Gioco)  nM'dn  shiottaayn 
«c  JML'han  pelato  ». 

Sbir.  Birro  (2).  Scintilla.  On 
shir  re  assee  de  fd  taccdt  foRugh 
(!Pr.)  Piocola  scintilla  pu5  bruciare 
una  villa.  |  Monachine.  Vedi  Mo- 
neghinna. 

8bizarl-arii-arl8S,  Sbizzarrire. 
«  Viii  shizzarimm  6n  poo  » :  «  Mi 
voglio  sbizzarrire  un  poco  ». 

Sblfisc.  N.  fr. :    VUa  a  sbluse  : 


(i)  Sbfettare  ba  altri  sens!,  che  rispon- 
dono  a  Andd  stort  e  a  ScarUga.  Nel  senso 
di  &>ignd  milanese,  non  lo  troval  usato 
ne*  disionari  che  in  un  prov«rbio  :  Mentre 
\\  cane  pisc'a  la  lepre  sbietta. 

(2)  Tanto  lo  Sbir  milanese,  come  il  Birro 
Roe.  sono  In  perfetto  disaso.  I  modi  di 
dire  dati  dal  Cherabini  ora  non  s^odono 
piu  che  salla  bocoa  di  qualche  vecchio 
aqnarquoio  nemico  del  nostro  regime  oo- 
stiiazionale. 


Essere  al  verde.  Andh  a  —:  Ri- 
dursi  al  verde. 

Sbocclt-occaa,  Sboccare.  £1  Po 
el  sbocea  in  mar :  II  Po  sbocca  in 
mare.  8b6eed,  el  fiasch :  Sboccar  U 
fiasco.  Cavall  eboeeoM:  Cavallo 
sboocato.  «  06me  Vh  sboceaa  quell 
poreeell  d'6n  omm  » : «  Com'6  sboc- 
oato  o  sciatto  quel  maiale  d'  uu 
omol » 

—  SboooaBOiaa,  Sboccatacoio. 

—  SboooaBCiament)  Sboocatag- 
gine. 

—  Sbdcob ,  Sbocco.  Sboech  de 
la  vail:  Sbocco  della  valle.  Sboeeh 
d*6n  sentee  stUla  sirada  grossar 
Rivoltella.  P.  E. :  « Mi  andava 
qui^tt  qui^U  per  la  mia  strada  vers 
elpaes,  ^uand  dal  sboech  d'6n  sen- 
tee  in  mezz  ai  piant  vedi  a  compart 
6n  ofMue  c&nt  6n  s'eiopp  in  man*: 
«  Me  ne  andavo  quieto  quieto  per 
la  strada  maestra,  quando  da  una 
rivoltella  vedo  apparire  un  uomo 
armato  ».  |  Sboech  de  sang*  u  t 
Sbocco  di  sangue. 

Sboggik  -  ggma,  Sbocciare  (1), 
Forare.  Sboggiii  on  mur :  Bucare> 
im  muro.  N.  fr.:  Sboggiaa  di  va- 
roRul:  Butterato. 

—  Sboggiadnra,  Buttero. 
Sbork  o  Sbori,  Sborrare  (2),  Sco- 

vare.  Sbordt  o  Bori  la  legor:  Sco- 
var  la  lepre. 

Sborgna  (In  dis.),  Sbomiare^ 
(Lucca)  Sbiluoiare.  «  Senza  oeciat 
ghe  sborgni  minga  » :  «  Senza  oc- 
chiali  non  ci  sbornio  ».  Sborgnagh 
poceh  (di  vista) :  Tirarci  poco. 

Sbdni,  Sborso.  Fd,  on  sbors  gross: 
Fare  un  vistoso  sborso. 

-^  Sborsii-Baa,  Sborsare.  «  L'dt 
sborsoM  cent  miUa  lir  yn  «  Sbors6 
oentomila  lire  ». 

Sboscionli.  Vedi  Disboseiond,, 

Sbottasoiaia,  ScMacciato  e  Spao- 
cato  e  Squarciato.  «  Ul  parla  mi- 
lanes  sbottasciaa  » :  «  Parla  mila- 
nese squarciato  o  ha  la  pronuncia 
milanese  schiacciata  o  squarcia- 
ta». 

Sbottl-ttli,  Sbottare,  Prorompe- 
re.  «  Quand  I'd  poduu  pii  tegnis» 


(1)  Inntile  dire  che;  Sbocciare,  parola 
che  risponderebbe  pel  suono  al  nostro 
Sboggia  vuol  dire  tutt'altro. 

(2;  Sborrare  e  Ridarre  a  borra  e  dire  fl 
fatto  sao  liberamente. 


8BO 


650^ 


SBR 


i'it  shottii  fatura  » :  «  Quando  non 
l)ot^  pill  trattenersi  proruppe...  » 

—  sbottida,  Sfuriata. 
Sbotton&-uaa-nas8,  Kbottonare. 

Shotionass  i  calzon:  Sbottonar  i 
ijalzoni.  (Pig.)  Sbotlonass  cdnt  dn 
umis:  Sbottonarsi  con  nn  amico. 
Bbozz,  Sbozzo.  «  L'd,  faa  gio  el 
shozz  »  :  «  Fece  lo  Hbozzo  ».  El 
sbozz  in  mar  mo :  Lo  sbozzo  in 
marmo. 

—  Sbozz&-ozzaa,  Sbozzare.  Sboz- 
zh  6na  comedia  :  8bozzar  una  corn- 
media.  —  6na  aiatda :  Sbozzar  una 
statua. 

—  Sbozzada,  Sbozzadinna, 
Sbozzitt,  Sbozzatura,  Sbozzatina, 
Sbozzetto  o  Bozzetto. 

Sbragalk-alaa ,  Sbraoalare, 
Sbraitare.  «  Cont  i  superidr  el  sta 
quace,  cdnt  i  inferidr  el  shragal- 
ta»:  1/^  Co'  supcriori  non  fiata  co- 
gU  interiori  soraita  ». 

—  Sbragalada,  Sbraitamento. 

—  Sbragal6n,  Sbimitone,  Abba- 
lone,  Urlone. 

Sbragik-agiaa,  Gridare.  Sbrci- 
gih  come  6n  straseee :  Scfolarsi  co- 
me un  ossesso.  «  M  sbragia  eh' el 
par  eh' el  cdppen  » :  «  Una  come 
un'anima  danuata  ».  «.  Lassa  eh' el 
sbragia  » :  «  La»cia  cbe  canti  o  la- 
scialo  cantare  ».  |  «  Sbragegh  a- 
dree  »  :  «  Sgridalo  ».  «  Sbragiggh 
adree  » :  «  Sjajridatelo  ». 

—  Sbraeriada,   Sbragiadinna , 
Sbragl6u,  Gridata,    Gridatina. 

Sbraitone. 

Sbranli-anaa,  Sbranare.  ^£lme 
voreva  sbrand »  (piu  ancora  che 
inangia) :  «  Mi  voleva  mangiar  il 
core ».  /  giomalisti  se  sbranen 
tra  de  I6r:  1  giornalisti  si  sbra- 
uano  fra  loro. 

Sbreslffi  (Volg.) .  Vedi  Scar- 
liga. 

Sbriaa,  Sbiigliato.  «  ^A,  gidven- 
lii  sbriada  /  » :  «  Ah  gioventu  sbri- 
gliata  3».  Cavall  sbriaa :  Caval 
sbrigliato. 

Sbriga  -  gaa  -  gass ,  Sbrigare. 
«  G^oo  6na  faccenda  de  sbrigh  » : 
«  Ho  un  attare  da  sbrigare  ».  «  Fh 
prhstf  sbrighet » : «  Fa  presto,  sbri- 
gati  ». 

Sbrinz,  Sbrinze.  Formagg  de 
sbrinz:  II  cacio  sbrinze. 

Sbris,  Sbricio  (Pistoia),  Meschi- 
no.  SbiHs  come  I'ass  de  picch :  Po- 
voro  in  caiina.  ^n  Ah  come  I'e  sbris 


sl6  vestii  » :  «  Oom'fe  ragnato 
st'abito  ». 

—  Sbrisaria,    Grettezsca.  t 
gr'A  adoss  6na  sbrisaria  eh'el 
fregg  » :  «  Puzza  di  povero  da  1» 
tano  un  miglio  ». 

Sbrocck-occaa ,  SbrocearCi 
Qitand  i  piant  e€ueiert.  tropp 
sogna  broccai:  Quando  le 
te  raettono  troppc  rame  bisbpft 
sbroccarle  o  ebnicarle. 

Sbrodola-olaa-olass,  Sbrod^ 
re.  «  Guarda  el  fiagu  come  d  m 
sbrddola  tuit>'.  «  Bada  al  ragim 
che  si  sbrodola  tiitto  addo0«osb 

Sbr6eu8ger,  Kozzo  ,  RuTid& 
<c  Nun  Milanes  semm  dn  poo  sbront- 
sger  » :  «  Noi  Milanesi  eiamo  m 
poco  ruvidi  ». 

Sbroffa-offaa,  Sbraffare  (mi 
oom.),  Spruzzare.  «  Shroffa  gio  H 
poo  J  prima  de  sc6va  » :  «  Dk  nu 
sbruttata  prima  di  spazzare  k 
«  Bisognava  senti  come  cl  sbrof*' 
vaf  *:'«.  Bisognava  sentirlo  a  rot- 
tar  senno  o  sentenze  o  gnnaet- 
zate  ». 

—  Sbrdff,  Sbniifo.  «  />'d  ciappm 
el  sbroff  del  sicur  » :  «  Si  pu6  scoii- 
mettere  che  ha  pigliato  lo  sbnif- 
fo  ». 

—  Sbroffada,  Sbruttata.  Om 
sbroffada :  Una  scosserella  £ 
piogeia. 

—  Sbroffadlima,  Sbruffatina. 

—  Sbroffdn  (P.  N.),  Abbondone. 
Sbroffolent,  Bitorzolnto. 
8broi&-iaa-la88  (D.   T.},  Sbro- 

gliare  (1),  Scottare.  «  Afe  sdnt  sbro- 
iaa  6na  man  » :  «  Mi  son  bruciftta 
una  mano ».  «  —  la  bdeca  coU§ 
minestra  troppa  calda  » :  «  Mi  aon 
bruciata  la  oocca  oolla  minestn 
boUente  ». 

—  Sbrolada,  Scottamento. 

—  Sbrolent,  Bollente. 
Sbrottk,   Sbrotare,  Sbotnire(3), 

Fiatare.  «  Nd  sbrolta*:  «  Non  bit- 
ter parol  a  ». «  Guardee  hen  a  sbrot- 
<^  »  :  «  Zitti  e  buci  o  guai  a  Toi 
se  iiatate». 


(1)  Sbro^liare  e  tntt^altrA  ro$a;  sifsf- 
flea  I.Gvar  IMmbroglio,  render  lisda  com 
arrufTata. 

(2)  Sbrotare  e  voce  !a  disaso  •  si^fA- 
cava :  Tarione  corrodente  d^oii  fiume.  8bo- 
trare  poi  che  e  voce  viva  in  varie  parti  di 
Toscano  g'prnlflca  riferir  oosa  che  dovr^bc 
restar  segreta.  Sinonimo  di  Mveadart  fnt' 
to  fiorentino. 


SBU 


651  — 


SCA 


81>iidelllt-llaa-llaBB,  Sbudellare 
S'bnzzare.  «  Se  8*in  sbudellaa  »  : 
Si     Bono   sbudellati  o  si  sbudel- 
,xoiio  ». 
—    SbuddUament ,   8  bud  ell  a- 

Stiuffii-ffaa,  Sbuffare.  «  M  abuf- 
Vtvci  come  6n  tdr  »:  «  Sbufiava  co- 
io  nil  toro  ». 

S'bU8&-saa-8a88,  Sbusare  (1),  Fo- 
AY'e.  Sbusass  6n  dit :  Forarsi  un 
Lito.  «  1  camdl  m'dn  shuaaa  iutt 
l  vestii  de  lanna  » :  «  Le  tignole 
n.'l&Anuo  buoato  o  intignato  I'a- 
3i1>o  di  lana  ». 

SIOHBeccA,.  Vedi  ShudeUh. 
SlDUBircBU  (Ferro  acuminato  per 
fair  buebi),  Foratoio. 

Sl>uto]in&>naa-na88,  Dai*e  spin- 
toni  e  far  agli  spintoni. 

Scabbi  (Volg.f,  Vino.  Sciroppo 
<li    cantina.    N.  fr. :   Sciroppo   di 
cantina  e  pillole  di  cucina. 
—  ScabbUi  (Volg.)»  Cioncare. 
Scabrds ,   Hcabroso.    On  afare 
scabras:  Un  affare  scabroso. 

Scacck-ccaa,  Dare  scacco.  Pa- 
foimenl  seaeeaa:  Pavimento  scac- 
cato  o  a  scaochi. 

Scacch,  Soacchi.  Oiugd,  a  seaech: 
Vedi  GiiBugh.  (Fig.)  Dd  seaeeh 
7naU  a  min:  Dargli  scaceo  matto. 
^  seaeeh:  Scaccato  o  a  soacchi. 

—  Scaechera,  Soacchiere. 
Scad-dun,   Scadere.  «  La  cam- 

hial  la  sead  eli5  yn  «  La  cambiale 
Boade  a]  15  del  mese  ».  «  L*e  sea- 
duu  de  riputaai&n,  » :  «  E  scadato 
uell' opinion  pubbliea  ». 

—  Bcadent,  Scadente.  JRobba 
seadenta:  Roba  scadente. 

—  Scadenza,  Idem.  Cambial  in 
sc€uienza:  Cambiale  in  — .  Ul  re- 
gister di  seadenz:  La  vacchetta 
(Telle  Bcadenze. 

Scafal,  Soaffale.  Seafal  pien  de 
liber'.  Scaffale  pieno  dilibri.  Vedi 
anche  Seatieia. 

—  8ca£al6tt.  Vedi  Utaghre. 
Scagg  (Tim ore    improvviso), 

Scatto  di  spavento,  Casco  (Lucca). 
«  6r'oo  avuu  6n  seagg  de  n6  d\yn 
«>Ii  prese  uno  —  incredibile». 

—  dcaggUi-ggiaa,  C a gi i ar e. 
«  Me  se  aeaggia  el  sang'u  in  di 
vhnn  » :  «  Non  mi  rimane  sangue 
neUe  vene  ». 


(1)  Sbusare  h  pura  voce  del  secplo  XV 
csi  gntflcava :  Pelare  nno  al  gioco. 


Soagn,  Scagno  (1) ,  S  c  a  n  n  o 
Scranna^  Sedia,  Se^giola.  Scagn 
impaioM:  Seggiola  di  Barga.  (Fig.) 
Montitin  scagn:  Sedere  a  scranna. 
(Pr.)  Quand  la  mhrda  la  monta 
in  seagn  o  la  spusza  o  la  fh  dagn: 
(Manca).  (Appross.)  Dai  pidoochi 
riuuti  non  aspettarti  cosa  bona. 

—  Scagnee  (In  dis.).  Vedi  Ca- 
dreghee. 

—  Scagn^ll,  Scannello  (2),  Pic- 
cola  sedia.  Scagnellde  sciavallin: 
Bischetto  da  o  del  ciabattino.  El 
seagnell  del  nas:  Gobbo  del  naso. 
«  IHgh  al  macellar  eh'el  te  daga  el 
seagnell » :  «  Dirai  al  macellaio  che 
ti  dia  lo  scannello  ».  J  Porta  a  sea- 
gnell :  Portare  a  seggiolin   d'oro. 

Scaia,  Scaglia.  Seai€t  de  phss: 
Scaglia  di  pesce. «  M'h  andaa  6na 
scaia  in  d*on  oec  » :  «  Mi  cntr5  una 
scbeggia  in  un  occhio  ». 

—  ScaiOBnra,  Scagliola. 
Scaia,   Idem.  —  de  servizzi,   de 

la  cantinna,  a  lumaga:  —  della 
gente  di  seiTizio,  della  cantina,  a 
chiocciola.  Bdrld  gid  de  la  scaia: 
Ruzzolar  le  scale.  Scaia  de  man: 
Scalaamano.  Scaia  Porta:  Scaia 
da  incendii  o  Porta.  —  de  corda^ 
de  seda:  Scaia  di  fune  o  corda, 
scaia  di  seta.  \  —  de  ridnzioii,  de 
dishgn:  —  di  riduzione,  di  disegno. 

—  Scalapertega,  Scaia  doppia  o 
Antenna. 

—  Scalacavall,  Scaleo. 

—  Scalii-laa,  Scalare.  Scald,  6na 
finestra  (civ.) :  Scalare  una  fine- 
stra.  I  Scald  dn  cunt:  Scalare  un 
conto. 

Scalar,  Scalare.  Interhss  scalar : 
Interesse  scalare. 

Scalcagnk-agnaa  (P.  N.),  Seal- 
cagnare  (3),  Scalcagnd  i  scarp : 
Stondare  le  scarpe.  Scarp  scalca- 
gnaa :  Scarpe  che  vanno  da  pai-te 
o   su  una   parte.   Scalcagnd  per 

(1)  Scagno  fa  usaio  dal  Bardi ,  che  era 
pur  toscano,  per  Sedia,  ma  aFir.Bignlflca 
tutt'altro;  vuol  dire;  Voce  del  cane  che 
sooperta  la  lepre  o  la  volpe  abbaia  c'oo 
Sca!gna.  Scanno  e  termine  poetico  e  lette- 
rario ;  Scraana  e  storico,  e  usato  solo  In 
certe  frasi  come :  Sedere  a  scranna. 

(2)  Scannello  in  fior.  e  Lo  sdrncciolo 
della  scrivania,  per  lo  piu  coperto  di 
panno  ed  e  un  taglio  di  came  levalo  dal 
di  dieiro  della  coscia  del  vitello  o  del  bue 
macellato. 

(3)  Scalcagnare  vuol  dire  Batt ere  col  cal- 
eagno. 


SCA 


—  652  — 


SCA 


oonoiilcare  o  disprezzare  h  faoii 
d'uso. 

8cald&-aldaa-da88,  Soaldare. 
Scaldass  el  coo :  Soaldarsi  la  testa. 
Sealdassela  minga:  Non  pigliar- 
Bela.  SedlcUtgh  el  euu  a  6n  hcighi : 
Soulacciarlo.  —  el  IHt:  —  il  letto. 

—  i  eomi :  —  le   coma  o  il  oapo. 

—  i  fir :  RiBoaldarsi.  —  i  orkgg  : 
Riscaldare.  —  %  baneh :  Scaldar  le 
panche  di  scuola.  Scaldass:  Ar- 
rabbiarsi,  Scaldarsi. 

—  Scaldabanch,  Scaldapanche. 

—  Scaldada.  Riscaldata. 

—  Scaldaldit,  Scaldaletto.  On 
orologg  chepar  6n  scaldalett:  Uno 
Boaldaietto. 

—  Scaldament,  Soaldamento. 

—  Scaldatori,  Stufa  (camera  ri- 
soaldata  ne'  coUegi). 

—  Scaldlglia,  Scaldino. 

—  Scaldin,  Cecia  o  Scaldino. 
Ul  scaldin  ^er  tegn\  eald  i  piatt : 
Scaldapiatti,  Scaidavivande.  —  di 
man :  Soaldamani. 

Scal&-faa,  Sgbembare ,  Dare 
Boavo.  Tagliare  di  scancio.  «  Std 
coll  chi  el  vet  pussee  sealfcta  »  (di 
camicia):  «A  (^uesta  inoollatura 
ya  dato  maggior  scancio  o  soa- 
vo>. 

—  Scalfln,  Pedule. 

—  Scalfadura,  Scavo. 
Scalfarott,  Scalferotto.  (In  dis.) 

Pantofula  col  pelo.  Quell  eke  vend 
i  scalfarott  in  strada:  Lo  scar- 
paro. 

ScaliXL,  Scalino.  «  Guarda  che 
gh'h  6n  sealin  » :  «  Bada  cbe  c'^ 
uno  scalino  ».  «  El  g^d  i  dnn  de  la 
baila  e  pceu  i  sealin  del  domm  »  : 
«  Ha  gli  anni  della  balia  e  coda  ». 

—  Scalinada,  Scalinata.  Ija  sca- 
linada  del  domm:  La  —  o  gradi- 
nata  della  cattedrale. 

Scalmanass-anaa,  Scalmanarsi, 
«  L'h  inutil  de  sealmaneus  » :  «  E 
inutile  scalmanarsi  ».  «  L'^  rivaa 
chi  tutt  scalmanaa  » :  «  £}  arrivato 
qua  tutto  scalmanato  ». 

Scalmanna,  Scalmana.  « Quell 
l\  el  vdt  c^rt  minga  a  ris'e  de  ciajh- 
ph  6na  scalmanna  »:«...  a  rischio 
di  pi^liarsi  una  — !  ».  Scalmanna 
de  cold:  Lampeggio. 

ScalosBd.,  Scossare  (1),  Trabal- 
zare.  « L'h  staa  6n  scaldssit  eon- 


it)  Scossare   manca  al    -vocab.   Ma  pol 
trovo:  Scossata:  lo  scossare.  O  dunquet 


Hndv  su  quella  strada  tutta  germi 
« Fu  uno    Bcotio    continuo 
carrozza,  su  quella  strada 
gbiaia  ». 

—  Scal6s8,  Scossa.  J  seaioasM 
la  carrozsa  su  quella   strada  m* 
fame »  :  «!  trabalzoni  o  le 
della  carrozza  o  vettara  su  qi 
strada  infame  o  non  domata. 

Scalvk,  Scalvare  (non  com.)i.St> 
ramare.  Scalvdt  i  pdbbi .-  CapstM* 
zare  o  scapitozzare  i  pioppi.  Di- 
vettarli. 

—  Scaly,  Ramaglia,  DiruBft* 
tura.  M  scalv  di  sares:  II  ta^ 
de'  salici. 

Scalzk,  Soalzare  e  Sealnaie. 
ScalzdL  la  thrra  :  —  la  terra.  Sesi- 
za  6n  ciod :  Tentennar  on  ehiodai 
I  Scaled  cdms  6n  nvuU :  Soalciait 
come  mulo  o  come  un  accidents. 

—  Scalz,  Scalzo.  |  JEl  seals  id 
s*eiopp:  11  calcic  del  fucile. 

—  Scalzada,  Caloio. 
Scalzacan,  Scalzaoane.  P&vertt, 

ma  tutt' alter  che  scalzaean:  Po- 
vero  s),  ma  tutt'altro  che  scaln- 
cane. 

Scambi,  Scambio.  Atidd  inseaim' 
hi  de  vun:  Andare  i>er  scambio. 
In  scambi:  InTCoe  o  in  iscambioL 

Scamblett,  Scambietto.  ^m«i- 
biett  de  eavail :  Rallegrata. 

Scambffla,  Scamonea  (poco  il8»- 
to),  Calia,  Smorfiosa.  «  Ohi  VI 
quella  hruita  seamojffla  ^  »  :  «  (Thi 
e  quella  brutta  smorfiosa  I  Uni 
sora  Rosetta». 

Scamottk-ottaa  (D.  Fr.)  B*- 
rare),  Rubare  al  gioco.  |  «A/m'i 
scamoUaa  la  mor6sa  »  :  «  M'bam- 
bato  ramoro8a» 

—  Scamottada,  Ladreria. 

—  ScamoUoeur,  Baro,  Barat- 
tiere 

Soamp&-inpaa-iiipas8,  Scam- 
pare.  4c6>  seampass  «en£'an »...»: 
«  Se  campassi  mule  anni... ».  Seamr 
ph  i  ann  de  Matusalhmm:  Cam- 
pare  gli  anni  di  Matusalemme. 
(Pr.)  Fii  che  vhgg  nd  se  seampa: 
Pi^  che  vecchi  non  si  campa. 

Scampagua-gnaa,  Scampagna- 
re.  «  Lit  felice  che  el  vd  a  smm- 
pagnd  »  :  «  Lei  felice  che  se  ne  ti 
a  scampagnare  ». 

—  Scampagnada,  Soampagnata. 
^cSe  vd  a  fd  6na  scampagnada  » : 
«  Si  Y&  a  fare  una  scampagnata*. 

Scampank-anaa,    Sbatligliareii 


SCA 


-653- 


SCA 


BTEapanare.  «  Sb  sentiva  seampor- 
t  de  Idntan »  :  «  Si  sentiva  uno 
Btinx^anare  lontano  ». 

—  Soampanada ,  Soampanata 
on.  com.),  Scampanio.  Onaseamr- 
TtTh€Ziia  eke  d  duraa  trh  or:  Uno 
»a>mpanio  o  soampanellata  ohe 
iir?>   tre  ore. 

—  Scampanellada,  Idem.  «  T'ee 
trhtii  che  seampanellada  ^  » : «  Hai 
di'to  ohe  —  ?  » 

Scanchink-inaa ,  CroUare  (1), 
^eo.'teiinare.  « Quel  iavdl  II  el 
ca'^tchinna  » : «  Quel  tavolino  ten- 
Bxixia ».  ^ella  hanca  de  crhdil 
»  seanehxnna:  Ouella  banca  di 
^redito  sta  per  failire. 

—  Scanchlnament,  Orollo.  On 
tcanchinament :  Un  crollo. 

Scandall,  Scanda^lio.  Scandali 
:2e  ciissa:  Soandaglio  di  oasBa. 

—  ScandagUk-gllaa,  Scanda- 
^liare.  SoandUtglih  V6pini6n  ptib- 
hliea  (civ.]:  Scandagliare  V  opi- 
nioije  pubblica. 

8candaUzz&*lzzaa-izzasB,  icGh^el 
«e  seandalUsza  minga  ««...»:«  Non 
la  si  seandalizzi  se  io... ».  « S(int 
restaa  ecandalizzcta  »  :  «  Rimasi 
scandalizzato  ». 

—  ScandaldB,  Soandaloso.  On 
process,  romam,  disedre,  croncma 
^candalosa  :  Un  prooesso,  un  ro- 
•manzo,  discorso,  oronaca  scanda- 
losa. 

—  Scanddl,  Seandalo.  2>d  seanr- 
dol:  Dare  seandalo.  L*e  la  prHa 
del  scandal :  £  la  pietra  dello  — . 

Scanella-ellaa,  Soannellare.  Co- 
lonn  seanellaa :  Colonne  soannel- 
late. 

—  ScanWadora,  Soannellatura 
e  Seanalatura.  «  El  vd  minga  dent 
in  /«—»:«  Non  entra  nella  —  ». 

Scazig^ll,  Soafi'aletto  (de'tipo- 
pograii).  «  M*h  borlaa  qid  el  scan- 
qeu  con  tutta  la  batteria  »  :  «  Mi  si 
h  Tovesciato  lo  scatfaletto  e  tutto 
il  resto  ». 

8ca]iii&-xmaa,  Scannare.  Scan- 
nd.  i  hke :  Soannar  gli  agnelli.  | 
Scannh  %  casiign :  Castrare  le  ca- 
stagne.  M  cortellin  per  scannh  i 
casthgn:  II  castrino.  |  Scanndt  el 


mazz:  Partire  o  Soozzare  il  maz- 
zo.  I  Vestii  — ;  Vestito  scannato. 
Scans,  Soanso.  A  scans  de  er- 
ror: A  soanso  di  equivoci.  —  de 
malintes :  A  soanso  di  malintesi. 

—  Scansafadlga,  Scansafatiche. 

—  Scansii-nsaa,  Scansare.  Scan- 
sd  el  pericdl :  Soansare  il  pericolo. 

Scanscia  (Volg.).  Vedi  Slawr- 
pella.  N.  fr. :  Prestin  di  scansc 
(R.  St.) :  Pomo  delle  gruecie. 

—  ScanBCiada,  Colpo  dato  eon 
una  grucoia.  Grucciata.- 

—  Soansoin,  Scricciolo,  Nanuc- 
oio,  Figliolo  dello  stento. 

8cantO]i4-onaa,  Scantonare  (1), 
Smerlare  e  Smerlettare.  Ona  do- 
gliktt  tutta  scantonada :  Una  ve- 
staglia  tutta  smerlettata. 

—  Scantdn,  Smerlo.  Pdnt  a  scan- 
Idn :  Punto  a  smerlo. 

Scanzia,  Soansia  (2),  Armadio. 
/  scanzii  de  la  bottega :  Le  scan- 
sie  della  bottega. 

—  Scanzieua ,  Soarabattola. 
Ona  hella  scanzietta  tutta  pienna 
de  belee,  de  memori :  Una  soara^ 
battola  plena  di  gingilli,  di  me- 
morie. 

Scapellada,  Scappellata.  Fagh 
6na  gran  scapellaaa:  Fare  una 
gran  soappellata  a  uno. 

8cap611a  (Ant.),  Scapigliatura. 
«  L*h  faa  6na  scapolla  »  :  «  Fece 
una  pazziola  di  giovinezza  ». 

Scappk-ppaa,  Soappare.  «2>e 
ch\  no  se  seappa  »  :  «  Di  qui  non 
si  seappa ».  Lassass  scappd,  de.,, : 
Lasciarsi  soappare.  Seappa  facura 
a...  »  :  «  Scappar  fori  a... ».  ^capph 
lapissa:  Scappar  di  pisciare.  IMS- 
sassel  scappd,  fceura  di  man :  La- 
sciarselo  uscir  di  mano. 

—  Bcapi^ada*  Scappata.  Fd&na 
scappada  in  montagna :  Far  una 
scappata  o  un  fuggi  fuggi  in  mon- 
tagna. Andh  de  seappacut:  Andare 
di  volo.  I  Fd>  6na  scappada  (tra- 
soorso) :  Idem. 

—  Scappadlnna,  Soappatina. 

—  Scappaddr,  Scappatore,  Ca- 


(1)  Crollare  che  significa  ne  pi{i  ne 
meno  che :  Tentennare  e  usato  a  tutto 
pasto,  da*  noetri  scrittorl  di  giornall,  per 
Cadere,  anzi  addirittura  per.Rovinare.  La 
lal  ca»a  e  crollata  per  dire:  E  rovinata. 


(i)  Scantonare  In  fior.  significa  invece 
Vol  tar  una  oantonata. 

(i)  Scansia  in  fior  e  mobile  assai  plu 
bello  che  non  sia  la  nostra  scamia.  E  qnel- 
lo  che  noi  dlremmo  Etasgere  a  vSder.  Pero 
anche  anche  a  Firence  M  chiamano  scan- 
zie  quelle  degll  speziidi  ,degli  orefici,  eoc. 


SCA 


—  654 


SCA 


vail  scappador:  Cavallo  scappa- 
tore. 

—  Scappadora  o  Scappatorla, 
A  la  scappadora:  Alia  soappa- 
tora. 

—  Scappament ,  Scappamento. 
Orologg  a  acappainent:  Oiiolo  a 
scappamento. 

—  Soappavia,  Idem. 
Scapusc,   Scappuccio.    Tc&u  sii 

6n  scap-usc:  Scappucciare.  I  Fd 
el  scapusc:  Correre  la  cavallina. 
On  pret  scapusc :  Prete  matto, 
(Pr.  toscano)  A  prete  matto  po- 
polo  spiritato. 

—  Soapuscl^-sciaa,  Spapuceia- 
re.  «  Oo  scapusciaa  e  tne  son  faa 
mal  a  o  me  s6n  rovinaa  la  ponta 
del  dUy*'.<i  Ho  scapucciato  e  mi  son 
mezzo  rovinato  il  dlto  grosso  ». 

—  Scapusciada,  Scappucciata. 
Scaraabttola,  Scarabattolo. 

Scarabocc,  Scarabocchio.  Pien 
de  scarabocc :  Pieno  di  scara- 
bocehi. 

—  Scarabocci&-occiaa ,  Scara- 
bocchiare.  «  Searabocei  gib  di 
vhrs  »  :  «  Scarabocchio  qualcbe 
verso  ». 

—  Scaraboodada ,  Scaraboc- 
ohiatura. 

Scarbonti-ontil,  Imporrare,  Ab- 
bronzare. «  T^ee  scarhontii  la  bian- 
cheria  »  (vedi  anche  Grema) :  La 
biancheria  5  tutta  imporrata. 

Scardass^-assaa ,  Scardassare, 
Cardare.  Vedi  Scarleggia. 

—  Scardaasada,  Cardata,  Scar- 
dassatura. 

—  Scardass,  Cardo,  Soardasso. 
Scarega  (Volg.).  Vedi  Scarieae 

voci  affini.  A  scarega  bart :  A  sca- 
rica  barili. 

Scaric^-caa-cass,  Scaricare. 

Scarlcabari,  Scaricabarile.  Fa 
a  — :  Idem. 

Scarlatt,  Scarlatto.  Divenia 
scarlatt:  Farsi  scarlatto. 

—  Scarlattinna,  Scarlattina.  La 
fever  scarlattinna :  La  febbre  scar- 
lattina. 

Scarllg^-igaa,  Scivolare,  Scar- 
lipa  sul  giazz:  Pattifiare  o  sdruc- 
ciolaro  sill  ^hiaccio.  Scarliga  e 
borld.  gio:  Sci  volar  un  piede  e  ca- 
scare.  Sdrucciolar  e  cadere.  «  JEl 
m*  h  scarligaa  fmura  di  man  » : 
«  M'^  agiisciato  dalle  mani  ». 

—  Scarliga  e  Scarlighetta , 
Sdrucclolo,  Sdrucciolella  (Pistoia). 


«  /  fiaeu  dn  fa  adna  searliga  tm 
nev  » :  « I  ragazzi  ha  fatto  m 
sdrucciolo  suJla  neve  ». 

—  Scarligada,  SdrucciolamestiL 

—  Scarlighent,  Sdmccioleiite  • 
Sdrucciolante. 

Scarna-maa-mass,  Scomarec 
Soarnire.  Scamd.  6na  peU:  Sett^ 
nare  una  pelle. 

Scaroccia-occlaa,  Vedi  Searm- 
za. 

Scarp,  Strappo.  «  Guarda  ekt 
scarp  in  di  calzon  » :  «  Guards  dM 
strappo  ue'  calzoni ». 

—  Scarpon,  Scarpone. 
Scarpa,  Idem.  Scarp  strUl,  dhc 

ghe  se  balla  dent^  ehe  fan  mol: 
Soarpe  stretta,  che  ci  si  Dall»  den- 
tro,  che  fanno  male.  Scarp  Mof- 
cagnaa :  Scalcagnate.  JOustra  t 
scarp :  Lustrare  le  scarpe.  Im- 
siragh  i  scarp  avun:  Liustrarek 
scaipe  a  uno.  Cuntit  eotne  la  stat- 
la  ai.  scarp:  Far  con  to  di  ub» 
come  delle  scarpe  vecchie.  Tegtd 
el  pe  in  do  scarp:  Tener  il  pied* 
in  due  stafi'e.  Vatf-zass  i  p^  foeun 
di  scarp:  Non  gli  restare'  doTft 
mettere  i  piedi,  V^ss  nanea  degu 
de  lazzagh  i  scarp :  Non  esser  de- 
gno  di  legare  le  scarpe  a  un*. 
«  Elvaa  ris'e  de  nass  eon  su  scarf 
e  ealzett »  (scherz.  di  iin  parte  leo- 
to  e  difficile) :  «  Egli  ha  a  uascen 
calzato  e  vestito »  (1).  A'vegk  I 
scarp  gid  dedree :  Portare  le  scar- 
pe a  oiabatta.  Avhgh  nanea  aearf 
m  pee :  Non  avere  scarpe  in  pifr* 
di.  Mett  fcRura  la  searpa:  Mc^ 
tere  la  calza.  (Pr.)  I  seitKcUim 
g' dn  semper  rott  i  scarp  (ap- 
press.) :  Cane  non.  mangia  mni 
came  di  cane.  Uh  mci  frttsiit  H 
scarp  che  ne  di  lenzoeu  :  '£:  meglio 
consumar  le  scarpe  che  le  leniii* 
la.  Se  dev  minga  tegnl  el  pi  m 
tanti  scarp:  Non  si  deve  teoen 
in  piede  in  cento  ataffe.  |  Is 
Scarpa  del  mur:  Muro  a  Scarpa.  | 
La  searpa  de  la  carrazza  :  Scarps. 

—  Scarpasola,  Scarpetta,  Soar* 
pin,  ecc.  Scarpaooia,  Scarpettit 
Scarpina  e  Scarpettina. 

Scarpa,   Scerpare,   Dissodadft. 


(1)  11  concetto  della  fmse  mn&nMe  la 
fior.  non  credo  ci  lia.  Nascere  vieatito  hik 
due  signiflcati  divers!  dal  milanese :  e  oM: 
CoUa  membrana  involiataa  Fortiuftmta. 


SCA 


655  — 


SCA 


ar-^d,  6na  hrtighira:  Dissodare 
L   soopeto. 

3csj:i>azza,  Torta  d'erbo. 
3caj:piattola,  Sceruelloiie.  Fd>  o 
««€-  &na  scarpiattola:  Commet- 
v&  o  fare  o  dire  udo  Bcerpellone. 
EU^ars,  Scarso.  Misiirci  sears: 
isixrar  a  risparmio. 

—  Scaxseggi^-eggiaa,  Scarseg- 
ti,-r«A.  Searseggia  a  danee:  Scar- 
ig^aro  a  denari. 

—  Scarsitaa,  ScRr8it(\  e  Soar- 
^zza.  Jja  scarsezza  di  spezzaa  de 
rffcnl :  La  soarsit^  di  spezzati  di 
rgento. 

Scaxsella  (Pooo  comune),  Scar- 
»11».  Vedi  Saecoceia, 
Scart,  Scarto.  Bohha  de  seart: 
.o'ba  di  soarto.  |  «  Te  faa  el 
tart  f  »  (gioco) :  «  Hal  fatto  lo 
sarto  ?  »  ( Archivii)  El  seart  di  cart 
^&n,  Archivi  Vh  rohba  geldsa:  Lo 
sarto  degli  atti  d'un  arohiyio  h 
osa  geloBa. 

—  Scart&-rtaa,  Scartare.  Scartii 
alia  leva:  Scartare  dalla  leva. 
Jcarta  bagatt:  Dire  il  fatto  suo. 
Grioco,  Archivio,  Zecca,  ecc.) 
(cartare. 

Scartabellk-ellaa,  Scartabella- 
e.  «  Oo  seguitaa  a  scariabellit  per 
rovd..,  » :  «  Ho  eontinuato  a  scar- 
Abellare  per  trovare  ». 

Scarta£azz,  Scartafaccio.  «  Ma 
\08se  Ven  fee  de  tuUi  quii  scarlor- 
^azzt  »:  «  Che  ne  fai  di  tanti  scar- 
»taoei  ? » 

Scartari,  Qnademo.  El  scarlari 
ISl  d&cer  de  scola:  II  quademo 
lei  oompito  di  ncuola. 

Scaarteggik-egglaa,  Scardassare. 
Searleggia  o  Scardassa  la  lanna : 
Scardassare. 

—  Scarteggiada  e  Scarteggia- 
Aiira,  Scardaasata  e  Scardassa- 
kura. 

—  Scarteggin,  Scardaesatore  o 
Scardassiere. 

Soartojffla,  Cartaccia.  «  Stasira 
n6  vedi  ehe  searloffi » (gioco): «  Sta- 
Bera  iion  vedo  che  cartacce  ». 

Scartoaus,  Cartoccio.  Fd,  sii  in 
d'Sn  scartozz:  Accartocciare.  Chi 
gearlozz  de  bdnbdn:  Un  cartoccio 
di  dolci. 

—  Bcartozzada,  Cartocciada. 
-^  ScartozzMl,  Scartozzln,  Car- 

toooetto,  Cartoocino.  P  (Fig.)  Di 
persona  attilata  che  pare  uBcita 
da  uno  scatolino,  Milordino. 


Sca88&-a8saa»  Scassare  (1),  Cas- 
sare.  Scassa  i  segn  del  lapis  c6nt 
el  radirgummi:  Cassare  i  segiii 
del  la  matita  col  radirgummi.. 
«  Scassa  ,  scassa  quella  jras  »  : 
«  Cancella,  cancella  ».  Seassd,  ona 
sentenza:  Cassare  ima  sentenzn. 
Cassa  del  ruolo:  Radiare. 

—  Scassadura,  Cassatura.  «  In 
sta  pagina  gh'e  tropp  scassadur  » : 
« In  questa  pagina  ci  sono  troppe 
—  o  eancellature  ». 

—  Scatola,  Scatola  (2).  —  de  si- 
garetl,  de  tabaeeh,  d^  sardinn,  de 
la  zipHa:  Scatola  di  spagnolette^ 
tabacchiera,  di  sardine^  della  ci- 

Sria,  A  Ihtier  de  scatola :  A  lettere 
i  — .  R6inp  i  seatol :  Rompere  le 
scatole. 

—  ScatoUtta,  Scatoletta.  —  de 
zolfanH:  —  di  fiammiferi. 

—  ScatoUn,  Scatolino. 

—  Scatoldn,  Scatolone. 

Scav,  Scavo.  (Civ.)  /  magnifich 
seavi  de  Pompei:  I  magnifici  ecavi 
di  Pompei. 

—  Scayament,  Scavamento. 

—  Scaya-avaa.  Scavd  i  foss  r 
Scavar  le  fosse.  |  (Fig.)  Scavdt  vun: 
Scalzare  uno.  «  Jb'oo  seavaa  pdlid 
polid  » :  «  Ho  saputo   ogni  cosa  ». 

Scayalc&-lcaa,  Scavaloare.(Fig.) 
«  L'e  stau  scavalcaa  » :  «  Fu  sca- 
viilcato  o  soppiantato  ».  Seavaled 
6n  mnrell,  on  a  sees:  Scavalcare 
un  muro,  una  siepc. 

Scavdzz,  Scavezzo.  Tromhon  e 
Peslon  scavezz :  Trombone  e  Pi- 
stone  scavezzo.  |  Villa  seavezsa  : 
Vita  snella,  piegnevole. 

—  Scavezz4-zzaa-zza88,  Scavez- 
zare.  «  El  s*e  seavezzaa  6na  gam-- 
ba»:  «  Si  spezzb  una  gamba  ».  - 

—  Scavezzacoll,  Scavezzacollo. 
^  ScaYl&-vlaa-yia88,  Scapigliarsi. 
Scaruftaro.  «  Te  see  tutt  scaviaa  >»  r 
«  Sei  tutto  scaruft'ato  ». 

Scayldu,  Con  molti  capelli  e  lun- 
ghi.  /  scavion  del  R^ :  Le  cento 
guardie. 

Sc6ff  (D.  Fr.),  Capo.  «  Vui  gh'h 
chi  el  sceff » :  «  E  qui  il  maestro, 
il  capo  fabbrica,  it  padrone  di 
bottega  ».  D  «  Per  balla  Ve  seeff  » r 


(1)  Scassare  in  flor.  significa :  I.cvar 
dalla  raasa  o  anche  :  Divellere  a   Pistoia. 

(2)  Scatole  si  chiamano  le  scarpe  troppo 
larghe  e  di  brutta  forma;  da  nol  Seaiol  \ 
piedi  troppo  lunghi  e  piatti. 


SCE 


—  656  — 


SCE 


■«  Per  ballare  6  un  me  n'impippo  o 
^  numero  uno.  |  Bohha  sckfia:  II 
iiore. 

Sceleraggin,  Sceleraggine. «  VI 
perd  6na  sceleraggin  questa  de... » 
jiperbole) :  «  La  ^  una  vera  scel- 
leratezza  codesta  di...  ». 

—  Scelerato,  Scellerato.  «  Vd, 
via  scelerato  yt  (scherz.):  «  Va  via 
fioellerato  ».  On  vin  scelerato :  Vi- 
no scellerato. 

Scelt,  Scelto.  Rohha  seelta :  Ro- 
ba  soelta.  Truppa  seelta:  Soldati 
«celti.  Cgra  »cci/a ;  Uva  seelta.  «  Oo 
^celt  foRiira  elmhiynni  Ho  trascelto 
il  meglio  ». 

Scemisetta  (D.  Fr.);  Oamicet- 
ta  (1),  Camicino,  Bavenna.  Scinii- 
■setta  sedllada  o  averta :  Camicino 
scollato.  Scimisetta  a  coll:  Cami- 
cino acooUnto. 

Scempi,  Scempio.  «  Whmm  faa 
6n  scempi »  (in  dis.) :  Fame  le 
matte  risa,  crepare  dalle  risa. 

Sceuarl,  Scenario.  «  JEl  scenari 
del  pHmm  att  Vera  6n  hdseh  »  : 
«  Lo  scenario  del  primo  atto  era 
un  bosco  ». 

—  Scdnna ,  Scena.  Soenna  par- 
rapettada :  Camera  parapettata. 
ATiddi  in  —  .•  Andare  in  — .  Ttrd 
in  sehnna:  Tirar  in  ballo.  I  Oh 
€he  scknna  »  :  «  £}  una  scena!  »  | 
Fh  di  scenn:  Fare  delle  scene  o 
ecenate. 

—  Sceudtta,  Scenetta.  Onasce- 
netta  de  rid :  Una  scenetta  ridi- 
«ola. 

Sc^ndera  (Volg.).  Vedi  Zkner, 
{1\  popolo  in  queste  voci)  «  Ohe 
fforarta  un  poo  de  scendera  » : «  Ci 
vorrebbe  un  po'  di  quattrini  ». 

—  Scenderee»  Ceneraio. 

—  Scenderada,  Cenerata. 

—  Scenderent,  Ceneroso. 

—  Sceudlroela,  Cenerentola. 

—  Scendiroeu,  Covacenere. 
Scenlglia,  Ciniglia.  Chiarnisidn 

de  sceniglia:  Guarnizione  di  — . 

S'cduna  e  Scli^nna»  Schiena. 
Bassd,  la  s'  cenna :  Curvare  la 
echiena.  Lavorct  de  s^cknna:  La- 
vorare  di  schiena.  A  s' chnna  de 
mull:  A  schiena  di  mulo.  A  »*«^n- 
na  nuda:  A  bisdosso.  Avhgh  Voss 
in  la  — ;  Aver  la  pigrizia  nell'os- 
sa.  Avhghela  in  la  — ;  Averla  nel 


(1)  Ma  Camicetta  in   Tosc.  h  diminat. 
<1i  camicia,  e  non  e  la  SdmiseUa. 


gobbo  (non  com.).  MHt  te  —  < 
mur:  Metter  le  spalle  al 

—  S'cenada,  Colpo  di 
o  nella  schiena. 

—  S'cenetta  (Pezzo  di  legnoA 
bruciare  non  rotondo),  Pezzo  A 
catasta. 

—  S'  cendn  ,  Ampia  schioa 
(Grosso  pezzo  da  catasta).  IJCM 
gid  el  —:  Piegare  11  groppoie. 

Scdnten ,  Centina.  Tirh  «m  d 
scenten  de  Vareh :  Levare  la  eei- 
tina  dell'arco. 

Scentenk-enaa,  Centuuie. 
Seentenh  Vareh :  Centinare  ram 
in  costruzione. 

S'cdpp.  Fesso.  «  Gh^h  6n  s-eeff 
in  del  Ihgn  »  :  «  Nel  le^no  c-^  id 
fessino  ».  «  M  eumd  V  it  iraa  M 
s*eepp  »  :  « II  cassettone  fece  mw 
spacco  ». 

—  S'c6ppa,  Spacoare.  S'eqtpAk 
Ugna :  Spaccar  la  le^na.  «  El  fi 
s'eeppaa  la  testa  »  :  «  Gli  spaced  i 
capo  ».  «  Me  s6nt  s'ceppaa  i  oof- 
z6n  »  :  «  Mi  son  spaccato  i  calio- 
ni ».  Sentiss  a  8*cepph  el  eoenr: 
Sentirsi  fendere  il  ouore. 

—  S'cdppa,  Schiappa  e  Stiappi 
«  Oo  faa  aid  di  s^eepp  » : «  Ho  pw- 
parato  delle  stiappe  ».  |  Jj*^  im 
s'eeppa  »  :  «  £  uno  schiappino  >. 

Scepp,  Ceppo.  On  scepp  de  ei: 
Un  ceppo  di  case.  (Maei^o)  Stiff 
gentiltf  gialdin^  argeniiny  eee.: 
Boocie  ealcaree.  (Botanical  On 
bhll  sehpp  de  rosmarin  .*  Un  W  « 
grosso  ceppo  di  ramerino. 

—  8c6ppada,  Ceppaia.  Temu  i 
niant  in  seeffpada  :  Tener  gu  al- 
oeri  a  ceppaia.  |  Zattera  di  troD- 
chi)  Fodero. 

S'cera,  Schiera.  In  s*cera:  In 
ischiera  o  a  schiera.  M^tt  in  s'ee- 
ra :  Mettere  in  schiera. 

—  S'cerasB-eraa,  Schierare.  <& 
s'in  se*eraa  sui  ba^Hdn  » : «  Si  soiio 
schierati  lungo  i  bastion!  ». 

Sc^rni-xill,  Scemere,  Scegliere. 
Sc^mi  foBura:  Trascegliere,  Va- 
gliare.  P.  £.  «  L'd  propi  seemH 
foeura  el  moment  hon  I »  (Iron.) : 
«  Ha  scelto  proprio  il  tempo !  > 
«  An  seemii  foeura  i  pustee  ah 
raqgios  »  :  «  Furono  t  aglia^  i  pift 
animosi  ». 

—  Sc^rna  e  Seelta,  (CiT.),  Cer- 
nita  (in  dis.)  Seelta.  Fa  la  seema: 
Far  la  seelta.  Pentiss  de  la  sheila 
o  scema :  Pentirsi  deUa  6oelte» 


SCE    • 


—  657  — 


SCH 


Scemida,  Scelta.  Fd,  la  seer- 

tdcc  di,., :  Far  la  scelta  del... 
Scarpa,   Serpe.  «  Ti  va  sU  in 
ic^^a  »  :  «  Tu  monta  in  serpe  o  a 
ifcssetta  ». 
—  Scerpin,  Serpe. 

Sc^r,  Cerro.  On  regondin  de 
9^r  :  Un  tondello  di  cerro.  Bdsch 
B   9chr:  Cerreto. 

S'cervellass-laa  ,  Scervellare. 
■^€>rh   s^cervellass  a:  Scervellarsi 

m  »  m 

Sees,  Siepe.  Sees  viva,  morta: 
►iepe  viva,  morta,  (Pr.)  A  san- 
*.j4.gne8a,  ecc.  Vedi  Agnesa,  On 
*€&eSf  dove  ednt  el  cervetlaa  se  liga 

sees:  Un  paese  dove  si  legano 
e  viti  coUe  salsiocie.    Rar  come 

campanin  in  di  sees :  Raro  co- 
a.e  le  mosche  blanche. 

—  Scesetta,  Piccola  siepe. 

— -  Sceson,  Siepone.  Sceson  de 
%%v6i  :  Cortina  (Arezzo),  Tendone. 
Scesora.  Vedi  Sdsora. 
S'cess  (In  dis.).  Stretta  al  cuore. 
c  jy^  staa  per  ml  dn  gran  s'ckss  » : 
<  Mi  son  sentito  stringere  proprio 
a  onore  ». 

Sc^sta,  Cresta.  Odn  la  sehstai 
Colla  cresta.  Minutta  de  lacchtt, 
•flldn,  erhst  e  fasceu  de  qall :  Bor- 
bottino  di  animelle,  scnienale  di 
vitello,  creste  e  granelli. 

S'c^tt,  Sohietto.  Vegnl  vias'eett: 
Procedere  schietto.ZHZZn^^t  e  s'ceii: 
Dir  la  pura  e  schietta  verity. 

—  S'eettezza,  Schiettezza..  C6n 
tutta  — ;  Con  tutta  — . 

Selves,  Seveso.  (Nome  di  iiumi- 
ciattolo  sotterraneo  di  Milano ) 
«  JS7/  par  6n  sceves  »  :  «  fi  una  fo- 
gna». 

Scheia,  Scheg^a,  Scaglia.  «  iT  ^ 
andaa  6na  seheta  in  d/  6n  did>  : 
4c  Mi  si  h  fitto  una  scheggia  in 
un  dito  ».  «  M^l.  andaa  6na  scheia 
de  pieaprH  ,  in  d'  dn  oee  »  :  «  Lo 
scalpellmo  mi  ha  mandate  una 
piccola   scaglia    in   un    occhio ». 

Scheia  de  dent:  Scheggia  di  den- 

te.  I  (Divisa  de'  capegli) «  2y'^  adree 

a  fos8  la  scheia  »  :  «  Sta  facendosi 

la  Bcriminatura  ». 
Scheili-eiaa-eiass,   Scheggiare. 

Ong  ehe  se  scheien :  Unghie  che  si 

scheggiano.    Vds  scheiada :   Voce 

etridiila  o  fessa. 

—  Scheion  (Denti  di  cavallo), 
Soaglioni. 

—  Bcheids,   Soheggioso.    Sass, 


Ihpn,  seheios :  Sasso,  iegno  scheg- 
gioso. 

S<^dlter,  ScheletrOt  «i^'^  ridott 
edme  6n  schelter  »  :  «  £  ridotto  co- 
me uno  scheletro. 

Schenal,  Sohienale  (1),  Spallie- 
ra  del  canap^.  —  de  la  carrozza: 
—  della  carrozza. 

—  Schenna,  Schiena.  Vedi  S*een- 
na.  Ona  sehenna  de  Ihgn:  Pezzo 
da  catasta  o  Squaiiia.  Ona  meda 
de  schenn  de  fo :  Una  catasta  di 
pezzi  di  spacco  o  di  faggio. 

Scherma,  Idem.  Tirh  de  scker- 
ma  :  Tirare  di  scherma. 

Scherz,  Scherzo.  On  hrutt  seherz : 
de  eattiv  ghner,  de  natura:  Un 
brutto  scherzo,  —  di  cattivo  ge-r 
nere,  di' natura.  Fit  dn  seherz  (di 
persone) :  Far  uno  scherzo.  |  (Di 
legnami)  Screpolare.  Slcb  al  seherz : 
Reggere  la  buria  o  laconia.  (Pr.) 
Seherz  de  man,  seherz  de  villan: 
Scherzo  di  mano,  scherzo  di  vil- 
lano. 

—  dcherzk-zaa,  Scherzare.  Rid 
e  seherzdb :  Ridere  e  scherzare.  Gh*l 
poech  de  seherzd :  C  h  poco  da 
scherzare.  «  Soo  ben  ch'el  seher- 
zaf  »:  «  Ma  lei  scherza  ».  I  «  Stct 
piumma  chi  sul  eappellin  la  an- 
daria  pussee  seherzaaa  »:  «  Code- 
sta  piuma  cost),  sul  cappellino, 
andrebbe  pift  sghembata  ». 

—  Scherzant,  Scherzett,  Scher- 
z  6  8 ,  Scherzetto ,  Scherzevole , 
Scherzoso. 

Scliic<^er&-eraa,  Schiccherare. 
«  In  trii  minutt  I'd  schiceheraa  gib 
dn  sonhit » :  « In  tre  minuti  ha 
schiccherato  un  sonetto  ». 

—  Schiccherada ,  Schicchera- 
tura. 

Schinca  o  Stinh,  Stinco.  « JE^Z 
m,'  h  daa  6na  peseiada  in  d'  dn 
stineh  o  sehinea  » :  «  Mi  diede  una 
pedata  o  un  calcio  in  uno  stinco  ». 

Schiriblzz,  Schiribizzo.  (pitl  po- 
polare  che  Ghiribizzo).  «  Gh'h  sal- 
tan el  schiribizz  de...>:«.  Gli  h  sal- 
tato  lo  schiribizzo  di...)» 

Schirpe,  Corredo.  (Schirpa  e 
Seherpa  sono  in  dis.). 

Schisc,  Schiacciata.  Nassehise: 


/I)  Schienale  che  corrisponde  cosi  bene 
a  Schenal  nel  suono  della  voce,  signifioa 
tutValtro :  e  la  midoUa  splnale  del  bue 
macellato,  e  corrisponde  alia  nostra  Mi- 
dolla. 

AD. 


SCH 


—  '688 


Naso  camoscio  |  Vkss  schise :  Es- 
8<>r  digiuuo.  Q  Stit  schise  (volg.):  Star 
chiotto  o  Tener  in  sfe  o  Non  sVe- 
sciare. 

—  Schiscietta  (In  dis.),  Gibus. 
Vedi.  (BozzolL  di  Bcarto)  Sinighel- 
la^  Faioppa. 

—  Schlscia  (Pop.),  Moro8a(pop,). 
«  La  mia  schiscia  »:  «  La  mia  scm- 
pata )». 

—  Schlscl&-isciaa-iscia8S,Schiz- 
zare  (1),  Scliiacciare.  Sehiseid  6n 
pe  a  vun :  Schiaociare  un  piede  a 
uno.  Schiseid  on  sognhtt:  ochiac- 
cjare  un  Bonnellino.  —  Voce:  Striz- 
zar  o  Stringere  I'occhio;  —  6n  li- 
mon:  Strizzar  un  limone.  —  I'uga : 
Pigiare  I'uva.  «  Perehb  lu  el  va  in 
la  folia  a  fass  sehiseiaf  »:«  Perch  fe 
andar  nella  caloa  a  farsi  pigiare  ? » 

—  Sclii8Ciada»  Schiacciata. «  Che 
sehiseiada  in  quella  folia  /  y^:«  Che 
Hchiaociata  in  quel  pigia  pigia  ». 

—  Schisoiadlnna,  sohiacoiati- 
na.  Sehisciadinna  d'occ:  Strizza- 
tiua  d'occhio. 

'-  Schi8Ciallm6n,  Strizzalimoni. 

—  Schisciamlcchitt ,  Chierico 
8eminari8ta. 

-—  ScMsclandB,  Schiaccianoci. 

—  Sclii8claUd.-attaa,  Schiacoio- 
1m re.  «  Te  me  sehiseiattaa  el  cap- 
pell  »:  «  M'hai  schiacciolato  il  cap- 
pello  ». 

—  Bchlscidn,  Muso  schiacciato 
o  Chi  ha  il  naso  sohiaociato. 

Schiva  -  lyaa  -  iyasB ,.  Schlvare. 
«  Podend  no  schivall  el  gh*h  andaa 
ine6ntra-»:  « Non  potendo  schi- 
varlo  ffli  andb  incontro  ».  «  Schir- 
va  Voliva  /  yn  «  Che  Dio  mi  o  ti 
-Hchivi  da...  » 

—  Schiyafadigh,  Scansafatiche, 
Sbuccione  sfatioato. 

—  ScMvl,  Sohifo.  Fdschivi:  Fa- 
re schitb  ed  anehe  Fare  afa.  Mill 
sehivi :  Avere  a  sehifo  o  Venire  a 
Hohifo.  Vegg ,  libidinds ,  che  fh 
sehivi:  Vecchio,  schifoso,  che  sgal- 
letta. 

—  Schivia,  Schividtta,  Sc1i1y16b, 
SchiYioeu,  Boccuccia,  Ninfa,  Schi- 
va (Bch.),  Schizzinoso,  Schifiltoso, 
Schiflltosetto. 


(1)  Non  c'  e  caso  che  schizzare  s'acco- 
modi  col  nostro  Schiscid:  d  !1nvece :  dl- 
segnare  alia  grossa,  f rem  ere  di  sdegno,  di 
'donna  che  nel  camminar  si  divincoli,  del 
carbone  che  getta  faville  e  scoppia. 


—  Schivlaria,  Schiiatk.  «-X'< 
d^dna  schiviaria  unica  » : «  £  d'una 
schifiltA.  unica  ».. 

Sohizz»  Schizzo.  Con  duu  schist 
de  phnna :  Con  due  Bchizzi  di 
penna. 

—  SchlzzA-zzaa,  Schizzare  <1). 
«  L'h  minga  disegnaa  Vh  apphnna 
sehiszaa  »  ;  «  Non  h  disegnato  ^ 
appena  —  o  abbozzato  ». 

—  Schizz6tt,  Schizzetto,  Boz- 
zetto.  «  El  m'di  fan  gio  6n  sehis- 
zeli  in  lapis  » :  «  Me  ne  fece  il  boz- 
zetto  alia  matita  ».|«  Cdnt  &nsehia- 
zett  I'oo  hagnoia  »:  «  L'ho  ba^^uato 
con  uno  scnizzetto  ». 

—  S<^izzetta  -  ettaa  -  ettaaa, 
Sohizzettare,  Iniettare..  Schizzetta 
la  piagheUa:  Schizzettar  la  pia- 
ghetta. 

—  Schizzettada,  Sebizzettatura. 
Fass  di  sehizzettad :  Fai*8i  d«lie 
schizzettature. 

Schlzzinds,  Schizzinoso.  S^hiz- 
zinos  in  del  mangid:  Schizzinoso 
nel  mangiare  e  Lemia  e  Bocc« 
lernia.  «Za  ^d  la  aehizzinosa*'. 
«  Fa  la  spregioBa  ». 

Sola  (Volg.).  Vedi  <7tA  e  Chi. 

Sciabalon,  Sdabalott,  Sciaba- 
lent,  Che  ha  le  gambe  a  soiabola, 
Sbilenoo. 

—  Sclabalin,  Banchella. 

—  Sciabel  (Volg.).  Vedi  SniahcL 
Sciabol,  Sciabola. 
Bciab6  (VolgJ.  Vedi  Sabo, 
Sclabracca,  Gualdrappa.  -  .. 

t  ciffer  ricanuM:  Gualdrappa  col 

oiti*e  ricamate. 
Sciacc6,  Vedi  Chepp\, 
Sciao<|ii&,  Soiacquare.  —  i 

cer:  —  i  bicchieri. 
Scialalla,  Scialare.  «  Oh'^pi 

de  scialalla  yn  «  C'^  poco  da  sej 

lare  ».  |  Sciala  Beeo !  (2). 

—  Scialo,  Idem.  Fa  di  sfiaH\ 
Fare  sciali ! 

Scialappa,  Idem.  «  G*dn  mist  A 
seialappa  in  tla  minestra»:  «6] 
hanno  messa  la  —  nella  mLinestni^ 

Sdalacquk-quaa,  Scialacquai 
«  I/d  scialacquaa  tuU  » : «  Ha  sci 
lacquato  il  suo  ». 

Sclall,   Scialle.  —  de  lanna^ 
seda,  de  Persia:  Scialle   di 


(i)  Schizzare  in  fior.  ha  anehe  il 
del  nostro   Sprixxd  e   Sdlta  in. 

(2)  Erase  iron  lea  contro  ohi  dice  t| 
rate- 


SCI 


—  659  — 


SCI 


di    seta,   di   Persia.    A  seiall:  A 
scialle. 

—  Sclalett,  Sclalin,  Scialettin, 
Sctalon,  Scialletto ,  Scialluccio, 
8ciaIlettino,  Sciallone. 

ScUimbola  (D.  Fr.?)  N.  fr.:  Fdt 
sciamhoUt :  Far  gazzarra  o  meglio 
ribotta. 

Sciainda(D.Fr.),Color  camoscio. 

Sclampa  e  Zampa,  Zampa.  Me- 
nd  i  seiamp :  Menar  le  mani. 
Sciatnpa    o    Zampa   de  gaintia : 

e>rutta  sorittura)  Uncini  o  Raepa- 
u»a  di  gallina  o  Rabeschi.  (Grin- 
ze  siille  tempia)  Zampe  di  gal- 
lina. (Pr.)  JDoprd,  la  seiampa  o 
zafnpa  del  gait,  eec, :  Vedi  Casth- 
gna. 

—  Sciamp&-paa,  Zampare,  (1), 
Ghermire,  Afferrare  (poca  pop.), 
Aggnantare. «  Lit  el  seiampa  tutt » : 
«  Egli  agguanta  tntto  ». 

—  Bdampada,  Zampnta,  Mana- 
ta  e  Manciata.  Ona  sciampada  de 
marengh:  Una  maitciata  di  ma- 
renghini.  Ona  sdampada  stil  cv- 
lin^r  (cappello) :  Un  lattone. 

—  Sciampett.  Vedi  Zampett. 
Bciampin  e  Zampin,  Zampinae 

Zampino.  MHtegh  el  sciampin : 
-Metter  lo  zampino  in  una  .oosa. 
«  Poreo  sciampin  /  » :  «  Sacco  rot- 
to  I  «  Sl6nga  el  tb  hell  sciampin  'jr 
iceull  sii>'.  «  AUunga  il  tuo  ma- 
nino  e  piglialo  da  te  ». 

—  SciampiroUtt,  Zampine,  Ma- 
nine.  I  sciampirolitt  d*6nficeu:  Le 
zatnpine  d'un  bambino. 

Sciamp&gn,  Seiampa  gna.S^am- 
paqnf ranees  e  seiampagn  nazio- 
nal :  Sciampagna  francese  e  —  na- 
zionale. 

Scian,  Vedi  Gait,  «  Cara  la  mia 
sdarina )»  (a  donna  amata)  «  La 
mV  sciupata  »  (volg.) :  «  Sennino 
mio  ». 

S'clanca,  S'ciancdn,  II  Mangia. 

S'olanc^  e  S'clnc&.  Schiantare. 
S'cincass  la  vksta:  Strapparsi  il 
veetito. 

Sciaucradnra ,  Incavatura  di 
vita.  B^lla  seianeradura :  BelPin- 
oavo  di  vita. 

Sclantl«lidn»Fedine.  «JS7;)orto 


(i)  Zampare   e   Zampata    che   pur  nel 

8uono  corrispondono  perrettamente  Asciatn- 

pa  6  &  Sciampada  vogliono  dire  tutt'altro. 

■  significano  Percotere  coUa  zampa  e  Colpo 

di  zampa. 


i  seiantiglion  cosl  Idngh  eh* el  -par 
(in  ingles  »  :  «  Porta  certe  fediue 
Innghe  ohe  par  un  inglese  ». 

Sciaraban  (in  die.)  Baroccio  e 
Sciarab^. 

Sciarada,  Idem.  «Quella  donna 
per  ml  re  6na  —  »  :  «  fe  un  indo-r 
vinello ».     . 

—  Sciaradista,  Idem.  On—fa-- 
moso :  Famosb  apiegator  di  scia*- 
rade. 

Sciarbattola  (In  dis<)  Treoea, 
Ciana,  Genga  (Arczzo). 

—  Sciarabattana  (Schioppetto), 
Cerbottana,  Sciarabottana. 

S'clari-ril-ri8B,  Schiarire.  S'Ha^ 
riss  foRura  on  poo :  Schiarirsi  un 
poco  il  cielo.  S'  ciart  6n  liqudr : 
Chiarire  un  liquore. 
Sclarlott.  (D.  Fr.)  Charlotte.  ' 
Sclarpa^  Sciarpa,  Ciarpa(l).  mEl 
delegaa  allora  ets'h  miss  la  sdav^ 
oa  »  :  «c  Allora  il  delegato  si  cinse 
la  seiarpa  ».  0^'ia  .volta  i  donn 
porlaven  la  sdarpa :  TJna  volt» 
le  donne  usavano  la  oiarpa. 

—  Sdarpdtta,  Ciarpetta.  —  de 
seta:  —  di  seta. 

S'classer,  Sodo.  Pann  s'ciasser 
(in  dis.):  Panno  fitto.  On  basin 
s'ciasser:  Un  bacio  sonoro,  sohioc- 
cante.  Dorml  s*ci<isser:  Dormir 
sodo.  Grapp  d'uga  s'ciasser:  Una 
pigna. 

Sciatdg'l  (D.  Fr.)  Scatola,  Ca^ 
fanetto.  «  Guarda  tn  la  mia  seia- 
tog*l  che  te  trovaree.  la  eollanna  » : 
«  Guarda  nel  mio  cofanetto  chie 
vi  troverai  la  collana». 

Sciatt,  Soiatto,  Rospo,  Tozzotto. 
Una  casa  seiaUa:  Una  casa  tozza. 

i(Rospo)  Pien  de  sciatt:  Pieno 
i  botte  o  rospi.  «  JB7  d&i.  che  V I 
6n  smalt  f  »  :  «  E  dalli !  E  batti  li 
o  E  sette  I »  Avhgh  la  phll  de  sciatt: 
Avere  la  pelle  scabrosa.  Fd  el—: 
Farlo  gnorri. 

—  Sclattera  (Nido  di  rospi,  Sta- 
gno  dove  stanno  gracidanti),  Ran- 
nocchiaia. 

— 8ciattell,Sciattiii,SclattinoBH, 
Rospetto  ,  Rospettino.  «  Fam,m 
minga  vegnl  i  sciattit »  :  «  Non  mi 
far  entrare  i  batistini  ». 


(1)  Occorre  saper^  che  Ciarpa  s^gni- 
flca  anche  roba  vecchia  e  vile,  stra'coi  e 
bazzecole  e  nella  montagna  pistoiese  poi 
ciarpa  lo  dicono  quando  ana  donna  par- 
torisce  una  bambina. 


SCI 


^660  — 


SCI 


^  Sciattdn,  Rospaccio.  V^sdn 
seiattdn:  Essere  ingordo.  «  Quella 
donna  la  par  6n  «cia^Mn»:« Pare 
una  botta  ». 

S'ciav,  (Volg.).  Vedi  Schiavo, 

Sciavatt.  N.  Fr. :  Negher  edme 
&n  sciavatt:  Moro  come  una  tinoa. 

Sclavatta,  Ciabatta.  Bordell  in 
sdavatla :  Una  ohiassata  o  Un 
chiasso  del  diavolo.  Cuntd  vun 
cdme  6na  sdavatta  desmissa:  Sti- 
mare  uno  quanto  una  ciabatta. 
Porta^h  nanca  adree  i  sciavatt: 
Non  esser  degno  di  portar  le  oia- 
batte  a  uno  Opp.  Non  somigliare 
a  uno  neanelie  nelle  acarpe. 

—  Sdayattii'ttaa ,  Ciaoattare. 
«  L*e  6n'  6ra  ch*  el  sdavatta  per 
c^  »  :  «  ^  un'ora  che  ciabatta  per 
casa  ». «  M^h  toeeaa  de  sciavattit  fin 
2^  »  :  «  Mi  tooc5  dl  sgambare  fin 

—  SciayatUn,  Ciabattino.  Fd  el 
— .•  Fare  il  — .  Scagnell  de  — ;  Bi- 
Bohetto.  Nas  a  scagnkll  de  —  .* 
Naso  a  ballotta.  Fd  mori  el  sda- 
vattin:  (Bere  la  zozza  a  digiuno): 
Uccidere  il  ciabattino  (a  Lucca). 

—  Sclayattinada  e  Sciayatta- 
da,  Ciabattata(l)  Acciabattatura. 
«  T*  ee  faa  6na  seiavattinada  »  : 
T'^  riuscito  un'acciabattatura. 

S'claylna,  Sohiavina.  On  bar- 
chiroRu  in  s'davinna:  Un  barca- 
iolo  coUa  schiavina. 

8'ciayo,  Schiavo. «  jF«'cioi>o/ »: 
«  E  schiavo  ».  E  s'ciavo  seidri :  E 
bona  notte. 

Sclcch  (D.Fr.)rP.N.),  Scicche.  On 
vestiif  6n  cappetl^  6n  pescin  malto 
sciceh:  Un  vestito,  un  cappellino, 
un  piedino  molto  scicche  (gik  in 
dis.)  psciutt  e  vlan, 

Scmdn  (D.  Fr.),  Comodino.  Scif- 
fon  c6nt  el  pian  de  marmo:  Co- 
modino col  piano  di  marmo. 

—  Bciifonera,  Armadio  a  casset- 
ti,  Stipo  alto. 

Scigada,  Bclgalla,  Sigalla,  Ci- 
cala. (Pr.)  Qiiand  canta  la  —  de 
settemher  no  tceu  robba  de  reven- 
der:  Ouando  canta  la  cicala  di 
settemore  non  comprar  grano  per 
vendere. 

Boighera,  Nebbia. 

— Bcigherella,  Bchigherdn,  Neb- 
bierella  e  Nebbione. 


(1)  Ciabaitata  non  e  che  colpo  dato  con 
ciabatta. 


Sclgdlla,  CipoUa.  Ddprn  come 
&na  seigolla:  Pitl  doppio  d'una  ci- 
poUa.  Seigolla  de  painporzin,  de 
nasturei,  ece.:  Cipolla  o  bulbo  di 

!)amporcino,  di  nasturzio.  —  deUa 
tieerna:  —  dellume.  |  (Orologio) 
Cipolla. 

—  Scigdllin,  Cipollina.  On  stx- 
gollin  d'6n  fioeuj  a^6na  donnHta : 
Uno  Bcricciolo. 

Sdgort  (P.  N.)  (Ornamento  di 
cappellini).  Gala. 

Scijiriidtta ,  Civetta.  Andit  e6n 
la  scigttetta:  Andare  a  oivetta.  | 
«  Fa  minga  la  —  » :  «  Non  mi  £»- 
re  la  civetta ».  «  Jjee  Vh  semper 
a  la  fin^tra  e  la  par  &na  sdguei- 
ta  8ul  paUtt » :  «  EIP^  sempre  allii 
finestra ;  pare  una  civetta  sul  maz- 
zuolo  ». 

—  Sclguett,  Vitello  cordesoo. 

—  Sciguettdn,  Vitello  sopTanno. 
Sciloster,  Cero.  M  sciloBter  pa- 

squal:  II  cero  pasquale.  2k»  «6r(H 
doUidura  di  —  .*  La  scolatora  de' 
ceri. 

Scima,  Cima.  In  seima:  In  ci- 
ma.  Plant  de  seima:  Piantedi  al- 
to fuBto.  « Qt*ell  Vh  &na  seima 
d*omm  » :  «  Quelle  h  una  cima  di 
uomo  ».  Ona  seima  de  canaia:  U- 
na  cima  di  birbante. 

Scim&-i]iaa,  Cimare.  Schnik  d 
pann:  Cimar  il  panno.  —  i  al: 
Tagliare  o  tarpare  le  ali.  —  el  kUi: 
Spannarlo. 

—  Bdmada,  Cimata.  «  jDagh  6ma 
scimada  » :  «  Dagli  una  oimata  ». 
I  (Di  bestia  bovina)  Ona  vaeea 
—  .*  Una  mucca  macchiata. 

BclmaBa,  Cimasa.  Oneamine6»l 
6na  bella  seimasa:  Un  camino  eon 
una  bella  —  o  modanatura. 

Scimbia  <Volg.).  Vedi  Seimmia 
e  voci  Borelle  tranne: 

—  Scimbloeu,  Scimmiettaj  Sdm- 
miotta.  Trotta  irotla  seindmtu 
(Lett.):  Trotta  trotta  scimmiot- 
tino. 

—  Bcimblottell,  Scimmiottino. 
Bcimbiooob,    Succhio.    /  pinni 

ad^s  g'dn  denter  el  seimbweek: 
Le  piante  ora  entrano  in  suoehio. 

—  ScimiliBCln,  Bambino,  Sten- 
tino,  TriBtanzuolo,  Nece  (Arezzo). 

Bcimes,  Cimice.  «  G'dn  el  letti 
tutt  pien  de  seimes  »:  «  n  letto  dil 

Suella  gente  ^  pieno   di  cimioi»4 
'cimes  salvadegh:  Cimice  seWf 
tico. 


SCI 


—  661  — 


SCI 


—  Soimesera,  Cimiciaio.  La  eh 
Vh  &na  — .•  Quella  casa  fe  un  — . 

ScimdsBa,  Cimosa  o  Cimossa. 
Jajl  geitnossa  delpann:  La  oimoea, 
del  panno.  La  rodHla  de  aeimosaa 
per  la  lavagna:  La  cimossa.  (Fig.) 
Vhss  ai  seimoss :  Aver  la  vampa 
Opp,  £8sere  alia  porta  coi  sassi. 

Sclmostdn,  Mozzicone.  On  ca- 
vail  cdnt  6n  sdmostan  de  eda:  Un 
cavallo  con  un  mozzicone  di  coda. 

Scin.  N.  fr.:  Dannaa  eome  dn 
scin:  D  annate  o  Sdegnato  all'ec- 

CCSBO. 

8'ciiL0&.  Vedi  S'cianed. 

Scinlvella  (Volg.).  Vedi  Cer- 
vella. 

Sdnsclllk  (Quadrupede).  Cin- 
cilia. 

Sciocch,  Sciocco.  «  Oh  edme  te 
se  seideeh,  ine<Bu  »  :  «  Oh  come  sei 
sciocGO  ogzi !  »  I  J^^  sdoeek  del  d\ 
de  Katal :  II  ceppo.  El  scideeh  de 
la  eame :  II  toppo.  (M.  d.  d.)  Dor- 
mi  come  dn  aeioeeh:  Dormire  co- 
me un  ehiro.  (Pr.j.   Vedi  Tappa. 

—  Sci6ccliett,  Cioocbetto.  Vestii 
dn  bhl  seioccheU  el  par  dn  b^ll 
omeit:  Vesti  un  ciocoo  pare  un 
iiooco  Opp.  Se  vesti  una  colonna 
ella  pare  una  donna  e  il  drappo 
corregge  il  dosso. 

Sdocchena,  Idem.  «  Finilla  de 
dl  su  di  aeideehhzz  »  :  «  Finitela  di 
dire  scioccliezze  ».  «  L'd  faa  dna 
hcioeehezza  »  : «  Ha  fatto  una  scioo- 
oa  sine  ». 

Soioltezza,  Idem.  Sdoliezza  de 
lingua  :  Scioltezza  di  lingua.  —  de 
vtaner :  —  di  modi,  della  persona. 

Sclolt,  Sciolto.  (Civ.)  it  Me  ere- 
di  seiolt  da  ogrU  imphgn »  :  «  Di 
quell'afifare,  sciolti». 

8'cloiif&  -  onfaa  -  onfasB ,  Gon- 
iiare. 

ScionBgla,  Sugna.  La  —  Vh  ban- 
na  per  6ng  i  atrivai  o  i  scarp  de 
bulgher:  La  su^na  ^  bona  per 
ungere  gli  stivali  o  le  scarpe  da 
cagine  ». 

—  Scionsgia  -  Bglaa.  Sciongih 
tun :  Picohiare  uno. 

—  Scionsgluda,  Picchiata.  «  L'd. 
ciappaa  dna  scionsgiuda  »  :  «  S'eb- 
be  un  carico  di  busse  ». 

Scioiisgin  (Erba  da  insalata), 
Cicerbita  e  Grispignolo. 

S'dopVf  Scbioppo.  CaregAede^ 
searega  el  a'eiopp:  Carioare  e  sca- 
ricare  lo  schioppo.  « De  chl  a  lii 


ghe  sardi  dn  Hr  de  s'ciopp  »  :  «  Non 
ci  sar^  piii  ohe  un  tiro  di  schiop- 
po ».  C<mt  el  s'eiopp  in  spalla:  Lo 
schioppo  a  spalla.  Montitele^eiopp: 
Metter  a  punto.  Sbaasd  el  s'eiopp : 
Spianar  il  fuoile.  \  (Facile  alllra) 
itJSlpar  dn  8'ciopp  o  anche  On 
azzaiin  bresean  » :  v  edi  Aszalin. 

—  B'cidppk  -  oppaa  -  oppass  ^ 
Scoppiare.  S'eioppa  del  rid :  Vedi 
Rid.  «  Sent  el  carbon  cdme  el  s'ciop- 
iia  »  : «  Senti  come  schizza  il  car- 
Done  ».  «  Orkppa,  s'eioppa  e  fh  dna 
bella  bottay^  :  «  Che  tu  possa  scop- 
piare o  che  tu  scoppii  o  che  tu 
schianti ». 

—  8'cioppada  e  S'cioppadiima, 
Scoppiamento. 

—  B'ciopp^tt,  8'cioppetta,  Scop- 
pietto  e  Schioppetto  o  Piccolo  lu- 
cile. 

—  S'cioppettli,  Scoppiettare.  M 
sal  sul  fcRugh  el  s'cioppeUa:  II 
sale  nel  foco  scoppietta. 

—  8'cioppettaaa,  Schioppetta- 
ta,  Fucilata. 

—  8'ciopp6tt6n,  Fucile  per  cac- 
ciar  le  anitre. 

—  8'cioppdn,  Un  grande  scop- 
pio.  I  Dd.  fceura  in  d'dn  s'doffpon 
de  piang  :  Dare  in  uno  scoppio  di 
pianto.  S'cioppon  de  ros,  de  ga- 
rofol :  Rosa,  garofano  spampa- 
nato. 

— 8'oio|>plrooiila  (I  sdoppiroeul), 
II  ravaglione.  (Neimuri)  Sbullet- 
tature. 

8ci6r,  Signore.  Scidr  de  ea  sda: 
Signore  di  nascita.  «  Scidr  de  No- 
v^ghen  »  :  «  Signore  coUa  paglia 
neile  scarpe*.  Diventd  seior :  At- 
ricchire.  Avegh  dnfd  desdor:  Ave- 
re  il  tratto  signorile.  Fd.  el  scior: 
Far  il  signore.  |  «  Sdnt  dn  seior  » : 
«  Sono  a  cavallo  ».  Dagh  del  seidr 
a  tmn:  Dar  del  signore  a  uno. 
«  Ehi  quell  seior  »  :  «  Quel  sinio- 
re».  jft'  s^eiavo  seiori:  E  felice- 
notte. 

—  8ciorarla(In  dis.).  Vedi  Lusso. 

—  Scioria,  Signoria.  Lii  scioria: 
Vostra  signoria. 

—  8ciorazs,  8ciordtt,  Sdorln- 
na,  Riccone,  Agiato,  Signorina  o 
si^ora  di  cartello. 

SciOBC.  Soccio.  Dd,  fd,  disfa  el 
seiose :  Dare  e  pigliare  a  soccio ; 
disfare  la  soccida.  Fib  a  seiose: 
Far  comunella. 

Scidstra    (Magazzeno  di  legne 


SCI 


—  662  — 


mH 


o  di  materiali  da  fabbrica),  Le- 
gnaio.  1 8cio8ter  in  queiH  tuti  (Mr- 
dree  al  Navilli :  Le  cosi  dette  seuh- 
aire  stanuo  quasi  tatte  liingo  il 
Naviglio. 

-—  Sclostree  (II  padrone  delta 
cosl  detta  Sciostra)  Sdoslree  de 
legna:  Legnaio  (1).  Seiostree  de 
prei:  Pietraio, 

Bciott  (D.  T.),  Stronzolo. 

>-  Bciottell,  Sciottiu,  8olott6n, 
Piooolo  o  grosso  strouzo. 

Bclpflirl  (Velg.).  Vedi  SipaH, 

Bcira  (Volg.).  Ve(ii  Ziia, 

Sciresa,  Ciliegia.  Sdresa  no- 
stranna,  de  came:  Bi»oiola,  ci- 
liegia duraciaa.  (Grido  de'vendi- 
tori  per  le  vie)  /  bei  scires :  Pian- 
gete  Dambini  ci  abbiam  le  cilie- 
gie.  L'amis  seiresa:  L'amioo  ci- 
liegia. «  L'oo  cogndssuu  seiresa  »  : 
«  L'  fao  conosoiuto  ciliegia  ». 
'  Sciro,  Soin'o.  Sciro  alVutero,  al 
stomegh :  Scirro  uterine,  alio  sto- 
maco. 

Bclrocch,  Scirocco. 

-^  Bctroccaa,  Sclroccale.  Temp 
seiroceaa:  Tempo  scirocoale. 

Sciroou^  Grumolo. 

Bcir6s8a,  Matton  pestp. 

Scirott ,  Cerotto  ,  Debito.  Nd 
ffh'h  scirott  (pop.):  Non  c'6  rime- 
dio.  H  (Debito)  *i.JUl  g*d.  toeeau  6n 
scirott »  (pop.) :  «  Fiocd  un  ohio- 
dd  ».  «  Lii  de  per  tutt  el  lassa  gib 
di  scirott »  :  «  Egli  per  tutto  lascia 
de'  taocali ». 

—  Bcirpla  e  Bcirplon  (Clie  tira 
su  tutto),  Lesina.  « On  scirpi&n 
c6me  lU  V^  difieil  de  trovdt »  :  «  Una 
lesina  compagna  non   si   troya ». 

—  Sclrpiada  e  Bcirpiaria,  Le- 
sineriA,  Spiloroeria,  Pidocchieria. 

-  Sciscia-sciaa-sctasB ,  Sucoiare. 
Sciscih  foeura  el  sang'u  da  6na  fe- 
rida :  Succhiar  il  sangue  da  una 
lerita.  Pod^  scisciass  i  did:  Poter 
leccarsi  le  ditA. 

—  Scisciabdbb ,  Bel  talento ! 
Opp.  E  non  sei  pago? 

Scisciattora,  Sanguisuga  da  ca- 
valli. 

-  SciBCCBU,  Assiolo.  «  Quell  bagiii 
el  par  6n  sdsciceu  »  :  «  Quel  bam- 
bino come  fe  sbiobbo  !  » 


(I)  A    dir    vero   Legnaio   vorrebbe  dire 
ma^zKeno  di  legna,  e  perclo  corrisponde- 
rebbo  prec'samente  a  Sciostra.  Ma  per  an 
tonomasia  lo  si  usa  anohe  pel  venditor* 


BolBCldn,  Kasura  (in  dis.).  Sue- 
cio,  Rosone  |  Poppatoio.  - 

Bdfiger  (D.  Liat.).  Ceee.«X'afi- 
dava  in  broeuda  de  sdsger*  :  c  E'  si 
smammolava  Opp,  Non  capiva 
nella  pelle».  Vesa  seisger  e  buell: 
Esser  come  pane  e  ca>cio. 

Soisma,  Idem.  (Civ.)  M  aeisma 
in  del  partii :  Lo  soisma  nel  par^ 
tito  politico. 
,  —  Bclsmatloli,  Scismatico. 

8ci86ra,  Le  Cesoie. 

Scistdrna  (Volg.).  Vedi  CisUma. 

Sclam&-amaa(pooou8ato),  Sela- 
mare. 

Bcobbia,  Soompagnare.  SI  ea- 
vall  el  resta  seobbiaa:  II  cavaUo 
eosl  resta  sparigliato. 

Bcocca,  Altalena.  And^  sulla 
«eocea  .*Montar  sulP  altalena.  (Di 
oarrozza)  Cassa  o  Guseio. 

Scoccii,  Scoccare  (1),  Altalenare. 
(Nel  sense  di  Celiare  h  in  dis.). 

Bcocda  (T.  ajB^.)  (Latte  aoonoae 
che  rimane  in  rondo  alia  calaaiat. 
Scotta.  4c  Sl<i  min^tra  Ve  seaeeia 
belVe  bonna  » :  «  Questa  zuppa  h 
una  vera  sbroscia  ». 

Bcoccork,  Scuffiare  (2),  Tiinca- 
re.  «  lAi  basta  eh'el  poda  scoeeo- 
rdi...  » :.«  Luif  basta  cbe  trinchi ». 

Bcodegk-egaa,  Scotennare. «  L'k 
adree  a  scodegd  el  porsehll » :  «  SU 
scotennando  il  maiale  ».  |  —  dm 
proa :  —  un  prato. 

Booduda,  Larghezza  bastante. 
«  M  ghe  passa  nd,  gh'h  minga  la 
seoduda  »  :  «  Codesto  non  passa, 
nonc'^  vano  bastante*. 

ScoBud-oduu-C9ude8,  Sootere  (3), 
Risouotei*e.  Scceud  la  set^  la  famm: 
Leyarsi  la  sete,  la  fame.  Seceudes 
el  sogn :  Cavarsi  11  sonno.  Seceudes 
i  eaprizzi :  Cavarsi  i  caprieei. 
ScfBud  di  danee:  Riscoterli.  Seaur- 
di.  (Botte):  Tocoarle. 

BcooQl,  Scoglio. 

ScooQla  (Volg.).  Vedi  Ssola. 


-I 


(1)  Uguale  il  saono  diveralssimo  fl  tt- 
gniflcato.  Si  sa  che  Scoco&re  vale:  Far 
flcappare  qualohe  cx)sa  che  sia  tesa  come 
Btrale.    E  sinonimo  di  vibrare. 

<2)  ScafYiare  nel  senso  s^approsaiina  piA 
che  nel  suono  a  Scoceord.  Se  noit  cbe  ri- 
guarda  non  solo  il  here,  ma  anche  U  man- 
giare.  Per6  a  Massa  si  dice  S-'uroatoann 
ubbriaco. 

(3)  Scoiere  che  nel  suono  oorrisponde 
perfett.  a  Scoeud  nnn  vuol  dire  ohe  «gitar« 
con  maggior  o  minor  riolenza. 


SCO 


—ess- 


SCO 


Bc61,  Soolo-.  Canal  de  scol :  Ca- 
ll ale  di  scolo.  I  Scolazione. 

—  8col&-laa.  Scolare  e  Sgoccio- 
lare.  «  Fit  seola  i  piatt  e  i  biccer 
dopo  lavaa  » :  «  ¥k  Bcolnre  le  sto- 
viglie  dopo  cbe  le  avrai  larate  ». 

— ScolaDottelli,  Soolapasta^ecc., 
Scolabottiglie,  Scolamaccheroni. 

—  Scolada,  Scolatura. 

—  Scoladdr,  Scolatoio. 

—  Scoladura,  Scolatura. 
Scolar,  Scolare. 
Scolaresca  (Civ.),  Idem. 
Scolastich,  Scolastico.  /  libn*  —: 

I  libri  soolastiei. 

Scolartn,  Scolaretto. 

Scolazldn,  Gonorrea. 

8colci6n,  Sterpacchio.  Bordoni. 

Scoloiouera,  Scorzonera.  Seol- 
eionera  in  insalata :  Radlce  di 
scorzonera  condita. 

8combatt(VolK.).  Vedi  Combait. 

ScommesBa,  Idem.  Ft^ir,  phrd, 
pagd.  dna  seommeesa  :  Vincere  , 
perdere,  pagare  una  scommessa. 
4c  Foo  scommessa  ehe...  » :  «  Faccio 
scommessa  che...  ». 

—  Scoxmndtt-mmettuu  e  minlss, 
Scoramettere.  Seommeti  cent  con- 
tra vtin:  Scommettere  cento  con- 
tro  uno.  «  Seommetlarev  quell  ehe 
se  sia,  el  coll,  i  occ,  ecc. » :  «  Scom- 
Dietterei  non  so  che  cosa,  il  eoUo, 
un  occhio  ».  «  Cossa  seomm^tteni 
che  I'h  inscl  ?  » :  «  Quanto  si  giooa 
che  la  h  cosi?  » 

—  Scommettiddr ,  Scommetti- 
tore. 

Scomodk-odaa-odasB ,  Scomo- 
dare.  «  Me  riv cress  che  V  abbien 
faa  scomodd.  » :  «  Mi  rincresce  che 
I'hanno  fatto  scomodare  ». 

Scompagink-inaa-lnasB,  Seom- 
pa&:inare  (1),  Scomporsi,  Turbarsi, 
«  Lit  el  se  scompagina  mai  » :  «  E- 
gli  mai  non  si  scompone  ».  |  (Ti- 
pogr.)  «  Em,m.  gid,  seompaginaa  »  : 
«  Abbiamo  gi^  scompaginato  ». 

Scompari-arii  e  ars,  Scompa- 
rire.  «  L'era  chi  e  tutt'a  6n  trait 
I'h  scompars  » :  «  Era  qui  c  tutt'a 
un  tratto  b  scomparso  ».  |  «  Oh* el 
me  fojga  minga  sconipart  » :  «  Non 
mi  laccia  scomparire  ». 

Bcompart,    Scompartimento. 


Seajfall  a  scompart :  Scaftale  a 
caselle.  Scompart  per  le  -signorc 
(nei  vagoni) :  Scompartimento  per 
le  signore. 

—  Scomparti-artil,  Seomparti- 
re.  Divid  escompartlj  Dividere  c' 
scompartire. 

Bcompllll ,  Scompiglio.  «  L'  a 
miss  in  scompilH  el  police  » :  «  Mi-" 
se  in  scompiglio  11  pollaio  ». 

Scomponn  -  xnpost  -  m  p  o  n  e  s , 
Scomporre.  Scompoues  minga : 
Non  iscomporsi  Onp.  Non  si  tur- 
bare.  H  (Tipogr.)  Scomponn  i  pa- 
gin:  Scomporre. 

Scomunega.  Vedi  Scomunica. 

Scomunlca,  Idem.  Assolc  de  la 
scomunica :  Rimanere  assolto  dal- 
la  scomunica. 

—  Scomunieaa ,  Scomnnicato. 
Faccia  de  scomunieaa :  Faceia  sco- 
municata. 

SconC(&rt,  Sconcerto.  S^'oncert 
de  stomieh ;  Sconcerto  di  Htomaco, 
«<  L'  h  minga  staa  6n  concert  Vh 
stOM  6n  sconeert  »  ( di  musica  ) : 
«  Non  fu  un  concerto  ma  un  di- 
sappunto  ». 

Sconcordanza,  Idem. 

8eond-K>nduu-ondeB,  Nasconde- 
re.  *n  Vd.  a  scdndetyn  «  Vatt'a  na- 
scondere  Opp.  Va,  va  al  sole  !  » 
Giugd  a  scondes:  Fare  a  rirapiat- 
tino  (1).  (Fig.)  Fl  par  che  giughen 
a  scondes:  E'  pare  che  si  giochi  n 
rimpiattino. 

Scdnfond  (Volg.).  Vedi  Confond. 

Bconglur,  Scongiuro. 

—  Scongiurk,  Scongiurarc 
BconqnaBS,   Sconquasso,   Rovi- 

nona  (2).  ^n^  U  h  staa  6n  seon- 
quass  /  »:  «  Fu  uno  sconquanso  ». 

—  Sconqnassk  -  aBsaa  -  assasB. 
Sconquassaa  dal  terremotl :  Paese 
sconmiassato  dal  terremoto. 

—  Bconquassada ,  Sconquassa- 
mento. 


(1)  Soompaginare  e  Scompaginarsi  ^uol 
dire:   Scomniovere  I'ordlne.   In  mllnncse 
non  signlflca  oho  Scomporsi,  Turbarsi   e  I 
Scomodarsi.  ' 


(1)  Do  qui  il  corrisp«ttivo  toscano  dello 
Strambotto  milanese  poitato  dal  Cheru- 
bini  in  Sednd  e  Scondes j  e  lasciato  senza 
riscontro  :  Son  la  cavra  del  Oiambell  senza 
coo  e  senza  pell  mag'oo  on  corno  guzz 
gt(zz  e  se  regni  gio  t'el  casci  in  del  ca- 
naruzz:  Qua  sopra  ci  sta  una  capra  fer- 
rata  col  collo  torto  e  bfstorto  se  tu  vien 
sopra  te  lo  caccio  in  corpo. 

(2)  Un  florentino  che  faccia  cader  inav- 
vertitamente  a  terra  foss^anche  un  monte 
di  libri,  non  che  di  stoviglie  dlrebbe :  Oh 
che  rovinona ! 


SCO 


664  — 


SCO 


Scbntrino,  Soontrmo  (1),  Ri- 
soontro.  Per  passd,  ghe  v<eur  el 
geonirin  :  Per  poter  pa88U*e  oi  vo- 
le il  risoontro. 

—  Bcontrista  (T.  burocr.),  Ke- 
Tisore,  Risconlratore. 

—  Bcopazz,  Scapaccione. 

—  Scopazzdn,  Scapaccione.  Z>d 
6n  scopazzon:  Dare  o  AlluB^are 
uno — .  ToRU  8U  6n  seopazzon  (Fig.): 
Toccare. 

—  Scopazsuu.  N.  fr. :  Grand, 
gross  e  seopeuszuu:  Vedi  Grand, 

ScopdU,  Scalpello.  A  forza  de 
seopell:  A  forza  di  scalpello.  L' h 
dn  seopell  sekff  (volg.):  E  un  bravo 
soultore. 

—  8eopeIl&-6llaa ,  Scalpellare. 
«  Z'  ^  tult  inc(Bu  eh'  el  seopella  »  : 
«  £  da  questa  mattina  che  scal- 
pella  ». 

Scoperta,  Idem.  I  seopert  de 
Pasteur,  de  Edison,  ecc. :  Lie  sco- 

J>erte  di  Pasteur,  di  Edison.  «  Bel- 
a  —  /  »  :  «  Bella  —  1  » 

Bcopola,  Soapellotto.  Dit  via  di 
scopol:  Prendere  a  scappellotti. 
(Fig.)  Passa  a  I'ora  de  la  seopola: 
Passare  a  scapellotto.  Ciappa  sit 
6na  seopola:  Aver  una  batosta. 

—  Scopol^.  N.  fr.:  Soopold.  su: 
Scappellottare.  «  El  professdr  el 
m'd  seopolaa  e  s'eiao  »  :  «  II  pro- 
fessore  mi  fece  passare  a  scapac- 
cione ». 

Scoprl-opert-oprisB.  Scopri  i  al- 
taritt:  Scoprire  gli  altarini.  «  Emm 
seopert  tutt!  »  :  «  Si  scopri  tutto  o 
s'^  sooperto  tutto ».  S^opriss  .el 
coo:  Scoprirsi  il  capo.  (Bigliardo) 
«  Credeva  de  imballall  e  invece  s6nt 
restaa  seopert » :  «  Credevo  di  im- 
pallare  e  invece  son  rimasto  spal- 
lato  ». 

Bcori.  (Volg.).  Vedi  Scold. 

8c6raggl-aggll-aggi88,  Soorag- 
gire  e  Scoraggiare.  «  Quel  pover 
fioRU  V  dn  scoraggii  »  :  «  Hanno 
scoraggiato  quel  povero  ragazzo  ». 

Scoroa,  Corba. 

Scorbatt,  Corvo  (2). 

Scorbntt,  Soorbuto.  El  —  I'h  el 


(1)  Scontrino  si  dice  ancora  da  qualca- 
no  in  Toscana  invece  di  Squittinto. 

(2)  Corvo  in  florentino  lo  si  dice  a  per- 
sona che  si  crede  dl  cattivo  augnrio.  Noi 
lo  usiamo  come  in  senso  spregiativo  di 
prete. 


mal  di  marinar:  Lo  —  h  una  aut- 
lattia  de'  marinai. 
ScoreuBgla. 

—  ScorensgUL-ensgiaa. 

—  BcorenBglbn. 
Bcorent. 

Scorlacoo,  Scapato.  «  Me  fiau 
Ve  6n  poo  &n  seorlaeoc  » :  «  E  uno 
scapautccio  ». 

Scorli-orlii-orllBS,  S^orU  el  eoo: 
Scuotere  la  testa  (ne&:ando).  <  El 
Vd  scoria  » : «  Scosse  la  polvere  al 
tale.  S'orll  el  saechitl  de  la  tdwt- 
bola:  Scoter  le  palline  della  tom- 
bola. S^rU  gid  i  bolt :  Scnoteiie 
come  i  cani. 

—  Bcorlida,  Scossa,  Scotimento, 
ScroUatura. 

Bcorpacclada,  ScorpcMseiata. 
Ona  seorpaeciada  de  figh  .•  —  di 
fichi. 

8corpaBCi&  (In  dis.)*  Far  uns 
soorpacciata. 

Scorpidn,  Scorpione.  Oil  de  —: 
Olio  dl  scorpione.  (Fie.)  «  Z/'h  dn 
scorpion  »  (a  persona) :  «  £)  uno 
scorpione  ». 

Bcorsa,  (Volg.).  Vedi  Corsa,  K. 
fr. :  Fd  una  sMrsa:  Far  una  coi^ 
sa.  Dd  6na  scdrsa  a  6n  liber:  Dar- 

fU  una  scorsa.  Toeu  su  la  seorsa: 
^rendere  la  rincorsa. 

—  Bcorsdttaf  Scorserella. 
Bcorta,  Idem.  Pass  6n  poo  ife 

seorta  :  Farsi  un  po*  di  scorta.  di 
quattrini.  |  Soort  viv  e  tnort  (de' 
poderi) :  Le  soorte.  Stime  vive  « 
stime  morte.  Fd  la  sewrta  delfor- 
ment6n  per  %  paisan  :  Fare  la  ri- 
serva  del  grano  turco  per  i  con- 
tadini. 

Bcortk-ortaa-ortas ,  Scortare. 
Ben  scortaa  de  roba  e  danee :  Be- 
ne scortato  di  roba  e  di  denari. 

Bcorteg&-6gaa-ega8B,  Scortiea- 
re.  «  Shnm  staa  scorlegcM  asseedm 
tass  »  :  «  Siamo  stati  scorticati  ab- 
bastanza».  (Pr.)  Vd  de  tnizz  tant 
quel  che  ten  edme  quell  eke  seor- 
tega:  Tanto  ne  va  a  chi  tiene 
quanto  a  obi  scortica. 

Scortegadbr,  Scortiohino.  (Fig.) 
Usuraio. 

Scorza,  Idem.  Dur  de  seorza:  Di 
scorza  dura.  « L'  dn  faa  e6r  a 
scorz  de  inguri »  :  «  Lo  presero  a 
bucciate  di  cocomero*.  (Pr.)  Rob- 
ba  fada  per  forza  n6  la  var  6tM 
seorza :  Cosa  per  forza  non  vale 
una  seorza. 


SCO 


—  665  — 


SCO 


—  Scorzk-orzaa,  Soorzare.  Scor- 
ed dnapianta :  Soortecoiarla.  —  6n 
naranz:  Sbucoiarlo. 

—  Scorzitta,  Idem.  Capilhr  c6n 
seorzetta :  Con  buccia  di  limone. 

SCOSB  (D.  Ted.),  Scoseio  (1), 
Grembo.  Tirass  el  ficRu  in  seoss : 
Beoarsi  il  bambino  in  srembo.  || 
^l  seoss  de  la  finestra:!!  daTan- 
zale  della  finestra. 

ScoBBa,  Idem.  S'iossa  de  terre- 
tnotl :  Scossa  di  terremoto.  —  eletr- 
trica:  Idem. 

.  Scossaa,  Grembiule  e  Grembia- 
le.  «  Ghe  se  aha  el  seosaau  » :  «  El- 
1'^  incinta  ».  (Pr.)  In  cd  gh^h  sem- 
per maa  se  la  donna  porta  i  eal- 
zon  Vomm  el  scossom  :  Quella  casa 
non  ha  pace  dove  gallina  canta 
e  sfiMo  tace.  |  (Di  carrozza)  P»- 
raiango. 

—  ScoBsarada,  Grembialata. 

—  ScoBsardn,  Gran  grembiale. 
Scotta  -  ttaa  -  ttass  ,    Scottare. 

Scottass  la  lengua:  Scottarsi  la 
lingua.  (Fig.)  «  Quhsta  la  me  seot- 
Ui  »  ;  «  La  mi  scotta  ».  Resid,  scot- 
taa:  Rimanere  scottato.  (Pr.)  Chi 
h  seoitaaf  ece. :  Vedi  Aequa, 

—  Bcottada,  Scottata. 

—  Scottadeo.  N.  fr. :  A  scotta- 
deo  (Dial,  veneziano). 

—  Bcottadura,  Scottatura. 

—  Scottent,  Scottante. 
Sc6ya,  Scopa,  Granata.  Benedl 

c6n  la  se&oa :  Benedire  col  manico 
della  granata.  Pa^h  c6n  la  seova : 
Dare  bastoni  invece  di  denari. 
(Pr.)  Siova  nceuva  seova  hen:  Gra- 
nata nova  spazza  bene  tre  giomi. 
I  (Di  limedio)  La  man  di  Dio. 

—  8coy&-oyaa,  Scopare,  Spaz- 
zare.  Soovh  la  stanza  e  fdt  gio  la 
pdlver :  Rigovernare.  I  ^uSe  pd  di 
ehe  oo  seovaa  tutta  V  Eritrea  * : 
*  Posso  dire  d'  aver  frugata  tutta 
r  Eritrea  ». 

—  Scovada,  Scopata. «  Da^h  6na 
bonna  scovada  »  :  «  Da^i  una  bona 
spazzata  co8ti».  |  mMm^h  doM 
oiia  scovada  o  seovinada  sulla  ikr- 
sta  »  :  «  Mi  di^  una  granatata  in 
capo  ». 

—  ScoYin,  Granata.  Scovin  de 
pium,a:  Granata  di  padule. 


(1)  Scoseio  i  incavatara  tra  le  gambe 
de  calzoni,  ed  e  allargatara  di  gambe  fotte 
da  ballerine. 


Bcovlnitt,  Granatino  di  scopa. 
I  «  L'^  6n  scovinett »  (a  ragazza) : 
«  £  una  Bciupatella ». 

Bcovri-overt-ovrisB ,  Scoprire, 
Scovri  paes:  Scoprir  paese.  nestit 
scovert:  Rimanere  scoperto. 

Bcozia,  Idem.  Gitant  de  fil  de 
Scozia :  Idem. 

Boozzesa,  Scozzese.  Stoffa  scoz- 
zesa:  Stofta  a  quadriglie.  Vestii 
scozzes:  Vestito  scozzese  a  colori. 

Screanzaa,  Screanzato.  «  C6m^ 
VI  —  »  :  «  Com'6  screanzato  ». 

Bcreditli-itaa-itaBS,  Screditare. 
Cerchen  de  screditall » : «  Cercano 
di  screditarlo  ».  Liber  scrediiaa : 
Libro  screditato. 

Scriba,  Idem.  I  scriba  e  i  fari- 
set :  Gli  scriba  e  i  farisei. 

Scribaccia-acclaaf  Soribacchia- 
re.  «  El  scribaceia  o  scrivasda  ro- 
manz  »  :  «  Scribaoohia  de'  roman- 
zi ». 

—  Scribacciada,  Una  vile  scrit~ 
tura. 

—  Bcriociuratt  (In  dis.) ,  Sori- 
bacchiante. 

Bcrign,  Scrigno. «  El  g'd  pien  el 
scrign  » : «  Ha  lo  scrigno  pieno  ». 

Bcrima»  Sorima  (in  dis.ji.  Scher- 
ma.  Phrd  la  scrima:  Perder  il  fi- 
le. Fdi  p^rd  la  scrima  o  scherma: 
Levar  uno  di  scherma. 

Scrittdr  (P.  N.),  Scrittore.  «i}'^ 
on  gran  scrittor  »  :  «  E  un  grande 
scrittore*.  |  —  d'awocatt^  de  no- 
dar:  Scrivano  o  Giovine  di  studio. 

Scrittori,  Scrittoio. 

Scrittara,  Idem.  Scrittura  pri- 
vada,  pubblica:  Idem.  Eii  scrit- 
tura: Fare  la  scritta.  (Pr.)  Asen 
de  natura  chi  n6  sa  leg  la  s6a 
— ;  Asino  calzato  e  vestito.  F<te» 
indree  de  scrittura:  Essere  indie- 
tro  di  scrittura. 

—  Scrltturk-uraa-uraBS,  Scrit- 
tui'are.  «  L'e  staa  scritturaa  a  la 
Scalar : «  Fu  scritturato  al  teatro 
della  Scala  ». 

—  Scrlttural^  Scritturale,  Scri- 
vano. 

—  Scritturazldn,  Scritturazione. 

—  Bcriv-ltt,  Scrivere. 

—  Scrivania,  Idem.  —  c^int  el 
rdld:  Scrivania  a  ribalta. 

Scrlzz,  Scricchio. 

—  Scxizzk,  Scricchiolare.  Scriz- 
zh  i  dent:  Digrignar  i  denti.  niEl 
g'  h  i  scarp  eke  scrizza  »  :  «  L** 
scarpe  gli  sgrigliolano  ». 


SCR 


--666 


scu 


—  Scrlzzada,  ScriCohiolata  (non 
com.),  Sgrigliolata. 

8crocca-ccaa»  Scroccare.  ^  El 
m'  d,  seroccaa  6n  disnd  »  :  «  Mi 
scroccb  un  pranzo». 

—  Scroocada,  Scrooeata. 

—  Scroccaria,  Scroccheria. 

—  Scrocch,  Scrocco,  Soroooone. 
«  Quell  I'e  slaa  seroceh  » :  «  Quello 
fu  accorto  ». 

—  8crocc6n»  Furbaooio.  (Ir.) 
«  V6i  ehe  scroeeon  /  »  :  <c  Furbo  il 
co^l...  ». 

Scrdfola,  Idem.  Pien  d6  scro- 
fola:  Pieno  di  sorofola. 

Sor6fol6s,  Scrofoloso.  La  eura 
di  — ;  La  oura  de'  poveri  sorofo- 
losi. 

ScroBt&-08taa-08tass,Sorostare. 
Serostct  6n  mur :  Scrostar  un  mu- 
ro. 

—  Scrostadura,  Scrostatura. 
Scrova,  Scrofa  o  Troia.  «  L'h  d- 

na  scrova  »  (ingiu.  Yolg.  a  donna) : 
<c£  una  scrofa  o  una  troia*. 

Scrovella-ellaa,  Lasciar  posare 
il  vino  prima  d'imbottarlo. 

Scrozzola,  Stampella,  Grucoia. 
Andh  sui  scrozzol :  Vedi  Trampol. 
Anda  cont  i  scrozzor :  Andar  ooUe 
gruccie. 

Scrtipol,  Scrupolo.  Pati  i  serii- 
poi:  Soffrire  di  sorupoli.  Senza 
ianii  acrupol  o  scrupoL-aenza  soru- 
poli, Spregiudicato.  —  ds  eoacien- 
za:  —  di  coscienza.  Scrupoi  f<Bura 
de  loRugh:  Soiisticherie. 

— •  Scrupolds ,  Scrupoloso.  —  a 
Veccess:  Meticoloso. 

—  Scrupolositaa ,  ScrupolositJi. 
ScrusciasB;  Accosciarsi,  Ac(|uat- 

tarsi.  Scruseta^s  aid:  Mettersi  coc- 
colone.  I  (Del  bracco  in  caccia) 
Aggattonarai.  (Bella  par.  in  dis.). 

—  Scruscion  (In),  uoccolone. 
8cruti]i&-i]iaa^  Scrutinare. «  Ma 

eo88  el  vmur  anda  a  acrutina  tant » : 
«  Perchfe  lei  vole  scrutinar  tanto? » 

Scud  e  Scudo,  Scudo.  (Sch.)  Col 
eimiero  e  cont  el  scudo:  Col  cimie- 
ro  e  coUo  scudo. 

ficudaria,  Scuderia. 

Scudellera.  N.  fr. :  Bissa  seu- 
dellera:  Tartaruga. 

Scuder,  Seudiero. 

Scuffl.  Refolo  (di  vento),  Trefolo 
(piii  in  uso). 

Scuffla,  Cuffia  (1)  e  Scuffia  (pop.). 


(1)  Caffla  a  Firenze  e  piu  specialmente 


i*i.Rompem  minga  la  8cu£%4i »:«i'Son 
mi  rompere  la  devozione  ».  —  de 
noil:  Beretta  da  notte. 

—  Scuffln,  Cuffina.  «  £7  9CHffiin 
del  Gigio  » : «  La  ouffina  di  Gigiet- 
to>. 

—  Scnfflazsa,  Cnffiaccia.  Lattg- 
gia  scuffi^asza:  La  vecohia  gniUa. 

—  Scuffl^tta,  Berrettina  (in  dis.). 
Bcufflott,  Scapellotto  e  Scapac- 

oione. 

Scultor,  Soultore. 

Scultura,  Scultura. 

Scuma-liinaa,  ScbiumsTe.  Sen- 
mdb  el  hhll  e  el  hon :  Sfiorire.  Stn- 
md  el  manz :  Levar  il  graaso  o  gli 
oochi  alia  pentola. 

8cumar<Bula.  Schiumatoio. 

Scumma,  Scbiuma.  Ija  bira  la 
fd,  scumma:  La  birra  fa  raolta 
schiuma  o  spumeggia.p  (Fig.)  Ona 
honna  scumma:  Una  bnona  schiu- 
ma Vegni  la  scumma  a  la  boeca: 
Venir  la  schiuma  alia  bocca.  f 
( Confetto )  Spuma.  |  Seumma  de 
mar:  Spuma  di  mare. 

—  Scumozz,  Schiuma. 
Scant,  Sconto. 

—  Scuntk-nntaa,  Scontare. 
Sour,  Scuro,  Buio.  ^h  seurz  P»- 

rarlaluce.  Vestiide  seurz  Vestito 
di  osouro. 

Scuri-UTll-uriss ,  Scurarsi.  «  El 
dis  su  di  robb  de  fa  8eur%  Varia  >: 
« Dice  cose  ehe  non  hanno  n^ 
babbo  n^  mamma ».  /  color  eol 
temp  se  seurissen :  I  colori  col 
tempo  scuriscono. 

Bcuritaa  (Volg.).  Vedi  OseuriUt, 

Scurodu,  Sepolcro.  Andd  a  tisiti 
i  scuroeu:  Andare  alia  visits  de' 
sepolcri. 

Scurattli-attaa,  Soulacciare. 

Scurattada,  Sculacoiata. 

Scurlada.  Frusta. 

Scnrta^urtaa-nrtass.  «  Tan 
scurlaa  i  caisson  o  el  soeehin  »  (a 
I'ratellino  o  sorellina) :  « T'hanno 
accorciata  la  camicia  ». 

Bcusa,  Scusa.  Scusa  magra :  I- 
deiQ.  Fa  seusa:  Fare  scusa.  «  E 
lit  cdnt  la  scusa  ehe  o  cl«  » :  «  £d 
egli  sotto  finta  di  ».  « Domandi 
scusa  V^propi  minga  inffci  >» : «  Do- 
mando  scusa  non  e  cos)  ».  T^^ta 
tuit  %  scus:  Trovar  tutti  i  riboboli. 
(Pr.)  Chi  voRur  copph  el  so  can 


quella  ehe  da  noisi  ohiama  VeUtUuExvuA 
delle  parole  ohe  formano  equivoco. 


sou 


—  €67  — 


SEC 


trcBuva  la  scusa:  Vedi  Can.  Ogni 
mal  el  vcBur :  Vedi  Mai. 

—  Scusii-nsaa-nBass,  Scuaare. 
«  ^hi  eh* el  scusa  » : «  Sousi ». «  Vh'el 
sct&sa  se  VI  poech  » :  «  Sousate  se  ^ 
p'oco  ».  I  (Par  di  meno)  «  Oo  seu- 
saa  » :  «  Ci  son  riusoito  lo  stesso  ». 
I  (Mangiatina) «  Oo  seusaa  » : «  Eo- 
CO  I'atto  ».|  (Tirar  innanzi)  «  El  p6 
scfush  ih  an<;amd»:  «Puo  servir 
ancora  un  poco  ». 

—  Scusabll,  Scusabile.  «  P«wft, 
peuh  /  »M  rtn  r^  scusabil » : «  Peuh ! 
Questo  vino  h  disoreto  ». 

Sdegnaa,  Sdegnato.  (Aft*.)  «  Z/'^ 
sdegnaa  con  mi  »:  «  E  — con  me». 

Sdentaa,  Sdentato.  «  Omi  v«^- 
gia  identada  >: «  Una  veoohia  sden- 
tata:f. 

Sdolorent.  Indolorito. 

8e,  Se.  «  Se  mi  fusa^  se  ered^as  »: 
«  Se  ibssi,  se  credessi ».  «  /S^e,  ae,  se ; 
se  m.\a  maiier  Vera  me  pader,  ml 
8* era  minga  chl  » :  «  Se  mia  inadre 
fosse  stata  mio  padre  io  non  oi 
8arei».  Se  anea:  Dato  pure.  Se 
de  no:  Se  no.  Se  no7i  alter:  Se 
non  nltro.  «  Ma  ae  Voo  ditt  mi  / » : 
«  Ma  se  I'ho  detto  io!  »  «  Ah  ae 
rivi  a  eiappall » :  «  Ah  se  I'acchiap- 
po !  >»  S«  tant  me  ddt  tant :  Se  tan  to 
mi  dk  tanto.  (Pr.)  El  ae  e  el  ma 
in  el  patrim,oni  di  mineion:  II  se 
e  il  ma  son  due  minchioni  da  A- 
damo  in  qua.  |  Se,  nel  signif.  di 
Come  (in  dis.),  Veai  Cdme. 

86,  S^.  «  El  fd,  eauaa  da  ah^n 
«  Fa  da  sfe  ».  (Per  tutti  gli  altri 
modi  iiorentiui  vedi  lAi  o  Lu  de 
per  Hi), 

Seatlga  (Volg.  id.).  Vedi  Seiatica. 

Sebastian,  Sebastiano.  N.  Pr. : 
A  aan  S^'-baatian  dd  6r  in  m,an  : 
Per  san  Bastiano  un^ora  abbinmo. 

Seben,  Sebbene.  «  Ghe  voo  aeben 
aia  minga  ohligaa » :  «  Ci  vado 
quantunque  non  sia  obbligato  ». 

Secca,  Zecca.  (Insetto  infesto  ai 
maiali).  (Agg.)  Mhaaa,  quaderna, 
idaa  sicca :  Idem. 

Seec&  -  eccaa  -  eccass,  Seceare. 
Fd,  aeceh  i  f6ng,  el  fen :  Far  sec- 
care  i  funghi,  il  fieno.  «  La  fever 
la  ghe  aecea  la  gola  » :  «  La  febbre 
gli  secca  la  gola ».  Seccd,  i  mtn- 
ei6n  :  Bompere  i  corbelli  o  le  ta- 
sclie.  «  Secehem  minga  » : «  Non  mi 
seceare  ».  «  ^  quella  cdtnmedia  me 
a&al  aeccaa  » :  «  A  quella  comme- 
dia  mi  sono  —  o  annoiato  ». 


—  Seccaball,  Seccatasche.  «  Te 
aee  6n  gran  aeeeaball  » :  «  Sei  un 
gran  rompiscatole  o  seccatore  ».  >■ 

—  Beccaperdee,  Seccastriyai, 
Seccapippa,  BeccacoBur,  Seoca- 
mincidu,  Seccada.  Vedi  SeeccU>all. 

—  Seccaddr,  Seccatoio.  Seccador 
a  aria  ealcUi,  Seccatoio  a  ariai 
calda% 

Seocarella  e  Zaccarella,  Man- 
dorla. 

Seech,  Secco.  Llgna  aecea  e  l^-- 
gna  verda:  Legna  secca  e  legna 
verde.  T^rfvo  aeeeh :  Terno  seoco. 
Seeeh  edme  6n  ciod:  Secco  come 
un  chiodo.  Seeeh  atraaii:  Secco 
che  arrabbia.  Pan  aeech:  Pane 
secco.  On  tir  aeech ;  Un  tiro  sec- 
co. On  nd  aeech:  Un  no  secco. 
Ona  vkggia  aecea  e  magra  cdme 
6n  antiport  de  acidri :  Una  vecchiar 
secca  e  magra  come  un  uscio  o 
Una  vecchia  improsciuttita. 

—  Becchbi,  Secchino.  /  aeeehitt 
de  la  polenta:  I  seccarelli  della 
polenda.  /  aeeehitt  del  pan:  I  sec- 
carelli o  rosicchioli  di  pane. 

BecesB,  Secesso.  Per  aeceaa :  Per 
secesso. 

SdCOl,  Secolo.  4f  L'e  6n  aecol  ehe 
n6  ae  vedem  »  :  «  £)  un  secolo  che 
non  Ti  vedo  ».  «  El  ghe  m^tt  6n 
aecol  a  vegni  indree  »  :  «  Ci  mette 
un  secolo  a  tornare  ».  Vhaa  indree 
6n  aeeol  o  un  cdr  de  reff :  Essere 
addietro  un  secolo.  Afidd  eont  el 
ad  aecol :  Camminare  eol  secolo. 
«  r/h  6n  omm  del  aeeol  pa^aaxi »  : 
« £]  un  omo  del  secolo  scorso ». 
Vlaa  al  aeeol :  Essere  al  secolo. 

—  Seeolar,  Secolare.  Veatii  de 
aeeolar :  Vestito  da  o  in  abito  se- 
colare. 

Seodnd,  Secondo.  «  Second  ml » : 
«  Secondo  me  ».  Prim.m  e  aecond  : 
Primo  e  secondo.  Deaeconda  man: 
Di  seconda  mano.  «  Quella  V  h  la 
ada  aeeonda  mice  »  :  «  fi  la  sua  se- 
conda moglie  ».  «  Mi  foo  i  aecond 
part » :  « Io  faccio  le  seconde  par- 
ti».  1  (Duello)  It  L'h  ataa  ml  ae- 
cond »  :  «  Fu  mio  padrino  ». 

Becdnddm  (D.  Lat.),  Secondo. 
Seeonddm  lunam :  Secondo  la  luna 
o  secondo  come  la  gli  fnilla. 

Secrestia  (Volg.),  Vedi  Saerir- 
atia. 

Secretarl  (Ant.).  Vedi  Segretari 
e  voci  sorelle  meno  Secrelkr. 

Becretdr,  Secreterre  o  Stipo. 


SEC 


—  668  — 


SED 


Secrista  (Vole.),  Vedi  Segrista. 

Becudl  (Pop.)TD.  Sp.J,  Scuotere. 
«  Seeudiss  6n  poo  quella  sacchetta 
di  ballett  de  la  tombola  »  :  «  Dagli 
una  ribattuta  a  quella  sacca ». 
Se&ud\  6na  pianta  per  fit  vegnl 
gid  %  fruit :  Scuotere  un  albero 
perchd  caschin  i  frutti.  Sseudi  vun 
per  i  spall:  Scuoter  uuo  per  le 
spalle.  «  Setmdiss  mhi  queW  aequa 
in  la  hottiglia  »  :  «  Sciaguatta  an- 
cora  uu  pocbino  ». 

—  Secudida,  Sootimento.  Ona 
seeudida  de  terremott :  Una  acossa 
di  terremoto.  « Dagh  6na  bonna 
seeudida  a  quell  phrsieh  »  :  «  Dagli 
una  bona  scossa  al  pesco  ».  «  au 
qtieUa  strada  tuUa  a  fopp  hmm 
ciappaa  6na  seeudida  numer  vun  » : 
« Su  quella  strada  tutta  a  tane. 
abbiamo  preso  delle  soosse  in  le- 
gno  da  non  credere  ». 

—  8ecud6n,  Strattone.  Dd  di 
seeuddn :  Dar  degli  strattoni. 

Bed.  Vedi  Set, 

Seda,  Seta.  St^Ui  greggia,  eruda, 
in  organzin,  in  trama^  torta :  Seta 
greggia,  cruda,  orsoio.  seta  di 
xrama  o  trama,  torta.  Cavd  ofild 
la  seda :  Ammatassar  la  seta.  Stojf 
de  seda :  Stofife  di  seta.  Vestida 
in  seda :  In  abito  di  seta  o  Testita 
in  seta.  Morbid  cdme  la  seda: 
Morbida  come  la  seta.  Lanna  e 
seda:  Lana  e  seta.  Tutta  seda: 
Tutta  seta.  Seda  d'  India :  Seta 
Tegetale. 

Sedagna,  Lenza. 

Sedazz,  Staccio.  Pdssd  al  se- 
dazz :  Passato  per  istaooio.  Sedazz 
del  braeud:  Golabrodo.  Pass€ia 
per  i  sett  cribbi  e  per  i  sHt  sedazz 
7di  uomo) :  Saper  dove  il  diavolo 
xiene  la  coda.  (Di  cosa  special- 
mente  di  scritti  o  di  conti)  Ve- 
duto,  riveduto  e  ripassato. 

—  Sedazzk-azzaa,  Staociare.  Se- 
dazzd  la  farina:  Stacciare  la  fa- 
rina. Zuccher  sedazzoM :  Zucchero 
stacciato. 

—  Sedazzada,  Stacoiata. «  DagrA 
dna  sedctzzada  a  quell,..  »  :  «  Dai 
una  stacoiata  a... » 

—  Sedazzee,  Stacciaio. 

—  Sedazzln,  Stacoino,  Colino, 
Colabrodo,  Ciabatta. 

—  Sedazzbn,  Grande  staccio. 
Bedentarlf  Sedentario.  Vittase- 

dentaria:  Vita  sedentaria. 
SMes,  Sedici.  Quhll  di  sedes :  II 


sedicesimo.  |  (II  sedere) «  X'd  bah 
tuu  el  sedes  per  terra  » : «  Ha  bat- 
tuto  il  sedioi  (non  com.)  per  ter- 
ra». 

Sedla,  Idem  (1).  Sedia  ehiusa  (In 
teatro ) :  Sedia.  |  «  J^en  in  sedia 
edn  sott  6n  eavalusc  magher  » :  <  E- 
rano  in  sedia  tirata  da  un  ronzi- 
no  ». 

Sedloon,  Sediolo.  La  edrsa  di  se- 
diceu:  La  corsa  de'  sedioli. 

Sddola ,  Setola.  ^Bl  g'it  i  easH 
che  paren  sedol »  :  «  Ha  i  eapdOi 
come  setole  ».  «  Ua  tnia  powera 
puerpera  la  g'dt  i  sedol  al  stomiek 
o  al  slomegh  o  ai  baritl » : «  La  mia 
povera  puerpera  ha  le  setole  ne* 
capezzoli ».  /  sedol  di  cavai :  Le 
setole  dello  zoccolo  de'  eavallL 

Sedii-edott,  Sedurre. «  m  Vd  se- 
dotta  e  pOBu  el  Vd  piantada  » : «  L'ks 
sedotta  e  poi  piantata  ». 

Sednttor ,  Seduttore.  ^  L*h  siaa 
lu  el  seduttor  »  ( soh.  per  cose  da 
poco ) :  «  £  stato  lui  11  mio  sedot- 
tore». 

Sedutta ,  Seduta.  I  sedutt  de  la 
Camera:  Le  scdute  della  Came- 
ra. «  JOevi^mm  la  sedutta  » :  tcLieTia- 
mo  la  seduta  ».  |  Paad  la  seduUa 
de  gioRugh:  Idem.  «  In  einq*u  se- 
dutt el  grd  faa  el  riiratt » : « In  cin- 
que sedute  zli  fece  il  ritratto  ». 

Segaddr,  Segatore.  Giugnsega^ 
dor,  liii  battidor,  agdst  pagaddr: 
In  giugno  si  miete ,  in  lugUo  ai 
batto,  in  agosto  si  paga. 

SeggW  (Pop*)t  Cantimplora. 

Beggdtta,  Seggetta.  A.ndh  a  la 
seggetta:  Andare  alia  sejcgetta. 

—  Seggettiiia,  Seggettina. 

—  Seggla,  Secchia  (2),  Secohio. 
La  seggia  Vh  de  l^gn,  la  sidella  de 
ramm  stagnaa:  II  seoohio  ^  di  le- 
gno,  la  secchia  di  rame  stagnate. 
l^>rtd  la  seggia:  Far  il  manovile 
muratore.  La  seggia  di  tnaguU: 
Bigonciolo.  La  seggia  per  m&mg: 
II  secchio  per  munger  il  latte.  (M. 
d.  d.  fig. )  Dd  6n  ph  in  la  seggia 
(pop.) :  Uscire  da  ogni  rig^ardo  e 
Dar  un  calcio  alia  secchia  (3).  Ba- 


ll) Sedia  in  flor.  vale  sopratntto  par 
Sctxgn.  Sedia  in  milanese  i  nsata  k>1o  ne* 
due  sensi  deiresempio. 

(2)  Secchia  flor.  corrisponde  a]  noetro 
Sidell  o  Sidella. 

(3)  Qaando  Tasfno  ha  bevuto  dk  na  eal- 
oio  alia  secchia;  II  provarbio  alliide  eosi 
air  ingratitadine  nelle  due  parlate. 


SEG 


—  669  — 


SEG 


ratth  la  aidella  in  la  seggia  (pop.] 
Fare  un  oattivo  cambio.  Lasact  gio 
la  teggia  (volg.) :  Svesciare.  Vegnl 
gid  Pacqua  a  aegg :  Piovere  a  sec- 
cliie  rovesce. 

—  Seggion,  Seoohione  (1),  Ma- 
stello.  M  seggion  di  pqgn  o  de  fh 
la  bugada:  If  maatelIo9per  layar- 
oi  i  panni.  |  (Di  persona)  Bardas- 
sa.  «  Dagh  mtnga  atrd  a  quell  seg- 

Sion  » :  «  Non  dar  retta  a  quel  bar- 
assa  ».  (In  gioco) «  Te  see  ^n  —  » : 
«  Tu  hai  la  mcertola  a  due  code  ». 

—  Segglonee,  Bottaio. 

—  SegglouW,  Seggloniu,  Seg- 
SlonscdU ,  MasteUo ,  Mastelletto 
(non  com.). 

Seghezz,  Falce.  Seghezzjter  Ver- 
ba: Falce.  Seghezz  per  ivit:  Pen- 
nato. 

—  Seghezsk  (Piazza  Fontana), 
I^alciare 

SegiU  (Volg.).  Vedi  SigiU, 
Mgn,  Segno.  Fit  6n  shan  cdnl 
el  lapis:  Far  un  segno  colla  ma- 
tita.  Lassh  el  segn:  Xiasciar  il  se- 
gno Opp.  Fare  un  bello  sbrano. 
£*assdk  el  segn :  Passar  il  se^no  o 
il  cStnapo. «  El  g^d  feui  segn  ae  tOr- 
«^  » :  «  Gli  fece  segno  di  star  zitto  ». 
I  segn  de  approvazion  :  I  segni  di 
—  o  adesione.  Sfaeeiaa  fin  alVul- 
tim  segn:  Staociato  alPultimo  se- 

Sio.  Mht  &n  segn  in  del  liber: 
ettere  11  segno  nel  libro.  MUtegh 
el  segn  al  fioeu  (R.  St.) :  Mettere  il 
oontrassegno  o  segno  a  un  bam- 
bino. Feus  el  segn  de  la  erds:  Far^ 
si  il  segno  delia  croce.  Segn  de 
p6hhia  / ;  Cattivo  segno  I  o  Segno 
di  marina  torbida  o'Se^no  di  pe- 
rioolo  o  di  futuri  danni.  «  Me  fa 
null  i  edit;  sean  ehe  vmur  piaeuv  » : 
«  Mi  fan  male  i  calli ;  segnale  di 
pioggia  ».  Bruit  segn  ! :  Brutto  se- 
gno. I  Tirha  segn:  Tirar  a  segno. 
«  Lafrustada  lag'd.  lassaaelse^nr^: 
«  La  frustata  gli  lasci6  la  scigri- 
ffna  ».  Vess  a  segn :  Vedi  Tir,  Segn 
ae  la  erds:  Segno  di  croce. 

—  Segnk-egnaa-egnass,  Se^a- 
re.  «  L'ost  Vd,  segnaa  i  sd  manttn  » : 
«  L'  oste  ha  segnati  i  suoi  tova- 
glioli  ».  Segnd.  i  p6nt  al  billiard , 
a  scdpa:  Segnare  i  punti  al  bigliar- 
do,  a  scopa.   Segnh  in  margin  i 


(i)  11  Secchione  o  la  Secchlona  in  flor. 
signifioano  Secchia  e  Secchio  grandi  non 
g:iA  il  nostro  Segjion. 


sproposit  o  i  ^ass  pussee  bU:  Se- 
gnar  in  marine  gu  spropositi  o  i 
passi  migliori  di  un  autore.  V^s 
segnaa  a  did:  Essere  segnato  a 
dito.  Vhssstaa  ben  segnaa:  Esser 
segnato  e  benedetto.  Inod^  segnass 
edni  6n  gdmbit:  Da  segnare  col 
carbon  bianco  o  poter  oantare  vit- 
toria.  Guardet  di  segnaa:  Guar- 
dati  dai  segnati. 

—  Begnacol,  Segnacolo. 

—  Begnadura,  Segnatura.  La 
segnadura  di  fosui  de  stampa :  La 
segnatura  de'  fogli  di  stampa.  La 
—  di  register:  La  segnatura  de' 
registri.  Segnadura  del  pa^saport : 
La  iirma  del  passaporto. 

—  Segnal.  Segnale.  Mhtt  i  se- 
gnai  ehe  gh/^  rott  la  strada :  Met- 
tere i  segnati  d'una  rottura  di 
strada.  la  i  segnai  ednt  i  fald 
sui  montagn :  Far  segnali  co' 
fochi  sul  monte.  «  Quand  Gari- 
baldi I'd  daa  el  segnal  de  attaeed 
nun.,.  »:  «  Quand o  Garibaldi  die* 
de  il  segnale  dell'attacco,  noi  ». 

—  BegnarcBUla,  Segnatoio. 

—  Segnatament,  Segnatamente. 
«  Tutti  eselus,  e  lit  segnatament »: 
«  Tutti  esclusi  e  lui  segnatamen- 
te ». 

—  Segndtt,  Segnetto. 

—  Begnin,  Segnettino. 
Segdnd.  Vedi  Second. 

Segra,  Segale.  Pan  de  segra: 
Pan  di  segale.  Vedi  Segale. 

Segraa  (Volg.).  Vedi  Sagraa. 

Segrdtt,  Secreto  e  Segreto.  In 
seqrett :  In  segreto  o  di  cheto. 
Vess  segrett  come  el  trdn:  Esser 
segreto  come  un  dado.  Segrett  de 
Stat :  Segreto  di  Stato.  |  Saradur- 
ra  e&nt  el  segrett :  Serratura  a  se- 
greto. Ona  serivania  coi  segrett: 
Uno  scrittoio  a  segreti. 

—  Segretameut,  Segretamente. 

—  Begretaria,  Secretaria. 

—  Segretezza,  Idem.  In  gran 
segretezza:  Idem. 

Begri  (D.  Fr.J,  Zigrino,  Sagrl. 
On  portafceui  de  seari:  Un  por- 
tafoglio  cu  zigrino,  ai  sagri. 

Begrlnli  (D.  Fr.)  inaa,  Grani- 
re  (1).  L'oreves  el  sagrina  Vor: 
L'orefioe  dk  la  grana  all'ora.  Fir 
de  segrind:  Granitoio.  |  Segrind 
la  pell :  Lavorar  la  pcUe  in  sagi*). 


(1)  n  fior.  ha  Sagrinato  e  non  ha  Sagri- 
nare.  I  voeaboIarU  florent.  non  lo  danno. 


SEG 


— ^670 — 


'SEL. 


I  Rodersi.  «  Guarda  come  el  ga- 
arina*:  «  Guarda  come  si  Tode  ». 
Carta  segrinada :  Carta  sagrinata. 

—  Segrlnaddr.  Vedi  iSegrxna, 
F^r  de  aegHnh. 

—  Segriiiament,  Rovello,  Kodi- 

mento.  _  .    „   _,  „ 

■    Segii  (Volg.  di  P.  F.).  Vedi  Se- 

-gurin.  .    ,^. 

Beguent,  Seguente(l),  Aggua- 
fiiiato.  Fil  seguente :  Filo  aggua- 
gliato.  Tila  aeguenta :  Tela  -ben 
tessuta.  Andd.  via  seguent :  Pro- 
cedere  seguitamente. 

gegui-e9iiii"®finiis8  (P.  N.),  Se- 
guire.  «  Ml  oo  seguii  i  so  ordin  » ; 
«Io  ho  seguito  i  suoi  ordiui*. 
«  Bisbgna  segui  la  regola  »c  nd».. » : 
-K  Bisogna  seguire  o  osservar  la 
regola,  se  n5  ». 

Seguit,  Seguito.  La  robba  la 
g'd  minga  avuti  seguii :  La  cosa 
non  ebbe  seguito.  Dorml  dddes 
6r  de  seguii :  Uorinire  dodici  ore 
di  seguito  o  difilato.  « In  seguit 
a  sda^domanda  »  :  «  In  seguito  a 
domanda*.  B  On  gran  seguit  de 
gent :  Molto  seguito  di  popplo. 

-^  Segultk,  Seguitare.  ^^Segutta 
minga  a  dl   quella  stupiditaa » : 
« Non   voler   insistere    su   quella 
sciocohezza  ». «  Ch'el  siguita  attBU 
quella  mcd«finna »:«  La  seguiti  a 
pigliare  quella  medioina  ».  «  D&n- 
ea  devi  seguith  o   iasi  /  »  :  «  Dun- 
que  aosso  seguitare  ?  ».    ^     . 
Segurk  (Volg.).  Vedi  Assteurct. 
Segiirln.  Soure.  «  Ciappa  el  se- 
gurin  e  fa  gib   &n  poo  de  Ugna 
minudra  »  :  «  Piglia  la  —  o  1'  ac- 
cetta  e  spezza  un  po'  di  legna  o 
fa  un  po*^  di  legne  minute  ». 
Belarl  (Volg.)  Vedi  Salari. 
Sella,  Idem.   Sella  a  Vinglesa, 
de  donna  :  AH'  inglese,  da  donna. 
Gavai  de  sella  e  de  taeed:  Cavalli 
da   sella  e  da  pariglia.  (M.  d.  d.) 
Chi  no  pb  bait  el  cdvall  el  bait  la 
sella :   Chi  non  pu6  dar  all'  asino 
dk  al  basto.   |    Ascella.  «  C6nt  i 
so  liber  soil  sella  » : «  Co'  suoi  libri 
sotto  il  braccio  ».  Avegh  6na  robba 
sott  sella:  Aver  una  cosa  nella 


manica.  I  (SigaroJ  On  hanSdla!: 
Un  buon  Sella. 

—  Bellaria,  Selleria  (Botte^ 
del  sellalo). 

—  Sellee,  Sellalo.  . 

—  SeUascia,  Sellon,  Selliii,  Sel- 
laccia,  Sellona,  SeUino. 

S^er,  Sedano.  Seller  rova:  Se- 
dano  rapino.  Mangia  el  seller  c6m% 
olii  e  usee:  Mangiar  i  sedani  in 
pinzimonio. 

Belva ,  SelTa.  Ona  selva  de  ea- 
stegn :  Selva  di  Gastas^ni  « Mi 
f<Bura  g'oo  des  phrtich  de  boBek; 
me  manea  6n  iocehhtt  de  selva  » : 
«  Nella  mia  campa^na  tengo  died 
ettari  di  bosoo  e  non  un  solo  di 

—  Belvadegh,  Selvatico.  Lot- 
iuga  selvadega:  Lattu^ra  selvatiea. 
«  J.  eaeeia  oo  mcuszaa  dodesseifar- 
digh  »  :  «  A  caccia  ho  ammazzati 
dodici  eapi  di  selvaggina ».  On 
omm,  salvadegh:  Omo  selvatico. 
Avhgh  del  selvadegh:  Puzzar  di 
selvatico. 

—  Belvadegdu,  Salvaticone. 

—  Belyadeghdtt,  Selvatichetto. 

—  Belvadegunun,  Salvaticume. 

—  Belyaggi,  Idem.  I  selvagfi: 
I  selvaggi. 

Bema^a,  Semata  o  Lattata.  /^ 
sta  de  semada  :  Pasta  di  semata. 
«  Damm  dna  semada  »  :  «  Dammi 
una  —  o  un'orzata*. 

Bemenza',  Semenza.  AiitUt  in 
semenza:  Andar  in  semenxa.  Im 
semenza  di  bigatt:  Seme  da  ba- 
chi.  «  Voravia  eke  se  perdess  la 
semeTizain  «  Voirei  che  se  ne  per- 
desse  ancbe  il  seme». 

Sdm^Bter,  Semestre.  1^1  seme" 
ster  de  jitl :  II  semestre  deUa  pi- 


gione. 


(1)  11  Seguente  fiorentino  non  ha  risoon- 

tro  coll  a  parola   Seguent  tranne   ohe    in 

bocca  di  chi  parla  milanese  affett.:  El  ca- 

•pitdl  seguent :  II  capitolo  segaente.  11"  po- 

polo  direbbe :  Che  ven  dopo. 


—  Bexnestral,  Semestrale.  I 

—  Bemestralment,  Semestnd- 
mente. 

Semibrey ,  Bemicroma,  Seml- 
blBcroma  (T.  Mus.),  Semibreve, 
Semicroma,  Semibiscroma, 

—  Beiniimnlma  Semiminima. 

—  Bemitdn^  Semitono. 
Semifr^ddl;  Idem.  Maniieea  de 

semifreddi:  iPomata  di  semi&eddi. 
Semlnail,  Seminario.  £1  reU6r 
del  — .*  II  rettore  del  seminario. 

—  Seminarlsta,  Idem. 

— ,  Semlnerl,  Seminatuia.  Al 
temp  o  a  Vepoca  del  semineri :  Al 
tempo  della  seminatuia. 


S3M 


—  671 — 


SEN 


Semmaant,  Santonins.  M  senim- 

■  sant  el  caseia  i  vermin:  La  san- 
touina  h  bona  contro  i  baclii. 

S^mola  (D.  Lat.),  Semola  (1), 
Fior  di  farina.  Pan  de  shmola: 
Pan  fine  o  di  lasso. 

Semolinna,  Semolino.  JliifUstra 
de  SemoUnna :  Minestra  di  se- 
moUiio. 

Semper  (D.  Lat.),  Sempre.  Semr- 
per  atanli :  Sempre  avanti.  Sem- 
^per  ehe.u:  Sempre.  che  o  sempre 
a'intende  o  con  questo  che.  Semr- 
per  pu :  Sempre  p\h.  «  L^^  Hi  e 
ptBu  temper  /u  »  :  «  E  sempre  lui  ». 
-  Semper  verd :  Sempre verae.  Sem- 
per viv :    Semprevivo.    «  L'^   6n 

■  eopp  de  semper  viv  »  :  «  E^li  ha  il 
sopravvivolo  come  i  ^atti». 

Sempitemo,  Sempitemo.  IHo 
sem,piterno :  Idem.  «  Te  restaroo 
i^liheut  in  sempitemo »  :  «  Ti  re- 
Btero  obbligato  in  sempitemo  ». 

Semplicista,  Semplicista. 
.    —  Semplicitaa,  Semplicit^.  (Civ . ) 
«  Jj'e  d'dna  semplicitaa  preeiaami- 
Heay* :  «  £  d'una  semphcitii  prea- 
damitica  ». 

—  Sempi,  Semplice  (2),  Scem- 
pio.  Fior  sempi :  Fiore  scempio. 
(Di  persona)  Sempi  e6me  &tia  ra- 
va :  Essere  una  rapa. 

—  Semplioement ,  Semplice> 
paente. 

—  Semplidott.  Sempliciotto. 

—  SemplidfiBim ,    Semplicissi- 

lUO. 

— Semplifick-lcaa,  Semplificare. 
Tant  per  semplified :  Tanto  per  — 
o  semplicizzare. 

—  Semplificazidn,  Semplifioa- 
zione. 

—  Sempliz,  Semplice.  Beneflzi, 
soldaa  sempliz:  Beneficio,  soloato 
Bemplice. 

—  Semplizlan,  Sempliciano.  N. 
fr. :  «  Uh  6n  pover  semplizian  »  : 
«  Fu  battezzato  in  domenica  o  tl 
pill  grosso  che  V  acqua  de'  mac- 
cheroni ». 

Sell)  Seno.  Mhtt  in  sen:  Riporre 
in  seno.  Melt  la  bh'ta  in  sen :  M6t- 
tere  la  berta  in  seno  (poco  com.h 
Metter  la  coda  fra  le  gambe.  Ti- 


(1)  Semola  la  flor.  e  precisamente  I'op- 
posto  del  Semola  xnDan.  Yaol  dire  Crtuca. 

(2)  A  semplice  sta  di  riscontro  SempKz. 
Scempio  poi  in  toscano  ha  il  sense  an- 
che  di  Strasio,  Carneflcina. 


rass  la  bissa  in  sen :  Scaldarsi  la 
serpe  in  seno.  Per  gli  altri  sensi 
vedi  Stbmegh, 

Benaplsnio,  Senapismo.  MHt  i 
senapismi:  Metter  i  senapismi. 

B^L&t,  Senate.  1/a  Camera  e  el 
Se7iat :  La  Camera  e  il  Senate.  JSl 
Senat  I' it  apvrovaa  la  leg  t  II  Se- 
nate approve  la  legge.  | «  Che  se- 
nat o  ene  senato  ehe  g'd,  quellapd- 
pdla  » :  «  Che  senato  quella  signo- 
rina !  » 

—  Benatdr,  Senatore. 

—  Senatortesa  (Moglie),  Senate- 
ressa. 

--  Senatorial,  Senatoriale.  II 
manto  — .*  II  manto  senatoriale. 

Senavra  (Luogo  dove  si  ousto- 
divano  i  pazzi),  Manioomio  della 
Senayra.  In  rohh  de  Senavra:  C'fe 
da  ire  ai  pazzareUi.  Andii  alia  Se- 
navra: Andar  a  san  Bonitazio  o 
ai  pazzareUi  (a  Milano  oggi  si  di- 
ce Andd  a  Mombell). «  Quella  easa 
I'i  6na  vera  Senavra  »  :  «  Quella 
casa  h  una  gabbia  di  matti ». 

—  Senayrada  (in  dis.),  Mattia. 
Vedi  Maltada, 

—  Senayr^tta,  Casa  de'  pazzi 
(prirata). 

Senior,  Senior e.  «  Giusepp f 
Quaa  fynn-Elzio  e/  senior  » :  «  Giu- 
seppe? Quale?  »  «  Giuseppe  lozio, 
il  seniore  ». 

Stoeea  (Civ.),  Idem. «  El  par  6n 
Seneca  svenaa*:  «  Pare  un  Seneca 
svenato  ». 

Senna,  Sena.  Manna  e  senna  : 
Manna  e  sena. 

Sens,  Sense.  Bdn  sens :  Bon 
sense.  Senseomun:  Sense  comune. 
Rohha  che  fd,  sens :  Cose  che  t'anno 
sense.  In  sens  invhrs:  In  sense 
inverso.  «  St6  period  ch\  el  g*d, 
minga  de  sens  » :  « Qui  non  c'^ 
sense  ».  Paroll  a  doppi  sens :  Pa- 
role a  doppio  sense. 

—  Sensaa  (Civ.),  Sensato.  On 
omm  m.olto  sensaa:  Un  omo  di 
molto  criterio. 

Sensal,  Sensale.  Sensal  de  gran : 
de  stabilf  de  seda^  eec. :  Sensale  di 
grano,  di  stabili,  di  seta,  ecc.  Sen- 
sal  de  matrim.oni:  —  di  matri- 
moni.  Sensala  o  marossera  de  bail : 
Scnsala  di  balie.  Sensal  del  lUla: 
Sensaluccio. 

—  Sensarla,  Senseria.  Tant  de 
sensaria:  Tanto  di  senseria. 

Sensaildn,  Sensazione.  (Civ.)  La 


SEN 


—  672  — 


SEN 


8en8cm6n  del  fr^dd,  di  odor:  La 
sensazione  del  freddo,  degli  odori. 
«  M  ghe  produseva  6na  sensasidn 
deliztosa  >»  :  «  Gli  produceva  una 
sensazione  deliziosa  ».  Fa  dna  gran 
sensazion  sul  pubblieh :  Fare  una 
sensazione  o  far  colpo. 

Bensia  (Volg.).  Vedi  Ascefisidn. 
N.  tr.  pop. :  Se  piotuv  el  d\  de  la 
Senziaper  qttaranta  dt  n6  shmm 
senza:  Terzo  di  aprilante  quaranta 
di  durante. 

Sensibll ,  Sensibile.  « I/h  6na 
spesa  molto  sensibil »  :  «  £  una 
spesa  molto  gravosa», 

—  Benslbilitaa,  Sensibilitlu  iS'en- 
sibilitaa  morbdsa :  Sensibility  mor- 
bosa. 

—  Sensitiya,  Idem.  La  pianta  o 
Vhrba  aensitiva:  L'erba  sensitiva. 
Jja  sensitiva :  Idem. 

Sentee,  Sentiero.  Andit  gib  per 
i  sentee:  IScostarsi  dalla  compa- 
gnia.  Falld  el  sentee:  Fallar  la 
via.  Mett  sul  sentee :  Mostrar  al- 
trui  il  sentiero.  Vkss  sul  b6n  sen- 
tee :  Essere  per  la  bona  via.  On 
sentee  ehe  va  in  gid:  Uno  sdruc- 
oiolo. 

Sentenza,  Idem.  —  de  a^solu- 
zidn,  de  eondanna,  de  mort  r  —  di 
assoluzione.  di  eondanna,  di  mor- 
te.  nilH  g'  a  avuu  la  sentenza  in 
del  gaeubb  >» :  «  Ebbe  la  sentenza 
contro».  I  Spuit  sentenz:  Sputar 
sentenze.  «  El  par  ehe  m*  (wbien 
traa  adree  dna  sentenza  »  :  «  Si  di- 
rebbe  ehe  bo  addosso  la  maledi- 
zione  >.  «  Ml  spetii  de  lee  la  mia 
sentenza  *  :  «  Aspetto  da  lei  la  mia 
sentenza  ».  (Pr.)  Sentenza  d' asen 
nd  va  in  del:  Raglio  d'asino  non 
arriva  al  cielo.  L^e  mhi  6n  magher 
giustament  ehe  nh  6na  grassa  sen- 
tenza: Meglio  h  un  magro  accor- 
do,  ehe  una  grassa  sentenza. 

—  Bentenzli,,  Sentenziare. «  L*dn 
sentenziaxi  » :  «  L'  hanno  condan- 
nato  ».  «  Ma  chi  Vh  lit  per  senten- 
zid,  in  sta  manera  ?  » :  «  Ma  chi  h 
lei  per  sfoderar  sentenze  cosi  fat- 
te?» 

Senti-entil-entiss,  Sentire.  Sen- 
t\  el  eald,  el  frldd,  ecc:  Sentir  il 
caldo,  il  freddo.  —  la  seossa  ellt- 
triea:  —  la  seossa  elettrica.  Fh 
hhll  senti:  Far  bel  sentire.  «  Fl 
sent  de  vorhgh  ben  » :  «  Sente  di 
amarla ».  Chi  omm  ehe  sent  na- 
gott:  Unuomo  ehe  non  sente  nul- 


la. Sentiss  mat:  Sentirsi  male. 
Seniiss  quaieossa  de  gross:  Sen- 
tir troppo  di  8^.  «  STen  sent  pit  a 
parlit » I  «  Non  si  sente  piu  a  par- 
lare  di  lui ». «  Sepo  senti  depesgfr, 
« Se  ne  pub  sentir  di  peggio!> 
Robb  ehe  s'h  mai  sen  Hi  z  Cosenoa 
mai  piu  udite.  ¥  Sfee  a  senlii »: 
«  State  a  sentire  o  Fate  motto ». 
Senti  f<euravia :  Sentir  daila  voce 
pubblica.  « Insei  ho  sentii  » :  «  Cosi 
mi  fu  detto ».  «  Me  par  de  senr- 
till/  »:  Mi  pare  di  sentirlo  ».  «  JEZ 
sent  minga  reson  » :  «  Non  sente 
la  ragione  *,  <ii  M  sent  minga  el 
mors*  (di  cavallo):  «  Non  sente 
pitl  il  freno  ».  Sentiss  amid  gid  t 
oushceh  de  la  famm :  Sentirsi  an- 
dar  via  lo  stomaco.  Sentiss  come 
6nphss  fcBura  de  raequa .-  Sta  eome 
un  pesce  fuor  deiracgua.  Senthin 
de  tutt  i  eol6r:  Sentirne  di  tntti 
i  colori.  SentisseUb  a  eSr  gid  per 
i  spall:  Sentirsela  granire  o  aHe 
spalle  o  a  correr  ^a  per  le  reni 
Fass  senti:  Farsi  sentire  o  Si- 
sentirsi.  «  Ch' el  se  fcMa  minga 
senti  per  caritaa  »:  «  La  non  si 
faccia  sentire  per  caritlk^.  De- 
lioatessa  de  senti:  Delicatezza  di  . 
sentire.  JDiversitaa  del  senile  Di- 
versity del  sentire.  Robba  seniida 
e  risentida:  Roba  sentita  e  risen-  i 
tita.  Robb  senlii  e  risentii:  Cose  ' 
udite  e  riudite. 

—  Sentiment,  Sentimento.  Fmu- 
ra  de  sentiment:  Che  ha   perdato 
i  sensi  o  Privo  di  sentimento.  Ti- 
rh  foeura  de  — ;  Levare  di  senti- 
mento. Mor\  ednt  tutt  i  sentiment : 
Morire    in    pert'etto    sentimento. 
Mettegh   i    dnq^u    sentiment    del 
eorp:  Metterci  tutto  il  sentimen- 
to. Tirdtfoeura  vunde  sentiment: 
Cavare    di    sentimento.    CamM 
sentiment:  Mutar  sentimento.  «  Se 
te  devi  dl  el  mi  sentiment.,.  »:  «  Se 
ti  devo  dire  il  mio  sentimento... » 
«  Jj'^  del  m,h  sentiment?  »:  «  £  del 
mio  sentimento  ? » 

—  Sentimental,  Sentimentale. 
Faccia  sentimental :  Fisonomia 
sentimentale.  Fd  el  sentimental: 
Far  il  sentimentale.  Ch'ti  eommi- 
di  tra  el  sentimental  e  el  noids: 
Certe  oommedie  tra  il  sentimen- 
tale e  il  noioso. 

Sentindlla.  Idem.  Fit  la  senH- 
nella:  Fare  la  sentinella.  —  mor- 
ta:  —  morta. 


SEN 


678  — 


SEQ 


Sentdr,   Sentore.  Vhs  in  sen- 
tor:  Essere  ancora  in  vita  o  in  s^. 
Tomd   in  senior:   Kicuperare  i 
sensi.  |  A'ohgh  senior  d'  6na  rob- 
ba:  Aver  sentore  d'una  cosa. 

Senza,  Idem.  Senza  papdt  nh 
mamma :  Senza  babbo  n^  mam- 
ma. S&ma  searp  in  ph :  Senza 
scarpe  in  piedi.  Sensa  vergogna : 
Senza  Tergogna.  Senza  danee : 
Senza  quattriiii.  Senza  eunih  i... : 
A  non  contare  i...  Senza  dubbi, 
—  fallf  —  fin :  Senza  dubbio,  — 
fallo,  —  fine.  «  Senz'alier!  » : «  Sen- 
z'altro  ».  «  Senza  de  lit,  sefd.  nienirn 
«  Senza  di  lui  non  si  pub  far  nul- 
la ».  Senza  ianii  discdrs  o  ianii 
stori :  Senza  tanti  discorsi  o  tante 
storie.  (  Cambiali )  Senza  avvis  : 
Senza  avviso.  Giovannin  senza: 
Donna  vestita  da  omo.  (Pr.)  Chi 
^  primm  nd  va  senza  :  Chi  primo 
arriva  primo  macina. 

8epar&-araa-aras8 »  Separare. 
«  Taceaven  liij  mi  i  oo  separata  »  : 
«  Si  azzuffaTano  e  io  li  no  sepa- 
rati  ».  I «  Quit  mart  e  miee  voreven 
separass  »  :  «  Quel  signori  ooniugi 
volevano  separarsi^. 

—  Beparazidn,  Separazione.  Se- 
parazion  de  leii  e  de  m,ensa:  Se- 
parazione di  letto  e  di  mensa. 
«  Sid  sdng'u  Vdb  faa  6na  bUla  se- 
parazion  »  :  «  Questo  sangue  ha 
fatto  una  bella  secrezione  ». 

Sepelll-ellii-elliss ,  Seppellire. 
«  I/'  dn  porld  ier  a  seppelli »  : 
«  L'hanno  portato  a  seppellire  ie- 
ri  ».  «  L'h  andaa  a  seppelliss  in 
d'dna  vail » :  «  And5  a  seppelJirsi 
in  una  valle  ».  «  ...  e  la  robba  VI 
siada  seppellida  »  :  «  E  la  cosa  fu 
seppellita  o  abbuiata  ». 

—  Sepolcher,  Sepolcro.  Ona  ea- 
ga  ehe  la  par  dn  sepolcher  o  6na 
tomba:  Una  casa  che  pare  una 
tomba. 

—  8epoltTira,  Idem.  (Pr.)  Aria 
de  fllidnra,  aria  de  sepoliura:  A- 
ria  di  finestra,  colpo  di  balestra. 
InecRU  in  jigura  doman  in  sepol- 
iura :  Oggi  in  figura  domani  in 
sepoltura. 

S^ppia,  Idem.  /  seppi  the  se 
mangia  se  damen  ealamai:  Le 
seppi  e  che  si  mangiano  si  chia- 
mano  anohe  ealamai.  Oss  de  sep- 
pia:  Osso  di  seppia.  Dagh  de  sep- 
pia:  Seppiare. 

Sequella  (Afi'.),  Sequela.  In  se- 


quella:  In  fila.  Ona  sequella  de 
disgrazi :  Una  sequela  di  guai.  II 
popolo  dice  Fikt  o  Filza, 

Sequester,  Sequestro.  Meii  sit  el 
sequester  :  Metter  il  sequestro. 
Andagh  adoss  c&ni  dn  bdn  seque- 
ster :  Andar  sopra  a  checchessia 
con  un  buon  sequestro.  —  de  gior- 
nal :  —  di  ^iornale. 

—  Sequestr&  -  estraa  -  estrass, 
Sequestrare.  «  G^  dn  se^uesiraa 
tutta  la  mobiglia  »  :  «  Gh  hanno 
sequestrata  o  staggita  la  mobi- 
glia ».  «  HI  se  sequesiraa  in  easa 
de  s6a  volonia^a  » :  « Si  h  seque- 
strato  in  casa  di  sua  volont^  ». 

—  Sequestratarl,  Sequestrata- 
rio. 

Sera  (Civ.),  Idem.  Bonna  sera : 
Bona  sera.  Ddtnan  sera:  Domani 
sera.  Siasera :  Stasera  ed  altre  che 
perb  stanno  anche  con  Sira,  Vedi. 

—  Serada,  Serata.  «  L'A  pnssaa 
tuiia  la  serada  edn  le^yn  «  Passb 
I'intera  serata  con  lei  ».  (Teatri) 
Serada  W  ondr  o  a  benefizzi :  Se- 
rata d'onore  o  a  beneficio. 

—  Seradascia,  Serataccia.  «  Fi- 
schi  de  iuii  i  part ;  V  ^  siada  6na 
seradascia !  >:  «Fischi  da  ogni 
parte ;  la  f u  una  serataccia  !  » 

—  Seratant,  Seratante. 

—  Serali,  Serraglio.  (Civ.)  El  se- 
rali  del  Gran  Sultano:  II  serraglio 
del  Sultano  o  I'Aremme.  Tabaceh 
del  serali  (in  dis.) :  Tabaoco  del 
serraglio. 

Seraia,  Serraglio,  Chiusa  del- 
I'arco,  Chiave  dell'arco  (non  co- 
mune). 

Seranda,  Serranda  (1),  Serrame. 

Sere,  Cerchio.  I  sere  del  vassell: 
I  cerchi  della  botte.  Smolla  i  sere : 
Slentar  i  cerchi.  TircL  su  i  sere : 
Imboccare  i  cerchi.  (Pig.)  Rifo- 
cillarsi.  J  Spranghetta.  P.  E. : 
«  Slamailinna  me  sdn  levaa  sii 
e6nt  el  sere  a  la  testa  » :  «  Stama- 
ne  mi  son  levato  colla  spranghet- 
ta ».||  Giugd  al  sere  (venuto  oggidl 
in  gran  moda  ne'  ragazzi) :  Gio- 
care  al  cerchio  (2).  S  iserc  ai  sot- 
ianin  d'dna  volta  (che  forse  ritor- 
neranno):  I  cerchi  deUe  sottane. 


(1)  La  Serranda  flor.  e  il  chiuslno  del 
forno. 

(2)  Note  come  a  Fir.  il  Cerchio  sia  an- 
che an  gioco  di  pegno  che  si  f^  seduti  in 
circolo. 


SER 


—  ©74  — 


—  Serclk,  Cerchiare.  Sereiit  8u : 
Accerchiare. 

—  Serciatt,  Cerchiaio. 

—  Berddu,  Cerchione. 

Seren,  Sereno.  ^l  del  Vh  hill  se- 
ven: II  cielo  h  sereno.  A  la  seren- 
na:  All'azzurro  sereno.  Seren  stel- 
laa :  Idem.  (Pr.)  Dopo  el  nivdl  ven 
el  seren  (Appross.j:  Quando  il 
tempo  6  in  vena  ogni  nuvolo  porta 
Hereno.  Gdlta  serenna:  Gotta  se- 
rena. 

—  Sereiiada>  Serenata.  Che  ma- 
gnifi,ca  serenada  de  mug :  Che 
Aplendida  notte  di  maggio  1  | 
«  G^dn  faa  la  serenada  alia  prima 
donna  »  :  «  Gli  hanno  fatta  la  se- 
renata sotto  le  finestre  alia  prima 
donna ».  Serenada  edn  m^uia  e 
hamazz :  La  scampanata. 

Serl,  Serio.  Parld.  in  sul  seri: 
Parlare  sul  serio.  Ciappd  6na  roh- 
ha  molto  sul  seri:  Pigliar  una  cosa 
dl  getto.  Fd.  Sid  seri:  Fare  sul 
serio.  On  om,m,  seri:  Un  omo  se- 
rio. « JEl  dis  di  rohh  de  fd  s^eioppd 
del  rid,  ma  lit,  seri,  el  se  seompann 
mat .' »  : «  Dice  delle  barzellette  da 
tar  scoppiar  gli  altri  dalle  risa, 
ma  lui  col  viso  piil  serio  del  mon- 
do  non  si  soompone». 

—  Berietaa,  Seriet^.  Mattes  in 
seHetaa :  Buttarsi  al  serio  o  far  il 
serio. «  Gh'i  pocca  serietaa  in  qtiel- 
Vomm  »  : «  Ha  pooa  serietk  di  pro- 
positi, colui*. 

Serlzz ,  Serizzo.  On  eamin  de 
serizz:  Un  caminetto  di  granito 
nero  o  venato. 

Bero ,  Siero.  Sero  del  forwMgg : 
Scotta.  S«ro  del  sang*  u :  Siero. 
El  sero  del  latt  el  rinfrhsea :  Siero 
di  burro  rinfresoa. 

Serpent,  Serpente.  (Civ.)  Serpent 
boa,  a  sonagli,  ecc, :  Serpente  ooa. 
a  sonagli.  JEl  serpent  de  Eva :  II 
serpent  di  Eva. «  Quella  donna 
Vh  6n  serpent »  :  «  Ouella  donna  h 
un  serpente  )»(1).  (Scherzo  ingenuo) 
El  cavalier  serpent:  II  cavalier 
servente. 

—  Serpentin,  Serpe  (Sorta  di 
salterello  o  razzo). 

—  Berpentinna,  Serpentina.Xin- 
gua  serpentina:  Idem. 


(1)  Serpente  per6  a  Firenze,  parlandosi 
di  donna,  esprime  pifi  la  brattezza  che  la 
cattiverfa. 


—  Berpentdn,  Serpentone  (Stm- 
mento  a  fiato). 

Serra ,  Serra.  La  serra  del  tar- 
rent:  La  serra  del  torrente.  La 
serra  del  giardin:  La  serra  del 
^ardino  o  Stufa  delle  piante  q 
Stanzone  degli  agrumi  d'invemo. 

Serv  ( In  dis. ) ,  Servo.  I*r€ut  di 
Sirv  (in  dis.):  Servita. 

Serva,  Serva.  La  serva  del  pret 
La  serva  del  prete.  «  Cossa  gh'if 
Dorma  la  serva  del  pret  /  » :  «  Che 
o'^  cosli?  »  I  polphtt  de  la  serxa: 
Polpette  casalinghe.  Pari  la  ser- 
va ae  Pilatt :  Parer  la  serva  di  Pi- 
lato.  V^s  ficeu  de  la  serva :  Kb- 
ser  il  figlio  della  serva.  Anda  a- 
dree  ai  serv :  Essere  servaiolo. 
Serva  che  fa  de  padronna  :  Serva 
padrona. 

Servascia,  Servacoia.  m.  M  U 
tratta  cdn^e  ona  servaseia  »  : «  La 
tratta  come  una  servaocia  ». 

"  Servdtta,  Idem.  ^nJKl  g'it  dna 
bHla  servetta  »  :  «  Ha  una  bells 
servetta  y^.iLa  servhtta  deUa  com- 
pagnia  (in  dis.) :  La  servetta  delb 
oompagnia  comica  (in  dis.). 

—  BervetUna,  Servettina  e  Ser- 
vina. 

—  Bervi ,  Servire.  And^t.  via  a 
servi:  Andar  a  servire.  Vkss  ria 
a  sercl:  Stare  a  servizio.  Sern 
d*amis:  Servire  da  amico.  Servi 
c6me  6n  seidr :  Servir  di  coppa  c 
di  oolteUo.'  Servi  a  duu  padr&n: 
Servir  a  due  padroni.  Servi  el  to 
paes :  Servire  la  ^atria,  lo  Stato. 
il  suo  paese.  Serv%  tie  br€usz:  —  di 
braooio.  —  de  buff6n  :  Servire  di 
zimbello.  Servi  mhssa  :  Servire  la 
messa  o  all'altare.  Servi  tavola: 
Servire  a  tavola.  (M.  d.  d.)  « /» 
eosa  podi  servillf  »  : « In  ehe  poa- 
so  servirla ? »  « Per  servill » : «P€r 
servirla*.  «  Ad^s  te  servi  m,i!*P{ 
«  Aspetta,  che  ti  servo  io  ».  « 
me  servi  del  tal  ealzolar  » : « Io 
servo  dal  tale  calzolaio  ».  «  Ai 
semm  bhi  e  servii  »  :  «  Ora 
bell'e  spaooiati  o  belPe  serviti 
«  Cosa  servf*  :  «  Che  oooorref 
«  El  pd  serviss  a  sd  piesh  » : «  La 
pub  abbellire».  (Pr.)  El  pan  i 
servi  el  g'd  sitt  erdsL'  II  pane  dc 
gli  altri  ha  sette  croste  o  del 
vire  s&  di  sale.  Servi  e  n6  g% 
Vi  6na  pinna  de  moti  .*  Servire 
non  gradire  h  una  pena  da  m< 
rire. 


SER 


—  675  — 


SER 


—  Servlbil.  Servibile.  «  St6  cap- 
phll  eh\  Vh  pu  serviMl »  :  «  Questo 
oappello  non  h  piu  servibile  ». 

Bervldtta,  Salvietta  (1),  Asoiu- 
^amani  e  piii  pop,  Sciugamano. 

Servltdr,  Servitore.  On  servitor 
v^gg  de  eh:  Un  vecohio  servitore. 
On  servitor  via  de  padron:  Fuor 
di  padrone.  —  in  hvrea:  —  in  li- 
vrea.  —  de  piaaza:  Servitore  di 
piazza.  Vhss  el  servitor  del  Co- 
mtin:  Essere  il  servitore  del  Co- 
mune.  (Pr.)  MH  vhss  6n  marker 
pctdrbn  che  6n  grass  servitor:  Me- 
|2;lio  esser  capo  di  lucertola  che 
ooda  di  leone  o  anehe  Megiio  te- 
sta di  aliscietta,  che  ooda  di  sto- 
rione.  |  Servitor  de  l^n  (in  dis.): 
Servitore  di  legno  o  servo  muto. 

—  Servldorala,  Servidorame  e 
Servitorame. 

—  Servitoresc,  Bervitordll,  Ser- 
vitoraccio,  Servitorello. 

—  Seryltd*  Idem.  La  servitu  de 
ed:  La  servitiH.  (Pr.)  De  la  servitu 
se  eondss  el  padrdn:  Chi  vaol  vo- 
der il  padrone  guardi  i  servitori. 

IFagh  adree  &na  gran  servitit: 
I* are  ad  uno  grande  servitti.  On 
appartament  che  riehied  troppa 
servitu:  Un  appartamento  che  ri- 
ohiede  troppa  servitii.  |  Servitu 
de  passagg:  Servitu  di  passaggio. 
Oasa  gravada  da  6na  servilii:  Ca- 
sa  aggravata  da  servitti.  (Colto) 
Iai  servitu  de  la  gleba  sott  ai  Bo- 
tnani:  La  servit^  della  gleba. 

Servlzial,  Serviziale  e  Lavativo. 
N.  pr. :  Diktta  e  servizial  guaris- 
sen  tuce  i  mal:  Dieta  e  serviziale 
guarisce  (mc)  da  o^ni  male. 

Serylzzi ,  Servizio  (2).  La  gent 
de  servizi:  La  servitil  e  anehe  La 
gento  di  servizio.  Seala  de  ser- 
vizzi:  Scala  di  servizio.  I'd,  i  ser- 
viezi:  Far  il  servizio  della  oasa. 
J^d  servizzi:  Far  comodo.  Ann  de 
servizzi  (milit.j:  Anni  di  servizio. 
(Pr.)  Fdi  6n  vta^g  e  duu  servizzi : 
Fare  un  via^gio  e  due  servizii. 
A  fd.  servizzi  se  falla  mai  (Ap- 
pross.):  A  dire  la  verity  non  si 


(1)  Salvietta  e  data  dal  vocab>  finr.  ma 
I  non  e  comune,  e  in  ogni  modo  slgniHca 
I  non  Servietta  ma  El  maniin :  Tova^liolo. 
{  (2)  Serv  zio  in  flor.  ha  un  senso  che 
'  nianca  al  Mil.  Chiamansi  cost  le  carrozze 
!  ili  gala  de^signnri  e  corrisponde  al  nostro 
I  £quipagg  (de  I'AnonimaJ. 


sba^lia.  (M.  d.  d.)  Avlgh  vun  o 
tuttt  in  quell  servizzi :  Avere  una 
persona  o  tutti  in  quel  servizio  o 
in  tasca.  Andh  a  fa  el  sd  serviz- 
zi: Fare  le  sue  occorrenze  o  fare 
quel  eervizio.  ||  Servizi  de  tavola, 
de  desert  o  desser:  Servizio  da 
tavola,  da  dessert. 

Servo.  N.  fr. :  «  Servo  suo  » : 
«  Servo  suo  ». 

8es,  Sei.  Qu^ll  di  ses :  II  sesto. 
Ses  volt  tant:  11  sestuplo.  Fit  i  ses 
e&n  la  c6a  in  gib :  Alterare  le  ci- 
fre  per  rubare.  Chi  robba  des,  se 
ne  regalia  quatter,  gh*  en  resta 
ses  (Appross.) :  E  arriochito  colle 
sue  ladre  fatiche. 

—  Se8cent»  Seioento.  (Colto)  Fl 
sescent:  II  seicento. 

—  Sescentismo  (Colto),  Seicen- 
tismo. 

—  Bes^nni  (Buroc),  Sesennio. 
Sesin  (In  dis.).  Vedi  Sold. 

—  SesmiUaequlndes.  Vedi  Bois, 
Sessant^nna ,  Sessantina.  «  Fl 

toceard  la  sessantenna  »  :  «  Glienc 
fo  una  sessantina  ». 

S^st,  Sesto.  Arch  a  sest  aeutt: 
Arco  a  sesto  acuto. 

Bestett,  Sestetto.  An  cantaa  el 
sestett  (i«...  »  :  «  Hanno  cantato  il 
sestetto  del...  ». 

Sestiga,  Sestiga.  La  sestiga  sul- 
VArco  de  la  Pace:  Idem. 

Sestinna,  Sestina.  Ona  poesia 
in  sestinn:  Una  poesia  in  sestine. 

Set,  Sete.  Avkgh  set:  Aver  sete. 
Mori  de  set:  j^rabbiar  di  sete. 
D6pra  came  salada  per  scceud  la 
set:  Levarsi  la  sete  col  prosciut- 
to.  Bobba  ehe  fb,  vegni  set :  Roba 
che  mette  sete.  (Pr.)  Nissun  o*  A 
tanta  set  edme  Vimbria^h:  Piu 
beve  e  pitl  ha  sete. 

S^tt,  Sette.  IsUt  pecceta,  —  al- 
legrezz,  —  eandelabri  ardenti,  — 
maravilli  del  mdnd,  —  d\  de  la 
creazidn,  —  piagh  d^Fgitt,  —  vaech 
grass  e  vacch  magher,  —  bellezz  de 
la  donna,  —  saeramentf  —  doldr  de 
Maria,  —  gies,  —  savi  de  la  Grcr- 
eia,  —  dormienti,  —  colli  de  Bo- 
ma:  I  sette  peccati  mortali,  Le 
sette  allegrezze,  I  sette  oanaela- 
bri  dell'apocalisse.  Le  sette  mara- 
viglie  del  mondo,  I  sette  fjiorni 
della  creazione.  Le  sette  piaghe 
d'Egitto,  Le  sette  vacohe  grasse 
e  le  magre,  Le  sette  beUezze  della 
donna,  I  sette  saoramenti,  I  sette 


SET 


676  — 


dolori  di  Maria.   Le  sette  chiese, 

I  sette  savi  della  Grecia,  I  sette 
dormienti,  I  sette  colli  di  Roma. 
La  proRuva  del  sHt :  La  prova  del 
loco.  O  per  shtt  o  per  dersHt :  An- 
che  sotto  costo.  jPa««A  P^r.i  shtt 
^rihbi  e  i  sett  sedasz:  Vedi  Sedazz. 
H  (Strappo)  «  Oo  fcta  6n  sHt  in  di 
calzon  »  :  «  Ho  fatto  un  bel  sette 
ne'  calzoni ».  I  (Tip.)  Corp  sett : 
Corpo  sette.  Oiugh  a  sett  e  mhsz: 
Giocare  a  sette  e  mezzo.  El  sHt 
hell  a  scdpa:  11  sette  bello.  J \Bor- 
doRu  sktt:  Bau-sette.  Mazzaselt, 
struppia  qtiatorties:  AmmAzznQette, 

Sett&-ettaa-etta88.  Fdi  settdgid 
run :  Invitar  uno  a  sedere  o  Far 
sedere.  Settass  gid :  Mettersi  a 
sedere  o  sedersi.  Settass  in  thrra : 
Sedere  in  terra.  Settass  a  tavola: 
Mettersi  a  o  sedere  a  tavola.  Sel- 
taa  gid  intorno  a  la  brasera :  Se- 
duti  intorno  al  braoiere.  Vkss  set- 
t€M  gid  in  sul  velii:  Ballare  sul 
velluto. 

Settember,  Settombre.  (Civ.)  El 
vint  settember :  II  renti  settemore. 
De  o  In  settember  se  vetidem- 
mia :  Di  settembre  si  vendemmia. 
(Pr.)  In  settember  nott  e  di  sott- 
s6ra  in  l\:  Di  settembre  il  giomo 
e  la  notte  si  contende.  Quand 
eanta  la  scigala  de  settember  nd 
tceu  rohba  de  rivender :  II  caldo 
di  settembre  toglie  e  non  ronde. 

—  Bettembriu ,  Settembrino. 
Lanna,  phrsieh,  eastegn  settembrin 
o  brinn :  Lana,  pescbe,  castagne 
settembrine.  liev  setlembrinna, 
eee, :  Vedi  iVct>. 

g^ttima  e  S^ttim,  Idem.  La  set- 
tima  de  la  fever :    La    settima. 

II  (Mus.)  SetltmM  diminuida:  Set- 
tima dirainuita.  |  « I/'h  el  settim  di 
m^  fimuj  el  solo  viv  »  :  «  fi  il  set- 
timo  de'  miei  nati,  che  mi  sia  ri- 
masto  ». 

Settimanna,  Settimana.  Laset- 
timana  entrant :  La  settimana  en- 
trante.  Fceura  per  la  settimanna  : 
In  settimana.  Settimanna  grassa 
e  —  santa:  Settimana  grassa  e  — 
santa.  Ciappd,  la  settim,anna:  Ri- 
Bootere  la  settimana.  (Mil.)  Vitss  de 
settimanna:  Essere  di  settimana 

Bettlmin,  Settimino,  Settimello. 

«  JO'^  gra^il  perehi  V^  setlimin  »  : 

«  E  jgracile  percbfe  h  nato  di  sette 

mesi  ».  I  (Mus.)  Cantd  6n  settimin : 

^  jQaatare  ua  ftettimino.  I 


Settinna  (Voce  infant.).  Fii  tei 
tinna:  Siediti,  bambino  mio. 

Settdn.  In  setton  sul  Utt  .*  A  se- 
dere sul  letto.  Tir€U8  sii  in,  seUon : 
Rizzarsi  a  sedere  sul  letto.  (Fiv.j 
Trd  vun  in  setton  (in  dis.):  Man- 
darlo  in  rovina. 

Settnageaima,  Settuageaima. 

Bev»  Sego.  /  candil  de  sev  ge  ve~ 
den  quasi  pit  .*  Le  oandele  di  sego 
non  si  vedono  quasi  piii.  Smag- 
gih  de  sev :  Insegare.  lOroati  g'a- 
veven  i  barhis  Hfaa  sii  e6nt  el  sev: 
I  Croati  avevano  i  baffi  di  capee- 
chio  insegati. 

Sever,  Severo.  Maester  sever  hm 
giust:  Maestro  severo  ma  ^osto. 

Sezidn,  Sezione.  «  G*At%,  faa  la 
sezion  al  cadaver  »:  «  II  oadavere 
lo  banno  sezionato  ».  |  Capp  se- 
zion ai  Lavori  Piibhliei  .*  Capo  se- 
zione al  Ministero  de'  LaTon  Pub- 
blici.  I  /  sezion  elettorai  .*  Le  se- 
zioni  elettorali. 

—  SezioxUi  -  zionaa ,  Sezionare. 
Seziond,  &n  mort:  Sezionar  un  c»- 
davere. 

Sfaecendaa,  Sfaccendato.  Di- 
soecupaa  Vh  6na  rohba  e  sfaeeeih- 
daa  i'^  dn'altra:  Disoooupato  ^ 
una  oosa  sfaccendato  un'a^hTa. 

Sfetcciaa.  Sfacoiato.  Fit  el  sfae- 
eiaa :  Far  lo  sfaociato.  Ciar  sfae- 
eiaa :  Luce  sfaociata.  Col&r  —  .*  Ir 
dem.  Onsf€ieei€M  de  vun:  Un  al 
bondone. 

•^  Bfacciad^U,  Sfacoiatello. 

—  Bfacclad6n,  Sfacciato  com^J 
un  satiro,  Sfncoiatone-taooio. 

—  Bfocdataggln,   Sfacciatsi 
ne.  «  El  g'd  avuti  la  sfaedaUii^ 
de..,  » :   «  Ebbe  la  sfacoiatagj^oj 
di...  » 

Bfochlnli-cliinaa-chliiaas,  Si 
chinare.   « Dopo   tanto   s/aeekit 
simm,  pagaa   come   Dio   voeur 
« Dopo  tanto   sfacchinare   si 
pagati  come  Dio  vuole  ». 

Sfadigii-aa-a88,  Aftaticare.  « 
sfadiga  tropp  i  cavai  »:  «  Aflat 
liroppo  i  cavalli».  Sfadigass 
nagott :  Affataoarsi   per  impovc 
rire. 

Bfal8&-aa,  Sfalsare  (in  dis.).  Fi 
sare.  «  Elsfalsa  datla  s6a  pnmt 
manera  »  (in  arte) : «  Falsa  la  pi 
pria  maniera*)».  «  El  sfalsa  ws 
pader  e  s6a  m.ader  »  :  «  Dicai 
da'  suoi  genitori  ».  iVe  sfalsa  m 
ca  vunna:  Non  una  in  fallo. 


SF£ 


—  677 


SFI 


Bfend,  Sfendere  (in  dis.),  Fen- 
dere  (poco  usato  nelle  due  lin- 
gue).  Vedi  Spacch. 

Bfendidiira  (poco  usato),  Fen- 
ditura  (poco  UBato); 

Bfera,  Idem.  (Civ.)  Sfera  armil- 
lar  :  —  armillare.  De  prima  sfera : 
X>i  prima  riga.  P.  E. :  On  asen  de 
prima  sfera :  Un  asino  di  prima 
i*i^a.  I  IM  sfera  di  6r  e  quella  di 
m%nutt:  La  laucetta  ohe  segnale 
ore  e  quella  de'  minuti. 

—  Bferetta,  Sferetta. 

—  Bferloament,  Stericamente. 

—  Bferlcli,  Sferico. 

Sftola,  Squarcio.  Ona  sferla  in 
del  vesta :  lino  squarcio  nel  ve- 
stito.  «  Bisogna  vedl  ehe  sferla  in 
del  hrazz  » :  «  Biso^a  vedere  che 
feritaocia  nel  braccio !  »  Oee  a 
sferla  de  mardn :  Ocohi  a  man- 
dorla. 

—  Bferl&-ferlaa-ferlas8.  Sferla  i 
calz&n:  Stracciarsi  i  calzoni.  Sfer- 
Id  gib  6na  pianta:  Diramare  un 
rtlbero,  Diradar  de'  rami  una  pian- 
tii.  Sferld,  i  mardn  :  Castrar  le  ca- 
stagne. 

—  Sferlada,  Bferlln,  Bferlon, 
Strappo  ,  Strappettino ,  Grande 
squarcio. 

Sfesk,  Splcchiare.  S/esa  6n  coo 
d'aif  6n  naram:  Spicchiare  un 
capo  d'aglio^  un'araucia. 

Sfettli-ettaa,  Aft'ettare. 

Sfiadli-adaa-adass. «  El  m'dt,  faa 
sficuUiT*:  «  Mi  fece  sfiatare  ».  Sfia- 
dass  per  nagott :  HfiatarFti  senza 
risultato.  «  Quell  caniant  Vh  sfia- 
cUm  :  «  Quel  oantante  h  sfiata- 
to  ». 

Sfianca-aa-cass,  Sfiancare. «  An 
iiovuu  pontellh  quella  easa  ehe  la 
afianeava  » :  «  Hanno  dovuto  pun- 
tellare  quella  casa  che  hI  sflanca- 
va ».  Vavall  sfianeaa :  Cavallo 
silancato. 

Sfibblk-bbiaa,  Sfibbiare.  *c  Me 
s*h  —  i  ealz6n  dedreen :  «  Mi  si  son 
Hfibbiati  di  dietro  i  calzoni  ».  ||  An- 
darsene.  «  JS  mi  intant  me  la  s6nt 
gfibbiada  » :  «  Ed  io  intauto  me  la 
Bvi^ai ». 

SficUi-idaa-ldass,  Stidare.  n^El 
Vh  —  » :  «  Lo  ha  siidato  ».  «  Lu  el 
sfida  chidnque  a  fdt  quell  ch'el  fh 
Hi  »:  «  Egli  sfida  chiunque  a  fare 
ci5  che  sa  far  lui ».  «  Sjidi  mi!  >n 
«c  Slido  io !  » 

Sfida,  Sfida.  Portci,  accetlit,  ecc. 


la  sjida:  Portare,  accettare,  ecc, 
la  sfida  (1). 

Sfidega-egaa-ega88»  Sfegatarsi. 
«  El  m'a  faa  sfidegd  fina  <m^s  per 
provagh  ehe... » : «  Mi  fece  spolmo- 
nare  nn'adesso  per  proYargliche*. 
«  Me  s6nt  sfidegaa  per  lu  e  lu  in- 
veee...  »  :  «  Io  mi  sono  sfegatato  o 
sciupato  il  fegato  per  lui  e  lui  in- 
veoe... ». 

Sflgurii-uraa-ura88 ,  Sfigurare. 
Per  nd  sfigurd  in  soeietaa:  Per 
non  sfigurare  in  society.  I « Me 
sdnt  sfiguraa  in  manera  ehe  me 
conosseven  »m  »  :  «  Mi  sono  sfigu- 
rato  in  mooo  che  nessuno  mi  ri- 
oonosoeva  o  mi  ravvisava*. 

Sfil&-llaa-ila88 ,  Sfilare.  «  S&n 
staa  in  piazza  a  vedh  a  sfila  i 
irupp  »  :  «  Sono  stato  in  piazza  a 
Teder  le  truppe  sfilare  ».  |  «  Sta 
tela  la  se  sflla  tutta  » : «  Questa  te- 
la si  sfilaooia  tutta  ». 

—  Sflladura,  Sfilaccicatura. 

—  Sfllaprli  o  Bfllozz^,  Sfilaccia- 
re ,  Sfilaccicare.  Vestii  che  se  sfi- 
lava:  Abito  che  si  sfilaccica. 

—  Sfilaprent  o  Filaprent»  Sfi- 
laccicato.  «  Ma  guarda  che  te  see 
Intl  sfilaprent »: «  Ma  bada  che  per- 
di  le  fila  o  che  il  tuo  abito  caae  a 
brandelli ». 

Sfiocca-occaa-occa88 ,  Sfiocca- 
re  (2).  ( Sbattere  in  modo  che  si 
produca  Io  Sfioceaa).  Bianch  sfioe- 
eaa:  Bianco' lattato. 

Bfior&-oraa,  Sfiorare.  «  Oo  sfio- 
raa  i  persich  in  la  cavagna  » :  «  Ho 
sfiorato  le  pesche  nel  corbello  ». 
«  L^dt  appenna  sfioraa  quell'argo- 
ment » : «  Ha  toccato  di  volo  I'ar- 
gomento  ». 

—  Sfiori-orii-ori8S,  Sfiorire.  A~ 
dess  i  ros  sfiorissen  tuit:  Ormai 
le  rose  sfioriscono  tutte.  La  cal- 
eina  la  sfioriss :  La  calce  non 
spenta,  ril^olle.  «  Quell  mur  el  sfio- 


(1)  Codesta  parola  sfida  non  »Xk  pi&  nd 
in  cielo  ne  in  terra.  Oggid)  nessuno  man- 
da  piu  sfide,  ma  bensi  manda  due  amici 
a  pregare  TofTensore  a  Hlirare  Toffesa,  e, 
in  caso  di  riduto,  a  dar  soddisfazione ; 
dopo  ben  inteso  aver  tentato  con  altri  due 
amici  di  questo,  di  aggiustare  la  ver- 
ten^a. 

iif  Sflocrare  in  fior.  e  tutt'altro.  Signi- 
floa  sMacciare  come  flocco.  In  milanese 
Sfioccd  vorrebbe  dir  invece:  rend  ore  sfioc- 
cato  un  liquido,  come  chiara  d'ovo  e  pan- 
na,  che  diventa  LaUemel:  Panna  montata. 


SFI 


—  678  — 


SFO 


riss  tutt » :  «  Quel  muro  sbuUetta 
dovunque  ». 

—  Sfioridura,  Sfioritura  e  Sbul- 
lottatura. 

Sfodra-odraa ,  Sfoderare.  —  la 
sciabola :  Sfoderare  o  sguainare  la 
Hciabola.  ^n  JS  l\  el  m'd,  sfodraa  6n 
artiedl  del  codis  » : «  E  li  mi  sfode- 
r5  un  articolo  del  codice  ». 

SfOBUi,  Sto^lia  (1).  «c  M'dn  faa  % 
8f<Bui  al  daz%  »  :  «  Al  dazio  o  alia 
porta  di  citt^  mi  frugarono  ad- 
dosso  ». 

Sfoduia  o  Sfoglia»  Sibglie  e  So- 
gliola.  «  El  fer  Vera  pien  de 
sfceui » :  «  Era  un  ferro  sfoglioso  ». 
if «  Oo  mangiaa  6na  sfceuia*:  «  Ho 
mangiato  una  sogliola )». 

Bfoga-ogaa-ogass,  Sfogare.  Sfo- 
flrA  la  raibhia:  SFogar  la  bile,  afo- 
ga  el  goes :  Sfogarsi  o  sfogar  un 
segreto  rancore.  Sfogct  lapassidn : 
Stogar  la  passione.  «  Dhrva  e  lassa 
che  sfoqa  el  fumm  »  :  «  Apri  che 
stbgni  il  fumo  ». « iMssa  che  sfoga 
la  folia  »  : «  Lascia  sfuriare  un  po- 
chino  ». 

—  Sfogada,  Sfogamento  e  Sfu- 
riata. 

Sfoggio,  Sfoggio. «  Elfh  sfoggio 
di  ed  ricehezz  »  :  «  Fa  sfoggio  di 
grandezze  ».  Gh'h  hen  pocch  de  fti 
sfoggio:  Non  c'fe  sfoggi  o  anche 
C^h  poco  da  star  allegri. 

—  Sfoggio,  Sfoggiare. «  L'd  sfog- 
giaa  al  (Jors  6na  pariglia  inglesa 
suphrha  » :  «  Sfoggib  sui  Corso  una 
superba  pariglia  di  oavalli  ingle- 

SI  )^ 

Sfoglia.  Vedi  Sfceuia. 

Bfogo ,  Idem.  Fd,  el  so  sfoao : 
Trovare  un  po'  di  sfogo.  (T.  bu- 
rocrat.)  Dd>  sfogo  a  6n  affare :  Da- 
re sfogo  a  un  atfare.  La  gioveniu 
la  dev  avegh  el  sd  sfogo:  La  gio- 
ventu  deve  aver  il  *8uo  sfogo. 

8fogon&-onaa ,  Sfoconare.  «  M 
s'ciopp  Vh  sfogonaa  » :  «  II  fucile  h 
sfoconato  ».  Bocca  sfogonada:  Boc- 
ca  assai  larga  o  Che  pare  un  forno. 

Sfolii-laa-lass ,  Smgliare.  «  M'h 
toccaa  de  sfoid,  di  gran   liber » : 


(i)  Sfosui  e  una  di  quelle  voci  milanest 
che  non  hanno  senso  se  non  n.  fr. ,  che  e 
fd  i  sfaeui.  Ma  se  o'e  parola  fiorentina  che 
8'avvicini  pel  suono  e  pel  senso  certo  e 
Sfoglia,  la  quale  non  ha  niilla  a  che  fare 
col  nostro  Sfceui  e  risponde  In-vece  a  Sfo~ 
''ada.  Pasta  sfoiada:  Pasta  sfoglia. 


«  M'^  toceato  di  sfogliare  di  gnu 
libri*.  Sfoih  6n  moron  o  fiL  /opwm: 
Sfogliare  un  gelso  o  far  la  foglia. 
H  «  Sui  sigher  el  se  sfcvuAa  tutt*: 
«  Questo  sigaro  si  stoglia  ».  i\ute  I 
sfoiada :  Pasta  sfoglia.  Ona  pritM 
che  se  sfceuia:  Una  pietra  cne  si 
sfalda.  Gh*  h  pocch  de  sfoiit  vers: 
Non  c'^  da  scialare. 

—  Bfoiazz,  Sfogliazzo,  Scarta- 
faccio.  Noidb  6napartida  a  sfoiax: 
Notare  sullo  scartafaccio. 

— Sfoiazz^-azzaa,  Scartabellare. 

SfOll&,  Sfollare.  «  Lasghmm  sfoi- 
Id,  6n  poo  la  sala  » :  «  Laaciaino  che 
la  sala  si  sfoUi  un.  pochino  ». 

Sfdnd,  Sfondo.  msfonddeh 
scenna :  Lo  sfondo  della  scena.  In 
del  sfond  seur  gh'  era  6n  lumin : 
Nello  sfondo  buio  c'era  un  lumi- 
cino. 

Sfondii-ondaa-ondass ,  Sfonds- 
re.  S'^  sfondaa  el  vassell:  La  bot- 
te  s'^  sfondata. «  J^2  nt'd  sfondaa 
Vuss  c6nt  dna  pesciada  » : «  Mi  afoih 
d5  I'uscio  con  un  caloio  ». 

Sfondr&-ondraa ,  Sfondare.  Or 
scidr  sfondraa  (in  dis.) :  Un  riceo 
sfondato.  ^  L'h  dna  sfondrada  > 
(triv.  e  poco  usato):  «  Una  baga- 
scia  vile*. 

Sfdr,  Foro.  I  sfor  d'&na  fabbrir 
ca:  Le  aperture. «  L'd  f<Ma  6n  sfw 
o  bus  in  del  mur  e  Ve  scappaa*: 
«  Feoe  un  buco  nel  muro  e  luggi». 

—  8forli-oraa,  Tratbrare.  voir- 
zHi  sforaa :  Calze  a  traforo.  |  «  i 
ratt  an  sforaa  el  plafon  e  in  te- 
gnuu  gib  »  :  «  I  topi  nanno  trafo- 
rato  il  soffitto  e  son  calati  gi&». 

—  Sforadin,  Traforetto  anche 
Punto  a  giorno. 

—  Bforadura,  Foratura  (lavoro 
di  straforo  o  traforo). 

Sforaggia88-aggiaa ,  Accaldaiv 
si.  Tuii  sforaagiaa:  Tutto  8C»1- 
manato  o  aocaldato  (il  primo  h  in 
senso  morale  piu  del  seoondo). 

—  Sforaggiadnra,  Scalmana. 
Sfortunna^  Sfortuna.  6rran  sfor- 

tunna:  Gran  disdetta. 

Sforz,  Sforzo.  FA  di  sforz:  Pare 
sforzi  per...  (Fig.)  Far  tutti  gli 
sforzi  per.:.  Fd>  6n  sforz  de  nor 
tura :  Far  uno  sforzo  eroico,  su- 
vrumano.  I  (Scherma)  Sforzo. 

—  gforza-orzaa-onass ,  Sfor- 
zare.   fiZ^dn  sforzaa   a  andii  o 

1  pret »  :  icL'annno  costretto  a  fiarai 
»  prete  ».  ||  Sforzd.  %  earl :  Sforzare  le 


SFO 


—  679  — 


SFR 


I  oarte.  |  On  rid  sforzaa :  Un  sorriso 
forzato.  « Me  sforzi  a.,.*:  « Mi 
sforzo  (li...  >». 

—  Sforsos  (Volg.).  Vedi  Forzos. 
Sfossa-ossaa,  St'oBsare  (1),   Ca- 

var  le  fosse. 

Sfracltsserl.  Vedi  Fracasseri. 

Sfragell,  Sfra^ellamento  (2)  Fla- 
K^llo.  Di  Zuav%t  i  Todeseh  n'an 
faa  dnttfra^gUl :  81  feoe  un  massa- 
oro  di  Zuavi.  I  Un  subisso. 

Sfrantoia.  vedi  Frantoia, 

SCranzlt,     Sfrangiare.    Sframct 

[   c6i  liber:  Clmare  un libro.  |  Sfran- 

,  zd  dn  manlin :  Sfrangiare  una  sal- 

vietta  o  tovagliolo.   (Al  primo   si 

leva,    al  secondo   si  fk  la  fran- 

gia). 

—  Sfranzadura,  Sfrangiatura. 
S&ascli-ascaa,  Sfrascare,  sboz- 

zolare.  Sf rased  %  gallhtt:  Sbozzo- 
lare.  Sfreued  i  vit:  Spampanarle 
viti. 

Sfireggi-ggll-ggiss,  Sfreddare 
(in  dis.),  Rati'redare. «  Lassel  sfreg- 
gl  6n  J9oo  se  cte  no  te  se  scottet  *  : 
«  Lascialo  raff redare  un  poco  se 
n5  ti  scottorai  ».  «  Ija  «'  h  sfreg- 
gida  com'  ^  »  :  «  Ella  mi  ama  as- 
sai  meno  di  prima  ». 

SfregaUi-iuaa-aia88,  Sbriciola- 
re.  « tSla  earne  la  se  sfreguia  in 
bdeea  » :  «  Questo  lesso  si  sbriciola 
in  bocca ».  «  Ml  te  sfregiii^  guar- 
rfo  /  » :  « lo  ti  sbriciolo  ! ». 

—  Sfregniada,  Sbrioiolatura. 

—  Sfiregulament ,  Sbriciola- 
mento. 

Sfrenaa,  Sfrenato.  Cdrsa  sfre- 
nada:  Corsa  sfrenata.  «  Quell  jiceu 
Vh  iropp  sfrenaa  »  :  «  Quel  ragaz- 
zo  h  troppo  sfrenato  ».  Cdme  6n 
eavall  sfrenaa :  Come  cavallo  sfre- 
nato. 

SfWa,  Sfregio.  «  M  cr'  a  faa  dn 
sfris  in  faecia  »  :  «  Gli  fece  uno 
sfre^o  sul  viso  ».  « j&/  g^d  6n  eer- 
to  sfris  in  la  s6a  riputazion,  ehe^.y^ : 
«Ha  una  piccola  macchia  o  tao- 
ohcrella  sulla  sua  riputazione )». 
«  Avhgh  el  o  6n  sfris  cu  eoo  » : «  A- 
vere  la  spranghetta ».    Vin    che 


(1)  Sfossare  in  fior.  slgnifica  invece  Le- 
\ar  dalla  fossa.  Esemp.  .*  11  grano  ogni 
tanto  va  sfossato. 

(8)  I.Mdea  della  rovina  contenata  nello 
Sfragell  fior.  non  c'  e  Jn  dialetto  secondo 
il  Cberabint.  Per6  si  veda  I'esempio. 


mett  el  sfris :  Vino  che  mette  la 
spranghetta. 

—  8£ris&-i8aa-isa8,  Scaliire.  M 
diamant  el  sfrisa  anea  el  veder  e 
gh'h  nagott  che  elpoda  sfrisd,  lit :  II 
diamante  scalflsce  ancne  il  vetro 
e  non  c'6  nulla  che  lo  possa  soal- 
fire. 

—  Bfiritsadlnna,  Piccola  scalfit- 
tura. 

—  Sfrisadiira,  Scalfittura. 
Sfronsa,   Frombola.  David  Vd 

maszaa  Golia  c6n  la  sfroma :  Da- 
vide  uocise  Golia  colla  fionda. 

&£r6]iz6n  (Messa  di  gelso  rlgo- 
gliosissima),  PoUone. 

Sfr68,  Frodo.  Viv  in  sul  sfros: 
Campare  di  o  sul  frodo.  Bobba  de 
sfros :  Roba  di  frodo  o  Meroe  di 
contrabbando.  |  «JS7/  g'd  faa  6n 
sfros  a  s6a  miee  » :  «  Fece  un  frodo 
a  sua  moglie  ».  «  La  g^d  avuu  6n 
ficeu  de  sfros  » :  «  Parto  clande- 
stino  o  di  conti'abbando.  Frodo. 
De  sfros :  Alia  chetichella  ». 

—  Bfr08li-08aa,  Frodare.  Sfrosd 
ai  eon  fin  e  sfrosd  al  dazzi:  Fro- 
dar  al  confine  e  frodare  alia  porta. 

—  Sfro8ad6rj  Contrabbandiere. 
I  guardi  de  ^nanza  sHn  battuu 
eon  i  sfrosador :  Vi  fu  uno  scon- 
tro  tra  guardie  e  contrabbandieri. 

Sfugattdn  (De),  Soppiatto  (Di). 
Fd  dna  robba  de  sfugatton  :  Far 
una  cosa  di  sfuggiasco  (in  dis.), 
di  nascosto  e  di  fu^a. 

Bfumli-amaa,  IStumare.  <<  I  to 
bei  risoluzidn  in  giamb  sfumoM?  » : 
«  Le  tue  belle  risoluzioni  sono  gij\ 
sfumate? »  Mace  sfumaa:  Macchie 
sfumanti  (di  cani  o  cavalli). 

—  SfUmadura,  Sfumatura.  (Col- 
to)  /  sfumadur  del  sttl :  Le  sfu- 
mature  delle  idee  nello  stile. «  In 
del  mh  t^  mkttegh  ddmd  dna  sfu~ 
madura  de  latt  * :  «  Nel  mio  the 
mettici  una  sfumatura  di  latte  ». 

—  Sfamln,  Sfumino. 

—  Bgabdll,  Sgabello.  /  sart  la- 
voren  su  i  sgabei :  I  sarti  lavorano 
suUo  sgabello. 

—  Sgabellln,  Sgabellino.  M  sga- 
beUin  de  mhtt  sott  ai  ph:  Predel- 
linO)  Sgabellino  da  posarci  i  piedi. 
El  sgabellin  de  la  earrozza :  Il  se- 
derino  (nell'interno). 

—  Bgabell6n,  Bgabellott,  Bga- 
belliiKBU,  Sgabellott^ll,  ecc,  Sga- 
bei lone,  Sgabelletto ,  Panchetto 
(delle  scuole  di  disegno). 


SGA 


—  680  — 


SGA 


Sgagnli  (1).  Addentare,  Sgana- 
sciare.  «  Gh'e  nagott  de  sgagnd  t » : 
(volg.)  «  Non  o'fe  nulla  da  morde- 
re  o  8gaiia8ciare?»  ¥.  El  g^h  sgor- 
gnaa  via  la  pdnta  del  nas  » :  «  Co' 
denti  gli  recise  la  punta  del  naso  ». 

—  Bgagnada,  Morso  e  Mangia- 
ta.  «  El  m'h  daa  6na  sgagnada  in 
d'6na  gamba  » : «  Mi  diedi  un  mor- 
so in  una  gamba  ».  «  Oo  faa  6na 
bonna  sgagnada  de  fruit  asshrb  » 
(ragazzo  cne  parla) :  «  Ho  man- 
giato  molti  fmtti  aoerbi  o  Ho  fat- 
to  una  Bcorpacciata  di  fnitta  a- 

Sgaloffft,  (Volg.).  Vedi  Cavdi, 

Sgaiosa  (Volg.),  Fame,  Sguiscia 
e  Sghescia  (Siena),  in  El  patios  la 
sgaiosa  »  : «(  Non  gli  riesce  di  oa- 
varsi  la  fame ».  Ona  sgaiosa  de 
nS  d%:  Una  fame  per  quattro.  (Pr.) 
jAt  sgaiosa  la  pb  pit  de  la  morosa 
(Appross.):  La  fame  caccia  il  lupo 
dai  D08C0,  DelPamore  la  fame  h 
pift  potente. 

Sgalfidn.  Vedi  Oalfidn. 

Sgall8,  Che  Bgalletiba,  Spavaldo, 
Furbaccniottft.  «  Te  see  ona  gran 
sgalisa  »  :  «  8ei  una  furbacchio- 
na  ».  «  El  vd,  ini6mo  ednt  6n  fd, 
de  sgalisa  :^\b,  in  giro  con  un  a- 
ria  spavalda*. 

—  Sgallsii  (In  dis.),  Civettare. 
Vedi  Scigiiettd, 

Sgallii,  Sgallare  (2),  Sgallettare. 
«  Ouarda  come  la  sgalla  o  la  sgal- 
luscia  » : «  Guarda  oome  sgRlletta  ». 

Sgalonk,  Scosciarc.  «  T^d  pussee 
adasi,  te  me  felt  sgalona^  :  icNon 
camminar  tanto  leeto,  mi  fai  sco- 
sciare  ».  «  L'a  sgalonaa  el  polaster 
e  el  s^k  pippaa  tutt  e  duu  i  tambo- 
rei»:^ Ha  scosciato  il  polio  e  B^h 
pappate  allegramente  le  due  co- 
sciette  ». 

Sgamb& ,  Sgambare.  «  Eamm 
minga  sgambd  a  sta  m>anera »  : 
«  Non  farmi  sgambare  cosi  ». 
«  Sgamba  vdi » : «  Allunga  le  seste  ». 

—  Bgambada,  Sgambata.  iJmm 
faa  6na  gran  sgambada  »  :  «  S'fe 
fatto  una  bella  gambata  ». 

—  Sgambettd,,  Sgambettare. «  Te 


(1)  El  sgagna  non  pu?)  s^gnificare  solo 
Pacda  e  Mangid  come  porta  il  Cherubink 
ma  Taddentare. 

(2j  Sgallare  in  fior.  significa  invere  Far 
alzare  o  alzare  la  galla  per  scottatura  suUa 
pelle. 


vedaree  edine  el  faroo  sgambetla*: 
«  Vedrai  come  lo  fard  sgamb€(> 
tare  ». 

—  Sgambettada,  Sgambata. 
Vedi  Sgambada, 

Sganassa,  Sganasciare.  icSep^- 
dhssen  sganassa  in  qtiell  pairim»- 
nt...  »  :  «  Se  potessero  mettere  il 
dente  o  sganasciare  in  quel  p»- 
trimonio... »  «  Gh'h  nient  de  sga- 
nassa f  »:«C*  h  nulla  da  sgans- 
soiare  o  da  sgi'anare  ?  » 

•—  Sganassada,  Sganaseiati 
(non  comune).  nt-Li  se  ved  eke  g*^ 
daa  dent  dna  sganassada  »  :  <  Si 
capisoe  che  hanno  fatto  una  gnn 
pappata  ». 

Sgandoll^,  Snocoiolare.  /ftnc^m 
giuleppaa  van  sgandoUaa:  Alle 
prugne  va  cavato  il  uocoiolo  pri- 
ma di  giulebbarle.  «  Oh'^  toeeaa 
de  sgandolld  lir,  sold  e  danee^t: 
«  Gli  tocc5  di  snoociolare  lire,  soldi 
e  danari ». 

Sgangaraa,  Sgangherato  (Nod 
si  usa  Sgangard). «  JL'itss  I'e  sgan- 
garcM  »  :  «  L'  uscio  h  sganghera- 
to  ».  «  L'h  sgangarada,  quella  po- 
vera  donna  »  :  «  Quel  la  poven 
donna  h  sgangherata  ». 

Bganstola  e  Sganserldn ,  Spi- 
lungone  o  Sparagio  di  Legnai.1. 
«  Chi  Vh  quell  sgarzerla  edn  quH 

?amb  ch'el  par  6n  ragn  »  :  «  Chi 
quello  spilungone  con  qneUe 
gambe  cbe  sembra  un  ragno  ? »  | 
(Le  gambe  stesse)  « Meeuv  quH 
sganserla  »:  «  Movi  quelle  Aeste  ». 
Sg&r.  Strillo  e  Stndo.  Tra  sk 
6n  sgdr:  Mnndar  uno  strido. 

—  Sgarada ,  Pianto  dirotto. 
«  L'h  daa  fteura  in  d'ona  sgara- 
€la^:  ^  Proinippe  in  un  pianto  che 
mai ». 

•—  Sgarl,  Sgarire  (1),  Strillare, 
Stridere.  Sgari  come  dn'aquila: 
Strillar  oome  un'aquila  o  Stridere 
come  una  cornaoonia.  Coldr  eJu 
sgariss :  Colore  che  stride  o  colore 
sfolgorato. 

Sgarb  (P.  N.),  Sgarbo.  Fdi  di 
sgarb:  Fare  de'  malgarbi. 

Sgarbell^,  Scarpellare  (2),  Graf- 
fiare.  Oec  sgarbellaa:  Oochi  seer- 


(i)  Sgarire  e  tatt'altro.  S'gnlflca  Tiiic«r«  | 
la  gara  oome  Sgarare 

(2)  Lavorar  collo  sealpello  non  i  eerto  ; 

Sgarbelld;  ma  si  T^b  soomtnettere  ohe  la  : 

voce  milanese  venne  da  Scalpellare.  i 


SGA 


—  681  — 


SGA 


Bllini.  «  Se  8*in  sgarbellaa  lafac- 
a  » :  «  Si  son  graffiate  in  viso  ». 

—  Sgarbellada,  Sgarbelladura, 
bucoiatura.  «  Me  s&nt  fan  6na 
farhellada  aul  genocc  » :  «  Mi  son 
ktta  una  sbuociatura  sul  ginoc- 
fiio  ». 

Sgargarizzk,  Sgargarizzare.  M 
fargarizzd,  el  fd  ben  ai  tonsill : 
gargarismi   giovano    alio  ton- 
He. 

Sgarln,  Gabbiano.  Isgarin  eom- 
aren  quand  el  lagh  I'e  in  bdrra- 
ia  o  tempesta:  I  gabbiani  com- 
aiono  quando  il  lago  h  in  tem- 
esta  o  burrasca. 
Sgarza,  Sgarza.  Yedi  Sgolgia. 
Sgarzli-rzaa,  Raschiarc.  Sgarza 
I  carta  per  tceugh  via  dna  mag- 
ia  d'ineoster:  Eascbiaro  la  carta 
er  levare  iino  scarabocchio. 

—  Sgarzada,  Ilaschiata.  «  Bagh 
na  sgarzadayn  « Dagli  una  ra- 
sbiata  ». 

—  Sfrarzadura,  Sgarzadurinna, 
.ascbiatura,  Leggera  rasobiatura. 

—  Sgarzin,  Rascbino  e  Grattino. 

Sgarzoriu  (Ucoelletto)^  Rageri- 

o.  (Fig.)  «  Car  el  mh  sgarzorin 

'am6r>  (iron.):  « Cecino  bello! 

Bel  cece  ».  (Di  femmina)  «  L'^ 
n  sgarzorin/  »:  «  i^  una  graziosa 
gurina  ».  (Di  masohio  non  lo  si 
ice  pio). 

Sg8krzott&,  Riizzare.  «  Cdn  ml 
i^el  sgarzotta  minga )»  (ragazza 
le  parla) :  «  Non  yenga  a  iiizza- 
)  con  me  ».  «  Ghe  pias  a  agar- 
\Ua  senza  malizia  >» :  «  GU  piace 
L  oeliare  ». 

Bgattona,  Sgattaiolare. «  M  gh'h 
useii  a  sgaitond  via  » :  «  Ci  riu  - 
si  a  sgattaiolare  ».  «  L*h .  sgatto- 
aa  in  std  moment »:  «  £]  andato 
ia  or  ora  alia  cbetichella  ». 
SgauBO  (Volg.) ,  Fagliuolo  (in 
».)»  Grovigliolo,  Baccello.  /  sga- 
tc  di  eastegn:  I  gusoi  delle  ca- 
agno  (ballotte  succiate).  (Spre- 
ativo  di  ragazzo)  Vedi  Baspuec. 

—  SgauBcUt-UBciaa,  Sgusciare. 
^auscid,  ifasoRu :  Sgusciare  o  sba- 
illare  i  fagioli  (poco  usato),  Sgra- 
irli  o  sgusciarli. 

Sgavasgia  -  asglaa ,  Sgavazza- 
>  (1),  Ridere  a  scroscio.  «  Lee  la 


(1)  Sgavazzare,  da  cal  pure  e  derivato 
avatgid  signiflca  in  fior.  nniraltro  che 
vere  fra  divertinieati    ohiassosi,   dove 


sgavasgia  ttitt  el  di » :  «  Ella  non. 
fa  che  ridere  sgangberatamento  »^ 

—  Sgavasglada ,  Sgbignazza- 
ta  (1),  Ridaochiata,  Risataccioy 
Risatona.  « M  fh  di  sgava^giad- 
eh' el  par  un  villanzdn  »  :  «  Fa  del- 
le risataccie  che  par  un  villano- 
sguaiato  ».  «  N'hmm  faa  di  bei  sga- 
va^aiad  in  quii  temp  /  »  :  «  Che^ 
belle  risatone  s'  6  fatto  in  quel 
tempo  \*  «.  In  la  stanza  visinim  ser 
senttva  tajiti  agavasgiad  de  donn  » : 
«  Nella  stanza  attigua  c'  era  uno> 
scoppiettare  di  risate  femminili»» 
Rohoa  defann  di  sgavasgiad :  Co- 
se da  sbellicarsi  o  da  motter  a. 
novo  un  oristiano. 

—  Sgavasgidn,  Ridanciano,  Ri- 
done.  On  sgavasgion  de  prim^ 
forza:  Un  ridone  di  prima  riga. 

Sgrenk  (D.  Fr.),  Incomodare.  Es- 
ser  importuno. 

—  Sgenadura,  Disinvoltura. 
Sgenee  (In  dis.).  Vedi  Freggee, 
SgMcc ,    Paura.    «.  M'  h  vegnuu 

ado88  &n  sghicc  de  n6  <2i »  :  « Mi 
entr5  una  maledetta  paura  in  oor- 
po)».  (In  qualche  citt^  toscana> 
Battisoffiola.  Vedi  anche  Scagg  er 
Spagh^tt, 

Sgliignozzd,  e  Bghignazzk,  Sghi- 
gnazzare,  Ghignare.  «  Cosse  Ve  8t(> 
sghignozzh  /  »  :  «  Percb6  gbignate 
in  quel  modo  ?  » 

—  Bghlgnazzada,  Sghignazzata. 
SgMmblii-iiubiaa,  Sbiettare.«0(> 

poduu  sghimbid  a  la  franeesa  »  : 
«Me  la  sono  svignata  alia  fran- 
cese  ».  ¥.  U  h  poduu  sghimbiasse- 
to  »  :  «  C'6  riuscito  a  sgattaiolare  ». 

—  Sghimbiada,  Spulezzo  (poco- 
usato). «  G'oo  daa  dna  bonna  sgim-' 
biada,  ftBura  de  quella  folia  pe- 
rieolo8a  »  :  «  Vedendo  la  mal  pa- 
rata  tra  quella  folia  me  la  battei 
o  spulezzai ». 

—  Sghimblett,  Scambietto  e 
Sgambetto  (2)  (quella  volta  rapi- 


nataralmente  awiene  spesso  dl  ridere  a 
scroscin  e  sgangheratamente- 

(1)  Sghignazzata  e  Ridacchiata,  nno  per 
un  verso,  I'al'ro  per  I'altro,  non  rendono 
precisamente  la  Sgavasciada.  Si  Tano  r  he 
i^altro  tengono  in  se  deirironico  e  del-> 
I'amaro.  Negli  esempii  Hsultano  le  sfa- 
mature.  Ridarchiata  poi  non  e  notata  ne* 
vorabolaHi  quantuaque  in  uso  come  sost- 
di  Ridacchiare,  che  e  registrato. 

(2)  Sgambetto  o  Oambetto,  vale  mancft~ 
mento  di  parola. 


SGH 


—  682  — 


SGI 


^issima  che  th  la  lepre  per  sal- 
"varsi  da  cani) :  J  Ganehero.  (Di 
persona)  Per  n6  salttdau  oo  faa  6n 
sghimbiett »  :  «  Per  non  saiutarlo 
lio  fatto  un  ganghero  ». 

Sgblriblzs  (P.  N.)  Ghiribizzo. 
Tedi  JSstro. 

Sghltarfc,  Schitarrare.  «  Nd'l  fd 
'Che  s^hitard. »  :  «  Tutto  il  giorno 
«  schitarrare  ». 

8'glacca ,  Acca.  «  JEl  vdr  6na 
-8'giacea  » : «  Non  vale  un'aoca,  un 
^uatti*in  bacato».  (Di  vino)  Cer- 
Doneca  (Arezzo). 

—  B'glacc&-ccaa,  Scagliare.  nEl 
m*  d  8  giaceaa  cdnir'  at  mur  »  : 
-«  Mi  butt5  contro  il  muro  ».  S'giiw- 
■edt  in  faecia  6na  robba :  Schiaftar 
ncl  viso.  I  S* giaccit  la  frusta  :¥&T 
«ohioccare  la  fiTista.  «  Quella  II  la 
iod  intdmo  tie  sira  a  8*gi€Uicd  la 
Jrusia  » : «  Quella  h  una  donna  di 
giro  ». 

—  SgUtccli  (Foglietto  di  carta 
ripiegato  a  triangolo  in  modo  che 
«oosso  rapidamento  si  sciolga  cre- 
pitando),  Hohiocco,  Chi5. 

—  8'  giaccliin  ,  Sverzino.  M 
-a'giacchin  de  la  frusta :  La  codet- 
ta dell  a  frusta. 

S'giacch*  (Volg.).  Vedi  OiaeehS. 

S'giacd  (Volg.).  Vedi  Giaed. 

8'giaff  e  S'glaffa,  Schiaffo.  Fd 
•edras'giaff:  Pigliare  uno  a  schiaf- 
fi.  On  para  de  s'giaj^:  Un  par  di 
«chiaiii.  Rohha  de  s'giaff:  Cose  da 
ischiaffi.  «.  U  I  staa  e6me  dagk  6n 
s'giaff  alia  famiglia  » :  «  Fu  come 
tirar  uno  schiaftb  alia  famiglia  ». 
N6  vari  6na  s'giaff  a:  Vedi  S*ffiac- 
•ea.  Dd  6n  s'giaff  e  6na  carezza : 
■Con  una  mano  mi  ugna,  coU'altra 
mi  pugna. 

—  S'giaff^  sti,  Schiaffeggiare. 
•«  J»7  I'd  s'giaffaa  su  in  caffh  aavan- 
H  a  cent  personn  »  :  «  Lo  schiafto 
oorampopolo,  in  caft'^  ». 

—  S'glaffada.  N.  fr.:  Onas'giaf- 
fada  de  molla  o  de  stabiliaura: 
Un  rinzaffb  o  rabboccatura. 

—  8'giaff6tt,  8'giaffln.  Schiaflfet- 
to,  Schiaffettino. 

—  8'glaff6n,  Ceffone.  S'giaffon 
de  lira :  Cettbni  sodi  o  sonori. 
«  6?A'^  toecaa  6n  bhll  s^giaffon  edn 
quel  rifud  »  :  «  Gli  fe  toccato  una 
terribile  ceflFata  con  quel  rifiuto ». 

8'glaiid&-aiidaa-anda8s,Schian- 
tare.  Lkgn  ehe  se  s'gianda :  Legno 
*he  schianta. 


—  B'glaxid68,  Sohiantereceio » 
Sversato.  El  fUh  Vh  s'giandos:  H 
legno  di  fico  h  schiantereccio.  j^ 
s'  giandos :  Ferro  troppo  emdflk 
«  L'h  6n  poo  s' giandos  a  trattaU!* ' 
«  $]  un  legno  sversato  ». 

Sgla8p6  (D.  Fr.),  Spruzzato.  Lt- 
bersgiMsp6:  Libro  cortaslio  spnu- ; 
zato.  «  2/  ^  minga  propx  nait««aw  i 
gris  o  grisostom,  ma  V^  sgiaspeK 
«  Non  6  precisamente  grigio ,  ma 
h  brizzolato  o  stomello  ». 

Bgigd.  Vedi  Gigd. 

—  Sgid  (D.  Fr.  Jais),  Canutigltt. 
S'gi6nf  (Volg.).  Vedi  OonfL 
Sgi6r  (D.  Fr.).  Giorno.  JL  sgwr: 

A  traforo.  Calzett  a  sgiar:  Calze 
a  traforo.  On  dianxa^tvi  ligaa  a 
sgior:  Un  diamante  legato  in  ana. 
S'gn^ppa  (D.  T.),  Beeoaccino. 
Passcula  de  s'gnepp  :  II  passo  de* 
beocaccini. 

—  S'gneppin,  Sneppino  (Luces), 
Beccaccino  minors.  «  Xa  par  «■ 
s'gneppin  »  ( a  donna  con  naso 
molto  lungo  e  sottile) :  «  £'  sem- 
bra  un  beccaccino  ». 

8'gnepp6n,  Beccaocino  maggio- 
re  e  Croccolone. 

Sgnoooollt,  Mangiare.  *iAla  ma- 
tinna  I'h  hdn  de  sqnoccold,  ein^% 
micehHt  ctdree  al  rtsolt » :  «  Di  co- 
lazione  h  capace  di  papparsi  cin- 
que pan!  col  risotto  ».  «  fntant  eki 
Idr  se  gnoeeolaven  di  bdti  eapp6n, 
mi  s'era  a  pan  e  acqwt  » :  «  Id- 
tanto  che  loro  facevano  la  seap- 
ponata  io  stavo  a  pane  ed  acqoa  ». 

Bgobbii-obbaa,  Sgobbare  (non 
com.].  «  V6i  el  sgobba  Vomo!* 
(di  cni  lavora  sue  malgrado  per 
bisogno) :  «  Guarda  come  fila !  » 

—  Sgobbada,  Sgobbo.  «  Ckt 
sgohbaaa  inemu  !  »  (per  antifr.) : 
«  Che  lavoratina  quest'oggi ! » 

—  Sgobbad6r,  Bgobbone. 
Sgognii  (Volg.).  Vedi  Mindona. 

Nel  pop. :  «  Mamma  la  Teresa  Is 
me  «^o.9na»:  «  Mamma  la  Tere- 
sa la  mi  sbercia  ». 

Sgolaa,  Sgolato  (1),  Scollacci»- 
to.  Vestii  tropjf  sgolaa:  Vestito 
troppo  scoUacciato. 

Sgolgla,  Sgarza.  «  Quella  sci6n 
la  par  6na  sgolgia*:  «  E'  sembn 
una  giraffa  ». 


(1)  Sgolato  !n  flor.  sIgBiflca  Rovinato  in 
gola.  Cantante  sgolatoe  come  dire  Sflatato 
o  git.  di  li. 


SGO 


—  683  — 


SGO 


Scromentit-entaa-entass.  «  X'd 
fomentaa  quella  povera  donna  > : 
Sgomentd  quella  povera  donna  ». 
Xm  el  se  sgomenta  de  nagott » : 
Lui  non  si  sgomenta,  oadesse  il 
londo  ». 

8g6nfi,  Gonfio. «  M  g*a  sgonfiaa 
I  ganaesa  » : «  Ha  la  guancla  gon- 
a ».  Tdma  de  mown  i  manieh 
hit  i  sgonfi:  Tornan  di  moda  le 
laniohe  oogli  sboifi  o  sgonfi. 
—  Sgpnfilt,  Sgonfiare  (1),  Gon- 
are.  Enfiare.  Sgonfid.  el  ballon : 
^onnar  il  pallone.  «  La  pasta  mi 
I  me  s^onfia  el  stbniegh  » :  «  La 
asta  mi  spiomba  o  mi  gonfia  o 
ii  grava  nello  stomaoo  ».  «  Me  8*h 
yanfiaa  &na  ganassa  » :  «  Mi  si 
nfib  una  guanoia  ».  (Fig.)  Sgonflh 
e...  o  i  badee:  Gonfiare.  (Mrtte- 
itor  sgonfien  i  sd  autor  finna  a 
ai  B^eidppd :  Certi  editori  esalta- 
o  i  loro  autori  da  farli  sooppia- 
e.  «  Jj'it  tentaa  de  sgonfiamm^ 
^a...  »:  «  Tentb  di  trappolarmif 
cia... »  «  Luy  ddve  el  vdt  el  sgon- 
ta  »:  «  Dove  va  ^gli  pianta  ehio- 
Li  ».  Lcufalt  quand  el  hut  el  se 
gonfia  e  el  se  aisgonfia:  L'asfalto 
tollendo  gonfia  e  sgonfia.  «  Fd 
nesh  sgonfiem  vninga  » :  «  Via  non 
ni  star  a  gonfiare  ». 

—  Bgonflada,  Gonflatura  (in  tut- 
i  1  sensi). 

—  Bgonfladinna,  Sgonfladdr, 
Igonfladnra,  Sgonflament,  Sgon- 
Lezza,  Sffonfl6n,  Gonfiatina,  Gon- 
Latore,  Gonfiatara,  Gonfiamento, 
>onfiezza,  Gonfione.  Poi  Gonfiore, 
lonfionaccio,  Gonfiuccio. 

Sgorti  (Volg.).  Vedi  Volh, 
Bfroratt&  (Pop.) ,  Volicchiare  , 
'^olitare  e  Svolazzare.  «  Tiret 
'aura  e  lassel  sgorattd,  6n  poo 
n  stanza »  :  «  Apri  la  gaboia 
jruocellino  e  lascialo  svolazzare 
in  poco  in  camera ».  « Me  pias 
anto  a  ved^  i  ficeu  a  sgoratta  ai 
Hardin  pubblieh  » :  «  Mi  piaoe  tan- 
•o  vedere  i  ragazzi  scorrazzare 
le'  giardini  pnbblioi )». 

—  Sgorattament,  Svolazzamen- 
0.  «  L^era  6n  sgorattament  de  tutt 


(1)  Sgonfiare  rom^e  nolo  e  precisamente 
1  oontrario  di  Soon  fid.  Sgonnar  un  pal- 
one  vool  dire  :  fevaroi  Taria.  Nondimeno 
^abiti  che  gonflano  n\  dice:  Come  sgon- 
lano  I  e :  Ta  mi  hai  sgonfiato  per  dire 
tl'hal  riempito  di  noia. 


i  part  »  :  «  Era  un   svolazzio   da 
ogni  parte  ». 

Bgorbia,  Sgorbia  e  Grovigliolo. 
Lavordt  de  sgorbia:  Sgorbiare.  | 
Vedi  Sgattse. 

—  Sgorbietta,  Bgorblln,  Bgor- 
bina,  Sgorbietta,  Sgorbiettina. 

—  Bgorbili,  Sgranare.  Sgorbih  i 
fasctu :  Sgranar  i  fagioli. 

8g6rg]l,  Sgorgo.  Sgorgh  de 
sang'u :  Sboeco  di  sangue.  «  L^a4i- 
qua  la  pd  minga  avhgh  el  sd  sgorgh 
«...»:« L'  acqua  non  pu5  sgor- 
gare,  e... » 

Sgraffa,  Idem.  «  Oh'hra  trii  ar- 
tiedi  sott  a  Vistessa  sgraffa  »  :  «  Una 
sgrafi'a  riuniva  tre  articoli ». 

Bgrldfignk^Sgraffignare  (l),Graf- 
fiare.  «  M  Vd  sgraffi,gnaa  tutt » : « II 
gatto  lo  graffi5  tutto ».  «  Se  s'in 
sgraMgnaa  la  faeeia  »  :  «  Si  sono 
gramata  la  faeeia  ».  |  «  L*d  cereaa 
de  sgraMgnh  dnportafaeui  in  came- 
rin  del  tendr  »  :  «  Cereb  di  sgraf- 
fignare  o  di  graffiar  un  portafogli 
nel  camerino  del  tenore  ». 

—  Sgraff^,  BgrafEada,  BgrafElgn, 
Sgrafflgnada ,  Bgrafflgnadnra , 
Sgraftare,  Graffare.  Sgraffignare, 
Grafiiamento,  Grafiio,  Graffiatura. 

—  Bgraffign6n,  Graffiatore,  La- 
dro  Angiol  sgrajffign&n  (in  dis.) : 
Angelo  coUe  corna  o  Angelo  di 
queili  neri. 

Sgranli-anaa,  Sgranare.  Sgron 
na  Vuga :  Sgranar  V  uva.  |  (Nel 
sense  di  Sgagnh) «  Quand  se  tratta 
de  sgrand  el  manea  inai  » :  «  Quan- 
do  si  tratta  di  sgranare  lui  non 
manoa  mai)». 

Sgrandi-andli-andiss ,  Sgran- 
dire.  «  Jf '  h  toeeoM  de  fa  sgrandX 
el  local »  :  «  Wh  toccato  di  lar  ag- 
grandire  il  locales.  Sgrandiss 
fceura :  Mettersi  pift  in  largo,  In- 
grand  ire.  Sgrandl  6n  vesHi:  Allar- 
gar  un  abito. 

Bgrapp^-appaa,  Levar  i  grap- 

J>oli.  Bisogna  comincih  a  sgrappd, 
a   tbppia:  Cominciamo    a  levar 
I'uva  dalla  pergola. 
Bgrassli-assaa,  Sgrassare,  Di- 


(1)  Sg-afflgnare,  che  risponde  perfetta- 
mente  al  nostro  Sgraffigna  in  nor.  non 
vuol  dir  altro  che  Rul)arelestamente  e  di 
soppiatto.  11  sense  piu  generate  Invece  del 
SgrafJUjnd  xaWtLnew  iGrafflare,  eGrafSare 
poi  in  flor.  lo  si  usa  anche  in  senso  di 
Sgrafflgnare  cioe  di  Rubare. 


SGR 


—  684  — 


SGR 


grassare.  Sgrassd,  el  hrcRud:  Di- 
graasar  il  brodo.  —  6n  haver :  Di- 
grassar  un  bavero. 

Sgrava-avaa-avass  (Civ.).  Sgra- 
vare.  Sgravd,  i  contribuent :  Sgra- 
vare  i  contribuenti.  Sgravass  la 
thstttt  el  stomegh  :  Sgravarsi  la  te- 
sta, lo  stomaoo.  —  d'onficeu :  Sgra- 
varsi. 

—  Sgravl,  Sgravio.  Per  sgravi 
de  coscienza:  Per  —  di  coscienza. 

Sgrazza,  Gi*appolo.  Sgrazza  d*u- 
ga:  Grappolo  d'uva.  Sgrazza  rara 
de  pineircRu  :  Ciocca.  |  Parrucoa. 

—  Sgrazzdtta.  Vedi  OrappUL 
Sgreg,  Greggio.    Tila  sgregia: 

Tela  greggia.  Seda  — ;  Seta  greg- 
gia.  «  L'^  ancamd  sgreg  ma  el  se 
fard, :  « II  fnovine  6  acerbo  o  h 
rozzo  ma  si  fai*k, ».  Statda  sgre- 
gia :  Statua  abbozzaticcia. 
Sgresg  (Volg.).  Vedi  Sgrhg, 
Sgrl^-laa,  Sgretolare.  Sgrih  % 
nds:  Sgusciar  le  noci.  «  In  sta  mi- 
nestra  gh'  h  della  sdbhia ;  la  me 
sgria  sott  ai  dent  » :  «  In  ciuesta 
zuppa  c'6  della  rena,  la  mi  sgri- 
gliola  sotto  i  denti  ». 

Sgriff(D.  T.),Sgrinfie.  Jtf^/</6eM- 
ra  i  sgri^ff :  Metter  fori  le  unghie. 
Avhghel  in  di^  Da  in  di,  Scdppd 
foenra  di  sgrtff :  Avere,  Cadere 
nelle,  Cavarsi  dalle  unghie  di... 
MUtegh  adoss  i  —  .*  Metter  le  un- 
ghie addosso.  Mold  i  sgriff  (del 
gatto) :  Arrotare  le  ugne. 

—  Sgrlffa.  Vedi  Sgrajffigndi. 
Sgrigna,   Sgranocchiare.    Sgri- 

gnd  6n  morsHl  de  pan :  Sgranoc- 
chiare un  rosicchio. 

Sgn^sdr,  Brivido.  /  sgr)8nr  de 
fredd:  I  brividi.  Ona  deserizidn 
che  fd  vegni  i  sgrisor :  Una  de- 
sorizione  che  fa  scareggio  (1)  o 
venir  i  brividi.  I  sgrisor  de  fever: 
I  brividi  della  febore. 

Sgrlzz,  Micolino.  « Dhmen  6n 
sgrizz  » :  «  Dammene  un  bricioli- 
no ».  « ^  m^ncaa  6n  sgrizz  che 
nd'l... » :  «  Manc6  un  ette  che 
non...  ». 

SgroBsa,  Sgrossare,  Digrossare. 
Sgrossaa  gib  c6nt  el  folci6h  :  Fatto 
o  Digrossato  coU'accetta.  Sgrossd 


(1)  II   Gigli   nel   Voc  Cat.  gcrive :  Egli 
e  da  sperare   che   questa  voce    tornera   a 
^odere  gli   onori  del    parlar  nobile  tanto 
Siena  che  in  Firenze. 


gid   6na  missa:  Dir   una  mean 
sbrigativa. 

Bgrngnattk-attaa-attass,  Dani 
degli  sgrugnoni.  «  8*in  ggrttgn&t- 
taa  sii  epceu  pussee  amis  de  prim- 
ma  »:  4c  Si  picchiarono,  poi  pid  »- 
mici  di  prima ». 

—  Sgrugn,  Sgrujgno.  I>as$  £ 
sgrugn  in  faeeia  :  Darsi  de'  eolpi 
nel  grugno. 

—  Sgnigndn,  Sgrugnone.  «!'* 
finida  a  sgrugnon  •» :  «  La  fini  • 
sgrugnoni ». 

—  Sguagni-agnii,  Onaire. «  MH 
minga  sguagni,  pover  .FHdo.'*: 
«  Non  lo  far  guaire  cos),  poTcro 
Fido  ».  /  salts  sguagtiissen.  adree 
a  la  v6lp  :  I  segugi  scagnano  di^ 
tro  la  volpe. 

—  Sguagn  e  Sgnafirnida,  Gau« 
o  Guaito. 

Sguaiaa  (Civ.),  Sguaiato.  «  Co- 
me  Vh  sguaiaa  quel  gi*$vin  » : «  Co- 
m'h  sguaiato  tjuel  giovine?»  On 
rid  tra  el  stujnd  e  el  sguaiaa:  Bi- 
so  fra  lo  stupido  e  lo  sguaiato. 

Sgualdrlnna,  Sgualdrina.«  Qu^ 
la  donna  I'h  dna  sgualdrinna*: 
¥.  Quella  donna  h  una  sgnaldrina  *. 

—  Bgualdrindtta ,  Sgnangwai- 
na  (in  dis.),  Prostituta,  Svergo- 
gnata. 

—  Sguansgee,  Sguansgldn,  Ba- 
gascione. 

Sguard,  Sguardo.  <c  Ixt  g'd  o» 
aran  hUl  sguard  » :  «  Ha  una  gnu 
bella  guardatura  o  un  bel  sgiuir- 
do  ». 

Sguasee,  Grassonaccio,  Un  ro- 
tolo  di  ciocia.  «  L'h  diventada  cm 
sguasee  » :  «S'^  fatta  grassooaccia  »• 

Sguatter,  Sguattero.  «  M  fa  it 
eceugh  e  de  sgiuUter  » :  «  Fa  d« 
cuoco  e  da  sguattero  ». 

Sguazz,  Guazzo.  Fa  gid  6^ 
sguazz:  Far  un  guazzo  o  un  fn- 
dicio  per  terra.  PitturA  a  sguazz: 
Dipingere  a  guazzo. 

—  Sguazzli-azzaa,  Sguazzare. 
Sguazzit  in  la  palta:  Sguazzare 
nel  fango.  «  El  sguazza  in  di  ds- 
nee  > :  «  Egli  sguazza  nelP  oro  ». 
«  El  ghe  sguazza  dent »:  «  Ci  sgnu- 
ZQ,  dentro  o  £  nella  sua  bevii». 

—  Sguazza,  Guazza,  Pid  che 
rugiada. 

—  Sguazzada,  Guazzata.  « is  m- 
gnuu  dna  sguazsada  » :  «  Una  bel- 
la scossa  ». 

—  Sguazzitt,  Guazzetto.  Banm 


SGU 


—  685  — 


SIA 


I  sgtiazzeit:  Rannooohi  in  guaz- 
5tto. 

Sgu^rc  (Volg.).  Vedi  StorL 
Sguercia,  Torcere.   Sguerdh  la 
ieea  (pop.):  Torcere  la  bocca  o 
grifo. 

SguggUi,  Agucohiare  (1).  Lavo- 
%T  ooll'ago.  «  Me  iocea  de  squg^ 
ia  nott  e  dl*:  «  Mi  tocca  di  la- 
orare  colPago  notte  e  giorno  ». 

—  Sguggiada,  Lungo  lavoro  col- 
ago.  Agata.  Ona  sguggiadai  Una 
ran  lavorata  colPago  o  una  bella 
gata. 

Sgulzsii,  Sgiiizzare.  <  LHnguilla 

%  m*l  sguizzada  fc&ura  di  man  » : 

L'angiulla  mi  guizz5  di  mano  ». 

—  Sguisz,  Sgiiizzo.  « L'h  daa 
n  sguizz  el  gh/h  seappcM  fceura 
'«  man  »:  «  Diede  un  guizzo  e  gli 
iBci  di  mano  ». 

Sgulzzer  (Vole.).  Vedi  Sviszer. 
\.:  Nobtl 


^.  fr. 


Stizzer  teUa- 


pop. 

aceh  (sen.  iron.):  Nobile  intar- 
ato. 

Sgnrk  (D.  Scozzesej,  Sgurare  (A- 
>ezzo),  Pulir  i  vasi  di  rame,  Stro- 
Lnare,  Renare.  Sgurh  el  ramm: 
ienar  il  rame.  Sgurd  i  biecer :  Ri- 
ralir  i  biochieri.  Sgurh  la  vista: 
iallegrar  la  vista.  Sgunus  gio: 
liisciarsi  e  anehe  Furgarsi  assai 
»ene.  «  El  Va  sguraa  polid  » :  «  Lo 
La  rimpulizzito  ». 

—  Sgurada  e  S^rnradlnna.  Stro- 
Lnata  e  Strofinatma. 

Sgiiralatazza  (  Gioco  fano. ) , 
>uancial  d'oro. 

SgUflsd-UBsaa,  S^rusoiare.  Sgua- 
h  el  cacao:  S^uscia  il  cacao.  Sgus- 
d  fiBura  d%  man:  Soivolar  di 
nano. 

Si  (Musica),  Si.  8\  bemoll:  Si 
>emol1e. 

Si  Si  (2).  IHdest  ( Acconsentire): 
Dire  di  si.  «  Me  par  de  «i »  «  A 
ae  mi  pare  di  si ».  O  si  o  no : 
D  si,  o  no.  N6  dt  ni  si  n^  no: 
•^ou  dir  ne  si  nh  no  o  Stare  tra 
1  si  e  il  n6.  Vkss  tra  el  si  e  el 
i6:  Essere  tra  il  si  e  il  no.  Andii 


(1)  Agnechiare  sign?  flea  lavorar  coira- 
:o  ma.  da  rhi  la  poco,  e  contro  voglia. 

(2)  Si  in  Fiorentino  ha  an  sensoaldia- 
eito  nostra  sconosciuto.  Lo  si  usa  quasi 
,  modo  d!  aggettivo  e  signiflca:  Da  tanto, 
>ipace,  Bono-  Esempio  :  Se  il  sor  Tale 
osse  un  uomo  si,  Taiuterebbe  quella  po- 
era  donna. 


a  di  el  si  fatale :  Andar  a  pro- 
nunciar  il  si  fatale.  O  ehe  si  o  ehe 
nd:  Vorrei  un  poco  redere...  o 
O  olie  si  o  ehe  no.  «  Tant  var  el 
sd  si  come  el  me  nbynni  Tanto  vale 
il  mio  si  cbe  il  su'  no )».  «  Si  ehe 
adhss,.,  »  :  «  Sta  a  vedere  ehe...  » 
«  Si,  ehe  adess  el  stara  li  a  svet- 
tatt  (i/»  (ir.) :  «  E  tu  puoi  credere 
ch'  e^li  star^  ad  aspettar  te  ?  » 
« Dist  de  sif  mi/ >:* Eh  lo  credo 
bene !  o  Oh  ti  so  dire  ehe  si ». 
^U  si  ehe  te  sStt  pit  6n  bagai  » : «  E 
si  ehe  ora  non  sei  piiH  un  ragaz- 
zo  ».  «  Oh  sij  ghe  vceur  alter  !  »  : 
«  Ma  ehe !  Q\  vuol  altro !  » 

Sia,  Sia.  Vedi  Vess,  Ma  in  certe 
frasi  speciali:  G6m.e  se  sia:  Co- 
mechessia.  Oent  e6m>e  se  sia:  Gen- 
tucola  (pop.),  Gentuocia.  Sia  e6me 
se  sia:  Sia  come  si  sia  o  si  voglia. 
Vhss  bdn  de  fd,  c6me  se  sia:  E 
capaoe  di  tutto.  «  Sia  pur  c6me  te 
diset  »  :  «  Sia  pure  come  tu  did  ». 
Quand   se  sia:  Quando   ehe  sia. 

Biamesi  (P.  N.),  Idem.  I  fradki 
Siamesi :  I  fratelU  Siamesi.  «  In 
semper  inskmma  edm-e  i  duufradH 
Siamesi  »  : «  Stanno  aooompagnati 
come  i  fratelli  Siamesi ». 

Slben,  Sebbene.  (Per  I'appunto 
in  dis.). 

Slbi  (Volg.).  Vedi  JEsibi. 

SiW,  Subbietto.  Sibi  di  earrozs, 
di  tessiddr:  Subbiello  e  Sublio. 

SibUla ,  Idem.  «  Oh  adess  V  d 
parUta  la  sibilla  /  »  :  «  L'  oracolo 
ha  parlato  \*  jji  M  giteugh  de  la 
sibilla:  Fare  le  sibille. 

Biccli  (D.  Lat.),  Cosi,  Sic.  Sicch 
et  in  mianto:  Sic  et  in  quantum. 

Slccni,  Idem.  «  Siceh^  donca  f  » : 
« Siochedonche ?  (volg.),  Sicchfe 
dunque  ?  » 

Biccome,  Siocome.  «  Sieeome  m'h 
eapitoM  de  v6ndel,  sont  vegnuu  de 
lii,„  »  : «  Siocome  m'  h  capitate  di 
venderlo  son  venuto  da  lei  per  ». 
Ddnea,  sieeome  e  noeoralter:  Dun- 
que, siccome  e  noccoraltro. 

Bicur ,  Sicuro.  Mett  al  sieur : 
Mettere  al  sicuro.  Per  la  pu  si- 
cura :  Per  la  pitl  sicura.  Std,  sul 
sieur:  Star  sul  sicuro  o  Non  ar- 
rischiare.  «  T'ell  see  propi  del  si- 
cur  /  » :  «  Lo  sai  di  certo  ?  »  V^ss 
sieur  edme  ehe  se  dev  mori;  Es- 
serne  certo  come  ehe  si  deve  mo- 
rire. 

Biciir&-iiraa-iira88,  Assiourare 


SIC 


—  686  — 


SIG 


Sieurd.  e  aasieurh  (civ.)  &na  easa: 
Assicurare  una  casa.  —  ona  IHU- 
ra:  —  unalettera.  —  dnadoie:  — 
una  dote,  ecc. 

—  Slcnraddr,  Assicuratore. 

—  Sioiirazi6n  (Vol^.).  Vedi  As- 
sieurazion,  Gotnpagnia  de  giciirct- 
zian  (pop.):  Compagnia  o  Society 
di  assicurazione. 

—  Slonr^zza,  Idem.  Avhgh  6na 
sityiirezza  in  man :  Aver  in  mano 
il  pesno.  La  Puhblica  Sicurezza: 
La  Questura.  Carta  de  — ;  Idem. 

Blcut  (D.  Lat. ),  Sicut.  Sieut  e- 
rat :  Sicutera  ( volg. ).  Tomh  al 
sicut  erat:  Tornare  al  sicutera. 
Sicut  in  eielo:  Idem.  *S^mm  al 
sicut  erat  in  principium  f  » :  «  Sia- 
mo  al  sicut  erat  in  principio  ». 

BldiU  e  8iddlla  (D.  Lat.),  Sec- 
chia. «  Ul  sidell  el  phrd  I'acquM  )> : 
«  La  seccliia  versa  ». «  Bisdgna  tirdi 
su  el  sidell  che  V  h  restoM  in  del 
p6zz  »  :  «  Bisogna  ripescar  la  seo- 
chia  dal  pozzo  ». 

—  Bldellin^tt,  Secchiolina. 

—  Sidellinna.  Secchiello.  —  del- 
Vacqua  santa :  La  secchiolina  del- 
Pacqua  benedetta. 

•—  Sldellada,  Una  secchia  piena. 
Ona  sidellada  de  fascau:  Piena 
na  una  secchia  di  lagioli. 

—  Bidellascia,  Sidell6n,  Sec- 
chiaccia,  Secchiona. 

Sigher  (P.  N.) ,  Sigaro.  Sigher 
virtfinia,  cavour,  eec. :  Sigaro  Vir- 
ginia, cavurre.  «  Me  »'^  smorzoM 
el  sigher  » :  «  Mi  si  spense  il  siga- 
ro ».  Sigher  che  h6ffa:  Sigaro  che 
sfiata. 

Bienna,  Siena.  Terra  de  Sien- 
na: Terra  di  Siena. 

BigiU,  Sigillo.  R6mp  el  sigill  : 
Rompere  il  sigiUo.  A  sigill  atzaa: 
A  sigillo  alzato.  Sott  a  sigill  de 
eonfessidn:  Sotto  sigillo  di  oonfes- 
sione.  Avegh  el  sigill  a  la  bdcca: 
Aver  il  sigillo  alia  bocca. 

—  Bigma-lUaa,  Si^illare.  Sigil- 
Idi  letter,  iplicch :  Sigillar  lettere, 
plichi.  Siffilld,  6n  uss :  Si£;illare  un 
usoio.  (FigO«  Oo  bhll  e  sigill€ia»{2k 
tavola) : «  Ho  sigillato  ». 

—  Bigillada,  Sigillatura. 

—  SUrilladdr,  Addetto  a'  sigUli. 

—  BUriUadura,  Sigillatura. 
Bign^Ul  (Pop.),  Oh  Signore ! 
Bi^rnlflck-lcaa,  Significare.  Sard 

sigmficaa :  Sark  fatto  sapere  o  Ne 
*ar5  parte. 


I 

Blgn6r ,    Signore.  «  Oh   ear  Si-' 
gnorl » : «  Signer  Iddio  !  »  A.v^  ff»-! 
va>ael  Signor  indormentaa  :  S^i-I 
var  un  danno  o  Trovar  irantag^ ' 
per  altrui  noncuranza    a   Trow 
Cristo  a  dormire  o  MirfMM>lo  se  i 
riusoito.  On  omett  del  Sigttor:  Ve- 
di  Omhit.  Anddb  a   la   botina  id 
Signor:  Andar  a  casacoio  e  Fir 
come  vien  viene.  «  C6me  V  i  ten 
che  gh'h  el  Signor  » : «  Com'^  vero 
che  o'^  Domeneddio !  »  Nega  el  Si- 
gnor in  suUa  crds :    Neeare  Cii- 
sto  confitto  in  croce.    JVd  gh*e  m 
Siqnor  nh  Madonna:  Non  o'^  ne 
Cristi  nh   Madonna  o    Ciieti  che 
tenga.    Pari  el  Signor  di  paisa» 
( Appross. ) :  Parer  un.  Cristo  f^ 
colonna.   PregA  el  Signor  per  k 
Madonna:  Pregare  fervorosamen- 
te  air  altare. «  Te  j^odei  ringraad 
el  Signor  » : «  Puoi  nngraziar  Dio!  > 
Tentd  el  Sianor:  Tenti*r  Dio.  Few 
la  dt  del  Signor:   Baser   la  casa 
dell^abbondanza.  |  (Viatioo)  PiyrA 
el  Siqnor :  Portare  la  comunione 
o  il  viatico.  Avh  rieenuu  el  Signor: 
Aver  avuta  o  Aver  fatta  la  comn- 
nione.  Cdmpagnit  el  Signor:  An- 
dar dietro  la  comunione.    CavAgh 
el  eapphll  al  Signor:    Lievarsi  il 
cappello  quando  passa  il   vi»ti«o. 
Sofm  de  porth  el  Signor:  Sonars 
comunione.   (Pr. )  El  Signor  ie 
mitt  al  mona  e  Idrse  eompagnen: 
Chi  si  somiglia  si  piglia. 

S^noria,  Idem.  S6a  signoria: 
La  signoria  sua.  S6a  signoria  ii- 
lustrissima:  Sua  signoria  illnstris- 
sima. 

—  Blgnoriima  (Civ.  eaff.).«Z'tf 
6tia  popdla  o  signorinna  moUo  ben 
educcuia  » : «  £]  una  signorina  edn- 
catissima  ». 

SUrora,  Sicuro.  Siffura  de  si: 
Sicuro!«  Trenta  miaf  Sigttraeke 
ghe  saranl  »  :  «  Trenta  migliaf 
Certamente  ». 

Bignrln.  Vedi  Segurin. 

—  Bigurtaa,  Sicurtk.  Fit  sigw- 
taa :  Fare  sicurtk  a  uno.  (Pr.)  <Si- 
gurtaa  paga:  Chi  si  fa  mallevft- 
dore  si  fa  pagatore. 

—  Bilav^gna.  Vedi  Ourat, 
Bilensi,  Silenzio.  Fit  fi^  tilemi : 

Imporre  silenzio.  (CoUegi  e  Milit.) 
JB  sonaa  el  sHenzi:  E  suonato  il 
silenzio. 

BUlaba,  Idem.  «  Nd  en  ne  «d  dna 
•—  »  :  «  Non  ne  sa  unabuooioata»^ 


SIL 


—  687  — 


SIM 


SUlabli-labaa,  Sillabare. «  ^2 

riff'i'n  el  eomincia  a  sillahh  » : «  Gi~ 
iixo  eomincia  a  sillabare». 
—  Sillabarl,  Sillabario.  Gk'h  el 
€lt^vi  di  sillabari  al  dl  d'  inecRu  : 
>£^idi  &h  un  diluvio  di  — . 

Sllosismo  (Colto),  Sillogismo. 
^jifjaur  anea  t  besti  fan  i  sd  sillo- 
fxsvni:  Eppure  anohe  le  bestie  fan- 
1.0    de'  sillogismi. 

Silvester  (Civ.),  Silveetro.  V^ss 
t&t>oU  de  8an  Silvester  (uomo  ohe 
[ion  si  decide  mai):  Mastro  Ten- 
sexina  o  Esser  an  tentennone. 

Sllvi  (In  dis.),  Silvio  (Carattere 
cL»  stampa),  Corpo  14. 

Siml>61  (Civ.],  Simbolo.  El  sim- 
f>ol  di  Apoetol:  II  Bimbolo  degli 
A-postoli.  HI  can  V  ^  6n  simbol  de 
let  fedeltaa :  Idem. 

Simll,  Simile.  Simil  el  vce^ur  miiv- 
ff€*  di  ugaal:  Le  coBe  simili  non 
sono  uguali.  (Pr.)  Ogni  simil  ama 
el  sd  — ;  Ogni  —  ama  il  suo  — . 

SlmlUtucSn  (Civ.),  Similitudine. 
JDante  el  g'  d  di  magnifieh  simili- 
tudin  (colto) :  Dante  ha  delle  bel- 
lisBime  similitudini. 
Blmilor,  Similoro. 
Blmltrla  (Volg.),  Simetria. 
Simetria,  Simmetria.  Fd>  sime- 
tria: Far  simetria.  La  simetria  la 
var  anea  in  di  lavord  de  pbnna: 
Xia  simetria  sta  bene  anche  ne'  la- 
^ori  letterarii. 

Simdn.  Simone.  Savi  fh  de  Giu- 
da  e  de  Simon:  Esser  un  metti- 
male.  I^it  el  Simon :  Far  moine. 
(Fr.)  A  san  Simon  se  strappa  la 
rava  e  el  ravdn  (Appross.) :  A  san 
Simone  colla  pertica  e  col  ba- 
stone. 

—  Simonlt.  Far  svenie.  «  Finls- 
sela  de  simondt » :  «  Smetti  di  far 
moine  ». 

—  Simonarla,  Moine.  «  On  jUbu 
pien  ds  simonaria  »  :  «  Un  ragazzo 
che  fa  carezze  aifettate )». 

Slmpategli,  (Volg.)  Vedi  Sim- 
patich. 

Simpatla  Idem.  Sent\  6na  gran 
simpatia  per  vun:  Sentire  una 
gran  simpatia  per  uno.  icL'h  la 
sda  simpatia  »  :  «  £]  la  sua  sim- 
patia ». 

—  Slmpatlcli,  Simpatioo.  « L*h 
6na  donnhtta  m,olto  simpatiea »  : 
«  ^  una  donnina  molto  simpatiea  ». 
Ineoster  simpatich :  Inchiostro 
simpatioo. 


Simula  (Civ.),  Simulare.  ^lAsir- 
mulaa  de  v^s  staa  agredii  » (II  pop. 
direbbe  I'd  fingiuu  o  Id sgonfiaa): 
«Simul6  d^essere  stato  aggredi- 
to  ». 

—  8iiuiilad6r,  Simulatore. 

—  Simulazldn,  Simulazione.  Ca- 

Sazz  de  tuit  i  simulazion:  Capace 
'ogni  simulazione. 
Sunultaneament  (Civ.),  Simul- 
taneamente.   Hobb  eh'  ^  staa  faa 
simultaneam^ent :  Cose  che  furono 
fatte  simultaneamente. 

—  Bimultaneitaa  (Civ.),  Simul- 
taneity. Jja  simultaneitaa  di  osser-- 
vazidn  ctstronomieh:  La  simulta- 
neity delle  osservazioni  astrono- 
miche. 

—  Bimultani  (Civ.),  Simutaneo. 
Quel  m.oto  V  h  staa  cost  simultani- 
che,., :  Quel  moto  fu  cosi  simul- 
taneo  che... 

Sinagoga,  Idem.  Pari  la  sina-- 
goga  di   EbrH:  Fare  una   — . 

Bincer*  Sincere.  Vin  siticer :  Vi- 
no sincere.  Sincer  c6m,e  Vacquar 
Sincere  oome  I'acqua  bona.  Ve- 
gnl  via  sincer:  Venir  sincere. 

—  Sincerament,  Sinceramente. 
«  Ven  gid  sincerament » : «  Rispon- 
di  eon  sincerity  ». 

—  Bincerass,  Sincerarsi. «  Oo  vo~ 
ruu  sineeramm,  c&nt  i  m,h  oce »  r 
« Ho  volute  sinceramii  co'  miei 
occhi)».  Anche  Accertarsi. 

—  SincMltaa,  Sincerity.  Aria 
de  sineeritaa :  Aria  di  sincerity. 
Che  razza  de  sineeritaa  /  »  :  «  Che 
razza  di  sincerity  ». 

—  Sinceron,  Sincerone. 
SindaCM. ,     Sindacare.     «  Cos*  el 

gh'entra  lii  de  vegni  a  sindacd  i 
Ttoster  fait »  :  «  Che  c'entra  lei  per 
voler  sindacare  i  fatti  nostri?* 

—  Sindech,  Sindaco.  Ona  volta 
el  Sindeeh  el  se  ciamava  Podestaa  r 
Una  volta  il  sindaco  si  chiamava 
Podest^.  Sindeeh  del  falliment : 
Sindaco  al  fallimento. 

Slnedrl  (Civ.),  Sinedrio.  «  Ouar- 
da  che  sinedri  »  : «  Guarda  che  si- 
nedrio ».  Vkss  del  sinedri :  Esser 
della  combriccola. 

Sine  (D.  Lat.),  Sine.  Sine  fine 
dicentes :  Sine  fine  dicentes. 

Sindater  (Volg.),  Vedi  Sinister 

Sinfonia,  Idem. 

SingMozs,   Singhiozzo  (1).   Cdn 


(1)  Singhiozzo   in    fior.  e  anche    qaello 


SIN 


—  ()88 


SIR 


^Ht  gottUt  d'aequa  passa  i  Hn- 
^hiosz  :  Fissando  I'attenzione  pas- 
«a  il  singhiozzo  o  basta  inghiot- 
tire  sette  volte  la  saliva  passa  il 
«inghiozzo. 

—  SlngMozzk-ozzaa,  Slngbioz- 
acare.  «  Vd,  segtdtaa  a  singhiozzd, 
per  mezz*ora  » :  « 11  singhiozzo  gli 
■dur6  mezz'ora  ». 

Singolar,  Singolare.  M  singo- 
Jar  e  el  plural :  II  singolare  e  il 
phirale.  «  l/'h  6n  omm  singolar  > : 
-«  £  un  omo  singolare  ».  «  Ah  quh- 
sta  rh  singolar  7  » :  «  Ah  questa  e 
«trana  ». 

—  Slngolaritaa,  Singolaritk. «  Ul 
^'d.  di  singolaritaa  tuit  sdy*:  is.  Ha 
delle  singolaritJi  tutte  sue  ». 

—  Singolarizzass  (Civ.),  Singo- 
larizzarsi,  Rendersi  singolare. «  Lii 
■el  g*a  la  s  mania  de  singolariz- 
zass > :  «  Egli  ha  la  smania  di  ren- 
dersi singolare  ». 

— Singolannent,  Singolarmente. 
Slnigala  (Volg.).  Sinigaglia. 
Sinlgaglla,  Sinigaglia.  Xa  fera 
•de  Sinigaglia  (1):  La  fiera  di  Si- 


pari:  Alznre  la  tela.  SiparidtR- 
curhzza  :  Sipario  di  sicurezza. 

Sira,  Sera.  Daman  de  sira:  D»- 
mani  sera.  Dot  la  bonna  stra « 
sera  :  Dar  la  bona  sera.  Da  im 
tinna  a  sir  a  :  Dalla  mattxas 
alia  sera.  Fc^  vegnx  sira  .•  Far  se- 
ra. Leg  che  dura  vitUidd  or  Jin  n- 
ra  (in  dis.) :  Legge  fiorentina  dab 
sera  alia  mattina  (Pr.). 

Siringa,  Idem.  —  per  cavd  T%- 
rinna :  Siringa.  —  per  la  pa^: 
Siringa. 

—  Sirlnga-lngaa-ln^rass,  Sirift- 
gare.  «  An  dovuu  siringaU  • : 
«  Hanno  dovuto  sirinearlo  >. 

Biroccli  (Volg.).    V^  Seiroeek. 

Blropp,  Sciroppo.  —  de  maren*. 
de  ribes,  de  fambros  .*  Soiroppo  di 
amarene,  di  ribes*  di  lamponi. 


nigaj^lia.  F^  el  podestci  de  Sini- 
gaglia: Far  il  potestJt  di  Siniga- 
glia che  comanda  e  f^  da  s^. 

Sinister,  Sinistro.  La  man  dritta 
-e  la  sinistra :  La  inano  destra  e 
la  sinistra.  Toeu  i  robb  in  sinistra 
part:  Prendere  le  cose  in  mala 
parte. 

Sinod  (Civ.),  Sinodo.  M  sanio 
■sinod :  II  santo  sinodo.  Sinod  dio- 
•cesian :  Sinodo  diocesano. 

—  Sinodal,  Sinodale.  L'etaa  si- 
nodal  :  L'etk  sinodale. 

Sinonim  (Civ.),  Sinonimo.  Dro- 
^hee  e  Fondeghee  paren  sinonim,  e 
in  no :  Droghee  e  Fondeghee  paio- 
no  sinonim!  e  non  lo  sono. 

Sintassi  (Civ.),  Idem.  «  Cht  ghe 
manea  de  sintassi  »:  «.  Qui  manca 
la  sintassi ». 

Sintom  (Civ.),  Sintomo.  Gh*h  in- 
46rno  di  gran  sintom,  de  rivolu- 
£ion  (n  pop.  direbbe  di  gran  se- 
•gnai) :  Ci  sono  molti  sintomi  di  ri- 
voluzione  nell'aria. 

Sipari,  Sipario.    Tirdt  sii  el  si- 


■che  accompagna  il  pianto,  che  in  mil. 
manca. 

(1)  E  una  fiera  di  oiarpami  e  ferravecchi 
■che  Bi  tiene  sul   bastione  di  Porta  Tioi- 

^se  a  Mlano. 


—  Siroppln,  Soiroppino. 
Blss,   Sei.    Siss  a  la    mora :  Sei 

alia  mora.  I  /  siss  :  I  quattrini,  k 
monete.  ||  Trema  el  siss  o  el  gkkc: 
Tremare  il  bubbolino. 

BlBslgndr,  Sissignore. 

Sistem^-emaa-emass,  Sistem*- 
re.  Sistemd,  6n  eunt :  Sistemarenii 
conto.  «  Sta  amminisirazioti  la  g'i 
bisdgn  de  vhss  sistemada  » :  «  Que- 
sta amministrazione  ha  bisogno 
di  essere  sistemata  ». 
,  —  SlBtematlcli  (Civ.),  Sistem*- 
tico.  Omm,f  opposizion  sisienuUiea: 
Omo  sistematico,  opposizione  — . 

—  SistemazidXL »  bistemasione. 
La  sistemaeion  del  bilane:  La  a- 
stemazione  del  bilancio. 

—  Sistemma,  Sistema.  Cambik 
sistemma  de  viv:  Mutar  sistenui 
di  vita.  Av^liel per  sistemma:  A- 
verlo  per  sistema. 

Sit,  Bito  (1),  Luoa:o.  Anddfoeun 
de  sit:  Spostarsi.  jfudd  sitz  Mntsr 
luogo  o  posto  o  paese.  Tegnt  tanio 
sit ;  Pi*endere  molto  posto. «  j^/  ms- 
cellar  el  me  Va  dMa  in  d6n  b6n  sil »: 
«  n  macellaro  m'&  servito  bene ». 
On  sit  de  rann  e  de  seialt:  Una 
granocchiaia.  Sit  de  edt  del  d%at4l: 
Luogo  non  oi  andrebbe  neppnr  il 
diavolo.  (Al  teatro.)  «  Gh*h  pu  de 
sit^K  Tutti  i  posti  son  presi  ». 

—  Bitarell.  Siterello.  ^Ul  rnksi- 
tarell  in  Brianza  » :  « II  mio  pode- 
ruccio  in  Brianza  ». 


(1)  Sito  i  Fior.  lo  Qsano  piu  volontieri 
per  odore  non  bono. 


SIT 


—  689  — 


SLA 


—  Sltasc,  SlUn,  Sitaooio,  Po- 
kioino. 

8iU  (Volg.).  Vedi  Zittl, 
8itu&-tuaa-tua88,  Situare.  Ona 
Ilia  situada  «u  &na  eollinna:  Una 
iUa  sitaata  bu  una  collina. 
=—  Sltuazi6xL,  Situazione.  Ind^6- 
a  magnifica  sUuazion:  In  una 
ellissima  situazione.  —  «  Voraria 
Unga  trovamm  in  quella  sda  si- 
laaion  » :  «  Non  mi  vorrei  trovare 
e'  suoi  piedi». 

SlacLina-inaa-ina88,Slatinare(l)^ 
lembare,  Allargare.  «  1  elasiickdt 
»^  papdzg  in  sladinua  » : «  Gli  ela- 
tici  de'  miei  ativaletti  sono  slem- 
ati  e  8labbrati». 

—  Sladinada,  Bladinament,  Al- 
mtatura  (2),  Slar^atura. 

Slana88,  Sfilacoicare. «  Sta  atoffa 
%  se  slanna  tutta  » :  «  Questa  stoft'a 
i  sfilacoica  tatta  ». 

Slandra  ( In  dis. ) ,  Meretrioe 
ilandra  (Siena),  Landrona  (Val  di 
;hiana). 

—  81andr&  (In  dis.)?  ^^^  ^^  don- 
la  pubblica. 

Blans  (In  dis.).  Vedi  Slancio. 

—  Slansaa,  Svelto,  Snello.  On 
iovin^U  hhll  e  alanzaa :  Un  gio- 
inetto  bello  e  svelto. 

—  Slanza  (Volg.).  Vedi  Slanciity 
»lanciare. 

Slappazucch  (In  dis.),  Layace- 
i. 

Slarg&-argaa-arga88 ,  Allarga- 
e.  Senliss  a  slargd.  el  ecRur:  Sen- 
irsi  ad  allargar  il  ouore.  Slarad. 
al:  Alzar  I'ali.  Slarg^  i  gamo: 
lUargar  le  gambe.  Slargd  la  man: 
Jlai'gar  la  mano.  Slargass  6na 
lan:  Sconciarsi  una  mano.  Slar- 
d  fc&ura :  Sciorinare.  Slargass 
(Bura :  Far  le  spese  piil  lar- 
be.  Slargass  gi6  in  del  Utl :  Di- 
bendersi  nel  letto.  Slargass  in 
i  fianeh:  AUargarsi  ne'  fiaechi 
)pp.  Essere  incinta.  Slargass  el 
imp :   AUargarsi   il  tempo. 

—  Blargada,  AUargata. 
Blargadinna ,  Allargadinna.  P. 

I. :  «  Ghe  daroo  6na  slargadinna 


(1)    Slatinare  sifrnifiea   In  tosc. :   Tirnr 
la  parola  dal  latino  in   volgare.  Ed  e 
iche  sinonimo  di   Sdottoreggiare  e  fare 
pedante. 

(2;  AUentature  6  nome  volgare  delVer- 
ia. 


a  la  fashtta  » : «  Le  darb  un'allar- 
gatina  al  busto  ». 

Sla88as8  o  Bla2za88,  Slacciarsi. 
Slazzass  f(Bura:  Slentarsi. 

Blavaggl&-aggla-aggla88»  Slem- 
bare.  «  JEl  s'  h  slavaggiaa  »  :  «  S'  ^ 
slembato  ».  Slavaggiass  el  sto- 
megh:  Dilavare  lo  stomaoo.  SUxr- 
vaggid,  el  paviment:  Far  un  pac- 
cbmoo  o  Gettar  tropp'  acqua  sul 
pavimento. 

—  Blavaggiament,  Slavaggerl, 
Pacchiuco,  Guazzerone. 

—  Blavazz  (Volg.).  Vedi  Lch- 
pazei. 

Blavesg.  Vedi  Laveg,  N.  fr. :  Fdt 
gid  un  sTavesg :  Far  un  guazzo. 

Blavion,  Cett'one.  Mola  6n  sla- 
vidn:  Girare  un  mostaccione. 

Sleggerl88,  Alleggerirai.i^'^temp 
de  sleggeriss  (i  panni  di  dosso) :  E 
tempo  di  alleggenrsi. 

Slegned  (Volg.).  Vedi  Slegnid, 

Blegnld,  Tiglioso  e  Tirante. «  8t6 
manz  Vh  slegnid,  che  nd  se  pd 
mangiall »  :  «  Questo  lesso  h  ti- 
glioso in  modo  ohe  non  lo  si  pu5 
masticare ».  (Pr.  tosc.  oui  manoa 
11  corrisp.).  Came  tirante  fa  buon 
fante. 

BleiijBraa80i&  -  gua8claa  ,  Lin- 
gueggiare  ( in  dis. ),  Cicalare  e 
Sparlare.  « Lu  el  vc&ur  slengtut- 
scid  su  tuit  »  :  «  Egli  vuole  dir  la 
sua  su  tutto  ». 

—  Slengaascidn ,  Linguaccia. 
«  Ona  slenauascionna  c6me  quella 
V  h  dijffieil.,,  »  :  «  Una  linguaooia 
compagna  h  difficile  trovarla  ». 

Slenza,  Acquazzone.«Oo6iap29aa 
la  slema  fina  all*  ultima  gdtta  » : 
«  Ho  pigliato  il  rovescione  fino  al- 
I'ultima  8litta». 

Blippa,  Schiaffo  e  Targa. «  Ouar- 
daehe  te  doo  6na  sleppaymii3ad» 
che  son  capace  di  darti  uno  schiaf- 
fo ».  I  SUppa  de  manz :  Targa  di 
manzo. 

—  Bleppin,  e  Bleppixma.  Fetta 
di  lesso. 

Slmgerl-erii-erl88  (Volg.).  Vedi 
Sleggeriss. 

SUs&-i8aa-lsa88 ,  Logorare  (1). 
Slisd  i  pagn:  Logorar  i  panni. 
Slisd  i  veder:  Star  molto  alia  fi- 
nestra.  |  (Andarsene)  «  V6i  slisa  » 
(volg.) :  «  Vattene  ». 


(1)    E   da  notarsi  che  la  lingaa  flor.  ha 
Liso  e  non  ha  ne  Lisare  n^  Slizare. 


SLI 


—  690  — 


(Sl.tJ 


Slltta,  Idem.  Ona  sliila  tirada 
da  Irii  cavai:  Una  slitta  a  tre  ca- 
valli. 

—  SlittA,  Slittare.  AWArina 
d'invemo  gh'e  di  popol  che  slUta: 
AH' Arena  d'inverno  c*6  delle  si- 
gnorine  che  slittano. 

SlOBUla,  Gascaggine. «  G*oo  addss 
la  sltBuia  »  :  «■  Ho  la  iiaccona  ». 

S16£fa»  Lott'a.  «  Gh*h  seappaa  dna 
sU>ffa »  :  «  Gli  sfuggi  una  loffa  o 
scoreggia  ».  (Fig.)  /  eloff  de  la  po- 
lenta: Le  vescie  della  polenda. 

Sloflfen  (D.  T.)  (In  dis.).  Andd,  a 
sloffen:  Andar  a  dormire. 

Sloffl,  FloBcio,  Anche  Lofio  e 
Dislogato. «  Ah  e6me  I'h  slojffi  quell 
fioRU .'  »  :  «  All  come  h  lofio  o  sner- 
vato  quel  ragazzo  ».  « Incmti  sdnt 
aloM  »  :  «  Sono  svogliato  ». 

Slog&-ogaa-o£raBs,  Slogare. «  Me 
sdnt  slogaa  dnp^y* :  «.  Mi  sono  slo- 
gato  un  piede  ». 

—  Slogadura,  Slogatura.  M^it  a 
post  dna  slogadura:  Accomodar 
un  osso  slogato. 

Sloggia-oggiaa,  Sloggiare. 
«  £lmm  sloggiaa  i  nemis  che  sla- 
ven  in  alt»:  <i  Sloggiammo  11  ne- 
mico  dall'altura*.  «M'h  toccaa  de 
sloggid  de  V  appartament » :  «  Wh 
toccato  di  sloggiare  o  sgombra- 
re». 

Slonga-ongaa-ongass,  Allonga- 
re.  FcL  slongcb  el  coll:  Far  allun- 

fare  il  collo*.  Slongdb  el  vin^  el 
rceudy  ecc. :  Allungare  il  vino,  il 
brodo,  eco.  Slonga^s  gib  in  lett: 
Distendersi  per  dormire. 

Slontana-anaa-anass.  «8lon- 
tanet  minga,  nen  »  :  «  Non  ti  di- 
scostare  o  dilontanare  (pop.)  da 
me». 

Sldnz,  Lonzo  (poco  usato). 

Slonza,  Lonza. 

—  Sldnz^-dnzaa-dnzass,  Slem- 
bare.  Slonza  i  oggiceu :  Allargare 
gli  occhielli.  Slomct  Voradell :  Sti- 
rare  Forliocio. 

Slott^-ottaa.  Rompere  le  zoUe 
(Nelle  risaie):  Slottct  6n  pra>a  per 
fb,  risera:  Rompere  un  prato  per 
fame  risaia. 

Slumagaa,  Sbavato,  Colla  sba- 
vatura.  JBiancheria  slumagada : 
La  stiratora  ha  riportato  la  bian- 
cberia  lumacata. 

Sluscla,  Pioggia.  Vedi  Slenza. 
n  (Vino  annacquato)  «  Cara  ti  te 
me  daa  6na  ehrta  slusciay* :  «  Ca- 


ro  mio  tu  m'hai  servito  dellaecF 
boneca  v^ 

—  Sluscla  (In  dis.).  Vedi  »^ 
gnh. 

Smacca-maccaa»  Smaccare.  R 
sta  smaecaa :  Restar  con  nn  p^ 
mo  di  naso.  0  Z>o/?  »mace€ta  :  DeiK 
smaccato. 

—  Smacch,  Smaooo.    «  I^'e  « 
6n  bell  smaeek  »  :  «  Fu    un   brn^i 
smacco  ». 

Smaggia  (Volg.).   Vedi  JUaggk. 

—  Smaggevol,  Soggetto  amaf- 
cbiarsi. 

—  Smaggia  -  aggriaa  -  aggi«s, 
Macchiarsi.  «  L*a  smaggiaa  M 
el  veMii  »  :  «  Ha  macehiato  tatto  3 
yestito  ».  Cavall  hianeh  gtnaggiaa 
de... »  :  «  Cavallo  bianco  macchia- 
to  ». 

—  Smaggiadura,  Macchia.  .Stf 
eonoss  el  segn  de  la  smtiggiadura: 
Si  capisoe  aove  era  niaechiato. 

—  Smaggin,  Macchiettina. 
Smagri-agrii-agTiss,  Smasrire. 

Smagrl  la  terra :  Dinaagrar  S  ter- 
reno.  «  JSla  staloa  ehl  la  va  sma- 
grida  »  :  «  Questa  statua  va  ress 
pill  8nella».  « Jfe  par  ehe  te  sma- 
grisset  tropp  »  :  «  Mi  pare  che  ta 
dimagri  troppo  », 

—  Smagrida,  Dimagramento. 
« In  st*  ann  g'  oo  daa  6na  gran 
smagrida  »  :  «  Quest*  anno  ho  di- 
magrato  pareccbio  ». 

Smalizia-lziaa-iziass,  Sea]trii« 
e  Immaliziare.  «  Quella  donna»M 
I'd,  smaliziaa  el  m^e  Giain  »  : «  Qael- 
la  femmina  ha  scaltrito  il  mio 
Gigi  ».  «^M  s*  e  sm^iziaa  » : «  S* J^ 
immalizzito  », 

Smalt,  Sraalto.  LavorA  in  smalt: 
Lavorare  di  sraalto. 

—  Smalta-altaa,  Smaltare.  Fir 
smaltaa:  Ferro  smaltato. 

—  Smaltadura,  Smaltatnra. 
Smalti-altll,  Smaltire.  Smalii  i 

fdndde  magazzin:  Smaltire  i  fon- 
di  di  magazzino.  —  6n  intera  efU- 
zion:  —  Un'intera  edizione. 

Smangik-giaa-glasB,  Smaagia- 
re.  a  L'  t  smangiaa  el  color  » : «  fi 
smangiato  il  colore  ».  |  (Tip.)  On 
fceui  smangiaa:  Un  ioglio  ooUo 
smangio.  f  (Fig.)  Smangitus  d 
fidegh :  Mangiarsi  il  fegato, 

Smanla,  Idem.  Gina,  Rosa,  ^n- 
dd  in  di  smani:  Dare  nelle  sma- 
nie.  Avhgh  la  smania  de  td^  de 
d\... :  Sentire  la  smania  di  fiure, 


SMA 


—  691 


SME 


:.-i  clire.  |  (Gina  in  die.) « In  pielt 
Mnrtp  rn'  era  vegnuu  la  smanta  de 
jrzt>  di  sonett »  :  «  In  quel  tempo 
li    era  filtrato  nel  ouore  1»  rosa 

ii»i  <5ompor  sonetti ». 

.*«  SxnanilL-niaa-niass,    Smania- 

;,«  (1).  «>El  »e  Rtnania;  vh  a  per- 
t€€idell.». »  :  «  Egli  d^  nello   sma- 

•>Lie.   Va  a  persuaderlo  ». 

,     —    Smanids,    Smanioso.     Vhs 
wnanios  d'dna  robba :  Essere  sma- 
iioao  d'una  cosa. 
SmargU,   Sornaechio   (in  dis.), 

'5caracchio. 

^    —  SxnargaUl,  Scaracchiare. 

—  Smai^ralent ,     Scaracchioso 
(poco  iisato). 

—  Smargaidn,  Soaracchione. 
SmargiasB  o  Smarg^ss,  Smar- 

g:ias80   (2).   Chiasso.   «  Per  quella 

cialada  Va  faa  6n  gmargiass  mat 

fmti  finii  »  :  «  Per  <iuella  inezia  fe- 

.  C5e  un  un  buscherio  indiavolato  ». 

—  Smarglassada,  Smargiassatn. 
'  Smargln^-inaa-lnass,  Smargi- 
;.  Hare.  «  M'e  toccaa  de  smargind, 
'''  qtiell  librdn  »  :  «  Mi  toceb  di  ta- 
'    giiar  i  margini  a  quel  librone  ». 

—  Smarrl-arrll-arriss,    Smar- 
rire  (3).  «  5"^  smarrii   el  color  y>: 

^  «  S^fe  perso  il  colore  ».  Coldr  smar- 

.,  rii :  Colore  smontato  o  annebbia- 

*   "to.    « At   esamm   el  »'  h  smarrii » 

(atf.) :  «  Agli  esami  si  smarri »   (II 

'    pop.  dir.  Td,  perduu  la  biissola). 

Sma8cher&-eraa-era88  ,    Sma- 

seherare.  «  QuelV  impostdr  final- 

ment  I'dn  gmcueheraa  »: «  Quell' iin- 

postore  Analmente  lo  hanno  sma- 

scherato  ». 

Smazza-azzaa  (Cambiar  il  maz- 
zo  delle  carte  colle  quali  si  sta 
giocando),  Far  mazzo  novo. 

Smazzucc&-uccaa-ucca88,  Scer- 
vellarsi. «  Me  sdnt  smazzuccaa  tr^ 
6r  per  trdvh  el  cunt  giusi  »  :  «  Mi 


(1)  In  Fforentlno  questa  parola  ha  un 
senso  ignoto  al  dlaletto.  II  ponnltnn  ]a 
usa  per  Da  via.  E^. :  Avevo  cfnqne  figliole 
da  marito.  Tre  intanto  le  ho  smaniato. 
Oppure;  Avevo  piena  labo»tegadi  quolle 
pezre  d*  stoffa.  Le  ho  smaniato  tatle. 

(2)  Smargiasso  eqnn'ale  a  Fnnfarnne  e 
Smargiassata  azione  da  smarg'asso  come 
in  milnnese. 

(3)  Sinarrire  vuol  dire  perdere  temno- 
raneanipnte,  o  Turbarei  (stnarr'rs'j  oTra- 
vlare.  In  Mfl.  Smarri  non  o  aoiltrabile  che 
a  colore,  tranne  il  case  delPaltimo  esempio. 


sono  scervellato  tre  ore  per  ritro- 
vare  il  conto  giusto». 

Smena-nagh.  N.  fr. :  «  Podi  no 
daghel;  ghe  8menaria^:<n Non  glie- 
lo  posso  lasciar  a  quel  prezzo.  Non 
ci  rientro». 

Smenti-entil-enti88 ,  Smentire. 
*i  L'  d.  faa  smentl  s-ubit  la  notizia 
sni  giornai  » :  «  Fece  subito  smen- 
tir  la  notizia  sui  giornali ». 

—  Smentida,  Smentita. 
Smenui  (Volg.).  Vedi  Sminul. 
Smerald,  Smeraldo.  AnHl  ednt 

6n  smerald:  Anello  con  smeraldo. 
Verd  smerald:  Verde  smeraldo. 

Smeraldin,  Piccolo  smeraldo. 

Smerci^  -  erciaa  ,  Smerciarc. 
«  Nun  gh'hmm  bisdgn  de  smereid 
tutta  quella  robba  »  :  «  Abbiamo 
bisogno  di — o  di  esitaro  tutta  quel- 
la merce  ». 

—  Smerclo,  Idem.  «  M  troRuva 
smereio  faeilmeni  »:«  Trova  fa- 
cile smercio*. 

Smerda-erdaa,Smerdare.  Smer- 
daelfcRui  {Yo]g.):  Spifferare.  Smer- 
dass :  Smerdarsi. 

—  Smerdacaml8a ,  Frustinello, 
Bimbo.  ( a  giovinetto,  che  abbia 
aucora  il  latte  sui  denti)  Smerda- 
camicia,  Piscialetto. 

—  SmerdOn,  Merdoso.  ¥.Qv£ll 
fioRu  V  h  6n  smerdon  »  :  «  E  uno 
smerdoso  ». 

Smergessada.  Vedi  Sm,argias- 
sada. 

Smeri  (Volg.).  Vedi  Smerili. 

Smerilll,  Smeriglio.  Cdlsmerilli: 
Smerigliato. 

Smezz^-ezzaa,  Smezzare.  Smez- 
zfi  on  pomin:  Partire  una  mela. 
Sme^zh  fina  mieea:  Dimezzare  un 
pane.  Sm^zzhVeredilaa:  Dividere 
in  mezzo  I'eredit^. 

Smlccia,  Alluciare.  Smieciit'sot- 
t'aequa :  Guardar  sottecchi.  Smic- 
dh  per  podh  vedUl:  Allucciare  se 
gli  riusciva  vederlo. 

Smlcciada,  Occhiata.  Ona  —  in 
ted.fer :  Una  capatina. 

Smilz ,  Smilzo.  «  Odme  V  k  smilz 
quel  fioRU  »  :  «  Com'  h  smilzo  quel 


ragazzo  ». 


—  Smllzin,  Esile. 

Smlngdl,  Min  gherlino.«  VI  smin- 
gol  ma  I'b  fort » : «  E  mingherlino 
ina  ha  forza  ». 

—  Smlngolln,  Mingherlino. 
Sminui-lnuil,  Sminuire.  «  O'  dn 

sminuii  la  eondanna  > : «  Gli  han- 


SMI 


—  692  — 


SMO 


no  sminoita  la  pena  ».  (Piii  comu- 
nej  Diminuu 

Smlrold,  Biacco.  El  smirold  Ve 
6na  vlpera  minga  velenosa:  II  biac- 
co ^  una  Berpe  non  velenosa. 

Smirolddn ,  Biaccone  (Lucca), 
Groeso  biacco. 

Smoblgliaa  ,  Smobiliato.  «  Oo 
toll  6n  apartamentin  smobigliaa 
e  sdnl  adree  a  mHtegh  dent  el  bi- 
sdgn  »  :  «  Ho  preso  in  atlitto  uu 
quartierino  smobiliato  c  lo  sto  ar- 
redando  ». 

Smdcca-occaa-occass ,  Sciupar 
la  punta. «  Me  «'^  amoccaa  el  cor- 
tUl> :  «  S'^  spuntato  il  coltello ». 

Smocci&-occia&-occias8 ,  Smoz- 
zare  e  Mozzare.  Smoccih  i  al  : 
Tarpare  le  ali.  Smoccid  6n  canr- 
tdn :  Smussare  un  nngolo.  Smoc- 
cid, la  coa  a  6n  cavali,  ece, :  Moz- 
zar  la  coda  a  un  cavallo. 

—  Smocciada.  Smocciadixma , 
Smocciadura,  MozzaraentOf  Moz- 
zatura. 

Smoeul,  Ranno.  Cald  c6me  6n 
8m<Bui  ( d'  acqua  o  di  vino  non 
fresco) :  Caldo  come  il  piscio  (pop.). 

Smoeuv  Smuovere.  «  A  smmuv 
st6  laatrdn  ghe  sard  de  fd^i  «  Ci 
sar^  da  sudare  a  —  c^uesto  la- 
strone  ».  Smo&uv  de  cht  e  de  h: 
Bambinolare.  (Moralm.)  Imssoss 
minga  smooRuv  :  Non  lasciarsi  — . 

^  SmoBS,  Smosso. 

Smolg  (Volg.).  Vedi  Mdng, 

Smolld.  -  oUaa  -  ollass,  Smolla- 
re  (1).  Smolld  i  calzdn :  Sbottonar 
i  calzoni.  Smollass  fc&ura:  Di- 
scingersi.  Smolld  i  sere  al  vassal : 
Slentare  1  ccrchii  della  botte. 

Smdnt,,  Smunto.  Smontato.  Co- 
I6r  smont:  Colore  smunto  o  smon- 
tato. 

Smontli-ontaa-ontaBB,  Smonta- 
re.  Smontd  de  cavall :  Smontar  da 
cavallo.  Smontd  lagtuirdia:  Smon- 
tare  di  guardia.  Smontd  el  coldr : 
Smontar  di  colore. 

Smprb^-orbaa-orbasB.  Smorbd 
i  biisecch :  Levarsi  le  griuze  dal 
oorpo.  Smorbd  la  cd:  Smorbare  la 
casa.  Smorbass  foeura:  Farsi  11 
buoato. 

Smorbl,    Morbinoso    (in    dis.), 


(1)  SmoUare  in  flor.  signinca  :  Meiter  in 
acquR  {  panni  sudici,  per  lavar  loro  lu 
sporco  superficiale  prima  di  porli  in  bu- 
'ato. 


liuzzante  (in  dis.),  Oelione.  «  if 
sur  Giovann  Vh  6n  gran  smori^ 
d'dn  omm  /  »  :  «  II  sor  Griovanjoi 
ama  di  fare  la  burletta  ». 

—  Smorbili-orbiaa ,  Kuzzarc. 
(pub  dir  troppo)  ic  A  lu  ghe  piat 
a  smorbid  »:  «  Egli  ba  aempre  to- 
glia  di  celiare  ».  «  JSJl  smarlna  cdrn 
tutti  » :  «  Celia  con  tutti  ».  J  (DeOe 
piante)  Sfronzare  o  andare  in 
ironde. 

—  Smorbi(BU»  Morbino  (in  dis.), 
Ruzzo. «  StamatHnna  t  tosanng'dn 
el  sm,orbioRn  » :  «  Hanno  il  mzzo 
stamane... » 

—  Smorbiaria  e  Sxnorbletaa. 
«  Ghe  faroo  passd  ml  la  smorbU- 
taa  » :  «  Gli  caver5  io  il  ruzzo  dal 
capo  ». 

—  Smorbl6n,  Celionaqcio,  Bar- 
lone,  Chiassone. 

Smorfla,  Smorfia.  Fd  milla  smor- 
fi  in  del  cantd :  Far  mille  smorfie 
mangiando  o  oantando.  (Di  per^ 
sonaj  Smorfiosa,  Lernia  e  Svenua. 
«  Oh  quanli  tmorfi / »z  «  Quante 
sofisticberie  o  casimisdei  »  (volii;.). 

—  Smorflli-morflaa,  Fare  smae- 
co.  Mestd  smorfiaa:  Rimaner  de- 
luso.  Smorfiaa  e6me  qttM  de  to 
maschirpa :  Rimaner  come  Ber- 
licche  rimminchionito. 

— Smorflaria,  Smorfi^tta,  Smor- 
1168,  Smorfiata,  Smorfie.  Smor^ 
fletta,  Smorfioso,  Daddoh,  Gestri, 
Svenevolezze. 

Smorsa,  Morsa.  Morsa  de  U- 
gnam^ee,  deferee:  Morsa  da  fale- 
gnami,  da  nibbri.  06me  in  d'dna 
smorsa :  Come  in  una  morsa. 

—  Smorsitt,  SmorsetUn,  8mor- 
settdn ,  Morsetta ,  Morscttina , 
Grande  morsa. 

Smort,  Smorto  (1),  Pallido.  Sm»«rt 
cdme  dnpann  lavaa:  Bianco  come 
un  panno  di  bucato.  «  L*h  divetUoA 
smort  » :  «  Impallidi  ». 

—  8mortln,Bmortoen,  SxaortAii, 
SmortUBC,  Smoi-ticcio,  PaUidetto, 
Pallidiccio,  Pallidone. 

8mon&-onaa-onaa8,  Smorxa- 
re.  Smorzd  el  eiar:  Speenere  il 
lume.  Smorzd  la  pdlper:  Spegner 
la  polvere.  Smorzd  dn  tnoeehkti 
per  pizzd  6na  tarda :   Turare  on 


(1)  Smorto  in  fior.  vale :  Piu  ohe  pal- 
lido, quantunque  poi  si  dica  «nch«:  Pal- 
lido come  an  morto* 


SMO 


—  693 


SOA 


l>uco  e  far  oallaia.  Smorzd.  6n  in- 
cendi:  Spengcre  un  incendio. 

—  Smorzada,  Spengitura. 
«  Dagh  6na  smorzada  al  foexigh  » : 
«  Spengi  il  fooo  ». 

Smnss^-ussaa)  SmuBsare.^mt<«- 
sb.  6n  angdl:  Smussare  o  tagliar 
l^angolo.  Smvissh  6na  fras  (civ.) : 
SmussaT  una  frase. 

Snerva-ervaa-ervass,  Snervare. 
SnervcLSS  la  villa :  Snervare  la  vita. 
Vin  snervaa:  Vino  snervato. 

SnldoUi  o  8xnidoll&-ollaa-ol- 
lass,  Smidollare. «  M  gd  la  schen- 
na  iutta  smidollada  » :  «  Ha  la 
sohiena  smidoUata  ». 

Snlnfla,  Sninfia  (in  dis.),  Lemia. 
«  Ohe  sninfia  /  » :  «  La  cacherosa !  o 
^^uellasohifa  o  Sohifiltosa !  o  Schiz- 
zmosa  ». 

—  Snlnfletta,  Booouccia.  «  Che 
sninfiettaf  »:  «Boccaccia  ohe  sei! ». 

So*  Suo.  /  sd  parent :  I  suoi  pa- 
rent!. /  so  donn:  Le  sue  donne. 
M  xd:  II  suo.  M  fatt  ad:  11  suo. 
P.  E. :  Digh  el  fall  sd:  Dir  il  fatto 
suo.  «  HI  ghe  pensa  nanea  c6me  se 
el  fu8»  minga  dnfatl  «d  » :  «  E'non 
ci  pensa  ehe  non  pare  suo  fatto  ». 
AvS  trovaa  el  8d:  Aver  trovato  il 
suo.  Avhgk  nagoit  del  so:  Non 
aver  nulla  di  suo  o  Non  posseder 
nulla.  Perdegh  del  sd  :  Scapitarci. 
Sid  sul  so:  Star  suUe  sue.  J^ann 
vtihna  di  so:  Fame  aualcbeduna 
delle  sue.  Dagh  i  sd  (busse):  Dar 
le  sue  a...  Vks  luU  el  so :  £}  tutta 
la  sua.  A  chi  ghe  toeehen  in  so: 
Chi  ne  tocca  son  sue. 

86  per  Sole  (Volg.).  Vedi  861. 
N.  fr.  pop. :  «  Sdnt  riv€ta  ehe  an- 
dava  soil  el  «($>»:«  Sono  arrivato 
a  sotto  di  sole  ». 

Sda,  Sua.  Avhgh  el  diavdl  de  la 
sda:  Avere  il  diavolo  nell'ampolla. 
TuUi  g*dn  la  sda :  Tutti  s'na  la 
sua.  Sda  Maeslaa:  Sua  Maestk. 
Da  la  sda :  Dalla  sua.  P.  E. :  «  M 
gdi  el  giudes  da  la  sda  » :  «  Ha  il 
^udice  dalla  sua  ».  In  grazia  sda : 
In  grazia  sua.  (Pr.)  Tutti  i  can 
mhnen  la  eda  e  tutt  i  mineidn  vceu- 
ren  di  la  sda:  Tutti  vogliono  dir 
la  sua 

Sdare,  (D.  Fr.),  Serata  (1),  Ve- 
glia.  Andct  a  dna  soarS:  Aiidare 
a  veglia.  «  Ghe  disen  soare  per 


(1)  Serata  e  generioo.  Corrlsponde  a  Se~ 
rada. 


modhstia  ma  in  fidr  de  fhst  de 
hall  »  :  «  Le  ohiamano  soirees  per 
modestia,  ma  le  sono  vere  teste 
da  ballo». 

Soatta.  Sovatto,  Sogattolo. 

Sobattidura ,  Sobbattitura  (in 
dis.)  (Contusione  delle  suola  del 
pieae  e  dell'unghia  de'  oavallij. 

—  Sobattuu  (Volg.  vecehio). 
Vedi  Ahhattuu. 

86bl88a-lS8aa ,  Subissare.  if.  El 
vosava  ch*el  voreva  soMssamm  »  : 
«  Tuonava  ehe  pareva  volesse  su- 
bissarmi ». 

Socca  (D.  Lat.  basso)^  Gonnel- 
la.  « La  g'  ii  la  soeca  dwersa  del 
corn  »  :  «  Ha  la  sottana  differente 
dalla  vita  ».  Tirh  sit  i  soceh :  Ti- 
rar  su  la  gonnella.  m.  U  b,  impe- 
gnaa  finna  la  socca  »  :  «  Ha  im- 
pegnato  sino  alia  sottana  ». 

—  Socchee,  Donnaiolo.  (Dicesi 
anohe  Donnee). 

—  Socchin,  Gonnellino.  P.  E. : 
« L'^  dn  mas'e  ma  el  porta  an- 
eam,d  el  socehiti » : «  £!  un  maschio 
ma  porta  ancora  il  gonnellino  ». 

Sdcera  (P.  N.),  Socera,  Suocera. 
Soeera  e  ncexira :  Socera  e  nora. 
Da  quai  temp  el  teater  f  ranees  I'k 
a  ba>se  de  soeera:  Da  qualche  tempo 
il  teatro  francese  s'^  fatto  a  base 
di  socera. 

Soci  (olg.).  Vedi  Socio. 

Soclabintaa  (Civ.),  Sociability. 
On  omm  pien  de  sodahilitaa  :  Un 
omo  pieno  di  sociability. 

Soclalista  (P.  N.) ,  Socialista. 
DdmA  vint  ann  fd  el  nomm  de 
soeialista  el  faseva  rid:  Soltanto 
vent'anni  fk  il  nome  di  soeialista 
faceva  ridere. 

Societaa,  Society.  La  famiqlia 
e  la  societaa  (Civ.) :  La  famiglia  e 
la  society.  |  Societaa  anonim>a,  in 
partecipazidn,  ecc:  Society  ano- 
nima,  in  partecipazione,  ecc.  |  On^ 
omm  de  societaa:  Un  omo  di  so- 
ciety. 

—  Socievdl »  Socievole.  n  L'  h 
pocch  soeievol  quel  td  amis  » : «  Quel 
tuo  amico  h  poco  socievole  ». 

Soc6r-omu-cores ,  Soccorrere. 
Soedres  tra  de  Idr  o  a  vicenda: 
Soccorrersi  a  vicenda.  Soeor  in 
in  temp  o  tropp  tard:  Portare  il 
soccorso  in  tempo  o  inutile. 

—  Socors,  Soccorso.  Porlh  so- 
cors:  Portare  soccorso.  El  socors: 
de  Pisa:  II  soccorso  di  Pisa.  |  / 


SOD 


—  694- 


SOE 


n 


port  de  soeors  ( ne'  teatri ) :  Le 
l)orte  di  sfogo  o  di  soccorso  (pei 
caBi  d'  inceodio). 

Soda,  Idem.  (Jarhonaa  de  soda: 
Carbonato  di  soda. 

Soda88-odaa,  A88odare(l),  Far 
Benno.  «  Vera  6n  virisell  ma  adhts 
els'  h  sodaa  c6me  »  :  «  Era  im  ca- 
poscarico,  ma  ora  ha  mesBO  giu- 
dizio  ». 

Sodezza,  Idem.  Sodezza  de  ment, 
de  earalter  { Civ. ) :  Sodezza  di 
mente,  di  carattere. 

—  Sodo  (P.  Nh  Idem.  Parld  sul 
8odo:  Parlar  bui  Bodo.  Sta  tsodo: 
Star  sodo.  Batt  sodo:  Piccliiar 
sodo.  On  vesta  sodo:  Un  abito  mo- 
deBto. 

8odi8fa-isfaa-is£a8s„  Soddisfa- 
re.  «  L'a  sodisf aa  tutt  i  so  credi- 
t6r  »  :  «  Ha  soddiBfatto  tutti  i  Buoi 
creditori ».  «  S6nt  sodisf  aa  e  Bch. 
Sono  empio  »  :  «  Son  pieno  e  seh, 
Sono  empio  ».  «  6'At  gfi'^  de  sodi- 
sf ass  »  :  «  Qui  o'^  da  soddisfarBi ». 

—  Sodisfacent,  SoddLstaceDte. 
«  C6me  el  le  tro&uva »  (il  malato) 
«  Oh,  in  slat  sodisfacent »  :  «  Come 
lo  troya?»  «In  stato  Boddisfa- 
cente  ». 

—  Sodi8fazl6n,  Soddisfazione. 
Tcstuts  6na  — ;  Prendersi  una  sod- 
disfazione. Vork  —  .*  Esigere  sod- 
disfazione. 

Soeu  (Volg.).  Vedi;Sd.  N.  fr.  pop. : 
Andd  a  ed.  di  so&u :  Andare  alia 
casa  patema. 

SoBUia,  Soglia.  Su  la  s<Buia  de 
Vuss :  Sulla  Boglia  dell'uscio. 

Soeul,  Suolo  (2),  Pavimento.  im- 
piantito.  Sceul  d'ass,  de  tavell  a  la 
Venezianna :  —  di  legno,  di  mat- 
toni,  di  campigiane,  alia  Vene- 
ziana.  Rifa  6n  s<buI  de  quadrei: 
Riammattonare  una  stanza. 

—  Solin,  Operaio  che  pavi- 
menta. 

Sodula,  Suolo.  ^^M^tegh  di  soeul 
honn  a  sti  scarp  »  :  «  Mettetemiei 
il  Buolo  o  solo  (pop.)  bono  a  que- 
ste  scarpe  ».  SoRula  ddppia :  Suola 
doppia.  Rimett  i  soeul:  Risolare. 


(<)  AsRodare  si  riferisce  a  cose  mate- 
rial! e  Sodare  vuol  dire  Feltrare,  Sodar 
il  panno. 

(2;  Suolo  o  Solo  e  termine  generico  che 
signiflca  Strato  ;  quello  delle  scarpe,  Tao- 
ciottolato,  e  quello  della  stanza  che  sta 
lotto  al  pavimento. 


/  tmzz  soeul :  Le  mez7c  suola.  (Pr.' 
Quell  che  no  vd,  in  sa&u^a  ra  in 
tomera :  Quel  che  nou  va  in  ha- 
sto  va  in  maniche. 

SCBUU  (Volg.).  Vedi  Soli,  N.  fr. 
volg.  in  dis. :  To&u  el  scetUi.-  Sn- 
guarsela. 

Sofll,  Idem  L&ngh  e  distes  in  «■•' 
sofci :  Sdraiato  oomodaxnente  sol 
8of&. 

—  Sofarln,  Piccolo  sofh, 

—  Sofardn,  Gran  aofk. 
Soffega-egaa-egass,    Sofibeare. 

On  eakt  eke  soffega :  Un  caldo  eke 
soffbca.  S'iffegd  el  faeugh  :  Copni 
coUa  cenere  il  foco  o  la  brace  ar- 
dente,  Alfogarlo.  Soffegd.  de  btuiti: 
Ili('oprii*e  di  baci.  Soffega  vun  o 
ciaccier:  Atfogare  oolle  ohiacchie- 
re.  Giomad  soffegaa :  Giomate 
afose. 

—  Soffe^h  e  Soffoch  (Civ.),  Afa. 
«  InctBu  Ve  onsoffegh  tremendo/»: 
«  Oggi  c'^  un'afa  one  non  si  vire  >. 

—  Soffegusg,  Un  po'  di  afa. «  St6 
sojtfeguse  el  fd,  tnal  ai  eavaler*: 
«  Questa  aria  cosi  greve  fia  male 
ai  oarhi*. 

SofELa  (in  dis.),  Soffioue,  spia. 
Fa  elsoMa:  Lavorare  di  soffietto. 

—  Soffla-fiaa-liass.  Soffi4iu  el  imu: 
Sotiiarsi  il  naso. 

—  SofELdn,  Solfione  (1).  Soffio* 
d*acqua:  Getto  e  Roechio  o  Sprai- 
zo  d^acqua.  On  sofflon  de  foeugk: 
Batteria  di  razzi. 

SofELtt,  Soifitto.  4(^  vegnuu  gw 
tutt  el  sojffiit »  :  «  Si  distaooo  la  tela 
o  la  stoia  del  soffitto  o  del  paleo>. 
Stanza  a  volta  minga  a  soJjUi: 
Stanza  a  volta  non  a  soffitto. 
Bassa  de  sojfitt:  Di  paloo  basso. 

—  Sofflttil-lttaa,  Sofiittare.  Pri- 
ma Vera  de  Ugn  cid^s  Vh  soffiUaa: 
Prima  si  vedeva  il  paloo,  on  ^ 
soffittato. 

—  Sofflttadura,  Sofflttasc,  8of- 
flttdn  (Poperazione  del  soffittare). 
Soflitt4)  rozzo.  Gran  sofiitto. 

Sdffle  (D.  Fr.)  (Aft*.)»  Sohiaffo. 
Omlett  sojffle:  Frittata  montata. 

Soflstegd.  (Volg.).  Vedi  Softttki. 

Soflstlcli-loaa,  Sofistioare. «  Xm 
eJ  pceur  sofistieh  su  tutt  eoss  » : «  £- 
gli  vole  sotlsticare  su  tutto  ».  Ftii 
sofislicaa:  —  fatturato  o  adolte- 
rato. 


(I)  SofTione  In  Fior.  e  canna  per  soffia." 
ncl  foco  e  vale  an  che  per  spla  dom«sticA. 


SOF 


—  695  — 


SOG 


—  Sofistich,  Sofisticarla,  Sofi- 
8-tlc6n,  Sofistico,  Sofisticheria,  So- 
±l8ticone. 

Sofri  e  Soffiri-ofWi  e  ofert,  Sof- 
±xire.  Podl  minga  sofri  vun  :  Non 
I>oter  soffrir  uno.  Etgrdn  Vd.  sof- 
jferl:  II  grano  ha  sofferto. 

—  RofrlbU  ,  Soffribile.  «  Tant 
tant  udhss  el  ball  Ve  sofribil  » 
<a  teatro) :  «  Tanto  tanto  ora  il 
ballo  6  soffribile  ». 

Sogett,  Softgetto.  El  sogelt  d'6- 
via  eomtdia:  II  aoggetto  d'una 
oommedia.  |  «  ii'  ^  on  eattiv  sag- 
ffett  »  :  «  E  un  cattivo  soggetto  ». 
I  El  sogelt  e  Vogeit  (  gramm. ) :  II 
Boggetto  e  I'oggetto. 

—  SogTdttass,  Assoggettare.  «  El 
ghe8*h  soggtttaa )» : «  Si  sottomise  ». 
Jj^  einutilf  bisbgna  soggeUass:  fi 
inutile.  Bisogna  ohinar  il  capo. 

—  Sogettln,  Sogetton,  Sogget- 
tino,  Soggettone.  (Nei  due  primi 
esempi  di  Soghlt). «  L*h  tin  sogget- 
tin  de  tceu  su  c6n  la  moRuia  » : «  £} 
un  Boggettino  da  prendersi  oolle 
molle  *. 

Sogh^tt  (in  dis.)-  Mm  6n  soghett 
al  eoll:  Costringere. 

Sogn ,  Sogno/  SVanea  per  sogn : 
Neppnr  per  sogno.  Fa  6n  sogn: 
Far  un  Bogno. «  Quht  I'e  6n  sogn!  »: 
«  Sogni !  »  Fit  6n  bruit  sogn  :  Par 
un  brutto  aogno. «  El  eredi  ma  me 
par  6n  sogn  »  :  «  Lo  credo  ma  mi 
par  un  sogno !  »  Par  Id,  in  sogn  : 
Parlare  o  piaiiger  nel  sonno  o  in 
sogno.  A^iaa  atdmo  in  sogn:  Cam- 
minar  da  sonnambolo.  |  (Sonno). 
Avegh  sogn :  Aver  sonno.  Oiappd 
sogn:  Prender  sonno.  Grodd  del 
sogn:  Cascar  di  sonno.  El  primm 
sogn:  II  primo  sonno.  Afhtt  sogn: 
Conciliare  o  Chiamar  il  sonifb. 
Mori  del  sogn:  Morir  di  sonno. 
On  mesteey  on  giceugkf  6na  con- 
versaaidn  de  morl  del  sogn:  Un 
mestiere,  un  giooo,  una  conver- 
sazione da  morir  di  sonno.  I'ess 
cideehf  im,pastaa,  morl  de  sogn: 
Essere  impastato,  morto  di  sonno. 
V^ss  dur  o  legger  de  sogn :  Aver 
il  sonno  duro  o  leggiero.  (Fig.) 
MHt  adorm\  tin  sogn:  Metter  da 
parte  o  nel  dimenticatoio.  Pode 
dor  mi  i  sd  sogn:  Poter  donnire 
tutti  i  suoi  sonni  o  fra  due  guan- 
oiali. «  Vd  tin  poo  a  fa  di  sogn  » : 
«Vatt'a  riporre*. 

—  Sognan ,  Lo  gnorri.  «  Famm 


minga  el  sognan  » : «  Non  mi  fare 
lo  gnorri  o  I'indiano  ». 

—  Sognett,  Sognettin,  Sogno- 
rent,  Sonnetto,  Sonnellino,  Son- 
naccnioso,  Assonnito. 

—  Sonolenza,  Sonnolenza. 
Sola,  Idem.  Pd  la  soia :  Dare  la 

sola  (1).  I «  Soia  mi  » (Interc): «  Che 
so  io  o  So  assai!  »  On  certo  soia- 
mi:  Un  ooso. 

—  Soladdr,  Celione,  Motte^gia^ 
tore.  «  Otiardet  da  quell  soiador  » : 
«  Guardati  da  quello  scoglionato  » 
(volg.  pist.). 

S61»  Sole.  Sol  che  seotta,  d*ac- 
quttf  sbiavaa^  eec:  Sole  ardente, 
rannuvolato,  opaco  o  velato  o  ti- 
sico.  A  la  levaaa  del  sol:  Alia  le- 
vata  del  sole.  Andd  gib  el  sol: 
Scomparire.  andar  giil  o  andar 
sotto  del  sole.  (Fig.)  Andh  gib  eol 
sol :  Star  ritti  per  I'appunto  o  Vi- 
vere  giorno  per  giorno.  A  rebatton 
de  sol:  Sotto  la  sferza  del  sole  o 
Alio  stellone.  Jiattuu  del  sol:  A 
solatio.  Oggiada  de  sol :  Sperata  o 
Finestratadi  sole.(Fig.)  V^s  6n  sol 
de  beUezza:  Essere  un  occhio  di 
sole.  Bella  come  6n  sol :  Bella  co- 
me il  sole.  T6rnd  a  vedh  el  sol : 
Riveder  il  sole.  On  c6lp  de  —: 
Una  solata  o  Un  colpo  di  sole. 
L'ombrellin  del  — ;  L^ombrellino 
del  — .  liobba  eiara  come  el  sol : 
Cosa  chiara  come  il  — .  Std  in 
Ihtt  fin  che  ven  sul  venter  el  sol: 
Vedi  Fiotfca.  Slam  pienn  dC'  sol: 
Stanze  piene  di  sole.  Co&uses  al 
sol:  Bruciare  al  sole.  (M.  d.  d.  fig.) 
Fass  ontir  del  sol  de  lui:  Farsi 
onore  del  sole  di  luglio.  Q^ad  Ids 
i  trii  sol:  Quando  piii  risplende 
il  sole.  Sav^  o  save  nb  tie  che  part 
se  leva  el  sol :  Sapere  o  non  sape- 
re  da  che  parte  si  levi  il  sole. 
Dagh  el  sol  sul  ballreschin  a  vun : 
Soffiar  il  vento  in  ftlo  di  ruota. 
Vedi  Andd  sii  bella.  (Pr.)  D6ve  n6 
ghe  vd  el  sol  ghe  va  el  dottdr  .'Do- 
ve non  entra  il  sole  entra  il  me- 
dico. De  Vacqua  che  n6  me  bagna, 
nh  del  sol  che  n6  me  seotta  me  ne- 
importa  6n  bell  nagotta :  Delle  co- 
se o  degli  interessi  che  non  mi 
riguardano  non  mi  euro.  JVd  gh'e 
sabet  sema  sol:  Non  c'^  sabato 
senza  sole.  Tutti  fan  la  cdrt  al  sol 


(i)    Dar  la  soia  e  in  dis.  ?    Un   flor.    m* 
disse  che  lo  si  sente  ancora  dal  vecchi. 


SOL 


—  696  — 


sot. 


ehe  11088 :  Tutti  (tranne  eccezioni) 
inneggiano  all' astro  che  sorge. 
Quand  el  sdl  se  volta  indree  la 
mattinna  gh'hinm  Vacqua  ai  pee 
(appross.):  Sole  a  uscioli,  acqua 
a  Digoncioli ;  sole  a  iinesti'elle  ac- 
c^tua  a  catinelle  o  Qaaudo  il  sole 
insacca  in  Giove,  non  h  sabato  clie 
piove. 

S61a,  Solare  (1),  Solettare.  Sola 
i  searp :  Kisolare  le  scarpe.  |  Sold 
6na  stanza:  Fare  un  impiantito. 
Sold,  6na  strada:  Lastricarla. 

Solada,  Risolatura. 

—  Soladinna  ,  Una  piccola  ri- 
solatura. 

—  Soladura,  Solettatura. 
Solament,  Solamente  (II  popolo 

dice  Doma). 

Solass  (Volg.)^  Vedi  Salass, 

Sblcli ,  Solco.  «  Oo  fwi  fh  di 
solch  in  V  ort  per..,  »  :  «  Ho  fatto 
fare  coll'aratro  de'  solchi  nell'or- 
to  ». 

Sold,  Soldo.  Paga  lir^  8old  e  da- 
nee:  Pagare  lire,  soldi  e  danari. 
Varl  nanca  dn  sold:  Non  valer 
neanche  un  soldo  o  una  patacca. 
«  Ghe  cala  semper  desno&wo  e  mezz 
a  fd.  mnt  sold  » : «  Gli  manca  sem- 
pre  nove  a  far  dieci*.  (Fig.)  «  Ghe 
oasta  i  sd  eingu  sold  »  :  «  Basta  a 
8^  stesso  o  Gli  basta  ranimo ». 
nc  Ml  entri  minga  in  sti  einqu 
sold/»: «  Chi  vi  domanda  di  que- 
st! cinque  soldi?*  icQitesla  la  var 
fro]n  dn  8old/»:«QvLesta,  vale  un 
'ern  ».  Spend  el  so  sold  pel*  quhll 
ch'  el  tar :  Spende  la  sua  lira  per 
venti  soldi.  Vess  eapasz  de  negd 
einqu  sold  a  Vost:  Negherebbe  il 
pasto  all'oste.  «  Voregh  dn  sold  a 
fall  cominciit  e  duu  a  fall  finl  » : 
4c  Un  quattrino  a  cominciare  e  un 
soldino  a  smettere  »,  Avhgh  nanea 
dn  sold  de  giudizi :  Non  aver  un 
quattrino  di  giudizio.  V^ss  6n  sold 
de  formal  (pop.):  Esser  alto  come 
un  soldo  di  cacio.  «  Se  g'dn  arent 
quatier  sold  i  spenden  suhit »  : 
«  Quando  hanno  quattro  soldi  li 
spendono  ».  <*.G^oooi8dgn  de  seoBvd 
quii  pocch  sold  » : «  Ho  bisogno  di 
riscotere  quel  po'  di  soldi  ». 

—  SoldaiOBU,  Solderello,  Quat- 
trinelli.  «j&'d  gidt  fogaa  o  spa- 

(i)  Tutt'altra  cosa.  Solare  e  aeg.  d!  so- 
le. Anno,  sistema,  ecc.  solare.  Eppure  c'd 
Risolare,  che  e  un  solare  di  nuovo ! 


veniaa  quii  poch  saldai^scv  dke  f 
lassd  «d...  »  :  «  Ha  f^lk  consai^ 
que'pochi  quattrinelli  che  glifc 
soib  suo...  y*  <JSl  g'aveviM.  de  ji 
quaiter  soldaio&u  »  :  «  Teneva 
serbo  qualche  p5  di  soldi  ». 

—  Soldi,  Ideni.  MeU  de  pai 
soldi:  Metter  da  parte  dei  ~^ 
«  L^h  6n  omm  ehe  h4Jt  fcta  «l 
tarUi  »  :  «  £!  un  uomo  che  m  ^ 
puto  fare  molti  danari  ».  « JTi 
soldi » :  «  £  a  quattrini  ». 

—  Soldo,  Idem,  Monett.  CVrl 
soldo:  L' oro  gira.  |  (i^paAl 
«  L'  dn  miss  a  meleuz  sold»*' 
«  L'  hanno  niesso  a  mc^  V^P^ 

—  Solddn,  Soldone  c  PataeeoK 
Soldaa,  Soldato.  —  s^mnliz:  ^ 

dato  semplice.  Andit  a  soldaa:  At- 
dar  soldato. 

Solee.  Vedi  Soree, 

Solexme  e  Solexmisslm,  Soknir 
e  Solennissimo.  Mksta  solenm'.V 
dem.  On  solennes'giaffon:  Ub8#- 
lenne  scapaccione.  On  soltnnei»- 
bdn :  Un  briccone  solenne.  (h 
solenne  eoidn :  Un  grran  baggea 

—  Solennitaa,  Solennitli.  <  h- 
e(Bu  Ve  solennitcM  » :  «  Osgi  d  f- 
lennit^  >•  I  «  ^n  piazza  eonstan- 
lennilaa  9  » (gran  sole) : « In  piazo 
con  questa  solenuit^?  ». 

Soldtta,  Idem.  Fit  la  soUtiti\ 
Far  la  soletta.  I  solett  taeeaa  m 
ealzhlt:  I  peduU. 

—  Soletunxia,  Solettonaa,  Pi^ 
cola  o  grande  soletta. 

SolfaniU  (P.  N.).  Vedi  ZolfanHi 
Solf^g,    Solfeggio.    Mereizi  it 
solfeg :  Esercizii  di  solfeggio. 

—  Solfeggiii-eggiaa,  Solfeggii- 
re.  ! 

Solferin  (P.  N.),  Solferino.  U 
bftttaglia  de  Solferin :  La  batto- 
glia  ai  Solferino. 

Soli,  Liscio.  On  latorh  sdU :  Cb 
lavoro  liscio.  Soli,  soli:  Liseio. 
liscio. 

—  SolUi,  Levigare. 

—  Soliada,  Soliadiniia,  liseo- 
ta,  Lisoiatina. 

SoUd,  Solido.  F(aricd  in  nl  so- 
lid ( civ. ) :  Fabbricare  sul  solido. 

—  SoUditaa,  Solidity. 
SoUdal,    Solidale   e  Solidario. 

V^s  solidal:  Essere  o  rimaner 
solidale. 

Solit,  Solito.  «  De  solii  e^  wkk 
«  AI  solito  ci  capita ».  Seedni  A 
solit :  Secondo  il  solito.  <  O^tiin 


SOL 


—  &9fr^ 


SOM 


n#d  solit  » :  «  Contro  il  suo  —  ». 
^Y^'»n-»n  at  solit  yn  «  Risiamo  alle 

,*—  Solitament,  Solitamente. 
;^.1611,    Solo.   Da  soil  a  soil:  Da 

,\o  a  solo  o  a  sola.  /S'oZ/  solhtl : 
i'lo  Boletto.  On  omm  soil  (non 
^vimogliato) :  Un  uomo  solo  o  Un 
"  libatario.  VesstoUcdme  dnean: 

.^Ber  solo  oome  un  oane.  Ti(<< 
.  Z/  .•  Tutto  o  solo  solo.  «  <?A«  n'^ 
..;7tna  «o2la .'  »  (Per  eocellenza) : 
; 3e  n*fe  una  sola!  ».  (Pr.)  Ona  di- 
l  rcusia  la  ten  mat  solla  :  Una  di- 
;  ;razia  non  viene  mai  sola.   MH 

>U  ehe  nuU  a>eeompagnaa:  Meglio 
'  >li  che  male  aocompagnati. 
*—  SoUtari,  Solitano. 

'—  SoUtto  (BriUante),  Solitario. 
"*  86U,  Sol.  Sou  diesis  :  S51  diesis. 

SoUeclU  (P.  N.),  SoUecitare. 
^-  Te  raceoTMindi  de  soUecitd  » :  «  Ti 
l^coomando  di  sollecitare  » (11  pop. 
'  lir.  de  fd  sveli  o  imnressa). 
"  SoUedtudln  (P.  n7)  (Civ.),  Sol- 
^ecitudine. 

'  —  8ollecltad6r,  Sollecitatore. 
"'  SoUev,  SoUievo.  «  M  m*h  staa 
^'V&n  gran  sollev.,.  » :  «  Mi  fu  d'un 
'j  di  gran  soUievo  ». 
=  —  Soll6yd.-6yaa-eva88»  SoUeva- 
're.  Sentiss  hUi  sollevaa:  Sentirsi 
:  tutto  soUevato.  «  M^dn  soUevcM  la 
f'tdsa  eontro  de  ml-fn  «  M'han  so- 
'billato  la  iigliuola  ». 

—  BoUevazldn  (P.  N.),  SoUeya- 
s>  zione.  On'altra  sdllevazion  in  Am^ 

riea:  Un'altra  —  in  America, 
t     Sdlt  (Volg.).  Vedi  Salt. 
I     SolnbU  (Civ.),  Solubile.  Cremor- 
t  tarter  sohtbil :  Idem. 

—  Soluzidn,  Soluzione.  «  Ghl  ghe 
vcRur  6na  soluzion*  (civ.) :  «  Qui 
ocoorre  una  soluzione  ». 

SolviblUtaa  (P.  N.),  SolvibilitJi. 
«  Bisognaria  savh  la  s6a  solvibili- 
taa  » : «  Bisognerebbe  oonoscere  la 
sua  solvibilitit ». 

—  SoWbU  (P.  N.),  Solvibile. 
«  Alter  ehe  solvibill  /  »  :  «  Altro  che 
solvibile !  * 

—  Solvent,  Solvente,  Che  paga. 
Soma  (In  dis.) ,  Soma,  (oarioo) 

Soma. 

—  Somarl,  Sommario.  JJl  somari 
in  thta  ai  eapitfii:  II  sommario 
in  testa  ai  oapitoli.  |  QiiLstUsia 
soTnaria:  Idem. 

—  Somariament ,  Sommaria- 
mente. 


Somar,  Somaro.  Vedi  Asen, 
N.  fr. :  «  Oh  che  somar  /  »  :  «  Ob 
che  somaro ! ». 

—  Somarada  (Cavalcata  sul- 
I'asiuo),  Asinata.  «  ^mm  faa  dna 
somarada  al  Monte  Rosa  »  :  «  S'^ 
fatta  un' asinata  sul  Monte  Rosa  ». 
«  Oo  faa  dna  ^somarada  »  :  «  Ho 
commesso  un'  asinata  o  una  cor- 
belleria  ». 

—  Somarell,  Asinello.  (A  ragaz- 
zo)  «  Te  see  on  somarell »  :  «  Sei 
un  ciuohino». 

8omar6n»  Somaraccio,  Asinone 
(ne'  due  sensi). 

Somee,  Trave.  JEl  somee  del  Uce: 
La  trave  maestra. 

Somela-eiaa-eiass,  Somigliare. 
SomeOt  a  sd  pader :  Somigliar  il 
padre  o  tirar  del  padre.  Someias» 
edme  do  gdtt  d'aequa:  Due  goo- 
dole  d'acqua  non  si  somigliano  di 
piu.  Ghe  n'^  insel  de  euin  ehe  se 
somHa  (Appross.) :  Non  c'^  mica 
un  asino  solo  che  vh  al  mulino. 
Fit  someid,  h6n  (pop.) :  Far  parer 
bono  checohessia. 

—  Someiant  (Volg.).  Vedi  So- 
migliant. 

—  Somlgliant,  Somigliante. 

—  Somigllantissim,  SomigUan- 
tissimo. 

—  Somiglianza  (P.  N.),  Idem. 
uMi  ghe  trotuni  molta  somiglian- 
2ra  »  :  «  lo  oi  trovo  molta  somi- 
glianza ». 

8om6n&  (Volg.)  Vedi  Sominit  e 
voci  sorelle :  Sotne^iza^  ecc.  N.  fr. 
pop. :  Pari  mm  ehe  somenna :  Uno 
che  dimena  le  bracoia  cammi- 
nando.  Somend  rohha  depertutt: 
Seminar  roba  per  tutto. 

Sdmes  (Misura  del  pugno  ohiu- 
so  a  pollioe  alzato),  Sommesso. 
Alt  6n  somes:  Alto  un  sommesso. 

Somma,  Somma.  Fd,  la  somma^ 
Far  la  somma.  Fa  sii  la  somma : 
Tirar  la  somma.  In  somma  de 
tutt  i  so  mm:  In  somma  delle  som- 
me.  I  Ona  somma  rispette^il:  Una 
somma  considerevole. 

Somli-oinaa,  Sommare.  Tutt  so- 
m4za:  Tutto  sommato. 

.  Sommetta,  Sommetta  e  Som- 
marella. 

—  Sommetlnna,  Sommettina. 
8611,  Sono  e  Suono.  Andh  adree 

al  son :  Ballaro  secondo  il  suo- 
no. Fl  son  de  quist :  II  suon  delle 
monete.  Son  mutt:  Suono  cupo. 


SON 


—  698 


SON 


^ndd  a  tavola  a  son  de  campa- 
■tun;  Andar  a  tavola  a  suon  di 
•campanello.  (Pr.)  Chi  baUa  sensa 
^on  el  balla  de  mincidn:  Chi  balla 
«enza  suono  h  un  matto  bell'  e 
bono. 

—  Sonli-onaa,  Sonare.  Sonit  de 
Jhsta,  de  mort,  de  fc&ugh  o  eam- 
panna  e  marihll,  de  portd  el  Si- 
gner: —  a  festa,  a  morto,  a  fuoco, 
:a  martello ,  a  comunione.  Sondb 
de  crhpp  (vaso):  Sonare  a  fesso. 
Sondi  de  erhpp  (ammalato) :  Es- 
«ere  in  perioolo  o  Egli  crocchia. 
Son^  de  erhpp  (in  commepcio) : 
^tar  ritto  co'  nli  o  come  Presen- 
tino.  Sona  i  orhgg :  Fischiare  gli 
orecchi.  Sonh  dn  istruvfient..,  vio- 
lin, ghitarra,  ee-e. :  Suonar  il  vio- 
linb,  la  chitarra,  ecc.  «  Cdme  lii 
el  sonard  mi  ballaroo  »  :  «  Tal  so- 
nata tal  ballata  o  Batter6  seoondo 
il  suono  ».  Sond,  la  diana :  Battere 
la  diana.  —  la  ritirada:  —  la  ri- 
tirata.  —  la  general:  Sonare  a  rac- 
oolta.  «  Questa  la  me  sonna  minga 
■ben  »  :  «  Questa  la  mi  suona  male 
■o  la  mastico  male  ».  HI  eavall  el 
g^d.  6n  fhr  eke  sonna :  Senti  ehe 
:gli  crocchia  il  ferro.  Sonaghi  a 
l)un:  Souargliele.  Sonaghi  seeeh: 
Sonarle  a  doppio.  «  M  ghe  I'd  so- 
nada  »  :  «  Glie  I'ha  sonata  o  spif- 
ferata  ».  «  An  soncta  ».  «  Hauno 
«onato,  va  a  vedere  chi  h  ».  Me^ 
8td  sonaa  :  Eestar  ingannato. 
•«  G'  oo  trent'  ann  sonaa  »  :  «  Ho 
trent'anni  8onati».  Sonaa  e  rir- 
■battuu:  Sonati  e  risonati  o  sonati 
-e  ribattuti. 

—  Sonada,  Suonata.  Tra  6na 
^onada  e  V  alira :  Tra  una  sonata 
-e  Paltra.  «  ler  al  bigliard  oo  ciap- 
paa  6na  sonada  terribil »  :  «  leri 
til  bigliardo  feci  una  perdita  for- 
te ».  ( Spesa )  «  Voraria  savh  de 
quanto  ta  sard  la  sonada> : «  Vor- 
rei  sentire  la  sonata  ». 

—  Sonadlnna,  Sonatina. 

—  SonaddTf  Sonatore.  Bona  nott 
<ii  sonador:  Bona  notte  sonatori. 
Avhgh  6na  fam^tn  de  sonador :  A- 
ver  una  fame  da  lupi  o  da  pigliar 
Hjon  le  mani  o  che  la  si  vede  o 
per  quattro.  Pagd  i  sonador  :  Es- 
ser  oondannato  nelle  spese  o  Aver 

male  e  le  beffe. 

—  Sonador^,  Sonatore  di  poca 
oglia. 

—  Sonadoron,  Esimio  sonatore. 


—  Son&i,  Sonaglio.  Mhtt  i  sonai 
ai  cavai:  Metter  la  sonagliera  o 
la  bubbolina  ai  cavalli.  I  «  Ok  eke 
sonaif  »:  «  Oh  che  citrullo!  » 

^  —  Sonata,  Sonacchiare.  «  Caro 
t),  finissela  de  sonaid  in  qtuUa 
m,anera  » :  «  Oh  smettl  di  sonac- 
chiare in  quel  modo  ». 

—  Sonaila,  Soneria.  «  S*e  gua- 
staa  la  sonaria  de  Vorolog  » :  «  La 
soneria  de  Torologio  a' 6  guasta- 
ta  ». 

—  S0B6II,  Sonain,  Sonaidn. 
Zufolo,  SonaglioUno,  Gran  so- 
naglio. 

Son^tt,  Sonetto.  HI  aonetl  Fe 
dijfficil  pussee  de  Vode  (colto):  H 
sonetto  ^  piu  difficile  dell'ode. 

—  SonetUsta  (P.  N.)  (Scrittor 
di  sonetti).  Idem. 

—  Sonetiasc,  Sonettin,  Sonei- 
t6n,  Sonettaocio,  Sonettino,  So- 
nettone  E  in  Toseano  anehe  So- 
nettessa,  Sonettucciaccio,  Sonet- 
tuccio. 

Songla  e  Sci6ngia,  Sugna.  Cof- 
la.  songia  se  guariss  i  bugnon: 
CoUa  sugna  si  curano  1  fistoli. 

—  Songiuda  e  Sclon^uda  (Un- 
zione  con  sugna).  |  «  ^l  g*d  das 
6na  bonnet  sciongiuda  »  (volg.) : 
«  Gliene  diede  un  oarieo  ». 

SontuoB  (Civ.),  Sontuoso.  Oi 
pramo  sontuos:  Un  pranzo  son- 
tuoso. 

SopercUi-erciaa-erciasa  (Poco 
usato),  Soperohiare  «  JBl  me  vcemr 
sopercid  »  :  «  M i  vuol  fiar  Fomo 
addosso  ». 

—  Soperoiant,  Soverchiatore. 

—  Soperdarla,  Soperchieria. 
Sopedani,  Soppedaneo.  «  Gh*e- 

ra  gib  i  tappee  e  sh  questi  di  fi&r 
de  sopedant  >» :  «  C  erano  tappeti 
e  su  questi  iior  di  soppedanei ». 
Soportk-ortaa-ortass,  Soppor- 
tare.  «  Per  6n  poo  Voo  sorporkm. 
ma  adess  s6nt  stuff » :  «  Per  ns 
poco  Fho  sopportato,  ma  era  nmi 
ci  reggo  piil ».  Sopi^riii  6na  jpe 
sa:  Reggere  a  una  spesa. 

—  Soportabil,  Sopportabile.  Ob 
mal  sopor tabil:  Un  male  soppw- 
tabile. 

Sopran,  Soprano.  Sopran  tfi- 
gaa:  Soprano  sfogato.  Jtfte  f*- 
pran:  Mezzo  soprano. 

SopressA-essaa  ,    SopprcaaHB 
(Comprimere  fra  due  aasi  pert* 
re  la  pressa).  |  SopretsiL  la  kk 


SOP 


—  699  — 


SOR 


iheria:  Stirare.  Camis  bH  sopreg- 
taa:  Camicie  belle  stirate.  La  don- 
%€&  che  sopressa :  Stiratora. 

Sopr^ss.  Vedi  FSr. 

8opr4s8a,  SoppresBa.  M^tt  in 
—  .•  (Stampa)  Meuer  in  pressn. 

—  Sopre88ad6ra,  SopresBadura, 
L<a  stiratora,  La  stiratura. 

—  Sopressada,  Stirata.  |  (Sorta 
di  salame)  Soprassata. 

Soprimm-opr^BB-oprlmes  (Civ.) 
Sop^rimere.  5^'^  sopresa  i  frua  ma 
n«  ^ira  tanti  ancamo:  S'^  soppres- 
BO  1  frati,  ma  se  ne  vedono  anco- 
ra  parecohi  in  giro. «  Fan  a  tentd 
de  sopprimes  a  vieenda  » : «  Fanno 
a  tentar  di  Bopprimersi  a  vieenda  ». 

S6r,  Soro  (m  di8.)i  Soffice.«  Sen< 
C4ime  Vh  8or  std  pan  »  : «  Senti  oo- 
m'e  soffice  questo  pane  ».  «  Oo  foM 
halt  %  matarazz  e  aakss  in  hhi  soryu 
«  Ho  fatto  sprimacciare  i  mate- 
rasBi  e  ora  aono  soffici  ».  «  Quel- 
Voftntn  el  me  par  molto  sor  » :  «(^uel- 
1'  individuo  mi  par  un  semplicio- 
ne  ».  «  Fl  g*d  6na  v^nna  de  sor  »  : 
«  Ha  una  vena  di  soioooo  ». 

S6ra,  Sopra.  Andd  de  sora :  Sa- 
lire  le  scale.  Anda  de  sora  ( del 
latte  o  del  oafi'^  che  boUe):  Spa- 
gliare.  P.  E. :  «^Gwirda  che  el  lalt 
el  vd  de  sora  »  :  «  Bada  che  il  tuo 
latte  spaglia ».  «  Ven  de  sora » : 
«  Yieni  su  ». «  La  stSt  chl  de  sora  »  : 
«  Sta  qui  sopra  ».  Passagh  sora  a 
dna  roba :  Passar  sopra  una  cosa. 
«  Ml  ghe  bevi  sora  »  :  «  lo  ci  bevo 
8U».  Rideghsora:  Rideroisu.  Dor- 
migh  sora :  Dormirci  sopra.  Pen- 
sagh  o  rifUttegh  sora :  Peusarci  o 
rinetterci  su  o  sopra.  Sott  sora : 
Sottosopra  o  Su  per  giil.  Mhtl  tutt- 
eoss  sott  sora:  Metter  a  sot^qua- 
dro.  «  Fl  ered  ehe  gke  sia  ntssun 
sora  de  /it » : «  Non  crede  nessuno 
sopra  di  sh  ».  Oitigd  tutt  sora  6na 
carta:  Giocar  tutto  sopra  una  carta. 
Fd  cunt  sora  6na  per«onna.*Contare 
o  far  assegnamento  sopra  una  per- 
sona. Restd,  sora  penser:  Restar 
sopra  pensiero.  Domand  sora  d6- 
mand:  Domande  sopra  domande. 
'  Vhss  sora  6na  robba  (soprainten- 
dervi):  Esser  sopra  una  cosa. «  Ghe 
s6nt  minga  sora  »  :  «  Non  mi  ci 
'.  raccapezzo  o  Non  ho  in  mente  ». 
«  Bvitii  la  edlpa  sora  i  mh  snail  o 
adn»s  a  mi  »  :  «  Versar  la  broda 
*  a  uno  ».  Avlgh  el  de  sora :  Ve- 
>e8&ra. 


Sora,  Sorare  (in  dis.)  (1),  Sfiata- 
re. «  Sto  sigher  el  sora  » : «  Questo 
sigaro  8iiata».  And^  a  soi'di  6n 
poo  o  a  sorct  i  vers :  Andar  a  pi- 
gliar  una  boocata  d'aria,  Un  po' 
di  svago.  Lassit  sord,  6n  vestii: 
Dargli  aria  perch^  non  s'intigni. 

—  Sorada,  Sfiatamento. 

—  Soradbr,  Sfiatatoio.  /  sora- 
dor  di  stall:  61i  sfiatatoi  delle 
stalle.  —  del  mornee:  Gora  per 
deviare  I'acqua. 

Sdrafln,  Sopraffino. 

—  SoraffinlBBim ,  Sopraffinis- 
simo. 

S6ragi6nta,  Sopra^giunta.  «  F 
de  soragionta  me  capita  quella 
pocca  pinola  »  :  «  E  per  soprassello 
o  ristoro  mi  capita  quella  ne- 
spola ! » 

Sdraman  (pooo  usato),  Sopruso. 
Fa  ^n  soraman:  Soperehiare. 

86ramar6BB,  Soprassello.  De  so- 
ramaross:  Vedi  Soragionta. 

—  Sdramercaa,  Soprammercato. 
Vedi  Soragidnta. 

Sdranomm ,  Soprannome.  «  Fl 
ciamMven  Lhccapee  de  soranomm  » : 
« Detto  di  soprannome  Lecca- 
piedi ». 

Sdrannmer  o  Soranumerarl , 
Soprannumerario. 

SoraoBB,  Soprosso.  <Flpd  min- 
ga piegd  dna  gamba^  per  via  del 
soraoss  »  :  «  Non  puu  piegare  la 
gamba  per  via  del  — ». 

Soraport,  Soprapporto.  Di  uss 
c6n  di  bhi  sovranort:  Usoi  con 
de'  bei  sovrapporti. 

Sorapfi,  Soprappiil.  «  Quhst  v^el 
doo  de  sorapU  »  :  «  Questo  ye  lo  do 
di  Boprappm  o  di  vantaggio)». 

Sorascarpa,  Calosce.  Sorascarp 
de  gomma:  Calosoie  di  gomma. 

SoraBcrltta,  Soprascritta.  <Fagh 
la  sorascritta  e  mdrulela  a  la  po- 
sta  »  :  «  Scrivi  1'  indirizzo  e  man- 
dala  alia  poBta». 

Soraatant,  Soprastanto.  Fl  so- 
rastant  di  lavora:  II  soprastante 
de'  lavori. 

Soratutt,  Soprattutto.  «  Ma  so- 
ratutt  ricordeves  de...*  m  Ma  so- 
prattutto ricordatevi  di...» 


(1)  Sorare  socondo  la  Cra^ca  tuoI  dire 
Volare  a  gioco  e  ba  poco  a  che  fare  colla 
stessa  voce  milanese.  se  par  non  si  vuol 
trovare  un  panto  di  rassomiglianza  nel 
secondo  significato. 


SOR 


-  700 


Soravent,  Soprawento.  (Nelle 
regate)  Av^gh  el  soravenl :  Avere 
il  soprawento  (Anche  al  iigu- 
rato). 

Sorav^sta ,  Sopraweste.  «  La 
g'aveva  dna  eoravesta  elegantis- 
sima  »  :  «  Aveva  una  sopraweste 
elegantissima  ». 

Soravia.  Vedi  Destoravia. 

Sorayivenza ,  Soprawivenza. 
« In  eas  de  soravivema  ml  oo  pen- 
saa  a  ti  edn  I* Assicurazidn  »  :  « In 
caso  che  tu  soprawivessi  a  me 
ho  pensato  a  casi  tuoi  coll'  Assi- 
curazione  ». 

Sorb^tt,  Sorbetto.  Sorbett  de 
panera,  de  frutta.  ecc. :  Sorbetto 
di  panna,  di  frutte.  Sorbett  ben 
manteccaa:  Sorbetto  bene  man- 
tecato.  —  de  campagna:  Sorbetto 
o  gelato  di  campagna.  Sorbett  de 
Vdngia :  Sorbetti  delle  botteghe  a 
vento.  (Fig.)  ncM'aveva  propi  de 
capitd  anca  sto  alter  sorbett?^'. 
«  Mi  doveva  giusto  capitare  anche 
quest'altra  battosta  ? » 

—  Sorbettee,  Sorbettiere,  —  de 
piazza :  —  di  qua  e  \h. 

—  Sorbettera,  Sorbettiera.  (Fig.) 
«  Sta  stanza  Ve  6na  sorbettera  » : 
«  Questa  stanza  h  una  sorbettie- 
ra ». 

Sorbi,  Sorbire,  Assorbire.  «  Oo 
dovuu  sorhimm  quel  noids  per  dd 
dr  » : «  Ho  dovuto  giulebbarmi  quel 
noioso  per  due  ore  ». 

86rd,  Sordo.  Diventd,  sord :  Per- 
dere  V  udito.  Fdt  el  sord :  Fare  il 
sordo  o  fare  orecohio  di  meroan- 
te.  —  come  6na  lappa :  Sordo  co- 
me una  carapana.  —  e  mutt:  Sordo 
muto. «  Ohe sii  sord?  » :  «  01^  siete 
sordi?  »  ^Agg.)  Lima  sorda:  Lima 
rtorda.  Teatersord:  Teatro  sordo. 
«  J^/  m'a  faa  6na  guerra  sorda  »: 
«  Mi  fece  una  guerra  sorda  ». 

Sordlnna,  Sbrdina  e  Sordino. 
SonH  eolla  sordinna :  Suonar  a 
sordino.  (Fig.)  A  la  sordinna:  Alia 
sordina. 

Soree,  Solaio  (1),  Soffitta.  «  Porta 


(1)  Solaln,  In  lingua,  non  e  Soree  ma  e 
quel  piano  che  serve  di  paloo  alia  stanza 
inferiore  e  dl  pavimento  alia  superiore. 
Soffitto  e  quella  Intelaiatura  dl  ta-vole, 
dMncannuf'ciato  o  di  tela,  che  sta  attac- 
cata  alia  travi  che  aostengono  il  pfUco,  e 
che  di  enlito  viene  Soree  o  Spazzacd  e 
invece :  Soffitta  od  anche  Stanza  a  tetto. 


sti  tarabaeeol  in  sul  soree  »:  «  Port» 
questo  ciarpame  in  soffitta  ». 

SordUa,  Idem.  La  sorella  ma^ 
gidr,  fnindr,  de  latt:  Sorella  mag- 
giore,  minore,  di  latte.  ^  El  me 
ten  come  dna  sorella  » :  «  Mi  tiene 
come  una  sorella  ».  (Fija^.) «  -La  mia 
sccitola  la  par  sorella  deUa  vo- 
stra  » :  «  La  mi'\  tabacchiera  ^  so- 
rella carnale  della  vostra  ». 

Sorellastra,  Sorellasda,  8o- 
rellinna,  Sorelloniia,  Sorellastra, 
Bona  sorella  o  sorella  bona,  So- 
rellina. 

S6rg,  Sorgere.  Sorgfaeura:  Sca- 
turire.  Sorg  fceura  6na  vknna 
d'aequa:  Esce  una  polla. 

—  Sorgent,  Sorgente.  Aequa 
sorgent:  Sorgente.  (Colto)  I  for- 
gent  del  Crivha:  Le  sorgenti  del 
Giuba. 

Sorlan  Soriano.  Oatt  dorian: 
Gatto  Soriano.  V^s  peg  d'&na 
gatta  sorianna :  Essere  peggior 
d'una  gatta  soriana.  |  Came  so- 
rianna: Carne  di  bestia  vaccina. 

Sorimposta,  Sovrimposta.  Fom- 
ren  leva  tult  i  sorimpost  :  Voglion 
levare  tutte  le  sovrimposte. 

Sorlntend,  Soprintendere. «  Uim 
miss  a  sorintend  i  lavori  de  te 
Commissidn  » :  «  L'haii  messo  a  — 
i  lavori  della  CommissioDe  ». 

—  Sorintendent,  Soprintenden- 
te.  Sorintendent  d**hi  Arehiwi  di 
Sfat{m  dis.) :  Soprintendente  degfi 
Arohivi. 

—  Sorlntendenza,  Soprinten- 
denza. 

SoriOdUla,  N.  fr. :  M^tess  in  <•- 
riceula :  Mettersi  in  tutta  libertiL 
«  La  m*i  eomparsa  a  I'tus  in  m- 
riceula  » : «  Mi  venne  incontro  totti 
discinta  ». 

Sorts,  Sorriso.  «  La  g*d  faa  4m 
bell  soris  » :  «  Gli  fece  un  bel  sor- 
riso  ». 

Sormontli-xiiontaa,  Sormontut. 
M  Po  Vh  sormontaa  la  diga: 
Po  ha  sorpassato  o  sormontato 
diga. 

—  Sormontadora ,    Sormon 
raento. 

Sorpassa-passa-passass , 
passare.  «  JSl  I'd  sorpassaa  a 
lay*:  «  Lo ho  sorpassato  nello 
dio  ».  (Fig.)  «  Ben,  sorp€Us^m 
qiiest  ■» :  «  Bene,  passiamo  sopia 
codesto  otrasaiiaiamo  questo 
to  ». 


SOR 


—  701  — 


SOR 


—  SorpasBada,  Passata.  Dagh 
na  sorpassada :  Dar  una  passata. 

Sarhmm  su  on  oecy  dhmegh  6na 
yt^'pasgada  *  :>.<(  Chiudiamo  un  oo- 
hio,  Diamogli  una  passata  ». 

Sorprend  -  pres  -  prendes,  Sor- 
rendero.  Sorprend  a  fa...:  Vedi 
JatUl.  « Jj'i  6na  robha  ehe  m*d, 
or  pres  » :  «  £  una  cosa  che  mi  ha 
orpreso  ». 

—  Borprendent,   Sorprendente. 
L/era    6n  speltaeol  sorprendent 

lavvera»:  4c£ra  uno  spettaoolo 
Lawero  sorprendente  ». 

—  Sorpresa,  Idem.  Fd  6na  sor- 
\resa :  Fare  una  sorpresa.  Fit  sor- 
tresa:  Mi  sorprende.  Ona  bella 
orpresa:  Vedi  Improvvisada.  On 
\h  de  sorpresa:  Un  oh  di  sor- 
>re8a. 

86rs,  Sorso.  A  sors  a  sors:  A 
lorsi.  «  Ditmen  6n  sors  »:  «  Dam- 
nene  un  sorso  ». 

—  Sors^ttf  SorBettin,  Sorsello, 
^orsetto,  SorselUno,  Sorsettino. 

Sort,  Sorte.  lird  sUasori:  Ti- 
rare  o  Estrarre  a  sorte.  /  sort  in 
id :  Va  a  sorte  o  Pende  da  un  ea- 
jo  Taflfare.  «  L'^  magher  de  sort  » : 
c  £  magro  di  natura  ».  Fann  de 
'ull  i  sort:  Fame  di  tutte  le  sor- 
».  Ogni  sort  de  gent  o  de  rohba : 
3gni  sorta  di  gente  o  di  roba. 
c  Mi  de  che  sort!  yn  «  E  di  che  tin- 
» ! » I  (La  forma  del  cacio  lodigia- 

10  o  parmigiano)  Sort  meiggenga^ 
nvernenga:  Le  forme  del  caoio 
iatto  in  maggio  e  giugno  o  quelle 
atte  nell'inverno. 

Sorti-rttl,  Sortire.  «  In  minga 
tortii  i  numer  » :  «  I  numeri  non 
jono  sortiti  ».  Sorti  de  casa :  Useir 

11  casa.  Sortl  el  pan:  Lievitare 
1  pane.  Sorti  fceura  ednt  6na.,. : 
[Jscir  fuori  con  una...  «  L'h  sor- 
bin «  fi  fori ». 

—  SorUda ,  Sortita.  (Mil.)  Fa 
hut  sortida:  Far  una  sortita.  (Tea- 
tro)  Sortita.  Ona  ed  c6n  do  sor- 
did: Casa  con  due  riuscite.  «  Z'^ 
teanuu  foRura  ednt  6na  eerta—  »: 
t  Idem  ». 

—  SorUto  (P.  N.),  Sortito.  (Por- 
dnaio  ne'  teatri) :  Di  ritorno. 

—  Sortlddr,  Assortitore.  Sorti- 
ior  de  seda:  Assortitore  di  seta. 

Sortliiient  (Volg.).  Vedi  Assor-- 
Hment. 

86rt6,  Soprabito.  On  sortd  noeuv 
fiammant :    Un    soprabito    novo 


iiammante.  On  sortd  sbris:  Un 
soprabito  che  mostra  la  corda. 

Sdrtorell,  Sortordn,  Sopra- 
bitucoio,  Soprabitone. 

Sortuma ,  Sorgere  dell'  ac^ua , 
Rampollare.  L^a^qtta  la  sSauita  a 
sortumd:  L'acqua  rampolla  pe- 
renne. 

—  Sortumm,  Polla,  Acquitrino. 
— Sortumds,  Acquitrinoso.  Praa 

sorlumos:  Prato  acquitrinoso. 

Soryegli^-egUaa ,  Sorvegliare. 
<t,  Jj'h  lit  ehe  sorvegtia  i  lavord, »  : 
«  fi  lui  che  sorveglia  i  lavori ». 
«  l/h  sorvegliaa  de  la  Ouestura  » : 
«  E  sorvegliato  dalla  Questura  ». 

—  Soryegllant,  Sorvegliante. 
Sorvegliante  munteipale:  Sorve- 
gliante munioipale. 

—  Sorvegllanza,  Idem.  La  sor- 
vegliansa  de  la  polizia:  Idem. 

Sospend-Bpenduu  o  ospes,  So- 
spendere.  An  sospess  la  delihera- 
ztbn  >  :  «  Hanno  sospesa  la  deli- 
berazione  ».  -r  i  pagameni :  —  i 
pagamenti.  Sospes  dalpost:  —  dal- 
r  impiego. 

—  S6BpenBi6n,  Sospensione.  So- 
spension  d'anim:  Sospensione  d'a- 
nimo. 

—  Sospensori,  Sospensorio. 
«  M^ttegh  dn  sospensort  »  (Fig. 
sch.) :  «  Sospendere  ». 

SoBp^tt,  Sospetto.  Dii  sospett: 
Destare  — .  Avegh  &n  poo  de  so- 
spett :  Aver  un  poco  di  sospetto. 
Ona  personna  sospetta:  Una  per- 
sona sospetta.  (Pr.)  Chi  h  in  di- 
fttt  h  in  sospett :  Chi  h  in  difetto 
e  in  sospetto. 

—  SoBpettli  -  ettaa,  Sospettare. 
«  Lu  el  sospetta  semper  de  tutti  » : 
«  Egli  sospetta  sempre  di  tutti  ». 
«  Oo  finna  sospettaa  ehe  »  :  «  Ho 
sospeitato  persino  che...  ». 

—  S08pett68,  Sospottoso. 

—  Sospettosdn,  Sospettosissimo. 
SOBpirli-lraa,  Sospirare.  Fitso- 

spird  dna  robba:  Far  sospirare  o 
stentare  una  cosa.  (Pr.)  Chi  prim- 
ma  n6  pensa  in  ultim,  sospira : 
Chi  prima  non  pensa  in  ultimo 
sospira. 

—  Sospiriiij  SoBpirdn,  Leggero 
sospiro,  Sospirone. 

Bossdnn  (Volg.).  Vedi  Molto. 
N.  fr.  pop.:  A  di  sossenn:  A  dire 
o  a  fare  assai.  «  Mi  che  me  n'infd 
sossenn  ymilo  me  ne  frego*  (volg.). 

SdBta  (Aff.),  Idem.  «  Emm  faa 


SOS 


-  702  — 


SOT 


6na  pieeola  sosta  a,..»:«.  Facem- 
mo  una  piccola  —  o  posa  a»  (11 
popolo  dice :  Fermada). 

Sostant^-antaa-antass,  Sosten- 
tare.  Bisbgna  soetentaas  ben  se  se 
voauv  avegkforza:  Biso^na  sosten- 
tarsi  se  si  vuole  star  ritti. 

—  Sostantlv,  Sostantivo.  Uag- 
gettiv  e  el  sostantiv :  L'addiettivo 
e  il  sostantivo. 

Sostanza,  Idem.  De  sostama: 
Di  sostanza,  Brceud  de  sostama: 
Brodo  di  sostanza  o  sostanzioso. 
Oran  apparen^a  e  minga  de  so- 
statiza :  Molta  apparenza  e  'poca 
sostanza.  «  In  sostama  po^u  ?  •»  : 
« In  sostanza  poi  ?  »  J  «.  El  g*h  6n 
milidn  de  sostanza  »  :  «  Ha  un  mi- 
lione  di  sostanza  ». 

—  Sostanz^tta,  Sostanzonna, 
Mediocre,  grossa  sostanza. 

—  Sqstanzios,  Sostanzioso.  Man- 
gidf  vin,  ece.  sostamios:  Cibo,  vi- 
no sostanzioso. 

Sost^gn,  Sostegno.  Sostegn  de 
famiglia :  Sostegno  di  o  deila  fa- 
migiia. 

—  Sostegni-egnuu-egnias,  So- 
stenere.  «  Lit  el  sosten  che  »  :  «  Egli 
sostiene  che  »,  Sostegni  el  prhzzi : 
Tener  alto  il  prezzo  o  Sostenere 
una  raerce.  Sta  sostegnuu :  Stare 
sostenuto  o  anche  sul  sostenuto. 
I^ann  sostegnutt:  Panno  fitto,  so- 
do.  (Colto)  Stil  sostegnuu:  Stile 
sostenuto. 

—  Sostenutezza,  Sostenutezza. 
« ^Z  g'  a  6na  sostenutezza  che  la 
par  finna  affettaaidn  »  :  «  Ha  una 
sostenutezza  che  sembra  affetta- 
zione  ». 

Sostltni-tuil-tulSB ,  Sostituire. 
«  Oo  gia  pensaa  a  sostitut )» :  «  Ho 
gih  pensato  alia  sostituzione ». 

Sostltutt ,  Sostituto.  Sostitutt 
procurador  del  rh :  Sostituto  pro- 
curatore  del  re. 

—  Sostituzlon,  Sostituzione.  In 
sostituzion:  In  cambio. 

S6tt,  Sotto.  Andd,  sott  (alle  co- 
perte)  Andar  sotto.  Anda  sott  (ac- 
qua) :  Andar  sotto.  Andh  sott  (il 
sole)  Andar  sotto.  Anda  sott  (al- 
JH  comunione):  Accostarsi.  An^ 
da  de  sott  (giooo) :  Andar  di  ^ot- 
to. Anddb  at  de  sott  (negli  averi) 
Andare  al  di  sotto.  Da  sott:  Dar 
sotto.  «  DcL  sott »  :  «  Dagli  sotto  ». 
*Jf\aRui  demegh  sott » : «  Sotto  ami- 
^1,  lorza  di  braocia  ».  Vagh  sott  a 


vun:  Cavare  di  sotto  a...  Fa  soli 
N.  fr. :  Fd>  sott  a  pu^n  .*  Fare  a 
pugni.  Fd  sott  i  covert :  Kineal- 
zarle.  Fann  de  sott  0  cLosa :  Fame 
di  tutti  i  colori.  Fassela  soil  :Em- 
pirsi  i  calzoni.lf«<^  sott:  Metter  sot- 
to. MHt  sott  6n  tappell  alia  aawtba 
d'6n  tavol:  Metter  una  scneggia 
sotto  la  gamba  d'un  tavolo  chetn- 
balla.  Metto  manddisott  vuttperfi 
6n  affare:  Incaricare  iino  oi  lar 
una  laccenda.  Hestd  sott:  Sestar 
sotto.  Resta  sott  a  6na  earrozsa: 
Rimaner  sotto  una  niota  o  sotto 
a  un  falUmeuto.  V^s  sott:  Esser 
sotto.  Vhss  sott  al  tal  maester:  Es- 
ser  scolaro  del  tal...  y^,  Vess  solt  a 
la  tal  giesa  (in  dis.) :  £sser  nel 
tale  mandamento.  Vhss  semper 
sott:  Esser  sempre  alle  prese. 
Vess  sott  e  sdra:  Esser  sottofio- 
pra.  T^«  sott  e  sdra  c&7%t  t  ra 
genit :  Essere  in  rotta  co'  parentl 
Vhss  sott  per  compra:  Kasere  ia 
pratica.  Vkss  de  sdlt  dc  vun :  Star 
h1  di  sotto.  Vkssegh  sott  qtiaiatts: 
Gatta  ci  cova.  Ohrh  sott  etintinna: 
Gatta  ci  cova.  Viss  tropp  soU: 
Esser  troppo  vicino,  ininunente. 
Av^gh  sott  de  t<BU  miee  (bisticei«> 
intraducibile) :  Esser  li  per  pigliv 
moglie.  Avhgh  tanti  omen  sott: 
Aver  molti  operai  sotto  di  s^.  6'Ai 
h  sott  ^  sott :  Chi  h  sotto  ^  sotto. 
Fl  std,  ch\  sott :  Sta  qui  sotto.  Tirt 
sott  (gioco) :  AUettare.  Tcused,  ssA 
Metter  sotto.  Tegni  sott:  Tener 
^tto  o  soggetto.  Sott  a  37itei: 
Sotto  Ceppo  o  Sotto  le  feste.  £1 
de  sott:  II  di  sotto.  Be  sott  in  m: 
Di  sotto  in  su.  V^s  sott  ai  esamm: 
Aver  gli  esanii  a  ridosso. 

Sotl^nin,  Sottanina  e  Sottanino. 
(q^uello  delle  ballerine).  Tn  sotla- 
ntn:  In  sottana. 

Sottcoa,  Posoliuo.  (Pop.)  Grop- 

fiera.  (Civ.)   Fl  sottcoa   del  btitt: 
1  posolino  del  basto.'   JSH  sotteos 
del  finiment:  La  groppiera. 

Sotterra-erraa-errass,  Sotter- 
rare.  «  In  restaa  sotterraa  sott  ah 
franna  »  :  «  Kestarono  sotterrati 
dalla  rovina  ».  «  Udn  portaa  a  «oi- 
tera  Valtrer  »  :  «  L'anno  seppellit* 
raltro  ieri».  El  tesor  sottemm: 
Un  tesoro  sotterrato.  Mort  e  s^ 
terraa:  Morto  e  sotterrato. 

—  Sotteranl,  Sotterraneo. 

—  Sotterd  (Volg.),  Seppellitore, 
Necroforo. 


SOT 


—  703  — 


SOT 


Sottgdla,  Soggolo.  « Te  gh'ee 
tbbicui  tropp  strett  el  sotigola  al 
'4zvall»:  «  Gli  bai  affibbiato  troppo 
rtretto  il  sottogola  al  cavallo  ». 

Sottinsil,  Sotto  in  su.  Dal  sott 
n  sii :  Sottosopra.  Volld  6na  bot- 
iglia  sott  insu:  Voltare  una  bot- 
AgMfk  8ottosopra. 

Sottlntend-lntes,  Sottintendere. 
;  Se  soltintend  /  y^ :  «Si  oapisoe,  si 
kottintende  ».  A  furia  de  sottintes 
re  intend  nagott:  A  furia  di  sot- 
intesi  non  si  capisce  piil  nulla. 

Sottolinea-lineaa,  Sottolineare. 
^ottolined  i  paroll :  Sottolineare  le 
>ftrole. 

Sottman,  Sottomano,  Fdtonsoti- 
nan:  Par  un  tradimentino.  De 
tottman:  Di  sottomano. 

Sottm&nega,  Sottomanica.  Ona 
tottmanega  de  lull :  Una  sottoma- 
lica  di  tulle. 

Sottocc  Sottoochio.  «  Ghe  Vave- 
9a  sottocc  >» :  «  Lo  tenevo  sottoc- 
jhio  ». 

Sottomett-mettuu  o  mess-met- 
fOBS,  Sottomettere.  «  M  s*e  sollo- 
ness  a  tutt  i  nosier  pretes  » :  «  St 
b  sottomesso  a  tutte  lo  nostre  pre- 
jese  ». 

Sottoponn-post-poneB ,  Sotto- 
>orre.  «  Tutti,  se  sd,,  semm  sotlo- 
josl  a  fallh  » :  «  Tutti,  si  sa  bene, 
kiamo  soggetti  ad  errare*.  Sotlo- 
7ones  a  on  pes:  Sobbarcarsi  a  un 
>eso. 

—  Sottoscriy-itt-iveB .  Sotto- 
icrivere.  Sottoseriv  el  edntratt: 
iottoscrivere  il  oontratto.  « Jtf  I 
tottoserilt...  » :  « lo  sottoscritto...*. 
t  SottoscHvet  tiper  ml»:«.  Soscrivi 
ni  per  me  ». 

—  SottOBcrizldn,  Sottoscrizione. 
I/h  aperta  6na  sottoserizion  per 
in  monument  a...:  K  aperta  una 
jottoscrizione  per  un  monumen- 
;o  a... 

Sottpagn,  Sotto  1  panni.  (Ir.) 
c  Te  see  insei  anca  sottpagn  i » 
Appross.):  «  Se  sei  oosi  anche  nei 
jiorni  di  festa  la  va  male !  » 

Sottpansola,  Sottopancia.  «  S'^ 
^ott  el  sottpanscia  e  el  carett  Vh 
tndcM  per  aria  »  :  «  Si  staccb  il 
lottopancia  e  il  carretto  di^labal- 
6a  ». 

Sottp6  (Striscia  di  cuoio  nellc 
scarpe),  Sotto piede. 

Sottrk-ottraa-traBB,  Sottrarre. 
,^on  lo  si  usa  che  in  aritmetioa). 


A  sotlrdL  quatler  de  des  resta  sesr 
Sottraendo  quattro  da  dieci  re- 
stano  sei. 

—  SoUrazidn,  Sottrazione. 

—  Sottraendo,  Sottraendo. 

—  Sottratt6r,  Sottrattore. 
SottBcala,    Sottoscala.   «  L'dn 

trovcta  seonduu  in  d'dn  sottscala  » : 
«  Lo  trovarono  rimpiattato  in  un 
sottoscala  ». 

SottBOra ,  Sottosopra.  «  Shmm 
tutt  soltsora  per  la  inamm^a  ama— 
lada  » :  «  Siamo  tutti  sottosopra,. 
colla  mamma  ammalata  ».  |  «  Sott- 
sora  el  vegnard,  a  costa  cdme  se  et 
fuss  1UBUV  » :  «  Verr^  a  oostar  a 
un  dipresso  come  se  fosse  novo- 
di  zeoca  ». 

Sottenent,  Sottotenente.  «  EC 
g^^  is  ann e  l*h  giamb  sott  tenent » : 
K  Non  ha  che  18  anni  ed  h  gi^  sot- 
totenente ». 

Sottvla,  Sottomano.  <c  M  le  aiu- 
tava  sott  via  » :  «  Lo  aiutavH  sot- 
tomano ». 

Sottvds,  Sottovoce.  Se  pd  no- 
parUb  sott  vos  c6nt  6na  personna 
gtiand  gh^h  de  Valtra  gent :  Non  si 
parla  sottovoce  quando  c'^  gente.. 

Sovegni-yegnuu-vegniSB  (Civ)., 
Sovvenire.  «  Ml  m'd  faa  sovegnt 
che  inc<Bu... » : «  Ella  mi  fece  sov- 
venire che  oggi...»(Il  pop.  direb- 
be  I  el  m'd  tirau  in  ment). 

—  86yenlr  {Civ.).  Rieordino. 
«  Quhst  Ve  on  sooenir  del  me  po- 
ver...  » : «  Questo  h  un  ricordo  del 
mio  povero...  ». 

—  Soventdr,  Soventore.  «  /  da- 
nee  in  trovaa  ma  el  soventor..,  »  r 
« I  denari  ci  sono  ma  il  sovven- 
tore... » 

Soyenzldn,  Sovvenzione.  El  co- 
mun  tal  el  cerca  6na  — :  II  oo- 
mune  tale  cerca  una  sovvenzione. 

Soverti-vertii,  Sowertire.  (Civ.) 
«  Cerehen  de  soverll  la  gent  quiet- 
to  »  :  «  Cercano  di  sowertire  la 
gente  tranquilla  » (II  pop.  direbbe  r 
de  mettegh  di  resii  in  cop). 

—  Soyertiment,  Sowertimento. 
Soyran,  Moneta   (in  dis.),   So- 

vrano.  Grazia  soorana:  Grazia 
sovrana. 

Spacca-accaa-accaBB ,  S^acca- 
re.  « Jf'  ^  se  spaeca  i  calson  chi 
sul  eavall )» :  «  Mi  si  f ^  uno  space o 
nei  calzoni  qui  suU'  inforcatura  ». 

—  Spaccada,  Spaccata.  (Scher- 
ma)   Spaccata.  Im  spaccada  o  et 


SPA 


—  704  — 


SPA 


spaeeaa  d'dna  fahhrica  in  dishgn: 
iio  spaocato  d'  una  fabbrlca. 

Spaccadura,  Spacoatura.  In  la 
montagna  s' h  faa  6na  — ;  Nel 
nionte  s'^  fatta  una  spaccatura. 

Spaocal^gna,  Spaooalegua.  El 
spaecalegna  de  la  seiostra :  Lo 
«paocalegna  del  venditorio.  (II  pop. 
direbbe:  S'ceppa  legna). 

SpaccUi-acclaa,  Spacclare.  «  Ul 
se  spaeeia  per..,  »  :  «  Si  spaooia 
per  ». 

—  Spacoiadura ,  Disinvoltura. 
*  L'h  pien  de  —  »  :  «  E  disinvol- 
to  ».  Spaeciadura  sospHta :  Sfac- 
«iatag^me. 

—  Spacciatiya,  Come  spaecia- 
dura. I  Sbrigameuto  (non  com.). 
Xia  dote  dello  sbrigativo. 

Spacoinga  -  olugaa.  Vedi  Pae- 
eiugit. 

Spada,  Idem.  A  fil  de  spada: 
A  filo  di  spada  (in  dis.).  A  spada 
tratia:  A  spada  tratta.  I>ifend 
run  a  spada  tratta :  Dit'endere 
uno  a  spada  tratta.  Tirdt  fcetira 
la  spada  :  Sguainare  la  spada. 
Tira  de  spada :  Tirar  di  spada. 

—  Spadada  (non  com.),  Spadata 
(noTL  com.). 

—  Spadazzin  (Vecchio).  Vedi 
Spadaeeino. 

"  Spadaeeino,  Idem.  Famdso 
— ;  Idem. 

—  Spadee  (In  dis.),  Spadaro  (in 
dis.). 

—  Spadinna,  Spadino  (1),  Spil- 
lone.  Spadinn  d'argent  di  Brianr- 
SKBid:  Gli  spilloni  d'argento  delle 
Brianzole.  Ml  gir  di  spadinn  :  La 
Taggera. 

Spagh,  Spago.  Tirh  el  spagh: 
Tirar  lo  spago.  Jyipd,  sit  eont  6n 
poo  de  svagh :  Assicurare  con  una 
<5ordicella. 

Spaghett,  Spagbetto.  Mhtt  adoss 
del  spaghett :  Fare  spago.  «  O'oo 
avuu  6n  spaghett  de  n6  dlymn  Eb- 
bi  una  paura  terribile  o  ebbi  uno 
gran  spago  ! »  ||  (Pasta  dal  mine- 
stra)  Nastrini. 

Spagna,  Idem.  Cera  de  Spagna  : 
Idem.  Grande  de  — ;  Grande  di 
Spagna.  Pan  de  — :  Pane  di  Spa- 
gna. «  Porea  Spagna .' »  ;  « Idem  ». 


(1)  In  Pior.  il  diminutlvo  dl  Spada  si 
"fil  ma'chlle  ma  non  e  appllcRbile  In  nes- 
•un  modo  alle  Spadine  delle  Brianzole. 


•^  SpagxuBU,  Spagnolo. 
f  ranees  edme  6na  vacca  spagnmt- 
la:  Vedi  Vacea. 

—  Spagnol^tta,  Spagnoletta.  - 
delta  Jinestra:  Spagnoletta  ddh 
finestra.  |  (Frutto)  Babbagigl  | 
(Sigaro)  Idem. 

Spaguresg  (Volg.).  Vedi  J^/tf*. 
Sgomentone. 

Spalancli-axLcaa.  Spalaneaie. 
« In  quell  moment  s'e  gpalaneaa  fa 

{wrta  e  »  :  « In  quel  punto  si  spa- 
anc5  la  porta  e  >».  SpeUanch  %  oee.: 
Vedi  Sbaraitit. 

Spalla,  Idem.  Anddt  aid  di  spaB 
(Di  veste  femmin.) :  One  non  8t> 
sulle  spalle.  Apds  ai  spall:  Dietre 
le  spalle.  AvegA  o  Mhtt  i  spaU 
al  mur:  Avere  o  metter  le  spaOe 
al  muro.  Avkgh  i  spall  grass:  Ave- 
re grosse  spalle.  Avigh  tarUi  ear- 
nevai  sui  spall:  Avere  molti  cu- 
nevali  sul  groppoue  o  suUa  aehie- 
na.  Avhgh  vun  sui  spall :  Aver  ium 
alle  sue  spalle  (pop.).  ZPivertiss  « 
rid  ai  spall  di  alter:  Divertiia 
o  ridere  aUe  spalle  altruL  f* 
spalla  a  vun:  Spianar  le  costnie 
a  uno.  Imparh  ai  spall  di  aUer: 
Imparare  all'alti*ui  spalle.  m.jjafk- 
nira  poRu  a  anddi  sui  sd  spaU* : 
«Finir^  poi  col  ricadere  simesw 
spalle ».  iMrgh  de  spcUl  o  avtal^ 
ab  spall  de  faeehini  Avere  le 
spalle  quadre.  «ifis  par  de  jm- 
timm  6n  pes  gid  di  spall »  :  « IG 
sento  un  peso  gi^  daUo  stomaoo  a. 
« Jf«  par  de  sentimmela  a  cdrps 
per  i  spall :  Vedi  C6r :  MtU  % 
gamb  in  spalla:  Mettersi  la  vb 
fra  le  gambe.  Slretigiuu  in  S 
spall:  Povoro  in  canna.  Ten*  tu 
vun  in  spalla  o  in  spall^Ua:  Car- 
rioarsi  uno  sulle  spalle.  Trd  apSt 
ai  spall  o  Buttd  6na  robba  gio  di 
spatl :  Gittarsi  una  cosa  dietro  k 
spalle.  VoltH  i  spall  a  vun:  Vol- 
tar  le  spalle  a  uno  o  il  bel  dl 
Roma.  Tirdt  su  i  spall:  Far  vaM 
spallata. 

—  Spallaa,  Spallato. 

—  Spallasc,  Spallaccie. 

—  Spallass,  Spallarsi. 

—  Spalleggia-6ggiaa-«ggiMi, 
Spalleggiare. «  L'k  spaUeggi4Ma  M 
haneher  IT...  »;«£  spaueggiate 
dal  banchiere  W... »  \  OavoS  ci« 
spalleggia:  Idem, 

—  8pallera»  Spalliera.   A 
lera:  A  spalliera.   3Qu  in 


SPA 


705  — 


SPA 


a  :  Disporre  a  spalliera.  Oalari- 
>mnt.  de  apallera:  FuriVinte. 
—  Spalletta.  Spalletta.  Poriass 
n  apalletla:  Portarsi  a  cay  all  uc- 
io.  Std,  in  spalletta:  A  birichio- 
\\  JJa  8palUiia  della  finhtra:  La 
palletta  della  finestra.  (Salume) 


fpalla. 


Spallin,  Spallina. «  J72  g^it  avuu 

spallinn  >» ; «  Ebbe  le  spalline  o 
mehe  gli  spallini ». 

SpaUbn  (Volg.).  Vedi  Sfrosaddr. 

Spalmada,  Spalmata.«  Ona  spal- 
nada  sulla  spalla,  che  m' dt  faa 
altd.  «ta>»:«tJna  spalmata  sulla 
palla  che  mi  fe'  trasalire  ». 

Spampank-panaa ,  Spampana- 
e  (1),  Divulgare.  «  L*h  andaa  in- 
6mo  a  spampanit  tuU  coss  » : «  An- 
L5  in  giro  a  spampanar  ogni  co- 
.a  ». 

—  Spampanadat  Spampanata  e 
tfillanto.  «  Fhmm  6n  poo  men  de 
^pampanadf* : «  Spampaniamo  un 
>o'  meno,  ragazzi!  o  anehe  Fac- 
$iamo  uu  po'  mono  oogliate». 

—  Spampanaddr,  Cicalone,  Mil- 
antatore. 

Spank-naa ,  Spannare.  I  lattee 
jhgg  de  Milan  n6  venden  che  latt 
fpanaa :  I  veoohi  lattai  cli  Milano 
ion  vendono  cbe  latte  spannato. 

Spand,  Spandere.  Spand  aequa 
civ.):  m)ander  acqua.  Spend  e 
tpand:  spender  e  spandere. 

Spaima,  Spanna,  Palmo.  ^2^ 
Sna  spanna:  Alto  un  palmo  da 
:erra  o  tome  un  soldo  di  cacio. 
Oaseia  f(Bura  6na  spanna  d'  oce : 
lliietter  fori  tanto  d'occbi.  J^d  6na 
tpanna  de  musdn:  Far  un  muso 
inngo  un  palmo.  Largh  6na  bon- 
%a spanna:  Largo  pitt  di  un  pal- 
mo. 

—  Spann^tta,  Spannello.  Qiugh 
%  spannelta  ( Appross) :  Giocare  alle 
nureUe. 

Spaas,  Spanto  e  Sparso.  On  vas 
motto  spans ;  Un  vaso  a  bocca  lar- 
gliissima. 

Spanscift.-aiLBCiaa-8Cia8s,  Span- 
Biare.  Spansdass  del  rid:  Span- 
Biarsi  dalle  rlsa. 

--  Spansciada,  Spanoiata.  «  Oo 
daa  ona  spansdada  in  terra  y*: 
K  Diedi  una  spanciata  ».  «  S'^  faa 


(1)  11  significato  proprio  di  Sparapanare. 
In  flor.,  e  quello  di  levar  i  pampani,  per- 
chc  Tuva  possn  maturare  completamente 


6na  spanseiada  de  figh^t  4cS'^ 
fatto  una  ■—  o  scorpacoiata  di  ii- 
chi». 

.  Spantega-tegaa,  Bpandere.^lki 
gent  la  s'  h  spantegada  6n  poo  de 
per  tuttf  gib  per  tutt  i  eontrad»  : 
«  La  gente  o  folia  si  ^  sparsa  un 
po'  dappertutto  gin  per  tutte  le 
Tie».  Spantegdidanee:  Seialaoqua- 
re  o  Sbraciare.  Spantegd,  prote- 
zidn:  Darsl  grande  aila  di  prote- 
zione. 

—  Spantegdn ,  Parabolone  e 
Soialacquatore  o  Sbracione. 

Spar&^araa-arass,  Sparare.  ^JEl 
s^k  sparaa  6na  revolverada  in  bde- 
ca  »  :  «  Si  sparb  la  revoltella  o 
un  colpo  di  rivoltella  in  bocoa  ». 
Sparit  in  aria:  Sparar  in  aria.  | 
Carbon  eke  spara :  Carbone^  che 
schizza.  Sparh  la  frusta:  Far 
chioocare  la  frusta.  I  Spar&foeu- 
ra  di  sealzad:  Sparar  calci.  opardi 
di  pHt :  Sparar  corregge.  |  Bisd- 
gna  sentl  edme  el  spard  /  »  :  «  Bi- 
sogua  sentire  come  spara  o  come 
si  millanta  o  come  sonianta  gran- 
dezze  ». 

—  Sparada ,  Sparata.  Nel  pri- 
mo,  seoondo  e  quarto  senso. 

Sparavee  (In  dis.),  Sparviero  e 
Smiracolato.  «  M  faseva  eerti  oee 
de  sparavee  »  :  «  Faceya  certi  oc- 
cM  da  sparyiero  ».  V^s  edme  la 
quaia  sott  al  sparavee :  Esser  co- 
me la  colomba  sotto  lo  sparriero. 
I  (Di  persona)  «  Uh  6n  sparavee 
semper  in  disordin  » : «  £  un  vero 
sparpaglione  ».  |  (Amese  de'  mu- 
ratori)  Sparviere. 

Sparg,  Spargio  (in  Val  di  Cbia- 
na),  Asparagio,  Sparagio.  Mazz  de 
sparg :  Mazzo  di  sparagi.  Sparg 
de  mdntagna,  salvadigh :  Aspara- 
gio  di  macchia,  salvRtico.  Vegn\ 
via  e6me  6n  sparg  :  Crescere  co- 
me un  asparagio.  |  (Sch.)  (Fu- 
cile  militare)  CJ61  sparg  in  spal- 
la: Col  lucile  in  spalla.  (Sigaro) 
«  Cdnt  el  so  bravo  sparg  semper 
in  bdeea  » : «  Col  suo  oravo  sigaro 
di  Virginia  sempre  fra  le  lab- 
bra ».  I  Sparg-argiuu-sparSf  arges. 
(Caciai)  Sparg  el  butler:  Appa- 
stare  ii  burro.  Salamm  ben  spar- 
^uu :  Salame  bene  appastato  o 
impastato.  «//ceie»  in  voIom  dHn 
sul  tavol  e  in  andaa  a  sparges  6n 
poo  de  per  tutt  in  stanssa  » : « I  fo- 
gli  ban  preso  il  toIo  dal  taTolino 


SPA 


706  — 


SPA 


^  sono  andati  a  sparpagliarsi  nn 
po'  dapportiitto  nella  staoza  ». 
«  JE^Z  phzeo  duro  el  8^  h  tuU  tpar- 
^tttte>:«Il  pezzo  gelato  s^h  aqua- 
gliato  tutto  o  spappolato  ». 

—  Spargiott,  Spargln,  Spar^dn, 
Sparagio,  Sparagino,  Sparagione. 

-^  Spargera,  Sparagiaia.  Ona  — 
the  ghe  rend  » : «  Una  —  che  gli 
frutta  ». 

—  Sparglada  (P.  N.);  <nDiman 
andhmm  fmura  del  daz%  a  fh  6na 
bonna  spargiada  /  »  :  «  Domani  si 
va  fori  di  porta  a  far  una  scor- 
pacciata  di  asparagi  i  » 

Sparl-arli-arisB,  Sparire  e  Spol- 
verare.  ^L'era  ehi  adhss;  Vh  spar- 
riiynM.  Era  qui  or  ora ;  h  spari- 
to  ».  Fh  sparl  6na  robba :  Spol- 
Terare  una  cosa.  Idanee  apphnna 
eiappaa  in  giatno  bH  e  sparii:  I 
danari  appena  toceati  son  gi& 
belli  e  snariti.  Fiassa ,  marda , 
spariss:  Passa,  maroia,  sparisoi. 
«  JSl  fcueva  spari  i  boecon  edme  se 
nient  en  fuss  » :  «  Spolverava  si 
ch'era  un  piacere  a  vederlo  ». 

Sparml-armil-anniss ,  Rispar- 
miare.  Sparmi  el  fiaa:  Rispar- 
niiare  il  iiato.  «  Te  podet  sparmi 
de  andh  fin  2^  »:  «  Puoi  tralascia- 
re  di  andare  fin  1^».  (In  quasi 
tutti  i  casi  in  cui  la  ^ente  ammo- 
do  dice  Risparmidt  il  popolo  usa 
lo  Sparmi). 

■   Spardn,  Sparatore.  Vkss  6n  gran 
sparon:  Esser  uno  sbraoione. 

Sparpai&-aiaa-aia88 ,  Sparpa- 
gliare.  Sparpaid.  faeura:  Sparpa- 
gliare.  A  Dogali  %  nosier  solaaa 
mdrdaven  sparpaiaa  fceura :  A 
Dogali  i  nostri  soldati  maroiava- 
no  sparpagliati. 

•—  Sparpaiada,  Sparpaglio  e 
Sparpfl  gliam  en  to . 

—  Sparpaion,  Sparpaglione. 

Sparposet  (V  olg.  id. ).  V  edi  Spro- 
posit. 

Spart,  Parte.  A  spart:  A  parte. 
«  Lasshrnm,  de  apart...  »:  «  Lascia- 
mo  da  parte...  » 

SparU-artii-artiss,  Spartire. 
Sparll  in  mhsz :  Dimezzare.  Sparii 
el  mal  in  mhzz:  Par  il  danno  a 
motk.  Sparii  6n  gttadagn:  Spar- 
tire  un  guadagno.  Sparii  i  ea- 
vH :  Spartir  i  capelli  sulla  fronte. 
«  Tra  ml  e  lu  gk'h  poech  de  spar- 
ii:^: it  Tra  me  e  lui  e*h  pooo  da 
spartire  o  possiamo  far  il  tocco  ». 


Avigh  nient  de  sparti  con  wn: 
Non  aver  nulla  da  spartire  em 
uno.  I'd  dn'amieizia  de  sparA  «tf 
phriieh:  Far  un^amicizia  a  totla 
prova.  Sparti  i  eitgitia  {pop.)  z  Fir 
casa  da  s^.  Spariiss  {ai  coniugi : 
Dividersi. 

—  Spartizidn,  Spartizione.  ift 
i  spariizion:  Fare  la  spartizione. 

Spasem  (Volg.}.  Vedi  Spaaim. 

Spasim »  Spasimo.  On  spmsim 
d'infemo.  Uno  spasimo  d^iiiiemo. 
Mori  indi  spasim:  Morire  tnj(fi 
spasimi. 

—  Spasimk  -  Imaa ,  Spasimarf. 
Spasimd  per  vunna  o  per  tun: 
Spasimar  d'amor  per...  iS]p€iftiiM 
de  set:  Spasimar  dalla  sete. 

—  Spanmant,  Spasimante.  c  Vi 
chl  el  speisimani » :  «  £  qui  lo  sp*- 
simante  ». 

—  Spasmodidi,  Spasmodieo.  CV 
Uea  spasmodiea:  laem. 

SpasSt  Spasso.  Aridd,  memi. 
mandd  a  spctss:  Andare,  condor- 
re,  mandare  a  spasso.  Mandd  • 
spass  6n  impiegaa:  Metterlo  ase- 
dere.  Operari  a  spass  o  dUoeen- 
paa  :  Lavorante  a  spasso  o  diwf- 
cupato.  I  ToBuss  spass  de  quaidun: 
Preudersi  spasso  di  alouno.  Tsnm 
el  speiss  defd  &na  robba:  Cavara 
11  gusto  di  far  una  cosa. 

—  Spassass,  Spassarsi.  —  via  Ai 
poo :  Prendersi  un  po'  di  svago. 

—  Spassatemp  (Yolg.).  Vedi 
Passaiemp. 

—  Spasseg,  Spasseggio.  Vedi 
Passeg. 

—  SpasseggUi^  Spasseergiare.  Ve- 
di Passeggih  (di  oavallo ):  SpM> 
seggiare. 

—  Spasseggiada,  Spasseggiata. 
Vedi  Passeggiada. 

8pa88ionaB8-onaa,   Spassionai^ 
si.  «  Me  s6nt  spassiontxa  e&n  tut 
«Mi  sono  spassionato   oon  Imi 
«  Mt  s6nt  spassionaa  in  st6  a/Sn 
ri  »  :  « lo  sono  spassionato  in  qi 
sto  aftare». 
Spaterk  (Volg.).  Vedi  Pmera.\ 
Sp&tola ,    Spiatola.    Spatola 
speziee:  Spatoietta.  |  «  Xa  g'ii 
spatdl  Idngh  e  ^roM  »(mani):€l 
certe  mestole  lunghe  e  groeae 
( Anche  di  piedi ) «  Imz  g'  a  soU  ^ 
spaiol  ehe  paren  qitH  de  aan  Cl, 
Mn»:«Ha  due  piedoni  spropositatil 

—  SpatoleVta^  Spatoietta.  (r 
pittori)  Mestichmo. 


SPA 


—  707  — 


SpattoBcent  (Volg.).  Vedi  Pat- 
uscent. 

Spauresg,  PauroRo. 

Spavent,  Spavento.  Avkgh  avuu 
h%  gran  spavent :  Aver  preso 
m  grande  spavento  o  Esser  stato 
>re80  da  un  grande  spayento. «  M 
r'd    6n    talent   che  fa  spavent  yn 


:  Ha  un^ingegio  che  f ^  spavento  »! 


,  (Iperb.)  «  Gh'era  6n  spavent  de 
rent»  :«C*era  un  subisso  di  gen- 
ie*. « ^  vaneaa  tanta  robba  che 
'd  spavent TiHit,Ci  rimase  tanta 
•oba  da  far  spavento  ».  |  (Malatt. 
lei  eavallo)  Spavento. 

—  8pavent&>entaa-enta8B»  Spa- 
rentare.  Gh*^  nient  de  spaventass : 
S^on  0*6  da  spaventarsi  o  spaven- 
arsene.  |  (Vendere  a  rompicoUo). 
il/d  spaventaa  tutta  la  robba  de 
«  »  :  «  vendette  a  rompicoilo  osrni 
>08a». 

—  Spaventaoc,  Spanraceliio. 
— Spaventapasser,  Spauraochio 

>er  gli  uccelli.  (Di  persona)  «i'^ 
m  spaventapasser  »  :  «  £  uno  spa- 
raldo  o  anehe  al  eontrario  ft  uno 
(gomentone  ». 

—  Spaventds,  Spnventoso.  Una 
taura  spaventosa:  Una  paura  spa- 
rentosa. 

Spazl,  Spazio.  (Colto)  M  spazi 
e  infinito  e  etemo :  Lo  spazio  h 
nfinito  ed  eterno.  JEl  spassi  per 
nett  gid  el  hanehin  a  la  jira  :  TiO 
spazio  per  la  baracca  della  fiera. 
E  Ouaraa  ehi  gh'h  del  spazi  anca 
>«r  tl  de  settass »  :  «  Guarda  qui 
\*h  posto  da  sedere  anche  per  te  ». 
I  (Stampat.)  Spazio. «  Ch\  ghe  vceur 
mssee  spazi  »  :  «  Qui  oi  vuole  piti 
ipazio  ».  1 1  spazi  e  i  lini  della  mu- 
ftea:  Lo  spazio  e  le  linee  della 
nusica. 

.  "H  Spaziett ,  Spaziettin ,  Spa- 
sietto,  Spaziettino. 

.-  Sj^zla-azlaa  (Tipogr.),  Spa- 
5iare,  Spaziato. 

—  Spazladura,  Spazieggietura. 

—  Spazi6B,  Spazioso.  I'r&nt  spa- 
nosa:  Fronte  spaziosa. 

Spazz^-azzaa,  Spazzare. «  Spas- 
fa  vta  8t6  rud»  :  «Spazza  questo 
nidioiume ».  Spazza  el  fomo  : 
Jpazzare  il  tbmo.  Spazzdt  la  easa 
tubare) :  Spazzar  la  easa.  P.  E. : 
I  Oo  trovaa  spaszaa  la  easa  » : «  Ho 
Tovato  ripulita  o  spolverata  la 
J88a».  5/)a?«a;Sgomberare.  On  del 
tpazzaa:    Cielo    spazzato.     Cera 


spaszada:  Cera  ilare.  Frthit  spaz- 
zada:  Fronte  aperta. 

K;r+  Spazzabafilott,    Giovane  di 
bottega  (1). 

^^^  fpazzabottegh,  Ladro  vota- 
tore  di  botteghe. 

—  &pazzac4,  Soffitta.  Vedi  So- 
ree, 

—  Spazzacamln,  Spazzacamino. 
J^e  sent  pu  tntdrno  t  vds  di  spaz- 
zaeamtn:Non  s'ode  piii  nelle  vie 
u  grido  dello  spazzamino. 

I  r.oT«^^^***^^*«^»  Spazzacam- 
pagne,  Trombone. 

—  Spazzaplatt,  Mangione. 

—  Spazzapignatt,  Guattero. 

—  Spazzapolee,  Ladro  di  polli. 

—  Spazzapozz,  Votapozzi. 

—  Spazzortgg   Stuzzicorecchi. 
--  Spazzada,  Spiazzata  e  Spia- 

nata.  ^ 

—  Spazzadura,  Spazzatura.  La 
spazzadura  dt  oreves:  Calia  o  spaz- 
zature  d'oro  e  d'argento. 
^n  ^Pafzament,  Sgombero. 
«  Quand  Vh  che  fitt  el  spazza- 
ment ?»:«  Quand' 6  che  sgombe- 

—  Spazz6tta,  Spazzola.  Spas- 
^ettadi  pagn,  di  scarp,  di  cavH  o 
Oe  t^ta:  Spazzola  da  panni ,  da 
scarpe,  da  capelli,  da  testa.  I  Fd. 
spazzetta :  Spulezzare.  «  V6i  fd 
spazzetUt  de  chUiK  Ohe  tu,  levati 
ai  costi ». 

--Spaazetti-ettaa-ettasB,  Spaz- 
zolare.  Pagn  hen  spazzettaa:  Panni 
bene  spazzolati.  «  Spazzettemes  »  : 
«  Spazzoliamoci ». 

—  Spazzettada,  Spazzolata.  Ona 
bonna  spazzetlada:  Una  bona  — 
o  setolinata. 

—  Spazzettee,  Setolinaio. 

—  Spazzettin ,  Spazzettino.  El 
spazzetlm  di  dent:  11  setoUno  da 
denti. 

—  Spazzettdn,  Spazzolone.  M 
spazzetton  per  i  tappee :  Lo  spaz- 
zolone pei  tappeti. 

—  Spazzln,  SpazzJno.  JEl  spaz- 
ztn  dt  strad:  Lo  spazzino  delle 
dafoh'^"^^"*  <««  giesa:  Spazzino 

SP^cc.  Specohio.  Mtt  come  6n 
spece:  Pulito  come  un  specchio  o 
terso  come  un  oristallo.  «  Za  std 


(i)  1  Plorentini  per  render  IMdea  dello 
SpazzabasloU  avevano  il  Far  le  flche  alia 
cassetta ,  ora  giii  d'aso. 


SPE 


—  708 


SPE 


senipef*  davanti  at  specc  * :  «  Sta 
eempre  alio  specchio  ».  «  M  g*a  el 
vizi  ae  guardass  in  del  specc  quand 
el  parla  cdn  quaichedun  » :  «  Ha 
il  vizio  di  mirarsi  nello  specchio 
quando  parla  con  qualclieduno  », 

I  Rumpegh  sui  specc  (per  avegh  re- 
son)  :    Attaccarsi    all'  intonacato. 

Veahssela  in  d*6n  specc:  Aspettar- 
sela.  P.  E.  t  «  Ml  me  la  vedeva  in 
d'6n  specc  »:  «  Me  la  sentivo  scor- 
rer  giu  per  le  reni ». 

Speocenna  (Volg.).  Vedi  Spetr- 
ttna. 
Speccik  (Volg.).  Vedi  Spetth. 

—  Speccenada  {Volg.).Vedi  Pet- 
tenada  N.  F.:  Da  via  o  toeu  su 
6na  speccenada:  Dare  o  toccare 
una  epellicciatura. 

Special ,  Speoiale.  Per  grasia 
special:  Per  grazia  ftorita. 

—  Speclalment,  Specialmente , 
Tanto  piu  se... 

Specie,  Idem.  (Civ.)  La  conser- 
vazidn  de  la  specie:  La  coDserva- 
zione  della  specie.  De  la  peggior 
specie:  Delia  specie  peggiore  o 
della  peggior  specie,  Ona  specie 
de...  cossasccniami:  Un  coso,  un 
che  so  io.  «  Quand  I'h  cost  la  roh- 
ba,  la  cambia  specie  » :  «  Quand'b 
cos!  la  cosa,  carabia  specie  ».  «  Me 
fd,  specie  » :  «  Mi  fa  specie  ».  (Aw.) 
In  specie:  In  specie. 

—  Specificli-icaa ,  Specificare. 
«  Viii  che  el  cunt  el  sta  speciji- 
caa » :  « Voglio  che  il  conto  sia 
speciflcato  ». 

—  Specificli,  Specifico.  (CivJ 
Pes  speciflch:  Peso  specifico.  £fl 
chinin  I'  e  specifich  per  la  fiver : 

II  cbinino  h  uno  specifico  contro 
la  febbre. 

Specill,  Specillo,  Tenta.  *<  El 
in(\?d.  visitaa  la  piaga  col  specill  » : 
«  Mi  esplord  la  ferita  colla  tenta  ». 

Sp^cola,  Specola.  Xa  spScola  de 
Brera:  La  specola  di  Brera. 

Speculk-ciuaa,  Speculare.  Spe- 
cuUi  in  B6rsa :  Speculare  in  Bor- 
sa.  «  El  specularia  sulla  pell  d'6n 
pioiucc  »  :  «  Seorticlierebbe  il  pi- 
docchio  per  venderne  la  x^elle  ». 

—  Speculaddr,  Speculatore, 
Rubbattino. 

—  Speculazidn ,  Speculazione. 
«  El  fb.  di  magher  speculaai&n  »  : 
«  PJi  dello  maere  speculazioni  ». 
Cattiv  — ;  Cattive  — . 

Sped,  Spiedo  e  Spiede.  Girh  el ' 


sped:  Girar  lo  spiede.  On  sped  dt 
adrd:  Una  schidionata  di  tordL 
I  Tangbero.  it  El  m* a  fnundaa  m 
sped  a' 6n  omm  che  eapiss  im- 
gott  » :  «  Mi  mand5  un  tangbeio 
che  non  capisce  nulla  ». 

—  Spedada,  Schidionata  o  Colpo 
di  spiedo. 

Spedi-edli,  Spedire,  8peA  ^ 
pacch  a  gran  velocitaa:  Sp^ir  vi 
pacco,  un  plico  a  gran  velocitk 
>-  on  mandaa:  —  un  inandiBt«. 
I  Spedii  dal  doitor :  Spedito  • 
spacciato  dal  medico.  |  «  QueWaf- 
fare  lo  hhll  e  spedii  >  :  «  QneU'tt- 
fare  Fho  bell'^  spedito  o  sbrig>- 
to  ». 

—  Speditdr,  Speditore. 

—  Spedizldn,  Spedizione.  OJHia 
de  spedisione:  Umcio  di  spedisio- 
ne,  V^s  in  spediziotu  Pronto  p« 
essere  spedito.  I  £m  spedizion  ii 
Crimea:  La  spedizione  di  Crimea^ 
I  (Sarti)  Tant  in  stoffa^  tant  w 
spedizion:  Tanto  in  stoffa,  taoto 
in  lattura  e  tanto  di  jniamiaaoBL 

—  Spedizionert  Spedizioniere. 
Spegasc  ,    Scarabooehio.    Om 

hrutta  copia  pihina  de  spegem: 
Una  minuta...  pieoa  di  soaraboo- 
cbi.  «  Sta  firma  V  h  6n  speffeue^i 
«  Questa  tua  firma  h  uno  acan- 
bocohio  ».  ^  Dtsu  di  spegase:  Di- 
re delle  poroherie.  |  jrd  dn  jpe- 
gasc:  Abortire  o  Far  una  soon- 
ciatura.  J  (In  arte)  «  St6  quadr 
rh  6n  spegasc  »  :  «  Queato  qnadi* 
h  un  aborto  o  una  sconoiatonx 

—  Segascili  -  asdaa  -  asciav. 
Soarabocchiare. 

—  Spegascin,  Pittore  da  ebioe- 
oiole. 

—  Spegasdon,  Sciatto,  Lieea- 
zioso.  «  In  del  parlh  l'^  6n  spegt- 
sci6n  »  :  «  £  uno  sboccato  ». 

—  Spegg.  Vedi  Spice. 

—  Speggee  (In  dis.),  Speeehiaw 
(in  dis.),  Chi  la  speccni. 

—  Speggent,  dpecohiato.  ^^ 
speggent :  Netto  come  uno  8pee- 
chio. 

—  Speggera,  Specchiera  (Aico* 
e  Siena),  Toeletta,  Console  OBj 
suvvi  la  spera.  { 

—  Speggett,  Specohietto.  Coccii 
del  -—.•  Caccia  collo  —  alle  fdlod<At 

—  Spegginna ,  Mostra.  Mett  « 
mattes  in  speggtnna:  Metteie  i 
mettersi  in  mostra.  i^liu  vedk  ti 
—  .•  Uccellare  o  Far  oilecoa. 


8PE 


—  709  — 


SPE 


—  8p6|rSl6n,  Grande  speoohio. 
SpeUt-elaa-^lasB,  Spelare  e  Spel- 

lare.  Gatt  spelaa:  Gatto  spelao- 
ehiato.  «  Me  se  spela  tutia  la  fac- 
eia  »  :  «  Mi  si  spella  il  viso  ». 

-"  Speladura,  Bpelament,  Spel> 
latura ,  Spellamento.  Se  vea  la 
speladura :  Si  vede  la  spellatura. 

8pel6nca,  Idem.  Ona  easa  edme 
6na  spelonea:  Una  casa  che  h  ana 
specie  di  spelonca.  JSpelonca  de 
lader:  Spelonca  di  ladri. 

Spelorc  (Volg.).  Vedi  Spilorc  e 
voci  soi-elle. 

SpelucoiL-luocaa-luccasB ,  Spi- 
luccare  (1),  Spiluzzicare.  Sj^eltice^ 
o  pelueca  i  ogsitt :  Spilluzzicare  o 
Pilttcoare  gli  ossicini. «  St6  te  eap- 
p^ll  Vh  tntt  spelueeoM  » :  «  ^leato 
tuo  oappello  h  tutto  apelaochiato  ». 

Spena,  Spendere.  Avhghen  poeeh 
de  spend:  Averne  pochini.  Onardit 
minga  a  spend :  Non  badar  a  spen- 
dere. Spend  del  sd:  Spendere  del 
suo.  Savi  fh  a  spend  hen  i  sd  da- 
nee:  Saper  spender  bene  i  suoi 
quattrini.  Faghi  spend:  Farglieli 
spendere.  «  Lni  el  spend  e  i  alter 
goden  » :  «  Egli  spende  e  gli  altri 
godono  ».  Savh  per  qtianto  el  se  pb 
spend:  Sapere  quanto  si pu5  spen- 
derlo.  Spend  a  poeeh  a  poech: 
Spendere  a  micino.  Spend  e  spand: 
Spendere  e  spandere.  Spend  la  pa- 
rolla  de  van :  Spendere  la  parola 
d'lmo.  Spend  %  oce  del  eoo  o  Vim- 
possibil :  Spender  gli  occhi,  a  refe 
doppio,  a  rotta  di  collo.  «  Quanti 
ghe  n*a  tanti  ne  spend  » :  «  Tanti 
ne  nasce  tanti  ne  muore  ».  (Pr.) 
Chi  pu  spend  men  spend :  Chi  pin 
spende  meno  spende.  L'^  mH 
spend    in   pan    che  in  medesinn 

Suppress.) :  Son  me^lio  le  fave  che 
urano  dei  capponi  che  raanonno. 

—  S^endaacui,  Spender  male  e 
spensieratamente.  «  lAi  el  «d  a 
spendascih  i  sd  danee  in  hombdny^: 
« Egli    spende   a   profusione    de' 

Snattrini  in  dolcinmi  ». «  M  spen- 
ascia  i  sd  ghei  in  asnad  » :  «  Egli 
spreca  iior  di  denaro  in  bazzeco- 
le  ». «  M  spendasda  » :  «  Spenduc- 
ohia  assai ». 

—  8pendaooi6n,   Spendaccione. 


(1)  Spflacoare  e  voco  in  disuso  e  signi- 
flcava  non  1o  Spelticcd  mil.  ma  11  lecrarsi 
de*  gatti.  Fa  notata  per  la  solita  ragione. 


«  Td  minga  el  spendaeeion»:  «NoU' 
mi  fare  lo  —  o  il  prodigo  ». 

—  SpendibU,  Spendibile.  Spend 
el  spendihil :  Spendere  colla  pala^ 
senza  misnra.  «  Si6  danee  ehi  I'd 
minga  spendibil » :  «  Queata  mo- 
neta  non  ^  spendibile  ». 

^  Spendltor,  Spenditore. 

Spendol&Hlolaa-olass,  Spenzo- 
lare.  Spe^idolass  in  fcetira  della 
finh/ra :  Spenzplarsi  per  veder 
fuori  di  finestra. 

—  Spendolera,  Spenzolone.  A 
spendolera:  Spenzolato. 

Spenser  (D.  In.)   Idem. 

—  Spenserln,  Piccolo  spenser. 
Spensieraa  (Civ.),  Spensierato. 

«  C&n  tanti  motiv  che  g'avariem  de 
pensh  ai  fati  noster,  pur  shmvn 
tutu  spensieraa  » : «  Malgrado  tente 
cause  di  serietk  siamo  tutti  spen- 
sierati  ». 

Sperk-eraa.  Sperare.  Gh'i  pu 
nient  de  spera  :  Non  o'  6  piu  da 
sperare.  «  Viti  sperh  de.,.»:  «Vo- 
glio  sperare  che...  *«  Tuttfdtspe- 
ret  che  » :  «  Tutto  fa  sperare  che  ». 
(Pr.)  Chi  viv  sperand  mceur  ca- 
gand :  Chi  vive  di  speranza  muore 
oantando. 

—  Speranza  t  Idem.  Ddt,  tceuy 
perd  la  speranza:  Dare,  tog^liere, 
perdere  la  speranza.  Tegnl  in  — ; 
Mantenere  la  speranza  a  nno  o 
Tenere  a  erba  trastulla.  Sperama 
ddra :  Speranza  mia.  (Pr.)  Fin  che 
gh*e  fiaa  gh*l  sperama:  Fin  che 
o'^  fiato  c'^  speranza. 

Sperf^ur  (Afi.),  Spergiuro.  II 
pop.  direbbe :  Vun  che  giura  el 
fats, 

—  Sperglurk-iiraa,  Spergiurare. 
Giurd  e  spergiurd:  Giurar  e  sper- 
giurare. 

Speriment ,  Sperimento.  Vedi 
Fsperim^enl. 

— Sperimentk-entaa,  Sperimen- 
tare.  La  seiema  adkss  nd  la  se 
basa  che  sul  gran  sperimentd  (col- 
to) :  Oggi  la  scienza  si  basa  assai 
sul  metodo  sperimentale. 

SperUi-erlaa,  Sperare  e  squat- 
trinare.  Sperld  i  muv :  Sperar  le 
OTa.  «  L'oo  sperlaa  in  tutt  i  sens  » : 
«  L'ho  squattrinato  in  tutti  i  sen- 
si  ».  HL Prima  de  risolves  el  stct  Ha 
sperlalla  di  tf r  »  :  «  Prima  di  risol- 
versi  a  una  cosa  sta  11  a  squat- 
trinarla  delle  ore*. 

—  Sperlada,  Sperata. «  Dagh  &na 


SPE 


—  710  — 


SPE 


honna  sperlada  »  :  «  Dagli  una  ri 
passata  a  modo)». 

Sperloxigk  (Volg.).  Vedi  Pro- 
longct. 

SperluBC  e  Sperluscent,  Scapi- 
gliato.  La  sperlusc  (quasi  sopran- 
uome) :  La  Kufiella. 

—  Si^erluBcUi-asclaa-asciaBS , 
Spellicciare.  Sperltiseiass  i  eavH: 
Scapigliarsi.  |  uSe  a*  in  s^erlu- 
9ciaayn  «Si  sono  spellicciati ». 

Spermaceti,  Idem.  C6nt  el 
4mermaeeti  sefit  i  candel  atearieh: 
GoUo  spermaceti  si  fanno  le  cosi 
dette  steariche. 

Spemazz&,  Sparniooiare  (Arez- 
20),  Starnazzare. 

Sperdn  e  Spr6n,  Sperone  e  Spro- 
ne.  A  apron  hattuu :  A  spron  Dat- 
tuto.  Gallina  c6n  i  aperon:  Gal- 
lina  vecchia.  Speron  del  eavall 
(malattia):  Sperone. 

—  Speronk-onaa,  Spronare.  *St6 
rozz  o  eavall  per  fall  galoppd.  bir- 
adgna  aperonml  a  aang*u  »  :  «  Que- 
sta  brenna  per  farla  galoppare 
bisogna  spronarla  a  sangue  ». 

—  Speronada,  Spronata  e  Fian- 
•cata.  Ona  bonna  aperonada  e  a- 
vanti:  Una  bona  fianoata  e  a- 
vanti. 

—  Speronasc,  Speronin,  Spe- 
ronee,  Kozzo  sprone,  Piccolo  spro- 
ne,  Spronaio. 

Spesa,  Idem.  Untrdi  in  apeaa: 
Entrar  in  spesa.  I'd  apeaa :  Far 
spesa.  Antm  a  fd,  la  apeaa  (al 
mercato) :  Andar  a  far  la  spesa. 
Gavagh  i  apea:  Ricattar  o  Kica- 
var  le  spese.  Copri  i  apea :  Far 
fronte  alia  spesa.  Impard,  a  ad 
apea:  Imparar  a  proprie  spese. 
V^a  de  gran  apeaa  o  de  poeea 
apeaa:  Esser  di  grande  o  di  poco 
pasto.  I^ortd  minga  la  apeaa :  Non 
valcr  la  spesa.  Std  in  aui  apea: 
Star  suUe  spese.  Tra  via  la  apeaa: 
Buttar  via  la  spesa.  Veaa  condan- 
naa  in  di  apea  :  Esser  condannato 
nelle  — .  V^aapuaaee  la  apeaa  che 
el  guadagn :  Essere  piu  la  spesa 
che  1'  impresa.  Toru  gib  di  apea  : 
Uccidere,  Freddare  uno.  Spea  im- 
preveduu  o  che  toccarien  minga: 
Colatoi. 

—  Spesaa,  Spesato.  Ona  lira  al 
rf«  c  —  .•  Una  lira  al  giorno  e  — . 

—  Spesascia,  Spesetta,  Speson- 
na,  Spesaccia,  Spesarella,  Spe- 
sona. 


Sp^sa,  Spesso.  De  apes*:  Sp«- 
so.  Poeeh  e  de  apeaa:  Poco  ma 
spesso.  De  apeaa  e6mh':  Speaw 
spesso.  I  (Denso)  «  I/h  tiropp  apm 
at6...»:  «  £  troppo  spesso  code- 
sto...  Opp,  La  geiatina  vaol  esM- 
re  spessa  ».  Im  ae  fd  spessa:  Li 
matassa  s^arru£fa  o  La  ooaa  lift- 
forza  Opp,  II  bisogno  o  il  peiicob 
incaJza  Opp.  La  comincia  a  pof- 
zare. 

SpeB8eg&  e  Veaatgk  (Volg.).  Te- 
di  J^it  impreaaa. 

Spettit-ettaa-ettass,  Aspetten. 
Spettd  vun:  Aspettar  uno.  —  6n*oe- 
eaaion,  6na  Ultera,  ece. :  AspettK 
un'ocoasione,  una  lettera.  AapO- 
td  eke  Ut  vlgna  honna:  Aspettv 
la  palla  al  balzo.  «  Te  podei  apet- 
tdi  6n  phsz^i  « Avrai  a  aspettar 
un  pezzo  ».  Spettaaaela:  Aspettar- 
si,  Aspettarsela.  «  Me  raspeitoM 
pcBti  minga /*:  ^  Non  me  Faapetr 
tavo  ».  «  /  Quaranta  i  «|»eUi  jmi: 
« I  quarant^anni  li  ho  gih  passa- 
ti ».  «  Da  queWavardn  n6  ae  f- 
deva  apetth  de  mH  » :  «  Da  qudb 
lesina  non  c'era  da  aspettaj«i  £ 
meglio  ».  «  Spettd,  ml  7  »  (qnaa 
minaccia) :  «  Aspetta  v^  !  »  (PrJ 
Chi  lefale  apeUa:  Chi  la  £»  IV 
spetta.  Spetta  bd  ehe  h^ba  er^oa: 
Aspetta  cavallo  che  Perba  erefics. 
Chxg^dt  temp  n6  apeUa  temp:  Cte 
ha  tempo  non  aspetti  tempo. 

Spetiaedl,  Spettacolo.  «  Mentn 
gh'era  apettacol,  in  teater...  »: «  I>b- 
rante  lo  spettacolo...  »  «  JEl  e'htoi 
lit  V  impreaa  de  fd  6n  sjaeUam 
ncRUv  » :  «  Si  prese  V  incanoo  dd 
novo  spettacolo ».  |  «  Ok  brvM 
apettaeoll !  »: «  Brutto  spettacolo  \  > 
n  «  Biadgna  aetitill  quell  wpeUaeA 
a  eunth  ahun  «  Bisogna  ndiik 
quel  miraoolaio  a  raceoirtfiie... » 

Spettanza  ( Civ. ) ,  Spettano. 
m  Jjh  minga  ae  mia  spettatumr' 
«  Non  h  di  mitw  spettanza  ». 

Spettasc  o  Spettasceri,  Schiae- 
data,  Schiacoiamento.  «  If*dn  /« 
6n  apetiaae  »  :  «  Ne  han  fatta  una 
schiaociata  e  anche  una  strage  • 
(di  persona  sola)  una  paniociaK 

—  Spettasoili-asciaa-asciai^ 
Spiaccicare.  «  JEl  parla  (il  dialet* 
to)  apetta^eiaa  »  :  «  Parla  il  dia-l 
letto  sbracato  o  spacoato  ».  «  Li\ 
reataa  apettaaciaa  aott  a  quell  pen 
terr^l » :  «  ReBt5  spiaccioato  sot- 
to  quel  tremendo  peso  ». 


SPK 


--7U  — 


SPI 


Spettinii-lnaa-lna8B,  Spettina- 
ref  Babbufiare.  Vkss  spetUncut: 
Sssere  sbertuociato  o  Bcapigliato. 

Spesiarla,  Spezieria.  «  Kd  alia 
^peziaria  a  Ubu...  »:  «  Va  alia  far- 
xnaoia  a  prendere  ».  |  «  /n  atd 
stu€ui  la  g*it  miss  troppa  gpezior- 
^Ha  »:  «  In  questo  stracotto  ei  ha 
xnesso  troppa  —  », 

—  Speziee ,  Speziale.  Cunt  de 
speziee:  Conti  da  speziali.  InUnr- 
aesen  come  dn  speziee  a  fdi  e&pp  : 
(Appross.)  Intendersene  punto. 

dpezz.  spicoioli.  Qh*hpU  de  spezz, 
se  pb  no  fa  la  vilta:  Non  ci  sono 

Jiii  spezzatij  non  si  cammlna  piii. 
(LiDrai)  On* opera  sphsza  Opp. 
on  tomm  sphcz:  Una  spezzaturao 
un  tomo  scompagnato. 

Spezzk-ezzaa  (Ciy.),  Spezzare. 
«  12 dk  spezzaa  quell  belv€u  depor- 
ceUanna  »r«  Ha  spezzato  quel  bel 
T-aso  di  porcelIana».  II  pop.  dir.: 
r  d  mandaa  in  ibech,  |  Spezzaa 
d' argent:  Spezzati  d'argento. 

Spezzaqnattrin,  Stillino.  «  2/^ 
6n8pezzaquattrin  che  fd  sehivi  » : 
«  E  lamoso  per  scortioar  il  pidoc- 
chio  ». 

Spezzitt,  Monete  spicciole  di  ra~ 
me.  «  G6o  minga  de  spezzitt  de 
eamhiatt  el  f ranch  »  :  «  Non  ho 
spiccioli  per  la  toa  lira  ». 

Spezzia,  Spezie.  Vedi  Speziaria 
nel  seoondo  signifioato. 

Spia,  Spia.  Spia  de  auestura, 
politicaf  de  grUrra:  Spia  di  polizia, 
politica,  di  guerra.  Fd  la  spia: 
Fare  la  spia  Opp.  Soffiar  nel  pan 
bollito  Opp,  Campare  sugli  orec- 
ohi.  Fd,  la  spia  in  casa,  al master: 
Far  la  spia  domestica,  al  maestro. 

—  Spia,  Spiare.  SpOt  dedree  ai 
'uss:  Usolare  (in  dis.).  Asooltare 
di  soppiatto. 

Spiank-anaa,  Spianare.  Spianh 
la  terra :  Spianar  la  terra. 

—  Spianada,  Spianata. 

—  Spianaddr,  Spiana. 
Spiattark  -  araa  ,    Spiaccioare. 

«  M  paslizz  el  s*  e  sptattaraa  »  : 
« II  pasticcio  s'^  accasciato  »  nL'it 
spi^^taraa  tutl » : «  Spiattellb  »  (o- 
gni  cosa,  o  anche  svescib). 

Spiazz,  Spiazzo.  Ul  spiazz  da- 
vanli  alia  casa :  Lo  spiazzo  dinanzi 
alia  casa. 

Spice,  Spiccio.  «  Qulsta  Vh  la 
pussee  spiccia  »  :  «  Quest'b  la  piil 
Hpiccia  o  la  piil  spedita  ». 


Spicc^-iccaa ,  Spiccare.  Spiced 
6n  ordin  de  cattura :  Spiccare  un 
ordine  di  cattura.  Spiced  6n  manr- 
daa  de  pagament:  Staccare  un 
mandate  di  pagamento.  |  Color 
che  spicca:  Colore  che  spicca. 

—  Spiodi,  Spicco.  «  L'dfaa  6n 
gran  spiech  alia  festa  » : «  Ha  fatto 
un  bel  spicco  al  ballo...  »  «  Voei, 
che  spiech  /  »  :  «  Quk,  che  sfoggi  I  ». 

—  SpicciliHMslaa-ciaBS.  Spiccia- 
re.  «  Spieeiel »  II  pop.  dir. :  De^- 
feseiet  «  Spicciati  via  ».  «  06o  bi- 
sogn  de  spiecid  sta  J'aceenda  »  : 
«  Ho  bisogno  di  sbngare  questa 
facoenda  ». 

Spiccoli-oIii-oli88,  Impiccolire. 
«  L'^  tropn  grand,  hisoana  spie- 
colill » :  «  E  troppo  grande  bisogna 
impicciolirlo  ». 

Spieg^-egaa-egass.  Spiegare. 
«  Spieghem  6n  poo  come  I'  e  sta 
borlanda*:  «  Spiegami  un  po'  co- 
me sia  questa  fiaccenda  ingarbu- 
gliata  ».  On  b^l  temp  spiegaa :  Bel 
tempo  costante. 

Spiegadiima,  Spiegatina,  Breve 
spiegazione. «  Dagh^onna  spiegar- 
dinna  » : «  Dagli  una  piccola  spie- 
gazione del  senso  ». 

—  Spiegazidn,  Spiegazione.  La 
—  del  Vanaeli :  La  —  del  Van- 
gelo.   Vegnl  a  6na :  Venir  ad  una. 

—  Spientaa,  Spiantato.  «  jy^  dn 
spientaa  »  :  c  £2  uno  spiantato  ». 

Spient&-enta8B,  Spiantare.«  I/^ 
quand  me  spienti  del  tutt  /  » :  «  Di 

Suesto  passo  mi  spianto  deltutto  ». 
pientd  la  ed:  Disfar  la  casa. 
Spiffer4-eraa,  Spifferare.  «  G?ie 
rd  spiff erada  gib  » :  «  Glie  I'ha  spif- 
ferata  ». 

—  Spifferada,  Spifferata.  inE  Vi, 
el  g'd  foM  gib  la  spifferada  » :  «  E 
gli  spifferb  ogni  cosa  o  Svescib 
dall'a  alia  zeta  ». 

Spiga,  Idem.  Fd  laspiga:  Fare 


wrg  la  sptga 
(Appross.)  Quando  il  maggio  va 
piovoso  il  grRno  spighisce  e  va  in 
paglia.  n  Sloffa  a  spiga :  Stoffa  a 
spiga.  I  Valzer  in  spiga:  Valzer 
peno  a  petto.  Valzer  in'spiga  cdnt 
t  eUiJJF  cidff:  Valzer  petto  a  petto 
cogli  scosci. 

—  Spigh^tta,    Spighetta.   Vedi 

Fdrment.  |  Suinetta.  «  Chi  bisbgna 

I  orlall  c6n  defla  bonna  spighetta  de 


8PI 


712  — 


31 


seda  » :  <  Bisogna  orlarlo  oon  dolla 
bona  spinetta  di  seta.  |  La  spi- 
ghetta  del  bust :  II  passamano  della 
fascietta. 

Splgdl,  Spigolo.  Z>d  dent  in  d^&n 
spigot:  Battere  in  uno  spigolo. 

Splgor,  Raspollo.  «  Oo.  trovaa 
tanti  bU  spigor  su  la  toppia » : 
« Ho  trovato  molti  bei  raspoUi 
Bulla  vite*. 

— SplgoUi-olaa,  Spigolare.  Aftddt. 
a  spigold:  Andar  a -spigolare. 

^  Spigoladura ,  spigolatura. 
Spigoladur  de  giomat:  Spigola- 
ture  di  fogli. 

Splgorin,  Spigoletto  (non  com.). 
«  Che  bell  spigorin  d'&na  tdsa  /  »  : 
«  Che  graziosa  figurina  quella  ra- 
gazza  ». 

—  Spigorlnett,  Figurettina. 
SpUla-laa  (D.  T.),  Spillare   (1), 

Sucobiellare.  iSpilldi;  la  ^arla:  Ti- 
rar  gli  orocchi  alia  carta.  «  In  staa 
tutta  ,nott  a  spillh  >» :  «  Sono  stati 
tutta  notte  a  giocare  ». 

—  Spilladdr,  Giooatore. 

—  Spill,  Gioco. 

Spilla,  Idem,  La  spilla  della 
eravalta:  Idem. 

—  Splllon,  Spillone. 

—  Spillonin,  Spilloncino. 

—  Splllaticli,  Spillatico. «  Mg'it 
fissaa  tani  de  spillatieh  » : «  Le  iissb 
tanto  di  spillatico  ». 

Spin,  Spina  e  Spino.  «  M*k  an- 
daa  6n  spin  in  d'6n  pi»:  «  Mi  si 
iicc5  o  Wh  entrata  una  spina  in 
un  piede  ».  (Pr.)  Nd  gh^h  rosa  senza 
spin:  Non  c'5  rosa  senza  spine. 
(Fianta)  Spin  biancy  brugntBu,  eee.: 
Biancospino,  spino  nero.  (M.  d.  d.) 
Vess  6n  spin  %n  d'dn  oce. :  Essere 
un  pruno  in  un  oochio.  Vkss  in 
sui  spin:  Stare  sulle  spine  o  sui 
pruni. 

Spinli,  Spinare  (2),  Spillare.  Spi- 
nd  el  va^sell:  Spillare  la  botte.  | 
Spind,  el  Un:  Cardare  il  lino. 

—  Spinaddr,  Splnadura,  Carda- 
tore,  Cardatura. 

—  Bpinaroeu,  Prugnolo. 


(1)  Spillare  in  fior.  s'gninca  :  Cavare  il 
vino  pel  foro  della  botte  e  corrisponde  al 
milanpse  r'ava  e  Spina. 

(2;  Spinaro  'n  tlor.  non  vuol  d=re,  oome 
dice  il  Cherub'ni :  Tratiggero  colle  spine, 
ma  :  Apme  una  pina  per  farno  usclr  i  pi- 
noll. 


—  Spina.  Vedi  Spintia. 
Spinasc  (Volg.).  Vedi  Spinasz. 
Spinazs,  Spinace  e  Spinticio.  Ok 

pialt  de  sjnnaze  eomodaa  :  Un  piat- 
to  di  spinaci  rifatti  eol  bmrsL 
V^s  beutezzaa  eon  Vaqwt  di  sp^ 
uazz:  Essere  battezzato  in  dome- 
nica.  Spinazz  salvadegh,  .*  —  salv»- 
tici  o  spinacioni. 

Spincln  (P.  N.).  Vedi  Ci^qmU, 

Spinetta,  Idem,  (in  dis.).  (Spre- 
giat.  di  piaiip  forte)  «  L'^  6na  spi- 
netta /  »  :  «  £  un  misero  pianolw- 
te ».  I  La  —  de  Pergole9e :  La 
spinetta  di  Pergolese. 

Sping,  Spingere.  «^  furia  dc 
sping  sdn  vegnuu  faeura  de  la  fol- 
m  »  :  «  A  furia  di  spiutoni  mi  sob 
cavato  fuori  da  quella  oalea*.  | 
Sfing  6na  carta:  Suoohiellarlik  | 
ijl  st€t  l\  dedree  de  I'uss  a  sping »: 
«  Egli  sta  a  sentire  agli  uaei  o  at* 
1'  uscio  ». 

Spingarda,  Idem,  (in  dis.). 

Splnna,  Spina.  La  spinna  dor- 
sal (Civ.):  La  spina  dorsale.  Spif^ 
na  venldsa :  Spina  ventosa.  Ls 
spinna  del  vasstll:  Lo  zipolo.  Uge 
spinna:  Uva  spina. 

—  Splndn,  Spinone.  On,  tappet 
de  spinon:  Un  tappeto  di  spinone. 
Can  spinon:  Can  da  pastore. 

Spinta  (Ciy.),  Spinta.  La  spini^ 
criminosa:  Idem.  «  £1  g*ii  daa  6ma 
spinta  e  el  Vdt  buttaa  i^^  del  foss*i 
(II  pop.  dir. :  6n  btUtdn)  «  GU  di^ 
una  spinta  e  lo  buttb  nel  fosso  • 
nella  gora  ». 

Spioggia  (Volg.),  Spidooohiare. 
«  Sui  uss  del  paes  se  vedeva  <fc' 
donn  ehe  se  svioggiaveti »  .-  «  So0i 
usci  del  villaggio  si  vedevano 
delle  donne  inteuto  a  spidooobiw- 
si  ».  «  Ad^  el  s^h  spioggiaa  /oni- 
ray^'.^ll.  Ora  s'  6  cavato  o  h  uscito 
di  miseria  ». 

Spidn,  Spione  (in  dis.).  Spia. 
el  spion  a  la  mamrrui:  Riienr  tuttil 
Hlla  mamma.  I  (Forellino  o  forel 
lini  nell'uscio)  Spia.  |  (Delle  perj 
siane)    Spiraglio.    (Del    pareauo] 
Boochetta. 

—  SpioniiH>naa ,  Spiaro.  Orm 
bnitt  dzzi  quell  de  spiond:  Gni 
brutto  vizio  quello  di  fare  la  spi 
domestica.  «  M  spionava  in    '' 
la  vdi  de  solit » : «  Spiava  dove 
si  reca  di  solito  ». 

SpiosBer  (Volg.).  Vedi  ifew, 
N.    fr.   pop.):  Falla  de   spio9$tr\ 


SPI 


-  71S  — 


»PL 


E^'are  le  nozze  co'  ftclii  secohi  o 
so'  funghi. 

—  Spiosserada,  Fd,  6na  sjHos- 
»erada:  {"are  una  pidocoMena. 

—  SpiOBserdn ,  Oran  taooagno. 
Splra,  Spirare.  «  L'i  tpiraa  sta- 

wvott »  :  «  £2  8pii*ato  stanotte  ».  «  El 
^ar  ch*el  aptra  * :  Vedi  Spirindio. 

SplraU  (Civ.) ,  Spiraglio.  «  M 
vrh*  h  Icissaa  6n  spirali  de  speran- 
isa,  »  (II  pop.  dii^. :  6n  lvx6r) :  «  Mi 
lasoio   nn  oarluue  di  speranza  ». 

Splret  (Volff.).  Vedi  Spirit. 

Spirindio,  tin  flgliolo  dello  sten-- 
-fco. 

Spirit,  Spirito.  Axikgh  del  spirit: 
Aver  dello  spirito.  Presenza  de 
spirit:  Presenza  di  spirito.  Spirit 
€te  eontraddizion :  Spirito  di  con- 
-traddizione.  «  FtJttt  spirit » : «  Fatti 
«oraggio  ».  I  Spirit  de  vin :  Alcool, 
Spinto  da  bruciare.  S/^irit  de  ve- 
d,ri€eu:  Spirito  di  vetriolo. 

—  Spirit6s,  Spiritoso.  Fa  el  spi- 
rltds :  Fare  lo  spiritoso  o  11  pia- 
cevolone.  «  Bev  qiiaicoss  de  spiri- 
io8  »  :  «  Bevi  qualche  cosa  di  spi- 
ritoso ». 

—  SpiritOBitaa  (P.  N.),  Spiri- 
to sit^. 

—  Spiritosaria  (In  dis.).  Vedi 
Spiritosaggin. 

—  Spiritosaggin,  Spiritosa^gine. 

—  SptritoBon  (Ir.),  Spiritoso, 
Piacevolone,  II  faceto  della  com- 
pagnia. 

—  Spiritual,  Spirituale.  M  pa- 
der  spiritual:  II  padre  spirituale. 
JSl  potere  spiritual  (civ.) :  II  po- 
tere  spirituale.  Fi<Bti  spiritual:  Fi- 
gliolo  spirituale. 

Spiritismo  (P.  N.),  Idem.  Ma^ 
gnelismo,  ipnotismo^  e  spiritismo 
an  faa  pur  ancd  rid  i  smorbidni: 
Magnetismo,  ipnotismo  e  spiri- 
tismo hanno  tatto  ghignare  pa- 
reochio  eli  increduli. 

—  Spiritista  (P.  N.),  Idem.  icL'^ 
spiritista  convint »  :  «  £  spiritista 
convinto  ». 

SpiritUBant,  Spiritossanto.  i^M 
viff  de  spiritusant »  :  «  E'  vive  di 
spirito  o  di  speranza  o  di  aria». 

Spisctni  (Volg.).   Vedi  Spieeoll. 

Spiumasciii,  Spiumacciare. 
SpiumascicL  el  Ihtt:  Sprimacciare 
il  letto. 

Spiuri-urii,  Prudere  e  Prurirc. 

—  Spiurisnd,.  Vedi  Purisna  e 
Parisna. 


Splendid,  Splendido.  Oiomada 
splendida :  Giomata  splendida« 
Festa  de  hall  splendida:  Ballo 
splendido.  Fd.  el  splendid:  Fare 
lo  splendido.  A  la  splendida :  Alia 
splendida. 

—  Splenddr ,  Splendore.  « Xct 
fksta  Vera  in  ttitt  el  sd  splendor  »  : 
« II  ballo  era  in  tutto  il  suo  splen- 
dore ». 

—  Splendori  (Volg.).  Vedi 
Splend, 

—  Splend,  Splendere.  *La  spleitr- 
deva  tiitta  de  brillant^  :  <k  Splen- 
deva  tutta  eoperta  di  gioie  ». 

Spliff  splafi;  (Onomatop.).  Plif^ 
PUtff! 

Spoenra,  Spola.  La  spoeura  Ve 
el  pan  di  tessitor:  La  spola  h  il 
pane  de'  tessitori. 

—  Spoldtta,  Idem. 

Spo$rll&  -  srliaa  -  gliaBs  (P.  N.)^ 
Spoghare.  Spoglid  6n  liber:  Spo- 
gtiare  un  libro.  Spo^litzss  d'dn  pre- 
giudizzi:  Spogliarsi  d'un  pregiu- 
dizio. 

-«  Spoglio,  Spoglio.  <<Fl  ghe  dh 
el  sd  spoglio  al  servitor  »  :  k  Dii  gU 
spogli  al  servitore  ». 

Spolizia,  Kimpulizzire. 

SpoUinass,  SpoUinare.  «iGuar- 
da  el  gall  c6me  el  se  spollina » r 
«  Guarda  il  gallo  come  si  spol- 
lina». 

SpolmonasB,  Spolmonarsi.  «  Te 
me  fitt  spolmonh  tropp  »  :  «  Tu  mi 
fai  sputar  un'ala  di  polmone  ». 

Spolpa-olpaa,  Spolpare. « Instaa 
spolpaa  dai  usurari  »  :  «  Furono 
spolpati  dagli  usurai  o  dagli  stroz- 
zini  ».  Tisich  spolpaa :  Tisico 
spolpo. 

SpoltiBC,  Pottiniocio,  Poltiglia. 
«  In  strcuUt  gh'k  6n  spoltisc  che  Ih 
6n  piesh  » :  «  C'6  una  poltiglia  o 
un  pottiniccio  per  le  strade  clie 
innamora  ». 

—  SpoltiBcent,  Poltiglioso. 

—  SpoltiBcia-iBCiaa-iBciass,  Im- 
poltricciare  (1),  Spappolare.  Spol- 
iiscidi  dn*tnctoda:Stemperarun'ac- 
ciuga.  Frutta  tropp  madura  e  spol- 
tisciada  :  Frutti  troppi  matui'i, 
squacquerati. 

Sp61ver,  Spolvero.  El  spolver 
di  disegnaddr:  Lo  spolvero  de'  di- 


(1)    Impoltricciare  significa    propriam   * 
Lordare  con  morchia. 


SPO 


—  714  — 


SPO 


«egnatori.  Spolverde  scenna:  Spol- 
vero  di  scena. 

—  Spolverlnna  ,  Spolverina. 
JSpolverinnaper  viagq,  per  archivi: 
SpolTerina  da  viaggio,  per  lavori 
-di  archivio. 

—  Spolverizzk-izzaa,  Spolve- 
Tizzare.  Zueeher  spolverizzaa:  Zuo- 
•ckero  spolYerizzato. 

Sponcign^,  Rattoppare.  it.  U  h 
4nutU  che  te  seguitei  a  sponeigna 
Mjuel  vestii  » :  «  £]  inutile  cne  tu  gli 
laooia  que'  pottinioci... » 

—  Sponcignada ,  Pottiniocio. 
Dagh  6na  sponeignada:  Ceroa  di 
xinirinzellarlo  un  pochino. 

Sponda,  Idem.  /  spond  o  La 
sponda  del  higliard:  Le  matto- 
neUe.  /  spond  de  la  harca:  Le 
«ponde  della  baroa.  La  sponda  del 
lett :  La  sponda  o  proda  del  letto. 
I  Fd,  sponda  a  vun:  Dar  di  spalla 
A  uno. 

Spondlnna,  Spondicina.  A  sta 
vasca  bisogna  fagh  6tut  spondinna 
de  ripar  »:  «  A  questa  vasca  bi- 
sogna far  una  spalletta  di  riparo. 

Sp6ng-ongiuu-oxigeB,  Pungere. 
Sponges  cdnt  on  guggin:  Pungersi 
con  uno  spillo.  (Fig.)  «  M  Id,  spon- 
:giuu  sul  viv  » :  «  Lo  ha  punto  sul 
vivo. 

—  Spongiuda,  Puntura.  Sp6n- 
^itidinna:  Punturina. 

Spdxiga  (Dal  Gr.),  Spugna.  In- 
ssuppaa  cdme  6na  spdnga :  Inzuij- 
pato  come  una  spugna.  |  (Bev^- 
tore)  Spugna.  L*^  6na  sponga:  E 
una  spugna. 

—  Spongliin,  Spugnino. 

—  Spongds,  Spungoso.  Lkgn^ 
pan  — :  Legno,  pane  spugnoso. 

Spdngigna-ignaa-ignass,  Pun- 
•zecchiare.  «  L'e  tutta  sira  che  se 
spongignen  » :  «  fi  tutta  sera  che 
«i  punzecchiano )». 

—  Spongignent,  Che  punge. 
Spongignon,  Pungiglione. 
Spongiaratt,  Pugnitopo. 
Sl>6ngignoeura,  Spugnolo.  Ra- 

ffoltin  eonl  i  spongignoeur  :  Ragu  o 
twrbottino  con  spugnoli. 

Sponta-taa-taBS,  Spuntare. 
Spontd.  el  sol:  Spun  tar  il  sole.  — 
i  dent:  Spuntar  i  denti.  —la  har- 
ha,  i  eorni,  i  foeui,  ecc. :  Spunta- 
re... |«Sp<Jn<aZZa:  Spuntarla.  Spontd 
.sul  eanton :  Spuntare  da  una  oan- 
tonata.  Sponta  el  pes:  Far  le  spese 

unti  donna.    Sponta  el  pes  (di 


oavalli) :    Idem.    SpontA 
Far  capolino. 

Sp6nlani,  Spontaneo.  «  De  mm 
spontanea  voloniaa  » :  «  Di  spoft- 
tanea  volenti  ».  «  £a  tn'^  vegnuiM 
gid  spontanea* :  «Mi  si  presentd— », 

—  Spontaneitaa  (P.  N.),  Sp<n- 
taneita. 

Sp6nt6n,  Spnntone.  J^  spomr 
t6n  di  noster  briamoeul :  Lo  spil- 
lone  delle  brianzole.  —  di  preset 
tin:  Spuntone  de  gabellieri  o  Fo- 
so.  Sponton  d*or  in  di  eavei :  Spil- 
lone  d'oro  ne'  oapelli. 

—  Spdntonii-oxiaa,  Spnnxonare. 
(Cacoiatori)  Tirare  a  fruUo  (Sc  k- 
pre)  Tirar  al  balzo. 

—  Spdntonada,  Spuntonata. 

—  Sp6ntonad6r. 
BpopoUi-olaa-olas8,  Spopolare. 

La  dttaa  la  eomincia  a  spopokus: 
La  citt^  oomincia  a  spopoiarsL 

Sporadich,  Sporadico.  Oolera—: 
Colera  sporadico. 

Spdrck-orcaa-orcass,  Sporeaic. 
Far  sudicio.  Sporeasg  i  man  .*Spor- 
carsi  le  mani.  Spored  i  wnur  edmt 
el  carbon:  Sporoare  i  muri  eel 
carbone.  Sporeh  in  W,t:  Sporcar 
in  letto. 

—  Spdrch,  Sporco.  Bianekeris 
sporea:  I  panni  sudici.  Asrtt 
sporch:  Parlar  osoeno.  fii  di  roK 
sporch:  Farle  sporche  o  Far  delk 
cose  sucide.  «  L'h  sporea  benl»: 
«  ji)  una  achifezza !  » 

—  Sporchiaia  (Volg.).  Vedi 
Spordeia, 

—  Sporchin,  Sudicietto,  Lasd- 
vetto. 

—  Sporcizia,  Sporcbizia.  «XV 
d*6na  sporcizia  jenomenalin%i 
d'una  sporchezza  fenomenale  o  £ 
un  lotume  ». 

Sp6rg,  Sporgere.  Sporg  i  sd  Ui 
brazzitt:  Sporgere  i  suoi  Dei  br»©- 
cini  o  le  sue  belle  braccine.  ^^of^ 
in  foeura:  Sporgere  in  fori.  (Pr.) 
El  sang^u  el  sporg :  U  sangue  non 
h  acqua. 

—  Sporgiment,  Sporscimento. 
«  Oh^^  staa  sporgiment»  (in  dis.): 
«  C'^  stato  trattamento  ». 

Sporscellent,  Sporcaccione  (l)t 


(1)  Sporcacc'one,  nella  forma  Hspondf 
benissimo  a  Sporscellentj  eppur«  &on  e  lo 
stessn.  Un  omo  pub  essere  Sporaceltentt 
tuU'altro  cho  Sporcacc?one,  che  risponde 
a  SboccaOj  Animal,  Porscell. 


SPO 


—  715  — 


SPR 


Sudioione.  «  Tl  eosi  nett  de  golU 
TtctKu  te  see  sporseSllent »:  « Tu 
li  solito  eo8i  pulito  oggi  fai  sohi- 

8p6s ,  SpoBO.  Fit  81908 :  Farsi 
sposo.  Regallt  he^iU,  dwnh^  mkssa 
s«  spoe:  Regali,  confetti,  le  noz- 
se,  pranso,  Tetto,  messa  da  sposi 
»  degli  — .  Pari  de  vhss  afh  spos: 
Bssere  a  nosze.  (Pr.)  Pttn  e  ndg 
wnangiit  de  spos:  Vedi  N68,  For- 
PuTuiaa  quelut  sposa  che  la  pHma 
I'h  6na  tosa:  vedi  Tosa,  Quand 
ia  sposa  Vh  fada  tuUi  la  vaeuren : 
Quando  la  sposa  ^  fatta  tutti  la 
desiderano. «  Bon  d\  sposa  »; «  Bon 
l^omo  sposa  ».  Sposa  hhlla:  Spo- 
sa bella.  Content  eome  6na  sposa  : 
PitL  contento  d'uua  sposa. 

—  Sposlt-osaa-osass ,  Sposare. 
Sposass  d^amdr:  Sposarsi  d  amo- 
re.  « Zr'd  sposaa  Id  t6sa>^:  « Ha 
fatto  sposa  la  ilgUola  ».  (Fig.)  Spo- 
sdt  dn*opinion:  Sposarsi  a  nn'opi- 
nione.  a  un'idea. 

—  SposaUzxl,  Sposalizio.  «  Fir- 
nalment  el  sposaliesi  Vh  suee^s  »: 
«  Finalmente  s'^  fato  lo  sposalizio 
e  (scherz.)  il  congiungimini ». 

—  Sposin,  Spos^tta,  SpoBlnna, 
Sposotta,  Sposino,  Sposetta,  Spo- 
Bina,  Sposotta. 

Spotidi  (pop.)f  Spotico  (pop.). 
«  JSl  Vdt  lassaa  padron  spotxeh  »  : 
«  IjO  lasci5  padrone  spotioo  ». 

—  Spotegament  (Volg.),  Spoti- 
oamente  (pop.),  Liberamente. 

Spranga,  idem.  Dh  sii  la  —: 
Mettere  la  — . 

—  Sprang^-angaa,  Sprangare. 
Sprangh  Vuss:  Spraneare  la  porta. 

—  Sprangli^tta ,  Spranghetta. 
<  I  mk  oggueu  in  slavaggiaa,  fagh 
la  spranghetta  »  :  «  Gli  oconieili 
del  mio  soprabito  sono  sfatti;  oi 
vuole  una  spranghetta...  o  punto  a 
occhiello  ».  «  Stamattinna  g'oo  la 
spranghetta ;  jer  sira  oo  bevuu 
tropp  » :  Vedi  Sfris. 

Spregludlcaa  ,  Spregiudicato. 
«  L'h  dn  omm  spregiudicaa  » :  «  £ 
un  omo  —  o  soDza  pregiudizii ». 

8pregnacc4  (In  dis.),  Stirac- 
obiare. 

SpreUa,  Sprella  (1).  Grazids  e6- 
me  6na  sprella :  Morbido  come 
I'ortica  o  grazioso  come  un  ciuco. 


(1)  Sprella  in  flor.  e  anche  un  ameae  per 
].var  gli  sbalzi  nei  lavori  di  alabastro. 


Spr^mm-emuu,  Spremere. 
Spremm  6n  limdn:  Spremere  un 
limone.  | «  JL  spremm  cosse  Vii  vo- 
ruu  d\^  ven  jceura  nagott »  :  «  A 
spremere  il  sugo  di  quel  suo  di- 
scorso  non  si  trova  nulla  ». 

—  Spremuda,  Idmonata.  «  Dagh 
4na  spremuda  a  sH,., » : «  Dai  una 
strizzata  a  codesti... ». 

Sprezz ,  Sprezzo.  06n  sprezz : 
Con  isprezzo. 

—  Sprezz&-zzaa,  Sprezzare. 
Spresasa  la  robba :  Sprezzare  la 
roba.  (Pr.)  Chi  sprhsza  ama:  Chi 
sprezza  ama  o  Chi  biasima  tuoI 
comprare. 

—  Sprezzadnra  (Civ.),  Sprezsoa- 
tura.  «  Gh'h  troppa  sprezzadnra 
in  di  sd  quader  » :  «  Ne'  suoi  di- 
pinti  mette  troppa  sprezzatura. 

—  Sprezzant,  Sprezzante.  C6nt 
6n  fd,  sprezzant :  Con  aria  sprez- 
zante. 

Sproloqui  (P.  N.),  Sproloquio. 
«  El  fd,  di  gran  sproloqui  »  : «  £' 
fa  de  lunghi  sproloqui  ». 

SproporzldUt  Sproporzione. 
«  Oh*  h  troppa  sproporzion  d'  etaa 
tra  quit  duu  spos  » :  «  C  ^  troppa 
sproporzione  d'et^  fitt  gli  sposi». 

—  Sproporzionaa ,  Sproporzio- 
nato  oltre  ogni  dire. 

Spropoalt,  Sproposito.  Spropo- 
sit  de  lira  o  de  eavall:  Sproposito 
da  cavftUo.  IH,  eiappit^  fd  6n  spro- 
posit:  Dire,  pigliare,  commettere 
spropositi.  SproposU  sdraspropo- 
stt:  Errori  sopra  errori.  (Giooo) 
Giuffd  ai  sproposit:  Far  agli  spropo 
siti.  I «  J?^  m*a  ciamaa  6n  sproposit 
de  qvMl  cavall » : «  Di  quel  caval- 
lo  mi  chiese  uno  sproposito  ».  «  De 
gallhtt  n*oo  faa  6n  sproposit » : «  Di 
bozzoli  St' anno  ne  ho  fatti  un 
subbisso  ». 

—  Spropositaa,  Spropositato , 
Esorbitante  di  pezzo. 

—  Sprop08lt6n,  Spropositone. 
SproprliL-iaa-iass ,  Spropriare. 

«  Q'dn  sproprioM  la  casa  »  :  «  Gli 
ban  spropriata  la  casa  ».  ^  El  s'e 
spropriaa  tie  tutt,  per  daghi  a 
quella  tdttera  »  :  «  Si  sproprib  di 
tutto  per  darlo  a  quella  aonnaccia». 

Spua  (Volg.).  Vedi  Spvda.  (lu 
qualche  dettftto  pon.meglio  Spua). 

Spuda,  Saliva.  Taceaa  Id  con  la 
spitda:  Attaccato  coUa  saliva. 
Mangid  pan  e  spua  (pop.) :  Man- 
giar  pane  e  ooltello. 


SPl 


716  — 


8PU 


—  Spii&-aaa    o    Spud^udaa. 

Ocusetta  per  apwiit :  Sputacohiera. 
SpudU  fcBura:  Sputare.  L'h  min- 

fa  c6me  a  spu^  per  terra:  Non 
oome  a  bere  un  oyo,  ( Fi^. ) 
«  Jja  spua  de  travers  »  :  «  E  inoin- 
ta  ».  Mangih  fel  e  spudi  mel :  Man- 
ziar  fiele  e  sputar  doloe.  Spuh  in 
la  minestra:  Sputare  Bulla  iuine> 
stra.  «  Ma  spua  6na  volta  /  »  : «  Ma 
dalla  fori  una  volta  ».  A  chi  n6  la 
ghe  piat  ehe  le  spua  f  antra  :  A  chi 
non  piace  la  sputi.  Quand  el 
parla  el  spua  infaeda:  Qttand'  e^ 
parla  sputa  nel  viso.  Sptth  sen- 
tenz:  Sputartondo.  Spuaagpuisc: 
Nato  sputato. 

—  Spnasc,  Sputacchio.  X6  vari 
6n  — :  Non  valer  uno  — . 

^  SpoasciA-asclaa,  Sputacchia- 
re.  «  SptuUiseia  minga  tant  se  te 
txmtM  ehe  el  8igher,..yn  «Non  spu- 
tar  tanto  se  vuoi  ehe  lo  sigaro 
non  ti  facoia  male  n. 

—  Spuasentens,  Sputasentenze. 

—  Spud,  Sputo.  Sptid  de  aang'u : 
Sputo  sanguisno. 

—  Spudascidn,  Che  sputa  assai. 

—  Spuin,  Sputacchiera.  «j&'o 
miss  el  spuin  sul  seifdn  » :  «  Mise 
la  sputacchiera  sul  comodino». 

Spu^ll  e  Spuelleri,  Puzzo  o  Fra~ 
casso.  « Bisogna  aetiti  ehe  spuell 
per  quella  eialada:  Bisogna  sen- 
tire  ehe  puzzo  o  buscherio  per 
queirinezia.  I  Un  gpuell  de  gent: 
Un  fracasso  di  gente. 

Spurga-rgraa,  Spurgare. «  Lctssa 
ehe  la  piaga  la  spurga  » : «  Lasoia 
ehe  la  piaga  butti ».  Spurgd,  i  la-- 
trinn :  TSpurgar  le  fogne. 

—  Spurgo,  Idem.  Fd  6n  spurgo : 
Fare  uno  spurgo.  «  El  g'a  el  spur- 
go sanguigno  n  :  «  Ila  lo  spurgo 
sanguigno  n, 

Spurl,  Spurio.  Un  ficeu  spuri: 
Un  figlio  spurio. 

Spuzza,  Puzza  e  Puzzo.  Se  sent 
6na  spusza  del  diavol :  Si  sente 
un  puzzo  da  levar  il  iiato.  |  Euh 
quanta  spusza/:  Eh  quanta  spoc- 
chia! 

—  SpuzzA-uzzaa.  Spuszct  el  fiaa, 
i  pee,  la  salui :  Puzzar  il  iiato,  i 
piedi,  la  salute.  Spuzzdb  de  mise- 
rabil,  de  presdn,  de  hrugna,  de 
letlerato,  de  senavra:  Puzzar  di 
miserabile,  di  galeotto,  di  morti- 
Hno,  di  lettcrato,   di  manicomio. 

nizza  de  scidr :   Avere  Taria  si- 


gnorile.  Spuzzit  eotne  dna 
rana,  ofia  carogna:  Puzzare 
me  un  avello,  come  una  carogn*. 
I  «  !r«  spiizzen  sti  datieet  »  :  «ti 
puzzano  questi  denari?  »  «  /  pmgn 
e  magara  6n  ban  iabar,  le  snua»- 
ran  minga,  te  cusieuri »  :  «  i  paa- 
ni  e  magari  un  buon  pastrano  cw 
questo  freddo  non  ti  puzzano*. 
« Quella  fras  la  nU  sptisza  > : 
«  Quella  trase  la  mi  sootta».  «X'< 
nobil  apphnna  apphtna  e  el  gpnam 
edme  s^el  fuss  6n  prindp  »  :  «  £!  ap- 
pena  appena  no  bile  e  mette  «l 
muffa  o  aria  ohe  par  un  piincipe». 

—  Spuzzent  e  Spnzzoient,  Puz- 
zolente. 

Spuzz^tta,  Fumosello,  Muftetti- 
na.  Ona  spuzzetta  de  vuntun :  Una 
muffettina. 

Sqnader,  Squadro.  In  squader: 
A  squadro. 

Sqnadra  ,  Idem.  I*€eura  de 
squadra:  Fuoii  di  squadra.  (Qne- 
sturini  e  Finanzieri)  Xa  gquadrm 
volant:  La  squadra  volante.  |  (Ma- 
rina) JJa  squadra  naval :  Idem. 

—  Sqnadra-adraa.  Sqtuuird  i 
trav :  Squadrar  le  travi.  (^nJEU  m'a 
squadraa  de  eapp  a  jpe  » :  «  Mi 
squadrb  da  capo  a  piedi  ».  |  Me 
squadra  poeeh :  JLa  non  mi  quadra. 

—  Squadr^tta,  Squadruocia  e 
Squadruccio. 

Sqnadrdn,  Squadrone.  On  gqua- 
drdn  de  cavcUleria :  Uno  squadro- 
ne di  cavalleria.  |  L'ii  tiraa  ftBurm 
el  squadrdn :  Trasse  dalla  f^uaina 
lo  squadrone. 

—  Squadrona-onaa,  Squadro- 
nare  (1),  Soiabolare.  In  siU  C^rt 
squadronaven  su  la  gent  2  Sul  Cor- 
so  Bciabolayano  la  folia. 

—  Squadronadaf  Squadronata. 
Sciabolata. 

Squaia-alaa,  Scoprire.  S^tiaia 
i  altaritl:  Scopnre  gli  altarini. 
«  l/'it  squaiii  tull  coss  » :  «  Rivelo 


ogni  cosa». 


—  Squaiada,  Scopiimento,  Stc- 
sciata. 

Squanqnan^-anaa ,  Squaoque- 
rare  (Lucca),  Arranoare,  Cammi- 
nar  come  un'  anitra.  Pover  zopp 
come  el  squanquanna :  Quel  po- 
vero  zoppo  va  a  sciAequabaiili. 

Sqnaquar&-araa,  Squaoquerare 


(i)  Squadronaro  in  flor.  signlflca   Ordi- 
nare  squadron!. 


8QU 


—  717  — 


SQV 


iih  dis.),  Spiattellare.  «  L'it  sgmd- 
^fljmrau  gio  tutt  eoss  » .*  «  Spiner6 
•ogni  oosa  ». «  ^Ae  Vit  s^uaquarcta 
^i>U  al  nas  » :  «  Gliela  spiattellb  stQ 
viso  ». 

—  Squaquarada,  Spiattellamen- 
to.  Jj'&  faa  la  gquaquaratda :  Spil- 
i'erb  ogni  cosa. 

—  8qaaqaar6n,  Spifferone. 
-«  Ghtarda  ben  a  dtghel  a  ^uell 
s€tuaquaran  » :  «  Bada  bene  di  non 
•dlrlo  a  quiptUo  svescione  ». 

Square,  Squarcio  (11  Scialo.  Fd, 
^^^uare  (poco  in  usoh  Far  sfoggio. 
I  In  del  Mttarc  de  la  ft,ne8tra  o  de 
I'uss :  Nella  strombatura  della  fi- 
nestra  o  dell'uscio. 

—  Squarcik-rdaat  Squarciare. 
Strombare.  Squareiit  el  mur : 
Strombar  11  muro. 

SqnartJi-artaar-artasa ,  Squar- 
tare.  «  El  voreva  squartass  a  vt^ 
sA>:  «  Si  Toleva  squarciare  la  go- 
la  per  }^ridare  ».  «  Vatt  a  fd  square 
tit  »  (tnv.):  «Va  a  farti  squartare  o 
Obe  tu  possA  monre  squartato  ». 

Sqnas  <VoIg.).  Vedi  Qua»L  N. 
XK>p.:  Squat  gqueu:  Quasi  quasi. 

SquasB,  Squasso.  Avh  toll  sit  6n 
squaas:  Aver  fatto  un  gran  calo. 

Squattarli  (In  dis.),  Sohiaeoiare, 
Scbiccherare. 

Squattrinii-tarinaa,  Squattrina- 
re  (*ij),  Cavar  fuori  quattrini.  «  m 
faroo  squattrinik  mi  » :  «  lo  lo  in- 
diiTr6  a  spendere  ».  |  «  ^e  sqtiat- 
trinnaf  yn  «  Si  jguadagna?  » 

Squtila,  Scodella,  Ciotola.  An- 
dd,  Ih  eome  dnfass  desquell:  Ca- 
8car  in  plana  terra  o  Far  un  ca- 
pitombolo.  R6mp  %  sqiiell:  Kom- 
pere  ramioizia  o  Guastarsi  con 
lino.  «  Oo  manqiaa  6na  equellada 
de  latt  e  pangtald*  (volg.):  «  Ho 
mangiata  una  scodella  plena  di 
latte  e  pane  di  gran  turco  ». 

8qiiilibr&-ll>raa-ibraB8,  Squili- 
brai'e.  Jj*  i  6n  cervhll  squUiSraa : 
£  una  mente  squilibrata.  «  Quella 
speea  la  m'd  squilibraa  » :  «  Quella 
spesa  m'ha  squilibrato  ». 

—  Squlllbri,  Squlllbrlo.  M  squi-- 
libri  in  di  finanz  del  regno  d'lta^ 


(1)  Squarcio  in  fior.  e  Taelio  grande. 

(2)  Perfettamente  la  stessa  paro]a,  df- 
-versis^lmo  11  seuso.  Snuattrinare  a  Fi- 
renre  s^gnifiea :  Star  a  discntere  e  ed  ena- 
ml&are  minntamente  oppure  star  sal  quat- 
trlno. 


lia :  Lo  squilibrio  nelle  finanze 
del... 

Sqoinci.  N  .  ir. :  In  squinei  e 
quindi:  Idem.  ParUk  in  si^uinei 
e  fuindi :  Parlar  in  squinci  e 
quindi. 

Sqaintem&  -  emaa  -  emasa , 
Squlntemare  (non  comune  e  ap- 

{>licabile  soltanto  al  quintemi  die' 
ibri)  f  Soonquassare.  «  Sdn  tutt 
squintemaa  » :  «  Sono  tutto  soon- 
quassato  ». 

—  Squlntemada ,  Soonquassa- 
mento.  « In  quella  carozza  emm 
toll  sii  6na  —  » :  «  In  quel  legno 
ci  aocadde  un  vero  sconquassa- 
mento  o  s'^  preso  uno  — ». 

Squlnzia,  Sninfta  (in  dis.),  Smor- 
fiosa,  Muffettiua,  Lemla.  «  A  ta- 
vola  la  fdla  squimia  » :  «  A  taTo- 
la  fa  la  lernia  ». 

Sqolsito,  Idem.  On  pranz^U 
aquisito:  Un  pranzetto  squisito. 
n  £1  g'it  6n  gust  squisito  y^:  «  Ha 
un  buon  gusto  perietto  ». 

Squitt,  raura.  «  M  Ir&n  eiful- 
min  ghe  metten  adoss  6n  squitt  de 
nb  d\yn  « II  tuono  e  i  fulmini  le 
mettono  indosso  una  paura  da 
da  non  dirsi ». 

Squitta,  Squacquerella. 

Sraglonk-onaa,  Sragionare. «  ^- 
d^s  H  te  sragionet  a  la  pit  bklla  »  : 
«  Ora  tu  sragioni  come  se  nulla 
fosse  ». 

Srarl-arii-ariss,  Diradare. « /8"e 
srarii  la  folia  » :  «  La  oalca  ^  di~ 
minuita  ».  Srari  ipiant :  Diradar 
le  piante.  Srari  elbrmud:  Allun- 
^r  11  brodo.  —  i  cavH :  Diradare 
1  capelli. 

—  Srarida,  Diradamento. 
8razs&  o  Desxazsk-anaa.  Di- 

razzare  (1),  Estlrpare. 

Sregolaa,  Sregolato.  V^s  —  in 
del  mangiii:  Essero  sregolato  nei 
pasti. 

Ss,  Silenzio ! 

Sta  (Femm.  di  Sid).  Questa. 
Vedi  Std. 

St&^taa,  Stare.  Std  ben^  mat, 
eomod ,  frhsek ,  savi  :  Star  bene , 
male,  comodo,  fresco,  bono.  <iCiao 
Sta  ben  »  :  «  Stammi  bene  ».  «  Cd- 
me  el  te  stit  bem  gt6  vestii  » :  «  Co- 
me ti  toma  bene  questo  abito  ». 
Std  mal  cdmh:  Star  molto  male. 


(1)  Dlrazzaresignifica  pluttosto  Degene^ 
rare. 


STA 


—  718  — 


STA 


«  CKel  staga  eomod  »  :  «  8tia  co- 
modo  ».  Adiss  si  eh' el  8th  fr^ch  » : 
«  Ora  8l  che  si^  fresco  ».  «  Ma  stii 
»avi  6na  volta  »  :  «  Ma  sta  cheto  o 
bono  una  volta».  Sth  de  nappa: 
Stare  come  un  papa.  Sfa  aur: 
Star  a  muso  duro.  Sid,  in  guar- 
dia:  Stare  in  guardia.  Stdt  indree: 
Star  indietro.  P.  E. :  ifia  indree 
in  del  mangih,  in  del  spend :  Es- 
sere  paroo  nel  mangiare ,  nello 
spenaere.  Sid,  gio :  Star  giu  o  sot- 
to.  «  Sta  gid  de  ft  »  :  «  St^  giil  di 
li».  Stct'a:  Star  li.  P.  E.:  Slit 
li  de  eh:  Soffriggere.  «  C68!<e  te 
vceu  gih  II  a  tceulla  edn  quell  f  »  : 
«  Non  ti  confondere  con  quel...  ». 
Slh  sott:  Star  sotto.  P.  E.  i  «  Bi- 
sogna  ved^  c6ine  el  sid,  80tt » : «  Bi- 
sogna  vedere  come  sta  sotto  ». 
Sta  sou  ai  ddhhi  ehe  te  gWHi  6n 
poo  de  /«t>er  5» : «  Toma  sotto  alle 
ooltri  one  hai  ancora  un  po*  di 
febbre».  Sia  su:  Stare  su.  P.  E.: 
W,  sih  sii  de  noti  a  siiidih  » :  «ye- 
glia  ogni  notte  a  studiare  ».  «  El 
8th  8it  a  ^uint  plan  »  :  «  Sta  sil  a 
quinto  piano  >.  «  Jj'^  in  eollera  e 
el  sth  su*:*tl  in  coUera  e  stiik  a 
muso  duro  ».  Slh  sit  de  prhzzi : 
Tener  alto  il  prezzo.  Sta  8u  drizz: 
Star  sil  diritto.  Sih  su  V  aequa  : 
II  tempo  sta  o  Ceasar  di  piovere. 
Sthf  su  i  galanterii:  Stare  suUa 
galanteria.'  Sta  sul  tcRU  miee:  Sta 
sul  pren<ler  moglie.  *  Gh'en  sta  sii 
pu  »  :  «  Non  v'ha  di  peggio  ».  Sih 
via:  Star  lontano.  P.  E/.  «  L'h  staa 
via  duu  ann  »  :  «  Fu  assente  due 
anni ».  Sth  via  la  f4ver,  el  eolera: 
Star  lontana  la  fenbre,  il  eolera. 
( Altri  modi)  A  stagkela  li :  E  passa 
o  E .  chissk  quanto  ancora.  «  Che 
i  robb  staghen  tra  de  nun  o  ehi  » : 
«  Le  cose  stiano  tra  noi ».  «  El 
p6  sth  poech  a  vegni  o  a  tomh  »  : 
« Non  pu8  star  molto  a  torna- 
re  ».  Quell  che  staa  e  staa:  I- 
dem.  «  ICl  sh  cdme  el  sth  » :  «  S^ 
come  8t}\  ».  Fh  sth:  Tenere  in  ri- 
spetto.  Fh  sth  su:  Rubare  P.  E. : 
«  Fl  g^h  fh  sth  sit  6n  phrsich  »  : 
«  61i  prese  una  pesca  senza  pa- 
garla  ».  «  C6me  la  o  el  sth  fin  «  Co- 
me 8tlt?».  La  ghe  sth  tid:  Non  la 
ci  st^.  Lassa  sth :  Lasciar  stare. 
P.^  E. :  Lassh  sth  de  fh.., :  Trala- 
sciar  di  fare.  « In  qv^hst  hisbgna 
lassall  sth  »  :  «  In  questo  articolo 
'''  bisogna  lasciarlo  stare  ».  1m  sth 


ae  mi  o  de  ti*:*  8t&  da   me,  da 
te  ».  JPod^  minga  stagh  (nella  oon- 
venienza) :  Non  ci  si  pot«r  stare. 
Pod^  minga  sth  senza^,.:  Non  po- 
tere  star  senza.  Potl^  std  tlenanz 
a  ehidnque:  Poter  stare  a   petto 
a  chiunque.  Podh  sta   in   ntssvtn 
sit:  Non  reggere.  P.  £.:  «  QuHia 
shrva  la  pd  sth  in  nissun  sit»: 
«  Quella  serva  non  regge  oon  nea- 
sun  padrone  ».  Sta  a  cceur  .*   Star 
a  cuore.   St^  a  ednira:   Star  di 
contro.  Sth  adoss:  Stare  addosso. 
Sth  adree  al  foss:  Star  lunso  il 
oanale.  Sth  al  tutt  o   a/  aehirz: 
Star  al  giro.  nFlsthde  inineidn*i 
«  Ora  sta  fresco  ».  Stii  dent:  Starei. 
P.  E. :  «  Ohi  ghe  stit  dent  anea  la 
zenna.,.,  el  teater,  eee,  »  :  «  Qtu  ei 
stk  anche  la  cena...  il  teatro... ». 
Quhll  ehe  sth  ben:  Idem.  Stagh: 
Starei.  P.  E. :  On  prezzi  de  podi 
stagh:  Un  prezzo  da  poterci  staie 
o  campare.  «  Te  fill  mat  a  stagh 
s6ra  » : «  Fai  male  a  starei  sopra  ». 
Sth  a  quhU  ehe    dis   vuti  :    Star 
con  quelle  che  dice  uno.   Tutt  sth 
ehe,.. :  Tutto  st^  che...    Vegni  a 
sth:  Yenir  a  costare.  «  S6n  ataa  R 
li  per  »  :  «  Sono  stato  li   li   per ». 
«  Stoo  per  duu,  per  trii »  (a  torn- 
bolaj :   «  Sto  per  due,  per   tre ». 
Robb  ehe  sth  n^  in  eiel  nk  in  th^ 
ra:  Cose  che  non  hanno  n^  bab- 
bo  n^  mamma  o  Idem. 

—  etabatmater  (D.  Lat.),  Sta- 
batmater. 

Stabbi  e  StabiMl,  Stallaeeio. 
Stabbiolo.  Pari  <in  stalnell :  Parer 
una  stalla.  «  Stdn  in  d'&n  etabielL 
minga  in  d'dna  stanza  » :  «  Stannw 
in  un  porcile  non  in  una  stanra  ». 

StabU,  Stabile.  On  oost  stairil: 
Un  ufficio  stabile.  | «  JJh  eompraa 
6n  staMl>'.  «  Comperb  uno  sta- 
bile ». 

—  Stabili-ilii-ili88.  Stabilire. 
«  L*h  staMlii  c6si  » :  «  Ha  —  o  de- 
ciso  cosi  ».  «  Se  s'in  stabilH  a  Pa- 
ris »:   «  Si   sono  —  a   Parigi ». 

—  Stabilidura,  Intonaco.  «A 
st6  mur  ghe  va  daa  la  stabilidura  » : 
«  A  questo  muro  va  data  la  into- 
nacatura  ». 

—  Stabiliment ,  Stabilimento. 
StabUimsnl  de  bagn  :  Stabilimento 
di  bagni. 

—  Stabilitaa,  Stabiliti^.  On 
omm,  senza  stcUnlitaa  :  Omo  sen£a 
stabilitii  di  propositi. 


STA 


—  719 


STA 


Stacch^tta,  Bulletta.  —  de  im- 
balleiddr,  del  ealzdlar,  eee, :  Bul- 
lette  a  freddo,  da-  impannate,  da 
Lmbroocare.  |  (In  cima  alio  sigaro 
per  nmidil^)  Fiingo.  (M.  d.  d.) 
^egnlph  i  staechett :  Darsi  a  mala 
vita.  PtMsd  la  staeehetta:  Eccedere 
o  Passar  il  segno  o  il  oanapo.  Fd, 
glA  a  la  staccMtta :  Tenere  a  steo- 
43hetto.  I  Staechett  de  garofdl :  G»- 
Tofani  (ohiodini). 

—  Stacdiett^-ettaa,  Guarnire 
^  bullette  o  Imbullettare.  «  L*h 
4»dree  a  instaeehettd  i  cassettinn  de 
fnandh  via  » :  «  Sta  imbollettando 
le  cassette  da  spedir  yia». 

—  Staccliettarla,  Bullettame. 

—  Stacchettlnna,  Staccliettoii- 
na,  Bullettina  e  Bulletta  groasa  o 
Bullettona. 

—  Staccbettee,  Bullettaio. 
Stadera,  Idem,  Stadera.  VoAta 

de  la  — :  Il  fusto  della  — .  Hobba 
de  mhtt  su  la  stadera  (di  libri) : 
Roba  da  Tenders!  a  peso  di  carta. 
Qu^ll  ehe  stit  alia  staaera :  Lo  sta- 
cterante. 

—  Staderk-eraa,  Pesar  solla  sta- 
dera. 

—  Staderascia,  Stader^tta,  Sta- 
derdnna,  Staderaceia,  Staderina, 
Staderona. 

—  Staderee,  Staderaio. 
Staffa,  Idem!  Ph'd  i  staff:  Per- 

der  le  staffe.  Tegn\  el  pe  in  dd 
staff :  Tener  il  piede  in  due  staife. 
JH  hieeer  de  la  staff  a :  II  bioohiere 
della  staffa.  /  stoiff  sott  ai  calsdn 
(in  dis.):  Le  stafte. 

—  Staffetta,  Idem.  «  L'd  man- 
daa  dna  staff elta  a  posta  » :  «  Stac- 
06  una  stanetta  espressamente  ». 

Staffi,  Staffile.  Incoiu  quasi  pii 
nissun  dopra  el  staffi:  Oggi  non 
c'^  quasi  piiH  nessuno  che  adoperi 
lo  stafBle. 

—  Staffllada,  Staffilata.  « C?te 
staffilada  »  :  «  Che  staf&lata  ». 

—  StafiUii-fllaa,  Staffilare.  8e 
usa  pu  a  staffild.  dawera :  Lo  stat- 
file  come  oastigo  h  passato  di 
moda. 

Staggia,  Stagffio  e  Regolo.  Bi- 
eamaddr,  tessid4r,  legnamee,  nvur- 
raddr,  g'dn  tutti  6na  sdastagqia: 
Rioamatori,  tessitori ,  legnaioli, 
muratori  ban  tutti  il  suo  regolo. 

Stagldn»  Stagione.  De  mkzza  star- 
gion:  Di  mezza  stagione.  Derviss 
la  stagion:   Aprirsi  la   stagione. 


Stagion  morta:  Stagione  morta^^ 
Ilmese  de'  cipolloni. 

—  Stagionk-onaa,  Stasionare. 
«  L^h  6na  donna  stagionatM  »  :  «  E 
una  donna  stagionata». 

—  Stagionadura,  Stagionatura. 
Stagn,  Stagno.  Stagn  e  piomb : 

Sta^no  e  piombo.  |  (Agg.)  Sodo, 
Granito.  P.  E. :  « //  ^  ona  hUla 
t6sa  grassa  e  stagna »  :  «  £2  una 
bella  ragazza  e  come  granita ! » 

—  SUMB^-agnaa-agnasB.  Fit 
sta^nd  el  ealdar :  Far  stagnare  11 
paiolo.  ^1^  stagndt  el  sang^u :  Far 
stagnare  il  sangue. 

—  Stagnant,  Stagnante.  Aegua 
stagnant  (Aff.):  Acqua  stagnante. 
II  pop.  direbbe:  Aequa  morta. 

Stalla,  Idem.  (Pr.)  Sard  la  stair- 
la  quand  h  scappaa  i  bceu :  Chiu- 
dere  0  anehe  serrare  la  stalla 
quando  son  scappati  i  buoi. 

—  Stallazz,  Stallaggio  e  Stalla- 
tico.  Fl  stallasz  in  via.,. :  Lo  stal- 
latioo  m  via... ».  |  «  Oo  pagaa  tant 
de  —»:n  Ho  pagato  tanto  di  stal- 
latico  ». 

—  Stallee,  Stalliere. 

—  Stall^tta,  Stalletta. 

—  Stallln,  Stallino. 

—  StaI16n,  Stallone.  Fl  stalldn 
di  vaceh  a  la  Bassa :  La  stalla  in- 
vernale.  ||  Cavall  — ;  Cavallo  Stal- 
lone. 

Stamattinna,  Stamattina  o  Sta- 
mani. 

Stam^gna,  Stamigna  (1),  Carta 
de  stamegna:  Carta  da  impannata. 
I  ( Avaro) «  Che  stamegna  /  »  :  «  Ch& 
tirchio  o  che  pidoccnio ! ». 

Stamp,  Stampo. 

Stampa,  Stampa.  (Civ.)  La  stam- 
pa  Vh  stada  inventada  da... :  La 
stampa  fu  inventata  da...  Dh  6n 
liber  aUa  stampa :  Mandare  un'o- 
pera  alle  stampe.  «X'^  6n  omm 
de  la  stam,pa  antiga  »  :  «  £]  un  omO' 
delVantica  stampa  ». 

—  Stampa-mpaa,  Stampare  (2). 
«  L'ii  stam^paa  tanti  oper  » :  «  Pub- 
blic6  molti  libri  ».  i  ^  Fl  le  porta 
stampaa  in  front  »  :  «  Lo  porta 
stampato  in  fronte  ». 


(1)  La  Stami'irna  in  lin^a  e  deflnltft: 
certa  tea  di  pel  di  capra  per  colore,  o- 
anrhe  r-erto  tessuto  di  stanie. 

(2)  Stampare  in  Fior.  ha  an  senso  ehe- 
manca  a  not.  Vuol  dir  anche  far  una  co- 
la molto  presto  In  quattro  e  quattro  otto> 


STA 


—  720-- 


STA 


^  Stampada,  Btaitipato< 

—  Stampadlnna,  Smmpatiiia. 

—  Stampaddr,  Stampatore. 

—  Btampat^ll*  Stainpatello.  in  El 
^criv  in  atampaiell  » :  «  Idem  ». 

—  Stampador^ll,  Stampatorello. 

—  Stamparla  (Volg.).  Vedi 
^tamneria, 

—■  Btamperia»  Stamperia. 

—  Stampiglia,  Stampiglia. 

—  Btampiglia,  Biglietto.  Istam^ 
pin  del  loU:  I  biglietti  del  lotto. 

Stamponazza  (In  dis.),  Cocuz- 
sa,  Accidenti !  eoc. 

StaxLga,  Stanga  (1).  2>d  sii  la 
sianaa  a  Vuse:  Chiudere  Tusoio. 
•«  L'a  faa  da  9u  la  stanza  al  pov" 
ton  »:  «  Fece  spraugar  il  portone 
4lel  palazzo  ».  I  /  stangh  del  car : 
Le  Btanghe  del  carro. 
.  —  Stang&-ngaa,  Stan^are.  iStora- 
gd  Vu88:  Stangar  I'uscio. 

—  Stangada,  Stangata.  MElg'h 
daa  6na  stangada  sul  coo  » :  «  Gli 
diede  una  staugata  sul  capo  ». 

~  Stanghett,  Stanghetta.  Istan- 
ghett  de  caretiin:  Le  Btanghette 
del  barroccino. 

—  Stanghetta  (2) ,  Stanghetta. 
La  stanghetta  delta  seradura:  La 
stanghetta  delta  toppa.  I  sian- 
gkett  de  la  mtisica  (divisione  delle 
oattute):  Le  stanghette. 

—  Stangdn,  Stangone. 
Stanott.  Vedi  JVott. 
Stant&  (Volg.).  Vedi  SUntA. 
StaAtl-ntii,  Invietire.  n  El  eo- 

Tnineia  a  stanti  »:  «  £]  sull'lnvieti- 
re  ».  «  L'i^  minaa  mal  ma  VI  6n 
poo  staniida  »  (di  donna) :  »  Non 
<i'h  male  ma  ha  il  yecohino  Opp* 
^  un  po*  usata  ». 

Stanza,  Idem.  Stanza  seurap 
4siaraf  aridsa,  dinmpegnada^  umi- 
da,  a  primm  plan  soU  ai  c6pp : 
Stanza  buia,  ohiara,  ariosa,  libe* 
ra^  umida,  ahbaino.  Stanz  mobi^ 
ghaa:  Camere  ammobigUate. 

—  Stanzasola,  Stanzdtta,  Stan- 
zin/  Stanzonna,  Stanzaccia,  Stan- 
9(6  tta. 


(1)  Stangato  in  Fior.  sipnifica  omo  sen- 
za  denari  e  con   poca  probabUltJi  di   gua- 
<lagname.  Ancbe  Stanga  signifloa  man- 
canza  del  bisoenevole. 

(i)  Le  Stanghette  dei  carri,  in  milanese 
TOiao    maschili:    I  stanghett.    Stanghetta 
*"emm.  servo  ad  altri  u«l  come  si  veae  ne- 
11  esempi.  < 


Starni  (Volg.).  Vedi  SlernL 
Staslra  e  Staaera,  Queeta 
.  Stat,  Stato«  In  Stat  natwroi: 
atato  naturale.   Vkss  in,  h&no 
tin  Stat:  Idem.   Vhss  in  statdefi 
Esaere   in   istato   di    fare.  A 
gid  de  slat:  Andar  alPestero. 
de  Slat:  Omo  di  Stato.  CansiUi 
Stat:  Idem.  Affare  de  Siat:  I 
Fass.  &n  stat:  Formarsi  nno 
Stat  cUtiv  epa^siv:  Idem.  Siai^i 
nim:  Statistica.    Tcbu  sii  el 
d*anim:  Levar  la  atatistica  deb 
popolazione.  Stat  maggior:  Idem. 

—  Statarl,  Statario.  Giudiza 
stataH:  Idem. 

Statistega  (Volg.)  Vedi  Sla^ 
stiea,  Statistica.  ^-  d'ltaHa:  - 
d'  Italia. 

Statda,  Statua.  —  2>e  marm, 
de  gesSf  eee,:  —  di  manno,  di  ge^ 
so,  eoc.  Restit  It  edme  una  statia: 
Bestor  di  stuceo  o  di  gesso. 

—  Stato^tta,  Stataetta  e  Sti- 
tuino. 

Statnqno  (D.  Lat.),  Idem. 

Statnra,  Idem.  De  staturaifiu- 
sta:  Di  ragionevole  stutura. 

Statutt,  Statuto.  La  fUia  del 
— ;  Idem. 

Staxi6n»  Stazione.  A  la  sUum 
de  la  strode  de  fhr:  Alia  stiusioiK 
della  strada  ferrata.  FervM  t» 
staeUm:  Fermo  in  stazipne.  BiHr^ 
la  robba  dalla  stasian:  Ritirare  b 
roba  dalla  stazione.  0  Siazion  o- 
stronomiea:  Idem.  |  I —  delaVw 
Cruets:  Le  stazioni  deUa  Via  Cm- 
cis. 

—  Stasionari ,  Staziouario.  A- 
dess  86ni  stasionari  in  Milan » : 
4c  Ora  sono  stazionario  in  Milano  >• 

Sticca,  Idem.  —  de  biglktrd: 
Steooa  da  bigliardo.  Edi  sUeeafai- 
sa  :  Far  stecoaia.  |  —  per  m  i 
fceui  di  liber:  Stecca  e  tagliaou^ 
te.  I  —  <{i  ealzolar:  Steoca.  I  I 
steceh  de  la  fasshUa :  Le  steoehc 
della  fascietta.  |  (Fig.)  Ciapph  io 
stkeea:  Avere  il  bocoone. 

—  Steooaa  e  Steccada,  Stee- 
cata. 

St^coh,  Steoco  (1),  Fusoello.  Pj- 
ventd  magher  e6me  6n  steeeh :  Di-* 
ventar  magro  eome  un  fusoello. 


(1)  In  fior.  &i  una  frase  ohe  mane*  ill 
nostro  Stfixh.  Di  persona  che  TiT«  iotU-»L 
llssimamente  si  dice!  E^  oampa  come  anclj 

steoco  unto. 


STK 


-  721  — 


STE 


JDtM-fJt  steeeh  in  erde:  Un  misero 
fooo.  M  sieech  per  i  dent:  Lo  atuz- 
zicadenti. 

—  StecohU  (P.  N.),  StecoUto. 
«  JS^l  g^h  daa  &na  legnada  e  el  Vh 
mhss  li  steeehii  »  :  «  Gli  dicde  una 
bastonata  e  lo  lasoib  8ul  tiro  ». 

Stee  (In  dis.)  Staio.  N.  t'r. :  Side 
a  tutt  i  stee:  Star  a  tutti  i  partiti. 
JB6ff^  via  &n.  stee  de  erased:  An- 
aimare  smisuratamente  OpjK  Mo~ 
Btrar  grande  albagia. 

Stella,  Stella.  (Colto)  /  st^U  n4 
in  alter  ehe  s6l:  Tutte  le  stelle 
iisBe  sono  aoli.  I  (Fig.)  «  El  m'd 
sehisciaa  &n  call  eh' el  m*h  f€M  nedk 
i  siell »  :  «  Mi  schiacoio  un  piede 
c  mi  feee  veder  Ic  stelle  ».  Nass 
9otl  a  eattiva  — :  Nascere  sotto 
cattiva  Stella.  Forth  ai  st^U:  Por- 
tar  alle  stelle  o  Alzar  al  cielo.  | 
« Xd'^  vuntia  di  primm  siell  de  Mi- 
lan »  :  «  £;  una  stella  di  Milano  ». 
Stella  eomhtta:  Cometa. 

—  St^aa,  Stellato.  Gielstellaa: 
Cielo  stellato.  Cavall  stellaa  in 
front:  Cavallo  stelleggiato  in 
ironte. 

—  Stell^tta,  Stelletta.  La  stel- 
letla  di  speron :  La  stelletta  de- 
gli  sproni.  /  stellett  de  la  montura 
(ufficiali):  Le  stellette  della  di- 
visa.  I  Asterisco  o  anche  stelletta. 

Stelllnxi  (Orfane  della  Stella).  | 
(Pasta  da  minestra)  Stelline.  (Per 
Rieama)  Stelle. 

—  Stell6n  e  Stel6n»  Stcllone  (1), 
Kiohiamo. 

Stemegna  (Volg.).  Vedi  Sia- 
niegna. 

Stemperii-peraa  (P,  N.),  Stem- 
perare.  Stemperh  Vineioda  in  Voli 
e  Vasee :  Stemperare  Taggiuga  per 
far  rinsalata. 

Stend,  Stendero.  Stend  6n  eon- 
tratt:  Stendere  un  contratto.  Steiid 
i  pagn:  Tendere  o  sciorinare  i 
panni  (2). 

Stendard,  Stendardo.  El  sten- 
dard  de  la  rivolta :  Idem.  ' 

Stenografia,  Idem. 


(1)  Stellone  in  Tngua  ha  due  significatl 
diversi  dallo  SleUon  mil.  In  Fior.  pop.  st- 
i;niflca  Gran  oalore  del  sole  d*  estate  e  in 
Fior.  colto  signiflca  cerohio  di  ferro,  in 
artiglleria. 

<S)  I.e  lavnndaie  di  Siena  dicono  tender 
i  panni  quando  li  mettono  al  sole  e  sten- 
derli  qaando  li  ritirano. 


—  Stenograf,  Stenografo. 

.  Stent,  Stento.  A  stpitrA.  stcnto. 
Viv  a  stent:  Vivere  di  stenti.  A 
gran  stent :  A  gran  tatica. 

—  Stentk-entaa,  Stentaire. «  L*^ 
vegnuu  sii  stentaa  >  :  «  £  stento  >^ 
nL'd  stentaa  edm^  a  eiappd  qui 
danee  >» :  «  Stent6  non  poeo  a  nh- 
vere  que'  suoi  quattrini». 

—  Stentad^U,  Stentinb.  «  Odme 
Ve  stentadell  quel  fioiu  /  »  :  «  Quel 
bimbo  h  steutino  a8sai». 

—  Stentadura,  Stentatura. 

—  StentardU,  Stenterello  (1). 
Stereotlpla,    Idem.    Sehoel  Ve 

staa  vun  di  primm  eke  h  scritt 
sulla  —  ;  Scboel  fu  uno  de'  primi 
che  scrisse  sulla  stereotipia. 

—  Stereotip,  Stereotipo.  I  fras 
stereotip  (colto) :  Le  frasi  stereo- 
tipe. 

Sterlinna,  Sterliua. 

Stemi-emli,  Stemere  (Disteu- 
dere  per  terra).  Steml  la  stalla : 
Stemere  la  stalla. 

Sterno,  Sterno. 

Sterza,  Sterzo  (2).  Varozza  a 
m>h2za  sterza:  A  mezzo  sterzo. 

—  Sterz&-erzaa,  Sterzare  (3). 
Steven  (Nome  proprio).Stefanb. 

(Traslato)  Buzzo.  Impientss  el  ste-^ 
ven  (4)  Empirsi  il  buzzo. 

—  Stevenin,  Stefanino.  Pader 
fio&u  e  Stevenin:  Vedi  Pader. 

Sti,  Questi,  Codesti.  «  Sti  fest  t 
oo  passa  in  eampagna  » : «  Le  scor- 
86  feste  lo  ho  passate  in  villas. 

StU&-lIaa  (P.  N.),  Stilare  (T: 
le&^ale) 

—  Stil  (P.  N.),  Stile.  «  El  g'dt  on 
stil  tiitt  «d » :  «  Ha  un  modo  di 
scrivere  o  uno  stile  tutto  suo  par- 
tioolare  >». 

—  Stilasc,  Stilaocio. 
StiU,  Stile,  Pugnale. 

—  Stil6tt.  SHletto,  Pugnaletto. 

—  StUetta-^ttaa,  Stilettare.  Sii- 
lettd,  su:  Stilettare. 


(i)  Si  sa  che  codesta  6  la  maschera  flo- 
rentina  inventata  dal  Del  Buono. 

(2)  Sterzo  in  lingua  vale  una  specie  di 
carrozza  capace  di  due  pcrsone :  Caret- 
teUa.  '      ' 

(3>  Sterzare  vuol  dire  dividere  in  tcrzo, 
ed  anche  volfare  per  isterzo. 

{4}  Credo  che  la  ragione  di  SUtven  per 
Ventre  sia  da  cercarsi  nella  paochia  del 
Natale,  che  produce  tantl  ma\  di  ventre 
nel  giomo  di  santo  Stefano. 


STI 


—  722  — 


8TI 


—  StUettada,  StUettata. 
Sfeimii-xiiaa-masB,  Stimai'e. «  Mi 

el  atimi  molto  » :  «  lo  lo  stimo  as- 
Hai ».  SHmagh  i  ann  a  vuti:  Misu- 
rar  gli  anni  a...  «  J^/  atimi  bravo  se 
Vh  bdn  de„.  »:  «  Lo  diro  bravo  se 
sar^  capace  di... »  (Pr.)  Chi  atima 
nd  eompra:  Chi  stima  non  com- 
pera.  «  Qtiarda  come  la  ae  aUm- 
ma*:  «Guarda  come  la  si  pavo- 
neg^a  ».  «  Jf  I  adnt  m,inga  mm  ehe 
ae  attmma  » : « lo  non  sono  uno  ehe 
mi  tenga». 

—  S&nabll,  Stimabile. 

—  Stimad6r,  Stimatore. 

—  SttmattHBlin,  Stimatisaimo. 

—  Stimm ,  Vista  d'  occhio,  A 
atimm:  A  ocohio  e  croce. 

—  Stlmma»  Stima.  «  De  lit  g'oo 
tutta  la  atimma,  ma  » :  «  Di  lei  ho 
molta  stima,  ma  ».  Fd  la  atimma : 
Fare  la  stima. 

Stliil61,  Stimolo.  Stimol  e  eoti- 
troatimol  (Civ.):  Stimolo  e  con- 
trostimolo. 

—  Btinoh,  Stinoo  (1).  M  sHneh 
o  Voaa  de  la  gamba  aal  genoee  at 
eoll  del  p^:  Lo  stinoo,  eco. 

SUpendi,  Stipendio,  Paga,  Sa- 
lario. 

—  Stlpendiii-diaa,  Stipendiarc. 
SUpit,  Stipite  (2).  Mattpit  de  la 

porta:  Idem. 

Stlpul&-ulaa  (Aff.),  Stipulare  (II 
popoio  dice:  Fa  dn  eontratt), 

—  StipulaildiL,  Stipulazione  (II 
pop.  dice:  Gontratt), 

8tlr&-iraa-lra88  (Aft.),  Stirare 
(II  pop.  dice :  Sopreaad,  e  TtrA). 

~  SiirasoUt-asciaa,  Stiraochia- 
re.  Stiraseidt  el  prhzzi:  Stiracchia- 
re  il  prezzo. 

—  Stirament,  Stiramcuto  e  Sti- 
ratura. 

Stirpa,   Stirpc,   Sohiatta,    Ori- 
gine. 
Stitegh  (Volg.).  Vedi  Slitieh. 
Stiticli,  Stitioo.  ^  M  vd  de  eorp 


(1)  1  Fiorentini  con  qaesta  parola  hanno 
foggiata  una  frase  ehe  manca  al  dialetto. 
Pwajgnfflcare  ehe  un  Indlvidno  ha  qual- 
che  po'  del  tristo  si  dice  non  e  uno  stinco 
di  santo. 

(2;  In  lingua  Stipite  o  Stipito  esprime 
a] ire  idee  ehe  mancano  al  dialetto  non 
parlato  da  gente  affettata.  Vale  stelo,  o 
pedale  d'albero :  TYonch.  Vale  la  persona 
d'onde  vien  la  discendenza  d'una  famigUa 
jn  diretta  l<nea. 


aUtieh»:  «  Ha  della  stitiohezn 
corpo  ».  I  (Fi^.) «  £/'i  sHUeh  in 
pagd  » :  «  £'  piscia  a  jgoociole  ». 

>-  Stttichezsa,  Stitichezsae" 
tioheria  (La  prima  in  senso 
teriale,  la  seoonda  in  senso  fi^ 
I'ato  come  I'esempio  a  J^iHeky 

Sttva  (D.  Lat.).   Stxv  Q), ' 
gola.  La  ativa  deirareutcLOk 
gola  dell'aratro. 

SUsEa,  Idem.  «  IT  h  aaUaa  b 
atxzza  » :  «  Mi  entr6  la  caeomna  >. 
I  (Soabbia  dei  cani)  Stisza. 

—  SUsEds,  Stizzoso. 

St6,  Questo  e  Codesto.  «  Pertii 
Natal  vui...  » :  «  Per  questo  If*- 
tale  voglio... » 

Stdbbla,  Stoppia  (2).  On  eamf 
a  atobbi :  Un  oampo  di  atoppie.  ' 

Btocc^ccaa,  Frecoiare. 

—  Stoccada,  Stoooata  (3),  Fre^ 
ciata.  4c  M  g*ik  daa  ihta  atoeeait 
eh* el  ^*d  levaa  la  pell  » :  «  Gli  diedt 
una  trecciata  da  levargli  il  pelo>. 

!|  «  Dopo  quhlla  atoceada  at  em' 
ira  Voo  pit,  viat » :  «  Dope  la  stoc- 
cata  di  cento  lire  non  llio  piu  n- 
veduto  ». 

—  Stoccadinna,  Cenciata. 

—  Stoccaddr,  Frecoiatore  o  Ar- 
oadore  (in  dis.).  «  L'^  &n  famm 
atoeeador  » :  «  £  un  famoao  tKt- 
oiatore  ». 

St6ech,  Stocco  (4)  (arma). 
StCBura,  Stuoia  (5). 

—  Storee  (Chi  fabbrica  e  \enAt 
stuoie), 

Stofiia,  Stofi'a,  Drappo,  PaonA 
Stoffa  de  Uina,  de  aeda,  de  velUf  eee^ 
Teaauto  in  lana,  in  seta,  di  TeK 
luto.  «  La  atoffa  Vh  pocea  »:  «  u 


(I)  Uguale  il  suono,  dlffer«ati  i  ««>«•  K 
Itngna  Stlva  signi&ea :  foado  delU  mtiI 
Tordine  con  oof  si  collocano  nelle  tgwji 

J»esci  salati.  Trovare  la  ativa  Tal«:  /Hw| 
a  nianera  de  reuui  a  fa  6na  roW» 

(2|  In  lingua  Stoppia  tieae  aateaioi 
manca  al  dialetto.  Sigaiflca  puretv^^' 
ehe  di  legnaminuta  rimaae  saltocJo''' 
il  taglio  della  maochia. 

(3)  Stoocata  in   fior.  ha  aa  aItroMM<*J 
ehe  in  Mil.  non  ha.  Slgaiflea  pare  Vva* 
o  Prezzo  scoavenevole  richiesto ;  •  ^^ 
anche  Scrocchio- 

(4;  A  Fir.  at  usa  questa  parol*  pC  ''^ 
gegno,  riputaxione :  Avere  stocco- 

(5)  In  dialetto  Stctura  nnn  sMntende 
il  soppedaneo    Stuoia  in  lingua  haiis*] 
flcatl  piix  larghi:  vale  teMUto  di  git^" 
e  d*erba  per  ooprir  le  merei  soi  earri. 
e  tessuto  di  canne  per  coprir  eent1>c 
Tolte  ed  altro. 


STO 


—  ?23  — 


STO 


paiino  ()  stretto ».  «  Oh'h  minga 
9toffa  in  quel  bagai  » :  «  Non  c'^ 
panno  o  stoifa !  » 

Stoieh  (Civ.),  Stoico.  *  /j*  t  6n 
stoieh  » :  «  E  un  omo  fantastico  ». 
«  Tju  el  fa  tutt  i  so  robb  de  stoieh  » : 
«  Hgli  ta  le  sue  cose  alia  filosofa  ». 

8&lla»  Stola. 

Stomatioli,  Stomachico  e  volg, 
Stomatico.  «  8t6  vin  ehi  Vh  stoma- 
tich  » :  «  Questo  vino  oonforta  lo 
»tomaeo  ». 

Stomeg&-megaa,  Stomaoare. «  A 
vedh  troppa  robba  de  mangidi  la 
tne  stomega  > : «  A  veder  troppo 
cibo  mi  sento  stomaoato  ».  (Al 
luorale)  «  Te  parlet  in  manera  che 
te  me  stomeghet » :  « Tu  parii  in 
luodo  da  nausearmi ». 

—  Stomech  e  Stomioh  (Ciy.)* 
Avhgh  quaieoss  sul  stomeeh :  Aver 
lo  stomaoacoio.  Jvhgh  &na  preia 
sul  stomegh :  Tener  un  gran  peso 
sollo  stomaoo.  Ivnbarazz  de  sto- 
meeh:  Trambusto  di  — .  Vhss  de 
stomeeh  debol:  Arere  lo  stomaco 
<li  cartapesta.  Oiustd,  el  stomeeh  : 
Kimettersi  lo  stomaco.  La  eap- 
p^lla  del  stomeeh  (sch.):  Lo  sto- 
maoo. P.  E. :  JElformaga  de  gran- 
na  el  rinforza  ta  eappella  del  sto- 
megh: II  oaoio  parmigiano  dh  forza 
alio  stomaco.  (r^el  senso  fig.)  Rao- 
conciar  lo  stomaoo.  P.  E. : «  Quella 
uotizia  la  m*h  giustaa  el  stomeeh  »: 
<  Quella  notizia  m'ha  racconoiato 
lo  stomaco ».  Avhgh  minga  b&n 
stomeeh  eon  vun  (pop.) :  Avere  lo 
stomaco  guasto  con  alcimo. 

—  Stomachevol  (Ait.),  Stoma- 
chevole  (II  pop.  dice:  Vhe^l  me 
ruga), 

stonii-onaa,  Stonare.  «  C6me 
rh  stofiaa  st6  orghenin  /  »  :  «  Co- 
in'^  stonato  questo  organetto  ». 

—  Stonada.  Stonatura. 
Stond6ra.  vedi  Strusa  (II  po- 

polino  dice  ;  Andit  a  stontlera ) , 
Bgonnellare. 

Stdpp,  Stoppo,  Chiuso,  Turato. 
(D.  In.),  Fermati ! 

Stdppa ,  Stoppa.  «  Viappa  &n 
poo  de  stoppa  e  stdppa  quel  bus  » : 
«  Piglia  un  po'  di  stoppa  e  tura 
quel  buco  ».  On  omm^  de  stoppa : 
Omo  di  cenci.  (M*  d.  d.)  Pari  6n 
poresin  in  la  stdppa :  Vedi  Pore- 
sin,  I  (Ubbriaoatura)  Stoppa.  «  L'^ 
andaa  gib  in  eantinna  a  lavord  o- 
dree  al  vin  n<Buv  e  Z'A  eiappa  6n 


fior  de  stdppa  » : «  And5  a  svinare 
e  prese  una  stoppa  che  non  si 
reggeva  in  piedi». 

—  8t6pp&,  Stoppare,  Turare. 
Stoppass  i  oreee:  Turarsi  le  orec- 
cbie.  Sldppd-  el  goss:  Rimpinzare. 
(Giooo)  Stoppare. 

—  StoppaDOdUCC,  Stoppabuchi, 
Turabucni  e  Comodino.  Servi  de 
sloppahmuee :  Servire  di  ripieno. 

—  Stdppada,  Turamento. 

—  Stoppadlnna,  Un  po'  di  tura. 

—  atoppagdss,  Ingoffo,  Boccone 
grosso. 

—  Stoppasc  o  Stoppordn,  Stop- 
paccio,  Zaifo,  Tappone, 

—  Stoppin,  Stoppino(l),  Luci- 
gnolo.  El  stoppin  aella  lueema  a 
moderatoeur:  JLa  calza  della  lu-^ 
cema  moderatore. 

—  Stopponk-onaa,  Tappare. 
Stor&-oraa,   Seccare,   Noiare. 

«  Te  m*ee  storaa  » : «  Tu  mai  scoc- 
ciato  i...  (triv.)  o  Tu  mai  ristucco 
fino  alia  nausea  ».  «  S6nt  straeeh 
e  storaa  del  tiagg  >  :  «  Sono  am- 
mazzato  di  tatica  e  di  sonno  ». 

—  Storada,  Aftannamento. 
8tor&8,  Storace. 
Storbalunna ,   Lunatico.  ^i^  Ul 

6n  ehrto  storbalunna  quel  td  a- 
mis/ynnE  un  certo  feto  quel  tuo 
amico !  » 

Store,  Storcere,  Strizzare.  Vedi 
Storg, 

StoroUt-rdaa,  Torcere,  Attor- 
cigliare. 

Itordi-ordil,  Stordire.  «  M  m'a 
stordii  «t«  »  :  «  M'  ha  intontito  ». 
«  8dn  restaa  stordii  » : «  Rimasi  di 
stucco  o  sbalordito  »;  J/^  6n  stor- 
dii de  primma  forza:  £  uno  stor- 
dito  di  prima  riga. 

—  Stordid^U,  Stordiddn,  Stor- 
ditello,  Storditaccio. 

—  Stordlment,  In  mlzz  al  — : 
In  mezzo  alio  — . 

St6rg-orglnu-6rges,  Storcere. 
Storg  la  bdcca :  Storcere  la  bocca^ 
—  la  bianeheria  bagnada :  Torcere 
i  panni. 

—  Storgluda,  Torcitura.  «  Dagh 
6na  bontia  —  »  :  «  Dagli  una  bo- 
na  -  ». 

—  Storgindinna  (P.  N.),   Stor- 


(1)  Stopplno  corrisponde  anche  a  Stop^ 
pin^  ma  i  Fior.  Qsano  di  questa  parola  pTii 
volontieri  in  altro  senso,  come   Cerin. 


8T() 


—  724  — 


STO 


giudonna,  Piccola  o  Forte  torci- 
tura. 

Storla,  Idem.  (Civ.)  La  atoria 
la  inseffna  di  gran  robh  :■  La  sto- 
ria  h  maestra.  |  «  Ven  minga  eht 
a  euntik  di  stori  »  :  «  Non  mi  ve- 
il ir  a  piantar  carote ».  «  Ma  ehe 
gtoH  f»:n  Son  pretesti,  fandonie  ». 
«  jy^  Idnga  la  storia  ?  »  :  «  E  luii- 
ga  questa  »toria  ? ».  ^x-Oo  de  cun- 
tatt  come  Vh  la  storia  ?  »  :  «  Te  I'ho 
a  fare  il  raocouto  ?  Opp,  To  I'ho  a 
dpiegare  il  fatto?» 

—  Storiella,  Storiella.  «  Gh'e  in- 
toma,  8u  de  lu,  6na  eerta  storiel- 
la  ehe...  haata  / »  :  «  Corre  una  oer- 
ta  stOriella  su  di  lui  ehe...  baeta ! ». 

Stomo,  Stonio.  « Quell  eavig^ 
gidn  Vh  vengiuu  6n  ambo  c6nt  on 
'atomo  » : «  Quel  fortunino  ha  vinto 
un  ambo  cOn  uno  stomo».  Com- 
prh  6n  atomo:  Strappare  uno 
wtorno.  I  (Per  Siomell).  Vedi  Stor- 
nell.  I  (Per  intronato)  Balogio. 

Stoma-omaa,  Stornare. 

StomW,  Stomello.  0»v  atornell 
rhe  vh  per  cd, :  Stornello  addomc- 
Hticato.  Slomei  taeeaa  inaemma 
( per  zimbello) :  Stornelli  acco- 
dftti.  I  (Mantello)  Oavall  atornell : 
Cno  stomello.  |  (In  versi)  «JK 
eanta  aii  di  bH  atomei  >» :  «  L'  can- 
ta  di  grazioBi  Btornelli  o  anehe 
Htbrnella  ». 

Stomi-omii,  Stordire.  «^M  r  it 
atomii  in  manera  e6nt  i  eiaeeier 
rh^elg'ct  cavaa  quel  ehe  Va  voruu  » : 
«  £'  lo  impappmo  in  modo  con  le 
Hue  ciarle,  cne  gli  lev5  di  sotto 
quelle  ehe  voile*. 

Stort,  Storto.  Oamh  aiort :  Gam- ' 
be  storte.  Ona  toaHta  tutta  ator- 
ta:  Una  tortignacola.  (Di opinionij 
*^  El  r  db  eiappada  atortUf  el  m'  a 
minga  capii »  :  «  L'ha  pigliata  ma- 
le non  m'ha  compreso».  «  If e  va 
stort  tutt  eoaa  »  :  «  Non  ue  azzecco 
una  Opp.  Tutto  mi  va  a  rove- 
Hcio*.  (M.  d.  d.)  Operdrizzoper 
atort:  A  diritto  o  a  torto.  (Pr.) 
Ogni  atort  el  g^a  el  ad  drizz :  Ogui 
«liritto  ha  il  sue  rovescio  ».. 

Storta,  Idem.  Ciappa  ona  ator- 
'a  a  6n  ph :   Prcndere  una  —  al 


(1)  C  e  un  digtico  nella  gentile  Tosc&na 
ehe  Buona  cosl ;  e  se  vuoi  far  con  meco  a 
storneUare,  prendi  un  panchetto  e  mettiti 
V  sodere. 


[»i«de.  (Fig.)  Pronder  luia  eanto- 
nata.  |  (Vaso)  Stctrta. 

Stortk-ortaa-ortass  ,  Torcen. 
Sbiecare,  Distorcere.  Siorta  In 
bdeca:  Storcerc  la  bocoi%». 

—  StortacoU,  TorcicoUo  e  Stor- 
ta. 

—  Stortada,  Storta,  Storsionf. 

—  atortadinna,  Stortina. 

—  StortUt-iaa-iaas,  Toreerc. 

—  StortUrna,  Toroere. 

—  StorUgnan ,  StortUpBent. 
8tortl6n,  8tortigna<^olo. 

Straa  (Volg.).  Vedi  Strada. 

Straassee,  Sufticientisdiiiio. 
«  Ghe  n*oo  aasee  e  atraaRsee  »  :  «  Nt 
ho  fin  di  sonra  agli  occhi ». 

Etrabalz,  Ti'abalzo. 

—  Strabalz^-alzaa,  Trabalzam 
Strabenedi,  Strabenedire. «  Vau 

a  fh  atreUtenedl  >  :  «  Vatti  a  f»r 
strabenedire  ». 

Strabolglra-iraa.  N.  ir.:  Andi 
afaaa  atrabolgira:  Andar  alia  o  ii 
malora. 

Strabnffaa,  Rabbaruflfato  e  i* 
eerti  easi  Sbertuociato. 

Strabnl-bnii,  Bollire  a  soroMio. 
Buii  e  atrabollii:  BoUito  tre  volte*. 

Straoar,  Ecceesivamentc  ear». 

Stracareg&-egaa,  Sopraccari- 
care.  « Quel  car  II  Ve  straeart- 
gaa  »  :  «  Quel  carro  6  sopraceari- 
cato  ». 

8traoo&-ccaa-eca88,  Stracoare. 
Stancare.  Straeeaas  de  fh,  de  tfi. 
de  riphtt :  Stancarsi  di  dover  fa- 
re, dii'e,  ripetere,  eoc. 

—  Straccada,  Stancaucuto. 
T(BU  ail  &na  gran  atraecada :  l*\- 
gliarBi  iina  straccatoia,  ma  co* 
tiocchi. 

—  Stracch ,  Htraeeo ,  Stanco. 
Lavord,  de  atreuieh:  Lavorare  » 
Bti'accabraccia.  Andct  de  atraetk: 
Camminar  di  male  gambe  o  di- 
noccolato.  (  Stamper. )  CaraUtr 
atraech:  Carattere  sciupato  o  strao- 

CO. 

—  Stracchezza,  Stanohezxa.4?*oo 
adoaa  6na  atraeehessza  de  no  di: 
Sono  stanco,  morto. 

StraccMn,  Straochiuo.  ~  de 
Oorgonzceula:  Straoehino  di  Gor- 
gonzola.  —  quartir€eu:  —  quaiti- 
rolo.  B  Stracehin  geiaa :  Strac 
ohino  gelato.  |  Stracehin 
gaac:  Pane  di  vinaecie.  [ 
chin  per  Vagheg^^ino  (in 
Vedi  Pelaa,  Oingtn,  eee. 


STR 


—  725 


STR 


. —  Stracehinatt ,  Venditore  di 
tracchlni. 

Straoercii-oercaa,  Ceroare  piii 
^olte. 

Straoontent,  Stracontento. 

Straconvenlent ,  ConvenieDtis- 
imo. 

8trac6r-oor8,  Straoorrere. 

Stracott,  Straootto  (1).  Cott  e 
iracoH:  Gotto  e  straootto. 

Btrafla,  Idem.  Strada  retU,  pro^ 
tineial,  eomunal,  eofuorHvOf  po- 
stal: —  reale^  provinoiale,  comu- 
tale,  oonsoTziale,  poatale.  Strada 
frossa  o  maegtra,  amana,  caroz" 
'.abil,  battuda,  de  iravire,  in  pee, 
fid  de  man:  —  maestra,  alzaia, 
jarrozzabile,  battuta,  traversa,  ri- 
>ida,  gill  di  mano.  A  metaastror- 
ia:  A  mezza  — .  Andd  per  la  sda 
ttrada:  Andare  per  la  sua  strada. 
4  ndd  gid  de  ttrada  :  Andar  giii  di 
)trada.  AndA  per  la  strawi  del 
ran  Andare  per  la  via  battuta. 
Oiapph  la  strada  drizza  ( fig. ) : 
Bsser  Bulla  bona  Tia.  I'it  I'istessa 
ftrada:  Fare  lo  stesso  cammino. 
De  quHla  strada:  Nello  stesso 
^mpo,  P.  £.  «  Voo  a  la  posta  e 
le  quella  strada  eompri  i  seires  » : 
(  Vado  alia  ]>08ta  e  sulla  via  oom- 
oero  le  ciliegie  ».  Bctghi  de  strada: 
Rsgazzo  di  o  per  la  strada.  Fallh 
^  strada  (Hg.) :  Sbagliare  la  str»> 
la.  Fass  strada:  Farsi  strada.  P. 
EC. :  «  J7d  savuu  fass  strada  e  el 
fh^h  reussii  »:  «  Seppe  farsi  strada 
3  c'6  riuscito  ».  Veai  nanea  la^  : 
DiTorare  la  via.  €Hd  de  strada  (ant. 
[ig.):  Fuori  di  strada.  InsegnU  la 
Hrada :  Additar  la  strada.  Lassh  in 
Hrada:  Laseiar  sul  lastrico.  Jftmerd 
la  strada:  Cadere.  Mittvun  sula 
Hrada :  Mettere  nno  in  mezzo  alia 
■ttrada.  Adree  a  la  strada:  Per 
iriaggio.  P.  £.:  «  Jfi  sdn  h&n  de 
wiangia  adree  a  la  strada  per  n6 
phrd  temp*:  «Io  sono  capace  di 
mangiare  A'iaggiando  i>er  non  per- 
dere  tempo  ».  Come  se  i  danee  se 
trovcusen  in  strada:  Come  se  i 

Suattrini  pioressero  dalle  nuvole. 
%  la  strada  de  eireonvallazian : 
F'ar  il  giro  delle  mura.  Trovd  pii 
la  strada:  Non  trovar  piil  la  stra- 
da P.   £. :  «  M  g*d  daa  6na  tal 


(1)  In  Milanese  SlracoU  non  lunna  che 
come  addfettivo.  A  Firenze  e  tostantivo 
e  vale:  Stuaa. 


strapazzada,  che  quell  pover  omm 
el  trovava  pu  la  strada  de  torna 
a  edi»:  «  Gli  fece  una  parhicca 
tale,  che  quel  pover'omo  non  tro- 
vava piii  la  strada  di  tornar  a  ea- 
sa  ».  Strcbda  trofshrsa  :  Idem.  Tata 
tutt  i  strad:  Serrar  totti  i  ^passi. 
MudA  strada :  Cambiar  direzio- 
ne.  Bestit  in  strada:.  Bimaner 
in  strada.  Seiirtd  la  strada :  Ac- 
corciar  la  strada.  Tird  fteura  de 
strada:  F-aruscire  di  strada.  Tata 
la  — ;  Porre  un  inciampo.  Voltd 
strada:  Voltar  strada.  (Fig.)  Ota^ 
ph  6na  strada  de  mezz:  Pigliar 
un  partito  di  merzo.  jV6  save  eke 
strada  tegnl:  Non  sapere  a.  oho. 
santo  votarsi.  Tentd  tutt  i  strad: 
Tentare  tutte  le  vie.  (M.  d.  d.) 
«  El  trcvava  pit  la  strada  de  anda 
f<Bura  » :  «  E'  non  trovava  piii  Tu- 
soio  per  andarsene*.  (Pr.)  Chi 
lassa  la  strada  veggia  per  la  nctu- 
va,  sb  dagnse  malcontent  dopo  el 
se  troeuva  (lett.) :  Chi  lascia  la  stra- 
da vecohia  per  la  nuova  suo  dan- 
no  se  deluso  poi  si  trova. 
—  Stradal,  via.  «  Brhssa  V^  sul 
stradal  de  Venesia  » :  «  Brescia  e 
sulla  via  per  Veneada  ».  O'dn  fs- 
saa  el  stradal:  Gli  fissarono  Titi- 
nerario. 

—  Stradasoia,  Strad^Ua,  Stra- 
deUina,  Straddn. 

—  Btradln,  Stradino  (1). 
Stradomand&rmandaa,  Doman- 

dare  ripetutamente. 

Btrad6pi>i,  Stradoppio.  Oarofol 
stradoppi:  Idem. 

Stradotal,  Stradotale. 

Strafii-afiEUi,  Strafare.  (Pr.)  El 
Sign&r  el  lassa  fd  ma  minga  stra- 
ff: Idem. 

Stra&larl  (D.  Sp.).  Vedi  Stra- 
fiisari. 

Strafdi,  Rimbronoiolo  Jin  di^.). 
Amesetto.  «  Cosse  Vh  sto  strafoi 
ehif  »:  «  Cos'fe  questo  coso? »  (Ka- 
gazzo)  «  Car  el  m^  strafoi  » :  «  Ca^ 
ro  bambino ! »  (omo) «  L'l  6n  stra- 
foi de  vun  »:  «  £  imo  sparpaglio- 
ne  ». 

—  StrafoUi-oiaa ,  Brancicare, 
Mantrugiare.  Strafoiit  6na  stoffa  : 
Gualcirfo,  Acoinoignarla.  —  la  ear- 


(i)  stradino  In  toac.  ha  pure  significato 
di  uomo  o  ragazzo  che  itltl  sempre  per  la 
strada. 


8TR 


—  726  — 


STK 


ta :  Rinciucignare.  |  InVeoe  di  Far- 
foid.  Vedi. 

—  Strafolada-ament.  «  M  m*d 
faa  8u  6na  strafaiada  che  oo  eapii 
nagott » :  «  Mi  rimpastb  im  disoor- 
sino  cosi  ammodo  che  non  ci  ho 
capito  nulla  ». 

dtrafor&-oraa.  Vedi  Sforii. 

Straforzin,  Sferzino.  In  fdnd  a 
la  frusta  gh*h  el  straforzin:  In  ca- 
po alia  frusta  c'^  lo  sierzino. 

Strafiuari,  Stafisagra.  Inguent 
de  strafusari  :  Unguento  di  stafi- 
sagi'a.  i  (Per  StrafcUari)  Arfasat- 
to  e  Ciondolone. 

Strage,  Strage.  La  strage  di  ino- 
eent :  La  strage  degli  innocenti. 

Stragla  (Volg.).  Vedi  Strage, 
N.  fr.:  Fit  stragia:  Far  sciupo. 

Stragiudizlal,  Estragiudiziale. 

Stiagrand,  Stragrande. 

Stralattii,  Sciupare.  StraJattd,  i 
^acrn  .'Sciupare  gli  abiti. 

Stralattament,  8tralatt6n,Sciu- 
pone.  «  L'^'  6n  stralatton  de  prima 
riga  »  :  «  £:  un  gran  soiupone  ». 
Stralatton  de  la  soa  sostansa :  Un 
maoinone. 

—  Stralo,  Straloio.  Fit  dn  strale: 
Fare  uno  straloio. 

—  StralcUi  -  aldaa,  Stralciare. 
Stralusc.  Lampo,  Baleno,  Ba- 

gliore  (in  dis.). 

StralUBter  (P.  N.)  (T.  de'  sarti), 
AUumacatura  (1).  «  £l  sart  el  m*a 
mandaa  a  easa  6n  paltd  ehe  Vh 
pien  de  straluster*: « 11  sarto  m'ha 
fatto  un  soprabito  di  panno  tutto 
allumacature  ». 

Stramazz,  Stramazzo. 

Stramb^-mbaa-mbaBs,  Stracol- 
lare.  «  Me  sdnt  strambaa  6n  p^y^: 
<c  Mi  sono  stracollato  un  piede  ». 

—  Strambada ,  Strambadura  , 
Sconciatura,  Svoltura. 

Strambalaa,  Strampalato.  Di 
resdn  strambalaa:  Delle  ragioni 
strampalate. 

—  Slarambalada,  Strampaleria. 
Ona  —  filosofica  (  colto ) :  Una 
strampaleria  iilosofica. 

—  Strambaria,  Stramberia.  «  Fl 
ff'dt  certi  stramherii  tutt  «d»:«Ha 
le  sue  stramberie  ». 

—  Strambo,  Strambo.  «  L'e  6n 


<i>  AUumacatura  in  lose,  ha  due  altri 
sensi  che  mutano  Jn  dialetto  Striscie  ar- 
gentate  delle  lunnar  he  e  borla  nobilesca 
senza  meriti  ne'quattrini. 


omm  strambo  >» :  «  iBl   uno 
bo ».    IK.  El   m*  a  faa    dn 
strambo  » : «  Mi  tenne  un  disfloiH 
strambo  ». 
Stramezz&  -  ezzaa.  TramezBR 

—  Stramezza  ,  Tramescsa.  - 
d'ass:  Assito.  Ona  stramezza  # 
Ugn:  Un  tramezzo  di  Icg^no.  — 
eoU:  Sopramattone. 

Stranun,  Strame.  Z,' asen  si 
g'dfamm  el  mangia  d'offni  strsatm 
Asino  che  ha  fame  man^a  d*Ois* 
strame. 

Stramorti  -  ortU ,  Tramortm. 
«  L*h  restaa  Id  tramortH  »  :  €  Si- 
mase  tramortito  ».  |  J^  stramm^ 
la  eama :  Fermare  la  came. 

Stramusc  (Per  busse  in  di^-. 
(Di  ragazzo)  «  L'e  iin  pover  strt- 
muse  »  :  «  £  stentatino  ». 

Strangoi^,  Ingozzare. «  Me  teet* 
de  strangoui  quel  poeeh  dignA,..^' 
«  Mi  tocoa  di  ingozzarmi  qael  po- 
CO  desinare...  ». 

Strangoion ,  Strangug^Iione  (1] . 
Amarezze.  «  Me  t6eea  tie  mmdk 
gib  certi  strangoion  ehe  le  sa  ZHo!*: 
«  Mi  tocoa  di  ingoiare  certi  bor- 
coni  amari  che  Dio  lo  sa  ». 

StrangoUi-olaa-olasa,  8tian)F(»- 
lare.  Boccdn  ehe  strangola:  Tb 
boccone  strangolatoio. 

—  Strangolapret  ( Volgo),  Gnoe- 
chi. 

—  Strangorin,  Capestro.  M^ii  d 
strangorin :  Mettere  il  cordino.  | 
II  collarino  de'preti. 

Strani,  Strano. 

—  Stranezza  (P.  N.),  Stranezn. 
Stran6cci&-occiaa  (D.  sp.),  Vf- 

gliare  e  Perdere  le  notti,  J^ottef;- 
giare  e  Notticare  (nel  Luoobese). 
Stranud,  Starnuto. 

—  Stranud&,  Stamutare.  (Pr.) 
Quand  starnuda  Vamalaa  maniHl 
via  de  Vospedcui:  Vedi  Antalaa, 

Stranudada,  Starnuto,  Stamn- 
tamento. 
Straordinari,  Strsordinario. 

—  Straordinariament  (P.  Xa 
Straordinariamente. 

r  Strapaga  -  pagaa ,  Strapagaie. 
Pagaa  e  strapagaa:  Pagato  e  stni- 
pagato. 


(1)  StranguglioDe  in  Aor.  e  lermine  di 
medfoina  e  slgniflea  una  tpecfe  dl  aBciaa. 
Aver  gll  strangugllonl  pot  e  comedirt  i 
Aver  il  oibo  alia  gola. 


SIR 


—  ?i7  — 


STR 


fttraparUu  Straparlare. «  Xa /e- 
ir  el  le  fa  straparld, »  :  «  Nella 
sbbie  fametica». 
Strapasx.  Strapazzo.  Robba  de 
•rapass:  Koba  da  strapazzo. 
8trapassli-ana-asza88,  Stra- 
azzare.  SirapazzdL  la  gent :  Stra-r 
azsar  la  gente.  —  la  robba:  — 
%  roba. «  Qttel  lavoro  el  le  stra^ 
ttSBza  tropp  » :  «  Quel  lavoro  e'  lo 
trapazza  troppo  ».  Strapazzass 
kalute):  Strapazzarsi. 

Strapaxzada,  8trapazzata,  Sbar^ 
azzata,  Rabbuflfo,  Gridata,  Ri- 
assata.  M  o'd  daa  6na  airapas- 
%da  fhe  el  rd  lev€ui  de  pes  » : «  Gli 
iede  una  Btrapazzata  ohe  lo  ley5 
i  peso  ». 

Strapelaa  (P.  N.),  Soiamannato. 
Ij^h  6n  atrapelaa  de  v«n»:«£ 
ino  Rciamannato  ».  «  Jj'h  6n  atra- 
^laa  in  toeeh  t&me  la  poreellan- 
ta  » :  «  £  uno  stangato  ohe  non 
.coozza  il  desinare  con  la  cena ». 

8traplant&-antaa,  Strapiantare 

Traspoire. 

Strapi6mb.Fuor  di  perpendicolo. 

—  Btrapidmbk-pidmliaa,  Uscire 
Li  perpendicolo,  Spiombare.  «  Sl6 
nur  etatrapiomba  » : «  Questo  mu- 
'O  spiomba  ».  On  omtn  ina^  grass 
'h'et  strapiombava :  Un  omo  tanto 
rrasBo  che  spiombava. 

Straportti  (Volg.).  Vedi  Tras- 
ior<^. 

8trappli-appaa-appa«i.  Strap- 
9d  dn  dent:  Cavare  un  dente. 
Strappii  el  lott :  Yincere  una  gros- 
»  quaderna.  Slrappit  foeura: 
itrappar  fuora.  Strappdi  foeura  di 
nan :  Strappar  dalle  mani.  Strap- 
th  foeura  de  b6eea  &n  aegrkU: 
strappar  di  bocca  un  segreto. 
( Bisogna  alrappagh  foeura  de 
ideea  i  paroll  a  vunna  a  vunna  o 
rolla  rampinira  » :  «  Bisogna  oa- 
•rargli  fuori  la  parola  di  bocca  col 
rrauio».  Strappd  au:  Svellere. 
Strappd  au  i  radia :  Sbarbicare. 
Strappd  la  fd:  Disfare  la  casa. 
Strappii  via:  Strappar  via.  «2/'e 
in  atrappaa  de  vun  »  (Vedi  Spian- 
laa) :  «  Egli  h  uno  stangato  ». 

Btrappac^,  Votacasa,  Soiupone. 
Strappada,   Strappata.   Sirap- 

pada  d'arehett :  Strappata  di  vio- 

lino.  —  de  bria:  —  cii  bri^lia. 
Strappadent,  Cavadenti. 
Strappdn,  Strappadinna,  Strap- 

po,  Strappatina. 


Strapregli-regaa,  Pregar  di  no- 
vo e  con  tervore.  «  L*oo  pregaa  e 
atrapregaa  » : «  L'bo  pregato  a  hin- 
go,  a  nianl  giunte  ;». 

Strasc,  S&accio.  Straae  de  la 
pdlver:  Spolveraccio.  Straae  di 
piatt :  Stroftnaocio  o  Batuffolo.  In 
aria  edme  el  atraae  di  piatt :  Esal- 
tato  per  qualche  cosa.  F^m  eon- 
aideraa  eome  el  strafe  di  piatt  o 
edme  V  ultima  roeuda  del  edr  o 
men  ehe  nctgolt:  Esser  tenuto  per 
meno  di  nulla.  Straae  del  euu: 
La  pezza.  On  atraae  de  mar\:  Uno 
straooio  di  marito.  On  atraae  d*6n 
ambo:  Uno  straccio  di  ambo. 

—  Straseee^  Genciaiolo.  Straaeee 
de  groaa :  Cenciaio  (1).  (Grido)  Oh 
el  atraaeiee:  Perravecohi,  Perra- 
vecchi^  Dd.  fioeura  eome  &n  atra- 
aeiee: Montar  in  bestia. 

—  Btrasdaria,  Stracceria  (2); 
Cenciaia.  « Porta  via  de  ehi  ata 
atraaeiaria  »: «  Leva  di  cost)  quella 
cenciaia  ».  kM  m'd  offhrt  6na  atra- 
aeiaria »  :  M*ha  onerto  una  mi- 
seria  ». 

Strasdnli-inaa-inaM ,  Strasci- 
nare,  Strasoicare.  JEl  cadaver  del 
pover  Prina  Vdn  atrasein€ia  per  i 
eontrad:  II  cadavere  del  povero 
Prina  Fhan  trascinatq  per  le  vie. 
«  Quel  vhee  el  straaeinna  i  phn : 
«  Qiiel  vecchio  strasoica  i  piedi  o 
cammina  striscioni ». 

Strascimia,  Donniciuola,  Donna 
di  partite,  Giana.  «  L*^  6na  stra- 
aeinna ma  bonna  donna  »  :  «  E  una 
donniciuola  ma  h  bona  ».  «  L'h  6na 
atraaeinna  del  gir  »  :  «  £  una  don- 
na di  partite  ».  «  Ul  dna  atraaein- 
na del  verzee  »  :  «  £  una  ciana  [di 
mercato  ». 

Strasecolli-olaa-olaBB,  Traseco- 
lare. 

Strasi-asli  (D.  Fr.),  Assideraro 
Stritolare.  «  L'^  eott  straaii »  :  «  E 
innamorato  marcio  ». 

8tra86ra,  Fuor  d'ora.  D^6ra  e 
atraaora :  Di  giorno  e  di  notte. 

—  Btra8or<Un&-inaa ,   Disordi- 


(1)  II  cenciaio  mccatta  o  compera  da 
cenclaioli  e  rivende  in  di  grosio  alle  car- 
tiere. 

(2;  Non  so  se  questa  voce  sia  ancora  in 
aao.  Signiflcava  a  Firenze  una  via,  anzi 
un  quartiere,  dove  c^orano  molti  rivendi- 
tori  di  abUi  vecchi.  In  ogni  modo  non  ri- 
gponde  che  ncl  snono  a  Strasciaria- 


STR 


—  ?28  — 


BTK 


Hftre.. « ler  a  tavola  06  glrasordi- 
naa  6n  poo.  e  ineoeu  »  :  « leri  a  ta- 
vola ho  disordinato  un  pooo  e 
oggi... ». 

—  StraBordinarl  (Volg.).  Vedi 
Straordinari. 

.  StrasiUUi-ndaa,  Trasudare  (1), 
Sudare  BOYerchiamente. 

— ^,  fttrasudor,  Sudore  eocessivo. 
Vegnl  i  atreuuddr:  Andar  iu  su- 
dor freddo. 

StraTestiss  (Volg.).  Vedi  Tror- 
vestiss. 

Stratagemina ,  Idem.  ( Civ. ) 
«  C4^t  6n  stratagemma  I'd  ven- 
giuula  hatiaglia  » : « Idem  ».  (Pop.) 
«  2/'d  iMoa  d'&n  bruit  atraUtgem- 
ma  » :  «  XJsb  verso  di  me  di  on  brut- 
td  mgauho». 

Stratailk-aiaa,  Stbrbiciare  e 
FraBtagliare.      Strata jh    foBura: 

Stratt/Strato  (2),  Goitre.  C6nt 
el  strait  hianeh :  CoUa  ghirlanda. 

Stravaoeli-accaa-aeoas,  Bove- 
seiare,  Versare  e  Ribaltare.  «Z>a2 
carrHt  V  h  gtravaeeaa  i  quadrH  e 
pcRu  Ve  andcM  »  :  «  Dalla  carriola 
8oaric5  i  mattoni  poi  se  ne  and5  ». 
Straveuxd  i  prezzi :  Abbassar  smi- 
Buratamente  i  prezzi  d^irna  meree. 
(Per  StravaeeA  in  earroeza)  Vedi 
Ribaltii. 

Stravacciitiarl,  Scaricabarili. 

—  Stravaccada*  Stravaecata  (3), 
Ribaltatura  e  Ribaltone.  Fi^  ona 
tremenda  atravaeeada :  Fare  un 
tremendo  ribaltone. 

Stravagant,  Stravagante.  Otm 
atagidn  atravagant:  Una  stagio- 
iiaooia. 

—  Btravagansa,  Idem. 
Stravas  (volg.).  Vedi  Travaa  e 

vooi  sorelle.  Stravaso. 

StravaacUi  (In  dis.),  Stramaz- 
zare. 

Straveoo,  Straveoehio.  Vinvecc 
e  atraveec:  Vino  vecchio  e  stra- 
veoehio. 

Stravedd  -  vedun ,  Stravedere. 
(pooo  usato).  «  M  m'd  faa  atrave- 
dh*:  «  Mi  fece  veder  male  e  mi 


(1)  TrasQdare   corrisponde  pi  a    a   tra- 
pelare  che  a  sudare  soverchiamente. 

(2)  Strato   e  tutt'  altro.   Corrisponde  al 
nostro  Pian  in  un  certo  senso.  Vodi  Pian. 

(3;  Stravaecata  e  la  pagina   tlpograflca 
che  riesce  storta  per  non  esserc  stata  ben 
egata. 


:5 


fece  maravigUare  ».  «  Oo 
duu  » :  «  Mi  sono  ingannato  ». 

Stravent,  Folata  di  vent*  I 
parte  bpposta.«  On  g<rowgntdrf| 
jaa  voltA  Idf  eon  la  vhila  *P^*tl^ 
da>i  ^ Una  folata  di  tmrerw^ 
fece  dar  la  balta  in  acqva  ».      { 

Stravolt,  Stravolto.  «  Nl  g'mam 
la  faeeia  atravolla  »  :  c  Aveva  I 
facoia  8travolta».  I 

Straii6n  (Volg.).  Vedi  IM 
zion.  Straziohe  (volg.  fior.).  (Griil 
^ei  venditori  dei  polizzini)  Stnj 
zion  del  lotto :  L'estrazione  d^oflpii 

Str&zza,  Bozzolo  afarfiilkli 
Fioeeh  faa  de  atrasza .-  Namie  i 
catai'zo.  I  Diamante  artenoiife 
Strazza  de  Paris:   Strasse  di  Fi- 

Strtcc  (Volg.).  Vedi  SlrtU. 

Strecdodu,  Chiassolo.  SMjm 
gid  per  i  atreeeiceu :  Scbiaasolir 
re  (1),  Darla  a  gambe  gitk  yd 
ohiassi.  «  ^e  Vxneonira  6n  erediHt 
el  va  gid  per  i  streeeiceu  »:  « St 
s'imbatte  in  un  oreditorie  e'  8eii> 
toha  giii  per  i  ohiassi  ». 

StremeiUt-eiiaa  (P.  X.),  Trattv 
male. «  C6me  Vee  atremenaa  qnd 
pover  vesUi*:  «  Come  hai  sgoil- 
cito  o  oonciato  quel  povero  tm 
stito».  I 

Stremi-emii-emis ,  SbigotlinI 
«  Te  m'ee  faa  stremt »  :  «  M'^haj 
fatto  paura  ».  «  L'e  H  tnksz  stn- 
mU  »  :  «  £  intimidito  ».  «  Jm  it 
earaiter  Vh  stremii,  strenUi  »:cDi 
carattere  egli  h  timidissimo*. 

—  Btremlssl,  Rimeseolo. «  JMm  \ 
quel  stremizzi  eke  00  eiappaasm 
staa  pU  mi  »:  «  Dojio  quel  rinw- 
Bcolamento  di  sangue  ohe  bo  »- 
vuto  non  sono  piii  quello  ».  Tteu 
sit  &n  siremizzt:  Aver  tin  mft- 
scolo.  «  L'h  s6mper  in  strewdm 
de  vhs  Heenziaa  »  :  «  Ha  sempie 
la  tremarella  di  ritrovarsi  a  epii' 
so  o  d'essere  messo  a  sedere. ». 

—  Stremisids.  Pfturoaaccio. 

—  Stremisi^ti,  Leggero  rime- , 
soolo  di  sangue.  j 

Btremitaa  (Volg.).  Vedi  Estrt- 
mitaa, 
Btrenc  (Volg.).  Vedi  Stria. 


(I)  Da  Firenze  mi  fuierltto  ch«  set 
solare  non  6  piu  aaato ;  ma  per6  fu  mot 
to  ne*  vocabolaril  delta  lingna  xixn 
una  bella  parol  a. 


STR 


—  729  — 


STR 


t;ra  umonst.  e  iron. :  «  Saliide- 
Bl  strenc  » :  «  Salutamclo  tanto !  » 
B'trenci6n  (Volg.)t  Lesina.  «  Gh*^ 
tvhga  periedl  eke  ghe  eroda  &n 
i^ll  a  quell  streHeian  » :  «  Non  o'^ 
^irioolo  che  gli  caschi  un  quat- 
ixLO  a  quello  spiloroio  », 
Ateeng-gluu-enites ,  Stringere. 
tr^ng  dn  vesHi:  Strettire  un  ve- 
ito.  Strenq  i  dent,  elpugn:  Strin- 
Mre  i  denti,  il  pugno.  —  t  etUzdn 
i  vitta  .*  -r  i  oalzoni  alia  vita.  — 
i  man :  —  la  mano  a  uno.  Searp 
ic  strengen  8ul  ebll  del  ph:  Scarpe 
^estringono  sul  oollo  delpiede. 
treng  la  eahetta  (nel  farla):  Strin- 
Sftr  il  giro  della  oalza.  SentxM  a 
\reng  el  eceur:  Sentirsi  stringer 

ouore.  Al  streng  di  grdpp :  Mio 
^nger  dei  nodi.  Strenges  in  di 
9aU:  Stringersi  nelle  spaue.Strinr- 
Bffh  a  tun  i  pagn  aaoae:  Strin- 
ere  i  panni  addosso  a  uno.  Sen- 
S8  a  streng  #u  i  huakceh :  Provar 
li  Benso  di  raooaprieoio.  n  N*  h 
>ceaa  de  strenges  sit  in  trh  stone  »: 

Ci  toco6  di  restringerci  in  tre 
tanze  ».  (Pr.)  Ohi  vceur  tropp  el 
leniss  a  streng  fiagott :  CM  troppo 
'Hole  nulla  stringe. 

—  Btrenslinent  e  Strtnglment 
Civ.).  Stringiment  de  eosur :  Strin- 
[imento  di  cuorc  o  Strizzone  di 
uore.  —  de  stomegh:  Sconcerto 
li  stomaco. 

—  Strengiuda,  Stretta.  Ona  hon- 
la  strengiuda  deman:  Una  bona 
tretta  di  mano.  « A  std  eorphtt 
iisdgna  dagh  6na  strengiuda  >: 
:  Codesto  oorpetto  binogna  stret- 
irlo  un  pooo  ». 

—  Strengiadiima,  l^na  piccola 
itretta. 

Strenna,  Idem.  /  strenn  di  no- 
Uer  editdr  in  dieentaa  eapo  d'o- 
tera  delVarte :  Le  strenne  de'  no- 
itri  editori  sono  diventate  capo- 
Bvori  delFarte. 

Strepientii  (Volg.).  Vedi  Stra- 
oianth. 

Strepit&  (AffJ,  Strepitare.  (II 
^opolo  dice:  Vos^,  Alzh  la  vos, 
F&  freeass,  eco.).  «  Lii  el  strhnta 
f>er  nagott »:  «  Per  un  nonnulla  e' 
strepita  ». 

—  Strepltds,  Strepitoso.  On  suc- 
i^s  strepitos:  Uno  strepitoso  suo- 
sesso. 

—  8trex>lt,  Strepito.  Fd,  distre- 
pt<:  Idem. 


Str^ppa,  Stratta. 

Strepp6n,  Strappata. 

Strdppli  (Volg.).  Vedi  SlrappU 
e  voci  derivate. 

Stresa.  Vedi  Lesa, 

StretaiH  (Volg.).  Strataih. 

Str^tt»  Stretto.. 

StrettO.  N.  fr. :  A  stretto  diritt  r 
Idem. 

—  Stretta,  Stretta.  La  stretta  del 
final  (mus.):  La  stretta  del  Anole. 
—  del  Utt:  La  stretta  del  letto. 

Stria  (D.  Romanzo),  Stria  (1)^ 
Strega.  Bdsard  come  6na  stria: 
Bugiardo  oome  un  ladro  o  Piu 
bugiardp  d^un  epitaffio.  BdrUi  in 
la  stria:  Dare  ne'  mali  spirit! . 
Pari  el  coo  o  el  Ihtt  o  el  nid  di 
strii:  Un  capo  arruilato,  un  letto> 
sossopra,  un  nido  da  streghe.  (In 
senso  bono)  «  Te  sitt  6na  gran 
stiHa .' » :  «  Set  una  Strega  spetti- 
nata  »'.  (M.  d.  d.)  A  bdtt  i  pagn 
salta  fceura  la  stria :  Cosa  ram- 
mentata  o  h  per  via  o  ^  per  casa/ 

—  Striament  (In  dis.) ,  Stre- 
gberia. 

—  8trloz<,  Stregoneria,  Striaz- 
zo  (in  dis.). 

—  Striasda ,  Strl^tta ,  Strl6n» 
Strlaa,  Stregaooia,  Stregone,  Stre- 
gato. 

—  Strlgozza.  (Sob.  in  senso  bo- 
no a  fanciuUina)  «  Ah  stHgozza^ 
spHta  mi.'»:  « Ab  fnrbetta,  ora 
vengo  io !  > 

Strlooh,  Filetto  (cavalli).  I  ifa- 
ster  strieeh  (in  dis.) :  II  oamefice. 

Strlggla,  Striglia  e  meglio  Streg- 
gbia.  V6n  la  strtggia  e  eon  la  bru- 
stia  se  ten  n^tl  el  eavall:  Colla 
streggbia  e  colla  bnisoa  si  tien 
pulito  il  cavallo. 

—  StrlggUi-glaa-gia>8 ,  Streg- 
ghiare. 

-^  Strlgglada,  Streggiatura. 

StriUli-iUaa,  Strillare.  Fd  stHl- 
Id  la  gent :  Idem.  Vds  ehe  striUa  r 
Voce  strillente  (non  strillante). 

Strlxnbiaa,  Streminzito.(indi8.K 
Seriate. 

—  Strlmbiadell,  Scriatello. 

—  Strlmed,  Mesobino,  Smunto. 
Stilnga,  Stringa,  Agbetto,  In- 

guggiit  6na  strxnga:  Metter  la 
punta  a  un  aghetto.  Fh  slringh  de 
la  86a  pill :  Far  della   sua  pelle 


(1)  Tutt'altro.  E  tennlne  arcMtetton-co 
e  vale  Scanalura. 


STU 


—  730  — 


toppe  da  soarpe.  Ttrd  la  stringa 
<In  dis) :  Morire. 

—  Siri&ffii-gaa,  Stringai'e  (1), 
Strangolare.  On  vestii  siringaa: 
Un  abito  stringato.  «j[kx  «^  in- 
idmo  ttringada  » : «  Ya  stringata  ». 
Jifort  stringaa :  Morto  stooehito. 

Btrlsoiii-BCiaa,  Strisciare.  (Non 
ni  usa  ehe  nel  sonso  di  usare  ser- 
Tilitli),  Piaggiare  (In  altri  sensi  il 
popolo  usa  delle  circouloouzioni). 

—  Strisdada,  Adulazione. 

—  Strisclant.  Striscione,  Adula- 
tore.  «  Odme  V  h  atriteiant  quel- 
I'omm  »  :  «  Che  strisoiante  antipa- 
tioo ! ». 

Strlvall,  Stivale.  Strivai  a  tronv- 
Mn :  Btrivale  eolle  rivolte.  —  a  to 
dragonna :  —  alia  scudiera.  —  per 
Vaequa:  -^  da  padule. 

—  Strlvalarla  (In  dis.).  Vedi 
Cahsoloria. 

—  Strivalasc,  Strlyaldn,  Stiva- 
laooio.  Stivalone. 

—  Smvalln,  Stivaletto. 

—  Stroffia,  Strofa. 

—  8trof6tta,  Idem. 
Stroftgnlt,  Strofinare  (2),  Gual- 

<^ire  «j^T  to  vestii  Vh  tutt  strofi- 
</naa  » :  « II  tuo  abito  6  tutto  gual- 
«ito  ». 

Strolegh  (Volg.).  Vedi  Slrologh 
<i  vooi  sorelle.  N.  fr.  volg. :  Vrip- 
pa  el  strolegh:  Dio  non  voglia  o 
i^rima  cieco  ohe  iudoyino. 

—  8trolog&.  Strologare.  Strolo- 
ga  el  temp :  Strologare  il  tempo, 
Almanaccare. 

Str6U,  Schizzo,  Sprazzo,  Zac- 
ehera,  Pillacohera. 

—  StrolI&-ollaa,  Impillacche- 
ittre.  Strillii  6n  mur  per  fall  eom- 
parl  come  de  granii:  Chiazzarlo.  | 
(Pig.)  Strollaa :  Infarinato.  Strol- 
laa  jcRura :  Ammaestrato. 

—  StroUadura ,  Chiazzatura 
<Fig.),  Infarinatura. 


(1)  Strinpnie  non  si  uwa  nella  lingua 
parlata,  che  ha  perb  Strinfrato.  Net  voca- 
bolari  ital-ani  stringare  vale  reHringere. 

(2)  Stroflnare  da  rui  pare  sia  derivato 
U  nostro,  Strofigtid  ha  del  sensi  moHo  di- 
versi;  i]  senso  prec'so  di  strofinare  e 
•quellodi  stropicc'ar  per  ripulire;  poi  qnel- 
lo  di  fregar  un  pialto,  dove  sfa  sfato  IMn- 
tfingolo,  per  darlo  al  gatto  o  al  cane;  foi 
quello  di  porsi  dintorno  ad  alcuno.  stri- 
flctando  per  ottenerne  favori,  ed  allora  e 
Strofinarsl  nel  senso  logiro. 


Stronz,  Stronzo  (1). 

—  Stronzell,  StronselUn,  Slav 
s6h,  Stronzoletto.  Stronxaini 
Orosso  stronzo.  Slronz^U  #4 
fi(Bu/:  Stronzolo  ehe  sei. 

StronsoiU  (P.  N.  TriT.),  Am 
reggiare. 

i&oppa,  Stroppa  e  Ritorte  fl 
«  Oiappa  quella  stroppa  e  Ham  m 
std  jOMsinin  »  :  «  Pigiia  queua  a- 
torta  e  lega  cosid  queata  faM- 
netta». 

— BtroppaL«  Ciaj9pa  ^eUastnf- 
pa  o  quel  stroppat  e  Itaa  st6  rsid 
de  eart » :  «  Pigriia  quel  pezzo  i 
spago  e  legami  queato  rotoloA. 

Stroszir-onaa-ouaas,  Stross- 
re.  «  Jj*h  mort  strwssaa  » :  «  Mai 
strangolato  », «  El  vceur  strvessst* 
(per  gridare) : «  £1  si  yhoI  8tnngt> 
lare».  Strozzd  in  euttna  (Fig.): 
Softbcare  sul  nasoere  o  Distrag- 
ger  in  erba.  «  L'^  andaa  a  fm 
stroezdi » :  «  Aad5  dairusuraio  ii. 

—  Stroxxadinna,  8tr«»sadvn. 
StniggioiUt,   An£anare,   AttsA 

carsi  in  cucina  per  mettervi  a» 
setto.  Dovi  struggiona  in  eA  tsM 
el  santo  d\:  Esser  Tasino  nefli 
casa. 

—  Stniggl6n,  Affaunone,  Fati- 
catore. 

Strfippi,  Stitoppiato,  Soiancatai 

—  StruppUt-iaa-iasa,  Stroppiaic 
e  Storpiare.  «  M  s^h  sirupptaa  «■ 
ph^i  « S^^  storpiato  an  piede^ 
StruppiA  i  paroU:  Storpiare  k 
parole,  Pronuneiarle  male.  Simp- 

§ia  sett  mazza  quatordes:  Cn  gn- 
asso. 

—  Stmpplada,  Storpiatura. 

—  Struppiaddn,  Storpiataeeio. 

—  Stmppiadtil.  Stentino. 
StrU8a»  Strasoico  (8).  N.  fr.:^*- 


(1)  A  Fir.  eon  questa  parolac'eumM- 
tato  arguto  per  quaiLto  poeo  pulilo  dtf 
manca  a  noi.  Quando  vendono  an  giofi- 
netto  col  siffaro  in  bocca  gli  si  dice ;  T«tti 
gli  stronzi  fumano  e  perb  piove. 

(8;  Dire  piii  rhe  non  Stroppa  mfUuK 
Stroppo  e  un  anello  di  corda  dalle  ett 
mita  iniplonibate  a  capo  di  una  rorda. 

(3)  Strasclco  ehe  pur  rende  in  eerioB 
do   il   Strusa  e  un'altro  tipo  di  parohj 
lai^a  base.  Eppureancbe  qaestaeone 
dree  nel  parlare  vivo,  non  o>  raso 
presti  a  tradurre  Strata.  Andd  m 
vale  a  dire  Strascioando  le  eiabatte.  ai 
be  potuto  trovar  un  liscontro  nel 
Andare  a  slrascico,  se  i  flor.  avescero 


SIK 


—  731 


STU 


fh  atrttsa  o  anche  a  stdndera : 
»r  a  zonzo  o  girelloni  o  gio- 
ai.  (Delle  donne)  Sjzonnellare. 
e'  Dozzoli)  SinigheUa. 
StruB^-itsaa-TuuisB,  Struscia- 
L),  Strasoinare.  Strusii  adree  : 
ksoinarsi  dietro.  —  fcRura,  gib, 
"ee,  8^,  via:  Strascinar  fuori, 
aaso,  addietro,  ad  alto,  via. 
;.)  C«  J^i  ff^^  sirusa  naneu  ct- 
5 »:  «  Noil  c'^  confronto  »,  Stru- 
lent :  Rasentare.  I  (Degli  use!) 
icare.  P.  £. :  «  Sto  uss  el  atru- 
* :  «  Qiiesto  uscio  tooca  ». 

-  Btrusada,  Stnuadlnna,  Stru- 
Lura,  Stmsament. 

•  Btmsin,  Straacino  (2). 

-  Strusdn,  Struscione  (3),  G ar- 
te di  fomaio,  Aiutante,  Girel- 
e. 

tmttj  Strutto.  (n  popolo  dice 
ass  bianeh). 

truttura,  Idem.  Quella  fdbbri- 
l*h  de  bonna  struttura:  Idem. 
»tnulii  -  iaa  -  lass,   Stmsciaro, 
upinarsi,  StruggerBi  in  fatiohe. 
€\  Trie  strmii  de  mattinna  a  «i- 

per  mantegnitt  e  it  te  fett  el 
rabba »:  « lo  mi  arrabatto  da 
kne  a  eera  per  levarti  su  e  tu 

11  becero  o  il  monello  ». 

—  Struzzi,  Travaglio,  Stento, 
Bagio. 

Stnuz,  Struzzo. 

Stna,  Stut'a.  (Nelle  trattorie  si 

lama  Stanza  calda), 

—  Stuista,  Cbi  yende  stufe , 
nfaiolo. 

Btuaa,  Stufato(4),  Stracotto.  | 
.   persona  uggiosa)  Vessicante. 


to  di  coniare  questa  frase.  Invcce  Vedl 
ndd  in  ttrusa. 

(1)  II  snono  quasi  uguale  non  corri- 
ond«  al  senso*  Strusciare  signiflca  in 
isc&no  StazKonare,  Consumare,  Sgualoire. 

(2)  Straacino  ignoto  a  Milano,  e  un  bec- 
tlo  plebeo,  che  vende  came  per  le  stra- 
B  senza  tener  bottega.  E  qui  si  pub  ag- 
inngere  che  noi  abbiamo  invece  11  fera- 
linile  di  strascino  ed  e  eolei  che  vende 
I  propria  carne  e  si  chiama  Strascinna. 

(3)  Anche  Struscione  si  dice  di  persona 
he  consnma  inolt«  gli  abiti  e  non  di  chi 
a  girellando  per  le  \ie  senxa  soopo. 

(4j  Lo  Stufato  Oorentino  sarebbe  pint- 
oBto  il  nostro:  Vmid.  Tant'e  vero  che 
pesso  lo  si  fa  con  spicchi  di  pere,  per 
ail  I'O  Siafato  del  Pelliocia,  molte  pere 
!  poca  ciccia.  (1  nostro  Stttaa  e  veramcnte 
o  Stracotto. 


(Di  discorso  noioso)  «  JDio !  Che 
stuaaf  »  :  «  Dio,  cbe  bazzofia  I  » 

—  Stuadin,  Stuf'atino.  Stuadin 
de  rdqor:  Stracottino  o  meglio 
Stufatino. 

Stucc,  Stuccio  e  Astuccio, 
Stucck-uccaa,  Stiiccare  (1). 

—  Stuccad6r,  Stiiccatofe,  Stuc- 
chinaio.  Vedi  Figurinna, 

—  Stuccadura,  Stuccadura. 
StUCOh,    Stucco.    (Per    Stuff  o 

NoiMa  sarebbe  ail*.  —  In  Pior.  in- 
vece ^  bello  il:  Tii  m'hai  stucco. 
II  pop.  dice:  Te  m'e  roU  i  e.,,/) 

Student,  Studente.  —  De  maie- 
matica,  de  leg,  de  medicina:  Idem. 
/  student  al  d%  d*  incaeu  se  impo- 
nen:  Gli  studenti  al  giorno  d'oggi 
si  fanno  yalere. 

—  Studi,  Studio.  CHovin  de  stu- 
di:  Giovine  di  studio  o  di  banco. 
Studi  de  pittdr,  de  avocatt,  de  let- 
terato:  Idem,  mhttegh  tutt  el  stu- 
di: Metterci  ogni  studio. 

—  StudU-iaa-iasB,  MUt  gib  el 
coo  a  studHt:  Vedi  Coo.  Studiai 
iutti:  Stillarle  tutte. 

— Studiatt&-attaa,Studiccbiare. 

—  Studi6tt»  Studiolo. 

—  Studi68,  Studioso. 

—  Stadio86n,  Gran  studioso. 
Staff,  Stuib,  Infastidito.  «  S6nt 

stuff  de  fd  sta  vitta  » : «  Sono  stuf o 
di  far  questa  vita  ». 

—  Stum-fiU-ffiss,  Stufare.  «  Me 
sdnt  stuffii  »  :  «  Mi  sono  infastidi- 
to ». 

Stuln ,  Stufaiola.  «  Tel  datna 
nanea  per  6n  stuin  de  brteud  » 
(sch.) :  «  Non  te  lo  darei  per  tutt(» 
roro  del  mondo  ». 

Stupefaa  (in  dis.  o  aff.),  Stupe- 
fatto,  Stupito.  «  ^c^  rim€ist  stu- 
pefaa »  :  «  Son  rimasto  stupefatto 
o  di  stucco  ». 

Stupendo  (2),  Idem.  i^Sld  risolt 
cht  o  8t6  manz  o  st6  vin  chl  Ve 
slupendo  »  :  «  Codesto  risotto  o 
Icsso  o  vino  h  squisito  ».  Ona  nott, 
senza  lunna.  ma  splendida.  Una 
notte  senza  luna  ma  limpidissima. 


(1)  In  Fior.  vuol  dire  anche  Annoiare* 
Seccare.  In  Milanese  sarebbe  aflettato  si 
dice  Noid  da  ona  zuppa. 

(2)  Of^idi  questo  acgettivo  come  Splen- 
did sono  usati  iperborcamente  a  tutto 
pasto.  Si  odono  dei  giovinetti  pronanciare 
venti  volte  in  un  quarto  d^ora  le  parole : 
Stupefido  e  Splendid  per  cose  da  nulla  o 
per  cose  buie.  >. 


8TIT 


—  732  — 


SUB 


8tupi-apii-upi88.  4(ife  stupisH 
grandement »  :  «  Mi  stupisoo  as- 
8ai ». 

—  Stopld,  Stupido.  8th  H  c6me 
6n  — .•  Star  li  come  uno  scimu- 
nito  o  Btupido.  « IficcRU  me  senti 
stupid  »  :  «  Oggi  sono  mezzo  grul- 
lo  ». 

~  8tup6r,  Stupore.  Fassen  stu- 
por: Stupirsene.  Fhssen  6n  gran 
stupor:  StupirseDe  altamente. 

Btnrbii-baa-ba88,  Sturbare.  Ve- 
di  Disturbd. 

Storldn,  Storione. 

8ti,  Sii.  Su,  s^t:  Pill  BTi  o  in  su. 
Su  per  su :  Senza  lavoro.  P.  E. : 
«  Aa^s  sdnt  su  per  «i«  »  :  «  Ora  io 
sou  diBoccupato.  Andd  su :  Andar 
HU.  Andd  «ii  bhllu:  Yedi  Andit, 
Andct  su  i  interess:  Vedi  Andit. 
Andd.  «t«  la  spesa:  Moutare  la 
Hpesa.  Avegh  su  la  came  a  eceus : 
Avere  11  lesso  al  fuoco.  Avhgh  su 
i  truse:  Aver  le  faccende  a  gola. 
Av^g  su  el  musdn:  EsBer  ingru- 
"Cuato.  Avhghela  su  c6n  vun:  Aver^ 
la  con  imo  o  tenergli  rancore.  Dd, 
su.  Da  su  el  preezi :  Alzar  il  prez- 
zo.  Da  su  la  vos :  Dare  sulla  voce. 
Dd  su  de  giunta :  Idem.  «  Dhmm 
su  6ha  man»:4cDammi  una  ma- 
iio  co8t)».  IHsu.  JH  su  di  esempi : 
llacoontar  tiabe.  ZH  su  la  lesion: 
Dir  la  lezione.  «  Disii  «t£ »  :  «  Dite 
o  Raccontate  ».  Fa  su.  Fa  su  el 
Ihtt :  Rifar  il  letto.  Falla  s^ii  oee: 
Farla  sotto  gli  occlii.  In  su:  In 
su.  Manda  s^i :  Mandar  su.  Man- 
dh  su  6na  suppliea :  Presentar  una 
Bupplica.  MHt  s^i :  Metter  sii.  Mhtt 
su  oottega:  Metter  bottega.  Mett 
su  la  came:  Metter  la  carne  al 
luoco.  Mett  su  el  paltd :  Mettere  il 
))alet5.  Mett  su  vun  contra  V alter: 
Metter  su  uno  o  Istigarlo.  (Gioco) 
MHt  su  6na  carta :  Puntare.  Mhtl 
su  6na  tdsa :  Sedurre  una  ragaz- 
za.  Std  su.  P.  E. :  Sta  «i« ;  Star 
groBHO  o  tener  il  broncio.  Sid  stt 
quella:  Badar  all'intento.  Std  su 
ae  noil:  Ve^liar  la  notte.  Sid  su 
in  del  prezzt:  Alzar  la  mira.  (Al- 
tri  modi)  « Apphma  su  el  man- 
gia  »  :  «  Appena  levato  mangia  ». 
Fd  std  su :  Rubare.  On  certo  su 
e  gid ;  Un  certo  saliscendi.  Pocch 
su,  ooech  gid :  Poco  su  poco  giil. 
(^ell  Id  sii :  Domineddio.  Tegniss 
»u:  Tenersi.  2Hrd  su  6n  mur: 
Rizzar  un  muro.  Tird  sii  el  sidhll 


del  pozz :  Cavar  uni*  seccbio  4d 
pozzo  o  Attingere  acqtia.  V^tatd 
sitr  el  gatt:  Esseroi  ilveto^  cZi 
Uvaa  sii>:^ S*h  levato ».  Vesttd 
pitetiv  o  sul  fd  hell :  II  tempo  tia 
al...  (Pr.)  A  Sid  fnond  eh\  vdsMt 
ehl  vd  aid :  II  mondo  ^  tJKtU  i 
scale  cni  le  seende  e  ebi  le  sda. 
Subaffittk-itcaa .  Saballittaic 
Sotta1!ittare. 

—  SubafflU,  Subaffitto. 

—  Sabaffittnarl,  l^ottafiittnanL 
Snbappalt,  Subappalto. 
Subastii-astaa,  Subastare. 

-^  Subastit,  Subasta. 

Subaltemo  (P.  N.),  SabalterM. 

Subentoii-entraa,  Subentrut. 

Subet  (Volg.).  Vedi  Sninl. 

8iibi-iibli>abi88  (ooll*«  dnnl 
(D.  Pr.),  Subire.  «  M'^  toeeam  * 
stihinn...  »  :  «  M'^  toccato  di  fs* 
bime  assail. 

Subi  (coir  s  doloe)  ( Volg.).  Vefi 
FseM. 

Subitani,  Subitaneo,  (Com.  <i 
dice  Istantani, 

Sublimaa   oorosiT,    Snbliiiiaia 

OOlTOSiVO. 

Subodor&-oraa,  Subodorare. 
Subordlna-inaa,   Subordinarr. 

—  Subordinatameiit,  Subonil- 
natamente. 

—  Subordlnaiidn ,  Subordita- 
zione. 

Sabomli-oniaa,  Subomare.  R 
popolo  direbbe  Dd  la  steeea, 

SUOO  (Volg.),  Vedi  SuU:  N.  fr. 
volg. :  «  L*h  on  omm  suee  snee^: 
«  £  un  omo  auBtero  ».  Suee  com 
el  pan  de  met :  Asciatto  come  I'e 
Bca.  Suee  de  gamb :  Di  jnanbt 
Bcbiette  o  asciutte.  (Giooo)  Unico. 
Vedi  Sbluse.  F^«  al  suee  :  Esseiv 
arso  o  asciutto  o  al  verde.  Suee. 
suee  (grido  di  monelli  alle  mft- 
Bcbere  senza  coriandoli)  (Manca). 

—  Sucda,  Rasciugatura,  Asciii- 
gamento,  Asciugagj^ne.  «Se  fr- 
guita  sta  stteeia  el  jwrment  elbn- 
sard  tutt » :  «  Se  questa  siccitii  ooi- 
tinua,  ecc. ».  I  Dd  la  sueeia  al  5a- 
villi :  Lovar  raoqua  al  Naviglio.  1 
Stampita  (non  molto  in  uso)  M 
dna  sueeia  o  6na  suppa.  Vedi 
Stuaa. 

Succed-edun-^es,  Sucoodeie. 
Acoadere.  *Jj*^  quill  ehe  sueeed!*: 
«  Cosi  segue  ».  Sueeeda  quHl  du 
vcBur  suceed:  Segna  cbe  pa6  0pp. 
Sia  come  si  vogiia. 


sue 


—  733^ 


SCG 


accint  (la),  In  suooiuto.  (11 
►.  direbbe :  In  ristrUt  0pp.  In 
ch  paroll), 

uda-udaa,  Sadare.  Fdi  sudd 
I :  Far  sudare  uno.  Sudit  edme 
t  hestia:  Sudare  tre  camioie. 
7  po  pisgd,  in  Itti  e  d\  ehe  I'e 
laa  » :  «  £'  pub  pisciar  a  letto 
ire  ch'^  sudato  ». 

-  Sudorlfer,  Sudorifero.  . 

-  Sudada,  Sudata. 

-  Sudadinna,  Sudatina. 

-  Budarl,  Sudario. 

•ud6r ,  Sudore.  Andd  tuU  in 
n  sudor :  Andar  in  Budore.  G6n 
m  sudor :  A  grande  stento.  J)d 
vlenl  el  sudor:  Rientrar  il  sudo- 

I>anee  pvMdagnaa  de  bdn  su- 
'  :  Sudati.  Sudor  frhdd  :  Sudori 
ddi.  Sudor  de  la  mort:  Idem. 
liidelegli-6gaa,  Suddelegato. 
luddit,  Buddito. 
lilddizldn,  Soggezione.  Mettsud  • 
4on:  Tenere  o  Mettere  in  sog- 
Eionc.    Avlgh  o  Patl  la  suddi- 
n  .*   Ayere    soegezione.    Avhgh 
ngasiiddizion:Noii  aver  paura. 

£. :  «  St6  appariamentin  el  g'd 
,ngu  suddision  de  quhlld'dngran 
^r  » :  «  Questo  appartamentino 
n  ha  niente  nieiite  paura  di 
ello  di  un  gran  signo re  >.  For^ 
Inga  de  suadizion:  Non  soifrir 
ggezione.  On  lavorh  de  suddi- 
in :  Un  lavoro  di  Boggezione. 
3iteffJi-effiBA-effa88,  Assueti'are, 
rvezzare.  Suefcus  dent:  Avvez- 
roisi  0  faroi  il  callo.  Sueffaghi 
Hi  a  6n  bagdi:  Tirar  su  un  mal 
'vezzo. 

-  Suefliazi6ii,  Assuefazione.  Fit 
issuefasion:  Faroi  I'uso. 
BuMl,  Acoiarino. «  ^vegnuufcBu- 
',  el  suell  de  la  rceudu  » : «  E  usoito 
iGciarino  dal  mozzo  della  ruota  >». 
sufficient^  Sufficiente. 
Bnfiragit-airaa,  Suifragare.  N. 
. :  «  Cossa  suffra^a  md,  quest?  » 
1  die.) :  «  A  cne  vale  questa  ra- 
one  ? » 

-  Snfragg,  Suffragio.  —  per  i 
lim  del  purgatori:  Idem. 
Bnga-ugaa-ugasB ,   Sugare   (1), 
Bciugare.  Fa  sugd  i pagn  al sol: 
»r  af^ciugarc  i  panni  al  sole.  Su- 


(1)  Sudare  signiflca  invece  Concimare, 
>1  linguagji'o  agricolu,  e  c'e  il  proverblo; 
\\  non  8iig!i  noa  lega. 


gass  el  sud6r :  Asciugarsi  il  sudore 
(Ter^jere  h  ail'ettato).  Sugct  su  vun 
al  gvcBugh :  Asciugaro  uno  di  do- 
nari  al  tavoliere. 

—  Siiga,  Suga.  Carta  sugd:  Car- 
ta assorbente  o  suga. 

—  Sugada ,  Sugadlnna ,  Asciu- 
gaturaL  Asciugamento. 

-r  pttgaman ,  Asciugamano  e 
Sciugamano. 

Suggen-erii;  Suggerire.  ^M*'e 
minga  suggerti  de  fall »  :  «  Non 
mf  Bono  sovvenuto  di  (II  pop.  di- 
rebbe: M'h  minga  veanuu  in  ment). 
I  SuggeH  la  part  dalscufibtt:  Sug- 
gerir  la  parte  ai  comici  dal  .cu- 
polino. 

—  Suggeriddr,  Rammentatore  e 
Soffione.  La  Intsa  del  — .*  La  buca 
del  soffione. 

—  Suggeriment,  Suggerimento. 
SuggestiT,  Suggestivo.  Ona  in- 

terrdgazion  suggestiva:  Idem. 

—  Suggestidn  (P.  N.),  Idem. 
Sllgli,   Sugo  e   Sucoo.   «^  ehe 

sugh  /  » :  «  A  ehe  pro  ?  o  Con  chc; 
sugo  ?  »  Tirci  foRura  el  sugh  d^6n 
liber:  Estrarre  il  sugo  d'  un  libro. 
Disedrs  senza  sugh:  Discorso  sen- 
za  sugo. 

—  SughiUo,  Sughillo. 

—  Sugos,  Succoso.  On  persich 
sugos:  Una  pesca  succosa. 

Sniddi,  Suicidio. 

Sul,  Sul.  N.  fr. :  Avegh  i  fond{ 
sul...  Cremaseh:  Aver  le  posses- 
sioni  nel...  Casentlno. 

Sultano,  Sultano.  Pari  el  gran 
sultano :  Parer  il  gran  sultano. 

Stunmum  (Al)  Al  piil,  TuU'al 
piu,  A  fame  o  a  dime  assai. 

Saperii-eraa>6ra88.  «  Oh'h  nis- 
stin  ehe  el  super  a  in  del...  »  :  «  Non 
c'6  nessuno  ehe  lo  superi  nel...  ». 
Superd,  sh  sths:  Su]jerar  sh  stesso 
o  Sfodorare  ogni  seienza. 

—  SuperabU,  Superabilc. 

—  Superazi6n,  (Volg. ).  Vedi 
Suppuraeidn. 

Superb,  Superbo.  Diventh  su- 
perb: Salire  in  superbia.  Superb 
c6me  Lueifer:  Superbo  piu  di  Lu- 
cifero. 

—  Superbia,  Superbia.  Avegh 
de  la  gran  superlna :  Avere  una 
gran  —  o  chiella  (in  varii  luoghi 
di  Toscana). 

—  Superbia8cia ,  Superbi^tta, 
8uperbi68  .  8uperb6n  ,  Super- 
bonazz  ,   Superbiaccia  ,     Super- 


81]  P 


—  734  — 


SUP 


biettft  e  Superbiucoia,  Supeibioso, 
Superbo !  SuperWssimo.  t>»  «J- 
perhon  de  vun:  Non  avrebbe  detto 
sil  Grandueti  tirati  in  Ik.      ^ 

Supercii-erclaa.  Soperchiare. 

Snperclarla,  Soperchieria  e  a< 
«^  Soverchi.  Mi  vodi  minga  sof- 
fri  ehe  ae  tisa  di  superciarit » : 
'« lo  non  soffro  ohe  si  usino  so- 
verchi ».  «       _- 

Buperflcla  (Volg,) ,  Superfice, 

Superficie.  «  .  i      «- 

-1  Saperfiolal,  Supei-ficiale.   ^ 

—  Superficialltaa,  Superficia- 

lit5.. 

—  Superficialinent,  Superfioial- 

mente.  .         /«    u.  v    ^  • 

Superidr.  Supenore.  (Sost.)  At 
superior  bisdgna  avegh  rtspett:  A 
Huperiori  conviene  portare  rispet- 
to.  I  jAdd.)  Antorizzazidn  supe- 
rior: Idem.  VesH  superior  a  eertt 
calunni:  Essere  superiore  a  oerte 
oalunnie.  „         .    .,,. 

—  Superiorltaa ,  Supenonta, 
Albagia.  V6n  quelVaria  de  supe- 
rioritaa.., :  Con  quelVaria  di  su- 
periority.. 

—  Saperiorment ,    Supenor- 

raente.  ,  ^. 

Superlatiy.  Superlativo. 

— Sttperlatlvament  (P.N.),Idem. 

Superstit  (P.  N.) ,  Superstite. 
(11  pop.  direbbe  QuHl  ch'l  restaa 
al  mond). 

Superstlzion,  Superstizione.  (ii 
pop.  dice  Arlia). 

-■  Super8tlzi68,  SuperBtlziosdn, 
Superstizioso ,  Superstiziosaocio. 
(11  pop.  dice  Arliatt). 

Supl-upU,  Sorbire,  Assopire. 
«  m  dorma  no,  te  supii  »:  «  -Non 
dorme  h  asaopito ».     .        ^      c 

—  Suplment,  Assopimento,  iso- 

pore. 

Suplement,  Supplemento. 

Suplent,  Supplente.  (Parlando 
di  leva  militare  il  popolo  dice  M 
Oamhi).  ^        ,.  _. 

Supli-plli-pliss,  Supplire. «  Fan 
a  supliss  » :  «  Fanno  a  supplirBi 
Tun  I'altro  ». 

SupUca.  Supplica. 

—  Suplicli-lcaa,  Supplioarc. 

—  Supllchdtta.  Supplichetta. 
Supllzzl,  Sujjplizio.  in  Ah  ehe  su- 

plizi  l'^  quell  ficBu!  »:  «  Che  sup- 
plizio  quel  ragazzo ! »  (II  pop.  dice 
eora.  Ah  ehe  torment). 
Suppa  (Volg.).  Vedi  Zuppa.  N. 


fr. :  O  suppa  o  pan   moftti  md 

in  frasch  in  foeui:  Tanto    znp^ 

come  pan  molle.  ,    ,.    „ 

Supfii  (Volg.).  Vedi  Z^PP^ 

Supp&'-uppaa.  Vedi  Zt^p^^ 

Sapponent,  Presuntuoso. 

—  Sappones,  Presumere. 

—  Snpponibil. 

—  Supponn  -  po«t ,  Suppooft 
«  Supponhmm  ehe  »:    «  SuppoaB- 

mo  ohe  >».  „  .  . 

—  Supposizidn ,  SupiMMini 
«  Fhmm  6na  —  » :  «  FaccMmw  i 
Bupposizione  ». 

Bupr^nun.  Supremo.  JsW  iriham 
supremm:  La  Cassazione. 

8upur&-iiraa ,  Suppiirare.  |C 
pop.  dice  piu  volont.  Vegnt  a  nf- 
puraeUkh). 

—  Supnratiy,  Suppnrativo. 

—  Supurazldn,  SuppuraEtone. 
Sur,  Sor,   Signore.    £1  surld: 

II  signor  tale.  El  sur  CommeiH^ 
t6r :  II  signor  Commendatore.  Sfi 
si  e  Sur  no :  Sissignore  e  Noaa- 
gnore.  La  sura  tal:  L#a  signflo 
tale.  .,  ^ 

Burba,  Ti-omba.  (Fig.)  «  QtuUii 
dna  surhaf  Tel  doo  a  nrneuru*: 
«  Quello  6  un  beone !  Te  lo  ilo  > 
prova  ». 

Surbi-bll,  Sorbire,  Aflsorbot. 
«  La  carta  suga  Vi^  surbii  sn  hA 


Vineoster  » : «  La  carta  aseiugHi* 
assorb)  tutto  I'inchiostro  ». 

Surbnl-uii,  Sobbollire,  Femiet- 
tare,  Ribollire  (1). 

Snrbnldara.  Feraientazionc. 

Sar688it  (Volg.  id.).  Vedi  Kmt- 
re^rift 

Siirog&-osaa-oga88.  Sorrogair. 

—  Siirogazl6ii,  Surrogazioue. 

Busanna.  N.  fr. :  La  casta  S»- 
sanna:  Idem. 

Buscettlbll,  Suscettibile.  (Upo|>. 
direbbe  in  certo  sense  JRermaMf}. 
Suseettibil  de  migliorament:  Hen. 

Suscitk-itaa,  Suscitare.  (II  pop. 
direbbe  Fd  nass ).  «  Sla  robba  m 
podaria  suscitd,  dn  bordeU  tnjvitf*! 


(1)  Mentre  il  Snrbui  mllaaeM  warn  ^ 
prestaa  traslati.  il  RtboUire  aehadi  hi' 
li.  Ribolltrtl  una  coaa  * :  Tornarti  m  ii 
mente.  P.  E. :  Ora  ohe  nt  riboUa,  n  » 
devi  dieoi  lire.  Corrisponderebbe  al  Miilr* 
m.  d.  d. :  Me  adnt  iruognaa  ehe  Urns 4t' 
vet  J  ecc.  Ml  ribolle  sempre  qn^Ua  — ^*' 
ingiarloea  e  oosi  Tia. 


sus 


—  785  — 


SVA 


t  >  ;  «  Questo  fatto  potrebbe  su- 
%MrtaT  una  sommossa*. 
SviSB,  Chiella  Albagia,   Kuzzo. 
.-fffkgh  6n  gran  suss:  Aver  della 
bi.iella. 

Sussi-nssll,  Gangbii'e  e  Ustola- 
»•  «  Perehi  U  fee  sussi  std  pover 
S£fffin  f  »  :  «  Perch^  fai  ganghire 
>^  questo  povero  bambino  I »  £1 
mw^  e/  sttssiss  dnpoo  de  eame:  II 
«xie  Bt^  netolsiido  im  po'  di  cie- 

SuBsldl,  Sussidio.  M  sussidi  de 
%  paroeekia:  II  sussidio  del  par- 
ooo. 

BuBsidiarl,  SuBsidiario. 

Siuwiegh,  Sussiego.  StA  in  sus- 
i^gh:  Star  in  sussiego.  (II  pop. 
i.ce  Stdt  sostegnuu), 

SusBistensa,  Sussistenza. 

—  Su88i8t-i8tii,  Sussistere.  Bob- 
tM  ehe  pd  minga  sussist :  Cosa  cbe 
on  piio  reggere. 

—  sussisteiit,  Sussistente. 
8ii886r,   Susurro,  Sosurrio.    On 

•ran  sussor:  Un  gran  soalpore. 
y^ss  pussee  el  sussor  eh* el  rist : 
S  pill  ii  fumo  cbe  Tarrosto. 

Butt,  Asciutto.  (Add.)  SuU  de 
*€iroll :  Asciutto  di  parole.  Avegh 
'^l  stitt:  Saper  di  seooo.  Heslci 
m€tl:  Rimaner  all' asciutto,  (po- 
'«ro)  Restar  al  verde.  (Sost.)  II 
eoco.  Putl  el  «u<(.*Patirrarsura. 

SuttlgUiua,  Sottigli^zza. 

—  SnttU,  SottUo.  SuUil  de  pell  : 
>elicato  o  Tenero  delPonor  pro- 
»Tio  o  Permalosetto.  Suttildedo- 
a:  Di  doga  sottile.  (Fig.)  Un  oen- 
io  molle. 

SuttigUi-gliaa-gliass,  Assotti- 

'  —  SuttUln,  Sottilino.  «  L'h  sut- 
Itin  el  fioeu  » :  «  fi  —  o  mingher- 
luo  il  ragazzo  ». 

Svaccli-accaa-accaBs  (P.  N.), 
(vacoarsi  (1).  «  An  tentaa  de  svac- 
allttf  ma  gh'in  minga  riussiii* 
cU  donna  onesta) :  «  Hanno  ten- 
ato  di  deturparla,  ma  non  ci  so- 
lO  riusciti ».  Parld  — :  Parlare 
aidamente. 

STagaeui,  Svagarc  (2),  Svagarsi. 


(1)  Svaccarsi  vuol  dire;  Buttarsi  giu  n 
draiarai  come  una  vacoa.  P.  E.  Appena 
ede  aa  po*  d^erba  folta  subito  ^11  si 
vacca. 

(2)  Svagare  signiflca  interrompere  chi 
avora  di  voglia,  con  vaghezza. 


Andaa  6n  poo  a  svagdss:  Audai^ 
a  svagarsi  un  poco  (Il  pop.  dir.  r 
A  eiapph  de  I'aria). 

SyaujilL-isaa,  Svaligiare. 

Syani-anii,  Svanire.  Tutt  i  me 
speranz  in  svanii :  Idem.  |  (Di  li- 
quore)  Immelensire  e  Svanire. 

Svanlment  (Volg.).  Vedi  Scent- 
ment, 

SYBJOULggik-'BggkUL,  Disavvan- 
taio^are. 

BTantagg,  Svantaggio.  «  In  stif 
ktvord  a*oo  del  svantagg  » : « In  co- 
desto  lavoro  ci  trovo  svantaggio 
o  soapito  ». 

Svantaggids,  Svantaggioso.  On 
eontrtUt  — ;  Un  contratto  — . 

Svaporlk-oraa,  Svaporai'c.  «if  ^<- 
teigh  el  buseidnin,  se  de  nd  to  hen- 
zinna  la  svapora » :  «  Mettioi  il 
tappino  alia  boooetta  se  no  la  ben- 
zina  svapora*. 

— Syaporament,  Svaporamento. 

—  Syanzica  (In  dis.). «  HI  g'd,  di 
svamich  »  (vecohio  volg.) :  «  Ha 
dci  quattrini». 

Syargellk-ellaa  (In  dis.).  FIa- 
gellare.  «  El  g*dt  svargellcM  laf€te- 
eia  eolla  frusUt, » :  «  Gli  vergneg- 
gi6  la  faccia  coUa  sferza  ». 

—  SvargMl,  Vergheggiatura  e 
Sgrigna.  it  HI  ff*a  aneamo  el  svar- 
aell  sulla  faecxa  » : «  Tiene  sempre 
la  sgrigna  sul  viso  ». 

—  Svargelladura.  Vergheggia- 
tura. 

8yarUi^iaa-ia88,  Svariaro.  Tanh 
per  svariass  dn  poo :  Tanto  per 
svagarsi  un  poco. 

Syeglla,  Sveglia.  SdnA  to  sve^ 
glia  (Militari  e  Collegi) :  Sonare  la 
sveglia.  |  Carted  la  sveglia  (orio- 
le): Caricare  la  sveglia. 

—  Syegllarln,  Svegliarino.  «  / 
eampann  a  V  alba  me  serven  de 
svegliarin  »  : «  Le  campane  all'albn^ 
mi  servono  da  svegliarino  ». 

Syegni  -  egnuu,  Svenire.  «  Me 
s6ni  sentida  svegni  » :  «  Mi  somy 
sentita  svenlre  ». 

—  Svenlment  (P.  N.),  Sveui- 
mento.  « ^  to  seiora  gh*h  vegnun 
6n  sveniment  »  (cameriera  cbe 
parla) :  «  Alia  mia  padrona  venne 
poc'anzi  uno  svemmento  ». 

Syelt,  Svelto.  «  C6m^  Vh  svell 
quell  ba^ai  » : «  Come  h  svelto  quel 
ragazzo  ».  «  El  Carlo  Vh  svelt  ma 
anca  el  Lisander  el  eoionna  mtn- 
gra » :  «  Carlo  h  svelto  ma  anche 


SVE 


-  736  ~ 


1' Alessandro  non  monda  no»po- 

—  Sveltlzia  (Volg.).  Vedi  Svel- 
iezza. 

Syeltura  (In  .dis.).  Vedi  8vel- 
lizza, 

—  Svelt6n^  Volpone.  « L'e  6n 
^vetton  de  prtmma  farea»:  «  £:  un 
i;ran  volponaccio  ». 

Svenli-enaa-^iiato-^nass,  Sve- 
11  are.  «  M  par  6n  Seneca  evena- 
/o  »:  «  Pare  Seneca  svenato  ». 

Syentli-eiitaa ,  Sventare.  «  I/h 
6n  spentaade  vun  » :  «  £  nno  sven- 
tato  ».  Sventit  6na  eongiura:  Sven- 
tar  una  eongiura. 

Syentrli-entraa,  Sventrare  (1). 
Sventrh  6n  poUtsUr:  Sbuzzare  un 
polio.  Sventrd  ona  dUaa:  Sven- 
trar  una  citt&. 

—  Sventrada,  Sventrata. 
Svergink-iiiaa,Sverginare.(Fig.) 

Svergind  6n  vestii :  STerginare  o 
Incignare  un  abito.  <c  An^mih,  a 
li^,  eh' el  svergina  at6   lattimel  »  : 
<  A  lei,  si  serva  pel  primo  ». 
Svergnk-ergnaa.  Vedi  Sbergna, 

—  Syergn6n.  Vedi  Sbergnon, 
Syergognli-ognaa,   Svergogna- 

re.  «  ^  Vd.  8vergognaa  in  faeeia 
41  tutu  » :  «  Lo  svorgognb  in'faecia 
n  tutti ». 

—  SY^rgol  (Pop.),  Bieco. 

—  Svergolk-olaa-olass,  «  Quel- 
Vassa  Id  la  s'h  tutta  svergolada  » : 
«  Quella  tavola  8'6  sbiecata  o  an- 
che  8'6  imbarcata  (se  ha  fatto  con- 
cavo  nel  mezzo) ». 

Syerza,  Idem  (2).  Importd  6na 
itverza :  Non  importare  un  cavolo. 


SYlgn^-lSBaa,  Svignare. 
gndusela:  Partire  naaoostr' 

Syislt-isaa  (P.  N.),  Svisai 
ah  %  robb:  Syiaare  le  coae. 

8vi8oer4-eraa-era88  rp.  N.| 
scerare.  (Golto)  Sviteera  0n 
Sviscerarun  autorc.  A.tnieu 
seerada:  Amicizia  s visceral 

Syista,  Idem.  «  Oo  fan.  . 
sia  ehe  me  perdonaroo  nuU 
«  Ho.  commesso   una   svir" 
non  mi  perdoner5  mat  ». 

Sv6ia-iaa-lass,  Svogliai 
Vuotare,  Svotare  (2).  Svaia  t 
ehtU  o  el  goes:  Sciog^liere  o 
re  il  sacco.  «  Jj'h  &i\  /Ubu  sw 
<c  E  un  ragazzo  svogliato  e 
svagolato  ». 

Svoiaborsin,  Votaborse. 
nev€M  svoiaborgin :  CameTi 
taborse. 

—  Svoiada,  Votatura.  OMi 
iada  de  sa^eoee :  Un  votamenl 
tasche  o  di  Bcarsella. 

STOlan ,  Svolazzo.    Stol^ 
ealligrafo:  Svolazzi  da  caJIij 

—  Svolauli-anaa ,  STolai 
/  piumm  di  bergaglier  svol 
8ut  eappHl:  Le  penue  dei  B. 
glieri  B.volazzano  buI  cappellc 

—  STOlaxsada,  Svolazzamei 
«  G'oo  bisdgn  d'6na  gvoUuezi 
campagna.TH  «  Ho   bisoinio 
po'  di  svago  in  campaena  >. 

mhrlo  VcL  daa  6na  evoL. 

e  l\f  in  la  stanza,  e  pceu  Vh 
ld,y  mart  «  sUeehii  » :   «  D  ml 
fece  un  po'  di  svolazzameato. 
e  1^  nella  stanza,  poi  cadde  mc 
stecchito  ». 


'^V 


T  (Si  pronuncia  Te)  T  (Ti)  Te 
o  td  finito:  T6  o  to  finito.  Tea  ta 
frittada :  T6  a  ta  frittata.  FSr  a 
te :  Perro  fatto  a  T.  «  Mettegh  i 
vit  al  T  e  franchel  ben  »  :  «  Alctti 
le  viti  al  1  e  assicuralo  bene  ». 


(1)  Sventrato  in  fior.  e  add.  che  si  ap- 
pUca  a  chi  nnangia  moUissimo. 

(2)  Sverza  in  flor.  e  particella  di  ]egno 
spiccata  dal  suo  fusto  o  d*aJtra  materia 
staocata  dalla  porzione  maggiore.  La  frase 
0  tfunque  precisa,  ma  non  si  usa. 


Tabacck-cassela,  Tabaccaiv 
Stabaocare.   « M   tah€Kea  iuU\ 
sanlo  dlymtc  Egli  stabacoa  tat 
8anto  giorno  ».  I  kUI  te  Vh  la^ 
cada serna  di  crhppa » : « Fildtl 
la  svignb  senza  voItar»i  indiel 


(1)  Svogliaro  signlflca  flir  perdere  la 
glia.  Tutvalira  oosa. 

(2)  Svotare  e  parola   tecaiea.  La  di 

i  sellai  per  oavar  fttori  la  borra  dai  _ 

(3)  Fa  scritto,  ma  ora  f  ia  dis.  «  jn 
81  dice  Stabacoare. 


TA« 


-  737  — 


TAB 


-  Tabaoob,  Tabacco.  Laeolti- 
I6n,  la  ferma,  la  regia  di  tor- 
c:  La  coltivazione,  la  ferma,  la 
ia  de'  tabaoohi.  —  de  fumii,  de 
%  sU:  —  da  fumare,  da  naso.  — 
snaa,  trineiaa,  in  fcRuittf  eee, : 
xaaoinato,  trinciato.  in  oorda. 
baeeh  de  fraa  o  fdffa:  Crusoa. 
•d  tabttecn:  Tirar  tabaooo.  Ma- 
pit  tabacch  o  eiceit:  Masticar 
acoo.  Varl  nanea  6na  presa 
tabaeeh:  Non  valer  oioa  o  una 
Ba.  CQl6r  tabaeeh:  Colore  tor- 
5cato.  .«  Tabaeeh,  tabaeeh /»  (a 
le)  «  Maroia  via )». 

-  Tabaochent  e  TatMiccds,  Lor> 
dl  tabaoco,  Tabaccoso.  On  vhee 
aeeos:  Un  yeochio  tabaccoso. 

-  TalMUSCdn,  Tabaccone.  «i>'^ 
tabtteeout  ehe  tira  sii  per  el  nas 

fnksz  ehilo  al  dl  de  foRuia  » : «  £) 
tabaccone  che  prende  dal  naso 
mezzo  chilo  di  foglia  al  gior- 

-  Tat>acchee-era ,  Tabaccaio. 
i   tabaeehee  n6  dovessen  vend 

i  tabaeeh  e  sal  slarien  frhseh: 
i  tabacoai  non  doTessero  ven- 
re  che  tabacco  e  sale,  si  ohe  sta- 
jbero  freachi. 

-  Tabaccherinna ,  Tabaochie- 
la. 

rabaloaurl,  Baggeo,  Zavali  (in 
».).  ^Te  see  dnpover  tabaUeri*: 
Jei  un  povero  bubbolo  ». 
rabar,  Tabarro  (1) ,  Ferraiolo. 
hh  sii  el  tabar:  Inferraiolato.  | 
ig.)  *Ul  g*dt  faa  &n  tal  tabar 
e  tutti  Vdn  ereduu  lii  el  lader  » : 
^li  affibbi6  una  critica  tale  che 
fcti  lo  ritcngono  ladro  ».  Nigher 
me  el  tcAar  del  diavdl  {in  senso 
9rale):  Nero  come  Lucifero.  (Se 
»se  in  senso  materiale )  Nero 
me  la  cappa  del  camino. 

Tabareu,  Ferraiolino.  £1  la- 
',rell  di  pret :  II  ferraiolino. 

-  Tabarasc,  Ferraiolaccio. 

-  Tabar6n,  Tabarrone.  «  El  s^e 
volticM  denier  in  del  s6  tabaron  e 
a  atidbmm  »  :  «  S'  awoltolu  nel 
barrone  e  s'avvib  ». 

Tabbia,  Serei)olatura.  «  £1  m'd 
andaa  6n  earieh  de  qttadrH  de 


(1)  Tnbnrro  anche  in  Fior.  significa  cib 
e  6  il  nostra  Tabar j  ma  la  voce  e  molto 
eno  usata  che  non  sia  Ferraiuolo  oil  ha 
tigo  dl  maggiore  amplezza.  Anche  Man- 
llo. 


scart  tutt  pien  de  tabbi »  :  «  Mi  spe- 
di  un  carioo  di  mattoni  tutti  a 
sorepoli  ». 

Tabbi,  OuBcio.  Tabbi  de  fasckh 
de  basgiann:  Gusci  freschidi  fa- 
gloli,  di  baccelli^  di  fare,  eco. 

Tabe,  Tabe.  « El  g'h  la  tabe  se- 
m/e>  :  «  £gli  ha  la  tabe  senile  »; 

—  Tab^a,  Tabella.  « I/^  notaa 
su  la  tabella  »  :  «  E  registrato  nel- 
la  tabella ».  Ija  tabella  de  la  la- 
vandera:  La  lista  del  bucato.  «£'e 
6n  liber  noids  tutt  a  eifere  a  ta- 
bell »  :  «  £l  un  libro  noioso  tutto  a 
cifre  e  a  tabelle  ». 

—  TabeUamm/Tabellame  (T.  di 
stampatorij. 

—  TabeUetta.  Tabelletta. 

—  TabelllBta,  Tabellista  (Manoa 
ai  dizionari,  ma  non>i  dicealtro). 

—  Tabell6n,  Tabellone. 

—  Tabelllonaa,  Tabellionato. 
«  El  nodar  el  g^Ht  mess  el  sigill  del 
tabellionaa  » :  « II  notoio  vi  appose 
il  sigillo  del  tabellionato  ». 

Tabemlicol,  Tabemacolo(l),  Ci- 
borio.  (Fig.*)  Pari  el  tabemeuiol  di 
Ebrei:  E'  mi  sembra  un  taberna- 
colo  codesto. 

Tabid  (D.  Fr.),  Tabl^,  Quadro. 
JU  tabid  (Teatro):  Far  tabl<>  o 
quadro  finale.  «  Tabid/*  (escla- 
mazione  dinanzi  a  cosa  inaspet- 
tata) :  «  Tabl5  o  Bella  scenetta !  *. 

■—  Tablorin.  Ritrattino,  Qua- 
dretto. 

Tabord  JD.  Fr.)  i  Taboretto), 
Sgabello,  Tamburetto.  (Corsica). 

Tabula  rasa.  Tabula  rasa.  Tam- 

Suam  tabula  rasa :  Tamquam  ta- 
ula  rasa. 

Tacca,  Tacca.  De  basaa  taeea: 
Di  bassa  tacca.  De  mhsea  taeea: 
Di  mezza  tacca.  P.  Es. :  On  no- 
bilu^ss  de  mezza  taeea:  Un  nobi- 
luccio  di  mezza  taglia.  |  (Stam- 
patori)  Tacca.  |  (Intaglio)  «  Fagh 
6na  taeea  sit,  qtiella  tessera  »  :  «  Fa- 
gli  una  tacca  su  quella  taglia ». 
laDhahel  al  moletta;  te  vedet  nb 
ehe  Vh  tutt'a  taeeh  » :  <c  D^  all'  arro- 
tino  quel  coltoUo  ch^^  tutto  pieno 
di  tacche». 


(1)  Tabernacolo,  in  .flor.,  vale  quella  ohe 
in  mil.  e  Cappelletta.  E  usato  perb  anche 
per  intlicare  la  nicchia  del  SS.  Sacra^ 
mento.  In  senso  flgurato  poi  lo  si  pun 
usare  per  indicare  aromenicoli,  vestiario 
disadatto,  ecc. 


I? 


TA€ 


—  738  — 


TAG 


Tacca-ocaa  -  coass,    Attaooare, 
Attecohire,    Agffiungere.     Tacea 
adree:  Se  comtneia  a  UieecL  adree 
el  ecUd  o  el  fredd :  Se  eominoia  a 
far  caldo  o  freddo.    Taccdi  balin: 
Attaccare  discorso.  P.  E. :  «  Se  el 
fd  tant  de  taeeh  balin  el  le  Jiniss 
pu  »  :  «  Se    eominoia   a   oianciare 
non  la  finisce  piii ».  Taeeit  diseors  : 
Attaooare  disoorso.  P.  E. :  « -S7  H 
hmm  eomineiaa  a  taccdi  disedrs  » : 
«  E  11  abbiamo  cominciato  ad  at- 
taooare disoorso ».    Taeedt  hega  o 
haruffa'.  Abbaruffarsi  o  Attacoar 
briga.  (Fig.jj  «  Chi  el  eens  el  taeea 
minga  »  ;  «  Qui  il  disoorso  non  at- 
tacca  ».  Taccit  e6n :  Attaooare  oon. 
Taceh  c6n  la  spua :  Attaocato  ool- 
la  saliva  o  Appiccioato  oollo  spu- 
to.  Taee€M  cdnia  eolla,  la  pasta^  el 
riff  ddppi :  Attaocato  con  la  ooUa, 
con  la  pasta,  col  refe  doppio  (1). 
Taeed  dent:  Dar  dentro.    Taeeii 
denter  in  qiMicoes :  Urtare  in  oheo- 
ohessia.   «  Oo  taeea  dent  in  d\6n 
eiod  e  me  sdnt  searpaa  el  vestii  > : 
«  Ho  dato  in  un  oniodo  e  mi  son 
laoerato  Tabito  ».    Taecd,  foeura : 
AfSggere  (non  com.)  o  Attaooare. 
«  An  taccaafoiura  i  avvis  » : «  Han- 
no  attaocato  in  pubblico  gli  av- 
visi ».  Tac^it  fceura  i  pagn  sit  la 
linghera:  Tender  o   distender  i 
pannl  sulla  ringhiera.    Taceh  gid. 
N.  Pr. :  Taeedt  aid  el  temp :  Chiu- 
dersi  o  Mettersi  male  o  Sourirsi  o 
Guastarsi  il  tempo.  ||  «  M  latt  VI 
taeeaa  aid  in  la  eazziroRula  » :  « II 
latte  s'e  aocagliato  sul  fondo  del- 
la  cazzarola ».    Taeccb  in.  N.  tr. : 

Taecdi  in  gdla:  Raspare  o  Ra- 
schiare  la  gola.  Taeeh  in  Vonor : 
Intaccar  I'onore,  la  riputazione 
d'una  persona.  Taeeasa  inshmma : 
Appaiarsi  o  Radunarsi.  P.  E. :  / 
rondin  ee  ta^cken  inshmma  per 
andh  via :  Le  rondini  si  radunano 
per  partire.  Taeehsbtt:  Attaooare 
e  anche  Metter  sotto  i  oavalli. 
«  Tacea  sott  la  griaa  al  tandem » : 
Attacca  la  grigia  al  tandem.  Fd, 
laced,  sott  Vanonima:  Far  attacoare 
VAnonima  o  Valersi  dell'Anonima 
per   servizio    di   vettura.    \    it^  Oo 

taeeaa  sott  a  lavord.  edn  molto 
gust »  :  « Mi   sono   messo   sotto   a 


(1)  Refe  doppio  in  fior.  h  bella  frase  che 
manca  a  noi.  Vuol  dire  a  tutto  andare ; 
Sparlare,  Piangere,   Cucire  a  refe  doppio. 


lavorare  oon  ^ran  piaeere  ».  T» 

ed,  sott  a  quistxonit .'  Attaoearia  ea 

alouno.  Taee€ts9  sott  a  pugn:  Fi 

re  a  pugni  o  Menarsi   de'  pan 

Taeea  ^:  Appendere.    Taeea  d 

6n  quader  at  mur  .*   Attaeear  ■ 

quadro   alia   pfu^te    o    al  man 

Teusedi  sit  6n  vesHi  a  6n  €iod:it 

tacoar  un   vestito    a   on.   cldtdi 

Taxied  sii  el  ealdar :    Mettat  i 

paiolo  al  fooo.    Ta^cii  su  d  m 

p^U;  Attacoar  11   cappello.  (fit 

Andare   a  moglie.     Ta&cd  »■ 

mhtsa,  la  secewu:  Marinare«» 

lare  la  messa,  la  scuola  o  Is  1^ 

zione.  i^Udn  taeeaa sii^  :  •I/aat 

appiooato ».   «  Oo   hutttta   Id  ^ 

proposta  ma  Vd  minga  taeeaa* 

«  Uo  buttato  \h  una  proposta  bi 

la  non  ha  attaocato   o  anekt  A 

teechito».  Taeeeus  cUpeg :  AttM 

oarsi  al  peggio.  Taeed.  fceugh:  it 

piooarsi  il  tooo.   I\>d^  taeed  sk  t 

lavd  gid  (Pr.  nuoviss.  volg.  di » 

gnifioato  inoeito):   Pa5   andari 

riporsi  o  Andarsi  a  riporre  o  Fw 

smettere  di  si>erare  o  Attaeear  k 

Yoglia  all'arpione.   « Jfe  par  di 

taeehen  aid  »  (di  giovane  e  lafB 

za) :  «  Ml  pare  ci  sia  del  buonot 

T€ieed  6na  brugna  al  euu:  M(t- 

tere  un  cooomero  in  eorpo  s  nH 

Taeed  i  pagn  spdrch  per  el  it 

vandee:  Appuntare  il  bucato  «: 

panni  x^l  oucato.  «  Itl  garofdlU 

ta,eeaa  »  :  « II  garofano   ha  iltte^ 

ohito ».  «  G6m^  el  vd  el  giomedt* 

«  Oh  I'd  taeeaa  »  :  «  Come  Ta  il  tw 

glomale  ?  »  «  Bene.  Ha  preso  o  to 

atteoohito».     Ona    paroUa  toM 

Valtra:  Una  parola   tira  Taltn. 

Taeed  e&me  la  gremhgna  :  Attw- 

carsi  come  la  gramigna.    FSttMft 

taeeaa  nagoU  (di  persona  eperw 

piil  di  donna) :  Esser  ma^  hm- 

gra.  (di  oosa)  Non  esseroi  denti* 

aloun  utUe.  Taeeass:  Attaceani. 

Taecass  a  tutteose :   Attaccarsi  * 

tutto.  N6  podl  taeeass  de  nitsmn- 

na  part :  Non  oi  essere  ove  attac- 

carsi. 

—  Tacc^hen,  Aggiungere.  P.E.: 
Tcieeagken  e  tireghen  ria  edme  gk 
eomoda/ :  Aggiunperne  e  leyar- 
gliene  come  meglio  gli  piace. 

—  Taccadura,  Attacoatura.  Tro- 
vagh  la  ttieeadura:  Trovar  il  pnnto 
d'attaoco. 

—  Taccagarbui  o  Taccallt,  At- 
taccalite,  Attacchino  (Pistota). 


TAG 


—  739  — 


TAG 


—  Taecament,  Attacoamento.  / 
servitdr  del  di  dHnec&u  g'dn  pit  de 
Uiceameni  ai  padrdn :  I  servitori 
oggi  non  hanno  pi^  attaccamento 
ai  padroni. 

xacoh,  Taoco.  Adhs  se  usa  % 
scarp  senaa  taceh :  Oggidl  Bi  usano 
le  soarpe  senza  tacco.  (Fig.)  Bass 
de^  taeeh:  Di  nasoita  plebea.  |  (Dei 
tipografl)  Taoco.  MHt  di  taceh  sul 
timpen :  Metter  de'  tacohi  sul  tim- 
pano. Taceh,  taceh  (onomat.  del 
oussare  all'iiscio):  Ticche  tacche. 

—  T&cchei^gili  (Metter  pezzetti 
di  carta  sull'impronta  del  timpano 
da  stampare)  (P.  N.),  Taccneg- 
giare. 

Taccbent,  Attacoaticcio.  «  G*oo 
i  dit  pien  d*6na  robba  Uiechenta 
ehe  800  n6  eossS  T^  » :  «  Ho  le  dita 
imbrattate  di  un  non  so  ohe  d'at- 
taocatiocio  ».  «  Cdme  I'h  taeehent 
8t6  vi8*e  »:  «  Gom'6  tenace  oodesto 
Tischlo  !  »  Ona  materia  tacchenta 
e  grassa:  Una  materia  yiscMosa 
e  grassa. 

Tliccheta  (Onomatop.  di  piccolo 
colpo  o  di  esclamaz.  espnmente 
oosa  improYvisa),  Taffete.  in  E  lu 
Ulccheta  6n  colphtt  in  sul  tav6l » : 
«  £d  egli  taifete  ». 

Tac^in  (D.  Fr.),  Tacohino  (1). 
Tiratino.  «  L^h  6n  tacchin  in  del 
spend,  in  del  pagh,  ecc, » :  «£}  ti- 
ratino nello  spendere,  nel  paga- 
re  ».  «  C6me  1%  tacchin  quell  pa- 
ver omm  »  :  «  Gome  h  spiloroio 
quel  pover  omo  Opp,  Gome  sta 
sugli  ayanzetti  quel  pidocchio  ».  | 
Savh  de  tacchin :  Sapere  di  forte. 

—  TaccMtt  (Gappellai),  Tasselli. 
Taccogn,  Bofonchino.  V^s  6n 

Martin  taccogn  :  Essei^e  un  brou- 
tolone  incon*eggibile  o  Un  bor- 
bottone. 

—  Taccognada,  Borbottio.  Ona 
taceognada  mai  pit  finida  :  Un'in- 
termmabile  brontolio. 

—  Taccognk  e  Tontogn&,  Bo- 
fonchiare.  «  T*ee  finii  de  taeco- 
gn&  f  » :  «  Hai  finito  di  bofonchia- 
re? » 

Taccoln,  Taccuino.  Fd  taecoin : 
Almanacoare.  «  Taecuini  novi  sdra 
de  Vanno  novo  »  (grido  de'  ven- 
ditori  girovaghi):  «  Lunari  novi ! » 


(1)  Tarohino,  sarebbe  inutile  il  dirlo,  e 
il  gallo  d'ladia  e  non  rende  menomamente 
a  Tacchin  milanese. 


—  Taccolnattj  Almanaccaio 
(venditore  di  taocuini). 

—  Taccolnett,  Lunariuccio. 

—  Taccoinista,  Almanacchista. 

—  Taccola,  Taooola  (1),  Baccel- 
lo.  Taeeol  e  cornitt:  Baccelli  e  fa- 
giolini.  I  Ghiaocherino.  ml,'^  6na 
taeeola  ehe  el  taa  mai  »  :  «  £}  un 
ohiaocherino  ehe  non  smette  mai  ». 

—  Taccolli ,  Gioalare.  «.M  g*  it 
daa  resdn  de  taecold,  sul  so  eunt> : 
«  Gli  diede  ragione  di  cicalare  su' 
fatti  suoi ». 

—  Taccoladdr,  Gicalone. 
Tacc6n .   Tacoone  ( 2 ) .   Toppa , 

Zeppa.  1/ e  peg  el  taceon  ehe  el 
bus:  Meglio  una  toppa  ehe  uno 
sdrucio.  (Nei  versi).  «  M  ff'it  miss 
6n  tacedn  per  via  de  la  nmma  » : 
«  Per  amore  della  rima  gli  mise 
una  zeppa  ». 

—  Tacconli-cconaa,  Tacconare, 
Rattcppare. «  Oofaa  taeconh  su  i 
papdzz  »  :  «  Ho  fatto  rattacoonare 
le  soarpe  o  gli  stivaletti ».  On  ve- 
fitii  taeconoM:  Un  abito  rappez- 
zato  0  rattoppato.  «  Se  eapiss  ehe 
quell  sonett  el  Vib  tacconoM  » :  «  Si 
oapisce  ehe  quel  sonetto  lo  ha 
mandato  avsmti  a  suon  di  zeppe  ». 

—  Tacconada ,  Rappezzatura. 
«  8t6  vhrs  ehi  Vh  prop%  6na  tacco- 
nada  »  ;  «  Questo  verso  h  un  vero 
rappezzo  ». 

—  Tacconee  (Nelle  sartorie  ^ 
quell'operaio  ohe  attende  a  rac- 
conciare  abiti).  Raooonciatore. 

Tac6re.  N.  rr. :  On  hUl  tacere 
VI  st€ta  mai  scritt :  Un  bel  tacere 
non  fu  mai  scritto. 

Tacit&-ltaa,  Ghetare. «  Cdnt  cent 
lirHt  V  oo  tadtaa )» :  «  Gon  cento 
lirette  gli  ho  fatto  smettere  ogni 
pretesa  ». 

—  Tacit,  Tacito.  Fit  la  part  del 
tacit:  Lasciar  parlare  gli  alti*!. 

—  Tacitament ,  Tacitamente. 
«  Tacitament  el  voreva  fh  eap\ 
ehe...  »  :  «  In  modo  sottinteso  vo- 
le va  dar  a  intendere  ehe ».  ||  *iJIoo 
ottegnuu  el  tacitament  yn«^Ott&iini 
ehe  s'accontcntasse  ». 

Tadee,  Taddeo,  Mmchione.  « Te 


(1)  Taccola  in  fior.  e  tutt*altro.  Vale 
Bazzecola  e  anche  Difetto :  Stare  su  tutte 
le  taocole  e  Tutti  s^ha  le  nostre  taccolc 
e  vale  anche :  Gazza. 

(2)  Taccone  in  fior.  e  accrescit.  di  Tacco 
e  non  e  Toppa. 


TAF 


—  740  — 


TAI 


see  propi  6n  tadee  ear  el  mh  ficeu  » : 
«  Sei  proprio  un  taddeo  figliolo 
inio  ». 

Ta£uiarl,  Tafanario.  «...  e  V di 
mostraa  el  iafanari  »:«...  e  mo- 
str5  il  bel  di  Koina». 

T&ffeta,  Taflfete.  «  S*erem  per 
seapph  quand  lit,  taffeta,  el  n''disor- 
pres  » :  «  Eravamo  o  Stavamo  per 
scappare  quando  lui,  taffete,  oi 
sorprese  ».  Vedi  Titeeheta. 

Taffl  (In  dis.),  Taffio  (iu  dis.)  (1). 
Vedi  F^cdatoria. 

—  Taifiada,  Mangiata,  Scorpac- 
ciata,  Zaffata,  Tanfata,  Botta. 
«  (yoo  daa  dent  6na  taffiada  ter- 
iHMl » :  «  Ne  ho  fatto  una  bella 
scorpaociata  ».  |  Zaftata.  «  Da  la 
ada  odeea  m'h  vegnuu  ma  6na  taf- 
fiada de  tin  mal  digerii  ehe  te 
disi  oeca  /  » :  «  Dalla  sua  booca  mi 
venne  al  naso  una  zaffata  di  vino 
mal  digerito,  che  ti  lascio  pensar- 
re  y^.  i  *  M  g'd  lassaa  anait  6na 
taffiada  8u  quell' argonient  ma  lit 
Va  faa  orlgma  de  mereant »:  «  Gli 
diede  una  Dotta  auU' argomento 
ma  lui  feoe  orecchie  di  mercan^ 
to  ». 

Tafftli,  Taifet^.  On  vestU  de 
taffth  rasaa:  Un  vestito  di  taffetk 
raaato.  |  «  G'oo  miss  in  sul  titi  6n 
toeehtll  de  taffth  » :  «  Gli  misi  sulla 
ferita  un  pezzetto  di  taflfetJi ». 

TagUoauT  (D.  Fr.)  (Sarto  che 
taglia  le  stoffe),  Tagliatore.  «  L[t 
el  mh  tagliceur  >  (aff.) ;  «  E  il  mio 
sarto  ». 

Tai,  Taglio.  Vend  al  tai:  Ven- 
dere  a  taglio.  Fass  6n  tai:  Farsi 
un  taglio.  On  tai  de  vestii ;  Un  ta- 
glio o  stacco  di  abito.  M  tai  di 
Mseh :  II  taglio  del  bosco.  |  On  b^ll 
tai  d'occ  o  de  vitta:  Un  bel  taglio 
cl'occhi  o  di  vita.  |  M  tai  del  vin  : 
II  taglio.  I  De  pdnta  e  de  tai: 
Di  pimta  e  di  taglio.  I  « Daglt 
6n  tai  al  t6  disedrs  » :  «  Dagli  un 
taglio  a  codesto  discorso  ».  —  a 
6na  lit :  Dar  un  taccio.  Q  El  tai  di 
quint  (teatri):  Scaualatura  o  Sea- 
ucllatura  de^e  quinte.  |  Vegnl  a 
tai:  Venira  taglio.  P.  E. :  (Pr.  Tutt 
i  rohh  vhgnen  a  tai,  finna  i  6ng 


(1)  Taffio  ncl  nenso  di  Pacciatona  non 
1o  si  usa  pi6  a  Firenze,  mentre  e  vivo  il 
TafRaro :  Mangia  (le  golds  che  noi  non 
abblamo  mentre   pure  abbiamo    Taffiada  I 

Taffion.  ' 


per  peUt  Vai  (Lett.):  Tatto  jm 
venir  in  taglio,  perfino  Ic-ungfeii 
per  pelar  Taglio  (appross.)  (Pr.ti> 
Bcano)  Tutti  i   nodi   ven^no  li 

fettine  e  ogni  pruno  i'a  siepc. 
On'' tai  in  la  peltde  c6nseia:  I  m 
scarnitura  nella  pelle  dA  eonek 
I «  L^d  hattuu  la  hialia  c6n.t  el  tm 
de  la  steeea  »  :  «  Batt6  la  pdii 
collo  sgbembo  della  stecca  *. 
B  I/Appell  el  q'd,  daa  <jn  toi  oA 
sentertsade  prima  istanza:  L'if- 
pello  annullb  la  sentenza  del  tD> 
Dunale.  |  On  peUtd  ciint  6n  b^lm 
de  moda ;  Un  sopi-abito  con  im  M 
taglio  di  moda.  ^l  tai  de  Fism 
de  Panama:  U  taglio  dell'isiM 
di  Panama.  On'  arma  a  dun  tH: 
Un'arma  a  due  tagli. 

—  Taia  (Camera  nelle  aeeck 
dove  silavora  alritai^rlio  delleli- 
stre),  Forbici  da  ritai^liare.  |  Ti- 
glia.  «  O'dn  mess  sit  Sna  Una  fo 
ehk  el  le  arreslardt  »:  «  Misero  nu 
taglia  per  uhi  lo  conHe^ner^  ».  | 
Taglia.  i/^  della  mia  taia:  £  ddb 
mia  taglia  o  oorporatiira. 

—  Tai&-iaa-ia88 ,  Ta^liare.  - 
6na  pianta,  on  braaz,  el  pan^  etc.: 
Tagliare  un  albero^  un  Draceio.il 
pane,  ecc.  —  i  eavei,  6n  liber  €» 
taiaeart ;  —  i  capelli,  un  libro  col- 
la  steeea.  Taih  come  6n  retd:  T»- 
gliar  come  un  rasoio.  I  Taiii  m 
nHt  come  6n  p6r  :  Taguare  o  IW^ 
tar  via  di  netto,  addoaso.  Taik  i 
pagn  adoss:  Tagliar  i  panni  die- 
tro.  TaiA  ekrt :  TasrIiar  corio. 
Taid  gib  de  ehl:  TagHiure  di  qui 
Taidb  fceura:  Tagliar  fori,  S«u^ 
tare ,  Hotter  fuori  de'  concerti. 
Taid,  i  paroll  in  hdeea  a  vun:  Ta- 
gliar le  parole  in  booca  a  una. 


peat 

Taiii  el  fdrment:  Mietere.  Taii 
el  fen :  Segare  11  iieno.  «  Tain  gio 
6n  poo  de  Uqna  per  la  siua»i 
«  Taglia  un  po'  di  le^ne  per  la  etv- 
fa  ».  Toid  gid  a  drvsza  e  a  sini- 
stra: Trinciare  a  dritta  e  a  sini- 
stra. Taid  i  vit:  Potare  le  vitl 
Taiagh  i  gamh  a  vun  (moralm.): 
Tagliare  o  Troncar  le  gambe  a 
uno.  Taia  la  faeda:  Tagliar  « 
Sfregiar  il  vise  a  uno.  «  Gh*k  #» 
6n  vent  ehe  taia  la  faeeia  » :  «  Ti- 
ra  un  vento  che  mozza  11  fiato  ». 
«.  1  alter  in  andaa  a  po9t  e  mi  t^ni 


TAI 


—  741  — 


TAI 


la  taiaafcBura  »:  «  61i  altri  an- 
.Tono  a  posto  ed  io  fui  tagliato 
OTi  ».  Sla  foresetta  la  Una  come 

ffhe  ved:  Questa  forbice  taglia 
once.  Taidt  la  testa  al  tor:  Ta- 
tar la  testa  al  toro  o  Dar  il  trat- 

alla  bilanoia.  «  Me  Uusaria  tatd 
toechH  mittost  ehe...  »:  «  Ml  la- 
erei  tagiiar  a  pezzetti  piuttosto 
le  ».  Taia  sii:  Troncare,  Tatd 
V  del  pk:  Tagliare  da  piedi  o  ter- 
k  terra.  Tauisu  6n  eUsedrg:  Ta- 
iare  un  discorso.  Taiii  ml  ntBuv, 
U  vhee:  Tagliare  la  pezza  o  la- 
orar  sal  veoohio.  {^T.)Lajnanta 
ie  nd  dit  frut  la  ge  taia :  L'albe- 
>  che  non  frutta  va  tagliato. 
tisura  cent  volte  taia  6na  volta: 
Lisnra  tre  volte  e  taglia  una. 

—  Taiada,  Tagliata.  «  Sfann  oo 
aa   6na  gran  taiada  de  gahh  » : 

Quest'anno  ho  fatto  una  gran 
ftgliata  dt  piante  cedue  o  oapi- 
ozze.  «  A  quella  eeenna  dagh  dent 
na  bonna  taiada  »  :  «  Tu  devi 
•ccoroiare  assai  quella  soena ». 
'^agh  6na  ^ran  taiada  a  sta  zass- 
era :  Dagli  un  buon  taglio  a  que- 
.ta  zazzera. 

—  Talaoantdn,  Tagliaoantoni 
in  dis.),  Bravaooio.  Tagliariootte. 

—  TaladM  e  Taiadln,  Taglia- 
}elli.  /  taiadei  al  brcBud :  Taglia^ 
;elli  in  brodo.  Taiadei  fcua  in  ed : 
ragtiatelli  fatti  in  oasa.  Taiadin 
%l  8ugo :  Tagliolini  al  sugo  e  anehe 
ragliatini. 

—  Taiadinna,  Taglietto.  Dagh 
ient  &na  taiadinna:  Facci  un  po' 
di  taglio. 

— Talad6r,  Tagliatore.  (Ne'muo- 
chi)  Tagliatore.  (Nelle  macellerie) 
Tagliatore.  (Ouantai)  Tagliatore. 

—  Taiadiira»  Tagliatura  (d'ogni 
oosa  detta  di  sopra). 

—  Taiafll6U  (Falegnami),  Pic- 
eola  sega. 

—  TalafrlB,  Graffietto. 

—  Taiaoart,  Tagliacarte.  On 
taiaeart  d'avori:  Ln  tagliacarte 
d'avorio. 

—  Tala]pi(Bnce  j Volg.)  (Spreg.  di 
Parrucohiere).  «  L'h  6n  taiapuBuee 
d«2  ftdrsr»(Yolg.):«  £l  un  parruc- 
chiere  del  sobborgo  o  borgo  ». 

—  Taiarav,  Tagliarape. 

—  Taiatrlff61,  TagliatartuA. 

—  TalaBtrasc,  Gramola  da  cenci 
o  da  atracci. 

Taiee,  Tagliere.    Taid  la  came 


gill  taiee :  Spezzare  la  came  sul 
tagliere.  I  Coperchio  del  cesso  : 
Cariello.  (M.  d.  d.  iig.)  Vies  dd 
personn  a  6n  taiee :  Essere  due 
cani-  a  un  obso. 

Taientj  Tagliente.  «  M  g'h  6nu 
linqua  taienta  » :  «  £)  una  lingua 
maledica  o  tagliente  ». 

Taloaura  (per  solco  di  mota 
nella  strada,  h  in  dis.),  Rotaia.  | 
La  v6lp  I'i  dada  in  ta  taiaeura  : 
La  Tolpe  h  rimasta  alia  ta|(liola. 

Tai6]i  (Malattia  nelle  unghie  de' 
bovini),  Malpizzone.  «  Gh^h  mort 
des  vaeeh  del  taion  » :  «  Gli  mori- 
rono  dieci  muccbe  di  malpizzo-^ 
ne  ». 

Tal,  Tale.  On  tal :  Un  tale.  El 
tal  di  tal :  II  tal  dei  tali.    Tal  e 

?tial :  Tal  e  quale.  <c  Lit  i  vhrs  del 
lardtted  i  e  riporta  tai  e  miai  in 
di  so  poesii  » :  «  I  versi  del  Car- 
ducci  egli  te  li  scodella  pari  pari 
nelle  sue  poesie  ».  I  (Ir.) «  Bravo  ! 
Tal  e  qual !  ti*\  ^ Bravo  Meo !  Per 
I'appunto !  »  On  tal  qual :  Un  tal 
quale.  P.  £. :  «  La  g'aveva  &n  tal 
qual  Tnoviment  de  testa  che  » : «  Ella 
aveva  un  tal  quale  vezzo  nella 
movenza  del  capo  cbe  ». 

Talar,  Talare.  In  vista  talar : 
In  vesta  talare. 

Talch,  Talco,  Orpello.  —  greg: 
—  greggio.  —  artificial :  —  artifi- 
oiafe.  Talch  in  facuia :  Taloo  in 
foglia. 

Talent,  Talento.  «  L'h  6n  omnt 
de  gran  talent » :  «  £l  un  omo  di 
molto  talento  ».  «  L'i  6n  giovin 
che  q^h  6n  ch'to  talent »  :  «  £  un 
giovine  che  mostra  un  certo  in- 
gegno  ».  (Ir.)  «  Fdt,  che  talent  J.»: 
«  !^lla  forza !  »  «  i^/  g'dt  avuu  et 
bhll  talent  de,.,  »:  «  Feoe  la  bella 
trovata  di...  » 

—  Talent6n,  Talentone  e  Talen- 
taccio.  Che  talenton  !  Bel  talento  \ 

—  Talentln,  Talentino.  (Di  ra- 
gazzo)  L'i  6n  talentin:  Idem. 

Taler,  Tallero.  /  later  de  Maria 
Teresa :  I  talleri  di  Maria  Teresa. 

Tallan  (Volg.j.  Vedi  Italiano. 
N.  Ir,  volg. :  «  V6i,  quill  Vh  ior- 
lian .'  » :  «  Bada  che  egli  h  un  gar- 
go  ». 

Talis.  N.  fr. :  Talis  et  qualis : 
Tal  e  quale.  Talis  pater  talis  filius: 
Idem.  Talis  pagtuno,  talis  panta- 
zio  (Applicato  a  preti):  Tal  sonatR^ 
tal  baliata. 


TAL 


—  742  — 


TAM 


Tal6n,  Tallone  (1) ,  Caloagno. 
Bim^U  i  talon :  V edi  Tciech,  «  X'd 
perduu  6n  talon  » :  «  Ha  perduto 
un  taooo  ». 

Talment  (P.  N.),  Talmente. «  L'l 
talment  brutt  ehe  se  pd  minga 
guardagh  » :  «  E  talmente  brutto 
che  non  lo  si  pub  giiardare  ». 

Talpa,  Talpa.  I/h6naveraUUpa: 
£  una  vera  talpa.  |  De'  oavalli. 
Vedi  Balordon. 

Tamarind,  Tamarindo.  —  in 
grappa :  —  in  grappoli.  Pdljm  de 
tamarind:  Polpa  di  tamarindo. 
(Bevanda)  « Damm  6n  tamarind 
eon  aelz  » :  «  Dammi  un  tamarindo 
con  seize  ». 

Tambarlan,  Tamburlano  (2).  Fit 
i  robb  de  tambarlan:  Far  le  cose 
.ilia  peggio.  Vh88  6n  gran  tambar- 
lan :  Essere  un  gran  lavaceoi  (po- 
co  usato). 

—  Tambarlanada,  Balordaggi- 
ne. 

—  Tamberla  (S),  Balordo.  «  Oh 
che  tamberla  /  »  :  «  Balordo  che 
sell » 

Tamb^U,  Timballo.  (Vedi  Tim- 
ball), 

Taxiib6r,  Tamburo.  Siinh  el  tam- 
bor:  Suonar  il  tamburo.  Fd,  sdnd, 
el  tambor :  Far  dare  ne'  tamburi. 
/  bacchett  del — ;  Le  mazze.  Avhgh 
el  venter  c6m,e  6n  tambor :  Avere 
il  ventre  intimpanito.  A  tambor 
battent:  A  tamburo  battente.  FiH 
&na  robba  a  tambor  battent:  Far 
una  cosa  a  tamburo  battente.  VeM 
el  tambor  di  bott:  Essere  il  ber- 


(1)  Tallone  in  flor.  c  t ermine  di  anatom. 
e  sfgnifioa  Voaso  del  calcagno.  Noi  usiamo 
J\tlon  per  tacco  e  Calcagn  per  tallone. 

(2)  Tamburlano  :  Arnese  per  melterci  i 
panni  ad  asciugare. 

(3)  Quest^e  una  di  quelle  voci  del  dia- 
letto,  che  non  corrono  sulle  labbra,  se  non 
in  casi  speciali.  Lo  si  dira  per  esempio  da 
una  mamma  ad  un  flgliolo,  anche  pieno 
di  ingegno  e  svcglio,  che  sbagli,  o  non 
ries  -a  li  per  li  a  faro  qualche  cosa  impo- 
stagli,  che  inclampi  c  cada.  che  rompa  una 
stoviglia.  «  OJi  che  tamberla!*  11  Cheru- 
blni  traducendo  il  Tamberla  in  Sciocco  e 
Soimunito  ha  mostrato  di  non  in'endere 
la  cosa;  giacche  Sofocco  e  Soimunito  im- 
plicano  una  defloien/a  nel  cervfllo.  Non 
8i  direbbe  in  gen  ere  Ve  6n  tamberla  per 
dire  L*e  6n  itupidell.  In  Brianza  si  da  del 
Tamberla  a  uno  che  cicala  assai  senza 
conclusione  e  risponde  in  lingua  al  Tat- 
*amella  e  in  Pistoiesc  al  Tattamca. 


saglio  delle  busse  o  de'  coIpL  M 
tambor  de  fit  sugd  sit  i  pagn:  I 
tamburlano  delia  bianoneria^J 
tambor  per  iHeamd:  H  tombdi 
(Arch.)  Timpano.  Tambor  dipa§a 
Tamburlano. 

—  Tambdramdiit,  Stambmatik 

—  Tambor^ll  e  Tamborln,  Ta*- 
burello  (Pistoia),  Tamburino.  (1 
St.)  /  tamburin  o  tasnbariil  de  ^ 
potedn  eren  fifBU  .*  I  tambnm 
dell'esercito  di  Na|>oleone  erHi 
ragazzi.  |  Tamborin  de  pe  o  ih 
b6r6:  Sgabellino.  |  Tanibwrin  k 
poUtster:  Coscietto  di  polio  ««> 
cAe  Polpastrello.  I  TamoariniMti- 
(ffiursr.'CriYellino  o  Piccolo  staceiiL 

—  Tambor6n,  Tamburone  e  Ti> 
ba  (pop.).  S6nii  eltambaron:  Sm^ 
nare  la  gran  cassa.  San^  el  tea- 
boron  per  fan  reelamnt :  Battoc 
la  gran  cassa.  (Fig.)  F2«9  <^  feii- 
boron:  Essere  un  gran  minchioiH. 

TambnseU  o  Tanftiwcla,  Bovi- 
stare.  «  jy^  lutta  maUinna  A'd 
tambuseia  per  «&»:«£  tutta  bmb- 
tina  ch'e'  va  rifrugando  per  la  e^ 
sa  ».  «  Oossediavdl  te  tambusdelfx 
«  Perch^  armeggi  coal  f  » 

—  TambnsoiOB  (P.  N,\,  Armef- 
gione,  Soppiattone.  «  X'e  dn  tawh 
buseion  ehe  se&nd  tuit  eom»i  c£ 
un  soppiattone  ». 

Tammtamm ,  Tamtam.  In  h 
Norma  gh*h  el  tamnUam'm:  KeUi 
Norma  o'^  il  tamtam. 

Tampinli  (In  dis.),  Noiare.  Vedi 
Seeeh, 

Tampon  (D.  Fr.),  Tappo.  (h 
tampon  suUa  feridcuda:  Un  tap- 
po Bulla  feritaccia.  |  SI  tampon  id 
vasaUl:  Lo  zaffo  della  botte.  |  — 
di  bottonnee:  Maglio,  Mazzolo. 

—  Tamponli,  Zappare. 

Tan  (EUsione  di  Tant),  N.  fir.: 
«  Che  tan  poeeh!  »:  «  Che  tampa- 
co  ».  Tan  ben:  Tauto  bene.  |  (E- 
lisione  del  nome  Gaetan) «  Jffl  Tm 
Vh  tolt  miee  » :  «  Gaetano  ha  preao 
moglie  ». 

TanabiiB,  Stambugio,  Bugigst- 
tolo.  «  M  8tii  in  d*on  tanabut  mU 
al  <^cc  »:  «  Dimora  in  un  bngigmt- 
tolo  a  tetto  ».  M  tanabtu  d3  por- 
tinar:  Lo  sgabuzzino  d^  porti- 
naio. 

Tananai,  Tananai  o  Catanai 
(Lucca) ,  Chiuccurlaia.  « In  mM 
fan  6n  tananai  » :  «  Nd  eortile 
fanno  un  tananai  ». 


TAN 


—  743  — 


TAN 


anawaii,  Scriooiolo.  Poter  tor- 
lan  d*6n  fiam :  Povero  oiam- 
tiino  (Ciampichino  pooo  usato). 
anasdiL,  Nanerottolo.  «i/^ 
tanasein  d'dn  omm  » :  «  E  iin 
Dinaoo  (iii  dis.)  un  picoinaocio  ». 
•  Tanascidn  e  Tanasddtt,  Nar- 
t  Sbilenoo. «  2/^  &na  tanaseidUa 
na  ed»:«£  una  casa  tOEza, 
za». 

'ancogn.  Vedi  Taeeogn, 
'^ndein  (D.  Lat.),  Tandem. 
ndem  aUqua^ido:  Finalmente. 
{jrni  al  tandemm  o  al  tandem: 
air  alia  concliifiione  o  all'ergo. 
'anderand&n,  Citru%.«  L'h  &n 
ler  tanderandan  »  : «  E  on  dap- 
)0».  I  (Canzonetta  veochia) 
nderandan  Luzsia  -  8ott  a  quell 
ginoU  -  ghe  std,  6na  vegaia  stria 
he  fb,  balld  i  pigott  (Manea  il 
TiBpett).  (Appross.) :  Matta  co- 
la Fiorina  che  sonava  il  cem- 

0  at  jpilli.  (Pr.)  Chi  vcmr  ea- 
ts 6n  ianderandan.eh'el  ghe  da- 
la  lumm  de  pizzh  in  man :  Chi 

01  conoscere  un  dappoco  gli  dia 
accendere  11  lume  e  il  fuoco. 
fandoBUggia  (T.  di  spregio), 
bbuasso.  *  Ml  avria  de  sp&sa 
H  tandcBuggia  f  »  :  « lo  sposare 
3l  layaeeei». 

'anf,  Tanfo.  «  Che  tanf  in  sta 
itinna  /  »  : «  Cho  sito  in  questa 
Ltina».  Tanf  de  cadaver:  Puz- 
di  cadavere.  «  St6  vasskU  el  gd, 
tanfy^ :  «  Questa  botte  ha  del 
ib ».  « £1  g'  d  adoss  6n  eerto 
ft  de  miserabil  ehe  se  eambia 
rar  »  :  «  Tiene  indooso  un  eerto 
so  da  miserabile  che  non  si 
nbia  la  biancheria  ». 

-  ^  Tanfada  (P.  N.)t  Tanfata. 
!'e  vegnuu  via  &na  tanfttda  del 
iaaeh^el  mazea  i  m&seh* : «  M'ha 
to  una  tanfata  da  farmi  sve- 
e  o  da  mozzarmi  il  fiato  ». 
'knfeta.  Vedi  Taffeta, 

-  Tanfttt,  Sitarello,  Puzzet- 
o. 

*anfognli-fognaa.   Vedi   Tam- 

.*aiigent,  Tangente.  «  M'h  toceaa 
mia  tangent  »  :  «  Ml  toccu  la 

mia  tangente  ». 

I'luighen.  Tanghero.  «  Quell  Vh 
tangheti  /  »  :  «  QuegU  5  un  tan- 

Bro  ». 

*aili]i,  Cane  da  tassi.  |  «  Car  el 
tanin  »  : «  Bimbo  mlo  ».  |  Pic- 


cola  tana.  |  (Acido  vegetale)  Tan- 
nine. 

Taana,  Tana.  Caseiaes  in  la  o 
vegnl  fetura  de  la  tanna:  Inta- 
narsi  o  stanare.  Fagh  dent  la  s6a 
tanna  (nel  lotto) :  Far  11  covo. 
Tanna  de  tdpp :  Androne.  Ginna, 
gianna,  tanna:  Vedi  Oinna.  fPr.) 
La  famm  la  easeia  foeura  el  I6ff 
de  la  tanna:  La  fame  caccia  il  lupo 
dal  bosco. 

—  Tandn,  Gran  tana. 
Tamqaam  <D.  Lat.),  Tamquam. 

Tamquam  non  esset:  Come  se  non 
ci  fosse.  Tamquam  tabula  rasa : 
Idem. 

Tanto,  Tanto.  i>r^  taninhpoeh: 
"Sh  tanto  n^  pooo.  « Ad^s  iant  e 
tant  Viistkss  /  » :  «  Ora  tanto  tanto  h 
fatta  o  po'  poi  h  lo  stesso  ».  A  dl 
tant :  A  dir  assai.  «  C&n  tant  ehe 
abbia  faa  o  ehe  abbia  ditti^ :  « Per 
quanto  io  abbia  fatto  o  detto». 
De  tant  in  tant:  Di  quando  in 
quando  o  di  tanto.  Per  una  volta 
tant:  Per  una  volta  tanto.  Ogni 
tant:  Ogni  tanto.  Tant'h:  Tant'^. 
On  tant  al  toeeh:  A  un  tanto  la 
oanna.  Pagd,  tant  de  fitt :  Pagare 
un  tanto  di  affitto.  «  Per  ml  tant 
me  eofUenti,  ma,., »  :  « In  quanto  a 
me  o  per  me  tanto,  mi  acoonten- 
to,  ma  ».  if.  ST  el  fit  tant  de*:^Be 
fa  tanto  di... ».  «  Oh^h  tant  edme  de 
ehl  al  daai  »  :  «  C'^  tanto  come  di 
qua  a  porta...  San  Gallo ».  «  Che 
me  le  saluda  tant » :  «  Me  lo  sa- 
luti  tanto  ».  (Iron.)  «  8\^  saludemel 
tant .' »  :  «  A  non  nvederlo  ».  «  Me 
rallegri  tant » :  Mi  rallegro  tanto  ». 
«  £1  reverissi  tant »  :  «  La  rlTcri- 
sco  tanto  ».  «  Tant  quant  a  Udih 
« Tanto  quanto  lei  o  al  pari  di 
lei  ».  «  AiUsSf  tatit  ghe  n'h  a,„  f& 
eosl  e  eosl »  :  «  Ora  tanto  Tale  one 
tu  faccia  eosl ».  «  L'h  tant  bill  std 
sit  che,,, »  :  «  £  cosi  belio  codesto 
luogo  ».  «  Se  tant  me  dd  tant » : 
«  Se  tanto  mi  dk  tanto  ».  JHghen 
o  daghen  o  faghen  tant  ehe  sia  as- 
see :  Dirgliene  o  dargliene  tanto 
che  bastl.  « In  pocch  6  in  iahti  f  » : 
«  Sono  poohi  o  parecchi  ? ».  «  Tanti 
saluti  a  la  s6a  scidra  »  «  Tanti  sa- 
luti  alia  sua  signora».  (Gioco) 
Viss  tant  e  tant ;  £8sere  a  tanti  e 
tanti.  (Pr.)  In  tanti  se  fb,  nagott : 
II  troppo  stroppia  o  Molti  cuochi 
guastano  la  cucina. 

—  Tantln,  Tantino.  On  — :  Un  — . 


TAN. 


—  74t  — 


TAP 


—  TantlniU,  Tantinetto.  On 
taniinhtt:  Un  tantinetto. 

—  Tanto,  Tauto.  Tanto  hasta  ! : 
Idem.  Tanio  com^:  Moltissimo. 
On  nd  tanto  faa:  Un  no  tanto 
fatto  o  a  lettere  di  scatola.  Tanto 
mH:  Tanto  meglio«  Tanto  pit: 
Tanto  pi^ 

Tap^Ua,  Tabella  (1),  Btittola. 
Tappella  de  mdlin:  B^ttola. .  | 
«  Tas  tapella  »  :  «  Taci  cioiJa  ». 
Avhgh  6na  gran  tapella:  Star  be- 
ne a  ohiacchiera.  (Lingua) «  Quar- 
•  da  che  se  te  seauUett  te  m6eehi  la 
tapella  »  :  «  Bada  ohe  se  oontinui 
ti  taglio  la  linguettaccia  ». 

~~:  Tapellli  -  ellaa ,  Cianciare. 
«  Gih  III  86  el  po  minga  tapelldi  Vt 
6n  fioRu  mort  >» :  «  Lui  se  non  pub 
ohiaccherare  h  un  ragazzo  morro  »., 
I  TapelUghi  hen  sheeh :  Pic- 
chiateio  per  bene  o  Dategliele  ma 
sode .  I  «  Qttarda  edme  I'  it  ta- 
pellaa  std  paver  tavdl » :  «  Guarda 
oome  ha  cmcischiato  o  royinato 
questa  povera  tavola». 

—  Tapellada,  Ciancia  (uel  senso 
di  discorso  senza  augo). 

—  Tapelldn,  Ciancione.  «  Te  sett 
6n  gran  tapellon  (a  ragazzo) :  I~ 
dem. 

Tapp.  N.  fr.  interc.  m  H  ti  tipp 
e  ti  tapp  6n  freeeus  del  diavol  > 
(ApproBB.):  «lHcclie  taoche  e  non 
conclude  nulla  ». 

Tappa,  Tappa.  ^Mreifgimentl'it 
faa  dd  tapp  » : « II  reggimento  ha 
fatte  due  tappe  ».  I  Scheggia.  (Pr.) 
Tal  e  qtial  Ve  el  seioeeh  ven  foBura 
i  tapp:  D^un  cattivo  legno  non 
pu5  venir  una  bona  scheggia. 
adrd  edme  dna  tappa:  Sordo  co- 
me una  campana.  |  (Parte  degli 
strumenti  ad  arco)  Tastiera.  | 
(Termine  di  Bpregio)  «  Te  sett  6na 
gran  tappa  \o  un  tappdn  »  :  «  Sei 
un  gran  baggeo  o  una  talpa  ».  (A 
Koma  Tappa  signifioa  invece  Omo 
Bcaltro). 

—  Tappaa  (In  dis.).   V^8  hen  o 


noA. 


(1)  Tabella  a  Fir.  chiamasllo  strtimento 
che  si  batte  in  settimana  santa.  il  quale 
altrove  si  dice  H.Mtola.  Dai  Toscani  fa 
poi  dalla  TabelJa  preso  il  traslato  per  di- 
notare  un  gran  cicalone  che  non  riflnisce 
di  parlare.  Ma  non  d  comune-  Da  nol  mi- 
lanesi  invece  il  traslato  fU  preso  dalla 
Tapella  del  mdlin  che  e   la   Battola.   La 

bella  fior.  in  milan.  e  Tricch  tracch. 


mal  tappaa :  Ksaere  o 
in  arnese. 

Tappaacdli  -  asotaa , 
(in  dis.),  Camminare.  ^GMarit 
Oigin  che  el  eonUncia  a 
de  per  /it  »  :  «  Guarda  il 
che  oominoia  a  r^^ersi  da 
lo  ».  (Camminare  assai)  « 1^ 
faa  tapaaeih  tutt  el  d\  inmhnx 
m  » : «  £'  mi  fece  camminare 
il  giorno  al  ■  suo  fianco  ^i  «  JTc 
toee€ia  de  tappaseiit  fin  fcmim  U 
dazi  »  :  «  M'e  toccato  di  sgamlMf' 
tare  -iino  fuori  di  porta  ». 

—  Tappasdada ,  GaIIlmin»ta^ 
cia,  Sgambata. 

—  Tappasciadinna ,  Oammisi* 
tina,  Sgambatina. 

Tappee,  Tamieto.  iPappeedelt- 
vdi.*  fappeto  da  tavola.  Odm  f» 
i  tappee  in  tutt  i  ttofiz .-  Tappet 
sul  pavimento  dappertutto.  1m 
li8ta  de  tappee  sulia  Mcala:  U 
Btrisoia  di  tappeto  std  frm^ 
Tappee  verd  (Gioeo):  Tappeto 
verde.  Tappee  verd:  Tappeto  atr- 
ba.  Tappee  de  eoo  del  lett:  ff- 
dana.  (M.  d.  d.)  Uc^are  et  tfk 
semper  sul  tappee:  W aiS^Te  m 
sempre  sul  tappeto.  • 

TappMl,  Tappo  (1),  Bietta. «  Mtt- 
tegh  el  tappeltia  V  antiport  se  k 
vceutt  eh'et  staga  avhrl » :  «  Meto 
la  bietta  all'usoio  se  vnoi  che  stn 
aperto  ». 

Tappeuih  -  eisaa ,  -Tappezz«v. 
Parare.  « I/h  faa  tappeswit  i  « 
stam  »  :  «  Fece  tappezzare  )e  rae 
stanze  ».  On  gahineit  tappezzaa  m 
seda:  Uno  stanzino  parato  di  seti. 
Cantinna  tappeszaaa  de  ragtUr: 
Cantina  tappezzata  di  ragnateH 

—  Tappeazadnra  (II  lavoro). 
Tappezzeria.  Tant  %n  tappezsth 
dura :  Tanto  in  tapi>ezzene. 

—  Tappezsaria,  Tappeszeni. 
Tappegearia  de  carta:  Tappeue- 
ria  di  carta.  —  de  stoffa:  —  di 
stofi'a  o  Arazzo.  (Fig.)  I^  de  ta- 
pezzaria:  Idem. 

—  Tapenee,  Tappezsiere.  «  L'i 
tapezzee  e  mobigliee  »:  «  Fa  il  tap- 
pezziere  e  venae  mobili ». 

Tappdn  (Agg.  di  Ratt)^  Talp*. 
I  Vedii  Tappa. 

—  Tapponada»  Gorbelleria. «  O 


0)  Tappo  i  ci6  che  serve  a  chiodert  la 
bocca  di  recipient!. 


TAP 


-745  — 


TAR 


fcLa  <ina  gran  tapponada  a...  » ; 
«  Ho  commesso  iin  grande  spro- 
posito  a...  »  Tapponad  de  gwven- 
tii:  Errori  di  gioventii. 

—  Tappoaarla,  Buag^ine.  «  JS^Z 
flf'd  CLdoss  la  tapponana,  pover 
jU»u  » :  «  E  un  ouacoiolo,  povero 
ragazzo  ».  Pien  de  tapponariae  de 
superbia:  Pieno  di  goftaggine  e 
di  pxiesunzione. 

—  Tapponon,  TapponscdU,  Gran 
miuchione,  Miuchioncello. 

Tara,  Tara^  Ditfaloo,  Ribasso. 
J!^d  2a  tara :  Far  la  tara.  «  A  quell 
ch'el  a%8  Medgna  aemper  fagh  la 
tara  » :  «  Alle  sue  parole  oisogna 
sempre  fare  la  tara  ».  p  «  Ml  ghe 
foo  la  tara  ai  so  dichiarazidn  » : 
«  Le  sue  parole  dqu  mi  inghir- 
landano)».  Tara  grossacTaxA  da 
speziali.  1  (Difetto)  « 2/ ^  sema 
tara  » :  «  £  senza  tara  ».  «  ui  andd 
inshmma  a  queUJigurott,  ghe  far- 
ran  la  tara  » :  «  L'acoompagnarsi 
con  quel  soggettaccio  gli  la  tara  ». 

Tarabaccola,  Trabiecolo.  <cj/e 
fidi  no  a  andit  8u»  X'e  6na  taror- 
oaccola!  ^.  «  Non  mi  fido  a  mon- 
tar  si!i.  E  un  trabiecolo  ».  «  Vd, 
minga  su  guella  tarahaceola » : 
«  Non  star  a  intrabiocolarsi  ».  | 
<  Ma  eoase  Ven  fitt  de  sti  tarabae- 
col  ehe  infeseien  la  stanza  ^  » :  «  Ma 
ch^  ne  iai  di  oodesti  arnesi  che 
ingombrano  la  stanza?  »  Vedi  an- 
che  Barlafus.  *L'h  6n  taraba,eeol 
d'dn  omUt »:  «  E  un  coso  mal  in 
gambe  ». 

Tarabara  (In  dis.),  Tarabara  (1), 
Garbuglio. 

TarsLbattola,  Carabattole.  Vedi 
TaraJbaccol  nel  secondo  senso. 

Tarabiis  (Uccello  di  palude) , 
Tarabuso. 

Taramott  (Volg.).  Vedi  Tere- 
moit.  N.  fr.  volg.;  «  l/^  6n  tara- 
mott d'6n  omm  »:  «  £:  un  masto- 
donte  ». 

—  Taramott6xi  (Volg.),  Un  ip- 
popotamo  che  balla. 


(1)  Ho  registraio  il  Tarabara  milanese, 
qnantunqae  In  «oinpleto  disusojper  ino- 
strare  che  esso  ha  il  preciso  corrtspon- 
dente  in  una  voce  fiorentina  non  molto 
in  U80,  a  dir  vero,  neppur  e»sa,  ma  an- 
cora  viva.  Nondimeno,  se  il  saono  delle 
voci  e  perfettamente  uguale,  il  slgniflcato 
e  differentinlmo.  Tarabara  in  flor.  e  voce 
volgnre  per  esprimere :  Sottoaopra  o  Alia 
peggio. 


—  Taramotta-^mottaa  (P.  N. 
volg.),  Metter  sottosopra,  Tempe— 
stare.  Taramottd  per  cdt:  Tempe— 
stare  per  casa. 

Tarantdlla,  Tarantella.  Avlgh 
adoss  la  tarantella :  Avere  I'ar- 
gento  vivo  addosso.  (Ballo  napo- 
letano)  Tarantella.  (Ragno  vele— 
noso)  Tarantola. 

Tarant^ll(l),Tarantello.(Brianz.K 
(Uomo  piccolo  e  dappooo). 

Tard,  Tardi.  In  sul  tard:  S*il 
tardi.  «  Stasira  el  teater  Vandarct 
ben  al  tard  » : «  Stasei*a  la  rappre-^ 
sentazione  andri^  iino  a  molto  tar- 
di ».  O  prest  o  tard,,, :  Presto  o- 
tardi...  A  la  pit  tarda:  Al  pi^ 
tardi.  Fa  vegnl  tard  senz^aeeor- 
ges:  Farsi  alia  buon'ora  tardi.  (Pr.^ 
MH  tard  ehe  max:  Meglio  tArdi 
che  mai. 

—  Tardk ,  Tardare.  «  M  tarda 
tropp    a   iomit  indree  »  :  «  Tarda- 
troppo  a  ritomare  ».  *cM  mh  oro-~. 
logg  el   tarda »  :  « II  mio   oriolo- 
tarda  ». 

—  Tardtii  (Volg.).  Idem. 

—  Tardanza,  Tardanza.  «is;r 
treno  I'  h  in  tardanea  o  in  ri— 
tard  »  :  «  II  treno  h  in  ritardo  >• 
«  Ghe  domandi  perddn  de  la  tar- 
danza »  :  «  Le  domandOf  eco.  ». 

—  Tard6tt,.Tardott,  TardottdU* 
Tardetto. 

—  TardU.  Vedi  Tardiv. 

—  Tardiv,  Tardive.  (Pr.)  Loda 
el  tardiv  ma  t^cchet  al  temporiv  : 
II  buon  di  si  conosce  da  mattino. 

—  Tardivi  (Volg.).  Vedi  Tardit. 
Tardll,  Randello,  Tortoro.  aOdnC 

el  tarhll  Va  strengiuu  talment  %■ 
cord  de  la  balla  ^  che  I'  d>  guastaa 
la  mereanzia  » :  «  Col  tortore  strin- 
se  in  mode  la  balla  che  la  merce 
ne  fu  guastata  ».  «  M  porta  sem- 
per 6na  vaeea  d'dn  tar  ell »  (volg.): 
«  Porta  sempre  con  s^  un  grosso 
randello  o  mangiadebiti  o  paga- 
debiti ». 

—  Tarellada,  Randellata.  «  El 
'd  daa  6vui  tarellada  sul  coo  e  el 
'it  mazzaa  »  :  «  Lo  ammazzt)  con 

una  bastonata  ». 


f' 


(1)  La  voce  non  k  veramente  milanese- 
ma  brianzuola-  L'  ho  data  perche  vi  cor- 
risponde  prec'samente  la  toscana,  che  in- 
vece  significa  pezzo  di  came  o  di  pesc& 
di  qualitk  inferiore  o  anche  ventresoa  dL 
tonno  sotto  sale. 


TAR 


746  — 


TAR 


Tariffa,  Tarifi'a.  La  tariffa  di 
moned :  La  tariffa  delle  monete. 

—  TarlffBLE,  Tariffato.  Donna 
lariffada:  Prostituta. 

Tarlantanna  (D.  Fr.),  Tarlan- 
tana.  Vegtii  de  ball  in  tarlantan- 
■na:  Un  vestito  da  ballo  di  tarlan- 
tana. 

TurliB,  Traliooio.  Imatarazede 
tariis:  Le  matarasse  di  tralicoio. 
I  Ventre  (in  dis.)  in  caso  //  Bmzo. 

Tarlq,  Tarlo. «  Ok*^  dent  el  tar- 
io  »  :  «  C'fe  dentro  il  tarlo  ».  Vedi 
CaircRu, 

Tarlucoh  (Uomo  sciatto,  goffo. 
rozzo),  Pataccone,  Salami.  «  I/^ 
restaa  H  edme  6n  tarluceh  » :  «  E 
rimasto  li  come  un  salame  ». 

—  Tarlucc6n,  Salamone. 
Taroock-oocaa,  Taroeoare. « Jf'^ 

ioeeaa  de  eeguitd  a  iaroced  »  (alle 
ininchiate):  «Mi  tocob  di  taroe- 
oare o  giocare  anoora  a  tarocohi  ». 
I  « An  eomineuta  a  taroeeA  in 
tra  de  lor  »  :  «  Cominoiarono  £ra 
loro  a  taroeoare  ». 

— Taroceada,  Atai*ooehi.«i^^mm 
^na  taroeeada  per  ptugit  el  temp>: 
«  Facciamo  una  partita  a'  tarocohi 
tanto  da  passar  un'oi*etta  ».|(Spro- 
posito)  «  Me  par  ehe  Vabbiet  faa 
&na  gran  taroeeada  » :  «  Mi  pare 
ehe  tu  abbia  fatto  una  gran  bag- 
^ianata,  o  oorbelleria  ». 

—  Tarocch,  Tarooco.  Oiugh  a 
taroceh:  Giooar  a  tarocohi.  V^ 
€6me  el  matt  de  taroech:  Esser 
oome  11  matto  fra  tarocchi. «  Porca 
de  taroceh!  » :  «  Porcaochione  ».  | 
Tirh  fceura  el  sd  taroech:  Sve- 
«ciare.  |  «  if '^  vegnuu  a  casa  el 
iarocchy^:  «  M'^  venuta  a  casa  la 
«itazione  o  il  pappi^  ». 

—  Tarocohista,  Gran  giooatore 
s\\e  minchiate. 

Tartaili.  Tartagliare.  « I/d  tar- 
laiaa  sit  on  diseors  impr^a  im- 
prhtga  » :  «  Tartaglib  un  dieoorso 
iesto  lesto  ». 

—  Tartaiada,  Affoltata  (in  dls.), 
Parlar  da  tartaglione  (1). 

—  Tartaldn,  Tartaglione. 
Tartan  (Specie  di  Btoffa)  (D.  Fr.), 

Tartan. 

Tartanna  (Specie  di  bastimento) 
<P.  N.),  Tartana.  fl  (Di  donna  ec- 
ceBsivamente  grassa) «  La  par  dna 


(1)  C*e  in  lingua  il  tartagliare,  \1  tarta" 
lUone  e  non  c'e  tartagliata. 


tartanna  » :  «  E  una  spntsuiAoam 

(volg.). 

Tartamga,  Tartamga.  «  Jf»  4( 
mh  giardin  tegni  dd  tartarta§kn 
«  Nel  mio  giardino  ten^o  due  OP: 
tarughe».  «  Vdi.  tariaruga,  w^M 
poo  puBsee  impregsa  »  :  «  Ohe^  ti^ 
taruga,  muoviti  un  poco  pin  k<^ 
sto  ».  On  phltin  de  tariamga:  Fa 
pettine  di  tartaruga.  Tinp^mmi 
de  ihano  e  tartaruga  t  ImpiifliK 
ciato  di  ebano  e  tartaruga. 

—  Tartaragonna,  Grossa  terli- 
ruga. 

Tartassli  -  assaa  ,  Tartaasaic 
«  Siguita  minga  a  tartassa  puM 
pover  ficeu  »  :  «  Smetti  di  tarti 
sare  quel  povero  ra^zso  ». 

—  Tartaagada,  Tartaasata.  Om 
tartasgada  e&nt  i  fioeeh  .-  Idem. 

—  Tartamadlnna,  Tartasaiu. 
Tarter.  Tartaro.  Tarter  emtiHth 

e  —  gtibiaa:  Tartaro  emetieo  t 
—  stibiato.  Crem4r  tarter  z  Ct&am 
di  tartaro. 

T&rtera,  Tartara  (in  dis.),  Lrt- 
taiolo  (ArezKo),  Torta  di  latte  e 
ova. 

Taacabil,  Tascabile.  On  Rbertg- 
scahil:  Un  libro  tascabile. 

Tasi,  Tacere.  Robb  de  task:  Cm 
da  tacersi.  Fa  tage  vun:  VtAt 
ammutolire  o  GhiudergU  la  boc» 
Fd  ghgn  de  tagh  :  Far  se&mo  di  W 
cere.  Vedi  e  tasi  :  Veaere  e  to- 
oere.  MiU  tutt  cage  in  taei  :  M et- 
ter  una  oosa  in  silenzio.  2^  te»  i 
dorma  in  pag  :  Yh  a  dormiie. 
«  Oh*el  taga  4in  jwo..,  »:  «  Mi  laM 
stare  ».  (Pr.)  Chi  tag  el  ean/eriM: 
Chi  tace  acconsente.  Chi  gent  e  te 
manten  la  pag:  Un  bel  taoernoB 
fu  mai  soritto.  Chi  tag  el  digne- 
gotl:  Chi  non  parla  non  diee 
niente. 

—  Taatada,  Tastata.  Dagh  6m 
tagtada  a  vun:  Dar  una  tastata  • 
uno. 

—  Tastadinna.  Tastatina. 

—  Tastera  (P.  N.),  Tastien. 
Ona  tagtera  de  avori  e  de  ibem: 
Una  tastlera  di  avorio  edi  ebano. 

Tastdn  (A)»  A  tastoni.  Andde 
tagtdn :  Andar  a  tentoni.  Ingd  ■ 
taston:  A  casaccio. 

T&ttera,  Baldraoca.  kU^  gem- 
per  inghmma  a  dna  quai  tdttera*: 
« "k  sempre  insieme  a  qualohe  don- 
na di  mal  affare  ». 

T&tUca,  Tattica.  (Colto)  La  UU- 


TAT 


—  747  — 


TAT 


ttea  e  la  strategia.  La  tattioa  e 
,  »,^"^*©gia-  ^P^r  fasB  xorl  ben 
elg  a  dfujt  taUiea  o  una  politiea  so- 
»ro>ina »:« Per  tlftrsi  amare  egli 
lia  mia  tattica  o  una  politiea  so- 
praffina  ».  «  Cdn  mi  Vdi  dopraa  6na 
tatUea  Iddra  »  :  «  Usb  eon  me  una 
tattica  infame  ». 

—  Tattic6n,  Tatticone, 
Tavftn,  TafiEino.  I  Uivan  ghe  van 

cMree  at  bieu :  I  tafani  stanno  in- 
tornp  a'  buoi.  (Fig.) «  V6i,fh  min- 
ga  el  tavan  /  » :  «  Amico,  non  far  il 
moscone  o  Tindiano  o  lo  gnorri  o 
11  dinocoolato  (a  seconda  della  si- 
tuazione  ». 

—  iKY^k  (Invecehiato),  Tafar- 

^^•'^*'  I  ^^  tavanna  adret*: 
« 1*11  la  intomo  il  moseone  ».  «  Tor- 
vaneeofee  Vamorfi^iquAsi  in  die.) : 
«  A  ohe  giooo  giochiamo  ?  » 

—Tavanna  (quasi  in  die.).  «  Que- 
«"»  «»  *«««  tavanna  /  » :  «  La  sa- 
rebbe  barbina!  o  marchiana*. 

TaveUa,  Tavella  (1),  Mezzana. 
f>»  pavtmeiit  de  tavell  de  maggia: 
Un  pavimento  di  mezzane  chiaz- 
zate  o  maochiate.  Paviment  de  tor- 
vell  ^mader:  Pavimento  di  qua- 
droni.  I  «2>a^A  su  la  tavella  a 
/!«««»:«  Metti  il  saUscendi  all'u- 

BClO  ». 

iaT  I?^ell«tta,  Tavellln,  Tavel- 
lOn,  MezzaneUa  o  Mezzanone. 

Tavdl,  Tavola  o  Tavolino.  Ta- 
vol  de  n68,  de  phseia :  Tavola  di 
noce,  di  nino  o  legno  bianco.  —  de 
guBugh:  Tavolino  da  gioco.  Ta- 
vol  de  sUinqh:  Tavola  da  allun- 
gare  per  via  dei  pezzi.  (M.  d.  d.) 
Anaa  sul  tavol  grand:  Cader  in 
terra. 

—  T&vola,  Tavola.  Andd.  a  to- 
vola:  Mettei-ai  a  tavola.  Andd  a 
tavola  a  sdn  de  eampanin:  Andar 
a  tavola  apparecchiata.  « L'i  in 
tavola  »:  «  E  in  tavola  ».  In  eapp 
de  tavola:  Capo  di  tavola.  In  fin 
de  tavola:  In  fin  di  tavola.  Quell 
Che  vanza  de  tavola:  Quel  che 
avanza  della  menaa  o  i  rilievi. 
Servtsei  de  tavola :  Servizio  da  ta- 
vola. Tavola  roUmda :  Tavola  ro- 
tonda.  Mhtt  gib  tavola :  Apparec- 
chiare  la  menaa.  Dd,  in  tavola: 
Metter  m  tavola.  (M.  d.  d.)  Tira 
mtnga  a  man  i  tnort  a  tavola:  A 

(1)  Tutt'altra  cosa  in  toscano.  Slgulflca 
Arcolaio  speciale  per  la  seta. 


tavola  non  ai  i*ammentano  i  morti. 
Vor^  vegni  vice  a  tavola:  A  tavola 
non  ai  inveocliia.  Tegnl  tavola 
avhrta:  Tenere  corte  bandita.  (Pr.) 
A  tavola  se  ven  max  vkcc :  A  ta- 
vola non  ci  ai  invecchia.  NeatOr- 
vola  nh  in  Ihtt  boeugna  avegh  tanti 
rispHt :  N6  a  tavola,  nh  a  letto, 
non  ai  fanno  complimenti.  Cusin^ 
na  e  tavola  in  ona  lima  sdrda: 
Graaaa  cucina,  magi'o  teatamento. 
I  disgrazi  in  prdnt  edme  la  ta- 
vola di  08t:  Le  diagrazie  aono 
aempre  pronte  come  le  tavole 
degli  oati.  I  Tavola  de  eavaler: 
Canniooi.  Tavola  armonica:  Ta- 
vola armonioa.  JHanth  6na  bhUa 
tavola  e  nwlin:  Piautare  un  bel 
tragbetto  o  anehe  un  aalisoendi. 

—  Tavolaa,  Tavolato  (1),  So- 
prammattone.  TavoUta  de  quart: 
Parete  di  mattoni  pel  ritto.  Ta- 
volaa  de  tre  6nz :  Muro  di  quarto.. 
D6  stam  divis  da  6n  tavolaa :  Due 
atanze  diviae  da  un  aoprammat- 
tone.  On  tavolaa  de  asa :  Un  ta- 
volato di  legno. 

—  Tavolada,  Tavolata.  «  Oh  ehe 
bHla  tavolada /»:«. Che  beUa  ta- 
volata ! »  I  (Colpo  dato  con  tavola) 
«  M  m'd  daa  6na  tavolada  »  :  «  Mi 
diede  una  tavolata  ». 

—  Tavolazz»  Tavolaccio.  Dorml 
sul  tavolazz:  Dormire  aul  tavo- 
laccio. 

—  Tavol6tta  (Vedi  anche  Toa- 
letc)j  Tavoletta.  |  Ona  tavoletta  de 
ciceolatt :  Una  tavoletta  di  ciocco- 
lata.  —  de  brceud  sheeh:  Brodo 
oondenaato  in  tavolette.  |  Tavoletta 
pretoriana :  Tavolettapretoriana. 

—  Tavolettlnna,  Tavolettina, 
Panellino.  Tavolettina  de  color: 
Paatello  e  Laatrucca. 

—  Tavolin,  Tavolino.  MUtes  al 
tavolin:  Metterai  al  tavolino.  Ta- 
volin  d^  dna  gamba :  Tavolino 
con  una  gamba.  Tavolin  zopp: 
Tavolino  one  tentenna  o  che  zop- 
pica. 

—  Tavoldn,  Tavolone  (2),  Tavo- 
lona.  On  tavolon  de  tri  mhter  in 


(1)  Tavolato  in  fior.  signlfloa :  Impian* 
tito  di  tavola  orizzontale  od  anche  vertt- 
cale.  E  quand'e  verticale  serve  alio  stesso 
uso  del  soprammattone. 

(2)  Tavolone,  che  risponde  al  maschile 
milanese,  e  Asse  molto  grossa. 


TAV 


—  748  — 


TEA 


qu€uier :  Una  tavolona  di  tre  mo- 
tri  quadrati. 

—  Tayoleggiant  (P.  N.),  Tavo- 
leggiante  (garzoue  da  trattoria  e 
da  caff^). 

TaTOlona,  Tavolozza.  ^El  g'd 
ona  bonna  tavolozza  »  :  «  Dipinge 
bene».  (Colto)  ^L'h  6n  romamer 
che  g*  d.  6na  bonna  tavolozzayn 
« £2  un  romanziero  che  ha  bona 
tavolozza  ». 

Tazza,  Tazza.  « Quest  fehl  Vh 
minga  6n  biecer  V  e  6na  Uizza »  : 
«OodeBto  nou  h  un  bicchiere  h 
una  tazza ».  Ona  tazza  de  eaffh  e 
latt:  Una  tazza  di  caif^  e  latte. 
La  tazza  de  fhr:  II  ramaiolo.  «  T<»u 
sii  6na  tazza  de  brceud  dal  eal- 
dar  »  :  «  Prendi  dal  paiolo  una  ra~ 
maiolata  di  brodo>».  (Fig.)  Fd,bev 
o  beo  in  la  tazza  de  sanvAmbrmus 
(in  dis.):  Darla  a  bere  o  Bever 
grosso.  I  La  tazza  del  centro  delta 
Oalleria:  La  cupola  delia  Qalle- 
ria  V.  E.  La  tazza  delta  pisside : 
La  coppa. 

—  Tazzada ,  Ramaiolata.  «  M 
g'h  daa  dna  tazzada  » :  «  Gli  diede 
uu  colpo  di  romaiolo  ». 

—  Tazzdtta  (In  dis.),  Sbioehie- 
rare. 

—  Tazzitta,  Taizascia,  Tazz6n, 
Tazzetta,  Tazzaccia,  Tazzona  e 
Ciotolona  (da  trasmestar  la  fa- 
rina). 

—  Tazzin,  Tazzina  (1).  M  tazzin 
de  la  ehiechera:  II  piattino  della 
ohiochera  0  La  Bottocoppa.  El  taz- 
zin del  candilee :  La  padellina  del 
candelliere  (pop.).  El  tazzin  sott 
at  bothlli:  11  sottovaso. 

—  Tazzinna ,  Tazzina,  Ciotola. 
Ona  tazzinna  de  brceud,  de  latt, 
de  vin:  Una  ciotola  o  tazza  di 
latte,  di  vino.  Ona  miserabil  taz- 
zinna de  minestra:  Una  ciotola 
di  mines tra. 

Te,  Ti,  Tu,  A  te.  «  Te  pias  f  »  : 
«  Ti  place  ?  »  «  5'e  see  straeeh  ?  »: 
«  Sei  tu  stance  o  Sei  stance  ? » 
«.  Che  te  podkssett  creppct  6na  bonna 
volla  »  :  «  Che  tu  potessi  schiat- 
tare  una  bona  volta  ».  «  T'en  doo 
no  »  :  «  A  te  non  ne  do  o  non  te 
ne  do  ».  Teotofinitoi  Te  o  to  li- 
nito.  Te  a  ta  frittata:  Ti  a  ta 
i'rittata. 


(1)  Tazzina  in  fior.  non  e   che   diminu- 
ivo  di  Tazza. 


T6,  The.  Th  %vtr,  vera,  ptfi 
ecc.  Th6  nero,  Terde,  perte.  d 
bonna  tassza  de  Ik:  Una  Dona  tM 
di  the.  a  «  Ti,  U,  ehi  vedi  numh 
«  T5 ,  to ,  chi  yedo  mai  !  »  «  fl 
porta  via  »  : «  Tieni  o  preiMii,4 
porta  via  ». 

Teater,  Teatro.  AtuU^  a 
Andare  al  teatro.  AtuUt  nU 
ter:  Andai-e  sul  teatro. 
de  — ;  Av viaatore.  HigUeU  dt  Hi 
BigUetto  di  — .  «  Oh.'  era.  ^  il 
teater  »  :  «  Cera  il  teatro  piew* 
Camerin  del  — ;  Camerino  del  ^« 
Cannoedal  de  —:  Spioneino.  0mm 
o  donna  o  gent  de  teater:  OiMt 
donna  q  gente  di  teatro.  ^  «H 
rozz6n  de  teater  o  del  peeeaa:  h 
carrozza  dell'  impresa  per  fe  W 
lerine.  «  Oo  gid  faa  tanti  teakr»i 
«  Ho  gih  fatto  molti  teatri  ».  Im- 
presari de  — .*  Impresario  di  -. 
Uluminaddr  de  —  .*  Luiaaio.  U- 
gnamee,  maeehinisia,  perueekm, 
eec.  de  —:  Legnaiolo,    macefaia- 
sta,  parmoohiere,  eoo.  di  — . 
del  teater:  Poeta  del  teatro.  «Xi 
el  va  matt  per  el  — » : «  £'  Ta  paflf 
pel  —  ».  «  Toallti  de  — .-  Abbigb- 
mento   da  — .   Vkssegh  o  tme^ 
minga  el  teater:  Esaere  apoWi 
chiuso  il  teatro.  Pari  on  ^ffiim 
de  — ;  Parer  un  fismino  oa  -• 
La  questi&n  del  teater   sovveium 
noa.*  La  quest ioue  del  teatr»  mt- 
venuto.  I  «  OA  ehe  teater/  » :  <  U* 
spasso  da  commedia ! »  «  ^  mi 
vtst  6n  tecUer  compagn .'  » :  «  N« 
ho  mai  visto  una  scena  aimflefc 
«  A  stagh  insimma  Vh  dn  teater*: 
4(A  stargli  insieme  gli  ^  mi  di- 
vertimento ».    |    El  teater  de  k 
gukrra:   II  teatro   della  ga«m. 
Te€Uer  anatomieh:  Teatro 
mice. 

—  Teatrasc,  Teatraeeio. 

—  Teatrln,  Teatrino. 

—  Teatr6n,  Teatrone.  « 
gh*l  6n  teairon  » :  «  Stasera 
fatto  un  teatrone  o  o'^  mi 
trone  ». 

—  Teatrant  (P.  N.),  Teatnuii 
On  teatrant  del  L^lla:  Un  istiM 

—  Teatral,  Teatrale.  Avegk 
teatral:  Aver  del  teatrale.  0* 
teatral:  Un  portamento  tcMiti 

T6cc,  Tetto.  Teee  a  duu,  a 
a  quatter  piovent:  Tetto  a  doe, 
tre,  a  quattro  acque  0  spioTen 
Ala  de  tece:  Ala  di  tetto.  SA 


TEC 


-  749  — 


TAS 


nnt  plan  sott  al  teee:  Star  in 

dtonza  a  tetto.  JV^d  avlgh  nh 
i^  teee:  Non  aver  casane  tet- 
DesquaUdk  o  eopH  el  teee:  800- 
e  o  smontare  o  copTii*e  il  tetto. 
6r  el  teee:  Rintesolare  o  rigo> 
lare  il  tetto.  Leaora  de  teee: 
^atto.  Seappd,  gu  per  i  i^: 
^gire  pei  tetti.  Vaga  la  ed  e 
iec :  Accada.  ci6  ohe  pub  o  va- 
il manico  dietro  la  soure.  Vhsi- 
V  aid  la  ed  e  el  teee  :  Esserci  il 
roio  in  casa.  Par  ehe  v€igagid 
h  e  el  tied:  Apriti  oielo !  Lor- 
i  a  teee:  LaTorar  al  eoperto. 
t  i  ruhb  a  teee:  Metter  oggetti 
soperto.  «  L'dn  miss  a  teee  »  : 
han  fiecato  in  prigione  ».  Servl 
teee:  Servire  da  tettoia.  La 
ta  del  teee:  II  oomignolo.  (Pr.) 

mart  la  stit  sul  teee  e  nd  la 
rda  nh  a  ^fiovin  ni  a  vkee :  La 
rte  pareggia  tutti  o  non  jpiAv- 
in  laeeia  a  nessuno  o  Morte 
»  ora  inoerta  o  La  morte  Tie- 
lenza  dir  nulla  (1).  Quand  tmn 
'ssHppaa  se  bdrla  gid  6n  edppdel 

el  glievh  ineoo:  Quando  uno 
ce  disgraziato  tutti  i  cani  git 
iano  addosso  o  Chi  nasce  di8- 
siato  anche  le  peoore  lo  mor^ 
o.  Spetta  nd  quand  el  pu»uv 
tnscta  el  teee:  Non  aspettare 
fgio  chie  venga. 

Tecoera,  Tettoia.  La  teeeera 
la  staaUm:  La  tettoia  della 
ione  (2). 

Tecciasc,  (Teocidn ,  Tecoin , 
B^tt,  Teocettln,  Tetto  lurido, 
n  lurido,  Tettuocio,  Tettino. 

TeccUi-ecclaa  (P.  N.),  Met- 

il  tetto.  Teeeidt  la  easa:  Met- 

il  tetto.  «  Ormai  quelV  omm 
teeeiaa  »  (Di  oarriera) :  «  Or- 

quell'omo  ha  messo  il  tetto  «. 
iSB,  TasBO.  La  caeeia  al  lass  : 
oaooia  al  tasso.  Can  de  tass: 
e  da  tassi.  «  /  eavai  de  posta 
even  An  frontal  de  pill  de  <a««»: 
savalli  da  posta  portavano  un 
itale  di  pelle  di  tasso  ».  ITass 
kus:  Tasso  barbasso.  |  M  toss 
n€Ufnan:  II  tassetto  de'  calde- 

m  toss  di  ordves:  II  tassetto 
li  orefici. 


Vedi  Orazio  neirode  faniosa.. 

La  gente  civile  como  sempre  ha  a- 
ita  la  paro1{^  italiana  e  dice  tettoia 
e  parlando  in  milanese. 


Tassa,  Tassa.  Paph  i  toss :  Pa- 
gar  le  tasse.  Calh  i  toss:  Sbassar 
le  tasse.  Teusa  della  rieehezza  mo- 
bile arti  e  eommireio,  sui  ean,  eec.: 
Tassa  della  rieehezza  mobile,  eser- 
cizii  e  rivendite,  sui  cani,  eoo.  | 
Fdt  la  tassa  a  6n  mint:  Far  la 
tara  a  nn  conto.  La  tassa  del  20 

gercent:  La  tassa  del  "JO  per  cen- 
>. 

—  Tassli-Bsaa,  Tassare.  «  I/dn 
t€usaa  fo&ura  de  ma^ud  »  :  «  Gli 
hanno  messo  una  tassa  ohe  non 
sta  n^  in  oielo  n^  in  terra  i». 

—  Ta88ad6r,  Tassatore. 
Taas^ll,  Tasselio.  /  tasshi  de  la 

eamisa:  1  tasselli  della  oamicia. 
Milt  6n  tassell  sul  lis:  Mettere 
una  toppa  alio  sdrueito.  «  St6  ta- 
v6l  el  g*a  6na  crippa  e  6n  bus.  Ohe 
vo&ur  at  tassii  » :  «  Questo  tavolino 
ha  una  crepa  o  un  cretto  e  un 
buoo.  Ci  voffliono  dei  tasselli ». 
Insedt  a  tassetl :  Innestare  a  spao- 
co.  Teusell  de  formdgg  o  de  strac- 
ehin:  Un  tasselio  o  faggiolo  di 
cacio  o  di  straochino. 

—  TasselUi-ellaa.  «  Oo  tasselkta 
6na  f6rma  e  I'oo  trovada  bonna  »: 
«  Ho  fatto  Passaggio  d'una  forma 
di  oaoio  e  I'ho  troTata  bona  ». 

Tast,  Tasto.  I  t€ut  del  eembol, 
de  Vorghen :  I  tasti  del  pianoforte, 
deU'organo.  Anddi  a  tost  o  a  to- 
sldn:  Andar  tastoni.  «  Bishgna 
minaa  tdeeagh  quell  tost  se  de  no 
el  dafceura*:  «  Non  bisogna  toc- 
cargli  quel  tasto  se  no  esoe  dai 
gangheri».  (M.  d.  ^,)Con6ss  la  nUr- 
aa  al  teut  (volg.):  Conoscere  I'or- 
tica  al  tasto. 

—  Taatfc-staa,  Tastare.  Ttutd 
el  pdls:  Tastare  il  polso.  Tastdtel 
broeud  se  Vi  salaa  €issee:  Assag- 
giar  il  brodo  se  c'^  abbastanza 
sale.  (Fig.)  *i  L^  00  tcutaa  sui  so 
interundn,  ma  00  poduu  seavd  na- 
gott » :  «  L'ho  tastato  sulle  sue  in- 
tenzioni,  ma  non  ho  potuto  rica- 
varci  nulla  ». 

T6cch  (D.  T.{.  On  guadagn  del 
teeeh:  Unmescnino  guadagno.  On 
impiegh  del  teeeh :  Un  impieguccio, 
un  impiego  tignoso.  Ona  reson  del 
teeeh:  Una  magra  ragione.  |  (Ono- 
matop.  del  batter  alKusoio)  Tiech, 
tlcch:  Ticche,  tacche.  (Del  batter 
dell'orologio)  II  tic  tac  delPorolo- 
gio.  Teeeh  teeeh  o  Orologg  de  Ui 
mort:  Tarlo   (nel  tempo   degli  a- 


TEC 


750  — 


TEG 


mori  questo  tarlo  ohe  Bta  in  qiial- 
ohe  mobile  batto  forte  il  capo  nel 
legno  e  produce  quel  rumorlo,  che 
assomiglia  a  ouello  del  pendolo 
d'un  oroloo^o.  £  siocoiae  il  vol^o 
prende  questo  rumore  per  untri- 
ste  presagio  fu  chiamato :  Orologio 
della  morte).  El  zio  theeh  teech: 
Ia)  zi  Beppe  (1). 

Tecnica,  Tecnioa.  (Colto)  «^ 
eandaa  minga  la  teeniea  delta  fae- 
eenda  »  : «  Non  oonosoe  la  tecnioa 
dell'  operazione  ».  IstUuU  ,  seola 
teeniea  :  Istituto,  scola  tecnica.  / 
teenieh  disen  che,.,:  I  tecnici  dic-ono 
che... 

-—  Tecnomasl  jP.  N.),  Teonoma- 
sio  (fabbrica  di  istrumenti  di  pre- 
oisione  per  soienze  ed  artij. 

Tede6xn,  Tedeum.  Canta  el  U- 
deom  :  Cantare  il  — . 

T6dl&  -  ediaa,  Tediare.  «  C6nt 
qaii  so  stori  el  m'it  tediaa  »:  «  Con 
quelle  sue  storie  m'ha  tediato  ». 

—  Tedibs,  Tedioso.  ^n  Ah  edme 
te  see  tedids  /  » :  «  Ah  come  sei  te- 
dioso !  » 

—  TediOBitaa  (P.  N.),  Tediositk. 
Tegasc,  Tega  (Parola  ora  in  dis. 

per  baccello.  Viva  a  Pistoia),  Vi- 
nacce.  Sprhmm  %  tegasc  :  Spreme- 
re  le  vinaoce.  Stracehin  de  tegasc: 
Formelle  o  Pani  di  vinacce. 

—  Tegascioen  (On),  Viuacciolo 
(buooia  delFuva  pigiata). 

Tigna,  Tigna.  (Jxappd.  la  tegna: 
Intignosire  (in  di8.)»  Pigliare  la 
tigna.  Scarpass  aid  la  tegna:  Pi- 
gfiarsi  per  i  oapelli.  (Fig.)  Rocoia. 
On  cappill  c6n  la  te^na:  Uncap- 
pello  oolla  roccia.  Melon  c6n  la 
tegna  :.  Popone  bitorzoluto  o  a 
serpe.  |  «  Z'^  diventaa  6na  tegna 
chjC  nd  ghe  croda  pit  dn  qttattrin  »: 
«  £  diventato  o  si  ^  fatto  cost  tir> 
chio  che  non  gli  casca  piu  un  cen- 
tesimo  ».  (Pr.)  Chi  g'd  la  tegna  se 
le  gratta :  Chi  ha  la  rogna  si  gratti. 
Ul  Signdr  el  dd,  la  teqna  e  el  cap- 
ftUl  de  qtuUtalla:  Iddio  manda  il 
freddo  seoondo  i  panni. 

—  Tegnarla,  Pidocchieria. «  L'h 


Hi  Zi  Beppe  p,  naturalinente,  un  ap- 
prossimativo.  Sarebbe  giochetto  di  parola 
sn  Zibebbe*  Zibeppe  pot  signiflca  anche 
Deretano.  Zio  tecch  tecch  irorrebbe  dire  in 
milanese  un  Zio  da  nulla,  o  anche  Uno 
zio  piccino  e  stremenzito. 


difentaa  d^6na  leanaria  wekifi 
«  £  il  ritratto  della  spflo^ 

—  Tegnent,  Tignoso. 

Tegni-gnnn-giUBS,  Tenercl 
gnl  a....*  Tenere  a...    l^egni  u 
tesim  o  a  ereHma:  Tener  a 
tesimo,  a  oresima.  —  a 

—  bordone  a  uno.  —  adrte; 
dietro  o  jpedinare.  —  adon:— 
doBSo.  Tegnl  a  rnatt .-  Ttstati 
mano  una  cosa  o  Tenerla 
Tegni  a  man  ai  lader: 
manutengolo  o  Tener  inanoiife< 
dri.  Tegnl  a  man:  MetteriuM^ 
me  a  poco  a  pooo  o  Fare  il  giv- 
zolo.  Tegnl  a  man  el  temp:  Jm 
perder  if  tempo  o  Rispanniaikl 
Tegni  a  ment:  Tener  a  moa 
iTegm  bass  el  eoo:  A  eapo  Iwm 
Tepnl  eaid  o  frhseh:  Tener  caUi 
o  fresco.  Tegn\  eantro  o  tegmi 
van:  Tener  contro o tener  dJa «a 
Tegnl  donzh^na,  stanss  moMiM 
pensi&n,  corte  banditaf  eanna: 
Tener  dozzina,  stanze  mobilitt. 
pensione,  corte  bandita,  cairaa 
Tegnl  eurt  ffun:  Tenere  oortouH' 

—  tie  eunt:  Tenere  da  o  di  tmtt- 
(Ir.)  «  Tignel  de  eunt  I  in  cTia- 
melo  di  oonto !  »  Tegnl  dur:  Tr- 
uer duro.  Tegnl  el  pe  in  do  seen 
Tener  il  piede  in  due  staffe.  ft- 
gnl  fiBura:  Tener  fuori.  Ttgm 
faaura  el  JUku  Jin  che  podi:  TeB9 
fuori  del  coUegio  il  ragazsofinwj 
mi  h  poBsibile.  «  In  eampagna,  m 
tegni  semper  fceura  i  me  trU  m- 
veU  » :  «  In  yula  io  tengo  sempR 
fuori  i  miei  tre  oavaUi  ».  |  Tcfn 
gid:  Tener  giil.  m  £1  p6  tegmfi^ 
pu  nagott » :  «  Non  regge  pit  w^ 
la  ».  «  J?/  <en  gid  nien^meno  ekt 
des  lira  sul  euntyn  «  Gh  fii  h 
tara  di  died  lire  sul  conto  >. 
«  Gh^el  tegna  gid  quit  man  »:c(jii 
le  mani  ». «  M  eapeomich  Vh  gdm 
di  m^  suceUs edme  ten  gid^ gioin 
«  n  oapooomioo  h  geloso  de'  mici 
suooessi  e  mi  tiene  indietro ».  ft- 
qnl  indree:  Tener  indietro.  TeftA 
xndree  la  folia,  i  eavaler :  Tens 
indietro  la  folia,  i  bachi.  « 8lt 
fr^dd  el  ten  indree  lafioridwmM 
frutt  » :  «  Questo  freddo  man^ 
addictro  la  fioritura  delle  pimito 
da  frutta  ».  Teanl  a  mteui:  Tener 
in  moUe.  Team  in  si  o  in  Ik :  Te- 
ner in  Bh.  «  Ztk  el  fit  gdeSf  perM 
el  ten  in  sh  tutt  i  magdn  » :  «  £^ 


ha  il 


gozzo 


pieno;  pereh^  tiene 


TEG 


-  751  - 


TEG 


io  in  8^  ».  Tefnl  indree  Vacgua: 

ler  in  collo  raoqua.  I  Team  Vt: 

ler  a  stecohetto. «  EC  ten  a  ^el 

«  ehe  n6*l  po  tbroUd  »:  «  Tiene 

■eno  quel  ngliolo  ohe  non  osa 

ktare  ».  Tegnl  laeugh  d*6na  per- 

na  :  Tener  luogo  d'  una  per- 

a.    Tegnl   alegra   la  brigada: 

ler  allegra  la  compagnia.   Ter- 

i  man  in  saeeoecia :  Tener  le 

ai  in  tasca.  Tegnl  strene :  Te- 

e  strinto  o  stretto.  P.  E. : «  Te- 

il  strene ;  kusel    inin^a    seap- 

»  :  «  Tienlo  sodo  o  forte ;  non 

siarlo  Bgui8ciare)».  Tegnl  el  mu- 

^:  Tenere  il  muso  a  uno  o  11 

»noio.  Tegn^  de  vun :  Tener  le 

rti  di  qualouno.  «  Sta  pasta  o 

eoUa  la  teft^  nd  » :  «  Questa  pa- 

o  <M>lla   non  tiene  ».  «  El   ten 

\i  la  paroUa » :  «  Non  tiene  la 

rola  ». «  Lapromhsa  la  ten  pU  »: 

la  promessa  non  tiene  piii».  Te- 

i  s6ra  o   sott:  Tener  sopra  o 

to.  P  £. :  «  Okt  tegni  s6ra  dn 

nn  per  » :  «  Lo  tengo  coperto 

1  un  panno  perch^  non...  yucEl 

•'  ten  sott  come   tanti  pegor*: 

)i  tiene  in  gran  suggezione  ».  J 

gnl  sii:  Tener  sit.  P.  £.:  Tegnl  su 

a  tdsa:  Tenere  a  erba  trastulla 

ener  una  ragazza  per  trastullo. 

gnl  sii  di  poUtster  in  eappone- 

:  Stiare  i  polli.  Tegnl  sudnla- 

■* ;  Tenerlo  in  prigione  o  in  stia. 

qnl  sh  i  cart  (al  gioco) :  Tener 

le  carte.    Tegnl  sU  la  testa  a 

r»  ehe  vomita:  Reggere  11  capo 

ino  ehe  rece.  «  T^nell  su  st6 

m  se  nb  Vandard  in  terra » : 

teggi  quel  bambino  se  no  ti  oa- 

i  di  braccio  ». «  Oh' el  tegna  su  » : 

'eoga,  tenga  11  eappollo  ».  |  Te- 

ivia:  Tenere  celato.  Tegnl  via 

nduu:  Tenere  nasoosto.  Tegnl 

d :  Tener  sodo,  forte.  «  Quanto 

en  Sid  vfMshll  f  Tin  ^  Quanto  tie- 

o    oontiene    questa    botte?» 

!^  <«n» : « T5  o  piglia,  tienl».«  Ohe 

D  daa  de  tegnimel  de  eunt » : 

rliel'  ho  date  da  tener  in  serbo 

lerbarmelo  ».  «  Nd  gh'h  ma  ehe 

na/*:  « Non  c* h  ma  ehe  tcn- 

». «  ^6  800  ehi  me  tegna  » : «  Non 

chi  mi  tenga  ».  Pode  pit  tegniss: 

•n  potersi  trattenere.    Fitghela 

nl  a  vun :  Far  star  a  doverc 

0.  No  tegnl  pil  n^  vin  ne  aeqtui : 

n  star  ne'  panni  per  la  conten- 

E8. «  El  ten  pii  n^  vin  nh  aequa  »: 


«  La  oamicia  non  gll  tooca  il  se- 
der6».  Tegniss:  Tenersi.  Tegnisf 
de  eunt:  Tenersi  da  conto.  Te- 
gnissel  in  eorp:  Tenerselo  in  cor- 
po.  Tegniss  %n  guardia  contra  € 
nemis:  Tenersi  In  guardia  contro- 
i  nemici.  Tegniss  de  b&n :  Tenersi 
gran  eosa.  Tegniss  onor€ta  d'&na 
rohha:  Tenersi  onorato  d'una  oo- 
sa.  Tegniss  sk :  Tenersene.  Te~ 
gnigh:  Tenerci.  Tegnigh  a  &na 
robba :  Teneroi  a  una  cosa.  «  Et 
ghe  ten  a  vlss  creduu  dn  dram- 
maturao  » :  «  CI  tiene  a  essere  ere- 
duto  drammaturgo  ». 

Tegniso,  Salolgno.  «  Std  Ikan  ed- 
me  Vh  teanise^iic  Gome  h  saloigno 
eodesto  legno !  » 

TegiUBura,  Tignuola  (1),  N6tto- 
la.  A  Vara  di  tegnosur:  SuU'im- 
brunire.  Ija  tegnceura  Vi  m^z  ratt 
e  mhsz  usell:  II  pipistrello.  mezzo 
topo  e  mezzo  uooello.  Anda  a  dor- 
mi  alVora  ehe  i  tegnoeur  leven  sh: 
Vedi  Gainna,  (A  nersona)  «  L'i 
&na  tegnoeura  » :  «  E  un  piattolo- 
ne  ».  (Pr.)  De  nolt  n6  va  intomo 
ehe  i  tegnoBur  (Appross.):  Gente 
ehe  glra  di  notte. 

Tegn6n,  Tignazio  (2),  Tlgnoso. 
El  vicol  di  Tegn&n :  II  vicolo  de' 
tignosi.  I  (Araro)  « I/h  An  tegnon 
de  vun  » :  «  £  un  taocagno  di  pri- 
ma riga». 

—  Tegnondn,  Tignosacoio. 

Tegnnda,  Tenuta.  «  El  g*d  6na 
tegnuda  de  einqumilla  phrtieh  »  r 
«  Ha  una  tenuta  di  cinque  mila 
pertiche  ».  |  «  i>0  ehe  tegnttda  I'i 
st6  vasskllf  *:  «  Di  ehe  tenuta^ 
questa  botte  ?  »  I  V^s  in  gran  te- 
gnuda (volg.):  £ssere  in  gran  te- 
nuta. I  La  tegnuda  di  liber  (com- 
merc.) :  La  tenuta  del  libri.  |  Ona 
notta  tegnuda  (musica) :  Una  nota 
tenuta.  Vedi  in  Tegn). 

TM  (Volg.).  Vedi  TUli. 

Tela,  Tiglio  (3)  (Pllamenta  della 
canape),  pi  eanov  battuu  el  dtb 
teia  e  eanei :  La  oanapa  maciuUa- 
ta  d&  tiglio  e  canapuie. 


(1)  Tignuola  o  Tignola  e  invece  IMnsetto 
ehe  rode  i  pannilani.  ed  e  anche  11  farfal- 
lino  ehe  danneggia  il  grano. 

(2)  II  popolo  fior.  fa  11  bistfccio  coa 
sani*Ignazio :  san  Tignazio. 

(3)  Tiglio  e  in  genere  la  fibra  delle  pian- 
to,  come  pure  le  fila  della  came,  che,Qtian- 
do  •  troppo  fresca  riesce  tigliosa.  E  po* 
anche  il  no  to  albero. 


TEL 


—  752  — 


TEM 


Telax,  Telaio.  Telar  per  i^: 
Telaio  da  tessere.  Mill  in  telar : 
Intelaiare.  Telar  de  ricamm:  Te- 
laio da  rioamo.  —  de  eartera :  Co- 
lino.  —  de  atampaddr:  —  da  stam- 
pa.  —  de  quader:  Telaio.  V^s  6n 
pur  telar:  Parere  ua  gratiooio. 

—  Telarasc,  Telarln,  Telardn, 
Telaiacoio,  Telaluo. 

Telegor  (Volg.  id.).  Vedi  Tde- 
grafo, 

Telegrafo,  Telegratb.  «  Sdnt  »th 
4»X  telegrafo  a  manddt  6n  di8p<tec 
•a...  »:  «  Sono  stato  alPuiiicio  tele- 
jcrafico  a  spedire  un  dispaecio  a...» 
/  pal  del  telegrafo :  I  pali  del  te- 
legrafo. Vhse  eiamaa  per  telegror- 
/o :  Essere  ohiamato  per  telegrafo. 

—  Telegrafa(P.  N.),  Telezraiare. 

—  Telegrafich,  Telegrafioo.  M 
^ervizzi  telegrajieh:  II  servizio  te- 
legrafico. 

—  Telegramma  (P.  N.),  Tele- 
:graiuma.  Mandhy  rieev  &n  tele- 
gramma :  Mandare,  ricevere  un 
telegramma.  —  e6n  riaposta  pagor- 
4ia:  —  con  rispoBta  pagata. 

Tel^fono  (P.  N.),  Idem.  —  em- 
4ricch :  —  elettrioo. 

—  TelefoiUi  (P.  N.),  Telefonare. 
•«  G'oo  telefonaa  da  Ui  mia  atan- 
j?a  »:  «  Gli  tolefonai  dalla  mia 
•etanza  ». 

—  Telefonlch  (P.  N.),  Telefonioo. 
M  eervizzi  telefonieh:  II  servizio 
telefonioo. 

Telerla  (P.  N.),  Idem.  Magazzin 
de  telerii:  Magazzino  di  telerie. 

Teles  CO pl\  Telescopio.  «  Oo 
guardaa  in  la  lunna  col  teleseo- 
pi  )» :  «  Guardai  la  luna  col  tele- 
scopio ». 

TNal  Te  lo.  (Vedi  M),  N.  fr.: 
PUsz  t'el  doOf  pizz  t'el  mant^ni: 
"V^odi  Pizz 

T6U,  Eocolo.  «  TUl  ehi »:  «  Ec- 
■Go  I'amico  o  eccolo  qui  ».  (Di  co- 
i^a)  «  L'oo  trovati;  tell  ehif  »:  «  L'ho 
trovato;  eccolo  qui». 

Teldn,  Telone.  Alza^  eaUi  el  te- 
lon :  Alzare,  oalare  il  —  o  sipario. 

Telonl,  Telonio.  « Slamattinna 
s6nt  andaa  al  teloni  ai  shit  or  » : 
•«  Stamattiua  aono  ito  al  telonio 
jiUe  sette  ». «  Andhnm  fiaeui  al  te- 
loni »  :  «  Ragazzi  al  telonio  ». 

T^ma,  Idem.  «G'dn  daa  per 
lema  6n  soggett  impossibil »  :  «  Gli 
hanno  dato  jicr  tema  un  argo- 
'uento  impossibilc  ».  I 


1 

"1 


Tememxio. 
Giudizio  te 


—  Temerarl, 
dizzi  temsrarif 
rio. 

—  Temerarietaa,  Temei 
Temeritk.  *M  g'  &  avuu  la 
rarietaa  (pop.),  la  iemeritam , 
de  negamel  in  suUa  faoeia  » : « 
be  la  temerity  di   nen^armelo 
viso  ». 

T^mma  (Volg.).  Vedi  Tema,  fr 
menza.  N.  fr. :  «  Uk  dtt  omm  di 
m^tt  thmma  »  :  «  Un  omo  clie  m- 
pone  o  ohe  tiene  in:  temens^ 
Avegh  temma  de  tUesutt^  Lniiai 
istima  nessuno. 

Temp,  Tempo.  Temp  a  meat 
mizz:  Tempo  oasso  o  Tempi 

—  seren^  eatiiv,  del  diavM,  wo- 
gnlfieh:  Tempo  sereno,  eattm 
da  diavoli;  magnifioo,  eoe.  —  ^m- 
qua:  -^  piovoso.  —  de  fioeee:- 
da  neve.  —  de  lader  .•  — >  da  k^ 

—  d6le  :  —  doloe.  —  imbroiaa:  - 
inoerto.  —  matt :  —  straTagMfe. 

—  fnoise :  —  piovigginoso.  — >  ^rwuft. 

—  oalmo.  —  eeiroeetU:  —  %ax9t- 
cale.  —  etabU :  —  stabile.  —  nM- 

—  aseiuttOf  eeo.  BUI  o  bruU  Ump. 
Bello  o  brutto  tempo.  J^V^  6el2  - 
Far    un    tempo    bello.     JIuit»- 
s'eiariea,  alargeus,  »araesgid,i^ 
biliss    el   temp:   Mettersi   mate* 
Guastarsi,  Tischiararsi,  chindeni 
rifarai,  mettersi  al  bello.  Sidm 
el  temp:   Non    pioTere    dopo  h 
minaccia,  «vifM{ari^mii»  ee  Mtariim 
el  temp  » :  «  Ci  andremo  se  lo  po^ 
metteri^  il    tempo  ».  I   Adio  UU 
tempi :  Addio  fave  o    bel  tempo! 
(Pr.)   Bin   temp   e   bhlla   gent  tt 
stuff  a  moi  (Manoa)   (Lett.):  Bd 
tempo  e  bella  gente  non  staneaoe 
mai.   Dopo  el  vent  trii  di  de  HB 
temp  :  II  vento  porta  il  bel  tampoi 
Parld,  del  brutt  e  del  b^U  teaw: 
Parlare   della  pioggia   e   del  M 
tempo  o  e  del  sereno.  «  L*it  mm- 
per  faa  brutt  temp  »  :  «  Fu  sempiv 
oattivo  tempo*.  (Fig.)  «  OA'k  bnUt 
temp  »  :  «  £  di  oattivo  umore  o  1a 
gli  fuma  ».  Bon  temp  :  Bon  tempo. 
Avlgh  6n  b6n  temp  :    Arere  bm 
tempo. .  Ona  donna  del  bdn  temp: 
Donna   di  partite.     Veae  eiipmm 
daX  bdn  temp :  Aftogare  nella  W 
naccia.  Ciappd  el  temp  ban:  O- 
glier  la   rosa.  A  temp  e  laeugk:  A 
tempo  e  luogo.  A  temp   perw:  A 
tempo   perso.  A  ad  temp:  A  sno 
tem))o.   Avhgh  o  dit  nanea  temp 


TEM 


—  758  — 


TEM 


fiadit  o  de  pissh :  Non  ayer 
ipo  da  perdere.  Av^gh  luU 
lemp  immtigUiabil :  Aver  tem- 
ad  agio.  Quistd  o  Ouadtignit 
'P :  Acqni  stare  o  guadaenar 
ipo.  BigoUi  el  temp:  Bignel- 
are  o  Oziare.  Oiappit  temp: 
:liar  tempo.  C6n  V  andit  del. 
^p  .*  ColVandare  del  tempo.  Dd 
to  temp  :  Dar  tempo  al  tempo. 
H  a  poeeh  temp :  L>i  11  a  poco. 

li  a  gran  temp :  Dopo  lungo 
apo.  Phrd  o  Jh  phrd  el  temp : 
upare  o  Far  sciupare  il  tempo. 
zura  de  temp:  Fuori  tempo, 
locfa^nd  temp :  Aoquistar  tem- 
.  Te^nt  a  man  el  temp  :  Rispar^ 
are  il  tempo.  LI  adree  a  quell 
^p :  In  quel  toruo  di  tempo. 
Hteah  el  sd  temp  o  el  temp 
9  ghe  vh :  Metterci  il  suo  tempo 
1  tempo  neoessario.  Miixeiona 
lemp  .*  Ingamiare  il  tempo.  Ogni 
%t  temp:  Ogni  tanto  tempo.  «iS^ 
tvaroo  6n  minutt  de  temp  ve- 
jaroo )» :  « Se  avrb  un  poco  di 
oapo  libero  verr5  da  lei  o  Se 
t6  una  sc^mpolo  di  tempos, 
srd  el  sd  temp :  Buttar  yia  it  suo 
mpo.  Retiii  de  temp :  Scampolo 
Soruscio.  Mivit  a  temp :  Arriyare 
tempo.  (Pr.)  Ld  t>d  minga  a  edr 

vh  a  rivh  in  temp  (Appross.) : 
li  presto  s'alza  e  temJM>  non 
petta  non  ha  bisogno  di  operar 
n  fretta.  Tra  vtd  o  strcud.  el  so 
np :  Buttar  via  il  tempo.  P.  E. 
d  famm  to  edrt  a  ml  el  trdk  via  el 

temp  »  :  «  A  far  la  corte  a  me 
a  spreca  il  suo  tempo  ».  Varna 
np .'.*  Avanza  tempo  f  I  ♦JCT  To- 
3U  Vh  del  mh  temp  »  :  «  Gaetano 
•  la  mia  etk  o  ^  mio  coetaneo  ». 
l/l  6n  omm  del  temp  antieh »  : 
^  un  omo  della  stampa  Tec- 
da  ». «  L*h  &n  giovin  del  so  temp  » : 
fe  un  giovine  de^  tempi  novi ». 
I  temp  di  duea  vice :  Al  tempo 
>1  re  Fipino.  «  Lassa  ehe  Jinissa 

mi  temp  o  la  mia  ferma » : 
Liascia  che  termini  il  mio  tem- 
> ».  Robba  ehe  kafaa  el  sd  temp: 
)sa  ctie  ha  fatto  il  suo  tempo. 
Ibs  semper  a  temp  :  Esser  sem- 
e  in  tempo.  (Pr.)  Chi  g'  d  temp 
{  spetta  temp :  Chi  ha  tempo  non 
petti  tempo.  Cdl  temp  e  edn  la 
via  madura  i  nhsjjol:  Col  tempo 

con  la  paglia   si  maturano  le 
rbe.  El  temp  Vh  galantomm  e  el 


fd  fh  giustizia:  U  tempo  h  galan- 
tomo  o  Da  oosa  nasoe  cosa  e  il 
tempo  le  govema.  M  temp  el  «d 
ehe  nd'l  se  ved:  II  tempo  vola. 
Ogni  robba  la  «d  fcida  a  sd  temp: 
Ogni  cosa  a  suo  tempo  Opp.  Pre- 
dica  e  popone  vuol  la  sua  sta- 
gione.  Bisdgna  dH  temp  al  temp: 
Bisogna  dar  tempo  at  tempo  o 
Dopo  texnpo  vien  tempo   o   Dio 

firovede.  Passb  quel  tempo  Enea.., : 
dem.  Temp  Vera  e  temp  Vh:  Tem- 
po era  e  tempo  h.  |  (Musioa)  «J^/ 
vd,  fmura  de  temp  »  :  «  Non  serba 
il  tempo  ».  BaUh  in  temp :  Balla- 
re  a  tempo.  SlargjSt  el  temp:  Al- 
largare  il  tempo.  mangOi  ei  temp : 
Idem.  JSatt  el  temp:  Battere  il 
tempo.  (Orologi)  Tempo.  Tempo 
medio :  Idem.  D^h  xnam  o  tn- 
dree  al  temp:  Ritardare  o  accele- 
rare  il  tempo  dell'oriolo  o  delPo- 
rologio. 

—  Tempaso,  Tempaccio. 

—  Tempaa ,  Attempato.  m  L*h 
6na  donna  giamb  attemp<gda,  ma 
aneamd  minga  mal »  :  «  £2  una 
donna  attempatotta,  ma  non  c'4. 
male  ». 

—  TempadMl,  Attempatello. 
Tempera,  Tempera  (1),  Tempra. 

Dagh  la  tempera  al  fSr :  Dare  la 
tempra  al  ferro.  A  tutta  tempera: 
A  tutta  tempera. 

—  Temper&-6raa,  Temperare. 
Temperd  V  azzalL  el  vSder :  —  o 
dare  la  tempera  alPacciaio,  al  ye- 
tro.  Temperd  la  phnna,  el  lapis: 
Temperar  la  penna,  il  lapis.  | 
Olima  temperaa:  Cuma  tempe- 
rate. 

—  Temperada.  N.  fr.  *Dagh 
6na  temperatla  a  st6  lapis  » : «  Tem- 
perami  questa  matita  ». 

—  Temperadnra,  Temperatura. 
—  umida,  frhdda,  de  foeugh :  — 
umida,  fredda,  cocente.  A  Mas- 
saua  g^avevem  50  grad  de  tempe- 
radura  a  Combra  »  :  «  A  Massaua 
avevarao  50  gradi  di  temperatum 
all'ombra  ». 

Temperament,  Temperamento. 
«  El  g'd  un  temperament  de  brdns* : 
«  Egli  ha  un  temperamento  o  una 
tempra  di  bronzo  ». 

Temperansa,  Temperanza.  Zn 


(1)  Tempera  in   flor.  e  usato  anche   in 
senso  morale.  In  Milanese  no. 


T£M 


—  754  — 


t£m: 


focieUta  de   ttmperanza:  La  bo- 
Cietit  di  temperanza. 

Temperl,  Temperi&(l),  Intern- 
perie.  «  Lu  el  vd,  faeura  a  iuU  % 
temperiy^ :  ^Va  faori  a  tutte  le  in- 
temperie  ». 

—  Temperin .  Temperino.  «  M 
Vh  ferii  e&nl  el  temperin  »  :  «  Lo 
feri  con  un  temperino  ». 

Tempesta,  Tempesta,  Gran- 
dine.  Ona  tempeata  ae  mar:  Una 
tempesta  di  mare.  |  «  Sui  mifon- 
di  e  vegnuu  la  tempetta  »  : «  Sul 
mio  podere  ha  grandinato  ».  Tern- 
pe#to  Bueeia:  Ceoi  senza  brodo. 
Tempeata  de  mdg:  Grave  sinistro 
o  Gran  danno...  Bott  ehe  pareven 
&na  tempista  de  mdg:  Cazzotti 
ehe  Bemorayano  gragnola.  Ona 
ihmpeeta  grossa  edme  &n  <bu9:-  Un 
chiooo  di  erandine  grosso  come 
un'OTO.  «  Me  adnt  assieureui  e&n- 
tro  la  tempeata  »  :  «  Mi  sono  assi- 
ourato  contro  i  danni  della  gran- 
dine  ».  «  Quell  fiuBU  V  h  &na  vera 
tempeata  »  :  «  Quel  ragazzo  h  una 
vera  tempesta*.  (Pr.)  A  San  Vit 
p  a  San  Modkat  Vh  peg  Vtuiqua  ehe 
i  tempeat  (Ai>pro88.):  Pioggia  di 
febbraio  empie  il  granaio.  Tem- 
peata f  quaicoaa  reata;  auee  dann 
per  tuce  o  la  tempeata  la  m^na 
mai  la  eareatia :  La  grandine 
non  fa  carestia. 

—  Tempestinna,  Gragnoliscbio 
(in  qualche  luogo  di  Toscana),  Pic- 
cola  grandine  o  leggera  grandi- 
nata  (a  Firenze). 

—  Tempestdnn ,   Chicchi   cosi 

grOBBl. 

—  Tempestii-eBtaa,  Grandiuare. 
«  L'h  tempeataa  de  per  tutt*: «  Fu 
una  grandine  generale  ».  1/  uga 
tempeatada  la  var  pit  nagotU  L'u- 
va  grandinata  perde  ogni  pregio. 
(Pr.)  JSl  tem.peata  m^ai  a  dann  de 
tuce  (ApproBB.):  Ogni  oosa  ha  il 
Buo  lato  bono.  |  (Fig.)  ^M  a'  h 
miaa  a  tempeath  ch'el  pareva  in- 
vaaaa  »  :  «  Si  diede  a  Tempestare 
ehe  pareva  invasato  ».  Ona  aea- 
tola  de  tabaceh  tempeatada  de  bril- 
lant:  Una  tabacohiera  tempestata 
di  brillanti. 

—  Tempeatada,  Grandinata.  «^ 
vegnuu  6na  tempeatada  terribil  in 


(i)  Temperle  In  flor.  slgniflca  la  tempe- 
^tura  d'  una  data  stag  tone.  11  Cher,  dice 
6  Btemperanza  d*aria. 


Briansa  » :  «  Venue   o  cadde  na 
terribile  grandinnta  in  Bziana^ 

Templa  (1),    Tempia.    Temfk 
ednt  i  aeiager:  TempiA  eoi  eeo. 

Tempidtt,  Tempietto.  <2/d>l 
tirit  an   <h%    tempieU    in   mJB  i 
giardin  »  :  «  Feoe  eri^ere  un  te 
pietto  in  mezzo  al  giArduio»^ 

—  Templettln,  Tempiettina 
Tempor  (I),  Le   tempora.  fk 

tempora:  EBsere  le  tempera. 

Temporal,  Temporale,  Ban- 
Bca.  « M vmurfit  teniponu» : «?iri 
fare  temporale  ».  (Fie.)  «  Oh'ik 
temporal  per  aria»  (In  fiun^fii: 
«  Vedo  la  burrasea  o  la  mtni 
torbao  gonfiata».  |  JElpoUr  tem- 
poral: Idem. 

—  T«mporala8o ,  TemponMtt. 
Temporal6n,Temporalaecio,  Lejh 
gero  temporale,  Brutto  tenaponk. 

TemporefrgUk-egslaa,  Temp^ 
reggiare.  (Colto)  i^Mo  Vh  fM- 
giuu  ednt  el  tempore<ggid:  Fate 
vinse  col  temporeggiare.  «  (km 
de  temporeggta*:.  «  Cerca  di  —  • 
di  pighar  tempo  ». 

Temporli  o  TemporlT  o  B6w* 
rlv,  Mattiniero.  «  Siamaiiinna  U 
ben  temporiv  » :  «  £11'^  ben  nurtfi- 
niero  ».  Onph^eh  tetnparw:  Tbi 
pesoa  primaticcia.  (Pr.)  Xtddk  a 
tardiv.  ma  taeeaaa  al  temporiv  (A^ 
proBB.):  Loda  il  monte  e  tientirf 
piano  o  Loda  lo  scalpello  e  atticaft 
al  pennello  o  Loda  il  mare  e  tieaii 
aUa  terja. 

—  Tempra ,  Tempra.  JPiu^r  § 
tempra:  Pittore  a  tempra. 

Tenaia,  Tanaglia.  Tenaia  a  «a- 
ph:  Tenaglie  a  tagtio.  —  de  prtaat 
—  di  presa.  —  deeoisoter.- Taaa- 
gliozze.  —  per  i  Had:  —  da  seoft* 
ficcare,  eoo.  « El  or'd  t  man  ek 
paren  tenai  »:  «  Ha  le  mani  tkt 
sembrano  tanaglie».  «  Biahgwa 
cavaah  i  paroll  edn  la  tenaia  t 
quell  A  » :  «  Bisogna  oavargli  k 
parole  colle  tanaglie  ».  (Fig.)  Ona 
tenaia  d'&n  danee:  Una  moneti 
gobbina.  Porta  Tenaia :  Porta 
Tanaglia. 

—  Tenaiada,  Colpo  dato  colk 
tenaglie. 

—  Tenai6tta»  Tana/rlietta. 

—  Tenaibn,  Tanaguone. 


(1)  In  milan.  i  nsato  soltaato  parlando 
di  qnella  del  maiali  morti.  Parlando  di 
person  e  naiamo  /  pols. 


TEN 


—  755  — 


TEN 


-  Tenaln,  Piooola  tenaglia. 

-  TenaJUk,  Attanagliare.  (Ra^. 
Ona  volta  86  usitva  de  tenatd 

•mdannaa  a  mort:  Nei  tempi 
Msati  si  ub6  di  tanagliare  1  oon- 
inati  a  morte. 

'enament  (On),  Un  tientam- 
nte.  «  0*oo  daa  dn  tenament 
tl»e  ne riewdarH per  ^pkzzin 
rll  diedi  iin  —  o  pugno  ohe  se 
rioorder^  per  iin  pezzo  ». 
'enc,  Tinto,  Bruno.  Aatik  al 
ae  diventa  tene:  Al  sole  la  pelle 
t>nina.  Affkah  dn  iene  in  fiteeia: 
ere  tinto  il  yiso. 

-  Tencl6n,  Brunotto.  Moro«I/^ 
tendon  » :  «  £  nero  come  un 

abrone  ».  Ona  tencionna  de 
%na:  Una  brunotta  o  Pare  una 
oa. 

'enoa,  Tenoa  (Val  di  Ghiana), 
Lca.  Jja  tenea  VI  dnpiet  depii- 
l:  La  tinoa  h  un  pesce  di  pa- 
le. 

-  TencaBda,  Tenohitta,  Ten- 
i.  Tincaceia,  Tincolinai  Tinco- 
(l),  Grossa  tinea. 

"end,  Tendere.  Tend  adree  a 
%:  Tener  dietro  a  uno.  Tend 
fatt  sceu:  Badare  a'  fatti  suoi. 
nd  at  sd  internes :  Attendere  a' 
yprii  interessi  o  facoende.  «  Mi 
U  minga  tend  a  ttUt»:  « lo  non 
)BO  riparare  a  tutto  ».  Tend  a 
s  nominit  a  6n  poet:  Tendere 
irsi  nominare  a  un  posto.  Tend 
tisieh:  Tendere  o  tirare  o  vol- 
*e  o  pendere  al  tisioo.  Tend  i 
,  i  vit:  Tendere  le  reti,  le  viti. 
'enda,  Tenda.  Finistra  ednt  i 
d:  Finestra  cortinata.  |  Isoldaa 
t  ai  tend:  I  BoldatI  sotto  le  ten- 
I  La  tenda  de  la  barea:  La  — 
la  barea.  |  *G*  dn  tiraa,  eulla 
tea,  6na  gran  tenda  per  eZ  sdl » : 
lanno  tirato  sulla  platea  un 
dale  per  riparar  dal  sole  gli 
)ttatori ». 

-  Tendaria,  Tendami  o  Corti- 
;gi.  On  negozi  de  tendarii:  Una 
iiega  di  tendami. 

.  Tendlnna,  Tendlnetta,  Ten- 
it  Tendina  e  Mantellino,  Ten- 
le  e  Tendale.  Tenddn  de  n^ 
:  Tendone  di  nuTole. 
'enden,  Tendine.  « M  s'h  taiaa 


)  Tincona  signlflca  in  flor.  postema 
*angaina1a  Bwbdn;  persona  a  carioo 
)ro  di  poohissimo  valore. 


el  tenden  del  «^  » :  «  Si  tagli5  il 
tendine  del  piede  (probabilmente) 
—  d'Aehille  ». 

Tender  (Per  Thier  Vole.)  Vedi 
Thier.  |  (T.  ferroyiario  dall'in- 
glese)  P.  N.  Tender,  Furgone.  Ona 
JoeomoHva  edn  dedree  el  sd  tender : 
Una  looomotiva  ool  suo  furgone. 

Tenent,  Tenente.  M  tenent  el 
eomfxnda  dn  plut&n:  II  tenente 
comanda  a  un  pelottone.  (M.  d.d.) 
«  Ehif  8ur  tenentf  per  quelVajff^are 
n6  ae  fa  nient »  :  «  Garo  amioo , 
non  se  ne  la  nulla  o  Lo  diremo 
al  sor  tenente  e  non  ne  faremo 
niente  ». 

T^ner,  Tenero.  Thner  edme  dna 
guhusada:  Tenero  come  la  ricotta. 
Anddt  del  earp  tener:  Andar  di 
oorpo  Boiolto.  «  Va  minga  in  del 
tener,  ie  preghi  » : «  Non  andare 
in  tenerezze,  te  ne  prego  ». 

—  Tenerezza,  Tenerezza.  I  te- 
nereez  d'&na  mamma:  Le  tene- 
rezze  d'  una  madre.  Ouardd.  edn 
— .*  Guardare  eon  tenerezza. 

Tene8ma(Volg.).yedi  Teneemo. 

Tenesmo,  Tenesmo  (il  male  de' 
pondi). 

Teng-englnu-enires,  Tingere. 
Tignere.  Sioffa  de  fa  teng:  Stoffa 
da  tingere.  Tenges  la  faeeia  .ger 
nd  viss  eonossuu :  Tingerai  o  Ti- 
gnersi  in  nero  per  non  essere  rav- 
Yisato.  (Pr.)  Certa  gent  Vh  edme  el 
earbdn:  de  viv  seotten,  quand  in 
mort  tengen:  Egli  h  come  il  oar- 
bone,  o  cuoce  o  tinge  o  ti^ne.  | 
«  Ul  m*d  tengiuu  in  .cent  lira  »  : 
«  E'  m'  ha  bollato  a  cento  lire  ». 

—  Tengidnra,  Tingitura.  Tant 
de  tengidura:  Tanto  di  tingitura.. 

—  Tengiuda.  «^/  m'it  daa  dna 
tengiuda  de  vint  Ura  » : «  Mi  boll6 
a  venti  lire  ». 

—  Tenglndlnna,  Bollar  legger- 
mente. 

Ten6r,  Tenore.  «  La  lettera  Vera 
de  8td  tendr  »  :  «  La  lettera  era  di 

Suesto  tenore  ».  |  Tenor  de  car- 
\ll:  Tenore  di  oartello.  Tenorin 
de  grazia:  Tenorino  di  grazia. 

Tentii,  Tentare.  Tenta  de  rthss 
in  d'dna  robba:  Tentare  di  riusoire 
in  qualche  oosa  ».  «  Tent^mm  an- 
ea  quhsta  » : «  Tentiamo  anohe  que- 
sta  ».  Tentit  la  sort  al  lott :  Tentar 
la  sorte  al  lotto.  Tenth  el  Signdr: 
Chiedere  cose  impossibili  o  Tentar 
Dio.  Lassass  tenia :  Lasoiarsi  ten- 


TEN 


—  756 


TEP 


tare.  «  QueU  sfticciaddn  el  m'd 
tentaa  »  (fanciulla) : «  Quello  sfao- 
oiato  mi  I'ece  proposte  indeoenti  ». 
Tentd  vun :  Abbordare  uno.  «  Lu 
i  e  tenta  tutti  » :  «  Egti  h  un  ab- 
bordoiie».  (Pr.)  Tentit  nonnoeet: 
Tentare  non  nuooe.  Polenta  nd  me 
tenta,  «fr  nd  te  mangiaroo  (Manoa) 
(Appross.) :  Ognuno  che  h  ritto 
puo  casoare.  On  diav6l  ehe  tenia 
falter:  II  diavolo  vuol  tentare 
Lucifero. 

—  Tenta46r,  Tentatore.  J^Z  dto- 
vdl  tentador :  II  diayolo  tentatore. 

—  Tentatlv,  Tentativo  e  Riesci. 
M  tentativ  Vh  andcia  a  putann 
(volg.):  II  tentativo  and6  a  vuoto. 
«  Cosse  te  fee?  *  ^  On  tentativ  * : 
«  Che  Btai  tu  facendo? »  «  £h  si 
vedrk !  fi  un  riesci  ». 

—  Tenta8l6n,  Tentazione.  «  M'i 
vegnuu  6na  gran  tentasion  de  pro- 
adt*i  «  Mi  venne  una  gran  tenta- 
zione di  provare  ».  Ona  faecia 
contro  tutti  %  tentassion  (una  brutta 
facciacoia) :  Una  faooia  oontro  le 
tentazioni. 

—  Tentaasionitta ,  Tentazion- 
cella. 

Tennda,  Tenuta.  «  M  eolonell 
Vera  in  gran  tenuda  » :  «  U  colo- 
nello  era  in  gran  tenuta  ».  Inpio- 
eola  tenuda :  In  bassa  tenuta. 

TeobromaiP.  N.),  Teobroma  (1), 
Cioccolata. 

Te6l6gh,  Teologo.  «  L^i  6n  pro- 
fondo  teologh » :  «  E  un  teolOgo 
profondo  ». 

—  Teologia,  Teologia.  Profes- 
sor de  teologia :  Professore  di  teo- 
logia. I  Papalina  (2).  «^  Al  curat 
gh'h  bdrlaa  in  thrra  la  teologia  » : 
«  Al  curato  casc6  in  terra  la  cal- 
lottina  ». 

—  Teologich,  Teologico. 
Teorla  o  Teorlca,  Teoria.  o  Teo- 

rioa.  «  In  teoria  shmm  d  accord, 
ma  inpratica  Vh  dn  alter  para  de 
manigh  » :  «  In  teoria  siamo  d'ao- 
cordoj  ma  in  pratica  gli  ^  un  altro 
par  di  manicne  ». 
Tippa,  Borraccina.  Umia,  teppa 


(1)  Teobroma  e  la  pianta  del  oacao. 

(2)  Ne*  vocabolarii  si  fa  una  certaconfti- 
sione.  Papalina,  Cupolinn,  Zuccotto,  Zuc- 
cheltonon  si  capisof  rerfettamente  se  sono 
o  no  sinonimi.  La  Teologia  mil.  invece  e 
'^.na  calottolina  che  i   preti   portano  per 

')rire  la  ohierica. 


e  Iddr  (^ido  de'  venditori  6ii!A 
accessoni  per  la  capanna  d^  ^a- 
tale)  (letterale) :  Edera,  borrBed> 
na  e  alloro.  On  sass  tuU  gutOim 
de  teppa:  Sasso  ooperto  di  xamoL 
Rosa  de  la  teppa:  Rosa  boRMci- 
na.  (Fig.)  Fd.  vegnX  la  teppa  (t<4U 
Far  venire  il  latte  alle  sinoeelk 
(Compagnia  o  sooietik  m  nuMoi- 
zoni)  La  Compagnia  della  Teffs 
(Appross.) :  Compagnia  del  Pa* 
a  Kifredi.  (Pr.)  TOhrra>  moveninu 
fit  teppa:  Pietra  mossa  noa  ft 
musco.  I  (Zolla  di  terra  eib«ii 
Piota.  «  A  furia  de  Upp  oofaam 
pradUl  suUa  sabbia  ».-  «  A  nimi 
piote  ho  fatto  un  pratteello  aii& 
sabbia  ». 

—  Tepp&,  Piotare. 

—  Teppada,  Piotatnra. 

—  Teremoti.  Terremoto.  Jklt- 
rem^tt  ghe  wh  de  quit  ehe  fs» 
ninndi  o  traballit  e  de  auU  chefst 
saUdt :  V '  ha  terremoti  che  diou- 
nano  e  terremoti  che  rinsaeeaiiA. 
(Fig.)  «  Che  teremoti  d*&n  amm!» 
(uomo  pesante  ohe  nel  camna- 
nare  fu  rumore  co'  piedi) :  c  Cbr 
elefante  d'omo!» 

Teren,  Terreno.  Teren  a  eoUk. 
ddlgf  legger:  Terreno  eoltivat& 
dolce,  leggero.  —  che  g'd  sessh» 
fdnd:  —  che  ha  molto  fondo.  - 
de  s'eenna :  —  forte.  —  ntaU :  - 
arrabiaticoio.  (Fig.)  Seopri  teren: 
Scoprir  paese.  Travit  el  teren  umA 
o  dur :  Trovare  il  terreno  molle  • 
duro.  I  Pian  teren :  Pian  terreno. 
Stanza  a  teren:  Stanza  a  terrent 
o  terrena.  (Pr.)  Teren  de  vin  it- 


sd  el  teren  minga  el  teren  Vemm 
(Appross.):  Molta  terra  e  tern 
poca,  poca  terra  e  terra  molte. 
Ch  easca,  cens  eissa,  teren  ten:  Ye* 
di  Cit, 

—  Terister,  Terrestre.  M  pe- 
radis  terester:  II  paradise  terrfr- 

—  Terltori,  Territorio.  StU  k- 
ritori  de  Bergdm:  Sol  territorio 
di  Bergamo. 

—  Teribol  (Volg.).  Vedi  Tii- 
riboU 

Terima  (D.  Sp.),  Rialto.  La  te- 
rima  del  trono:  LA  gradinata  del 
trono. 

Terizzla  (Volg.).  Vedi  lUeritia 


TER 


-757- 


TER 


TermiBiL  e  Termin,  Termine. 
?€nnin  trii  dl :  In  termine  di  tre 
iorni.  «  2/^  in  iermin  de  gravi- 
anza  » :  «  E  in  termine  di  gravi- 
anza».  P&rtA  a  termin  dnJUeu: 
'ortar  a  bene  il  figliolo.  l  ^lA 
ove  ffh'h  el  termin  tra  i  me  eisd 
tmdt »  :  «  Li  dove  o*  6  il  —  fra 
.  mio  podere  ed  il  suo ».  |  «  L'i 
linga  el  termin  ehe  ghe  vd  » : «  Non 
il  termine  appropriate  ».  «  Se  s'in 
cut  di  termtn  de  aeuri  Varia*: 
Si  sono  detti  degli  improperii  da 
ftp  osourar  11  sole  ».  I  «  Oo  trovaa 
ft  m^  termin  »  : «  Ho  trovato  un 
lezzo  termine*. 

—  Termlnasc,  Terminaccio, 

—  Terminlk-inliLaa,  Terminare. 
jippinna  ehe  oo  terminaa  de,„»: 

Jhou  appena  abbia   terminate 

Termdmetro.  Termometro.  «  M 
ifmometro  el  segna  des  grad  » : « II 
smometro  segna  died  gradi ». 
T^ma,  Tenia.  El  seednd  in 
ima:  II  seoondo  in  tema.  MhU 
»  tema :  Mettere  in  terna. 

—  Temarl,  Ternario.  Ifumer 
imari:  |  (Bigliardo)  Da  6n  ter- 
ari:  Dar  un  sfallo  da  tre  punti. 
Temeg& ,  Ammorbare.  «  Oh*  ^ 
tia  spuzza  ehe  temegar^ : «  C'^  un 
iizzo  ehe  ammorba  o  ehe  leya 
respiro  ».  «  8e  temegadelfumm  » :  I 
Gi  si  aifoga  nel  fumo  ». 

—  Temeghent,  Ammorbante. 
Temo,  Temo.  Chi  tema  al  lotU 
n  temo  al  lotto.  Temo  sleeh : 
emo  seooo.  L'h  edme  giugdk  dn 
mo  al  lott  (grande  improbabi- 
t^) :  Gli  h  come  giocare  un  temo 
.  lotto.  Onadagnit  dn  temo:  Yin- 
)re  un  temo. 

«- Temitt,  Temettln,  Terauccio. 
Tirra,  Terra.  (Civ.)  La  Urrala 
dt  tra  Venere  e  Marte:  II  nostro 
aneta  sta  fra  Venere  e  Marte. 
u  sta  terra :  Quaggiii  o  su  que- 
a  terra.  |  Terra  vergin^  grcusa, 
tldinna ,  ehe  rend ,  eee, :  T&rttk 
3rgine,  grassa,  leggera,  fertile, 
race  I  Terra  de  V^ema,  erha, 
i  moaelUi,  de  pipff.  de  vas :  Ter- 
k  di  Vicenza.  argilla  o  oreta,  da 
odellare ,  da  pipe ,  da  vasi. 
'«rra  d'dmbra^  d^ocria,  eee. :  Ter- 
,  d'ombra,  d'ooria.  |  Andii  in 
rra:  Cadere  o  Cascare  in  terra. 
ndd  a  terra:  Cascar  in  plana 
rra  o  Sfumare  o  Andar  lallito  I 


oheccbessia.   Atidd  o    mandit    a 
quella  bhlla  terra :  Andar  o  man- 
dar  a  babboriveggoli  (ia  dis.).  An- 
dar o  mandare  in  rovina  o  a  quel 
paese   o   a    Patrasso.  Andi^  sott 
terra  o  a  fit  terra  de  boeeaa :  An- 
dare  aU'altro  mondo  o  alia  sepol- 
tura  o  Botterra  o  a  rinoalzare  i 
oavoli.  Avhgh  paura  ehe  eala  la 
terra  sott  ai  pee:  Aver  paura  ehe 
gli  manohi  il  terrene  sotto  i  piedi 
Uered.  per  mMr  e  per  terra :  Cer- 
oare  |»er  mare  e  per  terra.  C6r  a 
panseta  a  terra:  Andar  a  tutta 
carriera.  JRobb,  ehe  n6  stii  rU  in 
eiel  -nh  in  th'ra:  Cose   ehe  non 
stanno  nh  in  oielo  n^  in  terra. 
« JSl  dovaria  basd  la   terra  dove 
la  mHt  i  pee* : «  Dovrebbe  baoiar 
la  terra  toccata  da'  piedi  di  lei ». 
N4  toeed  terra  eont  i  ph  { esser 
molto  contento):  Non  toccar  ter- 
ra. Ghiadagnit  danee  edme  terra  : 
Guadagnar  danari  a  palate.  iMssa 
afidH  in  terra  6na  rooba,  &na  pro- 
posta,  &n  disedrs ,   dn'  esibiztdn : 
Xiasciar  cadere  una  proposta,  un 
discorsOf  un' esibizione.  Resta  in 
terra:  Restar  a  piedi  o  in  asso. 
«  HI  treno  V^  pariii  e  m\  s6nt  re- 
staa  in  terra  »  :  «  II  trenb  h  par- 
tite ed  io  restai  li  a  vederlo  an- 
dare  ».  Toeeit  terra :  Approdare. 
V^s  minga  terra  de  fit  ball:  Non 
essere  terrene  da  plantar  vigna. 
^Uh  minga  vh  edme  a  spua  in 
terra  !  »  :  Vedi   CEuv,  «  Avria  vo- 
ruu  vkss  cent  brazza  sott  terra  »  : 
«  Avrei  volute  essere  cento  brac- 
cia  sotto  terra  ».  D6rm\  in  terra: 
Dormire   in   terra  o   sulla   uuda 
terra.  Avhah  de  la  terra  al  sdl: 
Avere  della  terra  al  sole.  A  ft6r 
de  terra :  A  fior  di  terra.  «  Vial- 
ler  me  voriipropi  vedi  in  terra  f»  : 
«Voi  mi  volete  proprio  vedere  a 
terra? »   Ona  finkstra  molto  alta 
de  terra:  Una  finestra  molto  alta 
da  terra.   Pomm  de  terra :   Po- 
me di  terra.  ( Pr. )  In   temp  de 
ftUrra  ball  e6ms  terra  (Appross.): 
n  una  notte  nascono   tanti  fun- 
ghi.  La  terra  la  dis  diimen  ehe 
ven  daroo:  Avaro  agriooltore  non 
fu  mai  rioco  (Appross.)  II  maiale 
dice  dammi,  dammi   e    non   mi 
eontare  nh  mesi.  nh  anni.  Terra 
negrafh   b6n  jormerU   (manca) 
(Appross.):  Grano  pesto  fa  buon 
cesto.  Terra  nera:  Idem. 


TER 


—'758- 


TER 


^  Terragi^  (La  via  che  gira  m> 
torno  alia  oitl^  dietro  il  canale 
naviglio  dove  abita  il  popolino), 
Terraggio,  Interriato. 

■—  Terraglia,  Terraelia.  Poreel- 
lann,  terrali,  maiolteh:  Poreel- 
lane^,  terraglie  e  maioliohe.  Tet^ 
rcigha  de  Vieema:  Terraglia  di 
Yieen^a.  MHt  a  poit  la  terraglia 
in  del  vegtee:  Riporre  o  ripom  le 
stoTiglie  neirarmadio.  Quell  delta 
bhlla  terraglia:  II  oatinaio. 

—  Terraplen^  Terrapieno.  HI 
terrapien  del  mardin:  II  terra- 
pieno del  giaraino. 

—  Terrasola,  Terraccia.  «i/^ 
<^a  terrascia  infamma  ddve  ghe 
ven  nagott »  :  «  £2  una  terraccia 
sterile  ». 

Terrazsa,  Terrazza.  « Sulla  ter- 
razza  t^ni  di  gran  vas  de  fidr  »  : 
«  Sulla  terrazza  tengo  molti  vasi 
di  flori ». 

-—  Terrazsetta,  Piccola  terraz- 
za (1). 

—  Terraszonna ,  Grande  ter- 
razza. 

Terremott,  Vedi  Teremott, 
Terren ,  Terreno.   —  edltiv :  — 
ooltivato.  Vedi  Teren, 

—  Terester,  Terrestre. 

—  Terribil,  Terribile.  «  Gh^imm 
avuu  in  mar  6na  borreuea  torrt- 
feii  » : «  Avemmo  in  mare  una  ter^ 
ribile  burrasca  *,  «  L'i  ehl  el  ter- 
rUnl/  »  (sch.) :  «  Ecco  il  grand'  o- 
mol » 

Terrib61  (Volg.)  Vedi  Turiboh 

Terrinna  (P.  N. ).  Terrina(2). 

Territorl,  Territono.  Sul  terrt- 
tori  de  Comm:  Sul  tenitorio  di 
Como. 

Terr6r,  Terrore.  (Colto)  I/ann 
del  terror  in  Francia  Vh  staa  el 


.  (i)  II  Cherubini  tradnsse :  Teraztetta  in 
Terrazzino,  che  e  tutraltro.  Terrazzino  e 
Poggiceu.  Cosi  Terrazzone  non  k  una  Ter- 
razzowna  ma  un  Poggioron.  Terrazzetta 
in  lingna  non  c'i.  l^rrazzetto  dimln.  di 
Terrazzo  8arebb«  pinttosto  la  nostra  bal- 
tresca  o  attanna  mentre  la  nostra  teraz- 
zetta  non  e  generalmente  al  di  sopra  dei 
tettl. 

(2)  Terrina  in  fior.  esprime  pfuttosto 
qnel  vasetio,  nel  quale  stanno  cose  man- 
gerecce  ben  suggellate,  che  si  vendono  da 
salumai  e  da  droghieri.  Nol  per  fbrrtVtna 
intendiamo  anohe  il  vaso  di  terra  in  oui 
^i  possono  far  cuocere  vivande  conje  in  I 

'della  o  in  casseraola.  ' 


i  793 :  L'anno  del  teiroie  in  Fat 
cia  f  u  il  1798.  Robb  che  /d 
Cose  da  non  oredersi  (1). 

—  Terrori^mo,  Terrori8mo.«jd 
el  ered  de  edued  ben  i  sd  fimm  d 
terrorismo  » :  «  £gli  erede  di  ed> 
car  bene  i  snoi  nglxoli  ool 
rismo  ». 

—  Terrorista,  Terrorista. 
Ttos,  Terzo.  Ihtu   l'^  el  Urti 

see:  Due  h  il  terzo  di  seL  IM 
eol  terz  e  eol  qttart:  Partaici 
terzo  e  al  quarto.  Vagori  de  Icm 
elass  (str.  ferr.):  Idem.  (Fie.)  ft-! 
gan  de  terza  (a  donna  pubUiB^:; 
Vagone  di  terza  elasse.  M  tos 
ineomod:  II  terzo  ineomodo.  Jf- 
rd,  in  terza:  Vedi  Trappoku  Jn- 
dd  in  terza  (a  taTola):  Andan ■ 
terza  o  Rintezzare.  P.  £. :  «ri 
tiraa  gib  6na  volta  pce^jt.  la 
da  e  pcBu  la  terza  »:  « SI  sen: 
una  Tolta.  poi  rinnoT6  pm  n^ 
terz5  ».  MHtees  in  terzT  Mettai 
in  terzo.  Piantit  in  terz: 
in  asso.  |  (Tocco  di  oampanaJ  1 
terz:  II  secondo  rintocco.  (SclMr- 
ma)  Terza:  Terza.  2xs  terza  w^ 
del  rosari :  La  terza  parte  dei  i*- 
sario.  (Musica)  Terza  9na§f^i6r  t 
terza  mindr :  Terza  maggiore  ( 
terza  minore.  Salt  de  terza :  Sato 
di  terza.  (Bacbi  da  setai  JDerm 
de  la  terza:  Far  la  tersa  dozBt- 
ta.  (Pr.)  Tra  duu  ehe  liHgm  • 
terz  el  god:  Tra  i  due  litigantiS 
terzo  gode. 

—  Terxanna,  Terzana.  I'ezer-: 
Febbre  terzana. 

—  Tenaiia8Cia,Tenuitt]a,  T«^ 
zanaccia,  Terzanella. 

—  Terrttt  (Musica),  Teneli» 
M  terzett  di  Lombardi:  U  terzet- 
to de'  Lombardi.  (Civ.)  «  OA  «ir 
bell  terzett /  » :  «  Bel  terzetto!  • 
Cbe  piagnisteo ! » 

—  Teninna  (Poesia) ,  Tenoi 
/  terzinn  de  Dante:  Le  terzine  6. 
Dante. 

'  —  TerslroBn,  P.  X.  TenanMla 
« Fd, sk  i  terziroDua  la  vHla  the  ght 


(1)  Se  avessi  tradotto  letteralmoitc,  «ot 
un  modo,  che  par  8arebb«  pretto  florae 
tino  :  Cose  che  fen  terrore,  non  avrM  ii- 
terpretata  bene  la  frase  maaii«M  (b«B  ii- 
teso  volgare)  la  quale  ha  in  ai  qoakkt 
cosa  di  iperbol<oo  e  di  esagerato,  per  eipri- 
mere,  cose  se  non  da  pooq,  aoa  p«r6  ds 
roettere  terrore. 


TEB 


—  759  — 


TES 


p»  vent »  (nelle  regate  sni  no- 
1  lagfai):  «Fa  i  terzamoli  alia 
La  ohe  e'^  troppo  ^ento ».  | 
grali  tereiraeu :  Baohi  trev oltini. 
» terziropu:  Fieno  settembrino. 
Cayola  o  palo:  Panconoello. 

—  Tendlass ,  Sguagliarsi.  « / 
:  bigatt  9*in  tutt  tenolaaT^:  «I 
ei  bachi  si  sono  tutti  sguaglia- 
^.  ITgatergolada:Vytkterzoltki». 
?eB  (1)  e  Tesa,  Tesa.  Andd  a  la 
.-  Andar  a  la  tesa.  «  ^  to  tes, 
^  dn  mazzaa  puttee  de  einquan- 
malvadegh  tra  dned  e  folegh  » : 
kJla  tesa  ieri  hanno  ucoiso  pi£i 

oinquanta  oapi  di  selvaggina 
h  anitre  e  folagne  ».  |  (Di  polso) 
brato,  Tirato. 

—  Tesetta  (Piooola  aia  sulla 
ale  si  spiegano  le  reti  o  jMure- 
le). 

resin,  Ticino.  Ciueia  Tetin: 
ifia  maestrale. 

resor,  Tesoro.  JEl  minister  del 
for:  D  ministro  del  tesoro. «  Cre- 
ven  de  avh  travaa  el  tesor » : 
IJredeyano  che  lit  ci  fosse  na- 
osto  il  tesoro  ».  «  M  par  eh*  el 
vMna  el  tesor  de  son  Carlo » : 
\i  direbbe  oh'  egli  abbia  la  lu- 
rtola  a  due  code».  Fd  tesori: 
ir  tesori.  mEl  var  6n  tesor*  i 
7ale  un  tesoro  ».  C6std  ^  tesor: 
>Btar  tesori.  «  Car  el  mh  tesor  »: 
Cesoro  mio!»  Tesor  infamm/ 
.) :  Doloe  tesoro  I  (Pr.)  Chi  trcetir- 
&n  vero  amis  tromva  6n  tesor  : 
a.  yero  amico  h  un  gran  tesoro. 

—  Tesoree  o  Tesorer,  Teso- 
>re. 

—  TesorerlA  (P.  N.),  Tesoreria. 
■gretari  de  la  tesoreria  :  Segre- 
rio  della  — . 

—  Tesorttt,  Tesoretto.  *  Ti  U 
it  el  mh  tesorktt » :  «  Tu  se'  il  mio 
9oretto». 

reM-eBsnU;  Tessere.  Tess  a 
an,  a  maeehtna:  Tessere  ama- 
»,  a  maochina.  Tessun  a  spiga, 
maia:  Tessuto  a  spiga,  a  ma- 


ll) La  Ta  nel  linguaggio  de*  eaoclatori 
lanesl  •  nnostagno  mantenato  ad  arte, 
ve  si  dk  la  raccia  agli  nceelli  acqnatlei. 
isa  ^  in  fiprentino  oorrisponde  al  nostro 
Hxdl;  i  einoaimo  di  Paretalo,  quando 
n  lo  si  asi  per  quelle  operazioni  che  si 
mo  appunto  per  oostmtre  il  paretaio 
«so>  ^erci6  la  frase :  hn  tesa  del  pare- 
o. 


glia.  (Pr.)  Part  e  n6  ffiss,  VI  e&- 
me  ortR  e  nd  tess:  Parer  e  non 
esser  h  come  filare  e  non  tessere. 

Ti880ra»  Tessera,  Taglia.  «  8enr- 
ta  tessera  se  pd  minga  passd> 
(soontrino  di  riconoscimento) : 
«Senza  tessera  non  si  passa». 
Tessera  e6l  ritratt :  Tessera  oolla 
fotognifia.  Fd  tessera  (dar  la  roba 
a  taglia) :  Fare  a  taglia.  «  La  tes- 
sera la  slgna  ehe  I  staaportaa  in 
eantinna  aodes  brent  de  vtn  »  :  «  La 
taglia  segna  dodici  ettolitri  di  yi- 
no  portati  in  canlina.  «  JEl  tintdr 
el  m,*a  oonsegnaa  la  tessera  » :  « II 
tintore  m'ha  lasoiato  la  tacca  ». 

Ttet,  Testo.  Liber  de  test:  Libri 
di  testo.  Test  de  lig:  Testo  di 
legge.  Fd  test :  Far  testo.  |  Test 
de  ihra  e  test  de  fhr:  Testo  di 
terra  e  testo  di  ferro.  P.  E.  I  ear- 
d&n  per  fd  che  ciappen  el  tost  vcbu- 
ren  el  test  e&n  sk  la  bomis:  Per 
rosolate  i  gobbi  neltegame  ci  yuol 
il  testo  coT  loco  sopra. 

Tista,  Testa.  Testa  frhdda, 
ealda,  quadra,  de  matt:  Testa 
posata,  oalda,  quadra,  matta.  Te- 
sta de  fhr:  Prestanome.  Testa  de 
moro :  Testa  di  moro.  (colore), 
Gappa  di  frate  (1)  iA  la  testa  del 
battaidn:  Alia  testa  del  batta- 
glione.  In  testa  (in  titolo):  In 
fronte.  Andd  el  sana*u  a  la  testa: 
Insulto  di .  o  Salir  i)  sangue  alia 
testa.  Andd  el  part  alia  testa:  Mo- 
nro di  parto.  Avhgh  <^  pes  a  la 
testa:  Ay  ere  la  testa  pesa.  Viss  a 
la  testa  di  offari :  Esser  alia  te- 
sta degli  amiri.  Fajpdr  a  la  testa: 
Fumi  one  salgono  alia  testa.  Avkgh 
di  eaprizzi  o  di  mineionarii  per 
la  testa :  Ayere  de'  oapricci  o  ael- 
le  buscherate  per  la  testa.  MHtes 
in  testa,.,:  Mettersi  o  ficoarsi  in 
testa..  Vhssegh  phnna  la  testa  (in 
dis.) :  Pena  la  testa.  MeU  in  testa 
de  9un  6na  earteUa,  dn  Hbr^t  de 
la  Cassa:  Inttotare  ad  uno  una 
cartella,  un  libretto.  «  Cosse  te 
salta  in  testa  f*:*  Che  ti  salta in 
testa  »  «  Dove  te  gh'ee  la  testa  f  »  : 
«  Doye  hai  la  testa  t »  Viv  o  viag- 
gid  edn  la  testa  in  del  saeeh :  Vi- 
yere  o  yiaggiare  oolla  testa  nel 


(1)  Testa  di  moro  o  Cappa  di  frate  in 
Cor.  vQOl  dire  Caoio  d^Olanda  in  forme 
tonde,  che  ha  appanto  il  colore  della 
cappa  di  Arate. 


TES 


-760  — 


TET 


sacco.  IH  tutt  qvMl  ehe  ghe  nen  o 
saUa  in  testa :  Dire  tutto  quello 
che  gli  viene  in  testa.  Avigh  la 
testa  a  fit  eonseid  :  Avere  la  testa 
BOtpra  la  berretta.  2>d  alia  testa: 
Dar  alia  testa.  Savh  minga  dove 
batt  la  testa:  Non  sapere  dove 
bi^ttere  la  testa.  Mobb  ae  fit  perd 
la  testa :  Cose  da  far  perdere  la 
testa,  ojC'^  da  perdere  la  testa  o 
da  ingculUre.  «  L*^  6na  bellhzza  de 
fit  perd  .taUesta  »  :  «  Bellezza  da 
far  girare  la  testa ».  On  tant  a 
testa:  Uii  tanto  a  testa.  Ona  bhlla 
testa:  Bella  testa  e  bella  aria  di 
testa.  Bona  testa/:  Baona  testa! 
(ir.)  Bravo  meo  I  Andii  del  peruc- 
ehee  a  fass  aiusth,  la  testa:  Andar 
dal  parruccniere  a  farsi  racoon- 
ciare  la  testa.  |  JPit  &na  testa: 
Buttarsi  in  aoqua  ool  oapo  in  giil. 
I  Testa  del  p&nt :  Testa  del  ponte. 
Testa  delta  rc&uda :  II  mozzo  della 
ruota.  Testa  de  fantanin:  Capo 
d'acqua.  La  testa  del  mc^rtkllj  ael 
e6tnp€iss:  La  testa  del  martello, 
del  compasso.  (Pr.)  Ohi  nd  g^d  te- 
sta g'abbia  gatnb:  Chi  non  ha  te- 
sta abbia  gambe. 

—  Testfrda  (P.  NJ  Testata.  Te- 
stada  d'dn  pont:  Testata  di  un 
ponte.  I  Pieeii  dna  testada  in  del 
mur:  Dare  una  testata  o  capata 
nel  ninro. 

—  Testadura,  Testata. 

—  Testanna,  Testata. 

—  Testard,  Testardo.  «  L'l  6n 
testard  de  primma  forza  »  : «  £  un 
gran  testardo  ». 

—  Testardaria,  Testardaggine. 

—  TestardasOi  Testardaocio. 

—  Testarddll,  Ostinatello. 

—  Testatloh,  Testatico.  Paga  el 
testatich :  Pagar  il  testatico. 

—  Testdra,  Testiera  (P.  N.).  La 
testera  del  IHt:  Lettiera. 

—  Testa,  Testare  (P.  N.).  Vedi 
Testament.  |  Attestare  (Accozza- 
re  due  pezzi  di  legno).  |  (attestare) 
«  Podi  testd, m\  ehe  Vh  vera»  :  « Pos- 
80  attestare  ehe  h  Tero». 

—  Te8tat6r,  Testatore. 
Te8tlc61,  Testicolo. «  M  g'it  dna 

malattia  ai  testieol  » :    «  Ha  un 
male  ai  testicoli ». 

Testlflei  (P.N.),  Testificare. «  Mi 
podt  testifieit  de  avh  veduu  a...  » : 
«Io  posso  testificare  di  aver  ve- 
duto  a...  » 

—  Testimonni,  Testimonio.  V^s 


eiamaaper  testimonni  :  Elaaer  eki 
mato  a  testimonio.  I  tetHmmt 
del  sposalizi:  Testimonidellotf 
salizio.  Seusii  per  testimonni:  h 


testimonianza. «  Oh' era 

el  tal*:  *.  £ra  presente  il  tale^. 

Tettoa,  Teiera.  2^'ueekererttWt 
tera:  Zuccheriera  e  teiera. 

Tetrq.  Tetro.  Faccia  tetra:  m 
tetro.  Ona  easa  teira  .*  Una  tf 
tetra. 

Tetta,  Tetta(l),  Poppa.  It^ 
Le  cioooie.  Tett  aur,  jumc  o  J«^ 
fann^  in  eollera^  pegdrinnzVsffi 
sode,  doscie,   disgiimte,  ' 

Dd.  de  tetta:  Dar  la  poppa  • 
lattare.  Fiam  de  tetta  .*  Baml 
o  Bimbo  da  latte.  Tcengh  la 
a  6n  bagai :  Svezzare  il  bami 
o  Levar  dalla  poppa.  «  J^  ja 
bisognava  tegntll  taeeaa  a  le 
<a  » : «  £  sempre  bisognava  tea 
attaooato  alia  poppa ».  (Pr.) 
vin  Vh  la  tetta  di  vhee  :  II  viit 
la  poppa  dei  vecohi.  |  On  tett: 
capezzolo  delle  poppe  delle  mi 
ehe.  I  Pignattin  de  tr^  tetU  Pail 
Uno  o  Pentolina  a  tre  pedaeeL 

—  Tettascia,  Tettinna,  Poi)pti 
da,  Poppina.  Tettinna  de  vm 
in  d6lz  e  bruseh:  Zinna  o  pc^ 
di  vitella  in  agro  dolee. 

—  TettJk .  Poppare.  ft  El  tme 
tetth  »:  « II  bimbo  vuol  la  popps^ 
Avh  tettaa  poeeh  :  Essere  di  pM 
levatura.  Tettagh  dent  in  etkm 
robba  :  Pascolarcisi.  «  A  vetUi  I 
taeeii  lit  Idr  duu  ml  ghe  tM 
dent » :  «  A  vederli  lore  due  ■  1^ 
ticare  (volg.)  proprio  mi  ci  paM- 
lo  ».  «  jAi,  guana  el  eomponniik 
comm^i ,  el  ghe  tetta  dent »: 
«  Quando  scrive  o  oompone  lew 
commedie  g5ngola».  TettA  onfifk 
Suociarlo.  |  «  QukU  per  teUit!*:\ 
«  Quello  per  here ».  (Pr.)  A  Im 
sit  a  crhtta  se  tetta,  e  a  pegkm 
erlppa  (volg.)  (appross.):  Paa0 
uno  nella  valle  di  Giosanitte  Off^ 
Chi  paga  avanti  ^  servito  dopn 

—  Tettada,  Tettadinna,  Foppt> 
ta,  Poppatina. 

TetttroBU,  Poppatoio  (2).  La  Zar 


(1)  Tetta  !b  flor.  noa  lo  si  ua  rbt  fe 
cella  o  parlando  a*  bambini. 

(2)  II  Poppatoio,  rbe  par  larebbe  k  bfr 
duzione  I«tterale  a«!  TeUingu  *  farcet  II 
stminento  per  trarre  il  latte  daUe  earn* 
melle  senta  capezzolo. 


TET 


—  761  — 


TIB 


>  il  Dente.  «  Oh^  spikMaa  6n 
4n  el  g*dt  bisdgn  del  tettirtBu  »: 
L  Bpiinta  un  aentiiio,  ha  biao- 

d'un  oorallo  *.*M  g*A  famm 
HJira  el  tettircsu  » :  «  La  pop- 
la  ».  I  (Iron).  «  Oh  pover  hor- 

Ma  eUgh  et  teitinjeu  »  :  «  Po- 
»  bambino.  Mettetegli  nn  dito 
ocoa.  Opp,  Lioenziata  la  balia 
unbino  si' balloooa  ». 

Tettdn  (Di  maschio)  Poppnto 
*oocio80.  «  La  tetton  » :  «  La 
puta  o  la  poooio8a»  (Plstoia). 
ragazzo)  «  Te  a^tt  6n  gran  tet- 
9hh  /  » :  «  Sei  un  gran  poppaio- 
» 

)tt'a  t§t.  Testa  Testa.  «  ^mm 
Ma  irt  UtVa  Ut>m  Pranzammo 
iolo  a  8ola». 

sttavacch,  Vaooaio.  Nobil 
izzer  tettavaeeh :  Nobile  intar- 

ived,  Tiepido  '(Sost.).  Tepore 
i  usato  se  non  da  oni  parla 
tt.).  «  In  sta  stanza  gh*h  on  hel 
ei  » :  «  In  questa  stanza  c'^  un 
oalducoio  ».  «  Adha  tra  nun 
.  gk'h  del  teved  » :  «  Ora  fra  noi 

6  entrata  un  po'  di  freddez- 
.  (Agg.)  Aequa,  aria,  lalt  te- 
:  Aoqua,  aria,  latte  tiepido. 
ogUenza  teveda :  Acooglienza 
Ida. 

Tevedin,  Tiepidino.  On  bhll 
din:  Calduocino. 
L,  Tu,  Ti,  A  te.  />d  del  t\ :  Dare 

tu.  «  Damm  minga  del  H  » : 
aetti  quel  tu  ».  «  Quhei  Vh  per 

«  Qnesto  h  per  te  ».  N6  aath 
le  fn\  n^  de  H:  Non  sapere  ni^ 
ae  n^  di  te  o  Non  aver  n^  sa- 
3,  nh  tepore.  N6  aavh  ne  deinX 
ie  t\:  Non  esser  uh  carne,  n^ 
3e.  «  Pavera  tt  » : «  Povera  te  ». 
eliee  ti  eke  »:  «  Felice  tu  che  ». 
za  dl  ni  t\  ni  ml :  Senza  dire 
u  n^  bai.  T\  de  per  ti :  Da 
».  A  ti  edme  <i  .*  A  te  oome  te. 
uarda  eke  it  eiappet » :  «  Bada 

finisoi  a  busoane  ».  Ti  vedet : 
» le  vedi?  Coaae  Vimporta  a  tit: 

>  te  ne  importa? 

IM,  Tibet.  On  vestidin  de  tibi 
6r :  Un  Testitino  di  tibet  a  fio- 
li. 

Lbl  (D.  Lat.),  Pappi^.  Gitazio- 
N.  IT.:  MandA  on  ttbi:  Man- 
una  citazione  o  un  pappi^.  i>d 
Un:  Licenziare. i^«/£/a  on  tibi: 
•e  ima  parrucca  o  un  rabbuffo.  • 


TlbU  (Civ.),  Tibia.  «  Oke  s'^ 
rott  la  tibia  de  la  gamba  » :  «  Gli 
si  8pezz5  lo  8tinco». 

Tiocli,  Tie.  «  G*oo  el  tieck  dolo- 
r6s  » :  «  Ho  il  tie  doloroso  '»,l^M 
g^d  el  tieek  de  andik  aul  Cora  a 
guidd*:  « Ha  il  ticchio  di  mo- 
strarsi  sul  Gorso  a  guidare  ea- 
Yalli».  Tieek  taeek:  Tioohe  toe- 
cbe.  M  tieek  taeek  de  Vorologg :  II 
tioche  tocohe  del  pendolo. 

Tiff-Taff  (Onomatop.).  «  J7ft,  tiff- 
tag,  el  q*d,  molaa  duu  aldvidn  » : 
«  E  li,  tiffe  taffe,  gli  appiccicb  due 
ceffoni ». 

Tlfo,  Tifo.  «  Gk'i  vegnuu  el  Hfo- 
e  ri  dndtta  in  p&nt  de  inort»t 
«  Gli  ^  venuto  il  tif o  e  fu  in  fin  di 
vita  ». 

Tigher.Tigre.  Cc6urdetigker{l)T 
Guor  di  tigre.  Feroee  eome  ona 
iigker:  Ferooe  come  una  tigre. 
ml  de  Hgker ;  Pellicoia  di  tigre. 

— Tigraa,  Tigrato.  Oavalltigraar 
Gavallo  tinnto. 

Tila  o  Tela,  Tela.  Tila  altar 

—  larga.  Tila  baaaa:  —  stretta.. 
Tila  batizza:  —  batista.  Tila  ear- 
aarenga:  —  fatta  in  oasa.  Tila  de- 

—  di  ootone.  IHla  de  Un,  de  eAr- 
nov:  Tela  di  lino,  di  eanape.  Ti- 
la aaeek:  Traliocio.  —  de  itnballa- 
ddr:  —  da  balle.  —  imprimidar 

—  inesticata.  —  imperfneabil :  — 
impermeabile.  —  inzilada:  —  in- 
oerata.  —  operada:  —  a  spinape- 
see.  —  rttaaa:  —  russa.  —  agre~ 
gia:  —  grezza.  Fd,  tila:  Tessero- 
tela.  Mereant  de  Hla:  Mercant<> 
di  tela.  (M.  d.  d.)  V^  eome  la 
tHa  de  aanta  Oalia  (in  dis.):  Es- 
sere  la  tela  di  Penelope.  |  Laaait 
fid  la  tela  (teatro):  Galar  la  tela. 
Pr.)  Nh  donna  ne  tila  al  eiar  del- 
a  eandila:  N^  donna  n^  tela  al 

lume  di  candela. 

—  Tllaria,  Teleria.  Meigazzin  de 
telerii:  Magazzeno  di  teleriCi 

—  TU6n  (Volg.).  Vedi  Teldn  o 
Sinari, 

TUburl,  Tilburi.  «  Ok'h  vegnuu 
fiBura  dna  rceuda  al  tilburi  » :  «  B 
usoita  una  ruota  dal  tilburi ». 

Tlmball,  Timballo.  In  Vorckir. 
atra  gke  voRur  el  timballper  dd  et 


la 


(1)  n  Cherubtnl  dk  Ccnir  de  Ugher  ode 
seimes  eon  strana  oonAisione.  giaecb^  il 
CoBur  de  Ugher  e  tutValtra  ooia  del  Cegwr 
de  icimes.  Vedi  Scimes. 


TIM 


—  762  — 


TIN 


voldr  ai  polpett:  In  orohestra  oi 
Tiiol  il  ttmballo  per  dar  11  color 
locale. 

Timber  (P.  N.),  Timbro,  Bollo. 
€fdn  tanto  de  HtMer:  Con  tanto 
di  bollo.  I  On  Hll  timber  de  v6s: 
Un  bel  timbro  di  Toce. 

Timid,  Timido.  Timid  c6me  6n 
eanilli:  Timido  come  iin  ooniglio 
•o  oome  una  lepre. 

—  Tlmid^zia,  Timidezza.  Pien 
de  Hmidexza:  Pieno  di  timidezza 
o  di  timiditii. 

—  Timidin,  Timidissim,  Timi- 
dino,  Timidissimo. 

Timinella  (In  dis.),  Teoomeco 
^in  dis.),  Banderuola,  Tiramolla. 

TimlninfliB.  N.fr.:  Timininfus 
qtiard'oeea  p):  Soempione. 

Timm,  Timo.  Timm  salvhdegh: 
Timo  selvatico. 

Tim6&,  Timone.  Timon  de  la 
■earrozga:  —  della  oarrozza.  Ti- 
mon  del  eanolt:  Timone  del  ca- 
notto  o  della  baroa.  Andd  in  ear- 
rozza  e&n  el  Hmon  dedree:  Anda- 
Te  in  barca.  Bravo  de  aid  aZ  ti- 
^non:  Bravo  di  star  al  timone. 

—  Timonada,  Golpo  di  timone. 
Timonli  (P.    N.),   Tentennare. 

•«  Cos* el  stii  A  a  timwidf  »:  «  La 
«i  decida». 

—  Timondlla,  Timonella.  «  Tete- 
ea  8oU  la  tim^mellaTin  «Attacca 
la  timonella  ».  «  M  dotl&r  Vh  ve- 

fnuu  in  timonella  » :  « II  m^co 
venuto  in  timonella  ». 
Tim6r,  Timore.  JHmor  panieh: 
Timor    panico.    Senza    timor    di 
JHo!:  Senza  timor  di  Dio. 

—  Timoraa,  Timorato.  Coaeien- 
aa  tim4>rada:  Gosoienza  timorata. 

Timoraa  del  SignSr :  Timorato 
di  Dio. 

Tlmpen,  Timpano.  Sdnit  i  tim- 
pen  in  orehhstra:  Suonare  i  tim- 
pani in  orchestra.  JRdmp  i  tim- 
pen :  Rompere  i  timpani.  (Tipogr.) 
ximpano.  Mitt  a  la  via  el  Hmpen : 
Apprestare  o  appresta  il  timpano. 

TiniU,  Tinello.  On  tinell  eke  Un 
ddmd  tre  brent  de  vin :  Un  tinello 
che  contiene  soltanto  tre  ettolitri 


(I)  Ttmininfut  quard'occa  h  una  di 
quelle  frasi  senza  signifloato  preciso  e 
quasi  di  complemento,  che  si  usano  in 
cento  oecasloni  diverse,  ed  esprimono  ideo 
anohe  different!  da  Soempione. 


di  vino.  |  (Stanza  dove 
i  servitori)  (in  dis.)  TineBo. 

Tinera,  Tinaia.  Ona  Unera\ 
na  de  raaner :  Una  tinaia 
di  ragnatali. 

TiiSv^Ua,  Triyella. 
la  tiniveUa  :  Trivellare. 
a  egorbia:  Triyella  a  d4 

—  Tlnivelletta,  Trivelliiioul 

—  TinivelloU*    TriveDo 
zano. 

—  Tlnivtilin,  Succhiello. 
veUin  de  eiod^  de  etaeek^: 
chiello  da  cbiodi,  da  bnnc^ 

Tixma,  TiiM>.  Jja  Hnna 
II  tino  boUe.    Vend   a  la 
Vendere  al  tino.  «  iVe 
tinna  »  : «  Ne  berrebbe  o 
rei  un  tino».  (Cartiera)  Pila.j 

—  Tindn,  Tinone,  Tine  — ' 

—  Tlnaaoia,  Tinaceio. 
Tin611  (Esclam.  storpi) 

Signor/)  (P.  N.)  «  Oh  t»nol 
te  see  piseinin  /  »  (a  Beb^) :  o 
rino :  Come  sei  picoino ! » 
Tint,  Tinto.    Tint  in  in 
Tinto  in  pezza.    Tint   in 
Tintilano  (in  dis..),  Tinto  in 

—  Tinta,  Tinta.  Mhsza 
Idem.  Tinia  eaida:  Idem. 

—  Tint6r,  Tintore. 

—  Tlntoria,  Tintoria. 
Tintara.   N.  fr. :    Tiniara 

t&ra,  Tint&ra  Hwtara  in,  dd\ 
Ut  se  impara:  Vedi  TitU&n, 

Tintmo,  Tioobio.  «  Gh*h 
el  tintmo  de.«. »  :  «  Gli  Balt6 
chio  di... » 

Tinttmillia.  Sninfia    (poc 
mune),  Smornosa.  JLa 
milHa  e&n  la  seujffia  e  la 
La  sora  Rosetta  o  Sora   Be 

—  Tint6n.  N.  f. :  Tint6n 
in  del  falld  sHmpara  (fraac 
signif.  per  burlare  chi  cl 
troppo   senza  sugo) :   Q\ 
s'impara. 

Tintura,  Tintura.    Tiniuf 
assenzi:  Tintura  d'asaensio. 
g'd  &na  tintura  de 
«  Ha  una  infarinatnra  o  unai 
di  erudizione». 

Tiorba,  Tiorba  (Pr.)  Chi  i 
la  tiorba  gtiadagna  on  tot 
pan,  e  ml  ehe  Voo  menada  n&{ 
naqott  in  man  (in  dis.)  (Api 
Cbi  layora  fii  la  roba   a  oj 
layora  o  Chi  layora  a  yolte 
si  satoUa  o  Chi  layora  ba  unft] 
mioia,   e  chi  non  lavora 


TIP 


-  7&3- 


TIR 


I  « L*h  6n  tiorha  eht initra- 
\  eondss  mai  nissun  »  :  «  £  bir- 
»  non  ravvisa  mai  nessuno  per 

po.  Idem.  El  Hpo  de  la  eoia, 
tfabbriea:  II  disegno  in  pian- 
Blla  casa,  della  fabbrica.  !ZV- 
fe  Btamparia:  Idem.  |  Tipo. 
g'h  el  Hpo  giapp&nes  »:  «  Ha 
yo  eiapponese  ».  | «  Ma  U  siu 
vu^  tofrtidkll  Ve  6n  gran  hHl 
r  » :  «  Ma  sai  che  g^q\  tuo  fra- 

^  un  sran  bel  tipo  ». 
pograncli,  Tipografico. 
Tipografla,  Tipografia.  « I/h 
%a  dessetdiss  in  ttpografia^^: 
andato  ora  ora  in  tipografia  ». 
Tipc^grafo,  Idem. 
pp  (Onomatop.),  T5ppete.  S 
9p  e  H  topp  (mtercalare  pie- 
:  £  tippe  e  toppete. 
r,  Tiro.  IHr  a  shgn:  Tiro  a 
lo.  Vh88  a  tir:  £8sere  sotto 
o  a  tiro.  A  tir  d'ontce:  A  vi- 
di  terra.  |  « Me  par  ehe 
polaster  el  sia  a  tir  rn  «  Mi 
»  ehe  (^uesto  polio  sia  a  tiro  ». 
nhsz  tir  de  s'ciopp:  A  mezzo 
di  fuoile.  FaM  el  tir:  Fallir 
ro.  I  Tir  a  duu,  a  quatter: 
a  due,  a  quattro.  \  ^JEl  m'd 
dn  brutt  ttr*:  «  Mi  gioc5  un 
to  tiro  ».  I  «  M*i  eapitaa  dn 
tir!  » :  «  Mi  capitb  nn  bel  ca- 

I  «  Q^oo  eh\  aneamd  duu  o 
^r  »:  «  Non  mi  rimangono  cbe 
oariche  ».  I  (Cavalli)  jlfatot^ta 
tir:  Tiro.  Tir  slech  e  tir  vo- 
:  Tiro  secco  e  tiro  in  aria. 
Tlrii-lTaa-irasB,  Tirare.  |  Ti- 
i  eit:  Riacquistare.  P.  £.:  —  a 

sd  danee:  Riguadagnare  il 
Luto.  —  a  eit  dn  JioRu  de  bai- 
Riprendere  un  bambino  dalla 
%,( —  a  6na  robba:  Tirar  a  una 
.  —  a  mazzh  tmn :  —  ad  ucci- 

uno.  —  ai  soldi:  —  ai  quat- 
.  —  a  penitenza:  —  a  peni- 
a  o  Indurre  a  piaoer  suo.  — 
^.onn:  —  alle  gonnelle.  —  a 
listidn:  —  a  perdizione.  —  a 
ol:  Irretire.  —  a  shgn:  Tirar 
^o.  —  al  bersalli:  —  al  ber- 
lo.  —  a  tutt  eoss:  —  a  tutto 
tatti  i  guadagni.  —  a  pocch : 
pochi  o  Here  d'ogni  aequa. 
i  a  la  dote:  Tirar  alia  dote. 
in<eui:  —  in  moUe.  —  a  man  : 
ter  in  campo  o  Nominare  o 
zionare.  —  a  man  i  mort  a 


tavola :  Ricordare  i  morti  a  tavola. 
(£sclamaz. )  in  Tirh  a  man!*z 
«  Che  mi  burla?  »  «  Si6  8*eiopp  el 
lira  a  miUa  pass  » :  «  Questo  fa- 
cile tira  a  mule  passi ».  «-  a  baU- 
Uif  a  tresia^  a  volo:  Tirare  a  pal- 
la,  a  pallini,  a  toIo  o  a  fnillo.  — 
a  lueid:  —  a  pulitura,  a  pulimen- 
to.  I  —  adree  N.  fr. :  Tirii  adree 
Vuss:  Accostar  Tusoio  o  Tirar  a 
s^  la  porta.  —  adree  6n  quaieoss  : 
Seagliare.  «  Ul  ghe  Hra  nanea  a- 
dree  »:  «  Non  gli  s'acoosta  neppu- 
re  ».  I  —  arent:  Accozzare.  —  «- 
rent  i  danee  de  pagd  el  Jilt:  Rag- 
granellare  11  denaro  per  paear  la 

Sigione.  —  arent  el  soon:  Geroar 
i  addormentarsi.  P.  £. :  « jl^  tn^ 
veggin  el  Hra  arent  el  soon  » :  -«  n 
nuo  bimbo  sta  per  addormen- 
tarsi ».  —  arent  i  iaki :  Raccappez- 
zarsi. 

Tirii  ednt  t...;  Tirare  coi...  — 
ednt  i  dent :  Tirar  coi  denti.  —  la 
earrosza  e&ibusheeh :  Scialarla  con 
poohi  quattrini  o  Stentare  la  vita 
agiata  o  Tirarsi  innanzi  (1). 

Tira  de,  N.  fr.:  —  de  la  s6a : 
Persuadere  o  Tirar  da  sfe.  —  de 
Idngo :  Tirar  di  lungo.  —  de  spa- 
da,  de  seiabdla,  de  oast&n  :  Tirar 
di  spada,  di  soiabola^  di  bastone. 

Tiri^  el  o  la :  Tirare  il  o  la. 

—  el  ear :  Tirare  la  carretta.  —  el 
eadenaaz ;  —  il  paletto.  —  el  eoU 
a  6n  polaster :  Tirar  il  collo  a  un 
polio.  —  el  fiaa:  Riflatare.  —  i 
cals^tt  o  el  reff  o  la  stringa  :  Ti- 
rare il  calzino.  —  el  salari:  —  il 
salario.  —  el  prhszi:  Par  a  tira  ti- 
ra o  Stiraochiare  il  prezzo.  —  la 
eonseguema:  —  la  conseguenza. 

—  t  orlgg  a  vun:  Tirar  gli  oree- 
chi  ad  uno.  Tiragh  i  origg  ai  len- 
zceu:  Stender  i  lenzuoli  alia  me- 
glio.  —  la  pHl  in  eoo  a  vun :  Strap- 
pare  la  pelle  a  uno  o  Soorticarlo. 

—  la  somma :  Tirare  la  somma. 

—  ♦  tend:  Tirar  le  tende.  —  la 
gdla  :  —  la  gola.  «  lealzon  me  ti- 
ren  »:  «  Mi  tirano  i  oalzoni  ».  —  el 
spagh  :  Tirar  lo  spngo.  —  Vaequa 
al  so  mdlin:  Tirar  I'acqua  al  suo 
molino.  —  P^^l'  Tirar  corregge. 
-^  Vullim :  Tirar  1'  aiolo.  —  i  ba^ 
sitt :  Tii*ar  baci.  —  la  pasta  edn  la 


(1)  Noto  ch«  iirani  innanzi  vuol  dire 
Tiver    oon  decoro. 


TIR 


—  764  — 


TIB 


eanfUUa :  Tirar  la  pasta  oolla  spia- 
natoia. 

TirA  f<Bura :  Tirar  fori.  — 
iwara  6na  robha  da  6n  easaHt: 
Tirar  fori  una  oosa  da  un  oasset- 
to.  —  fteura  el  pan  del  f&mo : 
Sfomare  il  pane.  —  faeura  i  nu- 
mer  de  giuga  al  loit :  Estrarre  i 
numeri  del  lotto.  —  fceura  i  eal- 
zdn:  Cavarsi  i  calzoui.  —  fcBura 
la  sdahdlaf  6na  pistolla,  eee. :  Ti- 
rar t'uori  la  soiabola,  una  pistola. 

—  fceura  I'dra  giusta :  Soegliere 
Tora  bona.  —  jotura  del  Sirlo  : 
Far  montare  in  bestia.  —  foeura 
di  pwuee  vun :  Solleyare  dalla 
miseria  (1).  -^foeura  (de*  oooehie- 
ri) :  Dare  il  passo.  —  fteura  di 
setts :  Tirar  fuori  souse.  —  fceura 
danee:  Tirar  fori  danari  o  snoc- 
oiolare  ^uattrini  (2). 

Tira  gid  :  Tirar  eih,  —  gid  del 
spaezaedt:  Tirar  gid  aalla  soffitta. 
Tird,  gid  6n  quader  dal  mur :  Stao- 
oare  un  quadro  dal  muro.«  Go  iirtui 
gid  i  duti  pussee  neeessari*:  «Ho 
copiati  i  punti  pitL  necessari ». 
« L'era  fiero,  ma  ml  Voo  tiraa 
gid  » :  «  Faceva  il  flero  ma  io  I'ho 
placato  o  indotto  a  fare...  »  «  ^ 
juria  de  bonn  naroll  quHl  birbdn 
el  m'd  tiraa  gio  ml,  povera  tdsa  » : 
«  A  furia  di  belle  parole  quel  bir- 
bone  mi  ha  sedotta  ».  Ona  lUtera 
tirada  gid  de  gran  premura :  Una 
lettera  tirata  siii  in  fretta.  —  gid 
a  eampann  adppi:  Tirar  ^h  a 
campane  doppie.  —  gid  el  Stgndr 
de  erds:  Seonfiggere  Cristo  di 
oroce.  —  gid  i  sant :  Bestemmiare. 

—  gid  Vuss  di  eanehen:  Cavar  I'u- 
scio  dai  gangheri.  I  « And^mm 
sema  com,pliment,  eh^el  tira  gid  » : 
«  Andiamo  dunque,  la  tin  giit  ». 
I «  Ben  tira  gid  ehe  te  gh*ee  resdn  !  »: 
« Via  te  la  d5  yinta  *.  —  gid  i 
crisp  o  i  reseii :  I  Idem.  « lersira 
voreven  tirii  gid  el  teater  »  :  «  ler- 
8ei*a  veniva  gitl  il  teatro  dagli 
applausi  o  Al  teatro  applaudirono 
fino  alle  stelle  ». 

Tirii  innanz:  Tirare  innanzi. 


(1)  Levare  di  mlseHa,  che  pur  sarebbe 
simile  a  que^ta  frase,  s1gn*Rca  invece:  Uc- 
eldere.  Corriaponde  al   Tosu  gid  d!  spes. 

(8)  Lo  $^nfKXi<oiare  per6  si  asa  piii 
spessn,  soltanto  nel  caso  che  si  indiohi  la 
somoia  :  «  OH  snocciolb  cento  lire  solla 
iano». 


—  innanz  6n  tav6l,  6n  tMft.'l 
rar  un  po'  avanti  o  Acoostani 
tavola,  una  sedia.  — >  in»mj 
neqozi  :  Tirare  innanzi  on 

—  tnnatu  lafamialia :  Tirariii 
la  fami^lia.  —  alia  b^  e  vAd 
come  81  pub. «  Ottadaqni  ar'^^ 
apphnna  de  pod^  Hra  im 
«  Gruadagno  appena  da  cami 
Tirhmm  innanz  (eroismo 
Sciesa):  Tiriamo  innanri. 

Ttrit  indree:  Tirar  ii 
«  Tira  indree  quill  seagH»:«) 
indietro  quella  seggioia  >.  I  *i 
m'd  tiraa  indree   qtuUter  in^ 
«  Mi  scal5  quattro  lire  sol  ( 

—  indree  el  euu :  Tlraraeiiei 
tro.  «  Qaand  Vh  staa  el 
biin  lit  Pd  tiraa  indree  el  ewti 
oo  poduu  fh  nagott » :  «  \ 
fu  il  momento  bono  egUsinHi 
ritrasse  indietro  ed  io  nonkil 
tuto  far  nulla  ».  |  «  La  viUa!^ 
se  tira  indree  » :  «  Lm  rita!  Si 
tiri  o  si  badi  ». 

Tirh  in  :  Tirare  in-  —  ») 
ma  :  Tirar  in  forma.  —  in 
Tirar  in  lungo.  —  in  naeut: 
a  novo.  —  in  pee  :  Bizzare.  -J 
san  Quintin:  —  in  roviaft.-' 
Urza  :  Compromettore.  —  wJ 
j96la :  Far  casoare  in  trappott>j 
in  salt :  Tirar  in  aalvo  unc-j 
easa  vun :  —  in  oasa  uno.  -i 
faeeia  6n.„  :  Tirar  in  fiieotfi 
Tirass  in  ment  dna  robba :  Bii 
tersi  in  mente  una  cosa.  TUif^ 
ehl^  in  lit :  Tirarsi  in  qua,  ]»J> ' 

—  %n  dispart :  —  in  dispaite. 
in  ball :  Tirar  in  ballo. 

Tird  Id:  N.  fr.  —  Idds 
vhgg :   Campuoobiare    d» 
veccbi. 

Tird  per,,,:  Tirare  perjl). 
rd  per  i  or^g,  per  i  eatHyf^* 
marsinna,  per  i  pte:  Tirw««^ 
gli  oreccbi,  tirarsi  per  i  «•!* 
la  giubba  e  farsi  tirare  la  p* 
tirare  fra  i  piedi. 

Tird  SOU:  Tirar  sotto. 
sott  (aoqua):  Tirar  sotto  uno, . 
bere.  Tird  sott  a  giugd:  Ad«JJj 
al  gioco.  «  Voo  t%raa  sott  a  •y 
g'  oo  faa  impard  a... » : «  M* 
presi  a  sciiola  e  gli  insegn&i 


(1)  U  Tirare  per,  i  asato  in  v»^ 
che  invece  manca  al  dlaletlo.  Tiitt*^ 
le  forche,  e  oiod  allevar  anatmaM*** 
gaszo. 


TIR 


—  765  — 


TIR 


Vrd  sit:  Tirar  su.  Tira  8u 
ia  del  pdzz:  Attinger  aoqua. 
gin  di  setts f  di  pretkst :  Tirar 
ouse,  areigogoli.  —  t  eale&n, 
rj9  :  Tirarsi  su  o  Mettersi  i 
oi ,  le  soarpe.  Tird  sd  la 
:  Tirar  su  la  tenda.  Tird  sit 
e  (de'  ragazzi):  Tirar  su  e 
T  a  Pasqua.  TirA  sii  &n  ficeu 
i  :  Tirar  su  un  ragazso.  Tird 
numer  a  soldad:  Tirare  il 
iTO  alia  leva.  Tirit  sii  i  eunt: 
«  i  oonti.  «  Quit  poeeh  danee 
>  poduu  tird  «u  » : «  Que'  po- 
luattrini  ohe  ho  potuto  rag- 
iolare  ».  |  Tird.  su  el  lott :  E- 
re  i  numeri  del  lotto.  |  — 
Uer  ffian  de  la  ed:  Innal- 
I  Ttrd  sii  jnaz:  Rinfresoa- 
erletti.  I  Tirtk  si*  &na  tdsa: 
oare  o  Aooivettare  una  ra- 
k  1  Tird  si*  (de'  cocobieri) : 

Tird  foBura,  Tird  sii  afor- 
%:  Tirare  a  sorte.  Tird  el 
i :  Star  sul  tirato  o  Rial- 
il  prezzo.  Tirit  i  manieh :  Ti- 
tt  o  rovesciarsi  le  maniche. 

sii  i  red:  Ritirare  le  reti. 
soeeh:  Alzar  le  sottane.  — 
alin  del  s*eiopp:  Montar  il 

del  fucile.  —  Vorelogg^  el 
irrost :  Caricare  V  orolosio  o 
)lo,  il  girarrosto.  Tird  su  6na 
\ :  Prender  una  presa  di  ta- 
>.  Tird  siji  6n  gran  sospir: 
re  un  sospirone.  Tird  sii  I'or- 
;:  Vomitare  spasmodicamen- 
Reoere  Tanima.  Tird  «ti»  i 
s :  Alzare  la  oresta.  Tird  s^ 
I  e  de  h:  Ragunaticcio. 
?ird  via:  Tirar  via.  Tird  via 
robba  da  6n  sit:  Levarla. 
via  6n  ficeu  da  la  seola:  Le- 
in  ra^azzo  da  una  data  scuo- 
ird  v%a  drizz  per  la  s6a  stror- 
^dare  dritto  o  diiilato  per 
a  strada.  Tird  via  i  rhteh  al 

Levar  le  lisohe  al  pesce. 

via  6na  f^ta  de  ealendari : 
.r  una  testa  dal  calendario. 
Utn  modi  senza   avverbio) 
lira  e  ehi  molla :  Chi  tira  e 
nolla.    Tira  e  bestira:  Tira, 

JSJ  tira  ehe    te  tira:  Tira  e 

Fa  tird  drizz:  Far  arare  o 
e  diritto.  Qiugd  a  ehi  tira 
'.e:  Giocare  a  ehi  tira  piii. 
ra  Id:  Si  vivacohia.  Strada 
ira:  Strada  che  monta,  fa- 
il. Ona  stadera  ehe  tira  mil' 


la:  Una  stadera  che  porta  mille 
chilpgrammi.  On  eandedal  ehe 
tira  molto  Ionian  :  Idem.  «  L*  dn 
tiraa  a  fass  protestant » :  «  L'han- 
no  indotto  a  farsi  protestante ». 
Tird  i  s^giaff  de  Idnian  6n  mia : 
Tirar  i  ceitbni  da  lontano  un  mi- 
glio.  La  ealamitta  la  tWa  el  fir : 
La  calamita  attira  il  ferro.  /  qwMr- 
drhif  la  spanga  tiren  I'aequa:  1 
mattonij  le  spugne  assorbono  I'ac- 
<iua.  Ttrd  el  zueeher:  Cuocere, 
imbiancar  lo  zuochero.  Del  so  onu- 
sedl  n'dn  tiraa  mUla  eopi  » :  «  Del 
suo  opuscolo  ne  furono  tirate  mil- 
le copies.  /  bozz  Hrau  a  man:  Le 
bozze  di  stampa  tirate  ool  rullo. 
On  vhga  tiraa  a  pdmes:  Un  vecchio 
rinoaroato  o  rimpicoiato.  L&ngh  e 
Hraa  :  Lungo  disteso.  OOiraa  eome 
6n  steeeh:  Stecchito.  «  L*dn  trovaa 
H  In  d' dn  eamp  tiraa  e&me  dn 
st^h* : «  Lo  trovarono  in  un  cam- 
po  morto  e  stecchito  ».  Tirass  sii 
N.  fr. :  «  Bisbgna  vedi  edme  el  se 
tira  sii  se  el  loden  tin  poo  »  : «  Bi- 
sogna  vedere  come  si  gonfla  se  lo 
lodano  un  poco  ».  «  Aausss  me  sdnt 
tiraa  sii  on  poo  » :  «  Tanto  tanto 
mi  sono  ripreso  unpoohino».  Ti- 
rass e  bestirass:  Distendere  lo 
cuoia.  Tirassen  faeura:  Lavar^ 
sene  le  mani.  (Pr.)  C6l  tropp  tird 
se  romp  :  Chi  troppo  tira  la  cor- 
da  si  spezza.  Al  temp  ehe  tiraven 
sii  i  eoizdn  edn  la  ruzz^Ua:  Quan- 
do  si  tiravan  sii  i  oalzoni  ooUe 
carrucole. 

—  Tiraball,  Gavapalle. 

—  Tlrabbsoidn,  .Cavaturaceioli. 
« Ghe  voRur  el  Hraboseion  o  la 
ramfiinera*  per  eavatt  i  paroU  f  » : 
Vedi  Ramptnera, 

—  Tirabrasca  (De  fomai),  Tira- 
brace. 

—  Tiracampanln,  Tiracampa- 
nello  o  Cordone  del  campanello. 

—  Tlxacca,  Came  tiirante.  «  Chi 
Vi  ehe  d  de  mangid  sta  tiraeea 
cAl  /  »  :  «  Tu  crudele  ed  io  ti- 
ranno». 

—  Tiraoiod  (Fabbri  e  Falegn.), 
PunterMo. 

—  Tirada,  Tirata.  «  M  m'd  leg- 
giuu  su  6na  tirada »  :  «  Mi  lesso 
una  tiritera  o  tirata  ».  Ona  tirada 
de  cam,panin :  Una  tirata  di  cam- 
panello (1).  (Pipa  o  sigaro) «  Lds- 


(i)  A  Firenze  c^i  an  aso  cbe  noa  o*i'a 


TIR 


—  766  — 


TIB 


sem  dagh  &na  iirada  » :  «  Lasdami 
dare  noa  tirata  (di  fmno) ».  (Di 
vino)  «  L*ik  bevuu  6n  mhsz  liter  in 
d*6na  iirada  o  in  d'  6n  fiaa » : 
«  Bev  ve  mezzo  litre  tutto  m  ana 
tratto  0  senza  ripigliar  fiato  ».  Ona 
iirada  d*orhgg :  Una  tirata  d'orec- 
ehi.  I  « -M  en\  a  Ih  gh'e  6na  biUa 
tlraaa »  :  «  Da  qui  a  1&  c'  ^  una 
bella  tirata  ». 

—  Tlradlima,  Tiratina. 

—  Tlraddr,  Tiratore.  «  L^h  '6n 
ban  tirador  de  cartdnnna »:  «  E 
un  brave  tiratore  di  ourabina  ». 

—  Tlradura,  Tiratura.  «  Qtiel- 
V opera  la  gh'h  eo8tada  mlUaf  ranch 
donUi  in  ttradura  »:  «  Queiroxtera 
gli  oo8t6  mille  francbi  di  sola  ti- 
ratura ». 

—  TiraglloBur  (D.  Fr.),  Bersa- 
gliere. 

—  Tirag61a,  Tomagusto.  2/  tn- 
eioda  I'h  6n  Hragola:  L^acoiuga  ^ 
untomagusto.  1  vedrinn  del..,  %n 
ianti  tiragola:  Le  vetrine  del... 
Bono  trappole  da  quattrini. 

-.  Tlrulni,  Tiralinee.  Col  tiro- 
lini:  Col  tiralinee. 

—  Tiramantes.  Tiramantici. 

—  Tlrament  Tiramento. 

—  Tlramolla,  Tiremmolla.  V^ 
6n  tiramoUa:  Essere  un  tiram- 
molla.  «  Oo  mai  vist  6n  tiramolla 
eompctgn  » :  «  Non  ho  mai  veduto 
un  tiremmolla  compagno  ». 

TiraneggUi-eggfiaa-egglasB,  Ti- 
ranneggiare.  «  Jitsdgna  ved^  eome 
i  e  tiraneggia  quii  pover  bagai  » : 
«  Bisogna  vedere  come  11  tiran- 
neggia  quel  poveri  iiglioli  ».  «  ^ 
se  tiranneg^tia  per  avarizia  »:  «  Per 
tirchieria  si  lascia  mandar  tutto  ». 

—  Tlrannla,  Tirannia. «  Z/'^  6na 
Hrannia  el  trattd,  in  quella  mant- 
ra la  povera  gent  »:  «  £  una  ti- 
rannia il  trattiftre  oobI  la  povera 
c^ente  ».  La  tirannia  del  spaei 
(giornalisti) :  La  tirannia  dello 
Bpazio. 

—  Tiraxmo,  Tiranno.  «  In  casa 
V  I,  6n  tiranno  »  :  «  In  famiglia 
^  un  tiranno  ».   Bellhsza  tiranna 

iun  po'  in  dis.) :  Bellezza  tiranna. 
!  jFVt  i  part  de  tiranno  (attore  da 
tragedia):  Far  le  parti  da  tiran- 
no. (Soh.)  «  L^^  el  tiranno  del  tea- 


MUano.  Gol  tirar  la  corda  g'  apre   V  uscio 
■i  strada.  Vedi  Tiracampanin. 


for  »:  «  £  quel  ehe  tiTa.le.  m 
le  quinte  ».  i 

—  Tirant,  Tirante.  I  tindi 
8tlvai:  I  tiranti  deg^  ativilL 
tetto)  Prima  corda.   I  titm 
calzdn :    Straccali.    Yedi 
I  tirani  di  eavai:  Jje  tirefle. 

—  Tlxapee,  Tirapiedi.  «ir1 
ed  Hrapee  » :  «  E  il  sao  t 
M  tirapee  di  cdlzolar  o  di 
tin:  n  pedale. 

—  Tirasoenn.  Vedi 

—  Tiraaobpdl  o 
Bohiaffi.  Ona  faeeia  de  ftrw'j 
Una  faceia  o  un  muso  da 

—  Tlr  a  Bten.  Vedi  Tir. 

—  Tirato.  Tirato<l>,  Imi 
«  Ouarda  el  prefttt  eome 
tirato  » :  «  Guaroa   il  prefetto 
cammina  con  un  palo  nel 

Tiraxza.  N.  fr. :  Mutiea  e 
pagnia  del   Tirctgza :  Muaiet 
oani,  rabbiosa  e  Compagiu* 
Ponte  a  Rifredi. 

Tlr^tt,  Gassetto.  «  Oo 
danee  in  del  tirett  de  la 
nia  »  :  «  Ho  naBCOsto  i  denaii 
oaBsetto  dello  Borittoio».  |< 
a  ogni  frae,  inveee  de  mHte§^ 
virgdl  o  di  p6ni  e  virgola,  « 
mhtt  di  tirett  7^ : «  A  ogni  five, 
veoe  di  virgole  o  punti  or""" 
usa  di  lineette  ».  «  Ai  t  dgi 
minga  de  tirett  e  se  eiapp» 
/  »  :  «  Ai  t  non  oi  fik  il  taglio  « 
soambiano  per  tante  I  ». 

—  Tirettln,  Gassettiiio. 
Tirincnu ,  Tiraoulo  (2), 

mindosBO.  «  Ul  g'aveva  su  «» 
rineuu  eh* el  mostrewa  i  eiaff 
«  Portava  una   giacchetta  o 
giacchetto  cob!  s^tto  e  mi 
ohe  Bi  vedevano  le  cbiapp«  * 
natiohe  ». 

Tiritera,  Tiritera.  «  OA  . 
tiriterf  »: «  Quante  tiritere  {r<iift 

Tlrlindaima  (Ordigno  diMi^ 
cella  per  pesoare  intanloebei| 
baroa  va),  Lenza.  J 

Tlrdsa  (volg.).  Carroszai* 
.*  Andar  in  oarroztt.  <^ 


«  Ha  mesflo 


in  tinha 

miss  sit  tirosa  » 

rozza  ». 

Tisanna,  (D.  Fr.) ,  Tiaanft,  ^ 
cotto. 


(1)  Tirato  e  Tiratlno  lo  si  wa  «  ^ 
n«I  tenso  di  Avaro- 

(2)  II  FanflEiai  rcwittm  quoita  bratti^ 
ce  nel  sno  Dir.  deil*oao  a  pag.  m. 


TIS 


—  767- 


TOA 


Isegh  (Volg.).  Vedi  Tisieh, 
lsl^li,Tisico.  «2/^  tisieh  marse  »: 
tisioo  spolpo  ».  DivenUb  tisiph: 
entar  tisioo.  Fd  diventa  tisteh: 
Broi  da  dar  in  tisioo.  «  8t6  ga- 
ll edme  el  ven  8U  tisieh/ »i 
lesto  garofano  come  oresce  ti- 
». 

TiBightn^  TlBlf  <BU,  Ti8ig6n, 
oucoio,   TisieheUo,   Tisichino, 
oaooio.  Tisicone. 
Tislg hdiza,  Tisiohezza. 
Ml,  Titolo.  Avhgh  el  titol  de 

niarehes,  dnca:  Aver  titolo 


lommedia  ?  »  |  «  ^/  V  h  faa 
a  Momhhll  soil  al  titol  ehe 
\  matt »  : «  Lo  fece  mettere  ai 
iarelli  col  pretesto  tsh'egli  era 
izzito».  I  «  Fiipiesh,  ddt  minga 
ie  titol » : «  Ti  prego  non  dar- 
li  que*  titoli  ».  |  Titol  de  ere-- 
ipotecari:  Titoli  di  credito, 
^arii.  |  El  titol  de  Vor,  de  la 
:  II  titolo  delPoro,  della  seta. 
Tltolaa,  Titolato.  «X'd  toll 
ItohM,  800  poeu  nd  ee  har6n  o 
rineip  » :  «  Bposb  on  titolato, 
ion  so  se  barone  o  principe  ». 
Titolar,  Titolare.  Canonieh 
ir:  Oanonioo  titolare. 
Tltolasc,  Titolaccio. 
Tit616n,  Un  gran  titolo. 
M>lla,  Baggeo.  « Te  8*ee  6n 
.  titolla  /  » :  «  Sel  nn  gran  bag- 

tOhkt  Titubare.  Aiesammdi- 
%  mai  titubdL  se  se  vceur  passd, 
'ode  :  Agli  esami  non  bisogna 
are  se  si   yuoI  passare  con 

ran  (Vento  speoiale  sul  La- 
Tramontano. 

;zi,  Tizio.  «  ^uel  tal  Tizzi 
»  :  «Quel  Tizio...  o  Vamico 
^ia  »,  Tird,  a  man  Tizi,  8em- 
^  e  Martin :  Menzionare  Ti- 
[)aio  e  Sempronio. 
;z6n,  Tizzo  e  Tizzone.  Tiezon 
hmo:  Tizzon  d'inferno. 
,  Tuo.  «  El  fatt  to  »  :  «I1  fatto 
.  «  T6a  miee  » : «  Tua  moglie  ». 
udem  tutt  i  td  de  casa  »  :  «  Sa- 
li  tutti  di  casa  tua  ».  «  Anca 
oruu  d\  la  tda  »  :  «  Anche  tu 
oluto  dire  la  tua  ?  »  (Gioco) 
s^tt  torncM  sul  <d  ^  »  :  «  Sei 
bto  811*  tuoi  ? »  Av^gh  dent  el 


sd  td  e  pcRU  td  .*  Aver  tre  pani  per 
coppia.  I  Te  o  td  finito :   Idem. 
«  TOf  to,  ehi  vedi  mai  m) .' »  :  «  T6 
t5,  ohi  yiene ! » 

Toalett  (D.  Fr.)  (P.  N.)  Toelet- 
ta  (pop.),  Tavoletta.  «X'^  alia 
loaletta  »  :  «  £  nella  toeletta  (ga- 
binetto)  0pp.  Sta  abbigliandosi  ». 
Artiedi  de  todUtta:  Articoli  di  toe- 
letta. J^i^  6n  poo  de  toelett:  Far 
un  p5  di  lisciatura. 

Toast  (D.  In.)  (P.  N.),.  Brindisi. 
«  X'd  foia  6n  toast  a  la  reginna  » : 
«  Fece  un  brindisi  alia  regina  ». 

Tdbis,  Bircio,  Cischero.  i^  Quell 
tobis  ehe  el  leg  e&n  la  pdnta  del 
nas  sulla  eetrta  » : «  Quel  cischero 
ehe  per  leggere  mette  la  punta 
del  naso  suDa  carta  ». 

T6oca,  Idem  (1),  Pietra  di  pa- 
ragone.  Assagg  a  toeca :  Saggio  a 
paragone. 

T6ccjk-oecaa-occa8s ,  Toccare. 
ToeeA  con  m>an:  Tocoar  con  ma- 
no.  «  Chi  Vh  ehe  te  toeeaf  »  :  «  Chi 
ti  tocoa  'iy^  itSe  pd  nanea  toeeagh 
dn  eav^l » : «  Dio  ne  guardi  a  too- 
carlo  ».  Toeeii  ,dent  in  guaieoss: 
Urtare  in  qualche  cosa.  Toeedt 
dent  in  d'ona  questidn  :  Toccaro 
di  checchessia  Opp,  Entrarci.  P. 
£. :.  «  Me  n'd  minga  toeeaa,  ma  se 
me  ne  parlava  ph'en  diseva  quat^ 
ter  » :  «  Non  mi  ci  h  entrato,  m» 
se  mi  ci  entra  gli  rispondo  per  le 
rime  ».  Toecd  ei  pdnto  principal  r 
Toccare  il  punto  principale.  Tocedt^ 
6n  eantin  :  Toccar  un  tasto.  T6e- 
ca  sul  viv :  Toccar  sul  Tivo.  Tde- 
eh  el  eoeur :  Toccar  il  cuore.  Toe- 
eii  in  del  debol:  Toccar  nel  de- 
bole.  «  Lttssa  fd,  a  ehi  tocea »  r 
«  Lasoia  fare  a  chi  tooca  ».  «  J.  ii 
toeea  /  »  : «  Tu  ci  hai  a  pensare  ». 
«  El  palam,td6n  el  ghe  toeca  per 
terra  »  :  « II  palamidone  gli  toe- 
ca terra ».  Toced  el  del  cdnt  dn 
did :  Toccar  il  cielo  col  dito.  A 
chi  la  toeca  la  toeea:  A  chi  la  loc- 
ca  la  toeca.  Vkss  c6m,e  san  To- 
mas,  vedh  e  toeed:  Essere  come 
san  Tomaso  vedere  e  toccare  Opp. 
Non  ci  erode  se  non  ci  batte  il 
naso.  « Ifd  me  toeehee  ehe  me  gua- 
stee  »  :  «  Non  mi  toccate  ehe  mi 
gualcite  ».  |  Toeca  Id  o  Toeca  su : 
Dagli   una  toccatina  (al   cavallo^ 


(1)    Toeca   in   flor.    significa  pure  un& 
specie  di  drappo. 


TOO 


—  768  — 


TOG 


peroh^  oammini  piil  lesto)  o  Too- 
oa  yia.  JAl  bigliardo)  Im  ■  toeea 
minga :  La  palia  non  toooa.^i'«  Oo 
toeea  aneamo  el  quader  » :  «  Ho  ri- 
toooato  il  quaaro».  (Soherma) 
Toeeaa:  Toccato.  (Pr.)  Mn  ehe 
-gh'h  dent  in  hdeea  ee  ad.  mai  queU 
•ehe  ne  toeea  :  Finoh^  s'ha  denti  in 
boooa  non  si  sk  quel  ohe  oi  toooa. 
I  eatrhmm  ee  toeenen :  61i  estremi 
«i  toocano. 

—  ToccabU,  Toccabile.  Toeeabil 
«  ffalpabil :  Patano,  chiaro  e  mar- 
ohiano. 

—  Toocada,  Toccata.  Ona  bon- 
■na  toeeada  ae  man:  Una  bona 
toccata  di  mano.  «  O*oo  daa  &na 
loecada  de  quelV  affare  »  :  «  Gli 
diedi  una  tocoatina  su  quell'  af- 
iare  ». 

—  Toocadinna,  Toccatina. 
•«  Dagh  dna  toeeadinna  al  eavallin 
•«  Dae^li  una  toccatina  al  oavallo  ». 

TaccaeBaima  e  anohe  Toc<die> 
aanna  (Rimedio  istantaneo).  Too> 
oasana,  La  man  di  Dio.  P.  £. : 
-«  Quhlla  medesinna  Vh  eiada  pro- 
pi  6n  toeehesanna  »  :  «  Quella  me- 
<licina  fu  proprio  la  man  di  Dio 
per  lui». 

Toc&i,  Toooai.  Ona  boUiglia  de 
Toeai  d*  Unqheria :  Una  bottiglia 
4i  Tocoai  di  Ungheria. 

Tdccb,  Tocco,  Pezzo,  Ti*atto. 
On  tdeeh  de  pan,  de  eame,  de  sa- 
iamm :  Un  tozzo  di  pane,'un  pez- 
20  di  came,  di  salame.  On  bHl 
toeeh  de  tdsa:  Un  bel  tocco  di 
Tagazza.  On  hUl  toeeh  de  Mar- 
■eantoni:  Un  bel  pezzo  di  oio- 
-cia.  « Bisogna  vedi  ehe  razza  de 
toeeh  de  etraeehin  el  tira  aid » : 
•«  Bisogna  vedere  ehe  targne  di 
<}acio  si  tira  davanti ».  J^d  a  toeeh : 
IFar  a  brani.  Andd  tutt  a  toeeh: 
Andar  in  pezzi.  In  toeeh  edme 
Giobb  o  come  laporeellana:  Vedi 
Giohb.  «  Quella  eeisa  V  dn  tirada 
^u  toeeh  a  toeeh*  :  « Quella  oasa 
I'hanno  alzata  pezzo  per  pezzo ». 
V^8  in  toeeh  ae  salut :  Essere  in 
toochi  (Lucca)  o  Essere  malatic- 
oio  o  malescio.  On  tant  al  toeeh : 
Un  tanto  al  pezzo  o  Un  tanto  la 
oanna.  On  gran  toeeh  de  strada  : 
Un  gran  tratto  di  strada.  P.  E. : 
•K.  Oh  gh'i  aneamo  6n  bhll  toeeh*; 
•«  Oh  c'6  oho  ire  ».  «  L'h  6n  toeeh 
^*6na  vergogna  /  »  :  «  fe  una  ver^ 

gna  marcia!*     « On   toeeh   de' 


eame  de  eoU :  Un  tocco  di 
do  o  di  birbone.  Toeeh  d^dm\ 
eidn:  Pezzo  d'asino.  | 
toeeh:  Pigliare  lo  sbmffo. 
dna  rdbba  per  dn  {toeeh  4e , 
per  dna  doeea  de  latt:  Al 
comperare  una  cosa  per  iui( 
di  pane. 

—  Tocobttl,  Pezzetto.  €j 
dn  toeehell »  :  «  Dammene 
zetto  ».  I   «  Car  el  m^ 
ragazzo) »: «  Bimbo  mio  o ! 
rino».  On  toeehell  de  straiti 
trattino  o  un  bon  poco 

—  Tocdl^Uin,  Brinoello. 
giaroo  dn  toeehelUn  delati 
ehhtta*:  «  Manger5  un  bi 
del  tuo  panino  ». 

,—  Tocc6n,  Toccone  (1),P 
cio.  On  toeeon  de  petn:  U&l 
zaooio  di  pane. 

Tdeeh,  Tocco.  «  O'oo  dtmi 
tim  tdeeh  al  m^  quader*: 
dato  I'ultimo  tocoo  al  qi 
I  «  ^  sonaa  el  jtritntn  ( 
mheaa  »:  «  Batt^  11  primo 
I  «  Dikghen  t\  dn  toeeh  au 
faeeenaa  »  :  «  Dagli   un 
Gettagli  un  motto  ta  di 
fare  ».  |  On  per  o  dn  pomm 
Pera  o  mela  ammaocata. 
in  del  eaaadn:  Tisioo. 
del  nomine  patris :  Paasserel 
toeeh  de  apopleasia:   Un 
accidente  o  aemplie,  Un 

—  T6eohetti.  N.  fr.: 
ma  toeehetti:  Pochi  ma  ] 
mano. 

Tdeohesanna.  Vodi  Te 
T  6  d  e  r ,    Tedeseo ,    SUm 

Quand  gh^era  ehl  i  loder  :  Qi 

c'erano  gli  AuBtriaoi. 
T6d68Cli,  Tedeseo.  I  2W0 

Gli  Austnaci.  « Parli  tode$A\ 

«  Parlo   tedeseo  f  o   A  chi 

io?» 

—  Todesedn,  Tedescone. 

—  Todesearia  (P.  N.),  Ti 
soheria.  «  i/'^  andh  in   Tc 
ria  ».*  «  And6  in  Germania 

Tan,  Togliere  o  Torre, 
re  o  Pigliare,  Levare,  Comi 
re,  ecc.  Toeu  a...:  Prender  a. 
a  minHond  vun:   Pigliarsi 
di  alcuno.  —  a  erhUa:  Pigiii 
Com])er  a  credito.  —  a  ^tt;  " 
dere  in  affitto.  —  a  Vorba: 


(1)  Uguale  11  raono,  diverto  1)  skat 
ocone  Jo  li  diM  &  ohi  toeea  t«tto»  I 


TOE 


—  769  — 


TOE 


re  gatta  in  saooo.  —  a  eal: 
are  a  calo  (specialmente  del- 
»ra). 

V<BU  e&nt:  Pigliar  con  o  coUe. 
mt  %  bonn:  Pigliar  oolle  bo- 
—  c6n  i  hruaeh:  Pigliar  coUe 
ve.  —  ednt  i  occ  sarcia:  Pi- 
e  a  occhi  cliiusi.  Tceulla  c6n 
t  e  con  quell:  Pigliarla  con 
to  e  oon  quelle.  Tc&ussel  c&n 
Pigliarsi  uno  oon  86.  —  eol  de- 

Pigliarsela  col  destine.  —  eol 
df  eoUa  soeietcta  :  —  eol  mon- 
BoUa  society. 

T0RU88  di  fcutidi:  Procurarsi 
»opraccapi  o  fastidi.  —d'amor 
irimonio):  Pigliarsi  per  amo- 
I  ToRu  d«  N.  fr. :  —  a^  coo  per 

depee:  Scoprir  on'altare  per 
rirne  un'altro.  —  de  fit  color- 
,  de  disntk:  Comperar  da  far 
zione,  da  far  11  desinare, 
ToRu  el:  Pigliar  il.  —  el  velen : 
turgantf  el  decolatt,  el  caffi^ 
orhklt:  Pigliar  il  veleno,  la 
;a,  la  cioccolata,  il  eafie,  il 
>etto.  —  el  ectur:  Levar  il  ouo- 
L),  Importunare.  —  el  fiaa  :  Le- 

o  mozzare  il  fiato.  Tceuss  la 
vm,  la  set:  LevarBl  la  fame, 
ete. 

Tobuffxura:  Levar  fori. «  Cdssa 
Hi  mai  a  t<»u  fo&ura  ad^9  f  >: 
38a  diamine  mi  yai  a  tirar  in 
lO  ora  ?  »  —  fixura  6n  fi<BU  de 
eg  :  Leyare  un  figliolo  o  un  ra- 
zo   dal  collegio.  —  foBura  6n 

vesHi  :  Sciegliere  un.  bell'abi- 

—  fceura  la  fed  de  nascita : 
rarre  la  fede  di  battesimo.  — 
tra  lamin^tra:  Scodellare.  — 
tra  6n  cimt :  Estrarre  un  con> 

—  fceura  6n  dent :  Estrarre  0 
are  un  dente. «  M  toiaria  foeu- 
in  milla*  :  «  Lo  discernerei  0 
ravviserei  fra  mille  ».  Toeuss 
ira  di  huseh  :  Usoir  dai  pupilli 
i  pupillo.  T<Bu^8  fceura  di  fa- 
% :  Cfavar  i  piedi  da  un  impic- 
.  To^uiUl  pur  fceura  del  coo : 
iratene  pur  il  pensiero  di  testa 
al  capo »,  «  Tceutt  fceura  di 
» :  «  Eeoimi  dattomo  ». 

Tceu  gib.  N.  fr. :  —  gib  6na 
jLesinna:  Ingoiare  unamedici- 

—  gib  el  mSder,  la  pianta,  el 
hgn :  Levar  il  modello,  la  pian- 


ta, il  disegno.  —  gib  di  spes  :  Far 
la  festa  a  uno  o  Levar  dai  mondo. 
—  6.  quader  dal  mur :  Staooar 
un  quadro  dal  muro  o  dalla  pa» 
rete.  —  gib  el  pignattin  o  el  eal- 
dar  del  fceugh :  Levar  il  paiolo 
dalla  iiamma.  «  L^d  toll  g%b  lutt 
CO88  dal  liber  de*:  it.  Bicav6  o  00- 
pi5  tutto  dal  libro  di  ».  T(Btut8ela 
gib  di  spall:  Levarsela  di  dosso. 

Tceu  in :  Prendere  in,  —  in 
sbali:  Prendere  in  ebaglio.  Fass 
taeu  in  quell  eervizzi  :  Farsi  avere 
in  quel  servizio.  Feus  tceu  in,,,  ddve 
eomineen  i  eavagn :  Farei  prende- 
re o  pigliar  in  ug^ia  o  avere  in 
cupola.  —  in  prestit :  Prender  in 
prestito  o  Levar  a  prestito.  —  6na 
robba  in  mala  part :  Prendere  una 
cosa  in  mala  parte. 

Tceu  minga:  Non  togliere. 
P.  E. :  m  JEl  vhss  giomalisia  el  tceu 
minga  che  se  poda  vkss  6n  gran 
galantommrn  «  L'essere  giornali- 
sta  non  guasta  il  galantuorao  ». 

Tceu  8u.  N.  f r. ;  —  sit  el  bdrsin, 
el  faazoletty  Vdmbrhllo,  ecc. :  Pren- 
dere con  s6  il  borsellino.la  pez- 
zola,  I'ombrello,  eoo.  —  su  de  tlr- 
ra :  Kaccattare. «  —  «i«  qv^ll  mdee  »: 
«  Baccatta  quella  cicca  ».  —  sii  del 
dall,  del  porch  :  Buscarsi  del  bag- 
eo ,  dell'  animale  o   del  maiale. 


^, 


)  Levar  11  core  a  una  cosa  in  lingua, 
dfica  invece:  Non  pensarcl  piu. 


'<Bu  Sit  a  bcUld :  Levare  al  bal- 
lo.  Tceu  8u  robba  a  crhiia  (pop.): 
Levare  0  Pigliare  roba  a  creden- 
za.  —  8X1  di  bott :  Buscarne.  —  *i* 
del  m4il:  Buscarsi  aloun  male.  — 
eit  6n  capital  a  m/atuo :  Levare  o 
Torre  denaro  a  interesse,  a  un 
tanto  Panno.  —  sit  el  fh  de  vim.  .* 
Arieggiare  uno  o  Imitare  il  fare  di 
alcuno  o  Prendere  il  fare  a  uno. 

—  8uel  duu  de  ebpp  :  Vedi  Tondii. 

—  sit  la  man :  Vedi  Man,  —  sit  a 
pissb. :  Vedi  Gamha.  Fass  tceu  sit: 
Lasoiarsi  menare  per  il  naso.  — 
811  i  p6nt  de  la  cafaHta :  Baccat- 
tar  le  maglie  della  calza.  « Sta 
nott  dn  tolt  sit  i  ammonii  al  Ti- 
vdli*:  «  Stanotte  al  Tivoli  hanno 
fatto  una  presa  0  una  retata  o  una 
obiappa  di  ammoniti ».  «  —  sii  /  »: 
«  Pigua !  » 

Tceu  via,   N.  fr. :  —  «a  dna 
tassa:  Abolire  o  Levare  una  tassa. 

—  via  da  6na  somma.  da  dn.eunt: 
Detrarre.  Lassass  o  jass  tmu  via: 

I  Lasciarsi  scorgere.  —  via  vun : 
I  Scoprire  I'intimo  pensiero  altrui. 


TOE 


—  770  — 


TOG 


—  via  la  masehera  a  vun :  Leyar 
la  masohera  a  uno.  —  via  6n  vizzi 
6n  difett  a  dna  robba :  Levare 
uu  vizio  o  an  dlfetto  a  una  oosa. 

(Altri  modi  senza  awerb.  o 
part.)  Hd  nodi  nh  tceulla  tU  im- 
pataUa:  Non  poter  vincere,  nfe 
impattare.  Tmusada  ealda:  Pi- 
gliarsi  una  soesa  di  testa.  T<bu9- 
sela  eomoda :  Pieliarsela  oomoda. 

—  a  pltt :  Prenoerei  a  petto  una 
oofia.  -^  edn  quaidun:  Prender- 
sela  eon  qualcneduno.  n  Vila  tieu 
el  doitdr  » :  «  Va  pel  medico  ».  «  Vd 
a  toRuttel  in  del  saeeh  » ;  «  Va  a 
farti  friggere  ».  Tamgh  la  ikitaadn 
^(Bu:  Levar  dalla  poppa  un  bam- 
oino  o  Divezzare  un  bambino. 
«  C6r  a  UKnmm.  6n  sigher  de  ^tn- 
tiesyn  «  Coni  a  comporarmi  un 
8igaro  da  quindici ».  «  8e  sa  mai 
eotne  UbuU,  quell' original »:  «Quel- 
Toriginale  non  si  sa  mai  da  che 
parte  pigliarlo».  «£«  per  ehi  el  m'A 
toll  ^  » :  «  Lei  per  chi  m'ha  preso  ?  » 
«  Me  par  de  eonossel  ma  soo  min- 
qa  dove  andik  a  Umtll ».  «  Non  mi 
o  noYO  ma  non  rammento  d'onde 
venga  o  dove  lo  abbia  inoontra- 
to  ».  ToRulla  cdnie  la  ven :  Vedi 
Vegnu—edntuttafiaeea:  Pigliar- 
sela  consolata  o  A  quattro  quat- 
trini  la  oalata.  —  larga :  Andare 
per  la  larga.  «  Me  la  Ueui  sdra  ds 
mi*:  ¥,  Me  la  pi^lio  sopra  di  me  ». 
T(Btt88  ihh  eaprizzi :  Cavarsi  un 
oapriccio  o  ScapricoiarBi.  Toll  ehe: 
Ecoetto  che. 

To§u  (Volg.).  Vedi  Td,  Tuoi.  N. 
fr.  pop. :  « Itoiu  de  cA  »;  « I  tuoi». 
«  Saludem  tant  i  toiu  o  i  td  de 
cd  » : «  Salutami  tanto  i  tuoi ».  (Pr.) 
Primma  t\  e  pceu  i  toiu  e  ptBU  i 
alter  se  ie  p<Bu  .*  Prima  te^  poi  i 
tuoi,  poi  gli  altri  se  tu  puoi  Opp. 
n  primo  prossimo  h  se  medesimo. 

TOBUSB,  Curvo.  Vhss  Ubuss  :  A^ 
ver  le  spalle  curve.  Andit  gid  Ubuss: 
Camminare  uno  —  e  anene  gib  gi6. 

TontOBn  (Voce  infantile),  Le 
busse.  «  QueU  eatlivdn  el  t'A  daa  i 
IobuUbu  f  » :  «  Quell  cattivaocio  ti 
ba  picchiato,  poverino ! »  «  Guarda 
chese  te  fill  et  catliv  te  doo  i  Ueutceu 
8ul  euu  »  :  «  Bada  che  se  fai  il  cat- 
tivo  ti  riscaldo  il  oulino  ». 

Tdffln  e  T6ffolln,   Tnfiblino  (1), 

(1)  Ta/folino  fnvece  e  un  uccello  d!  la^ 
gran  nuotatorc. 


Cagnolino. «  MUtegh  la 

al  ioffin*;  «  Metti  la  musenu^ri 

ouociolino  ». 

Toga,  Idem.  «  L'avoeatt  Vkm- 
daa  a  mett^  la  toga  »  :  «  Uum- 
oato  andb  a  mettersi  in  toga^  \ 

—  Togonna  (P.  N.),  Togonc 
Togn,  Antonio.  Toon,  peia  fwa 

pela  fight  eapUawt  dt  /uiwip 
(detto  di  qnalone  Antonio  aat^ 
tioo)  (Appross. )  :  Oremus  pPj 
tangheri,  andate  a  ^oTenuiff:' 
Yostri  buoi.  Fii  la  Toonii  (oai ' 
in  dis.) :  Far  il  dinoccouto  etM- 
chiare  e  qualehe  volta  itneke  fs 
la  gatta  di  Masino. 

TOfDitt  (B.  St.  in  dis.).  S<Mii 
austnaci.  (Soprannome  dato  \m 
al  ritorno  a  Milano  dopo  Im  » 
duta  di  Napoleone  il  erande). 

Tola.  Vedi  Tolla  e  deriTatL 

TdlMr  (Volg.).  Vedi  Torpid. 

Tolerli-eraa-eraBs,  Tolknn. 
«  Se  ffd  pi$  toUeraU  »  :  «  ^  diTCi- 
tato  intollerabile  ».  Sisdgna  mm 
tolleraes  a  vieenda .-  Biaogna  Ui- 
lerarsi  a  vieenda. 

—  TolerabU,  ToUerabile.  •ihtt 
ehi  tant  Vh  toUerabU^^  <di  tido* 
«  Questo  si  laseia  bere  ». 

—  Tolerant  (P.  N.),  Tolleruitr. 
«  Finna  adk»»  e&nt  8taa  toiiami- 
ma...  »:«Ho  toUerato  fino  adof- 
gi,  ma... » 

TdUliaii,  Tulipano.  OtibeUwm 
tutt  pien  de  UiHpan  9al9adegk:X» 
bella  pratcria  tutta  smalmataA 
tulipani  selvatioi.  |  «  7>  «A(  * 
gran  toKpan  » : «  Sei  un  gran  ti- 
upano  ». 

Tdllplfer,  Tulipifero.«  Inaiafdk 
oo  piantaa  6n  toRpifer* :  «In  git^ 
dino  ho  piantato  un  tnlipiferoii 

ToUa,  Latta.  Fabbriea  de  teOe: 
Fabbrioa  di  latta.  Za  toUa  M 
tabaeek,  de  la  lueelina:  U  red- 
piente  o  vaso  di  latta,  del  tabtf- 
co,  della  lucilina.  Xa  toUa  deireS: 
La  stagnolina  o  stagnata  deU*o- 
lio.  I  (Fig.)  At^h  eteanaruaeft- 
dr€M  de  tolla  :  Avere  la  gola  fe- 
derata  di  lamiera.  Opp.  Lastii- 
cata.  *  JBl  bev  el  eaffh  indent  cAr 
par  eh*  el  g^abbia  la  golafodrada  ie 
tolla  »  :  «  E'  si  beve  il  sao  ctff^ 
cos!  bollente  ohe  sembra  abbia  la 
gola  lastrioata  ».  Faeeia  de  toQm  : 
Faocia  invetriata.  «  Che  ioUa  i  » : 
« Che faooia  toBta».  Av^hlaloUn 
de  eered...:  Aver  il  odraggio...  di 


TOL 


—  771  — 


TOM 


care  o  Far  il  faooione  o  la  fac- 
ta. Fd-  toUa:  Fare  a'  visi.  Tolla 
eanfesHonari:  Vedi  Ornttirceu- 
La  toUadi  eandelabri:  Lapa- 
lina.  (Pr.)  A  Bid  mond  var  put- 
la  tolla  che  V argent:  II  mondo 
esli  impudenti. 
-  ToMtia ,  Tollln ,  Vasetto  di 
».  /  tollitt  (volg.):  I  mengoi 
I 


^ 


OllalMa  Vedi  Oinmwari, 
omas,  Tommaso.    Vh»B  6n  Ban 
rMis:  Essere  come  san  Tom- 
BO.  Pari  6n  Toma*  gravid  (in 
,) :  Sembrar  Teodoro  gravido. 
'omasella  (Specie  di  polpetta), 
masella  (in  di8.h 
'omatesa  (D.  Sp.)  Pomodoro. 
ba  de  tomates:  Salsa  di  pomi- 
.*o  o  pomodori  o  pomidon. 
'OUba,   Tomba  (i).   Condotto,* 
gna.  «  M  g^ii  faa  jh  &na  torn- 
salt  per  rieev  i  aequ  e  i  eeola- 
ri  »:  «  Costrui  di  sotto  per  gli 
)li  una  fogna  ». 

-  Tombbn ,  Fognone.  N.  fr. : 
tombon  de  San  March:  II  ca- 

ie  a  san  Marco,  sotto  I'arco. 
fombin,  Condotto,  Fognolo. 

-  Tombinli  (Costniir  le  fogne 
londotti  per  raccogliere  le  ac- 
9  nelle  sxrade),  Incanalare. 

-  Tomblnadnra,  Fognatora. 
'dmbola,  Tombola.  Oiugit  a 
tbola:  Gioeare  a  tombola.  Me9- 
A  la  -^ :  Dar  una  ribattnta  al- 
sacca.  I  «  L*dt  faa  dna  tombo- 
»  (oaduta)!  « Ita  fatto  tombo- 

-  Tomborlk,  Tombolare.  Tomr- 
'Id  gid  di  seal :  Tombolar  giti 
*  le  scale. 

-  TomborlAda,  Tombolata. 

-  Tomborldn,  Tombolone.  An- 
a  tomborhm :  Far  un  tombo- 

lc. 

romira,  Tomaio.  (Pr.)  Quhll  ehe 
th  in  eceula  vit  in  tomera:  Vedi 
itUa. 

romm,  Tomo.  On*opera  in  guin- 
r...  wnt  tomm :  Un^opera  in  q  uin- 
li...  Ycnti  volumi  o  tomi.  Tomm 
)zg:  Volume  scompagnato.  Rob- 
de  fann  dn  tomm:  Cose  da 
ne  un  tomo. 

-  Tottiitt,  Volumetto. 


I)  In  florent.  Tomba  signiflca  area  mo- 
nentale  pAr  sepoltara  e  flgnr.  luogo  o- 
ro  e  basso. 


—  Tomo,  Tomo,  V^s  6n  tomo: 
Essere  un  tomo.  On  ckrto  tomo  I: 
Un  certo  tomo  (1). 

Tomma,  Tombolo  (2),  Capitom- 
bolo.  Fdk  &na  tombola:  Tombolare. 
«  J/aenin  el  fti  la  tomma  sull'er- 
ba»:  « II  oiuchino  si  rivoltola  sul 

Srato  ».  Fagh  denter  la  tomma  :  Ve- 
i  Biassonn,  IFd  Mommae  tomma: 
Far  Roma  e  toma.  Oapi  Momma 
per  tomina:  Intendere  a  rovesoio 
o  Soriver  fichi  e  leggere  baccelli. 
T6n,  Tono.  M  bon  ton:  II  buon 

Senere  o  bon  tono.  Dd  el  ton:  Dar 
tono.  P.  E. :  «  J^  «e  tid  dn  gran 
ton  de  importanza  »:  E'  si  dh  una 
grand'aria  dMmportanza  »*  MH- 
tees  in  ton:  Mettersi  in  gala  o  in 
tono  di  galanteria  o  in  gningheri. 
«  Me  senii  in  ton  eome  se  g^itvees 
trenfann »  :  «  Mi  sento  in  tono 
come  se  avessi  trent^anni ».  Grass 
e  in  ton  eome  el  manieh'd*6n  lamr- 
pi&n:  Magro  allampanato.  |  Ru' 
»p&nd  in  ton  o  a  ton:  Rispondere 
in  tono.  Tonde  v6s:  Tono  di  vo- 
ce. In  ton  de  si  be  moll:  In  tono 
di  si  bemolle.  Vkssfosura  de  ton : 
Essere  stonato.  I  Tonno.  Ton  in 
Voli:  Tonno  sotrolio. 

T6nd ,  Tondo.  Tond  eome  la 
^uana.'Tondo  comel'o  di  Giotto. 
FaUa  tonda:  Far  il  numero  tondo 
o  una  oifra  tonda.  |  Tondo  o  Ton- 
dino  o  Piatto.  .-^  de  portada :  Piat- 
to  di  portata  o  vassoio*  Tirass 
tutta  la  part  sul  —  .*  Volere  tutto 

{>er  s^.  Pagh  el^a  la  shrva:  Dar 
a  sua  porzione  alia  domestica  o 
far  la  parte  alia  serva. 

—  Tondin,  Tondino  e  Piattino^ 
Fl  tondinde  laehieehera:  Dpiat- 
tino  della  cbicchera*  |  (Vergbetta 
di  ferro)  Tondino.  Ona  gratieola 
de  tondin:  Una  gratella  di  ton- 
dini. 

— -Tondli,  Tondare  (non  comu- 
ne),  Arrotondare.  Far  tondo.  «  L^h 
tropp  guzz  f  bisogna  tondall  dn 
poo  »J  «  Ha  troppa  punta.  va  re- 
so  un  po'  tondo  ».  |   (Anoarsene) 


(1)  Tomo  in  flor>  lo  ni  usa  anche  per 
Capasx.  P*  E. :  E  tomo  da  dargli  due 
ichiafA.  Non  e  tomo  da  lasoiar  oorrere. 

(2)  Tombolo  sfgniflea  in  fior.  oltre  a  oa- 
pitombolo,  quel  cnsclno  ,rotondo  bu  rui  si 
fanno  le  trine ;  Borldity  E  pare  an  Bosoo 
nelle  vicinanze  del  mare  con  sodaglie  p 
paludi. 


TON 


—  772  — 


TON 


Fumarsela.  Vedi  VoUA  via.  |  2Vm- 
d&  ipraa:  Dar  I'aoqoa  ai  prati 
per  far  morire  le  talpe. 

—  Tondada,  Tondatora. 
TondMl,  Tondello  (1),  Tritello, 

Semolino  (2). 

Tdnega,  Tonaca.  Jja  tonega  di 
pret:  La  tonaoa  ddi  preti. 

—  Tonea^lla,  Tonaoella,  Dal- 
matioo. 

TonfSa,  Tonfo(3),  Zombata,Tam- 
biirata.  «  !/'&  ctapj^cut  8u  6na  Um^ 
fa  ma  propi  masciacca  » :  «  Si  pi- 
glib  iin  oarico  di  botte,  ma  pro- 
prio  marohiuia  ».  (Disdetta  al  gio- 
co)  «  ler  sira  al  maeao  el  g^a  Or- 
vuu  6na  lonfa»:  «IeTi  sera  al 
macclt  feoe  una  grossa  perdita  ». 

T6nfete.  Vedi  P&nfetet  Tonfa. 
K.  Elii  tonfeta  6n  alter  aeopazzdn  »: 
«  E  lui,  tonfa,  un'  altro  scapel- 
lotto  ». 

Tonl  moll,  Cenoio  molle.  Viss 
6n  Tani  moll:  Essere  un  pulcin 
bagnato  o  Dinocoolato  o  Tenten- 
none. 

Tonlnna,  Tonnina  (4),  Panoetta 
di  tonno.  Ventresoa  e  Tarantella. 
La  toninna  la  edstapussee  del  tdn : 
La  ventresoa  costa  pih  del  tonno 
8ott'olio.  (Fig.)  ^an  toninna  .*  Far 
tonnina  d'uno  o  Fame  soempio. 

Tonsilla,  Tonsilla. «  G*dn  aavuu 
taid  i  tonnll*:  «  Gli  ban  dovuto 
tagliare  le  tonsille  », 

Tonsura,  Tonsura.  Prendere  la 
tofuura  (civ.):  Prendere  la  ton- 
sura. 

—  Tonsurli-iiraa  (P.  N.),  Ton- 
surare. 

Tontlnna  (P.  N.),  Tontina.  «  Me 
sont  miss  denter  in  d'6na  tontitiF- 
nann  HI.  Ho  messo  la  mia  parte  in 
una  tontina  ». 

T6ntogn&,  Fiottare.  Botbnobia- 
Lu  el  tontogna  ««mper  » : «  Egli 
fiotta  o  si  lamenta  sempre>». 


(t)  Toudello  e  rocchio  di  paglia  che  i 
contadini  mettono  alia  bifconola,  perche 
non  versi ;  d  il  coscio  di  came  macellata, 
ed  e  carbone  tondo  in  contrapposto  a  qael* 
lo  di  spacco. 

(2)  II  Tritello  e  Semolino,  eoc.  a  Firen- 
ze  le  chiamano  Robette. 

(3)  Tonfo  in  fiorent.  vuol  dire  tatt'altra 
cosa  del  Tonfa  inlli>nese.  Pert  IMdea  di 
colpo  c'*  anche  in  Tonfo.  E  si  dice  Ton- 
fare  per  battere. 

(4)  La  tonnina  e  veramente  un  :  Salu* 
me  fatto  coUa  schfena  del  tonno. 


—  Tontognada,  Borbottio. 

—  Tontogndn.  Fiottone,  Bmi 

lone.  Bolbnchino.  i 

Topa,  Topo.  Tal|»a.  /  M 
fann  di  bfu  in  la  termu  Lie  tw 
scavano  la  terra. 

—  Topee,  Gacciatore  di  tilpfc 
Topazz,  Topazio.  Gh'  e  i  iift 

de  V  India  e  gh*h  quii  del  Brsst 
Si  danno  topazi  dell'  India  e  »^ 
pazi  del-Brasile. 

Top^.  Vedi  Topp^. 

Tdpegb  (Volg.).  Vedi  Tapid  t 
Tdpteo. 

TopUi  (Dal  Lat.),  Pergolft-di 
soti  a  la  topia  a  pizziga  T^- 
Star  Botto  il  pergolato  a  spia- 
care. 

—  Topiee.  Pergoleto. 

—  Topietta,  Pereoletta. 

.    —  Topidn,  Grande  pergola 

—  Topiatt  (P.  N.L  JBaceoiicii- 
tor  di  pergole.  |  (Per  ingioiii 
«  Te  see  tfn  iopiall  »  :  «  Sei  in  » 
gliluva  o  uno  zotico  ». 

Topicc^-iccaa,  Intopuit 
«  Chtarda  nd  topieeh  »  :  «  Bm>  s 
non  inciampare  ».  |  (In  di&)  S«- 
necchiai'e  (1). 

—  Topiceada,  Inoiampata. 

—  Toplccadinna,  Inciampitw 

—  Toplceh,  Scappuocio,  Tmu  n 
6n  topteeh:  Dare  una  seappw- 
ciata  ( Versilia ),  Ciampieare,  b* 
cespicare.  |  Ona  tdsa  eke  kmfm 
(in  tapieeh:  Una  ragazza  eheb 
fatto  uno  scappuocio. 

Topich  e  Toplco.  N.  fr.:  £1  /«f 
topico:  11  cesso. 

T6plca.  Topica,  Fijgruraccia.  *Li 
faa  6na  topiea  » : «  Feoe  una  bnrt- 
ta  flgura  ». 

Topografegb  (Volg.).  Vedi  T*- 
pografich, 

Topograflcb,  Topografioo.  XV- 
yin  topografieh:  L^ufficio  topop*- 
fico. 

Topp^,  Tupp^,  Topp^.  «J/Wi 
in  eostumm  la  g*aveva  6h  Uvfft 
alHssim  e6me  6na  dan^nta  dd  sett- 
eeffkt » : «  Al  ballo  in  costume  aveTft 
un  tupp^  altissimo  come  unadih 
ma  del  settecento  ».  (Fig.)  \M.Qwni 


(i)  Un  riscontro  <  arioso  a  qaesta  tdcv 
lo  trovai  in  Fanfani :  A  one  che  Aaxm 
levarsl  presto  e  che  Invece  8*e  fennato  a 
letto  dfcono :  C*e  uba  tocctt !,  «  etoi  «■« 
buca  nella  strada.  Bada  di  aoa  iaoiaan 
pare,  che  hai  gll  occhi  tra  pelt 


TOP 


—  773  — 


TOR 


g^  b,  el  toppi  de  eereh  aneamb 
I  robba  nmil  /  »  : «  Qnando  si 
la  faccia  di  cercar  anoora  un 
lile  favore... !  » 

—  Topperln,  Topperdn,  Piccolo 
}^ran  topp^. 

'oppMt,  Bottiglina.  On  toppett 
nequavitta:  Una  bottiglietta  ^ 
quintino   di    acquayite   o   di 
;za. 

•6r,  Toro.  Can  de  tor:  Vedi  Can, 
\8  de  tor:  Voce  di  toro.  Ona  re- 
i  ehe  taia  la  testa  al  tbr:  Una 
done  ohe  taglia  la  testa  al  toro. 
r6r,  Torre.  Franeh  c6me  6na 
'.*  Saldo  come  una  torre.  Tor 
Babele:  Torre  di  Babele.  In 
^  f&nd  de  tor :  In  un  fondo  di 
rre.  |  (Soaoohi)  «  Cdlla  tor  g'oo 
a  seaceh  a  re*:  «  Col  rocco 
3di  Boacco  a  re  ». 

—  Torasda,  Torracoia. 

—  Torazx,  Torrazzo.   M  torazz 
Cremona:  U  torazzo  di  Crer- 

>na. 

—  Tor^tta,  Torretta.  La  toretta 
I  Gaetlll :  La  —  del  Castello. 

—  Tori6n,  Torrione. 

—  Tdrln,  Fumaiolo. 

rorlMk  (P.  N.),  Torba.    Carhdn 
torba.  Carbone  di  torba.  Ifor- 
lU  de  torba:  I  pani  di  torba. 

—  Torbtoa  (P.  N.),  Torbiera. 
%vorant  de  torbera:   Scavatore 

torba. 

T6rber  (Vols.).  Vedi  Torbid. 
Tdrbld,  Torbido.  « Sid  vin  n 
rbid  »  : «  Codesto  vino  ^  torbio- 
>  o  torbidiooio ».  (Pig.)  «  Chi 
v*h  del  torbid  »  :  «  Qui  o*  e  torbo 
Non  oi  vedo  chiaro  ».  Pescd  in 
I  torbid :  Pesoar  nel  torbido.  Se 
'  torbid  el  temp :  II  temf>o  si  in- 
rbida.  (Pr.)  Aequa  torbida  non 
',  sphce:  Acqua  torba  non  fa  spec- 
do  0  non  laya. 

—  Torborln,  Vino  bianco  novo 
torbo  JSl  torborin  di  settimber: 
"i  strinto  di  settembre. 

Tore,  Torchio.  Tore  de  vin:  Tor- 
lio  da  vino.  —  litografieh  o  de 
%mpii:  —  litograiieo  o  tipogra- 
50.  —  de  Voli  :  Frantoio  e  Pat- 
io. —  de  ligaddr  de  liber:  Stret- 
)io. 

—Toroee,  Maestro  delPolio,  Tor- 
»liere,  Frantoriano. 

—  Torcitt,  Torchictto. 

—  Torcera,  Stanza  del  torcbio. 
Padellina  deUe  torcie. 


—  TorcUi,  Torchiare.  Toreid> 
Vuga:  Torcniar  Tuva.  Toreih  el 
moat:  Torohiar  il  mosto  o  Far 
I'ammostatura. 

•—  Torolada,  Torobiatura.  Al 
temp  de  la  toreiada:  Al  tempo 
della  torcbiatura  (la  pigiatura  si 
f&  piuttosto  00'  piedi). 

—  Toroiadegh,  Premitura.  El 
toreiadegh :  II  yino  noyo  0  11  vino 
doloe. 

Torcia,  Torcia  (1),  Cero.  Toreia 
a  vent :  Torcia  a  vento.  Smorzii 
&n  moeehitt  per  pizzd  4na  toreia: 
Turar  un  buoo  e  far  callaia  o  Dar 
un  cicoiolo  per  riaver  un  porco. 

Tdrg  o  Tore,  Toroere.  Torg  la 
sSda :  Toroere  la  seta.  Torg  el  coll: 
Torcere  il  ooUo. 

—  Torgldura,  Torcitura. 

—  Torglnda,  Torcitura.  Vedi 
Storgittda, 

T6rment,  Tormento.  M  tor- 
ment del  meU  di  dent :  II  tormento 
del  mal  di  denti.  «  Te  see  6n  gran 
torment,  ear  el  mh  jioeu  » :  «  Ni- 
no mio  tu  se'pure  un  gran  tormen- 
to!»  (Pr.)  Chi  ee  spdsa  d' amdr 
erhppa  de  torment:  L'amor  oo~ 
mincia  con  suoni  e  oanti  e  finisce 
eon  dolori  e  pianti. 

—  Tormenili-enc&a,  Tormen- 
tare. «  FinUsela  de  tormentdt  quella 
povera  b^lia  »  : «  Finisoila  di  tor- 
mentare  quella  povera  bestiola  ». 
«  Sl6  did  o  dit  el  me  tormenta  ma- 
ladettament »  :  «  Questo  dito  mi 
cuoce  maledettamente  ».  Torm^en- 
taa  di  pures:  Tormentato  dalle 
pulci. 

—  Tormentds,  Tormentoso. 
Tormenta,  Tormenta,  Bulera. 
Toma  (Volg.).  Vedi  Torno, 
Tomli,   Tomare.   Tomit  a  eh : 

Tornare  a  casa.  (Libro)  Oh'h  seritt 
sii  tdma  a  eh:  Ha  nome  toma. 
Fa  tomh  a  eh  i  sd  danee:  Ri- 
guadagnare  il  perduto.  Tomh  al 
sieut  erat :  Tomare  al  sioutera. 
Tornh  semper  a  di  la  stessa  ro- 
ba :  II  canto  dell'uccellino.  Tor- 
nh ai  s6  m.ontagn:  Far  ritorno 
a'  suoi  monti.  Toma  dent :  Rien- 
trare.  Tor^ih  foeura :  Uscir  di  no- 
vo. <L'h  tornh  foeura  c6nt  eerti 
reson  ehe..,  »  : « tJsci  fori  di  novo 


(1)  Torcia  in  flor.  ha  un  signiflcato  che 
manca  assolatamente  al  milaneso.  Sign  I- 
flea  prostiiuta. 


TOR 


-  774- 


TOR 


con  oerte  ragionacoie  cbe ...» 
«  Stasira  torni  foRura  eon  Vultima 
edrsa*  i  «  Stasera  torno  in  campa- 
gna  o  in  villa,  ooirultimo  treno  ». 
Tornh  fceura  el  861  o  tomh  hell : 
Ricompare.  il  sole.  2*omd  ^id: 
Rioadere.  P.  £. :  « I/e  tomaa  gid 
malaa  »  :  «  £  ridato  ex^  ».  Tornin 
'  indre«  ;  Tornare  addietro.  ¥.  Sdn 
tomaa  indree  a  t<eu  la  seiUola  del 
tabacch  » : «  Dovetti  rifar  la  strada 
perob^  avevo  dimenticato  la  soa- 
tola».  Tomand  indree  6n  page: 
Tornando  addietro  un  passo. «  Sdnt 
pU  in  temp  a  tornd.  indree  » : «  Non 
sono  pib.  in  tempo  a  ritranni)». 
«  Me  toma  semper  in  meni  quella 
parolla  de  villan  ch'  el  m'd,  ditt*i 
«  Quella  parola  sguiata  di  colui  la 
mi  ribolle  continuamentein  testa  ». 
Toma  qui^tt  el  lagh:  Rabbona- 
nirsi  il  lago.  Tornd  a  rasd  i  vas- 
sH:  Rabboccar  le  botti.  Tomti  gii : 
Risalire.  Tornd  sit  dna  pitanza : 
Tornaro  a  gola  il  cibo.  Tomitper 
la  part :  Tornar  fra'  piedi.  Tornd 
via :  Ripai*tire.  Toma  in  sh :  Toi> 
nare  in  s^  e  anehe  Rinvenire  dallo 
svenimento. «  Tornd  minga  euntin 
«  Non  metter  conto  ». 

—  Tomacimt,  Tomaconto.  A- 
vegh  dent  el  sd  tomacunt:  Tro- 
yarci  il  tornaoonto. 

Tomell,  Tornello  (1).  M  tomell 
del  p62z :  La  burbera  del  pozzo. 
-    Tomada,  Tornata.  A  laprossi- 
ma  —  de  la  Camera  :  AJla  prossi- 
ma  tornata  della  Camera. 

Tornichi  (D.  Fr.),  Strettoio, 
(strumento  chinirgico)  |  Giritondo 
(vif^e). 

Tomo,  Tomo,  Tornio.  Lavord 
al  tomo  :  Lavorar  al  tornio.  «  La 
g'd  di  braze  ehe  paren  faa  al  tor- 
no  yn  «  Ha  due  braocia  che  paion 
fatte  al  tx)rnio  ».  I  (Ne'  monasteri) 
-Rota.  Mafidd  at  tomo  (in  dis.): 
Portare  ai  trovatelli. 

Tor6n,  Torrone.  Ona  tavol^tta 
de  torron:  Una  tavoletta  di  tor- 
rone. 

Torotot^la  (Strumento  musicale 
rusticano),  Torototella.  (Appross.) 


(1)  Tomell  in  milanese  e  parola  ohe 
serve  a  designare  certi  utensfll  o  parti  di 
oggetti  della  ternica  opera*a.  In  Plorent. 
ha  una  signific  speciale  ignota  ai  voca- 
bolaril  del  nostro  dialetio.  Egli  e  stru- 
iiente  da  lanaiuoli  per  fare  l*ordito. 


Monooordo.  (Clasaioo)  fiibeba,  li 
beoa,  e  Torototella  TorototiL 

Torrent^  Torrente.  £1  fraem 
del  torrent  gross:  Jjo  scroaewA 
torrente  gontio.  On  torramek 
grim:  Un  torrente  di  lagriaM. 

Tort,  Torto.  Atrefyh  iuU  i  tm 
Avere  torto  maroio.  Vess  dtk 
part  del  tort :  Idem.  «  Ch^d  m 
faga  minga  tort  o  intort »  (ptpij 
«  Non  o  La  non  mi  £EMScia  tort»* 

T6rta,  Idem.  Tdria  ds  mm. 
pan,  de  pasta  frolia,  de  sfsim 
Torta  di  marzapane,  di  paste  fi** 
la,  di  sfogliata.  On^Mfffumiglf' 
ta :  Uno  spioehio  di  torta.  |  (fi|i 
Spartl  la  tdria  :  Spartir  il  ptt* 
monio.  Mend  la  tdrta:  Atcti 
mestolo  in  mano.  .Btftap  to  Mc 
Ouastare  la  festa.  «  Soo  qMi^ 
me  disi  qttand  disi  tdria  » : «  D> 
dete  a  me  che  so  qael  ehe 
dico  ».  Vis-  de  tdria  :  viso  ^  e 
no  o  anehe  Masoalzone. 

—  Tortasda,  Tortaccia. 
*-  TortW,  TorteUo  a),  Fritttb 

In  quaresima  se  manffia  i  ioi^' 
Le  frittellei  si  nsa  mangiarie  s 
quaresima  (2). 

-^  Tortera,  Teglia  e  anehe  T» 
iera. 

^  Tortin,  Tortina  e  ToTtii& 
Roventino,  Migliacoio. 

—  TortinMt,  Migliacotno. 
Tdrta.  Incrociamento.  iSoAiiar 

ta :  Seta  vergola.  {jyi  iatmiiiciC 
musioali)  Storta. 

—  TortUrlia,  Vergola.  CahuUh 
tortiglia :  Calze  di  seta  yrergt^ 

—  Tortidn.  Torciglione  e  Tm- 
tore. 

TortordUa,  Idem.  I'd  el  thtii 
la  tortoreUa:  Gemere,  Tubare.  Ct- 
Ur  tortoreUa :  Color  di  torton. 

T68,  Ragazzo.  «  Car  elmhtatr. 
«  Bambino  o  Raffazzo  mio  ».  TWi 
de  maridd  o  faim  :  Fanoiullft  ds 
marito.  Tosa  madura :  FananBi 
matura.  Logd  6na  tosa  :  AUooR 
una  ragazza.  Ona  tosa  de  ed  eimk 
Una  ragazza  molto  casalinga.  (Pt4 
ForiuiMida  queUa  spdsa  eke  k 
primma  Vh  dna  tosa  (Appross.  w- 
stituito) :  Quale  la  ma4ue  tsle  b 


(1)  II  Tortello  Rot.  corrJaponde  iat«ct 
al  nostro  Raviani^ 

(2f  A  Firenze  ti  chlama  QnarcstiiM  nu 
mesoolanza  di  fVuttd  che  li  mangiuo  ap- 
punto  in  tale  stagione. 


TOS 


—  775  — 


TOS 


ia.  JFa  la  edrt  a  la  mamma  per 

6sa  :  Chi  vuol  la  ilglia  acearezzi 

oaadre. 

•  Tosasola,   Ba^azzona.  «  Po- 

9  la  mia  lasateiaf  » :  «  Povera 

iuolaccia ! » 

-  T086tta,  Tosettiima,  Ragaz- 
ba,  Bagazzina. 

-  Tosann ,  Le  ragazze.  /  to- 
M  de  la  ffiornada  :  Le  ragazze 
>^gidi.  (Pr.)  /  tosann  hisbgna 
riddi  prist :  Le  ragazze  non 
^ono  invecchiar  in  oasa. 

-  Tosan^tt  ( Plurale  di  To- 
a),  Le  ragazzine.  «  /  mh  tosa- 
{ » :  «  Le  mie  figUolette  ». 
OBli-osaa,  Tosare.  AndU  del 
ueehee  a  fass  tosd:  Andar  dal 
■ucohirre  a  farsi  tagliar  i  ca> 
li  o  rapare.  Tosii  i  pig&r :  To- 

le  peoore.  Tosdnin  eavall :  Far 
rini  al  oavallo.  Tosii  i  danee  o 
\<med :  Tosare  le  monete. 

-  Tosadnra,  Tosatura. 
'osoaneggiii ,     ToBoaneggiare. 
11  voiur  toscaneggidt  e  el  se  fd, 

adree  »:  «  Gli  escono  delle  fio- 
itinellerie  e  \o  minohionano  o 
ol  toe^caneggiare  p  si  fa  rider 
tro  ». 

-  Tosquino  (Sch.)  Tosoano. 
'086n,  Tosone.  'M  tason  d'or : 
loson  d'oro.  |  «  Car  el  mi  bill 
»«»)»:«  Ragazzo  mio  bello  I  » 

-  ToBonlBta,  Idem. 

!dB8,  Tosse.  —  asninna:  Tosse 
''allina.  Tossconvuisiva:  Idem. 
'ipU  de  t&ss :  Nodi  di  tosse.  Ona 
9  de  can :  Una  tosse  indiavo- 
ft.  (M.  d.  dj  Anea  i  puree  g'dn 
'.OSS  :  (Pr.)  Jyamdr,  lafamm  e  la 
9  tn  tre  eoss  ehe  se  jd  conoss : 
di  Am6r. 

-  ToBsaseia,  Tosa^tta,  Tossao- 
f  Tossetta. 

-  T088i,  Tossire. 
'08segii-6gaa,  AttossiofU'e.  Tos- 
d  el  etBur:  Idem.  «  Tosseghem 
nga  st6  o  ^uell  bocedn  » :  «  Non 
areggiarmi  anohe  questo  poco 
desmare.  «  M  m'^  iossegaa  el 
)< » :  «  Mi  guasto  il  piacere  ». 

-  TossegaccBnr,  Attossioatore 
m  com.),  Gran  seceatore. 

-  Tossegli  o  ToBSicb  (Ciy.)  Tos- 
o.  Amar  c6me  el  tossieh  :  Amaro 
ne  rassenzio. «  Quel  divertiment 
m'i  and€ta  in  tant  tossieh »  : 
|uel  divertimento  mi  si  convert! 
tanto  tossico  ». 


-^  TOBseghin,  Amarezza.  « La 
g*d,  el  totseghin  in  g6la  eontro  de 
mi  »:  «  Ha  del  ranoore  con  me  ». 

—  TOBsegdB,  Attoscante. 
ToBtk  Tosto,  Tostato.  Fit  eiappd 

el  tost:  Rosolare  e  Crostare. 

—  ToBtit-ToBtaa,  Tostare.  To- 
st^  el  eaffl :  Tostare  il  oaff^.  Caffi 
tostaa:  GsMh  tostato. 

—  ToBtada,  Tostatura. 

—  Tostin,  Tostino,  Mulinello. 
Total,  Totale.  In  total:  In  totalc. 

La  somm^i  total :  II  totale. 
-—  Totallixi.,  Uniiicare. 

—  TotallEiatdr  (P.  N.).  Totaliz- 
zatore.  leandidati  adiss  in  traUaa 
edme  %  eavai,  ednt  el  totalizzator : 
OggidI  i  candidati  vengono  trat- 
tati  come  cavalli  da  eorsa,  col  to- 
tfilizzatore. 

—  Totalment,  Totalmente.  Dis- 
taeeass  totalment  da  6na  donna: 
Distaccarsi  totalmente  da  una 
donna. 

T6t6  (Voce  infantile  per  cane). 
Tette.  «  Guarda  ek\  el  tSlo  » : «  £c- 
CO  il  tette  ». 

Totorii,^  Careggiare.  Fuus  toto- 
rd  :  Farsi  accarezzare  o  farsi  far 
moine. 

Tovala,  Tovaglia.  Mett  gid  la 
tovaia :  Stendere  la  tovaglia  o  ap- 
pareechiarelamensa.  Tovaia  piin- 
na  de  magg  dl  vin  :  Tovaglia  pie- 
na  di  chiose. 

— Tovaiarla,  Tovaiascia,  Tova- 
iitta,  T^yraloen,  Biancheria  per 
tavola,  Tovagliaccia,  Tovagliotta, 
Tovagliolo. 

Tovaik,   Svignare.   «  7*'ee    vist 
e6me  Vd  tovaiaa,  senza  dl  6n  eltf»: 
« Hai  veduto  come  ha  battuto 
tacco  senza  dir  un  ette?» 

ToTaian  (P.  N.),  Gnorri,  Indiano. 
Vedi  Nostran. 

Tra,  Tra  (Prep.).  Tra  de  nun : 
Tra  di  noi.  Tra  i  alter  robh:  Tra 
le  altre  cose.  Tra  de  Idr:  Tra  di 
loro,  ecc. 

Tri  (Verbo),  Trarre.  Trdadreey 
trd  abasst  trd  adoss,  Ird  attdma^ 
trd  suy  eee, :  Scagliare,  gettar  ab- 
basso,  gettar  addosso,  divulgare, 
vomitore,  ecc.  Trd  a  Vari :  Scom- 
pigliare.  Avighen  minga  de  tra 
via:  Non  averne  da  gettar  via. 
N6  pode  ni  trd  ne  pid :  Non  peter 
moversi.  «  Oh^el  staga  mtn^a  tt  u 
trd  via  el  eoo  » .* «  La  non  si  scapi 
per  cosi  poco  ».  Trd  gid  de  post : 


TBA 


-776  — 


TRA 


Sbalzare  dall'uifioio.  Trd  fcRura: 
Sbozzaochire.  P.  E. :  «  Qtiell  fio&u 
e&me  el  8*  h  traa  fctura  »  .*  «  Quel 
ragazzo  oome  si  e  sbozzacohito  o 
come  si  ^  sciolto  ».  «  Si6  aeiaU  el 
trdk  gib  el  vesHi  » : «  Questo  scialle 
butta  gill  la  Ye0te».  Trass  ama- 
Uta:  Gettarsi  malato.  Trass  via: 
Buttarsi  via.  P.  E.  :  « L*  h  dna 
tdsa  ehe  se  trit  via  »  : «  E  una  soiu- 
patella  ».  Trdt  sii :  Dar  di  stomaco. 
(Di  bambino)  Ributtare  il  latte. 
Tr€us  biott:  Spogliarsi  nudo.  Trd 
via  el  eollerin :  Gettare  il  oollare 
alle  ortiche.  J  (Unito  al  verbo) 
i>d  a  trd:  Vedi  Atrit,  |  (Sost.) 
Tratto.  M  bell  trd. :  II  destro. 

Traballli  -  ballaa ,  Traballare. 
Traballa  tuUa  la  stanza:  Traballa 
tutta  la  stanza. 

Trabesck  {In  dis.)  (D.  Gr.),  Tre- 
soare.  (1)  <El  vh  adree  a  tror- 
hhscd,  in  s6a  stanza » :  «  8ta  com- 
picoiando  qualche  cosa  in  cameras. 

Trabisonda  (Citt&  turoa).  N.  fr. : 
Save  de  Trabisonda :  Sapere  una 
cosa  per  cerbottana. 

Trabucca  (In  dis.),  Traboccare. 

Trabucador,  Vertioatore. 

Trabucchell,  Trabocohetto. 
Pientd,  6n  trabucehell:  Preparare 
un  trabocohetto. 

—  TrabucoB  (P.  N.)  (Sigaro), 
Tyabucos.  Ona  eassetta  de  —:  Una 
cassetta  di  — . 

—  Traccagnott,  Traccagnotto  o 
Tarcagnotto.  Fass  su  6n  tracea- 
gnott:  Intozzire. 

Traccheta  (Onomatop.  d'un  giro 
di  chiaye  e  sim.).  Crac.  «  JE  lit, 
traeeheta,  el  g'd,  saraa  Vuss  in  fae- 
cia  » : «  £  lui,  crac  gli  chiuse  r  u- 
scio  8ul  viso  ». 

.  Traccia,  {Aff".)  II  pop.  direbbe 
Cerca,  Segn,  Pedanna,  8  Idem  An- 
dct  in  traeda  o  in  eerea :  Audare  in 
traccia.  «  N^h  minga  restaa  trac- 
eia  o  skgn )»  :  « Non  ne  rimase 
traccia  ».  «  El  gWk  andaa  adree  a 
la  trtucia  o  alia  pedanna  su  la 
nev  ».  «  Ne  segul  la  traccia  sulla 
neve  ». 

Trachea ,  Idem.  On  disturb  a 


la    trachea:    Un    aflfezione    * 
Irachea. 

TracoU,  Tracollo.     Taeu  sm 
traeoll:  Aveme  un  traooDo. 

TracoUa,  Idem.  A  tra€oaK: 
dem. 

Traootanza  (Aff.)  (II  popolo 
rebbe  Superbia^  Suss)  Idem,  •i 
eosse  Vh  sta  traeotanzaf  » :  c  r 
questa  tracotanza  o 
ria?» 

Tradi-adli-adisc,  Tradire.  2to 
<fl  6na  tdsa:  Tradire  una 


—  dn  segrUt:  Tradire  nn  seatk 
¥  El  s'h  tradii  »  :  «  Si  ^  tnuSi^ 

—  Tradlment,  Tradimenti.J 

—  .'A  tradimento.  Ciappd  ^  p 
ver  omm  a  iradiment:  Vlf^ 
nn  pover  omo  a  tradimento. 

—  Traditdr,  Traditore.  Jk  m 
ditor:  Di  o  Da  traditore.  Jkm 
treuUtora:  Ija  traditora.  * 

Tradii-«dott,  Tradurre.  7fii 
alia  lettera :  Tradurre  alls  Iff 
tera.  |  ikL'dn  trctdott  al  Celhi^ 
(Aff.):  «  L'  hanno  oondottoal  €eb 
lare  ».  II  popolo  direbbe  Menss» 

—  Tradmttdr,  Tradnzion,  Tit 
duztonasoia,  Traduttore,  Tnk 
zionaccia. 

Traent,  Traente.  El  iraenttPin 
eambial :  II  traente. 

Traffegk  (Volg.)  Vedi  TrsfkL 
Nella  parola  volg.:  Traffeakk 
Stiliino. 

Traflla,  Idem.  Passim  per  U  - 
Passare  per  la  tittfila. 

TrafrecUa,  Idem.  Adkss  de  trt 
gedi  %n  vhrs  s*  en  dovaria  tat 
piif  se,..:  £}  finito  il  tempo  defe 
tragedie.  |  (Fig.)  « £a  robba  fi 
fintda  in  d' dna  trugedia*:*^ 
segui  una  vera  tragedia  ». 

—  Tragloh ,  Tragieo.  On  M 
tragieh  .*  Un  fatto  —  o  lottoaML 
«  Te  gh'itt  6n  eerto  fd  de  tragiek*' 
« Hai  un  certo  non. so  ohe  di  tn- 
gico... » 

Traghitt,  Traghetto  (1).  Pirn 
6n  bhU  traghelt:  Trovare  l»ii- 
gna. 

Train,  Traino.  «  El  m^  emtAi 
vet  semper  de  train  » : « 11  mio  t>r 
vallo  va  sempre  di  traioo». 


(1)  Trescare  in  flor.  significa  anche  ma- 
iiegg<are  e  in  qaesto  senso  si  avvicina  al 
nostro  trabesck.  Ma  trescare  ha  altro 
senso  speciale  come  ballare  la  tresca  e 
"cherzare  lascivaraente. 


(1)  Tragh«tto  in  flor.  ha  I'giiifleato  ii 
Tragitto  e  di  Tranello,  non  ha  qndlo  t 
Gaadagno  che  si  ottenga  con  actuia. 


TRA 


—  777  - 


TRA 


BilaBsa,  Tralasoiare.  «  Te  po- 
it  anea  tralassd  de..,  » (Civ.) : 
ireBti   ben  tralasoiare  di...». 
.)  Jjassdt  stii  o  Finilla. 
emia.  Idem.   Seda  de  trama: 

di  Trama. 

uuagg  (Rete)  Tramaglio. 
amandli-ndaa,  Tramandare. 
>  degn  de  viSss  tramandaa: 
I  degne  di  eesere  tramandate. 
anun  (P.  N.),  Tramvai  o 
avia.  Tramm  a  eavai,  a  vapor, 
iUrich:  Tranvia  a  oaTalli,  a 
>re,  a  elettrico.  |  (Bono  a  nul- 

Te  see  6ngran  tramm f  ear 
h  fioBu  *'.<ti  Sei  un  gran  bocoo, 
>zzo  niio». 

Trampes.    Vedi     Tramm , 

ramoggia  e  TranuBoggia,  Tra- 
;gia.  MHt  el  fdrment  de  maendi 
%  tramURigffta:  Mettere  nella 
loggia  il  grano. 
raxndnt,  Tramonto.  De  Valba 
ramont:  DalValba  al  tramon- 
|D1  donna)  «  L'h  6na  tUlla  sul 
nont*  :  «  £«  an  astro  sul  tra- 
ito  ». 

Tramonta-ntaa.  Tramontare. 
Tramontanna,  Tramontana. 
d  la  tramontanna:  Idem  o  Per- 
e  la  bussola. 

ranqulll ,  Tranquillo.  Viita 
iquiila:  Vita  tranquilla.  «  Ch'el 
ra  pur  tranquill  cm,.,  »  :  «  Stia 
iquillo  che...  ». 

•  Tranqnlllament,  Tranquil- 
a,  Tranquillamente  e  Tran- 
Uiti^. 

•  Tranquillizzk,  Tranquilliz- 
3  e  Tranquillare.  «  iimm  poduu 
iQuillieza  la  pdvera  m^mma  » : 
boiamo  potuto  o  siamo  riusciti 
'anquillizzare  la  mamma  ». 

-  Transazidn,  Transazione.  Fd 
i  iransazion:  Fare  una  tran- 
lone.  Vegnx  a  transaeion :  Ve- 
B  a  transazione. 

-  Transig,  Transigere.  II  pop. 
B  pill  volontieri  Ph  6na  tranr- 
i6n.  Transig  eon  la  coseienza: 
msigere  oolla  coscienza. 
'ransilli  (Volg.).  Vedi  Utensili 
^^  del  mestee, 

'ransferta  (T.  burocr.),   Tran- 

rta. 

'ransltk,  Transitare.  «  Transi- 

im  de  eAi  »  :  «  Passiamo  per  di 

i »  (in  fiorent.   h  termine  bu- 

sratico). 


—  Trtosit,  Transito.  Servitu  de 
transit:  Servitil  di  transito.  El 
transit  de  la  GalleHa:  II  passag- 
gio  della  Galleria  o  Andito  di  pas- 
saggio. 

—  Transitorl,  Transitorio.  Ona 
leg  trasitoria:  Una  legge  transi- 
toria. 

—  Traiultlv  (Grammat.),  Tran- 
sitivo. 

Transdnt,  Transunto  (in  dis.)^ 
Sunto  ragionato. 

Trantran,  Idem.  AndA  lib  col 
sd  trantran:  Seguitare  ool  solito 
trantran. 

Tranvai.  (P.  N.)  Vedi  Tramm. 

Trapank,  Trapanare.  «  Gh*h  toc- 
caa  de  lassass  trapanit  el  coo » r 
«  Gli  h  toocato  di  lasoiarsi  trapa- 
nare il  cranio ».  |  (Di  un  liquido] 
M  vin  el  trapana  dai  filidur:  Ii 
yino  trapela  tra  doga  e  doga. 

—  Trkpen,  Trapano.  Trapen  a 
arcMtt:  —  a  petto. 

Trappa ,  Idem.  /  froM  de  la 
trappa:  I  religiosi  deUa  trappa. 

Tr&ppola,  Idem  e  Trappoleria. 
Ciapph  in  la  trappola:  Cogliere 
alia  o  in  trappola.  (Fig.)  Pienth 
6na  trappola:  Tendere  un  ohiap- 
perello.  Ona  trappola  d'dna  ea: 
Casa  a  uscio  e  tetro,  che  par  una 
trappola.  |  (Amese  che  sta  mal 
in  piedi)  «  Cosse  Vh  sta  trappola 
ch\  /  »  : «  Cos'6  questo  trabicoolo?» 

—  Trappoli,  Trappolare. 

—  Trappolad6r,  Trappolatore 
e  Trappolone. 

—  Trappolin,  Trappolino. 
Trasii,  Sprecare.  Trasd  el  fiaa  .- 

Spreoare  il  fiato.  Trash  la  rohbaj 
I'tng^gn:  Sprecare  la  roba,  Tin- 

Segno.  Trasd  el  fatt  so :  Sprecar 
patrimonio  o  Buttar  via  il  suo. 

—  Trason,  Sprecatore.  «  L'h  6n. 
trasdn  de  primma  forsa  » :  «  £}  un 
dissipatore  famoso  ». 

Trasandk  -  andaa,  Trasandare. 
«  Ml  trasanda  tutl  coss  »:  «  Tra- 
sanda  ogni  cosa  ».  Ona  ch  trasan- 
dada:  Una  casa  trasandata. 

Trasatta,  Sciupacchiare. 

Trascurk-uraa,  Trascurare  e 
Trasandare.  Traseurh  la  miee  r 
Trascurare  la  moglie.  Trascureut 
in  del  vestii:  Trascurato  nel  ve- 
stire. 

—  Tra8curad6n,  Trasourataceio. 

—  Trascuranza ,  Idem  e  Tra- 
scuratezza. 


TRA 


778  — 


Trasforma-ormaa  (P.  N.),  Tra- 
6formare.  Momma  I'h  trcuformetda 
de  qu^l  che  Vera:  Roma  ^  tra- 
«tbnnata.  (R.  St.)  /  treufonvMa 
(acoadem.J:  I  traBformatl. 

—  Trasformlsta  (P.  N.  Paliti- 
tica).  Idem. 

Trasloclt-ocaa,  Traslocare.  Tror- 
sloeh  &n  impiegaa:  Traslooare  un 
impiegato. 

—  TrasloGO  (P.  N.),  Idem. «  O'dn 
daa  el  trasloeo  »:  «  Gli  ban  dato 
il  tra8looo)». 

Trasparent,  Trasparente. « JD'a2- 
lusion  Vera  trasparent  » :  «  L'al> 
lusione  era  trasparente  ».  |  J  tror- 
sparent  di  fineater:  I  trasparenti 
fiolle  finestre. 

—  Trasparl ,  Trasparire.  «  In 
faecia  ghe  tr€upariva  la  rcU>biayn 
«  Dal  8UO  yiso  traspariva  on  non 
»o  che  di  amaro  ». 

Trasparlli  e  StraparHi,  Stra- 
parlare.  Nella.  fever  el  tragparUt- 
o  el  straparlava :  Nella  lebbre 
etraparlaya. 

Trasplrk-lraa,  Traspirare.  Las- 
sd  tra£pird  qiuti  coss:  Lasoiar  tra- 
epirare  o  trapelare  qualcbe  cosa. 

—  Traspir&zldn,  Traspirazione. 
Aiutdi  la  traspiraaidn :  Aiutare  la 
traspirazione. 

Trasport,  Trasporto.  Imhszide 
trasport :  I  raezzi  di  trasporto.  £1 
traaport  del  mort  al  eimiteri:  U 
trasporto  funebrc.  |  In  d'on  iror- 
sport  de  rabbia:  In  un  trasporto 
d'ira.  H  (Litografi)  Trasport  suUa 
pietra :  Trasporto  sulla  pietra. 

—  Tra8port&-taa,  Trasportare. 
Ldasasa  trasportd:  Laseiarai  tra- 
m)ortare.  |  (Musica)  Trasporth  da 
on  tdn  a  V alter:  Trasportare  da 
un  tono  ad  altro.  (Tipogr.  Comp.) 
«  M'^  toee€ta  de  trasportdt  Vimpor- 
ginadura  » : «  Wh  toecato  di  rima- 
neggiare  tutta  la  impaginatura ». 

TrasYenal.Trasversale^  Geneal . ) 
In  linea  — ;  In  linea  trasversale. 

Tratt,  Tratto.  Be  trait  in  trait: 
Di  tratto  in  tratto.  «  Tutt  a  6n 
trait  /  »  :  «  Tutt'a  un  tratto  ».  |  On 
omm  ehe  g'd,  6n  hUl  tratt:  Un 
uomo  che  ha  bei  modi.  |  Per  6n 
tratt  de  la  provvidema:  Per  un 
tratto  della  provvidenza. 

—  Trattk-attaa-attasB ,  Trat- 
tare.  Trattd  ben^  m,alf.  de  ean: 
Trattar  bene,  male,  come  un  ea- 
ae.  «  Te  trattet  de  par   <d  »  :  «  Tu 


tratti  da  par  tuo ».    TraUa  4 

donna  :  Tntttare  una  donna.  4 
minga  e6me  trattd  e&n  wm.- 1 
sapere  come  se  lo  cueinare.  A 
taaa  edme  prineip  z  Trattani  m 
principi.  |  «  Ecco  de  ehe  se  irsM^ 
«  Ecco  di  che  si  tratta  ».  I  *^ 
taa  (sost.).  On  traitaa  de  " 
Un  trattato  di  filoaofio.  TV 
p€u:  Trattato  di  pace. 
trattaa  de  matritnoni: 
trattato  o  in  pratioa  di  uiat 
Vess  in  traitaa  de  vend: 
in  nratica  di  vendere. 

Tratta,  Tratta.  Ona  trdki 
L&ndra:  Idem.  |  J>e  ehi  aiip 
6na  bella  tratta:  Idem.  J 

—  TrattabU,  Trattabilecllj 
omm  m^lto  tratUddl »  : «  E  ufl 
molto  trattabile  ».  J 

—  Trattament,     TrattHH 
It  Fit  tratlament » : «  Far ' 
to  ».  (Di  donna  troppo  scola 
Fare  sporgimento  di  veszL 

—  TratuitiTa,  Idem.    Fa 
trattaUva:  Essere  in  trat 

Trattegai-gnan-sniBS, 
nere.  «  8oo  no  come  oofaa  «l 
iegnifnm  »  :  «  Non  so  come  ht] 
tuto  contenermi».  Trattegmii 
pendi  r  Trattere  la  paga.  « Ai 
trattegnuu  6n  pizz  a  «ear* 
« Mi  trattenne  a  lun|;o  in 
quio  ».  «  Ch'el  se  iratU^fna  t 
poo  aneamd   eon  nun»  (il 
dir.:  eh^el  ^e  ferma)  «  La  a 
tenga  qui  con  noi  qualehe 
anoora  ». 

—  Trattenlment,  Trattei 
to.  On  iraXtenimeni  de  miim«:l 
trattenimento  musicale. 

—  Trattin,  Trattioello.  N. 
«  V^  dn  trattin  des  ann  tkt 
vedi*:  «  tl  nientemeno  una 
na  d'auni  che  non  lo  Tedom^ 
dis,  6n  trattinf  ehe  Vahbin 
velen*:  «  Si  dice,  cosa  da 
ch'ella  abbia  preso  il  veleiw 

TrattoBur  (D.  Fr.)  (in  dis.), '' 
tore.  Adkss  al  tratteeur  se  gk»i 
padrdn  del  restorant:  Oggi 
dice  padrone  del  ristoranteti 
storatore. 

Trattoria,  Idem.  «  Mi  voo^ 
net  a  la  trattoria  » :  « lo 
pranzo  alia  trattoria  ». 

Trav,  Trave.    Trav  mi* 
quadrada:  Tondono.  -^  de 
gna:  Trave  maestra.  —  an 
Trare  armata.  (M.  d.  .d.) 


TRA 


—  779  — 


tub: 


in  di  one  di  alter  e  minga 
v  in  del  sd:  Voder  i  brusooli 
ccluo  altrui  e  non  la  trave 
roprio. 

rravadiira,  Travatura.  La 
fii^ra  del  Uee :  La  travatura. 
rravitt,  Travioello.  8td  h  a 
I  i  travett  o  travitt:  Star  a 
»re  i  travioelli.  |  On  pover 
U  (1)  (impiegato) :  Un  povero 
trto. 

bV&l  p    Travaglio.    On    omm 
U^  travai  (in  dig.):  Un  omo 
»  cli  fastidii. 

kvall  (Volg.).  Vedi  Intervall. 
kvarga  (Andat.  del  cavallo), 
A880.  Andd  de  travarga:  An- 
li  trapasso. 

Lvasli,  Travasare.  —  el  vin: 
asar  il  vino. 

Travas  (P.  N.),  Travaso.  On 
IS  de  bile:  Un  travaso  di  bile. 
rraTasadura,  Travasamento. 
I.vto8,  Traverso.  Andit  a  tra- 

Andar  a  traverso.  AnddtuU 
%  iravere:  Andar  tutte  le  oo- 
traverso.  Otappit  i  robb  per 
rf*«.'  Pigliar  le  parole  a  tra- 
>-  Rispond  de  travers :  Ri- 
dere  a  traverso.  Andd  dn  boc- 
%  travers:  Andar  a  traverso. 
€ida  de  travers:  Oochiata<  di 
3r80.  Perdrizs  e  per  travers: 
diritto  e  per  traverso.  Strada 
ifsa:  Strada  tra versa. 
Trayersdn/  Traversone. 
^rma)  «  HI  g*h  daa  6n  traver- 
e  dfta  bandoUera*:  «  Gli  ha 
un  traversone  e  una  punta 
Eidoliera  ». 

Trayersk-ersaa,  Traversare. 
nersd  la  strada,  el  riavilli:  Tra- 
»re  la  strada,  traghettare  11 
le. 

BkTisli-iBaa,  Travisare.  «  L'a 
aaa  tutt  eoss  » :  «  Ha  travisa- 
vero  ». 

BUi6n,  Trazione.  La  forza  de 
on :  La  forza  di  trazione. 
B,  Tre.  N.  fr.  speciali.  La  re- 
del  ire:  Idem.  E  vunna  e  dd 
,  eiappa  ck'el  gh'h :  (Manca) 
e  femminile  di  tre  Vedi  TVit . 
Bdes  Tredici.  El  tredes  de  ta- 
h:  La  Morte.  El  pregiudussi 
edes  a  tavola:  II  pregiudizio 


di  non  star  a  tavola  in  tredici. 
Tredks  dt  quaUordes  mia:  Vedi 
Mia, 

—  Tredesln.  N.  fr. :  El  tredesin 
de  marz  (testa  religiosa) :  II  giomo 
13  marzo. 

TrefOBUi.  Trifoglio. 

—  Trelira  (P.  N.),  N.  fr.  r  Con- 
tent c6me  dn  trehra :  Contento 
oome  un  papa. 

Tremk-emaa ,  Tremare.  «  Ohe 
tremma  la  v6s » :  «  La  voce  gli 
trema  ».  «  Me  tremava  i  gamb  » : 
«(Mi  tremavano  le  gambe».  «  QvMl 
v6i  el  tremma  nd»:  *  Quelle  non 
trema  una  saetta  ».  Tremd  el  P*n- 
eir<Bu:  Tremar  il  bubbolino.  Tre- 
md,  edme  6na  fceuia:  Idem. 

Tremacda  (Uocellino),  Cutret- 
tola.  Ciapph  i  tremaeda :  Vedi  Pu- 
r€ueu»itla. 

Tremendo,  Idem.  «  L^h  staa  in 
d*dn  periedl  tremendo  »:«.{)  sta- 
te o  si  trov6  in  un  pericolo  tre- 
mendo ».  Trem^nda  gelada :  Vedi 
Gelada^ 

Trementlxma,  Trementina. 

TremlroBla  o  Tremarella,  Tre- 
merella.  «  El  g*d,  adoss  la  trema- 
rella  » : «  Sta  coUa  tremerella  ».  La 
tremirtBula  di  vhgg:  II  paralitico. 

Treno,  Idem.  El  treno  de  easa : 
II  treno  di  casa.  |  Soldaa  del  tre- 
no :  Soldato  del  treno.  |  Treno 
merei :  Treno  meroi.  —  latnpo : 
Treno  lampo.  —  om,nibus :  Treno 
omnibus. 

Trenta,  Idem.  El  trenta  para : 
II  trenta  para.  P.  E. :  Fib  on  fre- 
eass  del  trenta  pari:  Fare  un 
chiasso  indiavolato  (1).  (Pr.)  J}e 
gih  eh'hnm  faa  trenta  f^mm,  anea 
trentun  :  Cni  ha  fatto  trenta  pu5 
far  trentuno. 

—  Trenta  e  quaranta  (Giooo), 
Trenta  e  quaranta. 

—  Trenvun,  Trentuno.  Giugh  al 
trentun :  Idem.  (Pr.)  X4  d\  tren- 
tun se  n6  te  ghe  Vee  in  del  saeeh: 
Non  dir  quatti^o  se  non  1'  bai  ncl 
sacoo. 

Tr^BCa,  Tresca  (2),  Trita  o  Tri- 


Parola  plemontese  entrata  perfetta- 
)  nella  parlaia  milanese  e  florentina 
il  Doto  capolavoro  drammatico. 


(1)  A  Firenze  dicono  per  eiemplo :  Le 
trenta  rara  si  sono  oggi  scatenate  contro 
di  not.  Ed  e  strano  giacche  codesto  trenta 
para,  che  s'prniflca  i  sessanta  deonrioni 
mllanesi  a  Firenze  non  c'erano.  Sembra 
dunqne  frase  importata. 

(3)  Ecco  un  be!  caso  di  parola  milaneso 


TRE 


—  780  — 


TRI 


tatura  o  Tribbiatura.  M  temp  deUa 
tresea  del  rU :  II  tempo  della  trita. 
ia  tresea  Vh  suU'era :  La  sterta 
(Siena)  ^  suU'  aia.  £1  eavalanUn 
ehe  nUnna  i  eavai  a  la  tresea : 
L'acoostatore  o  Aooostarello.  Batt 
la  tresea :  Tribbiare  il  riso  o  il 
miglio. 

TreBia.  Tregsea  (ant.  e  in  dis.), 
Migliarola  e  MigUarini.  S' eiopp 
earieaa  a  tresta:  Fucile  caricato 
a  pallini.  Tres'ia  grossa:  Gocoio- 
loni. 

Trezsa,  Treocia.  FA  sin  i  trezz: 
Far  le  treooie.  I  trezz  fint:  Le 
trecoie  finte.  |  (Paglia)  Fdi  trezza: 
Face  la  treccia.  Idonn  de  Toseana 
ehe  fan  trezza :  Le  treooiaiuole. 

Trlli-iaa  e  Tridk,  Tridare.  Trid, 
gib  el  manz  vanzaa  per  fa  i  mon- 
deqhelli:  Tritare  il lessoper fame 
poipette.  —  la  paia:  Tritare  la 
paglia.  Trih  &n  moec  in  la  pippa : 
Tntar  colle  unghie  mi  sigaro  per 
la  pipa. 

—  Trld,  Trito.  Formagg  trid: 
Cacoio  grattato.  Pan  trid:  Pan 
grattato.  Pantrid:  Pan  bollito. 

Triacoa,  Triaoa.  Passa  la  triae- 
ca:  Passa  il  cessino. 

Trlangdl,  Trian^olo. 

Triapaia,  Trinciapaglia. 

Tribblk>Tribbiaa,  Tribbiare. 

Tribuleri,  Tribolazione.  Vittade 
tribuleri:  Vita  di  tribolazioni. 

—  Tribnla  e  TribdUi,  Tribulare, 
«  i/'&  iinii  aneoM  lu  d^  tribulii »  : 
«  Ha  Anito  anohe  lui  di  tribulare  » 

—  Tribulazlon,  Vedi  Tribuleri. 
Tribunal,  Tribunale.  Andit  per 

—  :  Andare  per  tribunale. 

Tribunna,  Tribunna.  La  trUmn- 
na  de  la  Camera  :  La  tribuna  della 
Camera.  —  di  piomalisti:  —  dei 
giornalisti.  —  xn  giesa:  In  chiesa. 

Tzlbutt,  Tribute.  On  tributt  de 
rieonoseenza :  Un  tribute  di  rico- 
nosoenza.  Pagd  el  tributt:  Pagare 
il  tribute  alia  natura. 

Tricanton  (P.  N.),  Nicchio. 

Tricbina  (P.  N.),  Trichina. 

Tricctraccb,  (Gioco)  Sbaraglino 
e  Tavola  reale.  —  |    (Onomatop. 


che  ha  tuttn  I'aria  di  essere  pretta  toseana 
e  che  sfgniflca  cowi  ben  di  versa  da  qoella 
che  eaprima  la  Tresea  Hallana:  pratica 
amorosa  illecita  o  eqtiivoca  o  anche  ballo 
*ozzo  e  sclammanato. 


del  rumore  di  zoceoll).  Trie^ 
traouhe.   |    (Ordi^o  che 
le  campane  ne'  giomi  deUa 
sione).  Tabella.   Son^   el 
traceh:  Sonar  la  tabellA. 

Trlddo  (P.  N.),  Triciclo.  « 
bieieletta  la  ghe  /d  paura ;  el 
feriss  el  trieielo  »  ;  «  La  bi  ' 
gli  fa  paura  n^i^^^nsoe  il  tn 

Tric61or,  Tricolore.  Za  bt 
— :  La  bandiera  tricolore. 

Trio6t6  (D.  Fr.),  Camicioli 
maglia.  «  Oo  lastaa  aid  el  (tieilrt: 
« Ho  smesso  11  giubetto  di  ■> 
glia  ». 

Trid,  Tridli^idaa,  Tritere.1^ 
fMi^g  trid :  Caoio  parmifnaM  p^ 
tugiato.  «  Tridit  gib  i^pooitL* 
«6ratta  un  po'  di...  ». 

Tridov,  Tnduo.  On  tridM^i 
Madonna ;  Un  tridao  alia  Ver^ 

Trienni ,  Triennio.  Per  ^  - 
Per  un  triennio. 

Trienal,  Trieunale. 

Trifola,  Tartufo.  Trlfola 
grisa,  nigra:  Tartuib  bianeo,  p 
gio,  nero.  Risott  eoi   trifol:^ 
sotto  eoi  tartufi. 

—  Trifollt-folaa,  Attartnfobi 

—  Trifolera,  Tartufaia. 

—  Trifolott. 

Trighett.  Vedi  TrttghetL 
Trlglia.  Idem.  (Pescc)  (P.  S 

TrigHa  de  seceui  :  Tri^Ua  di  M 
glio. 

Trli,  Tre.  Tri  eavai:  Tre  cstJ 
(M.  d.  d.)  Senza  dl  nd  dwi 
trii :  Senza  dire  n^  uno  n^  m 
(Femm.)  Tre:  Tre.  Tre  daimi 
trii  omen :  Tre  donne  e  tre  m 
mini. 
Trii.  Vedi  rrui.Trito.  Vedi  Wi 
Triquattrin.  N.  fr.  «  Z,'h  dn  H 

Suallrin  d'dna  donna  »:«£>■ 
onnina  piooina  e  nrasioeinaih 
Trisett  (Giogo),  Tresette. 
Trill,  Trillo.  1  triU  del  rw 
gncBu:  I  trilli  delPusignolo. 

—  TrilUi.  Trillare.  *£a  ttm 
ben  »  :  «  Trilla  bene  ». 

Trimester,  Trimestre.  Ah«t^ 
ment  a  trimester:  Abbonamerii 
trimestrale. 

Trimestral,  TrlmestralBiflt^ 
Trimestrale^Trimestralmente.  Ai 
gd  el  fill  trtmestralntent .-  Pa^ 
la  pigione  trimestralmente.        | 

Trinoa  (N.  fr.):  N<euv  de  tri» 
ca:  Novo  di  zecoa.  i 

Trincii-incaa,  Trincare.  « IFi 


TRI 


—  781  — 


TRI 


eke  giug^  e  tritieik  »:«.£'  non 
3be  giocare  e  trinoare  ». 
.  Trlncada,  Trlncadixiiia,Trin- 
ft,  Trinoatina. 

rlneera,  Idem.  I  soldaa  lavo- 
a  la  trincera:  I  soldati  Btanno 
orando  a  una  trinoea. 
rlncerass-eraa,  Trincerarsi. 
U  el  s'h  Irineerau  ednt  el  se- 
tii  a  d\  ehe.:  » : «  Egli  b^^  trin- 
»to  dietro  ripetute  proteste  ». 
rlncett,  Trincetto.  I'd  mold  el 
leett:  Far  affilare  il  trincetto. 
rincili-inolaa,  Trinciare.TVin- 
6n  pollin:  Trinciare  un  tao- 
10.  Anche  Sealcare, 
rinoiant ,  Trinciante  ,  (Fig.) , 
Idioente. 

Trinitaa,  TrinitSi.  (Colto)  La 
vUaa  erisUantuif  egizianna,  oud- 
iea,  eec*:  La  trinitlh  oristiana; 
iiana,  buddiatioa,  ecc. 
rlonfii  -  onfaa,  Trionfare.  1/  ^ 
vga  vera  ehe  gien  i  baloss  quii 
irionfa:  Non  h  poi  tanto  Tero 

i  bncconi  tiioimno  sempre. 

TrlonfiBUit,  Trionfante.   Olo- 

e  trionfant :  GlorioBO  e  trion- 

donfal,  Trionfale.  Car ^  porta  ^ 
t,  pcuseggiada  Irionfal:  Carro, 
Af  aroo,  poBseggiata  trionfale. 
rtpee,  Treppiede.  «  M^tt  el  pa- 
in in  sul  trtppee  »  :  «  Appoggia 
adella  bhI  nreppiede  ».  (A  per> 
0  Tripee  de  maiolega:  Bom- 
>.  (A  persona)  inTe  see  6n  tri- 
de  maiolega  »  (pop.) :  «  Set  un 
ipellino  o  un  bono  a  nulla  o 
t)ombero  ». 

Triperdn,  GroBso  treppiede. 
»er8ona)  Dappocaocio. 
lpilU-llaa,Trepilare  (1),  Bril- 
,  Tripudiare.  Tripilla  de  la 
enihsza:  Giubilare  per  eioia. 
%  pice^tt  ehe  tripilla  stulMie- 
km:  Un  pettiroBBO  ohe  brilla 
^ancione. 

Iplicli-caA,  Triplicare. 
Ipod  (Colto),  Trmode,  Treppife. 
Ip61,  Tripoli  e  Tripolo. 
Ippott,  Trippone. 
Ipudi  (P.  N.),  Tripudio.  «  Ve 


E  parola  pistoiese  e  signiflcn  passar 
ligaardo  Bopra  nn  campo  seminato 
Ddolo  CO*  piedl.  Di  que«ta  voce  bo 
to  nn  precTso  risco&tro  nel  dialetto 
teFe-brianxnolo :  /  bagai  un  trepilaa 
V  irba  del  pradell. 


podii  imaging  ehe  tripudi  Ve  staa 
M  nel  eamp  ^[ttand  i  dn  vist  san 
e  salv  »  :  «  Vi  potete  flgurare  cbe 
tripudio  fu  nel  campo  quando  han 
yeduti  i  commilitoni  tornare  sani 
e  Balvi». 

Tils^tt,  Tressette. 

TrlBt,  Tristo.  «  El  ven  gtid  trigt 
e6mh  »  :  «  Quel  ragazzo  mi  dima- 
gra  e  diventa  sparuto  ogni  giorno 
piil».  I  Fd  6na  trista  figura:  Far 
una  tnsta  iigura. 

Trivial.  Triviale.  «  C6me  n  tn- 
vial  quell  omm  » : «  Come  h  triviale 
quelromo  1 » 

TriYialissim  (P.  N.),  Trivialon, 
Trivialissimo,  Trivialone. 

—  TriTlaUtaa  (P.  N.),  Trivia- 
litk.  inIPdl  di8  8k  ehe  at  trivicUi- 
taa  » : «  Non  dice  ohe  trivialitlii ». 

TrofeOf  Idem.  On  trofeo  de  ban- 
der :  Bandiere  a  trofeo. 

Trola,  Idem.  |( Colto)  L^assedi  de 
Troia :  JL'assedio  di  Troia.  (M.  d. 
d.)  «  J/i  6n  avawso  de  Troia  »  (di 
donna  ehe  fu  bella) :  «  Ci  si  vedono 
anoora  di  begli  avanzi)».  |  hIm 
nostra  troia  I'  h  gravida  »  :  «  La 
nostra  scrofa  h  pregna».  (A  don- 
na disBoluta)  «  2/'  ^  dna  troia  !  » 
(triv.) : «  £:  una  troia  ».  |  (Inveoe  di 
boia)  «  Oh  ehe  troia  d'  6n  omm  /  » 
(volgariss.) :  «  Che  boia !  » 

—  Trolada,  Troiata.  <M  dis 
ddmd  di  troiad  »  :  «  Dice  sempre 
delle  troiate  ». 

—  Troiano  (P.  N.),  Troiano.  Al 
temp  di  Troiani  i  eiamaven  sospir. 
(a  ohi  rutta) :  Al  tempo  de'  Tro- 
iani o  de'  porci,  erano  sospiri. 

—  Troiaxsa  Troiaocia. 

—  Troidtta,  Troiattella. 

—  Troi6n,  Troione. 

—  Troiee»  Troiaio  e  Troiume. 
Tromba ,    Idem.    «  L'^ .  prima 

tromiMi  aua  Seala » :  «  £  prima 
tromba  alia  Scala».  SdnA  la  trom- 
ba :  Sonare  la  tromba.  I  Tromba 
marina:  Portavooe. | «  Jf ^nna  ben 
la  tromba  e  impientssem  el  m^i- 
stHl » : «  Pompa  bene  e  riempi  il 
mastello  ».  |  Tromba  (pubblico  in- 
canto)  Fd  tromba :  Vendere  o 
comprare  alia  tromba. 

—  Trombee,  Trombaio. 

—  Tromb^tta,  Trombet^.  « I/h 
trombetta  de  eavalleria  » : «  £  trom- 
betto  o  trombettiere  di  eavalle- 
ria».  /  trombetta  de  la  eittaa  (in 
dis.) :  I  trombi.  |  Finissela  de  s6- 


TRO 


—  782  — 


TKO 


nit  la  tromheita  »  :  «  Finiscila  di 
Bpetezzare  ».  AndHt  a  fit  la  trom- 
oetta  in  di  visin  de  la  porta :  £s- 
sere  la  tromba  del  vioinato.  Fd  la 
trombetta:  Fare  la  spia. 

—  Trombett& ,  Strombettare, 
Prender  la  tromba.  P.  E. :  «  On 
sahettdn  cK*el  vh  a  trombeltd  tuU  » : 
«Uii  cicalone  che  raoconta  tutto 
oi6  ohe  sente  dire  ». 

—  Trombin.  Trombini  (1),  Ri- 
volte.  Strivai  a  trombin:  stivali 
colla  rivolta. 

Trombdn,  Trombone.  I  trom- 
b6n  di  hrigant:  I  tromboni  del 
briganti.  \^El  sonna  el  trombon  » : 
«  Sona  il  trombone  ». 

—  Trombonada,  Trombonata. 
«  HI  s't  quistaa  dtia  trombonada  » : 
«  Si  bu8c6  un  trombonata ». 

Trdn,  Tuono.  Fort  cdme  &n 
iron:  Gagliardo  come  un  toro. 
«  Se  sent  el  iron »  :  «  Si  sente  il 
rombo  del  touo  ».  Secrhtt  edme  el 
tron  (iron.):  Segreto.  come  un 
dado. 

—  Tronit,  Tonare.  «  M  tronna  » : 
« Si  sente  tonare  ».  (Pr.)  L^i  rar 
eh' el  tronna  e  ehendpioeuva:  Tan- 
to  tonb  che  piowe.  (Buccinarsi) 
«  8e  tronna  cm  Vabbien  de  trasio- 
ed  » :  «  Corre  voce  che  Pabbiano  a 
traslocare  ». 

Tronada,  Tonamento  (in  dis.), 
II  tonare,  Tono  prolungato.  Ona 
gran  tronada :  Brontolio  o  rombo 

0  schianto  di  tono. 

Trdnch ,  Tronoo.  « Che  bell 
ironehf  »  :  «  Che     bel      fusto!  » 

1  Troneh  de  strada :  Troneo  di 
strada.  (Pig.)  On  troneh  d'6n  bor- 
gaii:  Vedi  Paehinott. 

Trono,  Idem.  JSl  rh  in  trono: 
II  re  in  trono.  Trono  e  aUar  (col- 
to):  Trono  e  altare, 

Trdpp,  Troppo.  Pur  tropp  f : 
Pur  troppo !  «  L'h  anea  tropp  »  : 
«  Ce  n'^  d'avanzo  *.n  A  qu^st  ptBu 
I'i  tropp,  fatura  de  mxsura ! » : 
«  Ah  questo  poi  h  assolutamente 
troppo  ».  «  TuiUi  8ta  robba  f  Vk, 
troppa  »  :  « Troppa  tutta  questa 
roba».  Chi  tropp  e  ehi  mtnga : 
Chi  ne  ha  troppi  e  ohi  ne  ha 
punto.  (Pr.)  Cdl  tirdt  tropp  se 
romp :  Chi  troppo  tira  la   corda 


(1)  Trombini  tutt'altra  coga !  Sono  pa- 
ste fritte  di  farina  e  miele  che  servono  da 
".oiazlone  alia  povera  g^nte* 


si  spezsa.    Tutt  i  trtfpp  *n  ^ 
II  troppo  storpia. 

tropn^tt  (P.  N.),  Cn  po'  tv 
po.  «  Qaest  per  esetnpi  r  kif 
p^tt » :  «  Questo  per  esemplo  ^ 
po'  troppo  ». 

Trdppa,  Truppa  (1).  Onm  fR 
troppa  de  gent:  Oran  frotli 
gente.  /  pegor  van  vn  iroppt:i 
pe4M>re  vanno  a  branchi.  JTnM 
arriven  in  tropp:  Le  rondiiif 
rivano  a  stormi.  «  Qtitelia  vm 
donna  la  g'd  &na  troppa  de  jSmM 
«  Quella  povera  donna  hanDi> 
eitO'  di  nglioli ». 

TrdB,  Tralcio.  On  tros  ds  ii 
Un  traloio. 

Tr6eiUKBa,  Rocchio.  Tr6smi 
inguUla:  Rooohio  d.i  angmQA. 

Trott»  Trotto.   Awtdd  de 
Andare  al  trotto.  «  JS^  via  de 
«  E  via  di  trotto  ».   Trott 
unUf   disegual,   slanzaac 
ohiuso  o  serrato,   imito, 
spicoato  o  lanoiato. 

—  Trottk-ottaa,  Trottan.  c 
toeea  de  trottA  tuU  el  sanio  S, 
Erod  a  PUaM»:«Gli    tocet 
trottare  tutto  il  santo  giona 
Erode  a  Pilato  ».  «  £1  faroo 
mi  quel  pigr6n  »  : «  Lo  te5 
lare  io  quel  tanghero  ». 

—  Trottada,  Trottata.  « 
faa  6na  trdttada  soUa  de  cM 
Monza  » : «  Si  trott5  ohiaso 
la  strada  da  qui  fino  a  Mona 
Fd  la  trdttada  sui  boMHdn: 
la  trottata,  in  carrosza.  Tt 
d'asen:  II  trotto  dell'aaino 
poco. 

— Trotta  dlnna  «Trottad6r,T«t 
tatina,  Trottatore.  CavaU  — :  O 
YfJlo  trottatore.  |  /  troUadtri 
sirad:  IjC  rotaie  in  lastrieo. 

TroTli-ovaa-OYass,  TrofM 
«  Trmuvipk  quHfeeui  » : «  Nontti' 
YO  pij!l  que'  lOgli  ^.  *  8e  el  trtMH 
minga  ehi  ghe  imprksia  di  dli 
V^  rovinaa  »  : «  Se  non  troTi 
naro^  rovinato  ».  Trovass  ^ 
Trovarsi  pentito.  Trmwwt'M 
dna  strada:  Trovarsi  in  una  ' 
o  a  mal  partito.  «  Ch'el 
<ro«amm)»:«  Mi  venna  vl 
«  Sdnt  staa  a  irovd  la  pri. 
«a» : « Sono  stato  a  far  visiti 


(1)  Che  troppa  derivi  dall^ltollaao 
i  evidente.  Ma  truppa  etprine.  pii 
che  altro,  oorpo  mfliiare. 


TRU 


—  7i«- 


TUB 


prlncipessa ».  N6  trovd  V  us8  de 
oi'ndit  jmura:  Non  trovar  piU  I'u- 
Boio  per  andarsene.  (Pr.)  Cf/i*  eerea 
tf^ofuva:  Chi  ceroa  trova.  Fada  la 
leff  travato  V  inpann :  Fatta  la 
lesffe  trovato  V  inganno. 

%mcc&  -  caa  -  case ,  Tinooare. 
4e  ^nella  vaeea  li  la  trueta* : «  Quel- 
le muooa  dh  di  cozzo  ».  |  (Comi- 
ei}  Farsi  la  testa.  Acconoiarsi. 

—  Tmooh,  Truoco.  «  Qtthst  V I 
^n>  bhll  trueeh  /  »  :  «  Questo  5  un 
"bel  trucoo  ». 

Truffaldln,  Trufifaldino. 

Truffa,  Idem.  «  La  me  par  6na 
tr%tjfa  belVe  himna  » : «  La  mi  pare 
una  truft'a  bell'e  bona  ». 

—  TmiEik-ffaa,  Truffare.  (P.  N.), 
«  ^EJl  m'dt  iruffaa  de  mUla  lir  » : 
«  Mi  ha  trunato  per  mille  lire  >. 
(II  pop.  dice  pill  Yolont.) :  «  M  m'^ 
imSroiaa  de  milla  lir  ». 

—  Tmfl)&d6r,  Truffatore.  Truf- 
fad&r  in  guant  glasse:  Trufifatore 
in  gaanti  f^sXii, 

Truppa,  Tnippa.  Cavall  de  trup- 
pa:  Cavallo  miutare.  «Xa  truppa 
V^  eonsegnada  in  eashrma  »  : «  La 
tmppa  h  consegnata ».  Rosoli  de 
truppa:  La  sozza. 

TTitscla,  Truscia  (Pistoia),  Tru- 
cia  (1),  Fretta.  Vhss  in  gran  tru- 
seia :  Ayer  fretta  o  Esser  in  gran 
facoende  o  Aver  le  faocende  alia 
gola  o  Essere  pNer  le  furie.  Avkgh 
sii  i  truse :  Acciaooinarsi.  «  Oeuh 
ehe  truseia  /  »  :  «  Oh  che  fretta  I » 

—  TmsoUi-BClaa,  Affaccendatfii. 

—  Tmsoldn,  Faccendone.  «  Fd 
minga  tant  el  tru»eidn  »:  «  Non  mi 
fare  il  Cecco8uda». 

TroSBi-Biaaj  Cozzare.  T  h(Bu 
trtissen :  I  bovi  cozzano. 

Trutta,  Trota.  Trutta  in  bianeh: 
Trota  in  bianco.  Oeuv  de  trtttta : 
Ovi  di  trota.  Oeucc  de  trutta_  eotta: 
Ooohi  di  triglia. 

Tmtilla.  Ficcola  trota. 

Tn,  Tu.  Al  tu  per  lu:  A  tu  per 
ta.  P.  E. :  Ciappa  van  al  tu  per 
tu  :  Metter  uno  alle  strette. 

Tiibero61,  Tubercolo.  «  El  a*d  i 
tubereol*:  «  E  malato  ne'  pouno^ 
ni  ». 

TuberoBa,  Tuberosa. 


(1)  Trveia  a  Fir.  sigBtflcii  miseria,  ohe 
si  manifesta  Rpeeialmente  dagli  abiti  sn- 
dlcf  e  logori,  e  non  ha  nnlla  a  che  fare 
oon  Tntada  par  avendo  somiglinnza. 


Tubo,  Tubo.  Itubi  del  gas:  I 
tub!  del  gasse. 

—  Tubett,  Tubetto.  «  STi  rott  el 
tubett  del  tertnometro  » :  «  Si  8pezz6 
il  tubetto  del  termometro  ». 

Tuoc  (Volg.).  Vedi  Tutt. 

Tuff,  Tuffo  (1).  Sito.  «  CM  gh*  ^ 
dn  tuff  de.,,  »:  «  Qui  c'6  un  sito 
di... » 

TvgQrl,  Tugurio.  «  QueUa  eaaa- 
Vh  &n  tuguri » :  «  Quella  casa  h  un 
tugurio  ». 

TuU,  Tulle.  On  vestii  de  tull:  Un 
vestito  di  tulle. 

TuUo  (In  dis.),  TuUio.  N.  fr. 
antiq. :  11  M  se  ered  6n  Tullo  » : 
«  E*  si  crede  un  TuUio  ». 

Tam6r,  Tumore.  On  tumor  alia 
mammalia :  Un  tumore  alia  mam- 
mella. 

Tumult,  Tumulto.  On  tumult  de 
gent:  Un  subisso  di  gente. 

Tora  via  (In  dis.),  Passa  via. 
Vedi  Piatsd, 

Torba,  Idem.  La  turba  mal^ 
dica:  Idem. 

Turbin,  Turbine. «  J^  vegnuu  sU 
dn  turbin  » :  «  £  scoppiato  un  tem- 
poralaocio  ». 

Tnrcli ,  Turco.  M  bev  edme  6n 
tureh :  Beve  come  un  Turoo. 

Tnrdiesa,  Turohese  (gemma). 

Tnrcbln  (Colore),  Turchino. 

Turibdl,  Turibolo.  Mend,  el  tu- 
ribol  sou  al  nat :  Incensare. 

Turin,  Torino.  N.  fr.  in  dis.  r 
BUI  bellin  se  vd  finna  a  Turin  : 
Passo  passo  si  giunge  a  Roma. 

Tumo,  Turao.  «  2/h  vegnuu  el 
sd  tumo  » :  «  El  venuto  il  suo  tur- 
no ».  V^ss  de  tumo :  Essere  di 
giro. 

TutiUa,  Tutela.  « 1/^  aneam» 
80tt  a  tutellart:  «  E  ancora  sotto 
tutela  ». 

—  Tut6r,  Tutore.  «  M  jfh  faa 
de  tutor  e  de  pader  » :  «  Gli  fece 
da  tutore  e  da  padre  ». 

Tutt,  Tutto.  Tutt  s%idaa:  Tutto- 
sudato.  On  poo  de  tutt:  Un  po" 
di  tutto.  « III  g*dt  tutta  Varia  de 
vlss...  »:  «  M'ha  tutta  I'aria  di  es- 
sere... »  «  Eeco  tutto .'  » :  «  Ecco 
tutto!  »  —  8ta  ehe:  Tutto  sta  che. 
«  —  quMl  ehe  te  voRuret  »  : «  Tutto 


(1)  Tutt'altra  cosa.  E  Vatio  di  {affitrst 
e  ha  quest!  modi ;  L'nUimo  tuffo  por  Ro- 
Vina  e  Dare  il  tuffb  per  perdere  11  credito 
totalmentc. 


TUT 


—  784  — 


TUT 


quelle  che  vuoi  ».  P.  E. :  *  M  sa- 
rd tuit  quell  ehe  le  voburti,  ma  Vh 
galantomm  »  :  «  Sard,  pure  tutto 
<quello  ohe  yuoi,  ma  e  onesto ». 
•«  I/'^  iutt  d\  ehe,.,  »:  «  £  tutto  di> 
re  che...  »  —  com  h  bon:  Tutto 
«erve.  Deper  tutt:  Da  per  tutto. 
P.  E.:  « J9e  aVhrha  eh\  in  aulla 
montagna  ne  nass  de  per  tutt » : 
•«  Di  quest'erba  sul  monte  ne  na- 


sce  per  tutto  ».  «  S*«»  IravM] 
minga  de  per  ttUt  » :  «  Oni 
tega  uon  ne  vende  ».  nVth 
nafyn  «  L'^  tutt'una!  »  M 
Del  tutto  o  per  afifatto.  P. 
«  Ad^g  V  d  molaa  del  teil  dej 
md.  > :  «  Ora  si  astiene  per  Ti 
to  dal  fumare  ».  (Pr.)  jRiMii 
el  fnal  el  ven  per  fd  miu:  1 
tutto  il  male  Yiene  per  wax'' 


XJ 


U  (Si  pronuncia  alia  francese ; 
euono  ignoto  alia  lingua  tpBoa- 
na),  U. 

Ul)edi  e  Obidl,  Obbedire.  «^ 
voRur  minga  ubedi  » :  «  Non  vuol 
obbidire  »,  «  L'uMdiss  come  6n 
4Mgnmu  » :  «  Obbedisce  come  un 
cagnolino  ».  (Pr.)  A  ubedl  ae  falla 
mai:  E  megUo  ubbidire  che  san- 

—  Ubedient  e  Ubidient,  Ubbi- 
diente.  On  ficeu  tUtidient :  Un  ra- 
gazzo  ubbidiente. 

—  iTbedienza,  Obbedienza.  Sem- 
per dispost  a  Vvbidienza:  Dispo- 
8to  sempre  airobbedienza. 

Ubi,  iJbi.  N.  fr.:  Ibi  vel  ubi 
<8ulle  lettere):  Ivi  o  dove  si  tro- 
va.  (Coltd)  Trdvd  Vvhi  consistam : 
Trovare  I'ubi  consistam. 

Uccisidn,  Uccisione.  «  Sta  nott 
dn  fa^  dn'uccision  in  contrada 
^... »:  «  Questa  notte  hanno  com- 
messa  un'uccisione  in  via...  » 

Udiendum,  Idem.  N.  fr.  lat.  in 
uso  fra  gente  civ.:  Ciamaa  a  u- 
diendum  verbum, :  Chiamato  a  u- 
•diendum  verbiun. 

Udienza,  Idem.  Dd.  minga  udien- 
aa :  Non  dare  udienza  o  ascolto  o 
retta.  Ddt  m,inga  udienza  (di  ma- 
gistrati):  Non  dare  o  dare  udien- 
za. Giomada ,  sala  d'udiema  : 
•Giornata,  sala  di  — . 

—  Uditdr,  Uditorc.  Assist  a  di 
Jezidn  corns  uditor :  Assistere  a 
"delle  lezioni  come  uditore. 

Uga,  Uva.   Uga  bianea,  nigra, 

rara  de  grann,  sphsa  de  grann, 

^ce, :  Uva  biaiaca,  nera,  una  cioc- 

<5a  (Pisa),  una  pigna  (Siena),  ecc. 

ijga  Salamanna:  Uva  Salaman- 


na  (1).  Cattii  Vuga:  Vende 
re.  JJdlz  corns  Vuga:  Dolce 
11  miele,  lo  zuccnero,  il  gin 

0  Uva  dolce.  Granna  d'uga:  < 
CO  d'uva.  Grappell  — .*  Gmi 
La  pblpa  delVuga:  La  po4 
ganddlitt:  I  fiocini.  M  n^ 
sugo  o  il  vino.  Uga  j^ottail* 
passa.  L^uga  Id  penetdra:  L>* 
imbrima.  At  temp  de  rug* 
tempo  dell'uva  o  della  vew 
mia.  Malatiia  de  Vuga:  Vedi 
Uga  spinna:  Uva  spina  o  J 
(Esclam.  nuoviss.)  «  Che  v^i 
«  Che  noia  I  Opp.  Quante 
rie! » 

—  Ugbetta.  Uvetta,  Uva 

1  I  ughett  in  del  panailon:  Zil 
bo  (nel  panin  di  ramerino). 

—  Ughlxma  (Puerile),  C 
«  Mangia,  car,  la  b^Ua  ugkiM^ 
«  Mangia  I'uvina,  bimbo  miOf ' 
ti  far^  bene  ». 

—  tJgonna ,    Grosso 
Opp.  Uva  dal  chicoo  assai 

ugola  (Civ.  e  tJgora  {yd 
gola.  Andd  aid   Vu^ola :  < 
abbassarsi  rugola.    Toeehn 
Vugola  :  Non  toccar  Fugola* 
dd  su  Vugola:  Fare  fogo. 

tJgual,  Uguale.  «  ITgual  a 
li  sard  aiffieil  de  trovaU  »:«< 
pagno  o  uguale  sar^  difficilfi 
varlo  0  trovarne  ».  «  Per  ^ 
ugual »  :  «  Per  me  fa  lo  steaMJ^ 

—  Ugualli  e  UgualU-Utt, 
guaglianze. 

—  Ugualianza  o  UgnAglitf*! 
Idem.  Uguaglianza  de  tnUUa 
Uguaglianza  di  trattamento. 


r- 


'm 


(1)  Portata  a  Firenzeda  ttsr  fllaa**'* 


UGU 


—  786  — 


um:a 


[FiniAlBiont,  U^almente. 
Uhm,  Uhm. 

kao.  Idem.  Elearrh ddve gh'e^ 
^mbhri  VI  siaa  carietut,  dai  u- 
austriaeh :  II  quadrato  dove 
ivava  il  principe  Umberto  fa 
ato  da  o  ebhe  I'assalto  di  un 
[mento  di  ulani  austriaci. 
^ra,  Idem.  Ulcera  venerea, 
ica  o  meUigna,  ac&rbutieaf  eee,: 
ra  venerea,  sifilitioa,  o  mali- 
scorbutica,  ecc. 
Qlcerlt-eraA,  Uloerare. 
Dleer^tta,  Idem. 
[Jlcerds,  Ulceroso. 
(ter  (P.  N.),  Idem.  Soprabito. 
Im  (Civ.)  e  Ultem  (volg.). 
iim  pian :  L'  ultimo  piano. 
im  di  de  Vann  :  L'ultimo  di 
inno  o  Ban  Silvestro.  L'uUir- 
voUmtaa :  "U  ultima  volont^» 
^ma  mkssa  :  L' ultima  messa. 
im  bieeer,  birbdn:  L' ultimo 
liere,  birbone.  L*uliima  man : 
ima  mano.  I/ultima  moda : 
I.  TtrA  Vultim  o  I' ulUm  : 
lar  I'ultimo  fiato.  Vise  ai  ul- 
Essere  all'olio  santo.  «  Lit  a 
robh  el  se  tira  semper  9ui  ul- 
: «  Egli  B'indusia  alPolio  san- 
TutH  dal  prxmm  a  VuUim  : 
.  dal  prtmo  all'  ultimo.  «  L^ii 
%  finna  a  Vultim  > :  «  Neg5 
ir  ultimo  ».  (Pr.)  /  uUim  so- 
i  primm :  Gli  ultimi  saranno 
ni.  Uultimo  ad  arrivar  o  a 
arlfu  Oamb€utoria:  L'ultimo 
nparir  fu  Gambacorta. 
Dltimit,  Ultimare. 
Dltiiiiatiiin,  Idem.  «  BH  m'd 
iaa  Vultimatum  » : «  Mi  mandb 
oaa  sua  riBolusione  ». 
Ultixnament ,  Ultimamente, 
fa. 

[Jltiniazidn,  Ultimazione. 
ra »   Idem.    Ultra  eattolieh  : 
\   cattolioo.   «  Uh  6n  ultra » 
demagogo  in  diB.) :  «  Idem  ». 
4)n  plus  ultra :  11  non  pluB 

• 

lan,  Umano  (1).  M  ghter  u- 
:  II  geuere  umano.  La  na- 
te mana  (Civ.):  Idem.  I  mi- 
del  ectur  uman  (Civ.) :  I  mi- 
del  cuore  umano.  La  stupi- 


■lon  si  sa  splegaro  come  il  Cheru- 
bbia  potato  dire  cbe  la  voce  Uman 
lanesi  non  e  nsata  che  in  una  sola 
Uman  come  dn  be  (Leggasi  bee). 


ditaa  umana:  La  imbeoillitd.  uma^ 
na.  Misphti  uman :  Rispetto  uma- 
no. Uman  e&m^  6n  bie:  Mansne^ 
tissimo. 

—  Umanament,  Umanamentei 
Umanament  parland  ■:  Umana- 
mente  parlando. 

—  Umanlsta,  Idem. 

—  Umanitaa,   Umaniti^.  Avhgh 

0  av^h  minga  de  umanitaa :  Ave- 
re  o  non  avere  umanitd.  o  sonso 
di  umanitk.  «  Povera  umanitaa  !  » 
(di  piagnoni) :  «  Povera  umanitk ! » 

—  Uinanltari  (P»  N.),  Umani- 
tario.  /  tieorii  umaniiari :  Le  teo- 
rie  umanitarie. 

—  Umanlzzass,  Ammansarsi. 
Umid)  Umidoi  Oi^hmada,  tempf 

aria  umida :  Giomata^  tempo, 
aria  umida.  L^umid  di  mur:  1j» 
umidit^  delle  muraglle  o  dei  muri. 

1  Came  in  umid :  Came  in  umido. 
-^  Umidltaa,  Umiditk.  Xevd  Vu- 

miditaa  a  6n  mur:  Levar  da  un 
muro  I'umiditik. 

—  Umidasc,  Umidln,  Umidao-^ 
cio,  Umidino. 

Umil,  Umile.  C6nt  &n*aria  umM 
e  rimessa:  Con  aria  umile  e  ri- 
mesB». 

—  Vmlliii-llaa-llass,  Umiliare. 
(Pr.)  Chi  se  umilia  se  esalta  (Pri 
id.) :  Cbi  si  umilia  sar2i  esaltato  o 
Certe  false  modestie  non  sono  che 
orgoglio.  *M  s'i  umiliaa  e  allora 
g'oo  perdofiaay^ :  «  S'd  umiliato  6 
e  allora  gli  perdonai ». 

—  Umiliandn,  Umiliazione.  Ohe 
podeva  toecA  ana  pesg  t^mi^ta- 
zi6n  ?  »  :  «  Gli  poteva  tocoare  una 
umiliazione  peggiore  di  quellafu 

—  Umlllant,  Umillsslm,  Umi- 
liante,  Umilissimo. 

—  Umllment)  Umilmente. 

—  Umiltaa,  limits.  Umiltaa 
eristianna:  CriBtiana  umilth..  27- 
miltaa  affettada:  l^miltl^  afifettat- 
tata. 

Umor  (D.  In.),  Umor.  Un  or- 
tiedl  pien  de  um4>r :  Un  articolo 
pieno  di  iimor  o  di  spirito. 

Umor,  Umore.  Bdn  o  eattiv 
umor:  Buono  o  cattivo  umore. 
Umor  ner:  tlmor  nero.  Condss 
Vumor  de  la  bestia :  Conoscere 
I'umore  della  bestia.  B^ll  umor  : 
Bell'umore,  Fd  el  bhlVumor  (mo- 
Btrarsi  stravagante,  avverBO,  fa- 
stidioso) :  Par  il  bell'umore.  Vhts 
semper  d^&n  umor:  Sempre  dello 


UMO 


—  786  — 


UNI 


38BO  buon  umope.  I  (Del  sangue) 

'h  men  de  um6r :  E  pieno  di  umo- 

(J)e*  Tegetali)  Uumor  di  fnant, 

la  vit:  li'umore   delle  piante, 

)lla  vite. 

—  Uxnoral,  Umorale.  La  wuusa 
:  La  massa  umorale. 

—  Umorasc,  tJmoritt,  Umorin, 
Daoraceio,  Umoretto,  Umorino. 

—  UmorlBta,  UmoriBxno,  Uxno- 
Bticli  (P.  N.),  Umorista,  Umo- 
jtico.  «  L'h  6n  umorisla*  (acrit- 
re) :  «  fi  un  umorista  ».  Umorir- 
no  bislaceh:  Umorismo  bialaooo. 
idmal  umoristich :  Giornale  u- 
oristico.  . 
Unanim,  Unanime.  Approvazion 
rmnim:  Unanime  appro vazione. 
Unanlmltaa,  Unanimity.  M^tt 
Vwnanimitaa:  Eletto  all'imani- 
it^.  _ 
Uiii-nii,nl88,  Unire.  Un\  xn  ma- 
imonni:  Unire  in  matrimonio. 
Quii  duu  II  poden  minga  8th  u- 
it » : «  Quel  due  non  possono  star 
Lsieme  ». 

Uni6n,  Unione.  Dt  honna  «- 

Um:  D'aocordo.  (Pr.)  L' union 
i  la.  fovea:  Idem. 

—  itiiltament,  Unitamente. 
Unich,  Unico.  Ficeu  unieh:  Fi- 
llo  unico.  «  L'h  unieh  in  del  sb 
^ner  »  :  «  fi  unico  nel  auo  ^ene- 
)  ».  «  L'i  d'dna  belUzza  untea  »  : 
fe  d'  una  bellezza  unioa  ».  «  i/« 
unica/rn  «  L'^  la  meglio  ».  P.  E.: 
L'uniea  Vh  de  fh  co«t...»:«Que- 
50  h  I'unioo  partito  ragionevole  ». 
Tumero  unveh  (giornale):  Nu- 
lero  unico.  Liata  uniea  (elezio- 
i) :  Lista  unica. 

—  Unlcitaa,  Unicitk. 
Uniforme,  Idem.  In  ^ran  wnt- 
f)rme :  In  uni  orme  di  gala  o  in 
rande  uniforme. 

—  UnlformaBS-ormaa,  Unifor- 
larsi.  Bisbgna  unifortnass  a : 
lisogna  uniform arsi  a...  ^  El  s*h 
niformna  »  :  «  S*  ^  uniformato  ». 

—  Uniformitaa,  Uniformit^^. 

—  Uniformement  (P.  N.),  Uni- 
irmemente. 

—  Unison,  Unisono.  Canth  a 
unison :  Cantare  mantenendo 
uniBono. 

—  Unltaa,  Unitk.  Unitaa  de-mi- 
ura:  Uuitk  di  miaura. 

—  Unitament,  Unitamente. 

—  Unltari  (P.  N.).  Unitario.  In 
lalia  i  unitari  dn  mits  a  d6rm\ 


per. semper  i  federalisti  a  k 
taneof:  In  Italia  gli  unitnik 
messo  per  semjpre  a  domnim  \ 
deralisti  alia  Cattaueot 

tJnlY^rs,  Universo.  J2o»»« 
6n  ckrto  oMohtt  Ve  reginna  dm 
nivers  (Civ.) :  Romt^  sottonm 
aspetto,  h  capitale  dell'muTi 

—  UniTereal,   Univemle. 
storia  universftl:  La  8tori» 
versale.  £sponssi6n,  pas,—: 
sizione,  pace  universale,  ^j 
universal:   Suffragio    xkXOT* 
Speraven  ehe  el  Volapukd 
dtventh   la  lingua  — .•  8r"" 
ohe  11  Volapuk  dovesse  € 
la  lingua  universale. 

UniyersaliBta  (in  dis.),  Sfei 
d'universiti^,  Univeraitario. 

Uidyersitaa,    University 
feshdr,  studentf  hidell  de  Ti 
Mtoa.*  Professore ,    studente, 
dello  dell'uiiiversit^. 

Uplni6n  (Volg.).  Vcdi 

tJrbanitaa ,    Urbanity. 
ednt  urbanilaa:  Trattare  eon 
banit^. 

—  Urbanna,  Urbana. 
tura  urbanna :   La   pretura 
bana. 

Urgent,   Urgente.    JSisdgn 
gent:  Bisogno  urorente. 

—  Urgenza,  Idem.  Te 
de  urgenza :  Tele|[:rai]iiii» 
genza.  *.  A  la  Camera  dm 
Vurgenza  d*6n   progHt   de  faf' 
«  Aua  Camera  ban  no  ebiestar 
genza  d'un  progetto  di  leggei 

UrU,  Urlare.  Vrldedmedm^i 
stia :  Urlare  come  iin  gatto 
lato.  Urldt  e6n  quarUo  JUtM  d  _ 
in  gola :  Urlare  a  squaroiagotoo 

—  Urlo.  Idem.  Trh  «u  <J««fg^ 
Cacoiar  un  urlo.  Zi^ot  ««rK:P"| 
Bchi  e  urli. 

Uma,  Idem.  L*uma  di  — ^, 
del  loU:  L'uma   dei    numeri  *l 
lotto.  /  sorpres  de  m«rvia  («te 
ni) :  Le  aorprese  dell'urna.  O**! 
moHuarta;  Uma  cineraria. 

—  Um6tla,  Umetta.  , 
Urtli-rtaar-rtass,  Urtare.  vi^\ 

el  b6n  sens :  Urtare  il  bon  1 
«  I/h  6na  robba  ehe  urta  » :  <  C«*1 
ohe  urta  i  nervi  ». «  ^t»  «ojiM«fl*l 
a  urtass  » :  «  Cominciarono  a  t^"] 
zar  fra  loro  ». 

—  Urto,  Idem.  MHiess  in 
e&n  vun;  Kettersi  in  nrto 
uno  o  Prender  in  urto  alosa**' 


USA 


—  787- 


USE 


tio  :  Urtare  i  nervi.  Urto  ferro- 
i»W  .•  Urto  ferroviario. 
Usk-taOL,  Usare.  Bobb  ehe  se  Vr- 
mu  cent  ann  fd:  Cose  che  si  usa- 
kno  cent/  anni  fa.  Usilt  d*6n  di- 
it :  Usare  del  proprio  diritto.  Se 
:a  e6si :  Si  usa  cosi.  |  Usagh  i 
isasi  a  6n  hagai :  h*  indulsenza 
-verohia  usata  a  un  bamnino. 
4r<k  di  atUmidn:  Usar  cortesia. 
'^sHi,  liber  usaa :  Vesti,  libri  u- 
^-ti.  (Pr.)  Chi  non  usa  disusa : 
Lem. 

—  Usanza,  Idem.  AndA  adree 
'Pusanza  thggia:  Seffuirele  Tec- 
Lie  usanze.  AndA  gia  6n*u8anza : 
ndar  in  terra  un'usanza.  Con- 
«*vd  t  usanz:  Idem.  Mett  sU  6na 
ttUva  — ;  Mettere  nna  cannella. 
'irdi  lA  a  Vuaama  di  pover  vhee : 
nmpacohiare. 

Us'c  (Vole.).  Vedi  Uss. 

—  Us'cUi  Jin  dis.).  N.  fr.  volg.: 
Sj^h  tutt  el  d\  a  U8*eui  in  di  ve- 
«^.»:  «  Ella  sta  tutto  il  giorno  su 
DT  }^li  uBci  a  cicalare  coi  casi- 
Liani ». 

tJs'oera  ,  U solera  (1) ,  Grande 
Boio. 

1780lda  (P.  N.),  Uscita  (Gomu- 
emente  a  Milano  si  dice  Sortida). 
I?omm.)  Mhtt  in  uaeida:  Seguare 

uscita. 

Vw&ffts  Usciere.  L'ueeier  del  iri- 
ufial:  Idem. 

Us'ciOBn  (Quantnnque  diminuti- 

0  di  Us'e  usato  tal  quale),  U- 
siolo.  (DelPamore)  Se  pb  hen  stur- 
%  sit  l'u8*euBU  del  ceeur.  Ma  lit 

1  phnetra  dent  di  filidur  (Lett.): 
ron.  vale  ohiadere  I'usciolo  del 
aore.  Esse  passa  dentro  per  il 
»08olino. 

Usebbl,  Eusebio.  N.  fr.:  Vor^ 
dl  stii  el  Domm  in  sant*  Usehbi  (in 
is.):  Voler  ohe  11  duomo  stia  in 
»n  Giovanni. 

Usill,  Ucoello.  Usell  de  sciguil- 
t :  Ucoello  da  ffniocie.  L'lisell  del 
%ttiv  aujjTurt ;  L'uocello  del  oat- 
ivo  augurio.  La  paseada  di  usei  : 
<»  passata  de'  tordi  o  delle  alio- 
ole,  eoc.  fl  V^8  6n  usell  de  Varia  : 
Ton  avere  terra  ferma. 

—  Usellia,  Uccellino.  «  Ouarda 
I  b^ll  tueUin  »  (a  ragazsi  quando 
anno    il  singhiozzo) :   «  Guarda 


(i)  Usolera  in  fior.  non  i  ehe   il  femm. 
i  Qieiere. 


Vuocellino  ».  «  G*<kf  &n  wiellin  ehe 
me  fd,  d%  tutt  eoes  » :  «  Ho  intoso 
da  un  mutolo  ». 

—  Uselia,  Uccellare. 

—  Uselladdr,  Usellanda,  Usel- 
lamm,  TJsallaso,  Usellera,  Usel- 
Un,  Uselidn,  Uccellatore,  Uocel- 
latoio  ^  Uccellame ,  Uocellacoio , 
Ucoelliera,  Uccellino^Uocellone. 

UBxnit-smaa-asB  (D.  Gr.).    U* 
8maz8  el  fiaa:  Essere  vicinissimi. 
Uemass  poech  o  minga  e6n  vun: 
Non  dirsela  con  uno. 

—  Usmada,  Fiuto.  «  El  g^h  daa 
dn^iismada  » :  «  Gli  diede  una  Hu-r 
tata  ». 

—  Vsmadinna,  Fiutatina. 
n8marin(Volg.).  Vedi  Rdsmarin; 
Usa,   Idem.  «  L'^  I'ueo  insel  » : 

«  E  I'uso  cos)  ».  Andit  gid  d^uso  : 
Cader  di  moda.  «  Per  m^  uso  » : 
«  Per  mio  consumo  »,  «  Adkss  gh'^ 
Vuso  di  vestii.,, »:  «  Sono  in  uso  i 
Testiti...  »  lusi  delta  soeietaa:  Gli 
usi  della  sooiet?i.  «  M  pd  fit  pju, 
UHo  di  86  gamb  » :  «  Non  na  piil 
1*U80  delle  gambe  ».  Servl  a  tut- 
falter  u8o :  Servire  a  tutt*altro 
uso.  A  U80  can  (del  muso) :  A  uso 
cane. 

-—  Usual,  Usuale. 

088,  Usoio.  A  U88  a  uss:  Esser 
a  uscio  e  bottega.  lA  8ulVu88: 


Sulla    soglia  dell'  uscio.    ShaglOt 
Vu88:  Sbagliar  P  usoio.   Vorh  <rd 


Avhgh 

mort  in  eiiW  U88:  Avere  la  morte 
all'  uscio.  Grass  edme  6n  uss  :  I- 
dem.  Mett  la  eiav  sott  a  Vuss:  An- 
darsene.lf^<<  vun  tra  Vuss  eel  mur: 
Metter  uno  fra  1' usoio  e  il  muro. 
OiappA  o  inlltd  Vuss:  Pigliare  o 
infilar  1' uscio.  Sard  Vuss  in  fae- 
eia  a  vun :  Sbacchiar  1'  uscio  in 
fiacoia  a  uno.  a  SI.  V  h  giust  eh\ 
depds  a  Vuss  in  «  Ma,  non  ^  la  via 
dell'orto,  per  tua  regola».  Ul  viii 
el  sld  aepds  a  Vuss:  (appross.) 
L'erba  voglio  cresce  in  Botoli  (in 
dis.).  Std  sit  per  i  uss  a  sentl: 
Star  a  sentire  ail'usoio.  Trafceu- 
ra  6n  uss:  Praticar  un  usoio.  Dervl 
dn  uss:  Aprire  un  uscio.  (Pr.)  Nh 
can  nh  villan  nd  sara  mai  uss:  Can! 
e  villani  non  chiudono  mai  I'u- 
Bcio  colle  mani. 

tJ88er,  Ussaro.  Bev  edme  6n  us- 
ser  (in  dis.) :  Beve  come  un  Turco. 


uss 


-788- 


UTE 


Ussnrla  (Volg.)  Vedi  Seioria, 
Usufrui,  Usumittare.  (II  popolo 

in  senso  largo  direbbe  Tra  pro- 

}itt). 

—  Usufirutt,  UButmtto. 

—  Uanfimttuarl,  Usufruttuario. 
Usura,  Idem.  L'e  6n  ttsura  belVi 

bonna:  La  h  un'usura  belPe  bona. 
VendieoM   a   unira:  Vendicarsi 
con  iisura. 

—  Usuraxi.  U8ui*aio,  Strozzino. 
Fdk  VtMurari:  Fare  lo  strozzino. 
I  «  L*h  6n  tisuraride  vun  » : «  E  un 
pidoochio  Opp»  £  la  gretteria  in 
persona  ». 

—  Usurarldn,  UHurariaccio. 
Usurplt-rpaa,  Usurparo.  Usur- 

pa  la  fama  de  gran  pohta:  Usiir^ 
pare  la  faroa  di  sran  poeta. 

—  Usurpaddr,  IJsurpatore. 

—  Usurpazidn,  Usurpa^sione. 

—  Usurpaslondtta,  Ufiurpazion- 
cella. 

Utensil,  (P.  K.  Aff.),  Utensile. 
/  utensil  de  la  cy^inna:  Gli  uten- 
aili  della  cucina.  /  utensil  del  ad 


mestee :  Gli  utensUi  della  soft  ■ 
te.  (II  popolo  dice  JS"^  o  Anm 
anche  Jtobh). 

Utent  (P.  X.).  Utente.  On  ^ 
de  la  rdggia:  tin  utexite  d«l 
qua. 

—  Utenza  (P.  X.),  Uten» 
titer,  Utero.  8cir  a  I'uter: 

ro  all' utero. 

—  Uterin,  Uterlno.  CoWm 
rinna:  Colioa  uterina.  | 
sweUa  uterinna:  Firatello 
sorella  uterina. 

Uta  (P.  N.)  Utile.  3^«fl  ui  * 
el  so  u<t/»:«Non  Tede  cfaeilp^ 
prio  utile ».  « El  I'A  miss  ni 
util » : «  Lo  ha  mesao  necrli  aruB« 

Utomia,  (Volg.).  Vedi 
N.  fr.:  Fit  Vutomia.-  Fare  V 
Bia  o  Sezionare. 

Utoritaa  (Volg.).  Vedi  Anki* 
Uui. 

Ut  supra  (Lat.),  Come  sopn. 

Utroque  (Lat.),  Idem.  Dottsrt 
utroque:  Dottore  in  iure  utroqv 

Uyadegh.  Vedi  Uga. 


V  (Penultima  lott.  dell'alf.)  (Si 
pronunoia  F6«j,  V  (ohe  si  pronun- 
cia  Vu  non  Ft).  In  forma  de  V: 
A  V.  (Abbreviaz.)  V,  I. :  Valuta 
intesa.  B.   V. :  Beata  Vergine. 

Va.  Uscita  del  verbo  andare, 
u.  fr. :  IS  va  che  te  va :  C  vai  e 
vai.  Cdme  la  va  la  va:  Come  va 
va.  Se  la  va,  la  va,  se  de  no  pace: 
Se  azzecca,  bene,  se  no,  pazienza ! 
M  Se  la  va  a  ciaecier  el  g'a  reson 
/i()» :  « Se  la  va  a  chiaochere  ha 
ragione  lei ».  «  La  ghe  va  propri  » : 
«  La  gli  sta  bene  I  »  «  La  ghe  va 
sti  bhlla  »  :  «  La  gli  va  coi  iioochi  ». 
«  La  va  in  ehicchera  o  in  t6n  »  : 
«  Ella  marcia  in  ghingheri ».  «  Gke 
vcRur  tant  /  »  :  «  Ci  vuol  tanto  1 » 
«  Vosse  ghe  va  f  » : «  Quanto  le  deb- 
bo  ?  »  i^  La  va  insely  in*ci  »  :  «  Va 
cosi  cosi  ».  (E  altri  innnmerevoli). 
Vedi  anche  Andd, 

Vacant,  Vacante.  Post,  benefizi, 

sed^  vacant:  Posto,  benefizio,  sede 

vacante.  «  Gh'^  vacant  6na  picus- 

sa  de  alunno  »  :  «  C  4  vacante  un 

osto  di  alunno  ». 


—  Vacansa,  Vaoauza.  Andk  ■ 
voMima:  Andare  in  Tacan 
«  Come  t'eepassaa  i  va«a7i2»:cO 
me  hai  passate  le  vaoanzef»  U 
Ciimera  la  fd  vaeanza  finms  d 
vint'un :  La  Camera  ha  preM  b 
le  vacanze  fino  al  ventnn  <ki 
mese. 

—  Vacanz^tta,  VaeanztfMia 
~  Vaoansonna,  Lunga  Taeantt 
Vacoa,  Vfuea  de  bergaminns^ii 

laeCf  sucda,  see. :  Muooa  e  Vmci 
seooaticcia.   Vaeca  massera:  Va^ 

ca  guidaiola e6me  6na  wsm 

(paragone  volgpareapplioatoapMH 
assai  impropriamente)  EaenipM 
n.  fr. :  Ignorant,  superb^  gnm. 
e6me  6na  vaeea :  Ignorante  oam 
un  ciuco,  superbo  come  Laciitat» 
grasso  come  uu  maiale,  eec.  Om 
vaeea  d*6na  bissa  d*6n  meter:  Ti 
po'  po'  di  biscia  luuga  un  metroi 
Ona  vaeea  d^dn  paiti  eh^el  pntm 
6n  vestee,  tanto  Vera  largkTVM 
soprabitone  enorme,  ohe  pin- 
va  un  tabernacolo.  Ona  toMS 
d'dn  omm:  Un  poroaocie.  Jft  h 


VAC 


—  789  — 


VAC 


oea :    Fare   la  prostituta.    (M. 

d.)    D6rml  fin  eke  eanta  la 

eea  (volg.i:  Levarsi  all'alba  de' 

Eani.  ParUt  latin  eome  dna  vac^ 

spoffWBula :  Parlar  latino  ooine 
L»  Taooa  spagnola.  Se  nd  Vh  6n 

el  sard  6na  vaeea:  Se  non  h 
po  h  can  bigio.  Vend  o  eomprh 
vaeca  ednt  el  hbawn  (allogar  una 
nciulla  gravida  o  sposarlaCMan- 
)  (Approas.j :  Vendere  o  oom- 
rare  gatta  m  saooo.  (Pr.)  Morta 

vaeea  ph*8  el  seidie:  Morta  la 
kcca  disfatta  la  soooida  o  il  boo- 
[>.  Morird,  jmttost  la  vaeea  d'dn 
<ver  omm :  Se  fosse  un  par  di 
anzi  d'  un  pover  omo  ohe  non 
'esse  altro  \  J  eii  ad  la  vaeea  la 
;  »td  el  bd:  Ognuno  a  casa  sua 
re.  A  santa  Vaterinna  ven  gid  i 
tech  a  la  eassinna  (Appross.) :  A 
gnissanti  manicotto  e  guanti  o 
tehe  A  Santa  Caterina  manicot- 

e  oassettina  (yeochio).  HI  ea- 
iil  V  h  fiaa  e  la  vaeca  Vh  earne 
opo  TOorte,  a  chi  vanta  il  ca- 
bllo) :  II  cavallo  va  sotto  terra  e 

vaeea  la  si  mangia.  (Consider. 
^me  came) «  Questa  VI  vaeea  min- 
%  vftam  »  : «  Codesta  e  came  di 
loca  non  di  manzo ».  «  Oh  ehe 
leea  d'dn  mam  I  Opp.  Quest  Vh 
am  ehe  pissa  dedree  »  :  «  Que- 
*h  vaeca  nboUita  ».  (Cuoio)  vae- 
'.  de  Rutsia:  Cuoio  di  Russia. 

—  Vaccada ,  Sudiceria.  «  Che 
',ee€tda  8t6  eaffh!  »  : «  Che  por- 
leria  auesto  oaii% !  »  «  M\  trceuvi 
e  quelta  eommedia  a  bcue  de  ruf- 
%n  e  de  putann,  Vh  6na  gran 
leeada  »  ; « lo  trovo  ehe  c^uella 
tmmedia  a  base  di  rufiiani  e  di 
ittane  h  una  vera  sudiceria*. 
Wl  m'd  faa  vunna  de  quit  vae- 
'^  ehe  ghe  la  perdonni pu»:* Mi 
ce  un'aTsionaocia  cos)  mdegna  o 
1  tiro  tanto  briooone  ohe... ». 

—  Vaccascla,  Vaooacoia  (anche 
donna). 

—  Vacobee,  Vaccaio.  «  Ai  na- 
?r  giardin  pu^blieh  gh'  I  la  lat- 
ria  e  di  vaeehee »  :  «  Ai  nostri 
ardini  pubblioi  o'  h  una  latteria 
de*  vaccai ». 

—  Vacchetta.  Vaochetta,  Vac- 
icrella.  «  HI  g^aveva  in  atalla  ona 
'cchetta  maara  e  dtiu  porsehi  *  : 
Teneva  nella  stalla  una  magra 
tochetta  e  due  maiali ».  (Di  ra- 
tzza  o  donna  traviata) « I/h  Ana 


vaeehetta  » : «  £]  una  soiupateUa  >». 
(Pelle)  Vaoohetta.  Searp  de  vacr- 
ehetta:  Scarpe  di  vaoohetta.  (Li-^ 
bro  di  oonti)  Vaoohetta.  La  vae- 
ehetta di  mese:  La  vaoohetta  del 
parroco.  |  Soarabeo.  Melolonta. 

—  Vacolna,  Vaccina.  Came  vac- 
cina: Came  di  bestia  vaccina. 

Vacdnlt-inaa,  Vaocinare.  Vac- 
eindt  la  rabbia:  Vaocinare  la  rab- 
bia.  «  Jj'i  8t€M  vcuidnaa  trh  volt » ; 
«Fu  vacoinato  tre  volte ». 

—  Vacclnaddr,  Vacoinatore. 

—  Vaecinitfidn,  Vacoinazione. 
Vadlla  (P.  N.),  Vaoillare.  n^M 

g*ik  el  coo  eh*  el  ghe  vaeilla  »  : « II 
oervello  gU  guazza». 

Vada,  Pretesto.  «  Lu  nd'l  g*h 
ehe  di  vada » :  «  £'  non  ha  ohe 
pretest!  e  souse  ». 

Vaga,  Vada.  «  J/i  cenfann  ehe 
n6  9e  vedem »  «  Vaga  per  quand 
se  vedevem  tutt  i  minuit »  :  «  Scon- 
ta  di  quando  ci  vedevamo  ogni 
minuto  ».  «  Va^a  ehe  te  see  minga 
bdn  /  »  :  «  Soommettiamo  ehe  non 
ne  sei  oapace?»  «  V<iga  pur/»: 
«^Vada  o  Accetto  ».  (Giooo)  Vaga 
tutt  el  bigliett  de  milla :  Vaaa  il  bi- 
glietto  da  mille  intero.  «  U  ehe  la 
vaga  /  »  :  «  £  orepi  V  avarizia  o  E 
non  si  badi  a  spendere !  » 

Vairabdnd.  Vagabondo  (1).  «  J/k 
&n  vagabond  » :  «  £!  un  vagabon- 
do ». 

—  Vagabondagg,  Vagabondage 

f:io.  El  vagabondaggio  I'h  proibit ; 
I  vagabondaggio ^proibito. 

VafTlia,  Vaglia.  Vaglia  postal : 
Vaglia  pos^le.  |  «  V^  6n  omm  de 
vaglia  » :  «  E  un  omo  di  vaglia  ». 

Vagdn  (D.  Ingl.),  Vagone.  On 
eonvoli  de  einquanta  vagon  :  Un 
treno  con  einquanta  vagoni. 

Vair6n  (Pesciolino  de'  numi  lorn- 
bardi);  Scalbatra.  (A  persona) «  L'h 
6n  vatron  del  Lamber  »  :  «  £  lin 
furbaccio  ».  Mi  El  f^  i  robb  de  vai- 
ron  »:  4c  Fa  le  cose  da  svogliato  o 
da  dinoocolato  ». 

Valanga,   Valanga.  Ucdpinista 


(1)  In  toscano  la  voce  lia  de^b«l  senst 
ooltf,  ehe  In  dfaletto  non  si  sognano.  In 
mUanese  Vago^bond  sta  nel  solo  slgnfflcato 
di  povero  diavolo,  ehe  non  ha  tetto  ne 
letto.  Invece  in  toscano  :  Rondini,  nuvole, 
Ramme  vagabonde.  Forse  anche  a  Fironze 
non  d  gran  fatto  popolare ,  ma  io  V  ho 
udita  da  qnalche  persona  gentile. 


VAL 


-790- 


VAL 


rh  mort  8oU  a  &nd  foalanga  :  li'al- 

finista  fu  sepolto  da  una  valaoga. 
(Fi^.) «  Mvegnuu  aid  oiui  valanga 
de  ptceh  » :  «  Cal6  dalla  campagna 
una  valnnga  di  contadini ». 

ValanBi&iL  (D.  Fr.)(P.  N.),  Va- 
lenoienne  (aorta  di  trina). 

Valdrappa,  Gualdrappa.  Valr- 
drappa  de  velii  riramuaa  in  or: 
Gualdrappa  di  velluto  rioamata 
in  oro. 

Valenza.  N.  fr.  Dottdr  de  Va- 
lenza  ehe  g*d,  vista  Idnga  e  curta 
scenza:  Dottor  de'miei  stiYali  o 
da  tre  alia  orazia.  Biabgna  tiralla 
t6nt  i  cord  de  Valenza  {in  dis.) : 
Biso^na  tirarla  co'  denti.  Thrra 
de   Valenza  :  Terra  di  Valenza. 

Valeria.  N.  fr. :   Va  Id  Valeria 

0  Valera :  Pazienza !  «  Che  te  a«^«- 
get  dh.„  va  la  valera,  inap€BU»,,»: 
«  Che  tu  ayossi  da  o  a  ..  pazienza, 
ma  ohe  poi...  » 

Valerlaxma  (Erba  nota),  Vale- 
riana. 

Valich,  Valioo.  Filaioi  a  trii  va- 
lieh  :  Filatoio  a  tre  vnlichi.  I  Var- 
co.  El  valich  de  la  Spluga  Vh  j^e- 
rieolds  in  sia  stagion  » :  «  11  valico 
dello  Spluga  in  questa  atagione  h 
pericoloao  ». 

Valid,  Valido.  On  matrimonif 
6n  eontratl,  eee,  valid:  Un  matri- 
monio,  un  contratto  valido.  Oti 
omm  aneamo  molto  valid:  Un  omo 
ancora  validissimo. 

ValiB,  Vallgia.  FA  8u  la  valia : 
Fare  o  preparare  la  valigia.  Fd 
811  i  vali8  e  foraggid, :  Far  le  va- 
ligie  e  andarsene.  La  vali8  di  Ihtr- 
ier:  Bolgetta.  (M.  d.  d.)  «  Uh  an- 
daa  via  in  d'4n  haull  e  Vh  tomaa 
in  d'dna  valisTH  «  Ha  viaggiato 
come  un  baule  ».  (Fig^  Latfsa  gio 
la  valis:  Sgravarsi.  |  Gobba.  «  Fl 
porta  la  valis  suUa  sehknna » : 
«  Ha  la  valigia  ». 

—  Valisinna.  Valisdn,  Valisott, 
Vallgina,  Valigiettaj  Gran  valigia. 

—  Vallsetta  (Specie  di  polpetta). 
Vail  (D.  Lat.),   Vaglio.    Vail  a 

7nanf  a  ventilator:  Vaglio  a  mano, 
a  ventilatore.  (M.  d.  d.)  Mandd 
de  vail  in  eorbklla:  Mandare  da 
Erode  a  Pilato.  Saltd  de  vail  in 
eorheffa:  Saltar  di  palo  in  frasca. 

1  Valle.  «  In  la  mia  eara  vail » : 
«  Nella  mia  cara  valle  ».  A  vail  e 
doss:  Terreno  a  rialti.  «  Ma  te  v^- 
gnet  giid  de  la  vail  Brambanna  f  »: 


«  Ma  o  ohe  tu  aoendi  ora  h 
montagne?  o  Vieni  dalla  Fal 
ronaf  »  La  vail  de  GiosafmU:\ 
valle  di  Giosafatt.  J^gd  rati 
la  vail  de  Giosafatt:  Pagar  n^ 
bito  nella  valle  di  Oiosa&tte.  ^ 
Tiist  qiuill'nsell  ehe  mom  m  «rt 
va  vail :  Tristo  queiruecdliiM  i 
nasce  in  cattiva  valle. 

—  Vallada,  Vallata.  TuU  H 
de  fianek  manden.  gio  6n  *tenm 
ni  de  ae^ua  in  la  vallada:  \m 
le  valli  oireostanti  mandaae  tf 
sterminio  di  aeque  nella  nk" 
ta  (1).  /  vallad  de  la  vaU  ^J^ 
v» :  Le  vallate  della  Val  d^InUN 

—  VallOn.  Vallone.  In  fisi 
vallon:  In  rondo  al  vallone. 

—  VaU^tta  (2),  VaUetta. 
g*d  la  siia  villa  in,  d*6na 
pienna  de  ombra  »:  «  Ha  1* 
villa  in  una  Valletta  ombroax 
La  Valletta  de  porta  tidnese: 
La  Valletta  di  Porta  Ticin<«. 
teater  de  la  Valletta  (ora  diaW 
to):  II  teatro  della  Valletti. 

Valmasia  (Volg. ).  Vedi  JHj 
vasia» 

Val6r,  Valore.  «  Uera  mi 
daa  de  molto  vcdor  » :  «  En 
soldato  valoroao  ».  On  oggeU  m 
za  valor:  Un  oggetto  senxa  vik 
re.  /  valor:  I  valori. 

—  Valords,  Valoroso.  Fddn 
loroso:  Fare  il  bravo. 

Valsent,  Valaente.  <IJlg*dtim' 
ea  el  valsent  d*6n  qaattrin  »: «  Kfl 
ha  il  valsente  d'un  quattrino  k 

Valutii-utaa,  Valutare.  •Cm 

me  le  valutla  sl6  anellf  »:  «  Out' 

to  me  lo  valuta  questo  anelloN 

VeUutil  tutt  eoss  inshnmafFwtm 

tanto  d'ogni  cosa.  In  oombotta. 

—  Valutabll»  ValutaiidB,  Tf 
lutabile,  Valutazione. 

—  Valutta,  Valuta.  Valuttt  it 
t^a:  Valuta  intesa.  «  Che  me  ^ 
traga  in  valutta  o  in  moiMrf«*: 
«  Me  lo  cambi  in  spiooioli  (¥1^ 
Mi  Bpieghi  meglio  il  sen  90  ».  ^mk 
tngh  snlla  valntta :  Soapitire  • 
Rimetteroi  sul  oambio. 

VUvola,  Valvola.  «JD'A  An* 
la  valvola  »  (di  parlatore  noi 


(1)  Talvolta  VaU  ^  pm  d<  Vailad^ 
d\  esempio  onn^  VaUon  i  menn. 

i2,  A  MHRno  hannn  U  nom^  di  V» 
rertf  tralti  di  terreno  a  pU  defle 
BasUdn.  Vedi  secondo  signifieato. 


VAL 


—  791  — 


VAN 


•Ih  Bohiasala  valvolft».  Valvola 
•^eurezza:  Valvola  di  siourezza. 
yalzer.  Valzer.  Valzer  tirisdaa, 
Ztaa:  Valzer  strisciato,  saltato. 
^jtlaer  in  spiga  e&a  i  txojf  cidff: 
i.lzer  petto  a  petto  oojirli  eoosci. 
'<— >  Valzli,  Ballare  il  Talzer. 

—  Valsett,  Un  breve  o  piccolo 
Izer. 

i/'ampa ,  Vampa  (1).  «  8t4  .  ea- 
'9»  el  manda  troppa  vampa » : 
^ueeto  fooo  manda  troppa  vam- 
.  ».  «  Me  s6nt  serUii  vegm  t  vamp 
la  faceia  »  :  «  Mi  vennero  le 
>-Exipe  al  viso  o  le  vampate  al 

BIO  ». 

Vanagloria,  Vanagloria.  Pien 

vanaglorin:  Pieno  di  vanaglo- 

3b«  II  pop.  dir. :  Superhia  o  suss, 

—  Vaiia«plori68»  Vanaglorioso. 
Vaneggla,  Vaneggiare.  «  Ma  i\ 
l^s  te  vanegget »  :  «  Tu  ora  va- 

Van^U,  Vanello,  Pavonoella. 
Vanga,  Vanga.  Teren  de  vanga: 
^TTeno  da  vanga.  Trd  via  la 
i'wiga :  Posar  la  vanga.  P.  £. : 
Se  g^avessen  propi  voeuia  de  la- 
►4rd  trarien  mtnga  via  la  vanga  yn 
Se  ave88eix>  voglia  di  lavorare 
PH.  poserebbero  la  vanga  ».  (Pr.) 
ex  vanga  la  g*d  la  p6nta  d*or: 
m  vnnga  ha  la  punta  d'oro. 

—  Vahgli6tt,  Vangile  (a  Siena). 
Vangii-ajigaa,  Vangare.  Vangdi 
^anga  piaUa,  in  pee^  sott:  Van- 
kre  a.  vanga  piatta,  a  vanga  rit- 
,  sotto.  Al  vangd:  Al  tempo  del 
kiigare.  (Pr.)  Quand  se  vanga  bi- 
ffna  mangia  hen.  La  vanga  non 
&ol  digiuno.  (La  vangatura)  Ve- 
%\  via  ben  el  vatiga:  La  vangatura 
esce  ammodo. 

—  Vangada,  Vangata.  « Dagh 
ta  vangadit  »  :  «  Dagli  una  van- 
kta  ».  «  ^/  V  d  maeeaa  etint  6na 
ittgada  sul  e6ppin  »  :  «  Lo  ara- 
a.zs5  con  una  vangata  nella  ool- 
ttola».  Vangaddr:  Vangatore. 
'angadura :  Vangatura. 
Vangeli,  Vangelo.  «  El  sd  parlh 
if  ml  V  h  6n  vangeli »  :  «  Quel 
le  dice  lui  per  me  h  vangelo  ». 
a  mlssa^  passaa  el  vangeli^  V^ 
inga  bonna:  La  messa  non  h  piU 


fl)  In  Fior.  Vampn  ha  an  signfflcafo 
e  manra  al  d<aletto.  Sl^'floa  au'-he; 
»verta  eatrema.  Corriaponderebbe  a  Rella. 


bona  quand'  h  voltato  11  libro. 
Giurd  sul  vangeli:  Giurare  sul 
vangelo.  Vangeli  poUtich:  Van- 
gelo politico. 

Vangnardia,  Avanguardia.  La 
vanguardia  del  nemis  :  L'  avan- 
guardia del  nemico.  «  Chi  gh*h  la 
vanguardia  di  boUilli  »  :  «  Ecco 
I'avanguardia  doUe  bottiglie  ». 

Van^rlla,  Vsiniglia.  Ciecolait  edn 
vont^Zm;  Cioecolata  eon  vainiglia. 
Zueeher  de  vaniglia:  Zuccnero 
con  vainiglia.  VanigHa  selvade- 
ga :  Vainiglia  o  centonchio  selva- 
tico. 

Vanitaa,  Vanity.  On  omm  pien 
de  vanitaa  .*  Un  omo  pieno  di  va- 
nity o  vanesio. 

Vant-anto,  Vanto.  Forth  el  vant 
sAra  iuUi  :  Riportare  il  vanto  so- 
pra  tutti. «  Che  bell  vanto  /  » :  «  Che 
Del  vanto  I  »  «  Zt)t,  stupid  e  einieh) 
el  se  faseva  6n  vanto  de  ^uell'e-^ 
splod  » :  «  Lui,  stunido  e  cmioo  si 
faceva  un  vanto  oLi  quelP  impre-> 
sa  ». 

—  Vant&-antaar'anta88,  Vanta- 
re.  «  La  vania  la  s6a  bellezza  » : 
«  Vanta  la  sua  bellezza  ».  —  no^ 
biltaa  :  Vantar  la  sua  o  propria 
nobilea.  (Intorcalare)  «  Foo  mtnga 
per  vantamm  /  » : «  lion  faccio  per 
vantarmi  ».  «  i? men  vanti  /  »:  «  E 
me  ne  slorio  Opp.  E  me  ne  ten- 
go  ».  I  (Del  grano) «  Ineceu  oo  faa 
vantd  &n  mtmig  de  fdrment*: 
« Oggi  ho  fatto  ventilare  o  di- 
loUare  (Siena)  un  moggio  di  gra- 
no ». 

Vantagg,  Vantaggio.  «  O'oo  a- 
wn  el  vantagg  de  vedi  ehe...  »: 
«  Ho  avuto  il  vantaggio  di  vedere 
che... »  Fd  el  vantagg  de  quaidun: 
Vantaggiare  alcuno.  « In  la  regatr* 
ta  VFsmeralda  la  g'it  avuu  einq'u 
m.inutt  de  vantagg  siira  i  alter  » : 
«  Nella  regnta  1'  Esmeralda  ebbe 
cinque  minuti  di  vantaggio  sopra 
le  altre  barche  ».  Giugaddr  de 
vantagg  :  Giocatore  di  vantaggio. 
I  (Tipografia)  (P.  N.)  Vantaggio. 
«  Oo  gid  compost  cent  righ  e  ghi 
oo  sul  vantagg  »  .*  «  Ho  gik  com- 
posto  cento  righe  e  le  tengo  sul 
vantaggio  ». 

—  Vantagglii-gglaa ,  Vantag- 
giare e  Avvanta^giare. «  In  st'ann 
me  siint  vantaggina  minga  mal»: 
«  Quest'anno  ini  sono  avvantag- 
giato  discretamente  ». 


VAN 


—  792  - 


VAP 


T-  Vantaggln  (P.  N.),  Yantag- 
gino  (1). 

—  Vantaggitt,  Vantaggetto. 

—  Vantaggidn,  Grosso  vantag- 
gio. 

— ^  VantaggidB »  Vantaggioso. 
«  Sid  eontratt  Vh  tant  vantaggios 
per  ml  ehe  per  rt  » : «  Que»to  oon- 
tratto  h  vantaggioso  per  entrain- 
bi ». 

Vanzlt-iixaa^Bsass,  Avanzare. 
«  El  se  vamaa  de  post » :  «  Egli  ha 
tatto  un  passo  avanti  nell'irapie- 
go  ».  «  L^andava  in  Hrdsa  e  aahss 
el  8'h  Hanca  vamaa  de  andd  in 
tramm  » :  «  Marciava  in  oarrozza 
e  ora  non  ^  manco  pih  in  grado 
di  andare  in  tramm  ».  Vanzcus  i 
p^  fatura  di  searp :  Avanzare  i 
piedi  fuor  del  letto.  (Esser  credi- 
tore)  «  Vanzi  anmd  des /ranch  de 
lu»:  «  Avanzo  ancora  dieci  fran- 
chi  da  lei  ».  «  Gosse  te  vanzet  tl  de 
mt /  » : «  Che  ci  avanzi  tu  da  me?  » 
«  Ohetty  vanza  temp  /  » :  «  Eh  e'^ 
tempo  ».  Vamd  fceura :  Spor- 
gere  o  Uscire.  «  Te  loanza  fatura 
on  bindtll  dal  eorp  »:  «  Dal  oor- 
petto  ti  esce  fori  un  nas^'ino ». 
Vanzh  gib:  Pendere.  Vanzdt  in- 
dree :  Avanzare  o  Rimanere.  Van- 
zd.  8u :  Sopravvanzare.  /  basitt 
vanzaa  (Manca):  Gli  avanzi  de' 
baoi  dati  ad  altre  o  ad  altri  a- 
manti.  (Pr.)  N^d  vanza  mai  eame 
in  beeearia  :  Non  resta  mai  carne 
in  beccheria  per  trista  oh'essa  sia. 
Greppa  panscia  jputtost  ehe  robba 
vanza :  Corpo  mio  fatti  capanna. 

—  Vanzausc,  Avanzaticcio.  Fon- 
digliolo.  /  vanzause  del  disvw :  Gli 
avanzi  del  desinare  (meno  ohe  ri- 
lievi).  Vor^  minga  t  vanzause  di 
alter  (parlando  di  donna):  Non 
volere  gli  avanzi  degli  altri. «  6h^^ 
tocctM  t  vanzause  > :  «  Gli  h  toccata 
la  rasohiatura  ». 

Vap6r,  Vapore.  L^aequa  ehe  Imi 
la  va  in  vapor  ;  L'acqua  bollendo 
va  in  vapore.  B€ign,  fdrnell,  fi- 
landa,  eee.,  a  vapor :  dagno,  foiv 
neUo,  Alanda  a  vapore.  «  S6n  tutt 
in  d*dn  vapor  » :  «  Sono  in  un  ba- 
gno,  molle  di  sudore  ».  I  «  El  vor- 
por  per  Gomm  a  ehe  ora  el  va 
via  f»:  «  La  corsa  per  Como  a  ehe 
ora?»  El  ziffdl  del   vapor:  II  fi- 

<l)  Vanta^gino  e  Contentino  a  Fireme 
icono  bnona  misnra  o  bnon  peso. 


Bchio  del  vapore.  «  .£71 
vapwrin  «  Vacome  il  — •] 
Vapor  de  lagh  :    II    pi 
vapore.  «  La  g'd  i  vapori  I  *: ' 
ivaporio  le  sue  scAlmane 
a  vapor :  Manzo  o  Came  a 
re.  «  Lee  la  voeur    «Ae   iutt  i  i 
sien  faa  a  vapor  »  r  «  £lla 
tutte  le  cose  sieno    fatte  a 
re». 

Vappit,  MillantarBi. 

Vappo,  Vappo  <L<ivoFno^ 
flanugoli.  «  El  fh  el  vappo  >: 
snl  quamquam  o  f a    il  g^oni 
goli». 

Varch,  Varco  (1),  Tnguincic 
staaferiiin  d'dfi  vareA  »:  «  fi  ^ 
ferito  all'angainaia  ». 

Vardk  -  aidaa  -  ardJus 
Guardare.  Vedi  OMarH^. 

Var6  (Volg.).  Vedi   ITarL 

Vares,  Varese.  Andik  de  ^ 
(in  dis.):  Essere  a^li  s^oeeioi. 

Van,  Vario.  Vari  &en>  «- 
Pareochi  dioono  oosi. «  L'^  de 
ann  ehe  n6  se  vedetn,  » :  «  Sont 
reochi  anni  ehe  non  oi  inooa 
mo  ».  (Pr.)  El  mond  V^  hell 
Vh  vari:  II  mondo  6  bello 
h  vario.  Vari  in  deffliomii^. 
prieei,  a  ehi  ghe  pias  la  Utrtm  rf 
ehi  i  ptutieei:  Vari  son  de|^  Wh 
mini  i  capriooi,  a  ohi  piacekmK 
torte  a  ehi  i  pasticei.  f  Vaio.  #^ 
draa  de  vari  :  Foderato  di  vsa 

Vari,  Valere.  Vari  poeek  o  «^ 
slnn:  VaJer  pooo   o   asaai.  ~^ 
figh  shich:  —  un  fioo  eeceo.  IW^ 
sela  vari:  Farsi  valere  €^.  ^ 
per  vendere   la   propria    meret 
On  omm  ehe  spend  ef  mo  sold  p0 
qu^ll  eh' el  var  .*  Un  omo  oRe  epf' 
de  la  sua  lii'a  per  venti  aoldL  taf 
la  phnna  de  tentdi:  Val  la  »tf 
di  tentare.  «  Gos'el  var  std  ameUi* 
« Quanto   costa   qaeato   ancl)»t» 
Varies  d^6na  robba:  Valersi  4V 
na  eosa.   Vari  tant  or  qwuUsd 
pesa:  Valer  tant'oro  qnantopea» 
Tanto  val  ehe,,, :  Tanto  vale  c1m-> 
VaVadlf:  Vale  a  dire?  (Pr.)  fm 
pussee  6a  poo  de  eaviee  ehe  MM 
la  sapienza  de  st6  mtnui  .*  Foitot 
e  dormi. 

Varl4,  Variare.  «  Lee  ghe  pirn 
a  varid  » :  «  A  lei  piace  variaie  *. 


(1)  Varco  in  flor.  non  •isniflcn  cb«  puio 
sul  conQn«  o  paMO  dtfBolfe,  tmpnrt>^t«^ 


VAR 


—  793  — 


VA8 


win^e  per  varid  dn  poo  :  Tantoper 

•riare. 
-—  Varlabil,   Variabile.   Donna 

r€abil:  Donna  variabilo.  Temp 

.•  Tempo  variabile. 

—  Variant.  Variante.  «  O^oo  faa 
.  fit    variant  al   thrz   att*:   « Ho 

:to  una  variante  al  terzo  atto  ». 

—  Varlazidn.  Variazione.  «i  A  la 
ntmedia  el  g^h  faa  denier  tanti 
-riijusion  » :  «  Alia  commedia  feoe 
oltQ  mutazioni  o  variazioni ».  | 
foariazion  sul  piano :  Le  varia- 
ozii  sul  piano. 

'Varlcdsa,  Varioosa.  Ona  vlnna 
trieoaa:  Una  vena  varioosa  o 
vriee. 

Varietaa,  Variety.  nA  lU  ghe 
las  la  varietaa  » ;  «  A  lui  place 
i  irariet^  ».  «  L'oo  leggiuu  tn  di 
zrietaa  del  giornal » :  «  L'ho  let- 
►  nelle  varietifc  del  foglio  ». 
Varcenl  (I),  Vaiuolo.  «  Ch'^  ve~ 
rttiiu  i  varoBul » :  «  Ha  11  vaiuo- 
»  ».  I  shgn  del  varcRul:  I  butteri 
el  vaiuolo.  Shdggiaa  di  varcBul: 
;utterato. 

—  VaroBUla,  Bolla  di  vaiuolo. 
^armagg  edn  la  varoBula:  Cacio 
aiolato.  On  mur  eSnt  la  varceula: 
Fn  muro  coUe  sbullettature. 

—  Varolaa  e  Varolds,  Vaiolato, 
''aioloso. 

Vas,  Vaso  (1).  Vag  defidr:  Va- 
o  di  liori.  On  vas  de  maggioran- 
4z:  Una  testa  scarmiscliata.  (Di 
satro  o  cbiesa)  On  bhtl  vas:  Uu 
el  vaso.  (Colto)  /  vas  Unfatieh, 
%piUari:  I  vasi  linfatici,  capilla- 
i.  £1  vas  de  Pandora:  II  vaso 
i  Pandora. 

—  Vasarla,  Vassellame.  Tutta 
%  vaaaria  de  cuainna:  Tutto  il 
asellame  di  cucina.     . 

—  Vas^tt,  Vasettln.  Vasdn.  Va- 
©tto ,  Vasello ,  Vasellino,  Vaset- 
Ino,  Vasone. 

Vasca,  Vasoa.  La  vasea  del  giar- 
in:  La  vasea  del  .s^iardino.  La 
asea  del  sit  de  nodh :  La  vasea 
.el  ba^no  pel  nuoto.  La  vasea  del 
agn:  La  tinozza. 

—  Vasconna,  Vascone. 

—  Va8<Adtta,  Vascbetta.  /  pes- 
itl  ross  in  la  vasehetta  de  eristall: 

pesciolini  rossi  nella  vascbetta 
i  eristallo. 


(1)  Per  aniononi.   a  Firenze  sMntende 
iti  presto  il  piiale. 


VaBcell,  Vascello  (Civ.)  /  vaseel 
de  guerra  (ulhis  s*  in  eamhiaa  in 
eorazzad  de  prim  ordin:  I  vascelli 
d'una  volta  ora  sono  oorazzate  di 
prime  ordine.  jj  (Tintorij  VageHo. 

VasBell,  Botte.  Alzd  sit  el  vas- 
sell:  Alzare  la  botte.  Avi  eiappaa 
6n  poo  de  vassell :  Avere  nigliato- 
odore  di  botte.  Bagndt  o  lavd,  6n 
vasseU  edn  vin  cald:  Fare  la  stuta 
alia  botte.  —  edn  vin  fredd:  Par- 
gli  il  rinfresoo.  Mhtt  a  man  6n 
vassell:  Manimettere  la  botte.  Pa- 
ri Baeeh  a  eavall  d^  6n  vassell  r 
Essere  grasso  oome  Bacco.  JFVzrl 
6n  vassell:  Parer  una  botte.  (Fig.^ 
Resentd  el  vassell:  Purgarsi.  (Di 
vino)  Savh  de  vassell:  8aper  di 
botte.  (Pr.)  2>d  6n  edtp  al  sere  e 
vun  al  vassell:  Dar  un  colpo  alia 
botte  e  uno  al  cercbio. 

—  VasBellamin ,  Vasellame  (1)^ 
Bottame,  Le  botti.  *  L*d  faagtu- 
stii  tuU  el  vassellamm  » : «  Ha  mttc> 
ri^overnare  tutte  le  botti  e  i  tini 
o  il  bottame  ». 

—  VassallaBc,  Vassellott.  Vas- 
Bellin,  Grossa  o  Grande  botte , 
Bottaociolo,  Bottaccino,  Botticel- 
la,  Botticino. 

—  VasBellett.  M  vassellett  de 
Vctsee:  II  botticello  dell'aoeto. 

Vast,  Vasto.  n^L'h  dnpareo  mollo- 
vast » : «  £]  un  parco  assai  vasto  ». 
II  pop.  dir. :  molto  grand. 

—  Vastitaa,  VastitJi.  (Coltoj  La 
vastitaa  del  mar,  di  ide%,  d'dn'im-^ 
presa:  La  vastit^  del  mare,  delle 
idee,  d' un' impresa. 

Vaticano  (P.  N.),  Vaticano.  La 
eoneiliiusidn  edl  Vaticano  l*i  6na..,r 
La  conoiliazione  col  Vaticano  (^ 
una... 

yattelaoatta,Vattelape8ca.«Z>d- 
ve  el  sard  a  st'  6ra ,  vallelacalta  »  r 
«  Dove  saril  a  quest'  ora  vattela- 
cerca  ». 

Vaver  (Paesotto  lombardo),  Va- 
prio.  N.  fr. :  Lavord  per  la  giesa 
de  Vaver:  Lavorare  per  la  gloriar 
o  Per  Dominum  Deum  tuum  (pop.). 

Ve,  Vi,  A  voi.  «  Ve  disi  deno^/n 
«  Vi  dico  di  no  »  :  «  Ve  par  inscl 
ma  inveee  »  :  «  A   voi  pare  cosi  ^ 


(1)  Vassellame  In  fior.  sfgniflea  non  gi^ 
quantita  di  botti,  come  in  mflanese,  ma. 
quantity  di  stoviglie,  di  vasi,  di  porcel- 
lane,  ecr. 


VEC 


—  f94  — 


VEG 


ma  invece  ».  « ler  v'oo  minga  ve- 
<2uu  »  :  « lei'i  non  tI  ho  veduto  ». 

Yb,  Yh.  «  Gtuirela  vh  a  quell  ehe  U 
Jee  »  :  «  Bada  vd  a  quello  cbe  fai ». 

Veoo  o  Yh%%  (1),  Vecchio.  Om 
hhll  vhee:  Un  bel  vecchio.  Fec« 
ballotta :  Vecchio  barbogio.  — 
matt:  Vecchio  niatto.  —  prospe- 
rds :  —  prosperoso,  arzillo,  ru- 
bizzo.  —  rimbambii  :  —  rimbara- 
bito.  —  c6me  6n  rati  tapdn:  Es- 
«er  pill  vecchio  del  primo  topo  o 


oarba  o  Sapevamcelo  o  L'^  fritta 
•e  rifritta  ».  Vece  primma  del  temn : 
Vecchio  innanzi  tempo.  Vhcc  del 
mestee:  Vecchio  o  Pratioo  del  me- 
«tiere.  Tird  let  a  Vusanaa  di  pa- 
foer  vhec:  Campacohiarla  o  Cam- 
picchiarla  o  Campar  da  poveri 
vecchi.  (Fig.)  Fd  el  vecc :  Far  lo 
snorri.  «  Car  el  mh  vece  o  veggin  » 
<a  ragazzo) :  «  Cecino  mio  bello  ». 

I  no8ler  veec :  I  nostri  vecchi.  Oti, 
€appellf  &n  vestii  veee:  Un  cap- 
peilo,  un  abito  vecchio.  Vin  veee : 
Vino  vecchio.  (Pr.) :  A  inamora^s 
de  vecc  V^  de  matt :  Veoohia  ga- 
lante  fa  schifo  o  Vecchio  in  amore 
inverno  in  fiore.  De  giovin  ne 
tncBur  sosshin  ma  de  veee  ne  scam,- 
pa  minga :  Pitl  che  vecchi  non  si 
cam  pa.  Dontia  giovina  arent  a  dn 
xeee  gh'^  ficeu  finna  sul  teec  (Ap- 

Sross.) :  Quando  nascono  pulcini 
i  gennaio  ne  va  pochi   a  salva- 
mento.  M  vin  Vi  la  tktta  di  vice: 

II  vino  fe  la  poppa  de'  vecchi. 
Gallina  vegqia  fa  b6n  brc&ud  : 
Oallina  veccnia  fa  bon  brodo.  Chi 
laaaa  la  strada  veagia  per  la  n<Bu- 
f)a,  I'e  rar  se  malefrntent  poeu  n6*l  se 
trceuva:  Chi  lasoia  la  via  vecchia 
per  la  nova  spesse  volte  ingannato 
ei  ritrova.  La  mort  la  std,  sul  thee, 
eee:  Vedi  Mort,  Nh  a  tavola  ne  in 
Ihce  se  diventa  mai  vhee:  A  tavola 
non  ci  si  in  vecchia.  Avhgh  del 
vecc :  Avere  il  vecohino.  Taid.  via 
el  vhec  (di  piante) :  Svecchiarle. 
Balta  la  veggia :  L'aria  brilla.  (A 
bambina) «  Povera  vhggia .' » : «  Po- 
vera  bimba  raia  I  ». 

— Veggiabbl,  Vecchiuocio.  «Co»- 


(IJ  lo  sto  pel  Vecc  che  plu  8*acco«ta  r1- 
I  italiano  e  che  in  alctial  proverbii  torna 
'^cessario  per  la  rima. 


rts 


8*00  defann  m%  de  quell 
&t »  : «  Che  debbo  faraiene 
vecchietto  % ». 

—  Vegglada,  Vecchiata. « 
tn  veggiad  bei  e  bonn  »  :  «  C 
le  sono  anticaglie  ». 

—  Veggiala,    Vecohiaia. 
miss  de  pari  qtMieoss  per  la 
giaia  » :  «  Ho  messo  dA  parte 
disparte  qualche  cosa  per  & 
chiaia  ». 

—  Veggin,  Vegsi6n,  VeggSafl 
Vecohino,  Vecchione,  Veocta* 
cio.  /  veggioni  del  loeugh  pu  f* 
ulz:  I  vecohioni  del  luogo  pio  tW 
vulzio. 

—  Veggiozz.  N.  fr. :  Vore 
fd  veggiozz:  Non  oi  aver 
molti  oarnevali. 

Vece,  Vece.  Fit  le  s6e  ved:  h 
le  sue  veci. 

Vedd,  Vedere.  Vedi  hen,  msfit 
eonftis,  eee, :  Veder  o  vederd  h- 
ne,  nulla,  confuse  o  torbo.  N 
e  tase:  Vedere  e  taoere.  «  Jltrf 
e  n6*l  vedi  » :  «  Lo  vedo  e  bob  h 
vedo  »,  Podt  minga  —  vun:  m 
poterlo  trovare.  P.  £. :  «  Oo  i* 

f^oduu  vedell »:  «  Non  ho  maifH 
uto  trovarlo  ».  Pbdi  tninga  wj 
vun:  Non  poterlo  vedere.  P.  t: 
«  Ml  quelVanUpatieh  podi  mum 
vedell »  : «  Quell'antipatico  dob  i 
poBSO  vedere ».  «  Blfnevegw^ 
mort »:  «  Mi  vuol  vedere  mon»i 
in  bara  ».  DoUr  ehe  fa  vedeis^ 
Dolore  che  fa  vedere  le  strflt 
Robb  ehe  se  ved  tutt  idi:  Coeeflh 
si  vedono  tutti  i  ;;iorni.  «  ydMif 
Vora  c{e..,  »:  «  Non  veder  I'm 
di...  »  ii Staroo  a  vedh  »:  «  Star^* 
vedere  ».  «  Vedarhmm  /  » :  «  Y^ 
dremo !  »  Vedk  come  la  se  mUt: 
Star  a  vedere.  «  Seednd  la  «■ 
manera  de  ved^  »  :  «  Secondo  i 
mio  modo  di  vedere  ».  «  G'oo  ist 
fam,m  the  n6  ghe  vedi  »:  «  Hom 
fame  che  non  ci  vedo  ».  €  A  k 
veduria  <jm  orb  » :  «  Lo  vedreMN 
un  cieco  o  Cimabue  che  at«v«{ 
gli  occhi  di  panno  »  (pono  um^ 
«  Se  n*h  vist  tanti/  »:  «  Se  n'ib  ^ 
ste  tantel  »  «  Vedaroo  de  rimt 
did,  »  :  «  Vedrb  di  rimediRre  i^ 
«  L'd  mai  vist  el  fcmgh  »:  «K«i 
ha  mai  visto  il  foco  ».  ^  Se  te  m 
eredet  n6,  vh  a  vede  »:  «  Se  non  n 
eredi  va  a  vedere  tastesao*.  Ti 
dh  per  ered:  Vedere  per  oredev 
<c  Lassem  vedi  » :  «  Lasoiami  vedt 


VED 


—  795  — 


VED 


i».  «  Crhe  le  lassa  vedi  app^nna  »: 
llielo  fa  vedere  ».  P.  E. :  «  L*oH 
IHnsalata  ghe  le  fH  apphina 
l^  quell  atamegnon/  »:  «  L'olio, 
ell^ivaracoio,  gUel'ha  fatto  ve- 
re  ».  Lassa  veak  per' aria:  La- 
ar  vedere  per  aria.  «  Leuset  ve- 
r  6na  quai  volta  » :  «  Fatti  ye- 
xe  qualcbe  volta  ».  Lassass  v&- 
de  rar :  Diradare.  «  In  sl6  paes 
%  podi  minga  vedk  » :  «  Non  mi 
r  posso  vedere  in  questo  paese  ». 
'obba  che  fii  hUl  vedh:  Cosa  che 
un  -bel  vedere.  «  Sont  mal  ve^ 
iu*z  «  Sono  mal  visto  ».  Falla 
de  a  vun:  Farla  vedere  a  uno. 
Oh*  el  scusa^  vedel » :  «  Sousi,  ve- 
>  ».  Conseiaa  in  guisa  de  no  ve- 
i :  Conoiato  per  le  teste.  De  —  a 
i  — .•  Dal  vedere  a  non  vedere. 
Th  chit  th  chit  ehi  vedi  tnai  mlf  »: 
Guarda  un  po^  ohi  si  vede !  *, 
Sta  forhes  la  taia  quell  che  la 
m2  »  :  «  Questa  forbiee  taglia  e 
lice  ».  la  mtSstra  de  vedi  fuzgotl: 
'ar  le  viste  di  non  vedere.  La^sh 
xinga  vedi :  TogUere  di  vista. 
*.  E. :  «  La  mia  passion  la  m'd 
linqa  lassaa  vede.,,  »  :  «  La  mia 
asaione  mi  tolse  di  vista  di  quelle 
he...  *  *iOo  vist/»: «  Ho  oapito  ». 
Se  le  vedi  mi/ » : «  Se  ti  ci  piglio ! » 
ISl  sardk  6n  hill  vedi  » :  «  oar^i  un 
el  vedere  ».  Vedigh  denier  in  d'd- 
a  robha:  Capire  che  c'6  il  tor- 
aeon  to  o  Vederla  bene.  «  El  ved 
it  nissun  » :  «  Non  vede  nessu- 
o  ».  «  Chi  Vit  vist  Vd  vist  » :  «  Cbi 
ha  visto  rha  ri  visto  ».  «  El  vedi 
no'l  vedi  »:  «  Lo  vedo  e  non  1o 
edo  ».  «  Nd  se  ved  la  erds  d*6n 
hell  (volg.)  o  qnallrinyn  «  Non 
L  vede  il  beoco  d'un  quattrino  ». 
Dnmh  a  vedi  se  diria...  »:  «  Per 
uanto  sembra  si  direbbe  ».  A  ve- 
'^  che..,:  A  vedere  cbe.  Vedigh 
it,  de  la  rahbia :  Non  oi  veder  lu- 
ae.  Vedigh  denier  in  d'dna  roh- 
a:  Vederci  il  tornaoonto.  (Pr.) 
76n  pit  se  gtutrda  e  manch  se  ved : 
^uanto  piCi  si  guarda  e  meno  si 
--ede.  Dio  ved  e  Dio  proved:  Dio 
'ode  e  Dio  provvede.  Ved  pussee 
fuallr'occ  che  dun:  Vedono  pih. 
luattr'occbi  cbe  due.  Oce  nd  ved 
:  eoeurno  cred:  Occbio  non  vede 
i  ouor  non  crede.  Come  andd  a 
Nomina  senea  vedi  el  pappa  (in 
Lis.):  Come  andar  a  Roma  e  non 
reder  il  papa  (in  dis.). 


VeddU  (Vol^.).  Vedi  ViOll, 

V^der,  Vetri.  Fa^rica  del  veder: 
Vetreria.  Fomas  del  — ;  Fomaoe 
di  — .  Taid,  el  — ;  Tagliare  il  ve-, 
tro.  El  —  de  Vorologa :  II  vetro 
deU'oriolo.  /  vtder  ai  oggiaa:  I 
cristalli  degli  occhiali.  I  -^  de  la 
lanterna  magiea:  I  vetri.  M  ve- 
der de  la  Itusema  a  lueilinna :. 
Lo  Bcartoccio.  /  veder  di  fihi- 
ster:  I  vetri  delle  finestre  o  cri- 
stalli. /  ve€ler  ddppi:  Vetrata  dop- 
pia.  Veder  panaa:  Cristalli  ap- 
pannati.  /  pidmh  di  veder:  I  re- 
goli  dei  vetri.  (M.  d.  d.)  Slisii  i 
veder:  Star  sempre  alia  iinestra. 
Ona  sassada  in  di  veder:  Dar  una 
sbottata.  «  El  m'^  daa  6tia  sassor- 
da  in  di  veder  »  : «  Me  la  iianeb  ». 
Veder  rott:  Vetro  rotto.  «  Lli  de 
veder*:  «  E  fragilissimo  o  E  di 
vetro*.   Veder  Jilaa:  Vetro  iilato. 

Veddtta,  Vedetta.  Sid  in  vedetr- 
ta:  Star  alle  vedette.  El  soldaa 
in  vedetta:  II  soldato  di  vedetta 
(a  cavallo). 

Viddv ,  Vedovo.  «  Vi  resiada 
vedova  con  ses  fiaeu  » :  «  E  rimasta 
vedova  con  sei  figlioli ».  (Pr.)  / 
d^onn  vedov  g'dn  el  diavol  aaoss 
(letter.) :  he  vedove  hanno  il  dia- 
volo  in  oorpo.  Polenta  vedova:  Po- 
lenda  scussa. 

—  Vedoyanza,  Vedovanza.  «  El 
Vd  eonsolada  della  vedovanza » : 
«  La  consolb  della  o  nella  sua  ve- 
dovanza ». 

—  Vedovascla,  Vedovdlla,  Ve- 
dovln,  Vedovotta,  Vedovaocia, 
Vedrtvella,  Vedovina,  Vedoyotta. 

—  Vedovll,  Vedovile.  Assign  ve- 
dovile:  II  vedovile. 

Vedra  (Largo  pressb  San  Lo- 
renzo). La  Vedra  di  Cittadin:  La 
Vetra  de'  Cittadini. 

—  Vedrinna,  Vetrina.  Ivedrinn 
di  orioes:  Le  vetrine  degli  orefioi. 

Vedrloau,  Vetriolo.  Vedriceu 
Manehf  verd,  de  eipro,  ecc. :  Ve- 
triolo bianco,  verde  di  Cipro,  ecc. 

Veduda,  Veduta.  Vedud  in  del 
stereoscopi:  Vedute  nello  stereo- 
scopio. 

VegeUi,  Vegetare.  mSimm  eo- 
stritl  a  vegetd  »  :  «  Siamo  costretti 
a  vegetare*. 

Vegeto  mineral,  Vegetomine- 
rale.  Aequa  —:  Idem. 

Vhgg  e  Vdggia.  Vedi   Vecc. 

VegUla  (Volg.),  Vedi  Vigilia. 


VEG 


—  796 


VEG 


Vegliant  (Vecchio).  Vedi  Sor- 
vegliant, 

VegUdn  (P.  N.),  Veelione.  AnddL 
al  veglidn  :  Andare  al  vegliane. 

Vegnl,  Venire.  Vegnt  a:  Veni- 
re a.  Vegnl  a  coo  (di  bubbone) : 
Venir  a  cai>o.  Vegnl  a  eoo  d'&na 
robba :  Venir  a  capo  di  cheeches- 
sia.  Vegnl  a  galla :  Venir  a  gal- 
la.  «  Ch'  el  vegna  a  trovamm »  : 
«  Venga  a  trovarmi*.  «  Ven  a  der- 
vimm  »  :  «  Vieni  ad  aprire  ».  Vegnl 
a  easa :  Rincasare.  Vegnl  alia  fi- 
n^tra  :  Venit  alia  finestra.  Vegnl 
al  p6nio  de :  Venir  al  punto  di. 

—  a  patti :  —  a  patti.  —  a  tdi : 
In  taglio.  (Pr.)  Tutt  coss  pd  vegnl 
a  Uti,  finna  i  6ng  per  peldt  Vdi :  v  e- 
di  Al,  Vegnl  a  paroll,  a'  pugn : 
Venir  a  parole,  ai  pugni.  VegrA  ai 
brutt:  Venire  alle  rotte.  —  a  Vo- 
rlggia :  —  all'orecchio.  —  at  eurt : 

—  alle  corte.  —  al  tandhmm :  — 
alia  conolusione.  —  a  sldi  de  ch: 

—  a  dimorare.  |  Vegnl  a  vdltra 
(volg.) :  Venir  fori.  «  Spetth  eke  la 
dhrva  la  finhstra  e  che  la  vhgna  a 
voltra  »  :  «  Aspettiamo  ch'ella  apra 
la  finestra  e  la  vi  si  ait'acci ».  (D'un 
oggetto  cercato)  «  Vdi  te  see  bdn 
de  vegnl  a  voltra  ?  »  :  «  Saresti  mai 
cost  garbato  da  lasciarti  trova- 
re  ?  »  «  Gosse  te  ven  mai  in  ment 
de  tird  a  voltra  quel  catanai  o  bar- 
lafusf  » : «  Che  ti  mra  di  tirar  fo- 
ri quel  C080 ? » « Lie vegnuu  a  vol- 
tra duu  questuHtt »  :  «  Li  sono  sal- 
tate  fori  due  guardie  di  Questu- 
ra».  Vegnimm  a  nun:  Rica))ito- 
liamo. 

Vegnl  adree,  Venir  dietro.  «  Ve- 
gnem  adree  »  :  «  Vienmi  dietro  ». 
'«  Gh'h  vegnuu  adree  tanlifioeuyn 
«  Ebbe  una  numerosa  figliolanza  » : 
«  M'h  vegnuu  adrhe  Ofia  fila  de 
disgreusi  »  :  «  Mi  eono  capitate  cen- 
to disgrazie  in  lila  ».  «  Bisogna  ve- 
dk  adesa  el  can  cdme  el  me  ven 
adree  »  :  «  Bisogna  vedere,  ora,  il 
cane  come  mi  vien  dietro  ». 

Vegnl  adosSf  Venir  addosso, 
«  V^gnem  minga  adoss  in  sta  ma- 
nera  »  :  «  Non  mi  pigiare  cosi  ». 
<  M'h  vegnuu  adoss  la  gnaggnera  » : 
«Ho  la  fiaccona  o  la  zmghinaia 
addosso  da  stamattina». 

Vegnl  cdn,  Venir  con.     Vegnl 
conl  i  bonn:  Venir  colle  bone. 
-,   ,  Vegnl  de,  Venire  da.  Vegnl  de 
^ter    mond:    Venir  da   raltro 


mondo.   ^Ma  eosge    te  «^^ 
V alter  mondfy^ :  «  Ma  tomi 
dall'altro  mondo  1 »    Ve^  d» 
tan,  de  eampagna:  Venir  di 
tano,  dalla  eampagna.  —dt' 
mar  .*  ~  di  1^  dal  mare.  CiL^ 
deWaria :  Viene  del  vento  ^ 
st^.  Tutt  i  mai vegnen deli: 
i  mali  ven^ono  di  li :   VegiiA  tfi 
t  coldr:  Farsi   di   tatti  i 
Fann  de  tutt  i  color;  VP/di 

F«gr»il/€Bt«ro,  Venir  fiiozi< 
vlgna  fa&ura  o  de  fceura  » ; « li 
ga  f uori  o  di  fuori  y^.  f^  In  ^ 
elvegnardfoRuraa  travannf*: 
autunno  o  Queste  vacaiize, 
in  eampagna  a  trovarci  ?  »  < 
faa  vegnl  foeura  ire  voU  » (: 
drammatico) : «  Lo  oliiain«<»t 
volte  alia  ribalta  ».  «  J7^  "^ 
ftBura  c6nt  chrli  res&n  * 
che...  »  :  «  Usci  fuori  con  eerte 
gionaccie,  che... » Iluntagk  _ 
foRura  del  guss :  Le  lamafiw 
scono  dalla  chiocciola.  FejjpmJ 
ra  la  luna:  Spuntar  la  Imtt 
cielo.  Vegnl  foeura  la  mkssa 
trare  la  messa.  IfarfaU  in 
foetira  e  se  cdbmen :  I  bossoli 
minciano  a  sfarfallare  o 
sfarfallato  e  le  farfalle  si 
piano.  «  Oo  faa  i  somtn  e  h 
faeura  che  te  devi  aneamo 
lir  »:  «  Ho  fatto  le  somme  e 
Bortl  che  ti  sono  anoora  debt 
di  ottanta  lire  ».  «  Zm  divi»i* 
vegnuda  faeura  giusta  » :  «  L»fr 
visione  h  riuscita  ».  «  Gh'h  psgn^ 
fa&ura  lanto  cuU&r  in  faeaa  •  \ 
varoeulj  ece.  » :  «  Gli  h  vennto  ft* 
del  oalore  in  viso  e  gli  sifeBM* 
festato  il  vaiuolo  ».  «  Ohe  f^f^ 
foRura  6n  d«n<»:«01i  fe  ▼«>■• 
fuori  un  dente». 

Vegnl  gid,  Venir  gift. «  Ve^K 
in  c6rt  che  oo  de  parlatt » : «  8«"J 
giii,  ho  da  dirti  una  parola».  F^^ 
gib  Vacgua  a  shee:  Venir  gift  l"*" 
qua  o  piovere  a  seochie  roTWCjt 
a  catinelle.  «  I/oo  faa  ve/g"^  I* 
mi  » :  «  L'ho  indotto  ad  bccoq<0^ 
tire  o  ad  accondiscendere. «  (i*^ 
tdsa  la  ven  gib  tutt  %  d\  ie  p^^ 
«  Quella  ragazza  si  stmgge  e  A- 
magra  o  da  giil  tutti  i  gioini  vjli^ 
«  Sont  vegnuu  gib  sabet*:  totft^ 
venuto  aAfilano  sabbato  soorao*. 
Vegnl  gib  cdmk:  Par  un  gran  cah- 
Vegnl  gib  fin  gran  fridd  o  *• 
gran  cald  tutt  a  &n  trait:  Vea» 


VEG 


—  797  — 


VEG 


Btretta  di  f  red  do  o  di  oaldo 
intino.  Veg^%\  ffid,  alia  lisda: 
lir  lisoio  o  per  le  lisoie.  «  L'e 
vun  aid  di  seal  a  rotta  de  eoU  » : 
>oe  le  Boale  in  due  salti  o  a 
eacollo  ».  VegnX  gid  de  la  vail 
itnbanna:  Venir  dall'altro  raon- 
par  ohe  venga  dall' Alpi  o  da^li 
»ennini. 

Vegnt  sv,  Venir  bu,  Vegnl  eti 
nd:  Crescere.  —  m  grand  e 
ts  e  scopazzuu  :  Venir  su  Ecran- 
2Cro880  e  co^lione.  —  *i«  el  tem- 
hi  :  Levarsi"  il  temporale.  —  8u 
ignh  :  Sentirsi  rivoltar  o  ribol- 

lo  stomaoo  o  Venir  su  il  de- 
tre.  —  su  di  danee :  Entrar  de- 
o  in  oassa.  Fit  vegnl  sii  la  le- 

da  de  fixwra  :  Far  venire  la 
la  dalla  campltgna.  —  sit  in- 
ma  de  fiteu :  Essere  rilevato  o 
vato  insieme  o  Cresoere  insie- 

—  «u  &Mi  vessiqa  sulla  phll : 
aupsi  la  vescica  sulla  pelle.  Tor- 
a  vegnl  sii  la  harha ,  i  cavH, 
Sngia :  Binascere  o  rimettere 
»arba,  i  capelli,  un'  ungbia.  / 
"  vegnen  su,  per  i  sees :  Le  more 
oono  nelle  o  si  fauno  da  sc^  per 
siepi.  «  Cosse  ^  vegnuu  sii  al 
f  » :  «  Gbe  numeri  sono  usciti 
osa  h  yenuto  al  lotto  1  ».  Ven 
abbonaa  de  tuU  part :  Fioccano 
abbonati  da  ogni  parte.  Ficeu 

ven  su  solid :  Kagazzi  cbe  ven- 
o  su  bene.  —  came  dn  asen : 
)ome  un  asino. 

Vegnl  via,  Venir  via.  —  via 
le  &n  sparg :  Grescere  oome  un 
aragio.  —  via  per  poech  danee: 
ere  ceduto  o  venduto  per  po- 
quattrini.  «  L'h  vegnuu  via  de 
\r6n  » :  «  £}  fuori  di  padrone  ». 
ndhmm,  ven  via  e6n  mi  » :  «  An- 
no vieni  con  me  o  Bisogna  che 
[»arta  con  me  ».  «  J.Z  seur  m'h 
fiuu  via  6n  slavidn,  che  soo 
\ga  ehi  devi  ringraziii  »  :  «  Al 
D  mi  capitb  un  manrovescio 

non  so  a  chi  dobbo  esser  te- 
o  ».  «  Speri  ehe  me  vegnard,  via 
quai  regalin  » : «  Spero  ohe  poi 
oapitera  un  aualclie  regaluc- 
».  D'estaa  dalnavilli  ven  via 
i  tajffiad  ehe  te'l  digh  ml  JRoceh  /: 
Bstate  dal  canale  escono  oerte 
*ate  cbe  te  le  dico  io. 
(Altri  M.  d.  d.JFdi  6n  lavora 
\e  el  ven,  ven:  Far  un  lavoro 
le  vien  vlene. «  Eeeo  ch'el  ven  »: 


«  Eooolo  che  viene  *.  Ven  gent : 
Vien  gente.  In  robb  ehe  vhgnen  da 
sh  o  naturai :  Le  son  cose  cne  ven-^ 
gono  da  s^.  Lunedl  o  sahet  ehe 
ven:  Lunedi  o  sabato  ohe  viene^ 

Vegnen\  altaech  o  visin  o  arent 
(voig.):  Vienmi  accanto  o  vicino. 
«  JSl  ven  de  bonna  famiglia  »  : 
«. Viene  da  bona  famiglia  ».  J^  ve-r 
gnuu  la  tempesta :  £  venuta  la 
grandine.  «  Oh'^  vegnuu  la  fS-^ 
ver  » :  «  Gli  6  venuta  la  fobbre  »» 
Gh,^  vegnuu  mal:  Le  (i  venuto 
male.  Joe  senti  a  vegnl  fredd :  Mi 
sento  venir  freddo.  «  Che  te  ve- 
gniss  &n  accident  /  » :  «  Ti  venisse 
un  accidente  ».  «  Quand  i  cart 
vceuren  minga  vegnl  VI  inutU.,, » : 
(al  gioco)  «  Quando  le  carte  non 
vengono  6  inutile...  ».  Me  ven  6nH- 
dea :  Mi  viene  un'  idea.  Fd,  vegnl 
la  stizza :  Far  venire  la  bile.  Ve- 
gnuu su  dal  nient :  Venuto  su  dal 
niente.  Ve^nl  quii  de  Pisa :  Ve- 
nire i  Pisani.  Vegnl  per  ipee  :  Es- 
ser sempre  tra  pioai  o  Dare  tra 
piedi.  (Ir.) «  Si,  speita  che  vegni/»: 
«  Io  non  mi  movo  ».  *  Te  venforse 
gtmicoss  a  tlf  »:  «  Ti  debbo  Ibrse 
qualcosa  ? ».  «  JSl  par  che  gh'en 
vegna  aiiiyn^,  Pare  che  gli  si  abbia 
a  rifare  il  resto  ».  Vegnl  in  pi  de 
tant :  Kiuscir  a  farsi  un'  entrata 
di...  Vsgni  la  s6a  6ra :  Venir  la 
sua  ora.  «  Oh  d&nea  vegnimm  a 
nun  /  » :  «  Gh  dunque,  veniamo  a 
noi  ». «  La  ven  ehe  IHo  le  manda  »: 
«  Piove  come  Dio  la  manda  ».  Jja 
rohba  la  ven  pdlid  :  La  cosa,  il  la- 
voro riesce  bene. «  M  ven  de  qu^t, 
ehe,..  » :  «  Deriva  da  questo,  che  ». 
«  La  ghe  ven  de  tutt  diritlo  » : «  La 
gli  viene  di  tutto  diritto  ». «  Coss^el 
ven  st6  fdtter  chl  /  » : «  Quanto  co- 
sta  questo  coso  ?  »  «  Gm  ven  mat 
el  8dl»:  «  Non  ci  batte  mai  il  so- 
le ».  ^  sta  bonna  esposision  ven 
ben  anca  i  ros:  A  questa  espo- 
sizione  ancbe  le  rose  iioriscono 
bene.  (Pr.)  Aspetta  e  nd  vegnl  Ve 
rohba  de  fnort :  Aspettare  e  non 
venire  h  una  cosa  da  morire.  '^ 

—  Vegnuda,  Venuta.  (Civ.)  La 
vegnudadel  Kedentdr sulla  terra: 
La  venuta  di  Gristo  nel  mondo. 
«  Se  el  sard,  de  vegnuda  el  vegnor- 
r A  »  (pop.):  «  Se  avrJi  da  venire 
veiT^  ».  «  JCl  phrsieh  Vh  de  veghU" 
dayn  «  II  pesco  ^  in  succhio  Opp. 
£  vegeto,  rigoglioso». 


VEL 


-798  — 


VEL 


Vel&-laa,  Velare  (iiel  solo  senso 
di  Btender  leergero  velo  di  colore 
8ul  dipinto  git^  asciutto).  |  (Sport) 
Veld,  8ul  lagh :  Veleggiare.  |  C&ni 
in  eerto  parlH  velcut:  Con  un  fare 
miBteritoBo. 

—  Veladora,  Velatura.  «  M  g*d 
daa  8u  6na  veladura  leggera  leg- 
gera  » :  «  Gli  appliob  una  legge- 
rissima  velatura  ».  |  «  Quell  eanoU 
elg'd,  6na  veladura  impossibil » : 
«  Quel  oanotto  porta  una  velatu- 
ra ohe  non  gli  va  ». 

Veleltaa  (P.  N.  Aff.),  VelleitJk. 
«  £1  g'dt  avuu  la  veleltit  de  scriv 
dna  comm&dia  » :  «  Ebbe  la  vel- 
leit&  o  la  debolezza  di  scrivere 
una  comraedia  ». 

Velen,  Veleno.  M  tabaceh  I'h  6n 
velen  ehe  opera  adasi:  II  tabaeeo 
6  un  lento  veleno.  «  L'it  toU  el  ve- 
len » :  «  Ha  preso  11  veleno  o  si  ^ 
awelenato  ».  (Fig.).  MangUt  o  fd 
mangid,  velen :  Masticar  o  lar  man- 
giar  veleno.  Mangih  velen  e  spud 
mel:  Aver  il  miele  Bulle  labbra  e 
il  veleno  nel  ouore.  8pud  velen: 
Sputar  veleno.  Ona  eritiea  pihnna 
de  velen :  Una  critica  plena  dl  ve- 
leno. 

Velen^-enaa-enasz  e  Avelenli, 
Avvelenare.  «  Z-'  i  staa  velenaa 
dai  fdng  » :  «  Fu  avvelenato  dai 
fungbi ».  Velend  o  Avelend  Ven- 
stenza:  Avvelenare  I'esistenKa. 

—  Velenin,  Leggero  veleno. 

—  Velends ,  Velenoso.  /  erbo- 
rinn  in  velenos  per  i  papagai :  II 
prezzemolo  rieisoe  velenoso  ai  pa- 
pagalli. 

Veletta,  Veletto,  Cuffia  e  Ten- 
dina  (1). 

Vellnna,  Velinna.  Carta  velina: 
Idem. 

VegllCBUS  (D.  Fr.),  Lumino  da 
notte. 

V61it  (R.  St.),  Velite.  I  farndsi 
Velit  tie  Napoledn:  I  famosi  Ve- 


(i)  Qaesie  due  altime  voci  florenttne  aono 
dhquelleohe  ingeneranoequivooi-  In  molte 
parti  d*  Italia  per  Cuftia  a*  inf ende  Invece 
quella  nnta  copertura  del  capo  delle  don- 
ne  in  etk,  ohe  il  Tommaseo  vorrebbe  ehfa- 
mata  Berretia.  Corrigoonde  al  milane^e 
Scufl/la.  Quanto  a  Tend^na  data  dai  Fan- 
fani  lascio  gmdicare.  Veletto,  ohe  e  il  vero 
diminutiTo  dl  velo,  mi  pare  la  voce  mf- 
•liore.  Veletta  sarebbe  invece  diminativo 
vela.  Per6  -non  si  dice  veletto. 


liti  di  Napoleone.  (Colto)  / 
romani  :  I  Veliti  romanL 

VeU,  Velo.  El  veU  per 
mesaa:  11  velo  nero.  £t  i«B 
spdsa:  II  velo  bianco.  £lni.i 
luttOf  8ul  eapp^ll  o  tul  brea: 
velo  nero  al  eappello  o  id  tn 
oio.  Veil  erhpp :  Velo  crespo.  |. 
v^gh  edme  6n  veil  €Uivanti  a 
Aver  la  benda  sugli  oechi.  ' 
aid  el  veil  denans  ai  oee  ( 
IMHusione):    Calare  il  vc 
tenda  dagli  occbi. 

VeUa,  Vela.   Vella  laHmm: 
la  latina.  (Fig.)  ^QueWomm 
e6me  &na  veua  »  :  «  Quell'  «■ 
una  banderuola  ».  A  mhsa 
BriUo.  Tird  su  la  vella: 
vela.  «  M  vd  come  6na  veUa  » : 
di  burina».  Phrd  la  vella:  P* 
la  buBsola  •  la  tramontana.  fi 
vella :  Mutar  vela  o   RivoltsR 
giubba.  I  (Arcb.)  Ona  voltafaM 
vella  :  Volta  a  vela. 

—  Vellarla,  Velame.  On 
sin  de  vellaria:  Un  magazzaM 
velami. 

Veloce,  Veloce  (Scat.).  Vedi 
ligenza. 

—  Veloelped,  Velocipede.  1 
eiped  a  dd  roeud:  Vedi  Biei^ 
—  a  tre  rceud :  —  a  tre  r 
triciolo.  C6rsa  de  veloeiped: 
dei  velocipedi. 

—  VelodpediBta  (P.  N.K  /' 

—  Velooitaa  <P.  N.) ,  Yel« 
*I!l  va  cdlla  velocUaa  de  ntn 
mia  alVora  »  (vapore)  :  «  Va 
velocity  di  novanta  migli* 
Pora ».  La  grande  e  la  i»t^«F« 
loeitaa:  La  grande  e  la  pi< 
velocitit.  . 

Velti,  Velluto.  Velii  deseda^ii 
eot&n,  eec.:  Velluto  in  seta,  in^ 
tone.  On  vestii  de  velu  :  Un  vf 
di  velluto.  VesHda  de  veld:  **- 
stita  di  velluto.  NegfUr  <»«•• 
velii:  Nero  come  il  carboBe-i" 
vhgK  el  cuu  sul  veluu:  Ballare  * 
velluto.  Ve88  setlaa  9ui  veik:  vr^ 
ser  in  trono.  Ona  phll  eke  U  P. 
6n  velu:  Pelle  morbida  «»n*J 
velluto.  Ong  ednt  el  velit :  Ub«» 
col  relative  velluto. 

—  Valuttn  (P.  N.) ,  VeUttto* 
I  velutin  per  puamizidn:  1  w 
lutini  per  guarnisione*.  |  (Sorto« 
fiore)  Salvastrclla.  . 

V6na.  Vena.  S'd&pjfd,  6na  •»« 
Rompersi  una  vena.    Vkna 


VEN 


—  709 


VEN 


u:  Vena  varicosa.  Avhgh  minga 
aang'u  in  di  venn:  Non  avere 
igue  nelle  vene. J  (Fig.).  Trovd 
ftna  de  Vac<ma:  Trovar  la  yena. 
igk  6na  vena  de  dolz  (vino): 
ere  una  vena  di  dolce.  —  ae 
tl,  de  pohtta:  Aver  una  vena  di 
;zo,  di  poeta.  La  vena  del  legn: 

venatura  del  legno.  Vksa  o 
t  mitiga  in  venna  de.,.:  Essere 
on  essere  in  vena  di  far  una 
a. 

"  Venaa,  Venato.   Marmo  ve- 
%:  Marmo  venato. 
^enal,   Venale.    TetUer  venal: 
atro  a  pago.  Donna  venal:  Don- 

Teaale,    Meretrice.    Giomali- 

—  .•  Idem. 

-  VenaUtaa,  Venalitii.  ^Mfd 
Uo8s  per  venalitoa  :  Fh  tutto  per 
lalitji. 

rend  -  enduu  -  endes,    Ven^tore. 

md  a  pes,  a  b&n  mereaa^a  pron- 

Venaere  a  P<^bo.  a  buon  prez- 

a  pronti.  Vend  o  eomprd  in 
*a :  Vendere  o  comperar  in  er- 
.  Vend  per  forment  sheeh :  Pa- 
per o  come  oosa  certa.  Avitj[fken 
"vend  Q  de^fh  Ihee  ai  eavai:  A- 
rne  a  bizzeffe  o  da  vendere. 
[ndemm  6n  poo  a  ved^  eosse  la 
%den:  Andiamo  un  po'  a  ve- 
rs ehe  o'  h  di  novo.  DomandU 
Milan  o  »e  el  domm  Vi  de  vend  : 
ooar  il  cielo  col  dito.  Fann  de 
td  o  de  soli  e  doss :  Fame  d'o- 
i  sorta  d'ogni  colore.  Vend  di 
zn  ball  o  del  fumm:  Vender 
ncie  o  dar  parole.  «  Te  la  v«n- 
cdme  V  oo  comprada  »  :  «  Te  la 
ado  come  I'ho  comperata  ».  «  M\ 
vui  eomprh  e  pcBU  vend  »  :  « lo 
rivendo  mille  volte*.  (Pr.)  El 
nprh  Vinsegna  a  vend :  II  corn- 
er insegna  a  vendere.  Bisogna 
nprd  semper  e  mai  vend:  Parla 
DO,  asoolta  assai  e  giammai  non 
lirai.  A  vend  per  bisdgn  se  ghe 
'mla  semper  (Appross.) :  Chi  gio- 

per  bisogno  perde  per  neces- 
h>.  Cama  venduda :  Anima  dan- 
ta  d'nltnii. 

—  Vendita,  Vendita.  Vendita 
bbliea.  aWasta:  Vendita  pnb- 
oa,  alrasta.  In  vendita:  In  ven- 
;a.  Vendita  al  minut:  Vendita 
minuto.  —  a  I'ingross:  Indi- 
08S0.  —  al  td,i :  —  a  ritaglio. 
/endembla  (Volg.).  Vedi  Ven- 
mmia. 


Venddmnila.  Vendemmia.  Fif 
vend^mmia.  Vendemmiare.  (Pr.> 
Vendemmia  temporida  de  spess  la 
va  fallida:  Vendemmia  preeoce 
troppo  Bpesso  al  vino  nuocc 
Broeea  eurta  vendemmia  Idngar 
Cbi  vuole  il  vino  ha  da  potar 
•corto. 

—  Vendeminili-miaa,  Vendem- 
miare «  Quand  I'h  ehe  te  vendem-^ 
miet  ?  »  :  «  Quand'  h  ehe  cominci  a 
vendemmiare  "iy^^ii  Oo  giit  vendem— 
miaa  »  :  «  Ho  gi^  vendemmiato. 

—  Vedexnmidn,  Abbondantis- 
sima  vendemmia. 

Vendetta,  Vendetta.  Grid,  venr- 
delta  in  del:  Gridar  vendetta in- 
nanzi  a  Dio.  « J.  tavola  oo  faa  v 
me  vendett »  :  «  Mi  sono  vendicato> 
a  tavola ».  (Soherz.)  Fh  vendhtta. 
de  tutta  la  robba  *  Vendere  ognl 
eosa  a  rotta  di  coUo. 

^▼eadlcA-lcaa-lcasB,  Vendioa- 
re.  Vendieass  d'dn  tort:  Vendi- 
oarsi  d'un  torto  ricevuto.  Vetir- 
dieuss  al  de  Idi:  Vondicarsi  con 
usura. 

—  Vendit6r  (P.  N.),  Venditore. 

—  Venditdri,  Vendita.  «  JEl  ma- 
gazzin  ^he  Vii  in  d*6n  sit «  el  venr- 
ditori  tn  d*6n  alter  » :  «  Tiene  it 
magazzino  in  un  luogo  e  la  ven- 
dita in  un  altro  ».  Venditori  de 
earns  de  eavall:  —  di  equina. 

Venere.  Venere.  (Civ.)  La  Ve- 
nere  di  beieiapp:  La  Venere  cal- 
lipige.  «  L^e  &na  Venere  »  (civ.)  r 
«  E  una  Venere  ».  Am6r,  mhrcUs 
e  Venere  in  trh  eose  tenere  (volg.> 
(per  burlarsi  degli  innamorati  ri- 
dicoli)  (Lett.).  Amore,  stereo  e  Ve~ 
nere  le  sono  tre  cose  tenere. 

Venerli-eraa,  Venerare.  Venerdt 
el  pader  e  la  m4xder:  Venerar  il 
padre  e  la  madre. 

—  Venerabil,  Venerabile.  On 
vlee  venerabil:  Un  veoohio  vene- 
rabile. 

—  Veneraiidn,  Venerazionc 
« I/^  pien  de  ve^ierazion  per  sda 
mader  » :  «  Idem  ». 

—  Venerando,  Venerando.  Ona 
venerafida  eidlla :  Un  gran  baggeo. 

Venerdl,  Venerdl.  Venerdlgrassz 
L'ultimo  venerdi  del  oamevalone 
ambrosiano.  Venerdi  sant :  Ve- 
nerdi santo.  (Pr.)  Chi  rid  in  ve- 
nerdi piang  al  sabet  (in  dis.):  Chf 
I  ride  in  venerdi  e  non  ha  chierica 
'  spesBO  piange  la  domenica.  N6  te 


VER 


—  802  — 


VER 


—  Verlfioaddr,  VerificatoTe. 

—  Verlficazidn ,  Veriiicftzione. 
«  Fhmm  la  verificazione  del  fait » : 
«  Faooiamo  la  veriiicazione  del 
fatto  ». 

Verltaa,  Verity.  In  veritaa :  In 
verity.  Vess  la  boeca  de  la  veH~ 
taa:  Essere  la  bocca  della  verity. 
Jjassand  la  verilcui  a  so  post:  La- 
soiando  la  yeritii  al  buo  poato  o 
salvo  il  vero.  «  i>l  la  Veritas » : 
«  Diinnii  il  vero  ».  «  Disi  la  ganta 
veritaa  ehe  me  saria  guardaa  ben 
de...  se...  »  :  «  Dico  la  santa  ve- 
rity; mi  sarei  ben  guardato  dal... 
se  ».  «  La  veritaa  del  fatt  Vh  ehe  »  : 
«  Fatto  st^  ehe ».  I  (Fr.)  La  veri- 
taa V  h  vunnM  tdlla :  La  veritli  h 
una  sola.  A  di  la  veritaa  se  falla 
mai:  A  dire  la  veritk  non  si  sba- 
glia  mai.  Tutt  %  veritaa  se  poden 
minga  d\:  Non  tutte  le  Tent&  si 

Sossono  dire.  I  ficeu  in  la  bdeea 
e  la  veritaa:  I  ragazzi  sono  boc- 
che  di  yeritlt.  La  veritaa  la  ven 
semper  a  galla:  La  veritd.  vien 
sempre  a  galla. 

Veritas.  N.  fr.:  In  vino  Veritas: 
Idem  Opp.  Chi  burla  si  cont'essa. 

Vermen  (Volg.).  Vedi  Vermin. 
N.  fr.  pop.  o  volg.:  Descant^  i 
vermen:  Smatassare  i  vermi. 
Strappii  el  vermen  ai  can :  Strap* 
pare  il  vermocane.  Bidtt  edme  on 
vermen:  Nudo  come  un  bruco. 

Vermin,  Verme.  Vermin  soli- 
tari :  Verme  solitario.  «  ^6  ficeu 
eh%  el  g'd,  i  vermin  »:  «  Questo  ra- 
gazzo  ha  i  bachi  ».  Bdn  per  i  ver- 
min :  Vermifugo.  «  M  cadaver  Vh 
andaa  tutt  a  vermin  » :  «  II  cada> 
vere  si  fece  tutto  verminoso ». 
(Pr.)  £1  tropp  d6lz  el  fa  vegnl  i 
vermin:  II  troppo  dolce  fa  i  baohi. 

—  Vermenin  o  Vermiscen,  Lorn- 
bricuzzo. 

Vermdtt ,  Vermutte.  Vermott 
e6n  sHtz:  Vermutte  oon  seize. 

Vemaca,  Mangime  invemale 
per  le  bestie. 

Vemengh  (Volg.).  Vedi  Inver- 
gnegh. 

Venilg&,  Titillare.  «  Qiiand  la 
me  vemiga  eulree  cdn  quii  ear  sd 
maniti  de  bambin...  » :  «  Quando 
quella  cara  bambina  mi  accarezza 
colle  sue  manine... » 

—  Vemigament,  Titillamento. 

—  Vemighent.   Vedi   Invemir- 
hent* 


VemiB,  Vernice.  Vermis  eipi 
Vemice  con  gomma  eopakul 
sii  la  vemis:  Invemiciare.  Ai 
man  de  —:  Una  mano  di  veni 

—  VemiBOBur,  Vemiciiuo. 
Verones,   Veronese.    (CaM 

cotte  nel  forno)     Veronesi  tm 
Castagne  arrosto. 

Verosimil,  Verisiniile,  Yenri 
mile.  *.  L'  h  minga  TeresAmAi 
«  Non  h  verisimile  ». 

V6rr  o  Vdr,  Verro  o  Vent 
—  e  6na  troia:  Un  —  e  una 

V6rB,  Verso.  In  vers  e  In 
In  vers!  e  in  prosa.  |  «  Jtt 
quii  bruit  vers  o  quU  wer., 
«  Non  laro  que'  brutti  vera  ». 
ean  ehe  faseva  el  vers  de  la 
Un  cane  ehe  ululava.  SI  i 
Vasen  el  se  damtna  ragti^^ , 
del  eavall  nitritOf  quell  ddTei^ 
barrito  e  cost  via:  Idem.  I  Ciifi 
vun  per  el  sd  vers.-  Pigbare 
o  una  cosa  pel  suo  verso.  | « 
quai  vers  el  trovar^mm  »:  li 
qualche  modo  ne  usciremo  k  <  J 
quelVaffare  ghe  trmuvi  mimfii 
vers  »:  « In  quell 'afiare  dod  H 
la  imboocatura  ».  «  iVo.  gk'i  M 
vers  de  fall  eatUinn  «  Nod  di 
verso*  di  farlo  cantare  ».  |  Tm 
Natal  o  l\  adree:  Verso  NaUht 
gill  di  li  o  quasi.  |  Vers  p6mt^ 
Verso  ponente.  |  I'H  el  ven  m 
vunna:  Amoreggiare. 

Versli-ersaa,  Versare.  «  Vtm 
id  »  :  «  Mesoi ».  n  Oo  versaa  auft' 
lir  a  la  eassa  »  :  «  Ho  rimesae  nff 
mille  lire  alia  oaasa  ». 

—  Versament,  Versamento.  «i 
aeioivista  dn  faa  el  primm  tsm- 
ment »  :  «  Oli  azionisti  han  hOf 
il  primo  versamento  ». 

—  Versant,  Versante.  £1  f<^ 
sant  a  tramonianna:  II  yersudr 
a  tramontana. 

Vertenza,  Vertenza.  Za  veri0f 
za  Te  stada  portada  in  tribfsnd: 
La  lite  fu  portata  innanzi  ai  git* 
dioi. 

Vdrtesa  (Ant.).  Vedi  SekHm. 

Verti  (Volg.).  Vedi  Aver^ 


h 


dd  gid  ddU*alt  ghe' ven  i vertSavsi. 
«  A  guardar  di  molto  alto  jpi  pi- 
gUala  vertigine  o  il  capoguoa. 
▼en,  CavolOf  S  vena  (i).  Im  prt- 

{{)  Bvintk  i  aUcfae  «ohegg«(ttaa  4i  fM> 


VER 


-803  — 


VE8 


;  di  vera :  Predica  macchero- 
k.  On  camp  de  verz :  Una  oa- 
da  o  cavolaio.  Ris  e  vers :  Mi- 
cra  di  riso  e  cavoli.  B6n  de 
it  i  verz:  fi  iin  oavoUno  o  Su- 
o  che  oondirebbe  died  oavoli. 
'ig.)  PdrldLfceura  i  verz:  U- 
ne  salvo.  Ok'h  miuga  de  sfdiit 
t:  Non  o'^  da  scialarla  o  Non 
sfogsci.  Andd  a  sdrdt  i  verz: 
lar  ad  asolare  o  a  smattanarsi. 
va  la  eavra  e  i  verz:  Salvar 
ra  e  oavoli.  Fd,  magher  i  verz: 
'ere  in  disagio  o  stentai*  la 
h. 

-  Verzdtt,  Cavolino. 

-  Venasc,  Cavolaocio. 

-  Verz6n,  Cavolone. 

-  Verzada,  Cavolata  (1),  Zuppa 
cavoli. 

-  Venee,  Verziere  (2),  Mercato 
la  Verdura.  J  bull  del  verzee: 
aeroatini.  Andd  in  verzee  a  em- 
el  eamee:  Comperare  la   cao- 

per   vantarsi   d'averla  fatta 
aa. 

-  Verzeratt,  Mercatiuo.  «  i/'  ^ 
a  verzeralta  » :  «  £  una  oiana 
L  mercato  ». 

renin,  Verzino.  Coldr  de  ver- 
v:  Color  verzino  o  colombino. 
iriBCh,  Vischio.  Tcteeh  edme  el 
tch:  Attaccare  o  Appiccioarsi 
Ode  il  vischio.  Cann  de  vkseh: 
irgoni. 

^eacia,  Veeoia.  Stdbbi  devesda: 
>ociuli. 

-  VeBCioou,  Veociola. 

-  V^BCOT,  Vescovo.  Ogni  mart 
veseav:    Rai-amente.    (Busse) 

TBunn  ail  de  benedt  6n  ve»eov : 
gliarne  quante  ne  puo  benedir 
.  vescovo. 

-  Vescovaa,  Vescovado. 

-  Vescoyil,  Vesoovile.  La  men- 
veacovil:  La  mensa  vescovile. 

7eBlJi  (Vole.).  Vedi  Viein,  N. 
.  pop. :  /  veHn  de  la  porta :  I  ca- 
;liani  o  II  vicinato. 

-  yestnaia,  Vicinato.  Ona  eh 
^nwi  de  vesinaia  ;Una  oasa  con 
olto  viciname  o  inquilini  o  pi- 
onanti. 


oqne  materia  ed  e  una  specie  di   vino 

inco.  V«dl  Sverza. 

\X)  Trovo  nei  vocab.  flor,  che  Cavolata 

niflca  piuttotto  che  Vtrxada  una  man- 

ita  abbondante  di  cavoli. 

|S)  Veniere  in  dis.  a  Fir.  signifloava : 

to,  Glardino. 


Vdspa,  Vespa.  «  Ona  vespa  la 
m*h  piaa»:  « Una  ves][>a  mi  ha 
punto  ».  «  La  g'd,  el  besti  eome  6- 
7ia  vespa  » :  «  Ha  il  pungiglioue 
come  una  ve8\>a  ». 

—  Vespee,  Vespaio,  Ginepraio. 
Desseda  dn  vespee:  Destare  o  Stuz- 
zicare  un  vespaio.  I «  L'e  6n  vespee 
d^dn  bagai  che  n6*l  stci  mat  fermo 
6n  mirnUt  » :  «  £l  un  demonietto, 
che  non  sta  mai  a  segno  un  mi- 
nuto  y^.  I  ^n  JSl  s'e  mess  denter  in 
quell  vespee,  «...»:  «  S'^  liecato  in 
quel  ginepraio,  e...  » 

Vesper,  Vespro.  Sona  a  vesper : 
Suonar  a  vespro. 

y^BB,  Essere.  Vess  o  nd  vess: 
Essere  o  non  essere.  iVd  vess  ne 
t\  n^  ml .  Non  essere  carne  nh  pe- 
sce.  —  in  di  vint :  Essere  ne'  ven- 
t'anni.  —  in  di  quaranta  dl:  Es- 
sere tresca  di  parto.  «  Po  vess  I  » : 
«  Pub  essere  ».  «  L'e  quell  eh' el  po 
vess  » :  «  £}  quelle  che  pub  essere  » 
(di  cattivo).  «  Per  vess  dn  todksch 


sa.  Vess  f ranch :  Reggere.  P.  E. : 
«  Ouarda  se  sta  scala  Ve  franca  » : 
«  Guarda  se  questa  scala  regge  ». 
n  E  t\  sth  f ranch  s'el  te  doman- 
<to  » :  «  E  tu,  se  ti  domanda,  reggi ». 

—  ai  ordin  de  vun:  Essere  agli 
ordini  di  uno.  —  a  botiega,  a  pa- 
dron :  Essere  a  bottega,  a  padro- 
ne. —  af&i  (volg.) :  Essere  al  veiv 
de.  —  ae  parer  che,.. :  Essere  di 
avviso  che...  —  in  gran  faccend: 
Essere  in  faccende.  —  tkrra  thrra 
o  gib  gib  :  Essere  terra  terra  o  giu 
giu.  -^fceura  (gioco):  Esser  fori. 

—  pttssee  de  Ih  che  de  cht :  Essere 
pill  di  1^  che  di  qua.  Vesseghen 
de  fa  IhU  ai  cavai :  Essercene  da 
far  letto  ai  cavalli.  «  O'oo  de  — 
anea  mi»:  «  Ho  ben  ad  esserci 
anch'  io  o  Ci  ho  ad  essere  an- 
ch'io  ».  Vesseqh  per  quaieoss :  Es- 
serci per  qnnlohe  cosa.  —  l\  It  per 
fiif  per  dl:  Esser  li  11  per  fare  o 
per  dire.  —  R  ft:  Avere.  P.  E. : 
«  Sihi  staa  21  H  per  bdrlh  den- 
ter... »:  «  Ebbi  a  cascar  di  sotto  ». 
«  S&n  staa  H  II  per  morl  del  di- 
spiesh  » :  «  Ebbi  a  morir  di  dolo- 
re  ».  I  —  in  d'&na  bdlt  de  fhr :  Te- 
uer  il  capo  fra  due  guanciali. 
«  Cosse  Vh  de  —  pceuf  »:  « Idem  ». 

Gh'l,   a  o  Qh'h  de  la  gent 


VES 


—  804  — 


VES 


ehe.., :  C'fe  delle  persono  che... 
«  Ghe  n'h  pocck  come  lh»:  «  Ce 
ii't^  pochi  come  lui  o  come  lei  ». 
Gh'e  8u  el  gait!:  C'fe  la  gatta  nel 
camiuo.  «  Cosse  gh'e,  eosse  gh'e  ?  »: 
«  Che  cos'  h  ones  to  f  racasso  ?  » 
«  Gh'ilf  »:  «  E  in  casa?  »  «  Cosse 
ghe  n*h  de  lit  o  di  fait  sb?  »:  «  Cbe 
n'6  di  lui  o  di  lei  o  de'  fatti  suoi  ?  * 
«  (rA'^  c/ii  9te«/Z  solit  tal  ehe  el  le 
cerca  Zw  » : «  C'fe  quel  solito  tale  che 
cerca  di  voi ».  «  Oosse  gh'e  che  te 
vedi  atralutiaxi  ?  » :  «  Oosa  c'h  che 
ti  vedo  stralunato ? » «  Gh^e  cA«...»: 
«  C'^  che...»  «  Quell  che  gh'h  gh^h  » : 
«  Quel  che  c'fe  c'6  ».  | «  Cos**  gr/i'e 
da  Milan  a  Fireme  r  » :  «  Quanto 
c'5  da  Milano  a  Firenze  ? »  G^A'e 
de  pird  la  testa:  C'6  da  perdere 
la  testa. 

Gh'era:C^er&.Gh^era  6na  voUa: 
Cera  una  volta.  «  Gh'era  6n  ful- 
min  de  gent  in  teater  » :  «  Cera 
un  Bubisso  di  gente  in  teatro  ». 
«  Gh'era  fdrse  hisogn  de  fa. .J  »  : 
«  C  era  forse  necessity  di  far...? » 

See  :  (Verbo)  Sei.  «  Te  sUt 
eosse  te  see  tt  ?  On  bosard  » :  «  Sai 
cosa  tu  sei?  Un  bugiardo  ».  ^n  Ah 
te  ghe  see  finalnienl .'  » :  «  Ah  final- 
mente  ci  sei  caduto  ». 

I^uss :  Fosse.  «  Se  ml  fuss  in 
Wt...  » :  «  Se  io  fossi  in  lei ».  Cosl 
gh*en  fuss !  :  Ce  ne  fosse !  Gdme 
se  nient  en  fuss:  Come  se  nulla 
fosse.  «  Se*l  fuss  cdrs  el  saria  ri- 
vaa  a  temp  »":  «  Se  fosse  oorso  sa- 
rebbe  arrivato  in  tempo  ».  O  el 
fuss  per  6n  motto  o  el  fuss  per 
V alter :  O  fosse  per  un  motive  o 
per  1'  altro.  «  Come  se  el  fuss  lu 
el  padron  » :  «  Come  se  fosse  lui 
il  padrone  ». 

Sarct:  Sark.  Sard,  quell  che 
sarh:  Sar^  quel  che  sark.  «  El  se 
sard,  indormentaa/  »:  «  Si  sark  ad- 
dormentato  ».  Sirdt  benissim:  Sart^ 
benissimo.  «  Chi  sard  mai  a  st'd- 
ra?  »:  «  Chi  sar^  mai  a  quest'ora 
bruciata  ? »  Quand  el  sard  quill 
dl :  Quando  sarft,  quel  giorno.  Di- 
sen  ehe  Vann  ehe  ten  ghe  sard  la 
guhrra :  Dicono  che  Panno  venture 
ci  sarJi  la  guerra.. 

Sia  :  Sia. «  Esia  !  »: «  Sia  pure  ». 
Sia  che..,  o  sia  che:  Sia  che...  o  sia 
che;  Sia  c6me  se  sia  :  Sia  come  si 
sia.  Sia  chi  se  sia :  Sia  chi  si  sia.  On 
omm  c6me  se  «a  .•  Un  omo  del  volgo. 
E  coH  sia :   Idem.  «  Bisogna   d\ 


eh* el  sia  6n  gran  9eiorJn  c 
gua  dire  ch'egli  sia  molto  rii 
«  Che  mi  sia  o  ehe  n6  sia...  >: « 
io  sia  o  che  non  sia...  ». 

Semm. :  Siamo. «  Ghe 
«  Ci  siamo  ».«  Semm^  o  nd  m 
«  Siamo  o  non   siamo  ?  »  «  0 
sem,m  a  ehe  no  semmTH  «0 
siamo  o   che  non  siamo  *.  * 
semm,  nun  al  busilli  » :  « G 
rao  !  » 4c  Ghe  semm  nun  » :  < 
alle  solite !  »  «  Semin  fi 
primavera  » :   «  Siamo    fin 
di  o  in  primavera  ».  «  Semm  i 
frutta  » :  «  Siamo  alle  f  mtte ». 
gid  ehe  semm   in   sul   disemi 
4c  Giacch^   siamo    iu    diseoi 
4c  Ineceu  ghe  semm  e  forte 
ghe  semm  pit » :  «  Ci  siamo 
forse  non  domani  ». 

S'Sn  :  Sono.  «  Son  mimg^ 
se...  » :  «  Non  Bono  io,  se... »  < 
ehl »:  «  Son  qua  ».  «  SontH  < 
«  Son   qua   io  ».  «  Son    eon  A 
«  Convengo  con  lei  ».  «  Jft  fw 
Rovigo  e  de  sti  affari  nd  me  m 
trigo  » :  « Io  sto  co*  frati  e 
I'orto  ».  «  Son  pu  ml  » :  Non 
pill  io  ».  «  Sont    quhll   che 
«  Sono  quel  che  sono  ».  « IH^ 
ghe  son  minga  » :  «  £>igli  eat 
ci  sono  ».  «  Se  pb  no,   sowt  m 
misa  » :  «  Non  si  pu6,  sono  in 
micia».  «  Sont  a  mceuif  *'.  *'^ 
in  guaio  ».  «  Son  consciaa  f^^ 
«  Sono  conciato  per  le  feste  >: 
son  di  part  de  Bergdnt » : « Io 
dalle  parti  di  Bergamo  ». 

In :  Sono.  «  in  arrisaa 
partiif  eee. »:  «  Sono  arrivati, 
partiti.  ecc.  ».  Igiovin  de  fo . 
natta  tn  mH  ehe  n6  quit  d^i 
stia :  La  giovent^  del  giorno  d'l 
h  migliore  della  passata.  « I* 
timissim  o  ebme  euu  e  eanttii* 
«  Sono  due  anime  in  un  nooci 
«  /h  e4me  db  goU  d'acqua  » :  * 
somigliano  come  due  eoeciok 
acqua  ».  «  In  malt  de  had  »:  <^ 
no  matti  da  legare  ».^  In  dkgn 
de  Valter  » :  «  Sono  de'gni  uno 
raltro».  (Allaportinaia)«  Gh*iik\ 
«  Ci  sono  ?  o  Sono  in  oasa  ? » 

Altri  modi.  « Oh'eelj  ek» 
eel  yum.  Che  h  che  non  M  »  < 
chlf  lee  I'acqtia .' »  :  «  Siamo  a 
gia  ».  «  L'i  eki  lee  la  sura  i^ 
ea  »  :  «  Ecco  la  neve  ».  « J>oM  /' 
raiii :  «Dove  Bonoriniastof»<l 
ghe  silt .' »  :  «  T'ho   oolto*.  «  Sd^ 


VES 


—  805  — 


VES 


<i  »  :  «  Penso  eome  lei  o  Sono 
lei  ».  «  Allora  s'h  o  emm  des- 
r  de  lavord  »  :  «  Allora  s'  h 
8SO  di  lavorare  ».  «  C6me  aa- 
t  a  di  /  »  :  «  Come  sarebbe  a 
i  »  «  Quest  V  h  parla  eiar  !  »  : 
lesto  e  yarlar  oniaro  >,  «  ^we- 
\a  rtVh  nceuva  »  :  «  Questa  la  mi 
iesce  nova  ».  «  if  a  cAi  I'h  lu?»: 
cbi  fe  lei  ?  »  «  2y'^  pit  /ce  » : «  Non 
Ci  lei  ».  «  //'^  p«ro  dnra  /  »:  «  E 
»  o  barbing  ».  «  i'c  tord,  an- 
rn  in  lett »  :  «  ^  tardi,  andiamo 
tto».  Doman  VI  feata, :  Doma- 
»  feeta.  «  iVt««t4n  «a  d«  dove  el 
»  :  «  Nessuno  sa  di  doye  sia  ». 
te  m'^  p«r  <«Wi  »  :  «  Ce  n*fe  per 
i».  C^ar/o  del  fu  OUisepp : 
lo  del  fu  Giuseppe.  «  On  quat- 
k  eke  Vh  6n  quatlrin  oo  minga 
uu  avhghel »  : «  Un   centeBimo 

un    oentesimo,    non  ^  Btato 
sibile  ottenerlo  ».  (Pr.)   Dimm 

ehi  te  vee,  te  diroo  chi  te  see : 
ami  con  «hi  tu  pratichi  e  ti 
>  cbi  sei.  Dove  ghe  n*h  gh*  en 
[Appross.) :  Cbi  non  ba  non  ^. 
4  «  nd  vhss  I'h  cdme  jilh  e  n6 
:  Parere  e  non  essere  pi  h 
le  filare  e  non  tessere.  ue  pit 
emp  che  Berta  filava :  Non  h 
tempo  che  Berta  filava.  Quan- 
nd  ghe  n'e  quare  eonturbas 
f :  Quando  non  ce  n'  h  quare 
turbas  me? 

essazidn,  Vessazionc.  «  Qnesta 
^a  vera  vessazion  »  :  «  Questa 
na  vera  vessftzione  ». 
essi^a,  Yescica.  Vegnl  sii  la 
tiga:  Alzarsi  la  vescica  Bit.  | 
infid  la  vessiga  in  del  halldn: 
ifiare  la  veacica  nel  pallone. 
Te  see  6na  gran  vesstga,  car 
n^  fifBu  »  :  «  S<  i  pur  noioso  o 
un  gran  vescicante  ».    |  «  Snl 

gh'e  reslaa  ona  vessiga  »  :  «  Sul 
•o  c'^  rimasto  un  vento  ». 

-  Vesslgh^tta,  Yescicbetta  (di 
ina),  Lernia. 

•  VesBigdn,  VesBlgdtt,  Yesci- 
e. 

-  Veslglt  o  Visigli,  Yescica- 
(1),  Doliccicare^  Doliccbiare. 
!d  dent  el  me  vestga  »  :  «  Questo 
ite  mi  dolicebia  o  doliccica  ».  | 
r  qualche  affare)   «  T'  en  ven- 


f  Vescicare  in  dis.  sfgnffieava  Alzarsi 
i  veacica  e  non  ha  nulla  a  che  fare 
Vesigd  mil. 


Opp.  Si  cam  pa 
Vdsta,  Yesta.  Fdss  tird  f>er  la 
vesta  :  Parsi  tirare  la  nubba. 
Vesta  de  camera:  YestagTia  Ve- 
sta Idnga:  Yesta  talare.  (Pr.)  Chi 
imprlsta  perd  la  vesta :  Chi  pre- 
sta  perde  I'araico  e  il  denaro  o 
Cbi  presta  tempesta  e  chi  accetta 
la  la  festn. 

—  Vestiima,  Vestoima,  Vestbn, 
Yestina  e  Yesticoiola,  Yestona. 

Vestee,  Ycstiario  (1),  Guarda- 
roba.  On  vestee  a  quattr'ant :  Una 
guardaroba.  On  vestee  a  on*  anta 
s6lla :  Armadio  a  fondo  doppio. 

— -Vestordn,  Ai*madione  o  Gran- 
de guardaroba. 

Ve8ti-Btii>8ti88,  Yestire.  «^n- 
demm  vestel  o  vestisset  che  sorli- 
rhmm  » : «  Orsii  mutati  Pabito  che 
usoiremo  insieme  ».  «  El  se  vestiss 
mali^:  « Yeste  male ».  On  asen 
calzaa  e  vestii:  Un  aBino  calznto 
e  vestito.  Vestii  de  biott :  Niido. 
«  Uera  vestii  de  sei&r  »  :  «  Era  in 
abito  sigiiorile  ».  Vestii  de  assas- 
sin: In  abito  da  mala udrino.  (Pr.) 
L'^  minga  el  vestii  ehe  cunla  :  L'a- 
bito  non  fa  il  monaco. 

—  Vestiarl,  Yestiario.  M  pic- 
eol  vestiaH:  II  piccolo  vestiario. 
On  eapp  de  vesttari :  Un  capo  di 
vestiario. 

—  Vestiarista,  Idem.  M  vestia- 
rista  de  la  Scala:  II  ve8tiari8t[^ 
della  Scala. 

—  Vestibdl,  Yestibolo.  JSl  vesti-^ 
b6l  de  sant' Ambrcens :  II  vestibolo 
di  sant'Ambrogio. 

—  .Vestii,  Vestito.  Ul  vesHi  della 
festa :  L'abito  da  feBta.  —  del  dl 
de  lav6 :  —  giornaliero.  —  de  casa: 

—  da  casa.   —  ehe  eippa :   Abito 
avvistato,    sgargiante.     Vestii   dc 
spdsa:  —  da  sposa  o  da  uozze.  — . 
de  condizion:  11  bruno.  —  de  stra- 
pazz  o  de  disimplgn :  —   usuale. 

Vestii  fnist :  Abito  o  Vestito  lo- 
goro.  Inversa  6n  vestii:  Rivoltar 
un  abito.  —  che  Ih  minpa  staa 
faa  sul  sd  doss:  Abito  disadatto 
che,  non  sta.  —  tropp  largh:  — 
che  piaiige  indosso.  —  stringeui: 

—  strozzato.  (A  bambino  che  cre- 


(1)  Vestiario,  oltre  che  H  sen^o  che  cor- 
risponde  al  Vestiari  ba  pur  quel  to  di  Guar- 
daroba naa  solo  in  materia  eoclcaiastica.    - 


VES 


—  806  — 


VIA 


see)   «  A7  vesiii  el  ghe  scappa »  : 
«  Gli  si  aocorcia  la  camicia  ». 

—  Vestldin,  Vestitino,  Vesti- 
tiiccio. 

—  VeBtlsB-estii,  Vestirai,  Abbi- 
gliarsi.  «  Mangia  a  td  mc&ud  e  ve- 
stissel  a  mosim  di  alter  »  :  «  Man- 
fUm  a  tao  modo  e  veBtiti  a  mo- 
do  d'altri ». 

VeBtislone.yestizione.  La  —  d'd- 
na  monega :  La —  d'una  monaca. 

Veterano,  Veterano.  On  vele- 
rano  del  quarantoU :  Un  veterano 
del  quarantotto. 

Veterinarl ,  Vetcrinario.  « Oo 
mandaa  el  mk  can  dal  —  »  :  «  Ho 
mandato  il  mio  oane  al  veteri- 
nario  ». 

—  Veterinaxia,  Idem.  Seoeula 
de  veterinaria :  Scuola  di  veteri- 
naria. 

Veto,  Idem.  «  G*dn  miss  el  ve^ 
to»:ii  Gli  hanno  messo  il  veto  ». 

Vettabbia  (Canale  interno  sot- 
teiTaneo),  Vettabbia. 

Via,  Idem.  Giappa  6na  via  de 
mezz :  Prendere  una  via  <Ji  mezzo. 
Mill  a  la  via :  Metter  alia  via. 
Per  via  che :  Per  via  ohe.  ^  U  h 
andaa  per  aliam  viam » :  Vedi 
Aliavn.  Cascia  via:  Cacciar  via. 
L'h  vun  de  via:  fi  uno  straniero. 
Via  crucis :  Via  crucis.  |  «  Va  6n 
poo  via  »  :  «  Va  via  ».  Via  vun  V al- 
ter :  A  dilungo.  Zero  —  zero,  zero : 
Idem.  Melt  a  la  — :  Approntare  o 
Approstare.  De  —  che:  Eccetto 
che.  Ldntan  — ;  Dalla  lontana.  Per 
—  della  — :  Per  occulta  via  Opp. 
Per  che  non  si  pub  dire  Opjt.  an- 
che  Mediante  ci5  che  tu  sai !  £1 
gerlo  in  spalla  e  —  .*  I^a  gerlji  in 
spalla  e  via.  Andd,  via  (piartire) : 
Andar  via.  I  Via :  Assente.  P.  E. : 
«  L*h  via  giamb  da  miindes  dt  »  : 
«  fe  assente  da  quindici  giorni ». 
I  Dd  — ;  Dar  via.  P.  E. :  «  Lee  la 
dd  -^  anca  la  camisa  »  : «  Per  i  po- 
verelli  la  si  spoglierebbe  fln  dalla 
camicia  ».  D  in  coo  via  (in  dis.) : 
Da  capo  a  fondo.  B — degalopp: 
E  via  di  corsa. 

Viafg,  Viaggio.  B6n  viagg:  Bon 
via§:gio.  Se  de  nd,  hdn  — ;  Se  no, 
pazienza.  Fhdn  -^  e  dttu  servizzi: 
Far  un  viaggio  e  due  servigi, «  Per 
Htd  —  gh'h  de  fd  nagott  »  :  «  Per 
questa  volta  non  c'6  nulla  da  fa- 
re ».  V^s  de  —  .*  Essere  sulle  mos- 
e.    Matt  per  t  —  o  per  viaggid: 


Idem.  I «  Slatnaitinna  oo  fmai 
—  »(facchino  o  yettarale'):<Si 
mattina  ho  fatto  due  viaggiK 

—  Viagg^tt,  Viaggretto. 

—  Viaggla-a^rsiaa ,  Via«pi 
On  omm  ehe  d  tfiaggima  m 
mdnd  o  sossenn:  Un  omo  fhi 
viaggiato  per  terra  e  per  ■■ 
Viaggid  ednt  el  coo  in.  a'on  tsd 
Viaggiare  come  i  bauli.  ViM0 
in  incognit:  Viaggiare  inci^ 
o  Botto  altro  nome..  Viag^  fi 
istruzidn.  per  eommhreio:  —t 
ragione  d'lstruzione  o  di  comM 
cio.  J 

—  Viagffiat6r,  Viaggiatore.'i 
6n  gran  —  »  :  «  £  un  gran  yu 
giatore».  Viaggiator  ae  eonai 
Ho:  Viaggiatore  di  commeim 

Vial,  Viale.  On  hUl  —  dtm 
a  la  villa:  Un   bel   viale  diifl 
alia  villa.  El  —  dc  Porta  C-: 
viale  di  Porta  C... 

—  Vialdtt.  Vialdn,  Piccolo^ 
Gran  viale. 

Vialter,  VoialtH.  «  Viaikf 
Firenze  parlee  d'6n  gran  h» 
«  Voi  altri  Fiorentini  parlate  <« 
angioli  o  parlate  diviuament<K 

Viament  (Volg.).    Vedi  A 
ment 

Vlaxnoll,  Ordigno  (1).  Giockcfl 
«^  L'  d  pienlOM  on  bell  viamai* 
«Ha  imaginato  un  bel  Imecoi. 
«  V6i  tx,dagh  6n  tai  a  ^ueUn 
moll » : «  Smetti  con  quel  tno  ni 
picapo  ». 

Viandant,  ViandaDte. «  Os  » 
vaa  6n  — ,  che  aveva  perdmrn 
strada  » : «  Ho  trovato  un  vian^ 
te  che  aveva  emarrita  la  stnA 
la  via*. 

Vlardxma,  Viarena.  VundeT* 
renna:  Un  b^cero. 

Viategh  (Volg.).  Vedi   Viatid 

Vicarl,  Vicario.  ricar»/or*i 
apostoliehf  eec:  Vicario  foru«l 
apostolico. 

Vice  (Volg.).  Vedi   Veec.  N.  t 

Sop. :   Al  temp  di  duea  vice  li 
is.) :  A'  tempi  de'  nostri  antidi 
Al  temp  di  noster  — ;  Al  tei 
dei  nostri  nonni. 
Viociura  (Volg.).  Vedi  VU\ 
Vice  (Agg^unto  alle  mol 


^ 


(i)    Ordigno .   come  qaello  che  uii 
nxezza  raeccunico  complicitto,  e  la 
a  larfrti  base  e  In  qualche  panto  esi 
il  Viamoll 


VIC 


—  807  — 


VIG 


iohe  d'ogni  senere  (1)  di  cui  h 
Ltile  dare  la  TiBta),  Vioe. 

—  Vice&aiter  (2),  Vicescambio. 
ricenda  (Civ.),  Idem.  La  vteen- 

del  ben  e  del  mal :  La  yicenda 

I  bene  e  del  male.  Ingiuri€U8  a 

Ingiuriarsi  a  Ticenda.  Cdmpa- 

t   a  — .*  Compatirsi  reciproca- 

>nte. 

ricenz,  Vincenzo.  (Pr.)  San  Lo- 
%z  la  gran  ealdura,  san  Vicena 
gran  freddura,  eee,:  San  Lo- 
izo  dalia  gran  oaldura,  sant  An- 
lio  dalla  gran  freddura  I'uno  e 
Itro  pooo  dura. 

^iceyena.  Idem.  Viagg  da.„ 
,  e  —  .*  Viaggio  da...  a...  e  vioe- 
rsa.  Vieeversa  pceu,,, :  Viceversa 
i... 

iTlcdl,  Vicolo.  On  vieol  a  euu  de 
ceh  .•  Un  vicolo  oieco.  On  vieol 
M  8iort :  Un  vicolo  sghembo. 
ITid.  Vite.  (Pianta)  P?  <f« — ;  Pe- 
le  di  vite.  Fil  de  —:  Filare  di 
bi.  I  Vite  (di  ferro)  — mardenta: 
te  mordente.  El  vermen  de  la 
:  Le  spire  della  vite.  Vedi  an- 
e   ViL 

—  Vidaa,  Vitato.  On  IcRugh  ein- 
%  e  — ;  Un  campo  ricinto  o  cin- 
to  e  vitato  o  messo  a  viti. 

—  Vlddr,  Vitigno.  On  eios  tutt 

—  .*  Un  orto  chiuso  a  vitigni. 
Vienna,  Idem.   Paris  e  Vienna 
e  van  al  ball  (in  dis.) :  Paris  e 
enna  (storiella  popolare). 

—  VieimeBa  (Purgante),  Vien- 
»8e. 

Vig^ven,  Vigevano.  A^idit  a  — 
bareh^U  (in  dis.) :  Far  una  coea 
^  balordo. 

Vigilia,  Idem.  La  —  de  Natal : 
\  vigilia  di  Ceppo. 
Vlgna,  Vigna.  «  Ona  —  ehe  ghe 
J  el  vin  per  tutt  I'ann  » :  «  Una 
gna  cbe  gli  rende  tanto  vino  da 
kstargli  in  casa  per  I'annata  in- 
ra».  (Fig.)^i7^  troveia  6na  bUla 
:  Avere  piantata  la  sua  vigna. 
Ml  pianit  la  —  e  i  alter  la  ga- 
iran  »:  « II  vecchio  pianta  la  vi- 


(i)  II  Cherubini  »]  prov6  a  darll  ttttti' 
i  fk*a  gl<  altri  molti  lasciati  in  penna^ 
oienticb  D'entemeno  rhe  il  Vicepresident' 
(2)  Parola  lasciataci  dagli  Austria^*,  ora 
lasl  smessa,  ma  ohe  si  usa  ancora  da 
lalcbe  vecchio  per  dlnotaie  persona  di 
i  egli  voglia  avvilire  I'uflicio  e  la  pos!- 
me  sociale. 


gna  e  il  giovane  la  vendemmia». 
«  Vhe  — /  » :  «  Cbe  bazza !  » 
Vigndtta,  Idem.  Ona  —  de  iia- 

fott:  Una  vignola  piccina  piccina. 
(D.  Fr.)  On  liber  edn  di  bhi  vi- 
gnett :  Un  libro  con  delle  vignette 
eleganti.  —  hcandalds :  Vignette 
scandalose. 

Vlgonzon(Pae8elombardo).  Vhss 
de  — ;  Essere  un  baggeo. 

Vigdr,  Vigore.  « I/h  6n  vece  ehe 
g'd  aneamb  del  —  » :  «  £!  un  vec- 
chio ehe  mantiene  del  vigore  di 
corpo  e  di  mente  ». 

—  Vigords,  Vigoroso.  «  Z'  ^  6n 
vin  vigords  » : «  E  un  vino  gagliar- 
do  ». 

VU.  Vile.  N.  sola  fr. :  Vil  d'  a- 
nim:  Pusillanime. 

VUtaa,  Vilti^.  nL'it  faa  6na 
gran  viltaa  » : «  Commise  una  gran 

—  o  bassezza ».  «  L^  e  staa  per 
effhtt  de  la  aoa  viltaa  »  :  «  Fu  per 
efi'etto  della  sua  vigliaocheria  ». 

Vilan,  Villano,  Contadino.  /  vi- 
lan  de...  dn  faa  6na  piceola  riva- 
luzion:  I  contadini  di...  hanno 
fatto  una  sommossa.  Vilan  qua- 
der:  Zoticone  o  Villan  cornuto. 
Vilan  refaa:  Villano  rincivilito 
o  Pidocchio  riunto.  «  Boia  d*  dn 
vt7an »:«  Villan  co'fiocchil  o  Vil- 
lano boia!»  (Pr.)  Qiaeugh  de  man 
giceugh  de  —  .•  Gioco  di  mano 
gioco  da  villano.   Carta  canta  e 

—  dorma:  Carta  canta  e  villan 
dorme.  Aequa  de  —  ehe  la  passa 
anea  el  gaban :  Acqua  gabba  vil- 
lani,  Acquerugiola  ehe  pare  non 
piova  e  passa  il  gabbano.  A  fii 
hen  al  —  se  trceuva  cagaa  in  man 
(volg.):  Al  contadino  non  gli  far 
sapere  quanto  sia  bono  il  caoio 
con  le  pere  O/tp.  Chi  spicca  I'ap- 
piccato,  I'appiccato  impicca  lui. 

—  Vilanazz,  Villanaccio. 

—  VllandU,  Villanzuolo. 

—  VUanada,  Villanata.  Sgarbo, 
Villania.  «.M  m'  h  faa  ona  gran 
vilanada  »  :  «  Mi  tece  una  gran 
villanata  ». 

VilegUi^  Villeggiare, «  L'k  fceura 
a  vilegid  tn  Briama  » : «  St^i  a  vil- 
leggiare in  Brianza  ». 

—  Vileggiant,  Villeggiante. 

—  Vilegglatura,  Villei^giatura. 
Vin,  Vino.    Vin  amabtl:  Vino 

grazioso  o  abboccato.  —  amabil 
■ma  ehe  pizziga:  Vino  ehe  bacia  e 
ehe  morde.  —  am^ir  o  amardn : 


VIN 


—  808- 


VIN 


Vino  amaro.  —  rizzeni:  —  austero. 

—  azhrh:  Vino  crudo.  —  baltezzaa: 
Vino  anacquato.  —  bianeh  dolz  o 
Manch  magher:  Vino  bianco  dolce 
o  bianco  asciutto.  —  che  mus&a: 
Vino  spumante.  —  ge^ierds:  Vino 
potente.  colt:  Vino  cotto.  — 
de  la  ciavella:  Vino  della  chia- 
vetta.  -T-  sant:  Vino  santo.  — fait: 
Vino  scipito  o  iiacco.  —  malt: 
Vino  che  ha  dato  o  girato  la  vol- 
ta.   —   moscatell:  Vino  moscato. 

—  che  porta  V  acqua :  Vino  che 
regge  V  acqun.  —  de  famiglia : 
Vino  da  pasto  o  famiglia.  —  che 
fh  pissa:  Vino  passnnte.  Vin  de 
pasteggid:  Vino  da  usar  a  pasto.. 

Vin  particolar :  Vino  di  prima 
mano.  (M.  d.  d.)  Avh  hevuu  el  — 
ciocch:  Essere  altiocio.  Cavit  el  —; 
Spillare  il  vino.  Comincict  a  di- 
venta  matt  el  — ;  Cominoiare  a  gi- 
rare  o  Avere  i  pi^  gialli.  Tegnl 
pit  nh  —  nh  acqua:  Vedi  Acqua. 
Non  Rtar  nella  pelle.  Color  de  — ; 
Vinato.  L' e  come  dimandagh  a 
I'aet  8€  el  g'a  hdn  vin:  fi  come  do- 
mandar  alPoste  se  ha  bon  vino. 
Oio  —  e  8u  paroll:  Buon  vino  fa- 
vola  lunga.  In  —  Veritas:  In  vino 
Veritas.  iJoUr  latt  e  — ;  Color  latte 
e  vino.  Muda  el  — ;  Travasare  o 
Tramutare  il  vino.  Fa  el  — ;  Svi- 
nare.  «  St6  —  I'e  ora  de  fall » : «  £ 
venuto  il  momento  di  svinare ». 
Savorl  el  — ;  Assaporare  il  vino  o 
Pare  spracche.  Tra  via  6n  poo 
de  vin  in  princippi  de  bottigtia: 
Sbocoar  il  iiasco  o  la  bottiglia. 
Pien  de  —  finna  ai  oeucc  (pop.) : 
Pieno  di  vino  fino  agli  occhi. 
«  T'el  faroo  passd,  ml  el  » :  «  Te 
la  faro  passar  io  la  sbornia  ».  (Pr.) 
B6n  —  fa  bdn  sdng^u:  Buon  vino 
fa  buon  sangue.  M  —  l'^  la  tklta 
di  vecc:  11  vino  h  la  poppa  de' 
vecchi.  Chi  .</'  d  cantinna  oonna 
g^d,  bdn  — .*  La  buona  cantina  fa 
il  buon  vino.  El  pan  el  ghe  voeur^ 
el  —  el  ghe  voraria  (appross.) : 
L'  uomo  non  vive  di  solo  pane. 
JJl  '^  a  bdn  mercaa  el  mknna 
Vomm  a  Vospedaa  (appross.):  Sot- 
to  il  buon  prezzo  ci  cova  la  f ro- 
de. Per  san  Martin  h  faa  tutt  i 
— ;  Per  san  Martino  si  spilla  il 
botticino.  Mercant  de  — ;  Vinaio. 
Entrada  de  — ;  Provento  di  vino. 
Fondusc  de  —:  Fondaocio  del  vi- 

>.  Pell  de  — ;  Otre  di  vino.  |  Spi- 


rit  de  —:  Alcool  o  Spirito  dft  i 
ciare.   Teren   de   — .*   Terrew 
viti.  —  de  frutt :   Vino  di 
—  de  pomm  f  de    iHbeSf  de 
eee. :  —  di  mele,  di  ribea,  di ; 

—  Vinaa,   Vinato.   Soar  o 
vinaa  (cav.) :  Sauro  o  baio 

—  Vinala.  Spreg.  di  vino  b.  I 
«  Te  gh'ee  gio  de  la  gran 
stasira  » :  «  Tu  hai  bevuto 
un  porco ! » 

—  Vinasc^  Vin^ssa.  Vinett^ 
ndn,  Vinaccio,  Vinello,  Vii 
Vinone,  Fior  d'un  vino. 

—  VinasciOBn,  Vinacciolo. 
Vincenz,  Vincenzo.  (Pr.)  Vi 

Lorenz  e  Vicenz. 

Vincol4-olaa-ola88,    Vii 
Vincolass  c6n  dipromhss:  Vb 
eolarsi  con  promesse.  «  GKe 
servitu  che  me  vineola  » :  «  C'i 
servit^  che  mi  vineola  ». 

Vint,   Venti.    Qum  di  tinU 
ventesimo.  «  Ghe  cala  »emp«ri 
noeuv  e  mhzz  a  fd.  vint  sola  >: 
di  Sold.  On  vint  f ranch:  Un 
franohi. 

—  Vintenna,    A^ntina.   • 
n'avaroo  1%  tutt  al  pit  ona  vh 
9ia  » :  <c  Ne  tengo  non   pih  di 
ventina  o  meglio  Non  ne 
pitl  di  una  ventina  ». 

Vioaula,  Viola.  —  del 
zoppinna,  gialda,  eee.  :  A^iola  4 
pensiero,  mammola,  gialla.  (X.4 
d.)  Dagh  lavioeula  (in  dis.):  Ca 
tare.  |  Viola.  Sdnaddr  de  vitrmk 
Suonator  di  viola.  (Pr.)  San  B^ 
stian  el  porta  la  vUeula  in  mM 
Vedi  Ora. 

—  Vlrabacohln.  Vedi  Giram 
chin.  I 

Virga  (D.  Lat.),  Virga.  Tifi 
in  —  ferrea :  Tenere  in  gran  «ofi 
gezione. 

Virginia.  M  sigher  de  Vi  ^ 
Vh  dannds  a  la  vista  :  II  sigairo 
Virginia  h  dannoso  a  la  vista. 

Virgola,  Virgola.  In  p6nl  e- 
In  punto  e  virgola.   «  Ghe  m 
tutt  i  virgol »  :  «  A  ^uesto   sei 
mancano  tutte  le  virgolc  ». 

—  Virgol6tt,  Virgolette. 

—  VirguU  (D.  Pr.),  Vireofe 
Scappament  a  —  (orologi) :  l^ap- 
pamento  a  virgola. 

VirisW,  Diavoletto,  Farfallint 
«  Elfimu  Vk  6n  poo  — ,  ma  I'l  b6n»\ 
«  n  ragazzo  h  troppo  viapo,  ma  ( 
bono  ». 


VIJR 


—  809  — 


VIS 


-  Virisellaria  (In  dis.),  Viva- 

-  Virisellin,  Diavolino. 

irtfl,  Idem.  La  —  ieologal :  La 
bil  teologale.  Virtii  divinnaf: 
tu  divina!  Mor  de  viriU:  Fior 
p^irtti.  La  mrlii  de  Vaaen :  La 
lenza.  ^  <El  g'dt  6na  —  in  di 
n  eh' el  perisa  pii »  :  «  Chi  ha  ar- 
ia parte ».  In  virtu  de  la  sarir- 
*olletta  :  In  causa  della  miseria. 
;)  De  la  neeessitaa  Re  fd,  virtu : 
necessity,  si  fk  virtu. 

-  Vlrtuds,  Virtuoso.  (Civ.) «  L'e 
omm    vtrtnos  » :  «  £!    un   omo 

niuso».  I  Ona  volla  e'era  il 
'«  de*  virtuosi:  Una  volta  o'era 
ftff^  de'  virtuosi. 

VirtuoBdn ,  Virtuosissimo. 
%  minga  la  virtuoaonna  ehe 
lonossi  »  :  «  Non  far  troppo  la 
;aosa  con  me,  via  ». 
is,  Viso.  Vis  de  tdrta :  Viso  di 
noaotta.  Vis  de  cazz  (volg.J : 
o  di  c...  o  Mascalzone.  ^  Vh  on 
>  vis  de...  y> :  «  Egli  h  una  caro- 

-  Visavi  (1).  Fr.),  Visavi.  « In 
^uadrilli  el  g'  aveva  visavi  la 
i,nna  » : «  Nelle  quadriglie  aveva 
fcvi  la  regina  *. 

isa  (Volg.).  Vedi  Avisct. 
iBcarda,  Tordo  magj^iore. 
Iscer,  Viscere.  Sentiss  a  mgd. 
liviscer:  Sentirsi  rimescolar  il 
pue.  Sugass  i  viscer:  Sputar 
atla  di  polmone.  (Madre)  «.In  i 
viscer  » :  «  Sono  le  mie  viscere  ». 
•  Viscerlbus  (D.  Lat.).  Pregh 
risceribus :  Supplicare  in  visce- 

18. 

isconta,  Viscontea.  Fh  Varma 
onta:  Camminare  a  zig-zag. 
iscdr,  Vispo.  Visc6r  come  on 
r:  Vispo  come  un  peace.  On 
U^l  viscor  e  lughii:  Un  vec- 
jtto  vispo  ed  arzillo.  «  Std,  sii 
or  !  »  (tron.) :  «  Stammi  su  al- 
*o  ^  yt 

IsiW  (Volg.).  Vedi  Vismi. 
Lslera,  Visiera. «  FA  bass  el  g'a- 
K  in  coo  6n  Hmo  edn  la  visie- 
. :  « 11  basso  portava  un  elrao 
a  visiera  ».  La  visiera  del  ba- 
in (aff.):  Vedi  Ala. 
L8lir&-igaa,  Dolicchiare  e  piit 
.  Doliccicare.  ^  Me  visiga  6n 
<  »  :  «  Mi  dolicoica  un  dente  ». 
uadagnucchiare.  «  T*  en  ven- 
f »  «  ^uh  se  visiga  » : «  Ne  ven- 


di  ?  »  «  Eh   si  fa  qualche  cosa  ». 
Vedi   Vesigdi. 

—  Visigant,  Vescicante.  «  G^dn 
taceaa  i  —  »  :  «  Gli  o  le  applica- 
rono  i  vesoicanti  ».•  —  indolent  .* 
Vescicante  che  non  pizzioa. 

—  Vlslgantin,  Visigantdn,  Ve- 
soicantiuo,  Gran  vescicante. 

—  ViBighett,  Vescicantino.  «  Che 
vesighett  ndios  »  :  «  Tu  se'  un  ve- 
scicantino ».  V.    Vessiga, 

ViBin,  Vicino.  (Sost.)  I  —  de 
easa:  I  casigliani.  /  —  tndn  gran- 
ligamm  (appross.) :  Dio  vi  guardi 
da  un  cattivo  vicino.  j|  (Aw.)  «  L*h 
ch\  —  »:«£  qui  vicino  o  presso ». 
(Pr.)  Chi  v<eur  no&tis  al  visin  pien- 
ta  nos  granda  e  figh  pisdnin:  Chi 
vol  ingannare  il  suo  vicino  ponga 
I'ulivo  grosso  e  il  fico  piceolino. 

ViBionarl,  Visionario.  «  Te  me 
paret  6n  bell  —  » : «  Tu  mi  sembri 
un  gran  visionario  ». 

Visir,  Visir.  Cdsse  te  eredet  de 
vess  ?  ijl  gran  visir  ^  »  :  «  Credi 
forse  d'essere  il  pasoiii.  ?  » 

ViBita ,  Idem.  Bigliett  de  —  ; 
Carta  da  visita.  Anda  a  fa  visit  r 
Andare  a  far  visite.  |  La  —  di 
eoseritt:  La  visita  de'  coscritti.  La 
--  di  donn  pubblich:  La  visita 
delle  prostitute.  /  —  del  dottor  o 
medich:  Le  visite  del  medico. 

—  ViBitinna,  Visitina. 

—  VlBit^-itaa ,  Visitare.  Visita 
i  shtt  gies:  Visitar  le  sette  chiese. 
I  «  S6n  slaa  a  visita  on  amalaa  >  : 
«  Ho  visitato  un  malato  o  infer- 
mo  ».  I  «  ^i  dazi  m'  dn  —  »  :  «  Al 
dazio  m'  hanno  frugato  ».  Visitd, 
la  mercanzia:  Visitar  le  raerci  al 
dazio. 

—  Visitaddr,  Visitatore. 

—  ViBltazldn,  Visita  zioue. 
ViBor&-oraa,  Pisolare  e  Appi- 

solarsi.  «  Dopo  pranz  oo  visoraa 
6na  m^z'ora  »  : «  Dopo  pranzo  mt 
sono  appisolato  per  una  mezz'o- 
ra  ». 

—  ViBorin,  Pisolo.  Fh  6n  viso- 
rin  :  Far  un  pisolo. 

ViBt  o  Visto,  Visto.  (Sost.)  «  El 
g'h  miss  el  so  vist »  :  «  Vi  appose 
il  suo  visto*.  B  (Part,  di  veaere) 
«  Oo  vist /  »:  «  Ho  capito ! »  F  ehi 
s^l  vist  s'h  vist ! :  E  chi  s'fe  visto 
s'  fe  visto.  «  5"  e  mai  —  6na  bkstia 
sim.ilf^\M.%^h  mai  veduto  un  asi- 
naccio  compagno  ? » 

ViBta, Idem.« Vhperduu  la—y>: 


VIS 


—  810  — 


VIT 


•«  Ha  perduto  la  vista  o  Ha  man-^ 
<lato  la  vista  a  tingere  ».  Avhgh  la 
—  che  /A  batista :  Aver  la  vista 
appannata  Opp.  Aver  gli  occhi 
<5ue  non  dicono  il  vero.  Avhgh 
honna  vista :  Vederci  bene.  JSal- 
Id  la  — ;  Abbagliarsi  la  vista.  Ina- 
spdL  la  — ;  Confondere  la  vista. 
Of  end  la  — :  Offendere  la  vista. 
Mend  via  la  —:  Abbagliare.  Pagd 
la  —  .*  Rallegrare  o  Appagare  la 
vista.  Quattass  la  — ;  Non  veder 
piti  lume  o  Oscurarsi  la  vista. 
SbassasB  la  — :  Scemare  la  vista. 
Seuriss  la  — .*  Oscurarsi  la  vista. 
y^ss  curl  de  — ;  Essere  di  vista 
eorta.  Avhgh  in  vista  qiMicoss : 
Avere  in  vista...  A  primma  — ; 
A  prima  vista.  A  —  d^oce  :  A  vi- 
sta d'  oechio.  J.  —  o  a  lumm  de 
nas:  A  oechio  e  erooe.  Condss  vun 
de  —  .*  Conoscer  uno  di  vista. 
Guarda  a  — .*  Guardare-a  vista. 
Phrd  de  —:  Idem.  Mhtl  in  —: 
Mettere  in  vista.  Andd  sit  a  vedi 
la  bella  —  .*  Andar  su  a  vedere  la 
bella  vista.  «  Tiret  de  part,  te  me 
level  la  —  » : «  Scostati  un  poco  tu 
in'  impalli ».  Conoss  de  — ;  Cono- 
scere  di  o  per  vista.  «  S6nt  andaa 
a  teater  a  sguramm  la  —  » : «  Sono 
«tato  a  teatro  a  saziarmi  gli  oc- 
chi ».  «  Uhmm  faa  guarda  a  —  »  : 
«  L'abbiam  fatto  guardare  a  vi- 
sta ». 

—  Vistada,  Guardata.  «.Dagh 
ti  dna  vistada  a  sti  fobui  »  :  «  Da' 
tu  una  guardata  a  questi  fogli». 

—  Vistadlnna,  Guardatina.  «  El 
g*a  daa  6na  vistadinna  per  com- 
pliment »  :  «  Gli  diede  una  —  ». 

—  VlstdB,  Vistoso.  «  L'i  dna  po- 
pola  bHla  e  vistosa  »  :  «  £2  una  si- 
gn orina  avvenente  o  appariscente 
a  vistosa  ».  « Ul  passed  6na  sa- 
stanza  vistosa  »  :  «  Possiede  una 
rag^ardevole  sostanza  ».  « In  del 
vestti  lee  I'odia  el  tropp  vistosj* : 
«  Nel  vestire  ella  odia  il  troppo  vi- 
stoso ». 

VistosW,  Vistosetto.  «  Quel  id 
cappellin  el  me  par  6n  poo  tropp 
vistosell »  :  «  Quel  tuo  cappellino 
mi  sembra  un  po'  vistosetto  Opp, 
fi  davvero  sgargiante  ». 

—  Viatositaa,  VistositJi,.  ^Che 
vistositaa  quella  faeciada  /  » : «  Che 
vistositk  o  appariscenza... » 

Visual,  Visuale.  «  M  m'd  toll  la 
visual »  :  «  Mi  lev5  la  visuale  ». 


Vit.  Vite.  Vit  a  fUagn.  a\ 
lera,  a  ibpia,  ece.  .*  Vite  ft  fl 
spall  iera,  a  pergola.  Pe  ^\ 
Fedale  di  vite.  JHang  i  nlTi 
che  piangono.  «  £!l  piang  "^ 
vit  iaiada  »  :  «  Piaage  com 
vite  reeisa  j*.  Tata  o  /a  tik: 
le  viti.  Uom,im,  che  fa  i  vii: 
tore  delle  viti.  La  vit  la  fri 
ra  i  oee:  La  vite  s'ingei 
di  anche  Vid)  |  Vit:  Vite 
do  a  spina).  JFraneaa 
Vitato. 

Vital.  Vitale.  SpirU  tild: 
rito  vitale. 

Vltallzla-lzlaa.  VitalizijR< 
vitalisiaa  tutta  la  sda 
«  Ha  vitaliziato  o  messo  ii 
lizio  I'intero  patrimonio  ». 

—  Vltallzlant,    Chi  £i  il 
lizio. 

Vltalizzl,  Vitalizio.  Fa 
Pare  vitalizio. 

Vltill.  Vitello.  m  vitm 
ficeu  de  la  vacea  :  II  viteBi 
see  dalla  vacca.  |  Scarp  it 
Scarpe  di  vitello.  Vuell  ' 
Vitello  patinato.  ViteU  ui 
con  palate :  Vitello  in  u 
patate. 

—  Vltima,  Vittima.   Vht 
tima:  Fare  la  vittima.  Bid 
tima:   Posare   a   vittima. 
Povera  vittima  !  Idem. 

Vitta.  Vita.  ViUa  atHta: 
attiva.  —  beatta:  —  beata.  -] 
cianna:  Vitaccia.  — 
Idem.  Dd  shgn  de  vitta:  Y\ 
vo.  Fh  viti  de  can:  Far  riti 
oani.  Fd  bonna  vita  :  Far 
vita.  Fdt  Vila  de  seidr:  Far 
scelta.  Fd  la  vitta  del  betUo 
Fare  la  vita  del  beato  poita 
la  —  del  Michelazz:  Far  la 
del  Michelaccio.  Fd  —  santti: 
vita  santa.  Fd  —  cUliva:  La< 
di  testa.  Pod^  minga  fd  to 
Non  reggere  la  spesa.  Sb 
la  — ;  Logorarsi  la  vita. 
la  bhlla  —:  Dai*si  alia  lieta 
Correre  la  cavallina.  Std 
galante:  Stare  suU'amorosa 
Podh  o  pod^  minga  fd  la  —:  Noi 
ter  reggere  o  (in  aitro  sense  ' 
poter  piii  sopportare  un  pa^ni 
tScurtass  la  —  :  Abbreviani  1 
vita.  P.  E. :  «  Ogni  volta  eJUti 
quella  donna  mete  tcurta h^ 
«  Ogni  volta  che  la  Teego  mini 
ma  la  vita  un  anno  ».  Vegnliit* 


VIT 


—  811  — 


VIT 


;  .*  Venir  in  odio  la  vita.  Ves- 
]fii>^nna  la  vita :  Pena  la  vita. 
^  "ct    la  mia  — »  :  «  Vita    mia 

-  J  3>.  «  O  cara  —  /  »  :  «  Sarebbe 
.  ?  I  »  «  L^h  6na  gran  —  c6n  t\  » : 

piir  un  gran  fastidio !  »  O  to 

o  la  bdrsa :  La  vita  o  la  bor- 

Jondanndi  in  —  .*  Gondannare 

"ta.    JPer  la  — ;  Idem  o  Fino 

^unta  de'  capelli.  P.  E. :  C^tac- 

in,  beviddr,  ffiugaddrper  la — : 

•  a.  (Pr.)  jPtn  chegh'^  jlaa  gK*h 

Fin  c'  e  vita  o  fiato  c'  h  spe- 

s».    Oh'h  pussee  temp  ehe  —  .* 

piil  tempo  che  vita.  La  —  I'i 

'^6ff :  La  vita  6  breve.  Lav6ra 

'ira  la  —  la  vdt  in  maldra :  Si 

>ra,  si  lavora  e  poi  si  more.  | 

I  tiii  €U  — .*  Dalfa  vita  sottile. 

^t,  longhjStrett  de— .'Corto,  lun- 

stretto  di  vita.  Dormx  in  —  : 
rmire  supino.  MUl  la  zenta  in 

Cingersi  la  vita.  P&d^  minga 
su  la  —  .*  Non  potere  star  ritto 
la  vita.  VestH  eke  vdt  ben  a  la 
a :  Un  vestito  a  vita  o  che  par 
into.  Villa  seavhzza:  Svelto  in 
a.  Stagh  a  la  —  a  vun :  Stargli 
)  costole.  A  ntezza  ^ ;  A  mezza 
a.  I  Zm  —  d'  &n  sant :  La  vita 
in.  santo.  Vittaf  mort  e  mirac&i : 
'jtb^  morte  e  miracoli.  Leggeph 
ree  la  —  a  vun :  Legger  la  vita 
mo.  Leg  la  —  a  vun:  Legger- 

nel  profondo  del  cuore. 
rittorla,  Vittoria.   Cantdi  vitlo- 

.•  Cantar  vittoria.  Portd  vitr- 
ia :  Portare  vittoria.  /  Prua- 
n  g'dn  avuu  la  —  .*  I  Prussiani 
•one  vittoriosi.  La  —  de  Porci- 
la  :  La  vittoria  di  Pirro  od  an- 
i  Le  nozze  di  Pulcinella. 

-  VittoridB,  Vittorioso.  Vitto- 
8  e  trionfani:  Baldanzoso,  vit- 
io80  e  trionfante. 

^ittura  (1),  Vettura.  Legn  de  vii- 
■o  •  Legno  da  vettura.   Vettura 

•  cittaa  eper  campagna:  Vettura 
r  oittk  e  per  campagna. 

-  Vitturascia,  Vetturaccia. 

-  Vitturin  (in  dis.),  Vetturino. 
I  la  mancia  al  vitturin:  Dar  la 
^ncia  al  vetturino. 


I)  Parola  In  disuso.  In  passato  stgnifl- 
a  quello  che  oggidl  t'  VAnonimaj,  e  in 
lere  qaalunque  luogo  dove  si  diano 
rozze  a  nolo.  II  Cherubini  sbaglia  chia- 
adola  carroxzaio.  Qaesti  e  TarteAce  che 
brica  carrozze. 


—  Vitturlnatt  o  Vicclurlnatt. 
On  pret  vitturinatf:  Un  prete  soa- 
gnozzo. 

Vituaglia,  Vettovaglia.  L'asses- 
sdr  ehe  soraintend  a  la  — ;  L'ae- 
sessore  che  sovraintende  alia  — . 

Vitnperi,  Vitupero.  i^L'  h  elvi- 
tuperi  de  la  sda  famiglia  »  : «  £  il 
vitupero  della  sua  famiglia  ». 

Viv,  Vivere.  —  hen ,  tnal ,  a  la 
bonna:  Vivere  bene,  male,  alia 
buona.  —  a  la  mitterlanda  (in 
dis.) :  —  colla  testa  nel  sacoo.  — 
d'  aria ,  de  poesia :  Viver  tutto  di 
spirito.  —  de  pan  e  spua :  Vivere 
di  pan  solo  o  Viver  refe  refe.  — 
de  dt  in  dt:  Viver  giomo  per 
giomo.  —  d^  Pappa :  Viver  da 
principe.  —  del  so :  Vivere  del 
proprio.  —  d'entraila:  Viver  di 
rendita.  —  di  sd  fadigh:  Viver 
del  suo  lavoro.  —  e  lassd  viv:  Vi- 
vere e  lasciar  vivere.   Sav^  fh  a 

—  .*  Saper  il  vivere  del  mondo. 
Padk  pu  —  in  di  man  a  vun:  Con 
lui  non  oi  si  vive.  |  -S7A  8ul  ehi  — ; 
Star  airerta.  Save  fit  a  — ;  Inten- 
dere  il  modo  del  vivere.  (Pr.j 
Chi  ben  —  ben  mosur:  Idem.  Cht 

—  sperand  moeur  cagand  (volg.) : 
Chi  vive  di  speranza  muore  can- 
tando.  D'aria  ae  po  minga  — ;  Di 
aria  non  si  cam  pa.  J^d  gh^h  gramm 
mestee  ehe  a  vorhgh  tend  n6  ghe 
se  viva  adree:  Vedi  Mestee.  «  5'e  — 
pur  mal  a  std  inond  »  :  «  £  una 
gran  vita  questa !  »  Col  —  se  tw- 
para:  Vivendo  si  impara.  I  (Ag§.) 
Game  viva:  Came  viva.  Toeea  %n 
sul  — :  Pungere  sul  vivo.  «  St6 
fidr  el  pareva  m,ort  ma  I'e  —  an- 
md  » : «  Questa  pianta  pareva  mor- 
ta,  invece  h  auoora  viva  ».  |  (Vi- 
vace) «  Quell  fioeu  V  e  tropp  —  »  : 
«  Quel  ragazzo  h  troppo  vivo  ».  On 
bhll  eoldr  — :  Un  bel  colore  vivo.  I 
Argent  — :  Argento  vivo.  |  (Sost.) 
On  palazz  cdnt  el  zoeeol  tutt  de  — ; 
Un  palazzo  dall' imbasamento  di 
granito. 

Vlyatt^,  Vivacchiare,  Campao- 
chiare.  «  Se  vivatta  /  »  :  «  Si  cam- 
pa  ». 

Viva,  Ewiva,  Viva.  «Fit>a  la 
faecia  del  to2)»:«Viva  la  sua  fac- 
cia  ».  «  J.  A  —  Dio  !  » :  «Viva  Dio !  » 
Viva  Vahbondanza:  Idem. 

Viyacitaa ,  Vivacitd,.  «  Che  mr- 
vaeitaa  in  quella  faeeiaf  » : «  Quan- 
ta vivacity  in  quel  viso  ». 


VIV 


—  812 


VOD 


Yivander,  Vivandiere.  «  El  vi- 
vander  del  so  retfgiment » :  « II  vi- 
vivandiere  o  la  vivandiera  del  auo 
reenmento  », 

Vlvee,  Vivaio.  — •  de  moronitl : 
Piantonaio  di  gelsi.  (Fig.)  Vesse- 
ghen  a  vivee  :  Essercene  a  bizzef- 
fe.  «  Quell  sit  Id  Vh  6n  vivee  de  bei 
tosann  » : «  Quel  luogo  h  un  vivaio 
di  belle  ragazze  ». 

Viver,  Vivere.  N.  fr. :  «  Per  el 
quielo  wrcr  » : «  Pel  quieto  vivere  ». 
n  Vitto.  El  viver  Ve  ear :  II  vitto 
0  caro.  I  Viveri.  N.  fr. :  /  viver 
del  militar:  I  viveri  o  le  vetto- 
vaelie. 

vize  e  tutte  le  parole  che  I'ac- 

compagnano    come     VizepreQU , 

Vizedelegaa,  eoo.  (ant.). Vedi    vice, 

Vizzl,  Vizio.  Avhgh  el  vizzi  de 
fit,  de  d),  de  giugd,  de  fumd :  A- 
vere  il  o  per  vizio  di  fare,  dire, 
giocare,  lumare.  Sueffa  i  vizzi: 
Inyiziare.  Toru  i  vizzi :  Redimere 
dai  vizii.  Taeu  su  6n  vizzi:  Pren- 
der  un  vizio.  «  Ghe  V a  per  vizzi  »: 
«  Aver  il  vizio  incallito  nell'osso  ». 
(Pr.)  L'ozi  Vh  el  pader  di  vizzi : 
L'ozio  h  il  padre  de'  vizi. 

—  Viziasc.  Vixlitt,  Viziaooio, 
Vizietto. 

—  VizidB,  Vizioso.  ^El  fh  la 
villa  de  vizios  » :  «  Fa  una  vita  da 
vizioso  ». 

—  Viziosasc,  Vizlos^tt,  Vizio- 
sdn,  Viziosaccio,  Viziosello,  Pieno 
di  vizii. 

Vocabdl,  Vocabolo.  (Colto)  — 
delVuso,  difficiU  letterari:  Voca- 
bolo dell'uso,  difficile,  letterario. 

—  Vocabolari,  El  vocabolari  mi- 
lanes- ft  or  entin:  II  vocabolario  mi- 
lanese-fiorentino. 

—  Vocal,  Vocale.  Aeeademmia 
vocal  e  islrumental:  Aocademia 
vocale  e  istruraeutale. 

Vocativ,  Vocative  (quinto  caso 
delle  declinazioni). 

Vocazion,  Vocazione.  Av^  fallaa 
la  vocazion:  Avere  sbagliata  la 
vocazione.  Avegh  pocca  vocazion 
de  fd  el  pret :  Farsi  prete  senza 
vocazione.  «  Ghe  v<Bur  una  bella 
vocazion!  )in  «  Ci  vuole  una  bella 
vocazione !  » 

—  VociferiL,  Vociferare.  «  Sevo- 
dfera  che.,.  »:  «  Si  vocifera  che... » 

—  Vociferazldn,  Vociferazione. 
'  Mm  co86e  I'h  sta  vodferazion  f  » : 

Ohe  cos'fe  questa  vociferazione?  » 


VodYlIl(D.  Fr.),  Vaf«ierafe.<i 
compaaniafraneesa  ckegh'tai 
Ian  no  la  dd  che  di  vodvill  >:  «^ 
compagnia  franccse  che  reeito 
non  da  che  del  vaudevilles «. 

VodUi,  Vuoto.  Coo  vceui: 
o  Testa  vuota.  A  pansda 
({>op.):  A  ventre  voto.  «  Te 
rieor ;  el  post   rh   vce^ti  » :  « 
concorrere  al  posto,  h  v» 
(Vetturali)   «  S6n   tornaa 
vmui » : «  Tornai  indietro 
ViBui  de  eastsa:  Vuoto  di 
(Pr.)  Saceh  vceui  el  stA  mwfii 
pee:  Sacco  v6to  non  sta  ritto. 

Vouia ,  Voglia  ,  Gina.  M 
vmuia  de  fd,  de  d\  :  Avere  t<<| 
di  fare ,  di  dire.  Avegh  vorui 
nagoii:  Essere  svog^Iiato  dit* 
Ona  vceuia  matta  o  de  n6ii:i 
na.  P.  E. :  «  Me  senti  &na  rii 
matta  de  dagh  ^natter  pugn  a  fi 
Vasndn  »  :  «  Mi  sento  una  gini 
dare  quattro  pugni  a  qnelloi 
munito,  che  non  ne  poasopi 
Andd  via  la  —:  Andar  viftofl 
dere  la  voglia.  Andd  la  v<rtia>^ 
7ia  in  f6na  di  caleagn:  Passut 
escire  corapletamente  il  nd 
Mandd  gib  la  vcRuia:  Sputv 
vo^^lia.  (Avegh  6na  v<Kuia  def* 
bros  sti  6na  spalla:  Aver  iii»i 
glia  di  lampone  su  ana  spaRi. 

VcBUlta  (Volg.).  Vedi  VoUa. 

VoBur.  N.  f r.  in  dis. :  A  «wr 
voRur:  Quasi  quasi. 

Voga,  Idem.   Vess  invoga:l 


Vogk-ogaa  (P.  N.),  Vogaw.t  i 
gaven  a  tuit  vo^d»(regate):<Vi 
gavano  a  tutta  forza  »  (1). 

—  Vogada  (P.  N.),  Vogata..!- 
faa  dna  b^Ua  vogada  in  eantAy 
«  Abbiam  fatto  una  bella  v( 
in  eanotto». 

VogUO.  Voglio.  N.  fr.:  m 
voglio  la  std  ddmd  in  di  gim, 
di  rh  (in  dis.),  Orasidice:  £l\ 
el  std  depds  a  Vuss:  LVrba  v< 
non  nasoe  che  in  Boboli  (in  < 

V61.  Ehi!,  Ohe.«  ViHtU.^xn 
tu ,  da  retta  ».  Old :  A  t€,  «  Pi 


(1)  Nel  senso  dl  moctrare  cni'>cio«i 
dis.  E  cosi  dicasi  di  Voffoda  b«1  «eB»l 
scorruoclo  e  ielVAnda  a  Voghera  ehtl 
Cherublni  tradaase  non  lo  come ;  MiA 
nare,  che  vuol  dir  tatt'altro. 


vol 


813  — 


VOL 


i,  e6)ne  la  fhmm.?  »  :  «  Ma,  dico 
,  a  che  gioco  si  gioca  1  o  come 
:acciamo?» 

'Oii,  Vuotare.  Voidi  dent :  \ ^v- 
e  in...  Voih  foRura:  Versa  re 
..  T'oid  flrto;  Veraare.  Void,  gib 
hev :  Mescere  e  Versar  da  bere. 
m  sdra:  Versar  sopra.  Voia  el 
s:  Spiiferare.  Void,  el  saeehell: 
tare  il  sacco.  Void,  el  hdrsin: 
tare  la  borsa. 
'olabOTSin,  Votaborsa. 
^oiamm,  Votame.  Pien  de  vo- 
xm  (sch.):  Pieno  di  votame. 
^61,  V  olo.  Ciappd  el  vol :  Levar 
Mgiiar  il  Yolo.  Capi  i  robb  a 
:  Capire  a  volo.  Ciappd  la  bal- 
iZ  vol :  Pigliar  la  palla  al  balzo. 
"d  al  vol:  Tii*ar  a  volo  o  a  fnil- 
On  vol  de  passer ,  de  stomii : 

0  stormo  di  passere,  di  stor- 
U. 

-  VoUi,  Volare.  An  mat  poduu 
vd.  la  tnanera  de  void :  Non  s'^ 
vato  ancora  il  segreto  di  vo- 
B.  Avlgk  el  eervill  ehe  vola :  A- 
re  il  cervello  cbe  vola.  On  ea- 

1  ch'el  vola:  Un  cavallo  che 
a.  (Pr.)  El  temp  el  vola  :  II  tem- 
vola. 

-  Volada^  Volata.  Oavai  de  vo- 
a  (la  pariglia  davanti) :  Cavalli 
volata. 

-  VoUUieglx*  Volanda,  Spolve- 
(farina  minutissiina). 

-  Voladinna,  Volatina. 

-  Volant,  Volante.  Arliglieria, 
tadra,  p6nt  volant:  Artiglieria, 
ladra,  ponte  volante.  Fmui  vo- 
,i:  Foglio  volante  (Macchine), 
Lano. 

-  Volantiii,  Volantino  (1),  Ba- 
tcino. 

-  Volapizk  (P.  N.).  Volapuch. 
—  I'h  shasii:  II  volapuk  ha  fi- 

o. 

-  VolatU,  Volatile. 
'^olentaa  ( Volg. ).  Vedi  Voloniaa. 
rolgar,  Volgare.  (CivO  L*6ra 
gar:  L'era  volgare. |«  El  g'd  di 
\ner  molto  volgar  » :  «  Ha  dei 
*di  volgariseimi ». 

-  Vol^urment,  Vol^armente. 
roUn,  V  olano  (2),Mi8irizzi.  Oittgd 


)  Volantino  a  Fir.  son  chiainati  1  pic- 
li  domestic!  che  servono  di  riehiamo. 
\)  La  Crosea  nota  che  Yolano  in  que- 
•enso  e  volgare  errore,  c  che  si  deve 
)  Volante. 


nl  volin:  Giocare  al  volante  o  al 
Misirizzi. 

Volontaa,  Volont^.  uDe  s6a 
spontanea  —  » :  «  Di  sua  sponta- 
nea volont^  ».  «  T/h  pien  ne  bon- 
na  volonteta  » :  «  £:  pieno  di  bona 
volontk  ».  Min^lra  e  pan  a  vo- 
lontaa :  Minestra  e  pane  a  volen- 
ti. Oontro  — :  Contro  volontJfc.  / 
sd  uUim  —  .*  Le  ultime  voloutJl. 

—  Volenti  (A),  A  volontJi.  (Mi- 
lit.)  Pbrtd  elfusill  a  volonth:  Por- 
tar  il  facile  a  volenti. 

—  Volontera,  Volontieri,  Vo- 
lentieri.  Pit  eke  volontera :  Piii  che 
volontieri.  «  N*avria  faa  a  men 
volontera*:  «  N'avrei  fatto  —  di 
meno  ». 

—  Volontarl,  Volontario.  Arro- 
lament  de  volontari :  Arruolamen- 
to  di  volontarii. 

—  Volontariament  (P.  N.),  I- 
dem. 

VdlOTan  (D.  pp.),  Vol  au  vent. 
«  Qh'era  di  volovan  e6i  trifdl  ee- 
eellenti  » :  «  C'erano  dei  pasticeini 
di  sfogliata  ripieni  di  tarxufi  squi- 
siti ». 

Vdlp,  Volpe.  La  tana  de  la  —  : 
La  volpaia  (montagne  pistoiesi) 
La  tana  della  volpe.  (Fig.)  «  L*e 
6na  volp  vhggia  » :  «  £2  una  volpe 
vecchia  o  un  volpono  ». 

—  Volpln,  Volpino,  Volpicino. 
Can  volpin:  Cane  p6mero. 

—  Volp6n ,  Volpone.  «  L'h  dn 
volpon  ehe  gh^en  std  su  pu  » : «  £ 
un  gran  volpone  o  volponaccio  ». 

V61t,  Volto.  (Pr.J  Ona  man  lava 
Valtra  e  tutt  e  do  laven  el  v6lt: 
Vedi  jFVwjcta. 

Vdlt  (Muratori),  Volta.  VdU  real, 
a  lunHta,  a  cupola:  Volta  reale, 
a  lunette,  a  cupola.  (La  gente  ci- 
vile dice  V61ta)  Stanza  a  volt : 
Stanza  a  volta. 

—  Voltln,  Picoola  volta. 
Vdlta,  Volta.  Vun  a  la  —:  Uno 

alia  volta.  Ona  —  per  un:  Una 
volta  per  uno.  Ona  rohba  alia  — ; 
Una  cosa  per  volta.  Volta  pei — : 
A  volta  a  volta  o  Volta  per  volta. 
Per  una  —  tant:  Idem.  Bdn  do 
volt:  Bono  tre  volte.  Ona  —  gh'e- 
ra...:  Cera  una  volta.  Fassel  min- 
ga  dl  do  volt:  Non  se  lo  far  ripe- 
tere  Opp*  Non  intendere  a  sordo. 
I  (Tipogr.)  Bianeh  e  — ;  Bianca  e 
volta.  3d  la  — .*  Voltare  o  Dar  la 
volta. 


VOL 


—  814  — 


VOL 


VdltA,  Voltare.  Volt&  el:  Vol- 
tare  il...  —  el  eanldn:  Dar  una 
BYolta  al  canto  o  Scantonare.  — 
el  fcRui:  Voltare  il  foglio  O/jp. 
Non  alloggiar  alia  prima  OBteria. 

—  el  gran  su  V  era :  Rivoltar  il 
grano  sull'aia.  — fceura  el  discdra: 
Kigirare  o  Mutare  il  discorso.  — 
la  frittada :  Rivoltare  la  frittata. 

—  la  polenta:  Rovesciar  la  po- 
lenda  sul  tagliere.  —  el  fi<Bu  in  la 
cunna:  Scaiiibiar  le  carte  in  ma- 
110.  —  el  rost  in  la  cassiro&ula: 
Rivoltare  1'  arrosto  nella  cassa- 
rola.  —  dent:  Voltar  dentro  o  En- 
trare.  —  f<Bura:  Voltar  i  passi 
verso  altrove.  |  —  gid :  Voltar  il 
canto.  P.  E. :  «  L'e  voUaa  gid  de 

Valpetroaa  »  :  «  Svoltb  pel  canto 
di  Valpetrosa  ».  —  gid  Vinveaiiiu- 
ra:  Rinnovare  o  Conl'ermare  I'in- 
vestitura.  D  (Metter  in  terra)  P. 
E. : «  Oh'hmmfaa  6na  scarica  ad- 
doss  che  n'  ct  voltar  gid  parece  »  : 
«  Gli  facemmo  addosso  una  sca- 
rica che  ne  mise  in  terra  parec- 
chi ».  I  —  indree :  Voltare  per 
V  indietro.  Voltass  indree  :  v  ol- 
tarsi  indietro  Opp.  Volgersi  e  an- 
che  Rivolgersi  indietro.  |]  —  id,; 
Dar  volta  o  Dare  la  balta.  ^  L'  h 
voltaa  Ut,  pataponfeta  /  »  :  «  Fece 
un  tombolone  ».| — Id  di  gran  toech 
de  pan:  Divorare  o  ingoiare  di 
gran  pane.  |  —  ma  dna  eoteUlla: 
Mangiarsi  una  costoletta  con  ap- 
petite. I  Volta  sott :  Voltar  sotto. 

—  sotta  i  edvert  del  lett :  Rimboc- 
oar  lenzuola  o  ooperte.  La  barea 
la  8*  h  stravaccada  e  Idr  in  voltaa 
sott  )> : «  La  barca  si  travolse  o  ca- 
po volse  e  loro  andarono  sotto  o 
a  capofitto  in  acqua  )».||  —  sit:  Ri- 
volgere.  —  su  i  matarass:  Rivol- 
tare le  materasse.  —  su  la  carta: 
Rivoltare  la  carta  Opp.  Scoprire 
una  carta.  «  —  sii  qui  strase  in  d'dn 
fagott  »  :  «  Pa  un'^involto  di  que' 
cenci  ».  —  su  i  manieh :  Rimboc- 
car  le  maniche.  |  —  via :  Andar- 
sene.  <L'h  voltaa  via  in  std  mi- 
nutt .'  »  :  «  Se  n'b  andato  or  ora  o 
£  uBcito  in  questo  punto  ».  «  Udt 
saraa  i  occ  e  V  e  voltcta  via »  : 
«  Chiuse  gli  occbi  e  spirb  ».  —  via 
del  sogn :  Velar  1'  occhio  (meno 
che  Crodd  del  sogn).  I  Altri  modi. 

—  Vo&uee  (pop.) ;  Prender  in  uggia. 

—  bandera  o  casacca:  Voltar  ca- 
acca.  —  vun :  Voltar  imo  o  Vol- 


tar una  persona  a  suo  piaee 
edn  el  euu  o  i  gamb  in  sk. 
povolgere.  «  Cht  se  po  nant* 
lass  »  :  «  Qui  non  ci  si  rigin 
Voltada,  Voltata  e  VoltaSi 
Volt§r  (D.  Fr. ).  Capea 
«  Mhtlegh  6n  voltSr  /i  *«/  stk 
de  la  pollrdnna  »  :  «  Mettid 
cappezziera  costi  suUa  tspii 
della  poltrona  ». 

Voltada,  Svoltata,  Svolto.^ 
del  fh  la  voltada  shnm  Mn 
eaa  » :  «  Nel  far  la  voltata  c 
mo  ribaltati ».  «  Adasi  in  i 
tad!  »  :  «  Adagio  a  ma' 
Lassass  tmu  la  voltada:  ' 
pigliar  la  volta. 

—  Voltadinna,  Rivoltatioi. 
tadinna  de  frittada:  Sirolti 
di  frittata. 

—  Yoltapoleata  (1)  (In  fi 
Truflfatore. 

Volteggli  (P.  N.),   Voltesi 

—  Voltegglatdr,  Voltegsiai 
Voltli.  N.  fr.:  Fia,  para. 

e  messtda:  Vedi  Pih. 

—  Voltiament,  Nausea,  rii 
ment  de  buseeeh :  Male  del 
rere. 

—  Voltin,  Archetto,  Voltiffs 

—  Volt6n»  Arco.  —  «^  to* 
da:  Cavaloavia. 

Voltion,  Voltoloni.  Anda  « 
Andar  a  zonzo  (lo  stesso  t 
Andd  in  strusa,  Vedi).  J 

Vdltra  (Volg.).  Vedi  Fam.] 
fr.:  Vegni  a  voUra:  Yemrm 
Opp.  Scoprirsi.  Tird  a  wM 
Metter  in  campo  o  Tirar  footy 

Voltura,  Voltura. «  S^mmvM 
alVOffizi  afd  la  voltura  della  ft 
tida  »:«  Siamo  stati  all'uiEeio* 
ve  8'6  fatta  la  voltura  ». 

—  Voltar&,  Eseguire  Is  vol* 
VolubU.  Volubile. 
Volumm,  Volume.  On  Tot0 

de  milla  pagin  :  Un  Tolame  4 
mille  pagme.  |  Oran  «6/nMJ 
poeea  sostanza:  Gran  voIiaMj 
poco  sugo.  J 

Volsuu  (Volg.).  Vedi  Vorttl 
fr. :  «  El  n*d  volsuu  jwi »:  «)N 
no  voile  pi&  ».  | 


(1)  Qtiesta  voce  ohe  ofrgi  e  qotfl  ' 
tutto  Himentioata  era  vivuslma  alMlf 
della  Repubblica  Cisalplna  quadoftjl 
lano  fa  scoperCa  ana  eombii««ola  AM 
fatori  ohe  si  chiamavano  i  Soeid«D»f* 
lenta  Balorda. 


VOL 


—  815  — 


VOR 


hsk  JVolg.K  Vedi  Osii,  N.  fr.: 
i  fninga:  Tfon  ardisoo. 
mit,  vomito.  Ampi  de  vomit : 
i  di  stomaco.  «  Ormai  quella 
lura  la  fit  votuit  >» : «  Poverina, 
ti  la  h  diventata  proprio  un 
iccio  ». 

yomit&-itaa-itas8,  Recere. 
dtasg  adoss :  Vomitarsi  ad- 
0*  I  (Volg.)  «  HI  Vh  obligaa  a 
id  sit  tutl  quell  che  el  g'aveva 
i  fceura  » :  «  Lo  obbligb  a  ri- 
itare  tutto  il  mal  tolto  ». 
Yomitada  e  Vomltori,  Vomi* 
e  Vomitorio. 

nc  (Volg.).  Vedi  One.  N.  fr.: 
hela  voneia :  Accondisoendere. 
ra  (Vole.)'  Vedi  Ora, 
irt,  Volere.  Vorh  mal,  vorh 
Voler  male,  voler  bene  o  O- 
3  e  Amare.  «  Se  te  me  vceuit  6n 
de  hen  damm>  atrd  a  mi»: 
mi  vuoi  un  po'  di  bene  da' 
b  a  me  ».  «  Vui  ben  ehe  la 
%  la  Ha  cost,  ma...  » : «  Voglio 
3oncedere  che  sia  cos),  ma...>» 
h  o  no  vorb:  Vogli  o  non  vo- 
>pp,  Volere  o  non  volere.  Vorh 
)orh  d\ :  Voler  fare,  voler  dire. 
I  pu  :  Non  volerne  piii.  Vore 
aveghen :  Non  volerne  piii  sa- 

d'una  Gosa.  Vori  indree  6na 
% :  Rivolere  nna  cosa  propria. 
Ul  mingd :  Rifiutare  (s'intende 
rtito).  Basta  a  vorh ! :  Basta 
re.  «  Ohe  n'e  voruu .'  » :  «  C'^ 
to  di  bono  ».  P.  E. :  «  Ghe  n'e 

voruu  a  permadhll »  :  «  Ce 
roluto  di  bono  a  persnaderlo 

Mi  ci  ^  voluto  ».  «  &he  n'e 
he  se  viBur  » :  «  Ce  n'fe  a  biz- 
».  DomM  a  vorhnn:  Volerne. 
8  voetir  alter  »: «  Ci  vuol  altro  ». 
I. :  «  Ghe  vceur  alter  che  se- 
l  a  dimm^  che  te  me  vcButt  ben, 
w... »:  «.Ci  vuol  altro  che  dir- 
empre  che  mi  ami  e  poi...  » 
w« Th  de  vorh  de  pit*:  «  Ghe 
eli  a  volere?  Opp.  Che  cosa 
jnde  i)oi  ?  »  Vorhgh  quell  ehe 
^olerci  quello  ohe  va.  «  Gh'en 
'  duu  o  trii  eome  <i  » :  «  Ne 
o  due  come  te,  guarda  ».  Cdme 
voeur!:  Come  Dio  vuole  Opp, 
saccio. «  Cosse  te  vcBuf  »: «  Co- 
uoi? »  P.  £. :  «  E^^pury  eosse  te 

la  mevaa  ghint  » :  «  Eppure 
vuoi  la  mi  piace  yt.^Sete  vo&u 
i  minga  dagh  tort  »:  «  Se  vuoi 
;li  si  pu5  dar  torto  ».  M  vtBur 


pioeuv  » : «  Vuol  piovere  ». «  La  ghe 
voeur  iulta/  *:^  La  ci  vuol  tutta !  > 
«  L*^  ehi  ehe  te  voreva  » :  «  Qui  ti 
volevo  ». «  Ghe  voruu  nient  ehe.., »: 
«  8i  fu  a  un  pelo  di...  »  (Pr.)  A 
vorh  se  fd.  tutteoss :  Volere  h  potere 
Opp.  A  chi  vuol  danaro  non  manca 
modo.  Chi  inst^  vte^ir,  nient  ghe 
doRur :  Chi  fa  a  modo  suo  non  gli 
dole  il  capo.  Chi  voBur  tropp  g'a 
naqott:  Chi  troppo  vuole  nulL'v 
stringe.  Chi  vceur  vaga  e  chi  no 
voRur  munda:  Chi  vuole  vada  e 
chi  non  vuole  mandi  Opp»  Chi  f:i 
da  sh  fa  per  tre.  Ul  vui  el  vui  se 
el  fuss  el  mes  de  lui :  Lo  voglio  lo 
voglio  e  non  c'^  santi. 

yorl6n  (D.  Fr.),  Cialtrone,  Buo- 
no  a  nulla. 

Yds,  Voce.  V6s  delieadaf  de  nas^ 
de  pett,  forta,  granida,  grossa^ 
s^ceppa,  seheiada,  strozeada :  Voce 
gentile,  di  testa,  di  petto ^  forte, 
granita,  grossa.  fessa,  stnllantc, 
strangolata.  Vos  de  donna,  deea- 
dreghee  o  de  strasdee,  de  tor :  Vo- 
cina,  voce  da  spazzaoamino,  voce 
di  toro.  Vds  eolordari  ( in  dis. )  r 
Voce  stonata.  Avlgh  gib  la  vos: 
Esser  persa  la  voce.  Avhgh  sem- 
per la  vos  in  aria:  Idem.  (Fig.) 
Avhgh  o  nd  avhgh  vos  in  eapitol: 
Avere  o  non  aver  voce  in  capito- 
lo.  Avhgh  bonna  o  cattiva  v6s :  Go- 
dere  buona  o  cattiva  fama.  A  vos: 
A  voce.  P.  £.:  «  Fh  minga  bisogn 
de  serivegh;  dighel  a  vos  »  : «  Non 
oeoorrono  lettere;  parlagli  al  tu 
per  tu  ».  ^  vos  e  in  seritt :  A  voco 
e  in  carta.  IBsamm  a  v6s:  Esami 
a  voce.  A  vos  de  pbpol:  A  voce 
di  popolo.  Fd,  e6r  la  vos  o  Trh 
atomo  la  vos :  Spargere  voce.  I/e 
vos  eomune:  Per  una  bocca.  Vhss 
6na  vos  solla:  Essere  una  voce 
sola.  Sott  vos:  Sottovoce.  «  Dagh 
6na  vos  »  :  «  Chiamalo  ».  ( M.  pr.  > 
«  Ml  g*oo  i  vos  e  i  alter  g^dn  i  nos  »: 
« Idem  ». 

Vdst  (Ant.).  Vedi  Voster. 

Ydt,  Voto. «  Ml  oo  foja  vol  de 
anddi  mai  in  Utt  sema  avh  faa  pri- 
ma  almsn...  »  :  «  lo  ho  faitto  voto 
di  non  mi  metter^  a  letto  sehza 
averfatto  alraeno...»  |  (Sutfragio) 
Dd  el  vot:  Dar  il  voto.  A  maggio- 
ransa  de  vot:  Idem. 
-  —  Votii  (P.  N.),  Votare.  Andd 
a  votd.:  Andar  alle  urne. 

—  Yotasi6n,  Voiazione. 


VES 


—  806  — 


VIA 


see)   « A7   vestU  el  ghe  seappa » : 
«  Gli  si  aocorcia  la  camicia  ». 

—  Vestldin,  Vestitino,  Vesti- 
tuccio. 

—  Vestlss-estii,  Vestirsi,  Abbi- 
gliarsi.  «  Mangia  a  to  m<Bud  e  ve- 
stisset  a  m(»ua  di  alter  »  :  k  Man- 
gia a  tuo  modo  e  vestiti  a  mo- 
do  d'altri  5». 

Vestizione,  Vestizione.  La  —  d^6- 
na  monega :  La  —  d* una  monaca. 

Veterano,  Veterano.  On  vete- 
rano  del  quarantott :  Un  vetei*ano 
del  quarantotto. 

Veterinari ,  Veterinario.  «  Oo 
mandaa  el  mh  can  dal  —  »  :  «  Ho 
mandato  il  mio  cane  al  veteri- 
nario ». 

—  Veterinaria,  Idem.  Sec&ula 
de  veterinaria:  Scuola  di  veteri- 
naria. 

Veto,  Idem.  «  G'dn  miss  el  f>c- 
<o  »  :  «  Gli  banno  messo  11  veto  ». 

Vettabbia  (Canale  interno  sot- 
terraneo),  Vettabbia. 

Via,  Idem.  Gidippcb  6na  via  de 
mesz :  Prendere  una  via  di  mezzo. 
Mett  a  la  via:  Metter  alia  via. 
Per  via  che :  Per  via  che.  «  X,'  ^ 
andcia  per  aliam  viam » :  Vedi 
Aliam.  Caseia  via:  Cacciar  via. 
Jj'h  vun  de  via:  fi  uno  straniero. 
Via  cruets :  Via  crucis.  |  «  Va  6n 
poo  via  »  :  «  Va  via  ».  Via  vun  V  al- 
ter :  A  dilungo.  Zero  —  zero,  zero : 
Idem.  Melt  a  la  — ;  Approntai*e  o 
Apprestare.  De  —  che:  Eccetto 
che.  Ldntan  —  :Dallalontana.  Per 
—  della  — :  Per  occulta  via  Opp, 
Per  obe  non  si  pub  dire  Opft.  an- 
che  Mediante  ci6  che  tu  sai !  M 
gerlo  in  spalla  e  —:  La  gerljfc  in 
8palla  e  via.  Andd  via  (partire) : 
Andar  via.  |  Via :  Assente.  P.  E. : 
«  Jj'^  via  giamo  da  miindes  di  »  : 
«  fi  assente  da  quindici  giorni ». 
I  Dd  — .•  Dar  via.  P.  E.:  «  Lee  la 
dd  —  anca  la  camisa  »  :  «  Per  i  po- 
verelli  la  si  spoglierebbe  fin  dalla 
camicia  ».  I)  in  coo  via  (in  dis.): 
Da  capo  a  fondo.  JE —  de  galopp : 
E  via  di  corsa. 

Vlagg,  Viaggio.  Bdn  viagg:  Bon 
via^gio.  Se  de  nd,  bdn  —:  Se  no, 
pazienza.  Pddn  —  e  duu  servizzi: 
Far  un  viaggio  e  due  servigi. «  Per 
8t6  —  gh'k  de  fd  nagott  »  :  «  Per 
questa  volta  non  c'b  nulla  da  fa- 
re ».  T hssde—:  Essere  sulle mos- 
Hc.    Matt  per  i  —  o  per  viaggid: 


Idem.  I «  SlanuUlinna  oo  faaim 
—  »  { faccbino  o  vetturale ) : «  Stt- 
mattina  bo  fatto  due  viaggi». 

—  Vlaggdtt,  Viaggetto. 

—  Viaggia-agfiTiaa ,  Viagsiia 
On  omm  che  d  viaggiaa 
m4nd  o  sosshnn:  Un  omo  eheh 
viaggiato  per  terra  e  per 
Viaggid  c6nt  el  eoo  in  W&t^  mik 
Viaggiare  come  i  bauli.  Tngft 
in  incognit:  Viaggiare  ineojpii 
o  BOtto  altro  nome..  Viaggii  ft 
istruzidn,  per  comm^rcio:  —ft 
ragione  d'istruzione  o  di  comiaef' 
cio. 

—  Viaggiat6r,  yiago^atore.«ri 
6n  gran  —  »  :  «  E  un  sran  fvf- 
glatorev.  Vinggiator  de  eommff' 
do:  Viaggiatore  di  oommenii- 

Vial ,  Viale.  On,  hhU  —  dti»m 
a  la  villa:  Un  bel  viale  diniv 
alia  villa.  M  —  de  Porta  a..:  I 
viale  di  Porta  C... 

—  Vialett.  Vialdn,  Piccolo  xiik 
Gran  viale. 

Vialter  ,  Voialtri.  «  ViaUer  i 
Firenze  f>arlee  d'6n  gran  b»* 
«  Voi  altri  Fiorentini  parlate  c«r 
angioli  o  parlate  divmamente*. 

Viament  (Volg.).  Vedi  ^«H 
nient. 

ViamoU,  Ordigno  (1),  Oiocheoi 
oi  L'  d  pientaa  on  bell  viamitU* 
«Ha  imaginato  un  bel  tmeeo^. 
«  V6i  tifdagh  &n  tdi  a  queU 
moll » : «  Smetti  con  quel  too 
picapo  ». 

Viandant,  Viandante.  «  Oo  0* 
vaa  6n  —  t  che  aveva  perdmrn  A 
strada )» : «  Ho  trovato  un  v " 
te  cbe  aveva  smarrita  la  stndK 
la  via*. 

Viardzina,  Viarena.  VundeVit 
renna:  Un  b^cero. 

Viategh  (Volg.).  Vedi   Viaikk 

Vicarl,  Vicario.   Vicari  ft 
aposlolieh,  ecc.:  Vicario  foi 
apostolico. 

Vice  (Volg.).  Vedi   Veee.  K. 

Sop. :   Al  temp  di  duea   viee 
is.) :  A'  tempi  de'  nostri  an 
A I  temp  di  nosier  — .*  Al    t^i 
dei  nostri  nonni. 
Vlcciura  (Volg.).  Vedi    ViUwM 
Vice  (Aggiunto  alle  moltissiH 


(1)  Ordigno ,  come  qaello  cb«  sifftii 
loezzo  meecanico  complicAto,  e  la  pM 
a  largabase  e  In  qtialch«  panto 
n  Vidmoll 


VIC 


807  — 


VIG 


»he  d'ogni  geuere  (1)  di  cui  h 
ile  dare  la  Tista),  Vice. 
Vlcefiraiter  (2),  Vioesoambio. 
cenda  (Civ.),  laem.  La  mcen- 
lel  ben  e  del  mal :  La  vicenda 
bene  e  del  male.  Ingiuriiue  a 
[ngiuriarsi  a  yioenda.  Cdmpa- 
a  — .*  Compatirsi  reciproca- 
te. 

cenz,  Vincenzo.  (Pr.)  San  Lo- 
r  la  gran  ealdura,  san  Vieenz 
ran  fredduray  tee,:  San  Lo- 
so  dalla  gran  ealdura,  sant  An- 
o  dalla  gran  t'reddura  runo  e 
•ro  pooo  dura. 

Lceyersa,  Idem.  Viagg  da... 
e  —  .•  Viaggio  da...  a...  e  vioe- 
}a.  Vieeversa  pcBu... :  Viceversa 

Lodl,  Vicolo.  On  vieol  a  euu  de 
ih:  Un  vicolo  oieco.   On  vieol 

stort:  Un  vicolo  sghembo. 
Id.  Vite.  (Pianta)  Pi  de—:  Pe- 
j  di  vite.  Fil  de  —  .•  Filare  di 
.  I  Vite  (di  ferro)  —  mordenta: 
3  mordente.  HI  vermen  de  la 

Le  spire  della  vite.  Vedi  an- 
Vit. 

•  Vidaa,  Vitato.  On  Imugh  ein- 
e  — ;  Un  campo  ricinto  o  cin- 
>  e  vitato  o  messo  a  viti. 

■  Viddr,  Vitii^no.  On  eioa  tutt 
- :  Un  orto  chiuso  a  vitigni. 
idima,  Idem.   Piaris  e  Vienna 
van  al  ball  (in  dis.) :  Paris  e 
nna  (storiella  popolare). 

•  YieimeBa  (Purgante),  Vien- 
e. 

igdyen,  Vigevano.  Andd  a  — 
iarektU  (in  dis.) :  Far  una  eosa 
balordo. 

igilia,  Idem.  La  —  de  Natal : 
vigilia  di  Ceppo. 
igna,  Vigna.  «  Ona  —  che  ghe 
el  vin  per  tutt  Vann  » :  «  Una 
na  che  gli  rende  tanto  vino  da 
itargli  in  casa  per  I'annata  in- 
&».  {Fig.)Avh  trovaa  6na  bUla 
Avere  piantata  la  sua  vigna. 
^.\  piantx  la  —  e  i  alter  la  go- 
*an*'.  « II  vecchio  pianta  la  vi- 


I  II  Chenibini  si  prov6  a  darii  tutt!' 
fra  git  altri  molti  lasciati  in  penna^ 
sntif  6  nientemeno  che  U  Vicepresideni' 
I  Parola  lasoiatact  dagli  Austriac*,  ora 
\\  smessa,  ma  che  si  usa  ancora  da 
che  vecchio  per  dinotaie  persons  di 
egli  voglia  avvilire  ruftlcio  e  la  posi- 
e  sociale. 


gna  e  il  giovane  la  vendemmia  ». 
«  Ch^  — /  » :  «  Che  bazza ! » 
Vigndtta,  Idem.  Ona  —  de  na- 

?ott:  Una  vignola  piccina  piocina. 
(D.  Fr.)  On  liber  edn  di  bii  vi- 
gnett :  Un  libro  con  delle  vignette 
eleganti.  —  bcandalds :  Vignette 
scandalose. 

Vigonzon(Pae8elombardo).  V^s 
de  — ;  Essere  un  baggeo. 

Vigdr,  Vigore.  «  L%  6n  vece  ehe 
g'd.  ancamd  del  —  » :  «  £}  un  vec- 
chio che  mantiene  del  vigore  di 
corpo  e  di  mente». 

—  Yigords,  Vigoroso.  «  Z'  ^  dn 
vin  vigords  » : «  E  un  vino  gagliar- 
do  ». 

VU,  Vile.  N.  sola  fr. :  Vil  d' Or- 
nim:  Pusillanime. 

VUtaa,  Viltii.  «Z'A  faa  6na 
gran  vilta^  » : «  Commise  una  gran 

—  o  bassezza ».  ^n  U  h  staa  per 
effhtt  de  la  soa  viltaa  »  :  «  Fu  per 
etfetto  della  sua  vigliaccheria  ». 

Vilan,  Villano,  Contadino.  /  vi- 
lan  de...  dn  faa  6na  piceola  rivo- 
luzion:  1  contadini  di...  hanno 
tatto  una  sommossa.  Vilan  qua- 
der:  Zoticone  o  Villan  cornuto. 
Vilan  refaa:  Villano  rincivilito 
o  Pidocchio  riunto.  «  Boia  rf'  &n 
vtZaw  »:«  Villan  co'fiocchil  o  Vil- 
lano boia!  »  (Pr.)  Oiaeugh  de  man 
giceugh  de  —  .*  Gioco  di  mano 
gioco  da  villano.   Carta  cania  e 

—  €lorma:  Carta  canta  e  villan 
dorme.  Acqua  de  —  che  la  pasta 
anea  el  gaban :  Acqua  gabba  vil- 
lani,  Acquerugiola  che  pare  non 
piova  e  passa  il  gabbano.  A  fb, 
hen  al  —  se  trceuva  eagaa  in  man 
(volg.) :  Al  contadino  non  gli  far 
sapere  quanto  sia  bono  il  oacio 
con  le  pere  Opp.  Chi  spicca  I'ap- 
picoato,  I'appiccato  impicca  lui. 

—  Vilanazz,  Villanaccio. 

—  Vilandll,  Villanzuolo. 

—  Vilanada,  Villanata.  Sgarbo, 
Villania.  «  El  m'  d,  foM  ona  gran 
vilanada  »  :  «  Mi  tece  una  gran 
villanata  ». 

Vilegi&;  Villeggiare. «  Uhfceura 
a  vilegia  tn  Briama  » : «  St&  a  vil- 
leggiare in  Brianza  ». 

—  Vlleggiant,  Villeggiante. 

—  Vilegglatura,  Villeggiatura. 
Yin,  Vino.    Vin  amabil:  Vino 

grazioso  o  abboccato.  —  amabil 
ma  ehe  pizziga :  Vino  che  bacia  e 
che  morde.  —  amar  o  a^nardn : 


VIN 


—  808  — 


VIN 


Vino  amaro.  —  rizzent:  —  austero. 

—  azhrh:  Vino  crudo.  —  battezzaa: 
Vino  auacquato.  — •  blanch  dolz  o 
bianch  magher:  Vino  bianco  dolce 
o  bianco  asciutto.  —  ehe  mussa: 
Vino  Bpumante.  —  getierds :  Vino 
potente.  coll:  vino  cotto.  — 
de  la  ciavelta:  Vino  della  chia- 
vetta.  —  sant:  Vino  santo.  — fall: 
Vino  scipito  o  fiacco.  —  matt: 
Vino  che  ha  dato  o  girato  la  vol- 
ta.  —   moscatcU:  Vino  moscato. 

—  che  porta  V  acqua :  Vino  che 
regge  V  acqun.  —  de  famiglia : 
Vino  da  pasto  o  famigUu.  —  che 
fa  pissd.:  Vino  passnnte.  Vin  de 
pasleggid.:  Vino  da  usar  a  pasto. 

Vin  parlicolar :  Vino  di  prima 
mano.  (M.  d.  d.)  Avh  bevuu  el  — 
ciocch:  Essere  alticcio.  Cavd.  el  — : 
Spillare  il  vino.  Cominda  a  di- 
ventd  matt  el  — ;  Cominciare  a  gi- 
rare  o  Avere  i  pi^  gialli.  Tegnl 
pit  ni  —  n^  acqua:  Vedi  Acqua. 
Won  Btar  nella  pelle.  Color  de  — ; 
Vinato.  L' e  come  dimandagh  a 
Vast  se  el  g'd  hdn  vin:  £  come  do- 
mandar  alPoste  se  ha  bon  vino. 
Oib  —  c  8u  paroll:  Buon  vino  fa- 
vola  lunga.  In  —  Veritas:  In  vino 
Veritas.  Ooldr  lalt  e  — ;  Color  latte 
e  vino.  Mtidd  el  — ;  Travasare  o 
Tramutare  il  vino.  Fa  el  — ;  Svi- 
nare.  «  Std  —  I'h  ora  de  fall » : «  £ 
veniito  il  momonto  di  svinare ». 
Savori  el  — ;  Assaporare  il  vino  o 
Fare  spracche.  Trd  via  on  poo 
de  vin  tn  princippi  de  bottiglia: 
SboGcar  il  fiasco  o  la  bottiglia. 
Pien  de  —  finna  ai  crucc  (pop.) : 
Pieno  di  vino  fino  agli  oechi. 
«  T'el  faroo  passdt  ml  el  » :  «  Te 
la  fart)  passar  io  la  sbornia  ».  (Pr.) 
Bdn  —  fd  bdn  sang'u:  Buon  vino 
fa  buon  sangue.  JSl  —  V^  la  tetta 
di  vecc:  Jl  vino  <i  la  poppa  de' 
vecchi.  Chi  g^  d  cantinna  oonna 
<7'  d  bdn  —  .*  La  buona  cantina  fa 
il  buon  vino.  £1  pan  el  ghe  voeur^ 
el  —  el  ghe  voraria  (appross.) : 
L'  uomo  non  vivo  di  solo  pane. 
JE7  —  a  bdn  mercaa  el  mhnna 
Vomm  a  Vospedaa  (appross.):  Sot- 
to  il  buon  prezzo  ci  cova  la  fro- 
de.  Per  san  Martin  h  faa  tutl  i 
—  .•  Per  san  Martino  si  spilla  il 
botticino.  Mercant  de  — ;  Vinaio. 
Entrada  de  ~;  Provento  di  vino. 
Fondusc  de  — :  Fondaocio  del  vi- 
10.  Pell  de  —:  Otre  di  vino.  |  Spi-- 


rit  de—:  Aloool  o  Spiritodal 
ciare.    Teren  de  — :    TerreiiD  ( 
viti.  —  de  fruit :  Vino   di 
—  de  pomm ,  de  ribes ,  de 
ecc, :  —  di  mele,  di  ribes,  di  1 

—  Vinaa,   Vinato.    Saor  1 
vinua  (cav.) :  Sauro  o  baio 

—  Vinaia.  Spreg.  di  vino  1.I 
«  Te  gh'ee  gio  de  la  gran 
stasira  » :  «  Tu  hai  bevuto 
un  porco !  » 

—  Vinasc,  Vln^ssa,  Vinit^ 
n6n,  Vinacoio,  Vinello,   V 
Vinone,  Fior  d'un  vino. 

—  Vinascioeu,  Viuncciolo 
Vincenz ,  Vincenzo.  (Pr.) 

Lorenz  e   Vicenz. 

Vincollt-olaa-olass,    Vi 
Vineolass  con  diprom^gs:  V 
oolarsi  con  promesse.  «  Gk't 
servitu  che  me  vineola  » :  «  C'i 
servitii  che  mi  vineola  ». 

Vint,   Venti.    Quell  di  tint: 
ventesimo.  «  Ghe  cala  semper 
nceuv  e  mh:z  a  fd  vinl  sola  »: 
di  Sold.  On  vintf ranch:  Unvi 
fi*anohi. 

—  Vintenna,    Ventina. 
n'avaroo  II  tutt  al  pit  <ma  vi 
na*:  «  Ne  tengo  non  piit  di 
ventina  o  meglio  Non  ne 
piii  di  una  ventina  ». 

ViOdUla,  Viola.  —  del  1-^^ 
zoppinna,  gialdOf  ecc. :  Viola  ■ 
pensiero,  mammola,  gialla.  (tf.i 
d.)  Dagh  laviceula  (in  dis.):  ^ 
tare.  |  Viola.  Swxaddr  de  timjK 
Suonator  di  viola.  (Pr.)  San  "" 
stian  el  porta  la  vioeula  in  ««■•' 
Vedi  Ora. 

—  yirabacohln.  Vedi  GinAm' 
chin 

Virga  (D.  Lat,),  Virga.  Ttfd 
in  —  ferrea :  Tenere  in  gran  M|- 
geziouc. 

Virginia.  M  sigher  de  Vii 
Vh  dannds  a  la  nsia :  11  sisnro 
Virginia  h  dannoso  a  la  vista. 

Vlrgola,  Virgola.  In  p6nt  e-: 
In  pun  to  e  virgola.  «  Ghe 
tutt  i  virgol »  :  «  A  ^uesto 
mancano  tutte  le  virgolc». 

—  Virgoldtt.  Virgolette. 

—  VlrgnU    (D.   Fr.j,   Virgok 
Scappament  a  —  (orolog^) : 
pamento  a  virgola. 

Vlris^U,  Diavoletto,  FarfalliM. 
«  Flflteu  Vk  6n  poo  — ,  ma  VI  h6n%x 
«  n  ragazzo  h  troppo  vispo,  ma  h 
bono  », 


VIR 


—  SOB- 


VIS 


ririsellaria  (In  dis.),  Viva- 

/'irisellin,  Diavolino. 

tfl,  Idem.  La —  ieologal:  La 

teologale.    Virtii,  divinna  ! : 

divina!  Fior  de  virtu:  Fior 
"tCi.  La  virtii  de  I'asen:  La 
Dza.  9  «  ^/  g*d  ona  —  in  di 
'.h*el  periss  pii »  :  «  Chi  ha  ar- 

parte  ».  In  virtu  de  la  san- 
letta  :  In  causa  della  miseria. 
De  la  neeessitaa  se  fdk  virtu : 
3ce88itj\  si  fk  virtu. 
rirtudS;  Virtuoso.  (CIt.)  «  L'e 
mm  vtrtuos  » :  «  E  un  omo 
DSO».  I  Ona  volta  e^era  il 
de*  virtuosi:  Una  volta  c' era 
f^  de'  virtuosi. 

Virtuosdn ,    Virtuosissimo. 

minga  la  virtuosonna  ehe 
noasi »  :  «  Non  far  troppo  la 
osa  con  me,  via». 
,  Viso.  Vis  de  Idrta :  Viso  di 
lotta.  Vis  de  ease  (volg.J : 
di  c...  o  Mascalzone.  in.  L^h  on 
vis  efe... »  :  «  Egli  h  una  caro- 

V^lsavi  (D.  Fr.),  Visavi.  « In 
\adrilli  el   g' aveva  visavi  la 
fna )» : «  Nelle  quadriglie  aveva 
i  la  regina  ». 
It  (Volg.).  Vedi  Avisci, 
carda,  Tordo  magjpore. 
cer,  Viscere.  Sentias  a  rtigd 
viseer:  Sentirsi  rimescolar  il 
le.   Sugass  i  viseer:  Sputar 
a  di  polmone.  (Madre)  ii  In  i 
weer  » :  «  Sono  le  mie  viscere  ». 
(TiscerlbUB  (D.  Lat.).   Pregii 
teeribua :  Supplicare  in  visce- 

• 

conta,  Viscontea.  Fd.  Varma 
ita:  Camminare  a  zig-zag. 
cdr,  Vispo.  Visedr  come  on 
Vispo  come  un  peace.  Oti 
\  viscor  e  lughii:  Un  vec- 
ko  vispo  ed  arzillo.  «  Stit  sit 
*  /  »  (tron.) :  «  Stammi  su  al- 

ibel  (Volg.).  Vedi   Visibil 
iera,  Visiera. «  Fl  bass  el  g'a- 
in  eoo  6n  elmo  c6n  la  visie- 
« II  basso  poiiiava  un  elmo 
visiera ».   La  visiera  del  ba- 

(aff.):  Vedi  Ala. 
lg&~lgaa,  Dolicchiare  e  piu 
Doliccicare.  ^  Me  visiga  6n 
> :  «  Mi  doliccica  un  dente  )». 
idagnucchiare.   «  T*  en  ven- 

«  (Euh  se  visiga  » : «  Ne  ven- 


di  ?  »  « Eh  si  fa  qualohe  oosa  ». 
Vedi   Vesiga. 

—  Vlfllgant,  Vescicante.  «  G^dn 
laecaa  %  —  »  :  «  Gli  o  le  applica- 
rono  i  vesoicanti ».  —  indolent : 
Vescicante  che  non  pizzica. 

—  VlBlgantin,  Vlsigantdii,  Ve- 
seicantiuo,  Gran  vescicante. 

—  VlBigndtt,  Vescicantino.  «  Che 
vesighett  ndios  »  :  «  Tu  se'  un  ve- 
scicantino ».  V.   Vessiga. 

ViBin ,  Vicino.  (Sost.)  I  —  de 
casa:  I  casigHani.  / —  in  6n  gratu 
ligamm  (appross.) :  Dio  vi  guardi 
da  un  cattivo  vicino.  |  (Aw.)  «  L'e 
chl  — » : «  £  qui  vicino  o  presso  ». 
(Pr.)  Chi  voRur  noRus  al  visin  pien- 
ta  nos  granda  e  flgh  pisdnin:  Chi 
vol  ingannare  il  suo  vicino  ponga 
I'ulivo  grosso  c  il  fico  pioeolino. 

VlBlonarl,  Vision ario.  «  T«  me 
parel  6n  bell  —  » : «  Tu  mi  sembri 
un  granvisionario  ». 

Vlsir,  Visir.  C6sse  te  credet  de 
vkss  ?  Fl  gran  visir  ?  »  :  «  Credi 
forse  d'essere  il  pascih.  ?  » 

ViBlta ,  Idem.  Bigliett  de  —  .* 
Carta  da  visita.  Andd.  a  fa  visit  .• 
Andare  a  far  visite.  |  La  —  di 
eoseritt:  La  visita  de'  coscritti.  La 
-^  di  donn  pubblich:  La  visita 
delle  prostitute.  I  —  del  dotlor  o 
medich:  Le  visite  del  medico. 

—  yiBitinna,  Visitina. 

—  Visltk-itaa ,  Visitare.  Visits 
i  sUt  gies:  Visitar  le  sette  chiese. 
I  «  S6n  staa  a  visita  on  a^nahaa  »  : 
«  Ho  visita  to  un  malato  o  infer- 
mo  ».  \  ^  Al  dazi  m*  tfn  —  »  :  «  Al 
dazio  m'  hanno  fi-ugato  ».  Visitd, 
la  mercanzia:  Visitar  le  raerci  al 
dazio. 

—  Visitaddr,  Visitatore. 

—  ViBitazidn,  Visita ziouc. 
Vlsor&-oraa,  Pisolare  e  Appi- 

solarsi.  «  Dopo  pranz  oo  visoraa 
&na  mezz^ora  »  : «  Dopo  pranzo  mi. 
sono  appisolato  per  una  mezz'o- 
ra  ». 

—  Visorln,  Pisolo.  Fd,  on  viso- 
rin  :  Far  un  pisolo. 

Vlst  o  ViBto,  Visto.  (Sost.)  «  Fl 
g'dt  miss  el  so  vist »  :  «  Vi  appose 
il  suo  visto  ».  I  (Part,  di  veuerej 
«  Oo  vist!  »  :  «  Ho  capito! »  F  chi 
s*h  vist  s'h  vist ! :  E  chi  s'6  visto 
s'  6  visto.  «  iS'  c  mai  —  6na  bistia 
simil}» :  <c  S'fe  mai  veduto  un  asi- 
naccio  compagno  ?  » 

Vista,  Idem.«  L'dperduu  /a  —  »: 


VIS 


—  810  — 


VIT 


«  Ha  perduto  la  vista  o  Ha  man- 
4lato  la  vifita  a  tingere  ».  Avhgh  la 
—  che  fh  hatista :  Aver  la  vista 
appannata  Opp,  Aver  gli  occhi 
<jue  non  dicono  il  vero.  Avkgh 
honna  vista :  Vederci  bene.  Bal~ 
Ih  la  — ;  Abbagliarsi  la  visto.  Ina- 
■sjaa  la  —:  Contendere  la  vista. 

Of  end  la  — ;  Offendere  la  vista. 
Menh  via  la  —:  Abbagliare.  Pagd 
la  •— .*  Rallegrare  o  Appagare  la 
vista.  Quatiass  la  — ;  Non  veder 
pit!  lume  o  Oscurarsi  la  vista. 
Sbassass  la  — ;  Soemare  la  vista. 
Scuriss  la  — .*  Oscurarsi  la  vista. 

V^hss  curl  de  — ;  Essere  di  vista 
eorta.  Avegh  in  vista  quaicass : 
Avere  in  vista...  A  primma  — : 
A  prima  vista.  A  —  d*oce  :  A  vi- 
«ta  d'occhio.  A  —  o  a  lumm  de 
nas:  A  occhio  e  croce.  Gondss  vun 
de  — ;  Conoscer  uno  di  vista. 
Guarda  a  —  .*  Guardare-a  vista. 
P^rd  de  —:  Idem.  MHt  in  —: 
Mettere  in  vista.  Andh  sh  a  vedt 
la  bella  — ;  Andar  su  a  vedere  la 
bella  vista.  «  Tiret  de  party  te  me 
level  la  —  » : «  Scostati  un  poco  tu 
in'  impalli  ».  Conoss  de  —  .*  Cono- 
dcere  di  o  per  vista.  «  Sdnt  andaa 
a  teater  a  sguramm  la  —  » : «  Sono 
titato  a  teatro  a  saziarmi  gli  oc- 
chi ».  <L^hmm  faa  guarda  o  —  »  : 
«  L'abbiam  t'atto  guardare  a  vi- 
«ta  ». 

—  Vlstada,  Guardata.  nDagh 
it  6na  vistada  a  sti  fceui »  :  «  Da' 
tu  una  guardata  a  questi  fogli». 

—  Vistadlnna,  Guardatina.  «  M 
g*a  daa  6na  visladinna  per  com- 
pliment »  :  «  Gli  diede  una  —  ». 

—  Vlstds,  Vistoso.  «  L*6  6na  po- 
pdla  bklla  e  vistosa  »  :  «  £}  una  si- 
gnorina  avveuente  o  appariscente 
e  vistosa  ».  « JEl  passed  6na  so- 
stanza  vistosa  »  :  «  Possiede  una 
rag^ardevole  sostanza  ».  « In  del 
vestti  lee  Vodia  el  tropp  vistos » : 
«  Nel  vestire  ella  odia  u  troppo  vi- 
stoso ». 

Vistosdll,  Vistosetto.  «  Quel  ib 
€appellin  el  me  par  6n  poo  tropp 
vistosUl »  :  «  Quel  tuo  cappellino 
mi  sembra  un  po'  vistosetto  Opp. 
E  davvero  sgargiante  ». 

—  VistosiiiBUi,  VistositiV  « CAe 
vistositaa  quella  faeciada  /  » : «  Che 
vistositk  o  appariscenza... » 

Visual,  Visuale.  «  £1  m'd  toll  la 
visual »  :  «  Mi  lev5  la  visuale  ». 


Vit,  Vitc.    Vit  a  filagn,  a  f 
lera,  a  topia,  ece. :  Vite  s  fiU 
spalliera,  a  pergola.    Pe  dt  u 
Fedale  di  vite.  Piang  i  vU: 
che  piangono.  «  JSl  piang  e6mt 
vit   iaiaaa  »  :  «  Piango   come 
vite  reoisa  ».  Taiit  o  fa  vU: ' 
le  viti.  L'ommekefa  i  vit: 
tore  delle  viti.  La  vU  latri 
ra  i  oee:  La  vito  s'lngemnukfl 
di  anche   Vid)  |    Vit:  Yitef"" 
do  a  spina).  Franeaa  denier 
Vitato. 

Vital,  Vitale.  Spirit  vital:^ 
rito  vitale. 

Vitalizia-iziaa,  Vitaliziare. 
vitalisi€Ui  tutta  la  s6a  sm\ 
«  Ha  vitaliziato  o  measo  in 
lizio  I'intero  patrimonio  ». 

—  Vitaliziant,    Chi  fa  il 
lizio. 

Vitalizzi,  Vitalizio.  Fa 
Fare  vitalizio. 

vitoii,  viteUo.  m  vim  n 

ficeu  de  la  vaeca:  II  viteUo 
see  dalla  vacca.  |  Searp  de 
Scarpe   di  vitello.    ViMl  » 
ViteUo  patinato.    Vitell  in 
eon  palate :  Vitello  in  umido 
patate. 

—  ViUma.  Vittima.  Vitsk 
tima:  Fare  la  vittima.  Pm' 
lima:   Posare   a  vittima.  ( 
Povera  vittima!  Idem. 

Vitta,  Vita.    Vitta  aUiva: 
attiva.  —  heatta:  —  beata.  — 
eianna:  Vitaccia.  —  seden 
Idem.  Dd  sign  de  viWi:  Fan 
vo.  Fh>  vitt  de  can:  Far  viti 
oani.  Fd,  hmma  vita :  Far 
vita.  Fit  Vila  de  seidr:  Far 
soelta.  Fh  la  vitta  del  bealo 
Fare  la  vita  del  beato  poroo. 
la  —  del  Miehelazz:   Far  la 
del  Michelaccio.  Fh^santa: 
vita  santa.  i%  —  attiva:  La^i 
di  testa.    Pod^  minga  fei  /• 
Non  reggere  la  spesa.  St 
la  — ;  Logorarsi  la  vita,  i 
la  billa  — :  Darsi  alia  lieta 
Correre  la  cavallina.   Sti  n 
galante:  Stai'e  sull'amorosa 
Podlopodi  minga  fd/a— ;Nob| 
ter  reggere  o  (in  altro  sensoj 
poter  piii  sopportare  un  pad 
tScuriass    la  —  .•    Abbre  '  ~ 
vita.  P.  £. :  «  Ogni  volta 
quella  donna  me  se  teurta  la 
«  Ogni  volta  che  la  veggo  mi 
ma  la  vita  an  anno  ».  Vpgnt  lai 


VIT 


—  811  — 


VIT 


.*  Venir  in  odio  la  vita.  Ves- 
phina  la  vita :  Pena  la  vita. 
•a   la  mia  —  »  :  «  Vita    mia 
>,  if.O  cava  —  /  »  :  «  Sarebbe 
?  I »  «  L'h  6na  gran  —  edn  tl » : 
pur  im  gran  fastidio \^  O  la 
o  la  b6r8a :  La  vita  o  la  bor- 
■ondanna  in  — .*  Condanuare 
a.   Per  la  —:  Idem  o   Fino 
lunta  de'  capelli.  P.  E. :  Otoc- 
n,  beviddr,  ffiugaddr  per  la — .* 
.  (Pr.) -Fm  chegh'^  fiaa  gh*^ 
i'in  o'  e  vita  o  nato  c'  h  spe- 
%,    Gh'h  pussee  temp  che  —  .* 
>iil  tempo  cbe  vita.  La  —  l'^ 
iff:  La  vita  h  breve.  Lavdra 
'a  la  —  la  vd  in  mal6ra :  Si 
ra,  Bi  lavora  e  poi  si  more.  | 
tdi  de  —  .*  Dalla  vita  aottile. 
,  longhfStrett  de — ;  Corto,  lun- 
tretto  di  vita.    Dormi  in  — : 
aire  supino.  MHl  la  zenta  in 
!)ingersi  la  vita.  Pod^  minga 
Ilia  —  .*  Non  potere  star  ritto 
vita.   Vestii  eke  vd,  hen  a  la 
:  Un  vestito  a  vita  o  che  par 
ito.    Vitla  seavhtza :  Svelto  in 
Slagh  a  la  —  a  vun :  Stargli 
;ostole.  A  mezza  ^  .*  A  mezza 
I  La  —  d'  6n  sant :  La  vita 
santo.  Vittaf  mort  e  miracdi : 
,  luorte   e  miracoli.  Leggeph 
t  la  —  a  vun :  Logger  la  vita 
o.  Leg  la  —  a  vun:  Legger- 
el  profondo  del  cuore. 
(torla,  Vittoria.  Ganlit,  vitto- 
Cant-ar  vittoria.    Portd  vitr- 
:  Portare  vittoria.   /  Prus- 
g'dn  avuti  la  —  .*  I  Prussiani 
lo  vittoriosi.  La  —  de  Porei- 
:  La  vittoria  di  Pirro  od  an- 
Le  nozze  di  Pulcinella. 
Vlttorids ,  Vittorioso.   Vitto- 
e  trionfant:  Baldanzoso,  vit- 
►8o  e  trionfante. 
btura  (1).  Vettura.  Lhgn  de  vit- 
:  Legno  da  vettura.   Vettura 
itlaa  e  per  eampagna:  Vettura 
Dittk  e  per  eampagna. 
Yltturascia,  Vetturaccia. 
Vltturin  (in  dis.),  Vetturino. 
!a  mancia  al  vitturin:  Dar  la 
sia  al  vetturino. 


Parola  In  disuso.  In  passato  signifi- 
quello  che  oggidi  e  VAnonimaj  e  in 
e  qualunque  luogo  dove  si  diano 
Eze  a  nolo.  II  Cherubini  sbaglia  chia- 
ola  carrozzaio.  Qaesti  i  Tarteflce  che 
ica  carrozze. 


—  YlttuTlnatt  o  Viccinrlnatt. 
On  pret  vitturinatf:  Un  prete  sca- 
gnozzo. 

Vltaaglia,  Vettovaglia.  Uasses- 
sdr  ehe  soraintend  a  la  — ;  L'as- 
sessore  che  sovraintende  alia  — . 

Vituperl,  Vitupero.  ^L*h  elvi- 
tuperi  de  la  s6a  famiglia  »  : «  E  il 
vitupero  della  sua  famiglia  ». 

Viv,  Vivere.  —  ben ,  mal ,  a  la 
bonna:  Vivere  bene,  male,  alia 
buona.  —  a  la  mitterlanda  (in 
dis.) :  —  coUa  testa  nel  sacoo.  — 
rf'  aria ,  de  poesia :  Viver  tutto  di 
spirito.  —  de  pan  e  spua :  Vivere 
di  pan  solo  o  Viver  refe  rete.  — 
de  rfl  in  di:  Viver  giomo  per 
giomo.  —  de  Pappa :  Viver  da 
principe.  —  del  so :  Vivere  del 
proprio.  —  d'entrada:  Viver  di 
rendita.  —  di  sd  fadigh:  Viver 
del  suo  lavoro.  —  e  lassd  viv:  Vi- 
vere e  lasciar  vivere.  Savh  fit  a 
— ;  Saper  il  vivere  del  mondo. 
PocU  pu  —  in  di  man  a  vun:  Con 
lui  non  ci  si  vive.  |  Sidt  sul  chi  — .* 
Star  all'erta.  Save  fd  a  — ;  Inten- 
dere  il  modo  del  vivere.  (Pr.j 
Chi  ben  —  ben  moeur :  Idem.  Chi 
—  sperand  mceur  eagand  (volg.) : 
Chi  vive  di  speranza  muore  can- 
tando.  J}' aria  se  po  minga  — ;  Di 
aria  non  si  campa.  Nd  gh^h  gramm 
mestee  che  a  vorhgh  tend  nd  ghe 
se  viva  adree:  Vedi  Meslee.  ^Se  — 
pur  mal  a  sto  mond  » : «  E  una 
gran  vita  questa!  »  Col  —  se  im- 
para:  Vivendo  si  impara.  I  (Ag^.) 
Came  viva:  Carne  viva.  Toecd.  %n 
sul  — ;  Pungere  sul  vivo.  «  St6 
fidr  el  pareva  mort  ma  Ve  —  an- 
mo  » : «  Questa  pianta  pareva  mor- 
ta,  invece  (b  ancoi*a  viva  ».  |  (Vi- 
vace) «  Quell  jimu  V  h  tropp  —  »  : 
«  Quel  ragazzo  h  troppo  vivo  ».  On 
bhll  eoldr  — ;  Un  bel  colore  vivo.  | 
Argent  — ;  Argento  vivo.  |  (Sost.) 
On  palazz  ednt  el  zoecol  tutl  de  — .* 
Un  palazzo  dall' imbasamento  di 
granito. 

Vlyattli,  Vivacchiare,  Campac- 
chiare.  « ^S^e  vivaita  /  »  :  «  Si  cam- 
pa  ». 

Viva,  Evviva,  Viva.   «Fira  la 
faccia  del  <«/»:« Viva  la  sua  fac- 
cia ».  «  Ah  —  Dio /»: «Viva  Dio !  » 
Viva  I'abbondanza :  Idem. 

Vlyacitaa ,  Vivacity.  «  Che  vi- 
vacitaa  in  quella  faccia/  » : «  Quan- 
ta vivaoitii  in  quel  viso  ». 


VIV 


—  812  — 


VOD 


Vivander,  Vivandiere.  «  El  «»- 
vander  del  so  retfgtm.ent » :  « II  vi- 
vivandiere  o  la  vivandiera  del  suo 
reeeimento  >, 

Vlvee,  Vivaio.  —  de  moroniit : 
Piantonaio  di  gelsi.  (Pig.)  Vksse- 
ghen  a  vivee  :  Essercene  a  bizzef- 
fe.  «  Quell  sit  Id  Ih  6n  vivee  de  bei 
tosann  » : «  Quel  luogo  h  un  vivaio 
di  belle  ragazze  ». 

Vlver,  Vivere.  N.  fr. :  «  Per  el 
quieto  viver  » : «  Pel  quieto  vivere  ». 
I  Vitto.  M  viver  /'I  ear :  II  vitto 
e  caro.  ||  Viveri.  N.  fr. :  /  viver 
del  militar:  I  viveri  o  le  vetto- 
vafflie. 

vize  e  tutte  le  parole  che  I'ac- 
compagnano  come  Vizeprefhtt , 
Visedelegaa,  eoc.  {ant.).Vedi    Vice. 

Vizzi,  Vizio.  Av^gh  el  vissH  de 
fh,  de  d),  de  giugd,  de  fumh :  A- 
vere  il  o  per  vizio  di  fare,  dire, 
giooare,  liimare.  Sueffa  i  vizzi: 
Inyiziare.  Tmu  %  vizzi:  Redimere 
dai  vizii.  T<bu  sii  6n  vizzi:  Pren- 
der  un  vizio.  «  Ghe  I'd  per  vizzi  »: 
«  Aver  il  vizio  incallito  nelPosso  ». 
(Pr.)  L'ozi  Vh  el  pader  di  vizzi : 
L'ozio  h  il  padre  de'  vizi. 

—  Vlziasc,  Viziitt,  Viziaccio, 
Vizietto. 

—  Vizids,  Vizioso.  « M  fd  la 
vitta  de  vizios  » :  «  Fa  una  vita  da 
vizioso  ». 

—  Viziosasc,  Vizios^tt,  Vizlo- 
s6n,  Viziosaccio,  Viziosello,  Pieno 
di  vizu. 

Vocabdl,  Vocabolo.  (Colto)  — 
delVuso,  dijfficil,  letterari:  Voca- 
bolo dell'  U80,  difficile,  letterario. 

—  Vocabolari,  El  voeaholari  mi- 
lanes-fiorentin :  II  vocabolario  mi- 
lanese-fiorentino. 

—  Vocal,  Vocale.  Aeeademmia 
vocal  e  istrumental:  Aocademia 
voc.ile  e  istrumentale. 

Vocativ,  Vooativo  (quinto  caso 
delle  decllnazioni). 

Vocazlon,  Vocazione.  Avh  fallaa 
la  voeazion:  Avere  sbagliata  la 
vocazione.  Avegh  pocca  voeazion 
de  fd  el  pret :  Farsi  prete  senza 
vocazione.  «  Ghe  vaeur  una  hhlla 
voeazion/)*:  « Ci  vuole  una  bella 
vocazione !  » 

. —  Vodfera,  Vociferare.  «  Sevo- 
ctfera  che...  »:  «  Si  vocifera  cbe... » 

--  Vociferazidn,  Vooiferazione. 
«  Ma  cosse  I'h  eta  vodferazion  f  » : 

Che  cos'fe  questa  vooiferazione? » 


VodvUl  (D.  Fr.),  Vaudeville. «  La 
eompagniafraneesa  che  gh'h  a  Mi- 
lan no  la  dd  eke  di  vodvill » :  «  Lk 
compagnia  franccse  che  recita  qni 
non  da  che  dei  vaudevilles  ». 

VodUl,  Vuoto.  Coo  vceui:  Zuoea 
o  Testa  vuota.  A  panscia  vocuia 
(pop.):  A  ventre  voto.  «  Te  podel 
ricor ;  el  post  I'h  vceni  »  :  «  Puoi 
concorrere  al  posto,  6  vacante*. 
(Vetturali)  «  aon  tornaa  iudree 
VfBui  » : «  Tornai  indietro  scarieo  ». 
ViBui  de  cassa:  Vuoto  di  cassa. 
(Pr.)  Sacch  vcRui  el  std  minga  i» 
pee:  Sacco  v5to  non  sta  ritto. 

Vouia,  Voglia,  Gina.  Avegh 
vmuia  de  fd,  de  di :  Avere  voglia 
di  tare ,  di  dire.  Av^gh  vteuia  de 
nagoU:  Essere  svogliato  di  tutto. 
Ona  vo&uia  matta  o  de  n6dli :  Gi- 
na. P.  E. :  «  Me  senti  6na  vctuia 
matta  de  dagh  ^ualter  pugn  a  quei- 
I'asn&n  »  :  «  Mi  sento  una  ^na  di 
dare  quattro  pugni  a  qnello  sci- 
munito,  che  non  ne  posso  piu ». 
Andd  via  la  —:  Andar  via  o  per- 
dere  la  voglia.  Andd  la  vasuia  finr- 
7ia  in  fdna  di  culcagn :  Passare  o 
escire  oompletamente  il  ruzzo. 
Mandd  gid  la  voeuia :  Sputar  la 
voglia.  I  Avegh  dnava&uia  defam- 
bros  su  ihia  spalla  :  Aver  una  ti^- 
glia  di  lainpone  su  una  spalla. 

VcBUlta  (Volg.).  Vedi  V^lta. 

VOdUr.  !Nf.  f r.  in  dis. :  A  vaeur  a 
v<Bur:  Quasi  quasi. 

Vo^a,  Idem.  Vess  in  voga  :  E»- 
sere  m  voea.  El  Falstaff  de  Ver- 
di el  g*  a  ona  gran  voga  :  11  PaJ- 
staif  di  Verdi  e  ancora  in  voga. 

Voga-ogaa  (P.  N.),  Vogare.«  Vo- 
gaven  a  tutt  vogd  » (regate) : «  Vo- 
gavano  a  tutta  forza  »  (1). 

—  Vogada  (P.  N.),  Vogata.«^MM 
faa  ona  b^Ua  vogada  in  eanott*: 
«  Abbiam  fatto  una  bella  vogata 
in  canotto)». 

VogUo,  Voglio.  N.  fr.:  X'^rte 
voglio  la  std  admd  in  di  giardiM 
di  rh  (in  dis.),  Ora  si  dice :  £1  mi 
el  std  depds  a  I'uss:  L^erba  voti^ 
non  nasce  che  in  Boboli  (in  dJ&L 

Vdl.  Ehil,  Ohe. «  F<5t  rt  »  :  «  Ok, 
tu ,  dh  retta  ».  Old  :  A  te.  «  I'*, 


(1)  Nel  senso  di  mostrare  cnx'^^to  •  ia 
dis.  E  cosi  dicasi  di  Vogada  n«l  «enao  A 
scorruccio  e  AeilVAndd  a  Voghera  eh*  II 
Cherubim  tradasse  non  «o  come;  ~"  ~ 
nare,  che  vuol  dir  tatt*altro. 


vol 


—  813 


VOL 


',  edme  la  femmf  »  :  «  Ma,  dico 
a  che  gioco  si  gioca?  o  come 
'acoiamo  ?  » 

olA,  Viiotare.  Voiadent:\ev- 
B  in...  Void,  f<Bura:  Versare 
..  Toid  flrto.*  Veraare.  Voiagio 
bev:  Mesoere  e  Versar  da  bere. 
id  sdra:  Versar  sopra.  Void  el 
s:  Spifferare.  Void  el  saeeheU: 
bare  il  sacco.  Void  el  bdrstn: 
bare  la  borsa. 
olabOTSlxi,  Votaborsa. 
'oiamxn,  Votame.  Pien  de  vo- 
im  (sob.):  Pieno  di  Totame. 


U  vol:  Pigliar  la  palTa  al  balzo. 

'd  al  vol:  Tirar  a  volo  o  a  frul- 

On  vol  de  passer ,  de  stomH : 

0  stormo  di  passere,  di  stor- 
li. 

-  V0I&,  Volare.  An  mai  poduu 
vd  la  maiiera  de  void :  Kon  s'^ 
vato  ancora  il  segreto  di  vo- 
3.  Aviigh  el  eervill  che  vola :  A- 
e  il  cervello  che  vola.  On  ea- 

1  eh* el  tola:  Un  cavallo  che 
a.  (Pr.)  HI  temp  el  vola :  II  tem- 
vola. 

-  Volada,  Volata.  Cavai  de  vo- 
a  (la  pariglia  dayanti) :  Cavalli 
v^olata. 

-  YoUtdegh,  Volanda,  Spolve- 
farina  minutissima). 

•  Voladlnna*  Volatina. 

•  Volant,  Volante.  Artiglieria, 
adra,  p6nt  volant:  Artiglieria, 
adra,  ponte  Tolante.  Fceui  vo- 
\:  Foglio  volante  (Macchine), 
ano. 

Volantiii,  Volantino  (1),  Ba- 
3ino. 
Volapizk  (P.  N.).  Volapuoh. 

-  Vh  sbasii:  II  volapuk  ha  fi- 

VolatU,  Volatile. 
olentaa ( Volg.).  Vedi  Volontaa. 
Olgar,  Volgare.  (Civ J  jyira 
ar:  L^era  volgare. |«  m  g'd  di 
%er  molto  volgar  » :  «  Ha  dei 
11  volgarissimi ». 

Yolmrment,  Vol^armente. 
dllnTvolano  (2),Misirizzi.  Oiugd 


Volantino  a  Fir.  son  chiainaii  1  pic- 

domestici  cbe  servono  di  riohiamo. 

La  Crusea  nota  che  Volano  in  que- 

Mi«o  i  volgare  errore,  c  che  si  deve 

Volante. 


nl  volin:  Giooare  al  volante  o  al 
Misirizzi. 

Volontaa,  Volenti.  «i>e  s6a 
spontanea  —  » :  «  Di  sua  sponta- 
nea volont^  ».  «  T/^  pien  fie  bon- 
na  volontOM  » :  «  £l  pieno  di  bona 
volont^ ».  Min^ira  e  pan  a  vo- 
lontaa :  Minestra  e  pane  a  volon- 
tJi.  Oontro  —  .•  Contro  volontJk.  / 
so  ultim  — .•  Le  ultime  volout^. 

—  Volonti  (A),  A  volontJi.  (Mi- 
lit.)  Portd  el  fusill  a  volenti:  Por- 
tar  il  fucile  a  volontk. 

—  Volontera,  Volontieri,  Vo- 
lentieri.  Pu  ehe  volontera :  Piii  cho 
volontieri.  «  N*avria  faa  a  men 
volontera  )in  «  N'avrei  fatto  —  di 
meno  ». 

—  Volontarl,  Volontario.  Arro- 
lament  de  volontari :  Arruolamen- 
to  di  volontarii. 

—  Volontariament  (P-  N.),  I- 
dem. 

V6lOTan  (D.  Pr.),  Vol  au  vent, 
«  Oh^era  di  volovan  edi  trifdl  ee^ 
eeUenti  » :  «  C'erano  dei  pasticcini 
di  sfogliata  ripieni  di  tartiifi  squi- 
siti  ». 

Vdlp,  Volpe.  La  tana  de  la  —  : 
La  volpaia  (montagne  pistoiesi) 
La  tana  della  volpe.  (Fig.)  «  L'e 
6na  volp  vhggia  » :  «  £2  una  volpe 
vecchia  o  un  vol  pone  ». 

—  Volpin,  Volpino,  Volpicino. 
Can  volpin:  Cane  p6mero. 

—  Voip6n ,  Volpone.  «  Uh  &n 
volpon  ehe  gh^en  std  su  pu  »: «  £ 
un  gran  volpone  o  volponaccio  >». 

Volt,  Volto.  (Pr.)  Ona  man  lava 
Valtra  e  tutt  e  do  laven  el  v6lt: 
Vedi  Faeeia, 

Vdlt  (Muratori),  Volta.  V6U  real, 
a  lun^tla,  a  cupola:  Volta  reale, 
a  lunette,  a  cupola.  (La  gente  ci- 
vile dice  V61ta)  Stanza  a  volt : 
Stanza  a  volta. 

—  Yoltln,  Picoola  volta. 
Ydlta,  Volta.  Vun  a  la  — .•  Uno 

alia  volta.  Ona  —  per  un :  Una 
volta  per  uno.  Ona  robba  alia  — ; 
Una  oosa  per  volta.  Volta  per  — : 
A  volta  a  volta  o  Volta  per  volta. 
Per  una  —  tant:  Idem.  B6n  do 
volt:  Bono  tre  volte.  Ona  —  gh'e- 
ra...:  Cera  una  volta.  Fassel  min- 
ga  dl  dd  volt:  Non  se  lo  far  ripe- 
tere  Opp.  Non  intendere  a  sordo. 
I  (Tipogr.)  Bianeh  e  — :  Bianca  e 
volta.  Dd  la  —:  Voltare  o  Dar  la 
voita. 


kco,  ahachm 

lie,  ab€M 

>acaref  molind 

>aceliiare,  pertegdi,8baHgidi... 

>aciiiare,  inorbi 

>adare,  /d  atlemion 

>a^lio,  eror 

>aiare,  baid 

>amo,  usellf  stanza  8ul  tece 

>aiata,  la  minee 

)alliiiare,  fd  sti  in  mugg 

>allottare,  fd  sii 

)andoiiare,  abbandond 

>andoiio,  abhandon 

>arbagUameiito,  inorbiment 

>arbagliare,  fa  perd  la  vista 

>arbicare,  mett  i  radis 

)ataiffar8i ,   taccd   lit ,  fd  sotta 

7o\g.) 

>aru£[io,  baruffament 

)as8are,  slmssd 

)as8o,  gid 

)a8tante,  che  Vh  assee 

)astanza,  aasee  ' 

)atteTe,  sbtUt  gio 

)attiinento,  abbattiment 

)attuto,  abattuu 

>ecedario,  abhecedari 

jellimento,  abbelliment 

)ellire,  fd  diventd  belt 

)everarej  dd  de  bev 

^everatoio,  navell 

)io),  abeee 

>igliamento,  toalett,  vesHi 

ngliarsi,  fd  toaletl 

)iiidolare,  fd  su 

)oocamento,  abboeeament 

)occare,  boeed 

>occato,  ahboccaa 

>onacoiare,  iird  gid 

)onamento,  eihbonament 

)Oiiare,  abbond,  associd 


abbonato,  alfbonaa 
abbondante,  abbondant,  eke  erestt 
abbondare,  abbondd,  cress 
abbonire,  jfd  bon 
abbordare,  abordd,  ineontrd 
abboracciare,  fd  come  THo  voeur 
abborracciatura,  robba  fada  im- 

pressa 
abbottonare,  bottond 
abbottonatura,  bottonadura 
abbozzare,  sboszd 
abbozzaticcio,  traa  Id 
abbozzoj  sbozs 
abbracciamento,  brasciada 
abbracciare,  brazed  sii 
abbrancare,  braned 
abbreviamento,  scurlament 
abbreviare,  scurld 
abbreviativo,  che  seurta 
abbreviatura,  abreviadura 
abbronzamento,  gremadnra 
abbronzare,  gremd 
abbronzire,  diventd  moro 
abbrouzito,  diventaa  lenc  del  sol 
abbrucciacchiare,  brusattd 
abbruciare,  bt^usd 
abbrunare,  mett  el  lutto 
abbninire,  fa  diventd  tenc 
abbru8tolimonto,  brustolimenl 
abbru8tolire,  brustoll 
abbmtire,  fd  diventd  bestin 
abbuiare,  fd  scur 
abburattare,  buraltd 
abbuzzire,  sentiss  pien 
abbiizzito,  pien  edme  6n  porch 
abdioare,  abdicd 
abdicazione,  abdicazion 
aberrazione,  aberration 
abete,  pin,  pescia 
abietto,  Vultim  di  omen 
abile,  abil 
ability,  abilitaa 


ABI 


—  826  — 


ACC 


abisao,  abiss 

abitabile,  ehe  se  p6  stagh  de  ed. 

abitante,  abitani 

abitare,  ahitdt 

abitazione,  abitctzion 

abitino,  veslidin 

abituare,  cuatiefii 

abitudine^  ixbiltidin 

abiura,  ntrcUiazion 

abluzione,  hagn  regolaa 

abnegazione,  aacrijizzi 

abolire,  aboil 

abominare,  odidi  a  mort 

abominazione,  aboniincusum 

abominevole,  abominevol 

aborrimento,  aborriment 

aborrire,  aborri 

abortire,  abortl 

aborto,  aborts  disperaa 

abusare,  abusii 

abusivo,  abusiv 

acoadere,  sueced 

aooaduto,  el  fait 

aocagionare,  dd  eolpa 

aocagliare,  eaqgih 

acoalappiacani,  eiappacan 

acoalappiare ,   Ingannh ,     Cxapph 

col  lazz 
accalcare,  fd  ealca 
aocampare,  eieeampd 
aocampionare,  campiandt 
aocanimento,  6n  oai  de  can 
acoanirsi,  ineagniss 
accannatoio,  ineannad&r 
accannellare,  Uieannd, 
accanto,  a  pres,  de  fianch 
accapaooiato,  stordii  (pea) 
accaparrarej  caparrh 
aocapigliarai,  eiappeusper  i  eavei 
acoappatoio,  roeehelt 
accappiare,  fd  dn  eabbi 
acoapponare,  eastrit  i  gallett 
aooarezzare,  earezzd, 
acoarpionare,  carpiond 
acoartocciare,/a  in  d'6n  seartozz 
accartocciatura,  seartozz 
accasare,  mett  in  cd  vun 
accasciare,  Itusass  andd 
accattabrighe,  litigador 
aooattare,  cercd  la  caritaa 
aocattato,  tiraa  sii 
acoatto,  rieav  di  earitaa 
accattone,  poverett 
aooavalciare,  std  a  eavaUon 
aocavalcioni,  a  eavallon 
aocavallare,  incavalld 
acoavallatora,  ineavallament 
ftcceoamento,  inorbiment 
aooecare,  inorbi 
*ccecatope,  vun  ehe  inorbiss 


acoelerare,  anda  pussee  in  p\ 
accelerato,  pussee  m  premga 
accendere,  pizzd 
accendigliolo,  robba  per  pizza 
acoenditoio,   eanna  per  rivagA 

pizzd 
aooenditore,  lampedee 
aooennare,  fa  segn 
aocentare,  aceentd 
aooento,  accent 
accentrare,  aceentrd 
accentuare,  aeeentud 
accerohiare,  mett  i  sere 
acoerito,  ross  in  fcLcda 
accertamento,  aeertanient 
aocertare^  aceerUlt 
aoceso^  puizaa 
acoessibile,  ehe  sepb  andd  denier 
accessOy  access 
aooessoriOj  accessori 
aocetta.  stgurin 
aooettaoile,  ehe  se  pd  aeceUd 
acoettante,  aeeettant 
aocettare,  aeeettd 
accetto,  gradii 
acohiappare,  eiappd 
acohiappato,  eiappaa 
acohitare,  mett  el  fro/tn 
acoia.  auda 
acoiabattare,  lavord  a  la  miltt 

landa 
acciabattone,  ehi  fa  dn  lavori 

la  miiterlanda 
acciaooare,  sehiseid 
aociaocinarsi,  lavord  de  gran 

mura 
acoiaoco,  ineomod  de  malatiia 
acciaino,  azzalin 
aooiaio,  azzal 

acoiapinarsi,  fass  in  quatier 
acciarino,  azzalin 
aociarpare,  fd  impressa 
aocidentale,  accidental 
acoidentato,  addentaa 
accidenfce,  aecident 
accidia,  deidia,  pigrizia 
aocidioso,  fiscia,  pigher 
aooigliarsi,  diventa  seri 
accilecoare,  lusingd 
acciDciguare,  strafoid 
accingersi)  mettes  adree 
acciottolare,  rizzd  la  strada 
acoiottolato,  rizzada 
acciottolio,  rizzadura 
aociuoohire,  restd  eome  ddeeh 
acciu£fare,  ciappd  per  el  zaff 
acciuga,  ineioda 
aociagata,  salsa  de  ineiod 
accivettare,  lusingd 
aoclamare,  aeelamd 


ACC 


837  — 


ACC 


olamazione,  acelamazidn 
lolimatare,  aeelimatdi 
icludere,  mett  denier 
^oocaa^,  fagheUi  a  vun 
(ooccolarsi,  acrusdeiss 
>oogliere,  ricev 

Msouto,   dipendent,  ehe  sta  sem- 
per insemma 
30ollare,  aeeolii 
scollatario,  aeeollatari 
Bcollatura,  scolladura 
Bcollo,  aeeoll,  aeoll 
Boolteilare,  cortelld  sii 
cooltellatore,  ehe  dopra  de  spess 

el  eorteU 

ocomandatario,  aeeomandatari 
ccoiuiatare,  sdluddt  in  partenza 
.ocomoda,  eavall  del  Ghinella,  eo- 

modin 
kooomodamento,  aeeomodament 
kcooxnodare,  eomodd 
kccomodatura,  giusttidura 
kooompagnamento,    ttecompagnc^- 

ment 
iooompagnare,  eompagnd 
kocompagnatora,  pandan 
ikooomunare,  mett  in  comun 
ftcoonciare,  eanseiA 
Aoconciatura,  pettimidura 
Bhcconcio,  eonseiau 
Ehooondiscendere,  di  de  «i 
acconfarsi^  andd  ben  insemma 
acoonsentire,  di  de  «i 
accontentare,  eontentit 
acconto,  aeunt 
accoppare,  eoppd, 
acooppiamento,  e6bbiament 
aoooppiare,  edhbtdt 
accoramento,  mizgdn 
accorarsi,  easciass 
aooorciamento,  seurtada 
aocorciare,  seurtd 
acoorciatoia,  strada  pitssee  eurta 
aocordare,  ineordd 

aocordatura,  ineordadura 

accordo,  aeord 

accorgersi,  aeorges 

accorgimento,  fiirharia 

aooorrere,  e&r 

accortezza,  satl  /& 

acoorto,  furb 

accoBciarsi,  teruseiass  gib 

aocostamento,  fasa  areni  (pop.) 

acoostarsif  vegnx  ««nn 

aooosto,  areni  (pop.) 

acooetumarsi,  assuefass 

acooyaceiani,  mkttess  a  la  edeeia 

accozzaglia,  miss  m,ase 

aocozzare,  melt  insemma 
acoreditare,  aeereditd, , 


accreditato,  aeeredUaa 
accrescere,  eress 
accrescimento,  eresstida 
accucciarsi,  metles  in  la  edccia 
accudire,  tend  a... 
accumulare^  fa  sti 
accurato,  diligent 
accusare,  aceusdi 
acerbo,  aaerb 
acero,  acer 
aceto,  asee 
acido,  acid 
acidume,  a^iditaa 
acino,  gandolin 
acquaio,  lavandin 
aoquaiolo,  etie  vend  Vacqua 
acquata,  acqtuida 
acquatico,  aequo  tick 
acquattarsi,  sta  quaee 
acquavitaio,  aeqttavitee 
acquavita,  acquavitta 
acquazzone,  sluseia 
aoquedotto,  canal 
acquerello,  aquarell 
acquerugiola ,     acqtietta  ,    piovis- 

netta 
acqiiietare,  quiettd 
acquirente,  aequirent 
acquistare,  aquistd, 
acquistato,  compraa 
acquisto,  aquist 
acquitrinoBO,  con  sotV  acqua 
acquolina,  saliva 
acquoso,  €icquos 
acrobata,  saltador 
aorostico^  acrostich 
acume,  fior  de  ingegn 
acuminare,  gtuszd 
acustico,  aeitstieh 
acuto,  aeutt 

adagiare,  mett  gid  con  riguard 
adagino,  adasin 
adagio,  adasi 
adamo.  atiamm 
adattaoile,  adattabil 
adattare,  adattdt 
addarsi,  aeeorges 
addaziare,  dazid 
addebitare,  mett  a  debit 
addensare,  rend  spess 
addentare,  cagnd 
addenteUato,  attaceh 
addentrasi,  addentrass 
addentrOf  ilenter  sossenn 
addestrare,  insegndt  ben 
addetto,  adeU 
addietro,  adree 
addio^  addio,  eiao 
addinttura,  adrittura 
addirizzare,  driszd 


ADD 


—  828 


AlPf 


addirsi,  convegnigh 
additare,  segnd,  indied 
addizione,  sdmma 
addobbamento,  adobb 
addobbare,  adohbd, 
addobbo,  adobb 
addolcimento,  indolzimeni 
addoloire,  indolzl 
addolorare,  fd  dispicui 
addolorato,  addoloraa 
addomandare,  domandit 
addomesticabile,  he  se  po*  dome^ 

aticii 
addomesticare,  dotnestieii 
addormeDtare,  indormentd 
addormentato,  indormentaa 
addossare,  melt  adogs 
addosso,  adoss 
addottopare,  /A  dottor 
addurre,  cith,  mett  inanss 
adeguare,  spiand,  fa  egual 
adempimento,  adempiment 
adempire,  ademp\ 
aderire,  vess  del  parer 
adesoare,  lusinga 
adesso,  adesa 
adirarsi,  inrabiss 
adirato,  rabbiaa 
adito,  j>a88agg 
adocchiare,  dopgid 
adolescente,  ptvell 
adombrare,  jd  ombra 
adontarsi,  avenn  a  mal 
adoperare,  doprd 
adorabile,  adorabil 
adorare,  adord 
adornare,  ornd  molto  ben 
adorno ,  eon  di  bet  guamizioji 
adottare,  adottd 
adottivo,  adotliv 
adozione,  adozion 
adulare,  dd  el  savon 
adnlatore,  adulatdr 
adulazione,  adulasidn 
adulterare,  falsified 
adulterio,  <multeri 
adulto,  madur,  caleaa 
adunare,  riuni 
adunco,  aquilin 
adunghinre,  mettegh  su  i  ona 
aereonauta,  ehe  va  su  in  ballon 
ata,  soffoeh 
atfabile,  affabil 

affability,  affabililaa^  gentilezza 
aftaccendarsi,  truscid 
affaccendato,  che  g'd  su  i  trusc 
atfacciarsi,  presentass  a 
affogottare-ato,  fa  su  fagoll,  fa- 

gottaa  su 
citi'aldellare,  laid  gid 


aifamare,  ridu  a  la  famm 
att'amato,  sbiocch 
aft'annare,  dd  disjnese  grass 
aftannato,  eon  eU  gross  dispi 
afi'anno,  dispiesi  gross 
affannoue,  iruscion 
affardellare,  fd  6n  fagoU 
att'arone,  affar&n 
aft'arsi,  convegnl 
affaniccio,  aj^arusc 
atfascinante,  ehe  inatnora,  che 

Idcehf 
affasciuare,  ifiamord 
aftastellamento,  miss  niase 
aft'astellare,  fa  confusuSn 
affatioare,  fadigd 
aifatto,  affaU 
aft'ermare,  dX  de  s% 
attermativo,  affermaliv 
affermazione,  affertnazidn 
aflterrare,  eiappa  eon  forza 
affettare,  taia  gid  a  fHl 
att'ettato,  afeltaa 
ati'ettazione,  affellazion 
ati'etto,  amor 
aft'ettuoso,  ajfeltuos 
aft'ezionare,  fa  ciapd  amor 
ati'ezione,  afezi6n 
affibbiare,  afibbid 
affidare,  eonsegnd 
affievolire,  divenld  debol 
affiggere,  melt  fmura 
affigUolarBi,  fiolass 
aiUlare,  mola 

aftilato,  che  iaia,  ben  inolua 
aflinare,  find 
affine,  afin 
ailiuit^,  afiniiaxL 
aliligsioue,  a^ssion 
aiiisso,  avvis 

affittaoamere,  refilto  (pop.) 
aflittare,  affiitd 
aDitto,  ajffiii 
affittuario,  affi.iluari 
aftiiggere,  easeiass 
aMitto,  eont  6n  dispiese 
aiflizione,  dispies^  gross 
aiiiuii>e,  vegnl  to»Ua  getii 
atibcare,  roventd 
aiibgare,  negd 
attbllare,  fd  folia 
aft'ondare,*  fondd 
aftoBsare,  fd  di  foss 
aft'rancare,  franed 
aft'rancatura,  affraJictidura 
alfranoazione,  aj^rancazidu 
ait'ranto,  straech  mart 
affratellare,  fa  diventu  come  ft 

dei 
att'resco,  affrksch 


APP 


—  829  — 


AGI 


atrettare,  fa  fd,  prest 
tirettato,  faa  tropp  in  presea 
Uricana,  african  (dolce) 
Srioano,  african 
ft'rontare,  andUi  incontro 
ftronto,  afront 
ft'umicare,  afumieh 
Sumicaturaf  fumigadura 
iiiisolato,  8uUil 
t'ta,  veasighetla  in  bocca 
gente,  agent 
gevolare,  fa  facil 
geTole,  facil 
ggajiciare,  sard  su 
ggettivo,  aggetliv 
gghiacciare,  giaazh 
gghindarsi,  mhttes  in  ehieehera 
ggiogarOf  vi^U  sott  i  bc&u 
ggiratore,  imhroion 
ggiudicare,  aggiudicit 
ggiudicatario,  agiudieaiari 
ggiudicazioue,  aggiudieazion 
ggiungere,  gionta 
ggiunta,  aggionta 
ggiuntare,  gionta 
ggiuutatiira,  gioniadura 
ggiiistabile,  eke  se  pd  gitutd 
ggiustameuto,  a^giustament 
ggiustaro,  giusta 
ggiustatezza,  auUa  misura 
ggiustatura^  giusladura 
gglomei'araij  aglomerass 
ggobbire,  dtventd  gmiiAb 
ggomitolare,  fa  su  in  remisell 
ggottare,  gotta 
ggradimeuto,  piesi 
egradire,  gradl 
ggrafiiguare,  sgraffignd, 
ggrancnire,  vegn\  el  ranf 
ggrandire,  sgrandl 
ggrapparsi,  taecass 
ggravamento,  aggravament 
ggravare,  aggravd 
ggravante,  aggravant 
ggrario,  agravi 
ggraziare,  dd  grazia 
ggraziato,  ehe  g'a  grazia 
ggregare,  aggregd 
ggressione,  aggression 
ggressore,  aggressor 
ggnDzire,  fa  i  piegh 
gg7'ottaref  fa  la  faecia  seura 
ggrovigliarei,  ingaHncus 
ggrapuare,  aggruppd 
gguagiiare,  uguaghd 
gguautare,  brancd 
gguato^  trappola,  tradiment 
ggueiTirsi,  aguerriss 
gnero,  agher,  hrttseh 
ghetto,  stringa 


agiatezza.  viv  polidy  comod 

agiato,  eke  sta  hen 

agile,  agil,  svelt 

agility,  svelteeza 

agio,  eomod 

agire,  agl 

agitare,  agild,  seeudi 

agitazione,  agitazidn 

aglio.  ai 

agnello,  a^nell 

ago,  guggta  de  ctwi 

agognare,  desiderd  fort 

agonizzante,  ai  ulHm 

agonizzare,  agonizzd 

agoraio,  guggiro&u 

agosto,  agost 

agricoltore,  agrieoltor 

agro,  bruseh 

agrodolce,  dolz  e  bruseh 

agrumij  agrumm 

agucchiare,  sguggid 

aguzzare,  gtizzii 

aguzzino,  tigdzzin 

aguzzo,  gvzz 

aia,  era 

aire,  andd 

aitante,  robust 

aiutare,  iuttd  (pop.) 

aiuto,  aiutt 

aizzare,  dd  sott 

alacrita,  honna  volontaa 

alamari,  alemar 

alano,  can  de  eaeeia  grossa 

alari,  brandinaa 

alba,  el  primm  eiar  del  dl 

albagia,  superbia 

albeggiare,  albeggid 

alberello,  bogettin 

albergare,  dd  alogg 

albergatore,  albergator 

albero,  pianta 

albino,  albin 

albume,  eiar  d'ceuv 

alcool,  spirit  de  vin 

alcova,  arcova 

alcuno,  vun 

alliabeto,  alfabhtt 

alfiere,  alfer 

alienare,  vend 

alieuato,  matt 

alimentare,  dd  de  mangid 

alimento,  aliment 

alito,  flaa 

alacciare,  lazzd 

allacciatura,  lazzadura 

allargare,  stargd 

allampanato,  magher  e  smwrt 

allarmante,  aUarmant 

allarmarsi,  aUarmass 

allattare,  alattd 


ALL 


-830  — 


AMA 


alleato,  alleaa 
alleocomire.  fa  vegni  vmuia 
allegare,  alltgh 
allegazione,  allegazion 
alleggerire,  slegeH 
allegorico.  allegorich 
allegro,  alegher 
alleotare,  mollii 
allestire,  preparh 
allettare,  dd,  sott 
allevare,  alevd 
allevatore,  allecetdor 
alleviare,  slegerl,  saravd 
allietare,  fit  diventa  alegher 
allievo,  aliev 
alUgnare,  vegiit  ben 
alloccoj  loroech 
alloouzione,  alloeuzi6n 
allodola,  lodola 
allogare,  melt  a  post 
alloggiamento,  aloggiament 
alloggiare,  aloggid, 
alloggio,  alogg 
allontanare,  slontanin 
alloro^  Uior 
allucoiare,  luceid 
allucinaziono,  alhteinaziihi 
alludere,  alua 
alUingare,  slongd, 
allungatura,  sldngetdura 
allusione,  allxtsion 
almanaocare,  almanaeedi 
almanaoco,  almanaech 
almeno,  almen 
alpino,  alpin 
altalena,  altalenna 
altare,  altar 
alterare,  alterd, 
alterazione,  alterazidn 
alteroare,  laeed  lit 
alterco,  lit 
alterezza,  boria 
alternare,  altemdt 
altero,  superb 
alticoio,  mezz  fad, 
alto,  alt 

altrettanto,  altertant 
altro,  alter 
altroch^,  alterehh 
altrui,  di  alter 
alveare,  alvear 
alzare,  alzdt 
alzata,  alzada 
alzato,  alsiaa 
amabile,  amabil 
amalgamare,  amalgamit 
amante,  moros 
amare,  vor^  ben 
amareggiare,  fd  dispiash 
amaretto,  amareti 


amaro,  amar 
amarognolo,  amarin 
amatore,  amatdr 
amazzone,  amiiszon 
ambaBoiata,  ambascictda 
ambasciatore,  amhctscittdw 
ambiente,  ambient 
ambiguo,  ambigov 
ambire,  desidera 
ambizione,  ambizi6n 
ambizioso,  ambizids 
ambrosiaua,  amhrosi€Lnna 
ambulante,  ambularU 
amichevole,  amiehevol 
amico,  amis 
amido,  amid 
ammacoare,  nuu^eit 
ammaocatura,  mtzeeadura 
ammaestrameiito,  esetnpi 
ammaestrare,  tra  fceura 
ammalarsi,  amaltiss 
ammaliare,  instriii 
ammanettare,  mett  i  maneti 
ammanire,  prepard 
ammansare,  fa  diventit  hon 
amroassare,  ja  sit...  fen 
ammasso,  amass 
ammatassare,  fa  su  I'eueia 
ammattimento,  inmalitnent 
ammattire,  inmatti 
ammattonare,  m^tt  gxQ  i  auadi^ 
ammattonato,  paviment  de  tai 
ammazzare,  mazzdt 
ammazzasette,  m^tzzasett 
aiumettere  amett 
ammiccare,  sbireiii 
amministrare,  amministrd 
amministrazione,  amminisit  ^ 
amminiBtratore,  amtninistradt 
aramirabile,  ammirabU 
aiumiraglio,  ammirali 
ammirare,  amird 
ammiratore,  ammirador 
ammirazione,  ammirazidn 
ammissibile,  ammissibil 
aminissione,  ammissidn 
ammobiliamento,  niobiHament 
ammobiliare,  mobilid 
ammodo,  comifd 
ammogliare,  cut  o  tmu  miee 
ammollire,  mollified 
ammonimento,  eoressidn 
ammonire,  eoreg 
ammonito,  amonii 
ammontare,  riess,  sommd 
ammonticchiare,  fa  sti 
ammorbare,  morbd 
ammorbidire,  fd  divenid  mm 
ammortire,  levd  forza  o... 
amxnortizzare,  ammoti^aatd 


AMM 


—  831  — 


ANN 


kinmorzare,  smorzd.  ^ 

•mmuocliiare,  mueddt 

kinmiiffire,  muffl 

immutolire,  perd  la  parolla 

Pino,  amm,  amiscitBu 

finorazzo,  bruUa  rekusidn 

rinore,  amdr 

•moreggiare,  fa  Vam&r 

iinoroso,  mords 

.mpiezza,  grandhsza 

.mpio,  grand  e  largh 

jnpliare,  agrandl 

.nipoUa,  impoUa 

imputarOf  taid,  via 

jnputazione,  amputazi&n 

,nfufabeta,  ehe  sa  ni^  leg  n^  seriv 

inalizzare,  analiezd 

jiarchioo,  anarehieh 

jiitra,  aneda 

.nca,  fiaeh 

jiche,  anca 

jicbra,  ancamd 

kiidana,  andanna 

jidante,  andant 

kiidare,  andd 

kndata,  atidada 

jidatura,  andadura 

jadirivieni,  andd.  e  vegni 

jadito,  andit 

jieddoto,  storieUa 

jiello^  anell 

jieunsma,  c6lp 

jtfibio,  anfihi 

.nfiteatro,  anfiteater 

ngelo,  angiol 

ngheria,  atigaria 

ngina,  anginna 

ngiolino,  angiolin 

ngolo,  angol 

ngoloBO,  angolds 

ngosoioso,  ben  dolords 

nguilla,  inguilla 

ngustia,  poech  past 

ngustiare,  dd  fastidi 

ngusto,  strett 

mmale,  animal 

nimare,  nnimd 

nimella,  laceett 

aimoso,  eoraggios 

nisetto,  anieelt 

nnacquare,  mett  de  Vaequa 

onaBpare,  gestieoUk 

anaspicare,  gestieolA 

onata,  annaaa 

Djiebbiare,  vegnl  la  nebbia 

nnegare,  nega 

onerire,  diventit  negher 

anessione,  anesaidn 

oiiesso,  aness 

anidare,  fit  el  nid 


amiientarej  ridu  in  nient 
anniyersano,  anniversari 
anno,  ann 

annodare,  fd  el  grdpp 
annodatura,  lazzament 
annoiare,  noid 
annoiatore,  zuppaddr 
annotazione,  nofa 
annottare,  diventd  nott 
annoYorare,  cunidt 
annuale,  annual 
annualira,  annvalitaa 
annuario,  annuari 
annullare,  anulUt 
annunziare,  andmid 
annunzio,  an&nai 
annuo,  anual 
annusare,  usmd, 
annuvolare,  diventdi  nivol 
ano,  bus  del  cuu 
anomalia,  irregolaritaa 
anonimo,  anonim 
anormale,  fceura  de  regola 
ansare,  banfd 
ansietjt,  ansiet€ia 
ansimare,  banfd 
ansioso.  ansios 
anteoedente,  antecedent 
antenna,  antenna 
anteporre,  melt  davanti 
anteriore,  ehe  std  denam 
anticaglia,  robba  veggia 
antioipare,  antieipd 
antioipazione,  anMeipixzidn. 
antico^  antieh 
anticnsto,  anUerist 
antipasto,  anUf>ast 
antipatico,  antipatieh 
antiporto,  antiport 
antiquario^  antiquari 
anulare,  did  longh 
anziano,  anzian 
apatia,  indifferema 
ape,  avi 
4p^rto,  avert 
apioe,  eolmo 
apologia,  apologia 
apologo,  apologh 
apoplessia,  apoplessia 
apoplettioo,  apopletich 
apostata,  rinegaa 
apostolo,  apostol 
appa|i^re,  sodisfd 
appaiare,  eobbia 
appaltare,  apalth 
appaltatore,  apaltaddr 
appalto,  apalt 
appannare,  pandt 
apparato,  preparamewt 
apparecomare,  pareggiit 


APP 


—  832  — 


APR 


] 


»)>parecohio,  apparecc 
appareuza,  aparema 
apparire,  compari 
appariscentef  vintos 
ai>parizione,  aparisi&n,  fantasma 
appartamento,  appartament 
appai'tarsi,  tirass  de  pari 
appartenere,  apartegni 
appassioDarai,  ciappd  pcissi&n 
appassire,  passH 
appellarsi,  apellasa 
appello,  apetl 
appena,  apenna 
appeudere,  taceii  su 
api>eBtare,  impestd, 
appetito,  appettiU 
appianare,  eomodd 
appiccare,  iinpiccct- 
appiccicare,  tacea  a  la  helVh  mii 
appicco,  pretest 
appigionare^  fttta 
appigionarsi,  de  fittd, 
appigliarsi,  taccass  a 
appiglio,  pretest 
appioppare,  holognh 
appicolarsi,  ciappa  sogn 
applaudire,  aptaiidl 
applioare,  aptied 
applicato,  aplicaa 
applicazione,  aplicazidn 
"ppoggiarsi,  poggid 

ftppof  gio»  appogg 
appoUaiarsi,  meiles  sul  bastion 
apporre,  meit 
apportare,  portd, 
apposto^  a  posta 
appostarsi,  curd,  vun 
apprendere,  impard 
apprensioue,  appression 
appressare,  tira  visin 
appresso,  apress 
apprezzamento,  givdizzi 
apprezzare,  apprezzd 
approdare,  andd  a  riva 
approffittare,  profiltd 
approfondire,  approfondt 
approntare,  prepara 
appropriarsi,  fa  diventd  so 
approssimare,  tird  visin 
approssimativo,  approssimativ 
approvare,  approva 
api)rovazione,  approvazidn 
appuntamento,  appuntament 
appuntato,  appuntcta 
appuntellare,  puntelld 
appuntino,  precisament 
appuiito,  ne  pii  ni  men 
appurare,  vedegh  dent 
appuzzare,  fd  spuzsd 
T>rile,  aprtl 


aprire,  dervi 
aquilare,  cometta 
arabesco,  arabesch 
arabico,  arahich 
araldico,  araldieh 
arancia1»f  aequa  arancio 
arancino,  azerb 
arancio,  naram 
arare,  ard 
aratro,  araa 
arazzo,  arazz,  drapp 
arbitrario,  arbitrart 
arbitrio.  arbitri 
arbosceilo,  niantesella 
arbusto,  arhust,  piatita  bassa 
areata,  are€uia 
archetto,  arehett 
architetto,  arehiteli 
archlvio,  arehivi 
arcigno,  dannaa 
aroione,  sella 
arcolaio,  bicoeca 
ardere,  brusd 
ardimentoso,  ardii 
ardire,  ard\,  eoragg 
ardore,  fagositaa 
arduo,  aijfieil 
arena,  arenna 
arenoso,  sabbios 
areostato,  ballon 
argano,  arghen 
argilla,  terra  erea 
argomentare,  portd  di  reson 
arguire,  supponn 
ar^tezza,  snirit,  finezza 
ariditib,  seeehezza 
arieggiare,  someid 
aringa,  rengh 
aristocratico,  aristoeroHch 
arleccbino,  arleeehin 
arma,  arma 

armadio,  armadi,  vesiee 
armaiolo,  armircsu 
armare,  armd 
armatore,  amwdor 
armeggiare,  confondes 
armeg^ione,  confusionari 
ai*monio,  armonidm 
arnese,  ames 
aromadoo,  aromatieh 
arpione,  eanehen 
arrabattarsi,  truscid 
arrabbiare,  inrabiss 
arrampicarsi,  rampegd 
arranoare,  taptigeia  ai  zopp 
arran^iare^  rangid 
arrapinarsi,  fass  in  qualter 
arredo,  parament 
arrembato,  inrangkii 
arrenare,  andd  pu  avami 


ARR 


—  833  — 


ASS 


adersi,  ced 

stare,  arresla 

ato,  arrest 

bra  to,  arreiran 

rehire,  diveiiidt  acidr 

i^are,  arringa 

»cliiare,  ris^cik 

7'are,  arrivh 

cbire,  andd,  ffid  la  vda 

eante,  afaectadan 

»mineiito,  arrolametit 

>lare,  arrold 

»B8ire,  diventa  ross 

»Btire,  ro8l\ 

»Bto,  ro8t 

»tare,  mola 

>tiiio,  moletta 

>toiiaare,  roionda 

>ve8ciare,  voUd  sii,  foRura,  ece. 

iiffare,  voltd.  sott  aora 

u^^inire,  diventd  ruggin 

uvidire,  fd.  diventd  ruvid 

3fattOj  artefaa 

Lcolazione,  arlicolazion 

ioolo,  arlicol 

ifizio,  arlifizzi 

igiano,  operari 

iKlio,  sgriff 

;iIlo,  visp  e  lughii 

lella,  8oU  sella 

)endente,  ascendent 

tensione,  ascension 

»eB80,  ascess 

da,  sigurin 

(iugamano,  servietta,  stigaman 

(iugarcj  suga 

iiugatoio,  stua 

dutto,  suit 

loltare,  aseoltd 

»olto  (porgere),  dd  atrd 

jrivere,  ealeoUi 

Issiato,  asjflssiaa 

naggine,  eialismo 

no,  asen 

>ettaTe,  spettd 

i>etto,  aspett 

i>irante,  aspirant 

>irare,  asptrit 

?o,  asp 

[>rOf  sbr<Busger 

iaggiare,  sfiggiii 

iaggio,  assagg 

saij  sossenn 

salire  ed  asBaltare,  eusalth 

saporare,  fovori 

lassinare,  assassinh 

gassinio,  assassini 

le,  assa 

iieeondare,  andii  adree 

^diare,  assediii 


assegnamento  ed   nssegno ,  asse- 

gnament 
assegnare,  assegnd 
assennato,  bravo 
assenso,  assens 
assentarsi,  andd  via 
afisente,  assent 
assentire,  di  de  si 
assenzio,  absent  o  absenzi 
assentire,  convegni,  d\  de  si 
asseragliare,  sard 
assessore,  assessor 
asseetaref  mett  in  ordin 
assetato,  cAe  g^d  set 
assetto,  ordin 
assicurare,  assicurd 
assiderato,  gelaa 
assiduity,  eissiduitaa 
assiduo,  assidov 
assieme,  insemma 
assistente,  assistent 
assistere,  assist 
assito,  assada 
asso,  ass 
assooiare,  assodd 
associazionc,  assoeiazion 
assodare,  assieurass 
assoggettare,  mett  sott 
assolto,  assolt 
assolutorio,  assolntori 
assoluzione,  assoluzion 
assolvere,  assolv 
assomigliare,  someid 
assonnato,  pien  de  sogn 
assopimento,  assopimmt 
asBopire,  mett  in  tase 
assorbire,  asorbi 
assordamento,  insordiment 
asBordare,  insordl 
assortito,  assortii 
asBottigliare,  sutiglid 
asBuefare,  assuefa 
assuefazione,  asuefazion 
aBBumere,  assumm, 
asBunzione,  assumion 
asBurdo,  assurd 
astenersi,  astegniss 
astensione,  astension 
astiare,  eontrarid 
astio,  asti 
astioBO,  astios 
aBtratto,  astratt 
astrazione,  asintziofi 
aBtniBeria,  robba  astrusa 
astruBO,  €uiru8 
astuccio,  stuee 
astuto,  ftirb 
astuzia,  furbaria 
atayismo,  Vin/lttensa  di  so  vice 
ateo,  6n  negher  (pop.) 


ATO 


-  «W  — 


AVA 


atomo  atdni 

atrio,  atri 

attaccabriglio,  lilighin 

attaccapanni,  omett 

attaccamento,  aitaecamenl 

attaccaro,  taced 

attaocaticcio,  eke  taeea 

attaocatura,  tcuieadura 

attecohire,  t€u>eii 

atteggiare^  eUt  i  gest  a  6na  figura 

atteinpato,  vhggioitell 

attendere,  speltd 

attendibile,  attendibil 

atteuersi,  tegnUa  a 

attentamente,  atentamenl 

atteutare,  atlentd 

attentOf  altent 

attenuaute,  attenuant 

atteiTare,  trd  in  terra  (pop.) 

atteri'ire,  fa  pattra  (pop.) 

atticciato,  grassoU 

attiguo,  ve8in  (pop.) 

attillarsi,  mettes  in  chiechera 

attillato,  in  galla 

attingere,  eavh  aegua 

attirare,  atlird 

attitudine,  altitudin 

attivo,  attic 

attizzare^  pizzdt 

attizzatoio,  foghee 

atto,  att 

attonito,  atupii 

attorcigliare,  intorcid 

attore,  aWor 

attorniare,  attornid 

attraente,  attra^nt 

attrarre,  tird 

attraversare,  traversd 

attra verso,  tr avers 

attrezzo,  attrezz 

attribuire,  atribul 

attuale,  attiial 

attuare,  mett  in  opera 

attutire,  amorzd 

audace,  cora>ggios 

audacia,  tolla 

augurare,  augurd 

augurio,  auguri 

aumentare,  cress  (pop.) 

auiuento,  aumenl 

auBtero,  molto  seri 

autentioo,  autentich 

automatico,  autonmtieh 

autore,  autor 

autorizzare,  autorizsd 

autunno,  autunn 

avauzamento,  avayizament 

avanzare,  vegnl  inatis 


avauzato,  avamaa 
avanzo,  avanz 
aTanzume,  vamause 
avaro,  avar 
avello,  sepoleher 
avere,  ave 

aTido,  seiatton  (pop.) 
avoriOf  avori 
awallare,  avvalld 
awalorare,  dd  valor 
avTaxnpare,  infiajnind 
awantaggiare,  cLd  vanlagg 
avvautaggiato,  eke  g'  a  vaniugf 
avvedersi,  aeeoryes 
avredutezza,  gran  ceuee  (pop.) 
aweduto,  aveauu 
avvelenare,  avelend 
avveDimento,  awenitnent 
avventato,  sventaa 
awentatezza,  svet^tatezza 
awentizio,  avventizzi 
avventore,  awentor 
avventurare,  ris'cid 
avverare,  vm^  se  V^  vera  (pop.) 
avverbio,  avverhi 
avversare,  dd  eontro 
avversario,  avveraari 
avversione,  awersion 
awersit^,  disgrazia 
avverso,  eonirari 
aYTertimento,  avvertitnent 
avvertire,  avvertl 
awezzare,  asstiefa 
avvezzo,  assuefcLa 
avviare,  mett  tn  strata 
avviato,  aviaa 

awicendarai,  dass  el  seambi 
awicinarsi,  andd  visin 
avvilire,  avviU 
awiluppare,  imhroid 
awinazzato,  mezz  eideeh 
avviso,  avvis 

avvitiochiarsi,  strengss  adee 
awivare,  fa  diventd  viv 
awizzire,  impas^ 
avYOcato,  avoealt 
avYolgere,  voUd  dent 
awolgimento,  imbroi 
avYoliicoluare,  vottd  dent  a  la  mri 
avvoltolarsi,  voUoIosb 
azione,  cusion 
azzannare,  mord 
azzardarsi,  ris^dass 
azzardo,  easo 
azzeooare,  dagh  dent 
azzimarsi,  mettess  in  ehieehera. 
azzuffarsi,  taced  lit 
azzurro,  eizsur 


BAB 


—  835  — 


BA(i 


kbbaleOf  gran  ciallon,  haniba 

kbbano,  gorqovan 

frbbeo,  ininetdn 

k'bbione,  gran  eoion 

fcbboy  papd 

kbboriveggioli  (in  dis.)  (andare 

ft),  cagaratt  (anddi  al). 

tbouasBO,  eiolattdn 

fcbbuccia,  sibretta 

i,catOf  malancUta  de  salut 

fccoala,    ebrejon^   merlmz^   ba,e- 

calare 

kccalaraocio,  eafu 

jhccano,  baeean 

ftccanale,  aeiambola 

i,c  cello-one,  guss  de  fasceu,  min- 

cion 

3kcohetto,  hacchttl 

icchettare,  vend  a  pes  de  carta, 

vend  a  straseiamereeuif  rompegh 

el  coll  a  la  robha 

ftcchettone,  collaron 

ftcchettoneria,  higottaria 

kcchiare,  geoRud  (i  nosj  i  castegn) 

pertegd 

jhochiata,  pertegada 

icohio,  phrtega 

uscole,  ughetta 

tciamano,  basaman 

^iapile,  higott 

kcile,  baazila 

kcinella,  ramina 

bcino,  baslott  de  cuHnna,  btisin 

bcio,  bcuinf  a  baoio,  alVombra 

bciucchiare,  bcuotUi 

kciucohio.  basottamento 

kco.  eavaler 

],colino,  bigattin 

^aro,  sUt  attent 

kdile,  ba\ 

bffettino,  barbisin 

kftb,  barbis 

^ffone,  barbison 

,gftglio,  bagagg 

tgagliaio,  vagon  di  bagali 

i^attino,  otnett  de  nagott,  mezza 

'sartat6ceia 

^geo,  badee 

^e^iano,  baggian,  ciall 

il^herino,  bagarin 

^herone,  palaneon 

^liorOf  lusor 

ffiana  (Arezzo),  basgianna 

vnaiolo,  bagntrcm 


bagordare,  bagordd 

ba^ordo,  bagord 

bai,  nagotl 

bac&ta,  bordeleri 

bailamme^  mereaa  de  Saronn 

baiata,  mtnee 

baiocco,  svensa 

balbettare,  bettegd, 

balbo  o  balboziente,  betiegdi 

balcone,  poggiceu 

baldracca,  sguansgia 

baldaochino,  balducehin 

baldanza,  superbia 

baleno,  lampo 

baleniOf  lusnada 

balestraccio,  darden 

baliatico,  baliatich 

baliona,  bailonna 

balio,  bailotl 

ballare^  ballit 

ballatoio,  lobbia,  ringhera 

ballerino,  ballerin 

ballerina,  ballarinna,  tremacda 

Ballettare,  edr  a  saltitt 

ballo,  ballelt 

ballonzolare.  balkueiit 

ballonzolo,  balleiiin  in  famiglia 

ballotta,  casUgna  a  less 

ballottaggiOf  ballotagg 

ballottare,  balotid, 

balocoOj  belee 

baloccaio,  beleratt 

baloccare,  giugd 

balordaggine,  occiula 

balsamo,  eapogatto 

balta,  (dare  la)  ribaltH 

balza,  balzanna 

balza,  scimma  d'dn  precipizi 

balzano,  balzan 

balzare,  balza 

balzo,  salt 

bambagia,  bomlms 

baluardo,  bastidn 

bambogione,  bombason 

bambiua,  bamJ)inna 

bambinata,  bagaiada 

bambinaja,  donna  che  cura  i  fiau, 

baila  sutta 
bambinesco,  de  bamboce 
bi^mbola,  pigotta 
bainbil,  bambd 
banchetto,  disnit  de  seidiH 
banco,  banch 
banderaio,  parador  de  gies 


BAN 


—  836  — 


BAS 


banderuola,  bandir<Bla 
bandiera,  Imndera 
bandire  (far),  fit  di  in  giesa 
b&ndolo  (trovar  il),  vegnin  a  coo 
bara.  eatalett 
barabufta,  haruffa  grossa 
barattolo,  vetsett 
barba.  barbae  radis 
barbaoietola,  biedrava 
barbacane,  bd,rbacan,  scarpa 
>>aTbagiaiuii,  barbagian 
barbassoro,  pedant 
liarbetella,  coo  de  ml 
barbozzale,  borbozzal 
barbe,  raaisinn 
barber o,  cafii 
barbiere,  barbee 
barbina,  besasciada 
barcoui,  nivoi  de  temporal 
l>arcaccia,  palch  de  proseenni 
barcameuare,  barcheggialla 
barcajolo,  barchircBu 
barcmno,  battell  col  tir 
)>aroameuare,  barcamena 
bardare,  barda 
bardij|;lio,  marmo  toscano 
barcheggiare,  barcheggia 
l)arcollare,  barcoUa 
bardotto,  mitllf  galoppin 
barellare ,  /a   la   bissa   visconta , 

vess  li  per  fall) 
bargello,  margniffon 
bargiglio,  harbella 
bariglioiie,  ma^tell 
barile,  bari 
barlacoio,  ceuv  tnarsc 
barletta,  barileti 
barlocchio,  barloeuggia 
barocciata,  on  biroccin  pUn 
barra,  sbara 
barricata,  barricada 
barrocciajo,  carettee 
barroccino,  carreltiny  barrocc,  ea- 

reit 
barullo,  barometta,  bois 
baruUare,  fa  el  barometta  o  el  bois 
hasare,  basaas 
hasilisco,  basilisch 
basire,  avegnl 
bassetta,  on  fiasch  roll 
bassino,  pochin 
bassorilievo,  ba^s  Hlev 
bastaio,  chi  vend  i  bast 
bastante,  bastant  o  ba^tevole 
bastare,  basth 
bastia,  samhrucca 
bastonatora,  fraceh  de  legnad 
bastonata,  basionada 
bastoncello,  bastonseell 
bastoncino,  ba^tomin 


bastone,  boston 

bastr^,  feslin  de  rceiida 

batista  (tela),  batizza 

batistini  (entrar  i),  fa  regrii  i-mii 

cioni 
battagliare,  baltajd 
battagliero,  litigant 
battaglio,  battagg 
battaglionc,  baltajon 
battello,  battell 
battente,  battent 
battere,  batt 
battezzare,  battezzd 
beco,  painagh 
befaua,  epifania 
bega,  lit 

belare,  earaqnA,  fa  bee 
bellioo,  bamhorin 
belligerante,  in  guerra 
bellino!  oh  ear/  (iron.) 
bellimbusto,  gingin,  galant 
bello,  beUj  el  trail 
belloccio,  minga  mal 
beUumore,  bellunior 
belone.  piangin 
belzebu,  el  aiavol 
benoh^,  anea  ben 
beuda^  binda 

benedicola,  robb  de  giesa 
benedire,  benedi 
bcniamino,  caraeu,  beniamiu 
benignitj^,  benignilaa 
benino,  polit 
benigno^  indulgent 
benservito,  benservii 
bentomato  (dare   il),   da  el  Ix*- 

tornaa 
beone,  bevidor,  eioccatee 
benTolere,  vore  ben 
bere,  ben 

bernecche  (essere  in),  vess  ciotA 
bernoooolo,  boll 
berrettoj  baretta 
berretti^o,  ehe  fa  i  barett  a  m 
berrettino  (colore),  trdt  gris  t 

nerin 
bersagliare,  bersaglih 
bersagliere,  bersaglier 
bersaglio,  bersali 
berta,  gasgia 
bertuocione,  maeacco 
bestemmiare,  bestemmid 
bestiacoia,  bestitueia 
bestiale,  bestial 
battibeoco,  diverbi 
battieoda,  parasdceula 
batticulo,  euu  in  terra 
battiouore,  palpUasidtt  de  emw 

fio-fio 
battimano,  battiman 


WAT 


-  837  — 


BIA 


^ttiscarpa,  (a)  a  la  eaeeiaddra 

kttiRUOcere,  fiik'  in  del  fdrment 

bttitOj  el  bcUty  pols 

kttitoio,  hatiarella 

littola,  oaitirceu 

ttuiblo,  fagoUell 

fcttutinOy  rostiscianna 

liusette,  habao 

ftule,  baull 

Autta,  bautta 

fi^aglio,  onestintia,  bauscintia 

Avarese,  bavaresa,  harbaiada 

EkverinCf  fideliti 

avelline,  spaghetti 

avero,  aver 

avetta,  bava 

azzarre,  bazar 

azzecola,  eialada,  inezia 

ftzzicare,  andd  per  la  part 

azzioa,  bazeega 

Azzicature,  eiapottarii 

azzina,  geppin  {6n) 

azzone^  gepjMn,  basletton 

leare,  /d  felice,  god^  tuit 

»eateB8a,  beata 

teatiiioarej  beatified,  e  deHv 

^eccamorti   o  becchino,   solterrdf 

1>ecehin 
»ecoaccia,  beecaaza 
leccare,  beeed 

leoeaocino,  s'gnippa,  s'gnhppin 
leccatello,  mesola 
leooheriai  maeeUeria 
>eoohetti,  i  ogueu 
lefiardOf  eoionaddr 
>ecoucoio,  beeehin,  beech 
>efiai*e,  cii&nd. 
>eccuto,  e6l  bieeh,  man  eont  i 

eomi 
teffa,  mineionadura 
>eoero,  Ideeh,  barabba 
jegliina,  beata^  donna  de  giesa 
jestiame,  bestiamm 
>eBtiola,  bestiolinna 
^ettoliere,  bettolanl 
3ottolante,  ostariatt,  bettolinatt 
»eva,  bevanda,  tuU  a  past 
9everaggio,  beveraqg 
iieTeraloio  o  beveiino,  bevirtBu 
|>everone,  beveron 
i>evuochiare,  bev  poech  e  despess 
biacciueoone,  bettegoi 
biaooo,  gmilord 
t)iagiaoli  (non   teuer   sui)  pesd  i 

pomm 
bianco^  bianeh 
bianohimento,  bianehiment 
biasoiare,  biasad 

biasciotto,  boeedn  biassaa 

biasciottone,  bettegdi 


biasimare,  eritich 

bibbia,  longalongh  era 

biochiere,  biceier 

biochierino,  bieeerin 

bioiancole  (1)  scoeea 

bicchierata,  biccerada 

bidello,  biaell 

bietola,  biedrava 

bietta,  ehignceu 

bilblco,  biolch 

biforcarsi,  biforeass 

bighellonare,  andd  in  stritsa 

bighellone,  slrnsdn 

bigio,  gri8 

bigiu,  bisgid 

biglietto,  biglietl 

bigliettinaio,  eke  da  via  i  higUeit 

bigotto,  bigott 

bigonoiOf  aeggi&ii 

bigutta,  8tu%n 

bi&noina,  balanzin 

bilanoia,  balanza 

bilancio,  bilane 

bilia,  btisa  del  biliard 

bilioo,  equilibri 

bilioso,  oUio9 

billera,   &n  bnilt  fa  o  &ii  hrntt 

seherz,  villanada 
billi,  billif  pi,  pi,  pi 
bimbo,  bagai,  banibin 
bimestre,  bimester 
bindolare,  maned  de  parolla 
bindoleria,  eanaiada 
binoooolo,  binoeeol 
bioceoli,  fiA>ceh 
biondino,  forestee  fin  ! 
bioBcia,  porearia 
biraoohio,  straae,  nagotl 
birbarella  c   birbaccniuolR ,    hir- 

bonseell 
birbone,  birbon 
birbante,  birbant 
birbonata,  birbonada 


(i)  Intorno  a  quesfa  voce  si  fa  nna  ceHa 
confoslone.  A  BiciancoU  il  Fanfani  reca 
la  definizione  pretta  delta  nostra  tcocca. 
Ma  poi  ool  Red!  e  col  Paloi  soff^iunge 
che  a  Firenze  )e  Bicianeole  sono  chiamatp 
Altalene  e  rhe  a  Milano  eqaivalgcno  a 
Udoca.  II  Chembini  dal  canto  sno  regi- 
stra  AUc^eiwOj  ma  lo  traduce  Mazzaca- 
vallo  e  si  scorda  di  notare  11  gloro  fan- 
ciallesco,  che  oonsiste  appnnto  nella  ta- 
vola  o  trave  posta  in  bilico,  che  s^abbassa 
e  si  alza  per  dar  diletto  a^  ragazzi.  Qae- 
sta  dovrebbe  essere  se  non  oi  inganniaano 
Valtalena  florentina,  mentre  la  scoeea  Tab- 
biamo  ndita  in  Toscana  chiamare  anche 
eanapitfidola  forse  da  quaJchc  non  fioren- 
tino. 


BIR 


—  838  — 


BOR 


birboneria,  vaecada 

bircio,  losch 

biribisBaio,  bordeleri 

biricohinata^  biriehindda 

biricbino,  htrichin 

birilli  (i).  i  omett 

birraio,  oirree 

birro,  *&tr,  gxiardia 

biscazziere,  el  padron  de  la  bisea 

bischetto,  banehett  de  seiavattin 

biscia.  bissa 

bisoioia,  sciresa 

biscotteria,  biscoUaria 

bisdosBO  (a),  a  schenna  nuda 

bisognevole,  el  slrett  necesaari 

bisogno,  bisogn 

bisoguare, /a  de  bisogn 

biBtccoa,  bisteeeh 

bistlcciare  e  bistiocicare-arsi,  con- 
trasth  a  jtaroU,  iaceass  soil  a... 

bisticcio,  giceugh  o  giugheii  de  pa- 
roll 

bisuuto,  bisunt 

bizza,  stizza 

bivio,  bivi 

bizzaretto,  stravaganiell 

bizzarro,  stravagant 

bizzeife,  bizzeff 

bizzuga,  iartaruaa 

bleso,  tarlaioHf  beitegoi 

blooco,  bloeco  blu 

bluse,  bids 

boGcagnola,  us'ehtt  del  fomo 

boccbeggiare,  tirh  i  ealzett 

bocchiuo,  bdeehin 

boccione,  pesldn 

bocco,  ciolla 

bocconcino,  bocconin 

boccone,  bocedn 

boccascia,  sninfa 

bociare,  vosit 

bodino,  bodin 

boeare,  pesea  con  la  boga 

bolgetta,  borsa  colla  molla 

boliare,  bolld. 

boUi  bolli,  catiahuj 

bollire,  buj 

bollago,  brossolaa 

boleOf  bols 

bombone,  easciaball,  bagaldn 

bonaccio,  bonasc 

bonacoia)  ealma 

bonalana^  bonna  lanna 

bonavoglia,  bonavtBuia 

boncinello,  cadenazz 

bondibla,  bondiceula 

bono,  bon 

bonteiupone,  bonlempdn 

borbottare,  barbotla 

borbottino,  b6gigin,  sguuzzctt 


borbottio,  barboUament 

borbottone,  barboU6n 

bor^o,  borgh 

bonone,  borios 

borracina,  teppa 

borsellino,  borsin 

borsaiuolo,  borsirteu 

borsone,  borson 

bosoaglia,  boseaia,  boseaiolo 

boBsolo^  bussoloU 

bottaoomolo.  afte 

botte,  vassell 

bottegaio,  bottegar,  posiee 

botteghino,  botteghin  del  ioit 

bottinai,  navaseiee 

bbtto,  c6lp 

bottonigemelli,  sgiumeH 

bdzzima,  pastrugn 

b5zzo,  mar 

bozzolo,  gaUetta 

bozzbne,  e6ion 

braca^  braga 

braocialetto,  brazzaleit 

braociante,  lavorant 

braociata,  braseiada 

braooio,  brcutz 

braooo,  braeeh 

brace,  brasa 

bracbe,  ealzdn 

braohiere,  braghee 

braciaiola,  fdrnell 

braoiaiolo  o  bracoino,  ehi  rend  i 

braz 
bracierCf  brasera 
braoiuola,  brasceula 
brama,  gran  v€Buia 
bramare,  desiderd  molto 
branoata,  braneada 
bramoBO,  cAe  n6  ved  I'dra 
branoo,  frotta 
brandire,  ciappd  i  man 
branco,  toeen 
bravaocione,  bratxtzzon 
br^nna,  rdzz 
br^zza,  ventisell  freseh 
brezzare,  Hrd  el  ventisell 
brezzone,  vent€ue 
brlaco,  imbriagh 
briaoone,  eideealtee 
briooonata,  birbonada 
bricino,  brisin 
brioiola,  freguia 
brillantare,  brillantd 
brillare,  brilld 
brillatoio,  pila  de  ris 
brillo.  mezz  cidech 
brinato,  brinaa 
brincMlo,  toeehell  de  came 
brincio,  eazzun 
brindkooola,  sahHla 


BRI  — 

•"— ^—^—""~——"~~""~~"^"~~-"^— "■—■"— ^^—"^^ 

brindello,  pezzctn  strappaa 

brindellone,  strvisei&n, 

brindisi,  brindes 

brioso,  hrids 

brizzolato,  gris 

broccolo,  hroccol 

brodSj  in'iBud 

brodftjo  e  brodajuolo,  minestree 

brodetto,  hraeud  eoni  i  cbuv 

brodo.  hroRud 

brodoione,  shrodol&n 

broncio,  m-usdn 

bTQotolio,  brontolament 

brontnloiie,  brontoldn 

bruoare,  meld 

bruoiaoohiare,  brtisaUit 

bruoiapelo  (a),  «  6na  spanna 

bnioiata,  eaategna  a  rost 

bruoiaticcio,  odor  de  krus 

bruoiatura.  seotkulura 

brugnacoolo,  brugndeeola 

brum,  brumm 

bninice^  bdmis 

bninitojo,  bruniddr 

bnino,  el  lutio 

brasoa,  bussola,  brus*cia 

bruBco,  bruseh 

bruscolo,  ro6m,  freguja 

brusio,  bordell  de  gent 

brutto,  bruU 

bruzzaglia,  marmaria 

bubbola,  fandonia 

bubbolo,  8onai 

buoa,  bu8a 

buoare,  abusd 

bueata,  bugtuda 

bucoicata,  nagott 

bacoicoolo,  botton  de  fi&r 

buocole,  bdeeol 

bucherone,  fdng 

buoinare,  aentiM  a  dt  intonta..^ 

baco.  bus 

bndella,  budhi 

bndello,  hudell 

badino,  bddin 


839  — 


BUE 


bue,  bcett 

buetta,  boelta 

bufera,  temporal 

biiifardello,  boffeU 

buffetto,  aoga 

bnffone,  buffdn 

buggerare,  bdzzara 

buggerio,  diavoleri 

bugi^erone^  bdzzardn 

bugia,  bo9%a 

bugiarderia,  bosardaria 

bugigatto     e     bugigattolo,     but, 

atanzin 
bu^no,  alvear 
buio,  seur 
bujeae,  preadn 
buldoggne ,    buldooohe,    bdldoeeh 

(can) 
bullettinaio,  bigliettari 
buonamano,  bonaman 
buonOf  bdn 
burattmaio,  quell  ehe  fd  balldt  i 

mmgattei 
burattino.  magattell 
burattiiiata^  pamaeiada 
burlare,  eoiond 
burro,  bulter 
busca,  biiaca 
busoaochiare,  btiacd, 
buseoohia,  bueeeea 
buBsare,  in«cd 
busillis,  btuillia 
bussa,  bolta 
busso,  marttUetta 
bussolotto,  buaaolott 
bnsto,  faaaetta 
buttafuori,  buttafceura 
buttare,  butta 
buttata,  buttada 
butterato,  varoUta 
buttero,  varoRula 
buzzica  (si),  ae  biabiglia 
buzzo,  venter  o  panada 
buzzurro,  foreatee  italian 


C 


oa!  catl/ 
oabala  gabola 
oabalone,  inibrojon 
oacadispetti,  aquin^sia 
oacaseoienze,  apuaaeniienz 
caoasodo,  boffalibr&n 
oacastecohi,  apilore 
cacatreppola,  apagkett 


caccabaldole,  eiaeeier,  ball 
cacchione,  vermiaaeu 
cacciare,  andd  a  eaceia 
oacciatore,  eaccieidvr 
caociavite,  eaaeiavit 
cacoajuolo,  formaggee 
caciOj  formagg 
caciaia,  eaaera 


BIR 


—  838  — 


BOR 


1 


birboneria,  vaceada 

biroio,  loseh 

biribissaio,  hordeUri 

biriochinata^  Mriehinada 

birichino,  hxriehin 

biriUi  (i),  t  ometl 

birraio,  hirree 

birro,  «&tr,  gtiardia 

biscazziere,  el  padron  de  la  bisea 

bisohettOf  baneheU  de  seiavattin 

biscia.  bissa 

bisoiola,  sciresa 

biscotteria,  biseoUaria 

bisdosso  (a),  a  sehenna  nuda 

bisognevole,  el  streit  neeessari 

bisogno,  biaogn 

bisoguare,  fa  de  bisogn 

bistecca,  btsteceh 

biHtlociare  e  bistiooicare-arsi,  eon- 
trastiSt  a  paroll,  taeeass  toil  o... 

bi-sticoio,  giceugh  o  giughtlt  de  pa- 
roll 

bisuuto,  biMunt 

bizza,  stizza 

bivio,  bivi 

bizzaretto,  slravagantell 

bizzarro,  stravagant 

bizzeife,  bizzeff 

bizzuga,  tartaruaa 

bleso,  tarlaion,  bettegoi 

blocco,  bloceo  blu 

bluse,  bl69 

boocagnolaf  us'ehlt  del  fomo 

boccheggiare,  tird  i  calzett 

boccbino,  bdeehin 

boccione,  vestdn 

bocco,  ciolla 

bocGoncino,  boecoiiin 

boccone,  boee^ 

boccascia,  sninfa 

bociare,  vosh 

bodino,  bodin 

bogare,  pesea  con  la  boga 

bolgetta,  borsa  colla  molla 

boliare,  oolldt 

bolli  bolli,  eatiabuj 

bollire,  buj 

bollago,  brogsolaa 

bolso,  bols 

bombone,  casciaball,  bagalon 

bonacoio.  bonasc 

bonaccia^  ealma 

bonalana^  bonna  lanna 

bonavoelia,  bonawBuia 

boncinello,  eadenazz 

bondl61a,  bondiceula 

bono,  bon 

bontempone,  bonlempdn 

^orbottare,  barbolta 
irbottino,  b6gigin,  aguazzell         I 


borbottio,  barboUament 

borbottonef  barbottdn 

bor^o,  borgh 

bonone,  borios 

borracinaf  teppa 

borBellino,  borsin 

borsaiaolo,  borHrc^u 

borsone,  borson 

boscaglia,  boaeaia,  hoseaiolo 

bosaolo^  oussoloit 

bottacomolo.  afU 

botte,  vasaell 

bottegaio,  boUegar,  posiee 

botteghinOy  boUeghin  del  lott 

bottinai,  navaseiee 

b5tto,  Mlp 

bottonigemelli,  ggivmeU 

bdzzima,  ptuirugn 

b5zzo,  mar 

bozzolo,  gaUetta 

bozzbne,  eiHon 

braca^  braga 

braeoialetto,  brazsaieit 

braooiante,  lavorant 

braooiata,  briuciada 

braccio,  brazz 

braooo,  braech 

brace,  breua 

braobe,  ealzdn 

braohiere,  braghee 

braoiaiola,  f&rneU 

braoiaiolo  o  braoeino,  ehi  tetdi 

braz 
braoiere,  brasera 
braoiuola,  bragmula 
brama,  gran  v<Buia 
bramare,  desiderd^  molto 
branoata,  braneada 
bramoso,  ehe  n6  ved  V&ra 
braneo,  froUa 
brandire,  ciappii  i  man 
braneo,  toeen 
bravaocione,  bravazeon 
brdnna,  rdzz 
br^zza,  ventiseU  freeeh 
brezzare,  Urd  el  venHsell 
brezzone,  ventaae 
briaco,  imbriagh 
briaoone,  eideetUiee 
brieconata,  birbonada 
brioino,  brisin 
brioiola,  freguia 
brillantare,  briUafUd, 
brillare,  briUd. 
brillatoio,  pHa  de  ris 
brillo.  mezz  eideeh 
brinato,  ^rinaa 
brinc^llo,  toechell  de  eame 
brinoio,  eazzuu 
brindkocola,  saheUa 


BRI 


839  — 


BUE 


ij^indello,  pezzotu  strappcM 

yrindellone,  stmseiihi 

rindisi.  brindes 

.rioso,  trt'ids 

rizzolato,  gris 

,rocoolo,  broeeol 

jToda,  br<Bud 

irodftjo  e  brodajuolo,  minestree 

trodetto,  brceud  eont  i  (buv 

,»Todo,  brceud 

'irodoione,  sbrodoldn 

ironcio,  miisdn 

,i»liitolio,  brontolament 

jirontiiiloiie,  brontoldn 

>ruoarey  pelii 

>ruoiacoliiarQ,  brusattii 

>ruoiapelo  (a),  «  6na  spanna 

imciata,  eeuiegna  a  rost 

>raciaticcio,  odor  €te  krus 

>ruciatura.  aeoiktdura 

>rugnaoooio,  brugndecola 

)Tiim,  brumm 

brunioe^  bdmis 

^nmitojo,  bruniddr 

t>runo,  el  lutlo 

^rasoa,  bussola,  bru8*eia 

[>ru800,  bruseh 

tiruscolo,  robin,  freguja 

t>ruBio,  bordell  die  gent 

t^rutto,  brutt 

9razzaglia,  marmaria 

tiubbola,  fandonia 

^ubbolo,  sonai 

buoa,  buea 

^iioare,  sbusa 

^noata,  bugada 

^uccicata,  nagoU 

baccicoolo,  boUon  de  fidr 

buocole,  bdeeol 

buoberone,  f&ng 

l>ucinare,  sentiss  a  di  intoma..^ 

\yaco.  bus 

tiadeila,  budhi 

t>udello,  btAdell 

t>adiiio,  bddin 


bue,  boRu 

buetta,  boelta 

bufera,  temporal 

buit'ardello,  boffeU 

buffetto,  goga 

butfone,  buff&n 

buggerare,  bdzsara 

buggerio,  diavoleri 

buggeronO;  bdzzardn 

bugia,  bosui 

bugiarderia,  bosardaria 

bugigatto     e     bugigattolo,     bug, 

stanzin 
bu^no,  alvear 
buio,  seur 
bujese,  presdn 
buldogghe ,    buldooohe,    bdldoeeh 

(can) 
bullettinaio,  bigliettari 
buonamano,  bonaman 
buono^  b6n 
burattmaio,  qtiell  ehe  fd,  balld  i 

fnmg€Utei 
burattino.  magattell 
bnrattiiiaia^  piaUnsdada 
burlare,  eotond, 
burro,  butter 
buBca,  busea 
busoaoohiare,  btisedi 
boseoohia,  buseeea 
biMsare,  pieed 
busillis,  butUlis 
biissa,  bolta 
buBSO,  martelletla 
bussoiotto,  bussolott 
buBto,  fassetta 
buttaniori,  buttafatura 
buttare,  butta 
buttata,  buttada 
butteratOf  varoUia 
buttero,  varceula 
buzzica  (si),  ae  bisbigUa 
buzzo,  venter  o  panseia 
buzzurro,  foreetee  italian 


C 


sa!  call/ 
sabala  gabola 
oabalene,  imbrojon 
Baeadiapetti,  aquin^ia 
Bacasentenze,  spuasentem 
saoasodo,  boffalibrdn 
Dacastecchi,  spUore 
oacatreppola,  spetghett 


caccabaldole,  eiaceier,  ball 
caochione,  vermisoeu 
cacciare,  andd  a  caeHa 
oacciatore,  c€u>ei€uU}r 
caociavite,  easeiavU 
cacoajuolo,  formaggee 
oaoiOj  formagg 
caciaia,  eaaera 


CAC 


—  8J0  — 


GAM 


caoino,  maiehin 
oadavere,  cadaver 
cadaverico,  eadaverich 
cadere,  borld  gio 
cadetto,  eadett 
cadenzato,  eade^izaa 
caffettiera,  eaffeitera 
caffettiere.  ecLfettee 
cagionevoie,  eagionevol 
cagionoBO,  m-ezs  in  toech 
cagliare,  eoagultufs 
caglio.  eagg 
cagnolino,  eagnteu 
cagnesco,  eagneseh 
calabracne,  ealahraeh 
calamajo,  caHmaa 
calcagno,  caleagn 
calcettOf  scarpettinfia 
oaloina,  mdlta 
calcestruzzo,  ealcestruzz 
calciare,  sealsd 
calcinaccio,  ealcinaaz 
calciOf  pesciada 
caldaiia,  vampa  in  faeeia 
caldaniua,  marly  scaldin 
caldano,  orasera 
caldarone,  ealdardn 
calderotto,  caldarott 
caldo,  eald 

oalendario  e  caleudaro,  ealendari 
calessina,  bagher 
-  calessuooio,  hagarnse 
calettare,  fa  anda  a  post 
calibro,  caliber 
calice,  caliz 
caliggine,  carisna 
caliginoso,  pien  de  carisna 
calmante,  caltnant 
calmare,  calma 
calo,  cat 

colorifero,  calorifer 
caloruccio,  caldin 
calza,  calzetta 
calunniaref  caiunniit 
oalYO,  in  piazza 
calzoleria,  calzolaria 
oalzoni,  ealzon 

camato.  hacchetta  de  materassee 
cambiale,  eambial 
oambiamoneto,  eambiavalul 
camera,  stanza 
camerata,  camarada 
camerier,  camerer 
oamice,  cames 
camicetta,  eeimisetla 
camiciajo,  pattee 
camiciata,  gran  sudada 
camino,  camin 
camminare,  camind, 
*amminaturft,  andadura 


campaochiare,  tiv  a  la  hell  € 
campagnolo,  vun  de  fceura 
campanello^  campamn 
campanaocio,  cidcea 
oampo,  camp 
camposanto,  fopp6n 
oanagUa,  eanaia 
caaaio,  quell  di  can 
cauale,  canal 
cauapa,  canoo 
canapo,  cor  da  grossa 
oanapone,  vegg  con  cavei  e 

bianca 
oanapule,  canevus 
canarino,  color  canarin 
oanarone,  lim4n  de  JS'apoli 
canata,  strapassata 
canchero,  eanehefi  e  ear  rott 
oanoello,  restell 
oanoellare,  scatsd 
canoellatura,   ca^uiell€ul%traf 

sadura 
candeliere,  candilee 
caadelaia  e  candolora,  zeriieuk 
oandire,  eandl 
oandito,  candii 
oaudore,  eand6r 
canestrOf  eavagn 
canile,  cagnettera 
cambiamento,  coHbiafnent 
caniciata,  impaleadura  de 

eoverta  de  catult 
cannoiicelli,  canonseilt 
canoncino,  pasta  €le  niitiestra 
oannoniere,  canoner 
cannone.  eandn 
cannocchialc,  canoeial 
ckaoTa,  cantiniiia 
cansare,  sehivh 
cantafavola,  filastroeca 
oantajole  e  cantajuolo,  stellon 
oantambanco,  ciarlatan 
oanterale,  cassettdn 
canterano,  cassettdn^  eaniarii 
oanterino,  cantatuse  - 
oantera,  tax  de  noU   o  de  la  ts*i 

moda 
cantiochiare,  eantarelld 
cantimplora,  vas  del  giazz 
oantino,  eantin 
oantinieref  eantinee 
cantonale,  cantonal 
oaatonata,  canton,  gamber 
cantorino,  el  liber  del  eanio  ftt\ 
canuto,  coni  i  catti  bianeh 
canzonare,  mineiona,  eantond 
canzonella,  burletia 
oapacoia,  coo  de  porse^l 
capacchiolo,  testa  legpera 
capacerOf  om4X9e  eaUt9 


CAP 


—  841  — 


CAR 


»ainenOf  matloceh 

»cinnelia,  gabanott 

>aiinello,  erdnc  de  gent 

i>anno,  berso 

^annuccia,  el  preseppi 

>arbiet^,  multaria 

>aTbio,  oslinaa 

3ata,  zueeada 

patina,  oggiada 

[lestrOf  lazz 

pezzolo,  horin 

[>ifaoco,  etmin 

pigliatura,  i  cavei 

pinera  e  capinero.  capunegher 

pobandito^  eapp  ae  laaer 

pino,  eozzm 

pocuoco,  capccRtigh 

pocomioo,  cappcomUh 

pitalino,  capUalett 

pogiro,  ttirametit  de  testa 

pitomboiare,  horUt  gio 

povolgere,  volta 

pitomDolo,  tomma 

poverso,  a  eapp 

pitozza,  geUtba 

pponaia,  capponera 

po,  coo 

praiOj  pastor  de  cater 

priooio,  caprizzi 

poochia,  pomell 

pra,  eavra 

.prino,  de  eavra 

priola,  cavriiBula 

tpro,  eavron 

pruggine,  intaeeadura 

^poccia,  eapp  de  eit 

tponaggine,  oatinazidH 

iramella,  eanimel 

tratello,  vassellett 

bpone,  eapan,  oztinaa 

^popopolo,  eaporidn 

orcame,  eareassa 

trcere,  presdn 

kppellacoio,  cappellase 

kppellaio,  eapjpelUe 

kroiofo,  artietoeeh 

irdare,  seamUuaii 

unlellinOf  ravarin 

kppellinaio,  ometi 

ippio,  e€M)i 

ippiotto,  seujfflott 

unefioina,  strage 

umivoro,  ehe  mangia  earne 

imiomo,  color  carne 

irovana,  carovanna 

ftrpire^  portd  via  de  prepotent 

urrettiere,  earrettee 

Krrettare,  trasporld  c6ni  el  earrett 

irro,  ear 

ftrabattole,  harlafus 


caramola,  sceata  de  %i^ei 
carapignare,  cered,  de  guadagnA 
carciofaia,  articwechera 
cardata,  Hcardasaetda 
oardello,  cirUnra 
cardo,  cardon 
cartoccio,  zcartots 
cartolaro,  cartella 
oartolaio,  cartee 
cartoncino,  carlonzin 
carrubo,  carrtibbi 
cascimirro,  ceucmir 
casigliano,  visin  de  la  porta 
oafiolare,  e€t8a  in  campagna 
oassare,  seassd^ 
castagaetta,  caataan^Bura 
castaldo,  cuatod  af&n  eaaielX 
castellaao,  padr&n  del  eaatell 
oastoro,  caalor 
castronaggine,  castroneria 
oarotAj  carottola 
carotaio,  bailee 
carrettata,  caretliuUt 
carrettonaio,  earettee 
carriola.  carretUnna 
carrucola,  ruzzella 
cartaia,  carlera 
oartucoia,  eartatuecia 
oasalingo,  de  ed 
caseaggine,  fiaeea 
cascamorto,  ehe  fa  la  cdrt 
cascatojo,  vece  baliolta;  ehe  eroda 

faeUment 
casoinajo,  famhi 
casoinaio,  aerc  per  el  formagg 
caaserola,  caaaireaula 
castagnacoi^jo.  maronee 
castruocio,  atahiell 
casnpoiaf  eaaetta  povera 
cataiasciOj  aott  aora 
catapecchia,  povera  atansa 
catarro,  gatar 
catarroso,  gatarda 
oatasta,  niMa 
catena,  eadenna 
catenella^  eadenella 
catenaccio,  eeuUnStuz  •    -'- 

caterca,  armandola  verda 
catinella,  eadin 
catino,  baalott 
cattedrale,  el  domm 
cattivarsi,  tiraaa  amia 
oatturare,  arreatd 
oaucciii,  gomma  ektatiea 
oautela,  prudenza 
cautelare^  eiappA  i  ad  miaur 
cavadenti,  atrappadent 
cavaUocchio^  brobrd 
cavatappi,  ttrabdaeidn 
caviccDia,  catiggia 


CAV 


—  H42  — 


CHI 


•oavicohio,  caviee 
<saYilIstore,  ranteghin 
-cavolata,  verzada 
<;avolfiore,  broeeol 
oavolo,  verz 
•cazzola,  e€usz(Bula 
■oazzottare,  dit  di  eeissotl 
ceoe,  seisger 
<5ecia,  sealdin 
•ceoo,  orb 
oefiata,  8*giaff6n 
<;eft'o,  ghigna 
•ceffone,  ^avidn 
«elare,  sc&nd 
celebre,  famoso 
celia,  seherz 
•celibe,  nUnga  maridaa 
oella,  gtanzetta 
oempenna,  zttbalcniri 
■oena,  zenna 
oenaref  zend^ 
cenciajOf  sirtiseee 
cencio,  strase 
cencioso,  stnueiaa 
■cenoino,  zieeh 

•oeneraooiola,  el  pann  de  la  btigadtt 
ceneraio,  aeenderee 
•oeneranaolo,  aeenderee 
cenerata,  lezsiva 
cenerata,  €Uiqua  de  bugada 
cenere,  zhier 
cenno^  gest 
cenobita,  fraa 
centellare,  bev  a  sora 
centesimo,  eenteaim 
centinf^io,  *eentenee 
•oentogambe,  eentpee 
centopelle,  buaeeea 
ceppatello,  fong  de  aeeppada 
•ceppioone,  gnncea 
ceppo,  ac^pp 
ceppo,  aeioech  natal 
•oerajuolo,  eke  vend  la  zila 
•cercatore,  cereott 
cerohia,  einta 
•cerohio,  aere 
•4^roine,  parahdU 
cefcbrie,  vin  gudat 
•cerettaj  coametieh 
oerettaio,  ehe  vend  el  luater  per  i 

aHva* 
-oerino,  atoppin 
cernecohio,  rizzoUn 
cemere,  aeemi 
-oernitojo,  acemidor 
oero,  toreia 
•oervellino,  leggeron 
•cessino,  ganga 
oestiuo,  eortch 
^eto,  qiiiett 


ohiaochiera,  ciaeeiera 

ohiamare,  eiama 

eUama,  appell 

chmpja»  eiappa 

chiana,  «tar  a'ceuv 

chiasso,  borifiU 

ohiave,  eiav 

chiayistello,  aarauhura 

chiazza,  maggia 

chioca,  bofM>on 

chioco,  granell 

cicatrice,  aegn  de  ferida 

ohiesa,  gieaa 

chifel,  ckifer 

chiodo,  eiod 

chiosco,  edieola 

chiotto,  quatt 

chinsa,  pres&n 

chiiisino,  eovere 

cerrettano,  ciarlatan 

oerro,  acer^ 

ceTtmii,  eerta  gent 

cerume,  porcaria  di  oregg 

cervellaio  (ant.),  eerveUee 

cervellato,  eervellaa 

cervice,  eoppa 

chetarCf  qutetit 

chiaoohierare,  eieeiari^ 

obiaro,  Mar 

ohiarore,  luadr 

cbiasBone,  abrapalon 

cbiavico,  tombin 

cbinare,  abiuaasa 

cbioma,  i  eavei 

obinirgo,  eeruaegh 

cbitarra,  ghitara 

chiudere,  aard 

chiose,  poatille 

ciabatta,  aeiavaUa 

ciabattino,  aeiavatUn 

ciaocherino,  bet  belee 

oiaccione,  brdbro 

oiaffo,  facddn 

cialda,  eanan  de  latlemel 

oialdone,  eandn 

cialtronoella,  aeoaineU  (ragaaii 

cialtrpne,  poeh  de  h6n 

ciambella,  giambella 

ciambellina,  foan 

ciampanella,  bozzera 

ciana^  aabetta 

cianoiafruscole.  robff  de  poeek 

cianoione  bagolon 

oiaucingliare,  bHieg^ 

ciango^re,  parld  in  Verra 

oiarlare,  deeutrii 

ciarpa,  aeiarpa 

ciarpame,  atraaeiaria 

oibo,  mangiHt 

cibreo,  paaiizz 


CIC 


—  843  — 


CIV 


jala,  scigala 

»alare,  oagola 

itura,  Hnia 

>ocolata,  eieeolatl 

>tola,  iMslotteU 

5ala  e  oicarda,  scigala 

sftlio,  eidarament 

3ca,  7n6ee 

3oare,  ciceb.  iahaeeh 

[?(ciolo,  toeehell  de  lord 

scioBO,  cicoiocino,  gramoiell 

Dciattolo,  esereseeTiiza 

serone,  servitor  de  piazza 

BO^a,  zigogna 

Doria,  succoria 

eoo,  orb 

fi^li,  zii\ 

glione,  riva 

gna,  zenta 

gnone,  zenton 

(;olare,  hufa  fcetira 

ffolio,  versin 

leooa,  seherz 

lie^a,  seiresa 

lizio,  eUizzi 

ma,  scimma 

masa,  seimasa 

mbalo^  eembol 

mberli,  ^ainna 

molo,  setrceu 

mossa,  seimossa 

ngallegra,  parasdcBula 

ngere.  melt  la  einta 

n^hiaie,  eignal 

niglia,  seiniglia 

nnamomOf  Hnamomm 

ntolino,  bindellin  (deooraeione) 
nturino,  zenturin 

oocaf  in€U8zeU 

ocoia,  tetta 

oooio,  iiolz  (piedi) 

ooco,  seioech 

ondolare,  dondoUt 

ondolo,  brelbcch 

ondolone,  fanagotldn 

ottolato,  rizzada 

ottolo,  sa^s  de  rizzada 

pifflio,  cera  brusea 

polla,  seiffoUa 

JTCuiref  etreondh 

isohero,  loseh 

tfnillo,  bamba 

luoo,  asen 

ntoaggine.  ostivutzion,  miliaria 

nffo,  zuff 

tnrlare  nel  manieo,   vess  oti  ei- 
ribira 

junnaglia.  eanaia 

Inrmaref  ingann^ 

Hraia,  verdura 


civaiola,  oriolanna  (che  vende) 

civetta,  seiguetta 

civettare,  ginginit  eon  tanti 

clamore,  vosament 

clarinetto,  elarinett 

cocchiere,  earozzee 

cooohio,  carozza 

clistere,  lavaliv 

cloaca,  cistema 

cocchiume,  bonddn 

coagulare,  eoagulh,  anda  insemma 

coccia,  gtmrdta  (del  iioretto) 

cocca,  p6nta 

coooio,  eiappa  (di  vaso  rotto) 

cocciola,  brossola 

cocciutaggine,  ostinazi&n 

oocciuto,  testard 

ooecolo,  edeeh 

ooccoloue,  coccoloni,  seruseiaa  gio 

cocente,  ehe  seotia 

cocere,  eceus 

oociore,  brusdr 

cooitura,  eottura 

cooomeraio,  quel  di  inguri 

oocolla,  eapuee  di  fraa 

cocomero.  inguria 

cocuzza,  (la)  ededecia 

coda,  eoa 

codardia,  viltcui 

codetta,  eoetta 

codesto,  qttesl 

codino,  coin 

codione,  mitria  (volatUi) 

cogliere,  eaii^ 

coglia,  peiaa  (volg.),  gingin 

cogliarella,  spinein 

coglionatura  (triv.),  eanzonadura 

coglionaggine,  eoionaria 

coglione,  eojdn 

coglioneria,  mineionaria 

cognato,  eugTuta 

colabrodo,  eolabrc^ud 

colaticcio,  vanzausc 

colatOj  eolcM 

colatoio,  colador 

colatura,  seoladura 

colino,  colin 

coUazionare,  eoU4tzionii 

colle,  eoUinna 

coUotorto,  bigotl 

collezione,  raeeoUa 

colmare,  impient  fin'alVorlo 

colombaccio,  puvion  salvadegh 

collottola,  coppin 

colonnato,  eolonnaa 

colono,  paisan 

coltre,  eoverta 

coltrone,  prepontin 

oomandare,  eomanda 

comare,  madrinna 


COM 


—  8U  — 


CON 


combaoiare,  eomhcteid 
combattere.  eombait 
combinazioue,  eonUnntusion 
combustibile,  contbwstibil 
comef  come 

coinignolo,  la  pdnta  del  tecc 
commediante,  eomUh 
ooinmedioj^rafOf  scrittor  de  comedi 
oommestibile,  comesiihil 
commemorare,  ricordA 
commiserazione,  compeusion 
comb,  eumo 
comodo,  comod 
commerciantef  tiegoziant 
Gommerciare,  negozid 
oompagno,  compeign 
committente,  eommittenl 
companatioo,   quel  ehe  se  mangia 

eonl  el  pan 
compare,  eompaa 
commovere,  comwuv 
oomparire,  comparl 
commozione,  commoeion 
oomparisoente,  che  fit  hkUa  Jigura 
compagnone,  eompagn 
compasso,  compass 
compatire,  com,patl 
compenso,  eompens 
compatimento,  compatiment 
oompito,  fatta 
compl^ssOj  eomrpless 
compositoio,  compositor 
comprare,  eompra 
Gompromettersi,  eompromettes 
Gomplemento,  complement 
oomplesBione,  complession 
oomuno,  com.un 
Gomnnionef  comunion 
oomplimeutoso,  compUmentos 
componimeiito,  eomponiment 
comporre,  componn 
concezioue,  coneezion 
compratore,  comprador 
comprendere,  eapl 
oompiito,  caleol 
conohino,  eon  chin 
conciaj  conscia 
Gonoiaiuolo,  pelattee 
GOnoiatore,  lavorant  di  pelattee 
conclusioue,  conclusion 
ooncertare,  concertd 
Goncorso,  concors 
oonGhiudere,  conelud 
conciliazione,  coneiliazion 
concime,  letam 
oondimento,  condiment 
Gondire,  condl 
oondizionato,  condizio^uui 
condizione,  condizion 
3ondurpe,  mend 


conduttore,  conduttor 
conteBsare,  confessa 
coiiiettiei*a,  hombonera 
confettiere,  offellee 
oonfondere,  confond 
coniiocare,  conficcit 
Goniidare,  confida 
confine,  confin 
conlUtto,  confiitt 
confortare,  eonforta 
confratello,  eonfrateU 
confutare,  eon/utd 
congedare,  congedd 
connesso,  coness 
conqnasso,  seonqtiass 
con^nio,  che  va  ben 
coniglio,  conilli 
oonservatorio,  eonservaiori 
conoscere,  eonoss 
consolato,  consolaa 
oonsulto,  consult 
consanguineo,  parent 
consumo,  eonsumm. 
oonsapeyole,  che  sa  la  robba 
conservare,  eonservit 
oonsiderare,  considera 
conaigUare,  da  per  parer 
console,  consol 
oonstare,  risulth 
consueto,  solit 
consuetudine,  eotisuedin 
conaultare,  eonstiltd 
consuntiyo,  eonsuntiv 
contabilit^,  edntainUiaa 
contadino,  paisan 
oontadinotto,  paisanott 
contagocoie,  euntagdtt 
contante,  danee 
oontare,  euntd 
contatto,  eontatt 
conteggio,  eunteg 
contemplare,  eontempld 
contendere,  taeeii  lilt 
contenere,  eontegnt 
contentatina,  de  eontentik 
contento,  content 
contesa,  lit 
contestare,  eontestd 
continentale,  continental 
continuarc,  seguOd 
conto,  eunt 

contradizione,  contra  inou 
contraftare,  eontraffd 
contraffazione,  eontraffazion 
contrammiraglio,  eontramxali 
contrapjporre,  eonirapfonn 
contranare,  contrarQi 
contraire,  jh  eontraU 
contrasseguo,  contrastegn 
contraato,  tfon<t*c»/ 


CON 


—  845  — 


COR 


ntravA'eleno,  contravelen 

ntravvenziono,  contravvensiwi 

ntribuire,  contHhut 

ntribiizioue,  eontriinision 

ntristare,  eontristdt 

iitrizione,  contrizidn 

ntrollare^  eontrolla 

mtroversia,  lit 

»ntu8ioiie,  eoniufdon 

mvento,  content 

mvinto,  convint 

invito,  pranzo 

>iivittore,  eonvitor 

mvooare,  eonvord 

mvoelio,  eonvoli 

>nvu1sione,  convuUion 

>nviil80,  convuls 

[>operare,  cooperit 

[»ordinare,  coordina 

operobio,  coverc 

operta,  coverta 

opiare,  eopih 

opioBO,  ahondant 

oppa,  tazza 

oppiola,  doppiett 

toprire,  quattd, 

loraggio,  eoragg 

ioraggioso,  coraggios 

torallo,  eorall 

iorame,  eoranim 

)orba.  scorba 

rorbeileria,  fdtla 

•orbello,  cavagn 

iorcontento,  papatarci 

$OTda,  eordame 

iordoglio,  dolor 

(oriandolo,  henis 

soricarsi,  andd  in  left 

somacchia,  eornaggia 

5ornice,  comis 

soroncina,  ew*onin 

jorpetto,  corpett 

3orredare,  corredd 

sorrente,  torrent 

sorrere,  c6r 

3orrezibaa1e,  eorrezional 

sonidojo,  eoridor 

sorriBpondcnte,  eorrispondent 

Borrivo,  ladin 

M>rrodere,  eordd 

8orrompere^  eoromp 

porruociarsi,  inrabtss 

boTru7ione,  eomizimi 

DOrso,  eor8 

oorte,  eort 

Dorteooia,  seorza 

Dorteo,  »emtit 

bortile,  eort 

iortinaggio,  paneggiamenl 

■orto,  furt 


corniccio,  rahhia 
corvo,  scorbatt 
cosa,  robba 
coscritto,  eoscHtt 
coscrizione,  coscrizion 
coBettaocio,  eattiv  soggett 
cos),  in«ct  o  C081 
cosina,  robetta 
cosmeiico,  eosmelich 
cospettOj  eospett 
cospirazione,  cospirazion 
C08teg|;iare,  eosleggid 
costellazione,  costellazion 
costerDazionef  eostemazion 
cost),  ehi  o  li 
costiera,  aponda 
costipazione,  eostipazion 
Gostituirsi,  costituiss 
costituzione,  costituzion 
costo.  preszo 
costoletta,  coteletta 
costoso,  ear 
costringere,  eostring 
costiTiire,  fa  sit 
costumanzR,  uso 
costumare,  uad 
c  ostumo ,  eostn  m  m 
cotesto,  quest 
cottirao,  cottim 
covare,  coed 
covata,  covadn 
cozznre,  cozzd 
covile,  tanna 
cozzono,  sensal  de  carat 
crac,  crack 
crampo,  ran/ 
cranio,  crani 
creare,  cred 
creatore,  creatdr 
credenzone,  merlo 
credere,  ered 
creditore,  creditor 
crema,  panera 
crepaccio,  ereppf  erepass 
crepacuore,  erepaeoeur 
crepare,  erepd 
crepuscolo,  crepuscol 
crescere,  cress 
ci*eBtaja,  nuidamin 
creta,  ereia 
cretino,  cretin 
criminale,  criminal 
criminoso,  criminos 
orine,  gringa 
cristallo,  eristall 
critico,  eritieh 
crivellare,  eribbid 
croocante,  eroecant 
crocefiBBO,  crocifiss 
>  oToUare,  dondd 


vuo 


—  »46  — 


CUL 


crooe,  cr6s 
crocetta^  eroaetta 
orocicohio,  incrosada 
ei*ooiii880,  eroeifisa 
rrollo,  dondada 
oronico,  crwiieh 
cronologioo,  eronologieh 
crostare,  fd,  la  crosta 
crucoiarsi,  ecudcLSs 
crudele,  erudel 
crudo,  crud 
cruscaio,  crusehee, 
eubitale,  evintal 
cncchiaiata,  euggiarada 
oucohiaio,  cugieut 
cficouma,  edgoma 
cuoina,  eusinna 
cuciniera,  eoBuga 
cucire,  cm«J 
cucitura,  cusidura 
oaffia,  scujffia 
cugino,  cu8in 
oulaccia,  eulatta 


culla,  euMut 

eullare,  menit  la  ciinna 

cuocerOf  emus 

cuooo,  ecengh 

cuoio  pIa  enoi  e  cuoia,  eoramm 

cuore,  cq?ttr 

oup6.  edpe 

cnpiai^a,  aviditd 

curabile,  curahU 

curandaio  e  curandaia,  lavandt 

ourante,  curant 

curare,  curd 

Curasao,  eurasd 

curato,  eiirat 

curatore,  curator 

ouriosare,  euriosa 

curiosity,  euriosiiaa 

oursore,  eursdr 

curvare,  piegh 

curvatura,  mirvadnra 

curro,  tcR'uss 

cusoino,  cdssin 

custode,  custod 


33 


dabbenaggine,  coionana 

dacch^,  da  che 

da  in  poi,  eccettuaa  quell 

daddolino,  daddolonc,  smorfios 

dado,  doM 

tlaffare,  de  fdt 

dagli  e  dai,  dai 

daiho,  dain 

damasco,  damasch 

damascato,  damaseaa 

damerino,  gingin,  j}elaa  (volg.) 

damigiana,  damigtanna 

damo,  moros 

danaro,  danee 

danaroso,  scior 

dannare,  dannci 

dannazioiic,  dunnazidn 

clanneggiaro,  danneggid. 

danno,  dann 

dannoso,  dannos 

danza,  ball 

dante,  dant 

dare,  dd, 

datare,  data 

davvero.  davvera 

davanzale,  scoss 

dazio,  dazzi 

debole,  cUbol 

debolmente,  debolment 

debuttare,  dehutta 


decantare,  deeanld 
decimare,  deeima 
decimale,  decimal 
deoimo,  decim 
decisione,  decisidn 
declamatore,  declanujuLor 
declivio,  che  vh  in  gid 
dccorare,  deeori^ 
decorazione,  deeorasidn 
decotto,  decoti 
decrepito,  decrepit 
decreto,  deerett 
deduiTe,  dedu 
deforme,  sformaa 
defunto,  mart 
delicato,  delicaa 
degenerare,  degenei^a 
de^no,  degn 
deiatore,  spia 
delinquente,  haloas 
deludere,  Icrh  dfia  illunon 
demente,  matt 
demonietto,  diavoleti 
demonio,  demoni 
denij^are.  denigrd. 
density,  aensitcM 
denso,  den8y  spess 
dente,  dent 
dentro,  denter 
'  deposito,  deposit 


DEN 


-  847  — 


DIG 


.ntiera,  detitera 

;serre,  desshr 

iuuuzin-.  dendtizia 

»piorabile,  deplorabil 

>porre,  met  I  gib  * 

jportare,  deportd 

»portazione^  deporlazidti 

setino,  desttn 

)pravazioue,  depravazidn 

dstreggiarsi,  ingegnass 

iprezzare,  fd  dimenul  el  preszl 

spurare,  «'ctari 

sttagliatameutef  in  delagli 

dttaglio,  detagli 

eridere,  rid  adree 

etto,  dilt 

errata,  mercamia 

esco,  tavola 

evozione,  devozidn 

esiderio,  desideH 

esistere,  desist 

esolazione,  desolazion 

esso,  propi  lu 

estare,  desseddt 

estra,  dritla 

estrezza,  abilitaa 

eterminaziouCy  decision 

evastare.  devusUi 

.eviarc,  devih 

.evoto,  devott 

iacciaia,  giazzera 

iacciuolo,  giazzctu  (dent) 

iafano,  trasparent 

tialetto,  cUalett 

lianzi,  pocch  fd, 

Libattere,  shcUt 

iiceria,  vds  intorno 

lidentro  (il),  V interna 

Licta,  dielta 

lifendere,  difend 

lifettare,  difetta 

liifainare,  sparlh 

Liflferente,  different 

lifHoile,  diffieil 

Llfiicilmente,  diMeilment 

liftidare,  dirndS 

Liffidente,  diffident 

lietro.  dedree 

lifficolti^,  difieoUaa 

liUbndere^  manda  intorno 

liiilato,  via  drilt 

liga,  argin 

ligeribile,  digeribil 

ligerire,  aigerl 

ligestione,  digestidn 

ligiunare,  digiun^ 

ligiun6,  desgicRune 

Ugnitoso,  ehe  sth  sul  sd 

ligradare,  sbassass  a  pocch  a  pocch 


digredire,  andh  fcetira  de  argo- 

ment 
dilatare,  slargd, 
dilavato,  slavaa 
dilaziouare,  differt 
dileggiare,  mincionci 
dilettante,  dilettant 
dilettare,  divertt 
dilettevole,  che  pias  e  diverte 
diletto,  piiis^ 
dili^ente,  diligent 
diluire,  slonga 
dimenticone,  senza  memoria 
dimentioare,  andd,  in  occa 
dimissione,  dimissidn 
(limoiare,  anddi  in  aequa 
dimostrare,  dimostrit 
dimostraziojie,  dimostrazidn 
dinanzi,  denanz 
diocesano,  diocesan 
dipanare,  fa  gid  el  rest 
dire,  dl 

dirimpetto,  dirimpett 
dipendere,  dipena 
dipinto,  pittura  sul  mur 
dirittacoio,  margniffon 
diplomatico,  diplomatich 
diporto,  spass 
direttameute,  direttament 
diritto  e  rovescio,  dritt  e  invers 
diricciare,    tird  focura  i  castegn^ 

di  tHse 
dirigere,  dina 
diroiupero,  siadind 
dirotto,  a  shgg 

dirugginire,  ttrd  via  el  i*uggin 
disaocentrare,  dis'centrd 
disadatto,  minga  adattaa 
disadomo,  senza  ornament 
disamorato,  ehe  ha  perduu  l'ani6r 
disastro,  gran  disgrazia 
disavanzo,  deficit 
disavezzo,  qio  de  corda 
disborso,  dvsimbdrs 
discendere,  ve^nl  gib 
discernere,  distinq'u 
dischiodare,  des'ctodd, 
discorrere,  discdr 
discordare,  andd  nb  d*aceord 
discostare,  tird  in  la 
disegno,  disegn 
discutere,  discutt 
discutibile,  discutibil 
disfatta,  battuda 
disfortunato,  disforttinaa 
disgiuugere,  distaccd 
disgombrare,  spasza 
disinfettare,  disinfettd, 
disinfezione,  disinfezidn 
disinganno,  disingann 


DLS 


848  — 


dirtmettere,  dismell 
<liBonefitt^,  disonestcun 
disobbligante,  minga  grazios 
^Usoccupato,  disoccupaa 
<li8orientare,  iird.  fatura 
disordinare,  disordina 
disorlare,  desorla 
ilispettosamente,  cow  dispetlo 
dispiegare,  spiega  fwura 
dispensare,  aispensa 
disperare,  dispera 
disperato,  disperaa 
disputare,  questiona 
disaanguanientOf  perc{tu<<  elsang'u 
dissecoare,  seccd 
disseloiare,  leva  el  aelciaa 
disseminare,  spantegd 
dissestare,  porta  6n  semicert 
dissidente,  che  le  penaa  divers 
dissiparo,  tra  via  el  fait  so 
dissipatore^  che  htilta  via  i  danee^ 

spendase%6n 
disBolubile,  ehe  se  po  divid 
diBsuggellare^  disigilla 
distaccato,  dtstaeaa 
disteso,  disies 
distinguere,  disiing'u 
distinto,  distint 
distogliere,  dislceu 
distrazione,  distrazion 
distributive,  distribnlio 
distrigare,  aestriga 
distraggere,  distnig 
distrutto,  distrutt 
disturbare,  disturba 
disturbo,  disturb 
ditale,  didaa 
ditatA,  didada 
dito,  did 
divagare,  divagd 
divano,  divan 
divario,  divari 
divelto,  strappaa  su 
diverbio,  diverbi 
diverso,  divers 
divertimento,  diverliincnl 
diviato,  drizz 
divieto,  proibisidn 
divineolare,  svincold 
divinittt,  divinitaa 
diviso,  divis 
divorare,  divord 


divorziare,  divorzid, 

divulgare,  spanlega 

dooile,  doeU 

docility,  doeilitaa 

documentare,  documenid, 

dooumento,  aoeument 

doglia,  doeuia 

dolcificare,  indolzi 

dolente,  dolent 

dolere,  dori 

dolore,  dolor 

doloroso,  doloros 

domaiie  e  domaui,  doman 

domare^  domh 

domattma,  dijnan  nicUfinna 

domenioale,  de  festa 

domestioare,  dome»tied. 

domestiohezza,  vess  de  cd 

domestico,  sei^iidr 

dominatore,  ehe  comanda  su 

donare,  regald 

donative,  regall 

dorare,  i^idord. 

doratore,  indoraddr 

(lormiccniare,  visord 

ilormire,  rformi 

(lormita,  dormida 

dormivcglia,  sogn  legger 

dorso,  schenna 

dot  arc,  dotd 

dotato,  dotaa 

dottore,  doUdr 

dottoreggiare,  sdottord 

dovizia,  qtiantitaa 

dozzina.  domenna 

dozzinaie,  de  dotizenna 

drizzare,  drizzd 

drogheria,  drogaria 

droghiere,  droghee 

duboio,  dubbi 

dubitare,  dttbitd 

dun<|ue,  donea 

duplieare,  duplicd 

dui*ata,  duraaa 

dure  vole,  ehe  dura 

due.  duu 

daetto,  dttelt 

duomo,  domm 

durare.  durd 

durlindana,  sciabola 

duro,  dur 


tuti 


EBB 


—  849  — 


EPI 


•ene,  e  benf 
te,  cretin 
eo,  ebrH 
ellente,  eccellent 
esso,  eceess 
ettuare,  latsd  futura 
ezionale,  eeeeetonal 
ezione,  eeeesidn 
idio^  nuufsfteher 
itabile,  eeeitabU 
tnomico,  economich 
»noiuo,  eeonom 
£zio,  ediiizsi 
loare,  eaued 
dcato,  educaa 
noatorio,  eolUg 
aoazione,  educazi6n 
etto,  effett 
Li,  lu 

iiale,  ugttal 
lYOte,  alasit 
idere,  elud 
iendarsi,  correges 
lergente,  emergent 
licrauia,  dolor  de  testa 
li^rante,  emigrant 
apio,  senza  religidn 
(vpiref  impieni 
inagione,  gottjiezza 
iflarei,  sgonfiass 
itrata,  entrada 
lilessia,  bruit  mal 
lisodio,  episodi 


epistola,  leltera 
eppure,  e  pur 
equinozio,  equinozzi 
equipa^gio,  equipagg 
erbaggio,  verdura 
ergo,  donea 
engere,  tirdi  gu, 
esoa,  lisea 
esoire,  sorti 
eseorare,  odid  a  inort 
eseroizio^  esereizzi 
esibire^  tixsebl 
esibirsi,  fass  inanz 
esiliato,  esiliaa 
esilio,  esUi 
esiBtere,  esist 
esitare,  ezitd 
esoBo,  esos 
esso,  lu,  quell 
esplosione,  s'eioppada 
esporre,  esponn 
esterminio,  aterminni 
estero,  ester 
estirpare,  strappd  su 
estraneo,  forestee 
eatrarre,  tird  fceura 
estremo,  estrem,m 
estimo,  hstim 
estinguere,  smorzd 
ettogrammo,  etto 
evadere,  seappd  de  pres6n 
evangelo,  vangeli 
evaporare,  svapord 


ir« 


bbrioatore,  fabriealdr 
iscenda,  fcuinda 
4;oendiere,  affarista 
«cendola,  faeeendeita  de  cd 
•ocendino,  fieearau 
rfMsendone,  ehe  g^d  s^t  i  truse 
kocetta,  tolla 
kocettare,  faeeettd 
^obino,  faehin 
^cbinaKgio.  faehinagg 
koobinara,  jacehinada 
voeto,  mattdn,  spiritosdn 
Ksciatik  faeciada 
koile,  jaeil 
icoltoBO,  seidr 
loondia,  lappa 
igiano,  fasan 
igiolata,  fasorada 
Igiolini,  eomitt 
Igianaift,  fasanera 


fagiuolo,  fascRU 

fagiolata,  paeeiada  de  fasaeu 

fagotto,  fagott 

falcata,  votada 

falciare,  faleid 

falce./afc 

faloidiare,  falcidid 

faloo,  falehett 

falda,  coa 

falegname,  legnainee 

falena,  girotnetta 

fallare,  falld 

fallo,  fall 

faloppone,  bosard 

falsare,  falsd 

falsario,  falsari 

falsifioaro,  falsified 

Falterona,  val  jBrambanna 

fame,  famm 

famoso,  famos 


FAN 


—  ffiO 


lale,  fanal 

latico,  fanatieh 

leiuUa,  toaa 

leiollaggine,  htigaiada 

igAi  poXta 

mullonne,  fanagottdn 

itaooino,  aoldaa  aemplis 

itasticare,  fantasHea 

itastico,  faniaslich 

ite,  fant 

atesoa,  serva 

QtinOf  fandn 

atocoio,  fantoee 

rabolonOf  beigoldn 

rdello,  fagoU 

re, /A 

rfaUino,  ciribira 

rinata,  semolina 

rraggine,  faraggin 

J,  fa88  (per  feus  e  per  nefas) 

loetta^  /(usetta 

•cettaia,  fcusettera 

oia,  fa88a 

ciaro,  fa»8^ 

oiatura,  fcusadura 

3ina,  fiunnna 

^dio,  fiuHdi 

idioBO,  faatidios 

litlb,  faUtliiaa 

3a,  fadiga 

)are,  fttdigd, 

)080,  fcultgds 

,  destin 
izze,  faitezz 
bile,  faUibil 

jo,  stanza  del  tore  de  Voli. 
rino,  garzdn 
rato,  jatturaa 
iHugxann 

ella,  zuppa  de  ba^giann 
)80,  /avoids 

)ggiare,  vm«  <2e  Za  sda 

e,  partfi  politich 

3tto,  fazzolett 

,  /«rer 

3itante,  cAe  gp'  d  to  /ev«r 

'ugo,  ehe  seaseia  la  fever 

>one,  fevron  o  /ever  rf«  ca- 

ire,  feeondh 

^d 

fedel 

fodretta 

),  federal 

;o,  tradildr 

iciantiglidn 

io,  fiaegh  san 

%aegh 

,  col  mal  de  fidegh 


feloe,  >lrM 

feltrare,  feltrd 

feltrOf  /eWer 

femminella,  asetta 

femore,  Toes  <{«/  gardn, 

fendere,  s'eeppik 

fenditiira,  fessura 

fenomenale^  fenomenal 

feriale,  feruu 

ferimeniio,  ferimeni 

fermaglio,  fermali 

fermare,  fermd 

fermento,  fermeni 

ferragoBto,  faraost 

ferraio,  feree 

ferrare,  fera 

ferrarecoia,  ferrarezza 

ferrata,  ferrada 

ferrato,  ferraa 

ferriera.  mM 

ferro,  fer  de  eerusegh,  de  soprm 

feiTOY\2k.8trada  de  fer 

fertile,  fhriil;  ehe  rend 

fertilizzare,  ingrass^ 

fesso.  er^pp 

fessolino,  oadiroBuia 

festegglare,  /esteggi^ 

festino,  festtn 

festone,  ghirlanda 

festoBO,  ehe  fit  festa 

fetido,  ehe  temega 

fetore,  gran  spuzza 

fettuocia,  fettinna 

iiaocare,  r6mp 

fiaccatura,  a  taiai 

fiaccherajo,  fiaeearee  (in  dfe.) 

iiacchere,  fiaeeher  (in  die.) 

liaccona,  slteuia 

fiammiferaio,  venditor  de  soI/mo 

tiammifero,  fiammifer 

fiancata,  stoeeada 

fiancheggiare,  fianeheggia 

iianco,  fianch 

flasca,  jiasch  impaiaa 

fiaacheggiare,  fit  fietseh 

fiasoo,  Jmseh 

fiataocina,  afann 

flatare,  fiadit  i 

fiato,  fiaa  \ 

ficattole,  torlH 

ficcanaso,  ftcanas 

ficoare,  fieed, 

ficchino.  euriosell 

fico,  fien, 

fioosecco,  fiehseeeh 

fidanzare,  promett  in  spdsa 

fidare,  fidd 

fiele,  fel 

fieniie,  fe»t/ 

fieno,  fen 


FIE 


—  851  — 


FIS 


>ra,  fera  e  bestia  feroee 

»rsjolo,  ehi  va  a  iutt  i  fir 

^liare,  el  partori  di  besH 

lUOy  fiol,  fLOtU 

^ioociOj  jiozz 

IfUolacoio,  fiolasc 

piolo,  bugndn 

iniracoia,  hrutta  o  heUa  fiqtira 

nirinajo.  quell  delle  flgtirtne 

iMSce,  filaper 

[andaja,  filandera 

liuidiere,  fllandee 

lantropia,  am6r  del  progsim 

lare,  filit 

larmonico,  filarmonieh 

[atiocio,  iirtaell 

latoio,  jlkUoi 

latora,  fllculdra 

{ettBae,niettii 

letto,  fitett 

liale,  filial 

liera.  Irajila 

lo,  fil 

lone,  fildn 

losoio,  Jiloaof 

iltrare,  jiUrii 

lugello,  higatt 

lusello.  tela  de  firiaell 

inale,  final 

inalmente,  finalment 

Inanziere,  finanzier 

ine,  fin 

ingere,  fing 

jumeato,  jimment 

InimondOj  seonquasa 

inire,  fimi 

Ino,  /In 

nooohio,  fenoce 

Aoochiona,  martadeUa  e&n  fenoec 

intaggine,  fintaria 

Inora,  finadess 

nzione,  fimidn 

.0000,  galla 

ooinej  la  pell  de  Vuga 

oraglia,  faugh  de  atdppa 

oraio-a,  fioraja 

orame,  fioramm 

ore,  fidr 

orentineggiare,  toscaneggih 

oretto,  fiorcM 

,orito,  fiorii 

ottaro,  harholta 

rmare,  firmii 

Bchiare,  ssifdUk 

eobiata,  zifolada 

BOhietti,  ztfolitt 

Bobio,  zifol 

gciit,  fseiii 

gco,  fiseh 

iina,  estro 


flssare,  fissi^ 
fissazione,  fiseagidn 
fisso.  fiss 
fittajuolo,  fittacol 
Atto,  fitt 
fiume,  fiumm 
iiutone,  apia  doniealiea 
fiutare,  usmA 
flute,  neiata 
flagellare,  Aagelld 
flagello,  sfragell 
Aauto,  jlaut. 
flebotomo,  Jlebotom 
flemmone,  flemmdn 
floBoio,  floec 
fluido,  fluid 
flussione,  flttatidn 
flusso,  fltua 
tbciqa^  preja 
fooaocia,  earsenza 
fooato,  jogaa 
fooe,  aboeeh 
fochista,  foghiata 
foeolare,  fogoraa 
focone,  fogon 
focoBo,  fogda 
fodera,  foBudra 
foderare,  fodrdb 
fodero,  fceuder 
fogare,  fogdL 
loglia,  fceuja 
fogliata,  acartozzada 
toggia,  uaanza 
fogfiame,  faiamm 
foglietta,  quintin 
foglietto,  foielt  volant 
tbglio,  foRuJ 
fogna,  eiatema 
fognare,  fogndt 
fognatura,  eonddtt 
folata,  paaaada 
foia,  voRuia 
tola,  acherz 
follare,  foUit 
folaga,  fdlega 
folle,  matt 

folleggiare,  mattoeed 
follia, '  mattaria 
folletto,  follht 
folto,  foil 

fondaccio,  f6nd  de  bollega 
fomite,  ehoaa 
fondaco,  fondegh 
fondare,  fondd 
I'ondatore,  fondatdr 
fondazione,  fondasidn 
forbice,  foresetta 
fondere,  fdnd 
fonte,  fontanna 
forchetta,  foreellina 


GAL 


—  SSI- 


GEN 


galoppore,  galopph 

gfdvanioo,  galvanich 

galvanizzare,  qaUoanizza 

gambale,  gambal 

gambero,  gamber 

gambetto,  gambirocula 

gambo,  piecdll 

gambirto,  mossa  iradiiora  (scac- 

cbi) 
gambone,  niss 
gana,  vctuia 
ganasoia,  ganassa 
ganasoino.  tneez'oma 
ganghevello,  rampin 
ganghero,  eanehen 
ganza,  morota,  relazidti 
ganzare,  ptigii  el  sorbeU,  morosa 
garante,  garant 
garantire,  ffarantt 
garbare,  pt€ue 
garbatezza,  gentilezza 
garbato,  geniil 
garbino,  oella  manerinna 
garbuglio,  garbui 
gareggiare^  fd,  a  gara 
garettO)  sitneh, 
garga,  jllonna 
garganella  (a),  eanna  (a) 
gargozzo,  gargitttol 
ganbaldino,  garibaldin 
garoutolare,  pugnatia 
garofano,  garbfol 
garontolo,  pugn 
garrire,  ro»d  adree 
garzone,  garzdn 
garzuolo,  sciroRv 
gastigare,  castiga 
gastigo,  eastigh 
gattabi]ga,  presdn 
gattino,  gaiHn 
gatto,  gait 
gaudente,  egoUia 
gazza,  gasgxa 
gazzarra,  hordeleri 
gazzerare,  inganna 
gazzettino,  gazzettin 
gfe.  sgU 
geiare,  gela 
gelatina,  geladinna 
gelo,  gel 
gelone,  gel 
geloso,  gelds 
gelso,  mor&n 
gelsomino,  gelsomin 
gemello,  gemell 
gemito,  lament  fori 
gemere,  ebottl,  lamentass  piangetid 
geudanne,  carabiner 
generale,  general 
generalizzare,  generalisza 


generalitlt,  generaliiaa 

generabnente,  generalment 

generare,  gentrh 

genere,  gener 

genni^o,  genar 

genitore,  papd 

gente.  gent 

gentildonna,  6na  ^tobU 

genmno,  gendin 

genuflessione,  inge9i6ggiada 

gerla,  gerlo 

geranio,  girani 

gerente,  gerent 

gergo,  gergh 

germano,  jradell 

germogliare,  hutta 

getto,  g^ 

gestione,  gestion 

gettare,  bvUtd, 

gbetto,  gk^ 

ghettume,  bacean  de  ghtli 

ghiaooiaio,  giazzee 

gbiacoiare,  giazza 

gbiaocio,  giazz 

ghiaocmolo,  giaezcRu 

gbiaia.  gera 

ghiaiata,  ingertida 

ghianda,  gianda 

ghiaiotto,  saga  de  rizzada 

gbiandina,  vasett,  b€pgeUiHd\ 

ghiera,  aneU 

gbignata,  ghignada 

gbiotto,  golds 

ghiottoneria,  leeeardaria 

gbiottume,  piatHn  soagne 

gbiribizzo,  ghirxbizs,  estro         { 

gbiribizzoso,  pien  de  gkiribisi 

eaprizgi 
ghiro,  gira 
giaoobe,  de  gUt  che 
giacere,  stdt  distes 
giaciglio,  lettuse 
giacinto,  giacint 
giacchetito,  giaeehe 
giacobettone,  cacciaddra 
giallume.  gialddn 
giardinetto,  giardineU 
gigantesoo,  giganteeeh 
giglio,  gjili 
ginepraio,  inibroi 
ginepro,  zenever 
gingillare,  perd  el  tefnp 
gingillino,  ciribira 
gingillOf  belee 
gingillone,  fanagoUdn 
gingiva,  gengiva 
ginnastico,  ginnastich 
ginocchio,  gefM>ce 
giooare,  giuga,  seommeU 
giocbetto,  giughett 


GIO 


—  866  — 


GOB 


»oo,  gi4»uqh 
>oolaxore,  hussolottee 


ehe  pend  gib 


>condit&,  allegria 

>ielliere,  oreves 

>ire,  pbiUit 

>maUero,  pomalier 

>niaiite,  gtomaUera 

iTinotto^  giovinoU 

Dvare,  gtovii 

[>venoa,  vtteea  giovina 

overeocio,  godibil 

OTinaatro,  pivellaae,  harabott 

randola,  gxraaol 

ramondo,  vagabond,  gran  mag- 

giator 

randolare,  gironzd 

rare,  gird 

rarrosto,  menarost 

rato,  ro8i  al  sped 

ravolta,  pirotita 

rellare,  gironzd 

rellotto,  ruzeUott 

rigogolo,  firifiss 

ronzare,  gironzd 

ttare,  gittd 

^,  ffih 

uDDa,  marsinna 

abilare,  gittbilit 

ubilo,  gran  eonUnUzza 

uooareUo.  iriiquatirin 

ucoo,  badee 

aocheria,  siupiditaa,  asnatia 

udeo,  giudee 

udioare,  giudied 

udice,  giudes 

oggiolare,  gingi&vari 

ugno,  giugn 

mebbaro,  giuleppd 

ooo,  gioBugh 

nliyo.  alegher  e  content 

uradoina,  per  Diana 

umento,  oeztia 

uncata,  gidneada 

anoo,  gi4neh 

iingere,  arrivd 

untare,  ingannd 

iintura,  guintura 

urare,  gturd 

nstiftoare,  giuatified 

andula,  glandola 

i,  a  lis,  gh',  eec. 

oriarsi,  vantass 

oriiioare,  glorified 

laulare,  mogna 

laulio,  gnaOf  gnao 

looco,  gnoceh 

lorri,  nosiran 

lorsl,  sitntnuir 

ibba,  goeubb 


gobbo,  gtBuhb 

gocoioia,  gdita 

gocciolone,  badee 

goooiolotti,  aeoUidur  de  tore 

godio,  gran  gttat,  piesh 

golaocio,  golosdn 

goletto.  eoletto 

gomitata,  aombeddda 

gomito.  gombel 

gomitolo,  remiaell 

gonfiamento,  agdnfi 

gonfianugoli,  baaol6n  del  luster 

gonfiare,  sgonjfta 

gonfione,  pcieeiarott 

gonga.  maghella 

gongolare,  gibilld 

gonnella,  soeehetta 

gonzo,  piividn 

gora^  fosSf  rianna 

gorbia,  sgorbia 

gorgia,  gorga 

gorgozzule,  gargattol 

gota,  gafiassa 

gotata,  s*giaff 

graoobiare,  tappelld 

graoilento,  graeU 

gozzo,  goss 

gradire,  t^r€uli 

gozzoviglia,  naedada  in  eampagna 

graoidare,  el  vers  di  rann 

graffiare,  sgraMgnd 

gradaBsata^  bmada 

graffinBanti,  biffotl 

gradinata,  seaUnada 

gradino,  sealin 

graffio,  rampinera 

graduato,  grtulu€M 

graffito,  disegn  eiareseur 

gragnuola,  tempesta 

gramigna,  gramegna 

grammo,  gramtn 

gramola,  grhmola 

gramolare,  gremoUt 

grana^^lia,  granaia 

granaio,  aranee 

granaiuolo,  postee 

granata,  seoa,  seovin 

granata,  granada 

granohio,  gamber 

grandezzata,  sparada 

grandigia,  bdrta 

grandine,  tempesta 

granita,  jfrantda 

granooohiaia,  sgarza 

grasoino,  ispettor  de  annona 

grappolo,  sgrazza 

graspo.  earuspi  delVritga 

grassaiore,  assaltaddr  de  strada 

grassello^  toeehell  de  grass 

grasBOCOio,  grassottlll 


GRA 


—  ffi6  — 


GRU 


grata,  ferrada 

gratella,  gratieola 

gratioolato,  gpallera 

grato,  riconoseent 

grattacapo,  fasUdi 

grattaculo,  grattaeuti 

grattugiare,  grattd  el  farnutgg,  ece. 

gratuiu»menie.  a  maeea 

gravare,  grata 

grave^  grev 

gTegzio,  sgresg 

grembialata,  seossalada 

grembiale,  seossaa 

grembo,  scoas 

gremito,  pien 

greto.  letl  del  jtumm  stUt 

gretoia,  fl  de  fer  o  de  legn,  fet*- 

ritt  de  la  gaboia 
gretto,  apilore 

griccia,  eazzuu  (dei  bambini) 
gi-idare,  va«a 
giido,  sgar 
grigiolato,  sgiaspe 
griib,  musdn 
grigio,  gris 
grillega,  hrughera 
grillare,  s^eioppeitd  (del  burro  che 

frigge) 
grilletto,  prillett 
grillo,  art 

grimaldcllo,  garibdldin 
gvingA,  eresp 
grmzohna,  re8<nu 
grippe,  <jrr»pj9,  influensa 
groncioio,  morgeil  de  pan 
gromma,  eroppa 
groppone,  gaaubba 
grottesco,  grotteaeh 
grovi^liola,  intorHament 
grucoia,  scanaeia 


grugnire,  /A  el  vers  del  ^ 
grufolare.  eereit  per  terra, 

scell,  c&nt  el  muson 
grufiio,  grtign 
gnuleria,  aanada 
grullo,  stupid 
grumo.  toeeheU  de  sang'u 
grumoio,  sdriEU 
gruzzolo,  danee  de  part 
gua',  guardaf 
guaraare,  passd  a  p^  6n\ 
guado,  guhX 
guaina,  fceuder 
guaire,  sguagnl 
gualcire,  straf&gnA 
guanoia.  ganassa 
guanoiale,  edssin 
guantaio,  gtMfUee 
guantiera,  oabari 
guardamano,  manopola 
guardanidio,  ceue  niaroeu 
goardingo,  ehe  9d  c<hU  i 

pidmb 
guarire,  gtMri 
gnamire,  guaml 
guasconata^  sparada 
goastameetien,  guastamestee 
goastafeste,  seeeabaU 
guattero,  sgticUter 
guazzare,  sgtiazssd 
guercio,  loseh 
gufo.  lordeeh 
gugbata,  guggiada 
guidaiuola,  guida,  veieea  mt 
guidaleaco,  guidaleseh 
guiderdone,  rieompensa 
guinzaglio,  corddti 
guizzare,  sguiszti 
gustare,  gusti^ 
gutturale,  v6s  in  gola 


iattanza,  superba 
iattura,  rovmna 
iccio,  tise 
Iddio,  e2  Signer 
ideaooia,  brutta  idea 
identico,  identich,  tal  e  qiial 
idiiirnaj  parldt 
idoleggiare,  idolalrd, 
idoneo,  bon  a...  de 
idropioo,  idropich 
ignaro,  che  sh  no 
ignavo,  poltrdn 
ignorare,  savl  minga 


ignoranteg^iare,  igi\oranHsi» 
ignoraate.  ignorant 
ignudo,  biott 
iffnoto,  minga  eonoaeuu 
ilare,  aUegher 
ilarilM,  ilaritaa 
illanguidire,  diventik  languid 
illeoifo.  tninga  leeit  ^j 

illegibiie,  ehe  se  pd  minga  leg 
illeso.  8€uv 
illibaio,  sema  magg 
illimitato  senza  limit 
illiTidire,  diventik  livid 


IHB 


-857  — 


IMP 


»allatore,  imb€Ulador 
alsaxnare,  imbaUamit 
andire,  mHt  in  tavola 
acare,  andii  a  vermin 
aouceare,  itnbtieenceass 
ambolare,  vegni  i  oee  luster 
arazzare^  infeseiit 
>asaiiiento,  btigament 
tasoiata,  imbiueicuia 
»astardire,  imbaslardl 
lerbe,  sema  barba  piv^ll 
lestialire,  andit  in  MSlia 
»ftvato^  imbevuu 
danchino,  sbianehin 
>izzarire,  sbizzarl 
lizzire,  inreUma 
^ottatoia,  pedHoldn 
»ozzaohire,  reatdt  ctzerb 
>ozzaohire,  inUsighiss 
>ozzlaare,  itnbeUeUass 
iraoare,  fassh^  imbnmd 
>raiioar8i.  miUes  in  del  rose 
irattaoarie,  6n  lelterato  de  gtra- 
azz 

>rattare,  aporcd, 
>Tatto,  spegcue 
)Toooiare,  eemenla 
jreociata,  etUeestruzz 
jroooare,  itnbroeeil 
jrodolare,  sbrodold 
)rogliaooio.  imbroi  terribU 
)rogliare,  imbraiA 
jTonciare,  metl  el  tniudn 
lubbolarsi  inibdzzaraasen 
)raiure,  diwnidk  seur 
moatare,  fd  la  bugada 
)aUettare,  inslaeheU^ 
)arrare,  diztend  el  butter  zul  pan 
)U8oherarBi,  imbozzaraszen 
jusecohiare,  imbuzeeedt  (eontra- 
io  de  abuzeeedi) 
>ato^  pedriceu 
)iizzire,  ingrugniaz 

>azzito,  pien 

tatore,  ehe  imita 

aanioare,  tnittegh  el  manich 

nascherarsi,  nihitez  in  fnaaehera 

laochiucare,  imptteeiugh 

>accio80>  fiecancLzz 

aaturo,  minga  madur...  a  tir 

nedesimarsi,  immedesimasz 

aemorabile,  fceura  delta  me- 

voria  di  omen 

aer^cre,  melt  in  Va^ua 

aentevole,  ehe  mertta  minga 

misoliiarsi,  immiz^eiazz 

aodesto,  minga  modezt 

nolare,  melt  a  m^ui 

nondizia,  rud 

Dntabile,eA««epd  minga  eambia 


impaccio,  faztidi 
impadronirsi,  impadronizz 
impaginare,  tmpaoind 
impagliare,  impaih 
impalanoato,  azzada 
impalato,  impalaa 
impallarsi,  ifnbtUlazz 
impallidire,  diventd  zmorl 
impanoare,  f&  zettd,  zii  6na  banca 
impaniato,  tngeraa 
impannare,  ordl  e  tezz 
imparare,  impard 
imparaticoioj  mal  digerida 
impareg^iabile,  ehe  g'd  mitiga  el 

zo  part 
impasticoiare,  imptuUzzii  zi* 
impastocohiare,  inventa  zii 
impastoiare,  fazza  zii 
impataccare.  impataeeH 
impaurire,  jh  paura 
impazzire,  diventd  matt 
impattarOj  impattd,  . 
impazientirsi,  perd  la  paaiensa 
impazzameato,  immattmenl 
ipipeoiare,  impezd 
impegnare,  impegnii 
impegnoso,  prepotent 
impegolare,  impezd 
impelasarsi,   mettez  dent  fina  at 

eoll  (in  d*&na  robba) 
impelliociare,  impeUizzd 
impennare-arsi,  tmpenni^-€uz 
impennata,  impentCada 
impensierire,  m^tt  in  penzer 
imperioso,  imperidz 
imperversare,  fit  di  gran  gtuut 
impetO)  impeto,  furia 
impermalini,  impermalizz 
impettito,  impettaa  (di  cayallo) 
impiagarsi,  andd  a  piagh 
impiantito,  zoeul  de  quadrei 
impiastro,  impiazter 
impiastrarej  %7npiaztrA 
impicoato,  %mp%eeaa  (nel  vestito^ 
impiooiare^  da  dizturb 
impiooiarsi,  avegh  a  ehe  fh 
impicoiastrade,  zeeeahall 
impicciOj  impiee 
impicoobre,  zpieeoH 
impiegaref  impieph 
irapiefosiro,  im^ptetosi 
impillaccberare,  impalUizz 
impinzare,  impienl 
impiombare,  xmpiombdL 
impiparsi,  impipazzen 
iini>lacabi]ey  ehie  ze  pd  minga  iirit 

gio 
implorare,  implorot 
imporrare,  zearbonll 
imporcare,  zporeik 


IMP 


--858  — 


IKC 


imporre,  imponn 
impolYerarsi,  impolverasg 
impomatare,  d«u$  la  pomada 
impostare,  tmpostit,  registrh 
impottmiooiare,  earpognd 
importunare,  seeeit 
importuno,  seecaball 
imposseBsarsi,  ftut  padrdn 
impotente,  etie  p6  no 
impreoazione,  maUdissi&n 
impregnare,  tmpregnd, 
impresario,  impresari 
impratiohirBi,  %mpratichi»s 
impronto,  sfaedaa 
improBoiuttiTe,   ditenth  seech  (di 

persona) 
improYYisata,  improwisada 
impreYeduto  minga  j^reivisi 
impreYidente,  ehe  sa  no  prevede 
imprigionare,  mett  denter 
improYYisare,  improwisi^ 
impugnatura,  impugnadura 
impunUre,  eusH  reiasser 
impuntura,  eueidura 
impugnare,  impugnd 
impuiso,  spinta 
impuntigliarsi,  impdntigliass 
impuro.  minga  fietl 
imputaio,  imputaa 
imputridire,  diventd  marec 
inanellare,  rizzh  (di  capelli) 
inarpicare,  rampegd' 
inaoetire,  diventd  ase^ 
iualberare,  aJsd... 
inappetenza^  minga  de  famm 
inandire,  diventd  seeeh 
inaspettato,  minga  spettaa 
incalappiare,  imbroid 
incallixo,  ostinaa 
incannarej  ineannd 
inoaniiatoio,  ineannatori 
incannatore,  ineannaddr 
inaccessibile,  inaeessibil,  ehe  ge  pb 

minga  anaagh 
incannucciare-ata.  fassadura 
incantare,  ineanta 
incaparsi,  ostinass 
incappare,  da  o  borld  dent 
incappellare,   Happd  cappellj  im- 

pernialisg 
inoarnito,  ineamaa 
inoagliare,  Irovd  ostacol 
incaroguire,  inearogni 
incalzare,  ineahsd 
incamminarsi,  mettes  in  strada 
incartare^  ineartd 
incauto,  imprudent 
incartocciare,  fa  sii  in  d'6n  sear- 

tozz 

inoanutire,  diventd  blanch 


incassare.  incastd 
inoapacita,  ineapetdUMa 
incapriccirsi,  vegni  6f^  eai 
incasso,  ineast 
incaroerare,  meit  dent 
iocarioare,  inearied 
inoastrare,  ineastrd 
inoastonare,  incattwid 
incatorzolire,  intisighl  (delle 

te) 
inoastro,  ineatter 
incatramare.  ineatramd 
incatenare^  ineadend 
incaYare,  tneavd 
inoaYioonlare,  mett  di  eaviec 
inoensare,  incetiad 
inoendiare,  ineendid 
inoerato,  inceraa 
inoenerire,  mandd  in  sener 
incenso,  ineens 
inoerto,  ineert 
inoentlYO,  Uivagiaeugk 
inceppare,  mett  oetaeol 
inoeralaooare,  mett  eerdlaeta 
inoerare,  ineerd 
ineerchiare,  m^tt  i  sere 
incespieare,  toppied 
inohiodato,  inetodaa 
incbiodatura,  ineiodadura 
inchioster,  ineioater 
inoicciare,  fd  6n  hn9  in  to 

dn  tai  in  la  pell 
inobiudere,  mett  dent 
inoiampare,  toppled, 
inoignare,  meU  a  man 
inomirigoare,  pottigni^ 
inoincignare,  strafoid 
inoiprignire,  invipert 
incinta,  gravida 
inoitare,  eeeitd 
inoitrulure,  diventd  stttpid 
inclYile,  paisan,  viilan 
inolYilimento,  eivUtaa 
inclinare,  inelinare 
inclinazione,  inelineutidHf  nwti 
iuooociare,  eiappd  eappell 
incoerente,  ineoerent 
incognito,  ineognit 
incombensare,  incomhema 
inoompatibile,  ehe  ee  po  no 

pail 
inoompleto,  ineompletl 
inoomprensibile,  ehe  ae  eapiu 
inoonoiliabile,  ehe  »e  ponofa^ 

dd  d'aeord 

incoraggiare,   ineeraggid,  fit 

ragg 
incordatura,  ineordadura 
Inoomatura,  natural 
incorattibile,  ehe  gepd  H9  ten 


INC 


—  859  — 


INF 


redulo,  ehe  ered  no 

rinare.  ereppass 

rooicoiiiare.  ineroseggid 

rostatara,  tnerostadura 

Aoo,  indegh 

ebitarsi,  tndehitass 

ettare-arsi,  p€usd  parolla  e  attr- 

d  d'aeeord 

iana,  indianna 

iaTolato,  indiavolaa 

ioe,  indes 

ioibile,  de  n6  dl 

letro,  ifidree 

igente,  paver 

irizzo^  tndirizz 

isoiplinatezza,  eatUveria 

ispenBabile,  indigpensabil 

isposizione,  induiposundn 

.ole,  earatter 

.olenzire,  avegh  di  dolorilt 

.OBsare,  mettess  adogg 

Lovinello,  indovinell 

Lovino,  indovin 

LUgiare,  tardd  a  fa 

lugio,  ritard 

Lurre,  indii 

ffabile,  ehe  se  p6  no  esprimm 

fficaoe,  ehe  Hess  nd 

rte,  ehe  se  mceuv  no 

agottarsij  infagotiags 

arinato,  tnfarinaa 

arinatura,  infarincidura 

Brraiolarsi,  inkiharass 

Llaeapi^io.  augella 

Hare,  xnfila 

llata,  infilada 

llzare,  infihsd, 

Luire,  in^uenzh 

tmo,  injfim 

boare,  infogd, 

ognarsi,  tmpettokus  (in  facceu- 

le  loscne)  impiastnus  in  d'&n 

legozi 

broatiira,  inforeadura 

brmare,  informit 

brme,  senea  bonna  forma 

brmioolamento,  t  fortnight  €i- 

egh  i  formigh 

brmauk,  injormada 

brtire^  dapph  del  fort 

brtunio,  aiegragia 

brzare,  diventd  fort 

bsoare,  diventdi  seur 

bttersi,  infotttusen 

racidire,  aiventa  marse 

rangere,  romp 

rascare.  quaUh  de  fra»eh 

'ratire,aioen<d  rwetof  i(dei  bachi) 

'razione,  trasgreasidn 

reddare,  raffredeus 


infreddatara,  raffreddr 
infrullire,  diventa  froll 
infmsoare,  buUh  sott  gdra 
inf ruscato,  eonfus 
infunare,  tigit  . 
infun^hire,  diventd  unuff 
infonare,  andii  in  funa 
infusione,  infusidn 
infusorio,  inftuori 
infuBtirsi,  d%ventd  dur  (del  corpo) 
ingabbanatOy  intabarraa 
ingabbiare,  mett  in  gahbia 
ingabbiata,  redada 
ingabbolare,  ingaiiboUk 
ingaggiaM,  ingaggiit 
mgagliardirey  dtventd  fort 
ingailuzzirBi,  tiroes  su 
ineambalare,   mett  in  di  gambai 

(stivali) 
ingannevole.  ehe  inganna 
ingelosire,  ja  diventit  gelds 
ingente,  gross 

ingentilire,  fa  diventa  gentil 
ingoBBire,  mori  del  eaMn  (baohi) 
inghebbiare,  stopnin  el  goss 
inghiottire,  manah  gib 
inghirlandare,  mett  di  ghirland 
ingiallire,  diventd,  giald 
inginoccbiarsi,  mettes  in  genoee 
inginoochiatoio,  ingenoggiatori 
ingiun^ere,  comandd 
ingioBtifieabile,  ehe  se  po  no  giu- 
,  sHjM 

ingoiare,  mandd  gi^ 
ingolfarsi,  ingolfass 
ingollare,  maiMM  gib 
ingoloBire,  fa  gola 
ingombrarej  infeseia 
ingombro,  mfese 
ingordina,  raspa  grossa 
ingozzare,  ingossii 
ingraciUre,  mvenla  graeil 
ingrandire,  diventd,  grand 
ingraasare.  ingrassh 
ingrasso,  (ngrass 
ingraticolata,  telar  de  spallera 
ingratioolato,  ferradeUa 
ingravidare,  ingravidH 
ingrediente,  ingredient 
ingroBBO,  ingross 
ingruUire,  dtvenldi  stupid 
inguaribile,  ehe  se  pb  no  guari 
inguine,  vareh 
imbire,  proibi 
iniettare,  sehizsa  dent 
inimicaTBi,  fass  6n  nemis 
inimioizia,  nemieizia 
innaoquatojo,  daquador 
innaffiare,  daquA 
innegabile,  ehe  se  pb  no  negb. 


INN 


—  860  — 


innestare,  inestd 
innocente,  intiocetit 
innocuo,  che  fa  minga  del  mal 
innovare,  fa  robb  ncBuv 
innuzzolire,  meit  voRuia 
inoliare,  ou& 
inquietare,  inquiet^ 
insaccare,  insaeed 
insaccato,  insaeeaa 
insalatiera,  insalatera 
insaldare,  inamidd 
inooulare,  inesid 
inodoro,  »enza  oddr 
iiiBatanassato,  indiavolaa 
inoftengiYO,  eke  offend  nd 
mseoohire,  diventa  magher 
inbperoBO,  che  sta  u  fit  nient 
inserto,  inserii 
inopportuno,  minga  a  temp 
inorgoglire,  fit  diventit  sgonfi. 
ioserviente,  inservient 
in^uadrare,  mett  in  quader 
insieme,  insemma 
infiipido^  insipid 
insanabile,  eke  se  pd  no  sanib 
insanguinare,  sporeit  tie  sang'u 
insonnito,  ituiormentaa 
ineulso^  insula 
inseguire,  eSr  adree 
insensataggine,  stupiditaa 
inseiiBato,  sema^  sens 
insoddisfatto ,  minga  sodisfaa 
insolazione,  edlp  ae  s6 
insolvibile,  che  pd  nd  pagit 
insonnia,  manea  de  sogn 
insoBpettirc,  mktt  in  sospett 
instaoile,  che  stit  minga  fermo 
instancabile,  e?ie  se  straeea  nd 
insudiciare,  sporcdt 
insulBcieote,  minga  assee 
insuperabile,  che  se  pd  nd  superd. 
insuperbire,  diventit  superb 
intagliatore,  intajaddr 
intaglio,  intdi 
intanto,  intant 
intasare,  raffrcddoM 
intascar,  m.eti  in  saceoeeia 
intatto,  minpa  toecaa 
intavolarc,  tntavolit 
intavolato,  intavokta 
intelaiare,  mett  sul  telar 
intemerata,  inlem,erada 
intemerato,  galantom&n 
intemperie,  tntemperi 
iiitendere,  intend 
intenditore,  intenditdr 
interdetto,  interdett 
interfogliare,  mett  di  fceui  bianeh 

in  d*on  liber 
interiore,  interidr 


interito,   drizs   e    tirnia    com 

steech 
intemare,  intemd 
inteso,  intes 
intestare,  intestd  _ 
interminabile,  che  ftftiss  pk 
intignare,  eamolit 
intirizzare,  p€Ul  &n  frkgg  I6dtf\ 
intonaoare,  stabile  (oi  mnri) 
intonso,  minga  refilaa  (d   lib 
intoppo,  intopp 

intormentito,  senti  ph  attaeek. 
intrabicoobire,  anda,   git  q\ 

che  donda 
intrampalato ,    come   dn    irarn^ 

iundd) 
inirecoiatura,  intreceiadnra 
intreccio,  intreee 
intriguante,  intrigmnt 
introito,  introit 
intniglio,  poceigh 
imbruglione,  iinbroidn. 
intnipparsi,  casdass  in  la  gtut 
intiepidire,  fd  divetUa  tered 
intimorire,  fit  paura 
intingere,  mota 
intingolo,  piatiin 
intisiohire.  diventh  tisich 
intraprenaere,  m^ttess  adree 
intrepidezza  gran  eoragg 
intuito,  intuundn 
inumazionCj  seppellifnent 
inumidire,  tnumi^R 
inyacchire,  vegnl  el  giald^n  ( 

chi) 
inveire,  vosdt 
inventariare  inventarid 
inyentario,  inventari 
invernata,  invemada 
inyemioiare,  invemisd 
investigare,  rugagh  dent 
investirsi,  mvestiss 
invetriata,  invedriada 
inviperitOj  inHperii 
invitare,  %nwda 
inyitto,  che  se  vine  nd 
invooare,  damd 
invogliare,  mhti  vcRuia 
involtare,  involtUt 
involtiuo,  fagotteU 
involto,  fagotti  paeeh 
inzaooherare,  infangh 
inzafardare,  sporcit 
inzeppare,  calcik 
inzipillare,  imboccHt 
inzolfare,  solforit 
inzuocherare,  salit  (pop.) 
ipecacuana,  pipaeuana  (id.) 
ipocondria^  peedndria  (volg.) 
irrigare,  da  Vacqua 


IBB 


—  861  — 


1ST 


•ritare,  /A  inrabi 
riverenza ,   maneama   de   rite- 
remza 
Toinpere,  vegnl  dent 
M>lato,  isolaa 
itesso,  istesa 


isti^are,  mktt  sii  (pop.) 
istrioe,  rise  porseell 
istniire,  iattmi 
istupidire,  divenlii  stupid 
iTi,  n 


Al>arda,  r<Buda  {mena) 

Bt'bbro,  laver 

Btl>l>rata,  eolp  edi  laver 

ekl)l)rono,  laver  gross 

Btl>OTi08o,  lavoraddr 

Aocio,  dandinna 

Ekcerare,  strascia 

acero,  stra^ciaa 

Eborima,  lagrima 

Aorimoso,  piangiorenl 

acohetta,  racehetta 

adxtLf  la  saccoccia  de  denter 

adro,  lader 

acLronaia,  bosch  de  la  nierlada 

adroncello,  ficeu  lader 

adronata,  ladrada 

adroneggio,  robaJizsi 

a^o,  lagh 

aico,  laieh 

aido,  infamftia 

aidiune,  troiada 

ambiccare,  lambieed 

ambire,  leecd 

amentare,  lamenta 

amentio,  lament 

amiera,  lamera 

aminarej  lamina 

aminatoio,  laminaddr 

ampada,  lUmpeda 

ampadario,  lampedari 

ampaneggio,  lusiiada 

ampante,  lampant 

ampionaio,  lampedee 

ampione,  lampeda 

ampo,  sdmta 

iampone,  fambrosa 

ancetta,  lametta 

anoiare,  buttiL 

ianoiere,  lander 

ianoio,  slanHo 

ianternone,  lantern6n 

lanuto,  lanaa 

iapidare,  lapidd 

iapide,  tapida 

lardellare,  instaehetta 

iardo,  lard 

largheggiare,  largheggia 


largo,  largh 
largoccio,  larghett 
lasciare,  lassa 
lasciata,  lassada 
lasoio,  laseitt 
lastricare,  mett  i  prei 
lastrico,  selciaa 
latrina,  latrinna 
lattaio.  lattee 
lattaiolo,  de  latt  (dent) 
latteggiare,  sfumd.  via 
latteo,  de  latt  (coldr) 
latticinio,  latiieini 
latticinoso,  latticinds 
lattiera,  lattera 
lattivendolo,  lattee 
lattone,  c6lp 
lattongolo,  vitell  de  latt 
lauto,  abbondant 
lavamimo,  lavaman 
lavata,  lavada 
layatiyo,  lavativ 
lazzarone,  kuseardn 
lazzeruola,  lazzarin 
lazzo,  scherz 
lecco,  ballin 

leccone,  golosdn,  leceearddn 
leccume.  leccardaria 
legaociolo,  ligamm 
legare,  ligd 
legatura,  ligadura 
legge,  l^ 
leggiadna,  belleeza 
leggiadro,  bell 
legglo,  lettorin 
leggitore,  letter 
leggiucchiare,  leg  a  salt 
legnare,  bastond 
legnaia,  legnera 
legnaiolo,  legnamee 
legname  legnamm 
legnata,  legnada 
legno,  legn 
le^me,  verdura 
lei.  lu,  lee 
lellare,  cinquantd 
lemme,  aeUtsi  ■ 


LEN 


lena,  fivM 

lendine,  Itndin 

lenire,  quieith 

lente,  Uni 

lentioohia,  tantiggia 

lenza,  Hrlidanna 

leone,  Uon 

lepldo,  l^pid 

lesBare,  catis  a  less 

lessioo,  diziotiari 

letamaio,  ruera 

letame,  sellamm 

letizia,  eontentezza 

lenzuolo,  lefV8<Bu 

leppare,  seappd^  rdbd 

lepre,  legdr 

lereia,  spordzia 

lemia,  vessiga  (di  ragazzo) 

lesina,  lesna 

lesso,  Uss 

lesto,  list 

letare,  spdred  de  ccuica 

letioare,  UHad 

lettiera,  lettera 

levamacchie,  eavamagg 

levame,  levaa 

levataccia,  iropp  a  hon*ora 

lezzo,  porcaria 

libbra,  lira 

libeoclo,  vent 

libellula  seidra 

licenzioso,  sboeecia 

lieto.  content,  alegher 

lieviio,  levaa 

ligio,  attaecoM 

limitrofo,  eonjinant 

limosinare,  cered 

lindezza,  nettezza 

lezio,  vergna 

lezioso,  saoleinaa 

lezzo,  spuzza 

libello,  libell 

libraio^  libree 

libriocino,  librettin 

libro,  liber 

limonata,  limonada 

limone,  limdn 

linguaccia,  lengtiascia 

linguaociuto,  lenguaseida 

linguetta,  lenguetta 

lioHeme,  linosa 

lisca,  resea 

liquefare,  andd  in  aequa 

li^uirizia,  regolizia 

litigioQo,  ehe  ghe  pias  a  litigd 

litro,  liter 

livore,  resea  in  gola 

lisciatura,  eavezzada 

liso,  lis 

lite,  lit 


-862- 


livido,  livid 

lo,  el 

locale,  local 

looanoiere^  est  e  loeatider 

looare,  ajfittd 

locoo,  l&eeh 

looo,  IcDugh^  sit 

lodare,  loida 

loggia,  lobbia 

loguo,  loiBui 

lona,  sloffa 

logoro,  strcuciaa 

lombata,  lomhrelt 

lombatello,  lombreilin 

lonzo,  slom 

lontra,  ludria 

loppa,  pula 

loquaoe,  eidaretta 

lordo,  Mrd 

lordare,  sj^oreH 

losoo,  tdhts 

lotto,  lott 

luooiconi,  gottdn 

luociola,  lusirtBula 

lucoioare,  Itui 

luociolare,  caragnd 

luoe,  lus 

luoertola,  luseria 

lucido,  lueid 

lucignolo,  sloppin 

lucrare,  gtMoagnagh  s6ra 

lucro,  guadaqn 

ludibrio.  ludibri 

luglio,  lui 

lu^bre,  che  fit  piang 

lui,  Ih, 

lumaca,  lumaga 

lumaoaglia,  pxovisnetta 

lumacato,  snmggiaa 

lumaoone,  lumagdn 

lumaio,  lampedee 

lume,  lumm 

lumioino,  lumin 

lumiera,  lampedari 

luminaria,  iltuminaguin 

luminello,  boeehell  de  la  In  mm 

luminoso,  bell  eiar 

luna,  lunna 

lunario,  lunari 

lunaticoj  lunatieh 

laogaggine,  Idngaggin 

lungagnata,  tirttera 

lungheria,  tiritera 

luughezza,  I6ngheez€t 

lungi,  Ionian  * 

lungo,  Idngk 

luogo,  UBugh 

luogotenente,  tenent 

lupa,  sgajosa 

hipinella,  Ininasc 


LUP 


—  863- 


LUS 


kino,  luin 

lO,  Uff 

ido,  lurid 

inga,  promeasa  sbalUida 

ingare,  luHngd 

inghiero,  ehe  luainga 

Bazione,  glogcidura 


IdBtrascarpe,  deerottcRur 

lustrare,  histrd 

lustrino,  Itutrascarp 

luBtro,  Itister 

luta,  sbir 

hittuoso,  che  fa  mi>Uo  dispicue 


3X 


«cai,  eiappen  6n  alter 

«c  irone,  maear&n 

«cliia,  maggia 

kochiare,  amaggid 

kcohinare,  TMtchind 

boellaio,  maeelar 

«ellare,  maeelld 

kohia,  furbaria 

bohioDe,  furhdn 

loigno,  sassdn 

Msilento,  magher 

Msinello,  nuunin 

Msino,  nuBula 

keinone,  spendaeeidn 

^ula,  maggia 

^amigella,  popola 

bdia,  eassa 

Are,  mamma 

hdreforma,  mader 

^revite.  m^idervid 

testrucolo,  maestrin  del  lella 

kgari,  meufara 

.ggio,  witffir 

,gro,  magher 

gio,  wtfflr  (r«) 

gistrato,  magistraa 
glia.  maia 

gliexta,  cwetta 

glio,  mdi 

gnanimo,  omm  rnr 

gnano,  magnan 

lale,  porseell 

laooio,  minga  mal 

laccorto,  eiall  imprudent 

landato,  malandaa 

laudrioo,  baloss 

lanaggia!  7nareadetlf 

lanno,  malann 

laparata,  malparada 

latiocio,  m^zz  in  Ibech 

lato,  amalaa 

lavezzo,  guaalaa 

lavoglia,  malav<Buia 

ioaduca,  hmti  mal 

IcoDcio,  malcoiisHaa 


maloontento,  maleonlenl 
malooBtume,  catliv  usanz 
maldestro,  minga  bdndefdaffari 
maledetto,  maladett 
maledire,  miUedl 
inaledizione,  maUdizidn 
malfare,  malfd 
male,  mal 
malesoio,  ear  roll 
malessere,  malesaer,  qndgnera 
malincuoro  (a)  malvolontera 
malinteso,  malintes 
mal  legato  buseechin 
mallo.  derla 
malfiaato,  maljident 
malgarbo,  sgarb 
mal^rado,  anea  ben  che 
mahgno,  malian 
malizioso,  mmizioa 
malleabile,  ehe  se  po  lavord 
mallevadore,  ehi  ata  garante 
malnato,  malnatt 
malpensante,  malpenaant 
malpiglio,  eera  bruaea 
malpratioo,  malpratieh 
malsano,  malaan 
malta,  molta 
maltagliati,  maltaiaa 
maltrattare,  malirattd 
malumore,  m,alumor 
malvagio,  eaitiv,  baloaa 
malvivente,  malvivent 
malvoDe,  malvon 
mammacheta,  gatta  morta 
mammamia,  geauitell 
mammolaf  vioRula 
maData,  m^inada 
man  care,  moaned 
raaocinata,  baloaaada 
mancino,  munzin 
mandamentOf  mandament 
mandare,  mandd 
mandata,  mandada 
mandnto.  mandaa 
raandibola,  oaa  de  la  ganassa 
niandorla.  armandola 


MAN 


—  8ft4  — 


VOL 


mandorlato,  eroceant 
mandi'a,  bergaminna 
maneggiare,  maneggid 
maneggio,  inanegq 
inaneaoo,  manasci&n 
manette,  manett 
mangeria,  hoceonada 
mangiafagiuoli,  mangiafaactu 
mangiamoecoli,  pret  vieeiurin 
mangiapane,  mangiapan 
mangiapreti,  man^iapret 
mangiare,  mangia 
mangiata,  mangituia 
mangiataccia ,    disordiii     in    del 

mangid 
mangiatoja,  niangiaddra 
mangiatore^  mangi^i 
mangiatutti,  spardn 
mangiuochiare,  mangiuscid 
mamaco,  matt 
manichino,  manscidn 
manico,  manich 
manicomio,  inombell,  senavra 
manioottOf  guanlin 
maniera,  manera 
manieraccia,  maiieraecia 
manierato,  manieraa 
manicrina,  bell  fd 
manieroso,  gentil 
manitattore,  manifaitdr 
manifesto,  manifest 
maniglia,  hrazzalett 
maniao,  seiainpin 
manipolare,  manipoUi 
mauipolo,  mMntin 
maniscalco,  maniscalch 
mano,  m,an 

inanoscritto,  inanoscHlt 
manoso,  a  la  man 
mauovale,  manoval 
manrovescio,  s'giaffdn,  slavion 
mantcoa,  maniecea 
mantecare,  mMnteccd 
mantelletta,  mMntellina 
mantello,  mantell 
mantenere,  mantegni 
mantenimento,  mnnteniment 
manteuuta,  m,antegnxida 
mantice^  boff^tt  gross,  mantes 
manti^lione,  mantigadn 
luantiie,  tovaia  grossa 
manubrio,  manubri 
manutengolo,  che  ten  a  man 
manzo,  tnafiz 

mappamoiido,  mappamdnd 
maraschino,  rosolt 
marayigliare,  stupl 
maraviglioso,  m,aravigli6s 
marcare,  marcd 
marchese,  marches 


marehiano,  tanto  faa 
marchio,  segn 
marciapledi,  mareiape 
maroiare,  mardd 
maroiata,  mardcida 
maroire,  mara^ 
maroita,  m^irseitia 
marcitinra,  maraeidura 
mare,  mar 

maren^hino,  marenghin 
mareBciallo,  maresciaU 
margheritina,  margariHn 
margiuare,  margind 
marginatura,  margintulura 
marine,  murgin 
marmaio,  marinar 
marinare,  marind 
marino,  marin 
marioleria,  balassitda 
mariolo,  baloss 
marionetta,  mctgaUell 
maritare,  maridd 
marito,  mart 
marmaglla,  eanaia 
mai*mino,  tappell 
mai*moccnio,  fiolin 
marmorlzzato,  marmorvssaa 
marrancio,  cortella  de  beeekee 
marrochino,  mardcehin 
marrone,  mardn 
martellata,  marlellada 
martellare,  marteUd 
martellina,  martellinna 
martello,  marlell 
martinello,  martin 
martinicca,  meeeanlch 
martire,  mdrtir 
martora,  torment 
marzolino,  marzolin 
marzapane,  marsapan 
marzo,  m,arz 
mascarpone,  masearp&n. 
miascherina,  ma^eann'na 
masoherata,  maacarada 
mascherone,  mascarihi 
maschile,  m€uchU 
machio,  mas'e 
massiooiata,  ingerada 
masBacrare,  massaerd 
masticare,  mastegd 
massaio,  massee 
maBseiizia,  roba  de  C€i 
massicoio,  mcusigz 
mastio,  robinh 

materassa-aio.  matarazz-aszei 
mastracoio,  dtstiltUldr 
mastino,  mastin 
mastro,  master 
matrioolato,  matricolaa 
matassa,  as^a 


;j 


MAT 


—  8r>5  — 


MEN 


^'ta.ccioiie,  mattdn 

tarello,  matieU 

iterello,  eanella 

iierui^iolo,  mess  matt 

itiniero,  eke  leva  sit  a  bondra 

Timoiiio,  matrimoni 

i^,  'inatt 

;toiie,  qtvadrell 

ttonella,  i  spond  del  bigliard 

Turare,  mculnrd 

;urita,  maturitaa 

szagatti,  mmzzagati 

szapicchio,  maazabhcea 

szastanga  (a),  c%i\t  bioti  (a) 

szo.  mazz 

Ezetto,  nMtzsett 

szolino,  mazzeUin 

Bzuolo,  mazzceu 

,  mi 

ftndi'O,  ruse 

3ca,  vernis  copal 

3oaiiico.  nieceanieh 

la^lia,  midaja 

lagione,  medajdn 

iesimo,  Pistese 

licare,  mediea 

iiatore,  medialdr 

licina,  medesinna 

licinalc,  medicinal 

iicatura,  fassadura 

iico,  medieh 

Tlio,  mei 

Jiocre,  cost  'cosi 

iitare,  pensa 

la,  potnm 

agrana,  pomm  grantta 

appio,  gtulepp  de  pomm  ap^i 

^era,  veggia  stria 

are,  fa  c6r  a  pomm 

{irniicio,  narajiz 

ata,  pom,mada 

ato,  con  sU  el  mel 

e,  mel 

ensap^gioe,  siupidaggin 

iaca,  m.6gnaga 

letta,  melma 

lone,  mel6n 

o,  pomm, 

odioso,  melodios 

odi-ammntioo.  melodramatich 

aul>ro,  member 

ladito  (a),  menadil  (a) 

uoraliile,  memorabil 

aare,  mena  » 

noriale,  memorial 

aarola,  girabaechin 

ida,  meiMicuiura 

jdicante,  pover 

affoi  (i)  (triv.j,  toliU  {%)  (denari) 

idioare,  cerea  la  caritaa 


luenno,  caslra^a 
niendicit^,  mendieitaa 
meneghino,  meneghin 
mcnimpipo,  menimpippi 
iiiensa,  tavola 
mensile,  mensil 
mensola,  mesola 
mente,  meti^ 
mentecatto,  cretin 
mentire,  vess  bosard 
mentitoro,  bdsard 
raento,  barbozz 
mentre,  msnter 
menzione,  mensi&n 
raenzogna,  bdsia 
nieo,  mineidn 
meroante,  mereaa 
mercantile,  mercantil 
niercatini,  verzeratt 
mercato.  merc^a 
merciaiuolo,  bigolott  e  barometta 
merce,  mercanzia 
merceiiario,  mercenari 
merciaia,  mereantell 
merenda,  marenda  (ant.) 
raerletto,  pizz 
merlotto,  merlott 
merluzzo,  merlnzz 
raerito,  merit 
meiitorio,  meiHtori 
inesata,  mesada 
niescere  vodii  gib 
meschino,  meschin 
mesciaoqua,  brocca 
meseolanza,  mes'ciozz 
messaggio,  messagg 
messale,  messal 
messere,  miseee 
mese,  mes 
messo,  mess 
me»ere,  veil  bianeh 
mestade,  rtiga 
mosticcione,  imbroion 
mestierante,  mestierant 
inestiere,  mestee 
inestizia,  malinconia 
meBtola,  cazziin 

inestone,  cannella  de  la  polenta 
mcstruazione,  i  so  robb 
metallico,  metalUch 
naetallo,  metal! 
mettere,  mett 
mettibocca,  cascianas 
mettiloro,  mettilor 
mettimale,  vnn  che  mitt  mal 
metodico,  metodich 
metodo,  metod 
metropoli  capital 
mezzanotte,  mezzanott 
'  mnzzadro,  mezzader 


MEZ 


-866- 


mezzauliiii,  fidelilt 
mezzAnini,  mezzanttt 
inezzanone,  iavelldu 
mezzeria,  mezzaria 
mezzetti,  /<»wi  de  scart 
mezzina,  hrocca 
mezzo,  mhsz 
mezzodi  nthszdl 
mi,  me 

miagolare,  magna 
mica,  minga 
micoa  (volg.)  seiotl 
miccino,  poeheltm 
micco,  lusatiHoa 
michelaccio,  michelazz 
micino,  ?Hi»ct»i 
micio,  gatl  miscion 
miccio,  €uen 
micidiale,  mietduu 
microscopico,  microscopich 
midollo,  midola 
miele,  me/ 

mietere,  laid  el  forment 
mietitore,  che  falcia 
mietitura,  taiada 
migliaccio,  torlin 
migliaio.  miaia 
migliarello,  mieit 
miglietto,  mieti 
miglio,  mia 

miglioramento,  mioratnent 
migliorare,  migliord 
migliore,  mighdr 
mignatta,  sangueita 
milione,  tnilidn 
millintare,  fass  hell  de  hdcea 
millantatore,  millantador 
millanteria,  sparada 
mille,  niilla 
milorde,  milord 
minaociare,  minaccid 
mignolo,  dldin 
miiionario,  milionari 
militare,  miliiar 
millesimo,  millesini 
mimmo,  ham,h\n 
miiiaccioso,  mitiaccids 
miiiare,  mind 
mlnohiate,  iaroceh 
minchionaccio,  bon  do  volt 
miachionare,  minciond 
minchionatiira,  coionadura 
minchionoello,  cojonschll 
minchione,  mincwn 
minobioneria,  tniticiotiaria 
minerale,  m.ineral 
mlii^herlino,  siremii 
minimo,  nienom, 
minimum,  minim,6m 
miuisterifue,  m>inisterial 


ministro^  minister 
minoTsre,  caM,  dlminul 
minore,  min^r 
minoritii,  minoritaa 
minuetto,  minueie 
minuscolo,  minuseol 
minuta,  minutUt 
minutaglia,  meHudraJa 
minutare,  minuta 
minutina,  insaliUinna 
minuto,  mintttt 
minuzioso,  m^inttsids 
minuzzolo,  fregui 
mio,  nth 

mirabile,  mirdbil 
mirabilia,  mari  e  manti 
miracolo,  miraeol 
miracoloso,  miracolos 
mlrallegrOj  eongratulazidn 
mirare,  mtra 
miscea,  inezi 
misoela,  m,isculi 
mischia,  hattfigliar 
mischiare,  m^s^eid 
miscuglio,  miseuli 
miserabile,  m,iserahil 
miserabilit^,  miserabiUiaa 
miserioordioso,  miserieordios 
miserizzi,  volin 
misero,  miser 
mistatto,  delitt 
missionario,  missionari 
missiono,  tnissidn 
misterioBO,  misteri<is 
misterioso,  misteri 
mlstillcazioiie,  thistifieazioH. 
misto,  mist 
misurare,  misuni 
misurino,  misiirin 
mite,  dole 
mitigare,  mitigd 
mitingaio,  e?ie  va  ai  ntiUngh 
mitinghe,  mitingh 
mo',  md 
mobile,  mobil 
mobiliare,  mobUid 
mobiliatura,  mobili 
mobilil^,  mabUitaa 
mocca,  mdeca 

moocioobino,  fazzolett  de  nas 
mocoicoso,  trxquattrin 
mocoioone,  nariggiaii 
mocoio,  naricc 
moccolai*,  moccuse 
moooolo,  moeehett 
moccolone,  narigifUt 
modano,  meder 
modellare,  modelld 
modello,  m^dell 
moderare,  moderd 


MOD 


—  867 


MON 


I  dor  a  to,  moderaa 
►deratore,  moderatoRur 
icLestiosa,  prud 
^desto,  modest 
»dioo,  discret 
»diiicare,  modified 
>dificazione;,  modificazidn 
>diiio  (a),  piunm 
>do.   moBMd 
>dulare,  moduld 
>gano,  m^ghen 
^gio,  quatt 
3^lie,  mtee 
3iiia,  earezz 
ola,  7naeula 
E>lare,  mold 
olestare,  seced 
olesto,  8eceanl 
olino,  m^lin 
ollare,  molld 
olle,  m^uja 
olle,  moll 

olleggiare,  molleggidi 
ollioAj  moll  de  pan 
olliccio,  m,oluse 
ollificare,  mollified 
oltiplicare,  moUiplicd 
oltipUoazione,  moltiplieazidn 
oltitudine,  m,a88a,  folia 
oxnentaiieo,  momenlani 
onarchioo,  monarehieh 
onastero,  m^otiastee 
tyjicOf  brascin 
(yndATG,  mondd 
ondezzaio,  ruera 
omentino,  momentin 
oxnento,  moment 
ommo,  b6b6 
onaca,  mdnega 
onaoanda,  cm  va  mdnega 
onachina,  moneghella 
onaco,  fraa 
oncheiiao,  brasein 
.ondina,  mondella 
'ondo,  moixd 
lonelleria,  biriehinada 
.oncllii^ii  barabitt 
lonello,  hiriehin 
toneta,  moneda 
i.on«tario,  monetari 
Lonile,  brasndletl 
lonitore,  monitor 
ionoloeo,  monologh 
^onocolo,  guere 
lonopolio,  monopoli 
^onosillabo,  monosillaf^ 
Lonotono,  monoton 
lonsignore,  m^naeidr 
Untaharo,  montagnee 
l^ntata,  montada 


montatoio,  basellin 
montatura,  montadura 
monte,  mont 
montone,  7nont6n 
montuoso,  montuos 
monumento,  monument 
mora.  m.6ra 
morale,  mitral 
morato,  negher 
morboBO,  morbos 
morchia,  morcia 
mordente,  mordent 
mordere,  mord 
morello,  morell 
morettina,  mezza  masehera 
moria,  morlalitaa 
moribondo,  moribond 
morigerato,  bravo  ficeu 
morii*e,  morl 
mormorare,  mormord 
mormorio,  freeassin 
mormorazione,  mormorazidn 
morOj  morell 
moroidi,  moroid 
morsellata,  sgagnada 
morsello,  morsell 
morsicare,  begid 
morsioatura,  morduda 
morsO;  cagnada  ■ 

mortaio,  m,ortee 
mortaletto,  mortee 
morte.  m,ort 
mortella,  martelletta 
mortioino,  morlin 
mortificato,  mortificaa 
mortificazioiie,  mortificazion 
morto,  mort 
mortorio,  mortori 
mortuario,  m,orttiari 
mosaico,  mosaieh 
moscacieca,  orbisaeu 
mosoadello,  mosealell 
moscaio.  moschee 
moBcaioia,  mdsehirceula 
moscerino,  moaehin 
moscone,  moacdn 
mosciame,  tanti  m,o8eh 
moscio,  flose 
mossacoia,  sgarbarin 
mofltaccino,  mostazzin 
mostaccio,  mostaec 
mostaccione,  alavidn 
moftto,  most 
mostoBO,  mostds  ^ 
mofltrare,  m,ostrd 
mostruoHO,  mostruds 
mota,  palta 
motivare,  m4>tivii 
motivo,  moltv 
motore,  motor 


MOT 


—  868  — 


MUR 


motteggiare,  scherza 
motto,  parola 
movere,  moC'HV 
movimeuto,  movimenl 
mozioue,  mozidn 
inozzorccchi,  hrdbrd 
iQuccn,  vaeca 
muceliio,  mticc 
iniift'a,  muff  a 
muifiua,  muffin 
miitto.siti\,  muffetta 
muttoso,  moffoK 
mugghiare,  muggi 
rauguaio,  viornee 
raujjolare,  el  piang  di  can 
mulatto,  mulatt 
mulctto,  mvletl 
raulinare,  molinti 
mulinello,  moUnell 
miiliao,  mulin 
Uiulo.  m,ul 
mungore,  monq 
municipale,  municipal 
inimieipio,  mimicipi 
imiovero,  mwuv 


miiragUoue,  murajoti 

mui*are,  fa  mur 

muratore,  m-uretddr 

murello,  mur  ell 

muriociolo,  banchin 

muro,  mur 

musata,  e6lp  e6nt  el  tnnson 

muschio,  mus'c 

muscolo,  mu8e6l 

museruola,  musircsula 

musicante,  musieant 

mu88era,  musiroRula 

muso,  m,us 

musonc,  muson 

musoneria,  mu96n  Ugnnu 

mussolino,  miissola 

mustacchi,  harbis 

mutande,  mudand 

mutare,  mudd 

mutolo,  m%iU 

mutria,  motria 

niutuare,  dd  a  mutuo  o  vresH' 

mutuatario,  ehe  ricev  i  aantt 

mutuo,  prestit 


IS 


iiaccliera,  asetia 

iiachero,  navasciccu 

naclicriuo,  navascin 

iiaimo,  (fan.)  grazie 

iiano,  nan 

iiappu,  fiocch 

nappo,  misiirijt 

uarjjicarc,  ianfognn 

narcotico,  narcotich 

iiarici.  native 

iiarrarc,  cunUi  sit 

iiarratore,  che  cunla  sh 

narrazione,  storia 

iiascere,  nass 

uaseoiidere,  scdntl 

iiaseosto,  sconduu 

iiasiuo,  vnn  che  'parla  in  del  nas 

naso.  nas 

uasorre,  nason 

iiastramc,  hindellamm 

uastrino,  bindellin 

uastro,  bindell 

uatale,  natal 

iiatiche,  i  ciapp 

nativity ,  nativttaa 

nativo,  nativ 

nato,  nassuu 

iiaturale,  natural 


iiaufragarc,  nanfragd 
uavata,  navada 
uavc,  nav 

navicellaj  navisella 
navicellaio,  barehircpH 
navigante,  marinar 
navigare,  navigd 
uaziouale,  nazional 
nazione,  nazion 
ue,  ne  ghe 
neanohe,  nanea 
nebbione,  nehbion 
necessai'io,  neeessari 
necessiti^,  neeesHlaa 
necroforo,  sot^rd 
negare,  negd 
negazione,  negaHdn 
negbittoso,  pigher 
itogletto,  lassaa  de  pari 
negoziare,  negozid 
negozio,  negozi 
negro,  negher 
oemico,  nemis 
nenia,  tienda 
neppure,  nanca 
nera,  cioccolaU  e  eaff^e 
uerbata,  foeltada 
nerbatura,  nervadu^^'a 


NER 


—  86y  — 


NOM 


51*l30,   foHt 

si'toomto,  robust 
3r,  tiegher 
51" vo,  new 
srvoso,  nervds 

3ttare,  n«<<a 
sttatura,  ne/^ocfura 
»-tto,  nell 
^utrale,  neutral 
^vLtvahthy  neutralitaa 
3vata,  nevtida 
sv<*,  tier 
svisoliio,  nevelta 
ivoso,  nefos 
Ll>bio,  nt&6t 
LCchiA,  nipffia 
LCcMo,  trteanliiH 
idiata,  nidada 
.do.  nid 
enie,  nient 
infolo,  gniff 
Limare, -n«nn<< 
nuolare,  Wszonu 
Lxuiolo,  belee 
[|>ote,  nevod 
tidezza,  bianehez2a 
trire,  nitri 
itro,  niter 
>bilea,  i  nobilotii 
>bile,  nobil 
>bilitare,  nobilitd 
>bilume,  nobiltaa 
>ccat  borella 
>ccbia,  niseuEula 
Hsohino,  nUeiolin 
>ceioIo,  gand6Ua 
Kschiolo,  niseimula 
>ce,  ndg 
xsivo,  noeiv 
>do,  n(Bud 
>doso,  nodds 
>i,  nun 
>ioAo,  noids 
>leggiare,  noleggiit 
>ine,  nomm 
>]o,  noil 


uomca,  nomm 
nomignolo,  soranomni 
noininare,  nomin^ 
noil,  n6 

uonna,  mammagranda 
iiostro.  noster 
noHtrale,  nostran 
iiota,  notta 
nottata,  nottada 
notare,  notii 
notaro,  nodar 
notevole,  notSvol 
uotificare,  notified. 
nolo,  cono89UU 
notoriety,  notorietaa 
notorio,  notori 
noviziato,  noviziaa 
notte,  nolt 
nottola,  tegtuBula 
novizio,  novizH 
novello,  novell 
nozze,  gposalizi 
novembi*e,  novemher 
iiovena,  novenna 
nugolo,  nivol 
uovitii,  novHtM 
nozione,  nozidn 
nulla,  nagott 
nubile,  wuhil 
nuca^  erappa 
numero,  numer 
nuditi^,  «2  vess  hibtt 
nudo,  hiott 
nuova,  nfBuva 
nullltl^,  ntiUitaa 
numeraro,  euntd 
nuovo,  ncRHv 
numeroso,  numer os 
nuocere,  tueiM 
nutricare,  nudregi^ 
nuora,  n<Bura 
nuotare,  7wdA 
nutrire,  nttdrega 
iiutritiYO,  ehe  nutriss 
nuYolonc,  nivoldn 
nuvoloso,  nivol 
nuziale,  ae  spos 


O 


)l)Qdieuza,  dhidiema 
jbedire,  tihidl 
}bllgare,  obligd 
)bligatorio,  chli^aiori 
>bligazione,  obhgazion 
>'bligo,  obligh 


obbrobrio.  obrobri 
oberato,  jallii 
oblatore,  obiezidn 
obliquo,  de  traverg 
oca,  oeea 
occasione,  oeeagidn 


occ 


-  870  — 


ONE 


ocohiaccio,  ogiatter 

occhiaia,  carimaa 

occhialctto,  oedaleti 

occhiali,  oceiai 

occhialone,  oggiahhi 

occhiata,  oggiada 

ocohiatacoia,  oggiadaseia 

occhiatina,  ogffiadinna 

occhiello,  oggx<Bu 

oochietto,  oggin 

occhio,  oce 

occhiolino,  oggin 

oocidente,  ponent 

ocoorrente,  occorrent 

occupare,  oceupa 

occorrere,  occor 

ocoultare,  sednd 

occulto,  seondtiu 

oga  ma^oga,  a  cd  del  diavol 

occupazione,  oecupazidn 

og^i,  ineoRU 

odioso,  odi48 

o^Dissanti,  ttitt  i  sant 

oaorare,  usmd 

odore,  oddr 

odoroso,  che  aa  d'oddr 

oftendere,  ofend 

olicra,  portamolin 

olio,  oh 

otiesa,  ofeea 

olficina,  fabbricOf  lavoreri 

officioso,  ofUcids 

ottrire,  ofrt 

oltre,  de  let 

oggetto,  o^elt 

ognuno,  ciaschedun 

oieoso,  oleds 

olezzo,  bon  oddr 

olio,  oil 

oltraggiare,  offend 

oltraggio,  offesa 

oltrepassare,  passd 

ombreggiare,  ombreggid 

ombrellajo,  ombrellee 

ombrellino,  ombrellin 

ombrello,  ombrella 

ombroso,  ombrds 

omettere,  lassd  fceura 

omicida,  assasstii 

omicidio,  mazzamcnl 

ominino,  omettin 

omissioDe,  sbali 

OJD.0,  omm 

omogeneo,  che  confci 

omonimo,  ehe  g'd  el  sless  nomm 

oncia,  dnza 

ondata,  ondada 

ondeggiare,  ciappd  Vdnda 

ondulare,  andd  su  e  gib 

oneroso,  cA  l  de  pes 


onest^,  onestaa 

onesto,  anest 

onomastico,  oiiomcLsHeh 

onorabilitit,  onorahilitaa 

onorare,  onord 

onorario,  onorari 

onore,  onor 

onorevole,  onorevol 

opacO;  minga  treisparetit 

operaio,  operari 

operare,  opera 

operate,  operaa 

operazione,  operazion 

operone,  operdn 

operositk,  operoHlaa 

operoso,  lavoraddr 

opificio,  fabbriea 

opinare,  vess  del  parer 

opinione,  opinion 

oppio,  oppi 

opporre,  meit  conlro 

opportufiitk,  opportunitaa 

opportuno,  che  ven  a  temp 

oppositore,  ehe  se  opptmn 

opposizione,  opposizidn. 

opposto,  contrari  • 

oppressione,  opre»si6n 

opprimere,  opprimni 

opuseolo,  opuscol 

ora,  ades8 

oracolo,  oracol 

ortLiif  orari 

oratore,  orator 

orazione,  orwsidn 

orbo,  orb 

orcio,  6lla 

ordinando,  chi  dev  ricev  i  ordin 

ordjnario,  ordinari 

ordigno,  ordign 

ordiuare,  ordind 

ordine,  ordin 

ordire,  ordi 

orecohiagnolo,  oreqgiada 

orecchiante,  oregptait 

orecchino,  oreggxn 

orecchio,  oreggia 

oreflce,  oreves 

orfano,  orfen 

orfanotrofio,  orfanotrofi 

organ etto,  orghenin 

organico,  organieh 

organizzare,  organized 

organo,  orghen 

orgoglio,  orgoli 

orgoglioso,  orgoglioe 

onentale,  oriental 

oriente,  orient 

originale,  original 

originaUtk,  origifuUHaa 

origin ario,  originari 


ORI 


871  — 


OST 


>T'igine,  origin 

>rigliare,  sta  a  seoltd  dedree  d'dn 

less 
>irig:]iere,  eossin 
>]riiia.  pissa 
>i*xiiaie,  orinari 
>x'ixialiera,  eassetta  de  I'orinari 
»x>iiiare,  pissd,  spand  acqua 
>xlolo.  orologg 
>niinao,  ehe  el  ven  de 
»rlzzontale,  orizzontal 
>i-i2Zonte,  orizzont 
vr\a,Te^  orld 
>x>latuTa,  orladura 
^irlieoio,  erosHn 
>x*Txia,  pedanna 
>irxiamento,  ornament 
>TOare,  omd 
yimato,  omaa 
>ro,  or 

>i>ologiaio,  orologee 
>i-ologio,  orologg 
>rp«llo,  princisheeeh 
>irribile,  orribil 
>rrido,  orid 
>rrore,  orrdr 
>i:802  ors 
>r&oio,  organssin 
>rsu,  andemnif 
^irtagffio,  erbagg 
yrtaglisby  ortaia 
>Ttioa,  ortipa 
>irtivo,  orttv 
>rto,  ort 
>rtoiano,  ortolan 
jrzaiolo,  orzcRu 
>rzata,  orzada 
>rzo,  orz. 
>soiUare,  dondd 
>solare,  aseoltd  de  naseondon 
>8sntura,  ossadura 
>s8ervare,  osaervd 

>»SO,    088 


oste,  ost 

oscurare,  fd  diventci  scur 
oscuritd;,  oscuritaa 
osouro,  scur 
ospedale,  ospedaa 
ospitalit^,  ospitalitaa 
ospite,  forestee 
ospizio,  ospizzi 
ossame,  oss 
ossequio,  ossequi 
ossequiosOy  ossequids 
osservatore,  osservatdr 
osservatorio,  osservatori 
ossesso,  ossess 
ossigeno,  ossigen 
ostacolOj  ostaedl 
ostensibile,  ostensibil 
ostensorio,  oste^isori 
ostentazione,  ostentazidn 
ostilit^,  ostUitaa 
ostinarsi,  ostinass 
ostinazione,  ostinazi&n 
ottagono,  ottagdn 
ottantina,  vottantina 
ottavario,  ottavari 
ottavino,  ottavin 
ottavo,  ottav 
ottenere,  ottegni 
ottimo,  ottim 
ottobre,  ottober 
otto,  vott 
ottonaio,  lottonee 
ottocame,  lottonaria 
nttone,  l6tton 
otturare,  stoppd 
ottuso,  ottus 
ovaiolo,  quell  di  ceuv 
ovaia,  overa 
ovatta,  ovatta 
OVOj  csuv 
ovyio,  facil 

oziare,  fd  nagott  ttitt  el  di 
ozio,  ozi 


>acca  paeca 

[>»catameiite,  cdlla  fiacea 
pacatezza,  fiaeea 
pacche,  pacea 
pacohetto,  paeehett 
[)acohia,  paeciatoria 
pacchiare,  paecid 
pacobierone,  paeeiarott 
paOphiuco,  pacHugh 
pnoiflcare,  pacified 


pacifico,  paeifich 
pace,  pas 
pacco,  paeeh 
padellata,  padellad^ 
padiglione,  padiglion 
padre,  papa 
padrino,  padrin 
padronoino,  padrdnzin 
padrone,  paardn 
pnesagjBrio,  paesagg 


PAE 


—  872  — 


PAL 


])a«8auo,  paisan 
paese,  ftaes 
pagaccia,  malpaga 
pagamento,  pagament 
pagare,  paga 
pagatorc,  pcigcuidr 
paglia,  p^ja 

pagliacciata,  pajasciada 
pagliaocio,  paiasc 
pagUaio,  paiee 
]>agliata,  paatdn 
pagliato,  color  de  paia 
pagliericcio,  paidn 
paglierino,  ranin 
paglioue.  paidn 
pa^liucola,  paietta 
paiuo,  p«/aa 
paiaccio,  on  bell  para 
paio.  para 

paioiata,  dn  caldar  de 
paiolino,  pairolin 
paiolo,  c€utiar 
pala,  hei^nazz 
palafitta^  passotuida 
palafreiiiere,  palafrener 
palancola,  passag 
palaiicone,  palanedn 
palandra,  pelanda 
palata,  palada 
palato,  ciel  de  la  boeca 
palazzo,  palazz 
palchctto,  palch 
paleo,  birlo 
palesare,  palesd 
paietta,  paietta 
palcttina,  palettinna 
palettata,  palettada 
paletto,  cadenazz 
palettoue,  paletldn 
palizzata,  palizzada 
pallaj  balui 
pallaio,  bigliardee 
palleggiare,  fa  salid  in 
palliuo,  ballin 
pallido,  gmort 
pallouoj  balldn 
palloiicmo,  ballonin 
pallottolaio,  giceugh  di  boce 
pal  ma,  palmo 
palmario,  steeca 
palmcnto,  mdlin 
palmizio,  palma 
])alo,  pal 

))a1paoile,  palpabil 
palone,  pcu6n 
palpare,  palpd 
palpebra,  palphbra 
paloscio^  palosg 
P*Jpeggiare,  palpeggid 
palpitare,  palpitd 


palpitazioue,  palpitazidn 
palt5.  paUd 
palude,  palud 
pampano,  foBuia  de  vit 
pampinoso,  vit  eon  tanti  f«vi 
panacea,  loeehesanna 
pauare,  pand 
panata,  paneoU 
paiiato,  panada 
panoa,  banea 
panoaccio,  cassabanea 
pancata,  baneada 
pancella,  scossaa  de  edlzolar 
panohett-o,  bancheU 
panchina,  banehinna 
pancia,  panscia 
panoiata,  spatiaeiada 
pancioUe  (stare  in),  ^tMoiM 
pancioue,  panseidn 
panciotto,  giU 
panciuto,  eon  patisda 
pancone,  assdn 
paucottOf  paneoti 
pane,  pan 

panegirico,  panegirieh 
panella,  robbitBula 
panello,  panell 
panereccio,  panaris 
panettonef  panalt6n 
pania,  viseh 
paniocia,  pastizz 
pauico,  jtaniek 
pauicocolo,  fornee 
panicolaio,  paalizz 
panicona,  vesta  de  eanura 
paniera,  cesta 
panione,  bacehetta  del  veseh 
panino,  niieehettina 
panua,  piinera  . 

panue^rgiamento,  ;K»n«sfyi««» 
pannicino,  tela  de  baUiz^ 
pauno,  pann 

paunocchia,  pannoceia,  «<Kit«« 
pautaloni  (gergo  nobae)|W»W 
pantano,  pantan 
pantoiuiua,  pantomina 
pantofolaio,  quell  di  pai\m» 
pauzana,  pamanega 
paonazzo,  pavonazz 
papale,  papal 
papalina,  papalina 
papino,  bagatl 
pappagallo,  papagall 
pappagorgif^T  petarda 
pappardelle,  papardell 
pappare,  paceid 
pappataoi  papatcu 
pappatoria,  paeeiatoria 
pappi5,  palpee 
'  pappino,  infermer  de  Votpti^ 


PAP 


873  — 


PAR 


pio,  el  tnangia 
po,  panin 
polflkta,  tiritera 
pone,  paeeidn 
nbolano,  eicdardn 
BMsadute,  paraeadtiU 
Acallij  paracai 
eM»amiiio,  paraeannin 
ncarro,  paraear 
BMS^^UA,  ombreUa 
adiBO,  paradis 
adosso,  parculoss 
afango,  parafanga 
afuoco,  paraf<Bugh 
afulniine,  parafulmin 
>agonare,  parag&nii 
>asone,  paraaon 
"animef  ^arammm 
>a»llelo,  parallell 
•amano,  paraman 
ramento,  parameni 
ramoBche,  param<^«eA 
^^kpetto,  parapett 
rare,  pam 
rasole,  ombrellin 
ratasche,  i  mooter 
rata,  parada 
rato,  paraa 
ratore,  paravent 
raveato,  paraddr 
recohio,  sossenn 
regjqamento,  pareggiament 
regsiare.  pareggUt 
reniado,  parentori 
rentelBf  paretUella 
rente,  parent 
rere,  pari 
retaio,  rocc6l 
Tete,  mur 

riti^,  pariiaa 

rlamentare,  parlamenta 
rlamento,  parlament 

rlante,  parlanl 

flare,  parlit 

.rlata,  parlada 

.rlatorio,  parlatori 

trluochiare,  parlotta 

Tletico,  tremorent 

.rolaccia,  parokueia 

kTolaio,  eieeiardn 

^rraccA-accia,  pertice<i-€tscia 

trroohiano,  parroehian 

orrucoone,  pemecdn 

mroco,  curat 

imicchiere,  peruechee 

irtaccia,  partaseia 

trte,  part 

crteoipare,  partecipa 

ffticolare,  jfartieotar 

jirtita,  partida 


piii*ticolai*iti\,  particolarilaa 

partitaiitc,  partitanl 

partire,  mettess  in  viagg 

partito,  andd  via 

parte,  part 

partorieute,  parturient 

partorire,  partori 

parziale,  pareial 

pascere,  vMingia 

pascolurei,  teltagh  detiter 

pa«colo.  pascol 

passabile,  pasaabil 

passu  ggio,  passagg 

passaiite,  passant 

passare,  passd 

passata,  passada 

passatc.mpo,  spass 

passatina,  passadina 

passato,  paaeaa 

pasBatoia,  pasg€id6ra 

passatoio,  transit 

passegf^iata,  passeggiada 

partseggiare,  passeggih 

paeseggio,  passeg 

paaseggiero,  jmssegget* 

pasBeraio,  eirieiel 

pasrteriuo,  passarin 

passero,  passer 

passetto,  passett 

pasKibile,  petssibil 

paKsionc,  passi&n 

paasivitl^,  passivilaa 

]>a88ivo,  pttssiv 

passo;  pass 

pastaio,  pastee 

pasteffgiare,  pasteggi^ 

pasteUo.  pastello 

pasterelio,  pastee 

pasticceria,  pastizzafHa,  offelleria 

pasticciere,  pastiszee 

pasticcino,  pastizzin 

pasticcio,  pastizz 

paste,  past 

]>aatoccbia,  pastoee 

pastricc'iauo,  hon  past&n 

pas  tone,  pa^t&ii 

pastoi-aie,  pastoral 

pas  tore,  pastdr 

pastoso,  pastds 

pantume,  pastaseia 

patassio,  bordelleri 

patate,  pomm  de  terra 

patema,  tnagdn 

patente,  patent 

paternale,  pater^ial 

paterno,  de  pader 

patctico,  patelich 

patibolo,  forea 

patimento,  patiment 

patire,  pad 


PAT 


-874  — 


PEL 


patrigno,  padregn 
patrimonio,  patrimmvi 
pat  no,  del  86  pcies 
patiiottico,  paitHotlieh 
patrizio,  patrizi 
patrocinare,  pairoeiwi 
patrocinatore.  patrocintid^ 
patrocinio,  patroeini 
patronato,  patronaa 
patteggiare,  vegnl  a  patt 
pattiDare,  pattind 
patto,  patt 
pattu^Iia,  pattdglia 
pattiure,  fd  patt 
jiattume,  rua 
2)aturnie,  catramonaecia 
pauroso,  fiff6n 
pavimentare,  fa  el  pavime^tt 
pavoneggiarsi,  pavoneggioBs 
pazientare,  paztenid 
X»nzzerello,  mattell 
pazzo,  matt 
peocare,  peeed 
peccato,  peccaa 
peocatore,  ^eecaddr 
pecchia,  avi 
pece,  pesa 
pecora,  bie 

pecoraggine,  sttipiditaa 
pecorone,  pegoron 
peounia,  aanee 
pecuniario,  de  danee 
pedaggio,  pedagg 
pedale,  pedal 
pcdana,  pedanna 
pedante,  pedant 
pedata,  peseiada 
l)ede8tre,  che  va  a  ^« 
pedigaone,  gel  ai  pe 
pedihivio,  pediluvt 
pedina,  peainna 
pedinare,  andd  adree 
pedule,  soletta,  ph 
peggio,  peg  e  pesg     ^ 
peggioramento,  peggtorament 
peggiorare,  peggiora 


pe 


cr 


giore,  peggtor 


pegno,  pign 
peiame,  pelamm 
pelare,  peld 
pellaccia,  pellasda 
pellagroso,  pellagrds 
pelle,  pell 

pellegrinaggio,  nellejgrinagg 
pellegrinare,  pelegrina 
pellegrino,  pelegrin 
pelliccia^  pellizza 
pelliociau),  peliszee 
pellioola,  pellennna 
T>elo,  pel 


peloBo,  peldg 
peluria,  peluria 
pena,  penna 
penale,  penal 
penare,  perut 

pencolare,  atd  tra  el  si  e  el  ne 
pendente,  petident 
pendere,  pend 

pendice,  eosta  de  montagna 
penetrante,  penetrant 
penetrare,  peneird 
penitente,  ehe  va  a  eenfeasau 
penitenziario,  penMenziari 
pennacchio,  ptumace 
pennaiolo,  gtomalista  miigker 
pennellare,  penella 
pennellata,  penellada 
pennello,  penell 
pennino,  penna  d'azztU 
penoBO,  ptnds 
pensare,  pensd 
pensiero,  penser 
pensieroso,  penserds 
pensionare,  pensiona 
penaionato,  pensionaa 
pensione,  pensidn 
pentecoste,  penteetMt 
pentimento,  jfenlitnent 
pentirsi,  pentiss 
pentola;  ealdar 
pentoloio,  tnagnan 
penzolare,  pend  gid 
penzoloni,  taeetM  su 
pepe,  pever 
peperone,  peterdn 
percallo,  pereall 
percento,  percent 
percepire,  eiappA 
peroezione,  fa  tant  de  eapt 
peroorrere,  vifiggid,  fa,  tee, 
perooBsa,  obtta 
perouotere,  bait 
perdere,  perd 
perditempo,  perditetnp 
perdizione,  perdisUin 
perdonare,  perdondt 
perdono,  perd^n 
perecottaio,  quell  dx  p6r  coU 
perenne,  eontinda 
perentorio,  pereni&ri 
perfetto,  perfett 

pcrtezionamento,  perfesiona»<f^ 
pcrfezionare,  perfesiona 
perfezione,  perfe-Hdn 
perfidia,  balossaria 
perfido,  perfid 
perforare,  sbusii 
per^amo,  pulpit 
pencolante,  perieolani 
pericolare,  pericolh 


PER 


—  875  — 


PES 


^iricolo,  pericol 
axnooloso,  perieolds 
sxiodare,  fa  di  period 
Briodico,  giornal 
eriodo,  period 
erire,  mori 
Biritanza,  indeeisidti 
eidtarsi,  avegh  vergogna  de 
Brlustrare,  perltutra 
Bi'maloBO,  permaloB 
eirmanenie,  permanent 
eiinesso,  permess 
ermettere,  permeti 
ermutare,  eamhiit 
ex'iiice,  pemis 
ernottare,  pasei  la  noil 
•era,  pdr 
ero,  per 

•eroraref  porta  la  cau»a 
kerpendicolare,  perpendieolar 
^erpendioolo,  piomo 
terpetua,  perpetova 
^erpetuare,  perpettiA 
^erpetuo,  perpetdv 
>erples8o,  ineert 
>erqiiisire,  perquisl 
^erquisizione,  perqttinaidH 
lersecuzione,  perseeuzion 
>er«eguitare,  perseguitii 
>er8everaute,  ehe  molla  no 
>er8eYerare,  molla  no 
>ereiana,  gelosia 
>er8i8tere,  persist 
serso,  perg 
persona,  personna 
jersonafl^gio,  personagg 
^rsonale*  personal 
personality,  personaKtaa 
>eT80iiificare,  personifica 
lersuadere,  persuade 
'>er8ua8ioiie,  persuasion 
>ertinace,  auro  ! 
)ertugio,  bus 
^ertorbare,  in^uietth 
perTcnire,  riva 
)erver80,  cattiv 
>er\'ertire,  fd  diventa  eattiv 
pesante,  pesant 
lesare,  pesh 
pesatura,  pesadura 
pescare,  pesedt 
pescatore,  pesead6r 
pe8ce,  pess 
pescheria,  pesearia 
pesciaiolo,  pessee 
peBcivendolo,  pessee 
pcBCo,  persieh 
pesO;  pes 
peseimo,  ohsim 
pcsta,  pcaanna 


pestare,  pestdt 
peste.  pesta 
pestello,  pestdn 
pestifero,  pestifer 
petizione,  pelizidn 
peti'olio,  petroli 
l)ettegolo,  s€^etton 
pette.c^olezzO;  sabeltada 
pettine,  petttn 
pettinare,  petlina 
pettinella,  pettin  inenuder 
pettiuiera,  el  sit  di  pettin 
petto,  stomegh 
petulaate,  petulant 
pezzato,  pessaa 
pezzente,  strascidn 
pezzo,  pezz 
X>ezzuoIa,  fcuszolett 
piacere,  piasl 
piacevole,  ehe  dd  piese 
piaggeria,  leceadinna 
piAggifti'<N  Imccl 
piaficnucoiare,  /d  la  lira 
pialla,  pianna 
piallare,  piand 
pianella,  zibretta 
piangere,  piang 
piangiuocniare,  frignd 
piano,  pian  e  piano 
pianoforte,  pian  of  or  t 
piantagione,  pianlagion 
piantare,  pientd 
piauto,  caragnada 
piantone,  pAantdn 
pianura,  pi^inura 
piattaio,  piatlee 
piatteria,  piatlaria 
piatto,  piatt 
piattola,  bdrdoerh 
piattone,  piattola 
piazzaiolo,  raholt 
piazzale,  piassal 
piazzata,  piazzada 
piccante,  piccant 
piccarei,  pieeass 
picch^,  ptehS 
picchetto,  picehett 
picchiare,  piecd 
picobio,  pieeh 
piccino,  piseinin 
piccionaia,  puvionera 
piccione,  ffuvi6n 
piccolo,  pieeol 
piccone,  piee6n 
pidocchieria,  scirpiada 
pidocchio,  pedoee 
piede,  ph 

piedistallOj  pedestall 
piegare,  ptegd 
piegatura,  piegadnra 


PIE 


—  876  — 


PIT 


pieghettare,  piegkeitd 

pieghevole,  pieghevol 

piego,  piegk 

plena,  pienna 

pieuo,  pien 

pierrot,  pierit 

pietjif  pietaa 

pietanza,  pitanza 

pietofiOf  ptetds 

pietrata,  etuaada 

pietroso,  aaggds 

pietrificai*e,  pietrifieii 

pietrino,  pearin 

pietruzza,  saasin 

pittero,  piffer 

pigia  pigiii,  calea 

pigiare,  aehiseta 

pigio,  ealca 

pigionale,  inquilin 

pigione,  jfitt 

pi;i:liare,  ciappit 

piglio,  cera 

pignorare,  pignorik 

pignoratario,  (luell  di  phgn 

pigolare^  eippa 

pigro,  ptghei- 

pilastro,  pilcutei* 

pillaccheiti,  tnaggia  de  fanga 

pillola,  pmola 

piluocare,  pelureit 

pilucoone,  pehiccaddr 

piugue,  grass 

pino,  pin 

pinocchio,  pignceu 

piuzare,  impienX 

piiizo,  pien 

pinzocuero,  healt 

pioggia,  acqiMy  pioeuva 

pioio.  traversin 

piomnare,  pionibit 

piombo,  piomh 

pioppo,  pdhbia 

piovano,  curat 

piovere,  picRuv 

piovigginare,  piovisndt 

piovo80,  piovos 

pipa,  pip]9a 

pipare,  pipd 

pipistrello^  tegnwula 

pipita,  vutda 

piramide,  piramid 

piroscafo,  vapdr  d'aequa 

piroletta,  piroella 

piHcia,  pissa 

pisoiarello,  vinetto 

pisciata,  pissada 

pisello,  erbi6n 

pisolo,  sognetiin 

pistaochio,  pistacch 

Vitale,  orinari 


pitoccheiiaf  piloccaria 

pitocco,  pttoceh 

pittima,  piUma 

pittore,  pittdr 

pittoresco,  jnttoreseh 

pitturare,  pitlurA 

piil,  pit 

piuma,  piumma 

piumino,  piumin 

piuttoeto,  puttost 

piviale,  pivitU 

pizzicagnolo,  cervellee 

pizzioare,  pizzigh 

pizzieo,  pissieh 

pizzicore,  purisna 

pizzioottOf  pizzigdn 

pizzo,  mdsea 

placare,  quietldi 

placido^  placid 

plagiano,  Under 

plebaglia,  eanaia 

plettoiti,  plhtora 

plico,  plieeh 

plotone,  plotton 

plurale,  plural 

poco,  poceh 

podagra,  gotta 

podere,  fondo 

poeta,  poetta 

poetare,  fd  di  poeaii 

poetico,  poetieh 

poggiare,  poggid 

poggio,  coUinna 

poi,  pc&u 

polenda,  polenta 

polendaio,  polenlaU 

poliglotto,  ehe  aa  tanli  ling'u 

poliziotto,  poHzdi  (ant.) 

pollaj  aorgent 

poUaio,  police 

polla^tro,  polaster 

polleria,  poUaria 

poUice,  diddn 

polio,  puU  polaater 

polmone,  polmdn 

polpaccio,  dedree  de  lu  gautba 

polpastrello,  polpastr^l 

polpetta,  mondeghiglia 

polputo,  ehe  g*d  molta  polpa 

polsiuO;  manaeidn 

polso,  pola 

poltroua,  poUronna 

poltrone,  poltron 

poltroneria,  poltronariei 

polvere,  polver 

polveriera,  polvercra 

polverino,  spolvcrin 

poma,  pomm 

pomata.  pomada 

I>omeriaiano,  dopo  mezzdk 


POM 


—  877  — 


POS 


>oiiiice,  pomes 
>oinidoro,  tomates 
>oxiio,  pomm 
lompegginre,  fa  pompa 
>oiiipierata,  pompier ada 
^ompiere,  pompier 

>OIKipOSitU,  8X188 

police,  poTtc 
>oiiciiio,  ponein 
>oiidcrare,  pensagh  sora  ben 
30»eiite,  ponent 
jonteiice,  el  pappa 
>oiitificio,  del  pappa 
>ontone,  ponton 
>oazare,  aayh  inam 
>oi>olaccio,  canaia 
>oi>o]aDO,  mm  del  popol 
>oi>oliiio,  gent  Imss 
>opolo,  popol 
>opoiie,  melldn 
30ppRf  tetta 
>opps«i*e,  teila 
i>opp»toio,  teltirmu 
30i*caio,  stabiell 
■>oi*ceUanft,  poreellantut 
>ox''celliuo,  porscellin 
■>orcherift,  porearia 
■>orcile,  slahbiell 
>ox-co,  porch 

joro,  por 

30i*poriiio,  ro88  viv 
>orro,  por 

>ox-tat'otrlio,  porlafoeui 
>ortalettei'e,  porUUetter 
301'taiucnto,  portame^it 
ycurtnTQ  porta 
>orta8igari,  cnnin 
>ortata,  porlada 
>ox*tatile,  che  se  p6  porta 
>ort«TOce,  portavos 
>ortello,  porlell 
>oTt<*ria,  poriinaria 
jortico,  portich 
>ortiera,  porter  a 
>ortiere,  portinar 
>ortineria,  poriinaria 
jorto,  port 
>o8»i'eiTO,  posafer 

»oH»ta,  posada 
WoBAto,  poaaa 
^scritto,  poscritt 
^Hporre,  posponn 
hio»»^^  potenza 
{osBcdere,  avegh 
loB^CBnone,  possession 
k^gif^eseo,  possess 
LoBtale,  postal 
ko^tare.  posta 


postema,  post^mma 
poster!,  qtiii  ehe  vegnard 
]»osteriore,  dedree 
posticcio,  postizz 
postiRlione,  posii6n 
postillare,  fa  di  postill 
postino,  posiin 
posto,  post 

potare,  laid,  in  di  piant 
potere,  pode 
potticino,  earpogn 
poveragUa,  poveraia 
povero,  pover 
povertL  povertaa 
pozza,  joppa  d'aequa 
pozione,  posidn 
pozzo,  pdzz 
pranzare,  disnd, 
prateria,  6n  gran  praa 
praticabile,  pratieabil 
praticare,  praticd 
pratico,  pratieh 
prato,  praa 
preamDolo,  preamhol 
preavriRO,  preavvis 
precario,  preeari 
precede  re,  andd  denanz 
precetto,  preeett 
precipitoso,  precipitos 
precisamente,  ftredsamenl 
precisare,  precisa 
precisioue,  preeisidn 
preeiso,  precis 
precorrere,  c6r  innanz 
predella,  seggetta 
predicare,  predicd 
predieozzo,  predicott 
prediletto,  predilett 
predire,  predl 
predizioiie,  predizion 
prefazioiie,  prefasidn 
preferibile,  preferihil 
preferire,  prefert 
prefetto,  prefetl 
prefiggersi,  prefigges 
pregare,  pregdi 
pregevole,  pregevol 
preghiera,  orasi^ 
pregiarc,  stimcL  b6n 
pregiudioato,  pre^iudieaa 
pregiudizio,  jfregiudizi 
pregna,  gravida 
jireludio,  preludi 
premeditazione,  premeditazion 
premere,  premm 
premettere,  premett 
prcmiare,  premid 
premio,  premm i 
premunire,  premun) 
premuroso,  premurds 


PRE 


»78  — 


PRO 


preoccupazioue,  preoectipazidn 
preparftre,  prepard 
preparativo,  preparativ 
preparazione,  preparazi6n 
preparatorio,  preparatori 
preporre,  melt  detxanz 
l>repo8to,  prevost 
prepotente,  prepotent 
presa,  presa 
prenagio,  presenthnent 
prescmdere,  prescind 
presorivere,  preseriv 
prescrizione,  prescrizi6n 
presiedere,  /d  de  president 
presentabile,  presentdbil 
preftentare,  present^ 
presentazione,  presentazidn 
preseute,  present 
preftentimento,  presentiment 
jn-eservare,  salvia 
presidio,  presidi 
jirertsante,  pressant 
pressapoco,  pressapoech 
pressione,  pressidn 
press© ,  press 
prestare,  imprest^ 
prestito,  prestit 
presto,  prest 
presumere,  presumm 
presuntivo,  presdntio 
])re8untuo80,  presuntuds 
presunzione,  presunzidn 
prete,  prel 
pretenuere,  pretend 
pretesa,  pretes 
pretesto,  pretest 
pretore,  ^reldr 
prevalersi,  prevaless 
prevedere,  preved^^ 
preveuire,  prevegnl 
preventivo,  preventiv 
prevenzione,  prevensidn 
prezioso,  prezids 
prezzemolo,  erhorinn 
prezzo,  prezzi 
prigione,  presdn 
prigionioro,  presoner 
prima,  primma 
primario,  primari 
primeggiare,  primeggid, 
primitivoj  prxmitiv 
primogeiiito,  el  maggidr 
principale,  principal 
prinoipiante,  principiant 
privare,  provh 
privazione,  privazidn 
privilegiare,  jfrivilegidt 
privilegio,  privileg 
^rivo,  senza 
robabile,  probabil 


probability,  probabilUaa 
probitJ^,  probUaa 
proeaociare,  fd  otiegru 
procaccino,  portaletter 
prooedere,  proeed 
processare,  proeessit 
processione,  procegsiihi 
processo,  process 
prodamare,  proelamd 
ploolive,  inetinaa 
procombere,  borld  gid  innwX 
procurare,  proeur^ 
procuratore,  proeurad6r 
proda,  sponda 
prodigality,  prodigetliiaa 
prodigare,  spantegd^  donee 
prodigio,  mxrdeol 
prodigioso,  prodigids 
prodigo,  strasdn 
proditorio,  a  tradiment 
produrre,  produ 
produttivo,  produHv 
produzione,  produziSn 
profanare,  pro/ana 
protanazione,  profanazion 
proferire,  pi^ojeri 
professare,  professd 
professionale,  professional 
professione,  profession 
professore,  profess&r 
profilare,  projiUi 
profilo,  profit 
profittare,  profitth 
proiitto,  profitt 
profondi^,  profondilaa 
profoudo,  profond 
profumare,  profuma 
profumo,  profumm 
progettare,  progeitd 
progetto,  progelt 
progredire,  progredi 
progresso,  progress 
proioire,  proibt 
proibizione,  vroibizion 
proletario,  eke  g*it  nagott 
prolissitik,  longaggin 
prolisso,  lonqh 
prologo,  prologh  ., 

proluugamento,  prolunffam^**  | 
prolungare,  slongd 
promeniere,  promett 
promotore,  promoter 
promuovere,  promceuv 
promozione,  promi09i6n 
pronostico,  pronostiek 
pronto,  pront 
proaunzia,  pronumda 
pronunziare,  pronondii 
propalare,  eunth  sU 
propendere,  inelinii 


PRO 


—  879  — 


PRU 


31180,  inelifUM 
izio,  favarevol 
rio,  propi 
iignare,  portA 
>gare,  prorogit 
jmpere,  d&  ftBura 
»ico,  prosaieh 
senio,  proaceni 
Diuscare,  proseiugd 
Diaw»,  gtambdn 
Bguire,  seguitii 
peroso,  prosperog 
simOj  prosnm 
tituzione,  prosiituzion 
trazione,  prostrasion 
eggere,  proteg 
estante,  protestant 
estare,  protests 
«8to,  protest 
fettorato,  protetUtrau 
^ezione,  protesion 
;ocollO|  protoeoll 
irarre,  tird  in  Idngh 
79k,  proeuva 
rare,  provit 
venire,  vegnl  da 
v^ento,  proveee 
verbiale,  proverbial 
\rerbio,  proverbi 
vetto,  vece  del  mealee 
viuoiale,  provincial 
vino,  provin 
vooare,  provoeh 
vooszione,  provoewsion 
vvedere,  proved,^ 
TYedimento,  provvediment 
vveditore,  proweditdr 
vvidenziaie,  proiovidenzial 
•vvido,  provia 
•vvijcione,  provi^on 
vvisorio,  provvtsori 


prudente,  prudent 
prudere,  purisnd, 
prudore,  purisna 
prugna,  brugna 
prurito,  purisna 
pubblicare,  publicd 
pubblico,  pubblieh 
pudicizia,  riguard 
pudore,  ptidor 
puerile,  de  fi<BU 
puerizia,  quand  se  fiaetc 
pugnale,  sUll 
pugno,  pugn 
pulce,  piires 
pulcino,  poresin 
puledro,  pdleder 
pulire,  %hetth 
pulitezza,  nettezza 
pungere,  sp6ng 
pun^olo,  ghiaa 
punire,  ca^tigd 
punta.  p6nta 
puntale,  pdntal 
puntata,  pontada 
punteggiare,  ponteggids 
puntello,  pontell 
puntiglio,  pdntilli 
puntiglioso,  pontiglios 
punto,  p6nt 
puntuaie,  ponluall 
puntualit^,  pontualitaa- 
puntura,  pontura 
pupattola,  pigolta 
purga,  purgant 
purgante,  puraant 
purgare,  purga 
puro^  pur 
putiterio,  bordeleri 
putredine,  marseia 
putrido,  marse 
puzzare,  spuzzd. 


Q 


\,  chi 

iderno,  scartafazz 
idrare,  quadra 
ftdrivio,  quater  sboeeh 
idro.  quader 
ftgeio,  eki  gib 

Sirlia,  quaia 
chedono,  ^uaiekedun 
lloosa,  quateossa 
lie.  qwu 

rtincare,  qualified 
jllsiasi,  qualsessia 


quando,  qttand 
quanto,  quant 
quarantena,  quarantena 
quarantino,  quarantin 
quaresimale,  quaresimal 
quartano,  quartana 
quartetto,  quartett 
quartiere,  quarUr 
quartirolo,  quartirceu 
quarto,  quart 
quarzo,  quarz 
quatto,  quaee 


QUA 

quattrinOj  quattrin 
quattrinaio.  scidr 
quello,  quell 
querela,  rdver 
querelare^  querela 
quenmouiaf  htmenl 
4juestiouare,  questiond 
questionCf  questi&u 
4|uesto,  quest 
<lue8tore,  questdr 
qiiesturino,  queaiuHn 


—  880  — 


QUE 


que  tare,  quietd 
i\m,  chi 

quiete,  iranquillitaa 
quieto,  quieU 
quiutaii,  qiiintai 
quinterno,  qtUnter^no 
quintetto,  quinteit 
quintino,  qtiifUiti 
quotare,  eota 
quotidiano,  de  tuU  i  dl 
quoziente,  quota 


JR 


rabarbaro,  raharhdr 
rabberciatura,  tnal  giustaa 
rabberciare,  giusta  sit  a  la  niei 
rabbioBO,  rabbios 
rabboccare,  rimbdcca 
rabbonuacciare,  imbom 
rabbrivibire,  sentiss  a  vegnl  i  sgH- 

sdr 
rabbutt'are,  rabuffd 
rabbuiaro,  toma  a  divenih  eeur 
rabesco,  arabesch 
raccajiezzare,  tirass  in  ment 
raccapricciare,  senliss  a  moe-uv  i 

busecch 
raccapriccio,  sgrisdr  d^orror 
raccartocciare ,   toriid  a  melt  in 

del  scartozz 
raccattare,  toeu  sn  in  slrada 
racchiudere,  conlegni 
raccoglimeuto,  raccoglimeni 
raccomandarc,  raccomandd 
raccomandatario,  raecomandatari 
raccomaudaziouc, raccomancfosridn 
raccomodare,  tornd  a  giustd 
raccontare,  cunta  sii 
racconto,  storiella 
i*accorciare,  scurtd 
raceoatare,  tird  attaceh 
rachitico,  rachitich 
racimolare,  fa  areni 
racquetare,  tornd  a  fd  quiett 
racquietare,  riacquistd 
raddirizzare,  tornd  a  fd  drizz 
raddirizzatnra,  redrizzadura . 
raddolcire,  tornd  a  fd  dolz 
radere,  rasd 
radicalc,  radical 
radice.  radis 
radiechio,  remolazz 
rado,  rar 
radunare,  radund 
^dunata,  raecolta  de  gent 


raft'azzonare,  fa  sh  a  la  mei 
raffilare,  rejllu 
raffinato,  rajffinaa 
rattbrzare,  raffarzit 
ratt'reddamento,  raffreddament 
raft'redore,  raffredor 
ratt'renarc,  mettegh  6n  freno 
rattresoare,  rin/resed 
raifrescata,  rinfrescada 
raffrontare,  eonfronid 
ragazza,  tdsa 
ragazzaslia,  fiolaria 
i*agazzata.  hagaiada 
ragazzo,  bagai 
ragazzone,  fioldn 
ragazzotto,  flolott 
raggiare,  mandd  di  ragg 
raggio,  ragg      ^ 
raggirare,  mena  a  bev 
raggiro,  re^r 
raggirone,  imbroidn 
raggiungere,  raggiong 
raggiuatare,  torna  a  giustd 
raggomitolare,  tortid  a  fa  w  «^ 

remissell 
raggranchire,  vegni  el  ran/ 
raggruppare,  ragruppd 
ragguagiiare,  ragguaglid 
ragguaglio,  ragguali 
ragionamento,  ragiotiament 
ragiouare,  ragiond 
ragioue,  resdn 
ragionevole,  ragionecol 
ragliare,  el  vosd  de  Vasen 
ragnaro,  ditentd  lis 
ragnatelo,  ragnera 
ragno,  ragn 
rallegrare,  ralegrd 
rallentare,  rallentd 
ramaio,  raniee 
ramanzina,  criada 
ramaiTo,  ghesz 


RAM 


—  881  — 


RAV 


ram  in 
rino,  rosmarin 
Lcare,  ramified 
tarioarsi,  lamenlass 
larico,  dispiesk 
leiaorare,  tira  a  man 
lendare,  menddL 
lendatura,  mendft 
xentare,  tird  a  man 
lorbidire,  fa  diventd   morbid 
laccio,  remolazz 
«o,  ram,09 
tocnare,  t(Bu  el  fiaa 

»OllOf  fi,(BU 

P  ranna^ 

LOO,  ransc 

Ldume,     ranseiumm,      robba 

fgia 

ore,  rantegh 

.ello,  hastdn 

icchiarsi,  scnisciass  gio 

lo,  bugacla 

luvolare,  diventd  nivol 

looohio,  ranna 

olo,  rantdl 

i,  rava 

>atumare,  ghislass 

>ezzai*e,  meff.  di  pesz 

)ic.care,  tornd  a... 

iiceicare,  tornd  a  uni 

iresentare,  rappresentd 

►,  rar 

ire,  rasd 

jhiare,  raa'cid 

ihino,  sgarzin 

tiugare,  8ugd 

(utare,  rasentd 

tiite,  rasenl 

»f  mangiaa 

«o,  res6 

egnare,  rassegnd 

iegnazione,  rassegnazidn 

terenare,  divetild  seren 

dcurare,  tornd  a  asaicurd 

(odarCj  franed 

komiglianza,  somialianza 

iomigliare,  someia 

yottigliare,  suttiglid 

a?ello,  restell 

xellare,  restelld 

jrelliera,  restelUra 

iicare,  ratified 

io,  ratt 

ioi»pare,  giustd  su 

X>j)patura,  giustadura 

instare,  fa  diventd  inverg 

eo,  radeh 

Tcdersi,  ravvedess 

ficiuare,  tornd  a  visinass 

fif^are,  eonoss 


ravvivare,  raviod 
raziociiiio,  rasiocinni 
ragione,  reson 
reagire,  reagl 
reale,  reale 
realizzare,  realised 
reato,  delitt 
reoapitare,  recapita 
reoensioue,  recension 
recente,  recent 
reeedere,  reeed 
rTOidivo,  reeidiv 
recinto,  cids 
recitare,  recitd 
reciticcio,  tiraa  su 
reclamare,  reclamd 
reclame,  reclamm 
reclarao,  reclamm 
reclusioue,  reclusion 
reclusorio,  reelusori 
recriiuiuazioiie,  recrim  inazion 
rednttore,  redattor 
redazione,  redazion 
reddito,  redit 
rcdiniere,  redimm 
re  dial,  redin 
rotV,  rej^ 

refottono,  refettori 
refezione,  refezion 
refrattario,  refratlari 
r»'fri<jerio,  refrigeri 
regalare,  regald 
rejialo,  regall 
reggere,  reg,  govemd 
reggimento,  reggiment 
regime,  regola 
reginn,  reginna 
region*',  region 
registrare,  registrd 
registrazione,  registrazion 
n-gistro,  register 
regnare,  regnd 
regolamento,  regolament 
regolare,  rigold 
regolo,  regol 
regresso,  regress 
remtegrare,  rimett  in 
relative,  relativ 
relazioue,  relazion 
relegare,  relegd 
religione,  religion 
religio80,  religios 
remare,  remd 
i*emiBsione,  remission 
remo,  remm 
remoutuar^  remontdar 
rena,  sahbia 
rendere,  rend 
rene,  renn 
renitente,  renitent 


REP 


—  882  — 


repeiitaglio,  ris'e 

repertorio,  repertori 

repressione,  repression 

reprimere,  reprimm 

repubblicano,  repvhblican 

requiare,  reqttid, 

requisire,  requisX 

resa,  resa 

rcHoindere,  rescind 

reftiduo,  residov 

resifttere,  resist 

reBpingere,  reping 

responsabile,  responsabil 

resta,  resea 

restarc,  restii 

restaurare,  restaur^ 

restio,  restin 

restitiiire,  restitui 

resto,  rest 

reBtringere,  streng 

retaggio,  ereditaa 

retata,  recUtda 

rete^  ret 

retribuire,  retHbul 

retriro,  edin 

retrocedere,  manddt  indree 

retrogrado,  clerical 

retta,  atrct 

rettangolo,  rettangol 

rettificare,  retlificci 

rettile,  rettil 

rettitudine,  galantomismo 

rettore,  rettor 

revisione,  revision 

riabilitare,  rioMlitd. 

riacquistare,  tornii  a  aqtiistci 

rialzare,  rialzct 

riandare,  riandh 

riassiiniere,  riassumni 

riattare^  giiistd, 

riavere,  Have 

ribadire,  tornd,  a  d\ 

ribalderia,  balossada 

ribaldo,  haloss 

ribalta,  rihalta 

ribaaso,  HJmss 

ribattere,  rihatt 

ribellare,  rihelUb 

ribollire,  hu\ 

ribotta,  sciambola,  baraccada 

ribrezzo,  rihrezz 

ricaduta,  ricaduda 

rieambio,  rieambi 

ricatto,  ricatt 

ricavo,  ricav 

riccio,  rizz 

ricetto,  asilo 

ricevere,  ricev 

rioonciliare,  fa  fa  pas 

ricordauza,  memorta 


^ 


ricordo,  ricord 

ricorso,  rieors 

ricoverare,  ricover^ 

ribattere,  ribatt 

ricalcitrare,  vore  »io 

ricamo,  ricatnni 

ricattare,  fit  ricatl 

ricco,  seior 

ricevere,  ricev 

riceyuta,  rieev^uda 

richiamo,  ridanxm 

riconoscimento,  riconascimthi 

ricordare,  rieorddt 

ricoverare,  rieoverct 

rioredersi,  rieredes 

ridicolaggine,  tHdicoiaggin, 

ridire,  tornit  a  cR, 

ridosso,  dedree 

ridun'e,  ridu  i 

rieatrare,  tontd  dent 

rifiuto,  refud  i 

riilesAo,  rtftess 

ritbndere,  *ri/o»Mi  i 

rilrangere,  rifrang  (colto) 

rifugiarsi,  salvass 

rigare,  rigd 

rigatura,  rigadura 

ridente,  rident 

ridicoio,  ridicol 

riempire,  riempl 

riepilogo,  rieptlogh 

riferire,  riferl 

rifinito,  rifinii 

rifiutare,  refudib 

riflettere,  rtHett 

rigagnolo,  fossetl 

rigattiere,  pattee 

rigido,  rigid 

rigiro,  rigir 

rigoglioso,  eh^  ven  via  ben 

rigore,  rigdr 

rigoroso,  rigoros 

rigoveiiiatura,  lavadura  di 

riguardo,  riguard 

rilegatura,  Ugadura 

rilievo,  riliev 

rima,  Hmma 

rimanente,  rest 

rimasuglio,  vansausc 

rimbalzo,  rimbalz 

rimbambito,  rimbamhii 

rimboccare,  rimboeea 

rimboccatura,  rimboecadura 

rimborabo,  fraeass  lontM 

riiuborsare,  rimborsd, 

rimborso,  rinibors 

rimbrotto,  osservasion 

rimediare,  rimedui 

rimedio,  rinudi 

rimendo,  men^  ^ 


RIM 


—  8KJ 


RIS 


Bstare,  rugit  dent 

ettere,  rimetl 

orchiare,  tird,  adree 

ordere,  ritnord 

or  BO,  rintors 

patriare,  tot^idL  in  paes 

piangere,  rimpiang 

piattarsi,  scdndes 

provero,  caff^ 

uuerare,  tUi  on  regall 

»8cerc,  rinnss 

calzo,  rinealz 

santucciarsi,  mettes  in  d'dn  ean- 

>n 

cappellare,  tom^  a  meti  el  cap- 

carare,  diventd  ear 
care,  el  cress  de  prezzi 
cbiudere,  sari^  su 
corare,  fa  eoragg 
Lcorrere,  eor  adree 
ibrzare,  rinforza 
tforzo,  rinforz 
ifrescare,  rinfresca 
ifresdata,  rinfrescada 
ifresoo,  Hnfreseh 
igliiera,  ringhera 
Lgiovanire,  diventa  giovin 
igraziamento,  ringrasiamenl 
anovare,  rinavit 
lomanza,  nomm 
itocco,  s6n  de  campann 
ituzzaro,  rebecea 
luuzia,  rinunzia 
ivenire,  Irovdt 
iToltare,  voltd  denier 
>rdinaineDtOf  riordinament 
>ttoso,  ehe  g'd  di  ari 
;>aro,  ripar 
[jetere,  ripett 
piano,  ripian 
j>icco,  ripiceo 
pido,  in  pee 
piego,  ripiegh 
poBare,  riposit 
poso,  ripos 
poetiglio,  ripostilli 
preneione,  MVitda  de  coo 
pugnante^  ehe  ripugna 
piiliati,  fa  nett 
piitare,  ered 
saia,  risera 

sarcimento,  risarei men  t 
sarcire^  risarei 
sata,  ndada 
acattare,  libera 
BCbiare,  ris'H^ 
scbio,  ris'e 
sclii080,  ris'eios 
gconto,  riseont 


riftcontrare,  riseontrit 
risoontro,  risconter 
risootere,  seceud 
risentirsi,  risentim 
risicare,  ris'da 
risipola,  rosipola 
riso.  ris 

risoluzione,  risoluzion 
risoluto,  risolutt 
risolvere,  risolv 
riBotto,  risott 
mparmio.  risjfarnii 
rispettabile,  rispeitaMl 
rispetto,  rispett 
rispettoso,  rispellos 
risplendere,  lusl 
riRpondere,  rispond 
risHa,  lit 
ristauro,  ristadr 
ristorarc,  ristord, 
ristoro,  ristor 
risusoitare,  risuscilare 
risveslio,  dessedatnent 
ritagUo,  retai 
ritardatario,  rilardatari 
ritardo,  ritard 
ritegno,  rilegn 
ritenere,  ritegni 
ritenuta,  ritenuda 
ritirata,  ritirada 
ritipo,  riiir 
ritornello,  riiomell 
ritratto,  ritratl 
rianione,  riunion 
riunirCf  mett  insemma 
riuscire,  riussi 
riuBcita,  Hussida 
rivedere,  riveAh 
iwelare,  rivela 
rivorbero,  rirerher 
riverente,  river ent 
riverire,  Hveri 
rivivere,  riviv 
rivoltarsi,  rivoUass 
rivoluzionariOj  rivoluzionari 
rivoluzione,  rtvohtzion 
roba,  rohba 
robusto,  robust 
rocca,  rdeea 
rocohetto,  roceheit 
rocchiOf  salamin 
rodere,  rod 
rodimento,  rodimenl 
rognone,  rognon 
romaiolo,  eazzuu 
romanziere,  romanzer 
romanzOf  romanz 
romito,  eremitta 
roiicola,  rdneola 
ronzfo,  frecassin  de  zanzara 


KOS 


—  884  — 


ROT 


rosaiOj  rosee 
rosbifte,  rosbiff 
rosiccliiarc,  sgrignottit 
roBolia,  rosoli 
rotto,  roll 
roveute,  rovent 
rovescio,  invera 
rompere,  romp 
roiico,  roneh 
rondiiie,  i^ondin 
ronzarc,  ronza 
rosario,  rosari 
rosolare,  colorii 
rosolio,  rosoli 
roHpo,  sciatl 
roKso,  ro88 
rotolo,  rotol 
rotondo,  rotond 


rottaine,  roltamm 
rovinare,  rorina 
riibamento,  robalizzi 
rubino,  ruhin 
iiiggine,  rngin 
mg^ire,  i^igg)  ,   ^ 
rummare,  rumina 
rumore,  fracass 
ruota,  rtBtida 
rurale,  de  campagna 
ruvido,  I'uvid 
rubare,  rdba 

nigiada,  nisada,  rosada 
rum,  rumm 


rupe, 


bricch 


ruscellOj  rtaa 
nissare,  ronfh 
rustico,  rusiich 


S 


sabato,  Bubei 
feiaccapauc,  sacch  a  pan 
saccheggio,  saccheg 
sacco,  sacch 
saccoccia,  sciccoceia 
sacerdote,  pret 
Bacerdozio,  sacerdozzi 
Sacramento,  sacrament 
sacrilegio,  sacrileg 
saetta,  ftilmin 
Kagacia,  talent 
sagrato,  sagraa 
sagrestaiio.  segHata 
saiame,  satamm 
salare,  salct 
Kalario,  salari 
Halato,  salaa 
aalcrautte,  salcradl 
saldatura,  saldadura 
Bale,  sal 
salice,  sdres 
Baliera,  salin 
Halire,  andil  sii 
Balita,  salida 
saliva,  spua 
salma,  caddver 
salotto,  salott 
salsamentario,  cervelee 
salsiccia,  lugdnega 
saltatore,  saltador 
salto,  salt 
salumiere,  cervelee 
^sa1ute,  saiut 
SHluto,  salut 
salvadanaio,  salvadanee 


salvia,  savia  (erha) 

salvo,  salv 

saudalo,  sandol 

saiigue,  sang*u 

san^iinaccio,  buseeehin 

samtario,  sanilari 

sano,  san 

santo,  sant 

sapere,  save 

sapiente,  sapient 

saponata,  savonada 

sapoue,  savon 

saponetta,  savonetta 

sapore,  savdr 

saporito,  savorii 

sardonico,  sardonieh 

sartOj  sart 

sassaiola,  tneda  de  sags 

sasso,  sa^s 

satanasBO,  sataTiass 

satireggiare,  fit  la  satira 

satirico,  satirieh 

satoUare,  impienl 

savio,  savi 

sazio,  sazi 

sbaocellare,  /d  fctura.., 

sbadato,  disattent 

sbadiglio,  sbadilH 

sbagliare,  sbagliit 

sbagliato,  sbaglitui 

sbaglio,  sbali 

sbalordimento,  8balordimmU 

sbalordire,  sbaloriU 

sbalzo,  sbalz 

sbarazzare,  nettit  /mutit^ 


SBA 


—  885  — 


SCA 


azzino,  ganivell 

barsi.  futss  la  barha 

batello,  pivell 

ra,  sbara 

tere,  shati 

leftb,  segn  in  faccia 

ettare,  cava  el  bareltin 

dire,  sbiadi 

QO,  de  travtrs 

mco,  navascion 

siata,  oggiada  de  tracers 

icare,  sooeca 

;co,  sbocch 

lire,  Jini  de  bid 

■nia,  gaimia 

v£Oj  sbozz 

gare,  abHgd. 

gUato,  seiiza  bria 

>dolone,  sbrodolon 

itto,  sbruff 

iellare,  sbttdella 

ftb,  bdjr 

)rOj  ruvid 

jchiera,  scaechera 

;ciare,  eascia  via 

3CO,  acacch 

Icre,  scad^ 

ftale,  scaffal 

(laletto^  scaldaleil 

idamani,  scaldaman 

idapiedi,  scaldape 

inata,  sealinada 

iuo,  sgradin 

jnana,  scalmanna 

pellino,  pieeaprei 

ipello,  8c6pell 

trezzft,  furberia 

Itro,  furb 

tzacano,  scalzacan 

[zo,  sema  scarp  ne  calzelt,  a 

\  biblt 

cnbiare,  scambid, 

nabio,  seamhi 

mpaguata,  scampagnada 

Lupaunta,  seanipanada 

in  pare,  seampci 

mpolo,  ritai,  scamuol 

aalatura,  scanalaaura 

adai^lio,  scandalli 

iidaiizzare,  seandalizsct 

adalo,  scandal 

aiiare,  scann^ 

[isafatiohej  pigron 

[isare,  schivd 

atonare,  volla  el  canton 

Liaccione,  scxiffioU 

bestrato,  scorlacoo 

[>itai'e,  gionlagh 

pito,  seapit 

()oio,  aetiza  mice 


8cappata,  scappada 
scappatoia,  sghimbielt 
scappellare,  saludit 
acappellata,  scappellada 
Hcappellotto,  scuMott 
soapuccio,  lopiech 
soarabattolo,  etasgere 
scarabocchiare,  scaraboccid, 
scarabocchio,  scarabdec 
scaraboochioue,  scaraboccion 
scaral'aggio,  bordocch 
scaraventare,  btitld, 
scaricare,  searicct 
scarioatoio,  searicador 
scarioo,  scarich 
scarlatto^  searlatt 
soarmighato,  sbaruffaa 
scarno,  magher  come  un  picck 
scarparo,  one  vend  scarp 
scarozzata,  scarozzada 
scarsella,  saceoccia 
8car»o,  sears 
scartabellare,  scarlabella 
scartafaccio,  seariafacc 
scartarc,  sear  la 
scartatOj  scartaa 
8cartoccio,  scartozz 
Bcassinare,  romp 
Hcatenare,  scadend, 
scattare,  salld.  sh 
8catto,  molla 
scaturire,  spieda  foenra 
scavalcare,  ira  gio  de  cavall 
soavare,  scuva 
8cavo,  seav 
sceglierc,  seernt 
Acellerato,  balosson 
scelto,  scell 
soemare,  diminul 
scempiaggine,  asnada 
8oempio,  seempi 
scena,  seenna 
scenario,  seenari 
scenata,  seenna 
scendere,  vegnl  gio 
sceneggiare,  sceneggia 
8cenico,  seeiiieh 
scerpellone,  sproposit 
scetiico,  scettteh 
seeverare,  divid 
8cheggia,  seheia 
scheletro,  schelter^ 
sohermire,  seherm). 
schermitore,  schermiddr 
8cherzare,  seherza 
Rcherzevole,  seherzevol 
scherzo,  scherz 
schiacciata,  earsenza 
schl^ft'are,  butlii  in.., 
schiaftb,  s*giaff 


SCH 

tschiamazzarc,  fa  fracass 
Kchiamazzo,  bordell 
Hchiantare,  romp  gib 
KchiarimentOj  schiariment 
Hchiarire,  s^ciari 
Hchiavitii,  schiavUii 
Hchiena,  s'cen^ia 
Hchicra,  s'cera 
Hchierare,  melt  in  fila 
Kchiettezza,  franehezca 
Kcbietto,  leal 
Hchifare,  schivd 
hchifo,  schivi 
Hchifoso,  schifos 
^sohioccara,  fa  s'giaccd 
f^cbiodare,  ai^cioah 
schioppettata,  s'cioppetada 
schieppo,  s'eiopp 
bchiudere,  dervi 
schiuma,  s'eiumma 
schiuraarCj  s^ciumd 
Hchiumatoio.  sciumaroeula 
Hchivare,  sehita 
Kchizzare,  schizzd 
Hciabolata,  seiabolada 
sciacquare.  sciacf/ud 
Hciagura,  aisgrasia 
i^oiagurato,  pover  omm  / 
bciafacquare,  scialacqud 
8cia11e,  sciall 
scialo,  spicch 
Hciame,  frotta 
bciattarc,  sciatld 
Kciatto,  seiatt 
Hcimmione,  scimniion 
Hciiiimiottare,  scimmioUd 
scimmiottata,  sciniiotUtda 
Hoimmiotto,  scimmiott 
boimuuito,  sttipid 
scintilla,  sbir 
Hcioccheria,  stupidilaa 
sciocco,  sciocco 
soioKlimento,  scioglimeni 
sciolto,  sciolt 
Hcioperare,  fd  sciopero 
Bcioperato,  fanagotton 
Bciorinare,  stend  foeura 
sciplto,  sensa  sal 
sciroppo,  sciropp 
sciupare,  trasd 
scivolare,  scarligd 
scodella,  tazzinna 
Bcodingolare,  mend  la  coa 
Hcoiattolo,  scoiattol 
scolarc,  seolar 
scolaresca,  scolaresca 
Kcolastico,  scolastich 
Hcolatoio,  scoladdr 
=«collatura.  scoUadura 
colo,  8c6t 


—  ms  — 


SCO 


scolorire,  aeolori 
Bcolpare,  discolpd 
scolpirey  seolpi 
scombuiare,  fd  seitr 
i^eombussolare,  seo^nhussola 
scommettere,  aeomeit 
scomodare,  incomotia 
scompaginare,  seompagina 
soompagnato,  «e9ura  compagn 
soomparire,  scomparx 
Boompartimento,  seompartimevf 
soompartire,  acojnpartl 
soompiaoente,  aeompiacenf 
soompiglio,  seompilli 
scomporre,  seonhpoixn 
soomposizione,  aeompasizion 
scomunicato,  scoinunieaa 
sconoei'tare,  seoneertd 
sconcerto,  seoncert 
E^concezza,  sconeezsa 
sconiiooare,  1xrhfceu.ra  del  m.Mf 
seonfliiato,  seonnnatt 
sconfitta,  batiuda 
Boongiurare,  seonginrd 
soonoscere,  rieonoss  no 
sconsigliare,  dd  minga  per  ftrrr 
sconsolato,  seonsolaa 
soon  tare,  seonid  \ 

soontento,  minga  content 
sconto^  scunt 
soontrmo,  seontrin 
scontro,  ineonter 
soonveniente,  sconvenient 
sconvolgei'e,  sconvolg 
scon  vol  gimento,  sconvolgiment 
scopa,  seova 
scopare,  scovd 
scopercbiare,  alzd  el  eoverc 
scoppiare,  8*eioppd 
scoppiettare,  B*cioppettd 
scoppiettio,  s*eioppettament 
sooprire,  seopH 
scoi*aggiamento,  scoraggiamwt 
scora^gire,  leva  el  cort^g 
soorciare,  scurtd 
Boordare,  desmentegd 
scorno,  brutta  figura 
soorpione,  scorpion 
Boorrere,  scor 
scorretto,  minga  eorrett 
soorrevole,  seorrevol 
soorrezione,  error 
Bcorteooiare,  peld 
Bcortese,  villan 
BCorteBia,  villanada 
Boorticare,  seortegd 
Bcortloatura,  seortegadura 
scorzonera,  seoleionera 
BOosoeBO,  erlich 
soossone,  saltd  rta 


SCO 


-  8^7  — 


SEC 


tare,  tira  in  la 
tare,  scot  la 
tatura,  seottadura 
to,  cunt 
buna,  scagn 
tanzato,  sereamaa 
sditare,  scredita 
spolare,  ecrepold 
»polatura,  screpoladura 
jsziato,  scresiaa 
»zio,  scressi 
'baochiare,  seribaecia 
.'bacchiiio,  seribaccin 
cchiolare,  gcrisza 
Lgno,  ccMsa  forta 
Lminatura,  ackiia 
Ltta,  seritt 
LttOj  seritt 
ittoio,  serivania 
Lttoro.,  serittor 
itturare,  serittura 
iTano,  serittor 
ivere,  scriv 
ocoare,  seroeca 
occone,  jfurhon 
ofa.  troia 
ofoloBo,  serofolos 
•oil are,  serolla 
>ollata,  alzcuia  de... 
•oscio,  s'eioppon 
•ostare,  serostd 
iipolo,  serupol 
'upoloso,  serupolos 
•utarc,  esamindt  de  fin 
'utinio,  serutini 
loitura,  seusidura 
idiscio,  foett 
iffiare,  seujffid 
Lilettare,  voltdi  via 
Liola,  seola 
are,  sigurin 
iiro,  seur 
asa,  setua 
uaare,  settsdi 
aziare,  sdazih 
egnare,  sdegnd 
egno,  rabbia 
.egnoHO,  sdegtws 
[entato,  sdentaa 
iilinquire,  andd  in  brcciida 
[oloinato,  sdoleinaa 
lottorare,  platth 
iriiiare,  hutth  gid 
Iruceiolare,  searligd 
[ruciro,  slisd 
icca^^cine,  seceadura 
tccnute,  seeeant 
;coare,  seecd 
iccatore,  seeeador 
iccatura,  seceadura 


secchia,  seggia 

seccliio,  sidell 

Hccco,  seeeh 

secolo.  secol 

secouaare,  andd  adree 

secondo,  second 

isedano,  seller 

eedare,  welt  gid 

sedere,  cuu 

sedia,  scagn 

sedile,  seail 

sediziouo,  sedizion 

sedizioso,  sedisios 

sedurrCj  sedii 

sega,  resega 

segare,  resegd 

Hegatura,  reseguse 

seggiola,  scagn 

segnale,  segnal 

KCgnare,  segnd 

Begno,  segn 

Kego,  sev 

segregare,  mett  a  std.  soil 

scgretario,  segretari 

HCgreto,  searett 

8eguaoe,  ene  va  adree 

segirire,  segui 

Begoitare,  seguitd 

seguito,  seguito 

Beloiato,  seleiaa 

sellare,  selld 

selyatico,  salvadigh 

semata,  semada 

wembrai'c,  pari 

Heme,  semenza 

semicupio.  semicupi 

semigratuito,  semtgratuit 

Heminare,  semindt 

seminario,  seminari 

semiserio,  semiseri 

semola,  erusea,  farinna  grosita 

Bcmplice,  semphz 

sempliciotto,  merlo 

Hemplicit^,,  sempHcitaa 

Kempre,  semper 

senatore,  senator 

senuo,  talent 

seno,  stomegh 

Hensale,  sensal 

sensato,  senscui 

Bensazione,  sensazion 

sensibile,  sensibil 

Hcnso,  sens 

Hentenziare,  sentenzid 

sentenzioso,  sentenzios 

Kentimentale,  sentitnental 

Hentimento,  sentiment 

sentire,  senti 

»entore,  sentor 

sepai*are,  separd 


SEP  -  88S  - 


SFR 


separazione,  separazion 
rtepolcro,  sepoleher 
seppellire,  sepelll 
sequestrare,  sequestra 
sequestro,  sequester 
sera,  sera,  sira 
serata,  serata 
serbare,  tegnt 
serbo  (in),  de  part 
serenata,  serefiada 
sereno,  seren 
ser^ente,  sargent 
t^erioti!!.,  serieloM 
serio,  seri 
nerraone,  prediea 
serpente,  serpent 
Hcrraglio,  serali 
serrare,  sard. 
seri'atura,  saradura 
Kcrvire,  servl 
scrvitore,  servitor 
serviziale,  lavaiiv 
servizievole,  servizievol 
sessione,  session 
Heta,  seda 
sete,  set 
Ketola,  scdola 
severo,  sever 

sevizia,  crudeltaa 
Hczione,  sesion 
rtfaociataggine,  sfacciataggin 

Kfacciato,  sfaceiaa 

sfamare,  levd,  la  famm 

sfaizoso,  sfarzos 

stavillare,  lus\ 

stavorevole,  sfavorevol 

sf egatato,  sfegataa 

sferico,  sferich 

sfeirare,  lira 

sterzare,  frustd, 

stiatarej  oo^a 

sfiatatoio,  sfiadador 

flftbbiare,  desjibhia 

sfldare,  sjida 

!=»fi|turare,  sfigurct 

sfilaccicaro/j  ja  gib  filaper 

sfilare,  sfila 

sfinimento,  sfiniment 

sfinito,  sjinit 

sfiorare,  sfiord, 

sfoderare,  tird  foRra 

Kfogare,  sfogh 

sfoggiare,  sfoggid 

sfogliarc,  sfoid 

sfolgorare,  inorhi 

sfondare,  sfondd, 

sformare,  sformd 

stbrtunato,  sforlunaa 

sforzare,  sforzd 

stbrzo,  sforz 


sfrattare,  mandd,  fcturct  de 
sfregare,  sfreyh 
sfregatura,  sfreg€tdura 
sfrenato,  sfrenaa 
sfrodare,  tira  via  fa&ui 
Bfrontato,  sfrontaa 
stuggire,  sfuggl 
sfumare,  sfumaa 
sfumatura,  sfumudura 
sfuriare,  andd  in  furia 
sfuriata,  da  fo^ura 
sgabello,  sgabell 

sgabuzzino,  stanzin  seitr  ' 

sgambata,  sgamhada 

sgambettare,  sgambetta 

sgangberare,  sganghera 

sgangberato,  gio  de  eanehen 

sgarbato,  sgarhaa 

8garbo,  sgarh 

sghemoo,  shiess 

sghignazzare,  sghig'ixazsd 

sghignazzata,  ghignada 

sgolibare,  sgobbct 

sgobbone,  sgobbaddr 

sgocciolo,  i  ultim  g6tl 

sgorabero,  san  Michee 

sgoinbrare,  fa  san  Michee 

sgomentare,  sgomenta 

Isgomento,  spavent 
8gonfiare,  disgonfid 
sgorbio,  spegase 
sgorgare,  vegnt  fcdura 
sgorgp,  sgorgh 
sgiatfignare,  sgraffigna 
sgraTare,  sgrayd 
sgravio,  sgravi 
sgraziato,  disgraziaa 
sgretolare,  stritold  soil  i  dent 
sgi-idare,  vosd  adree 
sgridata,  strapazzadu 
sgrifare,  seiampd 
sgrinfia,  sgrinfa     ^ 
sgi'ondare,  vegni  gib  deUa  gnim 
sgrovigliare,  desgarhih 
sgrugnone,  sgrugn 
sgrupi)are,  desgrdppd 
sgQalcire,  slrafoiHt 
sguattero,  sguatter 
sguazzare,  sguazzd. 
sguerguenza,  dispreH 
sgiiinzagliare,  molld 
sicario,  sieari 
siccitk,  sttcc 
siouro,  sicur 
siero,  saron 
siffatto,  eoslfaa 
sigaro,  sigher 
8igillare,  siailld. 

sigillo,  sigQl  J\: 

signiUcante,  signifitaxd     ^-OjL 


SIG 


—  889  — 


SMU 


giiificai'e,  ngnified 
^niiicativo,  s^ftUfieaHv 
gnificato,  signifieaa 
gnoreggiare,  fa  de  padt*on 
gnorile,  signoril  * 
enorina,  pdpdla 
lenzioso,  Htemios 
Llabare,  gillabd 
Llabario,  silldbaH 
mbolo,  simbol 
mile,  simil 

militudine,  gitAilitudin 
miloro,  gimilor 
mpatico,  simpaiieh 
mulare,  fttig 
ncerit^,  sineeritau 
ncero,  tineer 
ndaoare,  nndaeh 
ndaoato,  sincUieaa 
ndaco,  aindieh 
nfonico,  sin/otUeh 
ngbiozzare,  piang 
n^hiozzo,  singhiozz 
nistro,  sinister 
stemare,  sisiemit 
istematioo,  sisUmatieh 
tuazione,  situazion 
acciare,  disUiMzh 
anoiare,  slaneiiL 
[aTgai*e,  slargh 
attare,  deslatih 
lavato,  slavaa 
egare,  disligd 
ogare,  slogh 
logatura,  slogadura,  ■ 
oggiare,  sloggid 
naoohiare,  eavii  i  finaee 
nagrire,  snutgri 
naltare,  smatlii 
nalto^  smaHl 
iian|(iare,  smangid, 
naniare,  fa  di  smani 
nanioBo,  smanids 
nargiassata,  smargiassada 
naiTire,  perd 
nentire,  smentl 
neraldo,  smerald 
nei'igliato,  smerigliaa 
neriglio,  smerilli 
nezzare,  stnezzd 
nidoUare,  smiilolld 
liisurato,  smimraa 
xiocoiare,  smdeciii 
noocolare,  moeeit 
nodato,  fmura  de.., 
norfloso,  smorfids 
norto,  smort 

nostacciata,  mostaeeiada 
aaovere,  smoeuv 


smiissare,  smussh 
snellezza,  sveltezza 
snello,  svelt 
snervare,  snervdb 
snidare.  snidd. 
snoooiolare,  pieeid, 
snodatura,  enodadura 
snudare.  sbiottd 
Bocohiuaere,  sard  a  metaa 
socoorrere,  soeedr 
socoorso,  soecore 
socera,  soeera 
sociale,  social 
society,  soHetaa' 
soda^ia,  brughera 
soddisfare,  sodisfh 
sodezza,  serielaa 
sodisfaro,  sodisfd 
sodisiazione,  sodisfazion 
sodo,  sodo 
sofferente,  ehe  soffre 
sofiiare,  boj^d 
soffietto,  hoJ^Ht 
soflio,  h6f 
soffitta,  soree 
soffitto,  sojSfitt 
soffooare,  soffegd 
softrire,  soffri 
soiigtieare,  softsUed 
soflstioo,  sofistieh 
soggettaocio,  eattiv  soggelt 
soggetto,  soggett 
soggezione,  suddizion 
Boggiacere,  restd  sott 
soggiogare,  vnett  sott 
soggiomare,  abitd 
sogguardare,  guardd  de  sott 
sognare,  sogna 
Bogno,  sogn 
Bolaio,  soree 
Bolamente,  solament 
Boldato,  soldcui 
soldo,  sold 
sole,  sol 

Bolfanelli,  zolfanell 
Bolfare,  solford 
Bolfeggio,  solfeg 
Bolidario,  sohdhl 
Bolido,  solid 
soli  no,  eollett 
Bolitario,  solitari 
solito,  solil 
solitudine,  soliiudin 
Bollecitare,  solleeild 
soUeoitazione,  solleeitazion 
soUetico,  galilt 
Bollevare,  soUevd 
Bollevazione.  sollevazion 
sollieTO.  sollev 

anin     anil 


SOL 


—  890- 


SPA 


soluzione,  solusion 
8omaro,  asen 
Homigliaute,  che  someia 
somigliare,  someih 
Hommare,  somma 
sommario,  sommari 
80inmer^ere,  anddt  soU 
sommisBione,  soltomissioti 
Bommit^  sommiUia 
sommo,  unich 
sonaglio,  aonai 
sonare,  sonii 
sonata,  sonada 
sonatore,  sonador 
sonetto,  aoneit 
sonnacohioso,  sognorent 
soxmambulo,  $onan%b6l 
soimo.  sogii 
Bonnolente,  aomvorent 
sontuoso,  ricchissim 
sopire,  melt  in  tat^ 
sopperire,  scusd 
aoppiantare,  soppianld 
sopportare,  aopporla 
soppressioue,  aoppresnon 
sopprimere,  soppHmm 
sopra,  86ra 
soprabito,  »6rt6 
sopraocaricare,  caHea  tfopp 
sopracciglio,  sopraeili 
sopraddeD  te,  soradeni 
soprannaturale,  sopranaiural 
sopTa,nnujneT3,viOy8oprannumerari 
soprano,  sopran 
soprappensiei'o,  sorapenser 
soprappiil,  sorappii 
soqquadro,  sotlsora 
sorba,  nhspola 
sorbettiera,  sorbettera 
sorbetto,  sorhett 
sorcio,  rait 
sordo,  8ord 
sorgente,  sorgeni 
sorgere,  sorg 
sormontare,  sormonta 
spanHerone,  grasson 
spannare,  spandt 
spappolare,  spappold, 
sparagio,  sparg 
sparare,  spardt 
sparato,  fessa 
sparecchiare,  spareggidi 
spargere,  sparg 
spanre,  spari 
sparlare,  sparld, 
sparpagliare,  sparpaiit 
spartire,  sparli 
spartito,  sparlii 
^paruto,  gid  de  eera 
•asimante,  spasimant 


spasimo,  spasim 
spaurire,  /d  paura 
spavaldo,  gpavald 
spayenteYole,  spaventevol 
spavento,  spavent 
spaziare,  spttzia 
spazio,  spazi 
spasioso,  tpazios 
spazzacammo,  spttzzaeamin 
spazzare,  apazzd, 
spazzatura^  md 
spazzaturaio,  ruee 
Bpazzola,  speuszelta 
spazzolare^  sp<isszelld 
specohiarsi,  speggiaaa 
speochio,  speee 
speoiale,  special 
specificare,  spedficit 
speoiiioo,  speeifieh 
speoioBo,  specios 
speculare,  specuUi 
speculazione,  speettUvsidn 
speoulatore,  speculaddr 
spedire,  spedi 
spedizione,  spedizion 
spedizioniere,  spedtziotier 
spegnare,  disimpegnd 
spegnere,  smorza 
speiaochiare,  speld 
spellare,  speUh 
spendacoione,  spendacddn 
spendere,  spend 
spendibile,  spendibU 
sponnare,  spenna 
sperare,  sperd 
sperdere,  disperd 
spertbttia,  disdelta  al  gi^ugk 
sper^iurare,  spergiurd, 
sperimentale,  sperimenUU 
sperimentare,  esverimenid 
sperperare,  trasa 
sperperb,  tru^aament 
spertioato,  speriuma 
spesare,  spesi^ 
Borpassare,  sorpassdi 
sorprendere,  sorprend 
sorreggere,  tegni  «u 
sorridere,  sorid 
Borriso,  sorrid 
sorso,  sors 
sorte,  sort 

sorteggiare,  sorteggiii 
sortire,  *orii 

Borvegiiaate,  sorveglianl 
Borvegliare,  sorveglici 
sorvolare,  sorvol^ 
sospendere,  sospend 
sospensoiio,  soapensori 
Bospetto,  sospett 
sospirare,  sospirh 


SOS 


—  891  — 


SPI 


tstenere,  sostegnt 
»stituire,  soBtilul 
tstituto,  sosHltiU 
^stituzione^  sosUluzion 
»ttaua,  sottanna 
itterra,  toll  terra 
itteri*aiieo,  iolterrani 
»ttei*rare,  tiotterrcl 
»ttlle,  suUil 

>ttinte]idGTe,  8oUintend 
>tto,  8oU 

tttolineare,  sotiolineti 
>ttoniaiio,  sottman 
>ttomettere,  melt  soil 
>ttoporre,  sotloponn 
>ttoprefetto,  soltoprefelt 
>tto8cala,  aottseala 
)tto8crizione,  aottoserieion 
)ttostare,  8otto»td 
ittotenentef  gottoteneut 
>ttoveste,  gili 
)ttoyoce,  sottods 
jverchio,  tropp 
>vvenzione,  sovvemidn 
>vver8ivo,  sovversiv 
saccalegna,  8*eeppalegna 
3aecare,  spetcea 
jaccatura,  spaeeadura 
'^acco,  spaeeh 
bada,  spada 
padina,  spadinna 
jadroueggiare,  /A  de  ptutron 
bagnoletta,  aigaretla 
bago,  spagh 
i)a1aiicare,  spalanedt 
pallata,  gpatlada 
jalleggiare,  spalUggid, 
i)alliera,  spallera 
3a11iuo,  apallin 
3aUiiceiata,  tira  sii  i  spall 
jalinare,  spalmh 
[>aiDi>anare,  spampanh 
[>anciata,  spansciada 
^andore,  spand 
>ettacolo,  speitacol 
jettatorCf  spettator 
iyettegolare,  sabettH 
i)Ottinare,  apeltind 
i)ettro,  ombra 
>eziale,  apeziee 
>ezieria,  apezieria 
>ezzare,  romp  in  duu 
>ezzato,  apezzaa 
>iaccicare,  apelaaeia 
)iaceyole,  apiaeevol 
)ianare,  apiana 
jianata,  apianada 
)iaiitare,  apienlci 
jiantato,  spiantaa 
>iare,  «pid 


spiattellare,  apiatteUd, 
spicoare,  apioeit 
spicchio,  fetta 
spicciolo,  moneda 
spiedo,  aped 
spiegabile,  apiegoHl 
gpiegare,  apxega 
gpie^azione,  apiegasion 
spitterare,  apifferd 
spiifero,  Mffelt 
spigolare,  apigold. 
gpigolatura^  apigoladura 
spigolo,  aptgol 
spiiiare,  apilld. 
spillatico,  apillatieh 
spillo,  puggin 
Bpiloroio,  apilorc 
gpingere,  aping 
gpino,  apiit 
spinoso,  apinoa 
gpiombare,  diapiombaa 
gpiraglio,  apirali 
gpirale,  apiral 
gpirare,  apird        * 
spiritato,  apirilaa 
spirito,  apirit 
spiritoso,  apiriloa 
spirituale^  apirilual 
gpleudere,  luat 
spleudente,  eke  riaplend 
splendore,  aplendor 
gpogliare^  apoglid 
gpogliatoio,  gabinett  de  toalett 
gpoglio,  apoli 
gpola,  spatula 
gpoliuonare,  apolmond 
gpolpare,  apolpd, 
gpolverare,  fa  aid  la  polver 
gpolverata,  apolverada 
spolverina,  apolverinna 
gponda,  aponda 
spoutaneo,  apontani 
gpopolato,  apopohut 
gporcare^  aporcdt 
gporchizia,  aporcizia 
gporco,  aporeh 
gporgere,  aporg 
»poBa.  apdaa 
gpogatizio,  apoaalizzi 
gposo,  apoa 
gpossato,  atraech 
spogtare,  apoath 
gpotico,  apolieh 
gprecare,  tra  via 
gpreoone.  traaon 
gpregevole,  apregevol 
gpregio,  diaprezz 
gpregiudicato,  apregivdicaa 
8pi*eiuere,  apremm 
gDretnrsi.  anretaaa 


SPR 


-892  — 


^TA 


Hprezzo,  disprezs 

fiprofondare,  sprofondd 

sproloquio,  sproloqui 

«pronare,  sprond 

sprone,  aperon 

eproporzionato,  aproporzionaa 

sproposito,  8propo8it 

sproprlare,  sproprid 

sprovvisto,  8provvi$t 

spruzzare,  sprtizzd 

epuena,  sponga 

spuaorato,  sema  pudor 

spulciare,  eercd  i  pnres 

spulezzarCf  ciapph  el  duu  de  eopp 

spumeggiare,  jd  seumtna 

spuntare,  apontd, 

spurgarCj  spurgd 

eputacchiare,  spudctseid 

eputacchiera,  8puin 

sputacohio,  spudcue 

sputo,  spua 
squaarare,  squadra 

squadrone,  squadron 

gquagliare,  squaid 

squauido,  squalHd 

squallore,  squallor 

squarciagola  (a),  a  rompes  el  gosa 

squai'tare,  squartd. 

squattrinare,  aquattrind 

squilibrato,  aquilihraa 

squilibrio,  squilibri 

equilla,  eampanna 

squillare,  aond  t... 

squillo,  eampanna 

squinternare,  squinternd 

sradicare,  strappd  dai  radis 

eragionare,  sragiond 

sregolato,  sregolaa 

stabile,  stabil 

stabilimento,  stabilimen 

etabilire,  stabill 

stacoare,  dislaccd 

staceio,  sedazz 

stacco,  ataeeh 

stadio,  atadi 

staiiilare,  ata^ld 

Btaflilata,  stdffilada 

staffile,  atafft 

stagionare,  atagiond 

stagione,  stagion 

stagnaio,  atagnee 

stagnare,  alagnd 

stagno,  atagn 

sta^nola,  atagna^ula 

staio,  ateef^ 

Btalliere,  atallee 

Btamani,  slamatlinna 

stamberga,*  atanzaacia 

ampare,  atampd 
maperia,  atamparia 


I  Htitmpino,  slantpin 
stampo,  alamp 
stancare,  atraeedi 
stanoo,  atraeeh 
stantio.  atantii 
Btautuno,  alantuff 
stappare,  diabuaeionii 
staro,  ala 

starnutare,  airanndit 
starnuto,  airamui 
stato,  atat 
statua,  atatda 
statuto,  atatuU 
stazionario,  atationari 
stazione,  atazion 
steccato,  ateceaa 
steccbetto  (a),  a  pan  e  petsin 
stecchire,  atecehi 
steooo,  ateeeh 
stemperare,  atemperd, 
Btenaere,  atend 
stentare,  a^ntd 
stentato,  atentaa 
stento,  atent 
Bteroo,  caeca 
sterile,  ateril 
sterminare,  aterminii^ 
Bteuzare,  aterzd 
stia,  ea^ponera 
stile,  am 
stilla,  gdtta 
stimare,  atimd 
stimolo.  atimol 
Btipendtare,  atipendih 
stipendio,  aHpe^ndi 
stipite,  8ti]^i 
stiramento,  aiirament 
stirare,  aopreaad 
Btiratora,  aopreaaadora 
stirpe,  razza 
stitioo,  atitieh 
Btivale,  slrivall 
stizzire,  inrabiaa 
stocoata,  atoeeada 
Btocoo,  atoeeh 
stoia,  atteura 
stoico,  atdieh 
stolido,  imbeeeiU 
Btomacare,  atomegd 
stomaobevole,  ehe  sidmeffa 
stomaco,  atomegh 
Btonare,  atond 
stoaatura,  atonadura 
stoppa,  atdppa 
stopparc,  atoppd 
stoppia,  atdbbta 
stop  pin  o,  aioppin 
storoero,  atore 
storoicoUo,  atortaeoU 
Btordire,  atordt 


I 
I 


STO 


893  — 


STR 


ordito,  slordii 
orico,  storieh 
oriuo,  rose 
omare,  stomii 
ornello,  storiiell 
orpiare,  struppid 
orpio,  storpi 
ovigliaio,  piattee 
rovi^lie,  ptatlaria 
rabiliare,  strabilia 
raboccare,  slrabocca 
iraccare,  strciccd, 
jracchino,  stracehin 
Tacciare,  strascia 
Taccio,  strasc 
nraccione,  strciscion 
3*acco,  straech 
xacottOj  stuaa 
iradoppio,  atradoppi 
srafaloione,  erroron 
;rafooo,  trebisonda 
;rafottersi,  strafoUaasen 
nralciare,  stralcia 
;ralcio,  slrale 
:;i*aluiiare,  8iralund, 
'^ramazzare,  horla  per  ieri^a 
srame,  Btramm 
Drampalato,  strampalaa 
Eirangolare,  strangoUt 
!}ranjs;uglioiie,  gtrangoidn 
ti-aniero,  forestee 
traordinariO)  straordinari 
traparlarc,  straparld, 
trapazzare,  strapazzdt 
brapazzata,  slrapazzada 
trapparo,  strappa 
trascinare,  straseindi 
trasecolare,  trasecold 
^ravagante,  stravagant 
iH'aYasarc,  travctsh 
Dravaso.  slravas 
traveccnio,  slraveec 
traviziare,  straviziit 
^avizio,  slravizzi 
Lravolgere,  straoojg 
traziare,  strazia 
trega,  stria 

tregua,  porzion,  misura 
Trepito,  strhpit 
:;repitoso,  atrepitos 
trettoio,  lore 
tretto,  strett 
tridere,  sgart 
trigare,  disbroiii 
brigliare,  nettit  el  eavall 
brillare,  strilld. 
trimpellare,  strinpellct 
trinare,  grema 
tringerc,  streng 


strlppare,  (basso)  mangid  come  dti 

porch 
strisciare,  striseid 
stritolare,  stritolii 
strizzalimoui,  schiseialimon 
strizzare,  sprenttn 
stroiinacoio,  freaon 
strofinare,  agura    • 
strolagare,  atrologd 
strombettai'e,  alroinhetld, 
stropiociare,  fregh 
stropiociata,  fregadinna 
stroppiare)  atropid 
strozza,  gora  e  gola 
strozzino,  uaurari 
struggimento,  paasion 
strnmentare,  atrumentdb 
Btriimento,  atronient 
8ta*u8oiare,  atruad 
Htrutto,  atrutt 
stiiccai'e,  atuced 
stucco,  atueeh 
studente,  alvdeni 
studiare,  aluidid. 
studio,  atudi 
studioso,  atudida 
stufa,  alua 
stufare,  atufl 
stufato,  aluaa 
stuolo,  roac 
stujiire,  atupt 
stupore,  atupdr 
sturare,  aboseiond 
stuzzicadenti,  atkcch 
stuzzicare,  fa  i  gallill 
subaffittare,  atthaffild 
subbisso,  bordeler%,graH8conqua8ar 

rovina. 
subbuglio,  bordeleri 
subdolo,  jlnl 
subentrare,  subentrd 
subire,  aubt 
subito,  aubit 
subitaneo,  improvvia 
sublimare,  auhlima 
sublime,  aublimm 
subodorare,  atibodord 
subordinare,  atibordind 
subornare,  comprd 
succederc,  axieced 
successione,  axieeeaaidn 
succhiare,  aeiaeid 
succhiellare,  abtiad  col  Hnivellin 
succhio,  atigh 
succianespole,  eieianespol 
succinto,  riatrellf  in  poeeh  paroll 
succiola,  neapola 
suGCO,  augh 
succurnale,  aueeuraal 
sudare,  audh 


SUD 


SH  - 


srs 


«iid»ta,  suddida 
tfuddito,  suddit 
Miidicio,  sporeh 
Audore,  sudor 
Hulfioente,  assee 
tiuft'ragare,  vuffragh 
4)uft'umigio,  profumm 
^uggellare,  sigiiUt 
«uggerire,  miggeri 
suggeritore,  suggeridor 
MUggestione,  suggestion 
«»ugnero,  sugher 
sugna,  seionsgia 
^uicida,  ehe  s*h  coppaa 
tiuicidio,  suieidi 
tiunto,  iHstrett 
Auo,  so 

tiVLOceTOy  socer 
tauonare,  «on^ 
tjuono,  sd7i 
superare,  super d, 
BuperbOj  superb 
Hiiperfioiale,  superficial 
superiluo,  el  de  fm 
Muperiore,  superior 
superiority,  superiorittia 
superlativo,  stiperlativ 
Kuperstizione,  superstieion 
tiupino,  a  panseia  in  aria 
fjuppellettile,  mobil  de  ed 
Aupplemento,  supplement 
tjupplente,  supptent 
suppUcare,  supplied, 
supplire,  supph 
siipporre,  supponn 
suppurare,  vegni  a  suppuration 
eurrogare,  surrogdt 


Buscettibile,  suseettiMl 
suscitare,  suscita 
susina^  brv^gna 
susBidiare,  da  6n  sussidi 
suBsidio,  sussidi 
sussistere,  sussist 
sussultarCf  saltavia 
susBurrare,  barboltiL 
svagarOf  sta  minga  attent 
svaligiare,  svalish 
svampare,  sfumit 
svanire,  svanl 
Bvantaggio,  svaniagg 
Bvaporare,  svapora 
syegliare,  dessedd 
Bvelare,  fa  conoss 
svelto,  svelt 
svenare,  svend 
Bvenimento,  sveninietU 
svenire,  svegnt 

sventataggine,  difett  di  d^fasi 
sventato,  sema  giudisi 
Bventolare,  sventold 
Bventrare,  sventrd 
sventura,  disgrcuna 
Bviare,  svid 
sviluppare,  sviluppd, 
BviluppOf  svilupp 
3vincoiai*e,  svineold 
Bvitate,  desvidd 
svogliatezza,  minga  votuia 
Bvolazzare,  void  o    andd  de  chit 

de  id 
Bvolgere,  svolg 
svol^,  voUada 
svoltare,  voltd 


tabaccaio,  tabaeehee 
tabacoare,  tird  tabaec 
tabacchiera,  scdtola  de  tahaceh 
tabacoo,  tdbaceh 
tabernacolo,  imagin,  cappella 
taccaj^no,  scirpia 
taochiuo,  polhn 
taccia,  cotpa 
tacco,  tacch 
tacoola,  gasgia 
taccolo,  seccada 
tacconare,  taccond 
taccuino,  tacdin 
tacere,  tase 
talanare,  tapaseid 
lano,  tavan 


taft'eria,  basletta 

tafTeruglio,  bordell 

taftetk,  taffid 

taffiare,  paccid 

taglia,  taia 

tagliare,  laid 

tagliere,  taiee 

taglio.  tdi 

taglioia,  taioiura 

talco,  talch 

tale,  tal 

talentO;  talent 

tallire,  a^idd  in  semensa 

tallone,  tallon 

talpa,  idpa 

tamburello,  tambdrell 


I 


TAM 


—  SJIT)  — 


TEN 


i"buro,  t4imb6r 

a>,  tanna 

siglia,  tetiaia 

I'o,  tanf 

ito,  tant 

pare,  busciand 

petOj  tappet 

tpezziere,  tapeesee 

»po,  btiscion 

>a  bara,  sottsdra 

■obiato,  traversaa 

'dare,  tardd 

rdi  tard 

rdo,  tard 

rlare,  shiiseus  per  i  eamol 

pIo,  eairceu 

i*ina,  cdmola 

rocco,  taroech 

rtagliare,  tartaid. 

rtaglione,  beltegbi 

rtaro,  tarter 

rtassare,  tartassd 

jrtufo,  iriffola 

fsca,  saccocda 

kseata,  saeeoeciada 

kSBare,  tassd 

^sello,  tassell 

kstare,  tatttd 

fcsto,  last 

fcTolato,  tavolaa 

ftvoleggiante,  eamerer 

5,  ti 

satrale,  teatral 

eatro,  teater 

Bcnico,  tecnich 

ediare,  iedid 

edio,  tedi 

egame,  bielliji 

«g1ia,  biella 

legolo,  e6pp 

»laio,  telar 

^emerario,  temerari 

:enierc,  avegh  paura 

seiupera,  tempra 

:emperare,  temperd, 

cemperatura,  temperadtira 

temperino,  temperin 

bempio,  giesa 

tempo,  temp 

tempoi*ale,  temporal 

temporaneo,  tenifwrani 

temporeggiare,  eiapph  temp 

tenaere,  tend 

tetf<!^a,  tendinna 

lenebi'OBo,  sc^ir 

tenen^e,  tenent 

tenerc\  tegnl 
tenoroj^  ^^g,. 


tentare,  tenta 

tentativo,  tentativ 

tentazione,  tentazion 

teutennare,  doiidd 

tentennone,  stcL  in  forae 

tcnuta,  possession 

tepore.  levedin 

tergo  (a),  dedree 

terminai'e,  finl 

termine,  termin 

terraglia,  terraglia 

terremoto,  terremott 

terreno,  terren 

terrestre,  terrester 

terribile,  terribil 

territoriale,  territorial 

territorio,  territori 

terrore,  terror 

terzana,  terzanna 

terzetto,  terzett 

terzina,  terzinna 

terzo,  terz 

tesa,  1  red  del  roeeol 

teschio,  erappa  de  mort 

tesoro,  tesor 

tessere,  tess 

teBsitore,  tessitor 

testameuto,  testament 

testardo,  testard 

testicolo,  testieol 

teBtimonio,  testimoni 

teBtimonlare,  testiinonid 

tOBto,  test 

tetto,  ^c 

tetrO}  mollo  senr 

ticchio,  eaprizziy  estro 

ti,  te 

tiglio,  tilli 

tiepido,  teved 

tiguola,  edtmola 

tigna,  thgna 

timbrare,  timhra 

tigre,  tigher 

timido,  timid 

timone,  timon 

timpano,  timpeyi 

tinea,  tenea 

tincone,  pannoeeia 

tinello,  tinell 

tingere,  teng 

tino,  tinna 

tintinnio,  s&n  de  eampanitt 

tirapiedi,  tirapee 

tirare,  tird 

tiratiira,  tiradura 

tiro,  tir 

tirocinio,  pralica 

tiBico,  tisich 

titillare,  fa  galilt 

titolo,  titdl 


TIT 


89fi  — 


TRA 


titubai'e,  Utubd 

tizio,  tvszi 

toooarc,  toceit 

tocoo,  toeeh 

toelette,  toalett 

togliere,  toRu 

tolleraref  tollerh 

tomaio,  tontera 

tonaca,  tdnega 

touare,  trotia 

tondeggiare,  Hrd  in  rotond 

tondo,  iond 

tonno,  tihi 

topo,  nUt 

toppa,  saradura 

torbido,  torbid 

torcere,  tore 

torohiare,  torcidt 

torchio,  tore 

tordo,  dord 

torlo,  r688  d'teuv 

torineutare,  tormentdi 

tormento,  torment 

tornaconto,  vantagg 

torn  are,  tornct 

toriiio,  tomo 

toro,  tor 

torpedine,  torpedin 

torpore,  imbesuiment 

torre,  tdr 

torrente,  torrent 

torso,  fitston 

tortello,  ravioRu 

torto,  tort 

tortuoso,  stort,  a  hissa 

torvo,  seur,  dannaa 

toscaneggiare,  tosoaneggia 

tOSSe,   t088 

tossire,  to88\ 
tostare,  to8td. 
totale,  total 
tovagiia.  tovaia 
tovaglioio,  mantin 
tozzo,  sciatt 
trabailare,  scanchind 
trabalzare,  saltd  via,  sbalzd 
traboocare,  andd  de  8oravia 
trabocchetto,  trabucchell 
traoagnotto,  tracagnott 
tracannare,  bev  a  canna 
tracciare,  8egnd 
tracollo,  traeoll 
tradire,  tradl 
ti'.iditore,  traditor 
traduri'e,  tradu 
trafticare,  trajffled 
traffico,  troMch 
traforare,  sford 

traghettare,|>a*«d  Vacquain  barea 
ngittare,  passd  6n*acgua 


tralcio,  dn  ramin  de  vit 
traliccio,  tela  de  sc^eeh 
trama,  trama 
tramandare,  tratnanda 
tramare,  tramd 
trambusto,  trambust 
trameatare,  rivoltd 
tramoggia,  tramceuffgia 
tramontana,  tramontanna 
tramontare,  tramonta 
tramonto,  tramont 
tramutare,  cambid  sit 
tranello^  traneU 
trangugiare,  mandh  gi6 
tranqoillare,  quietta 
tranquillitk,  tranquillil€M 
transazione,  transazidn 
tranBisere,  transig 
transitare,  transitd, 
transito,  trhtisit 
trapanare,  trapand 
tr^pauo,  trdpen 
trapiantare,  trapiantu 
trapuntare,  trapdtUd 
trarre,  trd 
trasalire,  saltd  via 
trasbordo,  tra^bord 
trascegliere,  seemx 
trascinare,  tra^cind, 
trasorivere,  tra8crio 
trascurare,  traseurd 
trasouratagginc,  traseuralezzii 
trasferire,  tra^fert 
trasformare,  trtuformd 
trasCTedire,  treugredl 
traslocare,  cambid  ed 
trasmodare,  traaeend 
ti*aapirare,-  traspird 
trasportare,  trcuportd 
trasporto,  trcuport 
trastullare,  divertl 
trasversale,  trasversale 
trattabile,  trattabil 
trattameuto,  traUamen 
trat^re,  trattd 
trattato,  trattaa 
trattenere,  trattegnl 
trattenimento,  trattenimeM 
tratto,  tratt 
trattore,  traitor 
travagliare,  dd  on  dispitak 
travagUo,  dispies^ 
trave,  trav 

traveggole,  6na  robba  per  <ji 
traversata,  lraver»ada 
travetto,  travelt 
traviare,  andd  ftBura  de 
travisare,  travisd 
travolgere,  tird  adreein 
tre,  trii 


TRE 


—  897 


TRO 


iccia,  trezsa 

)dici,  tredeg 

luiare,  tremh 

imolare,  tremold 

Jiituno,  Irentun 

>ppiede,  tripee 

>sca,  gir 

>8poio,  cadreghin  de  tre  gamh 

bolare,  trihulh 

butare,  tributa 

biito,  quell  che  se  dev 

dcnte,  trident 

d.\iOj  tridov 

eiinio,  trihini 

foglio,  tre/iBui 

llo,  trill 

mestre,  trimester 

na,  pizz 

iicare,  bev 

ncetto,  trineett 

.noiante,  trineiant 

jaithj  trinitiia 

ippa,  buseeca 

ipudio,  tripudi 

late,  malinconich 

Lstizia,  eattiveria 

ito,  trid 

Lvella,  tinivella 

Lviale,  trivial 

3golo,  mameU  di  poraehi 

ombaio,  trombee 

Dinbone,  trombon 

ouoare,  Ironea 

oppo,  tropp 


trota,  trutla 

trottapiano,  trottapian 

trottare,  trottd, 

trotto,  trott 

trottoia.  birlo 

trovarobe,  trovarobba 

trucia.  truacia 

trucioio,  buscai 

tu.  ti 

tuDa,  cilinder 

tubercolosOj  tubercol 

tutiare,  moid, 

tuffo,  salt  de  testa  (in  acqua) 

tutb,  tuff 

tugurio,  tuguri 

tulle,  lull 

tumore,  tumdr 

tunica,  tdnega 

tuo,  to 

tuono,  tron 

turabnchi,  stoppahceuee 

turacciolo,  buseion 

turare,  stopph 

turbare,  inquiettdt,  agitct 

turbine,  turbin 

turbolento,  6n  omm  che  ghe  pias 

i  disordin 
turohino,  bleu 
turco,  lurch 
turgido,  gonfi 
turpe,  spdrchissim 
tutelare,  tuteld 
tutore,  tutdr 
tutto,  tlltt 


»bia,  idea  falsa,  superstiziosa 
>bidire,  oliidi 
>ei't^,  abbondanza 
>ertOBO,  fertil 
>riacare,  indocchi 
>riacbezza,  eioeca 
>riaco,  cidcch 
Msello,  usell 
toidere.  mazzdt 
fiioio,  6ffizi 
fioioso,  dfficids 
":ia,  nota,  odi 
o,  odids 
iare,  ugiiagliu 
ugual 
lit 
ultimd, 
tltim 
iman 


umettare,  imimidl 

umidit^,  umiditaa 

umido,  umid 

umile,  umil 

umiliare,  umxlia 

umore,  umor 

umoriatioo,  unioristieh 

unanime,  unanim 

uncinare,    eiappd    eol    sgraffiti, 

sgraffignd, 
uncinetto,  guggia  per  el  eroseie 
uncino,  sgraffl 
ungere,  vdng 
unghia,  dngia 
unghiata,  ongiada 
unguento,  inguent 
unioo,  unieh 
unilbrmare,  uniformd, 
unitbimith,  uniformitaa 


TNI 


nnioue,  union 
iiuire,  nnl 
iiiiiaono,  unUon 
universale,  universal 
uuivei'th,  universitaa 
lino,  vun 
unto,  dnt 
iiutuoso,  dntuos 
iiutume,  dntumm 
imzione,  6mxon 
iirlare,  urld. 
ui-tare,  wrtd 
urto,  urt 
utiare,  u«a 


«)8  — 


usato,  U8<ia 
usciere,  uscier 
uscio,  uss 
usoire,  sorll 
uscita,  soriida 
usuale,  ustMl 
usulrutto,  usufrtiU 
usuitdo,  ustirari 
usurpai*e,  tisurpa 
utile,  util 
utilizzare,  utilisza 
uva,  ttga 
uzzolo,  capriszi 


V 


vaccaio,  beryamhi 

vacciuare,  inesta  i  vcirotul 

vacillare,  dondd 

vacuo,  voRud 

vagabondo,  vagabond 

vagare,  vagit 

vagheggiare.  fa  Vasen 

vagire,  fcb  oee  oce 

vagito,  oee  oee 

vagliare,  cribbia 

vaglio,  cribbi 

vago,  bell 

vagone,  vagon 

vaiolo,  varoRul 

valente,  bravo 

valere,  varl 

valevole,  ehe  var 

valico,  pass 

valido,  valid 

valigia,  valis 

valle,  vail 

valore,  valor 

valoroso,  valords 

valsente,  dance 

valuta,  valutta 

valutare,  valuta 

vampata,  vampada 

vanagloriarsi,  vantass  a  tort 

vaneggiare,  vaneggid, 

van^are,  vangd 

vanitoso,  pien  de  vanitaa 

vano,  voeud 

vantaggiare,  vantaggid. 

vantaggino,  conteiUin 

vantaggio,  vantagg 

vantaggioso,  vantaggios 

vantare,  vanth 

vapore,  vapor 

^aporiera,  macchina 


variabile,  variabil 

variazionCj  varicision  '■ 

vario,  van 

vascello,  basiinient  de  guerm 

vasellame,   batteriu  de  etaiAM' 

de  cardenza 
vaso,  vas 

vassoio,  eabare  | 

vasto,  grand 

vaticinio,  vaticini  \ 

vecchio,  vegg 
vecchiume,  robba  vegyia 
vedere,  vede 
vedovo,  ved6v 
vegetale,  vegetal 
vegetare,  veget^ 
vegetazione,  vegetcusion 
vegUa,  eonversazion 
vegliare,  std.  su  de  noil 
veglione,  veglion 
vela,  vetia 
velare,  velii 
veleno,  velen 
velenoso,  veleiios 
velina,  velinna 
velleil^,  velleilau 
velluttato,  veluttaa  | 

velluto,  velu  j 

velo,  veil 

vena,  venna  . ' 

venaie,  venal 
venatura,  venadura 
vendemmiare,  fdt  vendemi 
vend  ere,  vend 
vendicare,  vendied 
vendicativo,  vendieativ 
veniale,  venial 
venire,  vegnl 
ventagliarsi,  foes  vttu 


VEX 


—  899  — 


VIA 


citaglio,  crespin 
B.'tsfcrola,  ventar(eula,  voitalinna 
ntilare,  venlildt 
nto,  vent 
^utoso,  ventdg 
mtre,  venter 
>ntriera,  ventrera 
>nturo,  che  ven 
trace,  ver^  sificer 
ix-bale,  verbal 
arde,  verd 

srdeggiare,  fit  vede  verd 
erecoiido,  vergognos  ^ 
ergare,  hutta  gio 
ergine,  vergin 
ergoguarsi,  vergognass 
er^oguoso,  vergognds 
eriiicare,  verified 
erisimile,  verosimil 
emiC',  vermin 
"^ormiuoso,  pien  de  vermin 
'^ermiit,  vermutt 
'■ernaccift,  vin  de  Sardegna 
rernaoolo,  dialett 
remice,  vemis 
remiciare,  invernisd. 
p-ero,  ver 
verone,  poggiaeu 
versameuto,  versament 
versare,  versct 
verHeggiare,  fa  di  vers 
versione,  version 
verfto,  vers 
vei'ticale,  vertical 
vertice,  seimma 
vertigiue,  vertigin 
verziere,  verzee 
vescia,  fdnsg 
Tescica,  vessiga 
vescicante,  visigant 
vertcovo,  vescov 
Tespaio,  vespee 
veapro,  vesper 
veHtaglia,  vesta  de  camera 
veste,'  vesta 
vestiario,  ve^tiari 
ventire,  vestl 
vestito,  vestii 
vetraio,  invedriee 
vetiiata,  invedriada 
vetro,  vedsr 
vetta,  seimtna 

vettovaglia,  rohba  de  mangid 
vettura,  vitttira 
v«tt«rino,  vitturin 
^ezze^^piare,  eareszd,  sgarzotld 
I  vezzo,*f  oWttrtna 
kvezzoe^,  heU 
I'iadottV),  viadott 
I'iaggiakore,  viaggiator 


viaggiare,  viaggia 

viaggio,  viagg 

vigoi-e,  vigor 

vieoroRO,  vigoros 

villaggio,  paesoit 

Yillania,  azion  de  villan 

villano,  villan 

villanzone,  villanzon 

vilappo,  imhroi 

vinaocia,  tegase 

vincere,  vine 

vincolare,  vincold 

vincolOj  vineol 

vino,  tin 

viola,  oimula 

violare,  viola 

violent©,  violent 

violino,  viorin 

viottola,  sentee 

vipera,  vipera 

virgola,  virgola 

virgolare,  virgold 

virtu,  virtii 

virtuoso,  virtuos 

viscere,  viseer 

viscirlo,  che  scarliga  in  man 

visibile,  visibil 

visionario,  visionari 

visione,  vision 

visita,  visita 

visitare,  visitd 

viso,  faccia 

vispo,  viv 

vista,  vista 

vistoHo,  vistos 

visuale,  visual 

vita,  vitta 

vitalizio,  vitalizi 

vite.  vit  e  vid 

vitello,  vitell 

viticcio,  vid6r, 

vitto,  de  mangid 

vituperare,  vituperd 

vituperio,  vituperi 

vivace,  viv 

vivanda,  robho  de  mangid 

vivandiere,  vivander 

vivere,  viv 

vivo,  viv 

viziare,  vizid 

vizio,  vizzi 

vizioso,  vizios 

vizzo,  pass 

vocabolario,  voeaholari 

vocabolo,  parolla 

vocale,  vocal 

voeazione,  voeazion 

voce,  v6s 

vociare,  vosd 

vociferare,  vess  intorno  la  v6s 


VOa                      —  900  —                       VOL 

vogare,  rema 

volubile,  volubil 

Toglia,  voeuia 
vol,  vii 

volume,  volumm 

voluminoso,  volumiw>9 

volare,  void 

vomero,  massa 

volata,  volada 

voinitare,  vomitd 

volentieri,  volontera 

vomito,  vomit 

volere,  tore 

vorace,  divorador 

volgare,  volgar 

voragine,  vorctgin 

volgcre,  voltd 

vortice,  gorgh 

volontJi,  volontaa 

vorticose,  vorticos 

volontariato,  volontariaa 

vostro,  voster 

volontario,  volontari 

votacessi,  navaaeiee 

volonteroso,  volonterds 

votame,  voiamm 

volpe,  v6lp 

votare,  votd  e  todd 

Toltare,  voltct 

votazione,  votazion 

voltata,  voltada 

voto,  voio  e  v6t 

Tolteggiare,  voUeggid 

vuotAre,  vodd 

volto,  faecia 

viioto,  voetid 

2 


Z 


zabaioDe,  zahaion 

zacchera,  stroll 

zaii'ata,  taffiada 

zafterano,  safran 

zaffiro,  saJHr 

zatto,  boscidn 

zaino,  zdin 

zampa,  zampa 

zampata,  zampada 

zampettare,  zampettd 

zampillare,  scattiH 

zampillo,  fil  d'acqtia  che  sort 

zampone,  zampa 

zana,  cesta 

zangola,  zdngola 

zanua,  dent 

zaiizara,  zanzara 

zanzariere,  m,08chett 

zappa,  Zappa 

zelante,  zelant 

zeppo,  zej)p 

zeppare,  impienl 

zerbino,  sciccon 

zerbinotto,  zerhinott 

zero,  zero 

zibaldare,  zibalddn 


zigana,  pomell 
zigrino,  pel  segHnada 
zimbellare,  tird  sit 
zimbello,  steldn 
zingaro,  zinqher 
zinzino,  eiccin 
zio,  zio 
zittella,  tosa 
zittire,  zittl 
zitto,  citto 
z6ocola,  zdeeora 
zolla,  tocch  de  terra 
zonzo  a  spass 
zoppicare,  andd  zopp 
zoppo,  z6pp 
zotico,  zottch 
zuccata^  zueeada 
zucchenera^  zuecherera 
zucohero,  zuecher 
zuccare,  ziieeon 
zuffa,  hatlaglia  a  eassott 
zufolai'e,  zifold 
zufolo,  zifol 
ziippa,  zuppa 
zuppiera,  snppera 


UIiRICO  HOKPM 

EDITORE-IIBRAIO  BELLA  REAL  CASA  -  MILANO 


1 


DEI 


IIIIIIBllMIBIIIIIBI!lilBlllliaillliaili|iBMI|iaillllBlllliBli:llBMI!:Bll  llBlllliaillliailMIBMIIlBlMllBIIIIIBIIUift 


ij  UAMALL  lOEFLZ 


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liKIIBllMiB  l>IIB!ilMB'llllBilillB'|illB  IMIB  I'llBii'lIB  IMIB  niBllPIBIHilBI  IIIBilUIBlllllBMIIIBMiKBinill 

Publicati  sino  al  I  Febbraio  1896 


La  ooUezione  dei  Manuali  Hoepli,  iniziata  col  fine  di 
vol^arizzare  i  principii  delle  Soienze,  delle  Lettere  e 
delle  Arti,  deve  il  suo  grandissimo  saccesHO  al  concorso 
dei  pit  antorevoii  scienziati  e  letterati  d*  Italia  ed  ha 
ormai  conseguito,  merc^  la  sua  eccezionale  diffnsione, 
nno  svUuppo  di  ^id  ctae  qaattrpcento  volami,  per  cai 
si  b  dovuto  classificarla  per  eerie,  come  segue : 

Serie  Soientifloa,  Sloriea,  LeUerarla, 
Giaridiea  e  liing^nistlea  (a  L.  1^  il  volume) 
pei  Manuali  che  trattano  le  scienze  e  gli  studi  letterari. 

SEME  PRATICA  (a  L.  2  il  volume) 

pei  Manuali  che  trattano  le  indnstrie  agricole,  manifattu- 
riere  e  gli  argomenti  che  si  riferiscono  alia  vita  pratica. 

SGRIE  ARTISTICA  (a  L.  2  il  volume) 

pei  Manuaii  che  trattano  le  arti  e  le  Industrie  artistiche 
nella  loro  storia  e  nelle  loro  applicazioni  pratiche. 

SERIE  SPECIALE 

pei  Manuali  che  si  riferiscono  a  qualsiasi  argomento, 

ma  che  jper  la  mole  e  per  la  straordinaria  abbondanza 

di  incisioni,  non  potevano  essere   classificati  in  una 

delle  serie  suddette,  a  prezzo  determinato. 


i  Manuali  Hoepli  sono  elegantemente  legati  in  tela. 


AVVBRTBNZA. 


Tutu  i  MANUALI  HOBPLI  si  spediacono  irm 
di  port*  net  Regno*  —  Chi  desidera  ricevere  i  vaU 
raccomandati,  onde  evitare  lo  smarrimento,  e  pregai 
aggiungere  la  sopratassa  di  raccomandazione. 


ELENCO  DEI  MANUALI HOEPLI 

Publicati  sino  al  I  Febbraio  1896 


l^  L.  c. 

EblUzUni  (Le)   de§rlt   anlwall   fl#iHe«tlel,   di  U. 

Babpi,  con  oltre  100  incisioni.  (In  lavoro). 
r^«qae(Lie)  wliierali  e  terniall  del  Reg-ne  d'llalla, 

^  di  LuiGi  TiOLi.  Topo8:rafia  —  Analisi  —  Elenchi  — 
iffi  Denominazione  delle  aoque  —  Malattie  per  le  qnali  si 
;,  prescrivono  —  Comuni  in  eni  scaturiscono  —  Stabili- 
^'  menti  e  loro  proprietari  —  Acque  e  fiinghi  in  oom- 
•^  mercio  —  Nefifozianti  d*acqae  minerali,  di  pag.  zxii-552.  5  50 
kdalteraztene  e  f«lstil«jisleiie  deglt  allnieBily  del 

Dott  Prof:  L.  GtABBA,  di  pag.  ¥01-212 2  — 

i|prl«oUara.  Vedi  Abitazioni  animali  domestici  — 
Agronomia  —  Alimentazione  del  bestiame  —  Anu 
mcUi  da  cortile  —  Apicoltura  —  Baoologia  — 
Bestiame  e  Vagricoltura  —  Botanica  —  Cantiniere 

—  Caaeificio  —  Catasto  italiano  —  Cavallo  —  Chi- 
mica  agraria  —  Colombi  —  Cdtivajmne  piante 
tessili  —  Computisteria  agraria  —  Cancimi  —  Con- 
tabilitd  agraria  —  Eeonomia  fabbricati  ruraii  — 
Endagia  —  EsHmo  rwrale  —  Florieoltura  —  Fru* 
merUo  e  maia  —  FruUa  minari  — •  Frutticoltura 

—  Fwighi  e  tartufi  —  CMncoltura  —  Gtometria 
pratica  —  Hwnus  —  Igiene  rurale  —  Insetbi  noeivi 

-  IiMetti  vtUi  —  Latte,  burro  e  cacio  —  Legiski' 

rurale  —  Macchine  agrieole  —  MalaUie  crit- 

miche  delle  piante  erbacee  coltivate  —  Malattie 


Elenco  dei  Manuali  Hoerdi, 


L.t. 

dei  vini  —  Mezzeria  —  Mclini  —  Olivo  ed  olio  — 
Olii  vegetali,  animali  e  minerali  —  Orticoltura  — 
Fiante  e  fiori  —  Fiante  industriali  —  Fiante  tea- 
sUi  —  Follicoltv/ra  —  Fomologia  artificicUe  —  For- 
dcoltura  —  Frato  —  Frodotti  agricoli  del  Tropica 

—  Selvicoltura  —  Tobacco  —  Triangolazioni  topo- 
grafiche  e  catastali  —  Uva  passa  —  Uva  da  tavola 

—  Vino  —  Viticoltura  —  Zootecnia, 
Ag^ronomta,  del  Froi  F.  Oabk&a  di  Muriocb,  3"  ed. 

riveduta  ed  ampliata  daU'autore,  di  pag.  xn-210  .    .  1  50 
AI«*ol  (Fsbbricsudone  e  materie  prime),  di  F.  Oamta- 

MESSA,  di  pag:.  xii-307,  con  24  incisioni 3  — 

Algrebra  complenieiiUire,   di  PiNGHEKLE: 

Parte  L  Analisi  cUgebrica,  di  pag.  yin-174   .    .    .  1  50 
Parte  n.  Teoria  delle  equazioni,  di  pag.  iy-170  con 

4  incisioni  nel  testo 1  50 

Algpebra  elementare,  di  PiNCHERLE)  6*  ed.,  p.  vni-210  1  50 

—  Vedi  Esercizi  di  algebra. 

AltmenUiiloue.  —  Vedi  Adidterazione  alimenti  — 
Conserve  alimentari  —  Frumento  e  mais  —  Latte, 
burro  e  cacio.  —  Fanificazione  razionale, 

AltmeBlait^Be,  di  Gt.  STRAFFOBElil.0,  di  pag.  yin-122.  2  — 

Allmentazlone  del  bestlaoie,  di  T.  POGaL  (In  la- 
voro). 

A^lpl  (Le),  di  J.  Ball,  trad,  di  L  Cremona,  pag.  yi-120.  1  50 

—  Vedi  Dizionario  cUpino  —  FrecUpi. 
A^iumlnlslrazlene.  —  Vedi  CdnUtbilitd, 

Analtflt  del  vine,  ad  nsd  dei  chimici  e  dei  legali,  del 
Dott  M.  Babth,  con  pref.  del  Dott  L  Nessler,  trad, 
del  Prof.  D.  F.  0.  Oomboni,  di  pag.  142  con  7  inds.  2  — 

—  Vedi  anche  Alcool  —  Cantiniere  —  Cognac  —  EnO' 
logia  —  lAqwmsta  —  Malattie  dei  vini  —  Vino 

—  Viticoltnra, 

AuallBl  Telometriea  applicata  spedalmente  at  pro- 
dotti  commerciali  e  industriali,  di  P.  B.  Alessamdbi, 
di  pag.  x-341  con  52  incisioni 4  50 

A^uatonila.  —  Vedi  anche  Animali  parassiti  •—  Bat^ 
teriologia  —  ColeoUeri  —  Embriologia  —  Fisiologia 

—  Imbalsamatore  —  Insetti  —  Lepidotteri  —  Fro 
tistologia  —  Zoologia, 


ri 


Elenco  dei  Manwdi  Hoepli, 


L.  -. 
A  oaleHila  e  iliiUlag'la  camparala,  del  Prof .  K  BtiSTA, 

di  pag.  vii-218  oon  34  incisioni 1  50 

.'^.natoiuia  micros  cop  lea  (Tecnica  di),  del  Prof.  D. 

Carazzi,  di  pagr.  xi-211,  con  5  incisioni 1  50 

AuaComia  plUorIca,  di  A.  LoMBABDINI,  pag.  VI-118, 

con  39  incisioni 2  — 

JLiiatonila   topograflca   (Compendio   di),   del   Dott. 

I'rof.  C.  Falcone,  di  pag.  xvi-395,"  con  80  incisioni 

(volume  doppio) 3  — 

Animali  (Gli)  paraoslll  dell'aoaio,  del  Prof.  F.  Mbr- 

canti,  di  pag.  iv-179,  con  33  incisioni 1  50 

Animalt  da  corUle,  del  Prof.  P.  BONIZZI,  di  pag.  XIY- 

238  con  39  incisioni * ....  2  — 

—  Vedi  anche  Bestiame  —  Cane  —  Cavallo  —  Oo- 
lombi  —  Coniglicoltufu  —  FoUicoltura  —  Ford- 
coltura, 

JkniiehHm.  private  del  romani,  del  Prof.  W.  KOPP, 
traduzione  del  Prof.  N,  Moreschi,  2*  ediziono,  di  pa- 
pine  xn-130 1  50 

Ancropolog'lay  del  Proj^  G.  Canestrini,  2*  ediz.,  ri- 
yednta  ed  ampliata,  di  pag.  vni-232,  con  23  incisioni.  1  50 

—  Vedi  anche  Etnografia  —  Fisiologia  —  Faleoetno- 
logia, 

AplcoUara  railonale,   del  Prof.  G.  CaMESTRDU,  2* 

edizione  riveduta  di  pag.  rv-196,  con  43  incisioni  .    .  2  — 
Arabo  volgrare  (Manuale  di),  di  Db  Sterlich  e  Dib 
Khaddao.  EAccolta  di  1200  vocaboli  e  600  trasi  piii 
usuali,  2»  edizione.  (In  lavoro). 
Araidica  (Grammatica),  di  F.  Tribolati,  3*  ediziono, 
di  pag.  Tiii-120,  con  98  incisioni  e  un'appendice  snlle 

•*  Livree 2  50 

.4 rcheo loggia.  —  Vedi  Antichitd  private  dei  romani 
—  Archeologia  delVarte  —  Monete  romane  —  Nu- 
mismatica  —  Faleografia  —  Faleoetnologia, 
.4reheolo|(ia  deii'arle,  del  Prot  I.  Gentile: 

Parte  L  Stofia  delVarte  greca  teste,  2'  ed.  (esaurito). 

«      J^tfante  per  Topera  sudd.  dii^Ptoi;o/6,indic6.  4  — 
Parte  IL  Storia  delTarte  etrusca  e  romana,  testo, 

2*  ediz.,  di  pag.  iv-228 2  — 

,     AUante  per  Topera  sadd.  di  79  tavole,  indice.  2  - 


6  Elenco  dei  ManucUi  Hoepli, 


\ 


Arehliettara  lialUna,  dell*Arch.  A.  Mblaki,  2  vol, 
di  pag.  zyin-214  e  zn-2Q6,  con  46  tavole  e  113  figure, 

2'  edizione 6  - 

L  Architet.  Pelasgica,  Etrnsca,  Italo-G^reca  e  Romana. 
n.  Architettura  MedioeTale  fino  alia  Oontemporanea. 

Arltneitea  pratlea,  del  Dott  F.  Panizza,  di  pa- 
g;ine  yiii-lS8  ...•• 1^ 

Artimettea  razUnaley  del  Pro!  Dott  R  Panizza, 
2*  ediz.,  pag.  xn-210 1 

ArnioBla  (Manuale  di),  di  G.  Bernardi.  dn  lavoro). 

—  Vedi  anche  Cantante  —  Pianista  —  Strumenii  ad 
arco  —  Storia  della  musica  —  Strumentazione. 

Arte  del  dire  (L%  del  Prof.  D.  Fekbabi,  3*  ediz., 
corretta  ed  ampliata,  di  pa^r.  xin-246 ] 

—  Vedi  anche  Bettorica  —  Ritmica  —  Stilistica, 
Arte  del  naeto,  del  Prof.  P.  Abbo.  (In  lavoro). 
Arte  mtnerarla,'  dell'Ing.  Prof.  V.  Zoppetti,  di  pa- 

gine  iy-182,  con  112  figure  in  14  tavole 

Artl  (Le)  grrailelie  fetemeeeanlehe  ossia  la  Ellio- 
grafia  nelle  diverse  applicazioni  (Fotozincotipia,  foto- 
zincografia,  fotolitografia,  fotocollografia,  fotosilografia^ 
ecc.)i  con  tm  cenno  storico  sulle  arti  grafiche  e  xm 
Dizionarietto  tecnico ;  2^  ediz.  corretta  ed  accresciuta, 
con  molte  illustrioni ;  pag.  vii  1-197  con  12  tav.  illustrate. 

—  Vedi  anche  Dizionario  fotografico  —  Fntografic 
per  dilettanti  —  Fotocromatografia  —  FotografU 
ortocromatica  —  Liiografia — Bicettario  fotografi<io 

Asfalto  (L*),  iabbricazione  -  applicazione,  deir  Ing.  E*.  Ri 

GHETTi,  con  22  indsioni,  di  pag.  yin-152  .    .     .     • 

AflflteuraEleiie  salla  vita,  di  C.  Pagani,  di  p.  vl-15^ 

AaslsteniEa  de|cll  Inferml  neirOspedale  edi  Ib  tm 

mlgrlia,  del  Dott  0.  Galliano,  di  pag.  zxiv-448,  co 

7  tavole 1 

—  Vedi  anche  Igiene  —  Medieatura  antisettica  - 
Soccorai  urgenza* 

Afltreuemia,  di  J.  N.  LoGKTEB,  rifatta  e  riveduta  di 
Prof.  a.  Celoria,  4*  ediz.  di  pag.  xvi-258  con  51  in 

—  Vedi  anche  Caamografia  —  Ghnomonica  —  Ghraviti 
zione  —  Ottica  —  Spettroscopio, 

Atlaate  reegrraaee-steriee  delF  Italia,  del  Do^ 
&.  aAROLLo,  24  carte,  76  pag.  di  testo  e  un*  Appendic  i 


Elenco  dei  Manncdi  Hoepli, 


L.  c. 

Ailanfte  gemfprmA^m  aatTerMile,  di  KiEPBBT,  oon  no- 
tizie  geoigrafiche  e  statistiche  del  Dott  Gt.  Qakollo, 
8*  ediz.  (dalla  70000  alia  80000  coina),  25  carte,  88  pa- 
gme  di  tosto 2  — 

Atmosfera.  —  Vedi  Clinuitologia  —  Igroscopi  — 
Meteorologia  —  Sismologia. 

A.Ureuatiir«9  utmn^yrrm.  delle  n«vt  e  •e|^B«lail«iil 
■tarliliHie,  di  F.  Ihperato,  di  pagr.  zxn-360,  con 
filT.  232  nel  tosto  e  xv  tavole  litoera&to 4  50 

—  Yedi  anche  Doveri  del  macchinista  navale  —  In- 
gegnere  navale  —  Filonauta  —  Macchinista  navale 

—  Marino. 

ATleoltara.  —  Yedi  Animali  da  cartUe  —  ColomH 

domestici  —  PoUicoltura. 
Baelil  da  Mia,  del  Pro!  T.  Nbngi,  di  pag:.  Ti-SZe, 

2*  ediz.,  con  41  indsdoni  e  2  tavole 2  — 

—  Yedi  anche  Gdsicoltura  —  Inditstria  della  seta 

—  Tintura  della  seta, 

BallflUea.  —  Yedi  Eaplodenti  —  Manuale  delVUffl- 
dale  —  Firotecnia  —  Storia  deWarte  militare  a/n- 
tica  e  modemcL 

BatterUUirIa,  dei  Pro£  G.  e  B.  Oai9BSTBINI,  di  pa- 
g:ine  vi-240  con  29  iUustrazioni 1  50 

—  Yedi  anche  Anatomia  microicopica  —  Animali 
parassiti  —  Micrascopio  —  Protistologia. 

Belle  artt.  —  Yedi  Anatomia  pittorica  —  Archi- 
tettura  italiana  —  Calligrafia  —  Ceramiche  —  Co- 
lori  e  pittwra  —  Colari  e  vemici  —  Decorazioni 

—  Disegno  .—  Disegno  geometrico  —  Litografia  — 
Monogrammi  —  Ornatista  ~  Pittura  —  Baccogli- 
tore  —  Eistauratore  dei  dipinti  —  Seoltwa, 

Beslianie.  —  Yedi  AHtazioni  —  Alimentazione  — 
Animali  da  cortile  —  Cane  —  Cavallo  —  Colambi 
domestici  —  Coniglicoltura  —  Igiene  veterinaria  — 
Pollicoltura  —  Porcicoltura  —  Zoo^emia. 

Bestlawe  (B)  •  l*a|rrl««l*"ra  In  llaila,  del  Prof.  F. 
Alberti,  di  pag:.  vin-dl2,  con  22  zincotipie  ....  2  50 

Btanelierla.  —  Yedi  Disegno,  taglio  e  confezione 
)*H  biancheria  —   Mctcchine  da  ettcire  —  Mcno- 

g^ammi. 


8  Elenco  dei  Manwdi  MoepU, 

-    —  --  - J  — ,■■-.-  ■--  ..— 

L.  I.. 

BIbbta  (Manuale  della),  di  S.  M.  Zampini,  di  pa- 
gine  xii-308 2  5U 

mblUgrafla,  di  G.  Ottino,  2*  ediz.,  riredata  di  pa- 
gine  vi-166,  con  17  incisioni 2  — 

—  Vedi  Dizionario  hihlicgrafico. 

BIbttoleearU  (Manuale  del),  di  Petzholdt,  tradn- 
zione  di  Q-.  Biagi  e  Qt,  Fumagalli,  di  pag.  xx-364  xxm 
un'appendice  di  pag:.  213 750 

—  Vedi  Dizionario  bibliografico. 

Biltardo  ai  giuoco  del),  di  J.  GeLLI,  di  pag.  xv-179 

con  79  iUustrazioni 250 

Biografla.  —  Vedi  Cristoforo  Oolong  —  Dantologia 

—  Omero  —  Shakespeare. 

Borsa  (Operazioni  di).  —  Vedi  Debito  pubblico  —  Va- 

lori  pMlici, 
Balanlea,  del  Prof.  L  D.  HoOKEB,  traduz.  del  Prof.  N. 

Pedicino,  4*  edizione,  di  pag.  ziV'134,  con  68  inc.  1  50 
Broniatologia.  —  Vedi  Advlterazime  —  Alimenta- 

zione  —  Conserve  alimentari  —  Frumento  e  mads 

—  Latte,  burro  e  ccLcio  —  Panificazione, 
Burro.  —  Vedi  Latte  —  Caseificio, 
Caeclatare  (Manuale  del),  di  G.  Fbangssghi,  di  pa- 

gine  vin-268,  con  10  tavole  e  14  incisioni  nel  testo.  2  50 
Calel  e  Cemenll  (Impiego  delle),  per  I'lng.  L.  Maz- 
zoccHi,  di  pag.  xn-212  con  49  incisioni.    .....  2  - 

Caleolo  Inflniteslniale,  del  Pro£  E.  Pascal  : 

Parte  I.  Calcolo  differenzicUe,  di  pag.  ix-316  con  10 

incisioni  (volume  doppio) 3  — 

Parte  n.  Calcolo  integrcUe^  di  pag.  yi-318  con  15 
incisioni  (volume  doppio). 3  — 

—  Vedi  Esercizi  applicaU  cU  calcolo  —  Funzioni  el- 
littiche  —  Determinanti  e  applicazioni. 

Calltgralla  (Manuale  di).  Cenno  storico,  cifre  nome- 
riche,  ma^teris^le  adoperato  per  la  scrittura  e  metodo 
d'insegnamento,  con  69  tavole  di  modelli  dei  principaii 
caratteri  confomu  ai  programmi  govomativi  del  Pro- 
fessore  R.  Percossi,  con  35  feic-simili  di  scrittore, 
elegantemente  legato,  tascabile,  con  leggio  annesse  al 
manuale  per  tenere  il  modello ,    .  3/«- 

—  Vedi  anche  Monogrammi  —  Omatista. 


Elenco  dei  Mamudi  SLoeplu  9 

L.  c. 

Colore  (11),  del  Dott  E.  Jones,  trad,  di  U.  Fobnabi, 
di  pap.  vm-296  con  98  indsioni  (volume  doppio)    .    .  3  — 

C^ane  (Manuale  deiralleyatore  del),  con  molte  tavole.         ^ 
(In  lavoro). 

OanUmte  (Manuale  del),  di  L.  Mastbigli,  di  p.  zn-132.  2  — 

Oantinlere.  LAVori  di  cantina  mese  per  mese,  dell'Inge- 
fimer^  A.  Stbucchi,  di  pag.  vin-172  con  90  incisiom.  2  — 

Carto^^ralla  (Manuale  teorico-pratico  della),  oon  un 
snnto  suUa  storia  della  Cartografia,  del  Pro£  E.  Gel- 
ciCH,  di  pag.  Yi-257,  con  37  illustrazioni    .....  2  — 

—  Vedi  anche  Celerimensura  —  Disegno  topografico 
—  Telemetria  —  Triangolazione, 

Caseiael*9  di  L.  Manetti,  2*  edizione,  completamente 
rifatta  di  Sabtobi,  di  pagine  iv-212,  con  34  indsioni.  2  — 

—  Vedi  anche  Bestiame  —  Latter  burro  e  cado. 
Catasc«  (n  nuovo)  Itallano,  dell' Aw.  E.  Bbuni,  di 

pag.  zn-346,  vol.  doppio 8  ~ 

Cavalle  (Manuale  del),  del  Ten.  Colonnello  0.  Volpini, 

2»  ediz.,  con  un'appen.  Proverbi  sul  cavallo.  (In  lav ). 
Cavl   telegrallel   •otiomartnl*  Costruzione,  immer- 

sione,  riparazione,  dell'Ing.  E.  JoNA,di  pag.  xvi-338,  con 

1^  figure  ed  una  carta  delle  comunicazioni  tdegra- 

fiche  sottomarine 5  50 

€«lerlmeii«ara  (Manuale  pratico  di),  e  tavole  loga- 

ritmiche  a  quattro  dedmali  deU'Ing.  F.  Boblbtti, 

di  pag.  vi-148  con  29  incisioni 3  50 

Celerimensara  (Manuale  e  tavole  di),  delllng.  G.  Ob- 

LANDi,  di  p.  1200conquadrogeneraled'interpQlaziom.  18— 
—  Vedi  anche  Cartografia  —  Compensazione  degli 

errori  —  Diaegno  topografico  —  Oeometria  pratica 

—  Telemetria, 
Cement*.  —  Vedi  Cake  e  cemento, 
Ceiiientazi#De«  —  Vedi  Tempera^ 
Ceralaeche.  —  Vedi  Vernici  e  lacche, 
Ceramiehey  Htajaliehe,  vetri  e  pareellaoe  (Guida 

perilraccoglitore  di),  del  ConteL.  Ds  Mauri.  (In  lav.). 
Ghtnitea,  del  Froi.  H.  E.  RoscoB,  traduzione  del 

ProL  A.  Pavesi,  di  pag.  vi-124,  con  36  inc.,  4»  ediz.  1  50 
^^Vedi  anche  Alcool  —  Analisi  del  vino  —  Anaiiai 

v^umetrica  —  Chimica  —  Ghimica  agraria  —  Chi- 


I 


10  Elenco  dei  MamuUi  Hoepli. 


L.  z. 

mico  indusMale  —  Cognac  —  Caneimi  —  Forma" 

data  —  Infezione,  disinfezione  —  Latte,  burro, 
^fMmlem  agrarim,  del  Dott  A.  Adugoo,  di  p.  yin-32B.  2  50 
ClilHite#  (Mannale  del)  e  dell' tniiastrlaley  ad  nso 

del  Chimici  an&Iitici  e  tecnici,  degli  indnstriali,  ecc, 

del  Dott  Pro£  L.  GtABBA,  2^^  ediz  (In  lavoro). 
Cliirarifla.  —  Yedi  Anatomia  topografica  —  Ajssi- 

atenza  infermi  —  Igiene  —  Medicatura  antisettiea 

—  Soccorsi  urgenza, 
Clellsla  (Maniuile  de]},  di  A.  Galaute,  riocamente 

illustrato,  2*  ediz.  (In  lavoro). 
CIlHiatoUgrU,  di  L.  De  Mabchi,  p.  X-2D1,  con  6  carte  1  £0 

—  Vedi  anche  Igroacopi  —  Metearohgia  —  Sismoloffia, 
Codlee  eaTatlerese*  ttallana  (Tecnica  del  duello), 

opera  premiata  con  medaglia  d*oro,  del  cay.  J.  GeiiLi, 

8*  ediz.  riveduta  di  pag.  xv-272  (Vedi  Ihiiellante)    .  2  50 
Cadll«e  dagpanale  tlaltaaa  ean  eaatmenla  e  nate, 

dell*Ayy.  E.  Bbxtni,  di  pag.  xx-1078  con  4  indsioiii.  6  50 
Cai^nae  (Fabbricazione  del)  e  tiella  sptrila  dl  ▼!■• 

e  dlstlUaziane  delle   feeee  e  delle  Tinaeee,  di 

Dal  Piaz-di  Pbato,  di  pag.  x-168,  oon  37  IndaionL  2  — 
Caleatterl  tlaltanl,  del  Dott  A.  OfKOfWOSL,  p.xvi-334 

con  215  incision!  (yolume  doppio) 3  — 

Calaailit  daaiesUel  e  ealaaiMealtiira,  del  Pioi  P. 

BoNTZZi.  di  pae.  yi-210.  oon  29  inoisioni 2  -> 

—  Vedi  anche  BeHiame  —  Cane  —  Cavallo  —  Coni- 
glicoltura  —  Pollicoltura  —  Pordaoltura, 

Calarl  e  la  pUftara  (La  sdenza  dei),  del  Prof.L.GuAiTA, 
di  pag.  24a 2  - 

Calarl  e  ▼emtel,  di  Qc,  QoRiNi,  nuova  edizione  total- 
mente  rifatta,  per  Ting.  G.  Appiani.  (In  lavoro). 

—  Vedi  anche  Fotografia  —  Luce  e  col<fri  —  VemieL 
Calllvazlane  ed  indnstrle  dalle  plaata  tassill, 

propriamente  dette  e  di  quelle  che  danno  materia  per 
legacci,  lavori  d'intrecdo,  sparteria,  spazzole,  scope, 
carta,  ecc.,  coll'aggiunta  di  un  Dizionario  delle  piante 
ed  industrie  tessili,  di  oltre  3000  vod,  del  Proi  M. 
A.  SATOB&irAK  D'Osoppo,  di  pag.  zii-476,  oon  72  inc.  5  — 
CampenMulane  de§pll  errarl  ean  •paelale  appliea- 
zlaiie  al  rille^fl  g'aadettel,  di  F.  CfftOTTi,  pag.IT-lOO. 


Elenco  dei  ManrnUi  IToep^i.  11 

__ 

Composltore-Tlpografo  (Mannalo  dell' allievo),  di 

S.  Landi.  (In  lavoro). 
C^MputUterla,  del  Prof.  Y.  G^itti,  vol  L  Oompati- 

steria  commerciale,  3*  ediz.,  di  pag:.  vi-168.    ....  1  50 

—  YoL  n.  Oomputisteoria  finanziaiia,  di  pag.  Yin-156.  1  50 
C^aipatisterla  agrrarU,  del  FrofL  L.  PsTSl,  di  pa- 

gine  71-212. 1  50 

—  Yedi  ContahUitd, 

C^aela  delle  pelll  e4  aril  afflliil,  di  Gr.  G^OBUn^ 
3*  edizione  interamente  rifatta  dai  Dott.  Gt.  B.  Fran- 
CESCHi  e  G.  Venturoli,  di  pag.  ec-210 2  — 

Cone!  Ita tore  (Manuale  del),  dell'ATV.  Qt,  Pattacini. 
Guida  teorico-pratica  con  formulario  completo  pel  Con-, 
dliatore,  Cancelliere,  Usciere  e  Patrodnatore  di  cause. 
3^  ediz.  tutta  liYoduta  ed  ampliata  dairautore  e  messa 
in  armonia  con  I'ultima  legge  28  luglio  1895.  p.  x-4d5  3  — 

Cancinii,  del  Prot  A.  Funaro,  di  pagr.  yn-253  .    .    .  2  — 

ConfeElane  d^abttl  per  slgpnera*  —  Yedi  Disegno^ 
taglio  e  confezume  di  biancheria. 

Conig'licoUara  pratlea,  di  Gr.  LicciAEDELLi.  (In  lav.). 

Conserve  allmenlari,  di  G.  GORINI,  3*  ediz.  intera- 
mente ritatta  dai  Dott  Gt.  B.  Francbschi  e  G.  Yen- 
TUROLi,  di  pag.  vm-256 2  — 

Contabtttta.  —  Yedi  Computisteria  cammerdale  — 
Computisteria  finanziaria  —  GompuHateria  agraria 
—  ContabUitd  comtmale  —  GontabUitd  generate  dello 
stato  —  Interessi  e  sconti  —  Logumografia  —  Faga 
giomaliera  —  Bagioneria  —  Bagioneria  delle  Coo- 
perative —  Ragioneria  inditstriale  —  Scritture 
d*affari  —  Societd  di  fimttio  socoorso  —  Valori 
pubblici, 

€eiitalilllta  eaatanale,  secondo  le  nuove  disposizioni 
legislative  e  regolamentari  (Testo  nnioo  10  febbraio  1889 
e  E.  Decreto  6  Inglio  1890,  del  Prof.  A.  Db  Brun, 
di  pag.  vin-244 1  50 

CoBtabiltIa  §r«n«i'Al«  delle  Slate,  dell* Aw.  E. 
Bbuni,  pag.  xn-422  (vol.  doppio)    ........  3  — 

Cesmeg'raila,  Uno  sguardo  alV  Universe^  di  B.  M. 
k^i^A  Leta,  di  pag.  xn-197,  con  11  incisioni e 3 tavole.  1  50 
^J|^«]|(liuzleiie  deyli  ntatl.  —  Yedi  Diritti  e  doveri 
Ordinnmento. 


t 


12  Elmco  dei  Mamuali  Hoeplu 


L.  c 

CoBtruttore  navale  (Manuale  del),  di  G.  Rossi,  da 

lavoro^. 
Crl«l*ll#fr«fl«  g'e^Hietrlea,  llsiea  e  «lilHiie«  ap- 

plicata  ad  minerali,  dd  Pro£  F.  Samboni,  di  p.  zyi-d^ 
con  284  incisioiii  nel  testo  (voL  doppio)  ••••••  3  — 

—  Vedi  Geohgia  —  Mineralogia, 

Grtst«f»r«  C^UmIio,  di  Y.  Bellio,  con  10  incisioni, 
di  pag.  lv-136 1  50 

Critt^iraiiie*  —  Vedi  MalatHe  crittoffainiche. 

CrlttograHa  (La)  diplomatiea,  militare  e  commerciaie, 
ossia  Tarte  di  cifrare  o  decifrare  le  corri«pondenze 
segrete,  del  Conte  L.  Gioppi.  (In  lavoro). 

€roii«log>ia*  —  Vedi  Storia  e  cronologia, 

Cabatara  del  leg'naint  (Prontaario  per  la),  di  G.  Bbi.- 
LUOMiMi,  2*  ediz.  aumentata  e  corretta,  di  pa?.  304  .  2  50 

Carve.  Manuale  pel  tracdamento  delle  cnrre  delle  Per- 
rovie  e  Strade  carrettiere  di  G.  H.  KrOhnkb,  tradn- 
zione  di  L.  Loria,  2*  edizione,  di  pag.  164,  con  1  tar.  -2  50 

Daiitalo§ri«9  di  G.  A.  Scabtazziki,  2*  ediz.  Vita  ed 
Opere  di  Dante  Alighieri,  di  pagr.  vi-408  (vol.  doppfio)'3  — 

Debits  (B)  pnUltca  itallaB«  e  le  regole  e  i  modi  per 
le  operazioni  sui  tttoli  che  lo  rappresentano,  di  F.  Aas- 
ZONI,  di  pag.  vin-376  (voL  doppio) 3  — 

—  Vedi  Operazioni  di  horsa. 

DecaraziMie  e  Indiiatrte  artfalleliey  dell* Arch.  A. 
Melani,  2  vol.,  di  complessive  pagine  xz-460,  con 
118  incisioni 6  ~ 

DetenHtnanii  e  appNeaztaDl,  del  Pro£  £.  Pascal. 
(In  lavoro). 

—  Vedi  Calcolo  vnfinitesimale  —  Eserdzi  di  calcoio 
—  Funzioni  ellittiche. 

DIdattlea  per  gli  alunni  delle  scaole  normali  e  pei  mae- 
stri elementari  del  Prof.  G.  Sou,  di  pag.  vm-214    .  1  50 

Dlfireaia  (B),  di  0.  Ferbdo,  di  pag.  17-134 1  50 

Dinamfea  elemenlare,  del  Dott  0.  GAnAimo,  di 
pag.  vm-146,  con  25  flgnre 1  50 

—  Vedi  Termodinamica. 

Df rlttl  e  daverl  del  eltladlal,  seoondo  le  XstitoiiiMii 
dello  Stato,  per  uso  delle  pubbliohe  soooie,  del  Prot  D, 
Mapfioli,  8*  ed.,  di  pag.  xvi-206 


Elenco  dei  Mcmuali  Hoepli,  13 

-■»  lir  1  ■■  i  m     m       M         -     .  T  II-  n  .    .  -  I  ■  ■    -  . 

L.  c 

DirUto  «niiiilBU«rallT«  gfiusta  i  programmi  governa- 
livi,  ad  oso  deg:li  Istituti  tecnici,  del  Prof.  G^.  Lokib, 
2*  edizione,  di  pag.  xm-506  (volume  doppio).    .    .    .  3  — 

—  Vedi  anche  Legge  comunale  —  Contabilitd  comti- 
ncUe. 

DtrUt«  elvile  (Oompendio  di),  del  Prof.  Gr.  LoRis,  griusta 
i  programmi  governativi  ad  uso  degli  Istituti  Tecnid, 

di  pag.  xvi-336  (volume  doppio) 3  — 

Olrlti*  civile  Italian*,  del  Prof.  O.Albicini,  p.  vin-128  1  50 
Olrltta   eaatmerelale  Itallana,   di  E.  Vidabi,  di 
pag.  x-514  (volume  doppio) 3  — 

—  Vedi  Mandato. 

Oirltto  eoaianale  e  prevlnelale.  —  Yedi  Diritto 
amministrativo  —  Legge  comunale  —  Contabilitd 
comunale,  • 

Dliitta  eafttltailanale,  di  F.  P.  OoNTUZZi,  2^  ediz., 
dj  pag.  xvi-370  (volume  doppio).    ........  3  — 

DIrltia  eeeleslastica,  C.  Olmo,  p.  xn-472  (vol.  doppio)  3  — 

Dlrltta  InterDaElenale  private,  dell' Aw.  Pro£  F.  P. 
CoNTUzzi,  di  pag.  xvi-392  (volume  doppio)    .    .    .    .  3  — 

DIrltte  Internazlenale  pobbllee,  deU*Aw.Prof.F.P. 
OoNTUzzi,  di  pag.  xn-320  (volume  doppio) 3  — 

DIrltte  penale,  dell' Aw.  A.  Stoppato,  di  p.  viii-192.  1  5U 

DIrltte  remane,  del  Prof.  C.  Febrini,  di  pag.  vni-132.  1  50 

DIsegpnatere  HieeeaBlee  e  nozioni  tecniche  generali 
di  Aritmetica,  (reometria,  Algebra,  Prospettiva,  Resi- 
stenza  dei  materiali,  Apparecchi  idraulici,  Macchine 
semplid  ed  a  vapore,  Propulsori,  per  V.  Goffi,  2* 
ediz.  riveduta,  di  pag.  xxi-435,  con  363  figure  .    .    .  5  — 

Dleegrne*  I  prindpii  del  Disegno,  del  Prot  0.  Borro, 
3*  ediz.,  di  pag.  iv-206,  con  61  silografie 2  — 

DIeeif ne  aesenemetrlee,  del  ProL  P.  Paoloni,  di  pa- 
gine  iv-122  con  21  tavole  e  23  figure  nel  teste.    .    .  2  — 

DIseg'ne  gpeemetrlee,  del  Prof.  A.  Antilli,  di  pa- 
gine  vin-^,  6  %ure  nel  testo  e  26  tavole  litografiche  2  — 

DUegpne  Indastrlale,  di  E.  GiORLi.  Corso  regolare 
di  disegno  geometrico  e  delle  proiezioni,  Degli  sviluppi 
dalle  superfici  dei  solidi,  Delia  costruzione  dei  princi- 
)ali  organi  delle  macchine,  Macchine  utensili,  di  pa- 
le  vni-218,  con  206  problemi  risolti  e  261  figure  2  -^ 


14  MUenen  dei  Manuali  Hnevlu 


L. 
DUeyn*  di   pr«Jezlonf   ortogromll,   del   Prof.    D. 

Landi,  con  molte  tavole.  (In  lavoro). 
Dlsegn*  topogralleoy  del  Gapitano  G.  Bertbu:.!^ 
2*  ediz.  di  pa?,  yi-137,  con  12  tavole  e  10  incisioni    .  2  - 

—  Vedi  anche  Cartografia  —  Celerimenaura  —  JPro- 
spettiva  —  Telemetria  —  Triangolazioni, 

|M«eyii*9  t«|flt«  e  e#nfezi*De  dl  Miuicherl*  (Ma- 
nnale  teorico  pratico  di),  di  E.  Bonbtti,  con  un 
Dizionario  di  nomenclatura,  di  pagr.  yiii-216  cicm  40  t&v.  3  - 

DUefpn*,  taf^ll*  «  eonfezlone  dl  abltl  da  slg'Dorm, 
di  Emilia  Cova,  con  40  tavole  illustrative    ....  3  - 

Difliarezioae.  —  Yedi  Infezione, 

Dlfltlllazi«ae.  —  Yedi  Alcool  —  AnaliH  del  vino  — 
Analisi  volwnetrica  —  Chimica  agraria  —  Chimico 
—  Cognac  —  Fam/McisixL  —  Jjiquorista. 

Ditterl  llalUni,  di  Paolo  Liot  {Entomologia  III), 
di  pag.  vii-366,  con  227  incisioni  (volume  doppio)  .    .  3  - 

Dlzlanjurlo  alplB«  llallaae.  Parte  I* :  Yette  e  vaXichi 
italiani,  dell'Ing.  E.  Bighami-Sokicanl  —  Parte  2*: 
Vatti  lombarde  e  Hmitrofe  aUa  Lombardia,  dell^Ine:.  C. 
ScoLARi,  di  pag:.  xsn-810 3  5C 

—  Vedi  anche  Alpi  —  Prealpi, 

Dtzl«Barl«  Eritre*  Italian*  arabe-amarleey  rac 
colta  dei  vocaboli  piu  usuali  nolle  principali  lingue  par- 
late  nella  colonia  eritrea,  di  A.  Allobi,  p.  xxxm-203.  2  Sb 

—  Vedi  Grammatica  galla  —  Lingue  d^ Africa  --  Tigre. 
DIzlonarle  bibltayralico,  di  U.  Ablla,  di  pag.  100.  1  5C 

—  Vftdi  Bibliografia  —  Bibliotecario, 
Dizionario  Fllalelleoy  per  il  Eaccoglitore  di  franco- 

belli  con  introduzione  storica  e  bibliografia,  di  J. 

Gelli,  di  pag.  lxiv412 4  5C 

Dizionario  fotoicralloo  pel  dilettanti  e  professionisti, 
con  oltre  1500  voci  in  4  lingue,  500  sinonimi,  600  formule, 
di  L.  GioPPi,  pag.  vni-600,  con  95  inc.  e  10  tav..    .  7  5t 

—  Vedi  Arti  grafiche  —  Fotocromatografia  —  Foto- 
grafia  ortocromatica  —  Fotografia  per  dilettanti  — 
Bicettario  fotografico, 

Dizionario  |f eoyralico  universale,  del  Dott.  G.  Ga- 
ROLLO,  4*  edizione  completamente  rifatta.  Uscirik  in 
autunno  1896. 


Elenco  dei  Manuali  Hoepli.  lf> 


L.  c. 

DlElenarlo  leenleo  ttallano,  ledeseo,  franeese  e 
tng-lese,  delllng:.  E  Webber,  4  volumetti  (In  lav.). 

Olzienari*  termini  delle  corse,  di  0.  YOLPINI,  p.  47.  1  — 

Otslonarle  universale  delle  llnfpne  llallana,  te- 
desea^  Ingplese  e  franeese,  disposte  in  nn  unico 
alfabeto,  1  vol.  di  pag.  1200 8  — 

Olzlonarlo  Tolapiik.  —  Yedi  Volapuk. 

Oog'ane.  —  Vedi  Codice  doganak  —  Trasporti  e  ta- 
riffe. 

Oeitrlna  pepelare,  in  4  lingne.  (Italiana,  Francese, 
Inglese  e  Tedesca).  Motti  popolari,  frasi  commerdali  e 
proverbi,  raccolti  da  Qc,  Sessa,  2*  ediz.,  di  pag.  iv-212.  2  — 

Oeverl  del  maeehlnlsta  navale  e  condotta  della 
macchina  a  vapore  marina  ad  uso  dei  macchinisti  navali 
e  degli  Istitati  nautici,  di  M.  Lignarolo,  p.  xvi-303.  2  50 

Onellante  (Manuale  del)  in  appendice  al  Codice  caval- 
leresco.  Opera  premiata  con  medaglia  d'oro  e  con 
diploma  d  onore,  del  cav.  J.  Gtelli,  2*  edizione,  di 
pag.  viii-256,  con  27  tavole 2  50" 

Eeenemla  del  fabbrfeatl  rurally  di  V.  Niccou,  di 
pag.  vi-192 2  — 

—  Vedi  anche  Estimo  rurale  —  Legislazione  rurale, 
Keenomla  pelltlea,  del  Pro!  W.  S.  Jevons,  tradoz. 

del  ProL  L.  Cossa,  3*  ed.,  riveduta,  di  pag.  xiv-174.  1  50 

—  Vedi  anche  Diritti  e  doveri  —  Diritto  civile  — 
Diritto  commerciale  —  Diritto  ecclesiastico  —  Di- 
ritto intemazionale  —  Diritto  penale  —  Diritto 
romano  —  Ordinamento  degli  Stati  —  Scienza  delle 
finanze, 

Edillzla.  —  Vedi  Abitazioni  animali  domestici  — 
Architettura  itcUiana  —  Asfalto  —  Calci  e  cementi 

—  Fdbhricati  civili  —  Economia  fdbbricati  rurali 

—  Fognatura  dttadina  —  Ingegnere  civile  —  Mar- 
mista  —  Proprietario  di  case  ed  opifici  —  Bicchezza 
mobile  —  Besistenza  dei  materiali  -^  Biscaldamento 
e  ventilazione  degli  awbienti  dbitaM  —  Travi  metal- 
liche  compo8te. 

Eletirlelsta  (Manuale  delD,  di  G.  Colombo  e  R.  Fer- 
Vrini,  di  pag.  vm-204-44,  con  40  incisioni 4  — 

*    ^k?*^'^'^  ^^  ^^^  Flbbminq  Jenkin,  tradoz.  del 
Vv^rof.  R.  Febkini,  di  pa^.  vm-lBO,  con  82  indsiani.  1  ^ 


t 


16  JClenco  dei  Manuali  Hoeplu 


—  Vedi  Cavi  tekgrafici  sottomarini  —  EUUricista  — 
GcUvanoplastica  —  lUwminazione  dettrica  —  Ma- 
gnetismo  ed  eUttricitd  —  Telefimo  ■—  Tdegrafia  — 
Unitd  assciute. 

Enibrloleyla  e  iii«rf#l«g-la  gpenerale,  del  Prof.  G. 
Cattaneo,  di  pag.  x-212,  con  71  incisioiii 1  5G 

EB«lelepe4l«  Hoepll  (Rccola),  in  2  volnmi  di  3375 
pagine  di  due  colonne  per  ogni  pagina,  con  Appen- 
dice  (146,740  voci).  L'opera  completa  elegantem.  leg:.  20- 

EnernpU  llsiea,  di  K  FESRDa,  di  p.  Yi-106,  con  15  ina  1  5C 

—  Vedi  anche  Calore  —  Dinamica  —  Luce  e  suono 

—  Temwdinamica, 

EB«l«iria,  precetti  ad  nso  degli  enolog^  italiani,  del 
Prof.  O.  Ottayi,  3*  ediz.,  rivednta  e  ampliata  da  A. 
Stsucchl  (In  layoro). 

—  Vedi  anche  Alcool  —  Analisi  del  vino  —  Cantiniere 

—  Cognac  —  Liquorista  —  McUattie  ed  altercudani 
dei  vini  —  Uva  passa  —  XJva  da  tavola  —  Yino 

—  YiHcdtwra. 
Eiiol«g'lad#Hie«ae«9diR.SEBKAeiOTTO,pag:.y]ii-223.  2  - 
EntoHiologrla.  —  Vedi  Animali  parassiti  —  Apicol- 

twra  —  Bachi  da  seta  —  Coleotteri  —  Ditteri  ito- 
liani  —  Imbalsamatare  —  InseUi  nocivi  —  Insetti 
utili  —  Lepidotteri  italiani  —  Naturalista  viag- 
giatore  —  Ortotteri  —  Zoologia, 

Eqaaiiont.  •—  Vedi  Algebra  complementare  —  Eser^ 
cizi  d'algebra. 

Eritrea.  —  Vedi  Dizionario  eritreo,  itaHano-arabo 

—  Grammatica  galla  —  Lingue  d* Africa  —  Fro- 
dotti  agricoli  del  Tropica  —  Tigr^-itcdiano, 

Errerl  •  prenpladixi  volg-arly  oonfatati  colla  scorta 
della  sdenza  e  del  raziodnio  da  G.  Straffobello, 
di  pas:,  iv-170 1  50 

Eserclzl  dl  alg-elira  eleaieiitAre,  del  Proi  Pin- 
cHBBiiE,  di  pag.  VIII- 135,  con  2  incisioni 1  50 

—  Vedi  Algebra. 

Eserelzl  dl  e«lool«  Inflnlteftlmale  (Oalcolo  differen* 
ziale  e  integrale),  del  ProfL  E.  Pascal,  di  pag.  xz-372 
(volume  doppio) -   .  3 

—  Vedi  Calcolo  infinitesimale  —  Determinanti  e  ap- 
plicazioni  —  Funzioni  ellitticke. 


Elenco  dei  Manuali  Hoevli,  17 

L.  c. 

CSsereIzi  di  g^eometrla ,   del  Prof.  Pinchebls.  Qn 

lavoro). 
CSsercixl    di    iradnzlone   a   e^mplement*    delta 

graBtiiiatiea  fraaeese,  del  Prof.  Gt,  Prat,  p.  vi-183  1  50 
—  Vedi  Qrammatica  —  Letteratura. 
Ksereixi  di  traduzloiie   eoa  Toealiolarlo  a  eoai* 
pienteata  della  g^raniiiiatiea  tedesea,  del  Prof.  G. 

Adleb,  di  pag.  iv-236 1  50 

—  Vedi  Qrammatica  —  Letteratura, 

Bsereizi  g^eagrallei  e  qnesitl,  di  L.  HuaUBS,  sal- 

i'Atlante  di  R.  Kiepert,  S^  ediz.  (In  lavoro). 
EsereizI  greel  per  la  4^-  classe  ginnasiale  in  correla- 
zione  alle  Nozioni  elementari  di  lingua  greca,  del 
Prof.  V.  Inama  ;  di  A.  V.  Bisconti,  di  pag.  xxi-237.  1  50 
Esereizi  latini  ean  regraie  (Morfologia  generale),  del 
Pro£  P.  E.  Cbbbti,  di  pag.  xii-332 1  50 

—  Vedi  anche  Qrammatica  latina  —  Letteratura 
romana, 

Espladea(ieiiiadadirabbrlearli,R.MOLINA,pxz:-300  2  50 
Bstetiea,  del  Prof.  M.  PiLO,  di  pag.  zz-^  ....  1  50 

—  Vedi  Etica  —  Filosofia  —  Logica  —  Fsicologia, 
EstiMo  raraie,  di  F.  Cabbga  di  Mubioce,  p.  Yi-lBl  2  ^ 

—  Vedi  Agronomia  —  Catasto  —  Celerimensura  — 
Disegno  topografico  —  Economia  dei  fahhricati  ru- 
roll  —  Qeometria  pratica  —  Triangolazioni. 

Etiea,  del  Profl  L.  Fbiso.  dn  lavoro). 

KtBairr«fl«9  B.  Malfatti,  2'  ed.  inter,  rifiisa,  p.  yi-200  1  50 

—  Vedi  Antropologia. 
Etooiojpia.  —  Vedi  PcUeoetnologia. 

Fabbrleail  eivili  dl  abitazionl,  del  Prof.  C.  Levi, 
con  molte  indsioni.  (In  lavoro). 

—  Vedi  anche  Edilizia 

Fabbro.  —  Vedi  Fonditore  —  Operaio  —  Tomitore, 

Falespnaiiie  ed  ebanista.  Natora  dei  legnami,  maniera 

di  oonservarli,  prepararli,  colorirli  e  vemiciarli,  loro 

cubatora,  di  Qt,  Belluomini,  pag.  x-138,  con  42  inc.  2  — 

Farnaeista  (Mannale  del),  del  Dott  P.  E.  At.rbsawdbi, 

di  pag.  za-^8,  con  138  tav.  e  80  indsioni  originalL  6  50 

[erro.  —  Vedi  500  msccanismi  —  Ingegnere  civile 

r  Ingegnere  navale  —  Metaili  —  Operaio  —  JBe- 


IR  Eleneo  dei  Manuali  Hoepli. 


sistenza  matericUe  —  Sidenirgia  —   Tempera    — 

Travi  inetcUlici. 
Ferrovie.  —  Vedi  Codice  doganale  —  Curve  —  Jfoe- 

chinista  e  fuochista  —  Trasporti  e  tariffe, 
Fllatura.  Manaale  di  filatura,  tessitura  e  larorazione 

meccanica  delle  fibre  tessili,  di  E.  G^bothe,  traduzione 

suir  ultima  edizione  tedesca,  di  p.  vin-414,  con  106  inc.  5  - 

—  Vedi  anche  Coltivazione  —  Piante  industriali. 
Filatara  delta   seta,   di  Gr.  Pasqtjalis.  (In  lavoro). 
Filalag'ia  elasslca,  greea  e  latlna,  V.  Inama,  p.  xii-196  1  56 
Fllanaata.  Quadro  generale  di  navigfazione  da  diporto 

e  consigli  ai  principianti,  con  un  Yocabolario  tecnico  piii 
in  uso  nel  panfilkkmento,  del  Oapitano  Or,  Oi^vaxl, 
di  pag.  XVI.286 2  90 

Filosofla.  —  Vedi  Estetica  —  Etica  —  FUosofia  mo- 
rale ~  Loffica  —  Psicologia  —  Fsicdogia  fisiologica, 

Filosofla  morale,  di  L.  Fbiso,  p.  zvi-336  (yol.  doppio)  8  - 

FInanze.  —  Vedi  Debito  pubblico  —  Scienza  delle 
finanze  —  Valori  pubblici. 

Fiorl  artiflclall,  di  0.  Ballerini,  con  molte  illustra- 
zioni.  (In  lavoro). 

Florl.  —  Vedi  Botanica  —  Floriooltura  —  Orticol- 
tura  —  Piante  e  fiori. 

FUlea,  del  Prof.  Balfoub  Stewart,  trad,  del  Prof.  G. 
Cantoni,  4*  ediz.,  di  pag:.  x-188,  con  48  incisioni  .    .  1  50 

—  Vedi  Colore  —  Energia  fisica  —  Luce  e  suono. 
Flsloloflrl*9  di  FosTEB,  traduz.  del  Prof.  G.  Albini, 

3'  ediz.,  di  paer.  xn-158.  con  18  incisioni 1  50 

Florleoltara  (Manuale  di),  di  C.  M.  Fratelli  Eoda,  di 
pag.  vin-186,  con  61  incisioni 2  - 

—  Vedi  anche  Botanica  —  Orticoltura  —  Piante  e  fiori. 
Fog-nalara  cHtadlna,   deiringp.  D.  Spatabo,  di  pa- 
gin  e  x-684,  con  ^20  figure  e  1  tavola  in  litogrrafia.    ,  7  - 

Fonditore  In  laltl  I  melalll  (Manuale  del),  di  G.  Bel- 
LUOMiNi,  di  pag.  146,  con  41  incisioni 2  - 

—  Vedi  anche  Operaio. 

Fonologrla  grreea,  del  Prot  A.  dNQUiNl.  (In  lavoro). 
Fonologria  Uallana,  del  Dott.  L.  Stoppato,  p.  Yin-102.  1  ^ 
Fonologrla  lalina,  di  S.  CoNSOLI,  di  pag.  208    .    .    .  iJS 
Fotooromaioirrafla  (La),  del  Dott.  L.  Sassi,  di  pa- 
jnne  xvi-i38,  con  19  incisioni 


Elenco  dei  MamuUi  HoeplL  19 

L.  c. 

Potogfrafla  ed  arti  affini.  —  Yedi  Arti  grafiehe  — 

Dizionario  fotografico  —  Fotocromatografia  —  Fo- 

tografia  ortocromatica  —  Fotografia  per  dilettanti 

—  Litografia  —  Bicettario  fotografico. 

Potegrafla  orioeroMatiea,   del  Dott  C.  BoNAOiNl, 

con  incisioni  e  tavole 2  — 

Foi^g^rafla  pel  dllettaall.  (Come  il  sole  dipinge),  di 

Gr,  MuFFONE,  p.  xu-306, 3*  ed.  rifatta  ed  aument.,  83  inc.  2  -- 
FroBieni*  e  maU,  di  Gt,  Cantoni,  p.  vi-168  e  13  inds.  2  — 
Frntta  mlaori  (Le),  di  A.  PucGi,  di  pag.  Yin-192,  con 

96  incisioni 2  50 

FrntlieoUura,  del  Prof.  Dott  D.  Tamabo,  2^  ediz., 

con  83  illustrazioni,  di  pag.  XYi-225 2  — 

FnlMial  e  parafalaiiol,   del  Dott  Proi.  E.  Cane- 

STBiNi,  di  pag.  yin-ld6,  con  6  incisioni 2  — 

FanK^hl  (I)  ed  I  tartufl,  loro  natura,  storia,  coltora,  con- 
serrazione  e  cncinatura.  Genni  di  FoLCO  BBUia,  di 

pag.  viii-184 2  — 

Fonzlonl  ellUtlehe,  del  Prof.  E.  Pascal,  di  pag.  210.  1  50 
—  Vedi  anche   Calcoh  infinitesimoUe  —  Esercizi  ap- 

plicati  al  calcolo  —  Determinanti  e  applicazionL 
CialTan^plastiea,  ed  altre  applicazioni  deirelettroM, 
G^alvanostegia,  Elettrometallurgia,  Affinatura  dei  me- 
tallic Preparazione  dell'alluminio,  SbiancMmento  della 
carta  e  delle  stoffe,  Risanamento  delle  aequo,  Concia 
elettriea  delle  pelU,  ecc.,  del  ProL  R.  Febkini,  2^  ed., 
completamente  ri&tta,  di  pag.  zn-392  con  45  incisioni.  4  — 
fielsie^Uura,  del  Proi  D.Tamaro,  p.  xvi-175  e  22  inc.  2  — 
Geodesia.  —  Vedi   Compensazione  degli  errori  — 
Celerimensura  —  Curve  —  Diaegno  topografico  — 
Geometria  pratica  —  Telemetria  —  Triangolazioni, 
Geodinaaiiea.  —  Vedi  Dinamica  —  Meccanica  — 

Sismologia  —  Termodinamica  —  Vulcanismo, 
(■eografla  e  sterla  del  g-lobo*  —  Vedi  Alpi  — 
AUante  universale  —  Atlante  deW Italia  —  Carto- 
grafia  —  Cataato  —  Criatoforo  Colombo  —  Dizio- 
nario cUpino  —  Dizionario  geografico  —  Esercizi 
geografi^  —  Etnografia  —  Qeografia  —  Qeografia 
)ma  —  Qeografia  fisica  —  Qeologia  —  Mare  — 
^aleoetnologia  —  Prealpi  berganuuche  —  Prontuario 


20  Eienco  dei  Manuali  Hoeplu 


di  geografia  e  statiftiea  —  Sismologia  —  StoHstica  — 

VtUcanismo, 
Georrafla,  di  a.  Gbove,  trad,  del  Proi  B.  GtALLE9Tl, 

2*  ediz.,  riveduta,  di  pag.  xn-100,  con  26  indsioni.  .  1  50 
Geofrafl*  elassiea,  di  H.'F.  TozEB,  tradnzione  e 

note  del  Prof.  I.  Grntile,  6»  ediz.,  di  pag.  iv.168-  .  1  50 
Geo; rafla  flsl^a,  di  A.  G^EIKK,  tradnzione  sulla  6* 

ediz.  inglese  di  A.  Stoppahi,  3"  ediz.,  di  pag.  iv-132, 

con  20  incisioni • 1  50 

Geolo^a,  di  Geikie,  traduzione  suUa  3*  edizione  in- 

glese  di  A.  Stoppani,  3'  ed.,  di  p.  vi-154,  con  47  inc.  1  50 

—  Vedi  Cristallografia  —  Mineralogia  —  Pakografia. 
GeoBietria  analUI«a  4«ilo   af^azlo^  del  Proi  F. 

AscHiERi,  di  pag.  vi-196,  con  11  indsioni .  .  .  .  .  1  60 
GeoBielria  analliiea  del  [^lane,  del  Pr.  F.  AflCHlKliX, 

di  pag.  vi-194,  con  12  incisioni 1  50 

Geometrla  desertttlvadi  F.  AflCHnfiBl,  2^  edizione. 

(In  lavoro). 
Geomeirla  Btetrlea  e  irlfr^aoaieiria,  del  Profl  S. 

PiNCHERLE,  4"  ediz.,  di  pag.  iv-158,  con  47  inddoni  1  50 
GeoMetrIa  pratlea,  dell'Ing.  Prof.  G.  Erebb,  2'  ediz., 

rivednta,  di  pag.  x-184,  con  124  incisioni 2  - 

—  Vedi  Celerimensura  —  Disegno  assonometrico  — 
Disegno  geometrieo  —  Disegno  topografieo  —  Geo- 
desia  —  Regolo  calcolatore  —  Sta^ica  —  TelemetHa 
—  Triangolazioni. 

Geometria  projettiva  del  plane  e  della  etelia, 
del  Prof.  F.  Abchiebi,  2*  edizione,  di  pag.  Yi»228,  con 
86  incisioni 1  50 

Geometrla  prejettiva  delle  spaxle,  del  Fro£  F.  A- 
scHiEBi,  2*^  ediz.  rifatta,  di  pag.  vi-264,  con  16  inds.  1  50 

Geemetria  para  elemenUire,  del  Prof.  S.  PlK- 
CHERLE,  4*  ediz.,  di  pag.  vm-lSO,  con  112  inddoni    .  1  50 

Glardlne  (II)  Infantile,  del  Proi  P.  OOMTI,  di  pa- 
gine  iv-214,  con  27  tavole  (vol.  doppio)  ......  3  — 

—  Vedi  anche  Gitiochi  ginnasticL 

GInnastlea  (Storia  della),  di  F.  Valletti,  di  p.  Tm-181  1  60 
Ginnaeilea  fenwilntle  di  Vallevii,  p.VI-112,  e67ill.  2  ^ 
Ginnastlea  ntasehlie  (Manoale  di),  per  cora  di  J.       A3 

Gblli,  di  pag.  yin-106,  con  ^6  incisioni  •    •   .   •   •  3  .w 


Elenco  dei  Manuali  Hoeplu  21 

L.  c. 

Cvloiellerl»9  orefleerla,  or*,  arif^eni*  e  platlaa, 

di  E.  BosELLi,  di  pae.  338,  con  1^  incisioni    .    .    .  4  — 
CHln^cht,  fiperl  e  collezlonL  —  Yedi  Sport. 
Calnochi  glnnAstlcl  per  1*  g'laventu  delle  sciiale 
e  del  popelo,  raccolti  e  descritti  di  F.  Gabbielli, 

di  pag;.  xx-218,  con  24  tavole  illustrative 2  50 

C^tarlsprudenza  e  legplslazlone.  —  Yedi  Catasto  — 
Codice  doganale  —  ConcUiatore  —  Debito  pubblico  — 
Digesto  —Diritti  e  doveri—Diritto  amministrativo 

—  Diritto  civile  —  Diritto  commerciale  —■  Diritto 
costituzionale  —  Diritto  ecdesiastico  -—  Diritto  in- 
temazionale  privato  —  Diritto  intemazioncUe  pfib- 
blico  — -  Diritto  penaie  —  Diritto  romano  — •  Eco- 
nomia  politica  —  Imposte  dirette  —  Legge  comu- 
nale  e  provinciaJe  —  Legislazione  rurcUe  —  Mandato 
commerciale  —  Notaro  —  Ordinamento  stati  liberi 
di  Europa  —  Ordinamento  stati  liberi  fuori  di 
Europa  —  Froprietario  di  case  —  Bicchezza  mobile 

—  Scienza  ddle  finanze  —  Testamenti, 
OlottoUf^ia,  del  Prof.  G.  Ds  Gbeoorio.  (In  lavoro). 

—  Vedi  anche  Crittografia  —  Letterature  diverse  — 
Lingua  gotica  —  Lingne  neolatine  —  Paleografia 

—  Sanscrito. 

Onomoiilea  ossia  Tarte  dl  eostralre  •rologpl   so- 
larl,  del  Prof.  La  Leta.  (In  lavoro). 

—  Vedi  Orologeria. 

Grafol^irla,  di  0.  LoHBROSO,  con  470  iac-simili,   di 

pag.  252 3  50 

Orammalica  araldica.  —  Vedi  Araldica. 
Graiiiiiiatlea  e  dlElonarlo  della  liny aa  del  Galla 
(oremonlea),  del  Prof.  E.  Viterbo. 

Vol  L    (^hJla-Italiano,  di  pas:.  Yin-152 2  50 

Vol.  n.  Italisno-Galla,  di  pas:,  lzit-106.    ....  2  50 
Graatmatlea  franeese,  del  ProL  G.  Prat,  p.  zi-287.  1  60 

—  Vedi  Esercizi  di  traduzione  —  Letteratura. 
GrammaUea  ffreea.  (Nozioni  elementarl  di  liniraa 

greca),  del  ProL  Inaxa,  2^  edizione,  di  pag.  zyi-206. 1  50 
,—  Vedi  Esercizi  —  Letteratura, 
[raamiatlea  della  llnf^a  y reea  maderoa,   del 

^rofl  R.  Loybra,  di  pag.  ▼i-]B4 1  50 

tMBiatlea  Inipleae,  del  Prof.  Lvei  Patia,  p.  zn-260  1  50 


22  Blenco  dei  Manuali  Hoepli. 

___ 

GraiiiiiiAtieA  Itallmia,  di  T.  CoNCABi,  2^  edizione  li- 

veduta.  di  pae.  xvi-230 1  £0 

GraBiiiiatiea  Utlaa,  del  Prof.  L.  VALMAeeif  p.  1-250.  1  50 

—  Vedi  Esercizi  latini  —  Letteratura  romana. 
Ciramaiatlea  olandese  (Elementi  di),  di  M.  Mor- 
gana. (In  lavoro). 

GraiiiBMitlea  e  Toeabolart*  deila  liny aa  nmen*, 

del  Froi.  K  Lovera,  di  pag:.  yin-200 1  50 

GraMMatlea  spaf^uola,  del  Prof.  L.  Payia,  p.  xn-I91  1  50 

—  Vedi  Letteratura. 

CraMBiatica  (edesea,  del  Pro£  L.  Payia,  p.  xyni-254.  1  50 

—  Vedi  Esercizi  di  traduzione  —  Letteratura, 
CiraTitazlone.  Spiegazione  elementare  delle  piincipali 

perturbazioni  nel  sistema  solare  di  Sir  Gt,  B.  A^y, 
traduzione,  note  ed  aggiunte  di  F.  Po&ro,  50  inc., 
di  pag.  xxiv-176 1  50 

Cireeia  anllea.  —  Vedi  Arte  greca  —  Storia  antica. 

HuBias  (L),  la  fertllka  e  V  Ijpiene  del  t«rreml 
euliarali,  del  Prof.  A.  Casali,  di  pag.  xvi-220  .    .  2  — 

Idraalica,  del  Prof.  Ing.  T.  Pebdoni.  (In  lavoro). 

Idroterapla.  ~  Vedi  Acque. 

Iglene.  —  Vedi  Acqvs  minerali  —  Fognatura  citta- 
dina  —  Igiene  del  lavoro  —  Igiene  vita  pubblica 
e  privata  —  Igiene  privata  e  medicina  popolare  — 
Igiene  rurale  —  Igiene  acolastica  —  Igiene  veteri- 
naria  —  Infezione,  diainfezione  e  disinfettanti  — 
Medicatura  antiaettica, 

Mglene  del  lavero,  Tbambusti  A.  e  Sanakelli.  di  pa- 
gine  Tiii-362,  con  70  incisioni 2  50 

If^lene  della  vita  pubbllea  e  prlTata,  del  Dott.  G. 
Fakalli,  di  pag.  zn-250 2  50 

Ijpleae  privata  e  medicina  popolare  ad  hbo  delle  fami* 
glie,  di  0.  Bock,  trad,  di  E.  Pabietti  snlla  7'  ediz.  ted. 
con  una  introduzione  di  (j^.  Sorhami,  di  pag.  zn-278.  2  50 

Igrlene  rarale,  A.  Carraboli,  pag.  x-470(voL  doppio).  3  — 

Igriene  seolasUea,  di  A.  Bepossi,  2*  ed.,  di  pag.  rr-2^.  2  — 

l|ri«ne  veterlaaria,  del  Dott  U.  BarpI,  di  p.  ▼m-22a  2  — 

Igroseopi,  IgTometri,  amldtta  ataiasferiea,  del 
Prof.  P.  CANTOia,  di  pag.  zn-14a,  oon  24  inc.  e  7  tab.  1  50t 

liluBilnazlone  eletlrUa  (Impianti  di),  dell*  Ing.  B. 
PiAzzoLi  3«  edizione  interamente  rifatta.  dn  laroio). 


MUenco  dei  Mammli  Moepli,  ^ 

L.  c. 

■■ili»ls«iii«i*re  (Mannale  dell*),  preparatore  tassider- 
nista,  di  R  G^bstbo,  2*  ed.  riy.,  di  p.  xn-148,  38  inc.  2  — 

—  Vedi  Naturalista  viaggiatore, 
■■■po«iedire«te(Riscos8ionedelle),£.BRxmi,p.Vin-158  1  50 

—  Vedi  anche  Proprietario  di  case  —  Bicchezza  mo- 
bile. 

Inda»<rlA  della  earUi,  dell'Ing:.  L.  Sartori.  (In  lav.) 
Indastria  della  seta,  di  L.  G^abba,  2*  ed.,  p.  lv-208.  2  — 
■ndastria  (L*)  stearlea.  Manuale  praiioo  dell'Ing.  E. 

Mabazza,  di  pag:.  266,  oon  76  inc.  e  con  molte  tab.  5  — 
■ndastrle  diverse.  —  Vedi  Apicoltura  —  Arte  mi- 
neraria  —  Asfalto  —  Golori  e  vemid  —  Goncia 
pelli  —  Caseificio  —  Concimi  —  Conserve  —  De- 
corazioni  —  Falegname  —  Fiori  artificiali  —  Flo- 
ricoltwra  —  Fonditore  —  Fotografia  —  Frutti- 
coltura  —  Onomonica  —  Industria  della  carta  — 
Industria  stearica  —  Imhalsamatore  —  Latte,  burro 
e  cacio  —  Marmista  —  Meccanico  —  Molini  —  Olii 
vegetali,  animali  e  minerali  —  Operaio  —  OrticoU 
tura  —  Ostricoltura  —  Panificazione  —  PiccoU  in- 
dustrie  —  Pirotecnica  —  Piscicoltwa  — -  Pittura 

—  PoUicoltura  —  Pomologia  artificiale  —  Saponeria 

—  Scoltura  —  Vemid  e  lacche, 

Industrie  tesslll.  —  Vedi  Bachi  da  seta  —  Colti- 
vazione  e  indtM^ria  deUe  piante  tessili  —  Filahtra 

—  Filatura  della  seta  —  Qelsicoltura  —  Industria 
della  seta  —  Piante  tessili  —  Tessitore  —  Tintore 

—  Tiwtura  della  seta, 

Imfeilene,  dlsiafexlene  e  dlslnfettaHii,  del  Dottor 

ProL  P.  E.  Alessamdbi,  di  pag.  yni-190,  con  7  inc.  2  — 
lai^eg^ere  elvlie.  Manuale  dell*bis:egnere  civile  eindn- 
striale,  di  Gt.  Oolombo,  14*  ed.  (34*,  35*  e  36''  migfliaio),  di 

pag.  xiv-356,  con  203  fig:are 5  50 

II  medesimo  tradotto  in  francese  da  P.  MABCiLLAa  5  50 
Ini^eirnere  naTale.  Prontnario  di  A.  OiGNONi,  con 

36  Ig.,  di  pagr.  zxxn-292.  Leg.  in  tela  L.  4  50,  in  pella  5  50 

lD([^eg>neria.  ~  Vedi  Matematica  e  Ingegneria, 

InsettI  neelTl,  F.  FaAHGESGHiMl,  p.  710-264, 96  inds.  2  ^ 

^  ftpsettl  Htm,  F.  FKAMGiBGHnn,  p.  xn-160, 43  inc.  e  1  tav.  2  — 

^4iM<ei*«Me  e  seaBtOy  di  B.  GAeilASDl,  di  pag.  Tl-20i.  2  — 

^ltb«io{rla.  —  Vedi  Ostricoltura  —  Pisctcoltwra. 


24  Elenco  dei  MantMli  Boeplu 


k 


L.  c. 

Latie,  burro  e  eaelo.  Chimica  analitica  applicata  al 
caseificio,  del  Frot.  Sabtori,  di  pag.  x-162,  con  24  ino.  2  - 

—  Vedi  Caseificio. 

LiATorl  dl  terra  (Manoale  di),  deiring:.  B.  Leoni. 
(In  lavoro). 

L<avori  femmliilll.  —  Vedi  Confeziane  cPabiU  per 
signora  e  Varte  del  taglio  —  Diaegno,  taglio  e  can* 
fezioni  di  biancheria  «-  Maechine  da  cueire  e  da 
ricamare  —  Manogrammi  —  Ornatiata, 

^^n^  CLft  nuova)  eomniiale  e  provinelaley  anno- 
tata  dall'Ayy.  E.  Mazzoocolo,  3*  ediz.,  con  ragrgitmta 
di  due  regrolamenti  e  due  indici,  di  pag.  yni-728  .    .  4  50 

Mjegge  eomanale  (Appendice  alia)  del  9^  e  J93 
lugflle  flS94,  di  E.  Mazzoccolo,  di  pag:.  yin-256.  2  - 

I^eg'g'it  —  Vedi  Cataato  —  Codice  dogancUe  —  Cofi- 
ciliatore  —  Debito  pubblico  —  Digesto  —  Diritto 
amministrativO'Civile'Commerciale  -costituzioncUe  -  ec- 
clesiastico-internazionale'penale-romano  —  Imposte 
dirette  —  Legge  comunale  —  Legislazione  rurcUe  — 
Mandato  commerciale  —  Notaio  —  Ordinamento 
degli  stati  —  Froprietario  case  —  Bieckezza  mobile 
—  Scienza  finanze  —  Testamenti  —  Valori  pubblici, 

Leg-UlazloDe  rarale  secondoil  programmagoveniatiYo 
per  gli  Istituti  Tecnid  dell' Aw.  B.  Bbuni,  di  p.  zi.422  3  - 

I^egnAiiil*  —  Vedi  Cubatura  dei  legnami  —  Fale- 
gname, 

LepldeUerl  ttalianl,  del  Dott.  A.  G^BIFFINI,  di  pa- 
g^ine  Tui-238  con  149  indsioni 1  50 

—  Vedi  Animali  parasHti  —  Coleotteri  —  Ditteri  — 
Insetti  —  Ortotteri. 

Letteratara   albanese   (Mannale    di),  del   Prof.   A. 

Stratico,  di  pag:.  xxiv-280  (volume  doppio)  .  .  .  .  3  — 
Letteratnra  amerleana,  di  G^.  StraffobslLO,  p.  158  1  50 
Letteratara  danese.  —  Vedi  Letteratwra  narve" 

giana. 
Lelteratara  ebralea,  di  A.  Revel,  2  YoL,  di  pag.  964.  3  - 
Lelteratara  eg'tztana,  del  Dott  L.  BsieiUTL  (In  lav.). 
LeUeratara  franeeee,  del  Prof.  F.  Mabotllao,  trad, 

di  A.  Paganini,  2*  ediz.,  di  pag.  7in-184 IK 

—  Vedi  anche  Orammatica  franceae  —  Eaerdzi  per 
la  grammatica  franceae. 


Mleneo  del  Manuali  Hoepli,  25 

L.  r. 

L.eUer»tar A  (rre««9  del  Fioi  V.  Inama,  11*  ediz.,  mi- 
gliorata  (dal  ^C'  al  45''  migliaioX  di  pa?,  yin-234  .   .  1  50 

—  Vedi  anche  Esercizi  greci  —  Filologia  daasica  — 
Glottologia  —  Grammatica  greca  —  Verbi  greet. 

E^eAterAiar*  iodian^,  del  ProL  A.  Ds  GuBEBNATiB, 
di  pagr.  vin-159 1  50 

L*eAter«iar«  iny lese,  del  Froi  E.  SOLAZZI,  3*  ediz., 
di  pag:.  Ym-194 1  50 

—  Vedi  anche  GrammtUica  inglese, 

LetterAtur*  Islamlese,  di  S.  Ambboboll  (In  layoro). 

Leiieralnra  itaii«B«,  di  C.  Fbnini,  4*  ed..  di  p.  yi-204  1  50 

L.et(er«(ur«  latlii*.  —  Vedi  Esercizi  di  gramma- 
tica latina  —  Filologia  classica  —  Fonologia  la- 
Una  —  Grammatica  latina  —  Letteratura  romancu 

LetieraUira  norveg^lMia,  di  S.  CoNSOU,  p.  xvi-272.  1  50 
L.etier«(iir«  per•iJuu^  del  FroL  L  Pizzi,  di  pa?.  z-20a  1  50 
Lettoratiira  proveiuale,  A«  Rbstobi,  di  paff.  z-220.  1  50 
Lietieratnra  rontjuaa,  del  FroL  F.  Ramobino,  8'  ediz. 

rivednta  e  corretta  (dall'8'  al  12*  migliaio),  p.  iT-32a  1  50 
Lieitoratura  spaynnala  e  parUig^liese,  del  Frol  L. 

Cafpellbtti,  di  pasr.  vi-SOG 1  50 

—  Vedi  Grammatica  apagnuola. 

Lietieratura  tedlesea,  del  ProL  O.  Lan&b,  tradoz. 
di  K  PAeAiONi,  2*  ediz.,  oorretta,  di  pas.  zn-168.   •  1  50 

—  Vedi  Esercizi  tedeschi  —  Grammatica  tedesca. 
Lielteraiara   ani^hereae,   di  ZlQkSY  AbpAj),  di  pa- 

g:ine  xn-2d5 1  50 

Lell«rat«re  slave,  di  D.  QUmpoli,  2  yolumi : 

L   Biilg:ari,Serbo-Groati,Yiifi:o-Rass]«dipag.iY-144.  1  50 
n.  Rnssi,  Polaochi,  Boemi,  di  pag.  iy-142  .    •    •    •  1  50 
L<lbrl  e  blbllateeoo^Biia.  —  Vedi  BiUiografia  — 
Bibliotecario  —  Compositore-tipografo — Crittografia 

—  Dizionario  bibliografico  —  Fakografia  —  Tipo* 
grafia, 

L<lDfaa  araba.  —  Vedi  Arabo  volgare  —  Dizionario 
eritreo  —  GrammtUica  Galla  —  Lingue  delV Africa 

-  Tigrl 

lAngutk  i^odea,  grammatica,  esercizi,  testi,  vocabolario 
comparato  con  ispedal  riguardo  al  tedesco,  inglese, 
latino  6  greco,  del  Prof.  S.  Friedmann,  di  pag.  xyi-333, 
i     (volume  doppio) .    .    .    , 3  — 


I 


2C  RUnco  dei  MamuUi  Hoepli, 


L^lnfue  d«IP  AMtLf  di  R.  OnflT,  yenAone  itaUans 

del  Prof.  A,  Db  G^dbbbnatis,  di  pag.  iv-llO.    ...  1  SO 
Llnirae  ii««-l«ilpe,  del  Dott  E.  G^orra,  di  pag:.  147.  1  50 

—  Vedi  Filologia  dasska  —  Glottologia, 

Ltngme  straniere  (Stadio  delle),  di  0.  Mascbl,  ossia 
TArte  di  pensare  in  una  lingroa  straniera,  tradnz.  del 
Frot  Damiaki,  di  pag:.  xyi-136 1  50 

f^lng-aiatlea  e  flioleg'la.  —  Yedi  Arabo  valgare  — 
Dizionario  eritreo  itaJia/no  arabo-amarico  —  Dizio- 
nario  universale  in  4  lingue  —  Dottrina  popolare 
in  4  lingue  —  Esercizi  di  traduzione  per  la  gram" 
matica  francese  ~  Idem  per  la  grammatiea  te* 
desca  —  Esereizi  greci  —  Esercizi  latini  —  Filo- 
logia das9ica  greca  t  latina  —  Fonologia  greea  — 
Fandogia  latina  —  F&nologia  italiana  —  Glot- 
tologia  —  Qrammatica  e  dizionario  delta  lingua 
gaUa  —  Ghrammatica  francese  —  Idem  greea  — 
Idem  greco»modemo  —  Idem  inglese  —  Idem  ita- 
liana —  Idem  latina  —  Idem  olandese  —  Iden^ 
rumena  —  Idem  spagnuola  —  Idem  tedesca  —  Let- 
terattira  albanese  —  Idem  americana  —  Idem  ebraica 

—  Idem  egiziana  —  Idem  francese  —  Idem  greea 

—  Idem  indiana  •—  Idem  inglese  ■—  Idem  islande^e 

—  Idem  italiana  —  Idem  latina  —  Idem  narve- 
giana  —  Idem  persiana  —  Idem  provenzale  —  Idem 
romana  —  Idem  spagnola  e  portoghese  —  Idem 
tedesca  —  Idem  ungherese  —  Idem  dava  —  Lingua 
gotica  —  Lingue  dell' Africa  —  Lingue  neolatine  — 
Lingue  straniere  —  Metrica  dei  greet  e  dei  romani 

—  Morfologia  greca  —  Morftdogia  italiana  —  San- 
scrito  —  Tigr^-ikUiano  —  V^rhi  ffreei  anamali  — 
VotapOk, 

riquorlsta.  (In  lavoro), 

—  Vedi  Cognac. 
iAfgraOtk^  di  C.  DoYKN,  di  pag.  vin-2ol,  oon  8  tavole* 

in  cromo  e  fototipia  6  un  album  iuori  testo  con  40 
figure  di  attrezzi^  ecc,  occorrenti  al  litografo  .  .  .  4  — 
L.or*rttiiil  (Tavole  di),  oon  5  dedmaU,  pubtUioace  per 
ciira  di  O.  MGlleb,  4*  ediz.,  aumentata  delle  tayole 
dei  logaritmi  d'addizicme  e  sottrazione  per  ooxa  di 
M.  Raina.  di  pas:,  xxxiy-186 1  gft 


Ji 


MUenco  dei  BianucUi  Hoepli.  27 

L.  c. 

I«o|^le«,  di  W.  Stanley  Jbvoms,  tradnz.  del  Fiot  C 
Oantoni,  4*  ediz.,  di  iMig:.  Tin-IM,  e  15  incbioni  •    .  1  60 

—  Vedi  Estetica  —  Etica  —  Filosofia  —  Fsicologia. 
Liogiea  mMematleA,  di  0.  BuBALl-FOBTl,  di  pa^fine 

vi-158 1  50 

Liof^lsiiioyralla,  di  C.  Ohibsa,  3*  edizione,  di  pa- 
gine  zrv-172 1  50 

—  Vedi  ContahUitd. 

Liuee  e  e^lorl,  del  Frofl  G^.  Bellotti,  di  pag.  x-156, 
con  24  indsioDi  e  1  tavola. 1  50 

Liuee  e  su^ao,  di  E.  Jones,  trad,  di  U.  Fobnabi,  di 
pag.  yin-336  con  121  incisioni  (volume  doppio)  .    .    .  3  — 

Haeehlnista  e  Aioehlsta,  del  Proi.  Gt,  Gautebo, 
6*  edizione,  con  aggiunte  dell'Ing.  L.  Lobia,  di  pa- 
gine  ziy-180,  con  24  incisioni  e  col  teste  della  Legge 
solle  caldaie,  ecc  (dal  10'  al  12**  migliaio) 2  — 

HaeehlnUta  aavale  (Manuale  del)  di  M.  Lignabolo, 
di  pag.  xn-404,  con  164  figure 5  50 

—  Vedi  Doveri  del  macchinista  navale. 
Haechlne  a|ri^i««l«>   del  conte  A.  Cencelli-Pbbti, 

di  pag.  vin-216,  con  68  incisioni 2  — 

Haeehine  per  eaeire  e  rleaaiare,  dell'Ing.  Alfbedo 
Galassini,  di  pag.  yn-230  con  100  incisioni ....  2  50 

Maechine.  —  Vedi  anche  Disegnatore  meccanico  — 
—  U  meccanico  —  Ingegnere  civile  —  Ingegnere 
navale  —  Macchinista  e  fuochista  —  Macchinista 
navale  —  Meccanica  —  Meccanismi  (500)  —  Model- 
latore  meccanico  —  Operaio  —  Tomitore  meccanico, 

Haipaetisiiio  ed  elettrleita,  del  Dott.  G.  PoLONi, 
2^  ediz.  curata  dal  ProL  F.  Gbassi,  di  pag.  xiy-370, 
con  136  incisioni  e  2  tavole 3  50 

Mais.  —  Vedi  Frum>ento  e  mais  —  Fanificazione, 

Malatlie  erUi*g'aiiil«he  delle  plante  erbaeee 
eoUlvate,  del  Dottor  R.  Wolf,  traduzione  con  note 
ed  a^unte  del  Dottor  P.  Bacgabini,  p.  x-268,  50  inc.  2  — 

MalaUle  ed  allerazioal  del  vlni,  del  ProL  S.  Oet- 
TOLINI,  di  pag.  xi-138,  con  13  incisioni 2  — 

Malatlle  (rasmlsfliblll.  —  Vedi  Animali  parassiti 
— -  Zoonosi. 

Mandate  eemMiereiale,  del  Prof.  E.  ViDABi,  p.  yi-160  1  50 


28  Elenco  dei  McuMwdi  Hoepli, 

Mare  (II),  del  Proi.  V*  BSLLIO,  di  pag.  iy-140,   oon 

6  tavole  litografate  a  colon 1  50 

Marino  (Mannale  del)  nitlltare  e  aiereaBAiley  di 

De  Ambzaga,  con  18  xilografie  ed  tin  elenoo  del  per- 

sonale  dello  Stato  magfgiore,  di  pag.  yiii-264.  •  .  .  5  — 
Marmisla  (IMantiale  del),  di  A.  Eicci,  2^  edizione,  di 

pag.  xii-154,  con  47  indsioni 2  — 

Uateniatica  e  lo^egpnerla.  —  Vedi  Algebra  comple- 

mentare  —  Algebra  elementare  —  AritmeHca  pratica 

—  Aritmetica  razionale  —  Calcolo  infinitesimale 
(2  vol.)  —  Gelerimenstira  —  Compensazione  degli 
errori  —  Curve  —  Egimzumi  —  Esercizi  d'algebra 
■—  Eserdzi  di  calcolo  infinitesimale  —  Esereizi  di 
geometria  —  Fognatura  cittadina  -—  Fv/nzioni  dlit- 
tiche  —  Geometria  analitica  dello  spazio  —  Idem 
del  piano  —  Idem  descritHva  —  Idem  metriea  e 
trigonometrica  —  Idem  pratica  —  Idem  projetHva 
del  piano  e  delta  stella  —  Idem  projettiva  dello 
spazio  —  Idem  pura  elementare  —  Ingegnere  civile 

—  Logaritmi  —  Logica  matematica  —  Momenti 
resistenti  e  peai  di  travi  metaUiehe  composte  —  Feao 
dei  metalli  —  Regolo  calcolatore  —  Besistenza  dei 
materiali  —  Saggiatore  —  Travi  metalliche  —  Unitd 
asBolute, 

Materia  medlca  mederna  (Mannale  di),  del  Dott. 
Gt,  Malacbida.  (In  lavoro). 

Heecanica.  —  Vedi  Diaegnatore  meccanico  —  Dwe- 
ffno  industriale  —  Macchinista  e  fuochista  —  Mac- 
chinista  navale  —  Macchine  agricole  —  Mcuxhtne 
da  cucire  e  ricamare  —  Meccaniea  —  Meccanico  — 
Meccanismi  (500)  —  ModeUatore  meccanico  —  Ope- 
raio  —  Ordogeria  —  Tomitore  meccanico, 

Meecanlca,  del  Froi  R  Stawell  Ball,  tradnz.  del 
Prot.  J.  Bknbtti,  3*  edizione,  di  pag.  z?i-214,  con  89 
incisioni *.  1  50 

Ueccaoieo,  di  E.  GiORLi.  Nozioni  speciali  di  Aritme- 
tica, Geometria,  Meccaniea,  Generatori  del  vapore, 
Macchine  a  vapore,  OoUandazione  e  costo  dei  mate- 
riali, Doratura,  Argentatura  e  Nichelatura,  di  pagine 
xii-234  con  200  problemi  risolti  e  130  figure ....  2  - 


Elenco  dei  Mcmuali  HoepU,  20 

L,.   C. 

HeeeABisiiil  (500),  scelti  fra  i  pni  importanti  e  recent! 
riferentisi  alia  dinamica,  idraidica,  idrostaiica,  pneii- 
matica,  maocMne  a  yapore,  molini,  torchi,  orologrerie 
ed  altre  diyerse  maccMne,  da  H.  T.  Brown,  tra- 
duzione  italiana  solla  16*  edizione  ingflese,  dall'In* 
gegnere  F.  Obrbxtti,  di  pag.  vi-176,  con  500  incisioni 
nel  testo  (2^  edizione  italiana) 2  50 

Medagrlte.  —  Vedi  Monete  grecke  —  Monete  romane 

—  Numismatica. 

Meilieatiira  antUettlea,  del  Dott.  A.  Zambler,  con 
prefazione  del  Prof:  E.  Triconi,  di  pag.  xvi-124,  con 
6  incisioni 1  50 

—  Vedi  Terapeutica. 

lledicliia.  —  Vedi  jicque  minerali  —  Anatomia  e 
fisiologia  comparata  —  Anatomia  microscopica  — 
Anatomia  topografica  —  AnimaM  parassiti  —  AjsH- 
stenza  agli  infermi  —  Farmacista  —  Igiene  del 
lavore  —  Igiene  delta  vita  pubblica  e  privnta  — 
Igiene  privatd  —  Igiene  rurale  —  Igiene  scolastiea 

—  Igiene  veterinaria  — ■  Infezione,  disinfezume  e  di- 
sinfettanti  —  Materia  medica  —  Medicatura  antiset- 
tica  —  Soccorsi  d*urgenza  —  Terapeutica  —  Zoonosi. 

HeUilll  prezi^st  (oro,  argento,  platino,  estrazione,  fa- 
sione,  assaggi,  nsi),  di  Gt,  G^obini,  2*  edizione  di  pa- 
gine  196,  e  9  incisioni 2  -- 

—  Vedi  Ore/iceria  —  Saggiatore. 
Ifetallurg^ia.  — -  Vedi  Siderurgia, 
Hete^reloirl*  g^enerale,  del  Dott.  L.  Db  MaBCHI, 

di  pag.  Ti-156,  con  8  tavole  colorate 1  50 

—  Vedi  Climatdogia  —  Ghografia  fisica  —  Igroscopi 
e  igrometri. 

Melrtea  del  ifreel  e  d«i  romanl,  di  L.  MitLLER, 
tradotta  dal  Dott.  V.  Lami,  S*  edizione.  (In  lavoro). 

Metroloffl*  Universale  ed  il  C^dlee  Heir  lee  In- 
ternazlanaie,  coU'indice  alfabetico  di  tutti  i  pesi, 
misare,  monete  e  delle  regioni  o  Citt^  dell*  Ing.  A. 
Tacohini  di  pag.  xx-482 6  50 

Mezxeria  (Mannale  pratico  della)  e  dei  vari  sistemi 
deUa  colonia  parziaria  in  Italia,  del  Prof.  Aty.  A.  Rab- 
BENO,  di  pag.  yin-i96 1  50 


dO  Elenco  dei  Manuali  Roepli. 


L.  c 
MiceUiria.  —  Yedi  Fwfighi  e  Tartufi  —  MaiatUe 

crittogamiche. 
Mieroseopia.  —  Yedi  Anatomia  microscopioa  —  Ani- 

mali  parassiti  —  Bacologia  —  Batteriologia  —  Mi- 

croscopio  —  Protistologia  —  Tecnica  protistologica. 
lllerose*pl«  (H),  Ghuida  elementare  alle  osservazioni  di 

Microscopia,  di  Oahello  Acqua,  di  pag.  zn-226,  oon 

81  incisioni 1  50 

Milltaria.  —  Vedi  Cavallo  —  Codice  cavalleresco  — 

Duellante  —  Esplodenti  —  Scherma.  —  Storia  arte 

militare. 
Mineralog^ia.  —  Vedi  Arte  mineraria  —  CristaUa- 

grafia  —  Marmista  —  MetcUli  preziosi  —  Minera- 

logia  generate  —  Mineralogia  deacrittiva  —  Orefi- 

ceria  —  Pietre  preziose  —  Siderurgia, 
Mlneraloirli^  IT^nerale,  del  Prof.  L.  BOMBIOOI,  2*  ed. 

rivedata,  di  p.  zi7490,  con  183  inc.  e  3  tav.  cromolit.  1  50 
MlneraUfpia  deserlttlva,  del  Proi.  L.  BoMBlGCl,  2* 

ediz.  di  pag.  rv-300,  con  119  incisioni  (vol.  dopiMo).    .  3  — 
Miiiiatura.  —  Vedi  Colori  e  vernici  —  Decorazione 

e  ot'Tiamentazione  —  Luce  e  colori  —  Omatista  — 

Pittura. 
MitilieoUara.   —  Vedi  Ostricoltura  —  Pisdcoltura, 
MluUgria  «oiiipara(a,  di  A.  De  Gubbrnatis,  2'  ediz., 

di  pag.  vin-150 1  50 

MiUUffia  grr««<^9  di  FoRBSTi  Vol.  I  i>mm^,  p.  ynr-264  1  50 

Vol.  n,  Eroi^  pag.  188 .. 1  50 

HUoloi^ia  roBiana,  di  A.  FoBESTi.  dn  lavoro). 
Hodeilatore   meecaulco    del   faleg-name   e   del* 

rebanlsta,  del  Proi.  Gr.  Mina,  di  pag.  xyu-42d,  con 

293  incisioni  e  1  tavola 5  50 

Molini  (Industria  dei),  di  0.  Sibeb-Millot.  (In  layoro). 
Momenti  reslstentl   e  pesl   di   traTi  aietalllelte 

e^mposce.  Prontuario  ad  uso  degli  ingegneri,  archi- 

tetti  e  costruttori,  con  10  figure  ed  nna  tabella  per 

la  chiodatura,  di  E.  Schenck,  di  pag.  ZL-188.    .    •    .  3  50 
MoDete  greche,  di  S.  Ambrosoli,  con  numerose  in- 

cioni.  (In  lavoro). 
MoDete  remaue,  del  Cav.  F.  Gnegchi,  di  pag.  zv-182, 

con  15  tavole  e  62  figure  nel  teste IS* 


Elenco  dei  Mamiali  Hoepli.  81 

L.  c. 

—  Vedi  Medaglie  —  Metrologia  —  Numismatica  — 
Paleografia  —  Tecnologia  monetaria. 

MoDograaiiiil,  del  Prof.  A.  Severi,  73  tavole  divise 
in  tre  serie,  le  prime  due  di  462  in  due  cilre  e  la 
terza  di  116  in  tre  cifre 3  50 

—  Vedi  Omatista. 

Morale.  —  Vedi  Estetica  —  Etica  —  FUosofia  mo- 
rale — -  Logica  —  Psicolrgia, 

Morfologpla  i^reea,  del  prof.  V.  Bettei,  di  pag.  xx-376 
(volume  doppio) 3  — 

Morfeloflria  Italians,  del  Prof.  E.  Gorra,  di  pa- 
gme  vi-142 1  60 

Maslca.  —  Vedi  Armonia  —  Cantante  ~  Fianista 
—  Storia  della  m\mca  —  Strumentazione  —  Stru- 
menti  ad  arco  e  la  musica  da  camera, 

Matuo  soeearso*  —  Vedi  Societd  di  mutuo  soccorso. 

IVaturallsta  Tla|r8rlA^>'«^  di  A.  IssEL  e  R.  Qebtbo 
(Zoologia),  di  pag.  yin-144,  con  38  indsioni  ,    .    .    .  2  — 

Mautlea.  —  Vedi  Arte  del  nuoto  —  Attrezzatura  na- 
vale  —  Costruttore  navale  —  Doveri  del  ma^cchi- 
nista  navale  —  FUonauta  —  Ingegnere  navale  — 
Macchinista  navale  —  Marino, 

IVoUira  (Manuale  del),  aggiimte  le  Tasse  di  regristro,  di 
boUo  ed  ipotecarie,  norme  e  moduli  pel  Debito  pub- 
blico,  del  Notaio  A.  G^aretti,  2*  ediz.,  rifusa  e  ampliata, 
di  pag.  xn-340 3  50 

—  Vedi  Testamenti, 

IVoBilflBiailea,  del  Dott.  S.  Ambrosoli,  2*  ediz.  corretta 
ed  accresciuta,  di  pag.  xv-250,  con  120  fotoincisioni 
nel  teste  e  4  tavole 1  50 

—  Vedi  Araldica  —  Archeulogia  —  Medaglie  —  Me- 
trologia —  Monete  —  Paleografia. 

Muoto.  —  Vedi  Arte  del  nuoto. 

Oil!  vei^etall,  aolatali  e  atlnerail,  loro  applicazioni, 
di  Gr,  GoRiNi,  di  pag.  vin-214,  con  7  incis.,  2"  ediz., 
completamente  rifatta  dal  Dott  Gt,  Fabris  ....  2  — 

Oliva  edi  alia,  Coltivazione  delVolivo,  estrazione,  pu- 
rificazione  e  conservazione  delVolio,  del  Prol  A.  Aloi, 
3*  ediz.,  di  pag.  xn-330,  con  41  incisioni 3  — 

Omara,  di  W.  Gladstone,  traduz.  di  R  Palumbo  e 
0.  FiORiLLi,  di  pag.  zn-196 1  60 


{^2  Eletkco  dM  ManuaH  Hoepli, 


L.  u 

Oper*l*  (Mannale  dell').  Raccolta  di  coefnizioni  ntili 
ed  indispensabili  as:li  operai  tomitori,  fiibbri,  calderai, 
tonditori  di  metallic  hronzisti,  aggiust&tori  e  mecca- 
iiici,  di  Gr.  Belluomiki,  3'  edizione,  di  pag.  xvi-216.  2  - 

Operazioni  dog^aaall.  —  Vedi  Codice  doganale  — 
Traaporti  e  tarife. 

Oratorla.  —  Vedi  Uarte  del  dire  —  Bettorica  — 
Stilistica, 

Ordiaamenla  degrll  Stall  llberi  4'  £nr*p«,  del 
Dott  F.  Racioppi,  di  pag:.  vni-SLO  (yol.  doppio)  .    .  3  - 

Ordioanieat*  degli  Stall  liberi  fnari  d'Enr^p*, 
del  Dott.  F.  Ragioppi,  di  pag:.  yin-376  (vol.  doppio).  3  - 

Oreflcerla*  —  Vedi  Qiojdleria  —  MetcUli  preziosi 
—  Saggiatore. 

OrnatUta  (Manuale  dell')  di  A.  Mslanl  Raccolta  di 
iniziali  miniate  e  incise,  d'inqnadraturQ  di  pagina,  di 
fregfi  e  finalini,  esistenti  in  opere  antiche  di  Ublio- 
teche,  musei  e  collezioni  private  XXIV  tarole  in  co- 
lon per  miniatori,  calligrafi,  pittori  di  issegnie,  rica- 
matori,  incisori,  diseg^natori  6i  caratteri  da  stampa,  ecc. 
V^  serie 4  — 

Orog^rafla.  —  Vedi  Alpi  —  AUante  —  Dizionario 
alpino  —  Dizioviario  geografico  —  Qeografia  — 
Fredlpi, 

Orelo|feria  ntaderna,  dell'Ing.  Qabuffa,  con  187 
illustrazioni,  di  pag.  vni-802,  con  276  indsioni .    .    .  5  — 

—  Vedi  Gnomonica, 

Ortlcoliura,  del  Prof.  D.  Tamaso,  con  60  indsioni.  4  - 

—  Vedi  Agricoltura. 

Ortotleri  ed  Insettl  ntlnorl  Itallanl,  del  Dott.  A. 

Obiffini.  (In  lavoro). 
Ostrlcoltara  e  ntitlliealtiiray  del  Dott.  D.  Oabazzi, 

con  13  fototipie,  di  pag.  ym-2()2 2  dO 

—  Vedi  Fiscicoltura, 

Ottlca^  di  E.  Gelsich,  di  pag.  zYi-576,  con  216  incisioni 
e  1  tavola 6  — 

Pagra  grlornaliera  (ProntoanQ  della),  da  eln^muit* 
eentesinii  a  lir«  cloqae,  di  0.  NeoRIN,  di  pa- 
gine  222.    ,    ,    ,    .    , .    .    .  2  5C 


Elenco  dei  Man'iicUi  Hoepli.^  33 

L.  c. 

Pale*eUi*U|[rU,  di  L  REeAZZONl,  di  pag:.  zi-252,  con 
10  iucisioni 1  50 

P«le*lfr«fl*9  di  E.  M.  Thompson,  traduz.  dall'inglese, 
con  agg:iimte  e  note  di  G.  Fumagallx,  di  pag.  yin-156, 
con  si  incisioni  nel  testo  e  3  tayole  in  fbtotipia  .    .  2  — 

Panifleazi^ae  razlonale,  di  FoifPHJO,  di  pag.  iY-126.  2  — 

Parafalmiiii.  —  Vedi  Elettricitd  —  Ftdmini. 

PedAg^oifla.  —  Vedi  Didattica  —  Giardino  infantile 

—  Ginnastica  femminile  e  maschile  —  Igiene  sco- 
lastica. 

Pelli.  —  Vedi  Conda  delle  pellL 

Pension! •  —  Vedi  Societd  di  mutuo  saccorso, 

PesI  e  nilsure.  —  Vedi  Metrologia  universale  — ■ 

—  Statiea  e  applicazione  alia  teoria  e  costruzime 
degli  strumenti  metrici  —  Tecnologia  e  termino- 
logia  monetaria. 

Peso  del  Metallic  ferri  qnadratl,  ret(an|[^olarl, 
eilindrlel,  a  sqaadra,  a  U,  a  Y,  a  Z,  a  T  e 
a  dojpjpio  T,  e  delle  lamiere  e  tnbl  dl  laiti  I 
nteialli,  di  Gt.  Belluomini,  di  pac:.  2:ziy-248  ...  3  50 
Pianlsia  (Manuale  del),  di  L.  MASTRiaLi,  di  p.  xyi-112.  2  — 
Planle  e  fl«rl  snlle  finestre,  sulle  terrazze  e  nei  cor- 
tilL  Coltura  e  descrizione  delle  principali  specie  e  va- 
rietA,  di  A.  Fucci,  di  pag.  yni-198  con  116  incisioni.  2  50 

—  Vedi  anche  Botanica  —  Floricoltwra  —  Frutta 
minori  —  Frutticoltura. 

Pianle  industrlali,  coltivazione,  raccolto  e  prepara- 
zione,  di  Qe,  GorinIi  nuoya  edizione,  di  pag.  11-144.  2  — 

Pianle  tesslll.  —  Vedi  Coltivazione  e  industrie  delle 
piante  tessili. 

Plee^le  Indastrle,  del  Prol.  A.  Erbbba,  di  p.  xvi-186.  2  — 

Pletre  jprexi^se,  classifLcazione,  valore,  arte  del  gio- 

•  jelliere,  di  G.  Gobini,  2*  edizione,  di  pag.  138,  con  12 
incisioni 2  ^ 

Plr^ieeniea  ntoderna,  di  F.  Dl  Maio,  con  111  inci- 
sioni, di  pag.  vin-150 2  50 

PlaeieoUnra  (d'acqua  dolce),  del  Dott.  E.  Bettoni, 
di  pag.  Tin-318,  con  85  incisioni 3  — 

—  Vedi  Ostricoltura, 


34  Elenco  del  MantuUi  Hoepli, 


PIttara.  Pittura  italiana  antica  e  modema,  del  Prol  A. 
Mblani,  2  vol.,  di  pag.  xx-164  e  xxvi-202,  illustrati 
con  102  tav.,  di  cni  una  cromolit.  e  11  figrure  nel  testo.  6  - 

—  Vedi  Anatomia  pittorica  —  Colori  (scienza  dei) 
—  Colori  e  vernici  —  Decorazione  —  Disegno  —  Luce 
e  colori  —  Ornatista  —  Bistauratore  dei   dipinii. 

Poesla.  —  Vedi  Arte  del  dire  —  Dantologia  —  Let- 
teratura  —  Omero  —  Bettorica  —  Bitmica  —  Shak- 
speare  —  Stilistica. 

Poilieoltara,  del  March.  G^.  Tbbvisami,  con  70  illn- 
strazioni,  di  pag.  xvi-176 2  K 

—  Vedi  Animali  da  cortile  —  Colomhi  —  Coniglicol- 
tura  —  Porcicoltura, 

Poniolog^la  artlflclale,  secondo  il  sistema  Gamier- 
Valletti,  del  Prof.  M.  Dei.  Lxjpo,  p.  vi-132,  con  44  inc.  2  - 

—  Vedi  Fiori  artificiali. 
Porcellane.  —  Vedi  Ceramiche. 
Porcicoltura,  del  Dott.  E.  Marchi.  (In  lavoro). 
Prato  (II),  del  Prof.  Gt,  Oantoni,  di  pag.  146,  con  13  inc.  2  - 
Prealpi  berg^antas^he  (G^uida-itinerario  alle),  com- 

presi  i  passi  alia  Valfcellina,  con  prefazione  di  Stop- 
PAKi,  2*  ediz.,  di  pag.  xx-124,  con  carta  topografica  e 
panorama  delle  Alpi  Orobiche 3  - 

—  Vedi  Alpi  —  Dizionario  alpino  —  Geografia, 
Preg^ludizl.  —  Vedi  Errori  e  pregiudizL 
Previdenza.  —  Vedi  Assicurazione  sulla  vita  — 

Societd  di  muiuo  soccorso, 
Prodotti  agrlcoll.  —  Vedi  Agricoltura, 
Prodotti  agrlcoll  del  Troplco  (Manuale  pratico  del 
piantatore),  del  cav.  A.  Gaslini.  (II  caffe,  la  canna  di 
zucchero.  il  pepe,  il  tabacco,  il  cacao,  il  te,  il  dattero, 
.    il  CO  tone,  il  cocco,  la  coca,  il  baniano,  il  banano,  Taloe, 
I'indaco,  il  tamarindo,  T  ananas,  Talbero  del  chinino, 
la  juta,  il  baobab,  il  papaia,  Talbero  del  caoutchouc, 
la  guttaperca,  I'arancio,  le  perle).  Di  pag.  xvi-270.    .  2  - 
Prontaarla  di  g'eog^rafla  •  staCistlca,  di  G.  Q-a- 

BOLLO,  pag.  62 1- 

Prontaarlo  per  le  pag-he.  —  Vedi  Paghe, 
Proprielarlo  dl  case  e  dl  •piflel  (Manuale  del).  Im- 
posta  sui  labbricati  ddl'AvY.  G.  Giobdaki,  pag.  xz-264.  1  fit 


Elenco  del  Manuali  Hoepli.  ^^ 

L.  c. 

Prosodia.  —  Vedi  Arte  del  dire  —  Metrica  dei  greci 

e  dei  romani  —  Bettorica  —  Bitmica  e  metridi 

razionale  italiana  —  Stilistica. 
ProspeUiva  (Manuale  di),  dell'Ing.  C.  Claudi,  con 

28  tavole.  (In  lavoro). 
Pr«llst^lo|[ri«9  di  L.  Maqgi,  2*  ediz.,  di  pa^:.  zyi-278, 

con  93  incisioni  nel  teeto  (yolume  dopino) 3  — 

—  Vodi  Anatomia  microscopica  —  Animali  parassiti 
—  Batteriologia  —  Microscopio  —  Tecnica  proti- 
stologica. 

l*rototipl  (I)  intemazionali  del  metro  e  del  kilogramma 
ed  il  codice  metrico  internazionale.  —  Vedi  Metero- 
logia. 

ProTerbl  In  qaaUro  Ilngf-ae.  —  Vedi  Dottrina  po- 
polare. 

ProTerlil  sal  cavall*.  —  Vedi  Cavallo, 

Psieolog^ia,  del  Proi.  C.  Cantoki,  di  pag:.  iy-158  .    .  1  50 

—  Vedi  Estetica  —  Etica  —  FUosofia  —  Logica. 
p0ic«l«iirla  flsUloiri<^*9  di  G.  Mantovani.  (In  lav.). 
Ilaeeog^lttore   di   franeaballl.  —  Vedi  Dizionario 

filatelico, 
Raceoglitore  dl   •ggeiil  d'arte   e  dl   aniichlta, 

del  Conte  L.  Db  Maubi,  con  numerose  illustraziom. 

(In  lavoro). 
Ha|fi«iierla,  del  Proi  V.  GiTW,  2*  ediz.  (In  lavoro). 
Kagl«nerla  delle  CooperatiTe  di  eonsamo  (Ma- 
nuale di),  del  Pro£  Rag.  G.  Rota.  (In  lavoro). 
na|;>loBeria  Indnstrlale,  del  Prof.  Rag.  Obeste  Beb- 

qamaschi,  di  pag.  vii-280  e  molti  moduli  (vol,  doppio).  3  — 
tteelami  ferr^Tlarll.  —  Vedi  Trasporti  e  tariffe. 
Ileg^ol*  ealcolatore  e  sae  applleazloDi  nelle  ope- 

razUni  top^graflclie,  dell'Ing.  Gr.  Pozzi,  di  pag. 

xv-238  con  182  incisioni  e  1  tavola 2  50 

Kell|fi«ne  e  llnf^e  deirindla  Ing^lese,  di  K.  GusT, 

trad,  dal  Proi.  A.  Db  Gubeknatis,  di  pae.  lY-lSl   .  1  50 
Resliitenza  del  aiatcrlali  e  stalillita  delle  eastru* 

lUnl,  deU'Ing.  P.  Gallizia,  p.  x-336,  236  inc.  e  2  tav.  6  50 
Rectorica,  ad  uso  delle  Scuole,  di  F.  Capbllo,  p.  vi-122.  1  50 

—  Vedi  Arte  del  dire  —  Bitmica  —  Stilistica, 
nieamo.  —  Vedi  Disegno  e  taglio  di  hiaruiheria  — 

Macchine  da  cue  ire  —  Monogrammi  —  Omatista. 


36  JElenco  dei  Manuali  Hoepli. 

Riechena  ni«liile  (Imposta  soi  redditi  di),  dell'Ar- 
Yocato  E.  Bbuni,  di  pag:.  yiu-218 1 50 

—  Vedi  Imposte  dirette  —  Proprietario  di  cOrSe, 
Ricettari*  focog^rafle*,  Dott  Lniei  Sabsi,  di  p.  yi-150  2  - 
Rlscaldanteato  e  Tentllazi^DO  deg^ll  antUeDil  aM* 

tail,  del  Prof.  K  Fekrini,  2  yoL,  di  pag:.  x-332, 94  inds.  4  - 
RIseosslaDe  lMp«ste.  —  Vedi  Imposte, 
Riflor|[rl™«Bla  Italian*  (Stbiia  del),  del  ProL  F.  Bk&- 

TOLiNi,  di  pag:.  yi-154 1 50 

—  Vedi  Storia  e  cronologia  —  Storia  italiana, 
RIstaaratare  del  dlpintl,  delOonte  G^.  Secgo-Suardo, 

2  vol.,  di  pag.  xvi-209,  xn-902  con  47  indsioni .    •    .  6  - 
Rllnilea  e  ntetrlea  raiionale  Itallana,  del  Pro- 
fessore  Rocx^o  Murabi,  di  pag.  xvi-216 1 50 

—  Vedi  Arte  del  dire  —  Bettorica  —  StUistica, 
RlTalaitone  (La)  firaneese  (1789-1799),  del  Prot  Dott 

GiAN  Paolo  Solerio,  di  pag:.  iv-176 1  50 

Sa|f  If  latare  (Manuale  del),  di  F.  Buttari,  di  p.  Yin-245, 
con  28  incisioni 2  50 

—  Vedi  MetcUli  preziod  —  Oreficeria. 
Sanserlta  (Ayyiamento  alio  studio  del),  di  F.  Gt.  Fnxi, 

2*  ediz.,  ri£&tta,  di  x)ag:.  xn-254  (vol.  doppio) .    .    .    .  3  - 
Saponeria,  dell'Ing:.  B.  Mabazza.  (in  layoro). 
Scaechl  (Manuale  pel  giuoco  degli),  di  A.  SEeiDDSRi, 

di  pag.  zy-222,  con  191  Hlustrazioni,  2^  edizione.  (In 

lavoro). 
(Selieriiia  Itallana  (Manuale  di),  su  i  principii  ideati  da 

Ferdinando  Masiello,  di  J.  Qeixi,  di  pag.  yni-194, 

con  66  tavole 2  50 

—  Vedi  anche  Codice  cavalleresco  —  Duellante, 
Aelenza  delle  finanze,  di  T.  Carnevali,  pag.  iy-140.  1  5C 
(Sclenze  flslche  c  natBrali.  —  Vedi  Anatomia  com- 

parata  —  Anatomia  microscopica  —  Animali  pa- 
rassiti  —  Antropologia  —  Arte  mineraria  —  Bat- 
teriologia  —  Botanica  —  Colore  —  Chimica  —  Chi- 
mica  agraria  —  Coleotteri  —  Concimi  —  CristaUo- 
grafia  —  Dinamica  —  Energia  fisica  —  Fisica  — 
FijBiologia  —  Flora  italiana  —  FiUmini  e  paraftU- 
mini  —  Funghi  e  tartufi  —  Geologia  —  Imbalsania' 
4ore  —  InsetH  —  Lepidotteri  —  Lwx  e  cohri  — 


Eknco  dei  ManwUi  Hoejdi^  37 

L.  c. 

Zriice  e  suono  —  Microscopio  —  Mineralogia  —  Na- 
twralista  —  Ostricoliwra  —  OiMca  —  PUdcoltura 

—  Pomo/<>^a  —  ProHstologia  —  Selvicoltura  — 
Tennorltnamfca  —  Tecnica  protistologica  —  Zoo- 

Se^ltara.  Scoltuift  italiana  antica  e  modema,  statuaria 
e  omamentale  dell'Architb  Froi  A.  Mblani,  di  pa- 
g:ine  xyin-196,  oon  56  tav.  e  26  %.  intercalate  nel  teste.  4  — 

SerlUare  d'  alBarl  (Precetti  ed  esempi  di),  per  nso 
deUe  Scaole  tecniche,  p<^lari  e  oommerciali,  del  Pro- 
fessor D.  Maffioli,  di  pag.  yiit-203 1  50 

SelTi«*lt«r*9  di  A.  Sanzilli,  di  pae:.  Yin-^SO  e  46 
incisioni .• 2  — 

Serie«ltarA.  —  Vedi  Bachi  da  acta  —  Gelncoltura 

—  FUatura  —  Indusiria  della  seta  —  Microseapio 

—  Tintwra  deUa  seta, 

Shakespeare,  di  DowDBN,  traduzione  di  A.  BalliaKI, 
di  pagr.  zn-242 1  50 

SMemri^a  (Manuale  di),  deiringr.  V.  Zofpbtti,  pub- 
blicato  e  oompletato  per  cnra  dell'  Xng:.  E.  G^abuffa, 
di  pag.  iy-368,  con  220  incisioni 5  50 

SisiMleg^la,  del  Capitano  L.  G^atta,  di  pag.  yin-175, 
oon  16  incisioni  e  1  carta 1  50 

SeeeersI  d>  arg^enia,  del  Dott  C.  Galliano,  di  pa- 
gine  XLi-299,  con  6  tavole  litogra&te,  3*  edizione .    .  3  — 

—  Vedi  Aasiatenza  infermi  —  Igiene  —  Medicatura 
antisettica. 

Soeieta  dl  Maine  seeeerse  (Manuale  Tecnico  per  le). 
Norme  per  rassicnrazione  delle  pensioni  e  dei  sussidi  per 
malattia  e  per  morte,  del  Dott.  G.Gardenghi,  di  pa- 
gine  yi-152. 1  51 

Sjpettreeeepie  (Lo)  e  le  sae  ajpplleazleni,  di  R.  A. 
Progtob,  traduz.  con  note  ed  agginnte  di  F.  Porro, 
di  pag.  yi-178,  oon  71  incisioni  e  una  carta  di  spettri.  1  50 

Spirlte  di  Tiaa*  —  Vadi  Alcool  —  Cognac  —  Liqwh 
rista, 

Spert,  liaeeki  e  colleslenl.  —  Vedi  Arte  dd  nuoto 

—  BUiardo  —  Ckwciatore  —  Cant  —  CavaUo  — 
CeranUehe  —  CielUta  ~  Codice  oawdUretco  —  Duet- 
lante  —  DizpMario  aipino  —  Dhskmarin  ftMdto 


38  Elenco  dei  Manuali  SoeplL 


—  Dizionario  Urmini  delle  corse  —  FUonauta  ■— 
Giardino  infantile  —  Qinnastica  —  Oinnastiea 
maschile  —  Ginnastica  femminile  —  GHaodU  gin- 
nastid  per  la  giaventu  e  per  le  scuole  —  Pirotecnia 

—  Prealpi  bergamasche  —  Raccoglitore  di  oggetti 
d'arte  —  SccuxJii  —  Schernui  italiana. 

Statiea  (Principi  di)  e  lor«  applieazfone  allA  te^ria 
«  eostrnzione  def^H  slrunenti  ntetriely  per  ITng^. 
E.  Bagnoli,  di  pagr.  Yin-252  con  192  indsioni  .    .    .  3  ^ 

fttatlfltiea,  di  F.  YnieiiJi,  di  pae:.  yin-176    ....  1 50 

Atemoil.  —  Vedi  Araldica, 

m^nogrtil^a,^  di  Gt,  GioaasTTi  e  M.  Tessaboli  (so- 
condo  il  sistema  Gabelsbergfer-Noe),  2*  ediz.  (In  lay.X 

Stillstlea,  del  Prof.  F.  Oapello,  di  pag.  xn-164.    .    .  1 56 

—  Vodi  Arte  del  dire  —  Bettorica  —  Bitmica. 
^(•ria  antlea.  Vol  L  UOriente  Aniioo,  di  L  Q^ektius, 

di  pag.  xn-232 1 5e 

Vol.  II.  La  Qreoia,  di  Gt.  Toniazzo,  di  pag.  yi-2i6. 1 50 

Storia  «  croDol«g-la  atedloeTale  e  atadema,  in 
CC  tavole  sinottiche,  di  Y.  Casagbani»,  2^  edizioncs, 
di  pag:.  vi-260 1 50 

fttoria  dell'arie  niiliAare  antiea  e  nadertt*,  di 
V.  RossETTO,  con  17  tavole  illustrative,  di  pagine 
vni-504 , 5  50 

Storta  della  g^innasliea.  —  Yedi  Storia, 

^toria  italiaoa  (Maniiale  di),  di  0.  OAifrt,  di  pa- 
gine iv-160 1  yfl 

—  Yedi  Risorgimento, 

Storia  della  maslca,  del  Dott  A.  IlNTEBfiTElMIEB,  di 

pag.  300  (vol.  doppio). 3  — 

Storia  naturale   deir  uomo    e   sool   costnatl.  — 

Yedi  Antropologia  —  Etnografia  —  Fiiiologia  — 
Grafologia  —  Faleoetnologia^, 
Storia  del  popoll  e  lultl*  ~  Yedi  Cristoforo  Co- 
lombo —  Errori  e  pregiudizi  —  Mitologia  —  Mito- 
logia  greca  —  Mitologia  romana  —  Risorgimento 
italiano  —  Rivoluzione  francese  —  Storia  antica 

—  Storia  e  cronologia  medioevale  e  modema  — 
Storia  deWarte  militare  antica  e  modema  —  Storia 
italiana. 


Elewo  dei  Manwili  Rofipli,  39 

L.  c. 

SiraMentestoae  (Manuale  di),  di  E.  Fbout,  tmdu- 
zione  italiana  con  note  di  Y.  Biooi,  con  05  esempi, 
di  pftir.  Z-2S2 2  50 

Straatenlt  mA  are*  (Q^li)  e  la  ntiMiea  da  cantera, 
del  Duca  di  Caffarelli  F.,  di  pag.  x-235  ....  2  50 

—  Vedi  anche  Armonia  —  Cantante  —  Pianista, 
fS^irnwmenit  atetriel*  —  Vedi  Metrologia  —  Statica, 
Sa«na.  —  Vedi  Ltux  e  suono. 

SiBssldi.  —  Vedi  Societd  Mutuo  Soccorso. 
Takaee*,  del  Prof.  G,  Oantoni,  di  pag.  iv-176,  con 

6  incisioni .  2  •— 

Taeheemetria.  —  Vedi  CekrimensiMra  —  Telemetria 

—  Topografia  —  Triangolazioni. 

Tai^lio  e  eonfezl«ae  dl  biaDcherla*  —  V.  Disegno, 
Tariffe   ferrovlarle.   —  Vedi   Codice  doganale  — 

Trasporti  e  tarife. 
Tarinfl  e  ftinfirl>i«  —  Vedi  Funghi, 
Tasse  dl  ref^istro,  bollo,  ece*  —  Vedi  Notaro. 
Tassiderniisla*  —  Vedi  Imhalsamatore  —  Natura- 

lista  viaggiatore. 
TaTole  log'aritniielie.  —  Vedi  Logaritmi. 
TaTal«  laelieametrielie*  —  Vedi  Cel^fimensura  — 

—  Telemetna  —  Topografia  —  Triaiigolazioni. 
Teenlea  nileroseoplea*  —  Vedi  Anatomia  micro- 

scopica, 
Teeaiea  pratlstala|ri««9    del   Prof.   L.  Mag&i,  di 
pag.  xvi-318  (Yolnme  doppio) 8  — 

—  Vedi  Protistologia. 

TeeaolairiA  nteeeanlca.  —  Vedi  Modellatore  mec- 

canico, 
TeenalairiA  ®  termlnalag^la  aiaaetarla,  di  G.  Sac- 

GHETTi,  di  pag.  xiy-ld2 2  — 

Telefoaa,  di  D.  V.  Piogoli,  di  pagf.  iy-120,  con  38 

incisioni 2  — 

Telegfrafla,  di  R  Febrdu,  di  pag.  71-318,  con  95 

incisioni 2  — 

—  Vedi  Cavi  e  telegrafia  aoUomarina, 

'  Teleaietrla,  atlsara  delle  distanxe   in  iru^ri'^^ 
di  Q.  Bebtelu,  di  pag.  xzn-145,  con  12  zincotipie  .  2  ~ 
Teatpera  •  eententasiaDe,  dell'Ing.  Fadda,  di  pa- 
g&e  Tin-KB,  con  20  indaioni 2  — 


40  Elenco  dei  MawaaU  Hoepli, 

__ 

T«oioirlA«  —  Yedi  Bibbia  —  Diritto  eccknastieo  — 
Reliffione  e  lingua  SM*  India  inglese. 

TerapeBtica  (Manuale  di)  Timpie^o  ipodenmoo  e  k 
dosatnra  dei  rimedi  del  Doit.  G.  Malacbida,  di  pa- 
gine  306 3- 

—  Vedi  Medicatura  antisettica. 
T«riii*«ilHiintlea,  di  0.  Gattaneo,  di  pag:.  x-196,  G(m 

4  fifiure IN 

T«rr«iiio(l.  —  Vedi  Sismologia  —  VtUcanismo. 
Tessltore  (Manuale  del),  del  Profl  P.  Pinchetti,  2* 

edizione  riveduta,  di  pag.  xvi  312,  con  illustrazioni 

intercalate  nel  teste 3  50 

Testamentl  (Manuale  dei),  per  cura  del  Dott.  Li.  Ss- 

RINA,  di  pag.  yi-238 2  50 

—  Vedi  Notaio. 
Tifs>re«i(allMi*  (Manuale),  con  due  dizionarietti  ita- 

liano-tigre  e  tigre-itaUano  ed  una  cartina  dimostrativa 
degli  idiomi  parlati  in  Eritrea,  del  Cap.  Manfbbix) 
Camperio,  di  pag.  180 290 

—  Vedi  Araho  volgare  —  Grammatica  gaUa  —  IArig%t 
delVAfrica, 

TlDtore  (Manuale  del),  di  R  Lepetit,  3^  ediz.,  di  pa- 
gine  x-279,  con  14  incisioni  (yoL  doppio) ^  ^  i 

TintBra  della  aeta,  studio  chimico  tecnioo,  di  T.  Pa- 
scal, di  pag.  zyi-432 5  — 

Tipoffrafla.  —  (Bl^uida  per  chi  stampa  e  &  stampara. 

—  Gompositori  e  Gorrettori,  HoTisori,  Autori  ed  Edi- 
tori,  di  a  Lakdi,  di  pag.  280 3  5C 

—  Vedi  Compositore-tipografo. 

Topofifrafla  c  rtllevU  —  Vedi  Cartografia  —  Cataato 
italiano  —  Cderimenaura  —  ComjpenMztone  degiU 
errori  —  Curve  —  Disegno  topografico  —  Estimo 
mrale  —  Geometria  pratica  —  Begolo  caicolatore 

—  Telemetria  —  Triangolazioni  topografiche  e  trian- 
golazioni  catastalu 

Tomitore  nie««aDieo  ((^l^uida  pratica  del),  oyyero 
sistema  unico  per  calcoli  in  generale  sulla  costrazioiie 
di  viti  e  mote  dentate,  arriccl)ita  di  <^tre  IQD  pro- 
blemi  risolti,  di  S.  DinabOi  di  pag.  161 2  - 

Tra«partfl,  tariffo,  reelami  ferr^vlarl  «d  ape* 
rasiwni  4«|ranall.  Manuale.  pratico  ad  uso  doi  com- 


•  i 


Elenco  dei  Manuali  Moepli.  4t 

L.  c. 

mercianti  e  priyati,  colle  norme  per  rinterpretazione 
delle  tariffe  e  disposizioni  yigenti,  per  A.  Q,  BiANcm, 
con  una  carta  delle  reti  ferroviarie  italiane,  di  pa- 
g:ine  xvi-152 2  — 

Xravi  aietallici  eonip^sll  (Momenti  resistenti,  pesi 
dei),  di  E.  Schenck,  pag:ine  zl-188,  10  figfure  e  tabella 
per  cModatura 3  50 

TrlaDg-olazloni  topog^raflche  e  lri«ng-«lazl-oiii  ea« 
tastali,  deiring:.  O.  Jacoak0eli.  Mode  di  fondarle 
sulla  rete  geodetica,  di  rileyame  e  calcolarle,  di  xwi- 
gine  xiY-240,  con  32  incisioni,  4  qnadri  degli  element! 
geodetici,  32  modelli  esempMcaii  pei  calcoli  trigono- 
metrid  e  tayole  ausiliarie 7  50 

—  Vedi  Cartografia  —  Celerimensura  —  Disegno  tapo- 
grafico  —  Geometria  pratica  —  Telemetria. 

Xrigronometria.  —  Vedi  Geometria  metrica. 
Ufllciaie  (Manuale  per  X)  del  R»gio  Esercito  italiano, 

di  U.  MoRiNi,  di  pag.  xx-388 3  50 

Unita  assalate.  Definizione,  Dimensioni,  Kappresenta- 

zione,  Problemi,  delllng.  Gr.  Bertolini,  di  p.  x-124-44.  2  50 
CiTa   passa   (Industria  dell')    e  delta   esslcazlane 

delle  fk*a4ta  e  de|rl>  •r^MT^^  Proi.  L.  Fapabelu. 

(In  larorol. 
Uve  da  tavala*  Varieta,  coltivazione  e  commercio, 

del  Dott.  D.  Tamaro.  (In  lavoro). 
Valli  lambarde,  di  Scolari.  —  Vedi  Dizionario  al- 

pino. 
Valori  pablillel  (Manuale  per  Tapprezzamento  dei)  e 

per  le  operazioni  di  Borsa,  Dott.  F.  Picginelli,  di 

pag.  xiT-236 2  50 

—  Vedi  Debito  pubblico, 
Weloclpedlsta.  —  Vedi  Ciclista, 
Veiitllasiane.  —  Vedi  Biscaldamento, 

Werlil  fs^rect  anomali  d),  di  P.  Spagnotti,  secondo  le 
(^rammatiche  di  CnBCius  e  Inama,  di  pag.  xxi7-107.  1  50 

Wemiel,  laeehe,  aiasCiel,  inehlastrl  da  •Campa, 
eeralaeche  e  predeUl  aCBol  (Fabbricazione  delle), 
dell'Ing.  Ugo  Foknabi,  di  pat;,  ym-262 2  — 

Weierlnaria.  —  Vedi  Alimentaztone  del  bestiame  — 
Bestiame  —  Cane  —  CavaUo  —  Igiene  veterinaria 
—  Porcicoltura  —  Zootecnia. 


42  EleTico  dei  Manuali  Hoepli. 

__- 

Vlii«  (Jl),  di  Gt.  &RAZZI-S0NCINI,  di  pag.  zvi-152.     .    .  9  - 

VUIc*ltnra  od  eiiolo|rl**  -—  Vedi  Moool  —  Analisi 

del  vino  —  Cantiniere  —  Cognac  —  Enologia  — 

Endogia  domeaUca  —  lAquorista  —  Malattie  ed 

alterazioni  dei  vini  —  TJva  pctssa  ~  Uve  da  tavola 

—  Vino  —  Viticoltura, 

Vltic^Unra.  Precetti  ad  uso  dei  Yiticoltori  italiani, 
del  Froi.  0.  Ottavi,  liTed.  ed  ampliata  da  A.  Struckshi, 
3*  ediz.,  di  pag.  yin-184  e  22  indsioni 2  - 

V^lapiik  (Dizionario  italiano-volapuk),  preoedato  dalle 
Nozioni  compendiose  di  grammatiGa  della  lingraa,  del 
Froi  C.  Mattei,  secondo  i  prindpii  delllnyentore  M. 
ScHLETEB,  ed  a  norma  del  Dizionario  VotapOk  ad  uso 
dei  franced,  del  Frot.  A.  Ebbckhoffs,  di  pag.  xxx-19B.  2  o(< 

Volapiik  (Dizion.  Yolapiik-italiano),  del  Froi  0.  Mattei, 
di  pag.  xx-204 2a< 

—  Mannale  di  conversazione  e  raccolta  di  Tocaboli  e 
dialoghi  italiani-yolapiik,  per  cnra  di  M.  Rosa  Tom- 
MASi  e  A.  Zambktjj,  di  pag.  152 2  50 

ValeanUni*,  del  Oapitano  L.  Gatta,  di  pag.  yni-288, 
con  28  indsioni 1 SC 

Zool*ffl«.  —  Vedi  Anatomia  e  fisiologia  comparate 

—  Animali  parassiti  ddVuomo  —  Animali  da  cor- 
tile  —  Apicoltura  —  Bachi  da  seta  —  Batteridogia 

—  Bestiame  —  Cane  —  Cavallo  —  Coleotteri  — 
Colombi  —  Coniglicoltura  —  Ditttri  —  Embriologia 
e  morfologia  generate  —  Im^almmatore  —  Insetti 
nocivi  —  Insetti  utUi  —  Lepidotteri  —  Naturalista 
viaggiatore  —  OrtoUeri  —  Ostricoltura  e  miiUi- 
coltura  —  Fiscicoltura  —  Pollicdtnra  —  Porcicol- 
tura  — -  Protistologia  —  Tecnica  protistologica  — 
Zoologia, 

Zo*U|[^la,  Froff.  E.  a  G^iOLiOLi  e  G.  Catanna,  3  toL: 

1.  Inyertebrati,  di  pag.  200,  con  45  figure  ...  1 50 
n.  VertebratL  Farte  I,  Generality,  Ittiopddi  (Fesd 

ed  Anfibi),  di  pag.  xvi-156,  con  33  inddoni.   .  1  50 

in.  Vertebrati.  Farte  n,  Sanropddi,  Teriopddi(Ret- 

tili  Uocelli  e  Mammiferi),  p.  zyio200  con  22  inc.  1 50 

Z«*iiMi,  del  Dott  B.  Oalli  Valebio,  di  pag.  xt-227  1 60 

9  d»l  Frof.  G^.  Tampelini ,  p.  vra-297,  con  52  Inc.  2  5D 


1 

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INDICE  ALFABETICO  DEGLI  AUTORI 


Aoqua  C.  Miorosoopio.  .  .  pap,  SO 
Adier  6.  Bserc.  di  lingna  ted.  17 
Aduooo  A.  Chimica  agraria .  .  10 
Airy  G.  B.  Gravitasione  ....  22 
Alberti  F.  II  bestiame  e  Tagri- 

coltnra. 7 

Albioiiii  G.  Diritio  dvUe 13 

Abbo  P.  Arte  del  nnoto  ....    6 

Albini  G.  Fisiologla 18 

Alestandri  P.  E.  AnaLisi  voln- 

metrica 4 

—  Infezlone,  Disinfezione  .  .  23 

—  Farmacista  (Mannaie  del).  17 
Allori  A.  Dizionario  eritreo.  .  14 

Aloi  A.  OUvo  ed  Olio 31 

Ambrosoli  S.  Nnmismatica  .  .  31 

—  Letteratnra  islandeee  ...  25 

—  Monete  ereche 30 

Amezaga  rDe).  Man.  del  Marino  28 
AatiUi  A.  Disegno  geometrico.  13 
Appiani  G.  Colori  e  vemici .  .  10 
Arlia  C.  Dision.  Bibliografico.  14 

Arti  praliohe*  eeo 6 

Aaehieri  F.  Geometria  projet- 

tiva  dello  spazio 20 

—  Geometria  projettiva  del 
piano  e  della  steUa 20 

—  Gcometria  deaorittiva .  .     20 

—  Geometria  analltica   -del 
piano 20 

-—  Geom.  analit.  dello  spazio  20 
Azzoni  F.  Debito  pnbUico  ita- 
liano 12 


Baeoarinl  P.  Malattie  critto- 

game pag.  27 

Bagnoli.  Statica. 38 

Baifour-StewarL  Fisica 18 

Ball  J.  Alpi  (Le) 4 

Ball  R.  Stawell.  Meocanioa  .  .  28 
BallerinI  0.  Fiori  artificiali  .  .  18 

Balzani  A.  Shakespeare 37 

Barpi  U.  Igiene  veterinaria.  .  22 

—  Abitazioni  animal!  dome- 
stic!     3 

Barth  M.  Analisi  del  vino ...  4 
BolHo  V.  Mare  (E) 28 

—  Gristoforo  Colombo 12 

Bellotti  G.  Lnce  e  colori.  ...  27 
BoUuomlnlG.Cabatnralegnami  12 

—  Peso  dei  metallic 38 

—  Falegname  ed  ebanista .  .  17 

—  Mannaie  dell'Operaio  ...  32 

—  Fonditore 18 

BenettI  J.  Meocanioa 28 

Berflamaaehi  0.  Bagioneria  in- 

dnstriale 35 

Bernardi  G.  Armonia 6 

BeftelH  G.  Disegno  topografioo  14 

—  TAl(*mAtHa  39 
Bertolinl  F.  Storia  risorgimen- 

to  italiano 3<^^ 

Bertolinl  G.  Unitit  assolnte ...  41 
Beita  R.  Anatomia  e  flsiologia 

comparata 5 

Bettei  V.  Morfologia  greca  .  .  31 
Betlonl  E.  Piicieoltnra 33 


44 


Indice  cUfabetico  degli  autori. 


Biagi  Q.  Bibliotec.  (Man.  del)  8 
Bianohi  A.  6.  Trasporti,  tariife, 

reclami,  oper.  doganaii  .  .  40 
Bl9nami-SonMai.Dlz.Alpino.  .  14 
Bisconti  A.  Eserc.  gramm.  greca  17 

Book.  Igiene  privata 22 

Boito  C.  Disegno  (Princ.  del).  13 
Bomblcd  L.  MineTal.  generale  30 

—  Mineralogia  descrittiva  .  .  30 
Bonacini  C.  Fotografia  orto- 

cromatica 19 

Bonetti  E.  Disegno,  tagUo  e 

confezione  di  biancdieria.  .  14 
Bonizzi  P.  Anim.  da  coitile .  .    5 

—  Colombi  domestid 10 

Borlotti  F.  Celerimensnra  ...  9 
BoseUi  E.  Gloielleria  e  Oref.  21-32 
Brigluti  R.  Letterat.  egiziana.  24 
Brown  H.  T.  500  Mecoanisml  .  29 
Bruni  F.  Tartnfl  e  fnnghi.  .  .  19 
Bruni  E.  Imposte  dirette.  ...  23 

—  ContabiliUt  dello  Stato  .  .  11 

—  Gatasto  italiano 9 

—  Ck)dice  doganale 10 

*—  Legislazione  rnrale.  ....  24 

—  Ricchezza  mobile 86 

Buraii-Forti.Logicamatematica  27 
Buttari  F.  li  saggiatore  ....  36 
CaRareiii  F.  Stnimenti  ad  arco  39 
Caltiano  C.  Socoorsi  d'nrgenza  37 

—  Assistenza  infermi 6 

Camperio  M.  Mannale  Tigr^- 

Italiano 40 

Canettritti  E.  Fulmini  e  paraf.  19 
Canestrinl  6.  Apicoltnra  ....    5 

—  Antropologia 5 

Canettrini  6.  o  R.  Batteriologia    7 

Cantamessa  F.  Alcool 4 

Cantoni  C.  Logioa 27 

—  Psicologia 35 

Cantoni  G.  Fisica. 18 

—  Tabacco  (II) 39 

—  Prato  (fl) 84 

—  Frnmento  e  Mais 19 

Cantoni  P.  Igroscopi,  Igrome> 

tri,  Umiditit  atmoaferica .  .  22 
Canto  C.  Storia  italiana ....  38 
Capollo  F.  Bettorioa 35 

—  Stilistica 33 

Cappelletti  L.  Letterat.  spagn. 

e  portoghese 25 

CarazzI  D.  Ostricoltnra 32 

—  Tecnica  microscopica  ...  5 
Caroga  di  Murloee  F.  Agronomia    4 


(«arega  di  Muricce   F.  Bstimo 

mrale pag,  17 

Carnevall.  Sciensa  di  flnuize.  S 
Carraroll  A.  Igiene  mrale ,  .  .fS. 
Catagrandl  V.  Storia  e  croiLh 

Casali  A.  L'Humus t 

Cattaneo  C.  Dinamioa  element  ii 

—  Termodinamica 4> 

Cattaneo    G.    Embriologia   e 

morfologia'. l» 

Cavanna  G.  Zoologia ^ 

Celoria  G.  Astroaomia e 

Cencelli-Perti  A.  Macchine  agi.  Z 
Cereti  P.  A.  Esercizl  latini . .  1' 
Cerruti  F.  500  meccanisml.  .  •  S 
Cettolini  S.  Malattie  del  yini.  f 
Chiesa  C.  Logismografla  ...  ST 
Ciampoii  D.  Letteratnre  slave  2 
CIgnoni  A.  Ing.  navale  (Pron- 

tnario  dell') 23 

(Snquini  A.  Fonoloaria  sreca  .  M 

Ctaiidi  C.  Prospettiva £ 

Colombo  G.  Ingegn.  dvile .  . .  SS 

—  Elettricista  (Manuale  deli*)  1» 
Comboni  E.  Analisi  del  vino.  4 
Conoari  T.  Ghrammatica  itaL  .  £ 
Coaaoli  S.  Fonologia  latina  .  1^ 
~*  Letter.  Norveg.  e  Danese  23 
Conti.  Giardino  infantile  ...  3^ 
ContuzzI  F.  P.  Diritto  coatitiu.  Vi 

—  Diritto  intemaa.  prtrato .  IS 

—  Diritto  intemaa.  pabbiioo  13 
Cossa  L.  Economla  politiea  .  Ih 
Cova  E.  Disegno,  taglio,  eoc  14 

Cromona  1.  Alpi  (Le) 4 

Crotti  F.  Compens.  desli  eirori  I« 
Gust.  Belig.  e  lingne  dcOl'India  35 

—  Lingne  d' Africa 26 

Oal  Pfaz  dl  Prato.  Cotgnac . . .  K' 
Damlani.  Lingne  atraniere  . .  SS 
Oe  Amezaoa.  Mar.  mil.  e  mere  H 
Oe  Bran  A.  Contab.  oomnnaie  It 
De  Gregorio  G.  Glottologia . .  SI 
Oe  Guberaatis  A.  Mltol.  comp.  S' 

—  Letteratnra  Indiana  ....£> 

—  Belig.  e  lingne  deUlndia.  35 

—  Lingne  d*Africa 3 

Oel  Lupo  P.  Pomologia  artiflo.  M 
Oe  Marohi  L.  Meteorologia  . .  9 

—  Climatologia 10 

Oe  Mauri  L.  Raccoglitore  og> 

getti  d'arte S 

—  Ceramiche,  majoUche,  eoe.  < 
Oe  Sterilob.  Arabo  volsare  . .  5 


Indice  olfaheHco  degli  autori. 


45 


iMb  Khaddag.  Arabo  yolg.  poff,    5 
Di  CaifarellJ  F.  Stnun.  ad  arco  39 

Di  Malo  F.  Firotecnica 33 

Dinaro  S.  Tornitore  meccanico  40 
Dizionario  universale  4  lingue.  15 

Dowden.  Shakspeare 37 

Doyen  C.  Litografla 26 

Cnololopedia  Hoepli 16 

Erede  G.  Geom.  pratica.  ...  20 
Errera  A.  Piccolo  indnstrie.  .  33 

Fabris  G.  Olil 31 

Fadda.  Tempera  cementazione  39 
Falcone  C.  Anat.  topografica  5 
Faralll  G.  Igiene  pnbblica  ...  22 
Feainl  C.  Letteratara  italiana.  25 
Ferrari  D.  Arte  (L')  del  dire ...  6 
FerrinI  C.  Diritto  romano ...  13 

—  n  Dlgesto 12 

FerrinI  R.  Elettricit& 15 

—  Elettriclsta  (Manaale  dell')  15 

—  Energia  fisica 16 

—  Galvanoplastica 19 

—  Biscaldamento  e  ventilaz.  36 

—  Telegrafla 39 

Florilli  C.  Omero 31 

Forest!    A.   Mitologla    greca.  30 

Vol.  I  Dlvlnltk  e  vol.  U  Eroi 

—  Mitologia  romana 30 

Fornari  U.  Vemici  e  lacche.  .  41 

—  Luce  e  snono 27 

—  n  calore 9 

Foster  M.  Fisiologia 18 

Francesehi  G.  Gacciatore   ...    8 

—  Concia  pelli 11 

—  Conserve  alimentari ....  11 
Franoeschlni  F.  Insetti  ntili.  .  23 

—  Insetti  nocivi 23 

Friedmann  S.  Llngaa  gotica  .  25 
Friso  L  Etica 17 

—  Filosofla  morale 18 

Fumagaili  G.  Paleografla.  ...  33 

—  Bibliotecario 8 

Fumi  F.  Q.  Banscrito 36 

Funaro  A.  Concimi  (I) 11 

Gabba  L.  Chimico  (Man.  del).  10 

—  Seta  (Industria  della) ...  23 

—  Adnlterazione  e  faldfica* 
eione  degH  alimenti 3 

Gabelsberqer-Noe.  Stenografia.  38 
Gabrielli  F.  Ginochi  ginnastici  21 
Gagliardi  E.  Interesee  e  oconto  23 

Galante  A.  CicUsta 10 

Galassini  A.  Macchiae  per  ca- 
dre e  da  rioamare. 27 


Galletti  E.  G«ografia  .  .  .  pag.  20 
Gaili-Valerio  B.  Zoonosi  ....  42 
Gallizia  P.  Besistenza  di  mater.  35 
Gardenghi  G.  Soc.  diHutao  Socc.  37 
Garetti  A.  Notaro  (Mannale  del)  3 1 
Qamier-Valtetti.  Fomologia  ,  .  34 
Garollo  G.  Atlante  geograflco    7 

—  Atl.  geogr.-stor.  deiritalia.    6 

—  Dlzioni^o  geograflco  ...  14 

—  Prontuario  di  geografia.  .  34 
Garulfa  E.  Orologeria 32 

—  Siderurgia 37 

GaslinI  A.  Prodotti  del  Tropico.  34 
Gatta  L.  Sismoiog^a 37 

—  Vnicanismo 42 

Gautero  G.  Macchinista  e  faoch.  27 
Geikie  A.  Gteografia  fisica ...  20 

—  Seologia. 20 

Geleieh  E.  Cartografia 9 

—  Ottica 32 

Gelll  J.  Biliardo 8 

—  Codice  cavalleresco 10 

—  Dizionario  fiiatelico  ....  14 

—  Duellante 15 

—  Qinnastica  maschile  ....  20 

—  Scherma 36 

Gentiie  I.  Archeologia  deil'arte    5 

—  Geografia  dassica 20 

—  Storia  antica  (Oriente) .  .  38 
Gestro  R.  Nataralista  vlaggiat.  31 

—  Imbalsamatore 28 

Gigiioii  E.  H.  Zoologia 42 

Gioppi  L.  Grittografla 12 

—  Dizionario  fotografico  .  .  14 
Giordani  G.  Propriet.  di  case  .  84 
Giorgetti  G.  Stenografia  .  .  .  .  3S 
Giorll  E.  Disegno  indastriale.  13 

—  Meccanico 28 

Gitti  V.  Compntisteria U 

— -  Bagioneria 35 

Gladstone  W.  E.  Omero  ....  31 
GnecchI  F.  Monete  romane  .  .  30 
Goffi  V.  Disegnat.  meccanico.  13 
Gorini  G.  Colori  e  vemici.  .  .  10 

—  Concia  di  pelli 11 

—  Conserve  alimentari ....  1 1 

—  Metalli  preziosi 29 

-  om 31 

—  Piante  indastriali 33 

—  Pietre  preziose 33 

Gorra  E.  Lingue  neo-latine .  .  26 

—  Morfologia  italiana 31 

Grass!  F.  MEignetismo 27 

Grazzi-SondBi  G.  Yino  (II) ...  42 


46 


Indice  alfabetioo  degli  autari. 


GrIffliBi  A.  Coleotteri  itaUani .  10 

—  Lepidotteri  itaUftni 24 

—  Ortotteri  Italian! 32 

Grothe  E.  Filatura,  tessitura.  18 

Grove  6.  Gtoografta 20 

Gtialit  L.  Color!  e  pittara. .  .  10 

Hoeptt  U.  Encidopedia 16 

Hooksr  I.  D.  Botanica 8 

Hugues  L.  BserciEi  geografici  17 
Imperato  F.  Attrezzatnra  navi  7 
Inaffla  Y.  Letteratura  greoa.  .  25 

—  Grammatica  greca 21 

-^  Filologia  olasslca 18 

—  Eeercizi  greci 17 

Itsel  A.  Natnralista  viaggiat.  31 
Jaooaagsli  0.   Triangolazioni 

topografiche  e  catastaU.  .  .  41 

Jsnkiii  F.  ElettrioitJk 15 

Jevons  W.  Staalsy.  Eoon.  polit.  15 

—  Logica 27 

Jona  E.Cavletelegr.sottomar.  9 
Jones  E.  Galore  (11) 9 

—  Lnce  e  snono 27 

Kfepert  R.  Atlante  geogr.  aniv.    7 

—  Esercizi  geografloi 17 

Kopp  W.  Antich.  priv.  dei  Rom.    5 

KrOhnke  6.  H.  A.  Curye 12 

La  Leta  B.  M.  Cosmografla.  .  11 

—  Gnomonlca 21 

Laml  V.  —  Vedi  Mtiller 29 

Lsndi  D.  Bisegno   d!   proje- 

zioni  ortogonall 14 

Landi  S.  Tipografla 40 

—  Compositore-tipografo.  .  .  11 
Lange  0.  Letteratura  tedesca  25 
Leoni  B.  Lavori  di  terra.  ...  24 

Lepetit  R.  Tintore .  40 

Levi  C.  Costruzioni 17 

Licciardeili.  G.  Coniglicoltura 

pratica 11 

Lignarolo  M.  Macchin.  navale.  27 

—  Dover!  del  macchinista .  .  15 

Lioy  P.  Bitter!  Italian! 14 

Lockyer  I.  N.  Astronomia  ...  6 
Lombardini  A.  Anatomla  pitt.  5 
Lombroto  C.  Grafologia  ....  21 
LoriaL.  Curve  (Trace,  delle)  .  .  12 

—  Macchinista  e  fuochiata.  .  27 
Lorls.  Diritto  amministrativo  13 

—  Diritto  civile 13 

Lovera  R.  Gramm.  greca  mod.  21 
--  Grammatioa  rumena ....  22 
Maffloii  D.  Diritti  e  doveri  .  .  12 

—  Soritture  d'affarl 37 


Magoi  L.  Protistolosia .  .  pa§.  S 

—  Tecnica  protistologrica.  .  .  II 
Malacrida  6.  Materia  medioa.S 

~  Terapeutica # 

Malfatti  B.  Etnosrafia 17 

Manettl  L.  Caseiloio i 

Mantovani  G.  Psicologia  fisio- 

logica S 

Marazza  E.  Indnstria  stearica  3 

—  Saponeria 3S 

Maroel  C.  Lingne  stranlere .  .  S 

Marohi  E.  Porciooltura U 

Maroillao  F.  Letteratura  franc.  S4 
MareiUae  P.  Ingegnere  civile.  21 
Mastrigli  U  Cantante 9 

—  Pianista 3 

Mattel  C.  Volapfik  (Dizion.). .  42 
Mazzoooolo  E.  Legge  comunale  24 

—  Legge  (Appendice  alia) . .  34 
Mazzocohi  L.  Calci  e  cement!  8 
Melani  A.  Sooltura  ItaUana . .  37 

—  Architettura  italiana  ...  6 

—  Pittura  itaUana 34 

—  Deooraz.  e  ind.  artiatiche  15 

—  Omatista 3S 

Meroanti  F.  Animal!  paraaaiti  5 
Mina  G.  Modellatoremeccanlco  3P 

Molina  R.  Esplodenti IT 

Moresohi  N.  AnticMt^  private 

de!  Roman! 5 

Morgana  M.  Grammatica  olan- 

dese 22 

Morini  U.  Mannaie  dell^officiale  41 

Muffone  G.  Fotografia 19 

Mailer  L  Metrica  dei  Qreci  e 

de!  Roman! 29 

MQIIer  0.  Logaritmi 26 

Murari  R.  Ritmica 36 

Negrin  C.  Pront.per  le  paghe .  .  32 
Nenci  T.  Bach!  da  seta.  ....  7 
Nioooli.  Econ.  dei  fabbr.  ruraU  15 

Olivari  G.  Filonauta. 18 

Olmo  C.  Diritto  eoclesiastlco.  13 
Orlandi  G.  Celerimensura  ...  9 
Ottavl  0.  Enologia 16 

—  Viticoltnra. 42 

Ottino  G.  Bibliografia g 

Pagan!  C.  Assiouraz.  suila  vita  € 
Paganiai  A.  Letteratura  franc.  24 
~  Letteratura  tedesca.  .  . . .  !5 

Palumbo  R.  Omero. 31 

Panizza  F.  Aritmetioa  rasion.  6 

—  Aritmetioa  pratica 6 

PaelonI  P.  Disegno  asaonomet  IS 


Indice  alfaJbetico  degli  autori. 


47 


Pqiarelll  S.  Uva  pMsa  •  fratta  41 
Parietti  E.  Igiene  privata ...  22 

Pascal.  Tintnra  seta 40 

Pascal  E.  Calcolo  differenzdale.   8 

—  Calcolo  itktegrale 8 

—  Peterminanti 12 

—  £iB6TCizl 8-16 

—  Funzloni  ellittiche  .....  19 
Pasquain  G.  Filatura  seta.  .  .  18 
PattacinI  G.  Gonciliatore.  ...  11 

Pavesi  A.  CMmica 9 

Pavia  L.  G^rammatioa  tedesoa  22 
^  Grammatica  inglese  ....  21 

—  Grammatica  spa^^nuola  .  .  22 
Pediciao  N.  A.  Botanica  ....    8 

Peroossi  R.  Calligrafla 8 

Perdoni  T.  Idraulica 22 

Petri  L.  Ck>mpatisteria  agraria  11 

PetzholdtBibliotecario 8 

Piazzoll  E.  lUmninazioiie  elett.  22 
Piccinalli  F.  Yalori  pabbUoi. .  41 

Piocoll  D.  V.  Telefono 39 

Pllo  M.  Estetica 17 

PInoherio  S.  Algebra  elem.  .  .    4 

—  Algebra  oomplementare.  I.    4 

—  Eqaazionl 16 

—  Esercizi  di  geometria ...  17 

—  Esercizi  sull'algebra  oom- 
plementare  16 

—  Geom.  metrioa  e  trigonom  20 

—  Geometria  para .......  20 

Pinchetti  P.  Tessitore 40 

PizzI  i.  Letteratnra  persiana.  25 
Poggi  T.  Aliment,  del  bestiame  4 
Polonl  G.  Magnetismo  ed  elet.  27 

Pofflpilio.  Paniflcazione 33 

Porro  F.  Spettroscopio 37 

—  Gravitazione 22 

Pozzi  G.  Begolo  calcolatore  e 

sue  applicazioni 35 

Prat  G.  Gramm.  franoese.  ...  21 

—  Esercizi  di  traduzione  .  .  17 
Proctor  R.  A.  Spettroscopio.  .  37 
Prout  E.  Stnunentazione.  ...  39 
PuccI  A.  Fratta  minori  ....  19 

—  Piante  e  flori. 33 

Rabbeno  A.  Mezzeria 29 

Raeioppi  F.  Ordinamento  degli 

Stati  liberi  d'Baropa ^2 

—  degli  Stati  faori  d'Eoropa  32 

Raina  M.  Logaritmi 26 

Ramorino  F.  Letterat.  romana  25 
RogazzonI  I.  Paleoetnologia .  .  33 
Ropossi  A.  Igiene  Bcolaatioa  .  22 


Restorl  A.  Letter.  provenB.pa^.  25 
Revel  A.  Letteratnra  ebraica.  24 

RiccI  A.  Marmista 28 

RIcol  V.  StromentaEione.  ...  39 

RIghetti  E.  Asfalto 6 

Roda  Fill.  Floricoltora 16 

Rosooe  H.  E.  Ohhaioa 9 

Rossetto  v.- Arte  mllitare.  .  .38 
Rossi  G.  Costrnttore  navale  .  12 
Rota  G.  Bagion.  cooperative  35 
SaochettI  G.  Tecnologia,  termi- 

nologia  monetaria 39 

Sanarelll.  Igiene  del  lavoro* .  22 
Sanson!  F.  Cristailografla  ...  12 

SantlHI.  Selvicoltora. 37 

Sartori  Q.  Latte,  cacio,  barro.  24 

—  Caaeificio. 9 

Sartori  L.  Industria  della  carta  28 
Sassl  L.  Bicettario  fotograflco  36 

-^  Fotocromatografia 18 

Savorgnan.  Golti v.  piante  teas.  10 
Scartazzlnl  G.  A.  Dantologia.  .  12 
Schenck  E.  Travi  metallici.  30-41 
Scolarl  C.  Dizionario  alplno  .  14 
Seoco-Suardo.  Bist.  del  dipinti.  36 

Seghleri  A.  Scaccbi 36 

Serine  L.  Testamenti 40 

Sernaglotto  R.  Enologia  ....  16 
Sessa  G.  Dottrina  popolare.  .  15 

Severi  A.  Monogrammi 31 

Siber-Millot  C.  Molini  (Ind.  del)  30 
SolazzI  E.  Letter,  inglese  ...  25 
Solerio  G.  P.  Bivolaz.  francese  36 

Soil  Q.  Didattioa 12 

SormanI  G.  Igiene  privata. .  .  22 
Spagnotti  P.  verbi  greet ....  41 
Spataro  0 .  Fognatara  cittadina  1 8 
StoppanI  A.  Geogr.  flsica  ...  20 

—  Geologia 20 

—  Prealpi  bergamasche.  ...  34 
Stoppato  A.  Diritto  penale.  .  .  18 
Stoppato  L.  Fonologia  italiana  18 
Straff orello  G.  Alimentazione .    4 

—  Errori  e  pregiadizi 16 

—  Letteratnra  americana  .  .  24 
Stratlcb  A.  Letteratnra  alba- 

nese 24 

Stracohl  A.  Cantiniere 9 

—  Enologia 16 

—  Viticoltura 42 

TacchinI  A.  Metrologia 29 

Tamaro  0.  Fmttiooltara .  ...  19 

—  Gelsicoltara 19 

—  Orticoltara 32 


48 


Indke  alfabetico  deali  autori. 


Tamaro  D.  Uve  da  tavola.  pag.  41 

TampaliBi  6.  Zootecnia 42 

TostaroU  M.  Stenografla.  ...  38 
Thomptoa  E.  M.  PiQeografla  .  33 
Tioli  L.  Acqne  min.  e  core  ...  3 
TommatI  M.  R.  Yolaptkk ....  42 
Toiifauo  G.  Storia  antioa  (La 

Orecia)  ...     38 

Toztr  H.  F.  G^grafla  oUssioa  20 
Trambuati  A.  Iglene  del  lavoro  22 
Travisaal  Q.  Pollicoltiira ....  34 
Trfbolati  F.  Araldioa  (Gramm.)  5 
Triconi  E.  Medic,  antisettica .  29 
Unterttoiaor.Stor.deilamnrioa  38 
Valletti  F.  Ginnast.  femminile  20 
—  Sioria  della  ginnastlca.  .  20 
Valmaggi  L  Grammat  latina.  22 
Venturoli  G.  Gonoia  pelll.  ...  11 


Vanturoli  G.  Conserve  alineail 
Vidari  E.  I>iTitto  oommeraaht  IS 

—  Mandito  oommeiciale . .  .tl 

VirflHU  F.  StatlBtiea » 

Viterbo  E.  Grammatiea  e  JA- 

sion.  dc-i  Galla  (Oromoiilca}  21 
VolpM  C.  OavaUo 9 

—  Dizionitxio  delle  corse.  . .  Is 
Webber  E.  Dizion.  tecoico  ita- 

liano-tedesco-francese-in^  II 
Wolf  R.  MaUttae  oriUoeamicJM  27 
ZaiabeitI  A.  Maniiale  di  oon- 

▼ersaa.  itailano-Yolaptt . .  ^ 
Zambler  A.  Medic,  antisettica.  29 
Zamplni  S.  Bibbia  (Man.  deUa)  S 
Zigmy-Arpid.  Letter,  lugher.  25 
Zoppetti  V.  Arte  mineraria  . .  6 

—  Sidemrgia 31 


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HUMANITIES,  Grw\DUATE  SERVICE 

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HUM.  GRAD.  SERVICE 


^  -n  23-20m-10,'64 
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General  Library 
University  of  California 


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