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DIZIONAEIO
MILANESE - ITALIANO
COL REPERTORIO ITALIANO-MILANESE
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MANUAL! IIOEPLl
DIZIONARIO
]^11LMESE - ITALIANO
CiiL KEPERTORIO ITALIANO-MILANESE
PREMIATO
SBi. cosfORSO eovBRNATivo I3EI, 1890-93
CLETTO AKItHmJ, ■ ■ '■
ULRICO HOEPLl
BDITORE LIBKA10 DELLA REAL CASA
MILANO
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AVVERTIMENTI
: Le prefazioni in Italia non si leggono.
lo la tralasciero.
Saranno avvertimenti, in stile telegrafico.
Chi non leggesse neppur questi non si lament! di poi
Be non capir^ tutto bene e crederii di trovare assurdi ,
prrori, dimenticanze, anche dove non ce ne fossero.
***
Questo dizionario deve servire a tre scopi:
1" Additare ai Milanesi voci e modi di dire della lingua
jtarlata a Firenze ed a Roma (1) corrispondenti a voci e
nodi di dire del dialetto parlato a Milano.
2" Porgere, il mezzo agli Italiani fuori di Milano, di
sapire il significato di voci, modi di dire, proverbii del
lialetto scritto da Carlo Porta o parlato in teatro dal Fer-
bavilla.
' 3* Porgere il mezzo agli Italiani qui dimoranti, di farsi
Sapire dai Milanesi del popolo rozzo , che non intende la
ngoa colta (2).
(1) In Firenze il fondo della parlata. Nella capitale la evoluzione
I lo Bvolgimento della lingua specialmente politica e. sociale.
(2) A questo proTvede il Beperlorio,
VIII Avvertimenti
***
Dichiaro easermi limitato al dialetto della mia citti
sobborghi.
Ho sbanditc le voci deireinidizione, della tecnica, ddh
sing-ole Industrie, della storia natm-ale, dei giochi infantili
del gergo, della moda — tranne ben inteso quelle eh
stanno, a un bisogno, sulle labbra anche di chi non ^ ad
detto a studii o ad esercizii special!.
Ho dato lo sfratto a tutte le parole, modi di dire, pro-
verbii, che oggi non si odono piu neppui'e sulle bocchf
de' piu vecchi popolani ; come pure tutto ci6 che ofifend^
la decenza e la morale. 1
Ho fatto largo posto alle dizioni nuovissime, contrassej
gnandole col (P. N,) Parole nuove, o (Pop,) Popolare i
col (Volg.) Volgare o col {Civ.) Civile o coir {Aff.) Aifd\
tato.
Ho messa a riscontro immediato della voce milaneae,
quella della lingua toscana o della lingua colta della en
pitale, che tiene il suono e la conformazione precisa, ani
corch^ abbia un significato assolutamente diverso.
11 consultatore, non diro indulgente, ma che non abbi
il grillo della denigi-azJone e della contraddizione, s'ac
corger4, spero, dei vantaggi di questo mio nuovo metodo*
Alia parola milanese ho messa a riscontro sempre la'
parola fiorentina o romana meno volgare, al contrario
cio che fcce il Chenibini, il quale dalla parola civile man
invece continuamente il lettore alia piu triviale, come
a Milano non fossero esistiti a suoi tempi che mascalzo]
e idioti.
Alle parole milanesi, che in fiorentino od in romano colto
si possono traduri'e in parecchi modi, ho messo a riscontrt
immediato una sola parola, quella, cio6, a piii larga hasf\
Per eccezione talvolta si troveranno piu voci. Spero so
ne capira il perch6, senza spiegazioni.
J
Avvertimenti ix
Dopo la pavola a larga base Ven^anno, cogli opportuni
empii, tutte le altre, corrispondenti ai diversi significati.
Ho violate lo stretto ordine alfabetico per adottare il
etodo I'azionale. Ho aggruppato le voci e le frasi se-
mdo la loro omogeneita lasciando in fondo i proverbi.
Ho fissata con regole, che mi paiono logiche, I'ortografia
I'accentuazione delle voci, riformando in buona parte
lelle del Cherubini, secondo me en*onee.
**#
I Avrei molto da dire ancora ; ma mi arresto. Voglio pero
Wma di congedarmi, ringraziare i miei collaborator!.
Alia memoria di mio zio Bernardino Righetti, che in vita
li fece dono di un suo studio di dizionario milanese-ita-
fauio, rimasto inedito, non che di un manoscritto : // Cer-
^eUo di Giove con pensieri di C. Porta, di Bossi, di Ta-
rema, di A. Manzoni, di Foscolo, insieme ad altri rarissimi
Btttografi; e che in morte mi lascio tanto da poter creare
\ teatro dialettale — mando il mesto ricordo della mia
tnititudine.
All'autore della Colonia Felice, Carlo Dossi (ben noto
Inagramma del Nob. uomo Alberto Pisani DoRsi , ministro
^enipotenziario ad Atene) — ed al nobil uomo Gino Vi-
Iconti Venosta, che mi comunicai'ono preziosi studii, e mi
Bedero arguti consigli, dico salve e aggiungo, airaflfetto
fctico, la nuova riconoscenza.
I Ai signori : professore Manfiredo Vanin , Stefano Fac-
louelle, Conte Carlo Sergardi, Giuseppe Fumagalli, G. Sol-
pttini toscani cd al signor Achille Giussani, studente mi-
knese un grazie di cuore.
I
Milanoj 3 maggio 1896.
Cletto Arrighi.
ABBREVIAZIONI
E SEGNI CONVENZIONALI
Aff, — Aifettato. — Voce o luodo di dire, che si ode spesso in b
della gente che parla in punta di forchetta.
Add, — Addiettivo.
Ant. — Antiquato. — Voce o modo di dire che si ode ancora
bocca di vecchi siano civili che volgari.
Appro88, — Approssimativo. — Alcune frasi, modi e proverbi
cano del riscontro preciso. In tal case vien dato Vappro9sinuii^
Civ. — Voce o modo di persona civile o colta.
D. Gr. — Dal Greco.
D. Fr. — Dal Prancese.
D. In. — DalVInglese.
D. Sp, — Dallo Spagnuolo.
J). T. — Dal Tedesco.
Fig. — Figurato.
Idem. — S'intende che, quando le parole ad una ad una o pressapo
siano tradotte in italiano, si ha la frase che ci vuole.
Imit. — Voce imitativa di...
Iron. — Ironico.
M. d. d. — Modo di dire.
iV. fr. — Nella frase o nelle frasi.
Opp. — Oppure.
P. F. — Per esempio.
JP. N. — Parola nuova, vale a dire tutte le voci che non si tro
nel Cherubini o nel Banfi, o che assunsero un significato novo ni
frasi e ne' modi di dire, in questi ultimi cinquant'anni.
Pr. — Proverbio.
P. XT. — Poco usato.
Pop. — Popolare.
R. St. — Per riflesso storico.
Sch. — Scherzevole.
8pr. — Spregiativo.
J
A bbreviazioni X l
P, — Strambotto — e s'intendono quelle specie di csintilene tra il
iroverbio e la filastrocca, che i nostri nonni iirediligevano.
eecl. — Termine ecclesiastico.
di g. — Termine di gioco.
op. — Termine operaio.
seol. — Termine scolastico.
•vul, — Traslato.
9rb. Intr. — Verbo intransitivo, e vuol dire che tiitti gli altri che
aon hanno questa abbr. &ono altrimenti.
, di g, — Voce di gergo.
• fan. — Voce fanciullesca.
olg. — Volgare.
bl. id. — Volgare idiota.
SEGNI CONVENZIONALI.
A lijieetta — indica ripetizione della parola intestata.
'accento acuto 8ull'<? e suU'd dJt al primo il suono stretto e al se-
«ondo il auono dell'ii toscano. Nel Repertorio ho tralasciato spesso
di metterlo sugll o che non hanno il suono deciso dell' u toscano
e che stanno fra Vo stretto e Vu.
t'aecento gi-ave sulle vocal i serve a fomiare il tronco come in Ita-
liano. Di piil suU'^ serve a dargli il suono apei*to, e sulPd pure il
fiuouo apertissimo.
41 I significa mutamento di significato della parola milanese.
(adare ai due punti ( : )
.
A, A (Segno del dativo). DalVa
la zetta: Dall'a alia zeta. Andd,
Monsa: Andare a Monza. (Prei>.)
I h<m'6ra. Di buon'ora. « A sentill
I... 3» : « A sentirlo lui... )» ^ woccA a
Jl^i>ceh: Poco a poco. (Ed altri in-
pbiiti modi a loro posto).
Abaa (Voce fattasi oggidi un po'
incerta). jy ahaa Parin: L' abate
JParini. (Professore, Bcienziato di-
pente o non dicente messa) ^da-
Viva nei modi di dire : M par
ipader ahaa: Pare un padre aoa-
s. Ahaa deshadMa: Prete spretato,
fno che ha gabbato san Pietro.
\ — Abadln, Abatino, (Spr.) CJic-
iola di San Pietro.
— AbagMcc (Spr.), Abatucolo,
Shiericuzzo.
{'— Abadon, Abatone.
[— Abadlnusc, Abatonzolo, Aba-
icciaccio.
Almchln, Abbaco. Save nanea
tthachin: Non sapere neanche
ftbbaco, Non connettere.
Abain (P. N.J, Abbaino. (Dal po-
l»lo h detto ifsell). Vcdi Usell.
Abagnmazla , A bagnomaria.
'odi Bagn,
\bandon , Abbandono. Imsso,
* easa in abandon: Lasciare la
* Ka in abbandono.
.— Abandonli, Abbandonare. A-
kndona Videa: Abbandonar Ti-
ka. (Sch.) * Te me abandonetfyt
iTe ne vai?»
Abasffldr (D. Fr.) (CappeUo del
nme), Vfentola.
I Abass e Abasso. (In teatro) « A-
fuMo » : « Abbasso ». *Ab4i88 el eap-
pell » : « Gill il cappello ». | « Ona-
volta Vera in voga, adess Ve andaa
a bass » : « Tempo fa era in voga,
ora h giii, giil*.
Abastanza, Abbastanza. Ave-
gken abastanaa: Averne abbastan-
za. (Pr.) Ona rohba se Va de vess
abastanza I'd de cress (Appross.):
L'assai basta, il troppo guasta o
II troppo stroppia, rassai basta.
Abait-ttuu, Abbattere. JJassass
abatt di dispiase: Lasciarsi abbat-
tere. Vess abattuu comh: Esser
molto abbattuto, Esser giu, gid.
— Abatement, Abbattimento.
« Oo provaa 6n tal abattiment
che.,. » : « Provai un tnl abbatti-
mento da... »
Abdicii, Abdicare. Abdich a la
galanteria: Rinunziare alia galan-
teria.
Abecee, Abbici. « L'e a Vahecee
del viv del inond » : « £ all' abbici
della pratica di mondo ».
— Abecedari, Abbecedario. Ogni
semester cdmpar 6n abeceaari
ncetiv : Ogni semestre compare un
nuovo abbecedario.
Abel (Volg.). Vedi AMI.
Abelli-eUtL-ellisB, Abbellii-e.
« Bisogna vede com.e V d fa>a abelH
la s6a villa » : « Bisogna vedere co-
me ha fatto abbellire la sua villa ».
« La ghe someia^ m.a el pittor el
Va abellida » : « E lei, ma abbelli-
ta y^
Abet (Vole.). Vedi AMI.
Abezedarl (Ant.). Vedi Abeee-
dari. .
AbUrlUi-gliaa-gliaBB, Abbigliar-
"^.
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ACU
— 6
ADI
Acusativ (P. N.), Accugativo.
Adacquatorl-atriz , Irrigatorio
o Irrigabile. Terren adaequatoH :
TeiTono irrigabile. Canal adaequa-
toH: Canale irrigatorio.
— Adaco[u& (i praa): Irrigar i
prati. M soeul: laem.
Adaxnm, Adamo. Vess de la eo-
8ta d'Adamm : Esser della costola
d'Adamo o dei favoriti. M pomm
d'Adamm: II porno d'Adamo. Da
Adamm in chi s'h semper faa cost
o insci: Da Adamo in poi s'^ sem-
pre iisato cosi. El vestii de Adam,m :
11 vestito di Adamo (la nuditk).
Adasi, Adagio. Andd, adasi a-
dasi : Andar adagino. « Adam 6n
jf)oo / » : « Adagio Biagio I » « Adaai
«n di voUad»:« Adagio o piano a'
ma' passi ». Parla adasi : Parlor
Botto voce o piano (meglio che a-
dagio).
Adattk-attaa-attass, Adattare.
« Ghe V 00 adattaa at so corp » :
« L' ho adattato al (suo) corpo (di
lei) ». « L*h minga 6n apds adattaa
2)er quella pdpola » : « Non h uuo
Bposo adatto a quella fanciulla».
« Cos'emin de fagh ? Bisogna adat-
tass.'yn « Che I'arci? Conviene a-
dattarsi ! »
— Adattabil , Adattabile. « St6
vestii Ve perfettameiit adattahil » :
« Quest'aoito h adattabilissirao ».
Adequaa, Adeguato (1), Prezzo
medio. L' adequaa di galett : II
prezzo medio dei bozzoli. L'ade-
guaa del vin Vh staa trenta lir al-
I'ettoliter: II prezzo medio, ecc.
Aderenza, Aderenza. Avegh tan-
H aderenza JRomma: Averemol-
te aderenze o accosti a Koma.
— Aderent, Aderente. Tutt i so
aderent: Tutti i suoi aderenti.
Adess, Adesso (P. U.), Ora. « A-
dess eome ade^s me oceor nient o
nagott » : « Ora , come ora, non mi
occorre nulla ». (Iron.) « 8\! Ad^ss!
L' e It ch'el cova / » : <c Si, appunto^
h li covato ! » « Adess te eonsci mi
come va » : « Ora ti concio io per
le feste ». « L'era cKi adess » : « Era
aui adesso ». « Dess adess » : « A-
esso adesBo ». « Tel disi fin de a-
dess » : « Te lo dico fin d'bra ».
(1) La parola uguale tos^ana non rende
il senso mllanese. Signiflca piuttosto prez-
zo dove ci sia convonieaza, guislo, pro-
porzionato.
Adio, Addio. « Adio hell tem^! » :
« Addio bel cesto! » in Adio patriaf »:
« Addio pati-ia *. Dh 6n earo adio:
Abbandonare. « Se vegniss a pioeuv
adio gitta » : « Se venisse a piovere,
addio gita ». « Adio per semper » :
« Addio per serapre ».
Adorii-oraa, Adoi-are. « Mi quell
floeu r adori »:« Quel ragazzo io
I'adoro ». La donna adoradu: La
donna ndorata. fl (Idiotismo per
Indora). Vedi Indora.
Adoss, Addo880. Dagh adoss €i
vun: Dar addosso a uno. A^ida
adoss a vun: Scagliarsi contro uno.
Fassela adoss per lafiffa: Farsela
addoBso per la paura. Doss adoss
Urde per I6r: Tagliarsi legambe
da sfe. Taja i pagn adoss a vun :
Tagliare i panni addosso a uno.
Mangiaqh adoss a vun: Campar
frlle kpalle di alcuno. Fa V omm
adoss : Idem. « Sont setnper adoss a
quell in^ lavora » : « Sto sempre ae-
canito sul mio lavoro ». Plssa^s a-
doss del rid: Pisciarsi addosso o
scompisciarsi dalle risa. Mett adoss
el sogn, la m^alinconia, la fever:
Far entrar addosso il sonno, la
malinconia, la febbre. Mhttes adoss
tutt quell che se guadagna: Met-
tersi addosso tiitto quello che si
guadagna. Mhtt iman adoss: Met-
iter le mani addosso. « Tutt i shali
mi mitten adoss a mi » : « E cari-
ea 1 » « Adoss .' » : « Dagli, dagli ».
« Gon quella miseria ch'el git adoss
el pretend.,. » : «Con la miseria che
si rimpasta e' pretende... »
Adoit^-ossaa, Addossare e me*
glio Adottare. Adotth 6n ficeu : A-
dottare un fanciuUo. (Metter in
pratica) « Mi oo adottaa el sistema
rfe... » :«Io ho adottato il sistema
di... »
— Adozidn (P. N.), Adozione. On
fio&u de adozion: Un figliolo d' — .
— Adottiv, Adottivo. Fimu adot-
tiv: Piglio adottivj.
Adree , Addietro (1). Anda adree
colle frasi dipendenti. Vedi Anda.
« A sti racc6l mi ghe dormi adree » :
«I)i queste inezie non mi euro*.
Fass guarda adree o fass d\ a-
(1) La parola vernacola non potrebbe
cssere tradotta altrimenti. Eppure non
c'e caso cbe addietro corri sponda a adree-
Addietro inveoe corrisponde in bona parte
a indree.
ADR
— 7 —
ADU
dree: Far o dar a dire di sfe. Fa
adree quell ehe va faa : Far intor-
no a una cosa o ad uua persona
ci5 che gli va fatto. Oitiquant^ann
o R adree : Cinquant'anni o giti di
li. Ridegh adree a run: Ridei'si
di alcuno. Morigh adree a vunna :
Spasimare per una donna o Mo-
nrci sopra. Tegnigh adree a vun :
Tener nietro a uno. Vess adree a
fa,., a dh,.i Esser dietro a fare e
dire o star facendo, dicendo.
« T*ee finii f )» « Sont adree » : « Hal
finitof » « Sto facendo ». « Te gh*itt
adree tutt quell ehe fa bisognf^:
« Hal con te tutto I'occorrentef »
Cria adree: Sgridare. El std, ch\
adree: St& costi presso. Li adree
a lajpifvsza del Domm : Nei pressi
di piazza del Duomo. M c^ adree :
n giomo dopo. « Quell vesHi come
el ghe va adree hen / » : « Quel ve-
stito come le Bta dipinto ! >» « Mollel
minga, stagh adree » : « Non per-
derlo di vista, stagli dietro ». Viv
adree a vun: Campar alle spalle di
alcimo. Trd adree la robba : Ven-
der per un pezzo di pane o Ven-
der la roba a perdita. Vun adree
a rafter: Uno dietro I'alti-o. (Gri-
do di ragazzi che giocano a bara)
« Adree » : « Dalli ». (Che stan die-
tro a un ubbriaco) Fagh la berla
adree: Far I'abbaiata.
Adrtes (D. Fr.), Indirizzo. Vcdi
RieapU,
Aimttiira, Addirittura. (Senza
dnbbio) « Jn robb, eidrittura, de fa
piang » : « Le son cose addirittura
da caTar lelagrinie». (Francamen-
te e Immediatamente) « Ma dighel
adritturaf aenza »ta h tant a cin-
quantii » : « Diglielo addirittura
senza star tanto a cincischiare ».
* Alter, ehe &n poo eattiv! Lh Or-
drittura 6n demoni/y^ : « Altro che
eattivello ; k addirittura un demo-
Dio».
Advlatdr , Adulatore. / adu-
late al di d'incotu g'an fortun-
na : Gli adulatori al giomo d'oggi
faanno fortuna. Adulatdra: Adula-
trice.
— Adnlaildn, Adulazione. « Mi
tvi minga de adulasion » : « lo non
soffro aaulazioni».
Adnlteraa, Artiftziato. « Sto vin
o fttd latt, Ve adulleraa > : « Questo
vino 0 questo latte b artefiitto, fat-
tarato».
Adunanza (P. N.), Adunanza.
Adyent, Avvento. (Pr. in di-
suso) Ohi ae spdsa in advent fin'a
la mort se ne risenl (Appross.):
Chi di lontano si va a maritare
o h ingannato o vuol ingannare.
(Pregiud.) N6 di Venere nfe di
Aiarte non si sposa n^ si parte.
Afabll, Attablle. Vess affabil
cont i sd impiegaa : Essere aft'a-
bUe co' suoi impiegati.
— Affatollltaa(P.N.), AflfabilitJi.
Pien de afahilitaa: Aitabilissimo.
Afacc (Volg.). Vedi Affatt.
Afamaa, Altamato (1). « Sont ri-
voM su straech e affamaa » : « Son
arrivato lassil stance e con una
fame da leone ». Vedi Borlazion.
Afann, Affanno. Vedi Tirafiaa.
Afare, Ail'are. (Di cosa gia in-
tesa ) « E quell' affare , pceu 9 » :
« Dimmi^ e quell'anare ? » (Di cosa
che dia pensiero ) « 1>* f 6n affare
serial «Vuol essere un affai* se-
rio o un aftaraccio ». Affare de
Stat: Aifare di Stato. Omm de
affari: Uomo d'aftari. On omm
pien de affari: Che ha gli affari
a gola. « I?h m,inga affare per m,i» :
« Non h affare ». Jj e minga 6n
cattiv affare: Non h cattiva ci-
vaja. (VoljSf.) Affare balord o
straceh: Affare spallato. Affare fi-
nii: Affar ffnito. On afare depoech:
Un affai'e sbrigativo. — de pen-
saghen pit, : Bell'e ito. L'k 6n af-
fare d'On quard'oretta: Gli h im
affare d'un quarto d'ora. (Iron,
di cosa che sorprenda) « uhm!
On affare de naflrd« / » : « Corbez-
zoli 1 Un affare di nulla ! » On ne-
gozi ehe fh di gran affari : Una
bottega che fa di grandi affari.
< Ghe va mat i so affari » : « I suoi
affari gli van male ».
— Afardn. « Sur Togn ch' el
compra quella cosa; V e' 6n affa-
rony* : « Sor Antonio, la comperi
quella casa fe un — , negozione*.
— Afarett. On affarett ehe ra
ben: Un affare tto per bene o che
mi garba. ^f^Ahte ghe diset affarett
ti a sta pinolaf » : « Tu lo chiami un
affaretro codesto lavorfiecio? »
(1) In fior. questa voce ha una sfuma-
tura, che manca al dfaletto. Dices! dl per-
sona povera molto, che pur non vorrebbe
parer tale, ed e voce di schemo. Corrispon-
de al nnstro Borlacatt.
AFA
— 8 —
AOE
— AfariBta, Affarista (1). jChe
non bada pel sottile negli affari)
A Montecitorio Vh conossuu come
6n affarista: A Montecitorio h co-
nosciuto come affarista.
Afettaa, Affettato (2). Come Vh
affeitada quellapdpola: Che sman-
cerie quella signorina ! Che lezio-
sa!
Afettazidn, Affettazione. Parla
con troppa affettazion : Parlare con
troppe smancerie.
Afezldn, Affezione. Prezzi d'affe-
zion: Prezzo d'affezione. « Per mi
el g^a semper avuu 6na gran affe-
zion » : « Per me egli ebbe sempre
una grande affezione ». (Di bestie)
« N^dl gd, afezion che al sd pa-
drmi » : « Non sente amore che per
il suo padrone ».
Afiatass-ataa (P. N.), Affiatarsi.
« Quii com,ichf V h 6n m,es che in
insemina e dn nanmd de aJjlatOrSS » :
«. Que' comici stanno assieme da
un mese e non sono anoora af-
fiatati». (Di cavalli in pariglia)
« In minga n'anm,d afiataa » : « Non
si sono anoora affiatati».
Afin. Vedi Fin.
Afittanza (Afiitto di poderi), Ai-
fitto. « La mia affittanza la scad a
San Martin » : <c L'affitto del po-
dere mi soade a San Martino ».
Afittuari, Pigionale.
Af6nd (Volg.y. Vedi Fond.
A forzlori (Civ.). Vedi Forziori.
Africa, Africa. L' Africa I'e di-
ventada de moda: L' Africa s'^ri-
fatta alia moda. Animal de V Afri-
ca (Volg.) : Animalaccio I Bestione.
— Airicaxi. La questidn african-
tia: La questione africana. (Pasto
dolce con cioccolata) Affricana.
Afiront, Affronto. « M m'afau 6n
affront che gh'el perdonaroo mat
pu » : « Mi fece un affronto che non
glielo perdonerb, dovessi campare
miU'anni ».
Agata (Pietra preziosa), Agata.
(Nome proprio) Agata.
Agent, Agente. —decasa...,d' af-
fari, de campagna, teatral, eletto-
ralf di tass, de cambi, diplormUich:
Agente di casa... d' affari, di cam-
(1) Nel voo. tosc. non e registrata, ma
d viva.
(2) Parola ambigua. I Piorentlni la usa-
no pi£i volontieri per ftitto a fette.
pagna , teatrale , elettoral© , <iel-» i
le tasse, di cambio, diplomatics. .
— Ageazia, Agenzia. — d'affctri,-
teatral f telegrafica: Agenzia d'af-
fari, teatrale, telegranca.
Agevolezza, A^evolezza. « ^Sb e2
ne compra tanti podaroo titagh
6n*a^evoUzza » : « Se ne coinpera
parecchi le potrb usare un'age-
volezza ».
— AgevoUi, Agevolare. « HI i»'d;
agevohia lastraaa»:«.Mi agevolb
la strada^.
Aggio, Aggio. L'aggio sulVor:
L'aggio sull'bro. | (Oj^portunititJ
Agio. «Fl g'd. daa aggio de pode
seappa » : « Gli diede agio o oampo
a fuggire ». (Comodo) Can, ttitta-
gio: Con tutto I'agio.
Aggidnt (Impiegato in certe am-
min.), Aggiunto.
Agher, Aghero. Agher come on
limon: Agro come un limone. |
(Legno da impiallacciatoii) Agri-
foglio. i Alia vecchia bevanda
I Agher de zeder fu sostituita la Li-
nwnad>a: Limonata. Avegh de I'a-
gher con vun: Aver dell'agro con
uno.
Aghi (Ordigno per assaggio del-
Poro nellezecche), Saggiatori. (Dei
chimici) Aghi.
Agit^-ltaa-ltass , ^ Agitare. « M
s'h tutt agitaa a sentt qttella brut-
ta notizia » : « A sentir quella brut-
ta nuova 8'^. molto agitato ». (Di
mare o lago) « Gh^ era d mar on
poo agitaa » : «. Cera maretta ».
— Agitazidn, Agitazione. <( Fren
tutti in agitazidn » : « £ran tutti in
agitazione ». Tegnl in agitazidn:
Tener in agitazione.
Agiustament , Aggiustamento.
« Emmfaa 6n agiustamenty^ : «. Ab-
biamo fatto un acoordo*.
Agnaa (Parente), Agnate. *
AgneU, Agnello. Quiett come 6n |
agnell: Mansueto come un agnello.
Agnell pasqual: Agnello pasquale.
— Agnelllli, Agnellino. Anda a-
dree come 6n — ; Idem.
Agnesa, Agnese. (Pr.) A sant'A-
gnesa c6r la luserta per la scesa:
Sant' Agnese il freddo h per le
chiese Opp. (Appross.) Per san-
t' Agata la terra riiiata e la me-
renda h ritrovata.
Agnus (Amuleto da devoti), A-
gnus Dei.
Ag6n (Pesce dei laghi dell'Alta
AGO
— 9 —
AGR
E^^sfcUn), Agone (1). Cott eonie 6n a-
^^w^T Innamorato fr^icio. Fa la
' di agdn; Fare la moi-te del
e.
_ , Agonia (2). Brutta come
^eorpvdn in agonia: Vedi Scor-
. Sonit 6n* agonia: Suonar a
n^oxiia.
JLf^rd (Volg.) (Che oltrepassa
Dcusiira o peBo giusti), Ingordo (<S),
S^c^nto. P(M ag6rd: Buon peso.
Jvi^ffozi ag6rd: Negozione, Buoua
dexn*at». Aftare grasso. « Perfd. aid
v^^tii gke v<Bur des miter agdrd » :
•e ;^er fare quest' abito occorrono
eel metri araiti ». « Lh staa taiaa
€»ff^irdy^ : « Uscl vantaggiato ».
JLiT^st, Agosto. (Pr!) Ag68t, pre-
j9€»T4Ji la tinna per el most: D'a-
j^osto Fuva fa il mosto. Laprimma
4M'C^ua d'agdstf eee.: Vedi Aequa.
— A^ostana (Specie d'uva), Ago-
AK^xsln (Chi ha per costume di
noAltrattare i dipendenti), Aguz-
s&ino.
Asraff (D. Fr.), Fermaglio.
XJagraff de la peUizza: II fer-
xxiAglio.
AgramsLii (T. di passamant. ).
(I*er cortesia) Vedi AgremMn,
AgrtLvk-akYtOL'SkYtMB, Aggrava-
i-e. « StanoU Vera motto aggra-
vaa» : « Stanotte Vinfermo era molto
»g^gravato». Aagravaa defamiglia:
Con tutta la faiuiglia addosso.
— AgnkYZSLtt Aggrayante. Cir-
rostanza agravant: Idem.
Ajgnr^ Aggravio (4), Imposta.
/ agravi eke pesa 9ul Comnn:
Oli addebiti del Gomune. « Tra Ui
pomospera, la tem>phsta e i a>g-
gravi se ciappa pu nient » : « Pe-
ronospera, gragnuola e imposte
portano via ti:m»>». Ve»s gid di
fgggrati (in disuso): Esser inva-
lido. « 0*an faa Vagarati de vess
eattoliehy^ : « Gli han fatto 1' aggra-
vio d*e«8ere oattolico*.
(1) Anche I Fior«nt. le parlano dt que-
•io p«iice sono costretif a dir agone. Ma in
toseano agone non signtflca aliro che ago
aprooo, e nella llneaa colta: eampo di
loite • frtocfai olimplei.
(S) A Firenze e sopranome di persona
Biacra, paU<da, riflnita.
^) 11 saono s*awioina| ma non esprime
11 aenao. Vedi esempi.
{4) A Pfrenze nota anche peso indebtto
e di danno.
Agreman, Cortesia.
Agressibn, A^essione. «. An faa
6n agressidn sulstradal de Pavta» :
«Haniio fatta un'aggressione sulla
strada di Pavia».
All (Secco, disprezzo delValti-ui
opinione).^ « Ah ! Ti te see matt /»:
« Chfe. Sei matto! » ( Risoluzione)
« Ah/ finimsla )» : « Ah finiamola ».
( Prolungato , rammentarsi im-
provviso). « Ahj 81 te gh'ee resdn » :
<(Ah s), tu hai ragione >». (Soddisfa-
zione) « Ah! Aaess che sont pien
me senti met » : « Ah 1 Ora , ecc. ,
idem». (Dolore) nAhf magara ftiss
Wrort atlorafy^ : « Ah foss' io morto
alloraI» (Imprecaz.) « Oh beceo e
tecco / >► : « On figlio d' un cane ! »
(Volg.),
Ania, Ahi. « M mal V h che gh' h
m,inga de ahH ». « Ahia, allora ! » :
« II male e che non ci son quat-
trini ». « Ahi ! »
Alin (Consenso dopo negazione).
<f^A hn! Adess te parlet polid » : « An!
Cos! va bene ! Ora tu dici bene »»
Ahdff (Inter, dichi 6 stufo), Uff !
Airdn, Airone, Sgarza (Specie
d'uccello da paludi).
Al, Aglio. Coronna d'ai: Resta
o figlia d'agli. Mangid o fd manr-
gid, di: Mangiai'e o far mangiar
(Bass.)
lora».
— Alada, Agliata.
— AlOBU, Aglietto.
Alutk-utaa-iitass, Aiutare. /
Ebrei tra de I6r se aiuten: Gli
Ebrei fra di loro si reggono. Aiu-
tass c6nt i man e c6ni i pe: Aiu-
tarsi oolle mani e ooi piedi. (Pr.)
Aiutet che te aiutaroo : Aiutati ch'io
t'aiuterb. A andd, in gid tutt i
sant aiuten : AW in giil tntti i santi
aiutano. A std mond bisogiw, sath
fh a aiutass : A questo mondo bi-
sogna saper fare a aiutarsi Opp,
Bisogna aiutarsi, e chi non sa suo
danno. Gent aUepra Dio le aiiUa:
G«nte allegra Dio I'aiuta.
— Alutant, Aiutante. — de camp,
de filanda, decusinna: — di campo,
di filanda , di cucina. (Militari)
— ma^gior: Aiutant© maggiore.
Aluvf, Ajuto. Ciamd, aiutt come
6n dannaa o eonie tyun che nega:
Strillar a misericordia. Aiutt de
ALA
— 10 —
ALA
-1
^o8ta: Ajuto di costa. Aiutt aiutt
■ch'el mal V^ hrutt: Domine ajii-
tami I I (Serviziale) Larativo. « El
ah* e 8taa de molto aiutt » : « Gli
na giovato assail.
Ala, Ala. Cascia i al: Metier le
all. Shciftftii, slarga, shatt, taict o
smoecih i al: Abbassare, allargare,
battere, tai'pare le ali. (Trasl.) Al-
za t al : Alzare la cresta. « Gh* e
ioccaa de shassd t a/ » : « Gli toce5 di
piej2:ar il capo ». « El comincia adess
€t slarga i «Z»: « fe appena iiscito di
pupillo, ed anehe Comincia ora a
I>oter spendere iin poco piil ». BJSui
ati di chi pasHa via) Fh ala: Fare
nla. Ij (Parte del legato e del pol-
luone) Ala de coradella: Ala di
polmone. « La toss forta la g'a fan
lira sii 6n mezz polmon » : « La tOH-
se gli fece sputare un' ala di pol-
mone ». p / al de la sella : Le co-
perte. Ala del harettin : La visiera.
— del eappell : Tesa. || (Finimento
•delle taBcne) / al delta saccoccia :
Finte. Ala de mur: Alia, e an-
•che Cortina.
— Alascia, Alaccia.
— Aletta, Aletta. || (Organi del
moto ne' pesci) Aliette. | { Ai)pen-
dici a berretta) Ali e Orecchiuoli.
I (Appeudici delle canne maggiori
delPorgano) Alie. | (Delia sella)
Oopertine. H (Stipiti negli interco-
lonni) Alette.
— Alettlnna, Piccolissima ala.
Alabarda (Arraa antica), Ala-
barda. « Tn la mia sala d' armi
{f'oo di hH alahard » : « Nella mia
«ala d'anni tengo parecohie belle
alabarde ».
Alabaster, Alabasti^o.
— Alabastree, Alabastraio.
AlabellemM. Vedi Bella,
Alabras. Vedi Lahras.
Alacontra. Vedi Contra.
Alarl, Air aria. Avegh alari el
'€00: Aver la testa per aria o in
eampagna o a griUi. Vess alari
come on mull: Scorrere la caval-
lina. Butta tutlcoss alari: Mandar
tutto all'aria o a monte. « El tro-
varci la casa alari perehe semm
■adre^ a fa samnichee » : « Troverk.
la casa all'aria perchfe stiamo ti*a-
inutando ».
Alarme, AUai'me. « Gh^e staa 6n
poo de alarme in cittaa» : « Ci fu
un poco di allarme in cittk)».
— AlarmasB-armaa, Allarmarsi.
« El se alarma per nagott » : « E' ri.
mette in apprensione per delle i-
nezie ».
— Alarmista, Allarmlsta.
Albarell (Vasetto da unguenti
o medicinali), Alberello.
AltMiB, Albagio (1). (Dimattone)
Malcotto.
All>6ra (Pioppo trenmlo), Alber
rella. R (Anitra selvatica) Cana^
piglia.
Alber, Albero (2). Onpareh eon
tanti alber: Un parco con molU
alberi. 1| (Nolle oarche) Albero.!
« In la regatta a vella me s'h ff'^^P-
paa Valher in sul pit, hell'* : « NeUft
regata a vela mi si spezzb I'albeW;
suT piil bello ». fl (In meccanica]'
Uamer del torni: L'alberello del,
tornio. — d^l telar de fit calzett: —
del telaio da calze. Q Alber gene^
alogich: — genealogico. | l/alber
de Natal: L'albero natallzio.
Albln (Con capelli bianchi e oo-1
chi rossi dalla nascita), Albino.
AlbiOBU, Trogolo. (Degli uccelli)
Cassetta.
Album (Pogli rilegati con euro
su cui stanno dedichc, poesie, me-
morie), Albo.
— Albumm, Albume.
Alchermes (Liquore a base di
cannella), Alchermes.
Alchimista, Alchimista. Nellfl
fr. in disuso Fh i guadagn de
r alchimista: Far il guadagno del
Cazzetta, Opp. Far i guada^ni di
San Bemardmo (Siena).
Alcidn (Uceello di mare), Alcio-
ne. « El seiroechfort Va shattuu fi-
na ehi 6n aleion in la ris^ra 3»:
« Nella risaja ho veduto un al-
cione, che certo fu portato iin qui
dallo 8oirocco».
Aloova o Arcova , Alcova.
« Scondet Ti in V alcova » : « Na-
sconditi nelValcova».
Alamar (D. Sp.) (Bottoni in for-
ma di ulivette con riscontri da al-
lacciare), Alaraari.
— Alamaritt, Alamarini.
Al6attcli(Vino toscano), Aleatico.
Aleatori (P. N.), Aleatorio. (hi
(1) Voce gia usata a Firenze per una
specie di panno chiaro.
(2) Per antonomasia I Pior. chfamano
albero il pioppo. Pra noi b\ ch'aina per
ant. alber il castagno.
ALE
— 11 —
ALL
mitratt alealori: Un contra tto a-
&atorio.
Ale£ant (Vol. id.}. Vedi Elefant.
In tosc. I'ld. h\ Allifante.
Alesr^--^fr&ft (Unire dooumenti
U'atto principale), Allegare. « Chx
naneu on alegaa » : « Qui manoa
in allegato ».
Aleerlior, Allegro. Fa std alegher:
!*nr Btare allegri. « Siamattinna el
"id, el geherza, Vh alegher » : « Ride
s celia; stamane h allegros. (Per
^alante) in Ai sb temp Ve stada 6na
lonnetta alegra » : « A' suoi tempi
» Btata una donnetta a11egi*a o di
(boccio ». KBriaco in primo grado)
I <)o hevuu 6n poo tropp e sont ale-
fher » : « Ho bevuto un po' troppo
9 alzato 11 gomito e ora sono alie-
Ero». B Atiaa gio alegher: Allargar
n niano Opp. Spender allegra>
nente. Fa ata alegher eon poech:
Par le nozze oo'fungbi. Gh'^ poech
de sta alegher: C'h poco da godere
o da star allegro. « Tocea su bru-
migta , alegher » : « Tocca sii coe-
cbieTe,8veito o lesto *.(Iron.) « Cia^r
alegher » : « Vatti con Dio ». On bell
foghett alegher: Una bella fiam-
matina !
— AlegTiA, Allegria. Vedi ancbe
Legrifi.
— Alegrament , Allegramente.
PasBa 6na giomada allegrament:
PasBar una giornata allegramente.
Alegreil. N. fr. : I sett alegrezz:
Le Rett« allegrezze della Vergine
Santa.
Alerdn (D. Fr.) (L'e8tremit& d'n-
n'ala).
Alest (Volg.)., Vedi Lest.
AleT, Atlievo. (Scuole) Atnnno.
(Beslie) Allievo. « La vaeea la g'a
sou Valev » : « La mucca ha rallie-
vo ». (Di piantei Salya.
AlflElMtSy Alfaoeto. Andaper aJ-
fabitt: Seguire I'ordino altabetico.
— Alfabdtlcb, Ali'abetico. In
ordin alfabetic : In ordino alfa-
bfttico.
AUam. N. fr. : Peraliam viam:
Andar gin dl Atrada.
Alldfg, Alloggio. Stii d*allogg
in...: Star a caaa in... Opp. Star
d'alloggio in locanda. On tnagher
ologg: Un magro alloggio. Vitto,
alogg e fiett de hiancheria: Vitto,
nlloggio, layato e atirato.
— AUoggUl, AUoggiare. « Come
foo mi a aloggia tuUa sta gentf » :
« Come fo a alloggiare tutta que-
Bta gent6?»
AUdn (D. Pr.j, Alb. « Allan, foeU'-
ra de chi » : « A15, uscite di quk, ».
Allbra, AUora. P (Nel passato)
« Allora V ^ minga adess » : « Non
sono pill que'tempi ». | (In tal ca-
Ho) « 8e la robba th propi eosl, al-
lora g'oo tort mt » : « Sela cosa sta
cosi no torto io ». I (Rassegnazio-
ne.) « Allora s'eiao / » : « Oh allora,
felice notte ! » (J « L'era aniaa via
allora allora )» : « Era parti to allo-
ra allora o in quel punto ». « Al-
lora come allora podeva ; adess po-
di pii » : « Allora come allora po-
tevo; ora non posso pin, €^p.
Allora potevo, ora no».
Alluma (Dar Tallume ai panni),
Allumare (1).
— AUumm, Allume. Allumm de
roeca: Allume di rocca.
Alxnanaech, Almanacco.
—^ Almanacck , Almauaccare.
« L'e inutil ehe te staghet 1% a alma-
naecd su quell ehe dev succed » :
« E inutile ehe tu Htia tanto a al-
manaccare 8U quel ehe dovrk ae-
cadere ».
Almanch o Almanca (Volg.). Ve-
di ^2men, Almanco, Almeno.« Soni
pover, ma g'avess almanca la sa-
lut /yuK Sono povero ma avessi al-
meno la salute ». Almanch , al-
manch : Almeno^ almeno.
Aloe (P. N.), (Pianta da paesi cal-
di, ed erba amarissima). Aloe.
Alon. Vedi Alton.
Alp (Pascoli estivi delle mandre),
Alpe. In settember % bergaminn
vegnen aid de Valp : In scttembre
le manure scendono dall'alpe.
— Alpee o Alpador, Mandriano
e Alpigiano e Pastore.
— Alplnlflmo o Alpinista (P. N.),
Alpininmo. Alpininta.
— Alpln (Specie di trupna) (P. N.),
Alpino. BersaMier e Alpxn in do
specialitaa di Italian: Bersa^lieri
e Alpini sono due istituzioni mi-
litari speciali a noi Italian!.
Alt, Alto. Fl mont Bianch V e
pusse alt del Bosa : II monte Bian-
co sovrasta al Rosa. (| (Per lungo)
St' ann el earneval V e inolto alt :
Quest' anno il carnevale Ji molto
(i) Nei di7.{onari dolla l<ngua Alhimare
vije: Tlh*minare, A(xendere- VI manca
il dar rallume.
ALT
12 —
ALT
alta. I (Per largo) Tila alia on
meter: Tela d'un metro. J M. d. d.:
^ Alt i hdcch/ » : « Alto tk ». CcUzd
alt: Fnrla alta. / alt e bass de la
fortunna o della Borsa: Gli alti e
Dassi dell a fortuna o deUa Borsa.
Fh alt e bags: Fare alto e basso,
o anche man bassa. Tratta o
giMirdd, de alt in bass : Trattare o
^uardare da alto in basso, Opp.
in sussieso. In alto mar: In alto
mare. (Al canej« ^Wo.' » : « Gib. Fi-
uisclla ». (T. mil.) «.Alt/^:^ Alto ».
iL^alta Cort de giitstizia: L'alta
Corte di giustizia.
Altal^nna (Tavola o trave sopra
f)erno per giooo di ragazzi), Aita-
ena (1). | (Ordigno per attinger
acqua nei campi) Mazzaoaval-
lo (2). (Fig.) L'k 6na continda al-
talennade minister: tl una conti-
nua altalena di ministri.
Altapaga. Soprapaga.
Altar, Altare. Altar maggior:
Altar maggiore. Fa de contro-al-
tar: Far 11 contr'altare. L*h come
a roball d'in su V altar: £ come
levar una cosa di su Taltare. (Pr.)
Quell ehe h so se va a tceiill m>ar-
fara in sii V altar (Appross.):
Issere come levar una cosa di su
I'altare.
— Altarin ( Fatto da ragazzi in
casa), Altarino. Sq^uaia i altaritt:
Scoprir gli altarim.
Alter, Altro. Vun e I' alter: Uno
e 1' altro. « F d'alier cos* el desi-
etera?»:«E altro? Opp. Desidera
altro ? » « Nient' alter » : « Nul-
I'altro*. M. U \ ^uari\iy> « Oh al-
ter! »i « £ guanta lei? » « Altro ! »
« Alter che andd, »u a trovallal L'e
Id tutt el rfl » : « Altro che non an-
daroi pift ! £ lil tutto il gior-
no». Se non alter: Se non altro!
Senz' alter: Senz'altro. « Damen 6n
poo d' alter » : « Dammene un al-
tro poco ». « Damen de V alter » :
« Dammene dell' altro ». « On'al-
tra , adess .' » : « Eccone un' al-
tra nuova! » « AlterchSf » : « Altro
elie». Alter tant : Altrettanto.
ToBu vun per 6n alter: Scam-
biare da uno all'altro. « Adess V e
(0 A Firenze e cbiamata cosi anohe la
nostra Scdcca. Vedi Scdcca.
(2) Da non oonfondersf col Bindolo che
e invece la nostra Rceuda a aegg.
on tutt altr*omm>n «Ora egli
un altro ».
Alter^-eraa-erass, Altcrare. JLi
terd : Alterare le oitre. || « ^ »
quella notizia el se subit alteraa
« A scntir quella notizia Bi ^ si
bito alterato*.
— Alterazibn, Alterazione.
terazion de cifer: Alterazione
eifre.
Alterch, Alterco. « Gh*e stau
altereh (Aff.) tra lor duu » : «
fu fra loro due un alteroo ».
Altirla (Vol. id.). Vedi Arte
Altezza, Altezza. « Fl ballon T
andaa su a dna gran altezza*
« II pall one si elevo a grande
tezza ». I Soa altezza : Sua altez
9 On lenzceu de tre altezz: Un le
zuolo di tre altezze o teli. (Fig.
El vestii de quatter altezz: La ba;
0 cassa da morto. Vess a Valtessd
di sd temp (CIy.): Essere all'alteB*
za del tempi.
AltrondefP.N.).i>'a«ron^.D'al-
tronde. « i>' altronde pensi pa$t
ehe » : « D' altronde poi penso cne ».
Alz (Lingua di cuojo tra forma
e tomaio), Alzo. (De' tipograii)
Sopporto.
Aiz^-lzaa-lzasB, Alzare. Alzdsii:
Sollevare. Alzd el coo, i pee, la
vds, i corni: Alzar il capo, i piedi,
la voce, lecorna. | (T. di g.) Al-
zd i cart: Vedi Levd. fl (Ber vino)
« Jj'd alzaa 6n poo iropp » : « Alzo
troppo il gomito ». I (Per aizzare)
Vedi Jlfe« su. | (Aft.) ^El 8*h al-
zaa adess a>dess » (dal letto) : « S'^
levato adesso adesso ». | (Inalzai*e)
Alzd 6n mur: Alzar un nauro.
— Alzada, Alzata. Votd. per al-
zada e seduda: Votar per alzata e
seduta. Alzada d'ingegn: Alzata
di ingej^no. Daph I' alzada a vun:
Cavar i calcetti a uno (Ant.), Far
cantare. || Alzada di basH: L'al-
zata degli scalini. — de cart: — di
carte.
AlzamanteB (Congegno nell'or-
gano), Alzamantioi.
Alzap^ (Serratura di usci e ii-
nestre), Saliscendi.
Alz^tta. Vedi Sambrucea.
Amkt Amare. (Cose inanimate)
1 eam,eli amsn Vomhra : Le came-
lie amano I'ombra. | (Pr.) Chi
sprezza amu: Chi disprezza vuol
comprare. Chi ama Ino ama i sd
sant: Chi accarezza il cane vuol
AMA
— 13
AMB
ftene al padrone Opj^. anche Bo-
■amdftlo alVamico mio ti dir^ quel-
m che cLico io. Vedi Ben.
FAjooaWI (P. N.), Amabile. Vin
mtMabils Idem.
[ Axnalass-alaa, AmmalarsieAm-
« A furia de ectseicisa el s'e
»: «A furia di accorarsi
malb ». Trass amalaa : Fingersi
Batl^arsi malato. Andd> gio — ;
er malato. Vess amalaa molto
Stare a polio pesto. « G'oo
iutt i me viddr amalaa »: <cl miei
itigni son tutti ammalati ». (Pr.)
arui siranuda VamMkui casdeU
d^ VospedoM: Quando ramma-
stranuta segno h ch'egli h
ito. Man^ ran V amalaa vet a
a el san (Manca il corr. Ap-
sa.): n chiesino fa relemosina
I>uoino.
kmalastant (Volg. ant.). Vedi
( Apphnna.
Amar. Amaro. Am^ar corns el
\ io^mch: Amaro comeil veleno. (Sen-
BO morale) *ilj'^ pero amara» : «Li' h
aniara! » Pari amara 6na robba:
Parer amaro.
— AjnarMTgia (Civ. aft'.), Ama-
reg'^are. « Quel fieeu el me amu-
reggia la vittay> : « Quel figliuolo mi
aiiiare«:^a la esistenza ».
— Amar^tt (Dolce con man-
dorle amare), Amarino. (Dim. di
amaro) « Std caffh Vh 6n poo amor-
I rett » : « Codesto o questo caff^ h a-
marino ». Amar5gnolo.
— Amarezza, Amarezza (1). « St6
chinin Vh d' 6n amarezza spropo-
ntada >» : « Questo ohinino h amaro
acciflentato ».
Amarant (P. N.), Amaranto.
Amass, Ammasso. « Gh'h U 6n
* tal amass de robba ehe sepd mingci
pas^ayn « C'^ 11 un tal ammasso di
j robe, cbe non si pub passare ». « L'a
diU su <in amass de bosii » : « Disse
' tm sacco di bugie ».
Ainatista (Pietra preziosa), A-
inati0ta>
Aoiatdr, Amatore. «i/'e minga
ionta 6n dilettante^ Vh 6n vero
anujttor » : « Non h solo dilettante, ^
un vero amatore ». L'^ minga doma
amatcr de caeeia ; V h passionor-
(1) In flor. si nsa anche In Renao di
affUxUme e d! riaentimento. A Milano non
Vk st lua w Boa da chi paria con affetta-
tissim» : «Nou ^ soltanto amatore,
h veramente appassionato per la
caccia ».
Aml>&-]iil>aa (Delle persiane a
fessolino), Accostare.
Ambasciatbr (P. N.), Amba-
sciatore. « Te paret Vam,ba^eiaU>r
del fregg » : « Sembri I'ambascia-
tore del freddo ». (Pr.) Amba^da-
tor no porta penna: Ambasciator
non porta pena.
Ambi (Due numeri al lotto o
suUa tombola), Ambo.
— Ambiett.« ^00 ciom^oac^am-
biett de vint ghH»:«Ho preso un
ambuccio di venti centesimi)>.
Ambient (P. N.), Ambiente. « Se
po minga viv in quell ambient )» :
« In quell' ambiente b impossibile
viverci ».
Amblzibn, Ambizione(l). it^Uhdn
om,m pien de am,bizion» : « £ un uo-
mo pieno di vanagloria ». « El ga
Vambizion de fass vede in car-
rozza » : « Ha I'ambizione di farsi
vedere in earrozza».
— Amblzids, Ambizioso. Amhi-
bizioson: Ambiziosaccio.
Ainbl6 (D') (D. Pr.), Di primo
acchito. « IJa vengitiu d'am,bl4»:
«. Vinse di primo acchito ».
Ambra, Ambra. On bocehin
d'ambra per el sigher: Un boc-
cbino di ambra per il sigaro. On
vin ch'el par 6wam,bra:\mo che
pare ambra.
AmbrOBUB, Ambrogio. On omm
ancam,b de quii de sant'AmbroRus :
Un uomo dello stampo antico.
— Ambrosian, Ambrosiano. JRito
rom.an e rito ambrosian: Rito ro-
mano e rito ambrosiano. «. I/* h on
bon ambrosian » : « Gli <b un buon
milanese o un buon pas^cciano ».
Ambulanza, Ambulanza. Adess
gh'^ i am.bulanz civil e i ambulanz
militar : Ora vi sono le ambulan-
ze eivili e le ambulanze mHitari.
Amed (Volg. P. N.). Vedi Amid.
Amen, Amen, Cosi sia. « Tepodet
no? Amen^ : « Non puoi? Pazien-
za!>
America, America. « JEl par che
I'abbia seopert I' America » : « Pare
che abbia scopei'ta 1' America o il
(1) II senso nobile della parola: desi-
derio eioe di gloria e meritati onoriy dal
Tolgo milanese epoco capito nella parola
amSision.
AMI
— 14-
AMO
nuovo inondo*. America/ (Escl.)
Scialo !
Amiant (Sostanza rainerale a
prova di fuooo), Amianto.
Amlclzla, Amicizia. Fa o romj)
amicisia: Striiijajerc o sciogliere a-
micizia. Amicisia de 8part\ coi per-
tich : Amicizia a prova di bomba.
Avegh 6n' amicizia: Vedi lielazion.
(Pr.) Patti chiari amicizia Idnga:
Patti chiari amicizia lunga. Datiee
e amicizia o ntessisia, rompen el
coll a la giuatizia: Quattrini e a-
micizia rompono il coUo alia giii-
tttizia.
Amid, Salda. Da Vamidai collett:
Dare U aalda ai solini da oollo.
— Amided, Venditore di amido.
Amis, Amioo. Amis vecc, giu-
raa, del Leila, de cappell, de ta-
vokt, de C€i8a, politick : Amico vec-
chio, fedelissimo, da starnuti, da
cappello Opp. da saluto, da tavola,
di oasa, politico. Amis de amis:
Amico dell'amico. Onparerd^ a-
mis: Un consiglio da amico. Serm
de amis: Servi re dall' amico. Z/'a-
mis sciresa : L' amico cigliegia.
(Pr.) MH &n amis chedSs parent:
Gli amici si scelgouo, i parenti si
tengono come s'lianno. In d[6n hi-
sogn se conoss Vamis: In un biso^no
8i pesa I'amico. A Vamis o amigh
petegh el figh,pela el persigh al ne-
mis: Chi vuoi far un piacere al-
Vamico : spicchio di petto^ culaccio
e bellico ; chi vuol tar diepetto al
nemico: ciccia di vacca e legno
di iico.
— Amlsdn, Amicone.
Amist (D. T.) (Specie di peUic-
cia), Marmotta.
Amollient, Emolliente.
Amm, Amo.
Amolin, AmpoUe. L'amolin de Vo-
li e deU'asee: L'ampolla dell' olio ec.
Amdr, Amore. 11 (Aso.) Per amdr
di einqu piagh: Per queUe cinque
piaghe o per amore di Gesil cro-
cifisso! Per Vamor di Die: Per
I'amor di Dio. f| (Terreno) Pa a
Vamdr: Far all' amore. Vess in ar-
mor: Essere in amore. Fila elper-
fett — : Idem. Toeuss d'amor: Spo-
sarsi per amore. Fiteude Vam6r:
Figlio dell' amore. Per amor oper
forza: Per amore o per forza. On
vecc che sta ancamo sii Vamdr:
Un vecchio-zenzero. Fa perd Va-
mor a 6na rohha: Levar T amore a...
Il (In senso fig.) B6eca che f€t Vi
m6r cont i oregg: Bocca clie
riva alle orecchie. « Quella tast
Ve 6n amor » : « Quella blnaibai 5
amore ». « Car el me O... d'cttnth".
« Caro amor mio ». (Pr.) Ckz se
sa d'am,6r creppa de rcdthia: CHi
piglia per amore si tiene poi
rabbia. L'amdr el ven rfe Van
minga di schH (Appross.): Amoi
fa araoi'e, cnidelta fa sdegno.
mdr de fradell atnor de coffel
Pan di iratelli pan di coltelli.
giurament d*amor duren de dlfi
sira: Giuramenti d'amore, glum
ramenti da marinaro. No gK'e i
bet senza sol, nd gh'h donna set
amdr: Non c'^ sabato senza »ol
non c'fe donna senza amore. X'«H
7ndr el pa^ssa el guant: L'Rinope
Eassa il guanto. l/'amdr Vk orh4
I'amore ^ cieco. Amdr^^ fanini «;
tdss in tre rohh che se fa con6s»T
Amore n^ tosse non si pii5 celare:
Amdr propi: Amorproprio. (Spe-'
cie di rosolio) Perfett amdr : Per-
fetto amore.
— Amoredei. Vedi Gratis.
— Amorevol, Araorevole. On
jimu — com,h : Un ragazzo amore-
volone. 1
Amorott (Uccello verde), Calen-
zuolo.
Amortizza (P. N.), Ammortizza-
re. — 6n debit: — un debito.
— Amortizzazlon, Ammortizza-
zione.
Ampl, Ampio (1), Impeto. On am-
pi de gattar: Un impeto di cataiTO.
On ampi de vojntt: Uno sforzo
di vomito Opp. Urto di stomaco.
On ampi de rabbia: Un impeto
<V ira. 1
Amplament, Amplamente. « Tel
disi amplament; cosl o insel se va
minga tnans » : « Te lo dico chiaro
e tondo; cosi non si camnuna».
. An (Sine.) di Anca (Vedi).
Anada, Annata. On antmda de
soldo: Un'annata di stipendio.
Analisi, Analisi. (T. scol.) Fd
Vanalisi: Fare I'analisi. (Conclu-
sione) In ultima analisi: In ultima
analisi. (Vol. id.) « Mi parli an(&~
lisi de lit » : « lo parlo analogamen-
te o conforme a lei».
(1) Ugtiall le voc«, non il senso. In fio-
rentino ampio signiflca grande o diffnso*
ANA
— 15 —
AND
AnallitgA, Analizzare.
logla (P. N. Civ.) (Relazione
i^ianza fra cose differenti),
lo^a. Vessegh nissuna analo-
"Non esscrci analog^a (fra <iue-
dne termini).
joanas, Anauasso.
Ich (P. N.), Anarchico.
,1>en (Sine, di Aneahen). Vedi
n.
. «Kw (T. diniusica), Ancia. Vane
\Vahoe: L'ancia dell' oboe.
Anche. « Vui vegni anea
can vialter » : « Voglio venir au-
lo oon voi altri ». « T^ee tolt »k el
\lettf » « iSi ». « J7 cZ portafoBui? »
nea quelle: «Hai con te la
tola o il fazzoletto ? » « SI ».
Iportafogli ? » « Anche ». An-
L- Oltraccio. P. E. : « J^ V/ut ciap-
£li bottf ancasi » : k E le tocc5
S'linta o per ristoro ». Aneas-
imolto. P.E.:«L'hancas8ee
se ne sia ricordaa » : « Gli h di
Ito che se ne sia ricordato».
Ancorchfe. P. E. : « Vdn
distia, ancftben eh'el g'avess el
'oi-rer*: «Lo svaligiarono an-
corch^ o qiiautimque avesse la ri-
TolteUa». Ancamo: Ancoi-a. P. E. :
« Te see ancamd ehi / >» : « Sei an-
eora qi:d f )» « Damen ancamd y* :
« Dammene dell' altro ». « Vami
aneayito des lira » : « Avanzo an-
cora dieoi lire ». (Iron.) « On poo
aneamd .' » P. E. : « Hai la fronte
di negarlo ? » « Mi 06 mangiaa
poech ». « On p6o aneamd ! » :
« Ho mangiato poco y*. « Va via ».
I (Tra fianco e coscia) Anca.
(Civ.) Anch/Rtbay Coscetto. On an-
rheUa de polaster: Un coscino di
polio.
Anchdn (Volg.). Vedi Nanchin,
Aneona (Cuslodia di imagini sa-
cre), Tabernaoolo.
Ancora, Ancora.
AniUk -ndaa, Andare (1). | (Cam-
minare) Anda adree, adMsij im-
pressa, atUtrrutf de paw, de trott^
de galoppi a gamba levada, Ion-
ian, vesinj »h, gid di seal, innans,
mdree, in strusa, a spasSf lir&n
Urdn, via: Andar dietro, adagio^
in fretta, in volta, di passo, di
trotfco, di galoppo, a gambe, lon-
(i) Innnmerevoli farebbero 1 iulbI In rul
Mtm qnesto Terbo. Diamo i pid in aso.
tano, vioinoj su e gin delle scale,,
innanzi, indieti'o, a zonzo o girel-
loni, a spasBO, via. « Podi minga
andh^ •»: «. Non posso camminare ».
Anda innam com,e i gamher: An-
dar avanti come un gambero. — a
police o a sloffen : — a pollaio o a
dormire. — a tavola : — a tavola.
— a tavola a son de campanin:
— a tavola apjiareccbiata. — a
eonfessass : — in chiesa. — ch' el
diavol el le porta: Correre in-
diayolatamente o Come se avesse i
birri dietro. A longh anda: A lun-
go andare.
Andd, in...: Andare in... P. E. :
« In montagnu, di volt, a anda in
gib se fa pttssee fadiga che a mon-
td^: « In montagna a discendere
si f^ talvolta maggior fatica che a
montare ». « Te vett in gid o te vett
in 8ii?» : « Vai verso il dazio o verso-
il centro?» Anda in f%mim 6na
rohha : Andar in fumo. — in hroetid
de bisliechin: Vedi Bislicchin. An-
da in ton o in chicchera: Vedi
Chicehera. Anda tutt in d'dn'ae-
qua: Esser in un lago di sudore*
Anda in aequa: Dimoiare.
Andh inshnma: Andar in-
sieme o assieme (1). P. E. : « Ghe
andaremm inshmma» : « Ci an-
dremo assieme ». « Sti duu color
van ben insemma » : « Questi due
colon s'acoordano ». jj « IJl me Cec-
ehin el comincia a anda lit de per
Hi » : « II mio Cecchino comincia
a rej^gersi da s6 ». || « Van minga
ben insemma » : « Stonano opp. Uno
stride suU'altro ». «. El latt Yh an-
daainsemm^aT^ : « II latteimpazz5».
Anda insemm,a la vista: Appan-
narsi o confondersi la vista. « Me
va insemma iparoll»: « Non leggo-
{yih coiTente ». Anddtintorno a bdtt
a frusta (Di ragazze gireUonc):
Andare a mosti*a.
Aiidct Ih. « Come vala / » « Voo-
/a »: « Come va? » « Me la oampo ».
I « St6 vestii el pd andd> Id, ancamd-
on poo de temp » : « Quest'abito pu6-
servire ancora un po' di tempo ».
I (In un luogo inteso) « Te see staa
/a ^ » : « Sei stato laggiil ? » H « Epor-
tapdnfeta, V h andaa Id, come 6n
fass de squelly^ (Volg.) : « E tonfete
andb a gamb'ali'aria 0 cadde boc-
(1) Voce boUatn.
AND
-16 —
AND
coni». U AndannfoRura conpoceh:
Cavarsela con poca spesa o ca-
varla pulita.
Anddper : Andare per. P. E. :
« Voo a Romma per vede... » :
« Vado a Roma per vedere... »
Afuld per fong : Andare a ceroar
i'unshi. Anda per aliam viam (1) :
Audarsene pel buco dell'acquaio.
— per cunt de...: Andare per conto
<li. P. E. : «c Adesg la fabrica la va
per cunt del Comun » : Idem.
Andhsii. Andar su. P. E.: « Va
su dalla sura e digh, ecc. » : « Va
su dalla signora e dille , eco ».
Anda su bella: Avere tre pani
per coppia o Andare di rondone
(P. U.^. — 8u i interess: Accu-
mularsi degli interessi. Va sit
adess la predica: II predicatore
•Bale ora sul pulpito o monta in
pulpito. Anda su de prezzi: Rin-
carare. Anda su per sii : Perder-
si. « Quel me pover credit Ve andaa
sii per sii » : « Quel mio povero cre-
dito h andato in fumo ». A sto mdnd
chi va sii e chi va gib: II mondo
h fatto a scale, chi le scende e chi
le sale. Aveghela sii c6n vun: A-
vere il tarlo con alcuno.
Anda via: Andar via^ Pai-tire.
Andd, via col coo: Farnetioare. Fa
<indd, via i mace: Cavare o levar
le macchie. Vore anda via el nas
del fregg : Sentirsi mozzar il naso.
(In gioco di carte) Voo via: Pas-
430 o Vado via. M. d. d. : L'e 6n
omm andaa i £} un omo andato.
Per mal che la vaga; Per mal o
male mal che la vada. lyh staa 6n
contindv anda e vegni: Pu un con-
"tinuo andar e venire. Lassoes an-
da: Lasciars andare. Vess on om,m
andaa: Esser un uomo iiiiito. An-
da sul sicur : Andar sul sicuro. —
in fila, i7i personna: — in lila, in
persona. — fina in fond a 6na roh-
ha: — lino in fondo a una cosa. —
a taston: — a tentoni o a tastoni.
« Ona robha che me pb minga an-
da gib » : « Una cosa che non mi
viioi andar giil». A7idd de so ph:
Correre co' suoi piedi. Anda coi
jiocch: Andar benone. Ai^da deso-
(1) Pu6 avero una grande quantity di
«ipt.t1n<esi e nare^chi dl Impossible tradu-
lione, Scantonare. Andar a far i suoi bi-
«>ffnij Andar a trovar I'amorosa^ eco. ecc.
Vedi Aliam viam.
ravia : Traboccare. « Zm ni^
no)*: « La mastico male >». «
toma e andaremm intes^ z
torn! domani e non ci sari^
ridire*. fl (Convenire) «.An4i€M
che mi avess dttt ^uest » : « Sarel
a provarsi o bisognerebbe ,
io avessi detto que8to». | «
va tant ? » : « Ci vuol tantoH » <
va in ton » : « Veste alia 00.04
Vedi anche in Va,
(Pr.) Chi vaeur vorga chi
vfBur manda: Chi vuole vj
chi non vuole mandi. JDovc
n'^ gh'en va: Ricohezza fk ricolii
za, ecc. Mangitty bev e caga e.
sa c/ie la vaga: N^ di tempo ii<
signoria non ti dar malinconi
Lascia andar I'acqua alia o
JHmm con chi te vee (1) e te di
chi te see: Dimmi con chi vai
diro chi sei.
(Fig.) Anda a liomm^z aet\
vede el pappa : Andar a Rom:
non veder il papa. — a cA
diavol calzaa e vestii: — a c
del diavolo calzato e vestito.
harilott : — in malora o sottoi
Era. — a fass benedl: — a
enedire. — dent e fceura col di
scors: Saltar di palo in frasca.
Anda intorno la v6s: — attorno
la voce. Aiidh del corp: — di cor-
po. Anda a Bagg a sond Vorghen
(Appros.i: — a farsi benedire.
Anda adree. — adree a on
mort : Accompagnare o seguire un
funerale. — joeura : — in canipa-
gna. — foeura de casa: Uscir di
casa. — adree a la moda: Andar
dietro la moda o seguirla. « HI va
adree a parla mal €^ mi»:*(. Spar-
la coutinuamente dime ».« Vegnem
adree » : « Tienmi dietro ». « ^l va
adree ai s6 maner, al so parla * :
«Imita le maniere, la parlata di \\u>.
Anda adree cont i bei maner: Star i
intomo colle belle.
Anda foiura : Andar in cam- ,
pagna. — fceura de ed,: Uscir di ;
casa. (Fig.) « Te vett fceura d€ ea, ,
el me car fioou » : « Torna a casa
ii^liolo,non8eiinargomento». Jin- j
da fceura depost: Spostarsi. — ds i
la grazia de JHo o aid birlo : Uscir "^
de* gangheri. Fa andct vun fceura :
(i) InTeoe di vee sarebbe vHt (vai), ma |
per amor della rima si mantiene il v«e.
AND
— 17 —
AND
.• Levarsi uno d' attomo o
o aixiT»\ilare. Anxdh faetira i
r Cad.ere i denti. «.M^e andaa
ra 6n niuce de danee » : ^ H.o
to cacoiar o cavar fuori un
cMo o un subbisso di quat-
A7idit gib. Anda gib di seal:
nder le scale. Anda gib de eor-
: Pcrd.ere V ineordatura. — de
ada: U scire di strada. — gib
f&na strada : PigUare per la tal
*. (Del sole) Anda gio: Andar
o. — (fib el cuu d' 6n eavagn:
ar giu. il fondo d' un corbello.
gia la v68 : AffiocWre. — el eo-
r: Sinontare di colore.
Arhcla in. Andare in. Andh in
rca ,• Andar in barca. Andb, in
^uor jdella neve) Dimoiare. (Del
ihlaccio) Liquefarsi. Atida in a-
.n-or, in iVdn sudor sdllf in bestia o
in f^tria, o in Crist, in bissa, anda
per i o in di Hnqu, o ses, o sett
anrtj in malora, tn nagott; andh
in fiMSSy in polver de boccaa, in
stritsa, in sii I' assa : Sciogliersi,
ftndar in amore, stillar dal caldo,
clar nelle stoviglie o darne' lumi,
entrar in bestia, a spinapesce, en-
trar ne' cinc[ue o sei o sette an-
1 ni, audar in malora, sconchiu-
[ dere o sfumare o andar a monte,
andar a fascio, andar a babbori-
veggoli, andar gironzando, andar
putla bara. An^dt in pa^ : Andar
, in pace. Anda infnga : Vedi Fuga.
And-a in strtisa: Vedi Strusa.
Andct indree. « Va indree a digh
eke... » : « Toma da lui e digli che... »
Sfann inveee de anda innam V e
andaa indree : Lo soolaro, inveee
I di progredire ha dato addietro.
' El earall I'h andaa indree : II ca-
I vallo ha dato addietro.
i — Andada, Andata. La povera
I sura Rosa Ve andada afface (Pop. ) :
La povera sora Rosa ^ proprio u-
no Hfnsoiume.
— Andant. U^ 6n omm andant,
senza borin: fi un uonio andante,
Renza boria. (Mediocre) Mobha an-
danta: Roba grossolana. | (In mu-
Biea) Andante. Aiulantin: Andan-
tino.
Andada, Andata. Andada de
rorp: Andata o flusso di corpo.
• Saradura d'dn'andndu o tnandada
»6na: Toppa ad una sola manda-
ta. AmUida e ritomo ; — e ritorno.
Andadora , Audito, Corridoio.
Gh'e bn'andaddra ehe disimpegna
i stans: C'6 un andito che lasoia
tutte le stanze libere.
Andegbett, Anditino.
Andadura, Andatura. A Vanr-
dudura la me 'par lee: All 'anda-
tura mi par lei.
Andament, Andamento. L'an-
dament d'on negosi, d'dna question,
d*6na cadsa: L'andamento d'un
negozio, d'una questione, d'una
causa.
Andanna (Per Andadura). Vedi
Andadura. (Abitudine) L'a dap-
paa sti Vaivianna de fa... : Piglib
il vezzo di fare. (Tratto dove 11
funajo torce il canapo) Andana.
Andeghee (Uomo aU'antica, o
anche alia carlona ) , Anticaccio.
La contrada di Andeghee : La via
degli Andegari. De andeghee: Al-
I'auticaccia
Aneda, Anatra. — domestica,,
salvadega, ecc. : — domestica, sel-
vatica. (Di donna sciatta che cam-
mina male) La par dn'dneda : E'
pare un'^ruatra.
— Aned&BCla, Anatraccia.
— Anedln e Aneddtt, Anatrina
o Anitroccolo.
Aneddtt (Id. per Aneddoto), Ve-
di Anedddt.
Anedd6t (D. Gr.) (P. N.) (Pat-
terello curioso), Aneddoto.
Anell, Anello (da dito). Anell de
spds: Anello nuziale. Da V anell:
Dare 1' anello. Anell con brillant:
— brillantato. (Cerchietti di fen*o
o d'altro su cui si montano le ten-
de) Campanelle. (Delia porta per
picchiare ) Campanella. / ariH
ddna eadenna: Le anella d'una
catena.
— Anelitt, Magliette. / anelitt
in di orece : Le campanelle.
— Anell6n, Anellone c Campa-
nellone.
Anema (Volg.). Vedi Anima,
N. fr. : Anema longa: Spilungone.
Anes, Anice. Benisttt d'anes:
Confettini con anice.
— Anes6n de Bressa, Anicetta
di Brescia.
Aness, Annesso. Anness (1) e con-
(1) Quando si trovi una variante (con
raddoppio di consonante) come in questo
caso, s'intende che ormai la gonte civile
pronuncia quella parola col raddoppio.
ANF
18
ANI
iiess: Annosso e oonnesso. El cor-
sin rh anness alpalazz: La casina
h anne88a al palazzo.
^ Anflbi (P. N.), AnllMo. « L'h 6n
esser anflbi » : « Ei non h carue nfe
peace ».
Anfiteiter 'P. N.), Anfiteatro.
Uanfiteater delVArenna: L'anfi-
tcatro dell' Arena.
Angaldtt (Corr. da angol rett).
Taiu on' cussa a angalett: Augnare
ima tavola.
Angaria (P. N.). Angfheria (1).
« JCl seguUa a fanirn milla anga-
rii » : « E coiitimia a farmi mille
angherie o anehe I'uoiao addosso ».
— Angaxlk (P. N.), Angariare.
(Poco U8ato).
Anger (Volg. ant.). Vedi Angiol.
— Angerott611 e Angiolln, An-
giolino. « Dopo che m'e mort el me
pover angerottellsont stada pit mi »:
« Da che mi 6 morto il mio pove-
ro angiolctto non sono stata pin
io».
^ Anglnna (P. N.), Angina. « Ul in
lett c6nt on anginna » : « £] a letto
coll'angina.
Angiol, Angelo. L' angiol cv^lod:
L'angelo custode. (Fig.) I angiol
eustod (BaH8.): I questunni. Anda
rf'an,^ioZ ; Andare d' incanto. « >S'<d
vestii el te va d'angiol » : « Quest'a-
bito ti va a pennello o ti sta di-
pinto ». Bella come 6n angiol: Bella
come un angelo o Un occhio di
sole. Canta, balla, pittura^ sonct,
scriv, lavorcLf come 6n angiol : Can-
tare, baUare, dipingere, suonare,
scrivere, lavorare come un angelo.
Angiol sgraffignon: Angelo coUe
coma o angiolino da fogna. Quieti
come un angiol: Tranquillo come
un agiiellino, Insognass de vestiss
d'angiol: ImaginarBi cose propizie,
che non esistono.
— Angiolin, Angioletto. Angio-
lottf Bamboccio. (Nome i)roi)rio)
Angiolina, Angiolo&u: Angiolina.
Angdlich (P. N.), Angelico. « M
g'a 6n caratter anqelich » : « Idem ».
Angol6s (P.>N.), Augoloso. Ca-
ratter angolds: Caratteie augoloso.
Angonia (Volg.). Vedi Agonia.
Anguria. Vedi Inguria.
Angustl&-stiaa-stiass , Angu-
(1) la PJorentino e veramente sopi-uso;
fra no! e piuttosio insistenza prepotente.
stiare. « Ch'el staga minga Zi €s
gu8tias8»m If OR la stia a a>n.j
Aniento (P. N. Aflf.). Vedi
giii, Nagoitj Nient e Distriig^
nientare.
Antm, Animo. « Fatt anim » ( AA
« Fattl animo o coraggio». « ^i
mo .' » : « Suvvia ! » « Phrdes ct* .
nim » : « Perdersi d' animo o Snij
rirsi.
Antma, Anima. Bb, Vanxmtt
Dio o al diavol: Render I'ariii]
al Creatore. Duu corp e dn'cinii
sdlla: Due anime in un n6ceiol<
Voress 6n ben alVanhna: Volej
un bene delP anima. Avegh o w
tegh de V anima: Avere o mettei
dell' anima. Mangia^s V am»»a<
MangpLarsi Taniraa. Anim del j?ur^
gatori : Anime del purgatorio. Fo*
sd, come 6n' anima dannada^ Ur«
lare come un' anima dannata. Iv^
corp e in anima: In corpo ed a-
nima. I donn g'an sett anim, e 6n
animin (Appross.): Le donne ]iaa~
no un puntb piu del diayolo. « M^ia
sia bon' anima » : « Mia zia buon a-
nima». Cura d'anim: Cura d'ani-
me. (Fig.) iVo gh'e anima viva:
Non c'fe anima nata. Tra sit Vor-
nima: Reeore I'anima. (Di uomo
grandissimo) Atiima Idnga: Ani-
ma lunga. (Escl. j « Anima sacchet-
ta/»:« Per 1' anima mia o Anima
buscherona ! » B (II centro del le-
gno) MidoUo. | (l)ei bottoni) Ani-
ma. y (Ferro arroventato da sti-
ratora) Anima.
— Animdtta, Animetta.
— Animin, Animina.Vedi Ani^na.
— Anima-imaa-imass, Animare.
« Sta sc^nna chi bisogna animalla
»jt»»6c»:«Code8ta scena andreb-
ne piu animata ». « Bisogna vede
el me cavall come el se anima a
aenti i tromhett » : « Bisogna vedere
il mio cavallo come si anima o si
sbizzarrisce a sentire le trombe. »
La conversazidn I'e aninujida: La
conversazione h animata.
Animal (P. N.), Animale. Ani-
mal de V Africa o del preaeppi : A-
nimalaccio o Buaccio. « Te see 6n
bell animal! » : « Sei un bel porco. »
« IncoeAi emm maasaa 6n' animal » :
« Oggi abbiamo ammazzato un
majale » (pizzicagiiolo che parla).
^ Anim68»aa (P. jN.), Auimavver- '
sione. « El g'a con m% de V animo-
ANM
— 19
ANO
e mi soo nd el perehe » : « Ha
l*»Htio con me e non no bo la
lone ».
l6 , Aiicora. Vedi Anca.
\ Vafisi anrao des lira de H»:^M.i
j\'i ancora dieci lire ». « G'oo It
imo el to liber » : <n Tengo ancora
Iqacl tuo libro ». « Per quella mi-
ia sorU anmo mi)>:«Per una
tseria a quel modo sono sempre
stesHo ». « Se anmo anmo Vavess
o ditt... pazienza » : « Se anco-
ancora avesse fatto o detto...
sienza ». « Se ghe saremm an-
» : « Se ci saremo ancora. « Pic-
;n anmo » : « Han ripicchiato
Picohiano daccano ».
Ann, Aiino. / ann ae la discre-
\n: Gli anni della disorezione.
ann de Mattualemm : — di Ma-
fclemme. Anda in di trii, in di
Utr* ann : Entrar nei tre , nei
^iiattro anni. Anda per i trii, i
J^uattr^ ann, ehe: Andar i tre, i
fi^iiattr' anni dacch^. Avh passaa i
.mett'ann : Non esser jpiii uu ra-
gAzzo.^ Ann climaterich : Anno cli-
matcrico. L'ann cheven: L'anno
venturo o di poi. L'ann del duu,
el mes del mai : Alle calende gre-
cbe. Capp d'ann : Capo d' anno.
On ann con V alter : Un anno per
l^altro. Ves8 matt tredes m^es a
Vann: Ksser matto l3*edici mesi
dell' anno. « L'^ ajini annorutn ehe
no se vedem » : « Sono anni ed an-
ni ehe non ci vediaino. > Porta ben
i so ann: Portar bene gli anni.
Vess niolto innam cont i ann. Es-
ser molto in Ik cogli anni. (Pr.)
Ohi fa a so mceud scampa des
ann deptt: Chi fa a suo modo
non gli dole 11 capo. Ogni ann
en pagsa run: Idem.
^ — Annett, Auuctto. La g'a i so
bei annitt: Ha i suoi aunetti.
— Annada, Annata. Annada bon~
na : Buona annata. On annada de
fitt: Un annata di pigione.
— AnnlTersarl , .^niversario.
Inrotu I'e Vanniversari della batta-
Vaglia de San Martin: Oggi e I'an-
niverHario della ibattaglia di San
Martino.
— Annual. Annuo e Annuale.
— Annualitaa(P. N.), D'ogni an-
no. « M'anpagaa la mia annua-
Hlaa » : « Mi diedero la Bomma con-
venuta d'ogni anno ».
Anna. UgUf peritt, persich de
sant'Anna: Uva, pere, pesohe
ehe maturano a sant'Anna.
Anddin, Anodin. Vedi Idqudr e
Inguent.
Andnima (P. N.). Lettera ano-
nima : Lettera cicca. 2/' h resttui
anonim : Non se ne sa 1' autore.
II (Di society) I/Anonima : L' Ano-
nima degli omnibus.
Ansa, Ansa, Destro. « J*7 g'a
daa ansa de rispondegh tnalor-
nient » : « Gli ha dato I'ansa o Vap-
pigUo di rispondergli male. » iMssa
ansa de scappa: Lasoiar campo
a fuggire.
Ansietaa, Ansiet^. Viv in, st^
in, spettd con — : Vivere e stare
in ansiet^. Aspettare con ansiet^.
— Ansids, Ansioso.
Anta, Anta, Imposta. Anta sno-
dada : Imposta snodata. J| Miva a
V anta (ai 40 anni) : AiTivar agli
anta.
— Antln. (Per chiudere la fine-
stra lasciando entrar la luce), In-
v^eti'iata. (Con carta) Impannata.
— Antinna, Sportelletto. Antdn :
Sportellone. (Nei canali naviga-
bili) Sostegno. Vedi Oonea.
Antana (Sorta di rete per uc-
cellare), Ragna.
Anteitt (P. N.) (T. foresej, An-
teatto. « Sta carta la va untda ai
anteatt » : « Questa carta va unita
agli atti precedenti ».
Antecedent (P. N.) (Che va a-
vanti), Antecedente.
Antecessdr (P. N.), Antecessore.
« 2/' c staa el me antecessor in of-
fizi» : « fi state il mio antecessore
In uffioio ».
Antecoenr (Malattia de'cavalli),
Anticuore. I «. Te see 6n gran an-
tecoeur » ( Volg.) : « Sei pur seccan-
Antecrlst (P. N.), Antecristo.
Vedi Cristdn (Modo basso).
Antenna, Antenna o Abetella o
Ritto. «J.n gia plantaa i antenn
per lafabbrica » : « Hanno gii\ pian-
tate le antenno per la fabbrica. »
H (A cui sta attaccata la vela nei
canotti) Antenna.
Antepart (Ci6 ehe nei contratti
di mezzadi-ia si leva pel padrone),
Antiparte (P. U.J.
Anteponn (P. N.) (Metterc avan-
ti), Anteporre (P. U).
Anterior (P. N.), Antcriore.
Antesin (Peecioliuo del Lario),
ANT
20 —
ANT
Affoncello. Antesitt sallaa : Agon-
celli fritti.
A]iticd.mera, Anticamera. Fa o
fa fa anticamera: Fare o far fare
anticamera. « Per lu gW e minga
de anticamera » : « Per lui o per lei
non c'fe — o portiera ». « JEl Va spet-
taa in antica^nera » : « Lo aspettb
in — o sull'entratnra ».
— Anticamer^tta (P. N.), Anti-
cameretta.
Antich, Antico. Mobil antich:
Mobile antico : « Antich come el
eaga a brasc » (Triv.) : « Antico piii
del brodetto o meglio Piii antico
del brodetto ».
— Antichitaa, Antichit^. « M
g'a in casa tanti antichitaa » : «. Ha
in casa di molte anticaglie ». « Oheu
Ve poeu ininga de sta gran anti-
ehitaa » : « Non h poi I'antichittl di
Brescia ! »
— Antigll^tta. « L'h minga mal,
ma la g' a el fit de antighetta » :
« Non h brutta, ma ha il vec-
cliino» (1).
— Antigott, Attempatotto.
— Anticament, Anticamente.
Anticipa-ipaa (P. N.), Antici-
pare. « Antxcipem la mesada » :
« Anticipami la mesata ». « Sfann
DO anticipaa la vacanza » : « Que-
st anno no anticipata la vacan-
za».
— Antlcipazi6n (P. N.), Antici-
pazionc. « Oo ricevuu 6n' antici-
pazion » : « Ricevctti un' anticipa-
zione ».
— Anticipazion^tta, Anticipa-
zioncella.
Antidata (P. N.) (Data anteriore
alia vera in acrittura), Antidata.
Antifona (Civ.), Antifona. «.L'e
chi lit con la solita antifona » :
« Ripete sem])re la stessa anti-
fona ». (Per dar a capire) « Tec
sentii l' antifona ? Btsogna pa-
gall » : « Hai sentito V antifona ?
Bisogua pensare a T)agarlo».
Antigrass (P. N.). (N. fr.) Lu-
nedl, martedi, ecc,, antigra^s: II
lunedi o martedi della settiraana
che precede qiiella gi-assa.
Antimonl (Metallo), Antimonl^
Antipast, Antipasto (1), Pi
cipii. « Gh'era on antipast de sat
dinn cavial e olivi^: «I prineip
erano di sardine, oaviale e olive
(n popolo li chiama soherz. anclii
Oominei, all'antica).
Antipategh (P. N. Vol^^.), Vc
Antipatich sotto Antipatia.
Antipatla (D. Gr.), Antijpatu
« Mi g'oo 6na gran antipaH<t pc
el gioRugh » : « lo ho una grande
o avversione per il gioco ». « j
patiss i antipatii » : « Solfre d.i an-
tipatie ».
~ Antipatich (P. N.), Antipati^i
CO. — come el dolor de venter * — i
come il dolor di pancia (Volff.). ,
Antlport, Antii)orto (2), Uscio. ;
« Ul par on antiport de sciori » t '
«fi secco come un uscio ».
— Antlportln (Piccola impoata),
Usciolo.
Antlquari,Antiquario.« Ind*6na
vedrinna de antiquari oo vist... »:
« In una veti'ina di antiquario ho
veduto. » n (Per uomo all'antica).
Vedi Andeghee.
Antiyigilla, Antivigilia. L^anti-
mqilia de Pasqua: — di Pasqua.
Antiboin (P. N., R. St.) (Solda-
to d'una legione in difesa del po-
tere temporale), Antiboino.
Antocii (D. Fr.) (Ombrello per il
sole e per la pioggia), Enttni-
cas.
Antresoll (D. Fr.) (Che sta fra
pian terreno e piano nobile), Mez-
zanine.
Anualitaa (Tribute annuo), Au-
nualiti^.
Anvelopp (P. N., D. Fr.), Busta
(da lettere).
Anzanna (Di strada), Alzaia (3).
Anzian, Anziano.^ Assessor an-
zian: Assessore anziano. (Addetto
ai funerali) I/' Anzian , e volgar.
El lanzian: Funerario.
Aoflf! Uff 0/>2;. Ohibb!
Apalt (P. N.), Appalto. « L'a toll
(I) S'approssima, ma non rende preci-
saraente la frase milanese. 11 vecchino e
relative aU'eta e al portamento insieme
(un po^ passatina)< El fa de antigJietta e
relativo alia messa delle vesti, air aria.
;nLiraiidatura anche di giovine donna.
(1) Pietanza a Fir. che vien in tavola dopo
la minestra nei desinari di famiglia.
(2) Antiporto e la prima porta d'una for-
tezza, e anche andito fra porta e porta
d'una cittk.
(3) Valzaia e veramente la fune attao-
cata alle barche tirate da cavalli con-
tr'acqua, sulla strada che costeggta il
fiume o 11 canale>
A1>A
-21
APO
appaU la polizia di strad » : « Pre-
in appalto la pulizia delle
— Apalt&-paltaa (P. N.), Ap-
Itare.
— Apaltador (P. N.), Appal-
re.
Apaxent (P. N.)) Apparente.
'i pitssee aparent che real : fi
olvero I
Apaxizibn (P. N.)? Apparizionc.
Apaxtament, Appartameuto. On
ipartament tie volt stanz ; Un ap-
krtameuto di otto stanze.
— Apartaa (P. N.), Appartato.
— Apartamentin (P. K.fi Quar-
;^eriiio.
Apatia (P. N.)f Apatia : « £J sii-
hentraa I apatia ^olitica >» : « Su-
beutr^ Papatia po]itica».
Ap^ll. Appello. Andct in appell :
AnoAre in appello. || (Milizia) Ap-
pello. Vess present a V appell : Tro-
TATHi all' — , o alia chiama (Pop.).
— Appellass (P. N.), AppellarAi.
« El 8* e appellaa e V a vint la
eaoscL » : « Idem ».
Apennln (P. N.)* Appennino.
Apertura, Apertura (1), Ernia.
Per i attertur ghe vmur el cinto
(Civ.) el braghtte (Volg.) : Per le
eraie occorre il eiuto o il bra-
ehiere.
Apertament (P. N.). Apertamen-
te. « G* oo parlau molto — » : « I-
dem ».
Apeti-etU (P. N.),. Appetire.
« Qtti ostrich i oo appetii iniDienseir-
ment » : « Quelle ostriche le ho
i;uBtate aHHaiRsimo ».
— Apetitt, Appetito. Grnzd. Vap-
petitt: Stuzzicar V — . (Sch.) La
fabbriea de Vappetitt: Lo sto-
maco. ■|Pr*) L*appeiitt Vc, la salsa
pu bonna ehe {/ne sia: Tutto h
bono coUa Balsa di S. Boi*nardo
Opp. Appetito non vuol ftalt^a.
« jSon apetitt » : « Buon appetito 1 »
— Api (Ag(c. di mela). Pomm
apt : 3iela apiuola.
Apian. Vedi Pian.
Apis (Id.). Vedi Lapis.
Aplica-lcaa-lcas. Applicai'e. « El
s'e applieaa al disegn » : « Si ap-
plied al disegno ». licL'h ancUia
a Vasta el g'a applieaa anea lit » :
(1) NM jmrlar civile si usa in tatti i
««Bsi deUa Ungua : Apertura di scol : —
delle Buole. — 4'ona $trada ferrada^ eoc.
« Ando air asta e ci ha iippli-
cato».'*
Apooaliss (P. N.), Apocnlisfle.
El cavall de VApocaiiss: Idem.
Apdorif (P. NO, Apociifo.
ApogS, Appoggio. Cerek 6n ap-
pogg: Cercare appoggio.
Apdline (In) (P. N.). Sta in a-
polline : Star in apolline. « M tn'a
servii in apolline » : « M'ha servito
in apolline o nel coscietto».
Ap6nt, Appunto. « Ohy ap6nt;
de gid che te vedi » : « Oh, api)iuito;
giacch^ ti trovo ».
Ap6ntament, Apmmtamento.
Vedi liandevd, | « Vossa te gh'ee
al mes de a'ppontamentf » : « Quan-
to ricevi di onorario al mese ? »
Apos, Dietro. jAi bambini) El
vui el sta ap6s a Itiss : L'erba vo-
glio non oresce nemmeno in Bo-
Doli. « Ma V ^ niinga ehi ap6s a
V uss, per toa regola » : « Ma non
h la via dell'orto, sai ! »
Aposltament, Apponta. « L* oo
f€ta apositament » : « L'ho fatto ap-
poBta ».
Apdstol (P. N.), Apostolo. Certi
anarchich^ adess se dichiaren apd-
stoi : Certi anarehici ora ai dichia-
rano apoHtoli.
Apostrofk (P. N.), Aposti-ofare.
Aparenza. Apparenza. (Prov.)
L* aparensa V tnganna : L' appa-
renza inganna.
Appdnha, Appena. « Se amjen-
na appenna v alza la vos lee la
trkmma come 6na foeuia » : « Se
nulLi nulla egli alza la voce cssa
trema come una foglia».
Apprendlsta (P. N.), Appren-
diBta.
Apprensl6n (P. N. AflF.), Ap-
preiiBione. Mett o sta in appren-
sion: Mettere o stare in appron-
Bione.
Apress , Appreaso. A press a
pocch : PreBBo a poco. « Veti chi
pussee apress » : « AccoBtati a me
o Fatti in quit».
Appr^t (U. Fr.), Apparecchio(l).
Da Vaprett : Dar il cartone a' pan-
nilani. (Come pasta d'amido) Salda.
April, Apriie. {Vv.) April nanca
on fil : Qnando il giuggiolo si ve-
ste e tu ti spoglia. April ghe n'ct
(I) I/apparecchio e il liscio che si da
alle tele e ai panni, ma e in disnso. Ora
e Salda.
APR
-22-
ARA
trenta e se piovhss treniun fa inal
a ni8»un : Acqua d' aprife ogni
goccia mille lire o April piovoso
auno fruttoso. April dolce dor-
rtiir : Aprile dolce il dormire.
Aproeuv (Volg. Ant.), Appresso.
Vedi Apress.
Apronttk (P. N.), Approffittare.
« Emm aproffiitaa de sta conaidn-
tura » : « Ci siamo approtnttati
dell'occasione ».
AprossimatiT (P. N.), Appros-
simativo.
— Aprossiinatlyament, Appros-
simativamente.
AproTk-provaa-proyass » Ap-
provare. El Parlament Va appro-
vaa: II Parlamento approvb.
Aqua. Vedi Acqua.
AquUa (P. N.), Aquila. Sgari
come 6n' aquila : Strillare come
iin'anima dannata. « Z/*h minga 6-
n* aquila f m,a V ^ on bravo ficeu » :
« Non ^ un'aquila, ma h un bravo
ftgliolo ». (Pr.) Gastell, aquila e ledn
in arma per tutti i eanidn (Ap-
§ro88. ) : In araldica di oastelli ,
i aquile e di leoni non v'ha
penuria.
— AquUln (P. N.), Aqiiilino.
Nas aquilin: Naso — .
Ara (l), (Nome proprio). Ara bel-
VArg. discesa Cornara, de V or e
del fin, ecc. (Appross.) : Pan iino,
pan due, ecc., pan sette, pan otto,
caaca in terra e f^ un botto, ecc.
(Lucca). I (Ordigno da maniscal-
chi) Travaglio.
Ar^-araa, Arare. Arct 6n praa
mat 8taa toeeaa: Dissodare un
prato. I (Fig.). Ara drizz : Arar di-
ritto c piu eomune Rigar dritto.
(Prov.) Se i hceu vaeuren m,inga
ard, te hm pari a zifola : Se il bue
non vuol bere h inutile il fischiare.
— Araa, Aratro.
— Aratorl, Aratorio.
Arabesch (P. N.j, Arabeschi. I
arahesch del plafon: Gli arabe-
8chi del palco.
— AraDich, Arabico. Qomma
arahica : Idem.
— Arabo, Idem. On cavall ara-
ho: Idem.
Arag6sta, Ai*ago8ta.
Aranciada (P. N.), Aranciata.
Aralda (£rba medic), Digitale.
(1) In ttalfano come s! sa k tutt'altro.
Questo nome in Toscana non fli dk.
Arildlca (P. N.), Idem. L'a
dica la toma de moda : Li'araldi)
toma in onore.
Aras (Volg.). Vedi Bcu,
Arazz (P. N.), Arazzo. Ifant
ara^z de easa Arch... : I famoi
arazzi di easa...
Arbicdcch. (Albero) Alblcocco.
(Frutto) Albicocoa.
Arbion (Legume), Pisello.
Arbitrass-traa, Arbitrarsi (1).
El sh arbitreia d^ fit de s6a testis
quella spesa: Si arbitrb o si prese
la libeHk di fare dl suo capo
quella spesa.
— Arbitri. On eapp d* arbitri :
Un originale.
— ArDitrarl, Idem. On ait arbi-
trari: Un atto arbitrario.
Arborella (Pesoiolino de* nostri
lag:bi), Alborella (da alho e signi-
gnifica pesce argentine).
Arboziiin. Vedi Erborinn.
Area, Area. Pari Varca de JDTo^ :
Parer rarca di No^. L'^ Varca- di
mincidn : fi I'arca degli imbecilli.
On'arca de sapienza: — di sa-
pienza o di scienza. L' area de
sani Peder m^arlir in sant JSu-
storg: II sepolcro di san Pietro
nella cbiesa di sant'Eustorgio..
Arcangiol, Arcangiolo. L'ar-
cargiol Gabriell: L'arcangelo Ga-
briele.
Arcano (P. N. Cir.), Arcane.
« El mr'a svelaa el grande arcano »
(Scb.) : « Mi 8vel5 il gi'ande ar-
cane». Vedi Misteri.
Arch, Arco. A sest aeutt: A se-
sto acuto. Z/'arch o Varco del Sem-
pion: L'arco del Sempione. |
L'arch di zii : L'arco delle ciglia.
LI/'am>or elpitturen con Varch e
faretra ((Jiv.) : Si dipinge Pa-
more coU'arco e la faretra.
Arc&da. Areata.
— Arohett. (Del violino). Arohet-
to. (Per pigliar uccelli) Arcbetto.
(Del trapano) Arcbetto. Architt
(Delle carrozze) : Traversine.
ArcMt^tt, Architetto. Ingegnee
architett: Ingegnere architetto.
— Architetto (P. N.), Ai-chitet-
tare.
— Architettiira, Idem.
— Architrav, Architrave.
ArchiYl, Archivio. Archivi de
(1) Voce bollata In letteratara, Tedi so-
stituto: prendersi le libertJi.
ARC
23-
ARE
t: Archivio di Stato. i<In del
arehivi de casa » : « Nel mio —
omestioo ».
— ArchlYlsta, Archivista.
— ArchlYili (P. N.), Ai'chiviare.
Jkr<ddiacon, Arcidiacono.
JLrdducca, Arciduca. Al temp
VarHduca Massimilian: Idem.
Jkrdpret, Arciprete.
'ArcjbBbrbffdn, Baccalare. Arci-
o (non comune). « JUl vceur
^^Ttdieit sit tutt, quelV arcisbtof-
^<w» » .- « QuelV arcifaiifano vuol
sempre dire la sua ».
ArciT^scoT (Dign. eccL), Arci-
"veacovo.
— ArclYescoyaa, Arcivescovado.
Arcobal^xmo (Volg.), Vedi Ar-
C€i^>aleno.
ArcolMdeno, Arcobaleno.
Arcdn (T. da fomai), Cassa-
madia.
ArcoYa, Alcova.
Ardent, Ardente. (Di cavallo)
Pocoso. I La eappella ardent : La
cappella ardente. Question — :
Questione ardente.
— Ardenttll, Ardentello.
— Ardenza, Ardenza. Visa in-
ardema: Essere in ardenza.
Ardi-rdli. < L' it ardii defamm
la 86a dichiarasion d'amdr-*: «Si
^ fatto lecito di farmi la sua di-
chiarszione d'amore ». « Come V e
9velto e ardii el td Gigio » : « Co-
me ^ lesto e ardito il tuo Gigi ».
— Ardlxnent (P.U.), Ardireo Ar-
dimento. « I^ a'd, avuu 6n hell ar-
diment » : « Eboe un bell' ardire ».
— Ardiinexitds, Ardimentoso.
« Qy^l fioRU Vh tropp ardim^entds » :
« Quel ragazzo h ii'oppo o avven-
tato. »
Ardldn, Ardiglione. « Me s'h roll
Vardidn de lu fihbia » : « Mi si
8pezz5 lo spilletto deUa iibbia».
Mettes in ardion: Mettersi in ar-
nese o in gala.
ArM, Arredo. Ared de giesa:
Arredi sacri.
Arem (P. N.), Harem.
Arinna (Volg.). Vedi Arena. De-
dree de VArenna: Fuor di mano.
Arent (Volg.). Vedi Apr ess. N.
fr.: Tira arent : Accumulare.
« Fait arent » : « Fatti piil in quk ».
« Tira arent Vuss » : « Accosta I'u-
aoio j». Fdi, arent i danee per el fitt:
Matter da parte poco a pooo i
quattrini per la pigionc.
Ar^st, AiTesto. MandoM d' ar-
rest: Mandato di cattura. (Milit.)
Arrest in casa: Arresto in casa.
— in fortezza : Idem.
— Axestk, Arrestare. « An arre-
staa el tal che Vera in lett » : « Han-
no cattura to il tale, che era a let-
to ». « An arrestaa el tal che scap-
pava » : « Hanno arrestato il tale
che fuggiva».
Arelfaa, Arretrato. Debit are-
traa de vott, nceuv ann : Debito —
o vecohio ai otto nove anni. V^s
in aretraa de notizi: Essere ad-
dietro o in ritardo di notizie.
Arg&n (D. Pr., P. U.) (Lucerna
con riverbero). Argan. (Dei teatri)
Nicchi (in dis.).
Argen (Volg.). Vedi Argin.
Argent, Argeuto. Argent plache :
Argento placch^. Argent filaa:
Canutiglia. Argen viv : Argento
vivo o Mercurio. Avegh adoss V ar-
gent viv: Avere 1' argento vivo ad-
dosso. Moneda d* argent: Moneta
d'argento.
— Argenterl, Argenteria.
— Argentln, Argentino. Vds ar-
gentinna: Voce argentina.
Arghen, Argano. Arghen oriz-
zontal: Bilrbera o Omomorto.
« Ghe voeur i arghen per carat t
foeura 6na parolla ? » : « Ci vuol gli
argani per cavarti una parola ? »
— Arghen6n, Grosso argano.
(Per la pasta) Arganello.
Arg^, Argine. Argin maester:
Argine maestro. (Fig.) « Finalment
g'dn miss 6n argin ai spes » : « Fi-
nalmente ci han mcsso un argine
alle spese*.
— Argink , Arginare. « A Rom-
ma in adree a argina el Tevere » :
« A Roma stanno arginando il Te-
vere ».
— Arginadura, Arginatura.
Argoment, Argomento. « El g' a
certi argom,ent che el persuad » :
«Ha certi argomenti o certc ra-
gioni che persuadono». (Soggetto
di commeaia, di roraanzo) Argo-
mento.
Argui, Arguire. « Oo arguii dal
so discdrs, che el g' arera di gran
fastidi » : « Ho arguito dal suo di-
scorso ch'egli avesse di molti so-
praccapi ».
Aria o Art, Aria. Aria pura, co-
lada , balsamicaj grossa, umida,
remondinna, ecc. : Aria pura, co-
ARI
24 —
ARI
lata, balsamica, grossaj umida,
Irizzanto. Iiidolsiss Vana: Rad-
dolcirsi 1' aria. Tira tropp aria :
Tirare tropp* aria. No vessegh on
fil d'aria : Idem. Anda a ciappa
6n poo o 6na boccada d'aria : An-
dare a pigliare una boccata d' a-
ria. (Fig.) Miida aria : Mutar a-
ria o paese. Vic d'aria: Campar
d'aria. Mobb de fa scurl V aria :
Cose da far str'abiliare. Vessegh
di iiovitaa o di guai per aria: Eh-
serci delle novitJl o de' guai per
aria. Fall save nanca aWaria: Non
dirlo neanche all' aria. Tira aria
cattiva : Tirar aria cattiva. Discors
in atna : Discorsi in aria. CastH
in aria: Castelli — (^olj) d'aria:
Colpo d' aria. || ( Albagia ) Alza
i ari : Alzare la coda. Cala i ari :
Baeiar basso. Dass de Varia: Darsi
un'aria d' importanza. Dass Varia
de grand' omm: Darsi I'aria d'un
grand' omo. [j ( Aspetto del vol to )
<< El me g'a I'aria de vess tin bon
diavol » : « M' fi 1' aria d'essere un
buon diavolo». AriadefamigUa:
Aria di famiglia. Aria de testa:
Aria di testa. B (T. music.) X'a-
ria de baull: L'aria di spolvero.
— de bravura : — di bravura. L'a-
ria de la pissa: — de'sorbetti. \ (In-
timazione ) « ^1 ri a .'»:« A ri a ! »
M. d. d. : Anda eon i pitt per
aria: Andar a gambe all' aria. A-
vegh semper eV venter per aria :
Avere sempre la pancia agli oc-
chi. I)i i robb a mezs'aria: Dirlc
cose a mezz'aria. Brusa la robba
per aria: Andar via la merce a
ruba. Manda in aria el ballon:
Mandar il i)allon volaute. Color
d'aH (quasi in dis.j: — celestino.
« El gatt Va pers Vari e el se ved
pit » : « II gatto s'^ sviato e non lo
si rivede ». Fass aria: Farsi vento.
Vedh 6na robba in aria : Intender
una cosa per aria. (Pr.) I strasc
van settiper alVari : I cenci vanno
sempre all'aria. Aria de filidura
mhnna I'omm in sepoltura : Aria
di finestra colpo di balestra.
— Arietta, Zefliretto. Arietta
geladfi: Sizzettina.
— AriOB. On sit arios : Un luogo
arieggiato o arioso.
Arian, Ariano. Bestemmih come
onArian (volg.): Bestemmiar co-
me un Turco o come un vetturino.
Ariditaa (P. N.) , Aridity.
Aristocrategli (Volg.). .Ve»<ii ^^
ristoeratich.
A r i B 1 0 c r a t i c h, Aristocr-fi t; i<3-a
Maner.y fa, aristoeratieh: Maixi<3i-e
contegno aristocratico. « JS^Z 9as4
pias perclik el go, di fa aristot^-r'^xd
tick » : « Mi place percli6 lia 11 ±£ul'^
o maniere signorili ». « L'e cmi- €X-r*^
stoeratich ehe ghe secca a stit «;o«iJ
mm » : « fi un superl>ioso ch^ S"
secca a stare con noi».
Arlstotel. Nel Pr. : El di» ^i^
ristotel : se te poeu avegh del l>^w^
tbtel: Dice Aristotile clie se i>ixoi
aver del bene, piglialo.
Aritmetlca , Aritmetica. «c JEJl
riess ben in aritmetica » : « Rie»oo
bene nell'aritmetica >>.
Arriva - ivaa (P. N.), Arriva^jre-
« Finalment! JSemm arrivaa » r
« Ci siamo , finalmente ! » |] (Cam-
pare) « Me pader I'e arrivaa fi^i^ot
ai norantasett » : « II mio bablx*
arrive) lino a novantasett' annl ».
II ( Di cantanti) « L' arriva fina €xi
do rfc pelt » : « Arriva lino al do di
petto ». II (Bastar al bisogno) « Fi^^
i\ ghe arrivi . pussee in Id no » r
« Fin li ci arrivo , piii in Ih non.
posso ». II (Saluto) « Be7i arrivato^z
« Ben arrivato ». H (Comprendere^
« Ghe arrivi minga » : « Non ci ar-
rivo ». II « L' e iinna arHvaa a dIX
o a fa'»'. « fe liii arrivato a dire
0 a iare...» l«.El cald V e arrivaa
finna a quaranta grad » : « II caldo
arrivo lino a quaranta gradi ».( Vedi
nnchG Mivd per certe frasi). (Pr.)
Chi tardi arriva nial el loggia: Chi
tardi arriva male alloggia. Im va
minga a c6r ma a arriva a temp :
Altro b correre, altro arrivare.
Arlecchin, Ariecchino. Vestii de
arlecchin: Vestito da Ariecchino.
Vestii come on arlecchin: Vestito
come un pagliaccio. (Fig.) <c Vui
minga pan on arlecchin » : « Non
vo^iio I'ar la figura di un ariec-
chino ». II (Sorbetto, fuori di moda)
Ariecchino (vivo a Firenze).
— Arleccbinada, Arlecchinata.
II (Sp. di bietola) Maraviglia.
Arlia (D. Lat.), Arlia, (Lucca).
Ubbia. In tutt arlii: Le son tutte
ubbie. « lAi sul giceugh el patiss
V arlia » : « In gioco patisce di ub-
bie ».
Arliatt, Superstizioso. « L'e 6n
arliatt de prima forza » : « fe un
gi*an superstizioso ».
ARM
25-
ARM
Anna e Amae. Arma
ifvea, de foBugh, traditdra : Ar-
Ikiaiiica, da fuoco, iuBidiosa.
•* d'ctrma : Porto d'aiine. Shas-
amia: Porre giu le armi.
ie^vtci Varma: Presentar I'ar-
I (Xilizia) « L'arnia di carahi-
: L'annadeicarabinieri. Piaz-
cTcLfine o d'arma : Piazza d'ar-
11. B {i^temxna,) Arma de prineipf
inrclCcs, eont : Anne o stemma ai
urincipe, marchese, conte. Fd, ar-
ia 9^ise.onta : Barellare. (Fig.) I>o-
f9ra. Vftrma del ridicol: Usar del-
*anii» del ridioolo. (Pr.) Castell,
Imq^iila e Icon Ve arma per tutt i
tanttrit, : Vedi Aquila.
— AxmlroBU, Armaiolo. (Anti-
^cainente Armor ee). La contrada
'lU Armoree : Via degli Armaioli,
— Arma-rmaa-rmass, Arinare. ||
(Aiunentare niateriale da guerra)
La Hussia la arma a tutV'anda :
La Russia arma a tutt'andarc. Q
(Di pc^rsona) Vess armaa come on
can : Essere armato fino ai deuti.
\ INelle fabbriche) Arma el tecc,
OH pant: Armare un tetto, un
ponte. Trav armaa: Travi ar-
mate. Oadrega armada^ Vcdi Ga-
drega. A man armada: Aniiata
mauo. {'Fig.) Arniass de sa7ita pa-
ziethsa : Armarsi di sauta pazieuza.
— Armada, Arraata. L' Italia
adepts la g'a on fidr de armada:
Ora r Italia ha un fiore d'arraata.
General d' armada: Generale di
escreito.
— Armadura, Armatura. « In la
salad' arma de ea^a X,.. gh*h dn'ar-
madura de Franeesco Sforsa •» :
« Nell' aiTueria di casa X... c' h
un' armatura di Francesco Sforza ».
I ( Architctt.j L* armadura d* ona
jaltbHca, d'on pont : L' armatura,
idem.
— Armament, Aiiuamento. An
sospes i armament: Hanno so-
gpeHi gli armamenti. Oggett de ar-
mament: Oggetti di armamento.
Armadl (P. N.), Annadio. Ar-
madi a mur: Arma^lio a muro.
— Armadida, Armadione (in
difl.), Grande armadio.
— Armadldtt, Armadiolo.
Aimafodrltt (Volg.). Vedi Er-
mafroditt.
Arm&&dola, Mandorlo e Man-
dorla. i/' arnuindola V h in fidr :
W mandorlo h in fiore. Oli de ar-
mandol ddlz: Olio di raandorle
dolci. Oec taiua a armandola o a
sferla de mardn: Occhi a man-
ciorla. Armandol a la perlinna:
Mandorlo confettate o tostate.
— Armandolaa, Mandorlato.
— Armandoletta, (Pasta da mi-
nestra), Semini. Iiicam,aa a ar-
mandoletta: Ricamato a mandorle.
Armandolin, Mandolino. Sona-
dor de ar mandolin: Mandolinista.
Armaria, Armeria. Vedi Arma-
dura, Sala d'armi.
Armelin, Armclllno. Fodraa de
armellin: Foderato di ermellino.
Armistlzi (P. N.j. Dopo Novara
gh'e staa on artmstisi: Dopo la
battaglia di Novara ci fu I'armi-
stizio.
Armoar (D. Fr.) (P. N.). Vedi
Armadi.
Armonega (Volg.). Vedi Armo-
nica.
Armouia, Armonia. (Fig.) Viv
in honna armonia : Vivere in
buona armonia.
— Armonica, Armonica.
— Armonium (con tasti e pe-
dali), Armonium.
Arnes, Arnese. « Cosse Ve sto ar-
nes / » : « Cos' h codesto arnese ? »
Avhgh semper i so arnes a V or-
din : Aver sempre ago e filo. || (Di
persone tristi) « Oh, I'h on hel ar-
nes/»: «E un triste arnese o un
arnesaccio ». Arnes de Questtira :
Arnese di Polizia. Arnes de ga-
lera: Arnese da galera.
Arnica, Arnica.
Aromatich (P. N.K Aromatico.
Frba aromatica : Idem. «.Fl q* a
cniaicoss de aromatich » : « Ha del-
raroma ».
Arpa, Arpa.
— Arpeggia-eggrlaa, Arpeggiare.
— Arp^g, Ari)eggio.
Arpegk-pegaa, Erpicare.
Arpia (Donna brutta, vecchia e
insottribile), Arpia (1). (Di usu-
raio o avaraccio) Arpia.
Ars, Arso. N. fr. : « Sont ars
de set » : « Brucio della sete o Ho
una grande arsione ».
Arsen^, Arsenale. L* arsenal di
Venezian: L' arsenale de' Vene-
zinni. <^Al spazzaca In el ghe dis
(1) II Fiorent. ha la frase : secco come
un'arpiaj che corrispondorebbe al nostro
seech come on ciod.
ARS
-26 -
ART
Varsenal^: La BofHtta cgli la
chiama I'arsenale ».
Arsenegb (Volg.)'Vedi Arsenich.
Arsenlch , ArBenico. « Oo com-
praa in d^l droghee 6n poo de ar-
senlch per fit niorl i ratt » : « Ho
comperato dal droghiere un po'
d'arsenico per iicciderc i topi ».
Arsgi'an CD. Fr.), Denaro. L'ar-
sgian fk to : I (juattrini fanno an-
dar I'acqua all' insii. Arsgian pla-
ehi, Vedi Argent.
Arson (D. Fr.) (Ordigno da cap-
pellai), Arco.
— Arsonk, Sfioccare,Batterc col-
I'archetto.
Arsura, Arsura e Arsione. « -S'M
ann in eampagna grand'arsura » :
« Quest'anno m campagua grande
arsura ». m-GWoo 6na gran arsura
in gola » : « Sento iu gola una
grande arsione ».
Artefaa, Artefatto.
Arterla (P. N.) , Arteria.
Artesan (Volg. ant.). Vedi Ope-
rari.
Artesian, Artesiano. P6zz arte-
sian : Pozzo artesiano o trivellato.
Artlcidcch, Carciofo. —fioron:
— raadornale. Articiocch de scim-
ma : — vettajolo. || (T. di Bprez-
zo) « Te see propi 6n arliciocch » :
« Sei un vero carciofonc ».
— Articioccdn, Carciofone.
— Articlocchin, Carciofuccio.
— Articioccli^ra, Carciofaia.
Articol, Artieolo. Articoldefond
jnei giornali) : Artieolo di fondo. ||
(Coramercio) « Quest Vh 6n articol
cha g'd, semper on gran smercio » :
« Codesto artieolo nasempre molto
spaccio ». J « Articol musica Vh 6n
CAtfu, » : « Quanto a mufliea egli h
maestro ».
— ArticoUsta (P. N.), Artico-
lista, Redattore.
Artificial, Artificiale. I foeugh
artificiai: I fuochi artificiali. M
giazz artificial: II ghiaccio artifi-
ciale.
— Artificlalment, Artificial-
mente.
— Artiflzi (P. N.), Artificio. « L'l
staa 6n artifizi del Giovann per
fantm andh debass » : « Fu un'astu-
zia del Giov.anni per farmi seen-
dere p.h ». Foeugh de artifizi: Vedi
Artincial.
Aftigliarla (Volg.). VecU Arti-
glieria.
Artiglieria, Artijglieria. JPart
scola, soldaa de artiglieria .- I*a,:
scuola, soldato di artiglieria..
Artlsta , Artista. « JT artista
usmen pocch coi letterati >»^ r « C
artisti se la dicono poco coi lei
terati ». Artista de cartell .- Cai
tante di cartello. f (Di donne xnoll
esperte in amore) « L'h dn'ctrtiM
in del gener >»:«£} un' ai*tist;a> m
suo genere ».
Artritide (P. N.), Artrite.
Arz°h ( Anatra salvatiea } |
Arz^vola.
Arz^lla , Arzella , Conchi^lia
« Certi scatol c6nt i coverc de at
zell in rohha de povera gertl »
« Certe scatole fatte a concfaig^lii
son roba da povera gente ».
Asa (Annodamento che si scio-
glie tirando uno dei capi), Cappic
Galano, Fiocco « Colla stringa 1%
faa su 6n asa » : « Coll'aghetto f e-
ce un eappio ». « Col biiul^ll 6n a—]
«rt » : « Col nastro un fiocco o un
galano ».
— As^tta. Asetta e rampin: Gan-
ghero c gan^herella.
Asca (quasi in dis.), Oltrc. P. E. r
« Asca el rhst » : « senza contare
il resto*.
Ascendent, Ascendente. Ciappa
6n gran — ; Pigliare un grand'' — .
Ascia, Matassa. On ascui de r^ff:
Una matassina di refe. Cattagh
Vascia : Trovarci ilbandolo. Cont-
p\ Vascia: Colmar il sacco. P. E. :
« E lii per compi Vascia el s'e maz-
zaa » : « E lui, per compir I'opera,
si h ueci80».
Ascoltant (In dis.), Ascoltante.
« i/' era ascoltant in tribunal sott
ai Todhsch » : « Era ascoltante in
Tribunale al tempo dei Tedeschi >.
Asde, Aceto. -^ de sd ph^ di quat-
ter lader, rabhiaa, svanitf aroma-
tich: Aceto radicale, dei quattro
ladri, potente, aromatico. Mett aid
in Vasee: Mettere sotto aceto. M.
d. d. : Mett i penser sul bart de
Vasee: Attaccar i pensieri alia cam-
panella dell'usoio. Rend axee per
tin (in dis.): Renderepan perfo-
caccia.
Asen, Asino, Ciuco. Fh Vasen:
Dar di bruscolo. P. E. : (Un ma-
rito a sua moglie) « Me sont aecort
che el Manuell el te fit I'asen*:
« Mi sono accorto chel'Emanuele
ti di\ di bruscolo ». I/avd la testa
A^N
— 5J7 —
ASQ
* — 2 Xdem. In mancansade ca-
»e yc^ irotth i asen: In man-
sa di cavalli, trottano i ciuchi.
V — dove vceur el padron:
L- « €rhe n'h insei de asen che
sant^M/^m'Non c'fe altri asini
meircato ? »
— A«nada, Aslnata, Asinaffgine,
^^nena, Cincata. <c I/hfaa I'a^na-
__ dte aarantl o de fd, V avail »:
¥*ece I'asineria di mettere I'aval-
^ t •« J>i minga sii di asnad ! » :
N'on dire scioccliezze ».
— AbtiIti, Ciucliino, Asinello.
^ — AwilTiTia, Ciucherella, Ciu-
aiet;ta , Asinella. Toss* asninna :
Tosse oavallina.
— Asii6n, Un grand'asino.
— Asii6noii, II Re degli asini.
As£alt (P. N.), Asfalto. Pavinrtent
•fe asfalt: Pavimento di asfalto.
▲suo (P. N.), Idem. « I mandi
uXJT oMlo e almen podi fiada 6n
poo »(MaTnma): « Li mando all'asilo
e intanto posso rifiatare».
Asma, Asma. « Con quella s6a
fnanera de parlct el fh vegnl Va-
^ma » : 4c Onel suo modo di parlare
fa venir ra8ma>».
— AsmaUdi, Asmatico. On ge-
tter de scriv osmaMch : Maniera di
scrivere asmatica.
Aspa, Aspo. Aspa de filanda:
^aspo.
— Aspada, Aspata.
-^ Aspin, Naspino.
Aspart, In disparte. « M^dn las-
seta aspart » : « Mi lasciarono in
disparte ». « Aspart de quell che
guadagni foeura via » : « Non com-
preso ci6 che guadagno di stra-
foro ».
Asp^rges, Aspersorio. « In robb
de henedi eon Vasperges » : « Le son
cose da non farci caso ».
Aspdrt (Volg.). Vedi Hsj^ert.
Aspitt, Aspetto. « A prtmm a-
spett la par bellissima, ma poeu...y» :
« A primo aspetto — awenta, ma
poi... ». « Ah se V h insci, la robba
la eambia de aspett » : « Se ^ cosl
la cosa muta aspetto ». H Sala d*a-
spett: Sala d^ aspetto. (Musica) On
quart d* aspett: Un quarto d'a-
spetto.
ABplrii, Aspettativa, Aspirare.
« Aspiri al post «fe... » : « Aspiro al
posto di...» I « I Fiorentin as^iren
e/ c » : « I Piorentini aspirano il c ».
— Aflplrant, Aspirante. — de
marina: — di marina. |} Tromba
aspirant eprement: Tromba aspi-
rante e premente.
Asquas (Volg.). Vedi Quasi.
Ass, Asso. Sbris corns Va^ss de
picch : Sbricio { Pist. ) come un
miserabile. / duu ass tnenen a
spass (detto nelgioco di primiera) :
Due assi fanno perdere. || L^a^s de
fhr: L'ascia o asce, diversa dal-
I'accetta.
Assa, Asse. Ogni mestee a' ct la
sda assa special: Ogni indfustria
ha la sua asse o tavola speciale.
— de imballaddr : Assicelle, o me-
glio Assicine (1) da imballatori. —
della carne: tagliere. — de la co-
moda : Sederino. — del ciccolatt :
— della cioccolata. — del pan : —
del pane. — de sopresshi tavola
da stirare. Assa di formagitt. N.
fr. : Guarda suH'a^sa di formag-
gilt: Essere o guardare guercio.
Andtb in sulVassa: Morire o es-
ser fra quattro asse o nella bara.
Vess a Vassa: Esseral verde. (Pr.)
Chi n6 rhsega nd fh ass. Vedi Bo-
sega.
— Assettinna, Assicina.
— Assa brutta, Exabrupto.
— Assada, Assito. « lassaddifaib-
brieh del dl d'incoeu in tuttpienn
de cartH de reclamm » : « GRi as-
siti delle fabbriche d'oggigiorno
souo tutti ooperti da cartelli di
riohiamo ».
Assagg , Assaggio. Cantinna de
assagg : Cantina di assaggio. ( In
zecca) Assagg de I' or: Assaggio
dell'oro.
— Assaggiador, Saggiatore.
Assalin (Ferro che rinforza la
sala dei carri se questa ^ di legno),
Pusolo.
Assalt (P. N.), Assalto. — de
scherma: — di scherma. || Vkss
ciappaa d'assalt: Esser preso d'as-
salto o improvvisamente.
— Assalt&-taa. Vedi Agredi.
— Assaltament. Vedi Agressidn.
Assassin, Assassino. <nA la cdrt
di Scisger ^volj^.) incoeu dn con-
dannua a vitta on assassin » : « Alia
corte d' Assise oggi hanno condan-
nato a vita un assassino ». ( Im-
(1) Assicincj per di'stingnerle dalle assi'
celle usate dagli scolari per rinchindervi
i libri.
ASS
— Z6 —
A»»
fn'op., aiiche immeritato) « Quel-
* assassin, dopo de avh vivuu ses
nies ai me spall, el in'elt pientaa» :
« Queirassassino, dopo aver cam-
pato sei inesi alle mie spalle , mi
pianto ».
Assedla-sediaa (Esser sempre
attorno a qualciino per ottenere
qualcoaa), Assediare. « Mia mice
la me assexlia per avhgh la pel-
lizsa » : « Mia moglie mi assedia
per avere o percli6 Ic com peri
uiia pelliccia».
— Assedl , Assedio. « El ven a
ciamamm danee fina in Vora del
disna ; Vi on vero assedi » : « Viene
a chiedermi danaro fiu uell' ora
del pranzo; h un vero aBsodio ». (]
Stat d' assedi : Stato d'.assedio,
Assee, Asaai, Abbastanza. « Ghe
n'oo assee » : « Ne ho abbastanzaw.
(Di busse) « Ghe n*h daa tant che
sia assee » : « Gliene diede tante
che bastino ». Aveghen mat assee :
Essere iucontentabile.
Assegn, Assegm). (T. finanz.) As-
segn hancari: Assegno baucario.
d (Somma fissata) « El me passa
on assegn de dusent lir al mes » :
« Mi pas8aun assegnamento didu-
gento lire al mese ». (Speranza
calcolata) « Ghe faseva s6ra molto
assegn » ; « Ci calcolavo assai ».
Assegna-egnaa, Assegnare, As-
scgnato.
Assembrament (P. N.), Assem-
bramento. « E l\ s'e formaa sn-
hit 6n gran assemhrametit»: « I-
dem. »
Assensia, Ascensione. (Pr.) Se
pio'tiv el dl de r Assensia per qua-
ranta d\ no shmm, sensa : Terzo
di aprilante quaranta di durante.
Assenta-entaa (Aft'ermare una
coea di cui altri dubiti), Asseve-
rare. Da per assentaa : Dare per
sicuro.
Assentass, Assentarsi. Assen-
tass senza permess : Assentarsi
senza permesso.
— Assent, Aasente. « L^e 6n pezs
che sont assent » : « Sono assente
da un pezzo ».
Assessor ( Carica municipale )
Assessore.
Ass6tt{Due8tecche che i monelli
scuotono Ira le dita), Nacchere.
Assicura (P. N), Assicurare.
— Assicurazi6n (P. N.), Assi-
curazione.
Assldov, Assiduo. Vess assti
a la scola: Essere asBiduo
scuola o alle lezioni.
AssUtt (D. Fr.) (Parte deU' o-
riolo), Ciambella.
Assist-slstli-sistes , Assistex^e.
Assist i amalaa : Assistere gli inr-
fermi. Bisogna assistes 671 poo vt^tt
eon V alter: Bisoja^na aiutarsi I'^xia
I'altro. Assist at esamm: Assi—
stere agli esami.
— Assistent (Nelle fabbriclxo
dopo il capomastro), Assistente.
— Assistenza, Assistenza. « J^<»
g'd, faa adree on' assistenza tal, c A.«
se po dl che Ve 6na santa » : « !H^{^
fatto a quel pover omo un' assi —
stenza talc, che raerita di e8s«r
tenuta per santa ».
Associa-ociaa-ociass, ABsoeia^ —
re. « Me sont associaa al giornal > i
« Mi sono associato al giornale ».
« El C... el flr' a des mila a8Socta€i » :
«I1 C... ha diecimila abbonati ».
— Associazion , Associazione.
— d^ tnalfattdr : — di malfattori.
Assolul^ixient, Assolutameute.
(A ragazzo) « Vui minga a^solu-
tament che te vaghet gib in stra—
da»: «. Non voglio assolutameate
che tu scenda in strada.
— Assolutissimament, Assolu-
tissimamente.
Assolv-ssolt, Assolvere. « Perstct
volta ego te ahsolvo » : <c Per qucstai
volta ti assolvo io ». « / giufati
Van assolt » : « I giurati lo hanno
— , mandato libero ». (Sciogliere
da un dovere) « Ineoeu va rhinga
a scola; in cas te assolvi mi Oi)p.
te doo. mi I'assoluzion » : « Oggi sa-
la la scuola ; in caso ti assolvo io
o sto contro io. »
— Assoluzion, Assoluzione.
Ass6lit (P. N.), A&»mito.«Mepar
che te se ahhiet ciappaa 6n ass6nt
difficilissim » : «Parmi che tu ti sia
messo in un'impeisno difficilisftimo,
e anche che tu ti sia messo a un
assunto difficilissimo ».
Assorti-ortii (Cernere e mettere
diverse qualitfl colle simili), Assor-
tire. |] (Provvisto) Ona hottega mol-
to ben assortida: Una bottega as-
sai bene assortita.
— Assortiment, Assortimento.
Assossenn e Soss^nn ( Volg.). Ve-
di Molto,
Assuefa-uefaa-uefass, Assuefa-
re. Assuefa el corp a tuU i stce:
AJfS
— 29 —
ATT
ezzare il corpo ad ogni even-
« Oh^ s6nt assuefaa dent » : « Ci
£fttto il cftllo o ci Bono avvez-
». Ved.i anche Siteffd,.
Assumm-Bsdnt, Assumerai. « 3fe
,mi mi std mearicA »:« Mi as-
o io codesto incarico ».
Assiird (P. N.), AsBurdo. « Q^iest
i on assurd hell e hon » : « Quest'^
in vero assurdo ».
Asta , Asta. (Degli Hoolarettij /
«Z: I fuscellini. [[' (Merce all'in-
canto) Asta. Vend a Vasta: Ven-
der all'asta. fl (Parte della stade-
,i») Braccio. (Del morso) I ritti. Q
Ona helVasta d'omm o de donna:
Una beirasta d'uomo o di donna.
— Astinna o Stanglietta. (De-
gli occhialij Terapiale.
Astantaxia, Aslanteria. Medieh
attant: Astaute.
AstesnlBS - egnau , ABtenersi.
(Civ.) « Ija Sinistra la s'e astegnu-
4a*'.< Ija Sinistra si aatenne dal
▼otare ».
— Astinenza (P. N.), Idem.
ABteriscli, Asterinco.
Asti, Astio. Avegh rfe V asti eon
titn: Astiare uno. — tra de I6r:
AAtiarsi. Pien de asti: Astiosaccio.
Aslarac&n (Pelliccia che in ori-
jjine venne dalla citt^ omonima),
Aittracan.
Afltratt. Afttratto. Veas semper
(utratt: Essere flcmpre astratto o
difltratto.
— Afltrazibn, Astrazione. « Fhnm
astrasioH de.,.»:K Facciamo astra-
zione da...»
Astringent, Astringente.
Astnzia , Astuzia. ¥. U d, trovcui
on'astwna per eavdssela » : « Trov6
un*astuzia per cavaraela ». On
omm pien de astuzin : Uorao pie-
no di aatutezza.
Atem. Vedi Attim.
Atom, Atomo.
Atra (Dk) (P. N.). « Bamm atra
a mi-*'.* Dk retta a me ».
Att, Atto. « iS?2 primm ail de la
eomeaia V e staa el piissee hell » :
« II primo atto fu il migliore ». Q
I att de ca&sa : Gli atti della cau-
»a. I « Bisogna fb. 6n ait de fed » :
« Bisogna fare atto di fode ».
Attaccb, Attacco. « Htamin at-
taceh » : « Stammi accosto ». J On
attaech de pett : Un attacco di pet-
t(». I « iSS dec avegh rfn qnai attaech
de quii part » : « Deve avere un
qualche tira tira per quelle parti ».
(Militari) AncUt a V attaech: Andiv-
re all' attacco, | « Quest el me pd
servl de attaech, eon quell ehe ^
success » : « Queato mi j)u6 servire
di addentellato a quel ch'^ suc-
cesso ».
Attempaa, Attcmpato. « L'e at-
tempaa, ma l'e in gamha » : « fi at-
tempatotto, ma in gambe».
Attent, Attento. ^Jj'h 6n scalar
attent » : « fi uno scolaro attento ».
« Stb attent a mi o ch\ » : «. Bada a
me o qui».
— Attenzi6n, Attenzione. Mkt-
tegh 6n poo de attemidn : Prestare
un po' di attenzione. ^«. HI m' a
usaa fidr de attensidn » : « Mi uso
fior di attenzioni o di riguardi o
di garhatezze ».
— Attentament, Attentamente.
Attenuant (P. N.), Attcnuante.
« G'an concess i attenuant (al con-
dannato) » : « Gli hanno concesso
le attenuanti».
Atterg&-gaa (Non pop.), Atter-
gare. (T. burocr.) Atterga 6na pe-
tision: Attergare una petizione.
Attesta-estaa, AttcHtare (1). (Ab-
sicurare che una cosa <>. vera) At-
testaa de honna condotta : Attesta-
to di — .
Attim (P. N.), Attimo. In d'on
attim: In un attimo.
Attiv, Attivo. Verb attic: Ver-
bo attivo. J « />*e on omm molto
attiv » : « fe un uomo molto — o
pieno di attivitil ».
Attivk - ivaa - ivass , Attivare .
« An attivaa la linea di tranvai e-
lettrich ? » : « Hanno atti vat o la li-
nea del tranvai elettrico? »« La sta
per attivass » : « St{\ per funziona-
re».
— AttlTitaa, AttivitJl. « In quel-
la sostanza gh'e ancora di attivi-
taa » : « In quella sostanza ci sono
ancora delle attivitil ».
Att6r e Attrlce, Attorc e Attri-
ce. « Modena I' e staa el re di at-
tor » : « Modena fu il re degli at-
tori». n (Legale) Fass attor: Far-
si attore in una causa.
Attoma-omo. Attorno. Anda
attorno. Vedi Atida. Manda at-
torno : Mandar in giro. Fa^s por-
(1) Aile%tare in lose, significa anche :
accozzareVyxxm. tosta coH'altra di cose ma-
terial i.
ATT
-30
AVA
1m attorno : Farsi portar in piazza.
« JEl se ten i danee ch'el tr<euva at-
torno o in easa » : « E'ai tiene le mo-
nete ohe raccapezza in oasa y^. At-
tornOf attorno: Tutt'all'ingiro.
— Attomi^-nlaa-niaAB (P. N.).
« S6n 8taa attorniaa dai nemis » :
« Fui attorniato da' nemici ». « El
se attornia de gent malfidada » :
« Idem ».
Attraent (P. N.h Attraente.
Attrassaa (Ant.). Vedi Aretraa.
Attrazldn (P. N.), Attrazione.
JOa forsa de attrasion: La forza
d'attrazione.
Attrdzz , Attrezzo. / attreez de
hottega: Gli attrezzi di bottega.
— Attrezzista (T. da teatri), At-
trezzista.
Atmto (P. N.), Attrito. « Gh'e
staa on gran — tra I6r duu » :
« C'^ stato dell'attrito fraloro due ».
Auge, Auge. Vess in auge: Es-
sere in au&;e.
Aula (P.^N.), Aula.
Aulich (R. St.). « Me ricordi del
Consili aulieh de Vienna » : « Mi
rioordo del Consiglio aulico di
Vienna ».
Aument (P. N.), Aumento.
Aumenta (P. N.), Aumentare.
Aurora, Aurora. Aurora boreal:
Aiu'ora boreale. (Pr.). IJaurora
V indora : L' aurora na 1' oro in
bocca.
Aut-aut, Aut-aut (1). Aut-auto
p^iffer o flaut : Usciamone o risol-
viti una volta.
Autentlch (P. N.), Autentico.
Autograf (P. N.), Autografo.
Aut6r, Autore. / diritt d'au-
tor : I diritti d'autore. On quader
d'autor: Un quadro di autore.
— Autordn, Autorone (puo es-
sere ironico e sul sorio), Autore coi
fiocchi.
Autoritaa, Autoriti^. / antori-
taa : Le autoritk. Acegh sossenn
autoritaa : Avere molta — .
Autorizz^-izzaa , Autoi'izzare.
« Chi I'e inai che V a a^itorizzaa a
paria in no mm me? »: « Clii mai ti
autorizzi^ a parlar in into nonie ? »
— AutorlzzazidxL , Autorizza-
zione.
Autunn, Autunno. « St6 au-
1
(1) In flor. e anteposto ad un*alterna-
liva ; in milanese vale 0 dent o fxura.
tunn oo passaa la vacanzn a
ri8>i « Quest' autunno 1* lio pa
sato a Varese. ».
Avail, Avallo. « El g*d, miss I'
vail a la camhial » : « Mise I'ava]
alia cambiale».
Avallk (P. N.), Avallare.
Avampost (P. N.), Avampoefa
« Da V avampost vedevem % T^
desch » : « Dall' avamposto ved<
vamo gli Austriaci*.
Avanguardia (P. N.), Idem. ^
ATanna, Avana. Tahacch U* Ai
vanna^: Tabacco di Avana. ^
Avanla ( Va perdendosi), A vania.
« Oo soffert on avania » : « Ho soJP-
ferto un sopruso*. *
Avantagg (T. di stamp.), A-
vantaggio. JJa halestra de I'avat^^
tagg. La balestra del vantaggio.
i (Alia francese) VessegJten d* a~
vanta^g : Essercene d'avanzo.
Avantl, Avanti. (A cM ha pic-
cbiato all'uscio) « Avanti! ». Vedi
Tnnam per tutti gli altri modi.
Avanz, Avanzo. (Denaro) ^li di
avam: Far degli avanzi. Pa Va-
vanz de Carlin matt (si sente di
raro) : Far il guadagno del Tin-
ea (1). (Proposte lusingMere) (Di
b^ceri parlando di ra^azze) «. At
pelaa nun ghe dem,m i noster a-
vanz )> : « Ai paini noi lasciamo i
nostri avanzugli ». / avam de
Troja : I rilievi della mensa Ves-
seghen d'avanz: Essercene d'a-
vanzo. On avanz de galera: Un
avanzo di galera.
Avanzament (P. N.)^ Avauza-
mcnto. «L'a ottegnuu on avatiza--
ment. Ademt Ve eapitanni)*: « I-
dem».
Avar, Avaro. Diventa avar:
Farsi avaro. n^Adess i avar inpii
come dna volta » : « Oggidi gli a-
vari non sono pivl eome quelli di
una volta ».
— Avar&sc, Avaraccio o Avaro
aordido.
— Avarlzla, Avarizia o Gran-
chio. (Volg.) «E creppa Vavari-
zia .' » : « Muoia I'avarizia ! »
Avarla, Avaria (P. N.). «<M ha-
stiment V a soffert on^ avaria » :
« La navti ha sotterto avaria ».
(Anche di inerce viaggiaute suUa
(1) In disuso; daio solo perche corri-
sponde.
AVE
31 —
AVE
via) « Jlf^ rivaa el eaffe con
at>arta»z «Idem>».
Ave, Ave. « O71 pater e 6n ave,
' id, el solit » : « Sempre la stessa
ona >».
Avfe-avun, Avere. Avegh sogn,
m,fred€l, ecc, : Avere sonno,
e, freddo. JLvegh beti, resdn,
t: Aver bene, ragione, torto.'
Jkv^h^ gittdi^i: Aver giudizio. (Col
iottuiteBO indosso) « ler sira la
marehe»a let g'aveva di splendid
hrillant » : << leri sera la marchesa
•veva deorli splendid! briUanti ».
Acegh getU (in stanza) : Aver gente.
K G*oo de €Lve ancamo vottanta lir
iel tal » : « Ho da avere ancora
•ttanta lire dal tale». M. d. d.:
Cki ghe. rt' tt avuu ghe n' h avuu :
Chi ha avuto ha avuto. « Cossa
fe gh' ee per fct qui smorfi ? » :
« Perch-fe fai le boccaccie? Che
kai? »
A.vegh del matt: Pizzicar di
matto o di pazzo. Avegh on poo
del icU : Arieggiare un tale. Ave-
gken tartti : Avere di molti c^uat-
trini. JLveghen fin desoravia dt occ:
Aveme fin sopra i capelli. Avegh
quaieoss al sol: Aver qualcosa al
sole. A.vegh di rantegh con vun:
Aver clie dire con uno. <c Avegh la
boeea eattiva o amara: Aver la
lioeea amara.
M. pr. : Quel che nd podi avh va
ehe tel donni: Farsi onore del sol
di lugUo.
Avegni ( Volg. ). Vedi Avvenire.
Avelena (P. N.), Avvelenare. «/?i
«la nianera chi la me avelena la
vitta » : 4cln questo modo ella mi
avvelena la vita ».
ATemaria, Avemmaria. JRedta
lin'avemaria: Recitare nn'avema-
ria. I (Pallottolina del rosario) A-
vemniaria. Vesa dn'avemaria in-
fijsada: Essere una monachina
infilzata. || (Tempo) Da on'avemor-
ria a Valtra: Da una all'altra ave-
marift. « In d* 6n* avemaria voo e
t6mi » : « In men che si dica un'a-
ve saro di'ritorno ».
Aveniment (P. N.), Avvenimen-
to. « In cana I'h staaldn^vero ave-
niment » : « Pu in easa un vero av-
venimento ».
Aventdr (Di chi va a comperar
o consumare in una data bottega),
Avventore. Vedi Posta.
Aversarl, Awersario. (In gioco)
Awersario. (Sul terreno in duello)
Awersario.
Aversibn (P. N.), Avversione.
« No, podi no, senti 6na vera av-
version » : « No, nol potrei ; provo
una vera avversione per lui ».
Avert ( Partic. di Dervt ), 0^ An
avert el testament » : « Hanno aper-
to il testament© ». A brass o a
coeur avert : A braccia o a cuore
aperto. | On sit avert : AU'aperto.
fl Cera averta: Cera spianata. (Di
nno intendim. ) Svegliato. || « El
farofol el sh avert » : « 11 garotano
sbocciato ». Gamh avert : Gam-
be a roncole. Tegni avert 6n ne-
qosi: Tenere aperta una bottega.
M. d. d. : « J7 uss V h avert se ghe
eomoda » : « Quello h I'uscio Opp.
La soala h quella :».
Awerti-ertil-ertiss, Avvertire.
« Se te vee via de Milan avvertem,
o famm ofovertii » : « Se parti, av-
vertimi ».
Aves, Alveo (1). ( II punto sot-
terra dove racqua rampolla dalla
ghiaia), PoUa. Miva a Vaves: Ar-
rivar a I'acqua. Alsasi i aves: Cre-
scer I'acqua sotterranea. (Fig.)
Prendere oaldanza o Rimpanuc-
ciarsi.
Avi, Ape. (Pr.) L' e minga sem-
per sdn ruga in di avi : Non stuz-
zicare i vespai.
— Avon, Pecchione.
Avid, Avido. Avid del danee :
Avido di guadagni.
— Avidltaa, Avidity. Mangia
cont aviditaa: Mangiare con — .
Avili-illi-iliBS , Avvilire. Vess
avilii: Essere avvilito. Avili la
robba : Buttar giii la roba. Aviliss
per nagott : Avvilirsi per nulla.
— AvUlment, Avvilimento. « Zi'e
pur 6n gran aviliment quell de... » :
« Gli h pur un gran avvilimento
queUo di dover... »
Avis, Avviso. I mur tutt tapes-
saa de avis: I muri tapezzati di
avvisi. L' omm che tacca fo&ura i
avis : L' omo degli affissi. Q Sta
sii V avis : Stare suU' — , intesa.
« Ghe n^hoo avuu assee deU'avis »:
« Ne ebbi abbastanza dell'avviso ».
— Avlsbn, Grande avviso o af-
fisso.
(1) Ha il suono quasi uguale, non il
setiso.
AVI
32
AZE
— Avisaddr (T. teatr.), Avvisa-
torc.
— Avisa-saa-saBS , Avvisare.
«Te avisi che Ve tard. Mceuvety*:
« Ti avviso che (i tardi. Spicciati ».
(Pr.) 0?nm, avisaa V h mezz sal-
vaa : Uomo avvisato fe mezzo sal-
vato o salvo.
Avdcatt, Avvocato. Fa V aco-
cait: Far 1' avvocato. Avocatt di
caos pers: Avvocato delle cause
perse.
— Avdcattk, Far il saccente.
— Avdcattdn, Avvocatone (di
grido). (Per celia ad avvocato
grande e grosso) « Car el nie avo-
caton » : « Caro il inio avvoca-
tone ».
— Ay6catura, Avvocatura. U-
sercita V arocalura : Esercitare
Pavvocatiira.
Avdlt (Volg.). Vedi Alt.
Avoltolo (1) (P. N.], Avoltoio.
Avbltra (Volg.). Vedi Fnori.
(A uii oggctto smarritt)) « V6i ti
ven avoltra » (Volg.) : « Mostrati se
hai un po' di core ».
Azara, Azzardo. Per aszard:
Per caso. Gionugh dc aszard: Gio-
co di azzardo. Mattes a on azsard:
Mettersi a rischio.
— Azardli-ardaa-ardass, An-i-
schiare. « A/Z s'c nanca azardaa de
parla » : « Non ari'iHchib nei)pure
di aprir boeca ».
— Azardos, Azzardoso. Vess
tropp azardos : Essere troppo av-
ventato. On' impresa azar^^€^,
Un'irupresa azzardosa (1).
Azeri), Acerbo. On persegh cts^
a7icamd : Una pesca ancora a,cei
ba. (Fig.) « A7 giovinetto Ve cxr^^,^^
mb on poo tropp azerb, per ^flM
la eort ai donn » : « II gioviiicel
h ancora un po' acerbo per far* 3
corte alle signore ».
Azlenda, Azienda. Vhss qu^ll cA
fa anda tutta V azieiida : IC»8»<
quello che fa andar innanzl -tixtt
I'azienda. Azienda sballatUt .• A
zienda spallata.
Azl6n, Azione. D^ cunt di »
azion : Dar conto delle proorfi
azioni. || (Maltrattato) « jE7 7rt* hi
faa on' azion che ghe la perdoiva^
roo niai phyn « Mi fece un'azio-
naccia cnc non gliela perdoiier<i
niai ». II (SocietJi bancarie) Azione,
« Oo compraa cent azion de la... > j
« Ho comperate cento azioni
dell a... ».
— Azidnista, Azionista. iy' as-
semhlea di azionisti: L'assemblea
degli azionisti.
Azur, Azzurro. Da Vazzur a la
biancheria.
Azzal, Acciaio. Adess i basti-
ment de gnerra tn tutt corazzaa de
azzal: Oggidi le navi da guerra
sono tutte corazzate.
— Azzala-alaa, Acciajare.
— Azzalin, Acciarino. lazzalUt:
Gliacciaiolini. Vessdnazzalin bres-
san: Essere uno zolfino (famigl.).
B
B (si pron. bee), B (si pron. bi).
Bab&O ( a bambini ) , Babao.
« Guard-a, Nin, eke foo vegnl el ba-
bao » : « ])ada, Nino , che vieno il
babao ». « Brutt babao ! » : « Ma-
sehera da fogna».
Babbi, Babbo (2), Babbio (Volg.).
(1) Tutte lo volte, anche in lontano pas-
sato, che un Milanese vedeva un avoltoio^
mancantlopli la parola vernacnia usava di
quelle della lingua, senza pur credere di
parlar italiano.
(2) Babbo toscano poro ha in dialetto il
suo corrispondente in Papa alia francese.
R Papa si dice pure a Firenze invece di
Babbo.
Anda al babbi: Andar a babbori-
voggioli. II « Te see 6n gran babbi »
(fam. ):«Sei un gi'an babbeo o
babbano ». « Ghe rwnr alter bahbi
che el to » : « Ci vuol altro muso
del tuo ».
Bab^ll (Volg.). Vedi BaUlonia.
N. fr. : Pari la tor de Bahcll: I-
dom.
Babll6nia , Babilonia. « Qmlla
soeietaa de anarchieh Ve dwa vera
balnlonia » : « Quella societii di a-
(1) Voce bollata. Si dovrebbe dire arri-
schiata.
BAB
— 33 —
Bjrc
ijfi h iina vera babilonia ».
jiidonn faseveti, gib in c6rt, 6-
hahilonia de n6 d\y*:<i^ Quelle
le gill nel eortile; un vero pas-
Lo ». J (Bottega dove si vende
li erba fascio) Babilonia. Ve-
_ache Quarantanove.
kboin, Babbuino. Faeeia deha-
• Faccia o viso di babbuino.
, Baccalli (1). Polenta e
il^: Polenda e — . merluzzo.
L,Baccano. « T' esentiista-
' rke haecan faseven i eidcch in
i^f •* i^ Hai sentito Htanotte
baccano facevano giu nella
la g\{ ubbriachi ? »
- Baccaneri (Piil sguaiato), Bo-
a baccano.
■ Baccana, Far baccano.
Baocli (VolgO. Vedi Bacco.
[BacGbdita, Baccbetta. Quatter
^schcH: Quattro fuscelli. (De'pa-
erai) Stecche. (Per batter i pan-
Vetta. (Per batter lana) Caraa-
(Di tamburo) Bacchetta. (Di
ro per misurar liquidi al dazio)
iza. (Pel fucile) Baccbetta. (Di
polajo o di ^abbie) Gretola'. (Per
l^llar uccelli) BaccJietta de veseh:
Persra. f«JSl g*d> i gamb che paren
cchett y* : « Ha le gambe che
fcion fuscelli ». « Ulg'it i brazz che
tren bacehett » : « fia le braccia
^ Jie paion baccbette da tamburo ».
I Bcteehetta magica: Baccbettina
utata. Comandd, a biiechetta : Co-
mandare a bacchetta. R Onri bae-
eketta de zoeedr: Una filza di zoc-
eoU.
— Bacchettada, Bacchettata.
— BacchettiiiiLa, Baccbettina o
Mnzzetta.
Bacchetttn, Fuscellino.
Baccliettdn (P. N.), Bacchetto-
ne, Baciapile.
Badaccia (Volg.). Vedi C6nca.
Badaccdl (Volg.). Vedi Brelbcch.
Badllil (Volg.). Vedi VaHm.
N. fr. volg. : « Ma ti te bacillet » :
« Ma tu fameticbi o dai in ciam-
panellc ».
Baddcch, Bamboccio, Bacioceo
(Mont. Pirttoieai). « Car el mh bacr-
rioeeh / » : « Bambino mio I » « Che
bell haeeioeeh / » : « Che bel bam-
boccio ! »
(I) Baeeald da] popolo fior. lo %\ dice
Attcbe di aomo frrelfgloso, ohe se ne tienc
• ne m pompa.
— Bacloccdn, Baeioecone (Pist.).
*i Guar da la mia car a baccioccona»:
« Guarda la mi'cara pacchierona».
On baceioccdn de vun : Un sempli-
cione.
Bacol, Baccellone.
Bacucca. Vedi Veggia.
Bada-adaa, Badare, (1), Acoosta-
re. « Bad^ qtii gelosii che ve^i tropp
sol » : «Accosta quelle persiane che
c' h troppo sole ». Tegni badaa
Vus8 » : « Tener 1' uscio socchiuso
o a fe88olino)».
— Bada. N. fr. : Vhss in bada :
Essere vSocchiuRo.
Badalucch, Badnlucco (2), Bada-
nai, Tatt'eruglio. « £ allora e sue-
chs tin grail badalucch» : «E allora
aecadde un gran badanai o taffe-
niglio ». II « Rohba a badulucch » :
« Robba a bizzeffe ».
Badan, Bonaceio. « Pover ba-
danf » : « Povero bamboccio ! ».
« L'e 6n bdn badan^: « fi un buon
pastricciano ».
Badee, Baggeo. « Te see 6n gran
badee / » : « Sei pure un gi-an bag-
geo o bacocco ! ». « L' e 6n badee
che capiss nagottyn « f] un cre-
tino che non intende nulla ».
Badessa, Badensa. Pari ona ma-
der badessa: Parer o CBsore una
madre badesea. Stare a badeasa.
Badial, Badiale. Vess badiul e
loM (Ant. e volg.) : Eshot badialo.
Baaila (Strumouto per lavori di
ten-a), Badile, Pala.
— Badllant, Manovalc da pala.
— Bai, Badile. *
Badlnk (D. Fr.), Celiaro, Mot-
toggiare.
BadlroBUla (In), A fcRaolino. Occ
in badiroeula: Occhi Hocelmifti.
Baffl , Baffi. « Sto vin el a' a i
bajffi^ : « Questo vino <> coi baffi».
Vedi Barfns. Ona donna c6nt i
baffi: I^na donna coi bafli.
Baffldn, Battbne.
Bagagg, Bagaglio. Fa su elba-
gagg: Far fagotto. (Militare) Con
arma e bagagg: Con arnii e ba-
gaglio.
Bagaggeri, Bag.ngliume.
Bagal, Bagaglio (3), Kagazzo.
(') Eguale nel saono, difference nel sf-
gnifcato. Al Badare corrisponde Otiardd.
(?) Voce antiquata, che si dk per la
nota ragione.
(3). S^e vedato plti sopra che bagaglio
3
A
BA(?^
-34-
BAG
« Te see 6n orrnn o 6n hagai ? » :
« Sei Tin uomo o un bambino ? ».
— Bagaln, Bambino.
— Bagaldn, Fancinllone.
— Bagalott, Ragazzotto.
— Bagaiada, Ragazzata.
Bagardn (P. N.) (Monete di ra-
me), Bagberone.
Bagatella, Bagattella. « Piceola
bagattella/^ : « Una bagattella ! ».
« JEI sard, la bagattella de mnt'ann
ehe nd se vedem » : « Sark la — o la
beUezza di vent'anni che non ci
vediamo ». | (T. di tipog.) Bottello.
Bagatt, Bagatto (1), Ciabattino,
Papino. « Va gib chi dal bagatt e
fct risolh stipapdzzy^ (Volg.) : « Por-
ta al ciabattino questi stivaletti
da risolare ». R (II primo de^taroc-
cbi) Papino. M. d. d. : Scartd ba-
gatt: Tirarsi in disparte o Votare
il Baeco o anehe Abbassar visiera
Opp. Dar nelle sentate.
laagher (D. T.) (Specie di vei-
colo), Baghero. ^Innanz col ba-
gher o eon sti bovitt !yn*f.l£i faccia-
mo bella testa I o Innanzi col ba-
ghere ».
Baglan, Bagiano. «^L*l 6n ba-
gian / » : « E un semplicione ».
Bagianada, Baggianata. « Di
minga sii de bagianad » : « Non
dire scioccbezze ».
Bagn, Bagno. — a vapor, de
mar, at ph, medicaa, ecc. : Bagno
a vapore, di mare, ai piedi o pe-
diluvio, medicato. Stamliment de
bagn : Stabilimento di bagni. (Re-
cipiente per far il bagno ) Ti-
nozza. I JL bagn maria: A bagno
maria. P. E. : « Quell baloss el ra'dt
rovinaa a bagn maria » : « Quel
briccone mi ba rovinato senza che
io me ne accorgessi ». || (Liquido
per tingere) Tinta.
^Bagna o Bagniffa, Intinto. «A
lii no ghe pias che i pitanz con la
bagna » : « A lui non piacciono cbe
le pietanze coll'intinto ».
Bagnli-agnaa-agnass, Bagnare.
Bagnd, el bheeh: MoUare il oeoco
o metter il becco in molle. Ba^na
el nas a run: Superarlo. — el
xjorrisponde inrcce a bagagg^ mentre il
nostro bagai vuol dire ragazzo-
(1) BagaiU) non e voce comune a Fi-
renze.,Ma in ogni modo Big;nifiea tatt'altra
oosa. E una aorta d*albero ohlamato anche
BagoUtro»
rost: Pillottare, ungere l'a3n*osti
— ipcign : — J spruzzare o inuLiuid^
la biancbena. — la zupjta .- Bai
gnare la zuppa. — la cal^tMJLc IBm
gnare la calcina. — la pe9%ftit i§
del carimaa: Intingere la pezutl
neU^ncbiostro. Betffnit do cctntM
de 8vd6r: Sudare due camicie. —.
i vassH o i Hnn: Ba^are i tiii£
BagncMs de capp ax ph: Inzup-
parsi d'acqua dai capo alle pian^,
— Bagnada, Bagnata. «c &' o«
doM 6na bctgnada ai fi6r » : « Ho
inaffiato i fiori*.
~ Bagnadinna. « Emm ciappaa
6nu bagnadinna >» :« Abbiam presa
una scosserella di piogj^a».
— Bagnaroau. Bagnajolo.
— Bagnuscia-usclaa-usciaas^
Bagnuccniare (non com.). « JPcr-
e?ih fee. bagntiseiaa gip in sta mch-
nera ? » : « Percb^ nai fatto tanto
guazzo co8ti?»
— BagnuBceri, Fraciduna^e, Fr»-
diciume. Fa 6n bagnuaeeri — • Far
guazzo.
Bagol. (Stereo di pecore e capre),
II pecorino e Cacherelli. fl (Pon-
duccio di tabacco in pipa) Bago:
Morcbia. | (Prbttole) « Semm, atcia
/i a cascid quatter bagol » : « Sianao
stati li a sirottolare un poco ».
Bagolli-olaa, Sfrottolare. « JSl
a^htfermaa a bagola gid de lapor-
tinara » : « Si ferm5 givi in porti-
neria a ciarameUare ». (Piti inten-
sivo ) « Ven minga chi a hagoUt ,
come el td solit » : « Non venirmi a
piantar carote com'fe tuo vezzo ».
J (Per tremare). Vedi BarheUh,
— Bagolbn, Ciaccione. Btwolon
del luster: Gran ciaccione. Bago-
lino (Pistoia) (per omo da nulla).|
Bagordi, Bagordo (1). Fit bagor-
<^i (Volg.): Straviziare. (Meno for-
te) Far gozzoviglia (non pop.)
Bagdttola (Enflatello prodotto
da morso di zanzara o simili), Coc-
ci51a. « Sont levaa sii pien de ba-
gottol » : « Mi son levato pieno di
cocoi51e ».
Bah! (D. Fr.j (P. N.), (Inter, di
sorpresa di cbi affetta modi alia
francese), Gu4 ! « Bah ! ehi vedi / » :
« Gufir, cni vedo ».
(1) Bagordo in fior. 6 piti propriamente
tftnto : if ritrovo di orapuloni, qoaato la
orapala iteiia.
n
BAI
-35-
BAL
Bai ( Mantello equiiio), Baio.
-, seur, doraa, tMrtLScta, rahi-
: Baio, chiaro, osouro, dorato,
iciato, rabicano.
laia (Cosa daridere), Baia. Dct
baia: I>ar la baia. xH de baia:
per celia. Fci de baia: Fare
burla. Giugd, de haia: Giooar
noccioli o da nulla.
Balk - alaa - aiass , Abbaiare.
Tutia noit 8*^ sentH a baidi i can
! 4e ia cassirtna >» : « Tntta notte si u-
£ nn ^*ande abbaio nella Casci-
na »• « JSaia la Lilla. baia la mar-
€ke»a » : « Latra la Lilla , grida la
marcliesa >». (Di persona) « In easa
Ht n*6l fh che ba%dy> : « In oasa non
& che abbaiare Opp. E' grida e
tetta foco tutto if giorno ». « N6
r^ b4in. de. bQih, che aott'a la cap-
pa del eamin » : « Non h buono di
abbaiare cbe da lontano, come un
ean cla pagliaio ». | (Invece di riu-
Mbre) « Se nd baia vun , baia V al-
ter ^^z it Ij'Tino o I'altro oi azzecca ».
(Pr.) Cart che baia nd mord : Cane
che abbaia non morde.
Balada, Gridata o Sgridata. Ba-
iad de lira : Rabbufii deU'ottanta.
— Ba&adixma, Sgridatina.
— Balaffk-iairaa, Sbaiaffare (A-
reszo ) , Sbraitare. « Lit quand el
po shaiaffa o di sti di a^snad I'h
tuii eoce o Vh tutt a pait o VI tutt el
«d » : « Se pub sbraiiare e dir scioo-
ehezze h nel suo centro o nella
«ua beva».
— Balaustra, Balaustrato.
Balb (Pesce), Barbio.
Balck. Desistere. Balch de
pintuv : Kestar di piovere o spio-
"vere. « I/'aequa Ve halcetda da 6n
pezz, nut i strad in anmd betgnaa » :
« Bono molte ore cbe h restato, ma
1e strade sono fracide ancora>».
Soled el vent: Cabnarsi il vento.
Baled el doUir: Scemar il dolorc.
Baled o meglio dd gid la rahbia :
Deporre 1' ira, Cominciar a rab-
bonirsi. « A tealer primma ae fa-
teva di gran pienn, ma adess h
haleaa la gent » : «... ma ora h un
po' 8fiiriato».
Balddria, Baldoria. Fa baldoria :
Fare baldoria: «/n ed soa gh* i
aemper haidoria : « In casa sua ^
tuwuno spasBo da mattina a sera ».
BaJrtwcimlTl, Baldacchino. I (Del
letto) Parato. (A sopraoielo) Pa-
digHone.
Balee o Balista, Carotnio. « Te
see puranca 6n gran balee » : « Sei
pure un gran sbaUone ! »
Bal^nna, Balena. La pesea di
balenn: La pesca delle balene.
Baeehett o stecch de oss de balenna :
Assicciole o steccbe di ossi di ba-
lena. I (Fig.) Vhs o andh in ca
balenna : Essere o divenir ub-
briaoo.
Balestra (strumento da tipo-
grafi), Balestra.
Balestrera (In dis.) (Finestra
inferriata), Balestriera.
Balla, Balia. Baliasutta: Balia
secca o anche Bambinaia. Bat via
a bctlia: Dare a balia. « De che
Voo daa a balia I'oo pit vistyn « Da
poi cbe I'bo dato a balia non I'ho
Eivl riveduto ». Tirh achde baila »:
»evar da balia. « La pcir 6na bai-
la yn ^ Pare una balia ». Avegh i
ann de la baila e poeu i scalin del
Dpmm: Aver gli anni proprii e
quelli della balia o della culla. (Far
aspettare) Tegnl a baila: Tenera
balia. (In strada) Tener a piolo.
— Bail^tta, — piccola e giovine.
— Bailascla e Bailonna, Ba-
liaccia e Baliona.
— Bailidiira (Prezzo delValatta-
mento), Baliatico. (Istituz. di ben.)
Baliatico.
— Ballott (n marito), Balio.
BallaUch, Baliatico (l). « In tutt
el temp ch'h duraa el baliatich)*:
« Idem ».
Balondtta, Baionetta. Mett la
baionetta in canna : Armar la baio-
netta o baionetta in canna. P. E.:
« In vegnuu a Vincontra de nun
a baionetta in canna )» : « Ci ven-
nero inconti'o a baionetta spia-
nata » | (Fame) « G^oo sott i baio-
nett » : « Ho una fame che la vedo
Opp, Patisco la baionetta ».
— Balonettada, Baionettata.
Balablott (T. spr. applicabile
a molti casi), Disperato. « Elghe
voeur det la tosa a quel balabiott?y^\
4c Vorrebbe maritar la figlia a quel-
lo spiantato ? » « OA brutto bala-
biottf el g'd> avuu elfidegh de damm
a mi de la veggia stria/ » : « Brutto
(1) A Firenze si dice Fare un baliatico
qnando per mercede la balia piglia ad
allattare bambini altrui. A Mllano ha si-
I gnlfleato della mercede e di una istlln-
* done di benefleenza.
BAL
-36-
BAL
ma^calzone; ebbe il coraggio di
ehiamarmi vecchia strega ». « Mi
viii minga avegh a ehe fa eont i
balalnot't ! » : « Noii voglio aver a
fare coi diHperati». oi^Qtiellhalahiott
del so avocaU...» : « Quel cavaloc-
chi del 8110 avvocato».
Balabdntemp (Chi getta il suo
tempo a non far nulla), Michelac-
cio, FannuUone. Girellone.
Balandra [Uomo senza carat-
tere), Mancaior di parola o Ban-
deniola e Ventarola. « T'ee de fi-
datt de quella balandra? » : « E tu
ti. sei fidato di quella fraschetta?*
Balans^ (D. Fr.) (Term, di hal-
lo), Balancez. «Balanse vo dainm»:
« Balanoez vos dames ».
Balanza, Bilancia. Mett, sta,
tegnl in halansa : PoiTe, stare, te-
nere in hilancia. j| Mett sulla ba-
lanza: Metter nellahilancia. {(Tra-
versa per attaccar cavalli) Bilan-
cia. |I (Rote) Bilancia.
— BaJanzln , Bilancina. 0 ( De'
cari'ozzai , \ii\i piccola della balan-
za), Bilancino, Bilancette. M. d.
d. : Vtm a stanga e V alter a ba-
lansin: Essere macchiato d'una
pece o Uno ruha le pere, I'altro
liene il sacco.
— Balanzdn, Staderone.
— Balanzlnee, Staderaio (che
fahhrica e vende). || Staderante
(che sta al banco alia stadera).-
BalauBter , Balaustro. ( Fig. )
Udmp i balauster: Rompere le
scatole.
Ball, Ballo, «. A la Scala dan
opera e ball » : « Alia Scala si dtl
opera e ballo ». Festa de ball: Fe-
sta di ballo. Ball niasehS: Veglia
con maschere. (Fig.) Fd, el ball del
ritorno: Far il hallo del ritomo.
Da el ball del pianton : Piantare
una ragazza o far il hallo del pian-
tone. Pianta in ball : Piantare ne-
gli impicci. (Pr.) Quand s'e in ball
bisogna balla : Quando s'^ in hal-
lo convien hallare.
— Ballk-allaa, Ballare. — el val-
ser: — il valzer. Ballet sulla cor-
da : Ballar sulla fune. ( Di balle-
rina hella che balla male) Balld, o
canta bell: Bella ma cagna. Twu
sii a ballet: Prender a ballare. P.
E.:«3f'a tolt su nissun a ballet »:
« Nessuno mi ha prosa ». H Ballh
la vista: Ballare gli occhi. «.St6
tavol cki el balla » : « Questa tavo-
la trahalla ». Balla i den^t in boc^
ea: Ballar i denti in hocca. Q (la
certi giochi di carte) « Jfc tocea de
balla » : « Mi tocca di pasaar la
mano ». || jLa balla l\ sui einqu lir
e cinqu e des: La hatte fra le cin-
que fire e le cintjue e dieci c. Ghe
po balla denter i ratt: Ci possono
hallare i topi. « Ma saront propi
semper mi quell che balla ? •» i« Ma
che ahhia a toccar sempre a me ? »
(Pr.) Via la gatta bailu i ratt:
Quando la gatta non h in paese i
topi hallano.
— Ballascia, Ballonzare (1) e
Ballonzolare. « Ma che tnatxera de
ballascih! » : « Che brutto modo di
hallare I Opp. Che ballar senza
garbo ! »
— BallabU, Ballahile. « Adtss el
pubblichf in di oper, el vmur i hal-
labil » : « Ora il puhblico nelle ope-
re in musica vuol vedere i haua-
hili ».
— Ballarin-rinna , Ballerino.
« JE'Z ballarin di pass a duu el va
gib de scagn » : « II ballerino dei
passi a due h passato di nioda ».
« Te me paret 6n ballarin » : « Tu
mi sembri un bel girandoUno ».
Ballarin de corda: Funamhulo.
Balla, Balla e Palla. Vess de
balla con vun : Esser di palla o di
balla con uno. I (Involto di mer-
ce) Balla de sedM, de lanna : Balla
di seta, di lana. J (Ubbriacatura)
Ciappa la balla : Prender la — o
la sbornia. H (Al bigliardo) Vess in
balla : Essere in palla. Q (Da armi
da fuoco) Ball de canon , de
s'ciopp » Palle di canone, di fu-
cile. « Jj'e andaa via eonne 6na
balla de s'ciopp » : « Aud5 via co- j
me una palla di schioppo ». | (Nel-
le ballottazioni) Balm nera o bal-
la bianca : Palla nera o palla hian-
ca. B (Diceria non vera) Carota. P.
F. : « Balle romane .' » : « Le sono
carote ». || « Rompem, o secekem
minga i ball » (Volg.) .- « Non mi
rompere gli stivali, le scatole, la "
devozione, le tasche, i santissimi
cordoni, i sonagli e perfino i ze-
bedei ». « Shmm staa U a caseik ball
ii) Ballonzare non e in toscano il vero
spregiativo del hallare; ma piuttosto il
ballar tra pochi alia buona, o svogliata-
mente. Piuttosto il haUomolarecorn^^on-
de al hallascid.
BAL
37 —
BAL
tmHa sira >» : « Siamo stati li a sbal-
bstie tutta sera ». Jiimettes in bah-
ia: Rimottersi in palla. J}ci la
btUia: Dar la soia quadra. Balle
romans/ Fole ! Sbailonate ! Chi
n6 gh*e terra defh ball » : « Questo
non h terreno cia p6rci vigua ».
J — Ball^tta,. / balUtt del lotd:
Le palline della lotteria. Fatss su in
\hfUiett: Appallarsi. P. E. : « Quel-
\la latha lassada la in quella ma~
}nrra la 8*hfada su tutta in ballett)*:
« Quella lana trascurata a quel
modo la si ^ tutta appallata^.
. — Ballin-Utt, Pallino. || (Bi-
^jeliardo) Ballin de trii o de quat-
iter.* Pallino da tre o da quattro
■piinti. Ballitt de s'ciopp: Pallini.
I Ballin de presonee : Poltriccio o
I saecoue da carcerati. On Ihtt eome
' «» ballin : Un canile. (Pig.) Tacea
ballin : Avviare un discorso lungo.
Balletton , Goccioloni. «. L' era
earich a tresia o a balletton ? » :
« Ci aveva messo pallini o goccio-
loni? >»
Baloar (D. Fr.), Passacordone
(T. di cappellai). (Come idiot.) B6~
ifiar, Ramino e Bouloir.
Baldcch, Balocco (1), Balogio.
Rohha a balbceh: Rooa a bizzetfe.
I Balogio. « Sont balbceh » : « Oggi
(son balogio I >
Baldn, Pallone (Areostato). Pal-
lone volante. (Fig.) Anda in del
halon: Andar in malora o al bu-
licame.(Pergiocare)Pallone. « Giu~
ga al baldn: Fare al pallone. (Fig.)
« Jf '« eapitaa el baton in sul bra^-
zal » : « Mi venne la palla al bal-
zo ». (Di lico 8odo) « Buttel via, Ve
6n &a/on » : « Gettalo via, fe acer-
ho o al latte ». (Da luminaria) Ri-
ficolone. (Malattia alio scroto) « El
ra intomo ck'el par ch'el ^* abbia
gid el baton » : «TC' cammiua che
seinbra imbracato ».
— Balonin (In tutti i sensi), Pal-
loncino, Picluno acerbo.
— Balonlsta (In disuso). Vedi
Areonauta. || Invecc di Balee, Ca-
rotaio.
— Balonee, Pallonaio.
Baldrd, Balordo. « £l vofur vess
(1) Baiooeo aguale nel suono dice tut-
t altra eosa. Balocco e giocattolo sono si-
nontmi. Soltanto che il balocco 6 gingillo
cll minor mole e minor spesa. CorriBPonde
a belee non a balocch.
6n carnovaa bnlord » : « Vuol esse-
re un carnevale balordo ». (Intro-
nato) « Stamattiniria sont balord » :
« Stamattiua son balogio Onp.
mezzo gi-uUo ». Trdb balord : In-
tontire altrui o fare balordo. « Pa-
der sdnt balord » : « lo sto coi f ra-
ti*.
— Balorddn, Capacciaia. | (Ma-
lattia degli equini) Capogatto.
— Balordaegin o Balordlsia
(Volff.), Balordaggine.
Baioss, Bii'baute. On baloss faa
t finii : Un fuiiante matricolato
o di tre cotte. « Ul m' a faa on
tir de baloss » : « Mi fecc un tiro
da birbone ». « Che fredd baloss ! »:
« Che freddo birbone o cane ! »
i^Quell V h baloss! » : « Quello h fur-
bacchione ! » Spuzsa de o avegh
del baloss: Puzzar di birbone.
— BalOBS^tt, Bricconcello. Q 1
balossitt: Nervetti di vitcUa.
— BalOBBOn, Furfante.
— BalOBsada, Bricconata e Tiro
da birbone.
Baldtta N. fr.: Vecc bitlbtta:
Vecchio barbogio o cascatoio. ||
(Castagna lesaata coUa buccia ).
Ballotta.
Balott^-ottaa, Ballottare « Uan
bolottaa e el g'a avuu ses ball ne-
gher » : « L' hanno ballottato e si
ebbe sei palle nere ».
— Ballottazidn , Ballottaggio.
— Ballottera , Bussolo o IJrna.
Balottln (Quasi in disuso anche
nel volgoj, Parabutto, Bindolo.
Balsamin, Erba san Giovanni.
Balsexn , Balsamo. « Sto vin V e
6n vero balsem » : « Questo vino fe
un vero balsamo! » Balsem de
copai: Balsamo di Copahi. (Fig.)
« 7 »d paroll tn staa per mi on
vero balsem^: « Le parole di lui mi
furono come balsamo ».
Baltramm (Di chi va vestito al-
I'anticaccia, o si mostra assai ini-
pacciato). « Te see 6n vero Bal^
tramm » ; « Tu se' un vero Bcrtol-
do ». « Zr'e ancamo in del gippdn
de Baltramm » : « Non h diroz-
zato ancora». M gippdn de Bal-
tramm (In dis.) : La prigione,
Baltresca , Bertesca (1) , Bolve-
(1) Certo 11 BaUresca rail, deriva dal-
Tantlca Bertesca, che era una specie di
riparo da guerra, che si faoeva sulle torri,
come una cateratta da potent alzarc ed
nAu
iJ»
DAJN
dere. | (Dove i conciatori sten-
dono le pelli) Stenditoio. Vedi an-
che Olorietta.
Baltrocca, Baldraoca. (Pr.) Marz
fioeu d*6na baltrocca, o ch'elpioeuv
o ch* el lira vent o eh' el jtocea :
Marzo figlio d'uno sbirro. (Siena)
Marzo marzeggia.
Balza, Balza, Pastoia.
Balzan, Balzano. On cervUl ~;
Idem. I (Di cavallo) Balzan de trii:
Balzano da tre.
Balzanna, Balza. La halzanna
del vestii : La balza del vestito.
BaJzetta (Pezzetto di panno che
si cuce intorno ad una gamba del
poUi vaganti perriconoscerli), Bal-
za o rneglio Calza.
Bambanli [Perdersi in disoorsi
inutlli ) , Strortolare. « Jju n* 61 fa
che hambana » : « fj un eiancione
e null'altrow.
— Bambanna , Prbttola. « Ch'el
vegna minga ch% a cunta sii di
hdmhann » : « Non mi venire a con-
tar delle Irottole o a plantar ca-
rote ».
Bambln, Bambino. Gesu ham-
bin ! Gesii bambino ! (Iron.) « Oar
el me bambin / » : « Bambino mio ! »
liambin del 16 f: Addio biondlno!
Opp. Cccino Dello I J « Z?e quell
avaron a nammo de croddt on bam-
bin » : « Da quella Icsina non h an-
cora caucato un quattrino ». ||
(Donnaj « L'e 6n bambin » : « fi una
bambolma ». Cavei, petting vestii a
la bambinna: Capelli, pettine, a-
bito alia bambina.
— Bambocc, Bamboccio. « 2>' c
6n bambocc .' » : « E un bamboc-
cio ».
— Bamblnottell, Bamberottolo.
Bambb, Bambu. On hamh6 e6l
pomm d' argent: Un bambii col
l)orao d'argento.
Bamborm, Bellico. El bamborin
del venter (Idiot.) : L'umb^lico.
Banana, Banano (Frutto eso-
tico.
Banca, Banca. Jja Banca nazio-
7ial, italiana, agricola, ecc, : La
Banca nazionale, italiana, agri-
cola, ecc. (Tavola per sedere) Pan-
ca. 1 banch de la scola : Le pan-
cbe della aouola. P. E.: Sta a
sealdct i banch : Esser uno scalda—
abbassare secondo 11 bisogno de^combat-
tenti. Ma oggidt Bertesca e fuori d^uso a
sigaiflcare : Baltresca.
CO o bottega a yento di f'nitta o
di pesce in Mei€ato>.
— Bancari, Bancario.
— Banch (Di banchieri privati e
cambiavalute), Banco.
Banch^r, Banchiere. Bartchcr de
caffhf de negosi : Che sta a l>a.iico.
Banchetta, Bancbetta.
Banchett (Da ciabattioi), Bi-
Bchetto.
« Banco ! » (Di giuoco), « Banco ! »
— Banchln, Muricciuolo.
— Bancarotta, Baucarotta. —
fraudolenta: — Idem.
— Bancaa (Travi su cui si eca-
ricano rotolandole oerte meroi),
Panconi da scarico, Palancola. (1
Milanesi villeggianti sul Verl>aiio,
alia tavola cne s'addentra nel
lago per pesoare gli agoni) Paltkii-
cola per gli agoni.
— Bancaraos (D. T.) (In die. R.
St.), Fuori la panca. (Punizioiie
con colpi di verga).
Banda, Banda. La banda mur-
nicipal : La banda municipale. O-na
banda de lader, de mMlfalt6r: Ban-
da di malfattori. Vess in la banda :
Esser povero in canna.
Banoista, Bandista.
Banddra, Bandiera. (Pr.) Han-
dera strasciada onor de capitani:
Bandiera lacera fii onore al capi-
tano. I (Al Beraaglio) Fa hanae-
ra: Coglier nel mezzo. || (Di par-
titi) Volta bandera: Voltar ban-
diera o casacca.
— Banderal, Alfiere.
— Bandlroaula, Banderola. « Te
me paret 6na vera bandiroRula » :
« Tu mi sembri una vera bande-
iniola ».
Bandita (P. N.). N. fr. : Corte
bandita: Corte bandita.
Bandd (D. Fr.) (Pazzoletto che
si mette la notte in capo), Faz-
zoletto.
Bandoliera, Bandoliera (1) (Col-
pa di Bciabola da una epalla al
tianco opposto). |j A bandoliera:
Ad armaooUo.
Bandonk, (Volg.). Vedi Aban^
dona.
(1) Lo si usa anche nelle sale di schor-
ma florentine.
^J^^-i-t
f —
I Baufh-nnfiia (Bifiatar forte, do-
e&tkesk), Aasunare. «i}^e riv(M
_ _ ch' el hanfava » : « Arrivb su col
" ' me ».
BanfiEida, Fiatacciua. (Non
_ar (P. N.) p. In.) gC>ove si
Wtouo liquori in piedi). Bar. « jS^Z
Mr ameriean de la ViUe >:«,J\
\mt americano dell'Albergo della
^ Tille *-
F Bara, Bara (1). (Gi*ande carro a
I due raote tirato da piu cavaUiin
' fila) Carrettone. | (Di grosso tao-
«hixio portato in tayola) « JEl par
4^ ea^vall de baraf »: « !& il pa-
triares del tacohini^. | (Giooo fan-
oiiilleeco). « Oiugci a bara^: « Gio-
car a toccaferro o a toooapoma ».
— Baree o Barison, Conduttore
o Carre ttiere.
— Bar& (Nel sciooo della bara),
T€»coare. | (In altii gioohi) Barare.
« Ij'a baraa al meumo e Vh steta
easdcuL via » : « Bar5 al macao e fu
espulBO dalla sala ».
— Barador, Baro.
BarablMi, (Glovine della plebe
einico e insolente), B^cero. « Iba-
rabb€t W6na voUa etd^s i damen
I6ceh » : « I beceri d'un tempo ora
Bon. chiamati locchi ».
— Barabbk n A lit nd ghe mas
ehe de andh intomo a barabbd. » :
« A lui non place che andar in
Tolta a far il becero ».
— Barabbaia, Ciurmaglia, Be-
cerume.
— Barabbitt, I Diacoli.
Baracca, Baracca. « ^e el mo--
riss lit va gib tutta la baracca » :
« Se mancaBse lui andrebbe giu
tutta la baracca ». La baracca di
magatlei: H castello dei burattini.
I (Spasso in oompagnia) AruUt a
/& oaraeea o 6na baraec€tda: Far
gozzoviglia, conia (Pop.). | (Di
aomo eenza fede) Vedi ^alandra.
Baraccft. (Andare per le bettole
o solo a far baldoria), Stare alia
conia.
— Baraccada, Gozzovlglia, Co-
nia (2).
— Baraecdn (Acer, di baracca),
(1) In Tote, come ai sa, vaol dire tut-
Vsjtro del bara milaaese.
(S) Conia ia Toacana vale anche burla .'
Reggere alia oonia : Std ai tcherz.
Baraocone. (D'uomo) Compagno-
ne (Pop.). Uomo di conia (Pop.).
Baraccbin (Ant.), Gamella. (Do-
ve i soldati mettono il rancio) Ga-
mella. I (Dove §li osti pongono le
posate da ripulire) Cazzarola.
Baraonda, Baraonda.« Quell' amr-
ministrazidn l'^ 6na vera baraow-
eto » : « Quell' amministrazione h
una vera baraonda».
Baratt, Baratto. (Tra ragazzi a
a scuola) Barattuccio.
— Baratta, Idem.
— Barattamestee, Barattame-
stieri. Vedi Lavandera.
BaraYM(Volg.), Cianciafruscole,
Carabattole, Bazzecole. « L'a miss
in d'6n baull i so baravcii e Vh an-
dada » : « F^ una cartocciata delle
sue masseriziole e se ne and6».
« La g^aveva al coll certi baravai
gib de moda » : « Teneva al collo
dei cosi, giu di moda ». « Tutt sti
baravai casd sul soree » : « Codeste
cianciafruscole mettile in soMtta ».
Barba, Barba. Fass o desfass la
barba: Fare la barba o raderla.
(Fig.) « Nd gh' e barba d' omm^
che... » : « Non c' h barba d' uomo,
che... » Ona robba con tanio de
de barba : Una notizia che ha
tanto di barba Opp. Uh vecchia !
Fd>ghela in barba a vun: Far-
la in barba ad uno. Servl de
barba e de perucca : Far il pelo e
il contrappeio. Insavona vun per
Jagh la barba : Piaggiare uno per
mgannarlo. (Ai solini slilacciati)
Fagh la barba ai orli: Fare la
baroa ai solini insaldati.
— Barbascia, Barbaccia. Barba
de fil de fer : Ispidissima.
Barbablcch, Sassefrica.
Barbaglan (Uccello notturno),
Barbagianni.
Barbagiove (In dis.). « Se Bar-
bcigiove el me aiutta no, magher /
« Se Barbagiove non mi aiuta la
vuol andar male I ».
Barbaiada (Bevanda di latte e
cioccolata), Bavarese (1).
Barbarltaa, Barbaritk. (Isola
d* Elba) Barbaric. inL' h 6na vera
barbantaa » : « fi ima vera bar-
baric ».
Barbee, Barbiere. Bottega de
(1) La voce toscana a Milano ingenera
I equivoco. Vedi Bavare^a.
BAR
— 40
BAK
harbee: Botte|;a da—; Barhieria.
(Modo pr.) Plan harbee che Vac-
Sua la scotta : Piano barbiere che
i-anno h caldo.
BarWU (I) (Due listelle, di seta
da avvocati e magistrati), Fac-
ciolo. II (Came rossa sotto il becco
de' jialli) Barsigli. (Sotto il inento
delle capre) Tfettole.
BarbelUi (Tremar di freddo),
Abbrezzare (1), Rabbrividire. D
(Delia trottola quando va a saltl
e ineguale) Barberare.
— Barbellament, Brividio.
— Barbellato, BarbasHoro.
B&rber (Cavallo che corrc il pa-
lio), Barbero.
Barbara (Vino di Piemonte),
Barbera.
Barbitt (Plur.) (Malattia nella
bocca dei caA^alli), Barboni.
Barbln (Specie di cane), Barbi-
no (2), Barbone.
— Barbinell, BarbonocUo.
— Barbinon, Groaso barbone.
Barbls, Barbigri (3), Baffi. Tira
sii i barhU: Alzar la cresta Opp.
Alzar la mira. Bid soil i barhis :
Ridere sotto i baffi. La^ssa cress i
barhis: Farsi crescero i baffi. « El
dovaria leccass i barhis » : « Do-
vrebbe leccarsene i baffi ». « / co-
mich dovarien mat porta harba,
ne barhis » : « Gli artisti dramma-
tici non dovrebbero poi-tar barba
nfe baffi ». (Anche in milanese Baf-
fi) « Quest Vh 6n vinett coi baffi/ » ;
« Questo h un vino coi baffi ! » O-
na donna cont i baM: Una donna
co' baffi. Vedi anche Bajfi. « Te
gh'Ht 6n barhis de negher stilla
faceia » : « Bada che hai un baffo
di nero Hul vi80».
— Barbison, Baffone.
Barbolk. Vedi Farfoia, Barbu-
gliare.
Barbottk, Barbottare, Borbot-
tare, Taroccare. « N'olfa die bar-
bo ttd tult'el rfi » : « Non fa che — o
taroccare tutto il giorno. Barbot-
ta di busecch: Borbottio degli in-
testini.
(1) Bella parola, ma in disuiio.
(2) Suono uguale, significato differen-
tissimo Barbino in toscano dicesi di ci6
che e fatto alia peppio o di cosa dura a
sopportarsi : L'e 6arW»ja /
(3) In ischerzo per basell€'
— Barbottada o Barbottament,
Borbottio.
Barbotton, Lamentone.
Barbozz . Barbozzo e (dell' clmo
mcdioevale ) Barbozza (1), Monto.
Avegh duu barbosz: Ayere la pap-
pagorgia. « Xa gd, 6n hell btis in, ad
narhozs » : « Ha la fossetta al men-
to o in mezzo al mento ». On p^ign
sott al barbozz: Un sergozzone.
— Barbozzal, Barbazzale.
Barca, Barca. Aiida in harca:
Montaro in barca. (Fig.) Aiuttd, la
barca : Aiutare la barca o Mandar
avanti la barca. Savh mend, la. bar-
ca: Saperla barchcggiare. IHra i
remm %n barca: Desiatere da un
aft'are pericoloso. Tira innntia la
barca: Sbarcareil lunario (P. U.)
Opp. Far andare la barca.
— Barcada, Barcata. Ona bar-
coda de gent: — di gente.
— BarcaroUa, Barcarola.
— Barcbeggili , Barche«jgiare.
Save barcheggia:' Sapere barca-
menare.
— Barcb^tt, Barchotto. lUl bar-
chett de Bo^alora: La corriora di
Boffiilora. Vedi Boffalbra. « Elpar
che vaghen al barchetti* : «Pare che
abbiano i birri dietro».
— Barchiroeu, Barcaiolo.
— Barc6n, Barcone (2).
— Barchin o Sandolln (per eac-
eia in acqua), Barchino.
Barch (Dove stanno le vaceho
e i buoi d'estate nei cascinali del-
I'Alta Italia), Tettoia.
Bardk-ardaa-ardass , Bardare.
« / cavai del cdr funehre eren
tutt bardoM in ner^:^. I cavalli del
carro funobre erano bardati a bru-
no».
— Bardadura, Bardatura.
Bardassa (A ragazzo troj)x>o vi-
vace), Bardassa. « Te see on gran
bardassa / » : « Sbarazzino che
sei ! »
— Bardassada, Ragazzata.
— Bardassaria, Ragazzaglia.
— Bardasson , Mariolo. ( Sch. a
ragazzo) Bardassa.
Barella (Per trasportar a brac-
cia mattoni, calce, ecc), Barella.
(1) Non si usano piu. II primo e di R.
St. II seoondo e del cavallo.
(2) Barconi in toscano vnol anche dire
grand! nuvolnni oscuri che viaggiano in
ciclo staccati Tun dairaltro.
BAR
41 —
BKB
L'dn portaa a V ospedaa milla
-»:«Lo portarono a barella al-
[Tmpedale ».
Barter (D. Fr.) (Stoflfa fine di
Jta e lana). Barrege.
^Baretta, Berretta. — a la nia-
[fimara : — alia levantina. Baretta
noH: Berretta da notte. (Dei
fCkrdiiiali) Barelta rossa: Berretta
[loasa. (Copertura del capo con te-
■) Berretto.
— Barettada (Quanto sta in im
I berretto), Una berretta piena. 0
[(Salato) Sberrettata.
— Barettinee, Barrettaio.
— Baretidn , Berrettone. — de
5' nuieg, de soldaa: — di giudice,
i Boldato.
— Barettin de pret, BeiTettiua.
Bargnlif. Vodi Margniff coi de-
liiTati.
Bari, Barile (1), Botte. Oii hari
polver: tin barile di polvere.
teri de inciod: Barigliono di ac-
ii'iaghe. M. d. d. pr. : Mett i pen-
lifr sul baH de Vasee. Vedi Asee,
Barilott, Barilotto. Andd tutt
a barilott : Andar tutto a soq-
■quadro.
— Barilott, Bariletto, Barletta e
Barlozzo.
Baric^-icaa-icass, Bamcarc (P.
N.) (R. St.). * In del 48 de per-
tutt tte s'tn harricaa, a MiktUf co-
me a Palermo » : « Nol 48 dovun-
que in Italia sorsero banicate ».
— Barlcada (P. N.), Bamcata.
BarlaftiB (Cose di poco valoro in
caaa), Carabattole. « Ua toll »n i
«o barlafus e Vh andaa » : « Pigli6
le sue carabattole e se n'^ ito ».
Barlasslna (Paese lombardo fa-
moBO pe' Buoi ciuchi ). Potior de
Barlasninna (In dis. ): Dottoruc-
ciaocio.
Barlicch ( Nome cho si d5. al
diavolo), Berlicche.
BarlOffglii e doriv. Vedi Sbar-
loggih.
— BarlOBuggla o Barloggidn
(Mezzo cieco), Barlocchio (2),
Bircio.
Barlnmm, Barlume. Aveghen 6n
harlumm: Averne un barlume.
« G'oo anino 6n — de sperama » :
<1) Bariie eorrlsponde piattosto al no-
•Iro v€u»ell ch« a] hari.
'(81 Soono nguale. Ora e parola disusata
a Ftrenze.
« Ho ancora un barlume di spe-
rauza ».
Barlusent, Luccieante. (I primi
albori) A barluzzo (Masaa marit.).
El ramm de cusina barlusent: I
rami delle cucine luccicanti.
— Barlusi, Luooicare. « / elmi di
soldaa de cavalleria barlusissen al
»<JZ» : « Gli elmi del soldati di caval-
leria luccicano al sole ».
Bamasc o Bemazz (Volg.). Vedi
Bartiazz.
Barnazz (Ferro da focolare),
Paletta. Maeuia e hernazz: MoUe
e paletta.
— Bamazzada, Palettata.
— Barnazzln, Palettina (1). Pic-
cola pala. On bamaszin de la pir-
gotta : La paletta di Petuzzo.
Baroceada e Barocclilsxno, Ba-
rocchisrao. « Quella facciada V h
d* 6n barocchi mo insultant » :
« Quella facciata h d'un baroc-
chismo indecente*.
— Barocch, Barocoo. Stil ba-
rocch (architt.) : Stile barocco « HI
g*a certi^ idei cost barocch » : « Ha
certe ftsime, cosi barocche».
Bardmeter e Barometro, Ba-
rometro.
Barom^tta, Merciadro ambu-
laute.
Bar6n (Arald.), Barone. Q (In-
giuria) « Baron fot..,. » : « Barone
coU'etie ».
— Baronada, Baronata. « Mi sti
baronad i soffri minga » : « Co-
deste baronato io non le vogllo
o non le soffro ».
Bartavella (Sorta di rote), Ber-
tuollo.
Bartolamee, Bartolameo. « Tn-
nans indree, bartolamee » : « lu-
nanzi e indietro Opp. Un contiuuo
viavai». (Pr.) L* acqua dopo san
Bartolamee Vh bonna de lava i
pee: So piove per S. Lorenzo la
vicne a tempo, se piove per la
Madonna 1'^ ancora oona, se per
san Bartolomeo soffiale di dreo.
Bartolascla. Vedi Fever.
Baruffa, Barufta. n£! success
6na — » : « Si sono abbaruft'ati ».
Baruffk-fass, Abbaruffarsi.
— Baruffament, Abbaruffio.
Barzegli (Pop.), Bazzicare. «iM
(1) Palettitux perb a Firenzo sign! flea
piattosto il ferro che si adopera a sbrac-
oiar il ve^io.
BAR
— 42 —
BAS
harzega de qui part » : « Bazzica da
quelle parti*.
Barzelletta, Barzelletta. ^L*^
6n omm pien de barzellett » : « E
un uomo pieno di barzellette ».
— BarsdU^ttk, Barzellettare.
Ba8&*asaa-a8as8, Baciare. Bash
la man: Baciar la mano. « M
pd harass el dit » : Vedi Leccass.
<iiEl dovaria basa la terra dove
meiti % pee » : « Dovrebbe baciar
la terra che io calpesto ». Basa^s
8u: Baciarsi.
— Basotta, Baciucchlare. « /
- mam?n dovarien minaa basotta
continoament i so fiolitt )» : « Le
mamme non dovrebbero sbaciuc-
cbiare continuameute i loro bam-
bini ».
— Basin, Baeia e Bacino. Basin
a la francese: — alia francese.
— s'ciasser : — sodo o coUo schioo-
co. — de Giuda: — di Giuda.
Schiseia di hasitt : Divorare coi ba-
ci. Ma7igid> vunna de basiU o in
di — : Maugiarsi una di o dai baci.
I (Ammaccatura dei pani grossi,
segno di averne toccato un altro
nel forno) Bacio.
— Basinoau, Baciuzzo.
— Basinott, Baeiozzo.
— Basindn, Bacione.
Basa-asB , Banare. « L'h B dove
mi me hasi » (II pop. dice : Dove
mi me pondt) : « fi U dove io mi
baso ».
— Basament, Basamento.
Bascik (P. N.), Pascik. « El voRur
fa el bascid » : « Vuol far il prepo-
tente », ,
Basalisch (Volg.). Vedi Basi-
lisch.
Basciamell (Volg.). Vedi Be-
sdam^ell.
Basell. GradinO) Scalino. Fa i
ba^hi (Ton salt : Ruzzolar le scale.
(Fig.) Andd, sii 6n basell (negli
impieghi) : Salire d' un ffradino.
FallcL el primm basell o etprimm
botton : Sbagliare il ]3rimo ocohiel-
lo, Dar male i primi passi. Fd> el
prim,m basell : Bompere il gbiac-
cio. (Pr.) M pussee difieil V h el
primm basell: II peggior passo h
quello dell'usoio.
— BaseUin (Delia can*ozza), Pre-
dellino o Montatoio. (Natui*ale nel
masso) Scaglioncino.
Bas^n (D. Fr.), Basino. Ona ve-
sta de basen : Una veste di basino.
Basglanna, Bagiana ( Arezzo )
Fava. Bis e basgiann: Kiso e fs^
ve. Tortade basgiann: Favetta> «
Faverella. U ( Pelle d' agnello pel
coprir sedie) Bazzana.
— BasglanoBura, Favetta.
B48gier ( Bastono leggermente
ourTO per portar secohi in spallai;
Bilioo (Lucca).
BaflUegh (yolg.). Vedi BasUich^
Baslllch, Basilioo. ^
Basilisch, Basilisco. « La g*h dt&u
occ de basiliseh » : « Ha gli ooohi di
basilisco )». Saltd> sii come 6n — r
Rivoltarsi come un galletto maiv
zuolo.
Basla (Vaso di legno molto spa-
so), Catino. « Ouarda che haala
de minestra .' * : « Guarda che cio-
tolona di minestra ! »
— Basl^tta ( Vassoio di l^no i>er
mondare riso o legumi), Tafferia.
Salamm de basletta (Rinuti di sa-
lumi ammonticohiati sulla taft'eiia
nelle botteghe de' pizzicagnoli ).
« Scict des ghei de basletta » (Volg.) :
« La mi dia duepalancbe di repub-
blica (1) ». Pagdi elfitt su la baslet-
ta (Usanza in cerxe case di pove-
ri dove i sotto aifittatori si reca-
no al sabbato coUa tafferia a ri-
scuotere aeconti di pigione): Pa-
gar la pigione a spilluzzico.J (Per
mento che sporge m fuori), Bazza.
— Baslettdn, Bazzone.
— Baslettinna, Bazzina.
— Baslettada, Una tafferia pie-
na di... Opp, Uu colpo date coUa
tafi'eria.
— Basldtt (Meno grande della
basla), Catino. (Per tenervi dena-
ri) Ci6tola. Da ona seopola al ba^
slott (rubare) : Fare una buca.
Basoffla ( Vivande e minestre di
nessun pre^io), Basoiiia.
— Basoffla, Man^iare.
Bass, Basso. Tratlh o guardh
d* alt. in bass: Trattare o guarda-
re d'alto in basso. / alt e bass de
la fortunna : I capricci della for-
tuna o anche Gli alti e bassi del-
la fortuna. Vhss bass de vista : Yl%"
sere bircio. DormX bass de coo:
Posar 11 capo sul guanoiale basso.
Vegnl al bass: Cador in basso o
basso. I ( Breve )« /S^i'ann e/ car-
(1) A Firenze oome a Milaao qoesta pa-
rola serve nel popolo a signifloare oonfti-
sione e arrutflo.
BA8
— 43 —
BAS
/'i tnolto bdtssyn « Quest' an-
il eamevale h molto oasso)*. |
tenor, 6n bariton, 6n b€is8 ; Un
, tin baiitono , uii basso. |
della Lombardia) La Bas-
La bassa o la plana (1), il pia-
Vun de la Bcusa; Un piani-
ko. I (Ceto] La hcissa gent : La
bassa Opp* La genterella o
ibina e Sobucola. V%n bass: Vi-
basso. Messa bassa : Messa
Bas8li-B8aa-88a88, Abbassare.
Banit el coo: Chinar il capo. «J£7
tred de hassass » : « Crede dl av-
Tilirsi ». Bassass gib : Ghiuarsi.
%Qhe g*e beutsaa el eervell >» (In dis-
IBo): « £ diventato scemo ».
, BaaeacaBwa (T. di stamp.) : Cas-
m di sotto.
BaaaaCTillw (P. N.) (D. Fr.), Bas-
edlA, Barculla, Peso piano.
Bassetta (Gloeo d'azzardo in dis-
vo), Basserta.
laasUriuuinS'* ^^^ ^^'
Bassill^tt (D. Fr.) ] Parte del-
raociarino delle arm! da fuooo del
puaato), Scodellino.
Bassira (Vols:.). Vedi Bazzila.
BassrlLeY (8brta di scultura di
fre^o), Bassorilievo.
Kwi, Basto. Mhtt el bast alVa-
snin: Imbastare il ciuchereUo.
iFig. ) Aveah poca paia in bast :
(on avere borra o aver poca bor-
ra Opp. Essere male in gamba.
Porta el bast: Portare il basto.
Bastii , Bastare. « Basta tn«ei >» :
« Basta cosi ». Bastdgh i so dnqu
sold: Non lasciarsi sohiacciar le
noci in capo. Tant che basta : Tan-
to che basta. « Basta che el sia
per... » : « Basta che si tratti di
Opp. Pur di ». P. E. : « Basta do-
tM ehe poda fi.nl » : « Pur di fini-
re».
— Bastant (Afi'ett.), Bastante. II
popolo dice sempre Assee.
lb Bastard, Bastardo. ( Pr. ) / ba-
stard infortunaa (manca) : La for-
tuna non viene a caso. | (Carat-
tere tipograf.) Bastardo. (Archi-
tett.) Drain bastard: Ordme ba-
stardo.
— Bastarda (Yaso da cucina),
Bastatda.
— Bastardass-ardaa, Imbastar-
dire. « Se s'tn bastardaa » : « Sono
imbastarditi o imbastardite ».
BasUdn, Bastione (1), Le mura.
« Oo faa el gir di bastion » : « Ho
fatto il giro delle mura».
Baston, Bastone. Baston depas-
seg : Mazza. — de cassia, de clpco^
latt: Bastone o Bocciuolo di cassia,
di cioocolato, Boston di tend: As-
se delle tende. || (Pasta dolcej Ba-
stone o Bastoncello. || (Di gioco)
El rh de baston: II re ai bastoni.
— Bastonln, Bastonscell, Ba-
stoncino, Bastoncello.
— Bastonada, Bastonata. Jia-
stonad de orb: Bastonate da cie-
cbi. Bastonad de lira: Bastonate
da libbre (udito a Firenze).
— Bastona-naa-nasB, Bastona-
re, « El par che m' abbien basto-
7i4za )» : « E' si direbbe che m' ab-
blano ba8tonato». Vess beech e
bastonaa o avhah el rual e i beff:
Esser becco c bastonato. (Pr.) La
prifnma seperdo7ina, la seconda se
bastonna : Una la si passa, ma
due le si soontano, Alia seconda
si perdoua alia tcrza si bastoua.
Bastrozz, Baratto, Barattina.
Famoso a fct di bastrozz : Egli
h maestro di barattina.
— Bastrozzii, Barattare.
— Bastrozzo, Barattiere (2), Ba-
rattatore.
Batista, Battista. Avegh la vista
che fd. Batista: Avere la vista
torba.
Batizza, Batista. Fazzolett de
Batizza: Fazzolett! di batista.
— Batlzaa, Batistato.
Batosta, Batosta (8), Scossa.
Tocu sit 6na gran batosta: Toe-
care, avere una bella scossa.
Batt-tuu-ttes, Battere. Batt el
torment^ la lanna: Batter il granOj
la lana. Batt i pa^gn: Batter i
panni. (Pr.) A batt i pagn salta
Jceura la stria : Persona rammen-
tata, per via, va Opp, II lupo ^
(1) La p<a«ia, ohe rf«ponderebb6 meglto
•Ba Bitua dio« tatt*a]tro. B pinttoeto una
•pianato o toU^al piii ana piccola pianura.
(i) A Firenze la parola bcutione non ri-
chiama altra idea che quella di un riparo
contro i nemici fatto con terra.
(2) Barattiere^ dice pid; giacche ri-
sponde a trufftOore.
(3) Batosta. I diz. florent. la deflnisoono
Jl battetsi a wjcenda e Irieontro perieoloso.
In milaneee Batosta signiflca grave danno
nella talate o negli interessi.
BAT
— U —
BAT
nella favola. JBatt i man^ el tam-
bor, el fer: Batter le mani, il
tambiirro, il ferro. (Pr.) Bisogna
halt el fer intanta che Ve cald: Bi-
sogna battere il ferro iiitanto che
h caldo. Batt la fntsta : Sgonnel-
lare (1), Fare la "briudaccpla. Batt
a la porta : — alia porta. Dove
ahe batt el sol : Dove dk il sole. |
(Di ci6 che batte automatic.) Bait
1 6r : Battono le ore. — el efBur,
i pols : — il cuore, i jjolsi. | (Scon-
figgere) Batt el nemis: Battere il
nemico. || (InsistereJ A furia de
batt el gh/e riussii : Batti e ribatti
c'^ riuscito. fl Batt cajtsa o battela
0pp. Batt la cattolica: Frecciare (2),
Chiedere denaro, Aiidar all'acoat-
tolica. I La batt de poech o de li
adree: La batte giii di li Opp.
J)ooo pill poco meno. Segond aove
a batt: Secondo dove la batte.
(Pr.) La lengua la batt dove daenr
el dent: La lingua batte dove il
dente duole. Ohi no pb batt el ca-
vall el batt la sella (In Fior. non
6 pr. ) : Battere la sella x)er non
poter batter il cavallo. H Bcttte^
i^hela (M. bass.) : Pregar d'araore.
Battesela^ Battersela o Far tela.
*. E. : L*e m^i che me la batta e
che i lassa destrigass de per I6r :
fi meglio che me la colga e lasci
strigarla un po'fraloro. Q Batten:
Battersi (in duello o in battaglia).
Battapr? (Entro la carapana),
Battaglio. (Sulla porta) Picchio.
— Battaggik, Scampanare.« Cos-
se Vh stamattinna che i pret segui-
ten a sbattaggia? » : « Cos'^ stamat-
tina che i preti non fanno che
scampanare*»
— Battuda, Battuta (3) (T. di
caccia). Battute Q (Teatro). Ona
gran battuda de man: Una sma-
uaociata.
Battaglia, Battaglia. — de Sol-
(1) Sgonnellare per6 in flor. non ha
sempre il senso tristo del milanese batt
la fHista, significa anche andare per le
chlese da parte di donne.
(2) Frecciare e bellissima parola fioren-
tina, ma dice piu che batt cassa. Ci vuole
la intenzione di non restltuire per frec-
ciare \eramente.
(3) Battuta in Fior. ha an senso ehe
manoa al d^aletto : e la parte interna d«Ila
mattonella del bigliardo , e spccialmente
delle due minori : lati di battuta , o lati
di fianco.
ferin: Battaglia di Solferino. |
« Inceeu a la Camera gh'h staa la
gran battaglia al ministeri » : * Og-
gi alia Camera fu data la gran
battaglia al ministero *. \ Ona bel-
la battaglia de Salvator Rosa:
Una bella battaglia di Salvator
Rosa. H « 7/ c el sb eavall de bat-
taglia » : « £ il suo caval di bat-
taglia ».
Battaik , Battagliare. «. An se-
guitaa a battaid, tutta sira » : « Non
smisero di battagliare tutta la se-
rata ».
Battal6n Battaglione.
Battar^ll, (BastonceUi uaati ne'
paretai), Randello.
BattardUa. Vedi 8toccad6r.
(Teatri) / duu colp de la battarel-
la: I due colpi della battarella.
Battarla ( Volg.). Vedi Batteria.
Batt^U, Battello. Battell a va-
por: Battello a vapore.
— Batt^a, Battella (barca hin-
ga per contrabbaudo e guardie).
— Battellln , Battellino. « In la
Darsena de Porta Tieines se pb
avegh 6n battellln a noil » : «. Nel-
la darsena di Porta Ticineso si
pu5 avei^e uu battelletto a nolo ».
Battelxnatt (Specie di cacio s viz-
zero), Batelmat.
Battent, Battente. M battent de
la finestra : II battente dell' iin-
posta.
B&tter, Battere. In d'on better
d'occ: In un batter d'occhio.
Batteria, Batteria (Artiglieria).
« S' in miss in battena » : « Si son
posti in batteria ». Q (Mecoanismo
di orologio) Soneria. j| Batteria de
cu»inna: Batteria <ii cucina. B «/
fmugh dn finii cant 6na gran bat-
teriu » : <cl fuochi di artiflcio ter-
minarono con una gran batteria ».
II Batteria elettrica: Batteria elet-
trica.
Battesem (Vol^.). Vedi Battesim.
Batteslm , Battesimo. Tegnl a
battesim: Tener a — (h>p. Levar
al sacro fonte ( Aff. ). JS^omm , fed
de —: Nome, fede di battesimo.
« L* h vera come che g'oo el batte"
sim •» : «. Vero come ^ vero che son
Cristiano battezzato* (pop.).
— Battezza-ezzaa (l), Battczza-
(i) In milanese c^e ^attezzass e non c*e
battezzass.
r-
BAT
— 45 —
BAU
re. JhUtezzct on basHnient: Battez-
«are un bastimento. — i campann:
B»ttezzare le campane. Battezzd.
el tin: Battezzare il vino. Vess
hattezzaa eon V acqua di spinctzz:
Essere stato battezzato in dome-
jiica o mancargli un venerdi. Bat-
tessa jter mincuin: Canonizzare
per mmcbione.
BatttbiU. BolU bolli (1), Taffe-
mglio. ^ JB U h success 6n poo de
baUibui » : « E li accadde nn litigio
od wnche nn putiferio*.
Batticcdur (Palpitazione di cuore
prodotto da emozione), Batticuore.
BattLd6r (Nel giooo del pallone),
Battitore.
Battilor, Battiloro.
Ba^ttman, Battimano. «2iai9ri-
ma donna la g'«t avuu di gran
battitnan » : « Idem ».
Battin (T. di caccia), Battitore.
Ba^tlrceu (Pezzo di legno lisoio
per pareggiar la forma tipografica
m macchina), Battitoia. I (Arnese
da tintori) Battitoia. || {Per il latte
nellA zkngola) Pestone. 1| (Nel mu-
Kno) B?ittola. | (Per bussare sul-
Pimposta delle porte) Martello.
L(Per dirompere la canape e il
no) Battitoio.
— Battirceitlat Battitoia. — de
nittinna per i eotelett : Battitoia
per le ooBtolettc.
B&ttirdiL, RoveBcio. a A mezza
gtrada semm staa ciappaa da 6n
batliron d'aeqnay^ : « A mezza stra-
da ci colse un roveacione o acquaz-
zone ».
I iBattlBtrada, Battistrada.
Battocc (Delia campana), Bat-
tfi<;lio. I Arleeehin baitdec : Arlec-
cbino cne picchia.
Battada (La parte deU'iinposta
che batte nello stipitej, Battente.
I ( T. music. ) AtCdat %n battvda :
Cantare o suonare in tempo. Bat-
tuda d' aspett : Battuta d' aspetto.
t(In certi giocbi) Battuta e (al pal-
one) Mandata. S (In guerra) « QuU
pover Frances an ciappaa sU 6na
battuda ierrihU » : « Q^ie' poveri
Francesi hanno pigliato o avuto
una terribile soomitta^.
Bau-bau (Per far paura ai bam-
bini), Bau.
Baull, Baule. Q (Per preparairii
a partire) Fit su i baui: Far
bauli. Anda in d'6n baull e tornh
in d'ona valis : Viaggiare come i
bauli. II (Per culo) (Triv.) Sedere,
Bel di Roma.
— Baulettliit Baulin.
Bauscla (Di veccbi e di bam-
bini), Bava. <U era tant content
eh' el perdeva finna la bati8cia»:
« Era coei contento che la cami-
cia non gli toccava il culo ».
— Bausoii.-usciaa-u8ciass, Im- *
bavare. «M 1imu V h bausciaala
vestinna » : « Il bambino ba imba-
vato il vestitino*.
— Bausdent, Bavoso. Vecc bau-
scent: Vecchio bavoao.
— Bauscinna o OnesUnna (De'
ragazzi), Bavaglio.
Bautui (Cappuocio a uao di ma-
acberaraiK Bautta.
Bava, Bava. Bava de can rah-
biaa: Bava di cane idrofobo. Ve-
gn\ la bava a la bocca : Far la ba-
va. II ( Di metallo fuori della for-
ma) Bava. II (De' bozzoli) Bavella.
B&vara (In diauao), Tallero, Scu-
do.
Bayarese, Bavarese (1) Una taz-
za di crema calda.
Baver , Bavero. Baver de vdii :
— di velluto.
Bazar, Bazzarre. Vedi Galleria.
Bazza, Bazza. Avegh 6na gran
.bazza: Avere buona bazza. « U e
pcBU ininga tutta sta bazza che se
credeva » : « Non h poi tutta la baz-
za che ai credeva».
B&zzega, Bazzica. — gilerada:
— gigliata. fl (A chi plebeiamente
rutta) Bazzega ! ( Volg.) : Buon pr6.
— Bazzeghin. « Fhmm dn bazze-
ghin per passd> el temp / » : « Fac-
ciamo un poco di bazzica per am-
mazsare il tempo ? »
BazzUa , Bacile. « Ghe sarh In
bazzila a la porta del teater » : « Ci
aarfl il vaasoio alia porta dal tea-
tro». II (Eccleaiaatico) Bacile.
Bazzoit, Bazzotto. CEuv ba^zott :
Uovo bazzotto.
Bebe ( D. Fr. ) , Beb6 (2) , Bam-
bino.
Beatt-atta, Beato. « L'e 6na bear-
(1) 11 raono arieggia !1 milftnese, fl senso
non k prec'so. Bom bolU e tamnlto di po*
polo polttieamentt paiiando.
(\) la bttvareae a Firenre e la nostra
barbaiada.
d) Bcbe In Tobc. e voce Infanl'le
gnlflea le pecore.
e 8l-
BEA
-46-
BER
to cite la va a confessctss <ina volla
alia settimanna » :^ £2 una santoc-
cbift che va a oonfessarsi tutte le
settimane ». || Fa vitia heatta : Fa-
re una vita beata. \ « Beaio chi lo
pd vedere » : « Benvenuto lei ».
« Beatta la facda del,., tal! » :
« Viva la faccia del tale I » « Beaio
j?orcA » : « Beato poroo».
— Beatocoh-a, Santoecliio, Pin-
zocchera, Baciapile.
— Beatii, Far la pinzochera. « La
vh semper in giesa a heath » : « Va
sempre in chiesa a battersi il pet-
to ».
Bebdll. Vedi Belee.
Becc&-ccaa-cca88, Beccare. « El
papagall el m' ct heccaa 6n dii » :
«Ii pap<igallo mi becc5 un dito».
« Lu el se beeca i so sesmilla lir a
Vann a fd> nagott » : « Egli si bee-
ca le Bue seimila lire I'anno a non
far nulla ».
— Becc&da, Beccata.
— Beccadlnna, Beccatina.
Beccafigh, Beocafico.
Beccaria ( In dis. ) , Beccheria.
(Pr.) iViJ vanza mat earna in bee--
earia : Non resta mai came in
beccheria. per triste cb'ella sia.
11 ( Strage ) « i/' ^ stada 6na vera
heecaria » : « Fu un vero macello ».
— Becchee (Volg.). Vedi Jfa-
cellar.
Beccazza. Vedi Oallinaaza,
Bdcch, Becoo. Bagnh el beech:
Metter il becoo in moUe. M. d. d. :
« G'oo nanca el beech d'6n quat-
triny* : «Non bo il becco d'un
quattrino ». « JSceo fatto il becco a
tocca » : « Ecco fatto il becco a
I'oca e le coma al PodestJt ». H
(Marito di adultera) Becco. Beech
e strabecch: Becco cornuto. Beech
content e beech e bastonaa : — con-
tento, — bastonato Opp, Pappataci.
^Ah becco e thcco / » : « Becco col-
I'efte ! » I (Ordigni in forma di
becco) Beech de gas: Becco di
gasse. Beech de V archett del vio-
rin : Nasello o Naso dell' arco.
Beech de la molla d* on cadenas-
zceu: Nasello del saliscendi. ||
(Pialla di falegname) Beech de
sciguetta: Becco di civetta. || (Sor-
ta di fringuello) Beech in eros:
Crociere.
— BeccMn e BecohUrnodu, Bec-
cuccio.
' Bdd, Pecora e Agnello. Quihtt
come 6n bee: Tranquillo come un
agnellino. Vegnl adree com^ Sn
bee: Venir dietro come un — , ca-
gnolino. 0 (Onomatop.). « J9e« / » r
« Bfe ». 0 ( Andar al Monte di I*ie-
t^J Fd> 6n bhe: Mandare alio zio
(Non com.), Portar in pegno.
— Berin, Agnellino.
— Berinee, Agnellaio.
— B^^h! (Escl. di disgusto), I*oli!
« Behh che porcaria / » : « Ben. chte
porcheria I »
Be^gia (Strumento per lisciare),
Lisciatoio.
Beghlnaria, Baccbettoneria.
B6i. N. fr. : / oh bei oh b^ I
(Baloocbi e cianfrusaglie ch.e ai
vendono all'aperto neUe flere per
Natale).
BMomen e Beidonn (Fieri), 6e-
gliomini e Belledonne.
Belee, Balocco e Giocattolo. « l^ct
corrtproM 6n belee de poceh per el
fioeu minor e vun pussee de spesa
per el mag^dr » : « Comper6 un
balocco per il bambino e un c^io-
cattolo per il ragazzo ». J « Fa l^
che te sett 6n bell belee » : « Va pur
1^ che sei un buon arnese ». Belee
de toRu sit c6n la m,<Buia: Coset-
taccio da pigliare coUe moUe. §
« Damtn indree el m^ belee ! » (Det-
to quasi per ischemo a chi si pente
ingmstamente d'avere eoncesso)
(Appross.) (Pr.) : Pensare avanti e
non pentirsi poi.
Beiegott (Castagne secche), Veo-
chioni. tfna jilza de beiegott : Una
corona di vecchioni. fl (Escl. pop.)
« Acqua de beiegott / » : « Nespole 1
o Cucuzza ! o Accipreti I »
Beleratt, Baloccaio. Facda de
beleratt: Viso di soUetico.
Beliett (Volg.). Vedi Bigliett,
Belltaa (Volg.). Vedi AbiKtaa,
b411, Bello. Bell projil, bei occ,
bell cavall : Bel proiil«>, oochi, ca-
vallo. M bell sesso : U bei sesso.
Bell caratter, bell liber, beUa mu-
sica : Bel carattere, bei libro, bei- ^
la musica. ( Pr. ) Ohi vceur pari
bella bisogna sowri : Per bella pa-
rere bisogna patire. Bell in fassa
brutt'in piazza: Bello in lascie
brutto in piazza. Ij' h minga hell
quell cheh bell, ma quell eJupias:
Non h bello quel che h bello, ma
quel che place. On giceugh per
vess bell el dev durh poceh: Un Del
gioco dura poco. on legn el /d
f.
BEL
-47-
BEL
minga fwttgh , duu en fan poceh,
trii dn fogarellf e quatter 6n jasugh
kU: Un pezzo non fa foco , due
JK fan poeo , tre ^ezzi un loohe-
leUo, quattro pezzi un fuoco bel-
lo. M. d. d. : Andh sii hella ! An-
dar a seconda o di bene in me-
dio e (con frase disusata ) andar
m. rondone. « La ven a la pit hel-
fa » : « Piov© a catinelle ». « Cosse
te me euntet de hell ? » : « Cosa mi
eonti di bello? ^f^G'oo ditt bell e
hen quell eke ghe andava > : « Gli
parlai molto chiaramente )». « M
/d bell lie, a dl >^ :«. A lei toma fa-
dle il dire... » Avhgh 6n hell d% :
Aver Tin bel dire. Bell hell: Bel
bello, Adasino. « Ma te sett the te
tee bell f Te vorariet che mi.. J » :
« Set pur curioso, sai. Vorresti ohe
io...| > Stil pit bell : Sul piii bello.
Foes hell de boeca : Farsi bello di
ima cosa. « Questa V h bella ! » :
« Onesta ^ bella \ftAla helVe mei :
Alia meglio. Avegh elsd bell defdt:
Avere il daffare nn sopra i cape-
kU- Tiragh bell : Essere per quel-
ui strada. P. £. : « 8e pb minga d\
eh'el sia avar ma el ghe tira hell > :
«Noii si pub proprio dire che sia
. avaro ma ci tira ». « In tutt bhipor-
roU , ma... » : « Belle parole ma 1
ffttti ? » « Chi ven el bell .' » : « Ora
ne viene il bello ! » « Cossa se fa
debeUfyn^Che si f a di belloK
La bi^Ua (al gioeo) : La partita del-
Vonore. La b^lla. | Mett in bella:
Metter al pnlito. I ^ M ghe fit el
bello a la Teresa » : « F& il bello
alia Teresas.
— Bellin. Fet el bell bellin : Far
il bello bellino.
— B^ezza, Bellezza. Ona gran
beUezza: JJn occbio di sole. M. a. d.:
« L*^ la beUezza de vinVann che n6
se vedem » : « fc la bellezza di ven-
t' anni che non ci vediamo ».
« L'emm miss U per bellezza » : « Ci
ati^ per bellezza Opp. JS spolvero )».
P. £. : « Qui fior in sUia miss II
per bellezza ma pceu sdn de na-
goU » : « Son fion di belluria ma
non Banno di nulla ». Beo i bellezz
de vunna: Bere alle bellezze di
muk « Ciao b^lezsa » : « Addio bel-
lesEal »(Pr.) A donna bianea bel-
lezza n6 ghe m^nea: A donna di
eania^one bianoa poco manca.
« CheVi 6na bellezza /»:«... che
% una bellezza ». P. E. : « J protest
fioechen che Ve ona bellezza )» : « Le
{)rote8te fioccano ch'fe una bel-
ezza ».
— Bellezzlna ( Di gioyinetta ) ,
Bellezzina.
— Bell'umor, BeU'umore. « Con
ml gh' h minga tant de fd, el bel-
rumor » : « Con tne non o*^ da far
il belVimiore*.
Bdllora (Animaletto fra topo e
scoiattolo), Bellora (Lucca), Uon-
nola.
Bemoll ( Accidente musicale ),
Bemolle.
Ben, Bene. (Sost.) « Che te podet
avkgh ben » : « Che tu possa aver
bene ». In tutti i robb gh'h el sd
ben e el so m,al: In tutte le cose
o'6 bene e male. Savh minga ehe
ben fit: Non sapere che acqua
bere. (Atti di devozione) IH del
ben per i pover mort: Dir del
bene per i morti. (Giovamento)
Vessegh minga de jd hen: Non
esser terreno da piantarci vigna.
Ben eon ben: Dio con bene. Fit
ben al stomegh, ai oec, alia sa-
lute al coeur : Far bene alio sto-
maco, agli occhi, alia salute, al
cuore. (Abbondanza di cose o di
averi) Avhgh del gran ben di Bio:
Avere del nen di Dio. (Invece di
eppure) « Em,m, faa tutt qtiell ehe
dn toruu I6r ; hen, in minga staa
content Vistess » : « Abbiamo fatto
tutto ci6 che ci hanno chiesto;
eppure non furono content! lo
stesso ». ( Assentimento e soddisfa-
zione dopo premessa) « Se faran
cos^f hen, se de n6... )» : « Se f aranno
cosi bene, se no... ». (Affetto, amo-
re) « Ghe viti dn hen a Vanima » :
« Gli voglio un bene dell'anima ».
Fass vorh hen: Farsi — , amare.
(Cossa fatta ammodo) « El canta
hen » : « Canta bene ». (Molto) Ben
prest, ben poch : Ben presto, ben
poco. M. a. d. : « Bene quidem, » :
« Bene quidem ». « Stasira elgiceugh
el me dns ben » : « Stasera il gioco
mi dice bene ». « Ben detto ! » :
« Ben detto I » Fdssela ben : Far-
sela bene. Fhssela su hen: Fascia-
la bene queUa bambina. Sentiss
hen: Sentirsi bene. Stct hen con
tutti : Star bene con tutti. Sth ben
in gamba: Star bene in gamba.
Trattass ben : Trattarsi bene. Fe-
gnl su ben: Venir su bene. Ben
fada de eorp: Ben fatta.
BEN
— 48 —
BEN
— Bendn, Beiione. « La va &e-
non )» : « La va di rondone » (poco
U8.) o benone.
— Benondn, Arcibenissiiuo.
— Benlssim. « Bravo, henissim » :
« BeniBsimo fatto ».
Benedettln (Fratc), Bcnedettino. ,
Beneddtt, Benedetto. Segut la
regola de futn Benedett : Far I'uo-
mo della oastimonia. (Aggett. da
benedt, autifr.) < U e on hene-
deWotmn / » : « E iin benedett'uo-
mo ! » : « Quella henedetta fever el
le lassa mat 6n minutt » : « Quella
benedetta fcbbre non lo lascia
mai uu miniito ». (Sul serio) « Be-
nedett el giorno e I' ora che t' oo
vedun / » : « Benedetti il giomo e
I'ora che t'ho veduta I »
— Benedl-nedli, Benedire. « M
I'd fan henedi i7i giesa » : « Lo fece
benedir in chieaa*. (Antifr.) « Oh
va (in poo a fatt henedi » : « Va a
farti benedire ». A ndd. a fass he-
nedX : Battere il tiitfo. « fJi el ved
8ta eo88a «... vatt a fh henedi » :
« Egli vede qiiesta scena e apriti
cielo ». (Bastonare) Benedl col ma-
negh de la scoa : Benedire col ma-
nico della — , granata o con una
pertica verde. « Taeunn sit tanti
de henedi on vescov » : «. Pigliame
tante qnante ne pub benedir un
vcHcovo o da caricar un raido».
Bohh de henedi con Vacqua santa :
Cose da non prondersene briga.
— Benedizidn , Benedizione.
(Rinuncia) J)agh la henedizion a
ona rohha : I)ar la benedizione a
una cosa Opp. Non volercene sa-
por altro. (i^on voleme saper al-
XYo) «. Per mi ghe doo la niia he-
'neaizion » : « Per me gU do la be-
nedizione ».
Beneficiada , Beneficinta. (Tea-
tro) « Iai henefieiada di comich a-
de-88 la ciumen 8erada d* 6n6r » :
« La benefieiata de' eomici ora la
chiamano serata di onore ». (Fig.)
« JJ h 8tada la 86a henefieiada » :
« fi Htata la sua benefieiata ».
Beneflzl, Beneficio. (T. di legge)
Col henefizi de Vinventari : Col be-
ne-ftcio dell' inventario. ( T. eccl. )
Benefizi 8enipliz : Benefizio sera-
plioe! (Fig.J Sinecura. (Vantaggio)
« Per mi I e 8taa on vero henefi-
si y* : m Vi'.T me fu un vero benefi-
cio ». (Fuuzione del ventre) Bejie-
fizi de eorp : Benefizio del corpo.
Benestant (Cbi ha da vivere
giato), Beneetante.
Beni (Poderi), Beni. « M g^ct tutl
i so heni in Briama » : « Ha tu.1>^
ti i suoi — , poderi in Brianza. >»-
Beni mobili e heni imrmohilL .- I—
dera.
Beniamin, Benlamino. Vems el
heniamin: Essere il benlamino.
Vedi CaroRu.
Benis, Confetti. I bents de gj^os ^
I confetti da sposi. ( Corianaoli )
Anda a trh via % bents: An dare
a gettar ooriandoli. ( Pr. ) JVi5 se
pretend henis d'dn asen che fdt »p<$g
(in dis.) : La botte d^. del vino olie
na.
— Benisitt, Confettini.
— Benl86n» Confetto parlante.
Benpientaa , Benpiantato (1) ,
Tarchiato. « Quell Vh 6n ontm bctv-
pientaa > : « Quell'^ un omo rol^u-
sto e tarchiato ».
Benservli , Benservito. DA el
benservii : — , lioenziare.
Benvord (Fass), Farsibenvolere.
Benslna ( Sostanza li^uida per
smacchiar panni), Benzina.
B^ola (Pietra gneis che oi vien
dalle cave omonime ) , Lastra di
Beola.
Bequader ( Acoid. music. ) , Be- *
quadro.
Ber^rajnasca (Regione a levante
di Milano). « Jj'e andaa sulla her-
gamasea » : « Andd dalle parti di
Bergamo ».
Bergamln (Conduttore di man-
dre non a cavallo), Biittero,
— Bergajninna, Bergamina (2),
Vaccaroccia. I hergaminn in mdg
van 8u a Valp; in settemher vegnen
gio : Le mandre del roilanese di
maggio vanno alle alpi, di setteiu-
bre ne scendono.
Bergamott.
Bergom, Bergamo. (Di due per-
sone discordi ) Vtui a Bergom e
Valter a Barlassina : Uno a levan-
te I'altro a ponente.
Berichin, Birichino. Beriehin de
piazza : Birichino di strada o piaz-
(1) La voce fior. non corrisponde perfet-
tamente alia milanese, giaoche benpicmta-
to vQoI dire boIo chi ha 1 piedi molto lar-
ghl e lunghi.
(2) Bergamina a I.ucca e qnel cartocclo
con cui 8l ferma II pennecchio sulla oo-
noochia o r6cca. Non ha nulla a che &re.
BER
— 49 —
iftiuolo. (Per vezzo) « Ah berieehi-
9a/»:it. Ah birichina I »
^Berichinada, Biriohinata. « M
m'h faa 6na herieehinada » : « Mi
ieee im'azioiie da moneIlo».
Serla. N. fr. : Fa dna herla : Far
ima fi^uraccia.
BerUncrliitt e Berlingatter ( in
die. ) (Omamenti donnesohi ridi-
eoli), Fri>nzoli. « La se mhtt intdr-
no eerti berlinghUt che la sefh rid
adree > : « Si mette addosso certi
fronzoli che fa ridere U prossimo
i^e sue 8i>alle ». Jja sura Cecca
di berlingmtt: La sora Rosetta de'
bnrattini.
BerUnna (Castieo di malfattori
in illo tempore), Berlina (1). Khtt
; m berlinna quaidun : Mettor iino
aila berlina. J (Gioco fanciullesoo)
f Berlina. | ( Carrozza da viaggio )
" Berlina.
Berlocca (2) (Cassa che si batte
per chiamare i famH alValba nel-
te tenute del Basso Milanese).
Berlranin{Volg.).\ediBarlumm.
Bemase ( Volg. ). Yedi Bamazz
e derivati.
Bersal (Volg.). Vedi Bersali.
— Bersali, Bersaglio.
— Benalier, Bersa^Uere. / ber-
saglier in staa istituit dal Lamar-
mora : I bersaglieri furono isti-
toiti da Lamarmora.
Ben., (D. Pr.), Bersd, Pergola (3),
Cupolino. In gtardin gk'h 6n ber-
»d tutt covert de rampieant: In
eiardino c'^ un bersd o per^oletta
tatta coperta di piante rampicanti.
Btota, Berta. L'e pu el temp che
Berta filava : Non h pid 11 tempo
che Berta lilava. Mett la berta in
sen : Mettersi la berta in seno (non
comnne ), Mettersi la coda fra le
gambe (4). | (Specie di gazza) Ber-
ta o Cecca. | (Beffa) Bit la berta
(Be£fare) : Dare la berta (ma non h
comune).
Bertagnln (Volg.), Merluzzo.
Oddr de bertagnin : Odore di bac-
cal^ (5).
(1) Aboltto lo stramento restd la parola.
(C> Parola cbe si sente BUi mercati dt
riao e dl grano.
(3) Bertd e fwrola da schivarai ; ma Per^
gola e piuttoBto la nostra Toppia.
(4) E forte nn poco fort«- Meglfo d : rt-
maner mezzo gruOo^ o anche ritnettern.
(5^ Nob Ta aoafuto eo] puzxar dl bac~
CAlOy p«r poziar di irreligioso.
Bertayell (Specie di rete), Bor*<
tabeUo.
Bertonii, Zucconare. *c Ul s* h
faa bertondb » : « S'6 fatto zucco-
nare ».
Besasc (D. Fr.j, Besso (fuori
d'uso). « Te sett on vero besasc»:
« Sei un buono a nulla, un dap-
poco » (non pop.). « Besasc d' on
avvo«a^< »:<(Cayalocchio, Bindolo».
On besase d'dn vestii: Un oencio
di vestito.
— Besasdada, Scempiagglue.
« Quella commedia la me par 6na
vera besasciada » : « Quella com-
media m'^ parsa una vera scem-
piaggine ».
— Besasclarla, Chiappola (A-
rezzo), Ba^attella. « JEl g^ci in bot-
tega aomM de la bescuciaria » :
« Non ha che bagatteUe )».
Besbim (Volg.). Vedi Bisbilli.
— Bisbilli, BisbigUo.
Besohizziass-ziaa , Imbuzzirsi.
« IJl pdleder, beschiziaaf V h voruu
pu anddt avanti » : « II puledro ri-
belle o sdegnato comincib a far
il restio».
— Beschizids, Schlzzinoso. (Tra
11 permaloso e lo scontroso) « Quel-
la pdpdla V ^ tropp beschiziosa » :
« Quella signorina 6 troppo facile
a entrar in valigia ».
Beaeott (Volg.). Vedi Biscoit e
derivati.
Besdi (L'arma di zanzare e ve-
spe), Pun^glione. (Fig.) Oaseid
foRura el besH: Farsi risentire.
« L'h 6n besH d* 6na donna doma
impa^tada de invidia e de rah-
bia » : « £} una scomunica di donna
impastata di invidia e di livore,
Un gastigo di Dio I » (L'eflFetto del
pungiglione sulla pelle) Cocciola
(che vale anche Besiadura),
— Besi68, Pungente. On fa be-
sios : Un fare pungente. « Gome
te sitt besios stamnttinna / >» : « Co-
me sei velenoBO stamattina ». Geo
besids : Occhi in cagnesco.
— Besill, Pungere. « El w'A vo-
ruu besiA» : « Manc5 poco che non
mi mordesse».
Besinfl (Aspetto del viso), Gon-
fio. « I/h cosi grass che V h finna
besinfi, » j « Gli ^ cosi grasso che
sembra perfino gonfio ».
Besogn (Volg.). Vedi Bisogn.
Besdnc (VolgJ. Vedi Bisont,
BeBtenunii (volg.), Vedi Be-
BES
— 50 —
BET
stemmidi. (Piorent. pop.) Smooco-
colare.
Bestemmia, Bestemmiare, Tirar
moccoli. — come 6n can : Bestem-
miare come un turco o come im
vetturino. « Bisogna sentiU quell
masealzon a — » : <c Bisogna sen-
tirlo a schiacciar saraoom».
— Bestemmia, Bestemmia. (Pr.)
La bestemmia la toma semper a
eh soa : La bestemmia gira gira
torna addosso a cM la tira. |)
(Prezzo) « L^dt ditt 6na bestem-
mia » : « Ma lei dice una bestem-
mia o uno 8proposito».
— Bestemmiaddr , Bestemmia-
tore.
Bestia , Bestia. Bestia feroee :
Bestia feroee. (Per anton.) « I mh
besti » : « Le mie bestie ». ( T. di
spr.) « Te see 6na bestia » : « Sei u-
na bestia ». « Bestia b6lgironna » :
« Bestia buscherona». Andd, in bcr-
stia: Entrare o montar in bestia.
Oogndss V umdr de la bestia : Co-
nosoere I'umore deUa bestia. JJa-
vord come 6na bestia: Lavorare
come una — o come un asino. ){
(Specie di gioco) Bestia.
— BestlASCla, Bestiaccia.
— BestiaL Bestiale. « L'h 6n omm
bestial » : « E un uomo — , intrat-
tabile ».
— Bestialltaa , Bestiality. « El
dis su domd di hestialitaa o di Or-
snad » : « E' non dice che delle — ,
stolidezze ».
— Bestiaxnm, Bestiame. — gross
0 7nenuder : — grosso o minuto.
— Bestiollnna, Bestiola.
Bestlrk. N. fr.: Tira e bestira:
Tira , tira. « Tira bestira V d> finii
a lassamel per vint f ranch » : « Ti-
ra, tii'a, a furia 61 stiracchiare fi-
ni a lasciarmelo per venti lire».
Bettega , Balbettare (1) , Tarta-
gliare. « Ul bettega mMledettam^nt »:
« Tartaglia a tutto andare ».
— Bettegdi, Tartaglione. I bet-
tegoi a Lucca i ciamen chechellari:
1 tartaglioni a Lucca li chiaman
checchellari e bacciucconi.
Bdttola, Bettola. « Questi in di-
scors de bhttola , e minga d* 6n to
pari » : « Codesti sono disoorsi da
bettola non da pari tuo».
(1) BaU>ettare pu6 anche essere indipen-
dente da balbuzie.
— BettoUn, Bettoluceia.
— Bettolinatt, Bettolante.
Bettonega ( Volg. ). Vedi BeUo-
niea.
Bettdnica, Bettonica (1). Conos-
suu come la bettonica: Esser co-
nosciuto pi^ della bettonica.
Bev-evuu, Bere. Bev el eaj^e, el
thh : Prendere il caff^, il th^. Bev
come 6n Turch: Bere come un
Turoo. Bev a cannell : Bere al boc-
oale Opp, Attacoar la bocca al fia-
sco. Bev a canna : Bere a gar^a-
nella. Fit a chi paga de bev : Gio-
care al fiasco. ^ Ti te jpagaree de
bev » : « Tu ci metterai if vino ».
B^veghen adree 6n biccer: Bevor-
ci sopra un biocbierino. « If 61 bev
che a^equa » : « Non beve che ac-
qua ». I (Ascoltare con grande
curiosita) «. JEl stct U a bev su i no-
ster paroll » : « St& li a succiare le
nostre parole ». || (Credere troppo
faoilmente) « L'ct bemida »t« » : « E'
I'ba bevuta ». j| ( Versare in un bio-
chiere del vino)« V6ia gid de bevy>:
« Mesci ». M. d. d. volgari : « Mi el
bevi de vott e stoo a cassett » : « lo
mangio di magro e dormo da pie-
di e cioh non me ne impiccio ».
Pu che m^angid e bev n6 se p6 fd :
Pill che man^iar e bere non si
pole. (Pr.) Chi pit bev m,en el be-
vard: Chi piii beve manco beve
o poco vive e manco sparecohia.
N* decor zifold se el cavall n-' 61
vceur bev : Vedi Cavall, {| « Me par
ch'el sia 6n ^oo bevuu » : « Mi sem-
bra un poohino cionco ». U (Ingol-
lar dell^ acqua nuotando ) Bere o
far un beverone. P.^ E. : « Vegni
al bagn de Liana insem,m>a, Tna rir-
cordet defamm, m,inga bev » : « Ven-
§0 a bagnarmi con te ma non mi
ar beveroni ! »
— Bevuda, Bevuta. 8 (Sgridata).
Vedi Strapaszctda.
— Bevascia, Sbevazzare. ^L'h
stauintorno tutta nott a bevaseid)*:
«. fi state tutta notte in giro per
le bettole a sbevazzare*.
— Bevascidn, Beone.
— Bevanda, Bevanda. Tassasui
bevand : Tassa sulle bevande. Cioc-
colatt in bevanda: Cioccolata in
bevanda.
(1) Non registrata la parola nei dizio-
nari tosoani ma viva nella ft*a8e.
BEV
51 —
BIA
— Beveragg { Manoia a' vettu-
rini), Beveraggio.
— Beverdn (Intruglio per le be-
stie), Beverone.
— Bevibll, Bevibile. inL'ahevuu
elbeinbil>nii Ha bevuto il bevibile ».
— Beviroen ( Vasetto per uccelli),
Beverino e Bicchierino. JSl bevt-
rcBu di jnii : II beverino della stia
e anche Beveratojo.
Bezsa (1), B^zzera (Senese), Pe-
eora.
Biacca, Biacca. Da ait la bi€tcea:
Dar la biacca o imbiaccare. « La
g*dL la faeeia tutta impiastrada de
hiaeea e de helHt » : « Ha il viso
tutto impiastricciato di biacca e
di belletto>».
Biada, Biada. nDagh la Uada
ai eavall » : « Dk la biada al ca-
vallo». (Pr.) La minestra l*^ la
biada de Vomm (manca).
— BladlroBn, Biadajuolo (non
com.).
BiadeghJVolg.). Vedi Abiatieh.
Btanca, Bianca. (Sost.) La sura
bianca: La neve. (A^gett.) Carta
bianea:\e6i Carta, Arma bianea:
Vedi Arma. Minestra bianea: Mi-
neetra tezza tezza. (Pistoia). M.
d. d. : « Avella bianca de pes » :
« Averla bianca ».
Biaacaria o Biancberia, Bian-
clieria. Bianekeria de tavola, de
leUy de mttdass: Biancheria da
tavola, da letto, da doBso. Nett de
biancheria: Imoiancato e lavato.
(Pr.) Bisogna lava la biancheria
tporca in jamiglia : I panni su-
mci vanno lavati in casa. (I ba-
gnainoli agli awentori) «. Bian-
cheria / » : « Vuol la biancheria ? »
Bianeh, Bianco. M bianch de
r occ f de V ctuv : D bianco del-
Vocohio, dell'ovo o albume. Bev,
cugi, J^shf firmit in bianch: Be-
re , cucire , lasciare , firmare in
bianco. Fh ved^ negher o ner per
bianch: Far vedere il nero pel
bianco. Mett el negher sul bianch :
Mettere il nero buI bianco. Ccrus
in bianch: Cuocere in bianco o
Lessare. Bianch came 6n pann
lavaa : Bianco come panno lavato.
Bianch e ross come 6na rosa : Bian-
co e rosso come una rosa. De
pont in bianch: Di punto in
bianco.
— Bianchett (Gesso dal sai-ti).
— Biancbetta (Giubbetto sotto le
vesti). Camiciola.
— tfianconna, (Specie di uva).
Biancone (Isola d'Elba).
Bias (P. N.), Biagio. A S. Bias:
A San Biagio.
Biassii-saa^ Biasciare. Andd, a-
dree a hiassa: Andar biascican-
do. Ona balla de pan biassaxi : Un
biasciotto. Foresetta o forbis eke
biassa: Porbici che cuciono Opp.
Porbice che biascia e trincia.
Biassd, i par oil: Biasciar le pa-
role. Biassa paternoster: — pa-
ternostri Opp, Scoronciare.
— Biassaaa, Biasciata.
— Biassagiomai, Biasciagior-
nali.
— Biassapater e Biassarosari,
Biasciarosarii.
Blassonn (Nome di paese), Bias-
sono. Andd, a Biassonn (Lucrare
illecitamente) : Pigliare lo sbnittb.
Biava (Volg.). Vedi Biada.
Bibbia, Bibbia. I protestant di-
stribuissen i bibbi gratis » : « I me-
todisti (1) distribuiscono gratis le
bibbie ».
Bibita, Bibita c Beuta (Volg.)-
U Igea V h 6na bibita ncettva :
L'Igea fe una nuova bibita.
Biblioteca, Biblioteca. La bi-
blioteca de Brera, La biblioteca
Bice (Tronc. di Biccer). Vedi
Biccer.
Biccer, Biechiere. Biccier de ve-
der, de cristall: Biechiere di ve-
tro, di cristallo. — de caccia : Ve-
di Barchetta. On b6n biccer de
tin: Un biechiere di Quel bono.
El biccer de la staffa : Il biechiere
della staffa. J. (BrUlante falso)
Ctiu de biccer: Culo di biechiere.
— Biccerln, Bicchierino, Bic-
chieretto (2).
(1) Bex»a h Toce cho li ode ia Piazza
FoBtana, dovo stanno a morcato anche i
contadini briaiiKoli, e signiflca Pecora. Mes-
lo per riflesso del Bitzera senese.
(1) Non e . che a, Pirenze non si dica
i protestanti. £ solo che a MUano in questo
caso protestant vuol dire metodika. A
Firenze tale distinzione e in uso. a Mi-
lano no.
(2) S'intende a Firenze quasi verzeggia-
tivo dl biechiere: 4^ Come el ghe jrias el
vin al Peder » : «-Come ci sta Pietro al
bicchieretto ».
BIC
— 52 —
BIF
— Blccerada (Partita al bigliar-
do in molti), SbiocMerata (iT.
Bicciolan (Pasta dolce), Oiam-
belletta. B (Uomo lungo e soro)
Bietolone. R (Sorta di uva) Biccio-
lanna: Uva galletta.
Biclcletta (P. N.L Bicicletta.
— Blcidettista, Idem.
Bicocca, Bicocca (2), Arcolaio.
Don la bieocea se fa g%6 el reff e
con Vaspa el se fa sii: Coll' arco-
laio si dipana e coU'aspo si ain-
matassa. MHt V ascia aulla bicoe-
ea: Agguindolar la matassa.
— b1cocc&, Barellare. « V6i, me
par ehe te oicocchet 6n . taniiro-
mi » : « Guk, mi pare che tu ba-
relli un tantino ». (Piil forte) « El
bicocca a quel biondo » : « E' bar-
coUa ».
— Blcoccada , BarcoUameuto.
« Pover vhgg ; di volt el ghe dh di
bicoccad » : « Povero vecchio ; di
(luando in quando e' bareolla».
— Bicocchin(Giocofanciullosco),
Giritondo. F^ el bicocchin: Far
bindolo (Lucca), Far il giritondo.
Bide (I). Fr.) (Kecipiente per la-
var i piedi), Bid^.
Biddll, Bidello.
Biedrava , Barbabietola. Boss
come 6na biedrava: Rosso come
una bi^tola.
Blella (Nome di cittk). « L*h 6n
I'ngles de Biella » : « $3 un Inelese
di Per^tola ». H (Vaso di terra) Te-
game. « U a m^angiaa 6na biella
pienna de cocumer e V h m,ort de
colera » : « Mangi5 una tegamata
di citrioli, e crep5 di colera ».
— Blellada» Tegamata.
— Blellascia, Biellin, Biellott,
Tegamaccio, Tegamino, Tegame
fondo.
— Biellatt, Fabbricatore di te-
gami.
Bifich (P. N.), Arduo. « Qiiest Ve
el pdnto bifich » : « Quest' e il bu-
silli o il pimto scabroso (3) ».
Biffc^ccn (D. In.), Bistecca. Vit-
(1) Vaol anohe dire a Firenze -partita in
campagna per here.
(2) In Toscano si sa cosa vuol dir 6f-
cocca tutta diversa da arcolaio- Bicocca
signidca in fior. piccolo castello su un'al-
tura.
(3) Abblamo dato la doppia frase tosca-
na, perche 11 busilli c'e anche in Milanese.
Vodi BVfSilles.
tori JEJmanuell n^6l viveva ehe de
zuppa e biftecch: Vittorio Enia-
nuele mangiava sempre zuppa e
bistecca.
Blffa (^egnale del traguardo da
ingegneri) Jp. NO, Biffa.
Biga , Biga. La corsa di high :
La corsa delle bighe. M. d. d. :
« Molla la biga! » : « Via a gambe ! >
Bigatt, Bigatto (1), Baco da se-
ta. Semsnaa de Mgatt: Seme di ba-
chi. Mandct i higatt o i eavaler al
bosch: Infrascare i bacM.
— Bigattee, Bigattiere e Bacajo.
— Bigattera, Bigattaja e Bigat-
tiera (come stanza e come donna
che accudisce).
Bigia capellee (in disuso), Pinco.
Bigi&, Marinare e Salare. Bigia
la scoRula, la m,essa : Salare la le-
zione, la messa. (Sottrarsi a ca-
stigo) « Stavolta te la bigiet ndnga » :
<c Questa volta non la scampi >».
— Biglada (Mancanza alia le-
zione, alia messa, ecc).
— Bigladdr, Che manca spesso.
Bigln (Libretto su cui si trova
da copiare i doveri di scuola) (P.
N ).
Biglla (D. Fr.), Biglia (2), PaUa
del bigliardo. Vess in biglia : Es-
ser in palla.
— Blgliard, Bigliardo. Giugh al
bigliard: Giooare al bigliardo.
— BigUardee, Pallaio.
Bigllett (P. N.), Biglietto. — de
visita: Idem. — postal: Idem.
— de teater, — de Pasqtia: Po-
lizzino.
Blgii6 (D. Fr.) (Specie di frit-
tella), Bignfe (riprov.), FritteUa.
Tortei bignh: Frittelle coU'ovo.
Bignonia ( Pianta americana
comune anche fra noi), Bignonia.
Bigolin (Ad uso di far ncciuti i
capeili delle donne), Diavolino.
« I/a m,'h comparsa in bigolitt » :
«Wh comparsa davantl coi — ,
lucignoletti sulla fronte ».
Bfe^olott, Merciaiuolo di libri,
ambulante. « / bigolott rovinen la
libreria seria » : « I venditori di
libri ambulant! rovinano la li-
breria seria ».
Bigott, Bigotto. «JSl g'd, 6n fa
(i) In qaalche Inogo di Tosoana^ ma non
a Firenze dove pur si dice bigattiera.
(i) I n fior. le bilie sono invece le bnche
del bigliardo.
BIO
— 58
BIO
MgoU eh' el eonsoUa » : « Ha un fare
da bisotto o fare bigotto che con-
aolA Opp, ohe iniiamora».
— Bi^ott6n, Bacchettone.
— Bi^ottismo. Bigotteria.
Bila (Volg.). Vedi BiU.
BUe, BUe. tiG'oo 6na tal bile
eontro quell miMcahson cfie el vmvs-
zaria » : « Ci ho una tal bile con
quel mascalzone che me lo man-
gerei ».
— Bil6s, BilioBO.
BUancler (P. N.), Bilanciere.
Wbochd (D. Fr.) (P. N.J (Gioco
di destrezza di mano), Bilboquet.
Blmester (P. N.)* Bimestre. Por-
gaa ogni bimester : Pasato a oeni
fin di bimestre.
— Blmestral, Bimeatrale. Bir-
lane bimestral : Bilanoio bime-
Btrale.
Bin (Tronco di biuin parlando a
bambini) (P. N.J, Bacino. « Famm
6n bell bin » : « Dammi un bel ba-
cino ».
Blnit, Aocoppiare. Bindk la seda:
Addonpiare la seta.
— Binaddra, Addoppiatoio (che
h Pamese), Aadoppiatora (la per-
Bona)
Blnari (P. X.), Binario) « L'dn
tro9aa sul binari gtritolaa dal tre-
no»m L'han trovato sul binario
stritolato dal treno ».
BIwaiifTi (Paese di Lombardia).
N. fr. : Vess a Bhuueh: Essere
a metl^ strada.
Blnda, Binda (1), Benda« J^ g'H
la Hnda dawinH at oce » : « Ha una
benda sugli occhi ». Jja binda di
salass: La fascia o fasoiola pei
salaasi. | (Brandello) « M va iuU a
hind » : « Va a sbrendoli ».
— Bindtil, Bindella (Ant.), Na-
stro. (Grido di meroiaiuoli ambu-
lanti) « Stringh e bindH / » : « A-
ghetii e nastri ! » (Agitar rapida-
mente un tifzone, si che psya un
naatro di fooo) Fa bindell: Far il
naatro rosso.
— BlndeUln, Nastrino. « Fl ghe
ten a avhgh 6n bindellin de cava-
Uer » : « Vorrebbe anohe lui un
po' di nastruceio ». On bindellin
appenna nassuu: Un nastrettino.
(1) Binda In fior. i invece stramenio
per alzar p«ti : qaella p«r esempio da )a-
vwe It MUTOize} alzaadole da lato.
Biol (Escl. fam. in luogo di Die).
« Gorpo de bio, iKiceo, baccdn, bac-
chetta » : « Corpo di mille diavoli ! »
Bi61ch (Contadino alle cui*a de'
buoi nel basso milanese), Bifolco,
Boaro.
Biolla (Albero), Betulla.
Bi6nd-onda, Biondo. Tird al
biond : Biondeggiare. Ona bella
bionda: Una bella bionda. M. d.
d. : A queU biondo : A tutto garbo
o In barba di micio o Avanza! o
A ^uel Dio o Perfettamente! I| (Ub-
bnacatura) « i/'d ciappaa la bioiir-
rfa)»: Vedi Std^a.
— Biondiu» Biondino. « V6i biott^
din te me rughet » : « Biondino fat-
ti in lk».
— Bionddn, Biondone. Otia bion-
donna antipoHca: Una biondona
antipatica.
Biott, Biotto (1), Nudo o Ignu-
do. Biott biottent o eome 6n ver-
men : Nudo nudello o ignudo na-
to. Vestii de biott: Mezzo nudo.
Andii a eavall a a'eenna biotta:
Montar a cavallo a dorso nudo.
Bira, Bin*a. Bira de marz : Bir-
ra di marzo. M. d. d. : Lasaasa an-
dh de la bira: Lasciarsi andare.
— Bir6n de Ciavenna, BiiTa di
Chiavenna.
— Biree, Birraio.
— Biraria, Birreria (2).
Biraga (P. N.). N. fr.: La matta
Biraga : Matta come la Fiorina ,
ohe suonava il cembalo ai grilli.
Birba, Birba (3), Birbone. Batt
la birba : Fare il oriccone. (A ra-
gazzo in senso bono) « Te sett ona
ella birba .' » : « Sei una birba fo-
derona! » M. d. d.: « Birba ehi man-
caf^:^ Badi di non mancare ».
— Birbada, Bii'bonata.
— Birboiidn, Birbonaocio o Bir-
baccione.
— BirbonsceU, Birbott, Birbon-
cello, Birboncione.
Birgom (Volg. Sch.). Vedi Ber-
gom.
Biribara (Gioco intricato gid di
(1) Biotto si Qsava anohe in Toscana ma
solo in senso di meschinello.
(8) Sarebbe ormai tempo che anche a
Milano si nsasse il Birreria e non il ridi-
colo BirraHa.
(3) In flor. ha senso meno grave. Appli^
cato a gloTinetto esprime il milanese Sc&r^
iaeoo.
BIR
-^54-
BIS
luoda). Come el girnugh del hiri-
hara, che p^issee el se ved manco
el 86 impara : Come al gioco del
Mribara dove chi pib. vede man-
eo impara.
Biribira. Vedi Cirihira.
Blrlchin. Vedi Berichin.
BirUi-irlaa, Ruzzolare. « La pa-
Iftnea V e hirlada sott al tarol » :
<i La palanca nizzolb sotto la ta-
vola». « Ghmrda insolent che tefoo
hirla gib de la scala » : « Guarda
iii8olente che ti faccio rotolar le
Hcale ».
Birlinghitt. Vedi Berlinghitt e
CeccOi
Birio, Tiottola e Fmllino. Gird,
come 6n hirlo: Girar come iin fml-
lino. M. d. d. : Anddt foiura del
hirlo: Cascar di coUo.
Birocc, BaiToccio (1). Vedi Ti-
monella.
— Blroccin, Barroceino. La eor-
sa di hiroccitt : La corsa de' se-
dioli.
Biroeu, Pirolo (in disuse), Ca-
vicchio. « El g*a miss 6n birceu » :
« Ci lia messo una pezza». Tira
8u 6n hir<Bu: Mettere piil alto il
prezzo a una cosa. (In certi lavori
m legno) Caviglia. (Di istrumenti
da corda) Bischero, Pirone. || (Pa-
lafreniere) (Spr.) Leccataglierc.
Bia (Aggiunto ad occhi). Oec his:
Occhi appannati.
Bisa (Iinbiancatura che si dk
alle tele da teatro eik dipinte per
servirsene a nuovo), Velatura. Dct
sii la hisa : Irabiancare.
Bisabdsa, Guazzabuglio. Quel-
Vappar lament I'h 6na bisahdsa de
stans pocch godibil » : « Quell' ap-
partamento <^ un guazzabuglio di
stanze punto comodo ». « Ona hi-
scibdsa d/6n romanz » : « Che bob-
bia quel romanzo ! »
Bisacca. Vedi Bissaeca.
BiBbfttegh. (Volg.). Vedi Bisbh-
tich.
Bisbetlch (Di persona lunatica),
Bisbetico.
Bisbilla (P. N.), Bisbigliare. « Se
hisMllia intorno che » : « Si buz-
zica o se ne bisbiglia».
Blsc (Dai capelli crespi), Cre-
(1) C* e il 8uono ugnale non 11 senso.
Barroccio in Fior. e una carretta per tras-
portar roba.
sputo. (Sopranome) El Bisc: II
Kicciolino.
— Bisciosu, Ricciutello.
Bi8C& (Avere stizza e non la
poter sfogare), Rodersi. « Ouarda
come el oisea o come el cieea » :
« Guarda. come si rode o come si
mangia il fegato».
Blsclk-isciaa-iBClass, Arriccia-
re. « El s'e faa hisdd, i cavH » : « S'fe
fatto arricciare i capelli ».
Blscott, Bisoottino. BiscoU de
Nbvara, d'anes, ecc.: Biscotti di
No vara, con anaci, eco. (Agg.) Pan
biseott: Pane biscotto. (Fig.) CoU
e biseott ( d' amore ) : Cotto e bi-
scotto.
— BlscottiiL, Bisoottino. Idamm
del biseottin (in dis.) (Signore^ Da-
me che visitavano ammalati nel-
I'ospedale) : Visitatriol di amma-
lati. (iron.). « Elprovard che razza
d'dn biseottin » : « Proverb che zuo-
cherino ! »
— Bi8C0tt&, Biscottare.
— Blscottaria (in disuso), Bi-
scotteria.
— Biscotti (P. N.) (Castagne cot-
te nel forno), Biscotti.
Bisgid (D. Fr.), Bigiil (Luc-
ca), Gioiello. <L'era tuita cariea
o pienna de bisgid^ : « Era tutta
gioiellata ». « Quel so gaMnettin Ve
6n vero bisgioy> : « ^uel suo spo-
gliatoio h un vero nido ». (Cattivo
soggetto) « (Jhe bell bisqid che V e
quel to iioRu! » : « Che gioiello quel
tuo figliolo I »
— Blsgiottariaf Bigiotteria, Mi-
nuterie e Dorerie.
— Bisgiott^r, Gioielliere.
Bislacch, Bislacco (1), Ciondo-
lone, Omo a casaccio. 0mm, cer-
vell, f(t bislacch : Omo, cervello,
modi bislacchi. n. L' e semper r«-
stii de bisla^ich o a la bistaccayn
« Veste sempre da bislacco ».
— Blslaccon, Bislaccone. « In-
fhsdet no c6n quell bislaccdm^:
« Non ti confondere con quel bi-
slaccone ».
BiBlicchln (P. N.). NeUe fr. :
Anddt in broRud de btsliechin: An-
dar in broda di giuggiole.
Bisldngh, Bislungo. Tavol, stan-
za — : Tavola, stanza — .
(1) A Firenze lo usano anche in senso
di bisbetico.
BIS
— 55 —
BIS
— Bisloiig6n (P. N.)) Nottolone,
Spilungone. « Chiarda ^uella Ms-
longonna mctgra e amorta » :
• Guarda quella quaresima )».
Bismarcn (P. N). (Sorta di pa-
let5), Bismark, Prussiana.
Blsmutt o Bi8m6tt (Specie di
metallo), Bismuto.
Blsnoimo (Padre del nonno), Bis-
nonno.
Blsodu. Vedi Base.
BiB^BTU, Bisogno. A 6n bisogn:
A un — o Bisoguando Opp. Ai-
V oceorrenza. Rohh ehe fdtaehir-
sogn: Cose che ci vanno. Vessin
gran bisogn : Essere in gran bi-
ffrazii tant ». « Ma fd, bisogn 9 » :
«Ija rin^razio tanto>». «Ma che
diee mai ! » « Bisognava ted^ che
testa / » : « Idem ». « Chiai a avh de
cisogn » : « Guai a clii ha bisogno ».
Ohi g'a bisogn se sbassa : Chi ha
bisogno s' abbassa o anche s' ar-
renoe. El bisogn el fa fd, di gran
robb: II bisognino la trottar la
vecchia. I (Fnnzione naturale del
corpo) « jyh and€ia a fd, el so hi-
s€>gn » : « £: andato a far i suoi bi-
eogiii».
— Blsognk, Bisognare. mBiso-
gna d\ e/^e....» : ^Bisogna dire
che... » « Bisogna vedk ehe.., » :
«Biso^na vedere che... » « Biso-
gna mingafdi eosi » : « Non si deve
far cost ». « Bisognardi pur diahel » :
«Bi80gnar^ pure che glieio di-
ciamo».
— BiBOgnds, Bisognoso.
Btflbnt, Bisunto. Ont e bisdnt :
Unto e bisunto.
BlBS-a, Biscia. n^E saltaafo^ura
del bus 6n biss o &na bissa Idnga
&n brasza » : « Sbucb una serpe
lunga un braccio ». (Pr.) Ija bissa
Yh morduu el darlatan : La biscia
becc5 o morse il ciarlatano. M.
d. d. : Mettes dna bissa in sen:
Scaldarsi la serpe in seno. Ogni
bissa g'a el s6 velen: Ogni serpe
ba il suo veleno. Fr^ee eome on
biss: Freddo come un marmo. « M
m'h saltaa adree pesg d*6n biss > :
« Mi rispose o mi iuTestl con e-
strema arroganza». | Biss de te-
sta : Pidocchio. | (Inter, per chie-
dere una replica in teatro) « An
■eiamaa el biss » : « Hanno chiesto
il bis ». I Bissa seudeUera :
i. di
Tar-
taruga (T. di sprezzo a vecchio).
— Blssd,, Bissare.
— Blssetta, Ciecolina marinata.
— Blssdn (Stemma ducale de' Vi-
sconti), Bisoione. ^t^Oo veduu 6n
hissdn in Verba » : « Ho veduto una
grossa biscia fra I'erbe )>.
Blssacca, Bisaccia. « El g^ ave-
va 6na bissaeea c6n denter 6n poo
de pan » : « Aveva una bisaccia in
oui teneva o che vi teneva uu po'
di pane».
Bister (Colore di acquarellisti),
Bistro.
Bittunm (P. N.) (Mater, che si
cava dall' asfalto), Bitume. Bi-
tumm gitidaieh : Bitume giudalco.
Blumm (Volg). Vedi AJbumm.
Blvacck, Bivaccare. « Quanti
volt hmm bivaceaa sotta VoAiqua! » :
« Quante volte non ei tocco di bi-
vaccare sotto la pioggia ! »
— Bivacch, Bivacco.
Bivoltln (P. N.) (Di baco da
seta), Specie che fa il bozzolo due
volte nell'anno.
Bizzar, Bizzarre. On omnif 6n
eavall hizzar: Un uomo, un ca-
vallo bizzarro. (Erba e fiore) (Pian-
ta fra il grano) Fioraliso.
Blaga (D. ¥i. (P. N.) (Difetto di
chi millanta), Vanteria. «Zr'^ 6n
fioBU pien de blaga » : « fi un ragaz-
zo millantatore o meglio h un tan-
farone ».
— Blagk (P. N.), Vantarsi, Spa-
rare, Schiantar grandezzze.
Blandiira (Civ.l, Blandizie. « Bi-
sogna vedh che blandura / » : « Bi-
sogna vedere come s'^ fatta dol-
ce'».
• Blanmansgld (Manicaretto),
Biancomangiare.
Blasdn (Civ.) (P. N.), Blasone.
« J67Z g*h forsi paura de sporch el
blason ? » : « Teme forse di insudi-
ciare il blasone? »
Bleu (D. Fr.), Blii, Turchino.
Bleu siell: Cilestrino.
BUcter (Pu6 essere raggiratorcj
o solo volubile, o bfecero), Blittri
( Arezzo), Ciaccnero. « JO'^ 6n vero
hlicter )> : « fi un mascalzone ».
« El me s'h mostraa pussee hlicter
del solit » : « Mi si mostrb piii bu-
rattino del consueto*.
Blocck-caa, Bloccare. L'oo hloc-
eaa II sul canton <le...)> : <(L'ho
affrontato U sul canto de'... •».
BLO
— 56-
BOC
— Bloecb, Bloooo. In hloeeh:
In blocoo. (Al bigliardo) Fd, bloeeh:
Far blocoo o biglia (buca) di slan-
oio. (Contratto a occhio e croce)
Fd, on hloeeh : Far iin cionoo (Pi-
stoia), Comprare o vendere in
blocco.
Blonda (Trina di seta cbe tira
al gialloj, JBlonda.
B168 (D. Fr.)f, Blusa (riprovato),
Camiciotto (1).
B6 (Volg. e Ant.). Vedi Bcbu.
N. fr. : Ve88 come a atrappagh 6n
pel a 6n bd: Esser come strap-
par un pelo a un bue. (Pr.J Spec-
eia bd che erba cressa: Mentre
Verba nasce muore il cavallo.
B6 1)6 (Onom. dell'abbaiar del
cane), Bau, ban.
Boa, Boa. Fl serpent boa: II ser-
pente boa. | (Al collo delle don^
ne freddolose) Boa.
Boara (in dis.). N. fr. m^ El g' h
boara •» ( Al gioco ) : « Ha le mani
piene ».
Boascia (Stereo di vaccina), Bui-
na. (Per disprezzo a un piatto di
spinacci ) « Fl par 6na boascia » :
«Sembra buina».
Bdbb-bdbb (Voce imitativa del-
I'abbaiare). Bau bau.
Bdbaa (T. fanciull.), Male.aQtiell
eattivdn el t'd, faa bobaa ? > : « Quel
cattivo ti fece male? » « JO'h 6n veee
pien de bobaa » : « E un vecchio
pieno di malanni o di acciacchi ».
Bobba , Bobba (2), ( Cattiva mi-
nestra) Bobbia e Bozzima.
B6bO (V. fanciull.). Bombo.« Ghe
pias tanto a fd, b6bo » : « Gli piace
assai il bomoo ». | M. d. d. : Scior-
seia bdbd: Magari o Tifentine.
Bdcca, Bocca. De bonna bdcca
(Cui tutto piace): Di bona bocca
o Abboccato. Fd bdeca de rid : Far
bocca ridente. Bdeca d' inferno :
Bocca d' inferno. Bdcea sfogona-
da: Bocca sferrata (CoUe di V.
d'Elsa). Parld a tnesza bdcea : Dir
le cose a mezza bocca Opp. A den-
ti stretti. « Flparla perchh el g' a
kt bdcea » : « Farla senza sapere
(1) Ma il camicioUo in caso non vale che
per le blase degli opera!, de* facchini, ecc.
E le bluse de' ragazzit
(2) Bobboj voce aretlna, signiflca pint-
tosto intmglio di cose medicmali e Boz-
sima e di minestraj anohe bona, ma trop-
po denaa.
quel che si dice o Idem ». Sardgh
su la bdem a vun (Far tacere con
ragioni): Turar la bocca a uno.
Bestd a bdcea sutta: Bimaner a
bocca asciutta. Cavd de bdcea 6n
segrett : Cavar di bocca altrui un
segreto. Bdeea che taeca lit e6nt
i o cdi oreee : Bocca ohe arriva a-
fli orecchi. Refignd sk la bdeea :
'are la bocca aoerba. Con la b6c-
ea bonna: A booca dolce. Avegh
la bdeea eatHva : Aver la bocca a-
mara. (7tm la bdeea : Cucir la boo-
ca. P. £. : « JiPdn eusii la bdcea, e
oo dovuu tush » : « M'han cucita la
bocca e ho dovuto smettere ». I\>-
d^ nettass la bdeca : S^utar la vo-
glia. Avhgh la pansc%a in bdeca
(di donna gravida) : Avere il ven-
tre agli occhi. Fass b^U de bdeca
o fass de bblla bdcea: Vantarsi del
sole di luglio. Parld per bdcea del
tal: Parlare per bocca del tale.
Bicordass minga dal nas a la bde-
ea : Non rlcordarsi dalla bocca aJ
naso. Tant de bagnd la bdeca .-
Tanto da spruzzare la bocca. Bo^
bd laparoua fo^ura de bdcea : Ca-
vare la parola in bocca a uno. Po-
d^ netta>s8 la bdeca: Potersene net>-
tar la — . Scur come in bdeea al
Idff: Buio come in bocca al lupo.
Toeuss elpanfoeura de bdcea: L»e-
varsi il pane di bocca. Vess la
bdcea de la veritaa : Essere la boc-
ca deUa verity. JDi sii quell che
ven in bdeca : Dir quello che vic-
ne sulla lingua. (Pr.) Chi g*d lin-
gua in bdeca va finna a Bomma :
Chi ha bona lingua ha bone spal-
le. In bdcea ciu^a nd entra mosca:
In bocca chiusa non entran ino-
sche. A cavall regalaa nd se guar-
da in bdcea: A cavallo donato non
si guarda in bocca. In del feree
nd tdeca, in del speziee nd mett in
bdeca: Al fabbro non tocoare, al
maniscalco non t'accostare, alio
speziale non assaggiare. (Fig.) Ija
bdeca del stomegh : La bocca dello
stomaoo. — del eamin, del sficehf
del candn , del fomo : La booca
del caminetto, del sacco, del can-
none, del forno, ecc. Z>a bdcea del
s'dopp : La booca del fucile. «Alt
i bdcch /»:«. Alto Ik*. (Specie di
dolce) Bdcea de damma: Booca di
dama.
— Boccada, Boocata. Boccada
d'aria : Idem. P. £. : Andd a eiap^
BOC
-57-
BOC
^ pd dna boeeada W aria : Andar a
I prendere una boccata d'aria.
i — BocdiiXL. On hkll boechin : Un
bel hocchino.
— BocdiixtBUla (Pustoletta sul-
Fangolo della booca], BoUa.
— B6ccli-ocoaa, Abboceare. « El
gdattdn I* it bdeeaa subit » : « Quel-
lii eolaccia abboccb senza neanche
linatare ». (Del pesoe alia lenza)
Abboceare.
— Boccala, Cioncare.
I — Boc€»rada, Trinoata.
— BoocbW e Boechin, Bocdolo.
£1 bocehtU de la pipa : II bocchi-
no della pipa. Boceh^ del lufnin
de nott : Luminello. — del daequor-
ddr : La mela o la cipoUa delran-
naffiatoio. El bocehin del aigher :
D boeehino per il si^aro.
— Boochelm, Bocciolino.
— ^Bocclldtta, Bocohettaj(Guami-
tnra snl buco delle chiavi del oaa-
aettoni) Bocchetta. Boceh^tta del
forno : Ghiusino del fomo.
Bdccaa (Misura di liquidi in dis-
UBo). Boeoale. Viva nelle frasi:
Anaa in pdlver de boeeaa : Andar
a babbonveggoli o a rincalzar i
oavoli.
Boccadeleon (Fiore), Bocca di
leone, Lino dei muri (Volg.).
Boccadura (Tralci attorcigliati
insieme), Tralciaia.
Booearessa (Vaao per donne af-
fette da ineontlnenza di orina),
Storta.
Bo<di6 (D. Fr.), Mazzo di fiori.
B6ccliirk>cciaa (Non passar uno
stadente agli esami) (P. N.), Boc-
ciare (1), SchiA(^G\axe, * L' an boe-
daa in matemaiiea » : « Restb
Bohiaceiato in matematica ».
Bdccola, Buccola (Siena), Orec-
chino. « Xo g*aveva tn di orh^g dd
bdeeol de brillant grossHwim » :
« Portava due oreocnini di bril-
lanti di gran valore ». (Due eiUe-
gie appese alle orecchie) Fh i biie-
eol: Far le buccole.
Bocc6xL. Boocone. On boee&n de
pitoeeh : Boceon santo. Mangid, 6n
boeedn ( Far un piccolo paste in
fretta): Mangiarun boccone^ Far
un pasterello. (Fig.) Cuntit t boe-
c6n in bdeea a vun : Contar i boc-
(1) BoeeUine^ oho nel snono e oonforme
a Boocidj oorritponde invece al nottro
Boggid.
ooni in booca a uno. Manda gi<^
di boecdn amar : Ingollar de' boc-
coni amari. El boccdn de la ver-
?'ogna (quello che resta sul piat-
o): n boccone della ver^ogna o
del eomplimento. mi. U ^ mtnga 6n
boee6n per <t » : « Non h boccone
pe'tuoi aenti ». Tira su i boee&n :
Tirar su a minuzzoli di pane. J
(Pezzo di roba staccato) Brandel-
lo. P. E.: Trit tutt apezz e boee&n:
Sbrandellare. | (Pallottola con ve-
leno) Polpetta. « O^dn daa el boe-
e6n e V h mort » : « Gli diedero la
polpetta ed h morto , poverino ».
0 (Inffoffo)« L*d, ciappaa el bocedny*:
« Pigli5 il boccone ».
— Boccond, (Mangiare svo^lia-
to), Sbocoonoellare. | (Lasciarsi
corrompere) Pigliar il boccone.
— Bocconada, Boccata. In d'dna
boeeonada 8611a : Fame tutt' un
boccone. (Per mangeria) « Ghe
fan denter de quii hoeeonad, ehe
Dio 8611 le 8a/ » : «. \i fanno
di quelle mangerie che Dio solo
lo sa.
— Bocconin, Bocconcino. Ij^^
6n boeeonin de t68a, maa.,. » : « K
un bocconcino di ragazza, ma... ! »
Bodin (D. Fr.) (Vivanda cotta in
forma), Budino. (La forma stessa)
Budiniera.
B6dri6, Bodiiere (Ant.), Cintura
della spada. « El ten6r el g* aveva
6n bU bodrii pien de lurches » :
«I1 tenore aveva una cintura di
cuoio omata di turcheso. (Per
deret.) (Triv.) II bel di Roma.
Bodmm (D. Fr.) (P. N.) Bobfeme
(Classe sociale sregolata), Scapi-
gliatuia (non com.). « Tra ipitt6ry
8euU6r, e letterati gh*h a Muan de
la bonna bohmm » : « Tra soultori,
pittori e letterati oggidi a Milano
ci sono de' bei capi ameni ». « L'h
vun ehe ha semper fau la vittaa
de bohmm » : « Ha sempre fatta vi-
ta scapigliata ».
Bo^tba (Parallellogrammo di ta~
bacco in loglia di stagno), Buetta.
Ona boetta de rapl: Una buetta
di rap^.
— Boettazidn, La fattura de'
pacchetti.
Boeu, Bue. Mett el edr denam
di bcRU : Mettere il carro innanzi
a' buoi. « Alto lit con quii b<Bu ma-
gher / » (volg.) : « Alto Ik 1 » (Modo
pr.) Scappaa i bceu aara la stalla :
BCEU
— 58-
BOF
8eiTare la stalls quando sono scap-
pati i buoi. | (Di persona stolida
o pinguissima) Bue. On hcRu d'or
<liicco e ignorante): Bue d'oro.
Boducc, Buco. Fa 6n boRuee e 6n
Mcarpdn : Far iin errore e un dan-
no, Far uno sdruscio e uno sciupo
o una buca e uno sdruscio. jPA dn
ha&ucc e anche dn hue in Vaegua :
Far un buco nelV acqua. Avhgh
ptissee grand V<euce en? el hceuee :
Avere piii lar^hi gli ocohi deUa
gola o anehe pitl gross! gli oochi
che la pancia. Podh minga trovh
de fit hoeuec : Non poter trovare
da far colpo. Trovagh el hceuee:
Trovarei fl verso, oogliere la con-
giuntura. (Sch. a bambini) « Gtiar-
da che te mandi a dormi eon sHt
bceuee in del c6o » : « Bada che ti
mando a letto scalzo». || Cadre-
ghin de baeuec: Seggettina. | (O-
steria per lo piu so^erranea) B6t-
tola, Buca (11.
— Bosauggia, Buca. JLa villa VI
hella, peccoM ehe la resta aid in
d'dna hceuggia » : « La villa C bel-
la ; peccato ehe rimane in una
buca ».
Bodugna (Volg.). Vedi Bisogna
in Bisogna, Bigna (Volg.).
Bosusma ( Intriso da tessitori ) ,
Bozzima. Oavci lab(Bus7na: Sboz-
zinare.
. Bdflf , Buffo (2), ( Colpo di vento
impetuoso e improvviso) Soffio. In
d'on boff: In un soffio. « Oh'l nati-
ca on boff de vent » : « Non c' h
neanche un alito di vento ». La
vitta Ve on boff: La vita h un sof-
fio. « Jf ' ^ passaa i ann come dn
boff > : « Ml passaron gU anni co-
me un soflfio ». « Btigh 6n boff in
del ciar » : « Spegni il lume ».
— BdflHi, Butt'are, Soffiare. « icw-
sem boffd » : « Lasciami rifiatare ».
I/o^sd ooffd, i cavai : Lasciar ri-
posare i cavalli Opp, Dar flato a'
cavalli. « St6 siaher chi el boff a de
4utt i part» : « Questo sigaro siiata
per tutti i versi ». « Gtmrda come
el boff a quel prefett / »: «. Guarda
come sbuifa o come va tronfio
(1) A Fir. son laogh! Rotterranei dette
Btiche^ ma sono oratorii.
(2; In toscano sfgniflca Uomo che fa ri-
dere e in teatro chi sostiene le parti buf-
fe. Nondimeno al diminutivo Buf^tto tie-
ne del nostro Bdfy.
quel sor prefetto ». « Sent eome la
boffa 8ta ^ne»(ra » : « Senti come
sputa miesta finestra Opp» Senti
cue spiffero. (Per morire) Boffd
in la lumm: Spegnere ht lucema.
Boffd di par bit in Vorhggia : Sof-
fiar negli orecohi a qualcuno.«^o/-
fem dM,reey^{Tv\\,): Soffiami die-
tro o in tasoa. (Nel gioco della
dama) Boffd dna pedinna : Soffia-
re o buffare un jpezzo.
— Bdffada, Somata. Onaboffada
de vent: Una folata di vento.«2>^/i
6na buffada au ^ui legn » : « Dagli
una bona soffiatina sul foco ».
B6ffallbr6n (P. N.) (Uomo vano
che si crede assai), Barbassoro,
Farfanicchio (1).
B6ffal6ra rNome di paese). JSl
barchhtt de Biagrasa o de Pttvia o
de Boffalora : La barca di Vee-
chiand. Part el barehett de Boffor-
lora : Essere una tombolotta
B6ffett» Buffardello (Arezzo),
Soiiietto. Boffett per i vit : Soffiet-
to da inzolfar viti. Fd la part del
boffett : Soffiar nel fuoco, aizzare.
« Sara sii quel fttieatroeu ; ven via
6n boffett che se pb no sta ehi > :
« Chiudi il finestrino ; viene uno
spiflFero che non si pud star qui *.
(Escl.) « Cribbi e boffitt! » (volg.) :
« Accipreti! » fl (Copritoio neile car^
rozze) Soffietto. « Tira gib el bof-
fett ehe el pioeuv pii » : « Abbassa
il — , mantice, che spiove. (Coper-
toio nelle cuUe) Arcuccio. | Jftc-
ca boffetta: Pane bbflfice.
Boffattee, Soffiettoio.
B6fflott (Vol^.) (Chi ha mascelle
carnose e floscie), Bofficione.
B6ggia, Boccia (2), Palla. 6hies
come ona boggia : Piu tondo dell'o
di Giotto. Gtu^d ai bocc : Giocar
alle boccie o far nlle palle. Fl sit
dove se giuga ai boee : Il pallotto-
laio.
Bogfi&-oggiaa, Boociare e Co-
lombellare. ^^ Boggia la s6a sott
man e cerca de sta eUta,eeh a bor-
Zin » : « A colombella costlfc, e ri-
(1) Farftinicchio esprime si lo smargias-'
tOfiBj ma d d* aomo piccolo e di raMzzo ,
che vaol fare Taomo, mentre il boffaliX>ron
deve esser nomo grosso e panciuto, con
qael difetto morale.
{i) Boccia e Boccina e Boceione corri-
spondono a boUiffliaj botUgUetta^ bottt-
glione.
BOG
— 59
BOI
h man! se puoi accosto al pallmo ».
1 Boggier a induvinit/ Fare ad
appoTsi. « Bravo ! Sta voUa t* ee
iHMgiaa gvust / » : « Bravo ! Sta-
Toita ci hai ooltoI» JV^d hogiann
vunna: Non azzecarne una.
— BoflTfetta, Boooetta.
— Bogiada, Boeoiata.
— Boffgettin, Boocettina. Bogeir-
Hnd*aequa d'odor: Una bocoet-
tina di essenza.
B6glanto, (Quasi in disuso per
indicare un Piemontese) (P. N.),
Bnzzurro.
B6ga, Boea (Ant.), Ceppi. C6nt
i boah ai pe : Co' ceppi a' piedi.
Bogber, (Volg.) Bocco. « Te see
6n vero bdgher^ car el mh ficRU » :
«Ta se' pure un booco, ragazzo
mio caro. ».
Bogigln, (Manicaretto in umido
apprestato oon diligenza), Borbot-
tmo.
BMa, Boia. Mestee o faeda de
boia: Mestiere o faccia di boia.
ITa de boia e de impieeaa : Far da
boia e da beochino. « Che boia de
vun .' > : « Che boia ! » « POg^ el
boia perehk el ne frusta » : « Fa-
ilure 11 boia percn^ ci fru8ti».
Boia malpraiieh: Medico o chi-
mreo da cincbi. | (Dei tagliale-
gne), Ciocco.
BdU o Bulk, Abbaiare. Bdia a
la luntm : Abbaiare alia luna. Fass
boia adree: Farsi far Tabbaiata.
(Pr.) Can ehe b<Ha n6 mord: Cane
ehe abbaia non morde.
B61acca, Sbroscia. (Di calcina)
« Bagh 6na man de boiaeea ai
mur » : « Dagli un rinzaffo al mu-
ro».
— Boiaccada, Acciabattatura.
Oo mai leggiuu 6na boiaecada
pesg » : « Non ho mai letto una
peegiore porcheria^.
Boiocdi (Una specie di rapa^a
quando h cotta). Kapa lunga. Vhss
battezzaa eon Vacqua di boioeeh
(Esser dolce di sale) : Eseer bat-
tczzato in domenica.
BolB (Venditore di vivande, oar-
ni cotte, ecc), Rosticoiere. | (T. di
spr.J « J7 ^ (Ml bois f€ta e finii » :
« Gh h un vero barullo (1) o im-
piaatratore.
(i) A Pistoia baruUo signfflca aciocco,
mhtehione.
— Bolsada, Intruglio, Impia-
strata (in dis.).
B61ch. Vedi Bidlch.
B61gla (Civ.) (P. N.), Andemm
f<Bura de sta bolgia, eke me senti
a opj^rimm y* : « ifsciamo da questa
bolgia ehe mi sento mancare».
I (Borsa di pelle da fabbri e ma-
nisoalchi) Bolgetta (1).
Bolgietta, Bolgetta (1) (Di frut-
ta guaste internamente) Mezzo.
Onjper bolgett: Una pera mezza.
I (Palla di neve) Fdi sott a bolr-
gietl : Far alle palle o alle pallate
colla neve.
— Bolgettada, Pallata di neve.
Bolgi6tt, (Danaro ammassato
poco a poco), Gruzzolo. « Int in-
iant I'd faa sit el bolgioU » : « EgU
intanto ha fatto borsone». «^M
g'h depart 6n bill bolgiott » : « Ha
m serbo un bel gruzzolo ». « J
ered dn trovaxi in eeisa 6n bel bol-
giott sconduu » : « Gli eredi gli
trovarono in casa 11 morto ».
Bdlglr (Oggetto picoino indeter-
minato)^ Coso. « Cossa fen f6tt de
st6 bdlgxr ehi ?»:«. Cosa ne fai di
codesto co8o?)>.
Bdlglra, Bu^gera (2), Stizza. «M'e
saUaa la bdlgira e oo daa fceura
tropp » : « Mi saltd la buscnera e
sono trasoeso ». « 8e me salta la
bolgira voo la e ghe doo 6n fra^cJh
de legnad » : « Se la mi gira vado
\ik e li bastono. « Avegh nanea per
la bolgira: Avere ben altro pel
capo, avere per la contraoassa.
« X'^ nient / » « JSlent ? » « Nient la
bolgira / » : « Non h nulla 1 » « Nul-
la f » « Un corno ! ». « ChL g* d. de
vhss sott 6na bdlgira » : « Qui gatta
ci cova ». « HI g*a doma di holgir
per el eoo » : « Egli h pieno di
grilli». «Zru n^ol dis su ehe di
bdlgir » : « E' non dice oho delle
corbellerie ». « Oh ehe bdlgir ! » :
« Buscherato I ».
— Bolglrik-iraa-lrass, Buschera-
re (3), Buscherare, Rovinare. Andh
tutt a fass bolgira : Andar tutto
(1) A Fir. holgitia significa qaella borsa
dove stanno d«nari e scritture, ehe si
chiado a chiave per portarle da luogo a
laogo — quella dei procacci.
(^ L^inflino volgo pronuncia qaesta pa-
rola. La gente civile la mnta nella viclna
neiresempio.
(3) Cosi dicasi dl buggerare.
BOL
-CO-
BOL
a rotoli o a tarsi buscherare. « Ma
eosse te holgirtt / » : « Ma ohe dia>
mine faif o Ma che annaspi tu
oosi ? » « Per mi el m^d, bolgird, de
poeeh » : « Quanto a me m'na bu-
sourato di pooo o a poco».
— B0lglra4a, Buccicata. « N6 me
ne importa 6na holqirada » : « Non
me ne preme una buccicata ».
— Bolglronna (Di mal affare),
Buldrigona (Val di Ghiana). « G'oo
ona set bolgtranna » : « Ho una se-
te busclierona ».
Boll (Serra argillosa da indora-
tori). Bolo. M 6oU igterieh: Bolo.
BOiln, Bulino. Jjavord a buUn:
Lavorar di bulino. Chi latord, a
holin: Un lavoro a bulino.
BdU, Bollo. L'ofnzi del boll:
L'uffioio del bollo. Bdll del pan
gross: Bollo di fornaio. | {Pro-
tuberanza speoialmente in fronto
per eifetto di oolpo o oaduta). Cor-
no. (Se come ammaccatura non
oonvessaj Fitta.
— BoUin, (da lettere), Franco-
bollo. H Sassa (In 4is.).
— B611a4ura, BoUatura.
— BblUt-llaa, Bollare. Mandh la
carta a fdt holldt: Mandar la carta
del giornale alPufiioio del bollo.
— Bdlladdr (Impiegato all' uffl-
oio del bollo), Bollatore.
B6Uetta, BuUetta, Polizza. —de
figamsnt : Polizza di pagamento.
(11 lembo della camicina de' ra-
gazzi uscente dallo sparato de-
retano de' calzoncini) Bulletta (1).
« El g'a aneamd fceura la bolletta
eel Tceurfum^ » : « Tutti gli stron-
zi fumano e per5 piove o anehe
Lie capre passano e i cacherelli
fumano. H (La mancanza di de-
naro) Vess in bolletta : Essere al
verde. « Come sont in bolletta sta-
mattinna / » : « Come son n^chero
stamane. C^p. Che arsura sta-
mane I » Cosse ghe n' impd el po-
ver venter se mi s6nt inoolletta e
disoecupoM ^ » : « Che colpa ne ha
la pancia se io sono stangato e
disoccupato ? » (Pr.) Oh'h nient de
9esg che la bolletta : La stanga o
a stoia o la micrania h il peggior
de' mali. La bolletta la guzza ^ta-
lent: II bisognino fa trottar la
vecchia.
fi
(1) II popolo a Firenze dloe a bambini
ha la buUetta alia camicia
— Bollettaxi, Bollettario.
— BoUettiii, Bollettino. M bol-
lettin di notizi de la gvsrra: II
bullettino suUa guerra.
— Bollettiiiee, Bullettinaio (T.
teatrale).
BoUett&'ttaa, BuUettare (1).
Far padella. « Zr'dt tiraa duu colp
alia legdr e el Ub bollettada ad
volt » : « Tir5 un doppietto alia le-
pre e fece due padeue » || (T. di
uffici) Spicoar bullette.
Bologna, Bologna. Or de Bolo-
gna en! el diventa ross dh la ver-
gogna: Oro di Bologna che djc
venta rosso dalla vergogna. m
— Bolognk, Appioppare e Ap-
piccicare. « M g*a bolognaa la ne-
voda » : « Gli appiopp5 in moglie
la nipote».
— Bolognln (Specie di cane),
P5mero.
Bol6r, Bollore. Vedi soitto Bui.
Bols (Di cavallo o anche d'uo-
mo ammaloto di polmoni), Bolso.
Bolzon (Ferro del chiavistello),
Boncinello. || (Bastone nel pare-
taio} Staggia.
Bomba jralla di ferro piena di
polvere), Bomba. U B&mb de ris:
Bombe di riso.
— Bombardare, Bombardare.
— Bbmbardament, Bombard»-
mento.
— B6mbard6n, (Strumento da
fiato) (P. N.), Bomoardone.
Bombas, Bambagia. Cotone.
Vess in del bomba^: Esser nella
bambagia. Dorm\ in del bombas :
Dormire fra due guaciali, « El g'd.
el bombas in di oregp » : « Tiene 11
cotone negli orecchi».
— Bdmbaslnna, Bambagina.
B6mba86n, Bambagione. « El
v6sa ch'el par 6n ors, ma pceuy in
fondy I'e on bombasdn » : « E' gri-
da che pare un orso, ma in fondo
^ un bambagione o un buon pa~
stricciano ».
B6mb6, (Che ha superficie op-
posta al concavo), Convesso.
B6mbol6tt e Bombola, Bombo-
la (2), (Persona piccola. tozza, fat-
ticcia), Tombolotto-otia.
(1) Una Tolta lo li asara per orn&re di
bollette intorno intomo.
(2) Bombola in flor. d vaio per metter
acqua in fresco.
BOM
— 61 —
BON
^ Boxnbon. Bombone (1), (Nome
generico a' ogni sorta di doloi )
uhicca. ( A ragazzo )4f. Se te faree
minga el eattiv te compraroo el
bonMon » : « Se sarai bono ti com-
prerb le chicohe ». ( Iron. ) « Gh' h
eavUaa quell hombon tra capp e
eoU » : « Lo colse... quella nespola
tra capo e collo». (Aooouciatura)
« 2/ era missa come 6n honibon » :
« Era messa come un amore o Era
on grioiello ». « Quell liber V e 6n
bombon » : » £ un pezzo di pam-
diAO ».
— Bdmbonera, Gonfettiera. (Ga-
binetto elegantissimo) Nido. « Jj'h
dna botnbonera » : « £ un amore ».
— ^B6inboiiatt(Confetturiere am-
bnlaiite), Confortinaio (in qualche
luo^o di Toscana ancora usato).
Bdmbdrln (Volg.). Vedi Bambd-
rin.
Bdmixi ! (Esolam. irrisoria a' mil-
lantatori), Bum! Aprite le finestre!
Bdmpresa (P. Nt ) , Bompresso.
m In la regatta a vita ghe s* h roU
el bompr^s » : « Nella regata a ve-
la gli si spezzb V albero di bom-
preaso ».
B6]l , Bono. B6n come el pan :
Bono oome il pane. B6n do volt :
Minchione. On b&n diavol : Un
bnon diavolaccio. ( Alia trattoria
« Cosse gh'h de b6n ineoeut » : « Che
e'^ di bono oggi? » (Idoneo) « Bdti
de melt dove paasa nissun » : « Un
buono a nulla ». « Qtihst Vh bdn de
fb, fceura di filaper » : « Codesto
pannolino h buono da farne Ulac-
cie ». I (Capace) « Mi s6nt b6n de
dagh duu 8 giaff* : « Sono buono
di dargli due ceffoni ». « L^h giust
el b&n » : « Tu Thai trovato ». Avl
trovaa el bdn : Aver dato nel buo.
« A v^8 b6n! » : « Se fossi buono I »
I (Vero) « Te di$et de bdnf » : « Par-
u da senno? » | (Sodo o serio) Par-
Uk, giuga, lavorhdeb&n: Parlare,
gioeare , lavorar di bono. In sue
pit b6n : Nel miglior punto o Nel
piii beUo. Vesa al b6n : Esser al
Dono. « Te gh* ee de b6n e?ie..,\ :
« Fortuna per te cbe... » B6n fh
biin : II bene fa bene. « Gh^h voruu
del bell e del b6n » : « Ci voile del
belle e del buono ». « ^ dighela in
(1) Tati*altra oota. Bombone in Fior. i
di oolai oh« ]e dUw gTOMe:«CA0 bomboni
eodetHgiorHaK!»:*aparon!»
bdn milanes » : « A dirgliela in b6n
milauese ». « Ad^ ven el bdn » :
« Ora ne vien il bono y^.mBdnskgn/y*:
« Bon Regno! » Tegniss de bdn: Te-
nersi b5no. {I (Affabile) Cdntibonn
se ottin tutt coss : Colle bone tutto
si ottiene. Ftighi tutt bonn a vun:
Mennr bbno ogni cosa. Tegniss
bdn : TenerBi bono. Torndt in bon-
na : Tornare in bona. « Se el troBu-
vi in bonna ghe parli » : « Un tratto
oh^o lo trovi in bona gli parlo ».
(Semplice) On omm aia bdnna:
Un uomoalla bona. And^, vestiss
a la bonna: Andare^ vestirsi alia
bona. Viv a bdn mercaa: Vivere
a buon costo. (Iron.)« Tegh^eede
fa cant el bdn / » : « Hai a mre con-
un certo tomo ! » « 1/' ^ dn bdn la-
vd» mt^ una buona lana ». « Quel-
la , vdi , la 8* h taceada al bdn ! » :
« Quella v6 s'^ attaccata al bono ».
« Bono per Dio / » : « Buono per
Dio ! )» ( Qualcosa piCi della met^ )
Ona bonna metaa : Una buona me-
tk. I (Che non dh giCi in buoato)
Color hdn : Color bono. (Pr.) A std
Wrond patiss el bdn per el caitiv :
Patisce il giusto per il peccatore.
Cont certa gent nd ghe voRur che
i bonn: Certa gente non vol ea-
sere presa che colle buone (1).
— Bonament o Bonarlament ,
Bonai'iamente.
— Bonasc, Bonaccio, Buon dia-
volo.
Bonaman, Bonamano. La bonor-
man: La buona mano al vettu-
rino o al brumista.
Bonagrazia, Bonagrazia. « Cosse
te ven ?>< La soa bonagrasia » :
«Quanto ti devo?* «La sua bo-
nagrazia ». Aveah de bonagrazia de
podh.. : Aver di grazia di potere.
Bonalanna (P. N.K Bonalana.
« Vdt la che te see dn bonalanna » :
y a 1^ che tu se' un bonalana ».
Bonanlma, Buonanima. « M^ zio
bonanima » : « Mio zio bonanima ».
Bonariaxnent , Bonariamente.
« Idi bonariament el g' dt miss la
firma » : « Egli firm5 bonaria-
mente ».
Bondant e Bondanzlds (Volg.),
Abbondante, Yantaggiato. Zmu
etti bondant : Due ettogrammi bo-
ni.
(1) I eompostl di Bon li cerohino a] loro
posto alfabetioo.
BON
62 —
BOK
Bondanza. Vedi Abo7idanza. (Co-
me sopranome di spregio) Disuti-
laccio. « Ciao Bondanza » : « Ad-
dio bel tomo ».
BondlOBUla (Specie di salame),
B()nzora (Lucca), Bondaiola, Bon-
diola.
Bonddn (Poro della botte e il
tappo che lo chiude), Cocchiu-
me, Tappo.
Bon^tt (p. Fr.) (Specie di co-
pricapo), Berretto. || (Da budini)
Forma.
Bongiseugh (Richienta di certe
licenzcj in gioco) Bongioco. H Op-
portunitk) « HI ga daa hongicRugh
a quelV alter per reiissl » : « Gli
dieae bongioco i>er riiiscire ».
Bongust, Bongiisto. «. L'h 6na
donnetta piemia de hon gust » : « E
una donnetta piena di buon gu-
sto*.
— Bongustalo (Civ. P. N.) Buon-
gustaio.
BdxLxnercaa, Bonmercato. Vend
a bonmercan: Vendere a buon
mercato. (I (Uscirne senza grave
danno) «jb'ci pa^sada ancamo a
bdnynercaa » : « L'ha avuta a buon
mercato ». (Pr.| HI bonmercaa, el
strascia el borsin : II buonmercato
tira a far spendere.
Bonn, (D. Pr. P. N.), Gover-
nante. La bonn di popol : La go-
vernante delle signorine.
Bonnamlsura ( Vantaggino dato
dk mercanti sul taglio), Bonami-
ftura.
Bonnasc6a. Nella fr. : Miche-
langiol Bonascoa: II pittor Gra-
nata.
Bonnfest (Au^urio alle vigilie),
Buone feste ! || (Regalo) Bd, % bon-
fettt: Dar la streuna.
BonoBur, (D. Fr.), Ategh el bo-
ncenr de: Avere la fortuna di.
A la bonoeur de Bio: Alia car-
lana. A la bona^ur: Alia buon' ora.
Bonndra. Nella fr. : Leva sii
tropp a bonnora : Fare ima leva-
taccia.
— Bonoriy, Mattiniero e anehe
Sollecito (1) : « M me padrdn . V h
bonoriv come » : « II mio padrone
s'alza sempre all'alba ».
(1) Trovo nel Fanfani : Otno sollecito
non fu> mai poveretto. A cui un po^trone
rispose : Ma iOj che son minchion vo* stare
a letto.
Bonomia (d. Fr.), Benignitli di
carattei'e, Bonomia.
B6n pro (in dis.), Bon pro.
B6nsclor (Vol id.) Vedi Monr-
scior. *
B6ntaa , Bontk. On fioeti jctien
de bontaa : Un figliolo buoniseimo.
11 (Cortesia). « Be gia che el g' &
aviiu la bontaa de dam,n% atra...-»:
« Giacoh^ ella ebbe la bontd. di
dai*mi retta... >». | « BonUta s^Sa »:
« Bontk sua Opp. Son favori ».
n M. d. d. : « Jja sara la bontaa de
i5 ann che.., » : « Sark la bellezza
di 15 anni che... ». |) (Le bucoe odo-
rifere nell' insalata) Mescolanza.
B6ntemp, Bontempo. « JL*^ tmn
che g^h bon temp » : « Uno che si
dk bontempo ». (Per torre gii!i da
qualche pretesa ) « Te a' hee bon
temp/y> : « Tu so^i a oceni aperii*.
— Bontempon (Civ. P. N.), Bon-
tempone.
Bont6n (d. Fr.), Tono, moda.
Anda adree al bon ton: Segiiire
la moda. Vestida de bon ton : In
galanteria.
— Bontonlsta (in disuso). Vedi
Scicch.
Bdnylvan (d. fr.), (Di buona pa-
sta e che non s'intriga, Buon oia-
volaccio, Gaudente.
B6nza ( Per inafiiare, o meglio,
adacquar le strade), Botte. \ (Per
vino), Botte. fj (A persona piocola
e grassa : El par ona bonza : « E'
pare una botte ».
Bdn (triv.), Boito (1) Soldo. ^N^iSl
g'd, 6n bdr » : « Non ha un soldo in
tasca, oppure anche Bruoia come
Pesca ».
Borra, Borra. it^ In quel liber g'hh
de la gran bora * : « C'fe molta bor-
ra ». « HI bast el perd la borra » :
« II basto perde la borra ».
B6ra ( tronco d' albero senza
corteccia, per zattere), Pedale.
Borad6r (D. Sp.), (II primo fo-
glio che si stampa per prova) Boz-
zacoia.
Bor&gin (Erba dai iiori turchini)
Borrana.
Boragginna (De' cacciatori per
la polvere), Fiasohetta.
Bor&s (Nitro fossile), Borace.
Borasca, Burrasoa. « Oo passaa
la Manica col mar in gran bora-
(1) Corroslone fattn dall^acqua in valle
o in campo.
BOB
— 63 —
BOR
^ Mta » : « Ho attraversata la Manioa
col mare in gran burrasca. |) (In-
fortnnio grave nella salute o negli
interessi) Burrasca. P. E. : «i%w«a
6na — : Idem. || (Riguardo a per-
sona accigliata)« Oo capii che gWera
borasca e me la sont eavada : tcVi-
di il mare in burrasca e me la
battel, fl (Di sedute pubbliohe)
« Ineoeu al Oonsili eomunal ghe
Bard, horcLsca : « Oggi al Consiglio
prevedo burrasca ».
B6rd, ( Lista di contomo a ve-
sti, arazzi ecc), Orlo.
— Bordin, ftletto.
— Bordinett, Franzetta.
— Bordli-rdaa, (nel senso di or-
lare) Pilettare. (Nel senso volg.)
Vedi Ahorddi.
Bordeg&-degaa-degas8 ( Volg. )
Vedi Sporeh. (N. fr.) V6rh fa, d\
e hordega : « Voler fare, dire e ba-
stonare.
Bdricch (Volg.) (D. Sp.), Ciuco.
« Te see un boriech » : « Sei un
asino. | (Ventre) (in diSuso), Con
pien el boriech: A buzzo pieno.
BoTlda, (L^atto dello scovar sel-
vatici), lieva. Cande borida: Cane
da penna o da fermo.
Boxiddn, Iniinocchiatura. ^Z'a
teniaa lu de piantamtn 6n borir-
don, ma -me sant aceort del ttr» :
« Tent5 lui di tendermi il tranello,
ma io mi awidi della ra^ia ».
Boriddr (Bastoni che si gettano
per spaventar gli uccelli nel pa-
retaio, Randello, Rameta (1).
Borm, Capezzolo. Thtta sema
borin : Mammella cieca.
Borlilr-rlaa, Rotolare. Borldi gib :
Cadere o Dare un tuffo. Borlh gid
di seal: Ruzzolar le scale. Borlh
fimira a dl : Cader a dire o Scaj)-
par detto. | (D'amore) Borlagh
dent : Dare nella pania. Borlagh
dent: Cascarci. || (Molta fame). On
omm ehe borla: Uno che casca di
fame. (Se lo stato h abituale) On
omm ehe borla semper: Un mor-
to di &me o che non accozza la
cena ool desinare. M. d. d. : Vhss
pus9ee de borld ehe de eSr : Essere
on o una tombolotta. Lassh borld,
in terra: Far orecchio da mer-
cante o laaeiar oadere un discorso,
una questione. « Voreva borld gio
(1) a qoalohe varlant« per la diffe-
renza d«gli usl de* paretoi di Toscana.
el teater di gran battiman » : «Ve-
niva giti il teatro per gli ap-
plausi ».
— Borlacatt (P. N.), Affamato.
Certi borlacatt del 59 adess in o-
men de gran importanza : Certi — ^
disperati del 59 ora sono uomini
di grande Importanza.
— B6rlazl6n, Lupa, Fame ffran-
dissima. Vedi anche Sgaiosa e
Ghia.
Borlanddtt, (Volg.) (Guardia di
finanza), Gabellotto.
Borlin, (Frutto delPalloro). Bac-
ca. (Checchessia di rotondo) Pal-
lottolina. || (Vezzegg. a donnina
grassoccia ma ben fatta) Tombo-
Iina (1). Vedi Triqtiattrtn.
— BorlinoBU (P. N.), Una cara
tombolina.
Borl6n, Tombolo. (Cuscini cilin-
drici di canapfe] Tdmbolo. (Da ri-
camare) Tombolo. (ArneRe da spia-
nar zoUe) Rullo. (Crivello nel fnil-
lone) Buratto. (Cercine intorno al
pa8tiQ*ale de' cavalli che si ta-
^liano) Stivaletto. M. d. d. : « Per
I dolor la se fa^eva su in d'6n bor-
lon » : « Pei dolori si raggomito-
lava ».
Bordeffgi^ (P. N.), Bordeggiare.
« Sul high se bordeggia de spess » :
«. Sul lago si bordeggia spesso ».
Bordeldri e Bord^lf, Bordello (2),
Chiasso , Bailamme. « Perchh fan
tutt st6 bordeleri in cort?» : «. ^er-
ch^ questo patassio giii nel cor-
tile ! » I « ^ andaa tutt a bordell » :
« And6 tutto in malora o anche a
monte >. « GWera 6n bordeleri de
gent» : « Cera un fracasso di gen-
te *. Tird vun a bordell : Tirar li-
no a perdizione. | « Z>e galletta o
de uga, in st'ann, n'dnfaa 6n bor-
dell » : « Di bozzoli o di uva st'an-
no se ne fece a bigoncie».
Borderd, Bordero.
Bordl«rll6n. Vedi Bordidn.
Bordion , Filo di metallo. Bor-
di4n de lottdn : Filo d'ottone.
Bdrdo. N. fr. : On scidr de alto
bordo: Un signore di alto bordo.
I (Di bastimento) Andit a bordo:
Andar a bordo.
(1) II Chembini ibaglia di grosso di^
cendo ohe Bdrlin va(d dire donna magra:
i tatio 11 oontrario.
(2) Bordello in fior. signiflca soltanto
postrlbolo.
BOR
64 —
BOB
Bordd (P. N.), Bordb. Ona botr-
iigUa de bordd: Una bottiglia di
Bordb.
Borddoch, ¥mttolwcGh*erai miir
tutt pien de bordoceh » : « Sui muri
c' erano lo piattole a centinaia ».
(Crisalide di bachi) Bacherozzo-
o. H (Per disprezzo aprete) Corvo.
BordOBii. N . fr. : Fa bordoRu sett
(per gioco a' bambini): Far bau
eette.
Bord6n. N. fr.: Tegn% a bordan:
Tenere il sacco.
Bordura (D. Fr.) (Che rioinge
lavori di stofia), Orlatura, Bor-
dura.
Borella (Osso soTrapposto a1-
I'articolazione del ginoccnio), Ro-
tella.
Bdrgh, Borgo (in senso di bor-
gata), (Civ.) Borgata, (Pai^te d*u-
na citta extramiu'os) Sobborgo. /
borgh de Milan eren eianuta Corp
Sant : I sobhorghi di Milano era-
no chiamati Corpi Santi.
— Borghes, Borgliese. Al d\ de
ineceu dueea, eont e marches varen
tant come % borqhes: Al giorno
d'oggi duca. conti e marohesi sono
al pari de' Dorgheei. (In contrai)-
posto a' militari) Ufficial in bor-
ghes: Ufficiale in borghese.
— Borghesia , Borgnesia. Jj' o-
diada borghesia (Frase di anar-
cMci): L'odiata borghesia.
Bori (Volg.). Vedi Aborrl, (Ter-
mine di caccia) Bori la legor: Le-
var la lepre.
B6ria , B5ria. On omm, j)ien de
boria: Omo pieno di boria. « J£'/
g' cl la boria de vess ereduu quell
che g' a i pussee hei cavai de Mi-
lan » : «■ Ha la vanity o ( volg. ) la
voglia d'eeser creduto quello che
tiene i piu bei cavalli di Milano »,
oi JSl ma faxi vedb 6na tal boria
che sont scappaa )» : « Mi spiegb u-
na tale alterigia che ne son fug-
gito ».
BorUin. N. fr.: Can e borian:
Marmaglia, Razzamaglia. « La sda
biblioteea cosi rara V e andada in
man de can e borian » : « La sua
biblioteea cosi rara fini in mano
di oani o di gente ignofca».
Borlon&, RuUare. Bdrlonit per
el Iktt: Rotolar sul letto.
Borlott, Tappo da botte. « Chi
le quell borlottr » : « Chi h quel tom-
bolotto o quel tappo da botte ?»
I (Specie di fogioli), Fagioli ro-
tonoi.
Bomi-mll. Vedi Imbornl,
Bomis (Cenere con molte faville
difuocoK Cini^a. Castegn, pomm
cott in la bomis : Casta^e, mele
cotte nellacinigia. Dopralaseiam-
pa del gatt per, ece. Vedi Oatt,
Bomo (d.Arabo). (Specie di man-
tello con cappucoio), Bumu.
Borom^tta (Volg.). Vedi Baro-
m,etta.
Borsa, Borsa. Castigd in la bor-
sa : Toccare nella borsa. And^ a
compra emi do bors. Dire d'aver
pagato meno di quel che sia oo-
stato un oggetto. M'aUi con la bor-
sa in la schenna : Fallire a borsa
plena o col sacohetto. Oi&ntagh
de borsa : Rimetterci di tasca. *lA
mi m,en ven nagott in borsa I' i-
stess » : « lo non ci ho interesse al-
cuno ». II (Pr.) Chi giuga de cct^
prisffi paga de borsa : Chi fk di
testa paga di borsa. Ul bon mer-
caa elstrascia la borsa : II buon
prezzo rovina la borsa. S (Dove
si fanno aifari su valori ) , Borsa.
^ I/' a perduu tutt a la Borsa » :
«. Ha perduto tutto alia Borsa ». |
( Da elemosine nelle chiese ) Sac-
chetta. I ( Custodia deUe panie )
Paniaccio.
— Borsln, Borsellino.
— Bors6n, Borsone (IL Ricoone.
— Borsinee (in disuso), Borsaio.
— Borsaria ( Industrie dello
borse). Lavord, in borsaria : Lavo-
rare in borse.
BorsgiO^ (d. fr.). Vedi Borghes,
Borsiroeu, Borsaiolo, Taglia-
borse. ( Iron, a uomo di Borsa )
Borsaiuolo.
Bosardj Bugiardo. Trd, bosard.
Fare bugiardo uno o sbugiardarlo:
P. E : « iY« ndlfoo tram.mbosard » :
« Tienmi bugiardo se non lo fo » (2).
CompoM bosard: Bugiardo ad
una. Bosard coTne GiucUi : Bugiar-
daccio. (Pr.) Chi h bosard h laden
Chi h bugiardo h ladro. L'h pussee
(1) In toscano non si dice per6 bortone
nel senso milanese, ma o*^ la flraae ftuni-
gliare far borsone per euadagnare assai.
(2) Eppnre nessnna delle frasi milanesl
bisogno
conlocuzione : Da del btuard sulla facda.
BOS
— 65 —
BOS
faeil a catUt 6n boeard ehe 6n \
gopp : Lie bugie liaimo le gambe
corte. I (Bistiocio sul fi>anoese)
La eademl di bosard : L'academie
des beaux art8.
— Bosardaria, Bugiarderia. Ye-
di JS&sla.
— Bosarddn, Bugiardone e bu-
giardftccio.
Boscli, Bosco. In Lomhardia
vh' h qtMsi pu de hoseh : In Lom-
oaordia non o'^ quasi piii bosohi.
T Biparo , coyo di malandrini ) M
bo8eh de la merlada : Coyo di la-
dri. P. £. : « Ma guest Vh el hoseh
de la Merlada /y^J&l giuooo): Ma
Sol Bi mba allegrameute ! » I (Pei
aehi da seta ) Frasoa. ( Pr. ) MH
vhts usell de boseh ehe de gaibbia :
Meglio essere uccel di bosoo cbe di
gaobia. jy h met anddt foeura del
oaseh a fit legna : A far eose proi-
bite conyiene uscir di oasa. ( M.
d. d. ) : « T* en varet 6n boseh I » :
« Ta non yali i tuoi peocati! »
Seionsgia de boseh ( B bastone ) :
Sago di boBCO.
TOSca (1 oayaler), Mandare i
bachi alia frasca.
— BosoTitiina, Macobia, Bosca-
glia.
— B08c6n, Frasconaia.
— BosGlilroeu, Boscaiuolo.
— BOB<dilY. Terren bosehiv : Ter-
Teno boscbiyo.
Bosclii ( triyiaUaa. ) , Andar di
corpo, Tortire.
Boscin o Biucln, Bucello (Gio-
Tenco da latte) , Vitellino. (M. d.
d. pr.) : Comprh la vaeea eol b6-
sein I Comprare la yacca col yi-
tello (parlando di s^osa inointa e
non per oolna di cbi oompera).
B68Cl6n (a. fr.); Turaeoiolo. I
b6sei6n : I sughen. Vedi Buseidn.
— Bosdonli, Vedi Imboseionit,
BMa, Bugia. Cattd in bosia :
Cosliere in bngia. « G?ie se ved la
bona in di oee » : « La bugia gli
oorre bu per il naso ». (Pr.) Ibo-
sH g*dn curt i gamb: Le bugie
hanno le gambe eorte. I (Candel-
liere basBo eon manioof Bu^ e
Btoppiniera. I Macobiolina bianca
Buu'ungliia (Bugla). l^ de legna-
mee : iVaoioli.
— BoBletUt, Bugfola.
B6«iii (Contadino dell^alto mila-
neae). PiarUt bosin : Parlare brian-
soolo o giti di 11.
— Bosinada (Poesia rozza in
yemaoolo), Strambotto. Quell di
Kosinad : Lo stoi^iario.
B6tt, Botto. In d'on bdtt, Tut-
t' a 6n bott : In un botto o d' im-
proyyiso. JEJ bott h : E basta o E
ouon anno. | (Contratto) Fa 6n
bott; Fare un taocio o un bara-
g^zo. I ( Ora) ^ ii sonaa el bdtt: »
« E sonato il tocco ». Al bdtt di
ostinaa : Alio sgocciolo. | (Layoro
a prezzo fermo) Cottimo.
B6tt, Botte. Ona bdtt de eaeao,
de sugher, ecc. : Una botte di ca-
cao . di Bughero , ecc. V^s come
in d*6na bMt de fir : EsBere in una
botte di ferro.
Bottal ( lunga oyale ) , Bottale
(Arezzo).
Bdtta, Botta. Dd. via bdtt de la
madonna : Zompare busse da co-
munione. J)d 6na bdtta al sere e
Valter al vassell : Dar un colpo al
cerchio e I'altro alia botte. De bdt-
ta salda : Botta botta (non com.)
D'improyyiso o A colpo sicuro.
A bdtta calda : A botta calda. |
(BuBse) Cattd sii di bdtt : Ayere le
DUBse. Ul matarazz di bdtt : II ber-
saglio delle basse. | (Discorrendo)
« X/a bdtta la me ven forsi a
mi / : « La cenciata o la bottata o
il bottone h forse per me ? » Bdtta
e risposta : Botta e risposta. (Im-
preoT) « Creppa, s'cioppa e fd 6na
hella bdtta : « Crepa, schiatta e fa
lo scoppio ». (M. d. d.) Std, a bdtta:
Star al pigio. Std said alia bdtta:
Star Bodo al maccbione. Mestd in
bdtta : Restar di stucco o Restar
morto stecchito. (Bernoccolo) « Te
gh'htt 6na bdtta su la front » : « Hal
un corno sulla frontie. »
— Bottaveggia (Malattia de' ca-
yalli), Soprapposta.
Bottaggio I V iyanda in guazzet-
to), Cibreo. (d. Fr. Potage),
— Bottaggm, Piccolo cibreo.
Bottaranna (Larya delle rane).
Girino.
Bottarda (Uoya di pesce seccate
e salate).
Bottasc (Spr. di yentre), Botac-
cio. Val di Gniana n. fr. triy. : Dar
I'aire sd bottaccio, per partorire.
(Persona con grosso yentre) Pe-
der bottase : Pancione. ImpienX el
bottale : Empir la pancia o il buz-
zo o Tepa, (Cant.) JSH sur Peder,
gamba de veder, ganiba de strasc,
BOT
— 66 —
BOT
Peder bottasc Bencio bilenoio, col-
le soarpe di oencio, oogli ocoM di
lana, gli puzza la sottana.
— Bottasoldn, Buzzone, Pan-
oiuto.
Bott^ga, Bottega. Derm bottega:
Aprir bottega. Fa anda la botte-
ga : Mandar avauti la bottega.
Giovin de bottega : GioTine o mi-
nistro di bottega. Mett v%ih a bot-
tega : Metter uno a bottega. « Do-
ve el g'd la bottegaf » : « Dove stk
di bottega? » Fir de bottega : Ferri
di bottega. | (Fig. a chi ha sbotto-
nata la toppa dei oalzoni) « Sara
8u la bottega » : « Abbotonati la
bottega *. (Modo di ohiamar i gio-
vani di cafi^, in disuso) nBottega/y*:
« Bottega ! ». (Pr.) In botteqa n6
ghe voeur scatdabaneh : La botte-
ga non Tiiole alloggio.
— Botle«Lr. Bottegaio (1), Bot-
tegante o Fadron di bottega. « El
gd 6n fd, de bottegar ehe eoneola » :
« Ha un fare da bottegante obe
consola ».
— Bottegonna, Bottegona.
— Bottegbn , Bottegone.
— Botteghin, Bottegbino (2).« Fct
botteghin a*6na robba » ; « Far bot-
tegbino d'una co8a».
BottegUa (volg.) Vedi Bottiglia.
Bottiggla (fiaschetta per liquori),
Borraccia. | (Per vino) Barletto.
Bottiglia, Bottiglia. Mett el vin
in 6o</fjjr2fa: Vedi TmbotHalid. Verd
bottiglia : Verde bottigua >, a JEH
seiampagn el costafinna 24 f ranch
la bottiglia » : « Lo Boiampagna oo-
8ta iino a 24 lire la bottigua ». El
eavagn di bottili : II Portabottiglie.
— Bottigllee, Caffettiere e Bot-
tigliere.
— Bottigliaria, Bottiglieria.
— Bottiglletta, Boccetta.
Bottink, Far bottino. « Sta nott
i Voder dn bottinaa in la bottega
de Voreves » : « Stanotte i ladri ban-
no fatto repulisti nella bottega
dell'orefice ».
Bottinna (D. Fr.), Stiyaletto.
Bott6n, Bottone. L'anima del
botton : L'anima del bottone. Fah-
Hi el primm botton : Vedi Bas^l.
(1) II Bottegaio fior, ha anche il senio
pretto del nostro Postee. Vedi Postee, e
quello di Awentor. Vedi pure.
(2) A Firenze per antonomasia quello del
otto.
Botton de paiatc: Rape noveUe.
Botton de rosa : Bottoncino di ro—
sa. Botton de ;(<Bugh : Bottom di
fuooo. I (Specie di fiore) Bottovh.
d'or: Margneritine. \ Botton dop^
pi: Vedi SgiumelL
— Bottdnk-onaar-onasB, Abbot-
tonare. Bottoncue elpalto: Abbot-
tonarsi il soprabito. | (Colpire col-
la punta del fioretto) « L'a segui-
t€Ui a bottonall de tutt ipart » : « I—
dem». I (Di persona cniusa e se-
greta ) « iy' ^ oottonaa come &n di-
plonuUieh » : « £: abbottonato al
par d'un diplomatico ».
— Bottenera, Bottoniera. Vhss.
Idngh de bottonera: Avere gran
ventraia, Non essere mai sazio.
Bott6rau, Convesso. Oee botto-
run: Occbi fuori deU'orbita.
Bottrisa (Pesoe), Cbiozzo.
Bottamm , Cocci, Rottami di
mnro.
Bovasda, Stereo bovino.
Bbvatell , Bo vatello ( Arezzo ) ,•
Giovenco. (A fanciullo seiocco e
torpido) Buacciolo.
B6na (P. N.), (Prova di stampa),
Bozza. I (Vaso da orefici) Storta.
Bon&-08zaa, Dar sotto. « lAi Vd
bozsaa con mi, ma el gh'h minga
reussii » : « Egli tentb di inflnoc-
chiarmi, ma non gli riusoi».
— Bozsadinna, Colpetto di pro-
va.
— Bozzad6r, Gareggioso.
Bozzark, Bnggerare. « Vitafatt
boesarit* : « Va a farti buggerare ».
« Quell lader d'6n mercant el m*a
boeearcta in del prezssi » : « Quel la-
dro di venditore mi ha buggera-
to».
Bozzarament, Buggeramento.
Bozzarada, Buggerata.
Bozzar6n (Triv.) (P. N.), Busohe-
rone (Triv.j Avegh 6na famm boe-
zaronna: Aver una fame che rI
vede.
Braoch (Cane da cacoia), Brao-
oo. (Guaroia di polizia) Bracoo.
BradU (Specie di marmo), Bar-
diglio.
Btaffa ( Ci6 che serve a rinibr-
zare cneccbessia), Braca (1). Br€ir-
ga de fir : Spranga. La braga del
Jfiniment del eavall: La imoraca*
— de la sciguetta: Braga o Geto.
fi) Braca a Plr. lignffica anclie mlnuta
< notisia sui fattl altrul. Vedi CdcooCo.
BRA
— 67 —
BKA
La hr€iga ai r<Bud de la earrozza :
La Scarpa. | (Per oalzoni) « Cruar-
da ehe te vit gtd i hr€tgh»:«. Guar-
da che ti caseano le braohe ». Jjtts-
«^ gid i brcigh : Galar le braohe
(p^dersi d'animo).
— Bragascidn, Bracalone.
Brairll6e (Volg.)» Brachiere. Ve-
di Cinto. ( A i>er8ona ) « Te see 6n
braghee >» : « Sei un bono a nulla ».
— Kra^lierlBta, Brachieraio.
— Bra^liexada, Bracheria (1).
Fit &na bragheriula: Commettere
ano sproposito.
— washetta , Brachetta. Pee^
eaa de hrcuiheita : Peccato oarnale.
Baaea (Volg.) (P. N.), I fratelli
briuiea: I Qaesturini.
Bramcli - caa - eaaa , Branoare.
Braned o brane€us per el eoU:
Pigliar o Pigliarsi per il oollo.
« £'it brancaa el eortell e el V h
eappaa » : « Agguantd un coltello
e lo ammazzb ». J (Gapire) « Te me
hranehet / » : « M'intendi V ».
— Brancada (Quanto sta nella
mano), Brancata. Ona brancada
de fen: Una manata di Heno.
Ona — depdlanck: Una brancata
di soldi.
Branda, Branda. Dorml sulla
branda : Idem. (Per acquavlte ve-
di Aequavitta),
Baraadlnaa (Ameai del oamino),
Alan, Capifuooo (Arezzo) (2).
Brantfififtll (P. N.), Bravaooio.
Sirargiante. N. fr. : « Con mi gh'e
minga tant defit el -^ » : « Con me
ti awiso non e'^ da far 11 prepo-
tente ». « J}'^ andaa sul Oors afd
el hrandineU » : « And5 aid Corso
a finne lo sgargiante ».
BiBBiln (Peace di mare), Bran-
zino.
Brasa, Bragia. Moss come 6na
braaa : Rosso' oome una bragia.
Brajili, Abragiare. Brasaa: A-
bragiato.
Braae (Volg.), Vedi Braxz, N.
fr. Tolg. : Cagd a brcue (baaso) :
CSaoare al fresco o all^aria aperta.
I\>r(d in bnue: Portare a orao-
eia. JPredied o reeiUk a bra&c: Im-
TOowisore la predioa o la parte,
Predicare a braooia o forse me-
glio a braoeio. Oiuuiagnags el pan
(1) Bracheria k in dinuso.
(^ II eofipnoco aarebbe piattocto n. no-
•tro cwfKn.
eont i sd brase: Gampare delle
braccia. Spettd. a brase avert : A-
apettar a bracoia aperte.
— Brasclada, Abbracciata. « Se
s^in daa dna bella bra^ciada e tanti
basitt >» : « Si diedero una bona ab>
bracciata e tanti baci ». | (Quanto
pu5 atare nelle braccia) Onabra-
sciada de legna o de jaaia: Una
bracciata di legna o di paglia.
— Brascin (Di uomo monco di
un braccio), Monchino o Monche-
rino. Braseitt: Braccini o brac-
oine. (Di bimbo) mCont i sd bei
brascilt >» : « Go auoi cari moncbini ».
— Brasciou (Ogni oggetto che
abbia forma o umoio ai braccio),
Bracciolo otcin^f .* Sedia a brae-
ciuoli. J jOrdiffui a muro per can-
dele) Viticci. r(Una piccola brac-
ciata) On brasciiBu de fassinna:
Una bracciatella di aarmenti.
— Brasciork (II troppo frequente
recarsi in braoeio i bambini), Ab-
bracciucchiare.
Brasca. Vedi Brasa.
Brasdra, Braoiere. Bagoldn de
brasera: Cicalone.
— Braseretta, Bracierino.
— Brasi, Polvere di oarbone.
BrasU (Specie di tabacco), Bra-
sile. (Specie di legno roaao), Bra-
aile.
BrasoBuIa (Coatoletta cotta aulhi
grateUa), Braciola.
Bravada, Bravata e Gradaaaatn.
Brat^U, (al plur.) Brat^i, Le
bretelle o Gli atraccali. « Per tegnl
sti i calzon g* oo hisogn i bratH » :
« Per aostener le bracbe mi ci
vogliono j^li atraccali ». (Del llni-
mento di cavalli) Reggipetto,
Straccale.
Bravament, Bravamente. « X'd^
{da bravament i sd esam,m, » : «Fece
travamente i auoi eaami ».
Bravo , Bravo. « L' h 6n bravo
fioeu » : « E un bravo ragazzo ».
n Se te ghe riesset te see bravo » :
« Se ci rieaci aei bravo ». < L* era
/» a spettall col sd bravo bastdn in
man >» : « Era ad attenderlo coUa
ana brava mazza in mano ». « HI
g'd. rispost 6n bravo no » : «Idem».
« M voeur fdt el bravo ma el g* a
paura » : « Vuol tare il gradaaao,
ma ha paura ». ( Eaclam. in lode
di artiata) ^ Brava /> : « Brava ! )».
(Ironia) « Ma bravo lu/in* Bravo
lei ! ».
BRA
68-
BBE
— BravTira , Bravura. Aria de
bramira. Vedi Aria.
Brazz (Vodi anche Brasc)^ Brac-
cio. Da el brazz : Dar il braccio o
cli braccio. Ciappit in hrazz : Re-
carsi in braccio. Vess el hrazz
dritt de qiiaiehedun : Esser il brac-
cio destro o dritto di alcuno. iiSen-
za de... me pareva de vhsa senza
tin brazz » : « Idem ». Anda gio i
hrazz : Cascar le braccia. Sott
brazz : A braccetto. A hrazza de
pann : A braccia quadre. Fa i robh
6n tant al brazz : Far le cose un
tanto la calata. (Pr.) Brazz al eoll
e gamba in left : Braccio al oollo
e gamba a letto. I omen se misu-
ren minga a hrazz: Gli uomini non
Bi misurano a canne. A dagh la
lihertaa per 6n did el ciappa tutt
el brazz : A dargli un dito prende
la mano.
— Brazzfc, Abbracciare. Brazzh
8u: Abbracciar stretto.
— Brazzadura, Bracciatura.
— Brazzal ( Arnese per giocare
al pallone), Bracciale.
— Brazzalett (Omamento fem-
minile), Braccialetto.
— Brazzer, Braciere. « Ch'el me
faga de brazzer » : « La mi dia il
Draccio ».
— Brazzett, Braccietto. A braz-
zeit: A braccetto.
Breccia, Breccia. La breccia de
Porta Pia : La breccia di Porta
Pia. 0 (Sorta di marmo) Macigno.
0 (Fig.) m L' d, foAi breccia stu sd
coeur » : « Fece breccia sul suo
animo ».
Brellin (Ordigno da lavandaie),
Predellina.
Brelocch, Ciondolo.
Brenta (Recipiente di legno da
portarsi a spalla). Brenta fl.), Bi-
goncia. ( Pr. ) Vhi troppo studia
Tnatto diventa e chi n6 studia por-
ta la brenta (appross.) : Chi lavora
fa la roba e cm si stJl la perde.
— Brentinna, Brentina. Ona
hrentinna de vin ; — di vino.
— Brenti, (Versare vino nella
(1) I dizion. toscani non danno qnesta
voce. Ma oggld) e viva, per importazione,
anohe a Flrenze. I^a oigoneia i pare an
vaso di legno a doghe, ma non ^ la brenta.
II biooncio poi eorriiponde al nostra mct-
stelldn. Yedl Mastellon. Lo li ohiama an-
«he Mastello.
brenta per trasportarlo), Empir la
bigoncia o la brenta.
— Brentaa. « Sta tinna V h del
brentaa de cent » : « (^uesto tino
contiene cento litri di vino ».
— Brentad6r , Garzone del tI-
naio.
— Brentdn. N. fr. : Andd gid
eont el brenton : Non star a guar-
dare per la minuta.
Bressa (Cittk), Brescia. N. fr.: Fh.
come i laaer de Bressa : Far come
i ladri di Pisa.
— Bressan, Bresciano. Vhss co-
m,e 6n azzalin bressan : Essere un
zolfanello.
BressanWa (Specie di paretaio),
Boschetto.
Breva (Vento cbe spira sul La-
rioj, Scirooco o Levante.
Brev^tt (Resoritto che conferi-
sce gradi), Brevetto.
— Brevettk-ettaa, Brevettare,
Dar la patente.
Breylari (II libro dei preti), Bre-
viario.
Bria (n complesso cbe veste la
testa di oavaUi e simili) . Briglia.
« Mhttegh la bria al moreu » : « Im-
briglia il morello ». Molit la bria:
Dar la mano doloe o Allentar le
redini. Trit la bria 8ul eoll a vun :
Lasciar la briglia sul oollo a uno.
/ brii : Le remni. | (I correggioli
d'un trapano), Briglie.
Bricch, Brioco (1), Dirupo. Audit
«* per i bricch : Arrampicarsi su
pel dirupi o per le baize.
Briccolla, Oollo. Contrabbander
cont i briceoll: Contrabbandieri
coi colli, col carico. (BigUardo)
CHugd, de briccolla: Fare matto-
nella. (Fig.) Savb 6na robba de
bricolla : Sapere una cosa per oer^
bottana o di rimbalzo. (Pr.)
« Guardet de quii che agiss de bric-
colla : Guardati dalle aoque ohete
o dagli ipocriti.
Bricchett (D. Fr.), Zolflno. Bric-
chett de cera : Cerino.
BTld6n (Specie di filetto per ad-
destrar cavalli) , Briglione.
Brlga (Civ.), Bri^a. « Ch'el se
tceuia mxnga sta brtga » : « Non la
si pigli oodesta brlga ».
~ Briffii-gaa (Affannarsi per ot-
(1) Briceo^ In flor., ba tatt* altro limi- j
flcato. E* preoisamente la Cbgoma. vedi ';
Cbgoma. j
BRI
— 69 —
BRI
tenere). Bi^are. Kl/h hriga tant
eh'el gk*h reussii » : « Tanto brig5
ohe ottenne ». Briga ehe te hriga:
Pif^a e pigia.
"BxiSBM, Brigata. « Oh ehe heUa
hrigada! » : « On ohe bella — , com-
pa^nia ». ( Due re^gimenti ) Orui
hrtgada de eavaUerta: Una briga ta
di cavalleria.
~ Brlgader, Brigadiere.
Brigant, Brigante. « M general
PianeU V h staa 6na seda di brir*
gant » : « II general Pianell fu un
grande distrattore di briganti ».
« Te see dn brigant » : « Sei un bri-
gante ».
Biigbella, Brighella (Maschera
in disoso ). « Te see projn dn bri-
ghella, ear el mh fioMi » : « Tu se'
uno zanni figlio mio)».
— BrlglielSEUla, Azione da Bri-
ghella.
— Brighellln (a ragazzo) , Nao-
cherino.
Brilant, Bnllante. On eoUiS de
hrHant: Una ooUana di briUanti.
(In drammatiea) Brilant in eome-
dia: Brillante in oommedia.
— Brllantiirantaa, Sfaocettare.
« Ouarda eome Vi ben brilanteui » :
« Gnarda oom'^ bene afbcoettato ».
BrUl (P. K. Aft'O (Mezzo preso
dal vino), Brillo.
BzUlii . Brillare (1) , Spiccare.
Brills el He: Idem. « La pdpola
rh brillaa tuUa sira » : « La signo-
rina fu regina della serata ». BrU-
2& 9er la s6a assema : Idem.
Brio (P. N.), Brio. «Xa eanta eon
brio » : « Cania eon brio ». On siil
pien de brio: Uno stile brioBissimo.
Briaa (D. Sp.), Brezza. « Gh'h su
6na brisa ifisei gelada ehe la taia
la fcteeia » : « Tira un brezzone da
mozzar il fiato ». (Sul lago) Comin-
cia la brisa: II lago s'morespa. |
Salaa eome la brisa: Amaro di
sale. « Sta eoteUtia la par dna brp-
ja » : « Una braoiola arrabbiata ».
— Bilietta, Brezzolina.
Bzlsea (Specie di carrozza), Ba-
gattello.
Brtaeola (Specie di gtoco eon
carte), Briscola. Briseola parlada
e briseola vMMa ; — ' chiaoohierina
e mata.
(1) BriUart in fior. ha an Mn«o bcllo ,
Icnoto al dinlfltto. DIoesi del volatile qaan-
00 el rrggt fermo snUe all.
Briflin e Brislnln, Pochino. ni Da-
men &n brisin aneamd » : « Dam-
mene un altro pochino »,
BrlYld (P. N. Aff.), Brivido. BH-
vid de fever: I bnvidi della feb-
bre. « Sta t6a descrissidn la fh te-
gn\ i brivid » : « Codeeta tua de-
scrizione fa rabbrividire ». Vedi
Sgrlsor.
Br6br6, Mozzoreochi, Imbroglio-
ne. <i^ JJ'l dn famoso brdbrd » : « fe
un famoso — , oavalocohio ». k £!l
s' h Ulssom menit per el nae da dn
brdbrd » : « S'^ laeciato abbindolare
da un ohiappaminchioni ». « Elg*a
la eadsa in m^n d' dn hrdbro» :
« Ha la sua lite in mano d'un moz-
zorecchi ».
— Br6br6rada, Baratteria. « :N^oI
fct ehe di brobrorad » : « Non fa ehe
imbrogli ».
Brdcca, Brocoa (1), Kesciroba.
£1 eadin con denter la sda brocea
de porcellanna: La oatinella col
mesciroba di porcellana. | (Rama)
« / brooch^ com.ineien a diventa
vert » : « Gli alberi cominciano a
inverdire ». (Pig.) «i'^ dn nobilusz,
quell It, ehe gh en stci cent sit dna
brocea » : « £ un nobiluccio da doz-
zina o intarlato o inverniciato di
fresco )». Andit su per i broeeh :
Andar in fumo. « I/*e insula broc-
cah : «Ora lo tengo». Latt in broc-
ea (2) ( Grido de* oaprai in disuse )
Latto da spremere o da mungere.
I (Specie di chiodo) Bulletta.
— Broochetta, Ramoscello o Vir-
gulto, Giocca. P. E. : Ona broc-
chetta de ladr: Un ramoscello di
alloro. Ona brocchetta de rosmarin^
de erba savia : Ona ciocca di ros-
marino, di erba savia.
— Broccaa, Broccato. Brocea^
con ricamm d'or: Broccato tes-
suto in oro o d'oro.
— Broccadell , Broccatello.
BroccM (Strumento per allargar
fori), Broccaglio.
Br6cc61, Broccolo, Cavolflore.
El broccol rosiii V h indigest : II
broccolo fritto h indigesto.
(1) La brocea a Fir. e ancbe vaso di ter->
ra bislango. Se dl rame e detta Metzina.
(2> II Chembini non ha capito la bella
figarra rettorica , ohe sta nella flrate latt
in brocea di que* montanari : latte non an-
cor sjriccato dalla sua rama, perche sta
nelle mammelle della capra.
BRO
— 70
BRO
Brodaia, Brodaccia. ^ti Ah ehe
brodaia V h staa quel diseors / » :
«c Ah che tiritera o che stampita
quel discoTSO I ».
— Brodo. N. Fr. : Brodo lungo.
Brou, Fnitteto.
BroBUd, Brodo. Bn^ud Hstrett:
Brodo ristretto.Jtftnetfira in br<eud:
Minestra sul brodo. (Cattivo oaiffe)
BroRvd de seisger : Brodo di ceoi ,
Buglione. M. d. d. : « Lhssel in del
so hr(Bud> : « Lascialo cuooere nel
8UO brodo ». Vhss tuU in del sb
hr<Bttd: Essere nella sua beva.
Andd. in brceud de seisger: Andare
in broda di succiole. TuU coss fa
brceud : Tutto fa brodo. Pussee
spess del hraeud di qnoeeh : Denso
come la broda dei maccheroni.
4c Ma ti te credet eh* el sia come a
hev 8i)L 6n hrceud ? » : « Tu t' imma-
cini che sia come sorbire un ovo? »
(Pr. ) Gainna veggia fd> bon brceud :
Oallina veochia f^ buon brodo.
— BroBuda, Broda. Andd, in
broeuda : Andare in broda di suc-
ciole. 0 Vegnlgid la brceuda del nu8:
Far sansue di naso, Mostarda.
( Volg. ) inoeent come la brceuda
ai faso&u : Puro come la broda
dei fagioli.
BrolAzz, Brogliazzo o Straccia-
fogli.
Brdmin e Brumm (P.N.),
Brumm (1), Brumme.
— Bnimlsta, Fiaccheraio (in dis.),
Cocchiere.
Bronchi (Volg.). Vedi Branca.
Brontola, Brontolare, Ragliare.
« iVd'i fd, che bronioldb tutt el santo
di » : « Non f ^ che brontolare tutto
11 santo giorno )>. « Me brdntola el
Steven » : « II buzzo mi brontola ».
(Pop.) opp. Mi ruglia il corpo.
Br6nz, Bronzo. F6nd in brons :
Fondere in bronzo. Statda de
brons: Statua di bronzo. Avhgh
6n temperament o 6na memoria de
bronz: Avere un temperamento o
una memoria di bronzo. El bronz
o bro7i2in de cuHnna : II mortaio
di bronzo.
— Br6xLza, Bronza (2), (In piazza
(i) Brumm in fior. e piattosto imitatlvo
di molti fticilt che b\ scarichino Insieme.
P. E. ; Arrivarono i soldatl e bramm; del
popolo ne mor) una ventina.
(2) Qaesta voce broma e viva nelle mon-
te«ne pistoieti e signiftca : calore troppo
intenso del fomo : ha preso la bronza.
Fontana ) , Bronza della vaoca .
Campanaccio. | (Faccia testa)
« Che bronza eh' el g'h ^ueU'tm^
postor .' » : « Che facoiaocia o &o-
cia tosta ha queU'impostorel*
— Brdnzk-onzaa, Abbronzare,
Abbronzato. m j^n
— BrbxuEin. Vedi Bronz. | m
bronzin de la stadera. II romano.
Faeeia bronsina : Vedi Bronza.
Br68C (D. Fr.), Broscia (1), Me-
daglioncino. Ona brose con ortlr-
lant : Dn fermaglio con brillanti.
BroBCSilir (D. Fr.), Brosciura,
Brochure. On W>er tigaa in oro~
sciur: Un libro legato alia ru-
stica. _
Brdssa (D. Fr.), Spazzola. Bros-
sa dura: Brustia.
BroscaiOBU o Brdssola, Bollieina
e Bollo. « M g'Jt la faeeia tutta a
brossaiceu » : « E tutto pieno di
bolle in viso 0»p. Ha la faooia
bollosa ». « Fh d/ 6na brossola 6n
bugnon » : « Idem ».
BroYfc (Ripulir la seta dai broc-
chi, dopo la trattura), Sbrocoare
la seta.
— Brovadbr, Sbrocoatore.
Brovett (Volg.). Vedi Brolett.
Bruce, Ciuco. (Pr.) In manr-
canza de eavai se fd, trotth i brtiee :
In mancanza di oavalli gli asini
trottano. (Di oavallo altrui) «"J^
g'aveva sott 6n bruee, eh* el pa-
reva quell de VApoealiss » : « Ave-
va alxaccato un ronzino che pa-
reva il oavallo delP Apooalisse ».
(Di cavallo proprio ; per mode-
stia) « Col rnebruee sotU b6n de an-
dd a Monza in trii quart d'ora) > :
4(11 mio cavaUuccio h capace di
Sortarmi a Monza in tre quarti
'ora».
Bnigh (Pianta di terra sterile),
Scopa.
— Bmghdra, Sodaglia. Part 6na
brughera : Parer una grillaia. « El
m^ lo^ugh el eonfinna ednt 6na
brughera de fires » : « II mio cam-
po coniina con una sodaglia di
felci*. Scarph su 6na brughera:
Dissodare un feloeto. « Tepodet
andd su la brughera de GaUtp-
roM^ (Impreoazione simile a pa-
recchie aitre come: A Bagg a
(1) ,Broscia o Sbrotcia in Flor. d tntt^al-
tro. E broda lunga: Brodaja- Nel broBC
francese c*e Tidea dello tpiUo o fsrfnagUo.
BRU
71 —
BRU
Mmd Vorgken, ecc J : « Ti puoi an-
dare a riporre o Vatt* a nporre ».
Brugna, Prugna e 'Bmgp.o, « La
bruffna ehe g^oo in giardin la me
fct sessanta ehiU de rinn el6dyn
« n prugno del mio giardino mi
produce sessanta chilogFammi di
reine Claudes. Andh % brtign in
eririSn : Imbozzacchire. < Vd a
eampramm du eiti de brugn » : « Va
a oomperarmi due ettogrammi di
8aaine». Avhgh 6na brugna al
euu: Avere la camicia sadieia
o anehe i birri dietro Opp. Un
porro dietro via. | (Sala cfei ca-
oaveri all' ospedale) Camposanto.
JFcueia de brugna: Viso cadave-
rico o da camposanto. Spuzed, de
brugna : Puzzare o saper di mor^
tieino.
— BnupUBO, Prune.
Bmg&occola (Protnberanza Bul-
la superfioie di checcbessia , ma
speeiabn^ite del capo), Bemocco-
lo (1), Gomo.
Brogndn (Dispregiativo dei ven-
ditor! di vino), BUzzurro (2). (In
sense innocente) « Che mestee el
fitf» *M brugnon » : « Che me-
stiere fa 9 » « II vinaio ».
Bml^p. Fr.). VinbruU: Vino
caldo. Vaffh bruU: Cafiffe al sci-
roppo.
Bmlla (Voce cbe il Cher, di-
ohiara moderna a' suoi tempi e
cbe 8*^ gili perduta fra noi), Giun-
co da stole.
Brto (Id.). Vedi Brumm,
Bmita (V. di gergobaona), Bru-
TM. lie Trovhmes in sulla brunayn
« Troviamoci verso Tora bruna o
doi>o 11 tramonto o a sotto sole )».
nranMl (In dis.) (Stoffa per sti-
valetti da donna), BruneUo.
— Bnmengli, Bruno. Aria e 6ra
brunenga: Axia e ora bruna. Verd
hrunengh: Verde bruno.
Bnu, Bnlcio jnon com.) Inveee
di Bmciore. Od&r de brus: Brucia-
ticcio. Savh de brus: Sapere di
arsiooio. (Fig.) « X' d eiappaa dn
brus terrtbU per gueUa tmtera » :
(1) BembccoU) in toscajio ha un signi-
flcato importante obe brugnoccola nou ba.
Vedi Bbu.
(8) Butzurro ba sfsnlflcato pid lai^o a
Firauc« e a Rona. Chi) nei primi tempi
d«na capOale florentina^ andava a Firenze
p^ aflkri era Aiauato btuzttnro.
«Pieli5 ima cotta terribile per
queUa sgualdrinella ». « Adess gh*^
vegnuu el brus di quader antieh » :
« Ora gli venne il baoo de' qua-
dri amicbi^. (Malattia del rise)
Alidore, Ruggine.
Brusa (Lmea tirata sul lastri-
00 in certi giochi da ragazzi), Ri-
go. (Fig. ) « Sont stem in brasa de
sposaXla » : « Fui in procinto di
spo8arla». Pienth vun in brusa
€U giceugh : Plantar in perdita I'av-
versario.
BruBk-usaa-usass, Bruoiare. La
eh brusada : La casa bruolata.
Sentiss a brusd i oee, el stomegh :
Aver bruciore agli occhi, alio sto-;^
maoo. « Me brusa i oee » : « GMi
occhi mi bruoiano. Robba ehe
fh brush el stomegh : Roba che fa
10 stomaco acetoso. Brush el
paidn : Bruoiare pagliaooio. « /»*-
eoRu el 861 el brusa » : « Ogei il sole
abbrucia>». Brush de la set:
Bruciar di sete. —dela vergogna:
Morir dalla vergogna. « A bon eunt
sont andaa a jam^m, brush » : « A
buon conto sono andato a farm!
cauterizzare o bruoiare la ferita o
la morsicatura o il morso. « Quel-
la parolla la m,e brusa » : « Quel-
la parola mi brucia > : « Me bru-
sen via queU*art%e6l ehe I'h 6n pie-
shy^l< Quell'artioolo mi va a ruba
obe fe un desio ». « St'ann el ris
Ve brusaa iutt > : « Quest' anno il
riso h tutto bruciacchiato ». * Bru~
si dej!>ode ved^ la mammu » : « Ar-
do di poter vedere la mamma*.
« La mia sopressaddra la me 6rw-
sa o la me grkmmxt la hidnehe-
ria » : « La mia stiratora mi bru-
cia o la mi abbronza la bianche-
ria». Ona brasce^ila minga eotta
ma brusada : Una braoiola arrab-
biata ; non ootta ma bruciata. « Chi
Vh ehe brusa chif> (Sentendo bru-
ciaticcio) : « Chi ^ ehe abbrucia
cost!?* Ora brtusadq,: Ora bru-
cia^. Anea el ael el brusa: An-
che il gelo abbrucia le piante.
(Pr.) La eh la brusa, dkmsgh el
foeugh , scald^mes anea nun » :
« Quando la casa bnicia tutti si
scaldano ed anehe Quando brucia
fl vicinato porta I'acqua a casa
tua Opp. Quando 1' aloero h in
terra tiitti oorrono a farci legna.
— Bmsabdcca, Erba nepe.
— Bmsacantdn (Che ra minac-
BRU
— 72-
BBU
cie senza valore), Bravaccio, Gra-
dasBo.
— Bru8ac6a (Ferro da maniBcal-
chi), Bruciacoda.
— Bru8a4ura, Braciatiira.« Gh'h
restaa el segn de la brusadtira » :
« Gli 6 rimasto il segno della bru-
oiatura >.
— Brusapaldn, Bmciapagliac-
cio. « Zdi el manten mai i sd pro-
mts quel brusapaidn * : « Egli man-
oa sempre quel bnioiapagliaccio.
— Brusapignatt (Spre^tivo di
cuciniere), Guoco de'miei stivali o
Sguattero.
— Brusattit-attaa-attas, Bm-
ciacchiare. Brusattdt el pokuter
alia fiamma: Abbrucciacchiare o
Abbrustiare il polio alia fiamma
o Fiammarlo. «Z/'d laasoM bru-
sattd. la frittada > : « Lascib bru-
ciacchiare la frittata ». « IfUt de
pan in hruaaa tropp » : « I orostini
Bono troppo abbrustoliti ». « Stit
minga R a hrusattatt al sdl^iif. Non
startene cosi al sole che t' ab-
brucia ».
Brnsck (D. Fr.) (Trattar bru-
scamente). ^.El m.* h bruscaa «te
quel pover giovin, eh* el saveva pit
trovit I' U88 » : « F^ una tale par-
rucca a quel povero figliolo, che
non sapeva piii da che parte u-
scire ».
Brusch, Brusco. Vin bruech:
Vino brusco. Parollf eera, aria
brusca : Idem, idem. C6nt i bruaeh :
Colle brusche. Someiabruseh: Pa-
rer ap*o. Tra el Idsch e el bruseh :
Fra il lusco e il brusco. (Society
segreta) (R. St.) La Compagnia
brusea: La Compagnia brusca.
— Bruscdn, I Fortori. « Stanott
g'6o avuu i bruscdn perch^ oo be-
vuu del vin catHv » : « Questa notte
ebbi i fortori. perch^ ho bevuto
del vino guasio ».
Brus^oc, Bruciore, Arsura, Ali-
dore. In campagna gW ^ brushce :
In campagna c'e arsura. (Poohis-
sima pioggia in agosto , che pro-
duce pill guasti che vantaggi ) ,
Spruzzaglia.
BruBegUn, Bruciore. if^G^oo sem-
per el bruseghin per quelVinfam-
ma » : « n bruciore per colei non
mi Yuol laBciare».
Brusdn. Vedi Brus,
Brus6r, Bruciore. Brus6r de go-
la : Bruciore alia gola. BrusSr
d'oeCf d'orinna : Frizzio degli oo—
cM, di orina. | ( Fig. ) « Sant pic
inamoraa, ma m'h restaa el bru-
s6r » : « Innamorato non piU , ma
m'^ restato il oociore».
— BmsorexLt, Bruoente. n 8e te
senHssei std rigolld eome I* i bru-
sorent » : « Se tu sentissi questo
rigollot come ^ bruoente o come
mordioa o morde».
Bnutia, Brusca. — de oreees:
Setola. —per i eavai : Brusca. —
dA pagn : Spazzola. — per inumidi
i pagn (Sch.) : Asperges.
— Bnutiada, Bussolata. « Ddtgh
6na brusHada aZ eavaU » : « Dai
una bussolata al oavallo ».
— Bmstlin, Spazzolino, Bru-
schino.
Brostoll-olli-olisSfAbbrustolire,
Abbronzire. « I^amm brttstoH dt
fhtt de pan per el eaffh e pitnera » :
« Fammi aobronzare (1) oarrostire
delle fette di j>ane pel mio caff^ e
panna ». Vedi BrusattA per il re-
sto. I^aeeia brustolida dal s6l :
Viso abbronzito dal sole.
— BrustoUdora , Abbrustoli-
mento. i<Dagh 6na brustolidura
alia svelta » : « Dagli un'abbrusto-
lita in fretta ».
Bmtt, Brutto. Bruit eome elpee-
e€M mortal: Piti brutto del pec-
oato. Brutt de emur : Brutto oav-
yero. Brutt mal: Brutto male.
« Jyh poBu m.inga std brutt I » : «Non
^ poi il diavolo ! » Bru^JUk eera ,
usanza, moda, storia ; Brutta oera,
usanza , moda , storia. — tetM :
— tempo. Mhttela aid brutta : Far
rimanere brutto. VedHla brutta :
Vederla brutta. Vegnl ai brutta
Venir alle brutte. I'itnn de quit
brutt : Fame delle nere. I^it brutt
sentl : Far brutto sentire. « M g*h
foM 6n tn'utJt seherz o compHment »:
« Gli fece un brutto scherzo o com-
plimento ». liestii brutt : Rimaner
orutto. Gdnt i bonn o ednt i brutt:
Colle buone o ooUe brutte. « Chi
ven el brutt / » : « Ora ne yiene il
brutto I » Brutt ma ehe pkts: Brut-
to piaoente, bono. GorU i brutt
maner se otten nagofta : Colle bru-
(1) In toscano, tatt*al eontrario ehe lA
mllanese, arrosUre, trattandosi di pane, e
meno di abbrustoKre. Al^ronxare e ancotk
meno. Ma abbronxare e meglio tenerlo di
riieontro al nostro Grgmd.
BRU
— 73
BUF
aehe non si otti^ne nulla. | (Scolari)
I^'ima in brutta e pceu in bhlla :
Prima in minuta poi al pulito.
BrtUia eopia: Bratta oopia. Vhg-
tegh &n gran brutt andA. Esservi
nn brotco camminare con questo
tempaceio. | (Dipera) Brutt e h6n:
Bmtto bono. ( Ft. ) BUI in fossa
hruU in pieusza : Bello in fasoe
bratto in piazza. Brutta robba a
nass ]9overett : Brutta oosa nascer
I>OTen.
— Bratt6n. Bruttone. La bhlla
bruttdn : La Delia bruttona.
— Brattura, Bruttura (1), Epi-
leema. (Dei bambini) Male del Be-
nedetto. Fd vegni la bruttura : Far
svegliare i vermini (Pisa), Metter
adcfosso una gran paura.« Chi gh*h
bruttura I » : « Qui ii% pericolo I »
BratAss (A la) (In disuso), Ca-
pelU tagliati corti.
BnMn, Bubbone.
Bno6l0ga (Volg.). Vedi Bueoliea,
Biio61iea, Buccolica. « Quand se
traUa de la bucdHea son semper a
Pordin » (Yolg.): « Quando si tratta
di buoolica sono sempre lesto ».
BatUUoBuMLBudello. Vomith
anea i budH: Kecere le budella.
m El g* aveva f<Bura i budH » (Da
larga ferita al ventre) : « Seminava
le budeUa. (Fig.) Av^h el buUl
inmhrg (Volg.) : Aver il duoo a ro-
vescio. Vhis seisger e buUl : Aver
I le budella legate insieme.
^ Bndiret (D. in.). Budget. (Bilan-
eio di lenoite e di spese) ^M me
budget el porta minga sta spesa » :
« n mio Dilancio non oomporta
codesta spesa ».
Biiir, Buffo. « Ma ie see ehe te 'me
paret 6n poo bufff » : « Ma sai tu
ehe sei buffo It ». « Questa poeu Vh
huffa damoera / » : « Ah questa h
bnifa dayrero I o h marcbiana ».
I Opera buff a : Idem. « An fisehiaa
el ouff in Toperetta » : « Hanno fi-
schiato il buffo dell'qperetta».
Buff* (D. Fr.), Biuff^, Creden-
nera. (Stanza del rinfresoo) « Alia
fetta de easa F... ah' era on mor-
gnifieh buffi>i « Alia festa di easa
(1) Xft flor. la parola bryMuira ha paroo-
ehl tlgnifleail ehe in BfHlaa«M bob ei sono;
m«Btr0 acNi ha qoello di malatiia: fttr hrut'
tufra in %m htogo o lempl. far bruttwra per
Ikr una meeobma flgiura in soeieUt, in an
pMto.
V... si feee un sontuoso apparec-
cbio ».
Buffbn, Buffone. « Ona volta i rh
g'aveven in C6rt el buffon » : « Una
volta i re tenevano in Coi-te il
buffone ». « Te disi ehe Vh 6n buf-
fon, minga <Jn omm seri » : « Ti ai-
00 ehe ^ un buffone, non un omo
serio ».
— Buffcftiada, Buffonata. Di* di
buffonad: Dire delle buffonate.
— Buffonsc^ll
Buffoncello.
« Quella toshtta Vh 6na cara sabet-
tmura, rizzolinna, buffonsehlla » :
« Quella bimba h una oara cicalina
ricciutina, proprio unagiullarina».
Btifol, Bufalo. Como de bufol:
Como di bufalo. Formosa de latt
de biifala : Cacio di bufala. / bu-
fol g*an 6n anUl in del nas : I bu-
fall hanno un anello nel naso.
Bugada, Buoato. Fd la bugadar
Far il buoato. Fd bugada : Far
bucato in famiglia. Robba de dA
in bugada: I panni sudici. Fd, la
bugada ai vassH : Far la pampa-
nata alle botti. (Fig.) « M*era mai
capitaa 6na p6g bugada! » : « Non
m^era mai capitato oi peggio ». La
lista della bugada: La nota del
buoato. Oddr de bugada : Odor di
bucato. Camisa^ tovaia, sottanin
de bugada: Gamicia, tovaglia, sot-
toveste di buoato.
Bngoa, Bugna. Itorridn del Cor-
siHlde MUan g*hn i biian a pdnta
de diamant : I torrioni del castello
di Miilano son coperte da bugne
a diamante.
— Bugnaa, Bugnato. Mur bu-
gnaa: Muro a bozze.
Bugndn, Fignolo. Fl bugndn el
f>en a eoo: II fignolo fa oapo. El
bugndn el ten a suppuraetdn: II
fignolo viene a suppurazione. .Fi^
s'eiqppii 6n bugndn: Far sooppiare
un f[gnolo. M. d. d.: Fi^ d*6na orbs-
sola 6n bugndn : Vedi Brbssola.
Bnl, Bolure. Comincia a bu\ od
anche a bki : Cominciar a grillet-
tare. Bu\ a la disperada : Bollire
a scroscio. El catdar el bUi : La
pentola bolle. ( Fig. ) « Me bui el
Sanaa » : « II sangue mi ribolle ».
« Ire 6n pezz ehe la bui! » : « E un
pezzo ohe la boUel* « Litssela
bUi / » : « Non ci far case o non t!
confondere Opp. Lasoia andar
I'aoqua alia china Opp. Non ti vo-
ler accorgere ohe la pentola bolle.
BUI
— 74 —
BUL
« La ghe bui » : « La ^li bolle ».
•« L'h on cald che se hk% » : « £] un
oaldo che si bolle yivi ». « Qui da-
nee in sneeocda te hkien eA f » : « Id
tasoa quel quattrliii ti scottano 1! »
M fen el bui: D fieno riboUe. (Nel
crogiuolo di zecche e orefici ) El
peze el bui : II pezzo luccica. (Pr.)
JVessun 8d> mai polid quell che bki
in la pignatta di alter : Non si sa
mai quel che bolle nella pentola
.altrui, Jjiti la terra la biii : In lu-
glio la terra si iiifiainma.
— Bulda, Bollitura, BoUita. i>a
ihia buida: Sbroglientare o Dar
uua bollita.
— Btii, Bollore. Fh trd, 6n bki:
Sboglientare. Trh 6n bki: Levar il
bollore. P. E. : « Quxind V h traa
4n bui el ae cola e el se sprhnm » :
<c Dato che sia un bollore si cola
e si sprenie)>. (Fig,) Trh 6n bui:
•Bar volta al cervello (Del vino)
RiboUire o Volgersi. In trii biti
Vleotta: Ai primi bollori ^cotta.
(Fig.) «: Se dirta che Vit traa 6n bki
el Pedery>:« Si direbbe che Piero
ha spigionato il plan di 8opra».
— Bulent, BoUente.
— BiiUnent, Bollimento e Ribol-
limento.
B61dr (P. N.), BoUore. In del
b6l6r de la gioventu: Nel bollore
di giovinezza.
Bula, Pula (1), Lblla. (Guscio del
Erano ) LoUa. ( QueUa del riso )
oppa.
Bmada o Bularia (In dis.), Bra-
vata. « Adess de bulad in pubblieh
8' en fdb pk » : n^ AX giorno d* oggi
le bravazzate pubbliohe son diven-
tate rare».
— Bulo, Bravo, Smargiasso. « O-
na volta ah' era i buli del Verzee * :
« Una volto c'erano i bravazzi del
Yerziere ». I buli de la eompagnia
de la Teppa: Gli sbarazzini o i
beoeri della compagnia della Tep-
'pa.
- — Bulazz, Bravacoio.
' — Bulla (In dis.) (Non valgono
n^ Chiella nh Spocchia date dal
Cherubini). Mena bulia (In dis.):
Far del chiasso.
(J) Pula che pur nel suo suono oorri-
sponde a BtUa e Invece la seffatora del
legno, detta da no! Reseffiisc (Lacca). A
Siena per6 il netiar il erano dalla sua
bcorza si dice-spulare. A Pirente la nostra
bula i loUa.
— Bnlardee, Buglione, Putiferio.
« Vit minga in -quel buktrdee » ;
« Non entrare in quel buglione o
in quel putiierio ».
Bulgher, Bulghero (1), Bulgaro.
Strivai de bulgher per caceia : Sti-
vali di bulgaro, per caceia.
Buratt e Burattdn, Buratto (2),
FruUone. « ^8^' i rdtt e2 buratt « »' c
stragiaa la farinna » : « Si ruppe
il buratto e s'^ sparsa la farina ».
— Burattit, Abburattare. Burat-
th la farinna : Abburattar la fa-
rina. \^ JEl V h bur€Utaa 9k quel
pover JioRu » : « Lo piochid mala-
mente quel povero ragazzo». « Bai~
la,buratta minga tant la toghtta > :
« Balia non abburattare cosi la
bambina ».
Burattinada, Burattinata. « X' e
stada 6na vera buratHnada » : « La
fu una vera burattinata ».
— Burattin (Civ.), Burattino.
Ija bara^ca di burattin o di^ma-
gatH ( pop. ) : La baracoa dei bu-
rattini. « Guarda che mi vui mtn-
ga vhss el td burattin » : « Bada che
lo non vo' essere il tuo burattino ».
Feigh fit el burattin A viin : Far
fare il burattino a uno.
Bur* (Di pera). Vedi PSr.
Burla (Civ.), Burla. FAihiabur^
la : Far una burla. « Fl dis de bur-
la o 8ul aeri ? » : « Parla da burla
o da senno ? »
— BurUi ( Civ. ) , Burlare. « jS^oo
ben cW el me burVa » : « Ella mi fa
celia ». « jS^e 2a va Za va , ae de nb
burktvay^ : « Se va, va, se no fa cen-
to che abbia burlato ».
— Burl^tta, Burletta.« IP an fan
6na burlstta » : « Ne fecero una bur-
letta ». Trd, tutt coaa in burl^Ua :
Metter tutto in burletta, (Livomoj
in canzonella. Viaa la burlhtta dt
eompagn : Servire di zimbello alia
compagnia.«^inlmeto defala bur-
lUta » : « Lasoiamo una bona volta
la burletta ».
Bur6 (D. Fr.), Scrittoio. « I/era
al ad burb a fd, di cunt » : « Stava
seduto dinanzi al suo scrittoio a
far conti».
(1) Bulghero in varii paesi di toscana
«qaivale a Bv/rbera macchinit da levar pesi.
(t) Buratto dices! dal -rolgo flor. per il
aedere. Vale pot nella fttase : Avegh tanti
ctnn in sul gofUb > buratt. Vedi Gcgubb.
Chiamasi biSraUo poi uno ohe brontoli
sent pre.
BUS
— 75
BUS
— Bvrocrategli (Volg. ). Vedi
Buroeratieh,
— Burocratich , Burooratioo.
SHI — .• Stile burocratico, Stile di
uffizio.
— Bvrocrasia (P. N.), Burocra^
sia. « Iriform trosuven ostacolj di-
sen, in ia buroerazia » : «; Le nfor-
me trovano ostaooli, si dice, nel-
I'alta magistratura ».
Bus, Buco. JEl Ims di erh (Volg.) :
L'ano. Cerehper tuU i bits: Cer-
care in ogni d!ove o in ogni luogo.
« JHrnm anea bus negher ehe mi
me ne strafdUi » (Volg.) : « Dammi
anche del ladro che io me ne Btra-
fotto». Fit bus: Far breccia. Fd>
dn b%is in Vaeqita : Fare un buco
nell'aequa. Fh vedk 6na robba per
el btis ae la graHr<Bula : Far ve-
dere qualche cosa dal buco d^ella
chiave. Peusdi e guardh per el btis
de la eiav: Passare o star a ye-
Aere dal buco della cMave. T<»u
el bus del euuper 6na piaga (Volg.):
VedeTluccioIeperlanterBe. Trovdt
el bus de dove ven fueura el rait :
Scc^rire la verity o dipanar la
mauMsa. VegvX i ragnlr sul bus
del euu: Non aver mangiato da
molte ore. Stoppd dn bus : Turare
una buoa. V^ss tuU a 1ms : Essere
tutto foraoobiato. | (Stanzino) « M
w» in d*6n bus, ehe squtui el Utt
el ghe stii minga tuU » : « Egli yive
in un buco, che ancbe il letto
^uAsi non ci sta intero ». | (Agget-
ti vo) « La m' h andada busa » :
« Mi and5 a vuoto ». Avegh i man
bus: Ayer le mani bucate. Oss
bus: Yitella in umido sull'osso.
Zueea busa: Zucea yota. N6s busa:
Koee yuota.
Biua, Buca. « i/' ^ bdrlaa dent
in d' &na busa> : « Cadde in una
'buca». Vedi Fbnpa. Im busa di
IkUer: La buca deUe lettere della
posta. La busa del rud : La buca
delle spazzature. (Al bigliardo)
Andit in busa o fh busa : Fare bi>
glia. I « La m*h andada busa » :
< K'^ falUto il colpo o Mi and6 a
Tuoto. Vedi Bus,
Buea, BuBca (1). Bruscolo. Ona
busea de paia: tin bruscolo di
paglia. AndA in busea: Andare
(1) Btuea in flor. k tattHatra cosa ; e
anche gebbia da oMo (Paafluki).
in busea. (Di uccelli) Porta busea :
Far il nido. Avhgh i busch in di
oec : Ayere le traveggole. 5>A di
busph in di oee: Gettare polyere
negli occhi. Dd a tutt i buseh:
Picchiare e anehe Adulare. Ogni
busea per Iv, V h 6n edr de fen » :
« £i ik d'o^ni mosca un elefante
0 D* ogni mscello e' fa una traye.
Vess jceura di buseh: Esserusci-
to di pupillo. « Poeea busea / y^ :
« Sorbe I ».
Busca-scaa-scass, Buscare. « IH
ee buseaa ? Ghe n'oo piesh >» : « Le
hai busoate ? Ne ho piacere I »
(Guadagnar a stento) Buseh quii
poech: Buscarsi quei pochi. Andh
a Buseaa. (1) : Toccarle. Buscarle.
Andar a Busoheto.
Busc&L Trucoioli e Lasagne. (h\
gerlo de buseai : Una serla di tril-
cioli. (Fig.) Bd, a tutt t busedti 0pp.
Bh a tutt i buseh: Bere di ogni
acqua o Tirare a tutti i bacheroz-
zoli.
— BuBChitt. Buschette (2). Tirdt
su i busehett : Fare alle bruschette
(Siena)f Fare a^U sbirri (Pistoia),
Pare ai fusceUini (Firenze).
— Buschetta, Bruscolino, Fu>
scellino.
BuBCin. Vedi Bdsein,
— Buscinna, Vitella di latte.
BuBCidn, Turacciolo. « Std vin el
sh de buseidn » : « Questo yino sa
di turacciolo o ha preso l'od6r di
turacciolo. »"
Bnsecca, Busecchia, Trippa. Bu-
seeea de coradella : Piochiante. —
rieza: Riccia, (Lucca) Busecchia.
1 (Scherz. per Musica) Musicacoia.
— Busecclx (I), Le budella. (A
bimbo) <c Se se n* aeeorg i buseech
paver <i » : « Bada che non se ne
avyedano le budella ». Tirh la ear-
rozza eont i buseech : Guldar i ca>
yalli colle budella.
— Bus^cchlna (Dim. di busec-
ca), Busecchina (Dim. di morta-
della).
— Bus^cchin, Biroldo (Pistoia)
e Mai legato ( Liyomo ) e Busec-
chio. (Budello pieno di sangue di
maiale, panna e droghe) Buristo
in costoia, Sanguinacoio.
(i) Biucaa e an paeaello lombardo.
(S) Voce data dalla Crusoa in disaso;
sarrogata da bruacheUe e ^uceWnL
BUS
76
BUS
— Bns6ccdn. Buseochione (1),
Trippone. « Zr'c rfn vero buseecon
de Porta Garibaldi » : « Egli h un
vero ambrosianaooio di Porta Ga-
ribaldi ».
— Busecchee, Trippaio.
Buseg&tter, Bugigattolo. In del
btueqatter delporttnar: Nello sga-
buzzino delportinaio.
Busings, Busillis. « Z'h ehi el bti-
sUlisf » : « Qui sta il busiUil Qui
eiace Noooo » (Ant. ). « M Imsillis
Vh cA«...»:«L'osso duro h che...»
Buslrosula. N. fr. : Avegh i oec
in ImsirtBula: Aver gli ocehi soc-
ohiuBi o tra peli. Tegnl V usa o i
gelosii in busirc&ula: Tenere I'u-
scio o le persiane a fessolino o a
boeca di oane. I (Bueo per gatti
e poll! ) Gattaioia. I ( De* confes-
Bionali). Vedi Gratirceula,
Btissera, Bussola (Paramento a-
gli usoi). I (Nelle emese per rice-
ver elemosine) Cassetta. (In cu-
clna) Jja bussera del aal : La cas-
setta del sale, Alberello. La bus-
sera del fen:^ La tromba per il iie-
no o Aboattifieno. Jja bttssera de
la posta (in dis. ) : Cassetta della
posta o Buca delle lettere.
— Busseree, Scaccino. « Ibusse-
ree de Milan tn vestii de rdss » :
« Gli scacoini milanesi sono vestiti
in rosso ».
— Busserdtt (Cerchio che ripa-
ra il mozzo delle ruote), Piatto.
Busser^U, Bocciolo. InsedX a
busserell: Innestare a cannello.
BuBserin (Vasetto di latta de'
mendicanti), Bossolo. Anima btis-
serinna o saeehetta ! : Anima bu-
scherona !
—^Busserdtt (Voce che esprime
varii oegetti diversi attinenti a in-
dustrie), Bossolo, Bocciolo, Piat-
to, ecc.
sflSBOla, Bussola. « I/'h 6n omm
che h perduu la bussola affait af-
fatt » : « E un uomo che ha per-
duto del tutto la bussola o la xra-
montana ».
BnsBoldtt, Bussolotto. Oiugh
ai Imssoldtt » : « Giocar de' busso-
(2) Buaeechione e acorescitivo di buteO'
chio : hudeUo o salticda.
(3) Sanffmnaccio ha dae significati ; ri-
sponda al nostro bwecchin ma significa an-
ohe Aoventitio vale a dire nna specie di
MigUaccio o ToHin,
lotti. I (Riparo a finestre di pri-
gioni e oonvinti) Tramoggia. |
(Innestoj Inzed a bttssolott: Vedi
Btissereil.
Bust, Busto. Vn bust de Gari-
baldi, de Vittori EmanueU: Un
busto di Garibaldi, di Vittorio
Emanuele). (Nome di paese) Vhss
de Bust: Essernato indomenica.
i M bust rh 6na rdbba e la fas-
setta 6n'altra: II bust h busto e la
fassetta h fasoietta.
— Bustinna, Bustina, Fasciet-
tina.
BuBta, Busta. La busta di po-
sad: Busta o astucoio di posate.
Busta da lettere: Vedi Anvelopp.
Busta de eartdn per i cart : Cu-
stodia di oartone da scritture.
Butt, Buttata, Germoglio, Gem-
me, Occhio. «: £!l persteh el co-
mineia a trh fceura i 6wtt»: «I1
pesco incomincia a ffermogliare ».
I Bass de butt : Mettersi di buzzo
bono, o sempUeem.f Adoperarsi,
Darsi attorno.
— Bntt&-uttaa-utta8, Buttare.
Buttdt ma i benis: Gettare i co-
riandoli. « Butlem chi o gid 6n
faazolett, 6n ponim, ecc. » : « But-
tami qua o giil una pezzuola, una
mela. ecc. On buttaala. Vedi But-
taa la. Buttit Ht dnaparoUa: Lan-
ciar o anehe Buttar l?i una paro-
lina. Buttass gid suU IHt : Sdraiar-
si sul letto. ^nVdi, a buttatt gid 6rt
poo y^ : « Va a ooricarti un pooo >.
Buttass aid de la iinestra: But-
tarsi dalla finestra. Se semm hut^
taa qid sulVerba » : « Ci siamo ada~
giati sull'erba ». « Biittela sii 6na
volta sta gran resonasda » : « Met-
tila fori una volta questa tua rar^
gionaccia. Buttass via: Buttarsi
via. Buttass a puBUv: Dar nel pio-
vere.
Buttada, Buttata (1). Gettata.
La va a buttad : Va a sbalzi. Ona
bvMada de sencUdr, de cavcUier:
Un'infomata di senator!, di oa-
valieri. | ( Alberi da frutta ) Ona
bella buttada: Bella fioritura. Ona
gran buttada de ddrd al rdeedl:
Una folata di tordi al paretalo.
— BnttafOBura, Buttafuori. « £
compars cUprosceni el buttafmura
(1) BuUata in flor. e tatt*altro.E il laogo
dove si bttttano yolontlerf gli uooelll e dove
i oaeoiatori sanno di trovarli.
BUT
— 77-
BUT
a <Q ehe » : « Comparve al prosoe-
nio il buttafori ad annuneiare
— Buttaalli, Soiamannato. « lyh
4in huttaalii de run » : « £ uno Bcia-
mannone*. JFdt i robb de huttald:
Far le cose a casaocio o a van-
yera. « JSi me par 6n poo dn but-
tala » : « £' mi pare un ragazzo
sventato » : « On aerittor bottaaUt :
Un abborraocione.
Bnttavan (D. Fr.) (Ferro per
intagli), Gaociabotte.
Butter, Butirro. Butter natural,
artefeui, gittaa: Burro naturale,
artinziato, gittato. Pan de butter :
Un pane di burro. Cfrass come 6n
buUer : Fattiooione. JVbdd, o avhgh
el cuu 9ul butter o sul velit : Ballare
snl velluto, Nuotare neU' abbon-
danza. On pSr ehe el par 6n but-
ter: Una pera cbe sembra un
burro. Butter de eacao : Burro di
oacao. Pan de — ; Fane I'atto col
burro.
— Buttirds, ButtiroBo, Burroso.
Straeehin buttiros: Caoio burroso.
ButtindOBS (Specie di veste da
camera), Saltammdosso jl), Vesta-
glia, Cutecu^a (in dis.).
Butt6n, Sjpintone. In del dass di
button se 8*tn faa mal » : « Faoen-
do agli spintoni si sono fatti ma-
le ».« JD' ^ to mort, ehe ghe dd i
button » : « E la morte ehe lo chia-
ma ». « ul furia de button me sdnt
faa larqh » : « A furia di gomi-
tate^o di spintoni mi son fatto
largo ».
— Bnttonli, Far asli urtoni. In
la folia afasa buttona: Nella folia
a tarsi sballottare.
0 (Alf.), C (si pronuncia Ce), C
(si pronuncia Ct), On e eon la e6-
vhUa : Un o oolla cediglia. Fd. 6n
e 8u la a<ibbia: Far un c sullare-
na.
Gil e Casa, C^ (1) e Casa. I ch
de Milan in puaaee de noBuvmiUa
al <fl dHnctBu : Le case di MUano,
al giorno d' oggi , passano le no-
vemila. Cdi de eampagna: Casa
di eampagna o villa. — de indu-
stria, ae eorrezi&n, di matt: Casa
di indnstria, di oorrezione, de'
paszi o manioomio. Ch de Beriieeh:
Casa di Berlicohe o del diavolo.
Jja eh del 8ign6r o la ehdi Dio :
Laohiesa. t7a ^randa. *L'ospedale.
Chpientada: Casaawiata. Chde
eomereio: — di commereio. Ch de
ffisinaia: Casa o casone con mol-
ti inquilini. Ch de gran cavada:
Casa ehe rende assai. Ch de aea
pian: Casa di, a sei piani. Ch di
aktt vent : Dove sta di casa il ven-
to o Badia a spazzavento. Ch de
Pilatt : In gran disordine. La eh
paterna: La casa patema. Ch
v4Buia o diaajffittada : Casa spigio-
nata. « La par la eh del maneatutt »:
(1) V1t« n«l eoaUdo toieano. Dante e
Boeeseelo l^iMTono.
« Pare la bolgia della miseria ». La
eh di pitt (VolgJ : II bel di Boma.
Ch de eartdn : Casa di cartapesta.
I (Casati milanesi) Ch Litta, Belr-
S'oioaa^ Annonna, eee, : Casa Lit-
>, Bel^oioso, Aimoni, ecc. Ch
Buaca, N» fr. : Andh a eh Buaea
o in eh Legnanna: Essere pie-
chiato, Andar a Busseto. Ch Tra-
veraa: I Carabinieri. Fh e6r eh
Oamharanna: Farsi scarrozzare
in TCttura danolo. « L*h de eh Bom^
aiqnanann « £un picoinaco». Dor-
mi in eh Painna: Dormire suUa
paglia. Avhgh a ehe fh in eh Th~
gnd : Aver a fare con de' spilorci.
« Coaae V h at6 luaao f Ch Litta in
Borgh f » (in disuse) : « Perch^ tan-
to scialol Siamo millonarii1»
M. d. d.: A eh. N. fr.: A-
vlgh o tegnl el coo a eh: Aver o
metter il capo a partite. Tegnl i
man o la lingua a eh: Tenere le
mani o la Imgua a casa. ^t^A eh
mia ae uaa eon* : « A casa mia si
(1) Saltamindos$o non e certo molto w
sato nella parlata florentina e non i il
buMndoss. L*ho messo 1) p«r mostrare
Tanalogla del tennini. Saltemtindosao vor-
r«bbe dire piuttosto vestito misero, strin-
gato, stretto nelle spalle • net fianchL
CA
78 —
CAB
usa cos) ». Andil a eh del- diavdl
eaUscta e v^^' Andar a oasa il
diayolo calzato e veetito. Std a
ecua del diavdl (lontano dal oen-
tro) : Star a oasa del diayolo. An-
ddt a Ubu saa e portd a ea never :
Far come i pi fieri di montacna.
Trhgh adree a vun la eh e el tecc :
Metter a uno la oasa in corpo.
Avhqh in nomm toma a edi : Qu6-
sto libro ha nome : Torna. Tird
a cA elfatt sd o qtbhll che s'h per-
duu: Kiacquistar 11 fatto suo o
Bifarsi in ^oco. Mandh a eh de
Steven (in dis.) : Mandar all' altro
mondo. Freddare.
De eh,. N. fr. : Fitt de eh:
La pigione. «.!/ h 6n fitt de chy>:
« £ un aggravio, una spesa rilo-
vante e continua*. I face de eh:
Le faccende di oasa. Andh a sth
de eh foefuj'a del dazii Andare
ad abitore fuori di porta. Ves9
fceura de ch: Essere fuori di oasa.
"P. E.: « Lu V e fceura de eh af-
fa^ic » : « Ella ora sragiona, Ella ^
fuori di oasa o di strada o di
8olierma)>. Donna de eh: Donna
che badaaoasa. Vundech: Per-
sona di casa. Vhss tutt de ch: Es-
sere intimo. Vkss scidr de ehsda:
Esser ricco da s^. « Ofie de eh o
de la ch de legn ? » : « Ohe di ca-
sa ! » Padron de ch : Padron di
oasa o della oasa. Ph de ch: Pie-
de di oasa. On rbsc de ch: Un
ceppo di case. Fh sth II vun de
eh : Far stare al filatoio. Dh no&Ur-
va de ch: Dar notizia de' suoi o
anehe Ohiarire la partita 0pp. Stu-
rare gli oreechi a uno. Savh nanca
dove sth de ch: Non saper dove
una cosa stia di oasa.
In ch, Nella fr. : Sth sem-
per in ch: Non uscire, Star sem-
pre in casa. Fh andh 6na posses-
sion in ch: Amministraro un po-
dere in eoonomia, Fare a sua ma-
no. Fh el pan in ch : Far il pane
in casa. «.In ch mia foo quell che
vui mt » : « In oasa mia faeoio quel
ohe mi acoomoda ». Vhss in choa-
lenna: Balenare (non com.), Es-
sere briaco. Tirass anmd in ch:
Tornare al pentolino.
Per eh. N. fr. : « Vui min-
ga de sta gent per cd » : « Non
yoglio oodesta gente tra pledi».
Jm painna che va per eh^ eoc. :
Vedi Provffl*bi.
Altri modi. Pari la eh di
matt: Parer una oasa di matti.
Derd ch : Aprir casa o negozio.
N6 avhgh nh ch n^ teee : Non aver
casa n^ tetto. Fh tutt 6na ch : Far
tutt'una casa o una famiglia. Fib
ch de per Idr: Far casa da sh.
Ch s6a e poeu pii: Casa mia, oasa*
mia, per piooina ohe tu sia tu mi
semori un' abadia. « Me n' h ditt
sii 6na ch'» : < Me ne disse un sac—
co». Mhtt o rimhtt sit eh: Metter
su casa o Rifar la casa. A la dt
di can (in dis.) : Alia peggio. Avhgh
la ch in coo: Portarsi dietro la
oasa. Strajpph la ch : Disfar la ca-
sa. « Guai ! Andaria gib hi eh eel
tiec » : « Guai ! C ^ da averne 11
subbisso in casa ». La chdela pi-
gotta: La casa di Petuzzo.
(Pr.) Ognun h padrone in edt
s6a: Ognuno h padrone in casa
sua. Ona donna lapb vhss la for—
tunna o la rovinna d' 6na eh:
Donna savia rif^ la oasa, matta
la dis^. Ch casca e eens cessa;
teren ten: Chi ha oasa e podere
pu5 tremar ma non cadere. Chi k
mineidn staga a ch sda: Chi h
minohione suo danno. Jxi gainna
che vh per eh I* emjpiss el goss che
nissun le sh : Vedi Gainna. Uin-
gann el vh semper a ch de T in-
gannaddr: Vedi Ingann. JVe set
pussee 6n matt a ch sda che dn
savi a eh di alter: Ne sa pitL un
pazzo a casa sua che un pazzo in
casa d'altri. Dd n6s in d*on saceh
e dd donn in d'6na ch fan dn gran
freeass: Una noce in un sacco non
fa rumore o Tre donne fanno un
mercato e quattro una flera o Don-
na parlatora manda I'uomo di
oasa fuora. La eh la hrusa dh-
megh el foeugh: Dove 6 ita la
nave vada anohe il navicello. Chi
nd sa fh foeugh n6 sa fh eh:
Chi vuol vedere una donna da
poco la metta ad accendere il fooo.
Chi sManca la ch le vceur vend o
le v(Bur fitth: Chi imbianoa la
casa la vuol vendere o la vuol ap-
pif^ionare. Fl pan de ch el ven a
noia: II pan di oasa stucca. Chi
sta tropp fceura de eh pd minga
curh la ea: Chi bada agli inte-
ressl di fuori non pod badar a
oasa.
Ga1>aletta (Pezzo nusioale) (P.
N.), Cabaletta. « La eabaietta ta va
CAB
-79 —
CAC
aid de moda in di 6per » : « La ca-
Mletta dismoda*.
Ga1>ar6 (D. FrO, Vassoio (1). Co-
bar6 de toalett : Guautiera. UabarS
de portd Ana tazza d* acqua : Sot-
toooppa. « Oh'h el ectbare o la bae-
zUa aUa porta del teater » : « C'^ il
bacUe alia porta del teatro ».
— Cabarerada, Pieno un va&-
8oio.
— CatMurerbn, Baoino.
— Cabarerln, VasBoino, Sotto-
oojppa.
(aibtiL Caopio. F€igh dn hel gr6pp
mingh doina el eabbi » : « Fagli un
nodo, non soltanto il oappio soor-
8oio».
— Cabblii, Acoappiare. CabbuSt i
pagn del lavandee : Acoappiettare
1 panni per le oocohe.
Oablna (P. N.)* « Dalla mia ea-
hina 9ul Verbano, vedeva paged via
la riva » : « Dalla mia cabina sul
piroacafo vedevo come soorrere la
epiaggia.
Cal»lol6 (D. Fr.), Cesta, (Nel
secolo scorso) Sterzo.
Catir6wol (Arbnsto oomune sui
eolli), Ligustro.
Cacao, C6l eaeao e ednt el zue-
eker ee fh el eieeokUt : Col oaoao
e coUo zucchero el fa la oioeco-
lata. ButUr de eaeao: Burro di
cacao.
CSaeo. Vedi Cagg, (Per minuzie)
NotA tutt i eaee : Segnar altrui le
eaooe.
Caeca, Caooa. (Abambino)«j?e^/
L*^ eaeea / » : « Non toocare bimbo.
E cacea». Faeeia de eaeea: Fac-
eia di oamorro. On omm pien de
eaeea : Un uomo pieno di oacca.
(Alterigia) « I/h dn villan refaa e
i'hjpien de eaeea » : « £2 un pidoo-
ehio riunto ed h pieno dl caoea ».
— Cadilnna. (A bambino )« ^i^
la eaehinna, teeor » : « Le«to, fh la
eao«a, tesoro».
Cacda, Caecia. Caeeiaarestkll:
Caooia a serraglio. Caeeia riser-
vada : Bandita ( Ant. ), Caocia ri-
serrata. « QueUa aeiorinna R, Vh
eaeda ritervada del eont tal»:
(I) X DlzUm. toaeaal bob daano q«eita
parola ft«ao6ie, che i por viTinima a
Fir. • banao ragione eiMndovl, come si
irede, quattro lioae parol« italfane. a etpri-
mertt le diverse forme e gli tul dlTersi di
«Quella signora h caecia risenrata
del oonte tale». 2>^ la eaeda at
lader : Dare la caecia ai ladri. Vess
matt per la ecieeia : Andar pazzo
per la caecia. « T^e faa bonna cae-
eia / » : « Hai fatta bona — , presa ? »
I f Pezzo musioale) Caecia. | (Gio-
co) Ga^da Real : Caecia resuie. |
Notdk tutt i eaee a vun (in dis. ):
Segnare le caecie a uno.
— Oacdaddr, Cacciatore. Ael^g-
in pussee i eaeciaddr che i salva-
degn: Oggidi sono piit i cacoia-
tori che la selvaggina. A la eac-
ciadara: Alia cacciatora.
— GaGCiad6ra (Giacchetta con
tasca per aelyaggina) (P. N.), Cac-
ciatora. Colaston, massa, polaster-
a la eaeeiadora: Desco, messa.
polio alia cacciatora. Z omm Ve
caeeicuior (in fatto di donne) : L'uo-^
mo ^ cacciatore. (Milizia) In Fran-
da g' dn i eaeewddr a ph e a ea-
vail : In Francia hanno cacciatori
a piedi e a oavallo.
— Caccladorill, Cacciatore mal-
pratico o giovinetto.
C&ccola, Caccola (1) (P. N.).« Te
gh'ee bhll pari a riteva tutt i ecu>-
eol y> : < Tu hai bel fare a star sa
tutte le oaccole ». On omm ehe st^.
8u tutt i e€tceol: Un omo che sta
su tutte le brache. « Fl g'd. el vizi
de Hrase gid i ediceol del nas»: « Hbh
il difetto di levarsi le caccole dal
buohi del naso)».
Cach^ttich, Caohettico (2). « JHo
eom^ Vh m,ai cachettich^uelVomm./y>T
« Dio , come h sofiBtioo o noiosa
quelPomo ! »
Cadaster, Catasto.
Cadliver, Cadayere. « An trovaa
el eadaver in del rd de foss » : « Han
pesoato il oadavere nel gran car-
nalej». Smort o frhdd eom^ on car-
daver: Pallido o freddo come un
cadavere. (Bistiocio insulso) « In
qttella straaa ghe passi nbf perchh
gh*h 6n cadaver »( uno che na da
avere) : «; In queUa via non ci pos-
se passare perch^ o^h un mio ere—
ditore».
(1) Vedi Abagicck.
(i) In toscano la voce eoneerva il tno
vero senso di persona malatiocia per fe—
gaio g:ua8to. In Milanese , tranne ohe fra*
persons colte, no, oonte si vede neiresem-
pio.
CAD
— 80 —
CAD
— Ca4avericli, Cadaverico. Ce-
ra eadwoeriea: Idem.
Cad6iiila(yolg.). YeAiAecidemia,
Cadenaa, Incatenato, Sbarrato.
JEl ml violonelll V h eadenaa mor-
fnifieament » : « II mio Tioloncello
sbarrato assai per bene ».
Cadenal (II ferro ohe sostiene
la catena del focolare), Spransa.
Cadenazz, Catenaccio. — a o6l-
s6n, sempij a la genovesa : Cate-
uacclo a boncinello, obiavistello,
Saletto. Da «t!i tanto de cadenaaz :
[ettere tanto di cbiavistello o
di catenaccio. (Pig.) Ong i ca-
denaaz : Ungere le carrucole.
(Di cattivo fucile) ^1/ h 6n coder-
nazz » : « £} un cancbero, una sfer-
raveccbia ».
— CadenazzoBU, Paletto, Cate-
naccetto.
— Cadenazzdn, Grosso cate-
naccio.
Cadinna, Catena. Vhss ligaa
come can a la cadenna: Esser le-
gato oome cane a la catena. La
cadenna del eamin : La catena del
Eaiolo. La cadenna de Vorolog:
la catenella dell^orologio. Me ten
nanca i cadenn: Non mi tratten-
gono neancbe le catene. (FigO ^^
gnl vun a la cadenna : Tener uno
in gran suggezione. Mangih car-
denn : Bodere la catena o il cbia-
vistello o il freno. | (Fortezzatura)
Sbarra. Vedi Cadenaa,
— Caden6n, Catenona, (Grossa
catena).
— Gadenella, Catenella.
Cadent, Cadente «iy'^ 6n vece
cadent » : « £ un veccbio cadente ».
— Cadenza (Civ.). « Quella fras
del duett la g'aveva dna belligsima
cadenza » : « Quella frase del duet-
to finiva in una bellissima . ca-
denza )>.
— Cadenzaa (P. N.), On pass
cadenzaa: Passo cadenzato.
Caditt, Cadetto. (Nel militare in
Italia ^ voce morta) (R. %t^ Quand
gh' era i cadJltt sott at Todksch:
Quando c' erano i cadetti sottoagli
Austriaci. (Aristoeraz.) Cadetto,
Pratello minore.
Cadln, Catino (1), Catinella. « L'd,
rott el cadin in cent toech » .* « Man-
d5 la catinella in cocci ». « /9' ^
- (i) 11 caUno toscano e di terra cotta e
serve a rigovemare le stoviglie.
crejHM el cadin » : « La catinella
s'^ incrinata ». M cadin del noster
corp : II bacino.
— Cadlnett, Piccola catinella,
Catinetto.
-^ Cadlndn, Grande catinella.
Cad6 (D. Fr.), Regalo, Presente.
« JEl m'd, foM on bel cadd per el
m,h onomaMich » : « Pel mio ono-
mastico mi fece un bel re^alo o
dono o presente ». « Mia mtee la
m*it faa el c€idd de duufiosu in d*6~
na volta solla » : « Mia moglie mi
spiiferb due figlioli ad un parte o
due gemelli.
Card^Sa (Volg.). Vedi Cadrega,
Cadriga, Seggiola. On l^tt, dn
comodin e do oadregh desbiroiaa :
Un letto, un cassettonoino e due
seggiole sgangberate o sperniate.
Da via i cadregh in ^tesa; Dispen-
sare le seggiole alle divote. CVc-
drega armiada : Sedia a bracciuoli.
Cadrega de camera : Seggetta.'
(Fig.) MHt el cuu in cadrega: S/Lon.-
tare in scanno. Vhs in cadrega :
Esser in auge.
— Cadreghee, Seggiolaio. Vhssdn
cadreghee : Esser im uomo all'an-
tica. Fiqura o v6s de cadreghee:
Figura ndicola e voce da lupinaio
(in dis.). M cadreghee de la giesa:
Cbi dispensa le seggiole in obiesa.
— Caareghln, Seggiolina. M ea-
dreghin de bceucc : La seggiolina.
Maestra de cadreqhin de ooeuec :
La bambinaia. (Fig.) Mhtt gid ea-
dreghin : Sedere a scranna o sem-
plic, Fermarsi a ciambolare.
— Cadreg6n, Segnolone.«Zr'«ra
lit distes in del sd Mdregon » : « Sta-
va 1^ sdraiato nel suo 8eggiolone».
Caduch, Caduco. Mai caduch:
Mai caduco (pop.). Epilessia.
Cafib, Caff(§. On fard de cafl
mocea: Un iardo djl cafif^ di Mo-
oa. Ona granna de cafh : Un chic-
co di — . Cafh de zucoria : Caff^
di cicoria. On cafh esprhss: Un'ap-
posta. Cafh ner : Caff^ puro. Ca-
fh e latt o panera o eiceolaU : Caf-
i'^ e latte, con panna. La nera. (A
tavola) « Serem al caffh (bevanda.
a pranzo) guand » : «Eravamo al
can^, quando ». | « Ifh tutt el dJi
sul cafey^ (bottega) : « Stik tutto il
giorno al oafif^ ». Cafh seianthn :
Caff^ cantante (1), Con musioa. |
(1) Anche a Firenze %*i aocetiato questo
CAF
— 81 —
CAG
(Bftbbiiffo) « El g*h daa 6n taffl
ma numer vun » : « Gli diede una
lavata di capo o gli ha fatto una
paiTucca coi fioooiii».
— Ciiiarln (Dimin. di boTanda
e di bottega), Caffeino.
— Cafenuc, Caffeuooio.
— Cafettee , Caffettiere. « 2/ ^
detmiss anea de fit el cafettee » :
« Ha lasciato ancne di far il — ».
— Cafettera, Caffettiera e Brio-
co. I « Gh'l ih in bottega ona hella
eajfettera » : « La calt'ettiera h una
beila donT]ina».
— Cafelsta (P. N.), Cafeista {fre<-
quentatore e bevitore). «i/e 6n
eafeUta per la pell » : « Egli h un
zran oaffeista^.
— Cafea68 (d. T.), Chiosoo, Caf-
feaos, Padigiione. Dopo disnaa
gemm andaa in del cafeaos suUa
mantagnetta del giardin » : « Dopo
pranzo si and5 nel padigiione,
snlla montagnetta del giardino ».
CaftL (Pop.), Caffo (1), Dodda
(Pistoia), Abso. hA Porta Tenaia
Vh lii el eafii> : « A Porta Ten»-
flia h lui che spadroueggia o E
S880». Abbondone.
Cafii-agaa-agaBS (Volg.). Vedi
Anda del carp in Andh, Cagh a
hrase: Caoare all'aperto. Cagh in
leU : — a letto, Ga^h in del seg-
gi&n : Esser in pngione. Cagass
ado98 : Cacarsi addosao o eotto.
Lassass eagii adoas : Lasciarsi ca-
eare in capo. « Te eaghi adosa
guarda » : « to ti ho in quel ser-
Tizio». Cagd, de menuder: Sten-
tar a ependere. «!/'& ettgaa gib
tutt^oas » : « £^ svert5 tutto ». Cagit
gid fimu, sanett, libritt : Spi£fera-
re. J^6 mangidi per no eaga : Non
mangiare per non cacare. V^s
&th eaga in V olla (in dis): Es-
sere un cacasodo. «J&Z V h cor-
gaa el diavol qtutnd el g* aveva i
dolor de venter » (in dis.) : « Ce
Vh portato il diavolo. » (Pr.) Chi
viv sperand el mmur eagand : Chi
Tive sperando muore oacando.
Mangia, hecj eaga e Uusa che la
vaga : N^ di tempo n^ di signo-
ria non ti dar mafinconia. Afagh
orribile franeesismo, che fa cantante an
caffi e danzante una veglia
(1) La parola a. Fir. non e piA nelPaso
in qaesto lenio. E p«r6 viva in senso di
d!spari : Pm^' « caffb.
del ben ai vilan se trmuva eagaa
in man : Chi lava il capo alP asi-
no spreca il ranno ed il sapone.
Cagapuasee 6n b(BU che cent ron-
din : v al piu un oolpo di maestro
che due di manovale. Chi ha man-
giaa i eandil eaga i atoppin: Chi
imbratta, spazzi. Manqxdt de be-
nedhtt el porta el cagd. de maladett
(Appross.) : Grassa oucina, magro
testamento.
— Gagabiccer (Di donna trop-
po alta e magra). Spilungona.
Cagaddr (Volg.). Caoatoio. Vhaa
alt de cagaadr: Essere uno spi-
lungone.
— Cagadubbi, Cacadubbj.
— Cag&da, Caoata, Meta. « M
var nanca 6na cagada » : « Non
vale una patacoa, un fruUo ».
— Cagaratt. N. fr. : Andh al ca-
garatt: Sballare, Andar al Crea-
tore.
— Ca^etta o Oagarella, Diar-
rea. a El gd> la caghetta » : « Fu
preso dalla cacaiola » : « Che te
podeaa vegnl la cagarella / » : « Ti
potesse venire il malanno o un ac-
cidente !
— Cagalibritt (P. N.), Sboti-aU-
bretti. £!l dottdr cagalibritt : II dot-
tor Sbotralibretti.
— Cagazecchln (P. N.), Caca-
zecohini. JO* aanin cagaseechin : II
ciuchino cacazecohini.
— Cag6n, C&cone. nlf*^ &n cagon
d* 6n jicBUf che acappa aemper » :
« Quel ragazzo h un caoone, che
scappa 8empre».
Cagg. Caglio. Cagg in pan: Fel-
cello J Arezzo), Presame.
— Cagglii-agglaa-aggiaBS, Ca-
gliare. « Me a*e caggiaa o acaggiaa
el aangju in di venn » : « Mi si ac-
cagli5 il sanj^e nelle vene ». Cag-
giaaa el latt in di tHt ai donn : Ac-
cagliarsi il latte nel seno delle
donne.
— Gaggl&da (Latte infortito),
Riootta, Giuncata (non com.), Ra-
veggiolo. Bianeh come la caggior-
da: Bianco come il raveggioio.
— Caggidtt, Grumo. Andd, in
caggiott: Ra^grumarsi, Accaglia-
re. « Al ait di aangu^tt el g* aveva
i cagioU de aang'ii » : « Dov'erano
state le sanguisughe si vedevan
dei grumi».
CiMffher, Caccaro (Lucca), Caca-
reUo. Cagher de ratt, de hee^ de
6
CAG
— 82
CAL
conilli, ece, : Caocheri di topo, di
pecora, di coniglio. Cagher de ea-
vra: Caprino. Cagher de mdsch:
Cacobioni. P. E. : « /9u la eama el
moaedn Vet lassaa i eaghtr y^i « Sul-
la came la mosca ha deposto i
eacchioni ».
Caglonivol (P. N.), Cagionevo-
le. CiMionevol de salut : Caglone-
vole, I>i debole comi>les8ione.
Cam, Caino. Taeeia de Cain:
Viso di terrore.
Cain cain, Caino. « M can el fa
eain eain^ : «I1 oane fa caino >».
CairoBU, Tarlo. Andh tuit in
eair<KM: Intarlare completamente.
P6lver de cairceu: Tarlatura. F6r-
magg e&nt el eairtmi: Cacio coi
l)aciii
— Calrolaa, Intarlato. o^El ^db
la faeda cairolada » : « Ha il viso
butterato ».
Calli, Calare (1), Scemare. La
tila a mhttela a mcRui la eala : La
tela alia cura rientra. « j& ealaa
pocch eke n6 me coppas » : « Poco
manc5 cbe non mi acooppassi^.
Cola el pit : Manca il pnnoipale.
CaUt i ari: Abbassar le ali o la
cresta. Calh la terra soli ai pee :
Mancar la terra di sotto. Jjcusass
eaUb nagott: Non lasoiarsi man-
car cosa alcuna. « JEl vent I' 6 ea-
laa » : « II vento el calmb ». In del
eala della lunna: A lima scema.
« St6 marengh ehi el eala o V e
ealant » : « Questo marengo e scar-
so di peso » : « El torment V h ea-
laa 6na lira » : « II grano h 'calato
di una lira. 1 ealaa di ealsett: 1
call delle calze. Calit la vds : Ca-
lar la voce. « Cola gid 6n moment
se te podet » : « Scendi se puoi. »
« Han ealaa gid la statoa de*,. » :
«Han calato gid la statua di...».
« Sul pit h6n quelVoinm, el m'e ea-
laa in man » : « Sul pit! beUo... gli
ca8c5 I'asino o mi manc5 sotto >».
« Guarda ehe eala V oli in la Iti-
eema » : « Bada che manca 1' olio
nella lucerna ».
Calabriigli e Galabresella, Ca-
labresella. Vedi Gioeugh.
CaUida (II passo cbe si fa nella
neye), Spalata (Lucca). J^i^ la ea-
lada a la gent: Aprire la via. A
la calada del 861: Al tramonto.
« Che ealada in sta botHglia .' » :
« Come h scemo questo fiasco I ».
Cklam (Erba). Calamo.
Calain1>6r(P.N.), Bisticoio. « Xa
moda di ealambdr Vh segn de deea-
denza » : « La moda de* bisticci ^
segnale di decadenza)»<
Calamltit-itaa , Calamitare.
« Gh* h di eorp ehe se poden no
calamitd » : « Y'hanno sostanze cbe
non si possono calamitare.
— Oalamitta, Calamita. | (Sca^
tola coU'agoj Bussola* Vess la ea^
lamitta di dtsgrazi: Essere la ca-
lamita delle disgrazie. « JBlpar la
ealamitta di imbroioni » : £/ pare
la calamita degli imbroglioni ».
Calanck, (Volg.) (Da una stoffa
in disuse Valanea e passata a di-
notare la Teste e la persona). « La
g'aveva sit 6n ealaneh dne e &i-
s(ine .• » : « Aveva indosso una giu-
bettina tutta sudicia ». « JPovera
donna Vh diventada propi 6n ea-
Icmeh » : « Povera donna, h diven-
tata una yera ciabatta ! ».
CaUuidra (Uocello fraleallodo-
le), Calandra (1), Allodola cappel-
luta.
Calkster (I oavalletti su cui po-
sano le botti in cantina), Seoili.
11 M^tt in ealaster 6n prHon : Me1>^
tere a giacere una lastra di pie-
tra, Calettare.
— Calastritt, Sediletti.
Galea, Calca. « Ghe pids nd a
andh in la ealea » : « A lui non pla-
ce essere pigiato neUa foUa».
Galdt-lcaa-lcasB, Calcare.«Ca^-
ea polid > : « Calca per bene ». Oal-
eh la penna : Pigiar la penna..
« Ghe Vh ealeada su polid/ » : « Gli
piant5 una gran carota >. n L* i
ealeaa I' omol » : « L'amico fe veo-
cbiotto ». « La g* h i «d anniti
ealeaa e la par giovina /»:«£! una
gallina mugellese ».
— Calcada. « Bisogna ddtgh <hia
ealeada a mii pagn se deven stagh
in del bautt » : « Bisogna cbe tu pi-
gi bene quegli abiti se banno a
starci tum)».
— Calcadtnna. Ona ealeadinna
de penna: Una pigiafcina colla pen-
na.
Caldign, Calcagno. ^nflfa a^Mr-
(1) In Fior. signiflca sopratutto abbassar
o far discendere nn poso regoktrmente in
modo che non cada.
(1) La Calcmdra tofcana e invece il no-
Btro Loderdn.
CAL
83 —
CAL
no cSnt i'^ealcitgn: Camminare
flulle caloagna. Andd, Vamor finna
in f&nd di ealeagn o anohe la vc&u-
ia o el mangia » : « Kon aver piti
un briciolo di amore o di voglia ».
SeUass in gu i calcofn : Acoooco-
larai. Scarp eon gxo i ealeagn:
Scarpe soalcagnate. Tircisuelfiaa
di ealeagn: Aver il fiato grosso.
— Calca^nin, Caloagnino (in dis-
nso). iVfiw ealeagnin : Naso rincal-
cagnato. I caleagnitt alt di donn
fan mal a V titer o: Gli stivaletti
col taoco alto fanno male all'u-
tero.
Calcatar&ppola (Antioamacchina
di guerra), Calcati*eppola. (Per im-
piooi di casa). Vedi JSarlafiis,
Caloeddnia (Pietra da mosaiel),
Calcedonia.
Calchlra (Voce brianzola, ma
che si ode anche a Milano e che
h di buon conio, come quella che
deriva dal latino Calearta), For-
nace da calce.
CaJdnna, Calcina^ Calce. Cava
de ealMnna : Cava di calce. Fit la
ealHnna o la moUa: Fare la cal~
cina. Foppa de la ealeinna: Cal-
einaio.
— Caldnaw e Calcinamu (Cal-
oinello h rottame di calce secca
con f rantumi di mattone). Sul mur
da feeura i ealeinare^u: Le sbul-
lettatore. | (Malattia di certi uc-
celli) Caloinaccio. (Dei denti) Tar-
taro.
— CaloestrtLzs (P. N.), Calci-
atnizso^). (E calcina mescolata
con mal^ne pesto e ghiaia per i
fttvimentl). Caleestruzzidratuieh:
Calcistmzzo idraulico.
CUein, (Malattia dei bachi), Cal-
cino. <I m^ bigatt in mort tuiti
del ealein » .* « I miei bachi sono
tatti inseasiti^.
CUoc^ CaLoclo. 41 L*€t faa el eal-
eol eke gke eonven minga » : « Ha
fatto il calcolo che non gli toma
conto »:* Te podet fit ealeol su de
mt » : « Puoi calcolare 8u di me ».
« Tegnaroo a edleol » : « Terrb a
calcolo o presenter. | (Nella ve-
scica) Calcoli. (Nelle rem) Renella.
I (Del telaio) Calcole.
— Calcol4-olaa-olaM, Calcolare,
(Il 111 v«] di Cblana ealcitiruxxo slgni-
gnifica indigettUme.
« 8e lu el caleokus quell che ghe
vamr, el vedaria che,.. » : « Se lei
oalcolasse la spesa, vedrebbe che ».
« Quest el calcoli vint lira » : « Co-
desto lo stimo venti lire ». « Quell
stupid Uk. el calcoli per fir rott » ;
«Quello stupido 1^ lo considero
come zero ». Calcolcufs ben poceh:
Calcolarsi da poco.
— Calcoladdr (Che non si lascia
guidar dal sentimento), Calcola-
tore (1), Astuto o anehe Gretto.
Calcon (Borra pei fucili non a
retrocarica, Stoppaccio. || Calcdn
dtteqasc (per vino) : Ammostatoio.
Gala, Caldo. n Fh cald^m'Fw
caldo». Cald. el cold: Scemar il
caldo. (Agffett.) Cold come 6n ratt :
Caldo, caldo. A sang'u cold: A
sangue caldo. Testa calda: Testa
calda. « I/h dna robba che me fa
ne frtdd nl eald » : « Non la mi fji
ne f reddo nfe caldo*. Ciaphssela
mtnga calda: Pigliarsela conso-
lata o a un soldo o a un quattrin
la calata o Non pigliarsela calda
Opp. pill che tanto. (Pr.) Bisogna
bait el fer intant che I'h eald:
Bisogna batter il ferro intanto che
h caldo.
— CaldiiBc (P. N.), Calduccio.
« ler faseva caldusc anmo » : « leri
faceva ancora calduccio.
— Caldin. Calduccino. in Ah che
cakUn delisids eh* el fa in at6 lUi » :
« Oh che calduccino delizioso sot-
to queste coltri*.
— Cald&nna, Caldana. « M'l ««-
gnuula ealdanna infaceia, a sen-
tl qui... > ; « A sentir quelle cose
m'e venuta la caldana al vise *. H
(Sul suolo a riparo di umiditk)
Smalto.
— CaldeggMi (P. N.), Caldeg-
giare. « Sont staa mi a caldeggtd
la s6a candidatura >» : « lo fui a
caldegffiare la sua candidatura*.
. Caldkr, Caldaio (2], Pentola, Pa-
lolo. Tenc come el eaidar: Ne-
ro come il paiolo. Taech an el eai-
dar: Metter la pentola o il paiolo
(I; In loscana ha senso proprlo afflne
al nostro RagtonatU
(2) Caldaio e paiolo assai piA grande,
che per6 non risponderebbe neanche pre-
claamente alia nostra ealdera. Vedi Pen-
tolo. Pentola e di terra; pure vi si cuoce
anche la minestra, ci6 che di rado avviene
a MUano.
CAL
a I fuoco. On ealdar de minestra :
Una paiolata di minestra.
-- caldarin, Paiolino. Calde-
rotto.
— Caldaxinna, Stagnata. La
caldarinna del latt: La stagnata
del latte.
— Caldira, Caldaia e Caldaiona.
La ealdera de la bugada: Cal-
daiona e Caldaione del bucato. JJa
ealdera d'dna maeehina a vap&r:
La caldaia (ed h piil gi'ande!)
d'una macohina a yapore. «: Shmm
in dddes; el ealdar el bcufta nd ;
eia]9pa la ealdera ^ : « Siamo in do-
dici; il paiolo non basta, ci ruol
la caldaia ».
— Caldar6n, Caldaione. (Fig.)
4( Jai i e mett iutt in d'dn calcM-
r6n » : « Lui li mette tutti alia rin-
fusa o fa un oombrugliume » (Arez-
zo) Egli fa d'ogni erba fasoio.
Calendlurl, Calendario. Calen-
dari seolastieh: Calendario scola-
stico. « Jj'^ minga tant sul mh eor-
letidari quelV individ&v » : « Non
I'ho sul mio calendario ». « Inea&u
vegnard eht .quel ealendari d* 6n
siir Tdgn » : « Oggi verr6» qui quel
lumacone o quel noioso d^un sor
Antonio ». Cosse te fee ehij U drizz
come 6n ealendari J* » : « O ohe fai
cost! impalato oome un cero ? >
— Calende (P, N,), Calende. « L'l
6na robba, vedi ml, che la vd, a le
ealende greehe ». « £; una facoenda
codesta, se ho da dire, che andr^
alle calende greehe ».
Calepin (U primo dizionario la-
tino a aei lingue), Calepino.
Caltoc, Calesce. *^La marchesa
Vera al eSrs in ealeae a vott moll » :
« La marchesa era al Corso nella
sua calesce a otto moUe ». | Cales-
se. «iVd, minga el hrumm; eiaj^
pemm puUost 6n ealhsc » : « Non in
carrozza chiusa; prendiamo un ca-
lease ».
-* CaleBsascia, Calessaccio.
— Calessada, Calessata. « Fkmm
6na calegsada sdlla » ; « Si fh, una
calessata sola».
Caliber (Diametro di canna d'ar-
mi da foco), Calibro.
Calic6 (D. Fr.) (Stoffa di cotone
in disuse), Calico.
Calicutt, Calicutte. m,Oh va &n
poo in calicutt / >: « Va a casa del
diavolo ». « 2/^ andaa finna a Cor-
licutt » : « £ andato in Calicutte
84— CAL
0pp. lontano, lontano; tshi sa do-
ve!»
Calid, Calido, Risoaldante.
Callgo (P. N.) (Volg.J, Caliggi-
ne (1), Nebbia e Freado intense.
« Sent che caligo stamatiinna » :
« Senti che freddo birbone I » « Gh^e-
ra on caligo che ghe se vedeva pu
a andd. intomo > : « Cera un neb-
bione, che non ci si Tedeva a cam-
minare ».
Call886&r (D. Fr.) (Strumento
per allargar fori), AUargatoio.
CallsBdn , Calicione (2). N. fr. :
« Poveretta / U h 6n ealissdn » :
«Poyerina; sembra scheletrita o
improsciuttita ».
Callz, Calice. « JEl pret primma
de alzd el ealis.,, » : « II prete pri-
ma di levar in alto il calice » :
Bieeier a caWs per el vin sant :
Bicchiere a calice pel vino santo ».
JEl caliz di fior : II calice dei fiori.
— Calissdn, Calicione (per gran
calice).
Call, Calo e Callo. ^Ul call de
I'or » : « II calo deU'oro ». | (Escre-
scenza sul piede e sulla mano) « In
guella folia gh*era de fass pestit
diseretament i cai » : « In quel pi-
gio c'era da farsi pestare disore-
tamente i calli. » Verott per i ed,i :
Cerotto da calli. (Fig.) i'a^h den-
ter el call in d' diia robba : Far il
callo sulla coscienza o semplie.
Farci il callo.
— CalloBitaa (P. N.), CaUosit^.
— sui inan: — sulle mani.
— Calllsta (P. N.), Callista.
Calllffrafta )P. N.), CaUigrafia.
Avhgh una bella o wna brutta eal-
ligrafia : Avere una bella o una
brutta calligrafia (S), una bella o
una brutta mano. j ^ch. Per com-
plesso di calli) « Ghe fa mal la
calligrafia » : « Gli dolgono i cal-
lettini a camminare>».
(1) CaUggine a Luoca -vale carisna che a
Fir. e pHiggine- CaUggine a Fir. e nebbia
folta e il mmo della artiglierla e ofiFosca-
men to della vista.
{%) Calicione non e altro in flor. ohe
gran calice' Vedi CaUxdn. 11 nogtro ealic-
aOH deriva fone da etdissa aorta di panno
ordinario, che assai presto si logorava (in
disuso).
(3) Riprovatissimo per V assurdo del
bruUa bella ; ma pure in uso a Firenze
come a Milano.
CAL
— 85 —
CAL
Calma (P. N.), Calma. On lagh
inperfetta ealma: Un lago in per-
fetta Ofilma. In di disgrazi oiso-
gna avhgh calma: Bisogna Boppor-
tar in calma le eventm^.
— Calm^-lmaA-lmaas (P. N.)*
Calmare. « / dol6r adhss ghe s* in
dn poo ealmaa » : « I dolori gli si
Bono un poco calmati » : « Calmet,
ea/me< » : « Calmati, calmati, non
saiit nulla ».
— Calmknt (P. X.), Calmante.
G'an daa 6n ealmant e gh*h pas-
saa » : Oil ban dato un calmante
e il dolore ce885».
--Calino(P.N.)Jdem. Vedi QuQtt,
Oalmee (In dig.); Calcolo. Fd,
i 96 ealmee: Far 1 suoi calcoli.
I Tariffa.
GalomeUin (Soat. medio. P. N.)
Calomelano.
Gal6r, Galore. « QuelVawoeatt el
ftarla con troop eailor » : « Quel-
'awocato parla con troppo oa-
lore ». In del color de la aiacus-
#t<^ : Nel calore della disputa. « Te
|74'ee i ealori fyn< Hal 1 cajori ? »
yjl g'h foBura guUa faeeia el ea-
l&r » : « Ha del calore sul yiso ».
— Calorlfer (P. N.), Calorifero.
— Caloros, Caloroso.
Caldtta. Callotta (1) e Plipalina.
La caloUa deWorolog : La callotta
delPoriolo. La ealoHa la ghe sc^nd
la eerega » : « La papalina gli 00-
pre la chierioa ».
Caldsc, Caloscie (D. Fr. P. N.),
Soprascarpe. / catosc de gutta-
perea : Le caloecie di guttaperca.
CaldM, Calocero. iSan Valoas:
Ghiesa di San Calocero.
Galpeitii (P. N.) , Calpestare.
« Quest I'h come vorh ealpestd, tutt
i 8b dover » : « Questo gli h come
an mettersi Botto i piedi tutti i
suoi doveri».
OliW^iila, Calunnia. « In tutt ca-
lunni di nik nemig » : « Le son tut-
te — , ciarle de' miei nemici ». La
eaiunnia h un ventieellof Idem.
— Caluimiit-niaa-niass, Calun>
niare. « Ad^» me par che te se ea-
lunniet 6n poo » ( Sch. ) : « Ora mi
sembra cbe tu non ti Yoglia adu-
lare».
OslTiul, Calvario. « Con queUa
donna 00 provaa 6n cahari »: « Con
(1) OcMotta plitore, da eni le flgnre del
Cidloita.
<^uella donna bo saputo cbe cosa
sia I'espiazione ». 0 « Ormai Ve pu
6n omm, I'h 6n cahari » : « Ormai
non ^ piti persona d una conca
fessa ». « Lassel anda quell calva-
ri » : « Lascia cbe se ne vada quel
camorro ».
CalTlnlsta (P. N.), Calvinista.
(Scb. per calvo) « Mi m*h toeeaa de
m^M la sgrazza, pereh^ sont 6n poo
calvinista » : « A me tocca di usa-
re il parruecbino, percb^ sono un
calvinista ».
Calsli-zaa-z&S8 , Calzare. Vess
6n aeen ealeaa e vestii: Essere un
asino calzato e vestito. Calzik alt:
Impome. On calzolar checahsa hen:
Un calzolaio cbe ba un bel calzo.
— Calzant, Calzante. Ona ri-
spoBta cahsant: Una risposta cal-
zante.
— Galsaddr, II calzolaio cbe cal-
za.
— CalsoUir, Calzolaio. On cal-
zolar che serviss mal: Un calzolaio
cbe non ba un bel calzo.
— Calxolaila, Calzoleria.
— CalsMta, Calza. Calzetta a
macchina: Calza a maccbina. —
a man : — co' ferri. — eolla solU^
ta: — o, colla stafi'a. On J9<int de
— .' Una maglia. Ul prinetpi della
c€Uzetta: L'aTviatura. M pdrUin-
vhrs de la — ; II rovescino. Calct
in del fit la — : Fare le strette. /
staff: il calcagno. Andit in calzett:
Camminar in peduli. M. d. d. : Oo-
scienza foda a calzetta: Coscienza
a maglia. Tird, i calzett: Tirar il
calzino, le oalze o le cuoia, AUun-
gar i Diedi.
— calzettee, Calzettaio (Ant.
Calzaiolo).
— CaliOB, Calzoni. Falla in di
ealzon (Volg.): Farsela sotto o Em-
pirsi i calzoni dalla paura. Cdn
gio i ealzon: Braoaloni. (Di donna,
virago) Avhgh sxi i ealzon: Porta-
re i calzoni. Anddb a eavall.,. de la
eusidura di etUzon: Viaggiare col
caval di S. Francesco. Quand se
tirava su i ealzon eon la rtizzella :
Quand o tiravan su le calze colla
carrucola. Pissass in di ealzon del
rid: Scompisciarsi dalle risa.
CaUoni^ Calzoncini.
— Calionasc. Calzoncioni.
Camain, (Volg.). Vedi Cameo,
CamamiUa e Camamftlla (Volg.),
CamomUla.
CAM
86 —
CAM
Camarada, Camemta (Stanzo-
ne). « In camerada bisoqna fh si-
lensi » : « In camerata bisogna far
Bi1enzio». La eamerada di grand
(Compagnia e classe de' maggiori
in un collegio convitto) : La ca-
merata de'grandi. | On h6n ea-
marada: Allegro. Don camerata.
Gamarer (Volg.). Vedi Camerer.
Camatta. Casamatta, Stambeiv
ga. « Ul 8ta in d' dna eamatta » :
« Abita in una stanzacoia senza
mobillo ».
Cambi, Cambio (In Borsa). « M
camhi V h eregguu » : « U cambio
aumentb. » Agent de eanUn: Agente
di cambio. (| (Baratto] « Uhfaa.
eamhi » : « Ha fatto camoio » | (l^a-
t^Uo). « T'oo tolt in eambi dM Lui-
sceu » : « T'ho nigliato in soambio
del Laigino». Q (Nelmilitare) «&'an
^niss el cambi » : « Gli hanno messo
il cambio ». M. d. d. : Avhgh la
segdnda de eambi : Aver la Beeon-
da di cambio o per ristoro. La
airada V h stretta, ae pb minga fh
el eambi : La strada h stretta, non
c'6 baratto. « Mi f aria min^a eam-
bi eeri >» : « lo non Bcambierei di
■certo*.
— Cambl&^blaa-biass, Cambia-
re. Gambia eolor, v^Ua, condizidn,
paes, vita : Cambiai*e colore, con-
dotta, -pensiero, condizione, paese,
vita. / gust eambie^i : I gusti — .
mutano o Mutano i gusti. fl (Di
moneta) « Oo cambiaa adhss adess » .*
« Ho cambiato or ora ». « G'oo no
de eambici el eavorin » : « Non ho
da oambiarle il due franchi ».
« M'an cambiaa VombreUa ncRuva
e me n^dn Iossom vunna inservi-
hil » : « M'han barattato Tombrel-
lo nuovo in uno tutto logoro>.
<Jambia i cart in man: Cambiar
Ic carte in mano. Oambidt d*aspeU
6na robba : Cnmbiar d' aspetto.
Gambia o mudh la eamisa : Cam-
biare la camicia. Gamhih i phnn
(Uceelli) : Cambiar le penne.
~ CambUd, Cambia^. TrSt, ac-
eettd, gird dna cambial: Trarre,
accettare, girare una cambiale.
Gambial protestada: Cambiale in
protesto.
— Cambialitta , Cambialina.
Gh'el me faga 6na eambialetta per
8ti poech, e shnm pace » : « La mi
faccia una ouobialina per questi
pochi e siamo pari».
— Camblament, Cambiamento.
QuelVomm V h faa 6n gran eamr-
Waw«n< »: «c Quell' omo foe© in
fran cambiamento ». «JS gu^eess
n eambiament in la poUHca > :
« E suocesso un rivoltone ». Ccm»-
biament de sehina : Cambiamento
di soena. — de temp: — di tempo.
— de govemo: — di govemo.
— Cambiavaltit o Camblsta ,
Cambiamonete ». « Adess gh' h la
viqiia di cambiavalut » : « OggidI
c'e la bazza de' cambiamonete ».
Cambra (Ferro per ritegno e sal-
dezza nei lavori), Chiavarda.
— Cambretta, Staffa.
Cambr&. N. fr.: Gambrh 6n neuv:
Volgere un uovo al fooo.
Cambri (Teladi ootone), Cambrl.
CamUl, CammeUo. JEl eameU
el g*a dd gtKubb, el dromedari vuw-
na; II cammello ha due gobbe, il
dromedario una sola. « QueUa sew-
rat to par un eamell » : « Quella si-
gnora pare un cammello*.
Camelia, Camelia. Beud la ea-
melia, ma aenza od&r: La came-
lia ^ un bel flore, ma non ha fra-
granza.
Camel6tt (Stoffa in dis.) , Cam-
mellotto.
Camto, Cammeo. « La g^h lafae-
da die eam^o » : « Ha il viao di* fl-
gurina di cammeo ».
C&mer (Volg.), Cacatoio. Latri-
na, Cesso. (A persona bruttissima)
« L'k 6n earner y^x « £ un camorro ».
CJunera (Stanza Adyq e'h il let-
to), Camera. La ehmera di spds:
La camera degli sposi o nuziale.
Vhtta de ehm^ra: Veste da ca-
mera. Gadrega de camera: Seg-
fetta. I Gamera de comm^eio:
dem. — di deputaa: Camera dei
deputati. Mtisteade camera: Mu-
sica da camera. Gantant de came-
ra: Cantante di camera. | Gamera
ogeura : Idem. — otiiea : — ottioa.
— Camerdr , Cameriere. SI ea-
merer del duca : II cameriere del
duca. — de eaff^: — di oaffb.
CamerU, Camerale. JJann ea-
m^ral: L'anno camerale.
Camertn, Camerino. ISleamerin
de la primm,a donna : II camerino
della prima donna. — de Vimpre-
aari dote se vend i j^alch : — del-
1' impresario dove si vendono le
chiavi de' palchi (Ne' ooUegi) El
canverin dt castigh: La ceUa.
CAM
— 87 —
CAM
— Camerista, Camerista. La
eamerigta de laprineipessa: Idem.
— Gamerlaccild (D. T.) (In dis-*
nso). «( Ouarda la quell eamerhte-
eai » : « Guards il oamarlingo > (Pi-
stoia).
— Camer^tta, Cameretta. Fd
earner etta: Tener consiglio o se-
dttta.
Cioiiee (Xndumento di prete ce-
lebrante), Camioe.
Camin, Camino o Cammiuo.
« V6i tl, pizsa el camin in sala »:
« Acoendi il oaminetto della sala ».
M camin del gdbinett de toaleit
el fit fumm: II caminetto deUo
spojdiatoio manda fiuno. M. d. d.:
Nigher come la eappa del eamin:
Nero oome la eappa del oammino.
Sobb de di soU a la eappa del eor-
fnin: lie Bono oose da dirsi a ve-
glia. Vhss b^ de haid. sott a la
eappa del^ eamin: Essere iin can
da pagliaio. Mett in ^pera dn ca-
min : Murare un oamino.
— Camtnii^ Caminetto.
— Camlnta, Gran camino.
— Camlatoa, Caminiera o Spe-
ra da camino o Camminiera. « In
del aphee de la caminera foo vi8t
a vepnl dent » : « Nella specchiera
ti vidi a entrare».
Gamlnk, Camminare (1). «i/^
tuU el dH ehe camini per nagott » :
«Hocamminato tutto il eiomo per
nulla ». I « iSSe ghe pd anadt in mez-
z* ara , ma Inaogna eaminit » : « Ci
si va in mezz'ora ma biBogna sgam-
bettare ». « Camina donea, bcigdi » :
« Lesto dunque, ragazzo , cammi-
na.»4L£7 par 6n mart ehe eaminay^:
« Par un morto ehe cammina ».
— OamtTiMa, Camminata. « Per
maeuv el gang^u oo faa &na gran
eaminada » : « Per muoyer il aan-
gue bo fatta una camminataccia ».
-^ Gaminaddr , Camminatore.
V^ dn gran eaminador : Essere
un gran camminatore.
Oamliia, Camioia. Mhttee in eor-
mita: Spogliarsi in oamicia. In
mitnega de eamisa .* In manicbe di
camicia. jTrdM in miuiega de ea^
mico .' Mettersi in nuknicne di ca-
(1) 11 Cher, avverte cbe camind in mi-
lanM« Hon si usa ehe nel senso di afprei-
tar il Tpaato. Oggidi per6 la voce si e ao-
ooetate al senso italiano, come si Tedrk
ad prime e neirnUiao esempio.
micia o soamiciato. Avegh la can-
misa de tdrc: Fare una camiciata.
Achgh nanea la eamisa adds: Non
aver camicia addosso. Ona eami-
sa adoss e Valtra al foss : Una ca-
micia addosso e Taltra al fosso.
Donna ehe fd> eamis : Camiciaia.
Bottdn de eamisa : Bottom da ca-
micia. (Fig.) Avh^h la eamisa sp6r-
ca : Aver la camicia sudicia. Vhss
eome euu e eamisa eon vun: Es-
ser con uno come-oulo e camioia
o come pane e caoio. « Gonl i honn
teghe eavet anea la eamisa, ma.,, » :
« CoUe bone tu gli cayi ancbe la
camicia, raA,„y^,«.IJa eamisa la ghe
toccava nanea el puu » (pop.) : « La
camicia non gli toccava it oulo ».
« Oh'^ restaa nanea la eamisa » :
« £} rimasto in camicia o non gli
restarono cbe gli occbi per pian-
gere ». Levit su eon la eamisa in-
versa : Levarsi colle lune a rove-r
scio. « Av^s anea de gidtUagh la
eamisa , v^i reussigh » : « Voglio
riuseire a qualunque costo ». « El
daria via anea la eamisa » : « Da-
rebbe via la camicia ». Sei6r mez-
za eamisa (in dis.) : Signer di mag-
gio. (Euf> in —: Ova affo^ate.
(Pr.) Chi lavora g*it 6na eamtsa e
ehi fh festa ghen'hdb : Chi flla
ba una camicia e cbi non fila ne
ba due. N6 gh*e sdbei senza s6l,
nd gh*h donna senza amdr, nd gh*e
pr€tasenz*erba, ndgh'h eamisa sen-
za merda : Vedi Am&r, | Soprac-
carta, Qfamom, ^ Bisognard, fa^h
la s6a eamisa a quii att de eaosa » :
« Bisogna far le sopraccarte a que-
fli atli di causa ». | Camisa de
orza : Camioia di forza.
— CamlsoBU, Camicina. « Ija Bi-
ce Vd sporeaa tuU el eamisoeu^fn
« La Bice ha lordata la sua ca-
micina ».
— Camlsitta e ancbe Sdinlset-
ta (Da donna, coprente spalle e
petto e uscente dal collo), Cami-
eino.
— CamlMBura, Camiciola (1), Ca-
micina. (Pr. ) BUI in fassoeura,
hrutt in camisceura o hell in fossa,
hruU in piazza: Bello in fascia,
brutto in piazza. Con la quggiae
la pezzceura se ten in ph la cami-
(i) Camiciola in toscano i il nostro p(p-
jxmtn.
CAM
— 88 —
CAM
aceura (ApproBS.): Campare col-
Pago o sulraeo.
— Camlsorm, Camicina. Vedi
Oamisteu.
— CamiBdtt, Camiciotto (1), Car-
mioia da scuderia con lo sparato
da tergo, o da operaio collo spa-
rato davanti.
Cammaster e Gappmaster (Ca-
po de' muratori), Capomastro o
Capomaestro ) Direttor dei lavori
d'una fabbrica.
C&mola, Camola (2), Tarma. Ti-
gnuola. Frutt e6n la eamola : Frut-
to bacato. « M mh paltb Vh andaa
tutfa camol » : « II mio soprabito
h tutto intignato ». « M g'd denter
la edmola in la barba » : « Egli h
intignato ». « Te ghe daa la cdmo-
la €U rossignasuf » : « Hai dato il
bacherozzo o la tignola airusigno-
lo ? » « Maaza quelux eamola che v6-
la^m Piglia quel farfallino ».
— Gamolaa, Bacato, Intignato,
Butterato. « M gb, el nas tutt ea-
molaa » : « Ha il naso buchereUa-
to ». On pann tutt eatnolaa : Un
panno tutto intignato.
Camdss, Camoscio. «JEl Be V h
andaa a eaecia del eatnozz >» : « II
re and5 a oaocia di oamo8ci».
— Camosciaa, Scamosciato. Ve-
di PeU.
Camp» Campo. On camp de bia-
da : Un campo di biada. — de ea-
nov : Canapale. || M camp di wm-
nover: II campo delle manoyre.
— de b€Utaglia: II campo di batta-
glia. JJl camp aant: II campo san-
to o Cimitero. Camp trasandaa :
Campo fugato dalle lodole (in Coi-
le di Val d'Elsa). M. d. d. : Vhss
al camp di cin>q*uperUch: Essere
al punto oscuro. « E eosi g^an daa
tutt el cam,po de seapph >» : « E cosi
gli ban dato cam^o a fuggire ». ||
On drghen a cmq'u camp de
cann: Un organo a cinque filari
di oanne.
— Campada, Campo. « Tra on
paraehr eV alter gh'h ona campeula
de ses meter » : « Tra un piolo e
Paltro corre uno spazio di eel me-
tri ». « / eampitd ae la volta in del
(1) Non i preofsamente il nostro cami-
tdtt. E pittttosto la bids.
(2) Camola in ogni modo larebbe la tar-
me delle viti, non qaella della lana.
Luin » : « I dipinti nei campi deUa
volta sono del Luino ». « J {samr-
p<nd del p6nt in minga largh assee
per la pUnna » : « Le arcate del
Sonte non sono larghe a sufficienza
a Uksciar Bfogo al flume ».
Camp&-inpaa, Campare. « Come
te ae la eampet ( Aff.) Opp. paaaet ?>:
« Come te la campi ? » Vampaaper
aria: Campato in aria.
— Campasna, Campagna. Andd.
in campagna: Andar m campagna
e in villa. Tomd da la — : Svil-
leggiare. La gent de campagna:
La gente di campagna. Iai cam-
pagna la ae preaenta ben : La oam-
pagnn promette un buon ricolto. |
(Veterani) « El g*h aea campaan » :
« Ha fatto sei campagne ». Avefaa
i ad campaan (Awenture della
vita) : Aver tatto le sue campagne.
(Se di donna ha sense disonesto.)
Caain de — : Villino.
— Gampagnetta. N. fr. Oo faa
6na campagnetta de vdtt <{| > : « Mi
sono preso una vacanzina di otto
giomi Opp. Stetti otto giorni in
villa. Jja in la ada campagnetta
lu Vh felice » : « L^, nel suo viUino.
egli e felice*. | (Militare) a Z/'e
atada 6na campagnetta eurta eur-
ta: m,a nerd ae aemm, battuu tre
volt » : ^Xa fu una campagna assai
breve, ma pure ci slamo battuti
tre volte ».
— Campagn&da, Scampagnata.
Ed dna eampagnada a mangiii
ruga: Far una scampagnata a
mangiar Puva o far una vignata
(Roma).
— Campal (P. N.), Campale.
Battaglia campeU: Battaglia cam-
pale.
Campanna, Campana. Sonit i
campann doppi o a campann dop-
pi o a campana e martetl : Suonar
le oampane a doppio o a marteUo.
Tird gib a campann doppi (di
composizione) : Tirar giil a cam-
pane doppie. « Sonee eampdinn / » :
« Senate campane ». C€uz&n faa
a campanna : Calzoni a campana.
« Bisogna aentl tutt e dd i mtmr-
pann » : « Bisogna sentir le due
campane ». « C^ aentuu 6na certa
campana'/ » : « Mi fu suonata una
certa — ». 8td incampanna ( Volg.) :
Stare in fllo. « E dil% con atacamr-
panna .'»:«£ dalli con la solita
canzone Opp. La canzone delFuc-
CAM
— 89
CAM
oellino ! ». Ija eampanna de la lu-
eema : La oampana della luoerna.
Caifipanella, Campanella. Sonii
la eampanella del dtsnd: Dare lo
sqnillo del pranzo. || (Omato ne' la-
vori d'intaglio) G6cciola.
— Campuiin, Campanello. *An
BOfuta el eampanin » : « Hanno so-
nato ». Ul earddn del — : n tira-
campanello. And^ a tavola a sdn de
eampanin: Andar a tavola a suono
di oampanello. | (Torre delle ohie-
se) Campanile. | Speoie di iiore)
Giaointo.
— Campantnkda , Scampanel-
lata.
— Campaaltt. N. fr. : Sentl i eam-
panitt in di orhee: Bentirsi fischia-
re gli orecchi. Camp>awiU elettrieh:
Campanelli elettrioi. | K)rche8tra)
I eampanitt e i piatt: Campanelli
e piatti tnrchi.
CanqMula (Cib che h diritto del
Campee), Yedi Campee.
Campee e Campera (femm.),
Compaio (1), Guaraia campestre.
Campee de Vuga : Chi sta a bada-
tura. Campee di aeq^u: Chiavl-
eante. Campee di boseh: Guarda-
bosohi. M. d. d. : Bon de fd. el
eampee dove wusa niesun : Esser
an bono a nulla. M. d. d.:«^^ ti
te eiamet pagn al eampee f » (Pre-
venir domande o negare antioipa-
tBiaente):« Ah tu suoni compieta
avanti nona? Opp. Ah tu metti
innanzi le mani per non oadere t »
I (Scherzo volgare) Stronzo.
Caiii]il6ii, Campione. — de eaffh,
de vin, de seda, de eariUter de
ttampa: Campion! di caff^, sag-
nolo, di vino, di seta, di oaratteri
ttpografici. Oampionaezeeea : Sag-
eo. I (Per difensore di causa oom-
ittata) « I/"^ staa el m^ campion » :
« Fu 11 mio campione ».
— CSamploniuri , Campionario.
n HI vd per i bottegh col 8d eam^
pionari aott al hraxz » : « Se ne ya
pel nejgozi ool suo campionario
Botto ilbraccio*.
Campsant, Camposanto (2), Ci-
mitero. El m.uryl del eampsant
de..,: n murello del camposanto
(1) Campaio i In df saso, ma lo nl usava
aiitieanMiit* per guardia eantjpesire.
(I) I toaeani utano dfr» Ctnnpoaanio an-
rbe p«r slgnlfleare la nostra BrugnO'
o del oimitero di... Yedi per gli
altrl modi I^oppdn.
Gampncc (Xegno colorante ) ,
Campeggio.
CammF, Camu£fo (1), Scaciato.
« Quand I'dt senHi la notizia Vh re-
staa II camuffj camuff> : « Quando
senU la nuova, rimase scaciato o
con un palmo di naso. »yedi JVa«.
Camu8Ci6n , Carbonaia. « L* an
miss in eamttsdon » : « Te V ban
iiccato in carbonaia ».
Can, Cagna, Cane, Cagna. Can
harbin, boJognin, bra€eh,o6ldoceh,
daneSf de paiee, de tdr^ inffles, le-
vrier, satts, de trifdlf tantn, etc.:
Cane barbone, tofiblino, bracco,
buldocche (senza il cane), danese,
da pagliaio, datoro. inglese, vel-
tro, segugio, da tartufi, bassotto.
M. d. d. : Fortunaa come 6n can
in giesa : Fortunate come un ca-
ne o come i cani in chiesa. Sem-
per s6U come 6n can : Sempre so-
lo come un cane. Amis eome can
e gatt : Amioi come cani e gatti.
A la eh di can: Vedi Cdt, Vitta,
fadigh, fam,m, sit, ece.f de can:
Vita, fatiche, fame, sete da cani
o da lupo o del diavolo. Faceia
de euu de can de caecia: Faceia
di camorro. TreUtd come 6n can :
Trattar come un cane. « Come vo-
2a f » « La va de can » : « Come te
la passi? » « Da cane ». Can e bd-
rian: Gente ignota e triviale. P.
E. : Andit a Jinl in man de can e
bdrian : Andar in bocca ai cani.
« QuiU, viHf Vh 6n can de Dio / » :
« Quello, vedi, h un can grosso ».
« Tas ft can .' » : « Taci cane I » Vo-
rh drizzh i gamb ai can : Voler di-
rizzare le gambe a' cani o il bee-
CO alio sparriero. V^ ligaa come
dn can a la cad^nna : Stare come
un cane alia catena. « InecRU me
senti de can » : « Oggi mi sento da
cane ». « Senza nanca dl : v6i ciao,
can » : « Senza dire n^ addio n^ al
diayolo ». Inrahiss com,e &n can :
Darsi a cani o anche alle bertuc-
ce. Qukll che /d ballit i can : Quel
che fa baUare i cani. Pissit de can
novell: Avere il latte sul denti o
Dire cose ingenue. Pari el Uec di-
can : Parer un canile o un letto
(1) Qaeita h voce antiqaata ora In dis-
nso a Firenzc, e signlfloava: ladnmceUo.
CAG
— 90 —
CAK
di oane. Oagna calda: Cagna in
caldo. (Fig.) « L*h 6na cagna d^dfui
nuider cA«... »:« £ una cagna quel-
la madre ». « La eanta eonie 6na
c€tgna » : « Canta oome una cagna ».
(Pr.) Can e vilan gh*e minga pe-
riedl che saren sii i uss: Cam e
villani non chiudono mai I'uBcio
oolle mani. Can che bdia nd Tuord :
Can che abbaia non morde. Chi
vceur coiM»a el td can trceuva la
seuaa: Cm il tuo can vuol ammaz-
zare qualclie scusa sa pigliare.
Diegrazia del can fortunna del
16 ff: La morte dei lupi h la sa-
lute delle pecore. Can forestee
seaseia el can de paiee: Vieue a-
sino di monte, caccia oaval di
corte. / bbU ghe dispia^en anca ai
can : Le legate non garbano nep>
pur ai cam. Biabgna Uissa sth i
can che dorma: Non syegUare il
can che dorme. Quand la Ugora
Ve in pee tutt i can ghe cdren o-
dree : Quando un cane abbaia, ab-
baian tutti. Tutt i can menen la
cdva e tutt i mincidn voeuren eR, la
aoa: Tutti vogliono dire la sua
(non la loro, secondo I'uso). Can
Old mangia can : Cane non mangia
cane C^m. Chi h dell' arte h so-
spetto. I Bachi. In del straeehin
gh*h denter i can: Nel cacio ci so-
no i bachi. Andh tutt a can : Ba-
care. | (Sti'umenti varii di indu-^
fitrie) Cane, Tanaglia, GriUetto.
P. E. : « Ciappa la cagna ae te vceu
ineastra el aercion » : « Piglia il ca-
ne se vuoi incastrar il cerchio ».
(De seUai) Tavola a morsa.
— Cagxxo0U» Cagnolo, Cagnolino.
iVd avhgh nificeu ne eagnceu : £s~
sere scapolo. I (II ferro dove en-
ti*a il satiscendi dell'uscio) Mona-
chetto.
— Cagnada o Cagnarla, Bagat-
teUa. « j^Z m'h eoataa 6na cagnor-
</a>:«Mi oostb una bagattella ».
— Cagn&, Addentare. Vedi Can.
-^ Cagnitaa (Volg.), Canitk. « La
eaanitaa de quelVomm Vh inere-
dwil » : « La canity di queir uomo
non h da credersi ». « JKl g'd avuu
la cagnitaa de... » : « Ebbe la ca-
nity... di... »
— Cagn^seh (P. N.), Cagnesoo.
Ouardd. vun in eagneach : Guar-
dnr uno in cagnesco.
- — Cagnitta, Cagnetta.
CaaUa, Canaglia. « i/^ an<{aa a
Uku eit lit gib in mezs a la canor-
ia » : « ]^ andato ad accasarsi la
giii, in mezzo alia — o al beoeru-
me o al eauagliume ». I ( Persona
disonesta) « Ph &n fi6r d*dna ea-
naia >» : « £ una birba sconsacrata ».
(In sense bono, invece di boia)
« Te aee &na gran eanaia Itihi^ Set
mia birbacciola ». « Oh che eanaia
d* 6n temp/ M torna a piaeuv » :
« Tempo mfetme. Torna a piove-
re!»
— Canaidn, Birbacoione.
— CanalAda, CanagUata (1), Bi-
balderia. *nEl m* h faa 6na cana-
iada o 6n*azion inaei brutta, ehe
ghe la perdonaroo mai pit, »: « £'
mi feee un tiro o un' azionaocia
cosi indegna, che non gliela per^
donerd mai». Ona vera eanaiadaz
Una vera canagliata.
Can&l , Canale. M canal de la
gronda : U doocione. El canal de
la mineatra: La oanna dello sto-
maco. — de la piaaa : Uretra. JEl
caneU de Vorghen : Portavento. M.
d. d. : Save de b6n canal : Sapere
ima cosa.di buon luogo. Trov^ el
canal giuat (per ottenere) : Trovar-
i*e il buon canale.
— Canal^tt, Canaletto.
— Canalin, Canalino.
Canarln (Passero delle Canarie),
Canarino. Canarin de montagna:
Ciuco, Miocio. Mangidi come dn
canarin : Mangiare quant' un ca-
narino.
Canapd (Specie di divano), Ca>
nap^b. Lettin a canape: Letto a
canap^, Lettuccio.
-* Caiiaperlii, Canapeino.
— Canapenilisc, Canapeuccio.
Canaruzz, Gorgozzule. Avhgh el
canaruzs fodreia de tblla : Avere la
golalastrieata. | (Parte del bue ma-
cellato) Cannellone.
Cancelleria, L'handadainean^
eeUeria » : « And5 nella stanza del-
la canoelleria ». Articol de oan-
oelleria; Idem.
— Cancellto (P. Ni), Cancelliere.
— Cancelleron (Sch.) (P. N.}.
Gi*an cancelliere. « Ah te aee cki
ear el m^ caneelleron .' » : « Ben ve-
nuto il mio gran cancelliere ! »
CJinchen, Canchero (2), Ganghe-
(1) CanagUata in flor. signiflca anche
rabou/fb viilano.
(t) Canchero in flor. Bignifloa molte co<»
CAN
91 -^
CAN
ro, Arpione. 2Vd gid de caneken:
Sgani^nerare. « /9u»eu m« «entt gid
de eanchen » : « Oggi non mi sento
bene».
— fSancairin, Arpioncino. | (Pio-
cola pij^a di gesso) Pipina. (Soh.)
Pipino il breve.
cancr^ima, Canorena. And& in
eancrenna: Far oancrena. (Civ.
Fig.) Jja eancrenna social: Xa ean-
orena sociale.
Ciuidld, Candido. Candid eome
6n Hri: Candido oome giglio. Zuc-
eher candid : Zucchero oandito.
— Candldam^ni, Candidamen-
te. « Zm eandidameni Vd, eonfessaa
tuU eoMTin* Egli candidamente con-
fessd tatto».
_ Gandlda-dlilaa-ndii, Candire.
I^rutl eandU: Fratto oontettato.
I Candidate. « jyh candideM in del
eoUeg eleUoral de.,. » : « £ candi-
dato nel oollegio elettorale di... »
CSaadUa e Candira (Volg.), Can-
dela. Candila de eev, de etearica,
de eera: Cmdela di sego (1), di
steariea, di eera. M. d. d. : Dialenr-
ffuh ewne 6na candila : Struggersi
come candela. Talla ved^ in can-
dUa : Farla vedere in candela. Fa
«td in candila: Far ballare sur
nn quattrino. Pizzd, 6na candila
ai gant e vunna aZ diavol: Idem.
( Pr. ) Morta &na candila w pizza
6na tdrda (appross.): Morto on
papa 86 ne tik un altro. Nl ddnn
n^ Hla al dar de la candila^ N^
donne n^ tela al lume di candela.
Chi d tnangiaa i eandel eaga i
Mtoppin ( Pop. ) : Chi ha mangiate
le noei spazzi i gusci. TuU isant
vcBuren la s6a eandila : Ogni san-
to vnol la sua candela.
— Candil6tt, Candelotto. Canr-
diloU de fanal de earrozza : Can-
delotto per lampioni. Oandilotl de
giagz : Candelotto (Luoca), Ghiac-
ciiiolo« « Netta el naz, porweilin,
che te ifcn gid 6n eandUoU » : « Bof-
fia il naso, poroellino, che tl esce
fori il moccio.
— Candilee. Candelliere. Std A
come dn eandHee: Star impalato
oome nn eero. PtMrtit d candilee o
se cbe ntm stanno col cancheiu Malattia,
penona nolotta o oattiva, com disadatte,
fiiaata fette.
<l) A Steaa st diee cofufolo a qaelle dl
Mgo e oondeia a queUa di eera.
el eiar : Reggere il oandelliere.
Afontit in eandilee o v^ stU canr-
dilee : Montar in pregio ed esser
sul candeliere. (Pr.) Vhi g'd^ dance
fa dance e ehi no g* h dance fdt
scuah et cuu j>cr candilee (Pop.) :
Chi ha quattrini ha tutto.
— Candilerdn, Gran oandelliere
e Candelabro. Candileron de set-
timana santa : Saettia.
CanM^ Pietanza di polpe di
peace.
Can^Ua, Cannella (1). Sul latte-
mil ahe vh la eanella in pdlver :
Sul lattemiele o panna montata ci
si mette cannella in polvere. Co-
lor eanella: Color cannella. || La
eanella per mend la polenta: J\
matterello. (Per la pasta) Matte^
rello, Ranzagnolo, Spianaioio. (Per
levar il colmo dallo staio) Ka-
Bcira.
Caneldn, Cannellone (2), Ricci
Ona perrueca c6nt i eanelon : Una
parruoca a riooi.
Canemel o Canlmel, Pasticca,
Caramella.
Canetta, Cannetta. Plaf&n de
cannett: Palco stoiato. Z« cane^to
per la guggia de calzett : II fatto-
rino.
C&ney e C&noy, Canapa. MHt in
masera el eanov: Metter a macerare
la canapa. Tila de canov : Tela di
canapa.
— Caneran, Canovaccio Bica^
mA stil canevazz: Ricamare sul — .
(Fig.) Fh el canevazz de la eome-
dia: Buttar gih lo schema della
commedia.
CaneyUi, (Chi assetta la cana-
pa), Canaplno.
-— Canevnsc (U fusto della ca-
nape dirotto) Canapule.
— Caneyee (Campo eoltivato a
canapa), Canapaio.
— Caneydsa, Seme di canapa.
Caneyetta, Cantimplora.
Canteter o CaTagnoBU, Canestro.
Vedi Ca/v(tgn4»u.
C&nfora, Canibra. La eanfora
rh &na specie degomma: La can-
ibra h una specie di gomma.
(i) la flor. : M^tere una cannella (Pop.)
signiflca : mettere itna nulla vuanxa.
(S) Cannellotii a Fir. sono paste cbe si
maaglano condiie con burro e cacio ; spe-
cie di maccheroni.
CAN
— 92 —
CAN
— Ganforaa. Canforato. Spirit
eanforaa: Spirito oanforato.
Cangiant, Cangiante. Coldr can-
giant: Color canffio.
C a n Ip p a , Nasorre, Nappa.
« Gruarda che eanippa la gh quel-
la sciora / » : « Guarda ohe po p6
di nappa ha quella signora ! 0pp.
Guarda ohe naso si rimpasta quel-
la signoi'a ! »
Canlzza, Canizza (1). (Cappellai)
Tavola per batter il pelo.
Canna, Canna. Canna d* India:
Idem, jja sda eanna: La eua
mazza. Canna de lavativ : Canna
di serviziale. — di strivai : Trom-
ba o Gambale. — delVorghen:
Canna dell'organo. -^dellavandin,
del earner, de lafontana: La doo-
cia dell' acquaio, del cesso, della
foDtana. | (Pesoare) Peaed, eolla
canna: Peecare a oanna. | Cassia
in canna: Cassia in canna. leann
del nas : Le narici. Oanna del
s*cibpp: Canna del fuoile. Canna
rigaiaa : Canna rigata. Bev a can-
na o a hocchell : Bere a garga-
nella.
— Cannada (colpo con canna),
Cannata.
— Canetta, Cannetta. Plaf6n
^ eanett: Solfitto. (Da far oalze)
Bacohetta. (Per la penna d' ao-
ciaio) Portapenna o Pennaiolo.
Canetta de cera de Spagna : Can-
nello di ceralacca. Canetta del lor-
vativ : Cannello del serviziale. Cor-
netta d' apis :ToGca,lapiB. Cannetta
d* India: Mazzetta o Cannella.
— Canettk-nettaa, Pieghettare.
« G^oo daa el matinS a & sopres-
saddra de canetta^h i volan y^ :
« Ho dato alia stiratora il matini^e
da piegolinare sulle baize ». Can-
nettdb on ccbtnes: Arroocettare un
camice.
— Canln, Portasigaro. Canin de
schumma :Boechmo di spuma. (Per
taeliar castagne) Castrino. | (Colo-
re) 6?«an< canin: Guanti canarini.
— Can6n, Cannone. Contro i ca-
non se pd minffa andct : Contro i
oannoni non oi si va. B HI canon
(1) Canizza in milanese e tra quelle pa-
role di teonica e di mestieri ohe avrei do-
vato lasciar nella penna, per star in re-
gola, se non avesse una corrispondente
preciaa in Flor. che per6 vuol dire tut-
t*aUra cosa.
de la stua : II cannone della stuta
o II condotto del fumo. I canon
del gas : I condotti per il gas.
(Stiratora) Cucchiara. | (Pasta
dolce con crema) Cannonciotto. |
(Cartoocio di ostia abbronzata pel
lettemiele) Cialdone. | ( Bottai )
Sgorbia. (Del ventaglio) Stecche.
(Cartiere) Doocione.
— Canonin-nltt. Ona scuMetta
tutta a canonitt : Una berretta da
signora a oannoncini.
— CanonJi-nonaa-nonass, Can-
noneggiare. mAn seguitoM tuU' el
d\ a cannonass a vieetida >» : « Han-
no continuato tutto il giomo a
cannoneo:giarsi a Yioenda ». « Se
sentiva on gran canond, dipart de
Magenta » : « S'udiva un gran can-
noneggiamento verso il Ticino ».
— Canonada, Cannonata.
— Canoner, Artigliere.
Canoccial, Cannocchiale.
Candnega (Volg.), Canonica.
Candnlca (Abitaz. dei canonici
o d'un canonico), Canonica.
— Canonlch, Canonico. « El stir
canonich Vh in eoro a cantd. :» : « H
sor canonico h in coro a can-
tare ». I « Quell, v6i, che cano-
nich ! » (Pop.) : « Quelle che buona
laua! »
Canott, Canotto. — a vhUa la-
tina: — a vela latina. *.In la re-
gatta ^ rivoM primm el canott
d«.!.)»: « Nella regata arrivb pel
prime il canotto di... »
C&noy. Vedi Canee,
Cant&-ntaa, Cantare. Gantb, de
tendr, de haritdn, de bass : Cantare
in tenore, in baritone, in basso.
Cantd a oreggia : Cantare a oreo-
chio. Cantd, bhll (Di cantante hol-
la e non brava): Cantar hello.
— a prima vista: All* improv vi-
se. — a la distesa: — a tutta vo-
ce. H Cantdt vittoria: Cantar vit-
toria. Cantalla eiara a vun : Can-
tarla a uno. « Ma lassel cant^ » :
« Ma lascialo cantare ». Oantd gid
tutteoss: Sgocciolare, Svesciare il
barletto. Mt cantd vun: Far can-
tare uno, Chop. Cavargli i oalcetti
(in dis.). « Sent stdpitn come el me
canta sdtt ai dent » : « ^uesto or-
licoio, come mi crocchia sotto i
denti ! » Cantit miseria : Piangere
miserie. Fit canth in gallesch .'Far
strillare uno. Mlssa cant€ida : Mes-
sa cantata. (Pr.) La primma gal-
CAN
— US-
CAN
Una ehe canta V h faa I' cbuv : La
ealUna che canta na fatto Toto.
Sepo minga canth eportdt la crds:
Non 8i pu6 oantare e portar la
eroce. Varta eania e vitlan dor-
ma : Carta oanta e Tillan dorme.
CantascUi, Cantacchiare. « U con
sti vds vmuren eantasdh » : « £ con
eodeste Tociaooie vogliono can-
tacchiare».
— Gantii sott yds o CantuscUi,
Cantiochiare , canterellare. « Te
preahiy lassa sta de eantuseiA eon-
Hnoament, ehe te me seeehet » : « Ti
preeo, tralascia o smetti di can-
tic^iiare oontinuameute , peroh^
mi aeccbi o mi disturbi ».
— Cantada, Cantata.
— Cantadinna, Cantatina.
— Cantant, Cantante. IHtta earir-
tanta : La ragione cantante.
— Cantador in Usell ettntador,
Cantaiuolo.
— Cantarinna (Cantante di nes-
8im valore) Canterina.
— Cantastdrl ( Vendistorie), Can-
tastorie.
— Cantlliniia, Cantilena. Za
golita eantUenna : La solita canti-
lena. Opp : La canzone dell' uo-
cellino.
Caator!ia (Loggia Bull' organo),
Cantoria.
Cantaxik (In dis.), Canterano,
Cassettone.
Cantaranna, Fogna. Spuzzh eo-
tne una eantaranna : Puzzar co-
me ua avello.
CantarM (Grumi di sangue), Se-
nici (in dis.). Gonghe.
Cantari (T. eocLK Doppieri.
Camt^gora (In dis.), Pri^one.
« £/an migs in eanUgora » : « L'han
ficcato in pTigione)».
CrftP^«, Cantino. « JTi saUaa el
eantin del vidrin » : « Mi si spezzb
il cantino ». (Fig.) Toeeit 6n brutt
eatiHn: Toccare un brutto tasto.
Cantlntila (Stanghe con becohi
di luce per soena), Cantinella.
Canttnna, Cantma. La eantinna
di boUHli e di v<msH : Canova. La
eanUnna de la t^gna: Legnaia.
(Fig.) Andd la v6a in eanixnna:
Affiocnire. V^egh sott eantinna :
Gatta ci cova. Brevis oraeio seen-
dit in eanHnna (Macch.): Breyis
oratio.
— Ganttnaa. Stanz eantintta:
Stanze Bulla Tolta.
— Cantinee, Cantiniere. P&der
cantinee: II cantiniere del con-
vento. (Pr.) Coetigh frwncis e ean-
tinee todhseh: Cuoco franceee e
cantiniere tedesco.
— Cantin^ra. Vedi Vivand^.
— Cantlniii, Cantinina.
— Cantinoima o Cantlndn, Gran-
de cantina o Canova.
Cantir (Trayicelli del tetto, cbe
reggono le mezzane), Correnti. Oiod
de cantir: Cbiodo per correnti.
Cantir de fabbriea : Abetella.
Cant6n, Cantone. J)e canton:
Sul canto. Fit canton: Fare can-
tonata. VoUit el — .• Svoltarlo. L'6
sul canton : Li alia voltata di stra-
da o sul canto. M canton de la
pissa: Plsciatoio. Canton del foBugh:
Canto del fooolare. M. d. d.: Ti-
rass in d' 6n canton: Rincantuc-
ciarsi. (Fig. ) « Sigura/ L'e giust
chl apphma voltaa el canton f » :
« Siouro. £ qui svolto ». Lassd sem-
per vun in del canton del ruff: La-
sciare uno nel dimenticatoio. || (Nei
panni ripiegati) Cooca. P. E.:« Ten
stb faazoUtt per i quatter canton » :
« Tieni guesta pezzuola per le coc-
che». l(Dipartimenti svizzeii) Can-
toni. P. E. : M Canton Tesin: II
Canton Ticino. | (Ordigno di me-
tallo per fortezzar angoli) Canto-
nata. CappUl de trii canton : Nic-
chio.
— Canton&da, Cantonata (1),
Canto. « lA sulla eantonada (de
Bagutta) » : « Li sul canto (dei Nel-
li)».
— Cantonsctil. Cantuccio.
— Cantonln, Piccolo cantuccio.
— Canton&l (^Mobile triangola-
re), Cantonale, (Lucca) Cantoniera.
Canntiglia (P. N.), Vedi 8g6
(In Fr. Jais}.
Canzdn, Canzone. La Canzon
lombarda (Istituz. milanese a so-
miglianza della Napoletana) : La
Canzone lombarda. « Te see ehi ti^
con la toa sdUta canzon / » : « Ec-
ooti colla solita canzone o la can-
zone dell' ucoellino >. | (Bandelli
del Tericello per stringer funi sul
carico) Bilie.
(1) In Hor. c*c una frase specialissima,
che e : prendere una caftto^iata, la quale
non ba nn preoteo ed nnico ooiriBpohden-
t« In dlaletto. V«4t Gmnter, 9torta, Im-
pontiffUttts, SbgffHetj eco
CAN
— 94 —
CAP
— CansonMta, Canzonetta e
Canzoncina.
— Ganzonascia, Canzonaocia.
— Canzoni., Canzonare. Fass
camondb : Farsi canzonare. « Te
canzonet o te dieet de h6n fote fee
a V amor f » .* Canzoni o dici da
senno ? )» « QueU V I dn omm ehe
camonna minga » : « £ iin uomo
ohe non oanzona ». El vizi de ean-
sonit 8u tutt : II difetto di mandar
tutto in oanzonella, o befifarsi di-
tutto.
— Canzonaddr , Cahzonatore.
« X' e 6n famoso eanzonaddr » :
« E uno soorbellato » (Pop.).
Caos. Caos. n-JSl g* a la stanza
ehe V e dn vero caos » : « La sua
camera ^ un vero caos)».
Capa (In dis.) Usato da cM ri-
pete la irase del Porta). La capa
de tutt i bdlffironn .* La piti gran
ribalda ohe sia.
Cap&ra, Caparra. Da la capara:
Dare oaparra. ^Ahi/ Cativa ea-
para ! » : « Ahim^ ! Brutto segno ! »
Oaparl)! (P. N.), Caparblo. Vedi
OsHnaa, Caparbi come 6n mull:
Ostinato come un mulo.
Cap^z, (Vol^. in disuso) (Nella
parlata civile fu sostituito dal ear-
pccee italiano). i^Sont minga cor-
pazz defdt 6na robba simil » : « Non
sono capaoe di fare una cosa si-
mile ». « Saria anea eapazz, guar^
da, de sposalla / » : « Sarei anche
capace, guarda, di pigliarla in
moglie ».
Cap^Il, Cappello. Cappell de
omm, de donna: Cappello da uo-
mo, cappellino da donna. — de
felter, de paia, a trii eantdn, ece. :
— di feltro, di paglia, nicohio, lu-
cema a tre punte. — a dlinder :
tuba. — mbu: a cenoio. — a gi-
bus: — a gibus. Col eappeU stort :
Col cappello sulle ventitr^. Gavass
el capeU: Levarsi il cappello. Cont
el eapeU su V orhggia .* Col cap-
pello sulle ventic^uattro. Amis de
eapell : Vedi Amw. Bobba defagh
tanto de eapell : Cosa da faroi tsm-
to. di cappello o da darle del lei.
Ta^ea su el eapell ^sposando una
ricca da povero) : Attacoare il cap-
pello (1). Tegn\ el eapell fceura di
(1) I^a frftse mil&nese dice piu ohe non
dica la fiorentina. Taced su eicappeU vale
proprio fra noi vendersi come niarito di
oce: Poter tenere la testa alta,
Poter mostrare la faocia. | (De gior-
nalisti) Cappello. P. £. : « J. sta l^t-
tera de Cavour bisognardt fagh dn
eapell » : « A questa inedita di Ca-
vour sar^ bene farle un cappello ».
n (Aversene a male) Giapjfit ea-
pell: Prendere il cappello o incap-^
pellare o incocciare. Sehtola del
caj^pell: Cai>pelliera. Per lassdt
gio el eapell in antieamera: Cap-
pellinaio.
— Capellera (Custodia), Caj>-
pelliera. (Moglie del cappellaio)
tSappeUaia.
— Capellee, Cappellaio. ¥.Mlesa
anea efjBigiiteapelle* : « St^ scrit-
to sui boccali di Montehipo » (in
dis.).
OapelUida , Cappellata. « M fdi
danee a eapellad » : « Fa quattnni
a cappellate».
— CapeUista (Uno ehe prende il
cappello per poco]j Permaloso.«Zt'e
6n famoso eapelltsta, ehe guai a
strusagh dent*: « £2 un famoso cap-
J>eUaio, ehe ^ai a toccarlo nel-
'amor propno ».
— Gapellvt, CapeUetti (Sorta di
pasta per minestra),
— Capelldn ( Guardia urbana ) ,
Cappellone, Teglione. I (Chi spen-
de per un amante ohe lo inganna)
Beoco.
— Capellin, Cappellino. J ea-
peRUt adkss se s'in riscattaa de la
moda : I cappellini oggidi non se^
guono pi^ la moda.
CapeU&sc, Cappellaccio.
Cap^Ua, Cappella. Maester de
eappeUa: Maestro di cappella. (Pr.)
l/^ m%idaa el maester de eapella,
mM la musica V h aneamd quella :
£! cambiato il maestro di cappella
ma la musica h ancora quella. |
( Di funghi e chiodi ) Cappella. jj
( Cappello di donna a larga tesa)
Cappello. I ( Triste figura) « Z'a
f€ta dna gran eapella » : « Feee u-
na figuraccia, una figura del Cal~
lotta e anehe Fece uno sbaglio
grosso)».
— Capellitta, Cappelletta (1),
donna vecchia o brtttta, ma ricca. In fio-
rentino signiflca anche provvederai tanto
per poter campare ; avere un impiego.
(1) Gik 11 Manzoni cl insegnb ehe cap^
pelietta in flor. fdiminut. dl cappella) non
risponde alia nostra cappeUetta'
CAP
— 95
CAP
Taberaaoolo. A la capeUetta dove
gh' e i duu sentee eke ae distaeca :
Al tabemacolo dove o'^ il bivio.
C4per ( Pianta ohe dd. fnitto e-
dile), Cappero. | (Esoremento del
naso) C^cola. « Quel poreh^iif el
g*it gemper i dit in sut naSf a tirit
gib i eAper » : « Quel porcellino ha
sempre le dita nel naso a far o^c-
cole». ( Pallottoline eBorementisie
umane appicoate a peli dell^ano)
I edper del 48/ (Basso): Cose stra-
vecchiel Memorie da lasciar da
parte.
Cap^tt , Capetto. « X' ^ 6n eerto
emett, eke te la doo a prteuta » :
«£ on capetto (]^ueUa ragazza, che
te ne aeeorgerai ». | (Piccola sgor^
bia de' tomiai) CftDtera.
— CSapettln, Capettino, Capet-
taeeio, Capettacoiacoio.
Gapenal (Voce briaozola sd tem-
po del Cherub. Oggidl civ. aft*. ) ,
Capezzale. « I/h stada al gd capez-
zeu iutt el temp de la malattia » :
« Stette al suo capezzale quanto
durb la malattia »( II popolo di-
rebbe : al gd IHt),
Capi-apU-plBS, Capire (1), In-
tendere. « Oo belVe eapiil »:« Ho
bell'e oapito! Ho capito, vial »
^1/ d. eome varuu damm ae eapi,
eke » : « Ha come volnto dieirmi a
intendere che ». CajpH a volo, a la
thH, nagott, &n aeetdent, &na ma-
ladetta, 6na gverza : Capir le cose
p«r aria, alia meglio, nulla, un ao-
eidente, un cavoTo. F. E. : « I/h 6n
fUtu ehe eapUg nagptta de ^u^l
ehe ge ghe dig » : « E un ragazzo
che ha Pottavo dono». N6 eapt
fU leg tUfed : Non capire n^ le^-
ge, ne ieie. Botha ehe el le eaptgg
offni fedel minddn: Cose ohe le
cspisce ogni fedei minchione. Chi
Toeureapi eapigga: Abuon inten-
ditor poche parole. Capi Romma
per tomma : Capir Roma per To-
ma. Capi el laHn: Capire il lati-
no. « l"ee eapH quant tn i 6rf *:
Vedi Ora,icjA$, eh*el g'itecsur, el
eapird eogge provava mi>n<. Lei ,
che ha cuore^ comprenderii quel-
le ehe io soffriyo ! » « JTZ «e laggaa
(1) Cofdre in italUno h* nn altro aenso
poeo tuato perb ohe i qnello dl contenere.
nell^nso eapire anchto a Ftrenze sfgniflea
cnjM*
eapl, ehe... » : « S' ^ lasciato inten^
dere, che».
— Capltolaa, Capitolato. Capi-
tolaa deWagta : Capitolato dell'in-
canto.
— Capit61azi6n , Capitolazione.
I patt de la eapiiblaaion : I patti
della capitolazione.
Capltombol (Civ. Aff.); Capitom-
bolo. tt. I/b. fa/a 6n eapitomool de
nd ered * : « Peoe un capitombolo
da non credere ». II popolo dice
tdmma.
Cl^inaster. Vedi Cammagter.
Capn6gher(UcceUino notissimo),
Capinera.
Capo d' opera, Capo d' opera e
Capolavoro.
— Capp d'arbitri (P. N.), Ca-
pettO; Pane di lusso, Originale.
Capon, Cappone. iH capon el gla
a la gallina eome el hoeu a la vac-
ea : II cappone st& aUa gallina co-
me il bue alia mucca. — ben ca-
ponaa : Cappone diritto. — mal
eaponaa : — mal capponato o gal-
lione. Vegnl gii la pell de capon :
Venir la peile d'oca o accaponar-
tisi la pelle. || « Qu^ll Ve capon ! » :
« Quelr 6 un mariolo I » ( Pr. ) MH
m>agher capon ineceu, che gainna
gragga doman : Meglio un frin-
guello in mano che un tordo in
&aaQa.
— Caponk-naa, Capponare. « Mi
te me caponet minga » : « Me non
mi cogli ». Caponaggela : Batter-
sela.
-- Oapon^ra, Capponaia (1), Stia.
La galleria Vitt. Em,. Vh la capo-
nera di Meneghitt: La galleria
Vitt. Eman. h il continue richia-
mo de'milanesi. | « X' (fn migg in
eaponera » : « L' hanno flocato in
pngione, nella stia ». | (Di donna
attempata ) « i/' ^ 6na eapmiera »
(basso) : « E una gallina vecchia )».
4c Ouarda mw,rda quanta eapone-
ra > (Volg. ): « Guarda quante gon-
nelle ! » « Va in la stanza di pui e
tira f<eura 6n polagter da la ea-
ponera » : « Va in capponaia e le-
va un polio dalla stia ».
■ Caporal, Cfiporale. Caporal de
getHmanna: Caporale di settima-
na. I Caporal ae euginna: Lava
(1) Cappofuria e piu propriamente la
stanza dove si tengono 1 capponi , anche
non chiosi nelle stle.
CAP
-98 —
CAP
8codelle. I (Di donna ardita) « JJl,
6n eaporm / » : « E iin caporaiaccio
(non com.) Opjt. £ un granatiere
o £ un falcacoio ».
-- Caporalett, Caporaletto. « La
fd, el eaporaleitTin*f^Y^ il 2allo».
— Caporalln (R. St.). « Jyapole6n
nun de aUora el damavem el ea~
poralin » : « Noi veteran! di Napo-
leone lo chiamaYamo il oaporali-
no ».
Capoxldn (D. Romano), Capo-
rione. « L^ lii el eaporidn di «cto-
peri » : « E lui il caporione dejgli
Qoioperi.» Capopopolo. JSl eaporwn
di bord^t : Il caporione del chias-
so.
CSapott, Cappotto. « Mhtt «te el
eapoit, che picRuv » : « Mettiti il cap-
potto che piove ». | (Gioco) Tcbu
811 eapoU :rig\i9jc cappotto.
— CappoU6n( Aocr.nei due sensi).
Capia (Volg.). Yedi Oabbia,
Gapldn, Gabbione. Gapion di
quai: Gabbia delle quaglie.
Capietta, Gabbietta.
Capller (D. Fr.), Capelvenere.
On eapUtr eorretto: Un oapiler
con oaff^.
Oapigliatura (P. N.), Cappella-
tura, Capigliatura. ¥.jja g'a 6na
hella eaptgliatura » : « Ha una bel-
la capigliatura ».
Capita-itaa, Capitare. Bopo e
eapitaa che,,, > : « Avyenne poi,
che ». mUlpd slit poceh a capita » :
« Non pu5 star molto a venire ».
« Se et capita eh\ ph* el diroo » :
^ Se capita gUelo dir6 >. « M^h ear-
pitOM tanli volt de dovh.,,, » : « Mi
capita spesso .di dovere... ». « De
piag non capita » : « Peggio non
capita >. Capitdt in hbnn man (iro-
nia) : Capitare o oadere in buone
mani. « S6ni eapitaa forse in d*6n
moment minga giust f incom-od? "» :
«Sono forse venuto in un mo-
mento incomodo ? » « Ohe n'h an-
mo de capitdb ^ » : « S'ha a veder di
peggio 1 » Mai eapitaa e pesg im-
oattuu: Male imbattuto.
Capital, Capitale. La capital d^I-
talia: La capitale d' Italia. | Oio-
pital mxtrt, a frutt: Capitale inr
iruttitero, fruttifero. Fd. capital
d*6na rooba: Far capitale, asse-
gnamento sii checchessia. J « Quhll
Vh 6n bon capital .')»:« Quello h
un buon capitue ! » « Che gran ca-
pital / » : « Che capitale I »
>— Oapltalitt, Capitalucoio.
— Capltaldn, Capitalone.
— Capitalista, Capitalista. « Lit
el g' h miss V idea e V bpera e m%
s6nt el capitalista » : « £!gli ci ba
messa 1' idea e io sono u capita-
lista ».
Caplt&nl, Capitano. «^i eapir-
tani de Vesereit voreven tCBugh el
eavall » : « Ai oapitani del nostro
esercito si voleva levar il caval -
lo». Oapitani diJ^ormigh,Ye6i Tdgn,
Ca|>itm, Capitello. — doriek, eo-
rinz%: Capitello dorico^ coiiuzio.
I (Legatore di libri) Capitello. Ca-
ptteU di liber de giesa: Coreg-
giuolo.
Capit61, Capitolo. M capital de
de la catedral : II capitolo della
cattedrale. Avkghpocea vdsine^i-
pitol: Avere poca voce in capi-
tolo. I / capitoi d*6n romMnz: I
capitoli d'un romanzo. « Ad^s ghe
vcBur i penser a capitoi "» (Civ.):
« Ora bisogna obiamar i pensieri
a raocolta ».
Oappottiniia, Cappottina. Ona
cappottinna de velv. de seda : Una
cappottina di velluto in seta.
Oapp, Capo. Capp de ed: Capo
di casa e Capoccla. Capp de hot-
tepa: Maestro. Capp de lader: Ye-
di Lader, Capp di loce : Yedi Loee.
I « Qttest Vh on bell capp » : « Co-
desto h un bel capo ». Capp d'ann:
Capo d' anno. In capp de tavola :
A capo o in capo di tavola. Tor-
nd de capp : Riiarsi da capo. An-
dd a capp : Far capoverso. « Capp
firim,m^ mi viii che » : « Innanzi tui-
o io voglio che ». De capp e ph :
Da capo a' piedi. Tra capp e coll:
Idem. Capp per capp: Oggetto per
oggetto, Capo per capo. Capp rar
o Capp d'aroitri : Bella gioia e Ca-
po ameno.
— Gappbanda , Cappcaccla ,
'Cappciel, Gappcomicli, Oappcu-
8tod, Capppost, Capporchestara,
Gapp80ter6, Capptast, Cappstor-
na, Capomusica, Capocaooia, So-
praccielo, Capocomico, Capo cu-
stode, Capoposto, Direttore d'or-
chestra. Capo de' becchini, Capo-
tasto, Capostorno.
Cappa, Cappa. Per6np6nt Mar~
tin Vd pers m cappa : Per un pun-
to Mamn perse la cappa. | La
cappa del camin: Cappa del ca^
mmo. I (Naso grosso) Nasorre.
CAP
— 97
CAR
— Cappamagna, Cappamagua.
J/areive»eov in cappartictgna : I-
dem.
— Gappal)aiitta (Da masohera),
Boutta.
— Cappanera ( Cameriere di
grandi case), Caj>panera.
Gapxi|Bl^ Capncoio. « Gh*h saltaa
el eaprizzi de anda a mdnega » :
«Le venne il ghiribizzo di farBi
monaoa ». Caprizzi de matt : Cor-
prieciaccio. vaprizzi de ficeu : Cbt-
pestrerie , Grim. « Ah te fee i c«-
priszi f Spetta a mi / » : « Tu hai i
grilli? Ora vengo io ». Amor de
eaprizzi : Capriooetto. On caprizzi
terribU: Gina. Fa^itiade eaprizzi:
Vedi Ftuida, Seceudes i eaprizzi :
Levarsi i oapricci. (Pr.) Oht giuga
de eaprizzi paga de borsa: Vedi
JBorga.
— Caprlziitt(De' bambini), I
capricoetti, Capestrerie e Capre-
Bterie.
— Caprizlds, Capricoioso. On
ficeu m^olto caprizios: Un ragazzo
molto oapriooioso.
— CapxiziosdiL, Capricoiosaccio.
Cappsant. Vedi Campsant in
Camp,
Gappsold (P. N.), CapoBoldo.
Gappsquaora (P. N.),Capo8qna-
dra.
GapBtomo, Capogrro.
Cliprala (Perfuciu), Cappellotto.
I (Di speziali) CapBula.
Capucdn , Cappuccino, ^ell
eh*era el eonvent di Cappueein del
Manz&n adess Vh el Caldardn : II
convento de' Cappnocini del Man-
zoni ora h chiamato: Caldaione.
— Capncc, Cappuccio. Tirit sii
el eapuee: Mettersi il cappuccio.
— uapuedniUL Copritoio.
C&r, Carro. Car de lavandee:
Carro del bugandaio. Car per el
Sanmiehee (Grandi earn imbot-
titi nell'interno): Carri da sgom-
bero. I ear del eamevaldn : 1 car-
ri di sabato grasso. La quinta
rteuda del ear: La quinta ruota
del — . Mhtt el ear denanz ai hceu :
Metter il carro innanzi a' buoi.
Ciapph la legdr e6nt el car: Pi-
gliar la lepre col — . F^« Umtan
on ear de riff da 6na robba : Eb-
ser pill lontano clie il gennaio dal-
le more. «X'^ dn ear rott*:^"^
un cocoip », P. E. : « Pover omm
VI 6n ear rott » : « Porer omo ^ un
coccio fesBo ». (Pr.) Tira Ihpuasee
6n car rott che nedn san: Conca
fessa dura talvolta piti che non
intera. || Car : Caro. « Car el inh
Peder » : « Caro il mio Pietro ».
« Caro <»/»:« Caro te ». Avh de
ear: Aver a caro. Costa ear: Co-
star cai'o. Avhele caragrazia: A-
vere di grazia o dicatti. (Iron.)
« Oh cara caraseia / > : « Che festa I
Che tripudio ! »
— Car^tta, Carretta. Za earetta
del m^Utta: La carriola delPar-
rotino. (Da una sola ruota da-
vanti) Carriola.
— Garett^Ua, Carrettella.
— Garettee, Carrettiere.
— Garellin (Per sabbia e mat-
toni), Barello.
— Garrlagg (Militare). Carro da
bagagU.
— Caraddr, Carrettiere.
— Gar^tt, Caruccio. « Me par
eh* el sia dn poo carett ». « E^ mi
sembra un po' caruccio ».
Gara (T. fanciull.), Carezza. Fd,
cara, cara: Pare carezzine. {A.
bambino) « Fagh la cara al 8ci6r>n
« Fagli una carezza al signore ».
Garablnna, Carabina. On c6lp
de carabinna: Colpo di carabina.
— Garabinada. Colpo di cara^
bina.
— Garablner, Carabiniere. A
Milan i eartibiner i eihmen Cd,
traversa: A Milano i carabinieri
hanno di soprannome: Ch Tra-
versa.
Garacco (D. Sp.), Prullo.. No
vari 6n caracco: Non valere un
frutto. (Escl.) « Oh caraeco / » :
« Aflf ^ dell'oca ! »
Garac6 (In dis. D. Sp.), Giub-
betto. (Piore d' America) Caracb.
Garacdll, CaracoUo. (di cavallo)
« Fl m.*d, daa 6n eara^coll terribi-
^e » : « Mi fece sotto uno scam-
bietto terribile. »
^ Garacoll^ (Voltar del cavaUo
in tondo cambiando mano), Ca^
racoUare. . ' ' i
Garadli (Specie di tabacoo), Ca-
radk. CaracM fidr e fMetta : Piore
e foglietta.
Garaifa, Carafifa (1), Bicchierone.
(1) Suono ugnale, senso diverso. Cu"
raffU in flor- vtiol dire vaso 6orpaccia1»
per flpri*
CAR
— OS-
CAR
« Oo hetuu 6na earaffa de vm
bianch » : « Ho bevuto un gran
biochiere di vino bianco. » <
CaragnJi (Piangere non a di-
stesa), Piagnucolare, Frignare.
« Lit el earagna per nagoU » : « E-
gli ha le lagrime in tasoa ». On
ficeu ehe earctqna tutt el <ft.* Un
ragazzo obe frigna da mattina a
sera. (Pi\) Chi sprezza ama e chi
catta 8u earcigna : Chi sprezza
ama o chi biasima vuol oomprare.
— Garagnada, Frignata, (Fist.).
« HI g*dt daa la s6a hrava eara-
gnada e pce~u g'ciao » : « Ruppe
a piangere per poco , poi bona
notte ».
— Caragnadinna, Ona caragnor-
dinna la tefaria ben » : « Un po' di
sfogo ti BoUeverebbe ».
— Garagnent, Piagnoloso.
— Caragndn, Belone, Frignone.
Car&mbola, Carambolo. « Oiu-
ghhm 6na partida a carambola f »
« Giochiamo un carambolo noi
due?*
— Garamboli., Far carambolo.
CaramWa (Per conietto). Vedi
Canimel. I (Lente che si porta
Bull'oochio) Caramella.
Carampaima. N. fr. : V^^
earampanna : V ecchia squarquoia.
(SoBt.). « Ij*h 6n fior d'dna earam-
panna ».•<(£} una gallina veoohia ».
Carascla, Vedi Car.
Caratimt (Che ha parte in una
speoolazione), Caratante.
Car&ter, Carattere. « L'h 6n omm
de gran caraier > : £} un uomo di
gran carattere. Senza carater : £}
un uomo volubile. Sth o vhsa in
caratter: Stare od eseere in ca-
rattere. Comedia de earater: Co-
media di carattere. | (Per scri-
yere e per stampare) «x/'^ seritta
in bellissim earater » : « £j Bcritta
in calligraiia ». I earater de stampa
adess se distinguen in eorp e nu-
mer: I caratteri da stampa ora
Bi distinguono in corpo e nu-
mero.
— Caraterasc, Caratteraccio.
— Caratterizs^ (P. N.), Carat-
terizzare. « Qtiell fd. V h assee de
earaiterizzh on omm » : « Quel trat-
to basta a oaratterizzare un omo ».
Carayanna (P. N.), Carovana.
«Xa nostra carovanna Vh rivada
a Massaua » : « La nostra carova-
na giunse a Massaua ». | (Diporto
in oampagna) « Mjvegnuu sk a Valp
6na earovanna de villeggiant yn
« Venne su all' Alpe una carovana
di villeggianti ». I (Tirocinio) « Oo
faa ancaml la mta brava earovanr-
na>n<f, Ho fatto anoh' io la -mia
brava carovana ».
Carbdn, Carbone. — dote, fort,
eanellinf cdeeh, fossil: Carbone
doloe, ibrte, in cannelle, coke,
foBsile. Fd brasit el carbon: Ac-
oendere il carbone. Carbon ehe
s*ciovpa: Carbone che schizza.
Mobha de notit ednt el carbon
bianch: Cosa da farci un segno
col carbone bianco.
— Carbonee, Carbonaio. Nigher
corns 6n earbonee: Nero come un
carbonaio o come un braoino.
— Garbon^ra, Carbonaia.
— Carbontila, Carbonella, (Per
scaldini) Brace.
— Carboninna, Carbonella. |
(Disprez. di prete) On setech de
carboninna (Volg.): II sor reve-
rendo.
Garbonaro (R. St.K Carbonaro.
Carbonzin. vedi Lapis, Matita
nera.
Carc&88, Carcassa. / carcass di
polaster per fdt broRud: Le oar-
casse di polli per far brodo, anehe
catriosso. | (Di donna) « La sura
X Vh divent€tda propi 6n carcass » :
« La sora X h diventata proprio
una carcassa*. « A Voltri oo veauu
su la spiaggia el carcass d'&n, bu^
stiment naufra^aa*: « A Voltri,
Bulla spiaggia, no veduto la car-
cassa d'una nave naui'ragata. *
Career (Parte della no^ra Are-
na) ^ Careen (Ant.). « Pulvinar,
poax e career eren tutt pien » :
« Pulvinare, podio e oarceri, tutti
oocupati. »
— Carc^rlbus (In), In carcere.
Card^ga (Volg.). Vedi CadrSga,
Gardenza, Credenza. La stama
deUa cardenza. (nelle grandi case):
La credenza. | « Mhtt quii bottili
suUa cardenza opanadora » : « Met-
ti quelle bottiglie suUa credenza ».
J (in chiesa pel battesimi) Gre-
enza (1).
(1) La eredema, in florent, A lolo di
qaando dioono messa i prelatl. Nel Mo-
roni trovo ohe la orodensa o*e lempre p«r
la messa, ma non e qaella del rito ambro-
•iano pel battMimi.
CAB
— GO-
CAR
— Caxdenzln (Piocola credenza),
Credenzetta , Credenzina. (Per
ifloherzo alia balia) « Tira fcnura
el to eardemin, eke el ficem el g'd
famm » : « Dagli la poppa al bam-
oino ohe ha fame. >»
— Gardenzdn, Credenzone (1),
Grande credenza.
Cardin, Cardine (P. N.). Za gm-
aUzia Ve el eardin della soeietaa
(Civ.): La giustizia h il cardine
della societli. | (Spazzola da cap-
peUaio) Cardo.
Cardinal, Cardinale. « On so
antenato Vhra cardinal » : « Un
8UO antenato fu cardinale » I (Spe-
cie d'uocello) Cardinale.
Carddn, Cardone, Gobbo. On
piatt de eardon al butter : Un piat-
ro di cardoni o di gobbi, al burro.
— Cardonln, Carduocio, Cardo-
niello.
Caxegk (Volg. ). Vedi Carted.
Senrpre viva nel popolo in queste
irasi : « Voo a earega di forestee »
iyetturino ): « Vado a caricar dei
orestieri ». Caregass de Ugna ver-
da: Caricarsi di brighe, di legne
verdi o di impe^ni oltre le Ibrze.
Caregass la eoseienza, el stomegh:
Caricarsi la oosoienza, lo stoma-
co. Caregh 6n numeral lott: Ca-
ricar un numero al lotto. Caregd
la fomas di quadrH: Caricare o
assestar la fomace de' mattoni.
Caregd la rdcea (in dis.) : Inoonoc-
ohiare. Car^fcut eome 6n mull:
Caricato al di 1^ (Soprassoma).
Caregadnra (Pop.). Vedi CaH-
eaiura. Viva nel popolo per don-
na leziosa e ridicom) Gfergolina
(Prato), Caricatura (PirenzeJ.
Care^gia, Carreggiata. Std in
eareggta: Stare in carreggiata, Se-
guire la carreggiata. Onedrstrett
ae eareggia: Un earro atretto di
carreggiata.
— CareflTglabll , Carreggiabile.
« La strada Vh eareggiabilf » : « La
strada h carreggiabile ?»
Ciiregh (Volg.). Vedi CarieK (Vi-
va nel popolo) Caregh de cogeten-
za: Peso Bulla ooBcienza, Carico
(i) Come e*e eredenzma el poteva essere
ertdenzona we qneeta voce non aveMe in
towano ana tignlflcaidoiie precisa e molto
dilTereHle da gran credenzch Vedi ereden"
ZOHfUU
di cosoienza. (Abriscola) Caregh:
Carichi.
Garensgia (Volg.). Vedi Careg-
gta,
Carestiia, Carestia. « In Europa
al d\ de ineceu la carestia V h pu
fwssibil » : « In Europa oggigiorno
a carestia non h piii pogsibile ».
(Pig.) Carestia de notist, de danecj
de mari, de ghni: Carestia di no-
tizie. di denari, di mariti, di ge-
nii. (Pr.) La carestia la ten in bar-
ea: Anno fungato, anno tribolato.
Oardzza, Carezza. Fd carezz:
Par carezze. Carezz d' asen o de
mZton; Carezze asinine. || (Prezzo)
Carezza.« Quell mereant Vh d* 6na
carezza sproposilada » : « Quel mer-
cante h di unacarezzaspropositata^.
— Carezzds, Carezzevole.
— Carezz^-ezzaa-ezzass, Carez-
zare e Accarezzare. Carezzass la
barba:^ jDarezzarsi la barba.4( Quell
fioRU It Vk staa tropp carezzaa » :
« Quel ragazzo fu troppo accarez-
zato ».
Cargi (Volg.) Vedi Caricd.
Cariada ( Condotto dell' acqua
dalla gora alia ruota del mulino),
Gorello. Doccia.
Carlca-rlcaa-ricass , Caricare.
(Oltre gli esempi dati in caregd
ah questi speciali alia parlata ci-
vile) Carica el s'ciopp: Caricare
il fucile, lo schioppo. Caricass de
pagn: Caricarsi di abiti. Caricd
la dose : Caricar la dose. Caricd i
tintf V accent, la mem^oria, ecc. : Ca-
ricar le tinte, I'accento, la memo-
ria. « / Ulani tod^ch dn caricaa
trh volt elfamosoquadraa delpritv-
dp Umbert » : « Grli Ulani austriaci
caricarono tre volte il famoso qua-
drato del — ».
C&rlca, Carica. Vess in carica :
Esser in carica. | Carica a la bar-
ionetta (in dis.) : Carica alia baio-
netta. Carica de cavalleria: Cor-
rica di cavalleria. « Te gh^ee miss
troppa carica a std s*ciopp »: « Gli
bai messa troppa carica a questo
schioppo. »
— Caricatura (P. V.), Carica-
tura. Giomal de carieatur : Idem.
— C&ricli, Carico. (Per imposta)
Carico. TesHmdni a carich: Teste
a carico. FdMhen carich : Par-
gllene carico. Fdssen carich: Far-
sene carico. | (Gioco) Carico.
— Caricaa, Caricato. Carieac
CAR
— 100 —
CAR
o caregaa comeSn mull. Caricato
come un miilo. ^ . ,. ,.
Carilldn (d. Fr.), Canglione, (in
disuBO. Era un concerto di cam-
pane nel medio evo) Soneria. O-
rologg a earlidn : Oriolo con so-
neria. Schtola col — : Scatola ar-
monica.
Carlmaa, Calamaio. Carta^pen-
na e earimaa: Carta, penna e ca-
lamaio. I (Sotto gli occhi) Cala-
mai, (Quasi in tutta Toscana) —
Occhiaie (Pirenze) (Se invece di
lividi sono gonfiori) Pesche agli
occhi. -^^ ,
— Garlmarada, (Un calamaio
d' inchiostro pieno ) , Calamaiata.
« El g' d, Hraa 6na carimaretda » :
« Gli giettS addosso un calamaio
d' inchiostro. »
Carlmarera, Porta calamaio.
Carlsna, Fuliggine. On saceh de
carisna: Un sacco di fuliggine.
Ifer come la carisna: Nero come
la fuliggine. .
Carltaa, Carit^, Oper de eart-
taa: Opere di caritSi. Carilaa del
prossim : Caritil del prossimo.
(Civ.) Filantropia. Suora de can-
tua: Suora di carith,. | Cercd la
caritaa: Chieder la elemosina.
« Fhmm sta carilaa .' » : « Fammi
questa caritJ^, di...» (Escl.) ¥. Per
caritaa .' » : « Per cant^ ! » Cari-
taa pelosa : Idem.
— Caritat^TOl, Caritatevole. On
omm caritatevol: Un uomo cari-
tatevole. ( Iron. ) « Sperhmm eh' el
sia caritatevol o discrett » (a ora-
tore) : « Speriamo ohe sia caritate-
vole. »
Garlee. In disiiso, tranne che
nel proverbio: Fct dun corp in
d'dn carlee: Pigliar due colombi
a una lava.
Carlo. Nome proprio nelle fr. :
M sur Carlo (in dis.) : I quattrini.
Ai temp de Carlo V: Ai tempi di
Carlo Quinto. Avenn faa pussee
che Carlo in Francia : Aveme
fatte quante Carlo in Francia.
— Carldxma (A la), A la Carlona.
Carmln, Carminio. Color ear-
min: Colore carminio.
Cama (Volg.), Vedi Carne e
Camagidn,
Camagldn, Carnagione. De car-
nagion seura: Scuro di carna-
gione. « La g h 6na hella earna-
gion» : « Ha bella carnagione ».
Came, Carne. — de manz, ao-
rianna, de porch : Carne mastra o
di bue, di vaoca, di maiale. — fre-
8ca, slegnida, salada, ecc. : — f ro-
sea, tigliosa o tirante (1), sala-
ta, ecc. L'assa de la came: II
tagUere. Mhttes in came: Rimet-
tersi in carne. N6 savh se Vh came
o phss : Non sapere se sia carne o
pesce. Pa^h carina salada : Costar
salato. Vess came e ongia e6n
vun : Essere came e ngna con
uno. Tra came epHl: Tra came
e pelle. V^s 6n mavol in came e
OSS : Essere un diavolo in carne e
in ossa. Vess minga came ven-
duda: Non essere carne venduta.
Vhss minga came per i to o per
i sd dent: Non essere came o cic-
cia per 1 suoi denti. Mhtt sit la
came: Metter la carne al foco.
«. L'h pussee la gidnta che la ear^
ne » : « Costa piti il giunco che la
carne. Came morta: Came morta.
(Pr.) La came attacch a Voss Vh
la pussee honna: Carne accanto al-
Posso e terra accanto al sasso.
« Shmm^ tutti.de came » : « Siamo
tutti di carne ». Tra carne e 6n-
gia mai de mezz: Tra e^me e
ugna nessun ci pugna.
— Carn&scia, Carnaccia. « Lh
ghe pia^ la verdura ; a la eama-
seia ghe ne dd nagott » : « A lui
place la verdura, la came non gli
si confk».
— Gaminna ( T. fane. ). « Man-
gia la pappa, che te daroo la ear-
ninna » : « Mangia la pappa, cari-
no, che ti darb un poco di ciccia ».
— Camee, Camiera. Pien el
camee: La carniera plena.
— CarxLUSC (Ci5 che resta di
carnoso attaccato alle pelli da oon-
cia), Carniccio.
— CarniYdr (P. N.), Camivoro.
« M gatt I'h 6n animal camivor,
ma nun V emm obligaa a mangia
anea el pan » : « Idem. ».
Camella (Specie di fungo), Lin-
gua.
Carneyal, Camevale. Fd el car-
neval: Fare il camevale. Avhgh
parhcc carnevai sui spall : Aver di
molti carnevali addosso.
(1) Pr. fiorent.: Came tirante fa buon
fante.
CAR
101 —
CAR
— CameTaldn, Cameyalone am-
brosiana (1).
GarblMt (Frutto deUa caratonia),
Carruba.
Oarobbl (Piazzale dove sbocca-
no parQcohie vie), Crociocbio. |j
(La trivella maBsima del bottaio)
Cantera.
Garoccae e Oaroocia con tutti
i derivati (Volg. Ant.). Vedi Car-
rozzee e Carrozza.
Oarau (II flf^Uo piii amato, il
prediletto in famiglia o dalla mam-
ma), n beniamino. El earcRU de
la mamma: II cucco.
Car6g]ia. Carogna. « La vostra
tnulia 1* k ona carogna , ehe la vit
ItUVa piagh^mlA Tostra mula h
una carogna tutta piagbe e gui-
dalescbi ». « Quella carogna els'e
pientaa e d voreva pu andd, ni i-
nane , ne indree » : « Quella caro-
§na b'^ piantato e non vuol piii an-
ar n^ avanti n^ addietro ».
— Carognitta (2), Carognuola.
Hi Te me paret &na oHla carognet-
ta, eon quel td mor6s » : « Tu m'M
troppo aeUa caoherosa con quel
tuo damo ». Ona earogneUa d'dna
tosa ehe la ghe vc&ur ben a nissun:
Una carognuola di fanoiuUa. ebe
non s'attaccaad aIcuno.«^ndemm,
mangia, f<k minga la carognetta » :
« Via, man^ ; non mi fare la ler-
nia », « I^ma I' era dma gran la~
vorad4hu, ma ad^ la s'e htUUida
a fd la earognetta » : « Prima era
una gran lavoratora, ma adesso,
b'^ buttata a fare la carogna ».
Oarallnna (Gioco al bigliardo),
Carolina.
CaroliBn (P. N.), Carolina (No>
me proprio di donna).
CutomU ( Specie di torneo dei
nostri tempi), Carosello. | Vedi
anche €Ho9ira.
Cardttola, Carota. Seller e cor-
rdttol : SMano e carote. | (Panza-
na)« T\ te me inventet 6na carbt^
tola » : « Tu mi pianti una carota »
(1) A Pirenza o*i iaveee il camevaHno^
per Indieare 1« AiBzioni r«ltgfM« a oai
tnggoao donne galaail e paini per dllet-
to e poBipa.
<S) Credo Impoeslbile il dire in qnante
oeeaslniil e per quantl motlvi dWeref , a
MDajio, sf tui dal popolo dar della caro^
aneUa a doane e a racatzi. D6 varil eeem-
piL
Sta H qttoH tutt el aanto (^ a ea-
8cih earoUol: Perdere tutta la Ban-
ta giomata a far cianoe.
Carozsa, Carrozza. MUt 8u car-
rozza: Metter su carrozza. Anddb
in — : Andar in — . Dism^tt de <e-
gn\ carrozza: Smetter carrozza.
Sddr de carrozza: Signore da car-
rozza. — M. d. d.: Andit in car-
rozza col timdn dedree: Andar in
baroa. Tirh la carrozza c6nt i bti-
seeeh (Appr.) : Tirar I'anima coi
denti o tener carrozza e star vi-:
vere a Bteccbetto. Tc^u 6n viorin
per 6na carrozza: Pigliar lucciole
per lanteme. (Pr.) Se po minga
andct in paradis in carrozza: In
paradise non ci si ya in carrozza.
— Garozzada, Carrozzata. Ona
carrozz€tda de gent: Una carroz-
zata di gente.
— Carozziibll (di strada), Car-
rozzabile.
— Carozzin, Carrozzino.
— Oarozzdn, Carrozzone.
— Carozz4tta, Carrozzella. Car-
rozzina, Carrozzuocia.
— Carozzee, Carrozziere.
Carpan^U (Sorta d'albero), Car-
pinello.
— Ciurpen, Carpine. La grbtta
di carpen: La grotta dei carpini.
(Sorta di pesce) Carpione.
CarpUi-rplaa, Velarsi. JEl fregg
el fdk carpia anca Vfuie: Colfred*
do intense si vela anche Taceto.
« Me sdnt sentii a carpid d san-
g*u » : « Mi sentii a far un tuffo 11
sangue o a rimescolare. »
— ^ Garpiadiira, Velo.
Carpionii-pionaa-onazs ( Acoon-
ciare con aceto certe vivande),
Accarpionare e Carpionare. I (In-
freddarsi) « 86nt carpionaa bell e
ben » : « Ho preso una bella im-
beccata ! »
Garpdgn, Pottinicoio. « Inveee
d*&na menaa fee faa dn carpogn »:
« luTece d'una nmendatura m' M
fatto cost! un pottiniccio ». | £e-
moUtzz carpogn : Radice Btopi>o8a.
I « L*l tutt carpogn in faceia » :
« £ tutto tarmato in viso. »
— Carpogntot. ^A furia de
poncignallaf sta camisa, Vh car-
pognenta » : « Camicia rappicci-
cottata. »
— Garpognadiira (Come Car-
pogn nel primo signiflcato), Pot^
tiniccio.
CAR
— 102 —
CAR
— Carpognln (Tannaticcio),But-
terato.
— Carpogn6n, Butterataccio.
Garsenza (Grande confetto di
varie forme e qualit?^), Crescen-
za (1), Stiacciata. La earsenza del
primm di de Vann: La focaccia
ael capo d'anno. (Fig.) « Me sdnt
settaa s^il cappell e Voo faa dir-
Tentdi 6na earsensa o 6n carsertr-
zin: Vedi Garsenzin. |i (Specie di
cacio) Carsensna de Leeeh: Strac-
chino. jl La carsema di avi: II
faro deile api.
— Garsenzin, Stiacciatiua. «JEl
s'h settaa sul cappell el n*d, faa 6n
carsenzin » : « Si pose a sedere sul
cappello e ne fece una stiaccia-
tina».
— Carsenzdnna, Grande stiac-
ciata.
Oarta, Carta. — Manea, eolora-
da, per scriv, de involg: Carta
bianca colorata, da scnvere, da
far pacchi. Carta sugant o absor-
bent : Carta su^a. — de dishgn, de
musica, de lueida: Carta aa di-
segno, da musica, da lucidare.
Carta de tapezzee, carta pegora,
stamegtia: — da tappezziere, car-
tapecora, da impannata. Carta la-
Toradtty oollada, de filtra: Carta
lavorata, bollata, da iiltrare, ecc.
M. d. a. : Avhgh carta bianca :
Avere carta bianca. Carta canta
e vilan dorma : Carta cantdi e vil-
lan dorme. Opp. Quel ch* h scritto
iion si stringe. | (Alia trattoria)
Disna a la carta : Pranzare alia — .
II (Documenti) Carta de sieurhzza :
Attestato di bona oondotta, Carta
de sicurezza. Fdi ved^ i sd cart:
Mostrare gli attestati. *<D(Buggia
mai i cart di alter » : « Non dar oo-
chio alle carte altrui ». « Goo 6na
carta che canta » : « Ho una carta
che canta ». « HI contratt V h in
carta bollada e registraa » : « II
contratto 6 bollato e registrator.
I (Per giocare) / cart : Le carte.
On mazz de cart: Un mazzo di
carte. Dafceura i — ; Distribuir
le carte. Me^cidt, i cart: Mesco-
(1) Anche a Fir. oggid) si conoflce la
ereficenxa : cacio lombardo e la crescenza :
specie di panettone. Ma nel linguaggio co-
mune ha altri sens! : vestitd a crescen-
ta^ ecc.
larfe o scozzare — . (Fig.) Giuga
tutt coss sii 6na carta : Giocar una
carta o tutto su una carta. Tegn\
su i so cart: Non farsi scorgere.
Mudass i cart: Voltarsi gli eventi.
I (Valori) Carta monead: Carta
moneta.« Gh*h pk d'argent, n6 gira
che carta » : « Non c'fe pift. argento ;
ciroola soltanto il biglietto ». | Ona
carta de giigg : Carta di agni o di
spilli.
— Cartee, Cartolaio. « Va gid
dal cartee a compramm 6n boget-
tin de incoster » : « Va gift alia car-
toleria e compera un barkttolo di
inchiostro ».
— Cart^ll, CarteUo. « Gh^^ fieu-
ra el cartell per fitta via i so stana » :
« C'^ rappigionarsi ». Cantante de
carthll: (Jantante di cartello.
— Cart^Ua, Cartella. Gartella de
rendita : Cartella di credit© verso
lo Stato. I (Di scolari) La cartella
per andh a scdla: La cartella, n
cartolare de'libri e dei doveri.
(Delia tombola) Cartella.
— GarteUamm (delPoeuv).
— Cartelldn, Cartellone. M car-
tellon de la Scala: II cartellone
della Scala. (Delia tombola) II
cartellone.
— Gartera, Cartiera. Cartera a
vapdr : Cartiera a vapore (Moglie
del Cartee) Cartolaia.
— Gartinna. « M par 6na car-
tinnade Paris yn «PaTe il figurino
delle mode )». | Ona cartinna de
g'ugg : Una cartina di agbi o di
spilli.
— Cartdn, Cartone. On carton
de semema de cavaler : Un cartone
di seme di bacbi. Omm de car-
ton: Idem.
— Gartonzin, Cartoncino.
Gamga (Coleottero dannoso alle
viti), Eruca.
Garuspi , Torsolo. ( Fanciullo
stento) Vedi Baspusc.
Gas o Gaso, Caso. « L^oo trovaa
per caso »: « L'ho incontrato per
caso ». « G' oo minga faa cos » :
« Non ci ho fatto caso ». « In tutt
i cos o in del cos di ea» » : « In
qgni caso o nel caso dei casi ».
Vhss in cas de fit o de dl: Esser
al caso di fare o di dire. A ects
pensaa : A caso pensato. Pensata-
mente. « Te see 6n gran cas o
cetsetty^: Vedi Cashtt, Anddt tnal,
in ghner f numer e cas: Andar
CAS
— 103 —
CAS
male in genere, numero e oaso.
« Caso mau.. » : « Idem ».
— Casett, Casetto.
Gasa. Vedi Od. (Casa, da gente
civile, in osni oaso).
— Gasament (Gruppo di case),
Casamento. « Qfuii ehe se fd, (tdhs
in tutH easameniy^i « Oggi si fanno
casfunenti non case ».
Casaoca, Casacoa. Voltit ectscte-
ea: Voltar casacca.
— CasaccUn, Giubettlno.
CasalbnttiLn (Nome di borgo),
Casalbuttano. V. Ff. : Andh a Va-
•dtbuUan (in dis.): Essere appio-
eato.
Cascli-seaa (Civ. tranne ehe in
qnelle frasi anche popolari), « N6
ghe ea$ea 6n bdr » : « Non gli oa-
Bca nn soldo ». Oeuv easeaa: Uova
affoeate ( Aff.) « Sont eaaeada (AS,)
(Vedi BorUi gib) e me sdnt feuUt
mal » : « Sono oaduta e iui son
fatta male ».
— Oascada, Cascata. £m enueor-
da del Niagara: La cascata del
Niagara. | (Delia oaasetta dei coo-
ofai) Copeitone di parata. | (Di
cortinaggi) Finimenti.
— Casoamm (Bifiuto di seta la-
vorata), Caseami.
— Cascamort, Casoamorto. Fh
el easeatnort: fare il casoamorto.
Oafldi (Elmodapompiere) (P. N.),
Caschetto.
CaaeUk^-8Ciaa-Beia88.Caociare (1),
Stimolare, Fiocare, Mettere, ecc,
ZAi el eitseia tutt quHl ehe one eh-
pUa in del eantdn » : « Egli noca in
un oantucoio tutto quefio obe gli
vien tra mano ». « Ctueid dent on
eiod .' Ficoar nn cbiodo in... Cor-
seid /<Bura: Soiicoiare. « Xit el se
eiueta dwertutt » : « Lui si eacoia
dappMBrtutto ». CaseiitgU^ Ingoiare.
Caeeiti 9u: Garrire, Bampo^are.
Ceueid via : Scaeoiare. Casctass in
del eoo dn'idea, 6n* agnada: Cao-
ciarsi o ficcarsi una oosa o una
fiaima in testa. (Di faoco) « Std
eeiUdin el eaeeia tropp » : « Questo
sealdino rende troppo». (Di alberi)
« III phrHeh el eomtneia a easeid » :
<c n peeco germoglia ». (Affliggersi)
« me'i caseiaa tanl ehe Vdk finii a
(1) La signifleasione a lotrga haae del
eaeeimre flor. « : amdare a eaccieu SI veda
cone in dla]«tto li preitf a nnmerose Ta-
rlaslonl.
mori Hatch » : « Tanto si aooorb,
ohe fini ool morir tisioo ». « Ma
dove diavol el s'h ctiseiaa 8t6 bene-
dhtt fi(Bu # » : « Ma dove diamine
s^fe fiocato, questo benedetto ra-
gazzo?». Cascidt hall: Sballarle.
(In sense innooente) « Shmm staa
Id a easeid ball iuita sira » : « Sia-
mo stati 1^ a disooiTcre o a ciar-
lare o a cianciaretutta sera»(Nel
sense dato dal Cherub, ma ora in
disuse) Fare parolette amoroso.
Caseiit f<Bura dna spanna d*o&uee
o d'oee: Vedi Oee, Oeuoid fcRura
i vaeeh : Mandar le muoche a pa-
score.
— Gasdaball (Chi dh a inten-
dere cose non vere), Carotaio,
Sballone.
— Gasclaciod, Casdacuni, Ga-
sdastaccliett , Gasclavid (Vane
specie di ferri ohe servono a ad-
dentrar chiodi, ounei o bullette
nellegno), Caociatoio^ Cacciaviti.
— Casciada, Cacciata (I). La
easeiada de Vann : La messe del-
Tannata. La eeueiada di piant:
II germogliare degli alberi. | « Sta
caraMnna Vh de gran casciada; la
lira a mila e dusent » : « Questa
oarabina ha una gran portata ; co-
glie a mille e dugento metri ».
— Gascin (Chi guida i bracohi
ad appostar la preda), Braochiere.
Gascmlr (Panno assai fine), Ca-
soimiro.
Gason6 (D. Fr.) (Fazzoletto da
coUo), Ciarpa.
Gasee (Contadino ohe fa cacio
e burro nolle tenute del basso mi-
lanese), Cassinaio.
— GaMra (La stanza dove si col-
looano le forme del oaoio lodigia-
no nolle oascine), Caciaia.
Gaseg^plaa (Complesso di case
formanti gruppo isolate), Caseg-
giato. « iMf dove dn faa sii guell
gran easeggiaa » : « Lli, dove nan-
no eretto quel grande oaseggiato. »
(V. riprov.) Casamento.
Gasell^ CaseUa. (Stanza dove i
maoellai ammazzavano le bestie
(1) Cacciata in Flor. non ha neuuno dei
signif. milanesi. Oltre al tenso storico:
la cacciata del duca d'Atene, degli Uber^
tij ere J ha qaello derivanle da caccia e
lo si a«a nella frase : una cacciata (meglio
levata o eavaia) di sangue ; o per ocni-
stone quahmqi*e.
CA»
104-^
CAS
prima ohe ci foese il macello pub-
mico e dove ora tengono le loro
oarni). Cella. | (Casa di guardia
sulle ferrovie) Casella.
Gas^^Ua, Casella. [Seomparti-
mento) Ija casella de la posta : La
casella delle lettei*e.
Cas^rma, Caserma. Toma in
easerma a Vora de VappUl: Tor-
nare in caserma aU'ora dell'ap-
peUo. « El par de vess in d'ona
caserma » (per V odor di pipa) :
« Pare una carbonaia ! »
— Casermagg. (Ogni spettanza
di caserma). loggett de casermagg:
Gli oggetti, i mobili delle caserme.
— Casermer, Casermiere. (Cu-
stode della caserma).
Casin, Casino. JEt casin di no-
Ml (a MilancK in dis.): II casino
Borghese (a Firenze). ) (La palla
piti piccola nel gioco di bigliardo)
Pallino. ] (Edifioio dove stanno i
gabellieri) Gabbellino, Casina, Uf-
cio daziario. | CaHn de campor-
gna: Villino.
Casina. Vedi sotto Casa e Ca,
Casdn , Casone (1) , Cascina.
(Stanze della oasoina formate).
« On cason el g* dt generalment
einq'u stanz »: « rTella cascina cin-
que stanze occorrono alia fabbri-
cazione del cacio ». Vedi Cas4ra.
Casdtt, Casotto (2). Casott del
can: Casotto del cane. || Pod^
fass vedi in d'6n casott: Essere
un fenbmeno curioso | (Per uc-
ceUare) Capanno.
Gaspl, Pificiatura del Tino. El
easpi V h ddlss: II mosto h dolce.
(Per ogni volta) « ler col rn^ tore
oo fda vott caspi » : « leri diedi
otto strette di torcbio ».
— Clispiii, Ammostare. C&spita!
(Esclainaz. di maraviglia o d/ im-
pazienza).
Cassa, Cassa. Caseaforta: Cas-
sa forte. Amm,anch de cassa: Vuo-
to o difialoo di cassa. Andd. a la
cassa a scoeud: Andar a risouotere
alia cassa. lAher de cassa: Libro
(i> Casone e casa molto gi«nd«, ma non
heila. Cascina che rende piu dappresso il
nostra Cason e per6 tutto il oomplesso del
fiibbricato nella tennta con alloggi e stal-
le. Cason mil. e invece soltanto 11 com-
plesito delle stanze, dove si fabbricano e
si tenpono caci, burro e ricotte, eco.
* (2> Casotto in Fior. corrisponde alia no-
stra Garetta.
di cassa. 0 Cassa de mart: Cassa
da morto. Ona cassa de liber : U-
na cassa di libri. [ (Stampatori)
Bassa cassa: Cassa delle minu-
scole. (Speciale ad altri oggetti)
Cassa aipagn sporeh: — de panni
sudioi. — de Vorologg: — dell^o-
riolo. -— de Vaxiqua: — delPacqua.
— d*6n pastizz: Crostata. — del
pianofort: — del pianoforte — de
Voce: Vedi Oce, | (Stabilimenti
Eubblioi) La Cassa ae risparmi :
la Cassa di risparmio. — de pre-
videnza: — di previdenza. — di
deposit e prhstiU: Cassa di depo-
sit e prestiti. Cassa de incorag-
giamsnt, arti e eomm^rcio: Cassa
di inooraggiamento alle arti e al
commeroio. M. d. d. : Andii via
in d'6n baull e tomit in d'dna
cassa: Vedi BauU. Avh nanea per
la cassa: Non passare neppur per
la contracassa (1) o imischiarsi
d'una cosa. Batt cassa: Doman-
dar denari. P. E.: « Tutt i mo-
ment I'h cAt a bati cassa » : « Tutti
1 moment! h qui a chiedermi o a
spillar quattnni. » Batt la gran
cassa (Farsi la r6clame): Battere
la gran dassa.
— Gassetta, Cassetta. La eas"
setta del sal : L'alberello. Cassina
del sale. Vedi anche Biissola o
Bitssera. La eassetta di elemdsin:
La cassetta delle elemosine. (De-
gli impresari) « Mi guardi minga
a Varte, mi guardi alia eassetta » :
« lo non bado alFarte, io bado
alia cassette ». Ceusetta per spu-
daghdent: Sputacohiera. Cassetta
del fcBugh: Cassettina. Cassetta
de la gabbia di usH : Cassettina
del panico. Cassetta del barom^tta :
Cassetta del merciaiolo. Passetta
del decrotiBur: Cassetta del lu-
strascarpe. | Cassett defidr: (sen-
so proprio) : Cassette da nori ;
(senso ng.) Piedoni. Cassetta de la
l^na: Portalegna.
— Cassett, Cassette (2), Casset-
ta. / cassett del citmo: Le casset-
te del cassettone. | (Sedile del coc-
(1) La frase h quasi simile ; ma non peu'^
sare per la contracassa... d^ cordoni in
flor. vuol dire invece : non pensare mmi-
mdmente a una cosa.
(2) 11 cass^to florentino corrisponde al
nostro cassettin come il cassettone al nostro
cumd.
CAS
105 —
CAS
ohiere) Cassetta. « El sia ben a ecu-
sett » : « Sta bene a cassetta y*. El
eauett del tavolin : 11 cassette del
tavolino.
— Cassettiii. Cassettino. <nElten
i danee in d'on eassettin della cif-
fonira » : « Tiene i quattrini nel ,
o in un cassettino dello stipo ».
— Cassettdn, Cassettone, Cas-
setta. I ( Scompartimenti nel sof-
litto a paleo) Oassettoni.
— Cassto, Cassiere. El casser
de la Banea NaeUmal: II cassie-
re della Banca N.
— CBMBdn, Cassone. Pfhdica del
easean: I^redica del cassone.
— Casaabanch, Cassapanca.
— CasBaribn (Tribunale supre-
mo}, Cassazione. La Cort de Cas-
9az%an: La Corte dl Cassazione.
Cawrta, Cassia. Ctusia in eanna :
Cassia in canna o in bastoni. Cos-
sia e tamarind: Cassm e tama-
rindo.
fiamrtnua, Casoina (1), Casolare,
Casale. « Intamo a Milan gh*h tan-
U eassinn, dove se fit nd la for-
maggia » : « Intomo a Milano ci
sono molte oascine dove non si
£abbrioa il oaoio».
— OaMtnagg (Aggregate di ca-
scine). Casoinali.
Castan, Castagno. Lkgn, earbdn
de — .• Legno, carbone di — . Co-
lor eastan: Colore oastagnino.
— Cagtanftll, Castagnolo.
— Cawtaull, Castagneto.
- — Castigna* Castagna. Oiut^gn
phst: Marroni o Castagne seccne.
— a Uss: Suooiole , Ballotte. — a
rott: Bmciate o Frngiate. GtMth-
Sna d' India o amara: Castagna
'India. Seannitieasteffn: Castraiv
le. H. d. d. : Doprh la seiampa del
aaU per HrA fasura i easiegn de
la bwmis : Carar le castagne dal
faoeo oolla zampa del gatto. | (Fo-
eo artafieiale) Oastagnola.
— Castagnitt , Castagnette e
Nacchere.
— Casfcegnatt, Castagnacciaio.
— CastogncMixa, Piccola casta-
gna. I (Fnoeo artifiziato) Casta-
gnola.
(I) A PirenM si legge Catdne sol fron-
tisplsio d«Ue botteghe dove •! vende latte,
borro, si«ro, ece. C^e la paMMggiata alle
CMdne;
OasteUtt, Castelletto. OasteUeU
de cartee : Castelletto da cartolaio.
— del lottiroeu: Registro del bot-
teghino. — del ligaddr de liber: —
del legatore.
Castellliia, Castellina (al gioco
delle noci).
CastW^ Castello. El eastell de
Tress: II castello di Trezzo. Trd,
in castello : Empir il buzzo (Volg.).
CastH in aria: Castelli in aria
(II midollo del oocomero o angu-
ria) il grumolo. El eastell de Voro-
^ffff' CarteUa. El aistell d*&n mo-
ron (ossatura delle rame) : H pal-
eo d'un gelso. (Pr.) Casthi, aquU,
e leon ghe n'h per tutt i canton r
Vedi Aquila.
GastigJi-lgaa-lgaBB. Castigare.
Oastigit 6njlceu : Castigare un ra-
gazzo. Gastigdb iri la goUt : Tener
a stecchetto. Castigii la borsa : Ca-
stigare la borsa.
— Caatlgatnatt, Casti^matti.
— Castigh, Castigo. MHt in eo-.
stigh : Mettere in castigo. Vess 6n
castigh de Dio ! : Essere un ga-
stigo di Dio ! Legnad ehe pareven
castigh de Dio ! : Legnate che pa-
revano gastighi di Dio.
Castitaai Castit^. Fa v6t de ea-
sUtaa : f^ar vote di castit^. Al dl
d*inc€RU la easiUaa' Vi in pocch
on6r : Al giorno d' oggi la castit^l
non h apprezzata.
Castdr, Castoro. Capphll de ca-
stor (in disuso): Cappello di ca-
storo.
Ca8tr&-8traa, Castrare. — dn
can, 6n eatall, 6n vitell : Castrare
un cane, un cavallo, un manzo.
— 6n pollster : Accapponarlo. —
6n porseiU : Sanarlo. Castrit i ca^
stegn : Castrare le castagne. Castra
dn liber (dalla Vensura) Castrar
un libro o m.eglio una commedia.
CoteUtt de ectstraa : Costcjette di
castrate.
Gastradinna. N. fr. : « Dagh 6na
castradinna » ; « Dagli una piccola
castratura ».
Catacomba (P. N.). Catacomba.
icEl stit in d* ona ea che la par
dna — » : « Abita in certe stanze
che sembrano catacombe ».'
CatafJalCb* Catafalcq. « El cata-
faleh in giesa Vera trwtgnifich-»:.
« n catafaico in chiesa era ma-,
gniiico ». ^El g* il in t^ta on car-
iafaleh d'on eappelUn eh' el par
CAT
— 106
CAT
6na t6r » : « Porta una tuba che
sembra una torre^.
Catalett, Cataletto e Bara. « L'h
la distis sul catalett y^ : « £ 1^ Bulla
bara ». Spuzzh de catalett : Puzzar
di — .
Catalosrk, Porre a catalogo.
« G'oo daa de catalogh tutt quit
faseiciH » : « Gli ho dato da porre a
catalogo tutti que' fascicoli ».
— CatklO|rli* Catalogo. Misa a
caialogh: Messo a catalogo. .
Catan&l (P. N.) (Roba che in-
combra), Catanicohio (Pistoia) (1)^
Oatratreppola, Ciarpe. Tceu su qui
catanai e porti sul soree » : « Rac-
cogli quelle ciarpe e portale in
aomtta ».
Cataplasma (P. N. D. GrX Ca-
taplasma (2) Impiastro. « M g'h
mi88 sii 6n cataputsma e V h guor-
rii^i Hi. Con un empiastro h gua-
rito. »
Cataratta , Cateratta. « (?' an
faa Voperazidn de la cataratta ai
oee » : « Gli tecero la operazione
della cateratta. »
Catastrln, Catasto. Catastrin een-
miari: Attestato del catasto.
Catatomba (P.N.) per Catatom-
ba. Vedi Oatacomba,
Catatdppia, Catapecchia. « A'l
Mdi in d'Sna eatatoppia, ednt i seal
de Ihgn e la lobbia » : « Dimora in
una catapecchia colle scale e la
ringhiera di legno ».
Catedra» Cattedra. « O'hn daa
la eatedra de geograiia e storia » :
•« Gli han data la cattedra di geo-
grafia e storia ». Montii in catte-
dra: Montare in cattedra.
CatedrU ( P. N. ) , Cattedrale.
Jja nostra — : II Duomo. Vedi
ddmm.
Caterinett (Lamiggine di certe
piante), Pappi.
Cater^nna (Nome di donna), Ca-
terina. (I*r.) Santa Caterinna por-
ta el sacch de la farinna: Per
■santa Caterina la neve alia colli-
na. Santa Caterinna de la rosuda :
Ospizio de' gettatelli.
— Caterinm. N. fr.: La sura
(i) Dice tutt* altra cosa. n cataniccTiio a
PiBtoia non e altro che un bastone corto
« grosso.
(2) Cataplcuma, in toscana, slgniflca an-
che : pertcma veechia^ vtggiota, makOiceia.
Caterinin di eostaUsur (La Morte
personificata) : La Secca.
Catlv, CattiTO. JFd el eativ (di
bambino): Esser oattivo. dttiv
c6me la pesta: Esser una peste.
C6nt i bonn o ednt i citHv : Colle
buone o colle brusche. « Minga
eativ o minga mal std vin^t^:
« Queeto vinetto non h catdvo >.
(Pr.) / h6n sbffrin per i chtiv (Ap-
pross.) : All'ummo son furbi i buo-
ni e son minchioni i cattivi.
— Catlyasc-Catlyon, Cattivao-
cio.
— Oatiyerla, Cattiveria.
Catdppia, Catorbia (1), Gasu-
pola. « L'an miss in catoppia o
%n caidi »: « L' hanno ficcaxo in
catorbia ». « Ul stdt in d*6na ea-
toj9pia a quint pian » : « St& in iin
misero abituro a quinto piano ».
Catramonacia (D. G.) voce in-
certa, che significa una tal quale
indisposizione dell'anima e del
corpo y Malumore. « Jneceu a' €>o
adoss la catramonacia )> : « Oggi
son mezzo e mezzo 0pp. Ho la
zinghinaia « Jxtssa prtmma che
me passa 6n poo sta eatram,onar~
eia » : « Lascia che mi passi que-
sto malessere, questo. malumore,
le patume ». Homp la — : Rom-
pere la malia.
Cattl Vedi Gaspita.
Catta! Cattadeddina. (Volg.).
Catta, Colta. Insalaia de pritn-
m,a catta : Insalata di prima colta.
Cattlk-ttaa, Cogliere. Oatt&fo&u-
ra : Trascegliere. P. E. : « Oo eat-
Trasceglif
lo e il bono. | (Rinyenire)«^9ula-
roo mi, in la folia, a cattdtt fceu-
ra»:^ Andr5 io nella folia, a rin->
tracciarlo ». | Cattd rds, figh, i
galhtt: Cogliere rose, fichi; sfra-
scare i bozzoli e sbozzolare. ) Gair-
tit sit: Tocoame. Dd via d% catta
sii : Minacciar altri e toocame.
(Raccogliere) Ga4tii sit i m&ee: Rac-
cattar cioche. Gatttt vun in sui
<Buv : Coelier in flagrante. « Lie tutt
de cattdt .'^^ : « E in coglia (2), £ tut-
(1) Catorbia e voce ohe si ode anche &
Fir. ma chesignificasoltanto carcere. An-
che Catoppia milanese ha altro tigniflcato
come dairesempio.
(8) Ho messo questa frase perche quel
CAT
— 107 —
CAV
to da godere». Magidstrinna €t-
phnna eattada (Grido di venditori
smbiilanti): Fraeole appena oolte.
VaUeVa ectUa: Indovinalo grillo.
— Cattadlnna. N. fT.i^Dagh
&na eattadinna a quii figh » : « Co-
gli quattro iichi)».
Cattabr6ga, Compagnia. «^fe-
gnuu el Oiovann eon sda miee e
tuita la eattabrega » : « £2 venuto
il OioTanni con sua mogUe e tut-
ta la figliolansa ». | (Confusione)
« E sueeks 6na eattahreaa ehe te
»oo mtn^a <fl » : « Accadde iina ba-
bilonia indioibile».
GaUabtii, BolU bolU (Come eat-
tabrega nel secondo signiiicato).
— <»ttaflgli (Pertica eon bosso-
letto), Brocca.
CaUdlega jVc4g.). Vedi Cattoli-
ea. Viva nella frase : BdU la eat-
toUga (Volg.): Frecciare.
Cattolica (Di chlesa e di reli-
gione), Cattolica.
— Cattolich {V, N.), CattoUoo.
CattoUeh apostmiehe roman: Idem.
^ C&OBa e Ca58a, Causa. « 2>'^ ataa
lii la eaosa de la mia ramnna » :
« Per cagion sua fui rovinato ».
!>& eaota mnta a vun : Dar causa
vinta a uuo. || (Lite) Fit eadsa:
Intentar lite. Avocatt di eadspers:
Awocato de' miei stivali o delle
cause xierse. Con cognizion de — :
Idem. Cadsa pia: Causa pia.
drat, Cauto. Bigogna andh eaut
in eerU robb: In ceite cose ci vuol
oautela. f (Peguo) <Lk se n*6l g*d
el edut in man el dd foeura na-
gott * : « Se non ha il pegno in ma-
no egli non snoooiola».
— Cavtii-utaa-utass, Assicu-
rarsi.
Cavli-aYaa-ayasB, Cavare. Ca-
va el eappiU: Leyarsi il cappello.
Caeh 6n dent: Leyarsi, Gayarsi
utt dente. « STenoduu eavaghfcBU-
ra nagoU » : « Kon gti s' h oayato
di sotto nulla >. Otwdghen: Ca-
yargtiene. « Se gh'en cava 6n bell
nient » : « Non se ne ricaya un yan-
taggio almondo ». | CaviiueHa: Sga-
bellarsela. Cavitssela eon diserita
infamia: Cayarsela eon disereta
infamia o pulito. Ca/easeela e&nt
eooUa ritponde in certo modo al cattd: oo-
^Tere ed knche perohe ehi fix la eogUa me-
iMk. pr«elsam«nte che df lai t\ pentl es-
••rt Iwtt deeofttt
6n eompliment: Passarsene con
un complimento. Cavit la mdr-
sehera: Leyarsi la maschera. | (Dei
setaioli) Accavigliare. (Pr.) Oavaa
el dent eeesaa ei dolor : Cavato il
dente cessato il duolo.
— Oay, Cayo, Canale. M eav
MarSeeh: II oanaJe Marocco. ( Agg.)
«.JEl par pien ma de denter ¥e
eav » : « Sembra colmo e dentro ^
cayo ».
— Caya, Caya. Cava de fer, de
de diamantf de zolfo, eee. : Caya e
miniera di ferro, di diamanti, di
zolfo. Cava de sabbia: Cava di
sabbia. IHam>(imt de cava veggia :
Diamante di caya yeochia. | (Di
cayallo) Conche. | (Delia soarpa)
Fiosso.
— Cayamaec. Smaccbiatore.
— CaTab6B<non. Vedi Tirabd^
seion.
— Cayada, Cayata. Mhlt 6n ter-
ren in eavada : Metter un podere
in rendita. \ (Musica) Ona beUa ca-
vada de voa : Una bella cayata di
yoce. II (Scberma) Cayata.
— Cayadinna, Cayatina. La ea-
vadinna de la prima donna : Idem.
I M s'h salvaa eont 6na eavadinr-
na graziosisHma » ; « Si salyb con
uno scappayia di spirito*.
— Cayad6za (Tayola su cui sta
il renaiolo a oayar sabbia).
Cayagn, Cayagno (1), Canestro
e Canestra e Paniere. On eavagn
de CBuv : Un paniere di oya. Al
eavagn gh'h andaa grid el euu: Al
canestro h cascato il fondo o %^h
sfondato. M. d. d. : Fase torn per
dove eominda i eavagn : Farsi pi-
gliar pel sedere.
— Oayagna. Ona gran eavttgna
d'uga : Una zana ricolma d' uya.
M. d. d. : Vantet eavagna eh' el
manieh Vh rott (Appross.^: Lodati
cesto obe il manico bai oello.
— CayagniBii, Canestrino, Bi-
gnolo. Cavezzh i eb ceuv in del ea-
vaaneeu : Accomodare o arsi Foya
nel panierino. aj/d faa 6n ceuv
fwara del eava>gneeu » : « Ei yuol
morire».
(1) Caicagno 'ft Fireme d sinonimo dt
Cestotie. A Pistola ^ cssfa per fieno e poUi.
II nottro eavagn col doe ooperchi di qua
e di lit del manico, non lo si vede quasi
pnnto a Firenze, nello stesso modo che a
noi era ignota la bignola. La parola p1^
ooomne k eeaUu
CAV
108 —
CAV
Cavalaria (Volg.). Vedi Caval-
leria e derivati.
Cavalck, Cavaloare. Jj'impara
a eavaleci : Impara a cayaleare o a
montar a oavallo. Cavaleit a s'een-
na biotta o a sehenna nuda: Ca-
valcar a bisdosso.
Cayall, Cavallo. Oavall de tir,
de^siUa, a dopnio 'uso. de bar a
o de Btanga. de oarea: Cavallo da
tiro, da sella, da tiro e da sella,
da carro, da oarrettone, da bar-
caioli. Cavall de eorsa, de posta,
de truppa, ecc. : Cavallo da eorsa,
da posta, da truppa. Andd, o monr-
td, a eavall: Montar a cavallo e
oavalcare. Afhdh sul eatcUl de son
Franeesch : Andare sul cavaUo di
san Francesco. Avigh de ^nan 6n
eavall: Condnrre a mano un oa-
vallo. Avhghen de fit UU ai eavai :
Aveme da far letto ai cavalli.
Cred de vhss a eavall e vhga nanea
a ph: Naufragare in porto. De-
»nwntit de eavall : Scendere da — .
Di «i( sproposit de eavall: Dire
spropositi da — . Fit bdlgir de ca-
vaU : Far errori, cose, da cavallo.
Fd, el eavall matt : Correre la ca-
vallina. Fiver o puraant de ea-
vall: Febbre, purga da — . Jfae-
strh i eavai: Ammaestrare i ca-
valli. Matt come 6n eavall: Matto
come un cavallo. Matt per i ea-
vai: Cavallaio. Mitt la bria o
la sella al eavall: Imbrigliare o
insellare il cavallo. iVd vesa iU a
pi ni a eavall: Non essere n^ a
piedi n^ a cavallo. Ongia de ea-
vall: Zoccolo di — , On rozz d'6n
eavall: Una rozza, una brenna.
Vis% el eavall del GhinUla : Esser
Vasino o il cavallo del Gk>nnella.
Vlsi eavall de Gioeehin (in dis.).
Vedi Gioehin lAlle corse) M car-
vail preferii : II cavallo preferito.
De la part di eavai (In carrozza) :
Idem. VlsB el «d eavall de batta-
glia: Essere il suo — di batta-
glia. (M. aw.) A ea/oall: A ca-
vallo. Geredt Vasen e vistegh a ea-
vall: Cercar Tasino ed esserci
sopra. Stit a eavall al fbas : Star
a cavallo del fosso. « "Finalment
adia* me par de viss a eavall » :
« Finahnente ora mi par proprio
d'essere a cavallo ». vhfa semper
a eavall al foRugh : Essere un co-
vacenere. « <7om« el stit ben a cor-
vall » : « Come sta bene a oaval-
lo. » I (Inforcatura) « 8H ealzdn m*i9h
strett de eavall » : « <^uesti calzoni
mi sono stretti all' inforcatura. »
voit») Gavall de ffi^o,: Idem. A
f(tr de eavaU: A ferro di cavallo.
(Pr.) GavaU de bonna boeea, b&nna
reussida: Buon cavallo non deve
aver bocca tropjpo gentile. Ghi no
pd batt el cavctU baU la sella: Chi
non pu6 bastonar il cavallo ba-
stona la sella. Jn muncama de
eavai se fa trottdt i asen : In man-
oanza di cavalli gli^asini trottano.
I/oec del padr&n Vingrassa el cct^
vaU : L' occhio del padrone in-
grassa il cavallo. N^oeedr zifold
se el eav€Ul rCol vcBur bev : (^uando
il bue non vuol bere gli 6 inutile
il fischiare. A eavall regakta n6
se guarda in boeea: A cavallo do-
nato non si guarda in bocca. IH-
volt el topieca anea el pit bdn eti-
vall: Casoa anche il cavallo ehe
ha pur quattro gambe.
— CayaUaat, Cavallaro. «cj& ve~
gnuu gid el cavalant » : « £ ve-
nuto il prooaooio ». | M eavallant
del talfuavol : Il cavallaro del ta-
le fittaiuolo.
— CayaUantlB, Garzone del ca-
vallaro.
— CayallarlBa, Cavallerizza.
— Cayaloadura, Cavaloatura.
« Per anddt su fin lit ghe vcsur
anea la spesa de la cavauxidura » :
« Per montare lassti oi vuol la
spesa della — ».
— Oayalcayla, Cavalcavia. HI
cavaleavia de porta Ghtova, eee. :
II cavalcavia di Porta Geneva.
— CayaUa. N. fr.: « Ginqu e dnqu
des la cavalla V h nostra » : « Qulk>
la mano, la vaooa h nostra ». (Fr.)
Qtiand la eavaUa la dev sopjMss
se ghe vit a mett el eiod propt m
sul pass. Vedi Giod: Chi ha arom-
persi il ooUo trova la strada al
Duio.
— Cayallatc, Cayallott, Cayal-
lin, Cayallon, Cavallacciaccio,Pu-
ledrotto.
— CayaU6n, Grosso cavallo. (A
bambini ) « Guarda el eavaldn » :
« Guarda il oavallo ». Giugit al ea-
valon: Giooare a cavalluccio.
— Cayaloada» Cavalcata. « An-
dhmm a fit 6na cavalettda » : « An-
CAV
— 109 —
CAV
dismo a far una — , passeggiata
a caYallo». I La eavaleada atori-
ea: La caTaicata storica.
— CSaiTBllett, Cayalletto. Lettin
9u% eavallett: Lettuccio &u pan-
chette o cavalletti. | (De'pittori)
davalletto. « Finalnienl el mh ri-
iratt Ve gib del eavallett » : « Final-
mente il mio ritratto ^ terminato ».
CaTaler, Cavaliere (1), Baco da
seta. « J «d eofoaler Tan al hoeeh,
i nth donnen aneamd » : « I suoi
bachi vanno alia fraaoa, i miei
donnono ancora la grossa ». Ser-
mema de eavaler : Seme di baohi.
« Se anea quegVann me va mal i
eavaler, sont a tirra » : « Se anobe
^uesfanno mi vanno male i baohi
lo son roTinato ».
Cavaletta, Cayalletta. Fit 6na
cavalletta: Fare una cayalletta.
« G' an faa la eavcUletta de no-
mind 6n alter al post ehe ghe
toeeava a Ih*: * Gli ^ stato f atta
la oavaUetta di nominarun altro
fd posto che doveya ayer lui ».
« Hi g'h faa la eavaUetta eon la
eantessa perchh el Vd sposada lii,
inveee » : « Gli diede la gambata ;
sposb lui la oontessa inyece del-
I'altro ».
Cayalier, Oayaliere. « L* an faa
eavaUer anea ^ik » : « L' ban fatto
cavaliere anche lui ». ( Per genti-
luomo)« I/h 6n vero cavalier » : « £
un vero cavaliere. Cavalier del
dent : Cavidiere del dente. (R. St.)
Cavalier servent: Cavalier serven-
te. « Stasira eh* el mefa^a lU de
eawUier gervente » : « Questa sera
la mi fEMcia lei da cavalier ser-
vente ».
— CaTalierln, Oiovine cavaliere.
— Cavalierman ( D. Fr. ) , Con
troppa disinvoltura.
Cayedagna, Capitagna.
CayMen. Vedi Cavezzal,
QtLYkSl, Capello. Cavei negher,
eastan,^ bi&na, ross: Capelli neri,
eastani, biondi, roseti. Bise, Hraa
ingarbiaa: Ripresi. spresi, aggro-
vi^ati. In eavH (cio^ senza oo-
prioapo) : In capelli. Tirh o tiroM
per i eavH: Tirare o tirarsi pe^
per
(1) In panato tl iis6 ferae anohe a Fi-
reiu« , Btgli •erittf chlamar cavaliere II
baeo da seta. 0«i cavaliere i tennto per
tatraltro.
capelli. Ona trezza de eavei: Una
treccia di — . Tengeg i eavei: Tin-
gersi i capelli. Avegh di aWari fin
desoravia di eavei: Aver laccende
fin sopra i capelli. « El g*h nanca
sfrigaa 6n eavell » : « Non gli torse
un capello ». Per i ctng'u ea/vei :
Per un capello, cio6 li li. P. E. :
Portalla feeura per i einq/u e€tvei:
Salvarsi per miracolo o Essere a
un capello di restarci. Bobb defh
drizzd in eoo i eavH: Cose da far
arricciare i capelli in capo. Portd
i eavH foRura di oee: P^rtare la
f route aita. Jvhgh puasee d^bit ehe
eavH: Avere piu cbiodi che peU
in capo. Mhttesi man indieavH:
Mettersi le mani ne' capelli. Vhu
senea eavei o in piazza: Essere
calvo. Strappass i eavei per la ralh-
bia: Strapparsi i capelli dalla rab-
bia. « Queu tutt bianch de cav^ » :
«I1 canapono.
Caytoiia, Cavema Ona v6a ehe
la par la vegna fceura da dna — .*
Voce che par che esca da una ca-
vema.
Cayteza, Cavezza. « MHtegh la
bria al morhll, mu Idsaegh la ea-
vezza » : « Metti^li la briglia al mo-
rello, ma lasciagli la cavezza ».
(Fig.) Tegnigh a vun la eavezza:
Tener uno a cavezza o in freno.
Tragh la eavezza etd eoll: Idem.
Trd via la eavezza: Strappare la
cavezza. Dormi sulla cavezza : Bar-
loccarsi. P. E. : « ^ furia de dor-
mi 8u la eavezza V a perduu la
bonna oceaaidn » : « A furia di trsr-
scuranza ha perduto il tratto ».
— Cayendn, Cavezzone. Te-
gnigh el eavezzon a vun: Vedi
Cavezza nello steaso significato.
Cavezsli-yezzaa-yezsass, Asse-
stare. « Cavezza 6n poo quella cde-
da de can » (additando un letto
sciammanato) : « Assetta un poco
Suel canile ». Cavezzd i sd ceuv in
el eava^MBu : Accomodare le ova
nel paniere.
Cayen, Rawiato e Rotolo. On
eavezz de tila: Un rotolo di tela.
Cayezzada, Assetto, Lisciatura.
« Da^h 6na eavezzada al lett > :
« Fagli un po' di rigovematura a
quel letto ». « Me doo &na eavez-
zadn e vegni » : « Faccio un po* di
lisciatura e sono da te ».
— Cayezzadlnna, Un po' d' as-
setto.
CAV
— uo —
CAV
Cayezzal, (Peace de'nostri la-
ghi). Cavedine, Mug^ne (1).
Caylal (Uova di storione insa-
late), Caviale.
Cayicc, Cavicchio. «Mhttegh 6n
eaviee ehe el stardt said » : « Metti-
gli una caviglio che star^ sodo ».
On eaviee ingessoM in del mur :
Una oaviglia o un ganghero in-
gessato nel muro. « Taeea sit el to
eappell a quell eaviecc » : « Append!
il tuo cappello a quel piolo». H
(Buona sorte sia nel gioco sia ne-
gli afi'ari) Avegh 6n gran eaviee :
Avere la lucertola a due code (in
disuso). Var pussee el eaviee ehe
la sapiema : Fortuna e dormi.
CayUrgia, CavigUa. Laeaviggia
del pe: II malleolo o la noce del
piede.JCome cavicchio vediCaviee.
Ca.Yiggi6ii, Sbucato(Yolg.)t Gran
foTtunato.
CayUrgiee, Cavigliatoio (2). (Ser-
va che parla.) nc M vithll Vera an-
eamd sut eaviggee ».« Donea Vh shgn
ehe V era appenna nmzzaa » : « II
vitello stava anoora sul caviglia-
toio ». « Dunque era fresco ».
Gayidn ( Che ha moltissimi ca-
pelli), Capelluto (in disuso). | (Sol-
dato di cavalleria coUa criniera
sulla cresta delP elmo ) , Guardia
del Re. (R. St.) / eavion f ranees :
I dragoni e i corazzieri ai Napo-
leone primo.
Cayol. N. fr. : JVd vari 6n cdivol:
Non valere un oaTolo.
Cayolfidr. Vedl Brdeeol.
Oayol'latt, Crema. CavoVlatt
eont i biscdtt: Crema col biscot-
Um.CavoriaU andaa del mal: Cre-
ma impazzata o andata a male.
Cayra, Capra. I eaver vhgrUn a
Milan in april: Le oapre scendo-
no a Milano a fin dl aprile. « Lk
el ghe c6r adree anea a 6na cwora
se la g'it 6n patt^ll in coo » : « E un
donnaiuolo ; tira alia gonnella ».
«.Mpar &naeavra^ (per hi barba):
« Pare una capra ». Salvdt la eavra
e i vers: Salvare capra e cavoli.
I (Macchina) Capra (3).
(1) Muggine e pesce di mare. Per6 1 vo-
cabolarii tosoani darebbero qnesta voce
per cetvezzal o eaoiden.
(2) A Firenze ^ voce da muratori| che
oosi chiamano quel congegno di legni a
guisa di trespolo, sul quue fknno il ponte.
(3) I dizionarii danno questa voce ma
Bolo come strumento di tintori e setainoll.
— Cayrloeu, Capriolo. SalUt co-
me dn eavriceu: Saltare come un
capriolo.
Cayriada, Capra e Cavalletto.
Gavriada a doppt fond: Cavalletto
a doppia catena.
— uayrdn, Caprone, Capro, Bee-
CO.
Cazz (Basso), Pene. Vis de ectsz
(Triv.) : Viso di oazzo. <iiN6 me ne
tmporla 6n case » : « M'importa as-
sai di queste fregne! »(bas8issimo).
Cazzayella (Specie di falco no-
to), Velia.
CazzlroeuIa» Cazzarola. On po-
Idtster in eaasirc^ula: Un polio in
cazzarola.
— Cazztrolin, Piccola cazzarola.
Cazzoeala» Cazza (1), M^stola.
La easzceiUa di m>ur€id6r : La me-
stola de' muratori. | (Per vi van-
da) Vedi I^sdandra,
Cazzott, Cazzotto. ^ El g* dt dcta
fi6r de easzoU » : « Gli poggi5 so-
lennissimi cazzotti>».
Cazzuu, Cazza, M^stolo. « Ciap-
pa 8t6 cassuu e Hra fmura 6na
volta sta galba in di taazinn » ;
« Piglia il mestolo e soodella una
buona volta » (Pig.) Avhgh el eae-
suu per el m^nich: Avere il me-
stolo in mano. Av^ mangiaa el
giudizi c6nt el cassuu (in disuse) :
Avere il oervello sopra la beretts.
II ( Delia bocca de' oambini ) Fd
e€tszuu (2): Par grep^ino o il te-
gamino o il labbrucoio a bavero.
I (Di castagne non riuscite) Ghion-
golo ( Arezzo). « in gu^Z/ rise n6
gh'era che 6na casteffninna e duu
cassuu » : « In quel nooio non tro-
vai che una piccola castagna e due
ghiongoli ». « St'dnn in di east^n.
gh'h tanti cassuu*:^ C'6 molto va-
nume ».
— Cazzurdn, Mestolone.
— Cazzurada, Mestolata. « M
m>'db daa 6na cassurada su la tie-
sta » : « Mi diede una mestolata sul
(i) £ una ci¥xhiaxa che serve ad nsl di-
vers Ida quelli del cazzutt.
(i) In varte parti di Toscana si trovano
frasi che esprimono questo atteggiarsi del
labbro inferiore del bambino one sta per
piangere: che ghe ven el magon. Per esem-
pio : Fear la bocca bicda o orincia — > Pet-
repgiar la bocca^ e il Pistoiese : Far grep-
pino. A Firenze mi pare d'aver udito Far
il labbro a bavero e c*d Bocca piangente^
ma non e il cazzuu.
CAZ
— HI
CEN
capo ». Ona casssur(tda de faswa :
JEleno una mestola di fagioli.
— Canurin, Mestoliuo.
Ce. Vedi G.
06. N. fr. : Parlh in perch : Vedi
Perch.
Cdcca, Oecea (l)j Franoesoa. Im
tura Gecea di birhnghitt : La sora
Bosetta de' burattini.
Ced-dnn, Gedere. « i/'d finii col
eed » : « Fini ool oedere ». « Mi sont
pront a ced, ma » : « lo sono pron-
to a oedere, ma». | (Di edifici)
«Xa volta la eomtneia a ced;
guarda i erhjpp » : « La volta co-
mineia a ced!ere ; ecoo le crepe ».
J « O'oo eeduu el mh erhdit » : <x Gli
ao oeduto il mio oredito ». « Te
eedi el post » : « Ti cedo il posto ».
CMoIa, Cedola. Gedola oraria
(Uaata did condutt. ferrov.): Ce-
dola orario. (Obbligazione) « Oo
distaecaa la cedola e oo riHraa i
fruU » : « Ho stacoata la cedola e
no ritirati e riaoosai i fratti».'
Cedraa, Cedrato, Cedro. El par-
fuU&n e&nt i %tgh^ e c6i cedraa :
n panattone con zibibbo e pez-
zetti d^ cedro.
— CedratUl de Firenze. Cedra^
telio di Firenze.
— Cedrontoa, Citronaia.
CMetirii^liraa. N. fr. : quasi in
disuBO : « Emm eelebrcut » : « Ab-
biamo pranzato o desinato*.
Gemodl, Cembolo (2), Pianoforte.
Ija impara anfia lee, eome tutte, a
garUt el eembol » : « Anche lei, co-
me tutte, impara a suonar il pia-
no*. Cembol a eda, vertical eedr-
daa: Piano a coda, yerticale,
ecordato.
— CemboUn* Pianofortino (Non
spinetta).
Cdns, Censo. «J7^ onomm ehe
g*dk &n diserett eens » : « E un uo-
mo che ha discreto oenao » : L'of-
yb» del Gene: L'ufficio del Censo.
(1) Oeeea in tosc&no e tait*alira oosa : 6
una specie dt corvo o oazza e Far cecea
eorrisponde al nostro- Fa CrUt. Vedi Crist.
(2) A Firenze quetta voce e usata per
dinotare qoel tambnrello contomato di
cireUi di otione e di sonagli, che si aaa
da eerte ballerine cantantt spagnole, ed
•Btra in ana fraae pretta florentlna che i :
Attdare ool eemboto in eolombma^ e eiod
a pnbblicare I propri faiii che si dovreb-
bero tenere •egrett* Corrieponde al noitro
m piaztct.
(PrJ Od eassa, eens cessa, ecc.r
Vedi Gil.
— Oenslment (P. N.), Censi-
mento. « Quand an faa el eensi^
ment di cA dn trovaa che.,. » :
« Quando si feoe il oensimento
deUe case si trovb che... »
— OeiiBuarl, Censuario.
— Censi-ensll, Censuare. L' e
staa censii per tant : Fu censito o
accensato per tanto.
Censdr, Censore. Gensor tea-
tral: Censore teatrale. Gensdr de
colleg: Censore della disciplina.
— Oensura, Censura. Im ceiv-
sura teatral : Idem. « Ma shcchem
minga semper ednt i td censur
(Aflf.) Gdnt i td critieh y^i « Non
importunarmi oontinuamente colle
tue censure ».
Cent, Cento. « I/h cent ann ehe
nd se vedem, » : « £ un secolo che
non oi vediamo ». Avhgh el no-
vantanoeuv per cent de probttbili-
taa: A novantanove per cento.
El cinq^u per cent : n cinque per
cento. El cent per vun : II cenru-
plo. Fhsta che sefh ogni cent* ann .•
Centenario. (Pr.f. Vunna ne paga
cent: Una ne paga cento.
— Oentenee. Centinaio. (Cento
a un dipresso). « Ohe n*avaroo Vk
ancamd dn eentenee. » : « Ne avr5
anoora per un centinaio ». Dalla
terra a Ja Innna gh*h di eentenee
de million de mia : DaJla terra alia
luna e'h una distanza di centinaia
di milioni di miglia.
— Centinna, Centinaio. « Shmm
riv€M a la centenna » : Siamo ar-
rivati al centinaio ». « Qiianti ne
vtBurf » « Ona centenna » : « Quanti
ne desidera » ? « Un cento non
pi& ». « Di^o &na centenna depass
el trovard el pdnt » : « Dopo un
cento passi trover^ il ponte ».
Center (Volg.J. Vedi Gentro,
Centfoul (Erba), Millefoglie.
Centinbocca (Pesciolini di mare),
Bianohetti.
Cen^pee (Insetto notissimo) ,
Centogambe.
Centre Centre. L'ii colpii el ber-
sdli propi in del centro » : « Colpi
il bersagUo nel — , giusto mezzo ».
FcBura del centro : Fuori del cen-
tro o gi& di mano. « 86nt andd a
tohi ea in del centro » : « Sono an-
dato ad abitare nel centro ». Vhss
in del sd centro : Essere nel sue
CEN
— 112 —
CEB
"centro o nella sua beva. Fh een-
tro : Far oircolo.
— Central, Centrale. « J/^ 6n sit
eentral » : « £2 iin luo^o centrale »
(di canto) « JOa g*d, hex % ndtt cen-
tral » : « Ha belle note oentrali »
<SoBt.) La cassa o eongregazion
central: Idem. 2ja Central: La
Centrale.
— Centrallzzk, Aocenti*are. Im
smania de centralizh: La smania
di accentramento.
— Centralisaiidn (P. N.), Cen-
tralizzazione.
C6pp Ceppo (1). (Pietre diverse)
/ iHisament delta easa in de cepp
gentil: Gli imbasamenti della ca-
aa sono di arenaria. | (Geneologia)
Ul cepp de la casanna: Lo stipite,
La scniatta del casato. | (Di albe-
to) Vedi Schpp.
C6ra, Cera. Avhgh bklla cera:
Avere bona cera. V^s gib de ce-
ra: Essere colorucoio o sparuto.
Cera de imperatdr: Cera da im-
peratore. || (Aoooglienza) Fit hon-
iia o hella eera a vun : Fare bona
o bella cera a uno. Var puasee
6n piatt de honna eera ehe tutt i
compliment: Vale piii un piatto
di buon viso che tutte le oerimo-
nie. II (Prodotti delle apt) (Volg.
ant.) Zila. Cera vergin : Cera ver-
gine. Modellh in cera: Modellare
in cera. Avlqh honna cera e cat-
tiv stoppin, (Bisticcio): Esser co-
me castagna, che h bella di tori
e dentro na la magagna. (Pro v.)
Chi vo&ur hen a la wsa ghe fa
cera a la m^mma: Chi vol bene
alia figliola fa vezzi alia madre
Opp. Chi vol la figlia accarezzi la
mamma.
— Cerotta, Cerona.«u4. stit in cam-
pagna tee faa 6na eerotta stupen-
aa»'. « A star in campagna hai
fatto una cerona ».
— Ceron. N. Fr. Fd, el cerdn :
Star j^rosBo.
— Cer6s, Affabile. « Std can co-
me I'e cerds » : « Questo cane co-
me h festoso ».
— Cerin, Cerino (2), Buon viso.
(1) C^ppo a Firenze i manoia di Natale
e il Natale stesso.
(2) Cerino a Firenze signlflca ordigno sia
per lisciar i rapelli, che per le scarpe. Ma
signiflca pure stoppino permontar le scale
al buio. Se questo e grosso si chiania tor-
cetto.
Cerin mostds: Cerozza genisde.
I « Pizza el cerin » : « Accendi 11
cerino, (Lucca) Accendi il torcet- ^
to ». (Firenze).
Ceralacca (rer sigiUare), Cera-
lacca. (Volg.) Zita ae Spagna.
Ceroa - ercaa - ercass, Cercare.
Cerch per tutt i eantdn : Cercare
qualche cosa per ogni buco. Cer-
cd vun per mar eper terra : Cer-
cer uno i)er mare e per terra.
Gerch su i mdee per terra : Rao-
cattar le oicche. Andh a eerea sii
(de frati mendicanti): Andar aUa
cerca (in dis.). Ceredt rogna de
grattit: Cercare Maria per Ra-
venna^ (non com.) Cercare di Fri-
gnuccio, Cercarsele. Cereaes i di^
sgraasi ednt el lantemin: Ceroarsi
le disgrazie col fuscellino. Cerch
einq*u rceud in d*6n cdr : Cercar
funghi in Amo o meglio Cercare
cinque piedi al montone. « Andib
a eerch .' » : « Non c'6 di meglio ! »
Cerch el pel in Vceuf): Cercar il
pelo nell^uovo. « Cerca se te sec
hdn, e sappiemsl <2t » : « Cerca se
ti riesce poi sappiamelo dire ».
« Andemm m,inga a ceredt chi Va
rotta » : « Non andiamo a cercare
chi ha torto ». « T'oo minga eer-
caa mi»: 4(Io non ti son trenuto
dietro » (Pr.) : Chi cerca traev-va :
Chi cerca trova.
— Cerca. Andit in cerca de vun :
Andare in cerca di uno. Quand i
fraa andaven alia eerea: Quando
i frati potevano andare alia cerca.
— Cercott, Cercatore. Fraa ccr-
cott : Frate cercatore. (Di persona
non di quel genere) And^ intomo
a fh el cercott : Far il piluccone
Opp. Mettersi a frecciare.
Cerega, Chierica. Avegh la ee-
rega senza vhss pret: Dare nella
pelatina (basso). n^Elg'h la cere-
ga y>i «-^ sacerdote ».
— Cdregh, Chierico e Cherico.
/ ceregh del 8em,inari : I cherioi
del seminario.
— CMreghdtt, Chiericuzzo. (7c-
reghttt p^zamoechett : Caccola di
San Pietro.
— Ceregala (Braneo di chieriQi
o di seminaristi), Chiericheria ,
Chiericaglia.
— Cereghin, Chierichino. | Xhtn
ceuv in cereghin : Due ova al te-
game. J (Di piccole poppe) Cere-
ghitt: Mammelline.
CEB
113
CER
Ceoriforixl (Candellieri ne' ve-
apri solenni), Cemferarii.
Cemiera (Mastiettatura gentile
di stipi o cassettine), Cerniera.
Cvxhgen (P. N.) (Sorta di 8tea>
rica) Cer5gene.
Cer6tt, Cerotto (1).
— Cerottin, Cerottino.
Crert e Certo, Lassie andh el cert
per Vineert: Lasoiar il oerto per
rinoerto. « Quand te la disi mi
I'h robba eerta » : « Se te lo dico io
guoi star sicuro ». 0 Jlndetermina-
)zza o. spregio) «^ «toa ehi on
eerio t€U„. / » : « C'^ stato un certo
Tizio o un oerto tale ? ». ^ L* h
dovuu genti eertiparoll » : « Ebbe a
Bentire certe parole ». « El g* ate-
va 6na eerta tnanera de parUt » :
« ATeva un certo modo di parla-
re... ». (Aw.) « Te ghe vegnaree f »
« Certo / » : « Ci verrai ? » « Sicura-
mente ».
— CertUck, Certifioare. ^t^Podi
eeriifieh come testimonni che,„ » :
« Posse oeiifioare come testimonio
che... ».
Certiflcaa, Certificato. El eerti-
Jieaa de bdnna eondotla: H certi-
ficato di buona condotta.
Certosa (Monastero di Certosi-
ni), Certosa.
— Certosin, Certosino. Bisdtt o
friUada a la eertosinna. Vedi JBi-
sott e fritUtda.
Cerusegli, Cerusico, Cbirurj^o.
(Ft.) Dottar vlgg e eerusegh gio-
ffin : Medico Tecchio e cnirurgo
Ijriovine.
CeruBia, Chirnrgia.
Cerrell-^Ua, Cervello. (In volg.)
I zinivH e eeinit^la. « Ifl g*ct faa
salth i sinioeiy* : « Gli fh schizzar
le cervella ». On omm de gran cer-
vell: Un uomo di gran cerrello,
o levatura. Avegh el eerchll sdra el
eappell : Avere il cerrello sopra la
berretta. Jjambieeaes el eervell:
Beccani o stillarsi il cervello.
Melt el eerveU apartii: Mettere il
cervello a partito. CerveU de gatt
o de pdlaster o bus: Cervello di
gatta o di pollastra o fesso. Ouazh
el eerveU: Dare spesa al cervello.
(I) In Fior. questa {Mirola ha tin senso
cbe non ha in milanese. Vuol dire anche
persona abltnalmente malata, nsgiosa a
•e ed acU alirt, «d anche di qnadro fatto
male • acnza alonn pregio.
I (Delle bestie) Frittura de cini-
veUa o de cervella: Fritto di cer-
vello. I (Delia fronte) Vhss alt de
eeroell: Avere la fronte spaziosa.
— Cervellotlcli , Cervellotico.
ParUk —: Discorso — -.
— CerveUaa, Cervellata (1). (Ve-
sclca di strutto). On paes dove se
liga i sees cdnt el eervellaa : Un
paese dove si legan le siepi colle
salsiccie. Ceroeuaa de Monscia:
Busina catalana.
— Cervellaria (Volg.). Vedi Cer-
velleria.
— Cervelleria, Pizzioheria.« L*d,
dervii 6na cervelleria nmuva sul
cantdn <2e » : « Ha aperto una bella
pizzicheria sul canto de'».
— Cervellee, Pizzicagnolo. On
cervellee desdori: Salumaio. « Vd,
gib in del cervellee e eomprd. cinq^u
ghH de baslhtta o de repubbhca
(volg.) (Appro88.):«Vagiii dal piz-
zicagnolo e fatti dare per cinque
centesimi o per una palanca di
repubblica » (Udito da un garzone
muratore forse non fiorentino ).
(Pr.) Eraseh e palpee in V aiutt
del cervellee: Vedi Palpee,
Cesada. Impalcato.
Cesai (Ci6 che si ritaglia delle
monete nella lavorazionedelle zec-
che), Raffilatura.
Cessk , Cessare. « JB mai cesseut
de pioRUV tutt el temp della nostra
pbvera va,eama » : « Non cessb mai
oi piovere per tutto il tempo della
nostra povera villeggiatura ». Ces-
sa de pitBuv: Spiove o Resta di
piovere. « Te preghi de cessd, de im-
portunam^m, » : « Tl prego di — o
smettere dall'importunarmi ».
Oeto (P. N.), Ceto. El basso ceto:
II basso ceto. (Pop.) El ceto di no-
bil: n ceto anstocratico, ecc.
Che, Che. (11 o la quale) « El ca-
vail che fee compraa » : « Il cavallo
che hai comperato ». « Ona robba
che podi m>inga ditt » : « Una cosa
che non ti posso dire». | (Del qua-
le) « Quest ch\, Vh quell giovin che
te n'hoo parlaa » : « Cestui fe quel
giovine che ti ho parlato ». J ( A
cui, al quale) « Questa Vh la donna
che te ghe devet dd, aiieW»:«Que-
sta 6 la donna che le devi dar a-
iuto». n (Da che)* Quanto temp
(i) Cfvellata a Firenze e $aUiccia di
cervello di porco e aromi.
CHI
114 —
CHt
l'^ che nd te vedi » : « Quanto tem-
po h che non ti vedo ! » | (Col qua-
le) « Te insegnaroo 6n mezzo ehe
tepodaret vegninn fceura c6nt o-
nor » : « Ti insegnerb un modo di
uscirne con onore ». JOa ebgoma
ehe se fit el eaffh: li bricoo per
fare il caff^. | (Nel quale) « Quest Ve
6n v\eol eke ghe passa mat nissun »:
« Codesta h una viuzza che non
ci o dove non passa mai nessuno ».
!| (In quale) « Viii savh in ehe man
'^ andaa » : « Voglio saper in che
man! h finita ». | (A condizione )
« M% ghe perdonni eon ehe el veda
pu » : « lo gli perdono con che mai
piii lo riveda ». | ( Molto ) « Ohe pa-
reva de avh faa gid, 6n hell ehe, a
vls8 riv^sii «...»:« Gli j)areva di
aver gjh, fatto assai a nuscire... »
I (Ne^azione recisa) « Ma chef Ti
te hmet / » : « Chfe ! N eppur per so-
gno!» n (Assentimento) «. Alter
che / » : « Altro ! » | ( Altri modi) « O
eh* el fuss masaroM o eh' else sentiss
mxilf elfatt Ve c?ie* : « O oh'egli fos-
se ubbriaco o che si sentisse male
dawero, il fatto h che... » O che
si, o che no: O che si o che no.
Poech de che : Poco di che. « Vui
savh el ehe, el come e el quando » :
« Voglio sapere il che, il come, il
quando ». « Ghe sappia mi.,, no » :
« No , ch' io mi sappia ». « U cerca
ehe te cerca, finalm^ent Vhm,m, tro-
vaa » : « E cerca e cerca finalmente
Tabbiamo trovato ». « St6 robb che
ehi »: « Questo coso che qui». « Che
sepoda minga requih 6n minutt? » :
« Che non si possa riposare un mi-
nute? » (NelFimperativo terze per-
sone) « Ch' el vaga fceura siibtt de
quUVuss » : « La yada fuori subito
da questa stanza ». L' h 6n gran
ehe : Gli h un gran che. « Po8siI}il
che te siet minga hon de jihrdet 6na
bonna volta F » : « Possibile che tu
non sia bono di perderti unabuona
volta ? » I ( A confronto con) « Pos-
sibil che nd te siet hon che de phr-
det in la folia ^ » : « Possibile che
tu non sia bono che di perderti
nella folia ».
CJhl, Chi. (Colui che)« C'At Vh
ditt sta robba l'^ 6n gran a>sen-»:
« Chi ti disse codesto h un gran
ciuco ». I (A chi) Oh' h qiiii che ghe
pias i tort e gh'h quit ehe ghe pias
pastizz: A chi piaccion le torte
e a ohi i pasticci. || (Alcuno che)
« Te credet ehe ghe sia minga gwU
ehe g'ct gOt pensaa ^ » : « Credi for-
se che non oi sia chi gik ci ha pen-
sato?)» I (Chiunque) « V^gna ehi
V€eur » : «Venga chi vole*. | (Inter-
it Chi sa o ehi sa mai .' » : « Chi
sa o chi sa mai! ». « Me Vet diit...
nd soo chi » : « Me lo disse... non
so chi». (Pr.) Chi cerca trcetiva:
Chi cerca trova. Chi vaeur vor-
ga, ehi nd veeur munda: Vedi
Mandh.
Chi, Qui. « L'h ch\ ! » : «Ecoolo \ »
« i' ^ chk che te vui » : « E qui che
ti voglio ». « St6 liber che ehi > :
« Questo libro qui ». Cht dent, ehi
fceura, ehi sii o sora, chi gid, chi
adree: Qui dentro, qui fuori ^ qui
sii o sopra (^ul o qua, giil, nei pa-
raggi. Chi inse^,: Qui cos!. De chi
fin chi: Di qua fin qua o daU'a
alia zeta. Dechl a lit: Di qui co-
\h. P. E. : « M m'ct piecoM on sla-
vidn^ ehe el m,' h sbattuu de ehi a
Zd » : « Mi di6 una guanciata che
balzai di qui col^ ». « Ghe n'db tant
come cM»(mostrando il palmo del-
la mano ) : « Ne ha tanti come sul
Salmo della mano». l>e chi on poo:
^a qui a poco. De ehi innami
D'ora innanzi. « Pien finna a chi »
(toccandosi la gola): « Pieno fino
agli occhi ». Ch% gh' h sott cantin-
na » : « Qui gatta ci cova ». Veas
pussee de Id, che de chi: Esser piil
di l&i che di qua. « Come Ve vera
che sont chi » : « Come io sono aui ».
« Dib chi a ml, intrigatori/»: « Dal-
le a me , che sei buono a nulla ».
I A chi ghedisf: A chi ci aspi-
ra. « Me m.ovaria nanea de chi a
R » : « Non mi moverei neanche da ,
qui a 11 ». « QuUl ehe g'oo ehi, g'oo
chi » : « Quel che ho nel cuore lio
BuUa lingua ». Tirdt in chi: Aoco-
stare. P. E.:« Tiret 6npoo in ch\yn
« Accostati un poco o Fatti unpo'
in qua ». « Mi soo che chi de vuil-
ter, se usa,.. » : « Io so che cost^
da voi altri si usa ». Toeu dc chi
per m^tt de II: Levar le panche,
metter le panche Op». Tiirare un
buco e far callaia. «.jSJI se ricorda
minqa de chi a H >» : « Non si ricor-
da di qui a li o dal naso alia boc-
ca ». ( Pr. ) « Dopo i quaranta me
dceur chi, me doeur ft» : « Da qua-
CHI
— 115
CHI
Tanfanni in Ih mi duol qui e mi
diiol 1^».
Ghicdiera, Chicchera. Ona ehic-
ehera de cojf^-Una chiochera o taz-
za di caff^. | (Sfoggio nel yestire)
jLndd in ehxcehera: Andar in ghin-
gheri (1) o in lusso o in gala, Fa-
re la coglia. « Oo ttduu sul Cora
el B, ttUt in ehiechera » : « Ho ve^
dnto 6ul Corso il sor B in coglia »
(volg.)-
— Clilccher6n e Ghicclierott ,
Chicscherona. JEl chieeheron per el
eaffh epanera: La chiocherona per
11 cafi% e latte.
CSMdiinger, Chichingero e Al-
ohichinger.
Gblffer, Cbiffele. « Chiffer ednt el
butter*: « Chiffele ool burro*. « L'k
2^ ehe ha trovcM la storta di chif-
fer » : « E lui che sa fare gli occiii
alle puloi ».
cnugniBU, Cuneo. On ehignmu
de straechin: Unpezzetto di strac-
cbixio. (DeUe calze) Tassello. (Del-
ia plane de' falegnami) Bietta.
(pegli scalpellini) Coniera. (Sorta
d'mnesto) JL ehigncRu: A scudetto.
(Ai calzoni), Fondo.
— Cblgnblin o Clilgn6riii, Tas-
selletto. OnehigTiorin deformagg:
Tin tasaelletto di formaggio.
diilo, Chilo. J^i^ el ekilo : Fare
H ofailo o far Pora del papa. « Las-
sem fit 8i6 poo de chilo. te pre^
ghi » : « Ti prego, lasciami un po-
co in pace ». I (Misura) On ehilo
depan : Un CDiio di pane.
Cnilmm, Cnmino. Pan e6nt el
ehimm: Pane regalato col co-
mino.
China, China. Ziu muraia de la
China : La muraglia della China.
I (Corteccia di pianta medicin.)
China.
— GUlnlii, (Solf. di china), Chi-
nlno.
Ghinea^Uer (P. N.) (Venditore di
cose per galanteria), ChincAgliere.
— CUncafrlierla (P. N.), Chinca
jElieria e Chmcaglie. « La scultura
de adist la sa de ehineaglieria » :
« Idem ».
ddrlelMBon (P. N.) (Parte della
messa ) , Chirie. « m pret I* h al
(I) NotM la •ftiinatara Andd in chiC'
cKera pii6 aver senso non ironloo. Andar
in ghkigheri^ flor. 1o basdinpre, per il rao-
BO atetso della parola ghimgheri.
ehirieleisson » : « II prete h al chi-
rie ».
CMsessia, Chichessia. « Chi-
sessia vegniss ghe sont minga » :
« Chiunque venisse, foss'anche il
re, non sono in casa ». « Sont bdn
ds dighel in faccia a chisessia » :
« Sono capace di dirlo sul viso a
chichessia ».
Chittk (D. Fr.), Rinunciare.
« Z/'d ehitiaa el servizi » : « Si di-
mise ». « L*an feui chitlit^ se de nd
el easeiaven via » : « Lo mdussero
a rinunziare se no lo congeda-
vano ».
Chlvlv, Chi viva. 2>^ el chiviv:
Dar il chi vive. Stit sul ehiviv:
Stare all'erta.
C1& (Invece del Sei& volg.). « CHA,
ven chi »: « Orsil vieni qua ». « OiA
la man o la zampa » : « Qua la
mano o la zampa ».
Cl&ccera, Chiacchera. Fit quat-
ter dhceer: Far quattro chiac-
chiere o un paio di ciarle. « Ohhmm
avuu de fd di eiaceier » : « Ci sia-
mo bisticciati ». Ddi di grnn eiac-
eier: Tenere a bada. Ohe voeur
alter che di dander: Fatti e non
parole Opp. Le parole fan mer-
cato e i denari pagano o anche
le parole non s' infilano. L* h 6na
dfiedera heU* e bonna: Lie son
chiacchere — . In iutt eiaceier: Le
son parole. « HI Luisin el g'h 6na
diieeiera eh* el par 6n avocatt » :
« Gigi ha una parlantina che pare
un'awooato ». « Oh quanti eiac-
eier .' » : « Oh quante ehiacchere ».
« A daeeier gh*h minga Vugual » :
« A chiacchere credo ne abbia am-
mazzati parecohi >. n Se la «d a
ciacder etg*h resdn Zit » : « A chiac-
chiere la ragione h Bua». Gio vin
e 8u eiaceier: Vino dentro e sen-
no fuora.
Ciaff (Imitativa di cosa che cada
nell'acqua), Ciafie o Ciacche (1).
Fit djfdaff in V acqua: Sguaz-
zare nell'acqua. Fh eifdaffin la
palta: Sfangare o sgiiazzare nel
fango.
CULffoldttjRagazzo vivacissimo).
Nabisso, (Nel contado) Frugolo,
Demonietto e Diavoletto.
Clall, Sciocco. « Propi 6n doll
(i) Ciacche per6 e pinstosto voce imifa-
tUa del sQono ohe si fa nello schlaccfar
per esempio ana vesc*ea plena d^arfa.
CIA
— 116 —
CIA
el Ve nd, ma el le par » : « Un vero
scimunito non lo h^ ma lo sem-
bra ». « El fh el dall per nd por-
gd, dazzi )> : « F& il gonzo o lo
gnorri per non pagar gabella ».
(Bfuinature) Andemm fh minga el
dallf ti te see tutt » : « Via, non mi
far lo gnorri, tu sai tutto y^.^AiP-
dkmm eh* el faga minga el etaU,
mi 8ont impegnaday^ : « Via, non
mi facoia il lezioso, io sono im-
pegnata » : « Andkmtn fd minga el
eiatlf parla sul seri » ; « Via non mi
fare lo soiocco o il gnorri, parla
sul serio ». « Ah si, ehe eialt, me
Hcordava pii » : « Ah si che stor-
dito ! Me n'ero scordato. »
— Clall6n, Scioccone.
— Clalon6n, Sciocoacoio.
— Clallin, Sciocoherello.
— Clalada, Freddura.
— Clalonsc^ll, Scioccherellone.
— Clalismo (Nel bisticcio intra-
ducibile : « £1 sd-eialismo : » : « La
sua scimunitaggine ».
Ciamk - maa - mass, Chiamare.
Giama vun, ciam,d sii, eiama aid :
Chiamar uno, — su, — giil. Via-
mh indree : Kichiamare. Mandd
a eiamdL: Mandare per alcuno.
Ciamagh 6na nolizia a vun : Chie-
dore a uno notizia. « G*oo dam^a
al Signdr la grasia de la vitta del
mjb pover bambin : Ho chiesta al
Si^nor la grazia che mi salvi il
mio povero bimbo ». Ciamd per-
ddn : Chiedere perdono. « Com* el
se ciamma lit? » : *i. Lei come ha
nome o Come si chiama lei ?» Gia-
md, vun in questura, in pretura :
Chiamar uno alia questura, in giu-
dizio. « V6i guarda ehe te ciamen » :
« Bada, ti vogliono*. | (Gioco) Cia-
mass foRura: Chiamarsi tuori.
« Quest si ch'el se ciam,ma eantd » ;
«Questo si chiama cantare». M
risdtt el eiamma el vin: II risotto
richiede il vino. Ciam.h pegn al
eampee: Vedi Gampee. Giamd. i
i elettdr a votd. : Chiamar gli elet-
tori a votai*e. Giamd la gent in
piazza: Chiamar la gente in piazza.
Giamd i eoscritt a la leva : Chia-
mare i cosoritti alia leva.
— Olamada, Chiamata. Ija eia-
m^ada di eoscritt : La chiamata dei
coscritti. Ogni tant el g*d 6na dor-
mada in questura : Ogni tanto egli
ha una chiamata dal Delegato.
Kei libri) « Q6ofaa 6na eiamada
a pagina,,. » : « Vi ho messo una —
o un richiamo a j)agina... »
Gi&nfer. Ciampico(l). Coao,Can-
chero. « lj*h 6n cuinfer d*6n ear-
thll ehe taia nd » : « £; una sferra
di coltello che taglia come cuce ».
On eianfer d*6na saradura che
va mall Un canchero di chiaTi-
una lira ». « Gos*oo de fann de
std eianfer f ^: « £ un ci&mpico di
ragazEo, sempre impiooiato, ohe
non riuscirk mal ».
— Cianfdrlin, Ciampichino (1),
Ninnolo. « Gar el m^ eianforiin
d'6n bagai » : « Tu se^ un naccbe-
rino ». « Oh ehe bhll cianforUn
d*6n orologg » : «c Che bel ninnolo
d'oriolo ».
Ciao e S'ciao, B6n di, Addio.
Giao, obligato : Addio roba mia !
« Senza nanea dimm ciao can » :
« Senza dire n^ addio n^ ol dia-
volo ». ... E s'eiuosei&ri: E bona
notte ! Se ghe n* e ben, se de nd
s'eiao: Se ce n'^ bene, se no ad-
dio.
Ciappdtt, Chiappola (2) (Arezzo),
« Oh ehe bell ciappott d*6n ficeu / » :
« Che bel bamboocio ! » |j « Porta
via sti eiapottf ehe me inf^een » :
« Levami d'intorno questo chiap-
pole, che m'imbarazzano ». | (Me-
dicine) « El tceu gib domd di Ha-
!mttf ehe ghe gtiasten el stom,egh »
in dis.) « Non fa che pigliar im-
)ratti che, ecc. *. •
— Ciapotfein, Naccherino. <Di
d^mina) « L*e 6n hHl eiapottin •» :
« £ una bella trottolina ». On
ddppotlin d*6n fioeu : Un ciaoche-
rino di ragazzo.
— Ciapdtta, Briccicare. Giapot-
td in l*a>cqua: Sguazzar nelrao-
qua. II (Lavoraccnlai*e) « El ghe
dapotta adree » : « Gli lavoraoonia
(1) Ctamptco s^accosta nel laono a cimn'
fer e in qualche punto corrisponde a hvxmo
a wiJkUa. Cosi c^amlg^chmo^ diminntfvo, ac-
canto a cianforlin^ che perb e tuU^altra
cosa.
(2; Chiappola la voce tosoana che plu
si accosta pel suono a ctotpott vive ad A«
rezzo e si^nifica pure bagateUa^ cosa da
nulla. Ma e di Arezzo non di Firense. In
Sioilia c^e la voce cappoUaj che e ana vi-
vanda di tonnina e oipollc
CIA
— 117 —
CIA
intomo ». CiapottcLss el stdmegh :
Sciattarsi lo sioniaco.
— Giapdttaria, Bazzeoola. « La
trasa ttUt i sd danee in eiapottor-
riiyn « Ella spreoa i suoi quat-
trini in ba^attelle o in cianciafru-
soole ». (Atti da bambino) « El
se perd a fagh ctdree eerti Hapot-
tarii, eh'elfhingdssa »: « Si perde
con lei in oerte leziosaggini da
far nausea ».
— (Aapottdn, Pottiniccio.
Ci&ppa, Cbiappa. ¥.M po* hat-
tes i eiapp » (yolg.) : « Pu5 sputare
la voglia ». Memt i ciapp : (volg.) :
ScnlertaFe o dimenar le mestole.
iEhnv in ciappa / .* Ova sode. H (Di
vasi) Andii in ciapp : Andaivin eoc-
d. 9 (Da stiratora) La eiappa : La
oaccnlaia. | (De' trippai) Trippa.
Glapplir-ppaa-ppaBS, Chiappare
e Aeimiappare. Ciappdt sU : Toe-
came. C%aw^^ 8ul fatt : Acchiap-
pare o Coguere sul £eitto. « El g*dt
tiraa 6n sass che se le dap^ava
guai / » : « Gli tir5 mi ghiaiotto
ohe Be lo acohiappava o colpiva,
euai ». « iSte te euxppi mi / » : « Se
t'aochiappo>». OapphfioM, earagg,
ffust » : « Prender nato, pigliar eo-
raggio, ^usto. Oiappa el volo :
Prender il volo. Oiappit eappell:
Prender il oappello, Impermalirsi.
Ciapph in parolla : Prender uno
in parola. Ciapph la cideea: Pi-
gliar la sbornia. Ciapph la porta
( Ajadarsene) : Prendere la porta.
Ciapph i fever: Pigliar le febbri.
P. E. : « Ohe eiappa la fifeer a
mezzd^ » : « Gli pi^a la f eobre sul
mezzodi». Oiappa sogn: Pigliar
sonno. OiappiSL temp : Prender tem-
po. Ciappayoceanihi honna: Af-
lerrare roocasione. Ciappit ra>c-
qua : Prendere la pioggia. Oiapph
trh lira per lezidn : Prendere tre
lire per lezione. « Tant quant ne
eiappa i e spend » : « Quanti ne
gnadagna tanti ne spende ». Oiap-
pit el vizi de giugd, o de fumcbf eee, :
Pigliar il yizio del gioco o della
?ipa o del fumare. Oiappit vun per
alter : Prendere o soambiare uno
ooU'altro. « Ptr ehi el me eiappa f »:
« Per ehi mi pi^lialei?>» Ciappabon-
na o catHva piega : Prendere buo-
na o eattivA piega. CiappA de mi-
ra : Prendere di mira. « UtappSmm
eome sant » : « Pigliatemi come Bo-
no Opp. Sappiatevi soddisfiare ».
« Cictppela corns te vceuit » : « Pi-
gliala come ti place y>. « Thf clap-
pay>:«0 piglia ! » Griugdt a dap-
pass : Giocar a rincorrersi. Oiap-
pit da on sit a Valter : Pigliar da
un luogo a 1' altro. P. E. « La
tempesta Va eiappaa da Monea a
Erha » : « La gragnuola pigli5 qua-
si 1* intera Brianza ». I dappa
dappa (in disuso): I birri o i
ciafteri. Vedi Branca.
— OlappliBBela, Pigliarsela.
Oiappassela edn vun: Pigliarsela
con uno. Oiappassela minga calda :
Pigliarsela a quattro quattrini la
calata. Oiappassela o dappalla
come la ven: Prendersela conso-
lata o come la viene.
— Ciappaa, Cbiappato. On usell
diwpaa de frhseh: tin presiccio.
« 0*a dappaa el sd mal solit » : « Gli
prese il soiito male ». « Lhssem sta,
perchh sont dappa » ; « Lasciami
tranquiUo percne sono acchiap-
pato (1), ho questo lavoro pres-
santissimo ». I dappaa : I sarti di
bassa le^a. « Ghe s6nt c6rs adree
e V 00 eiappa » : « Gli sono corso
dietro e I'no raggiunto ». « El g'ot
dappaa afezion » : « Gli prese af-
fezione*. | (Altri modi ngurativi)
¥.Bisdana savh (napj9a22»:«Bisogna
saperlo pigliare ». « Bisogna dap>^
ph gio de ehi e pceu volta a sini-
stra » : « Pigli giti di qu^ poi la
svolti a sinistra ». « Oiappa sit ! »
« Piglia ! ». « Tc V ee voruu; adess
dappa / » : « L'hai voluto ? Tuo
danno ! » « Oiappen 6n alter ! » :
«Maocai (2). Fatti in 1^». Oiap-
pa ch'el gne : E qui covato. Ti te
sett magnati, ma mi te me dap-
pet minga » : « Tu se' furbo, ma
me non ingravidi* (volg.). Mal
che se dappa: Male contegioso.
« L'h vun ehe ghe pias a ciappdt » :
« fi uno che am a di aver il doc-
cone o lo sbruffo ». Oiappit la le-
gor e6nt el edr : Vedi Legor. Giu-
gd, a dappass: Yedi €H(eugh. (Pr).
Ohi voRur tropp dappa nagott: Cbi
troppo vole nulla strinee. El phss
el se dappa per la gola:reT la gola
si pigliano i pesci. Era Bdr-via Vh
semper foe,ura, fraa Oiappit V e
(1) Questa voce a Fir. sia nel senso di
maiconcio o makmdMto.
(2; D6 questo mo^o, che e un'allittera-
zione di : ma the hoi t
CIA
— U8
CIA
semper in convent (in dis.) (Ap-
pross.) : II pigliare e dolce il re-
stituire h amaro.
Ciappa-dappa (In dis. vivo solo
fra monelliK Guardia di questura.
Chiappini (in dis). | (Bun'a-rafifa)
«^2 8cur^ 8ul tavol dove giugaven
gh'h staa allora 6n gran eiappa
eiappa » : « L^^ al buio, sul tap-
peto verde, ci fu un gran ruffa
raft'a ».
— Ciappada, Chiappo. (Risoos-
sione o guadagno) « Ine<Bu oo faa
6na honna eiappada » : « Oggi ho
fuada^nato assai ». (Iron.) « Che
hUa Giappada che te faa inco&u ! »:
« Bel chiappo davvero quello d'og-
gi ! » I (Arresto) « 8ia nott, al Ti-
volif i queaiuritt e i earcUtiner dn
faa 6na magnifLca eiappada o re-
dada » : Vodi tdgctda. (Di oaccia)
« Al rdecdl trii di fdb oo faa 6na
eiappada de dtfsenlquaranta d6rd »:
« Al paretaio, avant'ier Paltro, ho
fatto un ohiappb di dugento qua-
i*anta tordi». | (Cascar a rispon-
dere una grossa ingenuity) i<.Ah
ehe dappada / » : « Che chiappe-
rello ! » (Pistoia). ^ « La eiappada la
g*h faa indigestion » : « La scor-
pacciata di uova sode gli fece in-
oigestione »
— Ciappamdsch (Pianta)j Chiap-
famoscini. | (Lenone) Tinnnanzi.
(Amese per acchiappar le mo-
sche) Chiappamosohe.
Ciappdll , Coccio (1). « Gont el
ind^tieh se podaria taxied, quel dap-
pell a la marmitta » : « Col mastice
si potrebbe attaccare quel coccio
alia zuppiera». (Hugh ai dappei:
Far a ripiglino. Jjaeea in dappd :
Vedi Laeca,
Ciappin, Cbiappino. Vedi Oiap-
pa Ciappa, | (II diavolo). « Te an-
darMt a easa del eiappin » ( a ra-
tazzo indocile ) : « Tu andrai a c^
i Berlicohe ». | ( Di ragazzo vi-
vaoissimo e arguto) « L'e 6n vero
eiappin » : « E un demonietto ». |
Ciappin de Voruv: Culacoino.
CIapp6n (Malattia nelle gambe
degli equini), Formella.
Giar, Chiaro. (Agg.) Ciar eome
I eZ d\: Chiaro come di giomo. « J/h
dara eome el sd^n «. Non fa una
grinza ». Jj'e tanta dara! .* II mor-
to h suUa bara! Vestii de eiar:
Vestito di chiaro. ViSs, vin eiar:
Voce, vino chiaro. « Sta faceenda
V h minga dara » : « Codesta fac-
eenda non ^ lisoia o Ci leggo po-
co ». I (Sost.) Lume, Luce. Ciar de
lunna: Lume di luna. Ciar fals:
Luce falsa. Ciar ehe inorhiss: Lu-
ce che abbaglia. | ( Candelliere )
Pizza el eiar: Acoendere il lume.
Forth el ciar: Reggere il oaadel-
liere. (Altri modi] Fass dar: Farsi
giorno o anche larsi lume da 8^.
Vegni al dar d*6na robha : Venir
in — d'una oosa. Tra el dar e
seur: Tra il lusoo e il brusoo. Ve-
anl dar: Farsi giomo. « G'oo j^ar-
laa dar » : « Gli ho parlato chiaro
o fuor dei denti. » Ciar darisc (in
dis.): Chiaro patente. jj Ciar d'o&uv
Chiaro d'ovo. Ciar doeuv sbattuu
per medegozz: Chiarata.
— Oiaresciir» Chiaroscuro. « Me
par ehe ghe sia 6n poo de darescur
tneoRU in famiglia » : « Mi par ohe
ci siano de' chiaroscuri in fami-
glia». I (Nei disegni edipinti) QuH
ehe dh i risalt in t dareseur: Quel-
li che dan risalto sono i chiaro-
souri. (Nella musfoa) J pian e i
fort in quii ehe fh el dareseur:
"Piani e forti danno il chiaroscuro.
— Clara (La) (P. N.) ( Neolog. del-
1' acquavite), La zozza (1| (vole.).
— Oiariflca-flcaai Chianre. inStd
oli el vh darifieaa » : « Quest* olio
vh chiarito ». || ( Per here ) Vedi
Ciari.
— Ciari-rti (Volg.), Chiarire (2),
Cionoare. « Me ^ar^ se n6 me sha-
glif che t'abbiet etarti dnpoo tropp»:
« Se non erro tu hai alzato un po'
troppo il gomito».
— Ciarlda (Volg.), Bevuta. « A
tavola g'oo daa 6na gran darida » :
« A tavola ho fatto una bona beu-
ta)».
-— Clar^tt, Chiaretto. Vin da^
rett: Chiaretto.
— CiarMla, Sputacchio. Fh e&r
a darell (triv.). P. E. : « Jfi/ QueU
(1) Coccio quasi per antonom. neir uso
volgare e anohe il vaso intero dl terra
cotta.^ Le stoviglte di cucina povera sono
i cocci; e pigliar i cocci pel slgniflca tm-
jpermatirsi.
H) La xozza per6 e acquaviie oon me-
scolanza ; pure in oerto mode corrisponde
al nuovo termine mllanese volgare.
(2) Chiarire oggidi e per6 i^orl d*aso e
8igniAc6: ttbbriacarsi.
CIA
— 119 —
CIA
Iff JEl foo e6r a eiarell/ » :« lo,
quello la? Lo faooio ooirere a sor-
naochi ». || Nome d' un pae&e, n.
fr. : Fiari el diavdl de la Ciarella
(in die.): Vedi JHavol.
Olarlataii, Ciarlatano. « Inpiotz-
za gh*era 6n eiarlatanf ehe manr-
giava delta stoppa pizza »: « In piaz-
za vldi un ciarlatano ohe mangiar-
va stoppa acoesa ». ( Fig. ) « ^1 (21
d' ineoBU gh' h la concorrenza di
«tar tolan » : « Al giomo d'oggi o'^
la ooncorrenza de'oiarlatam o de'
cerretani o de'oantambanohi)». (M.
pr.) Ija bissa Vh morduu el eiar-
laian: La biscia ha morso U ciar-
latano.
— Ciarlatanii, Fare il ciarlatano.
« El «a intorno a eiarlatandt » :
« Andar in Tolta a far il pagUao-
cio».
— darlataaeria, Ciarlataneria.
— Ciarlatanada^ Ciarlatanata.
« Mi me piasen mtnga i HarlatOr-
nad de la redamm » : « A me non
garbano le oiarlatanate della ri-
dame*,
CSIaror (P. N.). Chiarore. (Luce
ineerta, ancorche viva) « Se vedeva
de Ionian dn gran eiaror; hnm pceu
savuu del granfotu^htehe gh*h 8taa*:
« Si Tedeya aU'onzzonte un gran
chiarore. Seppimo poi dell'inoen-
dio».
— Clasmo (D. Fr.) (C;iiiaro di
sole su parete bianca one offende
la Tista). Riflesso. « Come te fee a
rSff eon queU cicwmo^ »:« Come
fai a reggere con quel riflessol »
OlasB, CbinoBO, < Naturalment ,
la rolfba Vd faa &n eiags de nd di»:
« Natoralmente, la awentura fece
on chiaeso indiaTolato ! » On eiass
del trenta pari: Un chiasso ohe
mai o senza pari.
GUiY^ Chiave. dav fhmina, mor-
w^eia, tngleza,^ falsa : Chiave fem-
mina, masohia, inglese, falsa. Dh
9u o dh aid la dot : Dar volta alia
chiaye. Sard, soil eiav: Binchiu-
dere a chiave. J^ hue de la eiav :
n buoo della chiave e aneke la
toppa. Ul maez di eiav : II mazzo
delle ohiavl. JSl l^n de la eiav : II
materozzolo. MeU la eiav zott a
I'uzz: S(^omberare di soppiatto,
alia chetiohella. Tmu 6na eiav de
paleh: Comperar un palohetto. I
(Segnataono in musica) Chiave.
Ji» eiav de vidUn, de bass: In
chiave di violino, di basso. || (Per
acoordar istrumenti) Chiave. |
iDei dentisti) Chiave all'inglese.
(Per rinforzo di muri) Catena e
chiave | (Fig.) La trovaamiMt la
eiav de quelVinddvinhlU tanto dif-
fieil » : « l*rov6 subito la chiave di
quel rebus per noi tanto oscuro ».
— Ciay& (Serrare a chiave),
Chiavare (Siena). « Giava sU Vvss »:
« Chiudi I'uscio a chiave ».
— Ciayetta, Chiavetta JDel ro-
bin^) Gruccia, (Dell'orolo^o) Chia-
vetta (Di certi strumenti a fiato)
Chiavetta, (Della botte) Vin della
ciavetta: Il prelibato e la davetla
h chiamata zipolo. (Del canon della
sttia) Gruccia. (M. Pr.) (hia cia-
vetta d/ or la derva tutti i port :
Chiave d'ora spalanca ogni ser-
ratura.
Ciayo, Addio. (A bambino) « FH
ciavo al seidr » : « ¥k servo suo ».
Clbatorla(P. N.) Cibaria (1). Pac-
chia. « Oh ad^s setthmes gto a la
cibatoria » : « Ora mettiamoci a
tavola ».
Clcc e Giccln, Cioco (Lucca e
Versilia) Cicciolo (2), Zinzino.
« Dctmmhi 6n eice » : « D&mmene
un zinzino ». « Elg'd, nanea 6n eiee
o dein de giudiz% » : « Non ha bri-
ciolo di giudizio». | f Mezzo ub-
briaco) ^nEl me par on poo dee
Vomo » : « L'omo mi sembra altic-
cio. se non erro».
GLccajfP. N.) (Masticatura di ta-
bacco) Cicca (3). « El g'di tiraa i^na
dcca tn faeeia » ; « Gli a went5 sul
muso un biasciotto di cicca o di
tabacco*. Mezza deea: Idem.
— Clccli, Masticar tabaoco. « Im
se n'ol fumma el deea » : « Egli se
non fiuna, masticar. I Rodersi.
Ouarda come el deea : Guarda co-
me si rode.
(1) Cibaria non rende il ribatoria mlla-
nese. Cibaria e aggetttvo di legge, In lin-
gua, e in florentino eiprime piuttotto
qnantita d*ogni genere di cibi ; ma non ti
usa come cibatoria da noi.
(2) Cicciolo e pezzetto di oarne di maiale
rimaita dopo che se ne i eavato lo stmtto.
Nondimeno c^e un mode di dire florentino
ehe fignratamente Mi>rlme piceolinima
qnantita oome dec ed e : dar im dociolo
per aver tm porco.
(3) La voce e oerfettam. ngnale. non il
•enso. Cicca in dor. e mozzioone di ligaro,
e eiccaioU qaelll ohe li van raccogliendo
per le strade.
CIC
— 120
CIC
Giooia (P. N.)} Ciccia. « La verdu-
ra la ghe pias nd ; lit el vcRur la do-
Ha » : « La verdura non gli va; egli
vuolela ciccia. » (Di donna grassoc-
cia e avvenente) On hUl toeeh de
dceiaf: Un bel pezzo di ciccia o
Belle ciccie. « ^S^e toiaroo miee mi
voraroo minga doind, la dedaf vo-
raroo anca la dote » : « Se piglier6
mog:lie non mi accontenterb della
ciccia, ma vorr6 anche la dote».
— diccill» Bere. « M ciecia come
6n Turch » : « E' beve come un
Turco ». « Ohe pias motto a eiecid, »:
« Gli place succiar il bicohiere ».
— Gicciada, Trinoata.
— Ciccladinna, Beutina.
— Ciccianespol (P. N.) Suooia-
neapole.
Cicciax &, Cbiacoberare.« Me aont
phrs via a deeiarh eont 6n bagol&n.
del luster » ; « M'indugiai a clam-
bolare con un gran ciaccione ».
« L^h eomindaa a cicciardi e eom,e
el so solit el le finiva pit » : « Co-
minci5 a oicalare e, secondo il so-
lito, non la rifiniva pid ». (In sen-
8o bono ) « Bisogna che eiceiarem
6n poo seriament, nun duu, de
sta ro^^a »:« Bisogna ohe disoor-
riamo un poco fra noi di codesto ».
« Mi oo savuu clie lee la va intomo
a Hceiard, mal, sdra de mi » : « Ho
saputo che ella va a cornacchiare
e a sparlare di me ». « Che la kusa
sth de eicciarii sora i fatt di aZ-
ter » : « Smetta una volta di sfrin-
guellare ».
— Cicdarada , Chiacchierata.
« JEmm faa 6na gran ciedarada
mi eel Luis sul ministeri noeuv » :
« Abbiamo o s'^ fatta una lunga
chiacchierata, fra me, e Luigi, sul
nuovo ministero ».
— Clcciaradiima, Chiacchiera-
tina.
— Cicciarament, Chiaccheric-
cio. « 8e senUva sui seal 6n gran
dedaram^ent » : « Si sentiva su per
le scale un gran chiaccherio ». On
dcdarament mMi pii finii: Un cin-
guettio interminabile. dcdara-
ment de sahUt de lohhia ( volg. ) :
Un cianaio.
— Cicclaritta , Chiaccherino.
« El vceur fd. el cicctareWa* : «Vuol
far il cicalino ».
— Clcclardn, Chiaccherone o Ci-
calone. « Tas dcdaron/ »: « Smet-
ti oiambolone che sei ». (Di chi
non sa tener in s^) « Ouarda ben
a dighel a queU dcdaron, se de
no diman el san tutli » : « Bada
di non tl fidare a quello STescio-
ne, se no domani diventa cosa
Eubblloa ». Ciedaron de brasera :
n boocalone.
— Clcolarinna, (Primo grado
dell'ebrietk) , Chiaochierina. « Te
seret minga ddceh, m^ te g'avevet
6n poo de dedarinna » : « Non
dir5 che tu fossi briaoo, ma ave-
vi un po' di ohiacohierina. » Vedi
Pondct,
Cioolo (Nome che si d^ special-
mente a stomelli e merit dome-
stioi), Ciooio (1), Cuoo5. « Ciedo
te vcButt la eamclaf ».* « Cuoooli-
no.... Cuoco mio ! » *
Cicdon, Ciccione (2), Cucco. JEl
deeion de la mamma: II Benia-
min4>» « L'h 6n pover dedon, in-
eapace de mazzi^ 6na mosca »:
« £)un povero baggeo inoapace
di uocidere una mdsoa ».
Glcclor^, Ciciorare (3), Far pissi
plssi. « Ispositt dedoraven in d'6n
canton de la scUa, tegnendes i man
in man » : « Gli sposlni facevan
pissi plssi in un cantucolo della
sala, tenendosi per mano ». (Degli
uccelli) Pigolare, Cinguettare.
— Clcciorltt (Atti e disoorsettl
amorosi a bassa voce), Pispillo-
ria. Fit i dedoritt: Vedi Oie-
dorit.
Cicciorlanda (Giooo), Cioirlan-
da. Oiugd, a dceiorlanda e?U do-
manda: Giooare a cioirlaiida.
Ciccolatt, Cioocolata. Fit o sbatt
el deeolatt: Cuooei*e o frullare la
oioccolata. Ciecolait ephnera: I-
dem. Ciccolattecaffh: C'\i\9xo scu-
ro (Lucca), La Nera (Firenze) Tor-
volett de — ; Panetti da ciocciolata.
— CiccolatUn (Piccolo disco in
carta), Cioccolattino.
— ^coolattera, Cioccolattiera
(Tanto il vaso ohe la moglie del
dceolatee).
Cicero. N. Fr,: Cicero pro do-
mo sua: Cicero pro domo sua.
(1) Ciccio e sinonfino di ricciolo tatt^al-
tra oosa. £; : pe2zetto di lor do.
(2) Ciccione a Fir. non signifiea che peiv
sona oon molta ciccia intomo.
(3) Ce il suono nguale non 11 sensn.
Ciciorare togcano e quel rumore che fan-
no i liqaidl presso a dar il Ixrflore. Voce
luochese ; a Firenze e : Q-riUettare.
CIC
— 121
GIF
— Glcerdn (Chi fa da suida a
foreBlieri). « Te faroo mi ae dee-
nin per la eittcLa » : « Ti farb da
cicerone nella cittii ». « Oo eompraa
&n Oieeran del seUceni ligcut in
maroechin » : « Ho comperato un
CioeTone del setteoento, legato in
nuurooohino ».
QleUard6iL (In di8.)» Cicclalar-
done (in diauso), GMottone.
ddiniiiiiL (Meno ancora di Cic-
dn), Tantinino. « Damen domit 6n
eidj/ninint ehi su la pdnta de la
{areellinna »: « Dammene pur Vom-
ira qui sulla punta della forchet-
CSicin, Cecino. « Oh ehe bel cicin
d' &n fictu / » : « Che bel ceoino o
Che caro Nino ! » « Sn tnii domd
^n eiein » : « Ne Toglio solo un tan-
tino o un zinzino ».
CSidBlMO (In dis.) (Amante di
donna maritata), Cicisoeo. « Quell
magrmzi let, V h el deiabeo ae la
eofUessa » : « Quelle spilungone ^
il cioisbeo deua contessa^.
GUI, Cielo. — serenf niv6h scur,
e&n fceura i aIkU: Cielo sereno,
nnvolo o annnvolato, buio, stel-
late. — tuti a gUll: XJno stellate
fitto. del rdgs: Cielo rosso. (Pr.)
del rdgg o aequa o hdff: Aria ros-
sa o piove o soffia. Toeeit el del
eant on dit: Toocare il olelo ool
dito. I/jk eome vorh dit 6n pugn
in del : E come voler dare de^ pu-
gpi in cielo. Portd, vun ai sette
deli: Portare uno ai sette cieli.
( II mondo ipercosmico ) « J72 mh
pcver angidl V h volaa in del » :
« 11 mio Dovero angioletto h ito in
eielo. VriitvendHta in del: Gri-
dar vendetta al cospetto di Die.
IH* gu di robb ehe nd stan nh in
del n^ in terra: Dire cose ehe non
Stan n^ in cielo n^ in terra o fuori
della messa. Guard* el del / ; Guar-
di il cielo o Dio tolga. Per amor
del dell : Per amor del cielo. In
name del — .* In nome di Dio. On
fultnin a — sereno: Un fulmine a
— sereno. (PrJ Sentenaa d^asen
n6 va in del: Baglio d'asino non
arriTa al cielo. Ctel faa a paneott
we nd puBuv ineaeu ptaeuv sta nott :
Cielo a pecorelle acqua a oatinel-
le. I (La x>arte superiore di molte
oose) JEl del de ta earrozza, del
lett, del fomo, eee.: H cielo della
(sarrosza, il cortinaggio, il cielo
del fomo. M del de la hoeea: II
palate. SI terzo delo: II terzo
cielo.
Giifon. Vedi Sdffon.
Ciflls (P. N. j N. tr.: Fh dfiie: Far
cecca. « Ills' ctopp el m'A faa eiflis e
la Ugor Vh scappada » : « II fiicile
mi fe' cecca e la lepre scappb ».
Cilan (Giovane di statura ^iii
alta di quel ehe la sua et^ richie-
de, ma ohe pu5 essere benissimo
n4 uno scioccone nb un galeone^
come lo defini il Cherubini), Bac-
cbillone. « QvM cUan el g*d. di
gamb eh'el fd, 6n mia ogni des
p<M8 » : « Quel baochillone o bi-
ghellone ha certe seste, ehe in
dieoi passi h capace di far una
lega ».
— Gllandn (Termine ehe pub es-
ser applioato in molti casi e a per-
sone dissimili). ^t-Ad^s el g*\jbL sh-
des ann e el s'h faa su 6n dlanon^
ehe se fel vedSsset Vel conossel
pii » : « Ora ha sedici anni e s' b
latto uno spilungone, ehe se tu lo
vedessi non lo ravvisi piii ». « Ma
«td 6n poo quiettf dlanon ehe te
see » : « Ma sta bono una volta^
disutilaooio ». (E cosi via, con cen-
to intenzioni e varietk). Chiurlo.
— dlanada, (Piii ehe altro]. Leg-
gerezza. « Ma gtutrda de fa min-
ga vunna di tb solit eUanad* : « Ma
bada di non commettere una delle
tue sventataggini o corbellerie ».
— CUapp (Cosa di versa dal Ci-
lan quantunque della stessa spe-
cie), Citrullo. « Finissela de fa el
dlapp eon la serva » : « Finiscila di
far n vaghesgino alia serva ». « In-
e<eu sont dlapp, dlapp ; sont minr-
ga h6n de tra insemma 6na rim-
may^ : « Oggi mi sento tanto grul-
lo, ehe non son capace di accozzar
due rime ». « Che dlapp de vun f »:
« Che soiocco ! »
— Cllappli, Pargoleggiare (colto),
— Cllappada, Baggianata.
— CHappdn, Scioccone.
— Cilappin, Scasimoddio, Scioc-
cherello.
Giliiider (P. N.) CiUndro. Cappell
a eUinder o sempl. el dlinder; Cap-
fello a cilindro, tuba o staio (pop.).
Tiraa a dlinder : Cilindrato.
— dlindri, Cilindrare.
— GUindradnra, Cilindratui*a.
— dlindree, Cilindraio.
— Gilindrich, Cilindrico.
CIL
— 122
CIN
— CUindrett, Cilindretto.
— Clllndrdn, Gran tuba.
Cimasa (Modanatura per oma-
mento arohitettonico) , Cimasa.
Anohe Seimasa.
— Gimasetta, Piccola cimasa.
Clmballs, N. fr. : Vhss andaa in
cimbalis : Essere o andar in cim-
bali o in bernecohe.
Clmbarda (P. N.) ( Amaca dilegno
fiospesa Botto il piano del oarret-
tone detto bara per dormirvi il
carrettiere o riporvi robai (Ap-
prosB.) : Lettuccio. Grata (1).
Clment, Cimenio. Tirdi a ci-
ment: Provocare, Metter e ci-
mento.
— Clment&-taa-ta8B, Cimenta-
re. < E lii el g^avaria el fidegh de
eimentass eon mifyn « E lei ayreb-
be il fegato di cimentarsl o mi>
surarsi con me? » (A parole) « L*dn
eimentaa e lii gio bott de lirayn
« L'han cimentato e lui giii botte
da orbi ».
Cinada, Zannata « In tuU ei-
nad de henedl eon Vaequa santa » :
« Le sono inozie da daroi la be-
nedizione ». | (Scherzo poco bello)
« JSJl m'd fcia 6na dnada de cattiv
gust » : « Mi fece una burla di cat-
tivo gusto ».
Cinaper (Composto di gesso e
di mercurio), Cinabro.
ClnchetLn&in (P. N.) (Suonatri-
ce magra e sparuta di chitarra
o mandolino o anohe donnetta ri-
dicola), La sora Rosaura.
Clnciapetta (P. NO (Pettegola,
vana , leggerona) , Olanmiengola
^in dis.). « Cossa gh'entra, quella
eineiapetta, de eeueict el nas in di
noster robb / » : « Che o'entra quel-
la pettegola, di voler mettere il
naso nelle cose nostre ? » (Di don-
na che Tuol parere piti che non
sia) Spocohia. « La spitzza anca-
md de lavandin e la v(Bur fh la
einciapettaf » : « Sa di rigoverna-
tura e yuoI fare la spoccnia ! »
CincinasB-cinaa (In di8.j, Cin-
oinnarsi. « Im ghe mhtt do dr cU
^phce a cineina88»: « Ad azzi-
marsl, alio speochio, implega due
ore (2) ».
(1) Mancando assolutamente in Toscana
Toggetto, manca anohe il nome.
(8) Da questa voce veochia, e vennto il
gingin (che e gik tramontato anch^esso)
per damerinOj eivettirto.
Ginqu, Cinque. I dnqu vU : Le
cinque vie. la la regola del einqu
(con relative gesto) : Gar leva
eius, Sgraffignare (volg.). Per %
dnqu eavH :IA li, a un pelo. GtMr-
rdfol de dnqu foeui ; Un oeffone.
Basthgh a vun i sd dnqu sold:
Bastargli il cuore. « Va minga a
eereit dnqu roeud in d*&n car » :
« Non entotre in oodesti quattro
soldi o non cercare il node nel
giunco. ( Stringendosi la destra \
« Cinqu e dn^ des la eavalla re
nostra » (in dis.) (Appross.) : Too-
chiamoci la mano. il conlaratto h
stretto. Mardd sul dnqu e desdott:
Scialarla e vestire con sfarzo. Vess
al camp di dnqu p^rtich : Vedi
Camp. Vhss come ctnqu dit in la
man : Esser cosa da non metterai
in dubbio. Grand come dn dnqu
quattrin de formal, (vol^.): AAo
quanto un soldo di cacio. « Chi
te eerca sti dnqu soldf » : « Chi ti
domanda di questi cinque sol-
di1»
— Cinqoantii (Indugiarsi intor-
no ad una risoluzione pur neces-
saria), Ninnolare, Lellare (vol^.).
« Ch'et staga minaa h tant a ctnr-
quantdk » : « Non la stia li troppo
a ninnolare ». « X furia de dnquan-
ti^ rh riusdi a naaott » : « A furia
di baloccarsi non e riuscito a nul-
la*. Cinquantd el presszi: Stirac-
chiare il prezzo.
— Ginquantln (Legume o biada
che venga a maturanza in cirea
cinquanta g^omi), Cinquantino (1),
Formentonmo.
— CtnqiiiiLXia (Accozzo di cin-
que numeri giocati a tombola o
al lotto), Cinquina.
GlnieniG (P. N. ) , Cinismo. « Ul
g'il 6n dnismo che el ributta » : « E-
gli ha un cinismo che stomaoa ».
(Per sfrontatezza) « El g'i^ avuu el
dnism,o de rispondem che,.. » : « Eb-
be la fronte di rispondermi che... »
Ginta, Cinta. — del pareo: La
cinta del parco. | (Parte di abbi-
gliamento) « 8ta dnta la me streng
tropp in vitta » : « Questa cintura
mi stringe troppo ».
— Ginla-ntaa, Cinger di muro.
« Oo faa dnid, tutt el broBU » : « Ho
(1) Era a Fir. anche una moneta da otu-
quanta ccntesimi ora faori di corso.
CIN
— 123
CIO
fatto oinger di muro il verziere,
il I'ratteto ».
— Cinto (P.N.) (Ordigno in ri-
paro di ernia), Braohiere. Vedi
anebe Sraghee,
Ci6 (Uccello nottamo), Chiii
(pop.), Assiolo.
Cndcca, Cioooia (1), Ubbriaohez-
za, Briaoa e Sbornia (volg.). doo-
ea de hira, de raeeatgna: Sbornia di
birra, di aoqnayite. Oiappii la eioo-
ca: Ubbriacarsi e Pigliare la sbor-
nia. la bertucoia, la balba, una
ootca (pop.). « Ona cioeea eke gh'h
staa aao8S trii dl » : « Una ootta,
che gli diir5 indosso tre giomi)».
« Elfh el disinvolt, ma ghe eomin-
cia la doeea e la deeiarinrM * :
« Flk il disinvolto ma e^li ^ gi^ in
pemeoohe e gli incomincia la cniac-
obierina ». | j^T. fr. : Ona eioeea de
latt: Un tozzo di pane. P. N. « X'^
9taa venduuver 6na eioeea de latt »:
« Lf'banno abbacohiato o venduto
per un tozzo di pane >. iV<J vaH
6na eioeea: Non yalere un fnillo.
I (Campana al oollo di mucoa gui-
da) Campanaccio.
— Gldo<di, Ubbriaoo. Cionoo (2).
« jy^ ddech eome 6n &^ » : « £ cot-
to fradicio o eome una monna »
( volg.). nMme par 6n poo eideeh » :
«Mi sembra alticclo, anzlcb^no».
« Send minga di eke el sia eideeh,
ma trh molto aUgher » : « Non lo si
pub ebiamare ubbriaoo, ma h mol-
to allegro ». (Fig.) V^m eideeh de
9ogn: Oasoar di sonno. « Ma te see
eioeeh o te eoidneif* : « Vaneggi o
did di bonof » Oideedn de grappa :
Trinoone IS).
— Oldooaee e ol6coattee, Ub-
briacone, Briachella.
— C16<Mdietla, Piocola o Leg-
gera sbornia. *A la domeniea m
» 9oa eidechetta el le eiappa aem-
(1) In fiorentino o* 6 la parola Cioeea j
ma, come i noto, esprime tntt^altro ordine
di idee.
(I) A Lucca eiofteo i chi dalle gam be gli
e Impedlto dt cammlnare Qguale e diritto;
2oppo^ tdaneato- Oli nbbriacht talvolta
•ono eionehi.
(3> Trineone non rende menoroamente
il Doatro Cioecon de orappa ma Tbo messo
Crehe frfneeme esprime, aih che altro , il
re tmodatamente altjri liqnldi , che non
•fa vino. A Pirenze non si vedono o di ra-
do labbiiaidki di acqnavite.
per » : « Alia domeniea e' vol es-
sere sempre brillo >.
Cldcch (Fisobietto da merli)-,
Cbi6eoolo. Andd. a eaeeia ednt el
eideeh : Andar a Fistierella. | (Per
piato ) « i/'d m^s qid 6n ci6eeh
mai pit finii » : Vedi Stuaa, « La
mhss gib el eideeh a la JPreturayn
« Gli appiocic6 una querela, un
piato ».
— CioccMtt, Sonagliera, Sona-
glioli. « Qttell eagncBu ehe g*h el
eoll 6n eolarin eont i cioeehitt » :
« Quel oagnolo che tiene al coUo
un collare oo' sonagli ».
— Gloccli (Risuonar, di oose fes-
se^ alia peroussione), Crocchiare.
Ctoeeik deer^p: Crooobiare, Croo-
colare (Siena). (Fig.) (Di malato
in perioolo) « jEI eioeea de er^p »:
« W oroccbia. » (Strepitare nm-
proverando) « Oheu diavol eoa'el
eioeea tant per «td daladafyn « Eh
quanto chiasso o strepito per una
co|clioneria! » | (II nschiare col
chioocolo e il canto stesso del
merlo) Chioooolare.
Cidocliin (St.) (Nome di persona
inoarioata in iUo tempore di am-
mazzar quadrupedi degni di finir
la vita e di sotterrarne le carogne).
Frasi ancora Tive. Anddt a fin\
in man del Ciocchin: Finir in
mano del boia. Bhtia de podh dh
al Cioehin: Bestia damandare in
Sardigna.
Ci6a, Chiodo (1). Ciod de giazz,
de eavallf rom^n : Chiodo da diac-
cio, da oavallo, romano. (M. d. d.
sense proprio) « Ul mangiarav an-
ea i doa* : « E' mangerebbe la
sporta a Brandano ». ii'I/'it nanea
lasscM i eiod in del mur » (Nello
sgombero) « Non la8oi5 neppure i
ohiodi nel muro o ha levaxo per-
iin il fumo alle candele ». Man-
giass fceura anea i eiod de la ei^ :
Mangiarsi fino all'ultimo soudo.
SheeK eome 6n eiod: Seceo come
un ohiodo o uno stoooafisso. (M.
d. d. in sense traslato) Batt el
eiod: Battere il ohiodo. Di rohba
de eiod: Dir oose da chiodi. A~
vhgh la eoseienza teuxada sii a 6n
(i) Forme diverse, qnalitJi, tecnica in-
somma da ehiodainolo, vedi il solito Che-
rnbini, il qnale per6 non ne registra la
•eeta parte. lo dar6 qnelli solo ene tutto
il mondo conosee.
CIO
124 —
CIO
Hdd: Aver data la coscienza a
rim^edalare. « Lit quand la fis8€ia
el ciod nd a fie mezzo / » : « S'egli
ha fisso il oniodo non o'^ piti mo-
do di disBuaderlo ». Tcteed su la
meesa a 6n eiod: Appiocar la mea-
sa alParplone. (Pr.). OorU 6n eiod
se deseaseia V alter: Un ohiodo
soaooia Taltro. 8e el ciod I'incon-
tra el durelseetorta: (Appross.):
I teneri di caloagna facilmente
mutano di parere. Quaiid la ea-
valla la dev zoppass, eee.: Vedi
Cavalla. | (Invece di chiave) I>d
8u tarU de eiod a I'tMs: Metter la
banda all'uscio e Metter il chiodo
a una cosa, cio^ assicararla sta-
bilinente. B (Inveoe di aigaro) « Ul
g'd, eontinoament el ciod in bocca » :
« Ha aempre il aigaro in bocoa ».
— Ciodaria, Chioderia. e Chio-
dame.
— CiodlroBU, Chiodaiuolo.
— CiodlrcBUla, Fucina da ehiodi.
— Ciodera (latrum. per ehiodi),
Chiovaia.
— Ciod-de-garofol, Chiodo di
garofano.
— Ciodin, Agutello e Sigaro.
« M g'd, semper el ciodin in hoc-
ca » : « Ha aempre lo aigaro in
bocca ».
Cidff-ddff. N. fr. : / cidff cUff
del valzer in spiga: Gli acosci
del valzer petto a petto.
CSi6ff (Onomatop. del mmore
d' un piccolo tont'o nell' acqua).
« L'd, faa doff e Vh andaa sott » :
« Fece un tonfo e aoomparve ».
Ci61a (Volg.) (Voce eapreaaiva
molto, e che corre apeaao aulle
labbra de' meneghini che amano
moatrar diaprezzo. ^ ben piti ohe
deUl come dice il Cherubim]. Gran
minchione, Ciolla (1). « Oh quell
pover omm>, come Vh ciolla! ^i
« Ah quel jDOver omo quanto ^
baggeo ». (Parlando di ae ateaao)
Malaooorto. « Jft, a di la veritaa,
sont 8taa 6na ciolla, Avria dovuu
accettdt stibit » : « lo, a dir il vero,
fui un po' gruUo, baggiano. Ogni
laaciata h peraa)».
(1) Qaesta voce e viva a Fi'renze e a]-
Tisola d'Elba in due Btgnifioati dlvenii. A
Firenze o^e la tmae : Essere come il eamUo
del CioUa^ ecc AIl'Elba si dice ciolla a
donna che non ha cnra della propria per-
sona.
— Ciolatta, Ciolatton, CSiolat-
tonon (Re degli aciocchi).
— Cioletta, Scimunitello. Grul-
lerello.
— Ciolada, Ciolattada, ecc.,
Minchioneria.
— CioUt (Triv.), Gabbare. « M
m'd dolaa de poeehyn « Wh, gab-
bato in pooo ».
Clomma, Chioma. La ciom^ma
di cavai: La criniera. Taiagh la
domma al poleder: Scrinare il
puledro.
Cidndol (Voceleggermente spre-
giativa delle decorazioni), Cion-
dolo. « 0*an daa &ti ciondol tant de
fall tashy^ : « Gli diedero una croce
per ohiudergli la bocca ». (Appeal
all'anello della catenella delForo-
logic) Ciondoli.
Ciorllnna, Vinello. « Ah std vin,
ear el m^ osL V h 6na vera eior-
linna » : « Coaeato, caro il mio al-
bergatore, a caaa mia ai chiama
acquereUo, non vino*. Vedi JFV>*-
tiggia,
GLprocament (Volg. id.). Vedi
Mecwrocam^nt.
CiOB» Chioao (1), Chiuao, (Orto e
verziere reointo da muro), Ri-
cinto. On bell cios pien de mc^id-
ster: Un orto chiuao e tutto a fra-
gole.
Cttpp& (Delle paaaere e dei pul-
cini), Pigolare. « Sent come eippen
ipassaritt, liisullapianta* : « Sen-
ti che pigolio, le paaaere Ih aii
quell' albero ! » | (Far moatra di
brio) Sgallettare. « Vui mettent el
vestii e el cappellin noBUV e andd^
al Cora a cipph 6n poo » : « Mi
voglio metter il veatito e il cap-
pellino nuovi e andar alle Caacine
a brillare o a apiapolare o a far
chiella (2) un poco. | M. d. d.:
Gippen % msrhf: Zucche fritte!
Tu non I'avrai !
— Cippolpp (Voce imitante il pi-
golio degli uccellini), Piaaipiaai.
Ciperllxnerli, Canta merlo.
(1) Chioao e parola oggi cadnta in di-
SQSO, ma ohe fa viva In Toaoana invece di
chiuto.
{2) Per lo piu si dic« oner delta i^ieUa^
ma io ho ndfto fitr delta chiella f in qviMto
senso ed e spiegato coei : Chiella deriva
dalla domanda ehe fa il popolo vedendo
com pari r in pnbblico qnaiche donna pin
delle altre ornata : Chi i eUaf
CIP
-125 —
CIR
dpr^BB ( Albero de' oimiteri), Ci-
presso.
Circa, Circa. « M gavarit cirea
vinHtes ann o A tidree » : « Egli a-
VT& a un circa ventisei anni o giti
di 11. I (Intomo a) « Cirea poRti a
qtMl eke m'avii ditL,. » : « Circa
poi a q^uanto mi avete detto ». Oir-
eum c%reai Idem.
CSircasB (Tessuto di lana a spine),
Circasce.
CSirco (P. N.J ( Anfiteatro in le^o
per spettacoli con cavalli). Ctreo
eguestre: Circo eqnestre.
drcol, Circolo. (Conversazione)
TegnX Hreol: Tenere conversa-
zione. Fdk circol : Fare circolo.
I Cered la quadratura del eireol:
Ueroare la quadratura del circolo.
— eogtitusional: — costituzionale.
— Circolar, Circolare. ^ L' d
mandaa intomo des mila eireo-
lar eol programma del giomal » :
« Idem ».
— Gircolazl6u , Circolazione.
« Quella ed, eh'l borUut gib I'd, in-
terrott la eireoUmen > : « Quella
easa che h caduta ha interrotta
la circolazione ». La eireolasion
del tang'u: La circolazione del
sangue.
— drcolandum ^Ad) (Termine
biirocratico ma notissimo a tutti),
Ad circulandum.
Clrconcis (Colto) (Degli Ebrei),
Circonciso . (In voUrare idiota o
scherzevolmente). Vedi Coneis.
Clrcondari, Circondario. Al eir-
eondari ghe std 6n sott pref^U: Ai
ciToondarii fe preposto un sotto-
prefetto.
drconvallaildn , Circonvalla-
sione. Strada de eireonvallagion :
Strada di circonvallazione.
dreosp^tt, Circospetto. « Chlhi-
sogna «^« molto dreospeU » : « Qui
bisogna procedere con molta cau-
tela o circospezione ».
— CIrcoBpesldn, Circospezione.
« TroppUy trf^pa eireoapezion / » :
« Troppa — o troppi riguardi 1 »
drcostanza, Ciroostanza. « Se
dit la eireostama ehe » : « Si d^ il
caso che ». « In 8ta feliee eireostan-
za del vo»ter matritnonif mi„. » :
« In queata felloe — o congiuntu-
ra...>| (Di giudizio) Al reo g'dn
oMTdaa i eireoatam attenuant: Al
reo hanno aecordato le oiroostanze
attenuanti.
Circni-CTiil-culss, Circondare.
(Per fini loschi) « M 8*h drcuii de
oH donnktt » : « Si circondb di bel-
le donnine ». JEl miniater V ^ eir-
cuii eontindament: II ministro ^
assediato giorno e notte.
Girciun-clrca. Vedi Cirea.
Clrlblbl (Voce di gioco infanti-
le), Ciribibi (1).
Clrlbicbccola (P. N.), Ceppico-
ne. N. fr. m Se me gira la etribi-
eoeeola... » : « Se mi gira il boccino
0 il cifotte » (volg.).
Cirlbira (Persona senza carat-
tere n.h dignity ) , Banderuola ,
Chi&ppola (Arezzo), Frasca (se
donna ). « Quell td amis V h 6n ci~
ribira faa e finii » : « Quel tuo a-
mico h un vero burattino ». « JVel-
V ultima votastidn el sur X el ^l
mostrcM 6n poo cirihira » : « Nel-
I'ultima votazione il signor X fece
im pochino la ventaroTa*.
— Clrlblrada (P. N.), Buratti-
nata e in eerti easi Chiappolata.
Cirici, Cirici (Canto della capi-
nera).
Cismoin (P. N.), Citta (Siena).
« Jj'h 6na hella ci8m,oin » : « £ una
bella ragf^zina ». « JD' ^ la mia ci-
smoin^: «E la mia sciupata»(volg.).
Clspa, Cispa (2), Caeca, Stereo.
Dottor de la eiepa: Dottor de'miei
stivali. « El par semper ch'el g'aih-
bia la cispa sott^al nas)* : «Ha sem-
pre arricciato il naso ».
— Ci8p68 (P. N.) (Se negU oc-
ohy, Cispellino, Cisposo.
Clsqiiltt (Giovincello soro), Cro-
slino. in L*h 6n cisquitt de vun » :
« E un certo crostino ». « JSl ghe
fd el cisquitt all* Adele » : « Fit il
cascamorto colPAdelina ». Anche
SpinHn.
Cista (Far dieei a maccao), Cista.
Cisto (Esclam. per non air Cri-
sto), Crispicinal (Arezzo), Catte-
rina!
Cistema, Cistema (8), Pozzo ne-
ro. Voden la cistema: Lavano il
pozzo nero. Oh^h intopj>aa el con-
dott de la — . E turato il condotto
del pozzo nero.
(1) Ftt nsato dal Cecchi ne^ittoi proverbi
ma non eredo sla neIl*uso fiorentlno.
(2) S^ propriamente V umore cbe cola
dagli ocehi.
^) Ciatema in Toscana e pono d^acqua
plovana.
CIT
126 —
CIV
Citk-taa, Citare. Citet in ffituUzi:
Citare in giudizio. Citd i testimo-
ni: Citare i testimoni. | CUh 6n
vhra de Dante: Citare un verso di
Dante.
— CSitazidn, Citazione. Bieev 6na
eitassion de la Questura: Ricevere
una citazione dalla Questura. Q
On liber pien de eitaeion: Un li-
bro pieno di citazioni.
Civtaa, Cittik. La ditoAi etema
(colto) : Roma. La dtUw, di fior :
Firenze. JEl palazz de dttaa: J\
palazzo di cittk. Viv puasee in
eampa^na ehe in dttaa: Abitare
pi^ m campagna che in cittk. Oitr-
taa alta e dttaa baesa: Citt^ alta
e citt^ bassa. Ona ed ehe la par
6na dttaa : Un casamento che pare
una citt^.
— Cittadin, Cittadino. Faes dt-
tadin: Ridiyentare* cittadino.
— Cittadiniia, Carrozza di oitt^.
— Cittadlnanza , Cittadinanza.
Domandd, la — .* Domandare la cit-
tadinanza. I « Tutta la dtladi-
nanza V d, protestaa » : « La cittk
intera protestb ».
Citto , Zitto. « U dtto nen ! » :
« Zitto e buoi I » N6 se sent 6n dtr-
to^mn Non s' ode o non si sente
uno zitto, un alito y*. « L*h voltaa
via dtto dtto » : « Se la t'umb zitto,
zitto •».
Cincclo, Ciuco.«^Z fir'A t orhce
ehe paren quii d'6n duccio » : « Ha
un par d'orecchie, che arieggiano
quelle d'un miccio*. « Te see 6n
gran eiuedo vhh .' » : « Sei pur ciu-
co, poverino I »
Glum6r (Malattia di cavalli), Ci-
murro.
Giurmala, Ciurmaglia. a Lit nd
gh'h che de la durmaia » : « L^ non
c'^ che la peggio ciurmaglia della
cittft ».
Cius, Chiuso. Vedi Saraa sii,
Ciosa, Chiusa (1), Serra e Stec-
conaia. Fa o desjik 6na dusa: Far
o disfar una chiusa. A la dusa del
discors : Alia chiusa di un di-
scorso.
CitLBon (Pietra da chiudere il
tbrno), Chiusino. JSl duson del 9m-
(1) Chiusa in Fior. riparo posticcio, e 1o
si UMa anche per prigione. Mettere in chiu-
sa. Anticamente pero anche a Firence ebb«
il preclso senso milanese.
villi de Paderno: II Pignone di
Paderno.
Civett. Vedi /S^e^rue^ e derivati.
ClvU, Civile* El codes dvil: II
oodice civile. (7a«a, condizion, ««-
stii: Casa, condizione, vestito. |
« L'h staa molto dvil eon mi » :
« Con me fu molto civile ». I Co-
stituiss parte dvil : Costituirsi par-
te civile. Goragg dvil: Coraggio
civile. Fik d*6n dvil 6n criminal :
Vedi Scarpdn,
— ClvUtaa (P. N.), Civilta, (colto).
« Quii che neaa el progress de la
dviltaa, I'h segn che se guarden
minga indree » : « Quelli che ne-
gano il progresso della civilt^ non
si guardano mai indietro >. I (Buo-
na educazione) Creanza / rSgol
de dviltaa insegnen de mangid
minga el piss cont el corteU : Le
regole delta — , bona creanza in-
segnano a non tagliar il pesce col
coltello.
— ClvUlDi (P. N.), CiviUzzare o
Incivilire.
Glacch (Soprascarpe), Caloscie.
I (D. Fr.) (P.N.) Laclaeeh: Vedi
Fortoghesi,
Clarin^tt, Clarinetto. Luanda
del clarinett : La linguetta del cla-
rinetto. I (Fig.) « Slid sigher de
Virginia Ve propi 6n clarinett » :
« Questo sigaro sfiata da ogni
pai*te ».
CIebb, Classe. Deprimma cUtss:
Di prima classe. « Jj'h 6n asen de
primma class » : « J! un asino di
prima classe ». | (NeUe scuole)
« Ad^s Ve in terza class » : « Ora
h in terza classe ». | (Leva) La
class del 1894 : La classe del 1894.
H (Ferrovie) Primma f segoTida,
terza cUlss: Prima, seconda terza
classe. (Civ.) La class di nobil, di
borghes .'La — o ceto nobile, bor^
ghese.
ClaBSiccli (P.N.), Classico. Idas-
sich: Gli autori classic! o I clas-
sici. (Escl. sorpresa) « Ah questa
Vh clasdca / » : « Oh questa h —
o barbina ! »
dailidlte. Vedi Parentesi,
GlatiBOla, Clausola (colto). CoUa
clausola de la nazion preferida:
CoUa clausola della nazione pre-
ferita. (Privati) « G'oo miss la
clausola de poak no,,. » : « Gli ho
posto per clausola di non pote-
CIA
127 —
COA
GlaiiRiira, Clausiira. Monigh de
dau9ura: Monaohe in olausura.
Gh'h 8u la elausura: £ proibito
di aijdre, C'^ clausura.
GUTlcola (P. N.) Clavicola. « I/h
barlaa gid de eavall e el s'h rott la
davteota » : « Cadde da cavallo e
si spezzb la olavicola ».
Caerical(P. N.) Clericale. (Parti-
giano de' preti). / elerieai poden
mingaandd. a voiii in di eleeidnpoli-
tiehTl clerioali hanno proibizione di
andar a votare nelle elezioni po-
litiche.
Caientella. CUentela. « QuelVav-
voeatt el q'a dna fi,ar de eltentel-
2a » : « QueU'aTYOcato ha una olien-
tela ricca ed estesa ».
CTImma (P. N. ) « Clima. « Po-
di tninga asauefamm a quel elim-
ma » : « Non posso aTezzarmi a
quel clima ».
Caubb (D. In.), Clubbe, Circolo.
Al club se giceuga fort: Al olub
ai gioca forte.
€f6. N. fr. : Ce o Cb, per non dir
coslione. « Ohe n' h de ee o eo a
ttomondf ma come queU / » : « Ce
n'h de' minohioni al mondo, ma
come quelle... sMo a troyario!»
Cda. Coda. Coa del eavall, del
betu, eee.: Coda del oavallo, del
hue, ecG. A la eoa: In coda o alia
coda. A eoa de rondin: A coda
di rondine. P. E. : La marsinna
a eoa de rondin : La giubba a co-
da di rondine. Avhgh'lacoabian-
ea: Essere putta acodata. Avegh
i ean a la eoa : Aver i cani dietro.
Guardd. eon la eoa de Voee : Guar-
dare colla coda dell'occliio. Dit el
didin sott a la eoa : Dar gambone.
Lasshgh la eoa: Esser preso al
laccio. Mitt la eoa in mhsz ai
gamb: Mettere la ooda fra le gam-
be. « Ghuai a aehiseiaah 6n poo la
eoa a quel permaloeon » .* « Guai a
dirgli una parola torta ». (Di tblla)
I'd la eoa: Far coda. Sonitt eon
la eoa: Sonetto colla coda. Jja eoa de
la eom^tta: La coda della cometa.
— Coetta (Segnetto sotto alle vo-
cali), Codetta. | (Striscia di ouoio
per dare U file ai rasoi) Codetta.
(StriBcia di polvere per sparare i
mortal senza pericolo) Striscia.
— Coada, Colpo di coda. £1 leon
eant &na eoada el mazza 6n omm :
II leone con un colpo di coda uo-
eide nn omo.
— Coanell, Codino.
— Coasoia, Codaccia.
— CJoin. Vedi Covin.
— Covin, Codino. Ul eovin de la
fru»ta: Lo sverzino. Rosi de eo-
vin: Arrosto di codino. (Di per-
sona) L*h6n fam>080 eoin » Betro-
grado) « E un famoso codino ».
Voin de ratt (sigaro) : Coda di
topo.
— Ck>ylnell, Codinzolo.
— Ck>iiioiL, Gran ooda. (Di pers.)
« L*h 6n eoinon » : « £} una ooda
numero uno».
G6bbi (Volg.). CuGcia. Andd, al
eobbi : Andare a cuccia, a letto.
G6bbla, Coppia. Cobbia de ea-
vai: Panglia. Mitt in cobbia: Ap-
{>arigliare. | (Di due pcrsone ma-
iziose ad una) « Podenfd. cobbiavn
« Sono una coppia e un paio ». (Di
due sposi brutti) « Che bella cob-
bia .' » : « Che bella coppia ! ». I
(Correggie per levrieri e negugi)
Guinzaglio. « Molegh la edbbia che
la legora Vh in pee> (ai segugi)
« SguinzagUa presto che la lepre
h levata ». | (Cfarta) « Distend i eob-
bi)*:« Metti le copie sullo span-
ditoio ».
— Cobbletta. Ona cobbihtta de
pbni: Una pariglietta di poney.
— Cobbili-bbiaa-bblaBB» Accop-
piare. Dio i e mhtt al mond e tor
ae eobbien : Dio 11 mette al mondo
ed essi s'appaiano. « Cerea de cob-
biam el saor » : « Procura di appa-
rigliarmi il sauro ». I ( Dormire )
« mJI cobbia come 6n setoech »: « Dor-
me come un ghiro ». | (Del filo di
seta sul naspo) Ben cohbiaa : Be-
ne accoppiato. | Cobbid, i saus:
Metter u guinzaglio ai segugi.
Coca (Arbosceilo del Peru), Co-
ca. IJlisir de coca: Elisir di coca.
C6cc (Volg.). Vedi Cott. Vivo n.
fr. : « l/e edee eom^ 6n conilli » (In-
namorato) : « £ cotto, stracotto ».
« JJh tutt edee » : « £2 contentissimo ».
Coccarda, Coecarda. « BH temp
quand 6na coecarda de trii color
la ne faseva saltd, UtnValt ! > : « Bel
tempi quando la coecarda trioo-
lore ne metteva I'entusiasmo ad-
dosso ». I (Quella da servitori) Pa-
sticca (pop.).
Cdccetta, Cuccetta (1), Lettic-
(1) Cuocia 6 propr>ament« il letto de*
coc
— 128 —
COC
ciuolo. « Oo cambiaa la mia bhlla
coecctta de fids in d'6n Utt defer » :
« Ho barattato la mia bella cuc-
<5©tta di noce con un letto di fer-
ro ». Icoccett del Utt matrimonial:
Lie cuccette della stanza nuziale.
— Coccettdn (Letto per una cosi
detta persona e mezza), Letto ba-
etardo.
Cdcch, Cocco (1). JV^ds de eoceh:
Noce di cocco. Cocco fresco I Che
si vende da ambulanti ) : Cocco
fresco. I ( Sostanza per ubbriacar
pesci) £>a el cocch: Ubbriacare i
pesci. J Fonsg cocch : C6ccora. jj
(Cilindretti anusolati per capelli)
Qaand i donn faseven su i cocch :
Quando le donne usavano i luci-
gnoletti e i rigonfii ne' capelli. {|
(Combustibile) Cocche o Uoke.
C6ccia (II letto del cane), Cuo-
cia (2). « Vita la cdcda » : « Va alia
cuccia ».
— C6cclli-occlaa, Cucciare.«(7rfc-
eia Zi » : « Cuccia li ».
C6cclilr09iQa (£stremit^ del fu-
se dove si torce il filo), Cocca.
Cocolnllia (Polvere colorante),
Coocinifflia.
Coclico (D. fr.), Papavero sel-
vatico.
C6c6, Cuculo, Cbiil. JSl c6c6 el
fh minga el nid: II cuculo non
nidifica. 0 Giugd, al c6c6: Vedi
OioBugh.
C6co (Voce fanciullesca), Ovo,
Cocco.
Coc6tt (D. fr.) (P. N.), Donna
galante. « La Giulihtta la «'^ m.is-
sa a fa la cocott » : « La Giulietta
s'^ buttata a far la signora ».
C6c6ccla (In dis.), Cocuzza (3).
«. Quell Crovatt, in del 48, el vo-
reva taiamm la edcoeia » : « Quel
Croato, nel 48, voleva farmi la
cocuzza ».
Cocon^tt, Cocconetto (In dis.).
Vedi Oiocagh.
Cocorlta (P. NO (Specie di pic-
colo papagallo), Cocorita.
cani. Cuccetta il suo diminutlvo. Coccetta
inilanese corrisponde a piccolo letto, ne
piii ne meno.
(1) Cocco chiamano i bambini Tuovo.
(2) In Toscana e ancbe il nome di un
animaletto della specie delle faine.
(3) Cocuzxal in flor. e anche esclama-
zione, come in milanese sarebbe : Oh crib-
bi!
Gociuner, Cetriolo. Coeumer in
Vasee : Citrioli sotto aoeto. j| (Ter-
mine di sprezzo) « Te see 6n co-
eumer » : « Set un citrullo e anche
un cetriolo ».
— Cocumerada, Citrullaggine.
« ly ee foAi 6na cocuTneraaa » :
« Hal fatto iina citruUeria ».
C6d, Cote (Pietra per affilar
rasoi).
— Codlk, Affilare.
— Codata, Affilatura.
— Codadizma, Un poco di affi-
latura.
— Godazz, Codazzo. « La g'itr-
veva adree el sd solit codazz » : « Si
tirava dietro il solito codazzo ».
G6dega, Cotica (1), (La pelle del
maiale ingrassato) Cotenna. Tecu
gid la cbaega al porschll : Scoten-
nare il porco. Jiinestrdn ednt i
codegh : Minestrone alia milanese
con cotenne di maiale. Lugane^
ghin de codega : Salsicciolo di co-
tenna. I (Deiruomo, specialmente
sul coUo) Cotenna. | (Agricoltura)
Cotica di terra e anche Cotenna
e Piota.
— Codeghetta (Legno), Stec-
cone.
— Godeghettina (Travicello) ,
Corrente.
— Codeghin e Codegott, Cote-
chino.
Godegugn (In disuso, ma h ci-
tato soltanto perch^ ha preciso
riscontro), Cotegugno (Veste da
camera) (Lucca).
Codesella (Timiore alVinguine),
Gavocciolo.
Codez (Volg. An.) Vedi Codiz.
CodUl (Nel gioco deirombreUo),
Codiglio. Dh codili: Vincer eo-
diglio.
Codiz, Codice. — dvU^ crimi-
nal, ecc. : Codice civile^ oriminale.
I (Libro antico) Codice, mano-
scritto.
Codogn. Vedi Pomm,
— Godognada, Cotognata.
C09Uden (Poco usato per ciotto-
lo), Cotano (Lucca).
C09iigh, Cuoco. (Pr.). CoBugh
f ranees e cantinee todesch: Vedi
Cantinee. El fteuqh Vh Vaiutt del
coRugh (Pr. fior.) : 11 bon fooo ono>
(1) Cotica i parola data dalla Crusca,
ma non e del linguaggio parlato.
COG
— 129
COR
IS il oooo. Tropp ccsugh guasUn :
I ta*oppi cuochi guastan la euoina.
— Coghdtt (P. N.) (H ragazzo
della trattoria). CoyhUt portem la
eolazian » : « Ragazzo, portami la
colazione ».
COBiir, Cuore. « Vdaeompri^dn
poo de ecBur per el ragsigweu » :
«Ya a comperare un pezzetto di
cuore per rusignuolo ». « Me halt el
eetur » : « Mi batte il cuore ». Pal-
pUasAdn de C4eur : Palpitazione
di cu(»*e. (Morale iigurata) On
omm de eceur .* Un uomo di cuore.
Dolz de ccBur: Dolce di cuore.
Avegh dn ec&ur de milla lira: A-
Yere uii cuor di leone o di Cesare.
A.v6 e<Bur a 6na robba: Averne
erande cura. Avlgh eaeur de di, de
/d....* Bastar il cuore di dire o di
fare. Avhgh el eceur content : Aver
il cuore , contento, uello zucchero
— itnpegnaa: — impegnato. Anddt
al eceur 6na robba: Idem. CiBur
de seimes : Cuore di ghiaccio.
Frlgg de man eald de eaur:
Di cuore caldo. Cavdt el eceur a
vun: Cavar il cuore altrui. Cont
el eceur in man: Col cuore in
mano. Cr^ el eceur : GonfiarBi il
cuore. Dervigh el eceur a vun:
Aprirsi tutto ad uno. « Ghipodhts
Uggegh in del eceur » : « Chi gli po-
tesse logger in cuore ». Vis8 brutt^
ma de eceur: Esser brutto dav-
vero davvero. « Car el Tnh eceur ! »
I (madre) :' « Cuor mio , vita mia
aolce». Maneh el eceur: Cadere
il cuore. SenHss a anddk g%6 el
eceur : Struggersl di voglia. Quat-
ian el eceur : Stiingersi il cuore.
SPeioppa el eceur: Scoppiar il cuo«
re. SenHes a slargh ef eceur : Sen-
tirsi ad allargare il cuore. Andd
via del eceur .'Dimenticarei. « Cosae
te dis el eceur / » : « Che presenti-
mento hai f ». « ^ eceur me le dise-
«a» : « II cuore me lo presagiva ».
« M. dis in94^ ma in del so eceur el
^»en8a tutt divert » : « Dice cosi ma
in cuor Buo non ci crede». M^tt
el eceur in pas: Mettere il cuore
in pace. Vegni dna robba dal
eceur: Venir dal cuore. (Pr.J
Cceur content e strase a I'ari: Chi
Bi contenta gode. Opp, Cor con-
tento eTaacco al coUo. Z/ontan di
oee Ionian dal eceur: Lontano da-
gli oochi lontano dal — . Oee nd
ved eceur n6 daeur: Quel ohe oo-
chio non vede il cuor non crede.
I Veas el shtt de eceur : Essere il co-
modino. P. E. : « Ma per cossa me
dappen mi f Per el shtt de eceur f » :
«Ma per chi mi pigliano? Pel co-
modino del vicinato ? » | (Carte da
tresetti) Me, regine afant de eceur:
Re, regina, fante di cuori, ecc.
(Oggetto) L'altar di eceur d* ar^
gent: L'altare de' cuori d'argento.
— Coron, Gran cuore. «Jm g'i^
6n eoron insci faa » : « Ha il cuore
di Cesare ».
— Corasc, Cuoracoio e anehe
Gran cuore.
— Gorln, Cuoricino. « Car el mh
beU eorin » : « Nino mio, adorato ».
— Gorlnoeu, Cuoricino.
CkBUB - cott - coduseB , Cuocere.
Ccevs in bianehf a bagn maria,
in pad^Ua, eee. : Cuocere in bian-
co, a bagno maria, arrostir in pa-
della. mil la mia cotelettaf » « Va
eoeendo » : « E la mia costoletta ? »
« Frigge ». Cceus i easikgn, la caJr-
cinna,'i quadrH, Vor: Cuocere ca-
stagne, calce, mattoni, oro. | Cceu-
see: Consumarsi di rabbia, Sen-
tirsi rodere o cuocere. « Pover om,m
III el se cceus de dent » : « Poveret-
to, e' si man^a Tanima >». « Lctssil
cceus in del so broeud » : « Lascialo
cuocere nel suo brodo ». Cceuses
al fceugh: Crogiolarsi. « Ineceu el
s6l el ccetLs » : « Oggi il sole bru-
cia ». Cott e stracott : Innamorato
marcio. Vedi anche Cott, in alfa-
beto.
C6fen, Cofano (1), CorbeUo. El
eofen de la sp6sa: II corredo di
sposa. I (Specie di cassa da mor-
to) Feretro, Bara omata.
Cd^tdr (Pop.), Coadiutor (Civ.),
Coaoiutore.
C6firn688. Vedi Cdndss.
Cdgoma, Cuccuma (2), Bricco
(D. Turco). La cdgoma a Milan
Ve propi esdusiva per el cajf^: II
bricco a Firenze h proprio il re-
clpiente dove si fa o si cuoce il
cafif^.
Coiomber. Per non dire Coidn.
Col6n (Voce volgarissima che e
(1) Cofimo in fior. non e ohe scatola o
stipetto per riporvi le gioie.
i2) In flor. cticcwifna ha un senso figu-
rato, ohe M milanese non ha ; signiflca sae-
gno, bile. E poi la cv.ccu>ma pu6 esser an-
che di terra.
COI
— 190 —
COL
persone ammodo schivano sem-
pre), Coglione. (In senso proprio)
Testicolo. AviDoeaitf doUdVy poHta
di mh coionni: Avvocato, dottore,
poeta de'miei stivali. (Esol.)*^'©-
%anni / » : « Coglioni ! » « Vd f(Bura
di coionni » : « Levati quattro pas-
si da costi ». Fd> de eoion per nd
pagd, dassi: Fare il minchione per
non pagar gabella. (Pr.) Chi h eo-
ion 8tdt a cdt 86a: Chi h minchione
suo danno.
— Colonsc^ll, Coglioncello.
— Colondn, Gran minchione.
— Coionnlk-nnaa-nass , Coglio-
nare. « Lu el coionna semper; se
po no parlh sul seri » : « Egli co-
gliona sempre; non si pu5 parlar
sul serio con lui ». « Te coionet o
te diset davvera ^ » : « Mi coglioni o
parli da senno ? » ( Per rintorzare )
a U se coionna minga / » : « E non
si cogliona ! » « ^Z Veser el sttidia,
Vh vera, ma anche el Ghiido el co-
ionna minga » : « Cesare studia ,
non dico di no, ma anche Gnido
non minchiona o non monda ne-
spole. n ( Corbellare e ingannare )
« Son restaa coionoa* : «Kestai co-
glionato ». « Quand V h in compa-
gnia tuiti el coionen » : « In com-
pagnia tutti lo mettono in coglio-
nella o ^ il coglione della veglia ».
I (Moto di delicatezza popolare )
« Voraria pceu minga famm eo-
iond, a dagh tropp pocch » : « Non
vorrei poi farmi canzonare a dar-
gli troppo poco».
— Colonagsin, Coglionaggine.
« IJa faa la fam.osa eoionaggin
de tirass insemma la sbcera » :
« Fece la famosa ooglioneria di
tirar con s^ la suocera ».
— Colonatorl , Goglionatorio.
« Cont quell sd fit coionatori > :
« Con quell'aria di metter tutto in
coglionella ».
— Colonadura, Coglionatura.
— Ck>lo]i8cUl, Coglioncello. « Che
eoionscell d'&n fi<eu .' »: « Coglion-
cello d'un ragazzo ! »
Coin, Vedi sotto a Coa e Covin.
Colrln e Coiritt, Cuoiazzuoli
(Ritagli di cuoi che servono a le-
tame).
ColBC (Indi8.).*N. fr.: San Mi-
chee colsc: San Michele alle cin-
que vie o al crocicchio.
GoUt-olaa, Colare. Coldi el brcend:
Colare il brodo. « Ghe cola el
nas » : « Gli cola il naso ». V^s
or colaa : Essere oro colato. « A-
dhss eapissi dove finissen a eolii
tutt i danee )» : « Ora capisco in
che colatoio se ne vanno tutti i
quattrini >.
— Golabroend, Colabrodo.
— Golada, Colata. Aria colada :
Aria colata (doppio).
— Coladdr, Colatoio, Colatore.
Colador de praa : Colatore. | Co-
lador de liquid: Colatoio.
— Coladnra, Colatura. I cola-
dur de praa : Le colature.
— Golarsdn, Colatoio. (Ogni ar-
nese che serve a colare detto an-
che e piii comuncm. colin), Co-
lino.
Golazl6n. Vedi Colesdon.
Coldera (Volg.), Vedi Caldera.
N. fr. de bugandai: la eoldera
della hugada: II paiolo del bu-
cato.
Col^ra, Colera. i^Al temp del
colera me ricordi che,.. »: « Al tempo
del colera mi ricordo che... *. (ms
de colera: Casi di colera.
— Colerds, Coleroso. Visitdt i
coleros : Visitare i — .
— Colerlnna, Colerina.
Golezion, Asciolvere (in dis.),
Colezione. — a la fdrscHt : Cole-
zione in forchetta. Seconda eole-
zion: Seconda colezione. « In nan-
ca assee de fh colession » : « Non mi
tocca un dente ».
— Golezlon^tta, Colazioncina e
Colazionuccia.
Coll, Sugo di came.
— Colin, Colatoio.
Coll , Collo. Ciapph per el coll:
Pigliare per il collo. Mompes d
coll: Fiaccarsi il coUo. « Ohe giu-
ghi I'oss del coll » : « Gioco o scom-
metto il nodo del collo » Tird el
coll: Tirar il collo. Tirit el coll a
dn'dneda : Tirar il collo a un'ani-
tra. Tiragh el coll a 6n perm^s
de vacanza: Prolungare un per-
messo di vacanza. Trd i hretss al
coll: Gettar le braccia al collo.
Mett el straforzin <U eoU de vun
(in un contratto) Farla da stroz^
zino, Pigliare per il collo uno.
Sompegh el colt a la robba: Far
un abbacchio, far liquidazione.
Rompegh el coll a 6na tosa: Aftb-
gare una ragazza. Tiragh el eoU al
Utt : Dar una rawiata in fretta
al letto. Lassoes vegnl ooni i ph
COL
— 131 —
COL
sul eoll: Lasciarsi metterei piedi
sol collo. Slongd, el coll (far aspet-
tar il pranzo): Far alauigare il
oollo. Sutt de eoll: Scarico ai col-
lo. SI dedree del eoll: La collot-
tola. Tdech de eame decoll: Car-
ne pessima, Omo perverse. A sca-
vhszacoll: A rompicollo. A rbtta
de eoll : A fiacca collo. El coll del
ph: n collo del piede. Tra capp
e eoll: Tra capo e collo; HI coll
del ve9tii: La scollatura. HI eoll
de la camisa: Scollatura. £1 coll
de rimHtz Solino da collo. V^sa
moeui fina al coll : Essere coll'ao-
gna fino al collo. V^ss pien de d^
bit finna al eoll: Nei o coi debit!
fine ai capelli. Sti*aziato dai de-
bit!. Coll stort: Collo torto. (De»
fiasobi) Collo. I (Pardello di mer-
ce) Collo. (Pr. j Danee e amicizia
rompen el eoll a la giustizia: Quat-
trini e amicizia rompon le braccia
alia ^ustizia. A tuit gh*^ rimedi
fttura ehe a Voss del eoll: Tutto
8* accomoda fuor che 11 nodo del
collo.
€k>lla, Colla. Collaforta, dejpbss,
eee. : Colla forte , di peace. Carta
eon eolla: Carta con colla. | (Bi-
gliardo) Vhs a eolla: Essere at-
taccato. Mitt a eolla: Mettere a
mattonella.
Collanna, Collana. Ona collanna
de brillant: Una collana di bril-
lanti. (Per le beetle da tiro) Col-
lana, Collare.
Couarin, Collarino. Collare. (De'
Sreti) Trit via el eollarin: Buttar
collare , il collarino su un fico ,
Gkibbare san Pietro. (Di certi fun-
gbi) Anello.
— Collar, Collare (Civ.) HI col-
lar de VAnndmiada: Il collare
dell'Annunziata.
— Gollar6n (In dis.) (Addetto
alia dottrina cristiana). On colla--
ron del Domm: Un baciapile.
— Ck>11aiinna (In dis.), Cravat-
ta, Fazzoletto da collo.
GoUandli, Collandare (Non pop.),
CoUandU el bilane: Approvare il
bilancio.
CoUaaAonk, (Riscontrar scrittu-
re), CoUasionare. — dn liber su
V original: CoUazionar un libro
BulVoriginale.
CW116ff, Colleeio. Mkii in eolleg :
Hettere in collegio. | Colleg eUt-
toral: Collegio elettorale. Colleg
di avoeatt: Collegio degli awo-
cati. M saero eouegio : II sacro
collegio.
— Collegial , Collegiale. AvhgJi,
el fa de collegial : Aver Taria da
coilegiale, di collegiale, sapere di
collegio. Tribunal collegial: Tri-
bunale collegiale.
Gollega, CoUega. Icollega d'of-
fiei : I colleghi di uificio. « I m%ei
onorevoli cmlega » : « I miei o-
norevoli collegni ». (linguaggio di
deputato).
G6Ilera, Collera. Andh in colle-
ra : Montar in bizza. « Shmni an-
daa in collera e ad<tss se saludem
pii>: « Ci siamo guastati e ora
non oi salutiamo piii ». Hit anda
in collera : Fare ira. In att de col-
lera: In atto di collera. Tegnl
collera: Serbare collera o broncio.
« Andaroo min^a in collera per
quest » : « Non ci guasteremo nep-
pur per questo ». « Prhst la ghe
salta e prest la ghepassa »: « Non
gli riesce tener collera con nes-
suno ». Collera tegnuda in del
goss: Collera repressa.
— Coll6tt, Colfetto, Collare. M
collett del can : II collare del cane.
Golletta, Collctta. Ona colletta
per i inondaa : Una colletta per
gli inondati.
Colllima. Collina. / collinn de
la Briama: I colli briansei. Co-
sta da la collinna : Costa o Costi-
na delta collina. Infilera de col-
linn: Un seguito di colline. Le
eolline Pisane. | Vin de eollinna :
Vino di collina. Aria de mhsza
collinna: Aria di mezza collina.
-. ColIlnetta» Idem.
Colm^gna (La parte piU alta de'
tetti), Colmegna (Arezzo), Comi-
gnolo. Battdn de colmkana : Topo
tettaiolo. Trav de colmegna : Tra-
ve maestra.
Colmo (Neologismo di sfacen-
dati). Trovil el colmo d'dna robba :
Trovar il colmo.
— Colocli-ocaa-ocasB, Collocare.
Trovd, de colocass : Trovar da col-
locarsi. Colloeh a riposo, in aspet-
tativa, a mezza pension : Collocar
a ripoBo, in aspettativa, a mezza
pensione.
Colog& e derivati (Volg.) Vedi
Coloeh,
CrOlogn, (Volg. ) Vedi Colonia.
— Colonia, Colonia. Aegua de
COL
— 132 —
COL
Colonia: Acqua di Colonia. | La
eolonia de Mctssaua: Idem.
Cologna e derivati. (Volg.) Vedi
Colonna.
Coldmba, Colomba. Vedi Pu-
H6n, Colombina (razzo con cui
si d^ fuoco ai focni artifiziali).
Colombdra, Colombaia. Puvidn
de eolombera : Piccione da colom-
baia (domestico). fl (Loggione) Pic-
cionaia.
Colonial, Coloniale. Gh^r ea-
loniai: Geueri coloniali.
Colonlca , Colonioa. Casa co-
lonica: Idem.
Colonna, Colonna. / eolonn de
san Lorem: Le colonne di san
Lorenzo. (Pij?.) « L'h la colonna de
la edyn«.t!, la colonna di casa ».
(Nelle scritture) SeHv in colonna :
Scrivere in o a colonnino. Colon-
na troncada de cimiteri: Colonna
spezzata. Mezza colonna o pilaster.
Mezza colonna. «Ul g* d, % gamb
che paren do eolonn > : « Ha le
gambe che paion due colonne. »
— Colonnetta, Colonnetta. Co-
lonnett de scuderia : Colonnini del-
la souderia. Colonnetta de strada:
Colonnetta. / boez de stampa in
colonnetta: Colonnini di bozze.
— Colonnaa, Colonnato. M co-
lonnaa de la gieaa de San Carlo :
II colonnato della chiesa di san
Carlo.
Colon^ll, Colonello. — di fante-
ria, cavalleriaj ecc.
Color , Colore. — sbiavaa :
Smontato. || Mett i color sulla tor-
Tolozza : Idem. Color che va in bu-
gada: Colore che regge alia li-
sciva. Lassdigid el color : Stigner-
si. mLa gradazion di color : Idem.
|{ (i^ig.) LHventd. e fann de tutti i
color: Diventar di mille colori e
fame di tutti colon. Fagh eiappd,
color a 6na pitanza: Far prenaer
colore a una vivanda. — a un
ro8t: Abbronzare I'arrosto. JDd,
color ai poJphtt Saper colorir bene
una cosa. l)onna di pa^n de co-
lor: La lavatora. Fii hhll color:
Far bella ciera. Smangidss el co-
lor: Perdere il colore. I (In po-
litica) iK.De che color l^ quel tb
awt»/»:«Di che colore e quel
tuo amioo ? » On omm che eamlna
aphss de color : Omo che muta co-
lore ogni mese. « i' ^ 6n deputaa
'^enza color : E un deputato senza
colore ». II Itrii color della handera :
I tre colori nazionali. « Mi soo
nanca de che color el sia » : « Non
I'ho mai veduto, non lo conosco ».
«Non so neanone di che colore
e' sia>.
— ColoraBC, Coloraccio.
— Colorln, Colorino (1), Colo-
retto.
— ColortiBC, Coloraccio. « Sta-
mattinna • te gh'ee 6n brutt colo-
rusc » : « Stamattina had ooloruc-
cio ».
— Colorista, Colorista, Buon co-
loritore.
C0I088, (Di corporatura gigan-
tesca), CoIossQ. (Colto). Fl coloss
de Modi: II colosso di Rodi.
C61p, Colpo. « Se sent come di
colp in del tnur » : « Si odono co-
me dei oolpi nel muro ». (Guada-
gno) Fd 6n bhll colp : Fare un bcl
colpo. Colp master: Colpo da
maestro. — de graziaj tnort€U:
Colpd di grazia, colpo mortsJe.
Anad in terra ae eolp: Andar in
terra di picchio. De primm colp:
Di primo colpo o accbito. Tutt
in a'6n colp : Ad un tratto, Im-
provvisamente. Toeiwh la forza
a 6n c6lp : Ammortirlo. A colp si-
cur: A colpo sicuro. JEl ciappa
terminate ». (Ai bigliardo) Colp
sott: Rientro. Colp sdra: Colpo
liscio. Colp codega : — falso. (Ma-
lore) On colp d' accident: Colpo
apoplettioo. (AI morale) « Qukua
dtsgrazia I'h stada per lit 6n gran
colp » : « Quella disgrazia f u per
lui un colpaccio ». « Colp d'oee > ;
Colpo d' occhio ». Colp de vent :
Ventata o Colpo di vento. Colp
de man: Colpo di mano. Colp ae
fortunna : Colpo di fortuna.
— ColpetUn, Colpettino. « Za
ghe dd alia socca 6n certo colpet-
tin, con la man... »: « Ella sa dare
coUa destra un certo oolpctto alia
gonna ».
(1) Colorino in ioscana si clilama ana
specie di uva, che serve a dar oolore ai
vino troppo chiaro.
COL
— 183
COM
Colpa, Colpa. « Pdr eolpa tda » :
« Per colpa tua » . « La colpa Vh
tutta sda » : « La oolpa ^ tutta
sua ». N6 av^hen n^ eolpa n^ pee-
eaa: Non avere n^ oolpa n^ pec-
cato (1). IH mea culpa, mea culpa:
Dire mea culpa, mea culpa. But-
tik tutt la eolpa adoss a vun : Ver-
sar la broda addosso a uno. (Pr.) :
yiggun voraria mat v^t in colpa
La colpa mori fauciuUa.
ColtlT, Coltura. MHt a coltiv &na
hrughera: Dissodare una sodaglia.
coltura, Coltura. (Tra eente ci-
vile ) « 2y' ^ 6n ofnm ehe g'^h molta
eoUura » : « E un uomo di molta
coltura ». I « J/i{ forment el ven via
rfgee ben in la eoUura, ehe nS in
eddega, disen i ml paisan la
feeura » : « II srano attecchlBce me-
^o nella coltura a vicenda, ehe
nel prato disfatto, dicono i miei
conmdini ».
Colzli (Volg.). Vedi CalzH,
CkOiette (volg.) Vedi Oalzetta e
altri derivati.
Oomaa, Comare (2), Levatrice.
MandA a toht la eomaa: Mandare
per la levalrice. « I/^ 6'na vera co-
ntaa; lee la se ferma depertutt a
gabettdyt: « Essa fa come rasino del
pentolaio Opp. i^ una pettegola ».
Jja eomaa JCamonna (m dis.): La
Secca. La eomaa Sdampanna (in
dis.)* La Versiera. Mantegni el
ficeu a ea de la eomaa: Fare le
sue cose nasooBtamente, alia mac-
cbia.
— Comaxii, Far la oiana. « X'^
andada a eomard. su per i usgy^
(to1|;.): « £; andata a riportar ohiac-
ehiere ».
— Cknaarinna, Madiina. « // ^
stada la eamarinna del €Hgio a
bettteaim » : « E stata la oomarina
di Gigio».
Comand&, Comandare. Ooman-
dA a baeehitta : Comandare a bac-
(1) N6 av^gh ni eolpa ni peccaa vale :
esMre innoccntissimo, In tosc. In mila-
nese fronicamente vnol anohe dire: esser
poco esperto-
(2) Comare anehe in qttalohe Inogo di
Toseana vool diro ievatrice; mavuol an-
ehe dire molt* altre com. A. Mama Marit-
tima , per ecempfo, st chiama comare la
fMnt intermittente. A Pistoia eqnlvale a
madrififia. A Firenze : donna arnica del
vidnato.
chetta. « G* oo eomnndcui 6n para
de scarp al calzolar » : « Ho ordi-
nate un paio di scarpe al calzo-
laio >. « Oam^rer / » « Comandi » :
« Cameriere ? » « Comandi ». ( Pr. )
Ohi comMnda paga : Idem, lo sootr-
to. Comanda ehi pd, ubidiss ehi
dev: Comandi ehi pu6, ubbidisca
ehi deve. Chi n6 sa fa n6 sa co-
mandit: Chi non sa fare non sa
comandare. A comaiidh shn fit
tutH: Cosa facile h il comandare.
— Gomand, Comando. Fit i sd
eomand: Fare le ordinazioni. V^s
al so eomMtid : Stare a' suoi ordini
o al Buo comando. Ona seidra de
b&n eomand: Una orizzontale (neo-
logismo). Robba de b6n command:
Roba da strapazzo. I (Militare) El
eomand general: II Comando ge-
nerale. « G' dn daa el eomand de
I'esereit » : « Gli diedero ii coman-
do dell'esercito ».
— Comandaxnent , Comanda-
mento. / comandam^nt de la Gie-
sa : I comandamenti della Chiesa.
Cembali (Parola usata dai mi-
lanesi ehe villeggiano sul Lario),
Barcone.
Combing, Combinare, Concer-
tare. « JEmm, comhinaa de andd. a
Londra inshmma » : « Ci aiamo
concertati, per andar a Londra
assleme ». UomMnit dn a fare :
Combinar un aftare. « Stt duu
phiz eombinen minga » : « Questi
due pezzi non comoinano assie-
me ».
— Combliiail6n, Combinazio-
ne (1). n 8e dii la combinaaion
ehe .. » : « Si d^ la combinazione
ehe ». « Seper comMnazion te eapi-
taas soWoee » : « Se per combina-
zione o case, ti capita sott'occhio >.
« Oh ehe bella combinaaion f » :
¥, Oh ehe belVinoontro ».
Combrlccola, Combriccola (2).
« An faa tra de I6r la eomhrieeota
de lassamm fceura mi^in « Si die-
dero Vintesa fra loro di esclu-
dermi ».
Combiutidn (In), In combustio-
ne. « HI n'it miss tutti in combu-
stion )» : « Ci mise tutti in orga-
smo ».
(1) ComJttinazione e voce riprovaia.
(2) Combriccola^ in flor., e piu propria-
mente: Compagnia di gente maVvagia. In
milaneM «quivale a co^piraxione.
COM
134 —
COM
Combutt, (In dis.), Combutta
(Vole.) jPd a eomhuU: Mettere in
oomoutta. « Serem in trii e emm
faa ruga a eombutt in la stessa
tinna o in d* 6na tinna sdlkt » :
«. Eravamo in tre e abbiamo
messo I'uva in combutta nello
stesso tino ».
Come, Come. On omm come
86 dev : Un omo ammodo. Come
gualment: Come qualmente. A-
dhss, eom,e ad^ss, no: Ora, come
ora, no. « Ti eom,e <i * : « Tu come
tu ». « Come sarant adi? *i « Co-
me sarebbe a dire '? » Senza di nh
perche nh per eomm: Senza dir
nh percb^, nfe come. « Z/'e 6n omm
come 86 8ia >» : « Un uomo dappoco
o come si sia » : « — T6a miee la
te voRur ben f > «. E come .' > : « Ti
vol bene tua moglie ? » « E come I >
« I/h 6n halo88 / » « J? come ! » :
« E un birbante ? » « E di che tin-
ta ! »
Com6, Molto e Come. « L''k grand
comh » : « E molto grande ». « 2>d-
inen tanto eomh » : « Dammene
assai , assai ». | « Ma eomh f » :
« Ma come ? »
Corned e derivati (Volg.). Vedi
Comod,
Comddia, Commedia. Comedia
de earatler, de intrecc, naturali-
8ta: Commedia di carattere, di
intreccio, naturalista o verista.
Comedia tutta de rid: Commedia
buft'a. I^it dd part in comedia:
Far due parti in commedia. | « Ma
questa Ve 6na comedia helVe hon-
na/ »: «. Ma questa fe una bur-
letta! ». « Mi me piasen m.inga
tanti eomedi / » : « A me non piac-
ciono questi oasimisdei o questa
sguaiataggini ». (A ragazzi) « Slee
6n poo quiett e nnilla de fdt tanti
commedi .' » : « State boni e fini-
tela di far tanto ruzzo ».
— Comedlant (In dis.). Vedi Co-
mieh. Vivo, ma non comune, n. fr.:
« L'h 6n famo80 comediant » : « E-
gli recita sempre la commedia in
society ».
— Comedietta. Commediola.
— Gomedl6n, Commedione(Com-
media di valore).
— Comlch, Comico (So8t.).«X'c
dn bravo comich » : « fi un oravo
oomico ». ( Agg.) « Que8ta Vh comi-
caf » : « Questa h comica davvero 1 »
Comensfc (Volg.). Vedi Gomineidt.
— Comenzln (II principio della
calza), Avviatura.
Commas, Commesso. Comes* de
negozi: Commesso di negozio, di
studio. Onavoltagh'era ieommegs
de Polizia: Una volta c'erano i
commessi di Polizia. Comess victg-
giatdr: Commesso viaggiatore.
Comett-ettuu, Commettere.« JD'e
aryiaa a comett i mobil a Paris,
mentre che.„ » : « And5 a commet-
tere la mobilia a Parigi . mentre
che ». « Go com,mettuu on vag6n
de uga de schiseih in casa » : « Ho
commesso un vagone di uva da
pigiar in casa ».
— Comlttent, Committente. I
apes a earieh del eomittent: Le spe-
se a carico del committente.
— Comi8Si6n, Commissione. « M
nh* d daa la comission de.*. > : « Mi
diede la commissione di ». || ( Di
persone) Commission d'inchihsta:
Commissione d'inchiesta.
— ComisBionari, Commissiona-
rio. Hi £/* h commissionari de e^ise
estere » : « £] commissionario di ca-
se estere*.
Com^tta, Cometa. L*ann de la
cometta: L'anno della oometa. Xo
eoa de la cometta: La coda della
cometa. | (Gioco di ragazzi) Aqui-
lone. « Z/a mia cometta la va pus-
see in alt de la tda > : « II mio a-
quilone s' alza piil del tuo ». IJa
cometta di re Mdg: La stella co-
meta de' Magi (pop.).
Comevik , A modo. « M g' h daa
67ia strapazzada comevct » : « Gli fe-
ce una parrucca co* liocchi*.
Comlfo (D. Fr.), Ammodo. «i;'^
dn omm molto comlfo » : <c E vera-
mente un gentilomo*.
Comlnclli, Cominciare. « Comin-
eia a piceuv » : « Cominoia a piove-
re ». « Go comrindaa incceu quel to-
«or^)»:«Ho cominciato oggi quel
lavoro ». Savh nd de che pari eo-
mincid,: Non sapere da che lato
farsi. « Comincikim,m a dl che » :
« Cominciamo col dire che ». In
nanea asaee decomineOl (di quat-
trini): Non bastano neppur per
cominciare. Tutt el sti^ a comtn-
ciit: II peggio passo h quello del-
I'uscio. « SHxbu, cominc%emm m/Un-
ga, nen / » : « Ragazzi non ricomin-
ciamo ». ( Pr. ) Chi comineia ben ,
Vh ben inviaa : CM bene cominoia
^ alia met^ delPopera.
COM
135 —
COM
ComiBsari, Commissario. Confi-
missari straarflinari : Commissa-
rio straordinario. — de polieia, de
mueslura, deguerra: Commissario
oi polizia, di ffuerra.
Comissidn, Commissione. Fit 6na
— .* Eseguire una commissione.
Comifiya (P. N.), Comitiva. « A-
dree ai spds gh'era tutta la eomir-
Hva » : « In coda agli sposi c' era
tutta la comitiva )>.
Comxii (Nome di cittlk. lombarda).
N. fr. : Pan, savdn de Comm: Pa-
ne, sapone di Como. Doppi come
X seiffdtl de Comm: Piu doppio del-
le cipolle. Vun a Bergdm, e Valter
a Cfymm: Uno a levante Taltro a
ponente.
G6m6 o Cumd (D. Fr.), Comb (1),
Cassettone. C6mb con Vcdetma:
Cassettone colla spera. Cdmd an-
Heh: Canterale e Canterano.
Cdinod (Sost.) (Luogo per gli a-
gi del corpo). Comodo o Cesso. |
(Aggett. ) « X^ ^ ^ om.m, moUo eo-
mod» (Agiato): E un uomo molto
eomodo. On. vestii eomod: Un a-
bito agiato. Me^ba chefh comod:
Cosa che fa comodo. « Con tutt so
eomod » : « Con tutto suo comodo ».
ToBussela edn comod: Pigliarsela
consolata. (Achi si alza da sedere
per deferenza) « Pregoj eh* el stttga
eomod » : « Stia comodo ». | (In certi
giochi di carte) La matta. P. E. :
« Se me ven el comod soni f<Bura » :
« Se vien la matta ho vinto )».
— Cdmoda, Seggetta.
— €k>mo<tada (di Polenta). Yedi
Polenta.
— Ccnnodaiiient, Comodamente.
« JSH ghe sUt eomodament » : « Ci
Bta a tutt' agio.
— Comodm (Nei teatri. Sipario
di comodo), Comodino. |«jHa mi
dovaroo semper getisdt de eomodin/*:
« Oh aar5 dunque sempre 1' acco-
moda?»
— Comodit-odaa-odasB, Acco-
modare. « Ch'el se eomoda*:* S'ac-
comodi ». « 2/^ dnarobba che me
eikmoda nagoU » : « £ una cosa che
non mi aocomoda punto punto )».
« Quella eceuaa la me ^bmhda sos-
«^n»:«Quella cuoca m'accomoda
a80ai». I (Aggiustare) « L^oo eomo-
daa sua la oeU' e m!h » : « L' ho ac-
(1) Voc« boUaia.
comodato alia meglio ». | (Trovar
luogo) « Cercheroo mt de eomodai
pdltd » : «Cercher6 io di allogarli per
Dene ». « Se te cdm,oda I'e insc^, se
de nd bdffa » : « Se ti piace h cosi^
se no sputa la voglia ». Comodh %
sd (Buv %n del cavagncB^u: Vedi Ca-
vagntBU.
— Comodltaa, Comoditk. Ona
cosa con tutt % so comoditoAJt: Una
casa con tutte le comoditk. Fdt %
robb con tutta comoditaa : Far le
cose con tutto comodo.
ComoeuY-mosB-moyuu-mcBaves,
Commoyere. « Me sont sentida tut-
ta a com>€euv * : « Mi sono sentita
tutta commossa ». « El se comceuv
per nagott » : « Si commoTC assai
facilmente». ¥.Uera tant comoss
che el piangeva » : « Era commos^
so flno alle lacrime*.
Comdnqne (P. N. aflf.j. Comun-
que. <7omdngfttc sia : Comunque
sia. « Me lam^nti nd, comdnque sia
pocch content » : « Non mi lamento
comunque sia poco contento ».
Odmor (Volg.|. Vedi Colmo, Mir-
surd cdm^r : Misurare piu che
giusto.
Compaa , Compare , Padrino.
Compaa de Vanklt: Testimoniodi
nozze. CompcM de V ai : \J amico
CUiegia. Convoaa bosard: Che
tiene il sacco. itestd, compaa (Vol^):
Rimaner, Restar compare e ctoe
creditore senza speranza.
Compagn, Compagno. Compagn
de scdlttf de reggiment: Compagno
di scuola, oommilitone o compa-
gno di reggimento. | (Uguale)
« Qv^t Vi precisam^ent compagn de
qutst » : « Questo h perfettamente
compagno o uguale a questo ».
niFit compagn de ml, tira sk i
spall » : « Fk come me, crolla le
spalle}». ^I/h 6n omm che no gh*h
el eom,pagn* : « £ un omo che non
ce n'^ uno compagno o uguale ».
« In tutt compagn » : « Tutti com-
pagn! I )» I (Pr.) I caitiv compagn
tiren a perdisidn : I cattivi com-
pagni tirano a perdizione. | (AI
giuoco) « Shnm, compagn mi e ft » :
«Siamo compagni)».
— Compagna, Rivincita. « Adkss
fhmm la eom^pagna* : « Ora dam-
mi la rivincita )». | « Xa eompagna
de la mia vita » : « La consorte o
anehe eompagna ».
^ OompagnJi-giiaa-gnass, Ac-
COM
138 —
COM
compagnare. ^I/oo eompagnaa a
sp€L88 » : « L' ho accompagnato al
paeseggio ».|(Aocoppiare). Compa-
Jirn^ i parpa% di eavaUr : Appaiare
e farfalle. Oompagnass % col6r:
AgguagliarBi le tinte. | (Al piano)
^Mi eantaroo e lit el me compa-
gnard, o ueompagnarilt » : « lo oan-
ter5 e lei mi accompagneHi ». (7am-
pagnhvia: Agguagliare. P. E. <c /n
dove i duu tdech se unissen gh'h 6n
hasellin; eompctgnel via eon la
pianna » : « Dove i due pezzi si
oonnettono c'6 rimasto un rialzo ;
agguagliali coUa pialla ». | (Pr.) El
t^gndr i e mett al mdnd e I6r ae
aeompagnen : Cristo fa le persone
e poi le appaia. MH sdll ehe mal
aeompagnaa : Meglio soli ehe mal
accompagnati.
Ck>mpagnament, Aooompagna-
mento. « G' an faa el eompa^nor-
ment dal teater a eaaa » : « Gli fe-
cero 1 accompa<mamento dal tea-
tro a casa ». | (Musioa) Aocompa-
gnamento.
— Compagnaddr, Accompagna-
tore. Compagnador de piano : Ao-
compagnatore di pianoforte.
— CSompagnla, Compagnia. Com-
pagnia allegra, brttsca, balorda:
Compagnia allegiTij scapigliata,
del ponte a Rifredi. Compagnia
de la thppa (Society di matfattori
rinata da poco tempo a Milano ) :
(Intraduoioile). Compagnia de la-
der: Bri^ata di ladri. On omm de
compagnia : Buon compagnone.
Tegnl compagnia: Tener6 com-
pagnia. « / m^ pover danee in an-
tUut a tegnl compagnia a quii al-
ter, ehe oo perduu u mes passaa » ;
« I miei poveri quattrini andarono
a raggiungere quelli perduti il me-
se scorso ». « Jja compagnia I'h bd-
la ma mi devi anddt » : « La com-
pagnia h bella ma io debbo levar-
mi di quh ». J ( Militare ) Compa-
gnia. Xa shtttmMf la seeonda, com--
pagnia del tal reggiment: La set-
tima, la seeonda compagnia del
tal reggimento. H (Scopo religiose)
Ija compagnia delta Misericordia:
La Compagnia della Misericordia
(a Firenze, a Parma, ecc.) | (Dram-
matioa) Compagnia comica : Com-
pagnia comica. Mhtt sit compagnia:
Creare. riunire nuoTa compagnia.
— Compagnietta, Compagniuc-
cia, Compagnietta in tutti i sensi.
— Compagnioxma, Grande com-
pagnia. « QueUa delVXVh 6na com-
pa^nionna » : « Quella del capoco-
mico X h una compagniona ».
Compaiiadegli ( Volg.). Vedi Gonr-
panatieh.
Compari, Comparire.« Oh guar-
da md ehi Vh ehe eomparl » : « Oli
guarda chi compare ! » « Fait in-
nanz ti; mi vui minga compari in
8t6 contratt » : « Fatti avanti tu ;
in codesto contratto non oi voglio
comparire ». | Far bella mostra)
Fare companta. Compari in giu-
dizzi: Comparir in giudizio. Fd
compari bianch el nigher: Far ve-
dere bianco per nero.
— Comparsa, Comparsa. Com-
parsa in tribunal: Comparsa in
tribunale. | (Teatri) Comparsa.
« El dappa sesaanta ghti (yolg.)
per sira a fh la comparsa » : « Pi-
glia sessanta centesimi per sera a
fare da comparsa ».
Compass , Compasso. Com^pan
a muda: — a mutazioni. « El par-
la c6nt el compaaa ».: « Parla col
compasso ». Av^h el compass in
di oce: Avere 11 compasso negli
occhi.
— Compassli, Compaasare. « Bir-
sogna senti come el parla compas-
saa » : « Bisogna sentirlo come sti^
11 a compassar le parole ».
— Ck>mpassin e Oompassdn, Pic-
colo compasso e Sesta.
— Oompassada (Colpo dato col
compasso e ferita prodotta). *.El
g*dt aaa 6na compassada in la te-
sta y> : « Gli di^ col compasso nel
capo». Dagh 6na compass€uU» a
6na robba: Misurare col com-
passo.
Compassidn, Compassione. Fii
compassion ai sass : Far compas-
sione alle pietre. Avhgh compets-
si&n de vun : Sentir compassione
di uno. « Te me fee compassi&n »:
«Ti compatisco». | (Pr.) L*h miH
{h invidia ehe compassion : Meglio
Pesser invidiato ehe compassio-
nate.
— Compati, Compatire. Fass
compati : Farsi compatire. « El
eompatissi , pover omm .' » : « La
compatisco. GompaMss ,..eipro-
cament (id.) : Compatirsi a vicenda
o fare a compatirsi. | (Pr.) Biso-
gna avh patxi per savh compaii:
!Non oonosce la pace e non la sti-
COM
-187
COM
ma chi non ha provato la guerra
prima o Bisogna ayere soffen^o per
saper oompatire gli altri.
— Compatimeni, Compatimento.
— CompatlbU , Compatibile.
« Ouand la robha la sia eompati-
hU e&nt i mh soatane » : « Purch^
Vimpresa sia compatibile co' miei
mezzi».
— Ck>inpatibllment, Compati-
bilmente. « GompatiMlment eont i
sd forz » : <c Compatibilmente alle
sae forze».
Comj^Atrbn e Compadrdn, Pa-
drone insieme, Comproprietario.
Compens^-ensaa-ensasB, Com-
pen»Eure. i^JEl tn*d eompensaa de
hut i m^ fadigh » : « M'ha oompen-
sato di tutte le fatiohe ». — aann
e gp^ : Compensare di danni e
tspese.
— Compensasldn , Compensa-
zione (Civ.). Sistema de — :\.^em,
Compes^ (Mangiar pane insie-
me al com^anatico). « V6if golo-
#dn , eompesa » : « Golosaccio , di
pane non ne mangit» | (Spara-
^nare) « Bisogna vedh come el com-
pesa iutt in <;d»: « — come Tive
a stecchetto ».
Gomp^tt, Competere. « If6 ath a
eompett eon ehi h pussee fort » :
«Non Toler competere con chi h
piii forte ».
Oompi-iiipll, Compire o Com-
piere. Compi i ann: Compiergli
anni. Compi el dover: Compir il
doTere di souola.
— Compimeiit, Compimento. Se
pd minga avhgh tutteoss in eompi-
ment: i^on si pu5 aver tutto a
perfezione. I eompiment: I riem-
pimenti. Per eompiment de Vope^
m...: Per compimento dell'opera.
Compianff, Compiangere. « Po-
vera aonna, V h de eompianp » :
«Povera donna h da compian-
gere*.
Complas^-asun-asefls, Compia^
cere. « Saria diapost a eompi€uell
M... » : « Sarei disposto a oompia-
cerlo se ». « i^uand Vh al epiee la
Be eompioM tutia » : « Qnana'^ da-
▼fuiti alio speeohio eUa si com-
piaoe tutta ».
— Cknnpiaoenia (P. N.), Idem.
*iiOk*el g'dbhia la — »:«Abbia
la — ».
CompUtta, Compieta. Sofiit eomr-
piitta: Sonar a compieta. «i/d
finii de d\^ompietty^ : « Ha smesso
di dir compiete ». (S'6 spretato).
. Compind. (Volg. id.), vedi Com-
pitd..
Oompitli. Compitare. «J^ eo-
mineia aaese a compitdt » : « Co-
mincia a compitare ».
CompleamuB (Volg.). Vedi Oomr-
pleannue,
Compleaxmas, Anniversaiio. In-
emu I'eel eompleanntis de la mam-
ma o della r^ina : Oggi h il com-
pleanno della mamma, o della re-
gina.
Compltes, Complesso. « In eomr-
pless 8ont minga m>al content » .*
«In complesso non sono malcon-
tento ». r(Di persona) « jy^ grand
e com^plese come 6n granater » r
« E alto e complesso come nn ffrar-
natiere ». « Sta faedada tutvin-
8emm,a Vh 6n b^ll eompless » : « Que-
sta facciata tutta msieme h un
bel complesso ».
— Complessldn, Complessione.
« ly^ deeomplession deUcada eo-
m^ » : « E di complesslone molto
delicata ».
Completli-etaa-etaBS, Comple-
tare. «P«r eompletd la mia rae-
eolta me manca.,. » : « Per com-
pletare la mia raccolta mi man-
cano... ».
— Oomplett, Complete. J^Z tramm
rh eomplett: II tramvai h com-
plete o pieno.
Ck>mpu-plii. Complire, Toccare,
Spettare. Gh'e nissun che ghe com-
ptissa 'de faU : Non o' h nessuno
cui spetti per dovere di farlo.
Oomplica-icaa-icass, Complica-
re. I/^ 6n affare eomplieaa : E una
questione complicata. La comedia
la eomineia a eom^plicass : La com-
media eomineia a intrecciarsi.
Odmpliment, Comi>limento. Anr-
ddt a fh isd eom^pliment: Andar a
fare i suoi conveneyoli. Std> sui
compliment: Stare sui convene-
voli. I (Caso av verso) <Eper gi&n-
ta m>*\ capitaa anea quell oHl comr-
pliment » : « E per nstoro mi ca-
pit5 anche quella nespola. ! » |
(Congratulazioni) « T*en foo pro-
pi i me compliment eineer » : « Te
ne faccio davvero la mia ralle-
gratura ». « Fagh i me eompliment
a la t6a signora » : « Fa i miei
complimenti alia tua signora».
— Compllmentii, Complimenta-
COM
- 138
COM
re. « Lu Vh tutt el dX gul eompli-
iTuntdL »: « Egli h tutto complimen-
ti o sul complimentare ».
— Complimentari, Complimen-
tario. Cavalier eomplimentari: Ca-
Taliere complimentario.
7- Complimentds (P. N.), Com-
plimentoso. « IHo, come Ve eorapli-
mentds quelVomm » : « Aoff, com'^
«ompliinentoso oueU'omo I »
Compl6tt(D. Fr.), Complotto(l),
€ombriccola. Complott politick:
Cospirazione o Coneiura. On com-
plott de halo88 : Caoala. « Anfaa
6n complott contro de <i » : « Han
preparata una cabala oontro di
xe».
— Complottd., Co8i>irare. « Com,-
pldtten contro el ministero > : « Co-
«pirano contro il govemo ». ( In
senso innocente) « Cosse Vh che
eomplottee vialter duu Zl in d^dn
aanton ? » : « Non mi state a far il
fioppiattone li in un canto ».
Componiment , Componimento.
— in vers , in prosa : — poetico ,
in prosa. | (Accordo). Vedi Agiti-
^tament.
— Coxnposlzldn, Composizione.
-7- musical: — musicale. | (Metal-
li) Composizione. 0 (Stamp.) Idem.
— Compdnn, Comporre. ( Tipo-
^afia) Oomponn a la I6nga: Com-
porre a distesa. || (Inventare scri-
vendo) «.L'h adree a componn 6n
soriktt per el sd onoma^tich» : « Sta
<}omponendo un sonetto per I'o-
nomastico di lei ». 0 ( Aggiustare )
* Cercaroo mi de componn sta fac-
-cenda » : « Cercher5 di comporre... »
— Coxnpositdr, Compositore.
Coxnportd, - portaa - portass ,
Oomportare. Comportd minga tan-
taspesa: Non importare o non ri-
■chiedere tanta spesa. || « IPoo com-
portaa assee da quell infamm » :
« Ne ho sopportate o tollerate ab-
oastanza da quell' infame ». | ( A-
ver ^azienza) « Ch'el comporta an-
camo 6n poo , che el mes che ven
speri de pagall » : « Abbia ancora
im poco di sofferenza , comporti ,
che il mese venturo spero di sod-
di8farla». | (Condotta)*^ scola el
se comporta hen » : « A scuola si
diporta bene ».
(1) BoUato e non registrato, qaantunqae
ora in ttso a Fir. come voce importata dal-
la Francia e dalPalta Italia.
Composta, Composta (1). Ona
compostadefrutta: Una, conserva
di frutti.
— Compostdra , Compostiera.
(Ciotola da guazzi) Vaso da con-
serve.
— CiompoBteria, Quantity di con-
fezioni.
Comprli-praa»Comperare. Comr-
prd, a pronti, a V ingrdss , al mi-
nutt, a strasciam^ercaa : Comperar
a pronti, all' ingrosso, in o ai det-
taglio, a bassissimo prezzo. Com^
pra a m^sza gamba: Comprar un
saoco d'ossa. — abott: — m bloc-
co. — de fo&uravia : — di soarrie-
ra. — gatta in sacch: — la gatta
in sacco. — a credit: — a crai.
(Fig.) Afidd a comprass di ftMtidi:
Kaccattare i fastidii o cercarli col
fuscellino. M. d. d. : Chi ndteco-
noss n6 te compra » : « Chi non ti
conosce ti comprerebbe Opp. Tu
se' un turbo di tre cotte ». « Mi te
lavendi come Voo comprada » : « lo
te la vendo come I'ho comprata >.
II Comprit vun ( Cavar i calcetti
altrui): Cattivarselo. (Docile per
danaro)« OueZZ giomalista Vh com-
praa » : « Quel giornalista s'^ ven-
auto. (Pr.) Semper comprh e nuU
vend: Comprate e non vendete.
£'l comprit Vinshgna a vend ( ap-
pross.): II fare insegna a tare. 11
mangiare insegna a bere. Chi sprhs-
za vceur comprit: Chi biasima tuoI
comprare.
— Coxnprd (Volg.). Vedi Com-
praddr,
— Goxnpraddr (P. N.), Compra-
tore. S'^ minga presentaa de com-
prador: Non si presentarono oom-
pratori.
Coxnprend-mpres-endes (P. N.),
Comprendere. « JEl comprend nor-
gott » : « Non comprende ». Vedi
Capt. I Tutt compres : Tutto com-
preso. Compres tutt: Tutto com-
preso e anehe computato.
Gomproxnett-mesa-mettes ( P.
N. ) , Compromettere (2). « 2/' ^ dn
m>ascalz6n che compromett i donnin
« E un mascalzone che oompro-
mette le signore ». « Voo via per
(1) Voce bollata. Si dovrebbe dire Con^
serva o Confezione^ ma non sono la ste^
sissima cosa.
(8; Voce bollata. Ma i Fioreatini la u-
sano a tutto pasto.
COM
— 139
CON
n6 eotnpromettem )* : « Vo yia per
non mi compromettere Opp, Per
non sbilanoiamii^. j| (Far a Man-
za ) « Ul se eompromelt de famm
9tm broehhi per sabet / > : « La si
compromette di farmi quegli sti-
valetti per sabbato ? »
— Ck>mpromi88 , Compromesao.
— Ckimpromessa (P. N.),. Com-
promeasa. Donna eompromessa :
Donna — .
Computa^taa-tasB, Computare.
« T'ee eomputaa la gpesa del /...»:
« Hai computata la spesa del ?... »
Comptiia t ann di dmm : Compu-
tar gli anni delle donne.
— Computlsta (P. N.), Compu-
tiata.
— eomputlsteria (P. N.), Com-
putisteria.
Cknmm, Comune. / Comun d'l-
taUapassen i voU mila: I comun i
d'ltaaa sono piil di ottomila o ot-
tomila e passa. Dighel al eonsol e
tU Comun : Dirlo al popolo, al co-
iniine e al contadino. (Pr.) CMfd,
hen al Comun fit ben a nissun:
(Appross.) (Al roveseio) Una cam-
pana fa al Comune o Mai comune
mezzo gandio. Robha del Comun
robba de nimun: (Manca asaolut.).
iJ^OBugh eomun: Luogo comune.
lEl sens comun: II senso comune.
DelUt eomun: Reato comune.
Gomiuma. ^L'k una robba eo-
vMMMia a tuUi » : « La cosa ^ co-
mune a tutti».
— CkmmniBRlma (P. N.), Oomu-
nisaima.
— Comunal, Oomunale. Praa^
bdeeh, ammintetraeidn eomunal:
Prato. boseo, amministrazione co-
munale. Impoeia eomunal: Impo-
ata comunale.
— Comiuiitaa, Comunit^. Co-
munitaa reUaiosa: Comunit^ re-
ligi)8a. Saveil domd tre personal:
el eoneol, el Comun e la Comuni-
taa: Vedi Comun.
— Comiuiidnuii (In) (In dis.), In
comnnella, In comoutta.
— Comaiildn, Comunione. Fd la
primma eomunion : Fare la prima
comunione. Vhss ora de mHtela a
la eomunion : £11' h da marito or-
mai. FH tutt eoss in eomunion:
Vedi Comuniorum, La eomunion
di beni: La comunione dei beni.
Coinim1f4Hl6ii, Oomunioazlone.
06n e 06iit, Con. Con H, eon
lUf eee, : Con te, con lui, ecc. (A
condizione che) Con ehe.., : Con
che. Conpu..,: (^uanto piil. P. E. :
« Con pii ghe vu% ben lii el me di-
sprezza >» : « Quanto piu gli voglio
bene e' mi dmprezza ». Con tant :
Per quanto. P. E. : « Con tant che
ghe n oo ditt » : « Per quante gliene
abbia dette » : « I'aecaa con la
spua: Appiccicato colla saliva.
(Dello stesBo avviso) « Mi sont eon
m » : « lo sono con lei » : Coni i
bonn : CoUe buoue. « JD^dt doM eonl
el coo in del mur » : « Diede del
capo nel muro ». « Ven con mi » :
« Yieni con meco » (pop.). Avhghela
8u con vun : Avere astio con uno.
Genoa, Conca (1), Pila. A la
eonea a lavdt i piatt : Alia conca a
rigoTernare i piatti. f (Di canali)
/ conch del navilli: I sostegni. Fa
conca: Passare il sostegno. Q (Di
leguami che si curvano) Fdt conca:
Imbiecare, Imbarcare. (Pr.) JErgo
donca, trii conchin fan 6na conca
(Appross.): E poi, e pol? La yacoa
fece i buoi.
— Concliee (Uomo addetto ai
sostegni dei nostri navigli), Cate-
rattaio.
— Conchin, Conchino. (De' sa-
lumai) Zkngola. « L'dt misa el m^er-
luzz a m<Bu% in del conchin » : « Ha
messo in moUe il baccalk nella
zangola ». « Vagh dnpoo de baeiae-
da dl porseklt in del conchin » ;
« Dagli nel trogolo im po' di ri-
governatura al maiale».
Conoed-oncess o Gono6dua,Con-
cedere. « Ch^ el me conceda almen
de podk vedella » : « La mi conceda
almeno di poterla vedere».
— Ooncessidn, Concessione. « M
g*€i avuu lit la concession de I'ap-
palt e el s^h faa milionari in poech
ann » : « Ebbe egli la concessione
dell'appalto e s'e fatto milionario
in pocni anni».
— Concessionari (P. N.), Con-
cessionario.
Ck>noentrli - entraa - entrass ,
Concentrare. « A furia de eoncen-
trit, se pd minga tirdt 6n pHty sen-
za dovh andh a Somm^ » ( volg. ) :
« A furia di accentrare si e venuti
(1) Conca J in fior. e propriam. an vaso
grande di terra eotta per farvi il bacato,
non giit quella di legno per rigovemare
stoviglie.
CON
--140 —
CON
al piinto da non poter respirare
Benza chiedeme il permesso a Ro-
ma ». I Concentraa: Concentrato.
( Assorto nelle proprie idee )« L*^
on omm eancentraa com^>'. « £ un
omoassai concentrator. Tamari'nd
eoncentreta in del vuoto : Tamarin-
do concentrato nel vuoto.
— Concentrasidn, Concentrazio-
ne. (Civ.) Jja eoncentrtmon di po-
teri : II concentramento de'poteri.
Concepi-cepli , Concepire. « Mi
eoncepissi minga eome H te po-
det... »: « lo non concepisco come
tu poBsa... »
— Ck>ncitt, Concetto. In conceit
de sant: In concetto di santo.
— Concezion (P. N.). (Giomo a
Maria Vergine), La Concezione.
Concert , Concerto. « An feia el
concert dey^ : «. Pecero il concerto
di ». I (Musica) a Ala Scala ghe sa-
rd, dn gran concert dove cantard.
Tamagno > : « Alia Scala si dar^
un gran concerto, che vi canterk
Tamagno ». .Concert de campann,
Concerto di campane.
— Concert&-rtaa-rta88.«^n eonr-
eertaa de » : « Hanno ooncertato
di». Phsz concertaa: Pezzo — .
— Conceitln, Concertino.
— Concertdn, Gran concerto.
Concliixi, Zangola. Vedi sotto a
Conca,
Conclstor, Concietoro. « In con-
cistoro dn ditt robba de fo&ugh del
governo italian » : « Nel concistoro
anno dette cose di foco del go-
verno italiano».
Conclud-dus, Conchiudere. « U
inscl cos'avii conelu8?y> : « Dunque
che cosa avete concluso? »« J72 /A,
el lavorOf ma el conelud mai na-
gbtt )» : « Lavora , s' arrabatta , ma
non compiccia nulla o non approda
mai a cosa alcunar.
— 0onclu8l6n, Conclusione.* Co-
me la fhmm in conclusion ? » : « In
oonclusione , come la facciamo % »
« Ma questi in cotielusion de matt!»:
« Ma queste le sono idee pazze e
Bconclusioni ». <^ L* i 6n omm de
conclusion » : « fi un uomo di con-
to ». — senza conclusion : Uno
sconclusionato. « O* oo nanea dn
vestii de conclusion » : « Non ho un
solo vestito ammodo».
Concdr-ncors, Concorrere.«J7d
coneors a la cattedra de... » : « Ha
concorso alia cattedra di...>
— Croncdrs, Concorso. « A.n aperl
o dertfii el coneors » : « Hanno a-
perto il concorso ». « Oen-eralm^nt
t privaa che propdnn di eoneors
a prhni tomen a mhttes in a<ieeoe-
eia i sd dance » : « Generalmente i
privati che iniziano conoorsi tor-
nano a rintascare i quattrini ».
— Concorrent, Concorrente. « J.-
d^s per ogni conc6rs gh*h vint volt
pussee concorrent de ^uii che ghe
dovaria vhss » : « Oggi m ogni con-
corso ci sono assai piil concorrenti
del necessario*.
Concordanza, Concordanza.«3fa
chi ghe manca la coneordama » :
« Ma qui manca la ooncordanza ».
Concordia, Idem. (P. N.). Z*i
mirabil la concordia di pattii in
Italia ! (iron.) : E mirabile la con-
cordia de' partiti in Italia.
Oondanna - dannaa - dannass ,
Condannare. « L*dn eondanncta in
vitta » : « L' hanno condannato in
vita ». « M se condanna lit die per
2u » : « Si accusa da s^ ». Anda a
visitit i condannaa: Andar a visi-
tare i condannati. Vess condanr-
naa a fd...: Esser condannato a
fare...
Condi-ondli, Condire (1). Cone^
rinsalata : Condire Pinsalata. JB6n
de condl la verzada (volg.): Roba
unta e bisunta.
— Oondiment, Condimento. « Za
sit de nagott; te ghe miss tropp
poceh condiment » : « Com* h soipi-
ta, non gli hai messo condimento ».
CondiBcend-disces, Condiscen-
dere. ^ L*d, finii a condiscend » :
«Fini ad accondiscendere ».
Oondlzldn, Condizione. A ewv-
dieion che: A patto, condisione
che. « Mhtti la condizion esplieita
de... » : « Pongo la condizione espli-
eita di... » I (In comm. di seta) JFw-
soM a la condition: Passate alia
condizione (lombard.). fjSeeno di
lutto) II bruno. P. E. : Form eortr-
dision: Vestire a bruno. Desm^
la — ; Levarsi il bruno. < Ul g*a-
(f) In toscano questa parola ha de^sensi
neeati al dialetto. Condire vuol dir mae^
chvare aUrui le vestij tanto p14 se oon tin<-
tome: vaol dire appiccar eontagio NeUa
frase xneneghiija bon de eondi la verxeuia
o*e qualche analogia ool primo senso : ma
ognun vede con quanta differenza in peg-
gfo per noi.
CON
— 141 —
CON
vevct la eondizion siUla manica » :
«Portava la fascia brona sulla
maniea P^i* daolo ». | Condizion
social: Gondizione aoclale.
CondizioiiaA, Condizionato. Sut-
ta e ben condizionada (di merce
viaggiante ) : Asoiutta e ben coii-
disionata. « Sli spinazz in ben eon-
dizianaa » (Indica noa solo il con-
dimento Buffioiente ma il modo ) :
« Quest! spinaci sono bene confe-
zionati ?».
Cond6tt. Vedi Oondit, e MSdich.
CSondotta, Condotta. (A souola)
« El g* h avuu einqu in condotta ,
el 9iri»^ / » : « S'^ preso un cinque
in condotta , quello sbarazzino *,
(De' medioi) « S6nt in condotta in
d' 6n paes de montagna » : « Sono
in condotta in un paese di mon-
tagna ». I ( Trasporto ) « Domit la
eondoUa la costa miUa lir^i^ Sol-
tanto la condotta costa mille lire».
Condotta de eavai : CavaUi di con-
dotta.
— Cionddtteiir. Conduttore. —
de albergo: — oi albergo. — de
ferrovU: — di ferrovie. — dc dp-
ligema: — idem.
— Ck>ndi!i-iidott-ndaB8, Condur-
re. « El eondtu { Aff. ) o cl m^nna
dna viUa mieercibil » : « Conduce
una misera vita ». « Voo a eondii
a zeola i ficeu e tomi indree su-
bit » : « Vado a condurre a scuola
i bambini e tomo subito ».
Ckmess. N. fr. : An^ c eonkss:
Annesso e connesso.
(k>iifU8, Coniarsie Affarsi.«iS<'a-
ria eAi la me eonfh o la me se con-
/d» : « Quest'aria mi si ooni^ ».
ConfSnrenza. Conferenza e Col-
loquio. « O'oo avuu eon Ih, 6na Idn-
ga conferenza » : « Ebbi un lungo
abboccamento o feci con lut un
lungo coUoquio ». | (Al pubblioo)
M vegnuu de moda i eonferenz:
Le eonferenze son Tenute di mo-
da.
— Conferl-eril, Conferire. « L*a-
ria de std sit la me conferise pocch»:
Vedi Confdi. 0 (Trattar di affari)
« Sont andaa a eonferl eont el Pre-
felt » : « Sono stato a oonferire col
aor prefetto».
Ck>iifoniiii-ermaa-eniias8. Con-
fermacs eemper de pit ne o in la
86a idea: Confermarsi sempre plii
nella sua idea. (Pr.) Chi ta» el eon-
ferma: Chi tace oonfenna.
— Ck>nfenna (P. N.), Conferma.
If. El g* h mo/ndaa la conferma de
la inveslitura » : « Gli mandb la
conl'erma del contratto d'affitto».
Confessli - fessaa - fessass, Con-
fessare. Andd a confessass: An-
dare in chiesa o a confessione.
« i/' d confessaa gib tutt coss » :
« Svesci6 ogni cosa » (pop.). « Con-
fessa ehe te see staa tt » : « Con-
fessa che sei stato tu... » : « Con-
fessd 6n debit: Cont*es8ar un de~
oito. (Pr.) Peccaa eonfessaa Vh
aid mezz perdonaa : Peccato con-
fessato h mezzo perdonato.
— Confessor, Confessore. Con-
fessor de fnitnega streecia o de ma-
nega ktrga : Confessore di manica
stretta o di manica larga. (Pr.)
Nh al dottdr nh al confessor biso-
gna sedndegh nagott: A medico
e ad avYocato non si tien nulla
celato.
— Gonfessidn. Sott al sigill de
confession: Sotto sigiUo di con-
fessione.
— Confessionari, Conl'essionale.
« Don Malachia Vh entraa adhss in
eonfessionariyt : « Don Malachia in
questo punto entr5 in oonfessio-
nale ».
Confettii, Confettare.
— Confltura, Confettura. Fa-
bricant de — : Confettiere.
Conflcili, Conciare. Conjicih i
p^ll : Conoiar le pelli, o le cuoia.
— Conflciarla, Concia. ^I^hpct-
drdn d*6na eonfidaria f<Bura del
daaif che ghe rend sosenn » : « fia
una concia fuor di porta, che gli
rende assai».
— Conflcid^ Conciatore e Con-
ciaiuolo. « Jju Vh quell che ghe std
adree ai conficid » : « Egli e con-
ciajuolo o sovraintendente ai con-
ciaiori ».
Coxifldd.-idaa-ida8s , Confidare.
« O'oo eonfidaa ogni mh segrUt » :
« Gli ho confidato ogni mio se-
greto ». Bisogna guardh ben c6n
chi se se confida : Bada a cui t'af-
fldi.
— Confident, Confidente. ^I/h
6n omm tanto confident, che Vh
6n peccaa a fdtghela )» : « Ingan-
gannare chi si fida h tradimento ».
f (Spia) Confident de Questura :
Somone (volg).
Confldenaa, Confidenza. <8&nt
minga in confidenza assee » ;
CON
— 142 —
CON
« Non ci ho entratura >. Dh troppa
eonfidenaa: Dare altrui troppa
comidenza o braccio. Tatuss trop-
pa confidema: Prendersi troppa
confidenza o lioenza. Trattd in — ;
Trattare con — . Vestii de confi-
denza: Abito da mattino. « Vui
fagh 6na gran confidenza » : « Gli
o le voglio far una gran confi-
denza )>.
— Confidenzial , Confidenziale.
C6nt 6n fit eonfidensial : Con aria
confidenziale.
Confin, Confine. « L*dn compa-
gnaa al confin » : « Lo accompa-
gnarono al confine ». Viola i con-
fin (Civ.) : Violare i confini.
Confina-lnaa-lnass , Confinare.
« El 8* h confinaa in la s6a cam-
pagna e el se moeuv pit» : « S'fe con-
linato in campagna e non si mo-
ve piu ». 0 « La mia casa la conr-
fina eon la s6a » : « La mia casa
confina coUa sua». « I/dn confinaa
in Sardhgna » : « L'hanno confinato
in Sardegna ». |) (Cuocere vivande
in modo cbe riescano penetrate dal
condimento) Crogiolare. P. E. « Sti
cornitt in ben confinaa » : « Questi
fagiolini son crogiolati per bene ».
Letamm hen confinaa: Concime
stagionato. ( Pr. ) La nev desem-
hrinna per trii mes la confinna:
La neve di dicembre dura per tre
boni mesi Opp. Quando nevica di
settembre nove lune attende.
— Confinant, Conflnante. I no-
sier confinant: I nostri confinanti.
Gonfiscll, Confiscare. Confiseh el
eontrahband: Confiscare merci di
contrabbando.
— ConfiBca, Confisca. La confi-
sea di liber proibii: La confisca
de' libri pornografici.
Conflteor, Confiteor. « Sdnt ar-
rivaa al confiteor » : « Giunsi che
il nrete recitava il confiteor ».
Confiuij Confluire. HI Tesin el
confluiss in del Po : II Ticino con-
fluisce nel Po. I (Per influire) « El
par minga ma PAmbrmus Vd. eon-
fiuii anca lu a famm ottegnl quell
post » : « Non sembra ma anche
r Ambrogio contribui assai a far-
mi ottenere quel posto*.
Confdnd-nniB-nauu-dndes, Con-
fondere. « Te me confondet i idei »:
« Tu mi confondi le idee ». « Me
sont conftis e oo rispost mal a Ve-
samm » : « Mi son confuso in mo-
do, che all'esame ho risposto ma-
le ». (Scambiare cose f ra lore) « Ti
ad^s te confondet i datt » : « Ma
tu ora confondi le date ». | (Metter
in disordinej <f.I/ a voruu mettegh
man e el m.^a eonfus iutti i cart » :
« Ha voluto metterci mano e mi
ha confuso tutte le carte >. « Lh
adhss el me eonfond »:*ijja. mi con-
fonde, non merito tanto ». On eer-
to sdn Ionian e eonfus: Un certo
suono lontano e confuso.
— Coufusidn, Confusione. Con-
fusion de liber, de datt, de idei:
Confusione di libri^ di date, di i-
dee « Gh' era in piazza 6na gran
confusion de gent e de carrozz » :
« C'era in piazza una gran confu-
sione di gente e di carrozze ».
— Confusionari (P. N.), Armeg-
gione. « Basta che ghe meita i man
quell confusionari... »:« Basta che
ci metta le mani quelP — o quel dis-
ordinato ».
Conforma e Conforxne, Confor-
me. Conform,a che la bait o che la
ven : Secondo occorrenza Opp. Co-
me la batte. « Quest Vh minga con-
forme a V original » : «: Codesto non
6 conforme ». Per copia — .• Per
copia conforme.
— Conformitaa, Conformity. De
conformitaa : In conformity. « In
sta conformitaa la po minga an-
e^a » : « In questa maniera non si
va avanti».
Confortad6r, Confortatore. El
confortador di condannaa : II con-
fortatore.
— Confortatori, Conforteria (In
disuso ) « Ouand gh' era la phnna
de mort gh' era ei confortatori » :
« Idem ».
Gonfratemita (P. N.). Confra-
ternita. L' h temp de ahoh anca
iutti i confrathmitf: £ tempo di
abolire le confratemite?
Con£ront&-ontaa-onta8B , Con-
frontare. Confronts, iprezzi, Vo-
rari, i testimofii: Confrontare i
prezzi , V orario, i testimoni. « In
minga dd robb che se poda — » :
« Non sono cose che si possano — ».
— Con&6nt, Confronto. In con-
front de...: A confronto di... Gh'i
nanca confront: Non c'^ a^gua-
glio. Confront de tesHmonnx: Ri-
frova. ( Pr. ) / confront in odids :
confronti sono odiosi.
Congedli-edaa-edasB, Congeda-
CON
-14S —
CON
Te. A.n eongedeia la elcus del 70:
Hanno congedato la classe del
settanta.
— OongeA, Congedo. In eonged:
In congedo.
— Congree (Volg.). Vedl Conned.
N. fr. : Congee ihmitcM: — illimi-
tato.
Consri^ntura, Congiimtora.
« Phrd minga sta eongioniura » :
« Non lasciar andare quest' occa-
sione ». « De giii che s^mm in sta
eonffidntura » : « E giacoh^ Biamo
in questi 25 soldi ». Trovh la eon-
gidntura bonna e reussigh: Tro-
var la eongiuntora, e riuscire. « Se
dJtk la congidntura che el vitturin
el tomava a eh vceud «...»:« Si df^
il case che il vetturale toma a ca-
sa Bcarico e... »
Ck>iigratula88-tiilaa (P. N.)}Con~
gnratnlarsi. « Me eongratuli con lii
de la 96a fortunetta » : « Mi ralle-
gro con lei deUa sua bona sorte ».
« Me eongratuli di bH jigur ehe
te fiit » Jiron. ) : « Mi congratulo
delle belle figure che fai».
— CSongratnlazldn. Congratula^
Kione. « Ghe too i me eongratula-
zi^n » : « Lie a5 il mi rallegro ».
Coagregazidn , Congregazione.
Jks e€pngrepazion de caritaa: La
congregazione di carit^.
Consr^BS, Congresso. (Civ.) M
congress de Vienna, de iParis: II
coneiesso di Vienna, di Parigi.
— arammatieh, geografieh, eee»:
— drammatico, ecc.
Conim, Coniglio. M easott o el
Btamin o el cortin di eonilli: La
conigliera. | (Di uomo timidissi-
mo) « Jj'i dn eonilli » : « £ un co-
nigliolo ».
Contes. Yedi Anhss,
Oonomla (Volg.). Yedi Ueono-
mia.
Con688-088Uii-088e8B', Conosce-
re. Conoss vun af&nd : Conoscere
uno a fondo. « I^oo mai eonossuu
tant d'alter » : « Non ho mai cono-
scinto altri piii di lui ». Conoss h
volo: Becoare a volo. Conoss moUo
hen hi s6 mestee: Conoscere assai
bene il proprio mestiere. ii^M an
eonouuu e s*in profi,ttaa » .* « Mi
hanno annasato e ne approfitta-
rono».' ^Quando mat t*oo conos-
«tt / » ; « Non t' avessi mai oono-
scinto I » (Di magiBtrato) « Nhpor-
renC, ni amis; in uffiei el eonoss
nissunj» : « Non oonosce o non rav—
visa piii alcuno ». Fass eonoss per
quel ehe *'^» : «Dar8i a conosce-
re per quelle s'^ ». iVd eonoss rib
leg 06 fed: Non rispettare n^
legge nh promessa. « Se eonossem,
maseherinna / » : « Mascherina tl
cono8Co». (Di cose mutate) « Quell
fondo I' h riddtt in manera we eo-
nossel pit » : « Quel podere h ri-
mutato cosi che non si riconosce ».
(Pr.) JPrima de conoss vun hisogna
mangiagh inshmm,a 6n stee de sal:
Prima cli conoscere uno bisogna
consumarci insieme un moggio di
sale. Am,6r e tdss in dd rooo che
se /A subit eonoss: Vedi Amdr.
I omen se condssen a tavola e al
gi<Bugh: A tavola e a tavolino si
conosce la gente.
— CionoBcenza, Conoscenza.* Sdn
propi content de avh faa la s6a co-
noscema* : « Ho assai caro di aver
fatta la sua conoBcenza».
— Conoscent, Conoscente. « Tutt
i me conoscent-^ : « Tutti i miei co-
noscenti ».
— Cognlt, Cognito.
— Cognlzldn, Cognizione. Co-
gnition de causa: Idem. Avhgh
cognizion d*6n mestee : Esser pra-
tioo nell'arte.
Oonotaa, Connotati. Camhia^h
a vun i eonotaxt : Sconciar la f ac-
oia a uno. / eonotaa sul passa-
port: I connotati sul passaporto.
Conqiialmente , Purch^ , Con
questo.
Conquibiu , Conquibus , « Yen
ednt i conquibus, se de nd m,a-
gher» : « Vieni col conquibus se no
niente roba. »
Ck>nqulsta, Couquista. Fit di
eonquist (in amore): Fare delle
conquiste. On omm che std> sul fd,
di consist : Un omo che sta sulle
conquiste o che tira alia a^onnella.
ConBCla, Concia. Conseta dephll,
del tabaceh: Concia delle pelli o
conciume del tabacco. (Di vini)
Confezione. (Delle vivande) Intin-
to. ^ stuoM eolla s6a conscia : La
stracotto nel suo intinto. Polenta
eonseia : Polenda pasticciata.
— Ck>n8Cilt , Conciare e Accon-
dare. ConseidiipHl: Conciarpel-
li. « Come te see consciaa / » : « Co-
me sei conciato ! >» Maleonseiaa :
Malconcio. Conseidtper i fhst: Con-
dare per il di delle teste. Con-
CON
^144
COK
aeioAs sii a la mhi : Rassettarsi al-
ia meglio. Avigh el coo a fdk con-
8ci^: Non saper doye imos'abbia
il capo. « Sphtta che ctd^s U eonsei .
m» >» : « Ora t'accomodo io ». Spetr-
til a conacid i thic quand el pic&uv:
Vedi PUbuv. ( Di vivande ) « SH
pardon in eonseiaa polid » : « Que-
flti gobbi, 8ono cuoinati per bene ».
{Al parruccbiere)« Ch'el meconseia
on poo la testa » : « La mi rayvii
un poco il capo ». « I/' era pien de
paUa; gtuirda come me sont con-
■sciada » : « Mota fino alia caviglia ;
j^uaiirda cho panzana mi son tatta».
— Gonsciadiira (Non comune) ,
Acconciatura^ Conciatura JLa eon-
sdadura di pell de dant Vh diMcil :
La conciatura della pelle di dante
^ difficile.
Conscienza (Volg. ). Vedi Co-
^eienza.
Conaegnli-egnaa-egnasB , Con-
•segnare. « Ch' el ghe conahgna sta
lettera » : « Gli o Le oonsegni que-
AtVk lettera ». ( Celiando ) « ^ gr'A
consegnaa 6n famoso 8 giaffdn » :
^Gli appiecicb un famoso cefibne
Opp, Gli gir5 un mostaccione o
uno Bciacquadenti». | (Costituirsi)
■< El s'h consegnaa a la Questura » :
-« Si costitui alia Questura ». |j(Mi-
litare) Consegnaa in quarter: Con-
^egnato in quai'tiere. La truppa
I'e eonsegnaaa: La truppa h con-
-segnata.
— Cons^gna,^ Consegna. Quell
chericev la consegna: II consegna^-
tario. « G' oo la consegna de Sxssd
passd nissun » : « Ho la consegna
ai non lasciar passare anima yi-
ya )». « Me V d, daa a mi in conse-
fna»:<< Me lo diede in consegna ».
(Operazione di ingegneri lom-
ardi) Inyentario. Tmu sia la con-
^hgna d'dna possession : Fare I'in-
ventario nella tenuta o nel podere.
] (Militare) Micev la consegna: Ri-
oevere la consegna. (PrJ J)a i pe-
6r in consegna al I6ff: Fare il
upo pecoraio.
uonseguenza, Conseguenza « Te
podet minga im,aginatt quanti con-
seguem Va portaa quma disgrct-
zia » : « Non puoi imaginare quante
oonseguenze apportb quella disgra-
zia ». JRobba de conseguenza : Af-
fare di importanza. « Ne ven de
^nseguema che... > : « Ne deriva
in conseguenza che ». M rkst el
f.
ven de conseguenza: II resto viene
da sb.
Ck>nBM (Volg. vecchio). Vedi
Consili e deriyati. N. fr. : Jfetoa
consH e metcM danee: Dono di
consiglio yal piii che I'oro.
Consens. Consenso. « Ch* el me
daga el so consens » : « Mi dia il
suo — o assentimento >». I (Usanza
di fidanzati) Anddt a toeu sii el conn
sens: Andare a impalmarsi di-
nanzi al prete.
Conserva, Conserya. Conserva
de ribeSf de marhm, de brugn:
Conserya di ribes, di amarene, di
susine. | (Scatola per cose di pre-
gio) Custodia. Conserva del cap-
pU. di liber J diposad: Cappelliera
e Busta.
— Conservd.-ervaa-erTa88, Con-
seryare. / m^onumsnt antieh biso-
gna conservai: I monument! del
nostro lontano passato h bene con-
seryarli. | (Dipersone) « Come la se
conserva ben quella donnetta/»:
«Come si conserya bene quella
donnina ! » Save /d a conservass:
Sapersi conseryare. « Cerca de eo»-
servatt semper cost bravo in scola »:
« Cerca di conseryarti sempre co-
si brayo alia scola )».
— Conservatbr (un p6 in dia.),
Conseryatore. (Cbi professa idee
politiche conservatrici degli ordini
stabiliti).
GonBervatorl, Conseryatorio (1).
Conservatori de musiea : Conser-
yatorio di musiea. Alliev del — ;
Allieyo del conseryatorio di Mi-
lano.
Considerli-deraa-deraBB , Con-
siderare. « Mi ghe lassi considera
se conven » : « Le lascio couside-
rare se conyiene ». « Tutt ben con-
sideraa Vh mH fd insci » : « Tutto
bene considerate h nieglio fare
cosi)>. V^s consider aw. come 6n
fusion de verz o com^ el strase di
piatt o com^ r ultima ro&uda del
car: Kssere considerati quanto
una ciabatta o quanto una ruota
da carro. (Colle di Val d'Elsa) Lui
e nuUa ^ tutt'uno. .« Lu f Mu lu
el se considera come 6n granr-
d'omm » : « Lui ? Egli si tiene un
(1) A Fir. e cosi chlanato il laogo di
ricovero p«r i poveri e nn iatitntod^e-
dncazione per fanoiolle : Conservatoria di
RipoU.
CON
— 145^
COlff
snind'onio ». Tutt cdnsidertm.^. :
Tutto confiiderato...
— Ck>n8ideraiidn, Considerazio-
ne. Personn de molta considerasion:
PeTflone t«nute in molta conside-
razione. « Elfoo, ma domd, in eon-
sideraeion de la memoria de la
mia p<tvera mamma » : « Lo far6,
ma Boltanto in considerazione
della memoria della mia porera
mamma ».
Oonsill, Consielio. Camera de
eansili : Camera di consiglio. Con-
gili deguerra : Consiglio di guer-
Ta. I (Parere) <iDamm on eonsUif
eas9a devt/d/»:«Dammi un con-
siglio, coBa debbo faret* Metaa
danee e metaa eansili: Dono di
consiglio piik val che d* oro. (Pr.)
Sobba ftma, inuHl i eonsili : Cosa
fatta capo na Opp, Dopo 11 fatto
neaetin consiglio.
— Ck>n8l]lli-Uaa-lia88. Consiglia-
re. « X/h etaa mal consiUaa » : « Fu
mal consigliato ». « Sont andada a
eonsiUamm dal m^ confessdr » :
«Andai a prendere consiglio dal
mio confeB80Te».
— CSonsiglier, Consieliere. —
d'uppHl, de caesaaUmf de prefet-
tura, delegeui: Consigliere di ap-
pellor di cassazione, di prefettura ;
consigliere delegate. Consigner
eotnunal : — oomunale.
GoiuAst-Bistii o Blstati. (A fi-
gliolo cattiTo) « In cossa V a eon-
sigttiu o eonststii tutt std hen, che
ie diset de avhmm vortiu f » : 4cln
che cosa consistette questo grand e
amore che tn dici d^avermi poiv
tato f » « Cossa eonsist f » (pop.) :
« Che monta o Cbe importaf Opp,
Cbe e'entrat». Qu^t el eonsist
nagotta (Tolg.): Qnesto non fk nh
piinto ne poco. « Lh el fdt consist
tutta la fiUeitaa in del jtaeeiit » :
«Egli mette o Tipone ogm sna feli-
clta nella paccnia ».
— CkmslBteilt, Consistente. Dur
e consistent: Dnro e consistente.
— Consiatoiua , Consistenza.
JSobba de poea eonsistensa : Boba
o cosa di poca consistenza.
Cdnadl, Console. El e&nsol de la
rtpubhUea ArgenHnna: II conso-
le della repnbblica Argentina.
Conaol italian a Berlin: u con-
sole itaUano a* Berlino. M sdn
ditmh in trHj eee,: Vedi 8avL
' OonBOlBa, Consolato. Tegn\ i
man svit eonsolaa: Star in pan-
ciolle (jpop.) o colle mani in mano
o far il bel nulla consolato.
— Ck>nBOlli, Consolare. (Fisica-
mente) « Std cordial el me consolr-
la \6n poo el sUnnegh » : « Questo
cordiale mi rialza lo 8tomaoo».
Sta arietta ch\ la consoUa: Que-
sta brezzolina fa piaoere. | (Moral-
mente) « JEl tentctoa de eonsolh
mieUa povera mader » : « TentaTa
oi confortare quella povera ma-
dre >». « Oo sentii ehe te sitt staa
promoss. Me ne eonsoli » : « Ho
sentito che t'han promosso. Me ne
consok) » : « J7 g'a del stupid eh*el
eonsola » : « Ha deUo scimuuito che
innamora ! » Consolar-eori (Grido
de* venditori di sorbetti e cooo-
meri): Consola eori, W toeehl: Che
colon, che sapor! ! Vedi Foehi
romunL
— Gonsolazldn , Consolazione;
La eonsolazion di dannaa (pen-
sare a chi sta peggio): La conso-
lazione dei dannati. « Quell ficeu
Vh la s6a uniea eonsolazion »:« Quel
figUolo h la sua unica consolazio-
ne».
Ck>nBOlidaa, Consolidato.
ConBoUnna (Nome dato una
Tolta all' acqua fresca venduta in
pubblico). Vedi Tremenda gelada,
viva ancora la parola n. fr. : Vend
eonsolinna: Lasciare abocca dolce.
ConsdU f Sedia alia primo con-
sole).
Consdnt, Consimto. Andit eon-
sdnt: Idem. Tisieh eonsont: Ti-
sico marcio.
— CoiiBdnsion ^ Consunzione.
Andit in cons&mion: Andare in
consunzione.
ConBdnttv/Consuntivo. Prevent
tiv e consuntiv: Preventivo e con-
suntivo.
ConBorteria (P. N.), Consorte-
ria. « Nissun it mai savuu polid
eosse la fuss la eonsorteriay>: « Nes-
Buno ebbe mai a sapere appuntino
che cosa tbsse la consorteria ».
ConBoni, Consorzio. Consorei
di utent: Consorzio degli utenti.
Consorzi national: Consorzio na-
zionale.
— ConsoxtlT, Consorziale. 8tra-
da eonsortiva: Strada consorziale.
Cronstatii (D. Fr.), Constatarti.
Sobba de eonstatd subit: Cosa d^
constatarsi subito.
10
CON
— 146-
CON
. Consu^tt, Consueto. De»eonaiieU
(non oomuue ) : Di solito. « Dojto
disnaa el va a fit el sd pctsseggm
conauett » : « Dopp pranzo va aem-
pre a fare la sua passez^atma ».
ConBUlt, Conaulto. (Di medio!)
ConBulto. (Di ayyocati) GonBuIta-
zione legale.
Consulta, Consulta. La consul-
ta de JRomma: La Consulta.
— Consultit-ultaa-ultasB , Con-
Bultare. « Bisogna eonnUtit el doi-
t6r > : « Bisogua consultare 11 me-
dico ». « Me 8ont eonsultada polid
e senH de avlgh la vocazidn per
fit la 8uora de caritaa » : « Mi sono
oonsultata bene e sento di aver la
vooazione per fare la suora di oa-
rit^». « Consult^mm dnpoo el temp,
te Vh el c€b8 de andd, in eampagna»:
« Consultiamo un pooo il tempo
se ^ il caBO di ancLar in oampa-
gna».
Consuma-uinaa-umass, Consu-
mare. GonaumcL come la nev al
861: Vedi Nen, Consumass adree
a vunna: Struggersi d'amore per
una donna. | (Disti*uggere) « JSl eon-
sumaria anca i ciod de la cib>:
< Consumerebbe il bene di sette
cbiese ». « In sta eii se consumma
troppa legtia » : « In questa casa si
spende troppo in legna ». « Tira
via quell l<mer, ch'el consumma la
canaela » : « Leva quel ladro dalla
candela se no te la strugge tutta
da una parte ».
— Consumm, Consumo. Dit la
cera a consumm: Dare la oera a
calo. Dasi consumm: Dazio con-
sumo. « Per sd uso e consum,m, » :
« Per Buo consumo ». « Des lir al
mes? N^o. Me vapussee in consumm
de scarp » : « Dieci lire al mese ?
No. Consumo piii in scarpe*.
— ConBume (D. Fr.), Brodo ri-
stretto.
06nt. Vedi Con,
Cdnt (Titolo di nobUt^), Conte.
« lyh staa faa cont de minga tant »:
« Pu creato conte da poco o E un
oonte di fresca data o tinto d' ieri
« inverniciato di fresco. Cont di
^H^ papdzs o de la hdzzera o che
n6 cunta » : « Conte de' miel sti-
Tali, intarlato, cbe non conta ».
On cdnt come ghe n'h pocch: Un
conte raro.
— Contessa, Contixi, Gontessln-
Ua, ecc. Idem.
— Contaa. (In die.). Vedi Ckmtea,
Contea.
OontegniBS-tognuii, Contenersi.
Savh fit a eontegniss: Aver con-
tegno e sapere contenersL « St6
vassell el conten dnquaaUa hrent
de vin » : « Questa botte oontiene
cinquanta bi'ente di vino».
ContempUk-templaa , Co^tem-
plare. « Te stitt It a contem,plh i
sthllfy^ : « O che contempli le stel-
le? > ContempUt o n6 contempUk on
caso: — o no un caBO.
Content, Contento. Content eo-
me 6n gri: Contento come una
pasqua. « Son content de vhss nas-
suu > : « Oggi sono felioe ». Vest
mai content: Essere di difficile
contentatura. « Content li^ content
tutti » : « Contento lui content! tut-
ti». Bhich content : Becoo conten-
to o Becco agevole Opp. Marito
dalle coma d'^oro. Restit eorUent
de vun: Essere soddisfatto di uno.
« Ciiimet content cA«...»:«Cliiaiua-
ti contento che... » (Pr.) A st6 ntond
gh'h nissun de content: In questo
mondo nessuno c'^ contento. Chi
^.content mteur: Nido fatto, gazza
morta.
— Content^-entaa-entasB, Con-
tentare. Contentass de pocch: Con-
tentarsi di poco. Sepd contentass:
Contentiamoci dell' onesto. Se pb
minga contenta tutt el mond: Non
si pub piacere a tutti quanti Opp.
Non si pub far a modo di tutti.
— Contentezza , Contentezza.
« De la contentezza el tegneva pu
nk vin nh acqxMt » : « Era tale la
sua gioia che la camicia non gli
toccava il culo > (plebeo).
— Gontentin, Contentino. (In
teatro) « Faroo sond. el contenting:
« Dirb al maestro di suonare il
contentino ». | (Di cafif^ o ciooco-
lata oltre V orlo) Vantaggino e
contentino. (Ironia) « Oltre al r^t
gh* ^mm avuu anca el contentin
a'6na honna piovttda » : Vedi JRe-
cidcch,
Conteriaj (Pezzetti di vetro a
varii colon per ricami, eoc), Con-
terie.
Ck>ntinenza (Parato da sacer-
dote celebrante), Contineuza o U-
merale.
Gontindv, Continue, Continovo.
4c Ah, quell m^lo ! X'e contindv ttUt
el di... » : « Ah quel merle 1 Tutto
CON
— 147 —
CON
il giorno gli ^ un continno can-
tare Opt^. E VLB. Gontinovo I » Fi-
ver conttn6va: Febbre oontinua.
ContiiLdii-inoyaa , Continuare.
« Ch'el eanUnda jpur » : « Continui
pure ». « Se dovessem continoct in
9ta tnanera in sea mes sariem a
Vas8a » : « Se dovessimo continuar
a spendere oome ora in sei mesl
saremmo al Yerde».
— Ck)ntlTmari6n, Continuazione.
On^ypera in eontinucusidn (di edi-
tor!): Un'opera in continuazione.
« Sont euriosa de vedk la eontintut-
zion de queU romam » : « Sono cu-
riosa di yedere il seguito di... ».
— Contliidameiit , Continua-
mente.
ContOBnr, (D. Fr.) (P. N.) (Mi-
suratore del gas), Contatore.
OontomlL-naa-naBS, Contorna-
re. Contomaa de diamant : Con-
tomato di brillanti. (Di persone)
«Zr'^ gemwr eantomaa de eerta
gent I » : « £ sempre contomato da
certa gentacciai^ JEl papctgrand
eantomaa de tutt i so nevddiit:
Li'avo oontomato da tutti i suoi
nipotini. I (Intaglio) Contomd, de
dent : Sbaizare itlegnodagli sfon-
di. Oontornik de fcewra: Sbaizare
il legno dall' estemo dell'intaglio.
CSontomo, Contorno e Dintomo.
« In eti eontomi gh'h staa duu cos
de eolera » : « In questi dintomi
ci furono dne casi di oolera ». On
capp6n cont el sd contorno de ver-
dura : Un oappone col . suo con- '
tomo di Teroiira. Sedttola eont 6n
eontoma de diamant : Scatola con
un — di brillanti.
— Ckmtomlsta (Chi dise^na a
semplici eontomi), Contomieta.
Contra (Volg.). Vedi Contro.
Andd a la contra (volg.) : Andar
incontro a uno.
OcmtralMUid, Contrabbando. Fd.
quaieon de contrabatid: Fare
qualche cosa aUa macohia. <La
g'a avuu dn fiocu de contraband » ;
« Ebbe un figliolo di — Opp. di
naacosto del marito»<
— ContralMUider. Vedi Sfro-
tad4ir.
Ckmtrabdffbtt, Contrammantice.
« Tira gi6 anea el contraboffett,
che picBuv » : « Cala il contram-
mantice che piove )».
Ckmtracoambl, Contraccambio.
« l}opo eke oo faa tanto per lii
g*oo avuu 6n hhll contraeeamM^ se
se vcBur .')»:« Dopo tanti sagrifici
ho avuto un bel contraccambio se
si vuole ! ».
Gontracc, Inge^no. Fl contrace
de la saradura : L' ingegno della
toppa come della chiave.
Contrada, Contrada (1), Via.
La contrada di OrSves, di Matt, ecc.:
Via degli oreficL de' Rattl. Andd,
in la contrada di mMterasse: An-
dare a letto.
Contradetta, Viuzza.
Gontradanza, Contradanza. —
franeesa, italiana: Contradanza
francese, italiana.
Contradi-adii e adett, adiss,
Contraddire. «^Lee n6 Vh honna
che de contradi » : « Ella non fa
che contraddire ».
— Contradlzldii, Contraddlzio-:
V^s 6n sjiirit de contradizion :
Essere spirito di contraddizione.
ContradotiL Dare la contradote
o la sopraddote. Gontradota la
sposa : Assegnar la sopraddote alia
sposa.
— Oontrodote, Controdote, Con-
traddote e Sopraddote. « Fl sp6s
el ^'^ Jissaa.,. de controdote^:
«Di sopraddote lo sposo le asse-
segnb tanto ».
Contraent (P. N.). « / duu con-
traent dn stabilii ae... » : « I due
contraenii hanno stabilito o fis-
sato di... ».
Contrafa-afaa-afass , Contraf-
fare. ^JBisogna vedhll a contrafd,
el... tal»: «. Bisogna yederlo a con-
traflfare il tale ». Ciav eontrafada :
Chiave falsa o controchiave.
— Contrafazidn (P. N.), Con-
traffazione. Condannaper contror-
fazion: Condanna per contra ft'a-
zione.
Contraffort, Contrafforte. « Chi
sott a 8t6 vestii ghe vceur on eon-
traffort » : « Sotto qua ci vuole ima
fortezza ».
Contralt, Contralto. « Fl sopran
Vh bdn, ma el contrail ef var
pocch » : « La donna che fa il so-
prano h buona, ma il contralto
vale pochino».
fl) Anche a Firenze si dice contrada
per via; non per6 quando essa porti II
nome con sc. La tvoUi neUa teconda con-
trada che troverd a sinistra e* i la via
7\)mabuoni.
CON
— 148
CON
Contraltax , Contraltare. « M
m'd faa el contraltar de la mia
39eeulazi6n » : « Mi fece un ri-
08BO o un contraltare ». ^^Lahor-
ronessa la fd> de contraltar a la
marehesa y> : « La baronessa fa da
controstimolo o da riscontro alia
marehesa )».
Contrantiport, Paravento.
Contrapasrina , Contropagina.
Pagina e eontrapagina : Dritto e
rovescio.
ContrapasB (Andatura speciale
del cavallo), rortante, Ambio,
Contrapasso (1). Andd de contra^
pass: Andare di trapasso.
Contrapel, Contrappelo. Fd, eZ
pel e el contrapel : Far il pelo e il
contrappelo.
Gontarapes, Contrappeso. Servl
de contrapes: Servire da contrap-
peso. Ul contrapes de quit ehe va
su la corda: II contrappeso de'
funamboli.
— Gontrapesli, Contrappesare.
Contrapesit Vutil e el dann : Con-
trappe8ai*e I'utile e il danno.
Contraponn-po8t. Contrappor-
re. Dutv fradhi ehe in duu eontror-
post: Due fratelli, due contrap-
posti.
Contrapbnt, Contrappunto. D&
lezidn de eorUrapdnt: Dar lezioni
di contrappunto. ( Fig. ) « Intanta
lu el me jaseva el — » : « Intanto
lui mi teneva bordone>.
ContrappUl , Contrappello. « A
mezzanott dn ciamaa gib % soldaa
in eort e dnfaa el eontrappell » :
« A mezzanotte ci fu una cniamata
ne' cameroni e si fece un contrap-
pello ».
Contrari , Contrario. « El paph
Vh contrari al noster matrimont »:
« II babbo h contrario al nostro
matrimonio ».
— Contrarlli-arlaa-arlass, Con-
trariare. « JSl vaeur minga vhss con-
trarian » : « Non vol essere contra-
riato ».
— Gontrarietaa , Contrariety.
^Sela savhss quanti contrarxetOM > :
« Se lei sapesse quante — o quanti
ostacoli ». lift. El g* d. contrarietaa
a... » : « Ha contrariety per... ».
(1) Contrappasso e termine dl yeterina"
ria in nso anche a Firenze , ma i anche
termine dl ballo fiiori dl nso, e ta anche
usato come pena del tagUone.
Oontrariceyuda, Controrieevu-
ta. « Me sont faa ih la eontrori-
cevnda » : « Ho voluto mi rilasciasse
una controricevuta ».
Contrarisposta, Controrisposta.
« I/d, faa 6na eontrarisposta a Var-
tieol » : « Ha fatto la — ail'articolo».
Gontrascrittnra, Controscritta.
Contra88dgn, Contrasse^o. /
contrassegn di eongiurati : i con-
trassegni dei eongiurati. m El V a-
veva portaa al tomo eont 6n eon-
trcusegn » : « Lo aveva portato al-
Tospizio, con un contrassegno ».
Gontaraspallera, Controspalliera.
(Spalliera di frutti di contro a
un^altra).
Gontrastli-astaa-astaBB , Con-
trastare. « Ma pereh^ sit semper
sott a eontrastikf » : « Peroh^ siete
sempre 11 a oontrastare1»
Gontorastampli, Contro stampa-
re. « Oh'h pusse de vint fctui eon-
trastampaa/* (II proto al lavo-
rante) : « Cjl sono pih di yenti fo-
gli contrastampati ».
Gontratemp, Contrattempo.
« Cdbpita di volt di eoniratemp
ehe,.. » : « Cajpitano talvolta certi
contrattempi cbe... » || (Scherma e
musica) Contrattempo.
Gontratt, Contratto. String 6n
eontratt : Stringere contratto. Cm^
tratt de matrimoni : Contratto di
matrimonio. Vkss in eontratt e in
parolla: Essere in contratto.
— Contratt&-aa, Contrattare.
Contratthdel gran,del smecher, deUa
rendita: Contrattare grano, zuo-
cbero, rendita. ^I/h on helX eon-
tratt^ eon Itoi* Con lei o con lui
^ un bel contrattare*.
Cdntrattdn, Contrattone. mli'd,
faa 6n contratton » : « Ha fatto un
contrattone *.
Gontraveder. Vedi Veder doi^pi.
Gontravegnl-nn , Contravenire.
Contravegnt al regolament muni-
eipal e dov^ pagct multa : Trasgre-
dire il regolamento municipaJe e
dover pagare la multa.
— • Gon&aventdr, Contrawen-
tore.
— Gontravenzldn, Contravven-
zione. Mhtt vun in eotUraveneion :
Mettere uno in oontrawenzione.
Contrayelen, Contraweleno.
« Cont dn eontraveUn V dn -salvar-
da>',iK. L'hanno salvata ool con-
traweleno ».
r
GON
149^
CON
Gontadbiti - bull , Contribuire.
Tanti eireostanss dn eontribuii
a... ; Molte cireostanze hanno coji-
bnito a....
— - Ck>]Ltribiiii6n, Contribuzione.
MkU a eowtrUmeion : Mettere a
contribuzione. / contribuzion di
sod: Le oontribuzioni de'soci.
Contrlildn. Contrizlone. Att de
eontrizian: Atto di oontrizione.
— Ckintrll, Contrito. Contrii e
unUUiia: Contrito e umiliato.
Ckmtro, Contro. 2>d contra : Dar
oontro e oontraddire.
Ckmtro]&-]aa-las8, Controllara.
« Gh'h di aervigi puMlieh dove nis-
tun se insdgna de eotUroUik » : « Ci
sonodelle amministrazioni pubbli-
dhe doTO nessuno si sogna di con-
tro11are».
— C^ontrolarla, ControUeria (Co-
me termine burocratieoK Control-
lo. CofUroUaria ghe n*e no: Non
fanno contaroUo,
— ContrOU, ControUo.
— CSontrolOBur (D. Fr.), Control-
lore
Gontrordln, Contrordine. Mar-
rivaa el eontrordin : £ arrivato 11
oontrordine. Ordin e eontrordin
eonHn4iament: Un'infinit& di or-
dim e di oontrordini.
ControBO^nna, Controsoena.
« JSZ g'H 6na bella — » : « Ha una
bella — ».
Oontmnaflla, Contumacia. — de
40 di: — di 40 giomi. (Giudizio)
« Jj*dn eondanncM in — »: « L'han-
no condannato in — ».
Contdrbas, (D. Lat.) « Qtiando
n6 ghe n*h quare eonturheu me f »:
« Qnando non ce n' ^ quare con-
turbaa me?».
— OontofidXL, ContoBione. ikl/era
tuU pien de eoniusion » : « Era tat-
to pieno di contnsioni ».
Gontatdr, Contutore. « L'h con-
hUor di mindr » : « E contutore
de' minorenni ».
Gontntfeclii^, Contnttoebe, Quan-
tnnque.
Conralesoent , Convalescente.
V^gg, tomA eonvdUseent : Eseere,
tomare conTalescente. I/ospedaa
di convalescent : La sezione de'
convalescenti.
— Ck>nyale8ceiisa, ConvaleBcen-
za. Cowmleeeenaa diffitU, Idnga:
— difficile, lunga. l/ntrd in — :
Entrare in convalescenza.
Ck>nyaUd& - idaa , Conv alidare.
« G'dn eonvalidaa Velezidn de de-
putaa ierT» : * leri gli hanno con-
yalidata alia Camera la sua ele-
zione ».
Ck>ntuttqa68t, Contuttoqueato.
« £ contuttquest sont semper mezz
amalaa » : « Con tutto questo stp
sempre malescio ».
Convegnl - egnuu , Conyenire.
« Se me contegniss / » : « Se mi con-
venisse o se ml tomasse conto ».
« JSWm convegnuu de... » : « Ab-
biamo conyenuto di».
— Conyenlent, Conyeniente. M
prhzzi V h convenient : II prezzo ^
conyeniente. « £1 saria convenient
ehe te ghe parlasset » : « Sarebbe
conyeniente che tu gli parla88i)».
Oonyent, Conyento. icX'^ qtihll
che dA el convent » : « II conyento
non passa altro o quel che passa
il — ». (Pr.) La regola V ^ quella
ehe manten el convent : Doye non
c'6 regola non &h frati. Per \6n
fraa a mingd de patl el convent :
Per un cittadino non deye patir-
,ne il Comune.
Gonyers, Conyerso.
GonyerBazidii , Conyersazione.
F^ conversation al caffh : Far con-
yersazione al caffg. (Kitroyo) Artr-
dA in eonversazion : Andare a — .
Tegni eonversazion: Tenere con-
yersazione.
— Conversaslonetta, Conyersa-
zioncella.
GonyerBldii , Conyersione. Fd.
6na conversion a dritta o a sini-
stra: Fare una conversione a de-
stra o a sinistra. | La conversion
de r Inominato tn di Prom>essi
Sjiosi: La conyersione dell'Inno-
minato ne' Promessi Sposi.
Ck>iiy«rti-ertil-erti0B, Conyerti-
re. Convert i selvaggi alia nostra
religidn : Conyertire gli infedeli al
cattolicismo o i selyaggi alia no-
stra religione. « Cerchen de^ eon-
vertimm,, ma... » : « Cercano di con-
yertirmi ma non... ».
Conyiy-yiyuu (AflF.), Conyiyere.
« Emm eonvtvuw inshmma tanti
ann » (Piii comune) Vivegh ins^m-
ma: Vedi Viv.
— Conyltdr, Conyittore. / con-
viitor e i esth^i: I conyittori e gli
esterni
Conyock-ocaa-ocass, Conyoca-
re. Convoed el JParlament, el Se
CON
150 —
coz
ncUo, el Consili: Convocare il
Parlameuto, il Senato, il Consiglio.
— ConYOcazi6n, Convocazione.
La convoeazion di ereditdr: La
convocazione de' creditori. Ija cow-
voeasion di elettdr: La convoca-
zione degli elettori. Atwis de se-
eonda, cfo terza convoeazion: Av-
viso di seconda, di terza convo-
cazione.
ConYOl, Convojo (Fir.). Vedi
Convdli.
Conydll, Convoglio. On eonvoli
de sessanta vagon: Un convoglio
di sessanta vagoni o vetture. Con-
voli merd, mist: Convoglio mer-
ci, misto.
Conyiilsldn, Convulsione. « Gh*l
ciappaa i so solit eonvulsionyn^Giii
presero le sue solite convulsioni ».
Convulsion de rid: Convulsione di
riso.
— Conviils, Convulse. Avlgh el
— ; Avere il — .
— ConviilBlonarl, Convulsiona-
rio.
— ConyiilslY, Convulsive o Con-
vulse (come aggettivo).
Coo, Capo, uoo ba^s , bus, de
matt: Sornione, Zueca vuota. Ca-
po scarico o amfeno. Coo a* or:
Pompiere. A coo in aid : A capo-
fitto. Coo a coo: Testa a testa. A
coo e pee : Capopiede. Andit foeu-
ra del coo: Usoir di inente. Avhgh
in del coo de fh, de d\: Aver il
capo a una cosa. Mangiagh in coo
ijasoeu a vun: Mangiargli la zup-
pa in capo. « Soo nd dove dd del
coo » : « Non so dove mi battere il
capo ». Ddi el coo in di mur : Bat-
ter il capo nel muro. MUt^gio el
coo: Mettersi li di proposito. Fh
gird, el coo : Far girar il capo. P.
E. : « Quella donna la ghejfa gird,
el coo > : « Quella donna gli fa gi-
rare il capo ». Mlttes dn'idea fausa
in del coo: Mettersi una cosa in
capo. MUtes 6n' idea falsa in del
cozzdn: Mettersi un'uobia nel cep-
picone. Phrd el coo: Perder la te-
sta. Hompesel coo in: Abbaccare
continuamente. « Toeutel fo&ura del
coo » : « Levatelo dal capo ». Sbas-
sct el coo: Chinare la testa. Tird
la pUl in coo: Agire da strozzi-
no. Saltdi in coo de... : Saltar in
capo di. Vhss robba de trh via el
coo; Cose da sbattezzarcisi. Vlss
on doldr de coo (di persona): Es-
sere un dolore dl capo. Av^hen
fin desoravia del coo : Aveme fino
agli occM. Avkgh alter per el coo:
Aver altro pel capo. Caseidt el eoo
sott a la doobia: Kasoondersi sot-
to le coperte. Vhss pien de d^bit
finna at coo : Esser pieno di oMo-
di fino agli occhi. Dd, 6na lavada
de coo: Far una parruooa a nno.
Vhss 6n omm de coo : Essere testa
quadra. De sd Coo : Di sua testa.
iScaldass el coo : Scaldarsi la testa.
Al rrih poech coo: A mio scarso
giudizio o criterio. | (Principio o
nne) De eoo del UU : Da capo del
letto. In coo de Vasda: II bandolo
deUa ascia o matassa. In eoo del
mond: In capo al mondo. In eoo
de I'ann el se trceuva dna beUa somr-
metta: A capo all' anno e' mette
insieme di molte centinaja. | Ve-
gnl a coo (d'un fistolo): Venir a
suppurazione. Vegninn a coo: Ve-
nirne a capo, Conseguire I'ihtento.
Vegni in coo 6na robba: Avere
un'idea. J (SetaioU) Coo de la seda:
Capo del nlo di seta. ( Brianzole )
Coo d' argent: Trecciera, Le spa-
dine d'argento. (Parruccnieri) Coo
de montura, perrucch: Testa di
legno 0 Testiera. (Crestaie) Coo de
madamm: Testiera. Cood*iU: Ca-
po d'aglio. (Pr.) Tanti ooo tanti
pensh: Tante teste tanti cervellL
Chi nd g'dk coo abbia gamb: Chi
non ha testa abbia gambe. 2/^
mH vhss coo de gait che coa de leon:
Meglio esser capo di micio che
coda di leone. Pesa pussee el eoo
che ni el cuu (appross.): Pesapiii
il giiinoo che la came. Quand vun
oa se borla gtd 6n cdpp
del ieec'etgheva in coo: Se si met-
te a far cappelli nasoono gli no-
mini senza testa. Robba fada la
g*it el coo : Cosa fatta capo ha.
— Cozzott, Testardo, Testa secoa.
— Cozz6n, Ceppioone e Masohe-
rone ifqueUo di camevale).
— Gozzin, Testina. « lye 6n edz-
zin , ma... .' » : « Egli ^ pieno d' in-
geguo ». / cozzitt : I riannodi.
— Cozzada, Cozzata Capata (1).
Dh dent 6na cozzada: Dar una ca-
pata.
(1) Dar una capata o twa atpatina si-
gnifioa pure : Capitar pet un momento in
luogo pubbKco e andarsene vale : Mitt defi'
ter el coo o el nas.
r
coz
-^151 —
COP
I, Gozzare*
^ I/h inutil che staghen II a eoz-
» : « £ inutile cne stiano li a
coszarsi ».
C6operathra (P. N.),'Coopera-
tiva. J/ idea della societtia coope^
roHva Vh de poeeh temp : U idea
della cooperazione ^ sorta da pooo.
CopaL 1^. fr.: Balsem de eopd,i
^ disuso) : Balsamo di Copaive.
- Ckipal ( Ag^ett. di Vernis e di
Oamma), Veoi Vemie e Gomma,
C6p6 (Specie di carrozza Bigno-
rfle), Cupp^. / edp^ di stradyer-
rad: I cup^ delle ferrovie. Cuph
depod^ dormi: Sleeping car.
Copella (Yasetto per cimentaryi
metalli preziosi ). Argent o or
de eopeUa: Argento o oro di cop-
pella. I Stdt o pod^ minga stib d
eoppeUacon tfun: Reggere o non
poter reggere al paragone con
imo.
— GopeUUina, Bottone di fino.
Oopellott, Scai>ellotto. Lit n6 VI
h&n ehe de dd via di eopellott » :
« Egli non fa olte dar dei capac-
doni >.
Coperta (P. N.), Coperta. « Mi
quand viaggi ptr aequa me pias
a 9td sdra eoperta > : « lo quando
viaggio per acana amo stare so-
f)r» coverta>. I Servi de eoperta
AS,)'. Servire da copertina. vedi
Coverta.
Coperttnna, Copertina. / an-
ndnzi mlla eoperHnna del fcuei-
eol: Gli annnnci a pagamenro Bul-
la coi>ertina del fascicolo.
Copetta, Coppetta. G*dn taeeaa
i eoppeU stamatHnna: Gli hanno
attaecate stamattina le ooppette.
Ccvla, C^ia. Brutta eopta : Mi-
nttta o Bratta oopia o Cojpia a su-
dieio. I «i^'& ttraa miUa eopiy^
(Di edizione) : « Ne tir6 mille co-
pie >. J « Jyi <^» GuerHn o Vh 6na
eopiaf* : « £ un Guercino o una
eopia f ».
— Gopladiira (P. N.), Trasori-
zione, Copiatura. nAn spes cent
franeh de eopiadura » : « Hanno
speso cento lire di copiatura ».
— CkqpU-Plaa-Plass, Copiare.
« Oo trovaa de eopiit per viv » :
c Per campare faceio ii copista ».
Tom& a eopiii : Bicopiare. | Imi-
tare) « La eopia la nuse » : « Imi-
ta la Duse. 1 autdr di voU se eo-
pien tenza aeeorges : Talvolta gli
autori fanno de' plagi senza aV-
vedersene.
— Coplal^tter, Copialettere. (Li-
bre) OuardiHsul eoptaletter: Guar-*
dar sul — . | (MaccMnetta) n co-
pialettere.
— Oopiascia, Malacopia.
— Ck>pia8Cl&, Copiar male. Viw
condannaa a dove copiaseiit tutt
el santo dl: Essere oondannato a
non far altro ehe copiare e co-
piare tutto il santo giomo.
— Gopistarla, Copisteria. « Vik
dess^ira in eopietaria e... » : « Va in
copisteria e... ».
— Ck>pista, Copista. Copista de
musiea: Copista di musica.
Cop6n (D. Fr.) (P. N.) (Che sta
unito alle cartelle valori), Cedola,
Staoco. / eopon de la rendita : Le
cedole delle cartelle di rendita.
Cdpp, Coppo (1), Tegola. Copp
nostran, roman, eee, : Tegolino,
Tegola. Fit eSpp : Far tegole. Mhtt
sii i edpp: Coprire il tetto. La
fabhriea V^ finida ; n6 ghe eala ehe
de m^tt sit i eopp: La tabbrica h ter-
minata ora non resta che di co-
prire. Stanza sott ai e6pp : Soffit-
ta , Abbaino. Stanza a prim,m
pianf sott ai «dpp (scherz. iron.) ;
Stanza a tetto. M. d. d. : Int^nr-
desen come 6n speeiee a fit eiipp :
Non intendersene. Danaa eome6n
c6pp: Secoo arrovellato, Dannato
all'eccesso. Di . cdpp in gid e di
c6pp in sit : Dal tetto in giti e del
tetto in sti. « i/ d dajppaa el duu
de eopp » : « Se la svignb ». « 2/ ^
mort sott ai mh c6pp* (di servi-
tore o mezzadro): «£ morto in
casa niia». Ddt el duu de edpp a
vun: Dare lo sfratto a uno. La
fomas di edpp .* Tegolaia. I/omm,
ehe fin, i eopp : Tegolaio. | (Uno
de' quattro semi delle carte di ta-
rocoo) Coppe (2). M re, la don-
na, eee., de eopp : Re, donna, eoc,
di coppe. JEleopp dieieeolattee:
n braciere.
Goppdra, Forma da tegoli.
(1) Coppo a Fir. i sinonimo di Taso,
non dl tegolo. Per lo piii 11 coppo e dt
terra ootta e serve a tenervi rolio, oome
I'orcio.
(8) Noto che c&pp in qnesto caao de-
riva da eopva^ taxxa e non tegola. Alcnni
a Uilano ohiamano edpp anche il seme di
cnori delle carte da tretette.
COP
-^152--
QOR
06ppa, Coppa (1) , Nuoa. Fd
edppa: Far collottola o cotenna.
Cfoppa de mam: Coppa di bue.
(Salame emiliano) Coppa. A tirii i
cavH deUa eoj>pa fan dertH la
boeea : A tirar i oapeAi della col-
lottola o della nuca la boooa ei
apre.. Chi Vit in boeea Vh ap6t a
la eoppa (in disuao): La hngua
batte dove il dente duole.
Copp&^aa-ass, Accoppare. leo-
nili se eoppen davera, perekk se
ghe dit siila edppa: I conigU si
aeooppano. C^pass del lavdrit:
Ammazzarsi ailaYoro, Lavorare
a straoca braccia. Vorh eoppaas
per rivh a temp : Ainmazzarsi per
arrivar in tempo. Ooppd, vun de
eorteaia: Ammazzare co* oonve-
neToli. V^ de eoppd: VeooMone,
Veochio easoatoio. Avi eoppaa %
4BUV <in dis.) : Aver fatta la frit-
tata o la zuppa nel paniere. « M
g*h daa 6na pistolettada e l*^ eop-
paa » : « Gil diede una pistolettata
e lo fredd6 ». « J7Z g*h daa 6na le~
gnada tra eapp e eoll e el Vd eop-
paa » : 4c Oil mede una leenata fra
eapo e oollo e lo aocoppo>. « I/h
6ifut montada ehe cdppa: £ una
aalita ohe ammazza. ^n Ul se ku-
saria coppd. primma <2e » : « E^ si
lascerebbe soorticare prima di...».
-- CoppacaTBl (Chi affatica i
eavalli piil delle loro forze), Am-
tnazzaoavalli.
^ Ck>ppln, Coppino (2), Collo.
« JEl Va hroneoM per el eoppin » :
« Lo pigli6 o afferrb per 11 oollo ».
I (Misura in disuso) vedi Miau-
rin, I (Parte del oalice) Coppet-
tino.
— Coppdn, Soapellotto.
— - Coppona Bti, Dare acappel-
lotti.
Cdr e Ctoro. Dedree del cdr; II
poscoro. Oantdt in eoro : Cantar in
poro.
(i) CO]^pa in Tosoana htt varii iifgnifi-
cati differentisstmi fra loro : 'la parte po-
rterlore del collo dioesi anohe cojjpgj da
cni accoppare. Poi gran hXcehiere^jSglTe
una coppa d'oro <Fir.). Nel senso di nuca
In si usa anohe per quella del malale (Pi-
^oia) ed e la soprasaata di Firenze e an-
che coppa. Coppa in Val di Chiana 4 poi
una roisura di oapacitli per le-otvate. Cor-
i?^ponde alia Mezxetia di Firenze.
(i) Coppmo a PiBtoia e il Vegifio Ao*
rentino.
Ck>r-orB o oomu, odres, Oorrere.
O&r a furia o eome dn disperaa :
Correre a furia. Odregh ddree a
vun : Correre dietro a uno. 0&-
res adree: Rinoorrersi. Oittgd a
edres adree: Fare a cerearsi. « L*^
tutt ineoBu ehe eori » : « Non si ri>
fiata, Lasciatemi rifiatare». Cor
8u o 0td di seal: Soendere o satire
le scale in fretta. Cor in aiuU:
Accorrere in aiuto. Cor inane a
avisd: Mandare innanzi ad avri*
sare. Fd cor la gent: Chiamar
gente, Far accorrere. Fit cor a
pomm: Rincorrere uno a mele.
Ftit eor el m^ieh o la eonuui:
Mandare di fretta pel medico o
per la levatrioe. Mkties a eor co-
me 6n leechee : Cacciarsi a correre
come un yeltro. MUtes a cor eo-
me se ghe andass adree i lader:
Fuggire come se tenesse 1 biiri
dietro. | (Passar sopra) Lassd eor:
I/asciar correre. ZoMa eor (triv.):
Spetezzare. (Pr.) M dis el sur do-
wn, auel ehe n6 se pd tegnl se Unssa
eor (basso) (Manca)*(Appross.): n
medico pietoso fa la piaga puzzo-
lente. SenHssela a eor gio per i
spall: Sentirsela a correr giu per
le reni. Vhss pussee de bdrld ehe
de fh cdr: Vedi B6rtd, Nd pod^
nh edr nh saltd: Non poter usoir
di pupillo. A sanVAgnesa e6r la ^
liLserta per la seiesa : Vedi Agne*
sa. La va minga a e6r la va a
rivdt a temp: Il segreto sta non
neiraffrettarsi, ma nel oogliere il
' momento- Altro h correre aJtro h
arrivare. | (Di moneta) Questa la
edr pit : Questa moneta non corre.
(Spingere oltre su cosa rigida) « Fit
cdr qui anH sul bast<in » : « Fik
scorrere gli anelli sull'asta ».
06ra. N. fr. : Batt la edra :. Ve-
di Frusta. C6ra. edra (per chia- J
mar le galline) : Curre, ourre. Billi,
billi.
Goraddlla , Corazzuolo i Massa
Maritt.), Polmone, Pasto. Friitura
de fidegh e coraaeUa: Fritto di
fegato e paste. Bushica de eoror-
della, Vedi Busecca,
Coraffg, Coraz^o. On omm de
eqragg: Guore di leone. On^omm
sema — : Cuore di scricciolo. Co-
ragg de milla lira : Intrepideius
Coraggio di o da leone. Fd eo-
ragg: Far coraggio. Al tu per tu
se ved ehi g'd eoragg ; A m per
COR
^153
COR
ta ai 'vede obi ha piil borra (pop.)
%Se te gh'itt el eoraag,.. » : « Se ti
basta il cuore » : « JSug' d, avuu el
eoragg de negh » : « Ha ayuto la
£EMM3ia dl negare)». Phrders de cO"
ragg : Perdersi d^animo, Sbigot-
tirsi. « BM eontag a tceuUa edni
6n fieeu / » : « Bella prodezza a pi-
gliarsela oon un ragazzo ! » : « Bi-
tognardt feus eoraag afh sia spesa
ge de no la me lassa pii slit » :
« BiBoeneiii fare un pianto e un
lamento e fare questa spesa se no
la non mi lascia ben ayere ». Co-
ragg civU (non pop.): Coraggio
— CoTa«gl6s. Coraggioso.
— Coraffglosdn, Intrepido.
— Coxa^gtosament, Coraggio-
aamente.
Ctorall, Corallo. On gir de eorai
(•▼ezzo ) : I coralli. San come 6n
eoraU : Sano come H corallo o co-
me una lasca. On rid eke pagsa
nUnga i eorai: Un riso forzato
0»p, Un riso cbe non si cuooe. I
(Dei poUi d'India) Coralli. Ohi la-
vara el eoraU: Corallaio.
— Corallin, Conillino.
— CoraUlnna ( Erba nota me-
dioinale), Corallina.
OdTamm, Cuoio e Cuoia e Cuo-
lame. 06ni e/ eoramm se fd, i s<buI
di scarp: Col cuoio si fan le suole
delle soarpe. (Vita) « Lh intant el
g* h giontaa el eoramm » ( Tols;. ) :
« Eeu intanto ci lasoi6 le ouoia ».
« Me prhmm el eoramm ! » (volg.):
« Mi preme la cotenna ». Avhgh el
eanaruzz fodraa de eoramm: A-
Tere la gola foderata di lamiera.
— Coram^lla (Per affilare rasoi),
Striscia.
. Coravd (Utensile da cartiera),
Colino.
Coxanier, Corazziere. / eoraz-
sier del lU: he cento guardie.
Crrand e gross eome 6n eorazser:
Idem.
OoilK>g]i6n (D. Fr.), Brodo ri-
stretto o anehe Brodo di pesce.
Ctorda, Corda. On remiskU de
eorda: Un gomitolo di corda. Searp
de.eorda, seala de corda: Scarpe,
aoala di corda. On gir de corda:
Una duzlia. Fa sU la eord&in gir:
AddugUare. Lassass gid eont 6na
eorda: Calarsi con una fane o Af-
firancarsi.(Fiff.) Tegnl eorda/HQne-
re H sacco. iM la eqrda: Dare cor-
da 0 la — . Tegnl vun su la eor^
da: Tener imo suUa corda. P. E.:
« Thgnem minga temt suUa cor--
da* la Non mi tenere in agonia ».
ToecA 6na corda o 6n eantin : Toe-
care un tasto. V^s in corda o vlss
cfid de eorda: Essere la corda »
Stare in corda o in registro. An^
dh gid de eorda: Idem. (Di fiumi)
Vhss in eorda : Essere m corda.
(^Funambulo) Ballerin de corda:.
Saltatore di corda, Funambulo..
(Gioco di ragazzi da pooo in uso)
Divertiss c6n la eorda: Saltare la
corda o Divertirsi alia corda.
— Gordarla, Cordame. (Dove
si fabbrica) Corderia.
— Gordee, Funaiolo.
— Gorditta, Funicella e Spago.
— Ck>rd6ii, Cordone. M cordon
del eampanin: II cordone del cam-
panello. Cordon militar (in disu-
se, per non lasciar entrar in pae-
se nei oasi di epidemia) : Cordone
miUtare. JSl gran cordon de V A-^
n&nziada: II gran cordone del-
1' Annimziata. Cordon elhttriek, sot^
tomarin: Cordone elettrico, sotto-
marino.
— Cordonaa, Cordonata.
— Cordonsin, Cordoncino. On
eordomin intomo a la eomis: Un
cordoncino della cornice.
Cordii (Volg.). Vedi Acordit.
Ck>rdlal (Bevanda che ristora),
Cordiale. - .
Ck>rdOYlui (Specie di pelle), Cor-
dovano. (Parte dell'orecchio della
bestia mac^lata) Ceppatello.
C6r6gh, CesUno. ic MStt el ficeU'
in del , eoregh. che V imparardt a .
anddt intomo lii de per /i* » : « Met- ^
1i il bambino nel cestino, che im-
parl a andar ritto ». (De' pulcini
e colombi) Cestino.
GorelatlT (Andli), Correlativo,
Accordarsi nel parlare. ^.Rieordet
de famm minga sfigurdt e de an-,
dii eorelativ » : « Ricordati di non
farmi sfi^urare e di parlare corre-
lativo o m correlazione oon me ».
Gorengla (Volg.). Vedi Coregqia,
Corent, Corrente. Andh aaree
a la eorent: Andar dietro la cor-
rente. I (Commercio) Cunt , prezzi
eorent: Conto, prezzo corrente.
Stdt in eorent: Stare in corrente o
m giomata. J dibbi eorent : Nodo
scorsoio. I I eorent del t^: Cor-
renti o plane. | « L'h 6n omm co^
COR
-154-
COR
aSaMa^-
rent » : « £2 un uomo oorrente >.
Moneda corent: Moneta corrente.
« Adess el hagtii el cominda a scriv
corent » : « Ora 11 bambino comin-
oia a sorivere corrente*. Corren-
ta (agg. di acqua): La eorrente.
« I/h staa portaa via da la carenr-
to » : « Idem ». Corent d'aria : Un
riscontro. P. E.: « Onarda eke eor-
rent in lingua greea Vh: reumayn
«Bada che in greco alia coTrente
si dice reuma)».
— Corental (P. N.), Correntale
(Servizio di ferrovia).
— CorenMzza, Correntezza. In
di affari qhe vceur 6n poo de cor-
rentezza: liegli aft'ari h necessaria
la correntezza.
— Oorer, Corriere. JSl corer de
Barlassinna, de Marian ^ eee.: II
corriere di Barlassina, di Mariano.
Ck>re8pond,Corri8pondere (volg.)
Vedi Corispond.
Oorezi6h, Correzione. Gh*h den-
ier tropp correzion in quel mano-
seritt : Ci sono troppe correzioni
in quel manosoritto. Ch de eo-
rezion : Casa di correzione.
— Corettdr, Correttore.
Gorlspond-spost, Corrieponde-
re. Corrispond a I' aspettativa :
Corrispondere a Taspettativa. « Lii
el ghe vceur ben ma lee la ghe cor-
rispond minga » : « Egli I'ama ma
lei non gli corrisponde ».
— Conspdndent, Corrisponden-
te. Corispondent degiomai: Cor-
rispondente di giomali. (Commer-
cioj Corrispondente. (Societk scien-
tif.) Socio eorrispondent dell'Acca-
demia di.., : Socio corrispondente
dell'Accademia dei...
— Ck>rl8po]idenza, Corrispon-
denza. Tegni la corrispondema :
Tenere la — .
Gorista, Consta. « lyh eorista a
la Scala > : « E eorista alia Scala.
(Istrum. per tonalitk) Corista.
GoriY, Corrivo. Bisogna minga
paeu v^8 tropp coriv in del ered:
Non bisogna essere troppo cor-
rivo a credere.
^Gorlera, Maglia scappata. Tobu
sii o tirdt sii 6na corlera : Ripi-
gliare un maglia scappata.
Coma e Como, Corno. Giapph
per i eomi : Pigliare per le coma.
jPVia a como : Fatto a como. San
come 6n corno: Sano come una
lasca. Sealdass i eomi: Riscal-
darsi. M. d. d. fig. : JRompes i cor-
ni : Fiaccarai le coma. «3£e n't»i-
ponta 6n como » : « Idem ». Avhgh
vun 8ui eomi: Avere uno smle
coma o sulla ouccuma. F^« come
eomi e crds: Essere come il dia-
volo e la crooe. Ftwh i eomi al
mari o aUa mice: Fare le coma
o le fusa al marito o alia moelie.
(A un awentore) « Ch*el me jetga
minga i eomi » : « La tomi qui
da me a prowedere*. MUtes %
eomi in coo : Mettersi le coma
in capo. Fari on eemo: Non
valere un como. Avkgh dur i
eomi: Idem. Spetascid>gh % eomi
a vun (volg.) : Roniper le coma
a uno. P. E. : « Mi sont eapasz-de
rompegh o spetaseiagh i eomi^in
« Sono oapace di mandarlo ooUe
coma rotte*. if.Fhmm minga ve-
^nl i eomi » : « Non mi far girar
il clfotte ». « Oosse diavol ghre ve-
gnuu in di eomi... > : « Cosa dia-
mine gli saltb in capo... ». La quor-
litaa di eomi: La comatura (1).
/ eomi delta lumaga: Idem. /
eomi de Canz: Idem. | (Stfu-
mento da fiato) Como, como da
caccia, inglese. (CMlo suona) «M
primm como de V orchestra Vh
amaUia » : « Idem >. | (Per oalzar
scarpe) Calzatoio o stecca di como.
— Comada, Comata. nM t&rel
g*d daa 6na comada in del venter
al fhm^ » : « II toro diede una oor-
nata nel ventre al mandriano ».
— Cometta. Cometta.
— Comitt, Fagiolini. Fh 6n piaU
de eomitt : Far im piatto di fagio-
lini (Fig.) Far le fusa torte.
Gomaggia. Comacchia. M seor-
bittt Vh negher, la comaggia Vh
grisa : H corvo h nero. la comac-
chia h bigia. I (Candelorti di ghiao-
cio pendenti dalle ^onde), dhiac-
cioli. I (Specie di cilecca ai ra-
gazzi) Maggia comaggia/: Gnafife.
Comalooula (Pietra duraJL Cor-
niola. I (Specie d'erba) Grami-
gna (2).
(1) A Firenze ia cornatura st estendd a
designare anche certe qnalitit moral!, ma
e ^olgare. SI dirk p. e. : Egli S deUa stetsa
comatura di X • oioe la p^nsa ad on
modo.
(2) La parola gramigna in fior. dk loogo
a certe Arasi grazloBisslme le quail non
hanno corrispondente in dialetto. Per esraa-
COR
— 155 —
COR
Ctomard (Nome di paese). N. fr. :
Andit a Oomari (Avere le coma) :
Andar a Cometo. Mandh a Cor-
nari: Mandar a Cometo.
Comls (1], Cornice. Var puasee
la comis del, o, che el quader : Yale
pill la cornice del quadro. (Trasla-
to) inJElgit faa intomo 6na gran
eomis » : « Gli ha fatto intomo
molta cornice ».
— Comisanixn, Comiciame.
— Comlsdn, Comicione.
— ComlBln. Picoola cornice.
— Cornis^tia, Comicetta.
— Ck>nilsttl (Stnimento per in-
saccar salame), Imbuto.
Ck>mitt, Fagiolini. Vedi sotto
Corno.
Ck>r6bl)la (Beverone de' maiali),
Rigo.vematiira, M earettin de (a
eorobhia: Idem.
— Corobbiatt (Chi fa la corte
alle fantesche lavascodelle) (In dl-
buso), Fantaio.
Ck>ron&, Coronare. Ooronh Vo-
pera : Coronar I'opera. (Per altri
sensi vadi Ineorondi),
Coronatt (Chi fabbrioa rosarii),
Coronaio.
— Coronattli (Di chi non fa che
recitar rosarli), Scoronoiare. « J/i
A tutt^ el di a eoronattdk » : « Stk
tatto il eiomo a Booronciare ».
Coron^ (Volg.). Vedi Oolonell
Ck>ro]iln (Pas^ doloe a coron-
dna), Ciambellina (2).
Goroxma, Corona (Civ.) / diritt
de la Coronna: I diritti della Co-
rona. Caronna fhrrea: Corona
ferrea. OavaUir de la coronna
d'lUUia: Idem. | (Di pallottoline
per rosario) Corona. JMvott de la
earonna: Coronciaio. IH la co-
ronna : Recitar il rosflurio. 2H adree
la coronna di rati : Sfilar la co-
I:
lo di chi «ara ognt pid piccolo inootno-
o o ddore tl dice E" aetMrebbe ncueere
la fframigna^ « d*an laogo disabltato Vi
naaee la gramigna.
(1) Al tempo d«l Chemblni eomU em
maschile : El eomis. Oggidi t^« fatta fern-
minile alia toseana : La eomis.
(t) II Cherab. ha ehiocciolinOj ohe e tut-
t*altra oosa. La ciaml)ella ha, se non al-
tro il bnoo eome il nostro coronin. Noto
p«r5 ehe dambelUna ha in florent. un al-
iro •Isnlftoato gpeoiale. Corrisponde a fbon.
OiambeUina aUa fuueosia lo diee n -voigo
per mtterfugto- E d*iiiio.
rona (1) Dire coma di uno. | (FU-
za di pallottoline per ingegneri).
Corona (2) Per fa &na conshgna
bisqgna lavord. con la coronna:
Yecfi Consbgna, | (Istituto) Sanla
Coronna: Santa Corona. Pastit
per santa corona (in dis.) : Pas-
sare a nso. Lavord. per santa co-
rona : Lavorar per i frati. | (Com-
posta di fieri naturali o artificiali
da posare sulla cassa da morto)
Corona. « Sul car del povev Jt
gh*era 6na moniagna de coronn » :
« Sul carro f unebre del povero X
c'era nn monte di corone » — ,
(Sul capo a sposa novella) Coro-
na niiziale. Ija coronna de spin
de Gesii Crist: La corona di spi->
ne di Ges^ Cristo. I (La parte
superiore dell'unghia degli equini)
Corona. I Coronna d*m: Resta-
d'aglio. De cast^n : Filza di ca-
stagne. Coronna del dent : Corona
del dente. (Segno mueicale) Co-
rona.
OoroslY, Corrosivo. AveUnaa da
6n corosiv : Awelenato da un cop-
roeivo.
Ck>r688 Specie d'anatra nota),
Ctn^irosso.
Coro880l6n. Vedi Qrossoldn,
Corp, Corpo. BUla de corn e
hrutta in faeda : Bella vita e mo-
cia brutta. A corp vceui : A corpo
veto. Andd del corp: Andar di
corpo. MwwDcs el corp : Smuoversi
il corpo o sciogliersi. Avhgh el
corp tihidient: Avere il beneficio
del corpo. Corp a corp : Corpo a*
corpo. In corp e anima : In oori>o
ed anima. (Fig*) Mori cdn la vc^uia
in corp : Monre con la ^ina in
corpo. TcBuss in corp: Pi^arai
in corpo o anche Succiarsi. JJatsU
o petta in corp : Lasciare o met^
tere in corpo. MHtegh tutt i sen-
timent del corp: Metterci tutto 11
sentimento — . On corp senz*ani-
ma: Un corpo senz'anima. V^ss
come duu corp e 6n' anima solla:
Essere come due corpi e im'ani-
ma sola. Vorh scUth fot^vra Vani-
(i) sytlor la corona sarebbe pel snono
addatto a tradarre la milanese Di adre«
la coronna di ratt se dioesse tnttp. SfilAC
Ik corona e svesciare^ palesare a fin di
nuocere.
(i) In Tosoana non i oonosoinio ehe da
colore i quail la yidero osata da tng^neri
lombardi.
COR
r=rl56rr
COlt
ma del eorp : Aver un gran bat-
tito di Guore per Temozione (1).
Myites in eorp : Mettersi in oorpo.
Mittea in eorp quella tiritera : Suc-
oiarsi quella raritera. | (Vita del
YeaUtoY Corp a coll: Aocollato.
Corp tmbottti: Imbottito. A st6
vesiii bisoqna fagh denter el eorp :
A quest'abito bisogna riiar V im-
busto (in dis.) o la vita. | (Com-
plesso) In eorp: In corpo. JFd
tutt 6n eorp : Ridurro tutto ad un
oorpo. Vend in eorp : Vender in
oorpo. Un eorp de etk: Un corpo
di case. | (Militare) Andd ai eorp :
Fresentarsi al reggimento. Corp
de gtutrdia: Corpo di guardia.
Spirit de eorp : Spirito di oorpo.
(DensitSi ; robustezza) On vin che
g'h del eorp: Un vino ehe ha
oorpo. Cont el Idebig ae ghe dh
eorp al hrwud : Con un po^ di Lie-
big gli si dh oorpo al brodo. | (Ti-
pografia) CarcUter eorp nceuv,
eorp ahttf eec. : Carattere corpo
nove, oorpo sette. (Mortorio)« G^dfi
faa el eorp » (in disua.) : « GU han
fatte le esequie. Corp de ball:
Corpo di ballo. Corp sant: Corpi
santi, CamperieJ (Esclam.)4( Corpo
deir.ugaf »: « Corpo sant'Arrosie !
Corpo di mille bombe I » (in dis. j
— Corpasc, Corpacoio. « La g'a
6n eorptise minga b^ » : « Ha un
oorpacoio. punto bello ».
— Ck>rp6tt, Camicioia.
— Ck>rporaa. Vedi Ineorporaa,
— Corporal, Corporale. Bisogn
— : Bisogni corporali.
— Gorporadura, Corporatura.
On omm d*6na gran eorporadu-
ra: Un uomo di, epc.
— Ck>rpprazi6n , Corporazione.
I eorporazion reltgids: hQ corpo-
razioni religiose.
. — ConusdoxiUnLCFestaeooles.).
Corpusdomini. M eorpusdominx
Vh semper in gidvedi: II corpus-
dpmini yiene sempre in giovedi.
Cerent (Travetto), Corrente.
Ount eorent: Conto corrente. Std
in eorent. (Delia stadera): Cor-
rente.
Cerett, Corretto. Aequa eoretta :
Aoqua corretta (2). «X*A tegnuu
(i) C'6 in flor. la fraao oontraria : Bi"
•«<*[«»« Vawima in corpo.
(<) Bioohier d^acqua pura cob qualche
goeoia di mistrji. I eaffettieri flor^ntlai di-
6na eondotta molto — » ( Civ. ) :
« Tenne una eondotta oorrettis-
Binia».
Corettdr, Correttore. Corettor de
stamp : Correttore di stampe. « Se
8b€tgTir H famm de eorettor > : « Se
sbaglio tu fammi da correttore >.
Corezional^ Correzionale. Tri-
bunal — : Tribunale correzionale,
— Corezi6n, Correzione. Cdt de
eorezion: Vedi Cd. | ^In di bozz
el ghe fh denter tropp eorezion :
se pd minga fh la vtttd » : « Nolle
bozze fa troppe correzioni, non si
pu5 tirar innanzi cos! ». I « QtieU
jUeu el sent poceh i — » : « Quel ra-
gazzo sente poco le — ».
C6r8, Corso. M Cots Venezia:.
II Corso Venezia. (Passeggiata)
« InciBu gh*era 6n beueors » ': « Og-
gi c'era un bel Corso ». | (Serie di
lezioni) On eors de studi: Un
corso di studi. (Stadii) El tifo I'a
faa el s6 eors : II tifo ha fatto il
suo corso. « I/h 6v! 6pera in cars
de pubbHettzidn » : « ETun'opera in
corso di pubblicazione ». <Iil sd
sHpendi Ve semper in eors » : « n
suo stipendib h sempre in — , vi-,
gore». (Mestrui) Avegh i sd eors:
Vedi Marches. (Partio. colto di
.C6r, Correre, il cui plebeo h Co-
ruu) Vedi Cor,
Corsa, Corsa, / eors de Vares
alle Casdne: Le corse di Varese
aUe Cascine. Cors al trott: Corse,
al trotto. Cors di bieiel^it: Corse
delle biciclette. Cors di sedioeu ;
Corse di sedioli. | (Scappata in
un luogo) «i^d 6na eorsa II a la
Banea a eambid, std bigliett » : « Dh
una corsa alia Banca a oambiare
questo biglietto ». (Gita pitL lun/^a)
« Oo faa 6na eorsa a Napolx » :
«Ho fatto un corsa o una scap-
pata a Kapoli ». | (Rubacohiare in
un'amministrazione) M.EI g* h faa
denier la eorsa o la (dtif ma ^rcYl
feoe man bassa^,. | . (Tramway e
onmibus e Yapori) Ogni eorsa de
tramm la eosta aes ghei (volg.):-
Ogni corsa del tram oosta me-^
ci oentesimi. « Qtiand V h ehe
parte la eorsa per Monza frmtA
che ora parte il vapore per Mon-
za ?» JL corsa e a tutta corsa : A
corsa e di gran corsa.
cono c€^ coUo achixso se Tavventore ohi«-
de qualohe goeoia di rhnm o di cogjaac
COR
— 157 —
COR
I Ctoraett (D. Fr.) (in dis.), Far-
t fietto, Corsetto (usato nel medio
I evo ora in perfetto disnso), Fa-
soietta, Busto. « J/era in eorsett e
in BoUanin » : « Era in farsettino e
Bottana ».
CerstT (Di oarattere calUgr. o
anobe tipograf.]. CorsiYO. C^rHv,
Umd e mmrueomt: Corsivo, ton-
do e stampatello.
Cdrt, Corte e Cortile (1). (Fa-
miglia e jpalazzo del Re) La Corte.
Andii a Cort : Andar a Corte. Do^
ma -e gewHlomm de Cort .* Dama e
gentilnomo di Corte. Jja Cort Vh
%n lutto: La Corte h in grama-
I glia. Cort bandida: Corte bandita.
! I (SpaEio Bcoperto nell' interne
deUe case) Corte e Cortile. n^M
a'h buttaa gid in cort dal quart
pian^ : « Si buttb giii nella oorte
dal quarto piano ». | (Mostrarsi
assidno presso donne) J^agh la
eort aila sura B.,.,: Fare la corte
alia eignora B... (Presso nomini)
Fagh &na gran eort al minister :
Fare una gran oorte al ministro.
« Quii duu A sefan la eort a vir-
eenda » : « Que^ due si liscisuio re-
ciprocamente ». ( Aocompa^amen-
to di nozze e di battesimi) Corteo
e Codazzo. Oh'era adree la eort
de la eposa in dodes earozzT^ : « In
dodici oarrozze c'era un gran co-
dazzo di gente». (Pr.) Sefd, la eort
a la mamma per la tdsa : Si oor^
teegia la madre per la figUa.
— Odrtin, Corfiletto.
-*- O^rtasela, Cortaooia. Ona
eartagda semper pihina de sa-
b^: Un eianaio.
OdrMll, ColteUo. Cortell de ta-
vola, de eusinna, de eaeeia : Col-
teUo da tavola, coltello da oucina,
da caceia. — De eaizolar : Trin-
cetto. — de eieeolattee: Spatola.
— ile fomeuee : Stocoa. — de ma-
eeUar : Coltella. Cortell per dertH
i ostrich: Coltellino per le ostri-
cbe. CorteU a eld lamm : Coltello
a due lame. — ferm in manieh:
Coltello in asta. — saraman^h :
Coltello a cricche. M. d. d. : Cor-
teU eke taia quel eh' el ghe ved :
Coltello cbe tagtia e once. MHt el
eorteU a la gola : Metter ad uno il
laocio aUa gola. Atlgh el eortell
(1) OortiU i oorte 'tpaxiosa « artistfea.
mel pfttaHBi. COrie i la eomilne.
^
per el manieh: Tenere il coltello
per il manico. Ona eosta de eot^
tell: Una costola di lama. Qua-
drH a eortell: Accoltellata. (Pr.)
Amdr de fr<tdell amdr de eortell
(in dis.) : Pan di fratello, pan di
coltello.
— Ck>rt611ada. Coltellata. Quand
VI ehe se finira in Italia de dUt ^a
di eorteUadf: Quand^ h cbe in Ita-
lia si flnir& colFuao di far aUe col-
tellate?
— CorteUasc, ColteUaccio. « J^2
g'aveva in man dna vaeea d'dn
eorteUase » ( plebeo ) : « Teneva in
mano un boia di coltellaceio, cbe ».
— Ck>rtdll6iina, Coltellona.
>- Ck>rte]l mezzan, Coltellotto.
— Cortellee, Coltellinaio.
Ck>rtesla, Cortesia. « Ch*el me far-
a la eortesia cte » : « Mi facoia o
a mi faccia cortesia di ». « ^/ m'd
fwA eortesia in del preeei > : « Mi
feoe agevolezza». Struppid de eor-
tesii: Affogar uno neue cortesie
o yincere dl cortesia. On omm ehe
sa nanea ddre sta de eik la corte-
sia : Uno screanzato. « La sda eor-
tesia, seidr^: « La sua cortesia, si-
gnore». (Pr.) Cortesia de hdeea la
cdstapdeeh: Cortesia di bocca eo-
sta poco.
Corrd (D. Fr.), Comandata. « El
m'd f<M fh 6na eorv^ del diavoly^;
« Mi fece fare una corvee o una
fatioa indiavolata ». (Trattandosi
di dover accompagnare donne a
casa) « Stasira sont de eorvS » :
« Questa sera sono di oomando ».
« La padronna de easa la rn'Ht im-
post la eorv^ de fd baUdt queUa
grassdn earampanna > : « La pa-
drona di casa m'ba imposta la
penitenza di tar ballare quella
spanfierona ». ( Militare ) « 27 d de
eorvh > : « £ in servizio di fatica ».
0680 (A la). Alia cuccia. P. Ej
« FidOf vd a la edse » : « Fido alia
cuccia ».
— 068C1& o 06cclii, Cuociare.
« Cdsda o edeeia A » : « Cuccia \h ».
Gosclenxa , Coscienza. nM g*d
la eoseiema de viss &n gaJtanr-
tomm » : « Ha la coscienza d' esser
un galantomo >. Avhgh la eoseien-
jsa spdrea : ATer la coda di paglia.
Avegh la eoseiensa taeeada a 6n
eiod: Non averne oavere perso
la ooBciensa. Avigh &n quaieose de
> brutt fw la eoseiensa: Ayere la
COS
— 158—
COS
soienza sudioia, inquieta... Aftda
gid la eaadema: Avere molta ta^
me. La vds de la eosHenza: II gri-
do della ooscienza. Oaregtus la eo-
scienza: Aggravarsi la ooscienza.
Carieh de eoseieriea: Sorupolo di
ooscienza. Dover de —: Debito di
— . Ooscienaa fada aecUe^tta: Co-
scienza elastica. « In eoseUnza po-
daria minga dill » : « Non potrei
asserirlo in ooscienza ». Vess 6n
omm de ooscienza: Esser un uo-
mo di ooscienza. Trass de eosden-
za: Levarsi un peso di su la oo-
scienza. « Perd ghe vceur 6na b^la
eoseiemat a... » : « Per5 oi vuole nn
bel coraggio a... »« Ma dove te gh'ee
la coscienza f » : « Ma dove tieni la
ooscienza? » Avhgh dd eoseienz: A-
vere due — o due pesi e due mi-
sure.
Goscritt, Cosoritto. Laeiamada
di coseritt: La cMamata de'co-
.scritti. I volontari in minga co-
seritt: I volontari non sono co-
scritti.
— COBorlzldn. Coscrizione. Vkss
in eoscrusion : Essere nella coscri-
zione. V^s f<Bura de la coserizion:
Esser fuori di coscrizione. Oiugd,
.a la eoserizion: Vedi Oiceugh,
Cosi (P. N.J, Cosi. « E eoAf> :
«E cosif »P. £.:« Te ghe see st€ia? y^
n Sly^.< U cosif » « Ci sei stato % »
« Si ». « E oosi? » « La robba la sta
cosi e eosi » : « II fatto sta cosi e
cosi ».
Ck>8metlcli ( P. N. ) , Cosmetico,
Ceretta. Ill cosmetien per tirik su
i barhis : La ceretta per i baffi.
Ona cannktta de eosmetieh: Can-
neUo di oosmetico.
Ck>8petto I (In disuso), Cospetto !
Cospettone I
C08S, Coso. On certo eoss: Un
certo coso. | (Inveoe di cossa) « A
fh coss'h ? » : « Per che cosa? » « Ul
s' i giugoM tutt coss o V dt venduu
tuU coss » : « S'fe giocato o ha ven-
duto tutto ». (Vedi sotto anche il
plurale di Cossa, Cosa).
— Cossa, Cosa. Vedi anche Hob-
ba. Fb. i sd eoss : Fare le sue de-
Yozioni (1). Andit a fdguella cos-
sa: Andar al oesso. On poo de
queUa cossa: Un pooo di ^udizio.
Qtiella eossa de vess soil «n ed o
(1) Fare le sue eote^ f n flop, lo tl appll-
ea a far i propri interewS faecende.
antalaa o in hoUHta: QueUa ma-
ledizione di essere solo in oasa o
ammalato o al verde. « Quand se
dis % edss de std mond baloss/ » :
« Quando si dice le cose del mon-
do briccone ». Tra i alter coss :
Tra Taltre cose... « Cossa soeuia
mi*:* Che ne so io ? )» (Interoalare
oomuniss.) U 6na cossa e 6n*aUra:
E una cosa e Taltra. (Gioco) Trh
coss: Bazzica.
— Cosse. N. fr.: « Cosse te vo^uf »:
« Che tu Yuoi 1 » « Cosse te shsehet,
alloraf* : « Peroh6 mi annoi in teJi
oasol » « Coss' el var std liber f » :
« Quanto mi ohiede di questo U-
bro ? » « Coss'hf » : « Che oici ? »
— Ck>ssdtta, Cosetta. « O^oo ditt
mi &na eossetta in d* 6n* orhggia ,
che.„ » : « Gli ho detto io una co-
sina in unVorecchio che... » « Lee
la fit i sd cossett , che la par 6na
donn^tta » : « Ella fa le sue cosine
ammodo, che sembra una don-
netta».
Gossl (Aff. volg.). Vedi Inscl
(volg. schietto).
Cdssln, Cusoino. / cossin del
lett: I guanciali. On sofhconduu
cossin de part e part: Un sofZt con
due cusoini ai lati. (Se cilindrici)
Tbmboli. Cossin per ctwi o per rv-
camh : Tombolo o Guancialino.
Cossin de seagn ( in disuse ) : Cu-
scinetto. Cossin de piumma (Che
serve a scemar ratcrito ) : Piumi-
no, Cusoino. (Ecclesiastico)^2eo9-
sin del messal: II ouscinetto. (Ma-
cellai) Cossin del mama: Mela di
culaccio.
— Cosslnett, Cusoinetto, Guan-
cialino. W. cossinett de pontic i
gugg: II portaspilli. Cossinett d*o-
d&r: Guancialmo profumato. I
(Perrovie) / cossinett di rotiii: I
Cuscinetti sulle traverse.
— CoBSlndn, Guancisklone, Gran
cusoino.
Ck>8ta, Costa, Costola. ncM s'e
rott la thrza costa » : « Si ruppe la
terza costola ». Vhss de la costa
d*Adamm : Vedi Adamm. « Ghe se
pd cuntd, i cost » : « Gli si possono
contare le costole. Avhgh semper
vun ai cost: Aver uno continua-
mente alle costole. « Qu^'anHpa^
iieh el me se sera miss ai cost e
g*oo avuu de fh e de d\ a Ubera-
men » : « Quell' uggioso mi si era
appiccioato d'intomo e non sape-
COS
— 159 —
COS
TO pill oome Bbaraszarmene ».
Aiutt de eo9ta: Aiuto di oosta.
StrSnges in di east: RiBtriugersi
nelte spese. Dormi in costa. Dor-
mice sul fianoo. (Maoellai) Costa
faUa : Costa falsa. (Specie di sob-
bo 'O oardone) I cost: Le bietole.
i(Salita) A mhssta casta delta coh-
na: A. xnezza oosta del oolle...
« La strada V h tutta in casta » :
•xLa strada eorre tutta sulla oo-
sta». (Muratori) Fdt un mur in
^o9ta .- tin muro per coltello. Ona
eosta de eorteU: Una costa di col-
tello. (Gioco deUe bocoe) mDdgh
in e<Mto» : «Pigliala da banda».
(Di denari) Metti in eosta : Aocu-
mulare. « Mi i spendi eliiie mett
in eotfto»:«Io li spendo e lui li
jnette in serbo ».
— Goatdn, Costolone (1). / co-
9tan del eanoU : La costolatiira del
canotto.
— Ck>BtalcBTilaj Costerella. mM
tenUe in pian el finipa, e H co-
fninciava 6na costaiceula » : « II
fientiero in piano terminaya e oo-
minciava una picoola erta ».
— GofltaliBiira, Costolina Ona
eostaieBura de animal: Una costo-
lina di maiale.
— Ck>tAUtta, Costoletta. Cote-
letia impanadaf alia milanesa : Co-
atoletta panata, alia nulanese. Co-
ieletta aUa graHeola: Braciola o
alia zratella. | (Pizzi o basette
Inngne) Basettone.
— Ck>telettl]ia, Costolettina.
Costii , Costare. Costd ear: Co-
star caro. Costii came sakuUi: Co-
stare aalato. Oostd i oee del coo :
Coetar un ooohio. « M vui anea
M'el eoetass 6n miUon » : « Lo to-
glio aTesse a oostarmi on milione ».
« Std Unorh ehi el m* h costaa see
ann de studi » : « Questo lavoro
mi ooBt6 sei anni di studio ». (Ma-
iseUai) Bianeh costaa: Lombata.
— C0Bt6s, Costoso, Caro. « Quel-
V apartament V^ iropp costos»:
« Qnell'appartamento e troppo oa-
ro o anene dispendioso » .
Gostanna, Costana. (Piaga del-
le beetle da soma) Gmdalesoo.
CoBtania, Costanza.« ^ g'iKt-
vuu la eostanza de.., » : « Ebbe la
(1) Omolone^ tra il volgo flor. signtflca :
»oti€0^ rotto^ viUano; 4 oome eiottoloiM;
na fono termini della plebe*
costapza di». La fiostanea de Va-
m6r: La eostanza in amore. | Tir-
la Costansa: Tela di Costanza.
— Costant, Costante. « Ghtai a
lit s* el fuss minga eostant a «o-
rhnm ben » : « Guai a lui se non
fosse costante nel suo amore*.
- — Oostantement, Costantemen-
te. « L*odiaroo costantcment » : « Lo
odier5 fino alia morte ».
Coitee (In disuso), Costei.
— Gostu, Cestui.
— Costor, Costoro.
Gostemazidn , Costemazione.
« QueUa povera famiglia I' h tutta
in costemaeion > : « Quella povera
famiglia ^ immersa nella ooster-
nazione ».
€08tipa88-ipaa , Pigliarsi una
imbeccata , Inf readare. « Sont co-
<Hj9aa » : « Sono infreddato».
— Gostipazidn, Costipazione, In-
freddatura. Tcru su ona cosHpa-
sion: Becoarsi un' inf reddatura o
una oostipazione. (Volg. id. inve-
oe di Costituaidn).
Gostitul-tuU-tuisB , Costituire.
/ autoritoM costituii : Le autoritk
costituite. Costitul 6n precedent:
Costituire un precedente. (Pre-
sentarsi) « El 8*e costituii at cara-
biner » : « B*h oostituito ai oarabi-
nieri».
— lCk>stltutt, Costituto. « Li del
primm costitutt Vd> confesscui tuU
coss » : « Gi& nel prime costituto
oonfes85 ogni suo delitto ».
— C08tiiuzi6n , Costituzione.
Quand el re Vh daa la costituzion,..:
Quando il re diede lo Statute... H
( Circostanza) « Me trcewoi de vhs
tn d*dna brutta costituzion » (in dis-
uso ) : « Mi troYo a mal partito ».
I (Complessiono iisica) « L'h de bo-
nissima costituzion » : « £! di ecoel-
leute costituzione ».
— CoBtitnzional, Costituzionale.
Circol costituzional : Circolo co-
stituzionale.
Costreng (Volg.). Vedi Costring.
Cdstring - OBtrett , Costringere
« Mi te costringi minga a sposall,
ma... » : « lo non ti costrmgo a
sposarlo, ma». ^Z/h staa costrett
a aecettdi » : « Fu oostretto ad ao-
oettare ».
CoBtml - stmii o Btmtt, Co-
struire. Costrul 6n pont defhr, dn
staJbilimeni: — un ponte di ferro,
uno stabilimento. Vedi Fabrieh,
COS
---leo-
OOT
■ r I
— OoBtmaldn, Costruzione. « 8tdi
part Vh tutia de eoatrusion moder-
nay^:^i Questa parte h tutta di
moderna costruzione ».
— Ck>8tnitt. Costrutto. Oattagh
el tostrutt d'ona robba: TroTaroi
il — , bandolo.
Costomaa, CoBtumato (1), A-v-
vezzo. « Son minga eoetunuta o
€U8uefaa a bev Vamaro primma de
disnd » : « Non sono aTvezzo io a
bevere Tamaro prima di pranzo ».
— Oostumm^ .Costume (Civ.).
Ogni paes a'd % ed eoetumm: Ogni
popolo ha le sue usanze. Fed de
h&n eoatumm: Attestato di boni
oostumi. I (Abito per yeglioni e
feste mascherate in costume) « M
g*aveva sit 6n eostumm a la Itaf-
jaUla » : « Vestiva un costume al-
ia RaffaeUo » (2).
C»6t, Cote. Cfon la edtepceu eon
la eoramkUa se ghe dd el fil at
resd: Colla cote e eolla strisoia si
affila il rasoio.
Ctotenna (P. N.), Cotenna. La eo-
tenna del sang'u: I grumi del
eangue.
Gotlszirtizsaa-lzzass, Quotare,
Tassare privatamente. « L' hmm
giamd beu e eoHzzcM anea lit » :
« L^ abbiamo ^ih quotato anche
lui », uLAh vedt mi ehe ehl bisogna
eotizoM » : « M'accorgo ohe qui bi-
sonia snocciolare ».
U0t6n, Cotone. Qu^t VI minga
tutta lanna: gh'h del eoton: Co-
desto non h tutta lana, c'^ del co-
tone. Coton in fll : Cotone filato.
Tila eoton : Tela di cotone. « El
g* h el eoton o el bomhas in di
or^g: Vedi Bombaa,
— Cotoni, Accotonare (S), Ar>
ricciare. Cotond, % eavH: Incre-
spare i oapelli.
Ck>t6mo o Ck)tiimo, (4), Stivale,
Vedi Strivall
(1) CostunuUo a Firenze signifloa sopra-
tutto uomo di btkoni costunU,
(2) Costume albx RaflheUo, od altro lo
si dice: ma a riprovatissimo, da chi vor-
rebbe ene i Piorentini parlamero Minpre
come libri atampati. S*avrebbe a dire:
Vestiva nel ooatinne de' tempi di Raf-
faeilo.
(3) Accottonare^ propriamente e arrio-
ciaril, p«Io ai panni.
(4) E rimasta, ma come voce colla : cal-
»Or il cofumo.
C6tt, Cotto. Cott a rost, a tksM,
a bagn maria, eee, : Vedi Cceus.
Cott eh' el se desfa in boeca: Stra*
cotto. M. d. d. : Chi le vcsur eotta
e ehi le vmur eruda: A obi place
ootta e a ohi cnida. N6 vore 6na
robba n^ eruda n^ eotia: Non la
o lo Toler piii ootta n^ piti oruda
o nh cotto n^ crudo. Contann su
o fann de eott e de erud: Gon>
tame o fame di tutti i colori Opp,
Fame di quelle ohe non hanno j
n^ babbo ne mamma. | (Innsmo-
rate) Cott eome 6n agdn: Cotto
spolpato. I (Ubbriaco) Cott eome
on Me: Cotto come una monna.
(triviale). | (Aggiunt. a yino) Vino
cotto. I (Lavoro di muratura) Jjor-
v6r in eott : Lavoro di cotto. F. E. :
^L* h de eott o de viv/»:«Edi
lavoro o di pietra?».
C^tta, CoUa. La eotta delpret:
La eotta. | Dur de eotta : Esser di
oattiva cottoia (volg.)* Bur de
eotta: Duro di comprendonio. |
(Certa quantitik che si cuoce in
fomo o lomace) La eotta del pan:
La eotta o fomata del pane. La
eotta di quadrei : La ootta de' mat-
toni. Xa eotta de eioeeokUt: La i
eotta di cioccolato.
— Ck>ttiira. Dur de eottura: Di i
cattiva cottoia. El ris el wxur
minga met^ de deadott minutt de
bonna eottura : II riso non richie*
de meno di diciotto minuti di
buona eottura. Q (Innamor.) Vedi
Cotta,
— CoWbc, N. fr. : Cott CotHee:
Cotto straootto.
— Ck>ttl2ma (Piooola ootta ne' va*
rii significati).
Comrla (D. Fr.), Cotteria (1),
Combriccola, Cricca, Consorteria,
Brigata, Society, Compagnia.«i/e
d'dna certa eotteria de gent, ehe
g* d tutti 6n igteee pensh » : « Ejdi
appartiene a una eerta cottena
di gente che la pensano tutti ad
un modo ». La eotteria del eaffl
tal : La compagnia del oali% tale.
(1) Cotteria e parola bollata, e Bonlaai
trova ne* dixionarii. Bppore biaogna e(m-
venire olie nessuna delle sei vooi mene
da me a riscontro e in sostituzione dl quel
gallicismo, ne rende la sfamatara tatta
propria. Combriccola^ Ctieca • COtuorteria
dieo^o troppo. BriffOta, Sodettk e Compa-
gnia non abbattaaza.
COT
— 161
GOV
Cotte6d68Cli (Onomat. della gal-
lina ehe ha fatto Toto) Coocod^.
Far eoUeddesch: Far coccod6.
Cottlm, (Lavoro dato a far a
prezzo fermo), (P. N.J. Cottimo.
« TuU et6 lo/vord eht, Vh sttta faa
n eottim* : « Tutto codesto lavoro
fvL fatto a cottimo ». Dit o.Ujru a
eottiin : Dare o torre a oottimo.
Ck>tumlB e Gotumo (Varie spe-
cie di Pemioi), Stama, eco. vedi
Telenco eaggio degli ucoelli iQm-
bfffdi.
Ck>Ta, Vedi Coa,
Ck>Tli-Ck>yaa, Covare. Covin iceuv:
Covare le ova. (Piz.) Covh el mal :
Covare il male. Covd, el icbugh:
•Oovar la cenere. Coxih Vodi per
^vun, Covar rancore. M. d. d. : M
temp el eova : II tempo si mette a
pioggia. (Di donna prossima a
parte) Niochiare (1). « L'h giust B
•eh'el eota / » : « E 11 eova to ! »
— CtoTada, Covata. « £ missuu
vott poresitt da 6na eavada solla :
« Da una chiocciata sola sono usci-
U otto pnlcini ». | (Colpo di coda)
Vedi (^ada,
OOVBTC, Coperchio, Coprioella,
Copertoia (Siena e Arezzo). JEl co-
vere del ealdar : La copricella del-
le pentola o del paiolo. Toru gib
tl eavere : Idem. « M pioeuv ; an-
dkmm a eovere » : « Piove ; andia-
mo al eoperto». (Riflesso storico)
mJEl eovere di Figin: II portico
de' Figini. | (Pr.J M diavol el fh
i piffnatt nttnga % eovere : II dia-
Tolo inse^a a far le pentole, non
i ooperohi.
— Ck>TercMl, Coperchietto. On
eovereell de legn: Vedi Spaasceu.
SI eovereell o eovere del earner:
Vedi Taiee,
— C<rv6rci6n (Gran coperchio o
grande copricella).
— Ckyyerta, Coperta. La cover-
ta del UU, del eavall: La coperta
del letto, del cavallo. Jja coverta
^ liber: La oopertina. I (Sotter-
fagio o pretesto) Ricopertura. « La
tegneva quella vhggia come de eo-
verta » : « Teneva quella veochia
per ricoperta o copertella ». SoU a
la eoverta de la benefieerisa, boe-
eonen ehe I'h dn piew* : « Sotto la
(1) NicchUtre a Colle sign! flea ^xvrepuz-
xor di eadUwere e a PIrenze : non risol-
verti a tkr tma oosa.
ricoperta della beneficenza mbano
ehe e un desio ! »
— COTettinna, Oopertina. La
eopertinna soft a la sella: La oo-
pertina. CovetHinna nel sense di
persona, Vedi Coverta, terzo e-
sempio.
— CoYertlroen (In dis.), Coperta
da bambini. Coliricella.
— G0Yert6n, (Specie di rete da
ucceUi), Copertone.
Cozzk-zaa-zass. Cozzare (P. N.).
« I^ inutil de sta li a cozzd, eon lii » :
« ^ inutile fare le cozzate con lui ».
— Cozzada, Cozzata. Capata. Dd.
6na cozzada in del mur: Battere
Una capata nel miiro.
— Ck>zzln, Capino. « Adlss V i,
m^88 gid polid el sd cozzin e el si
daa a stiMid j> : « Ora s'^ messo a
studiare di buzzo buono ». (Di ra-
gazzo e anche d'uomo di molto
mgegno) « Qtiell I' h 6n cozzin ,
mah » : « E un graneUin di pepe ».
— Cozz6n, Testone. « mett gib
&na volta quell eozzon » : « Mettiti
una bona volta a studiare ». (Gros-
so capo da masoherarsi) Masche-
rone.
— Cozzott, Testone.
Cri cri, (Imitative del grac-
chiare dei corvi), Cra Cra.
C^co. Vedi Crico.
Crapa, Cranio. Crcma de mort:
Teschio. Crapa pelada : Crocchia
pelata (Pistoia), Zucca pelata. (Ti-
ritera popolare) La crapa pelada
la fdb i torthi ; ghe ne dd minga ai
sd fradei ; i sd fradei fan la lac-
dctda e gh'en dan minaa a la cra-
pa pelada : Zucca pelata fece i
tortelli e non ne diede a' suoi fra-
telli ; i suoi fratelli fecero la frit-
tata e non ne diedero a zucca pe-
lata. I (Cervello) « Tceutel fmura
6na bonna volta daJla crapa ^ :
«Levatelo una buona volta dal
cepi)icone» (pop.).|(Uomo di gran-
de ingegno) « Qttel ehe fior de
erappa .' » : « Quelle j ehe talonto
sfondato ! » (Meretrice) « L*h 6na
erappa.ma propi de quii del vi~
eoZ » : « E una sgualdrina d'ultimo
range ».
— Grap^tta, Testolina. « L*i 6na
honna erapetta » : « fi una testo-
lina assestata ». | (FondeUi di bot-
tone) Anima.
— Crapin, Zuochino.
— Grap6n, Testone.
11
CRA
— 162 —
ORE
Graioi^, Crasoi^, Pataoohe
fVolg.). <lJl g* aveva el stomegh
tutt pien de erasei^ » : « Aveva il
petto coperto di decorazioui ».
Gravatta, Cravatta. In mar-
ginna e cravatta bianea : In abito
nero e cravatta bianoa. Fabbriea
de eravatt: Fabbriea di oravatte.
-— Crayattiima (Delle donne),
Cravattina. Al eoll 6na eravat-
Hnna de garza: Al collo una era-
vattina di velo.
— Grdvattin (P. N.) (La parte
ppsteriore del oollo), Gavigna.
Xf%a]^h vun per el cravattin: Ag-
gaviniarlo.
— CTavattee (P. N.), Fabbrioa-
tore di cravatte, Cravattaio (1).
Grea o Greia (Volg.). (Aggiun.
a terra). Terra erea : Argilla, Gre-
ta. On hozzett in terra erea: Un
bozzetto in creta.
Gre&-eaa-ea88, Creare. Mo V h
ereaa I'universo : Dio cre5 V uni-
verso. Bisogna minaa ereasejaem-
per di illusion: Non bisogna orear-
Bi continuamente delle illusioni.
— Greatdr, Creatore. Andit. o
manddt al creator : Andare o man-
dare al creatore. ToshUi Vh staa
el creator del teater in diaUUpie-
montes: ToseUi fu il creatore del
teatro in dialetto piemontese.
— Greatura, Creatura. La mia
ereatura: La mia oreaturina. (A
bella persona) « Che bella creatu-
turaf » : « Che bella oreatiura I »
(Compatim.) « Povera ereatura f »:
« Poveraccio I » (Persona attaoca-
ta ad altra per rioonosoenza) « I/'h
6na 86a creatura » : « £} una sua
ereatura ».
— Greaturinna, Creaturina. (A
bel bambino) « C?ie bella creatvr-
rinna / » : « Idem ». (A donnina bel-
loocia) «2/'^ 6na creaturinna me-
nudra^ che la podaria stit in Veta-
eghre tnsemma ai belee » : « fi una
donnina cos) piccina e graziosa.
ohe potrebbe star a mostra nel
mio scarabattolo ».
Greanza, Creanza. Creama de
vUlan: Creanza da mercatino.
Omm sensa creanza : Uno screan-
zato. (Pr.) Invidd. Vh creama, ac-
cetta Vh petulanza (in dis.) (Ap-
(1) CnmaUaio a Plrenz« vale aaehe :
strottino.
proBs.) : Chi va alia festa e non ^
mvitato toma a oasa sconsolato.
Cred , Credere. « Me Vh fada
ered » : « Me la gabellb ». (Cfolto)
« Mi eredi in Dio e neUHmmortt^
litcM de V anima » : « lo credo in
Dio e nella immortality dell' ani-
ma ». « Cred o n6 ered V h tn««l »:
« Credere o non credere la e oosi ».
Ona robba minpa de ered ! : Cosa
da non credersi 1 « LU nd el cred
8e nd'l ved » : « Idem >. « Se fdtprest
a cred, ma... » : « A credere si fa,
presto, ma.... » « ^ me cred, the
g' oo nanca 6n q-uaUrin in soe-
coeda ^ » : « Crede lei che che non
ho un solo centesimo in tasoa ? »
(Stimarsi) « Ini el se ered 6n gcr-
nxo^ : « Si crede d'essere un ge-
nio».
— Gredenxdn, Credenzone. On
b&n — .• On gran — .
— Gredltj Credito. Avlgh bdn, o
eattiv credit: Avere o non aver
credito. Phrd el credit : Perder© 11
credito. Fd> phrd el credit : Scre^
ditore. Mhtt a credit: Porre a
credito. Scceud 6n — ; Riscuotere
un — . Operazidn de credit: Ope-
razioni di credito. (PrJ CM n6
g*h dhbit nd g*it credit: Idem.
— Gredltdr, Creditore.
— Greditin, Piccolo credito, Ore*
dituccio.
— Gredltdn, Grosso credito.
Ood — : Gran credito,
— Gredenzlal, Credenziale. Otia
credenzial su Londra: Una lettera
di credito su Londra.
Gremli-emaa (P. N.), Cremare.
«i? A voruu vhss cremaa dopo mort »:
« Voile esser cremate ; dal suo te-
stamento ».
— Gremazl6n (P. N.), Crema-
zione. JJa crenutzion la purifica:
La cremazione purifica.
— Grematorl (P. N. ) , Crema-
toio, Crematorio. Mcrematori Vh
nel eimiteri monumental: II cre-
matoio ^ nel cimitero monumen-
tale.
Gremes, Cremisi. Ross cremes:
Rosso cremisi. « Jj'h dAventaa cre-
mes in faeda » : « Arrossl fino nel
bianco degli occhi».
Grexnma e Gr^mni, Crema.« Ok'sr-
ra tutta la erhmm , de,.,. Mi-
lan » : « C era tutta la crema di...
Firenze ». Ona zuppa che la par
reva 6na cremma; Una zuppa che
ORE
— 163 —
CSE
a la
h una orema pert'etta. Jjatt
erhnm: Vedi CavoVlatt.
Cremdrtarter, Cremor di tarta-
ro. Oremortarter e magnesia: Cre-
more e magnesia.
Gr6n (D. T.) (Specie di radice;
grattata pel lesBo;, Crenere o Ra-
dice.
CrtnxLa, Crena, Fessora. Za
crenna de la guffgia de ctisi: La
enina dell' ago. Jm erennadi eiapp:
— delle natiohe.
— Grenniii, Fessurino.
Orenxkk (Volg.). Vedi CiecA e
Jiddes,
Grepli-paa-pass, Crepare. Cre-
ph de la paura^ de la raibbia, de
aolor: Ci«pare di spavento, di
rabbia, di dolore. Bobb de erenh
del rid: Cose da sooppiar dalle
Tisa. Crepdt de salut: Crepare di
salute. M. d. d.: Se pd erepii d*6n
gold: Mi lascerebbe morire piut-
toeto obe darmi denaro o Non fa-
rebbe un jprestito neanohe a scop-
piare. « Se n*6l diai, creppi » : « Se
non parlo scoppio ». « X' ^ voltaa
via genza nanea dl erepa » : « Se
n'^ andato senza ' dire n^ addio.
n^ arrivederci ». | ( Sorepolare)
Sta marmitta Vh erepada : Questa
zuppiera h incrinata o fessa (1).
m,Me erippa fctura el palmo di
man » : « Mi si screpola il palmo
delle mani». M. d. d.: Crepa el
ttrolog: I^ma oieco poi indovino
Opp. jE*rima Pannunoidhpoi il ma-
Iflmno. « Cr^pa, s'Hoppa e fd, dna
hella botta / » : « Che to possa ore-
pare ». « Se erediss de erepd, guar-
aa/ »: « Se credessi di crepare I »
(Pr.) A earegaU troftp el s'eidpp el
er^m: Chi troppo tira, la oorda si
spezza. JS fit e fiL e pneu se erep-
pa .' E fai e fai alia fme si muore.
« Ch'el vcBubbia erepit / » (di ohi
fa Gosa molto insolita in bene) :
« E' vuol morire I »
— Cr^pp ( Sost. ) , Crepa. On
erepp in del mur : Una crepa. On
er^jp in la boUiglia: Crepatura,
Inonnatura. L*h minga erepp : E
ealdo. M. d. d.: Sonilt de erepp
(i) Fra incrinata e fuaa e*i ana piocola
differenza che manca aldialetto. Un vaso
di terra ootta inerlnato pa6 servire anco-
ra ml ftUMO. S« h fMSO blao«na battarlo
ai eoeei. L'inerlnato i snperDciale.
(di persona) : Crooohiare. (Specie
di velo, (D. Fr.) Crespo..
— Crepaioili, Crepare. Crepa~
sddt del rid: Crepar dalle risa.
— Grepazs, Crepaccio. « Oh'era
in thrra eerti erepaaz che.., » : « C'e-
rano nel terreno certi crepaeci
che... » (De* cavalli) Crepaccio ,
Rappe'.
— Grepada. N. fr.: « JFinalmeni
elg^A daa 6na bonna erepada » :
« Finalmente quel... h crepato ».
— Grepadlnna. N. fr. : Bagh 6na
bonna crepadinna: Andarsene per
sempre.
— Grepadura, Crepatura. Ore-
padura in del mur, — in la pell:
Crepature.
— Grepadurixma, Leggera cre-
patura o crepa.
— Crepin, JPiccola crepa, Fes-
surina.
— Gr6p6n, Crepaccio. Gh* h 6n
erepon in del eauiin: Nella cati-
nella o'^ ima gran crepa.
— Crepapanscla (P. si.), Crepa-
pelle. MangOt a erepapanseui :
Mauj^ar a crepapelle o a crepa-
pancia.
— Crepacoour (P. N.), Crepa-
cuore. Mori de erepaea&ur: Mori-
re di crepacuore.
— Grepafiaa, Crepapelle. Bee a
erepafiaa: Bere a secchie.
Carescendo (Civ. P. NJ, Cre-
scendo. / crescendo de Rossini:
I crescendo di Rossini. On cre-
scendo de sproposit: Un crescendo
di spropositi.
— Grescenxa (P. N.), Idem. M
Po Vh in erescema : II Po ^ in — .
— CrdsUna, Cresima. Tegnl a
cresimM: Tenere a cresima. Dhla
cresima senza vlss vhscov : Schiaf-
feggiare altrui.
— Creslmli-Bimaa , Cresimare.
« HI Vd cresimaxi come ra » : « Lo
8chiaflfeggi5 a dovere ». I « JTZ «'^
cresimaa pocch temp /a » : « Si
cresimb quest' anno ».
— GreBxna (Volg.). Vedi Cresima.
— Greim& (volg.). Vedi C7re-
sim43L.
GreBP, Crespo. Faeda crespa :
Viso raggrinzato, grinzoso o cre-
spo. (Term, di comici) Crespo.
« Damm dnpoo de creep per famm
i sdaniiglion » : « Dammi un po'
del tuo crespo per le basette o per
farmi le basette ».
ORE
— 164
ORE
Gresp^-Bpaa-Bpass, Increspare^
Crespare. M latt buii, a lassall h
6n poo, el se crespa desoravia: II
latte bollito subiro si increspa o
raggrinza alia . su^erficie. Fir de
eresph: Ferro da mcrespare.
— CreBpadura , Increspatura.
« Vh\ ghe va daa 6n poo de cre-
spadura » : « Costi ci vole un po'
6i increspatura ».
— Grdspa, Crespa e Piega. Bir-
sogna falla a eresp : Bisogna cu-
cirla a crespe. JFciccia pienna de
eresp : Faccla tutta a grinze.
— Crespln, Ventaglio. On hUl
crespin de avori: Un bel venta-
glio di avorio. Parafceugh faa a
crespin: Parafuoco a ventaglio.
-J cann del crespin : Le stecche. J
(Delia carrozza) JSl hdffUt se po
nb tirall sii ; gh*h rott el crespin :
11 mantioe non lo si pu5 alzare :
^ spezzata la rosta. | (Sui polsi)
t< La g'd i sd bravi crespin de part
e part » : « Ha sulle tempia le sue
brave zampe di gallina ».
— Crespln^tt, Piccolo ventaglio.
— Cresplndii, Grande ventaglio.
CrdBS-esBuu, Crescere. Cress a
tutt cress : Crescere a vista d'oc-
oMo. Av^ finii de cress : Aver fi-
nito di cx'escere. Cress eliitt: Rin-
carar il fitto. Cress de la lunna:
n crescere della luna. Cress in
man-: Crescere a ocohiate Opp.
Diventar grande. P. E. : « Quell
lavord, el me cress in man tutt i
di » : « Quel lavoro mi diventa
grande ogni giorno piil fra le ma-
ni ». Cress el coeur : Goniiarsi il
cuore. « Tutta sta robba chi la
cress » : « Tutta questa roba h d'a-
vanzo ». Came che cress : Came
crescente. « Sta piaiitisella ch\ in
W6n mes I'e cressuda des centime-
tri » : « Questa pianticella in un
mese ^ cresciuta dieci oentimetri ».
(Calze) Chi bisogna cress: Bisogna
crescere. (Di cantante) « El cress
6n mezz ton » : « Cresce di mezzo
tono ».
— Crescent, Crescente. Carna
crescent (Volg.): Came crescente.
— CreBCiment (Pop.), Cresoi-
mento. El cresciment de la popo-
laeidn : II crescimento della popo-
lazione.
— Crescininan. Vedi Qiceugh,
OrdBta, Cresta. Con la cresta:
CoUa cresta. (Pig.) AUh la cresta :
Alzare la cresta. Ona minutt, con
crest, fildn e granei : Un borbot-
tino con creste, iiloni e granelli.
Cretta (Volg.). Vedi Credit. Vi-
va n. fr. : Vend e compra a cret-
ta : Vendere e comperare a cre-
denza o a fido. Fa eretta: Far
credenza o fido.
Crik-aa-aBB, Gridare. «IJa mam-
ma la te criarii » : «: La mamma ti
sgriderk ». « Ikissel crid, e ti manr-
gia » : « Lascialo garrire e tu man-
gia ». Crih i bushcchc Brontolar il
corpo. Crid, la Uqna sulfcsugh: Ci-
golare o gemere i tizzi sul fooolare.
CWA vendhtta in del : Gridar ven-
detta in cielo. Peldt la gainna
senza falla crid : Pelare la gaBina
o la gazza senza farla stridere.
Av^ cri€ia adree al I6ff (in dis.) :
Aver veduto il lupo Opp. Aver
perduta la voce.
— Criada, Sgridata. « i/ A daa
fo&ura in d* 6na gran criada e
pceu el s* h quiettaa » : « GU fec^.
un gran rabbuffo t)oi si calm5 ».
— Criadinna, Sgridatina. « Qttel-
la criadinna la g' il faa . ben » :
« Quel rimbrotto gli ha giovato ».
Criatdr (Volg.). Vedi Creator.
Crlbbl, Crivello. M cribbi de la
molta: 11 crivello della caloina.
El cribbi del forment: II vaglio.
(Di veterano) « El so carp Vh co-
rn^ 6n cribbi » : « II suo corpo h
bucato come un vaglio ». Passit
per i shtt Cribbi: Essere vagBato
minutissimamente. Cribbi e se-
dazzf: Cocuzza?
— Cril>bl&-l>biaa, CriveBare.
Cribbi^ el forment : Vagliar il
grano. Criboid, la sabbia ola mol-
ta: CriveBare la sabbia o la cal-
cina. (Fig.) Cribbiaa deferid, de
cortellad, de varceul: Crivellato
come un vagBo. I pianteren tutti
crihbiaa da la tempesta : GB alberi
erano tutti criveBati daBa gragno-
la o ^andine. « El nutester el m'di,
cribbtaa el componim,ent » : « II
maestro mi ha oriveBato di segni
il mio povero componimento ». « JK?
vestii de lanna Vh eribbioM dai ed-
mol » : « II vestito di lana ^ — dal-
le tarme ».
— Crlbbiada, VagUata, Staccia-
ta. « Da{/h 6na cribbiada alia for-
rina » : « Dagli una stacciata aBa
farina ». « — a quslla sabbia » : « —
vagBata ».
CRI
— 165"
CRI
— Cribbladura, Staooiatura e
Ya^liatirra a 8ec<mda della mor-
tena.
— Cribblee, Vagliaio, pub essere
anehe Stacciaio.
— Cribi^tt, Orlblott, Crlblnsc
(Pioooli criTelli e staoci).
Grlcca (P. N.)» Crioca. La erieca
del eaffh.., tdl: La cricoa del oaf-
ffe... tale. I (Serratura) Cricca,
(Lncea) Scrocco. | (Contrasto) (in
ais.) « O'dn dna erieea tra de I6r
dnu » : « Panno le pioohe f ra loro
due ».
— Cricci., Zirlare. JSl ddrd el
erieea: U tordo zirla.
— Crlccad6r, Zirlo, Tordo oan-
taiolo^Sch iamazzo.
— Crlccad6ra (II luogo dove
etanno i cantaioli nelle frasoo-
naie).
GriGCli (Suono di vetro o di
fhiaccio che si rompe), Cricoh.
L d. d.: Fd erieeh: Acqua in
bocca o buci. (Di ci6 che si ohiude
a molla) Oortell a erieeh: ColteUo
a cricco. | (Specie di leva) (D. fr.)
Martinello.
Grico. N. fr. : N6 gh* e nh crieo,
n^ ercuio: N^ per Cristo, n5 per
croste.
GriclLdt (P. N.] (Gioco inglese
che non h altro one il nostro Na-
za (1). Vedi GuBugh.
Criminal, Crimmale. HI tribu-
nal erinUnal: II tribimale crimi-
nale. Fit di vert de criminal : Vt-
lare come un'anima dannata. FdL
&n criminal (in disiiso) : Commet-
tere on delitto.
Grlnolinn (P. N.) (Sottana di
crihi che pu5 tomar di moda), Cri-
nolina. « Te se rieordet quand i
donn e6n la crinolinn pareven tan-
H 6a/tonf »:«Ti ricordi quando
le donne, co* cerchi Botto la gon-
na, parevano tanti palloni aereo-
Btatiei ? y^
Criai (P. N.), Crisi. La erisi mi-
nisterial, eommereialf edilizia, ece.:
La oiisi ministeriale, commeroia-
le, edilizia, eco. La criH de la mor-
latHa: La criei della malattia. « Se
el supera sta erisi I' h ftenra de
perieol » : « Se egli supera questa
orisl h fuor di perioolo ». « A/^ se
(1) n Naza i smodato. Era neeessario
TOftitM dall*e8fero per rll&rsi dl moda. Ci
d«l rMto un gioco che si chiama Cricca.
te savesset! St'ann oo passaa 6na
erisi terribil in di me affari » : « Ah
se tu sa^ssi I Quest'anno ebbi u-
na erisi terribile negli affari*.
Crist, Cristo. « El g'aveva sul cif-
fon 6n hhll Crist de avori » : « Te-
neva sul comodino un bel Cristo
di avorio ». On pover Crist / : Un
miserabile. (Anone iion.t»nto)«Sont
6n pover Crist, ehe lavora da la
matlinna a la sira » : « Sono un
povero diavolo, che lavora da mat-
tina a sera ». iStd, in Crist : Stare
in Cristi c eioh Star a segno. « N4
gh*h Cristo de persuadMl » : « Non
c'6 Cristi da poterloindurre». An-
dh in Crist: Montar in collera.
(Del fuoile) Fd, erist: Par cecca.
Pari 6n Crist : Vedi Eceehomo. N6
avlgh 6n Crist ddnghUl: Nona-
ver ij becco d'un quattrino.
— Crlstdn (Di persona della qua-
le abbiamo a lamentarci), Disuti-
laccio. « Quel Criston me Vhfadayn
«. Quel mariolo me l'^ accoccata ».
— Crlstlan, Cristiano. On bdn
crisHan: Un buon cristianaccio.
Vesta, disndk, parlh de cristian:
Vestito, desinare, parlar da cri-
stiani. Ogni fedel cristian: Ogni
fedel cristiano. « Sont minga staa
cristian de... »: « Non fui oapace o
non ho trovato il verso di... » « L'h
propi insc^, come Vh vera chesdnt
Cristian battezzaa » : « La ^ proprio
cosi, da cristiano*. Ona roboa pus-
see de cristian: Una cosa pitl cri-
stiana o da cristiani. (Pr.) Chi a-
ma i b^ti amxi i cristian : Chi non
ama le bestie non amn neanche i
cristiani. PercU>ndi Vb de cristian,
desm^ntegdb Vh de bestia (Appross.):
Chi offende non dimentichi.
— Cristiani! (Escl.) Crimoli!
— Crlstlanln delegnl (in dis.):
Crispicina I
Czistall, CristaUo. Cristall mo-
laa: CristaUo arrotato.
Crlstoforla, Epifania e Cristo-
foria, Idem. (Pr.) Cristoforia ttUti
i /est la menna via: L'epil'ania
tutte le feste le porta via.
Crltega e derivati (Volg). Vedi
Critiea.
Orlterl, Criterio. On omm seiy-
za criteri: Un uomo senza cri-
teri. « Mi domundi se gh'e del cri-
teri a... » : « lo domaudo se c' ^
criterio a... »
CMtlca, Critiea. (Anche inveo^
CRI
— 166 —
CRO
di oensura) FH la eritiea a tutt
C088 : Fare la critioa a tutto. Itir-
fdttcusen di eritieh de la gfent : Ri-
dersi delle critiche altrui.
— Crltic&'-icaa, Criticare. A cri-
ticit 86 fh pre8t ; V^ a fd, ehe se
prtBuva eo88e vceur di... ; Critica-
re h pill facile di fare. « Lk «* tutt
el g^a de eritieh » : « Su tutto egli
trova a rldire o da biasimare o
da criticare ». Fass eritieh : Farsi
criticare. Gh*h poeh de eritieii:
C'^ poco da criticare.
— - Critlcli, Critico. M eritieh
musieal del... : U critico musioale
del... On eritieh in erba: Un cri-
tico in erba. | i^Ah eome te 8ee
eritieh car el me omm .' » : « Ah ca-
ro mio, come sei di difficile con-
tentatura ». Fl moment eritieh : II
momento critico (1). | Urtaa eri-
tiea: L'et^ critica.
— Critlcdn, Criticone.
— Criticasc, Criticastro o Crl-
ticli del Leila, Criticonzolo.
CFOCC&, Croochiare. Fh croecd i
dit; Far cantare le dita o scric-
cMolare.|I« L*h de eroceh .'» (D. Fr.):
« E degno dresser fotografato ! »
(di persona ridicola).
Groccant, Croccante. On eroe-
eant dur come 6n cidd: Un man-
dorlato.duro come un marmo. (Ag-
gett.) « Mi me pias ehe el pan el
sia eroecant » : « A me ^iace cbe
il pane sgriglioli Botto i denti o
sia croccante ».
— Croccliett(P.N.), Crocchette.
« A tavola ineaeu gh' emm avuu i
crochett de ris » : « A pranzo oggi
ci furono le rocchettine ».
CroceflsB, Crocifisso. On eroee-
fi88 d'ebano : Un crocifisso di eba-
no. Im gie8a del — ; La chiesa del
Crocifisso.
— CrociflBBln, Piccolo crocifisso.
« La g'aveva al coll 6n crocifissin
d'argent » : « Portava al coUo un
piccolo crocifisso d'argento*.
Crodfer , Crocifero. Davanti
gh'era el crodfer: Dinanzi aUa
processione camminava il croci-
fero.
Crodk-daa, Cadere. Groda i
frasch: Cadono le foglie. Groda i
(1) Bia^imato. SI dovrebbe dire il mo-
mento arduoj pericoloso. Ma ognun vede
Che non d preoisaniente lo stesso. Pab es-
wr critico e ne aniuo^ ni pericoloso.
ca^tegn madur: Le castagne quan-
do sono fatte oascano da se. M.
d. d. : Grodh del aogn : Casoar dal
sonno. Grodd, corns i m,o8eh: Ca-
scar come pere. «^ quell* avardn
n6 ghe croda mm 6n ahUl » :
« Quell'ayaraccio non dareobe nn
Cristo a baoiare ». « Me eroda tutt
i eavhi » : « Mi cadono 1 oapelli ».
« M*h erodaa 6n dent » : « M' ^ ca-
scato im dente ». (Pr.) Dove ghe
n'h quaieo88 eroda via semper
(volg.) : Chi ne ha ne versa o Dai
ricchi qualcosa sempre oasca. HI
pomm quand V ^ mddur boeugna
ch'el eroda : La pera quand' ^ ma-
tiira casca da s^.
— Crodada, Caduta. A la ero-
dada di feeui : Al cader delle fo-
glie. « St' ann gh* I 8taa dna bhUa
crodada de forestee » : « Quest* ^n-
no abbiamo avuta una bona pas-
sata di forestieri*.
— Crod^ll (Di vino), Crovello.
(Di castagne) Colatia.
CroBiii e Crdl, Croio (poco usa-
to), Duro, Crude. « Sent come V i
crdi 8t6 coramm, » : « Tocoa com' ^
duro questo coio o come s'd indu-
rlto ». Anc?ie Coio crudo.
CroBiuc (Volg.). Vedi Gro8e.
Cromp& (Volg. id.). Vedi Com-
prh.
Crdnega (Volg.). Vedi Crdnica
e Crdneuia..
Crdnaca (Civ.). La eromua seanr-
daldaa: Idem. La eronaea citta-
dina di giomai: La cronaca citta-
dina de'^ giomali. « La eronaea la
di8 ehe soa miee la gh'h fedele » :
4(La cronaca dice, ehe sua moglie
gli h fedele ».
Cronich, Cronico. ^L'h divenr-
tada crdnica » : « £ diventata cro-
nica». And^i in di eronieh: E2n-
trar negli incurabili, nei oronici.
« L'h 6n vizi eronieh eh* el fir' A » :
« £ un suo vizio inguaribile ».
Croppa, Groppa. Forth in crop-
pa: Portare in groppa. Lasscus
minga porth in croppa: Non sof-
frire ingiurie. | (Uirintera pelle di
bue lavorata ) Schiena. J fFecoia
delle botti) Tartaro. | (Sudioiume
su checchessia) Loia. (Sulla per-
sona) Roccia. Strivai de croppa
(in dis.): Tromboni. (Bisticcio sen-
za sale e volgare) M sur Grippa,
cont i strivai de croppa, el 8*h rott
la crappa, e I* h a Pospedal eh* el
CBO
— lOT —
CBO
crhppa: H sor Crippa, oo' trom-
bom , cadde da cayalLo , si ruppe
la testa ed h all'ospedale cne muore.
— Chropetta, Loietta. « Lavet,
pors4^l, ehe te gh'ee la cropetta sul
eoU » : « Lavati porcellino che hai
le ffore su per u ooIlo».
ct68, Croce. M shgn delacros:
n segno di crooe. El seyn de eras
(di chi non sa scrivere): Segno
di croce. Ahsdi la cros: Inalberar
la croce. Bobb defass el sign de
la eroBi Cose da farsene il segno
dellA crooe. Negd, el Signor in su
la erds: Negar Gristo sull'altare
Opp. Ne^ar il pasto all'oste col
boocone in boooa. V^s come ear-
ni e cros: Vedi Oomo. Fagh sn
la cros a dna robba: Far il cro-
oione a cbechessia o farsi il segno
della croce di obecchessia CJ9p.
Benedire con un crocione. Avegh,
nanca.la eros d*6n ghkll: Non a-
ver nno che dioa due. Tutti g'an
la 86a erds de porta: Ognuno ba
la sua crooe. (A tavola supersti-
eione) « J}hsfa iiuella cr6s>: «LieYa
quelle posate in croce ». Odnt i
oraez in eros: Colle bracoia in ero-
ce. Pont in eros o pont a erdsin :
Pnnto in crooe. Im eros de cavor-
Uer: La crooe di cayaliere. La
eras rossa, verda, ece, ( in aiuto di
eoleroBi e feriti in guerra): La cro-
oe roBsa, yerde, eco.
— Crosetta. N. fr. : JFd erosett
e meddi (ant.) : Non aver da man-
giare.
— CrOBin. N. fr. : Pdnt a erosin:
Punto incrociato.
CrdBC, Grocobio. On erose de
gent: Un oapannello. On erose de
viper: Un gomitolo di vipere. Faa
8u in d*&n erose: Baggomitolato.
Vhss del erose o del eroeuse : Esser
della crioca.
— Croscdtt, Croecbietto. Onero-
seett de fi<eu: Un crocobietto di
ragazzL
GroBce (D. Fr.) (P. N.) , Croo6 ,
Croscd (1), Unometto. Lavordt a
crosci: Layorardi unoinetto, Fa-
re il crocd. El fhr del crosei : L*a-
go per 11 croc^.
CroBtoa, Crooiera (2),Cor8ia. (Ca-
merone da letti nej^li ospedali)^
Corsia. « Jj* dn miss in Id crosera
di tisich » : « L'banno messo neUo
soompartimento de' tisici ».(Di oa-
valli) Garrese.
CroBOBU, Crogiolo. Passdalcro-
s<Bu: Fondere a crogiolo. (Fig.)
Passit al crosceu: Passar al cro-
giolo della critioa.
CrOBta, Crosta. Fhsu lacrosta:
Fare la crosta. (Cuocbi) Fagh la
erosta a dn pastizz : Crostare un
pasticcio. | (Corpo animale) Anddi
tutt a crost : Coprirsi tutto di cro-
ste. V^s pien de crost : Aver il
corpo pieno di oroste. (Fig.) Dagh
in sui crost a 'oun : Dare le cro-
ste (1). Ghe Vh a/ouda in sui crost:
Si eboe le oroste. Avlgh win in
sui crost: Avere uno sulle coma
0 sulla cuccuma. (Pleb.) Romp la
crosta: Bompere il marcio o an-
ehe Sgominare la consorteria. A-
vhgh quatter crost al s6l: Avere
quattro zolle. (Pr.) Elpandelser-
vi el a* d> sUt crost : H pane degli
altri ba sette oroste. PiAti^st pan,
mdll e crosta con lit, ehe milionor-
ria con quell vhcc (appross.): Me-
glio pane e cipolle one stare cosi.
Se V% fada de drisz la pias anea
la erosta del pastizz ( appross. ) :
La forma talvolta ba piu valore
della sostanza.
— CrOBtin, Crostino (2), Bosic-
cbio , Orlicoio. « Oo mangiaa dn
crostin de ^an moiaa in del vin » :
<(Ho mangiato un orlicoio di pa-
ne , inzuppato nel vino ». « Fdt a-
rent qui crostitt, eh'h vanzaa de tor-
vola e da^hi a quella poverhtta yn
« Baccogli que' rosiconi, cbe sono
avanzati dalla mensa e dalli a
quella mendioante ». (Per zuppa)
1 crostitt: I crostini.
— C^08tUDi&, Sgranooobiare. «Po-
di minga d\ d'avi propifaa cole-
zion; oo crostinaa » : « Non posso
(1) RiproT&to dal Fanfani che pure lo
Bota come deU^nto.
. (i), Crodera, di navi lixngo le coate in
guerra.
(1) Notisi qui , pur neiranalogia della
ftrase, la di£ferenza strana d elites pressione.
In dialetto crost nsato nelle firasi : Da in
sui crost J Romp i crost, Pestd i crost 8i->
SQiflca evidentemente : il oapo, che, per
isprezxo , si imagina pieno di croste. In
florentino invece croste Rigntflca nd pifi ni
jneno che 1 oolpi dati altrui.
(«) Crostino e tutt'altro. Pub esser fet-
tnocla di pano arrostita, e pu6 easer per-
sona svenevde.
CBO
-^168-^
CRU
dire veramente di aver fatto co-
lazione, iio mangiato iin orliooio ».
— Cro8t6n, Crostone. « A furia
de gratth m' ^ t'h formeut 6n ero-
sion » : « A tuna di grattare mi si
form5 un crostone ».
— CroBtinatt, Signore di quat-
tro zoUe. « El sur Pederf l/h 6n
crostinatt Ut di me part » : « II sor
Pietro? E un padronella di lag-
giii ». « L'h 6n crostinatt, e el g^h
de la horia come s'el fuss padrdn
de milla p^rtich » : « £] un possi-
dentuccio ed ha tanta boria come
se fosse il padrone di mille per-
tiche ».
Crott, Grotta (1), Cantina. M
crott del Nin: La Grotta del Ni-
no. El vin del crott : Vino di can-
tinello. J (Malattia di uccelli^ sal-
line) Fa el crott : Portare i fra-
sconi. P. E.: Elpausarin VI maUta,
el fit el crott: II passerino h anmia-
lato, porta i frasconi. (Di ragazzo)
L* e 6n pover crott: E un oria.
« Ij'b semper A a fit crott alfceugh^
« St^ sempre li al fooo a cluoo-
ciare ».
— Crdttin, Grottina e Soreatel-
lo, Slantino.
Crdvatt, Croato. Quand gh*era
ch\ i Crovatt: Sotto gli Austriaci.
Negher com^ 6n Crovatt: Nero
come la gola del caminetto.
Crdvell. Vedi Crodell.
Cruflf (Volg. P. N.). Vedi Crud,
Orud, Crudo. Crudy crudisc (in
dis.) : Assolutamente crudo. Crudo
crudello. Ifud e crud: ISTudo e
crudo. Seda cruda: Seta greggia
o cruda. E^r, latt, pomm — ; Ferro,
latte, mela cruda. Cuntann o fann
de cott e de crud: Contame di
ogni colore. 2V^ cott n^ crud: N6
cotto nh crudo (2). « Zni tutt i sd
rohb o crud o brusa^i » : « Egli va
sempre agli estremi ». (M8mx)ni)
Lavord. a crud: Lavorare in oreta.
Gmdel e Crudele (3). « L'h faa
(t) Qrotta in florent. ha lo stesso senso
di Orotta mllanese, pooo meno^ oioe, di
oaveraa. Nel Cortonese per6 e m Val di
Chiana la O^rotta e pressapoco il nostro
Crott. Soltanto non c nel masso della mon-
tagna. A Montepulciano e chiamato Can"
tinello.
(2) La frase : ni cotto ni crudo e floren-
tlssiraa e in altri sensi.
(3) Sa qtiesta voce i Fior. fanno an le-
pido bisticcto. Qaando la oarne e onida
6na Tnort crudele » : « Feoe uiiA
morte crudele ». « 2y' ^ de cOBur
crudel el fit soffri 6na povera 6e-
sticsula in quetla » : « E da cru-
dele il martoriare o far soffrire in
quel modo una povera bestiola ».
— Crudeldnna, Crudelaocia.(Tra
amanti) « Te sitt 6na erudelonna »:
« Sei una orudelacoia ».
— Gmdeltaa, Crudelt^ (1). Za
saria 6na ervdeUaa : Sareboe una
orudelt^. La crudeltaa de Vinvemo
pa>8saa: La crudezza dell'invemo
scorso.
Onuca, Crusca, S^mola. El cas-
s&n de la erusea : La m^adia della
cruBca. Bagn de aeqwa e erusea .-
Bagno di aequa e semola. JBoffh
via 6n stee de erusea: Ansimare.
Std, U a fit erusea : Star a spul-
oiar il gatto (in die.), Rimaner ra^
gazza, iJon trovar marito. Trit
erusea in di oee: Vedi Oce. (Pr.)
Jja farinna del diavol la va tuUa
in erusea: La farina del diavolo
va tutta in crusoa.
— Onucada (Beverone), Semo-
lata.
— OruBCli61I, Crusoherello. Oiu-
gh a eruschell: Vedi Oio&ugh.
— GroBChetta, Crusoherella. Jja
eruseheita del coo: La forfora.
CruzzUi-zlaa^ilaBB , Grueeiare.
« ija sequita a eruzziass lee^ e a
cruzziit » alter » : « Ella oontinua
a orucciarsi e a metter gli altri
in orooe ». « Stit m,inga U a eru-
ziatt in quella manera » : « Non
star ad affaticarti tanto *. ^ El
8* h eruzssiaa tant che V h mort » :
« Si aooorb in tal guisa, ohe ne
mori».
— Cmzzi, Cruooio. T<buss di
eruegi : Pigliarsi dei fastidii. « Oh
che eruzzi che te see mail » : « Ob
come sei importuno, fig[liolo mio I »
« iy* ^ 6n pover eruzzi » : « £ un
canohero ».
— GrozidB, Cruccioso.
Oa, Q. Vedi Q. (Per sedere) Ve-
di Cuu,
Oublanch, Culbianoo.
Cucagna, Cuocagna. El pal de
la eucagna: Lo smo o la pianta
o tigliosa suol dini : tu crudele ed t'Q M-
rammo.
(1) Crudeltd in flor. ha senso sempre
grave, ohe il dialetto pa6 -non avere, co-
me si vede deiresempio.
cue
169
CUG
della eucoaena. jPd cuectgna :
\ Sguazzare o tare baldoria. Questa
i Vedna vera cuectana: Qust'^ la
i terra promessa. Oh ehe cucctgna
m QueUa e^.- Che oucoagna in
i queUa casa. 1/ h flnida la cueor-
I gna: La bazza h terminata.
I Gaccli^nocaa, Cuocare. « Te me
I eueehet minga » : « Tu non mi ouc~
I efai ». « Te m'ee eueccta dna volta
e beuta » : « Me V hai fatta una
Yolta e basta ». « Ah ti te vorariet
eueeAmm^/ > : « Ah tu me la
Yorresti aeooccare ? » « Ghe V d.
eueeada polid, polid » : « Glie Tha
acooocata per bene ».
— Cacch, Cuceo (1). Vecc eome
el cuech: Veoohio cuoco. CEuv ,
id eueeh: Oto non gallato, aglio
Yiioto. « QtteU'omm U el dev vhes
eueeh » : « Quell' uomo dev' essere
impotente ».
Cnociirucua, Cbiochericchi e
Gberiglio. M gall I'di faa eueeu-
rueuu: H gallo mando un ohic-
chericcbi. | (La nooe sgusoiata)
Gberiglio.
— Coed, Cuooti. Vedi Oiappa
eh'el gWh.
Ouipaa, Cuoobiaio. CugicM d'ar-
gerU, de Ugn, de pUte9% eec, : Cuo>
ebiaio d'argento, di le^o, di prin-
cisbeeco. Phrdes in w6n eumaa
d*aegua: Affogare in un biocbier
d'aomia.
— CngianUUi, Cucchiuata. « A
eugiarad el T a sorbii git tuii » :
« Ideni ».
Cuglarera, Astuccio di cuc-
oblaL
— Cngiardn, Cuoobiaione, Ra-
maiolo da zuppa. On eugiardn de
nUnestra: Una ramaiolata di mi-
neetra.
Cugtarln, Cucohiaino. — d« ca/-
f^: — da o di oaff^. « Daghen 6n
eugiarin a la mattina e vun a la
Hra » : « Dagliene una ouccbiaia-
tina a mane e un'altra a sera ».
CogDBA, Cognato. Ctignaa, fron
dkU del mari: Cognato da parte
(1) Cucco !n flor. ha molii signif. che 11
dtaletto ha Mtto altre voei. Uomo ctteco
non e l*tinpotente ma scioooo. Cucco h 11
eocolo. Otueo e il figliolo pifi amato da
genitori. Veoekio cucco i aomo di molta
etk ehe vol fare il vaghe^ino. Esser il
eueeo deOa veglia vnol dire esser an po*
rimbeno deHa toeletk.
del marito. Cugnada, sorhlla de Itt-
miee : Cognata da parte della mo->
glie.
~ Cugnadlnna, Cognatina. « Ul
g'h 6na heUa eugnadinna giovi-
na » : <f. Ha una cognatina gio-
vane ».
CiignoBU (Volg.). Vedi Chigtimu,
Cum6, Cassettone. « Mhtt dent
la Maneheria in del cumo » : « Ri-
poni la bianoheria nel cassetto-
ne ». / eaaahtt del cumo : Le cas-
sette del oanterano. On bel eumd
eont i sd alzad e laspeggUra: Un
•bel cassettone co' suoi alzi e la
spera.
— Cumorin, Piccolo canterano
o Cassettoncino.
Cnmquibus. Vedi Gonquibus.
Cuxikt CuUare. « El Bin n6 el se
indormenta send el cunen » : « Bi-
no, se non lo ninnano un poco,
non piglia sonno ». « Ghe v(»ur
alter ehe sth U a fass eunit » : « Ci
vuol allro cbe starsene dondolo-
ni ». « Staaira g*oo minga bisogn
eert de fam>m, cund, » : « Stasera
non bo certo bisogno di culla*.
— Cmidtt, Aroucoio. « Te ghe
miss el eunett al lettin del... fy^z
«Hai messo I'arouocio alia culla
del...? »
Cnn^tta, Conetta (Pistoia) (Fos-
setta laterale delle atrade), Ca-
naletto, Gorello. « / roRud de la
earrozza eren dent in la eunetta » r
« Le ruote del legno erano entra-
te nel canaletto di filanco alia
strada ».
Cuni, Cuneo. i^Mettegh 6n eu-
niy^ : «Mettici una bietta». | (Ca-
stagne seccbe) Veccbioni. Da Ou-
neo se flr'd i euni pussee b6n : Da
Cuneo si banno gli anseri mi-
gliori.
Cunln, Alari (1), Capifuoco (Sie-
na). « MHt el edeeh in del cunin del
franklin » : « Metti il cocche nel
fomello del franclin ».
Cnima, Culla. El Hceu in eunna:
n bimbo in culla. Sarattdt el fi(Bu
in la cunna: Scambiare la carte
in mano. Eaa a eunna : Fatto a
culla.
Cunt, Conto. A b&n cunt : A buon
(1) QU alari corrispondono piattosto al
nostro brandinaa che al cunin. Fomillo
neUa frase sta bene, ma poi per noi fi>r~
nell sarebbe alira cosa.
CUN
— 170 —
CUN
conto. Per ogni h6n eunt : Ad ogni
bon conto. « A h6n cunt, per adesa,
stee ehl » : « Per ora, a bon conto,
state qui». In fin di cunt: Infln
de' conti. A cunt Idngh : A conto
liingo. Al string di cunt : Al far
dei conti. « Al string di eunt i?c-
daremm » : « Ce ne awedremo al
far de* conti o al rendimento de'
conti 0 al i)areggio )», ^tiM Vd. vo-
ruu a tutt % cunt » : « Lo voile ad
ogni costo». Dh in cunt: Dare a
conto e in conto. Dh in cunt de
dote : Dare in conto di dote. Dh
in cunt de pagament: Dare un
acconto o a conto. Domandik a
cunt: Chiedere conto. Fd ben o
fit mal i sd cunt : Far bene o far
male i conti. (Pr.| Cfu fit el cunt
sensa I'ost le fit do volt : Chi fa i
conti avanti roste gli convien farli
due volte. J^it i cunt sema Vost:
Far i conti senza I'oste. Avhgh o
trovagh dent el sd eunt: Avere o
tro varci il suo tomaconto. Trovdgh
o trovagh minga el eunt de fit... :
Trovare o non — il verso di fare.
Trovagh el cunt a 6na robba: Rac-
oapezzare, Trovare il bandolo.
Cerca el cunt de menuder: Cer-
care il pel nell' novo. Dit cunt di
so cmon: Render conto delle pro-
prie azioni. Sav^ el sd cunt: Sa-
pere il suo conto. Tegnl cunt:
Tener conto. Team de cunt: Te-
ner di conto. Tegniss de cunt:
Riguardarsi, Aver riguardo alia
propria salute. / cunt de cit: 1
conti. — de la sarta, del cappel-
lee, eec. : I conti della sarta, del
cappellaio. Cunt de speziee («sa-
gerato) Conto da speziale. « Camcr-
rer, el cunt» : « Cameriere, danuni
il conto ». Fagh el scunt al cunt :
Far la tara al conto. Cunt avert :
Conto aperto. Cunt liquid: Conto
liquido. Cunt corrent : Conto cor-
rente. Fit andit 6na...per cunt...:
Mandar una... per conto di... A
cunt m^: A conto mio. « JSfun duu
hmm de fit di gran cunt » : « Ho
da fare di gran conti con voi I o
Verrk giomo che faremo o aggiu-
steremo i conti )».jPa^^i eunttmoss
a vun, o a 6na robba, a dn'eredi-
taa^ a dna vindta al gio&ugh : Fa-
re 1 conti addosso ad uno o a una
cosa qualunque. « SVdnn foo cunt
de andit... » : « Quest' anno faccio
conto di andare». <Me n* an ditt
tanti sul td eunt » : « Me n'hcui det-
te molte sul tuo conto*.
— Giintli e C6ntli, Contare. Ounr-
tit danee, ball, su% did, 6n*a,cea:
Contar denari, plantar oarote, oon-
tar sulle dita, non contar un'^oa.
Cuntit i ann at donn : Contar gli
anni alle donne. « Sema cuvUii
che » : « Senza contare che... » Cunr-
tit i 6r e i minutt: Non veder
I'ora. Cuntit per fhr rott: Contare
quanto il due dlDriscola. Cuntit i
travitt: Contare i travicelli. On
c6nt che nd cunta: Un oonte ohe
non conta. Cuntd sora dna per-
sonna: Contare sopra una per-
sona. « JDonea cunta «{«»:« Dun-
que racconta ». « Te m'el euntet a
mi ? » : « A me tu la conti ? ». « i^
ghe cunta finna i boee6n » : « Gli
conta i bocooni».
— Cuntaball, Vendifrottole o
y endifiimo. « Ma ditgh minga atrit.
Quell U VI dn famoso cuntab€tU»:
« Non gli dar ascolto. Egli h un
famoso vendifrottole, (in Borsa)
Egli h un imbroglione*.
— Cimtabil o CdntabU, Conta-
bile.
Cuntee, ImbTogho.* Mm* it miss
in d'dn bill cuntee » : « M' ha eao-
eiato in un bell* impiocio ». ( Pr. )
Hd se cunta dn coo W ai cdn cent
cuntee (in dis.): Cento pensieri non
pagano un debito.
Ountexu, Banco dei cambiamo-
nete. Bamazss de euntera: Cue-
chiaia.
Ctipdla, Cupola. Jja ciipola del
Domm: La cupola del Brunelle-
sco, Duomo. Faa a dipoUt: Fat-
to a cupola.
— Cnpoldnna, Cupoldtt, Cupo-
lln, Grande cupola, Cupolotta,
Cupolino.
Cura, Cura (1), Parrocohia. « Mi
torni a la mia cara » : « Tomo air-
la mia parrocchia ». Cura d'anim:
Cura <r anime. | ( Di medioi ) M
dottdr de la cura: II medico ou-
rante. L'i stada dna cura Idnga:
Fu una malattia lunga. (In casa)
Avhgh cura de la robba : Aver cu-
ra della roba. Avhgh cura d* dna
robba: Aver cura d'una cosa.
— Curk-uraa-urass, Curare. Cur-
rit i fio&u : Custodir i bambini. —
(1) A Firenze e il Inoeo dove li pnrgano
e si imbianoano i pAnni greggi : tf Cktv.
CUR
-171 —
CUR
I laeasa^ i mort, iporseH, ipigor:
I Custodire oasa, morti, maiali, pe-
[ core. « 8ta pelizza Vh minga stutda
I euretda e g^h andaa dent i edmol »:
I « Oaesta pellioeia non fu soggior-
nata a dovere ed h intignata ». Gu-
ra la tnoroea: Badare ramante.
Curii Vuga: Star a badatura. Qv>ell
eke eura Vuga : La badatura. Cu-
rd vun per aagh di hdtt: Appostar
, nno per ooglierlo o per piocniarlo.
I (Medico) « Me sdnt fcta curd, dal
pritnm medieh deUa eittaa » : « Mi
son tatto curare dal primo medico
della citt^ ». « Jjh el eura i eialad
e el Uusa passd i robb gross » : « E-
gjd oura le inezie e trascura i ma-
mnni 8erii».
— Curat, Curato. M curat de
lajparoccMa: Curato della paroo-
chia. Curatdeeampagna: Curato
di campi^na. (Pr.) Uome el curat de
Zilavhgna, eh* ghe Vd denter se le
tegna: Come la Genga, ohi Tha
in tasoa se lo tenga.
— Ctarat^Ua. Curatela.
Ciirasd (P. N.)) Curassb. Una
botHgUa de — : Una bottiglia di — .
Curetta, Sooiattolo piccolo.
Cnrlds, Curioso. (Sost.) / Cu-
rids: I cariosi. (Add.) ic Son cu-
rios de savi come I* h andada » :
« Sono curioso di sapere come h
finita ». « Oh che omm curids / » :
« Che omo curioso I » On liber cur-
rids : Un libro curioso. « Ah quh-
sta n propi curidsa » : « Ah questa
h pur curiosa». Curids come el
dotdr de venter: Pift curioso d'u-
na donna.
— Curioifc, Curiosare, Bracare.
« La sura Nina la vegnard chi a
euriosd » : « La signora Nina yer-
rk di oerto per bracare ».
— CiiriOB6n, Curiosaccio.
— Gurioaitaa, Curiositik. To&uss
6na curiositaa: Levarsi una cu-
riosity. I I curiositaa de la gior-
nada: Le curiosity della giomata.
Curia (Id.). Vedi Gur^.
CurUi-urlaa, Carrare (in dis),
BuDare. « Sto pes ehl se no se penr-
sa a curlall nissun le pd mett a
past » : « Se non si rulla questo
peso non lo si mette a posui ».
— Curio, Rullo, Curro. M curio
di maceUar : Argano. Curio de
ghisa per stritold la gera : Rullo
dentate.
— CurlMt, Verricello. (Per strin-
gere le funi sul carico dei carri)
£Jl curlett di feree : Deschetto.
Cursdr, Cursore. Vedi Usder,
Curt, Corto. Curt de memoria
o de inghgn : Di poca memoria o
di scarso, di i>oco ingegno. Curt
de vista : Di vista coira. A la pk
eurta : Alia piii corta. Tegnl curt
vun: Tenere altrui corto. Vegnl
ai curt : Per farla corta. « Sta
corda ch\ Vh troppa curta, la ghe
riva nd »: « Questa tune h corta;
non arriva o non ci arriva ». I (La
minore delle stecche del bigiiar-
do) Ul curt: La corda.
— CurtLn, Cortino, Cortetto, M
bagdi Vh 6n pqo curtin : II ragaz-
zo b un po' oortetto o cortino.
Cu8&, Accusare. (Giuoco) Cusass
faeura: Accusarsi vincitore. Ctad
la ndpola de,,. : Accusare la na-
poletana di... Cu^d per Incolpare
Vedi Aceusd.
Cusetta (Punteruolo del grano),
Torohio. I Scoiattolo.
Cu8i-U8ii-U8i88, Cucire. CutMn
bianehera: Cucir di bianco. — a
macchina: Cucire a macchina.
Cu^ d6 fin : A filo scempio. Cusi
de gross: A filo doppio. Gusi 6n
v<xs c6nt el M deferr: Risprangar
un vaso rotto. Cusigh la l>oced a
vun : Cucir la bocca a uno. Cusii
a la macchina : Cucito.ai fianchi.
— Cttsidura, Cucitura. « Gh^ I
rn^llcM la eusidura » : « S'^ strap-
pato nella cucitura ». i<M cervr-
segh el g* dfaa la cusidura de la
ferida » : « II chirurgo gli fece la
cucitura della ferita)». Andd a cftr-
vail de la cusidura di calz&n: An-
dare sul cavallo di san Francesco.
Bebatt i cusidur : Ribattere le cu-
oiture. Sema cusidur : Senza cu-
citura.
— Cuaidoretta, Spigbetta, Cuci-
torina.
— CuBidorlnna, Un po' di cu-
citura.
— Cuaid^ra (Donna che lavora
cucendo), Cuoiiora, Cucitrice (1).
Gusin, Cugino. Primm, second
eusin : Primo , secondo cugino.
(1) C^e ohi vorr«bbe si dieessd e tAnto
pin 8i Borivessc cudtrU^. Ma il Fanf. os-
0«rv& ohe a Firenxe chl dioene eueitrice
passerebbe per affettato, e ohe si dirk sem-
pre cucitora, come stiratoroj rimenda-
tora^ eoe.
cus
172 —
CUU
Ofisin del mal prdttegh (volg. in
dis.): Guastamestieri.
— Cusinada (P. N.), Coppina.
I^d 6na cusinada (Esprimere iin
biasimo oontro persona assente
in presenza di qualohe parente o
amico del biasunato) : Far una
toppica.
Cuslnk-lxiaa, Gaoinare (1). « Te
sett fh a eusinti? » : « Sai fare la
ouoina? )» <ti El rbst VI qid, bUl e
cu8inaa»: « L'arrosto 6 gi^ pronto
• o cotto ».
— Cuslxmee, Cuciniere. Vedi
C<Bugh.
— Cnsinin, Cuoinino.
— Guslnna, Cuoina. Batteria de
eusinna: Batteria di cuoina. Sor-
vh fct la eusinna : Essere buona
cuoiniera. Pin6l de eusinna e d&-
edtt de eanHnna: Vedi Deeotl.
Garzdn de eusinna: Idem. |
(Femm. di Cusin) « Mia eusinna »:
« Mia cugina ». « El cusin de soa
mice » : « II ougino di sua moglie ».
(Pr.) Cusinna e tavola in 6ha li-
ma sorda: A grassa cucina, po-
vertJk vicina.
Custion& e deriv. (Volg. id.).Ve-
di Questionet.
Gustodi-odii, Custodire. « T*el
doo a t\ de custodt » : « Te lo con-
segno da custodire ». M saria co-
me vorh custodt 6n saech de pur-
res: E' sarebbe come guardare un
sacoo di topi. Ghiardinna ben eu-
stodida: Prigione ben custodita.
— CuBtodla, Custodia. Tegnl in
custodia: Tener in custodia. Jba
custodia del cappell, de Vombrella,
del eibori , eec. : La custodia del
cappeUoocappeUiera, delPombrel-
lo, del cibono.
— Custod, Custode. Angiol eu-
stod : Angelo custode. « L*e andaa
in presdn in mkzz a dun angiol
custod » : « Idem ».
Cuu, Culo (In aloune frasi cull
piii ancora plebeo). Cuu foM a
pomm: Sedere fatto a mela. — faa
(1) Cueincnv a Firenze si asa anohe in
due sens! che manoano a not; corrisponde
al comda e al ttagh adree. P. E. : Mi rac-
comando; ettdnata bene questa cosa. Vedi
Cofudd e Std adree.
a per : — a pera. — grev: — gre-
ve. — bwtt: — nudo. Dagh sott a
cuu biott/: Lavorare a mazza
stanga. Cuu a cuu: Dorso eon-
tro dorso. A cuu indree : A cu-
lo indletro. Avhgh sporch el cuu :
Aver la coda di paglia o esse-
re in colpa Opp, Avere la oa-
mioia sudicia. Avhgh el cuu in su
la faeeia: Aver fatto ootennn.
Avegh el cuu sul velii (Al gioco) ;
Non temere rovesci. Avh mangiaa
el cuu de la gainna: Non saper
tenere un cooomero all'erta. Avegh
in cull vun (ba«si8S.): Avere in
culo uno. Avegh el cuu che fh
{}dmm pd»im; Fare il oul lappe
appe (m dis.) (1) o aveme al ciuo
quanto una i>alla di gallonzoli.
Av^h el cuu impescia suJ sctign:
Incniodato altavolino. Avhgh tanU
ann sul cuu: Avere moltl aniii
sul buratto. On cuu gross come 6n
stee: Avere un culo come un vi-
cinato. Boffagh in del cuu awim
Soffiare nel culo a uno. Andd^gid
el cuu: Sfondarsi. Fdt el cuu de
gainna : Far la booca d'ucchiello.
Bash et cuu a la veggia (in dis.) :
Pagare la gabella del noviziato.
Voltd cent el euu in sk : Capovol-
§ere. Fdb vegnl el cuu quader:
tare al sizio. El euu de la bot-
tiglia: Culo della bottiglia, del
fiasco, dell'orcio. CuuManch (Uo-
celloi: Vedi Gubianeh, Cuu de We-
cer (brillante falso) : Cul di bio-
chiere. Cuu de saech (via senza
uscita) : Ronco.
— Culada, Culata. « Oo daa 6na
eulada in terra » : « Ho battuto
una culata ».
— Cnlatta, Culatta. CulaMa del
candn: Idem. | — de m^ne: Cu-
laccio, Mela di culaccio.
— Giilett, Culaccino. Cttlett de
salamm: Culaccino di salame.
(1) Mi sarebbe capitato spesso di fare
qnesta dimostrazione filologiea, ma mi
Bono indugiato a codesta trsae danteeoa.
Tutte le frasi ohe pur erano in voga a sao
tempo ma che farono usate dai dassioi,
come appnnto codesta di Dante, 11 popolo
le mise in disparte per non parer pedante*
E c*d ancora chi vorrebbe ohe si scrives-
se secondo 1 trecentist! e 1 cinqnecentisti!
D
— 173
DA
I>
D, (quarta dell'alf.)* D si pronun-
da Dee, Di.
pb minga tUiss : Nod pub darsi che
ee nc sia. I)' ogni part : Da ogni
parte. D*invii: Di invito.
Da-aa-asB. « ^^ m*it daa qvMl
ehe tne vegneva »:« Mi diede oi5 che
m! era dovnto ». Dit el coo in di
mur: Dar del capo nel muro.
i>d el euu per Ikrra: Battere il
culo in terra. D^ 6na strapaazada:
Dar una layata di oapo. Da 6n
8*giaff: Girar un mostaceione (pop).
« Sta penna la dh poUd»: « Questa
penna getto bene ». (Ed altri in-
numerevoH modi, one si trove-
ranno nei BOstanraTi). Dd> 6na fe-
8ta, dh la gambirc&ula , dd. sean-
d6l, ecc., ecc.
Dh adoss : Dare addo8Bo.« DSgh
ado98 a quHl eanaia >» : « Saltategli
addoeso a quel bricoone ». « Ml^ fne
dit semper adoss a mi » : « E mi d^
sempre addoBSO ». « Goo daa adoas
a queU lavorh e Voo finiiyn « Ho
lavoratotanto intomo a quel... che
l^o terminate ».
Dit adree: Dar dietro. « Te
nteeamandi, dagh adree a quella
eopiadura »: Yedi Dd, adoss nel
terzo e8emj>io. « Damm adree tutt
el neeessart > :« Fa che io abbia con
me tuttoil necessario ». Dagh adree
a vuH : Inseguirlo, Rincorrere.
D& a, ai: Dare a, aL Ddi al
coo, al dent, al pes : Yedi Goo, dent,
pes, ecc, Ddi a2 lader. Dalli al la-
dro. Diighen a vun tant ehe sia
assee: Picchiare uno tanto che
basti. Dii a cretta o a credit:
Ihrestare o a £ftr credito. Dit a
prCRUva: Dar in proya. Dit a ba-
lia : Dar a balia. Dit a lavit, gin-
sUi, Hra in noRuv, ecc. : Idem.
Dit anmd: Dar ancora. « M
m'a p€tg€M e el m*h dcta anmd 6n
f ranch de honnamam, » : « M'ha pa-
«ato e mlia dato per giunta una
ura di buonamano ». « Me Vit daa
anmdrn* Me Fha restitaito, lida-
to». « £1 m*a daa anmd di bott » :
« Mi ha battuto ancora ».
Dit a tret: Dar retta.
Dit ehi : Dar qui. « Ditchi miell
strase » : « Porgimi ^uel cenoio ».
« Damm chi 6n g matuscol » (com-
poBitore tipografo che parla) :«Pas-
sami un g maiuscolo ».
Dit contra o contro ; Dar cen-
tre, L*it daa contro 6n paraear
con la rcRttda » : « Urtb in un pa~
racarro colla ruota ». Zii el me dit
semper contro » : « Egli mi con-
traddice continuamehte o ogni
cosa ».
Dd, del e de : Dare del e da.
« Se dan del ti » : « Si danno del
tu ». n HI g^it daa delV imbro-
idn » : « Gli diede di o del brio-
cone ». ^(.JSl m' d daa del zticcher
invece che del sal » : « Mi diede
dello zuochero invece che del sa-
le ». Dit de fit: Dar da fare. Dit
de tutt i tUoi: Dar di tutti i ti-
toli.
Dd dent: Dar dentro. Dit dent
in quaicoss : Urtare in . checohes-
sia. Dit dhtt in vun: Abbattersi
in uno. « I/vsurari el g^d daa dent
di scarp diseompagn in del mvr-
tuo » : « L'usuraio nel mutuo gli
appiopj>5 deUe scarpe scompa-
fnate mvece di denaro ». Dh dent
na eozzada in d'6n spigol : Dare
del oapo in uno spigolo, Urtare
col capo in — . Dagh dent a s*cep-
pa caeeuu: Lavorare a mazza e
stanga. Dagh dent a mangiit : Af-
follarsi, Dar sotto a una vivanda
Opp, Denti miei non h vergogna.
Dit fceura: Dar fuori. « J/d
<iaa fceura 6n liber » : « Ha pub-
blioato o Ha messo fuori un libro ».
Dit fcbura come 6n straseiee o co-
me on matt: Dar di fuori come un
ossesBo, Prorompere in vituperii,
(fam.) UBcir da gangheri, (pop.)
Dar nolle stoviglie. Jrd dit fteura :
Far entrar in bestia. Dit fo&ura de
matt: Straparlare. « In primavera
el dit foRura » : « Quando viene pri-
mavera lui impazza ». « M* h daa
fcBura del ccdor in faeda » : « Mi
DA
— 174 —
I>A
Bon date in fuori delle bollioine di
riBcaldo». Dh f<eura di danee:
Metter fori, sborsare, snoooiolare
dei quattrini. Da fwura a sgar:
Prorompere in grida. Dib faura
6n difhtt: Mostrarsi un difetto.
i>d fcRura el compaa o el complice:
Paledare il compare o 11 com-
plice. Dh fccura i cart: Dare le
carte. Per fd> ddt f(Bura vun : Per
&rlo dire.
Da gid: Dar gitl. Dh gib la
polvcTf el eaffhf i art, el vin: Ve-
ai Polver, ' Oafhf Aria, Vin. Dh
gib la coUera: Vedi Collera, La
rendita la dH gib : La rendita h
ribassata. Db, gib i pretes: Dar
jtiil le pretese. Db, gib el prezzi:
Scendere di prezzo, Rinvilire.
Dh gib la ciav: Dar volta alia
ohiaye. — el eadenctzs: Levare il
paletto. Db gib la sgonfiezza: Dis-
enfiarsi. Db, gib la eioeca: Idem.
HI vasshl el da gib : La botte sce-
ma. Db gib de scriv : Dettare il
oompito. Db, aib el sdl: Tramon-
tar u sole. Da gib bott a I'orba:
Distribuire botte alia oieoa, da
orbi. Dagh gib ai sere: Idem.
/ acqu de I'inondaeidn in da>a gib :
Le acque si sono ritirate di molto.
Jjassb, db, gib la 8traee?iezza: La-
Bciar paBsare la stanohezza. Db
gib la grassa : Diminuire la gras-
Bezza. &he db gib la botta: II corno
in fronte gli scema. Ona volta
Verapien de spirit, c^Less Vh daa
gib: Una volta era pieno di spi-
rito. ora h rimpinconito, mio be-
ne (pop.).
Db inane. <cDagh inane 6n
poo c6nt el car » : « Tirati avanti
un poco col oarro ».
Db indent: Dar in dentro.
« Sta riga chi la db tropp in dent
o in denter » : « Questa nga h trop-
po in dentro ».
Db indree: Dar indietro. *Dagh
indree a quii cavai » : « Dagli a>a-
dietro a que'cavalli^. Db indree
el rest : Dare il rcBto. « Dbmm in-
dree quel liber che ^ oo imprestaayn
« RestituiBcimi quel libro che t'ho
preBtato». D^ indree in del bev,
tn del mangib: Allentare ilman-
giare e il bere e anche Dar ad-
dietro nel bere e nel mangiare.
« St* ann a scola inveee de andd,
avanH V h andaa indree » : « <^ue-
6t' anno alia Boola, inveee di an-
dar avanti o progredire o ha date
o Teeth addietro)».
Dd in Voce : Dar nell' occhio.
Dd in fiBura : Dar infuori o
fuora. « SUA mSsola la dii tropp in
foRura » : m QueBta mensola viene
troppo in fuori >.
Db la : Dar Ih. « Dagh Ut » :
« Mandalo in lib, Soostalo ». <Dagh
?A » : « Via ».
Dbper: Mettere i>er. DA per
faa o per perduu quaieoss : Wst-
tere per fatta o per perduta una
cosa.
Db s&ra : Dar sopra, Dare per
giunta. « M maeellar et g*h aaa
sora i raneai per el ^att » : « II
macellaio per gmnta gli diede gli
avanzi per il gatto ».
Db sott : Dar sotto. mMl g' h
daa 6n ptign sott el barboee » : « Gli
diede un Borgozzone o un pugno
Botto al mento». | (Venir sotto)
« On moment o V alter te me da-
ree o vegnaree sott, e aUora » : « I-
dem».
Dii sii : Dar sik. Ddi su la eiav,
el eadenaez, la stanga, el ratnpon:
Girar la chiave, mettere il paletto
o il oatenaccio. la Btanga, il con-
trafforte. Da su a parla tutt a &n
trati: Dare suUa voce, Prorom.-
pere a parlare. Db sit, i valor in
jSorsa: I valori di Borsa aumen-
tano. Db sh de gionta (macell.) :
Dare la giunta. « Dagh su anca tl
a quel pes » : « Dagli Botto anche
tu a quel peBo». Db, sui nerv:
Idem. « Dam,m sif, quii quadrei »
(muratore): « Buttiami bu quei
mattoni ». Dd sii la vos che V era
andada gib: Tomare la voce che
era andata giil. Quella finestra la
dit sulla strada » : « Idem ». « Quelr-
la porta la dii sul giardin » : « Met-
te — ».
Db via : Dar via. « Db via tutt
coss per caritaa » : « Dh tutto ai
poveri per carit^ ». Db via di -eat-
tasii: Far come i piiferi di mon-
tagna. « Oo daa via finna i cam-
pion » : « Ho venduto fin i cam-
Sioni ». Db via i cadregh in giesa:
^ispeuBar le sedie in chiesa. Db,
via i bigliett: Distribuire i bi-
glietti. «. Ddn via tanti bigliett gror-
tis per podh im,jnen\ el teatery^ :
« Regalano molti biglietti per pe-
ter riempire il teatro ». « IJI post
dn n*anmb de dall via » : « D po-*
DA
— 175 —
DAA
8to non Plianno anoora conferito ».
« Gh'era &iii fattorin in strnda ehe
dava via di manifest » : « C era
neQa strada un fatcorino ohe di-
stribiiiva del manifesti ». JDii via
anea la camisa: Darebbe la oa-
mioia. (Altri modi eenza ayrer-
bio) « ^ g'dt daa, Ub, per levh eiif
ma I'it mtnga poduu » : « Tent5 di
levarsi, ma gliene manob la for-
I zAy^.< Seddt el ecu ehe.„ » « Si d^ '1,
il oaso obe... » « Pd dMss / » : « Puo
darsi I » ^E d€tgh e dagh, gke sdnt
retusU » : « Dagli , dagli o dalle
diJle o dagli, pioobia, martella, ci
son rinBcito ». Daif Hra, m^seaa :
Dagli, piochia e mena. F& a Ubu-
mefe tunnel: Fare a bambini. Ddi
d'intend : Dare a intendere. Dii a
ved^: Dar a vedere. i>d atrd: Dh
retta. D^hela Umga: Idem. D^
ghela ane%a : Andar a seconda, Dar
ragione. « Te 2a daroo mi » : « Te
la dtab ad intendere io ». Daghela
de naseonddn: Sgattaiolare. 4(^
daghela / » : « E dagli ! » « Ma se
pd ddtfymn Idem ». « ^2 g* ^ daa
(il oielo, il tempo) &nahonnapio-
vudinna,,, » : « Idem». Daghi seech
e tapUa>ghi menvder: Darle belle
e lEonfiftr Bodo. A ehi el ne dh a
ehi el ne promstt : A cbi le dib e
a obi le promette. D<igh a tutt
dagh : Far di tutto, a tutta poBsa.
(Pr.) (La terra dice) Dam^n che
f en daroo. Danmiene, obe te lo
renderb a piii doppi. x>d <^ colp
cU sere e vun al vassal : Dar im
colpo al oerobio e uno alia botte.
— Daas, DarsL « I/h mingft omm
de dass eoipret » : « Non b omo da
mettersi co' preti ». Dass de tuU :
Industriarsi, inge^arsi. « Va md
a dass ehe » : « §i^ 11 oaso cbe ».
« 2/ ^ d4ida » : « £ finita ».
— Dassen, Addarsene. <Mi me
sant daa ehe... » : « Io me n' ad-
diedi cbe..., o Mi accorsl obe».
— DJi^hen, Gradir una oosa.
« Mi gh'en doo propi nagott » : « A
me non piaoe menomamente ».
Daghenpoeeh: Non esseme gbiotto.
— Dassen, Darsele, Batters!.
— Dai dai, Dalli daUi. Dai, vol-
ta e messeda: Dagli picobia e ri-
pioebia.
Da {Ciiso deW ablaHvo) (1), Da.
Da dn moment a VaUer: Da un
momento all'altro. Da Monza a
Milan gh'i des mia : Da Monza a
Milano ci Bono dieci miglia. « Da
6n animal de quella sort gh* era
de spettass nient de met »: « Da un
animale di quella fatta non o'era
da aspettarsi nulla di meglio ».
« Ul Vh faa arestdt da dd guardi
ehe passava » : « Lo fece pigUare
da due guardie cbe paBsavano ».
ii M 8* ebuttaa aid dm Domm> » :
« Si butt5 gitl dal Duomo ». « Ghmr-
det daipdufreggy^: « Guardati dal-
le aequo cbete ». « L'h andaa dal
eapp d'offlsi «... »: « Si presentb
al capo uificio e... » « L*h staa €ts-
saUaa dai Utder » : « Fu aggredito
dai ladri ». « Lit el se gttarda dai
donn »: « Egli si guarda dfdle
donne ». Da Erod a Pilatt: Da
Erode a Pilato.
Daa : Dado. Oiugit ai daa : Gio-
car ai dadi. I Ghe voeur el daa
sott alpemo de Vuss se Vd, de girh
volit. t)i Yuol il rallino Botto il
Dilico o pernio dell' uscio se deve
girare per bene. (Pr.) Con domib
on daa se giuga minga: Con un
dado solo non si gioca.
D&cord : D'accordo. « Shmm da-
eord » : « Siamo d'accordo ^. < El
m,*h daa quell ehe serem daeord »:
« Mi diede il convenuto ». Andit
daeord eom^ duu angidi: Andar
d'accordo come due annoli. D'tP-
more docorrf/D'amoreed'accordo.
Mattes daeord: Mettorsi d'accordo.
Dacquli, Adaquare. DoMiqudt i
fior: Innaffiare i fieri. — strad:
— le strade. — i pagn: — inu-
midire i panni. Daequd, 6n proa:
Irrigare un prato. DaeguiL el latt,
el vin: Allungare con acqua o
annacquare il latto o il vino. (Di
pioggia). « JA veg'Mida e V it aae-
qtuta i strad » : « £ caduta ed ba
annaffiato le strade ». Dacquh gib:
Annaffiare il pavimento.
— Dacqoada, Annacquata.«i>a9^
gib 6na bonna daequada » : « An-
naffia cost! per bene ». « ^ vMfnuu
dna bonna dacquttda »: « (Jadde
una pioggia ristoratrice o ^ venuta
una DBona annacquata».
ft) n GhambinI non lo dk : e Mgna in
T«6« n De meneghlno ; oome se anche a*
saoi tempi non cl fossero state moltlsstmc
persone oivilf, ohe, parlando milanese.
asavano il da^ oome oggldi, pur favel-
tando in dialetto.
DAC
176 —
DAM
— Dacquadlxma, Uiip6 di an-
nafiiatura o Pioggerella, Annaf-
ifiatina.
— Dacqiiad6r, Innaffiatoio omer-
glio Annadifiiatoio. Im seigolla del
dacquador (Palla buoata): Mela
o cipolla.
— Dacquadorln, Piooolo annaf-
£atoio.
— Dacquad6ra, Annaoquatriee.
Fo88a dctequadora { Nei prati mar-
citoi): Fossa annacquatrioe.
Dada (come part. femm. passato
-di Dh). Vedi Dh.
Dadrlzz, A, di, per diritto. On
eozzin — ; Una restina assestatia.
< L'k 6n jic&u dadrizz » : « Un ragaz-
20 assennato ». On par Hi dctdrisz:
Un buon partito. Pensalla dadrizz:
Pensarla Dene. Adhss el parla dct-
d/rizz: Ora ella parla a dovere.
iPr.) Se rh fada aadrizspicts anea
a crosta del pastizz (vecohio in
disuso): Vedi Vrosta,
Dafk. Vedi Defd.
Da£BXiiliich6 (dlsusato), A ohe
fame 1
Dagn (Volg.). Vedi Dann. Nei
pr. veccM: Nh pan n^ paan n6
jdn mai dagn : v edi Ban, Qitand
la merda la monta in scagn o ehe
la spuzza o che la fd dagn: Vedi
Mh.rda.
Dai, Dalli. Vedi Dd,. Dhi e rer-
dai: Dalli e dalli. Dai al lader:
Dagli al ladro. JE diti che V h 6n
sciatt/ : E dagli o E dasliela! « JE
ddi e dai el la spunta^ » : « Fai
fai, ha voluto spuntarla ».
Dalmatega (volg.). Vedi Dal-
^matiea.
Dalmatica (Tunica da sacerdote
in ufficio), Dalmatica.
Dama, Dama. Dama de Oort,
d'onor, decompagnia: Idem. Da-
ma del hiscottin (m disuso) (1) (Pa-
trizie che visitavano gli infermi
nello spedal ma§eiore e portavano
loro de'biscottimj: Visitatrici. Gran
dama : Gran aama. « Come se
capias che V h 6na dam>a » : « Co-
me si vede ch'ell'^ gentildonna I »
(1) La frase potrk per ischerzo e per
Ironia suonar ancora solle nostre labbra :
ma come un ricordo del passato. Ora le
dame del blscottlno 8ono msxtcArici deU
I'Ospedale, e c'e 11 caso che portino an-
cora dei biscottini ai malatf, ma certo
non s^azzardano a mostrarsi troppo cleri-
oall come una volta.
I (Dolce) Boecon de dama: Booca
oi dama. | Scacohiere. &iugd, a
dama: Vedi Gi<Bugh. (Carta da
gioco) La dafna defi6r, de^ncehf
ecc. : La dama di fiori, di picche.
Damazza, Gran dama. Damazea
del hiscottin, Dama yisitatrice. « In
Tnezz a quii dam,azz la eontessinna
noeuva lapareva 6n pdresin in la
stbppa » : « In mezzo a quelle no-
bilone la povera contessma fatta
di fresco pareva un pulcino nella
stoppa ».
— Damixma, Damina. « La par
6na damina » : « Pare una da-
mina ».
— Damk, Damare. « Damdt an-
ea sta pedinna » : « Damare anche
questa ».
Damasch, Damasco. Ona HUa
eoverta de damasch: Una bella
coperta di damasco. H popolo a
Firenze diee Dommasco.
— Damascaa, Damascato. On
vesta de seda dani€ise€ut: Un ve-
stito di seta damascato, Ona lamr
ma de sciabola damaseada: Una
lama di sciabola damascata. Ona
danmscada vera de Turchia : Una
damaschina.
— Damaschln , Damaschetto
(Drappo).
Damerin(Aff.),Damerino.4(iE^ g^h
senssanVann e el vo&ur fa afieamo
el damerin o cZ/?it>eW»:« Ha sessan-
t'anni e vuol far ancora 11 da-
merino ».
Damlgianna, Dami^ana. Dami-
gianna vestida e damtgianna min-
ga vestida : Damigiana yestita e
damigiana nuda. « Alter che dn
fiasch Vd, fa 6na dannigianna**.
« Altro che un fiasco (con quella
sua commedia); una vera dami-
giana )».
Dand,-anaa, Dannare. Fh dan^
Vanima: Far dannar Vanima.
« Ouarda come el dana »: « Guar-
da come si rode ». Anima dana-
da: Anima dannata. « Te see dor
naUf vdt salta la mura » (in dis.)
( Appross. ) : « Sei disperato , va
ad appiccarti ».
— Danazl6n, Dannazione. La
danasion de V anima : Idem.
« Quella donna V h la mia dana-
zion » : « Quella donna h la mia
dannazione ». -
— Dana e anche Danii&, Stizza.
« Che danna .' » : « Che rabbia ! »
DAN
— 177 —
DAN
Dan-dan, (Onomatop. del suouo
delle cainpane) , Ton . ton. « Se
seniiva di part ae X. on dan dan
wnXin&o ePel strengieva el cc&ur »:
«S'udiva dalle parti di X uno
scampanioinsistente che stringeva
il cuore ».
Danda, Danda (1), Osoillazione.
Dd, la danda : Cullare. Da la dan-
da (in dis.) : Dare la berta. I (Sia
per ironia o sul serio) « La g'a ona
eerta danda in de Vandh » : « Ha
un certo non so che o un certo
tarbo nel portamento o nell'an-
atnra che... ». « V6i te v<bu fi-
niUa con quella danda del scagn » :
« Ohe, vuoi smettere di dondo-
larti in quel modo suUa sedia? »
Dandald, (Amese de calzolaio),
Lustrino.
Dandlnn (Striscie per reggere i
bambini che cominciano a cam-
minare) Lacci (Pst.), Dande ^(2),
eigne. Tegnigh % dandinn a vun
(Fig.) : Avere uno in briglia o te-
nergU le briglie; reggerlo, gui-
darlo. « Oramai se jpd tceugh via
i dandinn » : « Ormai gli pu6 la-
sciar le briglie sul collo ».
Danee, Denaro. Aveghfidr de dor-
nee : Avere fior di quattrini. Ciap-
pa danee : Prender quattrini. Cor-
vdtgh foeura danee : SpUlar denari
da uno. Dh fosura di danee : Met-
ier fuori de' — . Vhs foaura eon
di danee: Aver fuori dei denari.
J'a danee : Far quattrini. « M fa-
ria danee su la pill d'6n piceuce »:
« Fai-ebbe denari sull'acqua ». Fdb
danee fals: Far moneta falsa. Fdt
su i aanee cont el palott: Fare
quattrini a palate. iVd pensh che
a fdb danee : Non badare clie a
far quattrini o non pensare che al
quawino. Danee ja danee: Ric-
chezza fa ricohezza. Danee come
Ikrra: Quattrini come terra. Fd,
danee a'&iui rohba: Far denari,
vendendo ohecchessia... Fdi saltct
i danee : Non badar a spendere o
spendere allegramente. thiadagndt
cumee a montdn: Guadagnar de-
nari a staia o come rena. Maneggid,
dapee: Maneggiar danaro. Nd
vlssegh danee che le paga : Essere
(1) Danda d precisamente dandAnna mi-
lanese.
. (S) Damde dice il Petroocfal nel suo di-
zloiuurio, e voce eh« se ne va.
impagabile. ScoRvd o toecdu i primm
danee : Riscuotere o toocare i pii-
mi quattrini. Pocch danee poceh
sant Antoni (in dis.): Per niente
non oanta il cieco. « Lh nb se giu-
ga se no gh' h di h6n danee » :
« LaggitL non si fa di noccioli ».
Danee danna (in dis.) (manca)
(Appross.) : Chi non ha quattrim
non abbia voglie 0pp. La ric-
chezza non fa folici. Vess el re de
danee (Appross.): Dono di consi-
glio val pm che d'oro. Tegnl It i
danee mort: Tener i denari nello
sorigno. Danee viv : Denari che
fruttano. Vhss danee buttaa via:
Esser — buttati via. Metaa parer
e metaa danee (Appross.) : JDono
di consiglio val piu che d'oro.
« JEceo chi 6n sacch de danee (mo-
strando cosa assai costosa) » : « I-
dem ». JVbddi in di danee : Sguaz-
zar nei — . « Danee e mi sthm,m
minga hen inshm,ma » : « A me i
denari scottano in tasca^. (Pr.j
G6nt i danee se fh tutt coss : Co*
danari tutto si ottiene. Danee e
santitaa m,etaa de la metaa : Quat>-
trini e santitk metk della metk.
Danee de gioRugh tegnen minqa
Iceugh: Quattrini di gioco mettili
in tasca ci stanno poco. Chi fd> i
danee adora i so danee : Chi fa i
quattrini poi li sta a covare. Chi
g' it danee fd> danee, e chi nd g' d
danee el po fh scusd, el cuu per
candilee (in dis.): Chi danaro non
ha non aobia voglie. Danee e mes-
sizia rompen et coll a la giustizia :
Quattrini e amicizia rompono le
braccia alia giustizia. Danee epeccd.
Vh cattiv stimtu: Vedi Peccd,. Dor-
nee paga e cavall trotta: Idem.
Senza danee i pret canten minga :
Per niente non canta il cieco.
« Fa^eva mH con quii danee a an-
dh a cdb de Voffelee » (in dis.) : « D
denaro s' attacca alle mani ». I
eioMer in dacder e i danee in dor-
nee : Le chiacohere non s'inillano
0pp. Idiscorsi non fan farina. Ida-
nee g'an ial:I danari vanno e ven-
gono. / danee g^an lapesa: II de-
naro s'attacca alle mani 0pp. Chi
ha i quattrini li tiene stretti. I
danee in faaper spend: I denari
vanno e vengono. J danee in ro~
tond per po€^ Mrlii : I danari son
fatti per spenderli o La roba va e
■\'iene. « / danee se troeuven minga,
12
DAN
— 178 —
DAN
per stradafy^: «Vorre8ti dunque
ohe io andassi a mbare ? » J danee
van a muecj chi ghe n' a tropj) e
chi n' ^ suec : Chi ne ha troppi e
chi ne ha troppo pochi. IJa ttber-
taa de fdb e aesfd, no gh' h danee
che le paqa : Sanity e liberty val-
gjon piu di una oitt&j. L'l, mei spend
danee in pan ehe in medesinn:
Meglio fe spendere in pane che in
ricette. Miralo ben, miralo tutto,
Vomm senza danee come Vh hrutto:
Uomo Benza denari h un morto
che cammina. Opp, Chi ha ^, chi
non ha nulla h nulla. | (Parte d'un
tutto 0 raisura, in disuso) Danaro.
Vivo n. fr. : Paget, lir, sold e dor-
nee : Pagare lino alPrdtimo oente-
simo. I (Carte, Minchiate, da gio-
co) Danee, spad, eopp e hastdn:
Denari, coppe, spade e bastoni.
— Danerasc, Danaiaccio (in dl-
suBo). Mesterasefd, danerasc: Me-
atier ignobile, grasso guada^no.
Daneggla - enagglaa - eggtass ,
Danneggiare. « Mi el m'd, daneg-
giaa minga in poceh » : « Me, mi
ha danneggiato assai ». « JEl se
daneggia m deper Z-it » : « Si dan-
neggia da sfe ». Colletta per i da-
neggiaa de I'innondazidn : Collet-
ta pei danneggiati dell' innonda-
zione. Jja teniphsta Va danneg-
giaa... : La grandine ha danneg-
giato.
— Dann, Danno (Vedi anche
Dagn Volg.j. JJa temphsta I'd, faa
6n gran dann a Vuga: La gra-
gnuola dannegffib assai le viti.
« Mi 00 soj^ert on dann de pussee
che cent mila lira » : « Io ne ebbi
un danno per piii di cento mila
lire ». « Lu el falla mai in sd
dann » : « E' non falla mai in suo
danno. meglio, in proprio danno ».
l/h mei sta ai pnmm dann: Me-
glio fe perdere che straperdere.
Mefh o com^pensh i dann : Rifare
o compensare i danni. « Oh'h toc-
eaa de pagcL dann e spes » : « Gil
toccb di nfar i danni e pagare le
spese ». Chi h mincidn sd dann :
Chi h minchione suo danno. JU,
chi ghe Vavrh a m>al, sd dann:
Chi r ha per male se la cinga.
(Pr.). April ghe n' it trenta e se
piovhss trentun fa dann a nessun :
Vedi ApHl, H (Filtratura) ic Sta
harca ch\ la fa dann » : « In que-
sta barca I'acqua filtra ». £!l vas-
shll el fh dann : II vino dalla botte
trapela.
Ijanna-nnaa-nnass , Dannare.
Fa danna Vanima: Idem.
Daimazi6n, Dannazione. « A la-
vorh sta robba Vh 6na — » : « A la-
vorar in codesta melma V h una
dannazione ».
Dant, Dante. Phil de dant : Pel-
li di Dante, Scamoscie.
Dantell (D. Fr.), Trina.
Dapochisla (In dis.), Dappocag-
gine.
Dap68. Vedi Apds.
Daquk. Vedi Dacqtidt.
Darden (Specie di rondine), Dar-
danello.
Darsena, Darsena. Ld darsena
de porta Ticiiies: La darsena a
Porta Tioinese. ¥^ El g'dt sul high
6na villa con darsena » : « Ha sid
lago una villa e la darsena ».
Darusc (In dis.), Ruvido. Darttse
come 6na sprella: Sgarbato come
un villano.
Darvl (Volg. id.). Vedi Dervl.
Dat&-ataa/ Datare. Dataa de
Bomma: Colla data di Roma. Dor-
taadel prim,m agost: In data pri-
mo agosto. L*h datada col giomo
de Vimpostadura (di lettera): Por-
ta la data del giorno delVimpo-
stazione.
— Data, Data. In data del.,. :
In data del... L*e de aniica data:
ti di antica data.
Datass (Volg.). Vedi Adatttiss.
Dattol (Volg.). Vedi Datter,
Datter, Dattero. (Pr.) Chipianr-
ta dhtter nd mangia dcttter: Chi
pianta d?lttero , non mangia dat-
teri.
Davantagg, D'avvantaggio. « Oo
giamd ditt davantagg » : « Ho gih
parlato d'avvantaggio ».
Davanti, Davanti. Ul davanti
de la camisa: Idem.
Dazl, Dazio. De ch\ al daei ghe
sard cinqucent pass: Da qua alia
porta ci saranno cinouecento pas-
si. Fceura del dazi : Fuori di por-
ta. Ciapphel dazi: Puggire. (f A--
vlgh quaicoss o nagott de dAizi : C'6
nulla da gabella? Daai eonsumm:
Dazio di consumo. Fit de eoidn
per nd pagdt dasi : Fare lo gnorri
per non pagar gabella. (Pr.) Tutt
t paroll paghen minga dazi : Non
tutte le parole pagano gabella.
— Dazui-zlaa, Daziare. « C74'ej
DAZ
- 179 —
DEB
me dasia sH polaater » : « La mi ga-
belli questi polli ». « Gh*^ nient de
dazia r » : « C'^ nulla da daziare 1 »
— Daziee, GrabeUiere, Guardia
daziaria. « JSl daziee el w'A ferma-
eto » : « II eabelliere mi term5 ».
— Daziett (in dis.), II do-zietto.
De, Di.«^cm^rfcwit»:«Emio».
Rohhade strapazz: Roba di stra-
gizzo. « Ij'h rohha de mangiall »
'intende co* baci) : « Idem*. | De,
a. « L'h tutt de god » :« Egli h tut-
to da godere (1) ». « i^Z dipend min-
yade miynit If on dipende da me ».
« i?Z «or< (2e easa ai naeuv 6r » :
« Esce o sorte di o da easa alle
nove ». « Nient de dazzi ^ » : « Nulla
da daziare ? » | i>a e{e »6tane^; Dar
a imbiauchire. Da de pensh: Dar
a peneare. « i>« lader ehi ghe n' ^
nd » : « Ladri qui non ce n'^». Vhsa
de teater, de flsta de hall: Essere
di teatro, di testa da ballo. Baf-
faill €le Urbin: Raffaello da Ur-
oino.
I>ea, Dea. « L*h dna dea d'amor » :
« £} un occhio di sole ». « La mia
dea » : « La mia adorata ».
— Deessa, Deessa (in dis.), Dea.
I dU e i dteess de VOlimpo ae ear-
ton (in certe operette): I dei e le
dee dell'Olimpo.
Debk (D. Fr.) (Giornale noto),
I Debate, Debd..
Debase, D'abbasso, GiU. « Ven
debase > : « Vieni giii, Scendi gift ».
« Stand debdue el ae ved mH » : « Da
basso lo si vede meglio ». / stanz
debase %n umid eorn^: Le stanze
d'abbasso o terrene, sono molto
umide. « / risin che sta ehi debase
n second jnan » : « I pigionali di
sotto a noi ».
Deben, Dabbene. On omm de-
ben: Un uomo dabbene.
Debet (Volg.). Vedi Debit.
Debit, Debito. Dmt s6ra dhbit:
Idem. Vhas pien de debit: Aver
piii debiti che la le{)re o Aflfogare
nei debiti. « Idi el pienta debit der-
pertutt y^ : « EgU pianta chiodi dap-
pertutto ». TircLss al eoll 6n debit:
Aocollarsi un debito. Nettaxs di
debit: Estinflcuere ogni debito. Trh
in debit: Addebitare, Porre a de-
bito. Anda in debit: Riuscir de-
ft) La frase « naova a Pirenzef Ma W
gddere nel 8«nso di barlanene e vecchia.
bitore. Mhtt a debit: Mettere a de-
bito. I M debit pubblich: II debito
pubblico. Debit de coseienza: De-
bito di coseienza. « Lu Vh in debit
vers de mi d^dna visita » : « EUa mi
deve una visita ». « L'dt pa^cuz an-
ea lit el sd debit » : « Anche lui pn-
g5 il tributo alia natura ». ( ^r. )
Ohi n6 g'dt debit Vh scior : Chi non
ha debiti h ricco o ^ un signore.
Ohi paga i d.ibit perd el credit:
Chi non ha debiti non ha oredito.
Errdr ndpaga debit: Sbaglio nou
paga debito. Per i debit se va pit
tn preson : Per debiti non si im-
picca.
— Debltin, Debituzzo. ^£1 g' a
intomo 6n quai debitin de nugott »;
« Ha qualche debitucoio, ma di
ben poea cosa ».
Debitdr, Debitore. Debitor wo-
rds : Debitore moroso. « Mi te s6n
debitor rf' 6na risposta, d' 6na vi"
sita, ecc. » : « lo ti sono debitore
d'una rispoBta, d'una visita ».
D^bol, jDebole. Vista, pols, rm, -
memoria — .-Vista, polso, vino,me-
moria debole. JSl convalescent I' b
ancamb d^ol: 11 convaleacente h
ancora debole. Tocca vun in del
so debol: Tocoar uno nel debole.
« G' oo on debol per quella crea-
tura »: « Ci ho un debole pei-
quella creatui'a ».
Debolezza, Debolezza. Debolezza
in di gamb : Debolezza di gambe.
I| (Morale) « El g*d, la debolezza de
eredes 6n bell'omm » : « Ha la de-
bolezza di oredersi un bell'omo ».
(Esclam.) « Debolezze .' » : « Debo-
iezze ! »
— Debolln, Debolino. « In del
f ranees Vh 6n poo debolin »: « Nel
trancese h deboluccio, il figliolo ».
— Debolment, Debolmente. <Mi
ghe disi deboltnent che lit el fd
mal a... »: « Le dico debolmente
che lei fa male a... »
Debdn, Di buono. « Te disel de
bon ? » « Parli da senno 'iy^K Els'e
miss a stvdid. de bon » : « S'fe messo
a studiare di buzzo bono ». « El
g' d> debon che V h oiikst^ ma Vh 6n
tarlueeh » : « Ha di bono che ^
Mato, ma h gruUo ».
DebOBc6 (D. Pr.), Debosoiato.
« L'h 6n debosde de prima forza »:
« £2 un debosciato o dissoluto di
prima riga ». Vitta de debosde:
Vita debosciata.
DEB
— 180 —
DEC
DebOBC (D. Fr.), Deboscia (1),
Soapieliatura (non com). Doss a
la dehosc: Correre la cavallina.
Fd, dehoac inskmma (in dis.): Ac-
cozzare i pentolini.
DebutU-uttaa (D. Fr.), Debut-
tare (Voce bollata), Esordire suUa
Bcena. « L^d, debuttaa I'ann passaa
al Dal Verme » : « Esordi 1' anno
Bcorso sul teatro Dal Verme ».
« Quell deputaa I'd. debuttaa ma-
lott » : « Quel deputato incomincib
maluccio ».
— Debutt, Debutto. « Stasira
debutt de la sura X»: « Stasera
debutto della signorina X ». A san
March gh'h el debutt de 6n predi-
catdr gtovin: A San Marco de-
butto di un giovine predioatore.
— Debuttant. Debuttante, Esor-
diente. « La a' a el scagg: V h de-
buttant » : « Ha timore ! E un esor-
diente I »
Decad6-caduu (P. N. Aff.j, De-
cadere. « Ad^s n6 se parla che
del decode e de decadenza » : « Ora
non si parla che del nostro deca-
dere ». Famiglia decaduda : deca-
duta. 071 nobil decaduu : Un no-
bile ricaduto.
Decalcomania (P. N. In dis.)*
Idem.
Decalogh, Decalogo. I des eo-
maiidanient del decalogh: I dieci
comandamenti del decalogo.
Decampli - campaa , Decampa-
re (2), Desistere. Decampa di sd
pretes: Desistere dalle sue pretese
o Rinunciare allepretese. « Mi de-
campi mlnga » : « lo non oedo 0pp.
lo non muto opinione ».
Decan, Decano. Bl decan del
capitol, del Domm: II decano del
capitolo, della cattedrale. El decan
di avocatt: II decano degli avvo-
oati.
— Decanaa, Decanato (Civ.).
El decanaa del Sacro Collegio : II
decanato del sacro Collegio.
Decapp, Daocapo. « Tortikmm
deeapp » : « Torniamo da capo ».
« One, tdrnem de ca>pp ? » : « Ohe
Ik, la ricominoiamo i » De capp a
(1) Parola bollata a gran ragione. In-
fatti il Petrocchl ohe pur ha II debosciato
delVuso Aorentino non meite il d^oscia^
che pur si sente speiiso.
(2) Voce scientinca nel solo slg^iificato
di ievare il campo.
fond: Da cima a fondo. Armaa
de capp ai ph : Vedi Capp,
Decanta, Decantare.
Decave (Term, di giocatori (D.
Fr.), Macinato.
Decenza (P. N.), Decenza. « J^Yeem
6n poo de decenza, per Da^ceo ! » :
« Ragazzi un poco di decenza per
Bacco I » Oabin^tt de decenza:
Idem.
— Decent (P. N.), Decente. Ghh
nient de pussee decent che 6ti bi-
gliett de cent (bistiooio) : Nulla di
piii decente d'un biglietto da cento.
— Decentement (P. N.). fa I/l
minga sciceh ma Ih vestti molto
decentement » : « Non va in ghin-
gheri ma veste decente ».
Dechd, Da che. « De che n6 te
vedi h succ^s... » : « Dacch^ non
t'ho pill veduto h successo ». I Ves-
segh ben poceh de che: Esserci
ben poco di cbe.
Decid-eclB-ecides, Decidere. Ch%
bisogna decid quell che se dev fit:
Qui bisogna decidere sul da farsi.
« El stanta a decides » : « Non si sa
decidere ». \« El decid sosslnn de
vkss puttost insci , ^ che inscl, o,
cosi » : « Monta assai o Conta per
molto che la oosa sia piuttosto
cosi che cosi ! ». | On color deds :
Un colore sohietto o aperto. On
omm molto deds in di so robb .* Un
uomo risoluto o deciso nelle sue
cose. ^ L' e decis a tutt » : « £ —
o pronto a tutto ».
Declsidn, Decisione. On omm
sema — : Un uomo senza deci-
sione. La decision della causa : La
decisione della lite.
— Declsiv, Deoisivo. « Al mo-
ment decisiv el m,'h manceta sott »:
« Al momento decisivo gli casc6
Vasino ». « Va ben tutt, ma mi vo-
raria sentl de lii dna parolla dc-
cisiva » : « Tutto va bene, ma io
vorrei sentire da lei una parola
decisiva ».
Dedinii-cllnaa, Declinare. De~
clindi vint volt el verb obbedire, per
castigh: Declinare venti volte il
verbo ubbidire, per castigo. (Civ.)
« Z/'a declinua la candiaatura » :
«Declin5 la candidatura ».
— Declinazldn , Declinazione.
La declinazion di verb : La decli-
nazione de' verbi.
Decollazldn, Decollazione. (Civ.)
La decollazion de san Oiovann
DEC
— 181
DED
BaUisia: La deeollazione di san
Giovanni.
Decor&-oraa (P. N.), Deoorare.
Deeorh 6na giesa: Deoorare una
chiesa. « L'dn decoraa de la cros
di san M. e Jj.yn «. L'hanno deco-
rato della oroce di san Maurizio
e Lazzaro».
— Decorazldn , Decorazione.
« I/era jnen de decoration » : « Co-
perto di decorazioni ». I Im — d'dn
teater per 6na festa : La decora-
zione d'un teatro per una festa.
Decott, Decotto. Decott de mal-
va, de tamarindf eee. : Decotto di
malva, di tamarindo, ecc. Ghe
voRur alter ehe di decott: Panni-
celli caldi ! (Pr.) Pindl de cusinna
e decott de cantinna: PUlolo di
gallina e siroppo di cantina.
— Decottin, Deoottino.
— Decozidn, Deoozione (Non
com.), Decotto. Vedi Decott,
Decr^pet (Volg.). Vedi Decrhpit.
Decrepit, Decrepito. Vecc dJe-
crept^.* Vecchio decrepito. Societaa
deerepita : Society — .
Decreta-etaa-etass, Decretare.
« El re V a decretaa » : « II re de-
cretb ». iL JEl s' h decretata lit de
per lu el titol de omm de ghmi^i
« Si arrog6 da 86 il titolo di omo
di genio*.
— DecreUn, Quattro righe di
decreto. « Gh* h rivaa tra capp e
eoll 6n deeretin... » : « Gli arriv5
Tin decretino tra capo e collo».
— Decretdn, Gran decreto.
— Decrett, Decreto. Decrett de
nomina: Decreto di nomina. De-
crett ministerial f real: Decreto
iTiinisteriale. reale. (Civ.) I decrett
de la jfrovidema : I decreti della
Prowidenza.
Decrottoenr (D. Pr.), Lustrasti-
vali, Lustrino. (Padre a figlio grul-
lo) « JEl saria oen mei che te an-
dagset a fh el deeroUeur del po-
pol » : « Sarebbe meglio che tu t'ac-
conciassi a fare il lustrascarpe*.
Xa eassetta del decrotceur : La cas-
setta del lustrascarpe.
Decuria (in die.), Decuria. In di
seal del shcol passaa gh'era i de-
euri : Nelle scuole del secolo scor-
80 c'erano le — .
— Decurldn. Decurione (R. St.)
/ dteurum d'ona volta in i consi-
gner municipal de eidhss : I decu-
rioni del secolo scorso erano co-
me i consiglieri comunall d'og-
gidi.
Dedd (in di§.), N. fr. : Fd, norin
dedh : Baloccarsi, Fare bambinate.
Dededent (Volg.). Vedi Dent e
Denter.
Dedefoeura (Volg.). YQAxFaeura,
Dedelli (Volg.). Vedi De m.
Dedeli (Volg.). Vedi De It.
Dedenanz (Volg.). Vedi Denanz.
Dedent, Dentro. De dent se sen-
tiva a vosdt : In casa si sentiva che
s'abbaruffavano. De fceura Vh bell,
ma dedent Vh marsc : La buccia h
bella, ma il di dentro ^ mezzo, o
guasto.
Dedesdra (Volg.). Vedi Desdra.
Dedesott (Volg.). Vedi Desott.
Dedic& - icaa - icass, Dedicare.
« Z/'A dedica^ el so liber a s6a ma-
der » : « Dedic6 il libro a sua ma-
dre ». I « ^Z s'e dedicaa g, la dram-
m,atica » : « S'6 dedicate alia dram-
matica )>.
— Dedica, Dedica. (Scritto) On
liber con la dedica a: Un libro
colla dedica a. (Atto) «^Elg'd,faa
la dedica della rom.anaa in mi be-
moll » : « Le fece la dedica della
romanza in mi bemolle».
Dedti-eddtt, Dedurre. Chi biso-
gna dedu i spes del viagg : Qui bi-
sogna dibattere o diftalcare', le
spese del viaggio. | On esempi de-
dott dalla storia romunna: Un
esempio dedotto dalla storia ro-
mana.
— Deduzidxi, Deduzione. Dedu^
zion fada... : Deduzion fatta.
Dedree ( Come sostantivo ) , Di
dietro. « Quella casa la g'ct dn bhll
dedree » : « Quella casa ha un bel
di dietro ». I gamb davanti e i
gamb dedree: Le gambe davanti
e le gambe — . Avhgh vun in del
dedree : Aver uno in quel servizio.
« Dedree / » ( grido de^ monelli ai
cocchieri ) : « Bada al di dietro »
(Udita a Pisa). (AlbigliardoWCtotp-
pela dedree » : « Dalle di risxorno ».
— Dedrevia , Dietrovia. ( Modo
usato nelle montagne pistoiesi con
Fuorivia ed altre iparole poche)
Di dietro o Dietrovia.
— Dedrizz. Vedi Dadrizz,
Defli, Paccenda. « El g' a el sd
bhll rfe /a » : « E in gran f accende ».
Ddi de fck : Dar da fare. « Cossa te
vegnet chi defdi.?^:^. Perch^ \ ieni
qua ? » .
DEF
— 182 —
DEL
Defeni (Volg.). Vedi Definl.
Defesta, Le bone feste. Paga
(iefejsta : Mandar o dar le bone — .
«■ Zio, come, cossa te me dee st'ann
per de festa ? » : « Zio cbe regalo
mi fai quest'aiino per le feste ? »
Deflcii, Deficit. S'e aeopert 6n
deficit de cossa: S'^ scopcrto un
deficit in casaa. / noster jinanz
presenten 6n deficit contin&o: Le
noetre finanze presentano un de-
ficit perenne.
Denl&, Sfilare. « Oo vist di gran
soldaa a defildt in la eontrada » :
« Ho vedutb molta truppa a sfllar
nella via ».
Deflni-inli, Definire.
pegi& , Di git\. Be gidt ehe... :
Giacch^. « Oh el sar^ de gidt 6n
ann che... )» : « 8ar^ gik passato un
anno, dacch^... » « T*ee aegia o gia-
mb finii? » : « Hai giil finito? »« Oo-
ml ! L'e de gid 6ra de audit a ta-
volaf » : « Come! E di giJl I'ora di
andar a pranzo o di sedersi a ta-
vola "? »
Degiun (.Volg.). Vedi Digiun.
— Degiimii (Volg.). Vedi Digiu-
nd,.
D^gn, Degno. « JD' ^ nanea degn
de basd la terra dove lit, el mitt i
pee » : « Non h degno di baciare la
terra che V altro calpesta ». « X' ^
natica degn de laazagh i scarp » :
« Non ^ degno di legargli le scar-
pe».
Degnd.-egnaa-egnass, Degnare.
« El s'e nanca degnaa de rispon-
demy^ : « Non s' h degnato neppur
di rispondermi ». « La m'b, nanca
degnaa d' 6n' oggiada » : « Non la
mi degn5 d'un solo sguardo ». « Me
degni minga » : « Non mi degno ».
— Degnazidn, Degnazione.«C7A'cZ
g'abbia la degnaaion de damin a-
trd 6n minutt » : « Abbia la degna-
zione di darmi retta o di ascoltar-
mi un minuto ».
Degrada-adaa-adass , Degra-
dare. Primma V dn degradaa e
poiu I'dn fusilUta in la schhniia » :
« Prima lo hanno degradato , poi
riianno fucilato nella schiena ».
Del. Dello. La eiav del portell :
La cniave dello sportello. « L^ a
ciappada in del gaeuhh » : « L' ^
a vuta nel gobbo ». Ona eortellada
in del venter: Una cortellata nel
.ventre.
Deleg^-agaa, Delegare. « El mi-
nister I'it delegoM duu professdr
per esaminb, i document » : « II mi-
nistro ha delegato due professori
all'esame del documenti ». Delegaa
de Questura : Delegato — .
— Delegazldn, Delegazione. La
Delegazion de Questura: La de-
legazione di pubblica sicurezza.
Delfln, Delnno. El Delfin V era
el fi(BU del re de Franda: II Del-
fino era il figlio del re di Francia.
11 Intorno at betstiment gh* era di
delfin : Intorno al bastimento guiz-
zavano i delfini.
DeliberiL-beraa, Deliberare.
(Civ.). El Consili municipal V h
deliberaa de... : II Consiglio miini-
cipale deliber5 di. « AlV asta la
casa ghe V dn deliberada a Zu > :
« All'moanto la casa fu deliberata
o aggiudioata a lui ».
Deliberatari, Deliberatario.
« Deleberatari sent restau mi e6n
centmila lir de spes » : « Bimasi
io deliberatario pagando cento-
mila lire ».
Delicaa, Delicato. Omnn deliccta:
Omo delicato. Salut delieada: Sa-
lute delicata. « L'l de pUl, de sto-
meah, de nhrv, deliccta » : «,Ha la
pelle, lo stomaoo, i nervi delicati ».
Argonteni delicaa : Argomento de-
licato.
Delicadln, Delicataooio. « Quell
ficeu V e tanto delicadin » : « Quel
ragazzo h tanto delicato ».
Delicatezza (P. N.) , Delioatezza.
« Pien de delicatezz » : « Pieno di
delioatezze.
Deligenza e BiUgenza (P. N.),
Diligenza. « In di so robb el ghe
mett 6na gran diligenza » : « Nelle
cose suemette una molta o grau.
diligenza ». Q Dove va minga et
vapdr va ancam^b la diligenza :
Dove non va la ferrovia, trotta
la diligenza.
Dellm& (In dis.), Delimare (Vo-
leva dire rodere, eonsumare, ma
h oaduto).
Delln, Delin. (Onomat. del suono
d' un campanello) Dilin dilin. (Ai
bambini) Oggin bhll, so fradell,
oregginna oella soa sorHla, eam-
pantn che fit delin delin. Occhino
bello, 8U0 iratello. ecc.
Dellqul, Deliqmo. Andd, in de-
liqui : Cadere in delic[^uio piii co-
mune Aver uno svemmento.
Delir^-iraa, Delirare. « StanoU
DEL
183 —
DEM
la delirava )» : « Stanotte la poye-
lina delirava ». «. Ma ti aaess te
deliret/»: «Matu deliri o yaneggi».
Delirant, Delirante. « L'dn missa
in, la saXa di delirant » : « L' ^nno
messa nella sala del deliranti ».
« L'h delirant adree a quella,,, »:
« £: in delirio per quella... »
— Deliri, Delirio. Andh in de-
UH: Delirare. (Civ.) <^Ma quest
V\ 6n deliri de esaltaa » : « Coaesto
h jm delirio di mente esaltata ».
!| « Quand Vdn mst Vh staa 6n de-
iriyn «^ Appena lo hanno visto fu
un delirio ».
Delltt, Delitto. Confessh el de-
lilt: Coni*e88are il delitto. Corp
del deliU : Corpo del delitto. « Me
nit faa 6n delitt come se avhss
maazaa me pader » : « Me ne fece
un delitto come se avessi uceiso
niio padre ».
Dellzia, Delizia. On sit de de~
lizia: Un luogo di delizia. La de-
lizia de la casa : La delizia di casa.
« Std freschin V h 6na delizia » :
« Questo frescolino ^ una delizia ».
— Dellzletta (poco usato). Vedi
Paradisin,
— Delizids, Delizioso. Vitta, sit,
frutt, piattf sorbhtt, ecc. delizios:
vita, luogco, frutto, vivanda, sor-
betto delizioso.
Delsa4e88 (Volg. id.). Vedi Vhs-
s'adess,
Deluvl (Volg.). Vedi IHluvi.
Demagogo, idem. (Non pop.) (P.
N.) 8e pb vess molto demoeratteh
e minga detnagogo : Idem.
Demeneman, Di mano in mano.
4c Demeneman ehe ariven fai resth
servU » : « Di mano in mano che ar-
rivano falli restar serviti o entrar
in sala».
Demerit, Demerito. « Gfie n' d
faa 6n gran demerit » : « Gliene
fece un demerito grander. «A
seola el g^h avuu di pdnt de de-
merit » : « Ebbe de' punti di deme-
rito a Bcola».
Demezz, Di mezzo. Ona robba de
Tneaz: Una cosa mediocre o mez-
za e mezza. Ciappct 6na via de-
mezz : Pigliare una via di mezzo.
IHatt de mezz: Piatto di mezzo.
Fd, el piatt de mezz : Far il o la
mezzana.
Deilli88l6n (Volg.). V. Dimission.
Demoerategh (Volg.). Vedi De-
mocratich.
Democratich, Democratico. Go-
verno democralieh : Governo . de-
mocratico. Partii — ; Partito de-
mocratico. « El g'd> di maner mol-
to democratich » : « Ha delle ma-
niere molto democratiche (e iron.)
molto scortesi)*.
Demoni, Demonic / demoni de
Vinferno : Idem. Vhss 6n demoni
in earne e oss : Essere un demo-
nio in came ed ossa. I tentazidn
del demoni : Le tentazioni del de-
monio. Salta su com,e 6n demoni :
Saltar su come un demonio.
— Demoni^tt, Demonietto.
« Quell ficeu Vhin vero dem,oniett » :
« Quel ragazzo ^ un vero demo-
nietto ».
Denanz, Dinanzi. « G?ie sontpas-
saa denanz » : « Gli passai innanzi
0 Lo dinanzai >».« Te me faa salta el
denanz dedree » : <c M'hai fatto da-
re uno scossone o Mandare 11 core
in bocca o M'hai fatto trasalire ».
« Ma guarda che te ghe fee propi
11 denanz » i « Ma guarda che I'hai
proprio li davanti ». «. Denanz ehe
te daga in mxi/n ancam,d 6n eor-
tUl... » : « Prima ch'o ti dia ancora
in mano un coltello... » Pode sta
denanz a chisessia : Poter stare in
Saragone a chicchessia. (In fatto
'onest^) « Gh^h nissun che ghe stit
denanz » : « Nessuno lo sorpassa ».
« Stoo denanz mi » : « Entro io
mallevadore ». El denanz d' 6na
casa J della carrozza, de la camisa:
II dinanzi della casa, della car-
rozza, il davanti deUa camicia.
Dene (Volg.). Vedi Dent.
Dencia (Volg.), Addentare. « Bi-
sognava vedHl a dencih quell pomm,
tant el g*aveva famm » : « Bisogna-
va vederlo tanto era affamato a
addentar la mela ».
— Denciada (Volg.), Dentata.
« Ghe se ved anmo sul luis la denr-
dada ch'el g'd, daa » : « Gli si vede
ancora sul naso la dentata che
gli diede». ^iMssem dagh 6na
dentada a quel pomm » : « Lascia-
mi dare un morso in quella mela ».
— Denciatter, Dentacci. «J7Z
g'd di dendatter color de cieco-
latt » : « Ha dei dentacci sudici ».
— Dencion (Volg.). Vedi Den-
ton, (Di persona che che ha lunghi
denti e m fuori) (Volg.) Dentone.
On dencion d'6n omm,: Un den-
tone di uno.
DEN
— 184
DEN
— Dencitt (Volg.). Vedi DentitL
DenominatorCTerm. di aritiuet.),
Denominatore (II numero che nel-
le frazioni indica in quante parti
h diviso rintero).
Denonzi^-onzlaa-onziass , De-
nunziare. Denomih la eh o dh la
demimia de spaazh: Disdire la
casa o mandare la disdetjta. De-
nonsicL segrhtament : Deiiunziare
segretamente. Denonzih in bott:
Dar disdetta in tronco.
— Dendnzla» Denunzia. Fh la
sda brava denomia alia Questura :
Far la sua brava denunoia alia
Questura. Denonzia de finida lo-
easidn: Disdetta della casa.
Denota-notaa, Denotare. « ^u^t
el me denota che gh'h di gu(u per
aria » : « Ci5 denota che ci sono
de' guai in vista ». JEJl barometro
el denota o el shgna bhll temp : II
barometro segna bel tempo.
Dent, Dente e Dentro. Sp6nth
o Cascidi i dent o i dentitt: Met-
tere i denti. Avegh di b6n dent:
Avere buoni denti. A'ohgh i dent
tutt bus: Aver i denti bucati o
oariati. Avhgh la rabbia in di
dent: Avere Puggia ne' denti. JBal-
Idb i dent: Dondolar i denti. Fdi
ballh i dent (Manojiare) : Far bal-
lare i denti. Cava i dent: Levar
i denti. lAgh i dent: Allegar i den-
ti. Mudh i dent: Mutar i denti.
Anddifoeura i dent : Cadere i denti.
« M*h andaa fceura tutt i — » : « Mi
son cascati tutti i denti ». (Quar-
lit^ diverse) Dent de latt: Vedi
Dentin. I second dent: Fuori dai
■dentini. Dent canin, m,olar, og-
giaa, de la sapienza: Dentt ca-
nini, mqlari, occbiali^ del giudizio.
^Condizione di essi) Dent san,
guast, giazzoeu, disugual, a re-
stell , cont el ealcinazz , remiss,
/ranch Denti sani, guasti, diac-
cioli, ineguali, a sega, col tarta-
ro, flnti , forti. Bocca senza dent :
Bocca sferrata. Dolor de dent:
Dolor di denti. M. d. d. : Axihgh
i dent in gola (Speoialm. di av-
vocati) : Esser avidissimo. Fd, ve-
gn\ V acqua ai dent : Far venire
r acquolina in bocca. Mold el dent
e mend i dent : Far sonare o bal-
lare i denti. Mostrh i dent : Mo-
strar i denti. O el d&nt o la gor-
nassa: O dente o ganascia Opp.
O mooa o pelle. Parld, fo&ura di
dent : Parlare fuor de' denti. Diga
i dent : Allegare i — . Parl^ \in di
dent: Parlafe fra' denti. Sbatt i
dent: Sbattere e battere i denti.
P. E. : « Cessa quel vizi de sbatt i
dent quant te manget » : « Sbatte-
re ». « Fl sbattevai dent delfrhgg »:
« Battere ». Scrizza i denti : Arro-
tare o scriccliiolare 1 denti. Streng
i dent: Strin^ere i denti. Tegni
la lingua in di dent: Tener la lin-
gua dentro o nei denti. Tiralla
con i dent : Strappar la vita co'
denti o tirarla coi denti. Toc-
cd nanca 6n dent : E' non gli
tocca un dente. JRobass el pan
foeura di dent : Rubarsi il pane di
bocca. Vhss minga came per i sd
dent : Non essere carne pe' suoi
denti. Cavalier del den^.'^Cava-
liere del dente. Pagd, duu oce e
6n dent : Vedi Dec, Dd, al dent :
Dar al dente. Pdlver per i dent :
Polvere per i denti, M spazzeiin
di dent : Lo spazzolino per i denti.
Fl fSr de cam i dent : Idem. (Pr.)
Se el dent Vh guast bisogna cam-
biagh el nomm (Appross.) : II den-
te va cavato quando duole. La
lingua la batt dove che doeur el
dent: La lingua batte dove 11
dente duole. | (Delle bestie) Dent
de presa: Zanne. (Cavalli) Dent
barhirceu: Denti quadrati. Dent
bus : Dente cariato. Dent de m^z-
Denti molari. Dent de latt: Vedi
Dentin. Dentdn : — mascellari. Fit
i dent: Mettere i denti. Lassd, i
primm dent: Uscir di dentin!. I
(Nel filo di coltelli o forbici, ecc.1
Tacca. (Nelle mote di macchine)
Dente. / dent del plltin : I denti
del pettine. / den4 d'dn restUl:
Denti di rastrello. | (ScalpeUi di
piallatori) Dent de can: Denti di
cane.
— Dentaa (Sporti di mattoni
per porter riiabbr.), Addentel-
lato.
— Dentada, Dentata. <f^ Fl g' h
daa 6na dentada rahbidsa >» : « Gli
diede un morso rabbioso ».
— Dentadura, Dentatura. « La
g'd, 6na suphrba dentadura » : « Ha
una belUssima dentatura ». Detp-
tadura rimhssa: Dentiera.
— Dentasc, Dentaccio.
— Dentin, Dentino. (Vitelli) An-
dd, foeura di dentitt : Andar fuori
di dentini. (Di persona) « ChebH
DEN
— las —
DEN
denHU quella tdsa » : « Che bei
dentini quella fanciuUa ».
— DentlrOBU. Vedi Tettirmu,
— DentlBta, Dentista. Tutt i
dentiata forestee vegnuu a Milan
dn faa foriunna : Tutti i dentist!
stranieri venuti a Milano hanno
fatto o fecero fortuna.
— Dentin, Dentone. Dentoni de
avoeatt: Idem.
— Dentera, Dentiera. La g' h
la dentera : Ha la dentiera.
Dent o denter, Dentro. Andd.
dent : Entrare. Audit dent del da-
si: Entrar in citt^. Andit dent:
Andar in pri^nione. Audit dent e
fesura col dtscars: Annaspare. Anr-
dagh dent tanti hrazza de pann in
d'6n vesta : Occorrere tanti metri
di panno per un vestito. Andagh
dent tanti danee per... : Volerci di
molti quattrini per... Borld, dent :
Cadere in... Borlagh dent : Incap-
pare. JBorlagh dent jinna al eotl :
Gaderci a oapofitto. | Dit dent in
quaieoss: Urtare in cheochessia.
Uagh dent: Lavorare. P. E. : Dagh
dent a 8*eeppaeaazuu : Lavorare a
mazza e stanga. « O' oo daa dent
a quell lavora e I'oo finii » : « Ci
ho dato dentro a quel lavoro e
Pho terminato ». Dh dent 6na rob-
ha in d'dn eontratt: Appiccicare
qualche cosa, in un contratto.
« Dagh denter » (alle boccie) : « Ti-
ra 11 rappezzo >». i>d in dent 6n
mal: Rientrare. | De dent: Den-
tro o Intemamente. De dent gh*h
la magagna: Di dentro c'6 la
maga^a. « ^e sentiva de dent a
battaut » : « Nella casa o neUa ca-
mera attigua si sentiva letlcare ».
Mattes dent : Mettersi in... MHtea
dent eont i man e eont i pee : Met-
tercisi coll' arco della schiena.
Mattes dent in d'ona speculasidn :
Mettersi in una speculazione. M^tr-
teghell dent a vun (bassiss.) : Ao-
eoccarla a uno. Mhtteqhel dent
lough 6n brazza ( trivialiss. ) o
Mhtteghel dent a eoa de rdndin
(volgariss.): Trappolare uno o an-
ehe solo Spuntarla, Vincere. Vhsa
dent : Essere dentro. < Se pd ? »
« yb : gh'h denter gent » : « Si pu6
Tederlo ? » « No. C'fe gente •». vlss
dent o denter: Essere un min-
chione. V^s dent come 6n bdgher :
Esser un pezzo d'asino. Vhss dent
in tutt i soeietaa, in tutt i eotterii :
Essere di tutte le society, di tutte
le compagnie, di tutte le verzicole.
Ves8 dent a mce-ui: Essere in
guaio. Denter de incoeu, denter
diman: Dentr'oggi, dentro do-
mani. Dent per dent ; Di quando
in quando. Stagh dent: Entraroi.
P. E. : « In 8t6 vestii ghe stoo
dent dd volt » : « — c'entro due
volte ». Stagh minga denter (Non
aver denaro sufl&oiente) : Non en-
trarci. Dent o foexira: Dentro o
fuori. Nb andh nh denter nh fmu-
ra : Non andar n^ dentro nfe fuori.
On dent e fceura de gent : Un via
vai, un andirivieni di gente. ji
Tornd, dent: Ricadere. P. E.:
« L*h tomaa dent in la fanga peg
de primma » : « Ricadde nel fango
peggio di prima ». Vhssegh dent
on o tutt (del tal): Somi^iare a
un tale o essere sputato. Vessegh
minga denter coo : Essere cosa
sconsigliata.
Denunzia (Volg.). Vedi De-
ndnsia.
Deograzlas (in dis.).
De6s. Vedi Deus.
Depee. Vedi In pee.
Depensg jVolg.). Vedi Pitturd
con derivati.
Deperdes (Volg.). Vedi Diperdes.
Deperlment (P. N.). N. fr. : Tant
per el deperiment: Tanto per il
lacero.
Deperlee e Deperlfi, ^Da sola o
da solo. « De perlee a sti 6r fceura
de ca / » : « Sola a quest'ora fuori
di casa ? » « jE7 fioeu adhss el lassi
andd, a seola de per lu» : «.ll ra-
gazzo lo lascio andar alia scuola
da solo ».
Deperml e Deperti. N. fr. : « M
m'^ lassaa ehi deperml come dn
can » : « Mi lascib qui solo come
un cane ». « Sont boh anea de per
mi » : « Son bono anohe da solo ».
4c Gom^ foo a tirh inanz de per
wlf»:«Come fo* a tirar avanti
da me solo?»
Deperldr, Da per loro (non com.),
Da soli. Che se difenden I6r de
per I6r: Si difcndano da per loro.
In Id, I6r de per I6r : Sono Ik solij
quasi abbandonati. I duu gemhi
comiucien a andd. de per lor: I
due bambini cominciano a reg-
gersi da soli.
' Deponn-ponuu o epost, Depor-
re. m eaffe Vh n'anmd de deponn
DEP
— 186 —
DEP
(Civ.): II caff^ non fe ancora po-
Hato. «//'c andaa a la Cdrtd' As-
sise a deponn come testimoni» :
« E audato alle Assise a deporre
come testimonio ». « £/ e andaa a
la cassa a deponn 6na soinma de
dannee » : « And6 alia Cassa a far
il deposito di una soiuma ».
Deport (Volg.). Vedi Diport e
voci nffini.
Deporta-ortaa (P. N.), (Nel sen-
se di relegate politico), Depor-
tare. / dn deportaa in Sardeuna:
Li deportarono in Sardogna. ( Nel-
I'altro seuao A'etli Diportass).
— Deportazion (P. N.) Depor-
tazione. Deportazion in Siberia:
Deportazione in Siberia.
Depds (Volg.). Vedi Dapds.
Deposet (Volg.). Vedi Deposit.
Deposit, Deposito. « L'd faa el
so deposit al Tribiinal» : «.¥ec(i
regolare deposito al Tribimale».
I «. Stfi vin el m*a faa 6n gran de-
posit in del vasseu» : « Questo vi-
no mi ha lasciato un gran depo-
sito nella botte ». M deposit del
eaffjb bitii. el se ciama fdnd : II de-
posito <lel caff^ bollito si chiama
posatiu'a. I El deposit de Nisza
cavalleria nel 59 V era a Pina-
roeul: II deposito di Nizza caval-
leria, nel 59, era a Pinerolo.
-;- Deposlta-itaa , Depositare.
(Di ctkH'^) « Lassel deposila » : Vedi
Caffh. Deposito, 6na somma alia
Banea, alia Oassa de Misparmi:
Deposit.are una somma alia Ban-
ea, alia Cassa di Risparmio.
— Depositari, Depositario. —
d'dn gran segrett : — di un gran
segrcto.
— DepoBitaria, Depositeria.
— Deposizidn, Deposizione.
« S6nt andaa a la Questura a fa
la mia deposizion » : « Sono stato
alia (Questura a fare la mia de-
posizione ».
Deprefondls (Id.). Vedi De-
profuiidis.
Deprofundis (II salmo per i
miorti), Deprofundis.
pepu (P. N.), Da piil (1), Spoc-
ohia. « i'tt minga el depu cJie gid,
Vh isihss » : « Non mi fare lo o la
(1) A modo di aggettivo, in fior. dapiu^
signtfica maggioranza e ha qualche cosa
di comune col milanese de pu- Ma vedansi
gll eserapl.
spocchia, die gilt ^ tutt'uaa»
Cont dn fdt de depit eh* el consola:
Con una aria spavalda ohe con-
sola. I (Di pivl) « Te m'en dee de-
pii de quii che me ven » : Vedi Pk.
Deput^-utaa (P. N.), Deputare.
« D' an deput€ta a rappresentd. la
soeietaa aW inaugurazidn de.., » :
« L' hanno deputato a rappresen-
tare la societa all' inaugurazione
di... » 0 (Quasi sostautivo) Jja Ca-
mera di aeputaa: La Camera dei
deputati. ill noster deputaa (del
coUe^io): II nostro deputato. (Di
society) S*^ presentaa al minister
i deputaa della Camera de Comr-
mercio a fct di rimostranz : Si pre-
sentarouo al Ministro i deputati
della Camera di Commeroio a fare
le loro rimostranze.
— Deputazldn , Deputazione.
Aspirdt alia deputazion: Aspirare
alia deputazione. Andu in depu-
taaion: Andare in deputazione. In-
cceu arriva la deputazion de..,:
Oggi arriva la deputazione o la
rappresentanza di...
DerMta e Erpete (Civ.), Erj^ete.
« JEl g'd, una d^rbita in faceta > :
« Ha un erpete al viso ». Derbita
maligna, benigna : Erpete catti va,
benigna.
Derelltt, Derelitto. nD'k dn pa-
ver derelitt dai genitor » : « E un
povero derelitto da' genitori*.
Derenera , Lombaggine. « JT e
vegnuu la derenera » : « Ho preso
una lombaggine ».
Derlvii-iyaa, Derivare. Sta pa-
rolla la deriva dal grieh : Questa
parola detiva dal greco. | (Ama-
tori di velare in canotto a orza)
« Seguitem a derivci perche gh'hnm
pocca chiglia » : « Si deriva^ asBU
perch^ il canotto ha poca chiglia ».
Derla, Mallo. La aerla de la n6s:
II mallo della noce.
— Derlli-erlaa. Smallare. DerUt
i n6s : Smallare le nooi o Levar il
mallo alle noci.
Derocii (Volg.) e Dirocc&-occaa
(Civ.), Diroccare. Mezz — ; Mezzo
diroccato.
Derogk, Derogare. « Mi derogki
6n corno de quell ehe hoo dUt^:
« lo uon derogo un punto a quelle
che ho detto ». « L e tant sttperb
che el credaria de derogd, » : « £
tan to superb o che crederebbe di
abbassarsi ».
DER
— 187
DER
Der6mpe8(In dis.K Scioglierele
membra. Veoi Snoda. La hiciclUta
la snoda el eorp: La bioioletta
snoda le membra.
Ders^tt, Diciasette. N. fr.: O
per shtt o per dersett: A qualun-
que oosto o prezzo di venaita.
Dervi-ervli-ervlas, Aprire. Der-
vl el so c(Bur a vun: Aprir Vani-
mo a una persona. Dervl i oec
(Aocorgerai) : Aprire gli occhi.
Vermgh i occ a vun: Aprire cli
occbi a uno. a Vet a d^rpl Vuss one
dn 8071041 » : « Va ad aprire cbe
ban suonato ». Derol fce^ura: Spa-
lancare. « Dervii foRura, lassella
anddt » : « Aprite le finestre I » (sen-
tendone delle grosse). Derviss j(»nr-
ra el temp : U cielo s'apre e s'allar-
ga. DervtifcRura la stagidn: Aprirsi
la stagione. Dervl in duu: Dimez-
zare. jDervi 6n vitellf dn porscell :
Scannarli, spararli. Dervl ontealer,
6na scceula, 6na seduta, dn negozi:
Aprire im teatro, una scuola, una
seduta, una bottega. « Me s*h dervii
elportamoned e ooperduu i danee>:
« Mi si ^ aperto it portamonete e
bo ^erduto i denari ». « N' 61 pb
dervi bocea ehe n'dl disa dn'asna-
da)»: «. Non pub aprir bocca senza
dire una sciocobezza >. « Ma se mi
oo nanca dervii bocca ! »: « Ma se io
non bo neancbe aperto bocca ! »
Dervl la bocca e lassd. che parla la
disgraaia (in dis.) (Appross.) : Co-
me prete Stoppa apre la bocoa e
lascia parlar lo spirito. (Pr.) Chi
ben sara ben derva (manca) (Ap-
pross.): Chi ben comincia h alia
met& deU'opera.
Demperi, Dirupo (1), Dirupa-
mento (non usato nel linguaggio).
« /n mezz al torrent gh'era elde-
ruperi lassaa dalla inondazidn » :
« In mezzo al torrente si vedevano
le macerie delle case portate via
della piena ».
Deruflc (Volg. Tecchio, in dis.).
Vedi Darusc,
Deru8C&-ii8caa-u8cas8, Soalilre
(pooo usato), Spellare, Sbuooiare.
« 0*oo derugeaa tuttalapell d'dna
man » : « Mi sono sbucciata una
mano ».
(1) Domperl evidentemente derira dal
dirupo. Ma mentre quosto in Aor. signiflca
luogo seoteew e rocdosOj quello e asato
da noi oome mtuxrie dirupate.
— Deruscadura, Sbuociatura,
Scorticatura. « M Gigin el s'hfaa
6na deruscadura Shlpescin »: «Gigi
ha una sbucciatura nel piedino ».
Des (Particella che preposta a
certi verbi serve a distruggerne il
significato e a dir il contrario)
(Volg). Vedi Dis,
D§B, Dieci. N. fr. : Dann des a
anda ai dodes: Darne dieci ai do-
dici. Quell di des: H decimo. Cinq'u
e cinq'u des la cavalla Vh nostra
(in dis.): Toccbiamoci la mano;
contratto fatto. Cinq'u e cinq'u
des ti la mhrda e mi i scires (pue-
rile volg.) (Appross.) : Cinque aiu-
tami e sei non m' abbandonare.
Robbh des donanden quatter en
resta ses ( in dis. ) : Rubar dieci
e regalarne quattro restano sei.
(Pr.) Chi fa a so m^Bud scampa
des ann de pu: Chi opera a modo
suo campa gli anni di Matusa-
lemme.
Desabilid (Volg.) e DisabigUd
(Civ.), Disabili^.
Desabltaa (Volg.) e Disabitaa
(Civ.), Disabitato.
DeBabusa (Volg.). Vedi Abusd,,
Desafitaa (Volg.) e DisafXlttaa,
Spigionato.
Desagregaa, Disgregato. L'e 6n
appartament desagregaa affait dai
alter : £} un appartamento separate
totalmente dagli altri.
Desanlma (volg.) e Disanimii
(Civ.), Disanimare.
Desaprovii (Volg.) e DisaproTii
(Civ.), Disapprovare.
De8armi(Volg.).eDisarma(Civ.),
Disarmare.
De8asi, Sciupone. « Te sett 6n
gran desasi » : « Tu sei un arfa-
satto ». « J7 s'h miss a fa el desasi »:
« S'fe date a scorrere la cavallina ».
(Applicato a donna) Cilaudra (in
dis.), Baderla (Pist).
— DoBasion, anche Disutilaccio.
Ondesasion compagn,../: Un disu-
tilaccio compagno non si trova!
De8a88uefa (volg.) e Di8a88ue£&
(Civ.), Svezzare.
Desavia (Volg.) e Di8aYi& (Civ.),
Sviare, Far perdere Tawiamento.
De8ball&-ballaa, Sballare. « In-
eceu bisogna desballd. la seda^ el
candVf i stoff, ecc. »: « Oggi biso-
gner& sballare la seta, la canapa,
le stoffe... »
Desband^-bandaa e DlBbandk.
DES
— 188 —
DES
kti
« J7Z ^051* el me par 6n poo desban-
daa » : « II ragazzo mi pare un p6
sviato ».
Desbarck (Volg.) e Disbarc^
(Civ.), Sbarcare.
Desbasti-bastli (Parola usata da
sartorelle). JBisdgna desbastl quel
vesta : Bisogna disfare Timbasti-
tura di quel vestito.
Desbatezzk (Volg.). Vedi Bisba-
tezza,
Desbellinaa (In dis.). Vedi Mal-
eonsciaa.
Desblndk - sbindaa - sblndass ,
Sbendare. Desbinddt la ferida:
Levare la bendatura.
Desbirolaa, Scavigliato (uon co-
nmne), Scassinare. On scagn de-
sbirollaa: Una sedia sganasciata.
Pig.) « JEl va intorno tutt desbiro-
a )> : « Cammina sconquassato ».
Desboscion^ (Volg.) e Disbo-
sciona (Civ.), Stappare.
Desbottond, (VolgO e Disbotto-
]l&, Sbottonare. kM 8* h disbotto-
nau eon mi»: «. Si abottonb con
me e mi narrb... »
Desbrlaa (Volg.) e Dlsbrlaa
(Civ.), Sbrigliare.
Desbrigass, Strigarsi. « L*h mei
che se la sbrighen tra de I6r» :
« Sark meglio che se la sbrighino
a loro».
De8broci&. Vedi SbroHct.
Desbroia e Dlsbroia, Sbro-
gliare.
Desbronc& - oncaa, Disbrucare
(in dis.J, Potare. A desbronca i
frutt vegnen pussee savorii quii
ehe resta: Le fnitta che restano
sulla pianta potata sono piii sa-
porite.
DescadeniL-enaa, Scatenare.« J72
pareva 6n diavol deseadenaa » :
« Pareva un demonio scatenato ».
Descants (Volg.) e Dlscantd,-
cantaa-cantass. N. fr. volg. : Be-
seantd, i vhrmen : Scuotere il pel-
licoione. Descant^ 6na toaa : Scal-
trire una ragazza. « L'^ 6n ficeu
diseantaa eomh^n^^ un ragazzo — ».
Descappellk (Volg.) e Discap-
pell& (Civ.), Scappellare.
Descapet ( Volg. ) e Discapit
(Civ.), Discapito.
Descaprlzzlass (Vol^.) e Disca-
prizziass (Civ.), Scapricciarsi.
Descareg&. Vedi Scarieit. N. fr.
pop. o di lavoratori : Desearegh i
nuBul : Levar la farina dalle ma-
eine. Descaregh 6n ear, i qvu-
dreif ecc, ece. : Scaricare un ba-
roccio di mattoni, di legna, ecc.
— Descaregaa. (Dei brumisti)
« Oo descaregaa domh adhss » : « Ho
soaricato or ora».
— Descaregh. (Dei brumisti)
« Sont staa descaregh tutt el di yn
«. Son rimasto scarico tutto il san-
to giorno».
Descam& - scamaa , Scamare.
Per levd, foRura Vdngia bisogna
f^escam A .••Bisogna scarnire I'un-
ghia incarnita.
Descarognass-carognaa. «JPi-
nalment el s' e descarognaa d«
qvMla slandra » : « Finalmente si
e scarognito di quella donnaccia ».
— Descarognlss lo stesso che
Descarogna^s.
DescartiL (Volg.) e Dlscart^
(Civ.), Scartare, Levar dalla cai-ta.
De8ca8Clli( Volg. ). Vedi (7a«cta ria.
Descavili-caylaa (P. N.), Sear-
pigliare. « Nb, lassem sta, te ni*ee
tutta descaviada » : « Sta bono, tu
m'hai tutta an-uffata*.
DeBcavicc (Volg.). Vedi Sfortu-
na. « Ah Vh on gran descavicc che
g* 00 adoss » (Volg.) : « Ho gran
aisdetta ».
— Descavigglaa
Discaviggiaa.
Descendenza e
(Civ.), Discendenza.
Des'centesim. Vedi PallancGn.
Des'cervelass (Volg.) eDls'cer-
vellass (Civ.), Discervellarsi.
De sci& (Volg.). Vedi De chl.
DeB'cioda (Volg.) e DlB'ciodii
(Civ.), Schiodare. jT. fr. : Sta rob-
ba bisogna des^eiodalla : Bisogna
venirne a capo.
Descobbi& e discobbiii (Civ.),
Spaiare.
l)escodegiL. Vedi Scodegh,
Descoll^ e Discoll^ (Civ.), Scol-
lare.
Descolpass o Discolpass e Scol-
pass, Scolparsi.
Descolz. Vedi Sealz,
Descomed. Vedi Incomod.
Descompagn o Scompagn,Scom--
pagnato. N. fr. : On negozzi de
barlafus e fibbi descompagn: Una
botteguccia di artiooli che non
vanno.
Descompoxin. Vedi Scomponn,
Desconcordla o Discordla (Civ.),
Discordia.
(Volg.).
Vedi
Discendoiiza
DES
189 —
DES
Desconsacrli o Sconsacr^ (Oiv.)*
Soonsacrare.
Desconscili, Soonciare.
Descontent (In dis.). Vedi MaJr-
tontent.
Descontent^ (Volg.) e Sconten-
ta e Dlscontenta (Civ.)} Sconten-
Descord (Volg.) e Discord (Civ.),
Discorde.
Descordass (Volg.). Vedi Dir-
mentieass.
Descdr (Volg.). Vedi Discdr.
Doscors (Volg.). Vedi Diseors,
DescorsiY (in die.), Discorsivo
(in dis.).
Descredita (Volg.) e Discredits.
Vedi Scredith,
Descrezidn (Volg.). Vedi Discre-
zidn,
Descrizidn, Descrizione. «^en
vedimni : famm la descrizion de
8t6 «i^ » : « Bene vediamo ; fammi
la descrizione di questo posto o
luogo » (Civ.). La aescrizion de la
hattaglia de Waterloo in Vittor
Ugo: La descrizione della battEi-
gba di Vaterloo ne' MiseraMli,
Descriv - escrltt , Descrivere.
icPodaria minga deserivett la hel-
lezza de quit montagn » : « Non vi
so o non vi potrei descrivere la
beUezza di quel monti».
Descrostk (Volg.). Vedi Scrostit.
Descnmmid. (in dis.), Snld&, Sni-
dare.
Descnsi-usli (Volg.), Dlscusi,
S^ovigliare. N. ir. : Pari 6na Ma-
ria diseusida: Vedi Maria.
— Descnsidtira (Volg.) e Scusi-
dnra (Civ.), Scucitura. < Te gh'ee
ona scusidura in di calz6n >» : « C'^
una scucitura ne' tuoi calzoni ».
Desdi (Volg.). Vedi DisdX.
Desdltta (Volg.). Vedi Bisdhtta.
Desdobbia > obbiaa > obbiass ,
Sdoppiare. ^Deadobhia el fll ehe
Vh tropp gross » : « Sdoppia il filo
che h gros8o».
Desdott, Diciotto. Marcidt sul
cinq'u e desdoit : Vestire alia mo-
da, andar galante, attilato.
Desember, Dicembre. Desember
Vh VuUim mes de Vann : Dicem-
bre d I'ultimo mese deU'anno.
— Besembrin, Di dicembre. (Pr.)
Sameneri desembrin el var nanca
trii qtuiUrin (in piazza Fontana ) :
Dicembre pigHa e non rende.
Besenna, Diecina. L*h 6na der-
sentia d'ann che.„ : Sar5. una die-
cina d'anni che...
Desdr (D. Fr.), Deserre. Per des-
shr gh' era frutta e bonib&n : Per
desserre c'era frutta e dolci. In
mezz gh*era 6n bUl deser d* argent:
In mezao alia tavola c'era un bel
trionfo — .
Desert, Deserto. L'h 6n sit de-
sert com'k: E un luogo assai de-
serto. Predieh al desert: Predicare
ai porri o nel deserto.
Desfa-esfaa - esfass , Disfare.
Desfh 6n vestii, 6na calzetta: Di-
sfare un abito, una oaJza. Desfdb
6n baull: Vuotare. Disfare un
baule. Desfd, aid ojoeura: Spie-
gare. Disfa ellett: Disfare, itbbal-
narlo. JJesfass d'dna robba: Dis-
farsi d'una cosa. Jj' h cott desfaa :
E cotto disfatto o sfatto. On omm
che voRur desfaxs perfapiesl: Un
omo che si ta in quattro o che si
butta via per rendere servigio.
On per che se desfa in bocca :
Una pera che si spappola in
bocca. (Stamp.) Desfh la eompo-
si^dn, la forma: Scomporre la
foi-ma. (Pr.) Fh e desfd, V h tutt
lavord: Fare e disfare h tutt'un
lavorare.
Desfass& - fassaa , Sfasciare.
« Desfassa fo&ura 6n poo el fiolin
e lassel ravanci » : « LevagU le fa-
scie al bambino e lascialo zam-
pettare un poco».
Desferenzl& (Volg.) e Differen-
zUi (Civ.), Differenziare.
Besfescui-esciaa-esciass, Sba-
razzare. ^Bisogna desfescid, sta
stanza de sti barlaftis » : « Bisogna
sbrattare questa stanza ». « Insonv-
ma te se desfhsdet o no /»:« Ti
sbrighi dimque o no ? »
Desfibbik, Siibbiare.
Desfironass - onaa , Slombarsi.
« Me sont voruu desfirond, » : « Mi
sono mezzo slombato ».
Desfodrii, Levar la fodera. — la
sciabola : Sguainare — . — tutta la
s6a scienza : Sfoderare tutta la
sua scienza.
Desfortimaa (Volg.). Vedi Bi-
sgrctziaa,
DesgaffgUi-agglaa-aggiass. « Co-
me el s'e desgaggiaa fuaeura ^ell
fioRU » : « Come si h sneghittito
quel ragazzo».
— Besfraggladdn, Sveltissimo,
Assai disinvolto.
DES
— 190 —
DES
Desgaxbiss, Sgranchiarsi.
DeBgarb (VoIk). Vedi Sgarh.
Desgarbaa (Volg.). Vedi Dis-
gavbcta,
Desgarbli (Volg.). Vedi Dis-
garhih.
Deafrtune (D. Fr.), Digiim^ (1),
Colazione.
Desgrana-anaa, S^anare.
Desgrassli-ssaa, Digrassare. —
el brc&ud : — 11 brodo. « Bisogna
dagh al degressoRur el paltb per
desgrassagh el haver » : « Bisogna
dar al levamacohie U paletb, che
gli disgrassi 11 bavero ».
Desgrazla (Volg.). Vedi Dis-
grazia.
Desgroppl-ppli, Snodare.
1>esguariii, Sgiiarnire.
Desgugt ( V olg.). Vedi BUgugt (2).
Desiderii-eraa, Desiderare. « Oo
desideraa tant de vedltt » : « Ho
tanto desiderato divederti». ^M
se fh desiderh » : « Si fa desidera-
re ». Ona robba che lassa deiiderh
sossenn: Una cosa che lascia molto
a desiderare. « Sarii faa come el
desidera lu>n « Sar^ fatto come
desidera*. (Pr.) Se cred volontera
quel che se desidera : Ognuno ero-
de quello che desidera.
— Deaideri, Desiderio. L'h 6n
pio desideri: E un i)io desiderio.
Desist-sistuu, Desistere. Desist
da 6na lit : Desistere da una lite.
De8latt&, Divczzare, Spoppare.
Desllgli - igaa - igass , Slegare.
Desligh i can : Sguinzagliare i
cani. « Desliga el mull » : « Sle^a 11
mulo». On liber desligaa: Libro
sciolto.
Desllppa, Disdetta. « G*oo adoss
la deslippa » : « Ci ho la disdetta
o la sperpetua ». « Che deslippa I » :
« Gran disdetta ! »
— Deslippaa, Disgraziato. De-
slippaa in tutt: Disj^raziato in tut-
to. Mestee — : Mestiere dis^azia-
to. (Pr.) Chi nass disgraziaa Ve
inutel... : Chi nasce colla sperpe-
tua gli tempesta il pan nel forno.
(1) Inutilissima e da lasciarsi assoluta-
menie. Cera il bell'ssimo asciolvere fio-
rentfno, ohe ora se n* o andato in disuso
anch^esso pel francese digiwnk.
(2; E cosi tutte le altre voo« dal Che-
rubini date col dei da deatmbon a deno-
zidn che ora dalla gente non volgare si
pronunciano col dis. '
Desmentegli (Volg.). Vedi l>i-
mentidt. N. fr. o Pr. pop. : Per-
dond, Ve de Cristian, desmentegi^
Vh de eiall (Appross.): Chioflfende
non dimenticni. « V6i Vit desnien-
tepaa el cappell /» (a chil'ha gran-
dissimo).
Desmett e Dismett-smiss, Smet-
tero. Desmett de lavorh, de cantct,
defumh: Smettere dilavorare, di
oantare, di fumare. — depicRUv:
Restar di piovere o spiovere.
Desmoblliaa , Smobiliato. Ap-
partament desmobiliaa : Apparta-
mento smobigliato.
Desmontk e Dismontii, Smou-
tare. — de eavall, de carrozsa:
Smontar da cavaUo, di carrozzt^
— una sc^iffi,a: — una cuffia.
Desmorbk-orbaa, Smorbare.
^El nh'h desmorbaa la cd» : « Ui
ha smorbata la casa ».
Desnodk - odaa - odasB (P. N.),
Snodare. La bidelhtta la aesnoda
% gamb: La bicicletta snoda le
gambe.
DesnoBUY , Diciannoye. « Gfie
manca semper desnceuv e mkzz a
fh vint sola* : « Non accozza il de-
sinare colla cena o Gli manca sem-
pre sette lire a far uno scudo*.
Desolaa, Desolato. « J d trovaa
tutt desolaa per la mort d«... > : « Li
trov5 tutti aesolati per la morte
di... »
Desdra, Di sopra. « Ven desora »:
« Vieni su ». JSt latt Vh andaa de-
sora o desoravia : Vedi Desoravia.
« El sth desora de nun » : « Sta nl
piano di sopra al nostro ». « El
cred efie ghe sia nisstm al desora
de Zi* » : « Non crede nessuno so-
pra di 8^». Confrontdi el — col
desott: Confronfare il — col di-
sotto.
— Desorapfi . Per di piil , Per
giunta. « El Vd, tnsultaa e desorapu
Vh andaa a calunniall a la Questu-
raT^:^ Gli disse atroci insulti e per
giunta and5 alia Questura a car-
lunniarlo ». « El I'd, maltrattaa e de
sorapu el Vd minga pagaay^ : « Lo
maltrattb e per giunta non lo pa-
g6 ».
— Desoravia, Di sopra via. « In
quella stanza in in tanti che Stan
vun desoravia a V alter » : « Sono
tanti in quella camera che stanno
ammonticchiati •».
DesorUb-orlaa, Disorlare.
— 191 —
DES
Desoss&r-osaaa, Disossare. 2>e-
8088d. i eaf>p6n per fd. galantinna:
Disossar i capponi per fare ga-
lantina.
Desott, Di Botto. Anddt al de-
sou : Andar al disotto. « G'dn tra-
tcta la stadera cont 6n pes de-
sott » : « Gli trovarouo la stadera
impiombata di sotto ». Faghen de
sott e doss : Fargliene d' ogni co-
lore. Vlss de sott de vun: Essere
inferiore a uno.
Desotterk-terraa, Disotterrare
o Dissotterrare. « 2/*d fada desot-
terdt e porth a... » : « L'ha fatta dis-
sotterrare e portare a... »
Despacchettk-ettaa , Spacchet-
tare. « il rivaa 6n pacch postal ,
desp€icchet^mel ^ » : « fi arrivato — ,
spacchettiamolo ? »
DeBpareggldr-egglaA , Sparec-
chiare. Despareggidt la tavola: Spa-
reooMar la taYola.
Despedi-edli-ediss, Disimpedire
(indis.)) Sbrigare. Despedt la stan-
za: Idem.
Desperaa. Vedi Disperaa.
Daspess, Spesao. Mangia pocch
e despess: Mangiar poco ma spesso.
Despettenaa, Spettinato, Scar-
migliato.
Despontellk-eljaa, Spuntellare.
Despresl e Dlspresl, Dispetto,
Dispregio, Malestro, Sguerguenza.
Fi^ di dispresi: Fare dei dispetti,
dispregl e piii com. spregi. « -Z>i«
s'elpd fb, 6n dispresi Vh tutt cdee » :
« Quaudo pub far iin malestro o
dispetto e* se ne ingegna ». | « Che
me ne faqa pii de sti dispresi » :
«Non mi faccia mai piil simile
sguerguenza». I Per dispresi: A ru-
ba. Andd via la rohha per — : I-
dem.
Desqnatass , Scoprirsi. « 1/ era
sul l^tt tutt desquattaa » : « Era \h
sol letto scompannato ».
DeBqnlllbrass, Squflibrare.
« QueUa spesa el Vha desquilibraa
o el s*h desquilibraa con quella
spesa » : « QueUa spesa lo ha squi-
librato ».
DesraaKbiss , Sgranchire. Be-
sranghiss i man, i gamb: Sgran-
chire le mani, le gambe.
Desrescli ( Levar le lische a un
peace), Deliscare.
I>Oin*escUi, Distendere, Lisciare.
Dees. N. rr. : « Dess, diseSr ! » :
« Ohibb ! Neanche per sogno I »
Bessadess , Or ora. « U era chi
dessadess » : « Era qui or ora y^.^Des-
sadess vegnaroo con <l » : « Or ora
sarb con te».
Dessed&^edaa-edass , Destarsi.
« Diman m^ttinna vui v^s desse-
daa ai cinqu <Jr » : « Domattina vo-
glio essere destato alle cinque ».
Tra inddnnent e dessedxia: In dor-
miveglia. Stdt dessedaa: Vegliare.
( Pr. ) Dessedct minga et can che
dorma: Non destar il cane ohg
dorme. L* h 6n ficeu dessedaa : E
sveglio il ragazzo.
Desseppem-ellil, DisseppeUire.
« I/dn desseppellii per sospett ch'el
fuss staa avvelenaa » : Idem.
.DesigmaenbisslglU^-illaa, Dis-
sigiUare. I>essigilla 6na hottiglia:
— o dare la stura a una bottiglia.
Dessdra, Di sopra. « Jlfart«et« ven
dessora » :« Marietta vieni 8u». La
stanza ch% desora: Im stanza di-
sopra.
Desorapti, Di soprappiu. « l>e
sorapii el g^h daa » : « Di soprap-
pifl lo picchib ».
Desoravla, Di sopra. L'oli el sth
dessoravia de V aequa : L' olio sta
a galla.
De880tter&-eraa. YeAiDesotterdt.
— Dessotterament, Dissottera-
mento.
Dessill. N. fr. : Ciappa el dessu :
Prender campo Opp. Pigliar rigo-
glio. « JBisogna minga lassagh ciap-
ph el dessu » : «Non bisogna lasciar-
gli vincer la mano ».
DestacciL e Dl8tacc&-accaa-ac-
cass, Distaccarc. Disiacch i cavaix
Distaccare i cavalli. « Me s* h di-
staceaa 6n hotton » : « Mi si b stac-
cato im bottone ». 1 (Milit.) Caror-
biner distaccaa in ISardkgna: Ca-
rabiniere distaccato in Sardegna.
— Distaccament, Distaccamen-
to.
Desteccl&-ecclaa, Levar il tetto.
Destemper^ e Distemper^-e-
raa, Stemperare. Desiemperd. Vin-
cioda per jd. I'insalata: Stemperar
I'acciuga da metter nell'insaiata.
Destend eDlstend-enduu-endes,
Distendere. L6ngh e distes : Lun-
go e disteso. Destend faeura : Spie-
fare. Distend i pagn del lavandee:
ciorinare i panni del bucato o la
biancheria. Distend gio: Disten-
dere. (In certe Industrie) Distend
sul baneaa : Abbancare. | Disten-
DES
— 192 —
DES
sul lett: Sten-
dea gib: Stendersi.
dersi sul letto.
— Destesa, Distesa. « El pic&uv
a la destesa » : « Piove alia diste-
sa >». Sonen a la destesa : Suonano
a distesa (le campane).
Destin, JDestino. <tiL eradestinf)*:
« Era destinato ». Andit al sb de-
stin: Andar al suo destino.
— Destlii&-naa, Destinare. « Oo
destinaa rfc... » :« Ho destinato di ».
« St6 an^ll V ho destinaa a... » :
« Questo anello Tho asseguato a... »
( Yt. ) Qukll ch' h destinaa I desti-
naa : n destino non muta sue leg-
gi Opp. Era ordinate cosi.
Destiiigu e DiBtingu, Distingue-
re. « Distingui mirwti » : « Non ci
vedo bene , Non oistinguo ». « ^
scola el se disting'u » : « A scuola si
distingue ».
Desurass, Stirarsi. « M sbadiglia
destiratvdes tutt » : « Sbadiglia sti-
randosi tutto ».
Bestitiii-tuli, Destituire. « Jj'dn
destituii dal post de professdr » :
« L'hanno destituito da professo-
re».
— Destituzlbn , Destituzione.
« Gh' h vegnuu el decrltt de — » :
4c Gli arriv6 il decreto di destitu-
zione ».
Destodu-stolt-oeuss, Distogliere.
« L'an distolt dalVidea de toRu quel-
la miee » : « Lo hanno distolto dal-
I'idea di spoHare quella ragazza)».
DeBtoppa-oppaa, Distoppare (in
dis.), Sturare. Destopph el bus del
lavandin: Sturar il foro dell'ac-
quaio.
De8trlg&-Uraa-Uras8, Distrigare.
« Destrighevcs vialter » : « Strigate-
vela voi ». « Jj' h 6ra che te se de-
strighet 6n poo » : « fi ora che tu
ti sbrighi».
Destrug^ (Volg.). Ye^DistrUgg.
N. fr. volg. : « QvMl per destrugdb
rbhha t'el doo a prceuva » : « Quel-
lo per sciupare abiti te lo do a
prova ».
— Destnigdn, Destrugaddr, Di-
struggitore. « L*h dngran destrti-
gdn de vestii » : « E un famoso
sciuparoba ».
Destucck-uccaa, Levare la sal-
datura di stucco.
Desubedl e Disubbedi, Disob-
bidire e Disubbidire. Ificeu trmu-
ven gtLst a disvbhedl: I ragazzi
godono a poter disubbidire.
Desuni-unii, Disunii*e. « L'h lu
che ha cercaa de desunii *: « £ loi
che tent5 di disunirli ».
— Desuzildn, Disunione. Melt la
desunidn in famiglia: Metter la
— , discordia m una casa.
Desvari e Dlvari (Civ.), Di-
vario.
DesT^rg-ergluu-^rges, Distri-
garsi. « I/^ minga bdn de desver-
ges » : « Non ^ capace di stri-
garsi ».
Desvesti-estll-estiBB, Disvestire
(in dis.), Svestire. Mhus desvestii:
Mezzo svestito. Oiugh a vestise e
desvestiss: Vedi Cfujeugh,
DesYid&-ldaa, Svitare. Degvida
6na macehina a tbcch tbceh: Svi-
tar una macehina pezzo per pezzo.
Detail. Dettaglio. <Dammider-
tali del fatt » : « Dammi 1 dettagli
del fatto ». Vend in detali : Ven-
der al minuto.
— Detagllant, Yenditore al nd-
nuto.
— DetagUatament , Dettaglia-
tamente.
Detenuu, Detenuto. «L*h dete-
nuu da 6n ann » : « E in carcere
preventive da un anno ».
Deterlor&-oraa-oras8 (P. N.),
Deteriorare, Guastare.
Dett^-ettaa , Dettare. « DHta
quell che devi seriv » : « Dettami
ci5 che debbo scrivere ». ^ 1/ t
vun che pb detth »: « E' pub lee-
gere in oattedra ». < L'h vun che
aetta »: « Egli fa il sopraccib ».
— Dettadura, Dettaxura. Solt a
dettatura: A dettatura.
Dettall, Dettaglio. «^L'd daa
tutt i dettali del fatt » : « Diede
tutti i particolaii ael fatto ».
Deventa e Diventk-entaa, Di-
ventare. — ross: Diventar rosso,
Arrossire. — matt: Ammattire
Opp, Dar neUe gireUe (volg.). —
orb: Diventar oieoo. IMvenm ba-
loss: Imbirbonire. XHven^d stupid:
Inoiuchire e Ingrullire. Se diventa
vegg: Si diven^ vecchil
DeuB (P. N.), N. fr. civ.: Deus
ex machina: Deus ex machina.
N. fr. pop.: Deu^ metis (Quattri-
ni): Id!em.
Devott e Dlvott , Devoto. Vhs .
devott de santa Vaterinna a la
roRuda : Essere cavaliere del den-
te o Scroccar desinari.
Devozldn e DiT0zi6n, Devozio-
DI
— 193 —
DI
ne. Fd, i ad divozion : Far Ic sue
diTozioni. JRomp la —: Eompere
la — o il chitamno.
DI, Dei, Degli, Di. M coo di o-
men : H capo degli uomini. M coo
di donn: if capo dellie donne. El
too di bctgai : II capo de' ragazzi.
\ n JSJl ten di hagn » : « E' vieiie
dai bagni ». « Ohe Vhmm toll fo&u-
ra di man » : « Glielo abbiamo
strappato fuor dalle mani ». | ZH volt
capita che... : Alle volte succede
cbe... « Ftii danee alter che di dac-
cier » : « Voglio denari altro che
chiacchiere ». « JEl g'di di gran prcr-
tes»: < Ha di grandi pretese ». In
quella commediu gh*h di gran hH
ge^nn : In quella oommedia oi so-
no di gran belle scene.
DI. Di, Giorno. A d\: Addi. Al
dX d ineceu : Al giorno d'oggi. De
di tn di .* A giomi o Di giorno in
giorno. « Un bhU dl capita che » :
tanti giorni. De di e de nott : Di
fiomo e di nottc. Finalment 6n
ell di...; Finalmente un bel di...
On di o V alter .* Un giomo o 1' al-
tro. Sulf^ deldi: Sul fare del
giomo. Pari el di del giudiezi:
Parer il giorno del giudizio. Vedh
pii la lus del di : Non veder piil
la luce del giorno. « L'oo veauu
min de sti dl passaa » : « Lo vidi
un di qucsti giomi ». TtUt i dlen
passa vun: Ogni di va un di. i>i
de festa, de lavd, de Natal, de dv-
giun : Giomo di festa, di lavoro.
di Natale, di digiuuo. « Ai mh di
o temp » : « A' miei giorni ». Vhss
rohha de di o de pocch di : La h
cosa di giorni... « Quand I'h che
vegnardt quell dl ? » : « Quando ver-
rk quel cli ? » Tutt i di Vh minga
feata : Tutti i giomi non b festa.
Com.e dal di a la nott: Come dal
di aUa uotte. Ttitt el santo di:
Tuttoil santo giorno. M vestii de
tutt i di .• II vestito da tutti i gior-
ni. Fascia de tutt i dl! (appross.):
Viso che va a genio^ cne si vor-
rebbc riveder ogni giorno. « Bidtt
com el di che V h nassuu » : Vedi
Biott. Dh i vottdX: Congedare un
servitore o la serva. « Quell ch^emm
de fd, fhm^l ai noafer di » : « Quel
rlic s' ha a fare facciamolo, una
bona volta». TuiCi di che Dio
Vh crea :, Tutti i giomi ohe Dio
ha oreati. Bon di ; Bon di. M dl
di poveHtt : La giomata de' men-
dicanti (il sabbato). Fl di de la
Serioeula, de tutt i sant, de la
mhrla, de san Bias : Vedi Zericeu-
la, Sant, Mbrla, Bias. (Pr.) A la
vhgqia ghe rincr^s a mori perch^
ne xmpara vunna tutt i di : Quella
vecchia non vol morire perch^ ne
impara una tutti i di. Ogni di ne
passa vun : Ogni di ne passa uno.
Di, Dire, m adree, N. fr. : IH
adree la coronna di rati: Dir ro-
ba da chiodi. — di improperi : Co-
f)rire di improperii. « Ghe n'd ditt
adree tant che sia assee » : «. Gliene
disse un saoco e una sporta».
Z>i attomo: Divulgare. « Fl vdb
a di attorno che wi..»:«Va di-
cendo a tutti che io». Se dis at^
torno che..,: Si bucina che...
Bi ben: Dir bene. Bi ben de
vun : Dir bene di uno. « Oo sentii
a di ben m^oltissim de vu)»: «. Ho
sentito dir bene assai di voi».
« Bisi ben » : « Dico bene ». « Fl
giceugh el me dis mai ben » : « II
gioco non mi dice mai bene*.
« Quell bindUl ross el ghe dis ben
sttl cappellin> : « Quel nastro rosso
le si addioe o torna bene al
cappellino ». Bi ben i s6 orazidn:
Sparecchiare per quattro.
Bi de G Be di. N. fr. : Bi de
si o di de nd: Dir di si o dir di
no. « B'h andada a di de «i » : « E
andata a dir il gran si ». « Digh de
vegni chi » : « Digli di venir qua ».
Bi de sicur: Dii* di sicui-o. Binn
de tutt i color: Dime di tutti i
colori. Fit di mai de lit : Par dire
di s6. I Gh^h poeeh o nient de di :
C'6 poco o nulla da dire. « Z-' i
minga de di 0pp. de di a dt ch^el
fuss cidcch » : « Non 5 a dirsi o da
dire che fosse ubbriaco ». « Te di-
si de sta attent » : « Ti dico di ju'e-
staT attcnzione ». « Te par che fv-s-
sen rdbb de diss / » : « Ti j>aioii eoso
da dirsi ? » « Cos' el g' a de di de
?/ii ? » : « Che ha a dire di me ? » :
Gh'h nient de di: Non c'6 che dire.
« Me sont intes de di che... » : « Mi
son inteso di dire che ». Per mmud
de di : Per modo di dire. « Bisi de
\ si, mi /» : «. Eh sfido io ! »
Di gih. N. fr. : Di gib tuft
eoss: Svesoiare o Dir tutto. Di gio
per giesa : Dime o dire in chiesa.
DIA
- 194
DIA
Dighen gid nh poech nh tant .*_ Sfi-
lar la corona.
r Dl minga: Non dire.«i>i minga
»h de cialad » : « Non dir gruUe-
rio ». El ghe dis minga : Non gli
si addico o confil. « Mi dm minga
che di volt, nd convegna... » : « to
non dico cho talvolta non con-
veuga...» <i La me dis minga »:
«Non la mi dico bene».
IH sii. N. fr. : « ZH sii donea » :
«Parla, narra». Dl sii la rava e
la fava: Narrar per filo eper se-
gno. «.Ul recita com^ a ai sii la
lezidn » : « Recita come se dicesse
la lezione ». Dl sii robba brodosa ?
Broda e brodo lungo o Dir cose
scipite. « Adkss dl su tl»: «, Or
tocca a te ».
Dl sora. N. fr. : « Trovct de dl
sdra tuii coss : Trovar da ridire su
tutto. I Altri M. d. d. : I/e 6n
gran di ! : fi tutto dire ! Chi dis
ona robba chi 6n* alira : Chi ne
dice una chi un'altra. Mobb de nd
dl : Cose da non dirsi. « Sont per
<?i » : « Sto per dire ». « Vdi disx » :
«Ohe dico a voi». Q i?igrA, (a im'a-
sta) : Dire all'incanto. A dtlla cia-
ra o giusta: A dirla chiara o
schietta. A dl sossenn : A far mol-
to o a dir assai. A dighela in bon
milanes : Idem. «.Se sent a dl in-
toma che » : « Idem ». (Pr.) Dimm.
eon chi te vee e te diroo chi te see (1) :
Dimmi con chi pratichi e ti dir5
chi sei. Alter V e dl alter V e fh :
Dal detto al fatto o' 6 un gran
tratto.
Dlacon, Diacono.
Diad^znm (Volg.). Y^^iDiadema.
— Diadema , Diadema. — de
brillant: di brillanti.
Diaframma, Idem. (Civ.) «El
m' h solleticaa el diaframma » :
« Mi 8olletic5 il diaframma ».
Dlal6tt, Dialetto. (Civ.) « JE^Z dia-
IHt de Firenze el podard. diventd,
la lingua unica de Italia ? » : « II
dialetto di Firenze poti*^ diven-
tare la lingua unica italiana ? »
Dialogh, Dialogo. « Quella com-
m,edia la g'h 6n bellissim, dialogh » :
« Quella commedia ha lui dialogo
bellissimo ».
Diamant, Diamante. Collanade
brillantf diamant : Collana di dia-
(1) Vee inveco dc vett per via della rima.
manti. A p6nta de diamant: A
punta di diamante. | Edi^i&n dia-
mant: Edizione diamante.
— Diamantaa, Ornato di dia-
manti.
Dianna, Diana. Batt la dianna:
Batter la diana. Pari la stUla
dianna: Esser la stella Diana.
* Oh per dianna .' » : « Oh per dia-
na ! » Dorml a la bella aianna :
Dormire alia bella diana.
Dianzen , Diascolo. « Oh dian-
zen / » : « Oh guarda ! »
Diarea, Diarrea. « Che tepod^
vegnl la diarea » : « Idem ».
Dlasper, Diaspro. Diasper san-
guign: Diaspro sanguigno.
DiaydL Diavolo. Anact al dia-
vol : Andar al diavolo. Anddi ch'el
diavol el le porta : Andar come il
vento o correre indiavolatamente o
come se avesse i bini dieti*o.
Avhgh el diavol addoss: Avere il
diavolo addosso. Avhgh el diavol
de la s6a : Avere il diavolo nel-
I'ampolla. Avhgh 6na paura del
diavol : Avere una paura indiavo-
lata. « Come diavol pd vess » : « Co-
me diavolo pub essere*. Da^ss al
diavol: Darsi al diavolo. El le
troeuva nanca el diavol: Non lo
trova neanche il diavolo. El dior-
vol el g'd. miss la c6a : n diavolo
ci ha messo la coda. Fd, el diavol
a quatter: Far il diavolo a quat-
tro Opp. Far xma casa del diavolo.
Fd, vea^ el diavol in Vimpolla:
Far vedere la luna nel pozzo o il
diavolo nell'ampolla. Fa la part
del diavol jfiiit.): Far la parte del
diavolo. Fin corns el tahar del
diavol: II diavolo h sottile e fila
grosso o Pill furbo del diavolo. JOa-
vord. per el diavol : Far la zuppa
nel paniere. Manda al diavol:
Mandare al diavolo. On quai dior-
vol gh'h sott : Gatta ci cova o an-
che Qualcho diavolo o' fe sotto.
JRobba trada al diavol : Roba sc|u-
pata, andata al diavolo. Savenn
vunna pussee del diavol: Sapcrne
un punio piii del diavolo. Scappd,
come el diavol de V acqua santa:
Scappar come un gatto frugato.
Vtssegh el diavol in cd : Enti'a il
diavolo in casa. Vhss 6n b6n dia-
vol: Essere un buon diavolo o
diavolaccio. Diavol tentatdr : Dia-
volo tentatore. D^h po&u miiiga
iianca el diavol !\ Non h poi il
DIA
— 195 —
DID
diaydk) affatto. V^s 6n gran dia-
vol : £ un voro diavolo. On pover
diavol: (Jn povero diavolo. V^s
6n diavol scadenaa: Essere una
saetta macinata. « Per eombind.
quell' affare ghe vceur el diavol
Opp. i savi e i matt » : « Per oom-
binar quell'affare ho dovuto sca-
tenar tutti i diavoli*. (Pr.) Chi
g'h paura dd. diavol el jh nagott
(appross.): U diavolo non letica
mai solo. El diavol el fd, % jpignatt
minga i eovhre : U diavolo insegna
a far le pentole non i coperchi.
^l diavol el fd, la torta e % donn
ghe la fan manqidt: Le donne san-
no un punto piii del diavolo. El
diavol Ph minga insc^ hruti corns
el fan : II diavolo non 6 poi brutto
qiianto lo si dipinge. La farinna
ael diavol la va in erusca: La fa-
rina del diavolo va in cruBca.
On diavol desccuda V alter: Un
diavolo scaccia 1' altro. « Eh dia-
vol VhpossibiU » (Escl.): « Eh dia-
volo ! Possibile ? »
— Diayolament» Diavolio e Dia-
voleto. Fa 6n gran diavolament:
Fanno un gran dia voleto. 0 Gh*h
6n diavolament de.., : C h un sub-
bisso o un diavolio di gente.
— Diavolasc, Diavolaccio. Vedi
JHavol.
— Diavolerl, Diavolio. Vedi
J?i€tvolament.
— DiavoUtt, Diavoletto e Dia-
Bcolo, Diascoletto. On hagai, vero
diavolett : Un vero diavoletto.
— Diavolott, Diavolo ne. / dia-
volott in faa con la msnta : I dia-
voloni Bon fatti con la menta.
Dlbis redibls (Volg. id.). Vedi
Ibis,
Dldaria (Volg. ant.) e Dlcerla
(Civ.). Diceria.
Dlciiiarii-araa-araBs (P. N.), Di-
obiarare. (Civ.) J>ichiard la gti^r-
ra : Dichiarare la guerra. ^ L' h
dichiaraa asaolutament che... » :
« Dichiar5 assolutamente che... »
(Gioco) Diehiarass fmura: Chia-
marsi fori.
— DicMarazldn (P. N.), Dichia-
razione. in El g' d faa la sda dir-
ehiarazion » ( d'amore ) : « Lo fece
la sua diohiarazione ».
Did, Dito. El did gross : II pol-
lice. El did s]9osin : L'anulare. El
grasshll di did : II polpastrello.
^vh a mienna did : Sapor a meua
dito. A dagh libertaa in d*6n dida
s'en toeuien 6n brazza : A dargli il
dito prende la mano. Cred de toc~
eh et ciel cont el did: Credere o
penaarsi di toccar il cielo con uu o
col dito. Fdt cantcb i did: Schioo-
oar le mani. Fh i cunt sui did:
Tener ogni cosa euUe dita. Pod^
leeass i did: Potersene leccare le
dita. Idgassela al did: Legareela
al dito. Mordes el did: Mordorsi
il dito. MoRUV nanca 6n did per
quell....: Non voler rauovere un
dito per... SegnoM a did: Segnato
a dito. « S'el g'avess 6n dtaa de
cervlll » : « Se avesse due dita di
cervello ». « Damm on dida del tb
vin » : « Dammi tre dita del tuo
vino ». 8e cunten sui did : Si con-
tano BuUe dita. Cuntdt i v^rs sui
did: Contar i versi sullo dita.
« Mi f Te hutti in terra con 6n
did, guarda / »: « lo con un di-
to ti butto in terra ». Con duu
delioatissim> did: Con due delica-
tissime dita.
— Didaa, Ditale, Anello. « Mi
se 00 de cu,si ghe v<Bur el didaa » :
« Per cucire mi ci vuole I'anello ».
— Didada, Ditata. « El g'd daa
6na didada in d* 6n occ » : « Gli
diede una didata in un occhio ».
— Dldasc, Ditaooio.
— Dldin, Ditino e Mignolo. Dh
el didin sott a la c6a : SoUeticare
dove pizzica (per far parlare) o
anche dar del dito sotto la coda
(per adulare). || ^Ma si, pover po-
pd ; th el didtn / » : « Mettetegli un
ditino in bocca ! »
— Dldinna (Gioco fanciull.), Ri-
pi^glino. Giuga a — : Fare a ripi-
ghno.
Dlebus (In) (P. N.) (D. Lat.). In
diehus illis: Idem.
Dies Ira, Diesire. Cantdt el die-
sira : Cantar il diesire. Fagh rfl
la diesira a vun (in dis.) : Far pen-
tire uno amaramonte.
Diesis, Idem. Doppi diesis: Dop-
pio diesis.
Dldtta, Dieta. Stckadietta: Sta-
re a dieta. | « Ghe dan trii f ranch
de dietta )» : « Gli daimo una diaria
di cinque lire ». J (Civ.) La dietta
de Roncaglia (N. st.) : La Dieta
di Roncaglia. Im Dietta svizzera:
La Dieta svizzera.
Difalca (P. N.j, Defalcare. « Chi
bisdgna difalca i spes >» : « Qui bi-
DIP
— 198 —
DIF
Bogna defaloare o detrarre le spe-
8e>».
Dlfend - fes - endes, Difendere.
Pensd a difend el paes (Civ.) : Pen-
sare alia cllfesa della patria. Savh
/A a difendes: Sajjer difendersi.
« Come van i affari ? » « Peuh me
difendi / » t « Come vanno gli af-
fari ? » « Peuh, mi difendo ».
Dlferentexnent.Differentemente.
— Diferenza» Idem. Gh'^ poe-
ca — .* Ci corre pooa. Gh' h 6na
bUla differema : C' 6 molta diflTe-
reuza Opp. C'6 ohe ire. Different
de Borsa: Differenze di Borsa.
Dlfertur (D. L.), Idem. Quod
difertur nan aufertur: Idem.
Difesa, Idem. (Ciy.) La difesa
nasional: La difesa nazionale.l Stdi
mi lla difesa: St^r sulle difese. | La
difesa d^lV hnpuUta : La difesa
dell'impiitato. « Jv' d, dappaa i so
difes la in cafe » : « Ha prcso le
sue difese 1j\ in cattX^, ». meltes in
difesa (soherma): Mettersi sulla
Dlf^tt, Difetto. « ^Z g*h el di-
fett de vhs permalds » : « Ha il di-
fetto di essere permaloso ». « In
std pann gh' h 6n difett » : « In
questo pauno c'^ un difetto y^. (Pr.)
Tutti g*an i sb difeti : Solo Dio \
sonza difetti. Bisdgna compatl i
difelt di alter : Sopportiamo o Bi-
sogna compatire i difetti dcgli
altri se gli altri devono soppor-
tar i nostri. Chi h in difett h m so-
spelt: Chi h in difetto h in so-
spetto.
— Difettaa, Difettato.
— Difett6s, Difottoso.
— Dlfettin, Difettdn, Ditcttuc-
eio, Mngagiia, GroBso difetto.
Dlferi-erii (P. N.), Differire (1).
< An diferii la partema » : « Ilan
ditferita la partenza ».
Dificoltaa, Diiiicolt^. Vine tutt
i dificoltaa: Vincere tutte le dif-
ficoltJl. Fdb nass di dificoltaa: Par o
Mettcre delle diffieoltk. Dificoltaa
de respir, de orinna : Difficoltil di
I'espiraro, di orinare.
DiflcU, Difficile. Materia dificil
de iyisegnh: Materia difficile da
insegnarsi. Vess dificil de conten-
tci: Essere di difficile contenta-
(I) Ttiffbrire sisTniflca anche essere diffc-
tura. Parl^ difidl : Cercare il dif-
cile.
— DiflcUment, Diffioilmonte.
— DiflcUott, Diffioiluooio.
— Dificoltaa, Diffioolt^. Dificolr-
taa de orindb : Vedi Bitenzidn, Fit
mila dificoltaa: Idem.
Difida-ldaa, Diffidare. « Te difi-
dariet de mi? y^\^ Diffiderosti di
me ? » I « iy' ^ sta4i difidaa de fit
minga... » :« Pu diffidato di non... »
— Difldazi6n, Diffida. « Gh'h sui
giornal la difidaeion » : « C'6 la dif-
nda sul giornale)».
Difldent, Difiidente.
Dlfterite (P. N.), Idem.
Dlgeri-^rli, Digerire. « M dige-
riss anca el fhr o i sa^s » : « Dige-
rirebbe il ferro o le pietre ». Cativ
de digerl : Che si digerisoe a sten-
to. j Pi^. ) « La digerissi nd OpT>.
Podt ininga digerilla » : « Non la
posso mandar giil».
— Digestion, Digestione. Gtuistd
la digestion: Giiastare la — .
— Digestiv, Digestive. El pomm
dopo disnaa Vh — .• La mela dopo
paste fe — .
Digital (P. N.), Digitale. — »er
el m>al de coRur: — per il mal di
cuore.
Digiun, Digiuno. Bomp el di-
giun : Rompere il digiuno. Stdt di-
giun fin ehe nd sonna i campann :
Par il digiuno delle campane.
— Digiunk-unaa , Digiunare.
Digiunh per forza : Assai digiuna
chi mangia male. Digiuna aXla
moda di erhtich: Par il digiuno
del lupo.
— Dlgiunator (P. N.), Digiuna-
tore. Tanner I'h staa el primm
digiunator : Pu Tanner il primo
digiunatore.
Dignitari(P.N.D.Pr.)Dignitario.
Dilaziona (P. N.), Protrarre, So-
prassedere.
— Dilazidn (P. N.), Dilazione.
« Oo minga poduu ottegnl 6na di-
lazion » : « Mi ha negate un soprat-
tieni ».
Dilettant, Dilettante. Ona comr-
pagnia de dilettant: Una compa-
gnia di dilettanti. Dilettant de ww-
sica: Dilettnnte di musiea.
— DilettasB , Dilettarsi. « El se
diletta de std di 6r soft at me .#-
nester » ( iron, fomminile ) : « Si dj-
lella di star doUe ore sotto le luio
lineBtro ».
DIL
-m
DIO
DilUrent, Diligentc. On scalar,
6n JUBU diligent : Uno scolaro, uu
ragazzo — .
— Dillgenza, Idem (1). « In di
sd dover el ghe mhtt 6na gran di-
Ztgrctwra » : <c Ne* suoi compiti met-
te molta diligenza ». Fd, tutt i di-
ligenz per... : Far o^ni diligenza
per. I Vettura (quasi in dis.). An
assaltaa la diligenza del Spluga:
Hanno assalita la diligenza dello
S^uga.
l>ilaTl, Diluvio. El diluvi uni-
versal: II diluvio universale. « T'ee
sentii ehe diluvi stanott / » : « Hai
Bcntito che diluvio stanotte? » | On
diluvi de forestee : Un diluvio di
forestieri. — deparoll: — di pa-
role. I A tdvola rh 6n diluvi: A
tavola egU h un diluvio.
Dimentlc&-caa-oa88 (Giv.), Di-
menticare. « Dimintiehet minga » :
« Non dimenticartd >».
Dimitt-xntos-ettes , Dimettcrc.
« QueWimpiegaa el se voeur fd di-
tnett se el va avanti insel » : « Quel-
le impiegato si farit dimettere se
contmuer^ oosi >. On vestii dimess
(civ.): Un abito dimesso.
— I>li]li88i6n, Dimissione. m L*h
daa i dimission de deputaa » : « Ha
dato le sue dimissioni da depu-
tato».
Dlndo. Nell'e8clamaz.:«P(Br din-
eio/ » : «Per Diana ! »
Din din (Onomat. del suono del
campanello), Din din.
Blningiiarda , Se Dio guardi.
« Dininguarda ehe mevegnhs min-
ga in ment... » : « Se Dio guardi
non mi venisso in mente... »
Bio, Dio. Andit de Dio o a quel
Dio. P. E. : On vestii ehe va de
Dio I :\5tl vestito fatto a quel Dio.
A eit de Dio: Lontanissimo. An-
dd. fina aedtde Dio : Andar in Ca-
licutte. A la bonna de Dio: Alia
buona di messer Domineddio Opp.
aUa oarlona. Andd fceura de la
frasia di Dio: Andare in furia.
*. E.: « L*anfaa andh — » : « L'han
fatto gridar come una bestia ». De
la parte de Diof: In nome di Dio.
« Che Dio me le manda honna f » :
« Prego che Dio oe la mandi bo-
(1) A Firenze dieono : la par'itna dili-
genxa di donna molto grassa. Corrtsponde
al nofltro bonza.
na ». « Che Dio te le renda » : « Dio
te ne renda merito ». « Dio vo-
rbss / » : « A Dio piacendo o Dio
volesse! » Ohe Dio V ahhia in glo-
ria: Idem. Di ira de Dio: Dire
ira di Dio peagio ehe Cose da chio-
di. Fa i rohb come Dio v<mir: Fa-
re le cose come Dio vuolo o pi-
gliarsela a due soldi la calata o Ic
cose alia peggio. Vhss 6n casti^h
de Dio : Essere un castigo di Dio.
Ona casa pihnna de grazia de Dio:
Una casa piena di grazia di Dio.
Come V h vera Dio ! : Com' 5 vero
Dio. El le sa Dio ! : Lo sa Dio !
Dio sa... : Lascia. P. E. : « Disen
che Vera 6n avar. Dio sa eosse di-
rien del... » : « Dieono che era tir-
chio ! Lascia, ohe avrebbero detto
di... » 1/ h quell ehe Dio fece: fi
San unto. « Oh quanta grasia di
Ho/»: « Idem ». Per amor di Diof:
Idem. Pi<Buv che Dio la manda:
Piove a dirotto. Tutt i di che Dio
d ereaa: Tutti i giorni che Dio
mette in terra. « Fa quhll ehe Dio
te ispira » : « Fa quel che Dio ti
ispira ». « Prega el td Dio che... » :
<c Prega il tuo Dio che ». Dd, V a-
nimra a Dio: Render 1' anima a
Dio. Vhssegh del gran ben di Dio:
Esserci ogni ben di J)io. J7h el
Dio di gcuatitomen : E il Dio de'
^lantuomini. Da canta eom,e 6n
Dio : Canta come un Dio. I/^ co-
me la miserieordia de Dio : E co-
me la miserieordia di Dio. Fl did
di Dio: II dito di Dio. (Pr.J 2>ai
amis m,e guarda Dioperch^ di ne-^
mis mi guardo io: Dagli amici
mi guardi Iddio, da' iiemici mi
guardo io. iVrf casca foglia che Dio
n' 61 voglia : Non si move o non
casca foglia che Dio non voglia.
Dlocesl (P. N.), Idem.
Dlpaxtiment, Dipartimento. (R.
St. e geograiico) Idipartiment de
Franeia^ e del prim regno d' Ita-
lia: I dipai'timenti francesi e del
prime regno d'ltalia.
Dipend, Dipendere. Quhst el di-
pend de... : Questo dipende da...
Quitst el dipendf che : Questo di-
pende perchfe... « N6 soo se el di-
pend dalVaria o da... » : « Non so
se viene daU'aria o da... >. | Fldi-
pend dal padron : Sta sotto al pa-
drone.
— Dlpendent, Dipendente. « L*e
6n sd dipendent » : « Idem ».
DIP
-198-
mn
Diperdes, Disperdersi (1), Di-
Btrarsi. « Quand se studia tnsdgna
minga disperdes via continda-
ment come fee vialter bardcissa » :
« Ouando si studia non bisogna
baloccarsi o tender di aua e di li^
come fate voi altri baraaasa*.
Dlplomatlch, Diplomatico. (Civ.)
Corp diplomatich o Gorpo aiplo-
matteo : Idem. (Fig.) « Elfh el di-
plomatico » : « Mi fa il mploma-
lico ».
— Dlplomazla (P. N.), Idem.
Trattd, con diplomazia : Tr attar e
con diplomazia.
— Dlplomma, Diploma. Di-
flom,a de laurea^ de m^aester, ecc. :
diploma di laurea, di maesta-o.
Diport, Diporto (2). Modo di
portarsi, Condotta. « 7 «d diporl a
a scola in h6n » : « A scola si di-
porta bene*.
— Dlportass - taa , Diportarsi
(non com.), Portarsi. « Con mX el
s'h semper diportaa de geniilomm. »:
« Con me s'e sempre condotto co-
me un gentiluomo ».
Dirama-amaa, Diramafo. Diror-
mdL una circolar: Diramare una
circolare. I/d, gh* h cinq'u o ses
strad che se dirama : La ci sono
cinque o sei strade che si dira-
mano su per la montagna.
Diretta, Idem. Imposta diretta:
Idem.
Direttdr, Direttrlz, Dircttore. —
de scola, de giornal, d' 6na han-
ea, ecc. : Direttore di scuola, di
giornale, di banca. Direttor spi-
ritual: Dircttore apirituale, Con-
fessore. La sura direttriz: La si-
gnora direttrice.
— Direzidn, Direzione. (Camera)
« L'd, de vess aiidaa in diresridn » :
« Dev'essere andato in direzione ».
I (Carica) « G'dn aMdMa la dir&-
zion di lavori » : « Gli hanno affi-
dato la direzione de' lavori ». | ( Av-
viatura) « Bisogna andd in sta di-
resion » : « Prendi per questa di-
rezione ».
— Dirig-igluu-iges, Dirigere.
(1) Disperdersi^ in milanese si tradurreb-
b<> si)anda&S' Certo che nel dialetto civile
8l udra anche disperdes, ma il disperdes
via 6 veramente mancar di attenzione.
(2) Diporto in Fior. equivale a spasso,
ricreazione : andare a diporto.
Sapere condursi. « Te me dirigia-
ritt i letter a... »: « Mi dirigerai le
lettere a... »
— Diriment (P. N.), Direttore o
Amministratore. El dirigent del
teater: L'amministratore del tea-
tro.
Dlrimpett (P. N.J, Dirimpetto.
Diroccaa (P. N.), Diroccato.
Ona cd m,ezz diroccada : Una casa
mezzo diroccata.
Disapdnt ( AfT. ) , Disax>punto.
« Quella robba de trovaU minga in
casa V h staa per ml 6n gran di-
sapdnt » : « II non averlo trovato
in casa mi fu gi*an disappuuto ».
Dlsastro (P. N. passata nell'uso
comune). Per poech h minga suc-
cess 6n disastro : Idem.
Dlsavogo, Stbgo. M serv de di-
savogo: Serve di sfogo.
Dlibatezzass, Sbattezzarsi. Oh'h
de — ; lo mi ci sbattezzerei.
Di8cant&-cantaa, Disineantare.
Discantit i vermen: Scuotere la
polvere di dosso. i^L'h 6n ficeu
aiscantaa » : « £: un ragazzo svo-
gliato ».
Dlscaplt, Scapito.
Discernlment , Discernimcnto.
« Adhss te see vegnuu a Vetcui del
discemim^nt » : « Ora tu se' venu-
to all' et^ del discernimcnto ».
«Jvee la g* h minga el diseemi-
ment de capi » : « Ella non ha 11
discernimcnto di capire.
Dlscesa, Discesa, Soesa, China.
(Civ.) La discesa di barbari : La
discesa del barbari. | La discesa
del balldn: La discesa del pallone.
I La strada I'h tutta in discesa: La
strada h una china lunga lunga.
Disclpllnna, Disoiplina. La di-
sciplinna in di soldaa: La disci-
plina nell'esercito. Sala de disci-
plinna: Camera di disciplina.
Dlscol, Discolo. L'h diventaa 6n
discol de primM forza : E divenuto
un discolo di prima ri£;a.
Discdr, Discorrere. ^IHscorrhm-
men pii: Non se ne disoorra piii o
Non trattiamo oltrcj (AmoreJ« Ona
volta ghe discorreva wax aakss se
semm. lassaa » : « Una volta le dl-
scorrevo ; ora ci siamo guastati ».
— Discors, Discorso. « Che di-
scors Vh quest ^ » : « Che discorso ft
codesto ? » VegnX in discors: Ve-
nire in discorso. Dhmegh 6n tdti a
sti discors: Diamo un taglio a
DIS
— 199 —
DIS
codesti discorsi. « L'hfcta a la Ca-
mera el sd primm discors » : <c Fe-
ce alia Camera il suo primo di-
scorso ». « Poceh discors , vegnemnt
al tandem » : « Poche parole ; ve-
iiiamo al sodo ».
— Dlscors^tt, Discorsetto.
— Biscorsdn, Discorsone.
Biscritt, Discreto. « I/l discrett
in di prezzi » : « fi discreto nei
prezzi ». « J7 ^ staa ancamd di-
serhti » : «Si mostrb piuttosto di-
screto o E stato ancora discreto ».
— Biscrezidn, DJscrezione e Di-
scretezza. Capiper discrezion: In-
tendereperdiscrezione.* Ghevc&ur
6n poo ae disereziorif per Dio ! >► :
« Discretezza se ce n'6 1 ^ <El lira
ffid senea — » : « Si serve senza di-
screzione». (Pr.) La discresion Vh
la mader di virtit : La discrezione
h la madre degli asini (1), Chi non
ha discrezione non merita rispetto.
Bisdetta (P. N.), Idem, Sperpe-
tua. « G*oo adoss ona gran disaet-
to » : « Ho gran disdetta o Mi dice
la 8perpetua)>.
Disdi (P. N.), Disdire. Di e disdX:
Dire e disdire. « 8t6 color el ghe
disdis minga » : « Non ci disdice
punto questo colore*.
Dl8egn& (P. N.), Disegnare.
« I/impara a disegnh » : « Impara
a disegnare ».
— Dlsegxi, Disegno. Disegn a
eoniomi: Disegno a contorni.
SttLdih el dishgn: Studiare il di-
eegno.
j)isert&, Disertare. Disertct ednt
arma e hdgali: Disertare con armi
e hagaglio.
Blsertdr, Disertore.
Disertasin6(Ciy.)\Dis8ei>tazione.
« 2/A foM 6na disertazion s6ra Vor-
tiarehta » : « Fece nna dissertazio-
ne sull'anarchia ».
Disgarbaa, Sgarbato, Villano.
Disgarbl&-rb&a-rbiass, Distri-
gare. Disgarhidt i cavhi: Strigare
1 capelli. — un'ascia defil: — una
matassa.
— Disgarblada (P. N.), Disti*i-
gata. — de cervell: Rivelazione (2).
Dlsgrazia, Idem. Perdisgrazm:
(i) Questo proverbio, a Firenze, ci av-
venne di adirlo in bocca di popolani e di
gcnte civile.
(2) Carlo Porta inventb la parola de-
sgarbiada de cervilh tnse efflcaoissima.
Idem. Andd, in — ; Cadere in — .
(Pr.) I disgrazi in come i sdres :
Le disgrazie non vengono mai so-
le Opp. La rovina non vuol mi-
seria. « Penh! La saria nanca dtia
gran disgrazia .' » : « Penh non la
sarebbe neanche una rovina*.
— Dlsgraziaa, Disgraziato. On
pover — ; Un povero — .
— Dlsgrazlatament, Disgrazia-
tamente.
Disgust, Disgusto. Bobb che fit,
disgust : Cose che fanno disgusto.
« La m' dt daa tropp disgust » :
« M'ha dato troppi — o dispiaceri ».
Disimbors, Disimborso. « S6nt
in — de iant » : « Sono in — di
tanto ».
Disimpegn, Disimpegno. Trovd,
6n — ; Trovare un — .
Disimpegno - egnaa - egnass.
Stanza disimpegnada : Camera li-
bera. I IHsimpegnass : Cavarsi da
un impegno.
Disingann, Disinganno. I/h staa
6n disingann terribil : £ stato un
disinganno terribile. JJetaa di di-
singann ylj^ei^ dei disinganni.
— Disingannk , Disingannare.
« Oo faa de tutt per disinganall » :
«Ho fatto di tuxto per msingan-
narlo ».
Disinteriss (P. N.K Disinteresse.
Pien de disinter ess: Pieno di disin-
teresse.
— Disinteressaa, Disinteressato.
« Podi parlit pereh^ sont disinte-
ressaa > : « Posso parlare perch^
sono — ».
Disinvolt, Disinvolto. «j&'^ 6n
giovin disinvolt eom,h » : « !J^ un
fiovine assai disinvolto ». Ona
onnetta fin tropp disinvolta : Una
donnetta molto disinvolta.
— Disinvoltura , Idem. « Che
disinvoltura / » : « Idem ».
Dislazzli , Dislacciare. Dlslaz-
*v(M8 fobura : Mettersi in liberty.
DislenguO, Dileguare^ Didiac-
ciare e Dimoiare. JSJl gtazz el di-
slenguM : n ghiaccio si liquefa. Se
pdUtina pit; el dislengua: Non si
Su5 piii pattinare; comincia a
iacciare. 1 Dislenguh adree del
piesh : Desfarsi pel gusto.
DislogO-ogaa-ogass , Dislogare
e Slogare. <nEl Pi dislogaa 6na
man » : « S'^ slogata una mano ».
— Dlslogadura, Dislogamento.
Disnii-naa, Desiuare. (Verbo)
DIS
— 200 —
DIS
Sont andaa a dis^id, a V ostaHa :
Pranzai alia trattoria. (SoBt.) L*o-
ra del disndt: L'ora del deBinare e
I'ora del pranzo. J7o8t I'd, mandaa
sii el disndi: L'oBte ha mandate su
il desinarc. Prepara el disna: Am-
inanire il desinare.
— Dlsnarin, Disnar611, Dlsna-
rdn, Desinarino e Pranzettino,
Desinaretto e Pranzetto, DeBina-
rone e Banchetto. « El n'b. daa 6n
disnarin sui mdll » : « Ci regalb
d'un pranzetto appuntato».
Disoccupaa (P.K.), Disoccupato.
L'h terribil la question di disoccu-
paa : La questione de* disoocupati
e terribile.
Dlsordin, Disordine. Fd, di dis-
ordin : Far de' disordini. (Pr.) Di
volt da 6n disordin ven 6n ordin:
Da un ordine nasce un disordine
e viceversa.
— Disordin& jP. N.), Disordi-
nare. « lAi Vordina e el disordina
senza d\ nagott a nissun » : « ErU
ordina e disordina senza dir veroo
ad alcuno*. | itil/d, voruu disor-
dind. e incoeu Vh malaa » : « Ha dis-
ordinato e o^gi 6 a letto ».
Dl80ssli» Disossare.
— Dlspacc, Dispaccio. — tele-
grafich: — telegrafico.
Disparer, Disparere. « Gh'^ tra
lor duu 6n gran disparer » : « C fe
fra loro due un gran disparere*.
Disparitaa , Disparity. « Oh' ^
troppa dispaHta^ tra lor duu » :
« Fra loro due c' h troppa dispa-
rity ».
Dispart, Disparte. « Wdn lassaa
in dispart » : « Mi hanno lasciato
in disparte*.
Dispensa, Idem. Im dispensa
d'etaa: La dispensa di eta. ]| I
eiav de la dispensa: Lo chiavi
della dispensa. | Za tal opera la
ven fceura a dispens : La tal opera
esce a dispense. '*
— Dispensk-nsaa-nsass, Dispen-
sare. Vedi Distribul.
— Dispensln, Dispensina.
Dlsper, Dispari. Pari e disper :
Pari e caffo o dispari.
Dlsperk-eraa-eraas, Disperare.
« I/era let che la se disperava » :
« Si disperava ». Fd dtsperd. la
fnamma: Far disperare sua ma-
dre. I «Fl s'h disperau » : « Perd^
ogni speranza*. flHsperaa: Sca-
vezzacollo. « L'h 6n disperaa de
vun » : « fi un dieperato (1) o an-
ehe un risicoso , uno scavezza-
collo, un fu8cian*a, un arriscliia-
to, un caposcarico ».
Disperd-perduu o pers, Dis-
perdere. « Se s' in dispers vun de
chl I' alter de Za » : « Si sono dis-
persi uno di qua Paltro di Ik*.
jXsperdes via : Smarrirsi.
Dlspersa, Sconciatura. « iJa g'd
avuu 6na dispersa * : « Ha abor-
tito ».
Dlspett, Dispetto. A dispell di
sant : A dispetto de' santi. Vorh
std, in paradis a dispett di sant:
Non si sta in paradiso a dispetto
de' santi. « Fl par che le faqa per
dispett » : « Pare che lo faccia i)cr
dispetto ». Rohh che fit dispett:
Cose che fanno dispetto.
— Dlspett68, Dispettoso. « Oome
I'h dispettos quel stupid d'6n fioeu *:
<c Com'6 dispettoso quello stupido
di ragazzo *.
Dlsplacent, Dispiacente. « Sont
propi dispia^ent de sta robba » :
« Sono proprio dispiacente di quan-
to h successo ».
— Dlsplasd. Dispiacere. Provd
6n dispiash: Provar un dispiace-
re. I ( V erbo) « Me dispicts che,,, * :
« Ml displace che ». ^ Fl fh mo-
stra che ghe dispiasa, ma inveee
I'h tutt cdec/y>: « E' vende il sol
di luglio, ma a me non la iicca ».
Dlspolpaa, Spolpato.
Dlsponlbil , Disponibile. Ona
stansa disponibil : Una camera di-
sponibile. Tdsa disponibil: Ra-
gazza 0 fanciulla o signorina dispo-
nibile.
— DisponlbUitaa, Disponibili-
tk. « Me fradell ojjficial Vdn miss
in disponibilitaa » : « Mio fratello
ufficiale lo hanno messo in dispo-
nibilitk ».
— Disponn-spost, Dispone. « Di-
sponn pur de mi e di mh servitdr
in Idngh e in largh » : « Disponi
di me e de' miei servitoii in lungo
e in largo *. V^s minga dispost
a fd, 6na robba : Non essere di-
sposto a fare una cosa. (Pr.) L'omm
el proponn e Dio el disponn .• L o-
(i) Disperato In fior. vale (come par-
ticip. di disperare) : preso dalla dispera-
zionC) 0 a modo di sostantivo : persona
che non ha da vivere che sarebbe il mila-
nese : balabidtt.
DIS
— 201
DIS
luo propone e Dio dispone. San
e dispost: Sano e disposto.
— Disposizldn , DiBposizione.
IK. El g* h disposizion per la... tal
robba » : « Ha diaposizione per... »
Disposizion de testament: Dispo-
Bizionc testamentaria. « Sont a s6a
disposizion » : « Sono a sua dispo-
Bizione ». | La disposizion d^Sn
arehivi: La mettitura d'un ar-
chivio.
Dispotisxno, Idem. El dispotismo
n*6l gh* h pii che in Russtu, par-
land de V^Europa: In tutta Eu-
ropa non h rimasto dispotismo
che nella santa Russia.
— Disp6tlch , Dispotico. « Son
mi el padrdn dispotich » : « Sono
io il paiarone dispotico ». Vedi an-
che Spotieh.
Dispresi, Vedi Despresi.
I>isputa, Idem.
— Disputii-utaa, Disputare.
I>iS8ap6r, Dissapore. « Gh'h staa
ai 6n poo de dissapor tra mi e lii,
ma p<eu...yn « Ci fu infatti del
dissapore fra noi, ma... »
Dlssestii-staa-BtasB, Dissestare.
« Me sont dissestaa per salvall » :
« Per salvarlo mi sono dissestato ».
Dissipaa, Dissipato. ml/h 6n
dissipaa de prim,a forza » : « £ un
dissipato di primo ordine ». « Sth
ptissee attentj te see tropp — »:
« DJfc retta, sei troppo svagato ».
Dissuad-as-ades , Dissuadere.
« Udn disstias de andd in Ame-
rica »: « Lo hanno dissuaso di an-
dare in America >. < El m^dt eon-
suUaa, Voo dissuas »:«Mi consultb
io I'ho sconsigliato ».
Distil, Dismre (1). « Quanto el
dista el C€uin de la sponda » :
« Quanto scosta il pallino dalla
mattonella ? »
DlBtacdt-accaa-aocass, Distac-
care. Distaeea i cavai: Staccar i
caYalli. « Se p6 min{fa distaecall
da quella donna, dal Utt della
morta... » : « Non si pu6 distac-
carlo, ecc. ».
Difltanza, Idem. Distanza d'etaa:
— d'etil. Tegnl a — ; Tenere in
distanza.
Distand. Vedi in Destend.
Dlstlnta, Idem. La distinta di
prezzi: La distinta dei prezzi. ||
(Agff.) Ona personna — ; Idem.
Dlsiinzlon. Distinzione. On om,m
pien de distinzion : Un uomo pieno
di garbo o un uomo a garbo. |
Bisogna pceu minga fa tropp — ;
Non convicne far troppe distin-
zioni.
Dlstoma (P. N.), Distorna. 2>A
la distorna: Dare la disturna.
DlBtrasB, Distrarsi. « G' oo bi-
sdgn de distramm 6n poo » : « Ho
bisogno di svagarmi ».
Dlstrazidn , Distrazione. « El
patiss i — » : « Soflfre di — ».
Dlstrug-utt , Distugffero. El
foBugh el distrug i cd. : 11 foco di-
strugge le case. « Qiiell se ciamma
distrug » : « Quello si chiama an-
nientare >. « Come I'h distnitt quel
pover omm » : « Come h magro o
strutto o allampanato quel pover
omo».
Disturb^-iirbaa-iirbass, Distur-
bare. « Disturbi / » : « Disturbo ? »
« G'oo disturb€ta el stomich » : « Ho
lo stomaco disturbato ».
— Disturb (P. N.) , Disturbo.
Lev(i el — .* Levare il disturbo.
Disutil, Disutile. « L'l 6n disu-
til faa e finii » : « fi un disuti-
laccio ».
Dltta» Ditta. Ona bonna ditta !
(iron.): Una lieta spesa ! \ A ditta
de tutti: A detta di tutti.
Diumista, Idem. « L'k diurnista
a trii f ranch ald\y^'. « Fa il diur-
nista a tre lire al jgiomo ».
Dlumo, Idem. Teater diumo:
Teatro diurno. La diuma (mcr-
cede del diurnista) : Diaria.
Dlutil, Diario. El diutil ed ora-
ri: II diario colPoi-ario.
Divan , Divano. « Bisogna fh
copri ^tiel divan » : « Bisogna lar
ricoprire quel divano ».
— Dlvanln, Piccolo divano.
Dlvedd (P. N.j, Divedere (1).
« El dava a dived^. che... »: « Da-
va o divedere o Mostrava di... »
Dlvdrs, Diverso. G?ie n'h divers :
€le n'ha parecchi o diversi. | « L'l
&na robba ben diversa .'»:«£ bene
o assai diversa o difFerente la co-
sa».
— Diversament, Diversamente.
(1) Noi usiaino la parola dUtd nclla so-
la frase e senso notato. In altrl sensi di-
eiamo Visa distant o Ionian^ ecc.
(1) Non credo che il Fanfani abbia det-
to bene col buo : Dar ad intendere che e
tutt*altro caso del Dar a divedere^ ecc.
UIV
— ajA —
liU
« lAi el le pensa molto^ diversa-
ment » : « La pensa assai diversa-
mente ».
Dlversitaa, Diversity. « Che di-
versitaa / » : « Che stacco ! »
Dlverslv, Diversivo (1). Tant
fter dagh 6n poo de diversiv : Tan-
0 per dargli im poco di diversivo
o di svago.
,— • Dlverti-ertU-ertlsa, Diver-
tire. ^El 8' h divertii » : « Vi siete
divertito ? » « Chi V h che 8* h di-
vertii a... » (iron.) : « Chi si h di-
vertito a Boiuparmi, ecc. ». Diver-
tis8 ai spall de vun : Idem.
— Dlvertlment, Divertimento.
« Jja musiea V ^ iuit el «d diverti-
men » : « La musiea h il suo sva-
go ». « Fifci toRumm, 6n poo de dv-
vertiment cont sta earampanna » :
« Vo' pigliarmi un po' di gusto con
questa vecchia I » « OA- che bhll dir-
vertiment / » : « Oh che festino ! »
— Dlvertimentdn, Gran diver-
timento.
Dlvld, Dividere. « 2>it)«i^mi , se
nd se caven i occ » : « Separia-
moli se ] *
An divis
Hanno
— Dlvldendo, Idem.
— DivlBlon, Divisione.
Dlvin e Diyino, Divino. Za di-
vina providenza : Idem. « Std ui-
nett ch\ I'h divino » : « Codesto vi-
netto h squisitissimo ».
— DlYinament, Divinamente.
— Divinltaa, Divinity. « Std vin
rh 6na divinitaa » : « Questo vino
6 un nettare».
Divorli - oraa - orass, Divorare,
Cuffiare (in dis.). « M mangia min-
ga, el divora » : « E' non mangia,
divora ». « Pareva ch'el vorhss dir-
voranim » : « Pareva che mi vo-
lesse divorare*.
Dlvorzl, Divorzio. (Civ.) La leg
8ul divorzi : La legge sul divorzio.
Fd, divorzi (pop.) : Vedi Spartis8,
Divisdri, Divisorio. Mur divi-
sori: Idem.
Dlvott. Vedi Devott,
Dlzlonari, Dizionario. « Cerca 8e
gh' I la parola sul dizionari » :
« Cerca se c'^ sul dizionario ».
— Dizionariett, Dizionarietto.
— taseabil: — tascabile.
(1) Diversivo in fior. ^ anche canale che
serve a divergere Taoqaa.
Do. Vedi Ihiu.
Doanna. Vedi Dogana e Dazi.
Dobbla, Doppia. (Coperta del
letto col lenzuolo) Anda sott a- la
dobbia : Andar a letto o Ficcarsi
sotto le coperte. Fd «w la dobbia:
Fare la rimboccatura. Fd sott la
dobbia: Eincalzar il letto. (Pr.)
Sott a la dobbia nd se quista fa-
me: Non si acquista fame sotto
ooltre.
Dobbld.-bbiaa-bblas8, Doppia-
re (1), Piegare, Addoppiare. Dob-
bid i coo d' 6n fil: Addoppiar i
oapi d'un filo. Dobbid dwa^sa:
Piegare un'asse, una tavola.
— Dobbladura» Addoi>piatura.
— Dobblass, Ripiegarsi, Addop-
piare, Piegarsi. I/azzal el se dob-
hia minga: L'acciaio non si piega.
Scagn de legn dobbiaa: Sedie di
legno ourvato.
D6bla, Doppia. Ona dobla de
Genova (in dis.) : Una doppia di
Genova.
D6bl6 (P. N.), Dubl^. Ona col-
lana de or dobU: Una collana di
— o di similoro.
Doccla (P. N.), Doccia. Fh la
docda : Fare la doccia. « Quella
fras V h stada per mi come dna
doccia gelada sutcoppin » : « Quel-
la frase fu per me come una doc-
cia gelata fra capo e collo ».
Docil, Docile. On fioeu, 6n ea-
vall docil: Un ragazzo, un ca-
vallo docile.
— Docilltaa, Docility. L'elefant
VI famoso per la sua docihtaa :
L'elefante h famoso per la sua do-
cility.
Docanient&-entaa, Documenta-
re. Ad^s scrivend storia bisogna
— tuttcoss: Oggi scrivendo storia
bisogna documentare tutto.
— Document, Documento.
D6de8, Dodici. 2>4^ des pont ai
dodes: Dare dieci punti pei do-
dici.
Doeula, Doglia. Dceuia in d*6na
&palla: Doglia in una spalla.
DoRui de partort : Le doglie del
parto.
Dogglk-oggiaa, Docchiare. « L'd
doggiaa 6na bUla tdsa iutta sirayn
(1) Doppiare in fior. non slgnifica pit
altro che far allattare an agnello da one
Eeoore qnando una, la madre, non ha ab-
astanza latte.
DOG
— 208 —
DOL
« Adoochib una bella ragazza e per
tutta la sera lo tenne gli occhi
addosso ».
— Doggiada, Ooohiata. « El g'a
daa 6na doagiada e Vh scorlii la
t^to» : «GH diede un'oochiata e
croll5 il capo».
— Dog^adinna, OocMatina.
Dol6s, DoglioBo.
Dold. Idem. <Ai doleilyt (yen-
dit. ambulO : ^ Lupini dolci ! »
Ddliitt, Vestaglia. « L'era in do-
li^U » : « Era in veste da camera ».
Dol6r, Dolore. (Fisico) « O'oo
6n doUr ehi de part*: «Ho una
doglia aui da parte ». Dolor de coo :
D<3or oi capo. (Fig.) « Quel ficeu
Vh 6n dolor de eoo»: «Quel ra-
gazzo o iigliuolo h un sopracca-
po». Hi jy e 6n dolor de coo quel
Jioeu » : « Quel ragazzo 6 un dolor
di capo ». « Dcigh minga a tda mor-
der 8t6 d6lor » : « Non gli dar a tua
madre questo dolore ». Mor^ de
dolor : Morir dal dolore o di pas-
Bione. Pari la madonna di sett
dolor : Parer la Madonna dei sette
dolorL Grasi68 eome el doldr de
renter: Grazioso come un'ortioa.
V2g8 tutt in d*&n dolor : Con do-
lori per tutto. (Pr.) Chi bhlla vceur
19arif gran dolor hoeugna soffri
in dis.) : Chi yuol oomparire bella
jisogna ohe B^appareochi a sot-
ftrire. Dolor de usta o pan o mi~
nestra: Doglia di testa vuol mi-
nestra.
— Dolorli-raa, Dolorare (in di-
siiBo), Sentir dolore, Dolere. « M
dolora tutt per i reumi » : « Si duol
tutto per i reumi ».
— Doloraso, Dolorin e Doloritt,
Dolore acerbo, Doloretto e Dolo-
raoci.
— Dolords, Doloroso. On 6pe-
razidn dolorosa: Un' operazione
dolorosa. « I/h perddolorosa quel-
la r€i]ha de... » : « £ per5 doloro-
so di trovarmi, eco... »
Dolz, Dolce. Mzueeher, el tnel,
la regolizia, Vuga madura in dole:
Lo zucchero, il miele, la liquiri-
zia, Tuva matura Bono dolci. Vlss
dots de sang'u: Essere di indole
dolce. DoU de lavorh (di legno) :
Tencro a lavorarsi. Volz ck sal
(pop.) : Dolce di sale. On temp
suli e dolz : Tempo asciutto o sec-
co e dolce. ]i I P^ dolz: I piedi
doloi o oiocoi. Ijegna dolsa: Le-
tne dolci. Dolz e bruseh : Agro-
olce.* Terren dole : Terreno pa-
staccio. I *(. L' d portoM in tavola
el dolz » : « Portb in tavola il dol-
ce ». I « Lhssell dolz » (a eavallo):
« Dagli la mano dolce ».
— i)olce , Idem. II dolce far
niente: Idem. A hocca dolce: I-
dem. April dolce dor^nir: Idem.
— Domn, Dolzusc, Doloetto e
Doleiume.
Doma-omaa, Domare. Domdt 6n
eavall : Domare un eavallo. Domd.
i lenzoeu, i faazoUtt no^uv : Do-
mare le lenzola, i fazzoletti novl.
Domdk 6n para de scarp : Domare
un paio di Boarpe. ) Soltanto.
Senonch^. N. fr. : « Se eapiss do-
md, a vedhll » : « Si capisce soltanto
a guardarlo ». « Figuret ch'el m'd
eiamaa tnila lir / » « Domib f » :
« Figurati che m'ha chiesto mille
lire di quel... » (E I'altro) « Po-
verino 1 »
Doman, Domani. Doman Vhfcr-
8ta: Domani h festa. Doman mat-
tinna, doman sira : Domattina,
domani sera. Doman vott : Do-
mani o otto. De chl a doman 6n
quai sant provedard : Cavami di
qggi e mettimi in domani. « Si/
Doman sul fresch .' » : « SI doma-
nL per 11 fresco o anehe Domai I »
Veah minga dom.an: Se non ^
oggi h domani.
iDomanda, Idem. « Che domanr-
da! yn< Che domanda! » Doman-
da e risposta: Idem. Dd cdrs al-
ia — .• Dar corso alia — . Gh'hpoca
domanda del ghier : C'b poca ri-
chiesta. Fct la sda brava domanda
al papdk : Fare la chiesta in isposa.
— Domand^-ndaa , Domanda-
re. Se domanda nanea : Se ne
domanda neanche o Non se ne
domanda. ( Pr. ) Domandd, V h
Ueit f rispond V h cortesia ; Do-
mandare h lecito e rispondere h
cortesia.
Dominica, Idem. JRispetth la—:
Rispettare la domenioa. Domenv-
ca quindes: Domenica a' quindi-
ci. ^l vesta de la domenica o de
la fhta: II vestito della dome-
nica.
Doxnestegh e Dosmestegh. Vedi
Domestieh.
Doxnestich, Domcstico. « Com>e
Vh domestiea sta tdrtora .' » : « Co-
m'b domestiea questa colomba o
DOM
— 204 —
DON
anche agevole ». I Domestieh de
cdt: Servitore, II domestieo fl).
Doxnicili» Domicilio. « M std, a
Milan f ma el d^midli ghe I'd, a
Roma » : « Sta a Milano ma il do-
micilio rha a Eoma ». Transport
a domicili : Trasjiorti a — . Domi-
cili coatt: Domicilio coatto.
— Domicillass (P. N.). Domici-
liarsi. <n L* ^ andaa a aom,icilia^s
a Firenze » : « Si domicilib a Fi-
renze ».
Domlnega (Volg.). Vedi Domh-
nica.
Domini, Dominio. Domini util :
Utile dominio. Dedom,ini pubblieh:
Di dominio pubblico. / dominni
de la Coronna : I dominii della
Corona.
Ddmlno, Idem. Oiugd, al domi-
no: Vedi Giceugh, § «-4Z vealidn
Vera in domino rosa » : « Al ve-
glione era in domino rosa*.
Doxnlnus (doxnlnanzldm),Domi-
nus, Domino dominanzio (in dis.),
II padrone. Dominus vohiscum :
Dominus vobisco.
Domm, Duomo. L'h la fabbrica
del Domm ! : E 1' opera del domo.
Vori fh 8th o Tirh el domm, in
san Salvador : Volere 1' impossi-
bile, Far di botti barili (pop.). Do-
m,anda se el dom,m, Veae vend:
Vedi Ve-iid,
Don, Idem. Don Paol, Don A-
lessander : Don Paolo , Don A-
lessandro. Don Chisciotte: Idem.
I Dono. VS88 6n don di Diof : Es-
ser un dono della Provvidenza.
« El g'h el don di Dio de eap\
nagott » : « Ha il dono da Dio di
non capir nulla 0pp. Ha I'ottavo
dono dello spirito santo ». Q Fd, el
don don : J^are il dinoccolato o il
dondolone.
Donli-onaa, Donare. « El vestii
ner el ghe dbnna » : « II vestito
nero le dona ». Quell ehe nd podi
avh va ehe Vel ddni: Fare come
papa Leone.
— Donazldn, Donazione. Con-
tratt de — ; Contratto di — . Do-
nasion inter vivos : Idem.
Donca, Dunque. « Donea come
(1) II popolo fior. perb non usa qaesta
voce per servitore vecchio di casa, ma piut-
tosto per servitore militare : la nostra or-
dinama.
la fhmm / » : « Dimque ohe si f^ ? »
Ergo donea, trii conchitt fan 6na
conea : Dunque dunque non com-
picci nulla.
Dond^-ondaa, Dondolare. <Me
donda un dent » : « Mi dindella
(Lucca) un dente, Mi tentenna*
(Fir.). « El ministeri me par ch'el
donda » : « Mi pare ehe il mini-
stero traballi ». « <S1, V^ gitist II
ehe el donda » : « £ 11 covato ».
Oiappa ch'el donda : Gnao. « St4
tavol el donda » : « Questo tavoli-
no dondola».
Donda, Dondola. Dagh la donda
a la scoeca: Dare I'andata all'al-
talena.
Dondada, Dondolata, Dondola-
mento, Tentennata.
— Dondadlnna, Tentennatina.
— Dondazzi, Dondolone, Ten-
tennone. « Oh Vh ch\ el sur Don-
daszi » : « Eccolo qui il sor Ten-
tenna ».
— Dondlnli, Ninnolare.
Dondechi, Idem (ehe significa
qualunque sia il motivo o anehe
il luogo). Dondeeh^: Per quests
ragione.
Donna, Idem. Donna de eh, de
coo, ehe etisisSf de color o dipctgn
de color, de gross^ de mond, de ser-
vizzi, de sopressh^ ehe petthnna:
Donna di casa, di ingemo, cuci-
tora, lavatora, di mezzo, dimondo,
di servizio, snratora, pettinatora.
— ehe lavora in bianch: Cucitora
di bianco. Donna dipegn: — ehe
va a farpegni. On pezzde donna :^
Un pezzo di donna. Dontia cont i
barbis ; con sit i eaJz6n: Donna
coUe basette ; in oalzoni. — eman-
cipada, medichhssa, avvocata, pro-
fessora: Donna emancipata, me-
dichessa , awocata , professora.
Mobb de donna, malatHi, lavorh,
vestii de donna: Robe e cose da
donna, malattie, lavori, vesti da
donna. Donna om.m. e omm don-
na: Donna uomo e omo donna.
Donna tempada ehe la par anmd
giovina: Donna attexnpata ehe
sembra una giovinetta. Donna gio-
vina ehe la par giamb veggia:
Donna ehe ha il vecchino. || (Ti-
tolo nobile) Donna Laura, Mar-
gherita, ecc. : Donna Laura, don-
na Margherita, ecc. | (CarteXi)on-
na de ptcch, de boston, eec, : Donna
di picche, di bastoni, ecc. (Mo- '
DON
— 205 —
DOR
glie) Im mia donna (volg.) : La
mia mogliera. I Prima donna :
Prima doima. (Pr.) Ai donn se
po* tninga eredegh: Omo che giura
e donna piangente non gli cre-
dete nienie. T donn tn semper
donn : Tutte le donne sono a una.
I donn ne tan vunna pussee del
diavol : Le donne hanna un punto
piii del diavolo. JV^ donn n^ tila
a lum^m cU candila: Vedi Gan-
dila. D6 donn e 6n' oeea fan 6n
mercaa: Idem. Donna giovina Or-
rent a 6n veee gh'h ficeu finna e^U
tece : Marito vecchio e moglie gio-
vane assai iiglioli.
— Boxmascia, Donnaccia.
— Donnee, Donnaiolo.
— Doxmin, Donnina.
— Donnetta, Idem.
— Donnon, Donnoue.
— Donnotta, Idem.
— Donnettiima , Donnettina,
I>onnicciuola , Donuicioluccia ,
Donnucoia, Donmicola.
Donzdlla, Donzella (1), Camerie-
ra. Ona donzella V e minga ona
seroa: Una cameriera non h la
serva. (Come specohio in disj.
— Donzellant e Dozzinant, Doz-
zinante.
Donzenna. Dozzina. Mobba de
donsenna: Koba da dozzina. Ona
donzenna d'ceuv : Una dozzina d'o-
va. TegnX donzenna : Tener a doz-
zina o a retta o a pensione. Quell
ehe std ehl in — .* II dozziuante.
Bopo, Idem. Bopo el brutt ven
el bkll: Dopo il orutto viene il
hello. Dopo disnua: Dopo pranzo.
Dopo divian: Dopo domaui.
Doppi, Doppio. A triif a qvuiter
dovpi:lAeva..\Doppi come i scigoll:
Piu — delle cipoUe. Partida dop-
r'a : Partita doppia. Doppi sens :
doppi sensi. —paga, ration: —
paga, razione. | (Libreria) On dop-
pi: Un doppione.
Doppiett (Al bigliardo), Dop-
pietto.
Doprli, Adoperare. « Vedi che eht
hisbgna doprit i man » : « Vedo che
mi abbisogna o che son costi'etto
di adoprafe le mani ». « Cossa te
dopret ti..J>: * Che cosa pigli tu
per... I » (Pr.) Chi g* di pit giudizzi
(I) DcmzeUa e fcrmino lelterario ormai
un po' ridirolo per fiiftciulUtj signorinaj
ragutzUj giovittCj zitella.
el le dopra: CM ha piiL giudizio
piii n'adopri.
Dord, Tordo. Grass eome 6n
dord : Grasso come un tordo. Atit-
dd, al rdccol a eiappd, i — : Andar
al paretaio a pighar i tordi.
— Dordk (Col nschietto), Zirlare.
— Dordln, Tordino (1), Piccolo
tordo.
— Dordinna, Pispola. « L'^ 6na
dordinna » (di donna) : « Non le
si sente un osso, tl tutta ciccia».
Dore (D. Fr.), Idem. Scarphtt
dorh : Scarpette dories. Dorh sur
transc (sur tranche) : Dorato sulla
tondatura.
Doremifli, Do re mi fa.
Dori-rli, Dolere. Dori 6n dent,
el venter, el coo : Doler un dente,
la pancia, il capo. Dort 6n poo :
Dolicchiare e doliccicare. (Pr.) Chi
ifisci vaeur nient ghe dceur : Chi fa
a suo modo non gli dole il capo.
Dormi-xuii, Dormirc. Dorml de
ph : Dormire da piedo. ^ ala se-
renna: Dormire al serene. Dormi
de coo : — da capo. — com,e 6n
sciocch : — sodo o come un ghiro.
— de la quarta: — della grossa.
Dormi sul soree: Avere udito
grosso. — i sd sogn quihtt : — fra
dae guanciali. — senza Msdgn de
fctss ni7id: Non aver bisogno di
culla. Podk minga dorml : Non ^o-
ter chiuder occnio. Dormigh sora
a 6na robba: Donnirci sopra.
Dorm,% in s*cenna: Dormir su-
pine. MUt a dorml (Fig.) : Metter
a sedere. P. E. : « Qu^ minister i
a miss tuce a dorml i so an-
tecessdr » : « Quel ministro li ha
messi tutti a sedere*.
— DomKBUS (D. Fr. Aff.), Pol-
trona a sdraio.
— Dormla, Sonnifero. Dh la
dor mia: AUoppiare.
— Dormiada e Dormida e Dor-
mldinna, Dormita. Pd, 6na bella
dormiada : Far una bella dor-
mitona. Dagh ona dormidinna:
Schiacciar un sonnellino.
— Dormida, Dormita. (Dei ba-
chi) Muta e Dormita.
— Dorml6n, Dorraiglione. Pd, cl
dormion: Fare il dormiglionc.
— Dorminpee, II dormi.
Dormit6ri, Dormitorio. PI dor-
ID T\}rdino e tormine dl velerin. e si-
gnillca colore ili mantello oquiuo.
DOS
— 206 —
DRA
mitori el ven dopo el re/ettdri: II
— vien dopo il refettorio.
Dosa (Pop.). Vedi Dose. N. fr.
Yolg. : D^gh la sda dosa : Dare la
sua dose.
— Dos& (P. N.), Dosare. La bra-
vura del cceugk la sth iutta in del
dosdt: La bravura del ouooo sth
tutta nel dosare.
D08B, Dosso. Fann de sott e doss :
Fame d'ogni colore. Taeuss 6na
rohha de doss: Levarsi una cosa
di doBBO. I (Poggio) « Lh sul doss
el g* d> la s6a easetta » : « L& sul
poggio c'h il suo villino*.
Dot&-otaa» Dotare. « i/d dotaa
s6a iosa c6n vint milla Wr »: « Dotb
sua Uglia in venti mila lire ».
— Dotal, Dotale.
— Dotazidn e Dote, Dotazione
e Dote. (Negli uffizi) Assegnamen-
to. Dota seadvda (1) : Dote rica-
dnta.
Dott6r, Dottore, Medico. El sur
doiior : II medico. Dottor in leg :
Dottore in legge. Vlss spedii dal
dottor: Essere spedito dal medico.
M. d. d. : « G'oo minga hisogn de
dotlor che me dottora » : « Non ho
bisogno che tu mi faccia V omo
addosso ». Dottor di me sciavatt :
Dottore de' miei stivali. Dottor
del pozz (in die.) : Vedi Faccender.
Dottor de Valensa che g'd la vhsta
longa e curta scema : Dottor di
Valenza con lunga toga e corta
scienza. (Pr.) L*h m^i^n (zsen Tiv
che 6n dottor mort: E meglio un
asino vivo che un dottor morto.
— Dottork, Addottorare. Vor^
dottord, su tutt : Sdottorar su tut-
to o Far il Saccente.
— Dottor6n. Dottorone.
Dotrlnna (P. N.), Dottrina. On
omwpien de dotrinna{M.odo novo e
colto) : Un omo i)ieno di dottrina.
I jPU dotrinna: Catechizzare.
— Dotrln^tta, Scoletta, Dottri-
netta.
Dova , Doga. Gross de dova
(Fig.) :.* Soro o Di grosso ingegno.
Ddve, Idem. Dove se sia : Dove
si sia. « L'h dove I'l » (a ragazzi) :
« E dove tocca ». « Dove sereni
mdfy>: «Dove eravamo rimasti?*
« Dov'h fyn « In che luogo ? »
Dov6, Dovere. « Oo dovuu.,. » :
(1) Quella di beneflcenza che, per essere
morta la bencfloanda, torna aUa cassa.
« Mi bisognb Opp. Ho dovuto».«-^
dovariamgh hen » : « E' dovrebbe
giovargfi ». C6me se dev : Ammo-
do. P. E. : a L' h 6n giavin come
se dev » : « £: un giovine ammo-
do ». Gom^e se dev : Di santa ra-
gione. P. E. : « JSl g' ct dxta dn
fracch eome se dev » : « Lo basto-
n6 di santa ragione ». fl ( Sost. )
Dovere. A dover: A dovere. Fa
el sd dover (a ragazzi): Salutare,
Far il suo dovere col signore. I
mh dover : I miei doveri. « Savor-
roo pceu el m,h dover »: « Saprb il
mio dovere ». Fdss 6n dover : Far-
si un dovere. Fl dover de scbla :
II dovere.
Dragant, Addragante.
Dragh, Drago. Lavish come 6n
dragh: Lavorare a mazza e stanga.
Dragon, Dragone. In del 48 a
Milan I staa faa 6n reggiment de
dragon lombard : Nel 48 a Milano
fu create un reggimento di dra-
goni lombardi.
— Dragonna, Dragona.
Dramma, Idem. Dramma e eomr-
media: Idem. | Fl dramma Vera
6na volta 6n ottav de dnza : Idem.
Drammatlch e Dramxnatlca, I-
dem.
Draperia, Drapperia.
Drapd (D. Fr.) (in dis.), Ban-
diera, Stendardo.
Drapp, Drappo. Drapp hroceaa,
d'or: Drappo xessuto in oro.
Dress, Tordo. La passada di — ;
La passata dei tordi.
— Dressln, Tordo minore.
Drltt e Dritto. Dritto, Destro,
Accorto. n L' h dritto V omm, ! » :
« E scaltro »,
Dritta, Destra. Andb, "oer la s6a
dritta : Andarsene pe' latti suoi.
Dd, la dritta : Cedere la diritta.
Tegnl la s6a — ; Non dare la man-
ritta.
— Drlttura, Idem. Aiidh in —:
Andar in linea retta. | On omm
pien de drittura: Un omo pieno
di avvedutezza.
— Drizz, Diritto. Aivdd, drizz
(nello scrivere) : Regger la linea.
Ardb drizz : Rigar diritto. — come
la gamba d'6n can : Diritto come
le gambe dei cani. Andh via drizz:
Andar diviato. Andh via drizz
drizz : Camminar pari pari. « Ten
drizz quell caharey^ : « Tieni pari
quel vassoio ». V^s minga sul
DRI
207 —
DUR
so drizz: Aver le liine a rovesoio
o anehe Sentii'si poco bene. Dd,
la drissa in strada : Cedere la di-
ritta.
— Brlzzli-izsaa, Drizzare o Ad-
dirizzare. DrUszd, i ^amb ai can :
Drizzar le gambe ai cani.
Broga, Idem.
— Drogaria, Drocherie.
— Droghee, Droshiere.
Dr6Uo (p. Fr.) (P. N.), Furbo.
« QvMl V e drbllo » : « Un furbac-
cio ».
— Drollarla, Accortezza.
DroYk (Volg.). Vedi Doprh con
voei derivate e sorello.
Dubl, Dubbio. GWh pu de dvb-
bi : Non o'^ piii dubbio.
— Dubltit - bltaa , Dubitare.
« iVd te dubita » : « Won ti dubi-
tare ».
Bncca, Duca e Duchessa. Fd. el
dueea: Far il grande. AI temp di
ducca vice (in dis.) : In illo tem-
pore.
— Ducbln, Duchino.
— Diicliesslima, Duchessina.
Dncument (Volg.). Vedi Docu-
ment,
DndU, Duello. Sfidd a duell:
Sfidare. Duell a pnmm o a ultim
sag'u: Idem.
Duitt. Duetto. M famoso duett
de la Norma: H celebre duetto
della Norma. « Che hUl duett ! »
Jiron.) : « Ob che caro duettino »
(di bambini che piangono).
Dnplicaa, Duplicato. On dupli-
eaa: Un duplicato.
— Duplo, Idem. In duplo : I-
dem.
Dnr, Duro. El dur e el mdll:
n duro e il moUe. Dur come 6n
8089 o com^ el m/ur : Duro come
un macigno o come un corno.
Dur de coo, de phll, d'orhggia:
Duro di testa, di pelle, di orec-
chio. Dur de maner : Duro di
modi, di modi aspri. Dur de cotta :
Dure a cuocersi. On omm dur e
vilan: Un duraccio. Dur de mori:
Che stenta a morire. Dur de hoc-
ea, de trott (di cavallo) : Duro di
bocca, di trotto. D'h perd dura:
La h dura ! Stit dur : Star duro o
alia dura. P. E. : « L'han pregaa
ma lu el stava dur » : « Idem ».
g*T,) Dur c&n dur n6fh h6n mur :
uro con duro non m bon mui'o.
— Dnr^zza, Durezza.
— Diirdn, Durezza. « Gh* I ue-
gnuu 6n duron dedree a Vorhg-
gia » : « Gli 6 venuto fuori un so-
prosso dietro I'orecchia ».
Durli-uraa, Durare. L'h insci
de durdb : Deve durare ancora un
bel pezzo. Pussee de durd 6na
robba la pd mringafd : Ogni cosa
dura quanto pu5. /Se el bell temp
el dura,,, : Se il tsello regge.
— Durada, Durata. Vess de du-
rada: Esser durcvole.
Duras, Duracina. I plraich du-
ras : Le pesohe duraome.
Du8Ci6s8 (D. Fr.) (P. N.), Sedia
a braccioli.
Duu e Dd, Due. A duu a duu:
A due a due. A dd a dd: A due
a due. Fit gib jiceu a duu a duu :
Partorire gemelli piu d'una volta.
Andh in duu : Spezzarsi. Fh in
duu : Spaccare, Dividere. Mangih
duu boccdn: Mangiar due bocco-
ni. « T'oo de dl dd paroll » : « T'lio
a dir due parole ». Fa^s in duu
per rivdb a temp col lavord : Divi-
aersi in due per giunger in tempo.
ToBU su, el duu de copp : Svignar-
sela o Partire o Fuggire. Sth a duu
pass: Star oosti vicino. Anddb a
fcb duu pass: Andare a far due
passi. « Quiiduu Id, podarien cd-
bia^s » : « Sono due che fanno il
paio ». « Trarev via 6n coo se ghe
n'avlss duu » : « C 6 da sbattez-
zarsi ». I/ann del duu el m>es del
m,ai: Domani mai. Com,e duu e
duu fan quatter : Come due e due
fanquattro. V^s bdndb volt: Es-
sere bono bono. Ddtghela de do:
Menarla bona o Dare spago. Chi
ne fcL vunna ne fa dd : Chi fa una
trappola ne fa cento. Fit de dd
face : Esser uomo a due faccie.
La va de dd, cont el balin : La va
benone. Tegnl el ph in dd scarp :
Tener il pieae in aue staff'e. Vun-
na di dd : Una dolle due. Ri^ssegh
a quella di dd : Alle due riuscire o
spuntarla. (Pr.) Vun V h nissun,
duu V h 6n spass, trii I' h 6n f re-
caps: Vedi Vun,
Duvls (Ant. e in dis). N. fr. :
« M.^h duvis (1) »: « Credo, Mi sem-
bra, Son d'avviso ».
(1) Si diceva anche a Firenze Mi divisO'
I provenzaU ancho dioono M'es d'avis.
E
— 208 —
£BE
E
E (Ouinta lett. d'alf.), Eff. (Con-
giunz.) « Gh' era el Paol e i sd
fioRu » : « Cera Paolo e i suoi li-
glioli». (Invece di ebbene) « Te
voRU che se faga eosl ? E mi faroo
eosX » : « Vuoi si faccia cosi? Ebb^,
farb co8i». (CoUa forza dell'iiive-
ce) « L6r credeven tutti che elpar-
tisSf e lu el s'e nanca moss)^: « Tutti
credevauo che partisse; lui, in-
vece, non ha dato un passo ». (In-
vece di ma) « JE chi I'h yceu lu che
parla in sta manera / » : « Ma chi
e lei, di grazia, che parla in tal
modo?» (Pleonasmo per rinfor-
zare) « S' era contortiaa de Ahis-
sini, e ghe n' aveva denanSf e de-
dree, e de part, e de s6ra e de
8ott » : « Ero attorniato da nemici
e ne ayevo dinanzi, di dietro, da
lato, di Bopra, di sotto ». Tutt e
des, tutt e cent : Tutt'e dieci, tutt' e
cento.
£ben (Pop.), Ebano. On bastdn
de eben cont el pomm d'or: Una
niazza di ebano col porno d'oro.
— Ebanista, Ebanista.
Eben (P. N.), Ebbene. (Come do-
manda) « Ehen ? » : « E dunque % »
Vedi anche Ben: Ebb^ (volg.)
EbrM, Ebreo. « L*h cattolich, ma
Vh sposaa dn'ebrea » : « £ oattolico
ma piglib un'israelita ». ( Al gioco)
« Ml perdi a sto post chi. Ghe dev
vess mort 6n ebrei » : « A questo
Sosto perdo continuamente ; ci
eve esser morto un ebreo ». fl
« Quel m,ercant I'e 6n vero ehrei » :
« Quel mercante h un vero ebreo ».
(Di cattolioo) «• L' h 6n ehrei che
vdb m>ai a m,e88a » : « Gli h un bac-
cal^; non va mai in chie&a)>.
Mes'cidb i Ehrei cont i Samaritan
(in die.): Confondere idee o cose.
(Pr.) L' ehrei n'6l da dance se n'dl
g'aphgn : L'usuraio non presta de-
naro se non ha il pegno in mano.
— Ebralch, Ebraico. « El parla
ehraich » : « E' j^arla ebreo ». « El
parla V ehraich »:«. Farla, ebrai-
co ».
— Ebreiada, Tratto da stroz-
ziuo, 8trozzaturii.
— Ebreldn, Usuraiaccio.
Eccetera (£>. Lat.) (Col resto
che si oapisce), Eccetera.
Ecceomo (Figura rappr. Cristo
alia colonna). «.El par 6n ecce-
omo » : « Sembra un eccehomo ».
Eccldm ( Onomatopeaoo deUo
starnuto). ^i^L'^faa eccidm ddvolt
e ghe »' e s'cioppaa 6na venna » :
« Stamutb due volte e gli si nip-
pe una vena >.
Ecco (Volg.). Vedi Eco, L* eceo
della Simonetta: Idem.
Ecco, Eoco. <cEcco chi el sur
Giovann » : « Eoco il sor Giovan-
ni ». « Ecco fatto .' » : « Ecco fatto ».
« Vui ndf vui nd e vui nd, Ecco / » :
« Non voglio, non voglio e non vo-
^lio ^ ecco ! » (Iron.) « Ecco / Se hoo
de di m,\, la rohba la saria tutt
alVoppost » : « Ecco ! A dir il vero,
la cosa sarebbe tutt' al rovescio ».
(Ritrovamento) «-£Vjco U, in dove
Vh » : « Eccolo ttov'5. Cost! ». « Ec-
co chi » : « Ecco qui». (M. pr.) Ecco
fatto il becco aWoca: Eoco fatto
il becco all'oca.
Eced (Passar la misura giusta),
Eccedere, Trascendere. « Me par
che te ahhiett ecceduu in di ter-
min » : « Mi pare che tu abbia tra-
sceso ne' termini ».
— Ecedenza, Eccodenza. « Emm
trovaa, in del bilanc^ dn'eccedensa
de 289 Zir » : « Abbiamo trovato
nel bilancio una eccedenza di
289 lire ».
Ecelent o lente, Eccellente.
« Std caffh rh eccellente » : « Questo
oait'i^ h eccellente ». Vedi Togo.
— Ecelenza, Eccellenza.<S'<^a Ece-
lensa me fio&u : Sua eccellenza mio
figlio. Vostra Ecelenza: Vostra ec-
Eccelente-
cellenza.
— Ecelentement ,
mente.
Ecentrich, Eccentric©. «i>'^ 6n
omm eccentrich» (Civ.): «fi im
uonio eccentrico ». (In meccanica)
P. E. : S'h rott V ecentrich de la
macchina: S' ^ spezzato V eccen-
trico della umcohina.
Ecepi, Contradire, Porre ecce-
ECE
— 209 —
ECO
g*oo
nagott de ecept,
ho nulla da op-
zione. « Mi
nta » : « lo non
porre, ma*.
Ecess, EccesBO. Gelds a I'eeceas :
Eccessivanieiite geloao. Vegnl a
di eccess : Venir a aualclie ooceaso
o ^U eccessi. A Vecceas: AU'ec-
cesso. Passdt da 6n* eccess a V alter:
Andfur da stremo a stremo.
— EcessiY. EcceBsivo.
— Ecoessiyament, Eccessiva-
mente.
Eoettuli-taaa, Ecoettuare. « Tut'
ti quatiH, eceettuaa domd, lu » :
« Tutti quanti, eocetto lei o ltd ».
— Eoesidn, Ecoezione. L^avo-
eait Id. faa i sd bravi eeezion:
L'avvocato t'ece le sue brave ec-
cezioni. (In fatto di riputazione)
iVirf poll eeezion : Essere inteme-
rato o maggiore di ogni eccezione.
In via de eeezion : In via di ecce-
zione. (Pr.) Tutt i regol gh'dn i sd
eeezion : Ogni reeola ha le sue ec-
cezioni o Non v'e regola senza — .
Ecetto, Eocetto. Eeetlo ehe: Eo-
cetto che.
Ecidl (P. N.), Ecoidio. Bogali n
staa 6h eeidi: Dogali fu iin eoci-
dio (a'intende il fatto di).
Ecitit-ltaa-itass (Civ.), Eocitare.
« Chi bisogna ehe me eeita la fan-
tasia eont 6na bonna iazza de eaf-
/^ » : « Qui bisogna eecitar la fan-
tasia con una buona tazza di caf-
f^ ». « Calmet^ te see tropp eeitaa» :
« Calmati ; sei troppo — o troppo
commosso ».
— Eoltament, Eccitamento.
« 0*00 mandaa 6n eeitatnent d*of-
fizi » : « Qli ho spicoata un'eocitisir-
toria d'ufficio ».
EdaU (D. Fr.), Chiasso. Fa
eelatt: Far chiasso. On eappellin
ehe fd trtypp eelatt ; Un oappellino
troppo awistato.
Eoleslasticli,
Ecclesiastico.
Jj'asse eclesiastieh : L'asse eccle-
L'abito — .
— de 861, de
siastico. L'abit — :
Ediss , Ecclissi.
lunna, parzial, total, ece.: — di
sole, di luna, parziale, totale, ecc.
EoliBSk-issaa-lSBasB (Civ.). «^A
la fhsta de casa F... la marehe-
sinna la eelissava tiM i alter po~
pdl » : « Alia festa o al ballo di
casa y... la marchesina eoclissava
tutte le altre damigelle ». I (Scom-
parire) « J^ tal ei s* h eelissaa » :
« n tale s'^ ecclissato ».
Eco (P. N. ). L*eco de la Sinio-
n^tta (1) : L' eco della Simonet-
ta. Fd eco ai sd paroll : Far eco
aUe sue parole. (Nell'organo delle
chieBc) Eco.
Econoxn, Economo. M sur eeo-
nom del colleg: II sor economo
del ooUegio. (Pr.) Ona donna eed-
noma Vh dnafortunna in cd: Don-
na economa e fortuna in famiglia.
— Economlcli, Economico.
— Econoxnaa, Economato.
— Econoxnia. Economia. L*eeo-
nomia politiea (colto) : L'economia
politica. Trattaa de economia so-
cial: Trattato di economia socia-
le. (In senso comune, di rispar-
mio) « STin miss a fd economia » :
« Si Bono dati a far economia o a
risparmiare ».
— Economizz^ , Economizzare.
Bisogna economizzd el tem,p : Bi-
sogna economizzare il tempo e al-
Vinglese II tempo h denaro. Eco-
nomizzd tropp : Trarre il sottile
dal sottile.
Ecran (D. Fr.) (Quadro a telaio
di stoft'a che si aiza e si abbassa
in un'intelaiatura da metter di-
nanzi alle iiammate del caminet-
to), Parafuoco.
Ecupagg (Volg. id.). Vedi Equi-
Eden (P. N.), Eden. Quella villa
Vh 6n vero eden : Quella villa h un
vero eden. A I' Eden gh*h 6na can-
tante na&uva (luogo di spasso) :
AU' Eden c' h una nuova can-
tante.
Edicola (2) (P. N.) (Bottegbino
isolate da venditori di giornali),
Chiosco.
Ediflcii-ficaa (3) (P. N.). « Con
quella s6a prkdica el m*d edifieaaT^i
« Col suo sermone m'ha edincato ».
— Ediflcant (P. N.), Edificante.
— Edlflzl, Edificio. « X' A faa
su 6n edifizi ch* el par 6na ecLser-
ma » : « Fece costruir un ediiicio
che sembra una caserma ».
Edilizla (P. N.), Edilizia. L'As-
sessdr a V edilizia: II magistrate
(1) Anttoa villa nel pressl di Mllano.
(2) Edicola in flor. 6 piutto«to Taber'
nacolOj Cappella^ Tempietto per statue.
(3) Nel senso dl costruir edifici e usato
solo da ohi vuol parlare il milanese in
panta di forchetta.
EDI
— 210 —
EPE
raunicipale che sovrintonde all'e-
dilizia.
— Edimi (P. N.), EdiUzio.
Editor, Editore. Anea i editor
g*in mies a pagd, minqa mal i au-
t6r : Anehe gli ©diton italiani co-
minciano a pagare diBcretamente
gli autori.
— Edlsidn, Edizione.^ Primmaf
\diima, fceura de commerdo : Pri-
ma, viltima, fuori di oommercio.
— Edlzioii6tta, Edizionoina.
Editt (Ordine promiilgato in iUo
tempore da autoritk), Editto, (og-
gidi] Decreto.
Eddtt (P. N.), Informato. « L'oo
edott de tutt eoss » : « L' ho inibr-
mato di tutto (1) ».
Educ^, Educare. « M ficeu Ids-
semel edtied de mi*: « U figlio
la«cia che me lo educhi io ». « I/*h
dn omm molto ben edueaa » : « £
una persona molto bene educata
o ^ iin gentiluomo ».
— Edncanda, Educanda.
— Educandaa (P. N.) (Affett.),
Educatorio.
— • Educazi6n, Eduoazione. On
omm senza edtieazion: Uno screan-
zato. Casa de edueazion : Educa-
torio.
E^h? (P. N.) (Esclam. che chiede
assentimento). « SJhh, te par f » :
« Eh ? Che ne dici ? » « ^Ih f » :
« Che cosa ? »
Efemerld (Civ.), Effemeride.
Eferyescenza (P. N.) (Ebolli-
zione nella mescolanza di alcali
ed acidi). Effervescenza. (Pig.)
« Quella jras Vhprodott in Vaula
6na certa, efervescenea » : « Quella
frase produsse nell'aula una certa
effervescenza ».
Efttt, Effetto. L'oli de ricin Vd,
faa el so effett : L'olio di ricino
ebbe il suo effetto. « Mi vui ehe
el coniratt el g'abbia effett » : « Vo-
slio che il contratto abbia forza ».
(Impressione di chi vede o sente)
« Che hUl effett / » : « Che bell'ef-
fettol » I « J7d, im.paraa ehe I'h mw-
til seriv per el teater, se n6 se
pensa alt effett > : « Ha imparato
essere cosa vana scrivere pel tea-
tro se non si pensa all'effotto ».
(Pr.). N6 ah? h effett sema cauaa :
Non c'^ enetto scnza causa. | « Se
(1) EdoU manca del verbo. Lo si direb-
be sinonimo di ififbrtnaa e non e. Non r1
direbbe : Lu V i mal edott ma lu Vi mal
infi>rmaaj mentre perb si dice : L'oo edott
de tutt cosf.
Paris e su Londra: Degli eflCetti
su Parigi e su Londra.
— Efettasc (P. N.), Effettaccio.
« Quella commedia V h pienna de
efettase » : « Idem ».
— Efettdn, Eft'ettone. I^it &n ef-
fetton : Par un efl'ettone (famigl.).
-^ Efettiv, Effettivo. Oreffettiv:
Oro sonanto. Adkss i regffiment
g'ctn n'anea dun terz del sd effettiv :
Ora i reggimonti hanno appena
due terzi del loro effettivo.
— Efetta^-tuaa-toass, Effet-
tuare. « S* el doifflss minga efet-
tuass me ditperaria » : « Se non
dovesae effettuarsi mi disperei'ei ».
EfettoabU (P. N.), Effettuabile.
L'i 6n*xdea efettuabUe : £ un'idea
effettuabile.
Effa, Eff'e. Can de Veffa: Beoco
coll'etfe. Baron de Veffa : Barone
coll'etfe.
Eflgie (P. N.). Impieeaa in efigie:
Impiccaio in ei'figie.
Sfimera (Civ.) (Febbre che dura
un giorno). Efimera.
Egltt, Egitto. Che,., d' Egiti! :
Che... de' miei stivali o corbelli
e anehe d'Egitto.
— Egizlan, Egiziano. Caratter
egizian: Idem.
Ego (D. Lat.). « Ugo 86m per-
sonna primur^ (lett.): «Io sono
persona prima ». I/alter ego : L'al-
ter ego.
Egoismo, Egoismo. « L*^ 6n omm
pien de egoisms » : « E un egoista
da tre cotte ».
— Egoista, Egoista. « L^h &n —
ehe n'ol pensa ehe ai so eomod » :
« £ un ser Accomoda ».
— Egoistdn Eeoistaccio.
Egregliunent, Egregiamente.
— Egregio, Lgregio. .
EghB, Ex. JEghs d^nitaa: Ex
deputato.
Egual, Eguale. aPer mi Vi e-
gual » : « Per me fa lo stesso ».
— Eguaglianza , Eguaglianza.
« Onarda ehe sien tutt in egua-
^lianza » : « Guarda che sieno tutti
in eguaglianza ».
Ell, Eh. « JEh che furia .' » : « Eh
chu furia ». (Rammarico) « Ehj hi-
EHl
— 211 —
ELE
Bogiia avhgh ^asiensa » : « Eh, bi-
sogna aver pazienza*. (I>uDbio)
« Jyk h6Ua / » « Ehy eosi, co^i » : » E
bellft? » « £h oosi, oosl ».
fihl, Ehi (1). (Per negare) « Mi,
liielmedh d'hUend di hall / » : « Eh
no ; ella mi gonfia >. « JEki hi seidr,
eh'el gttarda ehe ghe pend gid 6n
ligamm » : « Signorino la badi che
le pende gift un lacoio». ^aJEhi^
eh'el guaraa eome el parla » : « Ehi
la badi come parla ». (Inveoe di
b)) « Bieordet » « Uhi / » : « Rioor-
dati » « Si ».
El, II o Lo. M eavall, el ean : II
eavallo, il cane. | « Lh Vh content,
ma mi el sontpusaee de lii » : « Ella
^ contenta, ma io lo sono pift di
lei >. < M shragia, el sbragia ma el
eondttd mai nagott » : « fT^li grida
aesai e non conclude mai nmla>».
« Gh'il ? » : « G'^ in casa 1 »
ELaboraa {Lavoro negli uffici),
Elaborate.
Elastlcli (Sostant., Tessuto con
gomma). I papdez e&nt i elastieh:
\\i stivaletn cogli elastici.- I elor-
UuHgh per i ed^tt di donn : — o
le giarrettiere. JAggett.) Coscienv-
za, aria, parolt, orettht elastieh:
Cosoienza, aria, parole, straccali
elastici. Gomma etaatiea: Idem. | (II
paglieriooio con moUe) On Utt con
I'wutieh : Un letto coU'elastico.
Elbor (Vole.). Vedi Alber.
Ele£Bini, Eieiante. mlm^yschper
lit ditenten elef antral «Fa di mo-
Bche elefanti>». Dent de clef ant:
Denti di elefante. | Carta elefant:
Marchigiana imperiale.
Elegant, Elegante. « M s'^ mess
a f(k Telegant » : « g' ^ dato a far
l'elegante». On gabinettin molto
elegant : Un gabinettino assai ele-
gante.
— Elegansa, Eleganza. « La g'h
6na eleganza in di 86 movim,ent,
ehe la tnnamora »:« Ha una — o
leggiadria di mosse che innamora.
lato-legglTia (volg.) elett (civ.).
Jffleg i eonsiglier eomunai : Eleg-
gere i oonsiglieri comunali. « JShnm
eiegiuu o etett el tal*:^ Abbiamo
eletto il tale».
— Elezl6n, Elezione. / elezion
generai: Le elezioni generali. |
(1) L*eA» a Ffrenze non lo si n«a, che
▼•no p«none di loan oondlxione.
El spds de s6a elesion: — o di sua
soelta.
— Elett6r, Elettore. La lista di
elettor: Idem.
Ele^ (P. N.), Elegia. « G'oo
faa su Veiegia e no partemen d'al-
ter »:« Gli feci I'elegia e non se ue
parli d'altro ».
ElelBon {Aggiunto a Kirie) (D.
Lat.), Eleisonue.
Element (Vecchia distiuzione
delle essenze naturali), Elemento.
I (Pig.) M quint element : — , i
quat&ini. | (Gome ambiente) « Ln
adess VI in del sd element » : « E
nella sua beva)».(Prinoipii)/|>Hwm
element del componn : I primi ele*
menti del comporre.
— Elementax, Elementare. Ma^-
ster, scola — : Maestro, scuola ele-
mentare.
Elenc^-encaa (Metter in elenco
su registro), Elencare.
— £lencli o Catalogo.
Eletta (che d^ diritto ad esscre
il prime a cominoiare un gioco),
Mano. Vedi anohe Letta.
Elettrlcb, Elettrico (Sostant.),
Elettricit^ (Aggettivo). JSl fil elkt-
trieh : II file elettrico. Fluids scossa,
scintilla, corrente — ; Fluido, scos-
sa, scintilla, corrente elettrica.
— Elettrlszi (Civ.), Elettrizzaro.
(Fig.) « Me sont sentii a elettrizzd,
da quella musica » : « Mi sentii
tutto elettrizzato (1) da quella
musica ».
— Elettrldtaa (P. N.), Elettri-
cit^.
— ElettriclBino (Civ.), Elettri-
cismo.
— Elettricament , Elettrica-
mente.
Elevazldn (P. N.) (II punto piii
solenne della messa), Elevaziono.
Ellsi (Ag^. di Gampi). Andd ai
eamjH JJlisi: Andare agli Elisi o
morire.
Ellslr, Elisir. L'elisir de lunga
vitta : L^elisir di lunga vita. « Sto
elisir el giusta el stomieh » : « Go-
desto elisir attona lo stomaco ».
Ella (Decima lettera dell'alf.),
Elle.
Ellenlsta (P. N. Giv.), EUenista
o Grecista.
Elmo, Elmo. « L*elmo di lander
fl) BoUata dal Fanfani; owtvore; mt
sentii avvivato da quella masica.
ELV
— 212 —
EMI
italian I'e el pussee hUl ehe ghe
sia > : « L'elmo dei lancieri italiam
h il piti bello che ci sia ».
Elvetegh (Volg.). Vedi Mvetieh.
Elveticli (Che trae nome e ap-
partiene alia SvizzeraK Elvetico.
Emana (P. N.) (D. Lat.), Ema-
nare. Emanh 6n deertt : Emanare
un decreto.
Exnancipa-cipaa-cipass (P. N.),
Emancipare. Ona tosa emanctr-
pada: Una ragazza emancipata.
Embrldn (Civ.) (II prlmo prin-
cipio d'lrna cosa o a' una idea),
Embrione. Sav^ 6na rohha in em-
hrion : Saper una cosa in — o in
ombra.
Embl^ma (P. N. Civ.), Emblema.
El gili Ve Vemhlema ae la puri-
taa: Idem.
Emenda (P. N.) (II latino del
maestro che corregge quello degli
scolari) (in dis.), Emenda?
— Exnendament, Emendamento.
— EmendasB-endaa (Poco co-
mune) (Cambiar tenore di vita),
Emendarsi.
Emergent e Emergenza (Caso
impensatoj, Emergenza. « E saltaa
foRura un'emergema ncauva : Sal-
t5 fuori un nuovo emergente. (Per
condizione o situazione) « In sta
bmiita emergenza, oo pensaa de » ;
« In questa brutta emergenza ho
pensato di... »
— Em^T^ (P. N. Civ.), Emer-
gere. « E*d comindaa a emerg ai
Assist difendend 6n assassin )» :
«CominciO a emergere alia Corte
d* Assise diiendendo un assas-
sino ».
Emetegh (Volg.). Vedi Emetich.
Emeticli (Medic, che produce
vomito), Emetico.
Em^tt, Emettere. Disen ehe tor-
naran a emett di eavdritt : Si dice
che il Goven^o tornerJfc a emettere
biglietti da due lire. « Mi oo emess
la mia opinidn / vialter fee poRU
come ve par >n « lo ho esternato il
mio parcre ; voi altri poi fate quel
che vi garba».
Exnicranla, Mai di capo.
Emigrk-igraa, Emigrare, Emi-
gi'ato. (Bisticcio di un Procura-
tore) « I me padrdn in a Paris
e-mir-qrati » : « I miei signori sono
a Parigi. ed io qui rubo ».
— Enilgrazi6ii, Emigrazione.
EmlnenBa (Titolo eoolesiast. ) »
Emincnza. || (Classif. soolast.) Emi-
nenza. « El Gigio el g^d avuu itUl
eminem » : « II Gigio ebbe i punti
migliori ».
Emlssari, Emissario. « Oo rice^
vuu el id emissari » : « Bicevetti il
tuo emissario ».
Emm, Emm! (P. N.) (Mode di
chiamare quasi senza volersi far
iscorgere). Hem hem. « Emm, emm,
se veaeremm » : « Ci rivedremo, sta
sicuro ».
Emma (Tredlces. lettera d'alf.),
Emme. Gatt de Vemma : Gatto So-
riano. Donna de V emma (ant.) :
Prostituta. ^ In la mia raeeolta de
moned g*oo 6n sold de V emmM » :
« Nella raeeolta di monete tengo
un soldo coll' emme ». (Pr.) I tre
emtn ghi dn 6n poo tutti (1).
Emorragia (P. N.) (Profluvio di
sangue). Emorragia.
Emozldxi (P. N.), Emozione.
« Quit parotl g* dn prodott 6na
eerta emozion » : « Quelle parole gli
han prodotta una certa emo-
zione ».
Empio (P. N.) (Soherz. di chi ha
mangiato assai). « Sono empio » : '
« Sono — o pieno ».
Empirich (P. NJ (Medico che
cur a per pratica), Empirico.
Emporl(Magazzeno oimerci va-
rie), Emporio. (Cittk dove abbon-
dano merci o d' ogni genere o di
genere speciale) Parma, 6na voUa,
Vera V empori del formaga de
granna : Parma fu im giorno r em-
porio del cacio parmigiano.
Emulazion, Emulazione. «X'^
un fioRU pien de emulazion » : « ]^
un ragazzo pieno di emulazione ».
Emulsion (Bevanda di semi rin-
frescanti), Emulsione.
En (Particella che serve a desi-
gnare ci6 che fu premesso), Ne.
« Cosse t'en diset ^ » : « Che ne di-
ci ? » « T' en faroo fd, 6n para » :
« Te ne far5 fare un paio ». « <7o«i
gh'en fuss » : « Ce ne fosse I »
EnciclopedeglL (Volg.). Vedi Enr-
eiclopedich.
Enciclopedia (Civ.) (Dottrina
universale), Enciclopedia.
(1) Manca. Approssimatlvl 8arebb«ro:
Tutti nel mondo abbiamo dei dlfetti. lire
emm del prov. milanese signiflcano : mc
dichj matt e mutich .* medico, matto a mu-
•ioitta.
ENC
213
ENT
— Endclopedlcli (Civ.) (Che sa
di tutto un p5 o molto), Enciolo-
pedico.
Endegh (Volg.) e Indech (Civ.),
Indaco. N. fr. volg. : Bianch ettr-
degh: Bianco azzurrognolo.
Elides (Uovo di marmo che si
lascia nel covo delle galline), En-
dice.
Energla (P. N.), Energia. jcX'e
6n omm pien de energia » : « E un
un uomo pieno di energia, Eneiv
gico ».
Energrnmen (P. N,) (Persona che
trascende in atti e in parole in-
ftiriate), Energnmeno. « Mpareva
6n energumen » : « Pareva un e-
nergumeno ».
Enfasl, Eniasi. « Mparlava ednt
6n*tnfasi tcU, eh* el pareva ispi-
raa » : « Parlava oon tale enf asi
da sembrare ispirato^.
Enigma (Civ.) (Cosa di difficile
Bpiegazione), Enigma. « QuelVomm
H per ml I'e 6n enigma » : « Quel-
I'uomo per me ^ un enimma ».
— Enigmatlch, Enigmatioo.
Bnna (Quattordices. lett. d'alf.),
Enne. El 8ur enna enna: N. N.
Enologla jP. KJ (L'arte di fab-
bricare il vino), Enologia.
Bnorme (Civ.) (Che h molto fuori
dell'ordinario) , Enoi*me. On pes
enorme: Idem.
>-Enonnitaa (pooo usato), Enor-
Enter (Vole.). Vedi Tra.
Entitaa, Entity. (Per impor-
tanza) In robh de nissuna entitaa :
Lie son cose di nessuna entitk.
Entr^-ntraa, Entrrae. (Passar
la BOglia) « Ghe Ventrapur » : « En-
tri pure». (Avere paiiie o ragione
in chechessia) « Im el ghe entra
minga in V ereditaa » : « Lei non
c'entra nell'ereditk ». « Cos* el gh' en-
tra lii de vori m^ttegh el nas f » :
« Che c'entra lei da flccarci il na-
80 1 » « Cosse ah* entra qu^t f » :
« Che ci ha a far questa cosa ? » |
(Per oomprendere) n^Late entra ? » :
« La ti entra ? » « Mi vui minga
entragh » : « lo voglio esserci per
nulla ». J (In certi giochi: star solo
contro due) *cJSntri a vunna o a
dd^iK. Entro a una (carta) o a
due». Unlra m ball: Entrare in
ballo. JSntrii in posses : Entrare
in possesso.
-^ Entnuta, Entrata. Taesa de
entrada: Tassa di entratura. La
honna entrada: La ben'entrata.
I « Quella easa la g*h 6na brut-
tissima entrada » : « Quella casa
ha un'entratacoia ». J « Sta mdtne-
ga Vh 6n poo stretta de entrada >» :
« Stretta di imboccatura ». |f (Red-
dito) « El viv de entrada » : « E*
vive di rendita Opp. E' campa di
entrata ». Ona piccola entrada:
Una entratella.
— Entradura, Entratura. (Inti-
mity) « LU ch'el g*d> tanta entra-
dura eont el Sinaech » : « Lei cho
ha tanta entratura col Sindaco... »
Se p<iga dn'entradura e poRu el
solit mensil : 8i paga un'oniratura
poi la mensilit^.
— Entrant, Entrante, Affabile.
Entro (Giooo). Vedi Giceugh.
Entuslasmii - asmaa - asmass
(Civ.), Entusiasmare.* Quell dram-
m^ el m* d, entusiasmaa » : « Quel
dramma m'ha entusiasmato ». « M
se entusiasma per nagott » : « E'
s'entusiasma per poco ».
— Entusiasmo (P. N.) , Entu-'
siasmo. « Te se rieordet che entu-
siasmo, quand'b vegnuu la notizia
ehe,..f » : « Ti ricordi che entusia-
smo, quando si ricevette la noti-
zia che...?»
— EntnslaBta (P. N. Civ.), En-
tusiasta. Vess entusiasta de Wa-
gner: Essere entusiasta di Wa-
gner.
Epicsh (P. N. Civ.), Epioo. On
poemma epich : Un poema epico.
Epicureo (P. N. Civ.), Epioureo.
« Jj*t 6n famoso epicureo » : « fi un
famoso epicureo ».
Epidemia (Civ.), Epidemia. « /
taroRul quell' ann aveven propi
eiappaa el caratter de epidemia y^ :
« Il vaiuolo quelPanno avova as-
sunto il carattere di epidemia ».
(Fig.) / eonehrt diventen dn'epide-
mia (scherz.) : I coneerti musicali
diventano epidemia.
— Epldemicli, p]i)idemico. Mai
epidemich: Male epidemico.
Epifania , Epifania , Bcfania.
(Popol. Fior.). (Pr.) L* epifania
tutt i fhst i e porta via : L' epifa-
nia tutte le feste le porta via.
Episodl (P. N. Civ.), Episodio.
« Sto quader el rappresenta dn'e-
pisodi delta guerra del 59>i< Que-
sto auadro rappresenta un epison
dio aella guerra dej 59 >►,
EPI
214 —
EQU
Epistola, Epifttola. Cantd, Vepir-
slola: Caatarl'epi^tola. | jSoherzo
inveee di lettera) « M ma man-
daa dn'epistola mai pii finicUtf e
noiasa come el dolor de venter » :
« Mi mand6 un'epistola lungliissi-
ma e noiosa come... un beretto da
notte ».
— Eplstolari (P. N.), Epistola-
rio. Ad^8 gh' h la mania di epl-
stolari : Oggidi o'fe la fregola de-
gli epistolan. (Agg.) StU epistolari:
Idem.
Epltaffl (P. N.), Epitaffio. Bo-
sard come 6n epitajfi : Bugiardo
come un epitaffio.
Epitet (Civ.), Epiteto. U popolo
dice : Titol o Termin. « M g'd, daa
certi epitet 6n j^oo m€Ueomod»:
« Gli dfe certi epiteti pimto belli *.
Epoca. Epoca (1). A Vipoea di
higatt : Al tempo de' bacbi da se-
ta. Ona rohha ehe fara ipoea:
Un fatto ohe far^ epoca.
EpuloxL, Epulone. JSl rieeh Upu-
lon: II ricco Epulone.
• Equat6r (P. N.). Equatore. La
linea de V equator (pop.) : La linea
o Pequatore.
Equazidn (P. N.), Equazione.
— deprimm, segdnd, terz grad, eee.:
Equazione di prime, secondo, ter-
zo grado, ecc.
Equestre (P. N.), Equestre. Com-
pagnia equestra : — equestre.. Or-
din equestre: Ordine equestre o ca-
valierato. Monument equestre :
Monumento equestre.
EquUibrk-Ubraa.(P. N.J, Equi-
librare. Bisogna equilibra i spes
cont i introit: Bisogna equilibra-
re le spese colle entrate. « L^h 6na
testa minga equilibrada )»:«£] un
capo scarico o voto o squilibrato »
(secondo i casi).
— Equilibrl, Equilibrio. Std. in
equilibri: Stare in equilibrio. Perd
requilibHo : Idem. JJa bravura di
veiocipedista la std, tutta in V equi-
librio: La scienza del ciclismo
risiede nelPequilibrio.
Equinozzi (Civ.), Equinozio. E-
quinoszi de pHmavera : Equinozio
di prima vera (Inveee di equivoco,
pop.) is success 6n equinozzi : £
I
stato un equinozio. Ciap]^ &n
equinozzi : Prendere un equinozio.
Equlpagg, Equipajggio. « Zi'e^ui^
agg V6o mufidaa tnanz a pteeo-
a velodtaa » : « Ho spedito avanti
requipaggio a piocola velooit&».
I (Carrozza signorile) Servizio. I
equipagg de Uort: Gli equipaggi
di Corte.
— Equipa«|ri&, Equipa^giare.
« Con quU poeeh eke oo euippaa
del Peder, me sont eqtUpaggiaa 6n
"^00, percM s*era soris come dn
(1) Ormal ahusato da moltlssimi anche
41 Fir. invoce di tempo j anno j stagione j
ecc.
tr » : « Con qile* pocW quat-
trini che ho presl da Pietro, mi
sono rimpannuooiato giaccbe mi
trovavo soannato eome un ladro ».
I (Militare). JSquipaggid 6n esbr-
cit: Equipaggiare un esercito.
Equitoa, EquitJi (P. N. Civ.).
QiusHzia e equitoa in minqa pre-
eisam^nt Vistessa robba : Giustizia
ed equity non sono preoisamento
la stessa cosa.
— EquitatlY, Equitativo. « G*oo
dcM el sd equitativ e Voo mandaa
in pcu » : « Gli died! la sua oon-
grua parte e lo mandai in pace ».
Equivalent, Equivalente. (Civ.)
« STel pd minga admm danee, eh'el
me daga Vequivaletit in merean-
zia » : « Se non pub darmi quat-
trini, mi dia I'equivalente in mer-
ci».
Equivocal (P. N. Aff.), Equivo-
care. « X'e inuHl che te cerehet
de equivocd » : « Non tentar d*ln-
gannarmi ».
— Equivoch, Equivoco. L'k staa
6n equivoch: Fu un equivoco.
« El g'a 6n certo parla equivoch
che me edmoda poeeh » : « Tiene
un certo parlare equivoco che
non m'accomoda ». i
Era, Era (1|, Aia. BeUt el gran
su Vera: Treobiare il grano.
Erada, Aiata.
Erari, Erario. A spes de Verari:
A spese dell 'erario. Del me erari
privaa: Del mio erario private.
— Erarial, Erariale. I toss era-
rial: Lo imposte erariali.
Erata corUre, EiTata oorrige.
L' h impossibil fdt 6n voeabolari
senza errata corrige : fi impossi-
(1) Era in Fior. ha tntraltro slgniO-
calo. Era cristiana o volgarcj era mao'
mettaiiOj ecc. I oolti Tusano ancbe a Mi-
lano, ma come pretta parpla italiaaa-
ERB
215 —
EUB
bile far an yocnbolario senza or~
rata oorrige.
ErlNi, Erba. Le piti note: —
amara: Erba amara o vomioe. —
ruga : Buta. — bindellina : Nastro.
— limominna: Cedrina. — di
gait: Maro. — bonna: Finoochio.
— bru8ea: Acetosella. — periedi
o bixggianna: Erba san Giovanni.
— ehe fnzeiga: Erba pepe. — di
maa froUaa: Giohero. — de dnqu
fceui: — Cinque foglie. — mete-
ghiUa: Vetturina. — rava: Nipi-
zeUA. — savia: Salvia. — shcca:
Secoa, eco..i9u queUa piazssa ghe
cr^s verba: Su quella piazza ci
mettePerba. Tappee d'erba: Tap-
?eti d^erba. MandA dn eavall a
erba: Mandare un cavallo al
verde. Dd Verba ruga a vun:
Dar^li lo sfratto o il oenoio. Andd,
a fa erba: Andare a iar erba.
Vees in erba : Essere in erba. i/h
dn proghtt aneamd in erba: ti un
progetto anoora in erba. Fdi d'oani
erba f ass: FarefaBcio d'ogni erba.
Compra o vend in erba: Compe-
rare o vendere in erba. Dottdr in
erba: Dottor in erba. Mangidi el
fen in erba: Mangiarsi U guada-
gno o il reddito in erba Opp, Bere
ruoYO avanti ehe nasoa. Conos^
su%i eome Verba beUonica: Cono-
soiuto oome la bettonioa. Min^tra
eont i erb: Minestra colle erbe.
JPYiltada eoni i erb amar: Idem.
^'b ehe ven lor de per I6r: Erbe
spontanee. Nettdtdierb: Diserbare.
Jjh proibii depesta gib Verba del
tappee verd: £ yietato calpestare
1* erba del tappeto verde. Taidt
Verba : Fare erba. « Quell VI vun
ehe ved Verba a nas de noil o ehe
I'h b&n de fagh i papdss at mdseh
o ehe Vi inventaa el fumm de
ras » : « Quel signore Ih^ h Bolito
di f&T gli ocehi alle pulci ». « M
sent Verba a eress » (di uno ehe
ha finissimo udito)>:« E' sente na-
Bcer I'erba ». (M. d. d.) Spetta bd
ehe erba crhss: Aspetta oavallo
ehe erba cresoa. A mangiitdomd
erba se diventa verd (appross.):
Jj'erba non la ooUottola. Lassem
la mia erba ehe me nHncaghi de
la tda merda : II prato eaige pooo
o nullo govemo. (Pr.) Erba eruda
e gamber edit Utssen nb chrml tut-
ta la noU (Appross.): Erba cruda
o fave cotte bi sta inal tutta la
notte. JJa inal erba Vh quella ehe
eress tmssee: La mal erba cresce
ri^oglioaa o non more mai. JSl bus
dx erb (volg. ): L'ano, II bossolo
delle spezie (pop.).
— Erbabtccn (Volg.). Vedi^ar-
babieeh,
— Erbadegh, Erboso. On Iceugh
erbadegh, adaquatori: Un prato
erboso e irriguo.
— Erbds, Erboso.
-^ Erbagg e Erbal, Erbaggi.
« Ghe doo fen e erbai » : « Gli d6
fieno e erbaggi ».
— Erbitt, Erbuccie, Erboline.
Min^tra eont i erbett : Due erbino
nel rise.
— Brbascia, Erbaooia.
. — Brbettiiuia, Erbolina.
Epbicocch (Volg.). Vedi ArbU-
eoeeh,
BrblCBU (Volg.). Vedi Albiceu.
Brbldn, Pisello. Andd i brugn
in erbion: Imbozzacchire delle
prugne.
— Erbionin, Pisellino.
Erborari, Erbolaio (in dis.), Er-
bario. « £1 vaper i montagn a eer-
ed robba per el sd erborari » : « E'
va pe' monti a oeroare piante ed
erbe pel auo erbario*.
Brboriima, Erbolina. Prezzemo-
lo. Sis e erborinn: Rise e prez-
zemolo. On sesin de erborinn, ire
lira (detto a chi pretende molto
eon poohi quattrini ) : Nozze coi
funghi. B (Del cacio di Gorgon-
zola) Mutfa. Erborinna salvadega:
Oicuta.
Ercol, Ercole. j(Civ.) Disen ehe
Onfale Va faa diventa Ereole eo-
me &n eagnoRu : Dicono ehe On-
fale faeesse diventare Eroole un
agnello. Fort eome &n Ereol : Yor-
te eome Ercole o come Sansone.
Ered t Erede. Ered neeessari :
Erede nece88ario.«Z''d lassaa ered
VOspedal de tutta lasostanza^:
« Lasci6 all' Ospedale 1' intera so-
stanza ».
Ereditaa, Eredit^. Adl Veredi-
taa: Adire I'ereditk. Aeeettd V — eol
henefizzi de Vinventari: Acoottare
reroditsi col bencrtcio delP invcn-
tario.
Eredit&-ltaa , Ercditare. « L'd
ereditaa m.ezz milidn » : « Eredit5
mezzo milione».
— Ereditari, p]reditario. El di-
riU ereditari: II diritto eredita-
ERE
216 —
ERO
rio. JSl princip ereditari: 11 pria-
cipe ereaitario. MalatHa — ; Idem.
— Ereditinna (in dis.). Vedi Be-
ditar<Bula: Ei'editiera.
Eresia , Eresia (Civ.). II popolo
dice JSesia. I/eresia (U lAitero I'h
vegnuda dai indulgena: L'eresia
di Lutero fu oreata dallo indul-
genze di Roma. « Adeaa fee ditt su
ona gran eresia » : « Ora hai detto
uua grande eresia ». Trova di ere-
fiii finna in del pater: Trovar a
ridire su ogni cosa. MHt di eresii
in del credo (appross.): Entrarci
oome Pilato net credo.
— Er6tioll, Eretico (Civ.). I/irir-
quisizidn la brusavaieretich: L'ln-
quisizione mandava gli eretici al
rogo. Diventft ereLich: Farsi ere-,
tico. I « Su 8t6 pdnlo te me. trceuvet
eretich » : « Questo o codesto non
riuBcirai a farmelo credere mai».
Ergastdl, Ergastolo. Condannaa
a Vergastol: Condannato all'erga-
Btolo. « Cosa mia con quella matta
hiraga V^diventada 6n ergastol » :
« Casa mia con queUa pazza da
legare, h diventata un ergastolo ».
Ergna (Volg.). Vedi Umia. Nel
popolo: Ergna f thppa e ladr: E-
dera , borracina e alloro. ( Per la
capanna a Natale) Ona rovinna
Suattada de ergna : Ruderi coperti
i edera.
— ErgndB ( Volg.) e Emios (Civ.).
Nel popolo come appartenente a
edera: Ederaceo.
Ergo donca, Dunqmi.mErgodon-
ca q' oo resdn mi^: ¥. Dunque ho
ra^ione io ». Ergo donca tni con-
chitt fdn ona conca : Dunque dun-
que e non si viene mai a nulla.
Eriada , Aiata. « On' eriada di
me la sardl quaranta mceug de
forrnent » : « Ci vogliono quaranta
moggia di grano per fame im'a-
iata delle roie ».
Erlges (P. N.}, Erigersi. « Cos-
se I'e 8t6 vorh ertges lit a giudes?* :
« Cos'6 questo voler erigersi giu-
dioe luif»
Eriason (D. Fr. in dis.), Ric-
ciaia.
Ermafroditt, Ermafrodito (Col-
to). In di piant ghe n'e tante de
ermafroditt : Nolle piante o'5 mol-
te specie ermafrodite.
Erxnelin. Vedi Armellin.
Ernla, Ernia. « El g'd dn'emia
e ghe tocca de portdt el dnto » :
« Ha un^emia e gli tocca di por-
tare il cinto ». (Volg.) El briighee,
Erod, Erode. Erode re I' ^ staa
Vauidr de la famosa strage : Ero-
de fu I'autore della famosa strage.
Mandd da Erod a Pilait : Riiaan-
dare da Erode a Pilato.
Eroich, Eroioo (Colto). I temp
eroich : I tempi eroici. A Veroica
(teatri): All'eroica. L'e stcta on
tratio eroich : Fu un tratto eroico.
Bimedi eroich: Rimedio eroioo.
Erpes, Erpice. Vess 6n erpes
(in dis.) : Essere un pentolone.
— Ezpesk, Erpicare.
— Erpessinna. Picoola erpice.
Erpete (P. N.j. Vedi Deriita.
Erra, EiTa. Fa a erre. In forma
di erre.
Err6r, Errore. « Riconossi d'avl
f€M 6n error » : « Riconosco d*a-
Ver fatto im errore ». « Te see in
grand error » : « Sei in grand* erro-
re ». Salvo error!: Salvo errore.
Scapph 6n error o 6n apropositt:
Soappar qualche errore. (Pr.) Er-
ror n6 paga dhbit: Errore non fa
pagamento.
— Errdrin, Errorucoio.
— Err6rasc (P. N.), Erroraceio.
Erta, Erta jl). Sid a I'erta : Sta-
re alPerta. All'erta sioo: All'er-
ta st5.
Ertegli» Grosso, Fitto. « Toeea
come I'e ertegh 8i6pann » : « Tocca
come h fitto questo panno ». Er-
tegh d6 dida : Grosso due dita.
Eructavit (D. Lat.). N. fr,iFh6n
eructavit: Vomitare.
Esager^t-eraa-erass, Esao^erare.
« Ti adess te esitgeret » : « Til esa-
geri ». Bisogna pceu minqa esage-
ras8 el mal denam a Vtmaginar-
eidn: Non bisogna neanche |>oi
esagerarsi i mali coUa fanta^.
« Ij' a esageraa in di termin » :
« Ha abbondato ne' termini )». (A
mode quasi di sostantivo) ^ Ti te
see on gran esageraa » : « Tu so'
un abbondone ».
— Esageradbr » Esageratore ,
Abbondone.
— Esagerazidn, Esagerazione.
Oh che esagerazion / : Cne esage-
razioni ! Setiza esageraaion : Senza
esagerazione !
(1) Erta e bella parola flor. che dinota
luogo per cut si salo. Corrisponde a salida
e a montada.
ESA
— 217 —
ESC
Esalk, Esalare (Per asol^b vedi
A.80I&) (Civ.). «. L* d, esalaa ( af-
fet.) Vuitim sospiryu «E8al5 I'ul-
tixao flato ». \ Andd> a esalass 6n
poo : Andar a prendere una boc-
cata d'aria.
— Esalazlbn, Esalazione (Civ.).
I}al navilli ten su eerli esalazidn :
Dal canale s'innalzano oerti ef-
fluvii.
Bsaltii-altaa-altasB , Esaltaro.
Certi ediidr esalien % sd aut6r :
Certi editori esaltano i loro au-
tori.
— Esaltazidn, Esaltazione. « JOa
g*<lL certi esallasdon romantich ehe
fan rid » : « Ha certe esaltazioni
romanticbe davvero ridicole ».
Esamink-lnaa-liLass, Esamina-
re. « Oo esaminaa quii cart*: « Ho
csaminate quelle earte », Anda a
esaminass o a fass esamina : An-
dar all'esame.
— BBaminadbr , Esamlnatore.
« L'egaminadora ne acueva men de
mi » : « L'esaminatrice ne sapeva
meno di me ».
— EBanun, Esame. I esamm di
geolar: Gli esami degli soolari o
degli Btadenti. Stsamm de imj^u-
taa e de testivnoni : Esame dell'im-
Stttato o de' testimonii. Egamm
e eoseienza: Esame di coscienza.
Jj'eeamm d'6na proposta, d*6n fti-
lane, d*6n stat de cousa : L' esame
d'una proposta, d'un bilancio, di
lino s1»to di cassa.
— Esamln, Un poco di esame.
Esattesata, Esattezza. L'esatiez-
sa V h 6na virtii de re : La pun-
tnalitii b una virtti da re.
— Esatt, Esatto. JSsait in dipa-
gameni : Esatto no' pagamenti.
— Esattdr, Vedi sottb Esig con
parole sorelie.
Esaudi-udil, Esaudire. « Final-
ment s&nt gtaa egaudii »: « Final-
mente fui esaudito ».
Esavrl - nrtL - vrlBS , Esaurire.
« QueW autor , V h propi esaurii » :
« Quell'autore 6 veramente esau-
rito».
Escandesoensa (P. N.), Escan-
descenza. Anddt in — : Dare in — .
Esclama-sclamaa (non pop. nei
comuni), Esclamare. « Allora sen-
za aeeorgem 00 eselamaa: oh ehe
asen / » : « Allora senza accorgeiv
mi esclamai: oh ehe bestial »
— EBClamasidn, Esolamazione.
P6nt d*eselamazion : Punto di e-
sclamazione. Tutteselamassioninu"
til: Tutte esclamazioni inutilil
Esclud-dus-dTides, Escladere.
« Jj' dn esclus o V h staa eselus » :
4(L'hanno escluso o fu escluso».
« El 8*h esehis (aff.) la strada d«... »:
« Si tolse il modo di... > U popolo
direbbe : « el 8*h taiaa la strada ».
— EsclU8i6xi, Esclusione. « Va
ben, maperd pretendi ehefaghev la
escltision de quelVindividov » : « Sta
bene, ma impongo la esclusione dl
quel figure ».
— EBClnsiyi Esclusivo. <nL*l
tropp esclusiv quel td amis » :
« ^el tuo amico h troppo esclu-
sivo ».
— Escluslya, Esclusiva. « El vo-
raria avhgh lit Vescltisiva » : « Vor-
rebbe avere la esclusiva o la pri-
vativa ».
— Esdiislyament, Esclusiva-
mente.
Esebl-ebli-eblSB, Esibire. « G'oo
e»iMi » : « Ho fatto Vofterta ». * El
s'^ esibii de.„ » : « S'6 esibito di... »
EsiH di s'giaff a vun : Misurar
gli schiaiii sul vise ad atcuno.
— Eslbit (P. N.), Esibito. (Term,
leg.) Oo presentaa V eslbit: Presen-
taiT— .
Esibizldn, Esibizione. ncEl m'd
fcM M — » : « Mi fece un' — ».
Esefrni-Bguii, Eseguire. «.T* ee
eseguxi i me ordinf* «Hai ese-
gmto 1 miei ordini ? » La sentema
rh minga stada eseguida : La sen-
tenza non fu ese^uita.
Esempi, Esempio. Per esempi... :
Per esempio. Dd bdn o eattiv esem-
pi: Dare buono o mal esempio. |
/ esempi de la baila : Le fiabe 0 i
racconti della balia.
— Esemplar, Esemplare. Esemr-
plar de omaa^ de arehitettura : —
d'ornato, di arehitettura. (Copia)
In b^lioteea n6 ghe n* e ehe 6n
esemplar: Idem.
Esenzlal, Esenziale. Quest Vh
Vesemial: L'esenziale h questo !
Esenzidn, Escnzione. Esenzion
dai toss : Esenzione dalle tasse. —
da la leva: Esenzione dalla mi-
lizia.
Esentu^-tuaa-tuass, Eseotare.
Esentua dai esamm : Esontar da-
gli esami. / esentua^a de la leva :
Gli esentati dalla leva.
Esdqul, Esequie. Ea i esequi:
ESE
— 218 —
ESO
Far le eBequio. Ganta i esequi at
mort per el sb paes: Cantar le
esequie ai oaduti per la patria.
Eserclta-itaa-ltasB, Esercitare.
Eserdtctss in Iq, seherma: Esercl-
tarsi aUa seherma. (FrofesBioni)
Usereita V avvoeatura, la mede-
ginna: Eseroitar I'awooatura, far
il medico.
— Esercizi, Eseroizio. Stit in
eserdzi: Stare in eaereizio. (Mu-
Bica) JFh i eserdzi: Far gli eser-
oizi Bill pianOf buI violino, eoc. /
esercizi apirituai : Gli esercizii spi-
rituali. 1 esereisi a fcetiph : Gli
esercizii a fooo. I/esereizi d*6na
bottega: L'esercizio d'una bottega.
Eserci-ercil, Esercitare. JEserci
6n negozi: Esercitare Tin nesozio.
— Asercent, Eseroente. Teser-
eent: Gli eseroenti.
Esig-igiUTi, Esi^ere. «3fi esigi
de ti ubbidiema e rtspett » : « lo esi-
fo da te obbedienza e rispetto ».
(Riscuotere) « S6nt andMa a la
cassa a esip » : « Sono andato a la
cassa a esigere (non pop.) o a ri-
scuotere». MtHg sodisfasnomEBige-
re una soddisfazione.
— Eslgenza, Esigenza. lesigenz
de la giomada: Le esigenze del
giorno d'oggi. | mSenti 6na eerta
esigenza » : « Ho un p6 d'appetito ».
<Iio faa 6n* — » : «Ho riscosso)».
Esimes, Esimersi. Hsimes de ac-
cetth V invit : Esimersi da un in-
vito. Esimes de mangidi de mor-
gher: Esimersi dal mangiar di
magro.
Eslst-lstuu, Esistere. ¥.Mi «a-
veva nanca che V esistess » : « Non
sapevo neppure che esistesBe ». On
birbdn come lii I'esist minga: Un
birbone pari non esiste.
Esit, Esito. Avegh 6n eait me-
schin (di lavoro dramm.) : Avero
poca fortuna ; cadere. « JJa mia
faccenda la g' h avuu b6n esit » :
«La mia faccenda ebbe bon esito ».
I (Commercio) Ona mercamia che
g'a esit: Una mercanzia che ha
spaccio o esito o smeroio.
Esita-itaa, Esitare. « Oo esitaa
a rispond » : « Esitai a riaponde-
re ». I « L'a esitaa tutia la par-
tida » : « Ha venduto tutta la par-
tita di meroe ».
Esorbitant , Esorbitante. On
prezzi esorbitant: Un prozzo esor-
bitante.
EsorciBta, Esorolsta (in dia.)
(Colto) (Chierico che ha ricevuto
il terzo degli ordini minori), Esor-
cista.
Esordi-ordli, Esordire (1) (Civ.).
« L'a esordii cdnt dna slrapcuszada
a tuU i sd impiegaa » : « Esordi col
far una parrucca a tutti i suoi
impiegati ».
£808, Esoso (2), Sordido. « Come
Vh esos quel spilorddn porch! Tit
jvolg.) : « Come h sordido e spi-
lorcio quel v««ehio».
— E808itaa, Sordidezza. «j&'jJ
d* 6n* esosilcta che fit sehivi » : « E
d'una Bordidezza da non cr6-
dersi ».
Esperiment, Esperimento (Civ.),
Adhss la sdema la se basa tutta
8u i esperiment : Ora la soienza si
basa tutta sugli esperimenti. (Sco-
la) Esperimento.
— £sperimexit&. Vedi Spcrin
menta,
— Esperimentin, Breve, piccolo
esperimento.
— Espert (P. N.), Esperto.
Esponent, Esponente (Colto T.
algeb.). jyesponent e el ooej^fieient:
L'esponente e il coeffioiente.
— E8po]m-08t-oxLeB , Esporre.
« Te fStt cunt de esponn el to quor-
derf » : « Conti di espon-e il tuo
quadro ? » | Espost al sdl: Esposto
al sole.
— EspoBizidn, Esposizione. —
de belle arti, universal, perfnan
nentf ecc, ; Esposizione di belle aiv
ti, universale, permaneuto. | Ctisa
eont 6na bella esposizioh : Casa
che ha una bella esposizione Opp,
In buou posto. I Ij'esposizion del
S. S. : L'esposizione del Santissi-
mo Sacramento.
Espri (Ornamento del capo fern-
minile). Pennine.
E8prinini-8preB8-imeB , Espri-
mere. <n El s'e mal espress » : « Si
^ espresso male ». « Podi minga
esprtm^t la m>ia rieonoscenza » :
« Non posso esprimerti la mia gra-
titudine ».
— Esprd8S , Espresso. « O' oo
mnndaa 6n espress » : « Gli iiiaudai
(1) Esordim a Fir., da chi parla bene,
d usato invece del barbaro debtUtare. Ve-
di Debuttd.
(2i Esoso a Fir. signiflca piuttosto ag<*
gloso e antipatico all^eccesso.
ESP
— 219--
EST
on espi'esso^. (Come pihrttcipio di
JE^gprtmm vedi Mprimm.
. — Esprdssament, Espressamen-
te. « I/oo ditt espressament » : « L'ho
detto apposta». Ml/d,faafdi espres-
sament » ; « L' & fatto a bella po-
ata ». On cafh fata espressament:
Caff^ fatto espressamente per lei.
BspulBlon, EBpulsione (P. K.).
« G' an ordinaa l* espulsion in di
24 6ryn< Gli fu ormnata Pespul-
sione dallo Stato entro le 24 ore ».
I (Medicina) « El g*d, faeura 6n* e-
apiUsion » : « Ha im'espulsione cu-
tanea ».
E88. Vedi Vhss, (In certe fraai)
.ilJSI podarwo ess an sdor e inve-
ee » : « Potrebbe essere rieco e in-
vece».
Essa , Esse. Vedi 8, | ( Che ne
ha la forma) Qn'essa de pastafrol-
la: Un'esse di pastafroUa. ^^aa a
essa ; Foggiato a esse. J/ essa del
barbozzal: L' esse del barbozzale.
fisser, Essere. In h6n hsser: In
bon essere. In cattiv hsser: In oat-
tivo essere. | ( Di persona )^ 1/ h
iSn hsser eh^ mi gne eanissi dent
nagdtt » : « E on essere one io non
arrivo a' capirlo bene».
Essenza (P. N. Civ. ) ^ Essenza.
JSssema de ros: La qumtessenza
di rose. II popolo dice Iktratt.
Estaa, Estate. In temp d'estaa:
In estate. / v^tii d'estaa : Gli a-
biti , i panni d' estate. « i}'^ vestii
d* estaa » : « E vestito da estate ».
ly estaa de son Martin : L' estate
di san Martino dura tre giorni e
iin pocoUno. Cent estaa minga 6n
invemo (pop.): Cento estati non
un inverno. Tutt V est€ui quanta
Vh staa Ungh: Un^estatata.
EfltasL Vedi sotto i!stes,
E8tii.tegli (Jolg.). Vedi EstaHeh.
Estattell, Estatico. « 2/ e restaa
U estatieh »: « Bimase estatico ».
Estem (Volg.). Vedi UsHm. -
Estlm, Estimo. Paget tant de
estim: Pagar tanto di estimo.
Est6iLdeB-enduu>e8t6s , Esten-
dersi. « M s*^ e9t^ o est^^iduu in
di parfieolar » : « Si estese ne' par-
ticolari ». « Voraria estendem ednt
el me giardin » : « Vorrei esten-
dermi col mio giardino ».
— Bsteiwibil (poco usato) , E-
stensibile.
— Estensidn, Estensione. < I so
forndi in d'&na estension immen-
sa»: « I suoi poderi hanno ulia
grandissima estensione ».
— Estensor (In dis.), Gazzettie-
re ora Redattore.
Estenuaa, Estenuato. «. A furia
de mangia nd, el s* h estenuaa » :
« A furia di non mangiare s'^ este-
nuato ».
Ester, Estero. Andh a V Ister :
Andar a Testero. (Di soolari) U I
di ester: E degli estemi.
E8terl6r (P. N.), Esteriore.
— Esterlorltaa, Idem.
EBtem&-emaa--eriia8B , Ester^
nare (1). « Mi a-oo esternaa la mia
opiniony^z^lo gli estemai o esposi o
manifestai^ la mia opinione ». « JEl
in' it esternaa el sd am6r »: « Mi
dichiarb il siio amore».
^Stes. Vedi Estati, Anddt in ^-
stes (pop.): Andar in estasi.
Estimaa, Censito. L'h el primm
estivMia: fe il nrimo censito.
Estor8l6n (P. N. Aff.). « L'a de
vh commhss di estorsion » : « Di-
cono che abbia fatto delle estor-
sioni » ( il pop. dii-ebbe ) I>i man-
giarii,
Estr^att, Estrarre. (Lotto) «i>'d
vengiuu el prim,m, estratt^ (volg.):
« Ha vinto il primo estratto ». (Gri-
do di monelu venditori di poliz-
zini delPestrazione) Estratto per
estratto: Idem.
— Esteazibn, Estrazione. L'e-
straeion del lott: L'estrazion del
lotto. I Vess de ha^sa estrazion:
Essere di bassa o di vile estra-
zione. (Matem.) — della radis quor-
drada : — della radice quadrata.
Estremitaa, Estremita. « O'oo
frhdd i estrem,itaa » : « Ho fredde
le estremita ». Andd de dn'estre-
mitd, a Valtra: Andare da un'e-
stremit^ all'altra. « Quand sardnt
propi a Vultim4i estremitaa we ras-
segnaroo » : « <^uando sar5 ridotto
ali'estrema miseria mi rassegnerb*.
« Tirem minga a fa 6na quai e-
stremitaa* : « Non mi ridurre a
far qualche sproposito ».
Estr^mm, Esfremo. Anda ai
estremm,: Aiidar all'estremo. V^s
ai estrem^m: Essere all'olio santo.
(Pr.) / estretnm se toechen: Gli
estremi si toccano. « Se V avess
minga daa atra saria nd a sti
(1) Estemare e nna voce bollata, ma a->
sata e registrata anche dalla Crusca.
EST
— 220 —
ETE
estremm » : « Se non t'aveesi dato
retta non sarei a questi ferri*.
(Pr.) Tutt i estremm in cattiv : Tut-
ti gli estremi sono viziosi.
— Estremament/ Estremamen-
te. « M*h rincressuu e8tremam,ent » :
« Mi dispiacqne estremamente ».
Hi L' h pover estremament » : « fl
estremamente povero ».
Estro, Estro. « Ohe ven eerli
estri de mMtt » : « Gli pigliano certi
estri da pazzo... » | « El g'd. de Ve-
stro » : « Ha dell' estro ». Second
I'estro: Secondo 1' estro.
— Estrds, Estroso. « Se sa nd
eoms ciappallf tanto V h estros » :
« Non si sa come pigliarlo ; h trop-
po estroso ».
Ebubb JVolg.). Vedi lestts, N. fr.
Yolg. : JSfstMs, esuss magara gh'en
fuss (appross.) : Gesti Gesii la roba
non c'e piii. JSJstiss, per i sd paver
mort (ringraz. d'aver rieevuto Pe-
lemosma) : Dio la rimeriti.
Etaa, Etk (Colto). L'etaa de la
pietra: L'et&r della pietra. — del
f^r, del brons, eee.: — del ferro,
del bronzo. | jEtna de bagai: In-
fanzia e Pnerizia. Maa ae f<Bu :
Fanciullezza. Maa de giovinett:
Giovinezza o Puberty. JStaa mor-
dura: Et^ matura. Eta^L avanzor-
da: Et&, avanzata o Tempo. P. E.:
« De Vetaa che te see certt robb van
no ben » : « Del tempo che tu sei
certe cose... » Etaa m>inor e eUia
maggior : Et^ minore e eth mag-
giore. On omm de mlzza etOM:
Un omo di mezza etk. Vess in
sull'etaa 0pp. d'dna eerta etaa: Es-
sere d'una certa eti. « Che etaa
el g'd, std bamMn ? »: « Cbe tempo
ha questo bimbo ? » BelV etdb ! :
Bella etk.
EtaBg6r (D. Fr.), Scaifaletto,
Scarabattolo. On'etasghre pien de
belee e de memori : Uno scarabat-
tolo pieno di gingilli e di me-
morie.
Etcetera, Eooetera.
Etegh (Volg.). Vedi Etieh,
Eterno-ema, Etemo. Ora eter-
na, strada eterna : Ora, strada e-
terna. El Pader Etemo : II padre
eterno. La vitta — ; La vita eter-
na. « El tn'di giuraa etemo amdr » :
« Mi giur5 eterno amore ». (Pr.)
Chi fabriea d' invemo fabrica in
eterno: Vedi Inveimo.
— Etenuunent, Et«rnamente.
« Ghe V oo etemament ai cost » :
« M'6 eternamente alle costole ».
— Etemltaa, Etemitli (Colto).
El penser de I etemitdb el spavenr-
ta: II pensiero deU'etemiw spa-
venta. Andh o mundd, a V etemi-
taa : Andare o mandare all' altro
mondo. | El ghe mett 6n'eternxtaa
a vepnl: Ci mette im'etemitA a
venire. On lavorct che dura dn'e-
ternitaa : Un lavoro che dura una
eternity. Oh ehe etemitcia d* 6n
om,m / : Che omo eterno !
Etich, Etioo. Vedi Tisieh e
TScch.
— Etisia, Etisia.
Etichdtta, Etichetta. VesHdain
etiehetta : In abito d'etiohetta. Stii
sulVetichetta (osservandone le re-
gole): Stare suU'etichetta. | (Car-
tellini) / etiehett di bottili in bd-
iard eoms Oiuda: Le etichette
sulle bottiglie sono bugiarde.
Ett, Ette. Sema nanca d\ on ett:
Senza dir nn ette. N6 sfalsdb 6n
ett : Non uscir d' un punto. Gh' h
ealaa 6n ett che: Manob un ette
che. N6 vari 6n ett: Non valere
iin ette. N6 gh' h de taceagh nh
de tiragh via 6n ett: Nori o'6 da
levare n^ da aggiungere un ette.
Bvad, Evadere. (Civ.) Ev€ul de
pres6n : Evadere da prigione o dal
Bagno.
— Eyasibn, Evasione (1), Esito.
« El m'd, minga voruu dd, ev€uion*:
« Non m'ha voluto dar una rispo-
sta ooncludente ». « j^i g'd, aaa
evasion alia suppHea » : « Ha mes-
sa in spedizione la supplica».
— Evasly, Evasive. Paroll eva-
siv : Parole evasive. Risposta eva-
siva: Risposta evasiva.
Evangeli, Evangelio, Vangelo.
L'Evangeli de san Giovann : L'E-
vangelio di san Giovanni. Vedi
anche Vangeli.
— Eyangellsta, Evangelista. /
quatter — .'I guattro — .
Evenlenza (P. N.), Evento. Per
qualSnque evenietiza : Per qualun-
que case o evento. Po capitdt dn'e-
veniema..,: Pub aocadere....
Evident, Evidente. L'^ 6n fait
evident ; fi un fatto evidente.
Eviva, Evviva. Adess se ^isa pit
a dl eviva a chi stranuda : Oggidi
(1) Evasione in flor. non signtfloa che
fuga dal bagno penale.
EVI
- 221 —
EUR
h glu di moda il dir evviva a chi
etarnuta. Eviva V Italia/: Viva
ritaUal Umvalaboletta/ {it.): Vi-
va la stanga 1
— Evivazza, Evviva, ewiva.
Evolnzi6xi, Evoluzione. (Colto)
Semper evolnsion, mat rivoluzidn:
Sempre evoluzione, mai rivoluzio-
ne. (IVfilitari) « Sdnt staa a vedh i
evoluzion di trupp in di gran ma-
nover » : « Fui a vedere le evolu-
zioni delle trupjpe nelle grandi
manovre ». (Politioa) « Qtielidepii-
taa a poech a poech I'a faa 6na
gran evolueion indree » : « Quel de-
piitato senza farsi scorgere fece
una grande evoluzione alFindie-
tro ».
Eurisma (Volg. id.). Vedi Anevr-
risma.
F
P (Sesta lett. dell'alf.) (Si pro-
nuncia in milanese E^a, Eflfe. Vedi
anche JSffa nei modi di dire.
Fft (Musica), Fft. 1)6, re,mt,fd:
Do, re, mi, fa..
F&-aa-a88, Fare. Fa a : Fare a.
Fd a ment: Por mente. — a mesz:
— a mezzo. JU a chi i e dis pus-
see gross: Fare a chi dice piu
eresie. Fa ai pugn, ai sassad : Far
a pugni, alle sassate. Fd a fiisffe-
la: Far a farsela o ad accoccar-
sela. Savh eon chi s' d, a che fit :
Saper con cui s'abbia a che fare.
Fa eon: Fare con. Avkgh a
fd, edn di haZoss : Aver a fare con
Dricconi. — cont el hon! : — con
un tomo I Fd, c6n de men : Fame
a meno. Fd c&n molta eura: Fare
con molta cnra checchessia.
Fd foeura: Cavare. N. fr. :
« Del s6 tabar se po fann foRura 6n
sortd » : « Di queato tabarro se ne
pub oavar un soprabito ». Fd fceu-
ra i soldi : Snocciolare i quattrini
e anche Spenderli senza rispar-
mio. FalUtfceura: Chiarire una
partita e anehe Azzuffarsi, Venir
alle mani, Definir una contesa o
^uestdone. Fd fotura i casthgn,
t fasceu: Diricciare le castagne,
Bgusciar i fagioli.
Fd ben : Far bene. Trovd de
fd ben: Trovar da lavorare, da
cuadagnare, da sbaroar il lunario.
Ija vit la fd ben in terren nuigher :
La vite aUigna in terrene magro.
Fd hhU: Esser bel tempo. N.
fr. : ^Fl fd bell (A, /it » : « Idem ».
Fd in : Fare in, N. fr. : Avhgh
a che fd in d*6n sit : Avere a fare
in un luogo. Fd in seda o fd af-
fari in seda, in banco, eee, : Far
affari in seta, in banca, eoc. Falla
in di caJzdn: Farsela nei oalzoni.
Fd gid, N. fr. : Fd gid la pol~
ver, i ragner: S^olverare, Levar
i ragnateli. Fd gid seda^ reff : In-
cannare, Dipanare. Sia U a fd
aid reff: Vedi Grusca. Fd gib i
buseh, i mosch: Pia^giare e anche
Battere uno, Picchiare. Fd gid i
rav : Affettar le rape.
Fd sbtt. N. fr. : Fd sbtt a caz-
zott : Far a darsele o far a pugni.
Fd sbtt i dbbbi : Rincalzar u len-
zolo giro giro alle materasse. Fd
sbtt el fceugh : Rattizzare il foco.
Fd^sela sbtt : Farla addosso, Far-
sela ne' calzoni. Fdss sbtt in a'dn'or-
sta: Mettere o comprare all'asta.
Fd sit, N. fr. : Fd sii la nev :
Spalare. Fd sit el fen : Rammas-
sare il fieno e anche (fig.) Far
denaro, Raggruzzolare. Fd sii el
lett : Fare if letto. Fd sii vun : In-
gannarlo, Infinocchiarlo. Fd sit
vun a braaza de pann : Abbindo-
larlo, Cucirlo a refe doppio. Fd sit
a busserell (quasi in dis.) : Abbin-
dolare, Menarlo pel naso. « Fd sk
i tb pagn e uA » : « Raccogli i tuoi
panni e vattene ». Fd sii in d' 6n
scartozz: Accartocciare checches-
sia. Fdss sit in d'6n grdpp : Ra^-
fomitolarsi. Fa^s su belt grand:
ngrandire. Fd su in del prezzi :
Stranare uno.
( Altri modi ) Avh bUl pari a
fd: Avere un bel fare. Avhgh el
sb bHl de fd : Averci da fare piil
che quelle che mori di notte. A-
vegh tutt' alter de fd: Aver altro
che fare. Avhgh nieni a che fd:
Non aver che fare con... Dd defd:
Dar da fare. Gh'^ staa de fd: C'h
FAA
— 222 —
PAA
stato da fare. « Cosse te v^gnet cM
defa » : « Che vieni qui a fare? »
niJsfd ehe te fit Vd, finii a eiappdt
nagott » : « Fai, fai, iln) oon un pu-
^no di mosclie in mano ». i^ o^ll
dl a vhss... : Bella cosa h Pesser...
JPd, caldf fredd, brutt temp, la lun-
na: Far treddo, caldo, brutto tem-
So, la luna. Sul fd, del d\ : Sul far
el giorno. (Fig.)« N'6l me fh nh
fre^ n^ ecUd » : « Non mi fa nfe
caldo n^ freddo ». « Cosse te fh a
<i?»:4(Clie ti fa a teUJ^'A Z'aw-
eattj el spesiee, ecc.: Far Pavvo-
oato, il faimaciBta. Fd, Ugna, hrha,
i vitf i sass, el vin: Far legna,
erba, viti, sassi. vino. . Fdt de Ar-
lecehin, de Mcch, de tendr: Fare
rarleccliino, lo gnorri, cantar il
tenore. Fd, el presids, 6n oeuv foeu-
ra del eavagnceu : Far il prezioso^
far un ovo fuori del paniere. Chi
g'a de fd, ghe pensa : Chi li ha fat-
ti se li culli. « Cos'emm de faghen
dent / » : « Che vuoi cho ne fac-
ciamo! » No gh'h de fizghen: Non
c'^ modo. Fugh s&ra em ealm^e o
6n plans: Entrare in pettegolate.
Fagh sdra i sd ealeol : Fare i suoi
calooli. Fann de sott e doss: Far-
ne di tutti i oolori, Fame quante
Bertoldo in Francia. Fann e n6
fann Vh istess : Fame o non fame
tanto vale. Fann vunna di solit o
di sd: Fame una delle sue. Fann
fi,n ehe s'k stuff: Fame di pelle di
becco o delle bige. Adkss Vh fada,
gh* h pit rimedi : Ormai h latta,
non c' h rimedio. 0 Vorh /A, dt,
hordegd: Dagli, picchia e mena.
Vorh fd. el bullo: Voler fare il
gradasso, far il bravo, il gagliardo,
lo spiritoso. Qtiell eh' emm de fd
femel impressa: Quel ehe s'ha a
fare facciamolo suoito. Quell ch'e
faa ^ faa : Ora auello en' h fatto
h fatto. Quand Ve fada V h fada :
Cosa fatta capo ha. 8e la ven far-
da: Se occorre. Ndlfd, ehepiang:
Non fa ehe piangere. Se el fh tant
de...: Se egli fa tauto di... Vhssegh
de fa e de d\ : C h ehe fare e one
dire. Gh'h el sb de fh de per tutt:
C'6 da fare per tutti. /n«ci o Co-
si ; eome se fh f: Dunque come la
faociamo? A ehe gioco si giooa?
« JfP6l mefhniel mefira » : « Non
mi fh nh mi flooa ». Fh el eiall :
Far lo soimunito. Fa fh vun a
nost mceud : Far fare a modo no-
stro. Avhgh 6n beU fh, ma.,. Aver
un bel fare. ma... li On poo de paltd
stctsira el faria msinga wmUM : Un
g6 di pastranp stasera non avreb-^
e i baohi. « Caro ii^ soo minga
eosse fagh » : « Che vuo' tu oh© ci
facoia io?» N6 gh*h de faghen:
Non c' h rimedio. Fh man hcissa :
Fare man bassa. Fh ph : Toccar
il fondo. Fh sdsdanna: Confon->
dersi oon... P. E.: Ad^s elfitsei-
seianna cont i bigott : Ora s'^ an-
dato a oonfondere co' toroicolli.
Fh greissa: Far ooUottola e met-
ter a far pancia. « Com>e se fh a
vedh 6n mutrigian de la t6a sort
a cerch su?> : i(. Come .si f^ a ye-
dero un pezzo di giovin© par tuo
a ohieder la limosina?» J^*^ la
pas: Far la pace o Rabbonacoiarsi.
Fh la lira: Piagnucolare. Fh adree
la minee : Fare la baiata o V ab-
baiata a uno. « Ch'el faga lit 6na
robba pdlida » : « Faocia lei una
cosa ben fatta ». Fh ti: Fa tu.
Milan el fh pussee de quattercent
mila c^itant : Milano conta o fa
ormai piil di 400 mila abitanti.
« Che ora el fh el td orolog f>z
« Che ora fai 1 » Ses via ses fh
trentases : Sei per sei fa trentasei.
Fh minga mat: Compiociare. P.
E. : ly^ duu me» eh* el ven a bot-
tega e el fh giamd minga mttlott :
Son due mesi ehe h a bottega e
gik oompiooia qualoosa. « Mi eont
el sur Oiovann me la foo nient
del tutt » : « Col sor Giovanni lo
non me la faccio x>er nulla ». Fl
me se fh minga: Non mi si fa.
« L'h faa tanti vermin » : « Ha fat-
to molti baohi ». Fh i forz : Fare
la ginnastica. J^i^ i robb eont el
cuu (basso) : Essor uno sciaman-
none o Far le oose alia soiaman-
nata. Fh 6na robba c6me nient:
Far una cosa come nulla. Fann
pussee ehe ravetta : Fame di tutti
1 colori. « Ouarda de nd fatt malyn
<cBada a non farti male». (Iron.)
Guarda a n6 fatt mal: Bada a
non ti soonoiare ! L'h pceu minga
cosi stupid come te me I' avevet
faa : Non h poi cos! soiocco come
me lo avevi fatto o desoritto. Chi
h'h denter anea quel ehe Vhfaa:
Vh dentro ohi Vik fifttto. « On ae-
eident a lit e a ehi fh per lit » :
« Un oanohero a lui e a ohi h per
lui ». Viss faa insei o casi : Es-
6'
FAA
— 228 —
i'au
sere della talc cornatiira (pop.),
Esser fatto cosi. V^s lit ehe fa e
deaf a : £ lui che diRjpone di tutto
o che Hk c disf?i o cne ha facoltk
di — e disfare. « Coas'oo de fhfyt
« Ciappa 6na mosea e falla bal-
Ut/»: * Che ho da fare ? » « Pi-
glia ana mosoa e falla ballare ». (A
Dambino) Fdffa settinna : Mettiti
a sedere, bimoo.'J^Z me trtBuva e
elf&.., : Mi trova e fh (per dire).
« Quand foo qtiell ehe podi eoss'oo
de fit de pitf^iM^e- faccio quel
che posso come potrei fare di
piil ? » La eavalla ta g* d poeeh a
fh: La cavalla sta poco a sgra-
varsi. « Mia miee V d, foM 6n
ntaa'e » : « Mia mo^ie ha parto-
rito nn maschio ». m* dnfaa V o-
rologg j[pop.) : M^anno rubato I'o-
riolo di tasca. Omm fcut : Uomo
fatto. On omm ehe fa per duu:
Idem. Mhszfaai Cotticoio. «i/'^
vMrnuti a eh faa eome 6n Idder » :
« Kinoasb fatto come una monna »
(volg.), Ben faa : Ben fatto. Faa
gid eome se sia : Fatto come si
sia. « Te see 6n porseHl faa e fi-
nii » : « Sei un maiale fatto e fi-
nite ». On bugnon tanto faa ; Un
fignolo tanto fatto. Se oo de andd,
tanto fi ehe vaga subit : 8e deb-
bo andarmene tanto fa ch'io paiv
ta subito. « Gh*oofaadenterVo88,
Vorhggia, VdbittuUn » : « Ci ho fat-
to rosso, Toreoohio, I'abitudine ».
« Sta rolwa la me 8efitnoy>:* Non
me ne gioTa ». « Per m,i la foo eo-
me hhll e persa » : « Per me la db
bell'e ita». Fh de Marta h de Madr-
dalhina : Idem. L'dn faa colonell
de la territorial, I'dnfaa deptUaa:
L'hanno fatto colonello della ter-
ritoriale, deputato. Duu mes fdt :
Due mesi fa o or sono. La faseva
la Duae attipendamsnt : Contraf-
faoeva la Duse stupendamente.
(Giochi) Fit el masz, 7a biglia, fi-
lottj eee. : Vedi nei sostantivi. (Boc-
oie) Gh'h de faghen : C* h da mi-
surare.
(Intercalare ) Mdf Come ae
fdft: Ma! Come si fhl Che fitt
ehefdi: (Intero. intrad.)
(Pr.) Con pit a'hy maneh ae fit
(appross.): Gente assai fanno as-
sai ma mangian troppo. Chi fa i e
leeea: Vedi I^eeed. Xi^atid ae pb
nd fH eome ae viBur, aefh eome ae
pd : Qnando non si puo fare oib
che si vorrebbe si fa come si pu5.
La libertaa de fdi e deafh nd gh' h
danee che le poasa pagct : La fa-
colt^ di fare e disfare h cosa
grande o Chi fa a suo modo campa
cent'anni. Fa e deafh Vh tutt tor-
vord : Far e disfare b tutto un la-
vorare. Chi nd fh n6 falla : Chi fa
falla e chi non f% non falla. Chi nb
aa fit Vh mH eh* el laaaa ath : Chi
puo facoia, chi non pu6 faccia boc-
caccia. Fl Signdr el laaaa fh, minr-
ga atrafh: Dio lascia fare, non
strafare. Chi g*it de fhglie penaa,
mi adnt naaauu : Chi ci ha a pen-
sare ci pensi. Chi lefit le apetta :
Chi la la la spetta. Chi nd aa fh
nd ad, eom^nait : Chi non sa ob-
bedire non sa comandare. Chi fit
a ad mceud aeampa dea ann de
pit: Chi fa a modo suo campa
cent^annj. Fl rid elfd bon aang'u:
II riso fa buon sangue.
Fit: Fare (per contegno). Aria.
Tee au el fit de vun : i^endere il
fare di uno. In au atd fit : Su que-
sto andare. « Oo tentaa de imbo-
nill ma lit aemper eon quii ad fd
de villanzon » : « Ho tentato di cal-
marlo ma lui h sempre con le so-
lite mossaccie».
Fa-bl80gn (L' occorrente in un
teatro per la rappresentaz.), Fa-
bisogno.
Fa b6n, Condimento. Fl b&n,
fa bdn: Buono fa buono.
Fabrian, Bel di Roma. (Pr.) L*h
de gadan eiappd i m,oaeh eol fa-
brian (appross.): Chi vuol il pe-
sce si immolli.
Fabilca, Fabbrica. Fa ait 6na
fdbrica: Edificare o Fabbricare.
MHtea in fa^rica : Idem. || (Offi-
cina) Capp fabriea: Mem. Pari
la fabriea del dom,m, : E una fab-
bnca 0pp. Gli h opera del Duo-
mo. Fcutriea de cappH, de pann,
de vH, eee.: Pabbnca di cappelli,
di veli, di panni. (Scherz.f La
fabbrica deWappetiit: La fabbrica
dell'appetito. iutt aii 6na fabbrica
de... : Impiantar una faborica di.
Andd in fabriea : Andare in fab-
brica. loperari de la fabriea del..,
veder: Gh operai della vetreria.
— Fabric^-icaa-icass. Fabbri-
care. M Fl a* h miaa a fabricd » :
« S' b messo a fabbricare ». Tomd
a fabricd: Riedificare. Fabricd
aii la aabbia : Fabbricar sulla
FAB
— 224 —
FAG
rcua. fi (Fig.) « Lu el sefahhrica
sempre di iUusidn » : « £' si fab-
brica oontinuamente delle delu-
sioui )». (Pr.) Chi fabrica dHnverno
fabrica in etemo : Vedi Invemo.
— Fabricaa (Sostant.), Fabbri-
cato o Editicio.
— Fabricatdr , Fabbricatore.
I fabricator de seandai: Fabbri-
catori di scandal!.
— Fabricazidn,. Fabbricazione.
/ spes de fabrieazion : Le spese di
fabbricazione.
— Fabrlcer, Fabbricere. « i/ ^
fabricer del Vomrn » : « £ fabbri-
cere della oattcdrale ».
— Fabricerla (P. N.J , Opera.
« Ch'el resta servii in faoriceria » :
« Resti servita in fabiioeria o nel-
lo Btudio dell'opera ».
— Fabrichdtta, Fabbriohetta,
Fabbricuccia.
— Fabric6n e Fabbriconna. Quel
fabrieon con centvint jimster : Quel
gran eaBamento con 120 flnestre.
Face, Fatto (Volg.). Vedi Fac-
cenda. N. fr. volg.: I face de cd.:
Le facoende di casa. « Voo a fd
6n face » : « Vado a spander ac-
qua». (Pr.) El temp el fa i face:
Col tempo maturano le neapole.
La mattinna Vh la mader di face :
La mattina 6 propizia alle faccen-
de di casa.
Facola, Faccia. Facda brusca :
— accigliata. — c?ie dis nagott :
— insigniflcante. — cAe terriss :
Faccia tetra. — contro i tentazidn :
Masch crone da fogna. — crespa :
— a giinze. — d'arpia: — di ar-
pia. — de baloss: — proibita. —
de basitt : Viso saporito. — de bo-
nasc: — aperta. — de brugna, —
de ctiu de can de caecia i&cheTZ.) :
— scbiacciata. — de Cam : — or-
renda. — de can bolopnin: Muso
di p5mero. — d« capnzzi: — d'in-
contro. — de forca : — d'assa^si-
no. — de frigna ; — di lernia. —
eontenta : Kallegratura. — de dan-
naa: — di dannato. — de lunna
pienna: — tonda come una luna.
— de macacco : Faccia di scimmia.
— de madonninna : — di madonni-
na. — o musondeporsehll: Musodi
poroo. — de paradts: Occhio di sole.
— de pignatta o de padhUa tencia :
Tinto come uno spazzacamino. —
de pHmavera: — da primavera.
— de seapuac: Viso bincohino. —
de 8tri6n: Viso da stregone. — de
lira s*giaff: Brutto ceffo. — de tol-
la: Faccia tosta o di bronzo. — de
tutt i d\ : Malizioso. — dHmbriagh :
— da briacone. — de incanUta:
Faccia stupida. — d* inconter : —
che va a genio. — schiseia .• —
schiaccbiata. — stravolta: Idem.
— de beleratt : faccia da solletico.
— d'oapedoM: — da miserere. —
franca : — fresca. — goUica : —
gotica. — sbdggiada dai varceul :
— butterata. — malmostdsa : — di
bisbetioo. — moseatella : — da ca-
pricciosa. — longa: — allampa-
nata. — noRuva: Viso novo. P. JE. :
« JUl m'l minga 6na faccia noBttr-
va » : « Quella joersona non m' h
nova ». — prowida : — di posati
li. — sentimental: Idem, — sinee-
ra : — aperta. — de ca^^ca : — an-
tipatica. — de campanna e mar-
tell: — da ossesso. — de dagh la
drizza : — che non persuade. —
de fdi paura : — da metter paura.
Avegh el cuu su la faecia : Ha il
sedere nella faccia. Avhgh o avhgh
tninga faecia defhf dedi.,, : Ave-
re o non — la faccia di... « Beat-
ta o viva la faccia del tal*: « Vi-
va la faccia del tale ». Cambid fac-
cia : Mutar faccia. P. E. : Se... t
robb cambieissen faecia,,.: Sele co-
se mutassero faccia. Fdt de dd face
e de tutt i face : Uomo a due fac-
oie, un volta faccia. ^i^ cerli face :
Fare certe smussature. Fissd in
faccia : Fissare in viso. Dighel su
la faccia : Dir le cose sulla faccia.
Misura ipugn su la faecia: Venir
coi pugni sul viso. Sard, Vuss in
faccia : Chiudere I'uscio sulla fac-
cia. « ^cm quasi me guardaven
nanca in fa4iciayn « Quasi quasi
non mi guard avano neanche in
faccia ». On vent, 6n frhdd cht ta-
ia la faccia: Un vento che mozza
il respire, un freddo cbe mozza
le dita. Irovit la feteeia de Ihgn :
Trovare chiuso 1' uscio. Guarddt
in fascia a nissun: Non guardai'e
in faccia a nessuno. Guardass in
faccia vun c6n V alter: Guardarsi
in faccia I'un Taltro. Tanto de
faccia: Un mostaccio tanto fatto.
Voltd> faccia : Voltar faccia, fare
un volta faccia. Voltagh la faeda
a...: Voltare le spalle a... Vol^
via la faccia: Torcere il muso
0pp. Far smussature. Vun che
PAC
— 225 —
PAG
inarca i face o fi8onomi8ta:Vii
fisouomista. « Per la sda bella /ae-
eia F » : « Per la sua bella faooia ?
o il suo bel muso ? » Taiass el ntts
per insanguinass la fcteeia (Pr.) :
tJlii si taglia il naso si insanguina
la bocoa. Trovass faecia a facHa :
Trovarsi faecia a faooia o viso a
viso oon uno.
— Facciasda, Paociacoia. Con
qtiella faeeiascia de tromba: Con
quel mascherone da fogna.
— Facdn, Visino. Jracein mo^
etds: Visino gentile, gustoso.
— FacdOBU, Visino. J^aceimu
d'or: Visino adorato. — moseor-
tkU: Visino capricoioso. Facdaeu
de Madonnin : Visino da Ma-
donna.
— Facddn, Faccione. « Wh toc-
caa a mi de fh el facdon » : « £l
toccato a me di far faccione o la
facciaccia >, <M g* d. 6n faecUm
de lunna pienna>: « Un faccione
che par una luna ».
— Facoitta, Faoeetta. Feiceetta
savorida: Paccetta simpatica, gu-
stosa.
— Faodada, Pacciata. De fac^
eiada: Diiimpetto o Di faecia. Iki
faeei€uLa del I)omm: La faooiata
del Duomo.
— FaccetUi-ettaa, Affaccettare.
J^aeettii 6n diamant: Sfaccettare
un diamante.
Faccanda, Pacoenda. « Sanpien
de faecend>: « Aflbgo nolle fac-
cende ». I/h 6na faccenda seria :
£ una faccenda seria. « M par
liiQueU ehe g* h tuU i faecend > :
« EeU 6 il Ser o il Dottor Pac-
cenda ». « Cosse Vh sta faceendafyn
« Gbe faccenda h questa? »
Faccendto* Paccendiere. ^ L' h
faecend^ cUla pretura, al tribu^
nal » « E o Pa il faccendlere alia
pretura, al trlbunale ». JEl minir-
ster el rieev pii i faeeender : II mi-
nistro non riccTe piii i faccen-
dieri.
— Faccltt, Paccendine. « Lafh
i 8d faeeitt de edi, ehe la par 6na
donnitta o &na donna granda » :
« S'^ avrezzata a fare le sue fac-
cendole di casa, ohe pare una
donnetta ».
Facezia, Pacezia (poco usato).
« JA ndn g*h ehe difachi »: « Lei
ha sempre pronte delle faoezie ».
Fadiin, Pacchino. n^Me toeea de
fh el fa4ihin » : « Mi tooca di fare
il faccliino ». Vittdefachin: Vita
da faccbino. Faehin de <, studi :
Pacchino di nesozio. Jj* ereditaa
del matt faehin (in dis.) : EreditJt
illusoria.
— Fachinada, PaccMnata. Ija
saria 6na faehinada senza sugh;
Sarebbe im.a faochinata senza
BUgO.
— Fachlnagg, Pacchinaggio.
Spe8 de faehinagg : Spese di ±ac-
cninaggio. « O' oo daa 6n f ranch
de anda a bev per el facchinagg » :
« Gli ho dato una lira per il suo
facchinaggio ».
-- Facnmott, Un tozzotto. On
faehinott d'dna tdsa : Una giovine
tozza, una tozzotta.
— FacMnasc , Pacchinaccio,
Stangone.
Facil, Pacile. On lavord facil :
Un lavoro facile. ^^L' h fa^il che
inc(eu mi passa de Za » : « ^ facile
che oggi io passi da te ». «. Lu el
fd i roob tutt fadl » : « Egli fa le
cose come tutro facili ». vhss 6n
omm faeil de contents o a ina-
morass o a inrabiss: Persona di
facile contentatura, facile a iuna-
morarsi, ad arrabbiarsi. Donna
facil : Donna agevole.
— Facillt^-itaa, Agevolare. « M
,*d, facilitaa la strada » : «. Gli ha
aoilitata la strada ».
— Facilitaa, Paoilitk. «^; dd
via de Vctsen con troppa facilitaa » :
« D^ dell' asino con troppa facili-
ty»:« /n di prezzi oo semper tro-
vaa 6na gran facilitaa » : « Nei
prezzi io ho sempre trovate molte
tacilitazioni ».
— Faclliton, Paoilitone, Paci-
lone (1). On fadliton de prima ri-
ga: Un facilone di prima riga o
meglio Egli h di quelli che tro-
vano tutto facile.
— Facilment, Pacilmeute. Bobba
che se pb fh facilment : Cosa che
si pub fare faoilmeute. «j^a«i^-
m^n andaroo luned\ » : « Probabil-
mente o faoilmente oi andr5 lu-
ne^».
Facilltazidn, Pacilitazione. « M
m^di faa 6na gran facilitation > :
I
(1) U Facilitone o facilone flor. significa
piuttosto nn nomo ohe s^arrende saMto
all^altrui Tolontii. In dialetto manca, «eii<-
za pjeriArasL
-1R
PAC
236
FAG
Mi feoe una grande faoilitazione ».
I strad ferrad fan de spess di far-
cilUeution: Le ferrovie fanno di
Boyente delle faoilitazioni.
FaoinordB, Facinoroso^ Affan-
none. (Civ.) L'l gent faanorosa :
fi geute faoinorosa. « Come Vh for-
einoroe » (pop.) : « Che affannone».
Facoltaa, FaooM. I/a fcieoUaa
mediea, matematica: La faoolt^
medioa, matematica. « Mi g* oo
minga la facoUaa de... » : « Non ^
in faoolt^ mia di... * « El manea
de la facoltaa de V eloqtienza^ de
la memoria » : « Gli manoa la fa-
colt^> dell' eloquenza, eoo ». « M
g*db di gran facoltaa » (riochezze) :
«Ha di molte facolt^».
— FacoltatiY, FacoltatlTO. M
tddeseh Vh faeoltaHv in la tal seola :
La lingua tedesoa h faooltativa
nella tale scuola.
— Facoltds, Faeoltoso. 0mm fc^
eoltoso: Omo faeoltoso.
Faosimil, Facsimile.
Factotdm, Fattotum. «i/^ el
factotum deedtynn^il I'ognioosa di
qnella famiglia».
Fadlga, Fatioa. Con gran fa-
di^a : Con o a gran fatica. Fafor-
diga: Faticare. «J7Z /A fadiga
a tird. el fiaa y> : « Stenta a tirar il
fiato ». Fd fadigh de bestia : At-
faticarsi corae bestie, far fatiohe
da ciuohi. « Fl stardt mhiga j}er la
fadiga » : « Non 6 tale da rinun-
ciarvi ». Fadigh trau via : Fatiche
spreoate. Maneh fadiga e ptissee
salut : La poca fatioa ^ sana. Cre-
ph de fadiga: Crepar dalla fa-
tica. Scansa fadiga : Soansafati-
che. Viv di sd fadigh: Vivere
delle sue braccia. « vh' el me par-
ga i mt fadigh » : « lo rivoglio le
mie fatiohe ». (Milit.) / omen de
fadiga: Gli uomini da fatioa. (Ma-
latt. di cavalli) Galle.
— Fadlgasola, Fatioaccia.
— Fadlg&-dl|^ia, Fatioare. « I/d.
finii de fadigd » : « Ha cessato an-
che lui di — ». « Ghe sont reiissii
ma m' h toceaa de fadigit ben » :
« Ci son riuscito ma m' ^ tooca-
to di arrampinarmi )».
— Fa<Ug6B, Faticoso. « Come Vh
fadigosa sta seal^tta » : « Com'^ ia-
tioosa questa scid^tta».
F&eton, Faeton. He Urnbert el
se ved de sp^s in faeton : Re Um-
berto lo si vede spesso in faeton.
Fagdtt, Fagotto. Fhfagbit: Far
fagotto. Fh sii fag&U: Fare fa-
gotto. « Fa sU el td fagott e va
via » : « Fa il tuo fagolito e T-atte-
ne ». « St6 vestii el te fdi 6n poo de
fagott in vitta » : « Questo vestito ti
i^ faj^otto sill dorso )». (Fig.) Jjcu-
sii gio el fagott: Sgravarsi, De-
5orre il — . (rr.) Fl mestee de pret
^agott Vh de tcBuss fasHdi de na-
gott: Vedi Mestee. | Strumento
mus. da fiato) Fagotto. (Chi lo
Buona) Fagotto. P. £.: In orchestra
manca eljagbU: In orchestra man-
ea il fagotto.
Fagotca-ttaa-ttasB, Aifagottare.
Fagottit sii: Abballinare. Fagots
taea su: Infagottarsi. tciy'd fa-
gottaa sii la soa robba «...»:« Ab-
Dallin6 le sue robe e... » « Jj'^ ve-
stida mal, V h fagottada » : « £ in-
fagottata ».
Fagott^ll e Fagottellln e Fa-
gotton, Fagottuocio, Fagottone.
(Musica) Fagotto e Contrafagotto.
— Fagotteri. Un carico di ia-
§otti. Vestii ene fit fagotteri : Ve-
i Fagott.
Falabrach (in dis.), Fantastioo.
Falbalk o Frabalk , Falpal^ ,
Balzana. / falbaldt se usen pu af-
fatt: I falpalk sono andati gii:i.
Falc, Falce. (Civ.) La fa^ de
la Mort : La falce della Morte. La
falc de taih Verba: La falce fienaia.
Taiau gid c6n la falc: Fatto col-
Falo^tt. Falcetto. n^ M g*di daa
ednt el jalcett e el I'd, maszau » :
« Gli men5 un colpo col faloetto
e lo fredd6 ».
Falchitt, Falco. La gallinna la
eiamma i poresitt pereM Vh vist
in alt elfalehett: La ohioccia chia-
ma a raccolta i pulcini, perch^ ha
veduto aliare il falco. « La g'd %
oce de falehett » : « Ha gli occhi
di falco ». « Sui pols gh'e vegnuu
i sgriff de falehett »: « Sulle tem-
pia ha le zampe di gallina ».
— Falchetton, Sparviere.
— Falcdn, Falcone. U aVbergo
del falcon : L'albergo del falcone.
FalddUi-ldiaa, Falcidiare (non
com.), Tarare. « Q* dn feUeidiaa
tutt quell che I'aveva g%a spes » :
« Gli fecero la faloidia di tutto
oib ch'egli aveva gi^ speso ».
— Fafcldla, Falcidia. (Colto)
L'era &na leg a favor di erea iropp
PAL
— 227 —
FAL
earegaa : Era una legge in favore
degli eredi troppo oarichi di legati.
Faldlstorl, Faldistorio, Faldi-
storo.
Fall, Fallo. Commhtt 6n fall:
Gommettare un fallo. « Tie faa
el fall, fh la penitema > : « Chi
rha fatta la rasciughi ». Mhtt 6n
f\h in fall : Metter un piede in
iallo. T<B.u vun in fall : JPrender
nno in oambio d'un altro. Sema
fall : Senza fallo. In la stoffa gh'h
denier trii fM: Nella stofta ho
trovato tra mende o aneke sfal-
dature. (Bigliardo) Da 6n fall:
Fare lo sfallo.
— FalUi, Fallare. Falld, la stra-
da: Sbagliar la Btrada. — Vuss:
Sbagliar I'uscio. P. E. : « T'iefal-
laa I'uss ear el mh ficeu > : « Pic-
chia un altro uscio, ngliolo caro ».
— elprimm og^iceu: Cominoiar ma-
le. jFalUk mat in sd dann : Non
sbagliar mai in suo danno. « HI
pd falld a scapph » : « Non gli re-
eta che di fuggire *. « Se te speitet
ehe..,f te poaet fallh a creppd >
(volg.): « 8e tu speri che io... puoi
ben crepare ». (Volg.) (A oacoia)
« £1 falta tutt i salvadegh » : « E'
fallisce sempre ». (Gioco) <G*oo
trii ass, fatla ecsur » : « Ho tre
aasi, falla cuori ». St'ann Vuga Ve
faUada eompletament : L'uva que-
st'anno h lallita completamente.
(Pr.) Chi nd fit nd falla: Chi f^
faUa e chi non fa sfarfalla. Tutti
^mm o vimm sogghtt a fallh: Tutti
si sbaglia Opp, Chi h uomo erra.
Chi faUa impressa fdt la penitema
adasi: Chi tosto erra a bell'agio
si pente.
Falli-im, Fallire. « Gh'k toccaa
de faUl > : « Gil tocc5 di fallire ».
I^alH eont el holgiott o con la bor-
sa in la sehhina : Fallire col sao-
co o col morto in casa. Trass
fallH: Dichiararsi fallito. Fallii
marse: Fallito marcio.
— Falliment, Fallimento. In
Stat defalliinent: In istato di fal-
limento. SesUSi sott a 6n falliment :
Bimaner al fallimento.
Fal6, Fal5. Per laf^ta del sant
dn faa tanH falb su la montagna :
Per la festa del santo fecero molti
fal6 Bulle cime de' monti. « Fh &n
falb de qm eartiise inutil » : « Fai
un fal6 di tutta quella eartaocia
inutile ».
Faloppa, Faloppa. Fa faloppa :
Far faloppa. « Sirann i mh bigatt
in andaa (fuasi tutt in faloppa » :
« St'anno i miei bachi mi medero
una quantity di faloppe ».
Fals, False. Fals come Giuda:
Bugiardaccio. Ciod, pa^s, porta,
ciav, eec,: Vedi i sostautivi. Ija-
vord in sulfals: Lavorare in fal-
se. On eiarfals: Luce falsa. Famm
falsa: False appetito.
— Falsaxlira, Falsariga. Fl sh
minga seriv sensa la falsariga:
E' non sa scrivere senza la falsa-
riga.
— FalB^tt, Falsetto. Canth in
falsett: Cantare in falsetto o in
quilio.
— FalB^tta o Falz^tta, Falsa-
tura. Ija falsetta di calz6n : Serra
di oalzom o Fianchetta. | (Lega-
tori di Ubri) Braca, Strisoia di car-
ta di rinforzo.
— Falsetti (Legat. di Ubri), Im-
brachettare.
— FalBltaa, Falsitk.
Fama, (P. N.), Fama. (Pr.) Fa-
ma volat : Idem. « Fl g'd, bonna
fam,a>\ « Ha bona rinomanza».
Fambrds eFdjnbrds, Lampone.
Fambrbs de mes : Lamponi di sta-
gione. (Di vino) L'^ dna fatnbro-
sa: E un rubino. Acqua, sorbltt
de fdmbros: Acqua, gelati di lam-
poni.
Famedlo (P. N.)f Famedio.
FamM, Famiglio (1), Cascinaio.
Fam^la (Volg. in dis.). Vedi Fa-
miglia.
ramlglia, Famiglia. Ona fami-
glia patriareal : Una famiglia pa-
ti'iarcale. Carieh d« famimia: Ca-
rico di figlioli. Ficeu de jamiglia :
FigUo di famiglia. Cress la fami-
glia: Crescere la famiglia. Disnd,
in famiglia: Pranzar in casa. La
Sacra Famiglia: La Sacra Fa-
miglia. I (Casato) Arma ds fami-
glia: Lo Stemma di famiglia. Ona
famiglia estinta : Una famiglia
estinta o dispersa. (Pr.) I pctgn
sporeh van lavaa in famigUa: I
panni sudici vanno lavati in fa-
miglia.
— Famigllitta, Famigliola. In
quella famiglietta bisogna vedt co-
il) Simile il suono della %'oce, differen-
tissimo il senso. Famiglio a Firenze slgni-
fiea come chi die esse : Birro.
FAM
228 —
PAN
me ae v<£uren ben : In quella fami-
gliola bisogna vedere come si vo-
glion bene.
— Famlgllonna , Famigliona.
OnafamialionnapatHareal: Idem .
— FamUrliar, Famigliare. «,L^ e
famigliar c6n tutti » : « E fami-
gliare con tutti ».
— FamlgUarltaa, Familiarity.
Troppa, troppa famigliaritaa :
Troppa troppa — o conndenza.
— TamigliarlzzaBB , Famiglia-
rizzarsi (non pop.). El gait Va co-
mindaa a — ; II micio ha inco-
minciato a — .
Famlnclon , Gabbaminohioni.
«. El g'a 6na vhrgna de famineion
ch'el consolla » : « EgU ha certi
modi da soppiattone ohe conso-
la)>.
— Famm, Fame. « G'oo famm » :
«Ho fame». Avlgh 6n poo de
famm : Aver un po' di fame o ap-
petito. Avhgh dna gran famm o
dna famm de n6 dX o de sonador
o del6ff o de poetta o che ghe vedi
pu: Avere gran fame o una fame
da lupo o per quattro o che non
ci Tedo lume o che la vedo. Mori
de famm : Morir di fame. Pat\ la
famm : Patire o soffrir la — . Las-
sa vegni longa la famm,: Inoan-
tar la fame. Ldngh come la famm :
Lungo come la fame. Jj' h pussee
la gola che la fam,m, o I'e pussee
grand I'oeuce ch'el hoeucc ( Volg.) :
Eseere una golacoia. Vhss on mort
de fatnm, o 6n horlacatt : Essere
un morto di fame. Vhss a Vordin
con la famm,: Aver fame. (Pr.)
Amor, jamm e toss prist se fdn
conoss: Amore e tosse non son
cose che si possano nascondere.
La famm la cascia el 16 ff fceura
de la tanna o di hosch: La fame
caccia il lupo dal bosoo. La famm
la fd, fa di gran rohh: II bisognino
fa trottar la vecchia. La famm
I'h tanto granda che I'amdr el std
de banda (appross.) : Chi campa
a stento non fa all'amore. Quand
se g'a fam,m tutt el par bon : A
chi ha' fame h bono ogni pane. ||
(Ai bambini che non possono aver
fame e chiedono) Te gh'eefamm?
mangia 6n sea,gn, ecc: Hai fame
tira la coda al cane. | (Malattia
del grano) Golpe.
— Famos e Tamoso, Famoso.
El Boggia quell famdso assassin
e'dn impiccaa : II Boggia quel fa-
moso assassino che m impiccato.
Fanagottdn, Fanullone. V^s 6n
fanagotton: Essere un Miche-
laccio.
Fanal-ai (Lanterne ai lati di
veicoli), Lampioni. « Pizza i fa-
nai se de nd te pagaree la multa » :
« Accendi i lampioni se non vuoi
cadere in oontravvenzione ».
Fanategh (Volg.). Vedi Fana-
tich.
— Fanatlch, Fanatico. « X'c /«-
tiatich per la m,umca de Wagner » :
«£} fanatico per la musica di
Wagner ». — ae la Bistori : Idem.
— Tanatlsmo, Fanatismo. L'lnr-
?uisizio7i V h stada 6n fanatismo :
/inquisizione fu un fanatismo.
II Quella cantante I'd, foM fanati-
smo: Quella cantante desto — .
— Faziatizz&-lzzaa, Fanatizza-
re. I pubblich de adkss se lassen
fanalizzd, diMdlment: I pubblici
d'oggidi diincilmente si lasciano
fanatizzare.
Fandonla» Fandonia. « Credegh
minga, Vh dna fandonia » : « Non
gli credere h una fandonia ».
Faneggla, Manecchia. Vedi an-
ohe Sdloria.
Fanella (Volg.). Vedi Flanella,
Fanett, Fanello.
Fanfardn (D. Fr.), Fanfarone.
« Mi g'oo minga paura vh de quell
fanfaron » : « lo , vedi , non ho
paura di quel fanfarone ».
Fanfaronada, Fanfaronata. « JE^
g'h di gran fanfaronad » : « Ha
sempre delle fanfaronate bislac-
che».
Fanga, Fango. « L'h sprofondaa
con tutt e qudtter i roeua in la
fanga » : « Sprofond5 ooUe quattro
ruote nel fango ». Fh via la fanga
di calzdn : Spazzolare il fango dai
calzoni. Fanga taechenta: Mo-
tacoia. Pestii fanga: Sfaugare.
Toeu su la fanga: Infangarsi o
Levar la mota. Tutt jnen de fan-
ga: Infangato iino ai capelli.
-- Fanghi , Fanghi. Andh ai
fanghi: Andar ai fanghi (d'Ac-
qui). Fh i fanghi : Far i fanghi.
Fanfara (P. N.), Fanfara. ^
passaa adhss la fanfara delta so-
cietaa: Passb or ora la fanfara
della society... An sonaa la fan-
fara real: Hanno suonato la fan-
fara reale.
PAN
— 229
¥A^
Fanfalla (oome Baia in dis.),
Nome di giomale.
Fant, Fante. (Giooo) Oiugh a
<ant, damma e re eke stdppa:
^edi €H<Bugh.
Fantarla (Volg.). Vedi Fanteria,
Fantasia, Pantasia. (Civ.) On
romattzer ehe g* h 6na oHla fan-
tasia : Un romanziere ohe ha una
bella fantasia. FeH la fantasia:
Idem. Che razza d*6na fantasia / :
Che strana fantasia I Fantasia de
matt: Fantasia matta. (Tipogr.)
Caraiter de fantasia: Caratten
di — . (Meroanti) Artie6i de fan-
tasia : Articoli di — . (Musioa) On
phiz de fantasia su la Sonnamhd-
la: Un pezzo di fantasia sulla
Sonnambula.
FantaBxna, Fantasma. Disen, che
de nott 86 ved i fantasma in quel-
la eh: Si buooina ohe di notte in
quella casa oompaiono i fantasmi o
gli spettri. PaH 6n fantasma : Pa-
rer un fantasma.
— Fantasmagoria , Fantasma-
goria (1). Ona fantasnMgoria de
gent: tJri andirivieni di gente. /
fantasmagorii de la lanthma ma-
giea: Le — della idem.
Fantastegk (Volg.). Vedi Fanr-
tastiedt e derivati.
FantaBtlc^, Fantasticare. « X'^
semper H a fantasHch i sd eome-
<!»»:« Sta sempre fantasticando
sulle sue oomposizioni dramma-
tiohe ».
— Fantastlcli, Fantastico. « Tut-
to robba fantastiea eh* el se erea
Ut de per lu)in< Tutte idee fanta-
stiche che si crea da %h ». « I/h
6na mhzza matta fantastiea » : « E
una fantasticona ».
Fanteria, Fanteria. Soldaa de
fanteria: Soldato di fanteria, o
Fantaccino.
Fantln, Fantino. Se Th minga
arrit€M primm V ^ 8t€M per eolpa
del fantxn: Se il cavallo non ar-
rivb prime la colpa fu del fantino.
Fantocc (P. N. entrata nel dia-
letto dopo certe rappresentazioni
di £uitoooi automatioi di certo
Helder), Fantoccio.
Faraooian (In dis.), Parabolano.
(1) FanUwnagoria in fior. 4 nsato dalla
gente civile e oolta a signiflcare anche le
ereazioni fantastiche di romanti , t rage-
die, eco.
Farabutt, Farabutto (X). « Mi
wii minga avhgh a ehe fa eon quell
farabutt » : « Non voglio aver a
fare con quel farabutto ». « L*l on
farabutt » : « E un disordinato >.
— Faxabuttk-buttaa , Disordi-
nare. « Nd'l fit che farabutth ddve
el mstt % man » : « DoTe mette le
mani e' non fa ohe disordinare ».
— Farabuttdn, Gran farabutto.
« lyb 6n farabutton de vun » : « £
un disorainataccio ».
Farasgln, Faraggine, Farragi-
ne. « G*oo 6na talfaraagin de rohb
de fit, che soo nd de che part vol-
tamm » : « Ho un tal buscherio di
faccende da sbrigare, che non bo
da che parte farm! ». « In sul so
tavol gh*^ semper 6na gran farag-
gin de liber e cart » : « Sul suo ta-
volino o' 6 sempre una gran fa-
raggine di libri e di carte ».
raraon, Faraone. (Colto) I Fa-
raon re d'Fgitt: I Faraoni re del-
TEgitto. (GiocojVedi Giceugh.{PT.)
Var pussee dn* aequa a soa stn-
gidn che ni tutt i ricchezs del re
Faraon (appross.): Ploggia di feb-
braio empie il granaio, Ogni cosa
a suo tempo.
Faraonna. Vedi Gallinna.
Faradst, Ferragosto. Dd. el fa-
raost: Dare la s&enna di ferra-
gosto. Andd a fit faraost : Andare
a tar 11 ferragosto. Jja pianta del
faraost (Grande rama verdeggian-
te che i muratori mUanesi metton
in alto delle fabbriche nel mese
di agosto) (appross.) : Frasconata.
(Per similit. a quella de' vinai
nor.). Frasca.
— Faraostln, Un piccolo ferra-
gosto.
Fard, Fardo (2). « Oo faa vegni
de Moka 6n fard de eaffk propi
se^j0^» : *Ho fatto venire da MoKa
un fardo di caif^ di primissima
quality o numero uno.
— Fard^tt, Piccolo fardo.
Faree (Volg.). Vedi Feree,
Farfalla, Farfalla. Ona raceolta
de farfall del Brasil: Una rac-
(1) T.a deflnizione che ne danno i dizio-
narii flor. e per avventara an pooo esa-
fterata. In ognl modo da noi farabutt nnn
e precisamente : Omo eapace di qiuilimque
bcusa azione.
(2) Fardo manca ai diz/ toscanl. Ma
pure i term, mercantile e fUrdello 6 pol
il suo dimlnntiTO splccicato.
FAR
— 230
PAE
colta di t'arfaUe del BrasUe. (Fig.)
« Quella donna Vh 6na vera far-
folia » : « Quella donna h iin far-
fallino ».
Farfoili (D. Sp.), Farfocchiare
(Luoca), Cianoia^iare. ikGot^tlfar-
foia ^ » : « Che oiangotta oostui % »
« El farfoia e ae eapisa nagott » :
« Baloetta e non si capisce nulla ».
Farfoiada, Balbettamento. « M
m*it foM sii 6na farfoiada ehe oo
capit nagott » : « Mi feoe un ar-
rumo di parole obe non ei ho ca-
pito un bel nulla ».
— Farfdldn e Farfol, Cianoiu-
glione e Tartaglione. « Pover ba-
gai ! L'^ 6n farfoion » : « Povero
ragazzo ! tl un cianciuglione ».
rarin (dim. di Fd^)^ Manierina.
« La g'ct dnfarin graaioa che,„ » :
« Ha tanta manierma che... »
Farinna, Farina. — bianea,
aialda, de segra, de frMna, de
luin, d' armandol, de castk^n, de
patati, de Unosa, eee.: Fanna di
grano, di granoturoOj di se^ale^
di grano saraceno, di lupini, di
mandorle, di veocia, di castagne,
di patate, di linseme. I/h tutta for-
rinna bonna de fh qnoceh : ^ tut-
ta fava. (Fig.) « Qtthta VI minga
farina del to/)»:4(Codesta o Que-
sta non h farina del tale o del
suo Bacco ». (Pr.) Santa Caterinna
porta el saceh ds la farinna (ap-
pro89.) : Se annuvola suUa brina
aspetta V acaua domattina. La
farinna del diavdl la va tutta in
ertisca : La farina del diayolo non
fa pane.
— Farlnee (in dis.), Farinaiolo
e Farinaio (dove si teneva la fa-
rina dai nonni). Anddk in farinna:
Sfarinare.
— Farln^tta, Codetta, Tritello.
— Farlnon (Di fungo), Fari-
naccio.
— - Farinds, Farinoso. « Stdpomm
Vh /arino* * : « Questa mela non
ha sugO)». Uga farinosa o moli-
nara: Idem.
FariOBU (Specie di tabarro, in
dis.), Fen*aiolo.
Farlsee, Fariseo. Faeeia de fa-
risee : Viso da fariseo.
Famesla (Volg. id.). Vedi Fre-
nesia,
Farsa, Farsa (1). Dopo la com-
U) Farsa la flor. ha an tignlfleato che
media gh' h sia dna farsa de guii
de quarant'ann fd : Dopo la com-
media venne la larsa. ma di quelle
che hanno tanto di barba. | In-
triso (dei cuochi) La farsa per /d
i mondeghilH: L'intriso per le
polpette.
— Fara^tta e Farsettinxia, Idem,
Idem. Ona farsktta graziosa : Una
graziosa farsetta.
Farsli (Specie di vivanda), Pol-
pettone (in dis.).
Fasan, Fagiano. Fcisan o gall de
montagna: Fagiano o gallo di
montagna. — de la Chinna: della
China. « Std manz Vh <hi vera fa--
san » : « Questo lesso pare un fiir-
giano ». Froll come 6n faaan: Frol-
\o come un fagiano.
— Fasanilla. Fagianella e Gal-
lina prataiola.
— Tasanott, Fagianotto. « Oh
che bhll fasanott d'mi fia&u » : « Oh
come h grasBoccino quel bimbo ».
Fasclcol , Fascicolo. On' opera
che venfoRuraafascieoi: Un' opera
che si pubblica a fascicoli.
Fascioolitt, Fasoicoletto.
Fasosu, Fagiolo. FastBu horlott^
de V acquiUif quarantin, ecc,: —
apponi, dalPocchio, colla buocia
teuera. Mis e fasneu: Riso e fagioli.
Fh ffio i fasoeu : Sgusciare i fa-
gioli. (Fig.) Insacea ifa*<Ku (ca-
valcando): Rinsaccarla. Kangih
in coo i fa^aeu a vun : Mangiare
la torta in capo a uno. « JUl m'a
daa 6n fasaeu soft el barbozss »
(volg.): «Mi diede un sorgozzo-
ne ». « Cosse gh'h f S'doppa i fa-
sceu f » : « Che c'^ % Cascan le vi-
nacce al fondo ? » (Granelli di galli)
« In la minutta mhttegh di crhst,
di iilon e di fasneu / » : « Nel boiv
bottino mettici creste e granelli ».
— Fasorada, Fagiolata (3) (Piat-
to di fagioli cotti), Mangiata.
— Fasorin, Fagiolino (2). Onfa-
sorin coU in del padellin Vh rar
el brmud : (nenia per jragazzi) (ap-
press.) Padre guaroiano ^ cre-
sciuto un f rate (canzoncina quan-
do s'aggiunge acqua al brodo).
a Milano non e usato, ehe da gente oolta
o civile. Vuol dire cosa che flnisce in una
buffonata.
(1) Fagiolata in Flor. Rignifloa pure : di*
■corso o flcrittura insulsa.
it) FagioKni Bono a Fir. i noairi cw^
nitt.
FAS
— 281
FAS
— Fasoron, GroBso fagiolo. V^ss
6»h hon fasoron : Essere iin bam-
booeiotto.
Fa4R, Fasoio. On fctss de legna :
Un — o una braociata. On f ass de
leana : Un quintale di legna. An-
da Id tome 6n fass de squell : Ca-
der oome corpo morto. « J^Z V it
toU 8ii in d*6n jass » : « Lo raooolse
in Tin i&BGio>. Fit de ogni hrha
fass: Fare d'oeni erba fasoio. (Ti-
pogr.) « TvM Vimpagin€ta el m* d
andaa in fass » : « Tutta V impa-
ffiiiatarami and6 a fascio*. N. fr.
aal latino : Per fitss e per nefas :
Per fas e per nefas.
Fassa, Faseia. On fi(Bu in fos-
sa: Un bambino in fascie. Av^
eonossuu vnn o vunna in fossa :
Aver conosointo uno o una fin da
bambino. (Pr.) J5^W in — hruU in
wasza> Idem. \ (Strum, musio.)
^ fass del viortn. del violdneell:
Le feuscie del violino, del violon-
cello. (Architettura) li'ascie. I ^S^oM
fossa: Sotto fascia. Mandd 6n
ffiamol, iin liber sott fossa: Man-
dar un giornale, un libro sotto
fasoia.
— FasBJiHuaa, Fasciare. A fas-
sail elpiang: A rifasciarlo piange.
« lyt fassao sii, per fass el hUl vUr-
Un*: «c E strimmzito ».'
— Fassacda, Fasciaooda. <A-
dess ehe gh'h^ de moseh mhttegh
i fassaeoa ai eavai » : « Ora one
non ci sono piii mosobe metti i
fasoiaooda ai oavalli ».
— Fassadura, Fasciatura. *0'dn
faa la fassadura a la ferida » :
« Gli ban fatto la fasciatura alia
fenta». | (Peso) La fassadura de
queU edr de ligna Vi de tant : Su
2uel carro stanno tanti quintaU
i legna.
— Fassascla, Fuciaccia (1), Roz-
za faseia.
— FasB^tta, Fascetta. « El porta
la fasseUa per fit el bell vitin » :
« E^ porta la fascetta o il busto per
fare la vitina o il vltino o per oom-
parire smibo ». Infassetta: In bu-
sto. « Lo m' h eomparsa davanti
in fasseUa » : « La mi comparve
dinanzi in busto ». | (De' bozzoli)
(1) La fueiaecia o fuseiaccia * piuttosto
qaella soiarpa ehe i bambini portano in
▼lao — ed i pnre quella de' pubblioi fan-
sioB^ri : la tcUtrpa.
OalUU con la fasseUa: Bozzoli
coll' incavo. | (De' legatori di li-
bri) Bracbetto. Bisogiw, fagh 6na
fassHia a std volumm : Ci va mes-
sa una bracbetta.
— Fassettera, Fasoettaia.
— Fassettiima, Fascettina.
— Fassera (^Cerohio della for-
ma fresca del oacio lodigiano),
Cercbio.
— Fasainna, Fascina, Fastello.
Fassinn de prestinee : Fascine da
fomaio. Fd su i fassinn: Aifa-
stellare. Benedl con Vasphrges de
fctssinna: Benedire uno col ma-
nioc della granata. Fassinna de
Spagnoeu: II caminetto delle lu-
certole. P. £. : Scaldass a la fas-
sinna di SpagnoRu: Soaldarsi al
sole o al caminetto deUe luoertole.
(R. St.) A Porta T6sa i Milones
nel 48 se batteven mandand avanti
di fassinn: Nelle 5 giornate a
Porta Vittoria si battevano man-
dando avanti delle fascine.
— FasBlnin, Fascinetta. « Se te
voeutt ehe la Ugna grossa la se
pizza mhttegh sott 6n fassinin » :
« Se vuoi one la legna grossa pi-
gli fooo o avvampi mettici sotto
una fascinetta ». 2 fassinin per i
bagatt: I mannelletti.
— Fasainott, Fascinotto.
FassdiL (p. Fr.). lH.fr,:Ala son
fasson: Alia carlona.
Fastidlf Fastidio. Dh fastidi :
Dar fastidio o molestia. Fit far-
stidi : Fare fastidio. « Doo fastis
difin « Scusi, le do fastidio ?»
F^« Vomm ai trentatrii fastidi:
Uom^ carico di fastidii. Fastidi
fatt in lit: Fastidio fatt' in Ih.
Ma/ndit via i fastidi : Scacciare la
maUnoonia, i pensieri. « Ad^s si
ehe sont in d'6n hell fastidi » : « O-
ra si obe mi trovo m un bell'im-
piccio I » « TiButten minga de sii
fastidi » : « Non pigliartene di oo-
desti fastidii ». « Von quell dribi-
ra Uf te ris'det de av^h di gran
fastidi > : « Con quel gingulino
tu risicbi di trovarti male ». Dii
fastidi a mangiit semper la stes-
sa robba: II mangiar sempre la
stessa cosa d^ — . Fastidi grass :
Dispiaceri imma^inarii. Vegni
grass in di fastidi : Ingrassare
ne' dispiaceri. « Mi de sli fa-
stidi gke n'oo minga » : « Di co-
desti fastidii o sopraccapi io nr
FAS
2S2 —
FM
ne ho panto ». Vorenn minga de
— : Non voler Bopraooapi. T(bu
6n fcutidi a vun: Levar una bri-
ga a uno. (Pr.) Impard, el mestee
del pret Pagott, ehe Vh de Ubuss
faattdi de ru^ott : Vedi Fagott. 1
faatidi in quit ehe fdt diventd, gris :
I dolori abbreviano la vita. A
mori se va f<Bura de tutt i fastidi :
Chi muore esce da' ^ai o da ojcni
guaio. I (Svenimento) in Ala sciora
gh? I. vegnuu fastidi » (la came-
riera) : « Alia signora ^ yenuto uno
Bvenimento ». « Me sant sentii a
vegnl come 6n poo de fastidi » :
« M'^ yenuto un giramento di capo
ehe non ti so dire ».
— FasUdlds, Fastidioso. « Gome
te sMt fastidios car el me ficeu > :
« Oh ngUolo mio quanto sei fa-
stidioao ».
Fatal, Fatale. « Quell eolp el ah'h
staa fatal yn « Quel colpo gli ^
stato fatale ».
— Fatalista, Fatallsta. (Civ.)
JVapoleon primm Vera fatalista:
Napoleone primo era fatallsta.
— Fatalitaa, Fataliti^. « Fata^
litaa Tceur ehe,,, » : « Fatalitk yuo-
le ehe... » Otia vera fatalitaaf:
Una yera fatality I
Fatlcato, Affaticato. ^Delpolin
mangia sem^per el fatieato o la
parte faticata >: « Del dindo o tao-
chino scegli sempre la parte affa-
ticata ».
Fatdv, Fatuo. (Di persona) L*^
dn poo fatoa ma I'h bonna .* £] un
po' fatua ma bona. (Di pietanze)
Mineetra fatoa : Minestra scipita.
Fatt e Fatto, Fatto. M fatt sd :
n fatto suo. And& per i fatt sd :
Andarsene pe' fatti euoi. Dd el
fatt sd : Dar U fatto suo. Trh via
el fatt sd : Buttar via il fatto suo.
Mandit per i fatt sd : Mandare pe'
fatti suoi. Sav^ el fatt sd : Sapere
il fatto suo. Sieur del fatt sS: I-
dem. Vhss al fatt : Essere al fatto
o informato. Fdt 6n fatt de fatt :
Risolyersi all' improyyiso. (Pr.) A
cercd. el fatt sd se fd, tort a nissun
(appross.) : Chi oeroa quel ehe
non deye gli intrayiene quel ehe
non crede. Afd,i fatt sd se sporca
minga i m^tn (appross.): Ognuno
pub fare della sua pasta gnoechi.
Chi rindmia al fatt sd primm.a
eh*el m^oRura, el m,erita sul coppin
6na m^zzceura : Chi del suo si spo-
desta dato gli sia un mazEO Fulla
testa. ./ fatt di alter: I fatti al-
trui. Intrigitss in difatt di alter:
Metter il naso nei fatti de^li altri.
La gent seria la eerea mtnga de
savh i fatt di eUter: La gemte s^*-
ria non cerca 1 fatti degli altri.
(Altri modi) A la fin di fail : In
fin de' fatti. Fatto sta ehe: Fatto
sta ehe. Qu^t V e 6n fait ehe.,, :
fi un fatto ehe. Vegntmm at — :
Yeniamo alia eonclusion«. On fatt
atroee, terribil, ridieol, eee,: Un
fatto atroee, terribile, *ridicolo.
Catth sul fatt: CogUere in fli^-
granti o sul fatto. Mhtt o f>kss al
fatt : Informare o essere informa-
to. On fatt de fatt: ITn fatto ar^
risehlato o anehe Via di fatto.
Ditt e fatt: Detto fetto. (Pr.) I
fatt in mas'e e i paroll in fem,-
min: I fatti son masehi e le pa-
role femmine. J (Doloe di sale)
« Sta minestra P h fatta » : « Que-
sta zuppa h soiocoa ». « Com^ V h
fatt quel giovinlnn « Corned stu-
pido o insipido quel gioyine I »
(Di filo) Colon, firishll, seda, fil
fatt: Floseio.
-— Fatta, Fatta, Compito. « Te
finii la fatta fy^ I « Hai finite il
oompitof» I Ona zueea de sta
fatta: Una zueea di questa fatta.
Ona ferida de sta fatta (eon re-
lative gesto) : Una ferita eosl fat-
ta.
— FattarM, Fatterello. « Te
euntaroo 6n fattarel ehe m,*h eor-
pitaa » : « Ti eonterb un bel e»-
setto ehe m'6 eapitato ». / fattor-
rei de eronaea: 1 fattereUi della
eronaea.
Fatt^zz, Fattezze. « La g'ii di
bH fattezz » : « Ha belle fattezze ».
FeUtezz de paisanna : Fattezze da
eontadina.
— Fatteszlnn, Fattezzine. « Che
ear fattezzinn ehe g'H fuella hamr-
hinna » : « Care fattezzme di queUa
bimba ».
FattibU, Fattibile. Se Vh fatti-
bil/: Se h fattibile.
Fatt6r, Fattore. Fl fattor de
easa X: Il fattore di easa X. Con
quella faeeia el par 6n fattor:
Con quella faeeia pare un lattore.
(Pr.) « Famm fattor trii agn e se
faroo maa et sard, m^ aagn » :
« Fammi fattor un anno e se- sarb
poyero sark mio danno ». (Aiit-
PAT
2^ —
FAV
met.) ¥B,ttoTe. Fattor delproddtt:
Fattori del prodotto.
— Fattoria, Fattoria (1). La ecua
del faUor Vh la fattoria : In Lom-
bardia si ehiama fattoria la casa
del fiftttore. _^
— Fattorln, Fattorino (2). « M
vegnuu a trovamm el fattor e el
fattorin » : « Venne a troyarmi il
£ftttoTe oon sno flglio ».
Fattnra, Fattura. Lavord afat-
tura : Lavorar a fattura. | (l^ta)
« Ji7 m'd mandaa la fattura » :
« Mi mandb o presentb la fattu-
ra*. (Sarti) I fattur: fiaccomo-
datore, Le fatture. M ^iovin di
feUtur o taeeonee : Raggiustatore.
OcUd^ra di fattur: Idem.
— Fatfenxit - nraa , Fattnrare.
JF^tiurii el vin: Fatturare 11 vino.
— Fattural (Libro delle fatture),
Gopia fatture.
^ Fatturada (La lavoratnra
del falsare, fatturare. vini, eco.).
— Fatturant, Chi fattura yini,
liqnori, ecc.
— Fattnretta, Fatturina. Fat^
turinn depdeeh: Bricciohe.
Fatatt, Fattoto. Visa el fatuU
de van: Essere U fattoto di al-
ouno.
Faya, Fava. Boffit sulla /ava
(in dis.) : Aver voce in capitolo.
Ouwldi ail la rata e la fava: Con-
tare per filo e per segno. Vor^
aav^ la rava e la fava : V oler ea-
pere ogni oosaminutamente, dall'a
alia zeia. Fava amert«anna.* Fava
amerioana. « Z*ii miss in la seatola
del tabaeeh la fava amerieanna »:
« Mise neUa seatola del tabacco
la fava amerioana ».
Fayella, Favella. « Ul m'd levaa
la favella » : « Dinanzi a lui ho
TOrduta la lingua ». (Di bestiola)
7>fd ghe manea che la favella o 2a
paroUa: Non gli manea ohe la
parola.
Favo (Malattia nota), Favo, Ve-
spaio.
Favola, Favola. (Coltoj I favol
de Eso^p: Le fa vole di Esopo.
« j^h diventaa la favola de MUan »:
« E diventato la favola di Milano».
(1) Fattoria in flor. ha tiffnlflcati anal
pin larghi. £* ramminlstrazione del o del
podeii.
(2) Fattorino Invece In flor. d ragazzo
dl botUga.
— FaYoletta, Favoletta. « Quhr-
sta I'h 6na t6a favoletta, di la ve-
ritaa »: « Codesta fu una tua fa-
voletta ; sputa o di la veriti^ ».
Favor, Favore. « Famm el santo
favor de anditf<eura di pee »: « Fam-
mi il santo favore di uscirmi di
tomo ». Bigliett de favor (per en-
trar in teatro) : Biglietto di fa-
vore. Camlddl de favor : GwrnbiiikiQ
di favore. Avhlla in favor (di sen-
tenza) : Averla in favore.
FaYorevol, Favorevole. Temp,
sUzgidn, dreostanz, personna, ece,,
favorevol: Tempo, stagioni, cir^
costanze, ecc., — . Ona giomcida
favorevol per via^gid, : Una gior-
nata bona per viaggiare.
Favori-oril, Favorire. « Ch' el
favorissa » : « Favorisoa ». « Ghe
rineressaria nd de favoH a casa
mia / » : « Se non le ^ di disturbo
iavorisca a casa mia?* El cavall
favorii: II cavallo favorite. JfV*-
vorii de la fortunna: Favorite
dalla fortuna.
Fazldn, Fazione (P. N. Civ.).
On paes pien def anion : Un paese
lacerate dalle fazioni. I (Milit.|
Vhss defazion: Essere ai — o di
sentineUa.
— Fazlonarl (Milit.). SentineUa,
« Se ved pit el faeionari su V an-
gol de la Zheca » : « Non si vede
pill la sentineUa suU'angolo deUa
Zecca ».
Fazzll (Volg.). Vedi Fadl e vo-
oi soreUe.
Faszolitt, Fazzoletto. Fazzolett
del eoll (in dis.): Fazzoletto da
ooUo, Fazzolett de nas: Pezzuo-
la (1), Fazzoletto da naso. Svenr-
tola el fazzolett per saluddt de Ion-
tan: sventolar U fazzoletto per
salutar da lontano.
— Faszolettada, Colpo date col-
la pezzuola. Ona fazzoUttada de
mctgidster: Una pezzuola plena di
fragole.
— Fazzolettasc, Fazzolettaocio
(Pezzuola di ootone molto grande).
— Fassolettin e Fassoletton,
Fazzolettino, Grande fazzoletto o
pezzuola.
Febrar, Febbraio. (Pr.) Gennar
fh i p6ntf febrar i e romp (manea)
(appross) : Gtennaio ingenera, feb-
(1) Mocicchino non lo si dice pifi da nes-
anno a Firenze.
FED
-2S4
fSl
braio intenera, marzo imboc-
cia, eco., Febbraietto oorto e ma-
ledetto.
Fed, Fede. In bonna fed: In
bona fede. On ommde bonna fed:
Un omo di bona fede. Vhs o v^s
nd 6n articol defed : Essere o non
essere articolo di fede, Bisbgnafd.
6n att de fed per credel : Bisogna
far atto di fede j>er crederlo. Faa
edn la fed de miserabilitaa : Fat>-
to a gran risparmio. iVd avhgh nh
seita: Fede di nasoita. — de bdn
eostumm : — di buoni costumi.
(Pr.) iVitJ c crisHan chi nd q'a fed
iin dia.): Non h cristiano cni non
la — .
— Fedascia (Molta e rozza fede),
Fede cie<Mk, viva. (Pr.) Varptusee
6n poo de jedaseia che tutt el litgn
de la bareascia (appross.) : Ci vuol
fede Opp. Ognuno ha la &ua fede.
— Fedel, Fedele. On eompass
fedel : Un compasso — o di esat-
tezza. Ogni fedel mineion el le ve-
deria : Ogni fedel minohione 1' a-
vrebbe capita.
— Fedeldn, Fedelone. (Marito)
« L*h 6n famoso fedelon » : « E un
famoBo ledelone».
— Fedeltaa, Fedelt^. La fedelr-
taa de eerti can Ve proverbial: La
fedeltk di cei-ti cam i^ proverbiale.
Oiurd amdr e fedeltaa: Giurare
amore e fedeltJi.
— Fedinna, Fedina (1), Attesta-
to. I/a fedinna criminal: L'atte-
stato criminale o di buona con-
dotta.
Fel, Fiele. On erisiian senza fel :
Un omo che non ha punto nele
o dolce.
Felice, Felice. Felice come 6n
ire lira : Felice come un papa. Fdt
felice vun : Far felice una persona.
Felice notte! : Felice notte. Fell-
eenotte ai sonaddr: Felice notte!
Fellcltaa, Felicity. Fit la feli-
cttoa d'6n alter: Fare la fehcit^
d'un individuo. (Iron.) « Oh che
felieitaa / » : « Oh che felicity I » (A
chi starnuta, in dis.) « FelidUm ! » :
« Salute ».
— FeUcltk-ltaa. (P. N.), Felici-
(i) Fedina florent. corrisponde invece al
nostro idantxgUon.
trave ».
— Fenada, Un rioolto di fieno.
« 8Van che bella fenada / » : « Que-
st'anno che bel racoolto di fieno ».
Fenolsc (Tra rinfingardo^ 11 tni-
scurato, il freddoloso), Impingrito,
tare. (Poco comune) « Semm an-
daa a felieita i spiis » : « Siamo iti
a felicitare gli sposi^.
— FeUcltaaldn. {P. N.), Felicita-
zione. « Gkefooi me felicitasion » :
« Le faccio le mie — o congratu-
lazioni ».
FeUpp (Vol§.]. Vedi Filipp. N.
fr. : Pagd, el felipp : Pagare iI te-
statico. Ddi 6n felipp: Dar la
solfa o uno schiaifo.
Fells (Volg.). Vedi Felice, (No-
me proprio) !EI sur Felia : II aor
Felice. '
Felpa, Felpa. On ve«^n<{«/«2pa; |
Uji abito di felpa. Guamisn&i% de I
felpa : Guarnizione di felpa.
— Felpaa, Felpato.
— Felpetta e Felpdn, Felpetta
e Felpa dal pelo piti lungo. On
pled de felpon: Uno soiaJle di
felpa, dal pelo fitto.
filter, Feltro. Perfb, i cappH se
dopra el felter : Per fabbricare i
cappelli si adopera il feltro. | (Per
cola da stillar liquidi) Feltrino,
Feltrello.
— Feltra-eltraa, Feltrare. Fel-
trdt i ^nn : Sodare i panzd per
ridurh a feltro.
— Feltrada. Feltrln, Feltron,
Feltratura, Feltrino. Grosso ieltro.
Fdmena (Volg.). Vedi Fhmina,
F^mina, Femmina. La f^mina
del Icon V h la leonessa : La fem-
mina del leone h la leonessa. Ciav
femina: Chiave femmina.
Fen, Fieno. — maggen$[h e —
ostan: — maggese e asostmo. —
terzoBue — <mar<frcBt«.* idem. Sut
el fett : Ribollir il—.Fdsii el fen:
Raccogliere il fieno. (Fi^.) Fa sii
fen: Ammassar quattrini e anehe
Far sacco. Voltdi el fen: Bivoltar
il fieno. (M. d. d. fig.) Fd o paia
o fen (appross.) : O di pagUa o di
fieno basta che il corpo sia pleuo,
Decidersi, Venire ad una con-
clusione. Incontrd 6n car de fen :
Imbattersi in una difficolt^ o in
un ostacolo. Mangid el fen in
FEK
-235 —
FER
finfj^ardo h odioso.
— Fenci8Cl6n, Solenue infin-
gardo, Iniingardone.
Fenean (D. Fr.), Fannullone.
« Mi tCoo conossuu de fenean, ma
come quell / » : « lo ne ho oono-
sciuti de' fannulloni, ma come
quello, mai I »
Fenestra (Volg.). Vedi Finegtra
o Tooi sorelle.
Feni (Volg.). Vedi Finl, con de-
rivati.
Fenll, Fienile, Capamione-Fie-
naia. « £! hrusaa elfenil, ma Vera
assieuraa » : « E' bruciato il fie-
nile, ma era assicurato ». I/ushll
del fenil: L'abbaino della fienaia.
Jja biiasera del — ; La tromba
del—.
Fenocc, Finocchio. On mazsbtt
defenocc: Una ciocca di finocchio.
lU fenoee el /a piwct (pop.) : II fi-
nocchio h diuretico. (Pr.) Ilrba
bonna fit fenoee: Ogni erba si
conoBce dai suo seme.
— Fenocdtt, Confetti con fi-
nocchio.
Fentaien, Fenomeno. (Colto) M
fenomen de la respiraeidn: II fe-
nomeno della respirazione. « I/h
dn fenomen/ » (pop.) : « £ im case
strano, singolare ».
— F6nome2ial(P.N.),Feiiomenale.
F6rroF6r, Ferro. Cava del fhr:
Miniera di — . Minera de fir : Mi-
niera di — . Fhr crud^ sgreg: —
crude. Fir reeott : — ribolfito. Fir
lavoraa: — lavorato. Fir polii:
— pulito. Pontf strada de fhr:
Fonte di ferro e strada ferrata o
di ferro. (M. d. d. fig.) Visa o vlss
minga de flrr: Essere o non es-
sere di — . Digeri anea el — ; Di-
ferire anca il — . Sealdasa i fir :
liBcaldarsi. Visa corns l* or e el
fir: Etser come dall'oro al — . Fit
6na carta defhr: Far un contrat-
to di — . La ealamitta la Hra el
fir: La calamita attrae il ferro.
Fh^ 6n fhr (di ragazza) : Far
nno scappuccio. I (Ferramenta)
M legnamm el eosta tant, e el fhr,
ehe ghe va dent, tant: L'ossatora
yale tanto e la ferratura tanto.
Fhr a tee: Ferro a T. | (Utenaili)
I fir del mestee: I ferri del me-
Btiere. (Fig.) « Ah ghe v<eur di al-
ter fir, ear el m,e fiosu » : « Eh si,
ci vogliono idtri pretesti o ragioni,
figlio mio I » I Fir de sdprlss, de
eanettd,, ece. : Ferro da stirare, da
spianare, da arroocettare. ecc.
Fir de vnaniscalch per i bottdn de
fa&ugh: Ferro da manisoaloo pe'
Dottoni di fooo. Fir per ferra i
i eavai o Fir de cavatl: — di ca-
vallo. Mudagh i fer a 6n cavaU :
Rinchiodellarlo. Fir de brasedt
(panattieri) : Attizzatoio. Fir de
eerusich: Ferri chirurgiei. Fir del
foaoraa : Paraoenere o Capilbco
(vivo in alouni paesi). — de por-
pigliott : Le staccine. 1 fer di tetid:
Ferro da tende. Fir rdtt: Sferre,
Ferravecchio. Fntragh nanea per
fir rdtt : Entrarci come il prezze-
molo nelle polpette. Vorl natiea
6na robbaperflr rdtt: Non voler
d'una cosa, neanohe gratis. Per
fir rottn' Per la controoassa. Mett
in del cavagn del fir rott: Mette-
re nel dunenticatoio. Quill del fir
rdtt: Venditore di sferre. | (Ceppi)
Condannit ai fir in vitta (in dis.):
Oondannato in vita ai ferri. Cote-
letta ai fir ; Bisteoca.
— Ferr^ir-erraa, Ferrare. Ferrdi
6n cavall: Ferrare un cavallo. —
eont i ciod de giaez : — a ghiacoio.
!^Ineceu sont ferraa, g^oo cent
ira in del borstn » : « Oggi sono
ferrato a diacoio ; ho cento lire in
tasca ».
— Ferrada, Ferrata, Inferriata.
Jja ferrada di cantinn : L'infer-
riata alle flnestre. Ona ferrada de
Ugn: Un'inferriata di legno. Col
musdn a la ferada : Dove si vede
il sole a scacohi.
— Ferradella, (Picoola leggera
inferriata), Gratioolato.
— Ferradnra, Ferratura. Tant
in m^edesinn e tant in ferradura
(di cavalli) : Tanto in rimedii e
tanto in ferratura.
— Ferrament, Ferramenti ©Fer-
ramenta.
— Ferrarizza, Ferraveccia (1),
Negoziante in ferramenta. Botr-
tegadeferrarlssza: Bottega di fer-
rarecce, Magoncina?
— Ferrasza e Ferrazzetta, I-
dem.
(1) Ferraneccia In florent. i pinttosto 11
oomplMBO di lavori in ferro p«r nso ru-
ral e o domestioo.
FEE
-^236
t^^
— Feree, Fabbro-ferraio. M
fio&u che tira el mantes del fertt :
II ragazzo ohe tira il mantioe al
fabbro. (Pr.) Dal feree nd toetdt,
dal spesiee nd rn^tt in hoeca: 1-
dem. I Fong feree: Fungo por-
cino.
— Ferrera, Ferriera. MHt sk
6na f err era : Metter su una fer-
riera. (La moglie del fabbro for-
raio).
— Ferrett, Ferruzzo, Ferretto.
— Ferrltt, Ferretti.
Fera, Fiera. / fSr in di petes
van gib: Le fiere scadono. Min-
eiona la — ; Minchionar la fiera.
Agonia de la fera: Lo scorcio
della iiera. In sul hdn de la fera :
Nel pid bello della fiera. Mercant
in fera: Vedi Gioeugh. Forestee
che ven a la fera: Fieraiuolo.
— Ferascloeula, Fieruccia, Fie-
rucola. « I/h 6na ferasciceula de
poceh » : « fe una flerucola ».
Feri-erli-erlB8, Ferire. « L*l rer-
staa ferii al hrazz » : « Fu ferito
nel braccio ». (Fig.J Feri la fan-
tasia: Ferire la fantasia. « Sta
parolla la m*h ferii » : « Questa
parola m'ha ferito o mi fece ma-
raviglia ». Tra mort e ferii gh*l
nissun: Tra morti e feriti non c'6
rimasto alouno o Un gran chiasBO
per una cosa da nulla. (Pr.) MH
vhss ferii che mort : Meglio oento
feriti che un morto.
— Ferida, Ferita. Ona ferida
de poceh: Una ferita da pooo.
Ferxna, Ferma. « Jja m%a ferma
V ^ de duu ann » (militare) : « La
mia ferma ^ di due anni ». Can
de fermxi: Cane da fermo. La
ferm^ di gahUl (in dis. - R. St.) :
L'appalto delle gabelle d'in illo
tempore.
Fermli-emiaa-ermasB. « I/oo
fermaa in strada e g'oo ditt... y> :
« L'ho fermato neUa strada e gli
ho detto... » iiL'oo pregoM defer-
mass » : « Lo pregai di fermarsi ».
« Ch'el se ferma chl a fit peni-
tema » : « La si fermi a fare peni-
tenza con noi ». « Ferm,a queU*an-
tiport cont el tappell » : « Ferma
quell'usoio col marmino». <n Fer-
ma, fermaa / » : « Ferma, Ferma I >.
« L'an fermaa ch^el scappava > :
« L'knno ohiappato o arrestato ehe
fuggiva ». (Cacoia) ^ Se te vedes-
set el m,e hraceh come el fermaa /» :
« Se tu vedessi U mio bracco come
ferma o come pimta».
— Fermantiport, Marmino. (Ar-
nese per tener aperto 1' nscio)
« Mhttegh el fermantiport o eZ
tapphll » : « Metti il marmino al-
Fuscio ».
— Fermacaddnn, Fermacorde
(Orologio).
— Fermada, Fermata. JEH treno
el fh 6na ferm,ada de vint mintUt
a... : II treno fa una femaata di
venti minuti a... « Qtiand el leg,
ogni tant el fit 6na ferriMida »:
<c Quando legge, ogni tanto fa una
fermata ».
— Fennadinna , Fermatina.
« Fhm,m chl 6i\>a fermadinna a
bev dna staffa » : « Facciamo qui
una fermatina o posatina a beme
una staffa ».
— Fermai, Fermaglio. Flfermai
della campanna : H termaglio della
campana.
— Fermament, Fermamente.
« Jft eredi fermament che... »:
« Credo fermamente che... »
— Fermap^ (Traversina di legno
nelle rampe), Cordone. (Anche di
pietra in strada ripida) Cordone.
Ferment, Fermento (Colto) « In
la sodetaa X, gh'h 6n poo de fer-
ment » : « Nella societa X, c'e un
po^ di fermento ». « — gh[^ m4>lto
jerifnent » : « — c'fe un bolli boUi ».
— Fermentii-entaa. La hirra
Vh adree a fermentit: La birra
sta fermentando. Vin ferm,ent€ia :
Vino ribollito. Birra ferm^ntada:
Birra fermentata. |
— Fermentazidn, Fermentazio- i
ne. La fermentaaidn de la pasta,
della Inrra, delVuga schiseiada: ,
La — della pasta, della birra, del-
Vuva pigiata.
Ferxner (D. Fr.), Appaltatore di
gabelle (in dis.J. « vun di sd anr-
tenati Vh staa jermer del sal soU |
ai Spagnoeu » : « Uno de* suoi an-
tenati lu appaltatore del sale sotto
gli Spagnuoli ».
Ferxnezza, Fermezza. On omm
che o'd de la fermezza: Un omo
che ha della lermezza. « Ouarda
che ferm,ezza sta man ; come la
trem,a minga / » : « Gruarda che
fermezza questa mano. Come non
trema ! »
— Fermo , Fermo. ( Sost. ) « Sta
nott i guardi de finanza dn faa
FER
— 237-
FES
4Jn fermo de tdbdLcch -» : « Questa
notte i finanzieri hanno fatto un
ehiappo di tabacco ». (Agg.) L* o-
rolog 7' h fermo : L'orologio h — .
Fermo in di sd opinidn: Fermo
neUe sue opinioni. (A ragazzo)
« Std fermo 6n minutt » : « St^ bo-
no se puoi».
Femabucch, Femanbuco, Yez-
zino.
Fem6 (Sorta di liquore) (P. N.),
Fernet.
Femesia (Volg.). Vedi Frenesia.
Fers e Fels, Morbillo e Rosolia.
« Gh*k doM fiBura i fers > : « Gli
Tenne il morbillo ». If els taechen :
II morbillo h conta^oso.
Fertada (Volg.). vedi FHUada,
Fesa, Spiochio. Fcia a fesa:
Fatto a spicehi. La fesa de vit^ll :
II culaecio o Spicohio di vitella.
Fesa d'ai : Spicobio di aglio. — de
nds: — di noce. (Pr.) El caeur di
donn V^ afes: H cuore delle don-
ne h fatto a spiocbi come il po-
pone.
— Fesin e FesinoBU, Spiocbietto
e Spicobiettino.
Fascia, Ninnolino, Feocia. « Te
see &na gran f^eia»: « Sei un
ninnolone ». Ona fhscia ehe conr-
elud mat nagott: Un cempenna.
I F^da de Voli: Morcbia. Fhscia
de vassHl: Fecoia e Fondo. — del
vin: Fondigliolo.
— Fesclada e Fesciarla, Infin-
gardaggine. « Lafesdaria de quell
ftoRU Te ineredibil » : « La — di
quel ragazzo h inoredibile ».
— Fesdon e Feacionon, Cem-
pennone.
Fessa, Sparato^ Fessa (1). La
fessa de la eamtsa: Lo sparato
della camioia.
— Fessin, Sparc. / fessitt del
pedagn di camis : Grli spari al basso
aeUa camicia.
F^Bta, Festa. Festa de Pasqua,
de Pentecost, ece. : Festa di Pa-
squa, di Pentecoste. Dit i bonn
fest: Dare le bone feste. Vopo i
fest: Dopo le — . — de preehtt: —
di preoetto. Vestii de la festa : II
vestito dalle — o Tabito domeni-
cale. Gonseiaa per i — : Conciato
per il cU delle feste. | (Diverti-
mento) Festa de ball: Festa da
(1) Festa oome il aa non e ohe par-
tleip. femm. p«M. 41 ftndere.
ballo. Festa de ball in wMschera :
Festa da ballo con mascbfera. Fe-
sta in costum,m, : Ballo in costume.
(M. d. d.) De quell de la festa, P.
E. : Yin de quill de la festa : Vino,
ma proprio di quello... Fagh fe-
sta a vun: Far festa a uno. Fcufh
la festa a vun o a 6na robba : Far
la festa a uno o a obecchessia, Uo-
ciderlo o Subare. Per eompl la
festa (fig.): Per Anire la festa o
per ristoro. Pogd, de festa : Dar o
mandar le bone — . Sonii de festa :
Sonar a festa, Scampanare. L^ h
mhiga sem,per festa / :^ on h mica
sempre festal Fa festa in di de
lavo (volg.) : Far sciopero o anehe
limeoiana. (Pr.) Chi lavora g'h.
6na eamisa, chi fit festa ghe Wh
dd: Cbi lavora na una camicia,
chi non lavora ne ba due. Fpi-
fania tutt i fest i e porta via : E-
?ifania tutte le feste manda via.
^asseida la festa gabbato lo santo :
Avuta la grazia, gabbato lo santo.
— Festln-lnna, Festino. On fe-
stin tra de nun: Una festiociola
fra di noi. Festin de rceuda (in
dis.): Bastr^, Ballo a pago, Ba-
strenga (D. Fr.) in val di Cbiana.
— Festaioeura, Festiociola. Ve-
di Festin.
— Festdn, Gran festa. Quella de
ea^a F... Vh stada 4n feston: I-
dem. (Come veglione in dis.) Ve-
di VMlidn.
— Festival (P. N.), Festival,
Festival in piazza: Idem.
Fett. N. fr.: Ofie fett ehe f<H:
(Interc. intraduc).
F^tta, Fetta. Onafetta de manz:
Fetta di manzo o targa (se h gros-
sa). — de nan : Fetta di pane. O-
na fetta de m^l&n, de per: Uno
spiccbio. — de mkzz (maccell.):
Mela di culaecio. Fetta de fidegh :
Tagliola. Fh fceura i fett: Fame
tante fette. I « Casden pit, de fHt »:
« Smetti dal plantar carote ». Tor-
idk gid a fett : Affettare. A furia
de sdabolad i dn taiaa a fett: A
furia di sciabolate ne ban fatto
oiccioli o li ban tagliati a fette.
(M. d. d.) Dhghen ona fetta (1):
Fugglre, Andarsene in fretta. « Mi
gWen doo 6na fUta » : « lo me la
(1) A Fir. c^e uaa frase consimile : dam-
fnene wui fetta oh« si dice per eelia a ohl
*< abbia le falde della glubba molto lunghe.
FET
— 238 —
FEU
fumo ». « Ciappa sta fetta ! » : Vedi
Cippelimerli sotto a Cippd. « La
temphsta la ciappaa at fett de
paes »: « La grandine yenne a
strisoiate ».
— Fettascla (Spreg. di fetta gra-
ma), Pettone.
— Fettinna, Fettolina. Trifol
taiaa a fettinn: Tartufi tagliati a
fettoliue. J^ettinn de vittell in ba-
gna: Fettoline, Lonze di vitella
m umido.
FettlnoBU. On fettin<BU depomm,
de pan : Un tagiolino di mela, di
pane.
— Fett6n. (M. d. d.) Mend, el
fetton: Faticare, lavorare a maz-
za e stanga, Menar la lonza (in
die.)) Dimenar le nespole, Sfan-
gare. (Malattia dello zoccolo equi-
ne) Fettone (T. di maniscalchi).
Fever, Febbre. — frhdda, sear-
lattinna, acutttty de latt, pettechial,
terzanna e quartanna: Febbre
fredda, scarlattina, acuta, puerpe-
rale, petteccWale, terzana e quar-
tana. Fever manginna: La con-
suma. P. E.: 4<M g* d la fever
matvginiia, alter che hally* : « Egli
ha in corpola consuma». Ona fe-
ver de eavall: Una febbre da leone
o Un febbrone da cavallo. Avegh la
fever adoss : Avere la febbre, Star
con la febbre. Bon per la fever:
Febbrifugo. Sentiss i sgrisdr de
fever: Sentir i brividi della feb-
Dre. I fever: Le febbri. «li'd ciap-
paa i fever de la maVaria » : « Gli
prcse la febbre miasmatica o aiv-
che al plurale le febbri miasma-
tiche ». (Pr.) La fever bartolascia
cont 6n Ihgn la se deaeaseia (ap-
prosB) : Avere la febbre del ciu-
co o de' rosiochioli o del burro. Bi-
sogna guarnd semper quaieossper
la fever (D. Fr.) : Bisogna sempre
serbarsi una pera per la sete. La
fever eontinda la mazza : La feb-
ore continua ammazza Vuomo.
La — quartanna i giovin i e ri-
sanna e ai vice la ghe fd send la
campanna : La febbre terzana o
quartana il veccbio ammazza e il
gioTine risana.
— Feyerascla, Feveretta, Fe-
yerdn, Febbrettaocia, Febbretta,
Febbrerella, Febbriciattola, Feb-
brone e Febbrona.
— Feyerds, Pebbricoso (Non eo-
mime), Febbricitante.
F6ud, Feudo. (CIt.) L'cibolizi^n
di feud : U abolizione de' feudi.
(Scnerz.) « Eeco i me feudi » : « £e-
CO i miei feudi ».
Feudatarl, Feudatario. (Colto) /
feudatari del m^dio evo: Idem.
Feudatari de Novhghen: Si snore
di maggio. « JSl deputaa de ehi, VI
lu el feudatari del paes » : « II no-
stro aeputato h il feudatario del
paese ».
Flaa, Fiato. Avlgh el ficia curt:
Manoar il fiato. Ciappd ficta .- Ri-
pigliar fiato. Fd b6n el jieta ." Fa-
re buon klito. L'h 6n buttd via el
fiaa: £ fiato buttato ,via. S%ittd
via el fiaa: Sprecar il fiato. A
perdita defiaa: A perdita di fiato.
Maneam.ent de fiaa: Ajisima e :
Asma, Fiato grosso e Fiataccina '
(meno). Spuzzd el fiaa: Pnzzare i
il fiato. Tegnl el ficM: Trattenere
il — . Tird el fiaa: Ansimare. (Pie.)
« ^2 m'd faa tird el fiaa » : « Mi
feoe aspettar il denaro ». Tird
Vultimjiaa: Mandar rultimo iiato
0 respiro. Tird sii, el fiaa di e€d-
ca^n : Ansimar forte. Tutt in d*dn
fiaa : In im fiato. / strument dt
fiaa: Strumenti a fiato. (M. d. d.
fig.) Fd tegnl el fiaa: Allungareil
oollo a uno. Leva eljiaa : Mozzare
il fiato o respiro. Tcru sii a fiaa:
A respiro. (It*.) Fin che qh'h fiaa
gh* h vitta : Finch^ o' h nato, c* h
speranza. (Malattia di equini) Bol-
saggine.
Flacca, Fiacoona, Fiacca. « G'oo
adoss dnagran fiaeca » : « Mi sento
indosso la fiaocona o una gran s vo-
gliatiira)». Ciappalla eon tuttafifie-
ea o Batt la Jiaeea : Procedere
oolla piiL gran nemma, a due soldi
la oalata. Parld eon tutta fiaeea :
Parlare con tutta fiaeca o eon
tutta fiemma. || (Sulla pelle) « Me
sont seottaa e m' h vegnuu sii la
fiaeca » : « Mi son scottato e mi e^h
levata la vescica o una cocciola ».
« G*oo di fia>cch sott a lapianta di
ply^:«. Ho delle bolle sotto la
pianta de' piedi ». (Di donna) « Z/^
ona fiaeca » : « E una fiacoona ».
Fiaccaree (Volg. in dis.). Vedi
Brumista.
Fiacch, Fiacco. « Me senti fiacehj
fieiech » : « Mi sento assai fiaeco ».
Fd i robb de —: Far le co^e dft
svogliato. Elsur Orctei-^: \Jn cen-
cio molle. Latt — : Latte anacquato.
riA
— 289 —
FIA
— Flacc6n, Fiaocone.
Flaccher (in dis.), Fiacchere. /
brutntn dn abolii % fictcher : I brum
hanno aboUto i fiaooheri.
— Fiacdierista (D. Fr.), Fiac-
elieraio (in die.).
Fiadii, Fiatare. « Ldssemfiadit* :
« Lasoiami riliatare ». JJcuisafiadd i
eavai : Lasoiar rifiatar le bestie.
« J^ fiada nanea » : « Non ri-
fiata ». I (Sliatar©) « Si6 sigher el
jiwoUi de tutt i part » : « Questo
sigaro sfiata da ogni parte ».
— Fiadada, Fiatata (1). ^Lhs-
sent dagh 6na fiadiiday^ : «Lascia-
mi rifiatar un minuto)>.
— FiailadlTiiia, Fiatatina.
Flad6 (Fessolino nel miiro per
lo Boolo deU'acqua. T. di mnra-
tori), Colatore.
Fiammenglilnna, Ciotola, Sco-
della. Ona fiammenghinna de mi-
nestra: Una Boodella diminestra.
Flamma, Fiamnta. A fctugh e
fiamm: A fuoco e fiamma. Fd,
fiamma: Sfiammare e Sfiaooolare.
(Fig.} Seniiss i fiamm a la facda :
8entir le vampe al viso. « Coni i
oee el huttava fiAimm » : « Mandar
fiamme dagli occbi ». | (Amante)
Jba mia fiam^ma : La mia fiamma.
I (Manisoalobi) « Jf'^ toceaa de
tioprd la fiMm,ma » (Balasso a' ca-
Ysuli) : « Idem ».
— Flaiimiada, Fiammata. « J d
buttaa 8ul fogoraa el n'dk faa dna
fiammada » : « Li butt5 Bul oam-
mino e ne fece una — o un fal5 ».
TiBU su 6na fiMmmuda: Prender
una bona fiammata.
— Fiammadlnna e Fiaxnma-
donna , Fiammatina, Gran fiam-
mata.
— Flammant, Fiammante.iV€et(fT
fiammant: Nuovo di zecca.
— Flammascia , Flammetta ,
Flammoima, Fiammettlna, Fiam-
mona, Fiammetta, Fiammolina.
Flancb, Fianco. Con di gran
fianeh o senea fianeh: Con bei
fianobi o senza fiancbi. Slargass
in di fianeh: Farei posizione mi-
gUore. Mhttes ednt t man in tii i
fianeh: Hotter le mani sui fian-
obi. Voltaat in fiuneh: Dormire
(1) Fiatata e percib anche Fiatatina
oorrlspondono inrece alia nostra taffiada.
P. E. : Eteono eerte fiaiate da queUa boc~
per fianco. Cavall senza fianeh:
Oavallo sgroppato, stretto ne'fian-
cbi. (Fig.) Sentissela a halt in di
fianeh: <Duando la fame dice dav-
vero. « Cfhe V oo eontindam^nt ai
fianeh » : « Mi sta continuamente
alle costole ». JEl fianeh de la car-
sa: II fianco della casa.
— Flancon, Gran fianco.
— Fianconada, Fianconata (1),
Fiancata (Colpo forte nel fianco).
« Oo toll 8u dna fianeonada » : « Ho
preso o toccato ima fiancata ».
— Fiancuu, Fiancuto, Con gran
fiancbi.
Flandrlnna (in dis.) e Sflan-
drixma. Vedi Slbffa.
Fiapp e Fiappo, Floscio, Fiap-
po ( Arezzo). « X'e 6na naiura fiap-
jpa » : « {} di natura floscia ».'« La
8 'A el stomegh tropp fiMpp » : « Ha
petto floscio floscio ».
flasca, Fiasca. Ona fiasea de
aeid nitrich: Una fiasca di acido
nitrico. Dit dnph in la fiasea: Ve-
di Slggia. | (Lernia) « Lhssela st^
quella fiasea » : « Lasciala boUir
nel Buo brodo quella smorfiosa ».
— Fiascada , Smorfia. « Mi me
pktsen nd sii fiasead » : « A me non
piacciono questi lezii ».
— Fiasch, Fiasco. I fiaseh t^-
gnen duu liter e mhs: I fiascbl
tengono due litri e mezzo. Levagh
Volt ai fidseh : Levar I'olio dai fia-
scbi. I (Teatro) Ija eom,m.edia V (b
foM fia>seh: La eommedia fece fia-
sco. I ( Nel mondo ) « Q^el giomn
Vi V h faa fiaseh edn la popola » :
« Quel giovine ha fatto fiasco col-
la signorina ».( Con donna libera >
« Oo faa fiaseh » : « Ho fatto cecca
o fico ».
— Fiaschetteria, Fiasobetteria.
La fiaschetteria toseana : La fia-
sobetteria toscana.
— Fia8cheggi& - egglaa , Fia-
Bcbeggiare. « QttelVautor el seguita
afiaseheggidb eh^ V h 6n orror » r
« Quell'autore continua afiasobeg-
giare cbe ^ una delizia».
— Flaschitt, Fiascbetto. Onfia-
sehett el ten trii quart de liter: Un
fiascbetto contiene tre quarti di
litre.
— Fiaschetta, Fiascbetta. La
fiasehetta del rumm: La finsohet-
(1) Pianconatai termine militare: spalto
di baluardo.
FIA
240 —
PID
ta del rum. La fitisehetta della p6l-
ner: La fiaschetta o borraocia.
— Flascdn, Fiascone. Onfieiscon
eh* el par 6na damigianna: Un
flascozie cha pare una damigiana.
(Teatro) L'^ staa 6n jiascdn!: Fu
un fiascone.
Piaster, Figliastro. « I/b, sposaa
6n vhdo'o e Va trovaa in casa duu
fiaster che la odien » : « Spos5 un
vedovo e trov6 nella casa nova
due iigliastri che la odiano ».
Flbbia, Fibbia. Scarp con la fib-
bia: Scarpe colla fibbia. On ne-
gozzi de jiohi descompagn : Un ne-
goziuccio da ferravecchio o di
ferravecclii. | Vhs in fibbia: Tro-
varsi in un orutto guaio. « jydn
miss in jibbia » ( quasi gergo ) :
« L'knno ficcato in prigione >.
— FibbUtssela, Svignarsela. « Se
Vh fibbiada sema dt creppa »: « Se
ne and5 alia f ranceae o Parti senza
salutare ».
— Fibbiascia, Fibbietta, Fib-
bidn, Fibbiaccia, Fibbietta, Fib-
biona e Fibbione.
— Fibbiatt (In dis.), Fibbiaio
(in dis.).
Ficanas, Ficoanaso, Mettibocca.
« Qiiell ficcanas no podi soffriU > :
« Quel nccanaso non lo posso sof-
frire ».
Ficc (Pop.). Vedi Fitt. N. fr.
vole. : Tira sii el ficc : Tirar su.
P. E. : « Tira minga su el ficc » :
« Tira su e serba a Pasqua ».
Ficca. N. I'r.: Fcl la ficca: Fare
dlspetto, Far le ilche (in dis.).
IlccJi-ccaa-ccass, Ficcare. (Civ.)
« Dove diavol el s'e ficca^f * : « Do-
ve diamine h andato a ilccarsi? »
« Lit el se ficca depertutt »: « Egli
ei ficca per tutto ».
— Flccdn, Piuolo. M ficcon dove
stdt ligaa el vitellin: 11 piuolo do-
ve sta legato il vitello da latte. |
Gh^era 6n ficcon in la cadrega e... :
Cera un piuolo nella sedia e...
Fida-daa-dasB, Fidare. « if e
sont fida^a de quUl baloss «...»:
« Mi son fidato di quel briccone ».
On amis iidaa: Un amioo fidato.
« Ofie fiaaria anea m,ia miee »
(pop.) : « Gli fiderei la mogliera »
(pop.). jPr.) Fidass V e ben e no
fidass Vh mei: Fidarsi 6 bene e
non fidarsi h meglio.
— Fidato invece di Fidaa. On
servitdr, 6n custod fidato ; Un sei*^
vitore, un oustode fidato. Personn
fidate: Persone fidate.
— Fidecommiss o Fidecoxnmess,
Fidecommesso. I noster v^ee far-
seven i testament pien defidecontr-
mess: I nostri vecohi facevano i
testament! pieni di fideconunessi.
Fidegh, Fegato. Av^h gtuut el
fidegh: Soffrire di fegato. Toeuss
el ndegh : Guastarsi il fegato.
« Gn*h m,inaa perieol ch*el se secU-
da el fidegh » : « Non c'^ peiicolo
oh'e' si mangi un'ala di legato ».
Vhss dole defideah: Esser di ca-
rattere dolce. Vess tutteosur seMr-
za 6n' omhra de fidegh : Easere
tutto ouore senz'ombra di invldia.
Frittura^ seUamm de fidegh: Frit-
to, salame di fegato. Fidegh pien
de natt: Fegato gangoloso. (Pig.)
Avhghel in ml fideghj vun : Aveno
oaro moltissimo. V^ dn fidegh
san: Essere un fegato o fegatao-
oio. Avlgh el fidegh de.,,: Aver il
fegato di...
— Fideghln, Fegatino. Ris e fin
deghitt: Fegatini nella minestra.
(Coraggio) « Te disi mi ehe queiia
tdsa la g' dk 6n fideghin, tna... »:
« Ti dioo io che quella ragazza h
un certo fegatino, ma... »
— Fidegdn, Grosso fegato.
Fidelitt. vermicelli. Min^tra
defidelitt: Vermicelli sul brodo.
Fido, Fido. Fd.fido:l>Kr2k^Ao.
Dd a fido : Dar a credenza. (Ko-
me di cane) « Ven chl Fido »: « vien
qua Fido >.
Fieri (D. Lat.). In fieri: In fieri.
« Fl noster direttdr %n fieri, ehi el
sardf *: « II nostro mrettore in
fieri chi sar^ 1 >
. Fiffa. Paura. On ommpien de
fiffa : tin paurosaccio. « JSu g'aver-
va 6n poo de fiffa »: « Gli venue
il fischierello ». (Pr.) La fiffa la
fdb stravedt : La battisofiia e cat-
tiva consigliera.
— Fiffdn e Fiffondn, Paurosao-
cio. « Com^ se fh a vess inse^ fif-
fon f » : « PoBsiDile che tu sia tfuito
vile?>
Figat^U, Fe^atello. Ofia biHla
pUnna de flgatei: Una tegamata ,
oi fegateUi. (T. di spr.) Cm fi^Or-
tell de vun : tin crostino,
Fi^h o Fich, Fico. (Le piti note j
qualitk) — fioron^ madammM, n6~
ghcff verdoiin, dur^ ece.: — fio- ^
roni o fiori, brogiotti, dottati.
FIG
- 241
FIG
neri. verdini, tortoni. (Condizione)
— seeeh, con la gdtta, che dkroa
la hocea: — secchi, colla goocio-
la, maturi o oolla camicia di fur-
fJEOite. ^M, L* e diventada 6n figh
seech*', « La sora... s'^ fatta un
fico secco ». Ndvari on figh shcch:
Non valere un fioo secoo. Fiha
de figh: Beata di fiohi. Bari de
figh: Barlozzo di iichi. OandoliU
de figh : Granelli di iico. N6 vari
6n figh : Non valere un — . (M. d. d.)
Satva la panseia per ifigh: Ser-
■"""[. Ca> ^
bar la pancia ai Hchi. Oalidi in gul
oere all'amico, spicchio, ecc. Yedi
Amis. I figh an de vess Idngh de
eoll e rati depUl: II Hco amadue
cose: camicia di fiu'fante e collo
d'impicoato Opp. II fico h jjreli-
bato se di pitocco ha il saio, il
collo di impicoato e il cul di ma-
rinaio. Togn pela rogn, pela fi^fh,
eapitani di formigh (Appross.) :
Capitano Beppe o de' lanzi (1).
I'igh d' India: Fico d'India. Vivee
de figh: Fioaio (Siena), Yivaio di
fichi ^ir.).
— righee, Ficaio. In giardin
g'oo 6n fighee larghissim ehe me
jarh quaranta chili » .* « In giar-
dino ci ho un ficaio che mi dar2^
non meno di 40 chilogr. >».
— Fighera. Vedi Fighee,
— Flgl&^tt e FlgheUin e Flgon,
Fichino. Ficone. | (Nasucoio) itiL'e
&n fighett d'6n ficRU » : « E un na-
Buccio ».
— Figdn (Volg.) Ficone (per
grosBO nco), (T. di spregio) Fi-
C080, Ficone. (In dis. ma usato
dal Lasca in un buo scritto) Ca-
morro.
Flffnra, Figura. Fii bella, brut-
to, b€mnaf eaiiiva figura : Fare
bella, brutta, buona, cattiva figu-
ra. Fd, 6na bella figura : Fare
beUa comparita. Fdt la primma
figura : Far la prima fifj^ra. Fi-
gura gotiea : Figura gotica. JRob-
oa ehe fit figura : Kbba che fa
companta. I^d dna figura de eie-
eolatee: Fare una figuraccia o una
(1) Nelle ftiMl flor. : Capitano de* lanzi:
Persona tadicia • che beve molto. La pre
M del Capitano Beppe : Un guadagno da
anna.
figura del Callotta. (Pr.) Ineoeu in
figura doman in aepoltura: Oggi
m fij^ura domani in Bepoltura. fl
(Arti) Mttdr de figura: Figurista.
« / figur in sto quader in minga
a post » : « Le figure in questp di-
pinto non hanno i piedi a segno ».
Spega^ddt la figura: Percotere
nel viso. Ritrait in mhzzafiqura:
Ritratto in mezza figura. f (Ballo)
Figurante. In del hall n<Buv gh'e
iantifiaur: Nel ballo novo ci sono
molU fi^nu'S'nti. MUtea in figura :
Mettcrsi in figura. / figur %n del
cottiglidn: Le figure del cotiglio-
ne. ^ I/h chi domdt per fi-gura » :
« £ qui di spolvero o a mosti'a
0 ci Bta per ngura ».
-- FUrur^-uraa-urass, Figurare.
« Figuret che » : « Figui*ati che ».
« Oortve la figura pdltd quella ca-
setta sulla montagna » : « Come fi-
gura bene quella casetta aulla
montagna ».
Fignrascia, Figuraccia. « L'dtfaa
6na figurascia » (brutta) : « 1 ece
una nguraccia ». ^ El fa la sda fi-
guraccia > (Bella) : « Fa la sua com-
parita ».
— Flgnr^tta, Figuretta.
— Fignrln, Figurino. El figu-
rin di mod : II figurino delle mo-
de. Anddt vestii eom^ (hi — .* Parer
un — .
— Flgnrlflta, FiguriBta. « L'h dn
bravo figuriata » : « £ un bravo fi-
gurifita ».
— Figuronna, Figurona. Vedi
Figurascia 2." Bignii.
— Flgnrlnna, Figurina. Q2iell di
figurinn: Lo Btucchinaio. Figu"
rinn de terra cotta: Figurine di
terra cotta.
— Flgurott, Fiffuro (1). « La s'h
inamorada de qu^l figuroit » : « Si
^ innamorata di quel figure >.
Fll, Filo. Fil purgaa, sbianccMt
■:F"
tengiuu, tuUugvxU'. V'iXo cotto, cu-
rate, tinto. agguagliato. On'asda
de fil : Un^accia o una matassa di
filo. Fd. gid fil: Dipanare. Trovit
el ill de I'ascia: Trovar il ban-
dolo. I In fil de m>ort : In fin di
vita. MHtes in fil : Rimetterai in
ameBC. — del aiscors : — del di-
(1) Noto che fiffurOj in ioscano, e ter-
mine di grande disprezzo e signiflca an-
che soggettaccto. Fxgurott non ha quest a
gravita.
ia
FIL
^242 —
FIL
scorso. I J)di el M a 6n eorteU : Dar
il filo a iin ooltello. Phri elfildel
discars : Perdere il filo del disooiv
80. I Nanca 6n fil d' aria : Non
spira filo d'aria. Vegneva f<eura
on fil d'acqua: Ne soaturiva un
filo d'acqua. On fil de fever: Un
filo di feobre. HidoU a un M (per-
sona dimaGn*ita da male) : Kidotto
a un filo. \ On filde perla, de eo-
rdi. eee.: Una filza o un filo di
perle^ di coralli. — de east^n : Re-
sta di castagne. I (Stamp.) Linea.
I Fil de fer: Filo di ferro. FU
d'or: Filo d'oro. — de Seozia: —
di Seozia. I (Malattia di cayalli]
Fil mort: Setola, Filo morto. |
Formagg che fila o che fh i fil :
Formaggio ohe fa le fila. | Fil de
vit: Filare di viti.
— FUa. Fila. In fila: In fila.
Mattes in fila: Mettersi in fila.
A7iddf(Bura de la fila : Usoir daUa
fila. Ona fila de earosz : Una sfi-
lata di carrozze. FUa de montaffn,
de piant, de vit, de stanss. de ea-
dregh : Fila di monti, di alberi, di
Titigni o yiti, di stanze o oamere,
di sedie. Ona fila de bosii: Una
filza di bugie. — de sproposit: —
di spropositi. | Balch de primma
fila: Paloo in primo ordine.
— Filk-ilaa, Filare. Donna che
fila: Filatora. Fildt cdn la r6eea:
Soonocohiare, Filare la rocoa. —
la seda: Trarre seta. On diseors
filaa: Idem. j[M. d. d.) Mind'lme
fh nh el me fila ofira (pop.) : Non
fk nh ficca. Fit fila vun: Farlo fi-
lare. FUa!: Tela J (Del vino) Fi-
lare. (Del caoioj Filare). (Del ra-
fno) Filar la tela.. (Delia lucerna)
'ilare. (Del baoo) Filare. Vott di
filaa : Otto giorm di fila. Zucefier
— .* Zucchero filato. Fildt el perfett
amor: Filar il perfetto amore. (Fr.)
L*h pU tl temp che Berta filava:
Idem. Vedi anche Oamisa.
— FUacortdl, Affilacoltelli.
— FUada, Filata (1), Rabbuffo^
Ona filada de stanz: Una fila di
stanze. ^El g'di daa 6na filada
terribil: Idem.
— Flladdr, Filatore, Profilatoio.
Filador de seda : Filatore di seta.
(Orefici) Profilatoio.
— IlladordU, Trattorello.
(1) Non comune ; meglio In oaso : S/?-
lata.
-^ Filadura, Filatura.
— magna (Di viti), Filare.
— FUanda, Filanda. Onafilan-
da de cent e passa fornei o molin:
Una filanda di cento e piil naspi.
Asnstent de filanda: Assistente di
filanda. I tosann de la filanda:
Le ragazze della filanda.
— nlandee, Trattore o Filan-
daio e Filandiere. « Z/' ^ 6n filan-
der di primm » : « £ un grosso fi-
landiere ».
— FUaor, Filaoro (1), Filatore
di oro.
FUapra, Fila. « G'dn miss di fi-
laper su la piaga » : « Gli kajino
mesBO delle filaoce sulla piaga ».
I Sgualdrinella. ^ M 8*h iaceeta a
queUa filapra » : « S'attaoob a quel-
la donnucciaccia ».
— Fllaprent e FUaprdn, Pilao-
cioso, Ciondolone. « Te vedet no
che te see filaprentf » : « Non vedi
che il vestito ti casoa a brandel-
nu
Filarmonicli (Amico della mu-
sica), Filarmonico. La soeietaa fi-
larmoniea: La society filarmonica.
— Filarmonica e Fisannonica,
Filarmonica e Fisarmonica. «c JSl
sonna la fisarm^onica a matt »:
« Suona Tarmonio ».
Filastrocca, Filastrooea. « 2>M
ditt sii dna filastrocca mai piit fi~
nida » : « Reoitb una tiritera che
non finiva piti*.
Fllatdl, Pilatoio. FUanda efi-
latdi : Filanda e filatoio. (Maccni-
na) Filatoio. Chi ten 6n filatoi de
seda: Filatoiaio (in dis.), Posses-
sore d'un filatoio.
— Filatoiada, Da filatoio. Seda
filatoiada: Seta lavorata.
FUera, Filatera. Injilera: Alia
fila. Filera de stanz: Sfilata di — .
« M*^ capitaa 6na filera de fittur »
(In gioco):«Mi capitb una snlata
di figure ». Filera in del eotonifi-
cio; Filatora del cotonifioio.
Fll^tt, Filetto. Av^h taiaa el
fiUtt de la lingua: Avere sciolto
lo sciUnguagnolo. H (Maoell.) Came
defilett: Carne di filetto. | Mors e
fileit: Morso e filetto. « Tegnel sul
filett » (cavallo) : « Reggilo sul fi-
letto ». n (Stampatori) « Mhttegh 6n
filett tra qui do righ che in minga
(1) Fiktoro e in disaso ma lo si diwe.
FIL
243
FIL
gpassicui » : « Metti una linea fra
quelle due righe».
— Filettdn, Briglione.
— Filetta (Sega a mano) , Gat-
tucoio. Filetta guzza: Filetto, Gat-
tuceio a punta.
— FileU&, FUettare. Filettd 6n
vestii: Filettare iin abito o un ve-
stito. JAvrea filettada d^or : Livrea
filettata d'oro.
— FUettadura, Filettatura.
Fill. Nel dettato id. : Talis por-
tris talis fili : Talis pater, ecc. e
nell'cJtro pretto latino: Tu quo-
que fili mt: Idem.
Filldiira , Fessura , Fessitura.
Chiardit dent de la filidura : Guar-
dare dal fessoliuo. ( Pr. ) Aria de
filidura mhtna Vomm in sepoltu-
ra: Aria di finestra colpo di ba-
lestra,
~ FilldnrlnxLa« Fessuriua, Fes-
sino.
Flllpp, Filippo. On filipp de pes :
Una solenne nsciacquata o lavata
di oapo.
FJligranna, Filigrana. B6ecol,
braeeialHt, eollanna in filagran-
na: Buocole, braccialetto , vezzo
in — .
— FlUgranada, Idem. Carta fi-
ligranada: Carta filigranata.
FUisteo (P. N. del linguaggio
artistioo), Filisteo. (Che non sa
giudleare d'arte nh che ha gustl
artistici).
FilodramniatlclL, Filodramma-
tico. M teater di filodratnmatieh
o El Filodrammatich: U teatro
de' filodrammatici. On hravissim
filodrammatich: Un bravissimo
filodrammatico.
Filo. N. fr.: Sthin filo: Stare
in decretis. TegnX in filo (a se-
gno): Tener in filo.
F116n, Filone. JSlfilon deUa cor-
rente d on fiumin: U filone del
fiume. « Qu^ Vh 6n filon/ » : «Quel-
lo ^ un furbaccio ». Q (Miniera]
« Cerchen el filon » : « Cercano il
filone ».
FUosef (Volg.). Vodi Filosof, N.
fr. Yolg. : « Fa piesh ven minga chl
a famm el filosef » : « Non mi ve-
nire, ti preso, a far il filosofo ».
— FiloBOfla, Filosofia. (Classo)
FiloBofia.
— FUoBOf, Filosofo. (Colto) jBo-
smini e Gioberti in staa duu bon
filosof: Rosmlni e Gioberti furono
due boni filosofi. ( Civ. )« Oh mi
sont filosof/ » : « lo sono filosofo ».
— FilOBOfon, Gran filosofo, Fi-
losofone. (Iron. ) « Sent sent el fi-
losof on .' » : « Senti , senti il filoso-
f one I »
Filoaomia (Volg. id.). Vedi Fl-
sonom^ia,
Filott. N. fr. : Fit el filott ( al
bigliardo) : Fare la fila di mezzo.
Far il filone. B ( Filo di corallo )
Filotto, Filo, Filza.
FUza, Filza e Infilzata. MUt in
filza: Infilzare, Fare una filza. «//'&
ditt 811 6na nlza de sproposit » :
4c Disse una mza di spropositi y^,
— Filzetta, Filzetta.
— FllzoBU e Filzorln, Ciocca,
Filzolina. On filziBu de eavH: U-
na ciocoa di capelli. Filzo&u de
seda: Mattassina di seta.
— Filzorin, Filzolina.
Fin, Fine e Fino. A la fin.,, :
Finalmente. A o in, la fin di fatt:
In fin di fatti o alia fin del giooo.
In fin: In conclusione. In fin di
fin: AUa fiufine. Vhss in fin d'd-
na rohba : Esser in fine d'una co-
sa. La vedaremm jpo&u in fin : La
vedremo alio stringer dei nodi.
Aveghen mai a fin : Non saperse-
ne sbrigare. || Fa honna o cattiva
fin : Far bona o cattiva — . Idonn
in la fin del niond: Le donne so-
no il nnimondo (Ne' due sensi bo-
no e cattivo). iVStJ vhssegh nh prin-
cipi n^ fin: Non esserei n^ prin-
cipio ne fine. Fit ona robha a fin
de ben: Fare una cosa a fin di
bene. A ogni bdn fin: Per ogni
bon fine. Avegh 6n segond nn:
Avere un secondo fine. (Pr.) Tutt
eoss g'ik fin: Tutto a questo mon-
do ha fine. | Fino. « Viii vedh fin
dove arriva la i6a..,»: «Vogiio
vedere fin dove arriva la tua... »
« Te vui ben fin a mai » : « Ti vo-
glio un bene immenso ». Fin che
Ta dura: Fin che dura. ) Fino
0pp. sottile Pann fin, reff } or,
eee. : Panno , refe , oro fino.
(Iron.) « Quell Vh fin / » : « Bel mi
nerbo I Bravo Meo ! » « L^h de quii
fin » : « £ dei fini ». j| Lavord, de fin :
Lavorare di fino.
Fin& (Zecca), Affinare metaUi.
— Finaddr, AJdnatoio.
Finad^BB , Finora. « Graaia a
IHofinadess de sti robb... »: « Gra-
zie a Dio fino ad ora di queste
FIN
244 —
FIN
cose... » i< L*e staa ch\ jinadesB e
V e voltaa rin in std moment »:
« Stette qui fino a iin momento fa
ed 6 8caiitonato in questo punto ».
Final, Finale. La drammatica
nceuva la voeitr pii el final d'ejffjttt:
La drammatica nuova aboli i fi-
nali a ett'e tto.
— Finaldn, Un finale draatico,
o, di grande eil'etto.
Finalinent , Finalmente. « Fi-
nalment do podiiu... »: « Final-
mente ho potato... » « Oheufinal-
ment V6o minga levaa la messaf »:
« Eh finalmente non t'ho ofteso ».
Finamai, Molto. « M me jna^
finamai»: « Mi garba . o piace
molto ».
Flnanza, Finanza. Fl minister
de Finanza: II ministro delle fi-
nanze. Guardia de finanza: Fi-
nanziere. ^ « I so finans ghe per-
metten minga de fa quella spesa » :
« Le sue renditeo nnanze non gli
permettono quella spese ». JBovi-
naa in di fin am: Rovinato nelle
finanze.
— Finanziari, Finanziario. Fl
Stat finamiarii: Lo stato finan-
ziario. — del paes, d'dna famiqliaf
d'dn Comnn: —del paese, d^una
famigiia, del Comune.
— Flnanzier, Finanziere. Ineceu
el mond Vh di finanzier: Oggi 11
mondo ^ de' finanzieri. J (Guardia
di finanza) Finanziere. l finanzier
(in faa dnfermo: I finanzieri han
fatto un chiappo.
Flnca, Colonnino. « Qubst el va
miss in la finca di spes »: « Que-
sto va messo nel colonnino delle
spese ».
Fln^stra, Finestra. — qitadra,
solita, ogival, a sesfacutt : — qua-
dra, comune, ogivale, a sest'acu-
to. Stdt a la finestra: Stare alia
finestra. « Mi stardo alia finestra
a vede eome van i robb » : « lo sta-
r6 a vedere come si mettono le
cose ». D'on bus fa 6na finestra :
Vedi Scarpdn. « Mangia sta mi-
nestra o scuta sta finestra » : « O
mangiar questa minestra o saltar
questa finestra ». La finestra de la
guggia de cusi: La cruna dell'ago.
— Finestroeu, Finestrino. « Fl
portinar Vet miss el coo foeura del
finestroRn del sd bus, «...»: « II
portinaio fece capolino dallo spor-
tello del 8U0 sgaouzzino e... »
— Finestrdn, Finestrone. I fi- i
iiestron eoloraa del Domnt » : *« I
finestroni istoriati del Dome ». I
finestron del dorm,itori di orhitt:
I finestroni del dormitorio dell'i-
stituto de' ciechi.
Finezza, Finezza. « Stb pann Ve
d'dna finezza particolar >: « Que-
sto panno h di una finezza singo-
lare ». | « Ch*el me faga la finezza
de... »: « La mi faccia la finezza o
cortesia di ». | « /n finezz ehe mi
capimi minga )> : « Le sono ilnezze
che io non arrivo a comprender
bene ».
Fing, Fingere. « Fl fing de rfew-
ml »: « Fing6 di dormire ». « Fl
par content ma el fing »: « Pare
contento ma finge ». « Oo fingiuu
de »: « Ho finto o ho fatto vista di ».
(Pr.) Chi nd sa fing nd set regnd:
Chi non sa fingere non sa ro-
gnare.
Flnl-nli, Finire. Finl 6n lavora:
Finir. Terminare un lavoro. In
sul jin\ de la giomada: SulJo
scoroio del giomo. «( Oo finii eol
dagh res6n » : « Ho finito col dai*^
gli ragionc ». « Vui 6n poo vedi.
come la va a finl sta borlanda » :
« Vo un po' vedere dove Pandra
a finire codesta — ». « Dove dior-
vol te voeut anda a finl f »: « Dove
diamine vuoi andare a batters ? »
Finl mal : Finii* male. Fini faeu-
ra: Disbrigare. Finilla foeura:
Farla finita. Finii pii : Non la far
pill finita. L* e finida: E finita.
« Finimmela, nen » : « Finiamola
una bona volta ». « V6i, flnissela
de fdt la lira » : « Finiscila o
Smetti quel frignare, friggere, pia-
gnisteo*. Faa e finii: Fatto e li-
nito. I Finl run: Finir uno (Uc-
oiderlo). « Fl me finiss minga > :
« Quell' omo non mi rifinisee ».
« 1/'^ 6n baloss fa^ e finii » : « fe
un Ji)irbante finito ». « L*h 6n omm
finii ^ .* « £ un omo finito ».
Flnlxnent, Finimento. Mhtt o ect-
va i finiment di cavai: Vestire o
spogliare i cavalli.
— Flnltlya, Fine. « A to finitiva
shmm restaa eont i man vceuiyn
« In fin dei conti restammo con
un pugno di mosche ».
Fuina, Fino. « Finna a tant ehe
te... » : « Fino a che tu... » Finn^t
mai: Vedi in Fin. Finna fino-
rum. P. E. : L' ^ 6na robba ehe
FIN
— 245 —
no
va yinna finorum : fi una faocen-
da che va all'iniinito.
FiXLOSOxnia (Volg. id.). Vedi Fi-
sotiomia.
FInt-into, Finto, Onfintoprin-
eipe : Idem. Ona venditaf 6na do-
nazidn finia: Una vendita. una
donazione finta. « Come Ve fint
qnieiromm » : « Come h finto quel-
romo ».
Flnta, Finta. « L'd faa finta de
vedhinm nd » : « Fece finta di non
vedermi ». (^oherma) Finta. (Sar-
ti) Finta. In minga scieeocc, in
fint : Non sono mica tasche, Bono
finte.
Flntaria, Finteria e Fintaggine.
« Chi Vh che non ednoss la sou fin-
taria / » : « Chi non conosce la sua
fintaggine 1 o Quanto ^ impo-
store ».
Flntdn, Fintaecio. « Va viafitv-
ton ehe te see » : « Va via fin-
taecio ».
Flo, Fio. Pagdi el fio: Pagar il
iio. B (Paura) Fio fioi Vedi Spa-
ghhtt.
Fioocii, Fioccare. « J^ fioccaa
sianott » : « Stanotte h fioccato ».
« El eomineia a fioeea >» : « Comin-
cia a fioccare ». (Fig.) Fioecd di
leffnad : Fioccare le legnate. Fioe^
cd di marengh: Fioccare mareu-
fhini. Fioeea gio i forestee a mucc :
'ioccar i forestieri.
-— Fioeea, Neve. (Pr.) La fioeea
desembrina per trit meg la eon-
finna : La neve di dicembre dura
tre mesi. Adree a la fioeea ven el
bhll: Dopo la neve bon tempo.
— Fioooh, Fiocco (1), Nappa.
Fioeeh de tenda, de eossin, de ca^-
sa de mort: Nappa di tenda, di
cUBoino, di bara. Fioeeh de la zi-
pria: Piumino. El fi4>eeh de la
seiabola: Vedi Dragonna. Bom-
haa in fioeeh : Cotone in fiocehi.
(M. d. d.) Andh e6nt i fioeeh : An-
dar co' fiocchi. | (Di oosa ecoel-
lente) Bada davanti. P. £.: On
disnik, 6na strapuKzadaf 6na feata
eoi fioeeh: Un pranzo, uua lavata di
cfiM90, una festa bada davanti. ||
(Macellai) Chui p6nta de phtt cdnt
el fioeeh: Una punta di petto cio-
cioBa. (Cavalli) I eavai de bara
g*dn d% gran fioeeh de pel in fin
(1) n fiocco a Fir. h 11 nodo della era-
vatU) d«ll6 searpe, ecc. : ata • galla-
de la gamba: I oavaUi de' grandi
earn da trasporto banno de^gro»-
si fiocchi sulle nocche. || (Cuochi)
Tir^ al fioeeh i dar d'oiuv : Far
le chiare montate.
Fiocch^tt, Fiocohetto. Ifioeehitt
di alamar : Le nappine degli ala-
mari.
•— Flocchettin, Fiocchettino e
Nappettina.
— rloccdn, Fioccone.
Fioeu, Figliolo. Fia^u legittim o
illegittim: Figlio legittimo o ille-
gittimo. — (motiiVf bastard : — a-
dottivo. bastardo. El ficRu mag-
gior: 11 primogenito. — nMssuu
dopo mort el papd : Figlio postu-
stumo. « Car el me fitBu .' > : « Fi-
gliolo mio». Fioeu unich: Figlio
unico. Fioeu de primm,, de seeond
lett: Figliolo di primo,di secondo
letto. FioRU de famiglia: Figlio
di famigUa. (M. d. d.f Canibia el
fioeu in la eunna: Cambiare le
carte in mano. « Ma mieont forse
fioeu de la serva / » : « O io non son
uessuno ? » « ^Z fio&u de me pader
el dis invcce o el pensa » : « II figlio
di mio padre non dice cosi ». « El
par nanea fioeu de so pader-» :
« Non pare neanche figliolo di suo
padre ». Fujeu, ehe vun n6 porta
falter : Tutti bambini. Fioeu ehe
ven via coma i cann de Vorghen:
Avere de' figlioli scalati come le
dita. MantegnX el fioeu a eh de la
comaa: Tener a balia o far una
cosa, alia macchia. Nd avhgh ne
fioeu ni ea>gnoeu : Essere scapolo e
senza famiglia. Bieonoss per so
fioeu: KicouoBcere per figliolo.
Vess el fioeu de la gallina bianca :
Essere figlio doUa fortuna. Vlss
fioeu de nisaun: Esser figlio di
nessuno. Fioeu ehe mangia in coo
i fasoeu : Figli che mangiano la
torta in capo al babbo. fPr.) Chi
g'a di fioeu tutt i boccdn tn minga
soeu : Chi ha figlioli tutti i boc-
coni non sono suoi. Donna gio-
vina arent a 6n veee gh^h fioeu
finna sul t^ (appross.) :i Quando
nascono pulcini di genuaio ne va
pochi a salvamento. / ,fioeu in do-
lor de eoo : Chi ha figlioli ha duoli.
« JHort mi h mort el pd di mhfioetty*'.
4<Morto me, morti tutti ». (Fig.)
« Semm tutti fi^u di noster azion * :
4c Tutti siamo figli delle nostre azio-
ni ». Vori insegnd a aoa mader a
FIO
-246 —
FIO
fh fi<Bu : Voler insegnar a' eatti
a rampicare o alle aquile volare.
A regoUt ficau V ^ minga farinna
de til Hi: IS on h facile allevare ra-
p:azzi. (Nel sign, di fanciulli) Ficeu
de tUta: Baiubino di latte. De
fi<Bu: Da ragazzo. it Ma questi in
rohb de jioRu » : « Codeste son cose
da ragazzo ». FioRU e put tc&uien
sii tuit % fregiii: Ragazzi e poUi
lion si trovan mai satolli op pure
imbrattan la casa. Visseome i
fi(Bu : damm el mk belee : Vedi
Belee, (M. d. d.) « Adksa te see pii
6n ficeu » : « Ora non sei piii un
ragazzo ». On stromUl d'dn ficeu :
Un soldo di cacio. Tomd.'a di-
venta fioeu: Rimbambire o Rim-
bambmire. « Car el mk fioeu o hor-
gai » : « Figliolo mio caro ». Vegnl
8u inshmma de fioeu: Essere ri-
levato insieme.
I
flio d'un cane, Figlio di quellal
igli di bone donne I »
— Fiola. N. fr. in dis. : V^ss 6-
na o 6n fiola mia: Essere putta
scodata.
— FI0I&, Figliare. « Me n* h fio-
laa shtt in cinq'u ann » (pop.) : « Me
ne iiglib sette in cinque anni ». |
(Di gi'ano) « In sta stagidn el fiola
minga » : « In questa stagione il
grano non accestisce*.
— Fiolada, Ragazzata e Bam-
binata. Fit di fiolad : Fare bam-
binate. «
— Flolanza , Fisliolanza. « El
'a avuu 6na gran jiolama » :« Eb-
e numerosa iigliolanza )».
— Fiolaria, Ragazzaglia, Figlio-
lame.
— Flol6n, Figliolone. On hill
fiolon: Un bel figliolone. (Escl.)
« Ah fiolon d'bna vacea / » ( triv. ) :
« Ah Ugliolaccio d'un cane ».
— Flolott, Figliolone. « Che bell
fiolotl / » : « Che bel figliolone ».
— FlolWt (P. N.), Figlioletto,
Rabacchiolo (Lucca). « Lrh 6n bon
fiolett comb » : « fi un eccellente
ragazzo ».
— Flolasc, Figliolaccio. « lyh 6n
bon fiola^c » : « fi un bon figlio-
laccio ».
Flomba, Paravcnto e Scena.
« Mitt la fioniba che me ven tropp
vent>n « Metti il paravento one
roi ripari lo spiflfero o che o'h oor-
rente d'aria o tropp'aria ».
Fi6r, Fiore. Fior semni e fior
ddppi : Fiori scempii e nori aop-
pii. FoM a fior: Fatlo a fiore. Ftor
oianeh (Scolo) : Fiori bianehi. Matt
?er i fwr: Appassionato per i — .
Httor de fior: Pittore di fieri.
Mazz de - : Mazzo di — . Fiorde
phsza o de carta: Fiori artificialif
tela o carta. Fhfior : Fare i fieri.
Cattd, i — ; Cogliere fiori. (Fig.)
« IJh 6n fior de canaia » : « E schiu-
ma di turfante ». On fior de gch-
lantomm: Idem. Fior de roboa:
Fior di roba. — de ealdnna, de
zolfo, de cassia, eee.: Yior di cal-
ce, di zolfo. polpa di cassia. « Z/^l
6n fior d^on omm » : « E un fior
d'omo ». (PrO. On fior el fh rninga
primavera: Un fiore non fa ghir-
janda. (Carte da gioco) Fieri. L/om
de fior: L'asse m fieri. | A fior de
tlrra o d*€tcqua : A fior di terra 0
d'acqua. n ly I minga <m fior de
virtu » : « Non 6 uno stinco di
sante ».
Fioraa, Fierato, Dipinto a
fiori o a fiorami. Maiolica fiora-
da: Maiolica fiorata o a fiorami.
— Fioramm, Fiorami. Carta,
stoffa, tapezearia a fioramm: Car-
ta, stoft'a, tapezzena a fiorami.
— Florae e Fiorera, Fioraie
( Venditor e e coltivat. di fieri).
— Fioraia, Idem. Tosannepa^
rola vhgnen de Firenze: Ragazze
e parola ci vengene da Firenze.
— ■ Florera, Portafiori. Ona fio-
rera pienna de camllli : Un gran
paniere pieno di camelie.
— Fiorett (Piccolo fiore), Fio-
retto. (Di certe frutta) Cera, Rn-
giada. | (Del vine) Fiore. Chut
bottiglia col fiorett: Una botti-
glia col fiore. Zudcher fiorett:
Fior di zucchero. I (Scnerma)
Fioretto. J (Cattolioi) >d dn fio-
rett a la Madonna: Fioretto.
— Fiorettk (Musica), Far delle
fioriture. La PatH lafioretta tropp:
La Patti ha troppe noriture. (Bai-
lo) « La primmxt ballerinna lafio-
retta come 6n Dio »: « La prima
ballerina sfioretta come un Dio ».
— Fioretton. N. fr.: Fioretton
de robba : Fiorettene (1), Fier di
(1) Fiorettone per Ironia d detta a Pi-
FIO
— 247 —
FIS
Toba. Fioretton de zueeher: Pior
di zuoohero.
Fiorl-orU» Fiorire. FioA i
oliv: Mignolare. Fiori la ceUeinna
sul mur: Sbullettare. (Pr.) Se sor-
ran ros fi&riran : Se son rose fio-
riranno.
— Florida, Fiorita. Bianeheria
Florida: Buoato candido. | Lafio-
rida del pkrsich, della brugna : La
fioritura del pesco, del pnino.
Florin, Fiorino. / florin au-
striaeh varen eirea duu e vint : I
iiorini austriaci yalgono due lire
e venti centesimi d^e nostre.
Flor^ (Vols.)- Vedi AdoUd,
Floron (Ada. di parecchie cose
e animali). Vedi ai sostantlyi.
Fir (VolgJ. Vedi FiL
Tirajgn. Filone, Filare. Firagn
de vU: Filare di viti.
Fires, Filides, Felce. On Ueugh
pien de fires e de seothtta: Una
sodaglia plena o sparsa di.felci e
di scope.
FlrlnflS, Ghirifforo. « Per firma
el fa &n firifiss ehe niesun eapiss » :
« Firma con un gbirigogoro cbe
nessiino lef ge ».
FlrlBW, Filugello, Filaticcio.
CalzHt de firisell: Calze di fUa-
tiooio. Strusa de firisell, Firisell
strusa: Bavella (in dis.), Borra di
— 'Flrlsella (in dis.), Stoffa di
lino e bavella.
— FlrlBellln, Filatore di filatic-
cio (Piazza Fontana).
Flrlafdrla, Trapano. « Per slmsit
st6 Jhr eh\ ghe vo&ur el —yum Per
forar questo ferro oi vole il tra-
pano*.
Firma, Firma. ^MUtegh la tba
firma » : « Mettici la tua firma ».
Per onor de firma : Per onore di
firma. Jjevd la firmed Levar o
protestare la firma.
— Flrmii^lrmaa-lrmaBB, Fir-
mare. Firrn^ la sda eondanna:
Firmare la propria sentenza. Fir^
maa Cavour o Biectsoli: Firmato
Cavonr, Bicasoli.
FlrdiL, Filo. Elfiron de la s'cen-
na o sehenna : La spina dorsale.
Seaveszagh el firon : Sfilare nno.
(MacelL) Schienale. *FaU dd la
itoia la p«ggiore qualitk dt cenol icelti
dfjlft maaia, per la cart! era.
part del firon » : « Fatti dare un
pezzo deUo sobienale».
Fiscal. Fiscale. DiriU, awoeatt
fiscal: Diritto, avvocato fiscale.
— FlscaUzz&-lzsaa , Fiscaleg-
giare. «i Per fisealeggidt V el d6o a
pr<Buva > : «Per fisoaleggiare te lo
do a prova*.
— nsch, Fisco. / resdn, % dir-
riU del fiiseh : Le ragioni, i diritti
del fisco o fiscali.
Fis'cUi-ls'claa, Fiscbiare. In di
teaUr de gent polida se usa pU a
fi^ehid, : N e' teatri dove va gente
ammodo non si usa piii a fiscbiare.
Flscifl, Fisoiii. On bhll fiseiu a
maia: Un bel fisciil a maglia.
— Flsciurin (P. N.) Fisoiuino.
Fls6gli (Volg.). Vedi FisUh, N.
fr. volg.: Sthfisegh: Vedi Freseh.
Fislcn, Fisico.
Fisonomia, Fisonomia. « M g*dt
6na fisonomia de bdn > : « Egli ba
una fisonomia di bono)». Oamifiit
la fisonomia a 6na robba: Cam-
biare la fisonomia a...
— Flsonomlsta, Fisonomista.
Vhss o n6 vhss fisonomista: Es-
sere o non essere fisonomista. On
fi^onom>isia de rid: Un fisonomi-
sta de' miei stivali.
Flss, FisBO {Kgg,)A giomo fiss :
— _ impiegaay* : «Qi
to na oi fisso quelFimpiegato 1 »
— Flsslt-lssa-lssas, jPissare.
« J7d fissaa de andd via sabet » :
«Ha fissato di partire sabbato».
« Fisshmm 6n d\ in la settimanna » :
« Fermiamo un giomo neUa setti-
mana ». « O^dn fissaa cent lira al
m,es » : « Gli ban fissato cento lire
al mese » : « Z/k qttand el se fissa
guai /yua Quando egli si fissa in
un'idea, guai!».
— Flssazlon, Fissazione « Fl g'h
6na fisscusion » : « Ha una fissa-
zione o L'orao sogna pere ». « Jai
s*el comincia e6nt 6na fissazion » :
« Se gli entra un'ostinazione... nes-
suno piti lo rimove ». Fissdt in
faeeia: Fissar in viso.
Flstola, Fistola. « Gh'e vegnuu
o Ghe s' i format 6na fistola a
Vano » : « Gu ^ venuta una fistola
all'ano ».
Flstusciii (Volg.). Vedi Fuslu-
seih.
FlU. Fitto. ElfiU de ch : La pi-
FIT
— 248 —
FLA
gione. Vd88 6n fill de eh : Esser
iin ftffgravio. Pitt de terra : Af-
iitto di podere. Tceuafitt: Pren-
der a pigione o in afiitto. SparmX
eljitt de cdbi Star in prigione. Re-
8ta dent in del fitt: Perder il
prezzo della pigione. Ei fitt nd'l
tempesta : Del ntto non ne becoan
le passere. | N. fr. : Che fitt che
f6i ? : Che h che non 6 1
rittivol, Fittaiolo, Affittuario.
On fittavol de la Bassa : Vn ftt-
taiuolo della bassa Lombardia.
« O'oo i me fondi a fittavol e mi
ha rovinaa » : « Chi affitta efitta ».
(Pr.) Fittavoll de ris fittavol de
paradis (in dis.) : La prima oliva
e oro. la aeconda ar^ento. Se el
ris Vh huttaa gid, nd el fittavol
(Appross.) : Vino e ulive ; la To-
scana non trema (1).
~" " (P, N.),
Grosso
Fittavoldn (
fittaiolo.
— Fltti-lttaa, Affittare. « Oo
irovaa defitth la stanza » : « Ho at-
iittata la stanzas. Mhtt fceura el
cartell de fitta : Metter rappigio-
nasi. (Di donna) « L'b de fitta » :
« E disj^onibile ». Avh fitta>a via i
mezzamtt : Avere 1* appigionasi
alia testa.
— Fittanza, Looazione. Voltd
gid la fittansa : Rinnovar la loca-
zione.
•— Fittarezza, Fattoria. (Poderi
affittati a fittaiolo) Fd. anddb 6na
fittarezza: Idem.
Fiumin, Fiume uBisen che Mi-
lan^ Vh sul fiumm Olonna » : « Di-
cesi che Milano sia fondata sul
flume Olona » (Nessuno se ne av-
vede). Fiumm gid de corda : Fiu-
me gonfio, straripato. (Pr.) Tutti
fiumm van al mar : Tutti i fiumi
vanno al mare. (Fig.) « L*l 6n
fiumm, de eloquknza » : « fi un fiu-
me di eloquenza ». |i (Arte) I fiumm
de I'Areo: Idem.
Flacdn (D. Fr.), Bocoetta. On
flacon de etcqua de Coloniay^:
Una hoocetta di acqua di Co-
lonia.
FlagloW (D. Fr.) (in dis.), Cla-
rinetto.
Flan (D. Fr.), Budino. On flan
de 8j»inazZj de pornm, de terra : Un
budino di spinacci, di patato.
(1) Udito a Firenz« df, JOi a^^ltQr«.
Fla&ella, Flanella. Ona eamUa
de flanella: Una camicla di fla-
nella.
Flato e Flatto, Flato (non p>>p.),
Rutto. On flato el se sent %d, el
roeud el se sent : H flato non si
sente, il rutto si.
— Flatt6s Flatulento.
— FlattOBitaa, Flatulenisa.
Flaut, Flauto. Sonaddr de flout :
Suonatore di flauto, Flautista.
— Flautada, Flautata. Ona not-
ta Hautada: Una nota flautata.
V68 — ; Voce flautata.
Flemma, Flemma, Pausa, Fdi
phrd la flemma : Far scappare la
flemma. « Te sStt 6na ftenttmi por-
ca » (volg.) : « Sei un 'inflngaraac-
cio ». « Guarda con che flemma la
ven » : « Guarda con che pausa la
se ne viene ».
— Flemategh (Volg.). Vedi
Flemm<itich.
— Flematicli, Flenmiatioo, Pen-
Bone. « Ch^ se pdda vhss flemma''
tich capissi, ma eosif^: « Flem-
matioo s'intende, ma a quel pan-
to! »
— FXemmatlcdn, Arciflemniati-
co. « Cossa te podet spettaU de
quella flem,'maticonmi ? *i « Cosa
puoi aspettarti da quella flemma-
ticona? »
Flescen, (D. T.) (Legno da im-
pialliciare).
Flicch-flocclL (Onomat. di lin-
guaggio igrnoto). « El faseva flieeh
floceh e mi txd capiva dna m^adan-
na > (volg.): « Barbu^liava in mo-
de che 10 non capivo un'acci-
dente ».
Flizz (Pop.). Vedi Sfris.
Fllzza (in dis.). Vedi Frleeiet.
Flizzon (iu dis.h Vedi Stdceaddr.
Flseur (D. Fr.). N. tr. : Aequo
de millflcmr: Acqua di milleflori.
Flora, Flora. (Colto) La fauna
e la flora d^Itaha: La fauna e la
flora italiana. ^ Pari dna Flora:
Parer la Dea de' fiori.
-- F16re. N. fr. : In flore : In
fiore. Tomit in fiore: 'Tornare in
flore e anche in auge.
Floss (Volg.>e ElOBC (Civ.), Plo-
scio. Seda Uoscia: Seta floscia.
Flotta, ;^lotta (Civ.). La flotia
italiana adkss Vh vunna di met:
La flotta italiana 6 fra le migliori.
I Ona flotta de gent: Geute in
irotta.
FLU
249 —
FOE
FlTi8Cl& (In diB.), FruBoiaro.
F1U88, FlusBo. (Civ.) Fluss e rir-
fliiss del mar: Flusso e rifluBSO
'del mare. Jluss e riflttsso de gent:
Un flusso e rifluBSo o un andar e
venire di jsjente. B — de venter :
Flusso. I (Gioco) Frusei e Flussi.
Flussibn, FluBsione Flussian in
di dent : Flussione ne' denti.
— PlUBBlonascla e Flusslondtta,
Flussionacoia e Flassionoella.
Fluta, (Volg.). Vedi Flaut.
F6, Fag^o. Meganditt de fd per
la sttta: Tondelli di <— per la
stnfa.
F6clil. N. fr. dei vendit. di co-
comeri : « Fdchi ramani €U tSeeh >» :
« Bracia Pistoia I Che oolori ohe
sapori ! »
Fodrk-odraa, Foderare. On pair-
t6 fadraa de seda: Un Boprabito
foaerato di seta. Fodrit d'aas:
Federate di taTole o intavolato.
(Fig.) Avhgh % orhgg fodraa de pUl
d'inguill o el eanaruzz fodraa de
toUa: Avere gli oreochi foderati
o la goia foderata di lamiera.
Fodritta, F^dera. FodrHta e&nt
el pusz : Federa oolle trine. Cosnn
sensta la soa fodretta: Guanciale
senza federa.
Fodrinna (Inteleiatnra d'nn'im-
posta), Anima. 3fhtt a post i fo-
cfrtnn d'dn parament: Incanalare
1' Anima d'lin'impoBta.
Fo(tett (Pop.) e Fo^tt^ Fniati-
no (1), SoudiBoio. « La m*h eovfi-
parsa davanti in amaazdn ednt el
fo^ in many^: « La mi si pre-
8ent5 in amazzone col fniBtino in
mano ». (Qui h indicate).
— Foettada, ScudiBciata. Ona
foettada travera a la faecia : Una
Boudisciata sul viso.
— Foettii, SoudiBciare. Foetid
sU: Soudisciare con forza.
— Foetton e FoeUin, Frustone
(GrosBo frnstino), Scudisoione.
Foradmr, Fodero. El fiBuder de
la adahola: II fodero della soia-
bola. I Letto. Andii in del fceu-
der (yolg.): Andar a dormire.
— Foradza, Fodera. La fcevdra
del vesHif del eapp^, ece, : La fo-
(1) Fruftmo h meglfo tenerlo per qnella
specie di giovine galante^ clie fl nostro
popolo chlama on pelaa o on pivill de la
eaviggict'
dera del vestito, del cappello, ecc,
To&u vUi o rimett i /(Bitder : Le-
vare c rimettere le fodere. La
ffBudra deWombrell: La sacchetta.
(Fig.) ParUi edn la fteudra : Par-
iare col ritornello.
Fodugli, Fuoco. — depaia: Fo-
oo di paglia. « -C^^ stOM 6nf<Bugh
de pata » : « E stato un foco di
Saglia ». Pizzd. el fceugk : Aooen-
ere. Fh, f<eugh : Attizzar il foco,
Fhfobwgh : Accenderlo. FafcRugk:
Sparare. Fh sott fceugh: Kavvi-
Tare il foco. Fd su fceugh : Attiz-
zare il foco. Fd 8ii 6n granftmigh:
Fare bon foco, gagliardo. FcRugh
de la miserieordia : Un focherel-
lino. Lingua de fceugh: Lingua
di foco. Mhtt a fceugh: Metter
una oosa al foco. Pien de fa&ugh :
Pieno difoco. Romentd el fceagh t
Coprir le bracie o il foco di ce-
nere. JRugd sit el fmugh: Sbra-
ciare il — . Smorzd elfteugh: Spe-
gnere il foco. Taccd etfoeiigh (For-
naoi) : Metter foco alia <f Accen-
dere la fomaoe. Trd faeugh: Get-
tar foco. Trd fo&ugh da i oec:
Schizzar foco dagli occhi. Trd
fceugh c6nt i fir (di cavalli) : Far
foco. Fd fcRuuh e fiamm : Far foco
e fiamme. Vess tutt fosugh : Avere
il foco addoBBO. Ctewtea alfneugh
0pp. Std semper a eaval al f<Bugh:
Grogiolarsi intorno al — e Covar
la cenere. | (Militari) Eserdzi a
fcBugh: Eaer*5izio a foco. Savhstd
€U fieugh: Saper stare al fuoco,
Arma de f<Bugh: Arma da foco.
__ gatto _ _ _
dava sul f(eugh »; « Per me an-
drebbe sul — ». MHt aequa sul
foBugh : Metter I'acqua sul foco.
Mint 6na m^n sul — .• Metter una
mano nel — . Nd avhgh nh f<Bughy
nk loBUrOh: Non aver nh casa, nh
tetto. MHt troppa eame al fmugh:
Mettere troppa came al foco.
MHt nd la pata attaeeh al fcmgh:
Non metter Pesca, ecc. | « ^ tae-
eaa fceugh » : « Vi fu incendio »,
Gh* e anmd dent el fceugh : Bm-
cia ancora. Vlss come la paia at-
taeeh alfoeugh : Esser come Tesca
accanto al foco. Avlgh el — al
euu: Aver il foco al culo. (Pr.)
Chi n6 sa fd fmugh nd sa fa cd :
Chi sa far foco sa far casa. Quand
FOG
— 250 —
FOE
el foBugh el hdffa de dedree, o rolh-
ha o danee: Idem.
— Foghlsta, Foohista. — di
stradferrad: — delle ferrovie.
— rogoraa, Fooolare. (Pr.) Cat-
tiv shgn el gait shI fogoraa: Gat-
tivo sogno il gatto sul focolare.
— Fogh^tt, Focherello. « V6i,
ehe foahetti / » : « Focoeetto il ra-
gazzo I »
— Foghettl (in dis.) I Foghetti
sostituiti dai Mandolinisti.
FOBUi, Foglio. F<Bui de carta:
Foglio di carta. (Stampa) On fceui
de shdes: Un foglio di sedici pa-
gine. On in f<Bui: Un libro in
foglio. H (6iomale)«Oo Uggiuu in
del foRui ehe »: « Ho letto nel fo-
§lio ehe ». Q Fmui de via : Foglio
i via. I (Fig. ) Sj»ored el fo&ui :
Guastar un negozio.
— Foeuia, Foglia. Casciit ifobui:
Metter o Nascer le foglie. Croddt
i f(BU%: Cadere le foglie, (De'
gelsi ) Foglia. Catth la ftBuia :
Bi-uoar-le foglie per i 'baoni. Ta-
beiceh in f<Buia: Tabaoco in fo-
glia. Color de foRuia morta: Co-
lor di foglia secca o morta. FoRui
de vit : Fampani. FcRuia de fidr :
Petalo. JJa famosa /(Buia de figh:
La famosa foglia di iioo. (M. d. d.)
Mangid la fo&uia: Mangiar la fo-
glia o Capir I'antifona. Tremh
come 6na fceuia: Tremar come
una foglia' o vetta. | (Del gran-
turoo) Cartoeci. Rupd, sit i fmui
del paidn : Rimover i cartoeci nel
saocone. J Fceuia d'or, d'argent, de
ramm: Foglia d'oro, d'argento,
di rame. La foRuia d% ephec : Fo-
glia. (PT.)Flprimmventelfderod€t
Ta foRuia shica : Idem.
Foeura, Fuora. Andd. foeura:
Andar fori. Andh foeura: Andar
in campagna. Andct foeura de la
grazia di l)io: Uscir dai gangheri.
Foeura de man: Fuori di mano.
Foeura de moeud : Fuor di modo.
Foeura de lit: Fuori di sh. Foeura
per el di: Nel corso della giomata.
Foeura per Vann : Nel corso del-
I'anno. Foeura del dazi : Fuori di
porta. Foeura de post , de temp :
Fuori di posto, di tempo. inFl man-
gia de tutt foeura ehe Tinsalatta » :
« £' mangia d' ogni cosa tranne
dell' o ehe l'insalata». Andddent
e foeura c6nt el diseors: Far un
discorso sconnesso ; parlare a van-
vera. Anddfceura de eerv^: XJscir
di senno. Andd foeura del eoo.de
loeugh, de piomh, di pee , eee, : ve-
di i Boatantivi e Andd. CanUMUa
foeura di dent: Dime quattro fuor
dei denti. FaUa foeura: Venire ai
ferri. Fd dent o foeura: O dentro
o fuori. ad andh n^ dent n^ foeu-
ra: Star sospeso, in dubbio o non
entraren^uBcire. FortaUa foeurtt.
Scamparla bella. Tird foeura del
birlo : Far montar ingran collera.
Toeu foeura : Vedi Toeu. Trd , e
trass foeura: Vedi Trd. Lcusd
foeura : Deporre. P. E. : « Cotnin-
da a fd com ; oo Utssaa foeura el
gipponin de lanna » : « Gomincia il
caldo; ho deposto il corpetto di
lana ». « 2/ ^ stcM lass€M foeuret* :
« Fu lasciato indietro ». I}of'mif
mangid foeura (di oasa propria) :
Dormire, mangiarfuori. Mhttfoeur-
ra di danee: Metter fuori dei de-
nari. M^ foeura la sda parolla:
Metter fuori la parola. Ciamass
foeura (non in giooo): GhiamArsi
fuori. ( Gioco ) Oiamass foeura:
Fuori mi chiamo. JSestd foeura:
Rimaner fuori ( Gentilomo ). F^^
foeura: Esser fuori (ooi punti).
Fann foeura 6n liter: Giocame
un litre. Fann foeura 6n omm de-
drisz: Farlo riuscire un brav'omo.
— Foeura via , Fuori via , Fo-
ravia. JBohba de foeura via: Koba
o merce di fuori via o foravia. Jj'h
foeuravia ( in paese lontano ) : £:
fuori via.
Fdflfa ( Per paura ). Vedi Fif^a.
Marame. ^Fl g*d daa tutta la foffa
del magazzin* : «Gli appioppb tutto
il rifiuto della sua mercanzia ».
« Sto tabaeeh eh\ V h f6jfa b^Ua e
bonna » : « Cotesto tabaoco 4 del
I>eggior scegliticcio ».
Fog^-ogaa-ogasB, Affooare, In-
focare. Food on fir : Infocar un
ferro. « I/'h fogoM dent in ...» :
« E infocato nel...>». Faceia fogeuia
per la fiver: Viso infocato per
febbre. Food la carbonera: Info-
care la caroonaia. «
— Foga, Foga. « Troppa, troppa
foga ! » : Troppa, troppa foga f ».
— Fogazion e Sfogazlon, Soal-
mane.
— Foghee, Fornello. M foghee
del maronee: II fornello del brucia-
taio. FR foghee del tostin: II for-
nello da caflf6.
FOG
— 251 —
FOL
)g6B, Foooso (Di uomo e di
oavallo).
— 'PoghlBtSL, Fochista.
Vogn, Foffigno (Lncoa), Ciam-
belliii.a (in disX Goprioella (in dis.J,
Cosa fatta di nasoosto. « G' oo
pattra ehe m^ nmr\ el me faga di
jd^gn » : « Temo che mio marito,
abbiA qualohe rigiro ».
— Fogn&-o^maa-ogiiaB8, Fogna-
re (1), KimpiattaFe. Fognh via:
Nascondere di goppiatto. «Jfa
g^tarda in dove V era fogntta ! » :
« Ma giiarda dove B'era ficcato o
rimpiattato o aneht caBciato I » Fo-
gnMss de per tutt: Cacciarsi efic-
carsi dappertutto. | idJl g'it el
viezi de jognit i paroll » : « Ha il
difetto di parlare ool o nel naso ».
— FOffXiattk, Rimpiattare e Fru-
gaccliiaTe. « Oogse te seguitet afo-
ffnaiUi H <tdree / » : « G oe vai fru-
g^acobiando o royistando in quel
caeuiettone ? »
— Fognatt6n, Soppiattone. Fit
i robb de fognoMon : Far le cose
da soppiattone.
— Fognett e al plur. Fognitt. /
fognitt de ada miee : I sej^etucci
di sua moglie. (Se piii gravi) : I ri-
^ri.
— Fognln, Naccherino. « G?ie
bHl fognin / » : « Che bel nacche-
rino ».
Foffon, Fooone. JElfogon de la
pistolla : II focone. « 2?^ piezaa sv.
&rt fogon » : « Aooese un gran
foeo ».
Fdi. N. fr. : Chefitt ehef6i : Che
h cbe non h % Dh el f6i al gatt :
Mandar via, scacciare. V^s a f&i
(pop.) : Essere al yerde. Tirdt vun
a r&i (in gioco) : Pelarlo.
Folitt (Volg.). Vedi Fo^L
Foln, Faina. Sul aoree ah' h el
fovn : C'h la faina sotto al tetto.
Oee de foin: Ocohi da faina. Fac-
da de join : Mubo di faina.
— Folnera, Tagliola. Beath in la
foinera: Rlmanere alia tagliola.
— Foin^tt, FoUetto. « Che foi-
nett d'6n fiaeu / » : « Che foUetto
qnel ragazzo ! ».
FolOBU (Specie di busecoa), Cen-
topelle. « Al sctbet fan semper el
(i) Fognare in fior. ha da« stgniflcati
differenti dal primo senso dt fognd milan. :
fare imaltltol e pronnnelar male : Moccia i
paroU* — Fogna, fognatara, fognon, ece.
foicRu » : « Al sabato c' ^ la trippa
di centopelle ».
Fola, Fola. Queata Vh dnafola :
Questa h una tola. | Gualohiera.
(Fr.) / atrase van a la' fola* : «I
cenci vanno all'aria ».
Folad6r(Ammo8tatoio), Piinone.
Folc (Volg.). Vedi Fale. fin mol-
te frasi pop. Taiit con la joU : Di-
grossare con Tascia. (Fig.) Taiaa
gib c6n la folc : Tagliato colV ao-
cetta. Fole di formee: Ascia da
formal. FoU de taih strafe (car-
tiere) : Faloe da cenci. Folc de taidk
Vhroa: Falce finaia.
Folc^tt o Falc^tt, Roncola.
Ciappa el falcHt e va a aegh 6n
poo Whrha >: « Piglia il falcetto e
ya a segare un poco d'erba».
— Folcln, Pennato, Falcino.
«. Fl V h mazeaa ednt el folcin » :
« Lo fredd5 ool falcino ».
Foldtt (al plur.): Marachelle.
Fit di foldtt (al gioco): Far le
marachelle.
— Folc^tta (Macell.), Coltello
quadro.
— Folcidn, Coltellaccio, Faloio-
ne, Falce a gramola.
— Foldtt, Coperchielle, Frodi.
Fd, i foldtt in g%oeugh : Barare al
gioco.
Folda (Volg.) o Falda (Ciy.) ,
FaTda. N. fr. yolg.: « JT^ tocecia
de tirall per i fold de la marain-
na»: «( !^ un omo che si fa tirare
la giubba ». | (De' cappellai) Fal-
da.
— Foldon, Faldona e ancJie Fal-
done.
Fdlega, Folaga. Andii a tiragh
aifolegh: Andar atiraralle fola-
ghe. (Fie.) Omo astutissimo (in
dis.). Quell Vh dnufdlega » (yolg.) :
« Quell' h mascagno ».
Foldtt, FoUetto. m apirit fo-
lett: Lo spirito foUetto. «i/'^ 6n
folett d'dn fioew*: « £ un folletto
di ragazzo ».
— Folettin, Foletton, Folettaso,
Piccolo c grosso folletto.
Folia, Folia. « In pinzza ah* era
folia » : « In piazza c'era toUa »,
Srariaa la folia: Sfollare. « G'dn
dda i trii aegnai alia folia » : « Gli
han dato i tre segnali alia fol]a...»:
« La folia la ae portava » : « Non
s'era mai yista una calca simile ».
(Edificio a macchina) Gualchiera.
Fdlt, Folto. CavH o eiii folt:
FON
— 252 —
FON
Cajielli t sopraooiglia folte. On
bdsch folt com'h : Un bosco assai
folto.
Fdnd, Fondo (1), A fond: A ton-
do. Andib al fond : Andare al ton-
do. « Bisdgna andagh al fond de
8td robba » : « Bisogna vederla flno
in tbndo ». Manda a fond : Man-
dar a fOndo. In fond : In fondo.
« Porta gid atd eavagn in fond
alia seala)»: « Porta questo ©avar^
gno g,i}l sceso ». Anda in fond di
ealea^n : Andar gitl eiti proprio in
fondo. « In fond infonapoeu...)*:
« In sostanza poi... » In fond a
la eorridora ; in fond del caasHt :
In fondo al oorridoio o al oasset-
to. Andd in sul fond de la eagsa
0 del pozz : Idem. HI bon V h in
fond: II buono sta in fine. Mar-
8c\ in U7i fond de tSr (in diB. o
§er R. St.) : Marcire in un fondo
i carcere. Tirit gii el fiaa dal
fond di ealoagn: Dover ricattar
il fiato. I (Di terra) Avlgh molto
fond (iin oampo) : Avere molto
fondo. I (Di colore in stoft'e) : Con
difiorro88 8ul fond negher: Con
de' fiorellini roBsi eiil fondo nero.
Dal fond de lasehina: Dal fondo
della soena. |) (CeBte, panieri, ecc.)
« Gh'h andd, gio el fond al eavagn^:
« II cavagno o paniere ha perdnto
il fondo ». I duu fond del vasghll :
1 due fondi della ootte. | (Arma-
ioli) In sul fond del s'ciopp (non
a retrocarica) : Nella camera del
fucile. I (Recipiente) « Cerea aul
fond de^eassktyn « Ceroa sul fon-
do del cassetto ». j| (Conciatetti)
MUt i fond (tegole) : Fare la sori-
minatimi del tegolato. J (Capitale)
JSl fond de religion : Vedi JBeli-
gion. B (Commercio) Fond de bot-
tega : Fondo di bottega. Fond de
cassa : Fondo di cassa. | / fondi
segreti: Idem. I fondi in rtbass:
I fondi in ribasso. | Fond de caf-
fh : Posatura. Fond di vassH : 1-
dem. 9 Fond-fus-fondes : ( Verbo) :
Fondere. Fond 6na statda de
brons : Fondere o gettare una sta-
tua di bronzo. Tomd. a fond : Ri-
fondere. M pUttin Vh diffidl de
fond: II jplatino si fonde difficil-
mente. Fhr fus o ghisa: Ferro
fuse.
(»)
Si lua anche per possesso rurale; ma
— Fondusc, Fondiglio.
— Fondasc, Fondacoio.
Fond&-ondaa-onda88 , Fondare
(Civ.). In America fonden i eiUaa
come se nient en fuss : In Amerioa
fondano le cittk come se nulla tba^
Be. I A£fondare. « Gh' h staa on
inconter sul mare 6n ba^Hm-ent I'e
fondaa » : « Awenne uno soontro
Bul mare e un bastimento aifondb ».
Fondit denter tanH danee : Dar
fondo a un busofaerio di quattrini
0 volervici dei denari a monti.
Fondament, Fondamento. Fd i
fondament de la easa : Grettare le
fondamenta della casa. Ona nMM
sensa fondament : Cosa senza fon-
damento. C6n b6n fondament:
Fondatamente , Con fondamento
di ragione. « Sepb fagh »U fonda-
ment » : « Vi si DUO far su fonda-
mento ». (Pr.) I7acqua lafi^ n/kor-
«ci i — : L'acqua fa marcire i
pali.
Fondaria, Fonderia. Fondaria
de eampann: Fonderia di eam-
pane.
— Fdndita, Fusione.
— Fonditor. Fonditore.
Fondegh, Fondaco (1), Magaz-
zino di coloniali. « i/' e aridMa al
fondegh »: « And6 al magazzino ».
Fondeghee, Droghiere, (Sono in
dis.: Fondacaio e Fondachiere).
« L*h 6n fondeghee gross » : « £ un
droghiere che vende all'ingrosso ».
— Fondeghett , ( Disoreto o
Siccolo magazzino di coloniali o
i vettovague), Fondaohetto.
Fondinna, Fonda. Pistoll defoti"
dinna : Pistole da fonda.
— Fondin, Fondello. Anima del
bottone.
Fondo, Fondo, Podere. Fan-
do che rend sosshnn: Podere di
gran rioavo. « M g*dt i so fondi a
la bassa o in collinna, ecc. > : « Ha
i suoi poderi aUa Bassa o suUa
coUina ». Fondo aratori, a risera,
a praUf ecc. : Campo arativo, a ri-
saia, a prato, ecc. Rotonddk i sd
fondi : Idem. A.vhgh i fondi sott
al lagh de Comm o a Nbv^hen
(appross.) : Vedi JVbvhghen, | (Ca-
rattere) F^« bon de fondo o
speclalmente coll^aggianta di lati^ lati-
tbndi.
(1) Fondaeo a Fir. e : hoUega dove si ven-
dono tessutu
PON
— 238 —
FON
« de fondo V e minga eattiv / » :
« ^ ooUerioo ma il fondo h bono ».
« Jn fondo el g' a rea&n, » : « In
fondo hn ragione ». (Pr.) Mondo
rotondo chi n6 sa navigdt vdt prht
in fondo: Chi non vede il londo
non passi 1' acqua. | (Capitale)
« Chi V h ehe ha faa i fondi 9 » :
« Chi ha messo i fondi lyt O* h pit
de fondi : Mancano i fondi o sono
terminati i fondi.
Fonduda (Pietanza di crema
con cacio), Pondua (piemontese).
(Usato in Firenze anohe in certe
cucine).
F6ii|r* Pungo. — bon o matt:
— bono o velenoso. — feree, edeeh,
g€tbbir<BU, eee.: Pungo poroino,
uovolo. ceppatello. VappUUi de
f&ng : La cappella del fungo. Frit-
tura de f&tCg: Fritto di capx>e11e
di — . Fonq shceh : Fonghi secchi.
Fh seeeh % f6na: Par seccare i
fonghi. Mhtt gio i fdng in Voli :
Metter i fiinghi sott'olio. Grhsa
come i f&ng: Cresoere o Venir
8^ come un fungo. MtMaroM eome
dn fong: Pradicio. In fin d^6n
ann en »d noMs tn«cl de fong .* Di
qui e allora nasoono tanti funghi.
\ (Sulle candele di sego) Pungo
e moooolaia. (Pig.) Fh vegnl el
fdng: Par istizzire. | (Capocchia
di utensili) Pungo.
— F6]igin, Pungolino. Fongitt
in I'aaee: Punghetti sotto aoeto.
F6ntanna, Fontana. I fontann
pvbbUeh: Le pubbliche fontane.
Aequa defontanna: Aoqua pura
di tonte. Piazza fontanna : Piazza
fontrtna.
— F6ntanMla, Pontanella.
— Fdntanln, Pontanina, Fonti-
cino. Thtta de fontanin: Polla.
— Fdntandn, Fontanone.
— Fdntanee (In due Rensi: cu-
stode e accomodatore di tub! per
fontane), Fontaniere.
— F6nt, Idem. Entrata nelP u-
80 dialett. in questa frase : « JEl
too o d tigni de bonna font » :
« Lo BO di bon luogo ».
FdntLcQl, Fonticolo, Caoiterio.
« G*dn miss 6nfontieol in del eoll >»:
« G)i hanno applicato un fonticolo
al collo ».
Fdnzidn, Punzione. (Civ.) Vhss
in fonzi^n: Essere in funzione.
FH i fdnzion de sindeeh, de segre-
tari, eee, : Far le funzioni di sin-
daoo, di sej^etario, eco. | Proces-
sione. La fdnzion del Corpus Z>o-
mini : La mnzione del Coi*puB Do-
mini. And^ in fdnzion : Andare o
assistere alia funzione. (M. d. d.)
Anddi, i bus^ech in fdnzion: Bron-
tolar le budella o il corpo. « In
qtiella porta, denter e fmura / VI
ona eonUnda fdnzion th «Dentro
e fori da quelia casa ; Vh una pro-
cessione continual »
— Fdnzlonlt, Punzionare. (poco
com.), Celebrare. « Ineoe^i fonzio-
na el veseov » : « Oggi — o celebra
il yesoovo ».
— Fdnsionarl, Punzionario.
« Come Vh sbrceusger quell fdnzio-
nari » : « Come h- ruvido o rozzo
quel funzionario ».
Foppa, Fossa. Andit in la fop^
pa (Morire): Andare alia fossa.
Avlgh i ph in la foypa Esser co'
pie* nella fossa. | (Buca) « Ul bor^
uia in d'dnafoppa » : « £2 cascato
in una buca >». Fd denter la foppa
in del lett : Far il covo nel letto.
(M. d. d.) Andd gib per i fopp de
vaWAmbriBusa (in dis.) : Vedi mel-
ga. I (Pozza) I strad adhss tnpien
de fopp : Le vie nostre sono piene
di pozze, I (Agricoltore) I fopp de
pientit moron novH^ vit: Lebuohe
per piantarvi alben, gelsi. viti. La
foppa del letamm: La buca del
concio.
— Foppascla, Possacoia e Bu-
caccia.
— FoppdU, Posserello. Buohetta.
Oihgh ai foppH: Vedi Gi4»ugh,
Foppell de la gola: Pontanella
della gola.
— Foppellin, Piccola buca.
— Foppdn, Fossone (1), Cimi-
tero. Andd al foppon : Essere por-
tato al camposanto.
— Fopponin (In dis.), II cimi-
tero minore.
F6ra-f6ra, Serra serra. iiGh'i
staa dnfdra fdra in piazza » : « C'6
stato in piazza un serra serra ».
FH fdror-fdra : Fare in gran fretta
o in fretta e furia. F<^« dn fdra
fdra (di uomo) : Essere un soia-
mannone.
Foragg, Poraggio. Scarsitaa de
foretgg: Scarsita di foraggio. Car
de foragg : Carro dei foraggi.
(1) Fostona e Fossone e soltanto aocre-
sdtlvo dt fbsao e fitssa.
FOR
— 254 —
FOB
— Foraggl&, Foraggiare. (Civ.)
« / soldtia m ancUta a forag^Ht » :
« I soldati andarono a foracgiare ».
(Sviguarsela) (pop.) <L*afor€tg-
giaa » : « Se ne ando in frerta ».
Forani Foraneo. Vicari foror-
ni: Vieario foraneo.
Forbes, Forbioe. Vedi Foreshtta.
Forbes de rannz Forbici da scor-
ticar le rane.
Forca, Forca. Se IHo vcaur Ve
Jinii el temp de la forea in lUHia :
*8e Dio vole il tempo delle forohe
in Italia h terminato. Fh la forca:
Fare la cavalletta e anche Fare
lima lima. Faecia de forca : Idem.
Pendent de forea : Avanzo di for-
ca. « Vd, in 8u la forea ! » : (volg.)
« Va sulle forche». « QvMlehe forea
d*6n omm / » : « Quello che forca I »
y Stmmento da eampagna e da
stalle) Forca. Faa a forea : A
guisa di forca. « Ciappa la forea e
fit fit* sta paia » : « Prendi la — e
ravvia qucBta paglia ».
— Forcada, Poroata. Ona for-
eada de paia: Una foroata di pa-
glia. Ona forcada in la s'eenna :
Tna — nella schiena.
— Forc^ll e Forc^lla, Forchett
e Forchettdn, ForceUa, Forchetto,
Forchettone.
Forcella, Forcina. Foreell per i
eavH: Foroine per appuntar ca-
pelli. fl (Dei poffi) Sterno. (Pr.) 8e
la ven gib settada la sard, 6na fh-
mina, se arcada el sarct un ma^'c
(Appross.) : Se cade sulla curva
ear^ una femmina, se cade sulle
punte sar& un masohio.
ForcelUna, Forchetta. Cugiaa,
forcellina e eort^ll: Cucchiaio, for-
chetta e ooltello. (Fig.) Std sii la
pdnta de la forcellinna : Stare in
punta di forchetta.
— Forcellinada , Forchettata
(Una forchetta piena e un colpo).
ForceUlndtta e ForceUlndn.
Forc^U, Forca. « Oiappa elfdr-
eell e fdt su quella paia » : « Pren-
di la forca e ravvia quella pa-
glia)».
Forens, Forense. Materia, elo-
quema, stil forens : Materia, elo-
quenza, stUe forense.
Forer, Furiere. Forer maggior:
furiere mag^iore. Caporal forer :
Caporal funere.
Fores^tta, Forbice. loggioRude
laforesetta: Gli anelli delle for-
bici. Foresetta che hiassa : For*
bici che ouciono. Giugd, afor^
setta: Vedi Gioeugh. |I(Pig.) (Lin-
gua maledica) « Gfudrdeten, perdA
I'e 6na foresetta terribil » : « Guar-
dikti perch^ ha una lin^cua che ta-
glia come un paio di — . '2>dffh dent
M foresetta (fanto in proprio co-
me in fi^.) : l>ar di forbici. 4t(.jLst6
vestii btsogna dagh dent lafore-
setta » : « Questo vestito Iia bisogno
delle fotbici ». « Sti att ehi deUa
tda commedia in iropp longh; ddgh
dent la foresetta » : « Questi atti
della tua commedia sono liinghl;
ci vuol le forbici ». | (Insetto) "Foi-
fecchia.
— Foresetta* Sbottoneggiaie.
« Bisdgna sentUl quand el camin-
eia a Joresettdb » : « Bisogna sen-
tirlo quando comincia a sparlare
del prossimo ».
— Foresettada (Colpo di for-
bici), Forbiciata. « M g'd daa &na
foresettada » : « Gli diede una for-
oiciata ». « Fainm minga el melon,
dagh domd 6na foresettada » : « Kon
tosatemi, dategli una forbiciata ».
— Foresettee, Forbiciaro.
— Foresettiiina, Forbicine. —
per i 6ng : — o Cisoina per le un-
ghie.
— Foresettdii, Forbicioni. Xfo-
resetton de tosdt i pigor, di sart, ece^
I forbicioni de' sarti, da peoore.
Forestaria (In dis.). Vedi JSste-
ro.
Forestee e Forester, Forestiere,
Di fori via: In America la gent
de servizi Vh quasi tutta forestera :
In America la servitu h quasi tut-
ta di fora via. « SV ann a Milan
gh'h staa tanti forestee » : « Que-
st'anno passarono molti'forestieri
o stranieri». (Fig.) Fit el forestee:
Far Tindiano o lo^norri. Foregtee
fin/ : Bonalana. Mobba forestera:
Koba forestiera. « Gh'h in antir-
camera on forestee che cerea de
lii»:ii C^h in anticamera un fore-
stiero che cerca di lei ».
Forgon (D. Fr.) Frugone. For-
gone, (cariaggio da vettovaglie)
Carriaggio, Treno. Adess i san
Michei.se fan cont i forgon de...:
Ora gli sgomberi si ranno coi for^
goni di...
Fori, Fuori. Fori V autor (in
teatro) ; Fuori Pautore.
Forlan, Friulano. Cavallforlan:
FOR
255
FOR
Cavallo friulano. (Quasi gergo)
dorian: Borsaiolo.
Forlanna, Furlana. Balla la
forlanna : Ballar la — .
ForUnna, Briccon^. (Meno gra-
ve) « Quell Vh dna forlinna / » :
cQnello h birba!» (Grave) Ona
forlinna de prima riga : Un bric-
cone matricolato.
Forloccli', Parlare stentato. « M
forloecava in manera eke 60 eapii
nagoU » : « Parlava mezzo tedesco
in modo che non ci ho capito un
bel niilla ».
— Forldcoada, Farlingotto (in
dis.)*: « i/A faa su 6na forloe^
coda » : « Face un rinfusio di pa-
role.
Forlon (In dis.)) Ilibel di Roma.
Forlonia (N. fr.). Fdt forlonia:
Far gazzarra oaneke semplie. Ruz-
zare o Far un po'^ chiasso saltan-
do. (Pr.) « Za sura Antonia la fit
forlonia, la menna el euu » (Manca
il contrapposto).
Forma, Forma. (Colto) Forma
e sostanza: Forma e sostanza. —
de govemo: — di govemo. (Arti
e mestieri) JPormM di searp : For-
ma da Boarpe. M^tt in forma:
Mettere in forma gli Btivali. For-
fna de forma^g : Forma. Forma
de forrnagg de grana : Forma di
parmigiano. Forma de seuUor :
Forma da scultori. Forma persa:
Contrafforma. Forma di stampa-
ddr: Forma da tipo^rafi. Mett a
via la forma: Allestire la forma.
DertH o sardt la forma : Aprire o
chiudere la forma. (Aw.) Per o
pro forma : Per o pro forma.
— Formaa, Formato. (Sost.) Se-
8to. On liber de gran formaa : Un
Ubro di gran formato. (Add.) Vedi
Forma,
— Formador, Formatore, Stuc-
ohinaio , ( Lucca ) Gettatore in
gesso.
Forrnagg , Formaggio , Cacio .
Forrnagg de granna, de Battel-
matt, de sbrinz, eee.: Cacio par-
migiano, di Battelmatt, di Sbrinz,
ecc. — senza i bcRuce, eee, — senza
ocohi, eoo. Formaag trid : Cacio
grattato, Mhtt su etformcufg : Me-
ter |il cacio su... (Fig.) vegni \et
forrnagg sui maceardn: Piovere il
cacio sui maccheroni. Gh'and com,e
6n sold de form,agg : Alto quanto
un soldo di cacio. (Pr.) Pan c6nt i
bctucCf formaqg sema bcemcc e tin
eke salta in d% oeucc : (Manca).
— Formaggdlla, Caciola. For-
maggella de cavra: Caciola di
capra.
— Formaggin, Caciolina.
— • Formaggee, Formaggiaio. M
formaggee gross de Corsick: II for-
maggiaio di Corsico. « M fct el for-
maggee al menuder: « £ caoia-
iuolo ».
— Formaggera, Caciaia. (Stanza
dove si conserva il cacio). La miee
del formaggee, la formaggera:
La cacciaiuola.
— Formaggla , Forma di cacio
lodigiano. (Non ancora assodata.
Una volta perfetta e messa in
commercio per veccfaia usanza di-
venta Cacio parmigiano).
— Formal (Volg.). Vedi For-
magg.
Formalista, Formalista. (Colto)
Forrnalista in arte, inpolitica, eec.z
Idem.
— Formalitaa , Formality. A-
dem,pi% a tutt i formalitaa : Adem-
pire alle — . iSt^ atta^eaa ai for-
mMlitaa: Star attaccato alle for-
mality.
— FormalizzasB, Formalizzarsi.
< El se formalizza per nagott » :
« E' si formalizza per dei nonnul-
la ». « Shm,m restaa formalizza^ » :
« Siamo rimasti — o stupiti ».
— Formalment, Formalmente.
« jS^Z V a domandada formalm^ent
in spdsa » : « L' ha domandata —
in matrimonio ».
Forment, Frumento. — inver-
neng, de Odkssa, eee.: — gentile,
duro, ecc. Mondd el forment: Scer-
bare, Pulire, Vaguare il grano.
(Fig.) jDd,j)er forment seeek: Dare
Ser cosa sicura. (Eaol. invece di:
acrament!) Saeekforment / (Pr.)
Gennarpolverentpoceapaiae taiv-
to forment: Gennaio polveraio
empie il granaio. Terra nigra fa
b&n forment : Terra nera dS buon
grano.
— Formentdn , Formentone ,
Grano turco. Lceuva de formen-
ton: Pannocchia di grano turco.
Formlga, Formica. A pass de
formiga : A passi di formica. Spess
corns formigk : Esserci come le
formiche. (Pr.) A fall la sort o la
sorta, impara. dat formigk: Tu
devi imparar dalla ibrmica.
FOR
— 256 —
FOR
— Formigherl, Formicaio e Foiv
luicolaio. (Fig.) On formighee de
gent: Un lormicolaio.
— Formlg6n (P. N.), Formico-
lone. « L'e 6n forinigon » : « £2 un
f urbone ».
Fdrmola, Formola. (CivJ Dopo
i formol de iiso: Dopo le formole
di U80. (Colto) Fdrmola algebrica:
Formula — .
— "Formolarl, Formulario. El
solit formolari : II solito formula--
rio. Formolari de nodar : Formu-
lario da notaro.
Foma (VolgO. Vedi Fomo,
— Fornada, Infornata. Ona for-
nada de pan: Una infornata di
pane. Ona fornada de senatdr:
vedi Infomctda.
— Fornaa, Fornace. Fornaa de
Quadrei: Mattonaia. — de edpp:
Tegolaia. Pizzd, la fortias: Dar
foco alia fornace. « Uhl el par de
v^8 in d*6na — » : « Qui par d'es-
sere in una fornace ».
— Fomasd, (Piazza Fontana).
Vedi CoBus.
— Fomasada, Fornaciata.
— Fomasee. Fornaciaio, « M
fd> el fomasee gross » ; « £ padro-
ne d'una fornace bene awiata ».
— FomasdttaeFomasin e For-
nasdn, Fornacella, Fornacina e
Fornacione.
Forni, Fornii*e. « Jj'emm fomii
de tutt Voccoreni » : « Lo ab oiamo
fornito di tutto I'occorrente ». Vess
hen fomii: Essere ben fornito.
(Per finire) (Volg.) Vedi Fin\.
— Fornimeht, Fornimento.
(Stampa) El fornim,ent de I'impor-
ginadura: La marginatura della
forma. (Di bestie da tiro vedi:
Finiment).
— Fomltor, Fomitore. Fomi-
tor de viveri: Fornitore di viveri.
Fomitor de la real casa: Fomi-
tore della real Caea.
— Fomitii, Fornitura. Vedi sot-
to Fomitura. Servizio e Servito.
Fomitii de tavola: Servito da ta-
vola.
— Fornitoira, Fornitura. La for-
nitura di scarp per i soldaa: La
fornitura delle scarpe.
Fomo, Forno. I^mo de pan:
Fomo. On forno de pan : Un' in-
fornata di pane. Cott in fomo:
Vivanda in forno. Dit o Pizzd
fceugh el o al fomo : Dar foco al
forno. (M. d. d.) « jy^ come and^
al/omo o del prestinee e ta&u 6nm
mteea > : « E come andare a prou-
der il pane al forno ».
Foro, Foro. ElForo Bonapari:
II Foro Bonaparte. Vunna dei
Foro (in dis.) : Una infima egual-
drina. « Tepodet anelii, aul Foro »:
« Va al diavolo o Tu puoi ire alte
forche ».
Forsl (Volg.). Vedi Forse,
— Forae, Forse. « Sont staa in
forse de,.. »: « Stetti in forse di... »
Forse si, forse no : Forse che s),
forse che no. Come, forse, ghe n'l
minga el aecdnd : Come forse non
ba Puguale. Forse, forse : Forse
forse.
Fort, Forte. Fort e robust : For-
te e robusto. Fort come dn tor o
come el tr6n: Gagliardo. JParla
fort: Parlar alto. Tegnl Tnanfor-
ta: Tener mano forte. V^ss el
so fort : Essere il suo forte. Vest
fort in quaieoss: Esser valente
in qualcEe oosa. Mettes al fort:
Mettersi al o star dure. F€us
fort: Venir in grado, Arricchiiv
si. icEl le pd d% pian e fort in
« Lo pu5 dir con tutt'onore ». I
Infortito. Ciappdt del fort : Inlbr-
tire o Aver il forte. « St6 aset Ve
troppfortyn « (^uesto aoeto h trop-
po forte*. I Legna, carh6n fort:
Vedi L^na, Carbdn. Aequa for-
ta : Vedi Aeqim. | (Gradasso) « El
fd el fort/ »: « Fa I'omo forte o
lo spirito forte o il gradasso ».
(Pr.) Chi va pian va s'an, ehi va
fort va a la mort. Vedi Mort.
— Fortezza (1), Fortezza. « Bir-
sogna vedk che fortezza o forza el
g'a aneamo quel veee » : « Bisogna
vedere che energia ha ancora in-
dosso quel vecchio ». | La for-
tezza de Alessandria: Idem.
— Fortifick, Fortificare. (Civ.)
L' Italia la g'h bisogn deforHfica
i sb cost: Lltalia dfeve fortificare
le sue coste. Fortified, el stomegh:
Fortificare lo stomaoo.
Fortin, Fortino.
Fortunaa, Fortunate. « L'h nas-
suu fortunaa » : < Nacque afibrtu-
nato».
— Fortuxma, Fortuna. Fh for-
(1) Del vino o del cacio inforzato i FIo-
rentini celiando dioono ehe d stato in
fortezza.
FOB
— 257 —
FOS
0una .* Arriocbire. Per foriuna :
i^Per fortuna. Perfortuna ghe g'a-
veva sit el eappell dur, se de nd... »:
«Per bona sorte avevo in capo
1& "tuba, se no». Portd, foriuna:
Portare la fortuna. Trovd la sda
fortwna: Trovare la fortuna. A
jorUAna : A sorte o a oaso. THrhnel
ait, a fortuna dcU sacehttt de la
tombom » : «Idem». A la foriuna:
Alia Ventura. Andd a eercd for-
tuna: Andar a tentare la for-
tuna. Avigh la foriuna ehe ghe
giuga dent: Facesse non so che
oosa gli riesce ; ha fortuna. Avlgh
fortuna a maridcue : Inoontrar-
Bi bene o Azzeccar bene nella
Bcelta... Ciappd. la foriuna per i
eavhi : Prendere la fortuna per il
ciuffo. (Pr.) A 8i6 mond ghe vcRur
fortuna: Fortuna e dormi. IHs-
arazia del can fortuna del I6ff:
Vedi Ii6ff. La foriuna la wi e la
ven: La fortuna h capricciosa.
IH volt la foriuna la eamhia
guand men se epHta : In un'ora il
cielo lavora. La nostra fortuna
ge la fhnm nun : La fortuna non
viene a caso. Sensa foriuna se
g'h hell pari a shati: Ci vuol for-
tuna anche a cocer Tova.
Forza, Forza. Oiapphforxa : Ri-
prendere forza. Maned i fore :
Mancare le forze. Pird la forza :
Perdere la forza. Tegniss in forza :
Tenersi in forze. A forza de,,.: A
forza di... (M. d. d.) O per amdr o
per forza : Per amore o per forza.
San March o per forza/: Per
forza I o Per forza, Siena 1 (Pr.)
Robba fada per forza nd la vdr
6na seorza : Per forza non ^ bono
ohe Paceto. | (Guardie) Mandi^ a
toeu la forza: Cbiamare la forza
pubblica o la forza.
— Forzlorl (pretto latino). N. fr. :
A forziori : A forziori.
— Forz68, Forzoso. Prhstit for-
zos : Prestito forzoso. Spes forzos :
Spese forzate.
F68C1I, Fosoo. (Civ.) Ouardor-
dura fosea: Gnardatura fosoa. In
la part pussee fosea del bdsch :
Nel piii IOSCO del bosco o della
foresta.
F68for, Fosforo. « La s*h avve-
lenada eoni elfosfor di zolfanH » :
« Si awelenb ool fosforo de' zol-
fftnelli ».
Fobs, Voeso.—eohuUir, mortj eec.:
Fosso di soolo, morto. Mh de foss :
Vedi Hh, Netth i foss : Ripulir il
fosso. Ariddi, a lavh al foss: 'L^r-
vare al fosso. « Masaraa, come s'el
fuss staa in d'dnfoss »: « Fradicio
come se fosse st»to in un fosso ».
(M. d. d.) Avhgh 6na camisa adoss
e Valtra al foss: Una addosso e
Paltra al fosso. Morho defoss!:
An^olino da fogna. 8ia a cavall
alfoss: Star a cavallo del fosso
(in dis.) o Tenere da due j^arti.
(Canale intetno detto Naviglio)
Sid adree al foss (volg.^ in dis.) :
Abitar lunffo il Naviglio, e a Fi-
renze lung^Arno.
— Fossa, Fossa. La Fossa in-
terna: Idem. Fossa da^qu<id6ra:
Fossa di soolo e irrigatrice.
— Foss^tt, Fossetto.
F6sbU, Fossile. Carbdn fossil:
Carbon fossile. (Civ.) (Di persona)
« I/k diventaa on fossil »: « £ di-
ventato un fossile ».
F6tt (bassiss.), Fare. « Ma eosse
VI ehe te fdttet f »: Ma che diami-
ne fai o compicci? »
— Fottuu jbassiss.). Baron foi-
iuu: Baron iottuto. Porch fottuu:
Porco in cremisi.
F6tta (Volg.). Collera. Fd vegnl
la fdtia: Far saltare la bizza o
Far andare in collera.
— Fdttdn (Volg.). On foiton de
nd d\: Un' arrabbiatura ma di
quelle !
— Fdtti ( Volg.j. Buttare. « Guar-
da ehe te fotii gib di seal »: « Ba-
da bene che io ti faccio rotolar
le scale ». « Mi sont anea capazz
defall fotUt in presdn »: « Io sono
quel muso da farlo ficcar in pri-
gione ».
Fdtter, Coso. « Cosse Vh st6 fdir-
ter eh\f T»', « Che h codesto coso? »
On eerto f6iler d'&n ficeu o d*6n
omm o d'on robb: Un certo coso
o un coso fatto e messo 11.
Fottiggia, Cerboneoa(non com.),
Chiarello. « Std vin Vh &na foiiig-
gia maJarbHta » : « Questo h ac-
quarello non vino ».
Fraa, Frate. — eappu^n, de
San JJantian, de Monfort, eec,:
Frate cappuccino, trinitario, eec.
Fraa cazzuu : Frate servente.
Matt per i fraa : Frataio. Gra^s
come 6n fraa: Grasso come un
frate. JHscors de fraa: Fratata.
(M. d. d. fig.) « Son minga fioev
PRA
— 258 —
FEA
d*6n fraa » : « Non siamo di mag-
fio ». Vlss eome cercagh pistoll ai
rcta (in dis.) : Essere oome ceiv
car f unghi in Arno. Lavord, per %
fraa (in dis.) : Vedi Vaver, (M. d.
d.) Ghen*h aiicaper i fraa ae san
Jiocch : Ce n'fe da far letto ai ca-
valU. Fit el fraa cercdU : Andar
alia oeroa o Far 11 piluccone. JRi-
spond ifraa come ha intotiaa Vor-
baa (in dis.): Rispondere dopo es-
sere stati imboccati.. Second el
frcM se ghe fd. la cappa (in dis.) :
II vestito va tagliato al dosso di
oiasouno. El mestee defray Fagott
Vh de toeuss fastidi de nagott, Vedi
Fa^oiU Fraa Modht el podard
mat diventd pridr: Vedi Modest,
« UsH in m^tn de fioeuj donn in
man de Boldaa e cavai %n man de
fraa , gttai / » : « Idem ». (Esclam.
volg.J I ball de fraa Giuli! : Zvlg-
ohe iritte ! o Le zucche ! o Zucche
marine ! | (Nella polenta) Bozzo-
lini. I (Stampatori) Frate.
— Fratada, Un tratto fratesco,
Un'azione da frate.
— Fratasc, Fratin» Fraton, Fra-
tacchione, Fratotto.
Frabalk (in dis.), Falpalk. Quand
se usava i socch c6n ufrabalh..,:
Quando si usavano le gonne colla
balzana. Vedi Balzanna.
Frabolan. Vedi Fardbolan.
Fracch (D. In .J, Giubba, Frac-
che. Mhttes in fracch e cravatta
bianca: Mettersi in fracche o in
^ubba nera e cravatta bianca. |
x>d dn fracch de legnad: Dar un
fracco di bastonate.
Fradell, Fratello. — giust, mag-
ior, minor, bastard, de latt : Fra-
bUo germano, maggiore, minore,
bastardo, di latte. V^s eome duu
fradH. Paiono fratelli o Sono come
duo fratelli. (Pr.) Am6r defradell
amdr de eortell (m dis.) : Ire fra-
telli, tre castelli.
— Fradellass ,(pooo usato), Af-
fratellarsi.
— Fradellaster (di diverse letto),
Fratellastro.
— Fradelllxi. Fratellino. « Fl me
/radeZWn»j« II _mio fratello mi-
nore >.
Fragranza/.iFrangranza. (Civ.)
La fragransd di magioster: -La
fragranza delle fragole.
Iragll, Fragile. Fl veder Vlfra-
gil : 11 vetro 6 fragile. Se sa che
gi
te
{{
la donna Vlfragil: Si sa che la
donna ^ un essero fragile.
— FragUltaa.FragilitJt. (Civ.) La
'ragilitaa um>ana: L'umana f ragi-
it^. « Sta eadrega V h d*6na fra-
gilitaa... ! » : « Questa sedia h trop-
po fragile*.
Fralter (D. T.). « L'era fraiier
sott ai Todhsch » : « Era sot^papo-
rale nell'eseroito au8triac<r>K
Fraina, Grano saraceno. Ona
mieca de fraina : Un pane di
grano saraceno.
Framassdn, Framassone. Ifra-
masson cuUss dn lassaa audit tutt
i riti d*6na volta ma fan del ben :
I framassoni attuali smisero i riti
di un tempo ma fanno anoora del
bene.
— Framassonarla, Framaesone-
ria. (Civ.) Fl grand Orient dela—:
II Grand'oriente della — .
Francli-ncass-ancaa, Francare.
Francd 6na Uttera : Francare una
lettera. Francd dn livUl: Affran-
care un livello. Francd 6n bott6n:
Fermare un bottone. Franc d, gib:
Assodare, Fermare. Francd dent :
Fermare in... Vkss dent franeaa
polid: E ben serrate in... Fran-
cass in la lezidn, eec. : Imparare a
fondo la lezione.
— Francadara, Franoatura.
Vint ghH de francadura (pop.):
Venti centesimi di francatura.
— Francament, Francamente.
« Mi V el disi francament » : « Te
lo dico francamente ».
— Franch, Franco. (Add.) Vkss
f ranch in sella: Esser saldo in
sella. Faccia franca : Faccia fro-
sea. Falla franca: Farla franca.
I (^oat.yMilla franc : Mille franchi.
— Franch^zza, Franohezza. « Fl
seriv cdnfranchezza » : « Scrive con
franchezza ». « El rispond con trop-
pa franchezza » : « Kisponde con
sfrontatezza >. « Fl g h poca fran-
chezza in di gamb » : « Non h saldo
in gambe ».
dances, Francese. Andd via a
la francesa: Partirsene insalu-
tato ospite o Andarsene alia zitta.
Franclln, Caminetto alia fran-
clin. « Fl franchlin el fd fumm » :
« II caminetto manda lumo ».
Francolin, Francolino. Franco^
Un de monta^gna : Francolino di
monte.
Frangent ( Civ. ) , Frangente.
FBA
— 259 —
FEA
Vhss in d'dnhruttfrangent: Tro-
▼arsi in iin brutto frangente.
Frangla, Frangia (1), Frattoio^
Fattoio (maoina da ulive e Bemi
oleiferi).
— Frangiuda, Infrantoiata.
Frangu^, Frin^ello. Fran-
auell montan: Fringuello mon-
tano, Peppola.
Frantoia, Frantoio (2), MaoiuUa
(letterario), Gramola. « Im fran-
toia de nun Vh per Iin e can6v » :
«Per dirompere lino e canapes.
— Fiantoui-tolaa, Maciutlare
(letterario), Gramolare.
Franza, Frangia. Chiaml de
frama: Guamire di frangia. (Fig.)
Taeeagh la franza a 6na storiblM :
Raooontare una storiella con un
po* di frangia.
. — Franzee, Frangiaio. « Mfran-
gee che g* d, boitega sul canton » :
« II frangiaio ehe tiene bottega
sul oanto ».
— Fraxu^tta, Frangietta.
Franzes (Volg. veochio). Vedi
J^anees,
Franzesch (Volg. veochio) o
Francesch (OIt.), Francesco.
FriLOla (D. T.), Fraola (3). (Mo-
glie o iiglia di soldato austnaco)
« Ija par 6na fraola » (in dis.) :
« Pare una vivandiera ». .
Frasca, Frasca. Frasea de vtd o
vtt : Foglia della vite o Pampano.
Frasea de vers : Frasca di cavolo.
A la erodada di frasch o di ftKui :
Al cader delle foglie. O suppa o
fan mcRui, se n6 infraseh tn foRui :
e non h zuppa 6 pan molle.
Frasch e palpee tn Vatutt di cer-
veUee: Vedi Palpee, | (Persona
leggera) « T*ee de credegh a quel-
la frasea f » : « Hai potuto dar fede
a auella fraschetta ? » | (Di can-
dellieri) Frasca de latta: Idem. |
(Di Tinai, di fuori) Anche Frasea-
da, Frasca.
— Frascada, Frasca. Vedi ul-
timo esempio in Frasca,
Fratema, Fraterna. Caritaa
fraUma: Carit5. fraterna. « El
g*h daa dna/ra^ema » (ammoniz.):
(1) Frang(a h tutt^altrb. Vedi Franza.
(8) Frantoio i, come »*i detto or ora, per
le ulive.
(3) Fraola in toacano e tati*aItro. E idio-
ilsmo di fragola.
«Gli diede una fraternal. Fror-
tema (di proprietft.) : In comune
tra fratelli.
— Fratemizz&-izzaa, Frater-
nizzare.
Frazldn, Frazione. La frcusion
d'dn Comun: La frazione d'un
Comune. Frazion decimal : — de*
cimale.
— Frazlonetta, Frazionoella.
— Frazionari, Di frazione.
FrecasB (Volg.) o Fracass. Fd,
fretass: Far iracasso. (In certe
frasi volgari) Onfrecass del trenta
pari : Un fraoasso che par un dia-
volo in un canncTO. (Pr.) Vun Vh
nissun, duu Vh 6n spass e trii Vh
6n frecass (Manoa).
— Frecasserl e Fracasserl, Fra-
cassio. On frecasseri de n6 dh.:
Un fracassio indiavolato.
Fr^ccia (P. N.), Freccia. <Va
portaa da Massaua di freec de
Abissini »: « Port5 da Massaua
delle freccie abissine». La freccia
del bastdn de la tenda : La ireccia.
Fregg e Fredd (1), Preddo. Fd,
6n fredd de can o den6d\yn^ Fa
un freddo che mozza le mahi o
strippone ». MhH frhdd : Metter
freado. Comindh a moth el fredd :
II freddo comincia a dar gid o
scemare. Geld, via el nas delfregg
o fredd : Idem. « Mi comind a
sentl fredd » : « Mi comincia a far
freddo o lo mi sento infreddoli-
re *. Casdh via el fregg : Soacciare
il freddo. Impresari del fregg:
Corriere del freddo. Fredd foeura
de temp : Freddo che viene mnan-
zi i panni o Freddo precoce, in-
tempestivo. Ona robba che n6 fa
nh fregq nk. cald : Una cosa che
non ti tk nh freddo n^ caldo. On
poo de fregg el fa ben : Idem. (Pr.)
A Sant* Andrea monta el f regain
cardega (Manca) (Appross.): £>io
manoa 11 freddo secondo i panni.
Nh el fregg nk el cald i e mangia
minga el 16 ff (Manca) (Appross.j:
n caldo delle lenzola non fa boUir
la pentola. (Add.) Fredd come 6n
biss: Freddo come il naso di un
gatto. SenHss a vegni fredd: Idem.
vhss 6n*animafredda: Essere un
uomo o una donna fredda. Fd. fregg
vun: Freddarlo. <L^l stada 6na
(i) n Cherublai propone che tl acriva
firecc. Ma frecc e il plurale di flreccfa.
FBE
— 260 —
FKE
rohbafreggia freggia »: « La fa una
oosa u«daa». Lassd, minga vegnl
fredda 6na rohha : Non lasciar
freddare alcuna cosa. Avhgh fredd
i pee : Aver freddo ai piedi. Bicev
vun fredd fredd : Rioever iino
freddo freddo. Umor fredd : Umor
freddo. Sang'u —: Sangue freddo.
— Freggee (Pop.) ^reddoloso.
— Freddament, Freddamente.
<M w'd ricevuu molto fredda-
ment » : « Mi ricevette molto fred-
damente ».
— Freddura (P. N.), Freggiora,
Freddura. (Pr.) San Lorenz la
gran caldura. ece, Vedi Vincem,
Frega, Frega. Audit in frega :
Andar in frega. || Ona frega de
stangad : Far le freghe a uno. Ve-
di Fra,ceh, Fagh i fregh a vun:
Vedi Fregagidn,
— Fregi-egaa-egass, Fregare.
Fregit gid.: Stofinare. Fregd. via :
Fregare o Dar di frego o Stro-
picciare. F frega che te frega : E
irega e fre^a. Fregh i pee : Stro-
picoiare i piedi. Fregh el pan sul
piatt : Strofinar il piatto. Freqdt la
eda cU diavol: Lisciar la ooda al
diavolo. Torndi a fregh: Rifre-
gare. Fregasa adree : Fregarsi in-
torno a 'uno, Fregarsi. Frega^s
tra de I6r come i asen : Fregarsi
fra di loro come i ciuohi. Fregass
i man : Stropiceiavsi le mani. Fre-
gass i oce del sogn: Fregarsi o
tropicciarsi gli ocohi pel sonno.
Freqass i oee c6ni i seigoll: Stro-
Sicciarsi gli occhi coile cipolle.
Vh restaa fregaa (volg.) : Kestb
fregato. « lAi. se ne frega de quhll
ehe disen sul sd cunt » : « Egii se
ne frega o si infischia di oi6 che
dicono di lui».
Fregada (P. N.j, Fregata. (Civ.)
Fregada corazzada: Fregata co-
razzata. I « Dhqh 6na bonna fre-
gada ehtyn « Da una bona fregata
n questa tavola ».
— Fregagidii (P. N), Fregagio-
ne. Vedi Massagg,
— Fregadinna, Fregatina. Ona
fregadinnade man: Idem. « Ghe
voeur 6na fregadinna dove I'e
sporeh » : « Idem ».
— Fregaocc, Indice.
Freganesch. N. fr.: Mandh a
Freganeseh (in dis.): Mandare a
Legnaia.
«r6gg. Vedi Fredd, con derivati.
— Fregglura( Volg.). V. Freddura.
Fregdn, Canovaooio. M freg&n
de la potver: Lo strofinaccio. /
fregon de eusinna: I canovaoci.
« Ma mi sont forte el fregon cU
•piatt ^ * : 4c M'avete forse preso per
il vostro canovaociol*.
Fre^rtil , Miocino. « Dam^n 6»
fregia » : « Dammene un micoino
o un briciolinoA.
— Fregnia, Briciola. ♦ciVi nanea
vanzcM 6na freguia » : « Non n' h
avanzata una bnciola ». AndHt tuU
a fregui: Andar in brioioli. Mann
tegnX vun a fregui de biscolUn:
Tirarsi su una persona a brioiole
di pane. Fass a fregui per eon-
tenth vun: Spararsi per alcuno.
Sentiss a anaa el coeur in fregui:
Sentirsi andar il ouore in brioiole.
Mandh vun in fregui : Fame cio-
cioli. Mandh 6na robba in fregui:
Annientarla. Shalt gid i fregui de
la tovaia : Souotere le brioiole
dalla tovaglia.
— Fregmniia, Fregnin, Fregui-
nlXL, Briciolino.
Freneala, Frenesia.
Frisoh, Fresco. Oiapphelfreseh:
Pigliare o prender il fresco. Mett
el vin od altro in fresch: Metter
in fresco una cosa. Av^h quai-
C088 in fresch : Aver qualoosa in
fresco. In sul fresch (add.) : Pel
fresco. P. E.: Voman maUina svX
fresch: Domani sul fresco. Freseh
come 6na rosa : Fresco come una
rosa. Freseh de studi: Fresco di
studi. Pan freseh: Pane fresco.
Sth fresch: otar fresco. « Ad^s te
stee freschf tel disi mi » : « Ora tu
stai fresco, te lo dico io ». n^Vela
cunti fresca fresca » : «Ve la narro
fresca fresca ». « Fcco el qiomal
fresch fresch » m 1^^000 il j^ornale
fresco fresco ». | ( Arte ) PUturh a
fresch : Dipingere a fresco o Fare
un affresco.
— FreschlxL, Freschitt, Freschl-
ndtt, Frescolino, Fresouccio, Fre-
scuccino.
Frlcand6 (D. Fr.J, Frioandb. M
fricandd V h instaehettaa de lard :
II fricand5 ^ lardellato.
FrlcasB^ (D. Fr.k Fricassea. Po-
laster in fricasse: PoUo in fri-
cassea.
Frlcca, Cavalletta. Fagh lafrie-
ea a vun : Fare una cavallerta a
uno. (Se leggera) Cilecoa.
FRl
-361-
FRI
— Friccalla e Friccaghela a
nn., Friooarla. « Q'he Voo fric-
eada polit, polit »: « Glie Tho ac-
coccata perbenino».
Fricco. N. fr. : Oiugd, o Fhfctu-
ra al fricco: Giocar alia morra
sol primo panto vinto.
Frlc6, Carico. Bh 6n bdn fried :
Dar un oarico di botte. T<eu su
&n fried: Tocoame.
FrUf, Fri§:gere. Fh frig (pooo
usato): Vedi Rostl,
Frlgna, Fregna (1), Lernia. Fb.
la friffna: Pare il dinocoolato.
« Oh frigna d'dna frigna / » : « Oh
brat^ sniiifia».
povero bambino, h segno che si
sente inale».
— Frignada, Frizzibuco. « Chi
fi6 se sent ehe smorfl, frignad e
earaynad » : « Qui mai non si sente
altro ohe lezii o frizzibuchi o fri-
sniistei o piagnistei o piagnuco-
no ».
— Frlgnitta e Frlgnln, Caro-
gnola « I/erniucoio.
Frigndccola, Cavalletta. Fh 6na
frignoceola: Far una ca Valletta.
LiO stesso ohe Friced,. Vedi Fagh
a vun la frignbecola de la sposa :
Dare la gambata.
rrin firln. Frin frin. (Onoma-
top. irridente del suono di violi-
ncO A Firenze imitazione del suo-
no dello soacciapensieri.
FrlB, Friso (2), Fregio, (Stampa-
tori) Fregio. in fri* (in dis.): Ita-
sente. In fris al Navili : A livello
del oanale intemo o Naviglio.
Frtsa (Nastro di filaticcio). Spi-
ghetta. Orlaa defrisa: Orlato
con spighetta. | Uavall de frisa
(T. nmit.) Caval di frisa.
Fritada, Frittata. — rogndsa:
Frittata con gli zoccoli o rognosa.
— ednt i Mf amar o c6nt i sci-
g6U: — verde o alia oertosina.
Volth lafritada: Rivoltar la frit-
tota. « l/dfaa dnafritada del mt
eappUl wBuv » : « Feoe una frit-
(1) Fregna parola proibita e triv. gignl-
fiea pure: cosa da nalla. Frigna in Hot.
non c*e mentre c*e frignare^ frignoUo^ fri-
gnone^ fHgnata.
(2) Friso in Qor. h tennine di giooo di
boocie e di bigllardo.
tata della mia tuba noYa». Fit
6na fritada (volg.) (per aborto):
Far una frittata.
Frltola, FritteUa (1). I fHtol de
Milan in minga predsament le
frittelle de Firenze: Le frittelle
milanesi non sono precisamente
le frittelle fiorentine.
— FritoUna, Donzellina (taglioli
con ova e zucchero).
Frltiira, Frittura, Fritto. — mi-
8ta, piceada, de cervUla.ecc,: Fritto
misto, bianco, eoc. Vess dolz de
fritura: Essere di oiccia dolce o
anehe Facile a innamorarsi.
— Friturinna, Fritturina. « La
g'h faa 6na fritturinna de eer-
veUa squisita > : « Gli fece una frit-
turina di cervello o bianca, squi-
sita ».
Frizldn, Frizione. « M'dn ordi-
nal di frizion col latidano » : « Mi
hanno ordinato delle — o frega-
gioni col laudano ».
Frizzant, Frizzante. Aria friz-
zant : Brezza. « Sto vin I'h bon ma
Vh tropp frizzant » : « Questo vino
6 bono ma troppo frizzante ».
FroU, FroUo. I salvadegh van
mangiaa molto froll: La selvag-
gina va mangiata molto frollata.
« Ah come Vh froll quell giovin!i»'.
« Come ^ frollo quelgiovine ! » Por-
8ta frolla : Idem.
FrolUt-oUaa, FroUare. « Ldtssell
froUd, 6n poo qtiell polin > : « La-
soialo frollare un poco quel tac-
chino ». I Prullare. Frolla la bar-
baiada: Frullare la bavaresa.
— FroUada. N. fr. : « Ditgh 6na
bUla frollada a qui oruv » : « Frul-
la bene quelle ova ».
— FroUadinna ( L' azione del
frullare in diminutive o vezzegg.),
Frullatina.
— Frollin, Frullino. Fl frollin
di <BUV Vh divhrs de quell del etc- -
eolatt: II frullino per I'ova h di-
verse da quello per la cioocolata.
Fr6n fron (Onomatop. del suono
del oontrabasso). B (Del gatto) Fit
fr6n frdn: Far le fusa o Kon-
fiare.
Front, Fronte. « La g'it la front
alia » : « Ha una fronte alta o spa-
ziosa ». (Jiappd, vun de front : Pi-
gliar uno di punta. Sth de o a
(1) FriUella in Aor. tignifiea anohe mao-
chia di grano tu vestito.
FRO
— 262
FBU
front: Star a petto o dirimpetto.
Fd, front ai sd imphan: Far f rou-
te alle Bpese o agii impegni. A
front de mtt quest : Mal^rado tut-
to ci5. In front : In Ironte. In
front del liber gh* h la dedica: In
fronte al libro c'6 la dedica.
— Fronts (Volg.j, Aff'rontare.
(In qualche frase plebea) « M* dn
frontaa e m'dn rooaa Vorelogg>i
« M' affrontarono e mi rubarono
I'oriolo ».
—Frontal, Frontale. (Civ.) L'oss
frontal : L'osso frontale. El fron-
tal de la bria: II frontino.
— Frontaldtt e Frontalln, Pron-
talotto e Piccolo frontale, Frontino.
Frontespizl , Frontes^izio. M
frontespizi del liber : II trontespi-
zio del libro. (Di caBa) « La a'h
6n bell frontespizi » : « Ha un pel
frontespizio ».
FrontiBta, Frontista. M tranv-
vai Vh util aifrontista: II tram-
yai h utile ai frontisti.
Frosna, Fiocina. Andd. a pesca
de nott con la frosna : Andar alia
pesca di notte coUa fiocina.
Frdttola, Frottola. I)^ d'intend
di frottol : Dar a intendere delle
frottole.
Frugonk, Sfruoonare. « Frugona
6n poo sott al cumd » : « Sfrucona
sotto il cassettone*. Frugond, in
d'6n ea^shtt: Frucchiare in un cas-
setto.
Fmst, Fnisto. On veslii trust :
Un abito — o logoro. Zila frusta :
Cera arsa.
— Frustadura, Finstatura.
Frusta, Frusta. Fa eioccd la
frusta : Schioccare la finista. «ia
vdt intomo a batt la frusta y^ (di
ragazza disonesta ) : « Sgonnella
di sera per la citt^ ».
— Frustk-UBtaa, F rust are.
« Frusta sii che g'oo premura » :
« Frusta oocchiere che no fretta )►.
(Fig.) « In del sd giomal el V a
frustaa a sang*u-» : «Nel suo gior-
nale lo frusto a sangue)». (Pr.)
Quand el corp el se frusta Vanima
ia se giusta : Quando non si pub
piCl si torna al buon Gesil.
— Frustada , Frustata. « Dagh
6na frustada se nb el se ferma »
(a cavallo o asino ) : « Dagli una
frustata, se no non camniina».
— FruBtadlxma, Frustatina (an-
che al morale).
— FruBtee, Frustaio.
— FrustiiL e Frostdn, Fmsti-
no (1), Frustona.
Frut o Frutt, Frutto. — azkrb,
madur, eee.: Frutto acerbo, ma-
turo. — in eonserva : — in guazzo.
— in del spirit: — sotto spirito.
On frutt jo&ura de stagidn: Un
finitto fori di stagione. (Pr.) Zuceh
e melon, ogni fruit in la sda star-
gidn: Ogni frutto vuole la sua
stagione. D Mhtt via i danee a frut •
Mettere aenari a frutto. inJEmm
rieavaa 6n bill frutt de tanti far
(2taA.'» : « Abbiamo rioavato un
bel frutto da tante fatichel »
— Fruttii-uttaa, Fmttare. Thrra
che frutta pocck: Terra che frutta
pooo. < I mh paroU dn fruttaa » :
« Le mie parole hanno fruttato ».
— Fruttera, Fruttiera. Ona hhUa
fruttera de cristall : Una bella frut-
tiera di cristallo.
— Frutta^ Frutta. Frutta eotta:
Idem. — d'tnvhmo, d'estaa, shcca^
ecc. : Da inverno, da estate, sec-
che. Vlss a la frutta : Essere alle
frutta. Tra la frutta e el caffl:
Tra le frutta e il cafffe. « Mhtt la
frutta in tavolayn « Metti in tavola
le frutte*.
— Fruttt (Volg.). Vedi Frutth,
— FruttiroBU , Fruttaiolo. « Va
gib de la fruttiroRula e compra.,. »:
«Va o scendi giii dalla fruttaiola
e comperami . . . ».
ga ae stam : fuga,
Fuga de gas : Fuga di gas. n Da
la fu^a a vun : Dare la herta o
la soia a uno.
Falmen (Volg.). Vedi Fulmin.
Fdlmin, Fulmlne. Aneldi come
6n fulmin (di cavallo) : Andar
come un fulmine. On fulmin a eiel
sereno : CJn fulmine a ciel sereno.
Robba a fuhnin : Roba a folate o
a bizzeffe. « Che te vegnkss 6n ful-
min / » : « Ti pigli un fulmine ».
— Fulminant, Fulminante.
Sost.) Fulminant che fH la botta
in dis.) : Fiammiferi collo stianto.
Di fucile) Fulminante. (Add.)
On' apoplessia — ; Un' apoples-
sia fmminante.
(1) Frustino si dice a Fir. dt giovinetlo
che va alia moda e fti lo zerbino.
FUL
— 263 —
FUN
— Fulmlnerl, Fulminio (1), Ster-
minio. On fulmineri de gent : Uno
stenninio di gente.
Fnxna, Pipa e Sigaro. i^ Ti te
g'avariet de hisbgn de dismHi la
ftima » : « Tu faresti molto bene a
laaciare la pipa o lo sigaro ».
— F11III&, Fumare. Fumd di #t-
gher : Fumare dei sigari. Fumh
tn la pippa : Pipare. Camin fche
f'uma: Camino che fa fumo. JPu-
mdL eome 6n ccUdar : Fumar oome
la pentola che bolle. (Fig.) Fumd,
VatUma: Fumare. P. E. : <Ghe
faroo 6n piatHn in hagna che ghe
ft/itnarh P anima » : « Le farb un
intingolo, ehe fumerk >. *cZa ghe
fuma » : « La gli fuma ».
— Fnmada, Fumata. «Z'^ an-
daa in giardin a fd> la sda fu-
mtida » : « E !8oeso in giardino a
fare la sua fumata ».
— Foxuadixma* Fnmadonna, Fu-
matina, Lunga fumata.
Fomaddr, Fumatore. Vagdnper
% — .* Vagone pei — .
— Fnmeri, Fumaccio. Con std
fumeri : Con questo fumaocio.
— Fumin, Fumo. Fa fumm:
Far fumo. «J2rZ franelin el fa
fumm » : « II franolino manda o fa
fumo ». Levit^h el fumm a &n eor-
min : Levar il fumo a un camino.
Camin ehe patiss el fumm : Ca-
mino che manda fori if fumo. Boh-
ba che sit de fumm : Vivanda che
Ba di fumo. JSl fumm Vimpieniss
minga la pama (pop.) : Molto fu-
mo e poco arrosto o Molto fumo e
poca brace. Vedii vun eome el
fumm in di oec : Avere uno piti a
noia che il fumo negli occhi. Ten^
eol fumm de la eandila : Annerir
col fumo della oandela. (Fig.) An-
d& in fumm : Sfumare o Andare
in fumo. Av^h del fumm (alba-
gia) : Aver del fumo. Avbgh pus-
tee fumm ehe roat : Aver piil fu-
mo che brace. | Fumacchio.
« Guarda ehe gh*h denier un fumm
in del aetUdin » : « Bada che nel
▼eggio ci sta un fumacchio ». I
Fumm d^ ras : Nero fumo. (Pr.)
Minestra rieealdada la sit de fumm:
Chi s'impiccia oolle frasche la mi-
nestra sa di fumo. Fl fumm el
va adree oi leeeard : II fumo va ai
(1) Fuhninio tuoI dire an fUlminare
eontinnato.
belli e i brutti accieca (Mont, pi-
stoie^i).
Funeral, Funerale. Fuiteral de
primm.a, de segonda eec. : Fimerale
di prima classe, di seconda, ecc.
Andd adree al funeral : Andar al
funerale.
Furia, Furia. Audit in furia:
Montar in bizza. Andit su iutt
i furi : Dare neUe furie. Vlss in
dt furi : Essere nolle furie. Andit
de furia : Andar a furia. Fd i robb
de furia: Far le cose in fretta e
in luria. Furia francesa : Furia
francese. Andit via a furia la
robba o i danee: Aver le furie in
bottega. A furia de danee : A fu-
ria o a forza di danari. « A furia
de halt Vit ottegnuu » : « A forza di
picchiare ha ottenuto 0 gli 6 riu-
soito di ottenere». E passaa dnu
furia de dord: Passarono i tordi
a folate. / cavaler in in furia:
I bachi hanno la furia. « L* era tal
la furia de gent ehe... » : « Era tale
la calca, che... » | (Di donna) <L*h
6na furia o la par 6na furia » :
« £ una furia infernale o pare una
furia ».
Furiitta. « El a* it ses mesj ma
ghe ven anea a lit i sd furt^tt » :
« Non ha che sei mesi, ma ha an-
che lui le sue fiiriette».
— Furids, Furioso. « C?te omm
furios » : « Che omo furioso ». On
vent furios : Un vento furioso.
FuriOBdn, Furiosaccio e Furio-
sissimo. (h% furioson de vun : Un
furiosaccio ai uno.
Fnroncol, Furoncolo. « Gh*h v^
?nuu 6n furoneol sul coll » I « Gil
venuto un — o flgnolo nel col-
lo».' On furoneol cKe ven a coo:
Un fignoio che fa capo.
— Furor, Furore. (Civ.) A fu-
ror de popol : A furor di popolo*
Furor de gent : Fulmine di gente*
Furor uterin: Furor uterino. Fit
furor : Far furore. El Fctlstaf Vit
fau furor a la Scala: II Falstaff
ha fatto furore alia Scala.
Furugada o Furugozz, Folata.
« M*i vegnuu incontro 6na furu-
gada de gent » : « Mi venne incon-
tro una folata di gente ». « Passat
ehe sia sta furugada de lavorit
shmm a spctss peg de primma » :
icPassata che sia questa sfuriata
siamo a spasso di nuovo.
Fus, Fuso. Fus de filit,: Fuso
FUS
-264-
FUS
El fu8 del tomi : II fiiso del tor-
jiio. J^d gid % fus: Annaspare.
(M. d. d.) Drizs come 6n fus:
Diritto come un foeo. Anaa in
pres6n driaz come 6n fus : Andar
m prigione ritto ritto o difilato.
AtmUi adree come la matta al fus
(in die.): Andar dietro come la
pazza al figliolo. Vlss come la
rdeea e el fits : Essere pane e ca-
cio. I (Stampatorl) Fuso.
Fuia, Fusione. Onafusa gros-
sa: Una fusione difficile.
FuB^ll, Steoca (Mazzuolo impe-
ciato da orefici).
FusMla, Zigagnolo (non cono-
sciuto a Firenze). Pientd ft saeeh
e fusella: Piantar baraoca e bu-
rattini.
Fusellaa, Affusolato. Gamh hen
fusellaa: Gambe afiusolate.
— FTi8era,Fu8iera.Tavola pei fusi.
— Fuserdcoh, Fusaio. Adhs i
fuseroeek venden tuti'altra rohba :
Ora i fusai vendono ben altra
roba.
FubUIl, Fuoilare. « Z*dn fusilaa
in la schenna » : « Lo fuoilarono
dietro la schiena ».
— Fusilada, Fucilata. Andd via
come 6na fusilada : Andar via co-
me una fucilata.
— Fusilazldii(P. N.), Fucilazione.
Vess condannaa a la fusilazion:
Es8ere condanuato alia lucilazione.
— Fuslll, Fucile. Vedi S'ddpp.
Fuslnna. Fucina. {Colto) La fu-
sinna de Vulcano: La fucina di
Vulcano. Im fitsinna del manir-
sealeh : La fucina del maniscalco.
Carb6n, m,antes, tenai, ecc. de fu-
sinna: Carbone, mantice, tana-
glie da — .
FuBidn , Fusione. Mhtt gid el
m,anz in fusion: Mettere la carne
in fusione. — de dd soeietaa in
vunna: La fusione didue society
in una sola.
FuBt, Fusto. El fust del leU: H
fusto del letto. | Uass o El f%ut de
la stadera: Fusto deUa stadera.
El fust d'dn bcut o d'dna s^Ua:
Fusto. Fust del tore deUa z^eea:
Albero. | Plant de alto fusto: Pian-
te di alto fusto. | On fust de Mar-
salla : Un fusto o bariletto di Mu^
sala.
FuBtagn, Frustagno. Ona giac- j
ehiktla de fustagn: Una giacchet- i
ta di frustagno. A la forca nd ghe
va ehe i ealzon defustagn (in dis.) : i
Vedi Folia, Si dice anche Fu-
stagno,
— FuBtagnee, Fustagnaro. La
eontrada di Fustagnee (R. St.):
La via de' Fustagnari.
FuBt^Ua (Strumento da sarti e
calzolai per bucare), Stampino.
FuBtdn, Tbrsolo. Fd, c6r a fu-
sion de verz : Rincorrer uno a tor-
solate. Stimdi eom^ 6n fusion de
verz : Stimare come 11 terzo piede.
— FuBtonada, Torsolata. <ii UTt
toecaa 6na fustonada in faeeia » :
*. Mi tocc5 una torsolata nel viso ».
— FuBtonlXL, Torsoletto.
FuBtUBC, Abboraccione, Giarpo-
ne, Acciarpone. ¥. I/h &n fustusc
de vun eheparla in essa » : « £ un
ciangottone cbe intacca nell'es-
se ». « Lassa U, lassa A, ear el me
ftistuse bdn de fit nagott » : « Tra-
lascia, tralascia, caro il mio buo-
no a nulla, tu sc' un dabattino ».
— FustUBcUi , Abboracciare.
« lA sulla foppa Vit fustuseiaa su
quatter par oil a la hell e mHin
« L^ sulla fossa abboraccib un
breve discorso sconclusionato ». ,
— FuBtUBCiada, Abboracciata e
anche Tartagliata. « Xa faa sit
dna fustusciada, che.„ »: «Balbet-
t5 certe sue scioocbezze, ehe... » j
— FiiBtuBCl6xi, Abboraooione , \
Acciarpone.
Gt
0 ( Settima lett. ) ( Si pronuncia
Oaba ( Albero , di solito salcio ,
destinato a far fascine), Capitozza.
Cuntd. i gabb : Numerare le capi-
tozze, gli alberi cedui e megUo
piante cedue. Per f it la eonsi^ma
se comincia a cunta i gcibh: Per
fare I'inventario del podere I'inge-
gnere comincia dalle piante oedae,
GAB
- 265-
GAB
capitozze. (M. d. d.) Ignorant cdme
4ht€t -gdba: Ignorante come un
eiuco.
— 0&ba4a, Filare di cax)itozze.
I ff^bctd se viden adree ai foss:
I saloi da scapitozzare staimo liin-
go le gore o i fossi.'
— Gabarla, Le piante ceduc.
— G&bee. Bdschagabee: Bosco
cediio.
— G&b&, Gabbare (1), Scapitoz-
xar^. Se gaba minga tutt i ann:
l^on tutti gli anni si fa 11 taglio
del ceduo.
— 6&1>ad6r, Gabbatore. <L*h 6n
gcibador de ^rima forza » : « E un
l^1t>'baminchiom di prima riga ».
— G&bamond, Gabbamondo.
« El va atomo a fd el gcibamond »:
« Va in giro a fare il gabbamin-
cliioni ami il gabbamondo».
O&ban, Gabbano. « / condutidr
Ae ferrovia porten el gdban » : « I
conduttori di ferrovia portano il
— o cappotto ». (Pr.) Acqua de vi-
lan ehe m passu el gahan : L'acqua
del bon villano par ehe non bagni
ma passa U gabbano.
OatMULin, Capanno. El gabanin
del roccol: II capanno del paretaio.
X/'uss del gabanin: L'usciolo. HI
Jlnestrmu: La bocchetta.
— Gabanna , Capanna (2). « Me
sonl rifugiaa in la gabanna d*6n
pcutdry^ : « Mi rifugiai nella ca-
panna d'un pastore ». La gabanna
ael preshppi : La capannuccia.
— Gabanott, Capanno. Yedi Ga-
banin, « Sou a 6n gubandtt venr-
deven el butter » : « Sotto a una
tettoia vendevano n burro ». Gor-
hanott per eurd. V twa : Capanno.
Gabard (Volg.). Vedi Caoare,
Gabazz » Vassoio. M gabazz di
muraddr : H vassoio de' muratori.
J^l gabazz per % east^n: Vassoia
(PiBtoia).
— Gabanin, Vassoio, Giornello
(Siena).
GabDia, Gabbia. <M g'aveva Ih
6na gabbia e6n denter duu ratt
bian^ » : « Aveva li una gabbia
con entro due topi bianchi ». La
gabbia di lean: La gabbia dei leoni.
« I gabbi dl rbecol in minga as-
(i) GaJibare tntt^altra cosa: Tale in-
ganna chi se fida-
(2) Capamna e eapannueda in flor. cor-
risponde al noitro presipi.
«ee » : « Di gabbie o di cantaioli
nel paretaio o alia frasconaia non
ce IT ^ abbastanza ». (M. d. d.) «.Me
parii 6na bella gabbia de matt > :
«Mi sembrate una gabbia di matti».
(Prigione) laUdn miss in gabbia » :
«Lo portarono in gabbia». La aab-
bia ai piti : La corba dei poili e
la stia. (Ricinto per accusati) « In
la gabbia gh'era trenta im,putaay^'.
« Nel oancello o' erano trenta im-
putati». La gabbia del red: La
gabbia a ritroso o ritrosa. | ( Pr. )
MH vhssusUl de bosch eke usell de
gabbia : £ meglio essere uccello di
Dosco ehe non di gabbia.
— QabblOBU, Prascato. Vedi Ga-
banin. (Modo di disporre i tralci)
A gabbiceu: Idem. (Telaio per ta-
bacchi) Palco.
— Qabbietta, Gabbietta. Lagab-
bietta del ^assarin : La gabbietta
del passenno.
O a b b 1 a n , Gabblano. ( Civ. )
« Fceura del port gWera tantigab-
bian ehe volaven sui ond » : «Fuori
del porto si vedevano molti gab-
biani volare suUe onde ». | (A per-
sona) uTe see propi 6n gabbtanyt:
« Sei un vero gaboiano ».
— Qabbiandn, Gran minchione.
— Gabbianaaa, Minohioneria.
lyi o fa di gabbianad : Dire o fare
delle mincnionerie o corbellerie.
Dl sii 6na gdbbianada : Dire una
scioccbezza.
Gabella, Gabbella. La gabella
del sal: La gabbella del sale. Vedi
Dazi eonsumm.
6abln6tt(D.Pr.),Gabinetto. Ca»p
del gabinett : Ca^o del gabinetto.
Questidn de gabinett : Questione
dl gabinetto. Correr de gabinett:
Corriere di gabinetto. I Gabinett
numismatiehiae lettura, de deeenza:
Gabinetto numismatico, di lettura,
di deeenza. J Gabinett ae verdura:
Pergolato. Gabinett de toaUtt: Ga-
binetto di toeletta. | (Cesso) Andd.
al gabinett: Andare al cesso.
— Qabinettiii, Gabinettino. JEl
gabinettin del bagn: Lo spoglia-
toio (1), II gabinetto del bagno.
Qaboi, Gabbo (2), Coso. « A cos-
(1) A Firenze si ohiama tpogUatoio an-
che nna villetta picoola e semplice, spe-
cialmente se ad uso erotioo-
(2) Qabbo significa hvkrla^ heffbi. Ora non
GAB
— 266-
GAI
^
s'el te serv std gc^ol eh\ / » : « A
ohe ti serve questo ooso ? > « Quhst
VI 6n gdbol che infhseia la c^, bdn
pu de nctgott » : « Codesto e un
amese che ingomhra la casa,
che noil pii5 piil eervire a nulla ».
Q&'bola, Cabala. La gabola del
loit: La cabala del lotto. | (Bag-
firo) « Ma te ghe n*6U jpu de gor-
ol de inventitfyn « Ma non avevi
altre cabale da inventare ? » « if i
de 8ti gabol no me ne intendi » :
« Di queste cabale o rigiri io non
m'intendo ».
— 6abol&-bolaa, Gabhare. Vedi
Fa 8u.
— Qaboladdr o Oabolista, Gab-
batore. Vedi Gdbador,
Gabriel* (D. Fr.) (Sorta di vei-
colo), Cabriolfe.
Gadan, Sciocoo. k.1/ h 6n pover
aadan d'6n fi<Bu » : « fi un citnil-
10 di ragazzo ». (Adulto) Baggeo.
(Pr.) I/*h de gadan el vorh eiappd,
% mogeh ednt el fabrian (in dis.)
(Appross.): Quel che ^ impossibile
non si richiede.
Gaffa (Volg.), Pattuglia di Que-
sturini. Ven la gaffa: Viene la
ronda. « Ul. borlaa in la gaffa » :
« Le guardie lo hanno arrestato
in strada ». Rama h in disuse ma
era sinonimo di Gaffa.
Gagin (Aggettivo di occhio e-
quino), Gazuolo, Gazolo (Vete-
rin.).
Gaiard (Volg.). Vedi ForU Vent
gaiard: \ento gagliardo.
Gain. Zappa de gain: Ronca
da stirpare, Gravina.
Gainna (volg.). Vedi Gallinna,
N. fr. volg. e nei proverbi : Aiidh
a dorml aVora di gainn : Andar a
letto come i poUi o all'ora de' polli.
Avh mangiaa el cuu de la gain-
na : Non saper tenere un cocome-
ro all'erta. I'elct la gainna senza
falla crih: Pelar la gazza senza
taria stridere. Vhss Ji<Bu de la
Sainna bianea : Essere figliolo
elPoca bianea. Seiampa de gain-
na: Raspatura di gallina. P. E.:
« El scriv ednt 6na seiampa de — »:
« E' scrive come una gallina ». A-
vhgh suipols i ph de gainna : Avere
i pie' di uccellino. (Pr.) La prim-
ma gainna che eanta Vci faa Vceuv :
lo si Qsa che col pxgliare o farsi: pigliar
a gabbo 0 fanl gabbo d'una persona.
Gallina ohe schiamazza ha fatto
I'ovo. Gainna vlggiafa bdn brceud:
Gallina vecchia fa buon brodo.
Chi h n€is8uu de la gainna semper
ragpa in la pollinna : Chi di gal-
lina nasce convien ohe raspi. Do
donn e 6na gainna fan mercaa
tutta maitiniUH : Vedi I>onna, Oea,
Mereaa. Dove eanta la gainna tat
el gall : In quella casa poca pace,
dove gallina eanta e gallo taoe.
Ognidun g* H la sda gainna de
peUb : Ognuno ha il suo impiccato
all'uscio 0pp. Ogni uscio ha il
suo picohietto tranne il mio ohe
ne ha otto (Pistoia). (Di donna)
« L^h 6na gainna cont % sperdn »:
«£ una gallina vecchia*. ^I/l
giovina elapar gainna •»: « fi Ra-
vine ma ha il veochino ». « 2>'i
gainna fina mai e la par anmd
onapivhlla*: «{! gallina magel-
lese, che ha cent'anni e mostra
un mese ».| (Parrucca) Vedi Sgraz-
za. I (Ubbnachezza) Sbomia. Andii
in gainna (pop.) : Pigliare la balla.
« La gainna la ghrh stada ados*
trii rfi »: « Non gli voile uscire la
sbornia d'addosso per tre giorni »,
— Gainatt, Ubbriacone. La
eompagnia di gainatt : La compa-
gnia degli ubbriaconi.
— Gafiidtta (Volg.). Vedi Gal-
linetta (diminutive di gainna\^
Sbornia (leggera ubbriaoaturaj.
« Lii al saJbet el vceur petit la s&a
gaiiihtta )> : « Egli al saobato, non
c'6 case, un po^ di steppa la vuol
prendere ». v
Gaindn, Furbaccio. ^ Tnfiseiet
nd eon ^uel gainon > : « Non im-
picciarti con quel furbacchione ».
(Scherz.) « Te sitt 6n bhll gainon / »:
« Furbaccio che non sei altre ».
Gaioffa (Volg.) (1). Vedi Saeeoe-
eia. N. fr. volg. : M^tt in gaioffa:
Metter in tasca.
— Gaioffk (Volg.). Vedi Insae-
coeeid. N. fr. volg. : « JVd pensen
che a gaioffd, »: « Nen pensane ohe
ad inrascare >►.
Galant, Galante. (Sost.) « Uh el
galant de la Togninnajn « ¥h il
galante coU'Antonietta ». (AddJ
« L'h 6n omm molto galant » : « E
un uomo assai galante ».
(1) In toscano c^era la voce gagUo/fb per
mendicante. Da essa venae la noatra gar
iofP».
GAL
— 2OT-
GAL
— Oalantaiia (Volg.). Vedi Oa-
Janteria.
— Galanteria, Galanteria. Pien
de galanteria: Che sta continua-
mente suUa — . « Ma lit V I d'dna
galanteria fctura de mcRud >:
« Clla h di una galanteria che
passa il limite *. < J/h maridadOf
via la std aulla galanteria » : « £
maxitata^ ma le place stare sulla
Salantena o ciyextare ». (Oggetto
i qualohe valore) « £1 m'a por-
taa &na geUanteria per el me ono-
tnastieh »: « Mi port5 una galan-
teria pel mio onomastico ».
— Qalantadonna, Donna ouesta.
— Galantomm , Galantuomo.
^aceia, (usi6n, riputazidn de ga-
lantomm: Faooia o visOf azione,
riputazione da galantuomo. Me di
galantomen : Be de' galantuomini.
.Pod^ gtit denam a qual&nque ga-
lantomm : Poter stare o reggere a
confronto di qualunque onesvomo.
(Non sapeudo U nome) « Uhi ga-
lantoTOftm / > : « Eh galantuomo ! »
(Add.) M temp Ve galantomm:
II tempo h galantuomo. (Iron.]
« Chif t^ueU galantomm 9 » : « Chii
Forse quel figuro ? » « Intant el
galantomm se V era fibbiada » :
« Intanto 11 compare o V amico se
I'era 8vignata».
— Galantoxnon, GAlantominone,
Coppa d'oro.
— Galantoxnasc, Un galantomo
di stampo antico.
— OaiJEUitoiiiismo , Idem. Pien
de galantomismo. Omo probo. « Ohi
1'^ ehe pd dtUntit del sd galantomir-
sm4> f » : « Chi pu5 duoitare del
Buo galantomismo ? »
CkOaria (Volg). Vedi OaUria,
Oalateo, Galaieo. (Civ.) « Chi Vh
ehe t* d xngegnaa el galateo f » :
« Chi 1i hainsegnato irgalateo?»
Oalavron, Calabrone e anche
Gf^avrone. L' uga Vk tutta manr-
giada daigalavron: L'uva^ tutta
guastata dai oalabroni. (Fig.) « La
g*ii intomo tanti galavron » : « Ella
si tiene iutorno molti vaghegginl
o ella ha dintorno 1 mosconi ».
Galba (Pleb.), Basina. Vedi Jfi-
h^tra de ris. « Voo a ed, a manr-
giilk la gaiba » : « Vado a casa a de-
sinare o a mettere in oapanna ».
Ctalbee, Rieogolo. Giala come 6n
geUbee: Giauo come un rigogolo.
^traegh gaXbee: Pesca gialla.
Galdin (Nome), Galdino. (Come
sasBo in dis.) Pan de San Gal-
din (in dis.): Pane in elemosina ai
caroerati.
Qalee (Vaso da conoiapelli), Ga-
lazza.
Galeg^ilL - eggiaa , Galleggiarc.
Vedi Sta a galla : « An vist oti ca-
daver a galeggih sul navilli » : « Han
veduto un cadavere a galleggiare
nel navigllo». | (Far il bello) Sgal-
lettare. « Guarda quell eavall ed-
me el galeggia » : « Guarda quel
cavallo come oorvetta a garbo».
(Nuotando) « Guarda come el gor-
leggia o come el fh ben el mort* :
« Guarda come galleggia».
Galeott, Galeotto. Al d\ de tn-
cceu de veri galeott ghe n' ^ pu :
Al giorno d' oggi di veri galeotti
non oe n'6 pid. (Per celia) « Ah
aaleott te me Vee fada / » : « Ah ga-
leotto tu me Phai iiccata^.
— Galera, Galera. (Per B. St.)
« Che galera / » : « Che galera I »
« Va in galera /» : < Va'in gale-
ra ! » On^ avanz de galera : Un
ayanzo di galera. Cappon de ga-
lera (Piatto genovese noto anche
a Firenze): Cappon di galera. Azidn
de galera: Cose da galera.
Galeria, Galleria. Jja gran ga-
leria F. M : La grande galleria
v. E. I Galeria de quader: Galle-
ria di quadri. 1 1 galerii di strad
ferrad: Le gallerie delle strade
ferrate. (Pr. nuovo) La Galeria
I'h la eaponera di Meneghiit : Ve-
di CcMonera.
— Galerletta, Galleriuccia. « El
g'd, 6na galerietia de qtiader » :
« Tiene una galleriuccia di qua-
dri».
Galescll. N. fr. : Bid in galeseh:
Bidere sardonico o sotto sotto.
Galetta, Galletta (1). Galletta
gialda, bianeaj ece.: Bozzoli gial-
li, bianchi. Galletta brianz<eula:
Bozzoli di Brianza. Cattd i gal-
lett : Sfrascare i bozzoli. (M. d. d.)
« Go minga venduu la galletta vh/*:
« O che mi pigli per milionario ? »
K (Sorta di biscotto) Galletta.
— Galettada, Buon raccolto di
bozzoli. « St'ann oo faa 6na gran
(1) Voce rlprovata in flor. per hoxzoli,
ma bona per nna specie di ava e per pa-
ne biscotto.
GAL
-268-
OAL
galettada » : « QueBt^anno ho sfra-
Boati i bozzoli a bizzefie».
— Galettee, Bozzolaio.
— Oalettera, Bozzoliera.
Galflon, Ciliegia duraoina.
Galinasza, Becoacoia. « L'h an-
daa a eaeeia e I'd maazaa tre ga-
linazz e dd 9'gnhpp » : « And5 a
oaooia e port5 a oasa ti>e beccac-
cie e iin oeocaooino ». (Di donna
attempata) G^oZtno^sra c6ni % sper-
ron: Gallina veochia.
CkOltt, Solletlco. Fdtigalitt: Far
il pizzicorino. Pat\ % galitt: Te-
mere o curare il soUetico. « Ghe
v(Bur alter ehe famm i gallitt, mi
viii vhts pa0<ta » : « Ci vuol altro
ohe daddoli o Meno gestri; io vo-
glio esBere pagato».
Gall, Gallo. Hdss eome 6n gall:
Rosso come un taochino. Part el
gall de madama Cleca: Parere il
§allo di madonna Checoa. V^s
uu gdi in d* &n poUee: Esser
due galli in un pollaio. (Pr.) A Na-
tall (cos) per la rima) el sbagg
d*6n gcUl : Il di di Ban Tom^ ore-
see 11 di quanto il gallo alza 11
grondaio. San Gall : San 'Gallo.
Sefdi hhll in la fhsta de san Gall
el fa bhllfinna a Natall (manca).
Gallitt, Galletto. « J^Z par 6n
gallett strozeaa » (di chi canta con
voce stridula): «E'pare un gal-
letto 8trozzato».
— Gallettin, Gallettino. On ga-
lettin a Use ejxBU pu : Galletto di
prime canto boccon santo.
Galla, Galla. Color negher gal-
la: Nero di s^alla. N^ds de gtula:
Nooe di galla. Galla de Al^pp:
Galla di ^eppo. J Vegnl a gcutd :
Tomare a galla. Sid> a galla: Gal-
leggiare. | Gala. V^s in gran
gaua : Essere in gran gala. Std in
gii la gala : Stare sulle gale. Grala
a Cort: Gala a Corte. 1 (Nastro
accappiato) Cappio. Fa sii 6na
hhUa galla: Annodare e far il
fiocco. Ltggir eome 6na galla:
Leggero come una galla o una
piuma.
Gallk-allaa. Gallare. Oceuv gal-
lant : Oyo gallato. / <buv de man-
gidt deven minga vhss gallaa: L'o-
va che si mangiano non devono
essere gallate.
— Gallinna. N. fr. vol^. vedi
Gainna, Gallina padovwnti<i,f€h-
raonna, nanna, WreiaroRuia^ Oal~
linapaaoYana,faraona, nana, inu-
gellese. LcUt de gallina.' Larte di
gallina. Avhgh dna eampa clegal-
linna : Sorivere come una galuna.
— Gallinee (Allevatore e ^end.
di galline), GaUinaio (1).
— GaUlnana, Becoaocia.
Gallofer (Id.). Vedi Gardfal.
Gall6ii, Gallone. Gallon d'ar-
^enl .* Gallone d^argento (Militari).
« M g'ci minga naneatnd % gal-
lon » : « Non ha anoora i i^alloni ».
I (CoBcia) (2). mM'h vegnuti 6n
dolor in a* on gallon*: c Mi prese
un dolore in una coscia ». On. gal-
lon de poUuter : Vedi Tafnh€>relL
— Gallonk-Ionaa, Gallonare.
Livrea tuUa gaUonada: Livrea
tutta gallonata. La ignoransa gal-
lonada (colto): La ignoranza jg^al-
lonata.
GalldrlA, GsJloria. In gaU6ria:
Idem. Fd. galloria: Fare sralloria.
GalOBUB, Gallerone e Gfulione.
Galopp, Galoppo (Andatura del
cayallojL Andit de galopp : Galop-
pare. (Di persona) « Cfor a taeu el
medieh; ma de galopp yn «.Oorri
pel medico ma di galoppo ». (Di
cose) El temp eome el peissa de
galopp/: Come vola il tenoipo ! |
(Sorta di ballo di society) Galop-
po. Impegnh el galopp: Xmpeg^a-
re il galoppo. (colla signonna).
— Galoppin, Galoppmo. (Di oa-
yallo) < M g*dt 6n Mil galoppin
eomod eom*h » : « Ha un galoppmo
riunito assai oomodo ». | (Ra^az-
zo che fa commissioni) Galoppmo.
« Foo el galoppin in del.,, »: « Bo-
no galoppino di... »
— GaIopp&, Galoppare. « JEhnm
galoppaa earaa de MUan finna a
la Bovisa » : « Abbiamo gaioppato
sodo. da Firenze finp a Fl^to ».
^ L* e 6n eavall ehe galoppa ma^
gnifieamrent*: « E un oavallo che
galoppa assai bene ». (Di persona)
< Go galoppaa tutt el santo cR > :
« Ho gaioppato tutto 11 santo gior^
no ».
(1) A Firenze soao ohiamati mMinat an->
che oertanl ohe tengono oerto giooo di
lotto clandestino; cominoiarono ad al-
lottare delle ealllne.
(2) NeUa VeraUia 0I lua aaloni per
gambe.
GAL
— 269 —
GAM
— Galoppada,Galoppata.4(JFV»7A
■fSt 6na galoppada al eavcUl » : « Fa
IgEKre rtna galoppata al oavallo^.
{Persona) « iXa faa 6na galoppada
^BdUa de^ Ui fin eM » : « Feoe una
eoraa di 1^ fin qu^ ».
Galupp, Galuppo (l),Uonio rozzo.
« Con^e se fh a ered alprimm gor-
hipp ehe caj9ito/»:« Come si fa
a credere al primo venuto ?». (Pi^
forte) On trcUtii propi de galupp :
Un tarattar da mascalzone.
— Oalnppett, Garzoncello.
— Oaluppott, Garzonacoio.
— Oaluppaia, Ciunna^Ua. « StU
Cars, el setbet graag, gh^a de la
gran galuppaia » : « Sul Corso del
martedl graaso o'era tutto 11 con-
tadinanie ».
Oamaut, Gaminautte, Bistori.
Qamba, Gamba. Ona gamba ben
tarrUda: Una bella^amba. A aam-
ba levada: A gambe. Anda cot
aamb a V ari: Gader a gambe
levate. A mhasaaamba: A mezza
^ramba. P. E. : Andit denier fina
a mezza gamba: Nell'aoqua o nella
mota fino a mezza gamba. Vend
a tnhssa gamba: Vendere a met^
prezzo. Av^h bonna gamba: A-
vere buona gamba. « &a>nba aiu-
tem / » : « Gamba mia uon i^ ver-
^ogna il fuggire». 8t^ in gamba:
Stare in ^ambe (2). Bimhtet in
gamba: Rmgambare. « Voi, stit in
gamba se de nd H eicippet » : « Sta
oao, senb letocohi». Av^ghvun
sott gamba: Avere o prendere uno
di Botto gamba. Ciapph sott gam-
ba : Pigliar sotto gamba. Avegh i
aamb ehe Jh giacom giaeom: Aver
le gambe ehe fan giaoomo giaoo-
mo. Zfumentass de gamba sanna:
Lamentarsi di gamba sana Opp.
Nicchiare a pane bianco. Fd. el
pass seednd la gamiba: Far il passo
seoondo la gamba. And^ ma e6n
la e6a in mesz ai gamb: Andarsene
oon la coda fra le gambe. Buttd,
faeura i gamh del l^tt: Buttar fuori
le gambe dal letto. Vorh drizzagh
i gamb ai can: Voler raddrizzar
le gambe ai oani. <Ti revssighf
(1) GiUuppo e disosato da non molto
tempo a Fireaze ; sfgnificava aomo ab-
bietto, seeondo il Petrocchi.
(2) Stare in gambe s'gaiflca easere sta-
bile, cbe non tentenna. Star male in gam-
be: eMer male salle gambe.
Oon quella gatnbafy^ : « Aver o non
gamba a far una oosa ». «. M vin
el g'd daa ai gamb » : « II vino gli
ha dato alle gambe ». Gamba de
Ihgn : Gamba di legno o artifioiale.
Ona gamba ehe serv poech: Gamba
matta. Strusd adree 6na gamba:
Avere una gamba farra. « AM la
mia 9am&a/» :«Guarda la gamba»
(volg.). P.E.: « m t'd, ditt quest? Ahi
la mia — » : « T'ha detto questo %
Guarda la gamba ». (Di oggetti
inanimati) La gamba o i gamb di
ealzdn : Le gambe de' calzoni. JOa
gamba del g : La gamba del g. La
gamba d'dna notta de musica: La
gamba d'una nota musicale. [M.
d. d.) « Perchh? pereh^f Perefi^ la
gamba V I taeeaaa al n^ » : « Per-
ohb, perchfe? Perchb le due non
fanno le tre ». Fin ehe la vet la g'it
i gamb: Fin ohe dura fa verdura
Opp.^Ogni oosa dura quant o pub.
(Pr. j / oosii g'dn i gamb curt : Le
bugie hanno le gambe corte. Brazz
al coll e gamba in Ihtt : Bracoio al
petto e gamba a letto. Bisbgna fd,
el pass (mattaa a la gamba : Biso-
?na far il passo seeondo la gamba.
yhi nd g'a testa eh'elgabbia gamb:
Chi non ha testa abbia gambe.
— GambaBCia, Gambaocia o
Gamberone. « Lu c6n qui sd gam.-
base el fd, di pass de duu mhter
I'un » : « Con quelle sue gambacoie
fa dei passi da due mem Tuno ».
— Gambacurta, Idem. L' ultim
a rivd, Vh gambacurta: L' ultimo
ad arrivar e Gambacorta.
— Gamb6tta, Gambetta (1). Fd
i gambett : Fuggire. « Ghi t' a faa
quelle belle gambette? » : « Chi t'ha
visto, t' ha visto ! » « Voreven are-
stall, e lit: chi t' d faa quelle belle
gambette » : « Cap! ehe Tavrebbero
arrestato, ed efifli battb il tacco ».
— Gaxnbalj Gambale. « Kelt sti
slrivdi in di gambai » : « Metti i
gambali a questi stivali ». « St6
strivall elg*d el gambai descusii » :
« Questo stivale ha 11 gambale
scucito ».
— Oambada, Gambata (2), Per-
oossa di gamba.
(1) Gambetta^ in fior. nella frase fare
gambetta corrisponde al nostro da la gam-
biroeula Anche dare il gambetto (pli osato) .
(2; Gambata a Fir. nella frase: Avere o
GAM
-270-
GAM
— Oambastorta, Gambastorta.
«J7uZ<tw a eompari Vi gamba-
storta » : « L'Tiltimo a comparire h
gambacorta ».
Oambarada, Granchio (1), Scem-
piagc;ine. « T'ee fa^ 6na famosa
gamharada » : « Hai pigllato nn
granchio a secoo o Hai fatta una
solenne oorbelleria o Hai fatta
una grossa soempiaggine ».
Oamber, Gambero, Anddt a eiap-
j>d t gamher: Andare a pescar
gamberi. Ciapph 6n gamher: Pi-
gliare un granchio o gambero o
prendero una cantonata. Ciappit
&n gamher gross cdme dna eh:
Prendere una cantonata o Pigliar
un granchio a secco. Part 6n
ganger eott : Rosso come un gam-
bero cotto. Fdb come i gamier:
Camminare o fare come i gam-
beri. Quell di gamher, salati e ho-
ni: II jEjranchiaio (poco usato). |
(De' faiegnami) Granchio. I (Di
stampatori) Granchio. | (Delia
vanga) Vangile. (Spregiat. a per-
sona) « Te sitt 6n gamher » : « Sei
uno scimunito ».
— 6ambar6n, Gamberone (2),
Grosso gambero.
— Gambarln, Cavalluccio. On
carozzdn eon sott duu gamharitt :
Una carrozzona tirata da due ca-
vallucci.
Oambirosula, Gambetto. Dd, la
gamhircRula: Dare il gambetto.
(Pig.) « El g'it daa dna gambiroRula
e Fa eiappaa el so post » : « Gli
diede il gambetto o gli fece gam-
betta e entr5 al suo posto ». « HI
g'd, daa la gamhiroeuta e V d, spo-
saa lit la contessa » : « Gli diede
la gambata e gli port6 via la con-
tessa ».
aambold (Paese su quel di Pa-
via). N. fr. : M curat de Oamho-
Ib: Qualche cosa di consimile a
Prete Pero o Peo.
Qambdn (Che hagambe lunghe),
Gambone (3), Gambalunga.
d4xre la oambata si dice di uno, la ou!
amantd lascl lai per isposar un altro.
(1) €hravchio nsasi anche per avarizia.
Aver il granchio alia scarsella. E voce spe-
cfale nel gioco delle palle; e lo si dice a
fanciullino rachitico : pare un granchio.
{t) Gamberone e invece la gamba enfia-
ta varicosa, o anche persona con gambe
spropos'fafe.
(3> Ha tatt'altrl sensi : Pigliare il gam-
Oambds , Cayolo oappuecio ,
Gambu^o (Livomo). Ris e gam-
hus : RisO e cavoli. (M. d. dL)
« Oos'it a ehe fd, i gamhus eoni %
nolphtt ? » : « Che ha a che fare la
luna co' gamberi ? »
Oamdlla, Gamella. Mas/igidt dtta
oinla gamella : Mangiare alia ga-
mella.
Gamlnna (D. T.), CJibala. <An
faa dna qaminna tra de I6r per
huttall gtd » : « Feoero una com-
biiccola per buttarlo giii». I/h
tutt'una gaminna m^nt€tda : ^ una
oongiura.
Qanassa, Ganascia. « JKe fh mol
6na ganassa » : « Mi dole una
guancia >>. O el dent o la ganassa:
O dente o ganascia. JUanffiii a
quatter ffanass: Souffiare a due
palmenti. (Fig.) Prevaricare in uf-
ncio o sganasoiare. (D'uua morsa)
Ganascio. (Delle tenafflie)Branche.
— Ganassin (Angolo aella buca
o biglia nel bigliardo), Ganasci-
no (1).
— Ganass^, Sganasciare. « Per
ganassh t'el doo a praeuva » : « Per
sganasciare te lo db a prova ». I
(Lucrar indebito) « Quhtl segretan
el ganassa a tutt and^ » : « Quel
signer segretario sganaseia a pid
non posso ».
GandoUa , Nocoiolo. GandoUa
de persieh : Nocciolo di pesca.
Oiugh ai gandott : Vedi Giugd. 9
(Soro) « HI me par 6n poo 4n gan-
bone vale neiruso : pigliar baldanza o pa-
dronanza e Bar gambone ad alcttno vale :
dare troppa tfonudenza.
(1) Ganascino in flor. ha una A-atte che
corrisponde al nostro da dna mezz'dnza:
pigliare per il ganascino.
(2) Acino serve a dinotare tanto il gra-
nellino rhe sta nella polpa, come il gra-
nello d'ava, che contieno polpa e sago.
gragnuola) _
gid quatter gandoll » : « La gra-
gnuola h grossa ». n (Fiaba) Ca-
scidb gandoll: Plantar carote.
— Gandolin, Nocciolino. Ganr-
dolitt de seiresa : Noccioli di ci-
riegie. / gandolitt de Vuga : I vi-
nacciuoli, Gli acini (2). | (A fim-
ciullo) K^accherino. « Gar el me
gandoUn » : « Caro nacoherino o
frugolino ».
Ganga (Gli escrementi cavati
GAN
-271-
GAR
fliori dalla fogna), Gessino. Ba-
Mi&n de ganga : Bordatoio. Vas de
9a ffanga : Bottino. Oddr de gan^
ga^ Odore di pozzo nero.
Oanlxned e Oanlmedo (in dis.),
Gsuiimede. « I/h sUm 6n phsz el
gatUmede della sura X»: « Fu
per inolto tempo il ganimede del-
\Bk sora X ».
— Oanlmedln, Frustino. « M fh
e2 giJinimedin ch'elg'dt minqa nan-
eam^ shdes annyn nFh il gani-
ixied.e o il beUimbusto o il frustino
e non ha auoora sedici anni ».
GSLiilT^ll. Marmocchio Yivaoc,
Giixecherelio (1), Che ha la voglia
dell'acqua. inL^e dn aanivUl a*6n
ii€x^u » : « fi iin frugolino ».
Oara. Gara. Fh a gara: Fav a
gara. « Ohe sard, 6na gran gara
a% cars » : « 01 sarh> gran gara
alle corse ».
G&ramon (in dis.), Garamone.
Vedi Carater, Corp,
— Oaxamonzln {iii dis.jL Gara-
moncino. Vedi OareUer, Vorjt,
Garampanna (Volg.). Vedi Oa-
rampanna,
Oarant, Garante. « Me foo mi
garant » : « Mi faccio garante ».
— Oaranti-antil-anuBSi Garan-
tire. « Oarant^si m\ per {it » : « Mi
faccio io maUevatore ». Sohha gor-
ratiHda: Roba garantita. (Frase
Bcherzev.) « Garantito a Vaeido / » :
« Oarantito squisitamente ».
— Oaranzla, Garanzia. Presth
la garamia: Prestare garanzia.
Sonna garanzia: Bona garanzia.
Oarayanna (Volg.). Vedi Cara-
vanna. N. fr. oaratter.: Fh la s6a
garavanna : Far il suo corso.
Tralla in — ; Volgerla in riso.
Garbo (P. N.), Garbo. « L'h 6na
doftnHta de garbo » : « £ una don-
netta a garbo ». « ^ st6 vestii bir-
sognaria dagh 6n p6o pussee de
garbo » : « A quest^abito bisogna
dargli un poco piii di garbo ».
Garbfd, Garbuglio. « Se te m'or-
v^saet daa atrik te sariet minga in
8t6 garbui » : « Se tu m'aveflsi da-
te retta non sarcsti a questi ferri
o in questo impiccio ». « El viv a
furia de garlnii *: « Campa di
garbugli ». « Chi gh'h soil 6n quai
(1) In tiuechereUOj perb, •! eomprende
ridea di an ra^azzo vanerello, ci6 ciie non
e ganireUi malgiado il ClberQbfni.
garbui » : « C' ^ sotto matassa ».
« L'aseia del riff VI andada tutta
in d*6n garb^i%y^\ « La matassa
del refe s^ arruffata tutta quanta »,
— parboi6n,tGrosso garbuglio.
I (Di persona) Impicoione.
Gardinal (Volg.). Vedi Car-
dinal.
Oaretta (Casotto della sentinel-
la), Garetta.
Garett (P. N.), Garetto. (Special-
mente di cavalli) «ii'^/or< in di ga-
rett » : « E forte ne' garetti ». Gor-
reit de fir : Garretto d'acciaio.
Gargan6U(P. N.), Garganella (1),
Gorgozzule « M'l andaa 6n boecdn
sul garganell o de travhrs »: « Mi
ando un boocone sul gorgozzule ».
II (Uooello acquatico) Smergo. La
passada di garganH : II passo de-
gli smerghi.
Oarmulsmo (P. N.), Gargari-
smo. Fit di gargarismi a la gala':
Fare dei gargarismi.
— Oargarfeza (P. N.), Vedi
Sgargariezdi.
Garibaldi (P.N.), Garibaldi. (Per
anton.) Parla minga mat de Gari-
baldi: Badi bene come la sparla.
Capplll a la Garibaldi: Cappello
alia Garibaldi.
Gariboldin , Grimaldello. « £
staa sforzoM ta saradura cdnt 6n
aariboldinyn «Hanno scassinata
la porta o forzata la serratura col
gnmaldello ».
Garin (Che ha le gambe rivolte
in dentro), Storto. (Di cayallo)
Incavicchiato.
Gardfol, Garofano. On bill vas
de qarofol: Un bel vaso di garo-
fani. (Fig.) Garbfoldecinq*ujaeui:
Uno scbiail'o. Stacehltt de garo-
fol : Chiodini di garofano. « In
del sttuia mltteqh ad staeehltt de
garofol*: n^eno straootto met-
tici due garofani ».
Garon (Volg. ). Vedi Gallon,
(Nel prov.) Gamba e garon i e p^
vedi ogni mincion: manca.
Garza. Garza. Garza de, seda:
Garza oi seta. Pedagn de garza
per 6na ballarinna: Gonnellin di
garza da ballerina.
— Garzador, Garzatore (2), La^
vorante in garza.
(1) In Fiorentino qnesta voco non entra
che nella fraao : bere a garganella.
{t) Oarxare in tosrann signiflca trar
GAB
-272-
GAT
Oan^Ua. Garzella (1). (Scarabeo
lungicome).
Oarzosu, RampoUo. OarzcRu de
vicRul: Tallino.
Oarzol& e SfirarzoUi.
Oarzdn, Garzone. Garzan de
botlega: Garzone. Bisbgna prim-
ma fd. el garzon per podh fd, el
master: Bisogna essere prima
garzone poi maestro. Garzon de
alalia: Garzone di stalla.
Oas o Oas8, Gasse. El gass VI
8ta4i sbancaa da la lus euttrica:
II gasse fu sbancato dall'elettrico.
Illuminazion a gass : Illumina-
zione a gasse. CiiHnna, forrUi ehe
vdb a gass : Cucina, fornelli a gas.
Blech de gas : Becco di gas. Quii
ehe td, intomo a pizzh el aeiss :
Gli accenditori del jgasse. S dop-
ph el gass: Scoppiare il gasse.
Fuga de gass: Fuga di gas.
— Oasista (P. N.), Gassaiolo.
Oasgia, Gazza.« In scim,maaVol-
m,o gh'h 6n nid de ga^g » : « In ci-
ma all'olmo o'^ un nido di ghian-
daia ». Pari 6n nid de gasgia :
Vedl Nid. « Tas 6na volta, qasgia »:
« Taci una volta gazza, one sei ».
(Pr.) Tutt % ga^g g'dn amor ai so
gasgidtt: Le madri al mondo son
tutte oompagne.
— Gasglott, Ghiandaiotto, Gaz-
zerotto. i(.L'h restau li com^e 6n
gasgidtt » : « Rest5 con un palmo
di naso o brutto ». « Bisbgna im-
boceal come 6n gasgiott » : « Vuol
essere imboccato come un passe-
rotto ».
Gastrica. « L*h foM 6na gastriea
infiammatoria » : « Ebbe una forte
feobre gastrica ». « G'oo 6n f}oo de
gastrica » : « Ho un po' d' imba-
razzo ».
Qatar, Catarro. « L'^ mort stroz-
zaa dal gatar » : « Non pot^ spur-
gar il catarro o mori soffocato ».
rTiochio ) « Te gk* ee el gatar ?
Mandel gib » : « Hai la voglia? Spu-
ta*. Avegh di gatar (pop.): Aver
il catarro di. P. E. : « Figuret ti
ehe la g*aveva el gatar de diventdt
faori il pelo dai panni col cardo. 0-arza-
tore e dunqae il lavorante ehe fa la gar~
iatiirOj piuttosto Che il lavorante in
garze.
(1) Tuti*aUra 'cosa. GarzeUa in fior. e
appanto Tarnese p^uarnito dl cardi, col
quale i garzatori {tmao il lore mestiere.
eontessa »~: « Flgurati ch'ella ave-
va il catarro di diventar oon-
tessa ».
— Oatarusc, Leggero catarro.
— Oatards, Gatarroso. On vice
gataros .* Un vecchio catarroso.
Gatd jD. Fr.) (P. N.), Gatt5 (l\
Schiaociata. « Comprem, 6n qum
jjra<d>:«Portami a casa un douse*.
Oatt e Gatta, Gatto e Gatta.
Gatt sorian, mmnon^ d'Anqora,
eoldr de ratt, ece.: Gatto sonano,
mammone, d' Angora, Persiano.
CeiThll o memoria de gatt : Cer-
vello o memoria Infelioiasima. Fdr
de gatt in frega: Voce di gatto
scortioato. Mtuiea de gatt : Mu-
sica da gatti. Viss eoms can e
gatt: Esser come cani e gatti 0
come Gerolamo e la Tonina. Vh-
segh sii el gatt: Esserci il veto.
Gh'h el gatt sul fogoraa: C'6 il
^atto nel oamino. Andh via come
on gatt sbroiaa o seottaa : Andar-
sene coUa coda fra le gambe o
come un gatto frustato. Andik a
tceuss di gatt de nelh: Piglia-
re una gatta a pelare. « Serem
quatter gatt » : « Eravamo quat-
tro gatti ». Trov^ nanea 6n gatt:
Trovar il luogo deserto. JDopra U
zampa del gatt per tirb,fce%ira i ear
st^gn de la bomis : Vedi Castegmi.
Comprh gatt in saceh: Compe-
rar gatta in sacco. Tegnl 6n oee
al gatt e V alter a la padella : Aver
un occMo alia gatta e I'altro alia
padella. Pari la mader di gatt : Ba-
ser una gattaia. Cred d'ave roba^i d
lard a ut gatta : Credere d' aver
fatto una gran chiappa. 8vhlt co-
me 6n gatt de marmo: Lesto co-
me un gatto di piombo. Jlfagher
come 6n gatt ehe mangia Insert:
Pare ch'ei viva di lucertole. M
bus per el gatt : La gattaiola. Sth
in barba de gatt : Star in barba
di micio. Fb, la gatta morta : Fa-
re la gatta morta. (Pr.) Via 2a
gatta balla i ratt : Quando la gat-
ta non h in paese o quando non
c'^ la gatta i fopi ballano. « Guar-
det da la gatta ehe te leceayt (Ap-
pross) : « Da obi ti dona guardati
o Guardati da can rabbioso e da
uomo sospettoso ». La gatta chi
g'di pressa la fh i qattitt orb : G^at-
ta irettolosa fa i micini oieclii.
(i) Riprovatissimo a ragione.
GAT
- 273
GAZ
(£8clam.) 4c Mhrda opissa de gait »
fpleb.) : « Aociderba f »
— Oattaleccarda (Specie di gio-
eo). Vedi GiiBugh.
— Oattdn, Gattone. « Oh'era 6n
gaU6n rUgMr in sul thee » : « Sul
tetto o'era iin gatton iiero». A
ffattan: Gattoni (Lucca), Carpo-
xii. jkndik a gatton : Andar gatto-
ni. I (LadroT Gatto. Gatton de re~
fettort: Gatia di Masino.
— OatUn, Gattino (1). « La gatr-
ta I' d faa einq*u gattitt » : « La
gatta partori cinque miciui)».
— uattamorgna, Gattamorta.
Fdi lagattamorgna: Fare la mam-
macheta o morta o di Masino.
— Gattiima, Gattina. GatHnna
peloaa: Bruce e Brucio di falena.
« X mh cavaler in andoja tutti in
gaiHnn » : « I miei bachi da seta
si sono mutati in bruci».
Gattdll, Beccatello. «^ aaltaa
ffia &n galteU da 6n eantir e el
p6nt Vh vegnuu gid » : « Un becca-
tello d'un citto o antenna s'^ di-
Btaccato e il ponte della fabbrica
eaddegitl ».
Oattmara (Nome di borgo in
Piemonte), Gattinara. « Ona botti-
glia de Gattinara, e poeu pu (2) »:
« Per me il Gattinara h la miglio-
re 'bottiglia ». Anda a Gattinara :
Kubare.
Ckivaagia (In dis.), Boeca svi-
va^nata. Sta It eon la gavasgia
avirta: Starsene a bocca aperta.
— Oayasglit. Vedi Sgavasgih,
GavW, Grappa, it. A std mur
hisognarh mhttegh 6n gavhll » :
« A queeto muro converr^ met-
tere una grappa ».
Oavintil (Specie di falco), Ghep-
pio.
Qavotta (D. Ft.) (Specie di bal-
lo), Gavotta.
Oaudeamus (D. Lat.), Gaudea-
mus. Stii in gaudeamus : Stare a
gloria.
— Oaudent, Gaudente. Fit la
vilta del gaudent: Far la vita del
gattdente.
(I) A Lqcca: far i ffottini corrisponde
&1 nostro fa i porscelUtt. A Fircnze gat-
tini si cbiamano certi BgonHetti sotto 11
caftpello.
d} E 1MBU pu include IMdea del gasto
•vbblettlToemolio persona] e di oh! pari a.
Gkiz^tta, Gazzetta(l). Lagazet-
ta oMdal: La gazzetta umciale.
Anda in gazetta: Andare sulle
gazzette (ant.), Entrar nella cro-
naca de' giornali.
— GazettLn, Gazzettino. Fit el
gazettinz Fare il gazzettino.
Gazla (Fiore gie^o), Gagia. La
gazia in del tabcteeh: La gagia
nel tabaooo.
Oazosa (Bevanda), Gazosa.
« Damm 6na gazosa » (al caft*^) :
« Dammi una gazosa ».
Oel, Gelo. « M gel de at' invemo
ret brti8€M if>it»: « II gelo di que-
st© inverno brucib o na bruciato
le viti ». I Gel ai ph : Pedignoni.
Fatl el gel: Soffrir di geloni. | I
sorhett %n in gel : I sorbetti stanno
ancora a gelare.
— OeUi-elaa, Gelare. ^ Stanott
I'hgelaa » : « Stanotte ha gelato ».
« uki ae gela del frhdd »: « Ci si
gela ». GeUt el aang'u adbss : Ge-
lare il sangue. « Sont gelaa » : « So-
no intirizzito ». Straeehin gelaa:
Stracchino o Pezzo gelato. | (Di
giovine alia moda) Gelaa (in dis.):
Frustino. « V6i quarda quell ge-
laa che passa ma » : « Guarda
quel frustino che i>assa».
Gelada (P. N.). N; fr.: Tremenda
gelada: Acqua diaccia. signori.
— Oeladinna, Gelatina. On a-
spiech eon aii la geladinna : Idem.
Trernh come la geladinna: Tre^
molar come gelatina. Fa sk la
geladinna: Idem..
— Oelee, Freddoloso. Vhes 6n
?iran gelee : Essere il corriere del
reddo. J (Nel gioco di carte) Gelee
(volg.): Vedi Gilk. Vedi anche Ge^-
nee e Sgenee nel senso di Fred-
doloso.
Oel68, Geloso (2). Geloa come 6n
gatt sorian : Geloso como un O-
tello. On affare gelos: Unne^ozio
geloso. Getoa de la a6a ombria:
Gelosissimo. Fd, mdatra de vhsa
geloa : Far finta d'essere geloso.
— Gel086n, Geloso morto.
— Gelosaac, Gelosaccio.
(1) Il Pior. ha la fras© : battere le gat^
:eUe i^er tremare fortemente pel freddo.
(i) Su qaeflta voce i flor. hanno jina
frase carattcristira : Fareiti prima cento
gelosi che un beccOj di chi non sa menar
a fine alrrtn neghzio.
GEL
-274-
GEN
Gelosla, Gtolosia. Mori de gela-
tia: Morir di gelosia. Gelosia de
mestee : Gelosia di mestiere. Ijlm-
posta a Btecche) Persiana. Tegnl
% geloaii in badirceula: Tener le
persiane sooohiuse o a fessolino.
•— Oeloslee, Fabbrioatore di
perBiane.
OelB6mln, Gelsomino. « JOa par
6n gelsomin » : « Ella pare un eel-
Bomino ». OH de gelsomin : Olio
di gelBomino. Gelsomin de lumm :
Luminello.
Oemtil, Gemello. « Shnm ge-
mH »: « Siamo gemelli ». « Paren
duu gemHyn «Paion frateUi ge-
melli ». I Botton gemei : Bottoni.
gemeUi. | (R. St.) I gemH: I due
poliadotti aiistriaci.
— Oemellaa (Di alberi), Binati.
Plant gemeUaa : Due piante in un
ceppo.
Qemma, Gemma. iclMduchkasa
Vera t^npestada de gemm »: « La
ducheBsa era tempeBtata di gem-
me *, a Ti te see ta mia gemma » :
« Tu se' la mia gemma ». Gemma
falsa: Gemma ralsa. Tegnx edme
dna gemmM : Tenere come la gem-
ma neiranello. | ( Globetti d' aria
soffiata in Baponata) BoUe. Fit i
aemm: Far le bolle di Bapone. 0
(Ocohi delle piante) Insedi a gem-
mae AnneBtare a oochio.
— Oemmada (Di pianta), Gem-
mata^ Germogliata.
— Oemnioiina, Grande bolla di
Bapone.
Qenar, Gennaio. « In del mes
de genar passaa,., »: « Nello scor-
80 meBe oi gennaio ». (Pr.) Genar
fit i pont e febrar % e romp : Gen-
naio fa il ponte e febbraio lo rom-
pe. Genar shceh impieniss el gror-
nee: Gennaio polveroso empie 11
granaio.
— Oenee. Gennaio. « Andemm,
genee, te gh^ee minga vergogna de
stii U al jceugh edn sta bella gior-
nadafyn « Andiamo, Gennaio che
sei; non ti vergogni di Btar al
fuoco in queBta bella giomata? »
Oendaxma. Vedi Giandarma.
Oendflfa, Palchetto (1), ABta delle
tende. 1 fin^ter ednt i sd genkff
e i paneggiament de reps: Le n-
(i) A Firenze non rI sono mai nsaie fl-
no a poco tempo fei le nostre Geneff alte
comiciate, oon nuxntovanna o fiubald-
neBtre co^ palchetti e le cortine
di repB.
Qhner, Genere. M ghner um>an:
n genere umano. El h6n gkner e
el eattiv ghner: II buon genere e
11 oattivo genere. G?ie nh de tanti
glner : Ve n'ba di piil generi. In
quell ghner: In quel genere. P.E.:
« U^ la pit helVopera ehe I'abbia
faa in quell gener* : «Idem». « Ghe
n' it ditt adree de tutt i gkner*:
«Gliene disse d'ogni genere». « Sto
ghner de omaa el me pias poeeh»\
« QueBto genere di omati non mi
garba troppo*. ml/h dn ghner ncewe
che ten ae moda adkss » : « Gli h
un genere nuovo che viene era di
moda ». ^ M g*it &n ghner de seriv
tutt «d » : « Ha uno stue tutto suo».
In ghner, numer e eas: In genere,
numero e oaso. | Pittura de gener:
Pittura di genere. I Gener eoionim:
Generi ooloniali. 1 ( Marito dellii
figUa) Genero. Soeera e ncRura,
sScer e gener: Sooera e nuora, suo-
oero e genero.
— Oenerin (P. N.), Generino. (Di
donnina ammodo) ^.I/h 6n bhUg&-
nerin » : « E un bel generino ».
— Oener&-eraa (Civ.)^Generaie.
I/a malaria la ghnera t fiver in-
termittent: La malaria ingenen
le febbri.
Oeneral, Generale. (Add.) lei/t-
gidn generai: Le elezioni generali.
Stit sui generai : Stare Bulle ge-
nerali. Jn general: In generSe.
«.I/h staa 6n malcontent genereU*:
« Fu un malcontento generale ».
Segretari o Procuraddr general:
Segretario o Procuratore generale.
(Sost.) General in eapp, d^muuUt,
de diviHiin , de brigada : G^enero-
liBsimo, generale d'esercito, di
divisione , di brigata. General di
gesuita: Generale de'gesuiti. (In
oampagna) M general di porseei:
Guidatore, (Maremme) II poroaro.
0 Batt la general : Battere la gene-
rale o Suonare a raooolta.
— OeneraUsBlnx, GeneraliBsimo.
In la gulrra contra i Prussian el
generalissim di Frances Vera Na-
pole&n III: Nella guerra contro
1 Prufisiani il genendlBsimo degli
eseroiti franoesi eraNiftpoleone III.
— OeneraUtaa, Generalitik. « Lk
el stit tropp in sui qeneraUtaa;
eh* el vhgna ai particolar* : « Ella
Bta troppo Bulle generali ; la venga
GEN
-275-
GEN
ai particolari ». | (II corpo de' ge-
neral!) (in dis.).
— Generazl6n, Generazione.
Finna a la shttima generasion:
Fino alia settima generazione.
4iOhe n'era de tutt i generazione i
« Ce n'era di tutte le generazioni ».
— Ctonerich ( P. N. ) , Generic©.
« Z/^ generieh in la compagnia ehe
rhcita al Mam6n » : « £ generico
della compagnia ohe reoita al Man-
zoiii».
GenerdB, Generoso. 0mm gene-
ro« .* Uomo generoso. Vingeneros:
"Vino generoso. 2/ h faeil a fh el
generot e6n la robba di alter: fe
facile lo scialare colla roba altrui
Opp. Con pelll altrui si fanno
corregge piu larghe. JSl eavall Vh
dn animal generos : II cavaUo h
nn animale generoso. « Andkmm^
sia generds » : « Suwia , fammi
qaesto gran favore ».
— Oenerositaa, Generosity. On
aU de generositaa : Un atto di ge-
nerosita. ^Questa «i ehe la se eiam-
fna generositaa / » : « Questa si
chiama generosity ».
— Genester (Volg.). Vedi Gincr-
stra,
— Oe&estree ( Add. di fungo ).
Vedi CHnestrcew,
Qhul, Genio. iciyh 6n ghni*mil
un genio ». Ona robba fada de gh-
ni : Una cosa fatta genialmente.
jindit a ghni : Andar a genio. Ddt
in^ del g^i r Dar nel genio. Avhgh
tninga ghii per 6na robba: Non
avere inclinazione per una cosa.
I (Corpo degli ingegneri militari)
Genio. icDaWartigiieria I'hpassaa
«n del ghniy^ : «Dail*artigliena pas-
85 al genio ».
— Genl6B, Estroso.
— Genial, Geniale. JFaeeia ge-
nial : Faooia d' incontro.
Genla (P. N.J, Genia. Oenlapor-
ea: Genia abbietta. « Jfi vui mtnga
avhgh a ehe fh edn guella genia y^:
« Non Toglio aver a fare con quella
genia ».
GencBUCC ( Vokr. ). Vedi Gendee,
N. fr. volg. : vafe del genceucc :
Gafieino de' guattro venti.
^— Genoffglatdrl (Volg.). Vedi
Ingenoggiatori.
— Qenocc, Ginocchio. MHt in
genoec : Mettere a ginocchio. MU~
Uu in genoeci In^occbiarsi. Dh
la hortua in di genoce (in dis.):
Cascar il oacio sui maccheroni.
Piegaacdme a gr«nocc.* Ginoccbiuto
o Piegato a ginocchio. Fhsdlth sui
genoec : Far ballare sulle ginoo-
chia.
— Oenoggiada, Ginocchlata.«^
m'd daa ona genoggiada per av-
viaamm de tase » : « Mi di^ una gi-
nocchiata sotto il tavolino per
avvisarmi di finirla ».
— Geiiogg6ra,Ginocohiello.«Jf^6-
tegh i genogger al ea/tall » : « Metti
i ginocohielli al oavaUo». (Degli
spazzaoamini ) Ginocchiali o Gi-
noochielli (1). (Per cavalcare) Gi-
nocchiaie.
— Genoggin, Ginocchino (2). Fh
genoggin: JBsser debole nelle gam-
be o ubbriaco, Piegare le ginoo-
chia.
— Oeiioggl6ii, Ginocchione (3).
« DomMndem scttaa in genoggion » :
« Chiedi perdono in ginocchio >.
ii jyh anaaa a Momma a fit la
scala santa in genoagion » : « An-
d5 a Roma a far la scala santa
in ginocchioni ».
GenoYa, Geneva. ArtiHoech, ba-
sgiann, erbidn, fi6r, eee,, de Ger-
nova: Carciofi, lave, piselli, fiori
primaticci. J (Moneta vecchiaj Ge-
novina. | Pasta de Genova: Pasta
genovese.
— Genovesa (Add. di vari og-
getti). Salsa genovesa: Salsa ge-
novese. Cadenazz a la genovesa:
Chiavistello alia genovese.
Gent, Gente. « GWera 6n fuX-
min de gent » : « Cera un subDis-
so di gente ». Fh e6r gent (a tea-
tri) : Spopolare. « La gent la se
portava » : « Cera tanta di quella
gente ohe non ci si rigtrava ». La
povera gent: La povera gente.
Gent edme se sia: CTentaglia, Gen-
tucola. Gent de ben: Gente dab-
bene. « La gent la dis intomo
ehe,.. » : « La gente va dicendo in-
tomo- ehe... » « Che gust de fd,
M^arlit la gentyn « Che eusto di
far sparlar la — ». « J me gentyn
(1) OifiocchieUo in Fior. d anche il gi-
nocchio del porco morto, ipiccato dalla
gamba.
(8) Ginocchino dim. e vezz. di ginoc-
chio.
^) Le angnille col Jpomodoro^a Firenze
il popolo !• efaiama: anguiUe in ginoc-
chioni.
GEN
— 276 —
GEO
« I genitori ». La gent de servizi :
La gente di servizio. (Pr.) La gent
de ben la eerea minga i fatt di
alter : La gente dabbene non va
cercando i fatti altrui. (Pr.) Ogent
oparent o padrdn malcontent: \QAi
Fceugh,
— Gentaia, Gentaglia, Gentac-
cia, Gentame. Gentaia bolgiron-
na: Canaglia, Gentaglia bugge-
rona o nialandrina, Vile i^entaglia.
« Pareven edueaa nut invece oo
eapii ehe eren gentaia*: «Pare-
vano educati, ma poi ho oapito
-che erano gentaccia ». M^lta gen~
taia e pocek seidri : Molto genta-
me e pochi Bignori.
— CTentuBCia (P. N.), Gentuc-
oiaj Gentucola, Gentucoiaccia. « /
vism de la porta in tutt gentusda
de netgott »: « I casigliani son tutti
gente da nulla ».
aentil, Gentile. « C6n mi V I
semper steta gentil » : « Con me f u
fiemj^re — o cortese*. Us^ del hheeh
gentil : Uccelletti silvani dal beo-
co sottile. Schpp gentil: Ceppo
gentil«.
,— GrentUili, Gentilino. « L*h gen-
tilin eom'h, poter bagai/>: « £
fentilino assai, povero bimbo I »
(Vecchio oimitero) -4ndd al Oen-
titin: Andare al Creatore. Pari
la mort del Oentilin (in dis.): Pa-
per im moi*ticino o E' pare nn ne-
ce (Arezzo).
— Geatllezza (P. N.), Gentilez-
za. * HI nt' it u&aa 6n mond de
qentilesisyn « Mi fece iin mondo
di — o cortesie o garbatezze ».
/ gentilezz de la lunna de mel:
Pan di nozze. « CWel me faga la
gentilezza de indicamm,.. » : « Di
grazia.., »
— Gentilomm (Civ.), Gentil-
uomo. « L'^ 6n vero gentilomm » :
« E im vero gentiluomo ». || (Pop.)
^T. di gioco) « Mi son gentilomm »:
« lo sto da canto al gioco ».
Geografia (Civ.), Geojgrafia. Stu-
did la geografia: Studiare la geo-
grafia.
— Geografich, Geografico. Car-
ta geografica : . C&Ttsi geografica.
(Carta e lenzuola insudiciata) I-
dem.
Geometria (Civ.), Geometria. In
lieeo se studia la geometria e Val~
gebra : In liceo si studiano la — .
— Geomitrlch (P. N.), Geome-
trico. Figur, melody compass, eee.,
geometrich : Figure, metodo, com-
passo — .
— Gedmetra, Geometra. (Misu-
ratore di tei-ra) Tavolatore (A-
rezzo).
Gdppa. Bazza. « M g*a la gep^
payn « Ha la bazza ». « FVh ii,
Oeppa » : « Oh tu Bazza I » <c Chiar-
da che geppa quell vece / » : « Guar-
da che po' po' di bazza si rimpa-
sta quel vecchio ».
— Geppin, Bazzina. «^ 1/ h dna
geppin gustosa » : « E una bazzina
piacente ».
— Gepp6n, Bazzone. Vedi Ba-
slettdn.
Gera, Ghiaia^ Sulla gera e la
sabbia del torrent : Sul greto. « Met-
tigh de la gera sk sta strada » :
« Fategli una ghiaiata a questa
strada ». ^ M'h tocc€ia de bait la
gera » : « Wh toocato di caresgiar
o di battere la ghiaiata o la brec-
cia o la strada ». « L'it dappaa
6n sass de la gera e... »: « Plglib
in mano un ghiaiotto e... y^ I eat
de gera: Le cave di ghiaia.
— Ger6ii^ Ghiaione. (Smalto di
calce e ghiaia) Getto.
— Geretta, Ghiaietta.
— Gerettlnna , Rifioritura di
ghiaia.
— GerlY e Geros, Ghiaioso.
— Geraa (AggJ, Ghiaiato (Spar-
se di ghiaia). « iM strada Vera ap-
plnna stada gerada » : « La stradR
era stata agghiaiata la mattina
stessa ».
— Gerad'adda (Tratto di paese
lungo 1' Adda), Geradadda Cal-
cinna de Geradadda: Calce forte.
Anddtfinna in Geradadda {in dis.):
Andar in Calicutte.
Gerani. V6di Girani.
Gerarchia (Civ. P. N.), Gerar-
chia. La gerarchia nelVeshreUf in
di impiegaa : La gerarchia nel-
Pesercito, negli impiegati.
Gerb, Gerbido, GTerbaio (1), So-
daglia. « G'oo di vidor, ma anea
tanto gerb » : « Tengo de' vitigni
ma anche molta soaaglia».
Gergh, Gergo. ParSa in gergh :
Parlare in gergo. « Te ghr 6tt 6n
certo gergh ae artista ehe m,i ear
pissi pocch » : « Tu parli un certo
gergo di artista che non arrive a
(1) Gerbttio 0 gerbido iia dlauso.
GEB
— 277-
GES
eomprender bene ». « L*d, eapii el
gergh e el V h mdceada / » : « Cap!
il sergo e tacqiie»,
Gfterm, Gerla (1). Ona gerla de
rud: Plena una gerla di immon-
dizie.
Gerlo (Piii piooolo della gerla),
Gerla. Romp el gerlo : Rompere i
oorbelli.
— Gtorlada, Plena una gerla.
4c Con tre o quatter gerlad de sab-
bia I' impienissem » : « Con tre o
qnattro gerle di sabbia lo si ool-
ma o lo bI riempie».
— OerUtt, Gerletta.
— aerlettln, Gerlettina.
OermoBui, Germoglio. iclpiant
eomineien a manddt fosura t ger-
tna^ui » : « Le piante cominciano a
eermogliare ». Trit via el germaeui :
rscir di novizzo o di pupillo.
P. E. : « ^ 8aria 6ra ehe te tras-
set via el germoeui » : « Sarebbe
tempo ormai di snighittirti ».
OeroUfegb (Volg.J. Vedi Gero-
g'ltfieh.
Gerog'llflch, Geroglifioo. uMa
eoss*in sH gerog lifleh ? » : « A che
servono auesti ghirigori ? »
Ger6n<U (T. gramm.). Gerundio.
Oesa, Chiesa. Anda in gesa :
Andar in ohiesa o Far le sue di-
vozioni. Di in gesa: Dirsene in
cliiesa. V^ in gesa : Esser mez-
zo bacato o malaticoio. Omm de
gesa : Credente o spigolistro. V^s
nanea salv in gesa (R. St.) : Non
lo salverebbe I'uovo dell'Ascen-
sione. Sant in pesa demoni in e^ :
Santo per la Yia, diavolo in casa.
JPeseaaor de santa — ; Pesoatore di
Banta Chiesa. Lavord per la gesa
de Vaver: Affatioarsi senza frutto.
C^a granda e poeeh i sant (fig.) :
Gran chiesa e poca divozione.
c Jj'dtn miss in gesa e diman el
farh el hall » (R. St.) : « L' han
messo in oappella e domani sar&
impiocato o faih 11 ballo in campo
azznrro ». San March Vh 6na betla
gesa! : Per forza dovetti accon-
sentire Opp. Siena! per forza!
Visith i sUt ges: Visitare le sette
chiese. ^F^«/oHi«naa e6m^ 6n can
in gesa: Essere aUbrtunato come
i cani in ohiesa. Vorh andd in
(i) Oerle a PIr. lono ehiamatt ancpra i
sedfli della sala deir Aocademia della
Crasea.
gesa a dispHt di sant : Non s'en-
tra in paradiso a dispetto de' san-
ti. (Pr.) On poo per la gesa 6npoo
per el santissim, se tira Ih henis-
sim (in dis.) : Un poco di qua, un
poco di Ikf si tira avanti discre-
tamente. Qiuind ghe n'h nd, par-
tiss anca la gesa : Quando non ce
n'^ perde la chiesa.
— Oesiatt. Chiesaiolo. « Guar-
det da quell gesiati » : « Guardati
da quel graffiasanti».
— OeeiOBU, Chiesetta.
— Oesiolin, Chiesina e Chie-
aino.
~ 068611, Chiesona.
Oess, Gesso (1). G^s in pan, de
sart, depitt&r, de murador: Gesso
nativo, da sarti; da pittori, da far
presa , muratori. « Quest el va im^
muraa eont el g^s o ingessaa^:
Vedi Ingessdi. ftesth Ti de gess :
Restare di stucco o di sale. Stdi U
corns 6n papa de gess: Parere una
statua di gesso. El gess per i st^h
de Mgliard : Gesso. — per la lor-
vagna: Gessetto.
— 668866, Gessaiuolo, Stuoohi-
naio, Chi vende gesso.
~ 6688iy, Gessoso. Terren ges-
siv : Terreno gessoso.
— 0688dn (Terreno di argilla
soda a strati, sotterra). Pancone.
— Oesti, Gestire. « L^hinutil che
te gestissetf mi capissi nagott Vi-
stas » : « Smetti di gestioolare, ohe
non oi oapisco nulla ». « Quella
eantante la gestiss minga ben » :
4(QueUa eantante non gestisoe a
modo ».
— G68ticol&, Gesticolare. « Bi-
sogna vedkll, pover m^utt, a gesti-
coUt » : « Bisogna vederlo quel po-
vero muto a gesticolare*.
— Oest, Gesto. « L*b,faa 6n gest
che Vh varuu pussee del discdrs » :
«Fece un gesto ohe disse piii di
un disoorso ».
Ctostlon ( P. N. ) , Gestione. La
gestion del Sindieh tal, Vh stada
onestissima: La gestione del Sin-
daco X fu onestissima.
Oe8tl, Gesd. Da^s al b&n Gesii:
Darsi al buon Gesil. Geshy Gesii,
chi m,<Bur el gh'h pu : Gesd, Gesil,
ohi muore non o'fe pitl o Chi muo-
(1) XJomo di geuo (ed anohe w)mo del
Ciampi) e qnello di cal non si faecia al-
cana stima.
GE8
— 278-
GHE
^
re giaoe e ohi vive si d^ pace.
(Esol.) Geau GesU!: Gesii mio !
— Qesuita (P. N.), Gesuita (1).
El general di gesuita : II generate
dei gesuiti. (Add.) « Come V^ gcr-
suita quell ficeu / » : « Come h ge-
suita quel ragazzo)». Ona donna
gesuita: Una gesuitessa o Una ge-
suita in gonnella. Faeeia de ge-
suita: Facoia da gesuita.
— Qesuitdn (P. N.), Gesuitone,
Gesuita da tre cotte. « Chi Vh ehe
voeur avhgh a ehe fdt eon quel ge-
sHxton / » : « Chi vorrebbe aver a
ehe fare con quell'ipooritone ? »
— Qesuitada (P. N.), Azione da
gesuita. ^t- El m*d, faa 6na gesui-
tada tal ehe gh'h de sperd, poceh
ben de quell seolar* : « Mi fece un
tiro cos! da ipocrita ehe o'^ da
sperar poco bene da quello sco-
laro ».
— OeBOitaria (P. N.), Ipoorisia,
Impostura (Modi, massime. prin-
oifni da gesuita). n L' ^ d' ona ge^
suiteHa ehe spaventa » : « jBl d'una
ipocrisia o impostura da spaven-
tare».
Oett, Getto (2). Geti d* aequa :
Getto d'acqua. Ona robha Jada
de aelt (parlandosi di produzioni
delPingegno) : Un lavoro di getto.
Gett de armirceu (specie di'soal-
pello) : Saettuzza.
— Oettada (In dis.) (Doppio tra-
bucco), Canna.
Qettarell (Parte del coreggiato
per batter il grano), Vetta.
Qettdn Gettone. Getton di ear-
ratter de stampa: Squa^ruccio.
Getton per giuga I Gettone. Getton
de presenza: Gettoni di presenza.
Getton de buttd sui poggioBU : Get-
toni.
Oh' (Sincope di Gh4i), « Gh*eel » :
« E in oasa ». « Quest el gh' entra
minga e6n quell ehe disi m» » : « Co-
desto non c'entra con ci6 ehe di-
00 io ». « Gh'en vit pussee » : « Glie-
(1) A Pistoia ohiamasi oosi una otam-
bella di pasta flnisiima regalata di anici :
Oesuite fresche gridano i venditori ambn-
lanti.
(2) Getto ha in tosoano vari altri signi-
flcati oltre a.quellicorriipondenti ai nostri
ffett e gitt. £ lo smalto composto di cal-
olna e ghiaia : caleestruxx. A Pistoia i Io
spazzo o ripiano dinanzi a palazzo pab-
blico.
ne va di piii». mlPh toceaa de
mettegh del m^ » : « M'^ toccato di
rimetterci o metterci del niio».
Ghe, Gli. «ifi ghe la eanti gid
ciara » : « Io gliela spiffero ». « Ghe
vaeur tant / » : « Ci tuoI tanto ? »
« A lee ghe eredi rad » : « Non le
credo ». « Ghe n' h pu » : « Non oe
n'^ piii ». « Te ghe see andtia f » :
«Ci sei andatof» <Nissun ghe le
leva del eoo » : « Nessuno ^ oapaoe
di levargliela dal capo».
Oheda, Gherone. Faa a ghed:
Sgheronato.
— Ohedinna, Piccolo gherone,
Gheroncino.
ah'el, Glielo. « Gh* el doo » :
4(Glielo do».
ah^lf, Guelfo. (B. St. oolto) /
ghelf e i ghibellini: I guelfi e i
ghibellini. (Per astuto) (in dis.)
Vedi Canonieh,
QlhkXL Quattrino. « El var nanea
6n gheu* : « Non vale un quattrino
o una oica ». « Sdnt senza &n
gheUyn ^^on.o al verde o brueio
come resoa».
Oheminna. Vedi Gaminna,
ahdtt, Ghetto. Pari el gh^t di
Ebrei: Parere il ghetto. Fd 6ii
ghett : Far un ghetto. « Oo dovuu
vegnl via de quella easa ehe la par
reva el ghett » : « Ho dovuto soap-
par da quella casa ehe pareva U
ghetto ».
Ohetta (D. Fr.), Ghetta. Se usa
i ghett bianeh: Ora son di moda
le ghette bianche. Mezza ghetta:
Ghettina e anehe Mezza ghetta.
— OhettinxLa, Ghettina. Ghettinn
de lana per i juBU : Ghettiae di
lana da bambini.
Gheas, Ghezzo (1), Ramarro.
Verd edme 6n ghezz : Verde oome
un ramarro. Ona stoffa color verd
ghezz: Una stoffa color ramarro.
In Sardtgna gh*h minga el ghezz:
In Sardegna non si trova 11 ra-
marro.
Ohi, Glieli. « Ghi doo nd » : « Non
glieli d5».
Ohia (Volg.), Sguisoia. Vedi
Famm, Quuna se g*ti sott la ghia
se ragionna pii (volg.) : La iame
non conoscelesgi.
Ghlaa, Pungolo. « Ma oo de eiap-
(1) Ghexzo e tntraltro. k il colore ds*
Mori di Barberia e anohe deirava ohe eo-
mincia a maturare.
GHI
— 279 —
GHI
ph el ghiaaperfatt mmuv detkfyn
« Ci vorr^ aunque il piingolo per
flEurti levare di uf »
— Ohiarada, Punsolata.
— Ghlarell, Pungetto (fuori d'u~
so), Pungiglione.
OHlba (Vol§.)- Vedi Nebbia.CNel
^y^nifio di mdispoBizione) vedi
Cmitgnera.
OlilCG, Mezzo soldo (in dis.). Vari
nanea on ghiee : Non yalere una
eica. I (Foro delP ano ) IVemd el
Shiee : Fare il cul lappe lappe (in
is.). I (Chieriouzzo) vedi Abaor-
ghxee,
OUoch (Sorta di calesso in dis.))
Calessino da caocia.
Olildon (D.Fr.j, Goidone, Guida.
Gliielmiima (In dis.), Raggiro.
aiilffUottiima(D.Fr.), Ghigliot^
tina (oolto). Quand in Franeia
lavorava la glugUottina, i ttieekss
ehe «... » : « Quando in Franoia la-
vorava la ghigliottina , accadde
ohe... » I ( Strumento da stampa-
tori ) « Oiappa la ghigliottinna e
taia guii hni ehe in tropp l&ngh^n
«c Pigua la taglierina e taglia quelle
lijD.ee ohe sono troppo lunghe ».
OMgna, Ghigna. Ohigna de lar-
der : Ghigna di ladro. Ghigna de
eon: Viso sohiaociato. Ohigna de
dagh la drisza: Una ghigna di
posati li. I I'd ghigna ghtgna: Far
gangola o lima lima. P. £. : «Zf'^
ghdgna
nestre della Teresa oon un' altra
pedina al hracoio, per farle di-
spetto o gangola ».
— Qhignk (P. N.), Ghignare (1),
Hidere. « Mnm ghtgnaa de gugi » :
« Abbiamo riso saporitamente ».
if^Ouarda edme el ghMua soU via » :
« Guarda come gmgna sotto i
baffi ».
— OhUrnln. Ghignetto.
— ahinidii (D.fr.), Disdetta. (Al
giooo) «X'^ tutta tira ehe me per-
seguita el ghignon » : « Da ratta
sera la disaetub mi peraegnita ».
Faeeia de ahigndn: Faccia anti-
patica. « CKe ghignon Vh staa per
(1) Ghignare in flor. signiQea propxia-
meiiie : ndere con sarcamto ; in dlaletto
•I Ota ghignd in quel senso, ma anche in
senso innoc«nte.
mi queU de ved^.,. » : « Che disdetta
fu per me quella cosa di vedere... »
— aiilgn6s (P. N.), Permaloso.
Ohindanna ( Matassina di seta
per prova), Guidana. Ghindanna
fada al provin : Guidana fatta al
provino.
aUndes (Per la seta), Ghindolo.
Vedi Bieocea.
OhlnUla. N. fr.: Fh el eavall
del Ghinella : Far come le secchie.
« Ma mi s&nt poeu minga el eavall
del Ghinella » : « Ma io non sono
S)i la vacouccia o 11 cavallo di
hinella» (Siena).
Olilringhell (In dis.). M pader
GMringhell: II padre guarBiano
o H padre abate.
GmnngheBBa (Erba da tintoria),
Ginestrella.
Qhlrlanda (P. N.), Ghirlanda (1),
Festone. / nevoditt ghe fan ghir-
landa al pappagrana: I nipotini
fanno ghirlanda al nonno.
— QMrlandinna. Ona ^hirlar^
dinna de ji6r de naranz xn Hbsta:
Una ghirlandetta di fiori d'arancio
in capo.
Ohua, Ghisa. 8ul navilli a San
Damian gh* h 6np6nt de ghisa :
Sul canale a San Damiano c'^ un
ponte di ferro fuse.
Ohltara, Ghitarra. Ghitara itor^
liana, franeesOf spa^nceula : Ghi>
tarra alPitaliana, francese, spa*
gnola. ii:Fh pie»h rompem minga
la ghitara » : « Ti prego , non mi
rompere il chitamno ».
— Ohltaree, Fabbricatore di ohi-
tarre.
— Ohitarlsta, Chitarrista. « In-
thmma ai mandolinista gh*era
quaUer ghitarrista » : « Coi man-
aolinisti c'erano quattro chitar-
risti».
— Qhitarin, Chitarrino. Ghiia-
rin de eanna : Cetra di sagginale.
« Te vmu finilla e6n q-uel ghitar-
rinfy^ :«Vuoi finirla oon quel tuo
frinfrinof »
Q\k (D. T.), Gik. I Ma gid/:JILa,
gi&. I « 2/' ^ gid bell e eott » :«E di
gi^ ootto ». « lyk gid o giamd duu
mres ehe... » : « Sono gi& due mesi
che...» « I>e gid ehe te diset insH »
(pop.): «Giacch^ dici oos)...la ve-
(i) Ghirlanda ha in Aorentino an senso
ohe a'/kvvioina piii alia noitra coronn^
de fior ehe i^ ghirlanda.
OIA
-280 —
GIA
dremo... » « De gidt ch* el trceuvi
ghe diroo cAe...»:«6iacchfe la trovo
le dirb che...»|(AB8eiitimeuto) GiJi!
« Te ghe andaree f * m. Gict » : « Ci
andrai ? » « Qih\ » (Ironia).« Ma giit,
ma gid , lira gib » : « Ma gih, , ma
o^ik; la ragione h sempre dalla
tua ».
¥* Glacca (P. N.), Giacca. « L'h iiv-
filcta % manich de la giacca e via
de galopp » : « S' infilb la giacca e
via di galoppo o a gambe ». I (Spe-
cie di erba) Kanuncolo Bcellerato.
Giacch^tta ( P. N.), Giaccbetta.
Im giacchetia V h minga 6n vegtii
de visita: La giaccbetta nou h
abito di society.
Oiacc&. Vedi STgiaecit.
Glacint (Specie di fiore) (P. N.),
Giaointo. (Gemma) Giacinto.
Giacobln ( R. St.), Giacobino. /
Giacobitt al dl de incteu se datnen
rejfuhblican : I Giacobiui oggidi si
obiamano repubblioani.
Giacom, Giacomo. Avkgh i ganib
Che fit gtacom giaeom:\edii'^Ja-
com. Brutt come el Giacom\{l) i
Bnitto come I'orco.
Giacoaitt (D. Fr.), Giaoonetta
(Stoffa di cotone giCi di moda).
Glaculatoria, Fervorino.
Giald, Giallo. Giald de cromm:
Giallo di croma. Giald de zwfran:
Giallo di zaiferano, ecc. Trd, del
giald: Tirare al giallo. Diventct.
giald: Ingiallire. Giald come 6n
galbee: Vedi Galbee. Giald come
6n phtt (vplg.) : Idem. (M. d. d.)
Avegh ipe giald: Essere ammo-
gliato. Pan giald: Pane di gran-
tiirco. (Pr.) El giald el se man^
ten, el rose el va e el ven (Appross.)*
Tutto il rosso non h bono, tutto
il giallo non h cattivo.
— Gialdasc, Gialdaccio.
— Gialdusc, Gialluocio.
~ Olaldl?, Giallicoio, Giallo-
gnolo. J (Al plurale) / gialditt
(l)op.): I maren^bini. « Fceura sti
SrtafmW »: «Vediamo queste mo-
nete d'oro ».
.— Glald6n. (Di persona) « Va
via gxaldon porch »: « Va via, gial-
laccio porco » (volg.).
Glamb^Ua (Panetto ovale senza
buco con burro e zucohero), Pa-
, (1) Era una acimmfa dei pabblici cfar-
dm! .... *
netto, Ciambella di pane, Ciam-
bella (1). Vedi Miech%n.
— Glambelliima , CiambAlH-
na (2). Giambellinna col btiUhr:
Ciambellina col burro.
Giamb6n (D. Fr.), Proseiutto.
« Zm el fit eolession con dd fett de
giambonyn « £' fa colazioue con
due fette di prosciutto ». Tixidt el
giambon sutttl tutHl: Struoiolare
un prosciutto.
— Giambonltt , Giambonetti.
(Termine di ouluiaria) Coetolet-
tine di maiale.
Giamd. Gi^. «Zr'^ giamb mezsh-
dif>: « E giit mezzogiomo ? » « T«
see giamo chif*: « Cos! preato di
ritorno? » « X' h giamb la quaria
volta ehe.,. » : « E ormai la quarta
volta cbe ». « Ti te par giamb de
avhghel in saeeoeeia/>: « A te pa-
re gik di averlo in tasca ! »
Giaii (DasB a) (In dis.), Disp^-
rarsi.
Gianchett (Pesciolino di mare),
Bianobetti (Isola d'Elba). I (Pasta
da mineslra) Punte d'aghi.
Gianda, Gbianda. HI guss de la
manda: 11 bugnolino o ooooiuolo
della gbianda. Ai porscH ghe piat
i giand: Ai porci piaociono le
gbiande. Gianda de seir: Cerra.
i(Lavoretto in rioamo) Gbiande.
(Ornamento con anime di legno
con forma di gbianda) Gbianda.
— Glandlnna, Gbiandina. Igian-
dinn che shrv de hottdn per i ala-
mar: Giandine da alamari.
Giandarma (R. St.), Gendarme.
/ giandarm,a in di operhtt riven
semper tard : I gendarmi delle o-
f>erette arrivano sempre tardi.
Oggidi) Carabiniere.
Giand6a (Sorta di tn^nito),
Gbiandone, Granitone. Mardape
de giandon: Marciapiedi di gra-
nitone.
Gian^tta (Mazza di oanna d'In-
dia), Giannetta. On pelaa o^ la
gianetta (volg.) : Un crostino colla
giannetta.
— Glanettlnna , Mazzettina ,
Giannettina.
(1) La ciambeUa fiorentina si sa che ha
11 buco ; pcr6 lo si dice anche in senso di
chiccO'
(2) Si nsava dlro : /br una ciambellina
nUa naaeosta oorrispondente al ^gstro
fogtij ma ora pare in dls^^
GIA
— 281
GIA
— Gianettada, Mazzettata. « M
g*dt daa 6na gianeUctda trav^rs a
la fitceia » : « Gli diede una gian-
neitata sul yiso ».
Glangian, Gianni, Scempiato.
« Vik fd minga el giangian »:
« Via non mi fare il gianni o lo
scempiato ».
Olanglan^, Far il bighellone o
anehe lo soempio Opp. in eerti
east 11 oascamorto. « JJU nd'l fdk
ehe man^ianh tutt eld^rn « £' non
fo one gingillare ».
Qlanln (Baco delle oivaie e del
grano), Torohio, Gianni (1).
Olanna jD. Fr. oome nome pro-
5rio di Giovanna), Gianna (2),
eanne (alia franoese}. Qinnaf
gianna tanna: Vedi Ch^Bugh,
Gtansenismo (P. N. Golto.B. St.),
Giansenismo. M vhseov Bieci Vera
seguaee del Giansenismo: II ve^
80OV0 Ricoi era seguaoe della dot-
trina di Giansenio.
— GiaiLBeiilsta, Giansenista.
Qiar (Erba da piaghe), Giohftro.
Olardln, Giardino. Qiardiny pri-
vaa, pubblieh, hotanieh, zoologieh,
cUl'tMlesa: Giardino della casa,
f>ubb1ioo, botanioo, zoologico, al-
' inglese. L' Italia Vh el giardin
de VJEuropa: L'ltalia h il giardi-
no d*Europa. MHt a giardin: Met-
ter a giardino. Pari 6n giardin :
Parere un giardino. Tra c6rt e
giardin: Tra eorte e giardino. Dd
sul giardin: Dare o guardare sul
giardino.
— Oiardln^tt, Giardinetto (3).
*^ El par el giardinett de la pigot-
to » : « Pare il giardinetto di Pe-
tuzzo ». I (PiatteUo con frutta,
formaggio e dolci) Giardinetto.
— Ouurdinettin ( PiccoliBsimo
giardino nei due signific.).
— 6iardin6n, Vasto giardino.
— Oiardinee, Giardiniere. « G'oo
pernios al mh giardinee de vend
la frutta e i fior » : « Ho permesso
al mio giardiniere di vendere la
frutta e i fiori*. Giardinee del sd :
Giardiniere proprietario.
— Oiardlnera (Oltre al femmin.
di Giardinee) (Specie di oarrozza),
(1) Ma il Crianni c Teramente il baco
eho sta nelle mele. | . ^.^
(2) Tutt'altra oosa : aii-wte mitiore. i
<3) Giardinetto a Livorno k bottega con ]
ooriiletto a flori 4Qve 9I vende vino.
Giardiniera. (Specie di gelato)
Giardinetto e Mattonella. H (Gran-
de oanestro per fiori) Giardiniera.
Giardtt, Garetto. <L*e 6n ea-
vaU c6n fidr de giarett » : « jj un
cavallo con garetti di ferro».
« Forza in di giarett / » : « Forza
nei garetti I» (alpinisti e bicielett.)
aiargda(In dis.) (Specie di gioia),
Giargona (in dis.).
Giavan, Bischero (trivialiss.).
« Te sitt 6n gran giavan » : « Sei
un bischeraceio ». « M g*h 6n fd.
de giavan eh' el eonsola » : « Ha
certe mosse da baccellone cbe in-
namora ». | « j!?2 ghe fd, el giavan
alia Bo8in» : « E' fa il bello ooUa
Rosina ».
— 6iayan&. Vedi Gibiannd.
— Oiayandn (Piii che gruUo),
Grullone.
Oiayanada, Grulleria.
aiayard (D. Fr.) (Malattia del
cavallo), Giarda o Spinella.
Oiayazz (Specie di bitunie ne-
rissimo e lucente assai indurito),
Giavazzo.
Oiaydn (Sorta di erba), Mercu-
riale.
Oiazz, Ghiaooio. Aequa o bir-
ra, eee. in giazz : Acqua e birra
diacciate. Bet in giaze : Bere in
ghiaooio. Andd, at giasz: Andar
alia ghiacciaia. Ciappd, la legor al
giazz: Pigliar la lepre al covo.
Andd, a fh giazz: Andar a far
ghiaooio. (Fig.) Bomp el giaaz:
Bompere il guiaccio o il marcio.
Vhss al giazz: Essere al verde.
Vkss 6n giaaz ( di persona senza
passione): Essere di ghiaooio.
« Sdnt restaa de giazz » : « Rimasi
di ghiaccio... a sentir quella no-
tizia ».
— aiazza, Crostata (1), Crosta.
Ona torta de marzapan e6n siit la
giaeza: Una torta di marzapane
coUa crostata o crosta di zuc-
chero.
— Giazzada (Ghiaccio trito con
conserva dolce), Diacciata.
— Glazzee, Ghiacciaia. Igiaazee
del mont Bosa : Le ghiacciaie del
monte Rosa.
-- Giazzera, Ghiacciaia. « Vd, a
la giazzera a tceu la carne » : « Va
alia ghiacciaia a levare la carne ».
« Ma sta stanza ch\ V h 6na giaz-
(!) Crostata h ^k ana specie di torta.
GIA
282 —
GIB
eera » : « Questa stanza h una
ehiaooiaia ». « (^uslla Vh minga 6na
aonna Ve 6na qwazera o 6n toeeh de
fictzz » : « Quella non h una donna,
un pezzo di ghiaooio o di diae-
oio» (pop.).
— Giazzorin (Piooola ghiaooiaia
domestioa), Diaooiatino.
— OlazzOBU, Diacoiuolo. Dent
gUuMKBu : Dente diaooiolo. (Di ce-
real! o friitta che sgretola sotto i
denti) Diaociuolo. « St6 pir ehl Vh
giaezcBu » : « Questa pera h diao>
ciola ».
— Oiazzb-aisaa, Ghiacoiare e
Diacoiare. M^tt a qiaazd,: Metter
a gelare. « Sont gxaazaa o gehia
e6me 6n sorbHt » : « Sono diven-
tato un sorbetto ».
Gibema, Giberna, Gartuooiera.
Sou ai Todesch a la giberna ghe
diteven patronnui : Al tempo de^U
Austriaoi la giberna era oniamc^
patrona.
Gibian, Gabbiano (1), GingiUo-
ne. inTi n6 te see hdn ehe defd el
gibian » : « Tu non se' bono one di
perdere il tuo tempo in sciooohe-
rie ». « LU el ghe fdt el gibian a
tutt i soeehhtt » : <( £gli tira a tutte
le gonnelle e meglio £gli tira alle
gonnelle ».
— Gibianada. Scioooheriuola.
« M fd, eerti gibianad eh'el par 6n
juBu » : « Fa oerte scioocheriuole
che un ragazzo non le farebbe».
— Glbiank, Baderlare (Pistoia),
Bricoicare. icIHnigsela de gibior-
nd » : « Smetti di far o dire scioo-
chezze ».
— Gibian6n, Scioocaccio. « Che
gibianon ehe V h mai quel pover
omm / » : « Idem ».
— Glbigian (Giovane obe com-
pare troppo g^esso dove sta Ta-
mata), 11 patito. «iycr Miilia I'h
tutla eontenta perehh I'd veduu el
sd gibigian » : « L' Amalia h tutta
felice perobfe ha veduto il su' pa-
tito ».
Glbigianna (Riverbero di sole
dall'aoqua sulla parete), Baleno e
Balenio (2). Imh'li maeuren afagh
(1) A Fir. lo si dice a uomo rozzo, zo-
tico e imbeoille. Gibian In mllan. lo ai dk
bensi a persona non ammodo ma ha perb
altro significato, oome si vede negli
esempil.
(2) I dizionarii toscani in baleno e ba
la gibigianna: I merli abbarba-
gliati muoiono. | Speocbietto (Luo-
oa). <M 861 el batteva in del ea-
din pien d'acqtta e el fateva la gi-
bigianna 8ul mur » : « II sole bat-
teva nella oatinella plena d'aequa
e faoeva il riverbero o lo speo-
cbietto sul muro ». | (Fi^.) Lusin-
ga. a Mi, eon la gioigtanna del
premi, oo finii a lavorit ses met
per fiagoU » : « lo, oolP attrattiva
del premio, ho lavorato sei mesi
per nulla ».
GlMl^ Giiibilare. « Guarda edtne
el gibiUa el Tomasin » : « Guarda
il Tomasino oome gli ride I'occhio
o oome gongola».
— GlbUer^ Giubileo. a Se te a-
vessel veduu ehe gibileri in quella
<^»: «Se tu avessi veduto ohe
giubileo in quella oasa ».
— Gibilee (In dis.). Buono a
nuUa. « Te sSU j^opi 6n gibilee » :
« Sei un vero scimunlto ». | (Idio-
tismo inveoe di Giubilee), Vedi
Giubilee,
GlbiUbUB (Dc Lat.), AgibiUbus.
Avigh 6n poo de gibilibus tndndi :
Avere o non avere ragibilibuB
mundi.
Glbllin (Volg. id.). Vedi ZibelUn,
Giblas (D. opX Gnoooo. « Oh
ehe giblcu d'6n jioeu / *: « Ghe
gnocGone, ragazzo mio ! »
Gib611, Amaooatura, Gomo, Fit-
ta. « S6nt tutt pien de gUxii » : « So-
no pieno di oornetti ». « La eaf-
fettera d'argent Vh rotolada per
Urra e Vh tutta a gibdi » : « II brio-
00 d'argento h oasoato in terra
ed h pieno di fitte ».
— Glbollk-Uaa-llass , Ammao-
oare, « SUpomm in tutt giboUaa*:
« Queste mele sono ammaooate ».
« La eaffettera V^ borlada in thrra
e la s*h gibollada » : « II briooo h
cascato e si ammaoc5 ».
— Gibolladura. Vedi GiboU.
— GibUB, Gibus,
Glccol (In dis.). Vedi Soar,
— Giccoli& (In dia.). Vedi Sgari.
GlesuB, Gksil. Vedi C^esU,
Glxant, Gigante. « S*el va inam
a cress eo^ el diventa 6n gigant »:
lenio non danno a dir vero la idea pre-
clsa della nostra gibiffianna. Neppare il
Petroochi tanto efflcace. Da Firenze mi fti
I soritto che si dice : soUno. Fa la gibigian-
1-1 a: Fare 11 solino t
GIG
— 283-
GIM
« Se oontinua a oresoere oosl mi
diventa uno spilun^one ». A pass
de gigafU: A passi da gigante.
(Cofto) El mont Bianeh V h el gU
givat di montagn : II monte Bian-
co ^ il ^gante dei monti italiani.
Manzont Vh 6n gigatU in confront
de... .* Manzoni al oonfronto oi... ^
on jrigante.
— Q\ga,nt6n, Gigantone.
— Gigantd8(di, Gigantesoo.
— Oigantonna, Gigantessa.
aUr6 (D. Fr.), Gigotto (1). Gigd
de fnontdn: Gigotto di castrato.
Manieh a la gigd (tomato oggldi
di moda): Maniohe alia gigotta.
Oigogeo, Galante. Fhelgtgogeo ;
Far il galante.
ai«:oUa8tl (In dis.), Giga (Stru-
mento antioo a corda).
— ailardinna, Gallinetta acqua-
tiea. M pass o la passada d% gi-
lardinn: II passo delle gallinelle.
anh (D. Fr.}, Gil^, Sottoveste.
« ^l g*aveva on giU the ghe an-
dava gib qutui finna ai genoce » :
« Aveya un ^anoiotto ohe gli ar-
livava aUe gmooohia ». | |I1 seno
di fianoiulla piil vistoso di quello
ohe I'etl^ sua oomporti) « Guarda
ehe giU queUa servotta »: « Guarda
ohe senato o ohe petto quella ser-
votta ».
— aUorin, Gorpetto, Farsetto.
I (Di ragasza) « 2k» g' d 6n bell
gilerin »: « Ha un bel petto o seno ».
— Oilerdn, Panciotto.
ailibracchin (Volg. id.). Vedi
Virabaechin, Verina,
Gimaoch. Grullo, Dondolone.
« HI ahe fa el gimaeeh aUa,,. » :
« F& u hello oplla... » « j&2 m^ gir-
tnaeeh »: « n mio damo ». jy^ re-
staa A edme 6n gimaechTH « Rl-
inase mezaso gruUo ».
— Qlmaocfc, Star a bada, Don-
dolarsi, Sdonzellarsi , Gingillare
scherzando, Baderlare (Pistoia).
« Ifdl fi^ ehe gimaeeH e fdt phrd
el temp » : « Non f& ehe gingillare
o dondolarsi e far perdere u tem-
po agli altri ».
— Oimaocada, Grulleria. « N6
I'h bdn ehe de fa di aimaeead » :
« Non h bono one a o ai fare delle
Bciocohezze ».
— QlmaocliUl, GruUerello.
— Oimacc6ii,Grullonaocio, Don-
dolone.
Oina, Gina (1|. N. fr. : CHna gia-
na tana (Giooo).
Ginasi, Ginnasio. Mahster de gi-
nasi : Maestro ginnasiale. « M^
fic&u el fit adhs el ginasi » : « Mio
figlio ora sta facendo il ginnasio ».
— Ginaslal, Ginnasiale. Mahster,
Cora, Lieenssa ginnasial : 'ilLe^BtrOf
Corso, Licenza — .
Ginastica (P. N.), Ginnastica.
Se Dio vceur adhs la ginastiea Vh
obbligatoria per leg : Se Dio vole
la ginnastica ora h obbligatoria
per leg^e.
Gin^stra, Ginestra. Boschinna
^ ginester: Ginestraio o m^lio
Ginestreto. Fior de ginestra: Fior
di ginestra.
— Ginestr&i Fasciare eon gine-
stre. Ginestrdt i tnordn novH : Ri-
parar dal gelo i gelsini.
— Gines&OBU, Ginestrina.
— Ginestree. Vedi Bosehinna
sotto a Ginestra,
GiJUgMla, GingiUino. ii 1/ h 6n
gingeUa ehe fd, nagott tutt eZ di » :
« £ un crostino ehe si gingilla
tutto il giorno ».
Glngln ( In dis. ) , Crostino.
« M vmur fit el gitigin a eavall
stU C6rs »: « Si mostra sul Corso
a oavallo a far la ooglia » (pop).
« Chi Vh quell gin^in ehe passaf » :
« Chi h quel pamo ehe passa? »
« JEl ten ehl dx volt a fh el gingin
ednt i tosann de la scola >» (una mo-
dista ehe parla) : « £' viene qual-
ohe Yolta a far il leoohino oolle
ragazze della souola ».
— Gingink, Far il oivettone.
« Mi sdn stuffa de vedell a ginginit
c6n la mia tosa » : « lo sono stuia
di yederlo fare la ronda intomo
a mia figlia. »
Glngioarl (Aroma). Zenzero. B
(Di persona) Gingioari mdstds :
Semplicione. (A Pistoia) Baderla.
Ginna (Intaccatura delle doghe
delle botii), Caprug^ne.
— Ginador, Addetto a caprug-
ginare.
— 'Glxm&, Caprugginare.
Gid (2), Gi6 e Giu. (Unito a certi
(1) ▲ Firtaze ohi parUt b«ne dice an-
ohe: eoteioUo.
(1) A.d Arezzo gina ligniQea : voglia
grxmde*
(S) end vive anoora nelle montagne p{-
Stolesi per giu; andar §^6 ^6. B poi aco-
GIO
— 284 —
GIO
verbi muta di pianta il loro signi-
fioato) Borlit gtd.' Cadere di sotto
(mentre Boria signiiica Rotolare).
Pend qid : Speuzolare (mentre
Pend siffniflca Pendere ). Anda
gib: Caaere, eee. | « / figh in
anddt gib tutti >► : « I lichi sono tutti
caduti a terra ». « ^ andh gid el
muHU »: « Gadde o (improp.) oroll6
il miirello ». Andd, gid amalaa :
Cader malato. « Va gid in strada
ehe gh* h Vortolan e compra ...■»:
a Va gid in strada che 0*6 I'orto-
lano e compera . . . ». Andd gid la
eoseiema: Aver molta fame. An-
da aid el 861: Tramontare il sole.
Anad, gid 6n' usansa : Andar gitl
o Mutarsi un' usanza. Anddt gid
Vovera: Cascar I'ovaia. Andh gid
aaeuhh : Camminar gobbo o curvo
(Pig.) Spendere assai, senza ri-
sparmio. Andd. aid in eantinna:
Soendere in cantina. (Pig.) Andh
gid la vds in eantinna o anche solo
andd gid lavds: Andar giu la vo-
ce. £ andad f/id el mmisteri: £]
oaduto il ministero. Gdldr ehe va
mingagid : Colore che non smonta.
Anad minga gid 6na robba: Lib,
non mi va giti. || Bev gid: Tirar
gill o Trangugiare. I Buttd gid :
Buttar gill. Buttd gio quel ehe ven
ven (scnvendo) : Buttar giii. But-
tass gid : Buttarsi di sotto. Buttas
aid 8ul lett : Sdraiarsi o Adagiarsi
lungo edisteso sul letto (non pop.).
Trass o Buttass gid de la Jine-
stra : Buttarsi giil dalla linestra. I
Gagd gid (plebJ: Svesciare. | Da
gid : Dar gitl. / prhzzi dan minga
gid: I prezzi non danno giti. jua
rendita Vh dada aid : La rendita h
discesa. Std eaffe V ^ minga daa
gid: Questo can^ non h posato.
Bd gid i aequ: Abbassarsi delle
acque. Dd g%d de cera : Parsi spa-
nito. Dd gid de aalut: Dar gitl.
Dd gid de disperata : Mcnar giii
botte da orbi. Dal tant in gid:
Dal tanto in giii. Dal thee in gid :
Dal tetto in giu. Dai quarant'ann
in gid: Dai quaranta in giU. I Fd
gid. N. fr. : Fd gid rhff: Vedi J?c#.
Fd gid i rav : Att'ettar le rape. Fd
gid i buseh a vun (1): Souotere a
uno il pellicoione e anehe Lisoiare
lino J non comune). | In gid: Al-
I'ingiil. Piegd in gid: Piegare in
gill. Pend in gid: Pendere all'in-
giil. « J. veqnl in gid sefdpoeafa-
diga » : « Ail'ingiii tutti i santi aiu-
tano ». Dai ses 6m in gid : Da me-
no di sei once. « Te vhgnet in gidf »
( cio^ verso la porta del dazio ) :
« Vieni in giii 1*Ld gid : LajBCSfifl. I
Lassd gid: Vedi Lassd, | i€anda
aid (per inghiottire) : Tirar o Man-
dar gill. Mandann aid de eott e de
erud (per dover toUerare): Man-
darne giii d'ogni quality. « Manda
gid qiMtiehedun » (abbasso) : « Man-
» da gill qualcimo di casa ». « Man-
dem gid el eavagnceu de lafin^tra »
(calare):«Mandami gih il oane-
strino dalla finestra». | M^l gid:
Metter giii. Vedi Mett. Peitd gid:
Deporre. Vedi Pettd, P^eeh sk
poeeh gid: Pooo sil pooo giii. Sid
gid: Star gid. Vedi 8td. Vegni
gid: Venir giii. Vedi Vegnl. Vhss
gid: Essere giti. Vedi Vhss. V^t
semper 811 egid: Essere fra il let-
to e il lettucoio. V^s aid de can-
ehen: Vedi Oanchen. X^hss qid 6n
fiumm : II flume h gonilo o il fiu-
me seguita a gonfiare. Vhssegh aid
la cd e el teec: Cascare il monao
Gid adree a la eorrenta : Gid pe
un flume. GavH gid per i spaU
Capelli gill per le spalle. Tird gi
i sant.d^ paradia :l^ira,T mocooli
Tirar gid tutti i santi del oielo*
GiobD, Giobbe. In toeeh c6me
Oiobb : Povero come giobbe. Avhgh
o vorhgh la paziema de €Hooo:
Avere o volerci la pazienza di
Giobbe.
Gioeler (Volg.). Vedi GioieUier.
Gi09Ubbia (Volg. ant.). Vedi
Giovedi.
Giosugh, Giooo. Giaeugh de eart,
de bigliard, de busaolott, del hal-
I6n, ecc. : Gioco di carte, di bi-
gliardo, di bussolotti, del pallo-
ne, eco. Gn giaugh de earl : Un
mazzo di carte. Giceugh de pa-
roll: Gioco di parole o bisticoio.
Vedi anche CaJamb6r. El giceugh
VI 6n gran brutt VKsi : II gioco 6
brutto vizio. Trd via tutt coss al
cope di 'gioco o'di.'gioia, ed era neir uso
del la parlatA. Wgiu flor. poi ha molti mo-
dt ignotl al milanese : giu di It per quasi
Tener giu uno per tenerlo sotto di sc, 00c .
(1) In florentino o*<^ inyec^ la fr&se : ire
alia husca por andar a oerear delle botte
(pop).
GIO
-285
GIO
gic^tigh: Royiuarsi al gioeo. Avegh
eattiv gicBugh in man: Avere tri-
sto gioco in mano. I^di gueugh:
Apnre il giooo. Gicetigh de gross o
de poeeh : Gioco forte o gioco da
?oco. (Pr.) (nel senso proprio) Chi
fortunaa in amdr t h disforivr-
neut al gicdugh: Fortuaato in amo-
re non giocni a carte. Danee de
gicBugh t^nen minga Iwugh:
Quattrini di gioco mettili in tasca,
oi Btanno poco. OitBugh e lit in
tuW unna (manca) (appross.): II
l^rioco e il fooo non si contentan
mai di poco. Z/*h in del guBugh ehe
se edndss el natural de la gent : A
tavola e al gioco si oonosce Tuo-
mo, (Fig.) JPer gic&ugh: Per baia.
« A. ehe ffi<Bgh gtugh^m / » : « A che
fnoco 81 gioca 1*A giceugh Idngh :
Alia lunga. A la fin del gimugh :
A palLe terme. Mudd gicRugh : Mu-
tar giuooo. I/h tutt on giceugh di
ifUeressaa : £) tutt'un raggiro de-
^U interessati. Avhgh in man bdn
giceugh: Aver buon gioco in ma-
no. Fit hon gioRttgh: Fare buon
giooo. ( Pr. al fig. ) On giceugh
per v^ Mil Vit de durit pocch:
O^ni bel gioco deve durar poco.
Gtceugh de man, giceugh de vilr-
lan : Idem. | (Da spegnere incen-
dii) Macchine. Fit c6r i giceugh:
Idem. I ( Caccia ) MHt gio el
giwugh: Tendere. Giceugh de
quai: Quaglieraio. Giceugh de
pUntdn : Graschetta, Cluoccolo,
Fistiarello. | Giceugh d*aequa:
Giochi d'acqua. Giceugh de guec :
XJn mazzetto di ferri. Giceugh de
lu9 : Gioco di luce. I (Per cam-
panelli e tromba) ^a'e guastOM
el giceugh di eampanin » : « S' ^
guastato 11 oongegno del campa-
oello ». « £Pt guastaa el giceugh de
la tromba » : « S'^ guastato il con-
fegno deUa tromba ». I / giceugh
i fiaeu: I giochi infantili. Bara:
Toocaferro. Balla : Palla. Biccoe-
ehin : Bindolo. Birlo : Trottola.
Cavall e bria: Cavallo. Cavttlldn:
A cavalcioni. Cicciorlanda : Idem.
Ciribibi : Idem. Corda : Corda.
Crds e Uttera : Idem. Ghmm : Idem.
Oaita leearda : Idem. Ginna Gian-
na: Idem. Gringraia : Idem. Gan-
fUill ' Idem. FoppH : Buchette.
jA)7%galonghera : idem. JYos: Noci.
Phgn: Pegno. Picedideseiresi'idem,
JHmpin eavalUn:ldem..M^lla:Id.em,
Seocea : Altalena. Saltaformaggia :
Idem. Sguralatazza : Idem, Span-
nttta: Spann'amuro. JHramolla
Idem. Trik in aria: Idem. V6la
vdla 6n usellin: Ucoellino vola
vola. Zoppin soppHta: Idem. I /
giceugh de soeielaa fra adulti:
Giocni da adulti. Banch faUii:
Banco fallito. Bitzssiga: Bazzica.
Boec: Bocce. Calabragh: Gala-
bresella. Briseola : Briscola. Co-
sin (Bigliardo) : Idem. Bussolott :
BusBolotti. CruscKkll: Idem. Dam-
WM : Dama. 2>aa ; Dadi. Donna
salta: Idem. Domino: Domino.
Entro : Entro. Fant, damma e re
che stoppa: Idem. Faraon: Fa-
raone. Friceo : Idem. Gidstra :
Giostra. Goffo: Goffetto. Law
tennis : Law tennis. Mora: Morra.
Lanschenh : Lanzinetto. L6ttb :
Lotteria. P611 (Bigliardo): Idem.
Maca4>: Mac^. Mdlett: BoUino.
Sehaeeh: Scacchi. Seocea: Alta-
lena. Tarbeeh: Minchiate. Tom-
bola : Tombola. Seopa : Scopa.
Trentun: Trentuno. Trieetraeeh:
Tricetrao. Trishtt: Tresette. V&-
lin: Volano. Vestiss e disvestiss:
Idem.
— Gidghtosa, (Cattivo gioeo),
Giocaccio.
— Gi6g6ii, Bellissimo gioco.
— Ginghdtt, Giochetto. n 1/ i
staa 6n giughett che g'dn iaa » :
« £ stato un giochetto cne gli
hanno fatto ». Giughett de parotl :
Giochetto di parole. « Mi st6 giur-
ghett el me com,oda pocch y> : « Co-
desto giochetto a me non m'ao-
oomoda punto ». (Ordigno che d^
moto) Gh* h dent el giughett: Ch
intemamente il cogegno.
— Qiugada, Giocata. Ave faa
6na hklla giugada : Aver fatto una
bella giocata. In sta giugada el
Lott Vavrh perduu cent mila Ur:
In questa giocata il Lotto ci avrlt
o ha rimesso centomila lire.
— Ginghera (In dis.), Seguenza
di carte.
— Gingaddr . Giooatore. « Za
sura Ann^ta I'e 6na famosa giu-
gadora de seopa » : « La sora An-
netta h una famosa giocatora di
scopa ».
— Giugaddrdn , Giocatorone.
K jy h 6n giugadoron de scaceh* :
« B un giocatorone di scacchi ».
— Qiitg&-iigaa-ugas8» Gioeare.
GIO
-286-
010
Oiugd de bon e gitigit de buia*
Giooar di bono o giooar di nulla*
Giugd de gross e giugh de poeeh :
Giocare forte o di molto o gioca-
care di poco. — per rid: — di
nulla. GUtgd de seroech: Giooare
non pulitOj da gasparo. Gingd, de
stremii: — con prudenza sover-
chia. Griugit dl e nott: Giocare
giomo e notte. Oiugd. el r^st : —
il resto. — sul veVU: — aul vellu-
to. — CHugdt in regdla o minga in
regdla: Giocare in regola o pulito
o con malizia. Oitigdi sii laparol-
la: Giocare Bulla parola. Giugass
fceura tutt el sd : Giocarsi il buo
avere. Giugagk Voss del coll : Gio-
care la testa. Quand ghe giuga
dent la sfortuna: Idem, k Vh a
giugh a la lippa » : « V a a farti
iriggere ». Vess giust come giugh
al tott : EsBer come giocare al
lotto. « HI gittgaria sui guec » :
« Giocherebbe suipettinida lino ».
— GUngatt^, Giocacchiare (1),
Ruzzare. « Finissela 6na volta de
S'ugatth » : « Smetti una volta di
re quel ruzzo ». (Di gattini e di
cani novelli) Fare il obiassino.
— Oingatidn, Baione (in dis.).
^ I/h 6n giugatton de inin » : « fi
un celione o giovialone o obiaB-
sone ». « Oo mat vist 6n gatt ptis-
see giugatton* :« Non bo mai viBto
un micio far piii cbiassino ».
Giogeo (In diB.). Fh el giogeo :
Vedi Grigogeo,
Oioi, Gioire. « La gioiss tutta » :
« Ella gioiBce o gongola ». Vedi
ancbe QibilUt,
— Oloia, Gioia. (Pietra prezioBa)
Ligh o desligh dna gioia : Legare
o dislegare una gioia. « I/h andeta
a comprd, i gioi per la sposa » :
« And6 a comperare le gioie per
la Bposa ». I (Morale) « Te podet
penm la mta gioia » : « Tu puoi
imaginare la mia gioia I » (Sul se-
rio) « Ti te sitt la mia gioia » :
« Tu Bei la mia gioia ». (Iron.)
« Cara gioia / »: « Bella ^oia ».
« Te sHt 6na gioia de fd brillantit
per man del boia » (volg.) : « BeUa
gioia ti dioo ben cb^o moia ».
— Oloili-iada, Ingioiellare. « M
Vdi gioiada in manera ehe la par-
(1) Esprime nn^idea di versa : giocar tvo^
gUato o di poco*
reva la Madonna de Larett » : « La
caricb di gemme in modo ohe pa-
reva la Madonna di Loreto ».
— OioW, Gioiello. « Oar el m^
gioell » (non comune) : « Caro il
mio gioiello ». Vedi Gioia.
— Oioi^er, Gioielliere. Gioiel-
ler ambulant : Gioielliere ambo-
lante.
— Olo^Ui^r. Gioielliere. Or^ves
e giohllier: Orefice e gioielliere.
Gtoiellier ambulant : Gioielliere
anibiilante.
Oloial. FoAicia gioial: Viso al-
legro, gioviale, Rallegratura.
Qioncada (£>i latte rappreso),
Giuncata, RaviOTolo. Thner ea-
me 6na moneaiad: Tenero come
una caciola o come una giuncata.
Giovina e frhsea eome la gioneor
da: Giovine e fresca come una
rosa.
Oionch, Giunco. On basUhi de
gioneh : Una mazza di giunco.
StcBura degidneh: Stoia di ginnoo.
— Gloncsniglla (Specie di nar-
ciBo), Giuncbiglia.
Oion|rliera o Oioogola, Giun-
toie (Siena). « 8'h rdtt la giongola
e el edvall Vit minga poduu dit in-
dree » : « Si Bpezz6 la catena e il
cavallo non na potuto rinoulare».
Gidngola de eoramm: Idem.
OiOnta, Giunta. ^I/hra tropp
eurt e m'h toecaa de fagh om
gi6nta » : « Era troppo corto e mi
tocc6 di fargli una giunta ». (Sul-
la came venduta da macellai)
Giunta. (Pr.) Di volt pussee de la
eame var lagidnta: Spesso mh
della came valla giunta. (Di ieutri
venditor!) « Fceo qu^t gh'el doo s^
de gionta » : « Ecco le d6 anobe il
vantaggino o Questo glielo d5 di
giunta ». (Fig.) Jj'h pussee la gionta
eh' el rost: E Pi^^^^ giunta cbe la
derrata o anehe £ piu lunga Pan-
tifona del salmo. (Stampatori) « El
fdi tropp gidnt in di boss; se pdnd
fa la vitta » : « Non si pub reggere
con quell* autore; fa troppe agigun-
te Bulle bozze ». De monta : Per
giunta. « Oo^rduu eteappHl e de
ffionta oo eiappaa sii anea di
oott » : « Ho perduto 11 cappello e
per ristoro o giunta le bo roocate
o pigliate». | (Ma^stratura mu-
nicipale) M Sindjeek eon la Oionr
ta: D Sindaoo oolla Giunta. A
primma gionta: A prima — , vista.
GIO
-287-
GIO
GidntiL-ontaa, Giuntare (1), Com-
mettere. « Gi6nki sti dd cias » :
« Commetti queste due tavole ».
« Oi&nta qui dd althzss de Hla » :
cUnisci que' o quel due teli».
« €ri4inta quii dd cord » : « Annoda
quelle due funi ». CHantit i coo :
Annodare i capi. Oiontd, % fil de
-Vordii: Accomandolare. Tomd, a
gidniA : Riannodare , eoo. | (Soa-
gitare) Gianiagh del sd: Rimet-
»roi delproprio. Oioniaghdelab:
Rimetteroi m riputazione. Qi6nr-
tagh Vocea e i phnn: Perder il
mosto e Taoquerello. Oionlagh i
Q89 : Rimetteroi la vita. Oi&rUagh
la pell : Rimetteroi la pelle. Oion-
Ungh s&ra: Perderci, Soapitare.
CMwtagh nUla moneda: Kimet-
terci Bul cambio. « Viti spontalla
avhgs de giontetgh el eoo » : « Vo-
glio spunwla quando oredessi di
rimetteroi il oapo». *.A la Idnga
n6 te ghe giontei ehe H » : « Alia
Imiga quello ohe ne andriii di
Botto sarai tu». nA parlit edn
qtUU belee se ghe gionta » : « A
parlare eon quel bel tomo. oi Bi
soapita'un tanto ».
— G16ntada o Giontadura.
« Chi se ved ehe g*dtn faa la gion-
tadura » : « Qui si vede la oom-
inettitura».
— Oidiitiira, Giuntura. « Sto ear-
vdll el g'h di hH mdntur » : « Que-
sto cavallo ha ouoni nodeui o
belle eiuiiture».
— Oidntinna, Giunterella. « O*oo
faa 8ui boasz 6na gionlinna de no-
goit » : « Sulle bozze ho fatto una
l^untina da nulla o una brevls-
sima eiunta ». « Ch\ a std pedagn,
ghe va faa dna pio*^^'''^ » : « A
questa sottana oi va fifttta una
jjriontarella ».
— Gi6nt6 (Ordigno da falegna-
mi), Sergente.
Oiorg, Giorgio. (Civ.) Armaa eo-
me san Oiorg : Armato come san
Giorgio. Andh a fd san Giorg
(Usanza meneghina) (2) : Andare a
far ribotta col fior di latte, An-
(1) CHuntart^ eh« ha .il snoBO preolio
d«1 CHuntd ligniflca tuU^altro. £ pooo
uiato ma glffulfloa Ingannare^ Gabbcu^-
(!Q 11 oorrapettivo tofoano atk n«lla
■eawpagnata ai prlmavera} aUa eerca del
grillo alia Caacine.
dar alia ceroa. (Pr.) A san Giorg
dii la volia el tros : In marzo im-
boooiaf aprile sboccia, |e viti.
Giorgia, Doccia o meqlio Tubo
di pelle, Annaffiatoio oi strade.
« I/^ quHl ehe mena kt giorgia »
(in dis. a Milano) : « £ Tacquari-
Yolo ». « Tepodet and^ a men^ la
giorgia » : Vedi Lippa. « El std, U
tutt el di a mena la giorgia* :
«Egli se ne sta ozioso tutto il
santo giorno ». | (Per uomo dap-
pooo) « Te sitt pur 6na giorgta,
ear el me amis » : « Sei pur il gran
bighellone. povero amico mio».
— Giorglima, Giorgina (1), Ca-
«ciola. (Cosi ohiamata perche fatta
quando ricorre la festa di san
Giorgio) Caciola.
Giorgiollima (Erba oonosciuta),
Sesamo.
Gionuula, Giomata. 4c Che HUa
giomada tnecau » : « Bella gior^
nata quest'oggi ». La giomada di
Cors : La giomata delle Corse. In
giomada : Al giorno d'oggi. « Ghe
narlaroo in giomada » : « GU par^
ler5 entro la giornata ». « Go pas-
saa dna giomada deliziosoy diver-
tenHssima » : « Ho passato una
giomata deliziosaf amenissima^.
Viv in ffiomada : Vivere di gior-
no in giomo o di di in di. « /tt
men d'dna giomada fhmm std san
Miehee » : « In mono d' una gior^
nata si fa codesto sgombero ». Fit
giomada intrega in d*6n sit : Pas-
sar tutto il giomo in un luo^o.
« Zfii Vh h6n ae fh di aiomad %n-
tregh in del raeanatt » j volg.) : « £
oapace di stare delle intere gior-
nate nella bottega del liquorista ».
Giomada rotta: Mezza giomata
o scema. « M'h toeeaxt de andd, in
Preiura e g'oo avuu la giomada
rotta » : « M'^ toccato di andar in
Pretura e ho i)erduto mezza gior-
nata ». Stit in giomada: Star al
giomo. Std in giomada de novt-
taa: Stare sulle novelle. St^ in
giomada de p<igament: Star in
giomo co' pagamenti. Stit in gior-
nada ednt t liber: Star in regola
co' registri. (Riguaodo a lavoro)
Andit via a gtornada : Andar a la-
Yorar a giomata. aSmm toll 6na
(1) aiorgina in fiofM oltre ehe femln-
dimin. di CHorg i la daUa flore notiMimo*
mo
-288-
GIO
tdsa a gionutda per sguggiit in
bianeheria » : « Abbiamo preso una
giornante, per la bianoheria ».
Oiornada con la spesa: Giornata
plena. Giamada de pendizzi : Gior-
nata da colono. (Fig.) Vksf via a
giomada a mangid e bev : Star a
giornata intera col vitto. 8av^
minga eotne passh la giomada:
Non sapere come sbarcar la gior-
nata.
— Oiomadee, Giornante e Gior-
naliero.
— Oiornadinna , Giornatina ,
Giomatella. « i>' invemo in gior-
nadinn » : « D'inverno sono gior-
natine ». '
— Giomaller (P. N.), GiomaJie-
ro. « La sura X Vh giornaliera co-
rn,* h>{ Riguardo a floridezza del
viso): « La signora X h molto gior-
naliera ». ( Lavorante a giornata )
Giornaliero. « / paver gtornalier
g*dn mai sieur el pan » : « I pove-
ri giornalieri non hanno un pane
sicuro ».
— Giomal, Oiomalista, Gior-
nal%tt.
— Giomalment (P. N. ) , Gior-
nalmente. « In rohh che se ved gior-
nalment > : « Cose che si vedono
giomalmente ».
— Giomo (Civ.), Giorno. De
giomo e de nott : V edl /W. « I/era
giomo faa » : « Era giorno fatto -».
Ligaa a giomo: Vedi 8gi6r. Il-
lumination a giomo : Illnmina-
zione a giomo. Mhtt vun a giomo
d'6na rohha : Mettere uno in gior-
no d'una cosa. Sih al giomo de
tutt C088: Star in giorno di tutto.
Vess a V ordin del giomo: Idem.
Fdt de giomo nott e de nott gior-
no : Fare di giorno notte e di not-
te giomo. « Sll spetti de giomo in
giomo » : « Lo aspetto di giorno in
giorno*. Giomo per giomo: Idem.
« A giorni Varrivara » : « A giomi
arriverk ». I gust del giomo : I gu-
sti del giorDO. Oiomo onomastteh:
Giorno onomastico. — natalizi : —
natalizio. — de magher: — magro.
Giosafatt, Vedi Vail.
Giostra (Macchina girante con
oayallini di legno e sedili), Gio-
stra. « 86nt andAia »k la gtostra,
in sedia » : « Sono s^ato sulla gio-
stra o carosello seduto, non a ca-
vallo ».
Glotion (Pianta parassita).
GiOYa, Granchio. Ixt giova di
legnamee : II granchio de' fale-
gnami.
Gl0YlM>yaa, Giovare. a A eosse
V d giovaa de av^ minga voruu
damm airhf »: « A obe t'ha gio-
▼ato il non aver volute dar retto
ame?»« OueUa medesinna lam'd
giovcta mollo » : « Quella medicina
m'ha fatto assai bene ».
— OloYamant, Giovamento.
« Par nd, ma el m*h staa de po-
vament » : « Non pare ma mi ha
giovato ».
Gioyann, Giovanni. Av^h put-
see del Oiovann che del Batixsta:
Esser battezzato in domenica.
Dent e faeura sur Oiovann: In-
nanzi e indietro continuamente !
Fit de san Oiovann quatter faee :
Uomo da due faccie o a cento fao-
oie. Fd el san Oiovann de rUev :
Essere fra Fazio. San Oiovttnn
Doecaddra : San Giovanni Bocea-
doro. (A chi h grigio) San Oio-
vann [grisostdm : Un giigiastro.
San CHovann mudavessg: Gastiga-
matti. « IJ*i ^^Sf^ ^ ^^^ Oiovann
mudavezz » : « E venuto il gasti-
gamatti ». Xa rosada de san Oio-
vann : La rugiada di san Giovan-
ni. I/^rba de san Oiovann: Erba
san Giovanni. Mase de san €Ho-
vann: Mazzo di san Giovanni.
Kott de san Oiovann: Idem. (Pr.)
San Oiovann fh eonoss I'ingann :
San Giovanni non vuole inganni.
— Gioyannin, Giovannino (1).
Oiovannin sema: Donna veslito
da omo. Oiovannin senza paura:
Senza paura (2). « Oiovannin te
me rughet » : « Lasciami stare ».
Oiovannin de la vigna (ApprossJ:
L'amico Cesare. (Pr. veconio) St,
Oiovannin ripossa^ ahbia paura de
nissuna eossa: Idem.
limpo: II re degli
po. I (Pianeta) €Hove el g*d, quat-
(1) Giovannino h termine con!acHne«co.
Un san Oiovannino tuoI dire una go-
in i lata.
(2) Cera a Plr. un proverbio : Son ptu-
sato aneh'io da saH CHopanni e voIeTa
dire : Mon ho paura di minaeele.
GIO
— 289 —
GIO
ter o einq*u satUlit: Giove ha
quattro satelliti salvo errore.
— Gioyedi, Giovedi (1). GiwoedX
antigrass: Berlingaooio. Giovedi
grass (Bito ambrosiano) : II gio-
vedi grasso milanese. Giovedi sant:
Giovedi santo.
Oloven (Volg.). Vedi Giovin,
016vin, Giovane. (Sost.) On gio-
vin de primm mHt o de primm
pel .* Un giovinetto di primo pelo.
Oiovin de bottega, de siudi, g%ovin
m€tggior: Garzone. / giovin de la
fftorHoda: I giovani del giorno
d'oggi. * M lit bUl giovin » : « Eh,
bel giovane ! » CHovin e6me V ac-
qua : Giovine di primo pelo. « Jjii
el g* h sessant ann ma V h pusses
giovin de mi ehe ghs n*oo trenta » :
« Liei ha sesaanvanni ma h piti
eiovine di me ehe ne ho trenta ».
Jf^aUa de giovin: Giovaneggiare o
Farla da — . « S6nt staa aiovin
an mi»: K. Son state — anch'io ».
(Add.) Besta giovin: Restar oe-
libe. (Pr. ne' due modi) Chi nd
% e fit de giovin iefhde vhee: Chi
non fa le pazzie in gioventii le fa
in veoehiaia. / giovin in pusses
bdn di vhec: I giovani sono mi-
eliori de' veoohi. La mort la std
tn sul thee e nd la guarda nk a
giovin nk a vece: La morte non
^niAi*^ in faccia a nesauno o Gio-
vani o vecchi la morte non ri-
Bparmia nesauno. A giovina mct-
dura nd ghs manea eongi&ntura :
A giovane matui'a di rado manea
11 partito. Donna giovina arent a
6n veee gh'h fioeu finna sul thie
(Approsa.): Veochio in amore in-
vemo in nore. Ai giovin i b6n hoo-
c6n, ai vhes i stranqoidn (Approaa.):
Qiiando il beoco e veoehio le car-
pre lo cozzano. / giovin dsven fdi
ds giovin: I giovani devono agire
giovanilmente.
— OiOYlndtt , Giovinetto. « La
g'dt sessanfann e la vceur fd an--
eamd la giovinetta o la pivhUa » :
« Ha aessant' anni e vuol fare la
giovinetta ».
— GiOTlnott, Giovanotto. < L* h
(i) A Firenze U giovedi ba dato luogo
Ad una frase ehe manea a noi. Per dire
ehe i pasiato molto tempo da nn fatto, e
ehe la data n* e incerta nella memoHa, 11
popolo sclama : Sicuro t Q%tel giovedi ehe
piovte o 9Mtf{ giovedi da' fichi.
6n hUl giovinott in pamha » : « £
un bel giovanotto vigoroao ».
— Oiovlnottasc, Giovanottaccio.
« La fh V am6r ednt 6n giovinot-
tasc » : « Fa all' amore con un gio-
vanottaccio ».
— Oioventili, Gioventil. (Sost.)
« JHsen ehe la gioventit d'adkss I'e
divhrsa de quella d* 6na voltaf * :
« Dioono ehe la gioventti del gior-
no d'oggi aia diversa da quella di
un tempo? » M fi6r de la gioventit
de la etttaa : II fiore della gioven-
tii cittadina. « Ah gioventu , gvo-
ventit / » : « Ah giovinastri ! » (Kth
della vita ) « J» s6a gioventit gidi
n' ^ faa ne poceh nh tant » : « In
sua gioventti ne ha fatte tanto n^
poco o di tutti i colori un po' ».
« Mi oopassaa la gioventit a stu-
dicL » : « 10 ho passata la gioventti
nello studio ». ( Pr. ) La gioventit
la v<Bur el sd sfogo: La gioventil
vuole il auo corao. La gioventit Vh
la bellhixa de I'asen o Gioventit nd
gh*h danes ehe le paga : La rosa h
un bel fiore come la ^oventil.
Quell ehe se impara in gioventit el
se desmintega pit: Quello ehe si
impara da giovane non lo ai di-
mentica piu. Gioventit, gioventit
quell eh'hpassaa el tomapit: Gio-
ventil gioventil quel ehe e passato
non torna piil.
Oippa, Giubba (1), Giubbone.
Trd fcBura i mantck de la gippa
(pop.): Snighittirsi o Risolversi a
operare. vess in gippa (in dis. ):
Eaaere alticcio.
— Oippin, Giubbettino, Saltar-
mindoaao. « J^ g'aveva sit 6n eerto
gippin ehe ghs quattava nanea el
euu » : « Teneva indoaao un giub*
bettino ».
— Oipp6n, Giubbone. «^i>orto
6n gippon largh e I6ngh finamai » :
¥. Porta un palamidone apropoai-
tato ». (Fig.J^ D* 6na mxtrsinna fit
fceura on gtj^pon: Turare un bu-
co per sooprirne un altro. L'h pit
inanz la eamisa eh* el gippon (in
dia. ) : Stringe piti la oamicia ehe
la gonnella. V&s in del gipponlde
Ballram^m,: Essere impacciato co-
me pulcino nella stoppa o essere
un pulcin bagnato. Vess in gippon
(in dis.): Vedi BollHta.
(1) OivJt^a in flor. corriaponde alia nostra
' marUfwa ehe e Tablto nero colle falde.
GIP
— 290 —
GIB
— Qipponatt. N. fr. : La eanzdn
del gipponait (in dis.): La canzo-
ne dell^uocellino.
— Qipponin» Giubboncino (1),
Camiclola. Gipponin de lanna:
Camiciola di lana. Oipponin de
nott: Corsfe.
— Gipponin^tt, Leggera cami-
ciola.
Oipp&, Far un sopraggitto. « Std.
camtsa la va gippada tuUa » : « A
questa camicia oisogna far un so-
praggitto ».
— Oippadura, Sopraggitto, Cu-
citura di rinforzo.
— Oippadurinna, Leggero so-
praggitto. « Fagh 6na gippadu-
rinna, tant de fall 6n poo iigu-
rd » : « Fa^li un sopraggitto, tanto
da farlo ngurar un ijiochino ».
Oir, Giro. Fh el gxr del mond :
Compiere il giro del inondo. Anr-
da a fd, 6n gir : Andar a fare un
— o una passeggiatina. Ill qir di
shtt ges: 11 giro delle 7 chiese o
di quarant'ore. FH gir del sol (id.) :
II giro del sole. « Fhrnm 6n gir ae
vataer » : « Facoiamo un giro di
valzer ». | J bastidn fan el gir de
la eittaa: I bastioni o le mura
fanno 11 giro della citt^. « La ««-
guitaa tuita nott a fd, di gran gir
ehi gib in contrada > : « Continu5
a giostrare tutta notte quaggiii nel-
lavia ». On polaster colt al gir : Un
polio al giro o girato o alio s^iedo.
II On gir de perla: Un giro di
perle. A trii gir de pisz : A tre
giri di trine. | Gir de cassa : Giro
oi oassa. Gir de seritlura : Giro di
scrittura. « La eambial Vh in gir » :
« La cambiale ^ in giro ». | (m hell
gir de a tarn ; Un bel giro di stan-
ze. I « Fhmm duu gir de a'cSm^
defer » (maccao) : « Faociamo due
giri di chemin de fer a macao)».
(Al biliardo) « Chi ghe std 6n hell
gir > : « Qui puoi fare un bel giro ».
I Ciappdt vun in gir: Dare la
oerta a uno Opp, Prendersi gusto
di uno. P. E. : « Me par ehe quell
eritieh el me toeuia in gir » : « Mi
sembra che quel critico mi boci ».
« Sta manica Vh troppa stretta de
(1) 11 givibhondnOj essendo dimlnutivo
di ffiubbone e di giiMa dk Video, di panno-
lano e d^abito esteriore ; mentre il gippo-
nin sla di lana ohe di ootone lo ai porta
sotto la camicia ed e camiciola non altro.
gir » : « Questa manioa h troppo
stretta, di — o imboooatura >.« Jjo-
va quel cadin ch'el g* d, el gir de
sporeh » : « Lava quella catinella
one ba il giro». itFl menava el
corthll in gir, come 6n matt » :
« Menava in giro il oolteUo, come
un forsennato^. Donna del gir:
Donna di giro. Fl qir de Voeea:
Raggiro. « T'ee capii adess el gir
de ITocca f ^i^n Hai capito 11 ra§-
S*ro?» MHt in gir di caJunm:
ettere in giro delle calunnie.
(Galanteria) « El pivhll bisdana d*
eh* el g^abbia 6n quai gir ch% de sii
part » : « Bisogna dire che 11 gio-
vine abbia un qualohe rigiro da
queste parti ».
— 01r&-traa, Girare. Girh la
raeudUy el spSd^ eec. : Girar la ruo-
ta, lo spiedo, ecc. Girdt 6na eam-
bial, 6na partida, 6n credit : Gi-
rare una tratta, una partita, un
oredito. Gird el mond: Girare il
mondo o Far il giramondo. Gird,
el danec: Rigirani. Gird tntomo
a 6na robba : Fare la ronda in-
torno a... ohecobessia. « Iiie4Bu oo
aircM tutt eldl»:^ Oggi ho girato
ringirabile ». Fd gird el coo (in
dis.T: Mandare ai trovateUi. « Quel-
la donna la ghe fd gird el coo » :
« Quella donna gli fa girare la
coocola ». « Stamrattinna me gira
6n poo el coo » : « Stamattina ho
un po' di giramento di capo.
« Famm, minga gird 6n occ o 6n
papdsz » : « Non mi far girare il
Docoino o Tanima ». Gira de chij
gira de li: Gira di q^ua, sbatti di
1^... nF gira che te gira elfiniss a
borld semper ft » : « Gira e ri^ira
ricasoa sempre li *.<Sela ghe gxra,
guai / » : « Se la gli ^ira giiai ».
« V6i ti, famm, o jd piese, gira » :
« Fammi il favore, vattene o esci-
mi d' attorno ». « Finalmenl V h
giraa » : « Finalmente se n'^ ito ».
« Lassa pur ch'el mond el gira » :
«Lascia andar I'acqua alia chi-
nas.
Oirabil, Girabile. Ona eambial
airabil, girabilissima : Una cam-
biale girabile, girabilissima. | « Lit
V d giraa el girabil » : « Ha viag-
giato per tutto il mondo*.
— Oirada, Girata. « Ftwh la gi-
rada a std effHt »: « Metti la tua
gira a questo effetto ». | « Andhmm
a fd 6na girada in piasza a ved^
GIR
— 291 —
GIR
ehe aria lira » : « Andiamo a dare
una gii-wvolta in piazza a vedere
olie aria tira ».
— Giradinna, Giratina. Ona gi-
radiniva d'oee espressiva : Un vol-
fer d'occhl espressiTO. {| « Oofaa
?ta giradinna in giardtn a catt&
di iior » : « Ho fatto una giratina
nel giardino a cogliere dei fiori ».
— Girant, Girante. Girant d*6-
na eambial Girante una oambiale.
— Oiratari, Giratario.
— Oir^tt, Giretto. « J^mm faa
6n girett in gaUeria / » : « Abbiamo
fatto un Giretto in galleria ».
— OiremxL Girettino. « Ghe la
me coneeda on girettin de polka »
( ballerino timiao ) : « La mi con-
eeda un girettino di polca ».
— Oirament, Giramento. Giror-
ment de eoo: Giramento di capo.
« Ul m^ it faa vegni 6n girament
de .... ehe n6 te soo d^ » (Civ.) :
« E' mi fece venire un ^ramento
di .... ohe non ti so dire ».
— OiriYOlt^, Giravoltare. « El
seguita a giravoltd, quel searta-
faez>: 4tNon fa ohe giravoltare
quelle scartafacoio ». GlrivoltiH, sul
proa: Giravoltare sul prato.
— OirlYOlta, Giravolta. « M na-
tter deputa^i Vh fa>a la girivolta »:
« n nostro deputato ha fatto la
giravolta ».
— Oironz^, Girottolare. « III
seguita a gironedi de sti part » :
« Seguita a girandolare in questi
paraggi ».
GiZU, Ghiro. / gir viven stU nds
e 8ui castan: I ghiri vivono sui
nooi e sui oastani. Dorml come
6na gira o come 6n toss: Dormir
come un ghiro.
Giraffa, Giraffa. La giraffa di
giardin pubblieh V h morta per el
jrhdd: La giraffa de'pubblici giar-
dini mori di freddo o assiderata.
I (Di donna dal ooUo troppo lun-
go) Gii-aft'a.
Glrandd (Bracoiuoli sul muro
Ser illuminazione), Viticci. (Can-
elliere eon varii bracci da can-
dele) Doppiere o Candelabro.
Oirani (Pianta e ftore di i^ar-
dino), Giranio. — pelargonni, de
Spagna, pelds, ecc; Giranio odoro-
so, accartocciato^ tomentoso, eco.
Cosset degiranx o de neuturzi:
Piedoniro Fiedi da apostolo.
Olrasd, Girasolo. GandoUtt de
girasd: Semi di girasole. | (Puoco
artificiato) Girandolina.
— Glrasolett, Piccolo girasole.
— Qirasolitt (Nome capriccioso
ehe si dJ^ a tutti i fioreiUni ehe
hanno I'aspetto in piccolo del gi-
Tasole)
Oir6U, Girello (1), Testiera. El
girell di peruechee (scherz.) : La
zucca o Testiera (non comune).
(Coscia del bue macellato) Gi-
rello.
Otrlgogol (P. N.), Girogogolo.
Seriv se^usa tanti girigogdl : laam,
Girdlom, Gerolamo (2). El tea-
ter Girolom: II teatro Gerolamo.
Girolom de la crigna (maschera
piemontese) : Gerolamo. Fa^eia de
girolom : Viso di buzzurro o Fac-
oia scrignuta (Siena).
Glromdtta^Girometta {S).*(Famm
minga el giromstta » : « Non mi
fare il pagliaccio ». « El g' dt el
fh de v^8 6n girometta » : « M'ha
r aria d' essere un girella o una
ventaruola». (Burattmo) Vedi 3fa-
gathll. (Merciaiuolo ambulante —
in dis.) Vedi BaromUta, (Geome-
tra — sch. — in dis.) Vedi Geo-
melra. (Paste grossolane attaccate
alle pampare) (Appross.) Caval-
luccio (maniiattura specialment©
di Siena).
Oita, Gita (4). « Emm faa 6na
gita sul lagh ^ : « Abbiamo fatta
una gita sul lago ». « Jf' ^ toecaa
de fa 6na gita per 6n affare » :
« M'fe toccato di far una gita per
un aft'are ».
Gitt, Getto. Latorb. de gitt : Par
di getto. (Imbuto per gittar carat-
teri) Guscio.
— Gittlt-ittaa-ittaBS , Gettaro.
(1) La prima idea ehe balza alia mente
di an flor. a girello e quella del fondo del
caroiofo.
(2) C*e una frase a Fir. Etsere come Oi-
rolamo e la Toninoj ehe non trova riacon-
tro in dialetto se non nel : vesi come can
e gatt e sign! flea non andare mai d^acoordo.
(3) La parola e uguale, non il senso.
Qirometta o gintmelki a Fir. era una can-
zonetta placevole: in Val di Chiana si-
gn! flra lazzo, bufronata.
(4) A Fir. : andar in gita^ parlando di
uffieiall, equfvale al nostro Andd in per-
mest. E a Lucca gita sicniflca anclie par-
te, porzione : La gita at seta ehe devesi
metier in opra i ttata mandata al tin-
tore.
GIT
— 292
GIU
« El par gittaa » : « Pare di get-
to ». (Inourvarsi del legno lavo-
rato) Gittasa : Imbarcare. Vedi
Svouiss. FH tazza o coneaf Ineo-
moriss, SvergolasSt^ Fd, 6n scherz
(tutti modi aiyersl del gittass). |
Butter gittaa: Burro cotto e sa-
lato.
— Oittdf Grettatore J Chi fa pro-
fessione di gettatore m metaili).
Giubblan, GabbiaDo (1), Bader-
la (detto anticam. e solo a donna).
Vive a Pistoia.
— Qiubbiaii&, Baderlare (Pi-
stoia), Gingillare. Vedi Gibianh.
aiubU&-]laa, Giubilare (2), Met-
ier a riposo. « El g*aveva guaran-
t'ann de servizi e Vdn giubilaa » :
« Contava i suoi quarant'anni di
servizio e Phan messo a rii)080 ».
« JO' dn giubilaa per eastigh » :
« L' hanno messo a sedere ». On
giubilaa : Un riposante. (Nel senso
di avere guande gioia nell'animo)
Vedi Gibm,
— Oiubilazidn , Riposo. « JD' A
domancUw, hi giubilasion » : « Ha
chiesto il riposo ».
Glubilee, Giubiloo. L' ann del
'giubilee: L'anno del giubileo. A-
vhgh tanti giubilee sui spall: Ave-
re molti anni sul groppone.
Giubilln (Variante nel tresette).
Giugdt a comodass e givJ>ilin : Gio-
oar a tresette scoperto.
Gluda, Giuda. Facda de Giuda
JScariott: Faccia di Giuda o da
traditore. Vtss 6n Giuda: Essere
il Giuda. Savh fdt de Simdn e de
Giuda: Essere un tecomeoo. (in
dis.) Doppio El basin de Giuda:
II bacio di Giuda. E^ la vnort de
Giuda: Idem, Impiocarsi,
— Giudee, Giudeo. (Nei sepolori
delle chiese) Giudeo. Ostinaa c6-
me dn giudee: Ostinato come un
mulo. Avar come dn giudee: Ava-
ro come un giudeo. Car c6me dn
giudee (di mercante): Caro assaet-
tato»« Giudee porch! » (volg.): «Giu-
deo porco ! »
Giudes, Giudice. (B. St.) Giudes
(1) Gabbiano per minchione'non e re-
gislrato nei toc. toscani. In 6gn< modo
non rende appuntino IMdea del 'gitiAbian
che k un mistodi scioocheria/di spensie-
ratezza e di galanteria solatia e aggiosa.
(2) Giubilare i tutt^altro, come e ben
"oto.
de pas: Giudioe di pace. Giudes
pupillar: Giudioe pupiUare. Gran
qiudes : Gran giudioe. « Go trovaa
m archivi 6n document important
del gran giudes del eessato regno
d' Italia » : « Ho trovato in arohi-
yio un dooumento importante del
gran giudioe del primo regno d'l-
mlia ». « El giudes, a dritta del pr^
sident del tribunal, el dormivai^:
« II giudice ohe sedeva alia destra
del presidente dormiva*. V^ givn
des e part: Esser giudioe e parte.
(Add.)« Ti tepodet minga vess giu-
des competent » : « Tu non puoi di-
re la tua nella questione o esser
giudioe competente ». J « Zm «to-
dera V e in giudes » : « La stadera
h in biUoo ». « S'^ roU el giudes de
la stadera » : « L'ago della stadera
s'^ 8pezzato».
— Giudic&-icaar-ica88, Giudica-
re. « I/'^ 6n brutt giudicit in cd di
alter » : « Non h facile giudicare in
casa altrui ». « QuanH ann te me
giudichet? » : « Quanti anni mi dai1»
->GiudicatiiTa,Giudicatura. /m-
piegaa in giudicatura: Impiegato
m giudicatura.
Qiudizsi, Giudizio. M giudisei
universal: II ^udizio universale.
Giudizzi statari: Giudizio statario.
Giudizzi tem^rari: Giudizio teme-
rario. « El pareva el di del gituUz-
2fi » : « Pareva il di del — o il fini-
mondo ». |) (Senno) « Abbiegh giudi-
zio car el mefiaeu »': « Abbi g^iudizio,
ragazzo mio ». Audit c6n giudizi:
Andare con riguardo o precauzio-
ne. Avhph i ann del giudizi : Avere
gli anni del giudizio. Avegh nanea
on poo de — : Non avere un dito di
cervello. icEl g'cb poceh giudizi queU
seorlaeoo » : « Quel giucareUo ha
poco |ijn^gnero ». ( Fr. pop. ) Avi
mangtaa e2 gitidizi'cdnt el ccuszuu
(appross.) : Gli avanza il giudizio
come la cresta alle oche o Avere
il giudizio sotto la sola delle soar-
I>o. I dent del giudizi: I denti del-
a sapienza o ael giudizio. « El s'l
m^iss a fa giudizi » : « Ha messo
giudizio ». Ed, fh giudizi: Metter
al dovere. Fh^perd el giudizi : Far
uscir dai gangheri o oti senno. « A
me giudizi Vtdna bella comedian:
« A mio giudizio h una bella corn-
media ». (Pr.) Chi g*d pussee giu-
dizi ch'el le dopra : Chi na piil giu-
dizio Padopcri. El giudizh el ven
GIU
— 293 —
GIU
dapo la mort: II giudizio Tiene tre
giorni dox>o la morte.
Giugn , Giugno. ( Pr. ) Oiugn
slarga el pugn. (Manca).
Giulepp, Giulebbe. Oiulepp de
mori : Giulebbe di more. «. M g'h
miss tant de quel zuecher in 8t6
eaffh ehe Vh diventaa 6n giulhpp » :
« Ha mesfio tanto zuccbero in que-
ato oaff^ ohe h diventato un giu-
lebbe ».
— Ginlappii-eppaa, Giulebba-
re (1). Pir giuleppaa: Pere giu-
lebbate. Ph giutepp€ia (pih ancora
che dohs) : Piedi siatti o sbucciati
o rovinati (piil ancora cbe ciocci e
Bciupati).
Ginli, Giulio. El Oiuli: II pitale,
il cantero, Vorinale. Avh trovaa la
vigna de Piapa Oiuli: Esserci la vi-
gna di Ciisto.
Giur& - nraa - urass, Giurare.
CHurd. el faU: Giurare il falso.
« El giurava e spergiurava de vhs
innocent » : « Giurava e spergiura-
va di essere innocente ». ^ura-
ghela a mm : Giurarla a uno. Giur-
reu9 6n etemo amor: Giurarsi eter-
no amore. « Oiurdi sull'anima del
bottdn » : « Giurare per la mia
barba ». | « Zm g* aveva in testa
&n eappelhn con di bindH verd,
ehe ^uraven maledettament ednt el
vestti » : « Portava un cappellino
coi nastri verdi, ebe stonavano
maledettamente col vestito ». « Qui
dd reson giuren insbmma »: « Quel-
le due rasioni si azzuffano tra lo-
To ». « £/*f sd fiemis giuraa » : « jfc
BUG nemieo giurato>». « El eredi
ma el giuraria minffa » : « Lo cre-
do ma non ne farei scritta ». (Pr.)
Bisogna mm giurd de nagott: Non
bisogna mai giurare di nulla. Ohi
^facil a giurase pd eredeghpoech :
Caval cbe suda, uomo cbe giura
non gli oreder niente o Cbi giura
h bugiardo.
Olnrato, Giurato. iclgiuratidn
riapogt tutt nd e I'h ataa assolt » : « I
giurati risi)OBero tutti no e fu as-
Bolto o lasciato libero)». La lista
di giurati : La lista de' giurati. /
(1) In Fior. oi sono due modi dl dire
oon qnesta voce, che inancano al nostro
dialetto : giulebbard una cosa vale con-
serrarla con amore ; e giulebbarsi per
et. un uggiosoj vale doverfo ascoltare an-
noiandotl a morte.
giurati deW Esposizion : I giurati
delle Esposizioni.
Oiiirabaccli I, Giurabacco !
— Oinrabbio 1 , Giuraddina e
Giuraddio e Giurammio I , Giura-
mente birbone I (volg.).
— Oiuri (P. N.j. Giuri. El giurl
dell' Esposizi&n : II giuri dell'Espo-
sizione. CHuri d'ondr : Giuri d'o-
nore.
— Oiuramanti Giuramento (1).
Dh o presta giurament : Dare o
erestare giuramento. Deferi 6n — ;
^eferire il giuramento. Sott a
giurament .*Sotto giuramento. CH^Vr-
ramentfals: Giuramento falso. El
giurament di soldaa: II giura-
mento de'soldati. Giuram^ent de
marinar: Giuramento di mari-
naro. Vedi ancbe V6t e Proponi-
m^ent,
Oluridegh (Volg.). Vedi Giuri-
dich.
Oiurldicli, Giuridico. (Civ.) El
titol giuridich d'6n posses : II ti-
tolo ^uridico d'un possesso. lef-
fHt giuridich : Gli eftetti giuriai*-
ci. (Volg. e quasi in dis.). « 8t6 por-
natt6n ch\ T h propi giuridich y^
(Vale a dire h squisito o h molto
Yoluminoso, ma di giusto peso):
« Oodesto panettone e perfetto ».
— Oiarl8dlzl6ii (Civ,), Giurisdi-
zione. La giurisdizion at tribunai :
La giurisdizione de' tnbunali. « I/i
m.inga rohba de m,ia giurisdizion » :
« Questo fatto non cade sotto la
mia giurisdizione ».
— OiorlBperito (P. N.), Giurispe-
rito (cMamato a dare 11 proprio
parere nelle cause).
— Giurlspmdenza (P. N.), Giu-
risprudenza. La giurisprudmea di
Cort de Cassazion la vdria tropp,
ehl in Italia: La giurisprudenza
delle Corti di Cassazione h troppo
mutabile in Italia. Studidi giurts-
prudenea : Studiar Giurisprudenza.
ams, Gius. Giuso (2), Sugo. Li-
(1) 11 flor. ba due frasi soberzose che
mancan pur da lontano al dialetto mila-
nese : di chi mangia ron aviditii si dice :
F' fa certi bocconi che paiono giuramenti
falsi; oome pure di chi piglia medicine
disjrastose senza torcere il miiso si dice :
Manda giit le medicine che paiono giura-
menti.
(2) CHus in toscano c toco oolta e signi-
fica diritto. OituQj i tutt'al plCl di poesia
equirale a giii.
GIU
-294 —
GIU
I
mdn senza gius: Limone soioeoo.
Pien de augh: Sugosissimo. (Di
SerBona) Senza gius: Uomo dolce
i sale. IH resdn senza gius o sen-
za sugh: Rajs^ioni senza sugo. fl
'Di letame) Sugo c Concime. j
Fig.) Cavdgh el gius da 6n liber :
^are il sunto di un libro o cavar-
ne 11 sugo.
— Giusent, Sucooso. Sugoso.
« Come Vh giursent std per » : « Co-
rn'^ Bugosa questa pera ».
— Qiusds. Vedi CHusenU
Giusdpp, Giuseppe. Oesit,, Giu-
sepp e Maria/ (invocazione cat-
toliea): Gesil, Giuseppe e Maria.
« Gh'^ passaa desora san Giusepp
c6nt el pianin » : « C ^ passata la
pialla di san Giuseppe » (di don-
na che non ha seno).
Oiusqulam (Pianta da cui si ca-
Ya olioj, Giusquiamo. Pomada de
giusquiam: Pomata di gius(|[uiamo.
QiuBSumln (Volg.). Vedi Gelsd-
min.
Oiust, Giusto. On omm giust:
Uomo giusto. Cottura giusta: Cot-
tura giusta. Gi-ust edme Vor: Giu-
sto come I'oro. « 8l6 vhrs chx VI
minga giust > : « Questo verso non
h — 0 non^ ha i piedi a segno ».
« JSl cunt Ve giust » : « II conto tor-
na». Vhss de statura giusta: Es-
sere di statura giusta. Dd, el sd
giust: Dare il conto suo o il suo
giusto. « A dilla giusta,.. » : « A dir-
la giusta ». FraahU giu^t: Fratello
germano. Pd^ i rohb giust o i part
giust: Fare le cose o le parti giu-
ste o ammodo. Pes, misura, braa-
zadura, pr^zi, ealcol, ecc., giust:
Peso, misura, bracoiatura, prezzo.
calcolo, eoo. giusto. Mira o eolpt
giu^t: Mirare e col{)ire giusto. |
« Oh giust; lu el se insogna de ve-
stiss a'angiol » : « Ma che I Lei ha
le traveggole; ella fa un sogno
dorato». Giust in pdnta: QivL»V&^
punto. « J7 e gitist li eK el cova » :
« fi giusto li covato ». « Giust in-
«cl / » : « Ma benone ! » « Giust per
quest / » : « Giusto giusto ». « Quell
che h de giust h de giust > : « Quel-
lo che h giusto h giusto ». « Giust
lit eh'el dtsa » : « Giusto lei, parli ».
— Oiust&-ustaa-UBtass, Giusta-
re (vive nelle montagne pistoiesi),
Aggiustare. Giustd, scarp, pagn,
calzktt, pizz, eec: Aocomodare^
raggiustare, rassettare. Giustii t
thic: Baoeonciare il tetto. Oiusth
su a la bhU e mei: Rattoppare,
rabberciare, raoconoiare. (Di scar-
pe) Raooiabbattare. « Oo daa Vo-
roiogg a fd, giusta » : « Ho dato I'o-
rologio a racoomodare ». Giusta
i cunt, i faecend : A^giustar i con-
ti, le faccende. Giustd, dna lit:
Aggiustar una lite. Giusta^s mH
(col padrone): Sistemarsi meglio.
Giustd, i vhrs sbagliaa W 6n so-
rUtt : Con'eggere o rivedere i versi
sbagliati d'un sonetto. « Che nol
duMta che se giustaremm » : « Non
dubiti ; ci accomoderemo ». ^ti-
stalla alia monsdasca : Far il ma-
le in mezzo. « Semm bH e giusteut »:
« Siamo pari ». « Ij*ct voruu cavass
i occ a gtustd quell "^izzin eosi me-
nuder » : « S'fe cavati gli occhi per
rabbricicare quelmerlettino ». « A~
d^s te giusti mi come va » : « Ora
t'accomodo io come si deve ». (Pr.)
TtUt se giusta fosura che I'oss del
coll: Tutto s'accomoda fuor che
il nodo del collo. Quand la earne
la se frusta Vanima la se gituta:
Quando la carne si frusta ranima
SI aggiusta.
— Giustadura, Aggiustare. « Pd-
gheph la giustadura e che la sia
jintda »: « Pagagli raggiustatura
e che la sia iinita». (Di affari) "
« L*h 6na certa giustadura o giu-
stament che n6 la me persuad 6iui
8verza> (pop.): «E un'aggiustar-
tura che non mi capacita ».
— GiUBtament, Giustamente.
« Oh ffiustament. de gid cite V tn-
contn » : « Per r appimto, giacohd
la troYO ». I Aggiustamento. « An
faa 6n giustament c6nt 6na tranr-
saaidn » : « Han transatto e si so-
no aggiustatd ». (Pr.) MH 6n ma-
gher giustament che ne 6na sen-
tenza grassa : Magra aggiustatura
val piu che grassa seh^nza.
GiUBt^zza (De* tipografi) , Giu-
stezza. El compositor el dev std
altent ai giustezz: II compositore
badi alle giustezze. Toeu la —:
Prendere la giustezza.
— GiuBtlflcMoaa-icasB, (P. N.)
Giustificare. « Bisogna ch'el giusti-
fica sti spes>: « Bisogna ch'eUa
giustiiiohi queste Bi)e8e *. * M s'h
giustijicaa ae^ianz ai giudes »: « S'^
scolpato ». Danee giusHfletut, De-
nari siustificati cioh bene spesi.
— GiuBtlflcaddr, GiustlfiGatore.
Gin
— 295-
GLO
— Giustizla, Giustizia. « Se gh'h
aneatnd 6n p6o de giustizia al
mond.,, » : « Se c'^ ancora al mon-
do iin pooo di giustizia ». Fd, giu-
stizia al ineHt: Rendere o Fare
giudtizia al merito. Fd, giustizia
sommaria : Fare giustizia som-
maria. Fass giustizia I6r de per
I6r: Farsi giustizia da s^. Cioceh
come la giustizia (volg.): Cotto
eonie una monna. R (Potere eseou-
tivo) « L^h staa arestaa de laaiu-
stizia »: « Fu arrestato dalla Que-
stura o Giustizia ». Fl paUtzz de
Situtizia: Upalazzo del Bargello o
i Giustizia (antic. )» della Questu-
ra. (Pr.) JDanee, donn e amieizia
rompen el eoll a la giustizia: Quat-
trini ed amieizia rompono le brac-
cia alia nustizia. A st6 mond gh'h
mi'nga de giustizia : In questo
mondo non c'^ giustizia.
— OiusUzlii-stlziaa, Giustizia-
re. Se Dio vaeur in Italia se giu-
stizia pit nissun : Se Dio vole in
Italia non si impicca piti nes-
suno. J anim di pover gtustiziaa
(pop.) : Le anlme de* giustiziati.
GlOYen (Volg.). Vem Ciovin,
Oladlzia, Fava americana.
Glan (D. Fr.), Nappa.
— Olanln, Nappina.
Olassi Glassato. Ouant glassi:
Guanti glassati (1) o ghiassati.
(Specie di carattere da stampa)
Carattere gla^^ (in franoese).
GUoerlnna (P. N.), GUoerina.
La glieerina la leva miiiga i magg :
La glieerina non leva certo le
maccliie. (Vedi Giorg. e Broglio
sotto a Glieerina),
016gl6 CSuono onomatop. della
voce del polio d'India). | Fd gld-
gl6: Bere a garganella. « L*€L foM
6n poo tropp gl6gl6 e adhss I'e o-
legher »: « AIz5 un po' la gloria,
ed ora h brillo ».
Globo (P. N.), Globo. M noster
gloho: La terra. | Globo areostor-
tieh: Globo areostatioo. El globo
delVoee: H globo deH'occhio.
— Glob^tt (P. N.). Globetto. « El
loeu i globettt omeopatieh*: «Pi-
glia per oura i globetti omeopati-
ci». I globetti del sang'u: I glo-
betti del sangue.
(1) RIprovatlMlma, voce barbara. H Fan-
fan! propone huM-
Gloria, Gloria. (Civ.) Kl/h dna
bella gloria per quelta mamma
Vavhgh 6n iiwu de quella sort » :
« "fe una bella gioria per quella ma-
dre aver un ngliolo cosi». (Pop.)
Lavord per la gloria : Lavorare
per la gloria. Va in santa gloria :
Va in tua malora. Andd in gloria :
Andare in gloria. « C?ie Jho I'ab-
bia in gloria » : « Dio V abbia in
glorias. Romp la gloria: Bom-
pere la devozione. Sond a gloria
( chiesa) : Sonare a gloria. (Al bi-
gliardo) Vedi Bella, (Preghiera) II
gloria. (Parte della messa) Gloria.
(Pr.) Tutti i salm,i finissen in glo-
ria: Ogni salmo finisoe in gloria.
— Oloriass, Gloriarsi. « Quel ma-
scalzdn el se gloriava d^ave battuu
dna donna » : « Quel mascaJzone
si gloriava d'aver battuto una
donna ».
— OloridSi Glorioso. Glorias e
trionfant ! (Iron.) : Glorioso e trion-
fante! Matt glorios: Matto glo-
rioso.
Qloriatta, (piil alta della Bah-
tresca) Torretta, Belvedere. « Quel-
la easa cdnt 6na glorietta che la
par 6n eam.panin degiesa » : « Quel-
la casa che ha un belvedere alto
che pare il campanile d'una chie-
sa ». (Diminut. di gloria) Glo-
rietta.
Onaccli. N. fr. : « Tra gnaceh e
petaeeh » : « Tvh il si ed il no ». « Co-
rns te stee ? » « InstM Tra gnaech e
petaeeh » : « Come stai ? » « Cosi,
oos). Sono mezzo e mezzo ».
Qnacchera (In dis.). Vedi Zaffa
e Na^echera,
Gnagnera, Gnagnera (1), Zin-
ghinaia. « Gh'oo adoss la gnagne-
ra*: «Ho la zinghinaia o la feb-
brioiattola o Oggi son mezzo e
mezzo ».
Onamm. K. fr. infantile: Fd
gnamm gnamm : Mangiare.
Gnanca (Volg.). Vedi Nanca,
Gnao (Onomat. della voce del
gatto), Gnao. Fd gnao gnao : Far
gnau o gnaulare.
Gniccn, Indisposto. « Ineaeu sdnt
gn^h gniech > : « Oggi ho le pa-
turn e ». <Elfdi robb cost de gtieceh
(1) In Flor. gn&gnera ha lenso speciala
di negazione reolsa come sarebbe : No dav-
vero I E in pasiato ebbe signiAcato di ca-
pricolo, pmrlto, voglia.
GNE
— 296 —
GNO
f*h'el fd rabbia » : « Fa le cose oosi
da svogliato che fa rabbia ».
— Qneccbisia, Svogliatezza. Ve-
dl Ghihgnera.
Onerv (Volg.). Vedi New. N. fr.
volg. : « viap'pa 6n bon gnerv e aid »
(volg.): « Piglia un buon — e batti ».
Gmff, Muso, Nifo (in dis.). Brutt
gniff: Brutto muso o brutto gni-
gno. < I/h 6na schividsa ehe a tOr-
vola la storg semper el gniff ^ : « E
una lernia ohe a tavola torce sem-
pre il muso ».
— Onlffln. N. fr. : Fh gnifftn :
Far bocoa o booouocia di orciuolo.
(A ragazzo) « Lassa vedh et td bell
gniffin » : « Lasoiami guardare il
tuo bel musino ».
Onignon (in dis.). N. fr. : Andh
gninon gnignan: Camminare a
nonno. « Malarbetto gnignon, te se
deddet onofy^ZK. Mastro tentenna
o sor tentennone la si decide o
no ? o ti decidi o non ti decidi 1 »
Gnignon de Precott: Scorbellato o
Acqua tiepida.
Onocca [In dis.), Ganza. (Pr. vec-
chio) Pan^ vin e gnocca 8*el vaeur
fioecii cWel fioeea (Appross.) : Nfe
di tempo ne di signoria non ti dar
malinconia.
Onocch, Gnooco (1), Strozza-
preti. On b^l piatt de gnoceh : Un
bel piatto di gnoochi. Pussee sphss
ehe el brcRud di gnoceh : Tih. denso
o grosso che 1' acqua de' maccbe-
roni. (Fig.) Tutta farinna de fd,
gnoeeh: Tutta pasta da ^noccni.
Mandh a f&nd t gnoeeh (in dis.) :
Seminare sulla rena. Finis coro-
nal opMA et farina facit gnoceus:
(in dis.j: Finis ooronat opus. <El
par eh* el g* abbia 6n gnoeeh in
bocca » : « Ha le noci in bocoa o i
maccheroni in gola ». | (Grumolo)
«Za polenta Ve riussiaa tutta a
gnoceh » : Vedi FroM. | (Amante)
« Stasira el me gnoeeh (in dis.) el
w' d prom,i88 de menamm a tea-
<er » : « II mio damo o soiupato
o patito, stasera m'ha promesso di
condurmi al teatro ». | (Botte) « Fl
g^d, daa quatter gnoeeh ma pro-
propi 8^cch» : <cGVi diede quattro
garontoli arrabbiati ». I (GoflFo)
« I/h 6n pover gnoceh d'on jio&u » :
« £ un povero gnocco di ragazzo ».
(i) In val di Chlana ffnocco sfgntfloa
ancho uomo rozzo, malformato.
I (Nei mattoni) Nocobio. « Sti qu*-
drei in staa mMl impastaa e in
pien de gnoceh j» : « Questi mattoni
male impastati son pieni di uoc-
ohi ». I fNel oorpo umano) « 6r'oo
come on gnoeeh eh\ in gala » : « Ho
come un nocciolo qui in gola».
I (Pera) « Mpussee bon pSr, minga
jln, ehe ghe sia I'h el per gnoechyn
« La pera piti squisita ohe sia, fra
le specie non fini, h la gnocoa».
Gnoceh de farinna aialda: Bata-
foU.
— Gnocch^tt e nel pi. Gnocchttt
(dim. in tutti i sensi tranne Aman-
te e Busse).
— Gnoccon, Grosso gnocco (nei
varii sensi).
Gnorantlsia (Volg. id.). Vedi I-
gnoranza.
Gnucca, Gnucca (Pistoia), Cep-
picone. Nuoa. Sbassd la gnueea:
Chinar il capo. « Gh* ^ toeeaa de
sbassd quellaporea gnueea » (volg.):
« Gli toocb di piegarlo quel f....
ceppicone ». « Ghe entra nient in
la gnueea »: « £ senza eompren-
donio » (pop.).
— Gnucch, Caparbio. Gftueeh
come 6n mull: Ostinato come im
mulo. (Contrario e agevole) « Co-
me I'h gnuech st6 caderutszoRti*:
« Com'6 duro questo chiavistello ».
Gnuech a fdt ona robba: Duro a
fare una cosa. || (Capo) Sbassdi ei
gnuech: Chinar il capo.
— Gnuccada, Capata. Onagnue-
cada in del mur : Una capaxa nel
muro.
— Gnuccaria e Gnucchlsla (in
dis.), Caparbietlb. « 1/ ^ pien dt
gnucearit » : « E pieno di oapar-
biaggini o di caparbierie ».
— Gnucch^tt, Ostinatello, Ca-
parbietto, Caparbiolo.
— Gnucc6n, Ostinataccio. Ca-
parbiaccio. Vedi anche TestarvUin.
^Stupid d'6n gnueeonf »: « Te-
stardaccio imbecille I »
God-duu-odes, Godere. « Mi me
la godi » : « lo me la godo ». « Gh'h
nagott de godf*i « Non c'^ nulla
da godere ? » « -4. to visinna pove-
ra, ghe foo god el pan ehe vansa
de tavoia » : « A qnella povera ca-
sigliana regalo il pane che avanza
o i rilicvi ». Godesela a badildn:
Godersela a tutto spiano. « Ch^el
vhgna faeura a godksela dnpooit:
La venga a sguazzare on po'in
GOD
297 —
GOE
campaicna ». God tutt : Vedi Oi-
biliit. Ood a maeea: — a ufo. j4w-
minga at tux ia fdi
V ^ de chi le god : La roba non
h di chi Ift fa ma di oM se la go-
de. Chi ghe n* d. ne god e chi n6
ghe n*h el se graita (Manca) (Ap-
pro88.): Chi ha oreoohi intenda,
ohi ha denari spenda. Tra i dim
litigant el terz el god: Tra i due
litiganti il terzo gode. | (Di po-
dere o casa) « El giardxn el ffodi
mi »: « II giardino me lo godo lo ».
I (Di donna bella e fresca] « I/l
tuUa de ^odyn « E appetiiosa o
giovereccia dawero ! » | (Iron, ad
uomo) « Zi'h tutt de god » : « E tut-
to da godere». Fass god: Fiu*si
prodere o rider dietro. « 1/ hmm
goduu tutta sira » : « L' abbiamo
goduto o gustato tutta sera )». ||
« J/a faa on boaigin minga h6n
c6n di oeuv e del mam goduu » :
« Fece an intruglio eon lesso ri-
fatto oolVuova ».
— Ctodeyer (Volg.), Godereccio.
Vedi Oodibil,
— Oodibil, Godibil. « Std vestii
ehl I'e aneamb godibil » : « Quest* a-
bito h ancora godibile».
— Oodibilis^m. Godibilissimo.
« Mi trovi ehe V e godibilissim » :
« TroYO che lo si pub benissimo
adoperare ».
— CkNluda, Goduta (ant. e fori
d'aso), Godimento. « Che goduda
I'h stada mai guella / » : « Che go-
die aul serio fu mai quelle I » « ^
quel pover pivUL gWhinm daa 6na
goduda I »: « Abbiamo preso a g6-
dere quel povero giovinetto ».
OcBUbb, Gobbo (1) e Gobba. (Di
persona) J gtevhb de golit g*dn del
spirit : Di solito i gobbi hanno
spirito. ( Escl. ) « Oh fiol d* 6n
g<Bubb/ »: « Figliol d^un gobbo! »
I (Imperfezione del dorso) Gobba.
« Dopo el tifo gh' b daa fceura el
^ceuob » : « Idem ». Disen che a
tneontret on gceubb el sia de b&n.
auguri : Dioono ohe V incontro
d'un gobbo porti fortuna. (Fig.]
Avhghel in del goeubb : ATerla net
gobbo (non pop.) o groppone o nol-
le reni. M^U gio el gmubb: Darsi
(1) Oobho a Fir. k il nottro Carddn. I
gobbi : / earddn.
al lavoro o Sgobbare o rgar il
groppone. Vorh minga metl ffid
el gcRubb : Non volerne sul gobbo.
Avhgh tanti ann sul g<Bubb : Ave-
re molti anni sul buratto{(volg.) o
sul giubbone o sul groppone. A-
iutd. in del goevibb : Disaiutare (bel
mode andato in dis.) Riuseir di
danno. Mitt 6na robba sul gc&ubb :
Mettere qualche cosa a carico.
SercX in del gceubb (Iron.): Servi-
re nel coscetto. To^uss on quai-
C088 sul g<Biibb : Accollarsi un ag-
gravio qualunque. Vegnl via c6nt
el stagnadin in del gceubb (in dis.):
Avere checchessia nel gobbo (ciofe
in contrario). Ona robba che fit
qaeubb : Un arnese che fa un goo-
bo. Tutt pien de goeubb: Tutto
pieno di gobbe. Anddi gid goRubb :
Camminare curvo. (Fig.) Andit
gio gceubb : Non badare a spesa e
Buttare. « Chi te dis gceubb ? » :
« Chi dice diverso ? )» | (Sbieco
sulla stecca da biliardo) « Te ghe
daa tropp gceubb o thi »(!):« Hai
date troppo giro alia palla ». (Pr.)
/ gceubb veden el gceuhb di alter
e minga el sd: Chi ha la jpfobba
di dietro gli si vede davanti Opp.
Come il gobbo di Peretola.
~ Gcdubba, Gobba. (Delia luna)
Gceubba a pdnent lunna crescent :
Gobba a ponente luna crescente.
El camUfel g*h db goeubb, el dro-
medari vunna solla : II camello ha
due gobbe il dromedario una sola.
La gceubba del nas: Soprosso (se
)er malattia), 11' gobbo del naso
se natnrale).
— Oobb^tt , Gobbetto. On gob-
bett de vun: Un gobbetto di uno.
I « Ouarda che bell gobbett el g'h
quell nan * : « Guarda che popone
ha quel nanerottolo ».
— OobblQ, Gobbino.
— Oobbdn, Gobbone.
Ooff , Gono j2). « Fit minga el
goff^ : « Non mi fare il goffo ». A-
vhgh 6n elrtofH de goff: Aver fa-
re e modi goffi. 6?ojf come la lun-
na : Nato a luna scema o Minchio-
f
(1) A Firenze non si gioca ool cuoio ta~
gliato. Nondfmeno tin flor. per rendere la
frase milanese direbbe : ha dato un b«l
giro alia palla.
(2) Gofjb^ in fior., vale anche come Flus •
so e eiod qnattro carlo di on seme a pri-
miera.
GOF
298 —
GOL
ne come la liina. | (Nelle vestd da
donna) « CVii a sta maniea ghe vcRur
6n hUl goff* : « Qui alia maniea ci
del disaddatto ».
— Goffada e Qoffaria, Goifag>
gine. _
— Ooffett ( Diminut. nei due
sensi). B (Gioco) Gofifetto. Vedi
Oic&ugh.
— GrOffdn (Acer, nei due sensi).
GofEr^ (D. Fr.), Stampare fiori
finti. Fir de goffri: Stampo da
fiori finti.
Gdya, Buffetto (in dia.). Biscot-
tino. « m m'a daa 6na goga su la
p6nia del nas » : « Mi dife un biscot-
tino o biocigongolo (1) sulla pun-
ta del naso ». « Mi sdnt hdn^ guar-
da, de fait std indree c6n di gogh » :
« lo son eapace, guarda, di tenerti
indietro a Diacottini ». | Andd, in
goga e magoga: Andare in oga e
magoga (2) o Andare in broda di
aucciole. Fd, goga e magoga: Dar-
si a lieta vita. SUi in goga e ma-
goga: Stare in grande gaudeamua.
— Ooghetta (D. Fr.). Fd, goghet-
ta : Coccolarsi, Fare gogbetta ( A-
rezzo ) , Godersela , Gbnfiar V otre
(volg.).
Gognln (Spia de' ladri), Gugno-
linaccio. (In aenao innooente) Ca-
pu » : « Quel ragazzo
o forcuzza, ebe non ha Feguale*.
Gog6| AUocco, Gocoiolone (non
com. ). L' h 6na rohha ehe le ved
ogni fedel goqd: E coaa che la ve-
de ogni fedel minchione. ^F lit el
goad el gh/h horlaa dent » : « £ lui
il babbione o'^ cascato ». inFl g'ii
6n fdr de gogd eh' el consolla » : « Mi
ha del bietolone che conaola*.
G61a, Gola. Dolor de gola: Mai
di gola. Andd aid per la gola:
Andare giil per la gola. Avlgh ars
la gola: Avere la gola arsiccia.
Fdi brusd la gola : Aver bruciore
alia gola. Fa tirh la gola : Far
tirare la gola o Far gola. Gola
grossa, sg&tifia, in/iamm^ada : No-
do alia gola ; gola incalorita. JPar-
Id, in gola: Farlare in gola. ^(In-
aenao fig.) Peccaa de gola : Pecca-
to di gola. Anddt gib la gola : Ti-
rar la gola. Avkgh i dent in gola:
Easere avidiasimo di ^uadagno.
Avegh la rhsca in aola: Avere
I'oaao in gola. Casiiga in la gola:
Idem. Oiappd ffiin per la gola:
Prender uno al boocone. Conten-
ta la gola: Contentarela gola. Fh
i roho c6nt el sang'u a la gola:
Fare le cose col sangue alia gola.
Fd torpid in gola una ^arolla,
dnHngiuria: Bicacciare m gola
un'impertinenza, un'ingiuria. Stii
It c6nt el s'cidppeit a la ffola .* Star
bene in guardia. Coi ptstoll a la
aola : Cone pistole alia gola. Tegm
la rava in gola a quaidun (in dia.j:
Covar ranoore contro uno o qual-
cuno. « Me lira la gola de man-
id di lumaghy^ : « Mi fanno gola
lumaohe». (Pr.) P^r la gola
Ve
(1) In fior. c!b significa invece: andare
in paesi moUo lontani.
(2) Biccicdngolo i voce aretina : ma io
l*ho pure adita da bocohe florentlne.
8e dappa el p^s : Per la gom si
pigliano i peaci. JO^^ pussee la go-
la ehe la jamm : E piil goloso ehe
altro. (Ettec irionfa gola patiss:
A grassa cuoina poverty ^ vicina.
— Qo16b, Goloso. V^8 golos:
Esser goloso. (In genere) Vess go-
lds de rohha doUa : Esser ghiotto
di roba dolce. « I/h tant golos cK'el
leecaria finna i piatt di alter*:
« Egli h un vero leccone ». « ^
par golos perchh el mangid. sit im-
prhssa, mxi inveee el ghe dd, de na-
gott al mangid » : « Egli sembra
goloso, perche quando man^a h
impazlente di nnire e mangia in
fretta, ma non h ». (X)etto a ragazzi)
Ai golos ghe se s* doppa el goss :
Regola la gola se non vuoi trovarti
a brutto partito o Ne ammazza
pill la gola che la guerra.
— Golositaa, GolositJ^. « La go-
lositaa de guell fioeu VI aide Id yn
« La golosit^* o ghiottoneria di
quel ragazzo ^ oltxe ogni dire ».
— Gofosaria, Leccomia.
— Golosdn, Golosone. « Bisbgna
vedell a paeeid qtiell goloson » :
« £} da vedere quando pacchia
quella gola d'ac^naio ». « Guarda
el goloson, I'd pienlaa II la mine-
stra per buttass adoss ai bdmhihi*'.
« Guarda quella golaccia o quel
ghiottonaccio, ha lasciato la zup~
pa per fare man bassa sui pastio-
cini ».
GOL
— 299 —
GOR
— Oolasda, Golaccia. « T^ ve-
dei, la t6a golascia porcOf cosse la
Vd prodottf^ (a ragazzo malato) :
« Vedi ora la tua porca golaccia
cosa ti ha prodotto?» (Sost. in-
Teco di goloson) «c Z/ ^ ona gola-
scia » : « £2 una golaccia o goUet-
tacoia >.
— GoletU, Goletta (1) (Parte
dell'abbigliamento delle signore).
Goletta.
-J- Oolar (Volg.). Vedi Collar.
— Oolaxin ( Volg.J.Vedi Oollarin,
— Golanna (volg.). Vedi Col-
lanna.
— Oolera, Giogaia.
— G0U6 (VolgJ. Vedi ColliS,
Golp (Volg.). Vedi FdZp. J (Ma-
lattia del ^rano ) Golpe. « £l for-
ment V h eiappaa la o el golp » :
« II grano h attaccato dalla golpe ».
Qoma. Vedi Oomma.
— Gomarablca. Vedi Oommor'
rahiea,
— Gomatt, Raccoglitore di gom-
ma.
GMmbed (Volg.). Vedi Oomhil.
N. fr. volg.: Volar de gombed:
Doglia di moglie morta dura fiuo
alia porte.
Gombit, Gomito. Pode seqnass
cant el — ; Essersi segnato Dcne.
« Xa strada la faxeva gombit » ; « La
strada faceva gomito ».
Gomma, Gomma. Oomma ela-
glica, gotta, arabiea : Gomma ela-
stica. gotta, arabiea. — liquida,
in polver: — liquida, in polvere.
JPasUUi de gomma per la toss : Pa-
Btioche di gomma per il raifredo-
re o la tosse.
Gtomet (Volg.). Vedi Vomit.
— Oommatt. Vedi Go matt.
— Ooinm&. Vedi Ingomma.
Gbndola, Gondola. Andd, in gon-
dola sul lagh: Andar in gondola
Bul lago. Za gondola vera Vh sta-
da inventada a Venezia: La gon-
dola vera fu inventata a Venezia.
Gronzo , Gonzo. N. fr. : Aegua
per % gonei : Polvere riegli occni o
orpello. Fa el gonzo: Fare lo gnor-
ri. Peldi el gonzo: Pelare il gonzo
o il tordo. « La furba Vdi trovaa
el gonzo de peUt » : « La furba ba
trovato il buo tordo da pelare ».
(i) In flor e ancbe diminntivo preciso
Aigola e di goloao. inL'amis Vh ^ tantin
goto$eU» : « u* on po' goletta ramico ».
Gdra (Volg.). Vedi Oola, Gora (1).
Oorgn, Gorge. / gorh de Mort-
vidn, del Tesin : I mulinelll di Mo-
ri vione, del Tioino. « L'^ staa por-
taa sott da 6n gorgh e Vh negaa » :
« Fu ingoiato da un mulinello o
rimase anuegato».
G6rga, Gorgia. Parld c6n la
gorga : Parlare in gorgia. « Ghe se
sent la gorga venezianna lontan
6n mia » : « Gli si sente la gorgia
veneta lontano un miglio ». jf (Fos-
sa ad uso mulini) Bottaocio.
Gorgheggi^-egglaa (P. N.), Gor-
fbeggiare. « La cominda domit a-
hs o gorgheggia » : « Incomincia
ora a — ». On rossignoRU, che gor-
gheggia: Un usignuolo che gor-
gheggia.
GorgOYan, Semplicione. « M to-
ieven per 6n gorgovan e Vera 6n
driltdn » : « Lo prendevano per un
semplicione, ed era un furbaccio-
ne)».
Goriglla (In dis.), Gorgiera. In
di ritratt del sescent se ved i ma-
gnarisi eon la goriglia al coll : Nei
ritratti del secolo decimosettimo
si vedono i collar! increspati.
Gobs, Gozzo. Fd, goss: Farsac-
co. Impieniss el aoss: Empirsi il
gozzo. Stdt in sul goss : Non po-
^rla ingoiare o ingozzare o man-
dar gill o star sul cuore. Stof>pit
el goss: Satollare o Far zittire.
Scarpa^s el goss : Sgolarsi jEcridan-
do. Bv6ih el goss: Vuotaro il sacco
o filare la corona. Tegnl 6n mor-
g6n in del goss: Avere qualche
cosa nel gozzo o non si poter sfo-
gare. (Di uccelli) Inghebbiare. El
goss d% pui : II ghebbio o la cipolla.
El bdrg di Goss (in dis. ) : II bor-
go di porta Comasina, ora porta
Garibaldi.
— Gossdtt, Piccolo gozzo. (Bi-
sticcio ) « G' 00 sHt quattrin de
spend » ( a^pross. ): « Quando ci so-
no i sedam m'imbuscnero dei gob-
bi»(nel sense di carddn),
— Gossettin, Gozzino.
— Go8B6n , Gozzone (2). « Che
gosson la q'd guella veggiaf » : « Che
gozzone si rimpasta quella vec-
chia ».
GOBtan. Vedi Fen.
(i) Gora in flor. lignifica Fos$.
(2) Gozzone e in fior anche sinonimo
di lattone, apalmada sul eappill'
GOT
— 300 —
GOT
G6tica, Gotioa. Figura, serittu-
ra gdtiea : Fipira, sorittura gotica.
— Gotich (P. N.), Gotico. Alfa-
Mtt , 8til de arehiiet'ura gotich :
Allabeto, stile gotico.
66tt,^Gotto fl), Goccia, Sorso.
« Dhmen 6n gdtt » : « Dainmene un
sorso ». II (Architett.) I gdtt: Goc-
cie (omamenti che pendono dalla
cimasa).
— Qottin, Sorsetto.
66tta, Gocoia. « In edme do gdtt
d' acqua » : « Paion due gocoiole
d' acqua ». La cura de V arsenich
la 86 fit a gottf a^eetidend e discen-
dend: La cura coll' arsenico la si
pratica a goccie ascendendo e di-
soendendo. (Del na9o)«j&/flr'd sem-
per la gdtta del tc^aceh » : « Ha
sempre la gocciolina al naso ».
(Gioiello) Gotta d*or: Gocoiola d'o-
ro. (Di persone ) «i'^ <Jna gotia
d*or » : « fe un uomo prezioso ». (Di
pio^gia ) « Scappa ^uai gotta » :
« Vien qualche gocciola a stento ».
Vegnl gib quattergott: Venir qual-
che gocciola. « Tra 6na gotta e
V altra son vegnuu a edty^: «^ Fra
una goccia e 1' altra sono rincasa-
to ». Resth sema 6na gotta de san-
g'u: Rimaner senza una gocciola
di sangue. | ( Malattia ) Gotta :
Gotta. « I!l patiss la gotta ai ph »:
« fi podagroso ». « — ai man » : « Ha
la gotta alle mani ». Gotta artetlr-
tica: Gotta artitrioa. (Degli occhi)
Gotta serhnna: Gotta serena. La
gotta V h el mal di scidri : La po-
dagra h la malattia de' ricchi. jj
(Filtratura) M thcc el g'h 6na got-
ta: Vien gih una gocciola o goc-
cia d'acqua. Toeu via la gotta d'dn
thee : Levar la gocciola dal tetto.
— Gott6n , (iocciolone. « A co-
minciaa a vegnl gib di gotton largh
cdme palanconi » : « Cominciarono
certi goccioloni cosi grossi*. « Po-
ver fioeu, a sentl a tirh a man la
soa povera mamm^f ghe vegneva
gib t gotton »: « Povero figliolo, sen-
Tendo a riparlare della mamma
morta gli venivano i lucciconi o gli
scendevano i goccioloni giii per le
gote ». « Ghe seappava i gotton, ma
per nd fa^s tceu via el faseva mo-
stra de Wd»:«Gli scendevano i
goccioloni giil per le gote, ma per
(1) Goito in flor. ^ blcchiere grande in
forma di bussolotto.
non lasciarsi scorgere iingeva di
ridere ». Vegn\ gib i gotton de stir' i
dor: I goccioloni di sudore gliri-
gavano la'fronte.
— Gottds, Gottoso. Cura per i
gottos: Cura per i gottosi.
— Gott&, Gottare (1), Sgoccio-
lare (2). « JSl comincia a golih » :
« Comincia a piovere >. « jyh finii
de gottct » : « Spiove». (Stlllicidio)
Dal sojffitt el gotta gib tn stanza:
Dalla volta o sofiStto stilla I'acqna.
« Sciacgua quella taasinna e poeUf
prima de mhttegh denter el latt ,
ihssela gottd. » : « Risclaoc][ua quel-
la scodella, poi, prima di versarci
il latte, lasciala sgocciolare ».
Governa ( Volg. id. ). Vedi Go-
vemo.
Govemo, Governo (3). Govemo
eostituzional J liberal, prownsori,
ecc. : Govemo costituzionale , li-
berale, prowisorio. Quit ehe sth
al govemo: Quelli cite siedono al
govemo o i ministri.
— Govemk-emaa-emass , Go-
vernare. Govemhel Stat: G<>ver-
nare lo Stato. Govemd, la easa:
Governare la casa. Govemd, i be-
8ti: — le bestie. — el vin: — il
vino. Savh fd a govemass .• Saper^
si governare.
— Governant, Govemante (4).
« An tolt dna govemante toscana>:
« Hanno preso una govemante to-
scana». La govemant di ficeu:
La bambinaia.
— Govematdr, Governatore. Ul
govemator de V Eritrea : W goTeiv
natore della colonia d' Africa.
Graa, Graticcio. (De* materas-
sai) Graticcio. (Su cui si seccano
le castagne) Graticcio, Caniecio.
(Pei bachi da seta) Caniecio. Pihn^
na dna gra^: Una canicciata.
Gracil, Gracile. « Z'^ tantogra-
eil quel fimu .' » : « fi cosi graoile
quel ragazzo 1 »
(1) Qottare voleva dire: levar Tacqaa
entrata in barca On dift.)
(2) Anche Sgocciolare^ che pnr sarebbe
la tradnzione letterale di gottd^ non rende
i sens! precisi tranne nno. Vedi gli esempi.
(3) In flor. signiflca pure oonc'me. L'ort
el g'd bisogn de tnoUo Utamm : Gli ortag-
gi amano molto govemo-
(4) Come persone a capo del govemo in
railanese non si asa ; in fiorentino si nsa.
In milanese non ha ohe 11 senao degll e*
sempi.
r
GBA
— sai —
GRA
— OradUtaa, GracUit^. « ^it
feofonn tn d'dna graeUitaa ridieo-
I Ja » : « Quelle colonne Bono d'una
I gracilita ridicola ».
— GracUln, Gracilino. « L'h cosi
graeilin quell pover bagai/ »: « E
tanto gracilino quel ragazzo ».
Grad-ado, Grado. ( Colto ) M
arado de latitudin: II grado di
Lfttitudine (Civ.). « I/*dn avanzaa
de ffrad » : « L'hanno promosso ».
In grad superlcUiv : In grado su-
perlativo. (Coinune a tutti) < S6nt
%n grad de fd... de di » : « Sono
in grade di rare o di dire ».
— Oradazl6n, Gradazione. Arir-
dik in gradazion : Andar gradata-
mente.
— Graduaa, Graduate.
— Graduatorla, Idem.
Grad^lla, Gratella. A la gra-
della: Alia gratioola. San Lorenz
rdn fcM moHf disen, sulla gra-
della: San Lorenzo si dice I'ab-
biano fatto cuocere o andare aUa
sraticola.
Oradi (P. N.), Aggi-adire. « M
so regall el gvadissi de cceur » :
« II BUD regalo I'aggradiBco di cuo-
re 3». « Shmm novera gent, ma se
la voeur gram , sci&ra -» : « Siam
povera gente ma Be vuol aggra-
dire, 8ignora».
Gradin, Gradino. Vedi Baslll
(pop.)* « i^^ foa % gradin de la
geala in d'6n saltnn «Idem)>. |
(Ferro da soultori) Gradina.
— Gradln&Lavorar coUa gradina.
Gradisda (Volg.). Vedi>om^Z^.
Gradlsdlla, Rete. / figatei van
f€U» ecBU8 in la gradisella: I fega-
telli si fanno cuocere uella rete.
I pagn de gradisella: Soprabito,
osuzoni ohe ragnano.
Grafflgnaima (Nome di paese),
Graffignana. Vedi Grattasceui,
Graiscia. Vedi Graviseia,
Gram&tega (Volg.). Vedi Ch'a-
matica.
Gram&tica, Grammatica. Parlii
in gramaUca: Parlare grammatico
(Pistoia). I « Oo eomprau la gram-
matiea de I'uso fioreniino )» : « Ho
oomperato la grammatica dell'u-
80 liorentiiio ». (Pr.) Var pussee
la pratica de la grainalica: Vale
piii la pratica che la teorica o
grammatica.
— Grftmatlchitta, Grammati-
cbetta.
Gram^gna, Gramigna. Grame^
gna de montagna: Kovo. Radis
de gramegna : Barbe di gramigna.
Taecass come la gramegna: Ap-
piocarsi come la gramigna. Be-
eott de grameqna: Decotto di gra-
migna. H (Maiattia de' maiali) Pa-
nico.
— GramegnOB (Di maiale), Pa-
nicato.
6 r a m m , Gramo. On niestee
gramm: Un gramo mestiere. « JSl
m^ omm V e gramm, gramm. » :
« Mio marito ^ malandato di sa-
lute ». On vestii gramm : Un abito
logoro. J^it 6na gramma vitta:
Far una vita grama.
Gr&mola, Gramola. Pasta bat-
tuda con la grdmola: Pasta gra-
molata.
— Gramolaa, Gramolato. Fan
gramolaa: Pane gramolato.
Gran, Grano. vedi Forment.
On saeeh de gran: Un sacco di
grano. JHercant de gran: Nego-
ziante di granaglie. Postee che
vend el gran: Granaiolo. (Pr.)
Mdg ortolan tanta paia e poccn
gran : Maggio giardmaio non em-
pie il granaio. Mdg suti, gran de
per tutt: Mag^o asoiutto grano
per tutto. Ogni gran ama el sd
pantan : Ama il grano il suo pan-
lano. I (Misura e Peso) On aran
d*or. de chinin: Un grano d'oro,
di cninino. « El q'h nanea 6n gran
de eriteriyn « Non ha grano di
criterio ». (Armaioli) Grano. Mett
6n gran nel fogon: Pare o Met-
tere il grano nel foro o buco del
fooone (in dis.). | (Apocope di
Grand) k L'i 6n gran a\ che.., »:
« £ un gran dire ! » Quel gran
nient : Quel gran niente. « Lh 6n
aran bet fiani » : « £ un gran bel
bambino *. « L'h 6n granoell mat-
ton » : « £ un gran capo ameno ».
— Granaia, Granaglie.
— Granee, Granaio. On granee
ben arieggiaa: Un granaio arieg-
giato. (Pr.) Sevaben elzuceheeva
nuU el granee: Maggio giardinaio
non empie il granaio.
Grana, Grana. Grana d'uga:
Aciuo d'uva. « L'era 6na folia che
Sana minga andaaper terra 6na
gratia de mei » : « C'ora una tal
folia che non vi sarebbe caduto
un
7ia
cbicco di pauico ». Pa la gra-
(dell' acquavite. Fraao recen-
GRA
302 —
GHA
1
tissima di dubbio signif.) : Grani-
re. Formagg de granna: Cacio
parmigiano.
— Granln, Granellino. On gra-
nin de pever, de sal, de polver:
Un granellino di pepe, di sale, di
polvere. Vhs 6n granin de pSver :
ISssere un pepino o pepe e sale.
— Qranon, Cacio parmigiano
stagionato.
— Grandll, Granello. / granei
de gall : I granelli del galletto.
— Oranino9U, Granellino, Pic-
colo granello.
Gran^-anaa, Dar la grana alio
armi , Granire. Pomm granoM :
Melagrano. El forinent Vh anmo
de grand,: II fnimento non ha
granito.
Granada, Granata (1). Ona coh-
lanna de granad : Una coUana di
granate. y Chmnada a scaia : Gra-
nata greggia. Granada matta:
Granata talsa. Granada ruhinna :
Rubino di rooca. || (Militare, in
dis.) Granata. Nel 48 ificeustrap-
paven foeura la miceia di granat
di Tod^ch: Nel 48 i ragazzi in
{>iazza strappavano la miocia del-
e granate austriaclie.
— Granadinna, Piocola grana-
ta. Ona collana de granadinn:
Un vezzo di granatine.
Granater, Granatiere. Qtiand
gh'era i granater : Quando c'era-
no i granatieri. (Uomo d'alta sta-
tura) « Ul par 6n granater » : « Pa-
re un granatiere ».
Granater dn, Gran granatiere.
Granadlglla (Sorta di legno),
Granatiglia. Imjpelizsaa de grana-
diqlia: Impiallacciato di grana-
tiglia.
Grand, Grande. (Capaoe) El tea-
ter San Carlo de JVdpoli V^ pttssee
grand de quell de kt Seala : II tea-
tro san Carlo h pin ampio della
Seala di Milano. (Alto) Diventd
graiid : Cresoere. P. E. : ^El ven
grand tutt i di » : « E' cresce a
giornate ». « Quand sardnt grand » :
« Quando sarb un giovinotto...»
Grand cdme 6n chignosti de for-
ma^g : Alto quanto un soldo di
cacio. Grand e gross e scopaazuu
( letterale ) : Grande, grosso e rim-
pinconito o mio bene I (Come fr.)
(1) Granata in f\or. signiflca ancho
scovin.
Pizzo, pazzo, e malawezzo ! o syeiv ■
sato. Grand e gross e mineidn: ;
Grande, grosso e minchione. (In |
bocca di fanciulli) I grand: I
maggiori. « Bisogn piecol o bisogn \
grand ^ » : « Vuoi far la piscia o
vuoi la ffro8sa1» In grand: Alia
grande. MUt i robb in grand .* Mo-
strar le cose in grande. Spend a
la granda: Spenders alia grande.
(FerroTie) A Ja granda (velocity) :
Alia grande. Papdt grand: Nonno.
La ca granda : L'ospizio de* tro-
vatelli. Messa granda: Messa
grande. (Apocope di Grand) Gran.
W. fr. : « Ijh 6n gran di » : « Gli fe
un gran dire ». ^ L'h 6n gran
omm» : «. fi un grand'omo ». Ona
gran ho&uggia: Una gran buoa, e
simili.
— Granddn, Grandone (poco
usato). « Quel grandon ehe vegneta
de sphss a trovh la mammae:
« Quel oolosso cho veniva spesso
a mr visita alia mamma ».
— Grandott, Grandotto. « El »'e
faa grandott » : « S' fe fatto gran-
dotto ».
— Grandell, Grandicello. El pits-
see grandell di trii bagai: II pia
grandicello dei tre ragazzi.
" — Grandellln, Grandettino.
— Granddzza, Grandezza. kL'I
della grandezza giusta » : « E di
statura giusta, (e se di ogjacetto)
fi di grandezza giusta ». « iV^d, no,
mi vui minga tanti grandess » :
« No" a me non piacciono tante
grandezze o granaezzato ».
— Grandezza , Grandeggiare.
« Ed, minga bisbgn de grandezeh
in sta manera » : « Non imports
che grandeggiate tanto ».
— Grandezzada, Grandezzata.
« Tutt qui sd grandezzad me fan
s'eioppa del rid » : « Quelle sue
spacconate mi fanno morir dal
ndere ». « Lk no 'I std, ehe siti
grandezzad * : « Egli non sta cho
sulle grandezzate ».
— Grandlds, Grandiose. On spet-
tacol grandios : Uno spettacolo
grandiose. « In di sd robb el g'd
semper del grandios * : « Nelle sue
cose egli ha sempre del gran-
diose ».
— Grandoeur (D. Fr.) (in dis.),
Grandezze.
— GrandiOBitaa, Grandiosity^.
El domm de Milan, la tdr MffeU,
GRA
— 3(» —
GKA
la statda de Nuova Yorch in d'&na
graThdiositaaimponente: II duomo
ai Milan o, la torre Eiffel e la sta-
taa di Nova York sono di una
grandiosity, imponente.
Granducca, Granduca. Al temp
di granduca de Toscana: Al tempo
de'^Granduchi di Toscana.
— Granducliessa, Granduchessa.
— Granduchln, Granduohino.
Grani, Granire. S6n granii:
Suono ^anito.
Granida, Granita o Gramolata.
« Te vcRU 6n sorhHt o 6na gra-
nida ^ » : « Vuoi un gelato o una
granita ? »
— Graniddr, Granitoio.
Oranmetrdss (D. Fr.) (Dama
nelle case principesche), Ma^gior-
doma. (Sonerz. nei lupanari) La
mammana.
— Grappa, Grappolo, Grappa (1).
Ona grappa d'uga: Grappolo d'u-
v». Grap;pa vara: Ciocoa. Gra'j^
pa gtreTieia: Pigna. | (hi biceHn
de grappa: Un biochierino di ac-
aiiavite o di sozza. Vin ehe g*d,
e la grappa: Vino ohe ha del
fiT^spo. B (Uncino) Ciod de grap-
pa: CModo da ruota. | Tama-
rind in grappa: Tamarindo in
grappoli. / grapp de banani e
de aatUr: Grappoli di banani e di
datteri.
— GrapW, Raspollo, Raspo. On
grappeU d*uga: Un grappoletto
d'uva. « Se te induvinet, t' en doo
on arappeU » : « Se indovini ohe
oos'e te ne do una pigna».
— Orappellin, Raspollino. —
d'uga : — d'uva.
Grass, Grasso. (Sost. ) Grass
hianeh : Strutto. Grass d* 6rs ,
d'occa, de ledn, ecc, : Grasso di or-
BO, d'oca, di leone. Robba de grass :
Grascia. ( Add. ) Grass come 6n
porch: Grasso come un maiale o
srasso braoato o pinato. GrasSf
oiott e mal devott: Unto e mal
vestito. Grass come 6n butter:
Grasso come un tordo , come
ana quaglia. (Iron.) Grass eome
dnHndoda: Che pareva un'acciu-
ga o una gratella. Grass come dn
antiport de sddri : Secco come un
uscio o Secoo come un chiodo.
« Gtiarda ehe te diventaree grass ! »:
(i) C^appa in fior. e qael ferro, ripie-
gato a due capi, cbe serve a coUegare.
« Tu ci ingrasserai davvero 1 » (I-
ron.) Yegnigh denter grass: In-
grassarci. Vessegh de fit grass i
vers (Iron.) : C h proprio da star
allegri! (1) I fastidi grass : Brighe
da nulla, fastidi imaginarii, cure
ridicole. (Abbondante) « Jn dd 6r
gra^s ehe te spetti » : « Sono due
ore bone ohe t'aspetto ». IHscdrs
de grass o Parldt de grass: Di-
scorsi grassi. D\ de grass e d\
de magher: Giorni di grasso e
giorni di raagro. Giovedl, sabet
grass: Giovedi grasso o berlin-
gaccio, sabbato grasso. A falla
grassa...: A farla grassa o stretta.
(Di derrate) Zuccher , straechin,
mans — .* Zucohero, stracchino-,
bue o lesso grasso. Affari grass:
Attare grasso. Cavnler grass (Ba-
chi da seta): Vacche.
— Grassa, Grascia, Grassa
(femm. di grasso). Grassa slagna :
Grasso sodo o lardoso o granito.
Grassa mutta: Sugna o Grasso
fioscio. Fd, grassa: Far cotemia.
Dh gib la grassa : Dimagrare. No-
dd, in la grassa: Nuotare nel lardo
o nel grasso. Sta in lett afd, gras-
sa: (>ogiolar8i nel letto. « La
grassa la ghe ven fa&ura di occ » :
« Gli schizza il grasso dagli oc-
chi ». « Za grassa la <fhe quatta el
cmur » : « La pinguedme lo soffo-
ca ». Grassa de manz : Grascia di
bue o Sugna di bove. Grassa de
porsckll: Sugna di porco o Grascia
di maiale. Blsti de grassa : Bestie
da ingrasso. (Iron.) Avhgh la gras-
sa fiii desoravia di dent: Essere
magrissimo. Tlrra grassa. Terra
grassa.
— Grasslnna, Grassina Grascie
porcine. (Come dim. di grassa),
« Sta quaia come Vh grassinna ! » :
« Come h grassoccia questa qua-
glia ».
— Grassdn, Grassone.
— Grassumm, Grassume. « Per-
ch^ te me dee tutt std grassumm? »:
« Perch^ mi dai tutto questo gras-
sume ? »
Grassell, Polpastrello. (Dell'o-
recchio) Lobo o Lobulo.
— Grata (Erba delle risaie).
Grata.
Graticola. Vedi Gradella. La
(1) Una volta anohe in Toscana si dl-
oeva in questo senso : non c'i grascia.
GRA
— 904 —
GRA
gratieola del eonfessionari : La
gratioola de* oonfessionali. | (Rete
8U disegno per rioopiarlo in ecala
miaore) Gratieola.
Gratmcazi6ii , Gratificazione.
« A quell impiegcM g'dn daa 6na
arattfieazion »: « A quell^impiega-
to gli hapno dato o diedero una
eratifleazione ».
' Grattn (D. Fr.) (P. N.) (Termi-
ne di oucina), Gratin.
Qratln (In die.), Lenone. Fh el
gratin pdlid : Andar a timone me-
glio d' un oaval marrone. || Fd
gratin, gratin: Par il solletioo.
6ra11XL&, Abbronzare una vi-
Tanda a iuoeo lento.
Oratlrodula, Grattugia. — di
eonfessionari : Gratieola. Vedi
Gratieola,
Gratis, Gratis. « M giomal a
mi m*el manden gratis » : « II gjor-
nale me lo spedisce gratis ». Gra-
tis et amore: Gratis et amore.
— Gratiiit, Gratuito. Offesa gra-
tuita: Idem.
Gratitadln, Gratitudine. k.I/1
6n omm che sit minga eossa sia la
gratitudin » : « fe tale ohe non oo-^
nosce gratitudine*. « Vhrs de mi
el s'h mostraa senza gratitudin » :
« Verso di me egli si mostrb — o tu
ingrato ». (Scherz.) « Me par ehe
te faghet lavord. la gratitudin / » :
« {^embrami che tu abbia molto
bisogno di grattarti ».
Gratt&-attaa-attas8 , Grattare.
« Gratia gid 6n poo de formagg » :
« Gratta il Ibrmaggio per la mi-
ne8tra». Gratta ehe te gratta: Grat-
ta e rigratta. Grattdt via : Raschia-
re. Grattass in coo (due sensi):
Grattarsi il capo e Grattarsi m
capo. P. E. : Quand Vomm Vh sen-
za giudizi ghe ven el moment ehe
ghe tdcea de grattass in eoo: Chi fa
le cose a casaccio poi si gratta il
capo. « Me gratti in eoo ^erehe
g^oo purisna » : « Mi gratto in ca-
po perch^ mi prude ». « Send a
gratta I'uss. Ghi Vhf L'h el cany*:
«Sento grattare I'uscio. Chi 6?
E il cane». Stdb Vi a grattass la
panscia : Star a grattarsi la pan-
cia. Podh grattass el cuu (modo
basso) : Sputar la voglia. « Per mi
tant el pd grattass el cuu, che me
m,(Buvi nanca » : « Per me tanto e'
pub grattarsi dove gli pizzica che
non mi movo ». Qerch rogna de
gratth: Ceroare di Frignuooio (1)
o Ceroarsele a oontanti. Pan grot-
taa: Pan grattato. | (Sonar male
ohitarra o mandolino^ Strimpella-
re. « Lassa U de gratta te preghi »:
« Tralasoia di grattare ti pre^o ».
(Pr.) Ghi ghe n'di i e god e ehi n6
ghe n'h el se gratta: Vedi God, |
(Rubare) « M m,'h grattaa 6n bi-
gliUt de des, fceura del ea^shtt » :
« Mi sgraffign6 on biglietto da
dieci lire fuor del oassetto ». (Bi-
stioolo) « ImhpcLdron in in Fran-
eia e mi grati » : Vedi JSmi-
grcUo.
— Grattacuu .( Frutto note ) ,
Grattaoulo. Salsa de grattcieuu:
Salsa di grattaouli.
— Grauada, Grattata. « Me s&ni
dcta 6na bonna grattada all'erpe-
<e » : « Mi son dato una bona grat-
tata all'erpete ». | « ^2 g'it faa dent
6na grattada solenne )» : « Rub5 a
pill non posso ».
— Grattadinna» Grattatina.
— Grattafanga (Spazzola per
stivali). Grattafanga desmiss (in
dis.): Un zotioone.
— Grattaformal, Strimpellatore.
« Mandel via quell grattaformai tu
« Mandalo via quello strimpella-
tore ».
— Grattanosmoscada , Gratta-
nocemuschiata.
— Grattascdul ( Nome di pae^e
nella provincia), Grattasoglio. An-
dd, a GratUtsceui : Sgraffignare.
V^s nassuu a Grattasmui e bat-
tezzaa a Graffignanna : Essere un
ladro patentato.
— Grattazucclier , Grattugina
da zucchero.
— Grattin. Vedi Gratin,
— GrattircBula, Grattugia. « Vki
fd 6n pantrid; eiappa la grati-
ra&la del pan » : « Vorrei una mi-
nestrina oi pane ; piglia la grat-
tugia e gratta ». I « G'oo lafaecia
che la par 6na grattiroRula » : « Ho
il vlso di gi-attugia». J (De' oon-
fessionali) Gratieola. Fd vedi per
6n btis de la gratirceula: Mos^a-
re da una fessura.
(1) Cercare di Friff^uiccio, come: «r-
care Maria per Ravenna aono ormtu in
disuso anche a Firenze, deve si cerca di
non parlar difficile e colle antiche fnii
fatte. La Arase piu naturale e ceroar U pro-
prio danno o cercwaele a oontonUi.
6RA
— 305 —
GRA
— Grattoar (D. Fr.) (Strain, da
orefioi), Grattino. | (Per la cai-ta)
Vecii S'garzin,
— Oratton (liesiduo di eostanza
fn*attugiata), Grattaticcio. Gratton
de formaqg : Vedi Foffa. Gratton
del sev : Cicoioli. Gratton del grass
biaiieh: Oiccioli.
— Orattonada, Colatura. ITdt la
grattonada: Purgare il sego.
Oravanun, Gravame.
Oravement, Gravemente. «^
c'^ amalaa gravement » : « B^h am-
malato gravemente ».
Gravezza, Idem (1). Gravesza,
de testa: Gravezza di capo.
Gravid, Gravido. Vhss gravid de
savh 6na rohha : Morirsi di voglia
di aaper una oosa.
— Gravida, Idem o Incinta.
Gravida de tarUi mes: Incinta da
piu mesi. Petilt de donna gravida :
Voglia di donna incinta. « Quand
Vera gravida del Gigio » : « Quan-
d'era incinta del Gigio ».
— GravldaxLza, Idem. Fh 6na
honna o 6na eattiva gravidama:
Avere una bona o una oattiva — .
Gravitaa, Gravity. «J^2 parla
edn tutta gravitaa » : « Egli parla
con fiioumera o con tutta gra^
vit^».
Grazia, Idem. Avlgh minga de
grazia: fissere s^aziato. Crrazia
d'iuen: Garbacci. Dagh grazia
«... ; Dar grazia a. Fh grazia a 6n
ctmdannaa: Fare la grazia. Fit
Sraaia a 6n ritratt: Regalare o
onare. P. E. : «Za ghe somHa
ma el pittdr el g^d, faa grazia » :
« Le a88omiglia ma il pittore Tha
regalata o le' ha donato ». Per gra-
zia del del: Per grazia di l)io.
« Fhi in grazia... » : « Per grazia o
in piacere». al/h staa in grazia
demynK Fu in grazia 8ua)». Avhgh
de eara grazia: Aver di grazia.
jyi de grazia (CambiaU) : Giorni di
grazie. Troppa grazia Sant' An-
tonio : Troppa grazia Sant' An-
tonio.
— Orazian, Graziano. Fd, el gror-
zian: Far il grazioBO.
— Grazie I (Civ.), Grazie. « Gra-
ssie tant » : « Gi'azie obbligato ».
Grazie no : Idem. D\ nanea gra-
zie : Non sapere nh grado nh gra-
zie di una cosa.
— Grazietta, Idem. C6n la s6a
grazietta (di bambino) : CoUa sua
grazietta.
— GrazidB, Grazioso. Grazios
come 6na sprHla: Grazioso come
un carciofo.
— GrazioBament, Graziosa-
mente.
Greca (Abito giii di moda), Gre*
ca). (DiBogno) Meandro.
Greco. Studih el greco: Studia-
re il greco.
Gregh (Volg.). Vedi Greeo, N. fr. :
Pesa grega : Pece greca.
Gregori, Gregorio. N. fr. in dis j
In fenii i mhss a San Gregori: E
iinita la bazza o la cuccagna.
Grella, Gratella. Coteletta a la
grella: Bistecca o Braciola. Fit
8ta alia grella (Fig.) : Tener a se-
gno.
Gremii-inaa-maBS, Oremare (1),
Strinare. « La sopressaddra la m*ct
gremaa 6na cainisa » : « La stira-
tora mi ba strinata una camicia)>.
« Sti brasoeul san de gremaa o de
grhmm » : « Queste braciole sanno
di avvampato*.
Grdmxn, Strinatura. Ciapph el
gremm : Abbronzare. Savh de
gremm : Sentire di strinato. « Sta
frittura la sa de gremm » : « Que-
st© fritto sa di rinfrigolato ». (Fig.)
« Fl pivell Vh ciappaa el grhmm » :
«E' s'innamora)».
— Gremii-emaa (D. Lat.), Ab-
bronzare.
Gremdgna, Gramigna. Taeed,
corns la gremsgna : Appiooarsi co-
me la gramigna.
— Gremegii6s, Panicato. Cama
gremegnosa: Carne panicata (di
maiale).
Gr^mola, Gramola.
— GremoUi-olaa, Gramolare. —
la pasta : Gramolare la pasta.
— Gremolin, Bitorzoletto, Ber-
noccolino.
Grenta (In dis.), Grinta. Audit
in grenta: Andar in bestia.
Grdppia, Idem . MangiHt a la grep-
pia delVFrari: Mangiar alia grep-
pia dello Stato.
Grev, Greve (2) , Pesante. «. L'h
(t) In Itallano si otft la parola graoez-
■ Ma ^n moUl tlffaifloati « frasl aoonosolute
•1 dialetto.
ere"
(1) &rema d«riva eortamenU da
mare rna h ttttt*aHro.
\l) Grew k term, letterario noa doirnso.
(VI
GBE
908-
GRI
tropp grev, VaUsi minga*: « fi trop-
po pesante , non posso levari© >.
Sentiss el coo grev: Essere acca^
pacciato.
— Grevitt, Qrevott, Qreylssim,
Piuttosto pesante, PesantiBsimo.
Ori, GrDlo m. (Insetto) Grillo
cantaiolo. Canta dime 6n gH: Can-
tar a distesa. Fh rid anca i gri:
Far ridere le telline. Impipassen
di gH : Imbuscherarsl o Impipar-
sene. (Modi pr.) OH gH ven a la
porta, Ida mamma Vh morta, el
td papdt Vh in plgn, per 6n eugiaa
de Ugn: Grillo mi^ grillo, se tu to'
moglie dillo e se tu non la vuoi
abbada ai fatti tuoi. | (Fig.) A-
vhgh di gH in del eoo : Aver il cst-
po a' grilli.
— Griera, Grillaia (2), Gabbia
de' grilli. (Come prigione in dis.).
Oilda (R. St.), Grida, Bando.(Pr.)
I grid de Milan durendeineoeu An-
na a doman: Gli editti di Milano
durano 24 ore.
Gridefer (D. Fr.), Gridefer e Gri-
gioferro.
GrlgncBU, Orlicoio. OngHgnc&u
de pan : Un orliocio. Una miech^t-
ta a gHgnceu: Un panino a cor-
netti.
— GrlgnoUn, Orlioiuzzino. | (Vi-
no) Grignolino.
. Grignol6 (Specie di uva), Cana-
luola nera.
Grima (In dis.), Grima (3).
Gringa, Crine. Tceugh la gHn-
ga a 6n cavall: Sorinarlo.
Gringaia , Strimpellamento e
Strimpellata e Strimpellio.
Gringola (In dis.), Solluchero.
Anda o v^s in gHngoUt: Andare
m solluobero o in broda di suo-
ciole o stare in gaudeamus.
Grinta, Grinta. t^Mg'it 6na gHn-
(1) In to80. pareoohi modi grazloslssimi
ohe U nOBtro dialetto non ha. Pigliar il
grillo: Vedl Ciappd cappelk Indovinala
Srillo : Vedi VateVa pisca. Levar Jl grillo
al buco : Vedl Anda focura al di de VA-
scensOj e oosi via che si troveranno a posto.
(2) Cfrillaia corrisponde perfettamente
al nostro Qriera^ ma ha tutt*altro senso,
perche significa inveoe Inogo sterile.
(3) II Grima milanese era voce quasi di
gergo e signiflcava vecchia mezrana. Cor-
risponde perfettamente al toscano. Sol-
tanto ohe inveee di mezzana, vecchia gri-
na signifoa vecohia grinzosa e nella mon-
tagna pistolcte: ea^onosa, plena di ac-
•iacehi.
ta de dagh la m.an drisza » : « Ha
una grinta da dargli mano e paa-
80».
Grlnz (Plur. P. N.), Grinze.
« Quella vhggia tutta a qrim > :
« Quella vecchia che ha piu. grin-
ze del oorredo d'una sposa».
Gripp (Malattia epiaemioa del
1833 che oggidi chiamasi Influen-
za). II Grippe.
Oripp&-ippaa (D. Fr. in dis.),
Sgramgnare. « Lu 8* el pd grippd,
et porta via » : « Se pub afiferrar
qualche cosa lo ruba». Sobba grip-
pada: Boba rubata.
Gris, Grig^o. Ditentit gris: In-
canutire. Gfris edme 6n ratt tapp&n:
Tutto brinato. Gallina griga: Gkd-
lina brizzolat». Gris per via dipur-
res: Picchiettato e anehe piccnio-
lato dalle pulci. del gris: Cielo
plumbeo.
GrlB^tt (D.Fr.P. N. gilt in dis.),
Crestaina.
Grisdllt (Pietra preziosa), Gia-
cinto.
GrlBdn, Grigione (della Svizze-
ra). I Canuto, Canapone.
GnedBtomt GriBostbmo.(Sclierz.)
Canuto.
Grisx e Grizin, Micoino. « Z>iime»
6n grizz o 6n griein » : « Danunene
un micolino».
Grlxzln, Pane torinese (Udlto a
Fir.), Pane a fuscelli.
Grd (Stoffa di seta), Gr5. Oro-
grin: Gro scannellato e Grossa-
grana (in dis.).
Grog (D. In. P. N.), Bevanda,
Grog.
Gronda, Gronda. Soli a la gronn
da: Idem. | (Per cipiglio ) « iE7 /d
la gronda » : « E' fa la gronda (A-
rezzo) Opp. Stit grosso».
— Grondii^-ondaa (P. N.), Gron-
dare. Grrondd de 8ud4r: Grondare.
— Grondona. Vedi Gronddt,
— Grondanna, Grondaia.
,Gr6pp, Groppo (1), Nodo e Cap-
Sio. Fa sit efgropp: Ingroppare
filo. Fd, aropp e maggia: Pigliar
due colombi ad un favo o Giugne-
re e pugnere ( pooo us. ). Fa An
gropp sul faazomt (per rioordar^
si) : Far il nodo sul fazzoletto. Al
streng di gropp : In concluaione o
(1) Uguali le forme • in Toteana qual-
che volta serve a dir nodo. Ma al la oh*
groppo e gmppo vacl dir fuU^altra eoea.
GRO
-307-
GRU
AHo strinffer dei nodi. Oropp de
Salom6n:N od.0 di Salomone. Seiir-
tiss 6n gropp al stomegh: Aver
nil gran peso alio stomaco 0pp.
Aver un forte dispiacere. (Pr.) Vhi
tira la guggia sema gropp le tira
per nagott : CM non fa il nodo al-
ia gugliata perde il punto e la ti-
rata. Tutt i gropp vegnen al pit-
tin: Tutti i nodi riescono al pet-
tine. I (Nelle piante) Nocohio.
(NeUe frutta) Nocohio. (Ne' tes-
suti) Brocco. (Nel legno) Cipolla.
— Oroppl-oppil. Coagidarsi.
Chroppii: Gruppito (del diamante
lavorato).
— Groppolent, Nocchioluto.
— Gr6ppdtt, Nodino e Groppet-
to. (Musica) Gruppetto.
Ordppa, Groppa. Saltaingrop-
pa al cavall: Saltar in groppa al
cavallo. Portalla in groppa a nis-
sun o meglio Lassass porta in grop-
pa de nissun: Non portar groppa
Opp, Non si lasciar metter i pie-
di sul oollo da nessuno.
,6ropper (D. Fr.) (Assistente di
gioco), Gruppiere.
Oropp^ra, Groppiera, Posolino.
Gross, Grosso. Grand e gross:
Idem. Grand e gross e scopazsuu :
Vedl Grand, Vin — : Vino gravoc-
cio. V6s —: Voce grossa. « M
fiumm VI gross » : « II nume h gros-
so ». Mar gross: Mare grosso. On
cunt gross: Un grosso conto. El
did gross: II pollice. Donna de
gross: La serva. (M. d. d.) Anddi
gid de gross: Spender generosa-
mente. Dd de gross a vun: Stare
Bostennto con alcimo. Dagh de —
a &na robba: Darvi passata. Dii
su gross: Dirle marcniane. Falla
groesa: Commettereun^azionaccia.
Oitwd. de gross : Giocar di gros»o.
« -4 A questa p<BU V^ grossa » : « Ah
questa poi non me 1' aspettavo ».
Tirh gib de gross : Tirar di gros-
so. (Di donna) IHventd, grossa: Di-
vemr grossa o Esser incinta.
— Oross^zza, Grossezza. De la
grossesga d* 6n palanedn: Delia
grossezza d'una moneta di dieci
centesimi. « Mhttegh sott 6na gros-
sezza a std tavoltn che donaa » :
« Mettici un tappo che ten^ sodo
questo tavolino che dondola ».
— Orossolan, Grossolano.
Ordttecli, Grottesoo.
OroUa, Grotta.
Gru, Gru.
Grna, Grua.
Grubblan, Rozzo, Zotico.
— Grabblandn, villanzone.
Gruera. N. fr. : Formagg • de
Gruera: Cacio di Gruera o Gruifere.
Grugn, Grugno. Avhgh su el
grugn : Star grosso o Avere il gru-
gno. I « Ma mi se la venfada s6n
hdn de rompegh el grugn » : « lo
son da tanto dA rompergli il gru-
gno ».
GnijBrndtt (UcceUo acquatico),
Spulcio.
— GrugnettdnGallinellapalustre.
Grumm (D. In.), Palafreniere.
Grupp, Gruppo. On bhll grupp
in marmo: Un Del gruppo di sta^
stue. I (Posta) Gruppo. On grupp
edn tanti danee: Un gruppo con
molte monete o anehe valori.
Guaa, Guado, Guazzo, Guazza-
toio. Menct i cavai alguaa: Con-
durre i cavaJli al guazzatoio. Pas-
sd el guaa: Passare a ^ado o a
guazzo. I (Erba di tintone) Grado.
Guadagn, Guadagno. Gfuadagn
de mala sort: Guadagno illecito.
« Quell Vhfaa 6n bell guadagn I »
(iron.) : « Bel guadagno I »
— Guadagna - agnaa , Guada-
gnare. ^ L'h 6n omm ehe guada-
gna dai vott ai des mila franch a
Vann » : « E tale che guadagna
dalle otto alle dieci mila lire al-
I'anno ». « ^ inse\ eosse t'ee gua-
dagnaa a t>or^/A el.,,fy>z « E cosi
cos' hai guadagnato a voler fare
il... » B (YmaeiVQ) Danee guadaqnaa
al gicRugh: Denari vinti al gioco.
(Pr.) El guadagn Vinshgna a spend:
n guadagno insegna a spende-
re. 1/ 1 minga a vend car che
se guadagna V h a vend sosshnn :
II guadagno consiste nel far molte
faccende. Guadagnaa in del gceubb:
Perduto.
— Guadagnln, Guadagnuzzo.
— Guadagndn, Gran guadagno.
Guadinna, Guaina.
Gu&i, Guaio. Trovass in d*6n
bruit quai : Idem. Andh a cercass
i guat c6nt el lantemin: . . . col
lumicino.
Guaia , Guai. « Guaia a ti)*:
« Guai a te ». « J7 guaia ch* el
foo / » : « Scomettiamo che lo fac-
cio?»
Gualdrappa, Gualdrappa.
Guanguanna (In dis.), Landra.
GUA
— 808
GUA
Guant, Guanto. Guant a mhzx
did : Vedi Mlzz guant. Guant sen-
za did: Vedi Mttenn. Tira fceura
i guant: Cavarsi i guanti. (Pr.)
I/amdr el passa el guant : Amore
passa il guanto. I gatt c6nt su i
guant dappen minga de ratt: Gat-
to inguantata non pifilib inai topo.
— Ouantee, Guantaio.
— Guantln, Manicotto.
Guardk, Guardare. Guardhfiss,
intdmOf dent, foRura, ecc: Guar-
dar fisso, d'attorno o all' intorno,
dentro, luori, ecc. Guarda adree.
N. fr. : Guardh adree alfi<£u : Ba-
dare, Invigilare. Fass guarddt a-
dree: Dar occasione ad altri di
mormorare sul proprio conto.
Guarddt de mal occ: Guardar di
mal occhio o a traverso. Guardct
de menuder : Guardare pel sottile.
Guardagh nanca: Non curare un
individuo o una cosa. Guarddt su
Vassa di formagitt : Guardar guer-
cio. Guardh minga a spend : Non
guardar a spesa. Guardh via: Vol-
gere alti'ove lo sguardo. « Guhrda
a nd fatt mal » : « Bada di non
farti male ». « Guarda al fatt to » :
« Bada a te ». Guardd, a vista : I-
dem. « Dio me ne guarda »: « Dio
mi guai'di ».
— Guardada, Oochiata.
— Guardadura , Guardatura.
Guardadura Idsea : Guardatura
Bbalestrata.
— Guardamagazzln, Magazzi-
uiere.
— Guarda porton, Idem.
Guardarobba (Stanza e mobile),
Guardaroba.
— Guardarobera, Guardaroba,
Guardarobiera. « JLa fa la guar-
darobera in casa del eont JE"* :
«Fa da guardaroba in casa del
conte X».
Guarda8cal6n(Seryitore a guar-
dia di scaloni nei palazzi), Guar-
dascalone.
Guardaslgill (Ministro), Guar-
dasigilli.
Guarden (Cuoio in fondo a cal-
zature), Giro, Guardione.
Guardla, Guardia. Guardiacam-
phtre, de finanza, de polizia, de
cmifin, nottuma, ecc. : Guardia
campestre, gabelliere. di polizia,
di confini, notturna. Fu o monthla
guardia: Montar la guardia. Corp
ae guardia: Coi*po di guordin.
Can de guardia : Cane di guai^
dia. Fit cSr la guardia: Clii»-
mar la — . | Jja guardia de la scia-
bola : Idem. « Mettet in guardia t»:
« Mettiti in guardia ». ( Fig. ) Sta
in guardia : Stare in — . (M. d. d.)
Vess de guardia : Esser ubbria«o.
— Guardian, Guardiano.
Guardinfant (R. St.), Guardin-
fante. Quand se usava el guar-
dinfant : Quando si usaya 11 guar-
dinfante.
Guardlnna, Guardiolo (stanza
delle prigioni).
Guarl-arll, Guarire. « Sdnt qua-
m » : « Sono guarito ». Guart de
6na passion : Idem. (Morire) Crua-
ri de tutt i mai: Uscir da ogni
guajo.
Guarlsch (Piaga delle bestde d»
soma), Guidalesco.
Guarn&, Riporre. Guamh la
rohha in del cassett&n: Ripon*e la
roba nel cassettone. (Pr.) ^isbgna
semper guarnd. via guaicoss per la
fever: Idem.
Guamacc (Volg.). Vedi Timon.
Guamascla (Tela grossolana),
Canapina.
Guamerl, Armadio. Vedi Vestee.
^ Guarnerln, Armadietto.
Guarni-mli, Guarnire. Oneap-
pellin guamii : Idem.
— GuamlsOBura , Guarnitora.
— Guarnlzldn , Guamizione.
Guarnizion del vestii: Guaruizioue
del vestito. On piatt de cartie eel-
la guarnizion : iJn piatto di came
col contomo. Guarnizion di in-
taiaddr: Guamitura.
— Guamlzionitta, Guamizlon-
cina.
Guarnizionee, Gallonaio.
Guascdn (In dis.), Guascon^ Fd^
e4 gua^con : Far il millantatore.
— Gua8COiiada,Guasconata(A:ff.), i
MiUanteria. !
Guast, Guasto. (Sost.) <cXa tern- I
pesta la m*it faa 6n guast d€ nd
dl, al giardin » : « La gragnuola
mi ha fatto un ^asto nel o ha
guastato il ^iardmo in modo da
non credersi». (Agg.) Caratter
guast: Carattere guasto. Tista
guasta: Testa guasta. Fl sang^u
guast : II sangue guasto. | (Nome
di vicolo infame) « 2/^ vunna dtl
Guast » : « £ una sgualdrinaccia ».
Guastk-astaa-anass, Guaetare.
« Te voruii ritoccall ie Vee gua-
GUA
— 309 —
GUE
st€Ut » : « Hai voluto ritoccarlo,
I'hai gaskstskto ». (hiasta el disnd, :
Guastar il desinare. « Quel ficeu
Vh staa guctstaa da soa mader » :
« Quel ragazzo fn guastato da sua
madre ». icicompagn me Vdn gua-
stcM » : « I compagni me I'hanno
Bviato». GxMUtass elsang'u: Idem.
— con «M» : — con uno.
— Guastaddr, Guastatore. (R.
St.) « M par 6n guastador» : «. rar
iin guastatore ».
Guastamestee, Guastamestieri.
Ouatimala. N. fr. : JEndegh de
6huiHinala: Indaoo di Guati-
mala.
Ouazzabui, Guazzabuglio. <£
9ucc^8 6n guasszabui; tutti vore-
ven parUt » : « Li acoade un gran
guazzabuglio. Tutti alzavano la
voce ».
Guelf (Astuto e Doppio), Guel-
fo. « Quell Vh guelf > : « Quello ^ un
^elib I »
Guerc, Guercio (1), Senza un oc-
ohio. « i/ ^ guere » : « Sta a spor-
tello». (Pr.) In mksz ai orb 6n
guere Ve r^ : In mezzo ai ciechi
un monocolo h re.
— Gueroldn, Losoacoio.
Guerra, Guerra. C6nt i ondr de
guerra : Cogli onori di guerra. « M
par staa a la guerra » : « Par ohe
tomi dalla batto^lia ». A guerra fi-
Ttida: A guerra yinta. (Ostilit^ pri-
vata) « Quel giornalista el ghe fh
la auerra » : « Quel giomalista gli
fa la guerra ». (Pr.) In temp de
guerra ball come thrra : In tempo
di ^erra oon bugie si governa.
Ch% edmpra terra compra guerra
(pr. frano J : Oui a terre a guerre.
Infin 7i6 tn ene des lira ehe fd, la
guerra: Alia fine poi non sono
ohe dieoi lire di diversitJl. (Giooo
(1) Qai oocorre an^avvertenza. Chtercio
in toseano signiflca Ldsch. Losco signifioa
Tibis. Blroio pare Tobis. II gttercio usato
per chi ha gll ocohi Aiori di sesto e assai
piu proprio che non sia gtterc in senso di
monocolo. Tant^e vera che poi il dialetto
ha i derivati tguercid per tirare ana cosa
in iebieoo. Del res to ho ndito a Pirenze
d ire puercto per monocolo o cieco di un oc-
ohio. Ma qui c^e da badare alia efuraatara.
Guercio e parola di sprezso. Compassio-
nando un monocolo simpat'co un Fioren-
tino dira : Poerino : Egli e cieco d'um oc-
chio. Se la persona gli e odiosa si pub
star certi ehe iltk : Quel figuro e gttercio.
infantile) Oiugh a la guerra : Gio-
care alia guerra.
— Guerrier, Guerriero. (Iron.)
« Chiarda quel guerrier .' » : « Guar-
da il guerriero ! » G^iant a la
guerriera: Guanto alia guerriera
0 oon monopola.
GugWa (Ago lungo per infilar
naatri nelle guaine), Infilacappio.
(Estremit^ delle strlnghe) Pun-
iale. H (Specie di insetto a quattro
ali) Sposa.
— Gugellonna, Aghettone (non
com.).
Guggia, Ago. Infildi la guggia:
Infilar Pago. (Pig.) V^sa in sui
guee: Star sulla gruccia o sulle
spine. Ouggia de inlardh: Ago
per lardellare. Chiggia di presen-
tin: Forasacoo, Spillettone. Gug-
gia de materassee: Quadrello. (Pr.)
Vhss come 6na guggia in d'6n pa-
jee : Come oeroare un oeoe in ma-
re. C6n la guggia e la pezzceu-
ra se ten in pee la eamiso&ura:
(Manca). Gugg de fit calshtt : Fer-
ri da oalze. «j&*^ trii dl che Vd,
comindaa la caUUta e Vh nan-
mo de rivii ai gugg » : « Sono fere
giorni ohe ha principiato la calza
e non h ancora arrivata al cap-
pelletto ». (Trasl.) Lassd, vun in di
gugg: Lasciar uno nelle peste.
On bon lavd faa a guggia : Buona
lametta. Venter faa a guggia :
Stomaoo di struzzo.
— Gugee o Quell di gugg, Spil-
lettaio.
— Guggdlla, Ago da guaine. fl
(Insetto alato) Oa valla, Libellula.
— Gugglada, Gugliata. « M ten
a man i gugguid e el trh via i re-
missH » : « Bada alle inezie e non
oura le cose serie o grosse ».
— Guggln, Spillo. Guggitt c6n el
pomMl de vSder: Spilli colla oapoc-
chia di vetro. Guggin de cordee:
Spillo de' funajoli. Asshgn per %
guggitt : Spillatico. Vore el fatt «d
fi,n a I'ultxm guggin: Vedi Fatt,
— Guggirodu, Agoraio. Misurh
la robba a guggirosu: Misurar col-
Tagoraio.
— Guggidn, Spillettone o Spil-
lone. « jEI g'd, re^alaa 6n guggidn
d'or per fermh % trhsz » : « Gli re-
gal5 uno spillone d'oro per ap-
puntare le treccie ».
GugUa, Guglia. La guglia del
Domm: La guglia del Duomo.
GUG
— 810 —
GUS
GasTllottlxma e derivati (Volg.).
Vedi Ohigliottina,
Guida , Guida. « In parlii c6n
trl guid per Vctseetisidn del Monte
Rosa y^ : « Partirono con tre guide
per far 1' aaoensione del Rosa ».
(Militari) Guida. El reggiment di
guid: Idem. (Vaoca cue guida
I'armento) Guidaiola. (T. music.)
Guida. (Parte^dello persiane) Pa^
Boie. (Perrovie) Guide. (Libro per
viaggiatori) Im Guida Bedeker:
Idem.
6uid&-ldaa-ldas8, Guidare. « El
«d minga fd. a guidass » : « Non
sa guidar8i)». <El guidava 6n tir-
raquatter » : « Guidava un tiro a
quattro ». Adhss s'in miss a guiddt
anca i donn: Adesso ci souo an-
ohe le signore che guidano.
Guidazz (Chi tiene uu neonato
a battesimo), Padrino.
— Guidazza, Madrina.
GUBS, Guscio. Gu88 de nds,
d'oRuv, de gamber: Guscio di no-
ce , d' uovo , di gambero. « El viv
content in del sd gtiss d' ceuv > :
« Gode felioe nel suo guscio d' o-
vo ». Vhss anmd in delguss : Es-
ser col guscio in capo. Vegnl fceu-
ra delgtbsa: Uscir dal guscio. P.
E. : « Cdn std hrutt temp g*oo min-
ga coragg de vegnl fc&ura del
gu88 » : « A guesto freddo non ho
il corag§:io dl metter il capo fuori
del guscio ». (Piccolo canotto) « Col
me gu8s de nds oo traversaa el
mar » : « Col mio guscio bo attra-
versato il mare ».
Gussetta, Guscetto. Giugct ai
gu8sett : Giocare a caselle. | (Boz-
zoli non riusciti) Palloppe.
— GusBOBU, Guscetto. / gu88mu
di ar8lll: I gusoetti delle arselle.
GuBt, Gusto. (Nel palato) «A
mh qiist Vh fatta » : « A mio ^usto
h scipita ». (Nel sentimento arti-
stico) Bon gu8t : Buon gusto. StU
gust de.., ; Sul gusto di... G^lst de
matt: Gusto matto. TiUi i gutt
in gust : Tutti i gusti sono gustL
^ A fcL queU liber g^oo eiapptta 6n
gran qust » : « A comporre quel
bro ci bo preso un gran gusto ».
« G' oo gust, guMrda .' » : « Ci ho
gusto ^uk ». Mangict de gtist : Man-
giar dl bona yoglia. Da gust a...;
Grattare gli oreccbi a...
— GuBtdn, Gusto matto.
— Gustibus. N. f r. : De gustibus
non est disputandum : Sui gosti
non ci si sputa.
Gusta-ustaa, Gustare. « Oo
gustaa qaella Uizza de the come te
800 minga (2i » : « Ho gustato o
assaporato quella tazza di the co-
me non ti so dire ».
— GustdB, Gustoso. Liqu6r, li-
ber, m>u8iea, parl^ gustos : Liquo-
re, libro. musica, parlare gustoso.
— Guttaperca, Gattaperoa. I
soraseap de guttaperca: Le cs^o-
scie di guttaperca.
Guzz e Guzza, Aguzzo e Aouto
e Punta. Ma eh' el sia m>olto gtutz :
Ma che sia ben acuto. Guzz e6me
6na boggia: Piil tondo dell' o di
Giotto. « Quell Ve guzz ! »: « Idem ».
Erba guzza : Idem. Fa^h la gtizsa
a 6n lapis: Par la punta a una
matita.
Guzz&y Aguzzare. Guzzd, Vingegn
o I'appetitt: Aguzzar Pingegno o
Pappetito. Cruzzd, 6n lapis : Aguz-
zare una matita. Chizza i ferriU :
Aguzzare i ferrucci.
Giizzetta (Specie dl faina),Pazzo-
la. (UcoeUo acquatico), SpionoeUo.
H (Ottava lettera deU'Alf.), H. Vedi Prefazione.
-811-
IDE
I (Nona lett. deU'alf.), I, Li, Le,
Gli. I omen: Gli uoinini. Idonn:
Le donne. « / seniiroo anea mi » :
« Lii sentir5 anch'io ». « J vedaroo
sti donn » : « Le vedr6 oodeste don-
ne ». « Gh'i oo daa » : « GUe li ho
dati».
lacom, Giftoomo. N. fr.: Avhgh i
aamb ehe fh Jacom J<icom : Aver
le gambe che fan Giacomo Gia-
como.
Ibis redibis, Ibis redibis. « M
tn'A faa &n disedrs ehe V era 6n
vera ibis rediMs* : « Mi tenne un
disoorso cbe era un vero ibis
redibis ».
Idea, Idea. (In senso proprio)
« Domh I'idea che me toeea de an-
ddi a sold€ta me senti a vegnl
fredd » : « AUa sola idea obe mi
toccher^ di far il soldato mi sento
aggbiacciare ». TarU per aveghen
dwidea : Tanto per averne un'idea.
« Seednd ehe m« salta in V idea » :
« Seoondo che mi passa pel capo )».
« O ehe idea / » : « Che idea I » Nan-
eaper idea: Neanche per idea.
« £l dishgna a idea sema ave mai
imparaa » : « Disegna a idea senza
aver imparato ». ( Aspetto) « La g'd,
idea de vhss bonna » : « M/ha Paria
d'essere bona». « JEl g*dt tutta la sda
idea > : « Ha tutta la sua idea ».
« Te eonossett el talfy^ « Ghe n* oo
dn'idea » : « Conosci il tale ? » « Ne
ho un' idea ». Su queWidea : Su
quel fare. nDamen 6n* idea eh\
sul cugi€Ui » : « Dammene una goo-
oia Bu qnesto ouoohiaio ». DH idea:
Dar idea. P. E. : « Qui lefigcsu ehe
spuszaven me daven idea ehe avhs-
sen poricM via el m^rt aXlora ah-
lora » : « Quelle lenzuola puzzo-
lenti mi davano idea che ne fosse
uscito di fresco il oadayere»,
— Ideasda, Ideaocia.
— Idelnna, Ideina.
— Ide4-eaa-ea88, Ideare. « Ghl
bisogna idedi 6na bonna eomme-
dia » : « Qui bisogna ideare ima
buona oommedia ». « La pd ideass
el mh 8]»avent/* : « Lei pub imma-
^inare il mio spaventO)». ^Avria
tdetta de andii a Paris, m>ap<eu,„ » :
«Avrei ideato di andar a Parigl
ma non so se mi riesoir^ ».
— Ideal, Ideale. « Quella popdla
Vh el sb i^aZ »:« Quella signo-
rina b il suo ideale ».
— Ideja (Volg.). Vedi Idea,
Idem jD. Lat.h Idem.
Idest (D. Lat.), Idest.
Idim, Idillio. (Da gente oolta
usato in senso della nota poesia
oampestre) « I/h compost 6n idilli
alia Teoerito » : « Compose un idil-
lio alia Teoerito ». (Dagli altri per
affettazione di felicity o di sem-
plioitk>) Ik Bisogna vedhi qui duu
spositt ! I/h 6n vero idilh » : « Bi-
sogna vederli ^uei due sposi. Gli
6 un vero idillio ».
Idiota (P. N.), Idiota. « ^ me
par 6n vero idiota » : « Mi sembra
un vero idiota ».
Idol, Idolo. (Da gente colta in
senso retto) / Chines adoren an-
camd i sd tdoi: I Chinesi adora-
no anoora gli idoli. (Dagli altri in
senso di persona amata all'ecces-
so) « Quella tosttta Vh el sd idol » :
« QueUa ragazzina h il suo idolo ».
I (Malattia di cavalli) Vivolo.
trofobo. On
— Idolatrla (P. N.). Idem.
Idrofob (P. N.), Id
can idrofob (Aff. Vedi ^Rabbiaa):
Un cane arrabbiato, (Di persona)
Idrofobo.
— Idrofobia, Idrofobia.
Idropecb e Intropech (Volg. id.),
Vedi Idropieh,
Idropleb, Idropioo (Aifetto da
idropej.
— loropisla, Idrope.
I^xma, Jena. « Quella m^amma
Vh 6n' ienna » : « Quella madre h
ima iena».
lesus, Gesti. Senza podh di 6n
lesus: Tosto cosi! o Senza aver
tempo di dire Gesti.
Igna (D. Sp.). Vedi Ghigna.
Ignorant, Ignorante. Ignorant
e6m>e 6na gabba : Ignorante come
un ciuco. I^d Vigiwrant o de min-
eidn per n6 pagd dassi : Far il
gnorn per non pagar gabella.
— Ignorant^ll, Ignorantello. J
(Modo basso e furbesco a deei-
IGN
— 312 —
IMA
gnare colui che deve esser pelato),
Colombo, Tordo. (Pr.) Gh*h nissun
che g'abbia pussee presdmidn d'on
ignorant e asen : Nessuno piii pre-
Buntuoso di un asino ignorante.
— Ignorantisia (Basso) (Igno-
ranza mista a buaggine), Igno-
rantaggine.
— Igxiorant6iL , Ignorantone-
taocio.
Ignoranza , Ignoranza. Igno-
ramagrassa: Ci'assa ignoranza.
(Pr.) £a suphrhia di volt Vh tdsa
de la ignoranza : Talvolta la su-
perbia dipende o h figlia dell'igno-
ranza. Zia ignoranza la ghe fd, i
corni alia resdn : Idem. (M. d. d.)
« Conflssi la mia ignoranza » :
« ConfesBO la mia — ».
Igrometer( Volg.) Vedi Igromeiro,
Igrometro (Strum, per misurare
la umidit^ atmosfer.), Igrometro.
Ih I (Voce di chi eoeita equini
a andar piii lesti), Ihl (Esclama-
zione ironica) « /A, ch^ suphrhia!^:
« lb che superbia ! »
Ihan ihan (Onomat. del raglio
asinino) Idem.
Illegal, Illegale. « Quest V h 6n
att illegal >» : << Questo h un atto
illegale ».
Illumlnazi6n , lUuminazione.
(Ordinaria) Illumination a oli, a
gas, a lus elettrica, (Ne' teatri) a
giorno: lUuminazione a olio, a
gas, a luce elettrica, a giorno.
{Straord.)Luminaria. « Per a festa
del Statutt han faa 6na gran illu-
minazion » : « Per la festa deUo
Statute han fatta una gran lumi-
naria ». (Spreco di luce) « Ma cos-
St I'e ineoRu tutta sta illumination?
Sm,orza 6n eiar » : « Che cos '6 og-
gi codesta luminaria? Spegni un
lume ».
IlUBidn (Inganno della speran-
za), lUusione. « Oo perduu tutt i
me illusion »: « Ho perduto tutte
le mie illusioni ».
— Ilusorl, lUusorio. « i' ^ staa
6n benefizi illusori » : « Fu un be-
neficio lUusorio ».
— nuBorlament, lUusoriamente.
Ixnagen (Volg.). Vedi Imagin.
Imagln, Imagine. (Sense pro-
prio) « G' 00 semper denanz ai
occ V imagin de la povera 7nam,~
m,a » : « Ho sempre presente I'ima-
gine della povera mamma ». (Fi-
gura sacra) Vedi Maistaa,
Imancabel (Volg.). Vedi Im-
TnaneaMl.
Ix]ibacliett& (T. da zoocolal). Far
le filze de' zocooli.
Ijnbaccacca-uccaa-uccass, Im-
bacouccare. « L'era tutt ifnbaeeiie-
ca^a in la pellizza » : « Era inibac~
cuccato nella pelliccia ».
Ixnbagaggia-aggiaa, Carioar di
bagagli.
Imballli-allaa-allass, Imballa-
re. « L'h adree a imbaJld la seda »:
« Sta imbaUando la seta ». (Spe-
dire) ImbaUit via: Imballare. « ^-
nxtVment Voo imbcUlaa al sd de-
stin » : « Finalmente I'ho imballa-
to e I'ho spedito al suo destino ».
(Al bigliardo) < Sdnt imballaa > :
« Sono impallato ». (Di vino) « 1}'^
giit imballaa » : « £: gik> fradioio ».
Ixnballaddr, Legatore. Aw e
stacchMt de imbalGdor: Assioelle
e chiodini da imballatore.
— Ixnballagg e Imballadnra,
Imballaggio, Invoglio. (AI bigliar-
do) Im{>allatura. Tant de Hla e
tant de imbaMagg : Tanto per tela
e tanto d' imballaggio.
Imbalonli-ordil,Sbalordire^ Im-
balordire. « Te m,e imbalordti co-
me 6n asen »: « M'hai fatto il cajK)
come un oestone ».
— Imbalordiment, Imbalordi-
mento, Stordimento.
Imbalsam^ - samaa , Imbalsa-
mare. Cavour Vdn imibalsamaa :
Cavurre fu imbalsamato.
— Imbalsamaddr, Imbalsama-
tore.
Imbarazz, Imbarazzo. Imbaraez
de stbmegh: Imbarazzo di stoma-
co. « Te me miss in d'6n im^bor-
razz seri » : « Tu mi hai messo in
un serio imbarazzo ».
Imbarazzd.-azzaa-azza88 , Im-
barazzare. « Te me imbarazsel la
stanza con qui td liber » : « Tu mi
imbarazzi la stanza con oodesti
tuoi libri ». « I/h restaa ft imba-
razzaa eh'el saveva pit eosse dl » :
« Restd li cosi interdetto che non
seppe rispondere ».
imbarbaj&-aja88 (non comune),
Abbarbagliare. Imbarbajck la vv-
sta: Abbarbagliare la vista.
Imbarck - arcaa - arcass. « J n
m^inga poduu imbarcass a Genota
per el cattiv temp )»: « Non hanno
potuto imbarcarsi a Geneva pel
cattivo tempo )». a Fitvalment oo
1MB
— 313 —
1MB
poduu imbarcall via » : « Final-
mente ho jpotuto imbarcarlo o le-
varmelo di torno >. (Fig.) Bisbgna
guarddb hen primma de imbarcaas
eSfU 6na donna: Bisosna pensarci
due volte prima di imDaroarsi oon
nnA donna. Imbarcass senea bi-
seoU: Imbarcarsi senza bisootto.
Imbarch, Imbaroo. « Oo aasi-
8tii a V imharch de tutta la catta-
brega » : « Ho assistito all'imbaroo
di tatta la compagnia ». « Ldt al-
Vimbareh oo trovaa Vamis seire-
sa»: « L^ all'lmbareo ho troTato
Vamico Ci]iegia».
Imbassada, Imbasciata. Portia
Vimbassada: Pottar la imbascia-
ta. < Oo pit savuu n^ ncBuva n^
imbassftda » : « Idem ». L'ifnhaa-
sada del Maroeeh: L'Ambasoiata
del Marocco.
— Imbassaddr, Ambasciatore.
Vedi AmhaseitUor.
— ImbaBsadordll, Idem.
Xmbastard^-ardaa-ardaBs, Im-
baetardire. / ttsen in Europa ae
imbastarden: Gli asini in Europa
tralignano o imbastardiscono.
ImDastl-astii, Imbastlre. Imba-
stt 9ii: Imbastir alia meglio.
— Imbastldtira , Imbastitura.
« O'oo faa r imbastidura del ve-
sUi » : « Ho fatta la imbastitura
del vestito ».
Imbatt (Volg.). N. ir,:L'itnbaU
de poeeh o dell adree: Vedi Batt.
ImbatteB - attau , Imbattersi.
« Jer me 8&nt imbattuu in..,»:n le-
ri mi sono imbattuto in... »« Quelr-
la t6»a la ^h imbeiiluda ben. 8b
jnari I'h 6n brav omm » : « Quella
figliola s'^ abbattuta bene. Suo
marito h un brav'omo y>. (M. d. d.)
Im mal maridada e la pesg im-
battuda: Malmaritata e peggio riu-
Bcita.
ImbeccUl , Imbecoille. « Te see
6n gran imheedU » : « Sei un ci-
trutlo».
Imbellettfc-ettaa-ettasB, Imbel-
lettarsi.
Imbertonii - tooaa - tonass (I n
dis.), Imbertonare il).
Ijmblaccli-accaa, Imbiaccare.
Imblbl-lbll-iblSB(Sen80 proprio),
Imbevere. (Fig.) « i'c imbibii ae
eerti massim stort » : «Idem ». Las-
taasimbibi: Lasoiarsi abbindolare.
(i) Sfgnlfica Innamorani.
Xmblndk-lndaa-indass, Benda-
re. « G'oo imbindaa el coo » : « Gli
ho bendato 11 capo». Cdnt i oee
imMndaa: A occni bendati.
— Ixnblndadura, Bendatura.
— Imbindozzli-zaa, Bendar alia
meglio.
ImbiTOld.-olaa, Incavigliare.
Ixnboccli-occaa-occasB , Imboo-
caro. Imhoech i puvidn: Impip-
piare i piecioni. Imboccd la ear-
oonera: Rattizzar il fuoco nella
oarbonaja. (Fig.) Imboccd, 6n testi-
moni: Indettare un testimonio. |
(Entrar in luogo stretto) « Oo im-
boceoM el portell » : « Ho imboccato
lo sportello ». Imboccd i dent di
rcRtuU: Ingranare o imboocar i
denti d'una ruota da maochina.
— Imboccadura (Parte del mor-
so), Imboocatura. (Foce di fiumi)
Bocca. (T. music.) Imboccatura.
( Appetixo) « El g*h 6na bonna im-
bocat4ura » : « Bravo a sparecchia-
re». (Del oavallo) Imboccatura.
Ixnboetta (Metter il tabacco ne'
cartocci), Incartocciar tabacco.
Imbogass - ogaa , Impastojarsi.
Imbogaa de pagn : Infagottato.
« M cavall el s^h imbogaa » : « II ca-
vallo si h incapestrato ».
— Imbogada, Incapestratura.
Imbojaccd. - aocaa , Rinzaffare.
Imhojacch el paviment : Imbozzi-
marlo.
— Ixnbojaccadura, Rinzaffo.
Imboni - onii - oniBS , Imbonire.
aSdnt reussii a imbonill e Vhafi-
nii a d\ de 8\>n<i^ Sono riuscito ad
abbonirlo e ha flnito o iini coll'an-
nuire o acoonsentire ». I Imboni 6n
ierren : Abbonire un terrene.
Imboraggiii-agglaa (D . Fr.), Le-
gar con novo, Indorar la pitrtura.
Imboraggih % mondeghilli : Pana-
re le polpette.
— Ixnboraggladura, Abborrac-
ciatura (1), Panata. Ghs taeur I'im-
boraggiaaura per i eoieUM : Per la
costoletta occorre fargli (2) la pa-
nata.
Imbomi-omll, Bininire. Carta
de imhoml: Carta da brunire.
— Imbomlddr, Brunitojo. (L'o-
peraio) Brunitore.
(1) Abborraccialwra^ ^ Invece, co«a fatta
con negligenza.
iS; A Firenzo si osa da tail! qnesto er-
rore di sintassi.
1MB
— 314 —
1MB
— Imbomldura, Branitura.
Imborsk - orsaa - orsass (T. di
oaocia). Vedi Borsa,
Imb08c&-08caa-OBca88. Imbosect
i eavaler: Inirasoare i baoM da
seta. (Di le^mij Imbosch % erbidn :
Coprire i piselli.
— IxnbOBcada, Imbosoata. Bor-
2d in d'6n* imhoseada : Cadere in
un^mbosoata.
Imb08clon& - onaa , Tappare.
Macchineita per imhosdond, % hot-
thlli : Maoohmetta per tappar bot-
tiglie. Imboseionaa e incatramaa :
Tappate e incatramate.
Imbosm^, Imbozzimare (Dar la
bozzima airordito delle tele).
— Ixnbosmadura, Imbozzimatu-
tura.
Ixnbottaa. N. fr. : Tassa deU'im-
bottaa (K. St.): Imposta o Tassa
dell' im Dottato.
Ix]ibotti-ottli-otti88, Imbottire.
« I/dfaa imboiti el canaph »: « Ha
fatto imbottire il canap^ ». Pari
imboUii: Infagottato neirabito.
— Imbottldor (Stnimento), Im-
bottitoio. (Artefice) Imbottiiore.
Imbottigllii-gllaa, Iniiascare e
Imbottigliare.
Imbbzzarassen, Inflschiarsene.
« Me imbozzeri de lit e de chi fh
per lityn m M'infischio di lui e di
Tutti i dottori ».
Imbraga-agaa-agass, Imbraca-
re. Imbragd i pUi : Calzare i polli.
Imhragh 6n pes per tirall sU : Im-
bracare un oggetto pesante per
innalzarlo.
Imbragbettii-ettaa (T. di legat.
di libri), Imbraohettare. « mao-
gnard tmbraahettd i pagin 8trar-
scitia »: « Sara neoessario imbra-
ohettare le pagine guaste ».
Imbrazz& (TT di carrozzai). /m-
brazzd 6n hast, 6na sUla: Coprir-
lo di canovaccio.
ImbrazzaljCordone ombelicato),
Tralcio del bellico.
Imbrlli-iaa. Imbrigliare. Imbrid,
el eavall: Imbrigliano.
Imbrlaga - agaa - aga88 (Volg.).
Vedi Ineioeehl. N. Pr. : Imbrna^
gass a V osteria del p6zz: Bere
molta acqua. (Pop.) « El m'dt im-
briagada de parotinn dolz » : « Mi
imbriao6 di dolci parolette ».
— Imbriagh (Volg.). Vedi Cidcch,
■N.fr.: « Sett imbriagh o sUt eidcchf »:
« Ma che ti gira? »
Imbrocck - ocoaa - occasa, Im^
brocoare. Imbroccii in del sh^:
Imbroocare. (Fig.) « N6 ne tm-
broeea vunna » : « Non ne imbroo-
oa una o non ne azzeoca una». |
Imhroeeh ifasceu: Infraaoar i fi^
gioli. I (Calar di uccelli Bui rami
intorno al paretaio) Posarsi.
ImbrodaBS , Imbrodarsi. (Pr.)
Chi se loda se imbroda: Obi ai lo-
da si imbroda.
— Imbrodola88 , Imbrodolarsl
« M s'h lutt imhrodoUui la vesHn-
na »: « S'^ tutto imbrodolato ».
IxnbroJMaa-Ja88, Imbrogliare.
« El m'ha imbrojua o el m'na faa
«ii » : « M' ha imbrogliato ». Im-
hroja l'(ucia del rejf : Arraffare
la matassa. (Tanto in senso pro-
prio ohe figurato) « Vui tninga
tmbroiamm m std pastee » : « Noa
mi YOglio imbrogliare in oodesto
pasticcio ». « ^ quel p6nto R me
sdnl imbraiaa e oo pdauu pu a*i-
ddk innam » : « A <^uel punto mi
confusi e non seppi piii prosegui-
re ». (Dei puloim) Imbrnjass % pi
in la stoppa: Calzarsi.
— Imbrojadnra, Imbroglio. « La
me par dn'imhroiadura betla e bon^
na*: « E' mi pare un famoso im-
broglio codesTO ».
— ImbroJadW, Confusetto.
— Imbrojamestee, Guastame-
stieri.
Imbroiattk , Imbrogliare. « El
fh el mestee de imbroiatlii sit i po-
ver merli ehe ghe cdipita sott*:
« Di mestiere non fa altro ohe
imbrogliare i poyeri merli ohe gli
capitano sotto ».
— Imbrojdn, Imbroglione. « L'h
6n famoso — »: « £ un tniooone
famoso ».
Imbrugaaa-ngaa, Sooiarsi. « Me
s6nt imbrugaa » : « Mi sono sco- ,
jato )». I
— Imbnigadnra (Esooriazione
di pelle), Sbucciatura.
ImbU8Ber& (Volg.). Vedi Imbus-
solh: Imbossolare.
Imbuzk (disus.), Imbuzzire (1).
Immagen ( Volg. ). Vedi Jro-
m^gin.
(1) Abbiamo messa la parola mflaneM
imbuzd quantanqne in disoso, perohe ei
si presentb la corrispondente per snono In
toscano. Ma irribuzd voleva dire Inveleni-
re J mentre Imbuzzire stii per imbron-
ciare.
IMM
-315-
IMM
Immagln, Imagine. Vedi Mai-
staa,
— - Ixnmaglxiabil, Immaginabile.
« Te gh'ee tutt el temp possibil e
imas[inabil »: « Hai totto il tempo
possibile e immagiaabile ».
— Ixnmaginazion, Imaginazio-
ne. « Jj'h 6n romamer pien de im-
maginaeion »: « £ un romanziere
di molta fantasia ».
Immafi^k-inaa-inass, Immagi-
nare. « IJl se s'era immctgincM che
ttUH Vodifuaen »: « Idem ». « Viag-
gi nd pereh^ me imagini tutt quell
che veaaria » : « Non viaggio per-
ch^ m'immagino tutto cio cbe po-
trei vedere ». « I/dt imagitiaa ona
ntaeehina de sd ghnni > : « ImaginS
una maochina di suo genio ». « Ghi
«d eoss'el se imagina de ciappii » :
« CM sh ohe oosa si imagina di
pigliare ». (M. d. d.) « Oh' el se
tmaginaf »: « S'imagmi o Padro-
ne! » < HI pd ben imagituus*:
« Ma certamente ».
«> — Imaginari, Immaginario.
« Questi in tutt paur imciginari »:
« Le son tutte nsime ».
Immagonasa-onaa o Fa el caz-
zuau (1), Fare il labbro (2), Far
greppino (Pist.). Vedi Gaazuu,
— immagonent come Immago-
naa. Vedi Cctzzuu,
Immanegk-negaa , Mettere il
manico. « Quel sigurin hisogna
immanegaU » : « A quella scure
bisogna mettere il manico ».
ImmaU-attil, Ammattire. (Sense
proprio) jPr.) Chi inveggisa immat-
tigs: Chi mvecchia impazza. (Tras-
lato) « Oo immattii tre 6r a eer-
e^ quel liber » : « Ho impazzato tre
ore a oercare quel libro ». « /m*
mattiss nd per mi» : « Non ti stor
a impazzare per me ». Fd immattl :
Molestare.
Immattlxiient, Immattimento ,
Impazzamento .
Tirnnank-mawaa. Ammazzola-
re. Immazzd i mattei de la seda :
Ammazzolar le faldelle deUa seta.
Immedii-edaa, Accatastare. im-
(i) Lo si dice specialmente de' bambini
ed e quel far greppo della bocca prima di
scoppiar a piansere.
{i} Fare il laBbro non dice tutto : E di
persona ohe vuole mostrare il suo displa-
oere; mentre el magdn viene d*improvvi-
80, e contro volonta>
medit la legna in qttadraa: Atto^
rare la legna.
Immediatament , Immediata-
mente o Issofatto.
Immenso (1), Immense. « Ul a'd
avuu 6n success immenso » : « £b-
be un grandissimo successo ». Jw-
m,ensa diffusidn : Gran diffnsione.
— ImmeiiBitaa , Immensity.
« L'd faa dn'immrensitaa de spro-
posit in s6a vitta » : « Fece una
immensity, eoc. ».
Immettere (Colto), Immettere.
« St6 ttU>o che I'immett Vaequa in
del tdmbin » : « Questo sifone im-
mette Paoqua nella fogna».
ImmlgrazldD (P. N.), Immigra-
zione. L'im,migraeion in Milan Vh
contin6a (civ.): L'immigrazionein
Milano h oontinua.
Imminent (P. N.), Imminente.
^L'^ imminent la s6a nominayn
«La sua nomina 6 imminente ».
Immobel (Volg.). Vedi Immobil.
ImmobU (Oolto), Immobile. Ibe-
ni m,obil e i beni immobil: Idem.
« L'h restaa h im,mobil edme 6na
statda )» : « Bestb immobile come
statua ».
Immoccaas (D. Fr.), Bidersi.
« Mi me ne immocchi de lit e de
ehi fd per Zu » : « lo mi iniisobio
di lui e di chi f2i per lai».
Immondlzzl, Immondezze. Ad^s
el teater deprosa V h pien de im^
mondizzi : H teatro di prosa og-
gidi h pieno di immondezze.
Immorbii-orbaa-orbass, Am-
morbare.
Immortal (Golto), Immortale.
— ImmortaUi-alaa-alass, Idem.
Immostii - ostaa , Ammostare ,
Avvinare.
Imm6trlass-trlaa. Imbronciarsi.
« Perch^ te stilt It eosi im,m6-
tria^f » : «Peroh^ te ne stai cosi
ingrugnato ? »
TmmnlasB-mmnlaa, Incaponir-
si. <t^L*d, eominciaa a immulass e
n6 gh'h staa pit verso » : « Comin-
ci6 a intestarsi e non c'^ stato
oaso ». ifiUl 8* h immulaa a soste-
gn\ ehe„, » : « Si ostinb a sostene-
re cbe... »
Immurk-uraa, Murare.
(1) Una delle Sparole , come splendid^
iperbolicamente eatrate neiraso della gen-
te civile a proposito e a sproposlto.
IMM
-316 —
IMP
Immusonass-anaa. Imbroncia-
re, Immusire. Vedi Immdtriass.
Impaccii o Impacchettii-etaa,
Involtare, Impacoare e Impao-
cbettare. || « J/an impacefiettaa sta-
nott » : « Li' hanno arrestato questa
notte ».
ImpadronisB-onii, Impadronir-
si. « HI s'h impadronii lu del mh
fondo » : « S'fe impadronito del mio
podere ». Ad>h8 che me sdnt impor-
aronii della materia, podaroo..,>n
« Ora che mi sono impadroaito
bene della materia potro... »
Impagabll, Impagabile. (Iron.)
« Oar el mh giovinett, te see impa-
gctbil » : « Caro il mio giovinetto
tu seMmpagabile ».
Impagassen (Rifarsi d'un dan-
no), Rivalersi. « Jfc sdnt impagaa
a mi»u,ra de mo7*nee » : « Mi ri-
yalsi ad U8ura».
Impasrln^ (T. di tipografi), Im-
paginare.
— Impasrlnadura, Impaginatu-
ra del giornale.
Impa^ottass (Coprirsi di abi-
ti), Rinfagottarsi. « M s' h impor-
gnottaa sii eon duu gipponin e auu
paltb vun desoravia ae V alter y>:
«Si rinfagottb con due farsetti e
due palcTO uno sopra I'altro ».
Impajk-ajaa, Impagliare. Im-
pajd i fiasch, i seagn, i plant : Im-
pagliare fiaschi, sedie, piante.
— Impal&-alaa, Impalare. (Del-
le viti) « In marz oo faa im,pald,
cent vid novel » : « In marzo ho
fatto palare cento viti novelle».
{ (Supplizio turchesco) « fj'h andaa
in Turchia, I'd, roha^a e V dn im,-
palaa » : « And5 in Turchia, rub6
e lo impalarono». Restd l\ come
impalaa: Rimanere come impa-
lato.
— Impaladiira, Palatura.
ImpaUidi-idU (P. N. Aff.), Im-
pallidire. Vedi Smart.
Impalpabil, Impalpabile. Pol-
verinna impalpabil: Polverina im-
palpabile.
Impaltk - altaa - altass , Inf an-
garsi. ^M s'^ ImpaltoMfin al collyn
« S'5 infangato nno agli occhi ».
Impan^. Vedi Imboraggid.
Impar^-araa, Imparare. « Guar-
da che te foo imparh a sth al
mond » : «. Guarda che t' insegno
io ad arar dritto ». « G'oo minga
bisogn de imparct rfe <i » : « Tu non
mi insegni ». (Pr.) Tintdra iintara
in del falldt se impara : Sbaglian-
do s'impara. 8'h mat finii de im-
parh : sion %'h mai stiidiato abba-
stanza. A la vhggia ghe rinerkts a
morXperchh ne im,para mmna tutt
i dk: Ai veochi duole di dover
morire peroh^ a star al mondo
s'impara sempre.
Imparentass-entaa , Imporen-
tarsi. « El s'l imparentaa ednt i
nobil » : « S'6 imparentato coi no-
bili ». (Pr.) Ghijtrhst indentapr^l
imparenta: Chi presto inette i
denti presto imparenta.
Imparl, Al pari. « Me ghe sdnt
m^s imparl » : « Mi portai al sno
fianco ». « Ghe sdnt staa imparl
dnqu minutt e pasu sdnt restaa
Indree » : « Gli stetti alia pari cin-
que minuti poi rimasi addietro ».
(In senso morale) « Credi de pod^
sta im^pari a chiunque in fait de
onestaa » : « Credo di poter star
alia pari di chiunque in fatto di
probitk ». « Ul sfigura impari a
quhst » : « A petto o a paragone di
codesto sfigura ».
Impassi-asBil, Appassire. « Cdnt
std cald i ros impassisen stibit » :
« Con quest'afa le rose awizzi-
scono presto ». / pagn de la htir-
gada impassisen: li buoato s'om-
morbidisce.
Impasslbil, Impassibile. « />'e
restaa Impasslbil » : « Rimase im-
passibile ».
Impast, Impasto. (Pittori) Im-
ast de color: Impasto di oolori.
Al morale) « (^ell'omm I'h 6n
impost de inindia e de superbia » :
« OueU' uomo h un impasto di in-
viaia e di superbia ».
Impast^-astaa-astass , Impa-
stare. Impastdt el pan, i color, la
ca/tfinna : Impastar 11 pane, 1 oo-
lori, la caloe. Impastass i man:
A^pastarsi le mani. Impastit i av-
vts al mur : Idem. Avegh la boeea
impastada : Aver la bocca oattiva.
Vess impastaa de sogn: Cascar
dal sonno. Impastd, su di baU:
Sballarle grosse.
— Impastadura , Impastatura.
Impastizzd. - izzaa - izzass , Im-
piastricciare , Intornare. « X'a
im,pastlzzaa piell piatt a la bhll e
mhi » : « Impiastriccib quella pie-
tanza alia meglio ». (Nel giooo)
Tmpastlzzdt i cart: Vedi JFwHze,
t
IMP
- 317 —
IMP
« El m'd impasiizzaa su dna sto-
ria, ehe oo capii tutgott » : « Mi im-
pastocchib una storiella ohe non
ci lio capito im cavolo ». * M «'^
impastiszaa in di dkbit » : « S'6 in-
fognato ».
Impastizxada, Impasticciata.
ImpastocclJi - occiaa , luiinoo-
chiare.
I]npastragn& - ugnaa , Iiiipia-
stricciare.
— Impaatrugnada e Pastru-
gnada o Ixnpastnignament, Pia-
striccio, Impiastricoiamento. Vedi
Pastrugiuiaa,
Impatt&'-ttaa-tass , Impattare.
Inipaitalla algioRugh: Impattarla.
No podh nh vSngela tU impattal-
la: Con lui n^ ci si vince n^ ci
si impatta. « Me sdnt impattcta de
tuti i dispiash eh'el m*a faa pas-
sit:* K^Mi Bono impattato di tutti
i dispiaceri sofi'erti per causa 8ua».
(Zoccolai). Impatta % soccor: In-
chiodar il tomaio o le guiggie (1)
sul fianoo dello zoccolo.
Impazient, Impaziente. (Civ.)
Di volt 86 gke da deirimpastent a
deUa gent ehe g'ci famm : Talvolta
si d^ delllmpaziente a della gente
ehe ha fame. Vhss. impazient de
avlgh o de savh dna rooba: Idem.
— Impazientli-entaa-entass,
Impazientare. « Seusa se t'oo faa
impaaienta » : « Perdonami se t'ho
fatio impazientare ». « Chi Vh ehe
doveva minga impaeientasa a ved^
eerti ingiti8tisszi » : « Chi h ehe non
avrebbe arrabbiato a vedere certe
ingiustizie ». « Me sdnt tant impa-
ssientaaehe oo daafoeeura come 6n
straseiee » : « Mi sono impazientito
in modo ehe ho rotto le stoviglie
o ehe ho sbufl'ato come un toro ».
— Ixnpazienza , Impazienza.
Pien de impaziema : Pieno di im-
pazienza.
Impedl-edllp Impedire. Impedt
el joass: Impedire il passaggio.
Adhs Vh impedii: Ora h impedito.
(Da un cesso) « I/e impeaii ! » :
« E impedito ! » (Di donna incinta
si senie anche a Milano ^uesta
frase) « V^ impedida » : « £ incin-
ta ».
— Impediment, Impedimcnto.
« Podi nd, g'oo 6n impediment » :
(1) 8a qaotte guiggis vedi PatHnna e
AUu.
« Non posso, ecc. » Impediinent
al tnatrim.onni : Impedimento di
matrimonio.
Impeduzz (Nelle volte), Peduc-
cio. La gente civile dice anche
Peduzz.
Impegrn , Impegno. Avegh 6n
impbgn: Aver impegno. Ciaj^pass
di impegn inuiil: Prendersi dei
sopraccapi. JRobba de impegn :
Cose impegnose. « G^oo di impegn
per la fin del mes ehe me dan far-
stidi » : « Ho degli impegni per
line mese ehe mi danno molestia ».
Senza impegn: Senza impegno.
Tosuss V impegn de fit: Pigharsi
r impegno o rassunto di fare. |
« Jj'h andaa a quel post a furia
de impegn » : « And6 a quel posto
a furia di protezioni ». « L^^ 6n
oinm, ehe g^a fi6r de impegn » :
« £} un omo one ha fior di rela-
zioni in alto ». j « L'a faa impegn
o impegndn a fho a at » : « Eboe
di grazia o non gU parve vero di
poter fare o dii-e ».
— Impegnk-ef^aa-egrnasB, Im-
pegnare. ^ Jj'd impegnoM anca la
camisa » : « Impegnb perfino la ca-
micia ». | « Me impegni mi de m^t-
tet a post » : « Ml impegno io di
metterti a posto ». | (Balli) « Oo
impegnaa el valzer e&n. la pdpola
X* : «Ho impegnato il valtzer col-
la signorina X».
Impegnatarl. Vedi Pegnatari.
ImpelUzzk-izzaa, Impiallaccia-
re. m L'ede phscia ma tutt impel-
lizzaa de mogheny* : « fi di pino tut-
to impiallaociato di mogano ». |
(Coperto di pelliccia) « Impellizzaa
come 6n JRusso » : « Impellicciato
come un Russo >».
— Impellizzadura, Impiallaccia-
tura. « Cdl tropp cald attacch a la
stua gh'l saltaa via 6n tocchhll de
impetlizzadura » : « Idem ».
unpennada, Impennata. « HI ca-
vail el m*h faa dnHmpennada tan-
to hirhonna ehe quasi qutisi o squas
sqyus el me hutlava fceura de shlr-
/« » : « n cavallo mi fece un'impen-
nata cosl barbina ehe quasi o per
foco non mi sbalzava di sella ». |
mpannata. « Jj'd rott el veder de
Viinpennada » : « Spezzb il vetro o
la lastra delPimpannata ». | (Soh.
degli occhiali) « m porta I'lmpen-
ncMa » : « Porta le barello ».
— bnpeimasB-eimaa, Impennar
IMP
— 818 —
IMP
Bi. It I/h 6na honna hestia ma la
g*d, el vizi dent per dent de impen-
nass » : « £! un buon cavallo ma ha
il difetto di impennarsi di quando
in quando ». | (Di persona) « A
fagh 6n rimareh el se itnpenna
aubit » : « A movergli una osserva-
zione subito si inalbera o anehe
Bi impenna ».
Imperativjmperativo. (Gramm. )
L'imperatxv de « mceuves >Vh«.mceu-
vet > : LJimperativo di « muoversi »
fe « mbviti ». I C6nt 6n fd, imperor-
tiv: Con tono imperativo.
Iinperat6r, Imperatore. I/im-
perator de la Chmna: LMmpera-
tore della China. « El g^d. 6na fae-
cia de imperator » : « Ha un vise
da imperatore ». Finna al i87i in
Francia gh^h staa dn'imperatriz :
Fino al 1871 in Francia vi fu
un'imperatrice.
Imperfetto, Imperfetto. (Modo
del verbo) imperfett: Imyjerfet-
to. I Lassa imperfett : Lasciare in
asso. I (Matematioa) Numer tm-
perfett: Numero imperfetto.
— Imperfezldn , Impertezione.
« In 8t6 volumm gh'h 6na imper-
fezion » : « In questo tomo o'fe una
imperf ezione ». | « La g*h 6n* imr-
perfeeion in la golla ma Vh bella » :
« Ha quel difetto nella gola ma in
eomplesso h bella ».
periale. | (Di gioco) « G*oo in man
V imperial de spad » (minchiate) :
« Ho re, donna, cavalio e iante di
spader. I Acqtta imperial; Ac-
?ua imperiale. Carta imperial:
larta imperiale.
— Ixnperialln e Imperlaldn
(Dim. in vari sensi), Imperialino,
Arcim periale.
— Impero, Inapero.
Ixnpermeabil(P.N. ),Impermeabi-
le. On pdnc im,permecd>il: Un man-
guari
quando piove portano 1' — .
Impertlnenza , Impertinenza.
« Fl g'd, ditt su 6n sacch de imper-
^in«n2r» : « Gli disse un monte di
impertinenze ». ( Sconvenienza )
« 2/'^ 6na bhlla impertinenza anea
quella devegnl a rugd, in di mh
eart » j « E una bella impertinen-
za quella di guardare ne' miei fo-
gli».
— Impertinent, Impertinente.
« Vhfaa Vimpertinentf hisdqna ea-
stigatl » : « Ha fatto I'impertinente,
bisogna castigarlo ».
— Impertinent^Uj Impertinen-
t6n, Impertinentuccio, Grande im-
pertinente.
Impesk-esaa, Impeciare. Impe-
ah el spagh': Impeciare lo spago.
« Fl par impesaa su quell seagn »:
4(Pare inchiodato bu quella se-
dia ». « Sti camis in impesaa fceura
de m,ceudy* : « Codeste camioie sono
troppo iuBaldate o hanno troppa
Balda ».
— Impesadnra, Impeoiatura.
/ Ingles g'd,n dn'impesadura tutta
s6a particolar : Idem.
ImpeBtii-eBtaa-estass. Impesta-
re, Appestare. « La m,'a impestaa
la stanza c6nt el musch che la ga-
veva adoss » : « M' ha appestato la
camera coir essenza di musoliio
che aveva addo88o». I (Sifilide)
Impestaa fina ai oec: Impestato
fino agli occhi.
Impet, Impeto. De primm im-
pet .• Di primo impeto. NelV impet
de la rabbia: NelPimpeto della
coUera. On impet de tdss : Un no-
do di tosse.
— Impetuds, Impetuoso.
Impettasclk - asciaa - asdass,
Aggravare. « G*oo impettasciaa ei
stomegh » : « Ho lo stomaco iiggra-
vato ». (Per lordare) Vedi Impet-
tolh.
ImpettasB-ttaa, Impettirsi. (Di-
fesa del cavallo per liberarsi dal-
la sogjgezione del morso) < Fl me
morHiel g'it el vizi de impettiss » :
«I1 mio morello ha il difetto di
incappucciarsi ».
Impettolk-olaa-olaBB , Inzafar-
dare. «Fl g*db la camisHta tutta
impettolada de caeca » : « Ha la ca-
micina tutta inzafardatadi caeca ».
I (Fig.) « L'i andaa a impettolass
denter inouella speculaztdn sbal-
lada » : « E andato a impegolarsi
in quella speculazione spallata».
« Ft s'h impettolaa de gnoeeh fin*a
la gola » : « Si ^ inzeppato di gnoe-
eh i fino alia gola)».
Impeverk-eraa, Impepare. (Di
polemiche, libeUi, eco.) I/^ salaa
t impeveraa: E salato ed impe-
pato. (Al proprio) « Te Vee impe-
IMP
— 319 —
IMP
veraa trapp std bist^eeh o 8t6 golr-
lascTt^ I «Ta I'hai troppo impepata
oodesta bist^ooa o questo gol-
laso > (1).
— Ixnpeyerada, Impepata.
Impl (In dis.), Impire (Arezzo).
Vedi Impienl.
Impiairaa, Impiagato. (Bistiocio
equivoco) Impiegato.
impiant, Impiaiito. Implant
d' &n* aeienda : Impianto di una
azienda. — de master o della eerit-
tura a partida doppia : Im))OBta-
tnra di un maetro o di sciittura
a partita doppia. / ipea de primm
impiant o de awiament: Le spese
di piimo impianto. JjHmpiant de
dna eii: Idem.
— Impiantaa-ntaa-ntass, Im-
piantare. i^I/it imviantaa sii 6n
eerto ffiamoU ehe el fd, danee ed-
me terra* : «Ha impiantato un
oerto negozietto che la quattrini
a Ti&late jt
nnpiaster, Impiastro. nM Vit
medieaa ednt 6n impiaster de aeidn-
gia » : « Lo medic6 con un empia-
stro di sngna ». | « Te eee dn pa-
ver impiaster I » : « Sei un impic-
cione o un bnono a nulla ». « S£h-
nemel via queU'impiaster ehe mi
g'oo de /a » : « Levamelo d' at-
tomo quell'impiastro ch'io debbo
lavorare ».
— TrnpiaAtrk-straa-strass, Im-
piastricoiare , Imbrattare. « Me
s6nt impuutrcM tutt i man de pa^
8ta » : « Mi sono impiastricoiato le
mani oolla pasta ». « A to mat-
tinna la ghe sth tidree db 6r a
impiastrase la faecia »: « La mat-
tina Bta un paio d'ore ' a impia-
strarsi il viso ». | (Pig.) Impia-
etrass in d'6na gramma speeu-
lazidn: Entrare in un afifaracoio.
Impiastrase de debit: Infognarsi.
— Impiastrada, Impiastramen-
to, Impiastrata (in dis.).
— Impiastrdn, Impiastratore.
Impico, Impiccio. (Aff.) « Te me
see de impiee o disturb pit ehe de
aiutt » : « Mi sei d' impiccio ^iii
che di aiuto ». (Debiti) ic L^ h men
de impiee o fastidi eh el sa pu de
ehe part volt€iss » : « £2 pieno ai im-
picci da non sapere piii da che
parte farsi ».
Impicck-lccaa-lccass, Impicoa-
re. Al temp che se impiecava: Al
tempo delle impiocagioni. « Nanea
se me impiechen »: « Neanche se
mi appiocano ». « Ul diavdl che te
impiccaf *: «Vatti a impicoa ». |
Vess impiceaa in del collhtt: Es-
sere impiccato nel solino. I Fa^s
impicedt in del prhszi : Farsi tirare
11 cello. « M'h toceoM de fhde boia
e de impieeaay>: Vedi Boia. Fann
.di shtt impiceaa: Vedi Sott'edoss,
« Dispicchel »: « Strigalo ».
— Implccada e unplccadnra,
Impiccatura. « Quell mercant el
m'a daa &nafam6sa impieeada »:
« Quel mercante mi diede una fa-
mosa strozzatura ».
— Implccadiima ( Volgariss. ),
Impiccagione. « Ghe saria bisdgn
d'dnpoo de impieeadinna ! > (volg.):
« Una piccola impiccatura non fa-
rebbe male ».
Impiegk-egaa-egass , Impiega-
re. (Partic.) « Uan impiegaa in
Voffizzi del Demani » r « (jli die-
dero 'un impiego nel Demanio ».
(Add.) « Quanta gent al d\ d* in-
e<BU che eerca de fdt V impiegaa*:
« Quanta gente al giorno d'oggi
oerca di fare Timpiegato I » | Im-
piegit mM o ben el sd temp: Im-
fiegar male o bene 11 suo tempo.
« jyit impiegaa i sd danee al shtt
per cent » : « Impiegb il suo dena-
ro al sette per cento ».
— Impiegad^U, Impiegatuccio.
« L'h 6n pover impiegaaell a no-
vanta lir al mes »: « fi un povero
impiegatuccio a novanta lire al
mese ».
(1) "k ana pietanza iingherec« !n Qio og-
gldi fra noi.
\m,piegh
«L'hanno sbalzato dall'impiego ».
¥. L' h perduu I* impiegh » : « Ha
Serduto V impiego ». On impiegh
el LhUa o impieghett o impiegusc:
Un impiegucoio.
— Impieffdn, Impiego di impor-
tanza. « 0*an daa on tmpiegdh in
del ministeri di finanz » : « GU han
dato un fior d' impiego nel mini-
stero delle finnnze».
Impl6XLl-enii-eni88, Empire. /m-
pienl el venter: Empirsi o imijin-
zarsi ML ventre o il buzzo. Impienx
i bdtlili o i fiaseh : Riempir le bot-
tiglie o 1 flaschi. Impieni i eaJadn:
Empirai i oalzoni o Cacarsi addo»-
IMP
— 320 —
IMP
BO. « 06nt el bdn prezsi, el gh*h reus-
sii a impieni el teater » : « Tenendo
basso il prezzo del biglietto c'^
riuscito a rieinpir il teatro ». Im-
pieni el masscRu: RagjTuagliare il
mazzuolo (mai'tello da scalpellino).
— Implenida, Ilimpiuzata. Dagh
dna bonna impienida: Corpo mio
fatti oapanna. -
Ixnpi6]ita(Volg.).Vedi Imj^iantH.
Impietriss-etril, Impietnre.
Impil (in dis.). Vedi Impienii
sotto Impieni.
Impiomb^-ombaa-ombass, Im-
piombare. Impiombd, i veder: Ar-
mare i vetri deUe finestre. H « Co-
me Vh impiombaa ^uel pover pi-
yell / » : « Come h imbarazzato o
impastoiato quel frustino ».
— IxnpiomDadura, Impiomba-
tura. « Butta via 6na volta , quelr-
Vimpiombadura che te gh'ee adosa » :
« Levati di dosso una bona volta
quella impiombatm'a (1) ».
Impipassen, Impiparsi (2). « Mi
me ne impippi >» : « lo me ne impi-
po ». Impipassen de VOlanda: Im-
Duscherarsi di cbecchessia. Im^pi-
passen di gri ( in dis. ) : Avere la
nebbia in tasca.
Impirottk-rottaa-rottass, Rim-
pinzare, Impippiare (Arezzo). « Me
sonl impirottaa de polenta o de
gnocch, ecc. •» : « Mi sono iuzeppato
o imbuzzito di polenda o di gnoo-
chi ^.«.L'e impirottaa de pagn » :
« E aft'agottato ».
Impistagn^, Metter le pistagne.
« 2^' ee impistagnaa i calzon del
tenent?^',<lcisii messo le pistagne
ai calzoni del sor tenente ? »
Impiumada. Vedi Vacea,
Impod^gh , Averne colpa. «; Mi
ghe n'impodi minga »:« lo non ci ho
colpa ». Impodhgnen : Averne col-
pa.
Iinpolizla(In dis.) Vedi ZnctmZtoa.
Impdlla, Ampolla. L'impollade
Voli: L'ampolla o la fiala delFo-
lio. (M. d. d.) Fh vedi el diavdl in
(1) A Firenze bI chiaroa piombone tin
omo tarchiato e lento, e a Lucca on omo
che stk in sussiego.
(2) Me n'impipo a Firenze 6 quasi un
tostantivo « La g*d on certo farin , che se
ne impippart : « Gli ha unh manierina chMo
me no impipo ron quante cen^ha». «£reti
duu giovinottidequiistraffbttent » : « Era-
no due glovlnotti oh Mo me ne 1mplpo»>
Vimpolla: Far vedere il diavolo
uell' ampolla. L'h 6n* impolla de
santa (7oronna (Persona malescia):
il uu canchcro.
— Impollin e ImpoUetta, Am-
pollina. ()n impollin de oli de ri-
cin : Un'ampollina d'olio di ricino.
Impoliticli (P. N.) , Impolitico.
(Coltoj « L'h staa 6n att impolitieh
del minister J secdnd ml » : « Qaello,
secondo me, fu un atto impoliti-
co del ministro ».
Impoltisclji -lUk- tisciaa - tl-
aciass, Impoltricciare. « Te Uusaa
impoUiseih Id mifikstra » : « Idem*.
Im^poltisciass i man: Impiastrio-
oiai*sele.
Impomes^-mesaa, Impomioiare.
Impomesit laprHa litografl4sa: Ve-
di I^eia,
— Impomead, Impomioiatore.
Ixnponn-poat-ones, Imporre. A
vedi el Papa in pontifieeU Vimptntn:
A veder 11 papa a far 11 pontificale
impone. in I/h 6n omm che se «m-
ponn » : « 1^ un uomo che si impo-
ne ». On omm che se lassa minga
— ; Un omo che non si lasoia im-
porre. I (Comandare) « El m*di im-
post de parti subit » : « M'ha impo-
sto di partire immantinenti ».
— Imponent, Imponente. ^ria
o fd imponent : Ana imponente.
Li 6n c6lp d'occ imponent: £ im
colpo d'occhio imponente.
Impdntabel (Volg.). Vedi Im-
p6ntabil.
Impdntabll» Inappuntabile.
Impdntass, Impuntarsi.«jS7/ muU
el s'e impontaa e s'i dovuu... » :
« II mulo si impunt5 e s' ^ doTu-
to... » Impontass su dna parolUt:
Impuntarsi su una parola.
Imp6]itigllaBS , Impuntigliarsi.
« El s'i imponOgliau m defsd er-
rdr » : « Prese una oantonata, e ci
si impunt5 ». « X' ^ impontigluta
de passd ben i esamtn * : « S'^ im-
puntigliato di far bene gli esami ».
Impork-oraa-orass, Appioppa-
re. Imporh de la gran marocea:
Appioppare merce avariata. Im-
j^orcl di ball : Infinooohiare. Mestii
imporaa: Rimaneroi.
Imports, Importare. Vott e siu
quindes e ses vintun import^men
auu: Otto e sette quindici e sei
ventuno ne importiamo due. | « Mi
me ne importa tant! o dn eorfiof » :
« A me importa molto-! » « QueU
r
IMP
— 321
IMP
ehe importa j^uasee V ^ cAe... » :
« Ci6 cne piti importa si ^ che... »
\{^QoTnxD..)Adk88inItalia se importa
men de quell ehe se esporta: A-
desso in Italia si importa meno
jdi quello che si esporti.
— Important, Importante. On
afiTare, 6na questidn important:
iTn. affare. una questione impor-
tante. « Quhst Vh V important » :
«Code8to h quello che conta».
— Import, Importo. L' import to-
tal Vh. de einquantases lira : L'im-
porto o il costo to tale h di oin-
auantasei lire. (Aritm.) L' import
e vint Vh duu e de cent VI des :
L' importo di venti h due e di
cento h dieci.
Importazidn (P. N.), Importa-
zione. 1/ importazion in Italia Vh
inferior a VesportaziiSnf: L'impor-
ta2done in Italia h inferiore aUa
esportazione?
importanza, Importanza. Doss
de Vimportama: Far il cacasodo
o Far I'omo d'importanza. Aria
de — .* Idem. JRoboa de poeea o de
nis8una importanza: Cose da poco
o da nulla. « I/^ second V impor-
tanza che se voeur daqh » : « £ se-
Gondo rimportanza cne gU si vuol
dare ». On searhtt de importanza :
Un segreto di importanza.
Importon . (Aff. II popolo dice
seeeant, noios, de disturb). Impor-
tune. « Seusa, ma in sto momrcnt
te me see importun » : « Scusami
ma in questo memento mi riesci
importune ».
ImposseBBaasHiessaa, Imposses-
sarsi. Impossessas de la m,ateria:
Impossessarsi deUa materia. « Se
t^in impossessaa d*6n*isola in del
IHicifiek » (civ.) : « Si sono impos-
sessati di un' isela nel mar Paci-
fice».
ImpoBSibel (Volg.). Vedi Impos-
sibil.
Impoasibil, Impossibile. « HI par
im^ossibil ehe ti,„. » : « Par impos-
sibile ohe tu... » Fit V impoasibil
per,.. : Fare Timpossibile per...
— ImpOBSibilltaa, Impossibilitlt.
Iliip08isldxi( Aff.) Vedi TaMa(pop.)
Imposta. Imposta. I/esattdr di
impost o at tass : L'esattore delle
imposte. Per 6n pezz se pdpu ca-
regd de impost el paes: Per un
gezzo non si pub ^iu metter nuove
nposte sui contribuenti.
Imposts, Impostare. « Te imr-
postda el aiomal ? » : « Hai messo
m posta il giomale? » Impostd 6n
Ugn, 6n pouch, eec. : Aocaparare
una oarrozza. far prenotare un
{)alco. ImposMt i nUm : Appostare
e nidiate.
— Impostadura e Impostazidn,
Impostatura. L'ora dell' impostor-
dura : U era dell'impostazione. |
(Atteggiamento di persona al bi-
gliardo) Impostatura. || (Architett.)
LHmpostaaura de Varch: La im-
postatura deU' arco. L* impostor-
dura de la vds: La impostatura
deUa voce.
Impo8t6r, Impostore. Fd. Vim-
postor: Fare I'impostore. Va via
ehe te see 6n bell impostor » : « Va
via impostore ».
— ImpoBtordn, Impostoraccio,
Biaccone (Lucca). « Oo mat conos-
suu 6n imposton pegqior » : « Non
bo mai oonosoiuto un peggior im-
postore ».
-- ImpostorMl, Ipocritino.
— Impoatoraria (Volg.). Vedi
Impostura.
— Impostura, Impostura. « Ogni
tanl el ddb fceura cdnt 6na quai
impostura » : « Ogni tanto vien
fuori con qualche impostura*.
-- Impoaturik, Imposturare. « Ber
imposturd V h numer vun » : « Per
imposturare h l'asso».
mpotaccUi - tacciaa - tacciaas',
(In dis.), Vedi Impiastrd. Imbrat-
tare
Impot^cca (Volg.). Vedi Ipo-
teca,
Impozzaaa (In dis.) (Delle seo-
chie cadute nel pozzo). Appozzar-
si (1).
Impregnlt-egxiaa-egiiaaa , Im-
pregnare. *El g*d. impregnaa la
serva e pcRU ghe V d. dada cdme el
vent » ( volg. ) : « Gli ingravidb la
serva e poi alz6 il tacco ». H « ^
m'd, impregnaa pdlid » : « M.i la-
8oi5 nelle peste ». | « Imprhgnem,
minga la m cdnt i td barlafus » :
«Non impiociarmi la oasa con
que'tuoi CTabiocoli».
Imprend-prondun, Imprendere
(1) Ho registrato Vimpozzassj in disuso^
Serche H Magalotti scrisse il eorriipon-
ente appoxzarsi^ che a Firenze non e
certo comnne, ma da alcunl che parlano
bene e usato.
01
IMP
322 —
IMP
(non comune), Intraprendere. « L'h
adree a imprend el mestee » : « Sta
imparando il mestiere ».
— Imprenditdr. Imprenditore dl
lavori.
— Imprendis (In dis.)^ Appren-
dente. « i' ^ impretidi^ m la »pe-
zieria » : « fi apprendista nella far-
maoia ».
Impresa, Impresa. Fit per im-
presa: Pigliare in appalto. L'im-
ftresa della Seala: L^mpresa del
eatro alia Scala. (Iron.) Che hUla
impresa / ; Che bella impresa I
— Impresaxi, Impresari. — del
dassi consumm de fceura: Appal-
tatore del dazio forense. Impre-
sari de teater : Impresario tea-
trale. <ilEI par l* impresari del
frhic o delfr^M,^ : « Pare I'amba-
sciatore del freddo».
Impressa. Vedi Pressa,
Impressidn , Impressione. On
om,m, de prim>ma impression : Un
uomo di prima impressione.
« Quell romanz el m^itfaa 6na gran
bhlla im,pressi6n^ : « Qiiel romanzo
mi fece una bellissima impres-
sione». (Pr.) Laprimma impres-
sion I'h on gran ehe: La prima im-
pressione jprevale sempre. « On
spettacol ehe m' d, faa on'impres-
ston tremenda » : « tJno spettacolo
che mi lascib una terribue — ».
— Impression^-onaa-onaa, Im-
pressionare. « Quell' awocatt V d,
tm^pressionaa moltissim, i giurati »:
« Quell'avvocato impressionb for-
temente i signori giurati ». « HI
se im,pressiona fa^lm^nt »: « E' si
lascia impressionare facilmente ».
« L'^ im^pressionaa dai sd lettur e
el molla minga » : « fe imbevuto
delle massime de' suoi libri e non
muta ».
Imprestii-Btaa-stasB, Impresta-
re. Impreslh via : Dar in prestito.
Imprests via la pUl: Vedi Pell.
(Scnerz.) « Imprestem, 6n poo del
td talent » : « Prestami un po' del
tuo ingegno ». Scus imprestaa:
Souse aocattate. (Pr.) Cht impre-
sta phrd la vhsta : Chi presta male
annesta. Nh miee, nh cavai, nh li-
ber se im,presten minga: Nh mo-
fflie, n^ oavallo, n^ libri a chi non
te ne cbiede non imprestare. Mend
pan im,prestaa: Rendere pane per
fooaccia. Zio o cusin im,prestaa:
Idem.
Imprestlt, Imprestito. DA o tceu
sit imprestit : Dare o levare a mu-
tuo. I « Guarda ehe f el doo im-
f^resttt o in prestit » : « Bada che
e lo do a prestito ».
Impretexibel (Volg.). Vedi Jm-
preteribil.
Impreterlbil, Impreteribile.
(Civ.) Sta voltapceu Vh propi im-
preteribil »: « Questa volte poi
non si pu6 difFerirlo ».
— Impreteribilment (Civ.), Im-
preteribilmente.
Impreyeduu, Impreveduto. « On
accident impreveduu al m' a tolt
de... » : « Un case impreveduto mi
tolse di... ». Spesa tmpreveduda:
Spesa impreveauta.
Imprimiddr , Imprimitore (in
dis.), Mesticatore. Ul telar del
quaaer Vh anmo da Vimprimidor:
La tela h ancora dal mesticatoTe.
— Imprlmldura, Imprimitura.
(in dis.), Mestica.
— Imprimm-pr^sB; Imprimere.
Imprimm tela de pittdr: Dar la
mestica alle tele per imprimervi.
H « Ml te voraria im,prim,m nella
mem^ria, che* (Civ.): « Ti vorrei
imprimere nella memoria che... »
« Come m'h restaa impress queU
ghst che V b. faa / » : « Come mi
restb impresso quel gesto ! »
Improm^tt-promlss.Impromet-
tere. « A chi ghe ne da ea chi ghe
ne impromett » : « A chi ne da e a
chi ne promette. « El m,'d, impro-
miss de » (volg.): Vedi << HI m* h
"Drom^ss y^
— Impromettuda (Volg.). Vedi
Spdsa.
— Improntli, Improntare, Alle-
stire. « Oo improntaa tutt eoss »
(Volg.) : « Tutto 6 pronto ». 7m-
pronta lafdrma de stampa: Im-
prontare la forma di stampa. Im-
prontd in la cera: Improntar nella
cera.
— Imprdnt, Impronto. i>A Z'tm-
pront: Dare o Fare Pimpronto.
Improper!, Improperio. Di a-
dree di improperi : Caricare di im-
properii. « Mi di td improperi me
ne strafdtti » (volg.): « lo de* tuoi
improperii me ne frego ».
ImproYis, Improvviso. A rim^
provis: All'improwiso. «2y'^ i?«-
Ignuda gib la sluseia a Vim,provi8 »:
« La pioggia venne all' improv-
viso ».
IMP
— 323 —
IMP
— ImproTl8&-lBaa . Iinprovvi-
sore. « 1/^ improvisa 6n disedrs
sui moll » : « Improvvisb un di-
Bcorso di filo, bono assai ». « jB!mm
improvisaa dna flsta de ball ehe
V h durada jinna alia mattina » :
« Si improYvisb una festicciola da
bftllo cne dur6 fino a mattino ».
— Improyisada, Inmrovvisa-
ta (1). Fh &n*improm8aaa: Giun-
gere improviso o Fare un'impro-
visata o Fare una sorpresa.
— Unprovlsaddr , Improwisa-
tore. Im MiUi Vera 6na bravis-
nma improvisadora : La Milli era
una eccellente improvvisatrice.
— ImproYiBament , Improwi-
samente. « El n^h eapitaa ai spall
improwisament » : « Ci ^ capitato
alle Bpalle improvvisamente >.
— ImproTlBta. Improvviso.
« Ul m'di eiaj^paa ft a Vimprovi-
sta » : « Mi pigli5 a frullo o al-
rimprowiso o anche all' improv-
vista ».
Impradent, Imprudent©. Parol-
la, pass imprudent: Parola, passo
imprudente. « Te sett 6n qran im-
prudent » ; « Sei pure r impru-
aente ».
-^ Imprudenza , Imprudenza.
On qiovin jpien de imprudenza:
Un giovine imprudentissimo. Sba-
ffliit per imprudenza : Peccare per
imprudenza.
— Imprudent6n, Imprudentis-
aimo.
— Trnpugnadura, Impugnatura.
L'impugnadura della spada, della
seiaholay della pistolla, del revol-
ver: La impugnatura della spada,
della soiabola, della pistola, della
rivoltella. L'impugnadura delVar-
ehhtt del viorin o del violin: La
bietta dsdFarco del violino.
Impnnemancli (vecohio) Ad o-
gni mode, Nondimeno.
— Impimemen, Ad ogni modo.
Imponll, Impunito. (Civ.) « M
se I'e ccnxida im^punii per % cinq'u
eavH »: « Se la oavb impunito per
miracolo ».
— Imptinltaa, Impunity. « Eo-
ben a m^n salva perchh san de
avlgh Vimpunita4i » : « Kubano a
man salva siouri dell'impunit^ ».
(i) Improwitata a Fir. lo si nsa spe-
efalmente por feata o oonvlto In o&ore
di ano, sonza che lai se Pa^petti.
Impntaa, Imputato. « 86nt imr-
putoM d^avh..,*: « Sono imputato
di ay ere... >► (Sost.) / proRuv e i
indizi in tutt a carich ae V impu-
taa: Prove e indizii stanno tutte
a carico delPimputato.
In, In. In pee, in coo, in settdn :
In piedi, in capo, a seder sul let-
to. Std in casa: Star in casa.
« Stoo in di Pattee » (Via) : « St5
nei Pattari ». Chi'edizion in ottav :
Un'edizione in ottavo. « S* erem
in shies »: « Eravamo in sedioi ».
« S6nt in di trenta e voo in di
trentun » : « Sono nei trenta e var-
do ne' trentuno ». « In giovin o,
in vhee la somMa a sda m.ader » :
« Arieggia sua madre da giovine
o da vecchia ». Di in giesa : Dir-
ne in chiesa. « L*oo sentii a di in
del 8peziee>: «L'ho udito nella
bottega del farmacista ». « Faitel
dh in d'6n poo de carta »: « Fat-
telo dare avvolto in un po' di
carta ». ^ U h andck a arrolass in
di bersaglier » : « And6 ad arro-
larsi nei bersaglieri ». « Fatt in
Zds » : « Scostati ». (Civ.) « Fl viveva
in del shcdl passaa » : «. Visse nei
secolo scorso )». On liter in quat-
ter: Un litro di vino in quattro.
Inabel (Volg.). Ve<Ji Inabil.
Inabil, Inabile. (Civ.) < 1/ ^, as-
solutament inaMl a fdi el mestee » :
« E assolutamente inabile a quel
mestiere ». « L* dn faa ifiabu a
soldaa »: « L'hanno dichiarato ina-
bile ».
Inaddl-cidli-cldlBS, Inacidirsi.
Inagrire. « Fl latt el me se inaei-
diss sul stom,egh » : « II latte mi si
coagula sullo stomaco ».
Inalberasa, Inalberarsi. « Quand
el contradisen el se inalhera » :
« Quando lo contraddicono e' s'in-
nalbera ». « Fl mh cavall el se inal-
bera fadlm^nt » : Vedi Impennas.
Inalborass (Volg.). Vedi Inal-
berass.
Inamidii, Insaldare le bianche-
rie. « La mia sopressaddra la m,e
inam,ida tropp dur i collhtt » : « La
insaldatora mi stira troppo duri i
solini da coUo*. «//'^ II ch'elpar
inamidaa » : « £2 11 che pare ma-
midato ».
Inamork-oraa-orasB, Innamo-
rare. « L'di g'h 6nd. grazUtta ehe
inam4>ra » : Ha un bel garbo che
innamora ». « Me ne s6nt inamo-
INA
— 324 —
INA
nanzi
inans
gio de'
raa in giesa » : « Mi innamorai di
lei in ohiesa ». Inamorcia come 6n
gait : Innamorato oome una scim-
mia. (Al sost.) / innamoraa guar-
den minga a spend: Gli innamo-
rati hanno le mani bucate.
— Inamorament , Innamora-
mento. « Te cuntaroo pcRU come
Vh etaa quell'inainorament » : « Ti
conterb poi come fu quell' iuna-
morauiento ». (Pr.) Chi se spdsa
d' inamorament el erhppa de tor-
ment: CM si pii?lia per amore si
tiene poi per rabbia.
Inanz, Innanzi. Inanz e indree:
^Innanzi e indietro. Inans e indree
Bariolam,ee: Che seccatura que-
st© vikvai. N6 anda nh inanz nh
indree: Non andar pitl innanzi nh
indietro. Andit inans : Andare in-
o avanti o Procedere. Atiddt
come i gamber : Fare il via^-
e' gamberi. Andit inans %n
^i studi: Far bona j^ssata. BUI
o bdn inans (Iron.): Bel vantag-
gio Opp. Bell'avvio. Av^h 6n hell
inanz ! : Essere molto innanzi.
Borlh aid c6n la faccia inans:
Cader oocconi. I)e chl inans.,,:
D'ora innanzi... « De chl inans vui
pu che te...yn « D'ora in poi ti
proibisco di... » Fa^s inans ; Farsi
innanzi o Affacciarsi. « Ghs piaseva
e lu el 8* h faa inans » (Donna) :
« lo gli piacevo ed egli si fece
innanzi )^. « Iji aU'asia el s'h faa
suHt inans » : « AlPincanto si fece
avanti subito ». A std mond biso-
gna savh fasa inans a temp: A
^uesto mondo bisogna sapere farsi
innanzi. Inans che: Prima che...
« Mangiemel inans ch*el marscis-
sa»: « Mangiamolo prima* che in-
fracidisca ». « Inans che conceda
dn'altra volta.,. »: « Innanzi o pri-
ma che io ti conceda un'altra
volta ». Sta inans per vnn : Ri-
spondere per una persona. « Va
inans che te ascdlti » : « Tira via
che ti ascolto ». Vess inans in d*6n
lavorb, : Essere innanzi con un la-
voro. Yess inans c6n vun (poco
comiine) : Essergli in favore. Fe*-
segh 6n gran inanz e indree: Es-
serci un continuo via vai.
Inapellabel (Volg.) Vedi Inap-
pelktbil.
Inapellabil, InappeUabile. On
lodo de arbitH el aovaria vhss in-
apellabil : Un giudizio arbitrale
dovrebbe essere inajjpellabile.
« Gome se el td giudissi el dov^s
vess — » : « Come se il tuo giudi-
zio dovesse essere — ».
Inarcii-arcaa-arcass, Inarcare.
(Civ.) Inarcdt i sii: Inarcare le
sopraociglia. « QtielVassa la s'e
inarcada » : « Quell'asse si h inar-
cata ».
— Inarchent, Inarcato. « Im ghe
ddt tropp amid e la bianeheria fh
fci inarchenta )» : « Alia bianeheria
troppa salda; la si fa incartata)».
Inargentk-entaa , Inargentare.
Possad de lottdn inargenteia : Fo-
sate di ottone argentate.
— Inargentaddr, Chi inargenta,
Argentatore (in dis.).
— Inargentadura, Argentatura.
«. Gh'h andaa via la indrgentadu-
ra e Ve diventaa giald » : « Idem ».
Inas&, Gangherare (poco co-
mune).
Inaspa, Annaspare (1). Inaspa
la seda: Avvolgere il iilo sull^an-
naspo. Inaspd. la vista : Annaspa-
re o Confondere la vista. On co-
I6r che inMspa la vista : Un colore
che oifusca.
Inasprl-asprii-asprisSp Inaspri-
re. « G'dn ina^rii la phnna c6ni
el digiun » : « Gli hanno inasprita
la pena col digiuno ». « Jfe «' e
inasprii la fertda o la piagayn
« La ferita o la piaga mi si e in-
ciprignita ».
inayertenza, Innawertenza.
¥.L' e minga sta^a per edlpa, ma
per inavertensa » : « Non f u per
colpa ma per innawertenza ».
— Inavertltaxnent, Innawerti-
tamente. (Civ.) « L'oo faa inaver-
titament » : « Lo feci mnavertita-
mente ».
Incadaveri-eril, (Aff.) Incada-
verire. Disen che la JFranda la co-
mincia a ineadaveri: Dicono che
la Francia incominci a incadave-
rire. (Per impallidire, in dis.).
Incadenk-enaa, Inoatenare. In-
cadend, i coronn: Inoatenar i ro-
sarii. Incadena 6n can o mhttd
alia cad^nna: Incatenar il cane.
« Sdnt chl incadenaa sul me Zo-
vordt » : « Son qui inoatenato a que-
sto lavoro*.
(i) 1 Fior. usano Vannaapetre nel senso
di gesticolare con poco Arntto e di abbac^
care sconolusionato.
INC
— 325 —
INC
— Incadenadura, Incatenamen-
to, Incatenatura.
— Incadenada, Inoatenata.
Incagassen, InfischiarsL Inoa-
carsene (volg. in dis.). « Mi me ne
ineaghi de tutt i so danee » : « Ip
me ne strafotto di tutti i suoi
qaattrini» (volg).
Incali, (P. N.) Incaglio. « Oo tro-
vaa 6n terribil incagU » : « Ho tro-
vato un terribile incaglio*. Iiv-
cagli de nagott: Incagliuccio.
— Incalla-liaa, Incagliare. « El
m' d incagliaa la mia apecula-
zi6n » : « Incaglid tutte le mie fao-
cende ».
— IncagnlBS-agnii (poco usato),
AcGB,mie\.^ El 8' h ineagnii de reus-
sigh » : « S'^ accanito in queirim-
presa ».
Incalcolabel (Volg.). Vedi In-
ealcolabiL
Incalcolabil, Incalcolabile.
Dann — : Danno — o inestima-
bile.
Incalclnadura, Inoalcinazione,
Incalcinatura.
Incalz^-alzaa-alzass, Incalzare
(Civ.) ¥.Etnm ineaheaa el nemis
finna a nott » : « Abbiamo incal-
zato il nemico fino a notte ». El
temp Vincalza: II tempo — .
Incambrk-ambraa, Sprangare.
« Oo faa incatnbrit el mur » : « Ho
fatto sprangare il miiro».
Incanalli-alaa-alass, Incana-
lare. (Civ.) A Honima incanalen
el Tevere: A Eoma inoanalano il
Tevere. Oelosii incanalaa in del
mur: Persiane incanalate nel
muro.
— Incanaladura, Incanalatura.
« L* incanaladura di a^q'u Vd, m'h
eostada 6n oee del eoo » : « L^nca-
nalatura deUe acque mi costb un
occhio ».
Incanett^-ettaa, Aggraticciare,
Ingraticciare. Ineanetid, i scagn:
Incanicciar le sedie. Incanetta 6n
sottanin: Incannucciare la balza
d'nna sottana.
Incannk-xmaa, Incannare. Iii-
eannh seda : Incannar seta. In-
eannd, i scagn: Incannicciar le
sedie.
— Incannaddr, Incannatore. In-
eannador de seda; Incannatore e
Incannatora.
— Incannadura, Inoannatura.
— Incannatori , Acoannatoio
(strumento). Inoannatoio (H luogo
e. anche I'arcolaio).
Incant, Incanto. Andci, all' — ,
vend, comprh alVincant: Andare,
vendere. comperare aU'incanto.
Digh a Vincant: OflFrire aU'incanto
o asta. I « La V€i> d'incant o d'in-
canto o d' incanton .' » : « La va
d'incanto ! Ci5 va d'incanto*. « Chi
eo8\m% stoo d'incanto » : « Qui cosi
io ci sto d' incanto ». « Xe attacch.
a a siaria d'ineanto » : « Costi io
ci starei d'ineanto ». « St6 vestii el
te va d* iricant » : « Quest'abito ti
sta dipinto».
Incantk-antaa-antass, Fatare, «
Ciurmare. « Par che I'abbien in-
eantaa » : « Pare inoomato ». «. La
g' d, 6na vds ehe incanta » : « Ha
una voce che incanta ». | Bisdgna
minga ineantass: Non bisogna in-
cantarsi. Sta stctdera ehl la se in-
canta» : « Questa stadera non soor-
re ». « Mi sdnt ehl incantaa » : « Io
resto intontito ». Oce de incantaa :
Occbi imbambolati.
Incantonass-onaa, Incantonar-
si, Bincantucciarsi. ^Elgattels'e
incantonaa; el vedi pU-» : 4(11 mi-
cio s'6 incantucciato o appiattato
e non Io vedo piii. Lficantonass al
f<Bugh: Covar la cenere.
Incapark-paraa-parass, Incap-
parare, Accapparare. «Jv*A inca-
paraa tutt el forment del paes » :
« Incettb tutto il grano della con-r
trada*. <L^d incaparaa la stan-
zayn< Diede la caparra per la ca>
mera o s' ^ accapparata la came-
ra ».
— Incaparada, Caparramento
(in dis.), Caparra. «iM g'd, daa
rincaparada » : « Gli di^ la ca-
parra ».
Incapazz, Incapace. « QiieWomm
lit rh incapagz de fci 6na brutta
azidn » : « Quell'omo Ik h incapa-
ce di fare una brutta azione ».
Incap^Ila-pellaa-pellass, Rin-
cappellare. Incappella la tinna o
el tore: Rincappellare il torchio.
« Me s6nt incappellaa de nceuv » :
« Ho comperato un cappello novo ».
Incapia, Incappiare (1), Ingab-
biare. « Oo tncapiaa i steldn de
portd 8u al roccdl » : « Ho ingab-
Diato i richiami da portar su al
(1) Incappiare 'aigni&cti invece fermar«
con cappio (poco-comune).
INC
326 —
INC
)areraio ». « ata nott an ineamaa
leg Idcchitt » : « Questa notte nan-
lo fatto un' ingabbiata di dieci
paretaio ». « Sta nott dn ineapiaa
di
no
monelli ».
Incaprlzziass-zziaa , Incapric-
ciarei. *iJEl e'h incaprizzUui ctdree
a quella donna » : « S' ^ incapric-
cito di quella donna ». «J^7 Gigin
se el eomincia a — guai / » : « Se
Gigino eomincia a far i capriooi
guai».
IncaregasB (Volg.)* Vedi Inea-
ricass e voci affini.
Incaxick-icass, Incarioarsi. « El
se incarica /w ^ » : « Si incarica lei
di questo aft'are ? » « Inearicket
minga di rohh che nd te appar-
ten / »:« Non ti inoarioar di cose
che non ti riguardano ». Incarieaa
de affari: Incaricato di affari.
Xncarlmaraa (Che ha le oc-
ehiaia o le pesehe sotto gli occhi),
Sparuto.
incamasB-camaa , Inoamarsi.
(Civ.) M Signor el g'h inearnaa e
el 8*^ faa omm : II flglio di Dio si
incarnb e si fece uomo. On dia-
vdlineamaa: Idem. Ongiaincar-
nada: Unghia incarnita.
Incarognass-ognaa, Inoarogni-
re (1). ¥.El 8' h inearognaa cuiree
a quella 8ninfia » : « S' fe incazzito
dietro jjuella'sninfia o smorfiosa »
(tiivialiss.).
IncarogniBS-ognil, Incarognire.
Incarogniss in di vizsi: Incaro-
enii'si nei vizii. Incarogniss in
la miseria: Incarognir nella mi-
seria.
Incarta-artaa-artass, « L'd, tor-
n€M a incartd, la sda tragedia e Vh
andaa fmura di pee » : « Torn6 a
incartare la sua tragedia e mi li-
berb della sua presenza ». OallUta
incarlada : Hozzolo incartato.
Biancheria tropp incarlada dalla
sopressaddra : Vedi InarehenL
Incarto]i&H>naa-o]iaBs, Incar-
tonare. Ineartonh i foaui stampaa
per metii sott a alia ^prhssa : In-
cartonare i fogli stampati per la
pressrt.
— Incartada, Incartata. « La
f(»uia st'ann I'e bhlla, incartada » :
(1) Incarognire fior. ha un senso che
manea aJ milan. Lo si dice Bpeclalmente
di bestia da lavoro che diventa una ca-
rogna buona a.nulla.
« La foglia del gelso, quest'anno h
bella e incartata ».
— Incartadura, Incarto. mUl
troppa I'incartadura de sti eamis > :
« Queste oamieie han preeo trop-
po incarto o troppa salda ».
Incasa, Incasso. « Inea&u s'e faa
6n hell ineass » : « Oggi s' h fatto
un bell'incasso ». El guacUtgn nett
su Vineass: II guadagno netto
suir — o denaro riscosso nella
giomata.
— IncaBsk-assaa, Incassare. I'nr-
etissdt danee : Incassar denaii. 4c I"ee
incassaa la rohha ^ » : « Hal messa
la roba nella cassa ? >► — el fen :
Abbaroare il fieno. — 6n diamant,
dn emerald : Incastonare una pie-
tra preziosa. — la sartidura : In-
castrar la toppa nel battente. Oce
incassaa: Vedi Occ,
— Incassadnra, Incassatura. —
de Vorolog: L' incassatura d'un
oriolo. — del s'eiopp, di oeeiai: —
del fucUe, degli oochiali . — de I'oee:
— dell'occhio o Oochiaia. — dela
saradura de Vttss: L'inoavo della
serratura. — di zainer : Incavo
delle cerniere. — del s'ciopp: La
cassa del fucile. On oss etve ve~
gnuu foeura de la sda ineassadura :
Un osso uscito dall' — .
Incaatellk-ellaa , Incastellare
(vecchio in dis.). Vedi It€>ccoUi.
« El mh eavall el s* e incastella » :
« II mio cavallo s' h incastellato ».
— Incastelladura, Incastella-
tura. « St' dngia la g' ^ dn poo
de incastelktauray^ (Di cavallo):
« Quest'unghia ha un po di iuca-
stellatura ».
Incaater, Incastro. LHnecister di
nianiscalch: Incastro o Rosetta.
— d*6na rdagia : Una chiusa o Ca-
teratta nella gora.
— Incastrii-castraa-castrasfl.
Incastrass la eorda in la ruzzhUa:
Incarrucolarsi la fune o Incas^ajv
si nella camicola. Incastrd la pro-
sa o rohha di alter in la sda: In-
castrar prosa altrui nella propria.
Incastrin, Piccolo incastro, Pic-
cola cateratta. L* omm che aha
e sara o shassa i incaster e i in-
castritt: II caterettaio.
— Incastron, Grande incastro.
Incatramii-amaa, Incatramare.
Buscionit e ineatramd, i botUUi:
Tappare incati*amar le bottiglie.
Coraa incatramada : Canapo in-
INC
-827 —
INC
catramato. « Me sdnt incatramaa
« man » : » Mi sono incatramate le
iiiani».
Incav o Incaya, Inoavo, Inca-
Tatiira. « M g'it faa dn'Uicava e
V h ancUut ben > : « Gli pratic5 un
inca vo ^ e soorre beno ». — in del
legn: Una tacca.
— Incayk-cavaa-cavass. Inea-
vh 6n Ugn, 6na preia: Incavar
un legno, una pietra. Oec ineavaa :
jpiet
Incayagna-asnaa, Metter in
cavagni o corbelli chiusi. « Incor-
vagna i pomm de thrra de portd,
in Verzee » : « Incesta o metti nelle
ceste, le patate da portar al mer-
cato ».
IncayalUi-yallaa-yaUass , Ac-
cavallare. « ^S^'^ incavallaa i mdi > :
« Le maglie si sono incavalcate ».
« Me s'h ineavalleui 6n thndin d'd-
na gamba » : « Mi s' ^ accayallato
un tendine d'una gamba ».
— Incayalladura , Incavalco
(non oomuno), Accavallamento.
IncaylggUi-lgfflaa, Incavicchia-
re. « Bisbgna incaviggih sV assa
jpercht la ataga a post » : « Bisogna
incavicchiare quest' asse perchfe
stia ferma ». | (Fortunato) « Quand
8* i incaviggioM come lu va ben
tutt cossyn « Fortuna e dormi o
Quando s'fe oiurmato come lei tut-
to va a seconda ». « El fit bill di
lu a v^8 ineaviggiaa come V h!>\
« Fortunato lei che gli va bene
ogni cosa ». « I/h ineaviggiaa eh* el
fa sehivi » : « Egli h sbucato »
(volg.).
IncazzlBS - azii. Incazzirsi. Inr-
eazsiss adree a mm robba (triv.) :
Incazzirsi per una cosa (triv.). —
adree a &na donna: Incazzirsi o
Incarognirsi per una donna o In-
namorarsene.
Incens, Incenso. Granhll de in-
eens : Granello di incenso. La seor-
iola de V — .* La naviceUa dell'—.
2>d Vineens ai mort: Dare 1' in-
censo a' morti o ai grilli.
— Incens^-ensaa-ensaBB , In-
eensd cdnt el turiJtol: Incensare
col turibolo. (Fi^.) Ineenad, i stipe"
ridr : Incensare i superiori. « Quii
duu letterati se ineensen a perfeita
vieenda »: « Que' due letterati si
inoensano yicendevolmente ».
— Incenaada* Incenaata. Z>d
dnHneensada: Dare im'incensata.
— Incensadlnna, Incensatina.
Incepp^-eppaa, Inceppare. « M
m' d inceppaa tutt i me progett » ;
« M' ha inceppato o attraversato
tutti i miei progetti ». « In quella
societaa mi me trteuvi eome in-
ceppaa »: « In quella compagnia
mi trovo inceppato ».
Incert, Incerto. Avhgh di in-
cert : Aver degli incerti. / incert
del m^stee: Incerti del mestiere.
La eassa di incert (in dis.) o della
earica ( Era una cassetta nelle
chiese per le cose smarrite): I-
dem. (Add.j « Lu V h semper in-
cert su quell eh* el dec /d » : « Egli
h sempre incerto sul da fare ».
(Pr.) Bisogna mai lassdi el cert
per Vincert: Non bisogna mai la-
aciare il certo per V incerto. L' ^
incert el dl ma i' h cert che se dev
morl : Incerta h Tora ma la morte
^ certa.
— Incertezza, Incertezza. Std
su V incertezza: Vivere nell 'incer-
tezza. « Tegnem m,inga in sta in-
certezza » : « Non mi tenere in que-
sta incertezza ».
Incetta, Incetta. « HI fa incetta
de bollitt de posta per la sda rac-
colta » : « Fa incetta di franoobolli
per la sua raccolta ». Fd. incetta
de argent de manddfceura de paes:
Fai'e incetta di argento da man-
dare all'estero.
— Incett&-ttaa, Incettare. « A
furia de incetta sHnfaa milt dent »:
« A fuiia di incettare si tecero ar-
restare ».
— Incettaddr, Incettatore. /w-
cettador de gran: Idem. « An ar-
restaa al confin 6n ineettador de
spezzaa d* argent *: « Hanno arre-
stato al connne un incettatore di
spezzati d' argento ».
Inchiccheraa (In dis.), Attilato.
IncMn, Inchino. « El s'h portaa
avanti a furia de inching: « E'
s'^ portato innanzi a furia di pie-
gare la schiena ». « Fit 6n bill in-
chin »: « Fa un bell' — ».
Incia (In dis.). Vedi Cafh, Fit
incia: Far le corna o far gan-
gola.
Inclampl-ampii, Inciampare (1),
{I) Inciampare plu che a/Trowtore rispon-
INC
— 328 —
INC
Affrontare. « U oo ineiampii su
Vangol de.,.>: « L'ho affrontato li
8ul oanto de' ...»:« Ij'oo ineiampii
per (iceidenl » : « Mi Bono imbat-
tuto in lui per caso ».
Inciappaas-ciappaa, Eipigliar-
si. « El m'h cavall eZ g*h el difhtt
de ineiapp€U8 » : « II mio cavallo
ha il difetto di ripigliarei.
Incid-nciB, Eir de ineid: Ferro
da inta^liare. Ineid in ramm : In-
cidere m rame. Rohha de ineid a
earatter de faeugh: Cosa da inci-
dere a caratteri d*oro.
— InclBidn, Inciaione. Ona hhUa
ineiaion in ramm: Un bel ramo.
\ ^ A stapianta ghe vhfaa dn'inr-
eieion »: « A (juest'albero bisogna
far un intaglio ».
— Incifldr, Incisore. — de ear-
ratter : Punzonista. — in ramm,,
in Ugnj eee.: — in rame, in le-
gno, eoc.
Incident, Incidente. (Civ.) Sol-
Uyh 6n incident : SoUevare un in-
cidente. « Sti incident nd me cor-
fiten che a mi ! » : « Questi inci-
enti non capitano ohe a me ».
— Incidenza, Incidenza. Per in-
cidema : Idem. « Quest sia ditt per
incidenza » : « Ci5 sia detto per
incidenza ».
Inciocchi - occhil - occhlss, Ub-
briacare. « El m,'d, inciocchii de pa-
roll » : « Mi ubbriac5 a parole ».
« El s'h inciocchii de pode pit stdi
in pee » : « Ha preso una sDornia
da non potersi yih reggere suUe
gambe ».
Incioda, Acoiuga. <(L'h grass
edme 6n incioda » : « Pare un' ac-
oiuga ». Vkss com^e i ineiod in del
bari: Pigiati come le aociughe.
— Inciodlnna, Aociughina.
— Inciodonna, Grossa acciuga.
Inciodk-odaa-odass, Inchioda-
re. Inciodd sii Vuss : Sprangar I'u-
soio. — i finhster: — le flnestre.
— 6n cavall: — un cavallo. — 6na
cassa : Idem. (Milit.) Ineioddt i eor-
ndn : — i cannoni. (Imprecazlone)
« Oh inciodet / » : « Va al diavolo *.
(Fig.) « L'd tiraa fceura el eortell
e el I'd iiicioda^a » : « Cav6 il col-
tello e gli fece I'occbiello nel ven-
tre ». « El m*d, indodaa l\ cdnt 6na
resonasda » : « M'i^ inchiodato sul
*\e pel suono aWinciampi. Ma inciampare
come si 8a e tutl'altro.
Sosto con una ragionaccia ». Tneio-
vta in d'dn lUt: Inchiodato a let-
to. IndodoM in Vojffissi dot nceuv tU
quatter: Inchiodato al telonio da
o dalle nove alle quattro. « AZ €{i
d*incaeu i mestee in tant inciodaa » :
« Al giorno d'oggi c'^ cost poco da
guadagnare ». On prhssi inciodaa :
Un prezzo misero.
— Inciodada, Inchlodatiira.
KDagh 6na bonna inciodada al-
Vuss » : « Dagli una bona inchio-
datura alVuBcio)».
— Inciodadinna, Inohiodatnra.
<El d\ de Natal ai Ire or ghe doo
6na bonna indodadinna a laeik*:
«A ceppo verso le tre sbarro l*ii-
scio di casa e chi t' ha visto t' ha
visto ».
— Inciodadura, Inchiodatora.
Vedi Inciodada.
Incioster (Volg.). Vedi Incoster
e voci dipendenti.
Incivll. Incivile. « Oo inai eo-
nossuu on omm> pussee indvil de
quell Zd » : « Non ho mai conosciuto
un omo piii incivile di quelle ».
<(. El g*d, di maner molto ineivil
guell td am,i8 » : « Quel tuo amico
a dei modi molti incivili ».
— Inciyiltaa, Inciviltlt. Uh &na
inciviltaa a grattass in testa: £!
una incivilt^ il grattarsi la testa.
Im sinceritaa tanti volt la par in-
eiviltaa: La sincerity spesso ^
presa per incivilt^.
Indink-lnaa-inass , Inelinare.
« S6nt inclinaa a cred che.„ » :
« Sono inclinato a credere ohe... ».'
Plan inclinaa: Piano inclinato.
« Me par ch' el sia poceh inclinaa
a fd el pret » : « Sembrami che sia
poco inclinato a far il prete».
— Inclinazidn, Inclinazione. it El
g*d 6na qran inclinaaion per la
drammaitca » : « Egli ha una gran-
de inclinazione alia o per la dram-
matica)». Matrimonnt de inelina^
zion : Matrimonio d' inclinazione.
Indud-plus, Includere. « Uh in-
eius des lira in la l^ttera » : « In-
cluse un biglietto da dieci nella
lettera >». « Quest V h aid, int^us in
del contratt » : « Ci6 che dici h cosa
gi^ inclusa o contemplata nel con-
tratto ».
Inclusiy, Inclusive o Inclusiva-
mente. Finna al quindes del mes
incluMv : Fino al quindici del mese
inclusive.
INC
— 329
INC
— IXKdaaidn, Inolusione (non oo-
mune). « In del eontratt g'oo faa
^Hnelusion » : « Feci un'mclusio-
ne nel contratto>».
Inooazzk, Intreooiare. « L*^ adree
a incoiizzA ivit^:^ Sta intreooian-
do i traloi delle viti ». Ineoaazh el
eoo alia spdsa : Intreooiar le treo-
eie alia sposa.
Incocciass-ocdaa, Incocciarsi.
« Quand el ae incocda sdra d*6n'i-
dea gh*h nanea Pineo ehe ghe le
pd Ubu » : « Quando s' incooeia ia
tm'idea neanohe Pinoo (volg.) o
nessun ne lo rimove».
IncocoraBS. Ineoeorass el for-
ment: Incocere il grano. W, gel Vh
ineoeoroM el forment: II gelo ha
inootto il grano.
Inc<Bii. Oggi. InecBU e diman:
Oggi e aomani. Al d\ de ineoBu:
AT di d'oggi o ai tempi d'oggi.
Ineoeu vott: Oggi otto. «Jneaste
cdme inecRu poaaria nd » : « Oggi
come oggi non potrei ». « Vegria-
roo denter de tneceu » : « Idem ».
(Pr). Inemu in figura, doman in
sepoltura (Appr.): Finch^ nno ha
denti in hocca non sa quello che
gli tocca. BIH 6na gamna in-
ectUf eee. : Vedi Gainna.
InccBUBea (in dis.) Vedi OtBiuies.
Incolonl-onii-oniBa, Riminchio-
nire. if.86nt restaa A ineoionii^i
« Rimasi riminchionito »,
Incognlt, Incognito. m-El vietg-
gia incognlt » ; « Viaggia incogni-
to (1) o da private ».
IncolUi'-collaa, IncoUare. *t.Bi-
gognardi fA ineolUt sta gamba chl
del tavol » : « Bisogna che tu fao-
cia incoUare la gamba di questo
tavoUno ».
IncoUadora , IncoUatura (2).
« Quell eavall el g* h 6na ineoluir-
dura svUta » : « Quel cavallo 6 Bca-
rico di collo ». « I/ineolladura de
sta eamisa la m'h stretta » .* « Lo
BcoUo di questa camicia mi strin-
ge ». ,
IncoUasa, Incappuociarsi. Vedi
Impettasa.
Inoolpli-oliMUi-colpaas, Inool-
pare. « El 8*1 ineolpaa lU per sal-
(1) Voc« boUata.
(2) Signlflca lo stesao che incoUamento^
e non ha nalla a che fare col collo ; men-
tre c*i par seollatura e scollacciato e scol-
lato e scollo e scollare.
vot quelValter » : « S*^ acousato per
salvare quell' altro ». « Qh' I quii
ehe incolpa i repubblican de...y>:
«C'^ chl incolpa i repubbUcani
di...».
Incolzk (In dis.j, Eacconoior
ferri logori. Vedi MoUi.
Incombenza, Incombenza. « C^'oo
daa V incombenza de eompramm
6n...y> : « Gli ho dato 1' incomben-
za di comperarmi un... ».
— Incombenzk-enzaa , Incom-
benzare. cX^d ineombemaa 6n
amis de porUigh i au^uri » : « Ha
incombenzato un amico di por-
targli i Buoi auguri».
Incomed (Volg.). Vedi Ineomod,
Incomod, Incomodo. « Stapdh-
trdnna VI molto incomoda » : « Oue-
sta poltrona h molto incomoaa ».
JSJl terz incomod: II terzo h inco-
modo.
— Incomodk - modaa - modaas ,
Incomodare. « Ch^ el se incomoda
minga » : « Non la si incomodi ».
« Oh V d, voruu incomodass f » :
« Lei s'incomoda sempre! » || « X' ^
6n poo incom^odaa » : « E un po' in-
comodato ». « I/h 6n phzs che V h
hicom^daa » : « j^ malazzato sul
serio ».
Incomoditaa, Incomoditk. « Quel-
la latrina de fccura Vh 6na gran
incomoditaa » : « Quella latrina
fuori delVuscio h una grande in-
oomodit^ ».
Incomorisa. Imbarcare e Imbar-
oarsi. « Quell'assa la s* h incom^o-
rida » : « Quella tavola s' h tutta
imbarcata ».
Incompatlbel (Volg.). Vedi In-
com,patibil.
Incompatlbll , Incompatibile.
Difhtt incompatibil : Difetto in-
compatibile. « In duu caratter in-
compatibil » : « Son due caratteri
incompatibili ». Ojffizi pubblich,
umdr — .• Ufficio pubblico, umo-
re — .
— Incompatlbllltaa, Incompa-
tibility. (Civ.) La incompatibilttaa
parlamentar: La incompatibilil^
parlamentare. Incompattbilitaa de
caratter: IncompatibiUtdi di ca-
rattere.
Incompleaa, Semplice. (Aritm.)
Numer tncompless: Numero non
complesso.
Incompl^tt, Incomplete. «i?2
w'd lassaa imeomplett » : « Mi la-
INC
—380 —
IKt
8ci5 in asso ». On'opera ineom-
pletia: Un'opera inoompleta.
Incongruenza ( Civ. ) , Incon-
gruenza. « Quella eommedia I' h
pienna de hieongruem y^ : « Quella
eommedia h plena dl incougruen-
ze ». « Che razza d*6nHncongruen-
za! yn% Che razza d' incongruen-
za ! ».
Inconsalabel (Volg.). Vedi In-
consolahiL
Inconsolabll, Inconsolabile. La
vhdova ineonsolabil : La yedova
inconsolabile.
Incontentabil , Incontentabile.
« Jj'^ 6n fi(Bu incontentabil » : « £
un ragazzo incontentabile ».
Inconter-ontTO, Incoutro. Fa,
inconter: Fare inoontro. Fa.ceia
d'inconter : Faccia simpatica. Fdi
pocch o nissun inconter : Fare po-
co o nesBuno inoontro*. Comprd.
a inconter: Comperar d'occasio-
ne. « Oh che bell' inconter / » : « Oh
fortunato incontro 1 » Fl primm
inconter del primm dl de V ann :
H primo incontro del prime gioiv
no dell'anno. || (Stampat.) F^Vinr-
conter o el risconter : Far il riscon-
tro. F(Bui d' inconter: Bozza di
scontro. Inconter de cassa: Ri-
scontro di cassa. Dent de incon-
ter : Denti Pun di contro all'altro.
— Incontra (Volg.). Vedi Inr-
contro.
— IncontTk-ntraa-ntrass, In-
contrare. « Z/'oo incontraa in piaz-
za rfc... » : « L' ho incontrato in
piazza di... ». « Oo iiicontroM V a-
mis sciresa » : « Ho incontrato I'a-
mico Ciliegia*. | inStd vinhit el
me incontra » : « Questo vinetto
mi garba ». « Im comm,edia I'd in-
contraa » : « La eommedia ha in-
contrato ». « Quell fortunaddn I'd
incontraa ben in del ad matri-
monni » : « Quel fortunataccio in-
contrb o incolse Opp, s'abbatt^
bene nel suo matrimonio )». « Vui
minga incontrd di obligaaidn » :
*Non voglio contrarre obbUga-
zioni ». I « G'oo ceduu la earet-
tMla col cavall e oo incontraa cdnt
6n anhll de brillant » : « Gli ho da-
te la carrettella e il cavallo e li
ho barattati o mi Bono pagato con
un anello di brillanti ». | Incon-
trd i cart, i dance, i cunt: CoUa-
zionare, rivedere, riBContrare. |
Incontrarsi. « Se shmni incontraa
in di idii » : « Ci siamo incontrat;!
nelle idee ». — in del ghnni : — nel
genio. — in del par Id: — nel pa]>-
lare. (Pr.) Chi se voRur ben se in-
contra: Chi si vuol bene si in—
oonti*a. I monta^n stan ferine e i
omen s'incontren : I monti stanno
fermi e le persone si incontrano.
Incontrari, A contrario. A rin-
contrari : All'inoontrario o Al con-
trario. Ciappd .tutt C088 aWineon-
trari: Pigliar ogni cosa a rovescio.
Di sii, 6na roboa a V incontrari .*
Arrovesciarla. « Lii el vceur ves»
tutt a I'incontrari di alter » : « C^U
vuol essere in tutto al rovescio
degli altri ». Fl mond a V incon-
trari: n mondo a rov^esoio. « Mi
g'oo nient de d\ incontrari » : « lo
non ci ho nulla in contrario ».
Incontrastabel (Volg.). Vedi In-
contraatabil.
Incontrastabil. Inoontrastabile.
(Civ.i « L'h incontrastabil che.., » :
« La e cosa incontrastabile che... ».
D' 6n effett incontrastcibil : D'un
effetto incontrastabile.
Inconvenient , Inconvenieiite.
« Oh'e rinconvenient che,.. » : « C^h
I'inconyeniente ohe». «^ nassuu
6n inconvenient » : « £ nato im in-
conveniente ».
Inconvertibil , Inconvertibile.
BigliHt de Banca — ; Biglietti — .
Incoraggia-aggiaa, Incoraggia-
re, Incoraggtre. « Mi I'oo ineorc^-
giau a tenta » : « L'ho incoraggito
a tentare ».
— Incoraggiament, Incorag^a-
mento. Im sodetaa de — .* La so-
ciety d'incoraggiamento.
Incorda-ordaa, Inoordare. (7a-
vall incordaa: Cavallo incordato.
Scolazidn incordada: Gonorrea o
Blenorrea incordata o Incorda-
tura. Q (Accordare). Ineordd el
cemhdl: Accordar il piano.
— Incordada, Incordatura. «^
8td piano bisogna dagh 6n* incor-
dada » : « Questo piano va accor-
dato ». '
— Incordadnra, Incordatura.
« Oo eiappaa 6na famdaa ineor-
dadura in del coll » : « Mi sono bu~
scata una maledetta incordatura
nel collo». g Fagd V incordatura:
Pagare Taccordatura.
— Incordaddr , Accordatore.
L'incordador del piano (Persona e
strumento). L'accordatore.
r
INC
— 331 —
INC
Incorregglbel (Volg.). Vedi In-
eorreggibu.
Incorregglbil , Incorresgibile.
« X-'e 6n ficeu ineorreggibu »: « E
un ragazzo iiicoiTeggu>ile ».
Incorges (Volg.). v edi Accorges.
Incomisli - isaa , Incorniciare.
« Oofaa incornish el ritratt die... »:
« Ho fatto incorniciare 11 ritratto
di... »
— IncomlBiidnra, Incomiciatu-
ra. I spes de VineomistJidura: Le
spese aeirincomioiatura.
tncoron&-onaa-oiias8 , Incoro-
nare. (Civ.) Napoleon el 8* h inco-
ronaa de per lit re d' Italia : Na-
poleone s'incoronb da »h re d' I-
talia. « On eorno ehe te incoron-
na/ »: « Un como che ti sbuzzi ».
« i^uella tdUlera el Vd, ineoronaa »
( di marito ) : « Quella sgualdrina
lo ha incoronato o mando a Cor-
neto ». Toma a incoronh: Rinco-
ronare.
— Incoronadaj Inooronata. (La
Madonna) La gtesa de V incoro-
naela: La Incoronata.
— Incoronazl6n, Inooronazione.
In del 38 gh*h sta a Milan I'ineo-
rotuunon de Ferdinand: Nel 38 a
Milano si feoe V inooronazione di
Ferdinando d' Austria.
Incorpork-oraa-orass , Incor-
J>orare. « Shalt hen finna che Vasee
*h incorporaa c&n I'oli » : « Sbatti
finch^ I'aceto non sia bene incor-
J>orato coll'olio ». I (Militari) Ivo-
ontari de Oartbalai i dn incor-
poraa in Veshreit: I volontari di
Garibaldi furono incorporati nel-
resercito.
Incorsadnra, Appareccbio. (De'
tessitori) « L'ii mess su V incorsa-
dura a»: « Ha appareccbiato 11
telaio ».
Incostant, Incostanto. « 8t6 temp
Ve minga mal incostant » : « Oue-
Bto tempo h assai inoostante ».
« L'h 6n omm incostant » : « $2 un
uomo incostante ».
— Incostanza, Incostanza. LHnr-
costama di donn^ del temp, de la
siagidn » : « L' incostanza delle
donne, del tempo, della stagione ».
Incoster, Incbiostro. — nigher,
ross. hleUf vioUU : Incbiostro nero,
rosso, turcbino. violetto. — de la
Chinna: — della Cbina. — cdpior-
tiv: — copiativo. — de stampa:
— da stampa. « G'oo seritt ma de
hdn incoster*: « Gil ho scritto di
buon incbiostro ». Maqgia de in-
co«ter .'Maccbiadi incbiostro. Pdl-
ver de incoster: Polvere da incbio-
stro. Onvin che par incoster: Un
vino che pare incbiostro.
Incotti-ottii , Imporrare. « Oo
dovuu tai^ sii el per perchh Vera
ineottiiyn « Ho dovuto abbattere
il pero che era imporrato ».
mcozzass-zzaa ( poco usato ) ,
Star punta punta (m dis.), Coz-
zare. « M srl. incoszaa ds spdn-
talUt » : « S'^ incaponato di spun-
tarla ». * I!l s'h incozzaa in d'6n
spigdl * : « Batt^ del capo in uno
spigolo ».
— Incozzada (poco usato), Coz-
zatura , Cozzata j Dissensione.
« Gh'e staa tra qui duu candidati
M incozzada tremenda » : « Fra
que' due candidati awenne una
cozzatura terribile ».
Incredibel (Volg.). Vedi Incre-
dihil.
Incredibll , Incredidile. ( Civ. )
« Ij'^ incredihil come,.. »: « E in-
credibile che... » « i' ^ 6n om,m,
d*6na operositaa incredihil yn « £)
un uomo di una operosit^ incre-
dibile ».
— IncredibUlBsim, Idem.
Increspk-espaa-espass, Incre-
spare. Incresph i ziii : Corrusare
o increspare la fronte. « El lagh
el comindava a inerespass » : « II
lago cominciava a increspare ».
« IM g'd la pHl de la fa^icia tutta
incres^ada » : « Ha tutta la pelle
del viso increspata ».
-^ Increspadura, Increspatura.
« La g'aveva sui spall dnHncrespd"
dura ehe ghe stava mal » : « Ave-
va sulle spalle un' increspatura
che le stava male. ». « iVo eren
minga ond, Vira app^nna onHn-
crespaduray>: *'Soji erano onde,
era appena un increspamente >».
Incretini-tiiiii-tiiiiss , Increti-
nire. « A furia de hev el s'h incre-
tinii » : « A furia di here incre-
tin)».
Incrlccass (poco comuno), In-
cocciarsi, Incomarsi.
Incrimiji& - inaa , Incriminare.
« Ul mh articdl V h staa inerimir-
naa » : « II mio articolo fu incri-
nato ».
— Incrimlnabl (Civ.j, Incrimi-
nabile. « Ml me par ch'el sia min-
INC
— 332 —
INC
ga incriminoMl, perd... »: « A me
pare non sia incriminabile , pc-
rb... »
IncroUabil, Incrollabile. Donna
d* 6na fedeltaa incrolldbil (civ.) :
Donna di fedeltk incrollabile.
Incroppaa, Coperto di roccia.
« Guarda porsceltin che te gh'ee i
gnoce incroppcta^: « Guarda por-
ceUino che nai i gnocobi pieni di
roccia ».
Incros&-osaa-crosas8, Incrocia-
re. Bicros^ i hrazz: Incrociare le
braccia. — i slii: Vedi asiii, Db
strad che se incroaa: Due strade
che si incrociano. « / noster db
letter se s' in incrosaa » : « Le no-
stre due lettere si sono incro-
ciate ».
— Incrdsadura , Incrociatura.
(Di strade e lettere). Incrdsctdura
de rass: Incrociatura di razze.
— Incrdseggi^-egglaa. Incro-
Xiicchiarsi. (Come Incrdsa).
— Incrdseggladura, Incrocic-
cbiatura, Incrocicchiamento.
Incrostli-ostaa, Incrostare.
« G'dn faa di mur tutV incroataa
de marmo blanch »: « Hanno incro-
stato i muri di marmo di Carra-
ra ». Ona scatola de tabaeeh tutta
— de rvhin: Una scatola da ta-
bacoo incrostata di rubini.
Incubazion, Incubazione. LHn-
cubaaion de la seniema di cava-
ler: L' incubazione del seme ba-
chi. — di poresitt: — de'pulcini.
Incadin, Ancudine. Yes tra Vin-
cudin e el marthll: Esser fra I'an-
cudine e il martello.
— Incudinetta, Ancudinuzza,
Caccianfuori.
Inculca-lcaa, Inculcare. « Mi oo
seguitaa a inculcagh di bonn idei,
ma oh 81 / » ; « lo no continuato a
inculcargli delle buone idee, ma
lui!... »
Incurass (Volg.). Vedi Gurass e
Importd^.
— Incurabel (Volg.). Vedi In-
curabil.
— Incurabil, Inourabile. La cro-
sera di incurabil : La sezione de&:li
incurabili. « Te see 6na piaga in-
curabil car el ml fioRU » ; « Tu se'
una piaga incurabile ragazzo mio>».
Incurla, Incuria. «i/^ staa per
I'incuria di sb genitdr »; « Cio ^
accaduto per I'incuria de' suoi ge-
nitori ».
Incnsgen (Volg.). Vedi Incugin
anzi Ineudin.
Indagk-agaa, Indagare. « Jju el
voraria semper indaqdb quell ehe
femm » : « Egli vorreobe sempre
indagare le nostre azioni ».
— ludagin, Indagine. « JPer
quanti indagin abbienfaa dn po-
duu seoprt nagott » r « ±*er quante
indagini abbiano praticate non
sono riusciti a scoprire qualcbe
cosa ».
Indaghen (Volg.). Vedi Daghen,
N. fr. volg. : Indaghen nagott : Non
curare, non appetire, non deside-
rare.
Inde, Vedi Inch. Inch et indei
Idem.
Indebitass-ltaa, Indebitarsi.
« M s*^ indebitaa fin al coll » : « Si
indebitb fino agli ocohi ». « Itide-
bitaa che el se aiutta pli » : « In-
chiodato fino al coUo ».
Indeboli-olil-oliBS , Indebolire.
« La dihtta el Vdt indebolii >.* « La
dieta lo ha indebolito ». « Se ghe
foo dent dn guameri indebolissi el
mur » : « Se apro un armadio nel
muro lo indebolisco ».
Indecent, Indecente. VesHi in-
decent: Vestito indecente (troppo
scollato). Vestii indecent: Vestito
indecente (sudicio). On eertx> fh
indecent: Un contegno indeeenxe.
— Indecenza, Inaecenza. « L'h
stada 6na indecema bella e bon-
na ».* « La fu una vera indecen-
za*. «iVd rh bdn che de dl di in-
decenzy*: « Non b bono che di dire
indecenze ».
Indeclfrabll, ludecifrabile. « Te
gh'ett dna sciampa de gainna tn-
decifrabil »: « Tu hai una mano di
scritto indeoifrabile ».
Indecision, Indeci8ione.« Quand
oo vist la s6a indecision, g' oo ri-
ndnciaa » ; « Quando vidi la sua
indecisione feci rinuncia ».
— Indecis, Indeciso. « Lu Vh
semper indecis » : « Egli 6 oonti-
nuamente indeciso o perplesso »,
Inddgn, Indegno. « Te sett in-
degnde comparimm, davanti »: « Sei
indegno di venirmi dinanzi ».
— Indegnament, Indegnamente.
/ robb van indegnament : Le cose
vanno indegnamente.
— Indegxiitaa, Inde^t^. « L*h
stada 6na vera indegnitOM » : « La
fu una vera indegmt^ ».
r-
IND
333 —
IND
I. Indexnoniaa e Indiayolaa, In-
I jdemoniato. « El pareva indiavolaa
\ fguell pover omm / » : « Quel pover
I omo pareya indiayolato ». On
temporal indemoniaa: Un tempo-
rale indiavolato.
Indenizzk-izzaa-izzass , Inde-
nizzare. « Gh'h toccata de indUnizzd,
i ferii in del scontro » : « Alia so-
cielib toccb di indonizzare i feriti
nello scontro ferroviario ».
— Indenizz e IndenizzazidxL In-
denizzo. I/indenizz di dann : L'iu-
dennit^ del danni.
— Indennltaa, Indennitlb. In-
dennitaa de vitto: Idem.
Indent. Vedi Dent e Denter.
Indentk-entaa (In dis.). (Pr.)
Chi prhst indenta prest imparenta
jIn Fior. al rovescio) : Chi presto
mdenta presto sparenta.
Indes (Volg.). Vedi Indice,
India, India. Canna d* India
Idem. iHgh, nds — .• Fico, noce — .
Casiiigna d* India: Castagna — :
Seda — .* Seta — . La compagnia
delle Indie (Di strozzini): Idem.
— Indian, Indiano. I pover Inr-
dian in V America del nord i dn
squasi sraezaa (colto): I poveri
indiani o pelli rosse nell' America
del Nord furono quasi interamen-
te sterminati. | lu Vindian (gnor-
ri) Fare Tindiano.
— Indianna (Specie di tela di
cotone), Indiana.
IndicatlY , Indicative ( gram-
mat.).
Indice, Indice. (Civ.) « L'h staa
jmiss . a V indice » : « Idem ». fl
« Gtmrda in V indice t'il trovor-
ritt » : « Guarda nell' indice del
volume lo troverai ».
Indices (Volg.J. Vedi IndUndt,
Indlferent, Indifferente. Fd I'in-
diferent : Far V indifferente. « Oh
per ml V h indiferent » : « Oh per
me fh lo stesBo ».
— Indlferenza, Indifferenza. A
Vam4r h siibentraa 6na gran in-
diferema : All'amore subentr5 una
grande indifferenza.
Indig^Bt, Indigesto. / cocumer
in indigest: I cetrioli sono indi-
gesti. (Fig.) « Qtiel con/eremer el
m*h indigest*: « Quel conferen-
ziere m'^ indigesto ».
— Indigesttdn , Indigestione.
< 1/ h faa 6n* indigestion de ee-
gtMi»: «Ha fatta un' indigestione
diacqua^. Ona piceola indigestion
de ffuarl con la di^tta: Un po' di
ripienezza, che la dieta guarir^
ogni cosa. « M g*h avuu onHndi-
aestion de poesia » : « Prese o Eb-
be una indigestione di poesia » ( a
sentirsele leggere dalPautore).
Indilatament, Senza dilazione,
Subito.
Indipendent, Indipendente. Ca-
ratter indipendent: Oarattere in-
dipendente. Giornalj depuiaa, cri-
tich indipendent: Giornale, depu-
tato, crixico indipendente.
— Indipendenza, Indipendenza.
La gtihrra delV indipenaenza d'l"
talia: La idem. Indipendenza de
opinidn: Indipendenza d'opinionl.
— Indipendentement, Indipen-
dentemente. «^— de quest V h staa
dn error » : « Indipendentemente
da questo fu uno sbaglio grosso ».
— Indirdtt, Indiretto. Impost
indirett : Imposte indirette. « JSl
m'A faa cam in m^nera indiretta
cJie... » : « Mi fe' intendere in mo-
do indiretto che... »
— Indirettament , Indiretta-
mente. « Oo ricevuu la lettera in-
direttament » : « Rioevetti la let-
tera — ».
Indlrizz, Indirizzo. « i/' ^ sba-
gliaa V indirizz de la lettera » :
« Sbaglib V indirizzo deUa lette-
ra ». I Bisogna mtuUt indirizz de
vitta: Bisogna mutare indirizzo
di vita.
Indiscipllnaa , Indisciplinato.
Ona scolaresca m^lto indiseiplina-
da: Idem.
— IndisciplinatlBslm, Indisci-
plinatissimo.
Indiscrdtt , Indiscreto. (Add.
Sfaeeiaa e indiscrett: Sfacciato o
impudente e indiscrete. (Sost.)
« L'h 6n indiscrett de primma for-
ca » : « £ im indiscreto di prima
riga».
indlscrezidn, Indiscrezione. « El
q*dL avuu la indiscrezion de andh
m terza de risott » : « Ebbe la in-
discretezza di servirsi tre volte di
risotto ».
Indispensabll , Indispensabile.
(Di persona) LHndispensahil : D
sor indispensabile. « Ma,gara min-
ga de vin ma el caffh dopo disnaa
el m*h indispensabuy^ : « Starei an-
che senza vino, non senza oaff'^
dopo pranzo».
nJD
-884 —
IND
'm
— Indispensabilment, Indispen-
sabilmente. Bisognafall indispen-
aabilment : fi da tarsi — .
Indlspetti-pettlBS-pettil, Indi-
spettirsi. « M m'd faa indispetti in
manera che oo voruu ]»u save-
ghen » : « Mi indispetti in modo
che non volli piti sapore di nulla ».
IndisposlziOn , Indisposizione.
inSdnt minga staa amalaa; g'oo
avuu 6na piccola indisposizion » :
« Non sono stato ammalato ; non
ho avuto che una piccola indispo-
sizione ».
— Indlsponn-ispost, Indispor-
re. n^L' h indiapost » : « Sta pooo
bene ».
Indivla, Indivia. Indivia rizza:
Indivia ncciolina.
Individdv, Individuo. « i' ^ 6n
individov che me comoda nient^i
« E un certo individuo che non
m'accomoda punto».
— Individual, Indiyiduale. La
lihertaaf VopinidUf el parer, eee.,
individual : La liberty, Topinione,
11 parere indiyiduale.
— IndlYlduk-diiaa, Individuare.
« Mi 00 individtiaa nissun )> : « lo
non ho fatto il nome ad alcuno».
Indizzl, Indizio. Offizzi de iiv-
dizzi : Ulficio di indizii. « Da eerti
indizzi 8* h sospettaa che,.. » : k Da
oerti indizii venne U sospetto
che... ».
— Indlzi&-lziaa, Indiziare. ^tiL'dn
indizioM edme ltider> : « L'hanno
indiziato come ladro».
IndOBUccia, Gorbia (dove s'in-
castra il manico de'badili, for-
che, ecc).
Indol (Civ.), Indole. « JS7Z Ji(bu o
el cavallf I'h de honna indol... ma ».
«I1 Uglio o il cavallo h di indole
buona... ma».
Indolent, Indolente. « Oo mai
vist 6n omm pussee indolent ! * :
« Non ho mai conosciuto un uo-
mo piti indolente ! »
— Indolentement , Indolente-
mente.
— Indolentaa, Indolenzito. ^i^Sdnt
tutt indolentaa » : « Sono tutto in-
dolenzito ». Gamba indolentada :
Gamba indolenzita.
— Indolentdn, Infingardaccio.
— Indolenza, Indolenza, « jyh
d'6n indolenza fenomenal » : « JE
d'una indolenza fenomenale ».
Indolzl-olzli , Indolcire. inUoo
indolzii cdnt di hH maner » : « Col—
le belle e coUe buone I'ho rabbo-
nacciato ». Indolzi el cajf^ .• Indol-
cire il cafffe. « I"ee indolzi tropp
8t6 d6lz » : « Hai messo troppo zac-
chero in questo dolce ». Mugtiesia
e solfo per indole el sana'u .- Ma-
gnesia e zolfo per raddolcire il
sangue.
Indor&-oraa, Indorare. Indord
a fceugh: Dorare a foco. Indorii
la pinola : Idem. « Ndnca se me
inaorassen » : « Neppure se nii eo-
prissero d' oro ». (Pr.) 2/ aurora
Vindora : II sole one nasoe indora
le cime. « Portegh sta cornis in-
dorada » : « Portagli quests corni-
ce dorata».
— Indoraddr, Indoratore. ^Parta
sta cornis a l'ind>oraddr » : « Porta
questa cornice al mettiloro ».
— Indoradnra, Doratura. A7uUi
gib Vindoradura : Perdere la — .
Indorment, Dormiente. « J;7^>ar
semper indorment » : « Pare Bem-
pre addormentato ». <L*oo trovaa
in litt indorment * : « L'ho trovato
a letto che dormiva ». Is^tt indor-
ment (Scherz.): I sette dormienti.
Indormentk-entaa-entass.
« Stanott oo mai poduu indormenr-
tamm, » : « Stanotte non ho potnto
pigliar sonno ». (Fig.) Indomientii
el fceugh : Ricoprire il foco. « El
par semper indorm^entaa » ; « Vedi
Indorment ». Indorment^ i credi-
tor: Addormentare i creditori.
— Indormentatdrl, Addormen-
tatore. « Ah che indorTnentatori
qttella predica/ » : « Che noia quel-
la predica I »
IndOYk, (Bagnar i tin! perch^
non trapeli il vino dalle commet-
titure delle doehe).
Indovd. Vedi Dove.
Indree, ludietro. Innans e in-
dree e simili ; Vedi Innam. Andik
indree: Andar indietro. « Me par
che quel fioRu el vaga indree a
scola » : « Mi pare che quel figliolo
vada piuttosto indietro che avan-
ti ». « Ghe va o ghe ven indree tant
de rhst » : « Gli va il resto ». « Va
indree a digh che... » : « Torna da
lui a dirgli che». (A cavallo ag-
gio^ato) « Fa o Da indree » : « Va
indietro I » Ciapph indree : Rice-
vere indietro. «c^^ tocca^ de dap-
pamm indree la mia mereanzia » .* !
« Wh toccato di ricevere indiotro
r
IND
— 3S5
IND
tntta la merce ». Dd. indree : Da-
re addietro. « G'oo daa indree I'o-
rologa eh' el m'aveva garantiiyn
« Gil no rimandato indietro I'orio-
lo garantito ». | (Dissuadere) « Mi
g*oo cUza indree a tutt dagh » : « lo
ne rho sconsisliato apertamente ».
I « Me par one te aaghet indree
maledettament » : « Mi pare ohe tu
dima^ un po'troppo*. (Di ve-
.getali) « La vit V a doM indree^ :
«Ija Tite (pelfreddo)ha dato ad-
dietro ». (Sul terreno in duello) « El
seguitava a da indree e mi a* oo
vo8a>a : cdragg per Dio / » : « Con-
tinuava a indietreggiare ed
io, ecc. ». Da 6n temp indree : Gik
da tempo. De chl indree: Per lo
addietro. «2>e chl indree era m,ai
gueckss » : « Da quinei indieti'o non
era mai accaduto». iVd anddt nh
innanz nh indree: Vedi Innam.
JResth indree de pader e mader :
Kimanere ort'ano. « Ij'h restau in-
dree » : « Rimase addietro ». Sta
indree de nissun: Non stare ad-
dietro ad alcuno o anche Non la
cedere ad alciino. Stci indree in
del mangid o in del bev : Cibarsi
o bere sobriamente. Tegnl indree :
Tener indietro. — la folia: — la
folia. Fd. 8td> indree : Trattenerela
folia. Tirh indree: Ritirare. Ti-
rass indree : Ritirarsi o Tirarsi in-
dietro. « Quand Vh staa el m,om,ent
bdn el ^h tiraa indree » : « Quando
fu il memento bono si ritrasse o
gli oasc5 ra8ino». Toma indree:
Tomare addietro. « Tornlmm in-
dree 6n pass » : « Torniamo indie-
tro un pasBO ». « In tortiaa indree
tutt nuisaraa » : « Tornarono a oa-
sa fradici di pioggia ». (Pr.) J?a-
ratt e barattee se pd pit, tomd, in-
dree : ( Fir. ) Baratto h fatto chi
lo rivuol vadi (sic) a palazzo. Yhss
indree : Essere addietro. Viss in-
dree de cottura: Non essere an-
cora cotto a dovere. Vess indree
de scrittura: Essere addietro o
avanoino assai. F^jp indree 6n cdr
dh reff: Essere lontano o addie-
tro le miUe miglia. « 86nt indree
ben, in del mh lavortt » : « Nel mio
lavoro sono rimasto addietro non
poco ».
Indrltt e Indrlzz, Dritto. L*in-
dritt e Vinvbrs: Diritto e rovescio.
N6 avhgh nh indritt nh invbrs:
Non avere n^ capo, nh coda. V^s de
duuindrizz: A-dueritti, (Di douue)
Senza petto o Non ha ombra di
seno. (Al morale) Ambiguo o Es-
sere un teoomeoo.
— Indrlttnra, Dirittura. L*in-
drittura de la riga: La dirittui-a
del regolo. — del buUl: Buona luna.
Indrizzk-zaa-zzass, Raddiriz-
zarsi. « Par che el temp el vceub-
bia indrizsass » : « Pare cbe il tem-
po voglia mettersi al bello». «^Z
q'aveva el musdn ma adess el s^h
indrizzaa )» : « Era musone ma ora
s'fe raddrizzato ».
Indi!i-ndott, Indurre. « L*oo in-
dott a perdonagh »: « L'ho indotto
a perdonargli ». lAssass indii a
/d...: Lasciarsi induiTe a fare.
Indubitabel (Volg.). Vedi Indu-
bitabil.
Indubitabll, Indubitabile. « Per
ml che Vaniina la sia minga ma-
teria V ^ indubitabil » : « Per me
che Tanima non sia materia h co-
sa indubitabile ».
Induggia (In dis.). Verd indug-
gia: Verde spincervino.
Indulgenza, Indulgenza. Indul-
genza plenaria (Eccles.) : Idem.
Andit a tceu la — ; Andar a pi-
gliare la indulgenza. Quand se
passa da 6n mereant de vin se va
dent a tceu V indulgenza (volg.j:
Quando si passa dinanzi a un vi-
naio si entra a pigliar I'indulgenza.
^Uindulgenza cont i recidivl'hpe-
ricolosa : L'indulgenza ooi recidivi
fe pericolosa. Indulgenza de mam-
ma: Indulgenza materna.
— Indulgent, Indulgent. « Quell
mahster V h tropp indulgent » :
« Quel maestro e troppo indul-
gente ».
Indult, Indulto. « El g'a avuu
Vindult dal re o dal papa » : « Eb-
be 1' indulto dal Re o dal Papa ».
Induri-urll-uriss, Indurire e In-
durare. « El pan se V el rompet
Vinduriss suJ>it » : « Se lo spezzi il
pane subito indurisce ». « Ij'h in-
durii in di fadigh » : « fi indurito
0 indurato nelle fatiche ».
Industria, Industria. Casa dHn-
dustria : Idem. Minis teri de indu-
stria, agricoltura e commercio ( o-
ra solo agr. e comm.) : Ministero
di agricoltura e commercio. Q Cont
6n poo de industria se ghe riess :
Con un poco di — oi si riescc.
Cavalier W — ; Idem.
IND
— 396 —
INE
— Industriass-laa, Industrv^rsi.
«. HI se industria e el vivaita »: « Si
iudnstria e campa ».
— Industrial, Industriale. Mir-
Ian Vh 6n centra industrial: Mi-
lano h un oentro industriale.
-- Industrids, Industrioso. « J?i-
sbgna vedh come V h industrids
quel bagai »: « Bisogna vedere co-
m'6 induBtrioso quel ragazzo ».
InduYin, Indovino. « X' ^ staa
induvin / » : « Fu indovino ». JSl
rustegh induvin (almanacco): II
rustioo indovino. (Pr. ) « Famm
induvin che ie faroo sddr »: « Fam-
mi indovino one ti farb rioco ».
Induvin^, Indovinare. CHugd. a
induvind : Fare ad opporsi « JVd
ne induvinna vunna » : « « Non ne
azzecca una ». « Pd doss V oo
minga induvinada » : « A quel che
§are non ci azzeccai ». Lassit in-
uvind: Darla a indovinare. (Pr.)
A pensd, mal se fd, mal ma se in-
duvinna: A pensar male ci si in-
dovina. A <m atrh ai matt la se
induvinna: Vedi Matt.
— InduYlnell, Indovinello.
« QuelVomm per m\ V h 6n vero
induvinell » : « Quell'omo h per me
un vero indovinello ». Sciarad e
indovinH : Sciarade e indovineUi.
Induzldn, Induzione. « Mi per
induzion oo pensaa che.., >»: «Per
induzione ho pensato che... »
Inebi (Volg.T. Vedi Inihl.
Inedia, Ineoia (1). Mori d' ine-
dia : Morir di — o noia. « L'h 6n
sit che a lasira ghe se moeur de
inedia » : « £ un luo^o che la sera
c'^ da morir d'inedia ».
— Inedit, Inedito. On sonUt ine-
dit del Porta : Un sonetto inedito
del Porta.
Inesigibel (Volg.). Vedi Inesi-
gibil.
Inesigibil, Inesi^ibile. On cre-
dit — ; Un credito meslgibile o ir-
riscotibile.
Inesorabel (Volg.), Inesorabil,
Inesorabile. «. L*e staa inesora-
bil»: « Fu inesorabile 1 »
Inestk-estaa, Innestare. Inestd.
i varceul: Innestare il vaiolo. I-
nesta 6na pianta de pir : Innestar
un pero. Inesth a oce, a gemm>a:
(1) II senso vero e proprio di inedia in
Fior. i digiuno lungo e spossante.
Innestare a occhio, a gemma, a
manga, a zufolo.
— Indst, Innesto. I/inn,e8t del
varceul : L'innesto del vaiolo. « De
des inest n* e taceaa ddma duu » :
« Di died innesti non n'^ attao-
carono che due ».
Ine8timabil(Civ.), Inestimabile.
«. Per ml Ve staa 6n vantcigg ine-
8tim,aMl » : « Fu per me un van-
taggio inestimabue ».
fiievltabU (Civ.), Inevitabae. M
scioaliment de la Camera V k ine-
vitahil: Lo scio^limento deUa Car-
mera b inevitabile. « Ona roviwna
inevitdbil in quella casa » : « Una
rovina inevitabile in quella casa ».
— IneYltabllmentfP.N.)IneTi-
tabilmente. (civ.) « Zm daveva sne-
ced ineviidbilm^nt... » : « Doveva
accadere inevitabilmente >.
Inezla, Inezia. Costit dn'inesia:
Costare un'inezia. « De mancia el
g'h dua 6n* inezia yfi « Gli die' di
mancia una pezzenteria y^. *c El
guarda a tuttt i inezi » : « Egli si
lerma su cei'te ineziuccie da fiar
ridere ». « M ten a man tutH i
inezi *: <W tira a tutti i bache-
rozzoli ».
Ineziaria, Inezia. « El vdt in coin
lera per di ineziarii » : Monta in
collera per delle ineziuccie ».
Infk, Importare. « Mi si ehe me
ne infa sosshnn » : « Che nxi fa a
me 1 lo me ne frego » (volg.).
Infacendaa, Affaccendato. « D'e
tutt in/a>cendaa adree a . . . » : « £)
tutto in faccende intomo a . . . »
Infagott&-ottaa-otta8sjnfagot-
tare. « Ij'^ infagottaa la s6a pocea
robba e la n* d, saludau strenc » :
«Fece fagotto delle sue poche mas-
serizie e ci salut6 caramente (iron.)
o co' denti stretti ». | « Come te
Vee infagottaa quel bagai .' » : « Co-
me I'hai affagottato quel bambi-
no ! (malvestito ) « C?ie sarta mal-
prattea/ Uh semper infa^ottada »:
« Che sarta malpratioa I £ sempre
infagottata ».
Infalantament (Volg.). Vedi Ivr-
fallantement.
Infallantement, Infallantemen-
te. « V^niiwfallantem,ent>:iiVQu-
go senza fallo ».
Infallbel (Volg.). Vedi InfaUibiL
Infalllbll, Iniallibile. (Credenti)
Mpapa Vh infallibil: U papa h
infalliDile. <i JEl se ^ed 6n omm
INF
— 337 —
INF
infallihil »: « E'si crede infallibi-
le ». (De* eiarlatani) « L*h 6n temo
infallibU»: «fe un temo infalli-
bile ».
In fam^-amaa-amasB, Infamare.
« 1/d eercaa lit de infamamm, ma
el gh'h minga riussu » : « Cefc5 lui
di vituperarmi, ma non c' h riu-
scito ». I Frances se s'in infamaa
a vicenda nel 1892: Nel 1892 i
Frances! si sono infamati a vi-
cenda.
— lafamement, Infamemento.
<c Soo ehe Vh parlaa infamement
de ti»: « So cne ha parlato infa-
memente di te ».
— Infamltaa, Iniamit^. « Z' d
cominess di infamitaa » : « Com-
mise delle infamit^ o nefandezze ».
— Infamm, Infame. (Sul serio)
El Hoggia Ve cent volt pussee ehe
infamm: II Boggia h mille volte
pill ehe infarae. (Sch.)« Tesor in-
famm / » : « Tesoro mio ».
— Infamdn, Infamone. (Volg.)
« Quell' inf anion el m' a tradii » :
« QueU'iniamone m'ha tradito ».
— Infainondn, Piu ehe infamo-
ne, Infamissimo.
InflBJigaa, Iniangato. « M s'^ in-
fangaa finna al genocc » : « E' s'fe
iniangato fino a' ginocchi)>.
— Infangada. N. fr.: To^ sii
dn'infangada: Infangarsi lino ai
— Infangass-angaa, Infangarsi.
In£EUlt, Infante. In Spagna gh'e
aneamo i Infant: In Spagna ci
Bono ancora gli Infanti.
Infantaria (Volg.). Vedi Infan-
ieria e Fanteria.
Infemteria, Infanteria e Fante-
ria. Soldaa de fanteria: Soldato
di fanteria. (Civ.) 1/ in fanteria Ve
la hose di esercit : L'inianteria h la
base degli eserciti.
InfEurin^-iiiaa-ixiass, Infarina-
re. « Primma de mhttel in lapa-
delta infarinna el fidieh » : « Pri-
ma di metterlo in padella infarina
11 fegato o i\ pesce ». | Infarind.
i quadrH o i edpj9: InsabDiare i
mattoni. (PiM Cht vit al molin se
infarinna : Chi va al mnlino sHn-
fnriiiii.
— Infartnadnra, Infarinatura.
« JSl ghe n'a ona chrta infarina-
dura »: « Egli ha una certa infa-
rinatura » (ooniizioni supei^ciali).
In£ulolaa (In di8.),Inferraiolato.
In£ELt6ass-t6aa, Infatuarsi. « I/k
infatooM de lu stess » : « £ infa-
tuate di sfe stesso ». « I/'h infatdaa
de la primma donna » : « S'infatub
della prima donna ».
Infedel, Infedele. On servitor in-
fedel: Un servo o servitore — o
ladro. « La miee la gh'h stada in-
fedel » : « La moglie gli h stata
infedele ».
Infedeltaa, Infedelt^. « L'd, com-
mhss 6n* infedeltaxi > : « Commise
un'infedelta ». Ona tradusidn pien^
na de infedeltaa: Una traduziouc
plena di — .
Infelice, Infelice. « Quella casa
Vh in d' 6na posizidn infelice > :
« Quella casa e in ima posizione
infelice ». « Quanti infelici ehe
gh'h a st6 mond! »: « Quanti in-
felici ci sono al mondo ! » « Te
see semper staa 6n pover infeli-
ce! y>: « Sei sempre stato un grul-
lo o un povero infelice ! »
Infelicitaa» Infelicity. « El g'h
V infelicitaa della vos » : « Ha la
infelicitJl della voce ».
Infenk, Infienare. La rohha fra-
qil la vh tutta infenada in di cass :
La roba fragile va tutta rawolta
nel fieno.
Infecisc. Vedi Fendsc e deri-
vati.
Infenoccia-nocciaa , Infinoc-
chiare. « Tenta minga de infenoc-
ciamm » : « Tu non mi infinoo-
chi I » « J&Z m'ci infenocdaa ehe... » :
« Mi fece credere ehe... » « X*a
tentaa de infenocciall » : « Tent6 di
inzampognarlo ».
Inferl6r, Inferiore. Da inferior
a superior: Da inferiore a supe-
riore. De qualitaa inferior: Di
quality inferiore.
Inferma (Volg.). Vedi /w/crwo.
Infermo, Infermo. Diventh in-
fermo: Divenire infermo. Vunna
di sett oper de la miserieordia Ve
visith i tnfermi: Una delle sette
opere della miserieordia h visitar
gli — .
— Infermaria, Infermeria. « I/e
a V infermaria in osservazidn » :
« fi all' infermeria in osservazio-
ne ». « La par 6n' infermeria sta
ca^a^: « Questa casa par un' in-
fermeria ».
— Infermer, Infermiere. / tn-
fermer de V Ospedal: Gli infer-
mieri o I pappini dell' ospedale.
22
INF
— 388
INF
« La g*h faa de infennera fin al-
Vultim respir > : « Gli fece da in-
fermiera mio air ultimo respiro ».
— Infermln, Infermuooio.
— Infermitaa, Infermit^. « j^
g*d. 6n' infermiUia eh* si guarUs
pit » : « Ha un' infermiljt one nou
ne puo guarire >.
Infema (Volg.). Vedi Inferno,
Inferno, Inferno. (Credent!) Por-
radis, inferno e purgatori : Para-
diso, inferno e purgatorio. (Colto)
jy Inferno de Vants : L' Inferno
di Dante.
6na vitta
fare una vita
Vinferno in casa edn quella soeera
cdinna » : « Ha 1' inferno in casa
con quella sooera insoffribile ».
(Imprec. bassa) « Oh va all* in-
ferno/ » : « Va all'infemo o al dia-
volo ». Mandd, alV inferno (volg. )
(Ammazzare) : Mandar all' inferno.
— Infernal, Infemale. Ona vlg-
gia infernal: Una veocMa infer-
nale. Pieira infernal: Pietra in-
female.
Inf&sc, Impiccio. « 8t6 rohb ehi
el m' h de inflse * : « Questo coso
m'impiccia ». (Di persona) « Ti n6
te sitt (1) alter che 6n infjtee » : « Tu
non se' altro che un impiccio ».
(Affare) Ciappa^s di tn/^c.*Pren-
dersi dei sopraccapi. Andd fceura
di infesc : U scire de' guai o d'im-
picoio. Idberaas di infesc del sart,
del ealzolar: Liberarsi dei debiti
plateali. Infesc de stomegh: Im-
oarazzo di stomaco.
— Infesclli-esciaa-esciass, Im-
picciare. « Std tavolin ehl el me
tnfescia » : « Questo tavolino qui
m'impiccia ». « Sdnt infeseiaa co-
me 6n poresin in la stdppa » : « 8o-
no impicciato come un pulcino
nella stoppa». « 0*oo el stomegh
infeseiaa » : « Ho lo stomaco im-
barazzato ».
— Infescladura, Imbarazzo. In-
fesdadura de stomegh: Imbarazzo
di stomaco. « Men^ adree anea i
ficeu I' e 6n' infesciadura » : « A
oondur meco i bambini h un bel-
1' incomodo o mi riesce incomo-
dissimo ».
Infettk-ettaa-ettass, Infettare.
« El g*d> infettaa el sang'u » : « Ha
(1) Qa! ho usato II titt e non 11 iee per
la vooale che segue. Vedi prefkzioae.
infettato il sangue ». I risSr inr-
fhUen I'aria: Le risaie infettano
I'aria.
Infiam^-amaa-amass , Infiam-
mare. « Ona fuga de gets la s* I
inliammada e h success rineendi »:
« Una fuga di gas si infiamnib e
awenne 1' incendio ».
— Infiamabil, Infiammabile. A-
ria infiamabil: Aria iniianiniabile.
^Ul giovinetto el me par molto
infiamainl » : « Mi sembra di san-
gue molto imfiammabile il ^ovi-
netto ! »
— Infiamazldn, Infiamniazione.
Infiameusion intestinal: Infiamma-
zione intestinale.
— Inflamatorl, Inflammatorio.
Malatda infiammatoria : Male in-
flammatorio.
Infiasck-ascaa, Infiascare. In-
fiasch el mn, I'oli, ecc. : Infiasoar
vino, olio, ecc.
InflUi-llaa-ilass, Inlllare. Infill
la gtijEfffia: Infllar Pago. — di tnar-
gherilmn: Infilare le margheriti-
ne. — la porta: — I'uscio o la
porta. — la giaechetta: — il ve-
stito. I * JSl me Va infilaa o tn-
filzaa come 6n passarin sul sped »:
« Me lo infilb come un passarotto
sullo spiedo ». Des d\ infila : Dieci
di alia fila.
— Infilera, Infilata. On*infilera
mai pii finida : Una infllzata in-
terminabile. Una infilera de eiile-
cier : Una fllata di cMaoohiere.
« JSl m'd ditt sii dn'infilera de spro-
posit »: « Disse un'iniilzata di spro-
positi ». « JEl g'h ditt 6n* infuera
de thrmin o de insolem » : « Gli
disse un muechio di improperii o
di insolenze ».
— Infiletta o Imbasttdura, Fil-
za . Basta , Imbastitura. « Dagh
dwinfileUa a sti manieh che poaa
provai » : « Dagli una infllzata a
oodeste maniche e poi mele pro-
verb ».
— Infilettk-lettaa, Infilzare.
« Basta che te Vinfilettei » : « Basta
1' imbastitura )».
Infilzk-ilzaa-ilzass, Infilzare.
« I/l restaa infilzaa su 6na landa
del resthll » : « Rest5 infilzato su
una punta del cancello ». / dord
infilzaa sul spid: I tordi infilzati
INF
— 339
INF
me di rimaner infilzato ». Pari
6na Maria infilzada: Parer una
monachina o Madonnina infilzata.
« ^l m'ii infilzaa sit 6na quantitoM
de bosii » : « Mi infllzb una quan-
tity di bugie ».
Infllzadnra, Infilzatura. *(Mm'd,
faa dn'infilzadura o ^Usada de bo-
sii » : « Mi fece un' infilzatura di
bugie *.
Infinii, Iniinito. On numer in-
finii: Un numero infinito.
— Infinito, Infinito. Andd, a
Vinfinito : Andar all'inflnito o alle
<»lende greobe.
Inflnitaa, Infiniti^. « &oo 6n'in-
finitaa de robb de ditt » : « Ho una
infinite di oose da dirti ». (Colto)
I/infiniUza del spazi: L' infinito.
« Gh' era 6n' inflnitaa de gent » :
« Cera un'infinit^ di gente ».
— Inflnitament, Infinitamente.
« Te vui ben, te rCspetti, te ammiri
infinitament » : « Ti amo, ti rispet-
to, ti ammiro infinitamente ».
Infinna, Infiuo. « Te eompagni
infinna Id e poBU tdmi indree » :
«T^accompasnao fin 1^ poi torno ad-
dictro ». « J/ it ditt injinna ehe,.,^:
« DiBse perfino cbe... » « Infinna
o infill eh* el dura > : « Fin chie du-
ra >. Infinna mai: Quanto mai.
InfinoccilM>cclaa, Infinoccbia-
re. Anche Infenocdh.
Inflrii (Volg.). Vedi Infild..
Infiss, Infisso. Unfits de la eh:
Gli infissi (cbe sono aderenti alia
oasa e non possono essere levati
dagli inquibni cbe sgomberano).
mfluenza, Influenza. On depu-
taa ehe god de moUa inflttema: Un
deputato cbe gode di molta in-
fluenza. «2/'d senHi I'influenssa de
Varia bonna » : « Senti r influenza
dell'aria salubre )>. I « Ona malat-
Ha vhggia ehe g'dn daa el nomin
ncBuv de infiuenza » : « Una ma-
lattia antica, ma cbe ora prese il
nome nuovo di Influenza ».
Inflnl e Infiuenzk, Influire e In-
fluenzare. « L'd infiuii moUissim
a fh andh mai la robba »: « Influl
assai a mandar a male la facoen-
da ». « I/h staa infiuenzaa da 6n
eatiiv amis » : « Fii influenzato da
un cattiro amioo ». « JJl vlss an-
daa ai Boon el g*dt infiuii »: « L'es-
sere andato ai Bagni gli ba gio-
vato ».
— InflnsB, Influsso, Sentl Vin-
fiuss de la prim^vera: Sentir I'in-
flusso deUa primavera.
Infogk-ogaa, Infooare. « T*ee m-
fogaa tropp el forno » : « Hai trop-
po affbcato il forno ». « X' ^ in-
Jogaa denter m o a » : « £2 infoca-
to nel o a... » Seniles la faecia
infogada o i fiamm a la faceia :
Sentirsi il vise int'ocato. Aria in-
fogada: Aria inlbcata. De liti el
86 Vinfoga anca i marciaph : D'e-
state il sole abbrucia ancbe le la-
stre.
— Infogolent o Foghent, Infocar-
to. « Bisognava ved^ edme Vera iii-
fogolent » : « Era infooatissimo ».
— Infogatissim (P. N.), Infooa-
tissimo. <f,L'era infogatissim in
^uella speculassiont ma p<Bu »: « Era
inibcatissimo in quell'impresa, ma
poi... »
Infolarmass-armaa. Infervo-
rarsi. « M ghe s* h tnfolarm,aa
dent » : « Ci si infervorb ». Infolar-
maa cdm,e el strase di piatt: Pa-
reva il Ceccosuda (non com.).
Inforcass per Impiccass (in dis.)
-forcaa, Inforcare. D6ve la stra-
da la se inforca: Dove la strada
inforoa o si biforca. || (Ostinarsi)
« HI s'h inforcaa de vorhlla a tutt
i eosti » : « Si intestb di volerla ad
ogni costo*. I InforccL la sUla
(civ.) : Inlbrcare la sella.
Informk-ormaa-ormass, Infor-
mare. « L'oo informaa de tutt » :
«L'bo ragguagliato d'ogni cosa».
InformMss de la s6a salut : Cbie-
dere della sua salute. «^Z ved;
lit rh m^olto mai informaa » : « Ve-
de, ella h assai male informata ».
Infonmdt 6n cappHl, 6n para de
strivai : Informare un cappello, un
paio di stivali.
— Informazidn, Informazione.
«. G'oo avuu di bonn o di cattiv
informazion su quelV individdv » :
« Ebbi bone o cattive informazio-
ni intomo a quell'individuo », An-
dd a tceu information (di servi-
tori): Andar a cbiedere informa-
zioni.
Informaggili-aggiaa, Incacia-
re. « T'ee informa^fgiaa tropp la
minhtra » : « Questa minestra 6
troppo incaciata».
— infomk-omaa, Infornare. In-
fomdt el pan : Infornare il pane.
Inforndb di senatdr ( Scherz. ) : In-
fornare de' senator!.
INF
— 340 —
ING
— Infomada, Infornata. Infor-
nada de panattdn : Infomata di
panettoni. (Fig.) OnHnfomada de
senatdr o de cavalier : Una infor-
uata di senatari o di cavalieri.
— Infornador, Inl'ornatore.
Infornasa (Caricare la fornace),
Infornaciare. a An infomasoM
ad^8 i eopp » : « Hanno inforna-
ciato or ora le tegole ».
— Infornasadura, Infornaciata.
Infottass ( Volg.), Infottarsi (bas-
so), Infischiarsi. Infottass d' dna
rohba : Infottarsi o Infisohiarsi
d'una cosa. « Mi me ne infotti al-
tament de lu e de chi fa per lii>:
« lo me ne strafotto di lui e di chi
fa i)er lui».
Infranchi-nchiss-ncliii, Sfran-
chire. Infranchiss la man a scriv :
Sfranchir la mano a scrivere. — a
2>arl€t f ranees : — a parlar fran-
cese
InfireggiasB (Volg.)- Vedi Baf-
freddass.
Infreggld. Vedi Bafreddr.
Infrolli - ollil - ollis's , FroUarOj
Infrollire. ^uLassella li a infrolh
quella gallinazza » : « Lasciatela
froUare quella beccaccia ». « Quel-
la scidra la me par infrollida hhll
e hen » : « Quella signora, la mi par
infrollita maledettamente ».
— InfroUidura , FroUatura e
Frollamento (uon InfrolUtura).
— Inftollida, Frollata e Infrol-
lita.
Infariass-rlaa , Infuriare. <nEl
se infuria per nagoti » : « Infuria
per delle inezi©». Infu9'ia>a c6me
el strasc di piatt : Insatanassato.
Infarlada, Infuriata. A V infu-
riada: Alia sfuriata.
Infusibn, Infusioue. Infusion de
Hlli, de camamhlla : Idem. Per fa
el stuaa hisogna mhtt primma el
mans in infusidn de vin : Per fare
lo stufato o straootto bisogna met-
ter prima la came in fusione di
vino.
Ingabbik-blaa, Ingabbiare. In-
gahhia i quai : Ingabbiare le qua-
glie. Q « JL'dn ingabbiaa stanott » :
«L' hanno arrestato o ingabbiato
questa notte ».
Ingaggi^-aggiaa-aggiass , In-
gaggiare. In Inghilterra i mari-
nar se usa ancamo de ingaggiai :
In Inghilterra si usa anoora di
ingaggiare i marinai. «ife sdn
lassaa inaaggid dent in quell' af-
fare » : « Mi son lasoiato attirar o
souo impegnato in quell' affare ».
( Calzett. )«]&/ teZar elmsi'h i'n>gag-
giaa » : « II telaio mi si ^ intop-
pato ».
Ingalardiss-ardil (poco nsato),
Ingagliardire. « La fever la gke
s'e ingaiardida » : « Grli si h inga-
gliarmta la fobbre ».
IngaUettass-ettaa, Imbozzolar-
si (in dis.). « / 7nh bigatt se s*in
tutti ingallettaa » : « I miei bachi
hanno latto tutti il bozzolo ».
IngaluzziBS-luzzli (Aif.), Ringal-
luzzlre. « Dopo quel success el s'l
ingaluzzii iutt » : « Dopo (][uel suc-
cesso s'^ tutto ringalluzzito ».
Ingambii, Impastoiato. « S6ni
ingambii »: « Ho impastoiate le
gambe ». « Qu£ll polaster I' h in-
gambii » : « Quel polio h impa-
stoiato ».
Ingannk-nnaa-nnass, Inganna-
re. Ingannd, 6i%a tdsa: Ingannare
una fanciulla. « Ma earo lit el se
inganna de gross » : « Ma, caro lei,
ella si inganna a partito ». Ingan-
nd, in del pes o in la misura : Fro-
dare. Inganna vun e V alter : Idem.
Ingannd. el temp: In^annare il
tempo. Inganndi Vappetitt : Ingan-
nar o incantar la tame. Viv inn
gannaa: Vivere ingannato. In-
gannass s6ra dna personna: Ap-
porsi male. (Pr.) L'apparema
V inganna: L'apparenza — .
— Ingaxm, Inganno. « Mi sont
semper vivuuin I'ingann »: « Stetti
iinora nelle illusioni ». (Colto, di
viagg.) L' inaann del desert de
Sahara: La fata Morgana. (Pr.)
G6n Vart e cdnt V inaann se viv
met€ta de Vann, c6n Vtngann e edn
Vart se viv anoh' I'cUtra pari
(vol^.) : Coll' arte e ooll' inganno
Bi Tive mezzo I'anno, ooll'iuganno
e coU'arte si campa I'altra parte.
San Giovann fa eondss Vingann:
San Giovanni non vole inganni.
Bl m6nd Vk tutt pien de ingann:
Ch piti trappole che topi. JPada
la leg, trovaa Vingann : \ edi LSg.
L'ingann el vd semper a cd de Vinn
gannator : L' inganno torna ad-
dosso all' ingannatore. | (Rete)
L'ingann del eovertdn de eiappUt
phss: II ritroso del bertoveUo.
— Ingannaddr, Ingannatore./»-
gannaddr de t6sann: Idem.
ING
— 341 —
ING
— Inerannamdnd, Gabbamondo
« atu^he Gabbaminchioni.
— IngrannaYlllaii (Add. di per.),
Ineannacontadini (1).
msrart>l&-rbiaa-blass, Ingarbu-
gliare. On 'a*cia ingrarftiada.'Un'ac-
oiA o niatassa amiifata. « El m'a
faa 6n clrto discdrs ingarbiaa
cAe.... »: « Mi tenne un oerto di-
scorso iagarbugliato clic... » A-
vhgh i occ ingarbidM: Avere gli
odcbi tra pell.
— Ingarblada, Ins;arbugliata.
Ofta brutta ingarbiada de robb:
Un imbrogliaccio.
— Ingarbulk-bulaa-bulass, In-
jEarbugOare. « M m'a ingarbuiaa
iulta la faccenda >: « M'ha iugar-
bugliato tutto I'atfare ».
— Ingarbuidn. Vedi Ifnbroidn.
In^rattik-ttiaa , Accalappiare.
« S6nt staa ingattiaa » : « Fui ac-
oalappiato ».
— m^ttiada, Retata. « Stanott
drt faa 6na bonna ingattiada » :
« Questa notte fecero una bona
retata ». « S&iistaa viUima d'dn'in-
gatliada » : « Fui aocbiappato ».
In^ayett^-yettaa , Aooiambel-
lare.
ljag^gn» Ingegno. « L*h 6n iiceu
de ingegn »: « £; un ragazzo d'in-
eegno ». Miser de ingegn : Di poca
Jevatura. On gran ingegno: Un
jcenio. Alzada de ingegn: Alzata
d' ingegno. « O' oo miss tutt V in-
gegn per retissi » : « Ci ho messo
tutto il mio ingegno per riusci-
ro ». (Pr.) La bolUtta o la famm
la guzza Vingegn: Vedi Talent.
— Ingegnarla (Profess, dell'in-
gegnere), Ingegneria.
— In^egnasB-naa, Ingegnarsi.
« ^l se ingegna »: « Si destreggia».
Ingegnass a la bell' e mH : Si in-
gegna a tirar avanti. « Ingegnetyn
« Ingegnati ».yedi Hangiass, JRan-
get,
— Ingegnattass, Arrabattarsi.
. « El s'h tanto ingegnattaa ehe Vh
riussii »: « S'arraobattb tanto ohe
fini a o ool riusoire ».
— Ingegnee, Ingegnere. On in-
gegnee cunt€tg€ibb ; Un ingegneruz-
zo. Ingegnee del Ohni : Ingegnere
(1) In Fior. ingannacontadini ^ anche
on lavoro mal fatto ma vistoso, e I'artista
o Tartiglano ehd lo fa..
del genio. Ingegnee archit^it: In-
gegnere architetto.
— Ingegnerdn, Ingegnere di va-
glia.
— Ingegnds, Ingegnoso. « L'l 6n
fic&u ingegnos come » : « E un ra-
gazzo molto ingegnoso ».
Ingelosi-osii-osiss . In^elosirc.
« £1 I'h fada ingelosi deluyf.^ La
fe' ingelosire ». « El se n' h ingc-
losii quand... »: « Se n'^ ingelosito
quando... »
Ingener^ (non com.), In^enera-
T^Tl stravizzi inghieren dtmalat-
tii: Idem.
Ingenttli (Civ.)-llli-UlBS, Ingen-
tilire.
IxLgen6ggyi-ogglaa-oggia88.«(^/
I'ct feta ingenoggid » : « Lo fece in-
ginocchiare ». « Me sdnt ingenog-
giaa » : « Mi sono in^inoccniato e
anehe Son caduto sui ginocchi ».
— Ingenogglatdrl, Inginocchia-
toio. 4c De fianeh al IHt gh* era
I'ingenoggiatori » r « A fianco del
letto o'era I'inginoochiatoio ».
— lagendgglon, Inginocchioni.
Vedi Oenoee.
Ingerk-eraa-erasB, Inghiaiare.
« An ingeraa la strada e V I dn
cattiv andh » : « Hanno sparsa la
ghiaia sulla strada e , ecc. ». |i
«^uell pivhll I'h ingeraa comb! » :
« Quel giovincello h impacciato
assai ». « Me s6nt ingeraa in sul
pU bHl » : « Sul pill bello mi sono
confuso o mi caac5 I'asino ».
— Ingerada, Massicciata, Ghia-
iata.
— Ingeradnra. (Fig.) o^El g'ct
adoss I' ingeradura » : « Pare un
pulcino bagnato ».
Ingerbass, Acoestire. « El for-
ment el se inghrba tropp prhst in
st'ann » : « Quest'anno il grano ac-
cestisce o si fa verdc troppo pre-
sto ».
Ingeriss-erli, Ingerirsi. Ingeriss
in di affari di alter : Ingerirsi ne-
gli affari altrui ». « i/' e dn omtn
che vaeur ingeriss de tutt )» : « E
un omo ohe caocia o Acca il naso
dappertutto ». « Mi de sta bdrlan-
da vui pu ingerim^n » : « Di co-
desto anaraccio non ne vo' piil
sapere ».
— Ingerenza , Ingerenza. « El
g'd pu nissunna ingerenza in sl4
sityn «In questo luogo o ufficio
egli non ha piil ingerenza alcunu »•
ING
— 342 —
ING
Ingermk (In dis.). Vedi Iprw-
tiszd e Incantd.
— Ingermadnra (non com..).«Bir-
sbgna che te huitet via la tnger-
madura » : « Bisogna ohe tu ti sot-
tragga o ohe tu rompa la malia ».
Ingess^-essaa, Ingessare. « Sti
canchen van ingessaa » : « Quest!
gan^heri vanno m^e8sati*./n<7e««a
el vm: Ingessare il vino.
— Ingessadura , Ingessatura.
Gattiva ingessadura: Cattiva in-
o'cssaturft
'^ Inghlrland^-andaa-andaBS (P.
N.), Inghirlandare (1). « An in-
ghirlandaa V altar » : « Hanno in-
ghirlandato I'altare ».
Inglaldi - Idli- Idlss , Ingiallire.
Quand i fmui comineien a ingial-
diss: Quando le foglie comincia-
no a ingiallire.
Ingio, In girl. Andit in gib : An-
vare verso il dazio. Del tant in
gib: Vedi Tant. Di c6pp in gib e
di c6p]9 in sii: Vedi Copp.
Ingioxig-gl6nt o gloxigiuu( Volg.),
Ingiungere. « JEJl g' h ingidnt ae
parti subit » : « Gli ingiunse di
partire su' due piedi ».
Ingiotti-ottil-glottlss (In dis.).
Vedi Mandct gib.
Ingiurla, Ingiuria. « Quella V I
stada dn'inqiuria hUla e bonna %:
« La fu un'mgiuria pretta ».
— Ingiurla-rlaa-nass. « Se s'in
ingiuriau finna che in staa stuff »:
« Si sono ingiuriati fino alia nau-
sea ».
— Ingiurids, Ingiurioso. So-
spHt ingiurios : Un sospetto in-
giurioso.
Ingiustizla , Ingiustizia < L' h
dnjingiustizia bozzarontvaf^ (volg.):
« E un' ingiustizia buscherona ».
« Che razza de ingiustizzif » : « Che
razza di ingiustizie ! »
— Ingiust, Ingiusto. « Quell giur-
dizi I'h staa propi ingiust » : « Quel
giudizio fu veramente o proprio
ingiusto ». « Quell che h de die de
dl ; semm minga ingiust » : « Ci5
che ^ da dire h da cure ; non sia-
mo ingiusti ! »
— Ingiustament, Ingiustamen-
te. Condanndtf lamentass, aceu-
(1) I Fior. hanno an modo sqnisito :
non mi inghirlandano le sue parole: ra-
gazza a un paino, chele fa la corte. 11 vol-
go poi dice : ingrillandare.
sdtj ece. ingiustament: Condanna-
re, lamentarsi, accusare, ecc. in-
giustamente.
Ingles, Inglese. (Caratter© da
stampa e da seritto) Inglese. (Di
persone e popolo) (Colto) I Ingles
e poRU pii per commercid : Gli I117
glesi sono i primi commercianti
del mondo. On Ingles de la Cas-
sinna di Pomm (in dis.): — di
Biella. A Vinglesa: All'inglesa.
Vestiss, montd a Vinglesa: Ve-
stirsi. montar a cavallo all'inglese.
Parla ingles come 6na vacea spa-
gnoeula : I*arlar inglese come, ecc.
(Di cose) Oiardin ingles: Giar-
dino inglese. Stbffa^ latrinna iiir-
glesa: Stofifa inglese, cesso all'ln-
glese o mezza inglesa.
— Inglesada, Ti-atto da inglese,
Sfarzo, Parata.
— Inglesimun (P. N.), Inglesu-
me. « A Mzza st'ann gh'era tropp
inglesumm » : « St'anno a Kizza
c'era troppo inglesume ».
Ingnuccniss, Incaponirsi. « El
s'^ ingnucchii de vore... » : « S' in-
capom a volere o a fare, ecc. ».
nigolosi-osii-osiss , Ingoloaire.
« Ij'oo faa i7igolost de... » : « S'6 in-
golosito di avere o fare. eoo. ».
IngolfiEiss-olfaa, Ingolfarsi. — in
di dkbit : — nei debiti. « El «'c inr-
golfaa in quella speeulaaidn * '.
« Se ingolfato in quelPimpresa ».
Ingom&-omaa-omas8, Ingom-
mare. « Wh toccaa de ingomdghel
attacch » : « M'fe toecato di ingom-
marglielo sopra o accanto ». « Me
s6nt ingommaa tutt i man-* : «Mi
son tutto ingommato le mani ».
Ingord, Ingordo. Ingord Vj^ pus-
see che golds: Ingordo fe piil ohe
goloso.
— Ingordisia (Volg.). Vedi In-
gordigia.
— Ingordigia, Ingordigia. « Zu
per V ingordigia del mnar...-*:
« Egli per 1' ingordigia del de-
naro...» <ii Quell fic&u I'h d'dfi' in-
gordigia cN el fh sehivi» : « Quel
ragazzo h di una ingordaggine
(pop.) o ingordigia ributtante ».
— Ingora6n, Ingordissimo.
Ingorg^-orgaa-orgass , Ingor-
gare e Pigliar veuto. « La canna
del lavandin I'h iiigorgada » : « S'fc
intasata (pop.) o ingorgata la doc-
cia deU'acquaio ». « El g' d i pol-
mdn, el fidigh, i glanadl ingor-
r
ING
— 343 —
ING
ooa » : « Ha i polmonif il fegato,
le glandole ingors^ate ».
— Ingrorgada (Mugnai). Gorata.
— JngOTgh (P. N.) e Ingorga-
ment o Ingorgadura, Ingorgo, In-
taso, Ldtasatura.
In^dsaa, Angosoia (1), Schifo.
Mhlt ingoasa : Metter nausea. « Te
me f6tt ingossa » : « Mi lai stoma-
00 ».
In£ro88liH>B8aa-0B8as8, In^ozza-
re. « Mangia pussee adasi, ingos-
set minqa » : « Mangia piii adagio
e non rinzeppare cosi ». Ingossh i
usH noveUitt: Ingozzar i nidiaci.
1 b&eedn irdpp gross fan ingossdb:
I 'bocooni n-oppo grandi ingoz-
zano.
— IngOBsada e Ingossadnra, In-
gozzatura (2). On' ingosscuUt de
gnocch: Scorpacoiata di gnoochi.
Ingottaa, Gottoso. « L'h tngottaa
pover omm / » : « Soffre di gotta o
di podagra, il pover omo ».
IngrKnk, Ingranare. L'ingrana
minga: Non imbocca.
Ingranagg (P. N.), Ingranaggio.
In di ingranagg de m ro&uaa :
Idem.
IngrasB , Ingraaso , Govemo ,
Coneime, Letame.
— Ingrassa, Ingrassare. « M s^h
ingrcusaa » : « Ha o h ingrassato ».
Tngrassd in di feutidi : Ne' fastidii
lui ci si ingrassa. Ingrassd, dent:
£s8er nella sua beva. Uort Vinr-
griMsen eon la ganga: L'orto lo
ingrasBano o governano ool bot-
tino. I ( Arricchire) niEl s* h ingras-
s€Ui ai spall di mitioion » : « Ingras-
b5 alle spalle de' minohioni ». iln^
grassh t Ihbu, i piii, i qttai : Sag-
ginar i buoi, stiare i polli, le qua-
glie. Ingrassd 6n eamp e6n la
pdlver d'oss: Ingrassare un campo
oonpolvere d'osaa. Ingrassd el Go-
vemo ednt el lott : Ingrassar il Gk>-
vemo gioeando al lotto. (Pr.) I/occ
del padrdn V ingrassa el cavall :
L'ooohio del padrone ingrassa 11
(1) Ingotsa viene da angoseia ma non fa
blsogno dl notare la differenza fra le due
Toei.
(2) Ififfoziatura In Pior. ha an signlfl-
c&to speeiale : e I'effetto di un lattone —
o il lattone stesso — dato sa un cappello
daro, perche scenda sogli occhi : Gli han
ridoUo il eappeUo tm lueignolo con una
ingozzat'ura^
cavallo. Chi n6 »A lavor^ la Ur-
ra U ingrassa: Chi non sa lavo-
rar la terra la ooncima.
Ingrassada, Ingrassamento.
Ingrassadixma , Ingrassatina.
(Di campi) Un po' di govemo. (Di
persona) ^tiLa g* h, daa 6na bhUa
tngrassadinna » : « S' ^ messa in-
tomo un po' di ciccia ».
IXLgrat e Ingratt (Volg.). Yedi
Ingrato.
mgrato, Ingrato. «M me s' h
mostraa ingra>to » : « Mi si dimo-
str5 ingrato ! »
— I^B»rat6n, IngratiSBixn, In-
gratissimo.
— Ingratitudiii, Ingratitudine.
Pagd de ingratittidin : Pagare di
o con ingratitudine.
Ingra^d^-dada-dass, Ingravi-
dare. ^nl/h ingravidaa quella po-
vera tdsa e poeu el l'd> ptentada » :
« Ingravidb quella povera ragazza
poi la lascib ». « Me sdnl ingravi-
aada del mh pHmm, dopo noRuv
ines precis de matrimoni > : « Ho
concepito (non pop.) il mio prime
dopo nove mesi precisi di matri-
monio ».
Ingrazlonass, Ingraziarsi e In-
grazianirsi. « X/'a savuu fa a tn-
grasianass el minister » : « Seppe
ingraziarsi 11 ministro ».
Iiigredient, Ingrediente. C6nt i
solit ingredient: Coi soliti ingre-
dienti. Mhttegh i sd ingredient:
Dosare.
Ingrtas ; Ingresso. Bigli^tt de
ingress: Biglietto di ingresso.
« G*dn faa 6n ingress in sul Vors » :
«Gli han praticato un ingresso
dalla parte del Corso ». A V in-
grhss de...: All' ingresso di . . .
I/ingress liber: L'ingi'esso libe-
ro. £/ ingress del Re a JSomm^f
de Oaribaldi a Palerm,o : L'in
fresso del re a Roma, di Gari-
aldi a Palermo.
Ingrintass-intaa, Far 11 cipi-
glio, Ingrugnare e In^'ugnire. « A
fagk 6na jnccola crttica el se in-
grxnta subit » : « Solo a dirgli una
parolina di censura ingrugna».
Inipross, Ingrosso. All'ingross:
All' ingrosso. Oomprh o vend ah-
Vingross: Comperare o vendere
all'ingrosso. « I/h taiaa gib all'in-
gross > (di uomo come di lavoro) :
« Fatto coll'accetta ».
IngrQSBl-ossil-OBBlBS, Ingrossa-
ING
— 344 —
INa
ro. ^La fever la g'h faa ingrossi
i lavor » : « La febbre gli ha fatto
ingrossare le labbra ». « Std vesHi
el te inyrossiss el corp » : « Questo
vestito ti ingrossa la persona ».
Ingrugnass. Vedi Ingrintass.
Ingiiaa (Volg.). Vedi JJguaL
Inxuanta-antaa , Agguantare.
« L'dn inguantaa che el rohava 6n
orologg » : « L' banno agguautato
inentre stava faeendo la testa a o
rubando un oriolo ». Q Inguantaa
c6ine 6n milord : Inguantato come
im milord.
. Inguent, Unguento. Inguent de
semifrhddi, moZftin; Unguento re-
jrigerante, di malva. « Quhst el
ghe fa come V inguent inalbin » :
« Codesto non gli giover^ di cer-
to ». Inguent mfircurial^ rosaa:
Unguento mercuriale, rosato. An-
dd %n inguent de Mslicchih : Finire
in nulla. Gifintagh V inguent e i
pez^: liimettervi il ranno ed il sa-
pone o I'unguento e le pezze. 2>o-
prh V inguent spuin: Usare dell'in-
guento boccMno (la scialiva).
— Inguentln, Unguento da nul-
la, Unguentino.
. Ingugella^ Aghettare, Ferrar le
etringbe o lare gli aghetti.
— Ingugelladbr , Ferrastrin-
ghe.
Inguilla, Anguilla. InguiUa mor-
rinada : Axiguilla marinata. A c6a
de inquilla : A coda di anguilla.
Avigh i orecc fodraa de pell d'in-
guilla : Avere le oreochie federate
di panno. Mercant de pell de in-
guill o de fibbii discompcufn : Mer-
cantuzzo. Scarligdt via came dn'in-
guilla : Scivolar dalle mani o Guiz-
zar di mano come un'anguilla. Vess
strengiuu su c6me i inguill in del
hari: Esser pigiati come acciugbe.
— IngTiUla-illaa, Stare perples-
80. Gh'e di deputaa che inguillen
eontin6am,ent : V ba degli onore-
voli che barcamenano sempre.
— Ingulllada, Sotterfugio. « M
m'a fau 6n' inguillada terrihil » :
« Mi mancb di fede, di parola ».
~ Ingnillascia, Anguillaccia.
— Inguilldtta, Piooola anguilla.
— Inguilloiiiia e InguUlott, Gros-
sa anguilla.
Ingur& (Volg.). Vedi Augurib e
voci afiini.
Ingpirgit^ (Scherz.), Ingurgitare
(in dis.), Mangiare aYidameute.
Ingiiria» Anguria (1), Cocouiero.
On camp de in^uri: Oocomerato.
HI ea^tell de Vinguria: II inid<ri-
lone. Qu^ll che ve7id i i7tguri-T II
cooomeraio. Ija tolla di ingtcri: II
succhiello de'cocomeri. (soonosc.
a Firenze).
— Ingurlonna, Cocom.erone.
Iniquitaa, Iniquity. « Qiiella
sentema I'b stada 6na vera iniqui-
taa » : « Quella sentenza fa una
vera iniquity ». (ScherzJ « C%« ini-
quitaa std temp » : « Tempo ini-
quo».
InlYld (In dis.), Invito, Non ac-
cetto, Malvolontieri.
Inlarclk-rdaa, Lardellare. Gug-
gia de inlarda: Idem. Inlarda d
fricandd: Lardellare il fiicand5.
Inleccardi-ardii-ar diss, Inghiot-
tonire. « Dagh minga came al gall
se de nd t'el fee intee-eardi »: « Non
gli dar carne al micio, se no in-
ghiottonisoe troppo ».
Inlisc^-iscaa, Impagliare. Inli-
8cd> i fiasch : Fare la veste ai iiji-
scbi. Inliscd dna eadrega: Impa-
gliare una seggiola.
— Inliscadura, Impagliatnrn.
K.Co88e la veil la inliscadura de sH
do carfr6gFA?»:« Quanto costa I'im-
pagliatura di queste due seggio-
Inl6cclil-6ccliii-dcoliiss, Sbaloiv
dire. « Finissela de vosit che te tne
inlocchisset » : « Smetti di vociare
o di gridare, che mi assordi »,nA
furia de cuntam^en el m*d, inldcehii
su » ; « A furia di contarmene mi
fece il capo come un cestone o mi
ha assordito ».
— Inlocchiment, Assordamen-
to. « Quii ficeu in on inlocchi-
ment » : « Que' ragazzi mi assort
dano ».
Inlumink (Volg.). Vedi Illumi- )
nd, e derivati.
Inmedesimass, Internarsi. « Bi-
sbgna vedh cdwrC el se inmedesima
quand el parla » : « Bisogna ve-
dere quando parla come se ne in-
terna ».
Iiunusonass - onaa , Immuslrc.
« Cosse te gh'ett che te see U tuU
imm,u8onaa ^ » : « Che hai che ti
vedo oosi imbroneiato? »
Innlnz, Incignato.4(C7tapjoa qucl-
(1) Anguria e piuttosto ana spec'e di
ZQcca che non il cocotnero.
INN
— 345 —
INQ
la hottiglia la ehe I* h gid. innin-
2a » : « Prendi quella bottiglia che
^ gi& incignata ».
— Inninza. Vedi Mnzd.
Innivolass, Annuvolarsi. « M
temp o el del el se innivola » : « II
tempo si rabbuia )».
Ixmocent, Innoconte. «. Mi credi
ek*el sia aneatno innocent c-ome
raeqtia »: « lo credo oh' egli sia
innooente come I'acqua ». << Pover
innocent / » : « Povero bimbo ! o
Povero imiocente ! »
— IiULOcentln, Imiocentino. « £m
fct V innoeeniinna ma ne sa vun-
na pttssee del diavol » : « Fa T in-
nocentina, ma no sa un punto piil
del diavolo >.
InnomiiLaa, Innominate. « L'a
cotnpraa la villa per 6n innomir-
naa » : « Comperb la villa per una
persona innominata ».
Inoltrada (P. N.). N. fr. : A sta-^
yi&n inoltrada: A stagione inol-
trata o avanzata.
Inondazion. Inondazione. L'ann
de quella famosa inondazion: L'an-
no della famosa inondazione. Ona
inondazion de giomai : Un' inon-
dazione di giornali.
— Inond^ , Inondare. In del
i859 i Piemontes dn inondaa tutt
i eampagn del Vereelles: Nel 1859
i Piemontesi hanno inondato o
sillagate le campagne del Veroel-
lese.
Indrbi-orbii-orbiss , Accecare.
Inorb\ i franguei : Accecare i
fringuelli. (Fig.) « A furia de dl-
men el w'A inorbii » : « A furia di
dirmene mi rese cieco ». ¥. El s* h
inorbii » ( non com. ) : « Divenne
cieco ».
— Inorblment (non comune),
Acoecamento.
Inosaass-Bsaa, Far I'osso. (Pr.)
Chi prhst inossa prist va in la
fossa: Chi presto inossa presto
infossa.
IniMirl. Vedi Pari.
Inqnartit-rtaa, Inquartare.(Col-
to) « L'd, inquart€ia in del sthmma
la bissa viseonta » : « Inquartb nel-
lo scudo la biscia visoontea ». |
¥. L*h ben inquartaa » : « £} tar-
cliiato)».(Di oavalli e buoiJQuartato.
— Inquartadura, Complessione
fisica del corpo. On cacafl de b^Ua
inquartadura : Un oavallo ben
quartato.
Inqueri-erii (Volg.). Vedi In-
quisl.
Inquiet^-taa-tass , Inquietare.
« Famm niinga inquieta » : <c Non
mi inquietare ». « Me s6nt inquie-
taa »: « Mi sono arrabbiato o in-
quietato ».
— Inqui^tt, In^uieto. «c Sdnt
inquietta per el ine fio&u che Ve
andaa al Comizi »; « Sono inquie-
ta per mio figlio che h aiidato al
Comizio ».
— Inquietudin , Inquietudine. '
Avegh adoss 6na gran inquielu-
din: Avere una grande inquietu-
dine. « Te podet imaging la mia
inquietudin a savh che » : « Tu non
puoi imaginare la mia inquietu-
dine o sospensione a sapere che...»
InqiUlin, Inquilino. On inqui-
lin che paga el fitt a temp : Un
inquilino che paga pigione pun-
tualmente. ManoM via on — ; Ri-
mandare un — .
Inqiiintern^-emaa, Mettere in
quinterni la carta.
Inquisi-isil , Inquisire. « i' ^
semper cht a inquisl i fatt no-
ster » : « £ sempre cjuJfc a inqui-
sire tutti i fatti nostri ». Vedi Per-
quisl.
— Inquisizidn , Inquisizione.
(Civ.) Ai temp de la santissima
Jnquisizion : A' tempi della ese-
crata Inquisizione. Mobba de In-
quisision (azione crudele, nefan-
da): Cose da Inquisizione.
— Inqulsitdr, Inquisitore. Fac-
cia de inquisitor: Faccia da in-
quisitore. Giudes — : Giudice — .
— Inquirent (P. N.), Inquiren-
te. El giudes inquirent: II giudi-
ce inquirente. Commissidn — ;
Commissione — .
Inrabbi-rabbli-rabblss, An*ab-
biare. Fa inrabbi: Far arrabbia-
re. ^ El s' h inrabbi e6m^ »: « S' 6
arrabbiato assai ». « Vui minga
inroMm^m, » : « Non mi voglio in-
quietare ».
— Inrabblment, Arrabbiamen-
to. « Oo ciappaa 6n inrabbiment
de can » : « Idem ».
Inranghi-anghii-anghiSB, Ag-
granchiare. « In quell Ugn strett
strhtt me s6nt inranghii » : « In
quella carrozzella cosi stretta mi
sono aggranchiato ». « El frhdd el
w'd inranghii » : « II freddo mi ha
assiderato o aggranchito )».
INR
— 346 —
INS
— Inranghiment, Aggranchia-
mentOj Intirizzamento. « Che in-
ranghtment, che g' oo adoss / » :
« Son tutto aggranchito ».
Inred^ (poco comime), Irretire
« Quella mostra el V d, inredaa
voUd pdlid }» : « Quella Bignorina
lo seppe irretire magniflcamen-
te».
Inregoaccass. Yedi RegTiaceass.
Inrism^ (Cart.), Mettere in ri-
sme.
Inrocck-occaa, Arrooare. (Met-
ter la stoppa da filare solla oo-
nocchia).
Inrodk, Arrotare. (Civ.) In quii
hhi temp che seinroaava: In que'
beati tempi del supplizio della ruo-
ta. « S6nt andaa a ris'c de famm
inrodd da dn ear >» : « Andai a ri-
Bchio di farmi aiTotare da un
oarro ».
— Inrodada, Arrotamento.
Inromenta. Vedi Bomentd,
Inrotulk-ulaa, Irrotulare. Inro-
tulct i ait de la causa: Irrotulare
gli atti della causa.
— Inrotulazidn, Irrotulazione.
« Quand semm staa a la inrolutor-
zion se semm accort che... »: *Quan-
do f ummo alia irrotulazione ci sia-
mo accorti che... »
InrusgeniBB (Volg.). Vedi Irru-
giniss.
Irruginiss-lnll, Imigginire. « El
8'h tutt inrugirtii » : « S'e tutto ir-
rug§inito)». (Pid comune) Diventdt
rugtn: Vedi Bu^in.
Insabbia. Vedi Sdbhidt.
Insaccii-accaa-accaBg, Insacca-
re. In8a,c€Ci danee: Insaccar de-
nari. « Lu intant el s^guita a itv-
sacca » : « Egli intanto seguita a
far quattrini ». In8a,ccd, i payn del
lavandee : Insaccare la biancheria
sudicia. Insacea la cariie de ani-
mal : Insaccar la came di maiale o
Far salami. Came insaceada (piz-
zioagn.): Carne insaccata. (Vesti-
to) « Te paret insaccaa » : « Tu mi
sembri insaccato ». Insaccd, fa^o&u
( a cavallo ) : Rinsaccarla. « C6n
quell irott inscX dur I'k stada onHiv-
saccada .' » : « Con (luel trotto cosi
duro fu un vero riusaccamento ».
InBaccocci& (P. N.), Intascare.
Insalatta, Insalata. — bianea,
verda, de radis, ecc. : Lattuga e oi-
ooria. Insalata ednza o cdnsciada
con Vincioda : Insalata sudicia. —
c6n i eiapp : — coll'ova sode. Manz
a Vtss in insalata: Lesso a insa-
lata. (Fig.) Mangidt in insalatta
vun: Mangiarlo in insalata e an-
che Mangiar la torta in. capo ad
alcuno. I (Binfusio) « Sul so tavol
gh*h semper 6na gran insalata » :
« Sul suo tavolo c' ^ sempre an
^nnde abbaruffio di robe ». (Pr.)
Insalatta ben salaita poeh' cuee e
ben oliatta: Insalata ben salsta,
poco aoeto e ben oliata. A. fa I'inr-
salata ghe vceur: 6n sapient e on
avar a conseialla, &n matt a vol-
talla e 6n disperaa a m^ngialla:
Idem.
— Insalatada. N. fr.: « Mmm faa
6na insalatada c6n incioda e ciapp
per tutti » : « Abbiamo fatto un'in-
salatona sudicia co' fiocohi, per
tutta la famiglia ». « Em.m man-
giaa, on* insalatada » : « Abbiam
una latto scorpacoiata <li insalata ».
— Insalattee, Insalataio (non
comune). Vedi Ortolan,
— Insalattera Jnsalatiera. On'in-
salatera piknna de lattuga : Un'in-
salatiera pienna di lattuga.
— Insalattlnna, Insalatina. In-
salatinna bianca : I lattughini. In-
salatifia verda o Zuccoriin: Ba-
diccMonovellino. InsalaHnna ednt
i hrb che sh de b&n : Insalatina oon
tutti gli odori.
IiiBanguaii&-aiiaa-aiLa8B,In8an-
^uinare. « L'l rivaa a easa tuU
tnsanqtianaa >: « Venne a easa
tutto msanguinato. Taiass el not
per insanguanass la boeea: Vedi
JVas.
Insarzl-arzii-arzisB , Inserire ,
Bammendare. (Fig*) « ^he Vhoo in-
sarzii polid » : « Grlierho appiop-
pato per bene*.
— uiBansidura, Annestatura.
Insavon^vonaa , Insaponare.
« Prima insavdnel ben e poeu Utr
vel » : Prima insaponalo bene poi
lavalo » (Fig.) Insavonii ben hen
oerfagh laoarba: Servire nnodi
oaroa e diparrucoa. Insavondidn
superi&r : Dargli il burro.
— Insavonada, Saponata. « Che
insavonada / » : « Quanto burro ! »
Insaziabel (Volg.), Insaziabile.
InsazlabU, Insaziabile. « Ul g*a
6na set insaziabil » : « Ha una sete
insaziabile ». Desideri insaziaMl :
Desiderii insaziabili.
InBcambi, In cambio, Soambio.
INS
r
m Ch'el 8<yu8a Voo toll inseanibiin
« Sousi, I'ho preso per on altro ».
m^Inscarnbi deciamammseusa el..,*:
|« Inveo© di ohiedermi scusa... »
I IzL8caxtozz£i-ozzaa. « i/^ insear-
! tozs€U!^ jyussee de vint lira de mo-
nedc^^ tuiti pakmeoniyn « Inoar-
tooci^ per pm di Tonti lire di spio-
oioli ; tutti da dieci oentesimi ».
Insci o Insi (Volg.). Vedi Co»i.
N. fr. pop. (Quando uno fa qual-
clie malestro) « Inself » (non co-
mune) : « Oh, oada ! » (Quando uno
dice cosa assurda) « Gitist in«ei /» :
« Bravo Meet » « Inaci gh*en fuss! »:
« Coal oe ne fosse ». « J? inscii f
Te gh'ee rabhiaf » : « E per que-
Bto V Xj'ingozzi male ? » Inseii faa:
Di questa posta. « Stoo insc% in-
8t^ » : « St5 cosi, oosi ».
Insdrii (Volg.). Vedi IrisiUi.
Insciraa. Vedi Impestaa.
Insdrottass-ottaa, Grogiolarsi.
« jy^ R tutt inaeirottcM de gnhgnera
e d>e frhgg » : « £2 11 ragricchiato
per la zinghinaia e per il freddo
clie lia indosso ».
Inscriv-Bcritt-scriveB, Inscri-
vere. « Me s&nt inscritt aneaml in
la Hsta »: « Mi sono inscritto an-
cli' io nella lista ». Inserives in li-
eeo .- Rassegnarsi.
— Inscrizidn, Iscrizione, Bas-
se^na.
uxBoniBCiaBS. Vedi Seruseiass.
Jiuumrk e Inscori - nrii - urlss.
Tngeuris8 I'aria, el dl, el temp:
Annottare, Abbuiarsi il . tempo.
Inseuriss la vista: Offuscarsi la
vista. « Al 861 te se aitt inscurii la
fCLcda » : « Al sole ti si ^ abbru-
nato U viso ».
Iiised, Innesto. Insed a tcushU,
a ehignceu, a phnna, eee., eee. :
Innesto a spacco, a fessolo, a zep-
pa, eoo., ecc. Ul bussorin de V — .•
Xi'anelletto.
— Insedl, Innestare. — a oee, a
iHJieehetta, eee.: — a occhio, a zu-
iolo, a capogattcK a croce, a co-
rona, a mazza. Insedl i varoeul :
Vedi Inestit.
Insedidnra. Innestatura. « I/'in-
gedidura V a minga taeeaa » :
« L^annestatura non ha preso ».
Insigna, Insegna. A Vinsegtia del
eerv: All^lnseg:na del oervo. Vis-
segh nanea Vinshgna: Non ne a-
ver segno. Insegna de ostaria:
Insegna di osteria.
— 847 —
INS
Insegnli-egiLaa. Insegna i ling'u,
la storitty eee. : Insegnare le lin-
gue, la storia, eco. « Te insegnct-
roo mi a viv / » : « Ti insegner5 io
la creanza ». « Inshgnem a baUitf
minga sti rohh cht » : « Tu non
m'insegni I » Insegnd, ai gatt a
rampegh! Insegnare ai gatti a
rampicare. « Inshgnem la strada »:
« Insegnami la sbrada ».
Inseilk-ellaa. Per Insellh vedi
Sella. « Std eavall I' h 6n poo inr-
sellaa » : « Questo oavaUo , h un
po' insellato ». « Insllla la saura »:
« Sella la saura ».
Ins^mma, Insieme. Andit in-
shmma: Andar insieme. (Del lat-
te) Impazzare. (Tipog. Compos.)
Andare in fascio. | Andd, insemma
la vista: Offuscarsi la vista. « Quii
duu cavai van ben insemma » :
« Que' due cavaUi stanno bene
appaiati ». « Andhm>egh insemm^a »:
« Acoompagniamoli ».i^din«emma;
Fare assieme, ( al gioco ) Far in
combutta. « L'd, faa insemma quatr-
ter soldaicRU e Vh andaa in Amer-
rica » : « Mise insieme o da parte
un po' di quattrini e and6 m A-
menca». Jp^d, vitta insemma: Far
vitaassieme. M^ttinsemm^a: Met-
ter assieme. « Ul mhtt insemma
6n cent liritt de fceuravia e el fi-
niss a... » : « Mette assieme un
centinaio di lire di straforo e fi-
nisce a... » « MHt insemma std
giaeugh de paj^ma se te see bdn »:
« Metti insieme questo gioco di
pazienza se sei capace >». JV^el tutt
insemma gh'h del merU: In com-
plesso o Nel tutt' insieme c' ^ del
merito. « St6 vestii el std, pu iii-
semma » : « Quest' abito casca o
cade a braodelli ».
Insensaa, Insensato. (Civ.) « M
parladeinsensaM»'.«- £' parla da — ».
Insensibil, Insensibue. « Uh 6na
differenza insensibil » : « £2 una dif-
ferenza insensibile ». Ona donna
insensibil : Donna insensibile.
Cmur — .• Cuore — .
— Insensibilitaa, Insensibility.
« Sta t6a insensibilitaa la me fb,
vedk, ehe te gh'ett m,inga casur*:
« Codesta tua insensibility mi di-
mostra che non hai cuore ».
— Insenaibllxnent, Insensibil-
mente. « JT €i ealaa i forz insen-
sibilment »: « Mi mancarono le for-
ze — ».
INS
-348
INS
Inseparabil, Inseparabile. (Col-
to) Jj'idea de Vinfinito I'e insepc^
ruhil da ^uella del mistero : L'iaea
dell'infinito h inseparabile da quel-
la del mistero. (Di amici) « In in-
separabil » : k Sono inseparabili ».
Inserenass-enaa, Rasserenarsi.
«c Ul ciel el «' e inserenaa » : « Si h
rasaerenato il cielo ».
Inseri-erli, Inserire. « Oo fwi
inseri V articol in di giomai » :
« Ho fatto inserire I'articolo ne'
giornali ».
Insert (P. N.), Inserto. (Euro-
crat.) Insert in di att d'archivi:
Inserto negli atti delPArcliivio.
— Ins8rzi6n, Inserzione. I in-
serzion in quarta pagina: Le in-
serzioni in quarta patina.
Inservient, Inserviente. « S6nt
inservient ai Frati » : « Sono inser-
viente ai Pate bene fratelli ». « Uh
el viH de tutt i mh inservient in
del caffe »: « £ il migliore di tutti
i miei inservienti nel cafffe ».
Insfreggiss. Vedi Sfreggiss,
Insgorb^ (Volg.). Vedi Inscor-
bdt, Incestare.
Insinu^-nuaa, Insinuare. Insi-
nuass in d'dna famiglia : Insi-
nuarsi in una famiglia. « Oo insi-
nuaa la mia domanda » : « Ho in-
sinuato la mia domanda ».
— Insinuaut, Insinuante. « JEl
g'd di gran maner insinuant > :
« Ha dei modi molto insinuanti ».
Insinuazion, Insinuazione. Feb
di insimiazion odids: Fare delle
insinuazioni odiose. (Nelle assem-
blee) «JRespingi i insinuazion del
tal c6n tutt i mh forz » : « lo re-
spingo le insinuazioni del tale a
tutto potere ».
Insist-istii, Insistere. « Mi oo
insistii e lu I'd mollaa » : « lo in-
sistetti e lui cedette*. Insist su
6n* opinion sbagliada : Insistere
in un'opinione sbagliata. Insist in
di dimissidn: Insistere nelle di-
missioni.
— Insistenza, Insistenza. « A
furia de iiisistenza I'd ottegnuu la
tdsa » : « A furia di insistenza ot-
tenne in moglie la fanciulla ». Gen-
til insistenza : Cortese insistenza.
Insbfribel (Volg.). Vedi Inso-
frihil.
Insofribil, Insoffribile. L' h 6n
doldr insofribil : £ un dolore in-
soffribile. '« Te see 6n seccaball in-
soffribil » : « Sei un secoatore in-
sopportabile ».
tnsogn, Sogno. Nanca per irtr-
sbgn : Neppur per sogno.
— Insognass, Sognare. Jiuo-
gnass 6na robba: Imaginarsi fial-
samente una cosa. Itisognasa de
vestiss d'angiol: Sognare tbrtuna
o cose belle che non si sono mai
avverate ». Insognass di potfer
mort : Sognare i suoi poveri morti.
« O eh* el se insogna o eh' el dir-
venta matt » : « ^gna o farneti-
ca ? » « Me n' insogni nanea » :
K Non oi penso neanche ». Me s6nt
mai insognaade di o de fdt qvt^t »:
4(Non mi passb neppure per la
contracassa (pop.) o per la con-
traoassa dei cordoni » (volg.). « Me
s6nt insognaa, ehe te me devet anr-
eamo des franeh » : « Ho fatto un
sogno stanotte ed era che tu mi
devi ancora dieci ]LL*e>». « Jfa tl
te se insognet » : « Ma tu sog:m a
occhi aperti».
— Insognorent, Sonnolento. « £1
m'd rispost tutt insognorent » : « Mi
rispose ch'era tutto impastato di
sonno ».
Insolent, Insolente. (Di ragazzo)
B6sard e insolent : Bugiardo e in-
solente. « Gh'el staga ^uieU, /'« 6n
bell intolent » : « Lei si cheti. ^ un
bell'insolfente ».
— Insolenti-entii, Insolentire.
« El m'd insoleniii, e mi g'oo las-
saa andd 6na papinna » : « M' &
insolentito ed io gli girai uno schiaf-
fo ».
— Insolenza , Insolenzi>. «. L* h
d'dn'insolenza al de Idymt^ La sua
insolenza passa ogni limitei*.
(Scherz.) « Std vent ehe m« btUta
xn aria i sdcch Ve d'dna bella in-
solenza » : « Questo vento ofae mi
va sotto le vesti, che insolente ! »
Insomma, Insomma. Insomma
de tutt i - somm, : Insomma delle
somme. ^f.Ma insomma la finis-
sem f » : « Insomma h tempo di fl-
nirla ! » « Avii eapii^ insomma^ ehe
I'h 6n ^erieol imaginarif » : « Ave-
te capito — o in conclusioue, che
^ un pericolo imaginario ? » « N6
gh'h insomma ehe tegna » : « Non
c'^ insomma che teuga I »
Insopdrtabel (Volg.). Vedi In-
sopporlahih
— InsopportabU, Insopportabi-
le. On doldr insopportabih Undo-
INS
— SIS-
INS
lore ijasopportabile. On omm o 6na
danrta insopportabil : Un uomo o
ana donna insopportabile o insof-
i t'ribile.
I Insordi-ordll, Assordare. « Con
: luit Qftitt eiaccier m,*dn insordiiy*:
« Con. tutte quelle chiacohiere
in*"hftnno assoraato ». « 6r'oo paura
de insordi » (non comune) : « Temo
di assordire ». Vedi Sord, Diventd
sord.
— Insordiment, Assordamento.
« Fivtila de r<5«a V^ 6n insordp-
tnent » : « Finitela di Tociare, h un
nssoT'damento ».
Insorgent , Ineorgente. (Civ.)
Z/'u^mernea del sud I'e semper pUn-
na Ae insorgent : U America del
Aud h sempre plena di insorgenti.
IXLSonnentii (Volg.). Vedi In-
tor^nentii.
Insospettlss-speUil , Insospet-
tire. « Me sdnt insospettii per avb
veduu... » : « Mi sono insospettito
per aver veduto... »
Inspallii-pallaa (P. N.), Far la
spaUa. Inspalldt 6n foss : Ristau-
rar le sponde d'un fosso o d'una
gora.
Inspeda - edaa , Sohidionare.
« 8&nt adree a insoedit elpollinyn
« Sto infilzando Bullo spiedo il tao>
chine »,
— Inspedada (Come colpo di
Hpiedo). Vedi Spedada, (Come iila
di uccelli sullo spiedo) Sohidio-
nata.
Inspessi-essii-essiss , Spessire
(in dis.j, Divenir denso. A lassdt
H la minestra la inspessUs sttbit:
La minestra lasciata li s'addensa
presto.
Inspettdr (Volg.)* Vedi Ispettdr,
Insplrii. Vedi Ispirdi e derivati.
Insplrltaa. Vedi Spiritaa.
Instk-nBtaa, Instare. « Oo itkr-
st€ui pereh^ el metUssen a prochss
verbal » : « Ho instate peroh^ I'in-
mdente fosse messo a processo
verbale ».
Instaocliettli-ettaa, Imbulletta-
re. Instacchetth 6na o la eassHta:
Imbullettare una cassetta. Instac^-
cheUa i sobuI di scarp: Imbroo-
oar le suola. Instaechetlit d*di:
Steecare con aglio. Instacehettd. de
lard: Lardellare.
— Instaccliettada e inBtacchet-
tadnra, BuUettatura.
Installib-Btallaa-stallaBsJnstal -
lare. « Me sdnt installaa in la mia
nuova sede » : « Mi sono installato
nella mia nuova sede ».
Instagik, Imbastii-e. (Di fale-
gnami) « Oo instagiaa el lavord » :
« Ho imbastito il lavoro ».
Iii8tecc£i-eccaa, Isteccare, Infil-
zare ooUo stecco. Insteecdi i pol-
^Ut: Steecare le j^olpette. | Anddi
mtomo eh' el par insteecaa: Cam-
minar impalato.
— Insteccadnra, Steccatura.
Inst^ss (Volg.). Vedi Isthss.
InstUr£i-lgaa-lgass (P. N.), Isti-
gare. lsHga>s8 a vieenda : Istigarsi
a vieenda. « £1 se lassa istiga da
i cattiv compagn » : « Si lascia isti-
gare dai cattivi compagni ».
Instordlment. Vedi StordimenU
Instoml-omii e Storm. « El
m'db insiomH »: « M'i^ intronate le
oreoohie ». « El par instomii »:
« Pare intronato ».
— Instordlment, Stordimento.
Instria-iaa, Stregare. « Par
finna ehe I'itbbien instriaa » (volg.):
4c Si dircbbe che I'han stregato ».
— Instriadura e Instriament
(Volg.), Stregheritk. *^ Mi credi quasi
ch^el g'ahhia addoss V instriadura »
(vole.) : « lo sto per credere che
me rabbiano stregato ».
InstrlvalasB (poco com.) -alaa,
Calzar gli stivaui. « El se insirivor-
laa de hula her per la caceia »:
« Si mise gli stivaloni di bulgaro
per la oacoia ».
Instuccii. Vedi Stuceik,
InBtnpidisB-idii, Istupidire. « ^
se isiupidiss tuit i d\ de jpu »:
« Bamminoliionisce ogni giorno
pift ».
InBfl, Instl. Anddi insk : Andare
all'insu. « Te vee insu o ingidf »:
« Vai verso il centre o verso il da-
zio? » « L'e van de insii »: « E un
brianzolo o monzese ». Tird, insk
el fiee: Tira in su e serba a Pa-
s<][ua. I/^ piovutifort in su : Quel
Florentine quando vedeva I'^no
ingresssato dioeva : egli ^ pievuto
di sopra.
InBUlt, Insulto. « L'dt, sopportaa
quellHnsult cristianament »: « Sop-
pert5 quell'oltragffio o insulto da
vero Cristiano ». | Insult nervdSy
isterieh: Insulti nervosi, isterici.
— InBiQtli-ltaa-ltaBB, Insultare.
« Lit n*6l fd, ehe iwntltd, la gent »:
« E' non ta che insultar la gen-
INS
— 350 —
INT
to ». Insultass a vicenda: Insul-
tarsi a yicenda. « I/l staa insulUia
per el primm » : « Fu insoltato pel
primo ».
InBUltant, InBultante. On eerto
fd insultant ; Un fare insultante o
oltraggioBO.
Insuperabll, Insuperabile. <iiPer
li el tenor T.,., I'h insupercthil y^:
m%
« Per me il tenore T... e insupe-
rabile ». Dijffieoltaa insuperabil:
Difficolt^ insuperabile.
InBuperbiBB-erbll, Insuperbire.
« Bisdgna vedh edme el v^ insu-
perhii » : «Bi8ogna vedere come s'fe
msuperbito ». « Gh^k davvera de
insuperbiss de avkgh qtiel fioRU » :
«C'e davvero da insuperbire di
quel figliuolo ».
Insuppiss-uppll, Inzupparsi./n-
suppissd'acqua: Inzupparsi d'ac-
qua. H « La fever el l^ insuppii e
nareva ch'el dormiss > : « La leb-
bre lo ha sopito e pareva avesse
preso 8onno».
Insnppa, Inzupx>are. « M temr-
poral el n'di insuppaa > : « II tem-
porale ci ha inzuppati )».
Intabaccass-baccaa , Intabac-
carsi. « Te gh'itt el 8ort6 davanti
tutt intabaccaa » : « Hai 1' abito,
qui davanti, tutto intabaooato ».
Intabarass-baraa, Intabarrarsi.
« Intaharet su polid perch^ fd, 6n
frMd Idder » (pop.) : «c Intabarrati
Dene perchfe fa un freddo bir-
bone ».
Intacck-accaa-accass. Intaoca-
re. Intaccci Vondr, la borsa, el sor-
lari, la paga, la cassa : Intaccar
I'onore, la borsa, il salario, la pa-
ga, la cassa. « JJa p^ta la g'dt %n-
tMceoM i 088 » : « La lue gU ha in-
taccate le ossa ». « T' ee inUjtccaa
anca I'altra boUiglia / » : « Hai in-
tacoata o incignata anche 1' altra
bottiglia ? »
— Intaccaddr, Che intacca, Reo
di peculato.
— Intaccadura , Intaccatura.
On tavdl tutt pien ,de intaecadur :
Un tavolino tutto pieno di intao-
cature.
— Intaccli, Intacco. Intacch in
la riputaaidn : Pregiudizio alia ri-
putazione. « Sema el 'minim in-
tacch in del ad decoro »: « Senza
il menomo intacco del proprio de-
coro »,
Int&l, Intaglio. JJavdr de intai:
Lavoro d'intaglio. Intai in avori, |
in 7narm4>f in legn: Intaglio in
avorio, in marmo, intaglio dolce
o in legno.
Intaia-aiaa-aiass, Intajgliare. /
fhr de intaiit: I ferri da mtaglia-
re. Adkss a intaid in legn se gwt-
dagna qtMsi pit nagott: Ora I'in-
taglio in legno non fa campare.
« V6m^ rh ben intaiaa, n'h veraf »:
« Come h ben intagliato, n^^ ve-
ro? »
— Intaiaddr, Intagliatore (1).
Intaiculor in legn e in fhr: Inta-
gliatore in legno e ferro. — de
eomi8 de 8phee : — di oomici da
spera.
— Intaladura, Intagliatura (in
dis.), Intaglio. Laspeaa de IHnte-
iadura: La spesa dell'iiita^lio.
Intanass-anaa, Intanarsi. « La
v6lp la 8'h inUinadain quel hus^i
« La Yolpe s' h intanata in quella
buca ». « lAi V h 8emper intanaa
l\ attaeeh al fmuqhy^: « Egli sta
sempre rincantucciato eotto la cap-
pa del camino ».
— Intanabusass (poco usato).
Bintanarsi. « D6ve d%av4l te vee tt
a intanabusatt a la sira f » : « Do-
ve diamine vai tu a rintanarti di
sera? »
Intant, Intanto, Parte che (2).
« Intant che mi leggeva lit el 86-
nava el piano » : « Intanto che io
leggevo e^li suonava il piano ».
« Ben liif intant, Vh a post e mi
sdnt 6n pover mesehin » : « Lni,
intanto, s' ^ allogato, mentre io
sono un povero mesohino ». « Par
intant basta .' » : « Per ora basta ! »
Intanta (Volg.). Vedi Intant,
Intappass - api>aa , Intapparsi
(in dis.)j Coprirsi bene di abiti,
Fasciar il melarancio (in dis.). « El
a'h intappaa su finna ai oregg » :
« S'^ rinfagottato iino agli occni >.
Intappoxiii, Istupidito. « L'h re-
tntapponti
rintontito o ingruIlito».
(1) A Firenze intagliatore ha un s«gni-
ficato piii nobile e piii alto ohe non a Ml-
lano. II Fanfani lo definisoe : profe«8or«
dMntaglio.
(2) II volgo florentino dice ancora come
at tempi di Dante: Parte che, in qnesto
signifloato, P. E. : Jm segghia un po' costi
parte che vo' per un bicohier d'acqua.
INT
— 861 —
INT
Intardiii (Volg.k Vedi Tarddi.
"N. fr. volg.: « Oo intardiaa^ a
vegni a eit...yn « Ho tardato a rin-
easare ».
IntasseUk, Tassellare (1). « M*h
toectia de ifUasselUt el eomis che
ffhe ne maneava 6n chignoRU » :
« Ho mesBo un tassello alia cor-
nice perch^ gliene maneava un
ezzetto ».
Intatt, Intatto. (Civ.)«^^ ft
intatt ancamd, ncBut de trincaTH
« £2 11 ancora intatto e novo di
zecca ». « Co«i I'ondr de mia so-
rella el rhsta intatt > : « Cosi I'o-
nore di mia sorella rimane — o
intemerato ».
Intavella-llaa (P. N.), Impia-
nellare (Goprir di pianelle il so-
laio per farci 1' impiantito|. On
paviment intavellaa: — impianel-
lato.
— Intayella4ura, Irapiantito (2),
Impianellatura, Ammattonatora
del pavimento.
IntavoUir-volaa, Intavolare. In-
tavolit &na quesOdn : Intavolar
una — o disputa. — 6na trattati-
va: Intavolare una trattativa. |
« JSl nth eavcUl el s' h intatolcta » :
« Al mio cavallo h dato fori un
edema ».
— Intayoladura, Intavolatura,
(Malattia di equini) Edema.
— Intayolazidn, Registro. Ona
volta gh'era Vaffizi delV intavola-
flrton.' Una volta o'era Tuffioio di
intavolazione ( Oggi : UfEtcio del
Registro).
Intelara-araa, Intelaiare. Inter-
larit la tela : Intelaiare la tela, /n-
telarH &na eommedia (pooo usato
ma udito piti volte): Fare I'ordi-
tara d'una eommedia.
— Intelaradnra , Intelaiatura.
La gpesa de V intelaradura : La
spesa dell'intelaiatura.
Int«lll«6nsa> Idem. Besth de—:
Restar cTacoordo.
Intemerada, Intemerata.
Intemperi, Intemperie. Intem-
peri de la stagidn: Le intemperie
della stagione.
(1) TasaeUare in flor. signifioa anohe :
cavar un tassello dal cacio, dal cocoroe^
ro, dal popone p«r tastarlo.
(8) lAmfiantxto k -reramente il nostra
•paviment.
Intend-ntes-tendes, Intendere.
Dh dHntend : Dar a intendere. Da
d' intend di ball: Contar frottole.
« Me doo d' intend che... » : « Mi d6
ad intendere che...* « Pover fioRU /
nil se ddb d'intend ds vhs8 oHl » :
«Povero figliolo! Si dk a inten-
dere di essere bello ! » Dag?iela
d'intend: Darla a intendere. « Dor-
ghela d' intend ti se te see hdn » :
« Persuadilo tu se sei capace ».
« El 8ur V... Vh adree a dagfieia
d* intend alia Garlotta » : « 11 sor
C... sta dioendo le paroline alia
Carlotta ». « Mi V intendi inael o
cosi » : « Ip la intend© cosi ». « In-
tendkmes ben » : « Intendiamoci be-
ne ». « Quhst aHntend/*: « Ma que-
sto s'intende! o S'intende bene I »
^ Tela daroo d'intend mi » : « L'a-
vrai a fare con me ». « Se inten-
dem minga » : « Non ci intendi%-
mo ». « Vui md intend de d\, che » :
« Intendo dire che... » « Intend*-
vela tra master duu » : « Intende-
tevela fra voi due ».
Int^ndesen, Intendersene. « De
cavai lii el se ne intend moltissim »:
« Di cavalli e' se ne inttmde as-
sai ». Intendesen come 6n speeiee
a fd, e6pp (letterale) : Intenderse-
ne come uno speziale a far tegoli.
« La intendaran tutti a sta ma-
n^ra » : « Tutti la oapiranno ^er
questo verso ». (Pr.) Chi mal in-
tend pig el rispdnd : Bone ragioni
male intese, sono perle ai porci
tese o Chi mal intende peggio ri-
sponde. Vedi anche Intes.
— Intendent (P. N. ), Inten-
dente.
— Intendever (Volg.). Vedi In-
telligent.
Inteneri-erli-erlBS , Intenerire.
« J^/ s' h intenerii a senti quella
storia che el g'aveva finna umid
i oee » : « E' s' 6 tanto intenerito
che gli vennero i lucciconi ». « Vui
minga intenerimm »: « Non mi vo'
intenerire ».
Intent, Intento. « Inianta lit Vd
otteanuu el sd intent » : « Lui in-
tanto ottenne il proprio intento ».
Stdk sulV intent : Star sull'avviso.
Tegnl intent vun: Tener a bada
uno. Avk el sd intent : Aver il pro-
prio intento.
Intenzidn, Intenzione. *i EJl gfd
intension de tccu miee »: « Ha 1 in-
tenzione di prender moglie ». (Pr.)
INT
352 —
INT
1j inferno V e tappezzaa de bonn
intenzion: l)i bone intenzioni h
lastricato 1' inferno.
— Intenzionaa , Intenzionato.
Ben o mal intenzionaa: Bene o
male intenzionato. « Sdnt inten-
zioiuia de lassatt tutt eoss a tly^:
« Sono intenzionato di lasciarti il
mio avere ».
Inte]^p&. Vedi Teppd.
Intefcalar, Intercalare. / Me-
neghiit in pien de intercalar : I
Meneghini discorreudo hanno di
molti intercalari (1).
Interced-rcess o rceduu, Inter-*
ceder*'. « Vd, del papa a interced
per ih » : « Va tu dal babbo . a in-
tercedere per lui ».
— Intercessi6xi, Intercessione.
Per intercession del tal: Per in-
tercessione del tale. «^ Hotna el
g!d (tviiu 6na potente — » : A Ro-
ma obbe una potente interces-
sione ».
— Intercessdr, Intercessors. «1/'^
staa lu V intercessor della gratia
sovrana » : « Pu lui V intercessore
della grazia sovrana ».
Intercettk-cettaa-cettass , In-
tercettare. « L' ha intereettaa i so
letter » : «. Ha intercettate le sue
minsive o lettere*.
Intercolonni, Intercolonnio.
(Civ.) « JVeW intereolonni gh' h la
statda d'on Faun » : « Nell' inter-
colonnio c'fe lastatua d'un Pauno ».
Interdl-erdett-erdlss, Interdire.
« M' an interdii de parla » : « Mi
proibirono dl parlare ». | « L'dn
tnterdelt per i gran debit eh'elfa-
seva » : « Lo fecero interdire per-
ch^ faceva troppi debiti ».
Interess, Interesse. MHt via a
interess: Mettere danaro a frutto.
Interess compost: Interesse com-
Sosto. I Te7id ai s6 interess : Ba-
are ai propri interessi. Lassh
andd, i so interess per... : Trascu-
raro i propri interessi per... Vhs-
segli dent el sd interess: Averci il
suo tornaconto. « Ohe interess g'a-
varia mi ? » : « Che interesse ci
avrei ? » Ona robba che fa molto
interess: Una cosa che i'^ molto
interesse.
/li Interral. meneghini: Adessdisi — 7fe
rapisset — E ova robba c oti'altra — In-
somnia — Per la qual — Per moaid de
dij ecc, ecc.
— IiLtere88& - ressaa - ressaas.
« Q\iella povera donna la tn'a in-
teressaa > : « Quella poveretta mi
interessb ». « X' ^ 6na commedia
ch6 interessa » : « £2 una commedia
che interessa ». | Interessh in di
util: Interessar uegli utili. Oh
omm tropp interessda: Un omo
troppo interessoso . o interessato.
On omm, nient interessaa : Omo
disinteressato. t <^M «'^ tani inte-
ressaa de la 7nia faccenda, che... » :
«S'^ tan to adoperato nella min
faccenda che... »
— Interessett o Interessln, In-
teressuccio.
— Interessant, Intcres8ant«.
Interim, Interim. (Civ.) jy in-
terim d'6n Ministero : L' interim
d'un Ministero. Per interim.- Tem-
poraneamente.
Interinal, Inetrino. PresidetU iu-
terinal: Presidente interiiio.
Interinalment^ Interinalmente.
«^ L'h staa mhss h interinalmente'.
« Fu messo li interinalmente ».
Interldr, Interiore. ISsterior r
interior: Esteriore e interiore. |
(Visceri) I interior del pdlaster:
Le interiora del polio. Vedi Menus,
Minugie,
Interllne^-neaa, Interlineare.
(Stamj). tipogr.) in Bis^na interli-
ned sti pagin » : « Bisogna inter-
lineare queste pagine».
— Interllnea, Interlinea. «i^'^
tropp eompatt. Ghe vceur di inter-
lint de duu p6nt » (di stampato) :
« Troppo compatto ! Ci vogliono
interUnee da due punti ».
Intermediari , Intermediario.
Intermtez, Intermezzo. « Tra 6n
att e Valter gh'e staa 6n intermezs
sinfonich » : « Fra un atto e Paltro
c'^ stato un intermezzo sinfouioo ».
intermittent, Intcrmittente. F6-
ver intermittent : Fobbre intermit-
-tente. Ptils intermittent : Polso in-
tennittente.
— Intermittenza, Intermitten-
za. JJa intef^mittenza del pdls, de
la fiver : L'intermittenza del pol-
so, della f ebbre.
Interna. Vedi Interno.
Intemament, Interuamente. mM
par alegher ma el se rod intema-
ment » : « Sembra allegro ma si
rode interuamente per la rabbia ».
Intemk-ernaa-emass, Intema-
re. (Civ. polit.) «iVe/ 59 nunemi-
— 853 —
INT
gr'€ta ehmm slaa t%ttti intemaa » :
« Nel 59 noi emigrati fammo tutti
internati in Piemonte >. Intenuus
wi d'dna robba : Internarsi o Ap-
profondire.
InteTTOg&r-ogaa-ogass. Interro-
gd, raeeuscia, el scalar : Interro-
gare Pacousato. lo studente.
Interrogatori , luterrogatorio.
jyinterrogatori del giudes istrut-
t6r : L'interrogatof io del giudioe
istruttore.
— InterrogasidiL, Interrogazio-
ne. icliispond a la mia interrogor-
zion » : « Kispondi alia mia inter-
rogazione ». Pdnto de interroaor-
sdoti: Panto iuten'ogativo • dln-
terrogazione.
Interrdmp - rompuu - rompes ,
Interrompere. « Ch'el acusa ee Viiv-
terrompi » : « Scuei se le entro in-
jiajizi». Interromp la prescrizidn :
Interrompere la prescrizione.
Interp^Uii-pellaa, Interpellare.
« ^n inUrp^laa i sod ««...»:
« TTftTiTio interpellato i soci se... »
4c Sdnt 8taa interpellaa eirea.., » :
« Fill interpellato circa... »
— Intezpellazidn, Interpella-
zione.
— iBterpellanza, Idem. Alia Cor-
vnera i interpellam... : Alia Ca-
mera le interpellanze...
Interp^ter (Volg). Vedi Inter-
petre e voci aftini^
— Interpolatament, Interpola-
tamente. « Ul edpita ehl ma inter-
polatament )» : « Ci capita ma — o
di quando in quando)».
Interpones-erpost, Interporre.
Intezprete e Interpretazldn,
Interpetre.
Interqueri (Volg.). Vedi In/or-
mass. (N. fr. pop.).
Interval!, Intervallo. «L'h Um-
saa 6n inter vail ^ra... » : «La8ci5
im interrallo fra... » Lucid inter-
vail : Lucido intervallo. Tra 6n —
e I' alter : Fra I'uno e I'altro — -.
Interregni-vegiiuu, Interveni-
re (1). ^M\ sdnt intervegnuu a la
seduta » : « Jo interrenni o fui pre-
aente alia seduta ».
Intervent, Intervento. (Civ.) La
mtostima del nan interventa: La
fl) In flor. ha anche il gigniflcato di ac-
cadere: son cose che intervengono soUan~
\t 0 a me!
massima del non intervento. 061-
Vintervenl del Sindich : Coll' — del
Sindaoo.
Interzd.-erzaa, Interzare. Inter-
zd, 6n camp (Ararlo in croce per
la terza volta) : Interzarlo a Kin-
terzarlo. (Di calze) Accavallare,
Incavallare.
-— Interzada, Rastrematora. (Di
panierai) Rinterzata.
Interzili, Calettare a ugna (le
stecche da bigliardo). Interzih i
regdi d*6n telar : Calettare i re-
goli d'un telaio.
Intes, Inteso. Andh intes : Ea-
ger d'accordo. Andd, intes in del
pensa : Idem. Besta intes : Restar
intesi. « Ddnca rhstem intes che » :
« Dunque si rimane intesi che ».
Ben intes che : A patto che. « M\
me s'era intes de o che » : « lo m'ero
inteso di dire... » Bass minga per
intes : Non darsi per inteso.
— Intesa, Intesa. SthsulVintesa:
Star suir — .
— Intesisslm, Intesissimo, Di
lit da inteso.
Intestk - estaa-estasB . Intestdi
6na partida a 6na persanna : In-
testar una partita a una persona.
jRendita intestada: Rendita inte-
stata. I « JE7Z s^e intestaa de vorhUa*:
«S'inte8t5 di volerla spo8are». |
(Murat. e Falegn.) Intestare.
— Intestadura , Intestatura.
I/intestadura de la pagina : Inte-
statura della pagina.
— Intestazldn, Intestazione e
Intestatura. Intestazian sul liber
del catast : L'intestazione sul libro
catastale. Intestazian de la carta:
La tes1»ta.
Intestln, Intestino. Infiamma-
zidn ai intestin : Infiammazione
agli intestini a intestinale. I/inUr-
snn retta e el cieca: L'intestino
retto, r — cieoo.
Intdmli-lmaa. Intim^ la g-ukrra :
Intimar la guerra. Intimik per
mbzz d'useier: Intimare per mezzo
d'usciere. — la sentenza, Varrhst:
Idem.
— Intlinanient, Intimamente.
« El eandssi intimament » : « Lo co-
oosco intimamente a Wh intrin-
seco ».
— Intimazldn, Intimazione. /
tre intinuizian: Lie tre intimazio-
ni (di Bciogliersi).
Intlnk-tmaa, Imbottare. A no-
INT
— 354 —
INT
vember se intinna : A novembre si
imbotta.
Intingdl, Intingolo. (Civ.) « Too
preparaa 6n intth^ol (Aflf.) II po-
polo direbbe 6n ptattin ma propi
sehff* : «T*ho preparato un mtin-
folo ma CO' baffi o da leccartene i
af&» (pop.).
Intlsiknus - Bigliil , Intisichire.
« Te la faree intisighl se ie contir-
ndet cost » : « Tu la farai intisichi-
re se continui in questo modo».
« Povera la mia magnolia come la
intisighiss » : « Povera la mia ma-
gnolia come intristisce ».
Iiititol&-tolaa-t61as8. « C6me te
Vee intitolada la tda eom>m,edia f » :
« Come Thai intitolata la tua com-
media ? » « JSJZ s^h intitolaa Cont lit
de per /u » : « Si intitolb da sfe
stesso conte».
Intlzzk-tizzaa , Istigare. ^ 17 h
quell che intizza tutt i lit in far-
miglia » : « £} oueUo che susoita
tutte le liti in iamiglia».
Inton&-onaa-ona88, Intonare.
Intondi 6n discors : Intonare un di-
scorso. Intonct I' antifona .• Into-
nar I'antifona. H V^s ben intonaa :
Essere ben intonate.
— Intonadura e Intonazidn, In-
tonazione. « Da Vintonadura de la
vds oo capii che... » : « Dall'intona-
zione della voce capii o ho subito
oapito che... »
Intopp, Intoppo. « Oo trovaa 6n
intopp ma seri » : « Ho trovato un
intoppo molto serio ». Senza in-
topp: Senza intoppi.
— Intopp^-oppaa-oppass, In-
toppare (1). « Se shmm, intoppo^ in
8ul pii bell » : « Ci siamo intoppati
sul pill bello ».
Inxorbld&-bidaa-l9idas8, Inter-
bidare. Intorbidh Vaequa: Intor-
bidare Tacqua. El temp el se intor-
bida : n tempo si rabbrusoa.
Intoma ( Volg.). Vedi Intomo,
Intorni-ornii, Tornire.
— Intomlddr, Intomitore, Tor-
nitore.
Intomlass, Aggrovigliarsi o Fa-
re grovigliole. «3fc se intornia
semper el rkff» : « II refe nu si ag-
groviglia ». 1| (Al figurato) Arro-
tarsi. P. E. : « Quell maeacco el
(1) Intoppare In toflcano signlfica anohe
abbattersi in o Inoontrar a caso ana p^r-
lona: Vifitoppd suWusdo*
me se intornia, adree e nd podi sof-
frill » : « Quel oamorro si arrota, e
non lo posso soffrire ».
Intomo, Intorno. Tutt a Vin-
tofmo : Intomo intorno.
Intdrt, Torto. Fit intort : Fare
un torto. Avhghenper intort: A-
versene a male. « Te gh'Mt ti tutt
V intort » : « Hai torto maroio ».
IntortiJi-tlaa-tiaBB, 'Attortiglia-
re. « Me s*h intortUia el rlff-» : « Mi
si ^ a^grovigliato il filo o refe ».
Intortia la e6a: Arroncigliare la
coda. Intortiass i gavnb in d* 6na
corda : Intricarsi le gambe in una
oorda o tune.
— Jntortiadnra , Attorciglia-
mento. L'intortiadura dell' €ueia :
L'aggrovigliamento della mataasa.
In&i (volg.). Vedi JEJntrd, e de-
rivati.
— Intracchen (P. N.), Rigiro,
Pasticcio. P. E.: M g'h de are 6n
intraehen de sti part : E' deve a-
ver un rigiro qui presso. | Un
coso. « Cos'oo defann mi de std in-
traehenf »: « Che ne debbo far io di
codesto coso 9 »
— IntralcUi-lclaa-lclasB, Intral-
ciare. « La faecenda la comineia
a intralciass maltidettam,ent » :
« La faecenda comineia a intral-
ciarsi maiedettamente ».
— Intralc, Intralciamento.
Intramezzik-mezzaa, Tramezza-
re. « Oo faa intramezzit la stoma
di db finester » : « Ho fatto tra-
mezzar la stanza delle due fine-
8tre».
Intrant (Volg.). Vedi Entrant.
Intraprendent, Intraprendente.
On om,m, intraprendent : Un nomo
intraprendente.
— Intraprend, Intraprendere.
Intraprend dn lavorit : Cominciar
un lavoro.
— Intraprendenza , Intrapren-
denza. « El finirh a rovinass cdn
quella s6a intraprendenza esage- \
rada » : « Finirk col fallire se con-
tinua cosi arrischiato ».
Intrass^gn (In dis.). Vedi Con- ,
trasshon
Intrattabel (Volg.). Vedi /n<ra(- ;
tabil,
Intrattabll, Intrattalnle. «J7^ i
6n omm, intraitaMl » : « E un sog-
getto o uomo intrattabile o un
legno sversato ».
Intratant, Intrattanto, Frattan-
J
INT
355 —
INT
to. « Intrattant h sueckss ehe.„ » :
« In questo frattanto h accaduto
clie... »
Intrattegni - egnuu. < M m*dt
intrattegnuu c6n tanti bH rohhtt » :
« Mi intrattenne con molte cose-
relle bone ».
IntrayaU (Volg.). Vedi Inter-
vail.
Intravegni, Intravvenire (poco
iisato). « In robh ehe iniravhgnen »:
« Sono cose che intravvengono ».
Intra versii. Vedi Traversd,.
Intraversct dn edltiv: Contrata-
gliare coll'aratro un campo.
Intrdcc, Intreccio. L' tntreeeio
d'6n dramma: L' intreccio di un
dxamma.
— Intreocia-ecclaa, Intreccia-
re. Commedia ben intrecciada:
Commedia bene intrecciata. — 6na
ghirlanda: Idem.
Intregh , Intero. « Dhmel in-
tregh »: « Dammelo — o tiitto d'nn
pezzoA. Cavall intregh: Stallone,
Cavallo intero. I «J^Z we ^ar molto
intregh quel td ^aredn*: « Quel
tuo lattorino mi sembra molto
impacciato ». Intregh intreghisc
(volg.) : Impastoiato o Un maatac-
cone.
Intrepid (Civ.). « M stava Idt in-
trepid denanz o sott ai ball de
s'etopp »: « Stava 1^ intrepido alle
palle di fucile o dei fucili nemici ».
Intrequeri (Volg.). Vedi Infor-
mU88,
Intrezzli (Volg.). Vedi Intreeeia
e derivati.
IntrifT^-lgaa-l^ass. « Cos' el se
intriga ^ii / » : « Di che B'immischia
lei ? » « ly^ reuasii a furia de inr-
trigh »: « £ riuscito a furia di bri-
gare ». « 8t6 tavdl el me itvtriga »:
« Questa tavola mi d^ fastidio ».
— IntrUrant, Intrigante. « 2/ ^
6n fanioao intrigant » : « E un fa-
inoso intrigone o intruglione o in-
trigante ». J)epuUia intrigant : De-
puutto intrigante.
— Intrlgatori, Intrigatorio. « Te
see 6n intrigatori, bdn de rn^tt do-
ve passa nissun » : « Tu se' un. im-
paccione ». (Scherz. per interro-
gatori) Interrogatorio.
— Intrigll, Intrigo. « O^oo miUa
intrigh » : « Ho miUe bri^he ».
« Chi gh' h sott dn quai intrtgh » :
« Qui gatta ci cova ».
ULtrmsegaBS-segaa (Quasi in
dis.), Intrinsecarsi. Vedi Intrin-
sech.
Intrinsech, Intrinseco. Diventdi
intrhisech de^d,: Diventare amico
intimo. fl (Valsente metallico) Stoi-
lo. « Chi gh* h ben poech intrin-
sech » : « Lo stoffo h ben misero o
anehe C'fe poco di intrinseco*.
Intro, Acchito. De primm intro:
Di primo acchito. « be primm in-
tro la m' h piastida, m^ pceu,., » :
« Di prima fronte o di primo ab-
bordo la mi piacque ma poi... »
Introdu-odott-oduBS, Introdur-
re. « L' 00 introdott wi in casa
X... »: « L'ho introdotto io stesso
in casa X ».
— Introduttdr , Introduttore.
(Civ.) L' introduttor di ambascia-
dor (a Corte) : L'introduttore de-
gli ambasciatori.
— Introduzlon , Introduzione.
L'h pussee bUla la introduzion che
tutt el rhst : £ piil bella I'introdu-
zione del libro, che tutto il resto.
Introibo, Introito. « Sdnt arivaa
alia mhssa a I' introibo » : « Alia
messa arrival che il prete era al-
1' introito ». £>* inirowo in m,u8ir-
ea: L'introito cantato.
Introit, Introito (1), Riscossio-
ne. « A la Seala dn jaa 6n m4ir-
gnifieh introit »: « Alia Soala han-
no fatto un ma^ifico introito o
incasBO ». — del Daai : — del Dazio.
— Iiitroit&-itaa, Incassare. « In
la serada de la Duse (o d'altri)
8* h introita^ qtiatter nhila lir » :
« Nella serata di... s' h incassato
quattromila lire ».
Introm^ttes-om^ss , Intromet-
tersi. IntromhtUs in di afari di
alter: Intromettersi negli affari
altrui.
— Intromissidn (P. N.)^ Intro-
missione. « Per la tntrom^tssion de
Vareivescov dn poduu.,.yn « Per
intromissione dell'arcivescovo han
potuto... »
Intropech (Volg. id.). Vedi I-
dropieh.
Intruccli. Vedi Traced,.
Intrus, Intruso. « I/h dn intrus,
el voeurem, minga » : « E un intruso
non lo vogliamo ».
— Intnides, Intrudersi. — de
(1) Voce bollata, ma v!vi«8ima a Fi-
renze.
INU
356 —
ehi e de H: Intmdersi di qua e
dim.
Inumidi-ldll-idles . Inumidirc.
Itmmidl la Mancherta de sopres-
sa: Inumidire il bucato o la bian-
cheria per etirarla. Inumidl la
bdeea (Bever un pochino): — la
bocca.
Inntel (Vol^.). Vedi Inutil.
InntU, Inutile. « L' h inutil ehe
feme secehet o che te me preghet »:
« E inutile cbe tu m' annoi o mi
preghi ». Bdn Inutil (a prete spre-
gevole): Don Inutile?
— InutUment, Inutilmente. « Oo
faa la strada inutilment » : « Ho
fatto la strada inutilmente ».
Invaghiss - aghli , Invaghirsi.
Invaghiss de se aiess: Invaghire
di sfe etesso. « El s' h invaghii de
quella pdpdla » : « S'^ invagnito di
quella eignorina ».
Invaled (Volg.J. Vedi Invalid.
Invalid, Invalido. « L'h on in-
valid de Napoledn » : « £ un inva-
lido di Napoleone*. « — del ma-
trimoni » : <c — o impotente al ma-
tirimonio ».
Inyals, Invalso. « I/'^ 6n uso in-
vals » : « £ un uso invalso »* « *
invalsa la massima che » : « E in-
valsa la massima che».
Invask-asaa. N. fr. : An invasaa
acq'u de la roggiUta »: « Hanno
fatto la colta delle acque della
gora ».
— Invasidn , Invasione. « An
sfondoMi la porta, e dn faa 6n' in-
vasion » : « Idem ».
Invassell^ , Imbottare. Invas-
selldL el vin in ottober : Imbottar il
vino in ottobre.
Invece, Invece e Scambio. « Te
gh'itt de la crusca in la crappa in-
vece de eervHl » : « Tu hai semola
nel cranio scambio cbe cervello ».
Invedriaa, Invetriato. « La pas-
sadora esterna Vh tutta invearia-
da » : « II corritoio estemo 6 tutto
invetriato ».
— Invedriada, Invetriata, Ve-
trata. Invedriad ddppi : Invetriate
doppie. (Scherz.) Gli occhiali. «2y'd
miss V invedriada sul nas » : « Mi-
se le barelle sul naso ».
— Inyedriee, Vetraio. i/'inrc-
driera o la miee de Vinvedriee:
La moglie del vetraio o vetraia.
Invegffi - eggll, InyecoWare « l (i) ir.velenire lo si nsa a Fir. soprfd
Kmvecchiare. « C6me I'e tnveggida I tutto per irritare altrui : Fd inrabl
quella donna .' » : « Come s' fe rin-
veccbionita queUa donna ». (Pr.)
Chi inveggiss immattiss : Chi in-
veccbia impazza o infanoiuUifice.
Invei-veil, Inveire. « L'^ inveU
ednie dn matt edntro qtiella pave-
ra,.. » : « Ha inveito come tm ener-
gumeno, oontro quella povera... »
(uon pop.).
Inveleni-enil-enlsB , Inveleni-
re (1). « Ghe s' h invelenii la pior
ga ds Ub ferida » : « Gli si inaspii
la piaga della ferita ». — 6na que-
stion: Esasperar la questione.
Inventa-entaa, Inventare. In-
vents de shalz: Inventar di sans
pianta. «Zte Vinvenid su di gran
hall » : « Egli inventa di gran rrot-
tole)». ¥.E( par quell ehe h inven-
taa el fwmm. de ras » : « Pare quel-
lo che ha inventato le candele di
sego ». (Sul serio) « i/ ^ inventaa
hiML maechina per... » : « Invento
una maechina per.*. » « X' ^ nUn-
ga quell che it inventaa lapolver*:
«Idem».
Inventari, Inventario. « j±n fm
Vinventari de tulU i mobil e ar-
nes » : « Hanno fatto 1' inventaoio
di tutte le masserizie o robe di
casa e degli arnesi)». Cdlhenefiza
de Vinventari: Col beueficio di
o dell'inventario.
— InventarUi-ariaa, Invent»-
riare. « Gh* h toceaa de inventarii
tutt i magazzin » : « Gli tooo5 di
inventariare tutta la roba ne'ma-
gazzeni ».
Inventdr, Inventore. Inventor
d'6n metodo n<Buv per... : Inven-
tore di un nuovo metodo di o
per... Ogni min6m inventor : Ogni
mventatoreUo '(in dis.).
— Invenzldn, Invenzione. Bre-
vet de invention: Bi*evetto di in-
venzione. ^til/idn lader de tiova
invension » : « £] un ladro di no Fa
invenzione*. | Fa invensioii (do-
gana) : Mandare in frodo.
— Invenzion^tta , Invenzion- i
cella. « L'h 6n' invensionetta mt*i-
ga mal » : « £ una invenzloncella
non spregevole*.
Invermenl-menil , Inverminire.
El Gorgomoeula Vh tutt inverme*
nii (non comune) : II oacio di Got*
gonzola h inverminito. Vedi Can,
\
INV
— 357 —
INV
Invema (Volg). Vedi Invemo.
Invemo, Inverno. Invemo ri-
gid , doh , tec. : Inverno rigido ,
dolce. In tiel coBur de I' inverno :
Nel cuore dell'invemo o di fitto o
A mezzo — . Passh V invemo in
d'&n sit: Passare rinvemata a....
JB6f^ per Vinvemo : Bono per I'in-
vomo. 4f.U invemo st' ann el 8*h
presentaa tremendo » : « L' mvemo
nel 1895 si presentb tenibile*.
(Pr.) Chi fdbnca dHnvemofabriea
in etemo: Chi mura o ^bbrica
d* inverno mura in eterno. Inver-
no •• inferno (pop.) : Invemo h in-
ferno.
— Invemada, Invernata. « C?ie
invemada Iddra eke gh'hmm, a-
vuu ! » (pop.) : « Che invcrnataccia
abbiamo avuto I » OW invemada
frhdda ma sana: Uu' invernata
iredda ma sana.
— Invemasc, Invemacoio. Per
la povera gent V h staa 6n inver-
nose : Per la povera gente fu un
invernaccio.
— InvemexiKli, Vernino. Per,
Un invemengh: Pera^ lino ver-
nino. (Caeiai) Sort xnvernenga:
Forma del lodigiano vernina.
Inyemigk-igaa (In disj, Inver-
mciare, Levigare. Vedi Lucidii,
— Inveniiglient^ Acceso, Info-
cato. Mdss invemighent : Rosso di
foco. « Cdme te see invemighent in
fctccia » : « Come sei acceso in vol-
to, in viso ». On bugndn invemv-
ghent : Un fignolo inlbcato.
Invemisa - laaa , Inverniciare.
in 1/ h faa invemisd. i gelosii » :
« Feoe invemioiare le persiane ».
I?e phseia invemisaa: Di pino
vemiciato. / scarp invemisaa:
Soarpe verniciate.
— Invemlfiada , Invemiciata.
« JBisognarii dojgh 6n' invernisada
al resielly* : « Bisognerf^ dargli una
invemiciata al cancello».
— Invemisadiima, Invernicia-
tina.
— Invemisadura, Invemicia-
tura. « Quanto I'i costaa de inver-
nisadura ^ » : « Quanto oostb di
vemiciatura? »
— Invemisaddr e InvemlsoBur,
Invemiciatore, (piCi com.) Vemi-
oiatore.
Inytos, Inverse. In sens invers :
In sense inverse. L*arabo e credi
anca el chines se scnven a I'invers :
L'arabo e credo anche il Chinese
si sorivono all' — o alia rovescia;.
Sinistra a I'invers: Finestra a
tramontana. ^6 avhgh nh indritt
nh invers : Vedi Indritt, Anda in-
vers a vun: Andar verso di al-
cuno. II Di mal umore. Leva su
cdn la eamisa inversa : Alzarsi
colle lune a rovesoio.
— Invers^-ersaa-ersass, Inver-
tire, Arrovesciare. Inversa i ma-
nien: Arrovesciarsi le maniche.
— i occ: Stravoltare gli occhi. In->
versass: Farsi di mnlb umore.
— Inversadura, Patume. « M
g'd, adoss 6n' inversadura che se
sa n6 cdme ciappall > : « Ha le pa-
turne e non si sa come pigliarlo ».
— de ston^egh: Nausea o Arrove-
sciatura.
— Inversada, Dar di sghembo
sul bigliardo.
Inyesck - escaA - escass , Invi-
schiare. « JSl s'h invescau in quella
faceenda » : « S' ^ impaniato in
quella faceenda ». Lassass inve-
scct: Lasciarsi invischiare.
Investi-estil-estiBS , Investire.
(Civ.) « HI I'a investii in mala mo-
do •»: *t. Lo invest! in malo mode ».
I <c I/h investii metaa del sd pa-
trimoni in rendita » : « Investi in
rendita meti^ del suo patrimonio >.
SI primm investii : 11 prime inve-
stito. I Investiss di pagn o de la
part ai alter: Investirsi di un
personaggio. Investiss de la s6a
part recttand : Investirsi della par-
te recitando.
— Investidura, Investitura. In-
vestidura d'ajffitt : Idem. Vdltdi gid
rinvestidura : Rinnovar 1' investi-
tura. Quand Vinvestidura Ve vlq-
gia... P h veggia: Piii che veconi
non si pu5 campare.
In via, Fuorche. « In via di gamb
del rest stoo ben > : « Dalle gambe
in fuori sto bene ». In via de tran-
sazidn: Per o a modo di transa-
zione.
— InvUi-Yiaa-yiass , Avviare.
Comincict a inviall: Awiare. In-
vid el foeugh : Aocendere il foco.
Invid, el birlo: Dar I'abbrivo alia
trottola. Invid, el gitBugh: Inco-
minciar il gioco. Invia I'aseia:
Avviare la matassa. Invid, 6n ne-
gozi: Awiare una bottega. Ona
bottega ben inviada: Un negozio
bene avviato. Invidk on fonda:
INV
-358-
IHV
Bicondurre un podere. « Bisdgna
inviall fcRura ae ed,»: « Bisogna
avviarlo fora ». « L'aequa la torna
a inviass » : « La pioggia ripiglla ».
« InvUmes ^ » : « DoDbiamo av-
viarci ? » « Ddve te see invieta f » :
« Dove sei avviato? » (Pr.) Quand
rh sira i poltron se invien : Vedi
Poltron,
— Inviada, Awiata, Avviatura.
Dagh Vinviada : Dare Tavviatura.
A I' inviada : Difilato , Diviato.
« i/A tolt 8u Vinviada » : « Ha pre-
Bo I'abbrivo ».
— Invlament, AwiameDto. « E
Vinviament Vel ealeolet nagott I > :
« E I'avviaraento non lo oalcoli ? »
( Iron. ) « Che heW inviament / » :
« Che bel principio in grande ! »
Inyid e Invit, Invito. Accettct
IHnvid o invit: Accettar 1' invito.
Oi<Bugh de invit: Gioco di invito.
« Ineaeu g'oo molti invid a pranz »:
« Ogffi in casa mia, c'fe rialto ».
— Inyid^-idaa-idass, Invitare.
Invida a disnit : Invitar a pranzo.
I « / tnh invidaa » : « I miei invi-
tati ». I (Gioco) « Oo invidaa de
c6pp »: « Ho aocennato a coppe ».
On vinett che invida a bev: Un
vinetto che invita a bere. H (Con
vite) Invit ire. Invidd, 6na cassa:
Invitar una cassa. « Ul par invi-
daa 8ul scagn » : « E' pare invitato
Bulla sedia ».
Invldla, Invidia. F^ invidia:
Fare o movere a invidia. Omm
pien de invidia: Invidiosaccio.
« Ul g'd, 6na ciera che la fa invi-
dia » : « Ha una ciera che muove
a invidia ». « Mi g*oo nanea invi-
dia d'6na reginna, guarda /» : « lo
non ho astio a una regina, guar-*-
da ! » (Pr.) L'invidia Ve mai morta:
Se r invidia fosse febbre tutt' il
inondo n'avrebbe. L'k mei fa in-
vidia che compassidn: Vedi Com-
passidn.
— Ixividi&-diaa-diass. Invidia-
re, Avere astio. « X' c ona donna
invidiada de tutti » : « £] una don-
na invidiata da tutti ».
— Invidlabil; Invidiabile. Maa,
salut, ecc, invidiabil: Etk, salu-
te, ecc, invidiabile.
— Invldletta, Invidietta. On
poo de — ; Un po' d' — .
— Invidibs, Invidioso. Invidios
come dna scimmia: Invidioso co-
me una scimmia.
— Inyidiosasc , Invidiosaccio.
— eaSs: Invidiosaccio esoso.
— Inyidiosdn, Invidiosiesimo.
Inylnli. Vedi Immosth.
Inyisibil, Invisibile. Diventa in-
visihil: Farsi invisibile. Seliss in-
visibil: Eclissi invisibile.
InyiYk-ivaa (Doratori), Awiva-
re (ooU'acqua forte).
Invizyi-iziaa-iziaBS, Invlziare
(ant.), Viziare. On ficeu inviziaa:
Un bambino o ra^azzo male av-
vezzo. « El s^k inviziaa a furia de
menaffhi tult bonn » : « S'^ guastato
a funa di non oorreggerlo ».
Invodi (Vols.). Vecfi VoJA.
Invodass (Volg.). Vedi VoUtss.
Invodui, Invoglio (in dis.), In-
volucro, Involto. « aid cartonagg
Vdb servii de inv<»ui a^.. » : « Que-
sto carta grossa servi di involto
al... » Inv(Bui defaso&u: Baccello.
Involt, Involto. « El g*aveva 6n
involt 8oU al braaz » : « Teneva un
involto sotto il braccio ». | (For-
naoiai) Fh V involt di qaadrH:
Far la volta di mattoni.
— Involtii. Vedi Involtdi. N. fr.
pop.: InvolUoM dent tn; Rinvoltoto
in.
Involtk - taa - tass , Involeere.
« Involtel polid in del prepotUin
eh* el ciapa minga fredd » (di bam-
bino) : « Involgilo bene nel ool-
troncino che non prenda o ab-
bia freddo ».
Inzanc^-ancaa, Afiferrare, Gher-
mire. « El I'd imaneaa per el eoU
e qhe n*d, daa fin che Vh sUia stuff 'k'.
« Lo ghermi per il coUo e gbene
diede nh poche n^ molte ».
Inzert (>^olg.). Vedi Incert.
Ixizeppft(Civ.), Inzeppare. Ad^
a scola inseppen i ficRu de tanta
robba inutit: Agli scolari o^gidi
inzeppano il cervello di ma^rie
superfine.
Inzett^ (Volg.). Vedi Ineetta,
Inzlg&, Inzigolare (ArezzoK In-
zigare, (in dis.) Istisare. « El bit-
ter el nt'd imigaa Vappetitt » : « D
bitter mi stuzzicb I'appetlto w.^Zr'dn
tant imigaa che.. .yt: « Lo inzippil-
larono tanto che » (non com.).
« L'h lu che me ineiga per tacea
lityn<<i^ lui che mi aizza per venir
alle mani )». Vedi anche Inst^fii
(piii civile).
— Inzigaddr (P. N.), Aizzatore,
Istigatore. L'h staa lii rimigador
INZ
-359 —
IRA
de la brutta faeeenda » : « Fu lui
ristigatore della brutta faocenda ».
InsiUi-zllaa, Inoerare. Tila in-
zilada: Tela inoerata. (De'sarti)
Ineerd el riff: Incerare il filo.
Iiulpriii-priaa-prlass, Inoipria-
re. « Fixmra del bagn e ben sugaa el
se imipria tutt » : « Uscito dal ba-
fQO e ben rasoiutto eeli si inoipria
a oapo a piedi ». « Juh tutta imi~
pritida » : « £: tutta incipriata ».
Insoppass (Volg.). Vedi Zoppasa,
Inzuccaa , Inzucato , Intasato.
« SI ** h inzueccta de vorh.. . ».*
« S'6 Jnzuccato di volere... y* < El
vin bianch el me imucea » : « II
vino bianco mi inzucca ». « Sdnt
insfueccia » : « Sono imtasato o Ho
pi^liato un'imbeccata ».
uuncchera-eraa, Inzucchei'are.
« Sto th V h tropp inzucehema » :
« Questo th^ h troppp inzuoobera-
to ». Parolinn inzucekeraa : Paro-
line inzuccberate.
Ipecacdanna, Ipecaguana.
Ipnotlzzli-zaa (P. K^.), Ipnotiz-
zare.
— Ipnotismo (P. N.), Idem.
Ipocondria, Ipocondria. « M g*it
ado88 Vipoeondria » : < Patisce di
ipocondria e anche tl estrema-
mente malinconico >.
— Ipocondriach, Ipocondriaoo.
« JUl di ipoeondriach ghe stoo a la
larga »: «Non vo^lio confondermi
oosli ipooondriaci ».
^ocrlBla, Ipocrisia. Pien de ipo-
erisia : Pieno di ipocrisia. « M g'd,
avuu la ipocrisia de iiegamm cAe...»:
« Ebbe il ooi*aggio o la faooia tosta
di neearmi cbe... »
— Ipocrlta, Ipocrita.
7- Ipocriton e Ipocritln, Ipo-
oritone, Ipocritino, Mammamia.
« QueU ji4Bu rh dn vero ipoeritin » :
« Quel ragazzo h un vero mam-
mamia ».
Ipotedltr-ecca, Ipotecare. « Za
ecua Vh tutta ipotecada » : « La casa
h tutta ipotecata o h carica di ipo-
teobe ».
— Ipotecca, Ipoteca.
Ip6te8l, Ipotesi. « Fhmm on* ir-
potesi » (Civ.): « Facciarao uu* — o
una supposizione ». £>aa per ipo-
tesi: Dato ipoteticameute.
IpsUon, Xpsllonne.
Ira, Ira. « Te mefitt irafy^ : « Mi
fai rabbia >. « Ghe ira di I>io / » :
« Che ira di Dio I » DI adrce ira
de Dio ! : Dir ira di Dio di uno.
(In tutti gli altri oasi vedi XalH
bia).
Iragionevdlj Irragionevole. <iilj'h
6n omm iragtonevol > : « Con lui
non si ragiona >». « L^h 6na pretesa
iragionevol »: m.^ una pretensione
irragionevole ».
Ix^atori, Irrigatorio. Praa iri-
gatori: Prato irriguo. Canal iri-
gatori : Canale irrigatorio. Mdehi-
na irigatoHa .- Irngatore.
Irit&-itaa-ltas8 (Civ.), Irritare.
« JSl a' I iritaa come / )» : « Si irrit6
moltissimo ». « /9^ 86n el me irita
i Tilrv » : « Questo suono mi irrita
i nervi ».
— Iritazidn, Irritazione. « Tra
i duu partii gh^h dn poo de irita-
sion, mM la passard, » : « Tra i due
partiti e^h un po' di irritazione ma
passeril ».
Ironia, Ironia. (Civ.) Di volt Vi-
ronia la mazza: Talvolta Vironia
uccide. ^El le dis per ironia » :
« Lo dice per ironia ». « Oh ironia
de la sort / » : « Ob ironia della
sorte I »
— Ironegh (Volg.). Vedi Iro^
nich,
— Ironich, Ironioo. « Cdnt 6n
eerto fd, ironieh che g'avaria daa
duu s'giaff » : « In tono cosi iro-
nico one gli avrei lasciati andar
volontieri due oeffoni ».
— Xronlcament, Ironioamente.
« Jjh el parla semper — »: « Lui
parla sempre ironicamente ».
Isacch, Isacoo. N. fr. : Fh come
el dottor Isacch che el strasciava
i eamis per giustct i saceh: Far
Tavanzo del Cazzetto (in dis.).
Isabella, Isabella. Color isabel-
la (di cavalli): Colore isabella.
— - Iscriv-itt-lveB , Iscrivere.
« Z/dn iscritt tra i sod » : « L*han-
no iscritto fra i Boci». Iserives
per parUb a la Camera (deputa-
ti): Iscriversi per parlare.
— iBcrizidn, Iscrizione. (Degli
studenti) Rsbssegna. Inscrizione.
I « Sul sepolcher gh*era dna bkUa
tscrizion » : « Sul sepolcro o' era
una bella iscrizione ». | Iscrizion
ipoteearia: Idem.
Isepp, Giuseppe. N. fr. : n A14-
gher Isepp .' » : « Cosi sia I » « Oh^h
passoM sora sant Isepp c6nt el pior-
ninyn « C ^ passata la pialla di
san Giuseppe ».
ISO
— 360 —
1ST
Isola, Isola. L'isola d'Elha, Ga^
prera, ecc. : L' isola d' Elba, Ca-
prera. B Qidi quatter edt che fan
tsola: Quel oeppo di case che fan-
no risolato.
— Isoletta, iBoletta.
— Isolaa, Isolato. On'isolcta de
eit: Un isolato di case.
— Isola-olaar^lass, Isolare. « Ul
8* h isolaa dal mond » : « S' ^ iso-
lato ».
Ispettdr, Ispettore. — de qite-
shira, di scol, al daazi: Ispettore
di Questura, delle scuole, at dazio.
Ispettoraa, Ispettorato. Ispet-
toraa di seoU de Queatura, eee. :
Ispettorato delle scaole, di pub-
blica sicurezza.
— Ispettorla, Ispettorato. « An-
d^mm air — »:« Andiamo all' — ».
— IspezidxL, Ispezione. « L' ik
robba de sda ispezton » : « E cosa
di sua ispezione o di suo ufficio ».
— Ispezion^, Ispezionare. « L'dn
mandaa a ispeziond i register » :
« L'hanno mandato a ispezionare
I registri ».
Isplr^, Ispirare. « Fh quell che
Dio te ispira y> : « Idem ».
Issa (Term, marin. usato nelle
nostre regate), Issa!
Istantani, Istnntaneo. L* h sta-
da 6na robba istantanea: Fu un
lampo.
iBtanza, Istanza. «L'di mandaa
sii I' istanza per.., » : « Presents
I'istanza per... »
iBterich, Isterioo. « 2/'^ 6na don-
na isterica » : « E una donna iste-
rica ».
— IsteriBmo, Isterismo. Adkss
disen che anea i omen g^an Viste-
rismo: Ora si dice one anche i
masclii patiscano di isterismo.
II pop. dice; Mai matrical.
Istess , Istesso. « Per mi V k
istess » : « Tanto h V istesso o Per
me fa lo stesso o torna lo stesso ».
« El cunta sem-per su i istess robb »:
« Conta sempre 1' istesse cose ».
Vess sem,per iHstess om>m,: Essere
quel di sempre. Istess fodraa de
medemm^ Lo stesso preciso.
— Istessament, Istessamente.
Istitui-tuli, Istituire. (Civ.) I-
stittit 6na biblioteca, 6na eassa de
risparmi, eee.: Istituire una bi-
blioteca, una cassa di risparmio.
Istilul 6n ered : Istituire un erede.
— iBtltutt, Istituto. Pio istitutt
filarmonieh: Pio istituto fUariKO-
nico. — tlcnichf teatral, tipogror-
fichf eee.: — tecnico, teatraley ti-
pograiico, ecc.
— iBtttuzion, Istituzione, /Civ.)
Fondd> dn^istituzion: Fondar un'i-
stituzione. La istituzion di 6n^e-
red: La istituzione d'un erede.
Istorl, Istorie. « Cunta minga
su de istori » : « Non mi oontare
di codeste storie ». In tiUt istori
o stori: Le son frottole! o Frot-
tole!
Istoridlla, Storiella. « Questa nd
Vh alter che 6n^ istoriella »: « Co-
desta non h che una panzana ».
Istrdment, Istrumento. ISl no-
dar Vci foAi Vistrdment : II notaio
ha steso I'istrumento. | Istrdvnent
de fiaa : Istrumento a ilato. — de
eorda: — di corde. Sdnit 6n istrd-
m,ent: Sonare un istrumento.
— Istromentln, Istrumentuccio.
— Istromenti (P. N.), Istru-
mentare, Strumentare. (Civ.) « M
nodar V h adree a istrom,entii d
noster contratt » : « II notaio sta
istrumentando il nostro contrat-
to ». I « Fl maester V h adree a
istrum,entd. V opera » : « II maestro
sta strumentando la sua opera ».
— iBtrumental (P. N.), Istru-
mentale. Concert vocal e istromen-
tal : Accademia vocale e istru-
mentale.
Istrui-Btrull , Istruire. « X' oo
istruii mi »: « L'ho istruito io stes-
so ». Istrui i soldaa : Istruire i
soldati. Istrut dn proems : Istruire
un processo. (Iron, di donna) « X'^
ben istruida » : « £ istrutta ».
— Istruttiv (P. N.), Istruttivo.
« L'h 6n liber istruttiv edm^ » : « fi
un libro molto istruttivo ».
— Istrutt6r, Istruttore. Gittdes
o Griudice istrtUtor: Giudice istrut-
tore. Caporal o sergent istruttor:
Caporale — .
— Istruzidn, Istruzione. Minir-
steri de pubblica istituzion: Mini-
stero di pubblica istruzione. « I/h
dnomm, che g'd> molta istruzion » :
« E un uomo che ha molta istru-
zione *. « G'oo avuu di istT^usUm
in proposit » : « Ebbi in pi*oposito
le mie istruzioni ».
— iBtruttoria (P. N-i, Istrutto-
ria. I/istruttoria del process Vh fi-
nida : L'istruttoria del processo h
terminata.
rrE
361 —
lUR
I, Item, Ugualmente, Pari-
menti.
Itexisia, Itterizia. L' iterizia la
fit deventh giaM: LMtterizia in-
fidLallisoe la pelle. « Che ie vegna
Viterizia » : « Ti venga I'itterizia ».
Itlnerarl, Itinerario. itM'h toc-
eaa de cambist V itinerari » : « M'^
toGcato di mutare itinerario ».
Innior, luniore. (Colto) Plinio
iunior : Plinio iuniore. « Siceome
el g* d V istess nomm de sd pader
letterato, anca Hi, el se eiama iu-^
niore » : « Come porta lo stesso-
nome di suo paare letterato, al
proprio aggiunge l'Iuniore>».
lure (D. Latino pretto), Diritto.
(Termine avvocatesco) Jim et d&
ture: Per diritto.
lutt e lutti (Volg.). Vedi Aiutt
e vooi sorelle. N. tr. pop. : « lup^
tern a dl»nc Memoiia aiutami o-
Non mi 86 esprimere».
Ixa. Vedi Jgksa.
I. (decima lett. deU'ali'.) si pro-
niincia Mia, L^ Elle.
I.', L'. L'amidzia : L' amicizia.
I/omm: L^omo.
La, La. La donna: Idem. <kEl
gtiadagna viiit lir la seitimanna » :
« Goadagna venti lire la settima-
na ». « La gh'e / » : « La signora h
in oasa ? » « La sent ? » : < Sente
lei?»
Ia&, L^. De chi e de let: T>i qua
e di 1^. « Va de lilt » |nelP altra
camera) : « Va di Ih, ». Al mond de
Ih : Al mondo di Ik. « 86nt de la
de content » : « Sono di Ik da con-
tento o stra... >» 2>e Idt del navilli :
Al di Ih dell'acqua o dell' o d'Ar-
no. I>e lit de vegnl: Di Ih da ve-
nire. Andit al de la del parla:
Andare al di Ik nel parlare. Visa
pussee de la ehe de cfn : Essere pi&
di Ik che di qua. « / inh disgrazi
in vegnuu tutt de /^ » : « Le mie
sventure vennero tutte di lk».
In 2d.* In Ik. ^uSe po minga
andh pussee in Zd » : « ^on si pu5
andare piil in Ik o oltre ». « Patt
o tiret in 2d » : « Scostati un poco
o fatti in Ik ». «... JBen ! La eas-
sinna la rksta fjussee in Ut^n
M, ... Bene, la cascina h piil Ik, da
quella parte ».
Anaii 2d e anche Tird, 2d .* An-
dar Ik. « Come lava?T* <Se va la o
se tira Ihymn Come va ? » « Si cam-
pa o si campacchia )».P.E.:«<S7o/>a22d
eh\ el po andh la o lira la per 6n
alter invemo » : « Questo soprabito
pub durare per un altro invemo ».
jAtid^ lit come 6n saeeh de aqukll :
Caacar per terra come corpo mor-
to. « Va Ictj va lit che te see 6n bill
mohil » : « Va pur Ik, cbe sei un
buon mobile ». « A7iaee pur lit che
ve accorgiarii 6n di o V alter » r
« Continuate pure cosi , che un
giorno o I'altro ve ne avvedrete ».
Borlit Id: Cadere o Cascarc
KS6nt borkta Id propi cdme 6n
asen » : « Sono tombolato, proprio-
da balordo». « Sdnt borlaa Id, per
ca^Of intant che disnaven » : « Ca-
pitai da loro mentre pranzavano ».
Cascid Id: Cacciar Ik. ^iStS
mohil ch\ easciemel 2d » : « Questo-
mobile spingiamolo Ik o mandia-
molo in Ik ».
Lagh Id: Dare addosso a un
lavoro. n^Dagh Id, «en»:«Tira
via, lavora».
Pettd Id: Buttar li. uMl'd
pettaa Id in d' 6n cantdn » : « Lo
buttb in un canto ». « Im g^d pet-
taa Id irii fioRu in d' 6na volta » ;
« Si sgravb di tre marmoccbi uno
in fila all'altro ».
Tird Id, « Co liraa Id fin che
00 poduu, mapieu m'k toecaade...*r
« Ho diiferito lincb^ bo potuto, ma
poi m'b toGoato di... »
Trd Id. N. fr. : Trd Id i por-
roll, senza tegni el fil: Sbales&a-
re. Trd Id i gamb vtiiina adree a
Valtra : Camminar dinocoolato.
Vkss 6n traa Id de vun : Vedi De-
sasi.
De Id. Vhts pussee de Id che de-
chi: Essere piii di Ik che di qua..
Andd al de Id : Passar 11 segno o-
i termini. Andd de Id: Andar di
Ik. P. E. : « Vialter fiaeu adess^ an~
dee de 2d » : « Voi altri ragazzi an-
LA
363 —
LAC
date in onoina o in altra stanza ».
JSl mond de Id,: II mondo di 1^.
V^8 de lit de content: Essere stra-
contento. De lit de b6n : Aroibuo-
no. De lit del NaHli: Di 1^ del
canale. De lade Tesin: Oltre Ti-
oino. De lit de vegnl: Di 1^ da ve-
nire. De seiit e a^ lit: Di qua e di
}h. Andit de lit de tutt i montagn
(in dis.) : Uscir dei termini o Tras-
modare. I « Cki vaUtf*:*. Idem ».
Va lit Valeria : Idem. P. E.: « Se
se trattass ddmd. de la dottt va lit
Valeria, ma se tratta anea de la
riputoMdn de la tdsa » : « Se non
si trattasse che della dote, pa-
zienza, ma, ecc. ». 2/d, Ul: Basta.
P. E. : « Lh, lit finilla 6na volta » :
« Basta cos) vi dico ».
Lft, La (Nota musioale). Fa sol
lit: Fa sol la.
Labarlnt e Lambarin (Volg.).
Vedi Labirint.
Labirlnt, Laberinto. El laherint
de CrHa: II labirinto di Greta.
« Me s6n trovoM perduu edme in
d'dn labirint »: « Mi trovai perduto
come in un labirinto ».
Laboratori, Laboratorio. « 2^'d
Tniss su 6n magniHeh laboratori
per el ehinin y> : « Ha messo su un
magniiico laboratorio per il chi-
nino ».
Labras (In dis.), Labrace (1),
Stracotto. Vedi Stuaa.
— Labrasdn. Stracotto, Stufato.
Lace (Volg.). Vedi Latt e deri-
vati.
Lacca, Lacca. iMcea in canna,
in ^annell, in granna ovvero in
tetttnn e in dappH : Lacca in ba-
stoni, in lagrime, in lastre. On tor-
volin de laeea: Un tavolino in
lacca. Cera-lacca: Ceralacca.
Laccdtt, Auimella. Jkiceett de
lingua: Animellata. J[Mceett de piss:
Latte di pesoe. || (Posatura di
panna) Acqua di latte.
Lacclada, Lattata (2), Focaccia
fritta (Lucca), Tondone (Fir.). La
erappa pelada, ecc. : Vedi Grappa.
— liacciadin, Frittella.| (Espet-
torazione) Soaracchio.
— LacciOtt, Bamboccio. « Oh
ehe hHl laceiott d'dn fia&u »: « Che
(1) E tutraltro. E una gorta di peace.
(2^ Lattata In fior. e una bevanda rin-
frescante: Semada.
bel bambino tutto latte e san-
gue».
Lacci6n, II primo latte (della
puerpera). | (Specie ortioa) Milza-
— Lacciottdn, Bel bamboocione.
Lacciuga (Volg.). Vedi Latiuga,
Lachee, Lacche. (R. St.) C6r e6-
me 6n lachee : Correre come nn
lacch^.
Laconegb (Volg.). Vedi JJaeo-
nich.
Laconlcb, Laconico. StU laeo-
nich: Stile laconico.
Lacrima e La^nrima, Lagrima.
« Ghe ven i lagrtm ai oce > : « Gli
ven^ono le lagrime agli occhi o i
lucciconi ». i<jEl g* it i lagrtm in
sacocda » : « Ha le lagrime sempre
pronte ». « Ghe vegneva gib i la-
grim gros c6me 6n pugn * : « Fa-
ceva de' lagrimoni come nocciole
o Gli venivan giii le lagrime a
fonte ». Laerim de cocodrill : La-
grime di cocodrillo. (Fig.) De vin
in la hottiglia ghe n' h pu nanea
6na lagrima : Di vino nella bot-
tiglia non n'^ rimasto ueanche
una lagrima. « i' ^ h6n ! Dameti
ancami 6na lagrima y> (di liquore
potente) : « £} bono. Dammene un
altro zinzino ».
— Lacriminnaj Lacrimina.
Sprhmm quatter lagrtminn : Spre-
mere quattro lacrimette.
Lader, Ladro. Lader ddmesHeh,
de campagna, de giesa, de strada:
Ladro domestico, di campagna, di
chiesa, da strada. Capp de lader:
Capo di ladri. Faeeia de eapp de
laaer: Faccia proibita. Strasciaa
cdmrC 6n lader : Conciato come un
assassino. Bbsard c6m,e 6n lader:
Bugiardo come un ladro. Dit del
lader a vun: Dar di ladro ad al-
cuno. Jja vd, de lader: E una vita
ladra o la va da cane. V^ edme
i lader de Brhssa : Essere come i
ladri di Pisa. Fit vitt de lader:
Far vita da oani. Temp lader:
Tempo ladro. Asee di quatter te-
der : Aceto de' quattro ladri. (Pr.)
Chi e bdsard h Ictder: Chi 6 bugiar-
do h — . L'ocasidn la fd, el lader :
L' occasione fa 1' uomo ladro. DI
cattiv rohd, ai lader: In casa di
ladri non ci si ruba. Chi n6 man-
ten i can manten i tocKer ( Appross.):
La luna fa lume ai ladri. X'^ 6n
lader anca quell che roba ai lader
i
LAD - 363
LAG
(Appross.) : Ladro h non boIo ohi
moa ma chi tiene il sacoo. | (Delia
candela) Ladro. Tirii via quell Un-
der ehe fa sbrodold: Leva quel
ladro che strugge la candela.
LadlXL Latino, Scon*evole, Cor-
rente. Jukgn ladin de hzvorit: Le-
gno Bohietto o docile a lavorarsi.
On eadenazz ladin: Un paletto
fioorrevole. Ladin de bdeea: Sboo-
cato o Maldicente. Ladin a spend:
Spenderecoio o Facile a spendere.
JJeuiin de man: Manesco o Che
piocliia facilmente. TrefcRui ladin:
Trifoglio bianco. Fhr ladin: Perro
dolce. in L'h tropp dur, el vui pus-
see ladin » : « £ troppo duro lo
vogllo piii maneggevole ». « Quel
eensdr fera puttost ladin » : « Quel
censore era piuttosto corrente
verso la stampa».
— Ladinii-dmaa. Camp ladinaa:
Seminato di trifoglio bianco. Vedi
Sladind.
Lagr^-gaa, Allagare. J^ vegnuu
{aeura el torrent e Vet lagaa tutta
% vaU: II torrente h stiaripato e
allag6 tutta la valle.
— Lagada^Gitadi piacere sul lago.
Laggid, LaggitL. m. El vd, a sth
Icufgic » : « Va a stare laggiiL ».
Lagh, Lago. Ul lagh maggidr,
de Comm, eee.: II lago maggiore,
di Comoj ecc. De ehl o de la del
lagh: Di qua o di 1^ dal lago.
J'Ussit la vaeama sul lagh: Pas-
sar le vacanze sul lago. (Fig. iper-
bol.) On lagh de sang^ u : Un lago
di san^e. « T^oo aitt de bagnd>
aid e mtnga de fa st6 lagh » : « T' ho
detto di annaffiare non di far-
mi queste pozzanghere ».
— Laghett, La^hetto. In del
giardin gh*h el so bell laghett:
Idem.
— Laghettin, Laghettino. On*ir-
80la de polenta in d'6n laghettin
de bagna de piecitt: Un'isoletta
di polenta in un guazzo di intinto
di uccelletti.
— Laghlsta, Laghigiano. « L^h
dn laghista di part de Intra » :
« £ un laghigiano dei pressi di
Intra ». « L'h 6n laghista per la
phll » ( Soherz. ) : « £2 un lamoso
corsaro d'acqua dolce ».
Lagnanza. Lagnanza. « L'h anr-
daa afdiso lagnam al direttdr »:
« £ andato a far le sue laguanze
A] direttore ».
Lagunna, Laguna. (Civ.) La kt-
gunna de Venezia: La laguna di
Venezia.
Laich, Laico.
Lallela. N. fr.: <LalUla! Te
ghe diset oeca? *: « Cappeii! £ ti
par poco ? » « JEh lalUla 7 Se oo de
spetta ehe hrba eressaf y^ (Parola
cne va giti e che fu sostituita da
LerM).
Lama. Vedi Lamma, Lama.
Lamber, Lambro (Fiume). N.
fr.: Ciar come Vaequa del Lam-
ber: Limpido come Y acqua de'
maccheroni. Vair&n del Ldmber:
Furbacohione.
Lambiocii-biecaa-biccass. Lant"
bicedt i paroll: Idem. Lambieeass
el eervell: Stillarsi il oervello. M
parla lamMeeaa: Idem.
— Lambiocli, Lambicco. Passaa
per el lamMech: Idem.
Lambraa, Lambrate (Paesello)
N. fr. : Imusegh o musieh de Lam->
bran (in dis.): I oiuchi.
Lambris (D. Fr.), Fregio. La
sola la g^ h 6n bUl lambris del
Luin: Intomo alia sala c'^ un di-
pinto del Luino.
LambruBoa, Vite selvatica.
Lamenianza. Vedi Lagnanza,
— Lamentass, Lamentarsi. « Lu
n^dl fh ehe lamentass » : « Non fa
che lagnarsi ». « El se lamenta
minga » : « Non parla ». Lamen-
tass de aamba sanna: Lamentarsi
di gamba sana. < O^oo de lamen-
tamm, m^lto de vu^soria » : « Ho
da lagnarmi assai di vossigno-
ria».
— Lamentazldn, Lamentazione.
I lamenUizion de Creremia : Le la-
mentazioni di Geremia.
Lamera, Lamiera. Lam^ra de
fhr, de ramm: Lamina o Lamiera
di ferro, di rame.
Lamlnatdl, Laminatoio.
Laminee. Vedi Minee,
Lamma, Lama. Lamma de spa-
da, de sdabola, de baionetta, ecc. :
Lama di spada, di sciabola, di
baionetta. Lamma de Dama^ch:
Lama di Damasco. Lamma de cor-
thll, de risega: Lama di coltello,
di sega. « El g^ct ea^ciaa trii did
de lam,ma in del venter »: « Idem ».
I (LavStrino metallico da ricama-
tori) Lama, Stertino.
— Lamascia, Lamaccia.
— Lametta, Lamcita.
LAM
-364-
Lamp (Volg.) (dis.). Vedi Tocr-
ehhll.
Lamp&da, Occhiata. «M g^d,
daa 6na lampada cdnt i oce he-
8i6s yn « Gli diede una sbirciata
cogli occhi arcigni ».
— Lampant, Lampante. Vanee
ktmpant e sonant : Idem. L'h ciar
e lampant: Idem. Canktghela gid
eiara e lampant: Idem.
Lampandg, Lampaneggio (Pl-
Btoia), Balenio. « Se vedeva a Vo-
rizzont 6n gran lampaneg »: «I-
dem ».
Lambass (D. Fr.) (Stofi'a di se-
ta), LampaBBo.
L&mped (Volg.). Vedi Limpid e
voci BoreUe.
L&mpeda, Lampada, Lampione.
Adhss Stan inventand di lamped
automatick, che se pissen e se smor-
zen de per lor : Ora Btanno inven-
tando aei lampioni automatioi che
si accendouo e si spengono da s^.
(Per far lume nelP interne delle
case) Vedi Lueema. || (Maochia
d' unto ) Chiosa , Frittella. « Te
^h'ett minga 6n poo de benzinna
%n cd, f Te see pten de lamped » :
« Non tieni benzina in casa ? Sei
pieno di frittelle sull'abito ».
— Lampedari, Lampadaiio.
— Lampedee, Lampionaio.
— Lampedinna, Lampadina.
— Lampedin, Lampadina. (Fig.)
« JSl n'A inscl voiaa de lampeditt »:
« Ne ha pur votati di bicchieretti ».
(Morire) Smorza el lampedin : Spe-
gnersi come un lume.
— Lampidn, Lampione, Fanale
a mano. V^s a Vora di lam,pion
(in dis.) : Essere al lumicino o agli
sgoccioli.
— Lampionin. Lampioncino.
— Lampionee. Lampionaio.
Lampreda (Peace), Lampreda.
Lampreddn, Lampreda di iiume.
Lana, Lana. — oarraeana, de
bee, merinos, ecc. : Lana di capra,
di a^nello, vergine, di merina o
mennoB, ecc. Lima de hast: Borra.
Mercant de lana: Lanaiuolo. Koh-
ha de lana : Koba di lana. / rohh
de lana: Camiciole, Aanelle. mu-
tande di lana. Scernl la lana:
Spelazzare la lana. (Fig. M. d. d.)
Questiona de lana caprina : Di-
sputare di lana caprina. Std, in
lett a fh lana : Crogiolarsi a letto.
* Te s6tt 6na homia lana »:*i Sei
una buona lana ». Cielfaa a lana:
Cielo a pecorelle. (Pr.) Ciel faa a
lana se n6 pimuv inecen o aiman
puBV sta settimana: Cielo a pe-
corelle, acqua a catinelle. | «2>'^
tutta lana /» : « E tutta lana ». |
(Biocooli ibrmati coUa polvere)
« Sedva la lana ehe gh' h soil cm
cumd » : « OoUa granata leva il la-
niccio che sta sorfco al cassettone ».
— Lanetta, Lanetta. On vesti-
din de lanetta: Un vestitino di
lanetta.
— Lanaa, Lanute.
— Lanerii, Lanerie, Lanaggio.
Mercant de lanerii per ricamit:
Mercante di lane da ricamo.
Lander (Soldato a cavallo con
lancia), Lanciere.
Landd (Specie di carrozza si- i
gnorile), Land6.
— Landolett, Piccolo land5.
Landra (Specie di rapa), Navo- i
ne. (Per donna di mal aft'are. In |
dis. ) Landra ( Siena ). Vedi Pit-
tanna.
Lanfianna (In dis.), Poppe ca^
scanti. (Come monete, in dis.) I
sonaioli (in dis.).
Languid, Languido. Oec lan-
guid : Occhio languido.
— Languldezza , Languidezza.
Languidezza destomegh: Langui-
dezza di stomaco.
Lanna. Vedi Lana,
Lanschene (D. Fr.), Zecchinetta.
Lanscheni scemin de fer : Zecchi-
netta in giro o chemin de fer.
Lantema, Lantcrna. Lantema
per gird de nott : Lanterna cieca.
Lantema magiea: Lanterna ma^
gica. Pettd la lantema in faecia:
Lanternare uno. | (Donde piove
luce Bullo scale) Lucernario.
— Lantemln, Lanternino. Lan-
temin orb: Lanterna cieca. (M.
d. d.) Cercass i fa^tidi c6nt el to»-
temin: Raccattare i gfuai col fu-
scellino.
— Lanterndn, Lantemone. (Fig.)
« Guar da quell lantemon che pa»~
«a » : « Guard a quel lanternone che
passa ».
Lantlggla (Volg.). Vedi Len-
tiggia.
Lanz. N. fr. : El mal del lanz :
Coriagine.
Lanza (Volg.). Lancia,
Lanzetta, Lancietta, Lancetta.
S « Cont on colpett de lanzetta o de .
LAN
— 365 —
LAP
bistoH el g^ a guarii el bugnon » :
« Con un colpo di btsturi gli guari
11 fignolo ».
— Lanzett&-zettaa, Lanoetta-
re. « ^l m^d lansettcta i gingiv » :
« Mi lanoett5 le gengive ».
— Lanzetttnna, Lancettina.
— Lanzettada (Colpo di Ian-
oetta) Lancettata.
— Lanzettdn, Lanoettone.
Lanzian (Volg.). Vedi Amian,
N. fr. volg. : El lamian : Addetto
alle pompe funebri. Fit el lanssian
o lamiand, (in dis.): Spieggiare.
Lanzinett (Volg.). vedi Lan-
Lapin (D. Pr.). Vedi 0<miUi.
Nella fr. in dis.: El club di lapen:
II clnb dei conigli.
L&pida (Volg.). Vedi Lapide,
Lapidii pidaa. Lapidare. (Colto)
T ebrei usaven de lapiddt i eon-
dannaa a mort: Gli Ebrei usa-
vano lapidare certi condannati a
morte. (Fig.) « U avhss mat ditt !
Voreven lapidamm / » : « Non Ta-
vessi mai detto ! Mi volevano la-
Sidare ». Ghe saria de fass — .* C'^
a farsi — .
— Lapidari, Lapidario. In stil o
earatter lapidari: In stile o oa-
rattere lapidario.
Lapis, Matita. On lapis d*br:
Un matitaio. Lamsin : Lapissi-
no. On disegn a lajns : Un dise-
Eio a matita. El lapis filosoforum :
a pietra filosofale.
La,plBi\axeT{Yolg.).y.Lapisldzzol.
Laplslazzoli, Lapislazzoli.
Lapdff (In dis.). Vedi Pierd,
Lapp lapp, Lappe Lappe. « Sent
el ean c6me el jh lapp lapp » :
« Senti come fa lappe lappe il ca-
ne ». « j^ g'& i gamh o i eiapp che
ghe fan lapp lapp » : « Le gambe
gli tan giacomo giacomo o il oulo
gli fa lappe lappe ».
Lapp&, Lappare (in dis.). « J?d
lappeui su tutt*: « Non ne Ia8ci5
vestigio ».
— Lappada, Leccata.
— Lappadlima, Lecoatina.
Lappa, Carota. « Lu el g* it di
gran lapp/ »: « Lei h un gran ca-
rotaio ». | « Ma sent ehe lappa ehe
g^d quell ficBuyn Vedi Tapella,
Lappagg, Babbeo, Lapazio. « Te
9M 6n lappagg » : « Sei un grul-
lo ». « In tort g*oo 6n lapagg » :
« Nell'orto tengo un lapazio ».
— LappaggUt (In dis.). Vedi C7i-
lappdb.
— Lappaggidn, Babbione.
Lappazucch. Vedi Slappazueeh,
Lapsus. N. fr. : Lapsus lingue:
Lapsus linguae o Scorso di lingua.
Lard, Lardo. Lapestada de lard:
II battutino di lardo. Nodd, in del
lard: Nuotare nel lardo. Mhtt
su o fd, tanto de lard: Mettere o
fare cotenna. Cred de avh robaa
el lard a la gatia : Credere d'aver
toccato il ciel col dito 0pp. Cre-
dere d'aver fatto un negozione.
Dagh a la gatta de curd, el lard:
Dare le pecore in guardia al lupo.
JRaspadura d^ lard: Idem.
— LardlrcBU (In dis.). Vedi 6%ra»
— Larddn, Lardo tant'alto.
•^ Lardusc, Lardo vieto.
Lares, Larice.
Largh, Largo. (Sost.) El largh
de san Bahila: II largo di... (Add.)
« Sl6 paltd el m' i tropp largh » :
« Questo paletb mi h troppo lar-
go ». Fass fa largh : Parsi posto.
In Idngh e in largh : Per il lungo
e per il largo. « El g*d on eo&ur
largh e sta manera » : « Ha un
cuore cosi largo ». Largh de boeea
e string de man : Largo di bocoa
e stretto di mano. Std o battesela
a la larga: Stare alia larga. Bi-
sdgna minga vkss tropp largh in
del promUt : Non bisogna largheg-
giare troppo di promesse. Toeuua
sii larga: Girare largo. Alia lar-
ga: Guarda gamba.
— Largheggiii, Largheggiare.
— Larghm, Larghetto.
— Larghettiii, Larghettino.'
— Larghezza, Larghezza. A sta
soeea ghe manca 6na larghezza:
A finir questa gonna oi vorrebbe
un'altra altezza.
— Largo, Largo. « Largo lar-
go! >i « Idem ».
— Largott, Largoccio.
Lasagna, Lasagna. Lasagn in
brceud: Lasagne nel brodo. Lor-
sa^n al sugh: Lasagne al sugo.
Ris e fasceu minhstra de fixBu, ris
e basgiann minestra de tosann
(Scipito sottinteso, manca anche
rapprossimativo). Xflwaflrn de pret :
La pelle del cappone grasso les-
sato. / lasagn de la polenta: I
lembi di polenta che restano ap-
piocicati al paiolo.
— Lasagnent, Flosoio. « Come
LAS
— see-
LAS
te see lasagnent inec&u / » (Stato
passaggero del oorpo).
— Lasagndn, Lasagnonent. « Te
see &n kuagnon » (Stato abituale):
« Sei un lasa^one ».
— LItscet ( volg.). Vedi Laseit,
Lascio.
Lasdt, Lasoito. « La viv ednt el
laseit de sdzio^: « Ella campa col
lascito di suo zio ».
I«a88{ Spicca. Ph'sich lass: Pe-
sea spioca.
La88&, Lasciare. ImssUl andh:
Lasciar andare. iMssd, andd, 6n
slavidn: Lasoiar andare uno schiaf-
fone. Ijassdtandd, dna robba: La-
sciar correre. Lassd, andd, 6n bdfi
fartii, 6na promkssa, dna parolla :
dem. Lassh anda quaicoss sul
prkszi: Lasoiar andare nel prez-
zo. Jjassik andii I'a^qua al so mo-
lin: Lasoiar correre racgua alia
china. Jjassit andd vun: rermet-
tergli di partire. « L^oo Uusaa an-
ddt a easa a fdi fhst » : « L'ho la-
soiato andare a oasa a passare le
feste ». « JSl Vaveva broncoM per
el colly ma poeu el Vd, lassaa aiv-
ddyn < L'aveva agguantato per il
coUo. ma poi lo lascib andare ».
« L*an menaa su ma Vdn lassaa
andd subit » : « L'hanno arrestato
ma poi rhauno lasciato andare ».
« JE lassa ehe la vaaa / » : « Lascia
andare ». Lassd bui : Compatire.
« Lassela but » : « Non ci badare ».
Lassd eSr : Lasciar correre. A std
mond conven di volt a lassd c6r:
A questo mondo e' conviene tal-
volta chiedere un ocohio. Lassd
c6r (triv.): Spetezzare.
Lassd foRura : Lasciar fuori.
< T'ee lassa fteura de cuntd . . . » :
« Hai omesso di racoontare ...»
<L'dn lassaa foRura ier de presdn »:
« leri ha avuto il rilascio ». « Oo
Ubssaaf(Bura in paes, de.,. o la v6s
che.,.yn « Ho lasciato detto inpae-
se, di o che... » Lassd faeura 6n
vesta : Allargar un abito nolle cu-
citure. Lassd foeura di biglihtt d'in-
grhss gratuit, di bdn per min^
ster, ecc. : Dispensar biglietti gra-
tuiti, boni di minestre, ecc. Lassd
ffBurai Lasciar fuori o indietro.
Lassd cfid: Lasciar giii. « J^
postin Vd lassaa gib dna lettera »:
« II postino ha portato una lette-
ra ». « Ldssem aid quella corda » :
« Mandami giu quella corda ».
Lassd gib el edlor o el bianeh o el
nigher : Macchiare, tignere. (Bru-
misti) Lassd giddnforestee aWal-
berqo : Idem. Lassd bdrld gib dna
rooba: Kon insistere su una oosa
o su un discorso o Lasciarlo an-
dare. Lassd gid el saceh: Sgra-
varsi. Lassd gid la shagia : Sve-
sciare. Lassd gid el pel: Lasciare
lI pelo. Lassd gid dn tant al mes:
Idem. Lassd gid dn vesiii: Smet-
ter un abito o anehe Allungarlo
dalla vita. Lassd gid i ealzdn: Ca-
lare le brache.
Lassd in: Lasciare in. Lassd
in ball : Lasciare in baUo. Lassd
in bianeh: Lasciare in bianco.
Lassd in di pettdll : Lasciare nelle
peste. Lassd in la phniia : Lascia-
re nella penna. Lassd in tniseria:
Lasciare nella miseria. iMssd in
cd la miee: Lasciare in casa la
moglie. Lassd indree: Lasciar ad-
dietro.
Lassd std: Lasciar stare.« Las-
sa std quella ro&&a»:« Kon toccwre
quella cosa ». « Lassemm sth che
sdnt dannaa » : « Lasciami tran-
quillo o Non m' importunare, so-
no arrabbiato ». « Lassemm std
eA«...)»:«Tralasciamo didire che...»
Lassd std de fd : Tralasoiar di fa-
re. « Par eh* el vtBvhbia lassd std
depioRuv >»: « Pare che voglia smet-
tere di piovere o che vogflia spio-
vere. Jjassas vedh: Lasciarsi ye-
dere. « Lasset vedh dent per dent »:
« Lasciati vedere di quando in
quando ». Lassass intena a d\ : La-
sciarsi intendere a dire. Lassass
andd: Lasciarsi andare. Lassass
andd de la birra (nuoyissima frase
scipita) : U scire dai gangheri. Leu-
sass andd edme m4>rt: Buttarsi giii
estremamente e Lasciarsi andare
come morto. Lassd de saludd: La-
sciare i saluti. Lassd ditt : Lasoiar
detto. Lassd d chrt per Vine^l:
Lasciar il certo per Fincerto.
Lassd fd: Lasoiar fare. « 21
lassa fademi »: « Fidati di me
o Non dubitare o Lascia far a
me ». Lassa fa a chi toeca : Lascia
fare a chi tocoa. Lassagh la cda
o el pel: Rimanere allaccio. Las-
sagh la sda riputassidn : Lasciarvi
la riputazione. Lassagh la pHl:
Lasciarci o Rimetterci la pelle.
— la vitta: — la vita.
Lassd li: Lasciar 11. « L*d las-
LAS
SOT
LAT
s€ta n trii ftolitt e la vMova »:
« Liascib indietro tre bambini e la
vedova >. Lckssa JX de lavora :
Smetti di lavorare. Lasscts mUtqib:
Liasoiarsi oonvinoere o rabbomre.
JOiOssassel mMt dent (triv.) : La-
BciArsi gabbare. Lctsah via : Dimen-
tioare qualche oosa in un luogo,
smarrire. « Oo Icusaa via V omr-
brella»; «Ho smarrito l'onibrello».
Zjttssh dna robba a 6n tal prhzzi :
Liasciar a un dato prezzo una
merce. — a slraseiamereaa: Idem.
Sxtssd la mdrdsa: Lasciare Ta-
mante. Jjassdel fait sd a Vo8pedal:
LaBciare il fatto buo all'ospedale.
« Cos* el t^ d, l€U8€M td cusinf »:
« Quanto t* ha lasciato tuo ougi-
noT » « Ben lasshnela A / » : « La-
soiamola 11 ! » iMssd, sdrit i vers :
Prender asolo. Lassh sott (sarti) :
Idem. Lasscts stdt: Lasoiar stare. P.
K.: i^Quest el lassa no slit de t;^«...»:
« Kon h per5 ohe non sia... » JN'd
lassann passh vunna: Non gliene
dare una vinta. « 8ta phnna la
lassa tropp gross » : « Questa pen-
na getta male o non rende ».
« s' tnfluema la m' dt Icusaa la
eda » : « Idem >. ( Pr. ) TuU i las-
saa in vers : Ogni lasciata ^ persa.
Lassu, Lass in. Quell lassu: Quel-
le lassd.
Lastra, Lastra. Laslra de gra-
nii: Lastra di granito. Lastra de
crisUM : Lastra di cristallo. I la-
ster de la bottega: Le lastre della
bottega. Laster de fhr, ece, : La-
stre cu ferro, eco.
— Lastrii-astraa , Lastricare.
Finalment dn lastricaa el mar-
dapl de la via nosuva : Finalmente
hanno lastricato il marciapicde
della via nuova.
— Lastrdn, Lastrone. « / bot-
tegh adiss g' dn quasi tutti ai ve-
drinn i lastrdn d'dn plzz sdll » :
« Le botteghe di oggidi hanno
quasi tutte alle vetrine i lastroni
di un solo pezzo ».
— Laatrinna, Lastretta.
Latlcini, Latticinio. « Ck'el man-
gia de la bonna came e eh' el metta
de part i kttieini » : « Ella deve
mangiare della bona came non
del lattioinii ».
Latlfondi, Latifondio.
Latin, Latino. Avi studiaa el
latin: Avere studiato di latino.
ParltL laUn edme 6na vaeea spa-
gnoRula : Parlare latino come una
vaooa spagnola. (Fig.) Capi el la-
tin : Capire il latino. Capl ddmdt el
sd latin : Capire soltanto il suo la-
tino. Dit el latin : Dare il latino a
uno o dare il vino. Dd in bocca el
latin : Dare il latino ad uno o In-
dettare.
— Latinltt, Latinuoci.
Latltudln, Latitudine. (Colto)
Im latitudin e la Idngitudin: La
latitudine e la longitudine. « Sta
t6a fras la g* d 6na chrta latitu-
din » : « Idem ».
Latrlnna, Latrina.
Latt, Latte. Latt frhseh, posSf
fiaceh, spanaa, ece, : Latte fresco,
stantio, aoquoso, spannato, eco.
I^d la eura del latt : Far la cura
del latte. Vaeea de latt: Mucca.
Vithll de latt: ViteUo da latte. J7i
dl del latt : Vedi San Giorg, Latt
de cavra, de pegdra, de asninna,
de camUla: — di capra, di peco-
ra, di ciuoa, di oammella. (Di don-
na) Dd, el latt : Dar il latte. De-
posit de — .* Idem. Fa andct via el
latt: Mandar addietro il latte.
T(BU el latt : Levar il latte al bam-
bino o divezzare. ATidit el latt per
la vitta : Spargersi il latte per la
vita. Diminuiss el latt : Sdegnarsi
il latte. T6md, el — .- Tornar I'af-
fluenza del latte. La fiver del
latt : La febbre del latte. Dent de
latt: Denti di latte o lattaioli.
Ona bonna mader se la nd la dev
daghel lee el latt al sd fiolin : AI
suo bambino la mamma che h Sa-
na deve darlo lei il latte. « Euh
quanto brceud! M\ oo minga de
fit latt / » : « Quanto brodo I lo non
no a dar latte ». « Quella balossa
d'dna baila la g'd daa el latt eat-
tiv o qroppii al mh Giain » : « Quel-
la briccona d^ina balia ha dato il
latte cattivo o accagliato al mio
Gigio». (Caciai) El latt el eamina
o el va de gamba : Si forma oaoio
in fretta e bene. El latt el ven
minga adree: Stenta a coagularsi.
Slargdb el latt: Versarlo dal secchio
nello scodellone. (Pr.) El latt di
besti el std su la easstnna : Molto
mangime molto latte. El latt Vh
pusseefort del vin : La natura pu6
{nil dell'arte. Cafh e latt: Caff^ e
atte. Latt a la erhmm {CavoVlatt) :
Crema. Latt e mel: Vedi Latt^-
mel, Latt de Venere (Liquore):
LAT
— 868
L.AV
Latte di Venere. (Fig.) Latt de
ffaintui o de gallina : Latte di gal-
una. « Ghe darien el latt de gal-
lina per contentall » : « Gli dareb-
bero il latte di gallina per aocon-
tentarlo ». Latt de veggia ('altro
roeoUo): Idem. Latt e vin: Latte
c vino. (Fig.) On bhll paeciarott
latt e vin: Vedi Laeeidtt. (M. d. d.)
Pari 6na mosca in del latt : Parere
una mosca nel latte. BioMch c6me
Tel latt : Bianco come — . Latt in
brocea : Vedi Brocca. Oeit/v al latt:
Ovo da bere. Fradli de latt : Fra-
telli di — . Fh vegnl el latt ai ge^
noRucc : Far venire il latte aUe gi-
uocchia. FJl latt Vh andaa inshm-
ma: — h impazzato. ( Altri liquidi
consimili) Latt de nds, de coeeo, de
armanddl, di figh, del gran : Latte
di noce^ di cocco, di mandorle,
dei fiohi, del grano.
— Lattada, Lattata. Lattada de
gandolitt de meldn : Lattata di
semi di popone. (Pr). La crappa,
eec, : Vedi Crappa,
— Lattee, Lattaio (1), Lattiven-
dolo. La bottega del tattee: Me-
ecita.
— Lattemel, Panna montata.
Lattemel cdnt i candn: Vedi Ca-
ndn. Morbid c6me 6n —. : Morbido
come il velluto.
— Latteria, Latteria. La latte-
ria lombarda: La latteria lom-
barda.
— Lattimm, Lattime.
— Lattlrceu, Lattaiolo.
— Lattds, Lattiginoso.
Lattuga, Lattuga. — ddppia,
riesa, romanna, eee. : Lattugone,
lattuga crespa, romana, eco.
-— Lattughln, Lattugidna.
Latus. N. fr. : Ad latus : Idem.
L&udano, Laudano. Ld,udano li-
quid: Laudano liquido.
Laudemmi, Laudemio (CivJ.
Laudem (men. id.). Vedi Lau-
dano.
Liiudo,«Lodo.
L&iirea, Laurea.
— Laure&-eaa-as8, Laureare.
Lava, Lava. (Coito) La lava del
Vesuvi : La lava del Vesuvio. Lar-
va metallica (Miscela e Composi-
(1) Vorrebbero alcuni che non sf dicesse
lattaio al lattee per non oonfonderlo col
tdlee.
zione per pavimenti): Lava me-
tallica.
Laya-avaa-avass, Lavare. Zo-
va>s8 la faccia, i man, eee.: La-
varei la faccia, le mani. Lofoa i
piatt : Rigovemare le stoviglie.
Lava i pagn: Lavare i panoL
(Pr.) Ona man lava V altra e tuU
dd laven la faeda : Una mano la-
va 1' altra e le due lavano il viso.
Lavassen i m,an : Lavarsene le
mani. Lavagh la faeeia a vun:
Idem. (M. d. d.) Lavd, aid: Rigo-
vemare. « Te podet tacca sii <?-c la-
va aid » (Modo di dire nuovissi-
mo) : « Puoi mettere il tuo cnore
in pace o Rinunciar alia speran-
za -». La donna eke lava % pagn
de eoldr o la donna di pagn dt
eoldr e persino la donna ae eol6ri
La lavatora o la donna che lava.
Lavdb i j)agn sporeh in famiglia:
Lavare i panni sndici in famiglia
o in casa. Lava i piatt: Lavare i
piatti. Bianch come 6n pann la-
vom: Bianco come un panno la-
vato. Lavdt via : Lavare. « LofM
via queila maggia de incosteryt:
« Idem ». Torna a lavdb : Rilavare.
— Lavabo (T. ecol.) , Lavabo
(Specie di catinella).
— Lavada, Lavata. « Detqh &nA
lavada a quit tavdi de la custnna >:
« Dagli una buona lavata a quelle
tavole della cucina ». (Pr.) OgnA
lavada V h 6na stra^eiada : Og&a
lavatura h logorio. (Fig.) Ona
vada de coo: Una lavata di cai
o una risciacquata. Toeu su o
6na lavada de coo : Rendere o di
re una lavata di capo.
— Lavadinna, Lavatina. Ovi'ai^
tra lavadinna la farh hen : Un'ati
tra lavatina gli gioversi,.
— Lavadura, Lavatura. « CastA
Vh costada la lavadura / »: « Quan^
to co8t5 di o ^ oostata la lavata^
ra?» La lavadura di piatt: id
rigovernatura. « SM vin el par kk*.
vadura de bottillit*: « Questo vi^
no pare lavatura di fiasohi ».
Lavagna, Lavagna. lea de 0*\
nova in tutt copert de lavagnM
Le case di Genova hanno i t-etl
di lavagna. j Seriv, disegnd, sttUi
lavagna : Scrivere, disegnare sulU
lavagna.
— Lavagn^tta, Piccola lavagna
— Lavagnonna, Grande la
vagna.
LAV
— 389 —
LAV
lAYaman (Erba arvense), La-
vamano (in nor. significa Tamese
sill quale eta la catinella per la-
varsi).
Layanda, Lavanda. La lavanda
dipee: La lavanda de'piedi. | (Spi-
§o) Mazgitt, acqua, eossirUtt, eee,
e lavanda: Veoi Lavanda. (La^
vanda h id.).
Layandaria (Volg.). Vedi Lor-
vanderia,
Layanderla , Lavanderia. Lor-
vanderia a vapdr: Lavanderia a
vapore o La cura.
— Layandee-era. « 1/ ^ ehl el
lavandee » : « E qui il lavandaio ».
2/^ come 6n ear de lavandee, c6n
pit Vh vceud c6n pu el fdifracass :
'Gli h come un carro oi lavanda-
io, tanto pill strepita quanto piii
^ voto. Juieev o notib tpagn del
lavandee: Risoontrare il bucato.
TaecA i jpagn del lavandee: Ap-
, puntare i panni pel bucato. La
lobelia de ta lavandera: La nota
o liata del bucato. Av^h de la
lavandera: Ella ha il fare di la-
vandaia. (Pr.) Cattiva lavandera
. traeuva mai Utprkia bonna de lar-
; f?A .• La cattivalavandaia non tro-
va mai la buona pietra. Lavanr-
dera di pagn de cot6r: Vedi Lavd.
— Layanderinna, Giovinettala-
vandaia, La figlia del lavandaio.
— Layandln, Acquaio. La can-
na del lavandin: II docoione del-
Taoquaio. La prhia del lavandin:
,La pila dell' acquaio. « La spuzza
de — » : « S& di lezzo o di rigover-
natura ». « Vd de Zd in lavandin
a... >: « Va 11 nel lavatoio o neUo
, stanzino dell' acquaio a... » « jfiTZ
rrjpar 6n lavandin » ( di chi ingoia
senza badar a sapore) : « Pare una
,fgola d'aoquaio ».
— Layapiatt, Lavascodelle. (Co-
le term, di sprezzo) « L*h 6n la-
tpiatt / » : « i2 un bono a nulla o
I un lavascodelle ».
L&yer. Vedi Lavor, Labbro.
Layesg (Volg.). Vedi Laviq.
Layeg, Laveggio. ( Venditon am-
)ulanti) « QaeU di lavegg, bH Itv-
9egg » : « II pentolaio ». ina dn Itv-
teg (troppa acqua versata in ter^
^ Ik): Guazzo. (Pr.) M laveg el ghe
dis a la pignatta fatt in la eke te
fe tenaet: La paaclla dice al pa-
lo fatti in \h che tu mi tingi.
Laylnna , Lavina. « jST vegnuu
gid 6na maladetta lavinna in la
vail che Z'A fermaa el torrent » :
« Cadde nella valle una maledetta
lavina che arrestb il torrente ».
Layd (Volg.). Vedi Lavdr, La-
voro. (Altri sensi) Coso. « A cos'el
te 8lrv 8t6 lavd ? » : « A che ti ser-
ve questo coso ? » | V^8 6n b6n
lavd: Essere una lamaccia. On
lav6 faa a guggia : Essere peggio
che un bel tomo. N. fr. volg. i IH
de lavd: Giomo feriale.
LJtydr, Labbro. Lavoraporgent:
— sporgenti. Lavor ereppaa dal
frhad: — screpolate dal freddo.
Lavor s'cepp : Labbro leporino.
Lavor gross : Labbra grosse. — de
corall: — di corallo. I^arld ajidr
de lavor : Parlare a fior di labbro.
Mordes i lavor: Mordersi le lab-
bra. Streng i lavor: Stringer le
labbra. | Alloro. Emia, teppa e
lavor o Iddr (per costruire la ca-
pannuccia a ceppo) : Edera, bor-
racina e aUoro. In del stiuia ghe
stdb ben anea una foRuia de litdr:
Nello stracotto ci si mette anohe
una foglia di lauro.
— Layora-oraa, Lavorare. La-
vord, a cottim , a fattura , a gior^
nada: Lavorar a oottimo, a fat-
tura, a giornada. Lavorit c6me 6n
can, intomo a quaicoss, c6nt el
sang'u a la gdla: Lavorar come
una bestia, intomo a checchessia.
coUa premura che incalza. Lavora
de straceh, a la bonna di Vio, sema
vceuiaf per fcb passd el temp : La-
vorar in panoioUe, come vien vie-
ne. di mala vo^lia. — per eiappd
eald: — per piacere. Lavora la
t^rra: Lavorare la terra. Lavord
de coo, per sd cunt, per cunt di
alter, stu sd : Lavorare col cervello,
sopra di s5, a sua mano, per conto
altrui, la sua terra o sul suo. —
de ganass, de s'ehina, a la ricca,
de noBuv, sul noeuv, sul frust, in
sit Voss : — coUe ganasce, di buzzo
bono, in novo, sul novo, sul vcc-
chio. — per la giesa ne Vhver :
— per la gloria. Lavorit de feree,
de legnamee: — di fabbro, di le-
gnaiuolo. Lavord, de fin : Lavorar
di fino. — sott*€tcqua : Idem. (Pr.j
Chi lavora a' d dna camisa, e cht
/A nagott gne n'd do: Chi lavora
na una camicia e chi non lavora
ne ha due. Ulprimm che d lavoraa
Vh mort (Appross.): Chi nasce con-
24
LAV
— 370 —
LAV
vien che moia. Qtiand se lavora
passa via tutt i penser eattiv : II
lavoro h la coneolazione delP uo-
mo. VoRuia de lavordt saltern a-
do88: Voglia di lavorare saltami
addo8So. Fd, e desfh Vh tutt lavo-
rd> : Pare e disfare ^ sempre tutto
— . fl (De' bachi da seta) Zavoren
a tutt lavora: I baohi si vanno
abbozzolando a furia o Kngnano
bene. | (Sost.) « Oo cominciaa sla-
mattina 6n lavordi»: «Commciai
stamane im lavoro ». « On lavora
che me sodisfa » : <c Un lavoro che
mi comparisce ». || Lavoraa per
Operaa vedi.
— Lavorada, Lavorata. « G'oo
daa denter ona lavorada de des 6r
filaa » : « Ci ebbi un lavoro di non
meno di dieci ore ».
— Lavoradlnna , Lavoratina.
« G'oo daa 6na lavoradinna propi
de gust * : «. Oggi 8'5 fatto una bo-
na lavoratina ».
— Lavoraddr, Lavoratore. « I/^
dnfamdso lavorador che se stracea
mai » : « Idom ». Lavoradora in
hiancheria: Donna che lavora in
bianoheria. Gran lavoradora :
Gran lavoratora.
— Lavoradura, Lavoratura.
« Gh'h voruu tant per la robba e
tant per la lavoradura » : « C*fe
voluto tanto per la roba e tanto
per la lavoratura ».
— Lavorant, Lavorante. JJavo-
rant maggidr : Lavorante mag-
giore. — in lanna: Lanino. (Pr.)
MH vhss magher padrdn che grass
lavorant: Meglio esser oapo d'a-
licetta che coda di storione.
— Lavorattd. , Lavoracohlare.
Lavoratth per non restit in osgi:
Lavoracchiare o Lavoriochiare o
awci^eLavoi*ucchiare tanto per non
stare in ozio.
— Lavoreri,Lavoratorio {l),Fal>-
brica. « L^h andd al lavoren » : « E
andato alia fabbrica o alio stabi-
limento ». « L'h de vlss in lavore-
(1) Lavoratorio, che traduce cosi bene il
lavoreri, espriino in toscano qaalche cosa
di piu che non questo. Lavoratorio i la
parte dello stahilimento indu^triale dove
si lavora, per distinguerlo dalV amminl-
strazione. Un capo Aibbrica, uscendo dl
casa non dira : Vado al lavoratoio, lo dira
invece uscendo dallo studio. Vedi gli e-
sempii.
rt»: « Dev'essevo nel laborato-
rio ».
— Lavorln, Cosino. On lavorin
faa a guggia : Vedi Lav6. | (Cor-
doncino, nastrino per guarnizione)
Passamano e Passamanino. Livrea
eon i lavoritt (in dis.) : Livrea con
passamani. Vedi anche Passaman.
Lavorlnee, Lavorante in passa-
maneria.
Lavorsell, Ciaccherino. (Iron.)
« L'h 6n ear Imorsell d* 6n ficeii »
(non iron.): « E an caro oiocino o
fe un tometto ».
— Lavorsellln e Layorselllna,
Bimbino, Creaturina.
Lazz» Laccio. Mhtt gio i lazz:
Tendere i lacci. Imzz a arcMuti
Archetto. Lasz volant: Laccio scor-
soio. I (Chirurgia) Laocio (setone
alia nuca). « G dn mis el lazs in
del cdppin »: « Gli hanno applicato
un laccio ».
— Lazzltt, Lacciuoli. « Oo ciap-
paa vott pieeitt in di laszitt »: « Ho
preso otto pettirossi ne' laccioli ».
— Lasz^-zzaa-izasB, Allacciare.
« Lazzett n4lid quel faazolktt al
coll » : « Allacclati bene quel faz-
zoletto al oollo ». Vkss nanea dign
de laazagh i scarp : Non esser de-
gQO di legar le scarpe a uno.
Lazzarett, Lazzaretto. n^ El no-
ster fam,oso lazzarett el gh'h pit » :
« II nostro famoso lazzaretto non
c'fe piil 0 h stato distrutto ».
Lazzarln, Lazzeruola. Ilazzaritt
strengen : Le lazzeruole sono a-
stringenti. (Fiantaj Lazzerolo.«2i'd
pientaa 6n Utzzartn in del eios » :
« Plants un lazzerolo nell'orto ».
— LazzardXL, Lazzarone. (Civ.) A
Napoli de veri lazzaroni ad^s ghe
n'^ gtiasi jaii: A Napoli non ci
sono pill gu antiohi lazzaroni. « Te
sHt 6n lazzaron! » : « Sei un lazze-
rone I »
Lazzo, Lazzo. / l<Mzzi adiss se
usen pii in di comedi: I lazzi non
sono piil di moda sul palcosce-
nico.
Le, Lo e La. « El le pd di lit>:
« Lo pub dir lei ». « Elle ved min-
gaf»:^ Non lo vede ? » « Quella
seidra le ved f » : « Quella signora,
la vede?» (Pr.) Chi le dura le
vene : Chi la dura la vince.
Leander, Oleandro. On b^l vas de
leander : Un bel vaso di oleandro.
Leategh (Volg.). Vedi AleaHch.
LEB
— 371 —
LEG
Lebra , Lebbra. La lehra di
^brH : La lebbra degli Ebrei.
— Lebro8» Lebbroso.
L§CC (Volg.). Vedi Lett. N. fr.
volg. : Lecc de can : Canile, Cuo-
cia. Mori a sd lecc: Morire nel
suo letto. Pari el lecc di strii :
Lietto disordinato e sudicio. Sti^ in
lecc Jin che canta la vomica : Al-
zarsi all'alba de' tafani. Av^hen
de fit lecc at cavai: Esseroene da
far letto ai cavalli. M lecc del vin:
Feccia o Letto in fondo sd tino.
^l lecc di cavaler : — de' bachi da
seta. (Pr.) Nh a Vosteria ne in lecc
se diventa vhcc: A tavola non ci
s'invecohia. Podb pissd, in lecc e di
che s'h sudua: Pub pisciare a letto
e dire che ha sudato. M lecc el
fcb lecc : Letto fa letto.
Leec& - eocaa - eccass , Leccare.
Padk Icecaps i dit: Poter leccar^
sene le dita. Leecagh el cuu ai su-
f^erior (basso) : Leccare la cavezza.
Modo proT.) Chi i d/aa i e lecca:
Chi li ha fatti li allevi o Chi 1'^ a
man^ar la lavi o Chi I'ha fatta la
rasciughi. « JSlpar leceaa del gatt » :
« Sembra rileccato dal mioio ».
Leceaa e atraleeeaa : Lecoato e ri-
leccato. (Colto) El 8til VI b&Hf ma
Vh 6n poo leceaa : Lo stile h bono
ma iin po' leccato.
— Leccacuu, Leocazampe. « L'e
6n famosp leceaeuu di sd supe-
rior » : « E famoBo adulatore de'
superiori ».
— Lecoada, Leccata. « Ul se da
di gran leccad de barbis » : « E' si
d^ grand! leccate di baiii».
— Leocadlnna, Leocatina.
— Leccadura, Lecoatura.
— Leccapee (Sopranome d'un in-
felice vittima di monelli) (Lett.),
Leecapiedi.
— Leccapiatt» Leccapiatti. « M
fit el leccapiatt in casa X>» : « Fa
11 — o lo scroccone di pranzi in
casa X».
— Lecoard, Leocardo (1), Go-
loso. Leceard c6me 6n sbir (in dis.) :
Golaccia. | / spinazs in molto lee-
card: 61i spinaci TOgUono assai
condimento.
— Leccardarla, Leccomeria (2),
Golosit^.
(1) Leccardo lo s! txs5, ma oggi h giii.
(2) 11 Cherubinl, mige r fasoio: Uccor-
neriaj ghiottomia, lecconeria, e non diede
-— Leccarddn, Leccone (Ancora
piu di goloso).
Leccarda, Leccarda, Ghiotta.
Leech (Citt^), Lecco. N. fr. : An-
da a Leech : Adulare.
Lecchee. N. fr.: Fa el lecchee:
Far il galloppino.
Lecchdtt, Lecco, Lecohetto. Toe%i
8U el lecchett: Pigliar ildirizzone.
« G'dn daa el lecchett »:« Gli hanno
dato l'aire».
L6clt, Lecito. Se Vh Udt: Se h
lecito. «jB7/ se faseva ledt de di
certi robb » : « Si faceva lecito
certe frasi... »
Lecomun (Volg). Vedi Lceugh
C07HUn.
Leczio brevis (Latino macche-
ron.). Lectio brevis scendit in can-
Una: Breve orazione si ascolta. I
Refezioncella.
Lee, Lei, Ella, Quella. « Ghe par
a lee9>:4< Pare a lei signora ? »
« Allora lee I' ^ saltada su a di»:
« Allora ella saltb su a dire ». « JVd
gh*h neliinhlee»:^ Non o*h nh lui
n^ lei ». Senza di nk. lii nl lee : Senza
dir nb ltd n^ lei. Lee (senza biso-
gno d'altro); Quella (La padrona
di casa). « La gh'h fee ? » : « C'6 la
signora ? »
Lega, Lega. Fd, lega, | — di mc-
tai : — de' metalli.
Legaa, Legato. <M g'd, lassaa
dn bHl legcM. a Vospedal » : « Lascio
un bel legato all'Ospitale ».
— Legatari, Legatario.
Legal, Legale.
— Legalizzlt-lzzaa, Legalizzare.
« L*a faa legalized el document » :
« Fece autentioare il documento ».
-- Legallzzazidn , Legalizza-
zione.
— Legalment, Legalmente.
Legeuda, Leggenda. (Civ.) La
legenda la dis che Barbarossu... :
La leggenda dice cho Barbarossa.
« Va via! Questa V^ 6na Ugen-
daT^Hf. Ma ch6 ! Codesta h un' in-
venzione ».
— Legendari, Leggendario.(Civ.)
Garibaldi I'h g\a quasi diventOM 6n
personagp legendari: Garibaldi s'fe
gih, quasi fatto personaggio leg-
gendario.
la v«ra parola che esprima rastratto del
nostro leceard che vale golosO' Le parole
del Cherubinl esprimono invece : cokp
gblotte, dolci, booconi prelibati. Oolosarii.
LEG
— 372 —
LEG
L§g, Legge c Leggere. Leg bon-
tia , barocca , eec. : Legge Dona ,
legge barocca, eco. ^Cheieg Vh que-
stal )» : <c Che legge ^ codesta 1 »
Da leg o mhtt &na le^g : Dare o
Dettare legge. Dottdr in leg: Dot-
tore in legge. « I/h 6na gran lig / » :
« £ un gran destino ». Vorh aettd
la l€g: Voler fare la legge. Vess 6n
omm o una donna de la leg : Esse-
re un omo o una donna liberale.
JVd avhgh nh Ug nh fed : Non ave-
re n^ legge n^ fede. (Pr.) (R. St.)
I leg de Milan duren ae incceu
finna a doman (in dis.): Come il
"bando di Siena. Jja leg la g^ d a
che fa nagott c6nt i pattuaaidn :
Idem.{Pr.)ia neeessitaalag'db min-
ga leg: La necessity non ha legge.
popo el mal se fh la leg: Dopo il
male si fa la legge. Fada la leg
trovoM I'ingann: Fatta la legge
trovato I'inganno. | Leggere. Leg
a salt: Dare una scorsa a un li-
bro. Leg franco : Legger oorrente.
Leg steittaa: Ledger stentato.
<c' jPer leg el leg pdlit ma Vh a eofn-
pitct ch'el stentay^ (iron.) (appross.):
« Legge che par che oompiti ».
Leg 8u : Leggere. « Legem sit sta
lettera de to fioeu » : « Leggimi co-
desta lettera di tuo figlio*. Savh
leg ddma in sul sd liber : Non sa-
per leggere che nel proprio libro.
« Scometti che Vd, nanca leggiuu el
cartdn de quel liber » : « Idem ».
N6 leg che di romam trances:
Non leggere che romanzi franoesi.
Leg in piomb ( stampat. tipogr. ) :
Idem.
— Legislatlv, Legislativo. (Civ.)
Corpf assemblea, eonsilli legisla-
tiv: Corpo, assemblea, oonsiglio
legislativo-iva.
— Leggiuda e Leggiudinna >
Scorsa, Letturina a corsa d'oochio.
Legger, Leggero. Legger c6me
6na piumma o galla: Leggero
come una piuma. — de eervhU:
Cervellino. V^s vestii tropp leg-
ger: Essere vestito troppo leg-
gero.
— Leggerdzza, Idem. (Fisica)
« Oo eompraa qn eapphll d' 6na
leggerezsa uniea » : « Ho oompe-
rato un oappello di una leggerez-
za unica »., (Morale) « El fit di gran
leggeresz » : « Commette molte leg-
gerezze ».
— Legi6xL (D. Lat.), Legione.
La legion lombarda, la legion
straniera : Idem. | Legion d'ondr :
Legion d'onore.
— Legionari, Le^ionario.
Legittim, Legittimo.
— Legittima, Legittimare.
Ldgn, Legno. Legn fort, dolz,
dtir, 8 giandds, ece.: Legno forte,
doloe, duro, schiantereccio, eoc.
Che o'A del Ugn: Che h legnoao.
Anda a fh i legn o a fh legna :
Andare per legne. (Fig.) On otntn
de legn : Uomo di paglia. JE7 ser-
vitdr de legn: Servitore di legno.
Ona mender o 6n pader de legn :
Una grama madre, un padre inet-
to. (M. d. d.) Fa c6r on legn^ on
bast6n (in dis.) : Far vedere 11
bianco per nero. « Oh de la eh de
legn! »: « Oh di casal » Pa>gh in
moneda de legn: Pagare con ba-
stonate. TrovhVussdelegn: Tro-
vare Puscio chiuso. Vbsspceu miti-
ga de legn o de sass: Non essere
di saeso. L'h la gualitaa del legn
(al morale): E la cornatura (volg.). |
(Carrozza) Legn de eitta^a, de eam-
pagna, de eaeeia, de parada, de
posta, de viagg, de V anonima, de
vittura: Carrozza o legno da oit^
tk, da campagna, da caooia, di
parata, da posta, da viaggio, del-
r anonima (^Vedi Atwmma), da
vettura.
Legna, liCgna. — fortaf dolea,
verdttf menuara, «c«.; Legna forte,
doloe, verde, minuta. (Fig.) Cla-
regass de legna verda: Cancarsi
di legna verde. Legna morta in
pi: Legna morta.
— Legrnii-gnaa, Legnare. Legna
sit: Bastonare. < Ghuarda che te
legnaran sit » : « Bada, ti legne-
ranno o bastoneranno ».
— Legnada, Legnata. Legnad
de la Madonna: Legnate da orbi.
(Fig.) £>h 6na legncma e dn toeeh
de pan: Dare il pane e la sassata.
(Fig.) T(eu sii 6na legnada : Too-
care ima batosta.
— Legnaxnee, Legnaiolo (1), Fa-
legname. La bottega del legnamee :
La bottega del legnaiolo. Legnck-
mee de mobil: Fabbrioatore di mo-
bili. — de earrozz: Carrozziere o
Fabbrioante di carrozze.
(i) Legnaiolo ohe d piii bello e piu pro-
prio di pulegname ^ meno usato di questo.
LEG
373 —
LEG
— LegnamlroBn, Falegname da
poeo.
— Legnamm, Le^ame. Magaz-
zin de legnamm: Magazzeno di
legnami. Jjegnamm d' opera: Le>
Snami da faobrica. (Fig.) Dur de
Tegnamfa: Grosso di legname.
Legnan (Paesello), Legnano.
(Civ.) La hattctglia de Legnan : La
battaglia di Legnano. (Fig.) An-
dd, a Legnan : Esserebastonato o
Mandar o Andar a Legnaia.
Legnazz, Sughero. Ilnisci6n se
fan e6nt el Uqnazz : I turacoioli o
tappi per bottiglie eifanno oollo — .
Legnera, Legnaia. VH minga
ednt el eiar in tegnera: Non por-
tare il lume in legnaia.
— Legnett, Legnetto. « G^'o-
varia hisdgn d'dn legnett per fh
fcBura 6n traversin ae la seala a
man »: « Mi ci vorrebbe un le-
spetto per far uno staggio ». ||
On — per 6n cavaU: Un legnetto
per on cavallo.
— L6giL6ttiii, Legnettino.
— Legno quaaslo. Vedi ^uoMto.
LegnflBura , Arohipenzmo. La
legnceura di muradiir: Archipen-
zolo. I La legnceura di peseaddr :
La lenza. La legnooura de la ean-
na : La lenza.
Legnte, Legnoso. Vedi SUgnid.
Legdr, Lepre. Bari la legdr :
Soovare la lepre. Ciappd la legdr
a giazz: Pigliar la lepre al covo.
Ctappd, la legiir c&nt el ear: Pi-
glicur la lepre col carro. C6r come
ana legdr: Correre oome una le-
pre o oome un daino. (Pr.) Quand
ta legdr V h in pee tutU i can ghe
e6rren adree: Quando la lepre h
levata tutti i oani la rinoorrono
o A can ohe tugge dagli dagli.
Intant ek*el can el pissa seappa
la legdr : Mentre il cane pisoia, la
lepre se n'^ ita. Gh'h pnssee can
CM leqdr: Ci sono pin oani che
lepri. I Legdra de Uce: II gatto.
Ixiuros eome dna legdr: Pauroso
come una lepre.
— Legoratif, Leprotto e Leprae-
ehiotto. « An dappa la legdr eont
i legaratt » : « Hanno preso la ma-
dre e i flgli ». I (Fig. triv.) M le-
goratt: if membro.
Legoztn, Luoberino. « G'aveva
in la gabbia dun eanaritt e dn
legorin »: « Tenevo in gabbia due
canerini e un lucarino ».
Legrla (Vole.). Vedi Alegria.
N. fr. pop.: mkt legria: Ralle-
frare. Fa legria o feata a . vun :
'are festa o bona aocoglienza a
uno. Ilegrii delvenerdl: Cosetri-
sti o da quaresima. Legrii del
LHla : Allegrezze da poco. Legrii
de matt: Galloria. | (Soprannome)
« L'h ehl el Legria » : « E qui I'a-
mico Cesare ! »
— Legrlasda (pop.). « Oh che
legriaaeia! »: « An che noial »
— Legrletta. Andd afh dnale-
grietta: Un po' di ricreazione o
un riorio.
— Legrlonna, Allegrionaooia.
— Legrlds, Festoso, Cighero.
« Ottarda wiell fiolin edmei'h h-
grios » : « Guaroa quel bambino
come h festivo o vispo ». « 8t6 eet-
gwBu cdn mi l'^ semper legrios » :
« Questo cagnolino mi f^ sempre
testa o beUa ciera ».
L^lla. N. fr. : On affare. dn o-
miSf dn dottor, eee, del L^Ua : Ai-
fare di poco conto, amico da star^
nuti. dottore de' miei stivali. « HI
fd dn meatee del Leila » : « Fa un
mestieruccio di nessun conto ».
Lemedds, Salcigno. L^n leme^
doe: Legno salcigno.
Lemm (In dis.), Legumi.
Lenc, Luccicante, Lustro. Lenc
e petard: Lustro e paffuto.
Iitodexia, Lendine. « Te gh'ett i
linden in eoo, ear al mt ficRu » :
« Hai il capo pieno di lendmi, ra-
fazzo mio». Itenden: Capellatura.
'. E. : « Fd taid q^iii lenden » : « Va
un po' a farti. tagliare quella zaz-
zera ».
— Lendeuera, Capelliera. « Fl
g'd dna lendenera de pohtta » : « Ha
una zazzera da poeta stracciapa-
ne ».
— Leudenina, Piocola lendine,
Lendinino e Lendinina.
— Lenden6n» Lendinoso. « Vd
via brutt lendenon » : « Va via len-
dinoso ». II (Semplicemente) Zaz-
zerone.
— Lendenara (Paese), Lendina->
ra. Ofi scidr de Lendenara: Un pi-
docohioso (ayaro).
Lengua ( Volg.). Vedi Lingua, N.
fr. pop. : « Che lengua/ > : « Che lin-
gua ! » V^8 Idngh de lengua : Ave-
re la lingua lunga. Vhss dna gran
2en<;rtui/ Essere una lingua o lin-
guaccia velenosa. Visa sudaa soH
LEN
374
LEN
a la lengtw. (iron.): Poverino! ha
t'aticato tanto! C6nt fcRura dna
spanna de — ; Colla lingua fuori.
Lengua de fmugh, saeruega, pro-
fana, serpentinna. Lingua d' in-
ferno, sacrilega, profana, serpen-
tina. Mend la lengua: Esser una
mala lingua.
— Lenguascia, Linguaccia. « Te
see dna gran lengua^ada » : « Sei
una Unguaccia )>.
— Leniruasclon , Linguacciuto.
« Finissela de fd, el lenguaseidn »:
« Finiscila di sparlare oosi ».
— Lenguetta (Volg.). Vedi Lin-
guetta. (Ne' mestieri) Lin^etta e
Lin^ella. La lenguetta dx ealsdn :
La linguella de' calzoni (non co-
da). La lenguetta del baull: La
linguetta del baule (non coietto).
La lenguetta del candn^ de la frvr-
sta: Linguella. La lenguetta di
scarp: Linguetta.
Lenitiv, Lenitivo. LettiMtri o
Elettuari lenitiv : Elettuario — .
L^nna, Lena. Vhss in linna:
Esser in vena.
Lent (P. N.), Lente. « Oo perduu
dna lent di oceiai »: « Ho perduto
una lente delle barelle ». « Quell
che porta dna lent sdlla » : « Quel
signore che porta la caramella ».
Lenta (Add. di Malattia). Vedi
Malattia.
Lentiggla, Lenticchia. JSsaii Va
venduu la primogenitura per 6n
piatt de lentigg: Esau rendette la
primogenitura per un piatto di
lenti. II « La g'h la faeeiapienna de
lentigg »: « Ha il viso pieno di len-
tiggini ».
— Lentiggiaa , Lentigginoso.
Quell de la faeda lentiggiada :
^uello dal viso lentigginoso.
— Lentigglnna, Piccola lentig-
gine o anche Piccola lenticchia.
— Lentiggionna, Grossa lentig-
gine o Lenticchia.
Lenzceu, Lenzuolo. FodrHt e
lemceu : Federe e lenzola. Mudct i
lenzceu: Mutar le lenzuola. Mudd,
i lemceu: Rimaritarsi. Fd, sott i
lensmu: Rincalzar o rimboccaro
le lenzuola. Pari 6n lemceu : Sem-
brar un lenzuolo. P. E.: On avis
che el par 6n lemceu: Un avviso
che sembra un lenzolo. (Pr.) L*h
tnH frustdb di scarp che di lenzo&u :
Meglio h consumar le scarpe che
le lenzuola.
— Lenzor^tt, Piccolo lenzuolo.
— Lenzordn, Grande lenzuolo.
Le6nj Leone. (Civ.) Fl lean I'e
el re di animai: II leone h il re
degli animali. Cceur de leon : Cuor
di leone. A la sira leon a la mat-
tinna poltrdn : La sera leoni, alia
mattina minchioni. Faxa la part
del leon : Farsi la parte del leone.
(Pr.) Ca^teiy aquil e leon ghe n' e
per tutt i canton: Vedi Castell. |
Bocca de leon (fiore) : Bocoa di
leone. y Grass de leon: Grasso
di leone ( antid. di calvizie ). Zam-
Sa di leone, Leoncello (Termine
egli artefici per desi^nare i pie-
destalli di tale forma).
— Leonzin, Leoncino o Leon-
cello.
— Leonaa, Leonato (in dis) (Co-
lore del leone).
— Leonln (P. N.), Leonin. ^«-
rlbaldi el g'aveva del leonin: Ga-
ribaldi aveva del leonino.
Ldpid, Lepido. « Car el mh ba-
cioceoRU / Gome te see Upid ! » :
« Cecino mio, come sei lepido ! »
— Lepldezza , Lepidezza. « J&7
g^b, di lepidezz graaiosissim » : « Ha
delle lepidezze graziosissime ».
Lesa (Paese). N. Fr. : Anddt tra
Lesa e Stresa: KnABStfn in rovina.
Manddi tra Lesa e Stresa: Man-
dar a quel paese (1).
Les^nna, Contracolonna. I le-
s^nn sporgen tropppocch: Le con-
tracolonne non aggettano abba-
stanza.
Leslgn (Volg. ant.). Vedi Filap-
pir. N. Fr. : Robd, el lesign al bar-
bee : Vedi Robd, el lard a la qatta,
Lesna, Lesina. La lesna V e el
fer di calzolar : La lesina h lo stru-
mento de' calzolai. || (Spilorcerin)
Avh studiaa polit el trattaa de la
lesna: Studiare la lesina o essert^
della compagnia deUa — . « Te
gh' ett i eav^i ehe paren tanti
lesn » : « Hai i capelu come se-
tole ».
— Lesnln, Piccola lesina.
— - Lesndn, Grossa lesina. R A-
varaccio. « Da quell lesnon gh* e
niinga perieol che eroda dn ghHl »
(pop.): « Da quella lesina non o'^
(I) Fra Lesa e Stresa c'e Belgiraa, Bel-
pirate, mutato in bolgiraa per lo spirltn
della frase : Vedi Bolgird.
LES
— 375
LET
peiicolo che oaschi un soldo o
centesimo ».
— Lesina (P. N.), LesiDare. Le-
sinh 8U di cci^col: Lesinare per
delle inezie.
Less, Lesso. Chi le vmur a less
e chi a rost : Chi la vuol aUesso e
chi arrosto. On omm de mett a
less e a rost: Un omo da bosco e
da prato 0pp. Un omo di oui si
pu5 fare ci5 che si vuole.
Lessiva, Lisoiva, Ranno. Fit la
lessiva: Fare la cenerata o Fare
il ranno. « Ghe voraria una bonna
legsiva* (di persona sudicia al-
I'estremo): « Converrebbe lavarlo
col ranno bollente ».
Lest e Lesto (poco usato), Lesto.
Ijest come 6n gait de piotnb o de
mar mo: Lesto come un gatto di
piombo. « Andhmm lesti! »: « Le-
sti, via o Lesti, spiooiamoci ».
— LesUsia (Volg.). Vedi JVow-
iezza.
Letamm, Letame. El letamm I'h
la base de la ricehhzza nassionaZ:
II letame h la base della riochezza
nazionale. M letamm artificial: II
concime artificiale. Za ousa del
letamm: La buca per il concime.
Letiga (Volg.). Vedi ZdtigA. N.
fr. i>op.: Cama che letlga: Came
viscidA. « JJl disnil el me let\ga in
del venter »: « I cibi mi si leticano
in corpo ».
— Letiglient(Pop.), Viscido, Che
letioa.
L^tt , Letto. Lett a moschhtt ,
de spos , cdn I' eUistich , d' thia
personna e meeza : Letto ool cie-
lo o col parato^ da sposi, bastar-
do, Ijett fnatr%m,onial: — matri-
moniale. AneUt in lett: Andare a
letto. AndiL in lett a V 6ra di
gainn: Andar a letto quando i
polU. « Vttf va in lett che Vh mH » :
« Va a letto bimbo mio ! » Wh su
el lett: Rifare o sprimacciare il
letto. Oiustdt sU o tiraqh i orhcc
al lett: Racconciar il letto alia
beir e meglio. Desfdt el lett per
9&rh: Abballinarlo. Salttk gib del
lett: Saltare il letto o Balzare dal
letto o Scendere il letto. Voltass
e rivoUass per el lett: Voltarsi e
Tivoltarsi nel letto. Petta^s in lett:
Schizzar nel letto o ancJie Inchio-
darsi nel letto o anche Allettarsi.
Biancaria del lett: La blancheria
del letto. La strUta del lett: La
stretta del letto. I spdnd del lett :
Le sponde del letto. (Fig.) Mori
a sd lett: Morire nel suo letto.
Fa^s 6n bdn lett: Farsi buon let-
to. (Pr.) Nh a tavola w^ in lett n6
ghe vaeur risphtt (volg.) (in dis.)
(manoa e invece): Le creanze a
tavola. I Fagh el lett ai cavai:
Montare o Rifar il letto a' cavalli.
Aveghen de fh lett ai cavai: Vedi
L^cc. |] Mudagh el lett ai cavaler:
Mutar il letto ai bachi da seta.
— Lettin, Lettuocio. Lettin de
Vospedal: Lettiga.
Letta, Mano. (Gioco) F^9 de
letta: Avere la mano.
Ldttera, Lettera. Lettera de rac-
comanda^on, de avis, de port, a-
nonim,a o orba: Lettera di raoco-
mandazione, di avviso, di porto,
cieoa o anonima. « G'oo scrttt &na
lettera ednt el p4ver » : « Gli ho
Bcritto una lettera di buon inchio-
stro o con sale e pepe ». «. Mm^dt
scritt 6na lettera hisolentissim^a » :
« Mi scrisse una letteraccia ». Spe-
ciassel e tomd, in d'6na lettera:
Aspettarselo o tomare in una let-
tera. Std> 6n ann senza ricev let-
ter: Star un anno da una lettera
all'altra. | (Dell'alfabeto) Lettera.
A letter de seatola: A lettera di
soatola. JVd eapl nk erds nh lette-
ra: Idem. — maiuscol e minuscol:
— maiuscole e minuscole. H (Ti-
pografi) Letter de bassa eassa, mo-
vuseol, eec,: Lettere minuscole,
maiuscole. ( Colto ) « Ml guardi
pussee al s^rit che a la lettera de
la disposiztdn » : « lo guardo pi&
alio spirito che alia lettera della
disposizione ». (Sch.) « Voo a seriv
6na lettera al gran turch » : « Va-
do al cesser.
— Letterascla, Letteraccia.
— Letterinna, Letterina.
— Letter6n, Letterona. « G*oo
scritt 6n letteron mm pit finii » :
« Gli ho mandata una letterona
lunghissima ».
Letterato, Letterato. — bravo ,
come tanti, che var nagott : Bravo,
mediocre, magro letterato. « Fl se
dit Varia rfe — »: « E' si d^ I'aria
di letterato ».
— Letteratdn, Letterato. On —
che avrii scritt pussee de einquan-
ta volumm,: Un letteratone che
avr^ Bcritto non meno di oin-
quanta volumi.
LET
— 376 —
LEV)
— LetterascioBU (Yolg. in dis.).
Vedi Letteratuzz,
— Letteratuzz, Letteratuooio-
tiloolo-tbiizolo.
Letter, Lettore. La sala del
elub Vh semper pihnna de lettor:
La sala del oircolo h sempre ple-
na di lettori. « U^ lettor o lettri^
in e<Ma de la, prineipessa 2r»: « E
lettore o lettora o lettrice in caaa
della prineipessa X ». Avis al let-
tor: Awiso al lettore.
— Lettura (P. N.), Lettura. « El
m'd, fcta la lettura aella sda comr-
medta o el m'd leqgiuu «u... » :
« Mi feoe la lettura della sua corn-
media ». I (Carattere tipogr.) Let-
tura (in dis.).
— Lettdrin, Leggio. Faa a let-
torin: Fatto a le^^o. Ul lettorin
del piano: II leggio del pianofor-
te. IJettorin per scriv : Scannello.
Lettuari, Elettuario. Lettuari
de Brera e Lenitiv : Elettuario di
Brera e Lenitive.
Leva, Leva. Dagh la leva a 6n
piastrdn: Metter a leva una la-
stra. (Morale) Dagh la leva a vun :
Mettere a leva altrui o Sollevargli
Tanimo. | Ona leva de fhr grossa
dn brazz : Una leva di lerro gros-
sa un braccio. | (Militari) La leva
di nassuu in del 1875: La leva
dei nati nel 1875. Ciamdt alia le-
va : Ghiamar alia leva.
Ley^-eyaa-eyass, Levare. Levit
dn pes : Levare un peso. Levit de
pes: Levar di peso. Tir^ #t« o
Levd de pianta: Elevar di sana
pianta. Levd el biii : Levare il bol-
lore. Levii i cart: Alzar le carte.
Levdt del coo 6na robba a vun:
Levar di testa a uno una fissa-
zione. Levd, la fLrma : Idem. Z«-
vh la mhssa: Idem. P. E.: « T'oo
forse levaa la messa f »: «T*lio re-
oato danno forse? » Levdt el fiaa :
Sfondar lo stomaco. (Brumisti)
« S6nt andaa a levit on forestee
aU'albhrgo » : « Idem ». (Allevatori)
« Oo levoM ses vittH » : « Ho alle-
vati sei vitelU*. « I mh eavaler in
levaa de la j^rimma o di dd o di
trh o de Vulttma » : « Idem ». (Cao-
ciatori) Lev& la Zegrdr; Vedi BoH.
« JSl mh braceh el m'it faa levit tre
pemis in d'6na volta » : « II mio
cane, eco. » (^Musica) Dun in batt
e vun in leva: Due in battere e
uno in levare. (Gioco) « Ch'el le-
va nn^ AIzi ». H Levdt sU: lievarsi.
Levh sU a bdnora: Levarsi presto.
Levdt «u tropp a bonn'ora: Tare
una levataccia. (Fig.) Levdt tit a
bonora: Essere aweduto. Letdt sii
ai primm s^n (delle campane) :
Levarsi ai primi tocohi. Levd sii
edn la eamisa invh'sa: Alzarsi col-
le lune a rovescio. ^ I/e adree a
levdt «i( » : « Stk; levandosi ». I Le-
vdt el sdl: Levarsi il sole. (Fig.)
ii S^h levaa el sdl anea per ml »:
« S'^ levato il sole ancbe per nfe ».
— Levaa (Sost.), Lievito. Senza
levaa el pan Vh mottaa : Senza le-
vame o Lievito il pane riesoe maz-
zero. !| Levcta de nev: Una nevata
o Un mantello di neve. « €h*arda
ehe levaa/ y^: « Guarda che bella
ncT ata ». !| Meta. « Chmrda eh\, che
levaa/ y^: « Guarda che caoata o
che meta o che mugherino di mon-
te». (Add.) Pan ben levaa: Pane
ben lievitato. Levaa sii a hocedn :
Tirato su a booooni. (Baohi) Vedi
in Levada e Allevadori (per bestie)
e Levamm.
Leyada, Levata. A la levada del
sdl: Alia levata del sole. Z>dt la
levada: Svegliare. Dagh la levada
a la Ugdr: Soovare o Levare la
lepre. (Bachi) Muta. La primtna,
secdnda, eec., levada: Prima, ee-
oonda, eoc. muta di bachi. (Gioco)
(Alzata di carte) Ona magnifiea
levada: Una superba levata. Cdr
a gamba levada : Correre lesto (1).
— Leyaddr, Levatoio. Pdnt le-
vador: Ponte levatoio.
— LeyaglOBUgh, Zimbello (Uo-
cello per richiamo). « j^ «ti asen
oo servii de levagioBugh »: « Ed io
minohioneho servito da zimbello ».
— Leyamm (Animali equini e
bovini), Allievo, II redo. « St'ann
oofa43t des mila /ranch in levamm » :
« Questran noil redo m'ha portato
dieci mila lire di guadagno ».
Leyanda, Lavanda. Mtizsitt, oU,
oddr de levanda: Mazzetti, oho,
odor di spigo. Aequa, cossinhU de
levanda: Acqna, cuscinetto con
profumo di spigo.
Levant, Levante. « J «d finksier
gudtrden a levant » : « Le sue fine-
stre guardano a levante ». | « I/h
(1) Andar a gambe levate in lingua vuol
dire invece far un capitombolo o c&dere
all* indietro.
LEV
— 377 —
LIB
atidaa in Levant »: « £ andato in
Lievante ». || « Damm 6n bdn le-
vcvnt » (oalf^) : « Dammi un bon le-
vante ».
— Leyantiii, Levantino. « L'd,
sposcta (hi levantin » : « Ha sposato
nn levantino ».
— Leyantinna, Levantina. « Me
s&n fada ona bUla vksta de levan-
titina » { in dis. ) : « Mi son fatta
una bella Teste di levantina ».
— Levatlv(Volg.).Vediiya«a<t«.
— Leyazldn (Volg.)- Vedi HU-
vasian. N. fr.: A la levcmon di
efugicta (in dis.): Al principio del
desinare.
Levd (D. Fr.), Levata. « Mi cu-
sisti semper al sd levh » : « lo sono
ammesso alle sue levate ». Al levi
de ridd: All' alzarsi del sipario.
« JPrimma dn faa 6n levh de ri-
dd >i <ti Prima c'6 stato una coset-
liiia in un atto ».
Lezidn, Lezione. Lesion de linr-
gua, d>e caUigra^a, ece.: Lezione
i lingua, di oalligrafia, eoc. Bigid
la lestan: Salare la lezione. Ddt
lesion: Dar lezioni. Di sit la — .•
Reoitare la — . | (Ammonizione)
icO'oo daa 6na lezwn ednt i fiocchyn
« GU ho data una lezione coi fioo-
ohi y*, < El g'ii servii de lezion » :
« Gli ha servito di lezione o di ri-
cordanza ».
— Lezlonetta, Lezionoina, Le-
zioncella, Lezionuccia. Ona leeio-
netta de mezz'ora al d\: Una le-
zionoella di mezz'ora al giomo.
Ona ehrta leeionetta strozzada, Una
lezionuccia tirata via.
L^zsit (Volg.). Vedi LheU.
Li, Li. lA adree: A un dipresso.
8e8 ann o 2i adree: Sei annio giti
di li. lA inael o coiA: Li oosi.
ikOv>arda JMnsel ehe te trovariU...T* :
« Guarda costi presso che trove-
rai... » Li edme h: Li come li.
« lA c6me H, el gh'h nd, ma.., » :
« Li, proprio, non o' h, ma... » Li
vhrs Natal, vkrs I'estaa, eee. : In-
tomo Natale, verso I'estate. De li
e U: A momenti. « El pd arivd de
li e A »: « Pu5 capitare da un mo-
mento all'altro». De Uapoech d\:
Di li a pochi giorni. De n inanz :
Da indi innanzi. De Ti in gib o in
su : Idem. « MovSves minga deUnn
itL Non vi movete di li ». Mceuv o
Tasu de ehi per mett de li: Levar
di qui per metter di li. V^s quasi
Viperfdb, d\, ece.: Essereli li, per
o in procinto di fare o dire. La
halt de li adree : Batte gid di li.
Fini l\: Finir n. Tutt h finii R:
Tutto h finite li. (Interoalare) E
ehie R: E qua e la. LA li: Li per
li. V^8 II h per fd> 6na... cossa, o
fdtta o sproposit, eee. : Essere sul-
le undici once di fare, ece. Li
per li : Li per li. Vhs II per U,
de...: Essere li per li di... V^9
R per R : Essere quasi pari. « Ma
guarda 11/ » : « Bada li ! » -4. sta-
ghela li: A dir poco. Ghe vorardb
milla lir, a staghela li: Ci vor-
ranno mille lire e Dio sa quanto
pitl. Av^gh R: Aver con sfe. « Te
gWitt R 8ii cart de famm vedhf »:
« Hai con te codeste carte da esa-
minare ? » « G*avaroo R m.inga
men de einquanta »: « Ho li gia-
oenti non meno di einquanta... »
« G*oo R prdnt tutt eoss » : « Ho li
in pronto ogni cosa ». « L'^ giust
R eh' el eova .' »: « Bravo ! fi li co-
vato ! » « L*h R bella/ »: Vedi Ai
bella. « Per quell li tant.../ »: « Di
colui non mi euro ». « Per queU
R/ »: « In quanto a questo ».
« Te 800 dl CM per quell n te gNitt
tort » : « Ti so dire che riguardo a
ci5 hai torto ». IHentd li: Vedi
PientA. Bestdt R : Vedi Bestdt. V^s
semper R : Essere sempre li. « Shmm
8em,per li, Vh 6na petizion deprin-
dpi » (colto): « Siamo sempre a
quella; h una petizione di prin-
cipio ».
Lib^U (T. forense), Libello. On
libell infam,atori: tJn libello fa-
moso.
Liber» Libro. Liber interesaant,
noids, ece. : Libro interessante,
noioso, eoc. Liber anmb de taid.:
Libro intonso. Liber ligaa : — ri-
legato. Liber de mhssa, de la spe^
sa : Libro da messa. Libretto. lA-
ber proibii : Libro proibito. El li-
ber d*or: II libro d'oro (M. d. d.
non figurati) Cascid el nas in d'6n
liber: Stare sopra un libro. Lieg
6n liber deasoravia del cartdn : Non
aprirlo neanohe. Mhtt i liber su la
stadera: Vender i libri a peso di
carta. Parlii e6ms 6n liber stam-
paa : Parlare come un libro stam-
Sato. Sth assortii de liber (tanto
i amatoii che di librai) : Idem.
Andh matt per i liber: Esser ma-
niaco di libri o esser un bibliofilo.
LIB
— 378 —
LIB
(M. d. d. lig.) Andd gid del liber:
Uscir di grazia. Avegh minga o
ave vun inaulso liber: Non avere
o avere uiio sul suo calendario o
in buon conto. F^ liber nceuv:
Pigliare la granata o licenziare i
dipeudenti (1). Melt 6n credit sul
liber de la ricevvda : Canoellare
dal libro iin oredito o Condonar
un debito. Sardsuel liber: Chiu-
dere il libro. Savh leg ddmit in sul
so liber: Non leggere che sul suo
libro. (Pr.) Guarmiti da chi legge
un libro solo. V^s sul liber ne-
gher: Essere sul libro nero. \ (Ne-
gozianti) / liber : I libri. Liber ma-
ster, de cassttj sfdiazz: Libro mar-
stro, di oassa, soai*tafaccio. Tegnl
i liber: Tener i libri. Quell che
ten i liber : Quel che tiene i libri.
La tegnuda di liber: La tenuta
de' libri. M^t a liber: Mettere a
libro. Jj (Divisione nelle opere) Li-
bro. Al liber slst gh' I la deseri-
zion...: Nel libro sesto o'6 la de-
scrizione. || (Battilori) Libro. B Li-
bero. « Ti te see liber de fctf de
di, ecc. » : « Tu sei libero di fare,
di dire, ecc. ». Liber come I'aria o
c6me 6na rondin: Libero di s^ o
libero come 1' aria o come una
rondine. (Politica) Ad^s che shmm
indipendentf ne cala de vess pussee
liber: Ora che abbiamo acquistata
la indi^endenza ci manca di es-
sere pill liberi.
— Llbercol (Atfett.), Libercolo.
Llberd.-eraa-erass, Liberare.
« Me s6n liheraa de quella nota»:
« Mi sono spicciato da quella noia».
« Lio ne libera!*: « Dio ci liberie.
/ liberaa dal career: I liberati dal
car cere.
— Liberal, Liberale. Liberal e
clerical: Liberali e clerical!. JS^Z^ar-
tii—: II partito liberale. H (Largo
del suo) « 06nt i parent e c6nt i
pover V e liberal » : « £ liberale
verso i suoi parenti e verso 1 po-
veri ».
— Liberallsmo, Liberali smo. Li-
beralismo tutt a paroll e pocch a
fatti: Liberalismo tutto a parole
c poco a fatti.
— Liberalltaa, Liberality. <Lh
d' 6na liberalitaa che se credaria
(1) Fare libro novo a Firenze signiflca
Invece: dirnefiticare le ingiurie ricevute da
alcuno.
mii^a » : « £) d'una liberality che
non si crederebbe*.
— Lil>eral6n, Liberalone. « I/e
6n liberalon » (ironia dei clcrioali):
« £; un liberalone ».
— Liberament, Liberamente.
« Parla pur liberament » : « Spie-
gati pure o parla liberamente ».
Governdi liberament : Governare
liberamente.
— Lil>erazi6n, Liberazione. La
liber<izion de Vltalia: La libera-
zione d'ltalia. — de 6n'%poteeea : —
da ipoteoa.
— Libertaa, Libert^. (R. St)
LaVber de la libertcui: Ij'albero
della liberty. La barHta della li-
bertaa: II berretto frigio. (Perso-
nale) La libertaa defdtede deaf A:
La liberty di fare e di disfare.
Lassit in libertcia 6n dependent:
Dar^li il benservito o Mettere nn
impiegato in liberty. « Ti te see
in libertaa » : « Te ne puoi anda-
re ». «. A dagh la libertaa in d'dn
dida se la ciappen in d' 6n hruut-
zayn « A dargli il dito prende la
mano ». Myites in libertcia (per
stare pii freschi): Mettersi in — .
TcBuss la libertaa de: Prendersi
la libertdb di. « Me s&nt toll la li-
bertaa de mandagh sH ddrd » :
« Mi son presa la liberty o lioenza
di mandarle questi tordi ».
— Librada, Libi*ata. « ^£7 m^a
daa 6na librada stilla ihsta » : « Mi
diede una librata sul capo ».
— Libraria, Libreria. mUl ten
vunna di pussee bet librarii de Mi-
lan » : « Tiene aperta una deUe piu
belle librerie di Milano ». | « yd
in libraria e lira fceura «/...»:
« Va in libraria e levami dallo
soafifale il... »
— Librari , Librario. M eom-
merdo librari: H commercio li-
brario.
— Librae, Libraio (1). (hi b^U
negozi de libree: Un bel negozio
di libraio. Libree editdr: Libraio
editore.
— Librerln, Libraino. (Dapoohe
faccende) Libraiuocio.
— Librer6n, Libraio importante.
— Librdtt, Libretto. M UbreU
di fornitdr de cdt: II quademuc-
cio. — d£ la Cassa de Risparmi:
(1) A Fir. libraio non e solo ehl vende
libri, ma an che chi li lega.
LIB
— 379
LIF
U libretto della CaBsa di Bispar-
mio. (Milit.) M librett de maasa:
n libretto di massa. | (Melodi'am-
ma) El librett dell'opera in tnvM-
ea: 11 libretto deiropera. (Indu-
strie) W, librett del battUor, de Vin-
doraddr: II libretto del battiloro,
del doratore.
— Librettamm (Raccolta di li>
l)retti da vendere al minuto).
« Ch*el guarda in del so librettamm
se el ^' avess la Semiramide » :
« Cerchi ne'suoi libretti se, ecc. ».
— Librettin, Libriccino.
— Llbrdn, Librone.
— Libron6n, Grosso librone,
Gran librone.
Libertin, Libertino. <L'l conos-
suti come liber tin »: « £ couosciu-
to come libertino ». Politica liber-
tinna: Politioa — o licenziosa.
Ubidocch o Ubidol, Grullo.
Llceo, Liceo. Student de liceo:
Xfioeista o scolare di beeo. — por-
reggieui: — pareggiato. — militar:
— miiitare. Fit el —: Fare il — .
— Liceal, Lioeale. lAcema li-
eeal: Licenza lioeale.
— Lioeista, Liceista. «. Te me
paret 6n lieeiata » (da donna a
giovinotto) : « Tu mi sembri un
po' novellino ».
Llcenza» Lioenza. lAcenza e lAr-
cemin de etteeia: Licenza da cao-
cia. JAcenza d^ost, de caffly etc.:
Idem. Tceu fceura la lieema: Mu-
nirsi di licenza. Zieenza pohttiea :
Liicenza poetica. C6n lieema par-
land : Con lioenza parlando. « Me
sdnt toU la licenza ae... »: « Mi son
preso la lioenza di... »
^ Licenziii-enziaa-enziass, Licen-
ziare. lAcemid dal aervizssi: Li-
eenziare un servitore. — sui duu
fee.* — sui due piedi. IdceTieiass:
dcenziarsi. | Licemid per la stam-
pa: Lieenziare per la stanpa. \
« Z^ ^ atcM licenztaa per el liceo » :
« E Btato licenziato pel liceo ».
Licet, Licet. M Lvcet: II Licet,
(n cesso) Andit al licet: Andare
al licet.
Lioben, Licbene.
Lienda, Lienda(Val diCbiana),
Stampita. « L'h de durci dn pezz
8ta Itendaf*: « Deve durar un
pezzo questa Inn^agnata? »
Li&dcdi (1), Scioperone.
(1) Lifrocch d un'altm dellc innnmere-
— Lifi:occ6n.
-Liga (Volg.). Vedi Lega.
Lig^-gaa-gasB. Legare. Liffa i
liber, i gidi: Legar libri, gioie.
— i man a vun: Legar le niani a
uno. — I'asen dove vceur el pa-
dron : Legar il ciuco dove vuol il
Sadrone. lAgit i dent : Allegar i
enti. (Fig.) « Std pass el me liga
i dent » : « Questo passo mi riesoe
osouro ». « M tddhch el me liga i
dent » : « Di lingua tedesca io non
ne mangio)». Idgdi sii: Legare.
« Liga su quii cart e pbrtemi a
ceisa » : « Fa un paoco di quelle
carte e portamele a oasa ». Matt
de liga: Matto da legare. Liga^-
sela al dit : Far un node sui o Le-
garsela al dito. JAgd i numer del
tott: Chiudere i numeri. « Stanott
Vdn ligaa e menaa al cellular » :
« Stanotte Thanno arrestatoe I'ban
oondotto al ceUulare ». « Std mur
el vik ligaa » : « Ouesto muro Ta
incatenato ». Sdtia ligaa : Sonare
legato. Cavall ligaa: CaTallo dalle
spalle rigide o torpide. JAber Mr-
gtui: Libro legato. — in rustich,
a la rustica: — alia rustioa.
— Ligada, Funata. Fd 6na bonna
ligada: Far una bona retatao fu-
nata.
— Ligad6r, Legatore. — de lir-
ber, de gioi: Legatore di libri, di
gioie...
— Ligadura, Legatura. (Libri) —
a la bodonianna, mhsza ligadura,
in brosciur, in mhiza pell, ecc.:
Legatura alia bodoniana, mezza
legatura^ in carta, in marroocbi-
no. (Gioielli) lAgadura forta : In-
castonatura. | (Musica) « Bisogna
sond con pusaee ligadura » : « I-
dem ». (M. d. d.) ni O' oo la liga-
dura de Voffizzi che me permit no
de,.. »: « Ho il legame dell' ufficio
cbe non mi permetto di... » « Me
aenti dna ctrta liaadura in di
a^all » : « Mi sento le spalle toiv
pide o rigide... » « Quell cavall el
g'd dn poo de ligadura in di apall » :
« ^uel cavallo ba le spalle im po'
rigide ».
Titganiln (II prime rudimento del
far calze), Legikcciolo (1).
vol! voci colle quaH I'orfroglio umano cerca
di abbassare quell o de* propri simUi. fl
Cherabini li mandb tutti sotto a Badee).
(1) J^gdcciolo a dip vero h deflnito qua-
LIG
— 380 —
JAM
Ligamin, Legame. Avigh el li-
gamm de la miee: Avere il yin-
oolo ooniugale. I ligamm di eal-
s^t: I legacoi delle oalze.
Lilln (In dis.). Vedi Mnin.
LUMi (colore) (D. Fr.), Gridel-
lino.
LlnuL Lima. Lima piatta, a
triangol, dolzay finna, ece. : Lima
da legno, triangolo, dolce, genti-
le, eob. JAma sorda : Lima sorda.
(Al fig.) « QueUa spesa eotUinua
V^ dna lima sorda » : « Quella spesa
oontinua h una lima sorda ». « l/oo
seritt gid, ma ghe manca la j!ima»:
« L' ho scritto, ma ora gli manca
la lima ^.
— Lixnk-lmaa-lmass, Limare.
JAm,as8 i dng : Limarsi le unghie.
— Liinetta, Limetta.
— Llmada, Limata.
— Llmadinna, Limatina. « Bi-
sdgna daah anmo 6na lim,€idinna »:
« Ci vuoie ancora im po' di lima ».
— Llmaddr, Limatore.
— Llmadura e Llmaia (D. Fr.),
Limatura.
Limbo, Limbo. Y^ in del limbo
di Santi Fader: Essere nel limbo
de' Santi Padri.
Limit, Limite. Andii fodura di
limit : Stare nei limiti. I limit de
Vetaa : I limiti delV etib. — de la
eonveniefisa: — deUa oonvenienza.
— Llmltit-ltaa-itass, Limitare.
« IiU el s'h limitaa a da>gh delpo-
ver ommf »: « Egli s'fe umitato a
dargli del pover^omo ». Andi^ li-
mitaa: Limitarsi nelle spese. Sav^
fit a limitasa: Sapersi Imiitare. |
« I/h limitaa lim,ttaayn « £2 un in-
gegno limitatisaimo ».
LlmoBOsna (Volg. vecchio). Vedi
JSlemosina.
Llm6n, Limone. Idmon e na-
rtmz: Limoni ed aranoi. Oiiis de
limon: Sugo di limone. Idmon
senza gius) Limone senza sugo,
(al fig.) Omo soiocGO. Piissee (wher
d* 6n limon (di persona): Vedi
SprkUa, Trh i limon in del pozz
iin dis.): Festeggiar TonomastiGO.
I « V6i fd, m,inga el litnon » : « Non
mi far il dinoccolato ».
— Llmonada, Limonata. « Por-
tem 6na lim^onada » (al caflffe): « Por-
tami una limonata » (non limonea).
lonque oosa che serve a legar oalze, sear-
pe, eco.
I « CETuA ehe limonada / » (a olii
giYersa):«Oh quante cose inuti
— Llmonatt e Llmonee, lAmj
naio. I Fdi el Um^ynatt: Fare U d|
noocolato, (in altro senso) n m^
scone o vagheggino.
— Llmonera. Stanzone degli
gmmi.
— Limonln, Limonoino.
— Limona, Far la oorte.
Llmonztzma (1), Melissa, Gedro-
nella?, Cedrina?.
Limpid e Limpidteza, Limpido
e Limpidezza.
Lin, Lino. Xinmarsiircete, ravagn,
ece. : Lino marzuolo, vemino, eoe.
Tela de lin e tela de eotdn: Tela
di tutto lino e tela di ootone.
LlnaitBU, Linaiuolo (venditore
di lino).
Llndo, Lindo. Leale. Giugh Un-
do: Giooar netxo.
Linea, Linea. — r^tta, eurva,
diagdnalf paralleUa^ vertical, eee. :
— retta, ourva, diagontde, paral-
lela, vertioale, eco. || La linea de
Vequat&r epcusd la hnea: Passare
la linea (equatoriale) o passar I'e-
quatore. | (Milit.) Soldaa de Hnea
0 de fanteria : Soldato di linea. I
(Stampat.) « Manea dnq lint a yim
la colonna » : « Manoano oinqne
linee a finir il oolonnino ».
— Lineament, Lineamentccl*/
£r'd di bH lineament » : « Ha di bei
lineamenti ». — minga bH, ma re-
golar: — non belli ma regolari.
— Lineetta , Lineetta. Chi sA
quantiparoU senza sott i eld ti-
neett: Cnissk quante parole bo la-
sciato senza la sottolineatura dop-
pia!
Lln^rer (Volg.). Vedi Legger,
Linghera. vedi Binghera,
Lingd (D. Fr.), Verga. Lingb
d'or: Verga d' oro massioeio. |
(Stampatori tipogr.) Marginatora,
1 margini. Coi lingb se forma t
m,argin ai liber: Coi margini di
piombo si foi*mano i margini bian-
chi.
— Llngorltt, Marginetti.
(I) Riesce difficile raecapexzarsl sui ter*
mini della tecnioa e della botanioa neMi-
zionarii florentfni. Umontinai Cedronelia.
Se non ohe ecco ohe CedroneUa dal Pe-
trocohi e messa come Aiorl d^nso, con Ji^
Ussa. Cedrina pol, seoondo il Petroechi, e
la Verbena trifolia.
J
LIN
— 381 —
LIN
' Ungna o Leagua, Lingua. La
MngiMt itaJianiiaj francesa, tee,: La
lingua italiMia, franoese, eoo. Er-
T&r de lingua: Errore di lingua.
JArtgua toseannainhoeearomanna:
Lmgua toBcana in boooa romana.
Xdngua viva e lingua morta: Lin-
^oa viva e lingua morta. Ij'uniteuz
ae la — .* L'unita della— . || (Di per-
sona) Avhgh la lingua spdrea: A-
vere la lingua sudioia. Av^h la
lingua Idnga : Avere la lingua lun-
ga. Avh perduu la lingua: Non
aver lingua o Tener la lingua in
ozio. Avegh quaicoss 8ul pizssieh de
la lingua: Averlo auUa punta della
lingua. Caseidt la lingua de per
tutt : Cacciar o ficcar U naso per
tutto. Can fceura dna spanna de
lingua: Con un palmo di lingua
Aiori. Lingua che la par 6n ou-
rcUidn: Pare un buratto. Ling^ia
de fcBugh o aacrilega: Lingua sa-
crilega. Lingua depappagall: I-
dem. Lingua malediea: Lingua
clie ta^lia e fora. Lingtia pagan-
«ui.- Lingua da ubbriaco. mordes
Ix lingtM: Mordersi la lingua. «^
qtiell A ffhe nuBur minga o ghe ath
Sen la hngua in bdeea » : « A lui
non o'^ perioolo che gli si secchi
la lingua o Avere la lingua soiol-
t» ». JParlit edn dd leng'u: Essere
di due lingue. Sta>gh hen la lengua
in boeea: Aver rotto lo Bcilingua-
gnolo. Tegnl la lingua in di dent:
Tener la lingua dentro i denti.
Lassdt ehe tutti m^nen la — .* La-
Boiar dire le cattive — . Tirdtfc&ura
la lingua: Metter fuori la lingua.
Mostrit la lingua al dottdr :¥Ar
vedere al meaico la lingua. (Di
beatie) Lingua de Zurigh : Lingua
di Zniigo. Lingua affumieaaa:
Lingua aftumicata. Lingtta eakh-
da: Lingua salata. Lingua in u-
ntid: Lingua in umido o stracot-
tata. Lingua serpentinna (Quella
de' oavaln che han il vizio di far
passare sopra il morso): Lingua
serpentina.
— Idnla (Volg.). Vedi Linea.
LlnoBCC (1), Biroio. « Car el mk
linceuce / » : « Tu Be' un camorro ».
« El ghe ved benMsim, ma el porta
(1) linoBUCc potrebbe trocar il oorrispet-
liTO floreBtino in pareoehie vooi •pregia-
tl^e. Certo d ohe non si darii del lAnoBUce
a oU non sia almeno gueroio : Tobi*.
i oedai per fci el — » : « Non h
bircio, ma e' porta gli ooohiali per
darsi raria di dottore ».
Lin6n (D. Fr.) (Specie di tela).
Lindsa. Linseme. OH de linosa:
Olio di uno. ■ ^jF'A min^a el li-
nosa » : Vedi Xdmdn e LtntBuce,
Lion (D. Fr.) (P. N.), Lion, Bel-
limbusto. « Ai so temj^ Vera el lion
S.) de Milan*: « A'lsuoi tempi era 11
on o dodda di Milano o era Tas-
so o il pid elegante ».
Lipp j!*app, Lappe, Lippe lappe.
« El g*^ el euu o t gamo che ghe
/d lipp lapp »: « Ha il culo che
gli fa lappe lappe (triv.) e le gambe
Giacomo 6iaoomo».
Lippa, Lippa. « Va 6n poo a
giuga a la l^ppa »: « Va a lippa,
a mangiar la rrippa ».
Lippon (In dis.), Pentolone.
Liqnid, Liquido. On erhdit li-
quid: Un credito liquido. Minga
liquid: lUiquido.
— Liqnida-qnidaa , Liquidare.
« I/h stuff e el vcRur liquiah » : « E
stufo e vuol liquidare ». I « i/d
gid. bhll e liquiaaa la ereaitaa » :
« Ha gik liquidata la ereditk ».
— Liquidazidn (P. N.J, Liquida-
zione. (Civ.) La liquiaazion delr-
Vats eeelesiasiieh: La — dell'asse
ecclesiastioo. Ai liquidazion de a-
dhss dna volta a Milan se ghe dir-
seva banea rdtta: Alle odieme li-
quidazion! una volta a Milano si
dava il nome di banoarotta (2).
— Llquidatdr, Liquidatore. « An
nominaa afdde liquidator eltcU*:
«Haimo nominato il tale, liqui-
datore ».
— Llqnidatnra, Liquidazione.
Liquor, Liquore. Liquor ano-
din: Liquore anodino. « Gh' k ve-
gnuu el deliridm tremens a furia
de bev liquor » : « II delirium tre-
mens gli venne coll'abuso di li-
quori ». M mirifieo liquore: II vi-
no bono.
Lira, Lira. Lira italiana: Lira
italiana. Lira sterlinna: Lira steiv
lina. jM. d. d.) Av^h 6n eoragg
de miUa lira: Avere un ooraggio
da leone. « Ohe manea semper
desnoeuv e mhsz a fd, 6na lira » :
(1) Anohe questa parola fltmcese ancl6
gi^ insieme alia sorella loretU.
(2) A Firenze dicono : Si Ak lo spnrgo
al magazzcno potete scegliere a bnglione.
LIR
— 382 —
LIS
« Gli manca sempre sette lire a
far lino scudo ». Fh sproposit o
bdzzer de lira: Pare spropositi da
cavallo. Barattd, i scud a tre lira:
Idem. Paqd, lir, sold e danee: Pa-
gar fino ali'ultinio centesimo. « Id-
ra pit, lira men se giustar^mm » :
« Pooo pift, poco meno ci acoomo-
deremo ». || Libbra. Lira grossa
e lira piccola (in dis.) : Libbra
grossa e libbra piccola. Ona mic-
ea de mezsa lira : Pan di lira o di
libbra. | Piagniicolio. « V6ifi,nis-
sela, seceaperdeCj de fh la lira » :
« Via, noioso, smetti o finiscila di
frignare ».
— Lirascla, Liretta. « Oo spen-
duu la mia lirascia e sdnt andaa
in teater •» : « Ho speso la mia bra-
va liretta e sono entrato in tea-
tro ».|I (Peso) Ona lirascia agdrda:
Una libbra abbondante.
— Liretta, Liretta. « O'oo daa
cent lireit in tutt » : « Gli bo dato
cento lirette ».
Liran. N. fr. : Andh liron liran :
Andare gio gib.
Liri, Giglio. Bianch come 6n li-
ri : Candido come iin giglio.
Lirdn (Volg.). Vedi Mron. N.
fr.: JOiron liran: Vedi Liran.
Llron& (Volg.). Vedi Lizeonh.
Lis, Lisoj Lo^oro. « Sti cahsdn
in tutt lis in sui genoce » : « Que-
sti calzoni cominciano a ragnare
sulle ginocchia ». LensoRU Zt«.*Len-
zuola logore.
— Lisa. Vedi Slis^.
Lisc, Liscio. Lisc come el ras:
Liscio come raso. Andct via lisc :
Andare perlaliscia. Mangid, lisc:
Mangiar liscio. Parld, Use: Par-
lare liscio. Vestii lisc : V.estito
senza fronzoli. « Sta faeeenda la
me par minga liscia » : « Quest'af-
lare non mi par piinto liscio ».
Ona pell liscia liscia: Una pelle
liscia liscia. | (T, dei tessitori)
Liccio.
Lisca, Lisca (1), Esca. La lisca
I'h honna per ferma el sang'u di
tM: L'esca 5 Dona per stagnare
il sangue. AndcL come la lisca:
Logorarsi. Succ come la lisca: A-
sciutto come I'esca. | (Sala) Gdn
la lisca se ghe fd la camisa ai
(1) Lisca e tutt'altro. Corrisponde a
Uesca,
fiasch: CoUa sala si rivestono i
fiaschi. Ona cadrega de lisca :
Scranna col sedile di sala.
— Lischee, Giuncaia.
— Llscds, Pino di giimcbi.
LiSBOeu (Paesello). N. fr. : Fit
com,e quii de Lissceu quand. piceut
lasstt pioRuv (in dis.): Fare come
quel di Prato, lasciar piovere
quando piove.
Llsta, Lista. (Civ.) La lista civil:
La lista civile, fl M^tt i list sul
mur per tajopezsd : Metter sul mn-
ro le striscie per tappezzare. | Fa
lista: Far conto. La lista del spe-
ziee : La lista dello speziale. « Li-
sta de sjpeziee / » : « Guardati da
recipe di speziali ! »
— LlstW, ListeUo (Eegolo per
allivellar muratiire).
— Listin, Listino. Idstin diprez-
zi corrent : Listino de' prezzi cor-
renti. Listin de Bdrsa : Listino di
Borsa.
— Listdn, Listona. On cunt eke
Vera 6n liston mai pii finii: Una
listona spropositata.
Lit, Lite. Taccd, lit: Attaccar
lite. « Guarda quell cideeh eh'el
tacca lit c6n I'uss »: « Guarda quel-
I'libbriaco come annaspa o come
anneggia coll'iiscio ». « Basta co-
st/ Vui minga taccd, lit »: « O sai,
con te non mi vo' confondere ».
I (Causa in giudizio) « Fl g'it 6na
lit in pee » : « Ha una lite penden-
te ». vine o phrd 6na lit : v incere
o perdere la lite.
— Litigk, Litigare. ^L^h sem-
per adree a litigd, » : « J) sempre
a leticare ». « Lassi litigd, Ira de
lor, che se diverten^ : ^Lasciali
gattigliare fra loro, che si diver-
tono ». 11 Litigd i dent : Vedi Liga.
Came che litiga : Carne visoida.
— Llttgant,Litigante.(Pr.) Trot
duu litigant el terz el god : Fra i
due litiganti il terzo gode.
— LiUgratt, Liticone, Accatta^
brighe. ivd gh'h come i litiaattper
inqrassd i avvocatt : Non fyh come
i I'lticoni per ingi*assare awocati.
Litanl o Lltanii, Litanie. — de
la Madonna f di Sant: Le litanie
della Madonna^ de'Santi. (Bestem-
mie) « Sent che litanii » : « Senti
che litanie I *
Lltargirl (Protoseido di piombo
cristallizzato), Litargirio.
Lltograf, Litografo. nL'i lito-
r
LIT
— 883 —
LOB
grafo e caleografo » : « fi litografo
e caleografo ».
Litograf&» Litografare.
Litografla» Lito^afia. « M g'd
sit litografia » : « Tiene aperta una
litografia ». (L'arte) « El lavora in
litografia » : « Larora in litogra-
li» ». « -^i dishgna per la litogra-
fia » : « £ disegnatore su pietre li-
tografiohe ». J (Stampe) 0»ia bellis-
ftitna litografia che rappresenta...:
Una belbssima litograna che rap-
presenta...
Litta, Litta (in dis.), Melma.
TPerUer in la litta lassada gid dal-
rifuyndazion: Nella melletta del
fpretOj lasciata dalla piena.
— uttdn, Mota.
— Llttds, Melmoso.
Ltv61I, Livello. Viss a livell:
Essere a livello. | Ul livell di eapp-
master : LiveUo da ingegnen. ||
« Jja 86a eh la g'h sii <m livell » :
« Sulla sua oasa tiene un livello ».
— Livens, Livellare. — dn ter-
ren: Livellare un terreno.
— Livellarl, Livellario. Fondi
Hvellari: Beni livellari. (Persona)
« I/e lu el livellari » : « fi lui il li-
vellario ».
— Liyellazldn, Livellazione. La
Hvelkusion di aeq'u : La livella-
zione delle acque. — di mdntaan
ednt el barometro (civ.) : La — aei
monti col barometro.
Livrea, Livrea. In gran livrea:
In gran livrea. Bassa livrea : Li-
vrea di tutti i giorni. « Oh* era tan-
ti livrei alia porta » : « C'erano mol-
te livree o servitori alia porta ».
IilTree, Levriere. 06r come 6n
can livree: Correre come can le-
vriere.
Idvrela (Volg.). Vedi Livrea.
Uaet (Volg.). Vedi Licet.
Idzdn. Tentennone, Gingillone.
« Quell lieon el toma pit indree f » :
« Quel tentennone non toma pii!l?»
Fa el lieon: Bcarognare.
— Lizon&, GingiUarsi, Ciondo-
lare. « Lu el lizona tutt el di^i
« £gli h Tasino del pentolaio o Egli
ciondola su e giii».
— Lizondn, Gran ciondolone.
Loa, Lupa. Av^h el mal de la
loa : Avere in corpo la consuma.
I (Meretrice) « I/e &na loa del
Quast » : « £ una prostituta del
cbiassolo ».
L61>1ila, Loggia, Bertesoa. laa-
hhtt de la lohhia : Le ciane. I Cap-
fell a la Lohhia (1) : CappeUo afia
lObbia.
— Lobbietta, Loggetta.
— Lobbldn, Loggione (2), Pic-
oionaia e anehe Lubbione. «iAlla
Scala Hi el va semper in loggion » :
« Alia Scala egli va sempre in pic-
cionaia ».
Locaa (Paese). N. fr. : Vhss de
Loeaa o de LocatUla: Essere di
Balordia (in die.). Fl latt de Locaa
Triuhs: II latte puro di Locate
Triulzi.
Local, Locale. « L'e 6n hell local
ma VI. piccol » : « fi un bel locale,
ma ristretto ». On apartament de
dddes locai con scuderia e rimessa :
Un appartamento di dodici stan-
ze con scuderia e rimessa.
— Localitaa, Localit^i. « L'b in
d'dna bellissima localitaa » : « fe in
una bellissima — o posizione».
— Locanda, Locanda. « Mi vivi
alia locanda » : « lo sto sulla lo-
canda ». « Fl ten cd, sda c6m,e se la
fti88 6na — » : « Tiene la casa co-
me fosse una locanda ».
L6cc. Vedi Loggia.
Loccada, Sbadataggine. « Oofaa
6na famosa loccada » : « Ho com-
messo una famosa sbadatags^ine ».
— Loccagglii (P. N.), Balordag-
gme».
L6cch, Locco (3), Balordo. « /n-
eo&u sdnt I6ceh Idech y> : « Oggi mi
sento balogio ». On' affare Ucch :
Un affare spallato. Fa de Idceh:
Fare il gnorri o il gran dimenti-
cone. Tret Idcch : Sbalordire. « L'a
cantaa in munera de trh iScch » :
« Cant5 da sbalordire ». ^Ah ear
el mh fi(Bu, edme te see loech / » :
«c Ob ragazzo ; sei nure balordo ».
I (Barabba) I Idceh de Viarenna
o de Porta Cines (volg.) : I be-
eeri di Via Arena o di Porta Ti-
cinese.
— Loccbln e LoccMndtt e Loc-
c6n, Sbadatello, Sbadatone.
(1) Noto percuriosHkunasingolarecoin-
cidenza di termini. Fin dal tempo del Che-
rabini (1844) st chiamava Loboia an cap>
pello tondo della stessa forma di qaello
del Lobbia deputato nel i867.
(2) Loggione in flor. e accrescitivo di
loggia.
(3) In Val di Chfana Locco signiflca :
omo stupido e ignorante.
LOG
-884-
LOF
— Locchisla (Volg.). Vedi Locr-
caggin.
Loco. N. fr. lat. : Loco et foeo :
A casa e bottega. | Anda al loco :
Andar al cesso.
Lodk-odaa-odass, Lodare. « M
«<i lodaaper.,. »: « Va lodato per...»
« Foo mtnga per lodamin, ma » :
« Non fo per lodarmi, ma ». Zo-
d€i88 lor ae per lor : LodarBi da s^.
(Pr.) Chi se loda el aHmbroda : Chi
ei loda s'imbroda.
Lddola, AUodola. La passada di
lodol: II passo delle allodole. (Fig.)
« Ghe piaa la came de lddola » :
« GU piace la came di lodola ».
LoBllggia, Troia. « La Imuggia
I'dk miss aid i porscellitt » : « La
Borofa b'6 sgrayata». (Ingiuria)
« Te sitt 6na gran loeuggia I » :
« Sei un maialaocio ».
LoBUgh (Pop.). Vedi anche Sitj
Luojgo. LiBugh o Sit soliv e lo&ugh
o stt seonduu: Luogo Bolatio e
luogo riposto. And^ a l<Bugh 6n
affarcy on int&rlssy i rohh^ % oss :
Concniudere iin afifare, riuBcire
in un interesse, andar o Assestar-
si a poBto le oose, le ossa. Andh
in loRugh de salvament (pop.): An-
dare a salyamento (in paradiso).
« Ghe Vd, in casa in loRugh de U^
8a»: « L'ha in casa assieme in
luogo di figliola ». Dit Ueugh (pop.):
Dar luogo o Andarsene. A temp
e Ueugh : A tempo e luogo. Av^gh
vun in quell Imugh (pop.) : Avere
uno in quel servizio. « Andd, in
d'6n loRugh o sit dove te podet min-
ga andd. ti per minn ^ Andar al
oesso >. V^s al mond perch^ gh*h
UjRu^h: Nel mondo c'^ posto per
tutti. LoeughpU: Luogo pio. (Lot-
to)* Che loeugh V h IHncendi 9 » :
« Che numero fk Fincendio ? »
LoBUghtenent, Luogotenente.
LoBnl, Loglio. Mes^eUlt el gran
al laeui : MiBchiar il grano col — .
(Fig.) Pien de Iceui: Reno di bvo-
gliataggine. « G*oo €tdoss 6n gran
UBui » : « Sono pieno di Bonno ».
— LoBUii (In dis.). Vedi Noih.
LoBUva, Pannocohia. LoRuva de
form^nton: Pannocohia di grano
turco. Lceuv de hrtish: Pannoc-
chie vote.
L6ff, Lupo. Mangidk corne 6n
Uff: Mangiar come un lu^o. Scur
corns in hocca al I6ff: Buio pcBto.
Andh in bdcca al toff: An^re o
Cadere in bocca al lupo. l>it i pe-
{fdr in consegna al wff: Fu» il
upo pecoraio. El Idff el vnangia
anea % pegdr euntau :l^eGOTe con-
tate il lupo le mangia. Mia de qwi
ehe fd et 16 ff de nott: Miglia co-
me quelle cne f^ il lupo la notte.
« Vit a mdng el I6ff > (in dis) : « I-
dem ». Vore cerca Hnq'u pee al
iQff (in dis.) : Vedi Ma^tida, (Pr.)
^Stsogna semper mostrttgh i da%t
al l6ff: MoBlra i denti ai prepo-
tenti. Chi sib, eon el 16 ff itnpara
a urldb: Chi sta col lupo impara
a urlare. Disgrasia del can for-
tunna del 16 jf: La morte del lupo
^ la salute delle peeore. El lo£
el perd el pel e mtnga el visrt .* IJ
lupo cangia il pelo e non il vizia
La famm la eascia el I6ff foewn
de la tanna: La fame caooia il
lupo dal bosco. Nl el fred n^ d
ecud i e mangia min^a el J^ff: 1^
caldo n^ gelo non nmase mai in
cielo.
L6ffa, Loffa. La polenta, la fh i
Uff: La polenta ft jgli sfilati. (Pe-
to senza rumore) Lofftk, Kd eo-
mune Sloffii.
L6ffl, Loffio, Lonzo. JPd i robb
de Idffi: Far le cose flosoion flo-
Bcione. Peder loffi: Un jloscione.
Vhss badial e loffi (quasi in dis.)
(letter.) : Badiale e llosoio. « La
g'd i att Idffi* (volg.): « Ha l6
poppe mencie ». | « Ven minga
chta easeid di lofft » (volg.): « Non
venir a plantar carote ». (Moine)
« G6nt i sd loffi el m'd tirua aid »
(pop.): « Colle sue smorfie mi ha
rab Donito ». M magazsin di loffi :
Vedi Magaesdn.
— Lofflon, FloBcione.
Logk, Locare. Logdt 6na t6sa
(pop.) : Allogare ima ngliola o una
ragazza.
Logarltmo (T. di matemat.),
Logaritmo.
Loggia, Loggia. Loggia de fror-
maspon: Loggia di munaBsoni. |
M eapp di wgg: Bfuonaooio.
— XoggllL-ogglaa , AUoggiare.
Loggid, a laprimma ostaria (pop.):
Fermarsi alia prima osteria o Cre-
dere senza cercare se sia vero o
Pigliarla a oontanti. P. E. : « JA
perd ghe loggi minga » (pop.) : « to
per5 non ci credo o non la piglio
a contanti e anche non gli do ret-
ta Opp» le tue ragioni non le ga*
LOG
— 386
LON
l>elle. V^8 loggiaa e mantegnuu
(pop.): Essere alloggiato e man-
tenuto.
I.oslca, Logioa. (Golto) La lo-
ffieu la inshgna a ragiondt: La —
msegna a ragionare. Avhgh 6na
bella logiea (anohe pop.): Avere
l>uo]ia parlantina.
Losrogrlif (Specie di indovinel-
lo), Logogmo. <i^ Per ml quella
cUynna Ve on logogriff>: « Per me
quella donna 6 logogiifo ».
L6g6r, Logoro. (Civ.) Vestii,
scarp f ece,f logor : Vestito, Bcarpe,
ecc, logore.
— Logoxii-oraa-ora88, Logora-
re. IJogorass la salut: Logorarsi
la salute. Logordt des para de
scarp: A furia dl camminare ha
logorate dieci paia di scarpe (nel-
I'anuo).
L6ia, Loia (1), Noia, Tedio.« Oh
che loia che g'oo adoss » : « Ah ohe
iiaccona mi sento addosso ».
— Loiaa, Allogliato (2) (in dis.),
Svogliato, (in dis. ma one signifi-
cava appuntino lo stato di chi pro-
va gli enetti del loglio).
L6mber, Lombo di maiale. Pol-
p^tt de lomber : Polpette di lombo,
Tegamata di lombi.
Lombrettin e Lombretln, Fi-
letto di maiale.
Longalnnghera , Lungagnata.
« Cosse I'd voruu dimostrd quell
tfover omm e6n qiiella — » : « Che
na mai voluto dimostrare quel po-
ver omo oon quella lungagnata? »
— Ldngli e Ldngo, Lungo. (Add.)
In longh e in largh: In lungo e
in largo. A la pu tonga : Alia piiL
lunga. Robba che va a la longa:
Una Inngaggine. Daghela longa :
Sonare a lungo. Longh e Uraa :
Lungo diste&o. P. E.: « C6nt iina
cortalada Va miss It longh e Hraa»:
« Con una coltellata lo mise II
lungo e stecchito ». SavHla longa:
Saperla lunga. Tirit in longh: 1-
dem. Tirit de longh o Umgo : Ti-
rar di lungo. Dh de longh o Um-
go : Dar di lungo. « Ah edme te
see longh in di td roM!»: « Ah
(i) Loia In flor. e in voce il sadiciume
specialmente sal bavero degli abiti, o lulla
biancherla: Croppa.
(2) Vedi nota preeedente.
come aei lungo nelle tue cose, fi-
gliolo mio ». « 2/'^ bellinna ma la
g'ii el coll tropp longh »: « E bel-
Una ma ha il coUo troppo lungo ».
Longh e&me la famm: Lungo
quanto la fame. Anima longa:
Bello lungo o Fuseragnolo o Spi-
luugone. Aveqh la lengua longa:
EsBere una lingua lunga. V^ss
longh de lengua o de man: Esser
di ungua o di mani lunghe. Longh
de faeeia, de brazz, de gamb, de
eou: Lungo di facoia, di braocia,
di gambe, di collo. « L'h longa sta
musiea ? » : « L'^ lunga ? » Brceud
longh: Brodo lungo. (Pr.) / robb
se van tropp a la longa van mai
ben: Lungo scherzo non fu mai
bono o Le cose — diventan serpi.
On ann Vh longh e Ve eurt: Un
anno ^ — ed ^ breve. | (Tipografl)
Gom^ponn a la longa: Comporre
di iilato. I (Sost.) £fl longh (Astic-
ciola da bigliardo) : La lunga. | A-
nima longa: Spilungone.
— Longhett, Lunghetto (da bi-
gliardo).
— LonghlBBlm, Lunghissimo (da
bigliardo), Steccone.
— Ldnjarliezza, Lunghezza. La
longhezza e Valtezza : La lunghezza
e Taltezza. « Mhttegh dna Innghee-
za a sta sdeca » : « A questa sot-
tana va aggiunta un'aftezza ».
— Long^B^n&n, Gingillone.
Longin, Longino. Pari Longin
peceatdr: Parere un Longino.
Lontan, Lontano. Vhs Ionian
de eitodelsd paes: Esser lontano
dal paese. di oasa. Lontan di mia :
Lontano le miglia. De lontan via
(volg.) : Di lontano. Lontan come
del aiela nott : Lontano come dal
giorno alia notte. Vhdegh de U>n-
tan: Vederci da lontano Ved^h
lontan : Vederci lontano. (Pr.)
Lonlxin dai occ, lontan dal eoRur :
Lontano dagli occhi, lontano dal
ouore.
— Lontananza, Lontananza. In-
eoBU se pd dl che gh* h pit de Ion--
iananz: Oggidi si pu5 dire che
non ci sono piti lontananze. In
lontananza: Idem e Da lontano.
— Lontanass-anaa e Slonta-
nass, Allontanarsi. « Lontdtnet
minga de ml"*: « Non ti scostare
daJ mio fianco ».
Lonza, Lombata, Lonza. Lonea
de vitell: Lonza di vitello.
LOP
— 886 —
LOT
Lopp. Loppa (1), Sohiuma del
ferraocio, Scoria. / lopp di feree
se eiamen marogna: lie seone de'
fabbri i'errai sono rosticoi.
Ldr, Loro. « In in eeua I6r / o
OWin » : « I padi'oni sono in ca-
8a?» Tra delor.,.: Tra loro.
Ldrd, Lordo (P. N.). Pea Urd:
Peso lordo. Dirxtt d*aut6r sulVin-
eass lord : Diritti d'autore aull'in-
oasBO lordo.
Ldrd, L6rd (P. N.). (Civ.) £a
Camera di Lord: La Camera dei
Lordi. « JElfit el lord de strapazz »:
« Pa il lordo da burla ».
Lorenz, Lorenzo. (Pr.) San La-
rem la gran ealdura, san Vineem
la gran freddura: San Lorenzo
dalia gran oaldura, san Vinoenzo
dalla gran freddura, Tuno e I'al-
tro poco dura.
Lorgndtt (D. Fr.), Ocehialetto,
Occhiali a mano. On lorgnktt col
manich d'or: Un ocohialetto-lino
col manichetto d'oro.
— Lorgn6n (D. Pr.), OooWalino
e Occhialetto anche Binocoolo.
Ldrdcch, Allocco. M loroeeh VI
divers de la seiguhtta : L'aUoooo h
gufo e la oivetta ^ strige. | (Fig.)
« Te see 6n belt loroeeh, ear el me
JioRu »: « Tu se' un allooco, figliolo
mio ».
Losch, Losco (2), Guercio. « M
me par 6n affare toseh / *i « E' mi
semora un affare pooo chiaro ».
Losch Vh queU che guarela stort
per difett di museol de Voce: Guer-
cio h chi ha la guardatura storta
per difetto dei muscoli dell'ooohio.
Loscon e LoscMn, Gueroiacoio
e Guercino.
Lott» Lotto. BiglikUo del lott:
Biglietto di lotto. Gabola del lott :
Cabala del lotto. I num^r del lott :
I numeri del — . M^tt al lott: Met-
tere al — . On temo al lott: Idem.
« Per lit I' h staa 6n temo al lott » :
«Pu per lui come un temo al
lotto ». Tird su el lott: Eetrarre
i numeri del — . Strappd el lott :
(1) La loppa in fior. e la bu'-oia del gra-
no battato.
(2) Se G'i caso in cni ropportunitli dl
metter accanto alia Tooe milanese la pa-
rola tosoana che snona egoale o simile
egli e codesto. Losco in lingua sfgnlfica
t&bis e gtterc e non il nottro Ldsch j che
^nvece saona (htereio-
Sbanoare o mandar fallito il — . |
(Porzione) « An venduu la posses-
sion in tanti lott » : « Hanno
venduto la tenuta in tanti lotti>».
« J.n faa trii lott della tnerean-
zia » : « Delia merce feoero tre — ».
I (Cheto) Andd via lott, Idlt (tra
chiotto e mortiiicato) : Andarsene
oolla coda fra le gambe.
— Lotterla, Lotteria.
— LottlroBU, Prenditore di lotto.
— Lottista, Amante del lotto.
— Lott6. Lotto clandestino. Giu-
ga al lotto: Giocare alia lotteria.
Lotta, Lotta, ZoUa. (Civ.) La
lotta per la vitta : La lotta per la
vita. Pit a la lotta : Idem. | « J.
furia de Idtt dn improviscus 6h
praa » : « A furia di zoUe erbose
improwisarono un tappeto ver^
de ».
— Lottii-ottaa, Lottare. Zrottd
edn vun: Lottare oon uno. ZJoUii
eontro la mala sort : Lottare eon-
tro le avversitJt.
— Lottada, Zollata. Fd e6r a
lottad: Rincorrere a zoUate.
Ldtton e Otton, Ottone. Cttg-
giaaf mankita, luelma de lotion:
Cuocbifde, maniglia, luoema di ot-
tone. (Istrumenti musicali) I ot-
ton: Gil ottoni.
— Lottonaria, Ottoname, Otto-
neria. Lustrh ttUta la lottonaria
del negosi: Lustrare T ottoname
del negozio.
— Lottonee, Ottonaio. I lotto-
nee venden lucerne: Gli ottonai
vendono le lucerne.
L6ya, Lupa. Vedi L6a.
LoYatta (Volg.). Vedi Oviztta e
vooi sorelle.
Lovattell, Lupicino. On lovateU
appenna nassuu : Un lupicino na-
to da poobe ore.
Loyertls, Luppolo. Min^tra de
ris e lovertis: Minestra di riso e
luppoli.
t&, Lui (1). Egli, (Dalla porti-
naia) if.M gh^e in casa 2tc ^ » : « £ in
oasa lui ? » Lu come lit : Lui oome
lui. Lit de per lit, •* Egli da solo.
« L*hpropi Zw » : « E tutto o pro-
prio lui ». In tra de lu :^ Pra 86 o
Fra 8^ e s6. <L* h pii /u » : « Non
h pill lui». Felies lu: Felice luio
Beato lui o Lui felioe. LU e chi fdk
(i) Serve anche a Milano a significarA
I persona nota, U padrone, il eapo, eoc., ecc.
LUC
•-387 —
LUG
per lii : Lui e chi fa per lui. « N6
gh'h n^ /it n^ Zee » : « N on o^ 6 nh
mi n^ lei ». Sema d\ nh lu n^ lee :
Senza dire nh lui n^ lei. « HI fit
bell dl, lu, a vkssegh minga dent » :
« Si fa presto a dirlo quando non
ci bI ha interesse ». « Gh' el cofv-
eedi perehh Vh Zii » : « Glielo con-
cede perch^ h lei». (II padron di
casa )«. Jj* ^ minga eon tu che ghe
Voo stif Vh eon fee » : « Non ce ne
iroglio con lui, ma con lei >.
Luccla* Luccicare (1), Piaugere.
« Coss^h 8taa? Se eapiss ehe Va lucr-
eiaa/ » : « Ghe h stato ? Ha z\i oo-
chi che gli luccicano*. nL^d hic-
ciaa iuti el d\yn< Ha pianto tutto
il giomo ».
Lucema, Lucema. — a oli, a
IncUinaf a eanfin : — a olio, a lu-
cilina, a oanfino. Pizsd, la — ; Ac-
eendere la — . « GuardM la lucer-
na eke vd sit tropp la fiamma » :
« Bada al lume che fa la fiaccola ».
— Lucernari, Lucemario. M Ivr-
eemari de la Seala: Idem.
— Lucli^tt, Lucohetto. M lu-
ekett del haull : II lucchetto del
banle. I/ucehett a eiav e lueehett a
cifra: Lucchetto a ohiaye e — a
cifre.
— Lucchettiii e Luchettdn, Luc-
chettino e Luochettone.
Lndd, Lttcido. Dii, e levdt el lu-
cid a dn capp^ly a 6npann : Dar
il lucido a un cappello, levar il
lustro a un panno. Ona ment lu-
eida (ciy.) : Mente lucida. Scarp
lueid : Scarpe di pelle lucida.
— Luddk, Lucidare. Lucida dn
dis^n : Lucidare un disegno. Car-
ta ae lueidit : Carta trasparente.
— Lucidezza, Idem.
— Ludditaa, Lucidity.
Ludibri, Ludibrio. inL'h divevj-
taa el ludibri de la sodetaa » : « E
doyentato il ludibrio della socie-
ty ». MHt in ludihri el govemo :
Mettere in — Tautorit^.
Ludria^ Lontra, Diluyione (non
com.), Mangiatore ayido. niBiso-
gna vedell a tavola quella Ivdria » :
4(BiBogna yederlo a tayola quella
gola Btondata o disabitata^*.
Lug&nega , Salsiocia. Pussee
(1) Neiresempio si vede come a luccid
stia bene di contro il luccicare, quantnn-
que il senso proprio e naturale di iuccta
>ia piangerey forse dal latino lugere.
longh de la luganega : Piii lunso
del sabato santo. « Te credet eke
chi se liga i sees c6n la luganega f^n
« Credi forse che qui si leghi le
siepi colla salsiccia^ »
Lu^aneghixL, Salsicoiolo. Lugor-
negktn de cli : Rocchio con a^lio o
Roccbio di Siena. Luganegktn de
codega o Codegkin: Codeghino.
— itUganegott, Salsicciotto. Lu-
ganegoit cont i spinassz: Salsiooiot-
to e spinaci.
Lugndra, FayiUa. Lugkera de
foRugk: Fay ilia. «7w la sknergk'h
piinanca &na lugkera » : « Nella
cenere non c'^ piiL una fayilla di
fuoco ». Lugkera de nev: Bioccolino
o Spruzzo di neye. « M fiocea? »
4c Nbf ven gid 6na quai lugkera » :
« Neyioa ? » « No. c'^*qualche spruz-
zo di neye ». (Pr.) Ona lugkera
lapd taccdt on gran foeugh: Pio-
cola scintilla pu6 bruciare una
yiUa. n Guardia di Questura. « Gk'h
intorno di lugker » (triy. e furbe-
sco) : « Le Guardie fanno la ron-
da ».
— Lugherinna e Lngherozma,
Fayillina e Gran fayilla.
LughU (Voce diyenuta milane-
Be da poco). Visedr e lugkii (di
yecohio); Vispo ed arzillo.
Liiguzzent, Allampanato. « L'e
vegnuu gid , lugu^zent comh » :
4(8'^ fatto molto magro e spa-
ruto ».
Luguzzdn, Fuseragnolo (in dis.),
Spilungone.
Lul, Luglio (1). Lui hattidor:
In luglio si batte il grano. « M
vui, el vuif 8^ el fuss el mes de lui » :
« Lo yoglio lo yoglio a qualunque
costo ». (Pr.) Lui la t^rra la bui:
Luglio ardente.
— Lniadegh, Lugliatico (Pisto-
ia), Lugliolo.
— Lulengh, Lugliolo. Uga lur-
ienga: Uya luglioia.
Luin» Lupino. Farinna de luin
la phll fd bianca: La farina di
lupino imbianca la pelle. QtieU
eke vend i luin: Lupinaio.
LiUb, Luigi. (Come moneta quasi
in disuBo) « La var 6n luis »: « Va-
fl) Quesia voce ha in Fior. due loca-
zioni belle, cbe a noi manoano : Farsi o-
nore del sole di hcgUo e Vendere il sol
di luglio. Per trovarle cerca in Refudd e
Dispiasi.
LUM
388 —
LUN
le venti lire ». Pari 6n sant Luis
Gonzaga: Parer iin san Luigi.
Luma , AUumare , Allucciare.
« Ghe lumi pocch >» : « Ci vedo po-
co ». « L' a lumaa che voreven
mandall... »: « Si accorse che vo-
leYano mandarlo... y> k HI m'it Iti-
maa in mhts a la folia » : « Mi al-
luccib in mezzo alia folia ».
— Lumada. « Voo, on moment,
in platea a dagh &na lumada t^i
« Vado ad allucciar un momento
0 Do una oapatina in platea e
torno subito ».
— Lumadinna, Occhiatina. « M
g' €t daa 6na lum^adinna a quell
quader, ch'el pareva 6n eonosei-
tdr » : « Diede una certa guardata
II quel quadro che lo si direbbe
un conoBcitore ».
Lumaga, Lumaca. Andd, a cer-
cdi lumagh: Andare per chioccio-
le. « Te viit a cereft lum,agh o me-
<?lio Te eerchet i lumagh f »: « Oosa
vai cercando o rovistando? t»m. El
cammina com,e 6na lumaga » :
« Cammina a passo di lumaca ».
Seala a lumaga : Scala a chioceio-
la. Lumaga tum.aghin casciafceu-
ra i tb cornin: Chiocoiola, cnioc-
ciola marinella, metti fora le tue
comella.
— Lumag& (In dis.), Mangiuc-
chiare.
— Lumagdn, Lumacone. ^ Ah
che lumagon d'6n omm/yn « Oh
che lumacone! »
Lumin, Lumino. Lumin de nott:
Lumino da notte.
— Luminazion, Lumineri. Vedi
Illuminazidn.
— Lumm, Lume a mano. Boffa
in la lumm: Spegnere il lume.
(Fig.) Boffd, in la lumm: Morire
■0 Spegnersi com6 un iume. Mhtt
I'oh in la lumm,: Metter olio nel
lume o nella lucernetta. (Fig.) Fin
che ghh oli in la lumm: Fin che
c' h fiato c' h vita. | (Chiaro) A
lumm, de na,s: A occhio e croce.
F^ lumm ai orMtt: Far lume ai
ciechi. Che Vospeda^i Va'chss de fd,
lumm a la eoH?: Che il chiesino
dovesse far I'elemosina al duo-
mo? « V6i fagh lumm o eiar al
8ci6r » : « Fagli lume al signore ».
1 FoH i lurmf: Fori i lumil | La
lummdipret: II nicchio. | Lumm
de rocea: AUume di rocoa.
Luna, Lima. Luna nceuva: Lu-
na nova o novilunio. — gc&ubba:
Lima scema. — crescetvi, ealant :
— crescente, calante. j± eiar de
luna: A lume di luna. ^d la hv-
na : Sul fare della o Fare la luna.
Luna pienna: Luna plena. Fae~
cia de luiia pihnna : Faccia di lu-
na piena. Voidn come la hina:
Vih. tondo della luna. Fit ved^ la
luna in del p6sz: Far vedere la
luna nel pozzo. La luna de tttel:
La luna di miele. V^gff come la
lunna : Antico come la luna. « Ma
te vhgnei forsi dal mdnd de la ht-
na? ^'. « Vieni forse dalla luna f »
« Te vivet in la lunna fyn « O che
vivi nel mondo della luna ? » | Vhss
de honna o de catliva luna^ £e^
sere in bona o cattiva luna. A-
vhgh la luna: Aver le lune o le
lune a rovescio. La va a lunnJ:
Essere a lune. || La mhsza lunna:
La mezza luna. (Malatt. di caval-
lo) Luna. (Pr.) Lu e la lunna Pt
tutt unTia: Lui, Pinco e la Ixina
h tutt'una.
— Lunatich, Lunatico.
— Lun6n, Luna piena.
— Lundtta» Lunetta (1), Toppa
alle scarpe.
Lunedi, Luned). Fd. eZ hinedt :
Fare la lunediana.
Lus, Luce. (Civ.) La lus del s6l
la g'd, 6na veloeitaa de... : La luce
del sole ha una velocity,, ecc. Mez-
za lus: Mezza luce. Lus de Itts:
Lume di lume. Giceugk de Pus:
Scherzi di luce. « Dagh pussee lus
ai cantinMl ehe seghe ved poeeh » :
« Dagli pih luce al gas delle quin-
te ch^ qui ci si vede poco ». lAis
elHiHea, del Bengalla: Luce elet-
trica, del Ben^ala. La se€ila la
rieev la his dal lu^eemari : La sea-
la riceve luce dal luoernaio. JVegd
la lus del sdl: Negare la luoe del
sole. « Fl m^ quc^r Vdn miss in
lus falsa » : « n mio quadro Pban-
no messo in falsa luoe ». || (Cri-
stallo dello speochio) Luce. « L*d
rott la lus » : « Ha rotto la luce ».
Ona hhlla cornis e dent 6na tna-
gnifiea lus de Frafieia : Una bella
cornice con una magniiica luce
di Francia. | {Yekno) < I finester
g'dn 6na lus de trii m^ter de al-
ii) La lAtnelta toscana e inveoe quella
che noi chiamiamo Mezzahmna che a Pi-
renze per6 si chiama aache Mexxaluna.
LUS
- 389
LUS
tezza e duu de largkezza » : « Le.
finestre lianno una luce di tre me-
tri in altezza e due in larghezza ».
laOSC (Volg.). Vedi JJuzz,
IiUS^na, Lucertola. Magher c6-
fnc 6n gait ehe mangia t Insert :
daser come un gatto ehe mangia
le luoertole. « Ohe pias a sta al
sol cdtne i Insert » : « Gli piaoe di
star al sole oome le lucertole ».
(Pr.) A sanVAgnesa c6r la luserta
per la seiesa (appross.): Gennaio
mgenera febbraio.
— Lusertiima, Luoertolina.
— Losertdn, Lucertolone. On
luserton de fmn : Un lanternone.
Lusi, Luocioare. Lusl i oee:
I^ucoicare gli ocohi. « Guarda el
ramm sgurtta edme el huiss » :
« Guarda oome luccioa il rame
era cbe 1'^ pulito ». « Te gh'ett el
ptmn del sortd ehe Itisiss in di
eusidur » : « Hal il soprabito ehe
lufita^ nelle cuoiture ». Qjtand lu-
siss % trii s6 : Quando il sole h
sfolgoreggiante.
Luaiitga-lngaa-lngass , Lusin-
gare. « El m*d> lusingada per trii
cmn e pmu el in*d pianUta »: « Mi
ha luaingata per ti'e anni poi mi
ha piantata ». « Ul se Ivsitiga de
poak.., »: « Si lusinga di potere ».
LusiroBQla, Lucoiola. IlusiroRul
vhgnen fceura in ^tt0n : Le luc-
ciole compaiono di giugno.
— LaslrfBU, Lucciolo. « 8t^ ann
in di mt eavaler g'oo avuu denter
tanti lusirceu » : « Quest'anno ne'
bachi ho trovato molti luccioli ».
LuBnada, Lampo, Baleno. F^>
segh su la lusnaAa (pop.) : Lam>
peggiare. Dopo la lusnada gh'h el
iron: Dopo il lampo vien il tuono.
I (Di donna, soprannome) La lu-
snada: L^allampanata.
Lu86r, Lucore (in dis.h Lueci-
chio. Lusor di danee: II luccichio
delle monete d'oro.
Liuso, Idem. (Colto) Senza el
htsso ghe saria tanti mortdefamm:
Senza il lusso molti sarebbero i
morti di fame. Vestii in lusso : Ve-
stito in lusso. Carozz de lusso :
Garrozze di lusso. « Che lusso I »:
« Che lusso ! »
Luster, Lustro. Avhgh i oce lu-
ster: Aver gli occhi lustri. Luster
per i scarp : Cera da scarpe. Dagh
el luster ai stHvai: Vedi Lustrd.
Lecdt el luster al pann : Levar il
lusti'o al ^anno. (Fig.) Giapph el
luster: Svignarsela, Puggire.
— Lustra, Lustrare. Lastrii i
scarp : Lustrare gli stivaletti o le
soarpe. Vlss nanca degn de lur-
stragh i scarp : Non h da tanto di
lustrarglile scarpe.
— Lustrada, Lustradlnna, Lu-
stradura, Lustrata, LustratLna,
Lustratura.
— Lastrin, Lustrino. Ilustritt:
I lustrini.
— Lustr6, Lustratore, Dilustra-
tore.
Lustrlsslm, Illustrissime e Lu-
strissimo. « L'h edme a dagh del
lustrissim » : « E' non si scom-
pone! *
Lusuria, Lussuria. Creppa Va-
varieiaes'cioppa la hisuria: Crcpi
Tavarizia !
— Lusurids, Lussui'ioso. (Colto)
Dante Va casdaa i lusurios in del
segdnd girdn: Dante mise i lus-
suriosi nel secondo cerchio.
Luteran (P. N.), Luterano. A
Milan gh'h poech tuteran: A Mi-
lano i luterani sono poohi.
Lutto. Idem. V^inlutto: Es-
sere in lutto. Ipagn de lutto : Gli
abiti di lutto. La handera col lut-
to: Bandiera velata a lutto.
Luzi, Luoio. El sur Luz% Oam-
buzsi: Sor ooso, sor Moccicone.
Lu^a, Lucia. (Pr.) « Che santa
Luzia te conshrva la vista » : « Che
santa Luoia ti conservi la vista,
I'appetito non ti manca}». Santa
Luzta Vh el dl pii curt ehs ghe sia :
Santa Lucia gli ^ il giorno piu
corto ehe oi sia.
Luzz, Luccio. (Civ.) M luzz Vh
el pesce cane d' acqiia ddlza: II
luccio h a pesce cane d' acqua
dolce. MagKer come 6n luzz: E
uno stoooafisso.
M
— 390 —
MAG
M
M (undecima lett. deir alf.) (Si
pronunoia JSmma)^ M (Si pronun-
jEmrne).
Ma, Ma. (Distingue) « i>' ^ Ull,
ma Vh eattiv » : « £ bello, ma h
cattivo ». « El par min^a, ma I'e
vera » : « Non pare credibUe, ma h
vero». (Rimprovero) «3fd, tnd,
cdme la fhmm f » : « Ma insomma,
come la faooiamo ? » « Ma te ghe
n'ee pu de fctfymf. Ma, ma, le
Hon cose da farsi ? » (Negativa)
« Nd ghe md che ihgna / )» : « Non
c' h ma che tenga ». (Ammonisce
eoncludendo) «l(fa ddnca te mi
dee 8\ o nd sti danee / » : « Me li
dai dunque, una bona volta, co-
destl danari, che mi devi ? » (Du-
bita) « Md. / Chi lo shfyn*^ Ma, chi
lo 8a ?» (Compiange) «3fA/ L* h
stada 6na gran hattoata la t6a ! » :
« Ma V h stata una gran batOBta
la tua ! » (Oonferma in opposizione)
« Mb, ! L'h co*i e sleehem, pii » : « Ma
e cosi e non secoarmi pih ». (Con-
cede con restrizione) «Perwi^ti,
ma eol patt ehe... » : « Permetto.
ma col patto che». (Intercalare)
« Mb, m,6ndo, cost / » : « Ma 1 Mon-
de 1 Co8iI)» (Giudica) Mb/: Mala
cosa ! P. E. : « Mah ! G6m^ sefb f
VI indebitaa fina al coll »: « Mala
cosa ! Povero ragazzo ! Ha chiodi
dappertutto )». (Pr.) I se e i wa in
el patrim,onni di mineioni : II se,
il ma e il forse son il patrimonio
de' minchioni.
Maa (Volg,). Vedi Mai. N. fr.
volg. e ne' pr. : M^tt m^za : Met-
ter'male. (Bisticoio) L'h pussee
a-fa-maa che a fb ben : fi aflfa-
mato. (M. d. d.) Mom che fb eantb
i pret: Malattiaccia mortale. Maa
de la Ida : II male della lupa.
Aiutt aiutt ch'el m,aa V h bruit ! :
Ahim^, che vedo la mala parata!
« Che te podkesei wiori del ttiom di
gainn » : « T' auguro ogni bene,
tranne la salute )». (Pr.) Verba
ruga iuit i maa i e destruga (ap-
pross.) : Aoqua, dieta e serviziale
guarisce d'ogni male. TuttimMiatn
m,aa, m,a quel de avlgh nagott de
senna Vh el pesg de luce : Tutti i
mali sono mali, ma quello di non
avere di che ceuare d il peggiore
di tutti.
Mac&. Vedi Maecb e deriyati.
Macabee. Vedi Mtiecuieo,
Macacco, Maoacco. « Te see 6n
maeacco ! » (Pub essere scherzo be-
nevolo) : « Sei un macaco ! » « i^-
guret che quell brutt macaeeo d
voreva fainm^ 6n b€uin » f ragasza
che parla) : « Figurati one qad
maeacco o quel camorro Toletft
darmi un bacio».
— Macaco6ii» Bertuocione.
— Macaochin ^ Bertuocia-ina.
« Ve 6n m(tcaeeh%nd'&n fixBU e6ni
el naa sehisc » : « E un bruttac-
chiolo di ragazzo col naso sohiac-
ciato ».
— Maoao (Gioco). Vedi Oiceugh.
Maoar&, Fiangere. mEl mhwh
ver Gigin el mcieara tuU el dt»:
« II mio povero Gigino piagnuooto
tutto il giomo ». Ma guaraa quell
m^trigian c6me el macara/*'
«Guarda quel bighellone come
sbietola o piange».
— Macarada» Pianto. ^U Vigio
6na gran maearada » : « II pove-
rino a tal punto si sciolse in 1ft-
grime dirotte».
— Macaradlnna. ^D^nt per
dSnt el fioeu elfb la ada maearada
o piangiudinna, e poau V ^ pwtt»
ategher de primma » : « Di quando
in quando il bambino fk la sua
Mgnatina, poi si lifik piil allegro
di primal.
— Macarent, Piangoloso.
Macari (in dis.), Parasite.
Macarbn, Maccherone (1). Can-
nelloni. (Quality pin in uso) M<^,
earon de Napoli: Macoheroni ui
Napoli. Ma^caron rigaa: Cannel-
lom rigati. Ma^aron al broe/vd:
Cannelloni in brodo. MaearonM
sughillo : Cannelloni al sugo. P. K> •
Ona bonna paedada de ma^iaron^
al sughillo e 6n fiasch de Vhiai^
per m,andb via ta inflttetiza : Una
(1) I Pior. chiamano maccheroni le pa-
ste distese a nastro : le nostre Lcaagn e
Lasagnett.
MAG
-391 —
MAC
bona Btrippata di cannelloni al
sngo e vino di Chianti in barba
alia influenza. (M. d. d.) Spetth
ehe v^gna gid el formctgg sui
tnaearon : Aspettare ehe casohi il
oaoio sui maccheroni 0pp. Aspet-
tar la manna dal cielo. « APh ve-
gnuu gitist el formcigg sui ma-
earon » : « M'6 piovuto *il caoio sui
maccheroni », Faeda de tnaea-
ron : Viso di babbuino. || (Moo-
oio) A.vhgh semper el maearon gid
del nas : Avere sempre il moooio
al naso. | (Formati dal diacoio)
« jy^ tanto el frhdd ehe ghk di mor-
earon de giazz de per tutt » : « II
freddo h tale ohe si vedono diao-
oioli dappertutto ». | (Sgorbio)
« Chuirda ehe maearon su sta pa-
gina » : « Guarda ohe maoohiaocia
8U questa pagina».
— Hacaronada, Scorpaooiata di
cannelloni.
Macaronegh (Volg.). Yedi Mor-
eheronieh.
Macca, Macca, A maoca. « Lii
el v^ denter in teater a macca » :
« Egli entra in teatro a maooa o
passa a scapaccione ». Piang o rid
a maeea : Fiangere o ridere senza
ragione. « Ohl me toccaria de pagdi,
mentre ehe Id podi disnd a mae-
ea yn* Qui mi toccherebbe di oa-
var quattrini mentre laggi^ posso
desinare a ui'o».
Macc^-ccaa-cass , Ammacoare.
« M s'h maeeaa tutt » : « S'^ tutto
ammaccato ». « Sta frutta Vh tutta
maeeada » : « Questa frutta h tutta
ammaccata ». Maeeada da la tem-
p^to: Ammaocata dallagragnuola.
— Maccadnra, Ammacoatura.
(Di vaso di metallo) « L*h hhll wa
el g'd 6na ma^eeadura » : « £2 hello
ma ha un'anmiaocatura ».
— Maccadnrixma, Ammaccatu-
rina.
HaocaiTiiinna (Volg. ant.). Yedi
Meeeaniceh.
Kaccia, Piallaocio (sottile assi-
oella di legno nobile per impial-
lacciar mobili).
MaocUt-cciaa (Marezzar le pelli
con cui si rilegano libri), Marez-
zAi*e.
Macciay^Uega ( Volg. ). Yedi
MaeeiavhUiea, Maonia. N. fr.: Ghe
voBur 6n poo de ma>cciaveUega: Ci
Yuole un poco di maohia.
Macciayttlica,MaochiaYelli8mo,
Maohia. « El g'h 6na gran mxte-
daveUioa .' » : « Ha una gran ma-
ohia ». « C6n tutta la sda maecia'-
vellicU perd quell minister gh'h toe-
caa de horla gid anca Zic » : « Con
tutto il Buo maochiayellismo il
ministro gli toccb pur di oadere
anche lui ». « Pier dervl sto uss ghe
vceur 6na maeeiavelUea specials:
« Per aprire oodesto uscio oi vuo-
le un ingegno speoiale ».
Mac^ll, Macello. HI maeellpub-
blieh: II macello pubblico. Bhsti
de maeell: Bestie da macello.
« Van al maeell a bev el sang'u
cald di bceu » : « Yanno al macello
a here il sanja:ue caldo de' bovi ».
(Di Boldati) Se ven 6na gulrra el
dev vhss 6n gran maeell: Se ci sa-
r^ una guerra vorr^ essere un
gran macello.
— Macellar, Macellaro.
Machett (Ucoellino), Scrocchino.
Macheroxiich (P. N.), Macche-
ronico. Latin *- ; Latino maoche-
ronico.
Machina , Macohina. Maehina
elhttrica: — elettrica. — de stam-
ph : — tipograflca. La m^aehina
del tapdr: La locomotiva. — de
imbdtiglid: — per imbottigliare.
— ptieumatiea: — pneumatica.
Carta a maehina: Carta a mac-
ohina. I (Di persona) « Che mMcM-
na/)¥:i(. Che macohina I » (M. d. d.)
V^s in machina: Essere colla
signora.
— Machinli-chiiLaa, Macchina-
re. « Go maehinaa tutta nott per
trovd la manera de,..»: « Ho mac-
chinato tutta la notte per trovar
modo di... » « ^ machtna ehe te
machina finalm^nt )» : « Pensa e
ripensa finalmente )».
— ICachliient, Macchinoso. « El
vui no ; V h tropp WMchinent » :
« Non lo voglio e troppo macchi-
noso ».
— Machin^tta, Macchinetta. La
maehinetta de fd, el caffh: La
macchinetta per o da fare il caf-
f ^. La machinetta de fh i sigarhtt :
La macchinetta da spagnolette.
El fornkll de la machinetta: II
fornello della macchinetta.
Machlziismo (P. N.), Macchini-
smo. Nel ball Excelsior, e nelVo-
pera Cristoforo ColomI>o gh'h 6n
gran mMchtnismo: Idem. « Capis-
si no el mMchinismo de la robba » '
MAC
— 392 —
MAD
« Non oapisoo il congegno o il se-
greto ».
— Machinlsta, Macchinlsta. Ma-
ahinista de strad ferrad, de teater,
de stamperia , ece. : Maoohinista
di strade fen'ate, dl teatro, di ti-
pografia.
— Machinds. Vedi Machinent.
Maois, Maois. M maeU, el sefd,
e6nt la acorza de nosmoscetda : Si
fabbrica il macis ooUa reticella
della nocemoscata.
Macrd (D. Fr.), Lenone.
ICacinato (P. N.), Maoinato. La
tassa del nMicinato: Idem. | Ap-
plicata per ischerzo al masnin del
pever: Vedi Masnin.
Madal^xm per Marexm (in dis.).
Madal^nna, Maddalena. ^i^ de
Maria e de Madalenna: Fare da
Marta e da Maddalena.
Madama , Madama , Signora.
« Madama Vh servida » : « La si-
gnora ^ 8ervita». Madama Cdc-
eola: Madama Scuechia. Figh mor-
dama: Fico madama. SI palazz
Madama de Turin: II palazzo
Madama di Torino.
— Madamm, Modista e Cresta-
ia. Coo de madamm: Testiera.
Madamm, Patajffia: Pataffiona.
— Madamin, Madamina, Cre-
staina. in Ul s' ^ inam^raa d*6na
m^idamin » : « S'^ innamorato d^u-
na madamina ». « / mh madaminn
de la seceula •» : « Le mie crestaine,
le mie ragazze ».
Madapolamm (P. N.) (Stoflfa di
cotone), Idem.
Hader, Madre. « El g*h pit nh
pader n^ m^der »: « Non ha piil
padre n^ madre Opp, fi un oifa-
nello », Mader drizza e mader m4i-
drhgna : Madre e matrigna. Mader
de Ugn : Madre inetta o Madre da
burla. Mader di poveritt: Madre
dei poveri. Mader pietdsa : Madre
pietosa. (Pr. ) 3£ader pietosa fa
fixBula tegndsa: II medico pietoso
fa la piaga puzzolente o vermino-
sa. (M. d. d.) Vorh ineegna^h a
86a mader a fhjiceu: Voler mse-
gnare a' gatti a rampicare. 8e fh
la edrt a la mader per la tdsa :
Chi Yuol la iiglia aocarezzi la ma-
dre. (Pr.) La discrezidn I'i la mor-
der di virtu: La discrezione h la
madre d'ogni virtii. La wMtiinna
Vb la macUr di faee : La mattina
^ propizia alle faccende di oasa.
Mader faeeendonna fdb ficeula poh-
tronna: (appross.) La madre ?iac-
ceudona ih> la figlia misera o Gat-
ta frettolosa fa i micini oiechi.
I (Monache) Mader hadtssa, prid-
ra, superidra, diserettaf inferme-
rUf cusinerat cantinera, pbrtiftara
e tomera: Madre badessa, priora,
superiora , discreta , infermiera,
cuoiniera, oantiniera, canovaia,
portinaia e rotaia o suora che sta
alia rota. | (Art!) Matrice. La
mader di earatter de siampa : La
matrice di caratteri tipo^aiici.
La mader di vid o maderviS, : Ma-
dre vite. La milder di vid (Matri-
ce da formar le viti) : Madre della
vite. La mader de pasta: Lievito.
La mader del vin: La mamma
del vino.
Maderptola (Volg.). Vedi Ma-
dreverla
BladiBta, Maddista (P. N.) (se-
guace del Madhi nel Sudan).
Madonna, Madonna. Divott de
la Madonna: Devoto della Ver-
gine. Faecia de Madonna o de
Madonnin: Visino da Madonna.
Gainett de la Madonna (piccoli
coleotteri). (M. d. d.) Anddt a dor-
mi e&n la Madonna: Andare a
letto senza oena o senza desinare.
Fh piang la Madonna (sconoiarai
colle mani le guance e ^li ooohi
si da riuscire orribile m viso):
Fare san Marco. N6 gh'h nk Si-
gnor nh Madonna: Non Q*h nd
santi n% Madonne. « In sto can-
tdn, ml, n6 ghe vedi 6na Madjonr-
na^\ 11^ Qui io non ci vedo nn ae-
cidente ». « El pestava gib legnad
de la Madonna^'. « Menava giil
botte da orbi o bastonate deU'ot-
tanta^. Pregd, el Signdr per la
Madonn : Pregar Dio e i suoi san-
ti. (Escl.) « Oara Madonna ! » :
« Vergine santa ! » (Pr.) A la Ma-
donna de la ZeriiBula ae VUivemo
shmm foRura: Per la santa Can-
delora, se nevica o se plora, del-
Pinverno siamo fuora. | Donna e
Madonna: Idem. Parh el gall de
madonna Chcea: Parer 11 gaUo
della Cheoca. Reson de madonna
Marcdlfa (in dis.) : Ragionl insul-
se. (Add. di Pomm) Vedi Pomm.
— Madonnin, Madonnino, Ma-
donnina. « Oh che bel madonnin/ »:
« Che bel madonnino ! o che bella
donnina o che bel donnino ! ».
MAD
— 393 —
MAD
« Uh sposcta 6n madonnin »: « Ha
sposato un madonnino ».
— Madoxmina (Diminut. di Ma-
don,na come imagine), Madonnina.
(Tabernacolo dedioato alia Ma-
donna) « lA alia Meidonnina gh'h
do 8 trad... »: « Li al tabernacolo o
alia cappelletta, ci sono due sen-
tderi... > J • V^nl i madonmn:
Spnntar le lagrmie agli ocohi o i
lucciconi.
Madrass, Madras (stoffa di seta
e cotone).
Hadregna. Vedi in Mader se-
oondo esempio.
— Madregnascla, Matrignaocia.
« Quella madregnaseia el le tor-
Tvunta » : « Quella matrignaocia lo
tormenta >.
Madrep^rla, Madreperla. Inero-
staa de madreperla: Inorostato di
madreperla. On temperin eol mor-
nich de madreperla: Un tempe-
rino col manico di madreperla.
(Stupidobistlccio anagramma) J^a-
dreperla e eeralaeea, ui par msrda
I 'era eaeea (senza corrispettivo).
Madrinna, Madrina. « Jj'h stada
la mia m,adrinna quand me sdnt
sposada »: « Fu mia matrina quan-
do sono andata a nozze ». Mor-
drinna delta handera : Madrina
della bandiera. — del ha^timent
varaa ier: Madrina della nave
varata ieri a...
Madr6ii (Badice maestra degli
alberi), Fittone.
Madur, Maturo. Pomm , pir ,
mehkh madur : Mela, pera, popone
maturi. On omm madur : U n omo
maturo. « St6 vin V 6 bdn ma V \
minga nancamd madur » : « Co-
desto vino ^ di natura bona, ma
non h ancora maturo ». Bugndn
minga m^tdur: Furoncolo non an-
cora — . (Pr.) Quand el pom,m Ve
mudur baeugna eh* el croda : Quan-
do il frutto h maturo oonvien che
cada.
— Madurk-uraa, Maturare. Vin
madureui: Vino maturato. (Pr.)
Col temp e c6n la paia madura %
nhspol : Col tempo e con li paglia
si matnrano le sorbe. I Interhas
maduraa: Interessi scaauti. « M
bugndn prima de sehiseiall o de
tatall liissel — » : « II furoncolo
{»rima di strizzarlo o di tagliarlo
ascialo maturare ».
— Haduranza, Matui>anza. « Xoff-
sa stdb quel figh; Vh minga nan-
eam,b a m,aduranza ^ : « Lascia sta-
re quel fioo, non h ancora a ma-
turanza e a maturazione ».
— Madurott, Matm*etto (che h
un po' meno). Vhss madurott : Es-
sere piuttosto maturo. Ona tdsa
m,adurotta : Una zitellona.
Maestaa o Maistaa, Maest^. Sda
Maesiaa: Sua Maest^. R (Imagi-
netta sacra) Santino. « Jul sur cu-
rat el m>'d regaUta do maestaa » :
« n sor curato mi regal5 due san-
tini». Q (Maoobiie) On lenz<Bu pien
de matstaa: Un lenzolo sparse di
macchie.
— Maestadinna, Una piccola
imagine, un santino.
lEadster, Maestro. (Sost.) Mae-
ster de seola: Maesti'o di scuola.
Mobster de ball, de dish^n, de l%ng*u,
de seh^rma, de musica, di cori:
Maestro di ballo, di disegno, di
lingua, di scherma, di musiea, dei
ooristi. Master de cappHla : Mae-
stro di cappella. Italia de maeeter:
Farla di scuola. P. E. : « Bravo,
te ghe Vee propi fada de maester
a quell birbante .' » : « Bravo, glie
I'hai fatta proprio di scuola a quel
birbone ». (Pr.) L'h mudaa el m,€te-
ster de eappUla m,a la m/usiea Ve
semper quella: fi cambiato il mae-
stro di cappella ma ^ la stessa
musica o la musica h ancora quella.
Maester de eerim,oni : Vedi Oeri-
monier. Maester de m,ur: Vedi
Maister. || Maester (compositore
di opere) : Maestro. « El masster
Vdn eiamaafeeura ses volt*: « Han
chiamato fori sei volte il mae-
stro ». Mobster del Lllla : Mae-
strucolo. (M. d. d.) Nissun nass
maester: Nessuno nasce maestro.
(Add.) Maestro. « Quell Vh staa 6n
e6lp maester > : « Quelle fu un col-
So da maestro >. Miir m,a,ester :
Euro maestro. Strada maestra:
Strada maestra.
lEaestds, Maestoso. (Civ.) M
domm. Vh mxtestos, tanto pU de
fianch: II duomo h maestoso, tanto
pih veduto di iianco. « HI g'h 6n
eh*to fh ma^stos quell seior... » :
« Ha un non so cne di maestoso
quel signore che... » (Musica) On
ad€isi maestos: Un adagio mae-
stoso.
Maffee (in dis.). Brutt maffee:
Brutto muso.
MAG
— 394-
MAG
lE&g, Maggio. Mdq Vh el puasee
bill mes de Vann: Maggio ^ ilpiii
bel mese dell'aDno. OnM tentpesta
de mdg / : Tempesta e gragnola
0]9p, Tempesta in maggio non la-
scia paseaggio. (Pr.) April nanea
unfit, mdg adag €idag : Yedi April.
Mag ventos ann h&ndamida : Mag-
gio asciutto, grano per tutto. Mag
piovercLsg tutt i nivoi van in gron-
da (Giusti, Pr. Toscaui, pag. 187).
I I JRi Mag : I Re magi.
— Maggengb e Maggenga, Mag-
gese. Lantia maggenga : Lana
maggeae. Fen '[maggengh : Fieno
maggese. 8tra>cchin — ; Stracchi-
TO maggese. Oddega de praa de
duUf de trii — ; Prato a maggese
oomj>leto. Brinna maggenga:
Bruma maggenga.
Magagna (P. N.), Magagna. De
foeura I'h bell wm ae dent gh' h la
magagna : Di fori h bello ma den-
tro ha la magagna. « ^2 g' d sea-
pert i sd ma>gagn » : « Son venute
Tori tutte le magagne ». Ognun g'd
de fh a curb, i sb magagn : Ognu-
no ha le sue magagne da curare.
Magara, Ma^ari. ^^^ magara
bdn de vegni noTin titl anche ca-
pacissimo di non venire ». « Te
piaaaria de vegh 6n fi<BU ^ » « Oh
magara / » : « Ti piacerebbe di a-
Ter un bambino * » « Oh maga-
vi\* * Te podet damm on eolfa-
ntll / » « Magara des )» : « Mi puoi
dare un fiammifero ? » « Anche
dieci ». Magara Dio : Magari Dio !
EaifM JCsvss, magara ghfen fvss :
Oh, cosi ce ne fossero f Magara a
d\ : Poniam caso. « Se te podet de
s6ll ben, se de nd, magara, te ait^
taroo mi » : « Se puoi da solo be-
ne, se no ti aiuterb io».
MagatW, Burattino. La barac-
ca di magattei : II castello de' bu-
tini. Fct ballet i m^wattei : Far bal-
lare i burattini. Quell che fd, bal-
lb i magattei: U burattinaio (A
bambino) « Ven chi magattell ! » :
« Vieni qui ciaocherino ». « Uh 6n
magattell d'6n omin ehe se sa mMi
cdme el le pensa » : » £ un burat-
tino d'omo che non si sa mai che
cosa s'abbia in testa ».
— Magatt6llin,Piccolo burattino.
Ma^attbn, Sornione, CoUotorto.
In giesa perb ghe vb mingadom,b
i magatton : In ohiesa non oi van-
no soltanto i baochettoni.
— Magattonaria, Bacchetton(
ria (1), Ipocrisia,
— Magattondn, Ipocritaecio.
lEagazziJi, Magazzino. Jfo^/i
ein de granaia, de staff, de ae\
sit, eee.: Magazzino di graiiagliej
di stofi'e, di deposito. Criovin
magotzzin: Commesso di ma^
zino. F6nd de magasHn: Fondi
di — . « /n easa el g' b 6n niag\
zin de W>er tutt sott s6ra » : « Ha
magazzino di libri tutti sparsi ne: .
la casa». Aver la cava. P. E. }
« B6zi% f Nun «^rv phe n.' kmtn
magazzin* : «Bugie? Not altrdj
serve ne abbiamo la cava ».
— Magazzinagg; Magazzinag-
gio. « Va a ritirb t eass a la sta
zion se de nb me toeearit de ptiffi
«2 — » : « Va a ritirare le
alia stazione se no ci fan pagarci^
il — ».
— Magazzinant, Magazziniero
(padrone del magazzino).
— ICagazzlner, Magazziniere^
Mageizzifter de sal e ttioaceh.' Ma-
gazziniere di sali e tabaoohi.
— Magazzln^tt, Piccolo magaz-
zino, Magazzinuccio.
— Magazzindn, Gran niagaz^|
zino.
Mag^la, Macchia. Pien de mi^g: I
Pien di frittelle. Fb andd via i'
mbgg : Levare o cavare le mac-
chie o Smacchiare. P. E. : I da-
nee al d\ dHneoBu fan 6n ekrto sa-
von che fb andb via tutH i magg :
I quattnni oggidi fanno una cer-
ta saponata cne leva tutte le mao-
chie. Db fc&ura i magg : Ricom-
parire la macchie. Magg ehe va
via pu : — indelebili. Maggia de
ineaster : Chiosa o Macchia di in-
chiostro o scarabocchio. Maggia
d'6nt : Macchia d'unto o Chiosa o
Frittella. Maggia de pures : Vedi
Pares, Maggia vhggia: Idem.
Maggia comaggia (in dis.) : Ci-
lecoa. « Ouarda sta maggia » (ohe
non c'^) : « Maggia comaggia ! » |
(Nei legni e nei marmi) Macohie.
Lhgn omarm.0 ehe g* b 6na hHla
maggic^ Legno o marmo obe ha
una Delia macchia. Q Maslia. Ona
ret de maggia larga: R^» a ma-
(1) In Fiorent!no baccheUoneria esprime
pliittosto una certa pedanteria nolle prm-
tiche religiose, che la ipocrisia contenuta
nella nostra tnoffattotiaria.
MAG
— 895 —
MAG
flia rada. I^ii grd^p e maggia :
'igliar due colombi ad un faTO. 0
« Ah che bella maggia / » : « Oh,
che bel tipo I »
— BKaggiiascla. Macohiacoia. Ona
nu*ggi€i8oia d' ont che vd, minaa
via: Una maocliiaccia d'unto cne
non va via.
— Magg^tta, Macchietta e Mac-
cbiolina. « G' oo dna maggeita de
incdster, ehi, sui eahsdn » : « Ho una
teccola d'inohioBtro sui calzoni».
I « Va Id ehe te see 6na bella rmw-
getta » : « Va 1^ che sei una beUa
maocMa ! » (Dei pittori) On qua-
der de paescufg c6n di bH mag-
Sett: Un quadro di paesajB^gio con
i belle maoohiette. (Di noamato-
ri) Lufitrino. || Cadenazz de mug-
geUa: Catenaccio a nasello.
]Iaggi6r» Maggiore. Maggior de
fanteria, de eavdlleria: Maggiore
di fanteria, di cavalleria, ecc.
General maggior o Maggiar ge-
neral: General maggiore. Sargent
maggior : Sergente maggiore. Aivr-
tant maggior : Aiutante maggiore.
Stat maggior : Stato — . | « X'e mi-
norhnn o V h giit maggtor /»:«£!
minorenne o ^ gi^ maggiore? »
£1 fr€idill maagior : II primoge-
nito. « lAi V e magaior de mty^ :
« Ella h pih veoohio di me ». Portd
Hspett ai maggior: Bispettar i
maggiori. | (Musioa) In ton mag-
gior: In tono maj^giore. | (Sta-
dera) Pesd de m^ttwr e jfesa de
maggior : Peear dal lato piccolo e
?esar dal lato grosso. I (Chiesa)
/altar maggior: L'altar mag-
giore.
— Maggloranza, Idem. — alia
Camera: Idem.
— Maggiorascli (in die. Per B.
St.), Maggiorasco.
— Magglordomm, Maggiordo-
mo, Maestro di casa. M m€iggior-
domm de Casa Real : II maggior-
domo della Casa Beale.
— Magglorengli, De^ primi del
paese, Maggiorente.
Maggioranna, Mag^orana. On
vas de maggioranna :\]ii. vaso di
maggiorana. Pari 6n vas de mag-
gioranna {delltk testa) : Essere scar-
mffata o scarmigliatissimo.
Magh^Ua (1), Gangola. Av^h i
(1) I monelli mllanesi per fkral beffe di
chi abbia le gonghe usano an blstfcelo
maglM: Aver le gangole. Tutta
pimna de mag/iell: Ha il collo
{>ieno di gonghe. (La persona che
e ha) « Tee vist el Magkellaf >:
« Hai veduto il Gonge ? »
Magher, Maghero. V^smagJier
c6m,e 6n struzz: Essere magro co-
me un uscio o una lanterna. « L^h
mctgra cdms 6na stria )» : « E ma-
gra che pare un graticcio)». — co-
rns dnpiech: Maghero spinto.Jf an-
tegni m>agher c6n poceh (iron.j:
Tener a stecchetto. Mangih de
magher: Far magro. « Cosse tefett
ineceu de maghsrf »: «,Cosa fai di
magro? * Di de magher: Giorno
di magro. Fd, magher i verz o folia
magra : Mangiar di magro o sten-
tare. « JOu ghe picu che el giam-
b6n, el manz, eec, el sia magJier»:
« A lui place che il prosoiutto e
il lesso siano magri ». La vit ven
mM al magher: La vite prospera
in terra magra. Caratter magher
(Tipografi): Carattere magro.
Stra,eehin magher: Cacio magro.
(Esdam.) ^ Magher! nn « Maghe-
ro ! » Scusa magra : Scusa magra.
— MagrasB, Magro. (Bisticcio)
« Ti te see minga oHl, ma-grass
Vel see>: « Tu non sei bello, ma
magro lo sei davvero ».
Magia» Maeia. jPi^ i ma^t.'Far
le magie. (Golto) Cdn la magia del
stil: Colla magia dello stile.
— Magica ^dd. di Lanterna
magiea).
Magidster (la pianta della fra-
gola), Magiostra (1).
— Magibstra. Fragola. (Le spe-
ie piii note) Magioster ananass:
cie
Fragola ananassa. Magioster de
m««.* Fragola d'ogni mese. Ma-
gioster de montagna: Fragola di
moutagna. (M. d. d.) Scdndes ap-
p6s a 6na pianta de magioster
(Non raggiungere un intentoj.
— Maffl^strera, Fravolaio, Fra-
golaio. « La m^agiostrera in sfann
Vd renduu nagott*: «I1 fravolaio
quest'anno non ha dato nulla ». |
Vaso o piatto da fragole.
formato con qaesie parole Ma ghe I'd che
vaol dire Ma eUa I* ha. Ci6 corrisponde
perfettamente al ringongheggiarsela pi-
Btoie8e> I monelli di lit hanno un distico :
II mio padrone e in villas ecc.
(1) Era il nome di ana fragola speoiale
molto grossa ; ora In disaso.
MAG
— 396 —
MAG
— MagibBtrlnna, Fragoletta.
« MagiostHnna Mlla, appena eat-
tadaf » (grido de' venditori): « fi
qai il fravolaio ». || (Cappello di
pallia leggiero) Teglia. (I vendi-
tor! di fragole lo portano di trio-
oioli).
— Magldstrdn, Fravolone.
— Magl68tr6nz6ii(Soherz.),Gros-
siBsima fragola.
Magistraa, Magistrato (1). Ul rh
Vh el primm magistraa del paes:
n re ^ il primo magistrato del
paese.
— Magna, Magna. (Come Pa-
rata in dis.). In eappa mcigna:
Cappa magna.- Promett, fa mare
magna: Promettere mari e monti.
Fit m4xr e magna: Far rimpossi-
bile.
Magnk (Volg.). Vedi Mangih.
Magnan, Magnano (2), Pento-
laio. « Porteah gid al magnan de
ghistdi 8ta ealdarinnayn « Porta giii
questa caldaietta al ^entolaio one
raccomodi ». (Suo grido) « L'^ ehi
el m,agnan » : « Donne c'^ il pen-
tolaio ». (A ehi lia annerito if vi-
80) « Ul par 6n mxignan » : « Pare
un magnano ». J Furbo. « Quell Vh
m,agnan / » : « E un furbo da tre
cotte ».
Magnarls (In dis.)? Magnariso
(poco usato). (Da qualche uomo di
Bxampo antico sono chiamati an-
cora cosi quelli che oggi si chia-
mano PortogheH e RisoUista).
Magnato , Magnate. (Colto) I
vfutgnati de Ungaria: I magnati
ungheresi. | (Pop.) « Quell fh 6n
magnato del paes » : « fi un mag-
giorente (in ciis.) del paese ».
Magnesia, Mas^nesia. Magnesia
inglesa: Magnesia inglese. Uitraa
de magnesia: Limonata o Citrato
di -.
Magnesl (Metallo), Magnesio.
Im his del — .* La luce del — .
Magnetismo, Magnetismo. M
m^gnetismo animal: II magneti-
smo animale. Fra quii duu esseri
gh'h cdme del magnetismo: Fra
quel due c' h del magnetismo.
(1) A Fir. c^o an gioco di pegno, con ta]
nome.
(2) Magnano a Firenze indica l*arteRce
di minuti lavori fn ferro, ed e piuttosto
il nostro feree (fabbro) che non il magnan
(pentolaio).
(Colto) Shmm aneamd alVorbasul-
\a causa del magnetismo: Non si
conosce ancora la — .
— Magnetich, Magnetico. (Colto)
Oorrent, attrazion, fluid,^ eec. «»«-
gneiich : Corrente, attrazione, flui-
do, — .
— Magnetixzk-tizzaa, Magne-
tizzare. « QvielVomm el me magne-
tizza » : « Quell' omo mi magnetiz-
za ». <f.S6nt andaa da la magneUs-
zada » : « Sono stato a vedere la
magnetizzata o la sonnanibula ».
Magnificat, Magnificat, La ma-
gnifica. (Volg.) Cantit el magnifi-
cat: Cantare il magnificat.
Magnificli , Mamifioo. (Colto]
Lorenzo el magnijich: Lorenzo il
ma^niiioo. « El g* h fcux di man
gmfich reghi » : « Le lece de' ma-
<];nifici doni ». « Qu>esta Vh magni-
fiea / » : « Questa e marohiana ! »
— Magnlflcdn (In dis.), Arcima-
gnifioo.
Magnceu, Barbatella, Maiolo,
(Lucca) Margotto. Fit di magruxu:
Far capbgatti.
MagnoBura (Piazza Fontana)
(Capitello della vanga), Maniglia,
Presacohio.
Magnolia, Magnolia. « Se sen-
tiva 6n 6dw od6r de fi&r de nut-
gnolia > : « Si sentiTa un olezzo di
nori di magnolias.
Mago. N. fr.: El Mago Sabino,
« M s'^ travestii de Mago per andii
al veglidn » : « Si travesti da ma^o
per andar al veglione ». (DepretiB)
m mago de Stradilla: Idem.
Magoga, Magoga (1). Anddt in
oga e magoga : Andare in visibilio
o in estasi.
Magblc, Stantio, Mucldo (2).
Savl de ma^olc (vivanda cotta) :
Sapere di nboUito. (Altra roba)
Saper di lezzo, di frescume, di ri-
governatura (secondo il genere del
magole).
— Magolci&-olclaa, Ammoscire.
«Jfi me pias minga I'ineaiata
quand V h magoldada » : « A me
non place che Tinsalata sia eotta
(1) A Fir. : Andar in Oga e Magoga si-
gniflca andare in paesi lontani e IgnotL
(2) II Chembini traduce il v/tagole jxi
muddo. Ma il miieido e tatraltro; ma-
gole e piuttcsto staniiOj ma neppur qne-
sto sempre- Tlene del moisc del tanf e del
mastinaa.
MAG
— 897 —
MAI
nella concia o non place la insa-
lata quando h incotta nel oondi-
mento )>.
vero cecino ! Gli h venuto voglia
di piangere ed ora fa il greppmo
o il labbro a bavero » (pop.).
— Hagonas-gonaa, Acoorarsi.
« J^2 s'^ tutt magoncta a pensh alia
povera mamma * : « Pensando alia
sua povera mamma s'^ acoo-
rato ».
Magozz. Vedi MagheUa e vooi
sorelle.
Magutt, Manovale mui'atore.
« Zf'dt semper foM el magutt » : « Ha
eempre portato la oalcina».
— Magattasc» Rozzo muratore.
— Magutt^U, Garzone del mu-
ratore.
— Maguttdn, Grosso muratore.
M&i, Maglio e Magona (2). icM
mdii el 8*h rott » : « Si spezzb il ma-
glio ». (Laboratorio del ferro) Fer-
riera. « Gh*h 6n mhi nella Bres-
aanna ehe,„ » : « C'fe nella provin-
cia di Brescia una ferriera che... »
M&l, Mai. Mdipu: Ohibb o Mai
pift. « Mai e pceu mm » : « Mai e
poi mai ». « Pover mai nun » : « Po-
veri noi ! » « ChmnUo m.ai V oo co-
nossuu / » : « Quanto mai t'ho co-
nosoiuto! » Se mai : Se mai. P. E. :
« Se mai vegniss el tal digk ehe... » :
« Se mai venisse il tale di^li che...»
El dt de San Mai: II giorno di
San Mai. Case mai: Caso mai.
« Cos' el dis mai / » : « Che dice
mai?» Pk ehe mm: PiiH che mai.
Se sa mai! : Non si ea mai.
Mala, Maglia. Corphtt de maia:
Oorpetto di maglia. / m£ii di bal-
lerinn: Maglia chiusa.
Maiestaa (Yolg.). Vedi Maestaa.
Maltster [Volg.j. Vedi MdtsUr.
Malolica, Idem. THpee de maio-
Kea (Fia[.) : Buono a nulla. « Oitto
hocaseion ehe ah* b la m^ajoliea de
romp » : « Prudfenza sboooato che
Bci ; i ragazzi ascoltano ».
Maionesa, Maionese.
MaiU8C61, MajuBoolo. Caratter
viinvse6l e caratter maiuseol : Ca-
(1) Magone in fior. non c che accrescit.
di mago.
(?) Magona e anche la Ferriera e slgni-
flca anohe Inogo di abbondanra.
rattere minuscolo e — maiusoolo.
Sproposit maiuseol : Spropoeito
maiuscolo.
— Maiuscol^tt, Maiuscoletto.
Stampdb in maiuscoleit: Stampare
in maiuscoletto.
Maister, Muratore. « Bisdgna
ciamd, el maister )» : « Ci vuole il
muratore*. CHomada de muraddr :
Giomata da muratore. M scio-
pero di — ; Lo sciopero dei — .
Maistra (Da oui si cava salni-
tro), Maestra, Colatura.
Maistrd. (Volg.). Vedi Am^iestrit,
Mai, Male. Mtnga mai : Un buon
poco. « L*^ mitiga mai »: « Non c'^
male ». Mend hen per mai : Ren-
der il bene per mate. « Tra i duu
mai quest Vh el mindr» : «Tra
i due mali questo ^ 11 meno peg-
glo». On poo de paltb ineo&u el
faria minaa mai : Un po' di pa-
letb quest'oggi non avreobe i oa-
chi. « I/h poRU m,inga 8t6 gran mai
che disen » : « Non o' ^ poi malac-
cio». MHt mai: Metter male. « Per
el mai che ghe vui mi » : « Per il
male che gll voglio io !... » And^lt
del mai: Andar a male. Andd. de
mai in peg : Andar di male in peg-
gio. Avlghen a m^il: Aversene a
male. « Q^oo ditt cent mai de ti*:
« Gli ho detto coma del fatto tuo *.
Per mai che la vaga: Male male
che la vada o Alia peggio^ alia
peggio... « El stct m,al in dt pat-
iH » (volg.) : « Egll h a mai par-
tito ». « jSI faria mai nanca a 6na
mosea » : « Non farebbe male a una
mosca ». Pit vegnl mai : Par venlr
male. Pagh del m^al a vun: Far
del male a uno. ^i^ del m>al a vun
soWacqua : Nuocere a uno coper-
tamente. Pass del mai : Farsi mar-
ie. Vorh savh de ehe mul s* it de
mori ; Voler conoscere quanto
sar^ la spesa. « Guarda de n6 fait
del mai )» : « Bada a non farti ma-
le ». (Iron.) « €hiarda a nd fait
m,al > : « Guarda di non tl gua-
stare o anche Bella forza I » V^s
dom^ sul fit del mai : Non pen-
sare che a far del male. Viv sul
mai di alter: Campare del male
altrui. Nassuu per fib del — oper
mktt m4il : Nato a nire o a metter
male. « L'l' tutt chi el mai fyn* Eo-
ci altro male che questo ? » « Poccfi
m,al!» (a chi rompe un bicohiere,
un piatto) : « Pooo di bene e pooo
MAL
— 398 —
MAL
di male ». (Malattie delle persone]
JEl hruit mat : II brutto male. II
benedetto. Mai de la preia: Mai
della pietra. Mai de partori : Mai
di parto, dolori del — . Mai de fi-
digh : Mai di legato. Mail d* oee :
Male agli occhi. MeU de mar : Mai
di mare. Med de 'rhnn : Lombag-
gine o Dolor delle reni. Mai de
qdla : Mai di gola. Mai mairieal :
Vedi laterismo, Mai de pHt : Mai
di petto. Mai euUil: Etisia^ Mai
Bottile. Mai che se eiappa : Mal'at-
tacoaticcio. Mai de mori: Malat-
tia inguaribile o mortale. Mai de
naaott : Male da nulla. Mai de tteu
e de mHt: Malattia di moda. Mai
in famiglia : Mai in famiglia. Mai
vhee : Sentime. Vegnl mal : 8 ve-
nire. Sentiss a vegnl mal: Sen-
tirai mancar i Bensi. Fdt 9egn\
mal : Far venir male. « A vedMl a
beUldt el fd vegnl wmI » : « A ve-
derlo ballare mette i brividi*.
Aiuii aiutt eh'el mul I'h brutt : Chi
h in peocato soappi. (Delle bestie)
Mal de la erda /Cfavallo) : Male del
garrese. (Pr.) A fct del mal at al-
ter se std mal anca' I6r : A far del
male agli altri si resta male. On
poo per un fit m^al a fiissun : Un
poco per uno non fa male a nes^
Buno. Ohi d faa el mal faga la
penitenea: Cm ha fatto il male
ueeia la penitenza. In tutt i robb
gh^h el 86 ben e el sd mal : In ogoi
caso v'ha il buo bene e il buo male.
Mal non fib e paura non av^:
Male non fare e paura non avere.
Quand se vtBur ben se n^ it a mal
ae na^oti: Quando Bi tuoI bene
non 01 si ha a male di nulla. S*ii,
mat de fit mal per spettit ben : Non
8i pub fare il male per avere il
bene. Di volt da 6n mal nass on
ben : Talora uno sconoio fa un ao-
concio. Se sit mai de eke mal se
dev mort ; Chi sa mai di che male
si dovr^ morire.
M&labiaa (In dis.), Malabbiato
(in dis.), Mal avviato.
MalacoBsa (In dis.), Mala cosa.
MalaoqulBt, Malacquisto. Boba
de malacquist: Roba di malac-
quisto.
Malaoreanza, Malaoreanza (1).
« Moo m,ai conossuu 6n omm, che
(1) A Firenze si chiama cost un gicco
di pegno detto anche n Priort'
g^avess pussee maleicreanaa del,,, »:
« Non ho ancora conosciuto im
omo piiL Boreanzato del tale ». 0»
na malaereama che Vh quaieoss
de nauseant : Una malaoreanza
oh'b qualche cosa di nauseante.
Maladett , Maledetto. « MtUa-
detto tl e chi fd, per ti » : « Male-
detto te e chi fa per te Opp, Che
ti pigli una Baetta ». MalatteU c6-
me ut pissa di gatt: Idem. Vks*
maladett finna tn di 6ng di pee:
EsBere molto diBgraziato, l&ala-
detto daUa culla. Andd de nuiUa-
dett: Andar alia peggio. « Cthne
la te vaf y^ it Oheu lava de ma-
ladett/ »: « Come la ti va f » « Oh
male, male; alia maledetta». A^
vhgh 6na fam,m maladeila .- Ho
una fame maledetta o che la yedo.
« I/avria de v^s ben maktdeUaf »:
« L'avrebbe ad esBere barbina ! »
« Ona maladettaf »: « Una male-
detto ». « N6 ghe se ved 6na man
ladetta » : « Non oi si vede una saet-
ta ». « i^T* <j/ studia 6na maladetta »:
« Non studia una maledetta ». 3"'^
vorh savkghen 6na maladetta: Non
volerci entrare una maledetta. A
la pit md^detta...: A caso perso...
^A la pit maladetta lassi tl saeeh
e fusilM »: « A caso perso pianto
baracca e burattini ». MalarheUm
la pressa: Maledetta la fretta. |
(Per astuto) « Uh 6n maladett ehe
gh'en stit su pU*: « Un furbo che
pu5 dar del punti al diavolo ».
« Me Vit fada de maladeU »: « Me
I'ha fatta da furbo ».
— Maladettament , Maledetta-
mente. « 8t6 dent el me dasur mor-
ledettamsnt » : « Questo dente mi
duole mcdedettamente ». « La m'^
andada maledettamsnt»: « La mi
h andata alia peggio ». « St6 vestii
chi Vh faa maiadettament »: « (Que-
sto tuo vestito h fatto mahssi-
mo ».
— Maladettdn (pop.), Gran ma-
ledetto.
— Maladettonazz (pop.).
MaladlBC (pop.), Malaticoio, Ma-
lescio. « L'e staa malculise malor-
disc tutt el mes » : « Tutto queeto
mese h stato o fu ammalazzato ».
Malafln, Cattiva fine. Fit man
latin: Fare cattiva iine.
Malallzzi (Volg.). Vedi Malefisi,
Malagrazla, Malagrazia. «Jfe
I'd conceduu, ma, cdnt tanta ma-
MAL
— 999
MAL
lagraxia ehe squasi squasi.,. » :
« Me lo concesse ma oon tanta
malagrazia oh'io fui 11 11 per... »
Malalengaa (Volg.). Vedi Mor-
lalingua.
MsLlallii£raa, Malalingua. « G%idtr-
deten ben da quella malalingua » :
« Guardati bene da quella mala-
lineua ».
Halament, Malamente. < L* I
mart malamente (cioh di morte
Tiolenta) : « fi morto — ».
HalanAggla, Malanaggia. « (Euh
malanagqia / » : « Mnledetto sia ! »
Kalandli - andaa . Malandare.
V^segh del malanda : Easerei del
malandare (in dis.). « L'h 6n omm
tnalandeia » : « £2 malandato e an-
ehe fi malesoio ». Vedi Mastransc
e Cdr rott. | « Ona volta V era
eeidr ma adksa Vh m^landaa anca
itic »: « Una volta era ricco, ora h
malandato anche lui ».
Kalandra (Malattia del oaval-
lo), Crepaoci.
Malanem (Volg.). Vedi Mala-
nim.
Malanlm, Malanimo.
Malann, Malanno. « Gh* h eapp-
taa ado88 tutt i mcUann » : « Ebbe
11 male, il malanno e I'uscio ad-
doBso ». ( Alia Balute ) « Con std
temp gh^h de eiappd, 6n quai m^xr-
lann )» : « Con questo tempo c'^ da
buscarsi un qualohe malanno ».
— Malannerl (In dis.).
Blalappenna , A mala pena.
« Malappenna I'd. poduu Vh scap-
paa>'. « Non appena ha potato
se n'6 fuggito ».
Malarb^tt, Maledetto. « Eh mor-
larhett V oo forse levaa la mes-
8a/»: « Eh diamine t'ho forse of-
feso? » I (Ventre) Av^gh pien el
malarbelt (Tolg.): Aver pieno il
buzzo. Vedi anone Malaaett.
Malaspixma (Add. di Pera). Ve-
di Per.
Malastant (Volg.) anche Ama-
lastant. Vedi Appenna.
Malatfa , Malattia. « St' ann i
pomm^ de terra o i limdn g'dn la
malatia » : « Qnest'anno le patate
o i limoni hanno la malattia ».
« Zr' d passa^a 6na gran malatia
quel pover omm, » : « Quel pover
omo na passato una gra'Ude.o una
bella burrasca ». MamHa croniea :
Idem. Malatia lenta: Malattia len-
ta o Lenta malattia.
— Malatletta, Malattiuccia.«i'^
stada 6na m,alatietta de vott d\ » :
« La fu una malattiuccia di otto
giorni ». *
— Malationna, Malatiaooia.
MalavoBUla, Malavoglia. Fh i
robh de mulavceuia: Far le cose
di malavoglia. Anda^h de mala-
vaeuia: Andarci di malavoglia.
lEalba (Volg.). Vedi Malva (1).
— Malbin , Malvaceo. Inguent
malbin: Pannicelli caldi. 4c Qtiest
chl el ghe fdt c6me Vingueni mal-
bin » : « Codesto gli giova come
Pinoo ».
Malcapitaa, Malcapitato. Ona
tdsa malcapitada : Una ragazza
malcapitata. Jja malcapitada e la
peg imbattuda: Vedi Malcollocaa.
Malcompagnaa , Malaccompa-
gnato. L'e mei vkss sdll ehe m,al-
eompagnaa: Meglio esser solo ehe
male accompagnato. « Sti calzhtt
ch\ in mal eompagnaa » : « Queste
due calze sono scompagnate ».
Malcomod, Incomodo. « Chl sdn
tropp m,alcomod» lit. Qui sto trop-
po incomodo ». (Sch.) « M g'd daa
on pugn malcomod » : « Gli diede
un jpotente pugno)>.
JUalcbnac/Malconcio. Vedi Mal-
con8eiaa.
Jffialconsciaa, Malooncio. « C6me
te silt malconseiaa » : < Come sei
malconcio I »
Malcontent, Malcontento. (Sost.
personale) I tnaleontent del gover-
no vorarien... : I malcontenti del
governo vorrebbero... A Firenze
gh'h la eontrada di Malcontent : A
Firenze c'^ la via de' Malcontenti.
Malcott, Mezzo ootto. Pan mal-
eott: Pane poco cotto.
Maldevotc (poco in uso), Indi-
voto. Gh'asSt oiott e maldevott (in
dis.) : Un gran porco.
Maledizi6n, Maledizione. « Fl
m'd traa adree la sda mMledizion » :
« Mi mandb la sua maledizione )».
Nb vorh n^ benedieion nh maledi-
zion: Non volere nh benedizioni,
n^ maledizioni. (Escl.) « Maledi-
zion / » : « Maledizione I » | Disdet-
ta grave. « G'oo adoss tutt i ma-
il) E strano ehe i eontadini deirAlto
Milan, dioessero gik Malva italianamente,
prima ehe a Mllsaio la gente educata ma-
tane !1 malba meneghino in malva-
MAL
— 400 —
MAL
ledision>: « Ho addosso tutte le
maledizioni ».
Maleducaa, Maleduoato. IHoru
— ; Ragazzi ineduoati. « Lu Vh 6n
— ».: « Ell'^ uno screanzato ».
Malega (Volg. id.). Vedi Mala-
ga, Malaga. Vin de — : Vino di — .
Malerba. Vedi Meussalegumm.
Mal^Bser , Malessere , Malino.
« G'oo 6n poo de malesser » : « Ho
un maligno ».
Malfa-lfaa (In dis.), Malfare.
Malfatt, Malfatto (1), Ravioli. I
noater malfatt a Firenze i ciamen
ravioli e i nosier ravioeu agnel-
loiii: I cob! detti malfatti mllanesi
a Firenze li chiamiamo ravioli, e
i ravicRu: agiielotti.
Malfldaa, Malfidato, Diffidente.
« C6me Ve malfidaa c6n tutHf»:
«. Come diffida di tutti quelF o-
mo! »
Malfondaa, Malfondato. « Te €i8-
sicuri ehe 8t6 td sospett I'h mal-
fondaa>n «Ti accerto che questo
tuo sospetto 6 malfondato o in-
fondato ».
Malfottuu (Vol^.), Malandato.
« S6nt malfottuu de salut » : « So-
no malandato di salute )».
Malgarltta (Volg.). Vedi Mar-
garita e voci annesse.
Malghee, Cascinaio.
Malguamaa, Malriposto. P. E. :
« Cosse te gh' ett l\ de tnalguar-
naa ^ » : « Cos'hai costi di mal ri-
posto ? »
Mallflziaa» Maleficiato (in dis.),
Ammaliato. « Mi credi ehe st6 Hceu
me Vahhien malefiziaa> (volg.):
« Credo ehe questo bambino me
I'abbiano stregato ».
Malign. Maligno. On hroasaiceu
malign eomh : Un fignolo assai ma-
ligno. « C6me I' h maligna quella
donna .'» : « Come h maligna quella
donna>. Malign finna in m 6ng
di ph : Maligno fin gift nelle un-
ghie.
— Malignli, Malignare. « i^uell,
per mralignd, t'el doo a pr(Buva>:
« Quel signorino per malignare te
lo do a prova ».
— Mallgnltaa, Malignity.
MallncUnaa. Vedi Incline.
Mallnconegh (Volg,). Vedi Ma-
li7iconieh.
(1) MalfMto in Fir. non £ ehe parti oipio
di malfare.
Mallnconia, Malinoonia (1). A-
vhgh ado68 la malineania: AveK
addosso la malinoonia. I'att la ma-
lineonia: Patire la — . Caseia ma
la malineonia : Mandar via la — .
Mett ado88 la malineonia ai aUtr:
Mettere malinoonia. (M. d. d.) « M'i
saltaa la maUneonia de an-dH a
quella conferenza » : * Mi venne la
brutta idea 6 la malineonia di an-
dar a quella conterenza ». (Pr.)
J^k de temp ni de eignoria no te
dd malineonia: IHh di tempo ne
di signoria non ti dar maliiiconia.
— MaUncontascla, Malinconiao-
cia. Fitpassa la malineotiiascia :
Cavar di mattana.
Mallnd^gn. Vedi Indkgn,
Mallnformaa. Vedi Informaa.
Malinglier, Malescio.« Qtielfiaen
Vh malingher*: « Quel ragazzo e
mezzo baeato ».
MalingUTi (Volg.). Vedi Malav-
guri.
Mallnspiraa. Vedi Ispireu^,
Mallntelli^eiLza, Malmtelli^n-
za, Malinteso. « I/e stada e^ri ana
malintellig&rusa, perehe de solit Ve
precis »: « £ stato certamente un
malinteso, giacch^ per solito egli
h preciso ».
~ Malintes, Malinteso.
Malinviaa. Vedi Inviaa.
Malisla, Malizia. Pien de maU-
zia: Idem. C6n malieia: Idem.
Mett in —: Vedi Smalisiit. Ves-
segh dent la sda malizia: Gatta ci
oova.
— Maliziascia, Maliziaocia o
Malizia birbona.
— MalM^tta, Malizietta. * JEl
g^h anea lu, la 86a malizietta, tn-
sel piscinin*: « Cos! piocino ha
ancbe lui la sua maliziuocia ».
— Malizibs, Malizioso.
— Mali2iosdn, Maliziosaccio.
— Mallzios^tt, Maliziosetto.
— Maliziosament , Maliadosa-
mente. « Cred minga ehe I* abbia
faa malizioaament » : « Non orede-
re ehe Vabbia fatto con malizia ».
Mallposta (In dis.), 8taifetta
postale.
Malmaridada , Malmaritata.
(1) Molti hanno il vezzo di dire e di
sorivere : melancwiia credendo dl dir me>
glio. E parola poetica e leziosa, da la-
sc'arsi .
MAL
— 401 —
MAI.
Jklalmaridada e peg imbattiida :
Mabnaritata e pegsio capitata.
Malmettiui o Malmiss. Yedi
MHtes^ (In senso di salute) On hcL-
gdi malmiss: Un tristanzuolo.
Malmdstds (Di persona punto
graziosa a ^attarla, perch^ oi cat-
tivo umore). Malagevole (1), Mal-
grazaoso. « (J6m.e te see inmm6st68
stamaitinna » : « Come sei seontro-
so 8tamane)».
Majbiatt, Malnato. « Bmtto mal-
nati » : « Bmtto malnato o Camor-
ro ».
Halora, Malora. Andd, in ma-
lora: Anaar alia malora. Anda
in malora de ramm e de radis:
^OTinarsi completamente. ( Im-
prec. ) « Che te podesset andd in
inalora / » : « Alia malora ! » ( Pr. )
Jjovora f lavora , la vitta la va in
nuUora: Lavora, lavora, la vita
va in malora.
. Malpasa, Malapaga (2), Cattivo
pagatore , Paeaccia. « ^uell to a-
mis V h 6n malpaga » : « Quel tuo
.amico h un pagaccia».
. Malparada, Malparata. « Quand
GO vist la malparuda sdnt scap-
p€ui » : « Quando ho veduta la ma-
laparata, gambe)».
uaJpensada (Nome di villa sto-
rica), Malpensata.
Blalpettenaa. Yedi Pettendi.
MaJprategb (Volg.). Yedi Mal-
pratieh.
Ualpratioh, Malpratico. Boia
ma/pra^tci^.* Boiamalpratico. C%kr-
sin del malpriUich: Guafitamestieri.
tfalreseruftrdaa (Yolg. ). Yedi
Trasetir€ia.
tfalsablMMlaa (Dal Komanzo),
In mal asaetto. On veslii mal sab-
hadaa: Un vestito mal fatto o
sciamannato.
Malsaldaa. Yedi Salddi,
Malgan. Malsano. Ariu malsor-
na: Idem. Local umid Vh malsan:
Stanza umida ^ malsana. *^ Jj' k
semper staa malsan finna dejimu^ :
« Fu sempre malesoio fin aa ra-
gazzo ».
(1) Malagenole rende il tMiknoUos ma d
antiqoato. Mdlgratioto e poco in U80.
Scontroto e bello ma e Senesc- Per6 Tho
anche ndito a Firenze.
(%) Malapaga ^ per R. St. , essendo cosi
ebfamata in iUo tempore la prigione de*
fAlUti e ancbd del debltorl insolvibUl.
Kalflervlt Yedi Servl,
Halt (D. T.) (Orzo disseocato
per fabbricare la birra), MaJto.
Ilalta, Malta. Cavalier de Mal-
ta: Cavaliere di Malta, Or6s de
Malta: Crooe di Malta. (Per cal-
cina vedi Molta).
Maltaiaa (Sorta di paste da mi-
nestra), Maltagliati. (Come taglia-
to male vedi Taid).
MaltefHttu , Maltenuto. Casa,
fioRu, offizi, caxaU nuUtegnuu : Ca-
ka, ragazzo, ufficio, cavallo malte-
nuto. male eovemato. (Scherzo)
« Stp eapell u me par 6n poo mcU-
tegnuu » (bisticcio) : « Questo oap-
pello mi pare sucido o sudicietto
alquanto ». (Ironicamente).
Maltengluu. Yedi Tetig,
Maltessuu. Yedi T^s,
Maltratt, Maltratto. « M m'h
us€ia 6n maltratt dhgn de quell vil-
lan refaa » : « Mi usb uno sgarbo
degno di quel villan rifatto o pi-
docchio riunto ».
— Maltrattli-ttaa, MaJtrattare.
« M% %^i minga vess maltrattada »:
« Non voglio essero maltrattata >.
Maltrattd la robba: Maltrattare
la roba o conciarc la roba.
Malva, Malva. Decott de m,alva :
Decotto di malva. | (Ultra mode-
rato) Malvone (quasi in dis.).
Malvasla^ Malvagia. JEl vin mal-
vasia Vh quasi seompars: II vino
malvagia h quasi scomparso.
— Bfltalvntioli, Di mnlvagia.
Kalvedd-veduu, Mal vedere (1).
« L*d cominciaa a malved^mm o
El m*ii cominciaa a malvede dopo
che.,. * : « Cominci5 a vedermi di
mal occhio dopo che... » Viss el
malveduu de la cd> : Essere il mal-
visto nella casa. « Ah come te fitt
malved^ »: « Ah che mesohina fi-
gura con quell'abito ! »
Malversa-ersaa (T. burocr.),
Malversare. « ZHsen che r abbia
malverscM » : « Dicono abbia com-
messo delle malversazioni ».
Malyersazidn , Malversazione.
« In queU'azienda gh'h staa di gran
mah>ersazion » : « In quell'azienda
awennero pareochie malversa-
zioni ».
MalveBtU. Yedi Vestu
Ualvlyent, Malvivente. La pro-
(1) A Pirenze pero i antiqnato. Non «{
uaa rhe II p artecep. nuUvitto.
MAL
402 —
MAN
vincia Vh pihina de mahnvent:
La provincia h infestata di mal-
viventi.
Malvolontera , Malvolontieri.
« L'h 6na robba ehe foo malvolon-
tera comh »: « L'^ cosa ohe faocio
di gran malavoglia *, « M Vd, spo-
saa malvolontera » : « Lo sposb
contro voglia ».
Malvdn (in dis.), Malvone (Po-
litica). « Con quit malvoni se an-
dava m.di inam »: « Con que' retro-
gradi non si faceva un passo ».
Malvor^, Malvolere. Pa^s mal-
vorh: Farsi malvolere. (Sost. a-
stratto ) « Oh* h voruu perd 6n
gran m,alvorh! >; «C'feToluto pe-
r5 tutto il 8U0 malTolere ».
Mama. Vedi Mamm^a.
— Maman e altre voci affini sot-
to Mammu.
Mamaluccli, Mammalucoo. (Col-
to) « Mh nonno in Egitt el s'h batr-
tuu contro i mamaluceh » : « Mio
nonno si batt^ coi o contro i Mam-
malucchi in Egitto ». | « T^ see
dn vero mamaluceh » : « Sei un ve-
ro mammalucco ».
— Mamaluccdn, Buaocio.
Mambrucca (in dis.) (Specie di
Scarpa da carrozza).
Mamma , Mamma. « La mia
m>am.ma me ne fhpu de sti coo » :
« La mia maiama di me non ne fa
fAvi >. M eiccidn de la mAim,ma :
1 cucco della mamma. La m^mr-
mM di poveritt : Idem. | La m,am-
ma de I'asee: La madre dell'a-
ceto.
— Maman (D. Fr.), Mamma
0 Nonna « La mam,an tame eria »:
« La mamma o la nonna mi sgri-
derebbe ».
— Mammascla , Mammacoia.
« Lee la vceur fd, la m,am,m^8cia » :
« Vuol fare la mammana ».
— Mamin, Mammina. « Mi a-
dori la m,ia cara m^minyn « lo
adoro la mia cara mammina o
manmietta ».
— MaminoBU, Mammina.
— Mammagranda , La nonna.
/ esem,pi della mam^magranda : I
racconti della nonna.
Man, Mano. / man: Le mani.
Man drizza, sinistra^ pUcedla, gras-
sotta : Mano dritta o destra, man-
cina o sinistra, piocola, pienotta.
Man morta: Mano penzola. Man
morta, pieca la porta, picea V tw«
man mues (ragazzi; appross.):
Pianta la fava, piantala bene a
chi tu vo' bene. Man regia o dd
fiseh: Mano regia o del Fisco.
A m4in: A mano. A. mem, ar-
mada: A mano armata. A man
salva: A man salva. Mhtta man:
Manomettere, Incignare. Tegfu a
man: Reggere il venti. Tegvix a
man el fUua : Risparmiare il fiato.
Tegwi a man ai lader: Tener ma-
no ai ladri. Tird a m^in: Metter
mano. « V6i tira a m4in quii b6t-
tili del 78/ » : « Amioo, oava fuori
quelle... » « Coaae te vitt mat a tira
a man t »: « Che cosa vai a rinvan-
gare? » « Tireghel minga a manse
nd el vd in furia » : « Non glielo
nominate se no va in furia ». (In-
teriezione) Tirik a man / : Non e*h
dubbio ! o ^ cosa assentata ! Tant
l'^ robdi edme tegnl a man .* Idem.
A la man e at man: Alia mano e
alle mani. Adree a la man : Difi-
lato. Taiit adree a la man : Ta-
gliato in filo. V^s 6n omm a la
man: Uomo aUa mano. JDd di da-
nee a la man: Fare a pesa e pa-
ga. Avlgh 6na robba a la man:
Avere una cosa alia mano. Vegni
ai man: Yenir alle mani. Avegh
el gel ai man: Avere i geloni alle
mani. Ouardd ai man: Dove sono
molte mani chiudi. Taecass la
robba ai man: Appioeicarsi... alle
mani.
In di man: Nelle mani e in
mano. Av^h vun in di inan: Aver
uno nelle mani. Avegh el rant in
di man: Aver il grancbio al bor-
sellino. Borld in di man: Cadere
nelle mani. Cald in di man: Soom-
parire o Calare in faocia a... Met^
tes in di m^an de vun: Mettersi in
mano d'alcuno. Pod^ minga vivegh
in di man: Non poterci vivere
assieme. Std 6na robba in di man
de vun : Stare una cosa nelle mani
o in potere di uno.
Jn man e Inla man : In ma-
no e Nella mano. Andd in bonn
man: Andare in buone mani. A-
vhgh balin in man; Avere il me-
stolo in mano. Avegh.., tant in
man de podk: Aver tantoin mano
da... « / danee mi ^hi oo giamd in
man » : « I quattnni io li tengo
^i^ ». 061 eoeur in man: Col ouore
m mano o sulle labbra: Avhgh
cattiv guBughin m^n: Avere oat-
MAN
— 403 —
HAN
Idvo gioeo in mano. Ciappd, in
man ona robba: Prenderin mano
xm og&:etto. Ciappass el coo in
man : Mettersi la testa nelle mani.
Cr^8 in man: Crescere fra mano.
De man in man o Demeneman:
Mano a mano che... Fin\ in man
del Cioeehin (in dis. di cavallo):
Andar all' ammazzatoio. Oitigdt a
quanti se ghe n' A in man : Vedi
trioRugh. ParUt in la man: Fra-
stomare. « Qun danee t^pni pur
in man » : « Quei quattrmi te li
laseio in mano ». (Pr.) A fa>gh del
hen al mktn se trceuva cagaa in
man: Al coutadino non gli fai sa-
pere quanto Bia bono il cacio ooUe
pere. A San SelmsHan dd 6r in
m^an: Per Ban Bastiano un' ora
abbiamo. Ghi g* ^ bdn mestee in
man ghe manea mai- el tdceh de
pan: Chi ha arte ha parte.
I}e m4in e De la m,an, Andit
de man: A mano. V^s de man:
Esser di mano. De primmxif de
seednda, de mezsa m^n: Di pri-
ma, di Beconda mano. On sit gib
de man: Idem. « Ti te m.e mhiet
aid de man » : « Mi oonduci fuori
di mano ». Portik in palnM de tnan :
Portare in palmo di mano. Purisrw.
el palmo de la man: Prudere il
palmo della mano. (superstiz. lom-
oarda) « L'e 6n poo chR sonni pit, e
sdnt gib de mun »: « £ un po'^che
non Buono piu e la mano non mi
va». iMdin, largh de man: Ldngh
de mam Vedi Ladin, Seala de man:
Scala a piuoli. Strinc de man:
Stretto di mano. Largh de bdeea e
strSne de man: Largo di bocca e
stretto di mano. Strengivdinna de
man: Stretta di mano. « JSlfiteu ik^
gnel semper de man >:« 11 ragazzo
tienlo aempre per mano *. (Pr.)
Cald de man, fregg de emur, e vi-
ceversa: Mano calda, cuorefred-
do, e Yioeversa. Oimugh de m,an^
gioeugh de vilan: Gioeo di mano,
gioco da TiUano. Quell ehe erkss
de la man V h de ddghel al can
(delle mammelle) : Deve star nella
mano. A fit i st face se spdrca
minga i man: A lar i fatti suoi
non si sporcano le mani.
(Alti^ locnzioni). Ahsit i man :
Alzar le mani. « Chi appraeuva ehe
Valea la man » : « Chi approva al<-
zi la mano ». « Gh'h minga tant de
alzh % man /»:* Non h il caeo di
far il gradaBBO ». Av^h dent la
man : A verci fatta la mano. « Ave^
ghen tanii edme su sta man » :
« Pulito come la palma della ma-
no ». Avegh i man che tdxichen co-
me la pesa : Aver le mani fatte a
uncini. Avegh i m,an n^tt: Aver
le mani pulite. Avegh ligaa i man :
Aver le mani legate. Avkgh man
in d*6na robba : Aver le mani in
una coBa. Avhgh man in pasta :
Aver le mani in pasta. Avhgh i
man bus: Avere le mani buca-
te. Avhgh i man de merda (bas-
so) : Avere le mani di loUa. Av^gh
i man de pasta frolla: Avere le
mani di pasta frolla. Av^h i rnan
ldngh : Aver le mani lunghe. Ba^
sd, la man: Baciar la mano. Batt
i m^n: Batter le mani (applau-
dire). BHla man de seriv: Bella
mano di scritto. Bonna man : Bo-
namano. Bordegass i man per nor-
gott (volg.) : Non cavare un ragno
da un buoo. « 3ft con t\ vui nan-
ca sporcam^m i man » : «. Non mi
degno neanche di darti un ceiib-
ne ». « Chi ghe dev vhss 6na quai
mun che sgraMgna » : « Qui ci de-
ve esBere un ladro ». Ccua in di
man : Cadere. P. E. : « HI m'^ co-
laa in di man » : « M'^ caduto sen-
z'altro ». Calcd, la m^n : Carioare.
P. E. : « Oeuh come te calchet la
m,an ! I/h minga staa cosl » : « Eh
come carichi la mano». Ced la
man: Cedere la mano. Cdnt i
man in crds : A mani giunte. Cdnt
i man inorazidn: A mani giunte.
Cdnt iutta la m,an: A plena ma-
no. Cdnt i m4xn e cdnt i pee : Colle
mani e coi piedi. Cdnt tutt e dd
i man : A due mani. « Ma figw-
ret ! Cdn tutt edd o idd man s'en
basta minga vunna » : « Ma pensa !
A due mani se una non bas^sse ».
Dd, la man : Porgere la mano. Dd,
la mun per montik in carrozea:
Dar la mano per montar in car-
rozza. Ddt la man (Gioco): Dare
la mano o averla. Dd la man
(Contratti) : Dar la mano. Dd la
man drizza a vun : Dare la dritta
a uno. Dd V ultima man : Dare
la stretta o I'ultima — o compi-
mento. Dd man larga: Lasciare
che uno faccia. Dd dna m^an : Idem.
Damm dna man a caregd std balla
sul ear » : « Idem ». Dass la man :
Darsi la m,ano, Quii duu li se po~
MAN
— 404 —
MAN
den dd, la man » : « Quel due pos-
8ono darsi la iuano>. « Di sd man
V e 6na rehba preeiosa » : « Dalle
sue mani il dono h prezioso. Fa
la man (suonatori di piano o fi-
earmonicke) : Prender mano. Fd
inan bassa : Fare man bassa. Fa
toecd edn man : Far toccare con
mano. Grid de 7nan : Giu di mano.
Lavasa i man : Lavarsi le mani.
^ Al fig.) Lavassen i fnan : Lavarsi
le mani d'ona cosa. Ligagh i man
41 vun: Legare le mani a uno.
Mend, i man : Menar le mani. Mend
la man: Regger la mano a ano.
Mend per inan: Condurre per
mano. MHt 6na man in delfee-ugh
per nun : Mettere la mano o una
mano sul fooo. k Avria miss 6na
man in delfceughper quelVom^m » :
« Ml aarei oonfessato o Idem ».
-Mettegh «i( t man a 6na rohha:
Idem. « M\ la trovava no e lit el
g'd miss sii subit i m,an •» : « Idem ».
Mettes dent cdnt i man e c6nt i
pee: Metteroisi colle mani e co'
piedi. Mettes i — in di eavH: Idem.
« L'^ robba de mettes i man di ca^-
vei » : « Idem ». MUtes 6na man
mil 8tbm,egh: Mettersi una mano
8ul o al petto. P. E. : Andhmm,
cJi'el se m,Hta 6na m^n snl sto-
megh » : « Via, si metta una mano
al petto e... » Mett i man adoss :
Mettere le mani addosso. P. E. :
« lAi subit el g'd miss i m£in adoss » :
« Eglii subito. gli mise le mani ad-
dosso ». Mhtt inanz i man: Met-
,ter le mani avanti. P. E* : MUt i
■man inaiiz per n6 borld gib : Met-
•ter le mani avanti per non casca-
re. Metti m>an sui jianeh: Matter
le mani sui iianchi. Ong la man:
Ugner la — . P^rd la man (Gioco) :
Perdere la gita. Phrd la man tn
d'dn lavord : Non avere piil mano
al tal lavoro. Vegnt per i man
■quaieoss: Cadere fra le mani qual-
ohecosa. Av^gh per i m,an de fa
6na robba : Ho fra mani una
faoocnda. Per man de sensal : Per
mezzo del sensale. Restd in m,an :
Rimanere in mano. P. E. : « Oo ia-
iaa largh eppur me restaa in man
de la stoffa » : « Ho tagliato largo
eppure mi rimase in mano della
siofiia ». Mestd cdnt i mxtn pihin de
riioseh-: Restar con un pugno di
moBche. Sat>h la sda unan driszd :
^apere il suo oonto. « Seid o «Ai la
man » : « Qua la mano ». Seniiss a
da 6na 7nan in del sang'u : Sen-
tirsi dar un tuffo nel sanffue. Slar^
gd la man: AUargar la mano.
Slargass 6na man: Aprirsi ima
mano. Std II cdnt i man sui con-
solaa: Star colle mani alia cin-
tola. Tegtilgh adoss la -man a vuh:
Teneroi su la mano. Feff-nX dent
la man : Tenersi in esereizio. Te~
gn\ i wMrU a cd s6a: Tenere le
mani a casa. Tegnl la sikt santa
man in coo : Toner la sua santa
mano in -capo. P. E. : « I*rMa e/
Signdr che el tegna, ece. » : « Idem*.
Tegnl m4zn forta : Dar mano for^
te. « Ti cdnt 6na man e mi c&n
ddyn«. Tu oon una mano io con
tutt'e due». Tirdfmura de rnan:
Cavar di mano. Tirdi faeura di
man a 6n sant : Oavare le ceffate
di mano a San Francesco. Toccd
sii la man: Toccare o dare la
mano. Toecd con mam (aceertarsi) :
Tocoar con mano. Toeu la man:
Pigliar la mano. P. E. : ^ JBl ea-
vaM el g^d iolt la man » : « Idem ».
« Ft se lassa toRU la man da la
miee » : « E' si lasoia cavalcare dn
sua moglie» (pop.). Teeu su la
man : Prender mano a una cosa.
(Credenti) Ved^gh dent la man de
Dio : Veaeroi 11 dito di Dio. Ve-
gn\ via cdnt el cteur in 7nan: A-
prire il suo euore ingenuamente.
Vegnt in man: Venir in mano.
Vess de m.an: Essere di mano.
Gh'h restaa sui mur el segn de la
man averta: Sui muro restd il
segno del cinquale o delle cinque
dita. (Pr.) Ona man lava Valtrae
tutt dolaven lafa^fda: Una mano
lava I'altra e due lavano il riso o
(sclierz.) grattano il iil delle reni.
Se otthn nagott a std e6nt i man
in m,an : Nmla si ottiene a star-
sene colle mani in mano.
— Manada, Manata. « G^oo daa
dna m,anada sulla pafwcetta » : « Gli
diedi una manata o uno sprimac-
clone sui buzzettino*. Cmtt ma-
nada de ris .* Una manata di riso.
— de marenghitt : — di napoleoni
d'oro.
— Manaseia, Manaooia. 06n quii
sd dd manasc : Con quelle sue me-
stole.
— MaAlnna, Manina. « Xa g% dd
maninn che in dna heUksea » : « Ha
due manine che sono- nn desio ».
MAN
405 -
MAN
« l>agh &na manina de fin » : « Da-
gli una ripassatina... ».
— Manasci&, Pereuotere. « £1
a* it el niei de manascia^i « Egli
ha il vizio di picchiarmi ».
->-Mana8ci6n,Maiie8co.«6^d quii
seiamp, brutt manasciony^: «Giii
quelle mani, insolente ». On ma-
nascion de vun: Un manesoo.
— Mandxltta. VoltaamandriUa:
Idem.
— Man^tta, Manella (1), Mani-
glia. JJa manetta de Vvss : La ma~
nielia dell'uBcio.
Manaat Con manna. Tamarind
m4imaa: Tamarindo con manna.
Manimian (Volg.). Vedi Mene-
man,
Manan, Micio. Vedi Miseidn.
Manca, Manoa. i^Manea mart
ehe avria troveta se I'av^s voruu »:
« Manca mariti ohlo aYrei troyati
sc I'avessi Toluto ! ». « Te see andaa
tl in quel silf > « Manea volt! »:
« Sei stato laggid qualche Yolta?)»
« Eh quante volte ! »
Mancii^ancaa, Manoare. Sentiss
a mane^: Yenir meno. Mancit de
eoroffg: Mancare di ooraggio o
d^animo. Mancd de parolla : Man-
car di parola. Manodt a ecolUf al-
Vappiltf alia pramkssa: Mancara
o alia acuola o far forca all' ap<-
pello, alia promessa. « M maneaa
poeeh che,..» : « Manc5 poco che... ».
« Mancaria anea queua poeca ! »
(pop.) : « Non ci manoherehbe al-
tro ! » MancH vun primma d' dn
alter: Morire prima d'un altro.
« Ch\ ghe manea giiaieossf*: « Qui
manca qualohe cusa ». « Ghe man-
ea doma la parolla » (Di bestla
intelligente) : « Non gli manoa cho
la parola ». « St6 vestii el manca
in at fi€meh »: « Quest'ahito ^ sce-
mo ne' fianchi y^. ^ Ami me manea
nagott » : « Non mi manea nulla ».
Manedk a 6n appdntament: Man-
care ad un conregno oppure ad
nnappuntamento. Maneaa a seola:
Assente.
— Maiicad6r, Manoatore. ilf^tf-
cador de parolla: Mancator di
])arola.
— Mancament, Mancamento.
« Quill V h »Uia 6n gran mav ca-
ll) Diminativo dl Mano In Mil. corrl-
sponde a tnaninna, che pur si dice ma-
nina anche in lingna. Mmtella si asa poco.
ment » : « Quello fu un grande er-
rore ». I Maneament de fiaa: Man-
canza di fiato.
— Mancant, Mancante. Man-,
cant de tutt: Htangato.
— Mancansa, Manoanza. Man-^
canza grave: Idem. In maneanza
de cavai se fa trottd, i asen: In
maneanza di cavaUi gU asini trot-,
tano.
— Manch e Manco, Manoo. Man-^
CO mal: Manco male. « X' d sla^i
ancamd el n^aneo mal » : « Fu il
manco male ». « Oo trovaa on manch
de ea^sa » : « Ho trovato un am-
manco di cassa ». VegnX al manch :
Vedi Men. (M. d. d.) In manch de
quella: In meno di che. Manek
che mMiich: Meno ohe meno. Nh
nil nh manch: "Sh pitl n^ meno.
(Pr.) Manch paroll e pussee fait:
Fatti e non parole o Le ohiaocniere
non si infllano o I t'atti sono ma-
schi e le parole femmine. Manch
did? Manch puid : Meno polli, me-
no pipite.
Maucia, Mancia. Gh' h fotura
dna mancia de cent lira per chi
avess trovaa...: SuUe oantonate e'e
una mancia di cento lire a chi &>-
vesse trovato... « On f ranch per
la cdrsa e vint de mancia per tl »
(al oocchiere della vettura pub-
nlica) : « Una lira per la corsa e
venti centesimi di mancia per te ».
Mancipk (Volg.). Vedi Emaiv-
cipdi.
Mancomal, Menomale.
Mandii, Mandare.
Mandh a : Mandare a. Mandd
al diavdl, a V inferno, a Bagg a
sond, Vorghen, a quell pace, afasa
hdlgird. (voljs:.) : Mandar uno a quel
paese, al diavolo, ecc. Manaa a
tccu, a avisa, a dl, a significhj a
8C(Bud, ecc. : Mandar a prendere,
ad avvisare, a dire, a significare,
a riscotere. Mandh a Ubu vun in
earozza: Mandar a pi'ender uno
colla caiTozza. Mandd a toBu el
dottdr: Ma ndai*e pel medico.« 6rA'«Z
mandaremm a ai » (al bambino
che si lagna d'un suo compagno):
« Lo manderemo a letto scalzo >».
Mandd adree : Mandar dietro.
*i Al funeral el g'd mandcui adree
la carroszOf ma lit I'e slaa in cd »:
« Mand5 al funerale la carrozza
ma lui h rimasto in casa ». « Man-^
degh adree el fio&u a digh ch'ct
MAN
— 406 —
MAN
tdma indree » : « Mandagli dietro
il fattorino e digU di tornare in-
dietro y>. Mandck adree di maledi-
eidn: Maledire.
Mandd, dent: Mandar dentro.
« Manda dent la catnisa che la te
ven fceura davanti » : « Nascondi
la camicia, eoc. » « Quand el ven,
mandemel dent »: « Quando arri-
va, fallo entrare ». « L^oo fh mhtt
o mandd dent » : « L'ho fatto ar-
restare ». Mandd dent el cadenazz
in di oggiceu: Metter il paletto
n^gli anelli.
Mandd fceura: Mandar fori.
Mandd fceura 6n deerhtt, dna Ug:
Pubblicare iiii decreto, una leg-
§e. Mandd fceura i j^drseH : Man-
ar al paecolo i poroi. La latrinna
la manda fceura dna spusza de
can: La lamna manda un puzzo
insoffribile. « JEl canon del vapdr
el manda fceura dn gran fumm, » :
« II camino del vapore manda un
gran fumo ». « L^d mandaa fceur-
ra in cam,pagna la mice e i jiceu,
ma lib el std a Milan » : « Mand5
in campagna o in villa la moglie
e i figlioli, ma egli restb a Mi-
lano ».
Mandd gib: Mandar gii^-« Man-
da gib el cavallant » : « Spediscimi
il procaccio ». « Mctnda gib sta
m^eaesinna, la te fard ben > : « Pl-
glia questa medicina, la ti farii
Dene ». « El mxinda gib pii na-
aott »: « Non inghiotte piil ». « Quel-
la parolla podi minga m,andalla
gib » : « Quella parola non mi va
giii o non posso ingoUarla o dige-
rirla ». « Manda gib quaidun a
tceull, per n6 famm fa i seal » :
4c Di a qualcuno che scenda a
Srenderlo, perch^ non ho voglia
i far le scale ». Mandann gio de
cott e de crud: Ingoiarne di cotte
e di crude.
Manda inanz : Mandar avanti.
Mandd inanz la rohha, in campor-
gna: Mandar innanzi le valigie.
Mandd inatiz 6n lavord : Manda-
re innanzi un lavoro. — 6na bot-
tega: Mandar avanti una bottega.
Mandd indree : Mandar indie-
tro. « La g'd mandaa indree el
regall»: « Gli ha rimandato in-
dietro il regalo ». « Mandegh in-
dree al maeellar quella came che
la spuzza » : -« Riporta indietro al
macellaio codesta carne che h trop-
po fitracca ». « Mandd indree 6n
poo quell carett » : « Dagli addle-
tro a quel carro che vo' passfr-
re ». « L'd voruu mandd tndree
Vespulsidn e el ^ h rovirtaa la sa-
lute: « Ha voluto mandar addie-
tro la espulsione e s'^ rovinato ».
(In teatro) « Ml me se manda min-
ga indree in sta manera / » r « Me
non mi si rimanda indietro in que-
sto modo ». « lersera dn ntatCddia
indree la genty>: « lersera hanno
rimandato gente ».
Mandd intdmo: Mandar at-
torno. Mandd intorno di eireolar :
Mettere in giro cireoiari. Mandd
intorno a fa di abbonaa .' Mandar
in giro ^ente a far abbonamenti.
Mandd tntomo la v6s: Metter in
giro una voce. Mandd intorno %
bagai a cercd la earitaa: Mandar
in giro i ragazzi ad accattare.
Mandd intorno per i paes a fd
propaganda eUttoral: Mandar in
giro degli emissari a far propa-
ganda elettorale.
Mandd sott: Mandar aotto.
Mandd sott a quaichedun: Idem.
Mandd sott e s6ra tutteoss: Man-
dar sottosopra ogni cosa.
Mandd sit : Mandar su. Man-
dd su dna petisibn al Parlament,
6na supplica al minister , ece. :
Mandar una supplica al Parla-
mento, ecc. Mandd sit i gainn a
police: Mandar legalline a poUa-
10. « Manda su el porthiar a vede
se I'h in casa » : « Manda su 11 por-
tinaio a vedere se egli ^ in casa ».
« JSl stantuff el m^inda sii Vacqua
finna a quint pian » : « Lo sl^n-
tuft'o manda su Tacqua fino al
quinto piano ». Mandd «u la niol-
ta, i qvMdrH ai muraddr : Mandar
su la calclna, 1 mattoni al mu-
ratori.
Mandd via: Mandar via. Man-
da via 6n servitdr: Congedarlo.
Mandd via in sui duu pee : Con-
gedare sui due piedi. Mandd via
6n telegrammaf 6n esprkss: Spe-
dire un tele^amma, un espresso.
Mandd via t brutt penser, la ea-
tram,onaeeia , V inversadura , la
gndgnera : Scacciare 1 brutti pen-
sieri, le patumie, la fiaccona.
Manad via i maec : Mandar via o
levare o Cavar le macchie. Man-
dd via i cavaler: Mandar 1 bachi
alia frasoa o al bosoo.
MAN
—407 —
MAN
A.ltri modi. JJdtela matiddte-
la: Che h ohe non h. « CAe .Dio
ne 2e manda bonna » : « Dio ce la
mandi bona ». « O^oo mandaa an-
md a c2i... » : « Ho rimandato un
ajnico a dirgli... >» Mandd da E-
rod, a JPilaU o de vaU in eorbella:
Mnndare da Erode a Pilato. C6-
me XHo le manda: Idem. P. E. :
« Vegneva gio I'e^qua ehe Dio le
maruiava » : « Yeniva Pacqua come
Dio la mandaya o a catinelle ».
(Ft.) Chi v<Bur vaga e ehi nd vceur
manda: Chi vnole Tada chi non
vuole mandi.
— Mandaa, Mandato. ^El g* it
&n mandaa imperativ » : « Egli ha
iin mandato imperatiyo ». Mandaa
de ettssa: Mandato di oassa.
— Mandant, Mandante. M mitnr-
dant Vh quell ehe agis8 per 6n al-
ter .* II mandante h quello ehe agi-
Bce per altri.
— Mandatarl, Mandatario. Man-
datari d'dn aasa^sini : Mandata-
rio di assassinio.
Mandarta, Mandata. Dagh «ii
dna mandcuia d. la ciav » : « DagU
una mandata di chiaye». Sara-
dura a 6na o a dd mandad: Ser-
ratura a una sola o a due mandate.
Mandarin, Mandarino. (Colto)
In China i Mandarin in e6me eh%
de nun i prefhttj i eegretari de
Stat e via dieendo: In China i
Mandarini sono come da noi i pre-
fetti, i aegretarii di Stato e Tia
dioendo. | (Piccolo aranoio) Man-
darino. I (Gioco del pallone) « Quell
ehe bulla el balldn eubattidor Vh — »:
« Chi getta il pallone al battitore
Mand'opera, Mano d'opera.
Mandragora. Mandragola. (Col-
to) La Mandragora del Maeehia-
veil: La Mandragola di Macchia-
vcUi. Mai de la mandragora: Ma-
Inttia della matrice. OH de man-
drikgora: Oho di mandragola. |
(A -donna) « Dagh minga atrdt a
quella mandragora » : « Non dar
retta a quella ciana ».
Mandrill, Mandrillo. (Colto) El
mandrill, Vi dna seimmia asiatiea :
II mandrillo h una seimmia del-
TAsia. Jjibidinds c6me 6n manr-
drill: Libidinoso come un man-
drillo.
Mandrln, (D. Fr.) {Strum, per
allargar fori in metalli), Spina.
Manducli (Scherz.). Vedi Man-
giit,
Manechdn (D. Fr.), Maniohino
(riprovato) Fantoccio, Modello di
legno.
M&nega e Manioa, Manica. (For-
me mb. usuali e oostanti) Manegh
a g&mbed o tiraa : Maniohe stret-
te. Manegh largh, a goffy a eam>-
panna, eee.: Maniche largbe, a
Bgonfi, a campana, ecc. Vesa de
manega larga o strhUa: Esser di
maniohe larghe o di maniche
strette. (M. d. d.) Avh in mitnega :
Avere una oosa in manica. Trd
foRura i manegh de la gippa: Sni-
gbittirsi, sfoderare, Mettersi al
lavoro, Dirozzarsi o anehe Met-
tersi a fare seriamente. « Quest VI
6n alter para de manieh » : « £} un
altro paio di maniche ». Tirdt su
i manegh : Rimbocoar le maniche.
Tegnl %n mdmega : Aver qualcosa
o tenere in manica. | (Quantity
indeterminata) Fitta. « Sii dna
manega d'asen » : « Siete una ma-
nica o fitta d' asini ». « Me parii
dna bhlla maneaa de m,aU » : « Mi
sembrate un bella manica o mano
di pazzi».
— Manngascla, Manicaccia. I
donn usen atUss ehrti manegase a
sgonfidn ehefdn rid: Le donne
usano oggidi certe manicaccie a
Bgonfio ehe fanno ridere.
Maneg, Maneggio. n^Sdnstaain
maneg a montd 6n eawHl diJ^eU*:
« Sono stato in cavallerizza a mon-
tare un cavallo difficile ». | <M*i
toecaa de twugh fceura di man el
manegg de la cd » : « M' ^ toccato
di levargli Tazienda o il maneggio
della casa ». | « Quell I'h staa 6n
man^^ bell e b&n >» : « Quello fu un
raggiro bell' e bbno ».
— Maneg6ver (Volg.). Vedi Ma-
neggevoL
— Maneggik - egrgiaa - eggiasB,
Maneggiare. « Bisbgna ved^ edme
el maneggia el bastdn » : « Bisogna
vedere come maneggia bene il ba-
stone ». QueU'omm A Vi eattio mor-
neggiaU » : « £ un brutto trattare
con quell'omo ». « El 8*h maneggiaa
in cent maner, ma I'd, minga po-
duu reusaigh » : « S'^ destreggiato
in cento modi ma non ha potuto
riuscire ».
— Maneggi6n, Ministro di ne-
gozio. Maneggion e sottmaneggion:
MAN
— m
MAN
Ministro e sottoministro. | « /n ^
societaa Vh lu el maneg^ion » : « £}
il faceendoue della society ». Mor-
neaaion ale ed: t^ il fattotum.
Manegh (Volg.). Vedi Manich.
(Pop.) M manegh de la seda : II
manico della snranata. £1 maneah
de I'orinaH : II manioo d«l pitale.
Maneman (Volg.)- Vedi Mane-
man.
Mandra, Maniera e Mannaia. /
hH maner : Le belle maniere. Con
manera: Con bel modo. 06n 6na
manera tutta sda: Con un fare
tatto Buo. Manera de parUb : Mo-
do di discoirere. « Oeuh ehe ma-
nera / » : « Ih ohe garbacoio l^* Te
disi che in sta manera se vS^ min-^
flra » : « Ti dico che in qnesta ma-
niera non si va». F<Bura de m^tr-
nera: Fuori di regola. *.M Vh
eonseiaa e in ehe m^anera / » : « L'ha
conciato per il di delle feete*.
(Pr.) 06n ca honna manera se ot-
ten tuit C08S : Colle buone maniere
ttitto 8i ottiene. || (Artisti) (CoHo)
Ija manira lombardaf fiorenti-
na, ece. : La maniera lomt>arda,
fiorentina. Jja manera del Ore-
monna : La maniera del Cremona.
-^ Manerascia , Manieraceia.
« j&7 g' it di manerasc de verze-
rait » : « Ha delle manieraooie da
b^caro o mercatino ».
— Maneretta, Manierina. « La
p'A di manierett cm\ bei/>: « Ha
delle manierine cosi graziose I »
Manetta, Manetta ^e Maniglia.
La manetta de Vuss: La maniglia
dell'uBcio. I manett del cwmd: Le
maniglie del cassettone. La ma-
netta della portera del brumm :
La manetta o la gruccia dello
sportello del bmrti. || « MHtegh i
m,anett e rnhnel in Questura » :
« Mettigli le manette e conducilo
in Ouestura ». y La m,anetta di
ealzolar : II guardamano. | La
J manetta della portera di earroea :
Idem.
— Manettlnna, Maniglina. On
eeran cdnt i manettin d/6r: Uno
Blapo colle manigline d'oro.
Hanezzln, Maniehetto e Mani-
ebino (1), Maniehini. / manezzin
della camisa: I maniehini. — de
lana: Maniehini di lana.
Blansagna (Volg.). Vedi Jfa^
gagna.
Mangan^-anaa, Manganar. —
el pann: Dar il lustro al paioio.
— Manganador , Manganaro e
Ma^ganatore.
— Manghen, Mangano (1).
BlanganeU, Manganello. « Bigo-
gnaria dovrd 6n mangixnell edn...*:
« Ci vorreobe il bastone con qneL..»
M m^ifiganell di eiav: II maz-
sttolo.
Mangla, Mangime. Fbrtaah la
mangia allaheitxa : Portare ilman-
gime al...
Maagiit, Mangiare. Mangi^ gen-
za bev: Murare a secco. Mangiii
de bdndra: Incantar la nebbia.
Mangier a erepapanseia: Pancia
mia fatti oapanna. Mangiit euUui,
imprhssa : Mangiare consolats-
mente , Scuffiare. Mangid, a to
eaedaadra o 6n boeeon in pee:
Mangiare alia oacoiatora o a oat-
tisoarpa. MangiA eome 6n I6ff:
Mangiar come un lupo. Mangih
de can o eome $e sia: Desinare
male. Mangid, de gust: Mangiar
di gusto. Mangid de fognaitdn:
Mangiare aft'oUatamente. Mangid
di porearii: Mskngi&re delle por-
cherie. Rohba de mangUt: Koba
da mangiare o Commestibili. A-
vhgh sosshnn rohba de mangid:
Aver raolta roba da mangiare.
Vhsegh de mangid per dea: Es-
serci da mangiare per dieci. Man-
gidr de grass, de masher, d'oli:
Mangiar di grasso, di magro, di
olio. Mangia c6nt el coo in del
sacch: Mangiar eol capo nel sac-
eo. Mangid de pitocek: Bocooni
ghiotti. Mangid de napa: Man-
giare da papa. Mangia ae strangd-
ion: Mangiare coU'imbuto. Man-
gid domd per std in pee: Campa
perche mangia o Mangiare per
vivere. Mangid nagott: Mangiar
poco. ^Andhmm,^ sensa eompU-
ment; lit, el mangia nagott ^: « via
senza complimenti; lei non man-
gia ! » Mangid pan e cortHl o pan
e spua: Mangiare pane e eoltello
(1) Maniehetto e diminutivo di Manice.
C'e una frase di lingua: Far maniehetto
o manlcbino ehe e atto di insulto o sde**
gno. In milanese lavorato e accompagaa-
to della parola; Ciappa!
(1) Era anche una macchifta mllitare.
MAN
— 409 —
MAN
(» x>&i^6 e sputo. ManffHb fomra di
p€ist •* Non mangiar a suo' pasti.
« El mangia el mangia e el se mbtt
attor^tvo naqott » : « Man^a mangia
e sexEkpre piti dimagra ». « El marir-
giarctTf anea chi el Vd, faa o i pee
de 9€»n Oristofor o anohe t boss o
t eiocl >» : « Mangerebbe anche ohi
Vha fatto o il oen di sette chieae
o la cupola del duomo o i chiodi ».
Lassass andUb del manffiit: La-
Boiairsi andare nel cibo. N6 man-
gih j^er nd ectgd: Idem Opp. Scor-
ticikre il pidocoMo per vendeme
la pelle. Pu ehe bev e mangUb nd
ge p^ fd. : Idem. 8u8^ el vnangih :
Ustolare. Tornd. a mangidt: Ri-
mangiare. ( Fignratamente ) Avh
fnartgiaa el cuu a la gainna: Non
saper tenere on cocomero aU'eitn
(un po' in dis.j. Mangid, o avh man~
giaa la fa&uta: Manjgiare o aver
mangiata la foglia. Avh tnanqiaa
V,irtgegn c6nt el eaazuu (in dis.) :
Aver il cervello sopra la oerretta.
Jufnrtcnd, el fen in erba : Ammaz-
zare le ^alline per mangiar I'ovo
o mangiar il grano in erba. Man-
gid, el pan a tradiment: Man^iare
il pane a tradimento. Mangih el
part pentii : Mangiare il pane pen-
tito. Mangid in coo i fasceu a vun:
Mangiar la pappa in oapo a uno.
Mftngi^ % parolt: Mangiare le pa-
role. Mcnigiit c&ntioee: Divorare
cogli ocobi. MangUi in di basiti:
Mangiare dai baci. Mangid. in in-
salata : Mangiare in insalata. Tro-
vass mangiaa i 6ne: Restar eon
un pugno di mosche. Vorh man-
guit vun : Voler mangiarsi nno vi-
. vo vivo. ic Elm'h saltaa adree c6n
dun oee eh'el pareva ch*el vorlss
mangiamm » : « Idem ». (Guada-
gnare piil o meno onestamente
alle spalle altrui) Mangiagh tutt
eo88 a vun : Mangiar tutto a uno.
Mangidt vun a travhrs: Man^iiar
anche le ossa a uno. Mangia t\
ehe mangi an^ml e ehe la vaga :
Mangia tu ehe mangio anch'io
mangiamo tntti in nome di Dio !
Mangid de db part: Lucrare da
due parti. Mangid s&ra: Luorare
Bu... Mangid. adoss a vun: Lu-
crare BU imo. (Soialaoquare) « El
8*^ mangiaa tutt coss » : « Si ^ man-
giato tutto (juello ehe aveva » :
K El se mangxaria anea i Hod de
2a Mk »: « Si mangerebbe il credo
o Fanima ». Mangid tutt in del
paedd: Idem. Mangiass el sd e
poRU Quii de la mamma: Idem.
( Altri modi). Avh finii de man-
gid pan: Aver iinito di patire.
« El dis d6m,d de mangiall » : « Di-
ce mangiami mangiami ». P. £. :
On eappdn ch'el dis domd de man-
gialL'XJn oappone cLe dice man-
fiaml mangiami. « El mangiaria,
e la rabbia ehe g'oo adoss » : « Lo
strozzerei dalla rabbia ». it. 1/ h
robba de mxingiall / » : « Si farebbe
, amare dalle pietre ». (Di caff 6, non
posato) « Vhl 8e bee e ae mangia » :
« Qui Bi beve e si mangia ». Man-
giasB el Jidegh o i polmdn: Man-
giarsi il fe^ato o il core. Vh88
mangiaa dt eamdl : Essere inti-
gnato. (Pr.) Can nd mangia deean :
Cane non mangia cane. Chi d man-
giaa i eandil caga i atoppin (volg.) :
Cbi I'ha a mangiare la lavi o Chi
ha mangiato le noci spazzi i gu-
sci. Chi le fa le mangta (volg.) r
Chi imbratta spazzi o Chi ha
mangiate le noci. Chi pit mangia
meno mangia: Chi pih mangia
meno mangia. Mangia^ bev e edga
e lassa ehe la vaga (volg.) ; N^ dt
tempo n^ di signoria non ti dar
malmconia. Mangid e mormord
basid ddmd comineid: Tutto sta a
cominciare o A mangiare e a cam-
minare non bisogna incominoiare.
O mangid sta mineMra o saltd sta
finestra: O mangiar questa, eco.,
idem. (T. di gioco) Mangid el re,
la damnMf dna pedinna (scacchi
e dama): Soffiare o Man^are il
re, la daraa, una pedina. iMsaass
mangid tutt i ^aroec A (MinchiateJ:
Lasciarsi morire tutti i trionfl m
mano.
— Hangialrasoal (per eelia al
Pnleffuanie).
— Hangiacapara, Mangiacapar-
re. Certi operai m,angiaeapara :
Cei-ti operai mangiacaparre.
— Mangiada, Mangiata. Ona
mangiada de figh, de risott, ece. :
Una — di fichi, di risotto. }— de
quai milidn : Di qualche milione.
— MangigUUnna, Mangiatina.
— Hani^ddra , Mangiatoia ,
Greppia. Eppur la mangiadora
n Ona robba e la greppia dnaUra :
Eppure la mangiatoia ^ una cosa
e la greppia un'altra. Per i povtf
impitgaa se usa i dd paroll indi-
MAN
410 —
MAN
stintament : Per i poveri impiegati
le due parole si confondouo.
— ManglafasoBU, Mangiafagioli.
« Ghe dUen mangiafaso&u ai Fio-
rentinif » « Sfidi! &dn di fas(BU
eccellenti! »: « I Fiorentiui son
mangiafagioli'? » « Sfidol Han de'
fagioli eccellenti ».
— Manglafiranza (in dis.) (Drudo
di meretrice). (Con parola novis-
ima t'rancese, chiamato anche da
noi S6ten(Bur) (Volg.), Rocehetee.
— MaiLgiagrdpp , Sartucolo e
anche Tessitore. it M noster porti-
nar, el fd el mangiagropp » : « II
nostro portinaio fa if o e sarto ».
— Manglalusert, Gatto frugato
(in dis.), Gatto anamato. Gatto
selvatico (che non ha aliro cibo
ohe topi e lucertole).
— uangiamolta (T. di sprezzo),
Muratore (peggio ancora di Mor-
gutt).
— Manglapalpee, Mozzorechi.
« El 8'h miss in man d'dn man-
giapalpee che el Vd tradii » : « Si
ndo di un — o cavaloochio ohe lo
tradl ».
— Mangiapan, Mangiapane.
« Quell V^ dnmangiapan e nagoli
d* alter )»: « £ un disutilaccio ».
Mangiapan a tradiment: Mangia-
pane a tradimento.
— Manglapolenta, Contadino,
Mansiapatton a.
— Manglapret, Mangiapreti.
7- Manglaria, Mangena. « In
sti uUim, tem.p h daa fa^ura tropp
mangiarii »: « In quesli ultimi
tempi si scoprirono troppe man-
gerie ». Diventaa scidr a furia de
mangiarii: Arricchito a forza di
mangerie.
— Mangla8Ci& , Mangiucchia-
re (1), Mangiare molto e senza re-
gola. « JV^olfd che mnngiascid tutt
e/ di » : « E un mangione di prima
forza ».
— Mangiastoppat Ciarlatano.
— Manglaspinazz (P. N.), (volg.)
Ruffiano.
(1) Ho messo mangvucchiare che non
traduce menomamente il vnangicucid per
moslrare che anche in fiorentino c'e una
\oce che segna una modificazione del man-
giare. Mangiacchiare^ che sarebbe stata la
vera parola non c'e. Mangvucchiare rende
Inveco benissimo il nostro mangvuscid che
il Cherobini non registra.
— Manglativa, Mangereceia.
Robba mangiativa: Koba mange-
reccia.
— Mangiatoria, Mang:iatoria k
uguaU di Mangeria. Vedi Man-
giaria. Pacchia, Pappatoria.
— manginna (Add. di ^ever).
Vedi Fever.
— Mangidn, Paochione ami Man-
gione.
— MangiuBciiir-usciaa (P. N.),
Mangiuochiare. «jL'd mungittseiaa,
denter per el di, e adhss el g'd pu
famm a disnd.., »: « Ha mangiue-
chiato durante il giomo e era noo
ha api)etito ».
Mania, Mania. « M g*di la mania
de credes 6n gran om,m, » : « Ha la
mania di credersi un grand'uonio ».
(Med.) Mania religidsa, pelUigrd-
sa, ecc: — religiosa, pellagrosa.
Manich, Manico. Jm manieh de
la spada : L'elsa. M munich de la
frusta: II bacchetto.
Manifattura, Manifattura. Andii
a la m.anifattura : Andar aUa fab-
brica. Q Manifattura inglesa, /ran-
cesa, ecc: Idem.
— Maxilfattor, Manitattore.
Manifest, Manifesto. JkTanifest
de teater : Manifesto da teatro.
« I/^h manifest e patent che » : « £)
patente e manifesto che».
Maniglia (Aif.), Idem. JOa ma-
niglia delVuss: Vedi Marietta,
Manlgold, Manigoldo e Fniv
fante.
Maniguetta, Meleghetta (Specie
di pianta medicinale).
Manlli, Smaniglio.
Manipdl, Manipolo (1) (T. ec-
clesiast.).
Manipollt-olaa, Manipolare (La-
vorar pasta o altro colle mani}.
(Fig.) « L'h 6na robba che Ve star-
da manipolada da I6r in segrht » :
« E una faccenda manipolata da
colore alia chetlchella ».
— Manipolazion, Manipola zione.
— ManlpoU (Volg. id.). Vedi
Monopoli.
Manizza (in dis.), Vedi Gtuintin,
Manna, Manna. La manna di
JEbrei : Idem. « St*aequetta ch\ Vh
tanta manna » : « Questa piogge-
rella h una benedizione ».
Mano. N. fr. : Mano W opera :
Idem.
■1
(1) In lingua vucl anche dire Tovagliolo.
MAN
— 411 —
MAN
Mandpola, Idem.
Manov^Ua, Manovella.
Manovra, Manovra. (Milit.) I-
dem. (Fiff.) « La manavraper riit-
sH in a* <m' affare » : « Maneggia
onde riuscir in im affare ».
— Manovrk-ovraat Manovrare.
Mansarda (D. Fr.. P. N.), Man-
sarda (Stanza oon aobaino).
Mansc^tt (D. Fr.) (Scherma) On
€olp de manseett: Yedi Man&ssin,
MazLSCldn, Manopola. Manscidn
tropp inamidaa : Manopole con
troppa salda.
Mansl6n, Mansione. « Questa I'e
minga la mia mansion » : « Idem ».
— Hansionarl , Mansionario.
(T. eoclesiast.).
Mansndtt, Mansueto. — come
&n berin: — come una pecora.
— Hansuetudin, Maneuetudine.
« St6 eavall Vh d'dna mansuettidin
vara » : « Questo oavallo h d' una
— rara».
Mant e Manto, Manto.
— Kaatd (D. Fr., P. N.) Mantb
(s^rayyeste rioea ed ampia).
Mant^cca, Manteca.
— Manteocli-teccaa, Unguen-
tare. On riaott hen manUccaa : Un
risotto assai morbido.
Mantegni-tegnuu-tegnlss, Man-
tenere. Mantegnl la paroUa cUt-
da: Mantener la parola data.
Mantegnl vun: Mantenere uno.
Mantegnl 6na donna: Mantenere
una donna. MaiUegnl el fioBu a ea
de la eomaa: Yedi ComoM. Man-
tegniss magher eonpoeeh: Viyere
a stecchetto. Mantegnis8 polid :
Viyere lautamente. Mantegniss
ben in aodetaa: Star ammodo in
mezzo al mondo. | Mantegnl el eo-
I6r: Non perdere U colore. Jtfan-
tegnl el fceugh sul eamin : Tener
il fuoco sotto cenere. Manteanl la
earhonera (Gontadini) : Raoboc-
care la carbonaia.
— Hantegniment, Mantenimen-
to. « Per el ab mantegnimeni gke
passi qv4itter f ranch al dl^i< Pel
8U0 mantenimento ^li o le passo
quattro franchi al giorno ».
— Mantegnuda , Mantenuta.
« El g*h la mantegnuda std pdr-
8ehU, edn la miee cotH bella e eosl
onhta » : « Quel maiale si tiene
un'amante mentre ha una mo-
glierina bella ed onesta».
— Mantegnuu, Mantenuto.
Manutenzi6n , Manutenzione.
Per la mMnutenzidn di strad ghe
vcBur di milidn parhce: Per la —
o il mantenimento delle strade ci
yogliono parecchi milioni.
Hantdl^ Mantello (Per Tahar
yedi) On mantell de seda per sda
tdsa : Una mantelletta di seta per
sua iiglia. | Pelame dei cayalli.
De mantell aaor, bd>i, eee,: Sauro,
baio di mantello.
— ManteUlnna, Mantellina (1).
ManteUinna de pizz per V estaa :
Mantelletta di trine per Testate.
M&ntes, Mantioe. Mantes defe-
ree: Mantice di fabbro ferraio.
Mantes de Vorghen : Mantici del-
I'organo. « El hdffa ahne 6n man-
tes *:<t Soffia come un mantice ».
« Stenti a tird eZyiaa; goo el man-
tes quasi » : « Stento a tirar il fia-
to ; no guasti i nolmoni ».
— Maiitesin, Manticetto.
— Mantesdn, Mantioione.
Mantiglta (D. Sp.), Mantiglia.
Quand se usava la m>antiglia :
Quando si usaya la mantiglia. (M.
d. dJ Jja sura TintimigUa colla
scfujjia e la mantiglia: La sora
Rosetta.
— Mantiglletta, Idem.
— Mantiglidn^ Mantiglione.
Mantin, Mantile (2) Mantino (3),
Toyagliolo. « El g'a miss el regal
soil al nhantin » : « Gli mise il re-
gale sotto il toyajdiolo ».
— Mantlnada (Colpo dato col
toyagliolo, Toyagliolata.
— Mantinett, Piccolo toyaglio-
lo, Toyagliolino.
— Man tin 6n, Grande toyaglio-
lo, Toyagliolone.
nantovanna, Balza. La manio-
vanna di tend: I pendoni delle
tende. « La geneffa la g' aveva
tutt'intorno 6na m.antovana eurta
eurta de stoffa repsy e, dedree de
quhsUif i tend hianeh » : « II pal-
chetto sulla finestra era contor-
nato da una breye balza di reps
(1) E i^ooe da mnratori e cioe qnel muro
che riveste la gola d*an pozzo — Quanto
a mantelletta essa e ancfae qnelVornamento
di re o di prelati che copre loro le spalle
nelle grand! ceriinonie.
(2) Mantile In Val di Chiana s'gnifica :
tovagliolo grostokmo.
(3) Mantino a Pirenze signlflca il drappo
di seta nsato dai sarti per foderar mani-
che.
MAN
— m
STAi*
^t£asaai^mi^uim
6 dietro a questa pendevano le
tende bianohe ».
— Mantovaninna, Piccold pen-
done o Balza.
Manu. N. fr. : Brevi Tnanu : Bre-
vimano. « Me V h dkta brevima-
Tiw » : « Me lo diede li per R ».
Manual, Manuale. M manual
de Filoiea : II manuale di Filotea.
JManovale. Vedi Manoval, On
avorh mantial: Un lavoro ma-
nuale.
Hanuella (Erba per tintura). |
Manovella. Vedi Manovella.
Manuscristi, Manusoristo. Gian-
dditt, mentitif e manuseristi. Idem.
I fGerjsjo novissimo) Orologio.
Manvella(Volg.yyedi Manovella.
Manz, Manzo. Ij*^ 6n manz de
quasi trii ann: fi un giovenco di
tre anni. « Porta in tavola el
manz » : « Porta il lesso ». Ona
honna sl^ppa de mansr.'Una targa
di manzo. OnafUta de maws: Una
fetta — . On tocch de m^anz: Un
tagliuolo — . ulncoeUf a tavola,
gh^mm minestra, m^nz, 6n piatl
in bof/na. frutta e formagg » :
« Oggi a desinare avremo la mi-
nestra, il lesso o il boUito, un piat-
to in umido, frutta e formaggio >.
Manz in ristrhtt: Stufato. On mcmz
ch'el par &ii fasan: Manzo ehe
par fagiano. Manz ehe pi8§a de-
dree: Vacoa.
— Manzerlon, Omaocio grande
e grosso e lento, Manzo. « G%w,rda
quel manzerUn » : « Guarda quel-
le omaccione ».
— Manzdtt, Giovenco. On m^nr-
zett e 6na munzetta: Un giovenco
e una vitella.
— Manzettin, ViteUo. On — ehe
Vh nanm,d de lassa i dentin : Un
giovenohetto ehe non ha ancora
lasciato i dentini.
— Manzott e Manz6n, Grosso
giovenco.
Manzin, Mancino. Vh88 m^nzin :
Essere mancino. « Lit el lira de
sciabola manzin )>: « E' tira di soia-
bola oolla sinistra ». « Jj'e 6n omm,
drizz e manzin » : « £ un uomo di
poca fede o mancino ».
Mao mac (Onomatop. del verso
del micio), Miau, miau. Piii oo-
mun. Gnau.
Mappa , Mappa. Fh i mapp :
Far le mappe. La mappa di jon-
di attaccaa a la edt de eampagna:
La mappa del podere annesao alUi
villa. J Xa mappa de la pietnsdm:
La borchia o ierma^lio di piane-
ta. II IJa mappa del broeeol: Lft
palla del cavolftore.
Mappamdnd, Mappamondo. On
mappamond m^ntaa: Un mappa-
mondo montato. I (Scherzo i»er
Culo o Sedere) « X'^ borleuia gib
de cavall e Vhfaat, vedh «2 iuMkppa-
m,ond » : « Cadde da cavallo e mo-
str6 U mappamondo ».
Mar, Mare. Andd gul metr : Vxag ■
giar per mare. Port de jimmt: Por-
po di mare. « Quella ectaa Vi m
vero port de mar » : « Quella casa
h un vero porto di naare ». Pezs
de mar: Pesce di mare. Vent de
mar: Vento di — . /Spummu de—:
Spuma di — . Frutt de mar: Prut-
to di — . (Fig.) Cereh ««» per mar
e per thrra: Cercare uno per ma-
re e per terra. VIsb come v6ri
svoddb el nMzr ednt 6n euggiaa:
Esser come voler votare il mare
a gocoia a goceia. Qi^nd 8*d, de
eomprh Vh mei andit al mar:
Quando s'ha a fare spesa h me-
glio andar all'emporio. On Tnar
de disgrazi, de fastidi, de migeri:
Un mare di guai. Ingeraa edme
6n mUanes in mar: Impaeciato
come un milanese in mare.
Marabd (D. Fr.)^ Marabii. « Jja
g'aveva 6n cappelUn c6nt 6n mor
rabd » : « Porte va un cappellino
con un marabii ».
Maramao e Marameo, Mara-
meo, Fosei minchione!
Marasc (Malattia nelle gambe
de* cavaUi). Mazzuole.
Marascmn, Maraschino. Mara-
sehin de Zara : Maraschino di Za-
ra. On biceerin de marasehin : Vn
bioohierin di maraschino.
Maray^ia, (Volg.). Vedi Mara-
viglia con vooi dipendenti.
Maraviglia (P. N.), Maraviglia.
Andh a maraviglia : Idem. Fh
maravilli: Far maraviglie. Vhzs
vunna di shtt m^xravili: Essere
I'ottava maraviglia.
— Maraylgllass (P. N.), Mara-
vigliarsi. « Me »6nt molto mara-
vigliaa de eta robba » : « Mi sono
assai maravigliato di eodesto*.
Maravolaa (In dis.J, Fortunato.
Marc e Mane, Marcio. Vin
mure o marsc : Vino marcio. « U^
tisieh marsc »: « £} tisico marcio ».
MAB
-413 —
HAR
XSaarciu Marca. Marea de fab-
hrica: Mfurca di fabbrica. Marea
d^ eorthll: Marca de' ooltelH. Mar-
ca €lelVor e delV argent : BoUo del-
I'oro e dell'ar^ento. Marea di oa-
t>ai : Marea. | (Giooo) Gettone.
JUarea de bdll: Maroa da boUo o
'FraXioobollo. La marca sulla hian-
cheiria : La marca sulla biancheria.
— Marc&-roaa» Marcare. Mared,
i paffn: Marcare la biancheria. H
(Slilit.) March el pass: Sognar il
Sasso. (Gioeo bieiiardo e altri)
fared i p6nt: Isotare i pnnti. |
« I^'h vun e^ marea ifaec »t « Pi-
soinonilsta ». « Bisbgna pcBu mar-
eit gu^t, che.o.nn « Bisogna poi
osservare che^. * « L'^ 6na faeeia
•mareada »: « £ nn Tiso marcato ».
« Zi^h iropp mareaa » : « £: troppo
spiccante ».
BCarcad6tt , Maledetto. « (Euh
marcftdettf »: « Eh malanaggia!
anehe Maroanaggia ! » | (Ventre)
Jtnpienl el mareadeit (volg.) : Em-
pir 11 buzzo.
Karcaddr, Marcatore. Marea-
■doT al btgliard : II pallaio. Mar-
eador in del giceugh del ballon :
II x^allonaio marcatore.
— Maxcad6ra (Tavola per notar
i punti al bigliardo), Tavoletta.
— Marcadnra, Maroatura.
XarcanafiTirla. Vedi Mareadett.
Karcant (volg.). Vedi Mereant
e voci annesse.
Marcantoni, Maroantonio. « Oh
■ehe hHl tocch de Mareantoni .' » :
« Che bel pezzo di Marcantonio ! »
Marcellana (Add. di Uga), Ve-'
di Uga.
Marcelllna (P. N.) (Stoffa leg-
•gera di seta), Harceilina.
- March, Marco. « San March/ »:
« Per forza Siena ». « San March
I'h 6na bella gesa / » : « Arancio per
ftmore limone per forza (Lucca) o
Forza maggiore ! »
Marcll68, Marchese. « X' ^ staa
faa marches I'dnn paesaa » : « Fu
oreato marchese Tauno scorso ».
I (Mestmi) Marchese (volg.), Ri-
oorrenze (civ.).
— Marchesaa, Marchesato. « JBl
voraria arrivd al mttreh^aa » : .
« Vorrebbe arrivar al marchesato ».
— Marchesasz, Marchesaccio.
— Marohesiii, Marchesino.
r — XarcheadiL, BlarchMoiidn,
Marchesone* . .
— Marehesada, Meatruata.
Marchesetta (Composizione di
metaUi), Marcassita (in die.).
Marolilan (Add. di Mgh,), Vedi
Figh.
Marohionn, Melchiorce. Pari 6n
Marehionn di qanib avert: Andaro
a sciaoquabanli. £1 Marehionn
del JPorla: II Marehionn del Porto.
Marela, Marcia. Marcia foreor-
da : Maroia forzata. Marcia de re-
sistenaa: Marcia di resistenza.
Pass de mxireia : Passo di marcia.
A furia de marc e eontromarc: A
furia di marce e contromarce. |
(Miisica) La marda del ProfhUa:
La marcia del Profeta. Maroia
fiinebre: Idem, i Marcia per Mar-
scia, Maroia. <La piaga laghe/d
marcia » : « La piaga gli butta
marda ».
— Marciada (P. N.) Marciata.
<n Stamattinna oo faa &na gran
marciada perfamin vegnlfamm, » :
«Stamattina ho fatta una gran
camminata per aguzzar V appe-
tite ».
— Marciii-rciaa, Marciare. (Mi-
lit.) «JV^'^ toccaa de mardit iuUa
nott » : « Ci h toccato di o a mar-
ciare tutta la notte ». (Civ.)« Guar-
da quell xhec come el marda drixz » :
« Guarda quel yecchio come cam-
mina dritto ». « El marda de sddr*:
«Si tratta da gran signore^. «^/
marda a quaUer eatai » : « Va in
tiro a quattro ». « Marda via ! » :
« Vattene ! » Marcia in costa : Cam-
minar nn po' di traverso.
— Xardap^, Maroiapiedi. M€tr-
daph cont el rialz o cdntelbaeill:
Maroiapiedi .col' gradino.
Marcolfa (in dis.). Vedi Besdn,
Marell (Volg.), Stronzolo. nM
fUeu Vd faa 6n mareU dur c6me
6n sass »: « II bambino faa iatto uno
stronzolo diiro come un sasso*.
Maremagna, Maremagnum. Fd
maremagna: Far cose grandi. « M
promMt maremagna ma se otten
nagoU » : « Egli promette man e
monti, ma non se ne ottiene nulla*.
Kaxenada, Marona. Ona mare-
nada molto frlaea: Ujia marena
ghiacciata o Una yisoiolata diac-
oia.
Marenna (Albero e frutto) Ama-
rasoo e Amarasca, Visciolo e Vi-
sciola. La marenna V h fiorida :
II visciolo ha messo 1 flori. On'ac-
MAB
— 414 —
MAR
qua marenn : Vedi Marenada.
marenn in del spirit : Visciole
sotto spirito. Savor de ganddlin
de marenna: Sapore di seme di
yisciola. (Modo pr.) Quand s^h in
tropp a mangiik marenn la vd mal
per tutti (in dis.): Vedi Coneor-
rensa, Vceuren tuec mangidi mor-
renn (in die.) : Vedi Puree. (Co-
lore) <nL' h ona marenna / » (di
vino) : « fi iin rubino ! ».
— MarenoBiira, Picoola visciola,
Ciliegina, Amarasohina.
— Maren6n, Ciliegiona amara-
Bca. ^BH marendn del piceoliny^
(grido de' Tenditori): « Visciole
dal gambo breve ».
Maxenda, (Pasto cbe si faceva
tra desinare e oena), Merenda. Al
d\ d* ineceu a Milan marenda e
zhnna comhinaa inshmm^ se po-
den ciamd el disnd,: Al di d'o^gi
merenda e cena si possono clua-
mare pranzo.
Marengh, Marengo. L^h on pezz
che in Italia se ved pit a c6r di
marengh ; fi un pezzo che in Ita-
lia non si vedono piii correre i
marenghi. (Colore) JBleu marengh:
Blu turco.
— Marenghln, Marengbino.
Maresciall, Maresciallo. nL^era
niaresciall de Franda » : « Era ma-
resciallo france8e>». Maresdall di
earabiner : Maresciallo de' cara-
binieri. «I/'e staa maresdall W al-
logg in di dragdn LoTnhardi
del 48 > : « £ stato maresciallo
d'nlloggio nei dragon! lombardi
del 48 ». K (Specie di coltello) Ca--
straporci.
Maresgian (Volg.). Vedi Mere-,
sgian.
Marfisa (1), L'^ dna marfisa che
se dd on ton / » : « £ una sora Ro-
setta che si d^ un gran tono».
Marforia. Lo stesso che Mar-
fisa.
Marforl, Mu:forio. Ghiardevv de
Pasquin e de Marfori (in dis.):
Guardatevi da Fasquino e da Mar-
forio.
Margal (D. Qt.) Scaracohio.
— Margaili, Blargaiada. Vedi
Smargaid, e Smargaiada,
Margarildn, Margarita. Margor-
(1) Noto personaggio dell* Ariosto, che
non i entrato neiruso del volgare fioren-
tino.
rUinna ddppia: Margarita doppia.
I Globettim di vetro, Margantme.
Margen (Volg.). Vedi Margin.
Maria, Maria. « Oh Maria gan-
tissima ehi vedi mai / » : « Oh Mar-
ria santissima chi vedo mai I » Fi
la Maria (per rigovemar le sto-
viglie) (in dis): Fare la s^rva. A
bagn Maria: Vedi Ba-gn, jRiri
6na Maria descusida : Parere Ma-
ria discinta. Ave Maria: Ave
Maria.
Marin, Marino. (Add. di Cavall
di Vent vedi).
Marizi&-inaa, Marlnare. ( Aooon-
ciar con sale e aoeto certe vivan-
de) « J?/ m'd daa dna tenea inari-
nada eceellente » : « Mi servi una
tinea marinata eceellente ». I»-
guilla marinada in di bart: An-
guille marinate.
Marinar , Maiinaio. JProponi-
m>ent de wMrinar: Veto di maii-
naio. Marinar d* aeqtia dt^ea
(soherz.) : Marinaio d'acqua dolce.
A la marifiara : Alia marinaresca.
Vkss tra harehirmu e marinar:
Essere fra il lusoo e il brusco.
Zi* Italia adhss la g* d dijfi6r de
marinar, cdmednavoUa: L'ltalia
oggidi si vanta di avere fior di
marinai come una volta.
— Marina, Marina. « L*^ andaa
volontari in m^irina » : « £2 andato
volontario in marina ». PiUdr de
marina : Pittore di marina. 2^tieea
nmrina: Zucca marina.
Mariolo. Mariolo (1), Furbo.
« Quell V e mariolo » : « Quella h
volpe sopraffina! »
— Marioldn (in dis.), Volpac-
chione.
Marionetta (D. Fr.) Marionetta.
Al teater Oirolom reeita i tnarto-
nett : Al teatro Gerolamo recitano
le marionette. | « T'i te me fee /d
la marionetta » : « Tu mi fai fare
la marionetta ». M minister de,,.
rh 6na marionetta in mandelpre-
sidente del Consilli: II ministro
della... h una marionetta in mano
del Presidente del Consiglio.
Marlozz ( Antiq. ) , M!ogliazzo.
(Ant.).
Marmaia, Marmaglia.
Marmaria, Marmaglia. « Oh che
(1) Mariolo in Fiorentfno saoaa eome
Furfomte. Scherzando lo si dice adftnJoo.
MAR
— 415 —
MAK
wTMrmaria menudra / » : « Oh che
f rittura ! ».
Marmelada (D. S.), Marmellata.
Jiarmellcuia de brugfif de arhir-
ccech ece,: Marmellata di susinc,
di albicocohe.
MarmeU (Add. di Did) (in dis.),
jMignolo. Vedi Didin.
maJTOiDiUi (Pellicella che si for-
xna Bulle acque stagnanti), Loietta,
XPaequa graasa la Uusa la mar-
tninna sul Hdill: L'acqua grassa
lascia il deposito sul Becchio.
Maxmltta (D. Fr.), Marmitta.
Taeeit ait la marmitta: Mettere
1a pentola al fuoco. | Portd la
marmiUa in tavola: Portar in ta-
-vola la zuppiera.
— Hanmttiima, Pentolino e
IHocola zuppiera.
— Marmitton , Pentolone e
Orande zuppiera.
Marmor (Volg.). Vedi Marmo.
Marmo, Marmo. Marmo de Car^
rara: Marmo di Carrara. Donna
de marmo (Insensibile) : Donna di
marmo. lAst e&me 6n gait de mar-
mo: Lesto come una gatta di
piombo.
— MarmorJt-ora&, Marmorizza-
re, A marmo.
~ Mamiorlnli-izzaa (P. N.),
Marmorizzare. Carta marmoriz-
zada: Carta marmorizzata.
— Marmorin, Marmorino (1)^
Marmiata. « El mMrmorin Vdfintt
el monum^ntin » : « II marmista ha
terminato il monumenHno ».
— Maniiorazion (Volg. id.). Vedi
Mormoraeion,
Marmotta, Marmotta. P^ll de
marmotta: Pelliccia di marmotta.
I 0i Te 8ee dna marmotta » : « Sei
unA marmotta ».
— Marmdttiima, Marmottina.
J^d vedi la marmottinna viva: Far
yedere la marmotta.
— Karmottdn (Di uomo tardo
e cupo), Marmottone. « Brutt mar-
m>otlon/»: « Brutto marmottone ».
tfama, Mastra, Madia (de' for-
daI). (Pel cibo de' maiali) Tr6golo.
(TAoaeehi) Mastrina.
— Mam^tt, Trogoletto.
— Mametta, Trogoletto. Manr-
giA c6n el eoo in la mametta:
Mangiar col capo nel sacco opp.
Mangiare con grande avidity.
— Mamin, Trogoletto.
— Ham6, Impastatore.
Margin, Margine. On liber c6n
molto margin: Un libro con gran
margine. Ndtta in margin : Nota
in margine. ( Pig. ) Vessegh del
margin dopo la spesa : Esserci del
margine. « Cht btsogna trova^h el
margin » : « Bisogna trovar il mar-
gine al bisogno ». || (Stamperia) I
margin: Le margini. « Oo nanmd
de mettegh i margin al fceui de
stampa » : « Non ho ancora messe
le margini al foglio di stampa ».
— MargliUi-inaa (P. N.), Mar-
ginare.
(1) Voce uguale senso di verso. MannO'
rifto e ohi estrae marmo daUa cava, cd i
aaohe nna specie di caoio.
— Marglnadura, Marginatura.
— Margindtt, Marginetto.
— HarginaBC, Gran margine.
— Marginal, Marginale.
Margnacch (in dis.). Vedi Brur-
gn6n,
Hargnlffdn (P. NJ, Drittone.
« QaeUVh &n margniffon » : « Quel-
lo ^ un dirittone I ». Vk 6n mar-
gniffon aaraa 9u in manera, che
gh* en sfd. sU pu » : « E un sop-
piattone, che non o'^ mai da sa-
pere quello che pensa*. « Va Id,
va l<k, margniffon^ ml ghe Idggi
minga » : « Va 1^ iurbaocio io non
ti credo un'accidente ». (volg.).
Hargoonzz e Margozzoou. « JT^
vegnuu via 6n hdff de Margozeo'u
CM Id stravaeeaa el canott » : « Mi
Siombb sopra uno spiifero di vento
i Margozzo che mi rovescib il
oanotto». (sul Lago Maggiore).
Marl, Marito. Tdsa de maH:
Fanoiulla da marito. Jfarl e miee :
Marito e moglie. T<bu m,arl : Ma-
ritarsi. (Pr.) Chi t<BU mart o miee
o&n nienU finna a la mort se ne
risent: Vedi Miee. I Recipiente
di terra per fooo) Veggio o Marito
o Scaldino.
— Marldk-idaa-idasB, j^Iarita-
re. Vhss de maridd: Essere fan-
ciulla da marito. Maridd mal 6na
tdsa: Affogare una ragazza. Tor-
nass a maridd: Rimaritarsi. Ma-
ridA al primm che capita : Dar la
figlia al primo venuto. (Pr.) J5wo-
gna martdd hen la primm a: La
prima figliola ha da mostrare la
via alle altre. I (Di ogcetti) Ma-
ridd la vit a I'onise: Maritar la
vite sdl'olmo. Maridd el ris e&nt i
MAR
416^
fascRu : Far minestra di riso e fa-
gioli. Pantrid maridaa: Pangrat-
tato coll'uovo o maritato.
— Mam6n, Madia grande.
Maxo (Specie di erba ohe place
ai gatti), Maro.
Maxooca, Marame. « M m*ik 4aa
denier del fidr tie maroeca »: « Mi
appioppb nor di marame ». « Quh^
sta Ve maroeca de ftlanda de ae-
da »: « Questo h Bceltume di filanda
di seta ».
Marocchin, Marocchino. « Oo
oeduu sul Cora duu Arabi maroc-
chini » : « Ho veduto eul Corse due
Arabi marocchiui ». (Specie di
cuoio) Marocchiun.
— Maroccliinaa, Marocchinatp.
Carta marocchinada: Carta jua-
rocchinata.
Blarogna (Scoria del ferraocio),
Loppa. Marogna de scepp (miner.) :
Breccia.
Mardn, Mnrrone. ( Albero e frut-
to) Maron de Venegonai (stimati
i migliori di Lombardia): Idem.
Maron a liss: Ballotta. Maron a,
rost: Bruciata, Caldarrosta. Mor-
ron glaaS: Idem. (Fig.) Pelit i mor-
eon i alter : Kipescar le seoohie. H
(Errore) Fit maron: Far marrone.
Disquattass el marwi : Sooprirsi il
marrone. Trovik el maron.* Trovar
Terrore. (Colore) On vestii maron:
Un abito color marrone.
— Maronk, Far marrone. Sba-
gliare, Far un marrone. « Oo faa
marond. Vatnie » : « Fui causa obe
ramico fosse colto in fallo ».
— Maronada, Strafalcione. « Oo
faa 6na gran nutronada » : « Ho
preso un bel marrone », | Soor-
pacciata di marroni. Ona gran
maronada: Strage di bruciate.
Maronee , Marrouaio (Lucoa),
Bruciataio. / maronee de Milan
in squasi tucc del lagh maggidr:
I bruciatai di Milano ven^no
quasi tutti dal Lago Maggiore.
Vds de maronee : Voce da caldar-
rostaio o da lupinaio (in dis*)*
~ MaroneriXL, Giovine caldar-
i*08taio.
— Maronin, Piccolo marrone.
MaroBS, Senseria. « Oo dotntu
pagd, tant de m.aro88>n «Ho do-
Yuto pagar tanto di senseida ». (M.
d. d.) De86ra maroas: Di sopras-
«ello o per ristoro.
.— MaroBsk, Far. il sensale. Ma--
rossit de grass: Far jl medii
in grosse partite.
— Marossee (D. Pr.),
Marossee de canai : Senaale ^
yalli « cozKone. Marossee e
rossera de matrimonii: Sensali
sensala di matrimomi.
de hailf de serv, ece, : Sensale
balie, di serve. Maridada per
de marossee: Maritata per m
del sensale.
Mkrsc i (D. Fr.), Cammina o V
tene. Su m^rse, eke april el veu
(a chi acaraocjiia* appross.): Fa
pure il tuo oomodo.
— Mdxsc, Marcio. Vedi ancbe
Mare. Frutt murse: Fraeido
Straehin marsc: Cacio marsio'
« De fo&ura V h hell ma de den^
gk'h el marsc* (Fig.): «Ideia»*
Vessegh dent el marsc in d'Ofi^f-
fare: Esserci del marcio. (£>i per-
sona) « Z/i marse eke el se amtta
pib^m^ tisioo marcio ». | (8fe-
atato) « L'e nassuu a Milan ma
f
h tddesek marse » : « E nato a Mi
lano ma h tedesco maroio».
.. — MarsQ^tt, Marciolino, Tarlo.
Savh de marscett (del vino): Sen-
tire di matoio. (Ai morale) « Tra
I6r duu gk'h semper restaaonpoo
de marscett » : « Fra loro due c' h
rimasto o restato un poco di lan-
core o ruggine». Vesseffh denter
el sd marscett: Esserci il suo tarlo.
— Marsci-arscU, Maroire. «i
nhpol in staa tropp su la paia e
in m^irscii tuti » : icXe socbe stet-
tero troppo suUa pallia e sono
marcite tutte». Marset in presdn:
Maroire in oareere o pociiaone. Fa
mar«ei de la rcibhia: Far maroire
di rabbia. On sit de marseigk detp-
ter : Un luogo da marcirvi den-
tro. « jyh semper vivuu e Vt mar-
seU in qttella easa » : « £ maroito
in quella casa».
— Marsda (Volg.). Vedi Mar-
da e Matiria, Fd marsda (volg.):
Fare o Buttare moroia.
— MarBOldii, Fradioio. « Ue 6n
marsdon oke smargaia tutt eldi»:
«£ un maroione obe scaraocIiiA
tutto il giomo ». | (Terreno) Fon-
gaia.
— Marscida, Maroita. i>& o lesa
Vacqua ai marsdd : JJate />Jc.var
racqua alle marcite. Praadcmar~
seida: Prato a marclta. Matifdda i
de ris : Vedi Bisera,
j
MAR
— 417 —
MAR
— Maxsdiira, Marciume. « Quel-
la famiglia Ih ona vera marseiu-
ra> z It Quella famiglia h un mar>
oiiiine 8olo». | (Pietra arenaria)
Pietra morta.
l([axsiiina» Abito a falde, Maiv
Bina. JSisognard mettes in mar-
sinna e cravatta hianea: Bisogner^b
mettersi in abito nero e cravatta
bianca. Fasa tirhper lamarsinna:
Farsi tirar la giubba. D'dna mar-
tinna fd, fcaura 6n gipp&n (in dis.) :
D'on ouco far oallaia Opp, D'una
lancia fame un zipolo.
Uarslnln. In dis. tranne ohe
n. fr. : Fass tird per el marainin :
(dai creditor!) Parsi tirare la giub-
oa o pel ferraiolo (antic). Fit
btUld el marsinin: Far Tamore
(materialmente).
— Marslnascla, Giubba col ta-
gliere.
— Marsindn, Palamidone, Uomo
alia carlona.
— Marslnott, Giaccb.
Marsuppl (D. Gr.), Marsuppio.
« G*dn trov€Ut in eit el marsuppi » :
«Gli hanno ti'ovato in casa il
morto». ^Bisdgna ved^ che mar-
8uppi de robha » : « Bisogna yedere
ohe po' po' di roba ».
Marta, Marta. Fh de Marta e
de Madalenna: Vedi MadaUnna.
Se pd p<Bu tninga fd de Marta e
de Maaalenna: Non si pu5 fare
da Marta e da Maddalena o due
mestieri ad un tempo.
Martedi o Marte. marled^ grass :
Martedl grasso. — sant : santo.
(Pr.) Nh de Vener n^ de Mart n6
se sposa n^ se part: Nfe di Ve-
nere n^ di Marte non si sposa n^
si parte.
KartW, Martcllo. Martell de/h-,
de legHf de legnamee^ de mani-
scalehf de seiavattin, eee,: Mar-
tello di ferro, di legno o mazza-
picchio, da falegname, da mani-
Boaloo, da ciabattino, ecc. Lavorh
a matell (argentieri) : Lavorar a
martello. Tiraa a martell: Lavo-
rato a martello. Std a hotla de
marteU : Reggersi a martello. So-
nd eatnpann a martell : Sonare a
marteUo. Giiigit a campanna e ntar-
tell: Vedi Oiaeugh. « Me par de Or-
v^A in testa 6n m.artell » : « Mi pare
di avere nel capo un martello ».
Vkss tra I'incudtn e el martell : Es-
sere tra I'incudine e il martello.
— Hartellett, Martelletto.
— MarteUk; Martellare. «Jn
sta eontrada gh' i 6n feree e se
sent a marteUd tutt el <2i » : « In
questa strada c' h un fabbro fer-
raio e si sente martellare tutto
il giorno ».
— Martellasc, Martellaccio.
— Martellada, MarteUata. ^^M
g'd daa 6na martellada in testa e
el I'd coppaa » : « Gli diede una
martellata sulla testa e lo am-
mazz5 ».
— MarteUadura, Martellatura.
— Martellixma, Martellina. (De-
gli scultori di porfido). Picobie-
rello. (Acciottolatori) Becastrino,
(Muratori) Piccozza. (Mugnai per
macine) Martellina.
Martelletta Sempre verde, Mor-
tella. £1 her so de martelletta: II
padiglione della mortella.
Marter (Volg. id.) Vedi Martir
e Martdr.
Martin, Martino. Martin tae-
cogn: Borbottone. Martin bonsto-
megh: Un facilone. « Con s6a miee
ghe tocea de fdt el Martin bonsto-
megh » : « Coila moglie gli tocca
di far il pappataoi >».' « I/u el man-
gia del tutt; I'h Martin bonsto-
megh » : « £gli mangia di ogni
cosa ; h un vero mangiatutto ». |
I/estaa de san Martin: Estate di
san Martino. Fd san Martin :
S^omberar dal podei*e (1). « ^ ar-
rivaa anea per m el so san Mar-
tin » : « £2 arriyato anche per lui
il giorno del giudizio ». Otugd a
Martin bee : Vedi Giceugh, Martin
pescd (uccello) : Martin pescatore.
I^er martin: Vedi Per. Q (Mac-
china per afibndar pali) Battipalo.
Berta. Martin arand: Gatto. (Pr.)
Per 6n p6nt Martin V d perduu
la cappa: Per un punto Martin
perse la cappa. A san Martin Vh
vlee tutt el v%n: A san Martino si
spilla il botticino Opp, A san Mar-
tmo ogni mosto h vino.
Martlnln,Orfanello. IMartinitt:
Gli Orlani o Abbandonati. || (In-
setto) Vespa.
Marti Tigalla, Martingala. — del
Jinimefit: — del finimento. | (II
(1) Fare san Martino a Firenze ha ou
significato tutto differente dal milanese :
■igniflca fare una. scampagaata per aaaag-
giare il vino novo dei dlntomi.
27
MAR
418 —
MAR
raddoppio della posta in gioco)
Martingala. (P. £.] La maritngala
Vh quan semper disaatrdsa: La
martiBgala ^ troppo spesso disa-
Btrosa.
Maxtir. Martire. £1 pover Mara
Vh staa on martir de la ignorama
e di pregiudvsi di noater vhec : II
poyero Mora fu un martire della
ignoranza e de' pregiudizi de' no-
stri antenati. Martir del lavord:
— del lavoro.
— MarUrl Martirio. « Cdn quella
ereatura in ed l'^ 6n vero martir-
riy^: nc Con quella oreatura in casa
r^ una disperazione ».
— Maxtlmz&-izzaa-izzasS{Mar-
tirizzare. it Ah eceur de acimes I
Perchh te siguitet a martirizzh
quel pover passaHnf »: « Cuor di
tigre, percnfe continui a martiriz-
zaro quel povero uocellino?».
— Maxtirlzzament, Martirio. 2}'^
dn martirizzament contindv ; fi un
oontinuo martirio.
Maxtor, Martora. Martor zibelin,
de Franeia, del Canadd,, eee.:
Martora zibellina, di Francia, del
Canada. Ona pellisza de martor:
Una pelliccia di martora. | Mar-
tore (1), Ebete. « £1 fh di discors
eh' el par dn]90ver martor >: « Parla
che par un imbeciUe ».
— martorott, Martorasc, Har-
torell, Un po' vero soimunito. H
(Pelliccia) Martorell de Polonia^
de BttsHttf eee.: Martora di Po-
lonia, di Russia.
Martuff, BabbuaBso. « Te see
pur anca 6n gran martuff »: «Sei
pur il gran babbuasso 1 »
Marz, Marzo. Vent de marz :
Vento marzolino. Tredesin de
mxirz: II giorno 13 di marzo. Fe-
nerd\ de marz: Venerdi di marzo.
La Madonna de m^xrz: La Ma-
donna di marzo. (Pr.) Marz ficBu
d'dna halirocea, o eh* el pi<Buv, o
eh'el tira vent, o eh* el jioeea : Vedi
Baltroeca. Marz suee, vilan ricch :
Marzo asciutto, grano per tutto
Opp, Quando marzo va secco il
lino fa capecchio. Marz aequ6s
bdnddmd peri spos: Marzo moUe
lino per le donne. Marz marzott
(1) Mdrlore ora a Firenze 6 in disuse-
Ma fa 11 soprannome clie si dava ai con-
tadini.
rh inaual el dl e la nott: In marzo
oade requinozio.
— MarziroBU, Marzolino e Mar-
zuolo. Formagg marzirceu: Gaeio
marzolino. L%n marziruRU: Ldno
marzuolo. Bira marzirceula : Birra
di marzo. (Pr.) Chi m,azza i mar-
zirteu (pures) mazza la mMder e
{)ORU i flasu: (Letter.) Chi uoeide
e j>uloi di marzo ammazsa le ma-
dn ed i figlioli.
— Marzengh (Add. di Fdrmeni^^
Marzuolo. Fdrment marzengh :
Grano marzuolo.
— Marzott. Vedi Mars in Pro-
verbii.
Marzapan, Marzapane. B6n ti-
me 6n m,arzapan: E un marza-
pane. «J7Z manUgnen a marza-
pan » : « Gli danno latte di gal-
lina».
Marzellinna (Volg.). Vedi Mar-
cellina*
Marzoccli, Marzocco (1), (Pistoia
e Lucca) Baggeo, Sciocco.
— Marzoccada o Marzoccazia,
Harzoechett, Harzoccon, Soem-
piata o Dabbenaggine, Babbio-
ne, eoo.
Masarlir-araa-arass, Macerare.
« I/h seech; mettel dn poo in Va&-
qua a m^asarit » : « £ Becoo ; met-
tilo un poco nell' aoqna a rinye-
nire ». J east^gn a rost^ sott a la
pattonna, masaren: Le bruciate
Botto il toppone si mettono a pol-
pare. « L'evegnuu a cit tuU ma-
saraa »: « E tornato a casa tatto
fradicio ». La^sh masarh la Hfss,
el raffreddr, el gatar: Lasciar ma-
turare o rammollire la tosse, Pin-
freddatura o Tintasatura, il oa-
tarro. Masaraa de suddr: MoUe
di Budore. Cottf imbriagh, masa-
raa: Ubbriaco fradicio.
— Masaramentk ImmoUamento.
nkaer, Macero. Melt in tnaser :
Porre in molle o in macero.
— Masarott, Impiastro. itJElg'h
miss 6n masarott de pan e latt s%U
hugndn » : « Gli appliob un impia-
stro di pane e latte sul frign(M0 o
fignolo ».
Mas'c, Maschio. « La g*A avuu
6n bill mas'e » : « Partori tin bel
maBcluotto ». Menii la eavaUa al
mas'c o al stalldn: Condurre la
(1) SignlSca anche leone scolpfto o di-
pinto
MA8
- 419 —
MAS
cavalla alia monta. | (Arti) Mas^c
e femtmna : Haschio e femmina.
Ctav mas* da: Chiave maschia.
— Mas'ciott, Maschiotto. Vedi
Mcts'e, « L'h dna hhlla mas^dolta ».
« £ una bella maBohiotta ».
— Mas'clozz. (N. fr.): « Za g'd,
&n, fd,de mas^eiosz » : « Ha un fare
maschile 0pp. Ha I'aria virile ».
Mas'cldrl, Troppi mascbi. (P.
£).) « Mia miee no la me fit gid
che di ma«'ciort »: « Mia moglie
non ^ bona che a partorirmi de'
masohi ».
— Mas'cdtt e Mas'cettiii, Ra-
gazzetto.
Masoabk. Zueeker maseabii :
Zuccbero scuro. JRestd de masea-
ha : Restare di Btucoo. « Oh bruito
nMLScaba ! > '. « Masoberone da fo-
gna ! »
Mascarada, Mascberata. (Sost.)
Ona bella ma^carada de pterrd :
Una bella mascberata di pierrb.
(Add.) Ona carta mascarada: Una,
carta da gioco riyolta nel mazzo.
— Mascaree, Masoberaio.
— Mascarlnna , Masoberina.
« Guarda la bella — » : « Idem ». |
« Ai mh strivalilt ghe vit miss t
masearinn »: « A' miei stivaletti ci
-vo' far mettere la mascarina ».
Masearinn per Ittsso: Spunterbi
(per oruamento delle scarpe).
— Mascar6n, Masoberone. « JEl
ptn" 6n mascaron de irdmba »:
« £ lUL masoberone da fontana o
da fogna ».
— Mascardtt, Brutta masebera.
(P. E.) « Va via, bruit mascardtt » :
« Leyati di costi mascberaccia in-
degna ».
— Mascher. (N. fr.): « Ciao sur
maseher )» : « Buona notte, paglie-
riocio ! »
— Mas<dLera, Masebera. Andd
in maschera: Andar intorno ma-
Bcberato. Vestiss in muschera:
Mettersi in masebera. Mezza ma-
schera o a la Venezianna: Ma-
soberina. (Fig.) Cavass la ma-
schera: Buttar gill buft'a o Cayarsi
la masebera. « Maschera te e6-
ndssi! »: « Masoberina ti oono-
soo ! ». I Cav€igh la maschera a 6n
mort: Cavar la masebera a un
cadavere. | (La persona mascbe-
rata) « ^2 vegU&n gh*era tanti bH
maseher » : « Al veglione c' erano
di molte belle mascberine >. « In
casa Xgh*h staa 6na flsta in m4i-
schera de costumm o semplic. in
co8tum,m » : « In oasa X oi f u un
ballo in costume ». Vedi Costumm.
« Ml s' era in maschera de disim-
pegn » : « lo mi ero messo in pier-
rot senza impegno » : m JEl V6nt,
in Cromvhllf el se s* era miss in
maschera de impegn » : « H Conte,
cbe s'era vestito da Cromvell, era
in imbarazzo ». « Sul Cdrs gh'era
di gran maseher disperaa o de
8trasei6ni »: « Sul Corso si vede-
vano delle mascberaocie indegne ».
— Mascarln (di cavallo), Sfac-
ciato.
Masearizz, Masobereccio (cuoio
concio in allume).
Mascarpa (Volg.). Vedi Ma-
schhrpa,
Mascarpon, Ricottina. JFriltura
de mascarpon : Fritto di ricottina.
Faceia de mascarpon: Viso di ri-
cotta c ancfie Mascberon da fogna.
Mascberpa (P. N.), Riootta. —
ddlza, saladM, fresca, ecc: — dol-
ce, salata, fresca, eoc. (M. d. d.)
Hestd, It c6me quell de la maseher-
pa: Cascare if pan di mano o Re-
stare di stucco.
Masiaccb, Marcbiano. icM a* d
lassaa andd 6n slavion Tnasiacchy* :
« Gli lascib andare un solenne cef-
fone». Ona ridada 7nasiaeea: Una
risataccia o una risata sbardel-
lata.
Masigdtt, Gonfiotto. « Std vestii
el m« fd di m,asiaoU » : « Quest'ar-
bito mi sta disadatto o mi fa le
piegbe e i gonfii ». « Te me paret
on bell mamgott)n<nTvL sei o mi
gembri un camorro».
— Masigottk-ttaa, Rabbatuifo-
lare. Masigottd sit : Avvolger con-
fusamente.
— Masigotteri. Batuffolo.
— Masigott6n, Persona vestita
m.ilamente.
Masna, Maoinatoio. | Macinato.
Ul dcm su la m,asna : L' imposta
sul macinato.
— Maank-snaa, Macinare. Mas-
nd el fdrment, i coldr: Macinar
grano, colori. (Fig.) Ma4tnd ben
(mangiando): Macinar a due pal-
menti o masticar a dovere.
— Masnada, Macinata. « Ona
masnada sdlla de caffe la basta
per tutti nun » : « Una sola maci-
nata di catt'b basta per tutti noi ».
MAS
— 420 —
MAS
II Ona mctsnada de hbtt : tin buon
carpiocio. | Ona masnada de let-
der : Una masnada di ladri.
— Masnadinna , Macinatina.
liDcigh dna masnadinna a quell
eaffe » : « Dagli un po' di macma-
tura a quel caiffe*.
— Masnin, Macinello. Masnin
del caffh, del p4ver : Macinello del
caflffe, del pepe e anche pepiera.
— Masno, Macinatore (nei mu-
lini).
— Masnorell, Fattorino del ma-
cinatore.
MaBOCCft-soccaa , Ammosciare.
Vedi Magolich e derivati.
Massa, Massa. Oiappdtinmassa:
Prender in massa. Jja leva in mas-
sa : La leva in massa. « Sii 6na
massa de canaiay^ : « Siete una mas-
sa di birboni*. «J[/'A ditt sit dna
massa de sproposit •» : « Disse una
massa di spropositi ». B (Militari)
JSl lihrett de massa: II libretto
della massa.
Massacher (D. Fr.), Massacro (1),
Macello, Scempio, Strage. I Abis-
sini a Dogali dn faa 6n massa-
eher di noster pover soldaa: Gli
Abissini, a Dogali, de' nostri po-
veri soldati hanno fatto scempio.
— Massacre - sacraa - sacrass.
Massacrass in tra de I6r : Truoi-
darsi fra loro.
MassasTfiT (P. N.), Massaggio. El
massaggio I'e vegnuu de moda:
II massaggio s'fe fatto alia moda.
Massaria, Masseria (2), Podere,
Padronato. Mhtt dna tenuda a
massaria: Appoderare.
— Massee e lHassera, Mossaio e
Massaio (3), Fittaiolo. Paisan de
massee: Operante. V^acea masse-
ra: Vacca guidaiola.
Mass^ll, Massello (4) Argent de
massell: Argento di massello.
(1) Voce bollata Vedi 1© altre prette
italiane. Massacro poi e termine di aral-
diea : una testa di cervo con ooma a molti
palchi.
(2| Nelle maremme di S-ena Masseria
equivale alia nostra Bergamxnna-
(3) In lingua Massaio non corrisponde
al nostro Massee se non in parte. Massaio
era in toscana il oustode delle masserizio
pubbliche, e veniva usato anche per di-
notare un uomo attempato grave d' anni
0 prudente.
(4j Massello a Firenze signiflca anche il
legno niassiccio e non impiallacoiato per
^obili.
— MasBell^-sellaa, Masseliare.
«iv'^ /oa m>asseUa per cent quin-
tai de fhr » : « Fece massellare on
centinaio di quintali di ferro ».
MasseUadura, Massellatura.
MasBlma, Massima. Spatd. ona
m,as8ima: Essere sistematioo. De-
rogdb de la massima. Idem. « Jii
g'oo per massima de... » : « lo ho
per regola di... » | {Musioa) Mas-
sime.
MasBixii, Massimo. « Ghe sarh d6
mia al massim » : « Corrono due
miglia a dirne assai».
— Masflimament, Massima-
mente.
Massimarl, Libro deUe maesime
o regol« o ordini di massima.
MasBlnna. Vedi Brugna,
MaSBlsz, Massicoio. Or masttiasz :
Oro massiccio. « Quest Vh 6n er-
rdr mMssisz » : « Questo d un er-
rore miassiccio ».
Ma886n. Vedi Fram^iss&n.
MaBteg&-effaa, Mastioare. Ma-
stegd i orassion: Masticare ora>
zioni*. Mastegh % paroll in di dent:
Masticar parole fra i denti. (Fig.)
Maslegd Sen 6na robba: Masticar
bene una cosa. Masteghla rabbia:
Rodere i chiavistelli.
— MaBtegalla, Biascicarla.
— MaBtegada, Masticatura. |
(Per carico di busse) Gazzottatu-
ra. « HI g'd. daa 6na mastegcida »:
« Gli diede una cazzottatui*a ».
— Mastegaddr, (Maniscalehi) ,
Frenella.
— Mastegadora, Mastioaticcio.
Mast^U, Mastello. Mastell per
seiaequit i bieeer : Mastello per
sciacquarci i bicchieri. On masteU
de uga de fdt vin : Una bigonoia di
uva da vino. On mastelf de nw-
star da : Un mastello di mostarda.
— MaBtell6tt, Mastelletto. On
mastellett de molta : Un bigonoiolo
di calcina.
Master, Mastro. Master de ed :
Maestro di casa. Master de eamp :
Maestro di campo. Master de tnur,
de posta, de zecea : Mastro mnra-
tore, di posta, di zecca. Master
Slrieh: II carneflce. | (Libro di
commereio) II Mastro. PieniiL dn
muster: Impostare il mastro. I\»rta
i partid sut master: Portar le par-
tite a mastro. (Add.) MtieeUaria
mastra : Macelleria di carni di
prima qualithr.
MAS
- 421 —
MAT
BKa48tiii, Mastino. « El ropna e6-
me <ki mcuHn » : « E^ ringhia come
un mastino ». MasUn de guardia :
Mastino di guardia.
Mastlna-Btlnaa, Sgualcire.
« Perchh te seguiiet a mastinh quell
pover ea]9pell»: « Perch^ tu seguiti
a sgualcire quel povero cappello
» cenoio ? ». « Cdme V h mastinaa
8t6 td vestii )» : « Com'^ sgualcito
quest'abito ! »
— Mastlnadura, SguAloitura.
— Mastinent, Sgualcito.
Hastransc, Malescio. «Z'^ 6n
paver mastransc quell fiteu »: « Quel
ragazzo h baoato ». « Quand s'^
mastranse edme ml «e po minga
f^ eerli 9*obb »: « Quancfo si h ba-
cat! come me h impossibile fare
certe cose ».
— HEastransciii, Baoatuocio. Po-
ver mcutratiscin: Povero tristan-
zuolo.
— Mastranscidn, Pleno di ma-
lanni. « Voreven detghela, insci
bella e sanna, a 6n mastranacion »:
« Volevano gettarla in braccio ad
lino sposo pieno di ma1anni)>.
Matald (Volg. id.). Vedi Matld,
(O. Fr.).
Matarazz, Materazza e Materaz-
zo. « Volta Hi i matarctzz e lassa
sdrh el lUt » : « Abballina il letto^
cbe pigli un poco d'aria ». Batt %
iruUarcKsz : Sprimaociare. ( Fig. )
V^8 el mataraez di boU : Esser il
bersaglio delle busse.
— Mataraeain, Materazzina e
M^terazzino. M matarassin de la
eunna: La materazzina della cul-
la. Matarassin moresin: — doloe.
— Matarasflusc, Materassuocio.
— Mataxanee, Materassaio.
« G*oo daa i edssin de batt al ma-
tarcutsee » : « Ho dato i jpcuanoiali
da ribattere al materassaio ». Oug-
ffia de—: Ago da — . (Fig.) Al
teater di matarassee: A letto. P.
£. « Paphf 8t€unra te me mhnet al
teater f » n SI, Al teater di mat€t-
rassee » : « Babbo stassera mi con-
durrai a teatro ? » « No. Andral a
letto ».
Blaterla (P. N.), Materia. La ma-
teria primxi: Idem. | Untrd in
materia: Entrare in materia. |
(Ci5 che esce dalle piagbe) Mate-
ria o maroia. (Colto) ^nca la mar-
teria h etema: Anche la materia
5 etema.
— MaterlaUsta (P. N.), Mate-
rialista. (Colto) I materialisti iti-
cceu dn perduu terren: Idem.
— Material, Materiale. Am^ir
material : Amore materiale. «. Vt
6n omm, material » : « £2 un omo
materiale ». « Me m^nnca el temp
material de fall » : « Mi manca il
tempo materiale di farlo ». Mate-
rial de fabbrica: Materiali.
— Materialdn, Materialaccio e
anehe Materialone.
Matinada (Ij (P. N.), Mattinata.
Oo spSs tutla la matinada o anche
la m/oMnna a melt a post, eec, » :
« Ho impiegato la inxera matti-
nata a govemare il... »
— MatUma, Mattlna. Stamat-
tina: Stamattma. Da la sira a la
mutinna: Dal vedere al non ve-
dere. Dalla sira alia matinna:
Dalla sera alia mattina.
Matl6 (D. Fr.), Marinaio. A la
matld : Alia marinaia.
Matrazz, Matraccio (yaso da di-
stillatori).
Matrical, Matricale. Aequa ma-
irieal: Acqua matricale.
Matricola, Matricola, Registro.
— Matricol^-colaa, Matricola-
re, Registrare. (Fig.) On birbante
matrieolaa: Un birbante matri-
colato.
Matrlgian, Bighellone o Bam-
binone o Bachillone (gioviue alto
di statura piii che I'eta comport! e
che fa delle fanciullaggini). « Guar-
da quell m^trigian che el giuga
ednt i JfitBu pisdnitt »: « Guaraa
quel bighellone che gioca coi bam-
bini ».
— Matrigianell, Ragazzotto.
— Matriglan6n , Gran bighel-
lone.
Hatrigln (In dis.), Mazza (Per
giocare alia lippa).
Hatrimoni , Motrimonio. Pro-
messa, pubblieasndn , contratt de
— ; Promessa, ]»ubblicazione, con-
tratto di matrimonio. Sensal de
mMtrimoni: Sensale di matrimo-
nii. Matrimoni civil: Matrimonio
(1) Qaesta parola non era usata ohe in
Brianza nella frase: Cantd la matinada
vale a dir andar sotto le flnestre della
bella a canfar e suonare il ipandolino sal
far del giorno. Ora e entrata nel dialettu
oivile.
MAT
422 —
MAT
civile. Matrimoni religids: Bene-
dizione nuziale.
— Matrimonial, Matrimoniftle.
Ij^H matrimonial: Letto matri-
moniale.
— Matrimoc61 (Scherz. invece
di matrimonio), II congiungimini.
Hatriz, Maxrice. | (Ammini-
Btraz.) Register a matriz: Registro
a matrice. (Fond, di carattenj Ma-
trice.
Matronna, Matrona. « La par
6na matronna » : « Pare una ma-
trona ».
Matt, Matto. Matt de ligd: Mat-
to da le^are. Zra cdt di matt: II
manicomio. Avkgh del matt eh'el
consolla: Avere del matto assai.
Coo de matt : Testa di matto. Di-
ventdt matt : Impazzire. Fd. de m,att :
Dare nel matto. P. E. : « Stamat-
tinna V orolog el fit de matt» :
« Stamattina I'orologio h matto ».
« / fioRu dn faui de matt finna o-
dkssvn 4(1 ra^azzi hanno ruzzato
flno a poc'anzi ». « El temp el voRur
fdt de m£ttt » ; « II tempo si rabbru-
sca o ^ pieno di mattana ». Fd, el
matt: Fare il matto. Fd i robb
de matt: Par cose da matto. « S6nt
minga matt / » : « Fossi matto ».
« Ma te see matti »: « « Ma che !
Sei matto? o Che ti gira?» Fh
divenlit matt : Par diventar pazzo.
Ona mnnega de matt: Una raani-
ca di matti. Vhss tutli matt a vun-
na: Tutti i matti tirano a uno.
Parld, de matt: Dir cose da mat-
to. Mid come 6n matt : Ridere co-
me un matto. L'h robba de diventd,
9natt: C'6 da impazzire I Bobbade
matt: Mattia. P. E.: ^n La saria
robba de matt )» : « Sarebbe mat-
tia ». Trti matt : Far pazzo. Trass
matt: Far da matto. Tratth de
m^lt: Trattar da matto. ^ Gh* I
voruu i savi e i m,att » : « C'^ vo-
luto del buono e del bello ». De
m.att tdmd savi : Rinsavire. « Fl
me diventa m>att furids » : « Mi di-
venta furioso >. « El me par 6n
bhU matt glorids » : « Matto glo-
rioso ». « Te disi che Vh m,alt m,at-
tisc » : « Ti dico che ^ matto ».
< L' e on mrczz matt de vun » : « £
un pazzerellone ». « Fl g* h 6na
rim.m,a de m,att » : « Ha una vena
di pazzo ». Pari la cdt di matt :
Parer una gabbia di matti. « G'oo
ciappaa 6n gust de m^tt »: « Gi ho
preso un gusto matto ». « Zm el
va matt per la ca^icia, per i skrv,
per i fidr, ecc, »: « Egli va pazzo
Ser la caccia, per le serve, pei
ori». Vorh on ben mntt: Voler
un bene matto a uno. | (Giooo)
Sca^h matt: Scacco matto. El
mMtt (tarocchi): II matto. (Pr.) A
fh divirs di alter se par mcUt: A
far differente da tutti si passa per
matto. De matt ghe n*h poeeh ehe
guariss j>6lid: Chi nasce matto
non guarisoe mai. / matt in for-
tunaa: I matti hanno fortuna. /
m^att induvinen: I matti e 1 ftat-
ciulli indovinano. JVe sd pussee dn
m,att a cd, s6a che 6n savi a eh di
alter: Ne sa piil un matto a caaa
sua che un savio a casa degli al-
tri. Omm pelds o matt o virtud*:
Uomo peloso o matto o awentu-
roso. 8e nd in matt i vneurem
minga (Appross.): A conti jBatti
bean i matti! Matt come dn ea-
vall: Matto come un cavallo. |
Per falso o guasto. Danee tnatty
diamant matt o cuu de bieeer: Da-
nari o monete o diamanti falsi.
Figh matt: Fioo selvatico. F'dng
matt: Fungo velenoso. El lait 1*1
diventa4i matt : II latte h impaz-
zato o accagliato.
— Matta, Matta (1), GriUo. « Se
me salta la matta.,. »: « Se mi sal-
ta il grillo di fare una mattata >.
ifFemminile di Matt. La maUa
Biraga: Matta come la Fiorina.
— Mattada, Mattata. « L'h faa
anea lu i sd mxittad »: « Feoe an-
che lui le sue pazziole». « Me par
che I'abbiafaa 6na m^tt€tda a eom"
prdi quell cavall » : « Credo abbia
fatto una pazzia a comprar quel
cavallo ».
— Mattdn jUomo allegro pieno
di facezie), Mattaccione. «. Ijh6n
bUl matton » : « E un bel matto-
ne ». I Vedi QuadreU.
— Mattasc e Mattascidn, Paz-
zarellone.
— MattareU e Hattell, Matte-
rello (2).
— Mattarellada, Pazziola.
(1) Malta e femm. di matto* ma oItr« a
ei6 aignifloa una carta determinata in c«rti
giochi.
(2) E usato a Firenze pid apeeialmente
per mastQii« della polenda.
MAT
— 433 —
MAZ
— MattooOh, Mattarello, Matte-
T-agiolo.
— Mattoide (P. N.),.Mattoide.
« J/'k 6n mattotde » : « E un mat-
toide >.
— Mattocoada , Matteria. « Bl
SKe diseva su di mattoeead »: « Gli
iceva delle matterie ».
— Mattell, Pazzerello.
— Mattooasc e Blattoocdii, Mat-
-terellone.
— Mattdlegh, Matterugiolo.
— MattaBalemm, Matasalem-
me. Scampit i ann de M€Utu9ar-
lemm: Campar gli axmi di Matu-
Bsileiiuiie
Mattaddr (D. Sp.), Mattadore.
(Colto) (Lottatore contro i tori nel
oiroo) Mattadore. | (Gioco a om-
bretta) Trionfo.
ManBOleo, Mausoleo. (Civ.) Oor-
stel sant Angel a Boma Vh 6n
nutusoleo: II Castel Bant'Angelo
di Boma h un mausoleo.
Maotmlmdm, Maximum. « El eo-
starit dn cent lirett al maehsi-
mum »: « Coster^ cento lirette al
maximum ». M maehsimdm de la
poaia (gioco): II maximum delle
puntate.
Kasz, Mazzo. Mcuss de spttrg,
de ztieeoria, de fidr: Mazzo di a-
Emaragi, di cicoriaf di fiori. Miize
<fe eiav: Mazzo di chiavi. Mttez
de eart: Mazzo di carte. Seannd,
el nuxeg: Scozzare il mazzo. Fit
sii in d*6n mazz: AnmiazzaLare.
CiUtit faeura del truuig: Trasee-
gliere. « I/h propi andada a eai-
tdU fcbura del mazz » : « Ha fatto
una bella scelta, davvero ! » Meusz
de seda: Matassina di seta. M^U
ttUH in d'ihi mazz: Metter tutti
in un mazzo.
Mazza, Mazza (1), Mazzo. Maz-
za de remolazz: Mazzo di radici
o di rafani o di ravanelli. Massza
de eavH: Groesa oiocca di capelli.
.« / eavH me erdden a mazz » : « I
oapelli mi cadono a cioocbe ».
Maaza de pagn spdreh: Mazzo di
pannillini eudici. | (Grosso mar-
tello) Mazza. 3f€usza de fd sass:
Mazza da pietroni.
— Hazzett, Mazzetto. — de zol-
fanki : — di fiammiferi.
(1) Mazza come si sa e baHonoiPO o an-
ohe bastone ferrato e pesantitsimo e gros-
to martallo.
Hazz&-zzaa-zzass, Ammazzare.
^ti I/h SUM mazsaa da dna s'eiop-
pettada » : « E stato ucoiso da una
mcilata ». Mazzass: Suioidarsi. |
(Fig.) Mazed el temp: Ammazzare
o ingannare il tempo. La gaUeria
V, Is, la mazza el Domm: La
Galleria Vitt. Emanuele schiaooia
11 Duomo. £1 55 el mazza la pri-
mera (Gioooj : II 55 ammazza pri-
miera. Mazza de edmpliment: Am-
mazzare Goi oonvenevoli o coi
compliment!. Mazzass del lavord:
Ammazzarsi nel lavoro. « S6nt
moizzaal »: « Sono stanco morto ».
— Kazzabecca , Mazzapiocbio
(martello di legno a varii usi ma
specialmente a quelle di oerobiare
botti).
— Mazzacan , Acobiappaoani.
« Ten in brcusz m Lilin eke arri-
va el mazzaean » : « Reoati in brac-
cia la Lilla cbe viene I'aocbiap-
paoani ». Randello.
— Mazzacaval. Vedi Cdppa-
eavai,
— Mazzacronegh (Volg.). Vedi
Mtuszaeronieh,
— Hazzacronicli (T. Eooles. ,
Mazziere.
— Mazzagatt ( Pistole corte ),
Ammazzagatti.
— Mazzalegiunm (Erba danno-
sa alle oivaie), Succiamele.
— Mazzament, Ammazzamento.
« Stanqii h suee^s 6n m^izzament
in eontrada ele^: « Questa notte
oi fu un assassinio in via di... »
— KazzapioBucc (Vog.), II pol-
lic«. I (Persona) Scalzacane, Mi-
serabile. (M. d. d.) V^s etnne la
miee del mazzapinBuee (in dis.) : Dir
sempre tbrbioi.
— Mazzapr6i, Calcese (Carru-
cola nel layori di fabbricbe).
— Mazzas^tt, Ammazzasette.
Haz^ (Volg.). Vedi Mctds,
Mazzucc^ (D. provenz.), Per-
cuotere il capo in o Dar del capo
in qualcbe cosa.
— Mizzuccada, Capata.
— Mazzuocarla (P. i^.), Coeoiu-
taggine.
— Mazzucoh, Caparbio, Testone.
— HazzuccoxL , Caparbiaccio ,
Caparbissimo.
M' e Mi (P. N.), Mi e M' A me.
« Me par e n6 me par » : « Mi pa-
re e non mi pare ». « Te ms ear-
pissetf*: « M'mtendi?» « Te me
M£E
— 424 —
MED
V(euU &enf »: « Mi yuoi bene?»
« Vosurem* ben » : « Voglimi be-
ne ». « Te me txButi fh m4H f » :
« Mi vuoi far morire? y^ ^ JEl frhdd
el m' aveva ciappcta in manera
ehe... »: « Mi aveva preso il f red-
do in modo, che... » « Ven a tro~
vamm' » : « Vieni a trovarmi ».
« Me gJCh voruu 6na pcisiema de
sant »: « Mi ci voile una pazienza
da santo ». « Te mi dee sti bene-
detti daneef »: « Me li dai questi
benedetti quattrini? »
Hi e Hee, Mio. ^i^ El ml e el id y^z
« 11 mio e il tuo ». « Mh de miyn
« Mio di me ». (Jr.) « Oo irov€ta el
mi » : « Ho trovato il mi' omo ».
« Oo trcisaa tutt elfatt m^ »: « Ho
dato fondo ad ogni mio avere ».
« I mi o mee de ed »: « I miei di
casa ».
Mea cdlpa, Mea culpa, Per col-
pa mia.
Hejuneda (P. N. quasi in dis.),
L^ftmico. < L* h chi el mehm^eda » :
« E qui I'amico Ciliegia ».
Mec&nega (Volg.). Vodi Mecea-
niea e voci sorelle.
MecanlBxno, Meocanismo. L[i 6n
meeaniamo motto eomplicfm ; £ un
mecoanismo assai complioato.
(Fi^.) « Tutt el meeaniamo de Vaf-
fari el sta Zl » : « Tutto il mecca-
nismo dell'affari sta li ».
— Hecanlca, Meccanica.
— Heccaxiiccli (D. Fr.). Vedi
Scarpa.
Mecca, Mecca (P. N.). Turin
Vi stada la Mecca di emigraa:
Torino fu la Mecca degli emigrati.
Mecola (D. Fr.) (T. di formal)
(Specie di trapano), Saetta.
Mecenate (P. N. ), Mecenate.
« El duca F. I' i el mecenate di
scultdr » : « n duca V. h il mece-
nate degli scultori ».
Heda (D. Sp.). Meta (1) , Cata-
Bta. Meda de legna: Catasta di
legna. Meda de quadrH: Monte
di mattoni. Meda de rud : Muc-
(1) Meta in Itallano sta oon e stretta e
con e larga. Mka con e stretta stgnlfica
oi6 che in milanese e Levaa o Scidtl (ster^
CO lasciato sul terrene da uomo o da
bue) ; Meta con e largo signiflca termtne,
scopo, eco. C^d perh annhe in lingua un
senso che s'approssima alia nostra : meda
ed « ci6 che ha forma piramidale, ma d
''oco nsato.
chio di spazzatura. Mitt in meda:
Accatastare.
Medala, Medaglia. « SI g^d. Una
biUa raceolta de meddi antieh*:
« Ha una bella raceolta di meda-
glie antiche ». Medaia eomntemo-
rativa, de deput€M, al valdr: Me-
daglia commemorativa, di depu-
tato, al valore (civile o inilitard).
Medaia de presenza: Meda^^tia di
presenza. « Bravo msrlo, va lA ehe
te daran la m-edaglia / » : « Bravo
MeOf va la che ti daranno la me-
daglia I » Bl rovira de la medaia:
11 rovescio della medaglia. (Kei
soffitti ) Ona medaia piUurada
daWAppian: Una medaglia di-
pinta dall' Appiani. (M. d. d.) ^Fft
croaett e meddi : Far segni di
crooe.
Hedal6n, Medaglione. Medaion
greeo: Medaglione greco antico.
(Archit.) El medaion aul sojffitt:
n medaglione dipinto BuUa volta
della sala.
— Hedaln. Medaglietta.
Medeg^ (Volg.J. Tedi Medied.
N. fr. volg. : « L*(i medegada p6-
lityn « L'ha rimpiastrata alia m&-
flio )». Dovrd del ad per m,€deg€ua :
timediare da solo ad un male.
Ba^n m£degaa: Bagno medioato.
Hedeghett (Erba della specie
delle artemisie), Assenzio.
Hedegozz, Impiastro. « El g'h
miaa aii 6n med-egozz de erb e de
aci&nagia viggia » : « GU appiccicd
un impiastro di erbe e di sugna ».
Hedemin (Volg.). Vedi Mede-
aim, N. fr. volg. scherz. : I/isteas,
fodroM de m,edeMm: Una stessa e
medesiraa cosa.
— Hedemmament (In dia.), Me-
desimamente.
HMer, Modello. / giomtU de
m^ a' an i meder di veatii : I gior-
nali delle mode portano i modelli
per far gli abiti. « Fdmel su V t-
ateaa meder » : « Fammelo coUo
stesBO garbo ». Taeu gib el meder :
Oavare dal modello o Ritagliar il
modello.
Hedesim (P. N.), Medesimo. In
del m,edeaim. temp: Nello stesso
tempo.
Medesinna, Medioina. La mH
medeainna per i tdaann amalaa Vh
6n bdn tdcch de maH : La miglior
medicina per le ragazze indispe-
ste h un bel tocco di marito. Me-
MED
— 425 —
MEO
clesi-nna de cavall: Medioina da
<5Civallo. « Bhehj std eaffk V h 6n4i
vera medesinna » : « Poh, codesto
ca€f& h una porcheria ». (Pr.) 1/ h
mhi spend aanee in pan ehe in
tnedestnn: Meglio h spendere in
pane che in medicine. « JJa mede-
ginna lafd el sd effett »: « La me-
dicina lavora ».
Media (P. K.)* Media. « In me-
dia el guadagna tresent f ranch cU
mea » : « In media egli guadagna
trecento francM a mese ». (Civ.)
Jja media proporzional : La media
p roporzionale.
Medlante che, Purch^ Col pat-
to. « Oh' el neghi Twinga mediante
che lit Vahbia tie...*: « Non glielo
ne^o a patto ehe egli, ecc. »
— HeoiantiDufl Ulis, Coi con-
tanti alia mano.
Medlatdr, Mediatore, Mediator
de tnatrimoni: Idem.
— HedlazldXL, Mediazione. Pagit
la mediasUm: Pagar la eenseria.
MMich, Medico. Yedi Dottdr,
JM'edieh eonddtt: Medico in con-
dotta. Medieh de fceuravia: Me-
dico awentizio. (Pr.) L* ^ difieil
travii el medieh de la makUiia de
I'amdr: Difficil oosa h trovare il
medico che guarisca il mal d'a-
more. Medieh vhcc e eerusieh gio-
Tin- .'Medico vecchio e ohinirgo
^ovine.
Medloclier (In dis.), Mediocre.
Vedi Insets tn«ci.
— Mlediocrement , Mediocre-
mente.
— Mediocritaa, Mediocritk.
« Quell serittdr V h 6na vera me-
droeritaa » : « Qnell'autore h una
vera mediocrity ».
Medltlt-ditaa, Meditare. « Oossa
Vh ehe te mSditet » : « Che cosa me-
diti ? » *mm^ liber V I 6n phas
eh'el media » : « II mio libro V ho
lueditato assail.
— Meditazidn, Meditazione. Do-
po % orazidn 6n poo de medita-
zidn : Dopo la preghiera nn po' di
meditazione.
Mediterrani, Mediterraneo. M
mar — ; Idem.
— Medlterranea (P. N.), Medi-
. terranea. La Cdmpagnia de la rSt
niediUrranea : La compagnia del-
la rete ferroyiaria me^terranea.
MeddxL (Vols.). Vedi Matdn,
Meffalomama (P. N.), Megalo-
mania. « It^dn aecu8a>a de m^a-
lomaniay> : « L'han accusato di me-
galomania ».
Megascopi (P. N.), Megascopic.
Mm, Miglio e Meglio. Pan de
mhi : Pane di miglio e oggidi di
granoturco. Succ edme el pan de
mH: Asciutto come Pesca. Ad^s
el mH el se ghedd. ai xmH : Ora il
miglio lo si d^ agll uccellini.
« Oh* era 6na pienna tal che saria
minga andaa per terra 6na gran-
na de m,ei » : « Stavano cosl pi-
giati che un grano di miglio non
sarebbe oaduto a terra ». Se tutt
i passer eonossessen el mH ! : Se
il bue conoscesse la propria forza !
0 Meglio. « C6me el stdi el maUnaf^
« El sth mH » : « Come sta I'am-
malato ? » « Sta meglio ». « Qviell de
mH che mi podi fa » : « Quel che
posso far di meglio )». Andh semr-
per mH: Andar di bene in meglio.
« Per el td o per el sd mH » : «Per
il tno o per il suo meglio ». J. to
bHl e mH : Alia meglio. P. E. : Vi-
vattdi a la bella e mH : Yivacohia-
re o campare alia meglio. « M far-
ria mM a... to«^, anddt^ tomdt a
cdbf ecc, » : « Farebbe meglio a... ta-
cere, andare, tornare a casa, ecc. )».
Fd. a ehi fh mH : Fare a chi fa
piii bene. « Go lassaa faeura el
mH o Adhss pceu ven el m>H » :
« Ora viene il bono ! » « Se nd te
gh'itt de mM / » : <!i Se non hai di
meglio ». « Jfa ti te see inso^ri-
bil » « Ben mH / » : « Ma tu sei in-
Boffribile I » « Ne ho piaoere I »
(Pr.) MH sdll che mal accompa-
gnaa : Meglio solo o soli che mal
accompagnato-gnatl. L'e m^i dl
fover wi, ehe pover nun : Meglio
dire povero me che poveri noi.
L'i mH 6na m.agra gaxnna incceu
che 6n eappdn greiss ddm^zn : Me-
glio h un iringuello in mano che
un tordo in frasca o in siepe.
— Helin. Vedi PanmHn.
— Helada (In dis.), Campo di
miglio.
^ Heiaima Specie di panico,
Panicastrella.
Mel, Miele. Mel rosaa, ver-
ging esc, : Miele rosato, verg:ine.
Bdcca de mel: Bocoa di miele.
D6lz c6m^ el mel: Dolce come il
miele. Mangidt fel e spud, mel:
Avere il miele suUe laobra e il
veleno nel ouore Opp. Ingoiar
MEL
426 —
MEL
amaro e sputar doloe o Pooo fiele
fa amaro molto mlele o II miele si
fh leccare, il fiele si fa sputare.
— Melaa, Melato. dhU 6n fh
iutt melcia: Con certi modi me-
lati.
— Helassa, Melassa. C6n la
melassa fan el zuceher filato:
Colla melassa famio lo zuochero
filato.
Mel^a, Melica (non com.). Sagj^-
na. Ban de mekfa : Pane di melica
o di saggina. Jlielga de aedvin: Sas-
gina da granate. Andd gio per la
melga: Vedi Aliamviam,
Melgasc, Stooco. JEl malgalse
della melga: Sagginale.
Melgaeciada, Muochio di sag-
ginali. Andd a la Mekfeueiada a
fit baracea: Andare alia Caacina
Melgasciada a far ribotta.
— Melgdn, Grano turoo. « St'ann
el melgdn el m'h anda^t tuit a fcLss
fdtt » (volg.) : « Quest'anno il gra-
no turco mi ando in rovina ». jl*r.)
Melgon rar polenta spessa: (Ap-
pross.) Tiista h quella state cne
na saggina e rape.
— Melgonln, Quarantine.
— Melgott, Come Melgdn.
Melissa, Melissa. Aegua de m,e-
liesa : Acqua di melissa.
Melitar (Volg.). Vedi Militar,
Mdlla, Mella, Soiabola o Daga.
« Gnarda ch'el g'd, sott la meUa » :
« Bada che egli na la daga al fian-
ce ».
Melma, Melma. « La pihnna del
fiumm I'd, lassaa gid 6na m^lma
del diavol » : « La plena del fiume
ha deposto molta melma. mS* e-
rem in la melma finna ai genoec » :
« Eravamo nella mota fino a' gi-
noochi ». (Fig.) « Mi in quella m^l-
mu ghe stoo min^a » : « In mezzo
a quella oanaglia io non oi yo'
stare )».
Melodramma, Melodramma.
« La Norma per ml I'e el re di me-
lodramma » : « Per me la Norma h
il piii geniale de' melodrammi ».
Heldgna (In dis.), Capo, Ceppi-
cone.
Mel6ii, Mellone, Popone. jFVm a
melon: Fatto a s^icchi. Gatido-
litt de melon : Semi di popone. De
Melon ghe n'h jaoeeh de boh : I po-
poni assai bom e dolci sono rari.
melon cod coei : Popone fatto stra-
fatto. Qiiell ehe vend i melon : II
poponaio. (Pr.) IWdieh e §nehm
voeuren la stta 8tagi6n .* Ogni ooaa
a sue tempo. | (Capo tosato) « JB
«'d faa /a el melon » : « S' ^ fiitto
tosare ».
— Melonii-onaa, Tosare. mJEli^^
faa melond » : « S'^ fatto tosare •
zuoconare o rapare».
— MelonliL, Poponeino.
— Melonera , Foponaia. « Ona
melonera che ghe rend domUa tir
nhtt a Vann » : « Una poponaia che
gli rende nette due mila lire al-
ranno». El padr&n. de la mdo-
nera; II padrone di oasa o del
baooellaio. Beatd padrofi, de la
melonera : Bestar padrone del bao-
cellaio.
Member, Membro. « Member de
eavall: Yereella. | {Lie persone
colte j>arlanao di persone appar-
tenenti a corpi accademioi o po-
litioi usano Membro alia fioren-
tina) «i7^ membro delta dmgre-
gagidn de caritaa o deUa Con^mi*-
8i6n tal»z<ii. Egli h membro deDs
Congregazione di Caril^ o della
tal oommissione ».
Memento, Memento, Preffhiera
nella Messa. | « &' oo ctoa <m m^
mento ehe el se ne rieordarit per
dn phzz » : « Gli died! un tientam-
mente che se ne rioorder^ pernn
pezzo ».
Memorabel (Volg.). Vedi Me-
mor€Unl,
Memorabll , Memo^bile. 1/ e
6na data m^morabU: E una data
memorabile.
Memoria, Memoria. Memoria de
fir o de br&nz : Memoria di ferro
o di bronze. — de gatt : Memoria
infelice. Ona gran memoria : Una
gran memoria o Una memoria
d'oro. Di sin. a mem^oria .- Dire a
memoria. Impard a memoria: Te-
nere a mente. Fagh memoria
a vun: Far memoria. (Bammen-
tare) Binfreeeaqh la memoria:
Binnovar a uno la memoria. Ptrd
la memoria: Perdere la memo-
ria. Andd, via de la memoria:
Useir di mente. Spettdi ehe fttghen
memoria: Aspettar il ricordo. A
memoria d'omen: A memoria d'no-
mini. (Pr.) Chi n6 g* dk memoria
g^abbia bonn gamb: Chi non ha
memoria abbia gambe. Quand se
0'^ minga de memoria se notta:
Chi non ha memoria abbia oarta.
M£M
— 427 —
MEN
CIRicordo) « Oo fwi la mia brava
n,em.oria in del diuiil » : « Ho fatta
iA xoia "braya memoria o anoota-
aoxie nel diutile». Jjibrett di me-
wt4>rx .* Libretto per le memorie.
[Pegno d'affetto o d'amicizia) « In
ti$a memoria g'oo 8t6 brtxzzal^t c6n
la liatta del nosier sposalizzi » :
icl>i Buo ricordo ho queeto brao-
daletto oolla data del nostro ma-
trimonio ».
SSemorial, Memoriale. Presentct
&n> meinori€U: Piesentar nn me-
moriale.
— Memoridtta, Memorietta.
Uen, Meno. Men ehe men: Tan-
-to meno o meno ehe pooo. ParUb
Oel pii e del men: Parlare del piCl
e del meno. V^s de men del tal:
Kasere dammeno del tale. JArapu
lira men: Xante o gjih di 11. Ve-
ffti.^ al men: Cadere m basso stato
o Oedere al basso^ In men dequel-
2a / In men ehe non si dioa. Nien-
temen: Nientemeno. A meno ehe:
SaIvo ohe. Fik a men d* 6na rob-
ba .- Far a meno d'una eosa. I men
tnhtien a bev i ph: I meno tirano
i piii. « Quest Vh el men » : « Code-
sta ^ la meno ».
Menk, Menare. Mend, denanx a
fyun,yiBura, de j»art, intdmo, via :
Condurre dinanzi ad uno, tuori,
dA parte o in disparte, intomo,
via. Menh dent : Introdurre. Mer-
ndi dent (delle cucitrioi): Caoire
scemando. Menh dent (in prigione):
Menar uno in domo pem. Menh
sic 6n lader : Portar un ladro alia
Questura. Menh b6n: Menar bo-
no. Mendt bulia (in dis.) : Fare del
nizzo. Mend, el euu, el eazzuUf el
dent, i gamb, % seiahdl, ece. : Vedi
queste voci. Mend la polenta : Di-
menar 1a polenda. Mend per el
nas : Menare per il naso. « l.*h 6n
omin ehe se lassa m,end per el nas » :
« £} un omo ehe si lascia menar
per il na80». Lassass m,end via
dai bhi paroU: Lasoiarsi trastul-
lar o bindolar di parole. Mend per
le belle sale : Bindolare o Tenere
uno a bada o Menare il can per
Paia. <iy 00 m^naa al teater e el
8* h divertn mhsz m&nd » : « L' ho
condotto al teatro e oi si ^ diver-
tito moltissimo^. Mend via la vi-
sta: Confondere la vista. Savi
mend la barea: Saper baroame-
nare. | (Fare marcia) « La piaga
la se^ita a menagh » : « La piaga
oontiuua a suppurare ». | « Voi
finissela de menalla / » : « Smetti
via, di rimestar queste cose ».
Mend gio bott de la Meulonna:
Piochiare come dare in terra o
menar gid botte da orbi.
MenaUa , Bollire. P. £. : « Te
fee cunt de menalla aneamdf »:
« Quanto la vuol bollire 1 »
menabd (Tracoia ehe si dh agli
stampatori per Pordine della com«
posizione), Uuida.
Mexiada, Menata. « Bagh dn'al-
tra menada a quella polenta » :
« Dagli un^altra rivoltata a quella
polenda ». (Giooo, Dama e 8cac-
chi) « QtieUa menada V h sbagUa-
(2a » : « Ouella mossa h falsa ». |
(Fie. j « 2/ ^ stada 6na menada de
quMinibroidn »: « Fu ima mano-
vra o un raggiro di quell' imbro-
glione ». « CEuh ehe menada / » :
« Uh ehe stampital »
Menadid. Vedi Mennadid.
Hanadinna, Menatina. « On'dl-
tra menadinna e I' h eotta » (po-
lenda) : « Un'altra rimenatina i>oi
h ootta ». « On'altra menadinna e
V h fresea » (tromba) : « Un'altra
menatina di pompa e I'acqua sa-
vk fresea ».
— Henaddr, Menatoio, Mena-
rola.
— Henad6ra (Fattorina nolle
filande), Aspiera. | (Appoggio del
remo nelle barche) Soalmo, Ca-
viglia.
~ Henadnra per Menada. Ve-
di Menada.
— Menarost, Menarrosto (Luc-
ca). Girarrosto. Tird sU el mena-
rost (orologio veochio e ehe- va
male) : Rimontare il — o Caricare
il girarrosto.
— Me&asddn (Volg.) Vedi Mor-
nasei6n,
Menator6xL, Appaltone, Capo-
polo, Caporione, Capoccia. « ^eU
l\ el fd el m,enatoron in di anar-
ehieh in erba »: « Egli 6 il capoc-
cia degli anarchici novellini ».
HexLd&-XLdaa, Mendare (1), Ri-
mendare. « In di ealson ghe s'era
faa dent 6na sferla e lee I'd men-
daa benissim »: '« Gli si erano spao-
(1) Antiqaato, nel senso di Emendart'
Da non ntarsi Jn nessun modo.
MEN
— 428 —
MEN
oati i oalzoni e lei glieli ha ri-
mendati benissimo ».
— Menda (P. N.), Menda (1),
PaB8atui*a. « Se te ghe fee minga
6na menda Vandarit tn toceh » :
« Se non le fai una riinendatora
si romper^ del tutto ».
— Hendada, Rimendatura.
— Mendadlima, Rimendioo.
— Hdndadnra, Rimendatura.
— Mendadurlnna, Lieve rimen-
datura, Rimendaturina o Ramen-
daturina.
^ Hendee o Mend6, Rimenda-
tore.
— Hendad6ra (P. N.), Rimen-
datore o trice.
Mendicant (In dis.). Mendican-
ts. Fraa mendicant: Frate men-
dicante.
— Mendiccli (In dis.), Mendioo.
Hene^hln (La Maschera nota),
Meneghino. A dilla in bdn mene-
ghin: A dirla in buon milanese.
A Milan ghe n^h quasi pin de vert
meneghilt: Di Teri mene^hini a
Milan o non c'^ n^ quasi piil.
— Meneghlnada (Tratto o di-
scorso da menejscliino). M sindieh
Belima^h el piaseva anehe per
eerti meneghinad: II sindaoo Be-
linzaghi era popolare anche per
certe sue uscite vemacole.
— Meneghlnasc e Meneghindn,
Meneghino rozzo.
— Menegliin^BCh (In dis.). N.
fr. vecchia: El fit mene^hinesch
el spariss tutt i di: II tare e la
gorgia da Meneghino antico per
lormna spariscoho sempre piii.
— Heneghlnna (Carico di b6t-
te). « m g dt daa 6na famoaa me-
neghinna ch^el Vh romiMia mezz »:
« Gliene diede un carico che lo
lascib tutto indolenzito ». (Femm.
di Meneghino nel senso di mila-
nese) « Mi sdnt 6na bonna tnene-
ghinna e de fastidi ahe n*h min-
ga yn « lo sono una bona ambro-
siana e non mi lascio posar mo-
Bche sul naso ».
Meneman , A mano a mano.
« De meneman che vhgnen mandi
denter •»: « Mano mano che arri-
vano introduoili ». « Meneman el
par che gh'en vaga a lii»: « Qua-
si quasi si direbbe che h lui che
H) Mettda in lingua 8*gnif ca difetto. Per
rifaoimento di dannf, quasi ammenda.
ne avanza ». « 2/'^ meneman
sanoti^: « £ quasi mezzanotte ». I
Hdnir e Hdnera, RandeDoJ
« Ciappa el mener e string la
da 8ut edi*: « Pislia il rand<
e lega bene le balle ». JSl
de la tromba: Menatoio. JS/l
ner de la polenta: Vedi Can^la.\
— Menerln, Piccolo menatoio. I
Henesnalch (Volg.). Vedi Mt
niscalch.
Menestra (Volg.). Vedi Mh
stra e voci sorelle.
Henisc, Pasticcio. « Jfa eosse Vl
8t6 menise ehe gh*h eh\ in del
dinf »: « Che cos'^ questo inl
glio qui nella catinelia? » « F«
va el lattee a fit el menise in
latt » : « y edeyo il lattaio a fare
suoi misougli o intrugU nel latte >(
— HenlscU-isciaa (P. N.), Ib^
trugliare, Rufolare. « lyk Vh adrt^
tutt el ^ a meniseid ma el fd
nagott de b6n » : « Sta tutto il gioi
no a Intrugliare, ma non fa nu
niente di buono ». « Cosse fan if
quella stanza ehe senti a fneni"
sdil » : « Ma che c'^ di 1^ che sentc
rufolare ».
Mennadid, Menadito. A men-^i
nadid : A menadito. « .£7 soo ai
menadid*: « Lo so a menadito* J
« Std arologq el va a men€ulid*ti\
« Questo oroiogio va bene, a me-|
nadito ».
Hennafir6gg, Freddoloso (1)J
Uomo di carattere assai freddo^
« 2/' ^ ch\ quell menafreag de 6n\
Luis » : « Ecoolo qui quel musone
di Luigi ». « Ma tee ds dagh aira
a queu menafregg *i « E tn dai
retta a quello sconclusionato ? »
HennaieYaa (Colui che impasta
per far pane), Impastatore.
Mennapas (In dis.), Paoiere.
Mennapdlta, Mestatore. Vedi
Menatoron.
Hennavla (In dis.). Raggiratore.
Menea (T. ecoles.), Mensa. La
mensa thseovil: La mensa vesco-
(1) II Freddoloso a dir vero non rend«
appuntino 11 nostro Menafregg una df
quelle parole Intradneibili ehe sono il rom-
pieapo de^ vocabolaristi. 11 Chernbiai man-
da pel prime caso a Sgenee ed io mando
a Freggee. Per gli altri cast si pn6 dire
che ognl frase milanese !n ml entr! JVe-
nafregg si presenta diversa in toscano.
MEN
429 —
MEN
vHe. Im, mengadi djSfieiai: La men-
sa desU ufficiali.
BEenaual (R. St.). In qmi hrutt
len%f9 ehe se doveva paga la menr-
rtusZ (tasaa iniqua messa dagU
Bpagnoli) : Nei bratti tempi in oui
Bi paeava la mensuale nei ducato
di ^i£uano.
Mente. Ment 8an>a in corp
san' Mente sana in oorpo aano.
A ment qui^Ua: Ad animo ripo-
BOto. AntM via de la menl: Usoir
di mente o dalla memoria. « Coesa
4i44»v4fl ie ven in ment / » : « Che
diancLine ti salta in capo? » Dh a
m^ftl: Dar retta. Fagh a ment:
PenBarci un poco o Volger la men-
te a una cosa o Star attento a....
Z>^ fjrid de ment: Ingrollire. In
tne'nte Dei: In mente Dei. Paesit
iMM*%ca per la ment: Non passar
XLeanobe per la mente. TegnX a
ment: Tenere a mente. Tir€U8 in
menrt: Reoarsi in mente. « I/d
legffiuu el disedrs o el Vd ditt sii a
fnent / » : « Lo ha letto il discorso
o lo pronunci6 a memoria? »
— Mental e Mentalmexit, Men>
tale e Mentalmente.
Menta^ Menta. Menta piperita:
Menta piperita. Menta milvadega:
Menta saivatica. BdmJbdn de m^n-
ia>: ConfSetti con menta.
— Menttn e Mentitt, Pasticche
di menta. Menta edn seltss: Menta
ooA seise.
Menuder, Minuto. De menuder:
A spiluzzico. Ottardd de menuder:
OBservare o esaminare minuta-
mente. Cagh de menuder (vol^.):
Spendere a miocino o a spizzico.
« JDSghi bonn e tapelUghi m^enu-
der »: « Pioohiatelo a bono e tam-
bnratelo bene o Zombate pure per
oonto mio ». « Come Vh menuder
quell bagaiin « Com'^ mingherlino
a nei flgUuolo ». | Gent menudra :
Lobncola. P. £. : « Gh'era gent al
teater... f*i<Si, ma gent menur-
dra »: « Cera gente al Milanese ? »
« Si, ma tutta robuoola».
— Menadral, Minuta^lia. « Seer-
nis8 fedura i menudrai e m^tti de
part »: « Trascegli la minutraglia
o mettila da paribe ».
— Menadram, Ragazzaglia,Fan-
ciullaia, Minuteria.
— Menadrln, Mingherlino. « C6-
Vh menudrin quell oagai / » : Y edi
Menvsder*
— MenuiL MinutagUe Vedi Me-
nudrai. J Menus de pokuter : Frat-
taglie di polio.
— Menusaria, (Collettivo di Me-
nus) Vedi Mentuirai,
MenzioxUi, Menzionare. « lyoo
mat nanca sentii a msn^ionii » :
« Non rho mai sentito menzionare
ohe tampooo ».
— Menzidn, Menzione. La men-
eian onorevol: La menzione ono-
revole. m El V d, faa menaion de
mi / » : « Ti fece menzione di me ? »
Medp&tegh (Volg. id.). Vedi O-
meopatieh,
Meroaa, Meroaa, La piaasa del
mereaa: La piazza del mercato o
II Mercato. On mereaa de Saronn :
Un passeraio. « Che gran miercaa
poRun/yn «Poh, ohe mercato*.
JPii tant mereaa d' 6na robba/:
Far grande caso d'ima cosa. 0
A strtucia mereem: A buonissi-
mo prezzo. Lassass mendi via dal
bdn mereaa: II mercato vuota la
borsa. De s6ra mereaa : Per risto-
ro. « £1 m' d. minga pagaa e de
s6ra mereaa oo dappaa delVtuen » :
«Non mi pag6 e per ristoro mi
diede deU'asino ». Cavdtasela a bdn
m,ereaa: Uscime a buon mercato.
F^ el generds a bon merccut : Idem.
Dd donn e 6n*oeea fan 6n vMreaa :
Due donne e un gatto e il mer-
cato ^ belP^ fatto. El bdn mereaa
el rovinna la borsa: Idem.
— Mercant, Mercante. Mereant
de brazz: Merciaio. Mereant de
gran, de b<Bu, eec. Mercante di
grano, di bovi. Mereant de fiaa:
Spia. Mercani de pHl de inauill:
Meroantucolo de' miei stiTali. (M.
d. d.) Fdi orhggia de mereant: Far
orecohie di mercante.
— Hercanta, Mercantessa.
— Hercantii, Mercantare. « Anr-
dkmm std, minga It tant a mer-
eantd, » : « Andiamo, non stare cosi
a far tira tira o a stiracchiare il
prezzo ». « Lk el mereanta su tutt
eoss » : « Lui fa sempre il tira tira ».
— Mercante , Mercantuzzo o
Mercantuoolo. « Va gid del mer-
eantell a eomprii des ghH de gug-
git o un'aseUita de ri#» : « Scendi
giii dal mercante e compera dieci
centesimi dispilli o una matas-
sina di refe. ».
— Mercantile Mercantile. Ih-ezzi
mercaniil: Prezzo mercantile.
MER
— 430 —
— Hercanzla , Mercanzia (Nei
sensi retti oome in toscano). « br^oo
in magazein tanta de quella mer-
eafufia... » : « Ten go in magazzeno
tanta di quella derrata... » (Fig.)
« if i de 8ta mercanzia in eii mia
en viii minga )» : « lo di questa
roba non ne Toglio in casa mia ».
— Merciaria, (P. N.) Merceria.
Mereiaria menudra: Merceria.
Merced, (P. N). Mercede. « Oo
dappaa la mia m,ia mereed » (poco
usato): «Ho presa la mia mer-
cede».
Mercoldi, Merooled). Mereoldl
grass: Mercoledl grasso.
Mercurl, Mercuno (Colto). Mer-
curi Vera el Dio del eammereio :
Merourio 6ra il Dio del oommer-
oio. Q Ul 7nercuri del termometro :
Idem. (II popolo dice Argent viv),
— Mercurial,. Mercurisde. Cura
mercurial: Idem. Inguent mer-
curial: Unguento mercuriale.
Mtoda, Merda. « Ona merda ! »
(trivialiss.) : » Merda fritta ! » On
omm de merda (volg.): Un omo
di paglia. Av^gh ancamb sporch
de merda el cam.i8€eu: Ayere il
latte alia bocca. Gogndss la mer-
da al last: GonoBcere le ortiobe
al tasto. (Pr.) Merda ehe monta
in sedign o ehe la spussa o che la
fit dagn: (Appross.) Guardati dai
pidocebi riunti.
— Merdee, Merdaio. ic M I'd
lassaa lit in del m,erdee » : « Lo la-
scio lui nelle peste, o nel merdfb-
ro » (triv.).
— JMerdada, Caeata.
— Merdlnna, Caeca.
Merdocch, Merdocoo. Cdnt el
merdoceh se leva i pel di brazz:
Col merdocco si leyano i peli dalle
braccia.
Meregnan , Melegnano (Borgo
di Lombardia). N. i"r. El perdon
Vh a Meregnan (R. St.) : Non c'6
quartiere.
Mer6m6r, (1) Lavata di capo.
« J]l g'a daa on h6n meremdr » :
« Gli hato una buona ramanzina
o Gli i'ece una partaccia ».
(1) Noto qui (per chiarezza di pronun-
oia) raocento snire del meremdr. Se que-
sto non ci fosse, Taccento guird^ che se-
gna invece il saono dell'u toscano, indur-
rebbe a far leggere: Meremdr.
MeresdaU, (Volg.). Vedi
reseiall,
Meresglan (Pianta e
Petonciano. (Pr.) Coeumer,
e meresgian ghe fan phrd la
zietusa ai ortolan (Manoa). Ltel
ralmente): Citrioli, poponi e
tonciani lanno perdere la pazi<
agli ortolani.
Tfltelca, (Volg.). (P. N). Vedi A-
merica.
Meridianna, Meridiana.
Merin68, Merinos (pecore di
Spagna) | Ona yestinna de vmeri-
nos: Una vesticciuola di meri-
nos.
Merit, Merito. Enlrd, in merit:
Entrare in merito. Eass dx me-
rit : Parsi merito. I^eiesa de sal-
vass sema merit: Presunzione di
salvarsi senza merito. Condss i
s6 merit: Conoscere ipropriime-
riti. Vegni al merit de cavass i
occ: Venir al punto di oavarsigli
ocohi.
— Merit&-itaa , Meritare. « M
meritaria de.,,» : « Meriterebbe
di... » « Ohe Dio ghe le meriia... >:
« Dio gliene renda merito ». « Td
meritei » : « Ben ti stlt ». (Pr). CM
n6 me vceur n6 me merita: Chi
non mi yuole non mi merita.
Merla, N. £r.: « I trii dt deUa
Merla (R. St.): GU ultimi tre
giorui di gennaio.
M^rlo, Merlo. El merlo Vh nt-
gher col hhich giald: II merlo h
nero col becco giallo. Cantit ed-
m,e &n merlo: Cantare come nn
merlo. | Merlo (1), Merlotto. « 2/i
ch\ el merlo » : « E qui il merlot-
to ». CippeU merli : Canta merlo.
— Meriott, Merlotto.
Merlozz, Merluzzo e Baccal^
Merzed (Volg. Ant.) Vedi Mer-
ced,
Mee, Mese. El primm del mes:
II prime del mese. El mes di qaU:
II gennaio. « Qwtnti ghe n* emm
del mesf tih ^ti K quanti siamo del
mese? » Mes che lira trentun: Me^
Be che conta trentun ^omi. On
fioRu de shtt mes: Vedi SeUxmin,
Vess de duu, trii, ses mes (di donna
incinta) : Essere nei due, nei tre,
(1) In dlaletto : 6n merlo e uomo gab-
bato. In toscano d piuttosio il gabbatore.
II gabbato c un merlotto, o un tordo da
pelare*
MES
— 431 —
MES
•MUB* mei mesi. V^s in del eantdn di
n^j&wc tries (in die.) : Fare la cene-
ren'tola.
— Mefl^U, Mesetto.
— Mesada, Mesata. BitirA la
mes4Mda: Risouotere la mesata.
« ^EJl s'h gih mangiaa la mesada » :
« S'^ mauffiato il grano in erba».
« Oame Va de fd, a vit lit, e la fa-
mdfflia edn quella mesada / » : « Co-
me pub sbarcare il lunario eon
qxiella misera paga ? ». « I/d, faa
tUtt dna mesada edn mi in eam-
pcLgtaay. « Passb I'intero mese nella
mia Tilla^.
— Hesaso. Mesacoio. « Qalst VI
siaa "per mi &n gran hrutt me-
mase »: « Questo per me fa un me-
BCtocio poroo ».
Bfescnlii, Mesohino. Piyver m«-
sehin: Povero mesohino. OueHn
meschin: Guerino Meschino.
— MescUnell, Mesehinello.
— Heschinameiit, Meschina-
xnente.
Mas'cili-s'ciaarHi'eiaBfl, Mischia-
re. Mes'cui i cart: Mesoolar le
carte. (Fi^.) « Perch^ el vceur semr-
per mes^dass in di fait m^9 y^:
«c Perchb Yuol sempre immischiar-
si nei fatti miei? »
— Mes'c, Mischio. Bis o for-
ment mes'e edn del mH: Riso o
grano miscliiato al miglio.
— Mes'da, Mescolanza.
— Mes'ciada, Mescolata. « Dagh
&n'aUra mes'eiada ai cart » : « Da-
gli un'altra mescolata alle carte ».
— Mea'ctanza, Mesoolanza.
— Mea'dosi, Miscuglio e Me-
scolata.
•^ M^BCOla, (Arnese di cucina),
Romoiolo e Mestola. (Dei oambia-
monete) Mestola.
M68oia, Mensola. in Oh* era di
statdett sdra di misol al mur » .*
« C erano delle statuette sopra
mensole sul muro ».
— Mesoletta, Mensoletta.
^- Mesoldn, Mensolone.
Mess, Messo. « Tdma pii indree
n^ la lettera nh el mess » : « Ho
perso il messo e Tambasciatore ».
« Mess mandaa (oggidl: Amha-
seiatdr) n6 porta penna » : « Am-
r basclaior non poira pena ».
Messa, Messa. Messa granda,
hassa, eantada, nceuva, amhro-
sianna, romanna: Messa ^ande,
piana, cantata, prima, di nto am-
brosiano, di rito romano. Messa
bonna o minga bonna : Messa buo-
na o non buona. Messa de mort :
Messa funebre. Messa de eaccior'
d&r: Messa lesta lesta. JJiber de
messa: Libro da messa. Perd la
messa: Perdere la messa. Andh
a la messadel'oreves (1) (in dis.):
Perdere la messa. DI messa: Ce-
lebrar la messa. Fa dl &na mes-
sa: Far dire una messa. 8ent\
messa: Sentir messa. Vegnl fceu-
ra la messa : Uscire la messa.
Servi m^ssa: Servire la messa.
Taeeit su la messa: Marinare o
Salare la messa. (M. d. d.) A m-es-
sa edn ti ma minga u bev o a giu-
gd. ai bdee o al bigliard e simtli » :
« In chiesa con te non aU'oste-
ria ». « Ch*el vaga dn poo a sentl
di mess>: «Vatti a far irate ».
Finida la messa h finii i candel :
Finita la messa son terminate le
candele. In finii i mess a san Ore-
goril (in dis.): La festa h termi-
nata ! (Fig.) « CEuh ehe spuHl, g'oo
forse tevaa la messa f »: <c Ih che
chiasso. L'ho forse offeso?» (Pr.)
« Ma eh'el pensa ehe falla anca
el pret a di messa » : « Ma pensi
che sbaglia anche il prete euFal-
— Hessaa (Volg.). Vedi MessaL
HOBsal Messale. Savi lig domd,
sul sb messaZ : Non saper leggere
che sul proprio libro.
HeBsedii Mestare , Royistare.
El m^ssedata in del sb intemo, el
fonduse di peecaa vece, edn lapol-
liglia di passidn de la giomaad » :
«Kimuginare, in fondo al cuore,
la posatura dei peocati vecchi e
la poltiglia delle concupiscenze
nuove». Tira molla e messeda:
Dagli, piochia e mena.
— Messedada, Mescolata. *Dagh
dna messedada » : « Dagli una me-
scolata. « jE7 n dna gran messeda-
da yn «.^ H un rovistio d'inferno ».
Messee, Messere (2) Zazzerone.
— BUBC^e, Messere. « L'^ ehl el
missie » : « £: qui il mcrlotto o il
(1) Ho registrata qnesta frase io oma^-
gio a Vincenzo Monti che Tha notata nella
soa prefazione. Oggi e sronoscita dai ^iu.
(2) Tanto la voce milanese come Tita-
liana oggtdi sono quasi a<cite d^uso. In
Toscana era vivissima nel medio evo ; ora
I serve nel parlare ironico.
MES
432 —
MES
tordo da pelare» (Frase usata
dalle donne di bordello).
Measla, Mesaia.
Hessizla (Volg.). Vedi Amieisia.
Nei prov. veccnii : Danee e mes-
sizia rompen el coll a la giusli-
zia: "Vedi Danee. (Mode proverb.)
Ml sospltt rh el velen de la messir-
zia : II sospetto h il veleno dell' — .
HesB6, Uatiuo. « Lava ati bieeier
II in del messd » : « Lava quest!
bicohieri nel catino*.
Hestee, Mestiere. Fa 6n mestee:
Aver un'arte in mano. Fd, 6n p6o
de tutt i mestee: Far d'ogni me-
stiere o Cento mestieri. Fdtper me-
stee : Far professione di checches-
sia. I fer del mestee: Gli utensili
da lavoro. On gramm mestee: Un
misero mestiere. Imbroiaelm,estee:
Guastar il mestiere. I inehrt del
mestee: Gli incerti del mestiere. Fit
quel mestee (di donna) : Fare quel
mestiere. Hobd. el mestee: Rubar il
mestiere a uno. Sav^ ben el so ms-
stee: Saper bene la propria arte.
Stra^a^sd el mestee : Strapazzare 11
mestiere. Save i termin del mestee :
Saper i termini del mestiere. Vhs
det mestee: Esser dell' arte. Vkss
quell di milla m,estee: Essere un
taccendone. Fd, el mestee del Mir-
ehelass, m,anqih, bev e andd a spass :
Far il mestiere del Michelacoio,
mangiare, bere e andare a spasso.
On mestee de morl del sogn: Una
professione piil che noiosa. On me-
stee orb: Un mestiere di gran gua-
dagno. (Pr.) Chi g*d 6n mestee in
mxtn ghe manca mai 6n toeeh de
pan 0pp. J^o gh'h ma>qher msstee
che a voregh tend n6 ghe se vivatta
adree: Chi ha arte ha parte o Tutte
le arti fanno le spese. Fl m^estee de
fra Fagott I'h quel de n6 tceus fa-
stidi de nagott : Vedi Miehelazz.
Ofellee fit el td m^estee : Chi non h
dell'arte non puo discorrere. (Af-
fari) « Q'oo tanti mestee de fa*:
« Ho da sbrigare molte faceenae ». |
(Casa) FcL i mestee: Sigovernare la
oasa. (Tessitori) Cassa (Gli ordigni
del telaio). (Donne) < L*h vunna
del mestee » : « £2 una prostituta ».
MHtes in sul mestee : Darsi alia vita
allegra ; a far la signora.
Hestieraiit, (P. N:) Mestierante.
« Uh minga 6n artista quell Id^ I'h
6n m.estierant » : « Non 6 un artista
oolui h un mestierante ».
Mesterasc, Mestieraceio. Meste-
ease fd danerasc: (Appross.) II
mestiere vile d& guadagni graesi.
Hesterin (P. N.) e ant. MestinBU,
Mestierino e Mestieruzzo.
Mestura (Volg.). Vedi Mistura e
voci affini, iranne queste seguentl
Mesturbn, Acoozzo. « Guardaeht
mesturon » : « Guarda che bell' ac-
oozzo ! »
Hestorozz, Mescolaticcio.
Mesnrk, (Volg.). Vedi Misurdt
vooi dipendenti. ,
Het& (Moglie), Metk. n Go ae-
eompagnaa a spass la mia eara
meta » : « Ho aocompagnata al pas-
seggio la mia eara met^ ».
iietaa, Met&. Fit a metaa: Far
a met^. Metaa danee e metetapor
rer: A chi oonsiglia non duole il
corpo. I (Misura) Ona metaa de
mardn: Un litre di oastagne.
Metaflsega, (Volg.). Vedi Meta-
fisiea,
Hetafora, (Colto), Meta for a.
Parld in metafora: Idem.
Metafdrlch, Metaf 5rico. BisdgM
capigh el sens metaforieh (colto):
Bisogna intenderne il senso meta-
forico.
Metall, Metallo. El pussee leger
di metai I'h I'allumini : II pi£i leg-
gero de' metalli h I'alluminio. |
Metall de vds: Metallo di voce o
meglio Timbro di voce.
Metam6rfosl» (Colto), Metamor-
fosi. « J^ success in quelladonna
6na vera metam,orfosi » .* « £ acca-
duto un gran cambiamento di con-
dotta o di carattere in quella
donna ».
Meter, Metro. « Sardt poeeh pu
d'6n meter de robba o de atoffa » :
« Sar^ poco piii d'un metro di
stoifa ». I (Padrone) « M'dt ordinaa
el mhter de sard sit el negoziyt:
Vedi Matter,
Metrichj Metrico. FlsisiemM me-
trich: II sistema metrico. X/'offiei
metrich: L'ufficio.
Mdtdd (Civ.). Metodo. « L*d adat-
taa el mstod de rispofidegh ^u » :
« Addottb il metodo di non m^ ri-
sponderle ». Seednd i metoa : Se-
oondo i metodi.
Metodega (Volg.). Vedi Meiddiea,
Metddica (Civ.), ^M g'd 6na
metodica tutta s6a ^artieoktr »:
« Ha un sistema di vita o di par-
lare tutto suo particolare ».
MET
— 433 —
MET
MetOdich, Metodico. « 2/'^ dn
omm metadieh comh )» : « E un omo
assai ordinato ».
Metodlsta, Metodista. / metodi-
sta in d'dna setta protestant 6np6o
divhrsa di calvanisti: Idem.
Metriss (D. F.), Amante. « L'h la
metress del ednt » : « £2 la ganza del
€M>iite ». Gran metress: Dama di
cortfidenza.
Metropolitanna, Metropolis
tana.
M6tt, Mettere.
Mett a: Mettere a. Mett a la
hiScea: Portare o alia booca. Mett
a man: Mettere mano e Cavar
da... Opp* Incominciar ad usar
d'una cosa. Mett a frutt dn ca-
pital: Metter a frutto un capi-
tale — aZ lott: al lotto. Mett a
eunt : — a conto. Mett a la prtBuva
del sltt: Mettere a tutta prova.
Jtfie^^ i man in delfoRugh: Metter le
mani nel fuoco. Mett dn ficeu a /d
el garz&n : Metter un figliolo a bot-
te^. Mett vun a pan epessin:
Metter uno al dovere. Mett a la
via: Rawiare e Rassettare.
Mhttes a : Mettersi a. < El se
mett a piceuv » : « Comincia a pio-
vere ». Mettes al brutt o al belt (di
tempo) : Mettersi al brutto o bello.
(Al oigliardo) Mettes: Aochitarsi.
JtTettes a 6n brutt ris'c : Mettersi a
repentaglio. Mettes a piang : Rom-
pere in pianto. Mettes a la via:
Mettersi in assetto. Mettes in pom-
pardinna: Mettersi in squinci e
g Hindi. Mettes a /it elbcUoss: Met-
srsi a far il bnccone.
Mett adoss : Mettere addosso.
« Tutt i sbali mi e melt adoss a
fni>: «Tutti gU errori li carica
a me». « Queu omm, el me m,ett
eUloss la gniUfnera » : « Quell' omo
mi mette indosso la zingMnaia ».
Mett adree: Metter dietro o
Mettersi a... it Al funeral a* dn
miss adree desdott pret » : « Al fu-
nerale gli hanno messo diciotto
preti ». « Mett a man el paltd ehe
comincia a fit fredd »: « Cava il
soprabito dalla guardaroba ehe
comincia a far freddo ». Mettes
adree: Accingersi a... in Andhnm
d&nea mettet adree a fit st6 face » :
« Suvria dunque sbrigati, ia que-
sto lavoro ». « Me s'era miss aaree
ma poBu oo lassaa U*: « Mi oi ero
messo ma poi ho tralasciato ».
Mett denam: Metter avanti.
«3ft g'oo miss denanz tutt i dijU-
eoltaa, m^a Zu... »: « lo gli bo messe
dinanzi tutte le dimcolt^, ma
lui... ». Mett denanz el cdr ai bceu:
Metter il carro dinanzi a' bovi.
Mettess denam: Mettersi davanti.
« Me metti denanz mi»: « lo mi
faccio mallevadore ».
JfeW /opwra. 'Mecterfuori. Mett
vun fasura de Vuss: Cacciar uno
di casa. Mett fceura 6na leg, 6n
deerhttf ecc.: Emanare una legge,
un decreto. Mett f<x,ura 6na v6s
0pp. Trh intdmo 6na v6s : Metter
in voce o Spargere voce. Mett
fceura 6na reliquia: Es]^orre una
reliquia. Mett foeura sui eant&n:
(in dis.): Veai Rielamm, Mett
fceura de discussion: Metter fuori
di disoussione. Mett foeura tropp
in d'6n cunt: Caloar la penna.
Mett gid: Metter giil. Mett gid
I'ombrella, el paltd, el eapphll, ecc,:
Deporre. Mett gid tavola : Appareo-
obiare la tavola. Mett gio de lor-
vorit: Smettere il lavoro. Mett gid
el coo: Metter il capo a partito.
Mett gid 6na tdsa: Sedurre una
ragazza. Andd. a mett gid al tal
albergo : Andwr a far recapito alia
tale looanda. « QueUa seidrinna Ub
lava a mett gid » : « Quella signora
ha il rigiro laggiii ». Mett gid el
saceh: Sgravarsi. « Oosse Vee miss
gid in st6 vasf >: « Che cosa hai
seminato in questo vaso ? ». « L*era
in furia, ma lee, c6nt i sd motnn,
eZ Vd, miss gid »: « Egli era sde-
gnatissimo, ma lei, coUe sue moi-
ne, lo ha quietato ». Mett gid i
questuritt intomo a la easa: Ab-
postare le guardie intomo alia
casa. Mett gid i lazz, i red, i ca-
valer: Tendere lacci, reti e Porre
i baohi. Mett gid in del sal, in del
spirit, in Vasee : Acconciar nel sale,
nell' alcool. Mettere sotto aoeto.
Mett gid i patt de serittura: Sten-
der i ))atti. Mett aid 6n stuau mm
pii finii: Far un ouggerio di cosa
ehe non ne val la pena.
Mett innanz: Mettere innanzi.
« Bl I'it m>iss innanz de tutti » :
« Lo ha messo innanzi a tutti ».
Mett inanz i man per n6 fass m^l :
Mettere le mani avanti per non
oadere.
Mett in : Mettere in. Mett in
castigh, in presdn: Metter in car-
MEt
-434-
Btigo, in prigione. Mett in fila :
Idem. Mett in coleg, in monaster,
in marinna: Metter in coUegio,
in monastero, in marina. Mett in
vedrinna: Eeporre al pubblioo.
Mettes in mdstra : Mettersi in mo-
stra. Mett in notta : Porre in nota.
Mett in cunt : Porre in conto. Mett
in mala vista : Metter in mala vi-
sta. Mett in tasl : Porre in tacere.
Mett in mdser: Metter in moUe.
Mett in drdin: Rassettare. Mett
e m^tes in piazza: Far belle le
piazze.
Mett iiishmma: Metter insie-
me. « Quii duu Ih se po metti in-
semm,a »: « Quei due \h, si possono
appaiare ». « L h minga staa h&n
de mett insemma duu vers »: « Non
h stato capace di accozzare o di
oompicciare due versi*. « i/A miss
insem.ma quatter soldauBU e Vh
andaa in America >^: « Rabbru-
8col5 o raggranellb qualche soldo
e salpb per 1' America*. (Lavoro
di falegname) Calettare. Mett in-
semmxt a c6a de r&ndena: Calet-
tare a coda di rondine^ ecc. Met-
tes insemma: Mettersi insieme.
« Me s6nt miss insemma a I6r e... »:
« Mi sono messo con loro e... ».
« Se vialter duu ve mettii insemma
podiifd&nabHla sodetaa de divid
a mezz » : « Se voi due combinaste
di star assieme in quest'affare po-
treste far una bella society in par-
tecipazione ».
Mett intomo : Mettere intorno.
Mett intdmo 6na vrfs; Vedi Mett
f<eura. « Me ghe sdnt miss intor-
no e Voo persuas » : « Me gli sono
messo d'attorno e I'ho persua-
BO».
Mett sott: Metter sotto. Met-
tegh sott 6n quaieoss a la roeuda y* :
« Metti una oalzatoia sotto la ruo-
ta ». Mett el regall sott al mantin:
Metter il presente sott' il tova-
gliolo. Mettes sott a euu biott :
Mettersi sotto a mazza e stanga.
Mett su: Metter sil. Toma d
mett su dn'usanza: Rimetter su
un'usanza; Mett su boitega o 6n
negozi: Metter su bottega. Mett
sil vun contro V alter: Metter su
alcuno 0pp. Gommetter male fra
due. Mett sk 6na posta grossa:
Giocare posta grossa. MHt sit de
fa la minkstra: Metter il paiolo
al foco.
Mett via: Metter via. « Mett
via quel vestii eke el eiappa la
pdlver » : « Riponi quel vesiito rfie
piglia la i)olvere ». « 2/^ &n omm
ehe mett via soss^nn » : « !l^ iin omo
che ammassa qnattrini a Btaia».
Mett via 6n capital a ititerhts:
Mettere un capitale a fnitto. « I/dn
miss via V attrer, el pover Gia-
edm, » : « Gli hanno daro sepolton
I'altro ieri al povero Giacomo*.
Mett de part : Metter da par-
te. Mettem ae part sti eonsitkra-
sridn »:«Poniamo da parte qaeste
considerazioni ». « L'd miss depart
6na hhlla sostametta » : « Idem ».
« QuelValter V h andaa inam e lii
VI staa miss de part*: «Li*a^tro
s'^ fatto innanzi e lui fu messo a
sedere ». (Pr.) Bisdgna mett depart
o gtiamit dnpSrper la fSoer: Bi-
sogna serbare una pera...
Altri modi quasi proverbiali.
N6 vhssegh nh de toeu nS de msU:
Non esseroene n^ da mettere nd
da levare. « M g*d, miss 6n b^
phzz e poRU Vit faa &n seioppSn o
el rd spdntada^z^DagW e dagli
alia fine fece un buco nell'acquA
o o' ^ riuscito ». On mal de t€tu
e de Tnett: Un malanno da poco.
Ona robba qualdnque de Ubu e dt
mett : Una cosa postiocia o da met-
tere e da levare.
JEl Po el mett in VAdriaUeh:
n Po mette foce nell'Adriatioo.
Mettegh 6n sciampin : Metterd
lo zampino. Mett mal e mett ben:
Metter male o metter bene. Meti
de mhzz e mettes de mhss: Idem.
Mettegh del sd: Idem. Mettegh tutt
el tem.p ehe ghe vit: Metterci il
tempo necessario. P. E. : « Trh
Vandhf el fd. la €ommis8i4in, e el
tomd ghe mettaroo 6n'ora minga
men » : « Tra Pandare , lo stare •
il tornare non ci vorrii manoo di
una ^ossa ora». Mett el eoeur in
pew; Idem. Mett 6n soranomm a
vun: Imporre un nomignolo. On
giovin de'primm mett: Un giovi-
netto di pnmo fiore. « Mett^mmjfer
dnHpotesif ehe » (civile): «Sapponia-
mo che ». « Mett pur ehe la rw^ Vi
cosi / » : « Fit. conto che la cosa d
cos), non altrimenti ». « jyingit"
ria la g'oi miss i doldr de venter »:
«I1 cocomero gli ha fatto venir
I le doglie di ventre ». « Te vora-
I riet mittSt ti e6n Utf^im Vorresti I
MET
— 435--
MEZ
{>aragonarti a lui ? » « Quanto te
'^ TMSsa quella fattura / » : « Quan-
to t' ^ oostata quella fattura % »
£1 Cherubin el mett eo9i: II Che-
rubini dice cosi. El tacc6in o el
ealendari el mett festa levada o
abolida, II calendario mette festa
abolita. (Fig.) M taccdin el mett
lunna: F^ la lunna o la marina
& gonfiata « Per eosi poeeh me
metH nanca adree » : « Per guaday
jgnare una miseria simile non mi
movo neanche ». Secdnd la se met-
Utra o la battarit. Staremo a ve-
dere. | « Jja se m^ttpur anea ben » :
(di donna) « La si mette bene as-
8»i (Di afifare) Si mette bene ».
(Gaooiatori) MhUes a la posta:
Mettersi alia posta. « Ma te v<bu
mett f : « Vuoi mettere ? » Senza
tnettegh fiS pSver rU sal: Senza
metteroi n^ sale n^ pepe.
M6tta, Quadra. JJib la m>ktta:
Dor la quadra.
— Mettada, (Bigliardoj, Aoobi-
to. (Bachi da setaj < M'e nassuu
la primma mettuda » : « M'^ nata
la prima posta. La imeUiida o la
tn^ssa in opera: La mettitura in
opera. Ona belUt mettuda de v6s :
Una beUa messa di voce. Vess de
mettuda: Essor di crescenza.
M^iui, Meu8(l)f Baggeo inM me
g'd del metis ehe consolla » : « Egli
mi ha del citruUo ohe consola ».
4c Ghe Vdn offerta e lit. meus I'dt
minga accetiaa » : « GlieP hanno
offerta, ma lui minchione non I'ha
accettata ».
Mezs, Mezzo (2) (Add. e modi
awerbiali) A mezzts A mezzo. Fd
a m,esz : Fare a met^. i^d i robb a
mezs : Far le oose a mezzo. A mezz
a rneza: Mezzo a mezzo. Giappd,
la strada de mezz : Pigliar la stra-
da di mezzo. Mett quaiehedun in
tnezs : Metter qualcheduno di mez-
zo. In m,ezz a tutt qitest : Con tutto
questo... M piatt de mezz: J\
piatto di mezzo. (Fig.) Fh el piatt
de mezz : Fare la stanga di mezzo.
Spartl el m^l in mezz: Spartir il
(1) Ugnale la toc«, fatt'altro il senso.
In Fioreni. popolare la frase : e'e del meva
gigniflca qualche cosa in cni ol sia mafa-
gna. Nondimeno nolo che a Siena: fiare
tl wwiM vnol dire far il minchione.
(8) Mexto in flor. ha pol il senso spe-
ciale di fmtto troppo matoro.
male in mezzo. T(bu de mezz vun :
Levare uno di mezzo. Vess de
mezz: Essere di mezzo o media-
tore. Per mezz del tal : Per mezzo
del tale. On omm, de mezza etaa:
Un uomo di mezza et^, Mezz'an-
daa: Mezzo che sfidato. Vess a
mezza paga: Essere a mezza paga.
Ona robba de mezz : Una cosa me-
diocre. On nobil de m^zza taeea:
Un nobiluccio. 0^\ omm de mezza
tacca : Tra grande e piccolo. Ona
mezza cartuccia : Uno spersonito
o Povero in canna. Ona mezza
eaUHta: Una pedina. Porth la
mezza eondizidn : Portare il mezzo
bruno. Mhzza flsta : Mezza festa.
Mezza galla: Mezza gala. Mezza
lanna : Mezzalana. Mezza tila :
Mezza tela. Mezza ligadura: Idem.
Mezza lira : Idem. Mezza m^ctseke-
ra: Idem. Azzalin a mezza mdn-
ta : Idem. Mezza montura : Idem.
Mezza parolla: Mezza parola. P.
E. : Lassd, faeura una rnezza pa-
rolla : Dire una mezza parola.
m Cos'in sti Tnezz parollfy^ tin Che
cosa sono codeste reticenze ? » Mez-
za pasta: Idem. Mezza porzidn:
Mezza porzione. Mezza razidn:
Mezza razione. Mezz sopran: Mez-
zo soprano. Mezza soeula : Mezze
suole. Vestii de mezza stagidn o de
mezz ternp: Abito di mezza sta-
gione. On l^n a mezza sUrza:
Idem. Mezza tinta o Mezz coldr:
Mezza tinta. Mezza v6s: Mezza
voce. Mezza speranza : Idem. Aria
de mezz caratter: Aria di mezzo
carattere. « Femm, 6n mezz gir de
valzer » : « Facciamo un mezzo gi-
ro di Yalzer}». Mezz guant: Guan-
ti a mezze dita. Vess mezz indor-
ment, m^ezz m,att, mezz mort de la
stracehezza: Essere mezzo addor-
mentato o appisolato, mezzo mat-
to, mezzo morto di stancbezza.
Vess mezz pelaa in testa : Essere
mezzo calvo. Mezz termin : Mezzo
termine. P. E.: Se pd mai eap\
nagotl de quell gesuita, el parta
semper c6n di mezz tenmin » : « Non
si pub capir nulla di quell' ipo-
criui cbe parla sempre con dei
mezzi termini ». Mezza parolla:
Mezza parola. P. E. : I/h trii ann
che se condssem e gh'h mai stoAx tra
nun duu 6na mezza parolla » :
«Tre anni che atiamo insieme n^
ci fu mai tra di noi mezza. pa-
MEZ
- 436 —
MIA
rola». Mezz bust: Mezzo busto. A
niezza hdeca : Idem. Mezz scien-
ziato : Mezzodotto. Mezz mdnd :
Mezzo inondo. P. E. : « i' a
giraa mezzmond » : « Ha girato
mezzo il mondo ». « J^Z a'S daa
6na 7nezz'(hiea » : « Lo piglib per il
ganascino ». Mezz rilev : Mezzori-
evo. Mezz sopran: Mezzosoprano.
M^z tdn : Mezzotono. P. E. : St'a-
ria chl hisogiiarh shassdtmela de
mezz tdn » : « Quest'aria bisognerk
sbassarraela di un semitone ». Mezz
vin : Mezzo vino. « JSl fiasch V ^
tnezz vmiii » : « II fiasco h mezzo
voto ». fl (Misura di liquidi) « Da-
men 6n mezz de quelbdn » : «Dam-
mene un mezzo litro di quel bo-
no».
Mezzadria, Idem. On fondo a
mezzadria: Idem.
Mezzalunna, fMezzaluna. (Colto)
HI stemma de Turchia I'h la mez-
salunncL: Idem. IJa mezzalunna
de trih: La mezzaluna.
MezzazL, Mezzano.
Mezzanin, Mezzanino o Mezza-
do. Avh fittaa via i mezzanitt: A-
vere spigionato il pian di sopra.
Mezzan6tt, Mezzanotte.
Mezzaria, II diritto mezzo. P.
E. : « Guarda se V h hen in mez-
zaria » : « Guarda se 6 nel diritto
mezzo ».
Mezzdi, Mezzogiorno.
Mezz^nna, Mezzina. P. E.: Ona
mezzenna de lard : Mezzina di
porco ealato o Lardone.
Ml, Mi, Me, A me. «Jfl corns
mi,.. » : « lo come io... ». « De ml e
wi » : « Da me e m^ *. « Oh per ml
tant ch'el faga pur » : « Io per me
faccia pure ». <<Andhmsgh mletlyn
« Andiamoci me e te ». « InctBu
sdnt pit m\ » : « Oggi non sono piil
io ». « Sdnt minga mi se n6 te la
foo pqgd » : « Io non son io se
non te la f5 pagare ». « Seednd
7n\.... » : « Secondo me ». ^E te m,i
dee de intend a ml sti bambannf>:
« Le vorresti dare a bere a me
queste frottole ? » « Per quella dor-
tada sdnt ancamd miy* : « Per
<iuell'inezia rimango il medesimo ».
« Uh me de mi » : « fi mio di me ».
« La me ven a mi ? » : « La viene
a me ? » « ;S^e te eredet de eiappamm
per el cuu m\ te sbaMiet el mon-
t6n » : « Se tu credi di pigliarmi in
giro ti sbagli*: « Oh mi pover
omm, / » : « Oh poverino me I > « Dt
m.% te sentiree mai 6na begtem--
mia > : « Da me non sentirai be-
stemmie, mai ». « Mort mi d mort
el pader di mh fioBU : Vedi ^FHaeu,
No savh n^ de ti nh de mi; Non
sapere n^ di me n6 di te o Non
dare n^ in tinche n^ in ceci. « Penr-
sava in tra de ml, che„. » Pensa-
vo tra me e me che... » « I>dnea te
mi dee o no...f* : « Dunque me li
dai o no?». (Pr.) Ij'h mei di: po-
ver mi che pover nun .'Idem.
Mia, Mia. Vedi M^. | Miglio.
De Milan a Monza gh'h des mia:
Da Milano a Monza corrono dieci
miglia. Mia pii mia men: Xln mi-
glio pitL o un miglio meno. Mia
bdn: Buone miglia. « Gh*^ de fa
anmb trii miao6n>: « Ci sono
anoora tre miglia e piii ». On mia
de quii che fd, el I6ff de nott : Un
miglio di quelli che fa il lupo a
digiuno. Tredes dt quattordes mia!:
Trenta di ventotto miglia, gran
minchione chi ne piglia. Tirit i
boMlt o i s^giaff ae Ionian, c«n<
mia: Tirare i oaoi o gli sobiaffi
da lontano un miglio. V^ss Um-
tan milla mia o 6n car de r^ff da
6na cossa o robba : Essere lon-
tano le mille miglia da un^idea.
— Mlitt, Mi^harello.
— Miasc, Migliaocio (1), Lungo
miglio. Piii che un miglio, Un mi-
gliarello da contadini.
— Mia8Cl6n, Molto pltl ohe un
miglio.
miara, Migliaio. Me ne restaa
de miara de fb, Xktt ax cavat»:
« Me ne sonoi rimasti delle mi-
gliaia da far il letto a' cavalli ».
MiaroBU (Specie di marmo), Gra-
nito a feldispato. Miarcb.u bianehf
rdss: — feldispato, bianco, bigio.
Micca, Micca, Panino. Mieea de
mhsza lira: Grosso pane. Mieea
bdfhtta: Pane di panetto. Bande
micca: Pane. Av^h denter la t6a
mieea (pop.): Averci il buo pane
anehe tre pani per coppia. £i sa- .
ria come vorh di che i mieeh C«
minga pan: Sarebbe come voler
Srovare che il sole non risplende.
yh coms andd, del prestinee a taeu
6na micca: Gli ^ come andare
(1) Migliaccio in dot. signiflca piu oose
ma non un miglio lango. Vedasi T^rta,
Sang'u e Poiion*
MIC
— 437 —
MIE
per il pane dal fornaio. « T'ee de
mangia di gran mieeh primma
dc... »: « Tu uai a mangiare un'al-
tro po' di sale innanzi di ».
— Mioobetta, Micchetta, Pani-
no. Miehetta fioreniinna : Pane
tondo o Panetto. — a grignceu:
— a orlicoi o a oometti. — de duu
sold: Coppietta. — solia: — liscia.
Std a mtechetta: Stare a pane e
aoqua. MieehettgemH: Una picoia.
— Mloohettiniia , Panettino
tondo.
— Mlocotta, Paj^otta.
— Mlcchin, Chioca, Fooaocina,
Sohiacciata doloe. « I^pd cdm-
prem dn miehin » : « Babbo com-
perami la obicea ». / bcutdn in faa
d» la pasta di miehiU: (Manca).
— MlcdiinoBU (Stereo di oaval-
li), Cavallina « Ciambellina (sen-
za buco).
Mlit^ft, Miecla. Ddi ftBugh a la
— .* Bar fuoco alia micoia.
Mlcclo (1), Micio. « Ouarda ehe
hkll mieeio idi sul Ucc »: « Guarda
la snl tetto che bel micio ».
Miohee, Mlchele. Fci san Mi-
ehee: Sgomberare. A san Michee
hisd^tUL pagdtelfitt: A san Miobe-
le biBogna pae^ar la pigione. 8 Co-
id e Baggeo, Vedi GtaU,
Mioh^Uuigidl Bonnasoda. Vedi
Sonnaseda,
Michelazz, Micbelaccio. Fa el
mestee del Michelazz, mangiit, bev
e andh a spass: Far la gita del
Miobelalasso ^per la rima) man-
f^iare, bere e andare a spasso.
Micranla, Emiorania.
Microscopl , Microscopio. Mi-
eroscopi adlar: Hiorosoopio solare.
Miee, Moglie. « Mia miee » (ciT.):
« La mia sisnora ». Tcru miee :
Prender moglie. DH miee: Ammo-
gliare. Miee drizza: Moglie vera.
« La pavera mia primm^i miee » :
« La povera mia prima moglie ».
« Te vcBuU ehe el m^ta la testa a
easaf Dagh mt«e»: « Egli ^ da
moglie, Be ora h scapato fark giu-
dizio ». Ditis de la — .* Separato
daUa — . (Pr.) A Ujbu miee se pd
pii torrUi indree: Cbi pi^lia mo-
glie non pub tomare addietro. JEl
toBU miee Vh minga eome bev 6n
(1) Dft molti si sorive, in iialiano. Mie-
eio per galto. Miccio In Toscano i YAnno
non il Micio.
(Buv: II pigliar moglie non h co-
me bere un ovo. Chi tceu miee
c6n nient finna a la mort sen sent :
Cbi ba moglie ba doglie. Passd,
per miee: Fassareper moglie. l>e
n'h mai calaa: Di raeazze non fu
mai difetto. A dl fh bella mia
miee, Vh 6n eereassi de badee: A
dire mia moelie h bella gli h co-
me cercarseli col lumicino. Xa
miee e&npu V ^piscinina e6n pu
Vh mH: Idem. La miee in b6n tutt
de regolalla a eiaeder : Non h colle
cbiacchiere cbe si governa una
moglie. iVo gh* h peg jfostee ehe
quell d'avegh 6na eattiva miee:
Moglie bona fa la casa, eattiva
la QiBfk.
Mlerlnna, Moglietta. « 6^Ve2 eft-
mandaroo a la mia cara mierin-
na*: « Domander6 a mogliema »
(pop.). « Al miscin Imognerdt dagh
pmu 6na mierinna » : « Al gattino
sark pur bene dargli la compa-
gna».
Mlglionitt, (Fiore) Mignonette.
Mlgliora, Migliorare. Migliora
la s6a posizion: Montar un grado.
— Mlgllona, Miglioria. « Bisd^
gna vedk quanti migliorii el g'd
faa dent » : « Bisogna vedere quan-
te migliorie le fece intomo », (A
una casa, a una villa).
— Mlgllorament, Miglioramen-
to (di salute).
Blignao (Voce infantile per Mi-
eio o Gatto).
Mlgnoxma (D. Fr.) (Term, di
stampat. in dis.). Testino minore.
miOTk (Volg.). Vedi Migliorit,
Milan, Milano. Milan incteu el
fcb qwitereentquindes milla anim:
O^gidi Milano conta (^quattrocento
quindici mila abitanti. De Milan
ghe n'^ d&md, vun [boria milane-
se) : Milano e basta i A Milan g'dn
ditt la capital mdral d*ItaUa : Mi-
lano fu cniamata la capital mo-
rale d'ltftlia. Milan el scusa senza
el qovlmo (detto nuovo): Milano
f^ da s^. Milan e pceu pit / (boria) :
Milano la grande, Firenze la bella.
Pover Milan, che nd ghe sia,.. o
ehe nd se poda trovit,.. : Povero
Milano, cbe non ci si possa tro-
vare... « In Ungh, hhf i nott de
Milan?* (a cbi sbadigUa sgan-
^eratamente) : « Bona notte ! »
(Pr.) Chi volta i spall a Milan ifi
volta al pan: Cbi volta le spalle a
MIL
— 438 —
ifiL
Milano le volta al pane (lette-
rale). / ISg de Milan dtiren de
inc<BU jlnna a doman (in dis.):
Essere come il bando da Siena o
band! di Poppi. In Milan e6n de
quist 8e troRuva tutt: Con de' boni
mengoi a Milano non manca nul-
la. Vusinna a Milan e C6rt a
Momma: Cucina milanese, corte
tomana.
— MUanes, Milanese. « JElparla
milanes sboitascieia*: E' parla il
milanese spiaccicato ». « ^ dighela
in bdn milanes » : « A dirgliela in
buon milanese^.
— MilazLesasc, Rozzo milanese.
— Mllatteslnna, Una donnina di
Milano.
Milanlnna (in dis.) (Specie di
earattere da Btampa), Corpo tre.
milare, Miliare. Fever miliare:
Febbre miliare.
Millard, Miliardo. On miliard
rh milla m,ilidn: Un miliardo e
mille milioni.
Millbn, Milione. « Me movaria
nanea perdn milion )»: « Non mi
leverei per iin milione ». On mi-
lion de seus: Un milione di souse.
— Millonarl, Milionario. « Te
me eredet 6n milionari f *: « Mi
oredi — ?»
Militar, Militare (Aggett.) A la
militar: Alia soldata. La disci-
plinna — .* La disciplina militare.
« Qhe pias la vitta militar » : « 61i
place la vita militare ». (Sost.) On
militar: Un militare.
— Militraccheta (scipito bistic-
cio per mUitare).
— Mlllzia, Milizia. La milisia
territorial: La milizia territoriale.
On avam de la milisia del 69: Un
avanzo delle armi del 59.
Milla e MUa, Mille. Milla: MU-
le. Dd mila : Due mila. ecc. « Lit
el g'di milla resdn*: « Egli o ella
ha mille ragioni ». « Given vc&ur
milla cdme t%, per famm std, m\ » :
« Ce ne vuol cento di pari tuoi
per farmi stare*. Vhss di milla
segnati: Essere dei milasegnati.
« V6me lii ghe n'h di milla » : « Co-
me lui ve n'ha a migliaia ».
MillantasB (Atf.) (1), Millantarsi.
(Generalmente si dice Vantage,
Gloriass, e il popolo: Shroffd).
— Mille (I) iP. N.) (Seguaci di
Garibaldi), I Mille di Marsala. La
apedizi&n di Mille: La spedizione
dei Mille.
— Millesim, MiUesimo. Ona nUl-
lesimM part de.,. : Una milleBima
parte di.
— Mlllilenr (D. Fr.), Millefiori.
Aeqtia de millfleur: Acqua di mil-
lefiori.
MUord. (D. I.) Milord. Pari 6n
milord: Parer un milord.
— Milordin, Milordino. Fa el
milordin : Marciare alia milordina
e anehe Fare la ooglia.
Mllzera (Volg.). Vedi Nilzera.
Mlii&-tnaa, Minare. An minaa
el p6nt : Hanno minato il ponte.
— Minna (l), Mina. Minna e
eontraminna: Mina e contromina.
I minn per eavd i sou: Le mine
delle cave di pietre. l>d fceugk
alia minna: Idem. | (Appaxiscen-
za^ Spolvero). Fd minna ^ Fare \
spioco. P. E. : JRobba ehefh minna j
aenza intrinseeh: Roba da spol- ;
vero.
— Minador, Minatore.
Minaccilir-acciaa Minaociare.
« L'oo minaeciaa de eiantall t»
Pretura o in Questura » : « L* ho
minacciato di un processo >.
— Minacctds, (P. N.) Minaccio-
80. « Odnt 6n fh nUnaeeids che hi-
sopnava vedh » : « Con un'aria di
mmacoia che bisognava vedere».
— Minacciosament, (P. N.) Mi-
nacoiosamente.
Minci6n , Minchione. « Oh che
mincion / » : « Che minehione ! »
« Tocco Wun mineion » : « Oh, pez-
zo d'asino ». Mineion eom^ la fun-
na: Minohionaocio. i^iSefuss tnin-
eion .' » : « Fossi minchione ! » I'd
de mineidn: Fare lo gnorri. Fd
de mincidn per n6 pa^d dtuan:
Far lo gnom per non pagar ga-
bella. QuaivolUi eonven a fd de
mineion : Tal volta serve il iare la
gatta di Masino. « L'd propi fada
ae mineion » : « Agi proprio da
minchione ». A sto mond pke WBur
semper 6na fHta de mtn^iofi in
saccoeda: Spesso conviene fareil
(1) In lingua ci sono i derivati : Millan-
tatOj Milla^itatore^ MiUantatura ohe man-
cano al dialetto.
(1) II Cherub, aotto qneata voce calnn-
nia i Milanesi che anohe a^ saoi tempi ri-
cordavano ed eaaltavano Peroismo diPietro
Mioca.
MIN
— 439 —
MIN
nescio o il minohione. Av^h a
ehe fd edn di mincioni: Aver a
fare con del mincliioni. « Ma te
credei fdrse de avegh a che fh c6nt
dn mindon / » : « Ma che tu credi
di aver a fare con un imbecille 1 »
« ^di a moRvd d'dn mineion ear el
m^ ficBu / » : « D^ retta a un min-
eliione, ragazzo mio ». In robb ehe
i e aa o ehe i e ved ogm fedel
tnindon: Sono cose obe le sanno
o che le vede ogni fedel minchio-
aa. JPassd o passa nd per la barea
di mineioni: Passare o non pas-
Bare per una maasa di Imbeoilli.
JPer daffh gttat ai mineionilo ai
nuucalssdn/: Per dar ^sto agli
imbecillie ai masoalzoni? Ah no I
Jngrassh ai spall di mineioni :
Far ootenna alle spalle o in barba
ai o de'minohioni. Vh8 tutV alter
ehe dn mindon: Essere tutt'al-
tro ohe un minohione o Non h
uno Bciocco. ( Pr. ) Chi i min-
eion 8d dann o sId. a eh sda: Chi
d minohione h suo danno Opp,
L minchioni si lasciano a casa.
Z>e m,ineioni ghe n'h sine fine di-
eenten o la rassza di mineioni Vh
mai flnida: Iniinito h il numero
degli sciocchi. Oech, mineion e
nUrli eren Irh sort de tuei (in dis.)
(approas.): Iniinito ^ il numero
degli soiocchi (per darla a inten-
dere). | Avhghnaneh peri mineioni:
Non passar neanche per la oontra-
oassa. Ciera a monton, ma fteura
di mineion (appross.) : Chi mi fa
testa pib. ehe non mi suole o mi
lia ingannato od ingannar mi vuo-
le. « Seeea n6 i mineion » : « Non
rompermi le soatole ». « £1 aid H
tutt el dl a grattcus i mineioni » :
« St^ U tutto il giorno a grattarsi
i cordoni >.
— Hlncidnii-onaa, Minohiona-
re. Fa8s mineionh: Farsi — , can-
zonare. JRestdi mineionaa : Bestare
minohionato o corbellato. A faas
mineionh ghe vceur^oeeh al d\ a'in-
eieu: Afarsi minohionare oggidl ci
vuol pooo o nulla. « Te mindon-
net / » : « Tu non minchioni 1 »
« Quell Ih ei mineionna minga,
«d»:«Ti dico io che quello non
oanzona ». « Se mindonna minr-
ga/ »:* Non si canzona 1 »
— Mindonada, Minchionatura.
« L^i stada 6na vera ntindonada » :
« La ^ stata una vera oanzonatura ».
— Mincionaria, Minchioneria.
L'e 6na mineionaria de nagott:
Una bazzeoolal Mineionarii de
donn: Minohionerie da gonnelle.
ic JSl /h o el dis ddma di mindo-
narii » : « Per minchionerie te lo
do a prova ». (£8cl.) « Mineiona-
ria ! o Mindonni / » : « Minchio-
ni ! »
— BUncionadbr, Minchionatore.
« I/h 6n famoso mindonador » :
« $2 un famoso minchionatore ».
— Mlndonatori, Minchionato-
rio (non com.). JSl q^h semper 6n
certo fd. mindonatori ehe el ruga »;
« Egli ha sempre quel suo sorriso
sardonico, ohe mi la venir il latte
alle ginocchia ».
— Minclonazs e Mlncionon^
Gran minohione.
— MlnclonBCill, Mrnchioncello.
Mindonseell d'&n ficeu: Minchion-
cello di ragazzo.
Mlnee, (In dis.), Urlata. Fd, a-
dree la minee: Dare il cane o fare
Purlata o il baione.
Mlniil, Micio. Vedi, Minin,
Mlnem, Volg. Yedi Minim.
Blinera, Miniera. Minera d'or,
de f^r, eee. : Miniera d' oro , di
ferro, eoc. « Ma eos'el gh forse la
minera?»:«0 che oi ha la mi-
niera ? »
— Mineral, Minerale. (Civ.) El
regno mineral o el. regno vegetal:
II regno mineral e il regno vege-
tale. Acqua minerale: Acqua mi-
nerale.
Minere. fr.: Andh a fard ml-
nere: Anoare a iarsi friggere.
Mlnistra , Minestra. Minestra
de riSf de pasta, eee,: Minestra di
riso, di pasta. Fl eanal de la m,i-
nestra: Il condotto delle pappar-
delle. (Fig*) Spud su la minestra
(volg. m dis.): Darsi la zappa sui
piecu. Minestra risealdaad: Ca-
volo riscaldato. (M. d. dj. L'h
semper Vistkssa minestra: £ sem-
pre I'istessa minestra. O mangia
sta minestra o salta sta finestra:
O mangia questa minestra o salta
la finestra. La minestra la ven
i&nga: La minestra ritoma. Mi-
nestra risealdada la var nient:
Roba riscaldata non val nulla
Opp. Cocci rotti non si raccomo-
dano. (Pr.) Minestra risealdada la
sa de fumm: Garzone ritornato
non fu mai bono. La minestra V^
MIN
— 440 —
MiM
la biada de V omm (appross.^ :
Grano pesto fa buon oesto.
nineitrii, Scodellare. £/h 6ra
de —: K ora di scodellare. | Jfi-
nestrd, gib fidr de bott : Zomoare.
nixiestree, Minestraio.
Mlnestrinna (Dim. di minestra),
Minestrina. 0 (Recipiente) Scodella.
« L*dt mangicta do minestrinn pienn
de risottj c&n 2a monlaginhita » : « Si
papp5 due scodelle di risotto con
tauto di colmo.
Mlne8tr6zL| Minestrone (1). Mine-
stron frlbdd : Minestrone freddo. \
« I/'^ on minestron de robba eonos-
suda » : « $2 un gazzabugllo di
roba nota ».
Mlnestradbr, (Volg. id. o sob.
per Amministradbr),
Mlnga (2), Mica, Minga (a Pi-
stoia), Non, Punto. « Ne vitx mtn-
^a » : « Non ne voglio ». « I/h minr-
ga bUl » : « Non ^ bello » Minga per
nient: Non per niente. « L'h minga
per parUt mal.., ma » : « Non 6 per
malignare... ma » : « Te serivi minr-
ga per batt ca^sa cdme el solit » :
« Non ti scrivo mica per cbiederti
quattrini come il solito ». « Fin 2d
ghe arrivif majptusee ghe voo min-
ga^: if. Fin 1^ oi arrlYo, ma di pih,
no ? » Minga de poech: Non dipoco,
Tant c6me minga: N^ tantb ne
quanto. O poech o minga del tutt:
O pochi o punti. « L'^ minga ve-
ra?* :«Non ^ vero»: L*^ minga
vera €U8olutament : Non h punto
vero o non h vero niente. « i/^
minga mal » : « Mi garba ». « PoRuh,
poBuh, gh*h minga mal o malott » :
« Non c'^ male o malacoio ».
Mini, Minio (Sostanza minerale
cbe si confonde spesso col cinabro).
(1) A Firenze fa portato da Lombardia
nel senso proprio. In traslato non esiste.
(2) Mentre il Jlfm^^a milanese serve quasi
a rendere evidente quella specie di scetti-
olsmo e di maneanza di esaigerazione e di
entQsiasmo che sUt nel carattere milanese,
in toscano il Mica e pid ohe altro an riem-
pitivo. Come negazione 6 inoerta senza
precisione, soggetta a modfflcare il valore
del sostantivo o deiraggettivo a cni si uni-
8ce. Vedi Tesempio nelle IVasi L'e minga
nuzl e &h'e minga malott oppnre Pcguh I
gh'e minga mall Qaando an milanese
dice : L'k minga mal 1 nn florentino di-
rebbe : Mi garba, mi piace, sta bene. Invece
al : non c*e male florentino corrlsponde 11
gh'^ minga maloUj ohe k an po*8pre-
glativo.
MinUi-niaa, Miniare. « W, par
miniaa » ; « Sembi*a miniato »<
Mi2iiad6r» Miniatore.
Mixiiadura, Miniadura. In ntir-
niatura: In miniatura.
Minim, Minimo. « Al minim mo-
viment eh* el fa el sgara del d6loT » :
« Al menomo movimento che A
strilla pel dolore ». « El minitm eke
podi doflhel I'h ses lira*: « A meno
di sei lire non gclielo potrei dare ».
Minima (Musica), Minima.
Minim6m, Minimum. El mim-
mdm della porUada Vh 6n frane
(Giooo) : II minimun delle puntste
e una lira.
Minin, Micino. Minin, minieU,
barba casUll, eee. (detta ai bam-
bini) (Manca). Minin, (per ohia-
mare i gattmi): Vieni, micino o
Muoi, muci.
Minister, Ministro. Minister de
VintemOf de la gtierra, eee. : Mi^
nistro dell' Interne , della guer-
ra, ecc. (Civ.): Minister pl^ip^^
temiari (civ.): Ministro plenipo-
tenziario.
— Ministiri, Ministero. ^andaa
gib el minisUri in Franda: H mi-
nistero francese h caduto. | « L'l
minga robba del sd nUni9ieri»:
« Non h cosa di suo uffieio ».
— Ministerial, Ministeriale. C6nt
&n fit ministerial : Con aria mini-
steriale o contegnosa.
Min6r, Minore. « I/h minor de
mi*: « £3 minore di me ». « L*h
aneamd minor »: « £! minorenne ».
Andd foeura de minor etaa o de
minoriUna: Usclr di pnpiUo. | (Mu-
sioa) T&n maggior e tdn minor:
Tono maggiore e tono minore. Za
marda che porta via % mort VI
Suasi semper in minor : Le maroie
ella musica da funerale h sempre
in tono minore. (Stadera) Pesit de
minor: Pesar dal lato piccolo.
— Minoritaa, Minorite. F2m
fceura de minoritaa: Esser fttori
di pupillo.
Minuitt, Minuetto. BcUlii el mi-
nu^tt: Idem.
— Minuettin, Minuettino.
Minuscdl, Minuscolo. Za prima
iHtera di nomm propi la vh mai
in minuseol: La prima letters de'
nomi proprii non va mai soritta
in minuscolo.
Minutli, Minutare.
— Minutant, Minutante.
J
MIN
- 441 —
MIB
— mnutament, Minutamente.
Mi2iutL(Piaoerl)(D.Fr.) Lepio-
oole spese gioYamli.
Mlnutt, Minuto. Minutt primm,
seednd : Minuto primo, minuto se-
oondo. « M sara cht tra duu mv-
mUt » : « Fra poohi istanti sark di
ritomo ». Sih al minuU : Essere
preoiBo o Stare al minuto. A la
minutt (oameriere all' avventore
olie ha tretta): Alia minuta o sa-
bito.
Mlnutta, Minuta^ Cibreo. Mi-
tttUta c&nt i crhst, % granH e i fi-
l&n: Barbottino oon oreste. | (Kota
de' piatti in looanda) La carta. |
Jja tninutta di spes: La nota delle
Bpese.
MlTinaria, Minuzia. < M se pkrd
in di minmi »: « Egli si perde in
minnzie ».
— Mlniigletta, Minuzziola.
Mlnzo]i&-oiiaa (Volg. Id.). Vedi
Menzionii.
Mionett (Volg.). Vedi MiglianhU,
Mi6p, Miope* « M'han seartaa
de soldtta perehk sdnt miape^i
« Non m' ban fatto bono peroh^
Bono miope ».
MiopU (P. N.) Miopia.
Mlor& (Volg.) Vedi Migliorh e
vooi dipendenti.
Mira, Mira. In mira: Dirim-
petto. « T<EU hen la mira » : « Pren-
oi bene la mira y^.<tJEl Vh eiappaa
de mira e el le fd, trtbuld » : « Lo
pij^lid di mira e non lo lascia tran-
qmllo ». « 2^'d /oa qu^t temper
edn la mira d«... » : « Feoe questo
colla mira di... »
— Mlr&-iraa-ira88, Mirare. U
mira ehe te mira: Mira e rimira.
« JVtmma mira pdlid e spara » :
« Mira bene prima poi premi il
grilletto ». Mtrdt la ptlla (volg. in
ois.): Corteg&ciare una donna per
interesse. Mirass in del speee:
Compiacersi alio speoohio.
Mirabel (Volg.) Vedi MirahU e
A.mirabil.
HlrabU. Mirabile. « Quell ehe h
fnireUnl I'e ehe,.. » : « II mirabile si
h ehe... » On cas^t mirabil : Un
CABO strano.
— mirabllla (P. N.) MirabiUa.
« In gtd pocch temp Vdt f€M m,ira-
bUia » : « In questo poco tempo
fece mirabilia ».
Mlrabdcchin (Volg. antiq.). Vedi
BUboehS.
Mirac61, Miraoolo. I eattolieh
deven ered ai miraeoi: I buoni
cattolioi devono aver fede ne'mi-
raooli. « S6nt minga 6n aant de
podh fd miracol »: « Non sono un
santo da operar miracoli ». (Fig.)
Fd miraeoi : Fare miraooli o
mirabilia. « Oh ehe mira,eol! »:
« Che miracoli I ». « Oh'hpcBu minga
sti miraeoi » : « Non o'e poi mira-"
ooli ». Cuntit 'su la vitta, la mort
e i mira.eol: Raocontare vita, mor-
te e miraooli. Portalla foBura per
miraeoi : Salvarsi miracolosamen-
te. « S6n staa in peeper miraeoi » :
« Fui a un pelo di non oadere ».
« Miracol ehe te I'abbiet trovaa ! »:
« Gil h molto ehe tu Fabbia tro-
vato »: « Miraeoi/ Voreva ben d\
ml/ in « Eococi alle solite ».
— Mlraooldn, Gran miracolo.
— Miraool6B, Miraooloso*
Misantrdp, Misantropo. « L'i di-
ventaa 6n miaantrop » (Civ.) : « S'&
fatto misantropo ».
Misantropia, (Civ.) Idem.
Misc, Mioio. Vedi Miscin.
Miso, Mistio. « Std oli Vh mis'e
sisamo » : « Quest' olio h misohiato
o adulterato oon quello di o ool
sisamo ».
MiscM, Messere (1), Tordo, Mer-
lo. « I/i ehl el miseee » : (sense in-
nocente) « £} qui il bon omo (In
sense losoo) £: ^ui il tor^o... da
pelare » : « La Oxna I'd trovaa dn
miseee » : « La Gina ha trovato il
tordo o la quaglia ».
Mlscellania, Miscellanea. « i72
m'd faa dna tal miseellania in di
cart, ehe podi pii trovd nagott » :
« Mi fece, nelle carte, un tale soom-
piglio ehe non posso pi^ trovar
nulla ».
Miscili, Mioino. « / miscitt dn
dervii i oec » : « I micini hanno aper->
to gli oochi ».
Miscmasc, (Dall'ingl.) Misouglio.
«X'^ 6n mismase de tanti edmedi
gih veduu » (di lavoro dramm.) :
« E un intmglio o cibreo di molxe
oommedie gia vedute » : « /n quell
eloRubb gh*h dn mismasc de gent de
tutt i col6r » : « In quel club o'^ un
buglione di gente d'ogni risma.
(1) Messere h termlne storleo plti ehe
altro. Pare in qnalche caso lo si nsa
scherzevolmente anoora. Significa anche il
sedere.
MIS
--442 —
MIS
Miscolz (D. T.)« (Legno da osnna
di pipa), Missholz.
Miser, Misero. Vedi Pover.
« C6me Vh miser sto vestii » : « Co-
m'6 misero questo vestito *.
Mlserin (Di ra^azzo), Miserino,
Pochino. {Di vesntoj A risparmio.
Miserabll, Miseraoile. « Te see
6n miseroMl / y^ : nc Sei un misera-
bilel » II Miserabil c6me Oiobb:
Povero come Giobbe.
Miserabilitaa, Miserabilitlb. La
fed de miserabilith : Attestato di
miserabilitk. P. E. : Fd. i rohh edn
la fedde miserabilitaa : Par le oose
a miseria.
Mlseria, Miseria. V^s in Ve-
strhmirna miseria: Esaere neU'e-
strema miseria. Atidd, in miseria
dopo de vhss staa sddr: Cader in
miseria dopo esserestatoricoo. Oa-
vitfiBura de la miseria : Trarre uno
di miseria. Mori in miseria: Mo-
irire in miseria. || Gantit miseria:
Far il lamentone. iVd giMrda mi-
seri : Non badare a miserie. Vor^
m,inga saveghen de miseri : Non vo-
leme sapere di miserie. V^s in
d'6n m^r de m,iseri o de fastidi :
Essere in un mare di guai. Ona
miseria d'6n omm : Una miseria
d'omo. « Cos' el te casta ?» « Ona
miseria » : « Quanto t'^ costato 1 »
« Una miseria ».
Miserere, Miserere. Cantd el m,i-
serere : Cantar il miserere. Ul mi-
serere del Trovatore: II miserere
del TroTatore. El mal del mise-
rere: II male del miserere.
Mlsericordla, Idem. I over de
la misericordia : Opere della mi-
sericordia. On fo&tigh de la mise-
ricordia: Un fooherello stremen-
zito. Senza misericordia: Senza
misericordia. Pesth gid senza mi-
sericordia: Zombare senza mise-
ricordia. iVd vhssegh misericordia
che t^na : Non esservi quartiere.
(Esclam.) « Misericordia ! > : « Mi-
sericordia ! » La Misericordia de
Firer^e: La Misericordia.
Mislucchln (Volg.). Vedi Bislicr-
Miss (Part, di M^tt.). Vedi Jtfe«.
Mission, Missione. ¥.Uh andaa
in India a fd Tnission o el missio-
nari » : « And5 in India a far mis-
sione ». H «. Ad^s la mia mission
Vh de tirh sic ben i m,h fioRu » : « La
mia missione h di allevaro bene i
miei figlioli >». || « L'^ andaa tit
Bergdm per 6n lavorh del Slat*:
« £; andaro in missione a Bergamo
per un lavoro del govemo. >
Missionari, Missionario. 1 Mis-
sionari in China in staa nuusa-
craa : I Missionari in China fdrono
massacrati. | « Fd minga, fd, minga
con ml el mtssionari » : « Ti prego,
non farmi Pomo addosso o tra£fr-
scia di cateohizzarmi ».
Missizla (Volg.). Vedi Amidzia.
MiSBOlta, Miaalta (1), QuantitiL
(Pizzioagnolo) « Gh^e pii de mis-
solta in bottega » : » In oottega non
oe n'^ pill di misalta ». | « Gke
n'oo chi dna m^issolta mMipicfini-
(2a » : « Ne tengo qu^ una quantiti^
grande a scelta ».
— MissoltUi. / missolUtt de
Comm: Gli agoni sotto sale dt
Como.
— Missoltii - oltaa , Misaltare.
« Mettet adree a missoltd q%uUa
came » : « Disponi tutto per mi-
saltare quella came».
Mist, Misto. « St6 eaffh Vh miai
cdn pdlver de sueeoria » : « Codesto
caii'e ^ misto con polvere di ci-
coria». Suddit mist, pdnere efrut-
ta : Gelato misto. Caffh e eiceolat-
ta : La nera. Treno misto : Idem.
Misteri, Histero. I misteri de la
santissimM Trinitaa: I xnist^
della santissima Trinity. || «1^
ch^ te me foM misteri de... > : « Eo-
co spiegato il gran mistero I »
« Suh quanti misteri / » : « Oh
quanti misteri!* Sema fd tonit
misteri : Senza tanti sotterfugi.
— Misteri6s, Mistenoso. «X'^
6n omm misterios » : « £ un uomo
misterioso ».
Mistr^ , Acquavite anaeiata.
Mistrd de Bressa: Anisetta di
Brescia.
Mistur^-uraa, Mescolare. Vedi
Mes'dd,
— Mistura, Mistura. Pan de mi-
stura : Pane di mestura, (Luoea),
Semineri de m.istura : Ferrana.
MlBiir&-Tiraa, Misurare. Misurd
dna stoffa, 6n terren, ecc. : Misu-
(1) MisaUa^ che non tutti sanno obe
C08& 8iaj d came di porco, salata, priaui
che rasomtta. Cosi MiasoUa anche a Milano.
Ma qui Missolta ha poi an slgniflcato no-
tissimo che in misalta non esiste. Yodt
secondo esempio.
MIS
— 443 —
MIT
rare una stofifa, un terreno, eco.
3lisurit agord, tircta, ednt et gug-
gireeu o a didaa : Misurare ardito,
GoUe seste, col compasso, coU'ago-
raio. Misurhgiust o mhwagiust:
Far la misura preoisa, Opp* falsa
B cattiva. « L^ oo miaurcui, el ghe
gtit nd » : « L'ho misurato e non oi
Bta». ' Tomh a migurd: Bimisu-
rare. (Fifi;.) Misurd la seala : Ruz-
zolar o Misurare la scala. Migurd
i sd forz : Misurare le proprie for-
ze, Misurd, di s^giaff a vun : Mi-
mirar gli sohiafGl a uno. Misurass:
BiiBurarsi. « El 8*h misurmi la stor-
tura » : « Si h misurato ». liM lit
eh'el misura i thtnin » : « La pre-
go di misurare le parole ». | Vhss
misuraa in di apes : Spendere eon
misura. (Pr.) jSisdffna misurass
see&nd i forz: Bisogna sapersi
misurare a seconda le forze. / o-
men se misuren rninga a pertich :
Gli uomini non si misurano a
(sanne.
— Misura, Misura. Misura givr-
sta, ebmoriif rasa: — ^usta, col-
ma, rasa. La honna misura, Duu
pes e dd misur: Due pesi e due
misure. Tcew i sd misur : Pren-
xLere la misura. B&bdi sulla misura
e sul pes: Rubare sulla misura e
sill peso. I Per misura de preeau-
zi6n: Per misura di preoauzione.
I fnhsz m,istir : Le mezze misure.
Fassd, la misura in d^dna robha :
Passare la misura. BdUdt i misur:
Far il boUo alle — .
Misurada, Misuratura. Dagh
dna hdnna misurada: Misuralo
per ben bene.
— Misurador, Misuratore. — del
gas: II misuratore del gas (Mao-
china e persona)*
— Misiiriii, M.isurino (1). ncSete
vcni fd el eaffh semper fort Vistess.
dopra eZ mtsurin » : « Se tu yuoi
far il caff^ sempre oolla stessa
forza piglia il misurino ». JEl mi-
surin de I'oli: II misurino del-
Tolio. Mtsurin de semensa : Misu-
rino da semi.
: Mitaa (Volg.) Vedi Metaa,
Mitenn, Mezzi guanti di filo.
Mitraa. Mitrato. / mitraa del
Domm : I mitrati deUa oattedrale.
(1) Misurin a Firenze e Qsato anebe per
indicare una personcina, piccola aasal :
Pare un misurino da semi.
Mltraia, (Volg.). Vedi Mitraglia,
Mltraglla» Mtra^lia. SoU al tir
de la mitraglia dt Todeseh o di
Borhonich : Sotto il tiro della mi-
traglia degli Austriaci o de' Bor-
bonici. I Spiccioli. « G*oo chi tanta
mitraglia » : « Sono carico di mo-
nete di rame».
Mltaragliatrice (P. N.), Idem. A
Dogali la mitragliatriee Vera gua-
8ta: A Dogali trovarono che la
mitragliatriee era inservibile.
Mima, Mitra. L^ardvesedv e6n
la mitria : L'aroivesoovo colla mi-
tra in capo. Gap\ mitria per pi-
dria: Vedi Iiom,ma.
Mitroscoppl (Volg. Id.). Vedi
Mieroseopi.
Mltterlanda (D. T.), Alia scia-
mannata, Alia babbal^. Fit i robb
a la mitterlanda: Fare le cosa a
casaocio o anehe alia guerradina
(volg.).
Md, Mo. « Mdi vedemm 6n p6o »:
« Mo mo vediamo un po*. » « Tc
vedetf md f yn*. Tu 1' hai intesa ? »
Mb eh\ md 21: Ora qu& ora 1^.
Moar, (Specie di stoifa di seta)
P. N.), Moerro. On vestii de m,ohr:
~n vestito di moerro. Moar an-
Heh: Moerro antico.
— Moare, (P. N.). Moar^. On-
dato.
Mobel, (Vole). Vedi Mobil
MobU, Mobile. (Sost.) I mobil
d*6na eh: I mobili d'una casa.
On m,obil de ebano intarsiaa de
avori: Un mobile di ebano intar-
siato in avorio. Mereant de m,obil:
Vedi Mobiliee, (Pig.) « Te sStt 6n
hUl mobil » : « Sei un bel mobile ! »
On mobil curids: Uno strano ar-
nese. Ij'i e6m^ guaml de bli mO"
Ml 6n pollee : Gli d come ingbir-
landare un bastone da pouaio.
iAdd.) I fhft mobil: Le feste mo-
)ili. Ona eolonna mobil : Una oo-
lonna mobile.
— MobUitt, Soggettino o Pic-
colo mobile.
— Moblldn, Soggettacoio o
Grande mobile.
— Mobilla, Mobilia. « G'dn se-
guestra tutta la mobilia » : « Gli
anno sf uggita la mobilia ».
Mobl^lla, Ammobigliare. «X'd
faa mobiglih 6n appartam^ntin
edn lusso » : « Fece ammobiliare
un quartierino con sfarzo ». « M^b
tdeeaa de famm moMglih la bdeea »
^
MOB
— •444 —
W(fG
(sohorz.): « Idem *. Stttm mobi-
gliaa: Stanze ammobigliato.
— Moblgllee, (P. N.) Meroante
di 'mobili. « Li, sul eantdn, gh* h
6n\ mobigliee.., » : « Li, sul canto,
o'fe Tin mercante di mobili ».
M6cc , Moocio (1) , Mozzioone ,
Cicoa. « Ul fumava &11 mdce * :
« Fumaya un resto di sigaro ».
« T<eu sit quell mdec » : « Kacoatta
queUa ciooa ». « MHt de part i
mdce de dagh al facehin de tridt
gid in la pippa » : « Metti da parte
1 mozziooni da dar al facchino da
triturar nella pipa »• 8 Hozzo.
« St6 att ehi l^ 6n poo moce » :
« Questo atto della oommedia mi
pare mozzo ». Cavall , gatt , can
m6ce : Cavallo , gatto, oane moz-
ziooda.
— Moccitt, Moccln e Moccet-
Un, Piccolo mozzioone.
M6cca, Mooca (2), Bocoaccia.
Fdk i mdceh: Fare le boccacoie o
i garbaooi. Fa la mdcca al 861
(volg. in dis.): Essere impicoato.
Mocc4-occaa» Smoooolare. A-
d^g e&nt i eandel stearieh ee usa
pit, de moeed el eiar: Oggidi coUe
candele stearicbe, non c'e piii bi-
Bogno di smoocolare. I « Fdt, nide-
chela ! o dagh 6n tM / » : « Via fi-
nisoila^ smetti 1 » « Mdcca, nhn,
semtn tntes / » : « Acqua in bocca,
siamo intesi ».
— Moccalumm (Arnese che spe-
gne automaticamente il lume) ,
Spegnitoio.
MOcch, Spnntato. « St6 guggin
chl r^ mdcch » : « Questo spillo h
spuntato ». Q « I/'h restaa U mdcch
mdcch » : « Kimase interdetto ». |
Parlh mdcch: Essere bleso.
— M6ccli6tt, Moccolo. « In del
candiler h vaneaa 6n mocchett » :
« Idem ». (Fig.) Smorzdi 6n moc-
chett per pizza 6na torcia (in senso
bono ) : Avvantag^iarsi. Smdrzd
6n mocchett per pizzai 6na torcia
( far debito piil grosso ) : Turar
un buoo e sooprime un altro. Opp,
(1) Moccio e tntt* altro. "k escremento
ohe esce dal naso e o^d in flor. una fraae
un po^ strana per sfgnifleare il perdersi
d*animo per pooo : Affogar ne'* mocci.
(2) 11 Tolgo flor. ohiama Mocca il de-
naro, oome Mengoij eco. A Lucca i osata
e si caplsoe nel noitro senso. EquiTale a
smorfla.
far callaia. Portia el mocchett: Tc
ner U lume o reggere il eandel-'
liere. | (Piooolissima partita di!
cose venaerecoie) « M*h Irestaa" H •
6n mocchett de... » : « Wh avan-
zato o Ho li un rimasuglio di... »
« El fit andd inanz la filanda a
forza de mocchHt » : « Tira aTanti
la filanda a forza di bozzoli rae-
oogUtioci ». / m.occKhtt di stoff:
Scampoli. « Oo compraa dn nioty-
chett aevin yn^Ko comperato una
piooola partita di vino ».
— Mocchettin, Scampoletto. |
(A donna) « Oh che bella niochet-
<m» : « On ohe bel visino! »
— Moc<dietta; (Quasi in dis. Par-
nese), Moocatoio e Vapoino.
~ MoccUroBUla, (i^uasi in dis.
r arnese), Smoccolatoia.
Moccia, Mozzare. Moceiit % gamb
a 6n tavdl tropp alt: Mozzar le
gambe a una tavola troppo alta.
Moceiagh i al a dn ushlf: Tarpar
le aU a un uocello. Moceiit la e6a
a dn cavall: Tagliar la ooda a un
cavallo.
— Moocln, Mozzetto (1) (in dis.).
« M g'it in tlsta quatter moedU »:
« Ha sul capo quattro^ oapelli ».
(Di persona con braocio Ixoneo)
Monohino. (Sopranome a ragazzo
o ragazzina) M Moccin o la Moc-
cln: (Manca.)
Mdcdglia (D. Sp.), Zaino (De'
soldati e degli alpmisti). Zaino.
M0CC6I (I frutti del gelso), Mora.
M6cc61, Moccolo (2)^ Naso. « iV2^
tet el moccol o nariatatt »: « Puli-
soiti il naso moccolone o soffiati,
moccicoso cbe sei Opp» Guardedo,
bellino col moccolo al naso ». A
pizz e moccdi: A spizzico. ^M
m'it paga^z a pizz e moccdi »: « Mi
pag6 a spizzico )». | « Tira foeura
Quel moccol e melteyh dna steariea
tntrega »: « Leva quel moccolo e
metti nella bugia una bona oan-
dela».
(1) Mozzetto in flor. voleva dire Sliva-
letto. 11 dlminntivo di Mozzo (che e sin-
cope di Mozzato e ohe in milanese i MoC'
cin) non esiste.
(2) Moccolo in Pior. ha altri sensi ohe
In Mil. non sono. Per esemplo : Se tanon
hai altri moccoli ! 0 Tirar an mocoolo per
dire bestemmia « Canta canta, a?rai il
mocoolo, a chi non rifinisoe di annolaxe
rimproverando.
MOC
— 445 —
MOD
— MocCoUk, Fiottare. <El g^ h
el vizi de moceoUi»: «Ha il vizio
^i borbottare e anche di bestem-
miare >». Moecolh come dn strascee :
^ndare sulle fiirie o Bociaro o
Oridar oome il lupinaio.
— Mdccoldtt, Moccolotto. Imde^
C€>ldit di fanai de eam^ozza : I moo-
<M>li del lampioni delle oarrozze.
— M6CCU8C, Moccolaia. I -can-
del de sev fan el mdccusc : Le oan-
dele di seso fanno moocolaia. O-
€Ufr de moceusc: Puzzo di mooco-
laia.
Moda, Moda. Mercant de mod:
Bleroante di mode. A Vultima mo-
tia : All'ultima moda. ii A la mia
moda »: « A modo mio ». Andii a
la moda o sth aulla m,oda: Vestire
alia moda o star suUa moda. An-
cUlL gib de moda: Andar fuori di
moda. Tomdt de m,oda: Tomare
di moda. Fdt vegni de moda : Hot-
ter in moda. I/* ^ pit de — .* Nou
^ piti di — . Ona hrutta moda: U-
na brutta moda. Mam a la m,o-
da: Bue alia moda. (Pr.) / m>att
la inventen, i savi ghe van adree
(ApproBS.): Idem.
— Modista, Modista (1), Cresta-
ia. « La g'd, negozi de modista in
wUusza »: « Ha un negozio di mo-
dista in piazza ». « Qiiella modista
de gran t6n che g*it anea bottega
sul Cdrs » (Qui sta bene modista) :
« Idem ». « La modista la m'itpor-
taa el eappellin » (Qui sta bene
orestaia): « Idem ».
Modacc, Modaccio (2), Boccao-
oie. I'd di modaee: Far mille smor-
A.e, ^ El se sgarbellava i oce per
fd % modaee » : « Si arrovesoiava
le palpebre per far i Yisacoi».
« Mamma el Oigin el me /d t mo-
daee » : « Mamma Gigino mi fa le
boocaccie ». ^i^ di modaee in del
mangUt: Fare le boocaccie. — in
del tcBU la medesinna: Far boc-
oaccie pigliando la medioina.
(1) B piti ai Crestala^ qQaattmqne
molte che not chiamiamo Modiste a Pl-
renze non slano che Crestctie. La nostra
Meuiamin poi i Crettaina.
(i) Noto una dlfferenza tn, le due vool
per forme nguall. Modaccio in Fior. d sol-
tanto peggiorativo di modo : Modacci sgiia-
latL I Modaee milanesi non si tradncono
Inveoe ohe oon Smorfie* Boccacde* Visaed
e similf.
Moduli, Modello. Modell de mae-
china : Modello di macchina. (Pit-
tori e soultori) Modell de lean:
Vedi Manieh^n. Modell viv : fio-
deUo e Modella. ( Moralmente )
*kUl^ 6n modell de mari o de
miee, eec. » : « £} un modello di
marito, di moglie, di madre, di
eran dama». Fondo modell: Po-
dere modello.
— Modellin, Modellino.
— Modell&-dellaa , ModeUare.
Modelldt in gkss, in cera, ece, : Mo-
deUare in gesso, in oera, in creta.
« Oo modetUut ona figurinna cd-
piandela dal Cellinyn « Ho mo-
deUata una figurina tolta dal Cel-
lini ». I B6cea modellada: Vedi
Onza a'aequa.
Mddena, Modena (Cittk deU'E-
milia). N. fr. : Pari el poUa de
Modena (in dis.) : Parere il potta.
Zamphtt de Modena : Zampone di
Modena.
— Modenesa (Aggiunto a mic-
ohetta), Modenese.
Moderaa, Moderate. Hadicaif
progressisti e moderaa: Badioali,
progressisti e moderati.
— Moder&-deraa-era88. Mode-
rare. « I/h moderaa in dt sd pre-
te« » : « Nolle sue pretese h mode-
rate ».
— Moderatament , Moderatar-
mento. Viv moderatamsnl : "Vivore
modoratamonte. Mangiit, hev, eec.,
— ; Mangiare, bere, eec, — .
— Modexazldni Moderazione. In
tuU i robh la moderazion la guor-
sta mai: Bisogna usaro mooera-
zione in tutto.
Modema (Vols). Vedi Modemo.
Modemo, Modemo. On voeabo-
lari nceuv el g'h Vohbligh de viss
modemo: Un vocabolario novo
ha I'obbligo di ossore modemo.
A la modema: Alia modema.
Modtet, Modesto. On omm, m.o-
dest el parla mai de lit: Un omo
modesto non parla mai di s^.
« C6me Vi m,odesta qvMlapdpdla ».*
« Come h modesta quella signori-
na. » (Pr.) Fraa Modest el diven-
tardt mai prior: Frate modesto
non fu mai priore. A san Vit e
Modest Vh pesg VacqtM che i tem-
pest (Letter.): A San Vito e Mo-
desto ^ poggiore la ploggia ohe la
grandine.
I — Moddstla Modestia. On poo
MOD
— 446 —
MOB
de modestia la fa mat mal: Un
po' di modestia non fh, male. Butld
at part la — .* Buttar da parte
la —.
— Modestlnna, Modestina. La
sura modestinna: La sora mode-
stina. « La v<Bur fh la modestinna,
ma n pesg di alter yn «Vuolfare
la modestiosa (1), ma ^ peggiore
delle altre ».
Modlgllbn, Modjglione (Specie
di mensola sotto ai cormcioni).
On piccol modiglion: Un modi-
glioncino.
Modo, Modo. Modo indefinito,
imperativ (gramm.) : Modo inde-
finito, imperativo. J}e modo the:
Di modo cbe. In eerto (j^al modo:
Idem. L'e possihil in nusun modo
o manera: Non h possibile in al-
cun modo. Nd qhl modo de fct-
ghela cap\ »: « Non o' h verso di
fetrgliela intendere ». Tratth de
modo tenendi: Trattar del modo
di comportarsi. « JEl g*h cerli modi
tuit «d )» : « Ha certi garbi che non
li ha che lui ».
M6diila» Idem. « Qiusta Vh la
modula del eoniratt »: « Quest'^ la
modula del contratto ». « Ch*el me
daga la modula de eome lu el v<Bur
sto oggett*: <cMi dia la modula
dell'oggetto che ella desidera da
me ».
— Moduletta, Idem.
Mceud, Modo. Vedi ancbe Mo-
do. N. fr. non del tutto nh sempre
Yolg. I'd, a m,h, a sd, a td moeud:
Fare a mio, a suo, a tuo modo.
« Fh a moevM d'un mindon »: « Dk
retta a un minchione ». Per moRud
de di: Per modo di dire. (Pr.) Chi
fd, a sd moaud seampa des ann de
pit: Chi fa a suo modo non gli
dole il capo. | El mceud di qua-
drhi, di copp : II modulo dei mat-
toni, delle legole.
Mo^ul, Molie. A mceui: In molle.
V^s a moeui: (sensojproprio) Es-
sere in molle, (Fig.) Essere nolle
peste. M^tt a moeui: (Sense pro-
prio Mettere in molle. (Fig.) « Ul
m'd m,is8 o tiraxi a m,osui m\ » :
« Mi ha tirato me nell'imbarazzo ».
(1) Modestiosa e, a parer mio una bel-
Ifssima parola di Siena, che risponde per-
fettamente al Prude francese piii che al
lodestina di FirenEO.
Andd a mwui o in cit Maianna :
Rimaner gabbato.
MOBOia, Molle. La tncRuia e el
hamazz: Le moUe e la paletta.
On hisgid de tceu sit c6n la mmuia:
On cecino o un figuro da prendersi
coUe molle (1). S&ndi mceuia e bar-
nazz : Fare strepito con moUa e
paletta. P. E. : On spogalizi de an-
dagh sott ifinester a sdnh tnceuia
e harnazz: Nozze da celebrare eon
le tabelle (2). | La mceuiadelpazz:
La moUetta per attingere acqua (3).
(come intinfo vedi Moiit).
MOBUla, Mola. Mteula de molin :
Macina. « G'do su^ 8tom.egh &na
matula de mo2tn»:«Ho una ma-
cina sullo stomaco ». JPicazzd la
mceula: Picchiettare la mola. La
moeula de Voli : Infrantoio. La
morula de Vamid: Maoina da
amido.
Modusg (in dis.), Mogglo.
MoeuY - ovun - OBuyes, Muovere.
« V6i m,<Buv€t / » : « Via , moviti.
lesto ! xMe movaria nanca de ckt
a Utj guarda » : « Non £eirei nn
passo da qui a Ik. guarda ». Anda
a fdt moeuv 6n poo el sang'u : Dar
una giravolta in cittji. « InecBu me
sdnt minga movuu de casa » : « Oggi
non Bono uscito o non mi Bono
mosso di oasa>. Fh m^euv i eaoai:
Far movere i cavaUi. « El purgani
el m'd, movuu el eorp » : « II puiv
gante mi ha mosso il oorpo ». /
piam,t comineien a mceuves : Le
piante cominciano a germo^liare.
« Ciappa la leva e m^Buv quel la-
strdn » : « Piglia una leva e destsdo,
quel lastrone ». « In st6 sit se pd
nanea mceunes » : « In questo stan-
zino non oisirigira^. (Prov.) Oki
sta hen n6 se moeuv : Chi sta bene
non si move.
MofEia strangdBsera (indis.),
Vecchia deforme, Befana.
Moffln, Muffino (4). Cucoiolo,
Muffolino. On moffin ae Bologna :
(1) In Fiorentino il da prendeni colle
molle per6 non si nsa che parlandoct di
gpropositp inadoma1e>
(2) Tahella e stnimento di legno che
manda laono strepitoso e si suonainset-
timana santa: Trichh tracch-
(3) Sconosciata, credo, a Firenze. N4
dlzlonarii non v*e cenno dl essa.
(4) Muffino in tosoano signifloa : ohe
o che sente di muffa.
Hi I
"J
MOO
— 447 —
MOL
Cane miiffolino. (A persona) « Oh
ehe bell moffin/>: «Che bel vi-
sino ».
Mogben, MoBgano. On mobil de
rnoghen (impialucoiato): Un mo-
bile di moagano.
M6ffn&-ognaa, Miagolare. ^Quell
gait el mdgna de la mattina a la
sira » : « Quel gatto gnaula da mat-
tina a Bera ».
Moffnada, Gnanlo. (Di gatto)
« JSl g'h daa 6na moffnada e Ve
voltaa via » : « Maiid6 un gnaulo e
limaBe li steccbito ».
Mognament (P. N.), Gnaolio.
« Cosse Vh 8t6 mognament in sul
i^ee / « : « Cos'^ codesto gnaolio o
misgolio Bul tetto? »
Mognaga, Meliaoo o Meliaoa.
« Xa mognaga in giardin Vh fto-
rida » : « n meliaco in giardino h
in fiore ». On eeatin de mognagh :
Una panierina di meliache.
Mognaghlnna, Piccola meliaca.
^Orido dei venditor!) » Im hella
Tnognaahinna salada » : « Le belle
meliache saporite ».
Mogninna, Vedi Margninna,
Mola-oiaa-olaBB, Dimaiore (1),
Immollare. « I/h andaa fixura sen-
ga omhrella e el s'l tutt moiaa > :
« UbcI senza ombrello e b'^ tutto
immollato ». Moiit el j9an in del
cajff^ e lait: Intingere il pane nel
can^ e latte. Moia la penna: In-
tingerla. Moid, el hlech: Bere.
Hoia» Moia (2), Intinto.
Moiascia, Fangacoio. « C6nt el
remoll gh'l in strada 6na moia-
seia tremenda » : « Ora cbe comin-
cia a dimoiare le strade sono piene
di mota e di chiazze ». Vess m IH-
stessa m^nasda: Esser nel mede-
simo foBio. I (Nome di cimitero)
« L'h andaa a la Moiascia » : « £
morto ».
MoUi, Mollare (3), Allentare. Chi
tira e moUa: Chi tira e chi mol-
la. Moltk la bria, el bust: Allen-
tar le redini, il' busto. Mold, el
f^^ffffi ^l doldr : Scemare il fred-
(1) Dimoiare J che ha pure molia afSnifk
CO] Moid signf flea fnvece il dilegnarsi della
B«Te, e rinznppanl del terreno per la neve
che si soioglie.
(2) Soflianza vnlcanica : le mole di Vol-
terra.
(3) Mollare in toseano non si Qsa che in
an solo caso il primo.
do, il dolore. Molh el can al tdr:
Sguinzagliar U cane al toro. Mold,
i o el prezzi : Lasciar andare sul
prezzo. Mold, i pretes : Oalar dalle
pretese. Mold el balldn: Tagliarlo
corde al pallone. | « V6i molla
ptissee » : « Cammina piU lesto ».
Molla Barzagh o molla la higa (in
dis. sostituito oggidi dal Mmla
Buni (1) ) : Tocca via, corri , fug-
gi. I Mold via 6n pugn de malar^
ohtta sort: Inzeppare o girare un
pugno terribile. Mold di basitt
s'cKisser : Scoccare de' baci so-
nori. « I/h reussii a molagh la id-
ea senza 6n quattrin de dote » : « C'^
riuBcito ad appioppareli la ragazza
senza un quattrmo di dote *. Mo-
ia^ hen quatter seech edm^e niscceul :
Dargliele sode. G^oo ditt t€u, ma
lii el m,olla nanea a scMsdally*:
« Gli ho imposto di tacere ma, sai,
egli non smette neppur ad ammaz-
zarlo». Molla, molla (aUe guar-
die che arrestano) : Lascia, lascia.
II JFd mold i eorlH : Far afiilare i
eoltelli. El gatt el moia i ong : H
gatto arrota le unghie. Moiaa: Ar-
rotato. Crisiall moiaa: Cristallo
arrotato. « Voo a balld per mold
i gamb o i pescitt » : « Vado a bal-
lare per sgranchire le gambe o i
piedini ». « L'h ora de mold i dent?»:
« E ora di macinare o di sedersi a
men8a?» I « 17 h sta^a duro 6n pezz
ma pceu Vd finii a mold » : « Stette
dui'o un pezzo ma poi ha iinito
col cedere ». La renaita la mdlla :
La rendita d^ gitL.
— Molada e Moladnra, Arrota*
tura e Affilatura. « Fagh dd 6na
molada a quella mezzalunna » :
« Fa dare un' arrotata a quella
mezzaluna ». | ^i^ Oo fa 6na mola-
da, de Id, fin chi » : Ho camminato
in tutta tretta*.
— Moladlnna, Un po' di affila^
tura.
Molagndn (Lenza da trote). Ve-
di Tirlindanna.
Molazza. Vedi Mccula.
Molazida. Molenda (2) (La quan-
iX\^ del gmno che si consegna al
mugnaio, e la farina che ne esce).
— Molezidin. (Diminut. di Mo-
lenda),
(1) Buni famoto biciclettlsta.
(2) Molenda in toscano e U prezzo del
gra:no maoinato.
MOL
— 448 —
UOXj
Moldra (Specie di marmo), Are-
naria, Pietra da macine.
MoleBt^-lestaa, Molestare. « Te
sitt be^i che qtiand seHvi ffui tnin-
ga vlss molestaa » : « Sai che quan-
ao Bto scrivendo non voglio es-
sere importunato ».
— Moldstia, MolcBtia. I orgor-
mtt ehe molestia in per tmn ehe
lavora al tavol: Gli organetti che
seccatura per chi sta lavoraudo a
tavolino.
M<>16tta, Arrotino. (Gridoj Mo-
Uta, moUta: E qui rarrotino. |
« Gh* ^ toecaa de fd el molhtta » :
« Gli tocc6 di ribassare i prezzi ».
— Mol^ttin, n flgUo dell' arro-
tino.
M61g (Volg.). Vedi Mdr^. N. fr.
vole. : «. Va a molg el ld£r» (quasi
in dis.) : Va al diavolo ».
M611X1, Mulino. Molin a man. a
4ieqiM, a vent, a vapor, eee.: Mu-
lino a mano, ad acqua, a yento, a
vapore, ecc. Molin che vdi a forza
deolsti: Mulino e seoco. JPreiade
molin: Vedi PrUa, (M. d. dj Ti-
rd, V acqua al so molin : Tirare
rac9[ua al suo mulino. Vhss 6n
molin a vent : Essere un mulino a
vento. « El par 6n molin che vd.
semper » : « Sembra la battola del
muhno ». {| Tavola e molin (Bpeoie
di giocoj : Tavola e mulino. (Fig.)
Tre pamper coppia. (Pr.) Cni va
al molin se in^arinna: Chi va
al mulino bisogna si infarini.
— Mollna-lliiaa, Abbaoare. « Oo
m,olinaa tutta nott quell che doveva
/^ » : « La notte intera fantastical
sul da farsi ».
— Mollnasc, Mulino di quarzo
per vetrerie.
— Molin^tt, Piccolo mulino.
M611» Mollica, Mldolla. On moll
de miccotta: Un midollone di pa-
ne. Mangidt pan, mdll e erost:
Mangiare pane e coltello. M mdll
del m^lldn: La polpa del popone.
M611, Molle. *iSto pan V^ iropp
moll > : « Questo pane h troppo
molle ». « String minga tant ; tas-
sa pur mroll » : « Non mi stringere
tanto, alien ta ». « ^A. come Ve moll
quell pover omm / » : « Che cascag-
cine ha indosso quel pover'omo !»
V^a 6n Toni moll: Aver laflac-
cona indosso. (Iron.) M611 come
ciod: Molto seoohi o duri.
— Mollasoidn, Un moUaccio.
Mdlla, MoUa. / moll di ea,
del hdjfltt di earosz, di tendinn
la poriera, ecc, : Molle. J moU
la fasahtta: Le molle del h
Ona rohba in sui moU: Una
ammodo ed anche sbardellata.
— Molletta. La moUetta de ie
sard tftt i liber ligoM, de lusaosLA
dorohia che tiene chiusi i libri li*
legati.
— MoUettizuia, Mollettinna.
— Mollifega (Volg.) Veci Mol-
lificA.
MoIllflc&, Mollifioare. JFVima de
fdk el pancott se lassa i erosHU a
mollificdi in Vaequa : Prima di far
il pancotto si lasciano gli orllni a
molliilcar nell'acqua.
— Mollltt (Le eypighe del grano
turco Bgranate), Torsoli.
Mdlta, Malta (1), Calcina. Coi
sa^s e con la rrholUi se fct i tntir:
Coi mattoni e la calcina si fanno
i muri. Fit la molta: Far la cal-
cina. Dd. sit 6na s'giaffada de fnoir
ta de stabilidura : Calcina da in-
tonaoo.
Moltipllcli-ioaa-icasB, Moltipli-
care. « X'd moltiplicaa la s&a en-
trada » : Idem ». | Generare. (Sch.)
« La mia gaita la m4}Hiplica a tutt
andii » : « La mia gatta moltiplica
a tutto andare ».
— MoltlpUca, Moltiplica.
— Moltlpllcazion , Moltiplica-
zione.
— Moltipllcaddr, Moltiplicatore.
— Moltlpllcando, MoltipUoando.
Moltltuden (Volg). Vedi MoUir
tudin,
Momtudin, Moltitudine. « Gh'er-
ra 6na moltitudin de gent » : « Ce-
ra una moltitudine di gente».
Molto, Molto. Molto. Vedi an-
che Sosshxn (Pop.). « Sta rohba
la me dispias motto ma molto*:
« Ci6 mi dispiace moltissimo ».
< Uh molto cAr el ghe sia anda »
«E assai ch'e' ci sia andato».
in Molto bravo, brutt, bell, eee.:
Molto bravo, bello, brutto. ecc.
Moment, Memento. « On mo-
m,ent / » : « Un memento I » A mo-
menti I : Quasi quasi. « De l\a6%
moment Vh compars* : « Poco stan-
te h comparso » mJA in sii jjW€&
moment... » : « Li su quel 8ubito».
« Propi in quell moment » : « Pro-
prio m quel momento)». IHt dn
moment a V alter: Da un momento
i
MOM
— 449 —
MON
all'altro o anche Dal vedere al
non vedere. Tutt i moment,,,: A
ogni pooo. 1/ h affare d* 6n mo-
fnent » : « 61i h affare d*un momen-
to ». « T'ee eattaa fosura on hrutt
fnoment per parlagh » : « Hai soel-
to iin bratto momento o un mo-
mentaooio per parlargli ». (Opport.)
« I>al mom^eni che te convbgnet de
avhgh avuu tort... » : «Dal momen-
to ohe oonvieni tu stesso di aver
avuto torto... »: « ler sira el tendr
el g'a avuu di mom>ent delisios :
« leri sera il tenore ebbe dei mo-
menti delizio8i».
— Momentin, Momentino. « Si
spetta 6n m.omentin / » (iron.) :
« Aspetta un momentino ». « St6
palto el m,'h 6n m^mentin strett » :
4c Codesto Boprabito mi ^ un poco
o iin momentino stretto ».
— Momentlnin, Un brevissimo
istante.
— Momentani , Momentaneo.
« X/^ stada 6na robba momenUt-
ntiea )» : « Fu una cosa momenta-
nea ».
Momentaneainent , Momenta-
neamente. L*e staa miss h momerir-
taneamrent: £ stato messo 11 per
il momento. '
Monada (Volg), Azione vile o in-
delioata o disonesta. « M m'di fvLa
&na monada » : « Mi fece un brutto
tiro ».
Monarca. N. fr. : Pari el mo-
narca profUta (scherz. in dis.) :
Credere d^essere una divinity.
Monatt (Infermiere di appestati)
(R. St.), Monatto.
Moncncch. N. fr. ant.; Bobba
ehe V^ andada in del balldn de
Moneuceh (in dis.): £} andata in
dileguo.
Mond, Mondo. JEl m^nd de ehi
e el mond de Id: Jl mondo di qua
e 11 mondo di 1&. Anddt per el
numd : Viaggiare pel mondo. Jfan-
cUl a V alter mond: Mandar all'al-
tro mondo. El padrdn del mond :
Domineddio. Av^h nagdtt al
mond: Essere proletario, Non
aver nulla al mondo. Avegh ptU
ben a std mond: Non godere piu
bene a questo mondo. Avhgh pit
nissun al mond: Essere solo al
mondo. De ehe mond h mond: Dao-
eh^ mondo h mondo. I/h in eoo del
mond: Stare in capo al mondo.
JRari the iuit el mond el sia sd :
Parer che tntto il mondo sia suo.
Pari 6n omm, de V alter mond:
Sembrar un omo dell'altro mondo.
Pari in d'6n alter mond: Parer
in altro mondo. Per tutt Vor del
mond: Per tutto I'oro del mondo.
Quand se dis: i robb del mond/:
Quando si dice : i casi della vita I
« V^ani minga al mond incoRu, ear
el me amis » : « Caro mio, non so-
no nato da ieri ». Vbss la pic bella
robba del mond : Esser la piu cara
o bella cosa del mondo. vess la
fin del mond: Esser o Parere il
finimondo. Vu7i che s^h mai savuu
ch'el ghe fuss al mond : Uno che
non ha mai fatto parlar bene n^
male di s^. | (Society) JEl gran o
el hHl mond: II gran mondo o il
bell mondo. Adio mond: Addio
mondo. Avhgh el mond de la sda :
Avere il mondo dalla sua. Avhgh
el mond in quell servizi : Aver il
mondo in quel servizio. Ciappd el
mwvd cdme el ven : Pigliarsi il
mondo com* e* viene. Condss o eo-
ndss minga el mond : Conoscere o
non conoscere il mondo. JEl mond
el va innanz lit deper lii : II mon-
do cammina da Bh. Insegnd a std
al mond: Insegnar a stare al — .
HI nwnd a Vineontrari : II mondo
alia rovescia. Jdett a V ondr del
mond: Metter all'onore del mon-
do. Savh o savh m,inga fdb a std al
mond : Sapere, o no, star al mon-
do. JD\ 6n mondo de ben: Dir un
mondo di bene. Tant per eonten-
th la gent del mond : Tanto per
appagare il mtondo. Vhsses o avh
goauu la sda part de mond : Aver
goduto la sua parte di mondo.
« Tutt el mond el dis ben o mai
de lit*: if. Tutto il mondo parla
bene o male di lui». Donna de
mond: Donna di mondo. Ah mond
baloss / » : « Mondo birbone ! » (Gio-
co di tarocchi) El mond : II mon-
do. I El novo mondo: II nuovo
mondo. JHondo novo : Vedi Mon-
donovo. (Pr:) Tutt el mond Vh
paes : Tutto il mondo h paese. El
mond Vh bell perehh I'e vari: II
mondo h bello perch^ h vario.
El mond c6n pu el vd inanz edn
pU el peggidra: H mondo inveo-
ohianao peggiora (1). El mond Vh
(i) Proverbio, a partr mio, dei pi<i sto-
lidi ohe siano.
9Q
MON
— 450 —
MOK
semper andaa inse^: H mondo ^
sempre andato ad un modo. ^
mond I'h de ehi ae le eiappa: II
mondo i^ di chi se lo piglia. A 8i6
mond gh'k nissun de felice o de
neeessari: A q[uesto mondo non
o'^ nessuno di telice o di indispen-
sabile. M Signdr i e m^ti aX mdnd
e I6r ae comrnignen : Dio li mette
al mondo ed essi si appfuano. A
st6 m4>nd bisogna aavh fa a atit edn
tutti : A questo mondo Disozna sa-
per atare con tutti. El mondVh 6na
ro&uda; ehi vd su e ehi vd gid: H
mondo h fatto a scale, chi le scen-
de e chi le sale. Qtuind 8*h h&tn
domh per lor a* e nanea degn de
std, al Tnond: Chi h buono solo
per s'^ h mezzo buono, chi h buono
per &h e per altri h buonissimo.
— Monaasc, Mondaccio.
Mond^-ondaa, Mondare, Net-
tare. Monda el ris: Mondare o
nettare il riso. | « Finalment i oo
mdndaa » (i quattrini) : « Li ho
tooeati, finalmente ». « Gh* h toe-
eaa de mondai » : « GU toco5 di
snocciolarli ».
— Mondada, Mondatura. Jja
mondada del ris: La mondatura
del riso.
Mondadura, Mondatura.
Mondd, Mondatore.
MondeghUrlia (D. Sp.), Polpetta.
A Firenze ai mondeghillt ghe disen
polphtt : A Firenze si chiaman pol-
pette le nostre Mondeghilie.
Mondell. Forment mondell:
(Manca).
Mondella (P. N.) (Castagna co1>-
ta arrosto nella padella Duoata),
Mondina (1).
Mondizla, Mondizia (2), Immon-
dezza. « M g^h la thsta tutta pienr-
na de mondizia » (in dis.) : « Ha il
capo pieno di porcherie)».
HondonoYO, Mondo novo. (Ca-
mera ottioa). I « Borland gib V h
mostraa el mondo novo » : « Ca-
dendo fece vedere il bel di Boma
o il mondo novo ». \fi*h 6n omm
del mondo novo » : « £ un oaduto
dalle nuvole ».
<1) Mofidina per Brudata d voee del
Luochese e della Versiglia. A Firenze
Mondina e piuttosto casta^a pelata e
lessa.
(2) Mondizia In tnsoano e tutto il con-
trariO' E sinonimo di MondeX9a-
Mon^da, Moneta. In banna mo-
neda sonante: In bona moneta
sonante. Moneda intesa: Moneta
intesa. Moneda effetHva: Moneta
efifettiva. « Per quel sd amis tl far-
ria moneda falsa » : « Pel sue ami-
CO farebbe moneta falsa o oarte
false ». « El mr'd, daa 6na bella mo-
neda d'or » : « Mi diede una bella
moneta d'oro». Oidntagh su la
moneda o suUa vahUta : Rimet-
terci sul cambio. « El g^Hperduu
dent 6na bella moneda » : « Iii quel-
I'affare oi rimise una bella mone-
ta ». | (Spiccioli). Cambiem std frt-
gliett de einq'u tn tanta monedain
«Cambiami questo biglietto da
cinque ; ma vorrei spicoioii». « O'oo
minga moneda » : « Non ho mo-
neta ». (Fig.) Fiagit. de V istessa o
de bofina m^tneda: Pagare della
stessa o di bona moneta Opp, Ben-
dere buon merito. E el r^t in mo-
neda : il resto del carlino. Avj^h
moneda de da via: Aver ragioni
da vendere. Trit in moneda: Spie-
gare con maggiori particolari ana
cosa. I i^El g^ 6na biUa raeeoUa
de moned aniieh » : « Ha una bella
raooolta di monete antiohe».
— Monedascia, Monetaooia.
— Monedinna e Monedoima.
— Monetazlon. Idem.
— Monetarl £alB, Falso mone-
tario.
M6nega, Monaca. Andd a mo-
nega: Farsi monaca o Kntrar
monaca. Fdt 6na vitta de moneaa:
Far vita da monaca. Monegafai-
sa: Ipocrita. (Modi pr.) AndU a
m>onega de sanfApustin edn duu
eoo in sul edssin (m dis.) : Andare
a marito.
— Mondghlnna , Monaohina ,
Mammamia. Vedi Avemaria.
— Monegascia, Monaoaooia.
— Moneghdtt, Monachine (soin-
tiUe che scorrono su carta riarsa).
Monestee, Monastero. iil/a
mettuu la tdsa %n monestee »:« Mise
la figliola in monastero ». Tird o
tegni fceura demaneaiee: Smona-
oare.
— MonW, Monello. « Te see
6n moneU^i « Sei un monello*.'
Monftlniia, Monferrina (ballo
campestre).
Mong-onglua, Mungere. Mong i
vaeeh: Munger le muoche. Mdn^
fctura di danee : Munger quattrini.
MON
— 451 —
MON
Mongdlfid, Mon^oliiera (1) (Spe-
cie di bevonda) (Manca).
MonipdU (Volg.). Vedi Mono-
poll,
MonitOBur (Giomale francese),
Monitceur, Monitore.
Moniton (T. forense), Monitorio.
M6nizi6n o Mnnizlon, Munizio-
ne. Pan de muniHon .* Pane di
xaunizione. / munizion de fvBugh
e de bdeea : Manizioiii da fuoco e
da bocoa.
— Monizioner, Muniziouiere. —
di bastiment: — delle navi.
Mondtom (P. N. id.) Vedi Mo-
fiotdn,
Mondton, Monotono. Dise&rs,
poesia, muHca monotona (oivile):
JDisoorso, poesia, muBica monoto-
na. « Foo 6na vitta monotona » :
« Facoio una vita monotona }».
— MonotoniatMonotonia. Romp
la monotonia : Kompere la mono-
tonia. — de la villa : — della vita.
Monscia (Vols.). Vedi Monza.
N. fr. volg. : Jja luganega de Monr-
sda: La salsiccia di Monza. (A
bazztoa, gioco) Fh trentun de
Monscia on dis.): Fare Bpallata.
Fod^ anda a Monscia a fass ba-
ratUi (2) : Essere molto soro e igno-
rante.
— Monsciascli (Volg.). Vedi
Monzes. N. fr. Giustalla a la mon-
s^cuca: DfU'la nel mezzo.
— Monzes, Monzese.
Monscldr, Monsignore.Jf on«cior
del Domm: Monsignore della Cat-
tedrale.
— Monseioraa, Monsignorato.
— Monsciorin, Monsignoretto e
Monsignorino.
Monsti, Monsiil. « Car el me bkll
monsu »: « Signorino garbato ».
« IHgh a quell m^nsit, ch*el vegna
dent*: « Di' a quel monsti che
passi ».
Mont, Monte. Nel senso pro-
Srio usiamo Moncagna, Vedi An-
d> o mandh a mont: Andare o
mandare a monte. Trdt a mont
tuttcoss: Sconcludere, Butter tutto
a monte. « Ben quand Vh c^, a
mon^/ »:« Quand^^ cosi non se
(1) Poeo comune per an pallone gonflato
a faoco.
(2) Noto ana oariosa eoinddenza di ter-
mini. A Ffrence di ehi va a una fiera si
dice per iseheno : Va a barattarsl.
ne pari! piil ». (Hugh al montr
Giocare a campana. In mont o in
monte: In complesso. « In monte
s6n minga malcontent » : « In com-
FlesBO non mi trovomalcontento»«
(Banco) Mont Napoledn (ne ri-
mase la via): Monte Napoleone.
Mont de IHetd: Monte di Piet^ o
II Presto. Xm donna che va a fd>
i phgn al Mont: La donna one
porta glioggettiinpegno al Monte.
Monza (P. N.), M parch de Mon-
zo,: II parco reale di Monza.
Monta, Monta. Chi tecc cAn pocea
monta: tJn tetto eon piccolo spio-
vente. (Fucile) A mezza o a tutta
monta: A mezzo punto o a tutta
monta o punto.
Monta-ontasB-ontaa, Montare.
Monta dent : Montare in oarrozza.
Month silt: Salire o Montare in
carrozza. « V6i, amis, monta su » :
« Amioo, vieni sil ». « Sth strada
la monta maledettament » : « Que-
sta strada sale maledettamente ».
(MoralmenteJ « Ineosu s6nt mon~
taa »: « Oggi mi sento in vena ».
« JEl m'h faa month la b6zzera » :
« Mi tece montare la stizza ». « La
ghe monta per nagott » : « La gli
monta per un nonnulla ». Month
la guardia (oiilit.) : Montare la
guardia. (Art.) Month eZ telar: A1-.
lestir il telaio. — bna lamma, 6n
cappell, dna scuMa: Montar una
lama, un cappellino, una scuffia.
Month 6na eh: AiTedare una ca-
sa. Month a eavall: Montare a
cavallo. « L'h ben montaa » : « £
ben montato ». P. E. : « Quest V h
6n teater molto ben monteui » :
« Quest' ^ un teatro assai ben mon-
tato ».
Montass, Montarsi. « M s*e mon-
t€M la testa*: « S'^ montato il
capo ».
Montada, Montata. « Zl alprin-
cipi de la tnontada » : « Al oomin-
ciar dell'erta ».
— Montadnra, Montatura. La
montadura de la spada: L'elsa.
« Domh in montadura st6 briUant
Ih eosth.., » : « Soltanto in monta-
tura questo brillante h costato... »
Montagna. Montana. Andh in
montagna: Andare ai monti. Anr-
dhdethde tutt i montagn (in dis.):
Andar fuori de' gangheri o de' tei*-
mini. « Borlh gib de la montar-
gna » : « Cascar dalla montagna ».
MON
— 452 —
Ciapfth la montagna: Pigliar i
monti. (Iperbolio.) Di montagn de
liber e de qiomai: Delle monta-
gne di libri e di giomali. Vedkgh
al de Id di montagn : Essere molto
aocoi*to. Grazids eome dn sparg
de montaana: Grentile come un
carciofo. (Cumulo) Lattemel o ri-
sott c67i la montagna : Panna mon-
tata 0 risotto ooUa montagna. Car-
nalin de montagna: Canerin di
maggio o Ciuoo. (Pr.) In domh i
montagn che std a sd post: Le
montagne stan ferme gii uomini
camminano.
— Montagnarussa (P. N.), Mon-
tagne russe. A I' JEspoaizion del
1895 gh'era i montagn russe: I-
dem.
— Montagnascia^Montagnaccia.
— Montagnee, Montanaro. « HI
g'd el fa rfc mo7iUignee » : « Com'fe
rozzo quell' omo ». Montagnera ,
Montagnerotta : Montanarao Mon-
tanare giovine e tarcMata.
— Montagndtta , Montan:netta.
4t Andemm a disn<i a laMonta-
qnetta >^ : « Andiamo a pranzar alia
Montagnetta ».
— Montan, Montano.
— Montanar, Montanaro. A la
m,ontanara : Alia montanara o alia
montagnuola.
— Montanistich, P. N. Monta-
nistico.
— Montes^ll, Monticeilo, (Pae-
se) Monticello.
— Montiy, Di monte, Montuoso.
— Mont6n, Mucehio. Bohba a
monton: Roba abizzeffe. Monton
de rud: Catasta di immondizie.
Trd. tutt a monton: Mettere in
iscompiglio. Trdt tutt a monton :
Sconcludere o Mandar a monte.
(Pig.) Sbaglid el monton : Non dar
nel segno. P. E. : ^ Sete eredet de
ingannamm, ml te sbagliet el — }»:
« Se tu credi di pigliarmi a gab-
bo , tu la sbagli ». Spend dn
monton de danee: Spendere iin
mucehio di quattrini« On monton
de marengh: Un montone di ma-
renghi. I (Ariete) Salt del monton
(di oavallo): Salto del montone.
Gigd de monton: Gigotto di oa-
strato.
— Montook-onaa, Ammucohia-
re. MontonUt i eovdn: Far le bi-
ehe. Montond el fen : Ammucchia-
e il ii«no. Zuppa montonada :
Zuppa con fette di pane arrostite
e 8ugo di came. (Dei oavalli) Fid-
cata.
— Montonscell, Montoncello (1),
Mucohiarello.
— Montrucch, Zotioo.
Montora (D. Fr.), Montnra (2),
Divisa. In montura eompletta de
eoraszer del Re: In perfetta divi-
sa da Cento Guardie.
Monument* Monumento. KH mo-
nument di cinq*u giomad : H mo-
numento delle cinque giomate.
M6ra, M6ra. Oiugdt a la m4ra:
Vedi Cficeugh,
Mdra , Mbra. MHt in mdra :
Metter in mora. Cereh dna mdra
al pagament: Gercare una dila-
zione al pagamento. | (II frutto
del roTo) Mora prugnola.
Moral* Morale. Mfisieh e el mo-
ral : II fisico e il morale. « Ija mo-
ral I'h questa ehe.., »: « La morale
h Quests che... » (Denari) Ija mo-
ral: I mengoi.
— MorallBta, Moraliata. icJSl
vceur fd, el morcUistayn « Vol fare
da moralista ».
— Moralltaa, Moralitlt. Omm
senza moralitaa: Omo senza mo-
rality.
— Moralisz^, Moralizzare. Se
parla molto ma se /d poeeh per
nwralizzdt: Si parla assai ma si
fa poco per moralizzare 11 po-
polo.
— Moralment, Moralmente.
Moralment parland : Moralmente
parlando.
Morb&-rbaa, Ammorbare. « La
m'd, morbeta la stanza, eon queU
soprufumm de mt««'e » : « Col suo
muschio m'ha ammorbata la ca-
mera ».
Morbed, (Volg.). Vedi Morbid.
Morbid, Morbido. Morbid edme
6n butter o edme dna gi&neada:
Morbido come il velluto.
Morbin . (P. N. ) Morbino (3)
Ruzzo. Fa dismhU el morbin a
vun: Levargli il ruzzo.
(1) ^ dimlnutivo di Montone. Corriapon*
derebbe a Jdontonin o a MontoneU,
(2) Voce boUata a ragione daoohi Mi
abbiamo V italiano divisa. P6r6 in aio a
Firenze a tatto pasto.
(3) La Crusca registra qae«ta voce ch«
e d^origine venetlana. La deflnfiee: to-
glta di ridere e di fkr ridere* M<»i oredo
ohe a Fireaze sia oomune.
MOB
— 453 —
MOR
Morbo,. Morbo. N. fr. : Morho
de foss/: Sohifoso I Caro^a.
— Morbon, Carognaooia.
— Morbds, (P. N.), Morboso.
Morda, Mbrolua. (Feooia del-
1' olio) Pien de mdreia : Pieno di
mbrcnia.
Mdrda, N. fr. : « Mdreia via (A
oani) : « Passavia ».
Mord-rdau-ordeB. Mord cdme
dn can rabbiaa: Mordere oome
nn oane arrabbiato. « / sanguhtt
eominden a mordem » : « Le Ban-
euisughe oominciano a mordere ».
Mwrdea i dng : Mordersi le dita.
Mordeg la lingtia: Mordersi la
lingua. ( Pr. ) Can ehe bdia n6
mord: Caoe che abbaia non mor-
de. (Fig.) / can gross se morden
fninga tra de I6r: Cane non man-
gia cane.
— Mordent, Mordente. Indoran
a mordent : Indorato a mordente.
(Muflica) Mordente. Vit mordent:
Vite mordente.
— Mordignk - ignaa , Mordioa-
re (1) , Mordicchiare. i ean vice
mordent i eagnitt appenna ncu-
suu mordi^nen: I cani mordono,
i cagnolini mordioohiano.
— Mordignada, Mordicohiata.
— Mordada, Morso.
Mor611, Morello. Cavall m^rell:
Morello. Diventd. morell : Farsi
paonazzo in viso. « Oh'h restoM el
morell » : « Gli rimase la cigrigna ».
— Moralldn, (Nel grido de ven-
ditori di pesohe) CKe hli moreUon
de persegK: Le belle pesohe.
Mortna, (T. da costruttori) ,
Sponda del pozzo.
HOrend, Morendo (T. musicale)
liEl phsz el finiva c6nt 6n moren-
do maUneonieh edmh » : « II pezzo
terminava con un morendo assai
malinoonico ».
Moresiii, Morbido. Moresin e6-
m^: Morbidissimo. | «^/ Td per-
9ua8 e&n i moresinn » : « Lo per-
Buase colle bone ».
Morfinna, Morfina, Estratto
d'oppio.
Morgnao (Onomatop. della voce
del gatto), Miao.
Morgnuxia, Moinna.«Xa^Ae«'^
missa intomo e ednt di m^rgninn
(1) Mordicare lo si nsa serivendo per
qnell*effetto delle niaterie corrosive o di-
seocAtive su pelle fine.
el I'd, tiraa gib » : « La gli si. mise
intomo e con le belle belline ofe-
tenne oi6 che voile ». « J. furia
de Tnorgninn la cava tutt » : « Essa
gli cava di sotto tutto ci5 che
vuole CO* suoi lezii ».
— Morgndn, Gattamorta. Fd el
m^orgnon: Fare la Mariucoia.
— Morgnin, Mammamia, Ipo-
critino.
Mori-ort, Morire. Mori hen, mal,
adree a vun o adree a 6na robha
a 80 Ihee, de la famm, de la sSt,
de la raibbia, de la paura, de la
v(Buia de aavh o de la curiositaa:
Morir bene, male, di checchessia,
nel suo letto, di lame, di sete, di
rabbia, di paura, di voglia di chec-
chessia o sopra una cosa. Mori
del ddldr, del eald, del freaq, del
8ogn : Morir di dolore, di caido, di
freddo, di sonno. Mori primma
o dopo d*6n alter: Premorire o
morir dopo del tale. A costo de
mort : A costo di crepare. « El
viBur mori » (di chi fa cosa molto
insolita) : « One voglia morire ? »
Stii mal de morl: Essere in ill di
vita. Fd> mori dnza a 6nza: Far
morire d'inedia. L'h robha de mo-
ri: La fe cosa da morirne. Mori
de mort improwisa: Idem. Mor\
devooRuiade sofloh: Spirarsi. Bohb
de mori d^l rid: Cose da morir
dalle risa. 8avh de eke mal 8*h de
m4>f\ : Saper di che male s' ha a
morire. « Che poda wori eh\ sul
post/ » : « Che possa esser fulmi-
nate ». « Foo minga eunt de mori
tant impreeaa » : « Conto di po-
tervi rivedere ». Viv e mori in
quella : Vivere e morire nella pro-
pria opinione (Di cose inanimate)
^ M* I mort el eiar » : « Mi si e
spento il lume ». Cdldr che va via
morend : Colore che va morendo.
L'affare VI mort l\: L'affare re-
stb li. (Ne' giochi) Morire. (Piante)
Morire. (Pr.) Chi m(Bur m<Bur e
chi viv se da pas: Chi more giace
e chi vive si dit pace.
Mort, Morte e Morto. (Sotto
a Mori) La Mort: La Secca.
« Sul mur gh'h pitturaa la Mort
c&n la rama »: « Sul muro sta di-
pinto la Secca colla falce fienaia ».
« Z*h la Mort ehe ghe dd i buttdn » :
« Avere la morte all' usoio o La
morte lo stringe ». -Pari la Mort
in pee : Parer un morto che cam-
MOR
— 454 —
mina. (All'oca, giooo) « Siinl bdrlaa
in la Mort » : « Sono oaduto siiUa
morte ». Ved^ la Mort in faeeia:
Vedere la morte in viso. (PrJ (Fin
dal tempo di Orazio) La Mort la
8tdi in 8ul Ihic e nd ta guarda in
faeeia nh ai giovin nh ai vhee: La
morte h di casa (non com.). | II
fenomeno) Fd> 6na bonna mort:
Fare una bona morte. F& la mort
di agfdn (fritto) : Far la morte del
peace. la la mort del ratt: Far la
morte del topo. « A damm^ la mort
el aavaria propri minga » : « Po-
tresti darmi la morte chMo lo
ignoro }». Vhss p<eu minpa la mort
aPdn ommf: Non o'6 poi gran dan-
no ! * JSl pariva ehe Tatuiass a la
woH »: « Pareva che andasse al
patibolo o al paloo di morte ».
Ogni mort de vesedv: Ogni cento
anni... Ij*olif elpiver in Ta mort di
arbidn: La morte dei piselli sono
I'olio e il pepe. El mtgliorament
de la mort: II miglioramento della
morte. Primma la mort e poeu el
giiidizzi: II giudizio viene tre gior-
ni dopo la morte. Avegh i suddr
della mort: Avere i sudori della
morte. Inguragh la mx>rt a tun:
Bramar la morte di o a uno. El
peccaa el genera la mort: II pec-
cato genera la morte. Misuseitd, de
mort a vitta : Tornare da morte a
vita. « L'h 8taa condannaa a mort
8ott ai Tod^ch » : « Fu condannato
a morte dagli Austriaci ». Vhss
in pdnt de mort: Essere in punto
di morte. Ghuerra a mort: Guerra
a morte. 86nd. de mort : Souare a
morto. Savh nd de ehe m,ort 8*d, de
mort: Non saper di che morte
s'avrJia morire. Sentenza de mort:
Sentenza di morte. Vhs II e6nla
mort in hdcca o e6nt 6n ph tn la
foppa: Essere coi pi6 nella fossa.
« Quel ficeu balo88 el 8ardL la ada
mort / »: « Quel figliolo briccone,
sar^ la sua morte ». Tdrna de
mort a vitta: Idem. (Pr.) Chi se
8po8a in advent finna a la mort
8e ne risent (in disc.) (manoa) (ap-
allunga
nient finna a la mort 8en aeni
(Appross.) Chi piglia moglic pe'
denai (denari), spesso sposa liti c
guai. Chi vdt pian vh aan e ehi vb.
fort el rd a la mort : Chi va piano
va sano. (Sost.) Morto. JPar% 6n
mort in pee: (Vedi esempio del
Srimo caso). MH ferii ehe m^trt:
leglio feriti che morti. « Uera gid
mort de 6n pezz » : « Era gi^ morto
da un pezzo y^. De Id de mort:
Morto e stramorto o Dieci jrolte
morto. S^ssd de m>ort: Puzzare
di morticino. « I/i mort a so leee » :
« Mori nel suo letto ». « Tira min^
ga a man i mort a tavola » : « Non
rammentare i morti a tsTola ».
Vore mort vun : Voler morto nno.
Danue o eapital mort: Danaro o
capitale morto. Man morta : Mano
morta o Attrappita. Acqua morta:
Acqua morta o cheta. Stagidn
morta : Stagion morta o Morta sta-
gione. n^ Vaa euntdghel ai mort » :
« Va a contarlo ai morti ». Ipover
mort : I poveri morti. El earreUdn
di m,ort : II oarro deU' ospedale.
Bobba ehe farav ristiseitd &n mort:
Cosa da far risuscitare un morto.
« El farav rid i mort »: « Farebbe
ridere i sassi ». « Eatta per i noster
pover mort » : « Una preghiera pei
nostri poveri morti ». Fd eiar ai
mort: Dare I'incenso ai morti o
Fare cosa sconclusionata. I^d par-
Id i mort: Far parlare i morti o
Eyooare i morti. Ciamd i mort
ednt el medium (spiritismo) : £vo-
oare i morti col mezzo del medium.
Mhtt in aul liber di mort : Mettere
sul libro di morte. Piang el mort:
Piangere il morto. Viv au la easaa
di pover mort: Vivere alle spaUe
dei poveri morti. « Vegnaroo a
trovatt dopo i mort » : « Verrb a
trovarti dopo il di de' morti ».
Andd adree mort a dna donna o
6na robba: Andare perduto dietro
a... Daaa per mort: Darsi morto.
Mort al m4nd: Morto al mondo.
Visa 6n mort de famm: Essere
un morto di fame, uno stangato.
(Pr.) « Mort m% I mort elpd di me
fi(Bu » : « Morto io h morto il pap^
Opo.Morto io 6finito tuttognicosa ».
(voig.). IHumm mort: Morta gora. ,
Ciar mort: Limie spento. Carbdn i
mort : Carbone spento. El taffk o
el club Vh mort mort, gh*h pii nia^
sun ^ : « Quel eaffh o quel club h
sempre vuoto, non oi va piii nes-
suno ». Came, phll, Ihgna, aenti-
nella — .♦ Vedi.
— Mortal, Mortale. Ferida mor-
tal: Ferita moi'tale. Peeeaa mor-
MOB
— 455 —
MOR
tal : Peooato mortale. Nemis mor-
tal: Ifemico mortale.
— Mortalltaa, Mortality. Za
mortaliUta in del besliamm. in cU
polaster : La mortality nel bestia-
me, ne' polli, eoo.
— Mortament, Mortalmente.
Ferii mortalment: Ferito mortal-
mente. Odiit vuH mortalment: O-
diare mortalmente.
— MortiZL, Funerale di morti-
cino.
— Morto. N. fr. « Dammelo mor-
to>i * Idem ».
— Mortdn, Funerale sfarzoso.
Vedi Polpetta,
' — Mortori, Mortorio. « 0*dn fcM
dn hhll m4)rtori }»: « 611 ban fatto
un bel mortorio ». « Ah gyMl ve-
lidn ehe mortori/*: «An quella
veglia da ballo obe mortorio I »
— Morla, Moria. « Gh^^ la m^ria
in di piiiyn mC'h la moria ne'
polli ».
— Moribdnd, Moribondo. « L'^
in lett moribond »: « Sta per mo-
riro ». « M tal gion%al V% mori-
bond » : « II tal giornale h mori-
bondo o sta per cessare ».
Morlgglau. Sorcio (1). « In la
trappola gKe 6n moriggicRu > :
« Kella trappola c'6 entrato un
oroio ».
Morlggicaiila, Nottolino (Specie
di serratura).
MdrinW, Mulinello. M vent el
fd. di morinei in piazza : H vento
fa i mulinelli in piazza.
Morisn^-isiiaa-lBnaBS. « lAssel
morisnit 6n poo in I'acqtia ealda »:
« Lasoialo ammorbidire nell'acqua
calda». 8e m^risna el temp: II
tempo tira al bello. Morisnd gid
vun : Babbonirlo. Morisnagg: Rab-
bonirsi.
— Morl8iLa4a. N. fr. : « Ddtgh
&na morisnada »: « Fallo mollin-
eare alquanto».
— Morlsnent, Mollificatiyo me-
glio ehe Mollificante.
Mormorit, Mormorare. « ITdl
fit ehe mormora del prossim » :
« E' non fa cbe mormorare o dir
male del prossimo ».
— Mormorazldn, Mormorazione.
Momee, Mugnaio. « £Jl momee
Vet portaa la farinna wMsnada » :
« II mugnaio na portato la farina
0 jl ricavo del grano ehe ba ma-
cinato ». Paaasa de momee : Pa-
farsi in sull'aia. Parldnmornee:
'arer nevicato. (Pr.) Chi haratta
el momee haratta I'aaen: Chi ba-
ratta imbratta.
Moro, More. (Sost.) La Spagna
V^ stada invasa dai Mori tanti ah-
eoi fa: La Spagna fu conquistata
da' Mori molti secoli or sono.
(Add.) « If'^ puttost m,oro in faeda
t) Vh morett » : « Di vise h bruno ».
Albero). Vedi Mordn.
— Morett, Moretto.
— Morogna (Volg.). Vedi Ma-
rogna,
Moroid, Emorroidi.
Mordn, Gelso ,e Moro. Jforon
bianeh, negher, de vivee, di Filip-
pinn, ece. Moro di frutto bianco,
di frutto nero, da vivaio, delle
Filippine o cappuccio.
Oloronaa, Gelsato.
. Mords, Moroso (1), Damo. « M
sd moroa » : « II suo oolui e anehe
II 8UO sciupato ». H Moros al por-
gament: Moroso al pagamento.
Andit a morosa: Andar a vedere
I'innamorata.
— MorOB&, Amoreggiare, Star
sugli amori. Iai no*l pensa ehe a
•moroad.: Egli non ba 11 capo obe
agli amori.
— Morosament. Amorazzo.
— MoroBatta, Aocattamori.
— Morosatt^, Ganzare.
— MoroBln, Innamoratino.
MorB, Morso. Mhtt el mora: Met-
ter 11 morso. Tceu via el m^ra :
Levare 11 morso al oavallo. Mord
el mora : Curare il morso.
Morsa, Morsa. MHt in m^oraa:
Immorsare. Moraa di legnamee:
Morsa da legnaiolo. / mora d*6n
mur de fahhriea noeuva : Morse o
anche Spranga.
— Morsdtra,, Licciaiuola. Mor-
aett a man: Morsetto a mano.
— MdrBee, Morsaro.
— MorBell, Morsello. On mor-
aell de pan: Gronciolo (a Lucca)
o Un orlicoio. On moraUl de qucu-
drkll (per riempire i vani fra mat~
(1) Generalmente si crede ohe sorcio e
iopo giano sinonlmi. Sorcio e pitL piccolo
del topo e del ratto.
(i) Moroso d voce equivoca qaaniunqae
sia stata viva in Toscana nel senso di A-
mante
MOR
— 456 —
MIB0
tone e mattone): Un pezzetto di
mattone.
— Morsellin, Morsellino.
— Morsellada, Morsellino.
Mortadella, Mortadella. Lafor-
mosa mortadella de Boloana: La
famosa mortadella di Bologna. .
Mortee, Mortaio. Mortee ae bdmb
(milit.): Mortaio dabombe. | Mor-
tee de eusinna : Mortaio. Mortee de
droghee: Mortaio. (M. d. d.) I/^
edme pesth Vacqua in del mortee :
E come pestar I'acqua nel mor-
taio. ^
— Morterin, Mortaietto.
— Morterdn, Mortarone.
— Mortific^-icaa, Mortificare.
^ Tt te me mortifichet a dimm co-
«i » : « Tu mi mortifichi se pari! in
tal modo ». « i/ ^ restaa U iutt
mortiflcan » : « £ rimasto li tutto
mortificato ». « L' oo mortifieaa
terribilment in faeeia a tutti » :
«L'ho svergognato in facoia a
tutti ».
— Mortificazldn, Mortificazione.
« HI g'd avuu la m,ortifieaeion de
gentias a risp&nd &n bhll nd » :
« Ebbe la mortificazione di sen-
tirsi a rispondere iin bel no ».
Mosaicli, Mosaioo. On bhU m.o-
saich trovaa a PompH (colto) : Un
bel moBaico diseppellito a Pom-
pei. Jjavordt in m^osaieh: Lavo-
rare in mosaici.
— Mosaicista, Mosaioista.
M6sc e Moscln. Vedi Mdseia.
MdBca, MoBca La mdaea I'h dna
gran bhtia noidaa : La mosca h
una gran bestia noiosa I Fd, via i
mdsen: Scacciar le mosobe. On
sit pien de mdsch : Un luogo pie-
no di mosche. Mori aid e6mh i
mdseh: Cadere come le mosobe.
8av^ nanea quanti para fan tre
m,oseh: Non sapere quante dita
uno ba nella mano. « Sentiva nan-
ea dna mdsca a vdlck » : « Si sareb-
be sentito volare una mosca ».
V^s sphas c6me i mSseh: Essere
fitti come le mosche. (Al fig.) Fagh
i ph ai mosch : Fare gli ooohi alle
pulci. Reslh c6nt i man pihnn de
mpaeh: Rimanere con un pugno
di moscbe. Ai can murse ghe vd,
adree i m^daeh : Ai cani marci van-
no addosso le moscbe. « Lk el ghe
dd. a ment a tutt i mdaeh che vdla » :
«E' bada ad ogni mosca cbe vo-
la». Ciappd, la mosca o la 7no-
8chHta: Venir o saltare la muffia
o la senape al naso. Fagh gib i
mdaeh a vun : Scaociar le mosebe
a uno. Pari dna mosea in del latt:
Parere una mosca casoata nel
latte. Har edme &na mosea hianr-
ea : Raro pi& de' oani gialli o co-
me le mosche bianobe. (Pr.) In
bdcea eiusa ghe V€t minga denier
m^dseh: In bocoa cbiusa non en-
tran moscbe. La primm^ aequa
d*ag68t la porta vta 6n saeeh de
puree e 6n sacch de mosch.
prim'acqua d'a^osto, pover'omo li
oonosco. Tutt % mosch g' dn el sd
ptU: La mosca tiraU calcio cb'ella
pub. « Coss* oo de fhf> « Ciappa
dna mosea e falla baUdk » : « Cne
ho a fare ? » « tHglia una mosea e
falla baUare ».
— Mdsca cayalllna, Mosea on-
laia.
— Moscaa, Moscato.
— MOBcada, Mosoata. Ifds nw-
seada: Nooe mosoata.
— Moscato e MosoatW, Mosca-
to e Moscatello.
MoBCheri, Mosoaio.
— MoBChdtt, Mosohetto (1), Pa-
diglione del letto, Zanzariere.
— MoBchetta. Vedi Mosea in
Saltdi la mosea. | Mosca (2). « JEl
porta la m4>seh^tta » : « Porta la
mosca ».
— MoBCliin, Mosobino, Mosce-
rino.
— Moscdn, Mosoone. — d'or .• —
d'oro o merdaiuolo. « La g' a tM-
tomo tanti moscdn » : Vedi CMIo-
vrdn,
MoBchlrodula, Moscaiola, Mo-
soalola da dispensa. La mosehi-
r<Bula la se ten taeeada su in aria
anea ^er nd fd ehe ghe Uzvora
adree % ratt: La moscaiola tiensi
sospesa in aria per renderla inao-
cessibile ai topi (non gi^ alle mo-
sche.
MdBCia o MdBCiaxmai Mioia.
MiBC, Mdscin e Mdscldn, Micino
e Micione.
MoBsa, Mossa. Vkss in mossa:
(1) Moichetto e come ti sa tormine la
dis. per fucUe. Alcunl lo asano pel jRMo-
lon del la cavallen'a.
(2) La Mosca che son poehi peli e corti
tagliati sotto il labbro infenore e di-
versa dal pizzo oho scende giii fin iotto fl
mento. L^una e Taltro oggidi sono in dli.
MOS
— 497 —
MOS
Bssere sulle mosse. |[ Mossa de
iorp: Mossa di oorpo. | (Scaochi
) dama) Fa 6na moasa falsa: Fare
miA mossa sbagliata o falsa. « 06n
Ir^ ma98 oo daa seaeeh a re >» : « In
bre mosse ho dato soaoco al re ».
M6b8Ii (D. fr.), Mussare (1), Spu~
meggiare. Vin, Mrra, gazosa, che
mdsga ; Vmo, birra, gazosa che
Bpnmeggia.
M68t, jtfosto, Vino nnovo. Agdst
prepara la tinna per el most (Ap-
pross.): Chi viiol aver del mosco
sappi le yiti d'agosto.
Mo8t&, Ammostare (2), Awina-
re (3), Lavare una botte eon Tino.
Mdstacc, Mostaccio. Brutto mo-
staee: Mostaocio o Brutto ceftb.
4c I>itghel in sul mdstaec » : « Da-
glielo sul mostaccio ».
Mostaooidn, Mostacoione (4),
(Acer, di Moatacc.) Mostacciaocio.
Most&ccilt, Rinfacciare.
M08taccia4a , Mostacciata * (in
di8.)f Gotata. | (Al morale). « El
g*d, daa 6na gran mogtaeeiada » :
« Oli fece un iiero rabbuftb ».
Mostaccin, Mostaccino, Visetto.
« Che bhll mostaeein / » : « Che bel
mostacciozzo ! » Moattieein de pi-
golta: Mostacoino da puppazzo o
da bambola.
Mdstafk, Mustafa (nome turco).
Oh brutto moatafd,: Brutto mo-
staocione.
Mdstarda, Mostarda. Mostarda
de Cremonna: Mostarda di Cre-
mona. Fit vegnl la mostarda al
nas: Far venire la senape o la
mostarda al naso.
Mdstazsln, Mostaccino (5) Mo-
stauoiolo (Pasta doloe drogata e
bisoottata).
Mdster, Mostro. Moster de nor-
tura: Mostro di natura. (All'a-
mante, anche per vezzo) « Bruit
moaterlTH « Mostro I » Moster de
erudeltaa: Mostrb di crudeltj^.
(Colto) Ezzelino VI staa 6n mdater
(1) Voce in qualche aso a Firenze, ma
inutile, barbara e da lasciaral pel bellis-
«imo spamegglare.
(S) Ammostare i tatraltro oosa. E pi-
glar Tuva per aveme il mosto.
(3) Awinare e deftnito : Infondere al-
qnanto dt vino in tin Ilquore.
(4) Non 6 la stessa. Mostacione h colpo
dt mano aperta, Slaoidn.
(5) Vedi sii Mostaeein.
de erudeltaa : Ezzelino fu un mo-
stro di orudelt^.
M68t6s, Mostoso, (IJ, Succoso^
« Sent 8td pSr, edms Ve mostos » :
« Assaggia questa pera, com'5 suo-
oosa ». I On bhll cerin o fa.eein
mostos: Un bel visino ilar&. « Star-
mattina el Giuli Vh mal mostosT^:
« Stamattina Giulio ha le patume
o le lune a rovescio ». | Cm pann
liae e m^ostos: Un panno liscio e
morbido.
Mostra, Mostra. Fd, moatra de,., :
Far vista di... — de nagoti: Far
vista di non sapere. — de vede
minga: — di non aver veduto. |
M^tt 6na robba in m^ostra: o in
vedrinna: Mettere in mostra un
oggetto nella vetrina. MHtes in
mostra: Mettersi in mostra. | T
moster del vestii: La mostreggia-
tura. / moster di manieh : I para-
mani o Mostre. Av^fien assee de
la mostra : Aveme abbastanza del
saggio. A teater, certi sdorinn^
metten in mostra . , ,: In teatro
oerte donnine fanno mostra di
s^. Mostra de bottega, d*ostaria:
Insegna di bottega... | (Militare)
AndM a pa^sd, la mostra : Andare
alia rassegna.
Mofltrdr^straa-ostrass, Mostra^
re. < Mostra la lenguao lingu^n^:
« Fa vedere o metti fuori la lin-
gua ». « Andkmm, mostra la tda
abUiteta » : « Orsii. fa vedere la tua
bravura ». Mostra i dent : Mostra-
re i denti.
Mostrin, Mostrino (2), Saggio.
Fl mostrin del vin noRUV : II sa^-
fiolo del vino novo. On mostrin
e eaffl: Un campione di oafffe. I
(Di persona) « L*h 6n m,08trin quel
fiwu » : « Quel ragazzo h un mo-
strioiattolo ».
MoBtrindtt, Soonciaturina (pooo
usato).
MoBtrnds, MostiTioso. « Fl g*dt
6na faecia ehe Ve adHttura mo-
struosa » : « Ha una facoia addirit-
tura mostruosa ».
Mostmosament, Mostruosa-
mente.
Moatraositaa, Mostruosit^. Se
ved ekrti m^struositaa che fit spor-
(1) Hlostoso In flor. non sfgnifiea se non
ohe ha del mosto.
(t) Mostrino in toscano non e ehe qua-
drante di oriolo da tasca.
MOT
^458 —
vent: Si vedono oeite mostruosit^
da far spavento. .
Motett (Musioa), Mottetto. « A
Romma in del Oiubilee del Papa oo
sentii a eantd, 6n motelt del Pa-
lestrinna » : « A Roma nel giubileo
papale ho sentito cantare, ecc. ».
Motiy, Motivo. « Ijlg'dk daa tno-
tiv de lamen,t4JL88 » : « GU diede — o
ragione di lamentarsi ». « Per ehe
motiv / » : « Per che motivo ? » « G*oo
motiv de cred.,. » : « Ho — o ragione
di supporre ». | (MuBioa) On bill
motiv : Un bel — .
Motiy&-tlyaa, Motivare. Motivct
&n deeretty 6na aentenza: Idem.
Diehiarazidn motivada : Pichiara-
zione motivata.
Moto, Moto. Fit delmoto: Fare
del moto. On poo de moto: Un
po' di moto. De sd moto: Di pro-
prio moto. Mhttes in m^to : Pi-
gliar le mosse. (Di ragazzo) V^
el moto perpetov : Essere il o A-
yere il moto perpetuo addosso.
Dcus 6n gran moto: Darsi gran
moto.
Motdn, Montone. PUl de moton :
Pelle di montone. Oigd de moton :
Gigotto di montone.
Mdtria, Mutria. « M me fb, la
mdtriayn « Mi fk la mutria ». Te-
gn\ tant de mdtiHa : Tenere il
oroncio. | « J^ g'it avuu la m6-
tria de tomamm, denam,.. »: « Eb-
be la — o la sfacciataggine o la
faccia tosta di tornarmi davanti ».
« lAi el pretend de pvashgh alia
popdla c4n quella mdtria f rn «. Lui
pretenderebbe di piacere alia si-
gnorina oon quel viso di mar-
motta? »
— Motrient , Musone. « Inc<»u
el mxiester V h motrient » : « Oggi
11 maestro sta musone ». « Perekl
te stee li eoai motrient ? » : « Perch^
te ne stai cosi imbronciato ? »
— Mdtridn* Mutiione.
Mdtta, Motta (1), Muochio. Ona
m4>tta de rud: Un mucchio d'im-
mondizie. — de danee: Un muc-
chio di quattrini. — di tkrra: Muc-
chio di terra. Una m4>tta de ca-
(1) Dice di piu. MotUi in italiano signt-
Poa Bcoscendimento di tcrreno ed anche
la parte della terra scoscesa. In questo se-
condo signiflcato s*avvieina assai al nostro
Motta. Ma vedi gli esempi.
daver 8ul eamp de haUaglia .' Cn
muoohio di, ecc, idem.
Mdtta (In dis.) (Moneta di cm
non si oonserva che la memoria).
Mottaa. N. fr. : Pan moUaa (non
bene manipolato, malcotto e een-
za lieyito) : Mazzero. « St4 pan Ve
furanea m^tlaa »: « Questo pane
proprio motato ».
Hotupropri, Motoproprio. (Si-
soluzione sovrana) Z/e motupropi:
Spontaneamente.
Moyent, Movente. (Civ.) « Chi
siiqtial mai I'l staa el 8o movent f »:
« Ooi sa mai quale sia state il suo
movente Y »
MoTlbel (Volg.). Vedi MovibQ.
Movibll, Movibile. M pre^am
del Odimberin e&nt i figur mavwil
e i disedrs analdgh: II presepio
del Gambenno con figure ohe si
muovono e discorsi analoghi.
Moviment, Movimento. j|^; mo-
vint^nt d*6na macehina: II movi-
mento d'una maoohina. Jfavitnenl
de truftp: Movimento di truppe.
— de impie^€ta, de forestee : Mo-
vimento di mipiegati, di forastie-
ri. Moviment de eorp: Vedi itfd*-
ca. El moviment de Vorologg : H
oastello dell'orologio. Oti omm. eke
8tdk fceura del gran moviment del
m4nd: Un omo appartato ohe non
s'immischia delle cose del mondo.
M6zz, Mozzo. Mosz de stetUa:
Idem. — de nav : — di bastimento.
Mozldn, Mozione. Fd, ona mo-
zion: Fare una mozione. A mo-
eion del tal: A mozione del tnle.
Mozzetta (T. ecol.), Mozzetta.
Mucc , Muochio. Fit danee a
muee: Far quattrini a monti o a
palate. On muee de gent: Un muo-
chio di gente. « El m*h 8haUuu lit
i ml pover liber a mtteeyn « lii
soaraventb in mezzo alia stanza i
miei poveri yolumi accatastati ».
— Huccdtt. Mncchietto.
~ Muoc^ttm, Muochierello.
— MuccUt-ucciaar-acciaBS. Am-
mucchiare. « Mueda 8ti &n poo
queUa sabbiay^: icAmmucchia on
poco quella rena ». Mttcciit danee :
Accumulare. « La gent la eominr-
ciava a mueeia88 »: « La gente co-
minciava a far oalca ».
MucU&gen (Volg.). Vedi Mud-
lhgin»
MucUagin, Muoilagine.
Muda, Muta. Ona mttda depttgn,
MUD
— 469 —
MUG
lie letus(Bu.eee. : Una muta di pan-
oiy abiti, lenzuola, ecc. Muaa de
oan : Muta di oani. Muda del roe-
col (rete) : La muda del paretaio.
I>€iS8 la muda: Darsi lo scambio.
Ai^tt i tisH in muda: Mettere gli
aocelli in muda. La muda del
vitt: La tramuta. (Pr.) In temp de
la muda ushll n6 eanta: Gli uc-
celli quando mutano non can-
tano.
— Madk-udaa-ndasB, Mutare.
Jittdd la bianeheria del Iktt: Mu-
tare la biancberia del letto. Mu-
€Ut el vin, i phtn: Mutare il vino,
mutare le penne. Mudit la guar-
dia^ register f disedrs, vitta: Muta-
re la Bentinella, regiatru, discorso,
vita. Mudass de eapp a ph: Mu-
tarsi da capo a piedi. Vor^ mu-
dags el temp: Volere eambiarsi il
tempo.
- — ^mudada, Mutatura. Dagh 6na
mndada al vin : Dar la tramuta
al vino.
— Mndand, Mutande. « J^era
in maniea de camisa e in mu-
dand » : « Era in manicbe di ca-
micia e in mutande ».
Mndavdzz , Conciateste. N. fr. :
« Vegnard, el san Giovann mu"
davhtz anea per vialter }» : « Verrii
il castigamatti (1) anobe per voi ».
— Mudasldn, Mutazione e Muda.
Muff, Ammuffito e Muffito. Vin
diventaa muff: Vino ammuffito.
I jy^ restaa l\ muff muff: Vedi
Camu^,
— MnffBi, Muffa. Ciappd la muf-
fa: Ammuffire. Ve^nl sU la muf-
fa: Pizliar la mufta.
— Mnffent, Muffato.
— Mnffetta. « El g*dt sii la muf-
fetta » : « E mufifaticcio ».
— Mnffi-uflli-uflM, Ammuffire.
« Voo a 8p€U8. Vui minga muffi
ehi dent » : « Vado a spasso. Non
ci voclio ammuffire in questa sca-
rabattola ».
Muggi-nggil, Muggbiare. ^Sott
a nun, a VAlp se sentiva de Ion-
ian quai vacea a muggX, e i eam-
(1) CariigamatU a dir vero risponde al
CcutigamaU.Jn\ece San Oiovann mxtdavezx
Mprime piuttosto il tempo e ToccaKione
di mutare condotta e abitudini. II Con-^
datette osato dal Tacchetti e opportunls-
simo qaantnnqae non piii in aso a Fi-
renze.
panill, del^nn, delinn, delh%n » :
« Sotto di noi, suUa prateria, sen-
tivamo da lontano il muggbiar
delle mucche e le cami)anelle.... »
— Mugglada, Muggito, Mug-
gbio.
Moll, Mulo. Ul mul el nass da
dn eavall e da 6n dsena o viee-
versa: II mulo naaoe da un ca-
vallo o da im'asina o vicevorsa.
A sehhnna de mull: A sobiena
di mulo. Caregh de mull: Carioo
da mulo. Ostinaa edm^ dn mull:
Ostinato come un mulo. Sealzh
edme dn muU: Scalciore oome un
mulo. (Bastardo) Fortuna^ edme
dn mull: Fortunato come un bar*
stardo. | « L'd, miss gio el mull e
nd gh^l staa verso.,. » : « S' ^ im-*
Suntato e non o'^ state modo
i . . . » « Otiai se el comineia a
pientd el mull » : « Guai se oomin>
oia a impuntarsi ». I I/uqaneghin
de mull: fioochio. (Pr.) Dedreedi
s^eiopp e denanss di mux : Ai fucili
sta di dietro ai mull davanti.
— Muldtt e Mulettin, Muletto,
Gaparbiolo e Mulettino.
— Mulasc e Muldn, Mulaccio e
Gapiarbiacoio.
— Miliaria, Gornaggine. « J^
fioBu el fh i mularii » : « F& i ca-
pricoi ».
— Mulattee, Mulattiere.
' Mulatt, Mulatto.
Miilta, Multa. Andh in multa:
Gadere in multa. A la fabhriea
piechen via fidr de mult per ogni
minim riiard: Alia ^abbrica rinc-
cano o appioppano multe per o-
gni piii piccolo ritardo.
— MnlUi-iiltaa, Multare. « L'e
staa multaa in cent lira » : « L' ban-
no multato in cento lire ».
Mnmla, Mummia. Mumia d^E-
gitt: Mummia d' Egitto. Faecia de
mumia: Viso di mummia. Pari
dna mumia: Parer una mummia.
Mnnidpal, Munioipale. Consi-
gner municipal: Gonsigliere mu-
nicipale.
— Mnniclpalitaa, Municipaliti^.
« Gh'era tuUa la munidpalttaayn
« G'era tutta quanta la municipa-
lity ».
— Mimicipalista, Munioipalista.
Mnnizldn, (P. N.). Vedi Mdni-
zidn,
Mur, Muro. Mur master, divi^
sorif eee. : Muro maestro, comune.
MUR
— 480 —
Dd, el permess de taeetua al mur:
Dare o Concedere Tappoggio. Dur
c&me 6n mur: Diiro oome un mu-
ro. Lassh mancd i Mod in di mur:
Idem. « I/^ 6n mur che manda
fcRura VcLcqua o V umidasc » : « I-
dem ». Mur chefd pansda: Huro
coUo spancio. Saraa sk in quatr-
ter mur: Chiuso tr» quattro mu-
ra. Tira su dn mur : Eri^re un
muro. PonUUit 6n mur: Funtel-
lare iin muro. B6rlh gib el mur :
Rovinare il muro. (Fig.) Andd,
<sdree al mur: Rasentare il muro
o Campar refe refe o muro. M^tt
i spall al mur: Metter le Bpalle
al muro o al sicuro. MHt i ph al
mur: Metter 1 piedi al muro. (Non
si voler rimovere). Oavd aang'u
d*dn mur: Cavar sangue da un
muro o da una rapa. Fit parldi
atieit i mur : Far parlare anohe i
muri. P. E.: Sott vds, perchk eh\
parla anea i mfer»:« Adagio per-
ch^ qui i muri hanno oreochi.
Vhss cdms parUt cdnt 6n mur:
Essere come dire al muro. 8td a
mur a mur : Stare muro a muro.
« Zdrdech i\ e mur » : « Indietro
ti e muro ». Tird lik adree al
mur: Tirar avanti alia meglio
(Pr.) Dur c6n dur ndfit h&n mur:
Duro con duro non ia buon mu-
ro. (Paretej Mur tappezzaa de car-
ta: Muro tappezzato di carta.
— Mura, Mura. N. fr. « Te see
dispertuif salta la m^ura » (Ap-
pross.): « Per passar mattana ya a
cantare ai merli ».
— Muraddr Muratore. La que-
stion di — , el sciopero di — : La
questione dei — , lo Boiopero de'
muratori.
— Muraia, Muraglia. (Civ.) La
gran muraia de la Chinna : La
gran muraglia della China.
— Muraidtta, Piccola muraglia.
— Muraidn, Muraglione.
— Murell-dlla, Muretto.
— Murellin, Mureitino.
Mub'c, Muschio. « Quella seidra
la sa tropp de mus'e » : « Quella
signora puzza di muschio ». « La
spuzza de mus'e che la eansdla » :
« Puzza di muschio che sembra
una biscia acquaiola ».
— MuBcad^n (Dis.), Ganimede,
Gangerino.
Mnscli (Effloresoenza vegetale),
Muschio. « 8\^ se gh'h m,useh I »
H
g
In dis. sostituto dall'altro modo
i dire : San March / ) : Vedi
March,
MflSCOl, Muscolo. Forza de mu-
scol: Forza di museoli.
— Muscoladura, MuBcolatura.
« El g'd 6na museoladura eh'el di-
ventard, dn gran lottaddr » : « Ha
una muscolatura da ^ran lotta-
tore ». « Ft copia bentsHm i mu-
seoladur » : « Muscoleggia beniasi-
mo ».
MtlBdga (Volg.) Vedi Musiea e
derivati.
Mnsella (H muso del cavallo),
Musello, (D'uomo) Musone.
— Mnselloocli o Musellott. Lab-
bruto.
Mnseo, Museo. Museo eivieh:
Museo civico. Dilettant de muaH :
Museante.
Musica, Musiea. Musiea de tea-
ter, de eafh sciantanf voceU, islru-
mental, de haU, de giesa, eee,: Mu-
siea da teatro, da caffd ohantant,
Yocale, istrumentale, da ballo, sa-
cra. La musiea de Wagner VI
sdenHfiea e de caledl, la munea
itcUiana Vh artisHea e de ispira-
zi&n: La musiea di Wagner h
scientifioa e oalcolata; la musiea
italiana h artistiea e ispirata. Mu-
siea de gatt o raJbbiada: Musiea
da gatti o arrabbiata. MhU in mu-
siea dn UbrhU: Musioare on li-
bretto 0 far im melodramma. (Fie.)
i(.Oo de ditel in musiea f* : « Deboo
cantartelo in musiea f » « i/^ l&nga
sta m,usiea f ^i ^ Durerk un pezzo
questa festiociola? » (Pr.} L'h eam-
biaa el master de cappeUa, ma la
musiea Vh anmb quetfd : £ oam-
biata la musiea ma 1 suonatori
sono gli stessi. Ona bHla musiea
Vh de dur<i poeeh : Vedi Cficeugh,
— Musich, Musico. Ona voUa a
Momma in giesa n6 eaniava ehe
mtisieh: A Koma una volta in
chiesa non cantavanoobe musid.
Musieh de Lamhraa: Vedi Cana-
rin de montaana,
— Musicant. Vedi Bandista,
— MUBiciBta (P. N). Musicista.
« L'h 6n famoso m,vMeisia »: « £
un musicista celebre ».
Muflirodula, Museruola. MHt la
musiroRula: Idem.
Muso, Muso. Muso a muso: Viso
a yiso. Jd6mp el muso: Rompere :
11 mostaccio. « Che bel muso/*: |
MUS
— 461 —
MUS
« Clie bel — o grueno I » « Per el
si^ hel musofyn «JPer il suo bel
rnuso ? » Muso duro : Muso diiro.
« JEJl g'it dcM 6n ptign in fiuasia e
el Q^h faa vegnl ianto de muso » :
« Oli mede un cazzotto in viso che
lo lia gonfiato ». IHghel sul muso :
I>irglielo siil muso. I Avh^h el
rrvuso de fd, ode d\..,: Avere il oo-
raggio di fare o di dire. « L'l ^tiell
nvuso de mantegnl la minaeeta » :
« £2 quel muso da Boiogliere la
minaccia ». « M credeva 6n muso
per la cusinna e p<BU inveee » :
« LiO credevo un Dravo coco, e
inveee ».
— Mnsoccli (Paese) N. fr. Andd
a Mtuoeeh : Far U bronoio. Andit
a Musoeeh (1): Andar al cimitero.
— M118OZI, Musone (2), Muso.
(1) Nqovo oimitero dt MUano.
(2) Musone oorrisponde inveoe al APu-
9onefU'
G6nt tanto de muson : Con tanto
di muso lungo. Fd, 6na spanna de
muson: Far musate o il musone.
— Mnsonent, Musone. « J/h tuit
el (21 eh^el fh e2 mu^onent » : « Da
stamattina stk musone ».
— MuBonada (Colpo di muso in
oheohessia), Musata.
— MoBOnin, Musonoello.
— Musonarla (P. N.), Musone-
ria.
MflBBOla, MuBSolino. Mussola
hatiszada: Mussolo batistato. On
hUl ffestidin de mussola : Un bel
yestitino di mussoUno.
— MuBBOldn, Mussolo.
MutatlB xnutandlB, Idem.
Mutt, Muto. 86rd e mutt: Sordo
muto. Mutt edme 6na statda: Muto
oome una statua. Seenna mutta :
Scena mu1». | Dolor, sdn, vin
mutt: Dolore, suono, vino muto.
N
K (dodices. lett. dell'alf.) (Si pro-
niincia Minna). N (si pron. Enne).
N. N,: N. N. m sur N. S,: 11
signer N. N. iV. B,: Nota bene.
N', Ci. Vedi En, a IPdn diU
ehe » : « Ci hanno detto che ».
N& o Nah 1, Via. « Nh, finissela
de piang » : « Via, smetti di pian-
gere » : « Ndi, V h vegnuu una vol-
to/ » : « Finalmente h venuto ! »
« N^, te perddnni » : « Finiamola.
Ti perdono ».
ITacoorgeB (Volg.). Vedi Ae-
^igotlt (Volg). Vedi Ment, N. fr.
volg, : Daghm nagott : Non ag-
gradire. « Al meHdn qh'en ddo no-
goti » : « n popone mi place pooo ».
Bdn de nagott: Un da nulla. Se
fit nagott (de' bottegai) : Non si
vende nulla o il oommercio non
va. Fh pari de nagott: Non si far
Bcorgere. On omn% de nagott: Un
nomo da nulla. On omm vegnuu
sk del nagott ; Un uomo yenato su
dal nulla. « Ei lee se combina na-
gott f » (propos. disonesta a don-
na): « Si la nulla ?» C6nt ntigott
se fit nagott : Col nulla nulla si
orea. Vissegh per nagott : Esseroi
per niente. Andct in nagott: Sfu-
mare, Sconchiudere. P. E. : Quell
famoso proghtt V h andaa in na-
gott » : « Quel famoso progetto h
andato in fuino». Mandd, in na-
gott : Annientare. « ^ mi me ven
nagott in bdrsa I'istess / » : « A me
non ne yiene aloun yantaggio lo
stesso». «Zr*^ 6na robba ae nct-
gott » : « La ^ oosa da nulla y^, inO
qu^t o nagott » : « O questo o chio-
ai ». Nagott affacc: Niente afifatto.
Portd. via 6na robba per nagott :
Ayere una cosa per un tozzo di
pane. C6me a fd, ntigott: Come a
bere un oyo. (Fr.) Jrd el mestee de
freia Fagott : toBuss fauHdi de nor-
gott : Attoccare i pensieri all' ar-
pione. Chi tropp voeur, eiappa na-
gott : Chi troppo yole nulla strin-
ge. L* h semper mH eiappit poeeh
ehe nagott del tutt: £ meglio pi-
gliar poeo che nulla nulla. Nagott
Vh bdn per i oeuce : Gli occhi si
stuzzioano oolle gomita. Nanca i
can menen la edaper nagott : Ogni
santo yuol la sua candela.
' — Na^otttn. N. fr.: On nagot-
NAN
— 462 —
NAP
tin d'or ligaa in argent: Un bel
nulla. ^ ,^
Nan, Nano. (Colto) Ona volta
alia Cort gh'era el nan : Una volta
alle Corti o'erano i nani. Nanpa-
dtlla : Nano ooUa bazza. Gullinna
nana: Gallina nana. I (Vezzegg.)
« Oar el mb nan » : « Nacchenno
Naaada, Azione da nano. | (Bi-
sticcio per deridere un nano) « L*e
dn'anada eattiva / » (Manca).
— Nanin e Nanott, Nanerot-
tolo. , ^i .
Nanca, Neanche. « One penn
nanca » : « Non ci penso neanche ».
« Nanca per tutt i nanca * : « Nep-
pur 86 mi appicoano. « M spoaa-
ria nanca se el me fashs diventd,
reginna » : « Non lo eposerei nem-
manco se mi mettesse in trono ».
« I/b nanca vera / » : « Non h vero ».
« Jj*h minga pceu nanca ditt che.^, »:
« Non h poi neanche detto che... ».
« I/h mvnga nanca el diavdl » :
« Non h poi neanche il diavolo ».
« S*en trceuva pit nanca a pa^all
«iiK(^n » : « Non se ne trova piu
neanche a pagarlo a peso d'oro ».
« Ma nanca per idea / » : « Ma nean-
che per idea ! » « Nanca per sogn I »:
« Neanche per sognof»«j&/ vut
nanca per nient > : « Non lo vo-
fflio per cacio bacato ».
Nanchdn , Anchina. (Smodata)
Color nanchln : Color anchina.
Nanmd. Non ancora. « L'h nan-
md de rird»:« Non h arrivato
ancora ». « T* ee nanmd de finl f » :
« Non hai per anoo terminato ? »
Nanna, Nanna. (Voce infan-
tile) « Andemm in nanna » : « An-
diamo a nanna. Fh la nanna bel
popb: Fa la nanna, nacoherino.
Fa la ninna nanna: Fare la nin-
na nanna. „ ,
Napel e Napola (Sherz. per Naa),
Nappo (1), Nappa. Vedi Nas.
— «apl6ii (Con grande o grosso
naso), Nappone. San Carlo Vera
napvon: San Carlo era un nap-
pone. . ,. .
N&pola (Combinazione di carte
in certi giochi), Verzicola. Nd-
pola de ptcch, de,.., ece, : Napole-
(1) Nappo in Italiano e com© ai sa pa-
rola poetica per bicchiere. Ma in Fior. sl-
gnifica pure quel vaso dl latta che si usa
per attinger ToHo dall'orelo.
tana di picche , ecc. I (Gran
naso ) « Ghuarda che napola eke
la g'd quella sddra » : « Guarda
che po' po' di nappa si rimpaata
quella signora (popT) Opp. E sem-
pre n'apparia*.
Napoleon , Napoleone. jyano-
Icon prim e Napoleon terz: Na-
poleone primo e Napoleone ter-
zo. n (Moneta) On napoleon d'or,
d'argent : Un napoleone d* oro,
d'argento.
— Napoleonln (m dia.). Yedi
Marengfiin.
Niipoli, Napoli. Ord, paata de
Napoli: Stoffa di seta, pasta di
Napoli. (Pr.) Ved% NapoU pot
mori o Mori: Idem.
Napolln (Specie di arancio pic-
colo), Arancina. „ ^. ^^
Napolldn (Vole.). Ye6iNapoledn.
Napolltanitt (Specie di pasta da
minestra), Cannonoetti. ^
Naporiello (In dis.), Napopiello
(vive). ^ . /*«
Naranz, Aranoio (Albero o pian-
ta e I'rutti noti). Sbrra de naram:
Stanzone degli aranci. Gws de na-
ranz: Sugo di arancio. Acqna de
naranz (In dis.): Vedi AraneieUa,
Fatratt de fidr de naram : Estrat-
to di fior d'aranoio. PHI de na-
ranz: Scorza di arancio.
— Naranzin, Arancina. Ndran-
zin amar: Arancina forte. — de
la CMnna: — della China.
Narcis (Pianta in Aore), Narci-
so. (Colto) « Fipar semper 6n Nar-
cis a lafontana »: « Pare Naroiso
al fonte ». . „ , ^sn
Narlcc, Moccio, Moccolo. « At
g'di semper el nariee che pend gio
del nas » : « Ha sempre il moocolo
al na80>. ^i/^ <^» nariee d' dn
Jiceu»: «E uno stentino di ra-
gazzo». ,, , ,,
— Narlggent, Moooolone, Moo-
cione. « Lit Vb semper nariggent »:
« Egli ha sempre mocooli al naso.
--' NanggiaJia, Uno spurge o
Una uscita di moccio.
— Narigglatt, Moooolone. « aoj-
fiet el nas o brtUto nariggiatt*:
«Soffiati il naso, maocione ohe
set ». g (Volgare bistiocio per Ba-
gionatt) Ragioniere. ,
Narls, Narioi. I narts dt eavai
arabi tn ross defceugh: Le nanoi
de' cavalli arabi sono rosse san-
guigne.
NAS
— 463 —
NAS
Nas, Naso. Nas aquilin, calea-
gwin, grojiporentf peveron, rispet-
tabil, sehise, eee.:Na»o aquilino,
eaxnuso, bitorzoluto, peperone, ba-
diale, echiaociato o rinoagnato.
JVas profiltta, greeo, f ranees: Na-
so affilato, greco, iranoese o a
dispettosa. Nas ehe guarda tn th-
sta: Naso in sii. (Pr.) iVcw ehe
gtiarda in tksta eattiv come la ph-
sta (Manoa) (Appross.) : Naso a
tetto qualcosa di maledetto. Nas
ehe pisaa in b6eea trist a ehi el ghe
t4ksea: Naso a tetto qualche cosa
di maledetto. JVds a scagnMl de
seiavattin: Naso serignuto o rin-
oagnato. Sang'u de tmis: Sangue
di — . (M. d. a.) A lumm de nas:
A oocnio e croce. Andit al nas:
I>ar nel naso. Anddt la mdsea al
tuts: Saltar la mosca. Sofflass el
nas: Soffiarsi il — . RefigncH su el
nets : Arricciare 11 — . « El parla
Oft poo in del nas, ma el parla
p6Ua » : « Egli parla un po' nel
naso ma parla oene ». Bagnitgh
el nas a vun: Passargli davanti.
JEtesid. eon tanto de — .* Eimaner
oon un palmo di — . Vorh eascih
el nas de per tutt: Ficcar il naso
dappertutto o mettere la booca
in tutto. Ciapph vun per el nas:
Pigliare uno per il naso. Mendt
per el nas: Menarepel naso. Cdlit
el nas: Gocciolare il naso. FidH
el nas: Avere il naso bitorzoluto.
Avhgh bdn nas: Avere buon naso.
Avhgh siopp el nas: Essere inta-
sato. Avhgh i maearon al nas : A-
Tere 1 moccoli al naso. Hieordass
nanea dal nas a la hdcea: Non
rammentarsi o ricordarsi dal naso
alia bocca. Savh minga disting*u
dal nas a la hdcea: Non sapere
distinguere 11 naso dalla bocca.
Seom^ttegh el nas : Scommetter un
occhio o il collo. Taiass el nas
Ser impiastrass la bdeca: Chi si
»glia u naso s'insanguina la boc-
ca. Vegnl tutt neu e ghppa : Ti hbt-
BO gli fa conversazione coUa baz-
za. (Insolenze) « Odudem el nas
dedree » : « Rmoarami il fitto o
Boffiami dietro ». « Ti te daa el nas
in d*6n strdnz »: « Tu hai fatto la
iine del moscone d'oro» (tra il
coneime). (Pr.) Iftxs trionfa e gola
patiss (Manca) (Appross.): Annu-
sare e mandar giu saliva.
— NaaJMuaa. Nasare. Nasdk ta-^
baech a tutt andh: Tabaccare o
Stabaccare. Nash o Usmct 6na
rosa: Fiutar una rosa.
— Nasada, Nasata. « L'era scur
e 00 daa 6na nasada in del mur » :
« Cera buio e ho battuto il naso
naso nel muro».
— Nasadlnna, Fiutatina.
— Nasasc, Nasaccio. « Quell fac-
chi7i ehe g'di cpiel brutt nasase » :
« Quel facohmo oon quel po'
di — ».
Nasolta, Nascita. Fed de nasci-
ta: Le fedi. «M dl de la sda na-
scita » : « II giomo della sua na-
scita o oompleanno », « Jj'h de
bonna nascita »: « £: di buona na-
scita o h bennato ».
Nascdnddn, Nascosto. De nor-
scondon: Di nascosto. « L*db faa
i robb de nascondon^\ « Fece le
cose di soppiatto ».
— Nascost, (Affett.) Nascosto.
(Anohe le persone ammodo dicono
Scondua). De nascost di genitdr:
Di nascosto dei genitori.
— Nasetta, Permaloso. « Z-'i 6n
nasetta de vun ehe dappa tutt i
robb de travhrs » : « fi un perma-
loso ehe piglia tutto a traverse ».
NasB-BSUU, Nascere. Chi nass e
chi TtuBur: Chi nasce e chi muo-
re. Nass incaviggiaa: Nascere ve-
stito. Nass ben : Essere ben nato.
Nass dent in d^dna robba o nas-
segh dent: Nasoeroi. P. E. : «J^
gh^h nassuu dent » ! « Ci h nato )».
jBisoqna nassel : Bisogna nasoeroi.
« Quell ehe me podafa fd o dl,
Vh anmd de nass » : « Con me non
c*h barba d'uomo ehe ce ne pos-
sa ». « Menarirh de tomh a nass »:
« Mi semorerk di esser rinato ».
(Pr.) Nissun nass c6n la sdenza
in eorp: Nessuno nasce dottore.
A sto mdnd bisoanaria nass dd
volt: Bello sarebbe il venir due
volte a questo mondo. (Non di
persona) Nass el sdl, la lunna:
Nasce il sole, la luna. « St' acqua
eh\ la nass in sdmmu a la mon-
tagna » : « Questo ruscello scatu-
risce dalla cima del monte. ». Nass
dn scanddl : Nascere uno scando-
lo. Nassa quell ehe butta/: Nasca
quel ohe sa nascere. « Sta seigdlla
ehl la nass o la butta » : « Questa
oipolla germoglia ». Appenna nas-
suu: Appenanato. P. E.: On piss-
zin, 6n bottdnin, 6n bindeUin ap-
NAS
— 464 —
NAT
phnna nassuu : Un merlettino, un
Dottonciuo, Tin nastrino. On fitBu
apphnna nassuu: Un neonato.
Nasta, Odorato. A la neuta: Al
fiuto. M bracch el g'h honna nor-
sta: II caue bracoo ha bon fiuto.
(Fig. di persona) « La g'd &na na-
sta per condss la gent, che te diei
xeea! »: « KU'ha il liuto delle per-
fione cos! fino, che non par yero ».
Nasturzi, Nasturzio. On bill vo*
de nasturzi: Un bel vaso di na-
Bturzi. (Fig.) « La g^dt aott dd cos-
sitt de nasturzi » : « Ha due biet-
toni oosi fatti ».
Natal, Natale, Pasqua di Cep-
po. « Jjh andaa a eii sda a fit nor-
ial>i « £^ andato a oasa a passar
il natale o le feste del — ». Bone
feste, hdn natal, honna earna' de
animal (in dis.) : Bona Pasqua e
bone feste. JSl seideeh de IvatcU:
II ceppo. Panattdnde Natal: Pa^
nettone di Natale. (Fig.) ^d vegnl
sit el panatton de Natal: Far tor-
nare a gola la prima pappa. L'al-
her del Natal: L'albero di Natale.
V^8 nassuu el d\ de Naial : Aver
la pasqua in domenioa, / re^dii de
Natal : I regali di Natale. (Pr.) A
Natall (per le rime) c/ 8*hagg w6n
all: II di di san Tom^ cresce il
quanto il gallo alza il pi^.
— Natallnn e Natallnna (Nato
il giomo dl Natale), Natalino e
Natalina.
— Natalizzl , Natalizio. Iticceu
rh el natalixzi de la reginna : Oggi
^ il natalizio della regina.
— Nattvitaa (P. N.), Nativitk.
La nattvitaa de Maria Vergin:
La nativity, di Maria Vergine.
— Natlv (P. N.), Nativo. « i/^
naiiv de Btagrass » : « £2 nato ad
Abbiategrasso ».
Natta, Natta (Tumore oistico).
« St6 fidegh V h pien de natt » :
« Ouesto legato h pieno di gan-
gole ». « M g'aveva &na gran nat-
ta in fr6nt se I'h fada levd » : « A-
yeva una grossa natta neUa fron-
te e se Vh fatta levare ».
— Nattina, Piccola natta.
— Nattds, Gangoloso.
NatorSL Natura. In natura: In
natura. Istint de natura: Istinto
di natura. Fh 6n sforz de natura :
Far uno sforzo insolito. eroioo.
Conoss la natura del nuu: Cono-
soere la — , quality, indole del
S?
male. « L'h dna rohha mtnga
natura » : « Non h cosa nat
non h in natura ». « La g'h
luUura angelica Tin « Ha una ._
tura angelica ». Asen de natunK
Asino dl natura.
— Natural, Naturale. <Sost.) El
natural se pd minga catnbial: H
namraJe non si pu5 mutarlo. « J/e
d'6n natural puttost alegher »: « £2
di carattere giocondo ». « Mi la
trcevi 6na roiwa naturcUissitna 9:
« lo la troyo una oosa pitl obe n»-
turale ». (Esel.) « NaturcU .' » : « Na-
turale I » Fioeu natural: Figlio na-
turale. Storia natural : Storia na-
tursJe. Vitta natural durante^ Vita
natural durante.
— Natoralasc , Naturalaooia,
Naturaooia. « Con quel ncUurcUase
eh'el g'd el se fit odia de iuiH » :
« Con quel suo caratteracoio e' si
fh, malyolere da tutti ».
— Naturalin (P. N.), Caratteri-
no, Umorino. « La grd dn eerto
naturalin che te disi oeea / » : « Ha
un eerto caratterino che te lo dh
a proya ».
— Natiiralisz& (P. N.), Natura-
lizzare. (Dare la naturalit^ o la
oittadinanza).
— Naturaldzza (P. N.), Natn-
ralezza. « La rheita o6n ona gran
naturcUeeza » : « Ella reoita oon
molta naturalezza ». « Sto riiratt
chl Vh d'dna naturalezza ehe sor-
prend » : « Questo rltratto h d'nna
naturalezza sorprendente ».
— Natnrallsta (P. N.) (Studioso
di cose attinenti tula natura), Na-
turalista.
— Naturalismo (P. N.), Idem.
— Natiiralment, Naturalmente.
Nay. Naye (1). Barcon e OonibaU
seoondo i laghi. Vedi queste due
yooi.
— Naval (P. N.), Nayale. (Civ.)
Ona baltaglia naval: Una batta-
glia nayale. Adiss V Italia lasepd
glorid. della sua potenza naval:
>ra I'ltalia pub tenersi della sua
potenza navale.
— Navatt, Fabbricatore di bar-
ohe.
— NavlsdUa, Navicella. Faa a
navisella: Fatto a navicella. (De*
Tessitori). Spola. (Panino) SemeL
(1) Nave i parola pooo dell*iuo, e aoa
ricpoiide al iVov mUaoMe qnaai taoA d^uo.
TflKV
— 465 —
NAV
— Navlsellin, Scola (1). I nati-
seUiU in de Vistessa pcutta del par-
nattdn : Le cMoelie a navicella
sono della stessa pasta del panet-
tone.
• — Naylg&-igaa, Navigare. « I/h
^vh omm navig€ia » : « £ iin omo
esperto >». Omm ehe sd navigh :
Uomo che sa navigare. Vin na-
vigeut: Yiuo navigato.
— Navlgaddr (P. N.), Naviga-
tore. (Colto) I Ilaliun in semper
staa i primm navigaddr del mond:
Oli Italiaoi furono in passato i
primi navigatori del mondo.
Nayada, Navata. M domm el
a'd einq'u navad: La cattedrale
na cinque navate. Natada de
fnezz: La navata di mezzo.
Navasciee, Bottinaio. L'h quasi
finida del tutt anea la razza di
navaseiee: Anchela razza de'bot-
tinai sta per Bparire. A I' ora di
navaseiee: AU'ora de' botttnai.
— Navascia, Bigoncia. Ona na-
vasda de ganga : Un bigoncio di
oefl8ino.(Perl^va) Bigoncia. Sehir-
0cia ruga in la navascia: Pigiar
Tuva nella bigoncia (2).
NavasciOBU , Bigonciolo ( reoi-
piente che si mette sotto al tino
o alia botte, quando si svina o si
tramuta), ancno Tinella, M na-
vaseioeu di paisan : Bigonciolo
(per portar il cessino dalla bigon-
cia in campagna).
— Nayasoiii (in dis.) (Levar il
cessino dai bottini o pozzi neri).
— NavasciottfDe'pizzioafsnoli),
Trogolo. I (Di uomo) Picoinaoo.
Nayascient, Sbilenco. Anda nor-
wiseient: Ranchettare o Rancare.
— Nayasddn. Sbilenco. On nor-
vaseion eont i gamh faa a zUta :
Un nano colle gambe a Z.
Nayascin-asciOBu-asciott, N^
ohero, Ranchella. « Pover nava-
sdn / » : « Povero nacherino, po-
vero ranco I »
NaydU, Avello (3), Pila. JVavell
(i) La Scola fior. ha ana carta analogia
<K>I noatro NaviaelKn ma e regalata di
anaei e non ha la forma precisa del No-
viselUn.
(2) La Bigoncia toscana e fatta a doghe
mentre la Navateia e di cinqae pezzi di
t&voia, anUi insieme.
(3) Avello i parola poco popolare, per
qoanto a Firenie ei sia la Tia o«g1i avMli.
de la tromba: Pila della tromba.
JVavell per dd de bev ai besti; Ab-
be veratoio. (In parecchie altre In-
dustrie) Navicella. JVavell de spaz-
zadur: Navicella da lavare spaz-
zature.
NayUl, NavigUo (1), Canale. A-
dree al Navili: Lungo il canale
detto Navilli,
Nayirl (Volg.). Vedi Navilli.
Nay6n, Navone, Kapa speciale.
Nazidn, Nazione. L^ltaha adhss
Vh ncusion de primm ordin: Oggi
I'ltalia s'^ fatta nazione di primo
ordine. De tutt i nazion e de tutt
i genereizidn : D' ogni nazione e
d'ogni generazione.
— Nazional, Nazionale. La ban-
dera, la banca, la gvurdia nazio-
nal: La bandicra, la banca, la
guardia nazionale. L'orgolli na-
zional! L'orgoglio nazionale. El
teater naaionaf: II teatro nazio-
nale. JV«n gh'hnm poceh spirit
nazional: In noi Italiani lo spirito
nazionale h scarso.
— Nazionalitaa (P. N.), Nazio-
nalitk. J3l princippi de naaionali-
taa (Civ.): II pnncipio di nazio-
nalit^.
Ne (Civ.), N', Ne, Ci. ^ El n* d,
doM di bdn parer » : « Ci diede de'
buoni consign ». « Ml ghe ne im-
podi minga »: « lo non ne ho col-
pa ». « ^ eolazidn ne dan la zuppa
o el eaffh e latt »: « A colazione
oi danno zuppa o catt'5 e latte ».
« El ne ven de giuslizia » : « £} co-
sa nostra per giustizia ». « J>Pel
daran pceu f •»'. « Ce lo daranno
poi? »
Ni, N6. « Nh m,i n^ ti >: « Nfe io
nh tu ». « JVd sdnt nh a pk ne a
eavall » : « Non sono n^ a piedi
n^ a cavallo ».
Ne, Non. « Gh^e m^n strada da
cd tda a Porta X che ni de ea
mia alia piazza >» : « C'^ meno cam-
mino da fare da casa tua a Por-
ta X che non da casa mia alia
piazza ».
Ndbbia; Nebbia (2). Vegnl «i^ o
L'avello oome tomba di marmo assomiglfa
perfettamente al Novell'
(1) NavigUo e termine letterario invece
di flotta.
(2> Con questa voce i Fior. hanno co«
Biate dae locaisionf che i Milanest non
hanno ed e : Jneaniare e itnbottare la neb-
Qfi
NEB
— 466 —
NEG
gid la nebbia : Annebbiarsi il tem-
po. Ona nehbia che se pd taih cdnl
el cor^ll: Una nebbiaccia che si
pu5 aflfettare. (Pr.) La nebbia co-
me la troeuva la laasa : La nebbia
lascia il tempo che trova.
— Nebbiaa, Nebbioso. Intristi-
to. Frutt nebbiaa: Frutte anneb-
biate. Faccia nebbiada: Viso an-
nebbiato.
— Nebbids, Nebbioso.
— Nebbiositaa, Nebbiositk.
— Nebbiascia, Nebbiaccia.
— Nebbldtta, Nebbietta, Neb-
biolina, Nebbierella.
— Nebbidn, Nebbione.
Necessarl, Necessario. Necessor-
ri come el pan: Necessario come
il pane. « Jj'era md propi neces-
sari che te fasesget,,, o che te di-
sesset? >'. « Ocoorreva m5 proi)rio
che tu facessi o che tu dicessi ? »
« An portaa adree tutt el neeessa-
ri » : « Hanno portato con sh tut-
to Foccorrente ». Maned, el — (per
campare): Mancar il — . (Pr.) A
8t6 mond gh'h nissun de neeessari :
Tutti sono utilij nessuno h neces-
Rario. (Inveco di Cam^r) II neces-
sario.
— Necessitaa, Necessitli. « Ml
vedi pceu minga sta neeesgitaa '» :
« lo non ci vedo poi <][uesta ne-
cessity ». Fa de neeeentaa virtii :
Far di necessit?^ virtil. (Pr.) La
neeessitaa la g'a minga Ug: Ne-
cessity non ha legge. Neeessitaa
la inslgna di gran robba: Neoes-
sitk ^ una gran maestra. Chi giu-
ga per bisogn phrd per neeessitaa :
Chi gioca per bisogno perde per
necessity.
— Kecessitd>-ces8itaa, Necessi-
tare. « Te disi che el neckssita » :
« Ti dico che necessita ». m 1/ h
staa neeessitaa de ric6r a.,.y>:ii Fu
necessitato o costretto di ricor-
rere a... »
Nedrug^ o Nudrega (in dis.),
Nutricare (1). Nvdrega elpdlaster:
Sbuzzare il polio.
Nefas. N. fr. : Per fass o per
nefas : Per diritto o per traverse.
« Per fass o per nefas vui spdn-
talla » : « A torto o a ragione yo-
glio spuntarla».
hxa. Vftlgono mangiar la mattlim a bnon
pra e star senza far nalla.
(1) Senso diverso. Termine letterario.
Neg&, Negare. Negh el Signdr
in sulla cros: Negherebbe Cristo
sull'altare. JVegit i einq*u sold a
Vost: Negar il pasto alPoste. Neg^
tutt : Negare recisamente. « Te
gh'ee la mdtria de negdt ehe.., f » :
« E tu hai la mutria o la si'accia-
taggine di negarmi che... ? » (Pr.)
A negdb se faUa mm: II negare d
il fior del piato. I Annegare, Af-
fogare.« Gne s'h stravaeaa la barea
e %n neaaa tutti » : « La barca si
rovescio e son tutti anne^ti ».
(Fig.) Negit in la grassa .* Ssser
un rotolo di ciccia. « Ul va negaa
in del broBud » : « Y a anne^ato nel
brodo ». Negd gid la s6a volontib :
In^ozzare, attaocar la vogUa al
chiodo. I Negd la brasa sott a la
zhner: Smorzare il fooo sotto la
cenere. Rostin negaa : Arrosto
morto.
— Negatiya , Negativa. (Sost.)
« G*oo avuu 6na belia negativa > :
« M'ebbi un fior di no ». (Add.)
Ona risposta negativa: Una ri-
sposta negativa.
Negher e Ner, Negro, Nero.
Negher edme 6n sdavatt .• Nero
come il carboue. Trd del negher:
Nereggiare o Tender al nero. Vorh
pr6va che el negher l*h bianeh:
Voler provare che il nero sia
bianco Dpp. Dar a intendere bian-
co per nero. Vestiss de negher o de
ner: Vestire a gramaglia. Mhtt el
negher sul bianeh : M etter il nero
sul bianco: Giu^h a la rdssa e a
la negra o alia nera : Giocare aUa
rossa o alia nera. Negher d^avori:
Nero d'osso. Negher fumm: Nero
fumo. Gafh ner: 11 nero o Gaff^
nero. (Fig.) Negher edms 6n sdn :
Arrovellato. Anim^ negra: Ani-
ma dannata. « L'h negher edme el
tabar del diavdl » : « Irreligioso o
Un gran baccal^ ». On tempasc
negher: Un tempo nero nero. (Esd.)
« Ah fiol d'dna negra / » : « Figlio
d' un cane I » (vola:.).
Negligent, Negligente. « L'h el
pussee negligent della seola » : « £)
il pitL negligente della souola ».
Negligent in del vestiss: Trason-
rato o Negletto o — nel vestire.
Negligenza, Negligenza. « Z'd
d'&na negligenza intolleroMl*: « E
di una negligenza intoUerabUe ».
La negligenza di autoritcun: La
negligenza delle autoritiu
NEG
— 467 —
NER
NeigrlUrentJt-entaa. A furia de
tiegligenidt tutt eoss el 8*i ridott... » :
« A furia di — o trasourare ogni
cosa e' s'fe ridotto... »
NegUirexitdxi, NegUgentone, Ne-
glisentissimo.
NegliSffd. « L'era in negUagh » :
«£ra in abito da mattino, di casa ».
Negozi, Negozio, Bottega. « Oo
sarttael negosszi a mezzdi » : « Chiusi
la bottega a mezzogiomo ». Negozi
inviaa o desviaa : Bottega avviata
0 sviata. Negozi de fihhi descom-
pagn: Una botteguccia da nulla.
1 «77^ faa 6n cattiv negozi »: « Fcoe
tin magro — o affare ». On negozi
8ballaa:VB. affare sballato. !« Cosse
Vh 8t6 negozi ehlfynn Cos'^ questo
arnese ? »
Negoziazidn, Negoziazione.
Negozlant, Negoziante. Nego-
ziant in grogs, de granaia, de le-
gnamm : Negoziante in grande, di
grani, di le&rhame.
NegOzUt, Negoziare. « M negozia
in seda » : « Negozia in sete ».
Negoziett, Negozietto. « El g'or-
veva sii dn negoziett de ehincaglier'
ria»: «Teneva aperta una botte-
^ceia di... » | « iStamattina oo faa
on negoziett e oo guadagncut vot-
tanta lir » : « Stamane ho fatto un
affaruocio e bo guadagnate ot-
tanta lire ».
N6xi, GvLh. N. fr. : « NSn lu!>i
« Eh si^nore ! » « Hieordet, nen f » :
« Non te ne soordare, gak. « NSn,
ehe fdtta! » : « Ti pare 1 La 6 gros-
sa! »
Neo, Neo. « La g*dt 6n neo 8k la
ganassa sinistra » : « Ha un neo
snila guancia sinistra ». (Fig.)
« Qu^t Vh 6n neo in eonfrdnt del
rhsl » : « Codesto h neo in paragone
al resto ».
Nepnnemancli (in dis.). Vedi Nh
ph fw men.
Nteo, Neoe (1), Morticino. « Ti
te see 6n nerc car el m^ ficeu » :
« Tu sei il figliolo dello 8tenlH> bam-
bino mio ». « Chiarda ehe nkrc d'&n
^ceu » : « Guarda quel ragazzo co-
rn'^ stremenzito ! »
(1) Nece toseano ehe nel snono e anche
nel senso corrisponde pin ehe altra voce a
Nere e aretlna. Ma vttol dire piuttosto
persona sparata, ehe venuta sa a stento.
Anticamente voleva dir latinamente la
Morte*
— Nercin, Stento, Soriatello. On
pover nercin: Un mortioino ehe
cammina.
Nerdn, Nerone. (Colto) Sott a
Neron i pover Oristian Van vedu-
da hrutta: Sotto Nerone i poyeri
Cristiani ne han passate delle
brutte. in El g' a t anima edme
quella d'dn Neron » : « £j un Ne-
rone ». Eaceia de Neron : Vise da
— o faocia torva.
Ndrv, Nervo. Mai de nerc : Mai
di nervi. « El me dit ai nerv, podi
minga so ff rill » : « E' mi urea i
nervi ; non posso soff'rirlo ». « In~
eoRu la g^h i sb nerv > : « O^gi ella
ha i nervi ». | (T. de' sellai e pel-
latt.) El nerv de la phll: La tac-
cia superiore delle pelli. (Macell.)
« St6 toeeh de vithll l'^ tutt nerv » :
« Questo pezzo di yitello b tutto
nervi ».
— Nerv6tt, Nervetto. « Mangi
la came e spudi fosura i nervitt » :
« Mangio la ciccia e sputo fori i
nervetti ».
— Nervds, Nervoso. Mai ner~
v6s: Mai nervoso. « S6nt nervds
com'^»: « Sono molto nervoso ».
« Te me fee vegnl el nervds colla
t&a fiacca » : « Mi fai venir il ner-
voso o Taocidia con quella tua
fiaccona ». Omm, sistema, scrittdr
nervds: Uomo, sistema, scrittore
nervoso.
Nesoit. N. fr.: Fit nescit: Dar
in ciampanelle o Non riuscire a
nulla.
Ndspola, Nespolo. Inespol crhs-
sen in collinna e in montagna :
II nespolo cresce nei luoghi mon-
tuosi. Nhspola nosirana: Nespolo
comune. Nhspola del Giappdn :
Nespolo del Giappone. Nhspola
senza oss: Nespolo senza nocoiolo.
« Chepocca nkspola! »: « Nespo-
la ! » Giccia nespol : Succia nespo-
le. (Pr.) Col temp o c6n la paia
wudura i nespol : Col tempo e con
la paglia maturano le nespole.
— Nespolin e Nespoldn, Nespo-
Una o Grossa nespola.
Nett, Netto. Netl c6me 6n sphce :
Netto come una spera. Nett de
bugada: Di bucato. (Fi^.) Av^faa
nett: Aver fatto repulisti. Oiuga
nett : Giocare da gaiantomo. Mett
in nett: Mettere al pulito. I>illa
netta e s^ci^ta : Dirla chiara e ton-
da. Taii^ via nett : Tagliar via di
NET
-468 —
9Kf
netto. Spesaa e neit de Manche-
ria: Senza spesa di buoato o Spe-
sato, imbiaucato e stirato. « afta
rohba la me par minga ntUa ! » :
« Qui gatta ci cova ». PaasaUa
nelta: Usoime netta (da un affa-
re). Pee nett, rendita netta: Peso
netto, rendita netta.
— Netta-ettaa-ettasS; Nettare.
Netta /(Biira, gioj sU, via : Nettar
fuori, gill, 8U, via. « M g'h bisdgn
de nettas f(eura » : « Ha bisogno
di piirga ». « Netta gid dnpoo quel
mooil » : « Ripulisci o Spolvera
quel mobile ». « L*ii nettaa sii la
cassa e Vh scappaa » : « Fece re-
pulisti nella cassa ed h fuggito ».
« Netta via quel rud » : « Spazza
quell' immondizia ». « Damm ehi
el fregdn o robb de netta »: « Dam-
mi lo strolinaccio che possa pu-
lire... » Nettass la hdcca: Sputare
la voglia.
— Nettada , Nettata , Ripulita.
(hia bonna nettada : Una brava
ripulita. « Par ehe vaeubbien fd,
6na nettada de impiegaa » : « Pare
che si voglia fare una ripulita di
impiegati ».
— Nettadinna, Ripulitinft.«2>afirA
6na nettadinna a quit calzon ehe
g*dn sii la palta » : « Dagli una
spazzolatina a quei calzoni che
Bono pieni di mota ».
— Nettadura , Nettatura. La
nettadura del ris: La nettatura
del riso. — de Vinsalata : La net-
tatura dell' insalata.
Nettlsc. N. fr. volg. : Nett net-
tise: Nettissimo.
Nettisla (Volg.), Nettezza.
Nettezza, Nettezza. La nettezza
ado88 I'e la primma robba... : La
nettezza della persona h la prima
dote... La nettezza di strcM: La
nettezza delle strade.
Netun, Nettuno. Seeed, % orghen
a Netun (in dis.): Assordire una
pescaia.
Neater, Neutro. El gener neu-
ter: II genore neutro.
— Neutral, Neutrale. « M\, in
8ta questidn. vui resth neutral » :
« In questa oega voglio rimanere
neutrale ». (Polit. Colto) La Rus-
sia la atara neutral: La Russia
stan\ neutrale.
— Neutralitaa (P. N.), Neutra-
lity. Mantegnij violii la — (civ. J :
Mantenere, violare la neutralita.
Neutralitaa armada : Neutraliti^
armata.
Nev, Neve. Ven la nev: Vedi
Nevica e Fioeea, Aria de net:
Vento di neve o Aria torba. Sla
8u la nev : Restar di nevicare.
Bianeh come la nev: Bianco co-
me neve. Fa 8u la nev : Spalar la
neve. Vess dn ann de nev: Esse-
re un' annata nevosa. Cansuma
eome la nev al sdl: DUe^nare o
Stru^gere come neve al sole. Fa
i omitt c6n la nev: Fare statue di
neve. / omen ehe fd sii la nev:
Gli uomini che spazzano o spala-
no la neve. Ona sbrofctdinna de
nev : Una spinizzaglia di neve. On
IHt de nev : Un letto, grande stra-
to di neve. Eabbia de nao: Bule-
ra di neve. Vegnl aid la nev a
pattei: Nevicare a larghe £edde.
Fa sott a ball de nev: Fare alia
neve. (Pr.) Nev deaemhrinna per
trii mes la confinna (manca) (so-
stituit.) : Dopo la neve buon tem-
po ne viene. La nev la ingrcusa
% campagn: Anno di neve*anno
di bene o II grano si mantiene
sotto la neve o Sotto la neve
pane.
— Nevioada, Nevicata. « Sla
nott h vegnuu dna gran nevietida*:
« Questa notte nevicd assai o h
venuto una ^ran nevicata ». | (Pit-
tura) « Che bella nevicada .' » : « Che
bella nevicata ».
— NevlB'c, Nevischio. « Se sen-
tiva 8ui veder a ball el nevia*c »:
« Si sentiva il crepitio del — sui
vetri ».
Ney6d, Nipote. Nevod per pari
de sorHla o de fradell: Nipote dft '
parte di sorella o di fratello. Se-
cdnd nevod: Pronipote. Nevodiw
7ia: Nipotina.
Nezessari ( Volg. ant. ). Vedi i
Necessari,
Nlaa , Annebbiato. « Garda 8t6
pdr c6me I'h niaa » : « Garda que-
sta pera come h intristita ».
Niada, Nidiata. Fdt niada: Fflr
il nido. Searpd, 6na niada: Rom-
pere un nido. Av^gh dna niada
de fioeu : Aver una nidiata di fi-
glioli. Ona niada de rati: Una ni-
diata di topi.
— Niarodu, Nidiace (non com.).
On mhrlo niarceu: Un merlo Li-
diace. (L'ovo che si lasoia neleo-
vo) Nidiandolo.
NIA
— 469 —
NIL
— Nlasc, Nidio. On niasc de qa-
gffiott in scimma a 6na pdbbia:
Un uido di gazzerotti in cima a
tm x>ioppo. AndaftBura del niasc:
IJscir aal suo nidio o spollaiare.
« Te paret 6n niasc » : « Tu se'sca-
pigliato ».
— Nlasci^. Vedi Feb el nid.
Nibbl, Nibbio. ^ Gh'^ el nibbi
ehe fa la ronda sii i poresitt » :
« C'6 11 nibbio che tk la rosa sui
pnlcini della cMoccia*. Pari 6n
nibbi: Esser tutto scaruftato.
— Nlbbiaa, Atato. On per nib-
hiaa: Una peitb afata.
— NibbiOdU, Scricciolo. « L'h 6n
pover nibhitBu magJierf magJier » :
« fi come uno aericoiolo tutto voce
e penne*. | (Vino) Nebbiolo (non
registrato ne' vocabolari).
— Nibbiorin, Soricciolino.
Niccili, Niochiare (1), Annicohia-
re. Mettere in una niochia (Fig.)
« Jj*d trovaa de niceiass a la mH » :
« Si trovb un posticino tanto da
canipare *.
— Mlccia, Niccbia. « Oo fa^i mett
la statda in la s6a niccia » .* « Ho
fatto ooUooare la Btatua nella sua
niccliia ». (Fig.) « X' A trovaa la
86a niccia » : « Ha troyato la sua
nicchia ».
— Niccionna, Niccetta, Nlccet-
tlnna, Nicchiona, Nicchietta, Nic-
obiettina.
Nichel (Metallo bianco) (P. N.),
Nichelio. Adlss atica i cazzirceul
in fad de niehel : Oggi ancbe le
cazzarole si fanno di nicbel.
— Nlcbelli (P. N.), Niohellare.
NichU. N. fr. in dis. : Mchil
transitt : Non se ne f ^ piti nulla.
NicblUsmo (P. N.), Nichilismo.
(Colto). El nichilismo V^ staa in-
ventaa da Budda col • nirvana : II
nichilismo si pub attribuirlo a
Budda, col suo nirvana.
Nid. Nido. Fit el nid: Far il
nido. On tisellin de nid : Un uccel-
lino preso nel nido. (Fig.) L'^ 6n nid
de lader: Un oovo di ladri o Una
ladronaia. (Pr.) Ogni uskll ama el
so nid: Ogni uccello ama il suo — .
Nldolla (VolgJ. Vedi MidoUa.
Nient, Nient. Quell gran nieni:
ii) Nicchiare che pel suono rende per-
fettamente il nostro Niccia esprime tut-
t'altra idea. Rammaricarfti di donna par-
toriente.
Quel gran niente. Fd quell gran
nient: Maroire nell'ozio. Per nienU
Gratuitamente. C6me se nient en
fus: Come se nulla fosse o A fao-
oia fresca. C6me nient: Come se
nulla fosse. P. E. : « Lee la scriv
gib di romanz c6me nient » : « Ella
spiffera romanzi come se nulla
fosses. i>A in nient: Far finire in
niente. ^ieniemen che: Niente me-
no che. Vegn\ al nient: Ridursi
al niente. Jyient nient che...: Nulla
nulla che... Ben, fit nient, s'ciao :
Non fa nulla, pazienza. « if I soo
ben de vhss nient, ma... » : « lo ri-
conosco il mio nulla, ma... >» Andd,
al sdl senza nient in coo : Andar
al sole senza niente in capo. Ves-
segh per nient: Esserci per nien-
te. P. E. :« Jfa mi ghe s&nt per
nient? >: « Ma io ci sono per nul-
lah »« Te soo d\ che el ial el g*a
nient al sdlyt: «. Ti so dire che il
tale non ha niente al sole ». « Fl
se inrabiss per nient » : « Di nulla
nulla o per un nonnulla monta in
bestia ». « Ch^ el sctisa / » « Oh
nient/ » : « La scusi ». « Non h nul-
la ». (Pr.) Cdn nient o per nient se
fit ntent: Con niente o per niente
non si fa nulla. JVient affatl: Nien-
te affatto.
Nilza (Vol. id.). Vedi Milza.
Nin^-inaa-inass, Ninnare. iVtnd
el fiaeu in la cunna: Cullare il
bambino. « Stanott per dormt g^or-
varoo minga bisbgn de v^s ni-
naa*: « Stasera per addormentar-
mi non avr6 bisogno., di culla ».
JVinit el cuu o iftanch o i ciapf)
(volg.): Schizzare o Dimenare i
tianchi. Di volt el terremolt el ni)ia :
Terremoto ondulatorio.
Ninfa, Ninfa. (Colto) / Ninf di
Qreei staven in mar, in di bosch,
eec. : Le Ninfe de' Greci abitavano
il mare, eoc. (Ballerina amante)
Ninfa. « La s6a Ninfa la- balla al
Dal Verme » : « La sua Ninfa balla
al Dal Verme ». (Forosetta) « In
del bosch hmm trovaa 6na ninfa
vestida, nta a ph biott » : «. Nel bosco
abbiamo inoontrata una Nereide
a piedi nudi ».
Minlent (Volg.). Vedi in Ment.
Ninln, Nino. « CAe car ninin ! » :
« Caro ninol > (Iron.) Che bell ni-
nin : Che bel grillino. « Oar el ml
ninin > : « Nino mio ! o Oh bel
cecel* I Andit in ninin: Andar-
NIN
- 470 —
NIV
a nanna o lettino. « Piang minga,
fd ninin, el mh angiol » : « Non
piangere, fa la nanna, o j^oyerino
luio ». (Canzone) I^ct nintn popo,
che vegnarh el papd, te nortara el
coed : Nanna nanna mio oambino.
NiiKBU, Nina.
Nino, Nino. « Nino ven ekl » :
« Nino vieni qua o t'accosta ».
Nlnz^-inzaa, Incignare. Nirvsa
6n naranz : Dimezzare un'arancia
o dividerla in piti spicchi. Ninza
6na hottiglia: Incignar una botti-
glia. « Ciappa quella lit ehe Vhgia-
■mo nimaaa » : « Prendi quella che
h inoignata ».
NlOBU (In dis.), Seriate, (Di ra-
gazzo) Stento.
Niorln (In diB.), Stentino.
Nirdn (Canale sotterraneo che
d^ nome ad una via) , Nirone.
M Niron de san Francesch: II
Nirone.
NisciOdUla, Nocciola. JVisdoRula
verda : Nocchia o Nocciola fresca.
Niseioeula selvddega : Nocciola sel-
vatica. ¥, El g'it moUcui qualier
sgrugn shcch cdrne niseiceul » : « Gli
appiccicb quattro sgnigni, ma so-
di r» Tempest gross cdme niseioeul:
Chicchi di grandine grossi come
nocciole.
Nisclodula de terra. Vedi Ara-
chide.
Nisciolaxma, Avellana (Specie di
nocciola).
Nisclolonna, Grossa nocciola.
Nlsclorin, Mucido. Savh de ni-
sciorin: Sentir di mtloido. | (Pic-
colo ghiro) Scoiattolino, Nizzone,
Sorcio moscarolo.
Nissun, NcBsuno. « Oh'h.nissun
che shrotta » : « Non c
iiata ». Pari fiaeu de
Bciar in un cantuccio. « Ti « nissun
Vh Visthss » : « Tu non conti nulla ».
« Qh'h nissun / » : « Oh di casa ! »
« In teaier gh' era nissun » : « In
teatro non c^era nessuno ». « Ohe
le tceu f(Bura del coo pit nissun » :
« Nessuno piti glielo leva dal
capo ». (Pr.) A st6 mond gh*h nis-
sun de necessari : A questo mondo
non c'fe nessuno di indispensabile.
On poo per un fd, mal a nissun:
'^" no' per ciasouno non fa male
'fe nessun che
nissun: La-
Un
ad alcuno. La robba del Comun I'h
robba de nissun: Roba del Comune
e come di nessuno.
Niter, Nitro. Cdnt el niter, el
solfo e el earb&n se fh la ndlter:
Col nitro, lo zolfo ed 11 carbone si
fa la polvere.
Nivelletta (Volg.). Vedi Livelr
letta,
NiYOl, Nuvolo. (Add.) « Ineceu
I'h nivol » \{t1 cielo) : « Oggi 6 nu-
volo ». (Fig.) (Sost.) « IncoRU gh'e
di nivoi per ari » : « Of gi o'^ del
nuvolo ». (Add.) « Comincia a ve-
gn\ nivol » : « II cielo a'annuvola ».
(Sost.) I nivoi van per acgua: Tira
libeccio. Nivoi suce (Che non
danno speranza di pioggia): Nu-
vole bianche e soffioi. (M. d. d.)
Vegni gio di nivoi: Cader dalle
nubi. P. £. : « Ma te vkgnet gid di
nivoi / » : « Che dormi colla ser-
va? * Ma>g pioverdg, tutti i nivoi
van in grdnda: Vedi (Fig.) Dopo
el nivol ven el seren. | (Nei team)
I nivoi de scenna : Le nuvole di
scena.
NiYOla, Nuvola. « Ouarda quella
nivola ehe forma stranaf »:
« Guarda auella nuvola, che forma
strana ! » f « Gh'era 6na nivola de
gent » : « C^era un nuvolo di gen-
te ». « j& passoM via una nivola de
scorbatt » : « £} passato in alto un
nuvolo di corvi». Ij^acqua giaz-
zada I'd. faa la nivola sulla hotti-
glia : L'aogua diaccia appanna la
bottiglia. M mistrd in Vaeqtia el
fd, la nivola : II liquor d'anaoi ixu-
Dianca I'acqua.
— Niyolasc, Nuvolaccio.
— NiYOleri, Nuvolaglia o Nu-
volata.
— NiYOlln, Nuvolino, Nuvoletto
e Nuvoletta.
— NiYOldn, Nuvolone. On ten-
d6n de nivoloni a Vorizzoni: Un
fltto velo di nuvoloni all'orizzonte.
Nizz. Nizzo (Lucca), Mezzo. « St6
per Ve nizz » : « Ouesta pera ^
mezza ». Nizz in ai oce: Che ha
gli occhi strapazzatio spenti. « Te
ghee 6n nizz sulla frdnt » : « Hai
un livido in fronted.
N6, No. D\ de nd: Dire di no.
Vess tra el si e el nd: Essere tra
il si e il no. On di st e 6n dl nd:
Un giorno si e I'altro no. Se de
no: AJtrimenti. P. E.: « Ubbidiss
se de nd voo in furia » : « Ubbidi-
sci se no mi vedi a infuriare*.
« No, nd, e poeu nd »: «No, no, e
poi no ». « Mi scommetti de nd »:
« Scommetto che non fe ». « On bell
NOA
— 471 —
NOD
si ehe me eonsoUa, o 6n hell nd
eX« me dispera » : « Un bel s) ohe
mi oonsoli o un bel no che mi di-
speri ». « JHsi minga de nd, ma
perd,,. »: « Non dico di no, ma ».
« JVd de vera » : « No davvero ».
« Tanto var el sb si edme el m^
nd »: « Tanto vale il suo si come
11 mio no ». « Digi de nd, mi » :
« Sfido io ! »
N6, Non. « Perehh nd te gh*ee
pensaa primmn / » : « Perch^ non
ci hai pensato ^rima? » Ma ehe
amis o ehe nd amts: Ma clie amico
o che nemioo 1 N6 serv : Non seiv
ve. « N6 te Voo ditt f » : « Non te
I'ho dettol »
Vok (Volg.) (P. N.). Vedi iVbdA.
Hobel (Volg.J. Vedi NoHL
NobU, Nobile. (Sost.) / noUl o
tvobii de la gwrnada..,: I nobili di
o^gigiomo. El oasin di nobil (in
dis.): II casino dei nobili. (Add.)
« X'^ nobila ma per part de so
mari » : « Lei non h di sangne pa-
trizio. £ nobile pel matrimonio ».
Nobil svizzer tettavaeeh (intrad.).
JPian nobil: Piano nobile. « M g*d,
dn*aria molto nobil > : « Ha V aria
di gentiluomo y^, A la nobila (in
dis.): Nobilmente.
— NobU6n e Nobllazz, NobUo-
ne, Nobilaeoio.
— Nobllin e NobUusc, Nobiluc-
oio. On nobilin del tkeeh: Nobi-
luccio da dozzina. Nobilitt ehe
ah* en sta cent in «j« 6na broeea :
Nobilucdo da titoli disunti. |
(Mingheriino) « Za g'dt 6n faeein
smort e nobilin edme > : « Ella ha
nn visino pallido e delioatino ».
— NobUtaa, Nobilt^.«Xa Comr-
mission ',araldiea V dt riconossuu
la s6a nobilUM. » : « La commission
ne araldica riconobbe o constats
la sua nobilt&». ^I/h 6n omm
pien de nobilt€ia d'anim » : « £: un
uomo pieno di nobilt^ d'animo ».
« Ma te gh^iti forseifaura dephrd
la nobiltaaf* ; « Temi forse di de-
Togaref Perderesti uno spicchio
di croce a far questo ? »
— Nobless (D. Fr.). Nobilea.
Tutia la nobless de Mtlan: Tutta
la nobilea milanese . . . « Oh' era
tult el Ji6r de la nobless » : « Cera
il fior nore della nobiltk ».
Nocc (Volg.). Vedi iVbtt e vooi
affini.
Hoccoralter, Non ocoorre altro.
« Basta insci e noeorralter » : « Ba-
sta oosi siamo intesi I »
Nod&, Nuotare. Imparh a noda:
Imparar a nuotare. Jyodii edme 6n
pkss: Nuotar come un pesoe. No-
dh edme 6n quadrell: Nuotar co-
me un vomero. 8altd> denter fin
Vckcq'ua a nodd, : Saltar nell'aoqua
a nuoto. Nodit soiVaequa: Nuo>
tare sott'acqua. Nod^ in fianeh:
Nuotare di nanco. Nodit slanzaa
o fit i perteghett : Vedi Perte-
gheUa^ I (Fig.) Nodh in la felid-
taa: Nuotar nella contentezzOb
Noda in la grassa: Nuotar nel
grasso e negli a^i.
— NodadOT , Nuotatore. Noda-
dor de gran forza : Espertissimo
nuotatore.
N6dar, Notaio. Passdt nod4ir:
Passar notaio. Nodar del Leila:
Notaruccio.
Nod^e (Volg. in dis.). Vedi N6-
dar.
Nodnmim , Nutritura. (Usato
solo per animali) Nodrumm del
bestiamm: La nutritura del be-
stiame.
No6, Nofe. I/area de Noh : L'ar-
ca di No6. Pari Varea de Noh (di
donna grassissima) : Parer I'arca
di No^. Seam,ph i ann de Noh o
de MatusaUmm : Campare gli anni
di Matusalemme. Viva Nohf (di
ubbriaconi): Vedi Noh/
NOBUd, Nodo. M ncBud de la
man : La nooella. « £1 g'h i ph
iuti pien de noeud »: « Ha i piedi
oolle patate ». (Pr.) Tutt i noeud
o f grdpp vhgnen al pettin: Tutti
i nodi vengono al pettine.
NOBUd (Volg. ant.). Vedi Nuoto,
NOBUf per Noeuv. Vedi Nceuv,
MoBora, Nuora. Socera e wbu^
ra: Socera e nuora. (Pr.) IH ala
fi4Bura perehh intenda la noRura :
Dire aim nuora perch^ socera in-
tenda.
NOBUB, Nuocere. « Te me noeu-
set y^z « Tu mi secohi o mi dai no-
ia T^, m El me nasus per la vista »
(di muro): « Mi noce perch^ mi
leva la bella vista ».
NOBUV, Nuovo. Lunna, farin-
na, insalatinna noRuva : Luna, fa-
rina, insalata nova. On vestii
noRuv: Un abito novo. Noeuv de
trinea : Nuovo di zecca. Noeuv
ndvent: Novissimo. Tirii in noeuv:
Binuovare o rifare a novo. « Cof
NOE
— 472 —
N^
86 gh^ h de noRuv ^ » : « Che oosa
mi rechi ? » « Te capisset cosse qh'e
de iUBuv o mianV ini&r! yn « Hal
capito il latmo f Opp, Tu I'hai in-
tesa ? » « Qh^ ^ nUnt de noRuv > :
« Cosi deve essere ». « Questa p<Bu
Vh n<Biiva/ »: « Oh quest'fe nova I »
« Questa la me riva nmuva >» : « La
mi giunge inaspettata o nova ».
« Vui minga veak di face nctwo » :
« Non voglio vedere visi novi ».
« Quella faceia la m'h minga noRUr-
tja »: « Quel viso non mi fe novo ».
I Novo. Al fUBuv del meg,..: Add!
nove del mene. Oiugdk al ncRuv o
al maeao: Idem.
NOBuya, Nuova. Dd, rueuva de
eit 86a: Dar nova di casa o anehe
Chiarire una partita. FcLsavh nceu-
va di fait sd : Dar notizie de' fatti
proprii. Ven pit n^ ruBuva ni im-
hassada : Non tornare n& il messo
nfe il mandato. (Pr.) Niseuna imbu-
va, bonna nceiiva: Nulla nuova,
bona nuova.
Nola, Noia. « Dio ehe noia ! » :
« Dio che noia! » « Te see 6na
gran noia, i?^/»: « Sei pur noio-
80 ! » Mori de noia: Morire di noia.
Nol&-laa-laBB , Annoiare. « ^2
teater lu el se annoia » : « Al teatro
e' ci si annoia ».
Noids, Noioso. « Te see pur anea
noioa! » : « Sei pur noioso I » (Sost.)
« / noioa mX i detesti » : « Aborro o
detesto i noiosi ». « Jj*^ 6n noios de
t>wn»:«fi un tumistuii» (pop.).
Noll, Nolo. Dd. via a noil: Dare
a nolo. ToRu a noil : Pigliare a nolo
e noleg|?iare. (Fig.) JDh via a noil
lapanscia: Far il cavalier del den-
te. « Te propri faa 6n hell noil! »
(iron.): « Hai pur fatto un bel hol-
lo!» « Ma sdnt minga via a noil,
v^, wit » : « Non credo poi di essermi
venduto ! » « Che fior de noil ! »
(iron.): «Beiraffare! Bel guada-
gno ! Bel hollo ! »
~ Nomin, Nome. Avegh in nomm^
Veser: Chiamarsi Cesare. (Fig.)
Avkgh in nomm, torna a ca. Vedi
Cd. Nomm, e eognomm : Nome e
cognome. « Digh a mh nomm
ehe... » : « Digli a nome mio che ».
Spend el nomm de vun : Spendere
il nome di uno. I^agh el nomm a
vun : Fare il nome a uno. « HI
eonossi ddmd. de nom,m, » : « Non lo
conosco ohe di nome ». « Mu€lein
o Oambiemm el nomm 9e...»:«S6
ci5 accade di' ohe io non sono pd
il... » JEl di del sd nomm : II suo
onomastico. y (Riputazione) Var
pussee 6n poo de o&n nomm eke
tanti danee: Vedi Nomina, (Pr.)
Tutt i matt g'dn nomm Maiiee,
ma quhet ehl i*h matt anmd pussee
(in dis.): Matto e arcimatto o piii
che matto.
Nome. N. fr. : « In nome di
Dio! »: « In nome di Dio! »
Nomlnepatrls (Soherz.). F^#t
tdcch in del nomineocUris : £ mat-
terulogio. Comineia dal domine-
patris: Oominciare dal principio
o daU'a.
Ndxnixia, Nomina. « Gh'k vegnuu
fintdment la nomina de... » : « Gli
arrivo Analmente la sua nomina
di... » I Nomea. Fasi o avegh hanna
nomina: Farsi bona riputazione.
Nomin^lnaa, Nominare. « L*dn
nominaa comm«n«totdr » : « L'haa-
no fatto commendatore ». I « L'h
nominaa edmhj per el sb talent > :
« £} molto in voga per il bug ta-
lento ». Ves nominaa nanca per
fer rott: Non essere neppur nomi-
nato.
Nomlnativ, Nominative. Nomi-
nativ, genitiv, ahlativ, ece. : Nomi-
native, genitive, ablative, eco; I
« Z'h on porseell, a vore propA
dagh el sd nominativ » : « E un
porco, a volerlo proprio chiamare
col sue nome ».
Non, Non. N. fr. : Non tutt in
bdn de... : Non tutti sono buoni di...
Nondimen o Nondemen, Nondi-
meno. « G'oo perdonaa, e nonde-
men dimentiearoo mat pti... »: « Gli
ho perdonato, e nonaimeno non
8Corder6 mai, ci6 che mi ha fatto ».
NoniBtant (Volg.). Vedi JVono-
slant,
Nonna, Nonna. Vedi Mamma-
granda (1).
Noimo, Nonno. Vedi Papitgrand.
« M nonno de mh mari » : « II nonno
di mio marito ». « L'ii butt€ia via
tutti i gri e el 8*h miss a fdt d
nonno » : « Non ha piil '1 oapo a'
(1) Qal a dir vero sembra ohe si presenti
nn caso al rovescio della r«gola da me
abbracciata, di dare eio^ le parole meno
volgari inverse delle pti\ volgari come ns6 il
Cherubini. Ma e da osservarsi che Mant-
magranda sebbene si staochl dalla voce
italiana e tntfaltro che parola volgare-
r
NON
-^ 473 -.
N08
gxilli ; or s'^ buttato a far il nonno
awepo ».
Nonbstant, Nonostante. « Ohe
Voo dill ; nonostant Vd voruu fb, a
9d moB^ud yn * GlieV ho detto e no-
nostante voile fare a modo sno ».
NonplnsQltra, Non plus ultra.
« St6 tin Vh el non plus ultra » :
« Oodesto vino h squisitissimo ».
'V^s la non plus ultra di belltzz:
£s8ere un oochio di sole.
NonBOChd, Nonsoohe. « La g*h
6n eerto nonsoehe che la pias co-
rn^ » : « Ha un certo — o garbo che
innamora y^.^nJEl g*ii 21 in aaeeoeda
4ht nonsoefU » : « Ha li in tasca un
bel eingillo ».
NonsuUla, Nunziata. Lafhsta de
la Nonzictda : La testa dell' An-
nunziata.
Norantdnna, Novantina. « M\
8&nt in la norantenna > : « Sono
sulla novantina ». « Quanti inf»
« Saran dna norantenna » : « Quan-
ti sono f » « Novanta o giU di H ».
Norma, Norma. « Sappiaper tda
norma ehe » : ^ Sappia per tua noiv
ma che ». Tcru in norma (per per-
seguitare (in dis.J: Vedi Begola per
tutti gli altri casi in cui si userebbe
la voce Norma in italiano. | (L'o>
pera di Bellini) La Norma,
N6rmal» Normale. Isedl normal
o normai : Le scuole normali. « El
p6ls Vh normal )» : « II polso h re-
golare ».
— Normalista, Alunno delle
scuole normali.
NoroncoU, Ranunoolo (Specie
di pianta e di frutto).
— Noroncolin, Ranuncolino.
N6s, Nooe. On hdsch de nds e
easlan: Un bosoo di noci e di ca-
stagni. Perfegh 6n nds : Bacehiare
le noci. | (Prutto) iVdk verd e nds
sheeh : Noci fresche e noci secohe.
« Mi g' oo i v6s e i aUer .</' dn i
nd«»: « lo ho le voci e gli altri
hanno le noci ». Oiugp, at nds :
Giuocare alle noci. Fh foe-ura %
nds: Smaltare le noci. Pestdi i nds :
Sehiaociar le noci. Pela i nds:
Sgusciarle. (Pr.) Pan e nds man-
2jrm de spds: Pane e noci pasto di
rsi. Db ivds in d'dn saech e do
n in d^dna cd fann dn gran
eiass: Ove son femmine e oche
non vi son parole poche. | Nds
vomica: Noce vomica. Nds d'liv-
dia: Idem. | La nds del ph: La
noce del piede. | (Piccolo canot-
to) On guss de nds: Un guscio di
noce. I (Sorta di pesca) \edi Per^
sieh.
Nosconddn (Volg. id.). Vedi Na-
seondon.
Nos^tt, II gozzo (Volg.). Vedi
Goss,
Nost (Apocope di Noster). Vedi
Noster. N. fr. : « Lii Vh di nost? > r
« Ella h nostro o de' nostri n' h
vero ? » / nost fic&u : I nostri fi-
gli. M nost Milan: II nostro Mi-
lano.
Nostran, Nostrano. Lin, r^ff^
pan, eec., nostran : Lino, rete, pa-^
ne nostrale. Mohha nostranna md
finna: Roba nostrale ma iina. |
Fit el nostran: Far I'indiano o
far il nesci o il sornione.
Nota, Nota. Mett in nota: Pren-
dere ricordo. Primes, nota: Prima
nota. I (Di musioa) Nota. I nott
in sett e ednt i etedaent in dddes .*
Le note sono sette o cogli acci-
denti dodici. Nottaeparoila: No-
ta e parola.
— Notarella, Noterella.
— Notd., Notare. Nota i pagn
del lavandee: Far la lista dei pan-
ni sudici. Notdt tutt i m,%nim fras:
Non lasciar sfaggii*e una frase.
« Lee la notta tult i minim pUt »
(vol^.) : « Ha la smania di saper
tutti i peti ». « Flpaga min^a sul"
I'dngia, el ffi nota » : « Egli com-
pera a credenza ». « £ nota, ehe
mi s*era fceura de cd » : « E nota
che io ero assente di casa ».
— Notaben, Notabene, N. B.
— Notabil, Notabile. « El notabil
V^ quest.,, <;Ae»:«Il punto da no-
tarsi h questo o codesto, che... »
« Gh' era i notabil del pciese »
( civ. ) : » C erano i notabili del
paese ».
Notazidn, Notazione. Notaeion
m,usical : N otaziono ra u s i c a 1 e.
« T'ee fa>a notation ? » : « Hai fatto
annotazione ? »
— Notazionetta , Annotazion-
cina.
Notiflc^.-icaa-ica8B , Notiiicare.
Notified, dna sentema: Idem. No-
tified dn can: Far la notiflca del
cane.
— Notiflcazidn, Notificazione.
Notizla, Notizia. Avhgh notizia:
Avere notizia. I>d notizia: Dare
notizia. Notizia uffieial: Notizia
NOT
— 474 —
NOT
uffioiale. « Gh.*h noem/)» :«Ci son
notizie ? » « L'oo leggiuu in di no-
iizi vari del giomcu » : ^ L'ho letto
nelle notizie varie del giomale ».
Penuria de notiei: Penuria di no-
tizie. I reporter van intomo a tceu
su — ; I reporter vanno intorno
a raccattar — . (Pr.) No ghh cdme
i eattiv notisiper savHsuhit: Nes-
«iina nova bona nova perch^ le
<jattive vengono Bubito.
Notomia e Anatomla, Anatomia.
Notori, Notorio. J/^ 6n fatl no-
tori: E un fatto notorio.
Nott, Notte. M dl e la noU : II
giorno e la notte. De nott: Di
notte. Fa vitta de noU: Far di
notte giorno. Stdt semper intdma
de nott : Passar le notti in giro.
Vegnl nott: Far notte. Da la
honna nott: Dare la buona notte.
Fit la nott tutta in d'dn »ogn:
Dormire tutta la santa notte. In
mil pit bell de la nott: Sul pitl
bello della notte. PassA 6na cat-
tiva nott : Passar una cattiva not-
te. Tret via la nott: Vegliare la
notte. V^8 Ionian e&me del d\ a
la nott: Correrci quanto dal di
alia notte. Lumin de nott: Lu-
mino da notte. Peg ehe anda de
nott: Peggio ehe andar di notte I
(Pr.) Da nott VI la mader di pen--
eer: La notte 6 la madre de' con-
fiigli.
— Notte. N. fr.: Bona o felice
notte : Idem. Donna nott ai sonor-
ddr : Buona notte , suonatori o
Gestl ehe I'olio h caro.
— Nottumin (Musioa), Nottur-
no. — de Chopin: — di Chopin.
•— Nottada, Nottata. Fa not-
tada : Far nottata. Paget la not-
tada : Pagare la nottata. Fd not-
tada a 6n infermo: Far nottata a
un infermo. « Oo faa 6na catliva
nottaday* : « Ebbi una cattiva not-
tata )». « X' impiega di nottad de
fila a studia » : « 8t& veglio not-
tate intere a studiare ». « Fl butta
via di gran nottad a balldt, a slra-
vizidt » : « Perde molte nottate a
ballare, a gozzovigliare ».
NotUB. NT fr. : JSotus in Didea:
Idem.
Noyament, Novamente. (Risalu-
tando) « Novamente / » : « Nova-
mente ».
Novdglieii. N. fr. : Avlgh a ehe
fh a Noveghen : Essere proletario.
r
MovW, Novello. Can noMJJlp.
Cane novello. «J7^ aneam,b imd
veil, ma el ae farit » : « II figli A
h anoora novizio ma si farli».
— Novellin, Arancino. (Pop.)
« L*^ tropp novellin » : « £! troppo
arancino ». (Pr.) De noveU tutt h
bell : Ogni cosa nova sembra bella.
NovelLa, Novella. / navell del
Boceaeeio : Le novelle del Boccac-
cio. « Te gh*eU minga alter novtU
(Afi*.) (II comune direbbe Stori\
de euntamm «u / » : « Non hai di
meglio da oontarmi ? »
— MovelllBta, Novellante.
November, Novembre. JEl no-
vember ghe n'd irenta : H novem-
bre ba trenta giorni.
NoYdnna* Novena. Da ncvenna
del Natal: La novena di Natt^
(Libro) « Oo eompraa la jNavenna
de la Madonna » : « Ho comperata
la novena della Vergine ».
— Novennarl, Novennario.
— NOYtoni, Novennio. ti^mm
voUaa gib per 6n alter novhnni » :
« Abbiamo rinnovato o rafifermato
il contratto per un altro noven-
nio».
NoYiziaa.
novissiaa
— NoYlszi, Novizio. (Frate) « El
noster noviezi Vdn mandtUM a pre-
dieh in di selvaggi » : « II nostro
novizio Thanno mandato a pre-
dicare ai selvaggi ». | « Jn del ml
negozi vo&uri minga de nt^viegiyn
« Nel mio negozio non voglio gen-
te novizia».
— Nud, Nudo. Nud e crud: Nude
e crudo. Nud nudent : Nudo nato
0 nudello. Da seola del nud: La
soola del nudo. « Se vedeva la
scimma della montagna nuda » :
« Si vedeva la vetta brulla del
monte ».
Nudregk, Nutricare (1), Svisce-
rare (Ammanire jpolli, eco.).
Nulla, Nulla. On bhll nulla: Un
bel nulla.
— Nullatenent, Nullatenente (2),
Vies 6n nullatenent: Essere p(H
vero, spiantato, proletario.
— Nollo, Nullo. Trd. m nuUo:
Annullare. « D*h 6n omm nuUo af-
OYiziaa. Noviziato. I\tg^ d
dziaa : L'anno del noviziato.
(1) Nutricare olire ehe i poco uaato ha
senso diverse dal nostro Nudregd.
(2) Non si trova qnesta voce ne* dixio-
nari italiani ma i viva a Firenze.
NUM
— 475 —
NUM
fatt affaiiT^ : « £: un uomo assolu-
tamente nullo ». « Sl6 ait eh\ V h
nullo » : « Questo atto h nullo ».
Nuxner, Nmnero. In gener, nu-
mer e ecu: In genere, numero e
oaso. El numer de la porta : II nu-
mero della oasa. V^s U per fit ni*-
mer: Esserci per ripieno. « Oo
tnangiaa trh ccuUgn ae numer » :
«r Ho mangiato tre oastagne di nu-
mero ». *I/h nwner vun / » : « E
numero nno ! o £ I'asso )^,*lj'hdn
omm de poeeh numer » : « Egli h
un omo di pochi numeri ». (Lotto)
Gh'^ fceura % numsr estrait : C'e
fori la tirata. Cavd i numer h6n :
Cavar i numeri boni. (Coscrizio-
ne) Tirh el numer: Tirare il nu-
mero. (Mairto) Hi L* ^ anea lit del
fiumer » : « E anche lui del bel nu-
mero uno)». (Giornale). On nu-
mer urUeh: tin numero unioo.
(Nelle adunanze) Vhss o vhes mtn-
ga in num^r : Essere o non essere
m numero.
— Numeraa, Numerato. Bass
numeraa: Basso numerato.
— Numerarl , Numerario. « £1
-m* it pagcM in num^rari d'ar^n
« Mi pagb eon belle monete d'oro
fionanti ». « El numerari Vh sears »:
« II numerario ^ soarso ».
— Numeratdr, Numeratore. El
numerator deUa maeehina : II nu-
meratore.
-^ Niiiuerizz&-inaa. Numerare.
^umerizzd. i pagin: Numerar le
pagine.
Numlsmategli (Volg.). Vedi Ifu-
mismatieh»
NumlBmatlcli , Numismatioo.
Gabin^tt — ; Gabinetto — . «i^^
dn famdso numismatieh »: « E un
gran — ».
Nun, Noi. « Nun Italian shmm..,>:
« Noi Italian! siamo... » « Shmm,
semper nun epctu nunyti « Siamo
sempre soli, rra di noi >. « Nun
s^mm, semper nun * : « Siam sem-
pre noi ». « ^ dilla eht tra de
nun » : « A dirla qui fra noi o da
te a me >. « De nun se usa a d\,
a fdt>: « Da noi si dice, si f^ ».
« Simm ehl nun » : « Siamo qua
noi ». « Nun shnm milla volt pus^
see b6n de vialter donn>i « Noi
maschi siamo mille volte piii buo-
ni di voi altre femmine ». « Viva
nun ■» : « Evviva noi ! » « J. nun / »:
« A noi ». « Vegnhmm a nun » ;
« Torniamo a noi ». (Pr.) Primm4i
nun e pceu i tceu e pceu i alter se
te pceu : Prima noi, poi ir tuoi. poi
gli altri se tu puoi. I/h mei dH
pover mi che pover nun: Meglio
e dire povero me che poveri noi.
Mutri-iitrli-utrlss, Nutrire. Di-
sen che lafrutla la nuiriss poeeh :
Dicono one le frutte nutnsoano
poco. « El g'it bisogn de nutrias
hen, s'el vceur tirass su»: « Per
ripigliare le forze ha bisogno di
nutrirsi bene ».
— Mutrlsidn, Nutrizione. « Ghe
dan 6na bonna nutrizion » : « Gli
o le danno una bona nutrizio-
ne ».
Nuver (Volg.). Vedi Nivol.
Nuyerlsc (m dis.), Nuvoloso.
0 (Quarta vooale), O. (Vooativo)
« Ma o Carlo eossa te holgirett > :
« Ma, o Carlo, che fai? » (Prep,
disgiuntiya) m. O liio nissun » : « D
lui o nessuno >. (Invece di ciroo-
lo) « L'd, faa 6n o sulla sabhia che
el pareva quell de Giott » : « Segnb
un o nella rena, che pareva quel-
lo di Giotto ». (M. d. d.) Ce o co:
Ci o oo.
Oasi (P. N.), Oasi. Oasi del de-
sert: Oasi del deserto.
Obblaa, Ostia. « G*oo daa la me-
desinna in d*6n obMaa » : « Gli feci
ingollare la medicina in un' — .
— Obbiadee (Fabbric. di ostie),
Ostiaio.
— Obbiadln, Ostie in bollini.
Quel ehe vanza di obbiadiit: Ri-
tagli. ObbicuUn a rilev: — a rilievi.
ObeUsch, Obelisco. L'obelisch di
giardin pubblieh: Idem.
Oberaa (T. curiale), Oberato (1)
o Fallito maroio.
(1) O&tfratOj in tosc. signiflca piattosto
OBE
— 476 —
OCA
Obersg (D. Pr.), Albergo, Lo-
canda.
— Obergista. Vedi Alhergator.
Oblezldn, Obiezione. « El ni'h
f(Mb dn'ohiezion giusta » : « Mi fece
iin'obiezione giusta ».
Oblz (Specie di cannone), Obice.
Oblator » Oblatore. <AV cuta
gh'era tanti oblaior » : « All' asta
c'erano molti oblatori ».
Oblatt, Oblato. lohlatt de Bko :
Gli oblati di Rbo.
OblUr^-lgaa-igass , Obbligare.
« L^h ohhligaa in Utt »: « E obbli-
gato a letto ». « Me sdnt obligcta
a pas8(wh 6n tant al mes » : « Mi
Bono obbligato a passargli un tan-
to al mese ». « Vui minga reatd.
ohligaa*: « Non vo^lio restargli
obbligato*. Ariaohligada: Idem.
Sonhtt a rimm obliqaa: Sonetto a
rime obbligate. « Ghe sdnt tanto
ohligaa » : « Le Bono' molto — o
tenuto Opp, Obbligato a lor si-
gnori ».
— Obligant, Obbligante. Pus-
see sincer che obligant : Pitt since-
ro che obbligante.
— Obligato! Obbligato I ^ La
mtisiea de Bellini I'h bHla » « Ob-
bligato, alter che bella / » : « La mu-
Bica di Bellini h bella » « Obbli-
gato ! Altro che bella 1 » « dao
obligato/ »: « Non parliamone piil
Opp. Felicenotte ! » « Obligato de
VavisT^: «. Obbligato o grazie del-
I'awiso ».
— Obligazidn , Obbligazione.
« Vui minga avhgh de obligation »:
« Non voglio avere obbligazioni ».
B Firmh dn'obbligaaion : Firmare
Tin'obbligazione.
bligh : Salutare fe cortesia, rendere
il Baluto ^ obbligo.
Obod, Oboe, ^rofessdr de oboe :
Idem.
Obrobrl, Obbrobrio. « La fac-
ciada de quella ca I'h 6n vero oh-
brobri » : « La faceiata di quella
casa h un vero obbrobrio ».
Oca, Oca. Pari dn'occa (Cammi-
nar a gambe aperte e senza garbo) :
Parer un'oca. A coll d'occa: A
collo d'oca. Andd cdme dn'oeca:
pleno di debiti
molte passivita.
Patrimonio oberato da
Scacazzare. Cossin pien de peiM.
d*oca: Cuscino di pinma d'^ooL
^ L*h minga 6n' oca > : « Non h
un'oca ». (Pig.) Andd in ocea: Di-
menticarsi. Fd, I'oeca : Far il nesd.
Oi6ntagh Vocca e i vhnn: Vedi
Phnna, Fh vedk i oeeh de Pavia:
Par veder Pisa. FJl paradis H
oeeh : Vedi Paradis. (M. d. d.) « Te
ghe diset oca / » : « Ti par poco!»
^ Ecco faito el beech a Voeea*:
« Ecc^&^atto il becco aU'ooa ». « 21
parla quand pissa i oeeh > (volg.):
« Tu devi parlare quando le galline
pisciano ». {Giooo) Giugdt a Voea:
Giocare all'oca. (EscL volg.) « Par-
ca V occa % : « Poroa V oca ». 8ih
d'oea: Star fresco. (Pr.) Quand i
oeeh sbatten i al I'h segn che de»
picRuv : Le rondini che rafientaino
terra segno di pioggia. I>d dann e
6n*oca fan 6n mercaa : Dove sod
femmine e oche non vi son parole
Foche. I parer mhien a bev t oeeh:
paperi vogliono menar le oche
a oere. Casciik fo&ura i oeeh : Gai-
dar le oche al pasoolo.
Ocada, Dimentioanza grave.
Ocasidn, Occa8ione.\A la priuf
maoeasion: Alia prima oocasione.
Ciappd, Voeasion : Afferrare I'oe-
casione. On opuscol de ocasion:
Un o^uscolo di occasione. Oeasion
prosstma: Idem. Mhttes in di oea-
sion : Mettersi nolle occaaioni. Perd
6na bella ocasion : Idem. (Pr.) L'o-
easion la fd, el Under: L'ocoasioiie
fa I'uomo ladro. I amis se ednos»e»
in di ocasion : Vedi Amis.
Occ, Occhio (1). Oce sbirenl:
Occhi furbi. Oce bis : Occhi stan-
chi. Occ bottoruu: Occhi in fuori.
Occ de falchUt: Occhi scrifagnL
— de poresinna: — dipulcino. —
^dHncantaa: — incantati. — gaein
(cavalli) : — gazuolo. — in fceura:
— sgranati o fuori dalla testa.
— sgarbellaa: — scerpelUni Opp,
scerpellati. — mascarpent 2 — > ci-
sposi. — orlaa de ross: — foderati
di prosciutto o sciarbati (Lucca).
— fdsch : — storti o guerci. — eol&r
acquademar: — glauchi. Oee mart:
Occhi spenti. — pien de so^n : —
BBSonnati o imbambolati. — tngar-
biaa: — tra peli. — de porsM
mort ; — di tnglia. — a sf^rla de
(i) Diamo soUanto gli aggettivi che piA
si d'scostano dal toscano.
occ
— 477 —
OGG
fitar6n: — a mandorla. | (Trael.)
'J ace del hr<Bud, del eaffhf del for-
metgg, de la o6a delpavon: Soan-
delfe o ocobi del brodo, del oaff^,
del formaggio, della coda del pa-
vone. I I occ de la vit: Gli occhi
della vite. Occ de vider: Occhio
artificiale. Fasceu de Voce : Fagloli
con I'ocohio. Q Dec depemis (cal-
lo) : Occhio di pernice. Occ pratieh:
Oechio — o esercitato. Avhgh 6n
gran e6lp d'oee : Aver il colpo d'oc-
cliio. Jaal d'oee: Mai d'ocohi. (M.
d. d.) « Ghe noo fin fceura di occ » :
« Ne ho fino agli occhi o a saziet^ ».
J>d in Voce : Dar nell'oochio. « J^ha
voltaa i occ in dent e s'dao » :
« Torse gli occhi in traverse e fe-
licenotte yt (morto). Dd, d' occ a
Quaicoss: Dar un occhio a... Pctih
% oce in faccia : Fissare gli occhi
in vise ad uno. Podh and^ c6l
eappellf<Bura di occ: Vedi Oappell.
Falla %n sui occ: Farla sotto gli
oochi o in barba. « Vamm foRura
di oce» : 4(Levamiti d'attomo >. In
d*6n hatter d'oce: In un batter
d' occhio. A qitattr'oec: A quat-
tr'occhi. A occ saroM: A chiusi
oechi. / quattr* occ (gli occhiali) :
Lie "barelle e anchc I quattr'occhi.
Jjassdt adfee i occ: Lasciare gli
oochi sopra... Ltisi i occ: Jjucci-
care gli occhi. Vomitit o cagd, anca
i occ : Vomitare il cuore e eli oc-
chi o cacar le curatelle. Costdt 6n
occ del coo : Costar un occhio del
capo. Gttardit de mal occ : Guar-
dare a o di mal occhio. Ouardh
edn la c6a de Voce : Guardare con
la coda dell'occhio. Seritiss a bm-
ait i oec: Aver bruciore agli oc-
chi. Schiscuigh Voce a vun: Striz-
zar Vocchiolino. Schiscictdinna
W oce : Schizzatina d' occhio. A occ
battent: In un batter d' occhi.
Mangidi c&nt i oec: Mangiare o
divorare cogli occhi. N6 ered ai
sd oce : Non credere ai propri oc-
chi. Phrd d'occ : Perdere d'occhio.
Pjagit i oce o la vista : Appagar la
vista. Dervigh i oce a vun : Aprire
ffli oochi a uno. Sgarattd, i crucc
^olg.): Sgusciare gli occhi. Av^h
hdn oce : Aver buon occhio. Nient
gh'h de h6n per i ceucc : Gli occhi
Bi hanno a poccar con le gomita.
Fagh denier Voce a 6na robba :
Faroi Pocohio a qualcosa. « N6
'gh*i reataa che i oec per piang » :
« Non gli h rimasto che gli occhi
per piangere ». Saltit ai occ : Sal-
tare o balzare agli occhi. Avhgh
la binda sui occ: Avere la benda
agli — . Sarib su 6n occ : Chiudere
un occhio. Buttd, la pdlver in di
occ: Gettare la polvere negli oc-
chi. Avhgh cdme di lusiro^ul d&-
nans di occ : Avere o provare dei
bagliori. Falla sui occ a vun: Farla
sui viso. On bhll colp d'occ : Un bel
colpo d' occhio. A tir d'occ : A vista
d' occhio Qpp. Un'occhiata. P. E. :
« Quel vial Vh a tir d'occ > : « Quel
viale h un'occhiata ». Avegh sem-
per 6n tal davanti ai occ: Avere
sempre presente la tal persona alia
mente (1). Avhgh dnhell thi d'occ:
Avere un bel taglio d' occhi. Ca-
vass i oce per poc^ leg... : Sciuparsi
gli occhi per... C6nt i occ in ousi-
ro&ula: Cogli occhi socchiusi. No
sard, occ tutta la nott: Non chiuder
occhio. Fal^ignct i oce: Battere gli
occhi. Sentts a quattd, i occ: Non
vedere piil lume. Fregass i occ:
Stropicciarsi gli occhi. M blanch
de Voce: II bianco delP occhio. Trd,
attdmo i occ : Cercare cogli occhi
di qua e di 1^. Voltagh Voce a vun :
Non guardarlo piil di buon occhio.
Oggin, Occhietto. Fit i oggiit:
Fare Pocchiolino o Tocchiopio. B
Oggin de vitt^ll (Macellai) : Testina
di vitello. | On oggin de ajffitth
(in dis.): Una stanzettina da ap-
pigionare. (Pesciolini) Oggitt ap-
f^en^w. pesc€ia : Minutaglia viva da
riggere.
OggiXKBTi, Occhiettino. Fd Vog-
atneeu o V oggin de porscUl mort:
Fare I'occhio di triglia. L'oggintBU
di fasccu: Occhio de' fagioli o fa-
gioii coll'occhio.
Occiai, Occhiali. « Fl porta i oc-
ciai y^ : « Porta le barelle ». ( Ai ca-
valli) Paraocchi.
OcclaUn, Occhialino. « Fl porta
V oceialin » : « Porta 1' occhialet-
to ». Vedi Pensn^.
Oo6r, Occorrere. « Ml per qukU
eke oc6r son semper chi » : « Per
quelle che occorre sono sempre
pronto ». IPocdr alter: Non oc-
corre altro. « Oedr minga che te
disa che... »: « Non occorre che io
ti dica... »
(i) Aver fltta nel caore onMmagine eara.
oco
— 478
ODO
Ocdrent, Oooorrente. ic Mle las-
sa minga andh in se^nna se n6
gh*h tutt Voeorrent » : « Non per-
mette si vada in Bcena se non o^^
tutto il fabisogno o 1' oooorren-
te ».
— Ocorrenza, Oocorrenza. ^^Ck^el
disponna pur de ml all'ocorren-
za »: « In ogni oocorrenza disponga
di me ».
Oclidtt, Pecorelle. « Sul lagh se
eomineiava a ved^ i och^t>; « Sul
lago si eomineiava a ^^wder le pe-
eorelle ».
Ocrla, Ocra. Gialdd^oeria: Gial-
lo d'oora.
Ocullsta, Oculista. « L'oeuluta
el m.'a ditt de lass^ i oee in ripo-
80*: « L' oculista mi disse di la-
sciar in riposo gli occhi*.
Ocup^-cupaa-cupasB, Oocupa-
re. (Colto) / Ingles dn ocupaa Ti-
sola...: Gli Inglesi hanno ocoupata
I'isola. OcupSt tropp post: Oooupar
troppo posto. Ocupass di €Uter:
Occuparsi de' fatti altrui.
Ocupazz (Volg. id.). Vedi JSqui-
pagg.
Ode, Ode. Ode saj^fiea (colto):
Idem.
Odesell (Volg. ant.). Vedi Uten-
sili.
Odi, Odio. MUiin odi: Mettere
in odio. Veqn\ in odi el.,.: Venir
in ug^ia o m odio il... Fd 6na
robba tn odi de quaidun: Fare una
oosa in odio di alouno.
— Odlli-dlaa-diass, Odiare.«^
le odia » : « Lo odia ». Odiass a
mort: Odiarsi mortalmente. « L'h
odicM in pae8>: « £ odiato in
paese ».
— Odl68, Odioso. « .£fZ gh'h dir-
ventaa odios » : « Gli divent6 odio-
so ». Fat, 6na part odiosa: Fare
una parte odiosa. (Pr.) I par€tg6n
in semper odios: I paragoni sono
sempre odiosi.
— Odiosltaa, Odiosit^. Sehivit i
odiositaa: Fuggire le odiositd.. « M
s*^ tiraa adoss milla odiositaa c6n
quel sb fdb de sofh » : « Si prooac-
Gi6 molte odiosit^ oolla sua pre-
sunzione ».
Odor, Odore. Aequa d'odor: Ao-
Sua odorosa. B6n o eattiv odor :
luono o cattivo odore. Cossinhtt
de odor: Guancialino odoroso.
Odor de brusaa: Bruciatiooio o
puzzo di bruoiato. Odor de mo-
gole: Sito di muoido. Odor de muf"
fa: Odore dimuffa. Odor de 4buv
m^rse: Puzzo di ovo fradicio.
Sema odor: Senza odore^ Inodoro.
« Ven via vun de auit odor ds
quella latrinna .' » : « Da quella 1»-
mnna escono certe zaffate! »
« L'h mort in odor de santitaa »:
« £} morto in odore di santitk*.
Odor de lapdlver: Odor della pol-
vere.
~ Odords, Odoroso. « C6me Fl
odorosa sta magnolia » : « Com*^
odorosa questa magnolia ».
— Oddrusc, Odoruocio. « 8e senJk
odorusc de moeeuse » : < Si sente
puzzo di moooolaia ».
Oeucc (Volg.). Vedi Oec» Vivo n.
fr.: Avighpussee largh Voeuee eh' el
bmuec: Avere pid ingordigia ehe
fAmQ. Avhghen ai ceuee: Sentirsi
sazio. Oetiee a lapadeUa: OocMo
alia padella. Anadt anea % ceuee:
Cacar le curatelle. In qtutUr'oettee:
Vedi A quattr*oce. Tegnl 6n<Buee
al gatt e Palter a lapctdMUt : Idem.
Ved^ de m,al ceuee: Vedere di mal
oeohio. (Pr.) Pan ednt i hoeuee,
jFormai sema boettee e vin ehe salta
in di <Buce : Vedi in Vin, Ijontan
di deucCf Ionian dal eceur: I^ontano
dagli ooohi lontano dal ouore.
Quell ehe se ved ednt i sd oeuee no'l
se pd sc6nd : Ci5 ehe si vede coi
propri ocohi non pub essere oe-
lato.
Oeuccpolin, PoUino. « In quett
praa gh*h dn oeueepolin » : « In
quel prato o'6 una polla d'fM>-
qua».
Oeuv, Uovo, Ovo. Oeuv depot-
Uistra, de pum6n, de pemis, eee.:
Uovo di gallina, di piccione. di
pemioe. Oeuv dur: — sode. — eosi
eosi: Bazzotte. Oeuv al laU, eon
seaa o in eam^isa, in ciappa, in ee-
r eg kin, eee,: Uova a bere, affogate,
sode o bazzotte, al tegame o smrit-
teUate, eoo. Oeuv potsscM o morse:
Ova guaste. Oeuv euceh: Ova bar-
le. P. E.: « Se in minga eueeh
nassardt i poresitt » : « Se non son
barle nasoeranno i puloini». —
senza guss: — col panno. Gu»
d*ceuv : Gusoio delP ovo. Q%i^ di
oeuv ( venditore di ova ambulanie) :
Ova fresche. Pelh i oeuv o 6n eeuv:
Scoooiar un ovo. SbaU i oeuv:
Sbatter le ova. Sperlii i oeuv .* Spe-
rare le ova. (M. d. d. fig.) « fur
OVE
— 479 —
OFF
li'el vaga »t«i muv » : « Par che
Eunmini Bulle ova ». Avhgh trades
nuv per donzenna : Aver tre pani
er coppia. CaUa in sui <buv : Co-
liere sul fatto o in flagranti. Fd.
ff» €Ruv foBura e eavesza i sd oruv
ft del cavagiKBu : Far cosa inso-
ita e acconciar I'ova nel panieri-
LO. I^n c6me 6n cbuv : Pieno co-
ne iin ovo. Giugd ai <buv: Gio-
lare a scoocetta. Trovagh el pel
n, Vceuv : Trovare il polo nelVovo.
\ , . , se te picu i <buv / »: « Se ti
»lace il salame ». P. E. : « Trii e
'inq'u fan vott e minga sett, se te
HcLs % aeuv » : « Tre e cinque fan no
»tto non sette se ti piace il sala-
ne ». (Pr.) Del beeeh ven Vceuv :
[>al becco viene Tovo, KH dn ceuv
'meceu ehe 6na gallinna ddman:
B meglio nn ovo og^ che nna
^allina domani. Lapnma gallina
she canta Vh quelia ehe d, faa
VoBWD : Quando fa gallina oanta ha
Gatto I'ovo.
— Oyera, Ovaia. Anvdh gib Vo-
vera : Cascar 1' ovaia.
— OylroBU. Vedi Porta <buv.
— Ovon e Oyln, Grosso e Pic-
colo ovo, Uovone e Uovino.
Of&Ua, Offella. Stiacciatina.
(Iron.) « Var quel hocehin de ofhll / »:
« Caro quel cecino ». Vedi sotto
Offella.
Ofend-endnu-endet, Offendere.
« El m'dt offes » : « Mi ha offeso ».
« SI me of end a parlh insci » :
« Via. ella e troppo gentile ! > (Cre-
denti) Of end et Signdr (fare peo-
oato) : Oifendere Dio.
— Ofenslv, OflFensivo. 4iFhnm
lejga ofensiva e difensiva » : « Fao-
ciamo lega oifensiva e difensiva ».
Ofirl-fert-firlBS, OflFrire. Ofri 6n
maze de jior, de homh&n : Ofirire
un mazzo di flori , di confetti.
« 1/ impresari el m' it offert mikt
franch al mes » : « L'impresario mi
effri mille franchi al mese ».
— Oferfea, Offerta. « L' in. faa &n?6-
HerUi inaeeettdbil » : « Fece un'of-
lerta inacoettabile ».
— Ofertorl, Offertorio. La vnes-
M l*h aW' — .• La measa h all' — .
6ff (Negazione recisa, assoluta),
Cb^. < Te me dee sti daneefT^
« O/f » : « Mi dai oodesti denari? )>
«Ch6I»
Off (A), A ufo. Man^ a 6ff:
Uangiare a nl'o. AndU %n teater a
6ff: Entrare a scapaccione amac-
ca in teatro (poco comune) inieglio
a ufo.
Offella, Schiacciatina (1), Focac-
cia.
— Offellarla, Confettureria.
— Offellee, Confetturiere. Bid
de offellee: Ridere sardonico. Of-
fellee fd. el tb mestee : Chi vuol tar
raltrui mestiere fa la zuppa nel
paniere.
— Offellerdn, Gran confettu-
riere.
— Offellerlima, Gentile confet-
turiera.
Official, Ufficiale. ^Za notisia Vh
official » : « La notizia h ufficiale ».
I Official d'infanteriat de eavalle-
ria, «cc.; Ufficiale di infanteria, ecc.
Borss official: Basso ufficiale.
— Offlcialdtt, Officialetto.
— Offlcialitaa, Ufficialitk. Uof-
fieialitaa del slat m,aggi6r : L'um-
cialit^ dello stato maggiore.
— Officialxnent, Ufficialmente.
Oflziett, Uffiziolo (mattutino e
preci alia madonna).
— Offisl, Uffizio. ^ElvdL a Vof-
fizi ai noRuv » : « Y a alPuffizio alle
nove y>, ^ K Fl diseva el sd offlzi stil
sagraa » : « Diceva il suo utnzio sul
Bagrato». Ojffizi de mart: Uffizio
del morto. J (Breviario) « Vd, a
tcRtimm Vujfizi » : « Va a pigliarmi
I'uflzio ».
Oggl (colto). Vedi Ineceu (civ. e
pop.).
O^giaa, Occhiali. «JE7 porta i
oggtaa » : « Porta o Usa gli occhia-
li ». Oedai afumieaa : Occhiali af-
fumicati. Q JDent oggiaa: Dente
occhiale.
— Oggiada, Occhiata. Ditgh
dn^ oggtada : Dagli un' occhiata.
Molla di oggiad : Lauciar delle oc-
chiate. In d'dn'oggiada,..: A colpo
d'occhio o alia prima occhiata.
Oggicida storta : Occbiataccia. Og~
giada de s6l: Occhiata o Fine-
strata di sole.
— Oggiadln (Specie di marmo)
Occhiato (2).
(J) II Giorg. e Broglio danno Offella co-
me diminativo di Offbi. Ma ne Sehiaceia-
tina nd Cofaccia no Focaccina non sono
Offblle.
(2) Questo marmo 6 lombardo e forse at
aguale non ce n*A in Toscana. Ma I'agget-
tivo Occhiato d vivo , e lo si uia anche
OGU
— 480—
OLI
— Oggiadinna, Ocohiatina. A
la primma oggiadinna: Alia pri-
ma occliiatiua. Oggictdinn die
mazza : Occhiatine teneriBsime.
Oggiadinna de travers: Oochiatina
di traverse.
— Oggiadonna, Una lunga jdo-
ohiata.
— Oggiatter, OccMacci (Pan
tondo. Ma spcsso in sense di lode
e allora Ocohioni) « JE*/ fa certi
oggiaiter » : « Fa certi occMoni ».
— Oggin, Oochietto. Fa Voggin
de porscell mart : Far I'oochio di
triglia.
— Oggiodu, Oocliietto (Siena),
OceliieJlo. Fd. pcuah el bottdn %n
Voggi(eu: Far entrare il bottone
nelr ocoliiello. ( Pr. ) A falld, el
primm oggioRU se sbaglien tutli:
Chi erra nelle decine erra nelle
migliaia. | (Ferita) m Fl g^a faa
6n oggioEu in del venter » : « Gli
fece un occhiello nel ventre ». ||
(Delle forbici) Anelli delle Ibrbici.
Mahstra de ogaia&u: Occiiiellaia.
Avegh el himullin a I'ogaioRu: A-
vere il nastro all'occhiello.
Ogni , Ogni. Ogni tant , ogni
poceh : Ogni tanto , ogni pooo.
Ogni dun: Ognuno. In ognt ma-
do: Idem. Ogni cosa: Idem.
Oh!, Chhl
Ohai ~
rumoroso, ma vblgare),
Oh bei, oh bei. Vedi in BeU.
Oh d^B, Ohibb, Neanebe per
eogno, Ch6I
0 h e ( Eacl. d' avvertimento ) ,
Ohe.
Ohlxnd, Ohim^. Ohimeml: Ohi-
m^.
Ohibd. 01iib5, Oh ohi.
011a, OUa, Orcio. « L'd trovaa in
giardin dn'olla pienna de zecehin
de Venhzia » : « Trov6 in ^iardino
un orcio pieno di zecchini di Ve-
nezia )». Caga in V alia (in dis.) :
Scimunito.
Olanda, Olanda. Drittdn d^O-
landa (in dis.) : Sbarazzino o Fnr-
baccio. Penna, tela d'Olanda. Im-
pipassen de V Olanda: Impii)parsi
dell' Olanda a Imbnscherarsi del-
I'aria torba.
— Olandln (In dis.) (Venditore
di tela di Ungheria).
(Onomatop. dello sbadiglio
580, ma volgare), Aho I
parlando delle penne del pavone. Si dice
per6 Toochiuto pavone.
Oil, Olio. OH eoUy d'ar^manddl
ddlz. de m4ingitk.de fck I'tn^alaUa,
de hruahf de eanfora, de lindta,
ece.: Olio ootto, di mandorle, da
cibo, da condire Pinsalata. da
lumi, di canibra, di lino. Ou de
rieiUy de searpidn, vergin : Olio di
ricino, di soorpione, vergine. An-
dii cdme un oh: Scorrere bene o
Andar oonie una spada. 2H d*oU
(imposto daUa Chiesa ai oattolici):
Giomata d'olio. Qtuider a ali:
Suadro a olio. Mett gio in Voli:
etter roba sott'olio. Ciar eome
Voli: Chiaro come Tolio. Vessegk
'oil, d'oli in la lumm: £s6er m-
I'olio santo. Levct Voli di fiaschz
Levar Polio da' fiaschi. « G'd'n daa
i oU tant » : « Gli ban dato I'o-
lio santo ». (Pr.) F pneu g'dn tniu
8u el sal, Vasee e Voli d'oUva e la
pansanega Vh bHl e finida: I>ite
la vostra ch'i'ho detto la muk
L'oli el ven desoravia de Vcu^tta:
La verity h come I'olio. st^ aem-
!>re a galla. Guai a tra via VoH
de' superstiz.): Guai a spandex
'olio. ♦
— Ollk, Inoliare. « Ogliela ^n
Saa anmd quell^ insalata » : « Ino-
ala un po'anoora codesta insa-
lata ».
— Oliee, Oliandolo. L'oliee 9td
eantdn: L'oliandolo sul canto.
— OllY, Ulivo. SuL lagh de Oomm
se ved quai aliv : Sul lago di Co-
mo si vede qualohe ulivo..
— Oliva, Uliva. OH d'oUva.- O-
lio di ulivo. Zm domhUea di oliv:
La domenica delle palme. Andi
a eambid Vaequa ai oliv (hftBso) :
Andare a spander aoqua. Color
oliva: Color oliva. oUvastro.
OliYetaxL (Frate),. Olivetano.
Olmo, Olmo. 1^ vit e Volmoi
La vite e I'olmo.
— Olmee, Olmeto (luogo co
molti olmi).
— Olmera, Olmaia (bosoo
olmi per le viti).
— Olnidtt, Olmetto. La cant
de V — : Via Olmetto.
Olograt Olografo, (testament
o oodioillo di pugno del tes
tore).
Olonna, Olonna. V^ssegh
VOlanna: Esaer ne'meBtrui.
Olter (Volg.). Vedi Alter.
Oltremar, Oltremar (colore (
zurro ohe si fk col lapialassuli).
OLZ
— 481 —
OME
Olzk (Volg.). Vedi Alssit.
Omber, Ombre. Fd ved^ i am-
ber: Far le ombre sul muro.
Ombra, Ombra. A Vombra : Al-
Tombra. Fd ombra: Dar ombra
o Fare ombra. Nanca per ombra :
Neppi^ per sogDO. Pari 6n omr-
hra : E un' ombra. f| ( In pittara )
Mezz'omhra: Mezz' ombra. Ombra
portada : Sbattimento. « M g' cl
nanea dn'&mbru de.. .»: « Non ha om-
bra di (paiira, educazione, eoc.) ».
— Ombreg^ia, Ombreggiare.
(solo di pitton) Vedi Fd ombra
per I'altro senso, nel secondo e-
semipio.
— Ombrella, Ombrello. « T<bu
sit Vombrella eh' el vceur pi<BUV » :
« Prendi con te I'ombrello ohe mi-
naccia di piovere».
— Ombrellada, Ombrellata.
- — Ombrellee, Ombrellaio.
— Ombrellin, Ombrellino, Pa-
i^sole. — de seda: — di seta. —
giappones: — giapponese.
— Ombrellascia, Ombrellaccia.
<— rotta: Paniaccio.
— OmbreUdn , Ombrellone. I
ombreUon del Verzee : Gli ombrel-
loni del mercatini.
— Ombretta (Giuoco), Ombra.
— Ombria. Ombra. Avhgh pau-
ra de la s6a omhria: Aver paura
della "propria ombra. Pianta che
fh 6na bella ombria alia e6rt: Al"
bero che ombreggia benissimo 11
cortile.
— Ombrinna, Micolino, Micci-
no, Ombrina h in dis. « Damm, 6n
ttmbrinna <ie...»:«Dammi un bri-
ciolino di quel... »
— -Ombrlos e Ombrds, Ombro-
se. Caval ombros: Cavallo oro-
broso. Omm ombros: Uomo — o
sospettoso.
Cniielia. Omelia.
Omen, Uomini. A mem,oria d'o-
men: A memoria d'uomo. / m^
omen (lavoranti): I miei uomini.
Vedi anche omm. Qtiattr'omen e
&n eaporal: Quattr 'uomini e un
eaporale.
— Omenarl, Ominacci.
— Omenasc, OmaccL
— Omendn, Omone e Omino-
ne (1). / omenon della eontrada
(1) Ominone fn flor. h -voce ironlca con-
tro 1 ftiM grandi uomini.
di — : Le cariatidi della via degli
Omenoni.
— Om^tt, Ometto. (Una madre,
de' suoi maschi) « / mh om^tt » :
« I miei ometti ». « L^h 6n gran
bravo omett » : « E un iior d'uo-
mo ». Chi omett del Signor : Un
omino dell' Indie Opp, Un omac-
cino di quei di Dio. || Attacca-
panni. <c Eltd eapphll Voo taecaa Id,
sii alVomett » : « II tuo cappello ^
costl sul cappellinaio o anche sul
servitore >. ihnett de perucchee :
Testiera. Chnett de sart: Omo
morto. Chnett di cappellitt: Tra-
biccolino o Fungo. fl / omett de
I'armadi: Le gruccie. (Bigliardo)
*f. 1/ d. faa i omett c6n la sda >» :
« Fece o buttb giil i birilli coUa
propria ». | Fdt di omett sui car^
ton di liber: Far degli scarabocchi
— Omettin, Omino, — del pre-
seppi: Omino del Lenca. (in dis.).
— Omm, Uomo. Omm, a la bon~
na : Uomo alia buona. — a la
mun: Uomo alia mauo. « Quell
benedktt omm » : « Quel benedet-
t'uomo ». Omm che eunta nagoit :
Uomo di paglia. — che ghe basta
i sd einq'u sold: Omo per omo
non gli fa paura nessuno. — a
Vantiga : Uomo del vecchio stam-
po. — comod: Uomo agiato. —
a'afari: Uomo d'afiari. — d« eoeur:
Uomo di cuore. — che g*d, el fi-
degh san: Uomo che ha fegato.
Omm de coo : Uomo di mente.
Omw de fir: Uomo di lerro. —
de giesa : — che frequenta la chiesa
o persona di chiesa. — del Signdr:
Idem. — de malarcusza : — di mala
razza. — de mett a less e a rost:
Idem. Omm de mond o navigaa :
Uomo di mondo. — de parolla :
Uomo di parola. — de poeeh pa^^
roll : — (u poche parole. — ds
pas: Uomo pacifico. — de strasc:
Uomo di paglia. — posaa : — po-
sato. — ris^cids: — arrischiato.
— risoluU : — risoluto. — sitee co-
m' el pan de w^;. Uomo asciutto.
Omm, de eoseiensa: Uomo di co~
scienza. Omm de conelusidnz Uo-
mo di conto. Omm de mhtt a 6n
pass ddve passa nissun: Omo di
nessuna levatura, di stoppa. Oti
omm d*or : Una coppa d'oro. « Ma
Q1
ONC
— 482 —
OND
ehe r€uusa d/ 6n omm ehe te see
mai I » : « Ve* ehe omo . tu sei ».
(M. d. d.) « Ul 8^h portaa de omm »
<di giovinetto) : « Fare da uomo ».
Diventd omm: Diventar tm uo-
mo. Fobs 6n omm,: Fai^i un uo~
mo. Fit Vomm adoss: Far I'omo
«ddo8SO. On mezz'omm : Un mez-
z'uomo. « OM litf quelVomm f > :
« Oh quell' omo o Ehi 1^ il mio
uomo >. Ona m^iseria d'omm: Una
miseria d'uomo. On phzza d'omm :
Un pezzo d'omo. Onaperlad'omm,:
Una perla. « Pover omm / »: « Po-
Ter'omo!* El re di omen: II re
degli uomini. JRestd U come Vomm
deprhia: Rimanere intontito o re-
star di sasso. 8art d'om>m: Sarto
da uomo. « L'd, trovaa el sd omm> »:
« Ha trovato il merlotto ». V^a
Vomm de la prksaa : Un omo ehe
Bi dh troppa fretta. V^s 6n hvr-
ratlin d'on omm: Easere un bu-
rattino. Vhs 6n omm p^rs : Kqbq-
re un uomo nerso. Vhss pii omm. :
Non esser piu un uomo. Ona don-
na ehe g'd, de l'om,m>: Una viraifo.
I/omm pess: L'omo pesce. fl (O-
peraio) « Ch*el me manda &n para
u'omen » : « Mi mandi un paio de'
suoi uomini ». « Fl m^ omm, »: « n
mi' omo (pop.), Mio marito ».
On', Un^. On hUl fioBu: Un bel
ragazzo. Ona bhlla donna: Una
bella donna. On poo per un: Un
po' per uno. Cdnt 6n eh^to fd,: In
un eerto modo o Con un certo
fare. On trenta o quaranta lir:
Un trenta o quaranta lire non piti.
One, Unto. (Sost.) Dd, fceura
V6ne: Idem. (Aggett.) St6 marufid
I'h tropp 6ne> (volg.): Vedi OnU
Ma n. fr. volg. resta One, Dhghela
dneia: Andar a seoonda. A falkt
iincia : A farla grossa. « La ghe
va gii 6ncia » : « La gli va a <}uel
Dio ». Mestee 6ne e orb : Mestiere
lueroso. One e bisdne : Unto e bi-
fiunto.
— Onciscent, Untuoso.
Onciscik, Ungere, Untare. (Vol-
f;o) Gh'^ de ondsciasa i barbia:
dem. Onciadh % atrivai: Ungere
gli stivali. « Fl ae oneiaciaa tuit i
man » : « Si ^ inzatardato le mani ».
Oncisciada , Inzafardata , Un-
zione.
; Ondsciatt (Spregiat. a cuoeo).
Unto e bisunto.
Onda, Onda. Anddk adree a Von^
da: Seguir I'andazzo. A. V onda
(T. di l^ttona): Appena scodel-
lato. . Anddt a eiappa I' onda del
vapor : Andar a prender Ponda del
vapore.
Ondaa, A onde. Stoffa ondada:
Drappo a onda.
Ondada, Ondata. — de gent:
Folata...
OndeggUi, Ondeggiare.
Onde^d, Ondeene.
Ontot, Onesto. On prezzi oneat:
Un prezzo onesto. « Fkmm 6na
robba oneata » (contratto) : « Via,
la mi faeoia una domauda ragio-
nevole ».
Onestaa, Onesto. « Vedi la ada
oneataa e me rimkUi alii^im Vedo
la sua onesto e rai rimetto a lei ».
— rara : — rara. — a tulta prasuva:
speechiata.
OnestLuna, Babaiola (Siena), Ba-
vaglino.
Ong, Ungere. Ofig i ro&ud: lin-
gerie rote, (Fig.) Unger le oarru-
oole.
Ongla, Un^hia. Ongia ineama-
da: Unghia meamita. Taiit o. ta-
iaaa i ong: Tagliarsi le ung^Me.
Bianch de I'orufta : Idem. JRosii di
ong: Idem. Manqiaaa % ong: Ro-
dere le unghie mtorno intomo.
(Fig.)^ Avlgh i ong longh : Aver le
unghie lunghe. (Non fig.) Aver le
unghie della gran bestia. Ddprit i
ong: Idem. Pi>d^ adacieus i €>ng:
Esser ^ala. P. E. : « Millaf ranch t
Me aetaeiaria i ong aepodess ciap-
nann 500 y^: «Milletranohi? Sareb-
oe gala se ne potessi avere oinque-
cento ». Malign finna in di ong di
pS : Maligno fin sopra i capelli.
Ihirianik t onq (per voglia 6i pio-
ohiare): Pizzioare o Prudere le
mani. Scurtagh i ong a vun : Soor-
ciar le ugne a uno. Seniias a rugdi
finna in di ong di p4 : Senttrsi
rimeecolar da capo a piedi o Rao-
eapriociare. Trovaaa e&n mangiaa
% ong: Trovarsi pentito d'una cosa
o Eestar eon un pugno di mosohe*
Vhaa edme came e ongia: Esser
eame ed ungfaia oon uno» I^Mgd in
ail r ongia : Pagar sulla cavezza o
Pagar a pronti. Avhghel in di ong:
Averlo nelle ugne. Ciueid, foeura
i ong: Metter fuori le unghie. I>it
in di ong : Cascar sotto le nni^liie.
MHt adoaa i ong : Metter sil Punie.
Laaaa^aa andh fmura di ong »* Tja-*
ONG
— 483 —
ONO
sciarsi uscir di mano. Molit i onp
\cLel gatto) : Arrotare le ugne. T%-
rd denter t ong : Ritirare gli artigli.
J 07ig del qatt, del eavall , ecc, :
Xie unghie ael ^atto. Tunghia del
-cavsdlo. I/ongta del martell: La
penua del martello.
Ongiii, Adunghiare. « M g*d. el
vizi de on^ta»:«Ha il vizio di adun-
ghiare quello che troTa per casa ».
Onglaaa, Unghiata. « m m'd, daa
&i%'ongiada » : « Mi di^ un'unghia-
-ta ». « Questa Vh dn'angiada »:
« Ecco V unghiata o Questo h il
segno delPunghia ».
Onglasoia, Unghiaooia.
Ongiatt, On^hmto.
Ongin, Unghiella.
Onglon, Unghione.
Onloe e Onlz, Onioa. Vas, eam-
mai d'onie : V asi cammei d'onioe.
Onlpotent, Onnipotente. « A
Momma lit Vh onnipoteni »: « Egli
a Roma ^ onnipotente ».
' Onlpotenza, Onnipotenza. L^o-
tiipotenza di milionari: L'onnipo-
tenza de' milionarii.
Oniso, Ontano. L' anise Vh &n
lean che shrv a molti lavorik de
' tomo: L'ontano serve a molti la-
vori di tomio.
Onor, Onore. Omwd'onor.-Uo-
mo d'onore. Crds d*onar: Croce
' d' onore. P6nt d*onor: Pimto d'o-
nore. Feus onor: Far si onore.
' (Iron.) JFoM 6n hell' onor : Farsi un
bell' — . Cavdssela edn onor: Uscir-
' ne con onore. Fdi i onor de easa:
Far gli onori di casa. I^cus onor
sensa mirit: Farsi onore ool sol
di luglio. Zevii Vonor: Toglier
I'onore o rubarlo. MlU tun a Vo-
nor del mond: Metter uno all'o-
nore del mondo. Plrd Vonor:
Perdere I'onore. Oidntagh del sd
onor: Rimetterci di riputazione.
J^er onor de Jirma: Per onore di
firma. C6n tutt i onor de gulrra :
Con tutti gli onori di guerra. (Pr.J.
I/onor el vh tegnuu de eunt: Bi>
sogna mantenere intatto il proprio
onore. Bandera strasdada — de
eapitanni : Bandiera rotta fa onore
al capitano. J (Minchiate) / onor
(re, matto, oagatto e ventuno).
Onoxk, Onorare. « Ch'el me ono-
ra d*6na visita » : « Mi onori d'una
Bua visita ».
Onoraa, Onorato. Viv stimaa e
onoraa: Vivere stimali eonorati.
Onoranza , Onoranza. Tegnuu
in grand'—: Tenuto in grande
onoranza.
Onorarl, Onorario. « JSl a'it Vo-
nor ari de dodes mila lir a Vann »:
« Ha Tonorario di dodici mila lire
all'anno ». Soci onorari : Socio
onorario.
Onorament, Onoratamente.
Onoratezza, Idem. « L*d semper
eonservaa la sda onoratezza>:
4c Conservb sempre la sua onora-
tezza ».
Onza, Onoia. (Misura in dis. ma
viva n. f.): Mori a onza a onza:
Mancar la vita a oncia a oncia.
Anddt a onza a onza : Andar ada-
gino. « G'oo pit nanca dn'onza de
aang'u in di vhnn )» : « Non mi ri-
mane piii goccia di sangue nelle
vene » (1). 2>d 6na mosz'onza: Pi-
gliare per il ganascino. « Jj'i 6n
JicRU de vundes onz » : « £} un ba~
stardo o figlio naturale ». (Pr.).
Var pussee 6n*oma de fortunna
che 6n quintal de scenza: Vfll piii
un'oncia di fortuna che una libora
di scienza.
Od, Oh. « 06 f c2m... »:4(A chi
dioo ? ».
Opal, Onale.
Opera, Opera. I oper de la mi-
serieordia: Le opero della mise-
ricordia. Capp d* — ; Capolavoro.
^d 6n' opera santa : Far un' opera
santa (come iperbole). JPit bonna
opera: Fare bona opera. MHt in
opera: Metter in opera. JAgn d*o-
pera : Legname one serve al la-
voro. Conipl Vojoera : Compir I'o-
pera. P. E. : « Qu^sta Vh vegnuda
per eompi V opera » : « Codesta fe
vennta a colmar lo staio ». | (Tea^
tro) Opera seria, buff a : Opera se-
ria, bufta.
— Operetta, Operetta.
Oper6n, Operone.
Operk-eraa, Operare. Ul pur-
gant Vit operaa: II purgante ha
operato. I « J^/ eerustgh el Vit ope-
raa » : « Il chirurgo lo ha opera-
to ». (Di stofie) FUnn operaa :
Panno operato.
— • Operari, Operaio. La que-
stion di operari o operaia la se fb.
(1) Eppure in flor. si dfce : non ha un*on-
cia dl malizia, di eriterio, di mitidio. Non
si direbba ua*oncia di sangue nelle rene
OPE
— 484 —
OPU
semper pitssee spessa : La questio-
ne operaia si fa eempre piu seria.
— Operazldn, Operazione. Ope^
razion de cerusegh : Operazione
chinir^ica. Operazion de arUme-
tica: Operazione aritmetica.
Opinion, Opiuione. « Jfi sontde
Vopinidn de a lit y^mlo sono del-
Topinione del signore ». Avkgh
honna opinwn de... : Aver bona
opinione di...
Oponn-onuu, opbst, opones, Op-
porre. El papd el s'^ opost al mor-
trimoni : II oabbo si oppose al
matrimonio. « Ul g*d, di resdn de
opponn / » : « Ha lei delle ragioni
da oppon-e?*
Oportun, Opportuno. 4iMi tro-
varia opporttm de... > : « Trovo cbe
sarebbe opportuno di... »
— Oportunitaa, Opportunity.
— Oportunismo (P. N.), Oppor-
tunismo (T. politico).
— Oportnnista (P. N.) (CM pra-
tical'opportunismo), Idem.
Opi, Oppio. / manpiad6r de opt :
I mangiatori di oppio. U (Specie di
albero) Loppio.
OpoBizion, Opposizione. icLu el
fd, semper opposition a tutt eoss » :
« Egli e uno spirito di contraddi-
zione », (Politica) L'oposision a la
camera : L' Opposizione.
Opp opp (Onomat. del galoppo
del cavallo), Opp opp. (Quelle del
cane h B6bb, bdob).
Opra. Vedi Opera.
Oprimm-opr^sa, Opprimere.
Sentiss a oprimm : Sentirsi soffo-
care. Cald che oprimm : Caldo ohe
opprime o che to^lie' o leva il re-
spire. V^s opress dal de fdt : Es-
sere oppresso dal lavoro o dalle
faocende.
— 0preBBidn,Oppre8sione. Opres-
sion de stomsgh: Oppressione di
respire. Opressiond' on bruit sogn:
L'ambascia o Pangosoia d'un brut-
to so.^o.
Opta (P. N.)» Optare. « L'dt optaa
per el coleg de...yn « Opt 6 per il
collegio di... »
— Opzidn. Opzione.
Optime, Ottime, Ottimamente.
« El g^d, avuu ottime in condotta »
(soolari ; ma in dis.): « Ebbe dieci
in condotta ».
Opuscol, Opuscolo. « L'it daa
foRura 6n opuscol » : « Pubbliob un
opuscolo ».
— Opuscolett, Opusooletto.
Or, Oro. Or bass, in f<Bui, ma»-
zisSf matt: Oro basso^ in. foglla,
massiocio, false. Balamin deVor:
Bilancino da orefice. Bordin, bot-
t6n, fioech, galldn, hroeeaa, pomm
d'or: Filetto, bottone, nappina,
gallone, broocato, pomo, o^oro.
Tiari tant'or!: Valer tant'oro!
CavH che paren or filaa : CapeDi
che paiono oro fllato. Sincer edmt
I' or : Sinoero come I'oro. A pa
d*or : A peso d'oro. V^s or colaa:
Esser oro colato. Paroll d'or: Pa-
role o sentenze d'oro. UoRur d'or:
Cuor d'oro. Been d'or: Bue d'oro.
Ij'aggio8ulV-:-:lj^B,%^o sull'oro.Or
de Bologna ch'el diventa r6ss per la
vergogna : Oro di Bologna^diventa
rosso dalla Tergogna. (Pr.) J7«
minga tutt or quell che lusiss : Nob
h tutt' oro quel che riluoe.
Ora, Ora. Mezz'ora e quart d'ora:
Mezz'ora e quarto d'ora. Ora bru-
sadOf etema, tarda, fissadac Ora
bruciata, eterna, tarda, fissata. A
o de bonnora: Di buon' ora. A
6n'ora: Al tocco. Batti or: Bat-
tere le ore. Fh i or: Fare le ore.
Fit vegnt ora de disna: Far I'on
del desinare. Fissit I'ora .- Fissar
I'ora. FoRura d'ora : Fuor d'ora «
A ora insolita. In di or che nu
vanza: Nelle ore che sono libero.
lA adree a quell'ora: Su quell'ors
0 intorno a — , L'ora topica : Li'on
canonica. Mettegh do, trk^ se» or
d'orologg: Metterci due, tre, sei
ore d'oriolo. El saria ora eke te
la finisset: Sarebb'ora che ta smet-
tessi. I/a question di vott or .- Jjn
questione delle otto ore. I^ernun
tutt i or in bonn : Idem. < AsHor
fueura deU'aequa ^ »: « Su question
bruciata a girarel» « Tee eapU
quant tn i or /»:« Ti basta I'mn-
tifona ? (1) o Tu I'hai intesa f » yb
vede l'ora : Non veder l'ora. Vmd
la sdaora : Venir la sua ora. Vest
ora : £ ormai tempo. Ftr fit «e-
gn\ Vora : Per fare ora. | Ora vun
ora I'altro : Ora I'uno ora Paltro.
D'ora inanz : D'orainnanzi. D'ora
(1) Anche a Fir. o*e la Aratse : mi dira
che ore sono! per signiflcare an ereBio
Bia in bene che in male. Ma la nostra fraae
non c^e precisa e vi oorrisponde meelio
rironioo : Vd capii quant in i or^ che si
traduce anche : Tu I'hcd inteta !
ORA
— 485 —
OBB
in ara: Idem. (Pr.) A San Seha-
stia/n 6n*ora in man: Per San Ba-
sldaiio un'ora abbiamo.
Oracol, Oracolo. Pari 6n oracol:
!Parer un oracolo. Parlit edme 6n
ortteol: Parlar come un oraoolo.
4c JE71 par eh* el g^ahbia 6n oraeol » :
« I*ep lui h un oracolo ».
Orada, Orata. U orada VI 6n
£^s de mar hicid edme argent:
i' orada ^ pesce marino ohe luc-
oica come I'argento.
Oradell, OrU>. Fdt sii, Voradell:
Fare Vorlo a...
— Oradellln, Piccola orlatura.
Ora^Tftn, (AC) II popolo dice
TempdraL Uragano. j! aeop^iaa
4h% <tragan terribU; E scoppiato
un ternbile uragano.
Orangotan, Orangotan, Oran-
^otano. « El par &n orangoian ■» :
« Pare im orangutan ».
Oramig (D. Fr.), Ranciato. Oo-
Idr oransg e ner del fantin : I co-
lon, aranciato e nero del fantino.
Oxarl Orario. Jj'orari di fer-
rovii : Ij'orario delle ferrovie. « El
treno Vi rivaa in orari » : « II tre-
no giunse in orario*. L* orari di
aeq^: L'orario delle irrigazioni.
Orate pro me (Lat.) Egoista.
« X/u Vh iutt orate pro me » : « E' non
pensa che a sh Btesso ».
Oratorl, Oratorio. « Imanden a
Voratori » (di ragasszi) : « Li man-
dnno idl'oratorio ». | (Musica) Scriv
ihh — .* Scrivere un oratorio.
Oraxio (Lat.), Oratio. Brems
orazio aeeruiit in eantinna (mao-
cheronioo): Idem.
Orazidn, Orazione, Preghiera.
« 04gin t*ee ditt % orazion f » : « Gi-
0no hai detto le orazioni ? » Fiidi
di oraaion per ranima... : Far
dire deUe oi*azioni per Tanima.
Tegnl i man in orazion: Stare a
mani giunte. | XH hen i sd orazion :
Sparecchiare per quattro. <(ife
ititendi ml de per m\ in di mh oror-
gion » : « M' intendo io nelle mie
orazioni ».
— Orazlonetta, Orazioncella.
Oraxsl, Orazio. El sur Oreizzi
yio^eA (in die.) : Unomo coUafiac-
oona. 8ur Orazi grattasass: Un
l^uaetamestiere.
Orb, Orbo, Cieco. On pover orb :
Un povero cieco. Diventdi orb:
Diventar cieco. Avhgh minga a ehe
fit e6nt di orb: Non aver a fare con
dei cieobi. Dh via legnad de orb :
Dar bastonate da orbi. « El me-
narav 6n orb a Rom^ma » (di car-
ni marcie) : « Puzza come un avel-
"o ». L'h giusi quhll eke eerea Vorb :
& appunto qua ch'io ti volevo.
Vhss duu orb ehe se ddb di legnad:
Esser due ciccbi che fanno alle
bastonate. Vlas 6n orb ehe ha tro-
vcta 6n fir de eav€Ul: Avere un
colpo di fortuna. (Agg.) A V orba :
Alia oieoa. Vlss a Vorba d'dna rob-
ba: Essere al buio d'una coaa.
icB^U e orb, eome Vera, el fava i
ritratty^ (scherzo): «Era cieco e
dipingeva divinamente ». Dit aid
a Vorba : Dar bastonate da orbi.
El le vedaria anea Bosin orb (ant. j :
Lo vedrebbe un ciecoo ceco. « L*l
orba la eavalla .'»:«£ bircio 1* o-
mo ! » (Sost.) Orba al bigliard :
Scazzata. P. E. : « ^ furia de orb
Vii vengiuu la partida » : « A furia
di scazzate ha yinto la partita )».
Ona t^tta orba: Una poppa ool
capezzolo cieco. On m,estee orb:
Un mestiere di gran guadagno.
Seala, stanza, Utiera orba : ScaJa,
Stanza cieca, Lettera anonima.
— Orbin, Cieco, Cieohino. Avhgh
nanea 6n quattrin de fdt canih Vor-
bin: Non aver manco un quat-
trino da far cantare un cieco.
— Orbltt (P. N.J, I ciechi. El
stabiliment naeuv di orbitt Ve eo~
8t€ia di million: II nuovo asilo
de' ciechi h oostato parecchi mi-
lioni.
— Orblsodu (Gioco), Moscaceca.
Vodi OicBugh,
— Orbisodula, Cicigna. « Oo muz-
zaa 6n*orbiscBula in sulla 8trada*i
« Ho ucciso una serpe suUa strada ».
— Orbdn, Orbaccio. « T*el vedet
nd, orbon ehe te seefy* : « Ma non
lo vedi, orbaccio che sei ? »
— OxYsdll per Usdll (voce morta
ma di cui nmane memoria viva).
Uostaria de V OreUl: L'osteria
dell'uccello.
Orchestra, Orchestra. MUt gib
orchestra: Disporre in ciroolo i
leggii della banda. « Gh' era tutta
Vorehestra in meissa » : « C*era I'or-
chestra io massa*. Dirett6r d* or-
chestra: Direttore d'orchestra.
— Orchestrln, Orchestrina.
— Orchestron , Grande orche-
stra.
— Orchestral, Orehestrale.
ORD
— 486 —
ORD
Ordton, Ordigno. On certo or-
degn: Un certo coso. « Oo faa fit
dal feree 6n eerto ordegn che an-
dara hen > : « Ho fatto fare un
certo ordigno che andark bene o
Ho fatto tabbricar dal fabbro un
ordigno che mi serririt alio 80opo».
Orden (Volg.). Vedi Ordin con
tutti i derivati.
Ordi. Ordire. (Pr.) Ordi e nd
test Ve c6me pari e nd vhss: Or-
dire e non tessere 6 come parer
e non essere.
— Ordlddra, Orditora. Ordidora
in o de lanna e ordidora in seda:
Orditora di lana e di seta.
— Ordldura, Orditura. Uordir-
dura deldramma: L'orditura del
dramma.
Ordin, Ordine. Mkt, m^ttess,
visa, ddt ordin: Mettere, mettersi,
essere in ordine, dar ordine. Da
ordin a 6na stanza de IHt: Rifare
o ripulire o rigovernare la ca-
mera e la casa. Fd> i robh senator-
din : Far le cose senz'ordine. « In
ordin a quest p(Bu g'oo de digh... »:
« In quanto a codesto poi le ho
a dire che... » Mala V ordin: Mai
in ordine. Mhtt a Vordin 6n po-
laster: Sbuzzare un jwUo o Aile-
stirlo. Per el bdn ordin: Idem.
(Comando) m S6nt ai sd ordin yn
« Sono a' suoi ordini ». Sehiseid.
6n ordin pressant: Dar un ordine
Sressante. Lassd, ordin: Lasoiar
etto di fare... F^« a Vordin:
Esser all'ordine. Ordin del gior-
no: Ordine del giorno. |(Banca)
Bigliett a Vordin: Biglietto all'or-
dine. fl (Decorazione) « L*d, rieevuu
Vordin de Vaquila nera » : « S'ebbe
I'ordine delPaquila nera ». | (Chie-
sa) / ordin: G\i ordini sacri. (Ar-
chit.) Ordin dorich, eorinzio: Or-
dine dorico, eorinzio ..
— Ordini. Ordinare. Ordin it 6n
vessigant: Prescrivere un vesci-
cante.
— Ordinal. Numer ordinal: I-
dem.
— Ordinanza, Ordinanza. (Luc-
ca), Attendente. L'ordinama del
capitanni: L'attendente del ca-
pixano.
— Ordinari, Ordiaario. ^ Alia
trattoria disni eon Vordinari o a
past » : « Alia trattoria stb fjl'or-
dinaria>. | « Ij[h 6n omm ordi-
nari eonCh »: « £ un omo rozzo »
— Ordlnariament , Ordinaria-
mente. « OrdinariamerU el ten a
sVora »: 4k Di solito a quest'ora h
qui*.
— Ordlnariasc , Ondinazione.
« L'^ 6n — » : « E un omo rozzo ».
— Ordlnariott, Grossolano.
— Ordinator, Ordinatore.
— Ordinazion, Ordinazione.
L'ordinazion d'6n lavord : L'ordi-
nazione d'un lavoro.
— Ordid, Orditoio. L'ordid de
la seda: L'ordinatoio della seta.
Ordoduvr (D. Fr.), I ^rinoipii.
On ordcBuvr de oliv, ineiod e re-
molazzitt : Per principii o' ersno
ulive aociughe e radicme.
Or^gla, Oreoobio. Av^h i earn-
panitt in at oregg: Sentirsi fiscbiare
fli orecchi o ronzio negli — . A.vhg\
n sdn, 6na vds, 6n sgar in di oregg:
A versempre quel suono, queUa vo-
ce, quel grido nelle oreocnie. JB6e-
ea cAe fa zerimonni c6nt i oregg:
Bocoa BYivagnata (in dis.). Soffi
in Voreggia: Dire una cosa negli
orecchi. Cantik o sond a oreagia:
Gantar a aria o a orecchio. jJolor
de oreggia o di oregg : Dolore nel-
I'orecohio. Fin de oreggia: Oree-
chio fine. SeaJdd, i orece a vun:
Scaldare o Sturare le oreccliie a
uno. ScaUiass i oregg: Soaldarai
(moralmente o bevendo aasai).
StoppoMS i oregg: Turarsi gli orec-
chi. Tird, i oreec a vun: J3ar una
tirata d'orecchi. Vegni dent d'&n
oreggia e andd fceura delValtra:
Cosa che entra da un orecoMo e
oh'esoe dall'altro. V^ dur d'o-
reggia : Esser duro d* oreochio
Opp. Avere le oampane groase
o • anche Avere 1' udito di pan-
no. Vds ehe passa i oi^egg : Voce
che buca gli — . (Fig.) Fu oreggia
de mereant : Fare oreochio di mer-
cante. MeU 6n pures in Voreggia :
Metter una pulce neU' oreecnio.
Avkgh aneamd i prifnm oreqg:
Avere ancora i primi oochi. Av^fk
el bdmbas in di — : Avere il co-
tone negli — . Avhgh i oregg f&^
draa de pell d'inguilla: Avere to
oreochie foderate di ouoio o ^
panno. Avhgh i oregg guzz : Aver
roreochio a^uzzo. 4(2>« st'oreggim
ghe senti minaa » : « Da quesvo-
recchio non ci sento ». Fcise Hrii
per C oregg : Farsi tirar eli oree-
chi. Guzza i oregg: Tender gli — 1>
ORE
— 487 —
ORG
NA avhgh n^ oce nt oregg ehe per
leez Non avere ocohi n^ orecohi
olie ]^er lei. S'eeppdt i oregg al
prossxm: Intronar gli oreocni al
prossimo. S6nd, % oregg : Fieohiare
Kli — • fStd ednt i oregg in pee:
Star co^i — tesi o levati. Vegnl
a areggta: Pervenire all'oreocnio.
J?'A vegnl a oreggia: Portare agli
— . (Di beetle) Quand el gatt el
namsa V oreggxa el vceur piceuv:
i^uando il gatto ai passa I'oreo-
enio fe segno ehe vuol piovere, /
oregg di pess: Le branchie | IHragh
i oregg a/ lett: Ravvlar il letto.
(Di oggetti) jy oreggia del martell:
La penna del martello. « G'oo faa
V oreggia suUa pagina per savh
ddve 8dnt reetaay^t « Ho larto To-
reoohia sulla pagina per sapere
dove sono rimasto ».
— Oregglada, Oreochiaguolo ,
Tirata d^orecohi. « Ul m'ha daa
dfh'oreffgiadOf mah/*: « Mi diede
una tirata di orecchi... ma teni-
l>ile».
— Oregglascia, OrecoMaocio.
— Oregglatt^ Oreechiante.
— Oregon, Orecchino. loreggitt
dovarien propi andh gid de moda
del iutt: Sarebbe tempo ohe gli
oreoobini passassero ai moda o
non fossero piii nsati dalle donne.
— Oreggion, Orecohioni. (Paro-
tide^ Ghittoni. I Tirdk su i oreggum :
Prendere per il coUo.
— Oregnn (Macellaio) , Ceppo
dell'orecenio, Oreccbiagnolo.
Orelogg (VoL?.). Vedi Orologg,
OTBYes, Orenoe. Botiega de ore-
ves: Bottega di orelice. Contrvida
di oreves: Via degli Orefici.
— Orelloerla (P. N.), Oreficeria
« Jt*l g*ik gU dnafabbriea de —*:
« Tiene, eoo. ». On lavord de — :
Un lavoro di — .
OrflBUiell, Orfanello. I pover or-
fanei: I poyeri orfanelli.
— Or&aotroft, Orfanotrofio.
— Orfen. Orfano. Pover or/en :
PoTeii ornuii.
Organidi, Organico. Bifitt or~
ganieh: Difetto organico.
'— Organlzzlt-izzaa, Organizza-
re (1). Organizza Veshreit: Ordi-
(i) Organixxare e Organixxatore oome
barbarismi sono bollati. Ma si usano in
Toaoana ancbe fuorl 4air esempio ehe io
do, in ctti orgaaizzarsi e ben usato.
nare Teseroito. La societaa Id g^h
minga avuu el temp de organiz-
zass : La society non ha avnto il
tempo di organizzarsi bene.
— Orgax^zaddr, Organizzatorc.
« jy^ 8taa lu Vorganizzador della
festa »; « U lui cbe si fece promo-
tore della festa ».
Organzin, Orsoio. Trama e or-'
ganzin: Seta di trama e seta di
orsoio.
Orgasmo, Orgasmo (1). « I no-
tizi de sti ultim di dn miss in or^
gasmo el |>ae9»:4(Le notizie di
qnesti ultimi giorni ban messo in
orgasmo o in agitaeione il paese ».
Orghen, Organo. S6ndi Vorghen :
Sonar 1' organo. « El pd andd, a
Bagg a sdnS Vorghen »: « Potrebbe
andarsi a naseondere ». « B^e Vh
el maisterf » « L'^ andaa su Vof^
ghen » : « Dov'^ il maestro ? » « E
salito sull' organo ». « Elg*h einq'u
bagai edme eann d'orghen » : « Ha
oinque figlioli come le canne del-
I'organo ».
— Orghenin, Organetto. Ad^s
i orghenitt, a s&nSf bisogna ehe
staghen gid di pdnt: O^gidl gli
organini non jpossono piu sonar
neli'interno della oitt^.
— Orgbenista, Organista.
Orglroula (Volg. in dis.). Vedi
BaleUa e SeumiroRula,
Orgndtt (Volg. id.). Vedi Bik^
gn^t.
OrgOdUi (In dis.). Vedi Orgoli»
Ori (In dis.). Vedi Lavdr o Xadr,
Orianna ( Colore della terra
orianna de' tintori).
Oribel (Volg.). Vedi OrriHl.
Orid, Orrido. « Befaccia I'h or-
rida » : « Di viso h orrida ». | (Pre-
cipizio) I/orrid de Bellan: L'or-
rido di Bellano.
— Oridezza, Orridezza. Se pd
minga imaginit ehe orielezza d*&n
sU: Kon si pu6 imaginare la or-
ridezza del luogo.
— Orlbll, Orribile. « L'dfaa dna
mart orribU » : « Fece una morte
orribile ».
— Oribilment, Orribilmente.
Origin, Origine. « Bii in origin
Vera... » : « Egli in origine era... »
— Original, Originate. L'i pus-
see b^ll el ritrcUt Se V original : £
(1) Orgeumo voce riprotata ma uaitatii-
•ima.
ORI
488 —
o«b
pill bello il ritratto deU'originale.
« Te see 61% hhll original^ vh ti»:
« Ma tu se' particolare, sal ! » |
On hhll original d'dn omm/: Un
belPorifpnale.
Orinaxl, Orinale. A Milan ae ghe
dis anca GHuli a Vorinari: Al pi-
tale a Milan 0 gli si dice anohe
GKulio.
— Orixina, Orina. Orinna eiara,
sphssa, rdsaa : Orina chiara, torba,
rossa. Biteneidn d' orinna: Riten-
zione d'orina. Cava Vorinna : Le-
vare Pacqua o I'orina.
Orizzont&ss-ontaa, Orizzontarsi
e Orientarsi. « Primma huaem
orizzonta 6n poo » : « Prima lascia
oh' i' mi orienti un pochino ».
« Come se fa a oHzzontass in mhzz
a iutt 8ti parer / » : « Come si f^ a
raccapezzarsi fra tanti pareri ? »
Orlo, Orlo. Uorlo del bieeer:
L'orlo del bicchiere. Visa aulVorlo
d'6n predpizi : Essere sulP — . ecc.
— - Orlk-laa, Orlare. Orla 6n
lenz<Bu: Orlare un lenzuolo. Oce
orlaa de rosa : Ooohi orlati di
preeoiutto. Ong orlaa de nigher:
Unghie orlate di nero.
— Orlera, Orlatora. — de cap^
pH, de acarp : Orlatora di cappeUi,
di scarpe.
— Orlett, OrUno, Orliooio (1), Or-
luccio.
— Orladura, Orlatura.
— Orlettit-ettaa, Orlare minu-
tamente.
Ole&na (Specie di stoffa) (P. N.),
Orleans.
Om&-maa (P. N.), Ornare. ml/h
foAX onid, tutta la atanza c6n ta-
pezzerii e mobil die luaao , » :
« Ha fatto ornare la stanza con
tapezzerie e mobili di Iusbo ». Scola
de omaa: Idem.
— Omatista (Artista ohe tratta
di ornati), Ornatista.
Ordlogg, Orologio, Ordlogg a ci-
linder, a ripetizidn, a aveglia : Oro-
lo^o o onolo a cilindro, a ripe-
tizione, con soneria. (Non da tasoa)
— de campanin: Oriolo da torre.
— del c6c6: — col cucolo. — de
inur cdnt i contrappea : — ooi oon-
(1) II Cherubini dii OrUecio ohe 6 tut-
t'altro. Orliccio in florentino e Crosta o
Corteceia di pane- Mangerb an orlicolo di
pane inzuppato nel vino.
trappesl. — de viaga : — da viag- ;
gio. — eletirich: orologio elettrieo. '
(Qualitk) — ehe vh alle minuta:
— cbe ya bene o ohe spaoea il
sessanta. — ehe resta inaree: —
che ritarda. — guast: — ^uasto.
— ehe e6r: che corre. — ehe vUl
cdnt i did: che va a menadito. -—
a p6lver (in dis.) : Cleasidra (M. d.
d.) Athgh Vorologg in del coo : Aver ,
Poriolo nella testa. C6n. Vorologg I
a la man: GolPoriolo alia mano. '
GHtuttd Vorolog: Rimetter Torolo-
gio. P. E.: « Oo gitiaiaa Vorolog
cdnt el Domm )» : « Ho rimeaso Vo-
rologio col Domo ». Otta howM
ora de orologg: Una buon'ora di
orologio. I (Bubbone) « £21 s'h gna-
dagnaa on famoao orologg al
vareh » : « S'ebbe un terribile tin-
cone all'inguine ».
Orologlon e Orologln, Grande
orologio e Orologietto.
Orologlaria, Orologeria.
Orologee, Orlolaio.
Or6r, Orrore. Fit oror^ Metter
orrore. Jj*h 6n oror: £ un orrore.
Coath 6n oror: Costar un orrore.
Orpiment (arsenico e zolfo), Or-
pimento.
Ors, Orso. Ora nhgher, bian^
gria: Orso nero, bianco, grigio.
4c Oo veduu in del aerali on ora
bianch domeatieaa » : « Ho veduto
nel serraglio un orso bianco -ad-
domedticato ». I'd bcUld Vors: Far
ballare Torso. Pari 6n ora ehe
balla: Aver garbo ad una cosa
come un orso che balla. « £,*h 6n
ora » : « £2 un orso » (rozzo). Pidda
edme 6n ora : Peloso come nn'orso.
(La pelliccia) « Voraria dn beU ora
del Canadd, per 6n aoppedani»:
« Yorrei una pelliccia di orso di
Canad^ per un soppedaneo ».
Ors^tt, Orsacchiotto. « £!inm vial
6n oraa c6n duu oraeU»: «Vft-
demmo un orsa con due orsao-
chini ». (Pelliccia) « La g^amena ak
6n vnantMl fddraa de oraettin
« Portava un mantello ibderato di
orsetto*.
Orsolinn, Orsoline. « Xa rd a
aeola in di Or«otfnn »:«ya aUa
scuole delle Orsoline ».
Orsti, Orsti (poco usato).
Ort, Orto. Nettd. Vort: Far re-
pulisti o tabula rasa. Vhaa minmi
la atrada de Vort : Non h la via
dell'orto. (Pr.) Vit, magari in del
ORT
— 489 —
OSC
> ma Vort in terren grass: Vigna
i5el Basso e orto in terren grasso.
Ortaia, Ortaglia (in dis.) (Orto
gx'ande in oittk). In Vortaia a tnan-
friA Vuga: Nell' orto a mangiar
Ortensla, Ortensia. La aura Or-
t^nsia: La sora Ortensia. | On
f^^ll vas de orlensi: Un bel yaso
ai — .
OTtHgAt OTiioa,Gentiledinedn*or^
tiga r Gentile come nn'ortica, che
A toooarla punge.
OrtUr^ir^aa-lgasB (Pongersi ool-
le oirtiche). « El s^h ortigaa i mam^:
« S'^ punto le mani, colle ortiche ».
Oxioirlioe, Orticaio. « L^h dn or-
tiffhee quell'orl » : « Quell'orto non
^ elie un orticaio ».
OrtUrhera, Ortioaia. « Al sd fio-
Htt gnh vegnuu fosura Vortighe-
ra » : « Al suo bambino h venuta
I'orticaria ».
Ortografia (Civ.)> Ortografia. /
error de ortografia: Gli errori di
oirtografia.
Ortolan, Ortolano e Erbaiolo.
4c Ij'h gid pcusaa Vortolan e6n la
carrUta / »: « £ passato I'ortolano
ool baroooino? » Jja bottega de r or-
tolan: La bottega dell'erbaiolo o
dell^ortolano. Jj ortolan el v6ea:
L'h thX V ortolan: b^i comitt pUei-
nitt, verz efctsobu, borldtt, sstteeoriin
app^nna nasauu : Chi vuol Torto-
lano? Al oavolo, alVinsalata, ra-
dicehini di poggio, bietole, prez-
zexnolo, nupitelkt, fior di borrana.
di ramerino, salvia Innga o Chi
vuol Fortolano? Insalata minuta,
lattuga romana, broccoli, spinacci,
oitrioli, petronoini, caToi nero e
barbatelle. (Pr.) Mdg ortolan tanta
paia e poeeh gran: Vedi Mdg.
Orz, Orzo. Orz mondUl: Orzo
di Germania. Orz marzircau : Orzo
marzolo. Zuecher d'orz: Idem.
Orzada, Orzata. Adiss in Vor-
zada Vorz el gh'entra pit : Ora nel-
Torzata Torzo non c'entra piinto.
glipresent5 le ampolline e... » |
« Elg'dt 6n orzoeu cul'oee drill ehe
ghe da 6n gran faatidi » : « Ha iin
(1) In florent. Orciolo non d che piccolo
orcio e non oorrioponde in nessun modo
eXVOrxasu milanese.
orzaiolo nell'occhio diritto che gli
d^ una gran molestia ». Sv6idt i
orzo&u (volg.): Pisciare (tiiv.). Fa-
re un po' d'acqua (pulito).
Oscenltaa (P. x^.k Oscenit^.
« Aveva mai veduu on oscenitaa
compagna »: « Non avevo mai as-
sistito a una simile oscenit^ ».
Osmarin ( Volg.). Vedi Bbsmarin,
O80I& (Volg.). Vedi Tr/d.
Ospedaa, Ospedale. O sped a I
maggidr: L'arcispedale. V^s dn
ospedaa: Essere una gran calia o-
come il oayallo del Ciolla o del
Gronnella o kvqt uno spedale ad->
dosso. Av^h 4na eera ae ospedaa:
Aver una ceraccia o di tisico o di
morto. I/ospedaa el fit lumm a la
eort (in dis.): Santia Maria alle
Grazie fa Pelemosina al Duomo.
L* ospedaa di eavaler: I bachi rao-
coslitioci. JFinl a V ospedaa: Finire
alrospedale. (Pr.) M b6n mereaa
e anche la troppa sineeritaa la
nUnna o la tnanda alVospedaa
(Appross.): La variety partorisce
odio e Sotto il buon prezzo cova la
frode. Qtiand starnuda Vamalaa
e as cell via de V ospedaa: Vedi
Amalaa,
088, Osso. « Ul macellar Vh daa
su tropp OSS » : « Questa carne h
tutt'ossl ». Av^h Voss in Va sehhi-
na, Avere I'osso del poltrone. « HI
g*h quel vizi in Voss » : « L'ha nel-
I'ossa ». Rdmpegh i oss a vun :
Rompere o Fiaocare le ossa a uno.
Avhgh f€Ui dealer Voss: Aver fatto
I'osso o il oaUo a una cosa. Avigh
i oss dur: Avere Tossa dure. Oss
dur de pelv/Deh : Osso duro da ro-
dere. -Por<d via 6na robba per 6n
oss o per ona eidcea de latt: Aver
una cosa per un tozzo di pane.
Av^h rott i oss de la fever: Aver
Vossa tronche per ieobre. Pettd
dn oss in boeea: Buttar un osso
in bocca o Addoroientare. €H6n-
tagh i oss: Lasciarci le ossa. Oidn-
tagh Voss del coll in d'dna speeu-
lazidn : Rimetterci tutto in un'int-
presa « L^h riddtt phll e o«« » : « E
ridotto pelle e ossa ». « Uh lit in
eame e oss » : « E lui in came ed
ossa ». « L'h 6n saech d^oss » : « E
un sacco d'ossa*. M mai Vh in
di oss: n male arriva all' osso.
« Fh a nuBud de sti quattr os8»:*Dh
retta a un minchione ». « Fin ehe
stA al mond sti quattr^oss » : « Fin
OSS
— 490
OSS
«he starb a questo mondo ». « Mola
quelVoss^ : n^FoBSb I'osso. ». « JR6m-
ye* l'o88 del coll : Fiaccarsi il col-
10. « Sdnt prdnt a gidntagh V oss
del eollf guarda/»: icSpenao Tosso
del oollo, gu^ ». Fd cantd, i oss cU
did: Dinoccolar le ossa delle dita.
Acqua, vent, fredd ehe passa i
088 : Acqua, vento, f reddo che en-
tra nelle ossa o negli ossi. Os80
saero: Idem. Heonomia fin'all'o88:
Economie fino all'osso. « In ttUH
intorno a quell' 088 » : « Stanno tut-
ti intorno a quell' osso ». ' 088 de
mort (dolci): Osso di morto o Croe-
-oante mandorlato, Bozzolani, Stin-
-chetti. (Pr.) La lingua Vh 8ema
■088 ma la fa romp % 088 : La lin-
^^x& non ha osso ma fa rompere
il dosso. La came atlaceh a Vo88
Vh la pu88ee honna: La came vi-
-cina all'osso ^ la piil saporita.
— 0b8 de bal^nna, Ossi di ba-
lena.
— L'oss pifhirodula, Stecoa.
— Ossbus (vivanda sconosoiuta
a Fir.) Osso bucato ? o buco o ehe
€Utro %n casof
— Ossadura, Ossatura. *M g'ii
6n'o89adura da ipopotamo » : « Egli
faa un'ossatura da ippopotamo ».
<Di artefioi) L'o88adura a'&na ear-
rozza: — d'una carrozza.
— Ossari, Ossario. L'o88ari de
San Martin, e de Solferin: L'os-
«ario di S. Martino e Solferino.
— OBsasc, Ossacoi. / m^ paver
088a8c »[:iclje mie poyere o88accia».
Osseryk-ezTaa-ezrass, Osser-
vare. « Bi8dgna che Vo88hrvay ea-
€l mh 8ur... » : « Ho I'onore di farle
osservare che... » 088ervdt el di-
giun in di tempo r: Osservare il
digiuno nelle quattro tempora.
— Oaseryant, Osservante. Mi-
n4r osservant: Idem.
— Osaeryanza, Osservanza.
UoKservanza di regolament: L'os-
servanza de' regolamenti. L' 08-
8^rvanza de laf^ta : L'osservanza
domenioale. 0mm de strhtta 08-
servanza: Un omo largo come una
pigna verde.
— Osservatorl, Osservatorio.
I/o88ervatori de Brera: L'osser-
vatorio del palazzo di Brera. A-
d^8 fan 6n gran lavord in iutt i
088ervatori a8tronom.ieh del m,ond :
Oggidi c'^ un gran lavoro negli os-
servatorii astronomici del mondo.
— Ossezrazldn, Ossorvazione.
Faroo 6n' 088ervazion » : « Fart
un'osservazione... > « G*€>o minga
foM o88ervazion » : « Non ci ho fa^
oaso ». « Minga tanti ossermt
zion / » : « Meno osservazioni ! >
MHt in — : Mettere in osserra-
zione (malati pericolosi).
— Ossezraziondtta , Os«erT»-
zionoella. « G*oo faa dn'osserva-
zianetta e lil Vi daa f<Bura » : « 61i
feci una piocola osservazione ed
egU use! dai gangheri ».
OsBl^en, Ossigeno. « MandeU a
re8pira del hdn ossigen : « Man-
datelo a respirare aria nova o
rioca d'ossigeno ».
Ost, Oste. « M 8*^ miss a fh
Vo8t » : « S'^ messo a far I'oste ».
Pagilt el cunt a Vo8t: Pagare lo
scotto. C6me domundcigh a VoA
8* el g'h el vin bdn : Come doman-
dare all'oste se ha buon vino. Fii
i eunt senea Vost : A fiEure i eonti
innanzi 1' oste convien farli doe
volte. Capasz de negdi einq'u sold
a Vo8t: iNegherebbe il pasto al-
1' oste col Doocone in bocca. Pr.
Quand Vo8t Vh in 8ii la porta eai-
tiv 8hgn: Quando I'oste ^ Ih snlla
soglia. in bottega non e'^ nessnno.
— Osta, Ostessa. (Pr.) JSl vin
rh h&n 8e gh*h Vosta hella, (Ap-
pross.) : II bello piaoe a tutti.
— Ostaria, Osteria. Melt »u o-
8taria: Aprire osteria o Metter la
frasca. « Lit Vh tutt el di o Vo-
8taria » : « E^ti passa le sue gior-
nate all'o8tena». LoggUta la prim-
ma 08taria: Fermarsi aUa prima
osteria.
— Ostarik, Esser sempre sni-
I'osteria
— Osteriaacia e Oaterlesaa, 0-
steriaccia, Bettola.
Oatacdl, Ostacolo. « Ul trmwfa
di 08laeol de per tutt » : « Trova
da per tutto ostacoli ».
— Oatacolk (P. N.)« Ostaoolare
(Pist.) Mettere ostacoli.
Oatkggt Ostaggio. ^ In del 48
8d pader V^ 8taa ostaggio in man
di Todeseh in CastlU » : « Nel ^
suo padre fu ostaggio in mano
degli Austriaci in Castello ».
Oatan , Agostino. Fen ostan :
Fieno legato in agosto. Ciutkgn
08tann ( Frimaticoie ) : Castagne
agostine.
Oatenalbil, Ostenslbile. JEl do-
OTT
— 491 —
OVA
-^tttment I'h ostensibil in la redcusidn
^^2eZ giomal: II documento ^ oaten-
eibile nella redazione del giomale.
— Ottangolar (P. N.), Ottaneo-
lare. Ona giesa, 6na eomis, ona
jHcuBzaj ottangolar: Una oniesa,
Tina oornioe, una piazza otton-
^olare.
Ottay, Ottavo. L^ottava del Cor-
jn%L8 Domini : L'ottava del Corpns
jDomini. On liber in ottav: Un li-
'bro in ottavo. On ^o^ma in ottav
(colto) : Un poema in ottave.
Ottayarl (Corpo di prediohe),
Ottavorio. I « I/h dn oUavari ae
jfossa seltant'ann » : « ]^ un par-
ruccone di settant' anni e passa ».
Ottayl, Ottavio. Avigh on fit de
Ottavi pien (in dis.) : Avere molta
spocchia. HI pader Ottavi paver
omml: II padre Ottavio, cost
1[>oiio !
Ottavian, Ottaviano (1). « El fdt
VOltavian lu, el balosst ma el «d
ttt,tt eo88 » : « II furbo fii V indiano
ma sa tutto».
Ottayin, Ottavino. i^In orche-
stra de ficMf gh'era fiaut, elarir-
ftettf oboe e ottavin » : « In orche-
stra e^ erano flauto. clarinetto,
oboe e ottavino ». (Librai) Staflfa.
Ottegnl-egnuu, Ottenere. « J7
inscl eo8se r ee ottegnuuf De fatt
ccucidL via » : « E invece che cos^hai
ottenutol Di farti licenziare ». Ot-
tegnl 6n favor, 6n post, 6na gra-
zia : Ottener un favore, ecc.
Ottlca, (Civ.), Ottioa. On effhtt
de ottiea: Un effetto di ottica.
— OtttCh, Ottico. (Coltojj JE;Z««n*
otHeh: II senso ottico. (Comune)
« Z/ottieh h 8ul eantdn » : « L ottico
sul canto ».
Ottdber, Ottobre. n L' ottober
qttant V h Idngh, el fhmm in camr-
pagna » : « L' ottobre quanto b lun-
g;o. lo facciamo in oampagna o in
villa ». (Pr.) In ottober ge pertSga
i rogher : Le quercie si baoohiano
in ottobre.
Ottomann , Ottomana. Buttaa
fid I4ngh e tiraa sU Vlottomann:
^draiato lungo e disteso suir ot-
tomana.
Ottns, (Civ.). OttuBO. « Me par
eh* el g* abbia la ment 6n poo ot-
t
(1) Ottaviano h un nome osato anche In
Toecana per quanto non oomune.
ttisa » : « Mi pare che abbia Fin-
gegno un po ottuso ».
Oval (P. N.), Ovale. Onafaeeia
oval : Un viso ovale. Comis oval :
Cornice ovale.
Ovaa, Ovato (in dis.). Ovale.
Ovatut-attaa, Ovattare. Ona
bUla mantiglia tutta ovattada:
Una bella mantiglia tutta ovat-
tata. « La par grassotHla perehh
Vh tutta ovattaaa > : « Pare sras-
soccia perch^ h tutta ovattata)».
Ovatia, Ovatta.
Ovattadura (L' operazione del-
Fovattare). Tant ae ovattadura;
Tanto per avere ovattato.
— Ostensorl, Ostensorio. Osten-
8ori d'or massizz: — d' oro mas-
siocio.
— OBtentii (non com.), Osten-
tare.
Ostentazidn, Ostentazione. « I/it
faa 6na gran 08tenta^6n de eo-
ragg Id 8ul terren » : « Fece una
grande ostentazione di coraggio
\h sul terrene ».
Ostetricant, Ostetricante. Yedi
Ostetrieh,
— Ostetrlch (P. N.) Ostetrico.
« Chi ghe viBur V 08tetrieh minga
la levatriee » : « Qui invece deUa
levatrice ci vuol I'ostetrico ».
— Ostetrlcia (Colto), Ostetricia.
Catiedra de ostetricia : Cattedra di
ostetricia. Trattaa de ostetricia:
Trattato di ostetricia.
Ostia, Ostia. La toll ^id el pur-
gant in di sd bravi ostt o obbiaa:
Vedi Obbiaa, Cialda. « Mi capissi
6n* ostia /y^ (yenuto dal veneziano e
entrata nella parlata): 4(Non ci
capisoo un accidente, una male-
detta» (pop.). Dagh V ostia at
pagn: Dare la salda alia bian-
cheria. « Sti cdi g*dn tropp'ostia » :
«Questi goletti o solini da collo
sono troppo insaldati ».
— Ostl&ri, Ostiario. Ostiari del
Domm : Ostiario deUa cattedrale.
Ostlch (P. N.), Ostico. « Sta roMta
la m' h ostiea mMledettament » :
«Que8ta cosa mi h assai ostiea ».
OBtinass-inaa, Ostinarsi. aJSls^i
ostina a dl ehe » : « E' si ostinb a
dire che... » « L*h ostinaa a negd » :
« £2 ostinato a ne^are ». Ostinaa
c6m^ 6n mull: Ostinato come un
mulo. « Me ostini minga, m^.,. ■» :
«Non mi ostino, ma... ».
— Ostinazldn, Ostinazione. « Te
OST
-^492 —
OZI
see, ehe V h 6na gran ostinazidn,
std temp / » : « Ma sai che h bnitta
codesta ostinazione del tempo I ».
— OsUnaddU, Ostinatello e Osti-
natetto.
— Ostlnaddn, Ostinataccio, Zuo-
cone.
— Ostinatament (P. N.), Osti-
natamente.
6atrega> Ostrica. nil/h mort
d'6na indigesHdn de ostrigh » : « £
morto di indigestione dioBtriohe*.
I (Catarro) On'ostrega (volg.) :
Ostrica, Soaraochio.
— Osuregliee. Ostricaio. I/ostre^
ghee de la hdtretia rossa: L'ostri-
caro dalla callotta rossa.
Ostruzidn (Colto) Ostruzione.
(Politica) In Inghilterra Parnkll
I'h el deputaa de Vostruzidn: In
Ostruzion-
JElpat
ostruzione ».
— Ostruzionetta ,
oella.
Ott&gon (Fattosi popol. dopo la
oostruz. della Galleria V. E.)> Ot-
tagono. I/ottagon de la OalleHa o
Galaria: L'otcagono della Galle-
ria Vittorio Emanuele.
Overa, Ovaia. Andit gid I'overa :
Perdersi d'animo o Casoarrovaia.
Avkgh aid Vovera (paura): Ati
le budella in un paniere.
Overttir (D. Pr.) (P. N.), Ai
tura (1), Overtiira, Sinfoma, 1
trata, Introduzione. « Z/ov^tui
de tuU quel phsz ecncerUta I'e mr
gistrtU davvera *z « L*^ entrata
introduzione (e non la sinfonia)
tutto quel pezzo concertato ^
gistrale daTYero ».
0sl68, OzioBo. M giardin^ pub-
blich I'e el ritrovo di asios e di
di8oecupa4M. : I Giardini pubbliei
Bono il ritroYO degli oziosi e del
disoccupati. 2>oman£to o^io^a .* Do-
manda oziosa. (Pr.) Donna ozitua
de rar virttiasa : Donna oziosa di
rado Yirtuosa.
— Ozlositaa,OzioBit^. I/kqueUa
porea oziositeui ehe te gh'ee adost
(Yolg.) : £ quella porca oziositii che
nai addosBO.
— Oziosdn, Oziosaooio. « X'^ 6n
ozioson de wninma riff a »: « £ on
oziosaccio di prima nga ».
— Ozzl, Ozio. Std in wszi tuU el
santo di : Star in ozio tutto il santo
giomo. « In qtiii poech moment
der di visi : L'ozio ^ il padre de'
Yizii.
P. (Quattordicesima lettera del-
ralfabeto) (Si pronuncia Pie). P.
(Pi).
Pi (Volg.). Vedi Paph. Ph :
Babbo. N. fr. : « Mort mi h mort
el pit di me jiceu » : « Morto che io
sia h morto il padre de' miei fi-
gli ». (Bisticciof El pdrde-lee (II
padre di lei): 11 padellaio.
Pabbi (In botanica Pabbio), Pa-
nioo selYatico. | (Specie di rospo)
Botta.
— Pabbidn, Panioastrella.
Pacataxnent (P. N.K Paoata-
mente. « Cdm'el parla pacata-
men .' » : « Come parla — o placi-
damente ».
— Pacatezza (P. N.), Paoatezza.
^dn tutUi paeatezza: Idem.
Pacca, Paooa. « M g*h daa la
gieea » : « Gli diede le paoohe >
olg.). Ona paeea in sul eUinder:
n lattone.
Pacch, Pacoo. Paeeh postal:
Paoco postale.
— Paccbdtt, Pacohetto. (Tipogr.)
Componn apacehett: Comporrea
dilungo.
(1) Apertura si dice parlandosl di bcqo1«,
tribuneJi, ece , qoando dopo eisere stati
chlusi qualcho tempo rlcominclano U
corso. Overtura lo si ode a Pirenre per
Ouverturcj o sarebbe da lasoiarsl. Ma d'al-
tra parte 1* Overtura non i prdoisameat e
la Sinfbnia.
PAC
— 403 —
PAC
— Paccliettlsta, II oompositore
9k dUunjBCo.
Paooett (P. N. poeo eomune),
I*aBterello (1), Pastetto. « G'avaria
A &n bel paeeett de fh ; ma g^oo
vn.xrtga famm » : « Avrei oosti da
far un ouon pastetto, ma non ho
a,ppetito ».
ParCCl^ ( Volg. ), Paoehiare.
« ^uand $e Iratla de paccid sdnt
s^rrvper a Vordin » : « Quando si
'tirat^ di — o taffiare sono sempre
I^Tonto ». I (Lucro illecito) Paeda
& ohe paeci an^ ml : Pa^pa tu, che
pappo anoh'io, e pappiamo tutti
ux nome di Dio.
— Pacclada (Nei due sensi del
JVtcctA), Mangiata, Pappio, Pao-
cliio. « Smm faa dtia gran pac-
^^iadadeusH eon la polenia (vol^.) »:
« A-bbiamo fatta una soorpacciata
di uocelletti colla polenda». (Sost.)
4c ZAi n6 *l ved che el pcieeid »: « E
XLon vede ohelo spaechiare». *Ah
che paeeidtf » ; « Ciie pappio ».
— Pacdatoria (Volg.) Pappa-
-toria. 4c Andkmm a la paeeiataria »:
4c Andiamo a desinare ». Lavorh
{?er la paedatoria: Lavorare per
a pappatoria.
— raccl6n, Pappone. On gran
naeHon: Un gran pappone.
— Facclotta, Paoehiare,
Facdaooa, Paoohiarina, (Roma)
Paccarughe, (Lucca) Pacoiame e
Pattome.
Paodardtt. Pacchierotto. « Che
hhl paeeiaroU d'dn ficeuyn « Che
l>el pacchierotto I e anehe Pacchie-
rone ».
Facciugk gaa gass, Impacchiuo
care (2). « Oigin Utsea eta de pae-
evugd. in la palta » : « Gieino smetti
di grufolarti oosi nel fango ».
« Ouarda c6me el m'a paeehtgaa
(1) PasUrelio^ che pur vfdi usato da
inesperti invece di Pastetto i tatt'altra
cosa. I PagterelU sono quelle pallottole e
qud^ bitorzoli di sudore impastate sul corpo
di persona non molto pulita, e che si stac-
cftnO mediante la stropicciatura.
<S) Assomiglta ma non ha il vero signi-
ficato milanese. Esprime piuttosto Tim-
brattare,il far un pacchiaoo (Pitt.). Negli
esempi si chiarisoe la cosa e si moslrano
i dlversfssimi modi di osare del nostro :
Paeciugd, che risponde a gmfolare,&im-
braitare, strimpellare o sonacchiare, abbo-
raoeiare o scorbiare, intrugliare.
std fceui de carta » : « Guarda co-
me m'ha imbrattato questo fogiio
di carta ». | « JSl paeetuga a oreg-
gia quaicoss in sul cembol » :
«Strimpella o Sonacchia qualche
cosa, a orecchio, sul piano ». « JAt
elpittura min^a, el paceittga » :
« £gli non dipinge, abboraocia o
scorbia ». | « Ijh in cusinna a pae-
ciugit per fass de colezion » : « £}
in cucina che intruglia a prepa-
rare la sua colezione ».
— Pacclugli e Pacclugament e
Pacciugada, Pacchiuco, Pacciu-
me, Imbratto. « Tee faa 6na far-
mosa paeeiugada »: « T'^ riuscito
un famoso imbratto ». « Che pae-
ciugh ah' h gid chl in terra ? » :
« Cne e codesto baccichio costi
in terra ? »
— Pacciti^aiiieBtee o Pacciugdn,
Guastamestieri (in dis.). (Di pit-
tore) Imbrattamuri. (Di scrittore)
Imbrattacarte. (D'uomo d'affari)
Guastamestiere. (Di buono a nul-
la) Acciarpone.
— Paccluglieiit, MoUiccio.
Pace, Pace. (In gioco) Fit o vhss
in pace: Fare o essere patta o
pace. « Shmm in paeey^z « Siamo
lesti ». Paeem abete : Pazienza !
« Upaeel »: « E buon anno ! » Ve-
di Pas.
Pacfdn (Comp. metall.). Panfb
(yolg.), Argentone.
Pacifegh (Volg.). Vedi Paeifich,
Paclfldi, Paciftco. PaH/ich co-
me 6n tr^ lira: Ser Accomoda.
— PacUlcii-icaa-lcaBS. « Se s* in
pacificaay^: « Si sono pacificati ».
« Hi 8*^ p€tcijlcaa»: « 15' s'^ cal-
mato ».
PacoUglla (P. N.), Paccottiglia
(D. Ft,) Moba de paeotiglia : Roba
da scarto, Gli spurghi.
Padedoeu (D. Fr.), Passo a due.
Padftlla^ Padella. JRostii in pa-
delia: Fntto o Fritti in padella.
(Fig.) SalUt de la padella in del
fiBugh: Cader dalla padella nella
brace. Tegni 6n occ al gatt e Vah-
ter a la padella : Tenere un occhio
alia padella ed uno al gatto. Vlss
h^la c6me el cuu de la padella:
Essere bella quanto il cul della
padella (1). Per cuocervi le ca-
(1> Da sehivarsimaudltoaFirenzedetto
a ragazzina che credeya di essere l>ella.
PAD
— 494 —
PAD
stagne (Padelladabmoiate). IVaso
per far a letto i loro agi gli in-
fermi, Padella, Padellet^ (Siena).
t(MaooIiia di untume sul vestito)
rittella o Chiosa. « Otiarda quel
pilatt quanti pctdell sul aortd » :
« Guarda quel sudicione, quante
frittelle ha sul soprabito ». | (Ne-
gativa a richiesta in sposa) « Ul
tal Vdb gxh toll sit dd paaell » : « II
tale s'^ gi^ pigliati due rifiuti ».
— Pa4ellada, Padellata. Ona
padellada de fegatH: Piena una
Sadella di fegatini o fegatelli (se
i maiale). Ona padellada de mor-
ron: Una padellata di bruciate.
— Pademn, Padellino. Fadellin
del fidegh: Nanerottolo. | (Cap-
pellino da donna schiaociato) Pa-
jolino.
— Pa4ellott» Padellotto. Mpa-
dellott del pdllin: II padellotto del
tacchino.
Pader, Padre. M Pader Etemo:
II Padre Eterno. Pader drizs e par-
der padrlgn : Padre vero e patri-
gno. Pctder adottiv: — adottivo.
— de famiglia: — di famiglia. —
ijutativ : — putativo. Pader de Ugn
che si laseia oavalcare da figlio-
i) : Padre di paglia (1). Pader di
loec (in dis.) i W impresario delle
frottole e anche Capo ameno. Pa-
der di difficoltaa: Padre delle dif-
ficoltk. Pader nohil: Padre nobi-
le. (M. d. d.) « Oo minga mazsaa
mh pader, vehl > (manca) (Appr.):
« Fossi matto ! » (A chi sempre ri-
Huta) Mi nbf I'h el pader di gatt
tmanoa) Appros«.): Piii da noi h
>ramato ci5 che ci Tien negato.
(Di tre tangberi obe camminano
assieme di oui uno adulto, Paltro
giovine e il terzo ragazzo) Pader,
fi(BU e Stevenin: Padre, ngliolo e
J^tefanino. 0 (Di frati) Pader ahaa :
Padre abate. « Pader sdnt haldrd »:
« lo sto coi frati ». Pader spiri-
tual: Padre spirituale. An<m at
limbo di aanti pader: Andar al
limbo. I I pader de la patria: I pa-
dri della patria. (Pr.) Per ona
volta la se ghe fd. anca a sd pader
(manoa) (appross.): L'asino doy'^
cascato una volta non ci ricasoa
due. (Pr.) L'ozi Vk el pader de tutti
i vizi: Idem.
(1) Non reglstrato ne^ dizlonarii xna a-
dito da me a Firenxe.
PadigUdn. Padiglione. Sou al
padiglion: Sotto al padig^lione.
Padiin&-imaa-ima8s. « Ad^ d
s^h padimaa » : « Ora si h rabb*-
nito ». « Se s'ln pcuUmaa »: « IS
sono rappattumati ».
PadOYa, Padova. N. Pr.: « FA
a Padova a fit el magnatt »: «Ya
alia malora ».
Padovanell (Specie di veicolo),
Seggiolino.
Padrdgn. Vedi Pader n€tdregn,
Padrin, Padrino. « £,'e staa me
padrin a hattesim » : « Fa mio pa-
drino al battesimo ». | Z padrin
dn deeis che I'e minga el eas de
anddi sul terren: I padrini hanno
deciso non esser il oaso di bat-
tersi.
Padrdn, Padrone. Ulp€tdrondd
m^nd: Iddio. Padron de boUega
o de easa; Padrone di bottega «
di casa. £1 padron de la nts&nt-
ra: U padrone del baocellaio (1).
Vedi Melonera, Ligdt Vasen diw
voeur el padron : Legar l'asino do-
ve vuole il padrone. Porta rispeti
al can per el padrdn : Idem. An-
dA a padrdn: Trovar padrone o
allogarsi. Fhss a padrdn : £ssere
a pane. Vkss gid de padrdtt: Ea-
sere fuor di padrone. FcUla de
padron: Spadroneggiare. Bon pa-
dron: Faociapure! On padron de
la eispa: Un padroneUa. (Pr.) Se
pd minga servH a duu padron:
Non si pub servire a due padroni.
Dalla servitk se cogndss el p€tdron:
Chi vuol vedere il padrone goardi
i servitori. MH vess magher pa-
dron ehe grass operari: MegUo
essere capo di gatto che coda di
leone. L'occ del padron Vingrtusa
el cavall: L'oocbio del padrone
ingrassa il cavallo. La vU in ear-
rozza la nutnda el padron a ph:
Assai pampani e poca uva.
Padronat, Padronale. Casa eo-
lonica e casa padronal : Idem.
Padronanza, Padronanza. «£a
padronanza del fondo Vh del sur
c6nt » : « La — del podere spetta
al conte y^. ^ JEl fd, senti tropp te
86a padronanza »: « E' fa trop»o
sentire la sua padronanza ». « 2S
g'it molta padronanza del greek » :
(1) In Toscano per6 la Tera frase ^ : Rer
star padrone del baccellaio.
PAD
— 4fl5 —
PAG
« Egli possiede molta padronanza
del irreoo ».
Padninm, Padule. Jxqua, hrha,
usHl de pctdumm: Acqua, erba,
ucceUo di palude.
Paes, Paese, ElhUl petes: libel
paese. El paes de la eueeaffna : II
?ae8e di ouooagna. TornA alpaes:
'omare al paese. (Fig.) Seoprt
f^aes : Scoprir paese. Ipaesi betsai :
dem. Mandh a ^[uel paes : Miuidar
a — . Paes de ptanura, de montor-
gna, gross, pieedl: Paese di pia-
nura} di montagna, grosso, ristret-
to. I peltegolhz d% paes pieeoi : I
pettegolezzi de' luoghi ristretti.
2/^ I'uUim paes ehe I)io ha ereaa :
^ I'ultiiuo — che Domineddio oreb.
Pitt^r depaes o depaesagg: Pittor
di paeaaggio. (Pr.) Ogni paes el g*h
i so usam : Paese one vai. usanza
che trovi. Tutt el mond l*h paes :
Tutto il mondo h paese. Ogn% tanti
mes, toma Vaequa al sd paes : In
cenVanni e mesi toma I'acqua a'
suoi paesi.
Paesagg, Paesaggio.
Paeslsta, Paesista.
Paff, Onomatop. di colpo, Piff,
Paffe. « jS? fl piff-pafff el g^ molaa
du slavidn » : « E li pifife e paffe o
tiife-taffe gli appiccic6 due oef-
foni».
Paga, Paga. Tird la paga : Tirar
la paga. (In canzone oi cosoritti)
La paga Vh poea rdbit nd se pd :
La paga h ptcoola, mbar non si
pub. McUa paga : Cattiyo pagatore
o Gran pagaooia.
Pag&, JPagare. Pag^ a respir, a
prdnti, pdniwU, al de Ut, antiei--
paa, see, : Pagare a respire , a
prontij come nn banco, strapagare
o al di 1&, anticipate, ecc. PaaA
e&n la seda, de bonna moneda^
earna salada : Pagare il giorno di
San Mai o coi gomiti, di buona
moneta, salato. Pagass de momee:
Pagarsi aull'f^a. N6 vhssegh danee
ehe Is paga : Essere impagabile.
PanUuon paga : Paga binoolo ! o
Pantalon paga per tutti. « Cosse
pagaria a pod^.„ »: « Quanto pa-
gberei a potere... ». Fd el minetdn
per nd pagA dazi : Far il minohione
ier non pagar gabella. PagcMper
d la spia : Preezolato dalla Po-
Izia. Pagd el dazi: Pagar il fio.
« Te me la pagaree »: « Me la pa-
gherai». PagaVoee: Appagar I'oc-
I
lio. (Pr.) A paghprimma s*^ Tital
rvii : Chi paga avanti 6 mal ser-
chio.
servii ^-/r- —
vito dope 0 Chi vol lavoro maliatto
lo paghi innanzi fatto. A pagh s^h
semper a temp : A pagiare s'b sem-
fre in tempo. Chi eomanda ptiga.'
dem. Vilan cria e vilan paga :
(Appross.) Abbaia, abbaia, i' fb a
modo mio. / materi de qitand s*h
giovin se pa^henpceu de vhgg: Gli
stravizzi giovanili si scontano in
yecohiaia. Vunna e i paga tuee:
Una le o ne paga tutto o cento.
De pagdt a eiacMer in bdn tutti : A
pagar a o di chiacchere tutti son
Doni o ci arrivano o Parole fan
mercato e i denari pagano.
Pagahll, Pagabile. Thalia paga-
bil a vista*: Vaglia pagabile a yista.
Pagad^hit (II bastone), Pagade-
biti, Mangia debiti. (Soprannome
soherz. al cane di uomo indebi-
tato).
Pagad6r, Pagatore. B6n p€tga-
dor: Buon pagatore. Oattivissim
po^cutor.* Pagaooia. Ufficial paga-
dor: Idem.
Pagament, Pagamento. Festa de
ball apagament: Festa da ballo a
page. « F dopo tutt quhst lu^ in
pcigamentf et m,' d, ealunniaa^:
« E dopo tutto questo lui per — o
per ristoro mi ha calunniato ».
PaganttL, N. fr. : « Ineceu VI sant
Paganin » : « Oggi h giorno di
paga ».
, quando
rano i paggi. I (Ordigno per te-
nere sospesa la gonna, in dis.)
Paggio, Tirante (Siena).
Pagherd, Pagherb. « Fl g'aa rir-
lassaa dn pagherd a trii mes » :
« Gli rilasoib un pagher6 a tre
mesi ».
Pagiiia, Pagina. La quarta va-
gina di giomai: Idem. On Itber
de votteent pagin: Un libro di ot-
tocento pagine. (Fig.) « Fl g'd 6na
brutta pagina %n la s6a vitta » :
« Nella sua vita o'^ una brutta
paginal. (Tipografia) if^<< injta-
gina: Impaginare. Pagina btan-
ea: Idem.
— Paglnadura, (P. N.), Pagi-
natura.
Pagliano (Depurativo dal nome
del sue inventore (P. N.), Pa-
gliano.
PAG
-496-
PU
Fagllarln (Color della
<Atfett.), Pagiiato e anche Paglie-^
Tino.
Pagn (Gli abiti oompresa la
Mancneria). Panni. Pagn d'estaa,
d'invhmo, ae mhtza stagi&n : Pan-
ni d'estate, d' invemo, da mezza
etagione. t pagn spdrch : I panni
snmci (Pr.) / pa{fn spdreh van
lavaa in famigha: I panni Budici
vanno lavati in famiglia. Bail
fmura % pagn: Scamatare (non
com.). Taid i pagn adoss a vun :
Tagliar i panni o la giubba ad-
doBso a lino. Sard i jmgn adots a
vun: Stringero i panni addosBo ad
alciino. « Mettet %n di mh pagn/ » :
< Mettiti ne miei panni o piedi o
nelle mie ciabatte(triY.)». Imhogaa
de pagn: Infagottato. Legger de
pagn: Leggero di panni. fOpera-
sioni) Destend i pagn : Scionnare
o Stendere i panni (1). Inumidl %
— per soppresscd : Spruzzar la
biancheria per stirarla. Taeed. i
pagn de dd al lavandee: Appiin-
tare i panni pel bucato. JVotd %
pagn de la lavandera: Scrivere o
tare la nota dal buoato. (Pr.) A
batt ipagn salta fctura la atria :
Vedi BatU Nhpan nkpagn ndfUtn
mai dagn: Caldo di panni non fe'
mai danno.
— Pagnltt. 4c / joagnUt del mh
^oZin»:«I vestitini ael mio bim-
DO ».
Pagnotta , Pagnotta. La pa-
gnotta di soldaa : La pagnotta de'
fioldati. (L'Impiego) Sg6hhh per
la pagnotta: Sgobbare per la pa-
gnotta.
— Pagnott^Ua, Pagnottina.
— Pagnottiflta , Pagnottista (2),
Marmittone (volg.).
Pagura (volg). Vedi Paura,
Paia, Paglia. Paia de farment,
de ria, ecc. : Paglia di grano, di
tIso, eco. Cappellf carta ^ tikce de
paia: Cappelio. carta, tettucoio
di paglia. jj* h on omm de paia :
E un uomo di paglia. F<Bugh de
paia : Piioco di — / sigher de la
paia : I Bigari coUa paglia o Vir-
ginia e Madera. (M. d. d.). On
8ci6r con la paia in di scarp: Un
.(1) A -Siena le lavanda{« dlcono: Ten-
dere i panni qaando li sciorinano al sole
e ^enaerU qaando li ritirano.
(2j Pagnottista voce bollata.
signore oolla paglia nelle searpe
o Un contadino. Andit a etormi
suUa paia : Ridursi sulla paglia.
MoH sulla paia: Morire poveris-
simo. Vkss senza o av^gh poea
paia in hast: Vedi Bast. Mangiast
la paia sott al cuu : MangiarBi la
paglia Botto i piedi. (Pr.) Ool temp
e cdn la paia madura i nejspdl:
Col tempo e oon la paglia si ma-
turano le nespole o le sorbe. Jfdy
ortolan molta paia e poech gran:
Vedi Maggie. Oenar poivereni
poeca paia e tant ferment: Vedi
Oennar, Viss come la oaia eUiaeth
al fceugh: Allontanate il faoeo
dalla paglia.
— PaJada, Impagliato (Per n-
paro dal gelo).
Paiasc, Pagliaccio (Di persona
senza carattere) « Te see 6n vero
paiasc )» : « Sei un vero pagliae-
cio». (Di persona ohe tien alle-
gra la brigata) « L'd feta dn poo
el paiasc e emm riduu de gttst*:
« Feoe un po' il buftone e si rise
a crepapelle ». (A chi mostri paura
in un momento decisiTo) « Vm
famm minga el paiasc^ per eari-
taa » : « Bada a non mi far il p»-
gliaccio, sai ! » | (Saccone di pa-
glia o cartoni di grano turco: Pa-
gliaccio o Pagliericcio. Rugd sk
el paiasc : Smuovere il saccone.
(Fig.) Brush, el paiasc o el paidn:
Bruoiar il pagliaccio.
— Paiascdtt. Pagliaccetto.
— Paiasciada, Pagliacciata.
« Finissela de fit di paiasdad * :
« Smetti una volta colle tue pa-
gliacoiate ». (Di spettacolo insnl-
Bo) « La commedia de ier sira VI
stada dna vera paiasciada » : « La
commedia di iorisera la fu una
vera pagliacciata ».
— Patoe , Pagliaio. « L'omht o
pientdn delpaiee » : « Lo stollo del
pagliaio ». Van (2e — .- Can da pa-
gliaio. (Pr.) Chi viv a Cort mceur
sul paiee: Chi vive in Corte muore
in paglia. L'^ cdme cered &na gug-
gia in d*6n paiee : Gli h oome cer^
car un ceoio o cece in mare.
Pales. (Vol.). Vedi Paes.
Palnna. N. fr.: Andd a dormi
in lit Painna: Vedi Od.
Painagh o Paiiiard, Tanghero,
Villano.
Faiocca, Pagliuola. Seved lapa-
iocca in Voce di alter e minga A
PAI
— 497 —
PAL
irav in del sd : Si Tede il fuscello
nell'occhio altn4 © non la trave
nel proprio. (II frutto delle grami-
nacee) il culmo. •
Palodu (Sul mercato de cereali)
(Spishe Bull'aia preparate per la
oattitura) Aiata. (Fascetto di pa-
llia che si mette sotto la ooda de
cavalli) Alzacoda (1). '
Pai6n, Vedi Paiase e Paicusz. |
(XexTQine da ricamatori) Paglione
I (Piocola parte d'oro o d'argento
neUe soldature) Pagliolo.
Pairosu, Pajolo. Mpair<eudela
j9olenia: II paiolo delta polenda.
Pairolada, Paiolata. Ona pair-
ralada de easUgn a Uss : Una pa-
iolata di ballotte.
Paisan, Paesano (2), Contadino.
^lla patsanna: Alia contadina.
J\»i*an quader: Villanaccio. Pal-
9cm vesixi de la festa: Villan ri-
fatto.
Palsanada, Yillanata (Atto da
villano), Yillama o se ^ leffgera
Scorteaia.
Pal, Palo. Atlgh 6n pal in la
sehenna: Star, impalato come un
cero o aver un palo in corpo. (Nel
^ioco di cartef I quatUr pali: I
quattro semi.
Pal^tt, Paletto. Std> su dritt edme
c^n- palett: Star come impalato.
JPat^ dn paUU vesiii : Pare iin palo
-restito. J (Su^ cui stii la civetta)
Oruccia. Pari &na sHgultta in 8ul
palett: Sembrar una civetta sul
mazzuolo o Fare la civetta.
Paletta, Paletta. (Osso dell a
spalla) Paletta^ Sckpola. | (Ferro
per sbraoiare il veggio) Palettina.
f (Amese per giocar alia palla)
Faletta, (Arezzo) Mestola. (In cu-
cina) Schiumaruola. fl (Ferri di
sostegno) Palette da imposte, por-
taten^e.
Falettbn, Palettone (3). (Grande
(1) Voce, udita da uno gtalltere floren-
iino e mancante ai vocabolari.
(2) Paesavo In lingua e usato piu per
patxiotta o abitatore dello gtesso paese che
per contadino.
(3) Qaesta parola di tecnica indostriale
aTr<'iniDO do\iito ometterla se Tanalogia
non ci avesse cons'gliato a presentarla. 11
PaletUme toscano non e il nostro Paleiion,
xna na'aata di ferro con pala in fondo colla
qvAle, nelle ferrier«, si sosUngono i ma-
teristli qaando si eavano le abballottatore.
mestola dei fabbricatori di eandele
di sego)^ Remo.
PaUnna. Vedi Biffa.
Pal&, Palare. Palh i vit : Palare
o Impalar le viti o la vigna. | (Se^
parar col ventilabro il gmno daJla
paglia) Ventilare (1), Spagliare. La
pdtver del palct : Spagliuoolio (2).
Palada (Hena una pala), Palata.
(Colpo con pala) Paladinna: Pa-
latina. Cavd, la paladinna (in dis.)
Cavar il ruzzo dal capo.
Palata (Corso di pali), Palafitta.
Pala, Pala. — diprestinee: Pala
del forno. fl (Lungo timone dei
barconi che navigano sul naviglio)
(manca).
Palott, Pala. Per huttd, via i he-
nis de giss: Pala da coriandoli.
Per traf(Bura Vaequd de la harea:
Idem. Gottazza. Per palh elfor-
ment : Spulatoio. (M. d. d.) « M g*d,
% danee de fd. su c6nt el paloH » :
« Misura i denari a staia o a pa-
late ».
Palottada, Palata.
Palaia, Palaia.
Paladin. N. fr : Franeh edme 6n
paladin (in dis.): Franco come un
paladino,
Palafirener (P. N.), Palafreniere.
Pak^rener del re: Idem.
Palanca (P. N.), Palanca (3).
(Moneta da 5 cent.).
Palanodn, (moneta da 10 cent.).
« Cambiem 8t6 franeh in tanti pa-
laneoni » : « Cambiami €[ue8ta lira
in tanti diecioni o diecini ».
Palandraxma (P. N.), Palan-
drana. (Veste lunga e larga) Pa-
lamidone (P. N.) o Gabbano.
Palatinna (Soprabito femm.) ,
Palatina.
Palato, Palato. n^ Tite gh*ee min"
ga de palato »: « Tu non hai gusto
o palato )».
Palazz, Palazzo. JEl palaez Ma^
rin, de Cort: II palazzo munici-
pale, di Corte.
Palazaetta P. N.) (Stanze d'af-
(1) Ventilare ha signiflcato che xnanca
al milanese.
(2> Qaesta bellissima parola, da me adita
da una contadina presso Pistoia, manca
ai vocal)Olari toscani.
(3) Palanca e \oce che deriva da palo,
e che non ha nulla a fare colla palancp
milanese.
32
PAL
498 —
PAL
fitto per tresohe amorose), Stanze^
Piedatterra.
Palaizln, Palazzina (1).
Paloh (Costruzione in lesno nelle
vie ad uso di spettatorih Palco.
(Nei teatri) Palco. — de jacdcidaf
de fianeh: Paloo di facciata, di
fianco. (Su oui si rappresenta) Pal-
ooscenioo. Avhgh &n gran posses
del paleh : E padrone del paloo-
soenioo o paBsesgia bene 11 palco.
Palchetton, Palohettone.
PalobettlBta, Palohista.
Palds, Palese. Ciar e pales : Chia-
ro e palese o manifesto.
Pale8&, Palesare. « L'it paleaaa
tutt eo88 » : « Svescib tutto quanto ».
PalUt-Uaa (Aft.), PaUiare « L'd,
eereh lit de ptdia la sda edlpa,
ma...*: icTentb lui di palliar la
sua colpa ma... » II popol. a Milano
direbbe Sminul.
— Pallatiy (Civ.), PaUiativo. M
po' vhas dn paliativ, ma Vh minpa
6n rimedi : Pub essere un pallia-
tivo. ma non h un rimedio o Pan-
nicelli caldi.
Palid, Pallido. Vert, ross, eee.,
palid: Verde, rosso pallido. (Del
viso) Vedi Smort.
— Palldin, Palliduccio.
Palma, Palma. La domeniea di
palm: La domeniea dell'ulivo. (II
ramo della palma dell' ultima do-
meniea di quaresima) Palmizio.
Palmar (Colto), Palmar. Cdntre^
dizidn palmar : Contraddizion&
palmare. (Comune) Ciar, patent e
palmar: £videntissimo.
Palmo, Palma o Palmo. i\>wd
in palmo de man: Portare in pal-
ma di mano. Purisnd el palmo
della man (Superstiz. di chi crede
che sia segno di regali da venire) :
Prudere il palmo.
Pal088, Paloscio (ant.) (Specie di
spada oorta e roDusta), Coltel-
lacoio.
Palott, Pala. Palott de fa sit la
nev: Per spalare la neve. Avhgh
danee de fS su ednt el palott : Mi-
surar denari a staia.
Palp&-lpaa-lpa88, Palpare.
« PaJpa 8t6 pann c6me V e mor-
bid / » : « Tasta o Palpa questa
stoffa come h morbida». | Fuj^al-
(1) Casa fuor del centro o in eampagna;
Sia vaga delle comuni. Un piccolo palazzo
Palazzetto non palazzino o palazzina.
pit: Farammosoire o ammeneiTe^
Fit palpdt i seigdll: Sofiriegere
lentamente o a tuoco lento le ci-
poUe. Avegh el cuu peUptMu: Aver
il culo mencio. | (Al morale) <Jjh
restaa H palpaa » : « Restb morti-
iicato ».
— Palpabll, Palpabile. « QuetH
in res6n palpabil » : « Le son ra-
gioni palpabili».
-~ Palpada, Palpata. « I>€tgh &na
palpada » : » Dagii una palpeg-
giata ».
— Palpi«n&, Palpeggiare. « Ght
pias a palpignd » : « Gli place a
Drancicare». | PoUpignA i oee:
Batter le palpebre, Lappeggiare
(Lucchese). j
•— PalpUrn6ii, Brancicone.
— Palpiipent (Delle palpebre),
Lappoleggiante (Lucca).
Palpee (Citazione giudiziaria),
Pappie « Gh'i rivaa a casa elpah
pee » : « Ha ricevuto a oasa if li-
bello o il .pappiello». Mandit ^
palpee : Dare una oomparsa in
?:iudizio. (Pr.) Fraseh e paipee U
'mutt di eerveUee (manca) (l^tt):
Pampani e carta grossa sono IV
iuto de' pizzicagnoli. (Fig.) Palpee
bagn€ta: Cencio molle o Pulcin
bagnato.
ralp6bra, PMpebra. « Ghe s'h iw-
ft>am,maa i palpeber » : « 611 si in*
fiammarono le palpebre )s
Palpignanna, Perpignano (Sor-
ta di stoffa) | AndA in eii ptUpi-
gnanna (Darsi a brancioare qual^
ohe femmina) : Andare ai tasti
(volg).
Palpiroeu, Involtino. (Quello ohe
si d^ al medico) Cartuooiay (Ai
dipendenti) Mancia.
— Palpirolin, Magra oartuoeis,
Manoetta (1).
Palpitk (Aff.), Palpitare. « Queh
la povera donna la palpiia eoni^
ndament per sd iioeu » : « QueUa
povera donna palpita sempre pel
suo Ugliolo. II popolo direbbe La
tremmM ». « Ghe palpita el eagur»:
« n cuore gli palpita ».
— Palpitazlon, Palpitazione.
— Palpitazlonetta, Palpitazio&-
cella.
(1) E da notanl ch« in Fior. Jltonoettn
e piuttosto vesi«gg. di MameUtj oh« di-
minut. gpr«g{ativo : Qaattro lire tone una
mancetta disoreta.
PAL
— 499 —
PAN
— Palpiti. N. fr. pop. : Andit at
•j^alpiti: Andare ai tasti.
Palta (II fango delle strade),
Mota. Pesid, palta : Sfangare. Atv-
€lit in la palta fin* a mezzd gamba:
Andare fino a mezza ^amba nel
dfanso. (Fig. j)arlaiido di gente ab-
"bietta) « Jut me faria ribrtzz a
voltamm in qfueUa palta » : « A me
jfairebbe sohifo aYYoltolarmi in
quel laidume ».
— Paltasda, Fangaccio.
— Paltixma, Moticohio. « Te
ah^ee la paitinfia su la linaua o
leTtjgrua » : « Sulla lingua ci nai la
patina ».
— Paltnniiii, Fangbiccio e Fan-
ghiglia.
— PaltUBCient, Fangoso.
— Paltan (Luogo pieno di mota
o fango), Pantano qttand
e2 piiBuv el diventa 6n paltan :
Qixando pioTe Milano si muta in
un pantano. (Pr.) La ranna la va
semper al sb paltan: Idem.
Paltd (D. Wt.), Soprabitone (1),
paltb o Palton. Paltd de donna:
Palt6 da donna.
— Paltorln, Paltonoino.
Pampalnglietto (Gioyine Boro e
magro), Zugo.
PamiMura (Canna gremita di
cialde cbe bI dispensa nella testa
di san Bartolomeo), M^o.
Pa]npardlima(yolg.).vedi Pom-
pardinna.
Pamporzin (Fiore), Pamporcino.
Fan, Pane. — de semola, de mi-
stura, de Spagna^ ece.z — di fior
dd farina, mescolo o meacolanza.
di Spagna. — de roggitBu (di se-
mola o orusoa): Pan di tritello.
— « de munizi&n: — di munizione.
— . btbcdtt: •— biscotto. — casa-'
rengh : — oasalingo. — molto poss:
— stantio. — minga tropp freseh :
— . rafiermo (2), — tostaa: — ab-
bnistplito. — grisHn: Grissini.
Plan meiin: Stiaociatina di fa-
rina gialla. — grattaa: — gratta-
(1) Francesemente si dice Paletot. Ma
not nel roc. della lingua parlata (Fanf. e
Rigatfni) non la si trova e in altri, tran -
Be che nel Petrocohi, mancano Paltd e
PaUon che sono pur dell^aso.
(2) Quasi tutti credono che Rafj^rmo
corrisponda al Pbts. Pane raffenno e quel-
lo che non e pla ft'eschlssimo na che fh
ootto il giomo prima Pou e Stantio^
to. Pan gravid: Pan grayido. Pan
eott: Pan bollito. (M. d. d.) B6n
come el pan : Meglio del pane.
Neeesaart come el pan: Idem. A-
vhgh nanea pan de mangid : Man-
oargli perfino il pane. Av^ fiiiii de
mangiapan: Aver finiti i suoi
giorni. Comprit o vend per 6n tdeeh
de pan : Comperare o vendere per
un pezzo o tozzo di pane. Dd ona
legnada e 6n tdeeh de pan : Dar
il pane e la sassata. xH pan ,aZ
pan e vin al vin : Dir pane al pa-
ne e vino al vino. B% pan restir-
tuii : Render pane per focaccia o
Pan di ricatto. Fa sth a pan e
aequa: Far stare o tener a pane
ed acqua. PA stA a pan e pessin :
Tenere a segno o in suggezione.
Man^fiii el pan a tradiment: Man-
giar il pane a tradimento. Man-
gidi pan, mdll e crdata : Mangiar
pane e coltello o pane asoiutto.
jRdbit el pan a vun : Rubare il
mestiere a uno. Hdbdt el pan f<Bu-
ra di dent : Rubare il pane di
bocoa. V^8 minga pan per i sd
dent : Non essere oame o eicoia
(volg.) pe* suoi denti. Ph'd el pan :
Perdere il pane. Vhu come zuppa
e pan bagnaa : Esser tutta una
zuppa e un pan moUe. (Pr.) Ohi
g*a 6n mestee in man ghe metnea
mai pan: CM ha arte ha parte.
M pan el stuff a mat: II pane non
viene mai a noia. Chi volta el cuu
a Miktn el le voUa al pan: Chi
volta le spalle a Milano le volta
al pane. Lkqna verda (1) e pan
fresch se vdi %n malora prhst (Ap>-
pross.): Chi disse donna aisse guai.
Jj'h met pan e polenta in ed sda, ehe
pitam a ed at aiter: Meglio pane
e cipolle che stare con lui Opp» II
San degli altri ha sette croste.
IH spend in pan ehe in ntedesinn :
Megho spendere denaro dal for-
naio che dal farmacista. Nh pan
n^ pagn n6 fan mai dagn : Yedi
Pagn, (Altre derrate in forma di
pane) Pan de zuceher, de sal o saa,
de butter, de pesa, d* argent, de
eera : Pan di zucohero, di sale, di
burro, di pece, d'argento, di cera.
~ Panasc (Spregiat.) « Tutt quell
panose el te fard indigestion » :
(1) Nel senso di donna g!ovine e \olut-
tuosa.
PAN
— 500 —
PAN
« Tutto quel panaccio ti fark ma-
le y^t
— Panln (Ai ragazzi) (N. Fr.).
« Mangia el panin insemma a la
pitanza » : « CoUa ciocia mangia
anche il pane ».
Pank-naa-nass, Appannare (1).
Aequa panada: Aoqua panata.
Bdttiglia d'acqtia panada: Botti-
glia col panno.
Panadora (Tavola o armadio a
s^rvizio della mensa), Credenza.
Panarlsa (Malore alia radice
delle ungliie), Panereecio.
Panattdn, Panettone (2). Fh ve-
gn\ 8u el panatton de JVatal : Fare
stomaco. (Fig.) « L'^ 6n h6n pa-
nation » : « iJ im pastone di burro
o un buon pastricciano ».
— FanatTOnin, Piccolo panet-
tone, Panettoncino.
Pancocc (Volg.). Vedi Paneoii.
Pancott, Pancotto (Luccaj, Pan
boUito. Cera de paneott: Viso di
cassia di fresco. (Pr.) Ciel faa a
paneott pioRuv el d\ se nd pioeuv la
nott: Cielo a pecorelle acqua a
catinelle.
— Pancottin, Pappina.
Pandan (D. fr.) Riscontro. « Bl-
sogna eompragh el ab pandan » :
«E' bisogna oomperargli il ri-
scontro ».
Pandemein (3) (Vedi Pan mein
sotto a Pan.
Panegglament , Paneggiamen-
to (4), (non com.), Tende e nel cornr-
plesso Parato.
Panegirlch (Orazione in lode di
qualche santo), Panegirico.
Panell (Frantumi di scorze di
materie oleose per ingrassare i
buoi da macello) Panello (5), Pa-
nella, Sansa.
P&nera, Panna, Cafflepanera:
(1) Appannare in toscano ha altrt due
sensi : uno contmrio a dipanare e I'altro
appannalo : Massiccio.
{2, In Tosoana corrisponde il pan forte,
pepatOj ficatOj di ramerino.
(3) Manca il dolce in Toscana e natu-
ralmente manca Tappellativo. Jl quarcino
del Cherubinl non sta.
(4) Panegffiamento in flor. e tutt'altro.
E in jcoltura I'arte dl coprir bene di panni
una flguia.
(5) Panello in fior. sig»}flc6 gia quel
viluppo di cenci a cui si dava il fuoco,
per far luminaria, quasi fal6 ; oggidi Pa-
delline.
Cafi'^ e o con panna. Parura dop-
pia: La prima spannatura. Sor-
bkt de panera : Gelato di crema.
I (MaochioUne sul viso di donne
di oarnagione bianca e per lo gin
dai capeUi rossi) Lentii^gini , Se-
mola.
— Paneraa, Lentigginoflo (Ba-
ser tutto semola nel viso).
Pandtt (Volg.). Vedi F€t2zoleiL
Pknfeta (Onomatop. di eo^
dato con mano), P&nfete, Zane.
< E lu pavj^eta dagh 6n aiier
s'giaf*: «E lui pwafete o zi^e,
un'altro schiaffo >.
Pangelingua, Idem.
Pani-nll-niSB (Del legno che
ammollisce sotto la scorza), Im-
porrire.
Pani6, (D. Fr.) Cestone da bot-
tiglie), Paniera. | (Sorta di le-
§netto a auattro ruote intessuto
iviminiaa un solo cavallo)^ Pa-
niera, e piu eomun. Giardinien.
Panigada, Sambuohella. Patir
mein c6n la panigada: Panetto di
mais, dolce e sambucato.
Panigh (Specie di miglio), Pa-
nico.
Panificazidn, (P. N.), Panifiea-
zione (Arte di fare il pane).
Panificio, (P. N.) Panificio.
Panindln, Zuppa nel vino. <In
fin de tavola gKe pias a fd, pamr
moin"* : « In fin di tavola gli piace
far la zuppa nel vino ».
Pann, Panno. Pann tutta lana:
Pannolano. '— camoUia, useta, dt
bigliard: — tarlato o intignato,
usato, da bigliardo. ^ ehe g'dn ti-
raxt via el Ittster malament .* AUu-
macato. On tdi de pann : Un ta-
glio di panno. Imagg che ddfiBn-
ra in wel pann: Le allumacature.
Mereant depann: Meroante^ di
pannolani. Ingannass o fit su o
lassass faaiia hrazza de pann:
Ingannarsi o ingannare o lasciani
abbindola^re a partito. Seimdssa
del pann: Cimasa o Cimossa del
panno. (Di lino o di cotone) Pan-
nolino. Bianeh cdme 6n pann la-
vaa: Idem, cencio lavato, Pann
del marches : Panno de' mestnii.
Pann de fa gib la polver: Strofi-
naccio. || (Degli stampatori) Fel-
tro. I (Nei team) I pann del paleh-
sc^ntch: Idem.
^ Pannaa, Feltrato.
Pannd (D. Fr.), Biquadratura.
PAN
— 501 —
PAN
Ona stanza a pannb: Una stanza
h riquadrature (dopo ohe fu rim-
>ianoata).
Pannoccla, Pannocchia(l), Bub-
>oiie (Postema all' inguine).
Panorama (P. N.), Panorama
Per bella vista) Colpo d'occhio.
Daila cupdla del Domm se god un
>hll panorama: Dal ia cupola del
[>iiomo s' ha un bel oolpo d'oc-
chio.
Panposs, Fico lievito. « Dio ehe
9attpo88 ^uell t6 eusin / » : « Dio
jlie fico lievito quel tuo ougino ».
Panpossdn, II presidente della
lemma.
Pansda o Panza ( triv. ) Mhtt
Mzneeia: Metter s^ pancia. Im-
>restd> via la pansda : Corpo mio
'txtti capanna. C6n la panseia a
'aria: Oolla pancia alraria (con-
;rario di supino) (Di donna avan-
;ata nella gravidanza) 06n la pan-
tcia in boeea: CoUa pancia agli
»ccM. Grattass la panseia: Grat-
Aral Pepa. G6r a panseia a terra:
[Jorrere di oarriera. Tegniss la
pansda del rid: Tenersi la pan-
da dalle risa. Mangid a erhpa
tatiseia: — a crepapelle. (Pr.)
Planaeia pienna no pensa a pan-
seia vceuda, Corpo satollo non
>eii8a al digiuno. Grhppa panza
ruttost ehe robba vanza : I'ancia
nia fatti capanna. L'h mH solvit la
fanscia per i figh : Meglio b ser-
>are la pancia ai iichi. J (Di muri
jlie minacciano di caaere ) Fit
janseia: Far pancia. | (Di vasi)
On> fiaseh eont 6na gran panseia:
Jn fiasco con gran pancia. (Di
(anipane) La curva.
— Pansciada, Ventrata. Ddt dent
iftapanseiada in del spigbl: Bat-
ere una ventrata sullo spigolo.
— Pansd^tta o Panscdtta; Pan-
etta. « Te qh'ee 6na hllla pan-
eetta » : « Hai una bella pancetta>».
Soprannome) M.L*h ehi el Pan-
«e^^a»:«£cco qua il nostro Pan-
letta ». (Pancia del tonno), Pan-
;etta o Ventresca. (Lardo della
lancia del maiale) Venti'csca.
— Panscin, Pancina. Se eomin-
ia a vedlgh 6n poo de panscin » :
Ell'^ in que' piedi ».
(1) Pannocchia in Toscano non e ehe
X grossa opiga del grano turco.
— Panscettiiiiia, Pancettina e
Tripettina.
— Panscidn Pancione. Onpan-
seion ehe somHa a Baech : Un
pancione ehe arieggia Bacco.
Fansman (D. Fr.) Governo dei
cavalli militari), Strigliatura.
Pantaldn Pantaloni (1) (Masche-
ra veneziana) Pantalon paga: Ve-
di Pagdi. « L'e 6n h6n PantaUrnd'dn
omm » : « ii un buon pantalone o
buon diavolaccio ». | Invece di
calzoni. On bell para de pantalon
nceuv : Un bel paio di calzoni
nuovi.
— Pantalonada , Pantalonata ,
Scempiaggine.
— PantaJonitt, Calzoncini.
Pantdon (Oolto) Panteon. (K. St.)
Napoledn Vaveva decretaa de fh
su 6n panteon a San Miehee al
Foppdn : Napoleone aveva decre-
tato di far erigere un panteon nel
cimitero di San Michele.
Pantdra, Pantera. « In del ser-
rali gh*h diva magnijiea pantera » :
« Nel serraglio si vede una ma-
gnifica pantera. ( Nelle pergole
oomplesso dei tralci di vite tesi
da palo a palo) Tralci del gratic-
cio.
Pantdfola, Pantofola. « L'era in
pantofol » : « Era in pantofole ».
« La g* aveva sii do bei pantofol
rieamaa » : « Porta va in piede due
babbuccie rioamate ». (Chi le ven-
de) Qu^l di pantofol : II pantofo-
laio.
~ Pantofoletta e Pantofolina>
Pantofoletta.
Pantografo (P. N.), Pantograib.
Pantominna (Azione draram.
rappresent. con jfesti), Pantomi-
ma. 8 (Segni d' inteiligenza ti*a
persono) « Ma eosse V e sta pan--
tominna ? * : « Che cos' h codetta
pantomima ? » Fd 6na pantomin-
na : Far una scenata.
Pantrld, Pangrattato. Pantrid
passaa : Farinata. — muridaa : —
coll'uovo.
— Pantridin, Farinatina.
Panz&neffa, Panzana(ant.), Bub-
bola. « Te ine dee d* intend doma
di panzdnegh » : « Tu me le sballi
grosser. (M. pr.) Oh'^mm miss
sii el sal e V oli W oliva e la pan-
(1) Pantaloni Invece di Calsoni e voc«
.'nutile e riprovala. j
PAN
— 502 —
PAIV
zanega Vh helVeJimda: Stretta 6
la foglia. larga la via, dite la vo-
stra oh'i' ho detto la mia.
— Panzaneghee (in dis., Oggidi
Bagoldn)f Carotaio, Bombone.
Paolott (Membro di Congregaz.
religiosa), Paolotto. (Nel senso di
ipocrita) Paolotto.
Papa, Papa. (M. d. d.) Ancla a
Romma senza vedh el papa : An-
dar a Roma e non vedere il papa.
Viv o content ethne dnpapa : Me-
nar yita da o contento come un
papa. Boee&n de papa : Boccon da
papa. Soldaa del papa: Soldato
del papa. (D'un cenone) « QuHl
ghe te Icru via o leva nanea el par-
j>a » : « Quello neanohe il papa
glielo pub levare o Quello non te
lo levano manco tutti gli scalpel-
linidel Duomo (Siena)».J[)a9ordj9er
el papa : Lavorare per la gloria.
O papa o pover pret: O Cesare o
nulla. La viqna aepapa Giuli : La
vigna del Signore. Mestdt li cdme
6n papa de gkss (Vedi anche He-
sid. in holta) : Kimaner di gesso o
di stucco. (Pr.) Mort 6n papa se
se ne fdt 6n alter: Idem. Phcd'me
papa Sist, che le perdonava nanea
a Crist : Idem. R (II quinto di
ininchiate) II Papa.
Papal, Papale. Benedieion pa^
pal: Idem.
— Papalinna (Berretto degli ec-
clesiast.), Papalma.
— Papalin (Soldato del papa).
(R. St.) I papalin scappaven come
ratt: I papalini fuggivano come
topi.
— Papista (Partigiano del papa),
Papista.
Papk (D. Fr.), Papk (1), Babbo.
« Ul ml car paph » : « 11 mi' caro
babbo ». (Per anziano ed eccel-
lente) El paph di scrittdr de comer-
di: II babbo dei oommediografi.
JSl paph de tutt i masealsoni : 11
re dei mascalzoni.
— Papagrand, Nonno. « QuesH
in robb del temj^ del papagrand » :
« Le sono vecchiaiate o nonnaie ».
-~ Paparin. Babbino.
Papayer (Fiore), Papavero.
Papatas (Chi soiire ingiuria sen-
za risentirsi e non per sola vi-
gliaccheria), Pappataci.
(1) Bollato. Dal Florentinl lo si usa a
tut to pasto con JUammd.
Papelitta (D. Sp.), Sopraoai1%
Camioia. « Ch' el m^Ua sU doeu-
ment in dipajpelHt » : « Metta qua-
sti documenti sotto le camicie*.
Papeli (D. Sp.) (P. N.) Fi^ pa-
peli per vun : Far carte fedse per
uno.
Papiflsa (n secondo de'taroe-
cbi) La Papessa.
Papeterla, Papeteria (1), Carto-
leria.
Papid xnascid (D. Fr.), Carti
pesta. Bestd II de papie mateU:
Restar come im uomo di catti
pesta o di stucco. ^Figurinna ife
eartaphstaj Fantoccio di cartft-
pesta.
PaplgUott (D. Fr.), Parngfiok-
ti Oartoline da ricci, JDiato-
letti. « L^era inpapigliott » : « En
in cartuccie». Fhr de papigliott:
Stiaccine. | (Modo di presenter
ceite vivande) CotelHt a la papi-
glidtt! : Costolette inoartate.
Papinna o Papis, Guanciatina.
« Guarda che te doo 6n papist:
«Bada che ti lascio an oar nno
schiatto ».
Papdzz (P. N.) Babbuocia (2),
ScarpoD cello, Stivaletto. « Me gin
dnpaposz » : « Mi gira il boceino ».
Pappa, Pappa (3). « L*h eoUa la
pappa » : « La minestra ^ cotta ?>
Trovd la pappa fada : Trovar h
via spianata. Vorh la pappa fada:
Volerla pesta e monda. '^d la
pappa ai alter : Spianar la via i^li
altn.
Pappixma, Pappina.
Papp&-paa, Pappare.
Pappagall, Pappagallo. < Mdit
sii la lezion e6m,e 6n papagtUl*:
«. E' recita la lezione come un pa-
pagaUo ». I (Vaso da orinarvi den-
tro gli inlermi) Storta.
Papparell, PappardeUe (4), Na-
strini.
Para, Paio. On para de guant.
(1) Riprovatissimo.
(2) C'e il suono non 11 significato. Aifr-
buccia e in flor. Pianella per casa : I\m-
tofbla-
(3) La differenza fra Pappa mil. e Paj^
flor. e qnesta : che la prima e termine fi-
migl. di minestra, mentre la seconda e ge-
neralmente di pane cotto in acqna con-
dita con olio, pomodoro, ecc
(4) Le Pap^rdelU flor. veramente sono
lasagne cotte col sangae dl lepr«.
PAE
— SOS-
PAR
searp: Un paio di guanti; im
par* di soarpe. F^« 6n fUterpara
00 manich: Essere im'altro paio
di maniohe. 8av^ nanea qtianU
j^ara fdn tre m6»eh : Non sapere
a quanti di h san Biagio. Viss duu
f^et* dnpara: Esser due a un paio.
Paxil (Metter parati), Parare.
4c ^n, paraa la giesa de rdss » :
« Sanno parato la chiesa in rosso ».
L(Mandar alia stalla) Parit su i
mH (Frase cbe 8*ode sul meroato
^i 'bovini in Milano) : Parar le pe-
oore all'oyile o i porci alio stab-
191010 o stalluccio. I (Invece di ten-
dere a uno seapo) « Ddve diavdl el
vcB^r andd a parhf »: « Dove dia-
mine Yuol andar a parare ? » |
(Sclierma) Parin 6n traversdn de
meiabola : Parare un traversone di
soiabola. (Inveoe di riparare] « Sta
amhrkUa la para ben poeh. I/h
tutia Jmgal » : « Ouesto panmccio
o ombrello para oen pooo. E bu-
cherellato o tutto bucbi ». (Pr.)
Q%iMl eke nara el fredd el para el
eald : Quel che para il freddo para
ancbe u caldo.
Faxada (Comparsa di truppe ar-
mate di tutto punto in posto as-
seenato), Parata. ^Zd inparada :
Snlare in parata. (Per analogia, di
borgbesi) Vestii d^parada: Abito
di parata o di gala. | (Di cavallo)
« £l m'dt faa 6na parada tanto
improwisa ehe quasi perdeva i
«toi^»:«Mi fece una parata cosl
improwisa che per poco non per-
detti le staffe ». (M. d. d.) « Vista
la mal parada Va eiappaa el duu
de c6pp » : « Vista la mala parata
se la batt^ ».
Paraddr, Paratore.
Parament, Paramento.
FarabdU (Kiparo in capo ai bam-
bini, contro le cadute), Cercine.
Farabrasa (Ferro cbe serve a
tener raccolte le brace nel fomo),
Ouardabrace.
Faracamin (Cbe cbiude la bocoa
del caminetto), Paracamino.
Paracar (Colonnetta lungo le
strade di campagna), Paracarro e
Piolo. (A riparo di stipiti delle
porte) Paracarro. (R. St. in dis.)
(Sopranome dato ai Francesi) /
Fartmar : I Francesi. JParacar de
porta : Pisciacane.
Paradls (In senso religiose). II
paradise. (M. d. d.) Vdreanaain
pareuUs a dispeit di sant: Voler
entrare in paradise a dispetto de'
santi. Anda in paradis in earrog-
za : Andar in paradise in carrozza.
Andd in del paradis di oceh : An-
dar nel paradise de' gatti (1). El
paradis di donn: II ve^glo. Us^U
de paradis: UcceUo di paradise
I (Luogo di delizie in terra) « La
tda villa Ve 6n vero paradis » : « La
tua villa ^ un vero paradise ».
— Paradisln o Delizi^tta, Un
piccolo paradise.
Parador, Paratore. Parador de
gies: Paratore.
Parad6ra (Riparo in difesa di
ripa corrosa dalPacqua), Parata
(non com.), Riparo.
Paradoss ( Colto ) , Paradosso.
« Lit. nd'lgh ehe di su di paror-
doss » : « Elgli non parla che a pa>
radossi ».
Parafanga (Riparo di cuoio de'
calessi), ParaiaDgo,
Paranna (P. N.), (Dal oatrame
distillate), Paraffino.
Parafongli (Amese con manico
§er riparar il vise dalla vampa
el caminetto], Parafoco (2), Vfen-
tola. (Per lo stesso scope ma men-
tata e intelaiato) Vedi JSeran.
Paraftalmin. Parafnlmine. (Fig.)
« X'^ staa el me parafulmin > : « Fu
la mia salvezza».
Parafamm (Vasetto capovolto
appeso a lampada percn^ non
s'annerisca cib che sta di sopra),
Parafumo.
Paragon&-onaa-ona8s (P. N.),
Paragonare. « In minga rohh ehe
se poda paragond tra de I6r » :
Non le sono cose che si possano
metter a paragone fra loro ». « Te
vorariet paragogonatt a Hi f » :
« Vofresti torse paragonarti a lui
o metterti a pare di lui?>».
— Parag6n, Paragone. Senza
paragon : Senza conironto. Std al
paragon: Star al paragone.
Paragraf (Ognunadefie parti in
oui h divisa una legge), Paragrafo.
H (Segno tipograiico) Paragrafo.
(f) Piccola differenra ira le due frasi.
In tosrano essa e diretta a tale ch« se-
condo i credent! non potrii di certo oon-
segnir la glorio celeste. El paradis di occh
esprime invece piattosto un paradiso Ima-
ginaiio.
(2) In Firenze si dice Parafoco anohe nl
Paracamin.
PAR
— 504 —
PAR
1
Paxagrandin (in die.) (Apparec-
Ohio oreduto atto a dissipar le nu-
^i cariobe di gragnuola), Para-
ffrandine.
ParaUM (P. N.), Parallelo. « La
strada la edr parallela al fiumm :
La strada oorre lungo il fiume. |
(Sbarre per ginnastica) I parallel :
Lie paraflele.
. ParkUsl (P. N.), Paralisi. « Gh'h
vegnuu d'dn trait la paralisi in la
lingua e addio parld, » : « Gli venne
a un tratto la paralisi nella lingua
e rest5 muto ».
— ParaUtdgh (Volg.), Paralltich
(oiv.), Paralitioo.
Paralizz& Paralizzare. « El m'h
paraliszaa iuit i tnk mdviment » :
iK Mi paralizzb tutte le moBse ».
• Paralumm, Paralume. Sercl de
paralumm : Servire da o Reggere
il candelliere.
' Paraman (Mostre delle mani-
che), Paramani e piii com. Mano-
pola. I (Delle spade, sciabole)
Guardamano.
PararndBCh (P. N.), Paramosehe
o Copripiatti.
Parangon (Volg.). Vedi Paror-
gon sotto a Paragonci.
Parap^tt, Parapetto. M para-
f^ett delta terrazza, del pdnt, ecc. :
1 parapetto dell a terrazza, del
ponte. I (Arnese per lavorar col
trapano) Guardapetto.
— Parapettk-ettaa, Parapetta-
re-ettato. (Add. di scenario) Scen-
na o Stanza parapettada: Scena
o camera parapettata.
Parapigua (1), Parapi^lia. < Eti
h sticchss 6n gran paraptglia » : « £
li accadde un gnin parapiglia ».
Parascioeula (Uccellino di varie
specie), Cincalle^a. (Tremar di
freddo) Ciappd, i parasciceid o t
tremacoa: Figliar le pispole.
Paravent (P. N.) Paravento.
Parcella, Parcella (T. buroor.),
N5tul».
Parch o Parco Parco. El parch
de Monza: Idem. Parch de arti-
glieria: Parco di artiglieria.
Parche (D. Fr.), Pavimento.di
legno, hicido, intarsiato, ecc.
Pardon (D. Pr.) (P. N.), La sousi.
Pardee, Pareocnio. « N'oo vist
pareee ml a mori » : « Ne ho ve- i
duti parecchi a morire ».
PareggilL-eggiaa-egsiasB , P»-
reggiare. Pareggia i partid : Pa-
reggiar le partite. Liceo pareggiaa:
Liceo pare^giato. | Apparecchi»-
re. Pareggtd la tavola .* Metter k
tavola. (Pr.) / disarasi in R a»-
reggiaa edme i tavoidi ost: Le dis-
grazie sono come la -tavola degli
osti, sempre apparecchiat«.
Parent, Parente. Parent prouim
o strhee: Prossimo o stretto p*-
rente. Vkss 6npoo parent : Essere
parente alia lontana. Jiest^ pa-
rent de mm (volg.) : Restar credi-
tore di alcuno (1). « Te g^avarid
uninga 6n parent pussee prosnm
de cuntagh «ie sti bambann / » : « A
me tu la racconti ? » (Pr.) « / mii
parent in quisU » (oon analogo ge
sto delle aita|: « I parent! sono i
denari ». / mei parent in quit ehi
voRur ben: Colui h mio zio ehe
vuole il ben mio. MH 6n amis tkt
des i»arent: Amici a scelta, pa-
renti, come sono Opp. Parenti cob
Sarenti, cbi non ha pane si lavii
enti. (Se il tizzo fischia) O geut,
6 paren^ o amis malcontent (Ap-
pross.): n cielo ^ rosso che se-
gnale h egli?
— Parent^Ua, Parentela (2), Co-
gnome. « C6me I'h la sda pare»-
tella » : « Che cognome ha ici f »
— Parentorl, Parentela e Paren-
tado. « Elg*di 6n parentori nun pn
finii y^ : « Ha un parentado che non
tormina piii ». (Pr.) La viHnanta
VI mhzz — : Vicinanza h mezza pa-
rentela.
Parentesi e Claudite, Parentesi
e Claudite.
Parer, Parere. « J. m^ parer de
wi »: « A mio — o avviso », Ciap-
pd el parer de vun: Accettaril—
o consiglio di alcuno. Vegnt del
parer: Annuire. (Consulto) Senti
el parer d' dn rnkdich, d*6n ava-
catt: Sentir il parer d'un medico,
(1) E questa una delle'parole florentine
entrate perfeitamentejEieiraso della gente
mmodo.
(1) In Fior. c'e un modo di dire titCTtt,
ignoto a Milano: Fra n)« e te tilanio pa-
renti, Mn ci si pu6 pigliare, e ^uo] dirt
11 non poter andare d^aocordo con cbi si
sa, che, contrattando, e assai tirihio ed
avveduto.
(2) Paretitela in toscano corr-sponde a
Parentori non a Cognome e quasi [sino-
nimo di parcntndo.
PAR
— 505 —
PAR
Li un awocato. (Intemerata) << M
r^it cUia 6n parer tal o vun de quit
9€»rer ehe I h andaa via eideeh o
tct>rlii * (volg.) : « Gli feoe una par-
meea tale one lo mandb tramor-
[d-to ». (Pr.) Metaa parer e metaa
^Ufnee ( Appross.): Consiglio di veo-
Bliio e aiuto di gioviue.
Paxi, Pari. « Shmm pari » (al
l^oco) : « Siamo pari ». In de pari
Sr€i,f%dizza o In grand V isiess :
>oiio di pari statura. De pari coiir-
AUsion: l)i pari condizione. Da
pari a fart: Da pari a pari.
T^a retidita ilaliana Th atada alia
pari poech ann fd; La rendita
italiana si negozio alia pari pochi
anni or sono. | « Bell pari se.,. »:
« Se si dovesse badare ». Avh pari
a shall {vo\g.)'. E' pu5 far quauto
vole. « T*ee pari a d\yn « Tu hai
iin bel dire ».
Pari, Parere, Sembrare. Feb part
b6n: Metter in buon aspetto. Fd,
pari de nagott (pop.) : Non farsi
Bcorgere. Fd quell eheparepias:
Fare quello cbe pare e piace. « Me
par e nd me par >» : « Mi pare e
non. mi pare ». Par ehe voeuhbi-a
piceuv: Pare ehe voglia piovere.
« Te par? » « Ghe parf » : « Ti pa-
re 1 » « Le pare %* < Me par &n sl-
col ehe nd te vedi »: « Mi par mil-
I'anni ehe non ti vedo ». « Me par
nanea vera / » : « Non mi par ve-
ro ! » (Quando quello di cui si parla
ba mutato in meglio) Pari 6n al-
tr'omm: Pare un altro. (Pr.j Pari
e nd ves8 I'e eome filh e no teas:
Parere o non essere h lo stesso
ehe filare e non tessere.
PaxUl N. Ir. : « Te yh'ee hell pa-
riit <ia...»:«Hai unbeli'are,tu,a».
Pariglna (P. N.), (Specie di stufa
trasportabile), Parigina.
Parlglia, Pariglia. Oiia bella pa-
riglia: Una bella pariglia (di ca-
valli).
Parlglina (P. N.) (Medic, dalla
salsaparigliajj Pariglina.
Paris, Parigi, N. fr.: Paris e
Vihina ehe van al hall: E' faran
la Bibbia insieme 0pp. (se lui 5
troppo pill alto di lei) Paiono i
ParitiL, Parity. A parild. de trai-
iamerU o de eircostam: Idem.
Parl&, Parlare. Parla italianj
f ranees, tedhseh : Parlare italiano,
francese, tedesco o in, ecc. Parla
edn bHla manera^ de eristian, de
matt o de imhriagh (volg.K fceura
de propositi in arm, a m.ezza hbe-
ea: Parlare in bel mode, da cri-
stiano, da pazzo o da ubbriaco^
fuor di proposito, in aria, a mezza
booca. — sulla pdnta de la for-
cellina: — in punta di Ibrchetta.
— in pont e virgdla : — coUe sestet
Parlik in del nas, in di dent^ fceura
de mceud : Parla nel naso, coi den-
ti, fuori dimodo. Parldtperpratiea:
Parlare per esperienza. Parldt in
Vorlaaia : — alt' orecchio. — I6r de
per lor : — fra sfe. Parlh edme 6n
liher stampaa o strascioM: Idem.
ParlcL f ranees come 6na vaeea spa—
gn<Buta: Pari ar francese come una
vacca spagnola. Parlit in la man :■
Romper le parole in bocca a uno.
Parla del pu e del m^n: Parlar
del pid e del meno. Parlit hen e
operd. mal : Discorrerla bene e
razzolar male. « E ehi sard, jpceit
quell ehe parlerd / » : « E chi poi
ci metter^ bocca? » Podhpu parld
per el metgdn : Non poter piii par-
lare per o dalla commozione. Parlit
alia OaTnera: Parlare alia Came-
ra. « Lu el parla hen » : « Lei parla
bene ». « Quest se eiamma par id/ »:
« Questo si chiama parlare ». A
forza de sentinn a parla: A forza
di sen time a parlare. « Lassaparld
de mi*: « Lascia parlar a me ».
« iVo parUm,en dialler » : « Non ne
parliamo altro ». Sepodaria minga
parla met : Non si poti*ebbe parlar
meglio. Parld edn el so perehh r
Parlare a buon fine. S'en parla
nanea : Non se ne parla. « oe sa-^
ludem, ma se parlem minga » : « Ci
salutiamo ma non ci parliamo ». |
(Dar da censurare) Fd parld la
gent: Far bello il vicinato o Far
bella la piazza. Se ne parla de
per tutt: Se ne parla o si parla
molto di voi o di lei. | (Far all'a-
more) « Uh trii ann ehe se pai^-
len »: « Sono tre anni ohe si di~
scorrono ». « La ghe parla al talnr
« Ella discorre col tale ». | (Canta-
re ; di documento) La scriltura la
parla inset: La scritta dice o oanta
oosi. (M.d. d. interiezionale)«PaWt
hen o parli nuU ? * : « Disoorro"
bene o discorro male?* (Pr.) A
parld poceh se falla mai : Parla
poco f asoolta assai e giammai
non iallirai.
PAR
— 506 —
PAR
— Parlament (P. N.), Parlamen-
to. Vedi Camera.
— Parlamentarismo (P. N.), I-
-dem.
Parocclilan, Parrocchiano epiii
•com. Popolano.
— Paxocchla, Parrocchia. Ipo-
verde la parocchia: I poveri ael-
la parrocchia.
ParodUi ( Dal serio in ridicolo )
<P. N.) , Parodiare. « Bisogna re-
dhlla a parodid la Dttse / » : « Biso-
gna rederla parodiar la Duse ! »
— Parodla, Parodia (P. N.). Mett
in parodia: Metter in parodia.
Parftr (D. Fr.) (P. N.), Vezzo di
gioie.
P&roU (T. di gioco), Paroli (Po-
8ta doppia dopo colpo vinto).
Paxolla, Parola. — sdruecioUt^
piana, tronca: Parola sdrucciola,
piana, tronca. Parolla storta, hru-
€ca , risentida : — torta , brusoa ,
risentita. Paroli grass: Discorsi
grassi o parole oscene. Parolla
a^ordin: Parola d'ordine (nel mi-
litare). Ddmandh la oarolla: Do-
mandar la parola nelle assemblee.
Parola fter parola : Parola per pa-
rola. BiMSsa o mangidt % paroli:
Biasoiare o mangiarsi le parole.
Avhgh di paroli con mm : Aver pa-
role con uno. Std, in parolla : Sta-
re in parola. La questidn in por-
rolla: La questione di cui si trat-
ta. De 6na parolla in Vallra: Da
una parola m altra. Omm depor-
rolla: Uomo di parola. Ciappa in
parolla: Pigliarin parola. Mancd,
de — ; Mancar di parola. Passd
parolla : Passar — . Misurd i pa-
roll: Misurar le parole. Bulla lit
6na parolla: Buttar una parola.
Spend la s6a — per vun: Spendere
la parola o il nome per alcuno.
Lassd c6r 6na mhsza parolla : La-
sciar correre una mezza parola.
H « /n vott ann che shmm inskmma
emm mai faa 6na mezsa parolla » :
« Non ci I'u una parola toi*ta fra
noi due in otto anni di matrimo-
nio ». « Sur Carlo eh' el senta 6na
parolla » : « Sor Carlo, una parola ».
« Ohe mancaddmd la parolla i^idi
bestia intelligente): «Non gli man-
ea che la parola o f avella ». « Tutt
bH paroli / » : « Tutte belle paro-
le! »2>Arfdw A di bonn paroli: Pa-
ftcere di belle parole. Podb muddt
'id paroli: Poter barattare parole.
Avegh semper quella paroUa i»
boeca : Aver sempre quella pante
in boeoa o'£ il sno InterealanL
Oid vin e sit paroli [AppritrnM
IJ acqua Hk m^e e il Tino n
oantare 0pp. Buon vino £Eiv4di
lunga (Pr. in dis.). « Ch^el diga tik
6na parola. Cos* el vasttr dammt
( detto a compratore ) : « Diea lei;
quanto la mi vuol dare ? » Giwgi
su la parolla: Idem. (Pr.) IpanU
guana in ditt in ditl: Parola di
bocca e pietra gettota chi la nifr-
coglie perde la giomata. I pitnU
in f^mmin e i fait in tntui'e: Le
parole son femmine e i fatti mi^
schi. Non tutt i paroli meriten i>>
sposta: Non tutte le parole meii-
tano risposta.
— Parolinna, Parolina. «jSI
g'd ditt dd parolinn in I'orh^gia *
cdme per tneanto s'e eambtaa fa
sehnna » : « Gli disse due parole
turchine e a un tratto la sceiui
si mut5 ».
— Parolascia, Parolaccia. «ll
Nando el me dis di parolase,
mamma»:« Mamma, il Nando mi
dice delle parolacce ».
Parp&l (Volg.). Vedi FarfaOa.
N. fr. Linger e&me 6n purpiti:
Leggiero come una piuma. | (Fer-
ruzzo di cerniera) Aletta.
— Parpain, Farfallina.
Parposiila (In dis. come mone-
ta). N. fr.: Dd el r^t de la par-
po&ula: Dar il resto del caruno.
Parponiment (Volg. id.). Vedi
Proponiment.
Part, Parte. Av^h la s6a part:
Avere la sua parte. La tersapari
del rosari: Cinque poste di roaa-
rio. Tird. gid sut piaU la s6a part:
Tirar gitl sul piatto la sua imrte.
Paget la sua — ; Pagare la sus
Barte. H (Lato) Be part de pader:
►a palate di padre. « Me daeur de
la part del coettr » : « Mi dole ds]
lato del cuore ». <c L'h Id, di jMUi
del lagh maggior » : « E delle o aalle .
parti del Verbano*. Tirh vun de
part per parlagh: Tirar uno in
disparte. Andh per part a tmn:
Andar a trovare uno. Avegh on
quai cossHta depart: Averil gm^
zoletto o una sommetta da parte.
Fdpart e volontaa: Pare parzialitil.
Lassa de part : Lasciar da parte
o banda. mHt de part : Metter in
serbo. N6 savh pu de che part vol-
PAR
— 507 —
PAR
t<U8 : Non saper da che parte toI-
tarsi o a che santo votarei o Non
non sapere da che parte rifarsi.
TcRU &ha robha in eattiva part:
Pigliare una co8a<in mala parte.
Pass A vun de part o a part: Pas-
ear da parte a parte. « Vegneven
aid de tutt i part » : « Calavan j^ti
da tutte parti o gib. d'ogni in-
tomo ». « De dnapart la me entra
de Valtra no>i<u2k un canto la
mi va dall'altra la mi par cosa
strana » | (Nel lingoaggio tea-
trale) Avegh minga de part neUa
eomrnedia: Non aver parte in una
data commedia. I prtmm o i se-
gdnd part: Le prime o le seconde
Sarti. I part d'arehkstra: Le parti
'orchestra. (Fig.) « Jfe pias nd
a fd la part odiosa o del diavol in
ata faeeenda> : « Non mi garba di
far la parte odiosa in codesta
faccenda». Fh dd part in eom-
media: Far due parti in comme-
dia. Portd, ben la sda part: Idem.
I (Nei tribunali o nei contratti)
Ves8 gxMdes e part: Esser giu-
dice e parte. 1 part in compare
a Vttdierusa : Le parti comparvero
all'udienza. MHtes de la part del
tort: Mettersi dalla parte del tor-
to. Part interessada: Parte inte-
ressata. (M. pr.) On eontratt Vim-
p^gna semper t d6 part: Un con-
tnttto impegna sempre le due par-
ti. I (Nascita di creatura) Parto.
Andd el part a la thta: Morire
di parto. Bervias el part : Essere
sopra parto. Frhsea de pari : Fre-
sca di parto. Sarass el part: Usoir
di parto. (Pr.) L' oec el vceur la
s6a part (primo signifio.): Vedi
Occ. Quell lassii el ghe fh a tuiti
la sda part (Appross.): Dio non
paga il sabbato. Bisdgna semper
sentl tutt e dd i part: Bisogna
sentire Tuna campana e Taltra.
Partament (Volg.). Vedi Apar-
lament.
Partasg (D. Fr.) , Divisione ,
Partoggio (1), « An faa elparttisg
de I'ereditaa e al Otgio gh'e tdeeaa
la villa » : « Han fatta la divisione
deU'ereditk e a Gigi tocc6 la villa.
Fartedpk, Pai^cipare. « G'oo
parteeipaa el mh sposaliei » : « Gli
partecipai il mio matrimonio ».
(1) Da evitanl.
Paxtegnl (Volg.). Vedi Apar-
tegnl,
Partend (Volg.). Vedi Pretend.
Parti, Partire. « S6n partii de
Milan sahet pa^saa » : « Sono par-
tite da Milano sabato scorso ». |
(Dei metaUi) Affinare.
— Partenza, Partenza. Visa de
partenza : Essere di partenza o
sulle mosse. « M vapdr VI in par-
tenza »: « II yapore ^ in partenza
o stk per partire ». Bisogna trovit
&n panto de partenza : Bisogna
f)ur trovare un punto di partenza.
Grido delle guardie ferroviarie)
« Partenza / » : « Partenza 1 »
Partibiis (N. N.). N. fr.: In par-
tibus: Idem.
Partlcipl (P. N.) (T. gramm.),
Participio.
ParUcola, Particola. « An robaa
Vostensori e dn buttaa via la par-
tieola » : « Rubarono I'ostensorio
e gettarono la particola ».
Partlcolar, Particolare. (Di pri-
vate ) Vin de partieolar : vi-
no di particolare. (A^gettivo) « Me
par che la g'abbia nient de partis
eolar / » : « Non mi pare che ella
abbia gran che di — ». ( Sost. )
« Cuntem, sii tutt i partieolar » :
« Raccontami tutti i particolari
del fatto ».
— ParUcolaritt , Possidentuc-
cio.
— Partlcolaritaa, Particolarit^.
Partida, Partida. I partid in
giust: Le partite battono. | (In
commercio) Partida avhrta: Par-
tida accesa. Ona partida de seda
bellissima : Una partita di seta
bellissima. | (Ramo di scienza o
d'arte) ^ U e m,inga la s6a parti-
da y>: « Non h del suo ramo ». (Al
gioco) Giugh 6na partida: Gio-
care o Fare una partita. (Pr.) La
de la partida : Esser della brigata
o nella partita.
Partiddr, Partitore. (Idraulica)
Spartitoio. (ZeccaJ Partitore.
^artidura (P. N.). Partitura c
Spartito. (Musica) Legg in parti-
dura: Leggere in partitura.
Partii, Partite. (Per matrimo-
nio) On b6n partii : Un buon
partite o Occasione. Trh a Vari
el partii: Mandar a monte il par-
PAR
— 508 —
tito. (Spediente) lAi el tret par-
tit de tutteoss » : « Egli trae partito
da tutto ». Ciappd. el ad partii :
Gettarsi ad iin partito. « Oo a-
dottaa el partii de tosh » : « Adottai
il partito di taoere ». (Condizione)
Trovass a mal partii: Trovarsi a
mal partito o a poUo pesto («e
malau)). (In politica) V^s del par-
tii del ministeri: Essere ministe-
riale. Vhas del partii del pan de
mangiit: EBsere del partito della
f>agiiotta o tenere della minestra.
M. d. d.) Mitt el coo a partii:
Metter il cervello a partito o o
bottega (pop.).
Partitsuit, Partitante.
Partizidn, Partizione (Nelle zec-
che). Vedi Partiddr.
Paxtori, Pai-torire. Vkss li liper
partori : Essere sopra parto. Par-
tort duu fioeu per volta: Avere
due gemelli. Avhpartorii depoeeh:
Fresca di parto.
Paxtorienta» Partoriente.
Parftr (D. Pr.) (P. N.), Oma-
mento di gioie. « m!1 g'a compraa
6na parHr de perla » : « Le com-
per6 un vezzo di perle ». Che
bUlapardrde testa: Che bel lini-
mento.
Parzlalitaa, Parzialit^. Fh di
parzialitaa: Pare parzialitk. Per
nd fa — ; Per mandarti del pari.
Parzlpltk e Parzipitk, (mene-
ghino). N. fr. : T(bu a perzipitd,:
Giurarla, Perseguitare.
Pfts, Pace (Fine della guerra)
La pas de ViUafranca : Idem.
(Pagato il debito) Semrn in pas :
Siamo lesti , (pop). (Tran<}uillit^
della Tita). JJass pas : Darsi pace.
Avhgh la santa pas in ed: Aver
la pace di casa. Jiandit in santa
pas : Mandk in pace. Vlss 6n otnm
de pas: Essore un uomo di pace.
Andd, o mandd in pas: Idem.
Fit la pas : Rifar la pace. (T. di
gioco) F^ la pas : Far la pace o
pari patta. (M. pr.) Mangia, hev,
e viv tn pas (a bambini per esor-
tarli a star boni o anohe Idem
aUudcndo a qualche pappataci).
Pascenza, (Volg.). Vedi Pa-
zienza.
Pascol, Pascolo. Servitii de pa-
scal: Idem. Trovagh el sd pascol
in d'dna robha: Trovarci il sti pa-
scolo.
— Pa8C0l&, Pascolare.
Pasentd,, (Volg. ant.) Vedi
dimdr,
Pasmii (Volg.) Vedi Spttsimh,
Pasqua , Pasqua. Fa pasqt
BiglUtt de pasqua: II polizzuM
Content edme ona pasqua : Coi
tento come una pasqua.
— Pasquetta, Epifiuiia.
— Paaqnal, Pasquale. X'af/nei
pasqual: Idem.
Pasquee , Piazzale. Fl p€tsq
di gainn: II piazzale delle galunc
Pasquiroeu, Piazzuola o Piaz-^
zola o Piazzetta.
Pasqnln, Pas<}uino. Pasquin e
Marfori: Pasquino e Martbrio.
— Pasqnlziada (Civ.) Pastiui-
nata.
Pass, Passo. Anddt de ptiss : An-
dar di passo. Andagh ctdree a tuU
ipass: Star attaccato a cintola.
Sldnad. el pass: Affrettare il — .
Andu a fit auu pass : Andar a fare
due o quattro p^ssi. Fit 6n pass
avanti e V alter tndree. Far un pas-
so ayanti e uno o due indietro o
addietro. Fit el pass adatUia a la
gamba: Far il passo secondo la
gamba. Cuntagh i pass a vttn:
Contar i pasei a uno. F^dt t co
f>ass: Fare le sue parti. (Mili-
ari) Mareit el pass: Segnare il
passo. Pass de earica: Passo di
oarica. Fh di pass de gigant : Far
passi da gigante. Fitonpassfais:
Fare un passo false. (II luoso dove
si passa) In sul pass : Sul passo.
Sard, sit i pass al eonfin .* Chiu-
dere i passi al confine. £dn de
mitt a &n pass ddve passa nissun
(pop.) (Appross.): Un oono a nulla.
(Pr.) Quaiid la eavalla Vdt de zop-
pass la trcBUva stibit 6n ciod nU
pass (Appross.) : Nessuno legge nel
libro del destine. On pass cuLrte a
V alter se va a Romma : Idem. (Di-
scorrendo, raccontando) « TttrnoMi
indree 6n — » : « Tomando nn passo
indietro ». (T. di ballo) Pass a duu:
Passo a due. (T. di gioco) F^ o
avhfaa — ; Fare, passo. (Pratiche)
Fit i sd pass: Far i suoi passL
Dit pass a 6n impegn: Sbngarej
una faccenda. | (Add. di fioie)!
erba, eco.) In diventaapass : Sonoj
appassiti. Patss j)ass: pQ»aiBBimo,\
— Passin (Nei primo signil),
Passolino, (in dis.) Passettino. « £1
^it qiamd i sd passttl » : « II mi'l
imoo f^ gid, i suoi paB8ettini».|
{'
PAS
— 509 —
PAS
(19^el secondo signif.) Fighpasaitt:
jpicM passi.
- Passa-asBaa, Passare. — 6n'ac^
qy.€i, % montagn, de ehl, de Id, de-
mzna, innanZf indree^ innam e in-
AreCf via, fctura: Passar un'aoqua;
le montag^e, di qua, di Ik, dinan-
SEi, innanzi, indietro, innanzl e in-
dietro, via, fuori. « Oh'tl passa
jfntr » : « Passi ». « Digh eh' el pcisaa
d^ inflX » : « Digli ohe passi da me ».
« SI gwhmo el g' a pemtiss de
futssit » : « n ^ovomo gli diede il
passo >. Tutti I dl en passa vun :
tygjn di ne passa imo. Pcued el
s^ffn : Passar il segno. Passh par-
rola : Passar parola. Passagh sdra
a 4ina robba : Sorpassare o passar
sopra a una cosa. « N6 ghe ne Uusa
ftassit vunnay* : « £2 il suo martel-
o ». In robb ehe passa : Le sono
cose che passano. « Quella jHiroUa
ch'el m'd ditl la me passa minga » :
« Quella |>arola... la mi ribolle ».
J'lassit i cinquanta: Passar i oin-
quanta (anni). (Campare) « Gdme
te se la posset ^ » : « Come te la
passi? » (Esaminare) PassA &n, lir-
her, i jpagn, i danee: Ripassare
i panni, soorrere un libro, riseon-
trar i denari. (Esser promosso)
4c Z/h passaa tenent >» : « £i passato
-feenenie ». « Ai esamm V h passaa
per % einq'u eavH » : « £} passato,
agli esami, pel rotto della cuffia
o di straforo ». (Di carta che non
regge air inchiostro ) Carta ehe
passa: Carta ohe bee. (Dare) Pas-
sit 6n tant o 6na pensidn a vun:
Passare un tanto o una pensione
a uno. (In cucina) Pttssdt, i tomor-
ies, i pomm de thrra: Passar alio
stacoio i pomodori o pomidoro, le
patate. (Gioco) « Mi passi » : « Pas-
so ». Chi passa phrd: Chi passa
perde. (Esser teuuto in conto)
jPassd, per lader , per spia, per
hrutt: Passare da o per ladro, da
gpia, da bnitto omo. (Di donna e
dl poponi) « Uh 6n poo passadUf
ma Ve aneamd minga m4il>: « "k
un po' passata* o passatella, ma
pur non c'^ male ». « St6 tneldn
ehi Vh passaa » : « Questo popone
^ nassato ». (Altri modi oi aire)
« Chi V I ehe a rott st6 bieeer f »
« Mi no ». Va ben ! El sarii staa
quell ehe passa » : « Chi ha rotto
quel bicohiere? » « lo no ». « Sta
bene ! Sard, stato Pinco » (volg.).
<c Quella pdpola I'h 6n poo passa-
<to » : « Quella signorina ha tocco
STolto ». Tant per passau el temp :
Per ammazzare il tempo. (Di ma-
le) in El te passa ?>: « Ti passa ? »
Passdk in giudicaa (ciy.): Passar
in giudicato. Passd, per le armi:
Passare per le armi. Passd fmn
in barca: Passare in barca o Tra-
ghettare. Passd la nott in scidm-
hola: Passar la notte in bagordo.
Passd vun depart e part: Passare
da parte a parte. (Anni) Cinquan-
ta e passa: Idem.
— Passalla, Passarla. Passalla
n^ta: Idem. Passagh sdra: Me-
nar bene.
— Passada, Passata. « J^oo ditt
inseH de passada, ma ghe tegni
minga »: « Lo dissi oosl di passa-
ta, ma non ci tengo o non insi-
sto ». Dd dna passada a la lezi6n :
Dare una passata alia lezione. Fd
la s6a passada: Fare il suo oorso.
Ai dispiash bisdgna dagh passada :
Ai dispiaoeri non bisogna starci
sopra. I (Luogo acoonoio a reti
per uccellare) Tesa. (Specie di re-
te) Pantera. Per san Franeeseh
fh'h la passada di ddrd: A san
'ranoesco c' h il passo de' tordi.
Fl can el boia la passada de la
legdr: II cane guattisoe dietro la
lepre. (Nuoto) Dd 6na passada (e
cio^: mandar un nuotatore sot-
t'acqua verticalmente scavalcan-
done il capo): Dar il tufifo o tar
here.
— FaBsadora, Passaggio, Pas-
sare. « Qh'h 6na passaaora ira el
studi e la eusinna >» : « C'^ un tran-
sito o passare fra studio e cuci-
na ». I (Traye o tavola su gora o
canale) Palancola.
— Paasant, Passante. Vin pas-
sant: Vino passante.
PaBsaman, Passamano. Passa-
man per guami: Passamano per
guarnitura.
— PasBamanter, Passamantiere
(poco usato).
— PaBsamantlii, Piccolo passa-
mano.
PaBBaport, Passaporto. Ad^s
per viaggid ^h'h pit btsbgn de pas-
saport: O^gidi, per viaggiare, non
c'e piti bisogno del passaporto.>
I« G dn fLrmaa el passaport » : « I-
dem o Egli h spedito ». On pas-
saport per Valter mond: Idem. .
PAS
— 510 —
PAS
Vtasegglk-eggiaAf Passegglare.
« Oo passeggicta tutta malHhna » :
« Uo passegsiato tutta la matti-
na ». Mend el eavall a pcisstg^id. :
Condurre il oavallo a passeggiare
o Passeggiare il cavallo. ^tsseg-
gid 80tt ai finkster: Passeggiare
sotto le iinestre. / noster veec dir-
seven dopo disruui stdt^ dojfo zhnna
t>ii a passeagid: I nostri Yeochi
dioeyano : dopo pranzo stai, dopo
oena passeggia.
-— Pass^g, Passeggio e Passeg-
giada, Passeggiata. Jja eamerada
V^ a passeg: La oamerata h usoi-
ta a spasso o a passeggio. (Anda->
tura m cavallo) Spasseggio. Path-
seggieida militar: Passeggiata mi-
litare.
— Fassegpgiii, Passeggiatina.
P&sser o Fassera, Passera. Pas-
sera solitaria: — solitaria. Pari
el nid di passer: Essere soardui'-
fato (Luoca), scarmigliato, scapi-'
gliato. On vivee de passer: Un
passeraio. Se iuW i passer cono-
sissen el mH/: Ogm uooello co-
nosoe 11 graao o se il gioYane sa~
pesse e u Ye6chio potesse non o'^
oosa che non si facesse.
— - Passarin, Passera mattugia.
— Passarera, Passeraio.
Pass^tt, Passetto. Mis^ird i al-
ter c6nt el sd pcusett: Misurar gli
altri ool suo passetto. (Soherma)
Fioretto.
Passi, Passlo. JSl p€issi de san
Jjuca: II passio di san Luoa.
Passin, Passino. « JSl faseva di
passiit de ftoRu*: « FaceYa de' pas-
sini a uso di donna ».
Pa88l6n, Passione. « El g^d la
passion de la eaceia, del noadf del
giaeugh » : « Ha la passione della
oaooia, del nuoto, il Yizio del gio-
oo ». Av^gh passion per nagott
(pop.) : Non aver passione a niula.
« L d eiappcM passion per la pU-
tura » : « Ha preso passione per
la pittura ». (Amore intenso) « t/d
eiappd 6na passion » : « Ha presa
una passione o una cotta (pop.).
« Quella pdpbla Vh stada la gran
passion del JAiis »: « Quella tan-
oiulla h stata o fu la gran pas-
sione di Gigi >»• « Pod^ pit veahlla
e^ savh che Vh d'dn'alter, ah Vh ona
gran passion/ y^: « Non la poter
pi^ Yedere e sapere ob^elVd d'un
«ltr'uomOy la h pur una gran pas-
fPr.)
sione ». La domhtiea de ^
La domenioa di passione. (Pr
passion la quatta i oec :• La
sione aocieoa.
— Passion^tta, PassioncelliL
— PasBionaa, Passionato. «
ver iitBuf Oh'h mort la ntatnr.
r^ h tutt passionaa » : « Poyc
ragazzo! Gli h morta la maim
ed h 11 tutto appassionato ». 1*^
sionoM per i cavai: Vedi Port
— PasBionass, Appassionarffl.
— PasBionin, Fior di passic-
PasBiy, Passivo. Sertntii f
va : Idem. M passiv de qtiellui
el supera Vattiv : II passiYO
quella banca supera 1' attiYO.
gramm.) V^rb attiv e v^b
AttiYO e passlYO.
— Pasnvitaa, PassiYit^. «
6n patrimoni tuU pien de pt
vitaa>: « £ un patrimonio
molte passiYit^ ».
Passman (T. di ballo), Fiorei
Passdn. Passone. An miss gu
passon : Hanno puntati i passoi
— Passonli, Palifioare.
— PasBOoada, Passonata, Pal
fitta.
— PasBonln, Palo.
PasBpartd (D. Fr.), Passapei
tutto.
Past, Pasto. Fd 6n poo de .
Fare uno spuntino o un pastel
Mangid fceura de past : Mi_
giar fuon del pasto. Vin de past
Vino da pasto. A tutt past:
tutto pasto. V^s tutt a past
d'6na robba: Esser nella sua
Ya. (Iron.) « QuhU el te tegm^
past! y*: « Si che quelle ti sarik
cordiale ». Disnd a la carta o
past: Pranzare a pasto Opp,
carta. Ona jntanza che ten fn....
past : Una YiYanda molto sostaon
ziosa. ,
Pasta, Pasta. Panattieri e ai<*|
miii) JOa pasta de fd el pan : hn
pasta per far il pane. Pasta da
minhstra (1) : Paste da minest^*
Pasta easarenga : Pasta fatta
oasa. Pasta froVs^s Pasta fro!
Mezza pasta, sfoiada, eee,: Pi
siringa, sfoglia, eoc (H. d.
« Qtiella povera donna r^ &na r-
sta frolla » : « Idem ». Avigh mat
(1) Innumerevoli tono le 8pect« di .
da minestra, che pol mutaao spesso
far del novo.
PAS
— 5U —
PAS
vn pcuta : Ayere le mani in pasta.
^ana ptista d*omm : Bona pasta
i'omo o Omo di — . (Pr.) Nel mend,
la jfMuta el pan se injina : A rime-
oar la pasta il pan^si affina. (Ca-
siai) Ixt p€uta del fortnagg e del
Hracehin : La pasta del oaoio.lCar-
liolaio) La pasta de taeed i avis e
d^ impastdt tapezzerii sui mur : La
eftsta. (Cartiera) Pasta o anehe il
*esto. (Pizzioagnolo) Pasta de sa-
lamm, de eodeghin, de salatiss&n:
Pasta da salame, eoo., Pastone (1).
(Vetrai) Pasta del veder : Pasta.
(Pabbnc. di perle finte e altre
pietre) « Paren finn sHph'la, ma
xnfloece in de pasta de Momma » ;
« Perle di Boma fatte di pasta ».
— Pastee, Pastaio. I Avhgh 6n
pfistee al euu: Aver if neccio al
culo (Luoca). Pastee de sttddr: Pa-
sterelli. | (Imbroglio) « Dopo de
ofcUl miss in quel pastee Vh seom-
pars »: « Quando Pebbe messo in
quel bertuello se la syignd ».
— Past^g (voce di soherz.), Pac-
eliia. IJh V&ra del pasteg : £ Tora
del pranzo o della paoohia. In easa
X a la fista gh*era 6n ji6r de pa-
Bteg (pop.): Alia festa di easa X
o'era uno splendido buit'^.
— PasteggUi-egglaa, Pasteggia-
re. Vin de past^gid: Vino per
pasteggiare. Lit de miseri el vcBur
nUnga senUnn a parld. Uh faUii
ma el pasteggia semper edn bordd:
£gli di miserie non ne vuol udir
parlare. £ fallito, ma pasteggia
oon Yino di Bord5^ | (In luogo
di godere altrui od esseme go-
duto) « £1 se lassa pasteggid. dai
so amis, che Vh &npiesh / »:mW si
lascia godere dagli amioi, ob'^ im
deslo ».
— Pastegglabil, Pasteggiabile.
Qtiell pivhu Vh peuteqgiabit : Quel
paino h tutto da godere.
— Pastumm, Pastume.
FastLodata , Pasticciata. Po-
lenta pastieeiata : Idem.
FasiLocerta, Pasticoeria. « Tn^
vhmess ai quaUr'dr a la p€Uticee^
ria » : « Troviamooi alle quattro
inpasticceria ».
FastLglla, Pastiglia, (2), Pastic-
(1) I Toc&b- m&ncano di questa voce ap-
{tropriata a* pizzicagnoli. La d6 per ana-
ogia, senza essare certo del fetto mio.
(t) La Pastigtta e piuttosto qaella che
•i bmocia nelle camere per proftiinarle.
ca. I pastilli de eodeina fan ben
per la tdss : Per la tosse giovano-
le pastiglie di oodeina.
Pastinna, (P. N.) (Fungo man^
gereccio), Pastino(l)y Prugnolo
bastardo.
Pasttzz , Pastiooio. Pastizz de
WMccardn: Pastiooio di macohe-r
roni. I (Lavoro mal riuscito) Quel-
la eommedia I'h 6n vero pastizz r
Quella eommedia h nn yero pa-^
stiooio. I ( Imbroglio e peggio )
« Ad^s si ehe m,e troRuvi %n a* on
hHl pastizz / » : « Ora si cb' io mi
troyo in un bel pasticcio I » (In
giuoco) « Stagh attent, te se aeeor-
giaree eh*el /A di gran peistizz » :
« Tiengli I'ocobio addosso, ti ao-
corgerai che egli bara». (Pr.) (Vec-
chio) Se Vh fada deidrizz, pias anecu
la erdsta del pastizz (Appro88.)r.
Vedi Crosta,
— Pastizzaa, Pasticciato. Po-
lenta pastizzada : Polenta pastic-
ciata.
— PaBtizz6n (di uomo obe ayyi-
lappa e imbroglia le cose). Ca->
yalocobio, Inibroglione. Pastizzon
( Di grande pasticcio ) : Pastio-
cione.
— Pastizziii (In yemacolo nel
solo si^nif. di piccolo pastiooio)^
Pasticcino (A Firenze anobe in
quell o di gioyinetto cbe fa del
pasticci) : Pasticoini caldi !
— Pastizzli, Pasticciare (Pist.)^
Impasticciare, Imbrogliare. « Lu
nd I'h bdn ehe de pastizzd » : « £li
non fa cbe guazzabugliare o Lui
non h buono cbe di impasticciare-
le cose ».
— Pastdn, Pastone. Paston per
i besti o per i ushi: Pastone (o-
pagliata) per le bestie o per gU'
uccelli. La ministra Vh diventada
un pastdn: La minestra ^ diyen-
tata un pastone o s^h fatta un&
pattona.
— Pastonin, Pastoncino.
Pastor, Pastore. El ban Pastor:^
QesvL Cristo. « Sii all' Alp gh'era 6n
fmstor edn tanti caver » : « Sii al-.
'Alpe c^era un pastore con molte
capre ti*. A la pastora : In abito'
da pastore. (Pr.) El bdn pastor el
se eonoss dai so pegor : II buon
pastore lo si conosce dall^armento.:
(1> Poutino e invece in lingua una ep**
cie di zappa.
PAS
512
PAT
— Pastoral (II bastone del ve-
ecovo), Pastorale. | (Add. di pa-
store) JDramma pastoral (colxo):
Idem.
— Pastoron. « L'h 6n hon pa-
storon » : « i) un buon pastriccia-
no ( popol. ) o £ una pasta di
zucchero ».
Fastis, Pastoso. Onpann molio
pastos : Un panno molto — o mor-
oidissimo.
— Pastosltaa , Pastosit^. « In
del 80 8til gh^h dna pastositaa ehe
pias edm'e » (oblto) : « Nel suo stile
c'^ una tal quale pastosit^ ehe
garba assai ».
Pastmgn e Pastrugnada, Pia>
fitriccio, Bozzima. « Oh ehe pa-
strugn / » : « Oh ehe piastriocio I »
■« Cava fotura i man de quel pa-
sirugn > : « Leva le mani da quel-
I'intruglio ». (Invece di Pastizz nel
senso di imbroglio) « <^uel brdbrd
el m^hfaa on alter pastizz yt : « Quel
cavalocchio mi piantb un altro
garbuglio ».
— Fastrugna-gnaa, Impiastric-
oiare. « Pasirtignelmingatani quell
mh pover eappell moll » : « Non me
lo SDertucciar tanto quel mio po-
Tero cappello a cenoio». Paslru-
gnass la faeda : Rinchioeolirsi.
— Pastrugnon e Pastrugnador.
Pastura, Pastura. Mena i hhsU
a la pastura : Condurre le bestie
alia pastura.
Pauicca, Patacca. No vart 6na
patacea: Non valere una patacca.
— Pataccdn, Pataccone (1) (Mo-
neta grande e ehe non sia nota).
■*: Cosse Vk quel pataccdn d' 6r ehe
te gh'ee in man ? » : « Di dov' 6 o
quanto vale quel doblone ehe tieni
in mano».
— Pataffia, (Volg.J. Vedi Upi-
iajlfi (civ.). Is. fr. : Madamm Pa-
tajjia: Una spatanfiona. H (Mac<-
<5hia d'unto) Pattaoca. « JSl g'a dna
gran patajfia sulla marstnna » :
^ Ha una gran frittella sull'abito ».
Patan, Patano (2) (Nel senso di
Austiiaco h in dis.).
(1) La parola e uguale, non II senso.
Patacconej a Fir., signlflca persona grassa
•e lenta, o ragazzo pieno di frittelle snlla
■vesticclola.
(2; Patano in toscano e voce bassa in-
vece di Patente. o Badiale- P. E. : ^iL'e
nnto ciar / » : « E tanto patano ! »
Patanflan e Patanflanna, Spa-
tanfione e ona e Pataccona.
Pataponfete, Tiritombola.
Patata, Patatagh» Patatin-pa^
taton e Patat^nfeta (Suoni imitat.
di certi rumori). Patatdr-paiatik^
(Oaloppo di cavallo sul lastricato).
« jfir' l\f patataghf o patat6nfeia,i»
andaa c6nt i gamb a Vari »:«£!!
patatrach so ne andaron colle
gambe all'aria o levate ». mPaia-
tin, patatdn, el ghe n' ^ ctoa fin
ehe Vh staa stdffy^ : « Lo prase e
tiii'e e tafi'e gliene diede a sazietk ».
Patatdcch, Patatucco (1).
Patatta, Patata. Patate a l^:
Patate lesse. (Pitl com.) Pomm de
t^rra,
Pateletta, Rivolta. Sort6 eoi
patelktt de seda: Soprabito coUe
rivolte di seta. I patelett di sac-
eoec: Le mostreggiature.
Patteletta, Facciola. In toga
ednt ipattelett sul stomegh : In to-
ga coUe sue brave braciole (volg).
0 facciole sul petto.
Patema d'anim (Civ.), Patema
d'animo.
Pat6na (T. eoclesiast.) Patena.
Patent, Patente. jAgg.) Met&n
eiara e patent : Sagione cbiara e
patente o patana (volg.). | Lettera
patenta : Lettera patente. 1>^ Sna
patenta de stupiaitaa: Dar una
patente di imbecillit^.
— PateHtina, Patentino (2).
— Patent^-entaa, Accordare la
patente. Maestra patentada : Mae-
stra patentada.
Pafer (Volg.). Vedi I^ter,
P&ter o Pi^r noster. On pater
e dn'ave segdnd el solit: Tutti i
salmi finisoono in gloria. « In d'&n
pater sdnt ckx » : « In un credo o
fiat sono qui o son di ritorno^. Ave
a ehe fa edme PHatt in del peUer:
Entrarci come Pilato nel orcnio o
come i cavoli a merenda. | (Pal-
lottoline del rosario) Patemostri.
1 (Ovetti scolpiti nei capitelli delle
oolonne) Patemostri. (Specie di
pasta da minestra).
(1) Notai Patatdrch sebbene sia voce dt-
menticata, perohe c* e ia fior. la roc^
uguale. La nostra serviva a de9ignar« i
poveri soldati boemi sotto rAustna. La
florent. signiflca:. omo stapldb e atrmno.
L^analogia c^e tntta.
(2) II Patentino toso. corrisponde al Ac-
stro JAcenzin. Vedi Lieenzin.
PAT
513 —
PAT
— Pater&, Biasoioar patemoetri.
« Im no I'h h6n ehe ae paterit e
Maltese el stomegh » : « Egli non fa
che biasoioar paternostri e pic-
ohiarsi il petto ».
Pateratt, Biasoiapatemoatri, Bi-
gotto.
Patema, Patemale. « M g^i^faa
6na paterna, ma ednt i fioeek » :
« Oli feoe una patemale in re-
gola ».
Pat^nimo (Idiot.per Patema d'a-
nimo).
Pateticli, Patetioo. Vdspathtiea:
Voce patetioa. (Iron.) « Oh e&me
I'h — quel pover omm / »: « Oh
come h noioso ^uell'uomo ! ».
Pati-atii, Patire. Patl lafammf
el frhddf Vctsma, el mar: Patir la
fame, il freddo, Pasma, il mal di
inare. Pai\ iserup6i, la distrazidn:
Patir di scrupoli, di distrazione.
« Z/dt finii de — » ; « Ha finite o
cessato di patire. Patl % aaliti:
Curar il BoUetlco. Patl el eala: Dar
noia il oaldo. (Pr.) Quand s'^ patii
sosshnn, s'e inclinaa a compatl :
Quando si ^ sofi'erto si sa compa-
tire. P (Guastarsi) « Sta came Vh
— >» : « Questa came s' h guastata
o ha 8oflei*to ». « L*l hhlla aneamd
ma rh paiida » : « £} ancora bella.
ma h patita ». P (Incappellarsi)
Paiigh: Patirci (1) , Pigliarsela.
« Oo88*importa a ml se el ghe par-
ties f »: « Chi I'ha per male si sciu-
ghi ». « L'h minga omm de paligh »:
« Non h omo da pigliarsene ». jroc-
eia patida: Viso sparato.
Patlnik, Pattinare. « L'h andaa
alV Arena a — » : « Andb a — o
Boivolare sul ghiaccio ».
— Patdn o Pattln, Pattino (2).
Patina, Patino. — antiga: Pa-
tina antica. Dib la — : Dar colore.
Dit la — ai pell: Patinar le pelli.-
Pat6& (D. Fr.), Vemacolo. « El
parla 6n — ehe se eapiss 6na
sversa » : « E' i>arla un dialetto
che non si capisce un'acca, un
accidente, una sega (Yolg.), una
buccicata (in dis.) ».
Patdccli ( St^ tra 1' Invers il
(1) II Patirci tosoano e piattosto nel
senso del cmccio, ehe i cattlvi provano
per invidia del bene altmi e che i bonl
sentono a ndfr cose che fanno dolore.
(2; C'e chi propone 11 veccbio : zoccolo
da ghiaedo.
Mlzz am^aa e VAvilii) n Ineceu
sdnt patdech patdech > : « Oggi mi
sento balordo balordo o aduggia-
to ». « Jj'^ restaa It — ! » : « Bimase
11 scacciato o mortificato ».
Patr^mm. N. fr. : Andii al —
(vecchio): Andar al Creatore.
Patria, Patria. « Jja mia — Ve
Milan » : « La mia patria h Mila-
no ». Am,6r de — : Idem. ( Pr. )
Ifissun h j9rofetta in — : Nessuno
h profeta in patria.
— Fatrlott, Patriotto. in 81mm
jpa^rto^^ » : « Siamo patriotti» (oio^
dello stesso paese).
— Patriottismo e Patriottlcli,
Patriottismo e Patriottico. ( In
senso politico) On gran patriotta
o &n patriottdn : Un gran patriota.
Patriarca, Patriarca. |pigniti\
ecdes.) Ul patriarca de Venezia :
Idem. Ul par 6n — ; Pare un pa-
triarca.
— Patrlarcal (P. N.), Patriar-
cale. « Ul fit dna vitta patriar^
eal » : « E^ fa una vita da patriar-
ca ».
— Patriarcaa, Patriarcato.
Patris. N. fr.: Talis patris, (id.)
talis filius: Tale il padre come il
figlio.
• — Patrizz^, Patrizzare (1). « M
mindr el niatrizza el maggidr el
— » : « II minore matrizza, il mag-
giore tiene da suo padre, ^ tutto
8UO padre o patrizza ».
Patrlzi (CivJ, Patrizio. Fami-
glia patrizia: Idem. | El pozz de
san Patrizi : II pozzo di san Pa-
trizio.
Patr6n, Patronanza, eoc. (volg.
antic.) Vedi Padron^ Padronanza.
Patronaa (P. N.) (peiliberati dal
carcere), Patronaxo.
Patt, Patto. A tutt i patt: A —
o qualunque costo : « G6nt el —
che o de.., » : « A patto che o di... »
Vegnl a — : Venir a patti. Patt e
pagaa: Patti e pagati. A nissun
patt: A niun patto. (Pr.) Patti
ehiari amieizia l6nga : Idem.
Patta, Patta. (Al gioco) Fd, — :
Far patta o pan e patta. p (Spsr-
rato de' calzoni) Toppino (antiq.),
Bottega (scherz.) « Cruarda ehe te
(1) Ai vocab. manca e non si dice. Ma
se s! dice Matrizzare, perche non Patriz-
zare ?
9^
PAT
— 514 —
PA^
qh'ee avert la patta »: «Bada ohe
hai la bottega aperta ».
Pattarla o Robba de pattee,
Cenceria e anche Cenciaia. <C68'en
fhmm de tutta eta pattariaf»:
« Che 86 ne fa di tutta questa cen-
ciaia ? »
Pattee e Pattera, Bigattiere e
Bivenditora. Part 6na bottega de
pattee: Sembrare una bottega da
— o cenciaio.
- Patt^, Pezza. 1 pattH per i
bagai : Le pezze. Distend i patH
8u la ringhera: Sciorinar o mefflio
Tendere i panni suUa ringhiera
del terrazzo. (Pr.) « JSl g^d, paura
perchh el sb. com' el std tn ai pat-
tH > (volg.) : « Chi ha la coda di
paglia ha paura che il foco Tar-
da ». M primm ann stringh e &tn-
d^if el seadnd fasa e patUi (Ap<-
pross.) : Miele da fidanzato e fiele
da maritato.
— Pattellin» Pezz^tta e Panni-
cello.
. Pattinna (Cenci impuntiti per
Btirare senza scottarsi la mano).
La presa o anehe Pugnetta. | /
patttnn di zoceor: Le guiggie (1)
degli zoocoli.
Pattdia (Volg.). Vedi Pattdglia.
Pattdglia, Pattuglia. Ona pat-
tdglia de caraMnier: Una pattu-
glia di carabinieri. (Fig.) Andit in
pattdglia {modohoASo): Smarrirsi.
F. E.: i< El m^ bastdn Vh andaa in
pattdglia » : « Ho perduto il ba-
stone ».
Pattonlnna (Volg.). Vedi Phzza
del stomegh.
Pattdnna, Pattona (2). Icasthgn
a rost 80tt a la peUtonna: Le bru-
ciate sotto il coltrone o il coltron-
cino. O (Grosso trapunto alia porta
delle chiese, de' teatri, delle oste^
rie) Portiera. L'oataria della pat-
tonna: L' osteria della pattona.
(Coltre per bambini in fasce) Top-
pone.
PattueUa (Volg.). Vedi Bollhtta.
« Guarda el Pednn c6n fteura la
(i) Guiggia non si trova ne' vocabol. in
questo senso preoiso. Ma in toscana i zoc-
coli delle nostr* brianzole, colle guiggie
non si usano. La Crusca per6 ha guiggia
per tomaio.
(2) Co la voce non il senio. Pattona In
toscano i polenda di farina.
pattuella »: « Guarda 11 Pierino che
mostra la brachetta ».
Pattusc, Pattume. « Gh'^ 6n
gran pattusc in strada » : « C'^ un
gran pattume per le strade ».
(Letto di bestie gilt *1J2^^^ leta-
maio), Lettiera (Pisa). | (T. di spre-
gio a chi fa ooee malaniente)« Te
see dn gran patusc o dn patusdan >
(pop.) : « Tu Be* un aDborraccio-
ne ».
— Pattusdent, Pattumoso.
— PattuscUt-usciaa, AooiArpa-
re. « Lassa A che nd te see h6n eke
de pattttsddt » : « Smetti ohe sei un
ciarpone buono a nulla ».
Paturgna, Patuma. Avi^h <zdost
lapaiurgna: Avere le patume.
Panra, Paura. « JSl g^d dna paura
mcUed^tta del eoUra » : Ha una
paura maledetta o sgangherata del
colera ». — de la sda ombria : —
della sua ombra. Mhtt paura :
Metter paura. I'agh paura a vun:
Far paura a uno. « Ch*el g'abbia
minga paura che me regorwiroo » :
« Non vi dubitate ohe mi rioor-
derb ». Tremd de la — o crepd de
paura: Tremare o orepare della
paura. Gh'^ minga de avkgh pau-
ra per cosipoech : Non c'^ da spe-
ricolarsi per cosi pooo. Ipaur ; Le
paure. (Fr.) M can scottaa da Va^
qua cama el g*d, paura de lafrkdda:
Cane scottato dall'acqua oalda ha
paura della fredda. Chi g'h paura
vaga minga a la guhrra: Chi ha
paura non vada alia guerra. Mai
ndfhe paura nd avh : Vh 11 tao do-
vere e non temere.
Piidsa (ciy.). Pauaa. « Cht f^mm
dn poo de paosa (in cammino):
Qui facciamo un pooo di sosta. |
(Di musica) Oha paosa de tre hai-
tud: Una pausa di tre battute.
(Leggendo) « Fd, minga tantipaos»:
« Non far troppe pause ».
Pavia, Payia. N. fr. : Fit vedi i
occh de Pavia: Far veder Pisa,
(solleyare un ragazzo da terra per
le guancie).
Pavlment (P. N.), Pavimento.
In di eii nosuv gh'h % paviment de
tavhllf de Uqn, coWasfalt: Nelle
case nove ci sono i pavimenti di
pianelle, di legno, ooll'asfAlto.
Pavidn (VolgJ. Vedi PadigU^n,
— Pavionee (Volg.). Vedi Tap-
pezzee,
Pavdn, Pavone. / oee de la eda
PAV
— 515 —
PEE
del pavon : Gli occhi della coda
del pavone.
— PayoneggiaBS, Pavoneggiarsi.
Pavonazz, Paonazzo. « X'h di-
ventaa vavonazZf de la vergogna »:
« Fu tale la sua Tcrgogna cne di-
ventb paonazzo ».
Fazient, Paziente. « G^iin daa
Vetere alpcizieni primma de fagh
Voperazion » : « Prima di operarlo,
al paziente, diedero il clorofor-
luio ».
— Pazientement, Pazientemen-
te.
— Pazlenza, Pazienza. ArmcLss
de passiema : Armarsi di pazienza.
I*^rd la —: Perdere la — . Ciappa
i robb edn pazienza: Prender le
cose con — . Scapph la — : Scap-
pare o scapparti la pazienza. (Escl.)
« Santa pnadenza / » : « Idem ».
« Ftieienza anmd o almen se la
ftiss giovina e bkHa, ma.,, » : « Pa-
zienza anoora se la fosse giovane
e beUa, ma... » « Fin ehe te diset
qtihst, paxiensa, ma de pii no » :
« Fin cne tu pari! cos), passa, ma
non di pitl ». « Paaiema un eor-
no/*i « Idem ». (Pr.) Colla pa-
zienza se rimedia a tutt : Colla pa-
zienza a tutto si rimedia.
Pazzla, PKzzia (1). Ah ehe paz-
zia o ehe idea de matt Vh mui ata-
da qutlla » : « Ah ehe pazzia stra-
na tu mai quella ! » « Uh faa di
gran paazii per quella donna » :
« Per quella oreatura fece una
quantita di stranez:^ ». « I/'^ paz-
zia! Se pd nd »: « £ inutile pen-
sarci, non si pu5 ». Vedi Matteria.
— P6 e Pee. Piede. Jja pianta,
Vineava, el com,ol, el ealeagn, eee.
del pi: Lia, pianta, Tincavo, il fios-
Bo, il caloagno del piede. I pi
ddlz: Piedi dolci o ciocci o sciu-
pati. Pee de san Cristofen o de
san Carlond'Arona: Piedi di A-
postolo, Piedoni, Piedi smisurati.
(i) Pazzia in toscano vale quanto per-
dita della ragione. In dialetto comune
come b\ vedrk negli esempl, ha tatt^altro
sfgnificato; e applicable, cioe, ad azioni
jnagari generose ma fuort dell'ordinario
o ^ qciafli impossibile riuselta. La parola
Pazzia per smarrimento di ragione in mi-
lanese e affettato. Nondimeno una voce
popolare dl dialetto, ehe corrisponde a
Pazzia non c*e. Anche Matteria non e
Pazzia.
J)a eapp a pe: Da capo a piedi.
Alzd ben i pee edn vun: Star be-
ne in guardia. P. E. : « C6n sta
gent gWh de alzd, ben iplyn « Vao-
ci scalzo con costoro ». Alsa^s in
pee: Alzarsi in piedi. Andii a ph:
Andar a piedi o col cavallo di
san Francesco. Anddt, ednt i fihde
piomb : Andare coi piedi di piom-
00. Andd> de so ph: Andare co'
suoi piedi. Andd foRura di pee:
Andarsene. « Ma vit fwura di pee »:
« Levati di tra piedi ». Anaa in
pdnta de pi: Andar in punta di
piedi. Anddt via i pee del frldd :
Non sentir piil i piedi. A pe biott :
A piedi nudi. Ategh minga frlgg
i pee (pop.) : Esser uomo di corag-
gio o ai iniziativa negli aflari. A-
vlgh iph giald: Avere i— gialli (1),
Essere ammogliato. Avhgh ipl in
la foppa: Avere un piede nella
fossa. jB6rld, gid in pee: Cascare
ritto. Gapitd per i pee: Dare tra'
Siedi. Calit la thrra sott ai pee:
[ancare U terreno sotto i piedi.
C6nt i ph e c6nt i m,an : CoUe ma-
ni e co^ piedi. J)ass la zappa sui
pee : Darsi la zappa sui piedi.
Ciappdi pi: Pigliar piede. C6nt i
oce tn pee: Cbgli occhi desiosi o
sbarrati^ sgusciati, cupidi, bramo-
si, avidi o attentissimi. Z)A 6n pi
in la seggia: Buttar g[iti bufi'a o
Avere fimto. Dd di pi m del cuu :
Dare de' calci in culo. Be pi del
lltt: A pi6 del letto. Fd i pee ai
mdsch: Fare gli occhi alle pulci.
Fh pi (neiraoqua) : Toccar londo.
In sui dtiu pee: Sui due piedi.
Lassa^ss vegnt ednt i pee suteoll :
Lasciarsi venire co' piedi sui col-
lo. Malign Jinna in di 6ng di pi
o di pee: Maligno fino alia mi-
dolla. Mandd, via sui duu pee:
Mandar via in tronco. Mitt in pee :
Metter su. P. E. : 3IMt in pee 6n
garbui: Provocar una lite. « Chi
Vl ehe d miss in pee quella spe-
culaaidn? » « Mi »: « Chi h ehe ha
messo su quella speculazione ? y*
« lo ». Mangid 6n bdecon in pee :
Mangiar un boccone a battiscar-
pa. Mlttess in di pee o in di pagn
de vun : Mettersi ne' panni d*un
altro. Mitt i pee al mur: Porre o
(1) Identica la frase, differentiss. il sen-
se. In toso. sMntende coi pie gialli : il vi-
no ehe sta in fondo alia botte e si gnasta
PEC
- 516
inettere i piedi al muro. Mktt i
pee soil a la tavola: Mettersi a
tavola o a desinare. Mhtt i pee in
fall: Mettere i piedi in faUo. MUt
tutt C088 soil a 6n pe: Metterci
una pietra sopra. Nd avlgh nh coo
nl pee: Non aver n^ capo nh coda.
Novess rU a ph nh a cavall: Non
BBsei* n^ a piedi n^ a cavallo (1).
Pari la Mart in pee: W pare la
Morte secca. Pari d'avl faa i al-
ter c&iii i pee : Aver fatto gli altri
coi piedi. Peath i pee e aoit ai pee :
Pestar i piedi e sotto i piedi.
Pianta in sui duu nee: Piantare
fiui due piedi. Pdnact ph: Metter
piede. Slogass 6n ph: Sloearsi un
piede. Scarligd 6n ph: Soivolar
im piede. Senza scarp in ph: Non
aver scarpe in piedi. Spuzzd, i
pee: Puzzar i piedi. Strambasa 6n
ph: Stracollarsi un piede. Tegnt
el pe in do scarp : Tenere il piede
in due statfe. Stnish i pee : Stra-
Bcinare o Fare scaJpicoio. Tceu
de coo per inktt de pee: Turar un
buco e tar oallaia. Vanzasa i ph
.fceura di scarp: Kimaner senza
8carpe in ipieai. « Va fceura di
pee » : « Eecimi d' intorno ». Vkas
to. Sul p^ de guhrra: Sul piede
di gueiTa. Tegnl vtm in pee: Te-
nere in piedi uno. Vhss in ph a
hoHora: Levarsi di bon'ora. D (Co-
me base) Ph de vit: Pie' del viti-
ffno. Al pe di monta^n: Al pie'
de' monti. Ph de la lucema (e si-
mili): Piede della luoerna.
— Pescln, Piedino.
— Pescldn, Piedone.
— Pesclatt, Piedaooio.
— Peddn, Pedone e Procaccio.
— PesclOBU, Peducoio. On pe-
seicRU de animal : Peduocio di msr-
iale.
— Fesclan (A) (Volg.), A piedi.
P^cc (D. Sp.) (II sacoo del latte
o mammella delle mucohe, peoore
e oapre), Mammella Mammelle.
Peccaa, Peccato. Pecccta mortal^
venial, originaZ, ece. : Peccato mor-
tale, veniale, originale, ecc. Bruit
ii) Questafrase prec^saln Pior. nonc'e:
ma c\ sono queste due : essere a cavallo
c non poter andaro ne a piedi ne a ca-
vallo con uno.
cdme el peeeaa: Brutto come il
peccato mortale. « Che peeeaa ! * :
« Che peccato ! ». « Peee€ia ehe la
sia hruita I » : « Peccato che la 8i»
brutta ». N6 aveghen fit e^lpUf ne
peeeaa: Non avere nh colpa, n^
peccato. « A fall del hen a t% V e
peeeaa » : « A far del bene a te ^
peccato ». On pecceui de hened^ con
I'acqua santa : Peccato che se ue
va coU'acqua benedetta. VtsspSsg
el seanddl che el peeeaa (approssJ:
Molto fumo e poco arrosto. Jra
?eccaa: Peccare. (M. pT.)Danee e—
^ cattiv stimib: Danari e santitji
meti\ della met^. (Pr.) Chi d faa
el peeeaa faga la penitenza : Chi
ha fatto il peccato faooia la peni-
tenza. Pecca4i confeasaa V e ffid
mlzz perdonaa: Peccato oonies-
sato h mezzo perdonato. A peeeaa
vhcc penitenza nceuva : A peccato
veccnio penitenza nuova. Quand
vun el se fida Vt 6n peeeaa ingan-
nall : Cosa brutta ingannare chi si
fida.
— Feccada4ic» Peccataccio.
— Peccad^U, Peceatuzzo.
— Peocaddr e Peccadordn, Pec-
catore e Peccatoracoio.
Pecc&, Peocare (1). inSavt d6ve
el pheca » : « Sapere dt( qual piede
zonpica ». « Qt^l liber el ph^sa in
stCl » : « Quel libro peoca nello sti-
le ». Pece^ de stravaganza : Pec-
car di stravaganza.
Peccen e derivati (Volg.). Vedi
PetHn.
Pecc^nna (Cognome a^giunto a
quelle di Meneghin e significhe-
rebbe: Parrucchiere).
P^ocher (D. T.) (Sorta di bic-
chiere molto grande), Peoohero (in
dis.) Tazzone, T5ntano (2).
PeccUt (Volg.). Vedi Spettd. N.
fr. id. : « Ptceta dn poo » : « At-
tendi un poco.
Pecunia (Per denaro in ischer-
zo), Pecunia.
(1) Peccare in tior. ha anche il Tero
senso di commettere un peocato. In mil-,
come si vede, non lo >l uta ohe p«r pro-
pendere verso un difetto. Neiraitro sense
e Fd peeeaa.
(2) Iperbole florentina popolare; giac-
che Tdnfano non e veramente che ricet-
tacolo d'acqua ne* fiumi doVeasa e pfa
profonda.
PED
— 517
PED
Pedada, Pedata. « Se vedeva i
f9edad in la tiev » : « Si vedevano
e pedate nella neve ». § (Larsfhez-
za di scalini) Chradin strhtt de pe-
Uada : Soalini oolla pedata stret-
ta. I (Montatoio) La pedada della
carrozza: PredeUino.
Pedager, Pedaggio. Pagd el pe-
dtigy : Fagare il pedaggio.
Pedagn. Pedagnolo (i), Gonnel-
la. El pedagn ddn coldr e el corp
d'dn alter: La gonnella d'lin co-
lore e la vita di iin altro.
Pedagogia (Colto). Professor de
pedagogia: Idem.
— Pedagogo (P. N.) Pedagogo.
« El marehesin el g^aveva ancamd
ifisemma el sd pedugogo )» : « II
marcheeino andava ancora a spaa-
co col pedagogo a lianco ».
Pedal, Pedale. El pedal de I'or-
ghen : II pedale dell'orgaiio. — del
tore: Peaale del torchio.
— Pedalera, Pedaliera.
Pedanna, Pedana. Andh adree
ai pedann : Andar dietro alle pe-
date o al suono delle pedate o
alle traooie. | (Striscia di tela al
basso delle gonne) Pedana (in dis.),
Balzana.
Pedant, Pedante. / eritich pe-
dant mazzen el talent: I critici
pe<lanti ammazzano Tingegno o
il talento.
— Pedanteila, Pedanteria.
— Pedant^U, Pedantello.
— Pedanton, Pedantaocio.
PMegh, Piedica (2), Lento. « Co-
me Vlpedegh quel garzon /» : « Co-
me h tardo quel garzone ».
Peder, Pietro. N. fr. : Peder sci-
sger (ant.) : Lavaceci. Peder gam-
ha de veder.eec. (intradueibile).
Peder Ibffi,: Dondolene.
Pedestall, Piedistallo) Ona star-
Ida eol sd pedestall: Una etatua
col suo piedistallo. (Fig.) M^tt vun
sul pedestall : Metter uno siil pie-
distallo o sol candeliiere.
— PedestalUn (P. N.), Peduccio
(Detto anche P^ de vella).
(1) Con tutt'altro senso. Pedagnolo In
tosc. e il fasto dell*a1berog!ovane. Carbon
de legna giovina : Carbone di pedagnolo.
A Siena ipedagnoli sono quelle masse di
ramoscelli ohe vengon a^piedt de^ castagni
(2; Da Piedica tosc deriv6 probabil-
mente il Pedegh railanese.
Pddllayl, Pediluvio. — cd7i se-
nate: — con senape.
Pedinna, Pedina. Boffa 6na pe-
dinna (agli scacchi e a dama) :
Buii'are o Soffiare la — . (Contrap-
posto a dama) Pedina. || (Persona
che pu5 giovar a un intcnto) « L'a
movuu 6na certa pedinna, che ghe
farb, ottegnl rimmegh» : « Ha mos-
80 una certa peaina, che gli lara
ottenere I'impiego ». Q (Persona da
fuardarsenef « Quhllf «di, che pe-
inna .' » : « Quello veh che tomo I
o che BOggettino ! »
Fedocc o PiOBUCC, Pidocchio.
Andd tutt a pedocc o a piocuee :
Impidooohiare. Edi i danee su la
pell d*6n pioeuce : Scortioherebbe
la pulce o un pidocchio iier ven-
derne la pelle. Maszd, i piaaiicc in
coo a vun : { volg. ) : Mangiar la
torta 0 la pappa in capo ad uno.
« L*h 6n pedocc refaa » : « Pidoc-
chio riunto o rivestito ». Esds c6-
mc d»i jjiojwcc; Pidocchioso. Tird
fceura vun di pioeucc: Cavar uno
dal cenci.
— PlOBaccpoUn , Pidocchi pol-
lini.
— Ploeacc di basgiann , Pidoc-
chio delle lave.
— PlOBUggiaria o Pi6ggiada, Pi-
dooohiera.
— Pioggiatt, PidoGchioso.
— Piogghl, Pidocchino. Ed el
pioggin: Rammaricarsi di rio-
chezza.
Peddcca (Triv.) (Ai preti in ge-
nere senzaidea personale), Corvo.
Pedona, Pedinare, Rumicciare.
/ pemis e % fasan pedonen : Lc
starne e i fag'iani pedinano. « Oo
sentiiquaidun a pedond in giar-
din. Cfki r«ra/» :«Ho sentito po-
c'anzi qualcheduno a rumicciare
in giardino. Chi era?»
PedriOBU , ( Per versar liquidi
nelle bottiglie), Imbuto.
P6g, Peggio. Andd de mal in
peg: Andar di mal in peggio. De
peg n*6n capita: Di qiiesto di6
sempre il oonvento. No ghe de
peg che : Non c'<i peggio che. Peg
ehe pig : Peggio che mai. « La sa-
ria p<BU minga la peg disgra-
ziaf » : « E' non sarebbe poi detto
peggio ».
— Peggior&-oraa , Peggiorarc.
L'amalaa el peggiora: L'amma-
lato peggiora.
PEG
518 —
PEL
— Peggiorament (P. N.) Peg-
gioramento. « Stanott Vdt faa on
gran peggiorament » : « Questa not-
te ha i'atto un grave peggiora-
mento ».
— Peggior (Civ.). « L'hancamd
peggior, s^el pd vess » : « E ancTie
peggiore se e possibile ! » (II po-
polo usa il pussee eattio , hrutt ,
eccX
Pegn , Pegno. MUt in pegn al
M6nt: Metter in pegno o Impe-
gnare al Monte o Fare un goDbo
(pop), o (La cosa stessa impegna-
ta). Ritirci- el pegn: Risootere o
Ritirar il pegno. (Nei gioohi di
sala). Pegno. Donna ehe va a fd
i pegn : Prooacoina o Donna di
mezzo (1) o La donna de' pegni.
« In pegn del me amor » : « In pe-
gno del mio affetto ». Da 6n canr-
t6n in pegn: Dar un canto in pa-
gamento. Giania pegn o pagn al
eampee : Prevenire con sofismi
un'obbiezione o un'acousa altrui.
Pegnatari, Pignoratario.
Pegora, Peoora. Part 6na man-
dra de pegor : Parer un branco di
pecore. « Std cavall I'h 6na vera
p6gora » : « Questo oavallo h pro-
prio una pecora». (Pr.) Chi sefh
pegora el I6ff el le magna: Chi
pecora si t^ il lupo se la mangia.
HI I6ff el mangta anea i pegor
cuniaa: Pecore contate il lupo le
mangia. Dh i pegor in eonshgna
al 16 f: Vedi L6ff.
— Pegoree, Pecoraio.
-— Pegorln» Latt pegorin: Latte
pecorino.
Pegorott, Pecorone. « QuelVomm
Vh 6n vero pegorott » : « Colui h pro-
prio un pecorone ».
Pegrizla» (Volg.) Vedi Pigrizia.
Pel, Pel. Levdt el pel: Levare il
pelo. Perd el pel: Spelarsi. Lassdi
gio el pel: Perdere il pelo. De
primm pel: Di primo pelo. No
ghe manca 6n pel: Non gli manca
o pende un pelo o non gli manca
una martellata. Gh/e maneaa 6n
pel che n6,., » : « Fui a un pelo di...»
Fd, pel e conirappel : Fare il — o la
barba e il contrappelo. Tr&oa el
(I) A dir vero la donna di mezzo e quella
che sta fra cameriera e cuoca e che non
ha per ufHcio di andar al Monte- Perb si
pub state certi che a un bisogno sark lei
rincaricata, di far 11 pegno.
pel in Vceuv : Trovar il pelo nel-
I'uovo. Pel d'aequa: Pelo d'acqua,
Avhgh tanto de pel sul stomegh:
Avere il cuore con tanto di pelo.
Avhgh nanca 6n pel in fcteeia P.
E.: E gi^ professore e nonhaun
pelo in viso. (M. d. d.) (Pr). JEl
16 ff el phrd el pel e minga el vizi:
Vedi Ldff. Slagh al pel: Star alle
costole o Sorvegliare attentamen-
te. R688 del mal pel: Rohso mal
pelo. On frutt c6n sit el pel: Fmtr-
To col pelo o pelosetto.
PelOB. Oaritaa pelosa: Idem.
— Pela-elaa, Pelare. Pelit i tutei
per mktti al sped : Pelare gli uc-
celli per metterli alio spedo. (Pie.)
Pelh la gainna senza falla erta :
Pelare la gaUina Bcnza farla stri-
dere. (Sfrondare) Peld. i moron:
Pelare i gelsi. PeUt i castkgn : Pe-
lare le castagne. I (Smunger de-
naro ) Peldt el merlo : Pelare il
merlo o H tordo. Peld la bdeea:
Portar via la bocca. P. E. : « ^/
g'dt miss tanto pever eh* el nt^dpe^
taa la b6eea » : « Ci mise tanto pe-
pe che mi portava via la bocca
0pp. che mi pelava la lingua ».
— P^lada, Pelatura.
— Peladdl (Castagne lesse^ ma
monde, senza buccia), Tagliate,
Pelate, Mondine.
— Peladinna, Pelatina.
Pe^agra, Pellagra. M pan de
formentdn mal eott e VacqtM gram-
ma fan vegnt la pelagra : II pane
di grano turco malcotto e I'aoqua
cattiva prodiicono la pellagra.
— Pelagrds, Pellagroso. .
Pelanda, Palandra. M g'aveva
su 6na pelanda ehe ghe maneava
d6m€i de taeca^h i staff: Portava
una palandrana che gli soendeva
gift sino ai piedi. | (Meretrice)
« L'h 6na — » (un po' in dia.) : « E
una prostituta ».
— Peland6n, Palandrone. | (Nel-
I'ultimo signif. di pelanda) Don-
najolo.
Pelegatta, Pelliciattola e meglic
Pelletioa. « Sta came Vh iutta pe-
legatta » : « Questo lesso h tutto
pelletica ». | (Delle mammelle) Do
pelegatt : Poppe flosoie.
PelegrlXL, Pellegrino. A JRomma
St' an ghe va i pelegrin de Spe^na:
A Roma quest' anno ci vanno i
Pellegrini spagnoli.
— Pelegruma, Pellegrina. Qua
PEL
— 519 —
PEL
j^eUgrina de seda : Una pellegrina
"Bi seta.
Pelesiiina, Pellioina e meglio
PelUcola ma meno parlato. La pe-
lesinna che ven sul latt buii: La
pellioola che si forma sul latte
?uand'^ bollito. JOapelesinna del-
cBuv : La pellolina dell'ovo.
PeUsola ^olg.), Vedi Peligza,
Pelizzai Pellicoia. Ona pelizza
de ore: Pelliccia di orso. (Abito
tbderato di pelo) Pel]iooia.
— P^Uzzee, Pellicoiaio. « G'oo
daa la mia bhlla pelUzsa de mar-
t6r al pelizzee de eonservd, » : « Ho
data al pellicciaio la mia bella
pelliccia di martora a oonscrva-
re ».
Pell, Pelle. Pell de dant : Pelle
di camosoie. Malattia de la pell :
Malattia della pelle. (Pr.) Imor-
latUi de la — thgnen a post el bu-
dHl : Malattie della pelle tengono
sane le budelle. Tra eameepelt:
Tra pelle e pelle. NodaddTf givr-
gadwr, eee, per la pell : — per la
pelle. Vl88 o diventdt ddma pell e
ass: Esser o divenir tutt'ossa e
pelle o Seminar la pelle (Lucca)>
Xhir dc—.- Aver la pelle dura. Te
ghe n^ee o Aveghkn quaiter sulla
— .' Non vorrei esser nella tua
pelle. Vegni la — de eappdn: Ve-
nir i bordoni o la pelle d' oca o
Acoaponarsi la pelle. Gleriealper
la pell : Clericale per la pelle.
Satvd, o gidntagh la — ; Salvare o
rimetterci la pelle. Podh pit stdt in
la pell: Non poter stare nella pel-
le (1) o Non poter stare alle mosse
o Kodere il freno o Non poter
stare al goinzaglio. Tird la — in
coo a imn: Voler la pelle di nno.
J^agh la — a vun: Par la pelle a
nno o Far toppe di scarpe della
pelle d'uno. Mmn 6na pell (se di
SaccMa): Par una strippata. Fd
I pell lustra o Lustrdt la — ; Pare
la pelle lustra. Fit stringh de la
sda pell: Parne di pelle di beceo.
(Di petsona coraggiosa e fiera)
(1) La frase e identicEj il senso i assai
diverso. In Fior. non poter stare nella
pelle corrisponde inrece al milanese no
tegni pu tie vm ne acqua: Esser molto
allegro e contento 0pp. e applicata a chi
ha mangiato troppo. Vedi invecelasigniflc.
vera del podS pu sta in la pell milanese
popolare.
« Quell Vh &na pell .' » : « Quello h
una bonapellel »PeW de montdny de
eavrhtt: Pelle di montone, di ca-
pretto. Pell eamosciada : Pelle sea-
mosciata.
Pelter, Peltro. On cadin de —:
Un catino di peltro. | (Denaro)
« Mi vui minga de ciaccer, mi viii
vedh el — (1) »: « lo non vo' cWac-
cMcre, vo' vedere il Deus mens ».
— Peltree, Stagnaio.
— Peltrera, Bastrelliera (2), Pal-
chetto.
Feluec&, Piluccare. I ficeu e i
tisH peliiechen Vuga in su la vU :
Ra^azzi e uocelli piluccano i grap-
poli sul tralci. « l/'it peluecaa ooi
tamborhll de eapdn »: « Piluccb
una coscia di cappone ». « M' dn
peluecaa fceura quit poeeh sol-
dauBU, CM aveva miss de ]9art » :
« Mi piluccarono que' pochi quat-
trinelli, che avevo in serbo*.
— Peluoch, Peluzzo. « Se ghe
eomineia a ved^ sul harbozz 6n quai
— »: « Comincia a spuntargli qual-
ohe — o pelo vano sul mento ». J
« M'h anaaa 6n — in d'dn oee » :
« Mi h entrato o andato o entrb
un brusoolo in un occhio ». « In
thsta el g'd trii — cuntaa » : « In
capo non ha che tre miseri pe-
luzzi ». « Te gh^ett et sdrtd pien de
— » : « Hai 1' abito tutto impe-
lato ».
— Pelucchin, Peluzzino.
Pen&, Penare. Bisdgna minga
fit — i besti: Non bisogna far pe-
nare le bestie. « I/it finii. de — » :
« Ha iinito di penare ». « JD'd penaa
anca lee la sod part » : « Anche lei
ha patito la sua parte ».
Fenaco, Pennacchio. M —- di
carabinier, di qetierai : II pennac-
chio de' nostri carabieri, dei ge-
neral].
Penaggia (Macchina per far il
burro), Zangola.
Penal, Penale. Oiustisia — ; Idem.
« Gh*h toceaa de pa^it la — » (come
sostantivo) : « Dovette pagar la —
o multa ».
(1) Peltro, prima, con, e dopo Dante,
8'gn{f)o6 anche in toscana: ricchezza, me-
tallo prezioso.
(2) RoitrelUera a dir vero e piuttosto
Tamese dove si tengono le stoviglie a
sgrondare. II Fanfani per6 dice sol tan to :
dove si tengono le stoviglie e allora e
precisamente la PeUrera.
PEN
— 520 —
PEN
— Fenallsta (Awooato), Pena-
lista.
— Penalltaa, Penalitli.
Penclor& o Pi]iclor& (Dell'uya
che oomincia a imbmnare), Colo-
rirsi. I/uga la pinciora : L* uva
cominoia a tarsi ghezza.
Pend, Pendere. inM — sii de
tutti » : « SoyraBta a tutti ». « Ghe
— gid el sottanin » : « La sottana
le pende giti dalla gonnella». La
tdr di AHnhlli a Bologna la —
iutta de 6na part : La torre degli
Asinelli pende da un lato. « Xa
mia eauBa la — ad^8 in tribunal »:
« La mia causa pende in tribu-
nale ». (Detto volgare sen^a senso
precise) « Tirela sit che la — in
gib />:*(. Intraducibile. »
Pendent, Pendente e orecohini.
« L% g'd tn di or^ce duu bei —»:
«Ha nelle orecchie due hhi pen-
denti Opp. Ha due belli orecchi-
ni ». — rf« fdrea : Forca.
— Pendenza, Pendenza. Laatra-
da Vh inpendenaa : La strada h in
pendenza. Lasah in — 6nd lit:
Lasciare in pendenza una lite.
— Pendolon (A), A penzoloni.
Pendizzl. Appendizie (in dis.),
Patti. mMi de — n6 g' oo che see
cappdn » : « Di patto non ho che
sei capponi ». | « St6 bagai ehi in
cd rh on pendiezi » : « Codesto ra-
gazzo cost! h un ciondolino».
P6ndola» Pendolo, Orologio a
pendolo. ¥,La — del gdbiiuU la
shgna i tre dr » : « L* orologio a
pendolo o il pendolo del gabinetto
segna le tre ».
— Pendoldtta, Piccolo orologio
a pendolo.
Pendorly (in dis.), A sdruc-
ciolo.
Fenell, Pennello. Tavolozza, pe-
nH coldr: Tavolozza, penelli e co-
lori. Ul — de la barba : Pennello
per la barba. — de shianehin:
Pennello da imbianchino. M —
gro88 de sbianehin: Spiocicaragni.
« Quell vestii el ghe stii a — » :
« Quell' abito le torna a pennello
o le sta dipinto». (Per antonom.)
« Te ghe dtset occa ! U h vun di
mH penei d^ Italia » : « Si canzona?
Gil ^ uno dei migliori pennelli
d'ltalia ». | (Riparo nei fiumi) Pi-
gnone.
— Penell de tlnta» Pennella.
— Penellada, Pennellata. «/n
det o dddea peneUad el te P^Ua R
on ritratt parlant » : « In dieei o
dodici pennellate e' ti znette 11 o
butta giii un ritratto parlante*.
— Penelladinna, Coipo lieve di
pennello.
— Penellessa (dei doratori), Pen-
nellessa.
— Penellott per la pasta, Pen-
nello da cartolaio.
Ptoera (Estremitlb del martello
opposto alia bocca), Penna. — eke
tata : Taglio, I (Commettltiira del
legno. T. di lalegn.) MeU denier
la — in Vineava » : « Metti il den-
te o il p^nero nel bug cavo o in-
cavatura ».
Penetr&, Penetrare. Oo minga
Soduu — in di sb stanz » : « Non
o potuto penetrare nelle sue
8tanze». L* aequa la penktra t»
stanza dal tkce : L' aoqoa penetra
in camera dal tetto. (In senso mo-
rale) Penetrit in delpenser de mm:
Penetrar il pensiero di alcnno.
(Id.) Hi St6 bteeer ehi el penklra*
(id. Yolg.) : « Questo bioohiere £»
pelo ».
— Penetratiya , PenetratiTa.
« L'h 6n fiVRu pien de penetrate
va »: « £ un ragazzo pieno di pe-
netratiya ». Anche Peneirazion:
Idem.
Penitent, Penitente. « If i »dsU
6na penitenta del curat de.,, » :
« lo sono penitente del oorato
di... »
— Penitenza, Penitenza. Vitta
de penitenza: Vita di — . Tn — di
sb peeeaa : In penitenza o in isoon-
to de' Buoi peooati. (Fig.) Tirii
vun a — .* Indurre alouno alio no-
stre Yoglie. « Ch'el ataga «Ai c6n
nun afdt — » : « Resti oggi da noi
a far un po' di penitenza ». (Gio-
chi) Penitenza. (Pr.) Ohi ha faa
el malt cK'el fajga la — .* Chi ha
fatto il male faocia la penitenza.
Peeeaa v^ penitenza noeuva:Ye-
di Peeeaa.
— Fenitenilarl (Carcet), Car-
cere penitenziario.
— Fenitenzlarla (T. ecol.), Pe-
nitenzieria.
— Penitenzier, Penitenziere. —
del Domm: — del Duomo.
Penna, Penna. Caseiik e mudii
i penn: Mettere e mutar le penne.
I (Per scrivere) Pen*ia d'oeea e
— d*azzall: Penna d'ooa e — d'ao-
PEN
521 —
PEN
iai-o. Avhgh la eaghetta in la ^:
L^ver la cacajuola nella penna.
'yi^hgn a ~.* Disegno in penna.
S27/ stroBcktt de netia % penn: II
^ixliciapenne o oenoino tipo. Ih*-
Hir de penna: Scorso di — . Come
mttia la '•^: Come la penna getta.
CcK««a in la —: Casoar di mente
/& idee e smarrirai nella penna.
C>mtn de — .* Uomo di penna e
iron.) pennaiolo. (M. d. d.) (pri-
00.0 senso) CHdntagh, Voeea e i — :
Kimetteroi Tunguento e le pezze.
[Second o eenso) Ijasaagh i penn :
Lf&soiarvi le penne maeetre. Lae-
9& in la — ; Lasciar nella penna.
Oaled la —: Acoiaooar la penna.
I Pena. A mala penna: A mala
Sena. Penna lavUta: Pena la vi-
31. Vari minga la penna: Non
valer la pena o non franoar la
Bpesa. Ona robba ehe /A — ; Una
oosa ehe fk pena. Vess in gran
— oin dipenn del purgatori : Kb-
sere in gran pena 0pp. essere un
purgatorio continuo. (Pr.) Hrrdr
9t6 porta — ; Sbaglio non paga
debito. Ambasgadidr n6 porta — .*
Ij'ambasciatore non porta pena.
— Pennaoc. Pennacohio. CH tra-
versa a la festa la porta el — in
del trieanton: I Carabinieri di fe-
Bta portano 11 pennaoohio nel cap-
pello.
— Pen6B , Penoso. « L'^ tropp
pendg per ml quel dove,,. »: « E
per me troppo penoso quel do-
ver... »
Pens (Punizione a Bcolaro), Gom-
pito di castigo. Penso.
Pensi, Pensare. El penea semr-
per tra de lU: Egli pensa conti-
niiamente in cuor sue. Penaa^h
sdra: Ripensaroi o Pensarci due
volte. Dd. de — ; Dar da pensare.
Pensh a Vanima: Pensar all'ani-
ma. — a Vanima sda: Pensar a
sd e alle proprie cose. Pensa ai
cos tcBu : Pensa a' casi tuoi. « U
a — ehe.., » : « E pensare ohe... »
Ija vdi edme la se pensa: La va
come la s'intende. Senza pensagh :
Senza pensarci. U pensa ehe te
jpen«a: Pensa e ripensa. « Vunna
ne fdt e 6n' alira el ne pensa » :
« Una ne fa ^ due e' ne pensa ».
Chi g'ii de — ghe pensa: Chi ci
ba a pensare ci pensi. « Chi I'h
ehe voreva nnddta — 6naf6ita si-
mil / » : « Chi mai avreb be pen-
sato una robaocia simile ? » Pensdb
mal de vun: Pen%ara male. (Co-
me sost.) I •— di omen in mxnga
tutt eompagn: Le opinion! varia-
no all' infinite. (Pr.) A — mal se
Uidnvinna semper (manoa 11 cor-
rispett. pessimista) (appross.) : Chi
mal pensa male abbia od anehe
Chi male pensa male dispensa.
Chi prima nd pensa in ultim ^
sospira: Pensarci avanti per non
pentirsi poi. Ognun ^ padrdn de
pensalla a sd m^ud: Oguuno h
padrone di penaarla a modo suo.
— PenBatament, Pensatamente.
— Pensaxnent (Volg.). N. fr. :
Senea pensament : Senza pensarci.
— Pensant (P. N.), Pensante.
(Civ.) I ben pensant : I bene pen-
santi.
— Pensar, Pensiero. Vhss o stdt
sdra — .* Essere o stare sopra pen-
siero o sopraffatto. Avhgh 6n mdn-
do de — per la tksta : Avere mille
pensieri pel capo. Camhih — ; Mu-
tar pensiero. Mett de part el — :
Cavarsela dalpensiero o Deporre
il pensiero. Jyeducazidn di ficeu
I'h 6n gran — ; L'eduoazione de'
figli h un gran pensiero. Penser
m^usieal: Pensiero musicale. (Fio-
re) Viceula del — .* Viola del pen-
siero. (Pr.) La nott I'h la mader
di — : La notte 6 — o porta oon-
siglio.
— Pexuerds, Pensieroso.
Pen8l6n» Pensione. 4tcL'^ anda>a
in — » : « Pu messo in pensione o
a riposo o I'hanno pensionato ».
« El g*d 6na — vitalizia de etisa X^ :
« Gode tma pensione vitalizia da
oasa X ». I (Prezzo pagato men-
silmente da scapoli per alloggio
e vitto) Betta. « Sioo in — in dF&na
famiglia de impiegaa » : « Sto a
retta, a tutto vitto, in una fami-
glia di impiegati».
— Pennonli-onaa. Vedi Oiu-
hilcL.
Pentecost (La festa dello Spi-
rito Santo). Pentecoste.
Pentl-eniii-entlss, Pentire-en-
tirsi. « El faroo penil mi / » : « Lo
farb pentire». ni El s*h pentii*:
« S' ^ pentito ». Andd minga a
Homma a pentiss (Appross.) : Pa-
gar presto il iio. P. E. : « FA Zd
ehe te andaree minga a Momma a
pentitt » : « Va pur \h ehe quando
meno te la pensi, la sconterai o
PEN
— 522 —
PER
me la pagherai salata ». inM s'h
peniii a^avh sposaa quella dannayn
«Si penti d'aver sposato quella
donna ». « JIl voreva andh a pret
ma poBU el s* h pentii » : « Voleva
farsi prete ma poi si — o mutb
proposito ».
— Pentlment, Pentimento. « Te
podeUfd Vatt ae pentimento : «Ti
puoi dare per spacoiato o pool
fare I'atto oi contrizione ».
P^pd (Voce infantile), Scarpet-
tine.
P^ppa, Giuseppa. « Oeuh la
Pejjtpa ! » ( esol. volg. ) : « Cappi-
tenna » I
P6r, Pera e Pero. (Fnitto e al-
bero). Per gnoceh, spaddn, cava-
ler, oulter, ece, : Pera buffiarda,
spadone, spada, carovella (1), ba-
re, ecc. « Jn del mh giardin g*oo
6n hUl pSr d' inverno » : « Nel mi'
giardino ci ho un bel pero o tengo
una bella pianta di pero d'inver-
no ». Per giuleppaa : Pere giulep-
pate. I I^aa a — ; Fatto a pera.
Pdr, P^r e Da. nUlg'avaritphr
ses o sHt mila Ur>:< Avr^t da
eette a otto mila lire da spende-
re*. kL'h minga rohha per wi,
^esta » : « Non la ^ cosa da m^ ».
Per andd. a Bomma ae passa pii
per Firenze: Per andar a lioma
oggidi non si passa piil da Fi-
renze. « L'^ mort per el sd paes » :
« E morto per la patria ». « I/oo
toll per el toZ » : « L' ho preso per
11 tale ». Vend per 6na eioeea de
lait : Vendere per un tozzo di pa-
ne. Per amdr e per forza: Idem.
Per cunt, per lo men, per alter^
per Baecol (ed altri modi innu-
merevoli, che si troveranno do-
vunque) : Per conto, per lo meno,
per altro, per Bacco.
Perbui-rDuil (Tuffar neir acqua
boUente per poohi seoondi), Scot-
tare.
— Perbuidura, Bolliticcio (2),
Bozzima.
Percall, Percalle (3). Pereall lu-
(1) Cosi an dotto che si basava sul di-
zlonario . Ma a me pare che la pera caro-
vella dovrebbe essere pera vemina, mentre
el Cavaler c pera estiva.
(2) Questa voce esprime piuttosto la
posatara di ci6 che s'e fatto bollire e che
rimane in fondo al vaso.
(3; Qaesta voce in uso a Firenze non
eid: Peroalle lucido. On
de — ; Un vestitino di percalle.
Percd. N. fr. : Parlit in pertH:
Parlare alfettatamente o in pirate.
di forchetta o anche parlar l8fr>
cato.
Perchd, Perch^. « Pereh^ U foM
8ta robba ^ » : « Perch^ hai fatte
questo ? » « Perchi V h hell el erti
che tutt i dann abhien de..,*:
«Peroh^ h bello credere che... >
Pereh^ #i, — nd : Perch^ si, per-
ch^ n6. Perelth, perche la fftMa
V^ tatcada alph: Perch^ le doe
non fanno le tre. Senza dl ne ^
n^ pereom,m : Senza dir n^ che,
n^ come. Se n6*l fttss perehL^
pereh^: Se non fosse perchi^ per-
ch^. « G'oo el m^ — » : « Ci ho S
mio perch^ ». Giugd a pereke,
perehe : Giooare ai perch^.
Percomin, Percome. Yedi in
Perehh.
Perd e erduu o pers e ardM
Perdere (Senza speranza di rift-
Tere), Perdere. «Oo perduu k
mamma a trii ann»:« Ho per-
duta la mamma a tre anni ». Attegk
f^oech de perd : Aver pooo da but-
ar via. P. E. : « In fallo de glo-
ria el g* h tanto poech de perd ekt
el vceur minga eomparx peg anmk
de quell ehe Vh » : « In fatto di ri-
putozione ha tanto poco da birtr
tar via che non vuol essere sti-
mato da te anche meno di qnd
che ^ ». ( Con speranza di ria-
vere) Smarrire. « Oo perduu d
f\ortam^ned »:« Ho smarrito il por-
amonete». (Onde il proverbio:
La casa nasconde non ruba «
smarrisoe non perde (1) ). Perd h
tramontanna, la hvssola, el giu-
dizi, I'ondr, eee, : Perdere la tra-
montana, la bussola, il giudizio,
I'onore. Perd i bus^eeh o i sirate:
Scaricar stracci da ogni parte.
Perd i staff, la messa, la edrta:
Perdere le staffe, la messa, il
treno. Perd al giceugh: Perdere
al gioco. fl Perdersi. « Me s6nt vuf
perduu » : « Mi trovai al per»o>.
<nL'h mH pkrdel ehe trovall*{ti
dice di caftivo amese) : « £ me-
fa registrata da nessano ne^ dizlonari flo-
rentini.
(1) Ma poi neiruso anche i Fior. eon-
fondono e dicono perdere la borsa, vaa
smaniglio, rombrello, la strada.
PER
— 52S —
PE!R
iio perderlo ohe smarrirlo ». « Vh
^mp p^r» / » : « £! tempo perso o
i^TcLvixo ». A tratth c6n chrta gent
'^ sieur de perdegh: Idem. (Pr.)
7Ai impritta pera la vhsta: Chi
^x'esta tempesta o perde Pamico e
L danaro. jSI Idffelperd el pel, eee. :
Pdrdes (Al bi^liardo), Perdersi
: Oredeva de fd% ometi edn la mia
i ittveee a&nt andaa a perdemyn
: Oredevo far i birilli coUa mia
>arlla 6 inveoe mi sono perduto ».
^icrdes ind'dn eug^fiaa d*aequa:M-
rogsre in un biccmer d'acqua. *L'^
^9% ficeu ehe se perd mai » : « Non
srli muore la parola in boooa o £}
in ragazzo che non si perde mai ».
F'erdes via: Gingillare. Perdes ch-
oree a 6na donna: Perdersi con
una donna. Perdea de coragg: I-
d-exn o d'animo.
— Perdita» Perdita. « Dopo la
m^^ de la 86a pwoera miee V e ataa
p^ 2i« » : « Dopo la perdita della
BTia povera moslie non ^ stato ^itL
q^uelio 0 fa un sutr'uomo ». (In gio-
co) « S6nt in -^yn < Sono in per-
dixa ». (Emorragia femmin.) Per-
dita.
— Perditemp, Perditempo.
« QtUst Vl6n — e nagott d* alter » :
« Oodesto non h altro ohe un pei>
ditempo ».
— Perdizl6n» Perdizione. Andd,
o 'manddi in — ; Idem. (Credenza
xelig.) Andd in Iteugh de —: An-
dar all'Infemo.
Perdee, Ventricolo. (Fig.) « Vd
fcRura di — » : « Escimi d'attor-
no ». « S^ehem minga i — >► : « Non
mi rompere le scatole ».
Perd6n, Perdono. Giamdt — ;
Cbiedere -— . « Ghe domandi — ,
ma... in «Le domando perdono,
ma... » (Dove s'acquistano indul-
genze saore) MUt gib el — : Inco-
minoiar il perdono. El — Vh a Me-
regnanf: Non c*^ perdono o non
c'd remissione.
— Perdon&, Perdonare. Perdo-
nagh a vun : Perdonare a uno.
« Ch^el perdonna, I'h propri minga
insi^ o eoai » : « La perdoni, non
h cosi ». Perdond, on d^bit: Ri-
mettere un debito. (Pr.J Laprim-
ma la se perdonna, a la segdnda
se b€utonna (approssO? Si perdona
ma non si scorda. Vhi perdonna
dn strapaez gh*en fan vun peag :
Ingiuria non rilevata chiama la
seconda ofifesa.
— Perdonabll, Perdonabile.
— Perdonanza, Perdonanza.
Perentori, Perentorio. Termin
—-: Termine perentorio.
Pexfett, Perfetto. Vhss in bol-
Utta perfhlta : Esser in gran bul-
letta (pop.) o In dieci non s'ha
una lira. (Pr.) A stb mdnd gh'l
nissun de — .• Non si pub essere
perfetti o Dio solo ^ perfetto
— Perfezidn, Perfezione. Alia
perfezion : A perfezione. « La g'd
tutt % — » : « Ha tutte le perfe-
zioni ».
Perfld, Perfido. « St6 temp, std
eaffi, ato vin, I' h perftd » : « Que-
sto tempo, questo catffe, questo
vino h perlido ». On omm phrjid ,
*'ci pb visa: Perfidissimo o Un
omo perfido quanto ci pub essere.
— Perfidament, Perndamente.
— Perfldi^, Perfldiare (1). « lAi
el perfidia sii tutt » : « Egli mali-
gna Bu tutto o anehe sonstica ».
Perfll, (Volg.). Vedi Profil.
— Perfllii-llaa (Volg.). Vedi
Profilbr-ihia.
Perfixma ( Aff. ) Perfino. ^nl/a
avuu de dl perfinna ehe... » : « Eb-
be perfino a dire che... ». II popo-
lo oirebbe Fin de di.
Perftim& (Volg.) Vedi Profumd.
Per^axnenna (P. N). Pergamena.
« In del noster Arehivi gh* h tanii
pergamenn » : « Nel nostro Archi-
vio oi sono molte pergamene ».
Ligaa in — .* Legato in cartape-
cora.
Pergpottll, Pillottaro. El rost al
aped el va pergottaa : L' arrosto
wlo spiedo va pillottato.
Pert (P. N.) (Affatt.), Perire.
El nomm de Dante eljperiaa pit,
del cert: II nome di Dante non
perisoe piil di certo. II pop. mil.
direbbe el mceur mai pit.
Pertcol» Perieolo. Audit a —
de...: Correre perieolo di... « Gh*^
minga — che m el faga una ea-
ritaa » : « Non o'b perieolo ch' ei
facoia un'elemosina ». A tutt ria'c
e — : A tutto risohio e perieolo.
(1) In ToBC. ha pluttoato il sengo dl :
ostinarsi a non voler ceder* alia veHta e
alle ragioni piu convlncenti? che qaello di
malignare.
PER
524 —
PER
VUs iaeura de — (special, di ma-
lattie) : Esser fuori di perioolo.
— PerlcoUi, Perioolare. « Cossa
gh' h vegwiiu in ment de anddt a
— in quella manera / » : « Che i-
dea fu mai di mettersi a quello
sbaraglio ? »
— PerlcoloB, Periooloso. On
omm, on Ht — ; Un uomo, un luo-
Ro periooloso.
Perlferla (P. N.), Periferia.
(Colto) Dalla — al center: Dalla
perileria al centro.
Ferinterlm, A tempo.
Period, Periodo. « Quell liber el
g'd di — tropp l&ngh » : « Quel li-
bro ha del period! troppo lun-
ffhi ». I « /n del — de la sda mor-
uittia )» : <K Nel periodo della sua
malattia ».
— Perlodlch, Periodico. (Di
giornale) mL'h 6n h6n — ; Idem.
Peripezia, Peripezia. Tuttig'dn
i ad peripezii: Tutti haimo le sue
o loro peripezie.
Perltli-riiaa, Peritarsi (1) , Sti-
mare. « La mta easa Vh staaa pe-
ritada trentamilla lirymn La mia
casa fu stimata trentamila lire ».
— Perltal, Peritale. Valor — ;
Valore di stima.
— Perlto, Perito. Perito stima-
d6r: Idem. — al tribunate: — al
tribunale.
— Perlzia, Perizia.
Ferla, Perla. On eollii de perla :
Un vezzo di perle. On aervitdr ehe
V^ 6na — ; Un servitore che h una
perla. Coldr — ; Color perla.
Perlongk (Volg.), Prolong^.
Perlustrii-ustraa. Perlustrare.
« An perlu8tra>a tutt el paes intor-
nayn ^ Hanno perlustrate tutto il
paese intorno ».
— Perlustraddr, Idem.
— Perlustrazldn, Idem.
Permal68, (P. K«), Permaloso.
« I/' h — e el ciappa eapphll per
tutt i eialad » : « £ permaloso 11 si-
gnorino, e s' incappella per ogni
inezia )».
— Permal086n (P. N.), Perma-
losaccio.
Permanent (P. N.). Permanente.
(Di strada ferrata) BiglihU — :
Idem.
(I) Peritare non c'd ma o'd in tosc. Pe-
ritarsi ohe signitlca: non aver animo di
fare o dire checchessia.
Pena^BS, Permesso. Ciamit
— de vott dX: Chiedere un p
messo di otto giorni. A^idii a A
in —: Andar a oasa in permesMu
Con permess : Con lioensa o C^
permesso.
— Permett, Permettere. Se d
temp el — ; Se 11 tempo lo permet>
te. « M permeitf > : a Permettel*
P^rmuta, (P. N.), Permuta.
« JSmm faa 6na — de terren »:
« Si fece una permuta di terrenoi^
Pemiddsa, Pemioiosa. JFe9er
— ; Febbre pemioioBa.
Pemiffon o Pemlgott, Star-
notto.
Pemis, Pemice. I — viven tii
montagna: Le pernioi vivono sm
monti.
Pemo (P. N.), Pernio. (Pig.) « B
— de tutta lafaeeenda Vh lu^z « II
pernio di tutta la facoenda ^ Ini k
(In sense materiale) Vedi Pigndn.
Per6, Per5. « Primma — vuive-
dellyn « Prima per5 voglio t&-
derlo ». PerOf perd : Per5, perd.
Peror&, Perorare. Perarit la s6a
eadsa : Perorare la propria causa.
Perpendicolar, Perpendioolare.
Tird 6na - : Tirare una perpen-
dioolare.
Perpetda (Antonom.) (Serra di
saoerdote) (Dal Manzoni), Per-
petua.
Perpetdy, Perpetuo. Jfoto— .* (di
ragazzo troppo u*requieto) : Moto
perpetuo.
Perpetuell (D. Fr.), PerpetueUa
(Luooa). (Flore) Amaranio. (Ma-
lattia) Gonorrea cronica.
Perpl^ss, Perplesso. « 86n re-
8taa II on poo — »: « Rimaai us
pooo perplesso ».
Perqulslzldn , Perquisisione.
Perquisizion e sequhster dna voUa
eren a Vordin del giomo .* Idem.
— Perquiai-lBil (P. N.). Pcrqui-
sire. « G'dn perquisii la ea»:*GU
han perquisite la casa ».
PerBCimm, Lattime. Av^ n'aii-
md de trit via el —: Aver aneora
U guscio in capo o il latte aSe
gengive.
Persecuzidn, Perseouzione. Fit-
tima di — : Vittima della perse-
ouzione.
— Persegaitii (P. N.), Peraegni-
tare (1). Vedi Pergipita e anohe
(1) Penieguitare ha in Tom. un aig^aift-
PER
-525 —
PER
1 Benso piil grave: Non trala-
oiar di nuocere o di importunare.
Persegada , Gonfezione di pe-
Bb.e. Persioata (in qualche paeso
i Tosoana).
— Fersegh (Vole.)* Vedi Per-
§ch. 'N. fr. volg. : Ow persegh sen-
a ffctnddUa (colpo duro sulla te-
t» in U80 nelle scuole) : Paoohina.
— Fersicli, Pesco e Pesoa. Per-
ieh eodbgn: Pesco o pesoa ooto-
paa. — duras : — duracina. — Jams :
— spiooa. I (Per villano) Vedi
Pici^f PaiTUigh. (Pr.) A tamigh
peleffh elJighfPeUgh el phrsegh cU
%efni8: Vedi Figh.
Ferseverlt (Civ.)> Perseverare.
Se nd se persevera in di robb Vh
tnwtil ineomineiai : Se nelle azioni
ion si persevera tanto vale non
(nrincipiarle.
— Perseveranza, Idem. (Titolo
ii g:iomale milanese).
Persist, Persistere. « Irk el —
In la 86a idea? >: « Lei persiste
aella sua idea? »
Parslstenza (P. N.), Persistenza.
K Xf' ^ dna gran — std piaeuv » :
K Clie persistenza di tempacoio !
9 Che ostinazione di tempo ».
Personagg, Personaggio. ^ I/h
67h gran — »: « E un gran perso-
aaggio ». (Iron.) « Oh guarda md
el gran — / » : « Oh guarda il dod-
da'I » (T. teatr.) Fa la pari d'6n
— in eomedia : Fare la parte di
an personaggio in commedia. ^i^
pussee d'dfi — in eomedia: Far
pill figure in commedia.
Personal, Personale. Question,
i>ffesa^ ece. — .• Questione, oflfe-
sa, ecc. personale. (Come sost.)
« Ija g^d, on hUl — » : « Ha un hel
personale ». | j^ — <2« servizi : II
personale di servizio. | « Bisdgna
euntd, anca el m^ — » : « Bisogna
contare anohe il mio personale ».
« C6l mh — vegn\ in pe de trhmila
Hr €dVann » : « Ool mio personale
|riiadagno circa tremila lire I'an-
no ».
— Persoxialitaa, Personality (1).
« QueU giomal n*6l g*d, ehe di — »:
cAio che il dialetto non ha e cloe : andar
dietro correndo a chi Aigge per raggiun-
gerlo.
(1) In toac. questa parola ha anche il
senso di complesso di diritti civili.
« Quel giornale ^ pieno di perso-
nality ».
— Personallsta , Che ik dello
personality. L'h 6n per lapHl ».
« Egli attacca oontinuamente le
personality ».
— Personalment, Personalmen-
te. « Fl eonossi — , mingq domd,
de vista » : « Lo conosco non sol-
tanto di vista, ma personalmen-
te ».
— Personna , Persona. In — ;
In persona. P. E. : « L'h Vinvidia
in — »: « Idem ». Personna tersa:
Idem. Ona — d'etaa: Una perso-
na d'etk o sull'et^. Ona brava — :
Idem. / personn delta SS. Tri-
nitaa: Le persone della SS. Tri-
nity. / personn de serviei: Lie per-
sone di servizio. Vess lu in — ;
Essere lui in persona. « I/^ la va-
nitd, o I'invidta in — ; Idem. (Pr.)
JEl fdn domd, in trh personn: el
sinaieh, el eomun e la comunita^C:
1^ U segreto della comunitk o di
Pulcineila Opp, anche Cosa che
la sa il popolo e il comune.
Persnad o Persuade - rsuas-
rsuades, Persuadere. Divhrs Vh
convine e divhrs Vh persuade : Al-
tro ^ oonvinoere, altro persuade-
re. « El sepersuas » : « S^h per-
suaso ». « JSJl me persuad poceh » :
« Non mi capacito ».
— Persuasldn, Persuasione. A-
vhgh la ferma — d^dna robba : A-
vere la ferma persuasione d'una
cosa.
— Persnasiya (P. N.) (FacoM
di persuadere), Persuasiva (non
com.).
Persntt. Vedi Oiambdn,
Pertega, Pertica. La — per eat-
td, iiigh: La pertica per coglier
i fichi. Fdk dwamidzia de spartl
ednt i o eoi pertegh: Amicizia a
tutta prova. — di nds: Bacchio.
« Ft mt Pedrin V h divevUaa 6na
— »: « II mio figliolo s'^ fatto una
pertica ». (Misura in dis.) Vhss al
camp di dnq'u pertegh: Essere al
busuli
— Pertegh, Perticare e Sperti-
care (1), ADbacohiare e Baccniare.
(i) Vale bensi il percuotere con pertica,
ma non ha il senso speciale del Pertega.
In ogni modo anche il perticare non e
comune.
PER
— 526--
PBB
« L'h Vepoea de — t easUgn »: « £
il tempo di bacchiar le castagne ».
— Perterada,. Peitioata. « 069it
6na — sdlla Vhfaa vegnl aid gua-
ranta rise »: « Con un solo colpo
fece cadere quaranta ricci ».
Perteghetta, Perteghetta. Fd, i
pertegheti (nuotando): Nuotar alia
marinara.
PertegMn, Pertichino. (1).
Pertocc& (Volg.)- Vedi Toeedt.
Peril, Peru. Vari 6n Perk: Va-
lere un Peril.
Perucca, Parruooa. / caroeeee
di gran scidri, in gala, porten la
— hianca c6n la borsa: I ooo-
chieri del gran signori, quando
vanno in gala, hanno la parrucca
bianca oolla borsa. Servl de harba
e de — : Servir uno di coppa e di
coltello. (T. teatr.) Part in —:
Parti in parrucca. | Pd 6na — ;
Far una orutta figura (2). « An-
degh vu se vorii. Mi en too minga
de sti peru<;e^)»:«Anda£eci voi se
volete; io non ne fo di queste fi-
guraccie ».
— Perucchee, Parruochiere, Pri-
sore (3).
— Pemcchin, Parruoohina.
— Peruccdn, Parruccone, (Di
uomo Tecchio e pedante).
— Perucconna, Parruccone (Di
grande parrucca).
Pervegnl. Pervenire. « Goo foM
— 6n biglieU » : « Gli feci perve-
nire un Diglietto*.
Pervdrs, Perverse. « Quell fioBU
Vh -— » : « Qual ragazzo h dawero
perverso*. Temp — ; Tempo per-
verso.
Perversitaa, PerversitJfc.
Persslpitii-pitaa, Perse^tare.
« El me fd. semper perzipitd, » :
« Mi f^ sempre impazzire o in-
quietare ». « Ch' el me perzipita
minga » : « Non la mi molesii o
non la mi brancichi ».
(1) Pertichino e termine teatrale e an-
che in dlaletto conserva la itallanltk. Per-
teghin invece e il cavallo terzo ohe si ag-
gioga accanto agli altri due<
(2» In Fior. Parrucca signiflca invece :
Sgridata. Far una parrucca i dar un la-
vacapo.
[Si Una delle infelicissime parole, suUe
mostre di botteghe di parrucchierl che
vanno scomparendo. Oggidi forae non se
ne trova piu nessuna.
PeriipitOB, Holeatatore. '
Pes. Peso. Pes spedfich: P«i»
specinco. Pes I6rd o nkU: BbM
lordo o netto. Pes mort : Vtm
morto. Bon peso: Buon peso. Ar
vhgh del pes a la Usta : Aver h
capaocina o Aver peso al caM,
Pes cU stomegh: Ripienezza P. £.:
« JSJl me pias ma el me fa — >:
« Mi piace, ma mi fa xipieiiexiaK
« Sentiss 6n gran — gio di awtH: I
Sentirsi levato un pmi peso daOe
spalle o dalla cosoienza. JBl — A
ann: II peso degli aniii. Levh it
— : Levar di peso. (Per alzar ni
oggetto molto peso da terra). Le-
va de — vun : Fare una oagnati
ad uno. A — de carta: A peso <fi
carta. A — d* or : A peso d' oro.
Legnad d'dn — V unna^ Legnate
da orbi. Itobd de — da,.. : Dew
di peso da... (parlando di concetti
letteraij o musioali) I*drt^ el —
d'dna robba: Portar il peso d'mift
cosa ».
PeBa, Pesa (1). La — pubbUea,
Basculla (Siena) Peso piano e Bar-
oulla(2). Pece. — de sdavattin:
Pece nera. — grega: Peoe greca.
Ta^eedt e&me ta — .* Appiccicara
come la pece.
Peslt-esaa-^sasB, Pesare. Pess
giust o pesdt agdrd : Pesar gim^to
o oolla stadera del nmgnaio. Pesa
i paroU : Pesar le parole. Ptsii
vun: Pesare una persona. Dioi
C6ms el pesa quell pover otnm ! :
Dio come h pesante quel povero
cristiano (pop.).
— Pesaoa, Pesata. inDagk 6na
— a stb paech »: « Dagli una pe-
sata a questo pacoo ».
— Pesadiira, Pesatura.
— Pesador, Pesatore.
— Pesant, Pesante e Peso. Aria
— .* Idem. On omm, — ; Un ©mo
peso.
— PesantdU, Piuttosto pesante.
— PeBantezsa, Pe8antezza.«&*o#
dn poo de — a la t^ta »: « Ho nm
po' di pesantezza di o alia testa ».
Pdsca, P^sca. La — del <tfn, del
(1) E certo ohe a Fir. la parola •! jub.
Ora non piii. Ne^ vocab. italiani pot Pen
sfgniflca Pesantezza.
(2) Neppur questa parola e registrar
da vocabolaristi ; ma 6 pur la sola ch*
traAuca in Fior. parlato, la nostra pesa
pubblica.
PES
— 527-
pps
tcrlusz, de la baUnna: La pesoa
el tonno, del merluzzo. della ba-
»n». Ilea 8ula —: Le leggi sulla
eaoa. (Giocando al domino) «Fd
la — >» : « Va alia pesca ».
— Pesc^, Pesoare. — • e6n la ean~
^a, e6nt i red, eee,: Pescar colla
ftnna, oolle reti. — «t*; Bibnisco-
Eure. P. E. .• « JSmm — sii quit
facch earatter in di eassett e... » :
, Rimbniscolando un po' di ca-
■attere ne' oasellini aboiamo po-
ii1x> comporre una pagina ». — in
i^l tdrbia: Pescare nel torbido.
c J?dve te sitt andaa a peseall f » :
c I>ove sei andato a pescarlo ? ».
ZV<$ savh eoss'el se pesca / .* l^on sa-
^re quello che uno si peschi.
c Ohe se la pesehen tra de lor » ;
K Se la sbrigbino lira loro. Vatiel a
pesea : Vattelapesca. (Nel domino)
Andd, a — .* Andar a pescare.
— Pescd (ISartin), Martin pe-
Boatore. L'uecello Santa Maria.
— Fesoada, Pesoata.
— Peacaddr, Pescatore.
— Fescaria (Mercato del pesoe),
Pescheria. | Fritturia de — me-
^t€drai Fritto di pesciolini.
— Ptacli6ra, Pescbiera. « Oo miss
in la mia — di cbuv de irutta » ;
« Posi nella mia pesohiera ova di
trota ».
F^sda, Pecchia (1), Pino. On ar-
vnadi de — intemisaa.: Un arma-
dio di pino vemiciato.
Fesdada, Pedata.'« M m*h dcui
&na — in la panseia » (pop.) : « Mi
diede una pedata nella pancia ».
« Jjd, toll 8U 6na — da 6n mull*i
4iL Piglio un calcio da un mulo ».
'Vedi Scalzada,
PiBg (Volg.). Vedi Pig indietro.
Pd88, Pesce. Phs8 de mar, d*ac^
qua d6ka, d*or, freghirceu : Pesce
di mare, di acqua dolce, dorato,
di frega. — plraieh: Pesce perso.
Salamtn o galantinna de —: Sal-
siccia, soprassala di pesce, Fit la
hdeea de — : Boccheggiare. N^ddii
eome 6n — ; Nuotar come un pe-
sce. Vies eome &n — faeura de
V acqua: Essere come un pesce
fuor... d'acqua. N^6 vhss nh cama
nt —: Essere n^ came n^ pesce.
V^8 aUgher o san come on — .*
Sssere allegro o sano come un —
o ima lasoa. | (T. di tipogr.) Pe-
sce. « In del eomponn Vdi faa 6n
— gross cdme dnaoalhina » : « Nel
comporre ha fatto un pesce gros-
so come una balena ». | (Burla)
— d'april: Pesce d'aprile. (Pr.) Ft
— gross el mangia i pisciniU: I
5esci grossi mangiano i piocini.
/h per la g6la che se eiappa el
phss: Per la gola si piglia il pesce.
— Pessln, Pesoiolino. Tegnl vun
a pan e — ; Tenere a stecchetto
o a freno o anche solianto in re-
gola.
— Pessee, Pescivendolo.
— Pessera (Vaso da cuocer pe-
sci).
Ptesim, Pessimo. « 8t6 vin V h
— »: « Questo vino h — o dete-
stabile ». On omm de — gust : Un
uomo di pessimo gusto.
Peat, Pesto. M^perfh la car-
ta: II pesto per fare la carta. |
(Agg. di castagne) Casitgn — .*
Gastagne secche.
Pesui o Peste, Peste. La peste
del Manz&n: La peste nei TVo-
m,essi Sposi. (Di fanoiidlo) Cattiv
co'me la pesta: tl una peste. (Lue
venerea) Peste.
Pestii , Pestare. Pestd fanga :
Pestar mota. Pestd ipee per ter- ,
ra: Pestare i piedi. Pestit V acqua
in del mortee: Pestare Tac^ua nel
mortaio. Pestd Vuga: Vedi Schi-
sciit, (Battere) Pestagh i eomi a
vun e Pesth sk: Piccliiare uno.
(Fig.) PesUk 6na robha in del coo
a vun: Fiooare altrui nel capo
una cosa. « La tempesta Id m'ft
pestaa ^d tutt e2 ri« »:« La gran-
dine nu ha trebbiato il mio po-
vero riso ».
— Pestada, Pestata. Ona gran
pestada: Una pestatura. La — de
lard: II battutino (di lardo, aglio
e perzemolo).
— Pestafanga, Paltoniere (del-
Tuso letterario soltanto).
— Pestapdver, Pestapepe.
— PestarcBUOla, Pestarola (cor-
risponde alia nostra Mezza lunna),
restdn, Pestone. | (Grande pe-
stone) On — de v%n: Un fiasco
di vino (1).
(1) Pecohia in tose. sigpaiflcft Ape.
(1) E cosa notissimache il fiasco tosca-
no rivestito di «ala, o, come si dice impa-
S;liato, non e veramente il Peston come
brma. Ma come uso e significato di frase
I non si poteva dir altro. E non e Bocoia
PES
— 528 —
PET
— Pestonln , Qiiartucoio , Fia-
echetto o Mezzetta.
— Pestondn, Boccione e Boo>
oiona, On — ehe ten puasee de duu
liter e mkzz: Una Docciona oh©
tiene pi^ d'un iiaseo.
Pdtacca, Patacca. N6 vari 6na
fetacca: Non valere una patacca.
(Per sonar il mandolino) Pen-
na (1).
Petaoch. N. fr. : Tra gnatch e
petacch: N^ uti n^ puri (in dis.)
o N^ ahi, nh bai ! Pud anche dire
Tra due aeque : e parlando delta
salute Cosi, cos). « Jsdnt tra gnaeeh
e — » : « Mi sento cosi, cosi ».
Petard. N. fr.: Lenc e petard:
Paffuto o Gli lustra la pelle © la
eollottola.
Petase (Volg.), Pancia, Buzzo.
« And^mm a impieni el — » : « An-
diamo a empire la panoiaooia ».
Q (Ventrioolo) « Chvegh el petase » :
« Levagli il ventrioolo » (al polio).
— Petascidn, Buzzone, Trippo-
nacoio.
Petece (Malattia), Lc peteccMe.
— Petecchlal. Fever — : Febbre
peteccbiale.
Patent, Petente (Voce buroora-
tica in dis.).
Peti (Volfic.). Vedi Apetl.
Petlgn (D. Fr.), Vaio.
Petltds (Che p-ppetisce), Appe-
titoso. « L'^ 6n mangiit — ednve » :
« £ un oibo appetitoso ». Ona
donnktta petitosa : Una donnina
appetitosa. 0 « Bisognaria trovit
el — de 8t6 oggettin chl » : « Biso-
gnerebbe trovare 1' appetent© e
meglio Tamator© di codosto gin-
gilio ».
— Petitt (Volg.). Vedi ApetitU
J! (Nel senso di voglia, capricetto)
in La se aeceud tuiti-^ »: « Ella
si cava tutti i capricci ». Petitt de
donna gravida: V oglia da inointa.
•« G'avaria el ^' de mangidt di eo-
cumer » : « Ho la voglia de' citrio-
li ». Bobba che fh — .* Roba che
la invoglia.
Petizidn, Petizione. Da sii 6na
petisiion... al Parlament: Mandar
una petizione al Parlamento. Pe-
tizion de prineipi (colto) : Idem.
— Pettzlonetta, Petizioncella.
Petrol! (P. N.), Petrolic. Lit-
cema a — .* Lampada a petrolic
o lume a petrolic. On. liter de —:
Un litre o chilo di petrolio.
P6tt, Peto. Vedi anobe PUf
sue posto. Tira di — (triv.): Ti-
rar peti. Sav^ tutt i mendm — che
se fa in la visinaia (vols:.): Saper
tutte 1© braohe de' casigliani o Ss-
per tutti i.peti Opp, oapere fino
all' ultima pisciata de' casigliani.
On — vestii: Un peto ccl rest*.
Oiald come 6n — .• Giallo come lo
zafferano o la febbre o Giallone.
t Petto. Tceu^s a — 6na robba:
igliarsi a petto una cosa..
— Petti (Volg.), S^etezzare. |
Petth 6n slavidn : Appioppare uno
schiaffb. || « /n d*dna nott Vh hoik
de petth h 6n dramma in. trii ait*:
« In una notte ^ capace di buttair
gitL o sbotrar (1) un dramma is
tre atti*. Petth R: Vedi I^eeA.
Petthghela : Dare una botta. JPetia
in corp : Aoooccarla. « JSl w'd pel-
toM in eorp a mi Bt6 lavordt » : « Hi
affibbi6 ».
— Pettaball, Carctaro.
— Pett de Idff, Vescia.
Petteg61, Pettegdo. Come Cn dt-
ventaa jpettegoi ad^s eerti fceni:
Come SI son fatti pettegoli certi
giornali.
— Pettegol&j Pettegolare « Pet-
t©goleggiare.
— PeTOegoless, Pettegolezzo. La
gent bassa n6 la viv ehe de — .'La
gente bassa non vive o non si pasce
che di pettegolezzi.
Patten e Pdccen (Volg.). Vedi
Pattin, Pettin rar e petten spess:
Pettine rado, fitto,
P^ttln, Pettine. Vegrti tutt i
grdpp al — ; Tutti i nom vengono
al pettine.
— Petting, Pettinare. Ptitinh i
eavHf el Un, el eandv: Pettinare.
— Pettinada, Pettinata. « Dagh
6na — a guii cavei »: « Dagli uha
— o ravviata... »
Pettinadura, Pettinatura. Adat
gh'h de moda ipettifUMdur de Vam-
pir: Ora sono di moda le petti-
nature del prime Imx>ero.
perchd questa serve alia tavola. Vedi per6
Pestonon.
(i) Ora petacca in questo senso e in di-
8USO e si dice Penna anche in mil^nese^
(i) Parola nuova ed esprimente di Pi-
sa e di Pistola.
PET
— sao —
PEZ
— Fettenixma, Pettinella e Pet-
finina.
— Pettenin, Pettinino. (per li-
loiarsi i bafli).
Fettdra, Pappagorgia. « La g'dt
xoli al harhozz 6na doppia pelie-
ra »: « Sotto al mento lia la dop-
pia pappagorgia ».
' Peitola, PiTlaoohera. | Pienth
\n di phttoll: Lasciare o Mettere
aelle peste. Laasdt in di pHtol:
Lasoiare nelle peate. Tirass f<Bu-
ra di — ; Cavarsene o Uscir da
tina bega, da un passo falso.
Pettoral, Pettorale del cavallo.
[Add.) Pettorali per il petto (in
ois.) : Pera ^ialebbate. PastiUi pet-
torai: Pasticche pettorali.
Fetturlnna, Petturina.
Petulant, Petulante. « Oo mal
vist 6n bitgai jntssee — »: «Non
bo mai conosciiito un... ragazzo
piJi — di lui o Sono rari i ragaz-
zi piii petulanti di quello ».
^— , Petulanza, Petulanza. « La
g*it in di maner 6na — strana » :
«c Ha neUe maniere una strana
petulanza ».
Piver, Pepe. Vess 6na granna
de —: Essere tutto sale e pepe.
Senza mHter su n^ — nh sal: ISon.
naetterci nh sale nh pepe. Vhsaegh
811 el -^ a 6na rohba: £ molto ca-
ra, oosta assai (1) o ]^ salata.
Pever6ii; Peperone. Peveron de
Spagna: Idem. Ciapph trii eoeu-
mer e 6n — ; Non riavere del sac-
00 la corda. (Grosso naso) Pepe-
rone.
Pezz, Pezzo. Pezzo duro: Pezzo
felato. Pezz d'artiglieria: Pezzo
'artiglieria. « L'h 6n — gross » :
« £ un pezzo grosso ». In d'on -—
sdll: Tutto d'un pezzo. Pezz de
tnusiea: Idem. (A dama) Pezzo.
1 « I/h dn — eJie te spetli » : « £ un
pezzo ohe ti aspetto ». A — e hdc-
con: A pezzi o bocconi.
Pazza, Pezza. Ona — de tila:
Una pezza di tela. Pezza d'asen :
Pezzo d'asino. Pezza -de stomegh:
La — della barba: Vedi Barbtno,
(1) In Tosoana c'd uti rftcontro carioso
A questa frase : Quando nna oosa ha gran-
de smercio ti dice: Va via oome 11 pepe.
o il ranno ed il sapone (1). M^t-
tegh 6na — ; Rimetter un tallo sul
yecchio. Pezza de Urra : Pezzo di
terra.
— Pezzoen, Pezzuola (2), Pezzet-
ta. Fd, andd el —: Cinguettare.
— Pezzaa, Rappezzato. Cavall
— o piv : Pezzato.
— rezzadnra, Rappezzatura.
Pezzenteria, Pezzenteria (3), I-
nezia, Pidocchieria. « M m'i co-
staa ona — » : « Mi costb una mi-
seria o un'inezia. ». | « La saria
6na vera — » : « La sarebbe una
pidocchieria ».
Pezzetta (Parola in dis.) Pezzet-
ta oome piccola pezza e monete).
PezzUr& (Volg.). Vedi Piazigd,
Vikt Pigiiare. Pia, para, volta
e messeda: Vedi Pardt. « M papa-
gall el m'd piaa » : « Vedi Becedt:
N6 podh n^ trd. iU pidt : Non poter
andare n^ stare.
Piaceri. N. fr. : / minuli piaee-
ri: Le male spese o Borsiglio.
Piaga, Piaga. Atidd. tult in d'6-
na piaaa: Essere tutto piaghe.
T(BU el bus del euu per ona *- .*
Prender un granchio a seceo. |
(Di persona) Piaga. « Ti te see
6na jnMga ineurabil » : « Tu se' un
cancnero , figliolo mio ! » « G^oo
semper quella — del debit che m*a
lassaa mh pader » : « Ho sempre
quel piacciadio lasoiatomi dal
babbo ».
Plan, Piano. MUt in pian: Po-
sare in piano. Alpian: In pianura.
Primm — sott ai edpp: Piano a
tetto. Pian inelincM : Piano incli-
nato. I « Parla — » : « Parla pia-
no ». Pian pianin: Pian pianino.
(Pr.) Chi va — vd san: Chi va
piano va sano. | El piaip-fort : II
pianoforte. | Strato. On •— suttil
de caleestruzz poBU dn — de as/all:
Uno strato di oalcestruzzo poi uno
strato di asfalto. Per fd la po-
lenta pastieHaia ghe vaur mett
in del bodin dn — de polenta e
desdra al sd butter e formagg pceu
6n alter — de polenta e via di-
eendo: Per far la polenta pastic-
(I) Ma quosta frase ha un signiflcato
piti speciale e signiflca Gettar tempo a
persnadere an atiAo ohe non la intende.
Hi £: 11 ftizzoletto da nasn.
(3) In nessun vocabolario. E pur c^e
Pezzente.
94
PIA
— 530
PIA
ciata bisogna metter nella forma
tino strato di polenta, ecc.
Planca, Trave, Plana.
Piandda (Del prete per la mea-
ga), Pianeta.
— Planedee (CM fa pianete),
Pianetaio (Lucca).
Pianella, Pianella (1), Campi-
sriana, (Se quadrata) Quadrino.
(Perro di mulo) Perro a pianella.
Plang, Piangere. Da j(Bura a
— ; Mettersi a piangere Opp. Dar
in pianto dirotto. JPwng ae conso-
laztdn: Pianger di consolazione.
Plasty el ccRur : Pianger il cuore.
« El faria — i sass » : « Farebbe
piangere le pietre ». Mobb de fd
piang: Cose da piangere. Piang
a tutt~-: Pianscere a dirotto, ama-
ramento. — c^me 6na vit iaiada :
— come una vite tagliata Opp,
DiBfarsi in pianto.« Ghe piang i occ»:
« Gli lacrimano gli occhi ». (Pr.)
Chi rid in -oeiieraX — al sabet : Chi
ride in sabato piange in dome-
nica.
— Plangent. Sales - : Salice
piangente.
— Plangln. N. fr. Fh el — : Far
il piangi.
Pianlsta, Pianista. Celebre — ;
Idem.
Pianna, Piana. Gid in la — ; Giti
nella piana. D Pialla.
Pianuzza, Pialla per lavori gen-
tili. — scempia e doppia: Idem.
— Piano, Piano. Avh fdt el sd -:
Aver fatto il suo piano. | 8<ind el
— ; Sonar il pianoforte.
— Pianin, Piallino. « Gh'epassaa
sdra san Isepp c&nt el — » : « Vi
pass5 san Giuseppe coUa pialla ».
Pianta, Pianta. Pianta de fich,
de r6ver : Pianta di fico, di quer-
ela. I Tceu 811 la - .* Levar la
pianta (di edifizii). Vess in — stor-
m7 (impiegati) : Essere nel ruolo.
La — del pi : La pianta del piede.
De — ; Di sana pianta.
Plantli, Piantare. Vedi Pientd.
— Piantagi6n, Piantagione.
— Piant^lla, Pianton. Piantetta,
Piantone o Grande albero.
— Pianton (Milit.), Piantane.
(t) La Piamella fiorent. non d altro che
a nostra Zibretta; e per6 anche il matione
per pavimenti ma poco usato. Piuttosto
Campigiana.
Vhs de — .* Star di piantone. Vedi
anche Pienton.
— Piantonna, Grande o Groaeo
albero.
— Pianterren, Terreno. Stik al
— : Star a terreno.
PientiL-entaa-alla-ass , Piant»-
re. Pientd gid: Piantare. PienA
la vigna: Piantare le viti. PienA
sii &na baraeea: Rizzare una ba-
raoca. Pientd 6n cunt corrent: Im-
postare un con to. | PientiL l\ de..j
Cessare. « V6i pientela nen »:
« Smetti ». « Te see b6n de jnei^
tallaf »: « Vuoi flnirla o not>
Pientd II saceh e fusella: Piantar
banco e burattini. Pientit elmnR:
Incaponirsi. Pientdt in ballj'Pian-
tar nell'impiccio. — in sulpii boK
— sul piti bello. — vun, rU a pi
a eavatl : Plantar uno, nd a piedi
n^ a cavallo. Pietttd /a mordsa:
o dna tdaa: Piantare I'amoroM*
una ragazza. On omm hen pientaa:
Un omo ben piantato. JHenttut iu
d'6n sit: Piantarsi in un Inogo.
« Quell mull el g'd el vizi de pie*-
tass »: « Quel mulo h restio *.
Pientass eont i gambper ari: Ve-
nir in basso state. « Zrd eotnineiaa
la eksta^ ma Vh appenna al pien-
taa » : « Comincib la cesta, ma ^
ancora all' impiantito ». Pienid a
mhiz 6n lavora: Lasciar in tronco
un lavoro. « M me s'i pientaa in
faeda e el m,*d dxlt.,.^': « Mi ei
piant6 di fronte e mi disse... ».
— Pientagion ( Volg.). Vedi Pian-
tagion.
— Pi^ntdn. Vedi Piantofu N. fr.
volg. : Dd 6n—: Dar un piantone.
Pard de pienton: Tenere a piuolo.
II Pienton del v^eh: Panionecol
vischio.
Pianura, Idem. « Ad^s slmm ts
— » : « Ora siamo in pianura ».
-- Pianuritta, Pianuretta.
Piasd, Piaoere. Vun che fddi—
a tutti: Persona serviziata, pienft
di oortesia. C6nt tutt el — ; Con
tutto il piacere. « Famm el — fi-
nissela » : « Oh fammi il piaoere,
smetti ». (Verbo) « Mfiniss minya
de piaslmm » : « Non mi finiseeK
« Me pias ! » (iron.) : « Mi piaoe! >
« Chi el ghe pias minga pesg per
/it » : « E a ohi non place la Bpnn».
« Me pias poeeh ehe vegna per ed
quell giovin » : « Mi dik un po' dm
stidio quel giovine per eii0a».
PIA
— 531 —
PIA
JRobba eke finiss minga de piaah :
Cosa ohe non rifinisce di piacere.
— Plaserdn, Piacerone. « M ne
fard 6n vero piaseron » : « Ci fark
un vero servizio ».
Piastra, Idem. Piastra de /^r o
lamera: Vedi Lamera. (Stampa-
tori) Piastra.
— Piastrella, Idem, Quadrone,
Mattonella.
— Piastrdn, Piastrone. HI — per
la scherma : II piastrone per tirare
di scherma.
Piatt, Piatto. On — de bella ce-
ra: Un piatto dl buon viso. On
— de pitocch: Un piatto ghiotto.
A tavola minestra e duu — ; Idem.
Cavdtghen 6n hhll — : Cavame un
bel eostrutto. Fh el — de mhzz:
Fare il o la mezzana. Infuriaa
edme el strase di — .* Infuriato,
Preso da un pensiere di..., Essere
0 Far il Coocosuda. Lava i —:
Kigovernare i piatti. Mangid. cdni
el coo in del — .* Maugiar col capo
nel piatto. Piatt de rinforz: Piatto
di compenso e talvoUa di corapli-
mento. Fagk al mart 6n — ds cor-
nitt : Far le fusa torte al marito.
1 S6na i — .* Sonar i piatti.
— Piattee, Piattaio (a Pistoia)
(Venditore di piatti).
— Piattaria, Piatteria.
Plattaforma (P. N.), Piattafor-
ma. La — di ferrovii: Piattafor-
ma. La — del vapdr, del tramvai:
Lia — del vapore, del tram.
. , persona ,
^a vera ptaltola » : « £ una piat-
tola».
Piattonada, Piattonata. « HI g*dt
daa dna — c6n la daga » : « Gli
diedi una piattonata colla daga ».
Piazza, Piazza. Piazza d'armi :
Piazza d'armi. Comand de — ; Idem.
Mattes in —: Par bella di s^ la
riazza. Rcibott de — .* Piazzaiolo.
Milan Vh dna gran — per i ar-
tisti: Milano h una gran piazza
peicantanti.^e/2cAe/a la — : Quel
ohe fa la piazza (banca e com-
mercio). | Restd %n piazza: Re-
stare fuor di padrone. \ * El g'd
tanto de — in coo » : « Ha tanto di
piazza ». « Se eomineia a vedkgh
Za ~ »: « Principia a fare la chic-
rica 3». Piazza perfhtta : Zucca
monda.
Piazzoeura, Piazzola (non co-
mune), Piazzetta e Piazzaletto.
— Piazz^, Piazzare (in dis.). Col-
locare.
— Piazzada, Plazzata. Pit 6na
— ; Fare una piazzata.
— Piazzal, Piazzale.
-^ Piazz6n, Piazzone.
Picacoana (Id.), Ipecacuana.
Picca, Picoa. Per — ; Di ripic-
co. « Gh' e della — tr^ de loryu
« Q^h picca tra loro ».
Picca - iccaa - iccass, Picchiare.
Piccd, a la porta: Pioohiar alia
porta. U picca ehe te picca : Pic-
chia e ripicchia e anehe Picchia
che ti picchia. Piccd. dent 6n ciod
in del mitr: Picchiar un chiodo
nel muro. « La 0' d piccaa duu
s'ffiaf » : « Gli diede o gli ha affib-
biato due manrovesci ». « La g'd,
piccaa l\ duu gemH »: « Gli snoc-
ciol5 o spiffero due gemelli anche
Pettaa li ». « tStS dent guast el me
picca > : « Questo dente guasto mi
dole ». « Ine^KU el sdl el ghe pic^
cayn 1^ Oggi il sole abbrucia ». HI
cceugh Ve adree a piccaa el fri-
canad: II cuoco sta lardellando il
fricand^. || Picca^s de vhss, de di,
defd...: Piccarsi di alouna coea,
« Hi s'h piccaa » : « S*6 oifeso ».
Piccant, Piocante. Vin piceant:
Vino frizzante. Vin, salsa — ; Vi-
no, salsa piccante.
— Piccada. Frittura piceada :
Idem.
Piccaprfei, Scarpellino. (Di cat-
tivo scultore) Piccaprei : Scal-
pellino.
— Piccardia, Contadiname.
— Picch, Fitta. Di piech in del
coo: Delle fitte nel capo. | Tan-
ghero. ♦: El mercaa Vera pien de
picch » : « In mercato 0*^ tutto il
contadiname ». Magher come 6n
picch : Magro come la quaresima.
I (Uno de' eegni delle carte da
tresette) Picche. L*ass de picch:
L'asso di picche. I (Di nave) Zr'^
\ a —: Anab a picco o Si
sommersc.
andada
picco
Plccett, Picchietto (1), Pettiros-
(1) Piattola in flor. e invece il nostro (
Bordocch.
(1) E diminutivo di Picchio in dne sen-
si. E tntt'altro uccello del nostro Piccetl
che d invece il Pettirosso.
PIC
-582 —
PIC
80. Ciappa % piccilt: Vedi Paror-
scifBula.
Picchd (D. Fr.) (Sorta di stoffa
di cotone operata), Picoh6. €Hlel
dc piceh6: Sottoveste di picch6. |
Frieandb picche : Bue picoato, lar-
dellato.
Picchepander (D. Pr.). lA — de
vun: Dir oose da chiodi di nno
anche plagas.
Plcclidtt, Picchetto. On — de
soldaa: Un picchetto di soldati.
Opicial de — : Ufficiale di pic-
olietto.
Piccbettk - ettaa. Bianeh ftic-
ehettaa de giald: Bianco piochiet-
tato di giallo. | (T. music.) « Sti
noU anddrien pussee pieehettaa » :
« Qiieste note andrebbero picobet-
tate di piu ».
— Piccliettadura (La segnatura
musioale di cui sopra) , Piochiet-
tatura.
Plcci&f Snocoiolare. « Gh*e toceaa
d^ piceia lir, sold e danee » : « Gli
tocc6 di Bnocciolare lire, soldi e
denari ». JEl pUcia eome dn Dio :
Spende come un Cesare.
— Picciada, Cavata di sangue.
« iSe V a voruu salvass V d, dovuu
fh la gran pieciada de milla lir » :
« Se ha voluto salvarsi dovette
sottomettersi alia cavata di san-
gue ».
Picciafett (Tagli di bue macel-
lato) Piccione di mille lire.
Piccluri. (Volg.). Vedi Pitturd.
(Pub darsi che per ironia la voce
sia usata qualcne volta anche da
persbna colta) « Ul pieciura come
Dio voetir» : «Fa degli sgorbii ».
Piccoeur (D. Fr.), Battistrada.
nEl can el ne fd, de piccoeur o hatr-
tistrada )» : « tl cane ci fa da bat-
tistrada ».
Piccol^ Piccolo. « In del m^ o
in del so piccol » : « Nel mio o nel
suo piccolo ». « Zi^h dnomrn molto
Siccol de cervell » : « E un uomo
en piccino di cervello ». | (Fat-
torino di osteria) Garzone. (Alia
trattoria) « Damm 6na piccola
de...^: « Dammi una mezza por-
zionc di... »
— Piccoldzza, Piccolezza. « El
pregki de <iecetta sta piccoleeza >» :
« La prego di accettare questa
piccolezza ». B « JP/ g'd avuu la pic-
colezza de...yn a Ebbe la piccineria
di... » «. In piccolezz de badagh
1
nanca » : « Le son piccolezze o ine-
zie da non badarol ».
Piocolass, (Guastarsi de' panno-
lini per umidit^j, Imporrare.
Picc6n (P. N.), Picoone. « Qudl
mur Vera tanto dur, ehe per rom-
pel gh'h voruu anca el pieeomn
« Quella muraglia era cosi dun
che per buttaria gib. c'd volute il
piccone ». « Ciappa el piecon e Hra
sii quella bioUi » : « Prendi il pie-
cone e leva auella lastra ».
— Picconada, Picoonata.
— Piccott(Daintagliatore), Pun-
tine.
— Piccoan, Piooozza. | (Uccello)
Piochio.
— Piccozz&, Plcoozzare. Pic-
chiereUare. « Cossh Ve che te se-
guitct a piecozzdt f Te me seeehei > :
« Perch^ continui a picchiare? To
mi annoi ». « Biso^na piecozza
quell mur se la stabtlidura la da>
tacdt » : « Bisogna picchiettar quel
muro se volete che Pintonaoo pi-
gli ». « Piccozza 6n poo qud^
mceula che I'h tropp liseia »: « A-
guzza quella ruota della macina
che h troppo liseia ».
Pic611, I^icciuolo. Isgrcuss de uga
taccaa sii per el picetul : GrappoU
appesi per il picciuolo. Gitiga ai
p%c6i ae scire* : Giocare ai pie-
oiuoli. Tirdt via el pieol ai fmt:
Sgambarli.
— PicoUin. I marhnn del piceo-
lin: Le apiotte.
Pic-niccn. Pique nique, A bocca
e borsa, Alia romana.
Pidria (Grande irabuto per vi-
no), Imbottavino. Mitria e pidria
in tuU'una: L'^ tutta fava. Xe-
vativ c6n la pidria: Batosta. (Di
persona) Soggettaocio. ^ El me
par una pidria »: « Mi pare o ft-
rieggia un otre ».
— Tidrioeu e Pedrlosn, Imbuto.
Per mett el vin in di bottom gke
voeur el pedriceu : Per travasar il
vino ne' fiasohi occorre V imbuto.
Piedat^r (D. Fr.) (Non domid-
lio), Piedaterra. « El stik in eom-
pagna ma a Milan el g*d 6n — »:
« Stk in campagna ma a Milano
ci ha un piedaterra ».
Piega, Piega. « L*^ pien de hruU
piegh. Bisogna sopressall*: c£
tutto a piegne. Bisogna stirarlo ».
« Se Vh tropp I6ngh fagh sk dma
piega )»: « Se h troppo lungo e ui
PIE
— 533-
PIE
fa^li o facci una piejs^a ». (Trasl.)
Otappit 6na honna o 6na cattiva
piega : Pigliaro bona o cattiva
piejca OpP' Awiarsi male o bene.
« ViH CM piega / » (escl. speoial-
mente diretta a donna che mostri
disinvoltura maunita a svenevo-
lezza o leziosaggine): « Cbe gar-
bino ! » Desfagh i piegk al venter :
Mettersi a maneiare. La statda
del Becearia I'h bella soratutt per
i piegh : La statua del Becearia
piegneggia assai bene.
— Ple^, Piegare. Pieqh «w, »o«,
denterf i giomai, la hiancheria:
Ripiegare, pie^ar sotto, 1 giorna-
li, la Diancnena. Piegh a drizza,
a sinistra: Piegare a diritta, a si-
nistra. L*^ mei piegass eke rom-
pes: Meglio h piegarsi ohe 8pez-
zarsi. Legn piegaa a vap6r: Legno
oiirvato a vapore.
— Piegada, Piegatura. « Dagh
6na piegada a auii mantin »: « Pie-
|Ca que^ toyaglioli ». La piegada
di setir o di ant de bottega : La
piegatnra delle iraposte della fi-
nestra o della bottega.
— Piegadlnna. « Vagh 6na pie^
gadinna a auii fazzolett de hattiz-
sa»: «. Dagu una piegatina a que*
fazzoletti di batista ».
— Piegadora, Piegatura. « Dd-
m(i in piegadura de quii volumm
Vh spes cent lira in « Soltanto in
piegatura 4i que' Yolumi ha speso
o spese cento lire ». La piegaaura
del brazz: La piegatura delbrao-
cio.
— Piegaddr, Piegatore. in M fit
el piegaddr de giomai » : « F^ il
piegatore di giomali ».
— Pieglievol» Pieghevole. Legn
— ; Legno faloigno.
Pleg , Piego. nAla Posta gh* h
6n pieg per lit » : « Alia Posta o'6
un piego per lei ».
— PiegheggUi-egglaa, Piegheg-
giare. Jatehelangiolelpiegheggiava
edme 6n Dio : Michelangelo pie-
gheggiava come un Dio.
— PieglietMi-6tta (P. N.), Pie-
ghettare. On davanti de eamisa
pieghettaa: Un davanti di cami-
oia pieghettato.
Plan, Pieno. (Agg.) L' h pien
r€u » : « Pien» zeppo ». Pien pie-
nisc: Pienissimo. <El teater I'l —
e&me 6n obuv » : « C'^ un pie'none ».
4iOh'h gentf Alter! L* I — de
voiamm » : « C*h follal Chfe. C'h del
vuoto». Pien de dkMt finna al
coll: Pieno di debiti fino agli oo-
chi o Affoga ne' debiti. « Gne Woo
men la scuffia » : « Ne ho piene
le tasche, o gli stivali, eco. » Ve-
8tii pien de magg: Vestito pieno
di irittelle o chiasse o maochie.
« L*i 6n omm pien de Zu » : « £
im uomo pieno di s^ >». 06nt dn
fd de Ottavi — : Con im' aria di
lasciami stare. Lunna pihina:
Luna plena. Pien de lunna: Ple-
nilunio. | (Sost.) i'd feia dn — » :
« Feoe uno di'usoito. Sboili 6n — ;
Fare lo scoppio. P. E. : « S6n
stuff. Daman matlinna shottiss el
— » : « Sono stufo. Domattina vuol
essere lo scoppio. Pann — : PJinno
coperto. Pien de orchestra: Pieno
di orchestra. | « i/'A miss gib vun
de qui 'pien » : « Ha suscitato un
grosso guaio ». | Pdlin cdnt el — ;
Tacchino col ripieno. « Std sigher
el g^dt el — tuit marse » : « Questo
sigaro ha il ripieno guasto ». In
pthina bona fed: In perfetta bona
fede.
— Plenezza, Pienezza. Pienezza
de stomegh: Peso alio stomaoo.
La lunna Vh in la sda — : La
luna h nella sua pienezza.
— Pienna, Plena. (Teatr.)«i4 / Mi-
lanese dn feui 6na — de sbalordi^:
« AUa scala hanno fatta una jpiena
da sbalordire ». ( Acqua) « £Jl Po
ri in — » : « C'6 la piena nel Po ».
Lunna — ; Vedi in Pien,
Pler6 (D. Fr.) Maschera mo-
derna (P. N.)(l), Pierotto.
Pidss (D. Pr.) (P. N.). « La
pikss dHer sira la m'h piasuda » :
« La commedia d' ieri sera m' 6
piaciuta ». | (CappeU.) Paletta.
— PieBsli. Spaiettare.
Pietaa, Piera-. On omm che fit
pietaa: tin uomo che fa piew.
Mdnl de pietaa : Idem. « iVd gh' ^
pietaa che t^na^ : «Non c'^ piet^
n6 misericordia ». « Ah per pie-
taa .' » : « Oh per pietk ! » (Pr.) L'l
mhi fd, invidia che pietOM : Idem.
— Pietds, Pietos. C6nt 6n fa
piet6s : Con modi o voce pietosa
e anche ipoorita. (Pr.) Maaer pie-
t6sa fd, la t6sa tegndsa : La ma-
dre pietosa fa la ngliola tignosa.
(1) Ha BostituKo il Lapoff oggldi in
disuso.
PIE
- 584 —
Pietra o Prdia (Vedi), Pietra.
IHetra infet^nal : laem. — prezio-
sa : Idem. La primma pietra : I-
dem. Restd. II de pietra : Bestar
di sasso. Pietra filoaofal: Idem.
— litografica: Idem. Mai de la
pietra: Idem.
— Pietrificazi6ii, Pletrificazione.
Plev (R. St.), Pieve.
— Plgnattln, Pignattino. Pi-
gnattin de trii iettit: Pentolino da
ire peducci. Pignattin de la colla :
Pentolino della colla. Pignattin de
insedl: Margotta.
— Pignatton, Gran pignatta,
Peutolaccia.
-- Pignattee, Pentolaio.
Pignoccada, Pinocchiata (pasta
dolce con pinoli).
— Pigaodu, Pinolo o Piuocchio.
« Dagh el pignaeu al canarin^:
« Dasli il pinolo al canerino ».
Oiuqa ai pigna^u: Fare alle ca-
stelline. Spinazz c6n ughett e pi-
gnceu : Spmaci con uva sultana e
pinQCchi. | (Colpi dati dai maestri
veoclii di campagna sulla cima
delle dita ])gt castigo) Dd i pi-
gntBU : Far popino. « ISl makster
el ghe ddt ancamd i pignoeu ai so
aeolar » : « II maestro fa ancora pe-
l^ino a' suoi scolari ».
Plgndn, Pignone (1), Rooohetto.
« Ghe s'e roii 6n dent al pignon e
la rceuda granda la gira tnal » :
« Si spezzb un dente al roochetto
e la ruota maggiore funziona ma-
le ». Pignon de Vorolog : Calza.
Pignor^-oraa, Pignorare. « G*dn
gignoraa tutta la mobilia » : «: Gli
anno pignorati tutti i mobili ».
— Pignorament, Pignoramento.
— Pignorant. Pignorante.
Pigotta, Bamoola. « Lag*dt quin-
des ann ma la qiuga ancamo c6n
la pigotta » : « Ha quindici anni
eppure ft\ ancora alia bamhola ».
« La par 6na piqolla » : « Mi ha
della bambola di Norimberga o
Pare un angiolino o bambino di
Lucca ». Ca de la pigotta o giar-
din o altro assai piccino ; Casa di
Petuzzo, Casettina a Giardinello
in diminutivo.
(1) Tutt'altra cosa. In ioscano k riparo
di muraglia in rlva a' flume. Pignone e
nn caseggiato a Firenze dove I'Arno fa-
cilmento strariperebbc, se non ol fosse quel
riparo.
(i) Omino invece racch'ud« Tidea dd
garbo, deiressere un uomo piccolo, ma a
modo. Ominin') invece non ^ che pioeolo
assai.
(2) La Pigna -tosoana 6 tutt^altro. £ tar*
mine di architottura, ed e anche anaspc*
oie di grappolo (Itto d^uva.
-^ Plgottln. « L'e &ii bhll pigoi-
tin »: « £ ima graziosa e ueBa
donnina >».
— Pigottee, Bamboociaio.
~ Ptgottonoa, Bambolaccia.
Pll, Pio. Ello&ughpii: W luogo
pio. j (Frlzzante) « St6 vin el grU
tropp pii » : « Questo vino ^ troppo
frizzante ». (Fortume) « La pnuta
Vd ciappaa el pii » : « La pasta ba
preso il fortume ». (Morso) « Ona
vhapa la g'dt daa 6tt pii in faeeia e
gh^ resioM el shgn » : « Una vespa
10 ha punto e gli ^ rimaAto sul
viso il pinzo ».
Plfania (Volg.). Vedi JSpifania,
Piffer, PiflFero. Soncui6r de pif-
fer : Pifferaro. J « J57/ me par on
piffer ml quell giovin l\yn m Quel
gioTine mi par un bel minchione ».
11 « Quella hallarinna la g* h soli
duu piffer, minga dd gambit:
« Quella ballerina ha due steochi
non due gambe». (Pr.) JP'd covu
i piffer de montagna: Far comei
pifferi di montagna.
Pigher, Pigro. « jyi^ pigher c6nu
6na niarmotta » : «: £ ))i{nro come
una marmotta)». {Di istrumento]
« C6me Vh pigra sta stadera » : « Co-
me 6 pigra questa bilancia ».
— Pigrlzla, Pigrizia. £utid via
la pigrizia : Sneghittirsi. (M. pr.)
Pigrizia vceutt »wnc»<raf (appross.):
Firenze non si move se tutta non
si dole.
Plgmeo, Pigmeo. « El par 6n
pigmeo » : « Quell' ominino (1) pare
un pigmeo ».
Pigna, Pigna (2), Mucchio, Pila.
Mhtt in pigna : metter in mucchio
o ammucchiare. Pigna de tdnd, de
liber, de guadrei: Pila di piatti,
monte di libri, catasta di legna o
di mattoni. I fruttirceu infamoti
a mitt i frutt tn pigna : I f ruttaioli
accastellano cosi bene le frutta che \
fan figura il doppio.
~ Plgn^tta, Mucchietto. Ona
bella pignetta de marengh : Un bel
mucchietto di napoleoni d'oro.
PIG
— 585 —
PIL
Plgnatta, Pi^atta (1), Pentola.
yCiU 8u la pignatta: Metter la
>entola o pignatta al foco. D^dna
ngnaita fann dd : Mandar una pi-
gnatta in ooooi. Brusa-pignatt
apreg. di ouooo) : Guattero. Fao-
na de pignatta tencia: Muso di
)ignatta Druoiata. On covhre ehe
hdb ben a tuU i pignatt : Un basto
3lie s'addatta ad ogni dorso. Pi-
ynatta busa : Cervello vuoto.
< M'era mai eapitaa 6na pesg pi-
gnatt » : « Non m'era mai capitato
an simile aifaraocio ». Fagh vedh a
tutti eossa ccrus in la pignatta :
Palesare a tutti ci5 che Dolle in
pentola. Giugd a la pignatta :
Fare alia pentolacoia. (rr.) M la-
vegg el g'd ditt a la pignatta: tiret
in lit che te me lenght : La padella
disse al paiolo : fatti in \h ohe mi
ti^ni. M diavdl el fpt i piqnatl
minga i eovh'e : II diavolo inse-
gna a far le pentole non i oo-
perchi. On bcuxfiettin soil el basta
a fd. andh desoravia la pignatta :
Una goooiola fa traboccare la
pentola. (Fig.) Pignatta in eoo:
Cuffiaccia.
— Pii, Piare (2), Morsioare. « /
eanzar m'dn piaa » : « Le zanzare
mi han morsicato ».
PUa, Pila. « Per di^eorzdt el ris
nun usem la jaila » : « Per soor-
tecciar il riso, in ToBcaua, si usa
la brilla ». (Per oli\ e) Pila. (Del-
I'acqua santa) Pila. | (Dei ponti)
« La pila del terz arch dec pdnt
I'a ceauu » : « La pila del terzo
arco del ponte ha oeduto »; | Pila
eleltrica: Idem.
— Pilk, Brillare. Mis pilaa: Ri-
80 brillato. — grig: — vestito.
— Piladdr, Brillatore.
Pila4e, Pilade. « Ti vedaree sem-
per inshmma. In come Oreste e
Pilade » : « Li vedrai sempre in-
Bieme. Sono come Oreste e Pila-
de ».
Pilaster, Pilastro. « Gh'l voruu
&n pilaster per tegnl su la ea-
vriada » : « Cf'^ voluto un pilastro
per sostener le travi annate ».
(Soberzo id.) « Oo m^angid 6n pi-
Itister a la eaeciaddra -» : « Ho man-
giato un polio alia cacciatora ».
Pilatt, Pilato. Avegh a che fa
c6m,e Pilatt in del paternoster :
Entrarci come Pilato nel credo o
come 1 cavoli a merenda o come
il prezzemolo nelle polpette o co-
me la bietola ne' tortelli (1), Con-
sciaa come Pilatt: Sudicio come
un porco. « El manqiaria anea i
ph de Pilatt » : « Mana:erebbe i
chiodi ». Pari la cA o la serva de
Pilatt: Pare la serva di Pilato.
Pilatt in santificaa : II re de' su-
dicioni. Pd come Pilattf lavassen
i inan: Far come Pilato, lavar-
sene le mani. Manddt da Erod a
Pilatt : Idem, e anche Fare a ten-
tarsi.
— Pilattada, Sciatteria.
— Pilatton e oxma, Sciattonc.
Sciattonaccia.
— Pilattent, Sbertucciato, Su-
dicio. .
— Pilatella. « L'h 6na pilathlla
ehe va intdmo a batt la frusta » :
« £ una sgualdrinella ».
Pil6 (Dello zucchero.) (D Fr.),
In polvere.
Piletta (2) , Rallo. « E veanuu
via la piletta de sott al poUiz de
Vantiport » : « II rallo dell' usoio
non o^^ pi^ sotto al pernio ». —
del tore de stampd : Dado del tor-
chio. jja piletta delVacqua santa :
Piletta dell'acqua benedetta.
PUla (Volg.), Quattrini. Giugd,
a pilla e faccta o a crds e lettera :
Vedi Giugh,
Pilleri e PlorU (Volg.), I quat-
trini sonanti. « Ghe vo&ur d% pil-
leri alter che di eiaceier » : « Ci vo-
gliono de'quattrini non delle cbiac-
chiere ».
Pil6n, Pilone. « La pihina del
torrent Vd buttaa gib on pilon del
pont » : « La plena del torrente
fece cader una pila del ponte ». /
gran pilon del Domm: I gran pi-
loni della cattedrale*.
Piloro, Piloro. « Ghe passa pu
(1) P!gnaita e parola nsata anohe a Ft-
renze^ ma solo in tenso di scherzo o di
■pregin: Masodi pf(;natta.
(2; Piare * tutt'altro. Eil mettere delle
eastagne e delle patate : ed e pure fra per-
sone colte il cantar degli uocelli in amore
o il fitr pi, pi.
(1) In quesia frase flor. t'ft una sfuma-
iura che manca al nostro dialetto : s'ir-
tende anche di persona che stia in un
luogo solo per far numero.
(2i I.a Piletta in Tosc d diminuiivo dl
Pila.
PIM
— 596
PIN
nient per el friloro infiammaa » :
« Ha im ristringimento al piloro
infiammato e uon gli passa piu
nulla ».
Piment (P. N.), Pimento (oon-
dimento di vivande).
— Pimento (P. N.), Pimentare.
« Te Vee pimenUia tropp 8t6 j^wtt »;
« Gi hai messo troppe spezie ».
Pimperlmpara. st. fr. Polver de
pimperimpara edn pii se ttudia
maneo se impara,: Gioco del bi-
ribara dove chi piii vede meno
impara.
Pimpln. N. fr. Giugit a pimpin
eavallin : Giooar a indovinare.
Plmplnella (Erba aromatioa),
Pimpinella.
Pin, Pino. On bdseh depin:Pi-
neta. | (Nome proprio tronco di
Giuseppe) « M Pin Vd. paasaa ben
i esamm » : « Beppino passb bene
agli esami ».
Pincipr&, Pigliar colore. « I/uga
la eomineia a pineiord » : « L*uva
comincia a pigliar colore ». I Ra-
cimolare, Raspollare. « Oo ptneio-
raa, 6n poo de grann d^uga sotl a
la toppia »: « Ho spoliate un poco
d'uva di sotto alia pergola ».
.— Plnciroeu, Raspollo. « Sulla
vit gh'h aneamd 6n quai pinei-
r<Bu »: « Sulla vite ci stanno an-
cora de* raoimoletti ». | Tremh el
pinciroRU : Pare il cul lappe lappe
o Tremar il bubbolino (pop.)
Plnco (P. N.), Pinco. « Chi Vh
ehe U I'd ditlf » « Pineo »: « Chi
te lo disse? » « Pinco ».
Plnfeta. N. fr. Pinfeta e p6n-
feta (onomatopeaco del picchia-
re).
Plngiaccli, Sgorbiar tele. « Per
pingiacea a sta manera sdnt bdn
aneaml )n n A fnr di questi im-
bratti ci arrive anch'io ».
— Pingiacea, Pittorello.
— Pingiaccon, Pittore da chioc-
ciole.
— Plngiaccada (Sgorbio), Un
imbratto.
— Pingiacch (Abito) (P. N.),Sao-
chetto.
— Pingiacdiin, Saltamindosso.
Pinola, Pillola. Indord la pino-
la: Indorare la pillola. « Che pocea
pinola! »: « Che nespola I » Dovh
mandd gid 6na pinola: Ingoiare
e ingollare la pillola. (Pr.) Pinoll
de c%i9inna e aecoU de cantinna:
Pillole digallina e decotto di ean-
tina. I « €r*dn daa 6na pUxola eM
Varshnieh » : « Gli hanno dato im
boccone arsenicato ».
Pinaa (D. Fr.) (Specie di taoft-
glia), Pinzotte. Calzdlar, eappelkt,
eonseiador de pHl, dopren iutH to
sua pinsa special: Calzolai. cap-
pellai, conciapelli, chirarj^hi ado-
perano.tutti le loro pinzette spe-
oiali.
— Pinzetta (D. Fr.) (Per coee
minute), Pinzette.
Pinta (In dis.), Plnta. Xa pinit
Vera quasi duu liter .* La pints
contoneva quasi due litri. (Fig.)
Andd in pinta (in dis.) : Andar a
genio.
PiOda. Lastretta, Liastra, Lft-
strone (per lastrioar le strade t
fare muri a secco).
— Piodera, Pietraia (dis.) (CaT>
di pietre e specialmente di lastre).
PlOBUCC, Ptdocchio. A.fuiA iuUt
puBuce o fd i piceuec .- Essere
pieno di pidoochi. Fdt danee w
la nhU d* 6n pimuce : Scorticbe-
rebbe il pidocchio per vendenie
la pelle. A Vavar ghe eroda nanea
6n piceuee (volg.) : AU'avaro non
gli casca neppure un pidocchio.
MeuzH i pimuce in eoo a vun (bafl-
so) : Man^are la torta in capo ad
uno. Tiru vunfceura di piaeuee:
Cavar uno dal fan^o (in aenso
morale) M vieol di ptoeuec (volg.):
La dinzzatura dei capelli. Pi<etue
polin : Pidocchi pollini. Pictuet
refaa: Pidocchio riunto, rifatto.
— Pioggiatt d'6n 8cior« Rieco
pidocchioso.
— PiofTgiaria o Piogglada, Pi-
docchiena. « Te gh'ee minga ver^
gogna a fd de sti pioggtadf*:
« Non hai vergogna a far di qac-
ste pidocchiene f »
— Pioggtoa (Ftiriaei). S'eioppd
la pioggera: Impidocohiare.
Pioggitt (Di scrittura), Zampe
di mosca.
PiCBUV, Piovere. Cominda •
puBU9 » : « Comincia a pioveie k
Cessd o baled de pioeuv : Spioveri^
in El piopAiv che Dio le mandA**
« Piove come Dio la manda o a
cielorotto*. Tdma a ^iosuv .* Rl>
piovere. Mina^edd de pieeuv: Hi-
nacciar cattivo tempo. Pioeus im
sul ba^naa: Piovere sul bagnato.
« PiceuVf fioeea o tempetta mi
PIO
— 537 —
PIO
riff^f »: « Plovessero sassi io parto
lo stesso ». « Cdme te eantet f Te
vcRutt fit picRuvf » : « Come oanti?
Vuoi far piovere ? ». « Me pi<BUV
gib dal soffiti » : « In camera mi
piove dal tetto ». (Pig.) ^L^dtspel-
iaa a eonscid i tece qtutnd el pio-
veva » : «Si rldusse agli sgoooioli ».
I (Pendere) M Hcc el pic&iiv a le-
vant : II tetto piove a levante. « A
quel fortunaadn i ereditaa ghe
pioeuven de tutt i part » : « A quel
lortanataooio gli pioYono legati
da ognl parte ». « Stit rohha ehi,
J}io s& de che part V h plovu-
daf yn*. Questa roba Dio sa da
qual parte h piovuta ! » (Pr.) A-
pril ghe n'd. trenta e se piovhss
trentun fit mal a nissun: Quando
piove d'agosto piove miele e piove
mosto o April piovoso maggio ven-
toso, anno frufctuoso. L*^ rar eh'el
tronna che ndl piceuva : Tanto
tuonb ohe piovve.
— PiOflTgia, Piogeia. Vedi Pio-
vuda. N. fr. « La g^aveva in iksta
6na bhlla pioggia de hrillant » : « A-
veva in capo un vezzo di brillanti
penduli ». Pioggiit de eanell6n: Gi-
rello di riooi. Pioggia d'or: Piog-
gia d'oro. « El fceugh d'artifizi I'it
^nii ednt dna bellissima pioggia yn
« La tarandola terminb con una
bcUissima pioggia di foco ».
Pioyattk e Ptovlsnlt, Piovisoo-
lare e Scrizzimulare. « i/'A piovU-
snaa tutt el santo dl » : « Ha piovi-
Boolato o Piovisoolb tutto il santo
giomo ».
— PiOTaxma (Acqua), Piovana.
— PiOYlsnent , Piowiginoao.
« SI temp V h piovisnent » : « II
tempo h — ».
— Piovisnetta, Lumacaglia.
— Plovuda, Soossa di pioggia.
Ojta gran piovuda: Una gran
pioggia.
— Plovadiima, Un po' di piog-
gerella o Passata d'acqua.
Pidmb , Piombo. Cotdr piomh :
Colore del piombo. Andit ednt i
ph de piomb : Andar coi piedi di
piombo. « Oh'l, i antinn d% fln^ter
aneamd ednt i piomb » : « Le im-
poste delle finestre hanno anoora
1 piombi». I A piomb: A piombo.
« Guarda , ednt el piomb , se el
mur Vh a piomh * : « Guarda col
fiombino se il muro h a piombo ».
(Tipogr.) Leg in piomb: Leg-
gere in piombo (Pig.) <Diof Ghe
piomb Ve m,ai quell vhee )» : « Dio !
Uhe piombone quel vecchio ! ^
— Piombii (P. N.), Piombare.
« El ffh'h piombaa adoss cdme el
fulmm » : « Gli piomb5 addosso
come il fulmine ».
— Piombln (Accordatori di or-
gani), Piombino.
Pioni (Volg.) Vedi Pianit,
PiOBsa (Uccello), Pispola.
Plovanell (Uccello), Piro piro.
Pipii, Pipare. « Lk el pipa tutt
el oi » : « E' pipa tutto il santo
giomo ». Stit li a pipit : Starsene
ozioso. « Ch^el vaaa dn poo a pipit
o a giugit a la lippa » : « La mi
faeoia il santo piacere di audar-
sene pe* fatti suoi ». | « i^/ 8*h pi-
paa ona basla de duu liter de mi~
nhitra > : « S'6 scuffiato una cio-
tola da due litri di minestra ».
« Quii danee i oo pipaa mi » :
« Que' quattrini li ho mtascati io ».
— Pippa, Pipa. — de ghss, de
schumm^: — di gesso, di sohiuma
o meglio di spuma. Caregd, la
pippa: Empire la pipa. « L'it fu-
maa quatter pipp » : « Fimi6 quat-
tro pipe ». Terra de pipp : Terra
da pipe. (Naso) « Che nippa ! » :
« Che pipa I » Faetia de pippa :
Muso da pipe. No varX dna pip-
pa: Non valere cica. Bdmp ta
pippa: Rompere la devozione.
(Escl.) « Fidl d'dna pippa! » : « Pi-
glio d' un cane ».
— Pipada, Pipata.
— Pipaddr, Pipatore.
— Pip6ii, Gran pipatore.
— Piplnoeu. « Oh che bill pipi-
noeu / » : « Oh ohe graziosa pipi-
na! »
Plpaquaxma (Radice medicin.),
Ipecacuana.
Piperita (Menta), Piperita.
Pipi (V. infant.) Pipi, Puloino,
« L*e dn vero pipi in del man-
?id » : « Uccellino di poco pasto ».
(Orinare) « T' ee faa pipif>:
« Hai fatto pipi? »
Piramida (Volg.) Vedi Pira-
mide.
Piramide, Piramide. Faa a pi-
ramide: Piramidale.
Pirata (P. N.), Pirata. « L'h dn
vero pirata quell seriltdr* : «: Quel-
lo scrittore e un vero pirata ». El
Pirata de Bellini: Idem.
— Piraterla (P. N.), Pirateria.
PIR
—538 —
PIS
La pirateria de eerli ecUtdr: La
piraw.ria di certi editor!.
PirUt, PriUare. Pirla el fus:
Prillare il fu80. « La ven a pirla
itlasira / » : « Vien a ballare sta-
sera? » « Guarda edme pirUn ! » :
« Guarda come girauo in tondo I »
— Plrl6ii, Pirlone (1) Indueioso,
Induofiatore, Tentcnnino. « Z'^ 6n
pirldn eke se perd via » : « fi un
^ingillone ohe perde le sue gior-
uate ».
— Pirlonada^ Lungaggine. Ona
fnrlonada ma% pu . finida : Una
ungagnata eterna. « Ah quel dl-
sc6r8 ehe pirlonada.'% : «Che stam-
pita quel discorso ! »
Plroetta, Piroetta. « Qtiell bal-
lerin Vt famoso in di piroett * :
« Quel ballerino h famoso nelle
piroette ». « HI cavall el g hfd, 6na
piroetta e el Vd, build, foeura de
9hlla » : « II cavallo lece una pi-
roetta e lo 8balz6 di sella ».
— Plroettk, Fare piroette o pi-
rolette.
Pirotta, Bacioccolo (montagna
pistoiese). mEl I'd pestaa in la pi-
rotta » : « Lo posto nel mortaio »
(di legno). In Toscana se usa min-
ga la pirotta: In Toscana non
usano it mortaio di legno. (M. d. d.)
J^€i d'dn sanf'Antoni 6na pirotta:
Far d'una trave un nottolino.
Pis o Bis. mM g^ d i oce pis » :
«Ha 8onno».
Pisa, Pisa. « Me ven quit de Pi-
sa » Mi vengono i Pisani ». L'^ ed-
me el soecors de Pisa : Gli h come
11 soccorso di Pisa.
Piscida (Vaso delle ostie consa-
crate), Pisside.
Piscinln, Piccino. Dejfiseinin:
Da ragazzo. « In del mepiseinin » :
« Nel mio piccolo ». « L^h piscinin,
ina Vh tanto pussee fin » : « £] pic-
cino ma c'6 tutto ». La gatta ednt
i sd i piscinilt : La gatta co* mi-
cini. « De tant ehe Vera piscinin » :
« Era tanto picoolino ehe... ». « C6-
me V h piscinin de pensd quel po-
ver omm » : « Com' 5 piccino pic-
cino, quel pover omo ! »
— PlBCiniima, Galoppinna di,
ragazza della modista. Ona pi-
(l) Non c'd net dizionaril. Se il Gigli
rha Qsato biso<;na bene ehe a' a parola flo-
rontina. ma signiflca cosadiversadalinWoM
milanese.
seininna cont el seatoldn : Unai*'
gazzina colla scatolona.
— Piscinola, Pisciallotto. « C4m
se faria a inamorata de quell pi*
seinola.f » : « Come potrei ixmaxno-
rarmi di quel piscialletto ? » «Zt'l
6n piscinola de vun » : « £l un pie-
cinaccio)» (1).
Plsla. Vedi Piech, Pisis (2).
Plsocca, Appisolarsi o Far in
plsolo. « Oo pisoecaa dopo disnat
e adess g*oo el dolor de testa*:
4cHo iatto un pisolo dopo praozo
ed ora ho un po' di dolor di te-
sta o di acoapacciatura ».
— PlBora. Vedi Pisoeeh.
— Pisorgnii. Vedi F^isoecd.
PlBonant (Volg.), Pigionale, (b
servizio i*u8tico) Bracoiante.
Pissa, Plscia. Gantdn de la pism:
Pisciatoio. Fd la pissa in leU : Pi-
sciare a letto. Pd la j^isaa cbi^ i
ossill: Abortire, Sconciarsi. Oior
de pissa : Puzzo di piscio. Seappk
la pissa: Scappare la piacia. (Fig.)
« Ghe seappa semper la pissa 4i
c6r a giugd » : « Gli seappa sempre
di correre a giocare >». CcUtd m
sulla pissa : Cogliere sul fattow
(Teatr.) Aria de la pissa: Am
de' sorbetti. « Malarbhit edme la
pissa di gait » : « Tristo ooxne il
piscio de' gatti ». Mes'cia la pissa
(appross.): liflischiaril 8fiug}ie.Seal-
dass la pissa : Pigliar foco. « Ch'd
se sealda minga tant la pissa, eke
gid Ve tutVunna » : « La non vada
tanto in coUera, ehe ^is^ Vh tut-
t'una >». « Te se aeeorgiarett in del
fd la pissa o in del pissa » : « Te
ne avvedrai nel far i conti ». Pit-
sa d'angiol: Piscio di angioli (li-
quoro eccellente). Fidr de pissa
(arbusto) : Manine della Madon-
na. Pissa d'asen : Piscio di caTH^
lo (birra cattiva).
— Plss&, Pisciare. Avhgh o di
nanca el temp de pissd : Non are-
re o non dare, tempo da idilatnre.
Vin o Bobba ehe fa pissd: Vino
ehe fa pisciare. Pissd de can ms-
vell: Essere inesperto. Pissd w
musica: Pisciare strillando. JPSm^
a la ricca : Pisciar forte. — de vhet:
— a gocciole. icStd vassUl el pitsM
(1) Piccinaccio c nsato anche per v«ii9
a Pirenze.
(2) Anticameate era ana moneU. pissM
ehe correva a Milano.
PIS
— 539 —
PIS
e menuder » : « Par che pisoi una
>dola » : « Pissagh sic a oiui rob-
a : Pisciarci au. Pisad gib fimu :
^isciar bambini. Pissass adoss del
id : Scompisciarsi dallo risa. T<bu
h vun apissa: Vedi Avh sott
aniba. « Te se n*accorgerett i\ in
'el pi88a » : « Tu lo sentirai al bro-
Lo se sark pecora». (Pr.) Milanes
4s8a vun pissa des (Manca). « M
to pissh in lilt e d\ che Ve sudaa » :
Pu5 pisoiare a letto e dire che
la sudato, e eon ironia seherz., e
Lire che h un porco ». Pissa senza
rd. 6n phtt VI edmi sdnb. el viorin
ema I archkU (Appross.): Quan-
lo 11 culo h avvezzo al peto non
i p5 toner piil cheto. (Jhi pissa
iiar malaa de rar: Chi piscia
(liiaro ha in tasca il medico.
— Pissacan (Fungo), Pisciacane.
— Pissacc (Canale delle orine
lelle bestie), Battaglio.
— Plsgacquasanta Spigolistro.
— Pissada, PlBciata. « Oo faa
fna pissada che Vh durada cinqhi,
ninutt » : « Ho fatto una pisciata
she h durata cinque minuti ».
Pisson, PisQioso e Piscione (che
piscia spesso).
— Pissonna (Volg.), Pisciona.
( Gh^h tiassuu dn'altra pissonna,
Invece d'on nuis*c^ : « Anche questa
rolta ha fatto una pisciona ».
— PiSBOtta (Panno a piu doppii
pel malati che pisciano a letto),
roppone.
— PlssuBC. Odor de pissuse : Puz-
so di piBcio.
— Pissaroeula, Piscianoio. « Sto
vin ehi V I nl pit, nh men de pis-
saroRula » : « Questo vino ^ n5 piu
oh meno che del pisciarello ».
Plst (La pasta della carta), Pesto.
PiBta. Pifita. Anddt ma% fceura
4e lapista: Non uscire dalla pi-
Bta. Tegnl vun de pista: Tener
dietro oautamente a uno e anche
Xener gli occhi addosso a uno.
At edrs la gent la pd nd entrd in
la nista: AUe corse, la gente non
puo invadere la pista.
PlBtaocli, Pistacchio. Crocant,
gelaa de pistaeeh: Croccante, ge-
lato di pistacchi.
PlBtagna, Pista^na. Oenova ea-
valleria la porta i pistagn giald:
n reggimento Genova porta le pi-
stagne gialle.
— PiBtagnetta, Pistagnina.
PiBtoUa, PlstoUa. Pistolla de do
eann : — a due canne. — ds fon-
dinna: Pistola d'arcione o terza-
rola. Duell a la pistolla : Duello
alia pistola. L^e cdme cercagh i
f)istou ai fraa:. Gli h come ceroar
funghi in Arno. « M g'd miss la
pistola a la gola » : « Gli mise lo
pistole alia gola )». (In gergo tosc.)
Pepaiola. (Confett.) Ona pistolla
de 6ow7>dn (in dis.): Un cartoccio
di dolci. Proibii come i pistoll
minga de misura : Proibito come
le pistole corte. « Z/'e semper li c6n
la pistola alia man n : « Sta sempre
11 coUa pistola alia mano ».
Pitanza, Pietanza. « Minhstra,
6na pitama, fruUa e formagg ecco
el me disnd> » : «■ Minestra. un piatto
o una pietanza, frutta e lormaggio
ecco il mio pranzo ». « Te ghe daa
la pitanza al eavall f *: «. Hai dato
r avena al cavallo? » (Pr.) Var
pussee la bUla ciera che *ina pi-
tanza de pu : y al piu la buona ac-
coglienza che un piatto dipid. On
pitanzin de leccass i dit : Una pie-
xanzina da leccarsi le dita.
Pltocc&i Pitoccaro. « Invece de
lavorh lu ghe pias a pitoccd, » :
« Invece di lavorare a lui piace di
pitoooare ». Andd a piioecdL in edt
ai alter : Andar all'accatto. P. E. :
« Quand Vd poduu pu tegnl eorle
bandita in ca s6a gh'h toccaa de
andit a pitoccd el disnd in cd di
amis » : « Perduto il modo di tenor
tavola aperta in casa gli conven-
ne andar all'accatto in quella degli
amici ».
Pitoccli, Pitocoo. « El g'd, el fa
de pitocch » : « M' ha V aria di pi-
tocco ». Mangih de pitocch : Boc-
ooni ghiotti.
— Pitoccaria, Pitoccheria. Certi
dhdich in propri pitoccarii : Ccrte
dodiche di libri sono vere — .
— Pitoccliett (Specie di gioco),
Pitocchetto.
Pitt. N. fr. Andd c6n i pitt per
ari: Andar in terra a gambe al-
I'aria o a capo rovescio. Manda
quaieoss c6nt i pitt per ari : Far
un barabuffo. P. E. : « M g*d daa
tant che el tavolin Vb andaa cdnt
i pitt per ari*: « Ha pigiato tanto
che ha i'atto un barabutt'o col ta-
volino ». Fd el diavol ednt % pitt
dedree (in dis.) : Far il diavolo a
quattro.
PIT
— 540 —
PIU
Pitta, Chioccia. AneUi d*aecord
edme la pitta e i poresitt : Essere
come paae e cacio.
— Pfttada (Volg.). Vedi Covada.
N. fr. « Ul g*aveva adree 6na pit-
tada de hagai » : « Si tir6 dietro
una nidiata o chioociata di ra-
gazzi ».
Plttlma« Pittima o Lemia.
« Quella pittima la va mai via ? »:
« Quella pittima non si spiooica
mail » « J. tavola lee la fd semper
la pittima y^: «A tavola ella fh
sempre la lemia ».
Pittdr, Pittore. Pittor de figura,
de paesagg, de ghter^ de teater:
Pittore ai figura, di paesaggio. di
genere, di teatro. Pittor del Leila:
Pittorello da quattro alia crazia.
— de mMuera : — di maniera. Studi
de pittor: Studio di pittore. Cdliea
de pittor : Colica di pittore.
— Pittoresch, Pittoresco. L'h 6n
git molto pittoreseh: £} un luogo
molto pitroresco.
— Plttoricli, Pittorieo.
— Pittura, Pittura. « Oo vist 6na
hHla pittura antiga » : « Ho visto
una bella pittura antica ». (Al mo-
rale) « El m'd faa 6na pittura
strcmante de quella sehnna » : « Mi
fece una pittura straziante di
quella scena ». « Quell vestii el ghe
vd, de pittura » : « Quell' abito gli
sta come una pittui*a o gli sigilla
per Tappunto o gli st^ a' iucanto
o gli sta a pennello ».
— Pltturk-raa-rass, Pitturare,
Dipingere. — a freschf a oli, a
sguazz o a tempra, aWaequarilla :
— a fresco, a guazzo, a tempra,
all'ao^uarello. f«. L*h tutta ptttu-
rada %n faeeia » : « £] dipintissima,
non che dipinta ». « Grhe ataria
nanea pitturaa » : « Non ci starei
neanche dipinto ». Pari pitturau
adoss: Un abito che sta a pen-
nello Opp, che sta a pittura.
Piuma, Piuma. Goasm de piuma:
Piumaccio. Leggera come 6na piur-
ma (di ballerina) : Leggera come
una piuma. | Scovin de piuma:
Granata di saggina.
— PinmascicBU e Plnmag^,
Piumacoino, Balzuolo, Balzolmo,
e anehe Perrette ghiacciate.
Pinmln, Piumino (detto anche
Prepontin, quand'^ ovattato h im-
puntito, ma che serve alVidentioo
uso).
— PlnmlBta (Lavorante o
cante di piume), Pennaio.
Ply (Aggiunto amautello di
vallo), Ti^rato.
Pivat Piva. S6nA la piva.
nar la piva. Tomd inaree edf
piv in del sacch : Tomar oolle .
ve nel sacco. Seech la piva: Roi
Ser le scatole. Rivdt a piva
is.): Giungere o Arrivare in
buon punto. « V6i finissela de
la piva » : « Ohe smetti di piagi
colare ». | (Pr.) A chi n6 dis
viva ehe ghe 8*cioppa la piva^
chi non ^rida evviva, gli t~
sooppiar il gozzo. | (Baccel
« Pover omm Vh propi dna
{ada e flnida » : « Fover omo/
davvero un bamboccio ! »
Pivell, Giovinetto, Sbarbat
« Te see 6n vero piveli/ »: «
un ciacoherino ». « jja rd edn
pivH de la eaviggia ehe guai
fee!»: « La si mostra con <
giovanucciacci o bischeri che ^
a lei ! » « Chi V I quel piveUin
passaf »: « Chi h quel paino o qi
prezzemolino che passa ? »
— Pivellada, Ragazzata.
— Pivellaria (Riunione di mc
giovinetti piil o meno ele^rai
Termine di certo sprezzo, talvo^
immeritato).
— PiYellott, Giovanettuccio.
Piyial» Piviale. In eotta e
vial: In cotta e piviale.
Pivion (Volg.). Vedi JPuvion.
Pizocchera (Poco comune),
zochera.
Pizz, Pizzo (1). Pize de Cani
de Fiandra^ eee. : Merletto di Cai
t^, pizzo di Fiandra, ecc. D«nu
ehe fd, pUsz: La trinaia. I (C"
di monte) Mpizz Marbn: La
ta del monte o II pizzo Marronl
I « L'd, braneaa et saeeh pien
m.arengh per % duu puss e el
8olleva4i eom^e s' el fuss pieu
stdppa »: « Pigli5 il pesantisai]
sacco pe' due pizzi o punte e
sollev6 come se fosse state pi«
di stoppa ». I ji piez e moeeai:
spizzico o a scamuzzoli. | (Aj
« M ciar VI pizz » : « II liune b
ceso ». Oiuga a pizz t'el doo
t'el m4inthgni: Giooare a viT
lo do e vivo te lo rendo.
VIVO
(1) Pizzo in flor. ha an altro seaao
to al dlaletto : claffo di b&rba sol a
PIZ
— 541 —
PLA
Flszk-zaa-xass, Acoendere. Piz-
sct el fcbugh: Acoendere il foco,
Smorsd 6n mocchhtt per pizzh 6na
torcia : Dar un cicciolo per riave-
re un porco. J Mfaeugh Vh tomaa
a pizzass : L' incendio ridivam-
pa o B^ ^ ridestato. (Fr.) Pizzii
6n lumm al diavol e vun a la Mor-
donTia: Acoendere un lume ai
santi e uno al diayolo.
Pizzacandir e Pizzamoohett ,
Chieriouzzo. Vedi Cereghett.
Pizzafosiigli (Inoitator di offese
e di sdegniT, Aizzatore.
PizzegE (yol^.)- Vedi PizzieK
Pizzich, Fizzioo. « jySt toll 8u 6n
pizzich de pever » : « Lev5 un piz-
zioo di pepe ». « M g'd. strappaa
6n pizzich ae cavH » : « Gli strapp5
una ciocohetta di oapelU «. | « Gne
Voo sul pizzich de la lingua » :
«L'ho qui sulla punta della lin-
guae.
— Pizzig&-gaa-gass , Pizzicare.
liiStd peverdn come el pizzigaf »:
« Questo peperone come pizzica ».
I « lyu ghe pias a pizziga la ser-
va»: « A lui place branoicare la
serva ». | « Oo minga disnaa, oo
pizsijgaa » : « Non ho pranzato, ho
pizzicato o spiluzzicato ». « Me
pizziga i man de dagh duu s'qiaffyn
«Mi prudono e anche mi pizzioa-
no lo mani di dargli due oeflbni ».
« 8e pizzighen contindamen t in tra
lor duu » : « Fra lore due si piz-
zioano continuamente o Stanno'
sempre a gattigliare fra loro due ».
— Pizzigada, Pizzicata. « El g'd.
daa 6na pizzigada a Varmandolin
ma rd, la^saa li suhit » : « Diede
una pizzicata al mandoline ma
smise subito ».
— Pizzi^hln (Tabaoco), Pizzichi-
no. JSl ptzzighin el fit slranudct :
II pizziohino fa Btamutire. O « Giu-
ghem a pizzighinf »: « Gioohiamo
a pizzicnino ».
— Pizzl|:6n» Pizzicotto. « M m'h
daa 6n ptzzigon eh'el m'dt Uissaa
el shgn )» : « Mi diede un pizzicotto
che xu'ha lasoiato il livido ». | (De'
fornai) Impastanane.
Plac^ (Aff.J, Placare. « Andaroo
mi a eercdi ae placall » (il popolo
direbbe de padimall). « Andrb io a
cercare di placarlo ». « El dolor
el m>e 8*1 &n poo placaa » : « II do-
lore mi si h calmato un poco ».
Placard (D. Fr. ), Cartellone.
On gran placard V informava i
avventdr che... » : « Un gran car-
tello avvisava gli avventori che...
Placca, Placca. « El id can el
vorta la placca? yt'. « II tuo cane
na la placca ? »
— Placchetta, Plccola placca. 0
Per tutta illuminazidn gh^era su
6n m,ur do placch c6n tre candil
per unna: Per tutta illuminazione
c'erano su una parete due viticci
con tre candele ciascuno. (Fig.)
Poech popdl che ballava, ma tanti
mam,m, e zieit, ehefaseven la plac-
ca (1): Poche signorine che bal-
lavano, ma molte mamme e zie
che facevano da tappezzeria.
— Placc&-accaa, Placcare. « L^h
de ramm placcaa d' argent » : « £
di rame placcato d'argcnto ».
— Placcaddr, Placcatore.
— Placchd. In arsgian pla^cM:
Placcato di argento.
Placet, Placet. « El Vesedv Va
ottegnuu el placet regio »: « II ve-
scovo ottenne il regio placet ».
Placid, Placido. Placid come 6n
trh lira: Placido come una sera
di giugno.
— Placidezza, Placidezza e Pla-
cidity (la prima al iisico, la se-
conda al morale).
Plaff (Onomatop.), Ciacche. Pliff',
plaff in la fanga: Cicche ciacche
nelTa mota.
Plafbn, Soffitto. Plafon de can-
nlit: Stoja. «i>'^ alzaa i oce e Va
guardaa el plafon » : « Alz5 gli
occhi al somtto ». « Gh^h vegnuu
el plafon in coo » : « II palco gli
rovino addosso ». Plafon a volta:
Palco a volta. Plafon de Ikgn: Pal-
co regolato.
— Flafonk, Far il soffitto a stoia
o a tela.
Plagas. N. fr.: DI plagas de
quaidun: Dir plagas di alcuno.
Plait, Pettegolezzo. « L' it faa
6n plait de nd d%yn « Fece nasce-
re un guaio da non dirsi ».
Plagfari (P. N.). Plagiaiio. « N'6l
fd che roba; I'h on plagiari sfa^c-
ciaa » : « Egli non fa che rubare ;
h uno sfacciato plagiario ».
Planlmetrla (P. N.), Idem. A-
d^8 se 8ent de splsa a parlH de
(1) Pii generalmente de tapezzaria ch©
e anche toscano .
PLA
— 542 —
PLE
planimetria yn « Oggidi si Bente
spoBSO parlar di planimetria ».
Planlsteri, Piauistero. La carta
del planisteri cdnt i cinq*u part
del mond : La carta del planistero
oolle cinque parti del mondo.
Plansc (D. Fr.). On volumm il-
Itistraa eon di bH plansc: Un vo-
lume illustrato con belle inciaioni.
Pl&stega, Plastica. « M lavora
in plasteqa con la thrra crHa^
(pop.) : « Lavora in plastica oolla
creta ».
Platea, Platea. « Oo toll o leoaa
dna sedia chiusa in platea » : « Ho
levata una sedia cniusa in pla-^
tea ». I kAu miss gib la platea di
mur maester*: «Anno messo giti
la platea de' muri maestri ».
— Plateal, Plateale. On debit
plateal : Debito plateale.
Pl&ten , Platano. « La nostra
strada de circonvallazidn la g' d i
platen » : « Sulla nostra strada di
eirconvallaziono ci sono i platani ».
Plitin, Platino. M plalin Vh
oussee pesant che Vor : II platino
e piu pesante dell'oro.
Platon , Platone , Saputo. « Lit
el voRur jh el platdn » : « Vuol far
il saputello ». « L'h 6n platdn che
tas mai » : « £] un ciaccione e un
chiacchorino esimio ». ( Pr. ) M
dis Aristotel: se te pb avlgh ben,
tbtel, e rispdnd Platdn: se nb t'el
fee te see on mincidn : Vedi Art-
stotel
— Platonegh (Volg.) Vedi Pla-
tonich.
— Platonich, Platonico. Am6r
platonieh: Amor platonico.
— Platta (Loquacitk), Chiac-
chiera « C6n la sua platta el fi,-
niss a persuade » : « Colla sua chiac-
chiera linisce col persuadere. An-
che Parlantina ».
— Platte, Par il Ciaccione o sa-
putello. « Jbu el voeur semper plat-
<(i » : « Egli vuol sempre ciaccia-
re ».
Plaus, Plauso (1), Chiosa. « S\,
ma fa minga tanti plaus fy^ : « Sta
bene, ma non far tante chiose ! y^
« Oh quanti plaus/ » : « Oh che so-
fisticaggini ! »
PlausibU (P. N.) Plausibile.
Sctisa plausibil : Idem.
(1) Tatt^altra cosa come si vede dagli
csempi.
Plebala, Plebaglia. <A.la dimo-
sirazidn de sabet passaa ix6 gh'era
che plebaia » : « Alia dimostrazione
di sabbato scorso non c' era che
plebaglia ».
— Plebeo (P. N.) Plebeo. « JR
§r'A 6n parldt cost plebeo ch*el miti
tngdssa » : « Ha un mode di di-
scprrere cosi plebeo che £k nan-
sea ».
Fl^COh t Garbo. « La a' d ^
pleech che inamora » : « Ha un
garbo che innamora o seduce*.
« L^^ minga b&n de dagh el pleeek
che ghe vocur » : « Non sa darci la
espressione voluta ». « I^r fassell
am>is bisogna vedh che pleceh el
g'd dad » : « Per farselo amico bi-
sogna sentire che lisciate e che
piaggerie ».
Pl6d (D. Pr.), (Soiallo per viag-
gio) (P. N.), Pled.
Plenaria (Agg. di Indulgenza).
^'lenaria
PlenUuni (P. N.i, Plenilunio.
Luna plena.
Plenlpotenaiam (Civ.) (P. N.)
(Chi ha plena facolt^ in attari di
alta politica), Plenipotenziario.
Pletora, Pletora. « M finirit e4l
mori d'dna ^tmt pletora » : « Fi-
nir^ per monr di pletora ».
Pleurltlde (Malattia) (P. N.),
Pleurite. Ad^ss ne m^Bur tanti de
— ; Idem.
PliCCh, Plico. « Oh'h ehi per fit
6n plich che ven de Momma » : « C*i
Sui un plico per lei; viene da
:oma ».
Pllff (Onomatop.), Cicche. N. fcj
Pliff pt^ff' Cicche ciacche. P.
« Con dosdavatt che faseven pU^
plaff » : « Con due ciaoatte che '
oevano cicche ciacche ».
Plin. N. fr. / plin plin : I mei
goi.
Plural, Plurale. In plural:
plurale.
— PlTiralltaa (Civ.), PluraHli*
In la pluralitaa di cast...: Nc
plurality dei casi.
Pluriml, Plurimi, Gontanti.
tanti plurimi : In contanti.
tanti plurimi baltanti e sonanH.
Idem.
Plusc (D. Pr.), Pluscie, (Lu<
Pelpa.
Plus ultra. N. fr.: ^bn phu
tra : Non plus ultra. « L'^ el «
plus ultra di predieatdr*: «Ideiiri
PLU
— 543 —
POC
Pluton o P16ton, Plotone. On
t>ldton de eavalleria: Un plotone
hi eavalleria.
Plutonlcli, (P. N.) (Coltoj, Plu-
bonico. JEl famoso Gorini V^ faa
di esperiment siilla forsa plutoni-
ea : II celebre Gorini fece degli
Bsperimeuti sulla forza plutonica.
JPneumatich. La maekina pneur-
ntatica: Idem.
P6bbla, Pioppo. I pohhi erkssen
bevi adree at rogg : I pioppi ven-
gODO bene luuso le correnti di
ficqua. Vbss skgn de pobbia ! :
[Essere brutto segno o Non esserci
a sperar bene.
— Pobbiaa. On sitpobbiaa : Una
pioppaia.
— jP6bbletta, Pioppetto. Poetta
di pobbiett: Poetuzzo da dozzina
o stracciapane (e, forse per idio-
tismo, stracciapanni).
Pocch, Pooo. A poeeh a poeeh:
Poco a poco. « A dagh noceh el g'h
einquant' ann » : « A dir poco ha
cinquant' annl ». Avkghen poeeh :
Averne poobini. Avhghen poeeh de
ir& via: Godere di poca salute.
« Calaria anea quella poeea » : « Ci
manoherebbe anche quest'altra ».
« Jj'h 6na rohha de poeeh » : « La h
cosa da poco ». Dal poeeh al tant :
Poco piu pooo meno. Poeeh pri-
ma, poeeh dopOf poeeh fh : Poco
prima, pooo dopo, poco fk. Poeeh
per volta : A pooo per volta. Poeeh
sii poeeh gid: A un dipresso. In
quel tomo. nM pd gta poeeh a
rivd » : « Pu5 star poco a giunge-
re ». « Quest Vh poeeh ma VI »i-
etir*: « Ve lo d5 per siciiro ». « j&7
se manten magher e6n poeeh »: « Ei
si tiene molto a steochetto». I'd
gtH aUgher edn poeeh: Far le nozze
oo' ficni secchi o coi fungbi. Ogni
poeeh o poo: A ogni poco. « Per
poeeh eh'el seguita et me fh dA
foBura*: «Un altro poco mi fa
nscire dai gangheri ». « L*h 6n poo
poeeh »:« £; an po' pochino ». Nh
poeeh n^ minga : "Nh poco nh pun-
to. Per poeeh eh* el eosta : Per poco
ohe valga. « Oh'^ maneaa poeeh
ehe.„ » : « C'^ mancato poco, cbe...
o Per pooo o si fa a an pelo... ».
On poeeh de b6n : Un poco di bo-
no. Poeeh de ehe : Cosa di poco.
Poeeh eiaceer : Poohe chiaccniere.
Poeeh importa efie.,,: Poco im-
porta obe...« Te ghe ditet poeeh fin
(Vedi 0«?a). « Ul 6na tdsa de poeeh
giudizi » : « £ uila ragazza di poco
giudizio ». « Quella pocea volta ehe
00 minga metluu avria vengiuu el
temo » : « La bella volta che non
ho messo al lotto h sortito il ter-
no ». « Se fd. poeeh * (Osti, vendi-
tori): « Qui si fh poco ». (Frasi
scherz.) Poeeh e bon m.a pien et
piatt (Appross.): Pazienza poco,.
ma che sia buono. Spettd, poeeh
ses 6r e mhsza: Alle calende gre-
che. « El g'd poeeh » (di malato
gravissimo) : « Ci ha poco ». (Pr.)
In del sdssen ghe entra el poeeh :
Nel molto entra il poco. C6n tantC
poeeh se fit sdssenn : Molti pochi
fanno I'assai. On giceugh per v^s
bhll Vd de durct poeeh: Ogni bel
fioco deve durar poco o II giuoco
bello quando dura poco. Se eo-
mrineia dal poeeh se vd al Iropp .-
Chi oomincia male finisce peggio.
On poo per un, fd, mal a nissun :
Idem.
— Pochetti, Pochini. Poeehetti
ma toeehetti: Pochi ma riscossi.
— Pochin, Pochici.* Quelifimn
Vh propipoehin davvera » : « Que!
ragazzo e poco poco o pochino »►
— Pocclilsc, Dappoco.
P6ccla, Pbccia (1), Intinto. « A
mime pias pussee la pdecia ehe et
sttiaayn « A me place pitl I'intinto
che lo stracotto ».
— Pocci&, Intignere. « Lu, s'et
pd poeeiit, Vh tutt a post » : « Lui
quando pu5 intingere h felice ».
— Pocciacchera (Se di stiada),.
Molichio (d'altro anche Poltiglia)*
— Pocclgk, Intrugliare. « Coss'et
fd el PedHnf im Pe de /A eh'et
poeeiga ednt i eolor » : « Che cosa
fa Pietrino? » « £) di Ik che im-
bratta de' fogli per pitturare »►
Vedi anche Pacciugd.
Pocondria (Volg.T. Vedi Ipoeon-
drva.
Podi (Volg.). Vedi Potdi.
Podagra (Civ.), Podagra. Vedi
Qdtta.
Podd-odUTi-Tiddss, Potere. Pod^
minga f ann a men: Non poter far-
ne a meno. Podenn pu: Non i30ter-
ne piiH. P. E. : « JEn podi pu de la
stracehezza » : « Casco di stanchez-
za ». « Un podi pit de la famm » r
(1) Ttttt'altm cosa. Coir^ ttreito a Sfe*
na vale scherz. Mammella nn poco mcncia
POD
— 544 —
« Ho una fame che abbaio ». — de
la set: Abbnicio di sete. — de ori-
nd: Mi scappa di orinare. Podi
pu de /A... » : « Mi struggo di fa-
re... » « /S'c |?o ^ ; « Si pub t* * Se
podi in qitaicoss ch'el eomanda » :
•«Se posso qualche coaa mi co-
mandi ». Poah ininga sof^H vun:
Non poter softVire uno. Se po* vii
del gran cold : Non si regge aal
caldo. « L'^ cdr quanta el po vhs » :
« fi caro quanto pub essere », « L*h
6n omm che p6 molto )» : « E un
uomo che pub molto o di grande
autoritk o anche danaroso ». Podk
pu del rid: Non poterne piil dal
ridere. A pu non posso : A pid
non posso. « A podh .' » : « A po-
tere ». « La po minga andit sos-
senn che.,. » : « Non pub andar
molto che ». « L^h scidr quanto el
pd v^s »:<(£] ricco sfondato ». « El
ph minga tardd, tant » : « Non pub
andar molto che sarii, qui ». « Chiar-
da de podh dammi qui danee » :
« Guarda di potermeli dare ». Po-
dh minga dtlla c6n vun: Idem.
(Pr.) De /A de podh se pd minga
andct: Non si pub fare r impossi-
bile. Quell che n6 podi ave vd che
tel donni: Cib che non posso a-
vere te lo dono. Chi pd spettd Voir-
ten tutt quell ch'el vaeur: Chi pub
attendere ottiene tutto cib che
vole. Primma ti, e pceu i taeu e
pceu i alter se te poRu (invece di
Podet per la rima) : Amare il pros-
simo come te stesso.
Podestaa (R. St.) (Ora Sindich)
N. fr. in dis. : Vhss c6me el pode-
staa de Sinigaia: Essere come 11
podest^ di Sinigaglia , che eo-
manda e fk da sb'.
Podi, Podio. « El podi de VA-
renna Vera pien zhpjt » : « Idem ».
Podlsnaa (Volg.) vedi Dopo di-
snaa.
Poema (P. N.), Poema. « La sto-
ria de quella donna Vh 6n vero
poema » : « Idem >.
— Poem^tt, Poemetto. El poe-
metl del noster Parini: Idem. El
Grossi Vd scritt el poemett di Lom-
bardi alia primma crociata : Idem.
Poesia, Poesia, « L'd g d leggiuu
su 6na bella poesia per el sd mo-
trimoni » : « Lesse una bella poe-
sia o lode per le sue nozze ». Ona
testinna tulta pienna de poesia:
Una testolina plena di poesia.
— Poesietta, Poesietta^ P<
siola.
— Poetidi, Poetico. Jdea^ Isi
lieenza poetica: Idem, idem, id<
« L'h 6n poo tropp poetiea o in \
nivoi quella tosa » : « Quella
gnorina b troppo nelle nnvole]
— Po^tta, Poetta. Avhgh el ,
de poetta : Aver 1' aria di j>oel
— cesareOf de teater: Idem, idei
— di piobbiett: Poeta straooiapax
On appetitt ofamm de poetta : U:
fame da poeta o da lapo.
POBU, Poi. Prim^na gh,*h staa
lech de riddf pceu la eommt
nceuva » : « Prima ci f u un
senza importanza^ poi la cod
dia nova ». « Quest paeu I' a\
mMi ereduu .' » : « Questopoi nt
I'avrei creduto mai ». « Mipaeuf\
« E poll » Oh epceu epceu ta
Vd faa i bceu : Oh, ...e poi e ^
la vaoca fece i buoi. « JS pceu
dis/ »Hi'E poi si dice ». « />'^
poo thgna Vomo ,jna pceu a s,
fd el m&nda » : « £ un po' tirci
romo, ma poi a saperlo pi
dere lo si fa anocciolare ».
Posuh! P6h. ^m bellaf» «
Insei, inset » : « E bella ? » « Pol
Non c'b male ! »
PoBUBg. Peso. « L'h andaa
ra^s insemma quell paettsg,
landaa de salut » : « S'b addoasatol
s'b tirato con sb quel canchero;
« Quhll q6tt6s d*6n veec Vk dit
poRusg tn cd*:iti Quel gottoao
camorro o vescicante dl'un
chio b un gran carico in casali
P6ff, Deoito. *^Jj'h pien de
fin al eoppin* : «£ indebitato
al collo ». Eamdso a piantd p6^
Famoso a plantar chiodi. « Te
regordet quatid se atidava al
lion veslii de p6fff » : « Ti riooi
quando s' andava al ve^lione
stiti da pagliacoi \ » Vedi Da\
e Pierd. On vestii cdnt i
tutt a p6ff: Un vestito colle
niche a sbofll o rigoniii. « S ^
la vessiga Ve scioppada » : «£'
la vescica b scoppiata ».
Poffarbacco, Amazzasette.
g'd 6n'aria depoffarbacco eA'dj
rabbia : « Ha un'aria di ^rF*"*^
che fa rabbia ». Anche in
di Baccalare,
Poggi&-glaa-gia8B, Appo^
Oo dovuu poggiamm o ^
al mur, per nB borlii gi
POG
— 545 —
POL
vetti appoo^giarmi al muro per
non oadere ». « Poggia gid queU
pes » : « Posa gih quelpefto*. « JPog-
gia ehl sulla tnia spalla la Ida te-
slinna e dorma » : « Posa il capo
qui sulla mia Bpalla e donni ». |
Poggid, hen la vos (cantando) : Ap-
pof^giar bene la voce.
— Pogfflaposad (Per non im-
brattar tovaglie ) Kocchettino ,
Reg^posate.
— PoggiOBTi , Poff giolo (1) , Bal-
cono e piii com, Terrazzino. Sid,
al pogguBU : 8tar alia Unentra.
Donna de poggiceu : Donna da fi-
uestra.
P61 (Invece di Phi per la rima),
Polli. Pret e p6i in mat stigdi:
Preti e polli mai satoUi.
Pol, Poi. N. fp. pretta ital. : Da
oggi in poi: Idem.
Poian e Polaima, Poana. Ouand
la gainna la ved in aria la po-
ianna la eiamma soU ai al i po-
resilt: Se la cbioccia vede aliar
la poana chiama a raooolta i pul-
<!ini. Ciaffpit la poiannat Pigliar
la sbomia o la bertiicoia. eoo.
« Qukllf v&i, I'h on poian o on jto-
ianon » (Tolg.) : « Qaello ^ un nib-
biaccio o anche un furbaccbione ».
Polacch, Polacco. (Ha perduto
oggidi 11 sense di Merlorto dato
dal Cher.).
Polca (P. N.), Polca. « La holla
hen la polca » : « Balla bene la
polca (luella signorina ».
Poleder, Piiledro. « i/ ^ anmb
poledeTf hisogna eh* el se faga*:
« Ogni puledro vuol romper la sua
cavezza ».
— - Poledrin, Puledrino.
Polemlca (P. N.), Polemica. « L*a
faa 6na polemiea terribil » : « Im-
pegn6 una polemica terribile
col... >
Polenta, Polenda. « Mhtt sii el
pairceu f>er /d la polenta » : « Metti
al fooo il paiolo per cuooere la
Solenda». Polenta vedova : VoI^vl-
a soussa. -— comodada: — oon-
eia. Menu la polenta : Dimenarla.
« MhneUt hen the la iaga minga
de fraa » : « Dimenela forte cbe
non s'abbozzoli ». (Fig.) MenA la
polenta: Avere il mestolo in ma-
no. / sldff de la polenta: Le loffe
, (1) PogTRlolo in tosc. vale Piccolo pog-
.glo in campagoa.
o vesoie della polenda. « La mi-
nestra te I'ee lassada diventd 6na
noUnta » : « Questa minestra h p6-
lenda ». (Pr.) A fdt la polenta ghe
vmur oli de gomhed: A dimenar
la polenda occorrono braccia ro-
buste. Melgdn rar , polenta spes-
sa (appross.): Acc^ua Signore ohe
il gran turco patisce. (A una oi-
vetta) Polenta nd me tenta, se
no temangiaroo: Statti cbeta.
— Polentdn, Polendone. — de
cast^gth: Pattona.
— Polentatt o Quell de la po-
lenta, Polendaio.
— Polentinna, Polendina e Po-
lenta molle. — de lindsa: Cata-
plasma o ImpiRstro di linseme.
— Polentin, Una polendina.
Pdli, Pulire (1), Lustrare. Pdll i
bdtton: Lustrare gli ottonami. —
i mohil,: Lustrare i mobili.
Pollantografla (P. N.) (Specie
di litografia). Idem.
P611a, Puliro. « El soo minga po^
lid>: n Non 1o so bene ». « £1 g*a
di maner polid » : « £] un uonio
ammodo ». « L'h dna persoiia po^
lida » : « £l una persona pulita ».
« Ohs I'oo insarzti dent polid |>o-
2uI»:«Glielo appioppai fine fi-
ne ». (Iron.) « Vot, qtiest el le sd
polid .' » : « Brao Meo ! Tu la sai
proprio pulito ». « Pot i rohb polid
ehe te daroo el honb&n » : « Fa le
cose per bene che ti far5 il re-
galo ».
— Polidln, Pulitino.
— Pollddr, Pulimante. (nella
moutagna) M sur Polidbr semper
in ehicehera : Una coglia cui non
pende un pelo.
— PolldOr. I*ulitore. « De mestee
foo el f}olidor)»: « Di mestiere io
faccio il pulitore».
— Polldura , Politura. « G* oo
faa dd, dna volidura al ramm » :
Vedi Sguraaa,
Poliganna (In dis.), Soppiattone.
Poligon, Poligono. / cannoner
se esereiten al poligon: Idem.
Poligrafo (Cbi sorive intomo a
varii argomenti), Poligrafo.
Polip (Ultima olasse degli esseri
animati), Polipo.
(i) Puliro in fiorentino e riservato a de-
signare i nostrl : Netta^ Mondch Spazxet-
Ui. Lustraro rende Invece il nostro P6U.
POL
— 54^) —
POL.
Pollssbn (D. Fr.) (In dis.). Vedi
PoUteama (Teatro) (P. N.). Po-
liteama.
— PoUtdcnich (P. N.), Politec-
nico.
Politega (Volff.). Vedi Poliiiea,
Polltica , Politica. « Parl^mm
minga de politica » : « Non parlia-
mo di politica ». « L'l 6n omm ehe
g'd, 6na gran politica »: « Un uo-
mo che ha molta politica ». Poli-
tica Pasqual! : Aooorto Pasquale !
Politica imbrdiada: (scherz.) Re-
buasistica.
-— Politicbn, Politicone. « Lassa
fd a quell politicon » : « Lascia
fare a quel politicone ».
Polizia, Polizia. Adkss la Poli-
ssia la ciamen Questura: O^gidi
la Polizia vien chiamata Questu-
ra. D Fd> polizia: RipulirQ e Far
piilizia. I Cdnt i mllan la polizia
Vh inuiil: Coi villani la civilth. fe
gprecata. « Cdn tutta polizia el me
Vd. fada! »: « Urbanamente me
I'accoccb ». « El m'd usaa 6n mon-
do de polizii » : « Mi us6 un mon-
do di cortesie ».
Polizza (Carta di rioevuta d'ut-
ficio), Polizza. Polizza de carich :
Polizza di carico. Per le altre vedi
Biglihtt, Bieevuda, Scontrin, ecc.
Pdll pdll (Onomat.) (Del taochi-
no), P611 p51L Al pollin se ghcfdb
pdll poll: Al tacchino si sgorgo-
glia.
Pdll (D. Fr. Poule). « Umnt faa
6na partida a la pdll sul bigliard »:
« Aboiamo fatto una partita di
poule ».
Pdlla, Polla (1), Gallina, N. fr. :
Polla frhdda: Polio freddo. | Tac-
china covaticcia. Ooruv de pol-
la: Ovo di tacohina. Pdlla freg-
gia : Acqua oheta. Avlgh V muv
sott a la polla : (in dis.) Avere
paglia in necoo.
Pollez (Volg.). Vedi Polliz.
Pbllin, Tacchino. El pollin de
Natal: II tacchino di Pasqua, di
Ceppo. El pollin el fd. gl6 gl6 : II
tacchino gorgoglia. Rohb defct rid
i pollin : Cose da far ridere le tel-
line. « La par 6n pollin che fd, la
scidra » : « Senibra un tacchino
quando fa la ruota ».
(i)
\iva.
Tutt'altra cosa. Polla e sorgonto
— Polllnatt (Chi va raccoglieiido
stereo di poUiK Paladino (in dis.^
— PolliroBU, Pollaiolo. « Oo eam-
praa sto pui sulla car^la (Tmi
pollirotu che va intomo *: «Ho
comperato questo polio sulla car-
retta d' un pollaiolo ambiilante ».
I « On qtiat pollircBu sianoU Vk
spazzaa el police » : « Un ladiv
questa notte fece repulisti neljpol-
laio ». I « Ehi aid qui num. Ch^d
faga minga el polliroRu »: « Gii
quelle mani. Smetta una volta di
mreil brancicone*.
— Pollon. N. f r. : Vegni o ten
rdss cdnie 6n pollon : Parsi roe««
o Essere rosso accerito in vis«
come un tacchino.
— Pollanca, Pollastra, (Pig.) Zi-
tellona. « L* Isabella l*h &na poi-
lanca ; Vd passaa i irentases ann <
«L' Isabella ^ una zitellona: bi
passato i trentasei »,
PoUanchetta, PoUastrella. I
— PoUaria, Pollame. ZtapoUe-
ria Vh cressuda de prkzzi : 11 pol-
lame h rinoarato. Mentis de pel-
laria: Minugie di polio. | « ^oal
andaa in pollaria a eotnpraa 6>
puvidn »: « Sono andato in polie
ria a comperar un piccione ».
— Pollaroeula, Pollaiola.
— Pollaster, Polio. JPollasitr^
la caeciatdra: Polio alia caccia-
tora.
— Pollastrell, Pollastrello. I
« Ouarda in la minhstra eke U
gh*ee dent 6n pollastrell » : « Bad*
che t' h caduta una mosca nelb
zuppa ».
— Pollee, Pollaio. AndA a j^oh
lee: Andar a pollaio. T6ma^*
pollee : Tornar al pentolino. 37ft
cdme 6n bastdn de pollee: Pulit«
come un baston da pollaio. Vh»
c6me duu ghi in d*dn pollee: E*-
ser due ghiotti ad un ta^^liere.
Guarnl de bei mobil dn poUee: In-
ghirlandare un bastone di pollaia
— Pollerdn, Gran pollaio.
Polmbn, Polmono. Xun at poi-
jnon di bacu e viltH ghe disem la
coradHla: I Milanesi chiamiUM
coratella il polmone del bovini
Avhgh di potmon de fSr o mane:
Avere polmoni di ferro o guasti.
« Cdn quella sordonna Msdgna tr^
fmura mhzz i polmon > : « Con
c][ue11a sorda spaccata c'^ da spatar
i polmoni ».
POL
— 547 —
POL
— Polmonin, Polmonello.
Polo (Ci^.), Polo. Da 6n polo a
? alter: Dftll'uno alValtro polo.
Polosu, Paolino. ParlcL de P6-
Imu: Parlai*e att'ettato, manierato.
Polonesa (In dis. specie cli ve-
itito), Polonese.
P6ipa, Polpa. Polpa de tama-
Hnd: Polpa di tamarmdo. | Uope--
*kiUt del ai d^irwfBu Vh I apoteosi
U polp di gamb : L' operetta del
{iorno d'oggi h un'apoteosi dei
^Ipacci. « lM88d. 8tdb % oss e man-
fia la polpa » : « Lasoia gli ossi e
kttacoati alia polpa ».
--' PolpdB, Polputo. Gamha pol-
»o8a : Gamba polputa.
— Folpascla, Polpacciona.
— Polpetta*, Polpetta (1), Bra-
3iola avvolta. / jtolpetl de la shr-
9a : Le polpette riiiToltate alia ca-
salin^a. « Voss'it ehe fh i gambus
'Ant I polpettf^i « Che ha a ehe
Tare la lima coi grancbi? Opp,
O'entra oome II prezzemolo nelle
polpette 0 il cavolo a merenda
.antiq.). (Pig.) « El sdtfd quell m6-
Her a dagh el eol6r ai polpett » :
c Egli h famoso a inorpellare le
308e, quel boia! » (volg.) « mort
el Duea X. Che magnifiea pol-
oetta / » : « E morto il Duea X. Che
funerale coi iiocchi ! » « G'dn daa
\a polpetta aX can e Vh mort ave-
lenua » : « Gli hanno data la — o
il boccone ed h morto avvelena-
to ». 0 « L*a dovuu shatt i polpett
nUla fovea » (in dis) : « Gli tooc5
di far il ballo in campo azzurro o
iar di calci al rovaio ». I « Zu, nd
Vh feliee se ndn quand Ve adree a
ihatt i polpett » : « Egli non h fe-
liee se non quando sta macinando
A due palmenti». \^De part e
part de la fronts tn sui p6ls la
mammagranda la portava trh hhi
polpett de eavH bianch come la
»€»>:« Sui due polsi la nonna
aveva tre riccioni de'suoi capolli
bianchi come neve ».
— Polpettdn, Polpettone. « Oh'e-
ra anea 6n polpett&n faa c6n la
earna vamada de i«r » : « Cera a
desinare un polpettone fatto coi
pilievi del giorno dianzi ». | « L'h
(1) La Polpetta fior. corrisponde invece
alia nostra mondeghiglia ; pero oggidi si
dice Polpetta anchc alia rinvoltata.
6na polpetldnna » ; « fi una patan-
fiona o polpettona ».
P61s, Polso. Pols de matt, de ca-
vail, piccol: Polso irregolare, da
oavallo, debole. Avhgh ph depdls:
Non avere piii i polsi. Per guarl
el m,al de coo fd, ben dd seorzett de
limdn sui pols : Per guarir il mal
di capo giovano due scorze di li-
mone sulle tempia. «. Sta manega
la m,'h slretta de pols » : « Questa
manica m'fe stretta di polsi ». 0mm
de pols: Omo di polso.
— Polsitt, Polsini.
— PolBista, Polsista. « Ch'el sen-
ta se g'oo lafhver lu ehe Vh polsi-
sta » : « Lei cne h polsista mi dica
se ho la febbre (allungando il
braccio) ». ^
P61ta , Polta , Intriso. La po-
lenta prima de cceus nd I'h ehe
polta: La polenda avanti ehe sia
cotta h polta. (Pr.) M diavdl el
fd, la polta e i donn ghe la fan
mangtdt : Le donne hanno un pun-
to pill del diavolo. | (Fi^.) Mend la
polta: Aver il mestolo in mano.
Poltisc, Poltriochio. Chi Vh ehe
voraria mUt i m,an in 8t6 poltisc » :
« Chi vorrebbe metter le mani in
oodesto poltricchio ? »
Poltrbn, Poltrone. «L'h 6npol-
tron ehe std in Ihtt finna a m,ezz-
di » : « fi un poltrone ehe sta a
letto lino a mezzogiorno ». El rh
dipoltrdn: II re de' poltroni. La-
sagn e m,accar6n mangid, de pol-
tron: Lasagne e maecheroni man-
giar da poltroni. | (Per vigliacco)
A la sira ledn, a la mattinnapol-
tron: Da lontano leone di f rente
poltrone. (Pr. ) / b6n boccdn ghe
tocehen semper ai poltron (Ap-
pross. ma al rovescio ) : II mondo
non h de' poltroni.
— Poltrondn, Poltronissimo.
— Poltroni, Poltrire. « Lit r d
poltronaa tutta la vita » : « Egli
poltri nell'ozio tutta la vita ».
— Poltronaxla, Poltroneria. Trdb
via la poUronaria: Spoltrirsi.
— Poltronna , Poltrona. Pol-
tronna Idnga: Poltrona a sdraio.
Poltroninna, Poltroncina. An-
che sedia a bracoioli.
Polver, Polvere. Fa gib la pol-
ver ai mobil, ai cart: Fare lo
spolvero ai o spolverare mobili,
carte. Smorzh la polver : Sjpegnere
la polvere nelle strade. Strasc de
POL
— 548 —
POL
la polver: Strofinaccio. — de ris:
Polvere di riso. Caffey tabacch ,
pSver in polver: Calf6, tabncco,
pepe in polvere. — per i dent:
Per ripulire i denti. — de letamm
o polverin: Polvere di letame (M.
d. d.) Andh in imlver de boeeaa:
Kidursi nel sepolero, in polvere.
Stee quiett /l<Bt« che fee ona pol-
ver malarbettay^ (pop.): « State fer-
mi ragazzi che aizate un polverio
indiavolato ». Batt fmura la pol-
ver a v%in: Scuotere di dosso la
polvere ad alcuno. Perdes in la
polver: Smarrirsi d'animo. ^P^rdet
poRU minga in la polver » : « Tor-
na presto ». « Vegni nd. Gh' h
troppa polver sulla strada mah-
stra » : « Non ci vengo. Sulla stra-
da c'^ troppa polvere ». « M mh
cavall el ghe dh la polver aZ «d » :
« II mio cavallo passa dinanzi al
suo ». « El profesadr el dis ehe el
Oigin el ghe darh la polver a tutt i
sd eompagn * : « II professore dice
che Gigino si lascierJt indietro
tutti i suoi colleghi ». TrA la pol-
ver in di occ: Gettar polvere ne-
gli occhi. I (Esplodente) Polver de
s'ciopp^ de eaeeiaj de canndn: —
di Bchioppo, da caccia, di can-
none. — de minna: — da mina.
sema fitmm : — senza fumo. Tirh
a polver : Tirar a polvere. «• L'h
wai senlii nanca la polver » : « Non
ha sentito mai neppur 1' odore
della polvere ». Avhgh pin nl pol-
ver nh hall: Essere all'estremo di
8ue forze. « L^h minga quell ehe
a inventaa la polver » : « Non h
certo quelle che ha inventato la
polvere ». Polver de pimperimpa-
ra: Vedi Pimpirimpara.
— Polveree, Polverista.
— Polverent, Polveroso.
— Polverlnna. Ona polverinna
de magnesia e zolfo : Llna polve-
rina di magnesia e zolfo.
— Polverera, Polveriera. iSsal-
iaa in aria la polverera de..,:
Salt6 in aria la polveriera di...
— Polvererl, Polverone e Pol-
verio. « In adree h ira gib 6n mur
e fan 6n gran polvereri » : « Stan-
no demolendo un muro e levano
un gran polverone ». « Bagna gib
6n poo. Te vedet no che polvere-
ri? »: «. Spruzza o Annaffia il pa-
vimento. Non vedi che polverio ?»
— Polverin, Orologio a polvere. '
- PolYerlniia(Volg.).Vedi &
veHnna.
— PolverlzsEli-lzzaa-izzass,
N.), Polverizzare. (Mandar in
vere (triturando) o cascar in
verc)
- Polyerizxat6r (P. N.), Ide
— Pblviscol. Vedi Pidviscol.
Pomaa, PomeHato. On camB
sadr pomaa in bianch .* Un sann
pomellato di bianco.
Pomm, Porno, Melo, Mela. Om
^ianta de pomm : Un melo. J pomm
in fruit d'invemo : Lie mele bom
f rutti invomali. L*i 67% powntn nem
eont dent el cagnceu » : « £>i faoii
sano, di dentro marcio». VesMin
pomm taiaa in duu .* Essere co-
me due goocie d'aoqua. Ineutu m
An pir aoman sit 6n pomm : Ogsi
la pensa ad un modo, domani lu-
1' opposto. Sciarlott de pomm:
Charlotte di mele. JPomtn cTJ-
damm: Porno d'Adamo. Vin it
pomm : Yin di pomi, Sidro. (M. d
d.) « La g'd minga ptissee de ai-
des ann* ^Slf E 6n pomm!*:
4cNon ha piiH di sedici anzi» «£S.
Senza o E quelli della culla.'s
L'h robba de f ass /it e6r a pomm:
La h oosa da farsi tirar le melato.
Pdmm p6mm fScherz., in qnaldM
citt& toscana): Spaghetto. Vedi
Spaghhtt e Squiita. Pomm deOr-
ra : Pomo di terra o Patata. Pomm
granaa: Melogranato (1). Pomm
eodogn : Mela ootogna. J^d edr f
pomm: Tirar le melate. Pomm
popin : Mela poppina. « Xo g'it k
fa^seia de pomtn popin » : « Ha le
gote fresche e rosse ». C<hit i eo-
dogn se fd, la eodognada: CoQe
mele ootogne si fk il cotognato.
I Pomm del bastdn : Pomo della
mazza. — de la sHla: — ddb
sella, eoc. (Pr.) M pomm guasl
ne guasta cent: Una pera fin-
oida ne guasta un monte. JR
(1) Nolo questa singolarc coincidenxa
il gioco fanclullesoo milanese d«I Pat
granaa e qnello che gli corrisponde |i.
fettamentc a Firenze e che potr«bbe iat
tolarsi dal PiilpitO' N«l primo k detto P
grattaa indiwinna ehi i ttaa che ha .
ona loffU che morba la gent. E il gioco _
rentino che non vnol stargli iadietro
pnlitezza: lo sto sul pulplto a predicai
la bocca del fomo non mette pin erli*
]a camicla di G... e plena di merda.
POM
— 549 —
POM
^fnm quand Vh ma dur bisd-
fna eh' el croda : Quaudo la pera
matura caeca da ah. Quand vun
I pesa i pomm, Ve shgn eh'el g'd
ogn (Appross): Impnstato di son-
lo (1) o non tener au i biagiuoli
Siena).
— Pomitt, Rossetti.
— Pomon, Grossa mela, Mclona.
Pomada, Pomata. Pomada per
eavH : Pomata pe' capelli ^ ^£1
r'd daa 6na pomada in regola » :
:Gli diede un carpiccio co'fioc-
Pomer, Cane pomere.
P6ines, Pomice. Cdnt el pomes
r« hiatra el lottdn: Colla pietra
>oiuice si pulisce o si lustra I'ot-
io&e.
Pompa, Pompa. Fd pompa d'dna
'obba : Far pompa di chechessia.
I JPompa aspirant e prement : Pom-
>a aspirante e ptemente. | JUl ela-
Hn^U e % eomi g*dn pompa e pi-
itdn : Clarinetti e corni aa caccia
laxino pompe e pistoni.
— Pompk-mpaa, Pompare (2).
c GK'h toceeta a pompa ses or de
fila primma de podh smorzd, %
iamm » : « Dovettero pompare sei
>re di fila prima di poter spegne-
re qiielia vampa ».
— Pompada, Pompata. nL'ac-
Tua r^ 6n giazz perchh g' oo daa
ina fiera pompada » : « L'acqua ^
freschissima perchc ho raenata la
;roinba per bene o perchc 1' ho
>ompata prima un bel pezzo ».
Pompier (D. Fr.), Pompiere. A
Milan % pompier eren Hamaa i coo
i'or : A Milano i pompieri erano
lopranominati coo d*or : (capi d'o-
ro)(3).
Pompaddr, n. fr. : « Vestida a la
Pompadour » : « In costume da
Pompadour ».
Pompardinna. N. fr. : Mktles in
9ompardinna : Mettersi in gran
;ala o in pompis ^volg.).
Pompeggik-ggiaa, Pompeggiaro.
(1) Ma non e resa la frase Pesdiponim
5he • veramente qnel cascar del cafo o
racoUare, di chi non vorrebbe dorm Ire m.i
i preso dal sonno prepotent g. Cascar dal
onnOj e meglfo.
{if Riprovato Ma anche il Tiombare
wn ci sembra ecpcllente.
(3) Riprovata la parola PomplerCj e pro-
>08to: I Vitjili.
« Lee ghe pias a pompeggia » : « A
Lei piace i)ompeggiare (non com.).
Pompon, PomjK), Nappa. Elpom-
pon del capphll di bersaglier : La
nappa del cappello de' bersaglieri.
— Pdmponln, Nappina.
Pon (Troncam. di Pont) M Pon-
veder : II ponte vctero.
P6no, Ponce. « Tropp rum,m> in
8t6 p6ne » : « Troppo rum in que-
sto ponce ». Sorbett, Hropp depone:
Gelato o oonserva di ponce. || (Ta-
barro con mn niche) Ponoio. Ga-
ribaldi 'el porlava el pone : Gari-
baldi usava il poncio.
— Ponc^tt e Poncin e Poncellln,
Poncino. «IH pal de vit giizzaa
h vegnuu faeura 6n mlzz quintal
de poneetl » : « Dall'avor aguzzati
i pali per le Yiti ne sorti un mezzo
quintale di 8chegge».
Ponclatter. Vedi sotto a Pdnt,
Punto. Cosi Poneignd e dorivati.
Pondli-ondaa-ondaB8 » Ponda-
re (1), Appoggiare, Barbare. JOa
ciocca I'd g'd cinq'u moment : cic-
darinnaf strafoinna^ traversinna, '
f^ondett 1% e patalrack (letterale):
ja sbornia ha cinque stadii : chiac-
cherina, balbuzie, traversata, ap-
pog£:iati al muro e patati-ach.
« Vui che te pondtt mai pit el ph
in cd soa » : « Ti proibisco nssolu-
tamente di metter ancora il piede
in casa di lei ». « L'e II dove mi me
pondi » : « £ codesto il punto su
ciii mi appoggio o mi baso ». La
temphsta V^ stada eosl mastacca
che n6 gk'e restaa nanca pit 6na
brocca de podh andd a pondass su
6n usell: La gragnuola o la gran-
dine fu cosi forte, che non resto
piti neanchc un rnmo dove po-
sarcisi un uccello. \ *^El g'd pon-
daa 6n famotto pugn^ : «Gli ap-
pioppo 0 aitibbio o appoggib un
lamoso pugno ». « El mult el a' <^
pofidaa Id ednt i gamb avanti e
gh'h staa pit nissun bdn de maeti-
vel» m Quel mulo si piantb o si
impuntT) coUe gambe davanti e
nessuno fu i»iil capace di smuc-
verlo *,
Ponent, Ponente (P. N.). AHa
de ponent, aria de bhll temp: Aria
di ponente segna bel tempo. G<£ub-
(l) Tarola da molto tempo disusata p^i*
Gravare e Pesare. piutlosto che ler Pon-
derare.
PON
550 —
PON
ha a portent lunna creseenty gceub-
ha a levant lunna ealant: Idem.
I Nel 8enso di Menatdrrdn (iu
dis.).
Pdnfeta. Vedi Pinfeta.
Ponsd, PoDBb. j^ vegnuu de mo-
da el ponsd : II ponBo h venuto di
moda.
Ponsdra, Sopraggitto, Ponsdra
e ribatt : Punto alia francese.
« Pagh 6na gippadura e 6n pon-
sdra »: « Fagli un Bopraggitto ed
il rinforzo ».
P6nt, Ponte c Punto. T^ala de
2)6nt: Testa di ponte. — de fir,
rf^f^ arch sdll, de harch : — di
fciTo, d'lin solo arco, di barche,
— levaddr: — levatoio. « L*dk iro-
raa de lavorh senza anddt alpdnt »
(di muratori o di imbianchini cbe
iie^ano mettersi sui pouti del Na-
viglio ad aspettar le praticbe av-
ventizie ) : « Ha trovato lavoro
t^enza andarlo a cercare ». « L'h
xegnuu a sta de dent del p6nt » :
« E venuto nd abitare al di qua
dell'Arno ». (Pr.) Genar fb, t pont
e febrar i e romp: Idem. | An
faa el p^nt per el monument:
Han no alzato il ponte per erigere
il monumento. « Al pittdr ghe toc-
ea de lavord su 6n p6nt, perch^el
quader Vh grandisstm*: « Al pit-
tore gli tocca di lavorare su un
ponte perch 5 il quadro o la te-
la h grandissima ». || Tir^ sii o
scappit 6n pdnt de la cahetla : Ri-
pi^iare o scappare una maglia.
« Dagh 6n vdnt cont el fil de lot-
ton a quella tazeinna s'ceppa » :
« Col filo di ottone cerea di spran-
gar la ciotola che fe iessa ». j (Al
biojliardo e altri giochi) « Oo faa
dodes pdnt » : « Ho fatto dodici
punti ». Marcct i pdnt: Marcare i
punti. (Fig.) « Te doo vundes pdnt
at ventiqudllerf guarda^: « Te ne
do undici ai Ventiquattro, gu^
Opp. Ti do partito di undici pun-
ti ». I (Mnrina) n M capitani I'era
82(1 pdnt col cannocciat^: « II ca-
pitano era sul ponte col cannoc-
cliiale in mano ». || « Te ghe fee
mai i pdnt sui t»: « Non metti
niai i punti Bugli i ». « Vd, alpdnt
e poeu sara sit el liber » : « Arriva
o Va al punto, poi chiudi pure il
libro ». £1 modell de la siatda Ve
ai pdnt: Idem. |1 (Puntiglio) « j&Z
m^a miss al ])dnt de»: «. Mi raise
al punto di... » I^in*a &n. eertojp^niT
Idem. V^s al pdnt giust (di c«fr-
turah Essere al suo punto. fPr.t
I pdnt in bdn per passdi i om'u :
I puntigli tornano senipre a dKO-
no. I « jFi professdr efm'a Haf-
paa sudn — che... » : « II profeseore
mi pigli6 su un punto cbe noo
avcTo studiato ». (M. d. d.) /ft
pdnt (de' negozianti) : Far punto.
Fagh sdra dn gran p&nt : Par m
gran caso. De pdnt tn bianeh: Di
funto in bianco. | El pdnt d'ondr:
1 punto d'onore. | In p6nt e Hr-
gotd: In punto e vir^oia.
— P6nto. Vedi Pdnt. « ChigtA d
pdnto » : « Qui sta il punto ! ». I*
ponto de la m^zza nott: In punto
di mezzanotte. Mhit al patUo: Met-
tere al punto. (Pr.) I*er ^n ponk
Martin Vdt phrs la eappa : Per qb
punto Martin perd^ la cappa. cXa
robba Vh rivada a 6tt ponto tal
che.„ »: « La cosa h ^unta a m
tal punto cbe )».
— Pdnt e Tirgola. Vedi P6ni.
Pontill, Punti^lio. « Z/h dn gi9-
vin pien de pontili » : « £: nn gio-
vine pieno di punto d'onore ». SA
in sut pontili : Stare sui puntigfi.
MUt in pontili: Idem. (Pr.). Jpc*-
iilli se tassen sott ai pont e andr
Chi giugci de pontili paga de bor-
sa: Idem.
— Pontiffliass, Pontisliarsi.
— PontlgUds. Puntiglioso.
— P6ntigll086n» Puutiiscliosaccio.
— P6ntln» Puntino e Puntoliiw.
« Melteph el pontin sulVi » : « Metii
il puntino suU'i ». « Gh'era di pon-
litt de retieenza » : « Dopo il pf-
riodo c'erano dei puntolini di it-
ticenza ». A pontin: Appuntino.
P^ i poniitt d^or: Par i punti
d'oro.
— Pontinna, Spinella. *JSl vf
cavall el g*d, d7ia ponlinna » : « U
mio cavallo ha la spinella ».
— Pontasc . Puutaccio. « Cke
sorta de poniase .' » : « Che puo-
tacci ! 5»
— Pontesill, Ponticello.
P6nta, Punta. A la ponta id
di: A levata di sole o Alio spun-
tar del d). A ponta de diamtaU:
A punta di diamante. Andii in
ponta de pe : Camminar in pnntt
de' piedi. Pa sanmiehee in jfonta
de p^ (pop.): Sgomberare idla sor-
dina o a chetichella. . . . ehe/imsi
PON
— 551 —
PON
n, fK^Ua : Acuminato , Fagh la
i*ml€A al lapis : Temperare la mar-
dt^a. Ijavora e6n laponta el mar-
no .' Xiavorar coUo soozzino. Dagh
ie j9onta: Ferir di punta. Parld
mlict ponta de la foreellinna : Par-
:Aic in punta di tbrchetta. Aveghel
nslla ponta de la lingua: Averlo
sulla punta della lingua. |} « Std tin
?AI I' a ciappaa laponta »: « Questo
(;rioo ha lo Bpunto)». (8ui lagbi)
K. i^uand el vapdr l'^ staa a la pon-
l4t cfe Canner o de la OaanitBula » :
K iQuaudo il vapore fu alia punta
cii Cftnnei'O o della Casniola ». Aa
f9on,ta della barea: La prom. (Ma-
l^tt.) « Jj'i mort d'dna ponta ehe
^*€t ciappaa saltand sudad in Vac-
^ua fredda » : « Mori di mal di
F»«tto preso saltando sudato nel-
'acqua diaccia ».
Pontk-ontaa^ontasB , Puutare.
_f\yntd fori 8U 6na carta : Puntar
±<>rte Bu una carta. | Ponlh el cap-
j^eil o el vkll in coo : Appuntare il
^appello o il yelo in capo. H « Kl
97te can el ponta mollo ben »: « 11
uoio cane punta a meraviglia ».
JPonla i pagn de la lavandera:
Appuntare e segnare i panni del
lyucato. « Oo trovaa ponlaa 6n
yugffin al post )» : « Al posto ci tro-
vai fitto uno spillo », Pontii Voro-
logg : Appuntar I'orologio. | Ponld
4^n, pezz de miisiea: Puntar un
pezzo di musica. | « ^/ nih cavall
4:1 g'(i el vizi de pontass »: « 11 mio
eftvallo ha il Tizio di puntarsi ». B
(Artigl.) Ponta 6n pezz : Pun tare
uu pezzo. I Stit II a vede a ponta
i sparg: Star a vedere BX)uutar gli
usparagi.
— P6ntad6r (Gioco), Puntatore.
— P6ntal, Puutale. « El me ha-
ft Ion I'd perdun el pontal » : « La
mia mazza ha pcrduto il puntale ».
JSl pontal de la fibbia: 11 puntale
della ftbbia.
— PonUrOBU, Puntaruolo. (Ferro
appuntato a diver.si usi).
Font6n (T. milit.) (Per improv-
V is are i ponti), Pontone.
— Pontoner, Soldato Pontoniere.
Pontual, Puntuale. « Vh pon-
Utal come 6n re » : « £ puntuale
come uu re ».
— Pontualitaa e Pontualinent,
Piintualit^, Puntalmente.
Pdntada (Aggett. di Gallctta,
Bozzoli), CoUo Binmto.
Ponteggik. Punteggiare (Metter
i punti Bu^ti i e gli altn segni
ortogralici in uno scritto).
Pontificaa. Mettess in pontificaa
o pontifical : Pigliare un fare pon-
tincale. 86nd, in pontificaa : Suo-
nar a disteaa.
Pontiflcio (P. N.). / soldaa pon-
tifici o del papa (pop.) : I Boldati
pontiiici.
Pdntament (Volg.). Vedi Aponr-
lament e PontHl.
Pdntell, Puntello.
— Pontella-llaa-llass, Puntel-
lare. « Qv^ll mur el va pontellaa »:
« Quel muro va puntellato ».
— Pontelladnra, I sostegni.
Pontura, Puntura. Adess se usa
de fa i pontur c6n la morfinna;
Oggidi Bono in uso lo punture coUa
morfiua.
Ponzdn, Pun zone. Ponson di mo-
ned: Pimzone da monete.
Poo (On), Un po', Un |)oco.
« Dimm &n poo » : « Dimmi un
po' ». « Damen 6n alter poo » :
« Dammene un altro poco ». « Vd.
on poo in Za »: « Va un po' in 1^ ».
« Jjh on hell poo ehe no te vedi » :
« fi un bel po' ehe non ti vedo ».
«. Gh'h, mancaa 6n poo o pocch ehe
nd succedhss... » : « Mancb poco
ehe non... ». On poo alia volta :
A poco alia volta. On poo prim-
ma, on poo dopo : Un po' prima,
uu po' dopo. On poo pussee in id,
in eh\, a sinistra, eec. : Un poco
pill in 1^, in qua, a sinistra, ecc.
^ De It a 6n poo »: « Di R a po-
co ». On poo e duu poo se compa-
tiss, ma pa?M....'Una, due volte si
toUera, ma poi. « Te gh'ce minga
6n poo de quell ehe disi mi f » :
« Non hai uu no' di quello ehe
m'intendo io » (s iutende giudizio).
« V^edemm 6n poo cosse te se bdn
de fd*: « Vediamo un poco cosa
sai fare ». « 0« poo ancamo »: « E
non basta ! ? » (Pr.) On poo per unfh
mal a nissun: Un po' per uno la
male a ncssuno. « On poo tutt i di
in fill de I'ann tn*el savarii di »:
( lett. ) : « Un poco tutti i santi
giorni in fine all'anno me ue da-
rete novelle ! »
Poplinn (Stoil'a di seta e lana),
Poplina (1).
(1^ Nei vocab. non si trova; ma a Fi-
POP
— 552 —
POT
P 0 p 6 (Voce infant.) , Bimbo.
« Ouarda ehe belpopd »: « Guarda
che bel bambino o ragazzino ».
Fd aneamd el popd : Fare 11 mim-
mo. On — iie ddgh el didin in
boeea (ir. a adulto) : Un bambino
da dargli la chicoa.
— Popdla, Si^norina. « L*h vun-
na di pussee bet nopol de Milan » :
« fi una dello piu belle fanciulle
di Pirenze ». V^s peg ehe 6na po-
pola : Molti poclii I'anno assai.
— Popolanna, Zitellona. | (Flo-
re) Kosolaccio. « L'k restada po-
polanna » : « Spulcla 11 gatto ».
— Popora-raa-rass, Vezzeggia-
re. « Ghe pias cdmk a feus popo-
rd >» : « Gil place a tarsi carezza-
re ». « JF^ se popora tropp » : « E'
si ha troppo troppo caro ». Ificeu
eleven minga vhsu tropp poporaa:
I bambini non devono aver biso-
gno dl tanta balla (1).
— Poporbn, Bamboccione. On
poporon de strase : Un iantoc-
clone.
Poposu, Pupilla. « m g'd. 6na
magghtta in del pop<BU » : « Ha una
maoohloUna nella pupilla ». / po-
p<BU del fidieh: I lobetti del le-
gato.
Pdpol, Popolo. M popol bass:
La plebe. JJl popol menuder: II
popolino. Popol sovrano: Idem.
(Pr.) Vds de popol v6s de Dio:
Voce di popolo, voce di Dio.
— Popol&r, Popolare. «. M no-
sier rh Vh molto popolar )» : « II
noBtro re ^ davvero popolare ».
La cam6n popolar: La canzone
popolare. I La Banca popolar i
Idem. I (Una lira in carta) (Gi^
in dls.) * El g'd tanti popolar »:
« Ha tanti quattrlni ».
— Popolarizxass, Rendersi po-
polare (2).
— Popolazidn, Popolazlone. M
roll de ^opolazion: U. ruolo della
popolaziono.
renzd e nota e la si indica alia francese :
Popelive-
(1) Udita la frase in tutt^altrosensoina
da flaccheraio fiorent'no a cai ai dioevadi
lasciar riposar beno i oavalli : I miei pu-
ledri sonn di ferro o non hanno bisogno
di far tanta balia.
(2) In Fior. c'e il Popolar'zzare e non
il Popolazzarsi. Vioevcrsa in milancse tran-
ne che per la gcnte colta c*e il Popola-
ritxass non il Popolarizzd.
P6l9ori (D. Fr.) (P. N.), Pov-
purri, Ogliapodrida (D. Sp.). 0»
potpor\ de robba : Un miscuglio d
oosa rubate qua e Ih.
P6ppa, Poppa. Avkgh el ventU
poppa : Avere il veuto in poppa
roroeliaima, Porcellana. Ser-
fyizi de poreellana : Serviziodi por-
cellana. In toeeh come la portth
lanna: Povero come san Quinti-
no (1). Poreellanna de Bielta (per
ironia corrisponde alia): Pore^
lana di Montelupo. Restii l\ <k
poreellanna: Retttar di Btaeco.
« Tasii, che gh'^ de la poreeUaMM
de romj> » : « Zitti , colle voetie
poreherie, che oi sou ragazzi •
Tacete un poco, che il tetto i
basso ».
Porch o PoracW, Porco, Maift*
Ic. El stabikll di porsed : Lo 8tab-
biolo del porci o poreile. Cans
de porco: Idem. Grass come ss
porch: Grasso come un porco*
nracato. Fa la villa del beatoporck:
Far la vita del beato porco. « /••
guadagna>a c6nt % mh porehi fsr
atjQrA»(volg.): « Li ho giiadaguAti
colle mie porcho fiatiche ».
— Poroa. Oiia porca de tarocek
(anche a maschio) : Un porcacine-
cio o porcacclo sudlcio.
— Porcada, Poroheria. «.Bei
che porcada/ yn «Uh ohc porche-
rla ! » « JS72 dis sii ddnid, di poreadK
« £' non h bono che ha dire deOe
porcherlo ».
— Porcaria, Porcheria. « Elffs
faa 6na porcaria »: « Gli fece uat
porcheria » (azlono da uomo vile).
Andd, fmura de la porcaria (u
gloco): Usclr dal marcio. «^'a
c6me de ave faa di porcarii m
gicetigh, «...»: « Al ^oco deve a*
ver fatto delle porcherie, e... • Ls
porcaria di oregg: Cemme. « M*^
andaa dent in Voce 6na porcaria r.
« M'^ entrato un bruscolo nell'o*-
chlo ». « Tocehel nb. Porcaria!*
(ai bambini) : « Non tocoare. Cafr*
ca! » « Qtiella far sa Vera dnapot'
caria » : « Quella fai'sa era urn
porcheria ». « Mia miee I* e fnalth
da. La g*h quella porcaria, ekt
ghe ven alia gola » (il bolo isteii-
co) : « Mia moglie non sta bene.
(1) Che corrisponde anche al milancse:
Veu in san Qxiintin.
POR
553 —
POR
a q^iiella porcheria che le sale
da. ^o]a».
— Poroarietta, Porcariola. « X'A
X4Z c^r*H porcarieltf che... bastaf »:
£[» fatto certe porcariole, che...
ftS'ta. ! » Fioreatnetla menudra: Ra-
AzasarSlia, PiHciatura.
— Poroa80i6n , Porcaccione e
oircellone e Maialone.
— Porchee, Poroaio.
— Porchettlii , Porcacciolo (a
ftgazzo) e Porohettello (Porcellino
a. Bui crescere).
Porco e Porcon e Porconon. N.
r. volg. : « Porco sur «©/»:« Cat-
9nii» o Crispicina ! }».
PoreineUa , Puleinella. « Oh' h
tzitt^a de fidans! L'h &n poreinel-
a » : « Non c'5 da fidarsi. E un
mlcinella*. La vittoria del Por-
ir^^ila (in dis.): La vittoria di
*irro. JVas de Porcinella : Naso a
►eec9 di civetta.
— Porcinellada , Pulcinellata.
: 3r« m'ee faa 6na vera porcellina-
to » r « Tu m' hai tatta una vera
>uloinellata y^, * Al veglidn gh'era
ina hella porcinellada »: « Al ve-
cliono o' eiit una compagnia di
^^nlcinelli di buon gusto ».
P6re8in, Pulcino. Vess come 6n
aoregin bagnaa: Essere come un
julcin bagnato. Imhroiaa come
$9» poresin in la atdppa: Impac-
siato come un pulcino nella stop-
3ft. Oce de fioresintia : Oochiettuc-
5io e Occhio di imlcino.
P6rfld (Pietra duiiBsima), Por-
itflo.
Fori (I), I pori. Ipori dellapell:
[ pori della pelle.
— Forbs, Poroso. Lhgn p^rds:
Ljefirno poroso.
Porporlnna (Color rosso vivo),
Porporino.
— Porporln (Agg.), Porporino.
P6rr (1), Por, Porro. Minh-
ttra efint ipSr: Minesti'a coi por-
ci I Escrescenza) Porro. On p6r
fie la p&nla del nas: Un porro
»ulla punta del naso.
— Porflgh rEscr. sifilitica), Por-
roflco.
— • Porron, Grosso porro.
Pomografla (Letterat. oscena)
[P. N.), Idem.
(1) Vedi Prefaxlone pel modo con cui
(i d«ve scrivere.
— Pomograflcli (P. (N.), Porno-
grafico.
PorsceUittCFk 1), Vomitare, Pa^
re i porcellini, Fare i maialini
Opp. Pare la ricevuta o Fare i
gattini (Lucca).
Porscell. Vedi Porch.
Port e to. Porto. Port de mar r
Porto di mare. « Quella casa la
par 6n port de m,arTin « Quella
casa h un porto di mare ». V^s
a bdn port: Essere a bon porto..
Porto branch: Porto franco. A-
d^g, de porti franchiy ghe n* hr
quasi pit: Ora i porti franchi fu~
rono quasi tutti aboliti. | (Per
passar da una riva all'altra) Tra-
ghetto. I (La spesa delle portatO'
re) Porto. Port in assign: Porto-
assegnato. H Porto d'arma: Porto
d'arme.
Porta, Porta. Porta de strada r
— di strada. — grande, de fianch.
de soeedrs, segrktta, ecc. : Porta-
grande, di fianco, di soccorso, se~
greta. Dertl, sard, sbatt la — :
Aprire, chiudere, sbatacchiare liv
— . Batl a la porta: Bussare (y
Battere alia porta. MHl vun a la
porta: Metier uno alia porta.
« Quella Ih la porta / » : « Quella-
h la porta ». « ij'h andaa a piccd
a la porta » : k Torn5 da morte a-
vita o Quando il prato resta Perba^
rimette ». Andd, per % port a cer-
cottd- o a eereh sit: Andare a li-
mosinnre di porta in porta. Giap—
pa la porta: Prender la porta fr
andarsene. (Casa) Std, in Vistessa
porta: (1 j Abitare nella stessa casa^
Tutt quit de la porta : I oasiglia^
ni, II vicinato. « Gh*^ staa &n ro—
balizzi in la inia porta » : « Hanno
commesso un furto nella casa do-
ve sto io ». (Teatro) Fd porta :
Far porta. Senza pagci la por-
ta: Gratis a scapellotto. | (Delia-
cittk. Porta Comnsina, Venhsia,
ecc. ja Pirenze) : Porta S. Gallo ,
ecc. (A Firenze non ci sono piCfc
le porte). Vedi Dazzi. (Piti ch&
proverb, cantilena pe' ragazzi)-
Man m.orta picca a la porta, pic-
ca I' uss mu7i muss (Manca). *S^«-
rA tra porta e pusttrla: Strin-
(1) Anche in Toscano c'e un modo spo-
c'iale che equivale n casa : « QuaiKlo si Iro-
vava al verde \enlva a batter alia mia
porta p.
FOR
— 554 —
FOR
^er fra 1' uscio e il muro. (Impo-
fite) / port de brdnz del Domrn ehe
dovaran fa : Le porte di bronzo
della cattedrale in progetto.
— Portell, Spoi'tello.
Portii, Portare. Porta a haite-
sim o al fopp6n... Portar a bat-
tezzare o al ciinitero... un bam-
bino. Porta dann, collera^ odi, ri-
sj^Ut: Portare danno, coUera, odio,
rispetto. Portd, denter: Portar den-
tro Importare. Portd in brass:
Portare in braocio, in collo. Portd
-de pes : Portar di peso. Porta
JfBura: Portar tuori o Asportare.
Portd gib: Portar abbasso. Portd
pasiema : Portar pazieuza. Portd
sii: Portar sii. « Portem sii i gior-
nni, che gh*h gib de ia portinara^:
« Idem ». « Sid lavord chl el porta
jfit sossenn » : « Questo lavoro so-
«ter^ assai o La spesa di codesto
■ander^ molto in su. Portd via:
Portar via o Asportare. « M Si-
4fn6r me Vd voruu portd via, el
mh anger otlell » : « II Signore me
1' ha voluto portar via il mio an-
jjioletto J». « ler dn porlaa via el
mori » : « leri ban portato il mor-
to al camposanto ». « M^dn por~
-laa via el me orologg » : « M' ban
rubato il mio belPorologrio ». La
teinpesta Vd portaa via tutt coss :
L;i grandine apazzb il paese. « L'h
famdso a portd via i motiv » : « E
iaraoso a portar via i motivi mii-
■^icali ». « L'e 6n omm chese lassa
portd via dalla passion » ; « £ un
uorao che si lascia portar via dalla
passione ». Porta vun : Portare
11 no. Portd vun in pal mo de man :
Portfir uno in palmo di mano.
« //' c portaa dal minister » : « 11
ministro lo porta ». Avhgh di fioeu
che viin no porta V alter : Aver
taitti bambini in casa. Scarp, ve~
4ilii de pritnm portd : Idem. Fass
porld intdrna : Far bella la piazza
o iare pubblicit^. Portd hen i sb
•anu: Portar bene gli anni. Porld
then la sda part : Portar bene la
parte. Porld hen la v6s : Portar
l)cue la voce. Portd i occiai: Por-
tiir gli occhiali. (Di donna) Porld
i calsow Portare i calzoni. Porld
ona lit: Viucere una causa. Portd
el vin : Reggere il vfno. Vin che
porta V ac'qua : Vino che reggc
Vacqua. Portaa consigner, depu-
iaa: Tortato consigliere deputato.
« St6 vesUi el portu minga
co^or »: <c Questo colore stoiuk
I'abito 5>. Porta minga la
Non francar la spesa. Porta el
to: Portar il bruno. L'e come^
aequa al mar: Gli h come poi^
aoqua al mare o le^ne al Immi^]
Portd alta la testa: Portar ^ti
la testa. Portd in lavola : PorttfJ
in tavola. Porth in pas 6n affrtmt
Portar in paee un aftronto. « Fi^
ondr perche ti te portet 6n 6eB
nom,my*:it. Fatti oiiore perch^ ti
port! un bel nome ». « ^ wote d
se porta ben » : « A scaola si porta
bene ». Vess portaa per la Id
robba: Essere portato per la tri
cosa. Portass candidaa a la it-
putasidn: Por tarsi candidato alb
deputazione. Portass in d*6n ntbi
Portarsi in un luo^o. PbrtaMi
foeura per i cinq^i eavei .* Salvani
per miracolo. (Pr.) Se p6 mtngt
canttt e portd la cros .* Non si pot
cantare e portar la croce. L'asm
el porta el vin e el bev I'aequa: 0
ciuco porta il vino e beve Paeqn^
-- Portabandera (P. N.), Porti-
bandiera.
— Portabigliett de vislta, Po^
tabiglietti di visita.
— Portabiccer, SottobicehierL
— Portablsgio, PortagioielU.
— Portabott^Ui, Poi-tabottigKe.
Piattino, Poi-taflasehi.
— Portacadin, Lavamani.
— Portacapp^, Cappelliem.
— Portacart, Poi-tacarte.
— Portac^st (Teatri), Portace
ste.
— Portafer (delle stiratriei).
— PortafooBUi, Portafo^li.
— Portagoggitt. PortaspiUi.
— Portaistnunent, Portatore di
isfcruraenti, Facchino.
— Portalapis, Portalapis.
-— Portal^tter, Portalettere, Po-
stino.
— Portamangi^, Panierone da
pranzo.
— Portamantin, Laccio da to-
vagliolo.
— Portamdlln, Oliera, Ampol-
liera (Pistoia), Port'olio (Siena).
— Portamoned, Poi'tamonete.
— Portantin, Portantiao.
— Portantlxma, Poi-tantinn.
— Portaombr^ll. Portombrelli.
— Portaorologg, Portaorologio.
— PortaoBUY, Uovarola.
POR
555 —
POR
— Portapdnn, Portapenne.
— Poxtapiatt, Portapiatti.
— Portaqaader, Portaquadii.
— Portaritratt, Idem.
— Portaniff (Vole.) e Portarud,
'attumiern (LuooaJi Cassetta da
della spazzatura.
— Poruksiirher e Portasigardtt,
'ortasigari e Portasigarette.
— Portastangh, Portastanghe.
— Portastdcch, Porta stuzzica-
enti. ^
— PortaTlyand, Portavivande.
— Portayds (P. N.), Portavoce.
Regale sui laghi) « 1/ era sulla
\6nta del canott col portavos in
nan » : « Stava sulla prua del oa-
lotto col portavoce in maao ». M
wrtavos ehe va gio in cusinna : II
M>rtavooe ehe comunica oolla cu-
itina. « 2/'^ el portavos de la Que^
tiura »: « E il portavoce della
l^uestura ».
— Portura, 5*ortatura. « Incoiu
tl faechin I'ii gia faa ses porlur >» :
« A quest' ora il faoehiuo ha gik
fatto sei viaggi ». « Domh in por-
tura la m' e eostada des lira»:
« Soltanto in portiu*a mi co8t5
dieci lire ».
— Portnretta, Leggera porta-
tura, Breve viaggio.
Portada, Portada. « Quell fiasu
I'h minga naneamo a la portada
de cap\... »: « Quel ragazzo non h
ancora alia portata di oap'ire ». ||
Can6n de gran portada: Caunoni
di i^ran portata. | On disnd dove
gh'e st€M ges portad: Un pranzo di
Bei portate.
Portegaa (Volg.), Porticato.
Portent, Poi*tento. « Per la 86a
elaa VI 6n vero portent » : « Per
la sua eth h un vero portento ».
— Portentds, Portentoso.
Porter, Portiere (1), Usciere.
Portera. Portiera (2), Sportello.
La portera della earrozza: Lo
eportello della earrozza. / veder
della portera: I cristalli dello
Bportello.
Porticaa, Porticato. Elporticaa
M) E 11 portinalo: PorUnar. Da nol e I'a-
sciere.
(2) Tatt^altra cosa. Porfera loscnna, e
una tenda sagli usci per parar Taria:
Paneggiament e "volg. Patonna. E nella
frasc : Per lei non o'e portiera, corrisponde
Per hi gh'i minga anticamera.
del palazz settentrional : II porti-
cato del palazzo settentrionale.
— Porticli, Portico. / ca nteuv
g*dn pU de bet c6rt spazios, nh
portieh : Le case nuove non hanno
piiL n^ oortili spaziosi, n^ portici.
Sott ai portieh de la Galleria:
Sotto ai portici della Galleria.
— Poriegh^tt, Portichetto.
Portlnada. N. fr. : Fci 6na por-
tinada sdlla (sch.) : Fare una sor-
tita in massa (da una veglia, per
non dar troppa noia alia serva
ehe deve far lume e aprire lo
sportello).
Portinna, Porticina e Lattuga.
I portinn alia camisa eren tomaa
de moda: Le lattughe alio spa-
rato delle camicie erano toruate
di moda.
Portinar, Portinaio, Portiere,
Portonaio (Siena al Guardapor-
t6n). El portinar del palazz : II
portiere del palazzo. « El mh por-
tinar el fa el sart e el atdt in d'dn
bus in I andaddra de la scala » :
« II mio portinaio fa il sarto e sta
in uno sgabuzzino nell'andito della
scala >».
— Portlnarinna, La figlia del
portioaio.
— Portlnaria, Portineria.
Port6gall, Portogallo. « Porto-
gain e bhi » (grido del venditori di
arancie) : Belle arancie.
Portoghes (Nuovo termin. tea-
trale) (P. N.), Booohe vuote, Vedi
Risottista,
— Po^toricco, Caff6 portorico.
Portoghesa, Aranciata. | Dop-
pia di Portogallo.
Porzldn, Porzione. Ciaseun g'a
avuu la s6a porzion: Ciascuno
s'ebbe la sua porzione (Alia trat-
toria). « Damm 6na pieeola. Ona
porzion Vh <ro/)^a >»: « Dammenc
una mezza porzione.
— Porziondtta, Porzioncina.
Posa (P. N.), « Te cappisset no
ehe Vh ona posa helVe oonnaf »:
« Non capisoi ch'ella h una posa e
null' altro? » (A modella) « Mhttet
in posa >»: « Mettiti in posa ».
— POB&, Posare. « Oo posaa trii
quart d*6ra davanti al mh pittdr^:
« Ho posato tre quarti d' ora di-
nanzi nl mio ritrattista ».
— Posaa, Posato. « L'^ 6n gio-
vin molto posaa » : « E un giovine
molto posato ».
POS
— 556 —
POS
— Posapian, Posapiano. « G^oo
fcM aeriv sulla eassa: posapianyn
'« Sulla cassa ci ho fat^o Bcrivere
il posapiano ». | « L'h 6n posapian
ch el par eh' el eammina su i
muv » : « E un posapiano ohe aem-
bra camniini siille ova».
Fosclandra (Poco dift'erente da
Cazzceula e da Botiaggio). Vedi
questi due.
Poscrltt, Poscritto. On poserilt
a la Utterai Un — alia letterina.
Posdoman , Posdomani (non
oom.), Doman V altro. « Trii d\
posdoman » : « Alle calende gre-
clie».
FositlY, Positivo. « L'>. positiv ! » :
« E un fatto ijositivo, fi cosa ao-
certata ! » On omm positiv : Un
omo positivo. (Potogi-af.) La po-
sitiva e la negativa : IAqvo..
— Poaitlvlsino (P. N.), Idem. El
fositivismo Vh alVordin del giorno :
1 positivismo h la AlosoHa del
giorno.
— Posltivlsta (P. N), Positivista.
— Fosltlyament, Positivamente.
Positura, Positnra. « Te se s'ee
miss in d' 6na hr^itla positura >* :
« Ti sei messo in una orutta po-
situra ».
Foslzldn, Posizione. Ona easa in
d'dna posizion stupenda: Una casa
o villa, in una stupenda posizione.
II «El s* h faa 6na diserelta posi-
zion » : « E' s'(i fatta una disoreta
posizione o una posizion cella ». « El
s'e miss in d'dna posizion falsa yn
« S'o messo in una falsa posizio-
ne ». II « Chiarda denter tw quella
posizion te trovaree la lettera » :
« Guarda in quella posizione e tro-
verai la lettera*. f (Milit.) / no-
ster dn ripres tutt i posizion : I no-
stri ripreserd tiitte le posizioni.
Oandn in posizion: Cannon! in
posizione. In posizion ausiliaria:
Idem, n (Aritm.) Regola de posi-
zion ausiliaria : Idem.
Fosponn, Posporre. «. E te g'a-
variet el coeur de posponem a lee,
mi, Id, t6a mamma ? » : « E tu avre-
sti cuore di pospormi a lei, me,
tua madre?».
Fobs, Rattermo. Pan poss : Vedi
Pan. L' e 6n pan poss, quel-
Vomm 5» : « E im flemmaticone o £
Pirapresario della llemma od an-
che E un'acqua cheta ». Aequa
possa: Acqna stantia.
Fossa, N. fr. : Eit omnia
Fare il possibile o A tatta poML
POSB&, Posare. « Z/assem jtomk
6n moment » : « Lasciami naTsr
il iiato o rifiatare o fl^r una]>oair
tina ».
Fossada, Posata. JPossada d'ltr-
gent : Posata d^argento. « MeitH
gib 6na possada de pit; Go tine
daa el Peppin a fd penitema*:
« Mettete una posata di pid. fio
invitato Beppino a far penitenzii*.
El stuce di possad : It* astnceio
delle posate.
— PoBsadaria, Complesso delle
posate.
FO886 (Volg. ant.). Vedi Btdl
FOBsed, Possedere. ^I^'olpossei
6n hbr (volg.) o el heeeo d*6n quai-
trin 0pp. El possed a JK^ovejfken
o soil at lagh de Comm » : « Non
possiede il becco d'nn quattrino».
Possed dna donna: Possedere nn*
donna. ,
— Possess, Possesso. Entrh i»
possess : Entrare in possesso. Tuf-
baa possess: Turbato possesso. |
« El g*a i sd possess m Z,omelUft-
na>n< Ha i suoi possedimenti ia
Lomellina ». ij Avegh del posset:
Avere possesso di. Av^gh 6n grxiu
possess de patch o de schina : A-
ver molto possesso del paliMwce-
nico. I Ctappdt possess adoss a
vun: Par Porno addosso.
— PoBsessldn, Possessione. C07
me Posskss e Posseditnent , vedi
questi. Possession a la Hassa : —
nel basso milanese.
— FosBesslondtta , Possession-
cella, Piccola tenuta.
— FosBessdr, Possessore. Legil-
tim possessor : Idem.
-- Fossessdri (P. N.), Posses-
sor io (Giudizio ohe deeide del pos-
sesso e la stessa lite).
Fossident, Possidente. BtaUi
possident (in dis.): Beati i possi-
denti. Ona tassa per i posndent:
Una tassa per 1 possidenti (molto
in uso).
— Fossidentdll, Possidentueeio.
— Possidenza (P. N.) , Possi-
denza. La pieeola possidenza la
minaecia de spari: Idem, Altri
diranno Iproprietari piseinitt an-
darann luce a p... (volg.): I pio-
coli proprietarii andranno tatti a
farsi benedire.
FossibU (P. N.), Possibile. « Fa-
PCS
— 557 —
POS
0 ^ el possibil per eontentall » :
: ^»r5 il possibue per acconten-
nrlo o arla». In tutt i eas pos-
ibxl e imaginabil : In tutti i casi
lossibil e imaginabili. i^L'h pos-
ibil F / » : « E possibile ? ! »
— PossiblUtaA (P. N.), Possibi-
Vt^. Bisbgna guarddt a la possi-
iiliiaa di robb^ primma de mettes
uiree: Bisogna guardare alia pos-
il>ilit^ delle cose prima di av-
riarle o prima di mettercisi.
Post, Posto. Mettess a post : An-
la>r a padrone. Ciappit, phrd, las-
tdt el post: Prendere, perdere il
>08to, o lasciarlo o abbandonarlo.
UcA el post: Cedereil posto. Perd
il post e la paga : Perder il posto
> I'itnpiego e lo stipendio. (Teatri)
T primm post: I primi posti. On
908t de pii a tavola: Vedi Possa-
ia. Carrozza a quatter post: Car-
rozza a quattro posti. Sul post:
3til posto. « I/l on omm ehe sh
UA a sd post »: « £ un uomo ehe
3» stare al suo posto ». (Militari)
"Post avamaa: Posto avanzato.
— Fostalcen, Posticino e Posti-
siattolo. « Saria content d'6n po-
ftaioRu anca ftBuravia » : « Sarei
3ontento d'un posticiattolo, pur
3lie sia)». « Ghe saria minga 6n
9o»taio&u anea per ml, de settamm
fid F » : « Ci sarcbbe un posticino
per me, da sedere?*
— Poatass, Appostarsi. « El s'h
oostaa sul pass » : « 8i appostb sul
^asso ».
Posta, Posta. Aposta eorrenta:
A. posta corrente. Spes de posta:
Spese di posta. Ferma in posta :
[dem. El fattorin de la posta: II
fattorino della posta o Postino. \
Spettdt la legdr a la posta : Aspet-
i»r la lepre alia posta. Dass la
oosta o Vappdntament in del tal
fit.' Darsi la posta nel tal luogo.
1 O-iitgit 6na posta grossa : Arri-
lohiare o Giooare una grossa po-
sta. J>agh de posta alhalldn: Dar
3i volta al pallone. | « Ue 6na
rnia posta veggia ehe ven semper
in lamia bottegar^. « U un mio
recchio awentore ». « Qu^lf v<H,
9he jDo«to/»: « Lieta spesa! (Pi-
stoia) Bel tomo colui! Bona la-
na ! » Posta ehe paga subit e posta
de librHt: Awentore ehe oompra
a oontanti e avTentore ohe fa no-
bare o mettere a libro. | La posta
del cavall in stalla : La posta del
oavallo in scuderia. A posta : Ap-
posta. « A fallfh aposta el pode-
va minga retissi mH»: « A farlo
apposta non poteva riuscir mi-
gliore ». « Oo faa a posta »: « Ho
fatto a bella posta ». A posta
salda : Immantmenti. « Tempht
de sta posta » (col gesto) : « Gra-
gnuola o chicchi di ciuesta posta ».
(La posta de' cavalli a Milano non
c'e piii. C'fe in sua vece la cosi
detta Anonima).
— Fostidn, Postiglione.
— Postal. Postale. Paeeh, va-
glia, cartolinna postal : Idem.
FOBtee (Che vende di tutto un
po' ma specialmente salati e gra-
naglie). Bottegaio, Posteria. Ona
robba Vh el postee e 6na robba el
eervellee: Bisogna distinguere il
bottegaio, cosi detto, dal pizzica-
gnolo e dal granatino.
Fostemma, Postema. « Oh*h ve-
gnuu 6na postemma in Vorhggiayn
« Gli h nato un postema nell'orec-
chio ».
Fostergk (Civ.), Postergare (non
com.). An postergaa la eaosa :
Hanno rimandata la lite.
Fd8terl(P.N.),Po8teri.(Sch.)«fJ?/t
parlaran i pdsleri .' » : « Ne parle-
ranno i posteri ! »
Fosterlor (P. N.), Posteriore
L^^ posterior per lo m^no de vot-
tanVann^ quel fatt ft; Quel fatto
h posteriore per lo meno di otto
anni.
— PoBteriorment (P. N.), Po-
steriormente.
Postidp^, Posticipare. « L'h po-
stieifiOM la s6a partema » : « Ha
posticipata la sua partenza ». 8ti-
pendi postieipaa : Stipendio posti-
cipato.
— Fosticlpastidn, Posticipazione.
FostiI&, Postillare. On liber po-
stilaa: Un libro postillato.
— FoatlUa, Postilla. Var pus-
see i postill ehe el liber: Valgono
piCi le postille del libro.
Postizz, Posticcio. « L*^ mhss Vi
postizz * : « E posticcio : messo li
provvisorio ».
Postolbol, Postribolo. Donna de
postribol: Donna da postribolo.
PotabU (P. N.), Potabile. L'ae-
qua potabil: L'acqua potabile.
Fotti (P. N.), Potare. Poth i vit :
Potar le viti.
POT
— 558 —
POV
Fotagglo e PotagglB, Potagj?io.
(in diB.). Cavolata (1), Ragu (iiel
Benso francese), Borbottino. Pic-
catiglio. — de pkss: Toocnetto.
« Te faroo ml on potaggin eh* el
te piaserd » : « Ti far5 io un bor-
bottino cbe ti piacei*}^ ».
FotaBsa, Potassn. Colla polcusa
se lava ben i caldar : Colla pota»'
sa si lavano bene i paioli.
Potent, Potente. Vin potent:
Vino potente o poderoso. (Di gen-
te colta) « L^^ 6n seriUdr potente »:
« Idem ».
— Potenza, Potenza. / potenz
d'Europa: Le potenze europee.
(Matem.) Alza 6n numer alia tal
potenza : Alzar un numero alia
tal potenza.
Pott. N. fr.: FapdltpdU: Gril-
lettare (dello vivande che cotte
in pen tola chiusa, a fuoco lento,
vanno borbottando nel bollire).
Da cul il Borbottino.
Pdtta, Potta. Pai I el Potta de
Modena: Pare il Potta.
Fottel&-laa(D. Fr.), Cincisehia-
re. Poltela c6n la guggia: Rin-
frinzellare. Polleld, on Ji<Bu: Ac-
carezzare un bambino.
— Pottelaria (P. N.).
— Pottign^ (P. N.). Vedi Potteld.
Pottlnfla, I^eruia. « Te pia»
nagott, Potinfia f »: ^herniA che
sei ' y^
Poule (D. Fr.). Vcili Pdll.
Pover, Povero. « Aiulee i pover
o i poverilt » : « Aiutate i poveri ».
/ pover vergognds : I poveri ver-
fognosi. L'avocalt di pover : Idem.
*over come Giobb: Povero scan-
nato. Ghe n'^ anea per i jfover
de la paroeehia: Ce n'6 per i po-
veri della cura. « Pover mesehin / »:
« Povero raescliino ! » « La mia
povera mamma la me gtiardard,
de lasii?^^: *i La mia povera mam-
ma mi guarderil di lassu ? » | « Po-
ver inocentinU » (iron.): « Povero
innocentino I >» On pover diavol,
6n pover waWir .'Idem. « Jj^e 6n
pover* omm / » : « E un pover' o-
mol » « Povera Italia! »: « Povera
Italia! » Pover de spirit: Povero
di spirito. « Pover wi, pover nun »:
« Pover a me, pover a noi ! * « /
(I) Vivando di cavoli in guazzetto. Ma
la parola non d viva.
mh pover danee/ »: « I miei po-
veri denari o cxnattrini o megU9
Poveri i miei quattrmi ! » On w-
8tii pover : Un abito meBchinow
« Al m^ pover giudizzi »: « A mio
debole o povero parere...»« A/-
la a la ricea, pover ntinf »: *Fx
le nozze coi t'ungbi ». (Pr.) Gk'i
nient de peg ehe spuszii de pover:
Non o'^ di pe^gio cbe puzzar di
povero. L*h mei dl pover mi cht
pover nun: E meglio dire pove-
retto a me che poveretti noi.
— PoYeraia, Poveraglii*.
— PoYer'anima, Poveraccio.
« Ti un eazzott a n%\ f JPover^ani-
9}ui/»:4(Tu, un cazzotto a mef
Pover'omo ! »
— PoYerett, (al pi.) "PoYmOk
Poveretto (1), Povero. « Oti pote-
retl el m'd eereaa la caritaa^i
« Un povero mi cbiese la limosi-
na ». IM poveretta delta giesa: La
inserviente della cbiesa. J^ jm-
rctdis di poverilt: II letto coniiK
gale. Poverett de mestee: Povew
di mestiere. Poverhtt si ma oruh
raa : Povero ma onorato.
— Poverin, Poerino. (Ironia)
« Poverin / » : « Poerino ? » (Agg.)
« Sid vestii Vh poverin, poverin*:
« Quest'abito e strozzato o mise-
ro ». (Pr.) Chi eura Vusellin risf
semper poverin : Chi enrH inezic
non si farii mai riooo.
— FoTortaa, Poverty. JF€m mi
la fed de povertaa o de tnisertM'
litaa: Fatto a miseria. ( CoHo)
« Qtiell liber f : Oh Vh 6na pover-
taa! » : « Quel libro? Una povertik
o Una miseria ! >» (Pr.) Mtseria t
povertaa in dd sor^: Miseiia e
poveriA sono sorelle.
Pozz, Pozzo. « Vh ininga a /«
tromba, vdi al pozz a eavd Tor-
qua » : « Non andar alia tromba ■
cavar acqua, ya al pozzo. Pm
artesian : Pozzo artesiano. Poet
de san Patrizsi : Pozzo di san Pa-
trizio (2). « Quella gent in iht vent
pozz de san Palrizzi » : « Quella
(1) Poveretto e Poverino In toscaiiQ si
riferiscono Msai pi a al morale, (anoext
piu di I^overello) e non al materUle eo>
me Povero. ,
(2) In Toscana Pozzo di San Patriiio
81 d!rc dl cosa <anfo abbondante rhe maii
non \1one a (Ine. Vedi inve?e l'es«nptO
mi la nose.
POZ
— 559 — .
PRA
fento h un vero pozzo socco ».
^'UrtUiss in del pozz per fh 6n hell
»€Ut&n: Darsi la zappa 8ui piedi.
JLmhriagass a Vostaria del pozz:
Inetn'iarsi... d'acqiia. In robb che
% e sd anea el pozz: Sta scritto
siii "boocali di Montelupo. P. E. :
« X/e pmu fallii / » « Sigurael le sa
titnca el pozz />»:«{) poi fallito ? »
« Eccome Opp. Lo sanno anohe
i pesoiolini ». Vor^ inversd i pozz
c^ soil in sii : Voler oose impos-
8113 ili. Trdt i limdn in del pozz (in
dis.) : Far le nozze oo' funghi. Fd,
vedh la hmna in del pozz: Mo-
slrrar la luna nel pozzo. « El g'd
mi'nga 6n pozz in easa / » : « Non
lif* un pozzo in casa da affogar-
cisi ? » jpiuttosto che pigliar mo-
elie). Spazed, el pozz: Kipurgarlo.
nPr.) La vlritaa la std in del pozz:
jLifh veritj\ h in un pozzo. oene-
dhtH qui mestee ddve se fa lavord
el pozz (Lett.): Benedetti que' ne-
gozii dove il pozzo lavora.
Pozzolana, Pozzolana.
Praa, Prato. Praa suit, adac-
qtcatori , a vieenda , ds marseida ,
per fit el giazz : Prato asciutto ,
irriguo, a vieenda, ad acqna con-
-tinua, per far il ghiaecio. (Fig.)
jya raequa alpraa: Tirar Tacqua
al 8UO mulino. Scruseias gib quand
h segan el praa : Far checcnessia
passata la ouona occasione. Opp.
CJhiudere la stalla qnando i huoi
sono scappati. Mhtt a praa : Met-
tere a prato. R6mp dnpraa: Rom-
pere un pi*ato. Fior depraa: Pra-
tolina. (Pr.) Dal praa ven Verba,
dal cuu la merda (basso) (Appross.):
Ij» boooa del fomo non mette piti
/er"ba, la camicia di Meo h tutta
merda. — e ris jiltavol de paradis
(in dis.) (Manca) iVcJ gh'hpraa sen-
z'hrha, n6 gh'h sabet senza sSl, ecc:
Non c'6 sabbato senza sole, non
o* h prato senz'erba, ecc.
— Pradell, Praticello.
— Pradellln , Pnitellino e Pra-
toliuo.
— Pratlv. Terr en prativ e ara-
Hv : Idem.
— Pradarla, Prateria. I piissee
bhi pradarii se veden in monta-
Sfuz: Le piili belle praterie si ve-
ono sui monti.
— Pradiroeu (Segatore di prati)
(Pungo) Prataiolo.
Praga, Praga. N. fr. in dis.:
Uh consigner de Pra^a, col rc~
sto: Vedi Mangih, N. I'r. ancora>
viva: Manaia bev e eaga , eec. :
Vedi 31angia.
Pramatica (P. N.), Prammatica.
L^e de prnmaliea el fh in sta ma-
nera » : « E di prammatica il faro
cost ».
Pranz, Pranzo. « Quhst Ve minga
6n pram, I'h app^nna appenna
on disnd, » : « Questo non h un
pranzo, h appena un desinare »..
Pranz de gala, de spds: Pranzo
di gala, di nozze. (Alia trattoria>
Pranzo. « IncoRu gh' h pranz » :
« Oggi ci abbiarao pranzo ».
— Pranzett, Pranzuccio.
Prategra, (Volg.) Vedi Pratiea.
— Prategrascia, Praticaccia.
« M g'it quella prategascia, ehe la
v^ pussee delta seiensa » : « Ha^
quella praticacoia, che spesso val&
pill della scienza)».
.— Prategh (Volg.) Vedi Pra-
tick, N. fr. Boia malprategh (pop.):
Abboracoiatore o mdegno. Cni-
rurgo de' miei picooli stivali o
Scorticatore.
Prktich, Pr^tica. Pratica d'af-
fari: Idem. Ciapph pratiea in
d'dna robba: Acquistar pratica*
Mhtt in pratiea : Mettere in — . La
pratica del mdiid: La pratica del
mondo. { Fcl la pratica de avvo-
catt: Par le pratiche di avvocato,
\ if.Fl g'h quella pratica, che el le
rovinna » : « Ha quella — o donna
che lo rovina*. (Pr.) Var pussee
la pratiea che la grammatica (Ap-
pross.): Altro 6 la pratica, altro
la grammatica.
— Praticli, Praticare. A vorh
praticcL certi teorii del dl d'incceis
se vh a ris'c de andd> in presSn:
A praticare certe teorie del giorno
d'oggi c'fe da andar in prigione.
*^El praticava certi Idcch » : « Pra-
ticava certi beceri o certi ma-
scalzoni ».
— Praticant, Praticante. Pra-
ticant de nodar: Praticante di no-
taio.
— Pratlch, Pratico. Pratich del
paes, di bdsch, di sentirmu : Pi*a.-
tico del paese, dei boschi, dello
scorciatoie. — del mestee: — del
mestiere.
— Praticdn, Praticone (1). « Las-
it) Praticone in toscano ha piuHosto utt
PRA
— 560
PRE
:sel fit de lii, ehe Ve 6n famoso pra-
iicon » : « Lascialo fare, ch' egli ti
X>ratici38imo della co8a>».
— Pratlcabil (T. di scena), Pra-
ticabile. « El tendr V e borlaa gib
passant su 6n pratlcabil » : « II te-
nore oadde passando su uq pra-
ticabile ».
— Prattcament, Praticamente.
^ Ghe fXBur alter ehe di hall ! I
robb bisogna vedhi pratieament » :
<i Ci vuoi altro ehe frottole ! L«
cose bUogna vederle pratica-
mente ».
Preadamltlcli (P. N.), Preada-
mitico. 4c L* (b 6n omm preada-
mitich » : « Idem »,
Preambol , Preambolo. Sema
ianti — ; Senza tanti lireamboli o
Poohi discorsi.
Preayvisk (P. N.), Preawiaare.
<T. di banca. ma usato anohe nel
■discorso famigUare) Preavviadt delr-
laseadema d'dna eambial: Preav-
visare della scadenza d'una cam-
biale. Preavvisdt el pubblieh ehe se
■dardt 6na commedia novissima:
Preawiaare il piibblioo ohe si
dar^ una commedia nuovisaima.
— Preayvls (P. N.) Preawiao.
Sema preavvis : Senza preavviso.
Prebenda(P. N.j, Prebenda. Pre-
benda grasaa : Grasaa prebenda.
Precari, Precario. « L'^ in d*4na
posizion motto preearia » : « £i in
una posizione moUo preearia ».
Possess preeari: Possesso pre-
cario.
Precaazldn, Precauzione. Omm
pien de preeausion : Uomo pieno
•di precauzioni. (Pr.) I preeauzion
in mat tropp : Le precauzioni non
«ono mai troppe.
Preced (P. N.) Precedere. (Aff.)
■¥. Al chinin faroo preeed 6n hon
purgant)* (II pop. direbbe : Prima
€lel chinin toRuiaroo, ecc.): « Al chi-
nino farb precedere un buon pur-
gante ». « Al discdrs Vd faa pre-
ced 6n fervorin » : « Al discorao
fece precedere un fervorino* (II
pop. direbbe Prima de fa o eo-
menzh el diseors Vdt faa 6na rac~
'Com.andazion).
— Precedent (P. N.), Precedente.
-«. Elg'dt di brutt precedent » : « Egli
ha de' brutti prccedenti ». La giu-
sonso 3?regiativo. pho acorescit. E di ohi
lavora solo per praticaecia e male.
risprudenza inglesa la se fontk
molto 8ui precedent : La «ciuru9pni-
denza inglese si fonda assai so
prccedenti.
Precedenza, Precedenza. / m-
glia telegrafich al sporlell g*dn fa
precedenza : I vaglia telegrafici
alio sportello hanno la precedeih
za nella riscoasione.
Precett, Precctto. Festadeprt-
cett: fiesta di precetto. I/'ik, rieerm*
el preoett de pagament » : « EM»
il precetto di pagamento ». « G*aM
daa el precett o I'ammoniHon it
vess in cd per i voU ^r » : « £bb«
il precetto delle ventiquattro ».
— Precetta, Prcoettare.
~- Preoettaa (in dis), Ammo-
nite.
— Preoettdr, Prooettore. «X'f
staa m,h preeettor » : « L' ebbi t
precettore ».
Precipltk, Preoipitare (1). «X'i
voruu predpitd el lavarit e el gkl
reussii de maladhtt* (pop.): «Hi
precipitate il lavoro e ^li ^ rin-
soito malamente ». « S6nt preei-
pit€ta (il pop. direbbe borlaa) »
d'6n Wrar de disgrazi e de dispia-
9^ )» : « Sono procipitato in un mare
di diagrazie e di guai».
— Precipitds, Precipitoso.
— Precipissl, Precipizio. «X'i
borloM in d'dupreeipizzi » : « Caseo
o cadde in un precipizio ». Su
Vorlo d'6n preeipiazi : Su 1' ori«
d'un precipizio.
Precis, Preoiso. Precis in di m
per Pap-
eo88 ; Un omo preciso. « JFd mn,
precis c6me te di»i/»: « Fai
punto ».
Precisa-isaa, Precisare. Podi
minga predsd V ora : Non potere
preoiaar I'ora.
— Precisament, Preoisamente.
— Precisidn, Preoisione. Swt^
c6n precision: Sapere con preei-
sione.
Precott (Nome di viUa^gio loin-
bardo) Precotto. Grnign&n de Prt-
cott (in dia.): Bighellone.
(i) In Toscann questo Preoipitare si on
in tnolti s)gniHcatf, non diremo ignofi hSl
Milanesi, raa non usati in dtaletto sobm
da gente colta o <-he voglt& parUr is
punta di forchetta. Cos: in lingua serve
a sign! flare : Gettar un oggetto cob fovn
dairalto al basso, Maadar in rovlmu Ca-
dere rovinosamente.
PRE
— 561 —
PRE
(Volg.)« Vedi Prediea.
'Pxedlal, Preaiale. Tassa — :
*£fc88a prediale.
Pxedlc&-lcaA, Predioare. Bredi-
dt cb brasc: Predicare a braccia.
'^^^^s cdme predieii at sord : Es -
eire oome predicare ai sordi o ai
►oxri o al deserto. « Te Voo pre-
Mcati tanti e ianti volt » : « Te Tho
WL1T detto e ridetto*.
— Fredlcatdr, Predicatore. P-re-
licator del Leila: Un predicatore
La, dozzina.
— Predlchetta, Predicott. Pre-
Liolietta, Predicozzo.
Predlldtt, Prediletto. ^ El so
xtttcli predUett Vh,., » : « II suo stu-
iio prediletto h... ».
— Predilezidn , Predllezione.
i^-or A &na gran predilezion per... :
Provare una gran predilezione
Prefasidn, Prefazione. I prefar-
sio-n deven vhsg eurt: Le prefa-
sioni devono esser brevi.
Prefaslonetta , Frefazlononna ,
Prefazioncella, Gran prefazione.
Pxefazzi, Prefazio. Ija mhsea Vh
al — .* La messa h al — .
Preferenza , Preferenza. « 2>c
preferema, guarda... » : « A pre-
t'erenza, guarda, io... >».
— Prefer!, Preferire. Preferl la
mart alia villas: Preferire la mor-
te alia vilt^.
— PreferlbU, Preferibile.
Prefi^tt, Prefotto. On 6rdin del
Htir Prefett: Un ordine del sor
prefetto.
— Prefettura, Idem.
Prefiss, Preiisso.
Pregr^-egaa, Pregare. Fasspre-
gdb : Farsi pregare. « Quell furl)o el
voreta fass prega » : « Quel f urbo
ei voleva far Irarre le calze ». « Pre-
gol » (invito a non far compli-
nienti) : « Prego ! » « T« s^ee pre-
gait de tase » : « Sei pregato di ta-
eere *.
— Preghlera, Idem. (Aft.) (II po-
polo non usa questa i)arola, elie
in una sola frase) : Vbrkyh tvtt i
preghier de la Madonna: Idem.
« Voraria fagh 6na — » .• « Vorrei
farle una preghiera ». A preghie-
ra del tal: A — del tale. (Musica)
La preghiera di Lomhardi: La
preghiera dei Lombardi alia pri-
ma Crociata.
Pregludlc&-lcaa-lca8s, Prcgiu-
dicare. ^El s'e pregiudicaa mol-
tissim » : « Si ^ pregiudicato assai *.
V^8 pregiudicaa : Essere un pre-
giudicato.
— Pregiudizzi, Pre^iudizio. On
omm pien de pregiudtzzi: Un omo
pieno di — . Iveritaa de ineoRU eren
preqiudizzi domd tint ann fa : Le
veritk dell'oggi soltauto vent'anni
fk non eran credute — .
Prdgn (1), Pregno, Prezioso. Fd,
el prean : Far il prezioso o il di-
noccolato. Fd el pregn a tavola :
Fare lo schizzinoso nel mangiare.
Preia, Pietra. Preia d'azzalin
(in dis.): Pieti-a focaia. Preia de
lavandin : Pila dell'acquaio Preia
de mdlin : Macina. Aveqh sul sto-
megh 6na preia de mohn: Avere
una macina o un mattone sullo
stomaco." Preia viva o Viv: Pie-
tra viva. Tutt in preia viva o in
viv o in granii: Tutto in granito.
Batt fceura i prei di irotlador di
strad: Picchiettare i marciapiedi
e i lastroni. MHt {fid la primma
preia: Porre la prima pietra. La
cerimonia de la primma — ; La
cerimonia de la prima pietra. | A-
vhgh el mal de la preia (in senso
proprio). Patir di calcoli. Aver
il male della pietra: (in senso fi-
"[urato) (mania di fabbricare): II
fabbricare h un dolce impoverire.
Resta It cdme Vomm de preia : Re-
star li come un piolo. (Cioccolat-
tai) Preia rigada : Pietra. (Lavan-
daie) Preia de lavit. N. fr. .% Cat-
tiva lavandera la troeuva mai la
preia honna de lavh: Cattiva la-
vandaia non trova mai la bona
pietra. (Litograli) Preia disegna-
da: Pietra lavorata. Prepara la
preia : Preparare la pietra o alle-
stirla.
— Preletta. Preionna.
Prelate, Idem. « Quell, v6i, ehe
prelaiof »: « Che barbassoro! »
Prelev^-eyaa, Prelevare. Prele-
vd i spes: Prelevar le spese.
Prellbaa, Prelibato. On vin pre-
libaa: Vn vino — .
Prellmlnar, Preliminare « Shmm
ai — »: « Siamo ni — >.
Preludl, Preludio. « Che bellpre-
(1) Pregn e parola assurda, gincche e il
maschile di Pregna, che signiflca gravida
e cho si applioa alle bestie. Ma c una pa-
rola d'aso In senso flgurato.
9f:
PRE
— 562 —
PKE
ludif* (iron.): « Che bel prelu-
dio ! » . ,, .
Pr6mmi , Preraio. Coiicors a
premmi: Concorso a preraio.
— Premia-iaa, Premiare. Pre-
mia el merit: Proniiar il mento.
/ numer premiaa de la loUeria :
I Humeri premiati della lotteria.
Pr6mit, / premit de,.. : I pre-
miti. ^,
Premm, Premere. « Ghe premm
che se sappia... »: « Gli preme si
sappia... » . . T^
Premunlzlon, Premumzione. Jja
— de sloggia: La — dello sgorn-
bero. ^
— Premuni-unlss , Premumre.
« El 8*h premunii contro % tenta-
zidn »: « Si 6 premiinito contro le
tentazioni ». „
— Premiira, Idem. Premura
per premura : Cortesia per coi-te-
sia. « Che premura el g'a: »: « One
fretta ha egli? »
— Premuros, Premuroso.
PrenclBbecch, Princisbccco. Be-
sti de — : Restar di sale.
Prenzlp (Volg.), Vedi Princip
con tutte le voci sorelle.
Prenota-otaa-otasfl, Prenotare.
Prenota el stahil : Prenotare lo
stabile. « Gh'era prenotaa el cre-
dit »: « II credito era prenotato ».
Prenotazlon, Prenotazione.
Preoccupass-cupaa (P. N.) (Aif.)
(II popolo direbbe Casciass), Pre-
occuparsi. « El se preoceupa tropp
del sq avvenire »: « E' si preoceu-
pa troppo del proprio avvenire ».
« E'e preoceupa^ c6mh »: « Egli h
molto preoccupato o malinconi-
co ».
— Preoccupazibn (P. N.), Pre-
occupazione. ^L'h pien de preoc-
cupazion »: « E pieno di preoccu-
pazioni ».
Prepare - raa - rass, Preparare.
Preparh la tavola: Apparecchiare
o Preparare la mensa. « L* hoo
preparaa a sentl la sda disgra-
sia »: « L'ho preparato alia trista
nova ». « Oo preparaa la nrhia
litograUca » : « Ho appreBtata la
pietra 'litoffrafica ». Preparass ai
esamm : Prepararsi agli esami.
« S6nt preparaa a sentinn de bH ! »:
« Sono preparato a sentirne di
belline ». Preparaa a tuit: Prepa-
rato a tutto.
— Preparatlv, Preparativo. /
preparaliv de la partema: I ppc-
parativi della partenza.
Prepondera (Civ.), Prepondeia-
re. « lAt el dev minga prepondt-
ray^: Egli non deve prepondeni-
re ».
— Preponderanza, Idem. « L'a
ciappd 6na gran preponderanza •:
«. Acquisto una grande prepond*'-
rauza ».
Prep6iita, Coltrone. Ztapreponr-
ta del lett: II coltrone,
— Prepontin, Coltrone, Piuini-
no, Coltroncino (1).
— Prep6nta, Imbottire e Tra-
puntare. « E'h adree a preptinta
la poltrona » : « Sta trapuntando
la sodia a braccioli >.
— Prepontadura, Imbottitura.
— Prepontera, Coltronaia.
— Prepontin, Coltroncino.
Prepos6 (In dis.), Guardia difi-
nanza. Vedi Bdrlandott e Prt-
sentin.
Prepotent, Prepotente. « E^i cA'W
faga minga el prepotent »: « VLi.
non faccia il prepotente ».
— Prepotenza, Prepotenza. « Mn
questa V h prepotenza hell* e hon-
naf »: « Ma questa h una prepo-
tenza bell'e bona o anche Questa
h una vera soverchieria ».
Frepuzl, Prepuzio.
Prerogativa (Civ.), Prero^tiva.
« Ma te see propi mo tt che rvmr
avegh sta prerogativa f »: « Ma m
proprio tu che vuol avere questa
prerogativa e anche questa virtu
o questo giudizio o questa singo-
laritJl? »
Presa, Presa, La presa de E(h
m,a, de Costantinna: La presa di
Roma, di Costantina. Ea presa:
Far presa. Can de presa: Cane
da presa. Ona bonna presa de ta-
bacch nd gh'l danee che le paga:
Una buona presa di tabaceo ^
cosa impagabile. « Stanott i guar-
di de flnama dn faa dna beUa
presa » : « Stanotte le guardie del-
la finanza hanno farto un bol
chiappo o presa o retata ».
— Presascia (Di tabaceo), Gros^
sa presa.
— Presinna , Prcserella. — dt
pever: Presolina di pepe.
Presbite (P. N.), Preabite, Ou
occ Vh miope I'alter VI presbiU :
(I) Vedi anche Pattofina.
PRE
563 —
PRE
n'occhio I'ho miope I'altro pre-
Presliiteri, Presbiterio. La ha-
i%t^tra del presbiteri : La balau-
birarta del presbiterio.
Prescind (Civ.), Presoindere.
[1 poi>olo direbbe Anca sema de
u^hst) « Prescindend atica de quhst,
'h jjerd 6n fatt che... »: « Prescin-
.endo anche da codeste conside-
azioni ^ per5 un fatto che... »
Presrlv-BCPitt (CivO o scriynu
Volg.), Prescrivere. La leg lapre-
tcrirV che...: La legge prescrivo
5lie. q « L'd lassos preseriv el so
Hiritt » : « LaBcib prescrivere il suo
[lirltto ».
— Prescrizidn, Prescrizione. In-
terrdfnp la prescrision : Inter rom-
pero la prescrizione.
Presempi (Invece di: Per esem-
piz Idem). Presempio (Pistoia).
PreBiede-sleduu (P. N.), Prese-
dere. « Chi I'h che d pregieduu Va-
dxtnanza ? » : « Chi h ohe preaiede-
va Tadfinanza ? »
— Presidenza, Presidenza. Pre-
sidenza della Camera, del Tribu-
nal : Presidenza della Camera, del
Tribunale.
— President, Prcsidente.
— Presldentessa, Presidentessa.
— Presldenzial, Idem.
Present, Presente. « Al present
gh'^ nient de nceuv » : « Al pre-
sente nuUa di novo ». « Te foo
present che...»: « Ti faccio pre-
sente che ». « HI m'd faa present
tutt i resdn de quelV alter » : « Mi
ha esposto tutte le ragioni di quel-
le altro ». « Lit, del present el se eu-
ra poceh; el guaraa semper avan-
iiy»\ *• Lui del presente poco si
cura ; e' guarda sempre ail'avve-
nire ». « S'era minga present a rtii
8thss>'. «Non ero presente a me
stesso ». « Ohe Vh ditt che lit Vera
present? » : « Glielo disse presente
fuiU
— Presentement, Idem.
— Fresentk , Presentare. « Ul
g*h presentaa a la spdsa 6n bhll
masse de iidr » : « Presentb alia
sposa un bel mazzo di iiori ». « X'^
staa presentaa in casa to/ » : « Fu
presentato in casa tale ». « Che
vantagg elpresentaf Ml gh'en ve-
di wd »: « Che vantaggio presen-
ta? lo non ne vedo puhto ». Aiidd,
a presentass per caeugh: Andar a
presentarsi per cuoco. \ Presenta
L'arma : Presentare Tarma. « Pre-
senta quell stipit a I'apertura per
vedh 8^ el va ben » : « Atlaccia quello
stipite all'apertura e vedi se com-
bacia ». Presentdt 6n progltt de
leg a la Camera, 6na petizidn al
ministero: Presentare un proget^-
to di legge alia Camera, una pe-
tizione al ministero.
— Fresentazldn, Presentazioue.
Lettera de presentazion : Idem.
« Sta presentazion del cavalier a
la marchesa Vh stada fada, final-
ment? »: « Questa benedetta pre-
sentazioue ni fatta o no ? »
— Presentaddr, Presentatore,
Colui che presenta.
Presentiment (P. N.), Presen-
timento. « G'oo on brutt presenti-
ment » : « Ho un brutto presenti-
ment© *.
Presentln ( In dis. ) . Presenti-
no (1), Gabellino, Gaoellotto.
Presenza , Presenza. On omm
de bella presenza: Uomo di bella
presenza. Presenza de spirit : Pre-
senza di spirito. Medaia de pre-
senza : Medaglia di presenza. Alia '
presenza de...: Alia presenza di
o del.
Pres^pi, Presepio. « A Natal
emm faa el vresepi » : « A Ceppo
o Natale aboiamo fatto il prese-
pio ». Donnetta o omeit del pre-
sepi : Idem. Anim,al del presepi o
delV Africa: Animale.
Preserve -eryaa (Aflf.) (P. N.),
Preservare. « Che Dio te preserva
dai disgrasiyn « Dio ti preservi
dalle disgrazie* (II popolo direb-
be Che el Signor el te tegna Ion-
tan dai...).
— PreservatlY, Preservativo.
« Quest Vh 6n bdn preservativ del
colera * : « Questo h un buon pre-
servativo contro il colera ».
Presbn, Prigione. Anda, xess,
mhtt in preson: Andare, essere,
raettere m prigione Opp. In do-
mo Petri dove ci son le finestre
senza vetri. Vegnx fceura , scappa
de — ; U scire, scappare di pri-
gione. « £1 par 6n scappaa de la
preson » : « Fare uscito di prigio-
ne ». (Pr.) « i\"^ per tort nh per
reson lasset nd tnett in preson » :
(1) Presentino dicesi aFir., percelia.di
una personcina nttillatina e da poco.
PRE
— 564 ~
PRE
« Nfe per torto nh per ragione non
lasciarti metter in prigione ». La
Quaresima e la presort in faa per
i mincidn (Appross.): II mondo
^ dei furbi non dei minchioni.
— Fresonee-ner , Prigioniero-
Carcerato. (In euerra) An faa
tanti presoner : Hanno latto molti
l>rigionieri. « Se giughem a bara
te foo subit presoner » : « Se gio-
cheremo o giochiamo a bomba o
a toccaferro ti far 5 subito prigio-
niero »
— Presonetta, Prigioncella.
Fresontuos, Presuntuoso. « Co-
me Ih presuntuoa quell* ignoran-
tellf »: « Com'fe presuntuoso quel-
le ignorantello ».
— Presunzlon, Presunzione.
Presdnzion sfaeciada : Presuntuo-
saggine. « JE!l g'd la presdnzion de
saTvass senza inirit »: « Ha la pre-
sunzione di salvarsi senza meri-
ti » 11 (Colto): « Gh'h lapresdiusion
ch'ei sia innocent » : « O'fe la pre-
sunzione dclla sua Innocenza ».
Fressa, Pressa. In pressa in
pressa: In fretta in fretta. « El
par el paph de la pressa » : « E'
sembra il padre della fretta ». Peg
che in pressa : Peggio cbe in fret-
ta Opp, In fretta e in furia. Ma-
larbetta la pressa ! : Accidenti alia
fretta (volg.). « Fee adusi perchh
g'oo pressa y^ : « Non fate in fretta
perch5 ho fretta ». 0 (Tipografi)
« Melt i fceui soWa la pressa * :
« Metti in pressa i fogli ».
— Pressant, Pressante. On te-
legramma pressant ; Un tolegram-
lua pressante.
— Pressbs, Frettoloso. Vedi
Gatta.
Fressapocch , Pressapoco. ^S^e^
ann o pressapocch: Sei anni — o
a un dipresso.
Pressapid (D. Fr.), Pressacarte
e com. Calcalettere.
Pressutt (Aft.). Vodi Giambdn.
Risponde pero al Prosciutto.
Prest, Presto. « Yen a casa prest
nen .' » : « Torna a casa presto,
voh ! o Rincasa presto stasera ».
« El leva sit a la matiinna molto
prest » : « Si alza molto presto o
all 'alba ». « Se fh prest a dl...y>:
« Si fa presto a dire... » « Adess
ven scur prest » : « Ora si fa tardi
presto ». Pussee prest: Piil presto.
— Prestin, Prestino. « Fa pre-
8 tin se te podet » : « Fa prestino 84"
puoi >». I Forno. El prestin di
scanse: 11 prestino (!) delle gn*ttecie.
« 27 ^ prezzi fiss; come andA al
prestin a toeu 6na miccheita » : « E
prezzo fisso; come pigliare 11 pa-
ne al forno ».
— Frestlnee, Panattiere, For-
naio. La societaa di prestinee: La
ciet^ de* panattieri (1). La rtnaiat-
tia di prestinee (che laTorano di
notte): II sonno.
FrestaBS, Prestarsi (Lucca).
Fiiimmettersi , Prestar servizio.
« Bisogna ch*el confessa, Iti el t'c
prestoM volontera » : « Lo di<^o
schietto, egli s'^ prestato o ado-
perato volentieri ».
Prestigiator (P. N.), Prestidi-
giatore (Chi fa giochi di presti-
gi«).
Prestlt, Prestito. Da, iaeu »u n
prestit: Dare^ prendere a o in
prestito. Prestit apretni .• Prestito
a premii. Prestit sulVonor : Pre-
stito sull'onore.
Presumm (P. N.), Presumere.
« L*e dnomm che presumm tropf
de sh stess » : « E un uomo cV
presume troppo di &h ». « Se prt-
summ ch'ei sia Vered » : « Erede
presunto ».
Fret6r, Pretore. « In andaa da-
vanti al pretor » : « Andarono da-
vanti al pretore ».
— Fretura, Pretura. — urbanna:
Pretura urbana. — de mandament:
— di maudamento.
Prevail - aless - vals o Talnv
(Volg.), Prevalere. « L*h fcut pre-
vail el so parer » : « Fece preva-
lere il 8U0 parere ». PreveUiss d'dna
personna per...: Prevalerai d'una
persona per... « j^prevals la mas-
sima che^: <K prevalsa la mas-
sima di o che ».
Prevarlck - icaa , Prevaricare. I
« L'd, prevarieaa in del manffui^ t
adess... »: « Mangi6 al di 1^ ed
ora... ». '
— Preyaricazldn, Prevaricazio- j
ne.
(1) Nello stcsso modo che i birral stam-l
pnno a lettero di scatola sul loro negntio I
Birraria invece dl Birreria, cosj la social
ta milanese di prestinee si intitola vMA
cialmente : Societa de^ prestinai, facendul
ridere alle spalle non solo i FiorentinU
ma ogni buon italiano.
PRE
— 565
PRE
PTevarlss, Prevalei*si. « Podaria
jftrevarimm, ma me ripugna » :
« I*otrei prevalermi ma mi ripu-
gcna ». Vedi anche Prevail.
Preved^dess-duu o vlst, Pre-
ved.ere. « Vera robba de preve-
dess » : « Era coea da prevedersi ».
4c Jj'it preveduu lutt coss »: « Le ha
prevedute tutte ».
— PreyedlbU, Prevedibile. On
caso prevedibil: Un aocidente pre-
vedibile.
— Previdenza, Previdenza. Isti-
ttitt de previdenza : Idem.
— Prevlsidn, Previsione.
Preyegni-egnuu, Prevenire.
JkTandd, a prevegnt : Par avvisato
per tempo. « Ve prevegni che... »:
« Vi prevengo che... ». Prevegnt 6n
€Utnn, 6na disgrazia : Prevenire
UDL danno, una disgrazia.
Preventlv, Preventivo. Bilancio
preveniiv : Idem. Career preventiv:
Idem. « El preventiv vera tant,
ma p<eu s' ^ spes iant )» : « II pre-
ventivo era tanto , ma poi si h
speao tanto ».
Preyenzidn, Prevenzione. Bon-
na o catiiva prevemion : Buona o
eattiva prevenzione.^teater,gt£and
<lan 6na robba nceuva, gh'esem-
per la prevemion che la faga
Jiaseh : A teatro, quando si d^ una
produzione nova, c'^ sempre la
prevenzione che debbafar fiasco.
In, prevemion : In prevenzione, A
"buon conto.
FreYOSt, Prepoato o Proposto.
Sastdn de prevost : Pastorale.
« Quell bagai el par 6n prevost » :
« Bel bambocclone ».
— PreYostura, Propositura.
Prezett (Volg.) Vedi Precett.
Frezlds, Prezioso. 3£etall, pietra,
preziosa : Metallo, pietra preziosa.
Fdb el presios : Far il prezioso.
— Presumibll (P. N.), Presu-
inibile. « Jj'h presumibil che 6n av-
vocatl el sia tanto ignorant / » : « E
presumibile tanta ignoranza in un
awocato ? ». (II popolo direbbe
« Podeva ml supponn o imagi-
nam,m che ».
Fresnppon (Civ.), Presupporre.
J^resuppon 6na robba che la gh' h
mat atada : Presupporre una cosa
cbe non esiste.
Pret, Prete. Pret vitturin, spre-
taa, de la lippa: Prete scagnozzo
o anche spiociolo, spretato, pre-
tazzblo. Andh de pret (in dis.) :
Andar a seconda. Avhgh del pret:
Aver del prete (aria di prete).
Bocc6n de pret: Boccon santo o
da ghiotti, da preti. Fh cantct i
fret : Andarsene, Morire 0pp. Non
male che il prete ne goda. O
papa o pover pret: O Cesare o
J^icolb. Vhse tutt pret : Essere
pretaiuolo. ( Pr. ) Mil mestee de
pret Fagott I'h qnell de toeuss far-
stidi de nagott: Pare come prete
Pero, che insegnava a dimentioa-
re. Falla anca el pret a (21 m^essa :
Erra o Sbaglia anche il prete al-
I'altare. Pret e poi in mai sagdi :
Preti, monache e poUi non sono
mai satolli. Senza aanee i pret n6
canten (afjpross.): Per niente non
canta il cieco o Non h male che
il prete ne goda o Se uno nasce
il prete pasce, se uno muore il
prete goae. j| (Trabicoolo) « Tee
miss el pret in del lett ^ » : « Hai
messo il prete nel letto o a letto ? »
— FretlBxno, Pretismo. « M g'd,
adoss del pretismo che consola » :
« Mi puzza di clericale ».
— Pretaia e Fretaria. Quan-
tity di preti. Pretume.
— Pretaccol, Pretazzolo, Pre-
tonzolo.
Pretend, Pretendere. « M pre-
tend de avegh res6n liir^: « Pre-
tende di aver ragione *. « Preten-
di minga quhst, ma » : « Non pre-
tendo questo, ma ». « Gh' h trii
post e cent che ghe pretend o che
ghe aspira » ; « C'fe tre posti e cen-
to che vi pretendono ». « Se nd'l
fuss pretend tropp el pregaria...^ :
« Se non fosse un troppo preten-
dere le chiederei... » « Gh*^ pre-
tendi 6n poo anmi a fct vhrs » :
« Mi mescolo anch'io un tantino
di poesia ».
— Pretendent , Pretendente.
(Colto) M pretendent de Francia :
II pretendente alia monarchia
francese. | « L'b bella e la g^a va-
ri pretendent » : « E bella e ha pa-
recchi pretendenti ».
— Pretensidn, Pretensione. Pre-
tension de salvass senza mdril: I-
dem. (Vedi anche Presdnzion)^ O-
na donna pihnna de pretension :
Una donnft plena di pretensione
o anche plena di prerese. Arma
di —: Rizzar di gran pretension).
Senza — : Senza — o modestan.entc
PRE
— 5f56
PRI
Preterit, Preterito. « Uh hattuu
el preterit in thrra » : « Batt^ il
l)reterito in terra ».
Pretesa. Vedi Pretension.
Pretest, Pre tee to. « L'e vegnuu
c6n di pretest » : « Venne con dei
pretcBti ». Armd. di pretest : Men-
dicar pretesti.
— Prezlofidtaa, Preziosit{i.«QueZ-
la pergamhina Vh d*6na gran pre-
siositaa » : « Quella pergamena (^
di grande — o pregio ».
Prezzi, Prezzo. Prezzi eorrent,
fissy bass, solit, mercantil, impi^-
cattf on^t, ece. : — corrente, fisso,
basso, andante, mercantile, stroz-
zato , onesto. Prezzi stravaecaa,
vltim: Prezzo rotto o sotto prez-
zo o ultimo prezzo. A hon prezzi :
A buon prezzo. A metaa prezzi:
A mezzo prezzo. ^ Al prezzi eh* el
me eosta a mi » : « Al prezzo di
costo ». Prezzi d'affezidn : Prezzo
d'affezione. Cr^s ae prezzi: Sali-
re di — . Da gib i prezzi: Abbas-
nare o rinvilire la merce. Mold, el
prezzi: Ribassarlo. Tird, el prezzi:
Stii-acchiare il prezzo o lesinar sul
prezzo. Tiroes de prezzi : Far tira
tira sul prezzo. « Gh'h n'^ de tutt
i prezzi » : « Ce n'fe di tutti i prez-
zi*. (Iron.) Lavordiper quell prez-
zi ! : Vedi Va%er. 8ta su de prez-
zi: Tener alto il prezzo.
— Prezzft. (P. N.), Prezzare.
Prezzh 6na rohha: Prezzare una
cosa. o darle il prezzo.
Prima, Prima. « Prima de tutt
diroo... »: « Prima di tutto o in-
nanzi tutto dirb ». Pocch prima :
Poco prima. Prima o pceu : Pri-
nia o poi. Vess pu quell de pri-
ma: Non essere piii quello di pri-
ma. Amis pussee de prima : Amici
pill di prima. Minga prima di vott
or: Non prima (Ij deUe otto. (Pr.)
Prima tl e pmu t toSu e pmu i al-
ter ^ se te poeu : Prima a te e ai
tuoi, poi agli altri se tu puoi.
Prima caltolieh e pceu itatian :
Prima cattolico poi patriotta.
— Prlmm e una, Primo. i:i
prim,m del mes: II primo giorno
del niese. « El primm, numer ch*e
(I) Non prima toscano corrisponde an-
clio al milanese Appenna. Es. « Appenna
ayriraa semni ondaa » : « Non priira ar-
ri\ati s'andb subito... »
vegnuu su I' h staa el sea » : « II
pi*imo numero estratto fu il sei ^
« In scola Vh run di pritnm*:
« Nella classe ^ fra 1 primi ». Ves$
el primm dopo tutt i alter : Essere
in coda a tutti o V ultimo. 13
primm impiegaa in VoMzi appen-
na denter de Vuss: L^iisciere. h
prima sira: Di prima 8er». A h
oella primma : Sul prime o A pri-
mo tratto, MHt o resta o toma
in prim.m>: RipristiDare o start
in capitale o Levarlo del pari.
Per eiaj9pik i primm post : Per oe-
cupare i primi posti. An sonaaei
prtrnm^ a Sant... »: « Hanno diito
il primo tocco o II cenno ». « Que^
efii V^ el mh primm, »: « Ecco fl
mio primogenito ». (Canto) « T\
fit el primm, ml faroo el bass*:
*<K Tu canta da tenore o fa 11 pri-
mo, io farb il basso ». « ^t mft-
cellar, eh' el me dapa el primm*:
« Macellaio, la mi dia came di
J>rimo taglio ». Mett &ix vestii pfr
a primma volta: Incignar un »-
bito. Vestii de primm ineit: Abito
che si incigna; cbe si mette per
la prima volta. (Teat.) — omm.
donna, — tendr: II prime atto-
re, la prima donna, il primo te-
nore. I (Duello) in SI noster primm
rdi ferit Vavversari » : « II nostro
primo ba ferito ravversario ». |
fja primma partida Vh di pesdoru:
Cbi vince la prima perde il eae^
e la farina. J^a primma la se per-
donna e la seg&nda se bastonna:
La prima si perdona la secooda
si bastona. B (Ba<^i da seta) ^r-
dd. gio de la primma: Dormlrela
bianca o la Dianchina. (Tribuiift-
li) Prima Istanza: Idem. | /«
prima class: (scuola) In prima
grammatica. (Ferr.) Idem.
Prima vera , Idem. « ^ par on
di de —ym< Sembra di pnmave-
ra». Fd la primavera (di uewl-
li) : Svernare. (Pr.) On fior el /«
no primavera: Uno non fii nn-
mero.
Prlmera, Primiei-a. Giuga a — ;
Giocar a primiera.
1— — Primerlsta, Primirante.
PrimiroBla, Primaiola.
Primiceri, Primicerio.
Prlmlzzi, Primizie.
Prina-naa, Brinare. « Stanoit »
prinaa •» : « Questa notte ha bii-
nuto }». Oh' h prinaa in eoo » : « £
PRI
567 —
PRI
l>T'iiiato». (invece di brizzolati 1
oapelli).
— Prinent, Brinoso.
— Prinada, Brinata.
— Prinna, Brina.
Principal, Principale. « Elprin-
^ij9al, in std queM%6n, Vh ehe,„ » :
«c II panto principale o importante
ill t;ale questione si h che...)» | « ^/
fTte principal V d. faa sard, sii la
bottega ai dd or^n^ II mio prin-
oipale fece chiudere la bottega
alie due ».
— Principalment , Principal-
naente.
Princip, Principe. Prineip ere-
cUtari: Principe ereditario. ^.Me
jiar de vhss 6n princip » : « Mi par
cl' essere un principe ». Viv de
firineip: Godere un o il princi-
Fato. 1 princip spodestaa o a spas]:
principi spodestati.
— Principessa, Idem.
— PrincipeBsinna, Idem. ecc.
Princippi, Principio. In prin-
-^jfit Sulr principio o Da — . PtHn-
etpi d* ann : Capo d* anno. Ona
robba che n6 g' a nh principi ni
fin : Cosa che non ha nfe capo nh
coda, iflavinn natica el principi:
'Nod. sapeme una buccicata. « In
sta pezza de pann el principi V h
^t^^^ » : « Questo ^ il capopezza».
^onna fin e bon — ; Idem.
Princlpiant, Principiante.
Jtobba de — ; Imparaticclo. P. E. :
« Che differema de manf Qtiesta
Vh robba de princlpiant e quesla Ve
de operari finiiy^ : « Che differenza
di lavori ! Tutt' un' altra mauo.
Questi 8ono imparaticci e questi
opera da maestro ».
— Principi^, Prineipiare. Vedi
Oomincid,.
— Principalment , Principal-
iiiente. Principalment che...: Tan-
to piil, che.
Prldr, Priore. El prior di fraa:
II priore del fi-ati. La priora di
tnonich: L» priora delle monache.
Priv, Privo. « Te see priv de
hdn gust o de memoria o de ta-
lent » : « Sei privo di buon gusto,
di memoria, di ingegno ». « Z/'e
pceu minga priv del tutt de dor-
tiee » : « Non h poi un farabutto
senza quattrini, come tu credi ».
— PriY&, Privare. « El m'A pri-
vaa anca de quell pocch regall de
Nataly* : « Mi priv5 anche di quel
piccolo regalo che mi dava a Cep-
po ». « El se priva del strett neces-
sari per n6 spend » : « E' si priva
dello stretto necessario*.
— PriY^, Privato. Gh'^ i omen
publich e gh'h i privaa : Ci son gli
uomini pubblici e le persone pri-
vate. Maester privaa che dd t ri-
petizidn: Maestro privato che dh
lezioni a casa. In fdrma privada.
In foima privata.
— Privatiata (P. N.), (Chi stu-
dia sotto maestri privati) Priva-
tista.
— Priyatament, Privatamentc.
« El studia privatament » : « Studia
privatamente ».
— Privatlva, Privativa. Ghner
de regia privativa: Generi di re-
gia privativa. « Lit el g* d la pri-
vativa di sonHt a rimm obbligaa » :
« Egli ha la privativa de' sonetti
a rime obbligate ». Patent de pri-
vativa: Patente per una botte-
ga — .
Priyazion, Privaz-ione. Viv de
privazion: Vivere di privazioni.
— PrivUeg, Privilegio. « Cossa te
credet f De avhgh el privileg de
insultd, la geni/» : « Cosa credi ?
Di aver il privilegio di insultar il
prossimo ? » L'^ on privilegio di
donn : E un privilegio del sesso
debole.
— Privllegi&-esiaa> Privilegia-
re. « PrtBuvel ; V h privilegiaa » :
« Provalo, h squisito o prelibato ».
Pro» Pro. El pro e el contra :
Pro e contro. In fin de tavola se
usa pit a d\ bdn pro : In fine del
Eranzo non h piu di moda dire
uon pro. A che pro f : A che —
0 scopo.
Probabil, Probabile. «L*^ min-
ga chrtj ma V h propabil ch* el vl-
gna » : « Non h sicuro, ma h pro-
babile ch'e' venga ».
— Probabilitaa , ProbabilitJi.
Vessegh la probabilitaa del 99
per iOO : Esserci la Tirobabilit^
del 99 per 100.
— Probabilment, Probabilissim,
Idem, Idem.
Probiviri (P. N.), An nominaa
on consili de proMviH : Hanuo no-
miuato un consiglio di probiviri.
Froblemma (Civ.) Problema.
Problemma de malemalicaf de fi-
sica, ecc. : Idem. La vitta elema
rd pur 6n gran problemma: L
PRO
— 568 —
PRO
vita eteriia 6 davvero un gran
problema.
— Froblematich, Problematico.
On omm prohlemalieh : Un uomo
misterioso. Disqdra prohlematick :
Discorsi probleinatici.
Froboscld (P. N.) (II naso dell'e-
lefante) Probosoide.
— Proboseldada (P. N.) Probo-
soitata. « C6ni 6na proboseidada el
Vdi coppaa » : « Con un colpo di
proboscide lo accoppo ».
Proced-ceduu, Procedere. Mor-
nera deproced : Moilo di proce-
dere. « Mil g'd. 6n ehrto proced che
me va minga » : « Ha un proce-
dere che non mi va ».
— Procedura, Procedura. Ona
proeedura mai pu finida : Inter-
minabile procedura. — civil , pe^
nal: — civile, penale. Cadiz, vizi
de procedura: Codice, vizio di
procedura.
— Process , Process©. Process
verbal: Processo verbale. « X^ A
faa 6n process per ona cialada de
nagott » : « Fece un gran chiasso
Ser niente ». Gent de process :
ente da processo. Mhtt soil a
process: Mettere sotto processo.
— Processk, Processare. « L'dn
processaa e condannaa » : « L'anno
processato e condannato •».
— Processant, Processante.
— PrdcesBldn, Processione. La
procession del Corpus Domini :
jLa processione del Corpus do-
mini. (Vedi anehe Fonzidn). Andd
i buskcch in procession: Gorgo-
gliare lo budella.
Procint, Procinto. « L'h slaa in
procint de fd 6na fdtta » : « Fu in
procinto di far uno sproposito *.
(II pop. direbbe: l\ l\).
Proclama - amaa , Proclamare.
« L' dn proclamaa president » :
« L' hanno proclamato presidente
o eletto per acclamazione ».
— Proclamma, Proclama. On
proclarmna del governo : Un pro-
clama del governo.
Procura, Procura. M nodar Vd,
stSs la procura general » : « II no-
taio etese la procura gencrale ».
Mandaa de procura : Mandato
di procura.
— Procure, Procurare. Procura
de vhss calmo » : « Procura di es-
sere calmo •». (Pr.) Ddve manca
natura arte procura : Idem.
— Procuraddr , Procuratore.
« 2/' ^ el sd procurador » : « £ 1
suo proouratore ». Ptocurudar ^
neral: Idem.
Prodegh (Volg.). Vedi ProdA^
Frodezza (Civ.) Prodezza. « 01
i shmm, i to prodezz » : « Belle pi*-
dezze I Oh le sappiamo ! »
Frodigh e Proauro, Prodigo. R
figliuol prodigo : 11 Ugliuol — .
Prodigo (Civ.), Prodigio. «£l
fa prodtgi »: « F^ prodigi ». « Gkl
minga pceu sti gran prodigi*'.
« Non h poi questo jprodieio ».
Frodlttator, (P. NT) Prodittato-
re. (R. St.), Al temp de GaribalA
gh'emm avuu anea niin dn pn-
dittator: Al tempo di Gario»]£
abbiamo avuto anche noi ItaJis-
ni, un prodittatore.
Proda-dott-a88,Prodiirre.«CA'd
produsa i sd document »z « Pro-
duca o presenti, i suoi docnmen-
ti ». Produss in ieater : Prodnrs
suUa scena.
— Froduaddn, Produzione. iV»-
duzion dram,matica: Idem.
Proousa, Pro8a(l), Aiuola, Por-
oa (2). Ona proettsa tutta fidr:
Un' aiuola di iiori. || Salamm it
proeusa (volg. in dis.) : RajnoUe-
cio.
FrooUYa, Prova. A praevva it
bomba: A prova di boiuba. Da*
•proeuva: Dare in prova. « T*eld9»
in praeva »: « Te lo d5 a urova.e
iron. Te ne accorgorai aUa pro-
va ». MUt vun a la praeuva id
shit: Metter a tutta prova o ADi
prova si scortica I'asino. Savh per
proeva: Sapere per prova. | (Te»-
tro) ProRuva general: Prova ge-
nerate. I (Tip.) ProRuva de stampa:
Prova cli stampa e stampino. | (Tii-
bunali). 061 benefizi deUa prceuva:
Col beneficio della prova. Fituut
a proeuva in eontrari : Pino a
prova in contrario.
Proferi-erii, Proferire. * Eight
rihss minga a proferi ben i pa-
(1) Prosa e ancho : spartimento diterni
regolare di terra seminabUe; e Praetue,
inolto probabilm., deriv6 da qunta %at*
tosoana.
{2) Porca d qnella llsia ohe sta fraiolco
e Bolco. I contadini to«cani la chiamano
Porga e il Lambruschinl propone aglt Ita-
liani cbe si addotta il Porga invece dt\
brutto Porca.
PRO
— 569 —
PRO
»2I » : « Non gli riesoe a — o a spio-
eskir le parole )>. « IVee pro/erii
xfM, jparotla ehe la te costard ca-
K 3» : « Hai profento una parola
le ti costem oara».
Prof^rta, Profterta. « Aceetti la
ia %>roferia^ : « Aocetto la sua — ».
Pz'ofe88&-e88aa-es8^8 ( Colto ),
ro£essare. « JAn, el ae prafesaa #-
archieh convint » : « Egli si pro-
^ssa anarchico oonviuto. ».
— Profe88idn, Professioue. « 2>c
rofession lu Vh atrappadent »:
Di professione egli ^ strappa-
euti ». « M g'di faa di gran pro-
ession de amieizia » : « Gli feoe
!iolte professioni di amieizia ».
rd profeaaion de...: Far profes-
ione o mestiere. Visa de la — .*
issere della — .
— Profe886r, Professore. Pro-
'essor al liceo^ de linqua, eee. :
professore al lioeo. di lingue, eoo.
— Profe886r del Leila o Profes-
(0r611, Professoruoeio, Professore
la quattro alia crazia.
Profe88or688a, Professora. In
America gh'e 6na quantilh de pro-
fe98wresa: In America c^5 gran
lumero di donne professore.
— Frofeesoraa , Professorate.
— Profe88orln (P. N.) Professo-
L'ino.
— Profe88oron e ronna, Pro-
fessorone e Professorona.
ProfHta (Volg.). Vedi Profeta.
Profetta, Profeta. (Colto) ^l r^
f}rofeta : II re profeta. Profeta dc
*u7t%th d* Italia : Profeta delVunitk
italiana. (Comune) ^Dio vcetihhia
ehe aia minga profeta » : cVorrei
essere uu cattivo profeta ». (Iron.)
« jAdeaa ehe d, partaa el aur pro-
felta parlaroo mi >» : « Ora ehe I'o-
racolo ha parlato parler6 anch'io )».
Profetla Baeueeh : False profeta.
(Pr.) Niasun h profeta in patria :
Kessuno h profeta nella sua patria.
— Profetlzz&-8aa (P. N.) Pro-
fetizzare. « L'oo profelizzaa ml »i
o no f : « L'ho predetto io, o no ? »
— Profezia, Profezia. « J^i, la ada
prof^sia la a^h propi avveradaf »:
« Dica, la sua profezia s' h avve-
rata?»
Profll, Profllo. « De faceiada Vh
hrutta^ perchi I'h atorla, de pro-
fit Vh bella » : « Di faccia h brutta
perch^ Btorta, ma per profilo h
Delia ».
— Profilaa, Profilato. On bhll
naain profilaa: Un bel nasino pro-
filato.
Profltt&. Profittare. « L'd pro-
flttaa de VoccaMon e Vh aeappaa » r
«Profitt5 delP ocoasione e scap-
p5».
— Profltt, Profitto. * Lii el tiro-
profitt de tuU » : « Lui da tutto sa
trarre profitto*. / danee guada-
fnoa at giceugh fdn poeeh profitt r
denari guadagnati al giooo non
fanno o danno profitto. | (Comm.>
Profitt e perdit : Profltti e perdite.
— Proflttdn, Grosso o grand©
profitto.
Profluvi, Profluvio. JRobba apro-
fiuvi: Un profluvio di roba.
Frofondiiaa, Profonditi^. « Ma-
aun conoaa la profonditaa di ad-
idei/» (per iron.) : « Nessuno oono-
soe la profonditJi delle di lui idee
o sue idee I » Laprofonditaa d'6n
pdzz: La profondit^ d'un pozzo.
— Profond, Profondo. Buaa^
pdzz. ferida profonda : Buca, poz-
zo, lerita profonda. Q Baaa pro-
fond: Basso profondo.
— Profondamexit* Profondamen-
to. « El dormiva profondament o-
aaraa> : « Dormiva profondamen-
te».
Profoss (Guardiano delle car-
ceri militari), Profosso.
Proftun& - umaa , Profumare.
« L'era tutta profumada » : « Era
tutta profumata ». (Iron.) « M m'a
profumcM tutta la atama » ; « Mi
appestb la camera ».
— Profomee (P. N.), Profumie-
re. La contrada di Profumee Vh
aparida: La via de' Profumieri h
sparita.
— Profomm (P. N.), Profumo.
ProfUal6n (P. N.), Profusione.
IH6r a proftiaion : Piori a profu-
sione.
Progenia, Progenie. Dopo i cdra
di eavai ae parla molto de proge-
nia : Dopo le corse de' cavalli si
parla assai di progenie. (Sch.) La
ruetica progenia: La rustica pro-
genie.
Progdtt, Progetto. Progett de
leg : Progetto di legge. « L'h 6n
omm ehe fa di gran progett^ ma
ehe rieaa m.ai a nagott » : « £ tale
ehe fa di gran progetti, ma ehe
non cava inai un ragno da un
buco ».
PRO
— 570 —
PRO
— Progettit-ettaa , Progettare,
^Avevenprogettcia de anda a Mom-
ma, 7na poRu »: « Avevano pro-
gettato ai andare a Roma, ma
I>oi... »
— Progettista, Progettista, « X-'e
progetHsta de mestee » : « Egli h
Tin gran progettista ».
— Progettdn, Progetto gran-
dioso.
Programa, Programma. El pro-
grama di fhst, d'on giomal, noli-
tieh : II programma delle teste,
d'un giomale, politico.
Progredi-edli (P. N), Progre-
dire. « In st'ann el Giuli I'd pro-
gredii molto in V Italian » : « Que-
st'anno Giulietto progredi assai
nella lingua italiana >.
— Progress , Progresso. « Chi
V h ehe pd negdt el progress f » :
« Chi pu5 negare il progresso ? »
< L' h faa di progress » : « Pece
progressi ».
Progressista (P. N.), Progressi-
eta. Icetrogradi e progressisti : I-
dem.
Progressiv (P. N.), Progressivo.
Verti democratieh vorarien la tas-
sa progressiva : Certi democratici
vorrebbero la tassa progressiva.
Prolbi-ibll, Proibire. « V'elproi-
bissi assolutam^ent » : « Ve lo proi-
bisco assoliitamente ». L'e proiMi
dal dottdr: £ vietato dal medico.
« 86nt minga in ea^ ; VI proibii » :
« I miei mezzi me lo proibiscono ».
Liber proibii: Libri proibiti. Fac-
eta^rotftida.'Pacoiaproibita. Cae-
eia proibida e riservada: Caccia
proibita e riservata.
^Prolbizidn, Proibizione. « C?'oo
faa la proibizion de andd, gib in
strada » : « Gli ho fatta proibizio-
ne di scendere in strada ».
Proletarl (P. N.), Proletario. Da
quai temp se parla molto de pro-
tetari: Da qualche tempo si par-
la assai di proletarii.
— Proletarlaa (P. N.), Proleta-
riate. La questidn del proletariaxi :
La questione del proletariate.
Prologh, Prologo. « PHma del-
V operetta gh'h staa 6n bhll pro-
logh in vhrs m,artellian » : « Prima
dell' operetta ci fu un bel prologo
in versi martelliani ».
Prolongk - ongaa , Prolungar e .
Prolongd, la vaeanza (il popolo di-
rebbc tirdb in Idngh ) : Frolungj r
la vaeanza. Prolon^it la gead^nat
delta eambial: Raggiomarelaeaoi-
biale. (Raccontando) « Viii minf$
prolongamm de pit )» : « Non in
prolungo di piil ». « Cerehen 4i
prolongagh la viita se podeny.
« Ceroano di prolungargli la ^iti
come possono ». | Ona padsapn-
Mngaaa: Una pausa prolnngi^
— Proldngament (P. N.), P»-
lungamento. An faa el proiongo-
gam,ent de la via Dante : Hanoe
fatto 11 prolungamento di Tit
Dante.
Prolii8i6n, Prolusione (Introdih
zione a un corse di lettora, di
scienza, ecc).
Promemorla, Promemom
« Dam,m> 6n promemoria c6n tun
i indicaeidn » : « Dammi im pro-
memoria con tutti gli scfaiaii-
menti ».
Promissa, Promessa, JPromem
de matrimoni: Idem. jPr.) Om
promhssa la forma obhltgh: Ogo
promessa h debito.
— Prom^tt-ettnu-ettes, Promet-
tere. M.L*h 6n ficeu ehe protnett*.
« £2 un ragazzo ehe prometteK
(Iron.) « voi el proiMlt bfinh'.
« Promette bene ! » « J0f6r se s'i$
prom^ttuu » : « E' si sono promes-
si », (Pr.) Bisogna anddt molto «-
dasi a promett: Convien andv
co' piedi di piombo a prometteie.
Promoeuv-xnoYuu-moss (P. N.).
Promuovere. On dit in, gdla o
promtBUV o Veceita el vomit : Ut
dito in gola promove il vomite.
« L'dn promoss a cattitani » :
« L'hanno promosso capitano *.
— Promoter (P. N.), Promotow.
« M s'h foM promoter del Comita-
to del Vamevalon » : « S* 6 fatt*
promotore del Comitato pel Car-
uevalone ». Sbeietcia promotrit*
delle belle arti: Idem.
— Proxnozidn, Promozione. « /^
nalment gh*i rivaa la promosiou *i
« Finalmente gli giunse la sua pro-
mozione ».
Promontori (P. N.). Promontih
rio. Anca i lagh g*an i so pr^;
montorii: Anche i laghi hanno i
loro promontorii. JBl promimtofi
de Pdllanza: II promontorio di
Pallanza. I (Gobba) « Povera i^
sa ! La g'a el promont^tri su U
sehenna » : « Poverina ! Ha il pwh
montorio ».
PRO
— 571 —
PRO
Pxromulg^-nlgaa ( Civ. ) , Pro-
Lixlsare. « Anpromulgaa la ruBu-
a iSg » : « Hanno promulgata la
noAra legge ».
— Promulgazidn (P. N.), Pro-
xulgazione. Dopo la promulga-
EoTt- de la leg: Dopo la promul-
^fcssione della legge.
Pronevdd ( Piglio del ^ipote ),
*roxiipote. Vedi Abiatieh.
Pronomm (Invece del nome),
E^onome.
Pxondnzia, Pronunzia. « M g'h
c» prononeia forestera » : « Ha la
^ironunzia forestiera ». / Anibro-
tietrnani g^dn la prononzia tpeta-
tcicula (per riscontro) : La plebe
ioirentina ha una pronuneia sbra-
^a.'ta. « L'it eonossuu alia pronan-
yi€t ehe Vera hergamaseh * : « Gapi
slie egli era bergamasco dalla
parlata ».
Pron08teg& (Volg.). Vedi Pro-
vtoatieh.
PTonosticii, Pronosticare. Pro-
w%08tied. el hrutt temp : Pronostica-
re la pioggia o la neve.
— Pronostlch, Pronostico. « T*ee
faa on pronostieh minga billyn
«c Hai fatto un brutto pronostico ».
Pront&, Prontare (1), Appron-
xe. JVonfd to totJoZa .* Appareochiar
la tavola. Prontd la volts per par-
t\ - Preparar la valigia per andar-
sene. « Prontee tutt eoss per I'ora
^ssada »: « Approntate ogni cosa
per I'ora iisBata ».
— Front, Pronto. Pront come
dn 8* ciopp : Pronto come uno
Bchioppo. Hi Sdnt bill e pront >:
« Sono bell' e pronto ». Pront a
tiitt : Pronto a tutto. « El bagn VI
pront » : « II bagno 6 pronto ». A
pronti: A pronti contanti.
— Prontezza, Prontezza. « Ma
ghe voBur de la prontezza, perehh
g^oo pressa »: « Ma ci vuole pron-
tezza peroh^ non ho tempo da
perdere ».
Frontnarl (Per facilitar le ri-
cerche), Prontuario.
Propaganda (P. N.), Idem. Fit
propaganda: Fare propaganda.
— Propag^ (P. N.) (Atf.), Pro-
pagare. « El propaga di nolizi
fats * (II popolo direbbe El mhtt
(t) Prontare non fa forse mai vivo; in
ogni mode signiticherebbe Importunare,
nella Ingua di certl autori.
intorno) : « E' propaga false noti-
zie >. A Milan el colera VI diMcil
ch'el se propaga : A Milano it co-
lera h difficile si propaghi.
Propalli (Aft.), Propalare (Quasi
uguale a diffondere notizie). (II
popolo direbbe mett intorno o in
gir).
Prop^nd-opens-endnn, Propen-
dere. « Lk Vavria propenduu per
la phnna de mort » : « Egli era pro-
penso verso la pena di morte ».
Propeng a fd del ben : Propenso
a far del bene.
Propensidn (P. N.), Propensio-
ue. « El g'db semper avuu 6na gran
propension per la drammatica » :
« Ha sempre avuto una forte pro-
pensione per la drammatica ».
Propi, Proprio. « Ma Vh propi
vera quhll ehe m'dn cuntcM ? (1) » :
« Ma e proprio vero quello ehe
m' ban raccontato ? » Ostina^s a
di eke la robba Vera propi inset :
Ostinarsi a dire o a sostenere chc
la cosa era andata cosi o stay a
proprio cosi.
Proplnna, Propina. Lapropinna
ai professor e ai m,ae8ter Vh de re-
gdla: La propina ai professor! ed
ai maestri h di regola.
Proponiment , Proponimento.
« D6ve in andaa tutt i to bhi pro-
poniment / » : « Dove sono sfumati
tutti i tuoi bei proponimenti ? »
— Proponn, Proporre. « Ml pro-
ponni de andit a fd. 6na passeg-
giada » : « lo propongo di andar
afarunapasseggiata ». (Vr.)L*om7n
eljproponn e Dio el disponn: L'uo-
mo propone e Dio dispone.
Proporzldn, Proporzione. Midii
iina robba in piecoXa proporzion :
Ridurre una cosa a pic cole pro-
porzioni. Pocch risott in propor-
zion de la fam.m, : Poco risotto in
proporzione della fame.
— Proporzlonaa, Proporziona-
to. On eorp ben proporzionaa: V i\
corpo ben proporzionato.
PropOBlt, Proposito. « A propo-
siti yn « A proposito 0pp. Ora cbe
mi ribolle ». Andd, foeura de pro-
posit: Uscir di proposito o andar
fuori di proposito o dal seminato
o di palo in frasca. « A proposit
de gambus ! 0pp. iron. Tal e
(I) Con'are in toscano per Raccontare
non si tisa.
PRO
572 —
PRO
qual / »: « Tale cale ! » (vole.). On
omm deproposit: Un uomo ai pro-
posito.
Proposizldn, Proposizione. Ve-
di Proposta,
Proposta^ Proposta. «M m'd
faa la proposta <2e... > : <c Mi feoe la
proposta tti... > Proposta de matri-
moni : Idem.
Proprletaa, ProprietJi. « Vl de
s6a proprielaa » ; « E di sua pro-
friem ». La proprietor letteraria :
dem. II In quella casa gh' h 6na
gran proprietaa » : « In quella oa-
sa o'h una grande proprietik o pu-
lizia ».
Proprietari, Proprietario. ^L'h
elvroprietari de tult sti fondi » .*
« E il proprietario di tutti questi
beni ».
Prora, Prora (P. N.), (Nelle re-
bate sui nostri laghi) « Sdnt an-
aaa a batt c6n la prora del ml
canott contro... » : « Sono andato a
battere colla prora del mio oa-
notto contro... »
Pro rata (P. N.), Prorata. Be-
stitul prorata: Idem.
— Prdroga, Proroga. Prorogdt el
pagainent : Idem.
— Prorog^-ogaa-ogass, Proro-
gare. An prorogaa la chiitsura del
Parlament: Hanno prorogata la
chiusura del Parlamento.
— Prds, Culo. Avlghel in del
pros (volg.) : Perdere la lite.
Prosa, Prosa. Teater de prosa:
Teatro di prosa. Prosa poetica:
Idem. « Dio / (J he prosa .' » : « Dio !
Che prosaccia ! »
Frosc^nnl, Proscenio. Palch de
proseenni: Barcaccia. Ciama al
proseSnni: Chiamar al pi'oscenio.
Prdsma (Volg.). Vedi Pre«Mmm,
Intaiass, Aecorges. m.L'aprosmaa
ehe voreven arrestall e lu, chi t'di
faa quelle belle gambette / » (volg.):
« S'avvide che lo avrebbero arre-
st ato e lev 6 il tacco».
Prosopopea, Idem. « C6n quella
pocca prosopopea ch' el g' a el pd
minga regnass intorno 6n com-
pagn » : « Con quel po' di alteri-
gia che si rimpasta, tutti lo fug-
gono ».
Prosperltaa, ProsperitJi. Pien
de prosperitaa: Pieno di prospe-
rita (di vecchio arzillo, fiorente di
salute). Ona volta a chi stranu-
dava se ghe diseva : prosperita ! :
Una volta a chi stamatava bi <&
ceva : prosperity !
— Prosperds (P. N.), Prospft*
roso. On vecc prosperos: Un ve»*
chio prosperoso.
Prospimch (Secondo le leg|9
della prospettiva), Prospettico.
— Prospettiva, Prospettiva. On
quader sensa prospettiva .* Un qo-
dro senza prospettiva. (MonH
« BUla prospettiva che el g* a4»-
nanz a lU / >: « Bella prospettrn
oh'egli ha dinanzi a s^ ! »
— Prosp^tt, Prospetto. M pr^
spelt d'dn bilanc : II prospetto &
un bilanoio. | « JE^/ g'a de prosftM
el Domm » : « Ha di prospetto Ii
cattedrale ».
— ^Frospettin, Specchietto. «5
g* it faa 6n prospeltin del dartt
delVavere » : « Gli fece un pro8pe^
tino delle entrate e delle usdte ».
Prossim, Prossimo. JParentpm-
sim: Parent^ prossimo. | Spark
del prossim: Sparlare del proasi-
mo. « JVd 7 fa che rotnpegh la nt-
carta al prossim » : « Non fa che
romper le soatole al prossimo*.
-- Prossimitaa (P. N.), Piosa-
mit^. /7i prossimitaa : Idem.
^Prossimativ e Prossimatln-
inent, Approssimativo e Approe-
simativamente.
Prosternass, Pro8temar8i(P.X.l
« Jj'h vegnuu aprostemasft datanA
e a ciamamm perddny^ (II popolo
direbbe : ingenoggiass) : « fe vennto
a prosternarsi dinanzi a me e s
chiedermi perdono ».
ProstrazioiijProstrazione (P.K.).
« L'oo trovaa in d'67ia prostrazin
terrihil » : « L* ho trovato in iin»
prostrazione terribile ». Prostra-
zion de forz : Prostramento di
forze.
Protagonista (P. N.), Protago-
nista. ^l protagonista del dram-
ma: Idem.
Prot^g (1), Proteggere. ^fLanon-
na el le proteg semper e el le gva-
sta > : « La nonna lo protegge eem-
pre e lo guasta ».
— ProtezldnjP. N.), Protezion*.
Aria de proteston: In atto di pro-
teggere. Aria di protezione. « JSI
(i) II Cherubinl scrive Proteg con dn«
/7, facendo il solito errore. il suono di
Vegg e Provecc e altri lo avrebbe pur do-
vuto far accorto.
PRO
573 —
PRO
. tcB' protezion del sd capp d'of-
t >* t « Gode la protezione del sao
po cl'uffioio ». Senza protezion in
' «e otten nagott: Senza prote-
an! in alto non si ottiene nulla.
— Protezionismo (P. N.), Pro-
sioninino. IncoRu e tornaa de
f>cicL el protezionismo: Oggi h
rixato di moda il protezionismo.
/>«* el g^d, 811 6na gran fahbriea
: p^llafnm e naturalmente l'^ pro-
t%f>rhi8ta per la pUl » : « Egli ha
la l^ran raanifattura di pelli e
itwralmente h un protezionista
ega>tato ».
— - Protettdr, Protettore. Avhgh
'■ so santo protettor : Avereil san-
> protettore.
Protest, Protesto e anehe So-
rattieni. Cambial in protest:
laiubiale in i>rote8to. Lassd andd,
% — : Lasoiar protestare una
ainbiale,
— Protesta (P. N.), Protesta.
Ai sd — glie credi nox^:*!. Alle
ue — non ci credo ».
-^ Protests -staa, Protestare.
Protesth dann e spes: Protestar
lanni e spese. Canwial protestada :
dcm.
— Protestant, Protestante.
Proto, Proto. M proto della ti-
9ografi,a: Idem.
Frotocoll, Protocollo. Mhtl a
yrotocoll. Trascrivere a protocollo.
t Z/*e andaa al protocolt *: 4cAnd6
n protocollo ».
— Protocollk, Protocollare. « Oo
faa protocollo i cart » : « Ho fatto
protocollare le carte ».
— Protocollista, Protocollista.
— Protocollin, Piccolo proto-
collo. « In easa el ten el sd proto-
collin de tutt i no offari » : « In
casa tiene il suo piccolo proto-
collo o protocoUino di tutte le sue
faccendc ».
Protomedich, Protomedico (il
prinio fi*a i medici d' un istituto).
Protoquamquam , Protoquam-
qunm. « Ch' el faga minga tant el
protoqnam^uam »:« Smetta, la pre-
go, di far il — o sopraccio ».
Provi, Provare. Prova 6n vestii,
6n vin , la fedeltaa d' on servitor ,
6n s'ciopp : Provare un abito, un
vino, la fedelth d'un servitore,
un fucile. Provd. Vor, la sda no-
biltaa: Provare I'oro, la nobiltk.
(M. d. A.) A provd l'^ nagott: II
tentare non nuoce. « Teprovareef*:
« Tu proverai! »« / haprovaa tutt
nd gKl, staa vhrso » : « Le ha pro-
vate tutte , non c' fe stato verso ».
« Proeuva 6n poo se te see bdn » :
« Prova un po^ se hai ooraggio ».
in. Proeuva tl se te see bdn de der-
vi» : « Prova tu se sei canace di
&priTey^.*i L* it voruu prova f Ciap-
pa!>:^ Ha voluto provare, piglia
su o ben gli 8ta». Provd. e ripro-
vd, : Provare e riprovare. «M g' h
provaa, edme quatter e quattr*ott,
ch'el g'aveva tort » : « Gli prov5 co-
me quattro e quattr'otto ch'egli
aveva torto ». « T* ee mat prova^a
ti el mal de dent ? » : « Non hai pro-
vato mai il dolor dei denti? Me
lo sapresti dire ! » Bisoana provd
a fd andd 6na cd cdssa gh*en voeur:
Bisogna provare a mandare avanti
o reggere una casa quanti ce ne
vogliono. « Quhst, se ndn alter , el
te proeuva ehe sdnt to amis » : « Que-
sto, se non altro, ti prova ch'io ti
sono amico ». ( Fr. ) Ohi proeuva
tropp proeuva nagott: Chi troppo
prova nulla prova. Bisogna pro-
vd cos* in i fastidi per savh eosse
Vh la pas : Non conosce la pace e
non la stima, chi provato non ha
la guerra prima.
— Provada. N. fr. : « Dagh 6na
provada o dna provadinna a quef-
la biciclhtta » : « Monta sii, provala,
un po* se va bene ». (Sarto) « De-
megh dna provadinna al paltd » :
« Diamogli un' indossatina a que-
sto soprabito*.
Provadiira, Provatura. Adtss la
venden anea a Milan la provadn-
ra (cacio di latte di bnfala) : Ora
la vendono anche a Milano la pro-
vatura.
Provan^, Propagginare. « Oofaa
provand cent vidor » : « Ho fatto
propagginare cento tralci di vite ».
— Prdvanna , Propaggine (Sot-
tomessa h voce luccnese).
Prov6cc, Proveocio (in dis.), Pro-
vcnto, Profitto. « Oltre al stipendi
el g'd di provecc » : « Oltre la paga
egli fa altri guadagni pid o meno
lociti ».
Proved-eduu, Prowedcre. Quai-
dun provedard : Qualcuno provvo-
i\erh. Andd a proved: Audar in
mercato o far la prowista per il
pranzo. « A bdn cunt me prove-
darbo d* dna bonna fia^ohetta de
PRO
— 574 —
My
cdgrmcch » : « Per tiitti i casi mi
provvedcrb d'un buon fiasohetto
(li cognac*. (Servo che si licen-
zia) « Oh' el se proveda » : « Prov-
vedasi o meglio Sor jpadrone la si
provveda». (Pr.) lyio ved e Dio
proved! (pop.) (Appross.) : Se Dio
lion ci provvede I
— Provist (P. N.j, Provisto. « iVd,
fjhe n'oo minga hisbqn ; sont pro-
vist » : « Non ne ho bisogno : ne ho
ancora ».
— Proylsta, Prowista. Fa pro-
vista: Fare prowista.
Provegni - vegnuu , Pro venire .
« Sta disgrazia Vhprovegnuda da »:
« Questa disgrazia provennedal... »
— Provenlenza, Provenienza.
« Stb capp chl Vh de provenienza
sosphtta )» : « Questo arnese h di
provenienza — o equivoca ».
Prevent, Provento. El Comun
el g'it tanti provent : 11 Comune ha
molti proventi.
Proverbi, Proverbio. M se dis
per proverbi : Lo si dice per pro-
verbio. Avegh semper in bdcca 6n
guai proverbi : Essere un prover-
ista. Giuga ai proverbi: Gioeare
ai proverbii. M « ler sira dn re-
citaa on proverbi del... » : « leri
sera recitarouo un proverbio
di... » (Pr.) / nroverbi fallen min-
ga : I proveroii sono la sapienza
del popolo.
ProYianda, Provianda. Impie-
gaa a la provianda: Impiegato
alia provianda.
Proylcarl, Provioario (chi sup-
plisce al Vioario).
ProYidenza, Prowidenza. La
divina providenza: Idem. Vhss 6na
providenza: Essere una prowi-
denza. « Ohl bisdgna mhttegh 6na
providenza » : « <^ui bisogna met-
teroi ripnro o rimedio o bisogna
pro wedere ».
— ProYldenzial (P. N.). Prov-
videnziale. « SV acqua V e provi-
dential > : « Questa pioggia e dav-
vero prowidenziale ».
Provln (Strumento per provare),
Provino. — de la pdlver, de la se-
da, di liqudr, del latt, eee. : Pro-
vino della polvere, della seta, dci
liquori, del latte, eco.
— Provina. Sperimentar ool pro-
vino.
Provincia, Provincia. CUt€M de
provincia: CittJl di provincia.
— ProYinclal, Provinciale. «
g*d el fit de provincial » : « M'^
lia di provinciale ». Deputaa p
vineiat: Deputato provinciale.
provincial di fraa : II padre p"
vinciale.
FroYi8i6n , Prowisione. « ^«i
faa 6na gran provviaion de ris
de Ugna » : « Abbiamo fatto
grande prowisione di rise e
legna, ecc. » « ^Z contratl Ve st
faa e Hi el g'a avuu la soa prv-
visions : « II contratto venne stret-
to ed egli s'ebbe la sua provTi-
gione ».
— Provlsionk, Approvigionarf.
ProYlsori, Provviaorio, AlUmp
del govhmo provisori' Al tempo
del govemo provviaorio. < L'o9
m^s chl provisori » : « £ qui po-
sticoio*. Vedi Postisz.
— ProYlsoriament , Prowiso-
riamente.
ProvocJi, Provocare. « X'e stai
III el primm a provocamm » : «Fa
lui il primo a provocarmi ».
— Fro vocation (P. N.), Provo-
cazione. « Oh'i minga sUia de prth
vocazion e Vdn eondannaa in tU-
<a » : « Non o'era stata provocazio-
ne e I'assassino fu condannato ic
vita ».
— Frovocaddr (P. N. ) , Provo-
catore. « El provoeador Vh In » ; « II
provooatore h lui».
— Provocant (P. N. ) , Provo-
cante. « i/' ^ 6na donnhtla moU»
provocant » : « £ una donnetta mol-
to provocante*.
Prozlo (P. N.) (Zio del babbo o
della mamma), Prozio.
Prudent , Prudente. JSisd^na
vlss prudent in del dceiar^: Biso-
gna esser prudenti nel parlare.
« El me par 6n poo tropp prudent i
« E' mi 8embi*a un poltrone o trop
po prudente ». .
— Pmdenza, Prudenza. Chi a'i
prudenza le usa: Chi ha senno 1 »-
doperi. « Prudenza ninf » : « Abb^
prudenza ! » « QuHla la se ciamwu
minga prudenza , V h spaghett bd
e bdn » : « Quella non ^ prudenn .
^ paura » (1). (Pr.) La prudenza ft
mai troppa: La prudenza non '^
mai troppa (non com.).
— Prudent6n, Pmdentone. « Ul
(1) A Livomo e anche a Flrenze al tt-|
more di danno, si dice anche Spago.
PRU
— 575
PUB
h^prudenton de primmaforza » :
! E un pnideutone di prima riga ».
— Prudenzial, Pnidenziale. On
Hirer prudenzial : Un consiglio
jrudenziale.
— Pradenzialiiient, Prudenzial-
nente. « El s'h portaa mollo pru-
ieftzialment » : « £' s'^ conootto
nolto prudenzialmente ».
Frnsslaxia (P. N.), (Paltb lungo),
Prussiana.
PB, ps (Per chiamare cagnolini),
[dem.
PBeudoniin (P. N.), Pseudoni-
uo. £ vegnuu de moda i pseudo-
vim anagramma: Son venuti in
ISO i pseudonimi anagrammi.
Psicologia (P. N.), Psicologia.
Ztt teater ctd^s se vceur 6n poo de
psicologia e poech intrece: Nelle
50iiiinedie oggidi si desldera un
poco di psicologia e poco intrec-
1510.
Pil. Pill. Al pit, al pu: Al piii
il piu. C6n pu: Con piil. « C6n
ryu mangi...>: 4(Quanto piu man-
Tio... ». Del pu al men: Dal piu
■il meno. De pit: Di piil. De pu
7he : Oltraccib. « La voruu fa el
fe pit » : « Voile tare il da pift, il
bravo ». « Cosse te voeu de pii ? » :
« Vuoi tu altro?» On depu: Un
li piu o un ripieno. E pceu pu.
N". t*r. : « I/ii e pceu pu » : « Non
re n' ha di meglio ». On poo de
rost e poeu pit nient : Un poco di
arrosto poi basta. La ph part: I
piu o II piil. « La pu part del temp
!>/ le passa.., »: « La maggior parte
iel 8UO tempo la impiega... ». La
pii part di omen... : II piii degli
oxxuni. Lira pit, lira men : Dal piu
il Dieno. Ne pu nh men : N^ piii
afe meno. N6 vorh savh vii ehe tant:
Son. volerne saper oitre. Parla
•lei pu e del m^en: Parlar del piii
3 del meno. Per lo pit: Perlo piCi.
Per de pu : Per di piii. Per &n de
oil ' Ad abbondanza. Per un di
piti. Podenn pit: Non ne poter
aiH. Pu ehe tant : Piil cbe tanto.
t^it ehe in prlssa: Piil cbe in fret-
t». Pu ehe mai: Piil ehe mai. Pii
9he pit: Pi& ohe piil. Pie, pit: Non
piil... via... smetti... oessa. Semper
pit: Sempr© piil. TutValpii: Tut-
b'al pi&. vlss de pii: Esser un di
pid ed esserci per di piil. P. E. :
K JITt sdn forse de oie/ »: « lo ci
30I10 forse d'avanzof » (Pr.) Nelpii
stdt el men : Nel pi^ sta 11 meno.
Ohi pii lavora pit guadagna : Idem .
Vhi g'd pii giudtzi eh' el le dopra :
Chi ha pi^ seuno piii n'adoperi.
Odn pii se ghe n'd con pii se'n vo-
rarav : Quanto piil so ne possiede
tanti piu se ne desidera o Piu se
n' ha piti se ne voiTebbe.
Pubiick, Pubblicare. Ptihliedt 6n
liber: Pubblicare un libro.
— Publicazi6n» Pubblicazione.
— de matrimoni: — di matrimo-
nio. B « Sabet venfoeura 6na nceuva
— de I' editdr... »: « Sabbato esce
una nuova pubblicazione dell'edi-
— PubUciata (P. N.), Pubblici-
sta. « L*^ 6n fam,080 — » : « E un
famoso pubbuoi8ta».
— PubUdtaH, Pubblicitk. « El
g'd daa 6na gran — o el g'd faa-
7nolta reelamm » : « Gil feoe in-
torno una gran reclame ». | Ed di
— : Fare pubblicitlL. (Nel senso di
clamore in pubblico) Piazzata.
— Publich, Pubblico. « El ^ el
I'd fisehiaa » : « II pubblico lo fl-
schi5 ». « ^Z — I'd jisehiaa » : « II
Eubblico fischi5 ». I| In — : In pub-
lico. Mhttes in —: Mett^rsi in
pubblico. I Per uso — .* Idem. (Har-
din — ; Giardini pubblici. Donna
publica: Idem. Servizi — .* Servizio
pubblico. Ouardia de publica sicu-
rezza : Idem. PMieh iatroment :
Pubblico isti'omento (notarile). Mi -
nisteri de Vistruzion public4if di
lavori publich : Ministero della i-
struzione pubblica, del lavori pub-
blici.
Puccianna,Putardla, Fucciasca
(Triv.). N. fr. volg.: « Oeuh puc-
cianna ! S'cioppa i fascsu ? * : « Eh
diamine I Che iretta 1 » Puceianna
bolgironna : Bestia buscherona.
« Quell Id se pb minfjfa fall sii ; Vh
6na puceianna vhggia » : « Quello
li\ non lo si pub abl^indolare e una
putta scodata » (in dis.). « Che
puceiasea d*6n bagai !>\« Che boi»
di un ragazzo ». Andd i robb o i
affari a la gran puceianna: Andar
gli affari a rovescio. Dovh fa 6na
vitta puceianna : Vedi anche Pu-
tanna.
Pubertaa (P. N. j, PubortJt. « A-
dhss ehe te see arrtvaa a la — el'e
tem,p <2e... » : « Ora sei arrivato alia
pubertal, ed h tempo di... » (Pop.
si direbbe) « Ad^s te see pii on
PUB
— 576 —
PUG
bagai e Vh ora de... \: « Ora non
eei piu un ragazzo ed h tempo
<li... ».
Publicazidn, Pubblicazioni. /—
de matrimoni: Le ecc.
Pudiclzia (P. N.), Pudicizia. (Si
ode anche nella parlata popolare
ina in senso scherzevole). « Tl te
offendet la niia — / » : « Tu ottendi
la mia pudicizia ! ».
Pueril (P. N.), Puerile. « Std ar-
gomeni el me par 6n poo — >:
-« Codesto argomento mi sembra
«n poco puerile ».
— PuerUitaa (P. N.), Puerility.
<c El se perd in certi —...»:« E' si
perde in certe puerility*.
Pu^rpera (P. N.), Puerpera.
■« Stct ben tani el ficeu che la — » :
^< Neonate e puerpera stanno be-
ne*.
— Puerperal, Puerperale. F^
«gr — : Febbre puerperale.
— Puerperl (P. N.), Puerperio.
« La g'a amtu 6n cattiv — » : « Eb-
be un cattivo puerperio ».
Pugn, Pu^no. Ddb via di — .• Da-
re dei pugni a destra e a manca.
Dd, di — in del: £ come dar un
pugno in cielo. Fh a — ; Fare a
pugni o a calci. Bohh ehe fdt a
pugn col h&ii sens: Cose che' fan-
no a calci col buon senso. ¥.St6
color el fdt a — c6n quest' alter > :
■« Questo colore stride con que-
st'altro ». « S^tn miss a fd, a — o
a fd s6tt a — in strada » : « Si mi-
sero a cazzottarsi o far a pugni
nella strada ». « I/e poeu nanea
6n — in del musdn » : « Non h poi
neanche uno schiaffo*. Refilh 6n
— ; Rifilare un pugno. liestct ednl
<^n — de mosch: Restar con un
pugno di mosche. H On — degent :
tin pugno di gente. f| « El g'd
scritt 6na iHtera tutta de sb — » :
« Gli scrisse una lettera tutta di
«uo pugno ». (Pr.) Mdg adag adag,
qiugn slarga el — : (Manca Lett.)
In maggio va adagio ad allege-
rirti di abiti, in giugno fa pure
senza tiraore.
— Pugnatta-ttass, Cazzottarsi.
Pugnal (P. N.). «-B'/ tendr el
portava alia cintura 6n — c6nt
el manich d'or » : « II tenore por-
tava alia cintola un pugnale col-
I'impugnatura d'oro ».
— Pugnalada (P. N.) Pugnalata.
Vedi Stiletlada.
Pugnatta(yolg.). Vedi IHgnaUa,
Ptii, Polio. Andd de concert d-
me la pitta e i — .* Andar d' M-
cordo come la cMoccia coi poi-
cini. Coo de — .* CerTello di pol*
lastra, d'oca, di gatta. Ficeue —
toBuien su tutt i fregui : Ragazxi c
polli non si trovan m.ai satoDL
Manch pui e m>anchpuid.' Hens
polli meno plpite. ^Pui purgaa:
Polio di Btia. Fui ripdlit : PoB«
sbuzzato. Tiraa cdme 6n — .* St«e-
chito. ^, K.: JSestd H tiraa edmew
— ; Restar sul tiro o stecchito.
Puida, Pipita. ^G'oo dna-^sul
didin che me da fastidi » : « Tens*
una pipita sul mignolo che mi a^
fastidio o noia». Strappd, la — »
piti: Cavare la pipita ai polB.
« Mh m«ri el g' a la — »:«1C«
marito ha la pipita, non fa chr
bere ». « Pover ficeu, V ^ &na w-
ra — » : « Povero bimbo 6 un gui-
gnerino ». (Pr.) Manch pui tMoak
puid : Chi ha galline ha pipite.
Pulla, Puglia.
Pulpit, Pudpito. * Dal pulpit du
se sent di robb contra V Italia »:
«Da noi s'odono dal pulpito eose
contrarie al patriottismo ».
— PiQpitdn, Un gran pulpito.
Punlon (Volg. id.). Vedi O/i-
ni6n.
Puplll, Pupillo. La vhdova e i
pupill: La vedova e i pupilli.
— PupUlar, Pupillarc. « Quand
gh'era el m^ giudes — » ; « Quan-
do era vivo il mio giudiee pupil-
lare ».
Pur, Pure e Puro. « CTt.' el trt-
da — che » : « Creda pure che ».
« L'h pur anea noids, vcdH, lit * :
« Lei e pur noioso, sa ? )» « L*era -
l\ poceh fd>n^<^ Era pur li poe'att-
zi>». « T^el coneedi — chi... » :«T«
lo concedo purch^...» Pur troppf:
Pur troppo ! | Vin — .* Vino scmet-
to. Acqua pura: Acqua soasea.
Pur purent : Purissimo. Pur co-
me VacquM di macar6n: Puro co-
me 1' acqua de' maccheroni.
Pure, Purea. Zampeti edntel'^
de palate : Zampetto con purea di
pomi di terra.
Fures, Pulce. Ciappd, i — : Spnl-
ciarsi. Pien de — .• Irapulciato. ,
Vess c6m,e a curd 6n saech de—: I
Esser come a custodire un sacco
di pulci. Fa^h i — a vun : Rive-
derne i conti o riveder le bnccie
PUR
- 577
PUS
•ujlho, Maggia de puree: Gocoio-
Ln.a di sangue o macchiolina di
^vilce. Meit 6n — in Voreggia:
dCetrter una pulce in un oreccnio,
^i^gd, in di — : Frugare nei cas-
letrboni d'un morto per sottrar
rol>a agli eredi. JM. d. d.) Anea i
— ff'an la toss : Hanno anoh'essi il
loro catarro di voler, eoo. Opp,
FnlTti i cenci vogliono entrar in
>u.cato 0pp. Ancne i granohi vo-
EFliono mordere le balene.
— PureseUa (C&) (P. N.) (Volg.),
I^uloiaio.
— Pnresera, Puloiaio. Quella eh
Vh iina — » : « Quella easa e un — >.
R Gyiella stanza Vh propi 6na — » :
K Quella camera h un vero — ».
Furgra o Purgant, Purga. Tmu
drta purga o dnpurgant: Pigliare
ana purga ounpurgante.« JP/pwr-
ffa9%t el g'ct faa nagott > : « II pur-
gante non ha agito )». Purgant de
C€tTt€Ul: Purgantaccio.
— Porgk-rgasB, Purgare. T<bu
cLb purgass : Prendere un purgan-
t-G. I « 2^6 la faroo jmrga mi » :
« Te la far5 scontar lo ». Purgass
di pecccta: Purgarsi de' propri peo-
— Purgatorl, Purgatorio. lanim
del p^irgatori: Le anime del pur-
l^ratorio. V^s in di p^nn del pur-
gatori : Essere nelle pene del pur-
satorio in terra o Avere in terra
il 8UO purgatorio.
Fiirinc&-lcaa-lcas8 (P. N.), Pu-
rificare. Oli purifieaa: Olio
— Puriftcazidn (P. N.), Purili-
cazione. — de la Vergin: La Pu-
rificazione.
Purisna, Pmrito. « Te gh'ett — f
Ch'attet*: « Ti prude? E tu gratta>.
— Purisnii, Tnidere. Purisnd i
6nff : Pizzicare o prudere le mani.
Ptirisnh el palmo de la man (pre-
sentimento sciocco) (lett. ): Pru-
dere il palmo della mano.
Puss, Pus (Mareia che si forma
negli ascessi). M — per inestdt i
varceul: II pus bono peril vaccino.
Pu88ee» Pill. « J^n utti — » : 4c Ne
vQglio di piii ». « Jj*h — bHl eltd*:
« E pi^ bello il tuo ». « Pussee de
avisatt eossapodeva fdtf»:€ POl di
avvisartene che cosa potevo fare?>
jyh — largh V <Buce che el hceuee:
Vedi Oeuce.
Pust^mma, Postema.
Pustdrla (in dis.), Pusterla (ant.)
Antiporto. Sarh tra la porta e la
— .* Chiudere tra I'uscio e il muro.
P^stola , Pustola. « S6n pien de
pusiol sul stomegh » : « Ho il petto
ooperto di pustole)».
Puta. N. fr. : Puta cas : Puta il
caso. P. E. : « Puta cas che V ann
che ven dovessem... » : « Puta il ca-
so che Tanno venturo Ibssimo ob-
bligati di...».
Putativ, Putativo. Pader —:
Padre putativo.
Putiferl (P. N.), Putiferio. « An
faa 6n — per dn'asnada * : « Han
fatto un — per una bricoic»».
Putost , Piuttosto. « Putost che
tceu quell' omm l\ voo a mdnega > :
« Piuttosto che sposare quelP uo-
mo mi faccio monaca ». <(. I/h —
magher che grass >: « E piuttosto
magro che grasso ». « Jj'^f — , che »:
« £j piuttosto, ohe». « O — no; Vh
mh che tasa » : « O piuttosto no ;
meglio h che io taocia».
Pattanna, Puttana, Meretrice.
II « Che peecaa quell bell vas Vh an-
daa a puttann » (Volg.) : « Ghe pec-
oalo quel bel vaso e andato in
cocci ».
•* Puttanella, Puttanella (1),
Sgualdrinella, Sciupatella.
— - Puttasca invece di Puttanna.
« G'oo 6na famm, puttasca » : « Ho
una fame olie la vedo».
Puylal, Piviale. (Paramento sa-
cerdotale) MHtes in — .• Mettersi
in pontificale.
— Puvion, Piceione (2). I— che
v6la in eittaa : Picoioni terraiuoli.
Puvion salvadegh: Colombaccio.
(Pig.) Puvion de Bust: Lepoppe.
— PuYionitt, Le poppine.l y^s
edme duu — .• Esser come due co-
lombi. I « L'h chl el puvion » (volg.):
« E qui il ^onzo , che deve essere
spennacchiato ».
— PuTloaera (P. N.), Piociona-
ia (3), Colombaia.« Vit sii in — a
taeu el rost de incceu » : « V a su in
colombaia a prowedere Parrosto
per oggi o quest'oggi*.
ii) A Firenze chiamasi puttanella il f!a-
schetto dove si tiene il Montepulclano. •
(2) Piceione in fior. ha pur un altro
signiflo to che corrisponde al nnstro Pic~
ciafett ed i il taglio di came di hue , dal
soccosn20 al ginocchio.
(3) La Piocionaia toscana che traduce
alia lettera il Ptwtonera e invece il nostro
Logffidn.
«7
QUA
578
QUA
Q
Q (Sedicesima lett. delPalf.) (Si
pronuncia C6)f Q.
Quaa, Quale. «ifa 9Maa/}»:«Ma
quale? » « Quaa /'^ / » : « Qual'^? »
Qua quit (Onomatop. del ^aci-
dar delie rane , del gracchiar di
corvi, ecc), Quj^, qua.
Quacc, QuAtto.J^helqiAace: Star
cb lotto. « Ldb, de pds a la sees quace
quacc el I'd spettcta » : « La dieti'O
la siepe quatto quatto o ehiotto
chiotto lo aspettb ». « Vd sott a la
dohhia e sld quacc » : « Va sotto le
coltri e sta li quieto ». « El a'h miss
II quace quacc > : « Egli si h aoco-
vato » (Pistoia).
Quaccln, Forma. Qitaccin per i
fonnaggilt, per i robbimul, i roh-
bioliitj ecc. : Forma delle oaoiole.
Quacquer (P. N.), Quacquero.
« ]Sl par 6n quacquer » : « Pare un
quacquero ».
Quader, Quadro. Quader a oli,
a tempra, ecc.: Quaaro a olio, a
tempra, eco. On quader antichf de
valor: Un quadro antico, di va-
lore. (Spettacoli) « Jg7Z quader final
del ierz att I'h helHssim » : « II qua-
dro finale del terzo atto fe bellis-
simo ». Robha de fann di quader:
Cosa da fame un quadro. (Descri-
zione) « El m'dbfaa 6n quader stru-
zianle de la soa situaaidn » : « Mi
feoe un quadro straziante della sua
situazione ». (Prospetto) « G^oo ditt
de compild. el quader statistich » :
« Gli ho detto di compilare il qua-
dro statistico ». (Di gioco) Il,6r ,
picchf e quader: Fiori, picohe e
quadri. ( Pr. ) / Madonn slan ben
sui quader ( Appross. ) : Sooera e
nora tempesta e gragnola. (Add.)
«3f t el vut quader minga bislonah*:
« lo lo voglio quadrato non bis-
lungo ». (Falegn.) Lavordt in qucb-
der o dequacUr: Lavorar di qua-
dro. Paisan quader: Villan rifatto.
— Quadrk-adraa, Quadrare.«if i
la me quadra poech sta robba » :
« Non la mi — o garba punto que-
sta cosa )». Quadra el coo : Quadra-
re la testa. Quadrd el sd fondo:
Riquadrare la fattoria. (Milit.) A
Custoza dn format el quadraa:
Idem. (Add. )«J?o<on<2 o guadrwSt.
« Botondo o quadrato? 3» Veil qmt-
draa: II quadro (1), Velo qui^a-
to. (Gleometria ) Xa radis miadnt-
da: La radice quadrata. lil am'
draa de Vipotentisa: II qua^ti
dell'ipotenusa. (Gioco) Carta qtM-
drada (che non h stillo). «Ti».
ioedi la quadrada / » : « V edo la car-
ta quadrata ».
— Quadrangol, Quadrangolo.
— Quadrarla ( Volg.). Vedi Qm-
dreria.
— Quadrasc, Quadro seDzavalore
— QuadraUn (Che formano g^
interstizii fra una parola e Tahn
negli stampati), Quadratini. ^-
dratin rigaxi: Quadratini rigati.
Quadratdn, Quadrato. Qtuidn-
ton rigaa: Quadratello rigato.
— Quadratura, Quadratura. Pit-
t6r de quadratura (di soffittiept-
reti): Pittore riquadratorc e 4
fregi. (StampatoM) Quadratun.
(M. d. d.) Cered Id quadratura id
Hrcdl: Corcare la quadratura del
oiroolo.
— Quadree (in dis.). Vedi Jfr
goziant in quader.
— Quadrdtt, Quadretto. Gh'eii
quadrett che eosten cent volt pta-
see de certi quader grandissm:
Ci Bono dei piocoli quadri, che
oostano cento volt© pih di e&6
grandissimi. (M. d. d.f « Te podd
fit fd 6n quadreU* : « Puoi attae-
care il voto ». (Misuratore) Brae*
cio quadro o cubico. « Xa eotta
tdnt al quadrett » : « Costa taato
al braooio quadro ».
— Qnadrettii-drettaa, Mignnr
a braccia quadre o oubiche) /
sManehin quadrhtie^h el lawri:
Gli imbianonini misurano a bnfr-
cia quadre.
— Quadrettadara, Scandislio.
— Quadrdn, Qnadrdn, Qoadrih
ne, Quadrotto.
Quadrettln, Quadretttno. Steft
a guadrettin: Stofi'a a quadri^ue.
(1) II Quadro florent. e an Te]o r{ea«ftto
di tulle, che le donne portaao, o ia cmo
a guisa del m^sere, o aalle spall*.
QUA
— S79 —
QUA
Qnad^ma, Quadema, Quater-
iRr. « Ub. eiappaa la quadema std
>oia / » (volg.) : « Ha vinto la qua-
Lerna quel boia ! >
Qliadrli-adraa» Quadrare. Qua-
IrA el cdo : Kic^uadrar il capo.
S^nrbaro. « Sta tdea la me qua-
Ira » : « Questa idea mi garba >. H
yn spazzi quadr€M : Uno spazio
tiiadrato. (Mat.) La radis quadror-
a : La radice quadrata.
Quadrant, Quadraute. El qua-
Irant de Vorolog: II quadrante
lell'opoloffio.
— Qua<&antin, Quadrantino.
— Quadr^ll, Quadrello, Matto-
le. — fariceu, forty mezeanell, al-
Hts : — ferrigni, furetti, mezzani,
lolci. Meda de — .• Monte dl — .
M. d. d.) F^ trii pass su 6n quor-
trell: Nuotare come un gatto di
>iombo.
— Qoadrellada (Colpo dato con
nattone), Mattonata.
— Quadrellett e Quadrellin.
Quadrettdn (In pi.), Vecoioni.
Garegaa a quaaretton : Fucile ca-
ricato di vecoioni o di palle trin-
?iate.
Quadriennl (Colto)^Quadriennio.
Quadriglla, Quadnglia. Balld la
itMutriglia : Bailaro la quadriglia.
QnadrUrUd, Quadrigliii. Vestii
][uadriglte: Vostito a quadriglie
non a qnadrigll^) o a quadrettini
7 Bi^cfae a Bcacchi, a scaccato.
Gioco di carte) Quadrigliati o
^nadriglio.
Quadrimester, Quadrimestre.
Qnadruplic^, Quadruplicare.
Qa&l, Qualcbe. nChe n6 te eor-
oita 6fh ^ai malann » : « Che non
-/ awenga qualohe malanno ».
<, JJasaet vedh 6na ^uai volta » :
c Lasciati veder© di quando in
][uando ». « J06r in semper tai e
][udi » : « Sono rimasti tali e quali».
Qu&la, Quaglia. Cappia d% quai:
jtabbia da quaglie. Curd, la quaia :
^spettare V amorosa. Passada
<« — ; II j)aB8o delle qnaglie.
Rb de quat: Re delle quaglie.
Uihne quaia al tparavee: Come
Taaglia sotto lo Bparviero. D Quaia
P. N.) per esprimere quella Mic-
ia che il garzone panattiere ha
lella gerla di piii all'insaputa del
[>adrone e che eg;li di eolito re-
Ma a ^ualche amico) « V6i damm
\a quaia » : « Dammi il panetto ».
— Quaiaster e Quaia8tr6n, Qua-
glia giovine.
— Qnai^tta, Quaglietta. N. fr.
volg. : Mosea. P. E. <Oh*hhorlaa
denter 6na quaieita in la mine-
8tra » : « C ^ caduta una mosca
nella zuppa ».
Quaicnedun , Qualcuno. « Gh'h
forse quaiehedun che ? » : « C'^ tor-
Be qualcuno che...?
Qualcossa, Quaicosetta, Qual^
coBctta, Qualcosiua. Damm quai-
eossa o quaieassetta o quaicosso-
rinna de mangid, » : « Dammi qual-
cosa, ecc. da mangiare». (Sten-
dendo la mano « Ch^el me daga
6n quaieoesa per l'am,or di Dio » :
« La mi dia qualcbe cosa per Ta-
mor di Dio ». | « 7n la fisatiomia
el g'it quaieossorinna del Cavour o
de JRe Ghuglielmo o ecc. » : « Arieggia
Cavoui*... o Se Guglielmo, o ecc- ».
Credes 6n guaieossa : Credere d'es-
Ber qualcneduno o Tenersi da
qualooBa.
— Quaidun o Qnalohedun, Qual-
cheduno. « Quaiehedun pretend
ehe... » : « C'6 chi pretende che... ».
« Gh*i in easa quaiehedun f » (alia
portinaia) : « C ^ qualcuno in ca-
Ba?»
Qual6, Grullo. « i' ^ dn paver
quaid » : « E un povero baggeo >.
— 9^^®^ (Masohio gioyine di
quaglia), Quagliotto.
— Qnaiottera, Quaglieraio.
— QuairoBU (FiBohio per qua*
gliere).
Quai, Quale, in Damm el eap-
phll » « Qual / » : « Dammi il mio
cappello » « Quale 1 » Per la qtial:
Per la quale. L'e pceu minga sta
robha per la qual : Non e poi
questa coBa per la (][uale. Tal e
qual: Tal e quale e tl volgo Tale
e cale. « T'el restituissi tal e qual >»:
« Te lo restituisco tale e quale »,
« L'h tal e qual / » : « E somiglian-
tiBBimo». «( Tal e qual!* JEbcI.
iron.) : « Bravo Meo ! . Proprio tal
e quale ! ».
Qnalis. N. fr. : Talis q^ialis :
Tale e quale.
— Qualment, Qualmente C6n o
c6me qualmeni : Come qualmente.
« G'oo seritt e6n qualment ml... »:
« Gli Bcrissi come qualmente io ».
— Qualora, Qualora. « Qualora
perd ghe piasess minga »: « Qualora
perb non gli piacesse ». « j& qtia-
QUA
— 580 —
QUA
lora cosse suecedaria? *: « Equa.-
lora che accadrebbe? »
Quand, Quando. « Ti parla
quand pissa i ocehyn « Tu devi
parlare quando le galline pisoia-
no •». De quand in quand: Di
quando in quando. « Fin qtutnd
r^ de durd sta hdrlanda ? »: «. Ma
fin quando dovr^ durare qu«^ta
8toria?)> Quand se sia: Quando
che sia. « Quand ae sta per,,. »:
« In punto di ». P. E. : « HI po'
arivct quand se sia » : « Di momento
in momento lo aspettiamo ». Quand
tiraven sii i calz&n e6n la ruzzHla:
Quando si tiravan su i calzoni
oolla carrucola.
Quanquam, Quanquam. Fd> el
— : Fare o spacciare il quanquam.
Vedi anche Protoquanquam.
Quanquan, Nanerottolo.
Quant e Quanto, Quanto.
« Quanto mai t'oo conossuu » :
« Idem ». QvAint e mai : Quanto
mai. « Oh'e sdnt quant' e mai ri-
conoseenty*: « Le sono grato quanto
mai ». Tant e quant: Tanto e
auanto o Cosi cosi o Tra il si e
no. « In quant a ml o a quel-
Vaffare... » : « In quanto a me o a
quell' affare ». « In quant a qulst
g'oo de dl ehe... »: «In quanto a
questo o riguardo a ci6 bo da dire
che... » Per quant : Per quanto.
^ Per quant ghe n'oAbia ditt»:
« Per quante gliene abbia dette ! »
« Te Vee compraa f Per quant f *:
« Idem )». « Tant e qiMnt ami o a
nun »: « Da quanto me o noi ».
« Ghe n'd daa quanti in staa assee »
(busse) : « Gliene diede quanti ne
pub benedir un vesoovo ». « Oh
quanta gent! » : « Oh quanta gen-
te! »
— Quantltaa, Quantity. In quati-
titaa: In (juantitk. Carhsz. danee,
mangid in quantitaa: Carezze,
denari, pietanze in quantity.
« Gh'era 6na quantitdt de gent » :
« Cera una quantity di gente ».
« St'ann gh^h staa 6na gran quan-
titaa de fhst de ball, de salvadegh,
de edlp de accident, de suicidi, ecc. » :
« Quest' anno oi fu una grande
quantitSt di feste da ballo, di sel-
vaggina, di colpi apoplettici, di
duelli, di 8uioidii)».
— QuantitaUy, Quantitative.
« In res6n del quantitativ ch'el ddty*:
« In ragione del — che produce ». I
— Quantum. N. fr. sch. : In ^iMm-
tum possum : In quanto io poaas.
Quaranta. Quaranta. Ciod is
5uaranta: Chiodo tozzo. (M. d. A4
<^it quaranta e des trenta: ¥u
male i proprii aftari. Vess «n M
quaranta dl: Essere nel puerpe"
rio. Quand se riva ai qttaraniam
sara I'anta (Appross.): Dai qa^
ranta in 1^ mi auol qui e mi duoi Ik
— Quarantdnna, Qaarantena.
Fa la quarantenna: Fare la qua-
rantena. « ^... n'^ toeeaa da fdlA
quarantenna in del lazzareU >:
« A... o'^ toocato di far quanui-
tena nel lazzeretto». (Fig.) Fo^k
fd, la quarantenna a onanotizia:
Mettere una notizia in qoaran-
tena. Vlss in la quarantenMa:
Essere sulla quarantina.
— Quarantin, Quarantino (Fi-
stoia), Quarantano. MelgoU, isr
S(BU, persiehf erhion, quaranUn:
Grano turco, fagioli, pesche, pir
selli, quarantini.
— Quarantdr, Quarant'ore. Mett
gid i quarantdr: Fare le quaran-
t'ore. « Fl g'h su i quarofiior*:
« E imbronciato ».
— Quarantanouv (P. N.), Qn*-
rantanove. La bottega del quanut-
tanoeuv : La bottega del qnaanui-
tanove : (dove si vende a 49 ccn-
tesimi). Ona pigotta de qtiarantth
nceuv : Una donnina o donnereOa
0 donnicciola.
— Quarantott (P. N.), « L'h <te
eroe del — » : « E un eroe del — ».
4c In quella easa V^ staa ^hi qma-
rantott » (Volg.): « Fu la rovinadi
quella casa », ^Tn queUaecua sw-
eed 6n — » : « E un bnggerlo ».
Quarci& (Volg.). Vedi QuaUk.
Quardonza, Quarto d'oncda.
Quarddra, Quarto d'ora. Ciappk
el quarddra hon: Pigliar uno in
buon punto.
— Quardoretta (Meno d'un quar-
to d'ora). « Ad^s in d*6n quardih
retta ghe s^mm » : « In meno d'm
quarto d'ora saremo aniTati ».
Quare, Quare. Non sine quart:
Non sine quare. « Quando ndgkt
n'l quare contdrbas m,e / » : « Quan-
do non ce n'^ quare oontnrbis
me?»
Quarella, Querela. Pttth mmM
quarella: Acousarlo o moveMli
Bte. V^ss in quareUa: Baaere m
guaio.
QUA
— 581 —
QUA
— Quarelli (Volg.). Vedi ^e-
Quareslma, Quaresima.- alia,
€utsa: Idem, vess Idnghredme la
^tutresima: Essere piii lungo della
luaresima. (Col to) La quaresima
ttf Galeazz : La quaresima di Gfk-
Dazzo Visconti ». « La vegnard la
nM'aresima se Dio v<Bur / » : « Verrk
ft quaresima se Dio vorr^ I »
Quarter, Quartiere. Quarter ge^
veral: Quartiere generale. Quar-
er e cashrma in VUtlss: Quar^
iere e caserma sono sinonimi.
f^^8 eonsegnaa in quarter: Es-
lere consegnato in quartiere.
— Quartermaster ( In dis. ), Quar-
iienn astro.
Qnartett, Quartetto. Lasoeietaa
lei quartett : La society del quar-
tetto.
Quartin, Quartino. (Misura in
lis.) Onquartin de mardn: Quar-
Tuccio. (Stanze) « M mh quarHn>:
c II mio quartierino ». (Stampat.)
Darticino e fiincarto. Cavaler
ITUirtin: 1 bachi comuni.
— Qnartlndtt, Quarticello. On
qtiartinHt de polaster: Quarticello
li polio.
— Quartlima, Quartina. La se-
del sonktt Vk
seconda quar-
non h punto
jonda cruartinndl
minga hHla: La
blna del sonetto
bella.
Quasi, Quasi. « Quasi quasi el
9aria mH ; eosse Ven diset ? » : « Sa-
rebbe ouasi quasi megclio. Cosa
He dioiT )» Sema quasi (assicu-
rando) : Senza quasi. « El gh' h
mat » : « Non o'6 ^uasi mai ».
Quassio, Quassio. M llgn quas-
sia: II legno quassio.
Quattii - ttaa - ttass, Coprire.
K Quatta el ealdar > : « Metti il co-
percbio alia pentola». Qualtd sii
el fcRugh : Coprire 11 fuoeo. « Me
sdnt sentii a — el coeur » : « Mi son
sentito strignere il ouore ». « Me s'^
— i oee e oo faa quell ehe oo faa » :
« Non vidi piti lume e ho fatto
2uello che bo fatto ». La mamma
t cerea semper de quatlall : La
mamma cerca sempre di scusarlo.
Avhgh nanea eamisa de quattass
el cuu: Non aver neanobe la ca-
micia da ooprir la vergogna. Quat-
td, i mobil primma de andh in
eampagna : Coprire i mobili pri-
ma di andar in eampagna. « Quat-
tet polid ehe fh fredd » : « Copriti
bene che di fuori h freddo o fa
freddo ».
— Quattada, Coprimento.
— Quattadura, Copertura. La
quattadura di seagn : La coper-
tura delle sedie.
Quattastrasc, Paraguai. (Volg.)
« Col mh quatlastrase scdndi el de
sott » : « Col mio paraguai oopro il
disotto ».
Quatter, Quattro. QvMtter de nu-
mer : Quattro numerati. Quatter
gatt: Quattro gatti. P. £. : « Shmm,
ddmd, quatter gatt ehe vd Ih a fa
la partida » : « Siamo in quattro
gatti cbe ci raduniamo \h, a far la
Bartita ». On omm de quatter face:
n omo cbe ba (^^uattro faccie.
Dighen quatter: Dirgliene quat-
tro. Daghen quatter mMpropiseeeh:
Dargliene quattro. Fd el diavol
a quatter: Far il diavolo a quat-
tro. Fass in qtiatter per con-
tentdb vun: Arrapinarsi per con-
tentar Tamioo. Ouadagnd. quii
quatta soldaiceu : Guadagnare
que' pocbi. (Iron.) Con quii quat-
ter ehe eSr: Con quella miseria
che o'6 intorno. V^s e6me duu e
duu fan quatter: Essere come due
e duo fanno quattro. Quatter volt
tant: II quadruplo. Andit a fd.
qiMtter passx Idem. Sti ouatter
mila ann ehe ^m,mr de sth at mond
(per iperbole) : In oodesti quattro
di cbe ci abbiamo a stare. (Pr.)
Bisdgna m,ai dt quatter fin ehe
nd V^ in del saeeh : Non dire quat-
tro se tu non Thai nel sacco.
— Quaresimal , Quaresimale.
« Oid, gih, Vh el so quaresimal »
(cayal di battaglia) : « £2 il suo
quaresimale ! »
— Quaresimalista, Quaresima-
lista. « S6nt stada a sentl el — in
Dotnm » : « Pui a sentir il — in
Domo ».
Quart, Quarto. Dlghel al terz e
al qtiart: Dirlo al terzo e al cjuar-
to. On quart d*omtn: Un onuciat-
tolo. On quart d*6ra : Vedi Quar-
ddra. (Musica) Quatter quart: I
quattro quarti. Quart a' asphtt :
Quarto d'aspetto. (Appartamen-
tino) «f Mi goo el mi quart disim-
pegnaa » : « lo tengo il mio quar-
tierino o quarto fibero*. (Luna)
Fl primm,..,. V ultim — : II pri-
mo... I'ultimo quarto di luna. Vesa
QUA
— 582 —
QUA
taiaa in d*6n h6n quart de luna:
EsBer tagliato in ooaa luna. (A-
raldica). / quart de itobUttia: I
quarti di nobilti^. Avhgh tutt i sd
trentases quart: Avere i trenta-
sei quarti. ( Garni ) Quart de-
nanZf quart dedree, quart de po-
laster: Quarto davanti, di dietro,
quarto di polio. (Ti^ografi) On li-
ber in quart: Un in quarto. (M.
d. d. ) Ciapph i quart denanz:
Metter le mani innanzi o Pi^liare
il tratto innanzi. P. E. « M% vedi
ehe Ve mH ehe eiappa i quart de-
nanz » r « Vedo ch^fe meglio cb' to
pigli 11 tratto innanzi ». Ninh %
quart : Sculettare. Pdsaa di strase
quart per quart: Scanicare o Sca-
nicare Btracci. Phrd i quart: Ca-
der V abito a brani. Slrett de
quart : Povero in oanna. Ciappaa
in di quart dedree : Lavorante
Barto.
— Quaxta, Quarta, (Peso e mi-
sure in dis.). (Soherma) Quarta
bassa, e — alta: Idem. | (Bachi
da seta) Dorml de la quarta: 1-
dem.
— Quartal, Quartale. L'imprer-
sarl el g' a minga pagaa I' ultim
quartal » : « L' impresario non gli
ha pagato 1' ultimo quartale ».
— Quartanna, Quartana. Avegh
la quartanna : Avere la quartana.
Pusee infamm de la fever quar-
tanna: Pill noioso della febbre — .
(Pr.) La fever quartanna i giovin
i e risanna e % veee la ghe fa 86nd,
la eampanna : La quartana i gio-
vani risana e uccide i vecchi.
— Quartee, Quarto. Fann gid 6n
^teartec; (Manca). Misuraidanee
e6nt el quartee: Misui'ar le doppie
a staia.
— Quattercent, Quattrocento.
Sti quattercent ann ehe gh' hmm
de std, ancamd al mdnd » : « Du-
rante il resto della mia vita o I
])Ochi anni ehe ci restano da vi-
vere ».
— Quattercentlsta, Quattrooen-
tista.
— Quatterpee, Quattropiedi.
« El trippee V h tropp piceol ghe
TORur el qualterpeey* (ouoina): «I1
treppiede ^ troppo stretto, ci vuo-
le il miattropiedi ».
^-- Quattordes, Quattordici. A-
vhgh el post quattordes: Vedi G am-
ber. Struppia shtt, mazza quat-
tordes: Ammazza sette. TredetAt
?'uattorde8 mia: Trenta di yet^
otto miglia, gran minchioa dt 1
se ne piglia.
— Quattrass. (NaTicella per iar
dustne ) , Chiatta. Sul lagk 4t
Comm i tintdr van in del qvat'
trass: Sul Lario 1 tlutori nsuft
della chiatta per le lore faccende.
Quattrin , Quattrino. Cente«i-
mino. Nanea 6n misertUnl qwsi-
trin: Neanohe un oentesinio Iwa-
oato. Finna a V ultim quatiriM:
Fino all'ultimo centesiino. FHid
quattrin : Squartar lo zero. >*•
avegh nanea la cr6s d* 6n gk&
(pop.) o quattrin: llimaner Bens
un centesimo o Non avere da liar
cantare un oieoo o non aver ^
beoco d' un quattrino. On irii
quattrin de donna: Una donniia
« Ch*el me daga 6n qtuUtrin de iri-
res » : « Mi dia un centesimo di (i-
liegie. « U eosl gavarii mai m
fruit ehe vara 6n q^uattrin » : < E
oosi non avrete mai un f rutto elK
abbia garbo ».
9uatvr(BUC0 (Pop.) (A chi porb
gli oochiali e gli oocniali stes^il*
Quattr'ocohi. Tird, faeura i qwh
troeuee : Cavar di tasca le barellt
« Qu^l grafid ehe ghe vh per d
e6nt i quMtirceuee : « QaelPomooe
ehe gli va in casa oolle bareDex
Quel (Idiot.) Vedi QtUli e vod
amni.
QuUl, Quello. QueU Uusui^
Padre Eterno. Queudi oreggd'ou:
II diavolo. (Indica persona ad-
detta a mestieri o inoarichi) ^»^
de la birra, quHl del gasj quell A
toss , ece. : h' omo obe vende It
birra n^ teatri, I'omo del gf^iji^
riscotitore delle taese , ecc. Qv^
di per cott: II percottaio. ^h^
delta earbonina: II brasino. 0i^
etie vend i inquri : II oooomersio.
Quell ehe gutda i asnitt : U cio-
caio ( 1 ). QukU di afari inutU:
L'affannone. El par pit qu^Ud*6M
voUa » (di uomo) : Non sembra #
quello ». El par pii qukUy st6 i*-
stii / » : « Ouest'abito non par pin
guello ». iv'd faa de quH de anH
tn i9re«dn»:«Ne feoe di queued*
anaar in prigione o ehe non haono
n6 babbo n^ mamma ». VM Ui
(1) E altri molU sotto il rispelUvo me-
stiere.
QUE
— 583 —
QUI
^A^IV omm » : « Ohe galantomo I »
:iQt4^U se dama scriv! » : « Quello
ly olie si ohiama scrivere*. ^manr-
atria anea guella poeca / » : « Non
lanoherebbe altro ! » La vd a
%t.^ll Dio : La va a quel Dio I « Ml
6n, minga de quH / » : « Non Bono
A quell! o di quelle ». L'i capitaa
n Quella » : « Capit6 in quella... »
On per quill/.., > : «Per quello »,
: S^rnm a qtiella de dovhss divid » :
Siamo a quella dl doveroi divl-
Lore». « In confront de quell f Ma
*h dn hisgid / » : « Appetto a quel-
o ? Ma h un tesoro o uu gioiello ».
: JPer quella tniseria resti anmd
ftA^ll ». « Per queir inezia resto
luello di prima o dianzi ». « QuMl
t» dl ehe Vh 6n asen, Vh peeu
ro/>p/»:« Quello di dire poi ohe,
)OC. « Diroo anea ml cdrne diseva
fttell to/ » : « Dirb come diceva
luello ». Resta c6me quell de la
vMXsehkrpa: fiimanere oome quello
> come un mlnohione. « Per riu-
tigh el farav quell ehe se sia » :
K Per riuscire larebbe qualunque
sacriflzio ». Meatdi in quella : Re-
star intesi. In maneh de quella:
Dal vedere al non vedere. In
q%iella ehe... : In quella ehe o in
guel mentre. Slit in su quella:
tar suU'ayyiso o alia colta. V^s
de quell o propi de quell (di vi-
Qo): Esser proprio di quello I o
deila ohiavelita. « ^^Ai Ui quhll gun
vin eh* el favorissa a » : « Quel gio-
vane fayorisoa a».
^ Quesltt, Quesito. — de matema-
tiea, dejisiea, eee.: — di matema-
tica di nsioa, eoc. / quesitt ai giu-
rati: I quesiti dei giurati.
— Quesitin o Quesitell, Piccolo
quesito. « Mispdnd a std quesitin
ehe te foo » : \ fiispondi a questo
piccolo quesito ».
Quest, Questo. Qu^t e quell:
Questo e quello. « Bisdgna savh
qtteet.,, ehe... » : « E da sapersi che».
Quest e alter: Questo e altro. El
pd fd quest e alter : E' pu5 far
questo e altro. leomedi honn g*dn
quest f ehe, edme i vin bdn, resi-
sten al temp : Le commedie bone
hanno (questo di proprio ehe co-
me i vini molto fim portano gli
nnni)».JE7 ^uest h quanto: Idem.
Ghe vorarui 6n poo de quest ehe
lu el g'it minga: Ci vorrebbe un
poco di questo cbe lei non pos-
siede. Ghe voraria 6n poo de que^
8ti (con un piccol gesto ira pol-
lice e indice) : Ci vorrebbe un po'
di quattrini. « Manearia anea
questa/ » : « Ci o Mancherebbe an-
che questa Opp* Ci' mancherebbe
altro >, nAh qv^ta VI fUBuva ! » :
« Quest' 5 nova o ^ barbina dav-
vero I »
— QuletatlTp Che quieta.
— <}iLietltadin, Quiete. Con tutta
quietttudin: Con tutta quiete.
— Quietaxnent, Quietamente.
— Quiettin, Quietino. « Quietin,
quietin se V h eavada » : « Che to
cheto se 1'^ svignata».
QuU (Volg.). Vedi QuH in (^m.
Qulnoi. N. f r. : Stit sul qtunei e
quindi: Stare o parlare in quinci
e quindi. Vestida in quinci e quiiv-
di: Con quelPabito in quinci e
quindi.
Quindennl (Lo spazio di 15 an-
ni). Quindennio.
Qulndes, Quindici. Pari el quin-
des de taroeeh: Sembrar il diavolo.
— Quindiotna, Idem. inStaroo
via 6na quindidna de c^i » : « Sta-
r6 lontano una quindicina di
giomi ».
— Quinquenni , Quinquennio.
In 8t6 ultim quinquenni i entrad...:
In questo ultimo quinquennio le
entrate...
Quint, Quinto. M quint att : II
Sumto atto. On quint: Un quinto
1 litre. I Salt de quinta: Salto di
quinta.
— Quintal (Mis. metrica di ca-
§acit&), Quintale. — de Ugna : —
i legne.
— Quintadecima, Idem. Imnna
in quintadeeima : Luna in quin-
tadecima.
— Quintett, Quintette, ^in-
tett de Mozart: Quintetto di Mo-
zart. Fan 6n bell quintett: Fan-
no un bel quintetto.
— Quintin (Misura di vino), Un
quinto. | Vkss in san Qiiintin: Es-
ser poveri come san Quintino ehe
sonava la messa coi tegoli
— Quintinna o Clnquinna (Lot-
to) Ouintina o Cinquina. « Stoo
per fd einquinna » (a tombola) :
« Sto per far quintin a ».
Quinta, Quinta. (T. di teatro)
« Ii'h seappaa in di quint » ; «Fug-
gi tra le ^uinte » (Fig.) Dedree di
' quint : Dietro le quinte.
QUI
— 584 —
QUI
Qnintemo, <^uintemo o Qua-
demo. On quiniemo de carta :
Un quinterno di carta.
Questdr, Questore. JEl quesior
Vh aiidaa dal Prefett. II Que-
store andb dal Preietto. M Que-
8tor de la Camera di DepuUw,:
II Questore deUa -Camera dei De-
putati.
— Questura, (P. N.), Questura.
« L'dn menaa in questura » : «c Lo
condussero a dormire in Questu-
ra y>. « I/'^ sul liber de la questura » :
« £} sul registro della — ».
— Questurin, (P. N.), A^ente
di Pubb. Sicurezza. Questunno.
Questua, Questua. La qttestua
rh proibida : La questua e proi-
bita. La questua ae la giesa: L'e-
lemoslna.
— Questua , Questuare. Vedi
Cereh su (trattandosi di mendi-
canti). / /raa zoecolott e i mo-
negh van intomo a questuh: I
frati zoccolanti e oerte monaohe
vanno intorno a questuare.
— Questuant, Questuante.
Quia (D. Lat.), Quia. Std, o ue-
gn% al quia: Stare o venire al
quia.
Qoibus (D. Lat.) fr.: Conqui-
bus: I quattrini.
Quidem ( D. Lat. ) Bene qui-
dem : Idem. « S'el ghe pias bene
quidem, se de wd... >.'«Se gli pia-
ce bene quidem, se no... >
Quidsimll (D. Lat.) Quidsimile
c Quissimile. « L'h minga precis
ma Vh 6n quidsimil » : « Non e pre-
cise ma un — ».
Quiescent, Quiescente. «i/'e
cinq ann che s6nt quiescent » : « Fui
giubilato cinque anni fa ».
— Quiescenza, Quiesoenza El
soldo de quiescenza: La pensione.
4c L'^ std miss in quiescenza » : « Fu
messo a riposo*.
Quiettk-ettaa-ettass, Quietare.
N6 quiettdi nh giorno n^ nott: Non
quietare nfe giorno n^ notte. «^n-
ahmm andemm .sura G... che la
se quietta •» : « Andiamo o Su via,
sora G... la si quieti ». Qui^ttd, gio
i robb: Quietare ogni cosa.
Quiett, Quieto. ^iett cdme 6n
bhe: Cheto come olio. « Ul g'd 6na
stanza quietta e raccolta eh' el pd
studid, y> : « Ha una oameretta
quieta e raccolta che vi pu5 stu-
diare». n^Adess I'h pv^see quiett
ma etanott VA daa fceura* \A
maniaco) : « Ora h piu tranqnilb
ma questa notte smanib ». Pk A
quieto vivere: Fare o amare 3
quieto vivere. Lassd tnai quisit:
Non lasciar tranquillo un minuto.
JPodk minga std. quieti 6n mintOX
(di ragazzo) : Cne non ea sti^
cheto un memento. « Ma sUl quieA
6n minutt » : « Ma sta bono un i-
stante». On' aequettinna quieUa,
quietta : Una pioggerella c^eta
cheta. « Oh sta pur quieti, ehe U
rangi »ti » : « Sta pur quieto, ehe
ti servo io». El lagh Vera qmtM
cdme 6n cristall » : « II lago en
quieto come olio ».
— Qnintemett, Quintemetto.
Qnintessenza, «J7« la qtiintet-
senza di birboni » : « j^ la qiiinteft-
senza de' birboni ». | « Ghe n'i one '
quintessenssa » : « Ce n'^ un subisao
o Roba a bizzeffe».
Quiproqao, Qui pro qno. L*h
stOM 6n vero quiproquo: ^ stato
un — o equivooo.
Quist ( Volg.). Vedi Quesli. N. fr.
volg. : Avigh tanti de quisi ! :
Essere e quattrini. Sema de ^pasl
se fii nagott : Senza quattrini noo
si la nulla.
Qui8t&-8taa(yolg.). Vedi Aegm-
std, N. fr. volg. : ^nEinsd eosse fet
quistaa ? » : « £ cos) ? Che guada-
gno hai avuto ? >». « Per quisldi d
iem^p che Vaveva perduu, Td d^
vuu sgambettdb » : « Per rlcattare il
tempo che s'era trattenuto allesti
il passo ».
Quistion (Volg.). Vedi QtiesH&n.
N. fr. volg. : Avhgh di quistian o
Quistiondi: Venir a questione.
Qui8tion& (Volg.). Vedi Que-
stiond. N. fr. volg. : « £!l g^it atu»
de quistionh » : « Ebi}>e a questio-
nare per... ».
— Quistiondtta (Vol^.). Vedi
Questionetta. N. fr. volg. : Se tralr
tava d' 6na quistionetta .* Si trat-
tava d'una questioncella.
Quitanza, Quitanza e Quietanza.
« Gh'el me faga la quitanza » : « Mi
faccia la — ».
— Quitanz^-anzaa, Fare qui-
tanza e Quitanza re.
Quondamm (Volg.). Vedi Qwm-
dam,.
— Quondam, Quondam. Elficsu
del quondam Giovann : n figUo
del quondam Giovanni. (Pr.)C%i
QUO
-585 —
QUO
H/Dtir el vit in quondam, CM more
a nei quondam.
Quoniam, Quonia (1), Baggeo».
j&'^ dn quoniam » : « E un ba-
>rd.o ».
Qiiotizxk. Vedi CoHzza,
Quoto, Quoto e Quoziente.
Quotta, Quota. « Qtiesta V h la
quota ehe t' e toeecta » : « Questa h
la tua quotas.
Quozient, Quozieute.
R {Erra)j B (Erre). Vedi Urra.
Rabarbor (Medic.), Rabarbaro.
Rabadan, (Sense proprio, oolto),
itftmadan. (Trasl.) ^d on gran ra~
tadan o 6n rabadan del trenta
Htra (2) ; Far un oMasso indiayo-
ato o delle trenta paia. « Cosse Vh
*h 8t6 rabadan / » : « Cos'^ codesto
>adanai ? »
Ralmgass (P. N. entrata da poco
lella parlata dopo il suocesso d'u-
la commedia omonima), Rabagas.
K L/h 6n vero Rahagass » : « Gli h
IXL vero Babagas o un voltaca-
»aooa ».
Babbia, Rabbia e Ira (3). Giap-
pd rabbia: Arrabbiare. Fh mar-
wi vun de la rabbia : Far maroire
cuio di rabbia. « Ona rabbia ehe
ghe vedi 3tm»:«Un rovello, ohe
Qon vedo piti lume ». « Che rab-
bia!* «Cne rabbia! » «JD'^ im~
pastaa de rabbia » : « E impastato
di rabbia ». Smangiass de la rab-
bia : Rodersi dalla bile. « Famm
minpa vegnl la rabbia » : « Non
mi far montare la stizza o la fotta»
(volg.). I (Dei oani) PastfBur V h
minga trovaa a quel ehe par, el
vero rimedi eontro la rabbia : Pa-
steur a quel ehe pare non ayreb-
be trovato il vero rimedio eon-
tro la rabbia. (Di cose) Rabbia de
frhdd, de vent, de nev : Rabbia di
freddo o stridore, rabbia di vento,
di neye. Rabbia in di dent : Stri-
dore de' denti, Gina. (Arezzo).
(1) Quonia in dis. in fior. voleva dire
Fesia, Oioco, Sorezio, Dissidio.
(2) Annibal Caro, senza pur sapere nulla
intorno alia nostra frase del trenta para
(i 60 decurioni del secolo XIV) scrisae :
«Le trenta paia si sono oggi scatenate per
me »• Risoontro curioso I
(3) In dialetto non o^ d la bella sfuma-
tnra ohe in toscano pub essere indicata
colla frase : Tint si fece rabbia.
— Rabbiascia, Saetta.
— Rabbiaa, Arrabbiato. Rab-
biaa e&me 6n scin : Vedi Sdn, Ri-
8j>&nd de rabbiaa: Rispondere rab-
biosamente. Can rabbiaa: Cane
rabbioso o idrofobo. Asit rabbiaa :
Aoeto — o fortissimo.
— Rabbladon, Rabbiosaooio.
— Rabbiadell, Rabbiosetto.
— Rabbiin, Rabino, Stizzoso.
On poo rabbiin : Stizzosetto. «2y'^
6n rabbiin ehe ghe voRur pazienza
a viveffh inshmma » : « £ un rabino,
ehe ci vol pazienza a stare con lui.
— Rabbios, Rabbioso. « Cdme Vh
rabbidsa ine<Bu tda sorUla » : « Co-
rn'^ stizzosa oggi tua sorella ! »
— RabbiOBasc-osdn-OB^ll, Rab-
biosaooio e Rabbiosello.
— Rabbiosa, Vedi Aequavitta,
— Rabbietta, Rabbietta e Rab-
biuzza. « Me Va ditt ednt 6na eerta
roMietta tra came e pill ehe... » :
« Me lo disse con ima cei'ta stiz-
zetta tra pelle e pelle, ohe... »
Babesch, Rabesoo. Stoffa, tor-
pezzaria a rabeseh : Stoffa^ tapez-
zeria rabescata. « Fl s'l miss a fdt
di gran rabeseh in la sabbia » : « 8i
mise a fare de' gran rabeschi nel-
Tarena o nella rena».
— Babesclk-eBcaa (P. N.) Rabe-
scare. « Bisbgna vedh c6me I'd ra-
beseaa pdlid quella vesta de ca-
mera » : « Bisogna vedere ehe bei
rabeschi ricamb sulla veste da ca-
mera ]».
Rabin, Rabbino. Fl rabin di
Fbrei: II rabbino degli Israeliti.
Rabican, Rabicano. On eavall
8a>6r rabiean: Un sauro rabicano.
RabOtt , Sbarazzino , Monello.
On'azidn de rtibott : Monelleria.
— Rabottin-ottell, Rabottino(l),
Monelluccio.
(1) Rabottino i un amese da fMegname.
RAB
— 586
RAC
— Babottaia, Ragazzaglia, Be-
oerume.
Baccagna (1). Vedi Bttbbidsa,
Sgresgia^ Rosoli de truppa.
— Raccanatt , Aoquavitaio.
« L'dn areelaa in del raccanatt chl
diritnpeit » : « L' hanno arrestato
nella Dottega del liquorista oosti
dirimpetto ». (Di chi frequenta gli
acqua vital) « L'e 6n famoae rac-
canatt semper mezz imbrieigh »
(volg.)* « ^ un gran frequentatore
di liquoristi, sempre uboriaco ».
Racch (Liquore), Araooa.
Bacchetta (Arnese per giocare
al Yolano)f Racchetta o Laoohetta.
Raccola, Letiohino. « Ma finU-
sela de fa la rdccola » : « Smetti
una volta leticone che sei ! » (II
litigio stesso) « Tira minga man
de 8ti raccol >» : « Lasoia stare oo-
desti tkoco]i». Famoso per mett
gio di raccol: Famoso per attac-
car liti.
— Raccolk, Leticare (e in altro
senso anche Taccolare). « Xu 8* el
pb raceold, l'e tutt coce / » : « Quan-
do pu6 leticare o tacoolare egli h
felice ».
— Raccolon, Letioonaccio.
Baccolt (Civ.)) Raccolto. <Vera
la in aiesa a ^regd tutt raecolt » :
« Era \k in chiesa a pregare tutto
raccolto. ] HI raecolt de Vann: I-
deui.
Raccolta, Raccolta. « El g*dL 6na
bella raccolta de inshtt, cdnt i al
dur » : « Ha una bella raccolta di
coleopteri ». « L'd feui 6na bonna
raccolta de pngn e de pee in del
euu » : Fece una buona provviste
di pugui e di calci nel sedere*.
— Raccoltinetta, Raccoltucoia.
Raccomandk-ndaa-ndaBB. Rac>
comandaro. « Te raccomandi std
adree al mur» (mamma a figlio-
lo): « Ti raocomando tienti al mu-
ro ». Letter a, pacch raceomanr-
daa: Lcttera, pacco raccomandato.
Alberghi raccomandaa (sulle quar-
te pagine) : Alberghi raccoman-
dati. liaccomandass a la sda bonna
araaia: Raccomaudarsi alia sua
bona grazia. HaccomandasB ai
gamb : Kaccomaudarsi alle gambe.
« JEl to raccofnandaa Voo j<w. inn-
(1) Parola importata da Ptacenza, dove
le vinacce sono chiamate Racche.
jpie^d»:4cAl tuo racoomandato ho
trovato il posto ».
— Racooxiiaiidazi6xL, BacconuuH
dazione. « G'avaria bisdgn d'dnm
piceoia raceomandazion ji>rec«...»:
« Mi abbisognerebbe una piooob
raooomandazione presso... »
— RacoomandazioiLetta, Raeeo-
mandazioncella.
Rachitegh (Volg.). Vedi BaH-
tich,
Rachitich, Ratichito. L'lsHtuti
per i rachitich: L'istituto dei ra-
ohitioi. Fdrment raehitteh: Grano
rachitico.
Radk-adaa-adass^ Radere «lfe
sont fdt radd i cavei ( col rasoio ) :
« Mi son t'atto radere il capo k
Radd 6h can: Tosare. Vedi anche
JRasd (senza rasoio).
— Radada, Radaia (1), Me sonl
faa fd 6na bonna radaaa de to-
vei » : « Mi son t'atto radere il os-
po».
Rfcdica, Radica. Ona seatolatU
radica: Una scatola di radica.
Radical {?, N.), Radicale. Ju-
dical e repiwblican : Radicale e re-
pubblicauo.
RadlB, Radicc. Pientd i radis:
Metter radice (piante). Pienii
i radis in d* 6n ait : Abbarbft-
bicarsi in un luogo. (Fig.) Anda
a la radis : Volerla vedere fino in
fondo. Movinaa de ramni e de rth
dis: Tribolato o rovinato sin neUe
barbe. Strappd sh i radis (di
dente) : Divellere le radioi d' nn
deute. Mhtteqh i radis al s6l: Met-
ter le radici al sole. La radis di
dn^, di eavii: La radice delle nn-
ghie, dei capelli. (T. di matema-
tica) Radice.
— Radisetta, Radicetta.
— Radisarodu, Barbatella.
— Radisamm, Sterpame.
— RadlB^-isaa, Radicare.«Xa
semenza del vas la comincia a ra-
disd » : « Ci5 che hal seminato nel
yaso comincia a radicare ».
Raffa, Raffft. O de riffa o de
raff a...: O in modo o neU'altro. |
Ed a la raffa mffa: Fare a ruffs
raft'a o di rift'e o di raffe.
Raffk-affaa, Arraffare. L'd raf-
(1) Radaia e voce senese p«r s'gaifioire
gli spazi voti nel bosohl, che altrove di«
consi Radori. Non corrlsponde per nnUa
al radada.
RAF
— 587 —
RAG
'€Ui tutt C088 2i( » : « Arrafifb lui tut-
0 quanto o Arramaiol5 ogni oo-
;a 3». (Pistoia).
Ritne^li, RagDa (specie di rete
la pi^liar beccaccie).
Raffin^-inaa, Raffinare. Baf-
%t^i^ Volif el zueeher, el scUnitert
l*4zrgentf Vor: Raffinare olio, zuo~
sIieTO, salnitro, argento, oro.
— Baffinaria , Raflineria. — de
vtACcher: — di zucchero.
Raffiredaa, Raffredato, Intasato,
[nfreddato. « S6nt sortii sema
paltd e me sdni raffreddaa » : « So-
no uscito senza paletb e ho preso
an' iinbecoata».
— Bafftedbr. Rait'redore, In-
frecLdatura , Imoeocata. « Gtuirda
de 'no dappdi 6n quai raffredor*i
« Hada di non ti infreddare ». Raf-
fredor trcueureia: Raffreddore tra-
scnrato. Baffredor de iksta: In-
tosatura.
Ragg, Raggio. / ragg del 861:
1 raggi del sole. I ragg de la r<Bu-
da : I raggi della ruota. « Se el
eapitoBs el saria dn ragg » : « Se
venisse ora sarebbe gran Ventu-
ra ». I (D'asino) Raglio. (Pr. ):
^cbgg d' asen n6 vii in del : Ra«
glio d'asino non sale in cielo.
— RaggUi, RagUare. Raggidt e6~
me 6n asen: Ragliar oome un ciuco.
Baggla o Dara (Carro senza
ruote per monti), Treggia.
Bagionlk-onaa, Ragionare.
« Qttell ficeu el eomincia a ragio-
nit » : « Quel ragazzo eomincia a
— o connettere». On omm ehe se
pd mingaragionaghinshmma: Un
omo one non ci si ragiona. « Se
dis insei tant per ragwnd, » : « Si
dice oosi per discorrere ». « L*h
ragionaao le minga rcigionaaf*:
«Er ragionato o non lo h punto ?
Opp, Ho detto bene 1 »
— Bagionatt, Ra^ioniere, Com-
patista. Passd ragwnatt: Passar
ragioniere. El ragionatl de eh:
L'economo o II oomputista.
— Ragionattell, Ragioniere di
poco.
— Bagloxiattaria , Ragionate-
ria(l). Computisteria.
— Kagionevol, Ragionevole.
<L'h 6n omm ragionevol* : <i^il un
(1) Ragionateria fu parola viva per di-
notare un ufQcio di deposito a Costanti-
nopoli (R. St.).
omo ragionevole ». Ona sommetta
ragionevol: Una sommetta ragio-
nevole. On prezzi — .• Un prezzo
ragionevole.
RagXL, Ragno. Ul ragn el porta
for tuna (pregiud. volg.) II ragno
porta tbrtuna.
— Ragnera, Ragnatelo. Fd^ gib
iragner: Levare i ragnateli. (Fig.)
Faah gid i ragner a vun : Dar
delle busse. JBoflrnerperi tot; Per
stagnar il sangue. On vestiif 6n
lemcBUf 6n fazzolhtt ch^el par 6na
rotgnera: iTn abito, un lenzuolo,
una pezzuola ohe sembra un ra-
gnatelo. (Di persona) Ragno.
Ragd (D. Fr.), Ra^tl. Kago de
polaster: Fricassea di polio. (Fig.)
« Quell ehe ragd guana el ten per
i pee / » : « Quello noioso, quEmdo
ti si mette o ti si fa d' attomo I »
« I/di faa 6n diseorsett. Se te aves-
sU sentii ehe ragd » : « Fece un di-
scorsetto. Se tu avessi udito cbe
frioassea! »
— Ragottin, Intingoletto.
— Ragott&-ottaa-otta8B , Pic-
cheggiarsi. « Lor seguiten a ragot-
tase tutt el <il » : « E' stanno a pic-
clieggiarsi da mattina a 8era».
Baguali, Ragguaglio. « Ch*el me
daga 6n quai raguali su quella
faeeenda » : « La mi dia qualche
ragguaglio di quella facoenda».
— Ba^aglik-gllaa. « 86nt staa
raauaglteui de tutt » : « Sono stato
iniormato d'ogni cosa».
Raguardeyol , Ragguardevole.
nL'^ 6n personagg moUo raguar-
devol » : « Gli h o Eunpersonaggio
molto ragguardevole ».
Balegra-egrasB , Rallegrare (1).
« Me raiegri tant » : « Mi rallegro! »
jRalegrd, la vista: Rallegrare la
vista. Gh'h poeh de ralegrass: C^h
pooo da star allegri.
BalexLt&-entaa, Rallentare. Ra-
lentd Vandadura (di cavaJlo) : Ral-
lentare il passo o randatura. (Mu-
sica)« ChVbisogna ralentd el temp »:
« Qui bisogna rallentare ». Rallen-
tando: Idem.
Rama, Rama. I fruit nassen sul"
la ramrtt e minga sul ramm: I
(1) In Fior. c'e una bellt'ssima parola
ehe manca al dialetto ed e Ralle^ralnra ,
ehe e l*ar!a del sorHso : La sora Giulia ha
una bella rallegratura.
RAM
— 588--
BAM
fnitti nasoono sulle rame non Bui
rami. | Vedi aocbe Gaffa»
— Ramada, Eete « Graticola.
Finhstra edn la ferrada e la ror-
mada : Finestra con ferrato e gra-
ticola.
— Ramadnra, Ramatura. On
eastan de bellvfsima ramadura de
edpiit: Un castano di bellisaima
ramatura per Btiidlo.
— Raminck (P. N.), Ramiiioare.
L*euealiptoel ramifiea suhit: L'eu-
oalipto ramifiea in poco tempo.
— Ramm, Ramo e Rame. « L^u-
shll Vh andaa a mattes ffie 6n ramm
del... » : « L'uccello andb a posarsi
su una rama del... » Hamm s^cch:
Seccaiuolo. | Rame. On pan de
ramm: Un pane di rame. M ramm
de eusinna: I rami.
— Ramasg (D. Fr.), Damasco.
— Ramee, Calderaio.
— Ramds, Ramoso.
— Ramdn, Gros»o e lungo ramo.
Ramada, Ramata (1). Graticola.
« An domiu m^ttegh ona ram^ada
ai fin^ter di eantinn per nd fb,
ehe i barabitt, ghe buttassen denter
i porearii » : « Han dovuto metter
una graticola sulle finestre delle
cantine perch^ i monelli non vi
gettassero dentro delle lordure ».
— Ramee, Kamaio o Calderaio.
/ utensili di ramse in gib de prez-
si : Gli utensili de' ramai scadono
di pregio.
— Ramdtt, Rametto (2). On ra-
mett de sciresa: Un ramicello di
ciliegio. | Filo di ferro o di rame.
— Ramettin, Ramicino.
— Ramlnna, Ramina (3) Lucca),
Ramina (Fir.). Ramino « Sealda dn
poo d'aequa in la raminna » : « Fli
soaldare delVacqua nel ramino ».
Rampa (Erta) , Rampa. Ona
rampa in moniagna: Una rampa
0 saiita di montagna. Rampa eor-
danata : Cordonata. La ram.pa di
fabbrich (per salir di piano in
piano esteriormente) : Saiitoio.
— Ramp&-ampaa, Rampare. Sa-
lire faticosamente un'erta). « N*h
toee€M de rampd mbledettament
(1) Ramata e inveoa un tesstito di vin-
chi per stramazzar gll uccelli a fragnolo.
(2) Rametto non signiflra che piccolo
ramo. In milanese ha Taltro senso
(3) Scaglia clie cade dal rame battato
dal calderaio.
per rivdi in sdmma »: « C*6
cato di aiTampicarci o rampi
malfdettamente per giimgere
cima ».
— Rampada, Rampata (1), P
tata. « £!mm faa dna ratnpada
la «tJi senza fermass » : « Face:
una pettata iin lassil senza
marci ».
— RampegA, Arrampicarsi.Ra
picarsi. Bampegh su ner i piai
Arrampicarsi sugli albeii. (Fi
RampMh sui viaer: Attacoani
rasoi. On avocatt ehe rampegasemn
per .* £ un av vooato rampichino •
abbriohino. « M v<Bur insegHa4fk
ai gatt a rampega*; « E' vorrebbe
insegnare ai gatti a rampicare*.
— Rampegaddr (P. N.), Rampi-
catore. On bdn cUpinista el da
vhss 6n bon rampegador : Un buoi
alpinista dev' essere buon rampi-
catore.
— Rampegon (A), Rampicando.
— Rampegbin, Rampiciiiiio (Di
cbi tenta ogni stillo per aver ra-
gione). Avocatt rampegkin : At-
Yocato stillino o abbnchino. « L'i
trovaa 6n ram.peghin e el ghe s't
tacaa » : « Trov6 un cavillo e lo
afterr5 ». | (Uccello) Rampiobin*
Abbriccagnolo. | (Di ragazzo fm-
golo) « Otb de H rampeghin >: « Gift
di li rampicbino ».
— Rampln, Rampino, Gancio.
Faa a rampin: Uncmato. Taeeaa
al rampin : Appeso al ganoio. ^'
sUta e rampin : Femminella e gao-
gberetto. — de la stadera: Idem.
I 4c I/l 6h avoeattehe se taeea t
tutt i rampin »: « £ un awocato
cbe s' attaoca a' rasoi ». « QueiA2
in minga res6n in ram^piU de br6*
brd » : « Codeste non sono ragi<H
nif sono abbricagnoli da cavaloeHi
cbi ». « Qu^t I'h minga aeriVf f)
fd, di rampin o di rampitt » : « Co-»
desta non h scrittura, sono fior dl
rampini ». (Ferri per certi layorijj
Rampino. (De' setaioli) JRampimt^
del va e ven: Andirivieni.
— Rainpln&-liLaa-ina88, C»Ti]-;
lare. « L*e iwUil ehe te eerektt it-
rampind, » : « £ inutile che tu vadA
cercando de' cavilli ». « Sott ai da-
I6r la se rampinava «w »: « Sotto
(1) In Fior. Rampata oltre che : oolpot
zampa, stgniflca preeso a poco cl6 chei
gnifica Rampa.
RAM
— 589 —
RAN
nie doglie la poverina si contor-
»eva tutta ».
— Ramplnatt, Abbrichino. V edi
bnclie Mampeghin. Avocati ran^
9irhatt: Stilfino.
— Rampinera, Graffio, Uncini.
c ZAs shggia Vh restiuUt in del p6zz; vci
K tcBU ta rampinera »: « Va a pigliar
^li uncini; la secohia h nmasta
a.el pozzo ». (Fig.) « Mafc&ura 6na
oolta / Ghe vcbur la rampinera ? »:
K Ma parla una buona volta I O
Dlie ci vuol il cavaetraooil » Tirh
•fcR'ura i paroll cdn la —: Cavar di
bocca le parole coUe tanaglie.
RampcBOSgen (Erba arvense da
insalata), Raperonzolo.
Ran. N. t'r. : San, ran, Vamakta
«Z vA a trovdi el san (Appross.) :
]>iiTa pi^ una pentola tessa che
una aana. JBan ran quell ehe n6
yhmm incaeu farhmm aoman: Quel
olie non si fa oggi si iarh domani.
Rana, Rana. — de san Oiovann,
«i« san Peder, eee, : Rana verde,
xanocohiella. ecc. Andii a ciapph
% rann : Anaar a pigliar o pescar
le rone. Biott eome &na rana:
l^udo come Dio Fha creato. Quell
tU rann: II ran^jolo. Oiitgh aUa
ranna : Giocare al fruUo. (Pr.)
cavalli)
— Ranetta, Ranocohiella.
— Ranln, Ranella, (A bimbo
niido) Naccherino.
— Kanon, Ranooohione.
Bandnool (Sorta di pianta), Ra-
noucolo.
Kanso, Rancio. Ai des dr dan
{oRura el range : Alle dieoi distri-
tuisoono il rancio.
— Rancer, Ranoiere. Ul raneer
el vdi mai sema : II ranciere non
va senza...
BanclMMia, Arrancare (1), Affer-
rare. « L*h raneaa 6n folein e el
g'h daa »: « Abbranob un falcetto
e lo feri ». « El Vh raneaa per el
cdppin »: « Lo afferrb per il col-
lo ».
Randd (Volg.). Vedi Bhiclod,
(1) Arrancare che ha snono simile, al
nostro Rcmcd vnol dire tatt* altro. E il
Randevd (D. Fr.),Rendez yous(l),
Appuntamento, RitroTO. Dii ran-
denb: Darsi la posta.
Ranella, Ranella (Piccola rana),
Gbiera. Ooperduu la ranella de
hastdn » : « Ho perduto la gbiera
della mazza >».
Ranf, Grancbio. « M''e ciappaa
el ranf in la j^dlpa de la ffamha,
ehe oo veduu i athll » : « Mi preae
il grancbio nel polpaccio d^ una
gamba cbe mi fece veder le stel-
le ». Avkgh el ranf in di man : A-
vere il grancbio alia searsella o
alia borsa.
RangUir-ngiaa-ngiass (D. Fr.),
Arrangiare (bollata), Acoomodare,
Aggiustare, Rassettare, Rawiare.
« Stb affare el rangiaroo ml > :
« Questa t'acconda la acoomodero
io ». « Rangia 6n poo sta stanza »:
« Rassetta un po' questa stanza ».
« Ad^s, ad^Sf te rangi mi / » : « Ora
ora o aspetta ora, t'accomodo io ».
« It'oo rangiaa su e&nt i pagn men
usaa per pode m4zndall a Milan »:
« Per mandarlo un po' ravyiatino a
Milano Vbo vestito quasi a nuovo ».
Rango, Rango. i)e primm, de
thrz, de tiltim rango: Di mima,
di terza, di ultima riga. J)*alio
rango: idem. « Te gJrett pauni
de perd el rango / » : « Hai paura
forse di perdere la nobiltk. ? »
Rangognk , Fiottare. Cosse te
gh'ee adess de rangognM » : « Per-
ob^ brontoli ? » « IAa el rangogna
8u tutt » : « Egli ba a ridire su
tutto ». JyU el rangogna tutt el
^i » : 4c Egli non fa che fiottare ».
— Rangogn , Lagnanza. « Te
sett chi tl ednt i td solit ran-
ogn f ^iK. Un'altra delle tue bo-
ite lagnanze ».
— Rangognon, Brontolone.
« L*^ 6n rangoanon de primma
forza » : « fi un orontolone di pri-
ma riga ».
Rangol , Pretesa. « Se te gh'ee
di rangol eiamem in preiura » :
« Se tu hai delle ragioni chiamami
davanti al pretore ».
Rangotan (Volg.) Vedi Oran-
gotan.
g'
(1) Rendez vous awal plu che Appunta-
mento h voce bollata a ragione da cht
per6 confessa come essa sla dolce alle boc-
camminare In flretta d^ll zoppi e degli I cbe del leziosi damerini e delle cascantl
ao.iancatl • damine.
RAN
590 —
RAO
Ranna. Yedi Bana,
Ransc per Rancio, vedi Ranc,
Rancido. Salamm ranse: Salame
raiicido. Ciappd el ranse: Irran-
oidire. Save de ranse: Sentir di
rancido o di vieto. Butter ranse:
Burro rancido.
— Ranscitt, Rancico. O^ oo el
ranscett in gdla » : « Ho il rancico
in gola », (Pistoia). M butter el
sd de ranscittvn «tl burro sa di
rancico ».
Bansci, Ranoire (in dis.) Ran-
cidire, Invietire. Std salamm ehl
rh hell e che ranseii » r « Questo
Bnlame ha preso il rancido ».
Rant6g&, Rantolare (1) Fiottare.
J.u el ranieaa semper per tuti
c"0«»»: «Ejgli notta continuamente
per ogni iiiezia*.
Rantegh, Rancore. « L*h 6n ran-
iegh vkcc, ch'el g'd e6n w?i » : « fi
un vecchio rancore che ha con
roe ». Te gh'ee di rantegh f » : « Hai
delle ragioni da far valerel Fo-
ri ! »
— Ranteghent , RantoloBo. On
vece ranieghent: Un vecchio ca-
tarroso o rantoloeo o bisbetico ;
eeoondo i casi.
— Ranteghin (Osbo di gola),
Catarro. Vedi Resca.
— Ranza, Falce iienaia « dap-
pa la ransa e td fctura a fd. del
fen » : « Prendi la lalce e ya a se-
gare I'erba del prato ».
— Ranz&-anzaa, Falciare, Tajh
o Falcid, el gran o forment: Mie-
terlo. La mort la ranza senza
gnardh nissun : La secca fal-
cia le sue vittime senza riguardi.
— Ranzadbr, Frullano (Pisa).
Falciatore (Fir.).
— Ranzadura, Segatura del
prato.
— Ranz^tt, Raspino (Ferro a
varii usi).
Ranzin, (Ferro da vetrai), Gri-
satorio, Topo.
Ranz&i, Ranzagnolo (2). Avan-
zuglio. M' ^ vanzaa i ranzai di
ravimu » : « M^avanzarono i rita-
gli degli agnellotti o tortelletti ».
(i) Rantolare s^approssima nel suono al
Rantegd ma e diverso. E cosa assai piii
grave.
. (2) Ranzngnolo e tutt^altracosaa Siena.
K I'ordigno da spianar la pasta a due
braccia, detto da noi La cannella.
I ranzai del vesiii : I ritaeli
pezza del vestito (1). CSUa
giomada de commhss t edn,
alter ranzai metti inshnma
al mes » : « Colla mi a giomi
commesso e (son qualche idl
oerto, Bfietto assieme cento
mese ». (Dalla seta) Rigaglil
(Bambini) « Tee menaa adrtet
ea i ranzaif » : « Hai oondotto<
te anche i marmocchi?» | I
zai de la tavola: I rilieTi.
Ra6cli, Rauco. « Podi nd eanti:
te sintet cdme s6nt raochf » : « K<m
posso cantare, sono rauco ».
Raosta (Volg.) Vedi A^ragosla.
Rapk-apaa. Raph el tabatA
( tritarlo colla raspa) : Rapar il
tabacco. Rapdt 6n litndn: Gnl-
tugiare o Gi*attare un limone.
— Rap6 (Tabaoco), Rap^.
Rapega. Vedi Erpes.
Rapid (Civ.), Rapido. «Z'e«itf
innt rapid el mwoifnent ehe li^
faa e6l orazzy ehe,., » : « Fu tanto
rapido quel gesto ohe». (In senet
di rapido. Volg.[ Vedi JRipid,
— Rlipida (P. N.) (Corrente ne-
lociBSima), Rapida. « L*e staa por-
taa via da &na ravida del /iumm »:
« Fu larascinato da, ecc. ».
Rapinna, Rapina. Us^l de m-
pinna: Uocello di rapina. Acqus
de rapinna, Vedi Rapida, «i3
g*h faa denter 6na vera rapinna*'.
« In qiiel patrimonio i'ece una ve-
ra rapina ».
Raport, Rapporto. m An faa n«
port » : « Han fatto rapporto ».
Robh che g^dt nisstin raport tra it
I6r : Cose che non banno aleai
rapporto o relazione i'ra loro. « JB«-
port a quest poeu goo de dl che,.. >:
« In quanto a oodesto poi le debbo
dire che... » Fer tutt i raport: Per
ogni capo.
— Raportli, Riportare. m ISl ti
a raportdt tutt eoss » : « Va a eof-
fiargli tutto negli orecchi ». « WAn
raportaa ehe 2ii... » : « M'hanno li-
ferito che lei ».
— Raporton, Belarione magi-
strale.
Rapp, Rancido. Avigh del hom:
Aver del rancico, AHappare. Vedi
Ligd i deHt. Spirit de rapp : Spi-
rito da bruciare.
Rapresentli-entaa . Rappreeenr,
(1) Ora si chiamano ancbe ScuBpcU.
\
KAP
— 591 —
RAS
!^T^. jL la sednta i sod se jioden
^ rapresenth : Alia seduta i sooi
L po880DofarrappreBeiitar6.|(Tea-
n) « A^n raprBsenlaa la Norma » :
Uaniio rtippresentata la Norina^.
Xm sclnna la rappresentava 6na
<fttega de perucchee » : « La scena
appresentava una bottega da par-
ncchiere ».
— Bapresentant, Rappresentan-
e.
— Bapresentanza, Idem.
— Rapresentazidh, Rappresen-
azlone. « S6^it staa a lapHmma
"apresentassion del Falstajfde Ver-
/i » : « Assistetti alia prima del
fcTn-lstaflf*.
Rar, Raro. Mar cdme fSna md-
fCCL bianea: Raro come le mosobe
l>ianche o come i cani gialli o co-
me i campanili nelle selve. « Ofie
vaa de rary^ : « Ci vado di rado ».
Xf€Mga88 vedh de rar in d^ 6n sit :
Diradare.* Sia sloffa eh\ Vh tropp
rar a » : « Questa stofFa fe troppo
rstda ». I/h rar el hroeud f ( intra-
ducibfle) (fi frase che entra in u-
ua nenia e significa: Magbero):
£: pocbino!
— Xlarament, Raramente. « M se
ved rarament » : « Lo si vede di
rodo ».
— Barln, Raretto (non com.).
— Barissixn, Rarissimo.
— Barissixnament , Rarissima-
inente.
— Barltaa, Rnrit^t. IraritcMde
3filan: Le raritt^ di... Firenze. «7
sd visit 8e fan d' 6na raritaa eor-
prendent » : « Le sue visite si fan-
no d' una radezza sorprendente ».
« Sella raritaa ! » ( iron. ) : « Bella
rarity ! »
— Rarott, Raro anzi cbe no.
Bas, Raso. Has operaa^ velutaa,
ecc: Raso spinato, operato, raso
vellutato. Av^h la phll cdme 6n
ras : Aver la pelle morbida come
in seta o un i*a8o. | JFumm de ras:
Negrofumo. | Pienras: Pienozep-
pq. fino all'orlo.
BaSB (P. N.), Ras. Ul rass Alu-
la: Ras Alula.
Basa, Ragia. Acqua rasa: Ac-
qiia di ragia. | (Inganno) « Lit el
H* ^ aecort de la rasa » : « E' b' av-
vide della ragia ».
Basa-saa, Radero. « Me sdntfaa
rasii » : « Ml sono fatto tosare ».
Vedi Bada, | Raeentare. « Oo ra-
saa el mur se de no el me schiscia-
«a » : « Ho rasentato il muro se no
eglimi 8tritolava»(oolcarroJ.Pa»Mi.
rasaa: Panno rasato (nncne con
delle rigbe tessute a raso).
Ras'cett, Rascbietto (struniento
col quale si rascbia o sui muri o
su altri oggetti).
— Bas^^, Rascbiarc. (Sulla
carta) ^Ras'cia via gnella mxtg-
giayn « Rascbia quella cbiosa ».
(De* caciai) Mas^cia la forma: Ra-
scbiarc la forma.
— Rasc'lador, Rascbietto.
— Bas'ciadura, Rascbiatura (1).
Rasentj Rasente. Rasent al mur:
Rasente il muro. « M*l passaa el
edr rasent rasent, che quasi el me
sehisciava>: <i 11 carro mi pa88(>
cosl rasente cbe quasi mi scniac-
ciaya ».
— Basentli-entaa (P. N.), Ra-
sentare. (Civ.) L'^ dn'asion che ra-
senta el codis penal: $2 un' azione
cbe rasenta il codice pcnale.
Basgla (Sorta di fuoco d'artiii-
zio). Kazzo. I (Delle iniote) (volg.).
Vedi Ragg (20 esenipio).
Basida jAdd. di Forma di for-
maggio). Vedi Forma.
Rasodu. Vedi Rasol.
Basoenra (Operaia di cappellai),
Raditora.
Basb, Rasoio.
Basol. Barbatella. Rasol devit':
Barbatella di vite. Rasola taiada
rasent a Voce : Segoncello.
Basp, Raspo (2). Rasp in gbla:
AUappatura.
BiMpa, Raspa. Raspa grossa:
Ingordina. Raspa di vinee. Ra-
siera.
Baspk-spaa . Raspare. Raspd,
6n mur: Rascniare un muro. Ma-
sph via : Rascbiarc. Rasph sii :
Rajzgruzzolare. « Uh raspaa sic
quti poceh e Vh andaa in Africa » :
« Raggruzzol5 que' pocbi (^uattrini
cbe avcva e se ne andb in Afrir
ca ». « L^d raspaa in gdla per fatt
avertii de tash »: « Fece il rascbio
(1) Sn questa voce a Fir. c*e una frase
che manca al dialetto. A uno cbe sperava
ponlamo in una ereditiienon Hccnc nulla
gli tl dice : gli e toccata la raschiatura.
(2) Propriamente Raspo in flor- significa
Orappolo. Per6 anche il sapore agro e
piccante che hanno 1 raspl e detto Raspo,
e in qnesto s^accorda col dialetto.
HAS
— 592 —
RAT
seuza sputare per farti aooorto
<ihe dovevi tacere ».
— Raspada, Rascbiata.
Raspadinna, Rascbiatura.
— Baspadxira, Raspatura (1) e
Rascbiatura. (tanto il lavoro co-
me la materia che cade da oi5 cbe
si va rascbiando).
— Rasparoeiila, Radimadia.
— Raspin, Rasobino e Raspino.
El raspin di ceselladdr: Raspino.
M raspin per i scrittur : II grat-
tino, — di oreves: Grattino.
— Rasplnada, Rastiata.
RaspilBC, Sbiobbo. « L'i dn pa-
ver raspusc d'dnjimu »: « E uno
scaraboccbio ». 1 ultim raspusc
de la soa ereditaa : Gli ultim i a-
vanzi o i rimasugli della sua ere-
ditk.
— Raspuscln, Scacbiccbio.
Rass^gna, Rassegna (2). Passdt
in rassegna : Passare in rassegna.
-Rassegnli-egnaa-egnass, Ras-
segnare e Rasaegnarsi. Bassegna
la sdstama ai creditdr : Rassegnar
la sostanza ai creditori. | « ^/ s'^
rassegnaa pover ommala sddsort » :
« II pover omo si rassegnb ».
— Rassegnazibn, Rassegnazio-
no. La rassegnazian alia volontaa
del Signdr: La rassegnazione al
voler divino.
Rata, Rata. Pagit a rati: Pagare
a rate. Pro rata: Pro rata. £sea-
duu la rata del fill : E scaduta la
pigione.
Rataft& (Liquore poco in uso),
Ratafik.
Rataplan (Onomat. del suono
del tamburro), Rataplan.
Ratatola, Scegliticcio. uBiiltela
in la ruera quella ratatoia^ : « But-
tala nell'immondezzaio quella ro-
baccia». || In mlzz a la ratatoia:
Nella folia di gente bassa.
RateU^-tellaa, Riottare. « Ml
foo nagoti; Ve lit che el shguita a
ratelltb » : « lo me ne sto cneto, h
lui cbe seguita a quistionare ».
Batellh sb tutt coss : Trovar da
ridire su tutto. « Avii finii de ra-
teUafyn « Avete finito di leticaro? »
1** Ratellatt e Rat6ll6n, Riot-
toso. n^jyh 6n ratellon de prinuf
forza » : « fi un famoso leticbiiiOA.
— Ratellament, Riotta.
— Ratellarla, Boga.
Ratlficli-icaa, Ratificare. «£»•»
ratifieaa el contrait » : « Abbiamo
ratifioato il oontratto ».
— Ratifica, Ratilica. Xm raHfita
del irattaa: La ratiiicazione dd
trattato.
Rating (D. Fr.), Rattiuare, Ac-
cotonare.
— Ratinadura, Accotonatma.
Ratt, Ratto. Batt bianeh : Topo
tettaiuolo. Ball d'aequa: Topo
acquaiolo. Bait moriggiaeu: Sot-
cio, Topolino. Ball tapdn : Talpa.
B6n de rati (di gatto) : Buon cac-
ciatore. ' Cold c6me 6n rati .* Caldo
come un fegatello. ZH adree la co-
ronna di rati: Sfilare la coroM
0pp. Dir cose fuori della mesas.
Mt seapph i ratt (volg.) : Sgom-
berare. Fd la mort dt ratt: Mo-
rire scbiacciato. Trappola di raU:
La trappola da topi, veee edme d«
ratt : Idem. Vkss &n rait in boeta
al gatt : Idem. Ghe pd haXUk detA
i ratt: Vedi Ballk. (Pr.) Via k
gotta balla i ratt : Quando la ga^
ta, eoc. Vedi Gatt,
— Rattasc, Topaccio.
— Rattdn, Grosso topo. JRaUon
de colmlgna : Vedi Bait. (Di pei^
sona) Veccbio furbo, Frataocbiosc.
Vede a c6r i rattdn (in dis.) : Aye-
re gran fame o VecLer la fsaae is
aria.
Rava, Rapa. Bava rotonda : B*-
pa. Bava I6nga: Vedi JSoioeek
(M. d. d.) Dt sii la rava e la/ata:
Contare la stonella oolle minuxie
o ancbe Svesciare. Sempi edme &m
rava : Poverino h proprio una ra-
pa. Di sU i res6n de rava: Vedi
jReson. El saria e6me vorh eowk
sang^u da 6na rava: Sarebbe eome
Yoler cavar sangue da una rapa.
Tegnl la rava in g6la eontro qua*-
chedun: Tener rancore.
— Ravee, Rapaio (1), Campo a
rape.
Ravagn (Add. di lino), Vemio.
Ravank (Di bambini) n£l ra-
vanna in del b(»gn « : « Digoam
(f) Raspatura dl gallina e scrittura il-
leggibile.
(?) Rassegna in fior. vale anche per i-
scrizione di studenti o scolari di Univer-
<iltk nelle note del Proftssori.
(1) Rapaio in Fior. gaol dirsl di ritrOTO.
o componimento dove ci sia oonftutone,
disordine e peggio : easa, oommedia die •
un rapaio.
RAV
— 593 —
RAZ
el l>afi:no ». JEl ravanna per cd » :
Vagola per casa».
StAvandll. Vedi Hemolcussin. |
Oi ragazzino) Prugolo e Prugo-
Lno.
Ravarln, Cardellino. Lagabhia
5i r-arariW » : « La gabbia de' car-
elliui.
Ravas, Mela liscia.
RavedesB - eduu , Rayyedersi.
JO/omo el s*h raveduu » : « L' omo
'fe ravyeduto».
Ravetta (Cognome proprio di
^eiTBOua) Fann ptissee che Ravetr-
cr .• Aver fatto quanto Carlo in
f^rancia (1). Vedi : Fann de sott e
lass. Fame d'oeni colore.
Ravettdn. Vedi JSavlseion.
RaviOBU, Rayioli (2). Agnellotti.
^CLviceu in broeud, at sugo, eec.:
Agnellotti in brodo, al sugo. (M.
I. d.) Bateazaa con V acqua di
'aviceu : Battezzato coll'acqna de'
naccberoni. Andd, in fumm de
•aviaeu : Andar tutto in f umo.
Ravi8Ci6n, Ravisciodu, Bavisc,
S"»vone. OH de raviscion: Olio di
rapaccione.
Kazloclxil(Ciy.), Raziocinio inGhe
nanea el rasiocini » : « Non con-
iette».
Razl6n, Razione. « Tutti a* dn
tvuu la 86a razidn : Idem. (Milit.)
t/a razidn de pan. defen : La ra-
isione di pane di neno.
Razza, Uazza. Fh razza: Raz-
sare. « Phrd la 86a raaza » : « Di-
*azzare. Bazza de eavai: Pule-
Iraia (3) Gavall de raaza: Cayal-
o di sangue. M eapiceu per la
'ctzssa di eanaritt: L'appaiatoio.
M. d. d.) Vh88 de bonna o de eat-
iva rasza: Esser di bona o di
»attiya razza. Vh88 tutti d*6na raz-
a : Esser tutti d' una cornatura.
: ^l saria niH che s'en perde88
iftfui la razza » : « Sarebbe meglio
e ne perdesse la razza ». Fann
le tutt i razz: Fame di tutti i
; (i) LMndole delle due frasi h tigtiale.
\tAo che la Pior. esprime imprese riuscite
I bene, mentro la fr. milanese accenna a
lialo fatte.
I (2) 1 Ravioli florcntini non sono allro
Hie i Malfatt milanost.
(3) Qaesta parola e passata anche a s\-
TLiAci^''® la camera dove sono parecchi
itti per dormirvi tutti insieme i bam-
jai d*aaa famiglia che ne abbia molti.
colori (Esclam.) JRazza bu88erin-
na ! (in dis.) : Razzamaglia ! « Oh
che razza de gent / » : « Oh che
razza di gentel »'J9a£r2;a de can:
Razza d'un cane. Mazza paia:
Razzamaglia, (Lucca) Marmaglia,
Canaglia.
— Razzk-azsaa, Allignare.
B&zzaUi, Rinacciaiare.
Rd (1), Re (Nota musicaleh Re.
Doy re mi: Idem. Me diesis: Idem.
R^, Re. JSl nosier rh V h andeia
a visitd i eoler68 : II nostro re ^
andato a visitare 1 oolerosi. Anda
de rh: Andar da papa. / rl Mdg :
I re Ma^i. El rh del eiel : Dio. Fl re
defoss: [Ma,noA) II oanale maggiore
della citt^. Fl rh de quai: Quaglia
maggiore. Fl rh di sees: Scricciolo
Reccachio o Re di macchia (Mon-
tag. pistoiese). Fl re di avi: II re
deile api. | (Figure di carte da gio-
co) Me de spaa, de ori, de danee,
de e6pp, de pieeh, de fior, de gua-
der, ae eaeur: Re di spade, di ori^
di danari, di coppe, di picche di
fiori, di quadri, m cuori. (Di rul-
li) Matto. Vedi Oss. (Di persona).
Me de cosur : Uomo ai gran cuore.
Me de picch (D'uomo stizzoso ma
senza lorza morale): Re di picche.
Fl rh di mineion : Idem. JU rh di
omen: Idem. Me de danee: Un
riccone, un Quattrinaio. Me de
boston f n. fr.: Fh e6r el re de ba-
ston : Bastonare , Benedire con
una pertica yerde.
Reagi, Reagire.
— Real, Reale. (Regio) Fl pa-
diglidn real ai Cors : ll padiglione
reale alle Corse. | (EffettiyoT « Te
la doo per vera e real » : « Ti do
questa notizia per vera e reale ».
I Carta real: Vedi in cai*ta.
— Realista (In dis.), Realista.
/ realisti de Spagna se mceuven :
I realisti di Spagna si muoyono.
— Realment, Realmente. mSe
la robba la std realment come te
diset, alldra... » : « Se la cosa sta
proprio come dici... »
(1) Come particella duplicativa, che oor-
risponde al Ri Qorentino tanto usato, in
dialctto e rnro. Come iniziale segna 11
meneghinismo , mentre la gente civile ,
anche in Milano, usa ormai del Ri. Se-
condo il solito noteremo tntte le parole
in Re col (volg.) tranne eccezioni, riman-
dando 11 lettore alia parola meno rozza
in Ri.
REA
— bU
REB
— Realtaa, Health. In realtaa:
In realtJi.. (Per scliiettezza h in
dis.) « -Ml 'VOQ c6n la realtaa » :
« lo parlo con sincerity ».
Realizzii-lzzaA-izzass. (Vendere
e far denaro) « 3f i oo reahszaa
tuit el fait 7nc»:«Ho reabzeato il
fatto mio». (Fig.) <<M mh sogn el
86 realizza mai » : « II mio Bogno
non s'avvera ». .
Reattin. Vedi Rl di ecieff.
Reazlon, Reazione. (Politica)
La reazion clerical la trwnfa: La
reazione clericale trionfa. (t isiolo-
gica) Dopo la docda ghe voeiir la
reazion : Dopo la doccia ta bene
la reazione. , . ,^r -i
— Reazlonarij Beazionano. (Jiel
solo sense politico).
Reazza (Specie di rete da pe-
sca).
Rebalta (Volg.) Vedi Bibalta.
Rebalt^, (Volg.) Vedi Bibalta e
derivati. . ,,^ , » ,t j-
Rebambi-mbii (Volg.) Vedi
Bimhamhl. v ,r j- «•
Rebasii-aBaa (Volg.) Vedi Bx-
Rebass, Rebassa e denv. (Volg.)
Vedi Bihassdb. ^^ ,.
Rebatt e deriv. (Volg.) Vedi
Bihait. N. fr. di operai: jBc6a«
6n ciod : Ribadire un ohiodo (1).
Batt e rebatt : Batti e ribatti.
— Rebattixi, Risposta. « Lit el
g'ct semper el sd rebattin » : « Egli
non lascia cadere una frase ».
Rebattdn. N. fr. : A rebatton de
861 : Sotto la sferza del sole o alia
forza del sole Opp, alio stellone.
— d'aequa: Sotto la pioggia a di-
luvio.
Rebecca -beccaa-beccass, Ri-
beccar8i(2), Rimbeccare. Fam68a
per rebecch la maestra: Famosaa
rispondere per le rime alia mae-
stra. Vork semper vhss V ultim a
rebecedt: Forbice Vh sempre quella.
I Bebeccass su: Riaversi. Tant
tant el se rebeccaa sti minga mal » :
« Tanto ora s'fe rimpannucciato ».
(1) Ribadire un chiodo in Fior. ha un
senso flpurato che non ha il dialetto VucJ
dire raddoppiar un debito che uno ha.
(2) R'beccarsi, che aarebbe piii vicino
al Rebecca che non il Rimbeccare signi-
aca invece, parlandosi di bu!se: toocarle,
fiigliarle. Esemp.: Sabato sera il B. si ri-
beocb di brave legnate.
ikV d, faa el iifo , ma dopo d ^i
rebeccaa si<> : « Gbbe il tifo mapd
si riebbe discretamente ».
RebeccMn, Ribechino (in disJi
U albergo del Meheechin: L*al-
bergo del Rebecchino.
Rebell (in dis.) « Jj*e forse roMf
de rebell / » : « £ roba da mb^
lo?»
Rebellott, Rinfasio. Jfandaha
a rebellott: Mandar tutto a fr-
scio. « Gh'era on rebellott de gent*:
« C' era un mondo di sente ». A\
faa 6n rebellott de castegn in
St* cmn » : « Un Ha^ello di c
gne ». « In via di Batt gh'era
dn rebellott » : « In via Ratti vi
un baccano ».
Rebescaa (Volg.) Vedi Babesea
con sorelle.
Rebocca-occaa (Volg.) Vedi Jft
boccd (In bocca ai muratori) B»
bocccb la stabilidura : Arricciare i
muro.
— Reboccadiira, Rabboccatan
Rebdmb, (Volg.) Vedi BimboM
e voci sorelle.
Rebori. Vedi Beborsa
Reborsa (T. di cacciatori), B^
pulita. AncUt a la rcborsa: AbAm
a ripulire. Can de reborsa: Brat
CO da ripulita.
Rebulmss - uffaa , Rabbuffazs
Bebutfass i cavH: Scompigliarsi
capelli. «j&'^ compars tutl sin
buffaa o rebuff gai d'av^ taecaa tti*'-
« Ci ^ comparso dinnnzi tutto scar
ruflfato, cne si vedeva le aveii
prese ».
— Rebuffada (in dis.), Seoii'
piglio.
Rebui (Volg.). Vedi Bibu\. (Mf
niscalchi e fabbri) Fa rebut elftr
Idem. Fd, rebut la lava meiaUiea i
Vasfalt : Far ribollire la lava me
tallica o I'asfalto.
— Rebtii, Ribollimento. (Di ee^
te materie ©he restano in fond*
alle caldaie) Ribolliticoio.
Rebus, Rebus. / rebus del mor-
nale : 1 rebus del giornale. « Qvd'
Vomm I'e on vero rebus » : « fi nai
sfinge ».
R e b 11 1 1 Rimessiticcio ( mnM
nuovo rimesso sul fusto vecchio).
Rebuttli-uttaa-uttass, Rivoltar
re. iiBebiUla quella meda de I»
tamm che se no la «edMi»:«Ri'
volta quel letame che nOD see
chi ». I (Per rimettere) Vedi Bi
REB
595 —
EEC
*€iseia. I (Per ributtare) Vedi Ri-
yuttd. I ire or in battuu e re-
iattuti: Vedi Mihatt.
Xtebuttament. inLX h sttccess 6n
fran rebtitlament / » (pop.) : « Li ^
kooaduto un gmnd'aDbamiffio ».
Rebuton&-onaa-ona8B, lliurta-
pe. « /n la folia se rebuttonaven^:
c Nel pigia pigia si urtavano e riur-
ba,van« ».
Recalck (VolgJ. Vedi Biealcd.
Recamaddr (volg.). Vedi Hica-
mador con voci sorelle.
Recapit (Volg.). Vedi Bicapii
3ori voci sorelle.
Recascili (Volg.). Vedi Bicascia
oon Ricasciaa e Bieasdada,
Becatton (D. 8p.), Rivendu-
gliolo^ Trecoone (1).
Recava (Volg.). vedi Bieavit.
Reced , Kecedere. « La minga
voruu reced » : « Non voile rece-
dere ».
Recent, Recente. « St6 vin V h
tropp recent » : « Questo vino 6
troppo recente*.
— Recentissiin , Recentissimo.
Reciam& (Volg.). Vedi Bidamh
con derivati.
Reddiv, Reoidivo.
— Becidiva, Recidiva.
Becidcch (D. T.), Giuuta, Rin-
lorzo, Ristoro. « S per reeidech
tn'h capita^ anea.,. » : « E per giun-
ta o per ristoro mi capita anohe ».
« Ghe V GO daa ml el reeidech » :
« Oil diedi il resto del carlino ».
(r>i tuori) « Erasonaa el reeidech »:
« Richiamo del contadini al comin-
ciar della meesa. jIn Toscana non
b forse in uso) Rintocco ».
— Beciocchln, Ripicchino e Ri-
tocchino.
Recipe (D. Lat.), Recipe.
Becipient, Recipiente (2), Vaso.
« o^he vfBur un recipient aclattaa » :
« Ci viiole un recipiente addatto ».
Bedproch, Reciproco.
— Beciprocament, Reciproca-
mente.
Becit^-citaa, Recitare. — la le-
(1) La differenza che c*e fra Rivendu-
gliolo e Treccone e che il Fecondo coin-
P«ra in digrosso dal contadini c<d che ri-
irende al primi; corrisponderebbe al no-
Btro &rost\sta.
(2) Recipiente in tosc. sigrtiflca anche
Capace in scnso materiale e morale.
zion: la lezione. — hen la 86a part:
— bene la sua parte.
— B6cita, Recita. « Staeira gh'h
la prima recita della eompagnia X *
al Milanes » : « Stasera o'6 la pri-
ma recita della eompagnia X al
teatro Milanese ». Bkcita de bene-
ficenza: Recita di beneficenza.
— Becit&zlon (P. N.), Recita-
zione.
— Becitant, Recitante, Attore.
— BecitatiVf Recitative. Bed-
tativ obligaa: Recitative obbli-
gato.
Bedam^-clamaa , Reclamare.
«. .Ud> reclamaa alia postac.y^:
« Fece reclame all' ufticio postale
e )>
Beclamm (D. Fr.), (P. N.) Re-
clame, Pubbliciti^. IJl commereio
ad^8 el vaeur reelamtn: II com-
mereio al giorno d'oggi esige della
reclame o pubblicith^^. On omm re-
clamm : Un omo reclame. (In In.)
Sandteich. | Reclame: n^ Tutt %
moment gh' 6 di reclamm, » : « O-
gni tratto si fan no lamentele ».
Beclustbn, Reclusione. « L* dn
condannaa a 6 ann de reclvMon » :
« Fu condannato a sei anni di re-
clusione y».
— BecluBori, (P. N.). Recluso-
rio (1). L'dn ea^ciada in reclusori:
L'baune messa in monastero.
B^cluta, Recluta. « El fit di re-
clut per I'emigrazidn »: « Recluta
contadini per farli espatriare ».
— Beclut&-utaa, Reclutare.
— Bedutta (Volg.). Vedi Be-
eluta.
Becodus, Ricuocere. (De' metalli)
Vedi Bicceus.
Becognizldn (Volg.). Vedi Bieo—
gnizion con voci sorelle.
BeconcilasB (Volg.). Vedi Bi-
conciliass,
BeconoBB (Volg.). Vedi Biconoss
con voci sorelle.
Beco&BCi& (Volg.). Vedi Bicon-
scidi.
Beconsegnk (Volg.). Vedi Bi-
consegnh e voci sorelle.
Becopi& (Volg.>. Vedi Bieopia e
voci sorelle.
Becdr (Volg.). Vedi i?»c<5r e voci
sorelle.
Becott, Bozzolacci gusci e spo-
(i) A Firenze c'e un luogo pio detto
Reclusorio o Montedomini.
EEC
— 596 —
RED
gUe di bozzolt rimasti in fondo
alia caldaia).
ReciQk (Volg.) Vedi Binculd.
Recuntk (Volg.). Vedi Micontd,
Recuper^ (Volg.). Vedi JBicu-
perdt,
Recdrs (Volg.). Vedi Bicors.
Red, Rote. Chia red e 6n red:
Una rete. Fh red: Faite il moda-
no. (Fig.) Vh88 eiappau in la red:
Cadere nella ragna. Mhtt gid i
red: Tendere lereti. Fit red: Tes-
Ber la rete.
— Redln(l) Cuffina, Reticella.
Hedin de nott: (Decli fintomolo-
gi) Reticella. Pigliafarfalle.
— Redada, Retata. J^i^ 6na re-
dada: Far una retata (di pesci).
Far una retata (di malviventi).
(Giornalisti) Fa 6na bona redada
de ahhonaa: Far una buona retata
di assooiati.
Red&, .(Volg.). Vedi Bida. N. fr.
pop. Dili e redid: Dalli e dalli.
Kedazldiij Redazione. « Oo faa
ml in del gtomal el rappresentant
de la redazion » : « Ho tatto io nel
giornale ilrappresentante della re-
dazione ». (Umoio) In redazion: In
redazione.
— Redattbr, Redattore. — de
giomal: — di giornale.
— Redig (D. Fr.), Redigere.
Ridefoss, Capit'osBo (2).
Reddit, Reddito, Rendita. « M
g'it el reddit nHt de des mila lir
alVann >»: « Idem».
R^dena, Redina. Tegni i redin
a vun : Tenere uno in riga. Tird.
i redin: Frenare. Trit i redin in
8ul coll: Lasciar le briglie sul oollo
a uno.
Redeiigott(D. In.), Abito per ca-
valcarc.
Redentdr, Redentore. M reden-
lor Gesu Crist: Gesil Cristo re-
dentore.
— Redenzibn, Redenzione. Nd
gh*e redension (in dis.) : Non c'fe
scampo.
Redequai. Vedi in Be.
Red! (Volg.). Vedi Bidl. N. fr.
(1) Retino, a Firenze, e una raeatola
traforata che serve alle trattore di seta a
cavar i guscetti dalla caldaia.
(2) In Toscana chiamano Capifosso quel
principale a cut si riducono i fossetti e gli
scoli del campo. II nostro Redefossi i ud
canale in citta sconosciuto a Firenze.
pop. : « L*oo ditt e reditt
vceuU » : « Mille volte I'ho d<
ripetuto ».
Redibis. Vedi Ibis.
Redlcola (Idiot, volg.) ,
Fdicola. Cbiostro di giomalaK
Redimm, (Civ.) Redimere.
pop. direbbe riseattH, tamo, a
pra, liberitf eoo.
— RedlmibU (P. N.), Redimib!
Redlttaa (Volg.). Vedi l^t
Redobblii (Volg.). Vedi JSad^
piit.
Reddnd (Vol^.j. Vedi Motond.
Redoppi, Raddoppio. Fit el f-
lott de redoppi: Far i tre binfii
di mezzo di raddoppio.
Redoss, Ridosso (1). j± redou:
A ridosso. ^Fl m* ^ r%v€ia a ri-i
doss » : « Mi arrivb alle spalle ».
Redrizs, Ripiego. «Z>'a trwfm
dn redrizz per vegninn /centra in
« Trovb un ripiego per uscime ^
JRiparazione. « Ft padrdn de «•
'd faa i redrizz che ghe voremi*:
«I1 padrone di casa fece le rip*-
razioni necessarie ». | Giiaato. I*
6n hell redrizz ! (iron.) : Par m
guasto.
Redii (Volg.). Vedi Ridit.
Ref& - efaa - efass. Vedi Bifl
N. fr. : Villan refaa : Idem.
Refassk (Volg.). Vedi Bifazti.
Referendarl, Ref erendano.
Refer! (Volg.). Vedi JRiferi.
Refettori» Refettorio.
Riff. Refe(2). Beffs'gresg: Ecft
non curato. Fit gi6 reff: Dip*-
nare. Std, ft a fit gid reff: Star a
spuloiare il gatto. « Ul^ vegnuM i»
fil de refft* : « 8'^ fatto de' Carne-
*8ecohi». Tirh el re^ (in dis.): Ti-
rare le cuoia. « Te ghe sett di-
stant 6n ear de reff^ : « Ci sei lon-
tano mille miglia ». Q^t^ll del ref:
Venditore ambnlante di refe.
Refreggi (In dis.). Vedi Baf-
freddii,
Reftgn. Vedi Beseii.
Reflgnlk, Ranfignare (3), Aggri*
(1) Fare un ridosso dices!, a FiresH
quando acoanto a una bottega altri
apra una simile per piccr o p«r fare
spetto.
(2) Cucire a refe doppio a Fir. va]« i|
gannare una parte e l^ltra.
(3) Ranfignare, che s^aocosta tanto
nostro Befignd signiflca portar via
qualche violenza. Vedi Zaffti.
REP
— 597 —
REF
aare. Mefignh el nas : Arriooiare
► j^^^ricoiare il naao. « Tutt i volt
'A« lu el ghe dis 6na parolla ddlza
ee la refigna el nas* : « Ogni volta
>h.& lui le dice qualche parolina
Loloe essa g\i tifc le smusatare*.
Refill. Rifilare(l), Raffilare, Am-
??^K^^®' Appioppare. JRefild i ms:
Saffilar tavole. | inEl beeehee el m'A
re^Uui deUa vaeea inveee de manz>i
« II maoellaro m'ha ammoUato di
buona vacca inveee di bae)». H
K JBJl g'dt. refilaa la tdsa sensa dot-
to » : « Gli appiopp5 la figUa senza
quattrin di dote ». « M g'd, re-
an ^ ^.„^.^-
fil€M dnpugn che el I'd sbattuu ednt
3l coo sulmur ». « Gli riiil5 un pugiio
C3 lie gli feoe battere il capo nel lau-
ro ». « JEl eursdr el m'h refilaa el
t%bi » : « II cursore mi rimise la cita-
sione ». « G'oo refilaa in man 6n
f ranch e el m'di lassaa passit » :
•c Gil iiuai in mano di soppiatto
una bra e mi lasoib passare », Be-
jila % $oldi (in dis.) : Snocoiolare i
quattrini.
— -.Befllada come Bomanzinna,
Vedi.
— Befiladnr, Le tondature.
-- Eefil6 come Mastegada, Vedi.
Befini (Volg.). Vedi Bafinh, con
voci sorelle.
Befltti-ittaa, Riaffittare e sot-
tamttare.
— Reflttd, Sottaffittatore, Elrer-
fitt6 de ed,: Sottaffittatore.
„ ^f^-ixlaA-izi&BB (poco usato),
RifociUarsi. ^Me sdnt refiziaa>:
« Ml 8ono rifocillato ».
— Reflzlament (In dis.), Rifo-
cillamento.
Refolit (Volg.). Vedi BifolH.
Refdnd (Volg.). Vedi Bifond.
ReforzasB (Volg.). Vedi Bin-
forsctss,
Refossjt-ossaa (In dis.). Vedi
Spurgdi.
ReErattarl, Refrattario. Befrat-
tar% alia leva : Mem.
Jefregfi^ (VoiX), Raffredd^.
Refreaci (Volg.), Rinfresoa, e
vooi sorelle.
Reftid, Rifiuto.4( j;; gr'd avuu 6n
refud dal papd » ( riohiesta di
(1) Rifllare in Fior. ha qualche slgnifl-
cato ohe manca a noi. Vuol dip anche ri-
ferlre, riportare una cosa con danno al-
trui. E non rifllare lo si dice di ragawi
importnai che non danno requie.
matrimonio): « Ebbe un rifiuto
dal babbo ». | (Gioco) Sbaglio.
na su 6na carta de rifud : Sba-
gliare. Bohha de refud: Roba da
soarto.
— Reflidli-udaa-udaBB , Rifiu-
tare. « G'dn refudaa la tdsa » :
« GU negarono la ragazza ». « Ml
me refudi assolutament de..,»:
«Io mi rifiuto assolutamente di... »
« X a re/udd quell ch'el saveva de
pod^ mxnga avhgh » : « Si feee o-
npre del sol di luglio ». (T. di
giocoj Chi rifuda perd la partida:
Cni riiiuta perde la partita.
Refugiass (Volg.j, Vedi Bifu-
gtass con tooi sorelle.
Refagium (D. Lat.) N. fr.: Be-
fugium peecatorum : Idem.
Refus per Rjfiuto (in dis.) | (Ti-
pografi) Refuso. «Xa eomposizidn
I e pihina de refus » : « La com-
posizione 6 plena di refusi ».
R§g, Reggere. N. sola t'r. : « Se
po pu reg e6n 8t6 omm ehl » :
« Quest' omo h divenuto insotfri-
bile o non la si pu5 piii reggere
con costui ».
Regagna (Specie di rete), Stra-
scino.
Regal&-galaa-galas8, Regalare.
« Mia miee stanott la w'A — 6na
toshtta » : « Mia moglie stanotte mi
regalo una bimba ». Dm,t per dent
el se regalia dna bonna zenetta
eon seiampagn » : « Di quando in
quando egli si regala una buona
cenetta con vino di Champagne ».
Regalia II popolo direboe Pro-
vhcc. I Dono lieve e inaspettato.
Regalia.
Regall, Regalo. Begall a Fa-
radst, a Natal, per ronomastieJi^'
Regalo a Ferragosto, a Ceppo,
per 1' onomastico. M regal dt Be
Mctg: II regalo della Befana. « Zit
el m'd faa 6n vero regall a vegni
a trovamm » : « La sua visita mi ^
molto gradita o m'h un gran re-
galo ». On regall del LUla : II re-
galo delle fate, tre castagne e una^
nocciola (Iron.). « Oh el m' d faa
6n hhll regall! » : « M'ha fatto un
bel servizio*.
— Regaldn, Regalln, Regalusc,
Grosso regalo, Regaluccio.
Regatta, Regata. Adhss I ve-
gnuu de moda el fd i regatt : Ora
I h venuto di moda il far regate.
' Begatt a villa : Regate a vela.
REG
— 598 —
KEG
Jtegatt a remm : Reeate a remi.
I I'd a regatta (in ais.): Fare a
picca.
Regent, Reggente. Prineip, pro-
fessdr, eonaiglier regent: Pnncipe,
professore, oonBigliere reggente.
— Rettor o Regent magnlficli
(University,), Reggente magnifico.
— Regenza, Reggenza. Bi Spa-
gna ad^s gh'h la regenza de la
mamma del rh: Ora in Spagna
c' ^ la reggenza della madre del
re. La regen/sa d'&na Prefetlura:
La reggenza d'una Prefettiu'a.
— i^g, Re^gere. Pode pii rig :
Non poter piu reggere. « A sto
eald mi ghe reggi no » (in luogo
ehiuso): « A questo caldo io non
re^go ». « HI reg m,inga a e6r tn-
»c« » : « Non puo reggere a correre
cosi ».
Reggla (Civ.) Re^gia. La reg-
gia vera Vh el Quirinal: La reg-
gia h il Quirinale. Pari 6na reg-
gia : Sembrar una reggia. | Beg-
gia de fhr: Reggetta. / ferad de
reggia edsten men ehe quit de ha-
ston: Le inferriate di reggetta co-
stan meuo ohe di tonoino. | La
reggia parnass ( in dis. ) : Regia
Parnassi.
Reghignatta (In dis.) Veccbia
(Epiteto alia morte> forse ancora
Hulla bocca di qualche vegUardo),
Digrignata, La Secca.
Regcdui (Volg.) Vedi Fd apr^s,
Itaeolt.
Regia (P. N.) , La Regia eoin-
teressada: La regia cointeressata.
Regiment, Reggimento. Mer-
men t de fanteria, de eavallerta:
Reggimento di fanteria, di eaval-
leria. Andd al regiment: Entrare
al reggimento. Ghe n'^ di regi-
m>ent: Co n'^ a bizzeffe.
Reginna , Regina. La reginna
Margherita de Savoia: La Regina
Margherita di Savoia. « L'era la
reginna de la fksta » : « Era la re-
fina della fest^ ». La reginna di
ellezz : Un oocbio di sole. « La
std, de reginna » : « Sta come una
regina ». La par 6na reginna » :
« Ella pare una regina », | Gioco di
scaccbi e altri) La regina. La re-
ginna de fidr, de picch, eee.: Vedi
Donna. | CanMla, pasta, uga, ae-
qua regina : Idem.
Regionalismo (P. N.), Regio-
nalism o.
Regiontk (Volg.) Vedi Bigi^mA
e Borelle.
Reglr , Rigiro. El g' h 6n rt§lt
ch\ in la eontrada » : « Ha un nv^
vio o rigiro qui nella oontnda •
nella via ». On omm pien de regit:
Un uomo pieno di ngiri.
— Reglra-iraa, Raggirare. Sam
fcb a regiralla: Saper bareameo
nare. « Ouarda de lassait minM
regird da quelVimbroidn » : « Baat
di non lasoiarti raggirare da ^nel-
I'imbroglione ». | Oira e regtra^
Gira, rigii*a. « Lassa fddeldra
regiralla » : « Lasoiala imbrogliar
a loro ».
— Regirada, Raesiramento.
Dagh 6na regirada : Aobindolarr.
— Reglrad6r , Raggiratore-tri-
ce, RaggiroDe.
— RegiradorW , Raggiratore
malpratico.
Register, Registro. Register em-
sa : Registro cassa. Tegni i regi-
ster in regola : Tener 1 registri in
regola. | (De' falegnami — squft-
dre su cui flcorrono le cas^ettt
de' oassettoni) Regoli. (Di staoh
patori) Registro. (Nella pubblica
amministrazione) L*6jffizi del Be-
gister: L'uf&cio del Registro. « Li
impiegaa al Register th « E imiH«-
gato nel Registro ». / register dt
la Questura: I registri della Qiw-
stura. (M. d. d.) « Se te eambki
minaa register la va inal » : « Se non
earn Di registro la vuol andar male >.
ReglUStil (Volg.). Vedi Rigivsfc
e voci affini.
Regn (Volg.), Regno.
Regno, Regno. Sott al regno it
Luis Filipp : Sotto 11 i*egno di
Luigi Filippo. El regno de* cieU :
II regno de* cieli.
— Regnk-gnaa, Rcgnare. Vit-
tori Emanuill I'd regnaa ta»-
Vann: Vittorio Emanuele regno
per tant'anni. l^^ El regnard. mtn-
ga in quella ra » ^ « In quella ea-
sa colui non fark durata o potri
regnar molto ». Regnd i vermin :
Fomentare i bachi. Regnd la ma-
linconia : Produrre malinconia.
Regnd la miseria, el fr^dd, i jm-
res, i scimest i bdrdoech : Portare
la miseria, il freddo. Produrre pul-
ci, eco. (Pr.) Chi sa minf/a jd a
fing el regnard mat: Chi non ea
iingere non sa regnare. « Rigneio
minga »: « Non mi 8eccare».
REG
— 591) —
REG
Regnaccaa , Rannicchiato (1),
^.ggricoiato, Griocione(Pi8t.). Veas
r'^^gnaccaa (semplic): Esser indi-
a.'posto. Hegnacccta per el fredd
^ S^otirizzito) : Aggricciato,
Regoeul (In di8.)f Raccogliere.
"^^edi 2'irh sii, Fa aprhss, ecc. (Pr.)
^Z'o minga regceui chi nd sotnhi-
^i.ix.* Ciii non semina non racco-
«^lie.
~ RegoL Regolo. Regol de anti-
"anoni: Regolo di antimonio. | A-
-^oegh % so regol : Esser ne' mestrui
o per eufemis. averele sue cose.
R6gola, Regola. « Ch'el te s^rva
tie regola » : « Ci6 ti serva di re-
gola )». / regol de eonveniema, de
eondotta : Lie regole di — o di
oondotta. Servt in regola: Servire
nolle regole o in regola. Mett i so
rohh in regola : Metter le sue co-
se in regola. Passaport in regola:
Passaporto in regola. Std, in re-
gola cdnt i pagament: Stare in re-
gola co' pagamenti. « Per tda re-
gola... / » : « Per tua regola ». (Fra-
ti) La regola di Certosin e di Trap-
pisla VI strelta: Stretta h la re-
j;ola de' Certosini e de' Trappisti.
I (Mestrui) I so regol: Le regole.
(Pr.) Ogni regola g'd la sda eeeer-
zi&n: Idem. La regola Ve quella
ehe inanten el convent: Idem.
— Begol&-golaa-golass, Rc^o-
lare. Hegold ben la ed: Assestare
o anche regolar le facende di ca-
sa. JRegoldt i besti: Governare le
Tjestie. Regola el formagg: Rego-
lare o Soggiornare il caoio. jPist.)
Savkas regola in del bev , %n del
niangid,: Sapersi regolare nel vitto
o nel bere e nel mangiare. « Me aa-
varoo regola per dn'altra volta » :
« Ora so come mi dovr5 regolare »
K Ch'el acuaa; per aavemm rego-
Id, o per mia regola » : « Scusi ; per
sapermi regolare ». On omm re-
golaa: Un omo assegnato.
— Regoladbr, Regolatore. /re-
golator di macchin: I regolatori
delle macchine. Plan regolator :
Piano regolatore.
— Regolament » Regolamento.
JRegolament de proeedura: Idem.
L'e robba contro i regolament: fi
cosa contro i regolamenti.
— Regolar, Regolare. Viita re-
(I) C'e fl mono quasi ugaale, non il
sense. Aggricciato d 11 voro.
golar : Vita regolare. La malalHa
la fd el ad edra regolar: La ma-
lattia fa il suo corso regolare. J&'e-
aercit regolar : L' esercito rego-
lare.
— Begolaritaa, Regolarit^.
— Regolarment, Regolarmente.
/ robb van regolarment : Le cose
vanno regolarmente.
Regolecc (In dis.). Vedi J^oc-
colt.
Regolizia, Regolizia. « Lii el mor-
atega baatdn de regolizia tutt el
fi^l » : « Egli mastica cannelli di li-
quirizia tutto il giorno ». Sugh de
regolizia : Sugo di — . Paatilli de — :
Pasticche. (Sch.) La aura Begoli^
zia: Monna schifa il poco (ant.).
Regolz ( Volg. T. camp. ). Vedi
Rinealz.
Reg61z&, Rimboccare. Begolzu
i manioh: Rimboccarle maniche.
Regonddlla (Specie di erba).
BegondJn , Querciuolo tondo.
« IJl gr' aveva in man 6na vacca
d'on regondin, ehe guai a chi el
ghe fiiaa toccaa in aui apall » : « Te-
neva in mano un randello ehe
guai a chi fosse piombato sulle
spalle ».
Regordanza (Volg.). Vedi Ri-
cordama.
Regress, Regresso. (Civ.) In
eerti robb gh'e on vero regreaa : In
certe cose c'^ un vero regresso.
Regreaa de contrail : Scioglimento
di contratto.
RdaUv, Relativo. (Civ.) La /e-
licitd Ve &na robba tuiia relativa :
La feliciti\ h una oosa relativa.
— Relativament, Relativamen-
te. (Civ.) « Relativament a quell
ch'emm dill... » : « Relativamente
a Q\h ehe abbiamo detto ».
— Relatdr, Relatore. (Civ.) Re-
lator alia Camera: Relatore alia
Camera dei Deputati. M giudea
relator: 1\ giudice relatore.
— Relazidn, Relazione. Vkaa in
relazion con vtin: Essere in rela-
zione con uno. « L'epien de relor-
zion » : « E pieno di relazioni » (a-
morose). « M p'd quella relazion
ehe el le rovinna » : « Ha quella re-
lazione ehe lo rovina ». Vork pit
av^gh relazion cdnvun: Rom^erla
con uno. | « Che relazion gh'e tra
quii dd robb # » t « Che relazione
c'fe fra quelle due cose? t¥ fi Fd la
relazion del fatt: Vedi Rapport.
KJiiU
— mw —
Kcijn.
— Rel6g (Volg.). Vedi BiUg.
— Religk, Kilegare. Beligd, i dict-
mant : Eilegare i diamanti. « Oo
daael volumm a religdi »:« Ho dato
il volume a rilegare ».
— Rellsada, Rilegatiira. « Bi-
sdgna dagh 6na religada a std li-
her » : « Sar& bene dar un po* di
rilegatura a questo libro ».
Religion, Keligione. (Civ.) La
religion de la palria : La religione
della patria. Omm de religion :
Uomo religioso. Senza religion :
Senza religione o Un baccalJi (pop.).
I Elfdnd de reliaion : II fondo di
religione. I Entra in religion: En-
trare in una religione.
— Rellgl68, Religioso. Omm re-
ligios: Omo religioso. Ieom,unitaa
religios: Le comunit^ religiose.
— Reliquaa (D. Fr.), Reliqua-
to (1). Reliquaa de eassa: Keli-
quato di eassa. « St'ann gh'^mm,
avuu 6n h6n reliquaa » : « Que-
st'anno abbiamo avuto un bell'a-
vanzo ».
— Rellqula, Reliquia. Reliquia
d*dn sant: Reliquia d'un santo.
jPA ha^ct i reliquii : Dar a baciar
reliquie. MHt fceura la reliquia :
Esporre la reliquia. Mostrd o ie-
gm 6na robba come se la fuss 6na
reliquia: Mostrar o tenere una
oosa come se la fosse ana reliquia
Opp. Tener come le gemme nel-
Panello. i| (Rilievi del ^ranzo) « Ven
dimande nun a m,angid, i reliqui » :
«Vieni da noi domani a mangiar
le reliquie o i rifreddi (2).
— Rellqularl, Reliquario. On
hUl reliquiari a* or: Un bel reli-
quiario d'oro. Part 6n reliquiari:
Arieggiar un reliquiario.
— Rellquletta, Piccola reliquia.
« Basa sta reliquietia che g*oo al
coll » : « Bacia questo amuleto che
porto al coUo ».
Rella, Varapa. « G^oo adbss 6na
rella! »: « Sono al verde ». 0 (Gio-
oo) Oiugh a la rella (in dis.) : Gio-
care a dare busse o a mazzascudo
o alia ;lippa. Va 6n poo a giugct
a la —: Escimi d'attorno.
(1) Voce bollata : Resto, Avanzo, Rima-
nente.
(2) I rifreddi si usava per cf^o avanssato
e che si serve in altro pasto. Ma oggidi la
voce serve piuttosto a indicare i principii
■'ddi.
Remm, Remo. Quatier ai remm
e vun al iimdn: laem.
— Rema, Remare. Itemdi a hUt
remh: Remare a voga arraneata.
Bema de straeeh: Remare svo-
giiato. Bemdi a cuu indree : Remare
all'indietro.
— RemaroBXila (In dis.). Vedi
ForcUUif Scalmo.
— Remada, Remata. « Quella Vi
stada 6na remuda .' » : « Quella fo
una vogata ! »
— Remadlnna, Rematina. « Tw
andd, a fd. 6na remctdinrut in gan-
ddlin, per dappd, famm »: « V<>-
glio andar in sandolino a fare ana
piccola remata, per stuzzicare I'ap-
petito ».
Remarldass (Fuori d' uso). In
caso Bimarida^s, TomA a teen
m,art o mice.
Remedl (Volg.). Vedi Himedi e
vooi sorelle.
Remengh (In dis.), Ramengolo
(Arezzo). Vedi Begondin.
Rem6tt (Volg.J. vedi JRimett.
Remirli (Volg.). Vedi Rimira.
Remiss (Volg.). (pocou8ato).Vedi
Bimettere, « M s'e remiss » : « S'e
riavuto ».
Remlssa (Volg.). Vedi Mim^ssa.
Remissell, Gomitolo. ^d #«i o
fh gio 6n remissell : Aggomitolare
c Sgomitolare. Fass sic tn d^dn re-
missell: Ra^gomitolarsi. Tegnl a
man i guggiad e trd via i remis-
sH: Idem.
— Remlsselin, Gomitolino.
Remisslbn, Remissione. Xa re-
mission di peccaa: La remissione
dei peccati. Senza remission : Sen-
za remissione.
Remltagg (Volg.). Vedi JBomi-
tagg.
— Remltta (Volg.). Vedi Sre^
mita. Anddk a m eVremitta (pop.)
o Fh la vitta a*6n remitta: Idem.
— Remodem& (Volg.). Vedi Bi-
moderndt.
Remognk (Term, di agric.) Ri-
pulire per la second a volta le
viti.
Remolada (Volg. in dis.). Vedi
Emollient o Cataplasma. I Di-
ghiacciamento. Vedi Bemoll.
Rem61azz, Ramolacoio, Rafano.
— Remolazzln, Radicine, Rafii-
r.ollo. — rdss: radici o rafani rossi
d' Africa.
Remoll, Didiacciamento. M re-
REM
— 601
REN
3oZ2 el fd brutt i strctd: II didiac-
lamento ta le vie fangoso.
— Remoll&, Dimoiare. « Oomin-
ia a remolltt » : « Comincia a di-
aoiare ».
Remondb (Volg.). Vedi Bimon-
IcL e voci Borelle.
Remdndinna (Add. di AHa o
4.r%htta). « Sent eke arietta remorir-
tx'ntia » : « Senti ohe aria friz-
cante ».
Remdnta (Volg.). Vedi Bimonta
B vooi sorelle.
Remdntoar (D. Fr. )) Oriolo.
Hemontoir d'or: Remontoir d'o-
ro.
S^mora, Remora. Mettegh 6na
rSmora : Metter un freno.
Senli, Renare, Franare. Bendi
gid: Scoscendere. Vedi Frand,
Benard croas^ (D. Ft.), Volpe
crociata. Ona pellusza de renard
eroask : Una peuicoia di volpe cro-
ointa.
Bend - enduu - endes, Rendere.
« On eapitalhtt ehe ghe rend cent
lira alVann » : « Un capitaletto che
gli reude cento lire alP anno ». |
Metid cunt: Render o Dar conto.
« JHo ghe le renda » : « Dio gliene
renda merito». Bend V anima al
Signdr: Render 1' anima a Dio.
Mend giuslizia a vun : Render gin-
stizia a uno. | « / brigant dn do-
vuu rendes » : « I briganti ban do-
vuto arrendersi ». | « L'h 6n omm
ehe d res di gran servizi al paese » :
« £ un uomo che ha reso oi molti
servizii al paese ». | Bend per Vo-
mitdf Vedi Bigetta. || Ona stoffa
ehe se rend: Una stoft'a arren-
devole.
— Rendicant, Rendiconto. Pre-
sentdi el rendicunt : Presentare il
rendiconto. Al rendicunt s' I tro-
vaa ehe serem in perdita » : « Al
rendiconto si trov6 che eravamo
in deficit o si trovb un manco o
un disavanzo ».
-- Bendlta, Rendita. «M viv
edn la rendita del vitalizi » : « Vi-
ve colla rendita del vitalizio ».
Bendita pubbliea : Rendita pub-
blica. Certiflcaa, eartell, titoi de
rendita : Certifioato, cartelle, titoli
di rendita. La rendita V h cres-
guda 0 Vh dada gid : La rendita b
salita 0 h abbassata.
— Rendltinna, Renditucoia. « M
iira la c6nt dna renditinna de ses-
cent lira » : « Sbarca il lunario con
una rendituccia di seicento lire ».
Reneg& (Volg.). Vedi Binegd. e
derivati.
Renella, Renella. La malattia
delta renella: La renella.
Rengli (Volg.), Aringa. N. fr.
pop. : Bengh de lacchlt : Aringa.
di latte. No vari 6n coo de rengh r
Non valer un frullo.
Rdnn, Reni. Dolor de renn: Do-
lor di reni. SentUsela a andd gid-
per i renn: Sentirsela oorrer o
sdrucciolar gi& per le reni.
Renna (Volg.). Vedi Arenix, N.
fr. pop. : Dedree de la Benna :
Dietro PAreiia. « Iiicaeu gW e la
Benna » : « Oggi c 6 spettacola
nell'Arena*. |) (Civ.) Renna. Ona
pill de renna: Una pelle di renna.
Renbnzia (Volg.). Vedi Bindn-
ssia con voci sorelle.
Renovk (Volg). Vedi Binnovd^
con voci derivate.
Reottin, Scricciolo.
Repark (Volg.). Vedi Bipard.
con voci derivate.
Repassli (Volg.). Vedi Bipassd
con voci derivate.
Repentall, Repentaglio.
Repensli (Volg.). Vedi Bjpensd,
ReperibU, Reperibil. ^dfove Vt
reperibil / » : « Dov' h reperibile ? »-
Kepertori, Repertorio. « Quella
compagnia drammatica la g'd 6n
b&n repertori » : « Quella compa-
gnia drammatica ha un buon re-
pertorio ». n Indice. « Oo montaa
dn b6n repertori di att » : « Ho fat-
to un buon repertorio delle scrit-
ture».
— Repertoridtt, Piccolo reper-
torio (Diminutivo nei due signi-
ficati di repertorio).
Repett& (In dis.). Vedi Bebeccd.
(E ancora viva perb la voce Be-
peltdn).
— Repettdn, Ripetone(l). « Quell
fimu nd'l me fd che di repeitony>:
« Quel ragazzo non mi fa che dellc'
sguerguenze ». ^Jillg'd avuu dn
repetton masiacch dal pader delta
popbla » : « S' ebbe una ripulsa
Bgarbata dal x>adre... »
(i) Ripetone, che tanto assomlglia al nc—
8tro Repetdfij e voce viva nelle inontagne
di Pistoia e significa: Risposta al coin>
pllmento.
REP
— 602 —
REP
Bepezz, Rappezzo (1). (Stami).)
Oo ordinaa al fonditor cent chili
de rappezz » : « Ho ordinato al fon-
ditore (di caratteri) cento chili di
rappezzo ».
— Repezzk-ezzaa, Rappezzare.
« Std pandsz chl el va repezzcta »
(pop): Questo stivaletto va rat-
toppato ».
Repili-epiaa-epiass, Ripigliare.
« Allora lit el repia » : « Allora e-
gli ripiglia ». || « iS'Z «'c repiaa » :
« S' ^ riavuto o Ha potuto ria-
versi ».
Beplan (Volg.) Vedi Hipian.
Repicch, Ripicco. De repicch:
Di ripicco o di rimbalzo. B (Al
bigliardo) Rimpallo. « On repicch
el rri'd, faa perd la partida » : « H
rimpallo mi feoe perdere la par-
tita ».
Bepienezza. Vodi Hipienezza.
Repienta (Volg.). Vedi JSipien-
th e derivati.
Replezion, Replezioue. Pertrop-
pa replezion de stomegh: Per trop-
pa replezione di Btomaco.
Replica, Replica. «. An faa la
replica della commedia » : « Hanno
fatto la replica della commedia*.
II La replica e la duplica: Idem.
— Replic&-icaa, Replicare. He-
plicdb i esperienz: Replicare le e-
Hperienze.
— Bepllcatament , Replicata-
mente. « Te l' oo ditt replicata-
ment » : « Te V ho detto e repli-
cato ».
RepolU (Add. di Piii). Vedi Pui.
Polio.
Report (Volg.) Vedi Biport e
voci sorelle.
Reposs^ (Volg.) Vedi Biposh.
Repostilli (Volg.). Vedi Bipo-
siilli.
Representa-entass (Volg.) Vedi
Bappresenld. e derivati.
Reprimenda (D. Fr. ) Repri-
menda. « G^ oo daa 6na famdsa
reprimenda » : « Gli foci una fa-
mosa reprimenda o parrucca ».
Reps (P.N.), (Specie di stotfa per
mobili), Reps.
Republega (Volg.) Vedi Bepuh-
blica.
— Republican, Repubblicano.
(1) A Pirenze Tirare il rappezzo nel
pioco delle boccie , risponde al nostro
Mandd su col diritto di far i tre passi.
Bepubliean e socialista: BepaiKl
blicano e socialista.
Repednld. - ulaa , Rimpednlank
Oo rej^edulaa i ealzUt de 9eda»i
« Ho rimpedulato le caize di 8et»4»
Repugna (Volg.). Vedi BipuaiA
e derivati.
Requatta (Volg.). Vedi Biguak-
th e derivati.
Requi, Requie (1) Bono, Quieto.
« Sla requi 6n minutt » : « Sta
bono un minnto >. ImssH Tninga
reqiii : Non lasciar pace.
— Requie, Requiare. Pode min-
ga r^jw^ » : «c Non pot«r requiare ».
— Kequiem, Requiem. Bequiem
eterna: Requiem eterna.
Requisi - Isii , Requisire. « An
re^uisi tutt i eavai » : « Han re-
quisiti tutti i cavalli ».
— Requisltoria , Requisitoria.
La requisitoria del P. M. : La re-
quisitoria del pubblico ministero.
— Requisitt, Requisito. «i?
a' a di h6n requisiU » : « Ha del
boni requisiti ».
— Requisizidn , Requisizione.
Fa requisizion de ear, de C4itai:
Far requisizione di carri, di ca-
valli.
Resa, Resa. (Civ.) La^fesa de
la forlezza: La resa della fortei-
za. il Jl 7a resa di cunt: Al ren-
dimento de' conti.
Resana (Volg.). Vedi Bisana.
Resca, Lisca, Kesta. / tench tn
pien7i de resch : Le tinche sono
piene di lische. (Fig.) Avegh 6na
resca in gola: Aver rosso in go-
la. La resca del Un : La lisca. La
resca del gran : La resta. La btUa
senza resca Vh 6n bdn mangimm:
La loppa o pula senza resta h ot-
timo cibo alle bestie.
— Reschinna, Lischina.
— Rescador, Raschiatoio.
Rescaldk (Volg.). Vedi BiscaldL
Rescassa (Volg.). Vedi Biscassa.
Rescatt& (Volg.). Vedi Biscatia
e deriv.
Rescili - escaia - esci'ass, Sgual-
cire. « Te gh'ee el vestii reseiaa » :
« Hai I'abito stazzonato ». « T'ee
giiarnaa mal i vestii e 8*in tutt
resciaa » : « Hai riposto malamen-
te gli abiti e han preso il grin-
zo».
(1) Requie -d sostantivo mentre Bequi
non lo d.
RES
— 603
RES
— Reflpei'ent, Rag^rinzato.
— Resell, Vedi Spiegazzatai*a.
Resci'OBii. Vedi Cavriwu e Po-
l%r€»u, Ronoolino.
ReBCi'6n o Besci'ott (Bachi da
le'ta), liicoioui.
Rescoeudes (in dis.) (Si^nifioava
Aautarsi e Darsi il cambio.
Rescoldli (Volg.). Vedi Bisealdh
Bon derivati.
Rescritti Rescritto.
Resegra* Sega. Besega per el
Ihgfv e per el mmtno : Sega da le-
sno e sega da marmo. / deiit de
Ta — ; I denti della sega.
— Besegpii, Segare. « Besegd. gio
d% regdnditt curt "per la stua » :
« Segare dei tondelli corti, che pos-
sano stare nella Btufa». (Pr.) Chi
rh6 resega n6 rosega: Chi non ri-
sica non rosica.
— Reseghln, Segbettina.
— Resegon, Segone. M Besegon
de Leech: II Resegone.
— Besegada, Segata.
— Besegh^tta, Seghetta.
— Resegott, Segantino.
— Resegusc, Segatura.
Resent^-entEUi-entass, Risciac-
qnare. Besentd. i biecier: Risciac-
qiiare i bicohieri. Besentass la
bdeca : Risciacquarsene la bocca.
Meseniass foRura: Liberare il
ventre.
— Resentada* Risciacquata.
— Resentadlxma, Risciacqua-
tina.
— Resentadora , Risciacqua-
tura.
Resenterl e Resentln, Bucato.
Resg (Volg.). Vedi Beg.
Resgla (Volg.). Vedi Beggm.
Resgld, Reggitore (1), Capoccia.
M resgid de ea : II padrone. « JJa
mia resgidra^ : « Mia moglie ». JFh
la resgidra in ed: Smassaiare.
ReBgiiard(Volg.). Vedi Biguard.
Resia (Vol^.). Vedi Eresia, N.
fr. volg. : Melt di resii in del cre-
do: Idem. Trovct di resii finna in
del path": Idem.
BABik, Resiare (2), Contrastare,
(1) Che Resgid derivi da Reggitore e in-
negabile, raache questo traduca quello no.
Reggitore e parola usata spesso ironica-
mente invece di ministri.
(2) I \ocaboIari portano Resia per di-
scordia ma non reiiare.
Star a tu per tu. ^Digh 6n tdi:
Cossa seguitee a resiit?* (pop.)
« Finitela una volta. Non s* ha a
leticare ».
— Resiament, Resia.
— Resi'att, Leticone.
— Resios, Leticbino.
Resident, Residente. M consdl
de,.. resident in Bomma : II con-
sole di... residente in Roma.
— Resldenza, Idem.
— ResldoY, Residuo. «£! restaa
indree 6n residov de 20 franch » :
« Rimase un residuo di 20 lire ».
— Residu^-duaa, Residuare. A
furia de dagh di cumnt oo resi-
duaa el debit a ben j90cc/t» : «Dau-
do^li acconti sopra acconti. bo
residuato il debito a ben poco ».
Reslgnk-lgnaa-ignass , Rosio-
obiare e Rosicare. Besignd, i ong:
Mangiarsi le unghie.
— Reslgnada, Rosiocbiata. « Che
resignada g'dn faa denier quii
duu baloss, in V amministraaidn
di mmorenm »:« Che spanoiata
hanno fatto o fecero que' due brie-
coni nell'azienda de'^minorenni ».
— Reslgnadlnna, Mangiatina.
— Reslgnadura, Rosicatura.
— Reslgndn, Rosiocbiatore.
Reslmia, Resina. La laeca Ve
6na resinna del Giappdn : La lae-
ca h una resina giapponese.
Reslpola (Volg.). Vedi Bosi-
pola.
Resl8t-l8tuu-8tli, Resistere. Be-
sist a la fadiga : Resistere alia
fatica. Porcellana che resist al
fceugh: Porcellana cbe resiste al
lOoo. < Ah podi pit resist c6n
qnella donna » : « Non ci resisto
pill con quella douna ».
— Reslstenza, Resistenza. « An
voriiii fa resistenza ai guardi e i
dn arrestaa » : « Fecero resistenza
Jille guardie e furono arrestati ».
« Sta volta el fa 6na gran resi-
stenza » : « Questa volta fa una
gran resistenza ».
Read (Volg.) Vedi Ba^6.
Resola (Volg.). Vedi Bisola. (I
calzolai plebei dicono Besold)
« G* 00 resolaa 6n para de hro-
chen » : « Gli bo risolato o rifatte
le snole a un paio di stivaletti ».
Resolt (Volg.) Vedi Bisolt.
Resolutt (Volg.). Vedi Bisolutt.
ResolY (Volg.)^. Vedi Bisolv con
' voci sorelle.
RES
— fm
RES
Resdn (1), Ragione. L' etoM de
la reson : L'et^ del ffiudizio. Perd
la reson : Perdere r uso della --
o Impazzire. | A reson de mond:
Per o A ragion di mondo. A re-
son de vott lira al cent: In ragio-
De o a ragguaglio di otto lire al
cento. Avegh milla reson: Avere
mille ragioni o un sacco di ra-
gioni. Guarda tl se nd g^oo resonyn
« Di' tu se io non ho ragione ».
Avhgh nanea dn'ombra de reson :
Non aver un'ombra di ragione.
Avhgh di reson de fd vari : Aver
delle ragioni in mano da far va-
lere. mG^ oo i mh bonn reson > :
« Ho le mie bone ra^oni ». Fa
vari i sd reson: Valersi delle nro-
Srie ragioni. Bend reson: Ren-
er ragione. De reson : Di ra-
gione. V6n tuila reson : Di santa
ragione. « De reson, dovaritipioeuv
dopo duu mes de suit » : « Di ra-
gione dovrebbe piovere dopo due
mesi di bel tempo ». Dagh 6n poo
de reson a mm e 6n poo a V alter:
Dar ragione or nll'nno ed or al-
r altro. Fass 6na reson: Farsi
una ragione. « Finissela de piang ;
fatt dna reson » : « Snietti di do-
lerti coal ; fatti una ragione ».
JVo gh' e reson ehe tegna : Non
c'^ ragione che valga. Avhgh di
reson c6n viin: Questionare con
uno. La reson di reson: L' ultima
ragione o La ragione sovrana.
Reson bhi e bonn : Belle e buone
ragioni. Reson che paga: Ragione
che appaga o persuade. Reson
strasciaa : Ragioni che non tor-
nano. / trentdtrh reson de Arlee-
chin: Le trentatre ragioni di Ar-
lecchino. Reson del gtpponatt (in
dis.) : Ragione spallata. Reson de
maaonna Marcotfa (in dis.) (Man-
ca). Reson seiiza gius: Ragioni
senza sugo. | Reson de Stat: Ra-
gion di Stato. I «Zr'^ de reson del
toZ » : « £2 di ragione del tale ». La
reson social: La ragion sociale.
— Resonascia, Ragionacoia (2).
« Guarda 6n poo ! M Gigin V a
(i) Ora da molti li dice Rason ma i pic-
cola alfeiiazione.
(2) Ragionacoia ha ligniflcato spregia-
livo, come Tindica la termioazione in
aceia. in milanese invece Resonascia ha
sense bono e vezzeggiativo come dalPe-
serapiOj o rlnforzativo.
voruu dl sii anea lit la s6a
naseia / » : « Guarda un p6 !
che Gigino voile dire la snaK
« Mi tr<Buvi ch'el g*h minga d&mk
reson, ma resonascia » : « Trott
ch' egli ha millo ragioni ». (E ri
plurale) « Bisogna sefUill a mM
fmura i sd resonase » : « Bisogna
sentirlo a metter fuori i suoi la-
gionamentini ».
— Besonk-onaa, Rasonii e BMt
glonit, Ragionare. « Resonhmmf*:
« Ragioniamo un po ! » « ^ r«-
sonna ben » : « Ragiona bene >.
« Cdn lit se po minga ragionay^'.
« Con lui non ci si ra^ona o a
pu5 ragionare ». « Quest se ttam-
m^a minga ragiond, » : « Questo noD
h un ragionare ».
^ Resonada (in dis.). Vedi Ge-
ciarada.
— Besonador, Ragionatore. < Ui
6n gran resonador » : « B nn gnui
ragionatore ».
— Resonetta (Simile a Hesona-
scia). Vedi Resonascia. Dimino-
tivo di Resdn n. fr. : Reson so-
cial: Ragion sociale.
Resp^tt (Volg.). Vedi Rispeit
con voci sorelle.
Respldent (Guida che si man-
dava per controllo di iinanasieri}.
I (In dis., come Dirimpetto) uLa
mia casa Vh respident Vospedal*:
«La mia casa sta dicontro al-
I'ospedale ».
Reaping, Rioardare. *iSt6 mes
m*dn respinaa milla ehUi de lan-
nayn* Questo mese m'han ricar-
dato mille chili di lana ».
Resplr, Respiro. « Me manea el
respir » : « Mi manca il respiro 0
mi si mozza il fiato ». Piatt el man-
cament de respir: Patir di respiro
difficile o oppression di vespiro.
TcBU el resptr: Levar il respiro.
Chut spuzza ehe Ubu el respir:
Puzzo che mozza il respiro. l(Di-
Inzione) « Ch*el me coneeda on poo
de respir al pagarnent >» : « La mi
accordi un soprattieni o Mi eon-
ceda un po' di respiro al paga-
mento ». Da a resptr : Dar a re-
spiri. Pagd a respir: Pagare •
respiro. « Sdnt in perm^ ; ff'oo 6n
mes de respir y^ : «Ho il permesso
d'ufRcio; godr6 un mese di re-
spiro ».
— Respirk . Respirare. Podi
minga respira: Non poter re-
RES
— 605
RES
•©spirare. « Lctssem respird, 6n mi-
rfutt > : « Lasciaml rifiatare o pi-
gliar fiato ». « Ah chi se n6n after
»e respira / » : « Ah qui oome ci| si
respira ! » « ^ quUla notizia oo re-
wpiraa / » : « A quella notizia... re-
Bpirai *.
Respond (Volg.). Vedi Bispond.
TS» pr. vecehio: Domanda fh Uz-
ssitf respond Vh eortesia: Doman-
cLare ^ lecito, rispondere ^ eor-
tesia.
BeaponsabU , Risponsabile. /
minister in responsabil per rid:
X ministri sono responsabili da
T>iirla. Oerent responsoMl: Ge-
rente responsabile.
— Responsabilltaa, Responsa-
bilitlt. Kf^Ml vceur minga avlgh
quella responsabilitaa » : « E' non
vuol assumersi quella responsa-
bUitk )».
— Responsal, Responsabibile.
« Sdnt ml el responsat delta fae-
eenda » : « Sono io il responsabile
della faceenda».
Ressentl (Volg.). Vedi Bisenti,
con voci sorelle.
Ressumada (Id. volgh.) Vedi
JRossumada.
Rest, Resto. Ddt indree el rest :
Dar il resto. El rest moneda: II
resto spiceioli. Bd el sd rest: Zom-
bare de' pugni. Bd el rest de la
parpceula (in dis.) : Dare il resto
del Carlino. « Gh'k i rest del disnit
d'ier » : « C fe de^ rilievi ». (Aw.)
I>el rest,.. : Del resto. JSl rest
dn'altra volta : II resto a poi o per
quest'altra volta.
Resta, Resta (1). Besta de eer-
vellaaf de grass bianeh, de seigdll:
Resta di vesciche, di strutto, di
cipolle. Besta de pan: Picoia di
pani.
Restk-estaa, Restare. Bestd de
sasSf de stueeh : Restar di sasso,
rimanere di stucco. — de pappie
mascie : Rimaner di sale. Besta a
bdeea sutta : Rimanere a bocca o
a denti asciutti. Besta camuff:
Restar deluso (2) o smaccato o
(1) In fiOT. Resta vnol anche dire que!
fili, che stanno intorno ai chicchi di grano.
(2) Probabilmente il Deluso non piacera.
Ma ai noti che camuff e una sfumatura
che dinota un primo grado di quello sf ato
deiranimo a flssar il quale tanto in dia-
letto come in fiorent. ci sono parecchi
goffo o Aver un lieve smacco. Be-
stdt con/us: Rimaner coniuso. —
eon tant de nas: Con tanto di
naso. — c6nt i man pUnn de
mdseh: Rimanere colle mani pie-
ne di moscbe. — in botta : — mor-
to sul colpo o restar in tronoo. —
in eamisa : — in camicia. — in
credit o tengiuu: — in credito o
a avere. « I alter van^ e ml resti » :
« Gli altri se ne vanno e io resto ».
« D6ve serem, restOM e6l discdrs ?»:
«Dove eravamo col discorso?^
« Dove la resta la piazza d^armi ? » :
« Dove resta la piazza d' armi ? »
« La rohha speri la restara tra de
nun » : « La cosa spero resterh, fra
noi ». « if t, a sentl che Vera mart,
sdnt restaa » : « A sentire che era
morto restai ». « Ml resti ehe lu el
ghe daga atrh a quella gent » :
« Io resto che ella dia retta a co-
storo ». Bestdt mort sul edlp : Re-
star morto sul colpo. Besth d' ac-
cord: Rimaner o Restar d'accor-
do. « Gk'h nanca restaa de viv » :
«cNon gli h restate manco da vi-
vere ». « Besta a ved^ «e... » : « Re-
sta a vedersi se... » Fd> resth ser-
vii: Far entrare. « £l andaa gib el
puggiceu e gh'l restaa ses o shtt
personn » : « Rovin5 il terrazzino
e ci rimasero da sei o sette disgra-
ziati». Bestd dent: Idem. Besta
fceura : Rimaner fuori. Bestct in-
dree : Restar indietro. Besth in-
tes o in quella: Rimanere. « S^mm,
resUia A » : « Siamo rimasti 1). Be-
stit sott: Restar sotto. | Bestd.
(Volg.): Vedi Arresth.
RestabiIi(Volg.) Y^diBistaUn.
RestaxLza, Rimanenza.
Restavdr (Volg.). Vedi Bestadr.
Restadr, Restauro.
Rest^U, Rastrello. « Ciappa el —
e tira arent guH fcRui» : « Piglia
il rastrello e raccogli il fogliame
in terra*. | Cancello. M restell
del giardin: II cancello del giar-
dino.
modi di dire tutti piu forti Resta cdn tant
de nas: Restar con un palmo di naso.
Resta de sturch : Restar di stucco, ecc, ecc,
come si vede negli esempii. Ora tutti co-
desti modi milanesi hanno il loro ooi^ri-
spondente rerto in losrano mentre el Ca-
muff non rha. Mortificato (V. Cher.) e gia
troppo, e I'abblamo anche noi : Mortificaa.
Non parlo di Scaciato e di Smaccato ri*
dicoh.
RES
— 606
RET
— Restell&, Rastrellai'e.
— Restellada> Rastrellatura.
— Restellera. RastrelUei'a. «J?/
flf'd in bocca la — » : « Ha la den-
tiera ».
— Restelldtt, Rastrelletto.
— Restellin, Rastrellino.
— Restellbn, Grande cancel] o.
« I/^ct miss 8u on boia d*6n — in
inezz ai dun piUistrilt » : « In mez-
zo ai due pilastrini miseri pose on
cancellone spropositato ».
Restin, Restio. « El me eavall el
fa el — » : « II mio cavallo h re-
stio ».
Restitui-tnil, Restituire. « Elg'h
restituii i sd danee » : « Gli resti-
ttti i Riioi quattrini». Restitul la
visita: Rendere la visita.
— ReBtituzl6n, ReBtituzione.
Restreng (Volg.). Vedi Beatring
e derivati.
Restrlng- Ingres -Ingiau o Rl-
Btrdtt, Ristringere. (Delia calza a
a mamo) Scemare.
Resusclt^ (Volg.). Vedi Bisu-
aciid, e derivati.
Ret. Vedi Bed.
Ret&i (Volg.). Vedi Bilai e vooi
Retard (Volg.). Vedi Bitard [e
"voci sorelie
ReteccU (Volg.). Vedi Biteceia
e derivati.
Ret^gn, (Volg.). Vedi Bitegn e
voci sorelie. N. fr. pop. : Anadt de
retegn (Manca).
Retentlva( Volg.).Vedi RUentiva.
Retenzidn (Volg.). Vedi Bitird
e voci sorelie.
Retire (volg.). Vedi Bitird e
voci soroUe.
Retoccli (Volg.). Vedi Ritoecd, e
derivati.
Retdrega (Volg.) N. fr. pop. :
Avhgh 6na gran retdrega: E pieno
di rettorica. (Classe di insegna-
mento) Rettorica.
Retoma (Volg.). Vedi Bitomo.
Retr& (Interrar la vite vecchia
perr innovarla), Propagginare a
capo gatto.
itetro, Retro. Betrobottega : I-
dem.
Retros (Volg.). Vedi Ritroa.
Retrodatt. N. fr. : FioRu retro-
dutt: Piglio della mala matrigna.
Rettang61, Rettangolo. « L'hfaa
a raitangol^ : « E fatto a rettan-
ujolo.
— Rettangolin, Rettangotettoi
RettificaTliettiiica (1), Rettifi
zione. « Gh'e toeeaa de fh la —
giornal » : « Dovette far la rei
ca snl giornale ».
Rettlflca-flcaa, Kettificare.
tified 6na dalta, 6na fratf eet
« Rettificare una data, una
se, eoc. « Seusee 6n poo, retti
quell ehe oo diit » : « Scusate
poco, rettiiico oi6 che ho dettON
Rettlfll , Rettiftcamento. c A%
terminal el — de la eontrada X»t
« Han terminato il rettificamentv
della via X ».
RettlflUi, Rettifloare. ReiUfilai
slrad de Milan : Rettiiioaie h
strade di Milano.
Rettdr, Rettore. Reltor del eoh
leg X: II rettore del oollegio X>
JEil €ur — magnifieh (delle ani-
versitk.): II sor rettor macriiifieo.
Renma, Reuma. « G'oo <m — 1»
la spalla » : « Ho un renma nella
spalla ». On otnm pien de reumi .t
itn omo pieno di reumi.
— Reamategh (Volg.). Vedi
Reumatich,
— Reumatich, Reumatioo. « 0»
dolor — ; Un dolore reumatico.
Reussl-eassll, RiuBcire. ^tEdai
e €ldi ghe s&nl reuasii >» : « £ dalli e
dalli r ho spuntata o ci son ritt-
scito ». « Speri ds reussigh » : « Spe-
ro di riuscirvi o di cavarne le
gambe ». Quell ehe buita, reustitt:
Awenga che pub.
— Reusslda, Riuscita.
Reyangd. (Volg.) Vedi Rivanga
e derivati.
Revansc (D. Fr.) Rivincita. «^/
m'd daa la — a scdpa » : « Mi di^
la rivincita a soopa ». « 2>ti, in
revanse, el nt'deonseieut eoirt»:c£
lui per regalo o per mostrarmisi
grato mi oonoi5 in questo mode ».
/ Erafiees nd sognen ehe la — ; 1
Francesi non pensano che albi
rivincita.
Revegni (Volg.). Vedi Rivegni
e derivati.
RevendiroBU, Rivendugllolo.
Vedi Recattdn.
Reverendo, Roverendo. On —
molto poeeh reverendo : Un reve-
rendo assai poco reverendo. « G^
(1) Voce bollaia in certi sensi, pur del-
Tuso. I puristi non ammettono che Rettt-
flcazione.
REV
— 607 —
RIA
» m^ reverendi duhhi •» : « Ho 1
miei riveriti dubbi *.
Reveri (Volg.). Vedi Riveri e
d.ei*ivati.
Reversal (In dis.), Controscrit-
-ta, Reversale (1). L'h permess de
nortdt fcRura el gran, ma eon Vob-
bligh ae — ; fe permesso di estrar-
re il grano ma coll'obbligo di dar
gli attestati di arrive.
Revestii (Volg.). Vedi Rivestii.
Revisl6n, Revisione. (Colto) /
Solangisti voreven la — de la Co-
stittizion: I Bolangisti volevano la
revisione della Cbstituzione.
— Revlsdr^ Revisore. Revisor
cte eunt: Revisore di oonti. — de
bozz de stampa: Vedi Oorrettor.
Revista (Volg.). Vedi Rivista.
Reyoc&-ocaa, Revocare. Re-
■vocd, in duhhi: Revocare in dub-
i>io. « La Gassazion Vdi revocaa la
sentema » : « La Corte revocb la
sentenza ». Revoca 6na eoneesai&n :
Revocar una concessione.
Revoca, Revoca (2). « Z' ^ otte-
gnuu la — del deerett » : « Ottenne
la revoca del decreto».
Revoltk (Volg.). Vedi Rivolth.
Revolttk (Volg.). Vedi RhoUict.
Revoluzl6n (Volg.). Vedi Rivo-
lusion e voci sorelle.
Revolver, Revolver, Rivoltejla.
— Revolverada, Coipo di rivol-
tella.-
Revulsidn, Revulsione. (T. im-
parato dai medici). Bisbgna otie-
gni 6na — ; Bisogna ottenere una
revulsione.
Revulsiv (T. imparato dai me-
dici), Revulsive. Rimedi — .• Ri-
medio revulsivo
Rezappk (Volg.). Vedi Rizappa
p deriv&ti
R6zlta(Volg. vecchio). Vedi Rh-
cita e voci amni.
Rezzent (Volg.). Vedi Raezent.
Rezzlpe (Volg. veceh.). Vedi Re-
cipe.
RezzoBOla (Specie di rete), Rez-
zuola.
Rl (Particella o intensiva o du-
plicativa da cui incominciano mol-
tissime parole anche in dialetto),
Ri (3).
(1) Voce bollata.
(2) Voce bollata. C h chi vuole si dica
Revocazione.
(3) Nel geaio dcUa parlata fiorentina il
Riaa (Canaletto uelle stalle),
Smaltitoio. (Dal tetto) « Bisogna ,
pensd, a fd- ffitistd el Uce, perefik '
mi g*oo el rtaa in cdymc Bisogna
che facciate racconoiare il tetto^
Sercli6 mi vengono le stroscie
[acqua in camera o perch^ mi
piove nella stanzas.
RiabiUU-itaa, Riabilitare. <M
s'h riabilitaa» : «S'b riabilitato ».
Rial o Real (Volg.). Vedi Leal
e derivati.
Rialtaa (Volg.). Vedi Veritaa,
N. fr. volg. « Mi too c6n la -—yn
«Io sono scliietto».
Rianna, Stroscia. « Chiarda che
— II sulpavifnent* . «Guarda che
siToscia per terra ». La — de la
pissa di cavai : La stroscia de' ca-
valli quand' orinano. / riann de
suddr : Le gore o stille di sudore.
La rianna de la gr&nda : L'acqua
della gronda.
Rlatt (Volg. vecchio). Vedi
Reato.
Riav6-avuu-avess,Riavere. «^?
s'h riavuu » : « Si riebbe ».
Rlazzin (Specie di rete), Rezza.
Riazzoeu (±*er prendere le qua-
glie), Rezzuola (1).
Ribalta, Ribalta. « Per andd qib
in cantinna gh' ^ &na — » : « Per
andare in cantina o'^ una ribalta
o botola.O (Teatro)« Tirenstiadiiss
la — di lumm » : « Alzano ora la
ribalta de' lumi». n^L^h vegnuu a
la — a Hngrazia » : « Venne alia
ribalta a ringraziare il pubblico ».
Ribalt&-baitaa, Ribaltare « La
earrozza Va ribaltaa e ml me sont
roll 6n hrazz » : « La earrozza tra-
balt5 ed io mi spezzai un braccio ».
— Ribaltada, Ribaltatura. « Do-
po quella riballada sdnt staa pit
wi » : « Dopo quella ribaltatura
non ebbi piii bene ».
Rlbambi-ambil , Rimbambire,
Onvhce ribambii: Un vecchio rim-
bambito. « Ma v6i tij giovanottOf
te me paret rimbambii > : « Ohe,
biondino ; tu mi sembri ringrul-
tito ».
Ribasli-basaa-basass, Ribaoia-
Ri talvolta e raddoppiato : TOglio, rivo-
glio e ririvoglio. Cio manca al nostro dia-
letto.
(1) Rezzola e anche la pellicola sot*'
che copre le dpolle.
RIB
608 —
RIC
re. « El Va hasaa e ribcuaa » ; <c Lo
baci5 e ribacib ».
Bibass, Ribasso. El — de la ren-
dita : II ribasso della rendita. (Di
riputazione) Vess in rxbnss : EsHcre
in ribasso. « Ohe faroo 6n rihaaa
del 868 per cent » : « Le far5 un ri-
basso del sei per cento ».
— RibasBli-DasBaa, Ribassare.
< Se Va voruu vend el sd forment
gh*l toccaa de riba88dt el prhzzi > :
« Se voile vendere il suo ^rano bi-
80gn(3 che ne ribassasso il prezzo
di qualche lira ».
Rlbatt, Ribattere. Rihatt % 6r:
Ribattere le ore o Battere il rin-
tocco 0/>». Rlntocear I'ora. | Ri-
batt i reson de quelV alter: Ribat-
tere le ragioni dell' avversario. |
Ribatt 6n Hod : Ribattere o Riba-
dir un cModo. | Ribatt indree :
Rimbalzare. | Ribatt de8 lira sul
cunt: Detrarre dieci lire sul con-
to. li Pdnt a rebatt: Vedi Ribatr-
tidura. || Ritornare. El corer el
ribatt indree 8ubit: II corriere vol-
ta la bri^lia senza fermarsi. || Ri-
batt el ns o el gran: Ribattere o
Ritrebbiare il riao o il grano (do-
po rotta Paiata). 0 Ribatt i mata-
razz : Ribattere le materasse. Ratt
e ribatt : Batti e ribatti.
— Rebattadura, Ribaditura.
— Rebattidura, Ribattitura.
— Rlbattin, Idem.
BibeU, Ribelle.
— RibeUibn, Ribellione.
— BibellasB, Ribellarsi. «.El ghe
s'^ ribellaa contra » : « Gli si ri-
bellb contro ».
Bibocc^-occaa, Idem.
— Biboccadlnna, Idem.
— Riboccadura. Idem.
Rlxnbomb, Rimbombo.
— Biniboinb&-onibaa, Rimbom-
bare.
Ribui, RiboUire. A fxiria de but
e rebul: A furia di boUire e ri-
boUire.
Ributt^-uttaa, « QuelV omm el
ributla » : « Quell' omo 6 ribut-
tante ».
Ricalck-calcaa, Ricalcare.
Bicamk-camaa, Ricamare.
Fig.). « El g'd ricamaa adree 6na
onna calunnia » : « Ci ha rica-
mata intorno una bona calunnia ».
— Ricamaddr, Ricamatore.
— Ricamin, Un piccolo ricamo.
Bicapit, Ricapito. Lettera senza
i'
— ; Lettera senza ricapito. « J3 1
— Vk in via to2 » : « 11 mio
pito h nella via tale ».
— Bicapitk, Ricapitare. «
de faghela recapild » (la lettei
« Procura di fargliela tenere >.
Bicapitol&, Ricapitolare. «i?"
ca ricapitolkmm » : « Diinque
capitoliamo o veniamo al... ».
RicaBCia-BCiaa, Kicacciare,
germogliare. I piant comineien.
ricasem: Le piante germosclia
— RicaBClaoa, Rigermogiio.
Bicay&-cayaa, Ricavare. «C
8e te n'ee ricaveia f rmc Quanto
hai guadagnato?» m LHntrhec ^
la commeaia Voo rieavaa da
romam de.., » : « L'intreccio del
commedia 1' ho ricavato da un
manzo di... ».
— Bicay, Ricavo. Cdnt el — de..
Col ricavo di... El — de la n.
dita: II ricavo della rendita.
Bicch. N. sole fr. : On vestii
Un abito agiato. Falla a la
Scialarla. FaXla a la rieca,
mm: Far le nozze coi fiing]
Riech Epul6n: Epulone. (Per tut*
ti gli altri modi vedi: Seidr),
— Bicchdzza, Riochezza. « In
quella easa se ved ona gran — » :
« In quella casa si vede una zrtuk
riochezza o c'^ gran scialo ».\l4i
— in di ntanegh: Vestito ncco
nelle maniche. La — <i' dna mi-
niera: Miniera rioca di metallo.
« L'h v\i7i che vanta di gran He-
chezzyn « Uomo che vanta grandi
ricchezze ». JJa — mobil : La ric-
chezza mobile.
— Riccdn, Riccone.
Bleed (in dis.). Vedi Domanda.
Bicesta (Volo;.). Vedi Riehie»ta.
N. fr. pop. : Ve88 Via la — de vun:
Essere a posta altrui.
Bicettdr o Biceyltor de dogan-
na, II ricevitore dogan^e. — del
lott: — del lotto.
— Bicettoria, Ricevitoria, — de
doganna, del lott: Ricevitoria di
dogana, del lotto.
Bicey-eyuu, Ricevere.* Xa sdo-
ra incceu la ricev » : « Oggi la ai-
gnora rioeve ». « El rieev nissun »:
« Nou riceve ». « Ei m'd rieevuu
frcgff fregg » : « Mi accolse fred-
dissimamente ». ( « 5^« me riee-
vetf » (in dis.): « Capisci bene qael-
io che dico f » | Rieev di danee^ el
sacck del lavandee, dnapartidade
RIC
-609^
RIC
•Hereanaia (non eolo riceyerli, mn
rieonosoere il numero e la quality
L»»rQ) t Ricevere danari, risooiitrare
11 'biicato, d()11a merce. Ricev dn
t'f/iaj^f dn affifont, 6n refud^ &na
W9%ortij\caz\on: Eioevere iino schiat-
Cr>, nil affronto, un riAuto, una
iiiorti ftcazione.
— Ricevlment , Ktcevimcnto.
Jileeviment a Oort: Ricevimonto
t% Oorte. Sala de rieeviment: Bala
rli ricevimento. Vess el di de ri-
ceeiment : II giorno delle visite.
— Ricevitor del lott, Prendi-
tore.
Btcevitoria, Prenditoria e Bot-
"te^hiiio.
— Ricevuda, Rioevuta(l). Sui
ricevud ghe vd tl francoboll: SuUe
ricevute va messo il francobollo.
« Te podel fttgh la — o nietti sul
liber de la riceviida » : « Tu lo puoi
mettere nel saldo ».
— Riceyndiiina, Ricevutina.
Biclama - damaa , Rich iamare.
JilciamtlL a Vordin: Richiamare
alPardine. Ridamd. 6n alt de of-
fizi : Richiamaro un atto di uffioio.
« T'oo damaa e rieiamaa » : « T'ho
ohiamato e richiaraato ».
— Riclamxii, Richiarao. Riciamm
di elcu8 in eonged : Richiamo del-
le classi in oongedo. | El rieiamm
in d* dna seritinra : Richiamo. |
^l rieiamm in d'dna mnsiea : Ri-
jchiamo. I nHl ridam de la giesa :
II rtutocco. « El serv de ridamm> » :
« Serve di riohiamo ».
— Riciamada, Richiamata. Ve-
gni via in aid moment ma me
8f>etU 6na riciamada » : « Ne vcngo
via ora ma mi aspetto una ricbia-
inata*.
RiCtQf Ricino. (Civ.) « la del mh
ffiardin gK'e dna pianta de ridn » :
« Nel mio giardinn tengo una pian-
ta di rioino ». Oli de riein : Olio
di ricino.
— Ridamm, Reclamo. « Anfaa
el rieiamm a la Qiiestura » : « Han-
no latto il loro reclamo o la loro
querela alia Qucstura ».
BicoBUB-icoUi Ricocere (Nel
linguaggio comune non si usa).
Vedi Tornd. a eaeus. (Nel linguag-
gio dei fonditori) RiecRtis I'azzalf
(1) Fare la ricevnta in florenttno vol-
gare vuol a^che d!re vomltare II cibo e
il Tiao presi poco prima : Fa i portceUitt. I
el lolldn e sitnili, Ricuocero I'ac-
ciaio, Vottone o simili. « Ric(Bti9
i laftier e i tondin : Ricuocere le
lamiae e i pinstrini.
Rlconcillafis-lliaa, Riconciliar-
si. « / duu fradd se s'in ricond-
Haa » : « I due frateUi' si sono ri-
conciliati ».
— RiodncUiasidn (Civ.), Ricon-
ciliazione. « Ghe V oo fada fd, mi
la rieondliaaion » : « Giierho fatta
far io la riconciliazionc.
Rieonoss - ossuu , Riconoscere.
« Rictynossi el mh tori » : « Rieono-
sco il mio torto >». | « El Va rieo-
no««ttu » : « Lo ha ravvisato o ri-
GonosGiuto». Riconoss vun per sd
flmu : Riconoscere uno per figlio-
lo. (Civ.) L* Italia V^ rieonossuu el
govemo rivoluzionari del Brasil o
de I' Argentina : L'ltalia ha rico-
nosciuto la repubblica bmsiliana*
-7 Ricognmon, Ricognizione.
(Milit.) Ona rieognizion in mkzz
ai nemis: Una ricognizione nel
oampo nemico. | (KicompensaJ
« El m'd daa dna rieognizwn d%
mh fadigh » ; « Mi diedo una gra-
tificazione o rimnnerazione per le
mie latiche».
— Rieognizionetta (P. N.), Idem.
RlconoBB-osBUU-onosseSi Rico-
noscere e Riconoscersi.
RIconBcili - coimclaa - coiiBciass.
(Nel linguaggio comune non si
usa. Vedi Rigiusla o Tomh a
eonsdh o Tornd a co9i«cia««). (Nel
linguaggio tecnico) « Oo m^sa gib
i pell a rieonsddi )» : « Ho rimesse
le pelli in conoia».
Rlconsegnk-egnaa (P. N.) « i/t
g*oo rieonsegnaa el pacehHt a lu»:
« Io gli ho riconscgnato 1' invol -
tino ».
— Riconsegna, Riconsegna.
Rlcopia-copiaa, Ricopiare. « M^e
toccaa de ricopid. tuila la pagina » :
« Mi tocob di ricopiare la pagina
intera ».
— Ricopiadura (P. N.), Rico-
piatura.
Ricdr, Ricorrere. « Oo dovuu ri-
cor alia Questura^i «Dovetti ri-
correre alia Questura ». | Ricor 6n
liber : Rileggerlo (poco usato) ,
piuttosto Rieor dna serittura: Ri-
vederla.
— Ricord, Ricordo e Ricordin
Ricordino.
— Ricorent, Ricorrente.
KIC
— 610 —
— Blcorenza, Ricorrenzti. In la
rieorretiza della fhsta de... delV o-
nomcutich... del eompleannus: Nel-
la rioorreuza della festa... o del-
I'oiiomastico o del natalizio.
— Bicors, Ricorso. Da sii 6n ri-
eors: Presentiire ua ricoi*80.
— 'Bicorsin, Uu piccolo ricorso.
Bicover, Ricovero.
Blcorera-eraa-erasB, Rioovera-
re. « Bisdgna ricoverd quit pover
diagrcLziaa » : « Bisogna ricoverare
que' poveri disgraziati ». « U dn
ricoveraa a San March » : « L'han
ricoverato neW 0&mzio^l^,*^ And^mm
a rieoverass soU alia pianta » : « I-
deiu ».
Bicreazi6n, Ricreazione. (Civ.)
« Te lavorel iropp, ghe v<Bur 6n
poo de riereaaion » : « Tu lavori
troppo ; piglia un po' di svago ».
(Collejri) In V6ra de la — ; Idem.
— Bioreaziondtta, Rioreazion-
cella.
Bicant&, Riooutare. — i daiiee:
Ricoutar 1 danari o le monete.
Cunta e ricuntd semper V istesaa
storillla: Raocontara sempre la
stessa cosa 0pp. La canzone del-
I'uccellino.
Bicuperli-peraa-perass, Ricu-
perare.
— Bictlpera, Idem.
Bid, Ridere. Mlttesa rid: Met-
tersi a ridere. Avhgh vaeuia de rid:
Aver vo<rlia di ridere. Vegnl voRuia
de rid : Venir da ridere. Fd h6eea
de rid : Far booca da ridere. Rohb
de rnori del rid: Cose da morir dal
ridere o da spappolarsi dalle risa.
— a mezza odeca : Sogghignare.
— a erktta 6 a macca : Ridere a
credenza. — che passa minga i co-
rai: Rise che non cuoce o che non
si cuoce. — de rahhia: Ghignare.
— de ofellee: Rivso sardonico. — in
galesch: Ridere in gallesco. — de
guitt: Rider di genio. — de ciall:
Riso sguaiato. — soit via: Ridere
Hotto 1 baffi. — in sulla facHa:
Ridere sul vise. Pissass adoss del
rid: Scorapisciarsi dalle risa. Cdnt
6n chrio rid sforzaa: Con un certo
risolino in gallesco. In rohb de rid:
Sono cose da riderci sopra. « Oo
ditt o oo faa per rid » : « Ho fatto
Ser. celia *. Tra tuti coss in rid :
[andar tutto in canzonella Opp.
Fare lo soorbellato. Rid adree:
Deridere. Fa^s rid adree : Far ri-
dere la gente. « Elfarav rid i jprf-
Un » : « Farebbe ridere gU seogli ».
« Te me fee vegnl de rid-»z «Sli
tai da ridere ». Gh'^ pooeh o Mteni
o minga de rid: Non &h da ri-
dere. S'eiopjtdn o sgonfidti de rii:
Scoppio di riso. Van ens rid sem-
per: Un risancione. (Pr.) Cki rU
in tenerdl el piang al sabei: Cbi
ride in sabato o in venerdi piaii|?t
in domenica. On pelt elfd rid, 6n
roRud el fd taecd lit (vofs^.) : (Ap-
prosB.) Quando il culo ^ avrezio
al peto non si puo tener piii eht-
to. I « / m^ scarp riden » : « Le
mie Bcarpe ridono ».
-- Bidada o Ridada, Risatai
« £!mm faa 6na ridcuUi tna profi
de gust » : « Abbianio riso propm
di core ». « In daa fceitra in <roM
ridada cosi seonvenienie «A« per
poeeh,., » : « Scoppinrono in una
risataccia tale one per poco... »
— Bident. Ridente. Aria n-
dent: Aria ridente. C6nt &nfdn-
dent: Con un fare ridente o Coo
una bella rallegratnra (parola po-
co usata).
— Bidic61, Ridicolo. (Soflt.) /
Frances disen ehe el ridieol W
mrozza : I Francest dicono che il
ridicolo uocide. (Add.) « I/h on
omm ridieol colla nia gmatui*
de.,. » : « Colla sua smania di... e-
gli si rende ridicolo ».
^ Bidicolaggln , Kidieolaginiie.
Famdso per la s6a ridieolaggin:
Famoso per le sue ridioolaggini
(Una donnina che parla). « Z«
sardi 6na ridieolaggin, tna mt ^
paura )» : « Sar^ una ridicolaggine
ma io ho paura ».
Bidl-iditt, Ridire. « /VrcAe te
ridiset semper la stessa resSn f » :
« Ferch^ ripeti sempre la stessa
ragione? »
Bid6, Bidb, Tendine. « Tird m
* ridb » : « Leva le tendiue ».
Bidfi-idott-idiiss, Ridurre. Bi-
du per piano 6n p^ d* opera: Si-
durre per il piano forte un peno.
Riduss in san QiUntiH: Ridnrsi
alia miseria o sulle eigne. Ridumt
propi in sui ultim: Essere sgli
sgoccioli. Riduss a fit el straseee,
eT halossj eee.: Ridursi a far il cen-
ciaiolo, il briocone. Risogna ridu
i spes de easa: Biso^na scemar le
spese di lusso. Ri(mu 6n euni:
Fargli la tara. i
RIP
-611-
RIP
RljQi-ifaa-lfass, Rita re. « 2> toc-
eara de rifall de noRtiv » : « Ti toc-
clier^ di rifarlo ». * Jfe sont rifaa
ae quell che perdeva » : « Mi gon
iniatto di quello che perdevo ». Ri-
faas s6ra la broeca: Riecattarsi a
misara colma. Rlfh el Ihtl: Riiaro
letto.
Rl£GkS8ii-assaa, Rifasciare. « Oo
rxfassaa el Jiwti » : ^ Ho rifasciato
xl Dambiiio ».
Blferi-feril, Riferire. « Quht el
seriferiss aWartie6l preeedent » :
« Questo 8i riferisco all' articolo
precedente*. | ^M vd a riferl
ttttt COS8 al direlldr » : « Egli va a
riportare ogni cosa al direttore*.
« Sto andit el vh a riferi mi del
cortin » : « Questo andito riesce
nel oortiletto ».
— Rlferlment, (P. N.), Riferi-
mento.
Rifenn&, Rilermare e anehe Ri-
confermare.
— Riferma, Riferma.
Riffa. Riffa. De Hffa: Di riffa.
P. E. : « m vui de » : « Lo vo'
*^>^^™ *• -T* <^«« — •• Fare una
riffa o Amffare o allottare una
cosa.
Bifless, Riflesao. « Sara su quel-
'^Vj??**?***^ cAc »e» <roj9D rifless^ :
«(Jhmdi un jpoMa finestra che mi
da noia quel riflesso ». | iConsi-
derazione^ « Perb sul — cAc po-
aqranjta poceh a eompar^,.. yn
« Kinettendo , perb che staranno
poco a venire... ».
•- Riflessin, Un piccolo riflesso
o Coosiderazioncella.
— Rifle88i6n , Riflessionc. « Oo
/<Wf la nflession ehe eonven wo » :
* 5?-""®**"^*** ®^® "^^^ conviene*.
Eiflett-ettuu, Riflettere. Ag%
senza riflett: Idem, ic^mm minga
riflettuu cAe... » : 4c Non abbiamo
pensato che». On omm che ri-
Jtett: Un uomo consideriito.
Rlfdad, Rifondere.
— RifuBlon, Rifusione. — di
dann : — di danni.
Rifonu^, Ritbrmare.
— Riforma, Riforma.
— Riformaddr, Riformatore.
Riflresci-freBcaa-freacass, Rin-
freacare-arsi. *
Rlfresc, Rinfresco. El — ai ea-
rtnfresch: Ho pagato lo stal-
laggio.
Rlfugtass-uglaa, Rifugiarsi.
§«;« ^^ ^'^ ^^^ i'^ ^ff^ ' stare in
•nga 0 Rigare dritto. J?^d aid, in -^.
lenere m Cristi. m std, nh hi -1
n^ m »par2i ; Non essere in riija
— Rlgft-igaa, Rigare.
— Rigadln, Rigatino.
— Bigaddr, Rigatore.
— ^if f dVJra. Rigatura.
V?mtt ^^S^**«^«» Ributtarc,
x.«^^**S5*?"^P^**a" Unir di nuo-
vo. .« St<f baston chl I' ^ staa — » :
« Questa mazza fu riacoomodata >.
^^^a'^?^'^^^^ '• Rigirare.
i>avefd a ngtratla: Sapere rigl-
rarla bene. *
Rlglr, Raggiro o Rigiro. « JE^Z «'d
liadree 6n rigir c6nt 6ncC idsa » :
*5J'Jiii rigiro li accanto».
Blglusta, Riaggiustare. «Z'a
tornaa a rompea ; hisogna riqiu-
stall o rigtnstaUa » : « S'fe rotto da
capo; bisognaringgiustarlb o riao-
conciarlo o naccomodarlo, ecc. v.
Rigor, Rigore. « Quel master Vh
ddn rigor ecoessiv » : « Quel mae-
stro h d'un rigore ecc^ssivo*. In
?*^r ^$^Mdd: Nel rigor del
freddo. In del — del cald (m dis.) :
Nella canicola. A — .• A rigore. A
tuti — : A tutto o a strctto^igorf^.
(Di cambiah) El giorno de —: ll
giorno di rigore.
Rlgordn, Rotoloni. (Alle boccie)
« V en 8U de Hgoron » : « Mandala
rotoloni adagiho ».
Bigorbs, Rigoroso. Avisstropp
rtgords se ottenpocch : A mostrarsi
troppo rigoroso si ottiene poco.
, ~" Rif ordsament, Rigorosamen-
te. « Lti el voeur stct Hgorosamevt
al cordraiiy^: « Egli vuol stare ri-
gorosamente al conti*atto ».
— Rlgorositaa, Rigorosith. Fin-
tarigorosttaa: Finta rigorosit,^.
BlSruard, Riguardo. « Abbiet ri-
guard » : « Abbiti riguardo ». I « Ih
el parla sensa tanti — »:«EgU
parla senza tanti rigiiardi ». Usd
a vun di — .- Usare ad uno ri-
ffuardi. Persomia de — ; Persona
di riguardo. \ «— a quell ch'hmm
ditt... » : « In proposito a ci5 che
fu detto... ».
— Riguardli-ardaa-ardaBs, Ri-
guardare. Std. rigardaa: Aversi
RIL
-612 —
RIM
riguardo o oiira. « Aphina me di-
mentiea de gta riguardaUy traech.
4n. hdn reuma / » : « Appcna mi di- '
mentioo di riguardarmi, eoco un
haoii reuma ! » | « Sta rohba hi me
iHguarda Nd»:«Que8to non mi
riguarda ».
Rllass, RUascio (1)^ Rilassamen-
to. M rilass del drhit: La i*emi8-
Rione del debito. fl — de aang^u :
FIusso di paogue. — delVutevo:
Fliisso deU*utero. — dem%ir : Una
rrepa iiel ranro. — de terra : Pra-
na o Smottatara o Scosoendimen-
to. -> de forz : Rilasoiamento di
Ibrze.
— Rllassk-assaa-assass, Rila-
sciare. « L'dn rilassaa ier de pre-
86n » : « L' lian scnrcernto o rila-
eciato ieri*. R'lassd dnafed: Ri-
lasciaro una fede. I La verdura
la rilassa el corp : La verdura ri-
lassa il corpo. On omm, rilassaa
sosshnn: Uii uomo snervato.
— BUassant, Rilassaute. Mede-
sinnfi rilassant: Medicina rilas-
sante.
— Rilassamont, Rilassamento.
Rlleg-egluu, Rileggere. « Viti
rileg per la eenlesima volta i Pro-
messi Sposi*: ^\offMo rileggere
Ser la ccntesima volta i Promessi
posi ».
Rllev, Rilevo (2), Rilievo. La-
rorik de rilev: Lavorar di rilievo.
I « Glial a fagh 6n — »: « Guai a
i'argli un rilievo ». Fh el san Gio-
vann de — ; Esaere tenuto per ri-
fiuto o semplie. Far il rilevatario.
— Riley^-evaa, Rilevare. Rileva
6n negosi: Rilevare un traffico.
« Oo rilevaa ml tutt eoss » : « Ho
rilevato tntto io ». Rilevh i paroll
di alter: Rilevar le parole altrui.
— Rllevant. Rile van te. L^h staa
fin. dann molto rilevant: Fu un
danno nssai rilevante. Ona eifra
fHlevant: Una eifra rilevante.
— RUevatari, Rilevatario. « STel
trovava minga el rilevataH Vera
bell e fallii » : « Se non trovava il
(1) In F'or- Rilascio lo si una gpeclal-
mcnle nel sennn di prendev meno di oi6
r.he competerebbe : Ml toccb fR<*gli un ri-
lascio di venti Vre.
(2) A Fir. RiI<evo non s^ nsa che per
estrlmore : Tallevar gli uccelli nidiaei :
« Ho de' passerotti dl rilevo », gridano i
venditori di uccelli.
rilevatario egli era bell'e
to ». (In materia di doiin«^ Ad
riletatari: Far il rilevatove,
Rkaa, Rima. Xa poeaia de
Vh sbandii la rima; La poesift*>
dierua ha sbandita la rims. A^
spdndperi rimtnc RispondertiNl
le rime. | Avhgken 6na — .* Atbr
un ramo o una vena di jiiMt
« Ghe n*a pussee che &na — »: « Bl
un ramo ohe piglia tutta la qlM^
cia ».
— Rimb-imaa, Rimare. . Se m
minga rimA bidtt eStt eondMi:
Hiott con eonddti in milaneae vm
rima.
Rimandli, Rimnndare. « G^oo r*-
matidaa el so regall » : « Gli lio ri-
mandato il suo re<^alo ». « Fh, pk-
8^ de rimandamtn i mk liber*:
« Fammi il piaoere di Hmandaini
i miei libri ».
Rlmand (P. N.), Rimando. (T.
di gioeo di palla e pallone) « Ah.
che bell rimand ehe ts m'ee faa^^
« Ah il buon rimando che m* bai
fatto ».
Rimanensa, Rimanenza. Rimsr
iienza de eassa: Rimanenza di
cassa. « Jja — se ghe n'^, thgndt
per <t » : « La rimanenza, se te
n% tientela per te ». Xa rima'
nenza V^ andada tutta in spes: Li
rimanenza and5 tutta in spese.
RinUtroli - marcaa, Rimarcaiv.
Risogna rimaredi la biatteherin:
Bisogna rimarcare la biancheria.
B « Lit el rimarea ttiU eoss » : « £^
rimarca tutto e tutti ».
Rimari, Rimario. X7 rimari dd
Rusekll: 11 rimario del RuBoellL
Pover poHta quell ehe g*d bisdgu
del — .* Guai ai poeti ohe hamto
bisogno del rimario.
— Rlmariett, Piccolo rimario.
« Lii n'dl fet 6n sonktt se n'dl g'i
el sd rimar%etty^:ii E'non ^ capaee
di infllar quattro versi se non ka
il suo rimario ».
Rimarldass, RimaritarsL tcMe
sdnt rimaridada » : « Mi sono li-
maritata ».
Rimhdn, Rimborso. « Ml tui
avhgh el Hmbors di spes eke oo
faa » : « Io voglio avere il rimbono
delle spese fatte ».
— Rimbonli-orBaa-oraan, Sim-
borsare. « 86nt staa rimborwaajin
alVultim eentesim » : « Fui rimbor-
sato fine alUultimo centeaimoiK
RIM
— 613 -
RIM
Rlzaedl, Rimedio. Rimedidedon-
«el<.' Kiuiedio da douiiiociola. —
ie cavail : Rimedio violonto. — u-
niecrsal: La panacea. VHneghph
— .* Non ©sserci piil rimedio o re-
missioue. L'h ^eg el — che el mnl:
^ pegi^iore il rimedio cUe il uinlc.
(Pr.) &h*h rimedi a iatt ftBura che
a l*o8s del coll: A tutto c'^ rimo-
<lio i'aoi*ch5 alia morte.
— Rimedili^edlaa, Rimcdiare.
« Tentetmn de rimediaffh in qitai
inathera >» : « Tcntiamo di rimedia-
ro in. qnalohe modo ». / robh hf-
^dgna rhnediai a bdti'dra: Aj|;1i
errori bisogna trovarci subito un
riincdio.
— BimedlabU, Rimediabilc.
Tf'h 6h error rimediahil: E lui er-
rore iacilmcnte rimcdiabilc. IJe
*ina disffrazia minga riniectiabil :
C una clis<n*nzin non rimediabile.
Rimes (Erl>a>, Romice. L'aeetosa
Vh &n rimes: L'acetosa h una spe-
cie di romice.
Kimtosa, Rimessa. Ln rhneusa
di earrozz: La rimessa. | R'unfftsa
de danee: Rimessa didanaro. | Melt
otia quealidn in rimeasa de van:
Kiraettere una differeLsa in uno
o Sottomettere una questioue »1-
Varbitrato.
— Blxnessln (Mezza parrucoa da
nomo e da douna), Fiutiuo, Top-
pino.
— Bimett-ettuu-ettes, Riraet-
fere. Rimell i denU i veder, i tr^z:
Himetter deuti, vetri, copelli. |
Rimetl dn vffare a 6n*aller at: Ki-
raettere una faceenda a mi<;1ior
tempo. I Rimelt tuU ^ttell che n*e
inangina: Recere o nsrettare ci6
obe 8*^ mau^iato. | RimettH/t de
aaiut: Rimettersi in salute. | Ri-
metteg d'Ana opinidn: Rimoversi
da un'opinione o rimettersi. jj Ri-
tnettes a mm: Rimettersi in iil-
cuno.
— RimiS8« Vedi Remin/t.
Bimlrii-lraa-irass, Rimirare.
« Cdsse Vh che ie stett II a rimi-
rd / » : « Ma cbe cosa stai rimi-
rando eosi? » « Lee nd la fd che
rimiraBS in del speee bitt el diy*:
« Ella non fa tutto il giorno che
rimirarsi nllo speccbio ». JUirit e
rimira: Mirare e rimirare.
Blmodemft, Rimodemare. «/>'d
rimodernii el »4 appartamevl » : I
« Ha rimodernato il suo apparta- '
mento ». I eritiek d'arle Torarien
riihodemA la drammalica: I cri-
tici dell'arte voiTcbbero rimoder-
nata la di>amnuitica.
BlmoBdli, Rimondai*e. Rimond^
la terra: Risarobiaro il teiTeno. St6
ris ehi el va rimondaa » : « Que-
sto riso ya rimondato ». | (Carto-
lai legatori di libri) Riquadrare,
Ritordare, Raffilare.
Rimord-orduu, Rimordere. in El
V h niorduu e riworduu » : « Lo
morse e lo rimorse ». | « La co-
seienza la we rimord » : « La co-
scieuza mi rimorde ». | Sen tigs a
rimord la coscienza : Aver fame.
— Biinors. Rimorso. ^Senli H-
mora del mat che goo faa » : « Sen-
to rimorso del male che gli ho
fatto ». « Adhss goo el rimors d'a-
vhll min^a baatonaa » : « Ora mi
pento di non averlo bastonato ».
RUnpiazs (D. Fr.), Rimpiazzo,
Scambio. « Sont chl mi iu rinipiazz
del tal»:* Mi preseuto io iu sur-
i*ogazione o rimpiazzo del tale )>.
— BixnpiazxiL-azsaa (D. Fr.),
Rimpiazzare , Entrare iu vecc ,
Sostituire , Surrogare, Supplire.
« yln 8ubit rimpiazzaa el post » :
« Han messo subito lo scambio ».
RUnprover , Rimprovero. « Ml
el meriti minga sto Hmprover » :
« lo non mi merito codesto rim-
provero ». Oggiada de ritnprover:
Occhiata di rimprovero.
— Bimproy6r& - eraa - erase
(Civ.). Rimproverare. mQuanti volt
me sont rimproveraa mi stkss » :
« Quanti volte iaccio rimprovero
a me stesso I »
Rlnass-assun , Rinascere. «c jE,7
s'e sentii a rinass^ : « Si sent! ri-
nascere ». In primavera rinass i
foeui: In primavera le foglic ri-
nascono sugli alberi.
Rincappellk-ellaa , Rincappel-
lare. Rincappella el vin : Rineap-
pellare il vino.
Rlncrees-creBBUU, Riucrescere.
« Me rincress de o cAe... » : « Mi
riucresce cbe o di o mi sa male ».
« Gh' e rincresstiu come * : « Gli h
tanto riucresciuto... » Ji^tss rin-
cress : Essere incresoioso. « Ghe
rincress a spend » : « Sta sul ti-
rato ». « Se te rineress minga » :
«SeJion ti disturba o rincresce ».
{PT.yA la vhggia ghe rinciess a
morl perchh ne impara v<£xinnu
RIN
BU-
RIN
tutt i di jAppross.) : Vivendo s'im-
para. ( Letter. ) Qaella vecohina
non vuol morire perelib ue impara
uua tutti i d).
-— Rinoresclment , Rinorcsci^
mcnto.
RliK^resciment ( Volg. ). Vedi
Tt'ncresci'inenl.
Rinegk-egaa, Rinuegare. R'megd,
la sba fed: Rinnegar Cristo per
aderir a Satana. « L' h 6%% riner-
gaa politick » : « £ un rinnegato
politico ».
Binfacci&-acclaa» Rinfaooiare.
« Ghe rinfaceeti semper quel poceh
mangid, eke ghe ddn » : « G-li riafac-
ciano scmpre quel poco maagiare
clie gli danno ». « Ptir rinfaeeiatt el
td tradiment » : « Per riiitaceiarti il
tuo tradimento ».
— Rinfacclada, Rinfaccio c Rin-
faeciaraento. Fd, 6na rinfacciada:
Fare un rinfaccio.
Rinflgnii. Vedi Re fig nit.
Rinforz^-forzaa-forzass , Rin-
forzare. « Sto mur el g'd bisbgn de
vlss rliiforzaa » : « Qaesto muro ha
bisogno di essere Hnforzato ».
« Ohe s'h rinforzaa la v68 » : « GU
si h rintbrzata la voce ». «El g' a
hisbgn de rinforzasSj quell ficeuyn
«Quel ragazzo ha bisogno di rin-
forzarsi ».
— Rinforz, Rintbrzo. On piail
de rinforz : Un piatto di com-
penso. Mandd 6n rinforz de trup-
pa: Mandar un rinforzo di boI-
dati.
Rinfranchi, Sfranchire.
Rlnfresca-escaa-escass, Rinfre-
soare. Rinfresca la memoria: Rin-
frescare la memoria. Rinfresca 6n
qnader : Rinnovare un quadro.
Rinfresca la facciada d^ 6na ed :
Imliiancare la facciada d'una ca-
sa. 1} Rinfresca i cavai: Rinfrescare
i cavalli. Rlnf resect 6n vestii, 6n
pizz : Rinnovar un vestito o una
trina. || « Stamattinna inc s6nt rin-
frescaa » : « Stamattina ho preso
un rinfrescante o una leggera pur-
ga ». n « Quell poo d'acqha ch'e ve-
gnuu I'a rinfrescaa Varia » : « Quel-
po' di pioggia rinfrescb I'aria*.
-— Rinfirescant, Rinfrescante.
El tamarind V h 6n rinfrescant :
II tamarindo 5 rinfrescante.
— Rlnfrescativ, Rinfveseativo.
Acqua m,ineral rinfrescativa : Ac-
qiia minerale rinfrescativa.
(1) In F'.ar. Rinfr<'«co dire pid ch« in
milanoso. S'gniflca apoarecchio di gelati.
liqunri, confr^ttt in oc6as:one di feste, ed
e anche un Rosolin.
(2; In Fior. R'Dg'hlera non e ch* il ri-
paro di ferro, che corre lungo quel la ch«
noi chiamiamo appunto la ringhera o
lungo la soala.
— Rinfrescli. Rinfresco 11). G«>
lato. « Al eaffe oo toll on Hit-
{resch » : « Al caff'^ presi ana bi-
ita ghiacciata».
Ringhera, KingMera(2), Balla-
toio. 4c M s'e huttaa ffid dalla rin-
ghera in c6rt » : « S*^ buttato dal
ballatoio nel cortile ». « Za riit-
gkera la g*aveva i tondin trepp
largh e el fiaeu ghe passnva eleoo*:
« La ringhera aveva ]o bacchette
troppo discoste I'una dHiraltra,c
il ragazzo ci passava i'uori ooHa
testa ».
Ringrazi^-aziaa , Ringrazinre.,
« Digh che el ringrazii taut » (snl
serio): « Di^li che lo riujun^zio di
core ». « Digh pur ehe el ringra-
zii tant ! » (iron.) : « Digli pure che
lo ringrazio tanto >». « JSia rin- \
graziaa o Ringrctsiaiui el Signer*: \
« RLngraziato o sia rin^n'aziato il
ciolo ». ' Sai>e minga ehi Uove rin-
grazid: Nan sapere obi ringra-
ziare. « Ch'el ringrasia el easo it
avhll minga faa trovd sui seal, »
nd... » : « Kingrazii X>io di nonft-
verlo fatto trovar sulle scale, sc
no... »
— Rlngraziament , Ringraziii-
mento. « Ghe foo i tn^ ringra-
tnent » : « Le taccio i miei ringra- ,
ziamenti». 0?m bhlla letiera de
ringrasiiaTneni : Una bolla letten
di ringraziamento. « JE lit, std 16-
der, per ringrasiam^nt el »»'d ten-
giuu » : « E lui il briecone per ri-
conoscenza m^ ha sonato ». £1 —
dopo la messa: II ringraziamento
dopo la messa.
Klnoceront, Rinoeeronte. «J^/
par 6n rinoceront » ( a perBoaa
molto grossa) : « Pare un rinoee-
ronte ».
Rin6nzia, Riaunzia e Rimineia.
« L'd faa la sda rinumia in iutta
regola » : « Egli fece la sua rinun-
cia in tutta regola ».
— Rinonziatarl (P. N.), Rinun-
ziatario.
— Rin6nzl&-onziaa, Rinunziare.
EIN
- ei5 —
RIP
'- HinuiLciare. Rinoncidi al mond
\ alia came: Riuunciare al mondo
iA alia carne. « L*aa rinotiziaa a
a tSsa » : « Rinuucib alia ragaz-
BfiXLOva-oyaa-ovass , Binnova-
re (1). Rinovd V inveslitura d' af~
pU : Riimovare il fitto. Rinovd
I'abbonament al giomal: Kinno-
vare I'abboiiamento al foglio. (In
Piazza Fontaua) Rinovd la lunna :
I^a luna rinova.
Rlon (In dis. tranne che si parli
di quelli di Rotua). (R. di St.)
Oiia volta, anca Milan come Rom-
ma, V era divisa in ridn : Anebe
a Milano coiue gih, a Roma o' e-
rano i rioni.
Blottln (Volg.). Vedi Reaitin,
Rlpax , Rijparo. « Ohi bisogna
metlegh mi rtpar » : « Qui bisogna
metier un riparo ». « Ohl bisogna
fagh 6n Hpar in /e^n»:<(Qiu bi-
BOgna mettere on riparo in legno ».
— Blpara-araa-arasa, Ripara-
re(2). Riparasa de Vaeqtia: Ripa-
rar dalla pioggia. In d*6n sit ri-
paraa diyent: In luogo riparato
dai venti. / gipjjonitl de lanna
riparen del /read e riparen del
cald: Quel che ripara il freddo
ripara anche il caldo. « Oo ripa-
rcM a la mei a la disgrcizia* : «Ho
riparato il meglio cne ho potuto
al mio malanno ».
— Blparazl6n» Riparazione.
« Chi ghe vd faa di gran ripara-
2rion»:«Qui bisogna farci intorno
di molti acconcimi ». H « L'etHgeva
6na riparazion d'onor » : « Esige-
•va una riparazione d' onore o ri-
saroimcnto dell'olfesa ». Ripara-
zion di dann : Riparazione di dan-
ni 0 RiBarcimento di danno.
Ripart, Riparto. El voit per
eent de ripart : L' otto per cento
di riparto. (Nell'ospcdale) Jn del
ripart di delirant: Idem.
- Riparti-artii, Ripartire. (Civ.)
« Riparti stassira per Roma » : « Ri-
(i) QoMto Terbo a Ptr.Io 8< usa in cert!
sens! soonoscinti al dialelto: Rinnovar tin
abito, QD cappello wlo] dire metterselo
[er la prima volta; Rinnovar ciccia e
quattrini lo si dice per il vedovo che ri-
piglia moglie-
(2l In Fior. fion riparare r'sponde al
nostro avegh niinga temp de fiada o al v««
parte c^uesta sera per Ronaa ». |
4c An rwartii la sostanza trd de
tor»:<cHan diviso la BOBtan^afra
lore ».
Bipass^-pasaaa, Rlpassare. Jti-
passd la lezidn : Ripassare la le-
zione. Ripassd la biancheria: Ri-
passare ool ferro sulla bianche-
ria. PoBsd e ripassd: Passare e
ripaBsare.
Kip6tid6r, Ripetit&re. it Per pre-
parall ai esamm dn tolt on ripe-
tidor » : « Per prepararlo agli e-
sami han dovuto prendere un ri-
petitore )».
RipeUzidn, Ripetizione. tcIncoBu
goo la ripeltzion » : « Oggi ho la
— ». I (Orologio) Orologg a ripeti-
zion: Oriuolo a ripetizione. (h%a
ripetizion { Postema ) : Tiueone.
(Prov.) / ripetizion serven: La ri-
petizione h la migliore delle iiguro
rettoriche.
Rlp^tt-petuu, Ripetere. « Ripett
6n poo quella parotla se te gn' ee
el coraoff/ »i«Kipeti un po* quel-
la parola Be ti d^ il cuore ». Ri-
pett la doaai Ripetere la dose.
Ripett parolla per parolla : Ripe-
tere parola per parola.
Rlplan, liipiano. El riptun de la
seala: II pianerottolo. / ripian
e6nt i viddr sulla collinna : 1 ri-
piani di un poggio coltivato a
viti.
Rlpiegk, Ripicgare. PUgd e ri-
piegd : Piegare e ripiegare. | « L'd
poduu ripiegd »: « Ha potuto prov-
vedere o rimediaro ».
— Ripiegll, Ripiego. « L'd tro-
vaa el ripiegh » : « Ha trovato un
bel ripiego ». On ommpien de ri-
piegh : £ I'uomo dc'ripieghi. Hofc-
ba fada de ripiegh : Cosa t'atta per
ripiego.
Rlpien (P. N.), Ripieno. Vessegh
per ripien: Esserci per ripieno.
(Regisxri nell'organo) Ripieno. |
Oil pdlin c6nt el ripien de brugn e
de inardn ; Un tacchino col ripieno
di prugne e castagnc.
— Rlplenezza, idem. — de sto-
megh: Kipienezza di stomaco.
Rlpienta-plentaa-pientass, Ri-
piantare. Piantd e Hpievtd: Pian-
tare e ripiantare. I « Jj'd tornada
a ripientd » : « L" ha ripiantata
quella ragazza ». IH^EI s'e ripien-
taay^:*S^h rifatto 0pp. E tor-
nato in danari ».
RIP
— 616 —
RIP
Rlplezldn, Ripienezza. Riplezion
de 8ang*u : Ripienezza di snngue.
Ripoll-polii-poUss, RipuUre (1).
El ripoliss di poUasler : 11 luudare
de' polli. Piii ripolii: Poll6 cbeha
mututo.
Rlport, Riporto. Capital de ri-
porl : Oapitali di riporto. ^a el
riport di partid al master : Far il
riporto delle partite nl mastro.
Riport d^dn rieamm: Riporto di ri-
camo.
— RiporUi-portaa, Riportare.
« L'h dna spia ehe andava a ri-
porto. lull C088 » : « £ una spia ehe
andava a riportare o^ui cosa ». |
« M\ itte riporfi a lii »: «< lo mi ri-
Sorto a loi ». | Riport^ 6n rieamm:
:iportare un riearao.
Klpos&-posaa-po8as8, Riposare
(ehe vuol dir auehe tornar a po-
sare). JRiposa in pag: Riposa in
Eace. y LasscL riposh 6n terren:
lasciar riposare la terra. « Las-
sem — 6n poo » : « Lnsciami — o
ritiatare ». « L'h slaa sett s6ra tutta
nott, adess el riposa » : « £] state
tutta notte agitato, ora riposa ».
« L'd riposaa ben ^ » : « Hji — o
dorm i to bene? » Riposh sxi % allori
(Civ.): Riposar sugli allori. « Bi-
sogna lassh riposa st6 vin prim,m.a
de travasall»: « Bisogna Insciar
riposare questo vino prima di tra-
vasarlo ». « Lii el rtposa intera-
inent s6ra quell sd ami«» :«Eg1i
riposa completamente sopra quel
suo amico». A ment riposada: A
mente riposata.
— RipoBB e Rlposo, Riposo.
— Ripossada, Riposata.
Ripostmi (P. N^.y, Ripostiglio.
« Ud, cereaa in tutt i bus, in lutt i
ripostilli » : « Cerc5 in ogni dove
in ogni ripostiglio ».
Ripresentass-entaa, Ripresen-
tarsi. « El s^h ripresentaa al so
colleg fresch edme dna rosa »(cnn-
didato alia deputazione) : « Si ri-
presentb al suo collegio fresco co-
me una ros.i ». « Se se ripresenta
Voceasibn... »: « Se I'occasione si
ripresentasse... ».
Klpedul^-dulaa, Rimpedulnre.
Ripedtilct iealzhlt: Rimpodulare o
Rifar i peduli alle calze. Ripeduld,
(I) Ripulire in fior. esprime mnlfe ideo
ehe cornspondonn in mUaneso a Nettd de
^oppj Spazzeltdj Robd^ ecc
o Repudura (volg.) 4n mur.*Bw*
X^ellare un muro o Fargli on riis-
pello.
Blprend-pres-prendes, Ripre>>
dere (1), Risaldarc. « Jiiad^ua rf-
prend sta lastra » : « Bisogua^j"
saldare questa lastra ». SaldaMf
de — : Saldatoio.
— Rlprexi8i6n» Riprcnsione (1),
Infouditura. El etivull el g*a ^m
riprension: II cavallo ba nn'lft-
fouditura.
Rlpugna-ugnaa, R i pu gnarr.
« l/e on omm ehe me ripugwa**.
« £ un uomo cho uii rtpusna ».
« Me ripugna de dovi... » : Mi ri-
pugna di dover... ».
— Blpu^rnant (P. N.), Ripo-
gnnnte.
Ripugnansa, Rlpu^rnanza. Rl-
pugna}iza a mangia : Ripuguann
a mangiare. Vine la ripugnanx:
Vincere la ripugnanzn.
— Rlpulsa (P. N.), Ripulsa.
— Biputaslon, Riputazione. 2>i-
fend la riputazion de vun : Difeii-
dere la riputazione <Ii uno. Ofiomiu
senna riputasion: Un omo sen»
riputazione. « La g*a 6nn ripula-
zio7i de sgtualdrinna » : « Hs ripit-
tazione di sgualdrina ».
Rlquader, Riquadro. £>at>orhil(
riguader: Lavoi*are o anehe Lavori
di riquadro.
Blquatta, Ricoprire. F*d, riqunt-
td i scagn : Far rieoprire le sedic.
— Rlquattadura, Ricopritan.
« L'dl spes tant per la riqualladn-
ra di mobil » : « Spese tanto per h
ricopritura de' mobili ».
Ris, Riso. (Oiialit^ piil note) Rt
bianeh, de la uhina, moreil o d'O-
stiglia, usual: Riso bianoo, dclla
China, d'Ostiglia^ mercantile. Ld
pila del ris: II brillati>io. La fever
di ris: La febbre raalariea. (Pr.)
Fillnvol de ris fiUnvol de paradit
(in dis.): (Mnnen) Ris bultaa gibfit-
tnvol in pee: (Manca). | (Minestn
Mhlt su el ris: Mettere il riso.
Moiid-a el ris : RipuUr il riso salla
tafl'eria. (Le piii note) Ris efasam:
Riso e fagioli. Ris e corada : Siso
(1) Riprend«re« usafo ia mol'fxstine frul
alle qiiali in milanese cnrr<sp. Cinppa in-
drecj Toir^m a ciappd^ Rimproreroj, ece.
(2; In flor. s'pninca: Lavafa dl eapo,
ehe corrisponderebb« inveee alia noctm:
Intemerada^ Romanzinna, ecc
RIS
— 617 —
RIS
eoratella. RU e vere: Riso e ca-
»lo. Ris e rav : Riso e rnpe. Rui
rpctr^ .• Rieo e sparagi. i?«# giald
JRisolt : Vedi RisotL Ris in ca-
%<$n. : Riso al burro nero. Pastise
5 rig : Pasticcio di — . Bdmb o
tfthi de ris: Frittelle di riso. (M.
. d.) F'h 6n ris e fcumu: Par iin
tiazzabiiglio. | (^isaia) Anddt a
vieda in di ris: Andar a caccia
.elle risaie.
— R18611, Risone, Riso gre?s:io,
tiso veatito. Rison piseimn : Ver-
nicolaria.
— Rt8i2ixia» Riso franto o rot-
Ame 0/>/9. Mezzo riso. La ri-
tintia la se gke ddt ai pni: II riso
franto lo ei Ah ai polli.
— Bisera, Risaia. Risera a ti-
cenda e risera stahil: Ri^iaia al'
tern A e risaia pcrmanente.
— RisiroBU (Chi ooHiva coltiva
riso o ne oommercia), Risaiolo.
(In Toscana porb piuttosto chi
lavora nelle risttie).
— Blsee (In dis.) (Venditore di
riso) (OjETgi Postee).
Blsacca (T. di regate) (P. N.),
Risacca. La risaeca di 6nd: La
risaccR.
Blsalt, Risalto. « Qui so zi6%\ ni-
gher ghe dan An gran risalt a la
fUonomiayt : « Le sue ciglia neris-
sime t'nnno molto spicoo suUa ii-
Bonomia ».
Rlsank- Sanaa -sanass (P. N.),
Ri3aiiai*e. ^nMe s6nt risanaa per-
feitameni » : « Mi sono risanato
perfe.ttamente ».
Bls'C, Rischio. A ris*c de e6p^
pass: A risohio di ammazzarsi.
AndU a 6n bill ris'e : Correre uii
brutto rischio. « A tutt s6 ris^e e
perieol » : « A tutto sno rischio e
Ventura ».
— RiB'cl&-8'claa-8'cias8 , Arri-
nchiare. Ris'eiii la pUl: Rischiar
la pelle. « La ris^ela de v^s pro-
pi tnsd 0pp. La ball de l\ adree » :
« $e non e hipo h can bigio ».
Ris'dags : Arrischiarsi.
— Kifl'eidB, Auisr^hinto. « L^h 6n
off art ris'ei^s » : « fi un n flare ri-
schioso ». « />'« tropp ris*eios qvell
ftaj^at » : « Quel ragazzo h troppo
arrlschiato ».
EiflO, Riocio. FA fceiira i casilgn
di m« .' Dii'icciar le casta gne.
— Rifldttra, Ricciaia.
BlBcaldit-aldaa-aldaBs, Riscal-
dare. « Mett «ie quell... a risealdit » r
« Metti quel... a riscaldare ». Roh-
ha ehe risealda el sanght: Cibi
ehe riscalduno il snni^uc. | « Bi-
sognaria iornd. a risealdd. on poo
el c<Bur de qui\ freggionni * : « Con-
verrebbe rintocolsu* un poeo I.-w
cosa tra qnella geiite fredda ». (Pr.>
Minestra riscaldada la «d defumm:
Cavolo riscaldato non fu mai
bouo.
Riscald, Riscaldainento. Giapndc
on riseald : Prendere un riscalua-
mento.
— Riscaldada (Sost.). « Bisbgna
dagh a sti slam ona bonna riscul-^
dada » : « Bisogna riscaldare mol-
to bene queste stanze ». (Add.>
Afinkstra riscaldada : Vedi sotto a^
Risealdd.
— Rlscaldamexit, Riscaldamen-
lo. Nd /' e staa ehe on riscaldn"
ment : Non 6 stato ehe un riscal-
ilnmeuto. Risealdament de ihsla: Ri-
scaldamento di testa.
Blseonter, Riscontro. Fh el ri-
seonter d'6n cunt: Far il riscontro
di nn oonto. (De^li stamijatori)
Fa el riseonter sui hbsz : Risooii-
trar le correzioni delle bozze o lo
bozze coll'originale.
Rlscontrk-contraa, Riscoutrarf^v
Riscontrh i eorrezion (stampat.):
Riscoutrare. II «6?'oo riscontraa sn-
bit all* ultima Ihttera » : « Ho ri-
sposto subito alPultimn... ».
— Rlscontrada (P. N.), Risoon-
trata. La riseontrada di banchr
La riscontrata. Dagh ona ri scon-
trada a 6na cQpia: Collazionarlji.
— Rlscontradlnna, Riaconti-a>
tina. ¥. Dagh 6na risconlradinna
se la vh fecn» : « Dagli una riscon-
tratina se sta bene ».
Rlsentl-dntll-entlss, RiB<'.utirc.
« L'oo sentidn e risen tida^ (d'lui'o-
pera in musica) : « L^ho seutita e
risentita». |«^/ s*h risentii^ (sde-
gno) « S'fe risentito ». « Me sdnl faa
rt«cn<i » (pop.) : « Mi son risenti-
to ». | « Te se risentet de fit sta
robba » : « Ti risenti tu di lar co-
desto ? 3»
Rlserva, Riserva. Tegni de ri-
servn : Tenere per riserva. Con-
dizion c6n — ; Coudizione con ri-
serva. El c6lp de riserva : 11 eolpo
riservato o segreto. | (Militare)
La riserva: La riserva.
. — Riserrk - erraa - ervass, Ri-
RIS
— 618 —
BIS
servare. « Me riservi de parlann
6n'altra volta » : « Mi riserbo di
l>arlarne un'altra voltar o in altra
occasione ». On omnt riservaa co-
me: Un omo riservatissiino.
— Rlservatamexit , Riservata-
luonte. « T'el disi ma risereaia-
mentyn « Te lo dico in tutta ri-
ftervfttezza ».
-^ Riservatdzza , Riservatezza.
« Qxtella popdla Ve d'ona riseroct-
iezsa esemplar yti <( Quella signo-
riua h d'uua riservatezza esem-
plare ».
Rlsma , Risma. J>e8 risma de
carta: Dieci risme di carta. Mez-
za risma : Mezza risma. Sisma
mriceia: Risma iucompleta.
Bisolv - BOlt - solyes, Risolvere.
(Colto) Risolv el problema de,., :
Risolvere il problema di. « Oo ri-
HoU de audit... » : « Ho risolto di...».
« JUl vceur minga iHsolves a piceuv »:
« Non si risolve a piovere ».
— Risolutt, Risoluto.
Ri86rg-i8ort, Risorgere. Risorg
de mort a villa : Risorgere da
morte a vita. M Signdr Ve risorl
dopo trii di : Cristo e risorto dopo
tro giorni.
— RisorfiTlment (P. N.), Risorgi-
mento. — d' Italia: — d'ltalia.
Rlsorsa (D. Fr.), Risorsa (1),
Riucalzo. « El g*ct avuti la risorsa
de... »: « Ebbe la — o la ventura
di ». On omm, pien de risors : Un
omo pieno di — o di spedienti. /
visors del m,eslee: Le risorse del
mestiere. « Senza quella piecola
risorsa avria m,inga savuu eom^
ariod in fin d'ann » : « Senza quel
liacalzo non avrei saputo sbar-
care il lunario ».
Rlsott, Risotto. M risotl Vh ea-
ridlerislich de Milan: II risotto h
ciitteristico ia Milano. || « GK'era
in ieater mollo risotl » (Oggi si
dice m.olti porloghesi) : « C'era in
teatro molti risottisti e anche mol-
to risotto Opp. molte bocche
vuote ».
~ Risottlsta (P. N.), Risottista.
Vedi- Portoghes.
— Risottada, Scorpacciata di
risotto. (Fig.) « Quell V e minga
staa 6n success Ve slada 6na ri-
soltada »: « Quelle non fu un sue-
ccsso fu aiuto di risottisti ».
(I) Parola in nso ma hollata.
— Rlsott^U o RisottLn, Un
di risotto, un rieottino.
Risparxni, Rispannio. Ontm
za risparmi: Uomo cbo non
noeee risparmio. Robba fada
za — .* Cfosa iiitta senzA rispar^
raio. A risparmi de.,,: A rimwp-
mio di... Casaa de risparmi : ua»*
sa di risparmio.
— Risparmia-znlaa-miass, RhJ
sparmio. Risparmiit la stradOf kt ]
vdSf el fiaa. la visita : RisparmBi-
re la s'traaa, la voce, il nato, fai
visita. « G^oo faa riapartnidL mm-
ga de pocch >» : « Ho risparmiato
loro quel ohe sta bene ». « J5Z eer-
ca de risparmid su itiit » : « Cera
di risparmiare su tutto ». ^ Elp%'
deva risparmid. de dimel »: « Po-
teva rusparmiare di dirmelo at.
— Rispanni^tt, Risparmiucdo.
« / «d risparm-ieti i e (fiupa al
lott 8l6 ciall /)»:«! auoi nspar-
miuGci quel bag^eo li alloga ii
botteghino del lotto ».
Rlspdtt, Rispetto. Pkirla d*wa
personna c6n rispeit: Parlare di
una persona con rispetto. Von ri-
spett parland : Con rispetto par-
lando. I mh rispett » : « I miei li-
spetti». Perd^h el Hspett a run:
Ferdere il rispetto a nno. I ri-
spett uman : ' I rispetti umani. |
« Rispett a lU Ve 6n zero » : « Bi-
spetto a lui h uno zero ». Sott a
tutt i rispett: Sotto tutti i riapetti.
— Rlspetta-pettaa-pettasfl, Kl-
spettaro. Adiss se iHspetia qwm
pii nagotl: Oggi non si rispetU
quasi pitl nulla. (Pr.) Bisogna ri-
spettdt per v^ss-rispeiiaa: Chi non
rispetta non pub essere rispet-
tato.
— Rl8pettabil,Rispettabi]e. Ona
somma^ 6n*etaa rispeUabil: Tiin
somma , un' etk rispettabile. Nat.
panscia — .* Naso panacia — .
Risplend-plendTiu, Risplendere.
« fja risplendeva c6me Un sol*i
« Risplendeva come il sole ». Bril-
lant che risplend: Brillante che
risplende.
Rispond-ispost o spondun, Bi-
sXiondGrCi. Rispond a t6n: Rispon-
dere a tono. Rispond c6me 6n ifttr
(in dis.) con imperlinenea. Rispon-
dere con impertinenza. « Quateost
hisognava pur rispond alia tda
lellera » : « Blsognava pare ehe
. 1 qualohe cosa si rispondesae in-
RIS
— 619 —
RIS
stro ». J^un che rispond semper:
sere riBpondiero. (Pr.) Doman-
le Ihcit rhpdnd Ve eorlesia: II
xnanclare h lecito il — ^ corte-
— RlspoBta, RiBposta. JBotta e
tposia : Botta e nspoBta. ^ £ l\
UcL e fngposta » : « £ 11 rispon-
iado, detto fatto....» (Prov.) Non
iU i cavai in de jiosta, non tutt
iomand tnerilen risposla: Idem.
Rissa, Idem. « I/^ staa ferii in
««a » : « £ Btato ferito in riasa ».
Vocestaa per riasa: ProoesBato
er i*i88a»
KiBCporsoell, Porco riccio. Gra-
\6s edme 6n Hseporsceil: GrazioBO
ome un riccio.
BiBsalt, Risalto. Vedi MisalL
— BiBsalta-altaa, Risaltare. FA
'issaltdi, : Fnr riBaltare. « L'h bra-
^issim a fa rissalta iuU i minim
rthb*:*. E brayissimo a far ri-
mltare tutte le minuzie ».
BistablUss-ristabUii, RiatabiU-
re. « L'e rislabilii in salut: £ ri-
»tabilito in Balnte. | « Ck\ hisogna
risiahih p6lid i resou de vuh e de
V altera: « Qui bisogna ristabilir
bene le ragioui dell'uno e dell'al-
tro >.
Blstagn, RiBtagno. Ristagn de
8ang*u: Ristagno di Bangue. Ri-
stagn in di affari: Ristagno del
commorcio.
Bistampli-ampaa, Ristampare.
« Jj'edusion Vh esgurida biadgna ri-
slampalla » : « £ eBaurita V edi-
zione. BiBOgna ristamparla ».
— Blstampa, RiBtampa. Cdnven
tninga a fin la ristampa de quell
liber: Non oonviene di far la ri-
stampa diqueir opera.
Bi8tor» Riatoro « 8l6 freseolin
r^ 6n vero ristor » : « Queato fite-
Bcolino h un yero riatoro ».
— RUtorant, Ristorante. Caff^
— : Caff^ ristorante.
— BlBtorfc-oraa-orasB, Ristora-
re. Sentiss.a rt«<ord(; Sentirai a
ristorare. a I so paroll m'dn rir-
atoraa 6n poo el eceur » : « Le sue
parole mi nanno — il cuore ».
Blstotel (Volg. id.). Vedi Ari-
ttotil.
Ristreng. Vedi Restring.
— Rlstrott, Ristretto. Brceud
in risirett: Brodo corto o ristretto.
RiflOltk-ultaa, Risultare. « JRi-
svUa dal process ehe.,.j» : « Dal
procesBO riBulta che... » « L'k ri-
sullaa elett edn cent vdt de mag-
yioranza > : « Risultb eletto con
— , ecc. » In tiUim risultaa: In
ultima analisi o in conclusione.
Bisusclta-ltaa, Risuscitnrc. Ri-
suscilii de mort a vilkn: Risusci-
tare da morte a vita. Pari 6n
mort risuseitaa: Parer un raorto
riauscitato. (A cbi non si yede da
un pezzo) « Oh^ te see risuseitaa f »i
« On sei risuacitato flualmente 1 »
(In certi giochi).
— Rlsurrezion (P. N.), Risur-
rezione. La risurresion de Gesii
Vrist, de Lazzer, de la came : 1-
dem.
Bisvegllli-gllaa-gllass, Risye-
gliare. (Civ.) « M m'a risvegliaa
certi idei » i « Mi riaveglib certe
idee ». Risveglid Vappetilt: — -Tap-
petito.
BisYOltk-oltaa , Riavoltare (1),
Rivoltare. Bisogna fh rivoltd el
tuin : Biaogna far rivoltare la
giubba.
— Risvolt, Rivolta. Manich ednt
el risoolt: Mauiehe colla rivolta.
Ritai&-alaa, Ritngliaro. Ritaia
la carta: — la carta.
— Rlt41» Ritaglio. « On ritai de
temp*: « Idem ». RUai de eoramm:
Sciavero. Ritai de stoffa : Scam-r
polo.
— Bitarda-ardaa , Ritardare.
« El mh orolog el ritarda » : * 11
mio oriolo ritarda o va addietro ».
« Si treno Va ritardaa mhsz'ora »;
« II treno ha ritardato di mezz'o-
ra ». I « i'^ met che ritarda la mia
partenza » : « £ meglio die io pro-
tragga la niia partonza ».
Bltard, Ritardo. « El treno l'e
rivaa in ritard » : « II treno 6 ar-
rivato in ritardo ». « Ritbba che nd
soffre ritard » : « Coea che non
soffre ritardo ».
— Ritardatari, Ritardario.
Bltegnl-tegnuu-tegnlss , Rite-
nere. « Ritegni cW el sia 6n ga-
lantomnif ma » : « Ritengo cn'e'
ain un oneat'omo ma ». | « J^/ stu-
dia ma el riten nagott 9 : « Studia
ma non ritiene nmla ». | « Quest
s'cl permett el ritegni mi per ga-
ranzia » : « Queato ac permette lo
(1) Rivoltare In for. \uol dire VoUd
indree e HsvoltAre tegna il punto dove n-r
na strada (a la svolta.
KIT
— 820 —
RIT
intengo io in garanzia ». « ISl g'it
riteaiiuu o teynnu aid cent Hr » :
« Gli litemie cento lire ».
— Blteen, Ritegiio. Andit de H-
tegn (intfis.): Ecouomizzare. Sen-
za ritegn: Senza ritegiio. « La re-
ligion Ve on gran rilegn per quii
cne ered^i « La religione 5 un
gi*an riteguo pei crcdeiiti ».
— Bitegpnada, Riteunta. La ri-
tegnuda o traUennda sul glipeudi:
La trnttcnnta ruIIo stipeiulio.
— RltentlT, Ritcnti vo. ( fe terrai-
ne chinirffico ed cspvinie uua spe-
cie di taseiatura), Cue ha memoria.
« L*h 6n fiae^ii fHteuUo eoinb»: « £
un rngazzo pieno di memoria ».
— Rltentlva, Ritentiva e Rite-
nitiva (pop.). « JKl g*a 6na riten-
tiva tal che appenna leggiuu la le-
zidn el Vd, yiaino imparada »: « Ha
una tale riteuitiva, che appena
letta la lezioue la sa tutta a me-
moria ».
Bltira-iraa-lrass, Ritirarc. Ri-
lirit i danee di fill: Riscuotere le
Fisfioni. Rilirass in d'on convent:
dera. J « ^ haynh no la stoffa dopo
la se ritira » ; « A nou haknare il
panno poi si restrigne. (Civ.)«^i
Frances g*era toccaa de ritirass
contindament » (nella guerra colla
Gel-mania) : « Ai Francesi toccb di
ritirarsi contiuuamente ». « Oo ri-
tiraa quii danee » : « Ho ritirato
que' dannri ». « Ch*el se ritira 6n
poo*: « La si litiri un poco ».
« f/oo fada riliril in d'6n convent »:
« L* ho rinchiusa in un mouaste-
ro ». « Becco e iecco ch'el ritira
svbit quella parolla » : « Mascalzo-
ne, la ritiri subito quella parola.«^/
viv ritiraa » : « Vive ritirato ». If
« A hagnall el pann el se ritira » ;
« A ba;rnarlo il panno ritira ».
— Bitir, Ritiro. AndA m d*6n
ritir: Andare in un ritiro. (Impie-
gati) AndA in ritir: Aver il suo
riposo. I HI ritir de la moneda
veggia : 11 ritiro della vecchia mo-
neta. Jj « jE*/ ritir di trupp da,.. »:
« II ritiro delle truppe da... ». Ca-
scid in riHr: Mettere in monaste-
ro o in un ritiro.
— Rltlrada. Ritirata (Militari)
« E sonaa la ritirada » .• « fi so-
nata la ritirata ». Batt la ritira-
da : B^ttere la ritirata. « L^d, hat-
Inu la ritirada » : « Ha battuto in
ritirata ». | « L'h andaa a la riti-
ra^ » : « £! andato hJIa
(uon com.) al liio^o coixiodo*./^
lima ritirada : L*ultiino rimi
scRmpo.
Blto, Rito. RUo ambroMtan #J
roman : Rito ainbrosinno e
romnno. i
Ritual, Rituale. JSl riiiial romm
el ritual de cort, el ritual dfm
eietaa: II rituale romano, di eo(M|
del mondo.
Ritocck-tooeaa. HitoccAre. ff*
tocea on quader .* Ritocean n
qiiftdro. — ona eommetiiaf dn^Skr
gidk siampaa: Rivedere uiia comr
media, un libm giji stampati*. <
— RltdeolL Ritocco. « (MntirH
toceh ch*el g^a faa se pd di eA< frj
perfeU » : <c Coi ritoccni pmticiti*
ora si pu5 dire ek'^ riii8eit4> pa-
fetto ».
— Ritocchin, Ritocchino. •B
g*h daa on rilocehin nta Ih raf^n
de Ideeh » : « Gli dicde egli an ri-
tocchino roa lui dnro ».
Ritom&-tomaa, Ritornnre. T^
di Tornet. Nella fmec segoentc:
Tomd e ritorn^ : Tomare e ri-
tornare.
— Ritonio, Ritorno. « Dopo d
noster ritorno de la eatnpagna*:
« Dopo il nostro ritorno dalb
campagna ». « Lu gia de ritor-
no? in « Lei h git^ ritornnto ? » /%
el ball del ritorno: Far il ballo dd
ritorno. Oavall de ritortio: Cavtllo
di ritorno. Bollelta de ritomo:
BuUetta di ritorno.
— Ritomell, Ritomello. c Tt
see ehi ti e6nt el td solU n'toi^
nell*: « Eoooti col tuo aolito li-
tornello o La canzone dell^uoeel-
lino ». (Musiea) Ritomello. Oanzou
eol ritomell: Canzone col ritor-
n^llo.
Ritrk (poco usato), Ritrarre.
« Cossa podaroo rilrik da qudf^n-
do » : Quanto potr5 ritrarre Ha
quel podere? * II pop. dice rieavd.
— Rltratt, Ritratto. Fast fh H
ritratt: Farsi ritrarre (1). Tmn
gib el ritratt: Copiare il ritntto.
« L^h tutt el so ritratt*: « fi il ri-
tratto parlante. Pittor de ritratt :
Pittoi-e di ritratti. « L*h el rilnUi
de la saint »: « £ il ritratto della
salute ».
(1) Purtroppo ancbe a Flrente ho udUo
invece del Ritrarre rid'ota Rttrattare.
KIT
— eia —
RIV
— BitrattA. - trattaa- trattass,
Ritrattare. M 8*h ritraltaa : Si ri-
tratt<^. I (Menegh. idiota) RitraUit
per Riti'arre. * El s' ^ faa ritralr-
<a » : « Si fece far 11 ritmtto, e an-
ehe pur iroppo ! Si fece ritrattaro.
— Bltraitaiion, Ritrattazione.
« Gh* h toecaa de fa la soa brava
rUratlazion de la ealunnia » : « GU
tooob di fare la sua brava ritrat-
' tazione del la ealunnia ». « Per 6na
' robbd simil mi de rilraltaeion en
foo minga ; faroo in eas 6na ret-
iifica » : « Per una cosa simile non
iitccio ritrattasioni ; tutt'al piii
forb una I'ettifiea.
Rltrovato, Ritrovato. « Oh ehe
hel ritrovato / » : « Oh ohe bel ri-
trovato ! » « Intant lit eont el sd ri-
trovato el fa danee » : « Egli in-
tanto coUa siui intelaiata f a quat-
trini ».
BiYa, Riva. La riva del lagh :
La riva del lago. Anddt adree. a
la riva : Camminar lungo la riva.
AfuUi a riva : Approdare. Toccare
la riva. | In riva al lett: In pro-
da al letto. La riva del foas : La
proda del fosso. « Mettel minga
tropp in riva se de nd el borlard
aid » : « Non metterlo cosl sulPor-
10 BO no ti Ci«drhr».
-BlvA (Volg.j. Vedi Arivdt.
N. fr. volg. e nei pr. *Se el riva
a gpontalla nun shmm hH e rostii » :
« S^egli giunge a spuntarla siamo
f ritti ». « FHn chi ghe rim ancami » :
« Fin qui ci arrive ancor io ».
8e riva minga a temp : Non si ri-
para. P. E. ; « / me affari adess
%n tan'i ehe rivi minga a temp a
sbrigai tuee » : « Le faccende mie
snno tante ohe non si ripara a
sbrigarle tutte». Rigagh minga:
Non oi arrivare, Non alierrare il
senso di una idea. « Dd mila lir ?
Ohe rivi nd » : « Due mila lire 1
Non ci aiTivo*. (Pr.) M Signor
el riva de per tutt : II giusto
Dio oi arriva dovun(]^ue. L*e min-
ga a eSr. Ve a riva a t'imp :
Non vale levarsi di buon ora bi-
sogna aver ventura.
BiYal o Bivale, Rivale. « L*l el
sb rivale in amor » : « E 11 suo ri-
vale in amore ». « Uh 6n acrittor
ehe g* h mitiga rivali » : « £ uno
scrittore ehe non teme rivali ».
— BlYalltaa, Rivalit^ « G'd co-
me de teas di rivalitaa tra I6r
duu » : « Ci ha come a essere delle
rivalith fra loro due. Rivalitaa in
amor: Rivaliti\ d'amore.
Rivalsa, Rivalsa e liicambio.
« Oon la rivalsa m,e sdnt pagaa de
tuU » : « Colla rivalsa mi son pa-
gato d'ogni mio avere ».
Riyana (in dis.), £rt:i a greppi.
Bivanga - angaa , Rivaugare.
« Ma eosse te'vee m,ai a rioangaf y> :
« Ma ohe vai ora a rivangare f »
La vid la vd misaa mollo in fond
in terra rivanganda : lia vite va
messa in terreno — a fondo.
BlYasB. Vedi Liciappasa.
Blvedd-yedaa-vedess, Rivedere.
« Tel daroo de rivedk el we arti-
co/ » : « Ti darb da rivedere 11 mio
articolo ». | « ^ rivedeas » : « A ri-
vederci ». « -4 rivedesa de rar » :
« Senza ritorno ». Veduu e rive-
duu : Visto e rivisto. JEdizion cor-
retla e riveduda: Edizione cor-
retta e rivcduta.
Rivera, Riviera. La rivera d*Or-
ta, de Ijecch: La riviera d'Orta,
di Lecco. La rivera de ponent, de
levant (in Liguria) : La riviera di
ponente, di levante. (La geute am-
modo dice Riviera)iii\c]ie a Millano.
Bly^rber, Riverbero. Lucema
col — ; Lume a — . « L'oo aavuu de
— )» : « L'ho saputo di — , indiretta-
mente, per cerbottana » (in dia.}.
Blverenza, Riverenza. Con ri-
verenza parland : Con riverenza
parlando. Fd la riverenza alV al-
tar : Par la riverenza davanti al-
raltare. Soa riverenza: Sua re-
verenza (non riverenza). (Pr.) La
troppa eonfidenza la jd, perd la
riverenza : La troppa famigliarith
fa perdere la riverenza.
Rlveri-erll, Riverire. it El m* a
lasaaa de riverill » : « Mi incaric6
di rivcrirla ». « Rlnerito lit adria » :
«La riverisco, o Riverito sor..". o
Servo suo ».
Blvesti-veatii (P. N.), Rivestire.
« El faseoa de aua autoritaa aenza
vhaa riveatii de niaaun potere » :
« Faceva di suo genio senz'essere
rivestito di alcuna autorit^*. /
riveatii alia m^eaaa granda: Dia-
cono e suddiacono.
BlYl, Capecchio. Kettd. el lin
del rivi : Soapecchiare il lino.
Scagn imbottii de rivi: Sedia im-
bottita dt capecchio. Vesa^dn omm
de rivi : Essere un omo di stoppa.
RIV
— 622-
KIZ
RlYista (P. N.)i Rivista Passit
in rivista la truppa: Passare in
riyista la truppa. « S6nl atidaa a
vede la rivista » : « Sono stato a
la rivista ». | (Periodico) Rivista
ebdomadaria (Civ.) : Rivista ebdo-
madaiia. La rieista eritiea, tea-
tral del tal giornal: La rivista
critioa, teatralo del...
Rlvolta - oltaa - oltass e anche
BiyolUa, Ri vol tare. Sentiss a ri-
volth el stoniegh: Sentirsi a scon-
volgere lo stomaeo o far un ri-
voltolonc nellb stomaeo. i| « Dopo
de vessess voltaa e rivaltaa cent
volt el s^h indormentaa » : « Dopo
un lungo rivoltardi finalmente si
addormentb ». « Volta e rivolta
shrnm semper a qukllayn « Volta
rivolta o sira e ngira siam sem-
pre a quella ». | Rivoltass come 6n
hiss: Rivoltarsi con arroganza o
come un serpente. | / soldaa s'tn
rivoltaa eontro el eapitanni : I 'sol-
dati si rivoltarono eontro il ca-
pitano.
— Rivolta. Nome di paese n.
fr. : Manddt a Rivolta: Mandar un
abito a rivoltare. V^s andaa a
Rivolta: Aversi rooate le ragioni
dai canto suo.
— Rlvolazion, Rivoluzione. Za
rivolttzion del 48: La rivoluzione
del ^, I E li h sticcess 6na niezza
rivoluzion: E li aocadde un gran
subbuglio. La rivoluzion in del
venter: La rivoluzione in corpo.
— Rlvoluzlonarl, Rivoluziona-
rio. Mazzini I'h sta 6n gran rivo-
luzionari: Mazzini fu un gran ri-
voluzionario.
Rizz, Riccio. (Sost,) Fd sii % rizz:
Farsi i ricci. Gir de rizz: Girello
di ricci. Rizz a tirabuscion {in dis.):
Lucij^nolo. B ( Architettura) Voluta.
m nzz del capitell : La voluta.
fl (De' falegnami) Trucioli. Rizz
del fil: Grovigliolo. (Add.) Ric-
ciuto. « Guarda come r^ rizz quell
biondin » : « Guarda come h ric-
ci uto quel biondino ». Cotta rizza :
Cotta arroccettata. Indivia rizza :
Insalata ricciolina.
Rizza (In dis.). Nelle vecchie
frasi : Cinquantd la rizza che ora
si dice Mend la gamba : Star colle
mani a cintola. Imbroid. la rizza:
Avviluppar la Spa^na. Pd montd
la rizza: Vedi Stizza: R6mp la
rizza: Vedi Zuccoria.
— Rizzk-^lzxaa, Arricciaie,
zd i cavhi: Arricciar i c»_
Seloinre. Tornd a rizsA dita
da : Riselciare una strada o I
oarla di novo Opp. am
oiarla.
— Rlzzada, Selciato (hob I
oo). Hi An stranpaa sii la ri
per fd la rivoluzioii » : « Le
1 ciottoli del selciato per eomiB-
ciare la rivolta ».
— Rlzzadln,' Selciatore. / rfe»-
din ghe toeea de sth in gmog^M
tnlta la villa: I selciatori aoM
obbligati a star sempre in ginott*
chio.
— Rizzadura, ^ Arricciatnra. £■
rizzadura di eavei : Li 'arricciatan
de' eapelli.
— Blzzin e Rizzolin. Ricciolof
Ricciolino o Ricciutino.
Rizzent, Razzente (1), Frizzaste.
Vin rizzent: Vino frizzante.
— Rlzzon, Ricciolone.
Rob (P. N.J, Rob. ^7 rob Lei-
feeteitr: II rob LaflTecteur.
R6b^-obaa, Rubare. « L'd f»-
baa 6n orologg » : « Ha rabato m
oriuolo ». « M rubarav in sn fd-
tar >»: « Ruberebbe la oappa a san
Pietro ». « Per robd r ^Jraa a/o-
sta » : « Ruberebbe il nimo afle
stiacciate ». Robd per portd a fi
nagott : Rubare cose da nuHa cre-
dendole di valore. « L'oo mings
robada, ear el mh seidr » : « Noa
li rubo mica o Non F ho mbatt,
oaro signore ». « Voo tninga a h
strada a robd per, t6a regola » :
« Tu vorresti dunque ch'Io aa-
dassi a rubare ? » Robd in ed H
sbir (in dis.): A casa d^ ladro
non ci si ruba. Insegnd a la gatUt
a robd el lard: Insegnar rampi-
care ai gatti. Pari roba robada:
Credi forse cbe sia roba rubataf
Bobd el lard a la galta : La biscia
ba morso il ciarlatano. Hobd in
di polee : Rubar galline, Robd 6ma
tdsa: Rapire una fanclulla. Robd
el cceur : Rubar il cuore. jBo6a
6na canzony 6na scenna de eomr-
media, 6n period d*6n liber: Ru-
bare Una canzone, una scena di
commedia, un periodo int«ro (ad
un autore). Robd i amalaa: Hu-
(1) La Crosca col Redi regfstra Raneiit«
ma di M'no in tosoano bob c*^eh« il frii-
zante.
ROB
— 623 —
BOB
act Xe cure. SobA i oce: Avven-
nre. (Pr.) C'At robava in preson:
\\ix iTuba ya in buiosa. | JRoba
el eenso di Menh dent: Man^inr
k mano. (P. E.) « T' ee robaa
ro2f>jp f'^> 8to> cttsidura, Guarda
h^ j9iegh ch^elfh » : « Hai man^iato
% xnano in qiiesto sopraggitto:
ri&di come gonfia ».
— Robac(0iir, Rubacuori. « La
r'€k propi i oee robacoRur » : « Ella
I A aawero gli ocehi rubacuori ».
— Bdbalixzi, Rubamento (non
som.)t Fui'to. « An faa 6n roba-
lizzi gross in eontraaa,.. »: « Han-
[lo oommesso an grosso furto qui
nella strada ».
— Botoapaga, Rubapaghe.
— Bobamestee, Gmastai' arte.
« ^eUss a Milan gh*h 6n fulmin
<le robamestee » : « A Milano 6 ye-
niito iin nugolo di giovani cbe
nibano a noi il layoro ».
— BobaiiaradlB (In dis.)* Ruba-
aradiso, (in dis.) Semjplicirne.
— Bobarell. Nome di paesucolo
n. fr. : Andd a Robarelt: Sgraffi-
gnare.
— BobatUi-attaa, Rubacchiare.
4c Lu el robatla eontinuameni ttiU
quell eh'el trcBuva » : « E^li rubac-
cliia qua o Ih, tutto cio cho gli
cade sotto I'unghia ».
— Rolmttada, Rubacchiamento.
Bobba, Roba. Fci robba: Far
roba. / robb de ed : Roba di casa.
I robb vece de ed: \ ferrayecchi
della casa. / robb de cantinna, de
cusinna: Gli utensili di cnntina,
di cucina, stoyiglie ed altro. I
Tobb d'estaaf d'inverno, de mezz
temp : I panni d'estate, d'inyerno,
di mezza stagione. / robb finn,
ordinarif de strapazz: Roba fine,
andante, da strapazzo. Robba mat-
ta o falsa: Roba falsa. Bobha de
seart: Idem. Hobb de criminal:
Roba da processo. / robb de co-
lor: Roba di colore. Bobba usa-
da: — usata. — scellissitna : Roba
di sotto il banco. (M. d. d.) « A-
f>lgh robba a balocch » : « Aver ro-
ba a bizzeffe ». Fd, i robb de ed. :
Le faccendo di casa. Lm robba
bonna Vh mat pagada a^see : Idem.
Quand la robba Vh bonna la va
via presi: Se la merce h bona sba-
razza la bottega. La robba di al-
ter la menna via la sda: La roba
degli altri consuma la sua. La
robba la va e la ven: La roba
viene e ya. Jf^r\ robba de nissun .•
Parer cosa di nessuno. Pari rob-
ba robada: O ch'6 roba di ladri
questa? Robba de bon acquiat: Ro-
ba di bon acquisto. Bobba de mat
acquist: Roba di mal acquisto.
Bobba ddlza: Roba dolce. Bobba
mangiativa : Roba mangereceia.
Bobba salada : Roba salata o sotto
sale. « L'h minga robba de nagott^
caro <i »: «. Anche questa non h
piccina ! » Tanta robba e poeca
robba : Molta o poca — . Tra adree
la robba: Vender a scapito o Tos-
so del collo. Di robba de ciod:
Dir roba da cbiodi o dir orrori
di... (Pr.) La robba Vh minga de
chi le fa ma de cki le god: La
roba non h di chi la fa ma di cbi
la gode. La robba per vhss assee
Vd, de vanzd: Perch^ una cosa ba-
sti deye soprayanzare. Crhppa
panza ptiUost che robba vanza :
Oorpo mio fatti capanna. La rob-
ba privilegiada la se (en guarna-
da: Idem. | A robba fada: A co-
sa fatta. « Cosse V h sia robba f » :
« Che c'^? y> Fd i so robb: Andar
in chiesa. Fd &na robba sania:
Far una cosa santa. « In nanca
robb de di »: « Non c'fe neanchc da
Earlamo ». D\ sm robba brodosa :
Hr cose inconcludenti o brodo
lungo. L*h poeu minga sla robba :
Eh non h poi questa bellezza ! L*h
robba de ciod : Roba da cbiodi.' L'c
robba de fann di scenn o di qua-
der: Le sono cose da non crc-
dersi. L*h robba de s'cioppd del
rid: C'fe da scoppiar dalle risa.
« L^h robba de mangiall » : « C'^
da mangiarlo da' baci >». Bobb de
Valter mond: Cose dell'altro mon-
do. Bobb de nagott : Cose da nul-
la. Robb de principiant : Roba da
principiante. Bobb gross: Cose
grosse. n Se i robb van a sta ma-
nera».. »: « Se le faccende yanno
cosi male... » « Voreva di 6na rob-
ba ^:m. Voleyo dire... » « />i <J*i poo
ona robba » : « Di' un po'... » U
6na robita e dn'altra (Intercalare
yolgare): E una cosa e un'altra.
Mhit i robb in grand : Metter le
cose in grande. Ona robba a la
volta : Una cosa alia yolta. Quun-
ta robba per 6n sold : Quanta roba
per poco. Robba de trd I6cch : Co-
se da far strabiliare. (Pr.) Bobba
ROB
— 624 —
ROC
fada n6 ghe vo&ur eonsei; Cosn
fnttti oapo hn.
Robb« Coso. « Co88e V^ 8t6 robb
chi ? »: « A clie sojcve codesto op-
digiio? »
— RobdUa, Robotta. Rohetl de
<d; Fftccenrtuolo. Avegh fmura de
la hella rohetla : Tener esposto
de11» belln merce.
— Robettinn-tinna, Robettina.
« r/^ dim rohellinna fadapolid »:
« L'6 una robettina a modo ».
Bobbla, Robbia. Fior carmin
de robbia: Fiore, carmino di rob-
bia.
R6blneU, Rabinotto. « Ld las-
saa avert el rohinelt e Vaeqiut Vh
nndada via tnttay^: « Ha laaciato
nperto il — o la chiavclla e I'ac-
qua h ii8Cita tutta».
RobiOBUla, Rave^^giolo. Ribiceu-
la de Leech ^ de Montaveggia, eec.:
Raveg;jjiolo di Leceo, di Monte-
vecchio. || R >biaiula de brtisd: Pa-
ne di Tallouea. H (Cappello): Te-
glia.
— Robiolln, Piccolo raveggiolo,
Caciola.
Robust, Robusto. San e robust :
Sano e robiisto. « L'h de comples-
sion robu8la»: « £ di complession
robusta ».
— Robustezza, Robustezza. —
de fibra : Robustezza di libra. —
d'anim (Civ.) : Robustezza mo-
rale.
R6oca, Rocca, Conocchia. Ca~
regd la rocca: Iiiconoechiare. Fild
con la rocca : Filare in rocca. Part
4na rocca veslida : Sembrar un lu-
cerniere o Aver il corpo come una
oanna. Vess c6me la rocca e el fus :
Idem.
R6cch, Rocco. (Nome proprio
nelle frasi) « Ahitt san R.wch ! » :
(in dis.) « Domine aiutami ! »« T'el
digh mi Rocch / » : « Te lo dico
io ! » « Vess come san Roceh e el
so cagnoeu >» : « Essere come san
Rocco e il suo cane ». | Lumm de
rocch: Alhime di rocca.
Rocchett, Rocchotto. On roe-
chett de cotton, de reff: Un roc-
chetto di cotone, di re't'e. | Accap-
patoio. — per taid i cavei: Accap-
ratoio per farsi tagliare i capelii.
Roccetto. « Fl prevost el g*aveva
stt 6n rocchett con di pezz de Fian-
dra*: «I1 prevosto mdossava un
roccetto con trine di Fiandra ».
uffiaW
chet'l
Roeohetta, Ro«ohetta. La
eketta del eastell: La roechetta
Castillo.
Bocchettee (P. N.), Buffi
« M*dn ditt eh* el 9* h mess
rochettee » : « M'hau detto che
accouciato a tirar il caU*fuae k
R60C0I, Ragnaia Fa andd el
eol : Tcudere al paretaio. SI €*-
soil del roeeol : li casotto del vh
retaio. (Fig.) Tlrd a roeeol: Ti-
rar al paretaio. Far eadere netti
razua. L'omm del roeeol : Vnt-
cellatore. | Fl roeeol di pitmi:
11 palco degli albcri.
Rocoolk-colaa, Uccellarc. Andk
sii a roccold: Andsur al paretaio.
— Roocolada, Cbiappa di ucoelS.
Roccolador, Uccellatore. «Xfl
Marioen Ve &na rae^oladora 90-
prajfflnna » : « La MaHetttt e ina
civetta famosa».
Roccolett, Piccolo paretaio.
R60OC6 (P. N.), Una sola f»-
eoco: Una sala in stile o alia ro-
coc6. « L'era veslida a la rococo*:
« Era vestita alia rocoocb ». « Pd-
tinada a la roeoed > : « Pettinati
a la roceocb ».
Rod, Rodere. « La eanerena ei
le rod » : « La eanerena lo rode >.
Roda (Specie di raarmo) Are-
naria ferngna. Rjdu de p6fl d
marmo: Basso per il marmo.
Rod& (Volg.), Vedi Rod. | Rnt-
tare. Rodd come 6n porse^l : Rut-
tare come un porco. | Far il ea-
valier del denie.
Rodabuseccb (in diB.) Impor-
tune (Di suono scordato) Strim-
pellamento. « Fi»fis»ela eon quei
rod^buseeeh*: « Finiscila con quel
rodio ».
RCBuda, Ruota, A do o a quai-
ter roRud: (Di vcieoli): A due o n
quattro ruotc. Rienda pienna it
ahisa : Rota di lerro, intern. Vru
Vultima r<Buda del ccw: Etuscre \s
quinta ruota del carro. Vor^ «er-
e^ einq*u mud in d*6n edr : Cer-
oare il pel nell'ovo. Rneftda den-
tada: Kuota dentata, soanalata.
Roeud a pal : Ruota idraulica. R^bu-
da a seg: Rota a geochielli. Inrud
o rodinn de Vorologo : Lc raote
dell'oriolo. Raeudu de la eampnn-
na: Rote delle eampane. (Fu-
naioli) Roiuda de tore: Rota del
ftlatoio. (Torniai) Rceuda del tdr-
no : Ruota del tornio. Fit la rtem-
ROE
-625 —
ROG
^Tn»cchiiii e pavonij: Far la
^a. -F'A la rcBuad (Del gallo in-
mo alle gnlline) : Fare la rota.
I let rcBuaa (degli uccelli di ra-
:i.a lil>rati suU'ali) : Fare la ro-
3f~e7td to roRuaa : Farsi invi-
r ai pranzo. Festin de r<»uda
L ciia.) : Bastr^. La r<Buda de la
yirtu,i%na : La ruota dell a for-
xiA. ^Pr.) Sib mdnd Vh una r<Bu-
t, ch,z va sue chi vd gio : 11 mon-
> ^ l*atto a scale, chi le scende
olii le sale. La pesg rceuda del
%r V h quella che fa puaaee fre-
t»» 2 La pe^^o rota del carro h
a.elln> che piii scricchiola.
XtoexLS (Add. di Pomm), Vedi
\>rntn.
Roeusa (Volg.). Vedi Rosa, N. fr.
olg. : RfBusa demanz (parte del-
> Boannello): II eeppo. (Parruo-
liiexi) Rcev^a d*6na perueca : 6i-
«llo.
R<>ffian. Vedi Mvjffian e voci
lerivate.
• Xt6g&-0gaa, Rogare. « Ul nodar
!*A rogaa Vistrument ymull no-
-jQ.\o ha rogato ristnimento ».
Xtdgant (Volg.). Vedi Arogant
son voci sorelle.
R6gla (Arezzo), Gora, Canale.
Zj€t roggia Misehia : 11 canale del-
La Miscoia. Andit a la rdggia a
lavh: Andar al fosso a lavar i
pmini.
HdgiCBU, Cruschello, Semolino
(Uucca). Pan de rogiaeu: Pan di
trritello.
Rogit,' Rogito. In di rogit del
^%odar tal: Nei rogiti del notaio.
" Rogn. N. fr. : Avegh di rogn c6n
vuni Aver a dire con tino. Chi
ttd vcRur rogn staga a eh sda : Chi
non viiol fastidii stia a casa sua.
— Rogna, Rogna. Ciapph la ra-
ff na: Pigliare la rogna. Chi g'd, la
rogna se le (fratta: Chi ha la ro-
gna si gratti. « Gh'^ daa foeura la
rogna » : « Gli si [manifestb la — o
scnbhia>. Toru su la rogna: Pi-
gliare la rogna. (Fig.) Cereit ro-
gna de grattdt : Cercare i fastidi
col fuscellino. N6 gh'h rogna che
tkgna o nd gh'h resdn ehe tkgna:
Vedi Bes6n,
— Rognii, Gruenire. « El rogna
semper » ; « Egli oofonchia conti-
huameute ».
— Bdgnetta, Rognetta e Rogne-
rella.
•^ B6gndBj Rognoso. Frittada
rognosa: Fnttata con gli zooooli.
— R6gnettinna, Rognerellina.
Rdgnon, Rognone. — de viUll:
Rognone di vitello. Frittura de
— ; Fritto di rognone. || (Fig.) A-
vhgh i rognon dur: Avere bone
spalle o Avere le corna dure.
B6gdr (Volg.). Vedi i?dt>«r. (Nel
linguaggio d<y falegnami) On mo-
bil de rogor intaiaa : Un mobile di
rovere o quercia inta^liato. (Osti)
Stuadin ae —: Stufatmo a spez-
zati. (Pr.) Ottober e Coeober o Set-
tember e ottober, i mes che se phr-
tega i rogor (in dis.) : (Lett.f In
settembre e in ottobre si aboao-
chiano le quercie.
— Rogoree, Querceto.
— Bogoretta, Piccola querela.
— Rogorlv, A quercie.
— Bogor6n, Grossa querela.
Roia (Volg. triv.). Vedi Troia,
Rolli-olaa, Rullare. (Stamperia)
Rolld, 6na forma: Rullare una
forma.
— Rolad6r, RuUatore.
— Rol^tta, RoUina. Giuga a la
roletta: Giocare alia rollina.
Boll, Ruolo. M roll di impiegaa:
II ruolo degli impiegati. Al roll
de popolazion: Al registro di po-
Solazione. Fl roll di cads : II ruolo
elle cause da trattarsi.
BdUman (D. Fr. ), Rullo.
rollman di tambdr: II rullo de'
tamburi.
Bold (D. Fr.) (Specie di scriva-
nia), Roll5 (Lucca), Scrivania a
sdrucciolo.
Romanada. Vedi Momanna.
Bomanin (In dis.), Burattinaio.
La baraccca del Romanin o di
romanitt : 11 castello de' burattini.
(Fig.) Ona manega de romanitt :
Una mano di banderuole.
Bomanz, Romauzo. a. La sda
vitta V e 6n romam » : « Idem
Scrittdr de rom,anz: Romanziere.
— Romanz^Bch, Romanzesco.
Bomanzlnna, Romanzina e Ra-
manzina. « El g'd daa 6na roman-
zinna eoi fioceh » : « Gli feoe una
romanzina coi fiocchi ».
Bomattsmo, Romatismo. (Id.
fior.) Vedi Reumatisnto.
Romentii , Rammontare. Ro-
mentit el foeugh: Rammontare il
foco.
•— Bomentee (In dis.), Cumulo,
ROM
— 626 —
ROM
Monte di cenere. On romentee de
cadaver (antiq.) : Un moute di ca-
daver!.
R6mm (In diB.). N. fr.: Deaeu-
silla ffid dal c6mm al romm: Yuo-
tare il sacoo.
Rdmina (Civ.)) Koma. Momma
capital d* Italia : Roma capitale
d'ltalia. (M. d. d.) Tutt i strad
mhien a — .* Tutte le strade me-
nano a Roma. Andd a — sema
vedt el pappa: Andare a Roma
senza yedere 11 papa. Chi g'di leiv-
gua in bdcea el vd finna a — (in
ais.): E' si yadomandando iniino
a Roma. El menarav 6n orb a — .•
Idem. « Te andaree minga a — a
pentitt » : « Non andrai a Roma
a pentirti ». (Pig.) J)d d'intend,
capl, — per toma: Vendere oa-
rote per raperonzoli. Gapt — per
tomma : Scriver fiohi e ledger bac-
celli. I'd vedh el pit hell de — :
MoBtrare il bel di Roma. Promett
— e toma: Promettere Roma e
toma. (Stramb.) Gh'era otia volta
6n omm e (^na donna, ehe anda-
ven a — , gh'h andaa 6na mosea
in del euu, in borloM gib tutt e
duu (appross.): Petozzo, ya sul
tettuzzo a c5rre il cayoluzzo. I
non yoglio ire. Ed io dirb alia
mazza cbe ti dia. Mazza, dai a
Petuzzo cbe non yuol, eoo. Opp,
anche: Cera una volta un uomo,
una donna e una flasobetta, state
a sentir questa...
— Bomanna, Romana. A la ro-
unanna: Secondo il rito romano.
« Fhmm 6na bella colaaion a la
romanna » : « Facoiamo una bona
oolazione a boooa e borsa ».
Romp - rott - ompes, Rompere.
Homp iinpiatt, 6n biecer: Romper
un piatto, un biccbiere. Momj9 el
digtun : Rompere il dlgiuno. Homp
el disnd : Guastar il pranzo. Romp
el 8ogn: — il sonno. JRomp el mu-
80 : — il muso. Homp t eomi :
Rompere o iiaccar 1« coma a uno.
Romp i OS8: Fiaccar I'oBsa a uno.
Rompegh el coll a 6na tdsa: Al-
fogare una fanciulla. Romp i hrazz
a vun: Fiaccar le braccia a uno.
Romp i cantarH: Dinocoolar le
dita. Romp i 8quUl: Rompere il
fuscellino. Romp I'anima o i or-
ghen o la tdrta o i scatol o la zuc-
coria o i ball o la 8cuffla e qual-
ohe altra cosa ohe a posto poi si
trova : Rompere la devozione •
corbelli o letasche; rompere
ohe non m'hai fatto o (volg.)
ciare i... Rom,pela e6n vun: B<
gerla con alcuno. I ( Di onenH
completare. « M m'a. roU 6nMm'.
chiavelli »: « Mi 8Coniplet5 an Mi
chiavelli ». | (Di cavalli) m SI wi
poleder I'd rott sta settimanxMH
« II mio puledro and5 faori <
dentini». (L'andatura) ^L'h h
bon trotter o trottad-or, fna ei ffk
el viai de romp » : « £ un bon tnl-
tatore ma ba il difetto di rompe-
re ». V ( Agricoltura ) :Rom9 <•
praa: Dissodar un prato. | (Di
fiumi e torrenti) ^l I>o Vd w«
1% attacch a Piacema: II Po bi
rotto in verso Piacenza. (Pr.) (M
romf) paga: Cbi rompe pagaei
cocci sono suoi. A romp ta tern-
glia I'h brutt sign: Romper vetii
h disgrazia. C6nt el tropp tirdu
romp: Cbi troppo tira Ta eoids
si strappa o spezza.
— Rompaball. Vedi SeecabaU.
Roxnpacoll (Volg.). Ve<li Bom-
picoll.
Rompacoo, Rompicapo. « Tem
6n gran rompaeoo, veh, ear el w
jioeu » .* « Sei piu: un ^ran rompi-
capo, figliolo mio ». | (Passateropo
di giornali) Rompicapo.
Rompamlncion. Vedi SeeeabaSL
Rompatdrta, Guastacavofi.
(volg.) Rompistivali. « jy^ ekt a
rornpatorta yn «£ qui il guasta-
feste*.
Rozaplment, Rottorio o Rompi-
mento. L'h staa dn contiTuh rom-
pimeiU de.., (volg.): Pn un gnia
rompimento di... o II poverino ht
scocciato i... a tutti (con un di-
scorso, una predica e simili). |
(Spezzati).
Ronca-oncaa, Incigliare. Colti-
vare in piano di collina.
Roncli, Ronoo (1), Poggio ayi-
guato. « La eollinna l* ^ tuUa a
roneh » : « La collina h tuttn ■
poggi o a ri^iani ». Vin de roneh:
Vino di collina o di poggio.
— Roncaia. Vigneti a ripiani.
(1) Tutt*altra cosa. Roneo 6 !I nome di
una via di Firenze che non ha ritueita,
da cut per s'gnifloare qualche eoaa q1i«
non abbia oonolnsione >i dim : it aadri
ncl ronco.
RON
— 627 —
ROS
Koncaac, Vigna iu poggio
rf^sandata.
]K6xid (D. Fr.). Oaratier rond :
Snxttttere tondo.
X&onda, Ronda. ^i^ la ronda :
^t«xe la ronda. Seguitd, a fd, la
^^'wt.cla chi intomo : Far nn gran
i^irio per queste parti. Passu la
>4>vic{a.* Passa la ronda. Borlik in
» ronda : Dare negli uomini della
^tiestura.
Xt6iLdexia (Volg.). Yedi Itondin,
Xtondin, Ronnine. / rondin in
trdvaa: A san Benedetto ]a rou-
tine Bill tetto. A c6a de rondin:
\^ coda di rondine. (Pr.) Oaga piis-
rc^ 6n h€tu eke cent rondin: Tanto
sn.ca un bue uhe cento uceellini.
t>9ia rondin la fh minga prima-
v^ra : Una rondine non fa prima-
vera.
— Bondenin, Rondinella.
— Rond6n, Roudone. El hall di
rondon (la ridda ohe i rondoni
i'auno di grande estate) : La ridda
de' rondoni. 1*^7/ ghe fa el ron-
Hoft a la Teresa » : « Fa il bello
alia Teresa ».
Rond6 (D. Fr.). Rond5. M ron-
do del giardin : II rond5 del giar-
clino. I (Musica) (in dis.) — c6nt i
eadenn: Rond5 colle catene.
Bonfli. Russare. « JEl p'd el vizi
de ronfa»: «Ha il vizio di rus-
«nre». — edme 6n vioron: Ruesar
come un contrabbasBO. « Ul se sent
a ronfh Ionian 6n mia » : « Lo si
sente a russare lontano un mi-
glio ».
— Bonfada, Russata.
— BonfadlTinna, Russatina.
Bonsgla (Volg.). Yedi Bogia.
Bosa, Rosa o Rosaio. « G oo in
giardin dna rosa tea » : Tengo in
inardino una tea ». On mazz de
ros de la ihppa: Un mazzo di rose
borraccine. « El m'd offlrt 6na
rosa del Bengalla » : « 3^1 ofterse
una rosa del Bengala ». (M. d. d.)
Frkseh edme 6na rosa (iron.) : Fre-
8<*o come rosa. (Pr.) Se saran ros
fiorirann: Se h rosa fiorirk.
— Boaaa, Rosato. Aset, aequo,
mel rosaa: Aceto, acqua, miele
rosato.
Bosada, Rugiada. Andh a dap-
pa la rosada de san Oiovann:
Andar a pigliar la rugiada di san
Giovanni.
EoBari, Rosario. J>i el rosari :
Recitar il rosario. La th^a part
del rosari: II rosario di cinque
poste.
BoBbiff (D. In.), Rosbitfe.
Bdsc (Dal Romanzo), Stormo.
On rose de passer : Uno stormo
di passere. Ttitt in d'on rose : In
un gruppo. On rose de gent: Ca-
pannello o Crocchio di persone, di
gente.
— Boscidtt, Crocchietto. On ro-
seett defdna: Un ceppo di funghi.
(I I'ungni che nascono in mazzo si
chiamano Ceppaielli), On rosdett
de gent: Un crocchio di gente.
Boscettin, Un piccolo croccMo.
Bosciada, Acquazzone, gcossa
di pioggia.
— Boadadinna, Scosserella di
pioggia.
— Bosciadonxia , Royescione^
Scossone.
B08eg&-egaa-ega88» Rosicare. /
rati dn rosegd I'uss: Itopihanno
rosiochiato Fuscio. « Oo roseggaa
6n crostin de pan » : « Ho man-
giato un rosiccbio ». | Sentiss a
rosegd tutt el santo di : Sentirsi a
noiare tutto il santo giorno. « Lii
de dent el se rosega » : « £|(Ii fni>
»h si rode ». (Pr.) Chi n6 risica n6
rosega: Chi non risica non ro-
sica.
— Boaegacoeur. Vedi Tossega-
cceur,
— Bosegadura, Roditura.
— Bosegament, Rodimento.
— BoBegUn, Leggero cruccio.
Rodio.
Bosetta, Rosetta (1). « G*oo dna
roselta al ph sinister » : « Ho una
cocciola Bul piede sinistro ». | On
uss ednt dna rosetta per guardd
chi Vh (in dis.) : Graticola. | (Or-
namento) Borchia. | Bosetta de
diamant: Rosetta.
Bosgloeu (Volg.). Vedi Bogiosn.
BoBimel (Liquore con aceto e
miele) : Ossimele.
BOBipola, Risipola.
Bosmarin, Rameiino.
BOBOll, RoBolio. (I piii noti) —
(1) AUMnfaori del g'oiello Rosetta in
f orent. non ris^onde afili altri sfgnif. dia-
lettali. Ha poi invece un senso S| ecialo :
donna affetlata nel veslire e araante di
fronroll la chiamano : La sora Rosetta o
la Bora Rosetta de'burattini : La sura To-
gva di birlinghitt.
TIOS
-628 —
ROS
(Valchermes : Alcbermes. —deca-
nella : — di canuolla. — de men-
ta, de garofol : — di menta, di
jjiarofaiio. — rfc melissa: — ^^di me-
lissa. — de vaniglia: — di vani-
glia. — de marasehin: — di ma-
raschino. — vespetro: — vespetrb.
(Pig.) Rosoli de tnippa: Vedi
Grappa. HosoU di poveritt: Vedi
Aequavilta. « Std vin Vh 6n rogoliy^ :
« Questo vino h im rosolio ». « Che
rosoH / » : (venditori di oocomeri).
Ros6n, Eosonc. On bhll soMtt
de paliffsandra tutt a roson : "IJn
1>el BoMtto di palissandra tutto a
rosoni.
Ross, Rosso. (Sost.) Moss d*<Buv:
l?08so d'uovo o tuorlo. Moss de
terra o term rossa : Rosso di ter-
ra. (Add.) Boss scarlatt: Vermi-
^lio. Jio88 8cnr: Rosso oscuro. Che
tra del ross: Rossiccio e Rossi gno.
Diventh rose c6me 6n aamber :
Fari*i rosso eome iin garaoero. Fd
regnt roes: Vedi Moventd. Fd ve-
gni ross vun: Far aiTossire. ZW-
ventd ross edme 6na braso : Ve-
nire nel viso come un fuoco. « Bo-
Hard, te see vegnuu ross » : « La
luigia ti corre sii per il naso».
(Pr.) L' k mei diventd ross che
smort: Meglio arrossire che ira-
pallidire. del ross, o ae^ua o vent:
Cielo o Aria rossa o pisoia o sof-
lia. (Iron.) Moss edme 6n galbee o
rdme 6n pHt o come el zafran:
Pallido come la morte. La rossa
f la nera: Giocar alia rossa e
filla nera.
— Rossasc, Rossastro.
— Rossett, Roasetto.
-— Rossetta (Veste prelatizia),
Mozzetta.
R0S8l|rii0BU,llBignuolo. Onaaab-
hia fnenna de rossignceu : Una
,t?abbia di usigmioli. M rossignceu
el gorgheggia : L' usignuolo gor-
Sheggia. (Di cantante; « L*f 6n
rossignoau » : « Idem ».
— Rossignollxi, Usignoletto.
Rossor, Rossore. « Ma te gh* ill
<> tegl^'ee minga rossor a fd de sti
rohh ?•»:«. ]Ma non hai vergogna a
lar dl queste cose?».
RoBSumada, Oordiale.
— Rossumm. Rosso d'ovo. « L'h
on omm de bdn rossumm * (in dis.) :
« Un vigoroso ». y (Del legno) L'a-
idraa.
Rost, Arrosto. Most de vitell:
Arrosto di yitella. Rost de eUn:
Arrosto di coda di vitella. AM
eott al sped : ArroBto alio spiedn
Bost al traneio: Arrosto al tarn-
cio. Bost negaa: Vedi BottoL
Voltd el rost : Girare I'arroete.
Mett et rost in sul sped : Infilsne
1' arrosto. Bagnd el rost: PiOol'
tarlo. C(Bti8 a rost: Arro8tire.«M
no II a eoRuset a rost* (» chi sti
troppo vicino a fuoco forte) : « Not
star a cuocerti cosi ». (Pig.) X'i
pussee la salsa ehe el rost : Cofiti
piii la salsa che Tarrosto Opp. t
piii la spesa che Pimpresa. Jfen
jumm e ptissee rost : Meno foBM
e pill arrosto. Chi le vceur a Im
e chi le vo&ur a rost : Chi la vuol
allesso e chi arrosto. (I>i giocot
Andd a rost (in dis.) : Perdere oog
tntti o Perdere a tutto perdere. |
(Di persona) « Ul me par 6n Mi
rost, ml, quell td servitor » : « Qad
tuo servitore m*ha rnria d'ltn tan-
ghero». « Chil'hquella seiorinnaf*
« Oh rh &n rostf » : « Chi h quelb
signora ? » « Nulla di bono ». (Di
cose) On rost d'on vestiir £ m
cencio di vestito. On rost d'dn
s^eiopp: Una sferra. On rost d'iit
bigliard : Un bigliardaocio.
Rostada, Porcheria. « Queil baB
a la Seala, ehe rostada / » : « Quel
ballo alia Soala che porcheria*.
« Aveva mat leggiuu hnu peg ro-
stada »: « Non avevomai letta una
peggiore boiata ».
Rostin, Arrostino. (Alia tratto-
ria) — negaa: Arrostino, Seme!
d 'arrosto. (Di artista). « Qttell te-
nor I'e 6n rostin » (un po' meno
di Can) : « Quel ten ore e un sa-
lame ».
Rostinett, Un mezzo arrosto.
Rosti-oatli-ostiss , Arrostire e
anche Friggere. Fd rosti 6n pok-
sler : Arrostire un polio. Fd rotA
i fett de pan: Semel arrosto, Ar-
rostire il pane. A fd rosti elpitt
Voli el con«i<mma : FirisTgenoo D
pesce Polio si consuma. (Fig.) jBS»-
st\ al sol : Arrostire al sole. « 8^
bHl e rostii » : « Son bell'e fritto o
anehe Sono rosolato per bene Opp,
Ora d6 il tuffo ».
Rosticoier (P. N.), Rosticcien e
Friggitore.
— Rostlcceria (P. N.), Sostie-
ccria.
— Rostlsciaima, Arrostiooia-
ROS
— 629 —
ROT
%i (X). — de lomber e sdfjfoH : Fvitto
L loTxibo di maiale e cipolle. (Nel
»xi.80 di Macello h in dis.).
Xtostisclanada, Vedi JSciavat-
Roston, Acer, di Rost. ^Ah
teeZ^ bariton che roston ! » (un po'
iii clie Can) : « Quel baritono che
»$Ci:mocio ! »
(D.Fr.) (P.N.), Andazzo.
Rotolo. On rotol de carl :
J n. rotolo di carte. Fd sit in d^6n
•ot4>l: Arrotolato. Andd a rotol
Civ.) Andar a rotoli.
- BotoUi-olaA-olass, Arrotola-
re. «c JJl Vd huitaa in terra e el Vh
f€Jt€A rotold 8u Verba » : « Lo buttS
A t;erra poi lo abbaluccib volto-
In^xiclolo 8ul prato ».
Bot61iii, Rotolino.
B6t616n, Gran rotolo. Andd
Si^ di seal a rotolon : Andar giti
tirlle scale a rotoloni.
K6t6iid, Rotondo. Faecia roton-
cUz : Viso rotondo. « Fhmm 6na
cifra rotonda>'. « Facciamo la ci-
±*TO rotonda ». La tavola rotonda
(airalbergo) : Tavola rotonda.
Botonda, Rotonda (Colto). La
-rotonda de Momma: La Rotondn.
de S. Sebastian, d'Inverigh (in
^lilano e in Lombardia): Idem.
— Rotonda, Rotondare. « Oo
compraa quel Iceugh per podh ro-
tonad i me fondi » : « Ho compe-
mto quel carapo per poter roton-
dare fl mio podere o fare una di-
rizzatura ».
B6tta, Rotta. Andd in rdtta cSn
vun : Venir alle rotte. A rotta de
coll : A rotta di collo. <c V^sa in
Totta eont i so parent » : « Essere
in cisma coi parent! ». | (Di fiumi
ed argini) La rotta del Po, del-
VAmo: La rotta di Po, dell'Ar-
no. I (Di denti equini) Prima rotr-
ta, seeonda rotta, terza rotta : Pri-
mo, secondo, terzo raorso.
Rottil, Sgranoccbiare. « Lu el
rotta pan seeeh tutt el di»: «£g1i
Bgranocchia pane secco tutto il
giorno ».
Bottamm, Maceria. Fl rotlamm
de la fahbnea : Lo scarico della
fabbnca. On muec de rottamm :
Macia.
li) Arro^tiroiana in toscano non vale la
nostra Rostitciatina ; vale braciola arrosto.
Botti, Rotti. (Aritm.) I rolti : I
rotti.
Bottura, Rottura. — de cassa :
Scasso.
Royent&-entaa, ArroventRre.
Beyer. Rovere. Qiiercia. La ro-
ver la fa i giand: La querela da
le ghiande. On armadi de rover :
Un armadio di querela.
— Bogoree, Quereeto.
— Bogorly, Piantato a querela.
— Bogoretta, Rogoron, Quer-
ciola, Quercione.
Bovtos, (Volg. ). Vedi Inters*
(Di stampatori) Rovescio.
BoyersJi (Volg.). Inversd. N. fr.
volg.: Roversd i cettcc: Straluna-
re gli occhl. Hoversd el stomegh:
Rovesoiar lo stomaco Opp. Far
fare un rivoltone alio stomnco.
Boyersin (Fuori di uso) (Em la
seeonda lezione d'omato), Rove-
scino (1).
B6sz, Rozza, Brenna. « El par
6n bUl eavall ma Vt 6n rozz»:
« Pare un bel cavallo ma 5 una
brenna ».
— Bozzdn, Rozzone.
— Bozzlnett, Brenna, Ronzino.
Buban (D. Fr.) (La foglia di ta-
bacco a nastro che si avvoltola
sul slgaro).
Bubb (In dis.) (Peso nostrale,
che corrispondeva alia 10° parte
delP attuale tonnellata), Rul)bio.
Bubin (Gloia nota), Rublno.
« Std vinitt Ve 6n *vero rvbin » :
« Questo ehiarello h un vero m-
bino ».
Bubindtt, Rublnetto (per picco-
lo rubino) (D. Fr.), Cniave. Fl
rubinett del bagn: II rublnetto
del bagno.
Bubinia , Robiuia. Piantaa a
rubinni: Piantato a robinie.
— Bublaada, Robinctta, Filare
di — o Piceola rubinia.
Bubrica, Rubrica, Repertorio.
Mett a rubrica: Mettere a rubrica
o a repertorio. La r^tbrica di fa Hi
diversi (giomall): La rubrica de'
fatti diversi.
Bubricli-lcaa. « 0?i'e toecaa de
rubricd vini milla titoi » : « Gli too-
c6 di — o poiTe in rubrica venti
mila titoli ».
— Bubriclietta, Piceola rubrica.
(1) Rovcsclno in fior. signiflra maglia a
rovescio.
RUB
— 630 —
RUP
— Bnbrlcista, Rubricista.
Bud, Spazzatura. Ona meda de
rud : Un moDte cli spazzatura.
« An lasscta II quii pooer starts
tull pienn de rud » : « Han lasciato
3uelle camere come un immon-
ezzaio o letamaio ». | (Sulla per-
sona) Loia^ Gora. Cdnt i gamh
pienn de rud: Tutfco roooia sulle
gambe. Av^h el rud mil eoU: A-
Ter la rocoia o le core au pel col-
lo. Vedi Buff (voU;.)-
Buee, Spazzaturaio. JEl ruee de
ch: Lo spazzaturaio di casa.
— Bnera» Mondezzaio e Gonci-
maia. Rohha bonna de hutUt in la
ruera: Roba da mondezzaio. « JTa-
vii pceu minga trovaa in la — .'»:
« Non sono poi I'ultimo degli uo-
mini Opp. Siamo concio noi? »
— Buia, Fortbra. « M g'ii el coo
pien de rufa » : « Ha la testa ple-
na di forfbra ».
— BulGT, Spazzatura. N. fr. volg.:
« M'avii ininga trovaa su 6na me-
da de ruff ^ I Vedi Ruera. Bu\ el
ruff: Fermentareil concio. Voll^
el ruff: Rivoltare il oonoime. M
canton del ruff: II cantuccio delle
spazzature.
Buffald, Spavaldo. « ^i^ minga
el ruffald * : « Non mi fare lo spa-
valdo ». ^ M ff'<Jt del ruffald che
cdnsolla » : « Ha dello spavaldo
che consola ».
— Baffald6n, Ruft'ellone e Spa-
valdone. « JBC vit vesHi come 6n
ruffaldon»: « Va vestito da rut-
fellone ». « ^' ^ dn ruffaldon di
primm » : « E uno spavaldone ».
Bufflan, Ruffiano. Fd el ruffian :
AiTuffar le matasse. | « Quell VI
ruffian »: « Qaello ^ turbo ! »
— BnfflanWl, Ruffianello. ^Che
niManhll d' 6n hagai .' » : « Che
rumanello di ragazzo ».
— Bufflanbn, Rutiianone.
— Bnfflaxi&-aiiaa-anaB8, Arruf-
iianare. « St6 veslii Vh staa ruf-
fianaa sii, minga mal » : « Questo
vestito me Phanno rincerottato o
raffazzonato per benino ».
— Bnfflanaria, Rufiianeria. « JSl
g*d, certi r^iffianerii che se p6 m,in-
ga digh dendyn « Ha certe moine
che non gli si put> dire di no ».
« Va lit J che in quelta sda come-
dia gh'h denter de la gran ruffla-
naria » : « Quella commedia 5 pie-
a di spolvero ».
— Bufflanada, Ruffianeria. «
viv a furia de ruffianad »: « Vi
o Campa di ruffianesimo ».
— Bufflanasc, Ruffianaccio.
Biiga (Erba nota), Ruta. In Tflf-
quavilta ghe se melt V erba mff?
Nell'acquavite ci si mette la rata
(Pr.) l/'erba ruga tttU i maa % t
distruga (4ppross.): Chi vnol tse-
car cieuta si I'reghi pria gob rota.
Boffli (D. Romanzo), Rnnn
(Pistoia) (1). Friigare. Ji-uga adem:
Frugare ne' panni. Rugit el/ceujfk:
Sbraciare. Mugagh dent: RiTe-
dere, Rimestare. SetUiss a mgn
i huseeeh : Sentirsi muover i vi-
sceri. « Caro tx, te me rttgket*:
« Caro mio fanne meno » | (T. di
caccia) Rugdt dopo la tee : Ripa-
lire. Rugd, 6n ris: Ceroare ima
risaia.
— Bngada, Fragata. « Diigh 6m
rugada al paidn » : « Dagli una n-
mata alleio3:lle del paelieriocio*.
« Ddgh dna rugada aUa brasera,
alia eassetta, al eealdin » : « Dai^li
una stozzicata al braoiere, alia ea»*
setta, alio soaldino o al veggio*.
Bugadinna, Frugatina.
— Bugatta , Frugacchiare e
Fruoohiare. « L*e andaa a rugalta
in del me eum6 e el tit*d huiUta a
Vari tutti coss » : « Andb a fnigae-
chiare nel mio oassettone e mi li
feoe lo 80ompiglio».
Bugattada, Frugaccliiamento.
~ Bngattdn, Frugone.
Bogh. N. fr. : Ddt, el rugh : Dare
le pere o I'erba cassia. « O'dn daa
el rugh a quel seecaperdee » : « Quel
rompiscatole 1' han mandato a
spasso o I'han messo alPuscio.
Buggin, Rug^ine. Cicippd, el rug-
gin: Arrugginire. Color ruagin:
Color roggio (Siena), color di nig-
gine (Firenze). «/S/rf eortkll VI mff-
gin » : « Questo coltello ^ mggi-
noBO)». «Z'd eiappaa el rttggin*:
« S'^ irruginito ». | (Mal animo)
« Gh'e 6n poo de ruggin tra quii
dd famili » : « Fra quelle due ia-
miglie c'^ della ruggine)». I (Ma-
lattia deile biade) ^El m.*t fer-
ment Vd eiappaa el ruggin » : « D
mio grano ha la ruggine».
Buinna, Rovina. Anddinruii^-
na : Andare in rovina. « El gientgh
(1) Rttgare seooado la Cmso* rorrebbe
dire formaral le rnghe.
BUI
— 631 —
RUS
Z'h la s6a ruinna » : « II gioco h la
eiia roYma». L^ ultima ruinna:
li'ultima Toyina. | « Quell castell
ttdhss nd V I ehe dna ruinna » :
« Quel castello oggidl non h piti
che una rovina^. «^Z fiumm I' d
tnanelaa in ruinna el pdnt » : « II
fiume mand6 i1 ponte iu royina».
— Ruinii. Vedi Bovindt.
Kumk (In dis,), Kumare (1), Mi-
nacciar burrasca.
Biiineg& (Volg. in dis.). Vedi
Mutnind,
Bumm, Rumme. Bumm gia-
maieh: Rhum giammaico.
Rumores fuge (Lat.), Idem.
Knnk gld (in dis.), Franare.
Busca (D. Provenz.), Bucoia. /
rtiseh di feiscsu : Le buccie de' fa-
^oli. I ea^t^n sott a la primma
scorza g'dn la rusca : Le oastagne
sotto la scorza hanno la peluria.
I (Assisa) « Per anda a quella fh-
sta, 7n*h toecaa de mhlt 8u la ru-
sea » (Volg.) : « Per andar a quella
festa m'^ toccato di indossare la
diyisa o 1' assisa ».
— Ruschetta, Scorzetta. La —
de la testa: La t'5rtbra del capo.
Busgen (Volg.). Vedi Buggin.
— Busgi (VolgO. Vedi Buggl.
Busp^-uspaa, Ruspare, Razzo-
lare. / Gallin ruspen: Le gal-
line razzolano. <til/ii ruspaa ait
quii pock danee e... » : « Raggruz-
zol5 quei pochi che pot^, poi...».
Ruspaii (P. N.), Rozzo, Bur-
bero. « Vui minga avegh a che fd,
edn quel ruspan » : « Non voglio
aver a fare con quello scorzone ».
Rubs, Russo. Tela — : Tela a ope-
ra. Imontagn — ; Le montagne — .
Russia (P. N.), Russia. (Civ.) La
santa Bussia : Idem. « Cosae te
eredet de vhss el Zar de — » : « Ti
credi lo Czar di Russia ?» | (Mi-
seria) Vedi Boletta.
Rustegd,. N. fr. : Bustegdi sii:
•Vedi Cascid su.
Rustegh, Rustico. « Ma perehh
Vh in8c\ rustegh quand el parla
e6n ml? ^i « Perch^v lei h cosi
burbero (juando parla con me?>
« CdtYhe Ve rustega sta spazsetta/ » :
« Come h dura questa spazzola ».
On liber li^/aa a la rustega: Un
libro legato alia rustica. Pari el
(1) Nella Versilia Rumare Bignifica in-
veee null'altro che frugalre.
rustegh induvin: Parere il rusti-
oone o esserlo. J^usliea o Rustega
progenie (civ.): Rustica progeuie.
Bustegh edme dtva sprUla: Sgar-
bato come un villanaccio. 4(i>a
villa di scidri Vh a messdi e tutt i
rustich Q rustegh restenaponent*:
« La villa dei padroni h a mezzo-
giorno e tutti i rustic! stanno a
ponente». Architettura rustega o
rustica: Idem.
— Ru8tegliezza(Vo1g.). VediiJi*-
stichezza.
— Bustegdn, Zoticone. « Lassel
andd. quel nistegon » : « Ob lascialo
andare quel duracoio ».
— Bustegott. Rusticbetto.
— BusticEezza, Rustichezza. « In
la sda — Vh bdn edme » : « Nella sua
rusticity egli ^ bono quanto mai ».
Buvid, Ruvido. Onpann ruvid:
Panno ruvido. Avhgk la phll — :
Aver la pelle ruvida. Fa perd el
ruvid: Sruvidire.
— Buvidezza (P. N.), Idem.
Buz&, Ruzzare (1), AiTuzzolare.
« Buza ehl quella poltronna » :
« Accosta quella sedia a bracciuo-
li ». « M'h toecaa de ruzamm adree
la socera che la fit trii pass su 6n
quadrell » : « Mi tocc5 di trasoi-
narmi dietro la socera che fa tre
passi su un mattone ». « Ad^s el
cominda a ruzass fteura del Ihtt » :
«.Ora comincia a uscire dal letto o
a cavarsi fuori dal letto ». Buzass
attoma: Uscir di casa a stento.
« Bagai finilla de — » : « Ob ragaz-
zi smettete di — o far chiasso ».
— Buzada, Strascinamento.
Buzdlla, Ruzzola, Carrucola. La
ruzella del p6zz : La carrucola del
pozzo. (M. d. d.) Del temp che ti-
raven su i calzon c6n la ruaella :
Quando usavansi le bracbe a car-
rucola o si tiravan su i calzoni
colle carrucole.
— BuzeUln, Ruzzolina, Carru-
colina. Ul ruzellin di raviceu :
Smerlatoio da agnellotti.
— Buzelldn, Puleggione.
Buzz» Ruzzo (2), Albagia. Mend
del ruzz : Far il grande.
(1) In Fior. Ruzzare non signiflca che
il saltare e il far baie de' ragazzi.
(2) In Fior. Ruzzo ai presta a del modi
di dire ignoii al d'aletto: Cavar il ruzzo
ad uno, uscir di ruzzo, mettere in ruzzo,
entrar 11 ruzzo fra loro.
SAA
— 632 —
SAB
8 (Dioiaeettesima lett. dell'alf.),
(Si pronuncia Ussa). S, (Esse).
Saa (La) (Volg.)- Vedi Sal. In
certe fr. e pr. : « IJl vcaur fa vegni
hdn mereaa la saa » (di ohi si
gratta 11 sedere) (Appross.) : « Pen-
sa a quattrini che na nel sale ».
Avlgh minga cinq sold de eomprcL
la saa : Essere stangato o Non
aver un soldo in tasoa. Fa de
niincidn per n6 pagd la saa : Fare
lo gnorri o il minchione per non
pagar gabella. Nd metUgh nh pi-
ver, nh saa : Non metterci nh sale
n^ olio. Grev come el sass de la
saa : Pesante come piombo. La
hussera de la saa : La oassctt<a del
sale. I Saa (per sala di carri):
Vedi Assaa,
Sabadifrlia (Polvere medicina-
le), Sabadiglia.
Sabadlnna, Sabatina. ^i^ la so-
badinna: Fare la sabatina (in
dis.).
Sabai6n, Zabaione. On sabaion
edn i biscoUit : Un zabaione oo' bi-
scotti.
Sabbia, Sabbia. Serbia viva : I-
dem. Con la ealcina e c6n la sab-
bia se fdb la molta : Con caloe viva
e oon arena si f^ la onlcina. (Da
asciugar lo scritto) Polvere. (M.
d. d.) « ^ 8t6 affare sepo mettegh
sii la sabbia » : « £ affar finite »
Segrelari de la sabbia : Segretario
da burla. Sabbia/ (escl. in dis.) :
Nespole !
— Sabbiii, Spargere sabbia. Sab-
bia 6n vialf ona strada : Coprire
con sabbia un viale, una strada o
Gcttar la rifioritura di ghiaia sul
massicciato. Sabbia la jmgina
seritta : Impolverare lo scritto.
— Sabbiada , Rena sparsa
su....
— Sabbiadlnna, Un po' di rena
sparsa su...
— Sabbiinna. Tirra crha tropp
sabbiinna : Greta o argilla magra.
— Sabbiarln, Polverino.
— Sabbi6n, Rena grossa e Sab-
bione.
— Sabbidtta, Rena fine. D (Del-
^'orina) Rencll:i.
S
— 8abbl6B, Sabbioso. Terenrnk^
bios: Terreno sabbioso.
— Sabbidsa (P. N.), (Specie A
pasta dolce di reoente inveiizi»>
ne), Sabbiosa.
— Sabblee o Sabblonee. Remit,
Renaiolo.
— Sabbiin, Polverino. Caritnm
e sahbiin. Vedi Carimarera.
Sabet (D. Ebr.) Sabato. SabU
grass : Sabato grasso. Sabel mmI:
Sabato santo. / poveritt del smbd:
I questuanti del sabato. ^(.Elftr
che Vabbiet faa el sabet » (gion*
di paga) : « Si direbbe che og^
hai risoosso ». V^s neusuuinsB-
bet (1): Esser nato in domeni-
ca. « Sabet nen/ »: « Mai». (Pr.l
Ohi rid al venerdl piang al sabeb
Vedi Venerdl. HI Signer el pays
minga el sabet: Die non pagftil
sabato. No gh*h sabet senza «<£ m
gh'h donna senza atndr: Non e'h
sabato senza sole, non c'^ doims
senza amoro ed anehe Quando il
sole insaoca in Giove non ^ sabato
che piove (2).
SaMtta, Fettegola. Sabella de
la lobbia o del terragg (in dii».):
Cimbraccola (Pist.), Ciana di C.v
mkldoli. Fh la sabetta: Far la pet-
tegola . Ona easa piinna de sabeU:
Un cianaio. (In sense bono) < Tt
sSll 6na gran sabetta .' » : « Ta se'
una bella ohiaccherina ! » On omm
sabetta o sabetton: Vedi Sabetton,
— Sabettdn, Pettegolone. « L'i
6n sabetton che va a riferi Ml
quhll che nun disem » : « £2 nno
svescione, che ricanta tutto eih
che ascolta da noi».
— Sabettk, Cinguettare, Pette-
goleggiare. « Lee n6 ghe pias eke*
a sabetth » : « A lei non piace che
cinguettare da mattina a sem*.
— Sabettada, Pettegolata e Pet>
(1) La frase non h veramente pr«tta mi-
lanese m^ha Thn data perohe oorrispoade
nel genio alia toscana : Esser nato In do>
menira e cioe os^ser dolce di Mila.
(2) Questo proverbo rfsponde per6 me-
glio al no«ti*o : Quand el »dl se voila itf
dree la maUinna gh'emm faequa ai pee.
SAB
- 633 —
SAC
^^olezzo. « Quell proelss el m*h
ars 6na sahettada pit che alter »:
Quel prooesso mi sembrb una
•^ttegolata pi^ che altro ». n^U It
m^i seal dnfaa 6na gran sabettada
r^€L de I6r » : « E li suUe scale ci
d. ti*a loro an gran pettegolez-
o ».
— Sabettodura, Cinguettina.«Z/e«
voaur semper fdt la aaheitceu-
» : « Lei vol sempre fiooarci il
•uo nasino^.
— Sabettaia. Vedl Mereaa de
— Sabettaxnent, Pettegolezzo
33."olung<ato, insistente. « Ml sueckss
j$9^ saheUameni ehe Vh duraa 6na
wettimanna >> : « Sucoesse un pet-
begolezzo e un poi cicaleocio ohe
d.iii*a>rono una settimana ».
Sablglid (D. Fr.) (Volg. id.).Vedi
I>i8ab%glie.
Sabln. Yedi SabMin.
Sabino (Mago), Sahino.
Sabd (D. Fr.) (P. N.), Scarpao-
cia. « J^a g'aveva sii dun sabd, che
ffhe faseven 6n brutl pesciatter » :
4c Caklzava o aveva in piedi due
scarpaccie che le faoevano i pie-
cloiki ». I Zoccolo. In sabd : In zoo-
ooli.
Sabretasc (D. Fr.) (in dis.) (P.
N.), Cartella degli Usseri.
Sacca, Sacca. La sacca de viagg:
X>a sacca da viaggio. Feb sacca:
'Pfix saccaia.
— Sacch, Sacco. El sacch de la
lavandera: II sacco del bucato.
Sacch de nott : La sacca da notte.
Sacch d'oss: Macilento. V^s 6n
sacch d'oss: Essere un sacco di
ossa. Fa sacch: Far sacco. On
sacch de danee: Un sacco di quat-
trini. « La m'h costada 6n sacch
de €lanee»: « La m'^ costata un
sacco di denari ». Cdnt el coo in
del sacch: Colla testa nel sacco.
^dt tutt i robb cdnt el coo hi del
8a>cch: Passarla a ^uazzo. Man-
gidL eont el coo in del sacch: Man-
^iar col capo nel sacco. Torndt
indree cdnt i piv in del sacch:
Tomarsene coUe pive nel sacco.
Andil via in d'6n sacch e tornd, a
caaa in d'6n baull: Vedi Baull.
M^U vun in d'6n sacch : Metter
uno in sacco. Pienta Vi sacch e fu-
shlla: Plantar baracca e burattini.
Comprdt galta in sacch: Compe-
rare gatta in sacco. Lassd. gio el
sacch: Sgravarsi. VodM el sacch:
Votare il sacco o Scior la bocca
al sacco o Scuotere il sacco pe'
pellicini. Dlghen 6n sacch: Dir-
gliene un sacco. « Ghe W tt, ditt
adree 6n sacch » (s' intonde ingiu-
rie) : « Gliene ha detto un sacco *.
(Sguinzagliar ragazzi) Desligd, el
sacch di magattci: Spalancar le-
porte della scuola. A b6cca de^
sacch: Alia grossa. Corsa in di
sacch: Corsa nel sacco. (Escl. )
« Sacco rotto / » : « Sacco rotto ! >
Cuu de sacch: Ronco. (Pr.) Dd
nds in d^dn sacch e do donn in
d'6na cd, fdn 6n gran fracas*
(Appross.) : Una noce in un sacco^
non fa rumore. Fh citne il dottor
Isacchj ch'el strasciava i camis per
giustct i sacch: Far gli avanzi del
Cazzetta che bruciava panno dl
Spagna per far oenere morbidosfir
(in dis.). La primma acqua d'or-
gdst la porta via 6n sacch de pi(r-
res e 6n sacch de mdsch: La pri-
ma acqua d'agosto affresca il do-
sco. iVo se pb dl trentun fin che
n6 Vh in del sacch: Non dir quat-
tro se non I'hai nel sacco. On
sacch voeui el pd minga sta in pee t
Sacco voto non ist^ ritto. Tant h
lader chi robba come chi ten el
sacch : Tanto h ladro chi niba co-r
me chi tiene il sacco.
— Sacchdra. N. fr. : Fcl sacche-
ra: Far saccaia.
Sacch^g, Saccheggio. (Civ.) M
general I'd permhss dd 6r de sac-
cheg : II generale pennise a' sol-
dati due ore di saccheggio. « Che
saccheg g'dn daa a quell pover-
buff'e » : « Che sterrainio ci fu al
biiff^ ! »
— Saccheggi^-egglaa, Saccheg-
glare. « G'dn saccheggiaa el sd R-
ber a la pit bella » : « Hanno sac-
chesrgiato nel suo libro come so
nulla fosse ». «. L* h questa la ma-
nera de saccheggid, la robba ? » (in
dis.) : « i; questo il modo di sciu-
pare la roba?* (Al gioco) « Sdnt^
staa adrittura saccheggia/i » : « Fui
pelato senza misericordia ».
Saccoccia, Saoooccia. La sac-
coccia de dent del veslii : La ladra.
On poverett c6n la saccoecia: Un
mendicante colla scarsella. Cdnt
i man in saccocda: Colle mani
in tasca. « Ml, quelVindivid&o Idi,
ghe Voo in saccoecia » : « lo quel
SAC
— 634 —
SAC
Tizio I'ho in tasca ». Avegh i la-
grim in saccoecia: Avere le la-
grime in taBca. Gidntagh de sae-
coceia: Rimetteroi del proprio, di
tasca. N6 save pit quanii se ghe
n*h in eaceoccia : Non saper piu in
che mondo si sia o dove metter le
mani o anche Avere la battisoifia.
Htd o v^88 cdnl i oli sant in saccoe-
cia: Stare come I'uccello suUa frar
sea o stare colla chieppa (Arezzo)
od anche Stare a polio pesto. « Ghe
I'oo giust chi in saccoecia yn « £]
li covato ! » « Sid sortd el le fd,
saccoecia eh\ in di spall y* : « Oue-
st'abito ti fa saccaia nelle spalie ».
I (liipostigli nelie carrozze) Borse.
— itiaccoccln, Taschino. In d^dn
saecoccin del gilh: In un taschino
del corpetto. On vestii tult pien
de saccocc e saccoccilt: Un abito
tutto pieno... di taecbe e di ta-
schini.
— Saccocciada, Tascata. Ona
saccocciada de dance: Plena una
tasca di monete. « El bittlava via
i bonibon a saccoceiad » (sul corso
del sabbato grasso): Buttava via
i gettoni a tascato,
— Saccocciascia, Tascaccia.
« Scdnd quella saccoeciascia, che
te pend faeura y^ : « Nascondi cjuel-
la tascaccia che ti pende ton ».
Sacerdott, Sacerdote. (Da noi
lo si usa solo per celia). « Guarda
quell sacerdott come el vd via c6l
fd. de borghes » : « Guarda quel sa-
cerdote come cammina da secola-
re o da sbarazzino ».
8acqaasci&. Vedi Sa{fuacciit.
Sacrament, Sacramento. / sett
sacrament : I sette sacramenti.
Domanda quanti in i skU sacra-
ment: Chiedere quanti paia fan-
no tre mosche. Fa 6na rohba con
iuU i sett sacrament: Far una
cosa eon tutti i sacramenti. « Che
sacrament d' 6n omm ! ■» (basso) ;
« Che Sacramento d' un uomo ! »
(Escl. volg.) « Sacramento .' » : « Sa-
cramento ! ».
— Sacramental -entaa, Sacra-
mentare. « L' dn sacra nientaa » :
« L'hanno sacramentato ». | (Be-
stemmiare) « Lit el sacraiuenta tutt
el di » : « Lui tutto il giorno tira
moccoli ». « El g'it el porco vizzi
de sacram^ntd. come 6n giudee >» :
« Ha il vizio porco di sagrare co-
ne un vettunno ».
— Sa<iramentarl (Ecclesiasil
Sacramentario.
— Sacrari (Eccl. e colto), 8ft-
crario. « In del sacrari de la mil
coscenza » : « Nel sacrario della ndi
coscienza ».
— Sacro, Saoro. Sacra maislma:
Sacra maestk. On Icetigh mkt*
(in dis., si dice anche in milaneM
itiogo): Luogo sacro.
Sacrelizl (Vol^). Vedi Sitgrifiai
Sacrenbn (D. Tr.) anzi Saem-
ndn. (Escl.) Ah saerandnf: Ak
sacco rotto ! I (Di persona cor^
giosa o spavsdda) « Stii in gaam
perchh V e dn saeranon» : « Giuff-
dati perchh egli h un gradasao •
uno sbarazzino ».
Sacrlflc&-lflcaa-iflca8s. Sagiifi-
oare. « Jj'd saqrifieaa tutt el /«<(
so, per salvh V onor de la casual
« Per salvar I'onore della caaa sa-
grific5 tutto 11 fatto bug ». « Svfit
sacrificoM tutt el santo dl»:^ Son
legato al lavoro tatto il santo
giorno ». (Colto) « L^it saerifieaa <
Venere » : « Ha sacrifioato a Ve-
nere ».
— Sacrlflzl, Sacrifizio. « A penr
sd che oo faa tanti sagrifizi pet
quel ficeu .' » : « Pensare che he
fatto tanti sagriiici per quel ii-
gliolo ». « Beny s'el me fd malfth
roo el sagrifizi e en tnartgimrm
nd » : « Bene, se mi fh male fai^
un sacrifizio o non lo man^er^
« Saerifizi /» (escl.) : « Saorificio!x
Sacrileg, Sacrilegio. «2;'^ stas
6n vero saerileg » : « Fu un rcro
sacrilegio ».
— Sacrilegh, Sacrilege. Lingvo
sacrilega: Lingua sacrilega.
Sacris (In), In saoris e si sotHm-
tende ordinibus. * £/' h entraa in
sacris Vann passaa » : « Eutrd in
sacris I'anno scorso ».
Sacrosant, Sacrosanto. « Sacr^
sant, cdme Vh vera Dio .' » : « Vero
e sacrosanto ».
Saetta. Saetta. Andd, cdme &m
saetta : Andare come una saetta
« Ml andaa gib la saetta in ed dd
Peder » : « Cadde la folgore in ct-
sa di Pietro » Tr6n e saett: Taoni
e fulmini. I (Donna o rag^aszo vi-
vaciss.) «Z'e 6na vera saetif.
« £ una saetta maoinata ». I (Fer-
ro da falegnami per soomiciare)
Saetta. (Puntadi trapano) Saetta
I ( Asta di legno per tener xttto to
SAE
— 635
SAG
rapettate in scena) Saetta o Ti-
ll. I (M. d. d.) « Nb ghe vedi
sctetlay^ : « Non ci vedo una
3^^tit;a)». «/>e ti me fidi una sael-
gr 9» : « Di te non mi fido una saet-
<^ :>». « Che te vegniss 6na aaetta » :
0?lie ti pigliasse o cogliesse un
C3<3id.ente o una saetta o il yermo
S&etton, MoUe do' mantici.
Saggio. Da sagg : Dar
;gio. Dck a sagg : Dare a prova.
'ao daa dn saqg e Voo trovaa
tropp bruseh » : « Li'ho assaggiato
Cfe.£», per me, h troppo aspro ». On
'ce-s^ff de la sda bravura .* Un sag-
gio delta sua bravura. | Sazio
c fSfant stuff e sagg de t\ e di td
m^cmrter » : « Sono stucco e ristuooo
li "te e de' tuoi garhi ».
— .Sa|rgi&-gfflaa, Saggiare.« Sag-
^ic^ 8to vin » : « Assaggia questo
vixxo ». Tornd, a saggidt : Kisag-
^fikire. (Dell'oro) « Ch'el me saggia
9tiS anellin in piash » : « Mi faocia
la oortesia di assaggiare questo
aixellino ». | (Annoiare) « Guarda
«Ae te me giamd bell e saqgioM » :
« d-uarda ohe mi hai gia bell' e
ristiicco ».
— Saggiada, ABsaggiatura.
4K. Z>CLgh 6na sa^giada al ns se Vh
siMZaa €t88ee»: « Dagli un' assag-
g:iatina al riso se c^^ sale abba-
stAuza ».
— Saggladinna, Assa^giatina.
— 8agglad6r, Assaggiatore.
S&glier. « L*^ 6n sagher » : « £:
un tanghero ». « Ldt sul sagraa
gK* era tanti sa^fher » : « Sul sa-
^rn>to della chiesa c' erano molti
N^llanacci ». « Qo mat vist dn sor-
gher pesgf »: « E im tanghero cor-
nuto ». Lavord, c6me 6n sagher :
Lavoi-ar come una bestia.
8a^0 (Cereale per mincstra) ,
Saggma bianca. Ona minestrinna
de sago in brodo liscio de Liebig :
Una minestrina di sagoinbrodo
liscio di Liebig.
— 8ag6U (Volg.) (Vedi Sasi),
SatoUo. Nel pr. volg. : Pret e p6i
in mat 8ag6i : Vedi Pret.
SagoUiTVolg.) (Vedi Sasid)^ S»-
tollare. Nel pr. volg. : Igainn ehe
va per eit se sagdllen ehe nd se sd:
Gallinella ehe va per casa o eh'ella
beoca o ehe ha beccato.
S&goma, Sagoma. « JEl g*d 6na
' bhlla sagoma »: « Ha una bella sa-
goma ». « El le voraria su qttella
sagoma ft? » : « Lo vorrebbe su
quella — o su quel gusto? » | (Per-
sona s^aziata) « Dhe brutta sa-
goma Ve mat quel bagai » : « Che
camorro quel ragazzo ! » « L'd spo-
saa 6na orutta sagoma senza do-
te *:ic Ha sposato un crostino sen-
za burro » (pop.).
— SagomBtta. Sagoma a garbo.
« 0*el me faga ona b^lla sagometta
stil medioevo » : « La mi facoia un
modellino in stile medio evo ».
(Persona sgraziata) H « L'^ 6na sa-
gometta d'6na donna, vestida mal
e mhsza gceubba » : « £] una don-
naoina mal vestita e mezzo gob-
ba ».
— Sagom&-oinaa , Sagomare.
« Ml el vui sagomaa cost » : « lo lo
voglio su questa idea)». Mal sa-
gomaa: Male sagomato.
— Sagomadura , Modanatura.
jy e la sagomeulura in gener ehe
Vh tutta sbagliada: £ la modana-
tura ohe fu sbagliata.
Sagra, Sa^ra. / sagher t%6 se
fann pU ehe tn eampa^na : Le sa-
gre non si tengono piCi ehe nolle
campagne.
— Sagraa, Sagrato, Saorato.
« Dio sagrcut .' » : « Dio sagrato I »
(Delle chiese) Gh' era tanti piech
in sul sagraa: C 'erano molti con-
tadini sul sacrato.
Sagrlflcii e Sagrillzzi. Vedi Sa-
grifiea e Sacrifizzi,
Sagiiacci&, Sciabottaree Sciac-
quare.
Saia, Saia (1). Ona volta anea i
seiori portaven i vestii de saia:
Una volta anche i ricchi porta-
vano delle vest! di saia.
Saletta (Volg.). Vedi Saetta.
Salnera. Vedi Zainera.
Sainna, (Specie di rete), Rezza.
Saldttola (Volgh.). Vedi Salta-
martin.
Salrli (D. Pr.) ga ira. « Carduc-
ci Va seriti el sairh itaJiam^ : « Car-
ducci sorisse il ^a ira italiano.
Saiutter (Volg.). Vedi Singhiozz.
Sal (Civ.), Sale. Sal gross, scU
fin, gemma, in pan, ecc. : Sale
grosso, fine, gemma, in pani. Sal
d* Inghilterra: Sale d' Inghilterra.
(1) In Toscana si ch!ania ancora Saia
an pannolano, ehe serve al rest'ario di
lasso dei campagnoli delle \alli remote.
SAL
— 636 —
SAL
La hussola del sal: Yedi in Scia.
Trh via el sal sii la tavola : Spar-
ger il Bale in tavola. La gahella
del sal : La sabella del sale. Sfro-
saddr de sal: Contrabbandiere di
sale. (M. d. d.) Sema meilegh sii
H^ pever nhsal: Vedi Som, « G*oo
miss el sal , I' asee I' oil d^ oliva e
la patizanega Ve bella e flnida )» :
Vedi Panzenega, Giappa el sal:
(roba sotto sale). Pigliare il sale.
31 Hi in sal: Insalare. Pestit el sal:
Peatare il sale. (Pr.) Primma de
conoss vun bisbgna mangiagh in-
shmma 6n ttee de sal : Bisogna
inangiarci insieme un moe;gio di
sale prima che un uomo si cono-
sca. El sal Vh tutt per i bee: II
sale giova alle pecore.
— SaUn (D. Eat.), Saliera. (De'
superstiziosi) « Guai a nun; Vit
stravaceaa el salin » : « Guai a noi,
egli ha versato la saliera ». JSl sa-
lin del pever: La saliera del pe-
pe (1).
-^ Salinna, Salamoia. Mett gid
in salinna: Mettere in salamo-
ia.
Sala, Sala, Sala de ball, a fu-
me, a mansgii: Sala da ballo, a
tum6, da pranzo. La sala bleu, la
sala verda, ece.: La sala blii, la
sala Terde. Sala de giceugh: Sala
da gioco. Sala de lettura : Sala di
lettura. Sala de bigliard: Sala di
bigliardo. Sala derieeviment: Sa-
la di ricevimento. (M. d. d.) Menit
vun per le belle sale : Menar il can
per I'aja o menar a spasso. (Per-
rovie) Sala d'aspett : Sala d'aspet-
to. (Militari) Sala de disciplinna :
Sala di disciplina.
Salamanna, Vedi Uga.
Salameleccli, Sulameleochi. « Fd
di gran salameleceh » : « Pare di
molti salamelecchi ». L'^ 6n omm
tutt a salameleceh ; £2 un omo tut-
to salamelecchi. Ona dedica pien-
na de salameleceh : Una dedica
plena di adulazioni.
Salamm, Salame. Salamm erud,
eottf ece.: Salame, cinido, cotto.
Salam,m de Jidigh: Salame di fe-
gato. Salamm, de pess: Mosciame
Sorra o Salame di pesce. Salamm,
(1) II Cher, dk Pepaiuola. Ma qaesta e
invece il bossolo da pepe, chA si tiene in
c uolna.
de fieh: Salame di fichi. Sal
de testa: Fatto con came di
di poroo. Salam,m d*ocea:
d'ooa. Taid, gio el salafnm:
fettare il salame. Pel^ el sala
Levar la buccia al salame. (3L 4,
d.) Anddt lit, come 6n sala
Stramazzare. Ligaa come <m ts^
latnm.: Legato come an salaae*
Borlagh dent come on salamm:
Cascarci come una pera eottiL
Pari 6n salamm. men tHsaeess:
Sembrnr un salame. | (Artisti)^
che salamm, quel tenor / : Che a-
lame quel tenore ! « La eanta too.
ma Vh on salamm » : « Canta be-
no, ma h un salame ». (D* fthie
persone) « Pover omm, Vh on ten
salamm. >'. « Pover' omo ^ propm
un baggeo ».
— Salamdn, Grosso ealame. (1
persona) « Va va che te set m
salamon » : « Va va che sei un yt*
ro salamone ». 6r6pp salamm:
Gruppo salomone.
— d^alamin, Salsiociuolo, Sab-
mino, Rooohio. I salami tl eon k
verzada : Rocchii ne' cavoli. | « Oar
el ml salamin, vh a scola » : « Sci-
munitello va a souola •».
Salarl, Salario. £1 salari dt k
serva: II salario della serva. B
salari d'dn impiegaa: Lio stipen-
dio. El salart della truppa: L*
paga. « El g^d 6n salari de min-
ster » : « Ha un onorario da mini-
stro ». Giappd, el salari al sahet:
Riscuotere la paga al sabato. « TH
salari e mane me la foo mings
tnalott » : « Tra salario e regali a
va in sii ».
— Salarl&-aTlaa, Salariare. « Di
mh impiegaa, qhe n'e nanea n»
per nagolt,,.; %n tutt salariaain
« De' miei impiegati non ce n'i
un solo che lavori gratis: sodo
tutti a salario o salariati ». « i/*e
salariaa de la Queslhira*: «F%
la spia ».
Ssacraut (D. T.), Cavoli salati,
Salcrautti. Zampetl e salerant:
Zampone sul salerautte.
Said, Saldo. Eaghelsaldaleuni:
Pare 11 saldo al eonto. I (Agff.)
Said in sHla: Saldo in sella. Te-
gn\ ben said in man : Tenere ben
stretto in mano. De botta salda:
Di primo acohito. « El PA eoppos
de botta salda » : « Lo lasoio sol
tiro ». « El m'd dappaa A dt hoUrn
SAL
-687-
SAL
^«:^«3E » (1) :« Mi affrontb d'iroprov-
— Salda-ldaa-ldass, Saldare.
vlZ^Hcl 6n euni vece: Saldar un
^xi.'fco vecchio. Saldck i partid :
gi3.da.re le partite. | (Rappicare)
aldt^ el manich a la eajf^ttera:
Bkldare il manico al bricco. « Ghe
^ aoMaa la feridUi finalment » :
Oli si chiuse'la ferita finalmen-
Saldaeant, Pareggio di par-
— Saldad6r, Saldatoio.
— Saldadorln, Piccolo Baldatoio.
— Saldadura, Saldatura. « Bi-
€>ffnard. fagh ona saldadura a
nUs... »: « ConverrJfc fargli una sal-
lAtiura a questa... » Se ved tropp
a saldadura: Si scorge troppo la
»al datura.
Sales, Salcio. Sales plangent:
Malice pian^ente. Boschhli de sa-
les .* Salciaia. Cappjbll de sales:
Cappello di trucioli. Ligaa ednt
I sates: Legato coi torchi. El sar-
ins el vit piegaa de giovin : II sal-
Rio va piegato quand'^ novello.
Vedi Sares.
Sail (Civ. aff.), Salire. « Wh toe-
CCLCL de sail iin sit a quart man »:
« Mi toceb di salire fla sil at quar-
to piano. II pop. direbbe Montd
o ^ndii su ».
— Salida , Salita. « A metaa
Mrada gh'h 6na salida in pee » :
4c A mezza strada e'h una salita
:v8sai lipida ». (Di palloni) « In Id
salida gk'e success nagott, ma in
Ja diseesa... »: « Neirascensione o
Balita non gli accadde nulla, ma
ueila diseesa... » (Di impiegati )
« jyd faa 6na gran salida m pocch
ann » : « In pochi anni ha fatto
una brillante carriera ».
— Salldella, Salituccia.
— SaUdoxma, Salitaocia. « Qttel-
la salidonna la m* d, mazsaa )» :
« Quella salitaccia m' ha stronca-
to >». (Piii comune) « Quella strada
in pee o quella rampa ».
Saliva, Saliva. La saliva la
€ii'uita a fd. digeri : La saliva aiuta
la digestione. Rohh taceaa su edn
la saliva o edn la spua : Cose ap-
•plceicate con la saliva. Manad
(1) Salda in flor. e l^acqua ron amido e
gomma per incartare, e cioo, dar la salda,
alle biancherie :• Mamidd.
qio la saliva o Sentiss a c6r la sa-
'liva per la bdeca : Sentirsi venire
I'aquolina in bocca o anche An-
nasare i barattoli.
— Saliva-livaa, Salivare. « HI
fumd el me fh mal perehe el me
fd, salivdb > : « II fumare mi fa male
perch^ mi obbliga a sputar trop-
po ».
— Saliyazi6n, Saliva zione. Pto-
mcRuv la salivazion : Promovere
la salivazione.
— Saliyera (Ordigno al morso
de' cavalli) Campanella del mor-
so.
Salma (Volg.) Vedi Salmo.
Salmatraccn (in dis.), Sciaman-
nato. (In bocca di quaiche ve-
gliardo) « L'h 6n salmatraeeh d'on
ficeu /»:«£) uno sciamannone di
rajgazzo ».
Salmi, Salmi. Aneda in salmi :
Anitra in salmi.
Salmistraa, Sottosale. Lingua
salm-istrada : Lingua sotto sale.
Salmo, Salmo. « Se sentiva in
mesa a cantd, i salmi » : « Usciva
dalla chiesa il canto dei salmi ».
(Pr.) TutVi salmi iinissen in glo-
ria : O^ni salmo nnisce in gloria
e La lingua batte dove il dente
dole.
Salniter, Salnitro. On mur pien
de salniter: Un muro umido, che
forma il nitro. Cfhtt el zolfo, el
salniter e la p6lver de earb&n se
fh la pdlver : Collo zolfo, il salni-
tro e la polvere di carbone si fa
la polvere esplosiva.
— Salnltree, Salnitraio. « £} ve-
gnuu el sahntree a rns'eid i Tnur
umid » : « fe venuto il salnitrario
a rascbiare i muri umidi ».
Salomdn (P. !N.), El giudizzide
Salomon: II giudizio di Salomo-
ne. Gr6pp Salomon : Vedi Sa-
lamon.
Sals, Salso, Salsedine. « El g'a
el sals in facda » : « Ha la salse-
dine nel vise ». El sals in del sang'u
I'h difficil de guarill: La salsedine
del sangue e di difficile guari-
gione.
— Salsds (P. N.), Salsedinoso.
« Se ved che I'h on omm salsos » :
« Si capisce che I'uomo 6 salsedi-
noso ». Vin salsos : Vino salato o
salmastroso.
Salsa, Salsa. Salsa de tomates.
piceantj verda: Salsa di pomodc
SAL
— 638 —
SAL
ro, piocante, verde, eco. <Fagh
sii on poo de salsa a quell rost eh'e
vamcta » : « Acconoiafo colla salsa
quell'arrosto ch'^ avanzato» (M.
a. d.) L'i pussce la salsa eh' el rost:
Costa pia la salsa che 1' arrosto
o £ piu la giunta che la derrata
o £] piu la spesa ohe V impresa.
La famm Vh la primma salsa che
?fhe sia : L'appetito o la fame ^
a salsa di san Bernardo o la fa-
me h una gran salsa.
— Salsera, Salsiera.
Salsamentari, Saliimaio(l), Sal-
samentario (non comune ma noto
anche a Firenze). Un salsamen-
tari el dird, mai, sdnt 6n eervelee:
Un salumaioSnon diritmai: io sono
un pizzicagnolo.
Salsizzon, Salsicoione. « Des gkH
de luganeghin e des de salsiszon^
(pleb.) : « Dieci centesimi di-sal-
sicciuolo e dieci di salsiccione o
veramente salame grosso.
Salto, Salto. A salt: A salti.
Salt mortal: Salto mortale. ^d
quatter salt (Ballare): Far quat>
tro salti. « Quell' impiegoM Va faa
6n hill salt » : « QuelP Impiegato
ha fatto un bel salto ». Buttass in
d'6n p6zz per fd. 6n hell salt : Dar-
si la zappa sui piedi. Dagh el salt
a vun (m dis.) : CaTare i oalcetti.
Esereita^s al salt: Esercitarsi al
salto. « L^d traa 6n salt e I'l bor-
laa aid mort » : « Diede un salto e
casco morto)». (Di oavallo) El salt
del montdn: Falcata o salto del
montone. « JRivaa a V ostacdl V d,
riMincaa el salt » : « Giunto alia
siepe o all' ostacolo si rifiutb di
saltare >>, (T. mus.) Salt de ilrza..»
de slttima: Salto di terza... di set-
tima. (Idraulica) « L\ I'aequa la fh
on salt » : « Li I'acqua fa un salto ».
Salt de gait: Salto di gatto.
Saltk, Saltare. Saltit adoss, dent,
fo&ura, gid, sit, via. Saltare, ad-
dosso, dentro, fori, giti, su, via.
Saltd adree: Rimbeccare. ^L'oo
strapaszaa sii 6n poo, e bisdgna
(i) Fra Salumaio, Pizzicagnolo e Bnt-
tegaio, corre a Firenze pressapoco la stes-
sa difTerenza cbe in milanese fra Salsa-
metitarij Ranscetta e Postee. Bottegaio, si
sa, e termine generico, ma risponde per-
fettamente al noster Postee. Vende salami,
riso, barro, pane e vino
vedl cdme el m,' h saltaa a
« L'ho rimproverato e bisoguft
dere come mi si rizzo contro '
Come mi entr5 addosso o
Come mi si rivolt6». SaUk rii
e fd saltd via : Trasflklire e farte*
salire. Fd saltd vun : I>ar la tew
a uno. Fd saltd fmn del piam:
Far saltare uno. Fa saltd el ih
iiatiz dedree: Dare uno scoesoK
Fa saltd di hotteli: Dare la stBi
alle bottiglie. Fa salta i damt:
Dar fondo ai denari. Saltd it
pal in f rosea o de vail in e^riel-
la : Saltar di palo in frasea. Stf-
td el foss : Pigliar partite. Yefi
Saltafoss. Saltd gio de la fim^
stra: Saltare dalla iinestra. EUkt-
der Vh seappaa saltand gid de k
finestr: Ii ladro fuj^gi saltandt
gitl dalla finestra. If 6 podk neeor
n^ saltd : Non poter s^re, n& an-
dare. « O mangia sia minestra •
salta sta finestra » : Vedi Mangii.
Saltd Vhstro o el tintillo .* SaltarS
tiochio o il grillo. Saltd la m^sm
al na£ : Saltar la mosoa aJ nasai
Saltd la bolgira: Saltare la stiza.
« Se la ghe salta .' » : « Se la ^
salta ! ». « Prist la ghe salta e pr^
la ghe passa » : « Presto piglia f«-
oo e presto si calma ». (Di masoft-
dieri) Saltd a la strada : Assaltan
o Gettarsi alia macchis. (Di iiD-
piei^ati) «^n nominaa vun men
amian e lit Vdn scUlaa » : « Hanno
nominato uno meno anziano, e
iui V hanno saltato ». Saltd tia.
Udn saltaa via : Fu scaTalcato. |
(Copiandoj m T'ee saltaa via 6na
riga » : « Hai saltato una linea ». |
« Qttand el dorma el salta semper
via » : « (^uando dorme egli trut-
lisce o si riscote sempre ». « M'k
saltaa via 6n boit&n de la camisa*:
« Mi si ^ staccato un bottone del-
la... » Risott saltaa : Bisotto gri^
lettato.
— Saltamartin, Saltabecca.
— SaltascUi, Saltabecoare. </¥-
nissela de saliascid a quella mth
nera » : « Finiscila o smetti di ail-
tabeccare cosl, finiscila di sbal-
zellare ».
Salterl, Salterio o Saltero.
Salud^ Salutare. Saludd grm-
zi6s o sutt: Salutare grazioso o
asciutto. Saludd ednt el eoo: Sa-
lutare col ca^o. Jjassd de saludd:
Lasciar i suoi sfJuti. (Iron ' ~
saludd: i
I.) «jSte-
SAL
— 639 —
SAL
i^d^Tnel » : « Salutftmelo ». « Sa-
t«4i^mel strenc » (Iron.) « Saluta-
nelo tan to ». « Allora te saludif »:
t IPelicenotte oin tal caso non o'^
jiil da sperare ». « <S'« «aZii<2en jt>w »:
c Non 8i salutano o Sono alle rot-
;e 5*. Saludd c6l telegrafo: Salutare
per telegrafo.
— Salut, Saluto (1). Leva el sa-
Htt z Levare il saluto. Negcb el sor-
HlI .- Negare il saluto. « Ghe porti
i suhit ae... »: « Le porto i saluti
di... » « Tanti saluti e 6n bacio al
gcktt / » : « Tanti saluti e un bacio
al g:atto ». n Salute. Vess in honna
s£ilwt: Essere sano. Avegh minga
sal^tt de trit via : Non aver salute
d.» vendere. Sptizzctla8alut:'Puz-
zar la salute o anche Essere ma-
landato. Vess in toceh de salut :
Ssser giu di salute. Dh gib de sa-
Ixtt : Dar giti di salute. Bovinass
let — : Rovinarsi la salute. « L^e
el ritratt de la salut » : « E 11 ri-
trfttto della salute ». Salut de fer :
Salute di ferro. Hobha che fd. hen
a la salut : Gosa ohe giova alia
salute. La salut e pceu pu ! Clii ha
la sanity h ricco e non lo sa o II
{>iil che conti al mondo h la sa-
ute. (Brindisi) <^ Ala sda salut » :
« Alia sua salute ». Vlss el ritratt
de la — ; Essere il ritratto della
salute. Casa de salut : Casa di sa-
lute.
— Salute (in dis., a ohi starnu-
ta). Salute.
SaIv&-alvaa-alYas8, S a 1 v a r e.
Salvia mm : Salvare uno. Salvd de
negass : Salvar dall' aoqua. Salvd,
Vanima : Salvar V anima. Chi pd
salvass se salva : Salvi chi pu5.
« Se salva pu nissun » : « Siamo
fritti ». Pretensidn de salvass senza
merit: Presunzione di salvarsi sen-
za merito. Salvd, la cavra e i vers :
Salvare capra e cayoli. Salvdi la
panseia per i figh : Serbare la
panoia ai fichi. « Salvand el mh » :
« Salmisia o Salmisia e 'n terra
vadia » (volg.) Salva salva : Idem.
(Gioco) « Fhmm a salvass ? » : « Fac-
ciamo a salvo? » (Pr.) Omm avisaa
giA mhzz salvaa : Uomo avvlsato
mezzo salvato.
— SalY, Salvo. MUt in salv :
(1) Saluto in fiordnt. ha un sfgnif. ohe
manca al dialetto. Vaol anche dire: No-
vella spiaoevole, colpo, percossa.
Porre in salvo. A man salvd: A
man salva. Vhss nanca salv in
giesa(iii dis.): Non si salverebbe
neppur sulP altare. Sin e salv :
Sano e salvo. Salva la veritaa :
Salvo il vero. Salvo errdr: Salvo
errore. Salvo che... : Salvo che...
« Ul san tutti salvo che lit » : « Tutti
lo sanno — o tranne lui ». (In gio-
co)* « Fhmm salva la mhssa 9 »:
« Salviamo la posta? o Facciamo
a salvo ? »
Salya» Salva. Ona salva de ear-
ndnad : Una salva di artiglieria ».
Ona salva de pltt : Una salva di
peti. Ona salva de applausi: Una
salva di applausi. una salva de
zif<H : Una salva di fischi. Ona
salva de sproposit ; Un sacco di
spropositi.
— Salvaddr, Salvatore. « L^hstaa
el mh Salvador » : « Fu lui che mi
salvb » Yess de la compagnia de
san Salvador (in dis.) : Esser po-
vero in canna.
Salvacdndott , Salvacondotto.
« G'dn rilassaa 6n salvaeondott e
Vh iornaa » : « Gli rilasciarono un
salvacondotto ed h tornato al
paese »,
Salvadanee, Salvadanaio. Romp
el salvadanee: Rompere il salva-
danaio.
Salva,degli, Salvatico. « L*^ 6n
sit salvadegh com^ » : « E un luogo
molto salvatico ». <c La mia gatta
Vh salvadega ; n6 la me vmur vedh
che m\y*i «La mia gatta h selva-
tica ; non vuol vedere che me ».
fl (Sost.) Selvaggina. « St'ann gh^h
tanti salvadegh » : « Quest' anno
c'^ molta selvaggina ». « Bisogna
vedh quell can, quand el g'd da-
vanti el salvadegh » : « Bisogna ve-
dere il mio bracco quand' ha pun-
tato>».
— Salvadegdn, Salvaticone.
« Vh 6n salvadegon de vun > : « E
uno zoticone ».
— SalvadeguBC, Zoticaccio.
— Salvadegott, Zoticone.
— Salvadegumm. Oddr de sal-
vadegumm: Sito di salvaticume.
Salvaguardla, Salvaguardia. La
salvaguardia de Vondr : La salva-
guardia dell'onore.
Salvament, Salvamento. Bivit
a salvament: Giungero a salva-
mento. Vess in Iceugh de salvctr-
ment : Essere in luogo di salvezza.
SAL
— 640 —
SAN
« I pompier dnfaadi salvament mi-
racolds »: « I pompieri ban fatto de'
salvamenti dawero prodigiosi ».
Salvand , Salvo. « Salvand el
battesim, Vh 6na bestia » : « Salvo
11 battesimo 6 una bestia*.
Salvaregglnna ( Volg. ). Vedi
JSalveregina.
Salvazion, Salvazione. A7idd,in
loRugh de salvazion : And are' in
luogo di salvazione.
Salvereerlna, Salveregina. Buu
pater, dn*ave e 6na salveregina :
Due pater, un'avemmaria e una
«alveregina.
Sambrucca, Basta. « Quella soc-
4ia Ve tropp Idnga; fagh 6u ona
sambrucca » : « Ouella gouna h
troppo lunga ; fagli una basta ».
Sambucli , Sambuco. Fi6r de
jsambuch: Fiori di sambuco. Vedi
Panigada, Sambuchetta.
Samlnii (Volg. id.). Vedi Ma-
Tnind,
Sampar^gl (D. Fr.), Senza pari.
{Si us6 per una stofta. Lo si dice
a>ncora d'ogni cosa senza pari,
■eccellente).
San, Sano. San come 6n como:
iSano come un corallo o come un
pesce o come una lasca. San e
disposl: Sano e fresco. San e salv :
Sano e salvo. San de la sda vitta
(in dis.) P. E. : < U si ehe Vera
san de la sda vitta »: « £ si cbe
era di complessione molto sana ».
« Gerca de std, san » ; « Sta sano ».
<M. pr.) Q^iand s'b san tutt coss
par h&ii (Appross.): I sani non
nan bisogiio di medico. Ran, ran,
Vamalaa vh a trovd, el san (Ap-
pross. ) : II sano consiglia bene
il malato. Chi va pian vdsan :
Chi va piano va sano. (Salubre)
Sit, aria, pa^s san: Luogo, aria,
paese saluore. « (^ikst Vh on man-
gid, san » : « Questo fe un cibo sa-
no ». ( Intero ) « Miracdl ehe st6
piatt el sia aneam,6 san ■» : « Mira-
eolo ehe questo piatto sia ancora
sano ».
— Sand,, Sanare. Sand. 6n dibit :
Soddislare o pagare un debito. |
<Di maiali) Castrare. (Pr.) Mai de
poceh d\se sannaprest: Ogni mal
fresco si sana presto.
— Sanabll, Sanabile. Sanabil in
tanti di : Sanabile in tanti giorni,
— Sanatodos (D. Sp.) (in dis.).
Panacea. I
— Sanatoria, Sanatoria. «Xi%
domandh &im sanatoria >: « Ghl»>
se una sanatoria )».
Sanbiocch. Vedi Seimhioeek.
Sancarlin (Specie di caciola tp-
mense), Zingarlino.
Sancolomban (Sorta di txv^,
Sancolombana.
Sancnlott (R. St.), Senzabmcie,
Sanculotto. « Me nonno in deln^
vantasSs i a vist i saneuloiiyn c Mi*
nonno nel novant^tsei 11 lia cod9-
Bciuti i sanculotti ».
Sandalinna, Festone, DramMl-
lone, Setino. « Per la fhsta del em-
rat gW era tiraa i sandalinn*:
« Per la festa del curato era tutto
parato a drappelloni ».
Sander e Sandol (Legno tinto>
rio), Sandalo.
Sandol (Calzare da frati e ds
attori tragici), Sandalo.
Sandracca (Specie di gonuna),
Sandracca. « Dopo d'ave ggarzaa
te ghe mHtet sulfa carta <5n poo it
sandracca e te tomet a servo th
« Dopo avere raschiato lo scritto
ci metti su un po' di sandracca e
torni a scriverci sopra ».
Sanfassdn (A la) (D. Fr.), AUa
buona. « Ch^el guarda ehe ml M
rieevaroo a la sanfasson » : « Badi
ch'io la vo' ricevere iQla buona ».
Sanfoin, Lupinello (1). Col irt-
foeui e col sanfoin se fii ban fen:
Col trifoglio e col lupinello si h
del buon fieno.
Sanforgna. Vedi Zanforgna.
SangaU. Vedi Tilajiii die.).
Sangerman. Vedi PSr,
Sangiacom (Add. di iVr, jR^miR,
Persegh).
SangioVann (Add. di Pomm,
N6s).
Sangrutt (Volg. id.). Vedi Sim-
ghiozz.
Sang'u, Sangue. Sang'u grou:
Sangue grosso. Sang'u fr^da:^uir
gue f red do. Sang^u de dragh:
Sangue di drago. Sang'u bleu:
Sangue bleu. Sang'u de nas: San-
gue di naso. A sang'u caM: A
sangue caldo. Bui el sang'u : Bti^
lire il sangue. Andil el sang'u fl
(1) Notisi per6 ehe Lupinella e La^
nello sono anche piante cbe damio flori
^— e gignifica il secondo anebe uaa ipocio
di callo ai piedi. •
SAN
— 641 —
SAN
t^sta : Andar 11 sangue alia te-
,. Sentisa a dd, dtia man in del
ct-'n-ff'u: Un tuft'o nel sangue.
4L^%4i{lL tutt soil sdra el 8ang'u : Ri-
o.e8colar8i nelle vene il san^e.
A.x>4bgh pu de swig'u adoss : Non
%'vej^ piii goccia di sangue ad-
loBBO. Anda a sang'u dna robba:
^ndar a sangue una cosa. Andit
I'utt a sang'u: Andar il sangue a
3{fct;ixielle. Andd sang'u: Andar del
30irpo sangue. AneUt dna robba in
IctTtt sang^u: Un eibo chefabuon
Baiigue. Podt minga cavh — dadn
ntt€r: Non si pub cavar sangue da
una rapa. Fass eavdt sang'u: Far
iiELffc cavata di sangue. Cavdt tutt
el »cing*u: Dissanguare. Avhgh 6na
r€>1?ba in del sang'u : Averla nelle
08sa> o Essere di tale cornatnra.
^l sang'u Vh minga acqtta : II
sangue non h acqua o il sangue
-tira. JSl sd sang'u: II suo o pro-
pi*io sangue. Fa i robb c&nt el
sttrvg'u a la gdla: Far le oose a
yroilo. Andd a spass per mc&uv el
sang'u : Andar a spasso per muo-
ver il sangue. « Pagarta metaa
del m^ sang'u » : « Pagherei met^
del mio sangue ». Tird sii sang'u :
Spiitar sangue. Sbdech de sang'u:
Xrabocco di san^e. | / prineip
del sang'u : I principi del sangue.
(SBolamazioni) « Sangue jde quel
cart ! o deBio o de d\, de noee, eee. »:
(volg.j : « Sangue d'un cane I San-
gue di Dio! ». I (Duello) Al primm
sang'u o all' ultim sang'u: Al
prime o all' ultimo sangue. (Pr.)
u± vhs d6lz de sang'u se po mtnga
fit guadagn: (Appr.) Ecco quel che
Bi guadagna a tar del bene. M
b&n vin el fd, bdn sang'u: Bon
vino fa bon sangue. Fl sang'u el
sporg : H sangue non h acqua. /
sang'u de la gent in minga tutti
istess: I caratteri deUa gente non
Bono tutti uguali.
— Sanguanon (In dis.), Sangue
d'un Turco.
— Sanguasc, Sauguaccio.
— Sanguank-anaa-anasB, San-
guinare. « Me sanguanna el nasyn
« Mi sanguina il naso ». Tajdi el
nas per sanguaneiss la bocca : T^
gliarsi il naso per insanguinar la
bocca.
— Sangiianent, Sanguinolente.
« Std rost biff I' ^ sanguanent » :
« Codesto rosbiffe h sanguinolen-
to». Piaga — : Piaga sanguino-
lente.
— Sanguanella (Volg.). Vedi
Sanguinella.
— Sangnanln (Specie di fungo).
— Sangu^tta, Sanguisuga mi-
gnatta. « Gh'dn taeeaa i sangueItT*:
«Gli attacoarono le mignatte».
(Fig.) « Quella donna I'h stada dtxa
vera sanguetta addoss alpover X^:
« Quella donna tu una yera san-
guisuga addosso ai povero X». /
sanguett de I'Erari: Le mignatte
dello Stato.
— Sangraettd., Attacoare o Met-
tere le mignatte. « Oqni mes el se
fd. sangueltd » : « Ogni mese si fh,
attaccar le mignatte ».
— Sanguettada, Applicazione di
mignatte. Ona bonna sanguettada:
Una bona levata di sangue.
— Sanguin, Sanguigno. « T\ te
sitt nervds e mi sdnt sanguinyn
«Tu sei nervoso, io sono — ».
— Sanguinari, Sanguinario. 1
dottor sanguinari d' 6na volta^
gh'in pii, al di d'inemu : I medici
sanguinari d' un giorno non ci
sono pid. On autor dramatich^ el
s h meritaa el soranomm de san-
guinari: Un autore drammatico
si merits il sopranome di sangui-
nario.
— Sangulnazz. Vedi Busecchin,
Sanguinella; Sanguine. C6nt el
Ihgn de sanguinella se fd, i gabbi:
Col legno di sanguine si fanno
gabble e vergelli. | Sanguinella
(Specie di gramigna). C6n la sanr-
guinella se fd. vegni el sang'u de
nets : Colla sanguinella si fa uscir
sangue dal naso.
Sanitaa^ Sanitk. Offizi de sani-
taa: Ullicio sanitario. La sanitaa
del bestiamm : La sanity del be-
stiame. La sanitaa de I'aria: La
sanity delParia.
— Sanmarch ! N. fr. : San March
I'h 6na bella giesa : Per forza
Siena !
SanmaxHn, San Martino. Fd
sanmartin : Sgomberare. (In cam-
pagna) « Qh' I toccaa de fd. san-
martin al paisan » : « II colono
dovette sgomberare*. Sanmartin
el ten per tutti: Presto o tardi si
deve tramutare. Vegni el sd san-
martin: Venire la sua ora. L'estoM
de sanmartin : L' estate di San
Martino.
SAN
— 642 —
SAN
— Sanmicliee, San Michele. Fa
sanmichee: Sgombrare (in citt^).
Fd sanmichee in pdnta de pe:
Sgomberare di soppiatto, alia cne-
tichella. £!l sanmichee Vh 6n alter
fitt (volg.): La sgomberatura equi-
yale a un anno di pigione.
Sanpeder(Agg. di erbe e frutta).
Sanquintln, San Quintiuo. « mJ
el I'd traa in sanquinlin * : « Lo
ridusse al verde ». Vess riddtt in
sanquinlin : Essere ridotto in pia-
na terra o su una porta dichiesa
o sulle eigne o sulla paglia.
Sansdn, Sansone. M<Bura San-
son cdn tuU i Filistei: Pera San-
sone con tutti i Filistei. Pari on
Sanson : Parer un Ercole. « Sont
minga 6n Sanson ma iiri Id » :
« Non sono un Sansone, ma cam-
po».
Sansossi (D. Fr.), Indifferente,
Scansai'atica, Scorbellato.
Sant, Santo. El dl de tutti i
Sant : O^nissanti. A di^phlt di
sant : A aispetto de' sauti. Sant
in giesa e diavol in cd: Idem. De
ch\ a doman on quai sant prove-
dard: (^ualche santo ci aiuter^ o
Cavami d'oggi e metlimi in do-
mani. Vork tird gib i sunt : Striz-
zar limoni davanti ai santi. « El
farav perd la pazienza a 6n sant » :
« Farebbe i^erdere la pazienza a
un santo ». Avegh 6n bon sant in
paradis : Avere qualcho buou san-
to in paradiso. « Mi s6nl minga
6n sant de fd miracdl » : « Non
Bono santo io da far miracoli ».
La Santa Sed: La Santa Sede.
Vess on sant omm: Essere un
sant'uomo. Jja santafed: La santa
fede. Anima santa: Anima santa.
El santo ciod : Santo chiodo. Legn
sant : Legno santo. Vin santo :
Vino santo. Mangid 6n hoccdn in
santa pa^ : Mangiar un boccone
in santa pace, j^ piovuu tutt el
santo dl : Piovve tutta la santa
giornata. « Sdiit slaa desedaa tutta
la santa nott » : « Fui desto la notte
quanto h lunga ». Nd vede quella
sanVora : Non veder Tora o Parer
milPanni. « No gh'h santi / » : « N^
per Cristo, nfe per i santi ». (Pr.)
Passada la fhsta gabbato lo santo:
Avuta la gi>azia, gabbato lo santo.
Tutt^ i sant voeuren la s6a candila:
Ogni santo vuol la sua devozio-
ne. Chi ama el Signdr ama i so \
sant : Dhi onora Dio onora i sam
santi. Ijassa sld i sant e sekerm
c6nt i fant : Scherza co' ifyiti «
lascia stare i sauti. Glt'e. on muU
per i cidech ; C'^ un santo per gK
ubbriachi.
— Santacros, Santacrocse. Amu-
tacros ten gio i picch : Nel di delb
Santa Crocc 1 contadini vengoM
alia citt^. On santacros de getU:
Un mondo di gente o Gran folk.
— SantagusUn (in dis., cant-
tere da stampa), Silvio.
— Santarell, Santarello. <J5Z
par 6n santarell e inveee Fh 6n
loder »: « E' pare un santereOo
ma h un baron fottuto » (pleb4.
Guardeves de qtiii ehe g'd cL fd (k
santarei : Guardatevi aai santiit-
cetur. « L'd sposaa ofui santarell
o santificetur ehe gh'e fd comi fl
m,ont6n » : « Sj[>os5 una santifiM-
tur (1) ehe gli f^ corni a bizzef-
fe ».
— Santasantomm. Santasanto-
rum. Vore entrd in santasanto-
mm : Essere indiscretissimo.
— Santifica, Santificare. SanJ^-
fied la festa : Santiilcare la festn.
— Santificetur, Santificetur. Ve-
di Santarell,
— Santitsslm, Santissimo. Pi>rta
el santissim : Poi*tare 11 viatico.
(M. pr.) « On poo per la giesa e m
poo per el santisstm se lira ^ bt-
nisstm » (Manca) (Letter.) : « Un
poco per la chiesa un poco per fl
santissimo si campa allegramen-
te ». Fd la santissima (in dia.):
Comunioarsi. Vedi Comuni6tu
— Santitaa, Santit^. S6a San-
titaa: Sua Santit^. Mori in oddr
de santitoM: Morire in odore di
santit^. (Pr.) La sa^titaa la con-
sist minjga in di pctgn (in dis.):
L'abito non fa il monaco.
— Santocc, Santocchio. *.Elfi
el santocc » : « Fa il santerello ».
— Santocdaria, Santocchierin
(non comune). « L*h d*6na saniot'
ciaria schifosa » : « £} d'una bigo^
teria nauseante ».
— Santuarl, Santuario. (Civ.)
(t) Santificeltir ehiamasi a Fir«nzd qaella
variety o sotto specie di bacchettooj. ehe
sanno meglio dcgli altri loro simtii Aager
il candore dell'animo oon saodi aperu «
ingannevoli. Fare il saatifleetnr « sinQ-
lare bonth e devozione.
SAN
— 643 —
SAR
santuario , idem.
Una
i^Z sarUuari della fami^lta, de la
^^cienza : Nel santuano ,
OTta tiisitaa al santuari:
Lsi'ta al santuario.
Santua, Sanctus. « S6nt ari-
K€2€ft al 8antu8 » : « Sono arrivata
L sanotus ».
S&nzara ( Erba nota ), Aceto-
Saaizidn (Colto), Sanzione. M
^ri^traU el g'd avnn la sanzion de
^tti i contraent: II contratto eb-
e la ratifioa di tutti i contra-
— Sanzionli-onaa , Sanzionare
Sanoire. Sanzionit 6na leg^ 6n
^cri^U : Sanzionare una legge, un
.ecreto.
Sa.6r, Sauro. On eavall sadr hru-
dCLT Uu oavallo sauro bruciato.
^a^r rabiean: Idem.
S&pienza (Civ.). Sapienza (1).
: TAi el ered de avegh fa sapienza
l^ Salomon »: « E' crede di posse-
lere la sapienza di Salomone ».
^alsem de sapienza (in dis.) : Bal-
»a.mo di sapienza. (Pop.) I dent
ie^ la sapienza: I denti della sa-
pienza.
— Sapient, Sapiente. « L*h vun
Hi shtt sapient de la Grecia! »
[iron.): E uno de' sette sapienti
dell'antichitii ».
— Sapientdn, Sapientone. « Sen-
timm el sapienton*: « Sentiamo
orA il sapientone o anehe il boo-
cadoro ». (Soherz.) II sapone.
Sapoeur ( D. Fr. ), Zappatore.
Harha de sapceur: Barba da cap-
puccino. / sapceur del Qenio : I
zappatori del eenio.
Saponaria, Saponaria.
8ar&-raa-ra88, Serrare. Sara
Vuss: Serrare o chiudere I'uscio.
Sarall su edn la molla : Chiuderlo
a colpo, Sarit adoss a vun: Far
aerra serra addosso a uno. Sardt
a la vilta : Serrare alia yita. Sara
faeura: Escludere o Serrar fori.
Sarb. f<Bura de Vuss : Chiudere o
Serrar Vuscio in faccia. Sar<d aid :
Chiudere. P. E. : JS7 temp el lama
a sarass gio: II tempo s'^ tornato
a chiudere. Sard, i oce: Chiudere
gli ocohi. ^ L'd saraa i oce per
(1) Sapienza e il titolo della Unlversita
dt Pisa- E gli stadenti dai PiHani sono
chiamatl talvolta anche per celia : 1 sa-
piential.
semper > : « Chiuse gli occhi per
sempre». Sard oce: Chiuder oc-
chio. « Stanoit oo minga poduu
sard oce » : « Stanotte non ho po-
tuto velar I'occhio ». Sard la bde-
ca : Chiudere la bocca. « JSl g'd
sard la bocca c6nt ona reson » :
« Gli chiuse la bocca con una gi*an
ragione >». Sard la stdlla : Serrare
la stalla. P. E.: Sard la sialla
quand ^ scappaa i bceu: Serrare
la stalla quando sono scai)pati i
buoi. Sara 6n vassill: Assicurar
una botte. Sard sii: Chiudere o
Serrare. Sard sii boiiega: Chiu-
dere il negozio. Sard sii la botte-
ga : Chiudere la bottega de' cal-
zoni. Sarass sit in easa: Chiu-
dersi in casa. Sarass sii el paltb :
Abbottonarsi il soprabito. Tanf
de saraa sii: Puzzo di rinserrnto
o Sito di rinchiuso. Sarass dent :
Rinchiudersi. « Me sont saraa dent
6n dii in la poriera » : « Mi sono
serrato un dito nello sportello ».
Sard i pass: Negar pratioa. Sard
ehrti numer al loti: Legare eerti
numeri. Sard tra porta e'pusihr-
la: Stringere fra I'uscio e il mu-
ro. Sard via: Riporre. Sard via
soil ciav: Chiudere sotto chiave.
(Di ferita) « La me s'e sarada * :
« Mi si ^ chiusa ». (Dicavalli) Avh
saraa: Aver chiuso. Saraa. Dor-
ml saraa: Dormir sodo o la grossa.
Ptirld sard: Parlare Alato. Andd
saraa: Camminar di buon passo.
AneUl de troit saraa: Andar di trot-
to serrato o ohiuso. Vess saraa gib:
Essere intreddato. El temjf Vh sa-
raa gib: II tempo fa culaia. (Pr.)
Chi ben sara ben derva: Chi ben
serra ben apre.
— Sarada, Serrata. « Dagh 6na
bonna sarada d'uss che v^ffna nis-
sun a seccann » : « Chiudi Puscio
a chiave, che nessuno venga a im-
portunarci »;
— Saradura, Serratura. Sara-
dura a scrocehHt: Serratura a
sdruccioio o a colpo. Saradura a
bolzdn: Toppa a nasello. — a&na
maiidada solla , a do mandad :
Toppa a una mandata, a due
mandate. Guardd dent per el bus
de la saradura: Guardare pel bu-
co della toppa. « L*d trovaa gib
la saradura e i lader in c^ >» :
« Trov5 scassinata la serratura e
i ladri in casa ».
SAR
-r.644 —
SAR
— Saradurinna, Toppioina.
Saracca, Salaoca (1). / maguti
viven a polenta e saraech: I gar-
zoni de' maestri di muro vivono a
polenta e salacolie. P Bestemmia.
Tird di saraech : Sagrare. | Spal-
mata. « Guar da che te doo ona sor-
raeca » : « Bada che ti lascio an-
dare uno scliiaflfo ».
— Saracconna, Salaocone.
Saraflla (Volg.). Vedi Serrafila.
SaragU (Volg.). Vedi Serrali,
Sarai, Bietta. « M vasshll adhs
cont 8ti sarai el se movard, pit » :
« Ora, con queste biette c'fe a spe-
rare che la Dotte non traballi ».
Saramanegli, Serramanico.
Cortell a saramanieh: Coltello a
serramanico.
Sarament , Serramento. G' oo
6n sarament ehx a la gdla che
podi minga fiadd, pdlid » : « Sono
cosi intasato che non posso ri-
ll atare ». II « La fahhriea^ Vh finir-
da ; adess in adree a inett tutt %
sarament in di stanz » : « La fab-
brica h terminata, ora stanno met-
tendo le imposte e tutti i serrar-
menti nelle stanze ».
Saranda (Volg.). Vedi Seranda.
Sarant N. fr.: « Cdme sarant a
dl ? » : « Vale a dire? o Come sa-
rebbe a dire ? »
Sarasara, Serra serra. « JA gh*h
staa 6n sarasara e n'dn arrestaa
parkcc » : « Li ci f u un serra serra
e n' hanno arrestati parecchi ». |
In and^aa avanti ednt el coo in
del sacch , ma poeu i 'oegnuu el
sarasara di ereditdr e gh'k ioccaa
de falli » : « Sono andati innanzi
col capo nel sacco, ma poi h ve-
uuto il serra serra de' creditor! e
dovettero fallire ».
Sarcasmo (Civ.), Sarcasmo. « El
g'd un sarcasmo in quella sda m,a-
nera de parld che... » : « Nel suo
modo di parlare mette un sarca-
smo tale, che... »
Sard^lla, Sardella. Ona seato-
letta de sardell de Nantes: Una
scatoletta di sardine di Nantes.
Sardella de fiumm : Sardina d'ac-
<|ua dolce. Magra c6me 6na sar-
della o anche « L'h 6na sardella » :
«fi uno stoccafisso ». (Palmata)
«• El g'd, daa 6na sardella sul cdp-
(i) Salacca in fior. vuol anche dire Spa-
da : corrisponde al nostro MHla.
pin » : « Gil diede una 8
suUa collottola».
— Sardellina, Sardellina
Sares, Salice. Vedi Sales. N. h^
volg. : Dd el saves al eapiamz
Idem. Viwdn de sares : Xanghcn;
Camorro , Tentennone , ed altzi »
seconda del caso.
— Saresera, Salciaia. TuUm h
saresera adree al fo9S : Tatts li
salciaia lungo la gora o della ripa
Sares^tta, Salterello (1). Spmi
i saresett: I)are fuooo ai s«lte-
relli o Trar razzi. Anda e&me im
saresetta : Correre come una 8aet>
ta. Saresetta a bissa: Kazzo mit-
to. On saresett d' 6n ficeu ! : Uin
sa^tta di ragazzo.
Sargent, Sergent«. Sargent mof>
gidr: Sergente maggiore.
Sarlzz (Sorta di manuo). Elp^_
destall de sarizz : II piedeeriaiJlo di
selce molare.
Sar6n, Siero. / laliee a MiUm
venden el saron o siero : I lattii
a Milano vendouo la Bootta. (A
Firenze) Vendita di burro, lattt
e siero.
Sart, Sarto. Sart de omm e sort
de donna: Sarto da uomo e dt
donna. — de militar, de ieater: —
da militari, da teatro. JOa prit*-
ma sarta de Milan : La piimi
sarta di Firenze. Parolla de tart:
Parola di donna.
— Sartinna, Sartina.
— Sartin, Sartuecio.
— Sarton, Sarto oelebre. Elssir-
tbn che std in : Quel sarto alia mo-
da che Bta...
— Sartoria, Sarteria. « l>t4 e2 «
shrv in la sartoria a prizsi fits*:
« Egli proTvede i suol abiti in un*
sartona a prezzo fisso ». (Tefttnj
La sartoria del... Vh adree a ik i
costumm del Rigoleito : La sarto-
ria... sta montando 11 Rigo1ett4K
Sarzi (Volg.) Vedi Insandedt-
rivati.
Sass, Sasso. Coi sass e e6» k
molta se fd sii % murH : Coi safli
e la calcina si fanno murellL (hs
m^eda de sass : Un nLucehio o num-
te di — . Mhtt su 6n sass tu ins
robba : Metter una pietra sul pas-
sato. « La farav itutmord ants t
sass » : « Farebbe innamorare an-
(1) Vttol dire anche Legnetti ohe, Mgli
strumenti a tasto, fanno aonar le oxd*.
SAS
— 645 —
SAT
lie le pietre». ic JEl faria jiietaa
-9 9088 » : « Farebbe piet^ ai sns-
£ ». Hobb de f(i piang i sass : Co-
e da far piangere i sassi. Grev
^m^ el sase de la acta : Vedi Saa.
^^^ta de sags : Rimaner di sasso.
9^it cor o fa sott a sass: Far a
flkssate. «IA s'tn miss a fa sott o
'kJtss c6r a sass » : « E li comincib
a sassaiola ». Trd, el sass : Toccar
ui l^asto o Dare un tooco. V^s 671
'4ZS9 : EsBere di marmo. Vess 6n
^ass ednt 6na prHa: Esser due osti-
WkiA ad un modo. (Dell' aeciotto-
»1;o) I sass de rizzada: Ghiaiotti,
Z/io'ttoli. Bait i sass de la eontra-
E4* .* Battere i sassi della via. M
t€tss di calzolar : II sasso de' cal-
solai.
— Sassdn, Sassin, Sassdtt, Sas-
sone, Sassouno, Ghiaiotto.
— SaBsada, Sassata. Fa e6r vun
» sassad: Vedi Sass. Trddna — ;
Onre un tocco o Dire una parolina.
/>dt 6na scusada in di vSaer : Da-
re una ilancata, una bottata ed
cg-n^he Dar un ruvido avvigo.
SaBBin. Oiugd. ai sassitt: Gio-
oa.i: a ripiglino.
SassairiuiB (Pianta nota), Sas-
sofrasso.
BasBinli-inaa-inaBB, Assassina-
re (1), Guastare. « Guarda st6 cap-
pell edme te me V ee sassinaa * :
« Ouarda auesto povero cappello
oome me Thai oonoiato o sciupa-
to ». « L'^ tomaa a casa tutt sas-
sinaa » : « Tomb a casa tutto mal-
concio ». « Qukst se eiama sassinit
la robba » : « Questo si chiama ro-
vinare la roba ». « Sto piano cht
te tne Vk sassinaa a furia <ff...»:
« Questo piano-forte me lo hai
fpiastato tutto, a furia di... »
— SaBBinament. Vedi Assassi-
natnent.
Saasin de strada. Vedi Sal-
taddr de strada.
SatanaBB, Satanasso. « Chi V h
ehe pdparlagh a quel satanass f » :
« Chi ci parla con quel satanasso ? ».
Sat^mt, Satellite. (Colto) La
lunna Vh — dela thrra : La luna h
satellite della terra. (Voce scherz.)
« jyh el satellite del tal 0pp. L' e
(1) Assassinare in flor. oltre al senso
I»ropr1o, 6 detio d! mercantl obe vendono
a roba troppo cara. Non risponde in nes-
son modo al Scusind milanese.
el tirapee... » : « Fa da tirapicdi
tale ».
Satdn (D. Fr.), Stoffa di seta.
Sat^, Satire. Sfaeeiaa c6me on
satir: Sfaociato come un satiro.
« La g'a per mari 6n certo satiro »
(rozzOj Yillano) : « Essa ha un sa-
tiro di marito».
— Sattrdn, Satiraccio.
— S&tira, Idem. (Colto) La sa-
tira di eostumm, persdnal, polili-
ea : La satira de' costumi, perso-
nale, poUtiea. Fagh la satira a
vun : Far la satira contro una
persona.
— Satlrich, Satirico. (Civ.j Fa,
disedrs, poesia satirica : Modi, di-
scorso, poesia satirica.
— Saurlzzli, Satirizzare e Sati-
reggiare.
Satrap e Satrapo, Idem. (Civ.)
« Fl vaeur fit el satrapo » : « Vuol
fare il — o sapientone ». (Pop.)
« L'^ 6n satrapo de imn » : « £} un
un — o misantropo ».
Satumo, Saturno (1), Uggioso.
« Pover omm/ G6me Vh satur-
no! >: ^^ Pover omo come h ma-
linconioo ».
Saur. Vedi Sa6r.
8atlB» Sergio. Ineceu i saiis in
rar : Oggi 1 segugi sono rari.
SaYd , Sapere. Savh fh : Saper
fare. Savh fh a viv : Saper vivere.
« L'h savuu fit tant ehe el gh'e
riessii » : « Seppe fare cosi bene
ehe ci riuBCi». — i robb a mena-
dit : Saper a menadito le cose.
Savh el fatt sd : Saper il fatto suo.
Savh la lezidn: Sapere la lezione.
Save quant in i 6r : Saperla lunga.
Savk m^nd, la barca : s&pere bar-
camenarsi. Savh finna i minim
pitt cagaa (volg.): Star su tutte le
Drache. iVb savh nh de ml nh de
ti : Non sapere n^ di me n6 di
te. « Te devet savh ehe » : « Devi sa-
pere ehe ». « Te sitt cos'oo de ditt? »:
« Sal com'^ ? ». « Soo quell ehe me
disi » : « So quel ehe mi dico ». « Soo
assee, mi/ » : « So di molto, io! ».
P. E. : « Ma perchh te faa insclfy^
« Soo €issee ml .' » : « Ma perchh hai
agito in quel modo ? » « So molto
(1) Tranne rbe da gente colta. a Milano,
la voce Sittumo non la si usacne per add.
a persona cupa, lunatica, uggiosa. Tut-
t'ail piu come pianeta del nostro tistema
tolare.
SAV
— 616 —
SAV
io ! » Chi sh o ehi lo adifi Chi sa
o chi lo 8a?« CM, sa ehe nd'l vh-
gna » : « Chi sa che non venga ».
« Tan< en soo edme en saveva » :
« Tanto ne so come prima ». ;$^av^
misurdi i paroll: Saper misurare le
parole. « Me le eavarit di»:« Me lo
sapr^ flir poi ». « Bisognaria savei
^u^^»:«Bisogiierebbe 8aperletutte>».
« Ml ehe soo tanto / » : « ISo di molto
io ! » « J^M« «^ mH de mt » : « Lo
sa meglio di me ». « Minga per
savh i fatt so, ma » : « Non per sa-
pere i fatti suoi, ma ». « Per sa-
vemm rhgold, »: « Per sapermi re-
golare ». « /S'c *a wiai / » : « Non si
sa mai ». « iS'oo minga eosse di » :
« Non so ohe dire ». « Ml soo na-
gotl » : « Non so nulla, io ». « ^/ «a
minga quell ch'el /A » : « Non sa
quel ehe si faocia ». « iVbw e^ «A
dn'acca » : « Non ne sa un' acca ».
« ^/ «d nan«a (2i dd paroll in crds » :
« Non sa spiccicare una parola ».
JVd savh ehe hen fd: Non saper
ehe acqua si here. « Soo pk de
ehe part voltamm 3»: « Non so ehe
pesci mi pigliare ». « Soo pu in
ehe mdnd m,e sia » : « Non so piii
in ehe mondo mi sia ». On certo
non so ehe : Un certo non so ehe.
« £1 sdn i me pover ed.i » : « Lo
sanno i miei poveri calli ! » Savh
nanca quanti para fdn trh m,6seh:
Non sapere a quanti di h san Bia-
gio. « ^l le sa anea quell ehe pas-
sa»: « Lo sanno le lastre o sta
scrltto sui boooali di Moutelupo »
(in dia.). « Jje sd el Signdr/ »: « Lo
sa Iddio ». Nd savh nh perehh nh
pereomm : Non sapere n^ il come
n^ il quando. | Savh de h6n (olez-
zare) : Saper di bono. Savh de
ranse, de fumm, de nagott: Sa-
pere di rancido, di fumo^ di nulla.
Savh de brus : Sapere di brucia-
ticcio o sentir puzzo di bruciato.
(Pr.) Chi n6 sa fit nd sa eoman-
da : Chi non sa fare non sa co-
mandare. Creden tulti de savenn:
Tutti credono di saperne assai.
Se po minga savhghen de tuit
coss : Non si pub essere enciclo-
pedico.
Savl, Savio (1), Bono. « Ma o
(i) Non i ehe Savio in flor. non voglia
anche dire Docile e Qu-eto. Ma h certo
ehe in questo senso le raarame parlando
de' lore flgltoli prcrcriscono il Bono. Savio
Gigio sta dn poo savi » : « O
sta bono ». « Oh*^ voruu i »wn
matt per fall dedd » : « Ci
del buono e del bello per ^emr
derlo ». « St6 cavall Vh sam c&mi^z
« Questo cavallo ^ molto sam*.
Ohe n'h de pusse savi a la Senar
vra o a Mombell : C'e n*^ di ffi
savi in Bonifazio. Erba sanf:
Salvia.
— Savldzza, Idem. « lyh. d'im
satiezza esemplar^z « £} di
quietezza esemplare ».
SaYOia(P.N. ), Idem.Semperw
ti Savoia: Sempre avanti Saroia.
— Savoiard,^ Savoiardo. « (k
mangi€ia &n hell savmard in id
marsalla »: « Ho mangiato n
buon savoiardo inzuppato nel iiiai^
sala ».
Saydn, Sapone. Savon hianek.
negher, de Oomm : Sapone biaoee,
nero, di Como. « Zdt el g*a id
gran savon de Conttn » : « Senli
§uanto burro )». Fahriea de savw:
aponeria. (Fig.) Boll de sawn:
Bolle di sapone. DH el savofi: Dar
dell'unto o Adulare o Inaapoitut
(Pist.). Desfd la barba senza m-
von: Adulare.
— SaYonada, Saponata. La m-
vonada de la barba : La saponaa
di chi si fa la barba.
— Savonatt, Sapoaaio. (Fig.»
Adulatore.
— Sayondtta , Saponetta. Om
savonetta d'odor: Una saponetta
Srofumata. | (Oriolo in dis.) A
oppia callotta.
Saydr, Sapore. « A savor se dim
ehe r^... )» : « Al gusto si direbbe
ehe ^... ». De messs savor: Di mesio
sapore. Mett in savor: Mettere in
curiosity o Mettere all' uziolo.
Sav^ de tutt % sav6r : 'Essete sa-
poritissimo. « JSn senii anmd d
savor » : « Me ne leoco ancora le
dita ».
— Savorasc , Saporacoio. « SU
insalata la g'a el savorasc de le-
tamm » : « Questa insalata ba hb
saporacoio di letame ».
— Sayorl-orli , Saporire (1), A«-
saporare. i^Ah edme el savoriss f»d
ha dei sens? piti alii, ignotl al vol{(o mi-
lanese ; e qu&si sinonimo di Sapi«ate.
(1) Saporire in fiorentino stgaiflea Ditr
sapore: il sale saporisce le vivaade: noi
invece usiamo del savori in altio traso.
SAV
— 647 —
SBA
rirMttin / » : « Oh come assapora
llixel piattino o quel borbottino ».
SV«t7*)ri el vin : Assaporar il vino,
c jSid risoU V h tropp savorii » :
c Questo risotto h troppo sapo-
ritio >.
— Savorin, Savore e Saporino.
Sazlli-zlaa-asB , Saziare. Sazih
\€Mr fam,mu 8aziar la fame. Saziass
let vista: Saziare gli occbi addosso
1% ixna bell a donna.
— Sazietaa, Sazietk.
— Sazi, Sazio. « L*^ mat sazzi » :
K ISTou h mai sazio )».
— Sbaciocc&) Tentennare. « L*h
rrti'nga denter polid, el sbacioeca 5» :
mc'Nou h confitto abbastanza, ten-
'fcenna ».
Sliagg (In die.) Vedi Sbadilli.
{"Vivo nel pr.) A Natall el shagg
A' am, gall : jPer sani Tomm^ allun-
(!C» il giorao quanto il gallo alza
1 pife. I (Strumento) Specolo.
-r- Sbaggia-aggiaa, Sbadigliare.
Sbasrli, Sbaglio. Fa 6n sbagli
o sbAli : Idem. « Std to compo-
^%iment V h pien de shall » : « Que-
Bto tuo componimento 6 pieno di
8l>agli ». TiBxi in shali : Prendere
in iscamblo. (Pr.) Shali nb paga
debit: Sbao^lio non paga debito.
— Sbagu^-iaa-iasB, Sba^liare.
Sbaglid, la somma, la vdcazidUf la
slraaa: Sbagliare la somma, la
vocazione, la strada. « Sbagliaroo
o se n6 sbagli lu Vh dilt che.„ » :
« Sbaglierb, ma mi pare che lei
n\y bia detto ». On vers sbagliaa :
Un verso sbagliato. « Ud. sbagliaa
9na de gross » : « Ijci prese una
cantonata ». (Pr.) JEl sbaglia anca
el pret a di m^sa: Sbaglia anohe il
prete all'altare.
Sballa-allaa. Sballare (1). « 86n
bell e sballaay* (in gioco): Sono
Bballato. On affare shallaa: Un
i\ tlare sballato. « Son staa l\ l\ per
sballdi, cara la mia scidra » : « Fui
11 11 per sballare, signora mia ».
« El n'a shallaa foRura de gross » :
« Ha fatto delle sballonate ».
Sbalordi-ordii, Sbalordire. On
fracass de sbalordi: Un fracasso
da sbalordire. Restd. sbalordii :
Kestare sbalordito.
— Sbalordlment, Sbalordimen-
(1) Sballare S'gniflca anche il contrario
dl Imballare: Disimhalld.
to. Robb de prodii 6n shdlordv-
ment: Cose sbalorditoie.
Sbalz, Sbalzo. Andd a sbalz:
Andar a sbalzi. De shalz : Di sbal-
zo. Jjavora, studih a shalz : Lavo-
rare, studiare a scosse.
— Sbalz&-zaa, Sbalzare. Sbalzd.
da Vimpiegh: Sbalzare dall'in^pie-
go. Sbalzdt de cavall: Sbalzar da
cavallo. Sbalzd fcRura d'dna scies:
Balzar fuori da una siepe.
Sbanck-ancaa, Sbancare. (Gio-
co) « ler noti V dn shaneaa tre
volt » : « leri notte lo hanno sban-
cato tre volte ».
Sbandass > udaa , Sbandare.
« Vun el se sbandava de eh), Vas-
ter de Zl » : « Uno si sbandava a
destra, un altro a sinistra... » On
fimu sbandaa: Un discolo.
Sbara, Sbarra. La shara del Na-
villi: La sbaiTa del canale. — di
seal, della ginastiea: Le sbarre
sulle scale o ringhiera; della gin-
nastica. Fd la shara alia spdsa
(in dis.): Pare la sbarra (Pistoia).
— Sbark, Sbarrare. Sbarrdt la
strada: Sbarrare gli sbocchi d'u-
na strada.
Sbaraglia, Idem. Buttass a la
sbaraglia: Buttarsi alia sbaraglia.
Sbarattk - taa, Spalancare (1).
Sharattd, i oee: Spalancare gli oe-
chi. Sharattd, i gelosii : Spalancare
le persiane.
Sbarazz&-azzaa-azzass» Sbaraz-
zare. Sbarazzass d* 6na persona
che sheca : Sbarazzarsi d'un secca-
tore. « Sharazza std tavdl » : « Sba-
razza ouesta tavola ».
Sbaroa-rbaa-rbass , Sbnrbare.
Sbarbd 6na pianta : Sbarbare una
pianta. « L'e adree a sharbass » :
« Sta sbarbandosi ».
Sbarbarlzzk (In dis.), Sbarba-
rire.
Sbarbatdll, Sbarbatello. « Te
ghe d6tt atrd a quell — » : « Dai
retta a quello sbarbatello?*
Sbarbatt^-attaa , K i c r e a r s i.
Sguazzare.
Sbarck-rcaa , Sbarcare. « Sta-
matlinna el vapdr I'd. sbarcaa 6n
fubnin de gent » : « Stamattina il
vai)ore sbarcb un subisso di gen-
te ».
(1) Non noto Sbarattare perche parola
in dfsnso, che signiflca Sbrattare, D?
sperdere.
SBA
— 648 —
SBA
— Sbarch , Sbaroo. A^idd al
sharch del vapdr : Andare alio sca-
lo di sbarco.
Sbarl&-rlaa ( In dis. ). Sbarlaa
f<Bura: Soiorinato o Spettorizzato.
Sbarleffl (Vecchio), Sberleffe.
Sbarloffgut-oggiaa, Sborluscia-
re e Sbirluciare (1), Alluoiare (non
comune). « El stava lit a sharlog-
gid i qamh di baUerinn »: « Stava
Ih, a Bbiroiare lo gambe delle bal-
lerine ».
— Sbarloggiada, Sbiroiada.
— Sbarloggldn. Bircio. « i^uell
sbarloggion che porta i oeciai » :
« (Juel bircio che porta gli oc-
cbiali ».
— Sbarlusent, Splendente.
« Gh'era el ramm in ettsinna ebar-
lusent 3»: « Cera in ouoina il rame
appeso luccicantissimo o riluoen-
te ».
— Sberlusi-osil, Lampeggiare.
« / hlmi de la nostra eavalleria
8ott al sol sharlusiven »: « Gli el-
mi della nostra eavalleria sotto
al sole lampeggiavano ».
Sbaxuffasfl, Abbaruflfarsi. Vedi
Barxiffass e voci sorelle.
Sbast-asll, Sbasire (non com.),
Basire. « Uoo vist a sbasi soil ai
m^ (Bucc » : « L'ho veduto — o sve-
nirsi sotto i miei occhi ». | « L'e
sbasii » ; « E spacciato ». Q « Odnt
6na cortellada el Vd, sbasii » : « Con
una coltellata lo freddb ». | Fae-
cia sbasida : Faccia smunta o S|)a-
ruta. Occ sbasii: Occhi sbattuti.
Sbassk - BBaa - Bsaas, Sbassare.
Sbassct i ari : Abbassar le ali.
JSbcissct tleoo: Abbassarela testa.
— la v6s : Abbassare la voce.
Sba^sass la rendita: Ribassare o
Abbassar la rendita. « Sbasset gib
che el porthll I'h bass » : « Abbas-
sati se no guai alia testa ». Sbas-
sass la vista: Scemare la vista.
— Sbassada, Abbassata. « Dagh
6na sbasscuia a... »: « Dagli una
sbassata a... »
8bataggi&-iaa, Sbatacchiare. M
vent el fa sbataggid i gehsii : II
vento sbataochia le imposte. |
« Cosse seguiten a sbaiaggihy st%
pret ^ » : « Perohfe tan to sbattaglia-
re quest'oggi ? »
Sbatt-ttuu-ttes, Sbattere. Sbatt
nesd
(1) T a prima di qaeste due voci d se- I
)M la seconda pistoiese. I
i al: Shatter Tali. — i dentde^
ver, de fredd: Sbattere i dentij
freddo e sbattere la t'ebbre.
6n <»uv perfd, la rossumada :
tere un ovo per fare un coi
di vino. Sbatt i gelasii: Sbi
chiare le imposte.
' Sbattixnent (non pop. Vih
mune). Sbattimento e Abl
mento.
— Sbattuda, Sbattuta. —d%
— d'ali. Sbattuda de ma^% : (Volf
Vedi Battuda.
Sbavazzkssela, Sbavazzare
Sbaiocoarsela, Darsi bel temi
Sguazzar nolle contentezze
se la sbavazzen ai noater spoil i
« Loro sguazzano alle nostre s]
le y^
Sbeffk-effaa, Sbefiare. «^
guitava a sbeffall* : « Segaitava|
sbeffarlo ».
— Sbeffard (non com.), Be(
do, Sheffatore.
Sbergna (D. Lat.), Lemia.
ea de sbergna : Bocca lernia.
la sbergna a tavola: Essere
lernia a tavola. Grutrdd de
gna: Guardare attra verso.
— Sbergnit (non. com.), Sbei|
ciare, Sbertare.
Sberla, Guanciata. ^Se U la,
nisset nd te dt>6 6na sherla » : « I
non smetti ti lascio andAr on m<j
staocione ».
Sbertl-ertli, Sbertire (2), Si
tire, Spacciare. « X' ^ shertii
cappdn cdnt 6na mhzza lira
pan » : « Si papp6 11 cappone i
tero, con una grossa pa^rnotta ».
« G6nt 6na martellada in testa
Vd, sbertii » : « Lo freddb con
martellata sul capo ».
Sbiandt-ncaa, Sbianoare (3), \m\
bianchir la tela. Fdt sbiatu^ ut c
sa : Far imbianoare la casa.
— Sblancada, ImbiaDcatora.
— Sbiancadiima, Lieve imbi
catura.
— Sbianchln, Imbianohino.
Sblavaa, Sbiadito. On bididl
sbiavaa: Biondo sbiadito.
SbidBS, Sbieco. Giuirdd insbieu:\
(1) Sbavazzare non h altro ohe Sbftnr»>
Sbaioccarsela e in diniso.
(2) Sbertire parola senese ed A slnoaim
di Sbertare e oioe Dare la berta, Canio-
nare.
(3) Sbiancare vale Divenir MwMliiooto
SBI
— 649 —
SBO
■■iiaardare di sbieoo. On sbiess al
mstti: Una guarnizione per isbieco
"JamindL in shiesa: Oamminare di
^Iximbescio.
StoUmli-l«naa, SbiettaTe(l). StI-
piaire. « Intant ehe nun partavem
ret de nun lU ee V h sbtgfiada)^ :
: XzLtaiito ohe noi due parlayamo
>^li Be Vh t'uiiiata». | (Xel sense
li guardare, vedi Sbarldggid),
— Sblffnada, Sbignadinna.
StoilanoU^nolaa-ndasB, Sbilan-
siaxre. « Quell faUiment deUa easa X
9l m'aveva sbilandaa » : « Quel f al-
imento della casa X nu aveva
»l>ilanciato ».
— Sbilano, Sbilaneio. M «M-
ta9M>c tra Ventrcida e la spesa: Lo
3'bilancio fra I'entrata e I'usoita.
StoUldri (Bella parola in dis.),
M'on star ne' panni. Far galloria.
Slsilz, Zampillo. On shilz de
sa'ng'u : Un setto, Uno zampillo
di sangue. Shilz d'ctequa: Zam-
pillo d'aoqua.
— Sbiz^Uzaa, Zampillare. La
materia V^ ahilzada ftzura del bu-
OTk^&n: La miateria spicoid fori dal
fiffpolo.
sbldccli, Scannato. «^^^ 6npo-
^er ghioeeh de vun » : « E un po-
-veiro disperato o scannato ». Biot-
-to (in dis.).
— Sbioccdn, Miserabile.
— Sbiottk-ottaa-ottasB. Nuda-
re. *tM 8*h ebioUaa e Ve saltaa
Oent » : « Si nud5 e saltb nell' ac-
qiia». (Gioco) nM'dn shiottaayn
«c JML'han pelato ».
Sbir. Birro (2). Scintilla. On
shir re assee de fd taccdt foRugh
(!Pr.) Piocola scintilla pu5 bruciare
una villa. | Monachine. Vedi Mo-
neghinna.
8bizarl-arii-arl8S, Sbizzarrire.
« Viii shizzarimm 6n poo » : « Mi
voglio sbizzarrire un poco ».
Sblfisc. N. fr. : VUa a sbluse :
(i) Sbfettare ba altri sens!, che rispon-
dono a Andd stort e a ScarUga. Nel senso
di &>ignd milanese, non lo troval usato
ne* disionari che in un prov«rbio : Mentre
\\ cane pisc'a la lepre sbietta.
(2) Tanto lo Sbir milanese, come il Birro
Roe. sono In perfetto disaso. I modi di
dire dati dal Cherabini ora non s^odono
piu che salla bocoa di qualche vecchio
aqnarquoio nemico del nostro regime oo-
stiiazionale.
Essere al verde. Andh a —: Ri-
dursi al verde.
Sbocclt-occaa, Sboccare. £1 Po
el sbocea in mar : II Po sbocca in
mare. 8b6eed, el fiasch : Sboccar U
fiasco. Cavall eboeeoM: Cavallo
sboocato. « 06me Vh sboceaa quell
poreeell d'6n omm » : « Com'6 sboc-
oato o sciatto quel maiale d' uu
omol »
— SboooaBOiaa, Sboccatacoio.
— SboooaBCiament) Sboocatag-
gine.
— Sbdcob , Sbocco. Sboech de
la vail: Sbocco della valle. Sboeeh
d*6n sentee stUla sirada grossar
Rivoltella. P. E. : « Mi andava
qui^tt qui^U per la mia strada vers
elpaes, ^uand dal sboech d'6n sen-
tee in mezz ai piant vedi a compart
6n ofMue c&nt 6n s'eiopp in man*:
« Me ne andavo quieto quieto per
la strada maestra, quando da una
rivoltella vedo apparire un uomo
armato ». | Sboech de sang* u t
Sbocco di sangue.
Sboggik - ggma, Sbocciare (1),
Forare. Sboggiii on mur : Bucare>
im muro. N. fr.: Sboggiaa di va-
roRul: Butterato.
— Sboggiadnra, Buttero.
Sbork o Sbori, Sborrare (2), Sco-
vare. Sbordt o Bori la legor: Sco-
var la lepre.
Sborgna (In dis.), Sbomiare^
(Lucca) Sbiluoiare. « Senza oeciat
ghe sborgni minga » : « Senza oc-
chiali non ci sbornio ». Sborgnagh
poceh (di vista) : Tirarci poco.
Sbdni, Sborso. Fd, on sbors gross:
Fare un vistoso sborso.
-^ Sborsii-Baa, Sborsare. « L'dt
sborsoM cent miUa lir yn « Sbors6
oentomila lire ».
Sboscionli. Vedi Disboseiond,,
Sbottasoiaia, ScMacciato e Spao-
cato e Squarciato. « Ul parla mi-
lanes sbottasciaa » : « Parla mila-
nese squarciato o ha la pronuncia
milanese schiacciata o squarcia-
ta».
Sbottl-ttli, Sbottare, Prorompe-
re. « Quand I'd poduu pii tegnis»
(1) Inntile dire che; Sbocciare, parola
che risponderebbe pel suono al nostro
Sboggia vuol dire tutt'altro.
(2; Sborrare e Ridarre a borra e dire fl
fatto sao liberamente.
8BO
650^
SBR
i'it shottii fatura » : « Quando non
l)ot^ pill trattenersi proruppe... »
— sbottida, Sfuriata.
Sbotton&-uaa-nas8, Kbottonare.
Shotionass i calzon: Sbottonar i
ijalzoni. (Pig.) Sbotlonass cdnt dn
umis: Sbottonarsi con nn amico.
Bbozz, Sbozzo. « L'd, faa gio el
shozz » : « Fece lo Hbozzo ». El
sbozz in mar mo : Lo sbozzo in
marmo.
— Sbozz&-ozzaa, Sbozzare. Sboz-
zh 6na comedia : 8bozzar una corn-
media. — 6na aiatda : Sbozzar una
statua.
— Sbozzada, Sbozzadinna,
Sbozzitt, Sbozzatura, Sbozzatina,
Sbozzetto o Bozzetto.
Sbragalk-alaa , Sbraoalare,
Sbraitare. « Cont i superidr el sta
quace, cdnt i inferidr el shragal-
ta»: 1/^ Co' supcriori non fiata co-
gU interiori soraita ».
— Sbragalada, Sbraitamento.
— Sbragal6n, Sbimitone, Abba-
lone, Urlone.
Sbragik-agiaa, Gridare. Sbrci-
gih come 6n straseee : Scfolarsi co-
me un ossesso. « M sbragia eh' el
par eh' el cdppen » : « Una come
un'anima danuata ». «. Lassa eh' el
sbragia » : « La»cia cbe canti o la-
scialo cantare ». | « Sbragegh a-
dree » : « Sgridalo ». « Sbragiggh
adree » : « Sjajridatelo ».
— Sbraeriada, Sbragiadinna ,
Sbragl6u, Gridata, Gridatina.
Sbraitone.
Sbranli-anaa, Sbranare. ^£lme
voreva sbrand » (piu ancora che
inangia) : « Mi voleva mangiar il
core ». / giomalisti se sbranen
tra de I6r: 1 giornalisti si sbra-
uano fra loro.
Sbreslffi (Volg.) . Vedi Scar-
liga.
Sbriaa, Sbiigliato. « ^A, gidven-
lii sbriada / » : « Ah gioventu sbri-
gliata 3». Cavall sbriaa : Caval
sbrigliato.
Sbriga - gaa - gass , Sbrigare.
« G^oo 6na faccenda de sbrigh » :
« Ho un attare da sbrigare ». « Fh
prhstf sbrighet » : « Fa presto, sbri-
gati ».
Sbrinz, Sbrinze. Formagg de
sbrinz: II cacio sbrinze.
Sbris, Sbricio (Pistoia), Meschi-
no. SbiHs come I'ass de picch : Po-
voro in caiina. ^n Ah come I'e sbris
sl6 vestii » : « Oom'fe ragnato
st'abito ».
— Sbrisaria, Grettezsca. t
gr'A adoss 6na sbrisaria eh'el
fregg » : « Puzza di povero da 1»
tano un miglio ».
Sbrocck-occaa , SbrocearCi
Qitand i piant e€ueiert. tropp
sogna broccai: Quando le
te raettono troppc rame bisbpft
sbroccarle o ebnicarle.
Sbrodola-olaa-olass, Sbrod^
re. « Guarda el fiagu come d m
sbrddola tuit>'. « Bada al ragim
che si sbrodola tiitto addo0«osb
Sbr6eu8ger, Kozzo , RuTid&
<c Nun Milanes semm dn poo sbront-
sger » : « Noi Milanesi eiamo m
poco ruvidi ».
Sbroffa-offaa, Sbraffare (mi
oom.), Spruzzare. « Shroffa gio H
poo J prima de sc6va » : « Dk nu
sbruttata prima di spazzare k
« Bisognava senti come cl sbrof*'
vaf *:'«. Bisognava sentirlo a rot-
tar senno o sentenze o gnnaet-
zate ».
— Sbrdff, Sbniifo. « />'d ciappm
el sbroff del sicur » : « Si pu6 scoii-
mettere che ha pigliato lo sbnif-
fo ».
— Sbroffada, Sbruttata. Om
sbroffada : Una scosserella £
piogeia.
— Sbroffadlima, Sbruffatina.
— Sbroffdn (P. N.), Abbondone.
Sbroffolent, Bitorzolnto.
8broi&-iaa-la88 (D. T.}, Sbro-
gliare (1), Scottare. « Afe sdnt sbro-
iaa 6na man » : « Mi son bruciftta
una mano ». « — la bdeca coU§
minestra troppa calda » : « Mi aon
bruciata la oocca oolla minestn
boUente ».
— Sbrolada, Scottamento.
— Sbrolent, Bollente.
Sbrottk, Sbrotare, Sbotnire(3),
Fiatare. « Nd sbrolta*: « Non bit-
ter parol a ». « Guardee hen a sbrot-
<^ » : « Zitti e buci o guai a Toi
se iiatate».
(1) Sbro^liare e tntt^altrA ro$a; sifsf-
flea I.Gvar IMmbroglio, render lisda com
arrufTata.
(2) Sbrotare e voce !a disaso • si^fA-
cava : Tarione corrodente d^oii fiume. 8bo-
trare poi che e voce viva in varie parti di
Toscano g'prnlflca riferir oosa che dovr^bc
restar segreta. Sinonimo di Mveadart fnt'
to fiorentino.
SBU
651 —
SCA
81>iidelllt-llaa-llaBB, Sbudellare
S'bnzzare. « Se 8*in sbudellaa » :
Si Bono sbudellati o si sbudel-
,xoiio ».
— SbuddUament , 8 bud ell a-
Stiuffii-ffaa, Sbuffare. « M abuf-
Vtvci come 6n tdr »: « Sbufiava co-
io nil toro ».
S'bU8&-saa-8a88, Sbusare (1), Fo-
AY'e. Sbusass 6n dit : Forarsi un
Lito. « 1 camdl m'dn shuaaa iutt
l vestii de lanna » : « Le tignole
n.'l&Anuo buoato o intignato I'a-
3i1>o di lana ».
SIOHBeccA,. Vedi ShudeUh.
SlDUBircBU (Ferro acuminato per
fair buebi), Foratoio.
Sl>uto]in&>naa-na88, Dai*e spin-
toni e far agli spintoni.
Scabbi (Volg.f, Vino. Sciroppo
<li cantina. N. fr. : Sciroppo di
cantina e pillole di cucina.
— ScabbUi (Volg.)» Cioncare.
Scabrds , Hcabroso. On afare
scabras: Un affare scabroso.
Scacck-ccaa, Dare scacco. Pa-
foimenl seaeeaa: Pavimento scac-
cato o a scaochi.
Scacch, Soacchi. Oiugd, a seaech:
Vedi GiiBugh. (Fig.) Dd seaeeh
7naU a min: Dargli scaceo matto.
^ seaeeh: Scaccato o a soacchi.
— Scaechera, Soacchiere.
Scad-dun, Scadere. « La cam-
hial la sead eli5 yn « La cambiale
Boade a] 15 del mese ». « L*e sea-
duu de riputaai&n, » : « E scadato
uell' opinion pubbliea ».
— Bcadent, Scadente. JRobba
seadenta: Roba scadente.
— Scadenza, Idem. Cambial in
sc€uienza: Cambiale in — . Ul re-
gister di seadenz: La vacchetta
(Telle Bcadenze.
Scafal, Soaffale. Seafal pien de
liber'. Scaffale pieno dilibri. Vedi
anche Seatieia.
— 8ca£al6tt. Vedi Utaghre.
Scagg (Tim ore improvviso),
Scatto di spavento, Casco (Lucca).
« 6r'oo avuu 6n seagg de n6 d\yn
«>Ii prese uno — incredibile».
— dcaggUi-ggiaa, C a gi i ar e.
« Me se aeaggia el sang'u in di
vhnn » : « Non mi rimane sangue
neUe vene ».
(1) Sbusare h pura voce del secplo XV
csi gntflcava : Pelare nno al gioco.
Soagn, Scagno (1) , S c a n n o
Scranna^ Sedia, Se^giola. Scagn
impaioM: Seggiola di Barga. (Fig.)
Montitin scagn: Sedere a scranna.
(Pr.) Quand la mhrda la monta
in seagn o la spusza o la fh dagn:
(Manca). (Appross.) Dai pidoochi
riuuti non aspettarti cosa bona.
— Scagnee (In dis.). Vedi Ca-
dreghee.
— Scagn^ll, Scannello (2), Pic-
cola sedia. Scagnellde sciavallin:
Bischetto da o del ciabattino. El
seagnell del nas: Gobbo del naso.
« IHgh al macellar eh'el te daga el
seagnell » : « Dirai al macellaio che
ti dia lo scannello ». J Porta a sea-
gnell : Portare a seggiolin d'oro.
Scaia, Scaglia. Seai€t de phss:
Scaglia di pesce. « M'h andaa 6na
scaia in d*on oec » : « Mi cntr5 una
scbeggia in un occhio ».
— ScaiOBnra, Scagliola.
Scaia, Idem. — de servizzi, de
la cantinna, a lumaga: — della
gente di seiTizio, della cantina, a
chiocciola. Bdrld gid de la scaia:
Ruzzolar le scale. Scaia de man:
Scalaamano. Scaia Porta: Scaia
da incendii o Porta. — de corda^
de seda: Scaia di fune o corda,
scaia di seta. \ — de ridnzioii, de
dishgn: — di riduzione, di disegno.
— Scalapertega, Scaia doppia o
Antenna.
— Scalacavall, Scaleo.
— Scalii-laa, Scalare. Scald, 6na
finestra (civ.) : Scalare una fine-
stra. I Scald dn cunt: Scalare un
conto.
Scalar, Scalare. Interhss scalar :
Interesse scalare.
Scalcagnk-agnaa (P. N.), Seal-
cagnare (3), Scalcagnd i scarp :
Stondare le scarpe. Scarp scalca-
gnaa : Scarpe che vanno da pai-te
o su una parte. Scalcagnd per
(1) Scagno fa usaio dal Bardi , che era
pur toscano, per Sedia, ma aFir.Bignlflca
tutt'altro; vuol dire; Voce del cane che
sooperta la lepre o la volpe abbaia c'oo
Sca!gna. Scanno e termine poetico e lette-
rario ; Scraana e storico, e usato solo In
certe frasi come : Sedere a scranna.
(2) Scannello in fior. e Lo sdrncciolo
della scrivania, per lo piu coperto di
panno ed e un taglio di came levalo dal
di dieiro della coscia del vitello o del bue
macellato.
(3) Scalcagnare vuol dire Batt ere col cal-
eagno.
SCA
— 652 —
SCA
oonoiilcare o disprezzare h faoii
d'uso.
8cald&-aldaa-da88, Soaldare.
Scaldass el coo : Soaldarsi la testa.
Sealdassela minga: Non pigliar-
Bela. SedlcUtgh el euu a 6n hcighi :
Soulacciarlo. — el IHt: — il letto.
— i eomi : — le coma o il oapo.
— i fir : RiBoaldarsi. — i orkgg :
Riscaldare. — % baneh : Scaldar le
panche di scuola. Scaldass: Ar-
rabbiarsi, Scaldarsi.
— Scaldabanch, Scaldapanche.
— Scaldada. Riscaldata.
— Scaldaldit, Scaldaletto. On
orologg chepar 6n scaldalett: Uno
Boaldaietto.
— Scaldament, Soaldamento.
— Scaldatori, Stufa (camera ri-
soaldata ne' coUegi).
— Scaldlglia, Scaldino.
— Scaldin, Cecia o Scaldino.
Ul scaldin ^er tegn\ eald i piatt :
Scaldapiatti, Scaidavivande. — di
man : Soaldamani.
Scal&-faa, Sgbembare , Dare
Boavo. Tagliare di scancio. « Std
coll chi el vet pussee sealfcta » (di
camicia): «A (^uesta inoollatura
ya dato maggior scancio o soa-
vo>.
— Scalfln, Pedule.
— Scalfadura, Scavo.
Scalfarott, Scalferotto. (In dis.)
Pantofula col pelo. Quell eke vend
i scalfarott in strada: Lo scar-
paro.
ScaliXL, Scalino. « Guarda che
gh'h 6n sealin » : « Bada cbe c'^
uno scalino ». « El g^d i dnn de la
baila e pceu i sealin del domm » :
« Ha gli anni della balia e coda ».
— Scalinada, Scalinata. Ija sca-
linada del domm: La — o gradi-
nata della cattedrale.
Scalmanass-anaa, Scalmanarsi,
« L'h inutil de sealmaneus » : « E
inutile scalmanarsi ». « L'^ rivaa
chi tutt scalmanaa » : « £} arrivato
qua tutto scalmanato ».
Scalmanna, Scalmana. « Quell
l\ el vdt c^rt minga a ris'e de ciajh-
ph 6na scalmanna »:«... a rischio
di pi^liarsi una — ! ». Scalmanna
de cold: Lampeggio.
ScalosBd., Scossare (1), Trabal-
zare. « L'h staa 6n scaldssit eon-
it) Scossare manca al -vocab. Ma pol
trovo: Scossata: lo scossare. O dunquet
Hndv su quella strada tutta germi
« Fu uno Bcotio continuo
carrozza, su quella strada
gbiaia ».
— Scal6s8, Scossa. J seaioasM
la carrozsa su quella strada m*
fame » : «! trabalzoni o le
della carrozza o vettara su qi
strada infame o non domata.
Scalvk, Scalvare (non com.)i.St>
ramare. Scalvdt i pdbbi .- CapstM*
zare o scapitozzare i pioppi. Di-
vettarli.
— Scaly, Ramaglia, DiruBft*
tura. M scalv di sares: II ta^
de' salici.
Scalzk, Soalzare e Sealnaie.
ScalzdL la thrra : — la terra. Sesi-
za 6n ciod : Tentennar on ehiodai
I Scaled cdms 6n nvuU : Soalciait
come mulo o come un accidents.
— Scalz, Scalzo. | JEl seals id
s*eiopp: 11 calcic del fucile.
— Scalzada, Caloio.
Scalzacan, Scalzaoane. P&vertt,
ma tutt' alter che scalzaean: Po-
vero s), ma tutt'altro che scaln-
cane.
Scambi, Scambio. Atidd inseaim'
hi de vun: Andare i>er scambio.
In scambi: InTCoe o in iscambioL
Scamblett, Scambietto. ^m«i-
biett de eavail : Rallegrata.
Scambffla, Scamonea (poco il8»-
to), Calia, Smorfiosa. « Ohi VI
quella hruita seamojffla ^ » : « (Thi
e quella brutta smorfiosa I Uni
sora Rosetta».
Scamottk-ottaa (D. Fr.) B*-
rare), Rubare al gioco. | «A/m'i
scamoUaa la mor6sa » : « M'bam-
bato ramoro8a»
— Scamottada, Ladreria.
— ScamoUoeur, Baro, Barat-
tiere
Soamp&-inpaa-iiipas8, Scam-
pare. 4c6> seampass «en£'an »...»:
« Se campassi mule anni... ». Seamr
ph i ann de Matusalhmm: Cam-
pare gli anni di Matusalemme.
(Pr.) Fii che vhgg nd se seampa:
Pi^ che vecchi non si campa.
Scampagua-gnaa, Scampagna-
re. « Lit felice che el vd a smm-
pagnd » : « Lei felice che se ne ti
a scampagnare ».
— Scampagnada, Soampagnata.
^cSe vd a fd 6na scampagnada » :
« Si Y& a fare una scampagnata*.
Scampank-anaa, Sbatligliareii
SCA
-653-
SCA
BTEapanare. « Sb sentiva seampor-
t de Idntan » : « Si sentiva uno
Btinx^anare lontano ».
— Soampanada , Soampanata
on. com.), Scampanio. Onaseamr-
TtTh€Ziia eke d duraa trh or: Uno
»a>mpanio o soampanellata ohe
iir?> tre ore.
— Scampanellada, Idem. « T'ee
trhtii che seampanellada ^ » : « Hai
di'to ohe — ? »
Scanchink-inaa , CroUare (1),
^eo.'teiinare. « Quel iavdl II el
ca'^tchinna » : « Quel tavolino ten-
Bxixia ». ^ella hanca de crhdil
» seanehxnna: Ouella banca di
^redito sta per failire.
— Scanchlnament, Orollo. On
tcanchinament : Un crollo.
Scandall, Scanda^lio. Scandali
:2e ciissa: Soandaglio di oasBa.
— ScandagUk-gllaa, Scanda-
^liare. SoandUtglih V6pini6n ptib-
hliea (civ.]: Scandagliare V opi-
nioije pubblica.
8candaUzz&*lzzaa-izzasB, icGh^el
«e seandalUsza minga ««...»:« Non
la si seandalizzi se io... ». « S(int
restaa ecandalizzcta » : « Rimasi
scandalizzato ».
— ScandaldB, Soandaloso. On
process, romam, disedre, croncma
^candalosa : Un prooesso, un ro-
•manzo, discorso, oronaca scanda-
losa.
— Scanddl, Seandalo. 2>d seanr-
dol: Dare seandalo. L*e la prHa
del scandal : £ la pietra dello — .
Scanella-ellaa, Soannellare. Co-
lonn seanellaa : Colonne soannel-
late.
— ScanWadora, Soannellatura
e Seanalatura. « El vd minga dent
in /«—»:« Non entra nella — ».
Scazig^ll, Soafi'aletto (de'tipo-
pograii). « M*h borlaa qid el scan-
qeu con tutta la batteria » : « Mi si
h Tovesciato lo scatfaletto e tutto
il resto ».
8ca]iii&-xmaa, Scannare. Scan-
nd. i hke : Soannar gli agnelli. |
Scannh % casiign : Castrare le ca-
stagne. M cortellin per scannh i
casthgn: II castrino. | Scanndt el
mazz: Partire o Soozzare il maz-
zo. I Vestii — ; Vestito scannato.
Scans, Soanso. A scans de er-
ror: A soanso di equivoci. — de
malintes : A soanso di malintesi.
— Scansafadlga, Scansafatiche.
— Scansii-nsaa, Scansare. Scan-
sd el pericdl : Soansare il pericolo.
Scanscia (Volg.). Vedi Slawr-
pella. N. fr. : Prestin di scansc
(R. St.) : Pomo delle gruecie.
— ScanBCiada, Colpo dato eon
una grucoia. Grucciata.-
— Soansoin, Scricciolo, Nanuc-
oio, Figliolo dello stento.
8cantO]i4-onaa, Scantonare (1),
Smerlare e Smerlettare. Ona do-
gliktt tutta scantonada : Una ve-
staglia tutta smerlettata.
— Scantdn, Smerlo. Pdnt a scan-
Idn : Punto a smerlo.
Scanzia, Soansia (2), Armadio.
/ scanzii de la bottega : Le scan-
sie della bottega.
— Scanzieua , Soarabattola.
Ona hella scanzietta tutta pienna
de belee, de memori : Una soara^
battola plena di gingilli, di me-
morie.
Scapellada, Scappellata. Fagh
6na gran scapellaaa: Fare una
gran soappellata a uno.
8cap611a (Ant.), Scapigliatura.
« L*h faa 6na scapolla » : « Fece
una pazziola di giovinezza ».
Scappk-ppaa, Soappare. «2>e
ch\ no se seappa » : « Di qui non
si seappa ». Lassass scappd, de.,, :
Lasciarsi soappare. Seappa facura
a... » : « Scappar fori a... ». ^capph
lapissa: Scappar di pisciare. IMS-
sassel scappd, fceura di man : La-
sciarselo uscir di mano.
— Bcapi^ada* Scappata. Fd&na
scappada in montagna : Far una
scappata o un fuggi fuggi in mon-
tagna. Andh de seappacut: Andare
di volo. I Fd> 6na scappada (tra-
soorso) : Idem.
— Scappadlnna, Soappatina.
— Scappaddr, Scappatore, Ca-
(1) Crollare che significa ne pi{i ne
meno che : Tentennare e usato a tutto
pasto, da* noetri scrittorl di giornall, per
Cadere, anzi addirittura per.Rovinare. La
lal ca»a e crollata per dire: E rovinata.
(i) Scantonare In fior. significa invece
Vol tar una oantonata.
(i) Scansia in fior e mobile assai plu
bello che non sia la nostra scamia. E qnel-
lo che noi dlremmo Etasgere a vSder. Pero
anche anche a Firence M chiamano scan-
zie quelle degll speziidi ,degli orefici, eoc.
SCA
— 654
SCA
vail scappador: Cavallo scappa-
tore.
— Scappadora o Scappatorla,
A la scappadora: Alia soappa-
tora.
— Scappament , Scappamento.
Orologg a acappainent: Oiiolo a
scappamento.
— Soappavia, Idem.
Scapusc, Scappuccio. Tc&u sii
6n scap-usc: Scappucciare. I Fd
el scapusc: Correre la cavallina.
On pret scapusc : Prete matto,
(Pr. toscano) A prete matto po-
polo spiritato.
— Soapuscl^-sciaa, Spapuceia-
re. « Oo scapusciaa e tne son faa
mal a o me s6n rovinaa la ponta
del dUy*'.<i Ho scapucciato e mi son
mezzo rovinato il dlto grosso ».
— Scapusciada, Scappucciata.
Scaraabttola, Scarabattolo.
Scarabocc, Scarabocchio. Pien
de scarabocc : Pieno di scara-
bocehi.
— Scarabocci&-occiaa , Scara-
bocchiare. « Searabocei gib di
vhrs » : « Scarabocchio qualcbe
verso ».
— Scaraboodada , Scaraboc-
ohiatura.
Scarbonti-ontil, Imporrare, Ab-
bronzare. « T^ee scarhontii la bian-
cheria » (vedi anche Grema) : La
biancheria 5 tutta imporrata.
Scardass^-assaa , Scardassare,
Cardare. Vedi Scarleggia.
— Scardaasada, Cardata, Scar-
dassatura.
— Scardass, Cardo, Soardasso.
Scarega (Volg.). Vedi Scarieae
voci affini. A scarega bart : A sca-
rica barili.
Scaric^-caa-cass, Scaricare.
Scarlcabari, Scaricabarile. Fa
a — : Idem.
Scarlatt, Scarlatto. Divenia
scarlatt: Farsi scarlatto.
— Scarlattinna, Scarlattina. La
fever scarlattinna : La febbre scar-
lattina.
Scarllg^-igaa, Scivolare, Scar-
lipa sul giazz: Pattifiare o sdruc-
ciolaro sill ^hiaccio. Scarliga e
borld. gio: Sci volar un piede e ca-
scare. Sdrucciolar e cadere. « JEl
m* h scarligaa fmura di man » :
« M'^ agiisciato dalle mani ».
— Scarliga e Scarlighetta ,
Sdrucclolo, Sdrucciolella (Pistoia).
« / fiaeu dn fa adna searliga tm
nev » : « I ragazzi ha fatto m
sdrucciolo suJla neve ».
— Scarligada, SdrucciolamestiL
— Scarlighent, Sdmccioleiite •
Sdrucciolante.
Scarna-maa-mass, Scomarec
Soarnire. Scamd. 6na peU: Sett^
nare una pelle.
Scaroccia-occlaa, Vedi Searm-
za.
Scarp, Strappo. « Guarda ekt
scarp in di calzon » : « Guards dM
strappo ue' calzoni ».
— Scarpon, Scarpone.
Scarpa, Idem. Scarp strUl, dhc
ghe se balla dent^ ehe fan mol:
Soarpe stretta, che ci si Dall» den-
tro, che fanno male. Scarp Mof-
cagnaa : Scalcagnate. JOustra t
scarp : Lustrare le scarpe. Im-
siragh i scarp avun: Liustrarek
scaipe a uno. Cuntit eotne la stat-
la ai. scarp: Far con to di ub»
come delle scarpe vecchie. Tegtd
el pe in do scarp: Tener il pied*
in due stafi'e. Vatf-zass i p^ foeun
di scarp: Non gli restare' doTft
mettere i piedi, V^ss nanea degu
de lazzagh i scarp : Non esser de-
gno di legare le scarpe a un*.
« Elvaa ris'e de nass eon su scarf
e ealzett » (scherz. di iin parte leo-
to e difficile) : « Egli ha a uascen
calzato e vestito » (1). A'vegk I
scarp gid dedree : Portare le scar-
pe a oiabatta. Avhgh nanea aearf
m pee : Non avere scarpe in pifr*
di. Mett fcRura la searpa: Mc^
tere la calza. (Pr.) I seitKcUim
g' dn semper rott i scarp (ap-
press.) : Cane non. mangia mni
came di cane. Uh mci frttsiit H
scarp che ne di lenzoeu : '£: meglio
consumar le scarpe che le leniii*
la. Se dev minga tegnl el pi m
tanti scarp: Non si deve teoen
in piede in cento ataffe. | Is
Scarpa del mur: Muro a Scarpa. |
La searpa de la carrazza : Scarps.
— Scarpasola, Scarpetta, Soar*
pin, ecc. Scarpaooia, Scarpettit
Scarpina e Scarpettina.
Scarpa, Scerpare, Dissodadft.
(1) 11 concetto della fmse mn&nMe la
fior. non credo ci lia. Nascere vieatito hik
due signiflcati divers! dal milanese : e oM:
CoUa membrana involiataa Fortiuftmta.
SCA
655 —
SCA
ar-^d, 6na hrtighira: Dissodare
L soopeto.
3csj:i>azza, Torta d'erbo.
3caj:piattola, Sceruelloiie. Fd> o
««€- &na scarpiattola: Commet-
v& o fare o dire udo Bcerpellone.
EU^ars, Scarso. Misiirci sears:
isixrar a risparmio.
— Scaxseggi^-eggiaa, Scarseg-
ti,-r«A. Searseggia a danee: Scar-
ig^aro a denari.
— Scarsitaa, ScRr8it(\ e Soar-
^zza. Jja scarsezza di spezzaa de
rffcnl : La soarsit^ di spezzati di
rgento.
Scaxsella (Pooo comune), Scar-
»11». Vedi Saecoceia,
Scart, Scarto. Bohha de seart:
.o'ba di soarto. | « Te faa el
tart f » (gioco) : « Hal fatto lo
sarto ? » ( Archivii) El seart di cart
^&n, Archivi Vh rohba geldsa: Lo
sarto degli atti d'un arohiyio h
osa geloBa.
— Scart&-rtaa, Scartare. Scartii
alia leva: Scartare dalla leva.
Jcarta bagatt: Dire il fatto suo.
Grioco, Archivio, Zecca, ecc.)
(cartare.
Scartabellk-ellaa, Scartabella-
e. « Oo seguitaa a scariabellit per
rovd.., » : « Ho eontinuato a scar-
Abellare per trovare ».
Scarta£azz, Scartafaccio. « Ma
\08se Ven fee de tuUi quii scarlor-
^azzt »: « Che ne fai di tanti scar-
»taoei ? »
Scartari, Qnademo. El scarlari
ISl d&cer de scola: II quademo
lei oompito di ncuola.
Scaarteggik-egglaa, Scardassare.
Searleggia o Scardassa la lanna :
Scardassare.
— Scarteggiada e Scarteggia-
Aiira, Scardaasata e Scardassa-
kura.
— Scarteggin, Scardaesatore o
Scardassiere.
Soartojffla, Cartaccia. « Stasira
n6 vedi ehe searloffi » (gioco): « Sta-
Bera iion vedo che cartacce ».
Scartoaus, Cartoccio. Fd, sii in
d'Sn scartozz: Accartocciare. Chi
gearlozz de bdnbdn: Un cartoccio
di dolci.
— Bcartozzada, Cartocciada.
-^ ScartozzMl, Scartozzln, Car-
toooetto, Cartoocino. P (Fig.) Di
persona attilata che pare uBcita
da uno scatolino, Milordino.
Sca88&-a8saa» Scassare (1), Cas-
sare. Scassa i segn del lapis c6nt
el radirgummi: Cassare i segiii
del la matita col radirgummi..
« Scassa , scassa quella jras » :
« Cancella, cancella ». Seassd, ona
sentenza: Cassare ima sentenzn.
Cassa del ruolo: Radiare.
— Scassadura, Cassatura. « In
sta pagina gh'e tropp scassadur » :
« In questa pagina ci sono troppe
— o eancellature ».
— Scatola, Scatola (2). — de si-
garetl, de tabaeeh, d^ sardinn, de
la zipHa: Scatola di spagnolette^
tabacchiera, di sardine^ della ci-
Sria, A Ihtier de scatola : A lettere
i — . R6inp i seatol : Rompere le
scatole.
— ScatoUtta, Scatoletta. — de
zolfanH: — di fiammiferi.
— ScatoUn, Scatolino.
— Scatoldn, Scatolone.
Scav, Scavo. (Civ.) / magnifich
seavi de Pompei: I magnifici ecavi
di Pompei.
— Scayament, Scavamento.
— Scaya-avaa. Scavd i foss r
Scavar le fosse. | (Fig.) Scavdt vun:
Scalzare uno. « Jb'oo seavaa pdlid
polid » : « Ho saputo ogni cosa ».
Scayalc&-lcaa, Scavaloare.(Fig.)
« L'e stau scavalcaa » : « Fu sca-
viilcato o soppiantato ». Seavaled
6n mnrell, on a sees: Scavalcare
un muro, una siepc.
Scavdzz, Scavezzo. Tromhon e
Peslon scavezz : Trombone e Pi-
stone scavezzo. | Villa seavezsa :
Vita snella, piegnevole.
— Scavezz4-zzaa-zza88, Scavez-
zare. « El s*e seavezzaa 6na gam--
ba»: « Si spezzb una gamba ». -
— Scavezzacoll, Scavezzacollo.
^ ScaYl&-vlaa-yia88, Scapigliarsi.
Scaruftaro. « Te see tutt scaviaa >» r
« Sei tutto scaruft'ato ».
Scayldu, Con molti capelli e lun-
ghi. / scavion del R^ : Le cento
guardie.
Sc6ff (D. Fr.), Capo. « Vui gh'h
chi el sceff » : « E qui il maestro,
il capo fabbrica, it padrone di
bottega ». D « Per balla Ve seeff » r
(1) Scassare in flor. significa : I.cvar
dalla raasa o anche : Divellere a Pistoia.
(2) Scatole si chiamano le scarpe troppo
larghe e di brutta forma; da nol Seaiol \
piedi troppo lunghi e piatti.
SCE
— 656 —
SCE
■« Per ballare 6 un me n'impippo o
^ numero uno. | Bohha sckfia: II
iiore.
Sceleraggin, Sceleraggine. « VI
perd 6na sceleraggin questa de... »
jiperbole) : « La ^ una vera scel-
leratezza codesta di... ».
— Scelerato, Scellerato. « Vd,
via scelerato yt (scherz.): « Va via
fioellerato ». On vin scelerato : Vi-
no scellerato.
Scelt, Scelto. Rohha seelta : Ro-
ba soelta. Truppa seelta: Soldati
«celti. Cgra »cci/a ; Uva seelta. « Oo
^celt foRiira elmhiynni Ho trascelto
il meglio ».
Scemisetta (D. Fr.); Oamicet-
ta (1), Camicino, Bavenna. Scinii-
■setta sedllada o averta : Camicino
scollato. Scimisetta a coll: Cami-
cino acooUnto.
Scempi, Scempio. « Whmm faa
6n scempi » (in dis.) : Fame le
matte risa, crepare dalle risa.
Sceuarl, Scenario. « JEl scenari
del pHmm att Vera 6n hdseh » :
« Lo scenario del primo atto era
un bosco ».
— Scdnna , Scena. Soenna par-
rapettada : Camera parapettata.
ATiddi in — .• Andare in — . Ttrd
in sehnna: Tirar in ballo. I Oh
€he scknna » : « £} una scena! » |
Fh di scenn: Fare delle scene o
ecenate.
— Sceudtta, Scenetta. Onasce-
netta de rid : Una scenetta ridi-
«ola.
Sc^ndera (Volg.). Vedi Zkner,
{1\ popolo in queste voci) « Ohe
fforarta un poo de scendera » : « Ci
vorrebbe un po' di quattrini ».
— Scenderee» Ceneraio.
— Scenderada, Cenerata.
— Scenderent, Ceneroso.
— Sceudlroela, Cenerentola.
— Scendiroeu, Covacenere.
Scenlglia, Ciniglia. Chiarnisidn
de sceniglia: Guarnizione di — .
S'cduna e Scli^nna» Schiena.
Bassd, la s' cenna : Curvare la
echiena. Lavorct de s^cknna: La-
vorare di schiena. A s' chnna de
mull: A schiena di mulo. A »*«^n-
na nuda: A bisdosso. Avhgh Voss
in la — ; Aver la pigrizia nell'os-
sa. Avhghela in la — ; Averla nel
(1) Ma Camicetta in Tosc. h diminat.
<1i camicia, e non e la SdmiseUa.
gobbo (non com.). MHt te — <
mur: Metter le spalle al
— S'cenada, Colpo di
o nella schiena.
— S'cenetta (Pezzo di legnoA
bruciare non rotondo), Pezzo A
catasta.
— S' cendn , Ampia schioa
(Grosso pezzo da catasta). IJCM
gid el —: Piegare 11 groppoie.
Scdnten , Centina. Tirh «m d
scenten de Vareh : Levare la eei-
tina dell'arco.
Scentenk-enaa, Centuuie.
Seentenh Vareh : Centinare ram
in costruzione.
S'cdpp. Fesso. « Gh^h 6n s-eeff
in del Ihgn » : « Nel le^no c-^ id
fessino ». « M eumd V it iraa M
s*eepp » : « II cassettone fece mw
spacco ».
— S'c6ppa, Spacoare. S'eqtpAk
Ugna : Spaccar la le^na. « El fi
s'eeppaa la testa » : « Gli spaced i
capo ». « Me s6nt s'ceppaa i oof-
z6n » : « Mi son spaccato i calio-
ni ». Sentiss a 8*cepph el eoenr:
Sentirsi fendere il ouore.
— S'cdppa, Schiappa e Stiappi
« Oo faa aid di s^eepp » : « Ho pw-
parato delle stiappe ». | Jj*^ im
s'eeppa » : « £ uno schiappino >.
Scepp, Ceppo. On scepp de ei:
Un ceppo di case. (Maei^o) Stiff
gentiltf gialdin^ argeniiny eee.:
Boocie ealcaree. (Botanical On
bhll sehpp de rosmarin .* Un W «
grosso ceppo di ramerino.
— 8c6ppada, Ceppaia. Temu i
niant in seeffpada : Tener gu al-
oeri a ceppaia. | Zattera di troD-
chi) Fodero.
S'cera, Schiera. In s*cera: In
ischiera o a schiera. M^tt in s'ee-
ra : Mettere in schiera.
— S'cerasB-eraa, Schierare. <&
s'in se*eraa sui ba^Hdn » : « Si soiio
schierati lungo i bastion! ».
Sc^rni-xill, Scemere, Scegliere.
Sc^mi foBura: Trascegliere, Va-
gliare. P. £. « L'd propi seemH
foeura el moment hon I » (Iron.) :
« Ha scelto proprio il tempo ! >
« An seemii foeura i pustee ah
raqgios » : « Furono t aglia^ i pift
animosi ».
— Sc^rna e Seelta, (CiT.), Cer-
nita (in dis.) Seelta. Fa la seema:
Far la seelta. Pentiss de la sheila
o scema : Pentirsi deUa 6oelte»
SCE •
— 657 —
SCH
Scemida, Scelta. Fd, la seer-
tdcc di,., : Far la scelta del...
Scarpa, Serpe. « Ti va sU in
ic^^a » : « Tu monta in serpe o a
ifcssetta ».
— Scerpin, Serpe.
Sc^r, Cerro. On regondin de
9^r : Un tondello di cerro. Bdsch
B 9chr: Cerreto.
S'cervellass-laa , Scervellare.
■^€>rh s^cervellass a: Scervellarsi
m » m
Sees, Siepe. Sees viva, morta:
►iepe viva, morta, (Pr.) A san-
*.j4.gne8a, ecc. Vedi Agnesa, On
*€&eSf dove ednt el cervetlaa se liga
sees: Un paese dove si legano
e viti coUe salsiocie. Rar come
campanin in di sees : Raro co-
a.e le mosche blanche.
— Scesetta, Piccola siepe.
— - Sceson, Siepone. Sceson de
%%v6i : Cortina (Arezzo), Tendone.
Scesora. Vedi Sdsora.
S'cess (In dis.). Stretta al cuore.
c jy^ staa per ml dn gran s'ckss » :
< Mi son sentito stringere proprio
a onore ».
Sc^sta, Cresta. Odn la sehstai
Colla cresta. Minutta de lacchtt,
•flldn, erhst e fasceu de qall : Bor-
bottino di animelle, scnienale di
vitello, creste e granelli.
S'c^tt, Sohietto. Vegnl vias'eett:
Procedere schietto.ZHZZn^^t e s'ceii:
Dir la pura e schietta verity.
— S'eettezza, Schiettezza.. C6n
tutta — ; Con tutta — .
Selves, Seveso. (Nome di iiumi-
ciattolo sotterraneo di Milano )
« JS7/ par 6n sceves » : « fi una fo-
gna».
Scheia, Scheg^a, Scaglia. « iT ^
andaa 6na seheta in d/ 6n did> :
4c Mi si h fitto una scheggia in
un dito ». « M^l. andaa 6na scheia
de pieaprH , in d' dn oee » : « Lo
scalpellmo mi ha mandate una
piccola scaglia in un occhio ».
Scheia de dent: Scheggia di den-
te. I (Divisa de' capegli) « 2y'^ adree
a fos8 la scheia » : « Sta facendosi
la Bcriminatura ».
Scheili-eiaa-eiass, Scheggiare.
Ong ehe se scheien : Unghie che si
scheggiano. Vds scheiada : Voce
etridiila o fessa.
— Scheion (Denti di cavallo),
Soaglioni.
— Bcheids, Soheggioso. Sass,
Ihpn, seheios : Sasso, iegno scheg-
gioso.
S<^dlter, ScheletrOt «i^'^ ridott
edme 6n schelter » : « £ ridotto co-
me uno scheletro.
Schenal, Sohienale (1), Spallie-
ra del canap^. — de la carrozza:
— della carrozza.
— Schenna, Schiena. Vedi S*een-
na. Ona sehenna de Ihgn: Pezzo
da catasta o Squaiiia. Ona meda
de schenn de fo : Una catasta di
pezzi di spacco o di faggio.
Scherma, Idem. Tirh de scker-
ma : Tirare di scherma.
Scherz, Scherzo. On hrutt seherz :
de eattiv ghner, de natura: Un
brutto scherzo, — di cattivo ge-r
nere, di' natura. Fit dn seherz (di
persone) : Far uno scherzo. | (Di
legnami) Screpolare. Slcb al seherz :
Reggere la buria o laconia. (Pr.)
Seherz de man, seherz de villan:
Scherzo di mano, scherzo di vil-
lano.
— dcherzk-zaa, Scherzare. Rid
e seherzdb : Ridere e scherzare. Gh*l
poech de seherzd : C h poco da
scherzare. « Soo ben ch'el seher-
zaf »: « Ma lei scherza ». I « Stct
piumma chi sul eappellin la an-
daria pussee seherzaaa »: « Code-
sta piuma cost), sul cappellino,
andrebbe pift sghembata ».
— Scherzant, Scherzett, Scher-
z 6 8 , Scherzetto , Scherzevole ,
Scherzoso.
Scliic<^er&-eraa, Schiccherare.
« In trii minutt I'd schiceheraa gib
dn sonhit » : « In tre minuti ha
schiccherato un sonetto ».
— Schiccherada , Schicchera-
tura.
Schinca o Stinh, Stinco. « JE^Z
m,' h daa 6na peseiada in d' dn
stineh o sehinea » : « Mi diede una
pedata o un calcio in uno stinco ».
Schiriblzz, Schiribizzo. (pitl po-
polare che Ghiribizzo). « Gh'h sal-
tan el schiribizz de...>:«. Gli h sal-
tato lo schiribizzo di...)»
Schirpe, Corredo. (Schirpa e
Seherpa sono in dis.).
Schisc, Schiacciata. Nassehise:
/I) Schienale che corrisponde cosi bene
a Schenal nel suono della voce, signifioa
tutValtro : e la midoUa splnale del bue
macellato, e corrisponde alia nostra Mi-
dolla.
AD.
SCH
— '688
Naso camoscio | Vkss schise : Es-
8<>r digiuuo. Q Stit schise (volg.): Star
chiotto o Tener in sfe o Non sVe-
sciare.
— Schiscietta (In dis.), Gibus.
Vedi. (BozzolL di Bcarto) Sinighel-
la^ Faioppa.
— Schlscia (Pop.), Moro8a(pop,).
« La mia schiscia »: « La mia scm-
pata )».
— Schlscl&-isciaa-iscia8S,Schiz-
zare (1), Scliiacciare. Sehiseid 6n
pe a vun : Schiaociare un piede a
uno. Schiseid on sognhtt: ochiac-
cjare un Bonnellino. — Voce: Striz-
zar o Stringere I'occhio; — 6n li-
mon: Strizzar un limone. — I'uga :
Pigiare I'uva. « Perehb lu el va in
la folia a fass sehiseiaf »:« Perch fe
andar nella caloa a farsi pigiare ? »
— Sclii8Ciada» Schiacciata. « Che
sehiseiada in quella folia / y^:« Che
Hchiaociata in quel pigia pigia ».
— Schisoiadlnna, sohiacoiati-
na. Sehisciadinna d'occ: Strizza-
tiua d'occhio.
'- Schi8Ciallm6n, Strizzalimoni.
— Schisciamlcchitt , Chierico
8eminari8ta.
-— ScMsclandB, Schiaccianoci.
— Sclii8claUd.-attaa, Schiacoio-
1m re. « Te me sehiseiattaa el cap-
pell »: « M'hai schiacciolato il cap-
pello ».
— Bchlscidn, Muso schiacciato
o Chi ha il naso sohiaociato.
Schiva - lyaa - iyasB ,. Schlvare.
« Podend no schivall el gh*h andaa
ine6ntra-»: « Non potendo schi-
varlo ffli andb incontro ». « Schir-
va Voliva / yn « Che Dio mi o ti
-Hchivi da... »
— Schiyafadigh, Scansafatiche,
Sbuccione sfatioato.
— ScMvl, Sohifo. Fdschivi: Fa-
re schitb ed anehe Fare afa. Mill
sehivi : Avere a sehifo o Venire a
Hohifo. Vegg , libidinds , che fh
sehivi: Vecchio, schifoso, che sgal-
letta.
— Schivia, Schividtta, Sc1i1y16b,
SchiYioeu, Boccuccia, Ninfa, Schi-
va (Bch.), Schizzinoso, Schifiltoso,
Schiflltosetto.
(1) Non c' e caso che schizzare s'acco-
modi col nostro Schiscid: d !1nvece : dl-
segnare alia grossa, f rem ere di sdegno, di
'donna che nel camminar si divincoli, del
carbone che getta faville e scoppia.
— Schivlaria, Schiiatk. «-X'<
d^dna schiviaria unica » : « £ d'una
schifiltA. unica »..
Sohizz» Schizzo. Con duu schist
de phnna : Con due Bchizzi di
penna.
— SchlzzA-zzaa, Schizzare <1).
« L'h minga disegnaa Vh apphnna
sehiszaa » ; « Non h disegnato ^
appena — o abbozzato ».
— Schizz6tt, Schizzetto, Boz-
zetto. « El m'di fan gio 6n sehis-
zeli in lapis » : « Me ne fece il boz-
zetto alia matita ».|« Cdnt &nsehia-
zett I'oo hagnoia »: « L'ho ba^^uato
con uno scnizzetto ».
— S<^izzetta - ettaa - ettaaa,
Sohizzettare, Iniettare.. Schizzetta
la piagheUa: Schizzettar la pia-
ghetta.
— Schizzettada, Sebizzettatura.
Fass di sehizzettad : Fai*8i d«lie
schizzettature.
Schlzzinds, Schizzinoso. S^hiz-
zinos in del mangid: Schizzinoso
nel mangiare e Lemia e Bocc«
lernia. «Za ^d la aehizzinosa*'.
« Fa la spregioBa ».
Sola (Volg.). Vedi <7tA e Chi.
Sciabalon, Sdabalott, Sciaba-
lent, Che ha le gambe a soiabola,
Sbilenoo.
— Sclabalin, Banchella.
— Sciabel (Volg.). Vedi SniahcL
Sciabol, Sciabola.
Bciab6 (VolgJ. Vedi Sabo,
Sclabracca, Gualdrappa. - ..
t ciffer ricanuM: Gualdrappa col
oiti*e ricamate.
Sciacc6, Vedi Chepp\,
Sciao<|ii&, Soiacquare. — i
cer: — i bicchieri.
Scialalla, Scialare. « Oh'^pi
de scialalla yn « C'^ poco da sej
lare ». | Sciala Beeo ! (2).
— Scialo, Idem. Fa di sfiaH\
Fare sciali !
Scialappa, Idem. « G*dn mist A
seialappa in tla minestra»: «6]
hanno messa la — nella mLinestni^
Sdalacquk-quaa, Scialacquai
« I/d scialacquaa tuU » : « Ha sci
lacquato il suo ».
Sclall, Scialle. — de lanna^
seda, de Persia: Scialle di
(i) Schizzare in fior. ha anehe il
del nostro Sprixxd e Sdlta in.
(2) Erase iron lea contro ohi dice t|
rate-
SCI
— 659 —
SCI
di seta, di Persia. A seiall: A
scialle.
— Sclalett, Sclalin, Scialettin,
Sctalon, Scialletto , Scialluccio,
8ciaIlettino, Sciallone.
ScUimbola (D. Fr.?) N. fr.: Fdt
sciamhoUt : Far gazzarra o meglio
ribotta.
Sciainda(D.Fr.),Color camoscio.
Sclampa e Zampa, Zampa. Me-
nd i seiamp : Menar le mani.
Sciatnpa o Zampa de gaintia :
e>rutta sorittura) Uncini o Raepa-
u»a di gallina o Rabeschi. (Grin-
ze siille tempia) Zampe di gal-
lina. (Pr.) JDoprd, la seiampa o
zafnpa del gait, eec, : Vedi Casth-
gna.
— Sciamp&-paa, Zampare, (1),
Ghermire, Afferrare (poca pop.),
Aggnantare. « Lit el seiampa tutt » :
« Egli agguanta tntto ».
— Bdampada, Zampnta, Mana-
ta e Manciata. Ona sciampada de
marengh: Una maitciata di ma-
renghini. Ona sdampada stil cv-
lin^r (cappello) : Un lattone.
— Sciampett. Vedi Zampett.
Bciampin e Zampin, Zampinae
Zampino. MHtegh el sciampin :
-Metter lo zampino in una .oosa.
« Poreo sciampin / » : « Sacco rot-
to I « Sl6nga el tb hell sciampin 'jr
iceull sii>'. « AUunga il tuo ma-
nino e piglialo da te ».
— SciampiroUtt, Zampine, Ma-
nine. I sciampirolitt d*6nficeu: Le
zatnpine d'un bambino.
Sciamp&gn, Seiampa gna.S^am-
paqnf ranees e seiampagn nazio-
nal : Sciampagna francese e — na-
zionale.
Scian, Vedi Gait, « Cara la mia
sdarina )» (a donna amata) « La
mV sciupata » (volg.) : « Sennino
mio ».
S'clanca, S'ciancdn, II Mangia.
S'olanc^ e S'clnc&. Schiantare.
S'cincass la vksta: Strapparsi il
veetito.
Sciaucradnra , Incavatura di
vita. B^lla seianeradura : BelPin-
oavo di vita.
Sclantl«lidn»Fedine. «JS7;)orto
(i) Zampare e Zampata che pur nel
8uono corrispondono perrettamente Asciatn-
pa 6 & Sciampada vogliono dire tutt'altro.
■ significano Percotere coUa zampa e Colpo
di zampa.
i seiantiglion cosl Idngh eh* el -par
(in ingles » : « Porta certe fediue
Innghe ohe par un inglese ».
Sciaraban (in die.) Baroccio e
Sciarab^.
Sciarada, Idem. «Quella donna
per ml re 6na — » : « fe un indo-r
vinello ». .
— Sciaradista, Idem. On—fa--
moso : Famosb apiegator di scia*-
rade.
Sciarbattola (In dis<) Treoea,
Ciana, Genga (Arczzo).
— Sciarabattana (Schioppetto),
Cerbottana, Sciarabottana.
S'clari-ril-ri8B, Schiarire. S'Ha^
riss foRura on poo : Schiarirsi un
poco il cielo. S' ciart 6n liqudr :
Chiarire un liquore.
Sclarlott. (D. Fr.) Charlotte. '
Sclarpa^ Sciarpa, Ciarpa(l). mEl
delegaa allora ets'h miss la sdav^
oa » : «c Allora il delegato si cinse
la seiarpa ». 0^'ia .volta i donn
porlaven la sdarpa : TJna volt»
le donne usavano la oiarpa.
— Sdarpdtta, Ciarpetta. — de
seta: — di seta.
S'classer, Sodo. Pann s'ciasser
(in dis.): Panno fitto. On basin
s'ciasser: Un bacio sonoro, sohioc-
cante. Dorml s*ci<isser: Dormir
sodo. Grapp d'uga s'ciasser: Una
pigna.
Sciatdg'l (D. Fr.) Scatola, Ca^
fanetto. « Guarda tn la mia seia-
tog*l che te trovaree. la eollanna » :
« Guarda nel mio cofanetto chie
vi troverai la collana».
Sciatt, Soiatto, Rospo, Tozzotto.
Una casa seiaUa: Una casa tozza.
i(Rospo) Pien de sciatt: Pieno
i botte o rospi. « JB7 d&i. che V I
6n smalt f » : « E dalli ! E batti li
o E sette I » Avhgh la phll de sciatt:
Avere la pelle scabrosa. Fd el—:
Farlo gnorri.
— Sclattera (Nido di rospi, Sta-
gno dove stanno gracidanti), Ran-
nocchiaia.
— 8ciattell,Sciattiii,SclattinoBH,
Rospetto , Rospettino. « Fam,m
minga vegnl i sciattit » : « Non mi
far entrare i batistini ».
(1) Occorre saper^ che Ciarpa s^gni-
flca anche roba vecchia e vile, stra'coi e
bazzecole e nella montagna pistoiese poi
ciarpa lo dicono quando ana donna par-
torisce una bambina.
SCI
^660 —
SCI
^ Sciattdn, Rospaccio. V^sdn
seiattdn: Essere ingordo. « Quella
donna la par 6n «cia^Mn»:« Pare
una botta ».
S'ciav, (Volg.). Vedi Schiavo,
Sciavatt. N. Fr. : Negher edme
&n sciavatt: Moro come una tinoa.
Sclavatta, Ciabatta. Bordell in
sdavatla : Una ohiassata o Un
chiasso del diavolo. Cuntd vun
cdme 6na sdavatta desmissa: Sti-
mare uno quanto una ciabatta.
Porta^h nanca adree i sciavatt:
Non esser degno di portar le oia-
batte a uno Opp. Non somigliare
a uno neanelie nelle acarpe.
— Sdayattii'ttaa , Ciaoattare.
« L*e 6n' 6ra ch* el sdavatta per
c^ » : « ^ un'ora che ciabatta per
casa ». « M^h toeeaa de sciavattit fin
2^ » : « Mi tooc5 dl sgambare fin
— SciayatUn, Ciabattino. Fd el
— .• Fare il — . Scagnell de — ; Bi-
Bohetto. Nas a scagnkll de — .*
Naso a ballotta. Fd mori el sda-
vattin: (Bere la zozza a digiuno):
Uccidere il ciabattino (a Lucca).
— Sclayattinada e Sciayatta-
da, Ciabattata(l) Acciabattatura.
« T* ee faa 6na seiavattinada » :
T'^ riuscito un'acciabattatura.
S'claylna, Sohiavina. On bar-
chiroRu in s'davinna: Un barca-
iolo coUa schiavina.
8'ciayo, Schiavo. « jF«'cioi>o/ »:
« E schiavo ». E s'ciavo seidri : E
bona notte.
Sclcch (D.Fr.)rP.N.), Scicche. On
vestiif 6n cappetl^ 6n pescin malto
sciceh: Un vestito, un cappellino,
un piedino molto scicche (gik in
dis.) psciutt e vlan,
Scmdn (D. Fr.), Comodino. Scif-
fon c6nt el pian de marmo: Co-
modino col piano di marmo.
— Bciifonera, Armadio a casset-
ti, Stipo alto.
Scigada, Bclgalla, Sigalla, Ci-
cala. (Pr.) Qiiand canta la — de
settemher no tceu robba de reven-
der: Ouando canta la cicala di
settemore non comprar grano per
vendere.
Boighera, Nebbia.
— Bcigherella, Bchigherdn, Neb-
bierella e Nebbione.
(1) Ciabaitata non e che colpo dato con
ciabatta.
Sclgdlla, CipoUa. Ddprn come
&na seigolla: Pitl doppio d'una ci-
poUa. Seigolla de painporzin, de
nasturei, ece.: Cipolla o bulbo di
!)amporcino, di nasturzio. — deUa
tieerna: — dellume. | (Orologio)
Cipolla.
— Scigdllin, Cipollina. On stx-
gollin d'6n fioeuj a^6na donnHta :
Uno Bcricciolo.
Sdgort (P. N.) (Ornamento di
cappellini). Gala.
Scijiriidtta , Civetta. Andit e6n
la scigttetta: Andare a oivetta. |
« Fa minga la — » : « Non mi £»-
re la civetta ». « Jjee Vh semper
a la fin^tra e la par &na sdguei-
ta 8ul paUtt » : « EIP^ sempre allii
finestra ; pare una civetta sul maz-
zuolo ».
— Sclguett, Vitello cordesoo.
— Sciguettdn, Vitello sopTanno.
Sciloster, Cero. M sciloBter pa-
squal: II cero pasquale. 2k» «6r(H
doUidura di — .* La scolatora de'
ceri.
Scima, Cima. In seima: In ci-
ma. Plant de seima: Piantedi al-
to fuBto. « Qt*ell Vh &na seima
d*omm » : « Quelle h una cima di
uomo ». Ona seima de canaia: U-
na cima di birbante.
Scim&-i]iaa, Cimare. Schnik d
pann: Cimar il panno. — i al:
Tagliare o tarpare le ali. — el kUi:
Spannarlo.
— Bdmada, Cimata. « jDagh 6ma
scimada » : « Dagli una oimata ».
I (Di bestia bovina) Ona vaeea
— .* Una mucca macchiata.
BclmaBa, Cimasa. Oneamine6»l
6na bella seimasa: Un camino eon
una bella — o modanatura.
Scimbia <Volg.). Vedi Seimmia
e voci Borelle tranne:
— Scimbloeu, Scimmiettaj Sdm-
miotta. Trotta irotla seindmtu
(Lett.): Trotta trotta scimmiot-
tino.
— Bcimblottell, Scimmiottino.
Bcimbiooob, Succhio. / pinni
ad^s g'dn denter el seimbweek:
Le piante ora entrano in suoehio.
— ScimiliBCln, Bambino, Sten-
tino, TriBtanzuolo, Nece (Arezzo).
Bcimes, Cimice. « G'dn el letti
tutt pien de seimes »: « n letto dil
Suella gente ^ pieno di cimioi»4
'cimes salvadegh: Cimice seWf
tico.
SCI
— 661 —
SCI
— Soimesera, Cimiciaio. La eh
Vh &na — .• Quella casa fe un — .
ScimdsBa, Cimosa o Cimossa.
Jajl geitnossa delpann: La oimoea,
del panno. La rodHla de aeimosaa
per la lavagna: La cimossa. (Fig.)
Vhss ai seimoss : Aver la vampa
Opp, £8sere alia porta coi sassi.
Sclmostdn, Mozzicone. On ca-
vail cdnt 6n sdmostan de eda: Un
cavallo con un mozzicone di coda.
Scin. N. fr.: Dannaa eome dn
scin: D annate o Sdegnato all'ec-
CCSBO.
8'ciiL0&. Vedi S'cianed.
Scinlvella (Volg.). Vedi Cer-
vella.
Sdnsclllk (Quadrupede). Cin-
cilia.
Sciocch, Sciocco. « Oh edme te
se seideeh, ine<Bu » : « Oh come sei
sciocGO ogzi ! » I J^^ sdoeek del d\
de Katal : II ceppo. El scideeh de
la eame : II toppo. (M. d. d.) Dor-
mi come dn aeioeeh: Dormire co-
me un ehiro. (Pr.j. Vedi Tappa.
— Sci6ccliett, Cioocbetto. Vestii
dn bhl seioccheU el par dn b^ll
omeit: Vesti un ciocoo pare un
iiooco Opp. Se vesti una colonna
ella pare una donna e il drappo
corregge il dosso.
Sdocchena, Idem. « Finilla de
dl su di aeideehhzz » : « Finitela di
dire scioccliezze ». « L'd faa dna
hcioeehezza » : « Ha fatto una scioo-
oa sine ».
Soioltezza, Idem. Sdoliezza de
lingua : Scioltezza di lingua. — de
vtaner : — di modi, della persona.
Sclolt, Sciolto. (Civ.) it Me ere-
di seiolt da ogrU imphgn » : « Di
quell'afifare, sciolti».
8'cloiif& - onfaa - onfasB , Gon-
iiare.
ScionBgla, Sugna. La — Vh ban-
na per 6ng i atrivai o i scarp de
bulgher: La su^na ^ bona per
ungere gli stivali o le scarpe da
cagine ».
— Scionsgia - Bglaa. Sciongih
tun : Picohiare uno.
— Scionsgluda, Picchiata. « L'd.
ciappaa dna scionsgiuda » : « S'eb-
be un carico di busse ».
Scioiisgin (Erba da insalata),
Cicerbita e Grispignolo.
S'dopVf Scbioppo. CaregAede^
searega el a'eiopp: Carioare e sca-
ricare lo schioppo. « De chl a lii
ghe sardi dn Hr de s'ciopp » : « Non
ci sar^ piii ohe un tiro di schiop-
po ». C<mt el s'eiopp in spalla: Lo
schioppo a spalla. Montitele^eiopp:
Metter a punto. Sbaasd el s'eiopp :
Spianar il fuoile. \ (Facile alllra)
itJSlpar dn 8'ciopp o anche On
azzaiin bresean » : v edi Aszalin.
— B'cidppk - oppaa - oppass ^
Scoppiare. S'eioppa del rid : Vedi
Rid. « Sent el carbon cdme el s'ciop-
iia » : « Senti come schizza il car-
Done ». « Orkppa, s'eioppa e fh dna
bella bottay^ : « Che tu possa scop-
piare o che tu scoppii o che tu
schianti ».
— 8'cioppada e S'cioppadiima,
Scoppiamento.
— B'ciopp^tt, 8'cioppetta, Scop-
pietto e Schioppetto o Piccolo lu-
cile.
— S'cioppettli, Scoppiettare. M
sal sul fcRugh el s'cioppeUa: II
sale nel foco scoppietta.
— 8'cioppettaaa, Schioppetta-
ta, Fucilata.
— 8'ciopp6tt6n, Fucile per cac-
ciar le anitre.
— 8'cioppdn, Un grande scop-
pio. I Dd. fceura in d'dn s'doffpon
de piang : Dare in uno scoppio di
pianto. S'cioppon de ros, de ga-
rofol : Rosa, garofano spampa-
nato.
— 8'oio|>plrooiila (I sdoppiroeul),
II ravaglione. (Neimuri) Sbullet-
tature.
8ci6r, Signore. Scidr de ea sda:
Signore di nascita. « Scidr de No-
v^ghen » : « Signore coUa paglia
neile scarpe*. Diventd seior : At-
ricchire. Avegh dnfd desdor: Ave-
re il tratto signorile. Fd. el scior:
Far il signore. | « Sdnt dn seior » :
« Sono a cavallo ». Dagh del seidr
a tmn: Dar del signore a uno.
« Ehi quell seior » : « Quel sinio-
re». jft' s^eiavo seiori: E felice-
notte.
— 8ciorarla(In dis.). Vedi Lusso.
— Scioria, Signoria. Lii scioria:
Vostra signoria.
— 8ciorazs, 8ciordtt, Sdorln-
na, Riccone, Agiato, Signorina o
si^ora di cartello.
SciOBC. Soccio. Dd, fd, disfa el
seiose : Dare e pigliare a soccio ;
disfare la soccida. Fib a seiose:
Far comunella.
Scidstra (Magazzeno di legne
SCI
— 662 —
mH
o di materiali da fabbrica), Le-
gnaio. 1 8cio8ter in queiH tuti (Mr-
dree al Navilli : Le cosi dette seuh-
aire stanuo quasi tatte liingo il
Naviglio.
-— Sclostree (II padrone delta
cosl detta Sciostra) Sdoslree de
legna: Legnaio (1). Seiostree de
prei: Pietraio,
Bciott (D. T.), Stronzolo.
>- Bciottell, Sciottiu, 8olott6n,
Piooolo o grosso strouzo.
Bclpflirl (Velg.). Vedi SipaH,
Bcira (Volg.). Ve(ii Ziia,
Sciresa, Ciliegia. Sdresa no-
stranna, de came: Bi»oiola, ci-
liegia duraciaa. (Grido de'vendi-
tori per le vie) / bei scires : Pian-
gete Dambini ci abbiam le cilie-
gie. L'amis seiresa: L'amioo ci-
liegia. « L'oo cogndssuu seiresa » :
« L' fao conosoiuto ciliegia ».
' Sciro, Soin'o. Sciro alVutero, al
stomegh : Scirro uterine, alio sto-
maco.
Bclrocch, Scirocco.
-^ Bctroccaa, Sclroccale. Temp
seiroceaa: Tempo scirocoale.
Sciroou^ Grumolo.
Bcir6s8a, Matton pestp.
Scirott , Cerotto , Debito. Nd
ffh'h scirott (pop.): Non c'6 rime-
dio. H (Debito) *i.JUl g*d. toeeau 6n
scirott » (pop.) : « Fiocd un ohio-
dd ». « Lii de per tutt el lassa gib
di scirott » : « Egli per tutto lascia
de' taocali ».
— Bcirpla e Bcirplon (Clie tira
su tutto), Lesina. « On scirpi&n
c6me lU V^ difieil de trovdt » : « Una
lesina compagna non si troya ».
— Sclrpiada e Bcirpiaria, Le-
sineriA, Spiloroeria, Pidocchieria.
- Sciscia-sciaa-sctasB , Sucoiare.
Sciscih foeura el sang'u da 6na fe-
rida : Succhiar il sangue da una
lerita. Pod^ scisciass i did: Poter
leccarsi le ditA.
— Scisciabdbb , Bel talento !
Opp. E non sei pago?
Scisciattora, Sanguisuga da ca-
valli.
- SciBCCBU, Assiolo. « Quell bagiii
el par 6n sdsciceu » : « Quel bam-
bino come fe sbiobbo ! »
(I) A dir vero Legnaio vorrebbe dire
ma^zKeno di legna, e perclo corrisponde-
rebbo prec'samente a Sciostra. Ma per an
tonomasia lo si usa anohe pel venditor*
BolBCldn, Kasura (in dis.). Sue-
cio, Rosone | Poppatoio. -
Bdfiger (D. Liat.). Ceee.«X'afi-
dava in broeuda de sdsger* : c E' si
smammolava Opp, Non capiva
nella pelle». Vesa seisger e buell:
Esser come pane e ca>cio.
Soisma, Idem. (Civ.) M aeisma
in del partii : Lo soisma nel par^
tito politico.
, — Bclsmatloli, Scismatico.
8ci86ra, Le Cesoie.
Scistdrna (Volg.). Vedi CisUma.
Sclam&-amaa(pooou8ato), Sela-
mare.
Bcobbia, Soompagnare. SI ea-
vall el resta seobbiaa: II cavaUo
eosl resta sparigliato.
Bcocca, Altalena. And^ sulla
«eocea .*Montar sulP altalena. (Di
oarrozza) Cassa o Guseio.
Scoccii, Scoccare (1), Altalenare.
(Nel sense di Celiare h in dis.).
Bcocda (T. ajB^.) (Latte aoonoae
che rimane in rondo alia calaaiat.
Scotta. 4c Sl<i min^tra Ve seaeeia
belVe bonna » : « Questa zuppa h
una vera sbroscia ».
Bcoccork, Scuffiare (2), Tiinca-
re. « lAi basta eh'el poda scoeeo-
rdi... » :.« Luif basta cbe trinchi ».
Bcodegk-egaa, Scotennare. « L'k
adree a scodegd el porsehll » : « SU
scotennando il maiale ». | — dm
proa : — un prato.
Booduda, Larghezza bastante.
« M ghe passa nd, gh'h minga la
seoduda » : « Codesto non passa,
nonc'^ vano bastante*.
ScoBud-oduu-C9ude8, Sootere (3),
Risouotei*e. Scceud la set^ la famm:
Leyarsi la sete, la fame. Seceudes
el sogn : Cavarsi 11 sonno. Seceudes
i eaprizzi : Cavarsi i caprieei.
ScfBud di danee: Riscoterli. Seaur-
di. (Botte): Tocoarle.
BcooQl, Scoglio.
ScooQla (Volg.). Vedi Ssola.
-I
(1) Uguale il saono diveralssimo fl tt-
gniflcato. Si sa che Scoco&re vale: Far
flcappare qualohe cx)sa che sia tesa come
Btrale. E sinonimo di vibrare.
<2) ScafYiare nel senso s^approsaiina piA
che nel suono a Scoceord. Se noit cbe ri-
guarda non solo il here, ma anche U man-
giare. Per6 a Massa si dice S-'uroatoann
ubbriaco.
(3) Scoiere che nel suono oorrisponde
perfett. a Scoeud nnn vuol dire ohe «gitar«
con maggior o minor riolenza.
SCO
—ess-
SCO
Bc61, Soolo-. Canal de scol : Ca-
ll ale di scolo. I Scolazione.
— 8col&-laa. Scolare e Sgoccio-
lare. « Fit seola i piatt e i biccer
dopo lavaa » : « ¥k Bcolnre le sto-
viglie dopo cbe le avrai larate ».
— ScolaDottelli, Soolapasta^ecc.,
Scolabottiglie, Scolamaccheroni.
— Scolada, Scolatura.
— Scoladdr, Scolatoio.
— Scoladura, Scolatura.
Scolar, Scolare.
Scolaresca (Civ.), Idem.
Scolastich, Scolastico. / libn* —:
I libri soolastiei.
Scolartn, Scolaretto.
Scolazldn, Gonorrea.
8colci6n, Sterpacchio. Bordoni.
Scoloiouera, Scorzonera. Seol-
eionera in insalata : Radlce di
scorzonera condita.
8combatt(VolK.). Vedi Combait.
ScommesBa, Idem. Ft^ir, phrd,
pagd. dna seommeesa : Vincere ,
perdere, pagare una scommessa.
4c Foo scommessa ehe... » : « Faccio
scommessa che... ».
— Scoxmndtt-mmettuu e minlss,
Scoramettere. Seommeti cent con-
tra vtin: Scommettere cento con-
tro uno. « Seommetlarev quell ehe
se sia, el coll, i occ, ecc. » : « Scom-
Dietterei non so che cosa, il eoUo,
un occhio ». « Cossa seomm^tteni
che I'h inscl ? » : « Quanto si giooa
che la h cosi? »
— Scommettiddr , Scommetti-
tore.
Scomodk-odaa-odasB , Scomo-
dare. « Me riv cress che V abbien
faa scomodd. » : « Mi rincresce che
I'hanno fatto scomodare ».
Scompagink-inaa-lnasB, Seom-
pa&:inare (1), Scomporsi, Turbarsi,
« Lit el se scompagina mai » : « E-
gli mai non si scompone ». | (Ti-
pogr.) « Em,m. gid, seompaginaa » :
« Abbiamo gi^ scompaginato ».
Scompari-arii e ars, Scompa-
rire. « L'era chi e tutt'a 6n trait
I'h scompars » : « Era qui c tutt'a
un tratto b scomparso ». | « Oh* el
me fojga minga sconipart » : « Non
mi laccia scomparire ».
Bcompart, Scompartimento.
Seajfall a scompart : Scaftale a
caselle. Scompart per le -signorc
(nei vagoni) : Scompartimento per
le signore.
— Scomparti-artil, Seomparti-
re. Divid escompartlj Dividere c'
scompartire.
Bcompllll , Scompiglio. « L' a
miss in scompilH el police » : « Mi-"
se in scompiglio 11 pollaio ».
Scomponn - xnpost - m p o n e s ,
Scomporre. Scompoues minga :
Non iscomporsi Onp. Non si tur-
bare. H (Tipogr.) Scomponn i pa-
gin: Scomporre.
Scomunega. Vedi Scomunica.
Scomunlca, Idem. Assolc de la
scomunica : Rimanere assolto dal-
la scomunica.
— Scomunieaa , Scomnnicato.
Faccia de scomunieaa : Faceia sco-
municata.
SconC(&rt, Sconcerto. S^'oncert
de stomieh ; Sconcerto di Htomaco,
«< L' h minga staa 6n concert Vh
stOM 6n sconeert » ( di musica ) :
« Non fu un concerto ma un di-
sappunto ».
Sconcordanza, Idem.
8eond-K>nduu-ondeB, Nasconde-
re. *n Vd. a scdndetyn « Vatt'a na-
scondere Opp. Va, va al sole ! »
Giugd a scondes: Fare a rirapiat-
tino (1). (Fig.) Fl par che giughen
a scondes: E' pare che si giochi n
rimpiattino.
Scdnfond (Volg.). Vedi Confond.
Bconglur, Scongiuro.
— Scongiurk, Scongiurarc
BconqnaBS, Sconquasso, Rovi-
nona (2). ^n^ U h staa 6n seon-
quass / »: « Fu uno sconquanso ».
— Sconqnassk - aBsaa - assasB.
Sconquassaa dal terremotl : Paese
sconmiassato dal terremoto.
— Bconquassada , Sconquassa-
mento.
(1) Soompaginare e Scompaginarsi ^uol
dire: Scomniovere I'ordlne. In mllnncse
non signlflca oho Scomporsi, Turbarsi e I
Scomodarsi. '
(1) Do qui il corrisp«ttivo toscano dello
Strambotto milanese poitato dal Cheru-
bini in Sednd e Scondes j e lasciato senza
riscontro : Son la cavra del Oiambell senza
coo e senza pell mag'oo on corno guzz
gt(zz e se regni gio t'el casci in del ca-
naruzz: Qua sopra ci sta una capra fer-
rata col collo torto e bfstorto se tu vien
sopra te lo caccio in corpo.
(2) Un florentino che faccia cader inav-
vertitamente a terra foss^anche un monte
di libri, non che di stoviglie dlrebbe : Oh
che rovinona !
SCO
664 —
SCO
Scbntrino, Soontrmo (1), Ri-
soontro. Per passd, ghe v<eur el
geonirin : Per poter pa88U*e oi vo-
le il risoontro.
— Bcontrista (T. burocr.), Ke-
Tisore, Risconlratore.
— Bcopazz, Scapaccione.
— Scopazzdn, Scapaccione. Z>d
6n scopazzon: Dare o AlluB^are
uno — . ToRU 8U 6n seopazzon (Fig.):
Toccare.
— Scopazsuu. N. fr. : Grand,
gross e seopeuszuu: Vedi Grand,
ScopdU, Scalpello. A forza de
seopell: A forza di scalpello. L' h
dn seopell sekff (volg.): E un bravo
soultore.
— 8eopeIl&-6llaa , Scalpellare.
« Z' ^ tult inc(Bu eh' el seopella » :
« £ da questa mattina che scal-
pella ».
Scoperta, Idem. I seopert de
Pasteur, de Edison, ecc. : Lie sco-
J>erte di Pasteur, di Edison. « Bel-
a — / » : « Bella — 1 »
Bcopola, Soapellotto. Dit via di
scopol: Prendere a scappellotti.
(Fig.) Passa a I'ora de la seopola:
Passare a scapellotto. Ciappa sit
6na seopola: Aver una batosta.
— Scopol^. N. fr.: Soopold. su:
Scappellottare. « El professdr el
m'd seopolaa e s'eiao » : « II pro-
fessore mi fece passare a scapac-
cione ».
Scoprl-opert-oprisB. Scopri i al-
taritt: Scoprire gli altarini. « Emm
seopert tutt! » : « Si scopri tutto o
s'^ sooperto tutto ». S^opriss .el
coo: Scoprirsi il capo. (Bigliardo)
« Credeva de imballall e invece s6nt
restaa seopert » : « Credevo di im-
pallare e invece son rimasto spal-
lato ».
Bcori. (Volg.). Vedi Scold.
8c6raggl-aggll-aggi88, Soorag-
gire e Scoraggiare. « Quel pover
fioRU V dn scoraggii » : « Hanno
scoraggiato quel povero ragazzo ».
Scoroa, Corba.
Scorbatt, Corvo (2).
Scorbntt, Soorbuto. El — I'h el
(1) Scontrino si dice ancora da qualca-
no in Toscana invece di Squittinto.
(2) Corvo in florentino lo si dice a per-
sona che si crede dl cattivo augnrio. Noi
lo usiamo come in senso spregiativo di
prete.
mal di marinar: Lo — h una aut-
lattia de' marinai.
ScoreuBgla.
— ScorensgUL-ensgiaa.
— BcorenBglbn.
Bcorent.
Scorlacoo, Scapato. « Me fiau
Ve 6n poo &n seorlaeoc » : « E uno
scapautccio ».
Scorli-orlii-orllBS, S^orU el eoo:
Scuotere la testa (ne&:ando). < El
Vd scoria » : « Scosse la polvere al
tale. S'orll el saechitl de la tdwt-
bola: Scoter le palline della tom-
bola. S^rU gid i bolt : Scnoteiie
come i cani.
— Bcorlida, Scossa, Scotimento,
ScroUatura.
Bcorpacclada, ScorpcMseiata.
Ona seorpaeciada de figh .• — di
fichi.
8corpaBCi& (In dis.)* Far uns
soorpacciata.
Scorpidn, Scorpione. Oil de —:
Olio dl scorpione. (Fie.) « Z/'h dn
scorpion » (a persona) : « £) uno
scorpione ».
Bcorsa, (Volg.). Vedi Corsa, K.
fr. : Fd una sMrsa: Far una coi^
sa. Dd 6na scdrsa a 6n liber: Dar-
fU una scorsa. Toeu su la seorsa:
^rendere la rincorsa.
— Bcorsdttaf Scorserella.
Bcorta, Idem. Pass 6n poo ife
seorta : Farsi un po* di scorta. di
quattrini. | Soort viv e tnort (de'
poderi) : Le soorte. Stime vive «
stime morte. Fd la sewrta delfor-
ment6n per % paisan : Fare la ri-
serva del grano turco per i con-
tadini.
Bcortk-ortaa-ortas , Scortare.
Ben scortaa de roba e danee : Be-
ne scortato di roba e di denari.
Bcorteg&-6gaa-ega8B, Scortiea-
re. « Shnm staa scorlegcM asseedm
tass » : « Siamo stati scorticati ab-
bastanza». (Pr.) Vd de tnizz tant
quel che ten edme quell eke seor-
tega: Tanto ne va a chi tiene
quanto a obi scortica.
Scortegadbr, Scortiohino. (Fig.)
Usuraio.
Scorza, Idem. Dur de seorza: Di
scorza dura. « L' dn faa e6r a
scorz de inguri » : « Lo presero a
bucciate di cocomero*. (Pr.) Rob-
ba fada per forza n6 la var 6tM
seorza : Cosa per forza non vale
una seorza.
SCO
— 665 —
SCO
— Scorzk-orzaa, Soorzare. Scor-
ed dnapianta : Soortecoiarla. — 6n
naranz: Sbucoiarlo.
— Scorzitta, Idem. Capilhr c6n
seorzetta : Con buccia di limone.
SCOSB (D. Ted.), Scoseio (1),
Grembo. Tirass el ficRu in seoss :
Beoarsi il bambino in srembo. ||
^l seoss de la finestra:!! daTan-
zale della finestra.
ScoBBa, Idem. S'iossa de terre-
tnotl : Scossa di terremoto. — eletr-
trica: Idem.
. Scossaa, Grembiule e Grembia-
le. « Ghe se aha el seosaau » : « El-
1'^ incinta ». (Pr.) In cd gh^h sem-
per maa se la donna porta i eal-
zon Vomm el scossom : Quella casa
non ha pace dove gallina canta
e sfiMo tace. | (Di carrozza) P»-
raiango.
— ScoBsarada, Grembialata.
— ScoBsardn, Gran grembiale.
Scotta - ttaa - ttass , Scottare.
Scottass la lengua: Scottarsi la
lingua. (Fig.) « Quhsta la me seot-
Ui » ; « La mi scotta ». Resid, scot-
taa: Rimanere scottato. (Pr.) Chi
h seoitaaf ece. : Vedi Aequa,
— Bcottada, Scottata.
— Scottadeo. N. fr. : A scotta-
deo (Dial, veneziano).
— Bcottadura, Scottatura.
— Scottent, Scottante.
Sc6ya, Scopa, Granata. Benedl
c6n la se&oa : Benedire col manico
della granata. Pa^h c6n la seova :
Dare bastoni invece di denari.
(Pr.) Siova nceuva seova hen: Gra-
nata nova spazza bene tre giomi.
I (Di limedio) La man di Dio.
— 8coy&-oyaa, Scopare, Spaz-
zare. Soovh la stanza e fdt gio la
pdlver : Rigovernare. I ^uSe pd di
ehe oo seovaa tutta V Eritrea * :
* Posso dire d' aver frugata tutta
r Eritrea ».
— Scovada, Scopata. « Da^h 6na
bonna scovada » : « Da^i una bona
spazzata co8ti». | mMm^h doM
oiia scovada o seovinada sulla ikr-
sta » : « Mi di^ una granatata in
capo ».
— ScoYin, Granata. Scovin de
pium,a: Granata di padule.
(1) Scoseio i incavatara tra le gambe
de calzoni, ed e allargatara di gambe fotte
da ballerine.
Bcovlnitt, Granatino di scopa.
I « L'^ 6n scovinett » (a ragazza) :
« £ una Bciupatella ».
Bcovri-overt-ovrisB , Scoprire,
Scovri paes: Scoprir paese. nestit
scovert: Rimanere scoperto.
Bcozia, Idem. Gitant de fil de
Scozia : Idem.
Boozzesa, Scozzese. Stoffa scoz-
zesa: Stofta a quadriglie. Vestii
scozzes: Vestito scozzese a colori.
Screanzaa, Screanzato. « C6m^
VI — » : « Com'6 screanzato ».
Bcreditli-itaa-itaBS, Screditare.
Cerchen de screditall » : « Cercano
di screditarlo ». Liber scrediiaa :
Libro screditato.
Scriba, Idem. I scriba e i fari-
set : Gli scriba e i farisei.
Scribaccia-acclaaf Soribacchia-
re. « El scribaceia o scrivasda ro-
manz » : « Scribaoohia de' roman-
zi ».
— Scribacciada, Una vile scrit~
tura.
— Bcriociuratt (In dis.) , Sori-
bacchiante.
Bcrign, Scrigno. « El g'd pien el
scrign » : « Ha lo scrigno pieno ».
Bcrima» Sorima (in dis.ji. Scher-
ma. Phrd la scrima: Perder il fi-
le. Fdi p^rd la scrima o scherma:
Levar uno di scherma.
Scrittdr (P. N.), Scrittore. «i}'^
on gran scrittor » : « E un grande
scrittore*. | — d'awocatt^ de no-
dar: Scrivano o Giovine di studio.
Scrittori, Scrittoio.
Scrittara, Idem. Scrittura pri-
vada, pubblica: Idem. Eii scrit-
tura: Fare la scritta. (Pr.) Asen
de natura chi n6 sa leg la s6a
— ; Asino calzato e vestito. F<te»
indree de scrittura: Essere indie-
tro di scrittura.
— Scrltturk-uraa-uraBS, Scrit-
tui'are. « L'e staa scritturaa a la
Scalar : « Fu scritturato al teatro
della Scala ».
— Scrlttural^ Scritturale, Scri-
vano.
— Scritturazldn, Scritturazione.
— Bcriv-ltt, Scrivere.
— Scrivania, Idem. — c^int el
rdld: Scrivania a ribalta.
Scrlzz, Scricchio.
— Scxizzk, Scricchiolare. Scriz-
zh i dent: Digrignar i denti. niEl
g' h i scarp eke scrizza » : « L**
scarpe gli sgrigliolano ».
SCR
--666
scu
— Scrlzzada, ScriCohiolata (non
com.), Sgrigliolata.
8crocca-ccaa» Scroccare. ^ El
m' d, seroccaa 6n disnd » : « Mi
scroccb un pranzo».
— Scroocada, Scrooeata.
— Scroccaria, Scroccheria.
— Scrocch, Scrocco, Soroooone.
« Quell I'e slaa seroceh » : « Quello
fu accorto ».
— 8crocc6n» Furbaooio. (Ir.)
« V6i ehe scroeeon / » : <c Furbo il
co^l... ».
Scrdfola, Idem. Pien d6 scro-
fola: Pieno di sorofola.
Sor6fol6s, Scrofoloso. La eura
di — ; La oura de' poveri sorofo-
losi.
ScroBt&-08taa-08tass,Sorostare.
Serostct 6n mur : Scrostar un mu-
ro.
— Scrostadura, Scrostatura.
Scrova, Scrofa o Troia. « L'h d-
na scrova » (ingiu. Yolg. a donna) :
<c£ una scrofa o una troia*.
Scrovella-ellaa, Lasciar posare
il vino prima d'imbottarlo.
Scrozzola, Stampella, Grucoia.
Andh sui scrozzol : Vedi Trampol.
Anda cont i scrozzor : Andar ooUe
gruccie.
Scrtipol, Scrupolo. Pati i serii-
poi: Soffrire di sorupoli. Senza
ianii acrupol o scrupoL-aenza soru-
poli, Spregiudicato. — ds eoacien-
za: — di coscienza. Scrupoi f<Bura
de loRugh: Soiisticherie.
— • Scrupolds , Scrupoloso. — a
Veccess: Meticoloso.
— Scrupolositaa , ScrupolositJi.
ScrusciasB; Accosciarsi, Ac(|uat-
tarsi. Scruseta^s aid: Mettersi coc-
colone. I (Del bracco in caccia)
Aggattonarai. (Bella par. in dis.).
— Scruscion (In), uoccolone.
8cruti]i&-i]iaa^ Scrutinare. « Ma
eo88 el vmur anda a acrutina tant » :
« Perchfe lei vole scrutinar tanto? »
Scud e Scudo, Scudo. (Sch.) Col
eimiero e cont el scudo: Col cimie-
ro e coUo scudo.
ficudaria, Scuderia.
Scudellera. N. fr. : Bissa seu-
dellera: Tartaruga.
Scuder, Seudiero.
Scuffl. Refolo (di vento), Trefolo
(piii in uso).
Scuffla, Cuffia (1) e Scuffia (pop.).
(1) Caffla a Firenze e piu specialmente
i*i.Rompem minga la 8cu£%4i »:«i'Son
mi rompere la devozione ». — de
noil: Beretta da notte.
— Scuffln, Cuffina. « £7 9CHffiin
del Gigio » : « La ouffina di Gigiet-
to>.
— Scnfflazsa, Cnffiaccia. Lattg-
gia scuffi^asza: La vecohia gniUa.
— Scuffl^tta, Berrettina (in dis.).
Bcufflott, Scapellotto e Scapac-
oione.
Scultor, Soultore.
Scultura, Scultura.
Scuma-liinaa, ScbiumsTe. Sen-
mdb el hhll e el hon : Sfiorire. Stn-
md el manz : Levar il graaso o gli
oochi alia pentola.
8cumar<Bula. Schiumatoio.
Scumma, Scbiuma. Ija bira la
fd, scumma: La birra fa raolta
schiuma o spumeggia.p (Fig.) Ona
honna scumma: Una bnona schiu-
ma Vegni la scumma a la boeca:
Venir la schiuma alia bocca. f
( Confetto ) Spuma. | Seumma de
mar: Spuma di mare.
— Scumozz, Schiuma.
Scant, Sconto.
— Scuntk-nntaa, Scontare.
Sour, Scuro, Buio. ^h seurz P»-
rarlaluce. Vestiide seurz Vestito
di osouro.
Scuri-UTll-uriss , Scurarsi. « El
dis su di robb de fa 8eur% Varia >:
« Dice cose ehe non hanno n^
babbo n^ mamma ». / color eol
temp se seurissen : I colori col
tempo scuriscono.
Bcuritaa (Volg.). Vedi OseuriUt,
Scurodu, Sepolcro. Andd a tisiti
i scuroeu: Andare alia visits de'
sepolcri.
Scurattli-attaa, Soulacciare.
Scurattada, Sculacoiata.
Scurlada. Frusta.
Scnrta^urtaa-nrtass. « Tan
scurlaa i caisson o el soeehin » (a
I'ratellino o sorellina) : « T'hanno
accorciata la camicia ».
Bcusa, Scusa. Scusa magra : I-
deiQ. Fa seusa: Fare scusa. « E
lit cdnt la scusa ehe o cl« » : « £d
egli sotto finta di ». « Domandi
scusa V^propi minga inffci >» : « Do-
mando scusa non e cos) ». T^^ta
tuit % scus: Trovar tutti i riboboli.
(Pr.) Chi voRur copph el so can
quella ehe da noisi ohiama VeUtUuExvuA
delle parole ohe formano equivoco.
sou
— €67 —
SEC
trcBuva la scusa: Vedi Can. Ogni
mal el vcBur : Vedi Mai.
— Scusii-nsaa-nBass, Scuaare.
« ^hi eh* el scusa » : « Sousi ». « Vh'el
sct&sa se VI poech » : « Sousate se ^
p'oco ». I (Par di meno) « Oo seu-
saa » : « Ci son riusoito lo stesso ».
I (Mangiatina) « Oo seusaa » : « Eo-
CO I'atto ».| (Tirar innanzi) « El p6
scfush ih an<;amd»: «Puo servir
ancora un poco ».
— Scusabll, Scusabile. « P«wft,
peuh / »M rtn r^ scusabil » : « Peuh !
Questo vino h disoreto ».
Sdegnaa, Sdegnato. (Aft*.) « Z/'^
sdegnaa con mi »: « E — con me».
Sdentaa, Sdentato. « Omi v«^-
gia identada >: « Una veoohia sden-
tata:f.
Sdolorent. Indolorito.
8e, Se. « Se mi fusa^ se ered^as »:
« Se ibssi, se credessi ». « /S^e, ae, se ;
se m.\a maiier Vera me pader, ml
8* era minga chl » : « Se mia inadre
fosse stata mio padre io non oi
8arei». Se anea: Dato pure. Se
de no: Se no. Se no7i alter: Se
non nltro. « Ma ae Voo ditt mi / » :
« Ma se I'ho detto io! » « Ah ae
rivi a eiappall » : « Ah se I'acchiap-
po ! >» S« tant me ddt tant : Se tan to
mi dk tanto. (Pr.) El ae e el ma
in el patrim,oni di mineion: II se
e il ma son due minchioni da A-
damo in qua. | Se, nel signif. di
Come (in dis.), Veai Cdme.
86, S^. « El fd, eauaa da ah^n
« Fa da sfe ». (Per tutti gli altri
modi iiorentiui vedi lAi o Lu de
per Hi),
Seatlga (Volg. id.). Vedi Seiatica.
Sebastian, Sebastiano. N. Pr. :
A aan S^'-baatian dd 6r in m,an :
Per san Bastiano un^ora abbinmo.
Seben, Sebbene. « Ghe voo aeben
aia minga ohligaa » : « Ci vado
quantunque non sia obbligato ».
Secca, Zecca. (Insetto infesto ai
maiali). (Agg.) Mhaaa, quaderna,
idaa sicca : Idem.
Seec& - eccaa - eccass, Seceare.
Fd, aeceh i f6ng, el fen : Far sec-
care i funghi, il fieno. « La fever
la ghe aecea la gola » : « La febbre
gli secca la gola ». Seccd, i mtn-
ei6n : Bompere i corbelli o le ta-
sclie. « Secehem minga » : « Non mi
seceare ». « ^ quella cdtnmedia me
a&al aeccaa » : « A quella comme-
dia mi sono — o annoiato ».
— Seccaball, Seccatasche. « Te
aee 6n gran aeeeaball » : « Sei un
gran rompiscatole o seccatore ». >■
— Beccaperdee, Seccastriyai,
Seccapippa, BeccacoBur, Seoca-
mincidu, Seccada. Vedi SeeccU>all.
— Seccaddr, Seccatoio. Seccador
a aria ealcUi, Seccatoio a ariai
calda%
Seocarella e Zaccarella, Man-
dorla.
Seech, Secco. Llgna aecea e l^--
gna verda: Legna secca e legna
verde. T^rfvo aeeeh : Terno seoco.
Seeeh edme 6n ciod: Secco come
un chiodo. Seeeh atraaii: Secco
che arrabbia. Pan aeech: Pane
secco. On tir aeech ; Un tiro sec-
co. On nd aeech: Un no secco.
Ona vkggia aecea e magra cdme
6n antiport de acidri : Una vecchiar
secca e magra come un uscio o
Una vecchia improsciuttita.
— Becchbi, Secchino. / aeeehitt
de la polenta: I seccarelli della
polenda. / aeeehitt del pan: I sec-
carelli o rosicchioli di pane.
BecesB, Secesso. Per aeceaa : Per
secesso.
SdCOl, Secolo. 4f L'e 6n aecol ehe
n6 ae vedem » : « £) un secolo che
non Ti vedo ». « El ghe m^tt 6n
aecol a vegni indree » : « Ci mette
un secolo a tornare ». Vhaa indree
6n aeeol o un cdr de reff : Essere
addietro un secolo. Afidd eont el
ad aecol : Camminare eol secolo.
« r/h 6n omm del aeeol pa^aaxi » :
« £] un omo del secolo scorso ».
Vlaa al aeeol : Essere al secolo.
— Seeolar, Secolare. Veatii de
aeeolar : Vestito da o in abito se-
colare.
Seodnd, Secondo. « Second ml » :
« Secondo me ». Prim.m e aecond :
Primo e secondo. Deaeconda man:
Di seconda mano. « Quella V h la
ada aeeonda mice » : « fi la sua se-
conda moglie ». « Mi foo i aecond
part » : « Io faccio le seconde par-
ti». 1 (Duello) It L'h ataa ml ae-
cond » : « Fu mio padrino ».
Becdnddm (D. Lat.), Secondo.
Seeonddm lunam : Secondo la luna
o secondo come la gli fnilla.
Secrestia (Volg.), Vedi Saerir-
atia.
Secretarl (Ant.). Vedi Segretari
e voci sorelle meno Secrelkr.
Becretdr, Secreterre o Stipo.
SEC
— 668 —
SED
Secrista (Vole.), Vedi Segrista.
Becudl (Pop.)TD. Sp.J, Scuotere.
« Seeudiss 6n poo quella sacchetta
di ballett de la tombola » : « Dagli
una ribattuta a quella sacca ».
Se&ud\ 6na pianta per fit vegnl
gid % fruit : Scuotere un albero
perchd caschin i frutti. Sseudi vun
per i spall: Scuoter uuo per le
spalle. « Setmdiss mhi queW aequa
in la hottiglia » : « Sciaguatta an-
cora uu pocbino ».
— Secudida, Sootimento. Ona
seeudida de terremott : Una acossa
di terremoto. « Dagh 6na bonna
seeudida a quell phrsieh » : « Dagli
una bona scossa al pesco ». « au
qtieUa strada tuUa a fopp hmm
ciappaa 6na seeudida numer vun » :
« Su quella strada tutta a tane.
abbiamo preso delle soosse in le-
gno da non credere ».
— 8ecud6n, Strattone. Dd di
seeuddn : Dar degli strattoni.
Bed. Vedi Set,
Seda, Seta. St^Ui greggia, eruda,
in organzin, in trama^ torta : Seta
greggia, cruda, orsoio. seta di
xrama o trama, torta. Cavd ofild
la seda : Ammatassar la seta. Stojf
de seda : Stofife di seta. Vestida
in seda : In abito di seta o Testita
in seta. Morbid cdme la seda:
Morbida come la seta. Lanna e
seda: Lana e seta. Tutta seda:
Tutta seta. Seda d' India : Seta
Tegetale.
Sedagna, Lenza.
Sedazz, Staccio. Pdssd al se-
dazz : Passato per istaooio. Sedazz
del braeud: Golabrodo. Pass€ia
per i sett cribbi e per i sHt sedazz
7di uomo) : Saper dove il diavolo
xiene la coda. (Di cosa special-
mente di scritti o di conti) Ve-
duto, riveduto e ripassato.
— Sedazzk-azzaa, Staociare. Se-
dazzd la farina: Stacciare la fa-
rina. Zuccher sedazzoM : Zucchero
stacciato.
— Sedazzada, Stacoiata. « DagrA
dna sedctzzada a quell,.. » : « Dai
una stacoiata a... »
— Sedazzee, Stacciaio.
— Sedazzln, Stacoino, Colino,
Colabrodo, Ciabatta.
— Sedazzbn, Grande staccio.
Bedentarlf Sedentario. Vittase-
dentaria: Vita sedentaria.
SMes, Sedici. Quhll di sedes : II
sedicesimo. | (II sedere) « X'd bah
tuu el sedes per terra » : « Ha bat-
tuto il sedioi (non com.) per ter-
ra».
Sedla, Idem (1). Sedia ehiusa (In
teatro ) : Sedia. | « J^en in sedia
edn sott 6n eavalusc magher » : < E-
rano in sedia tirata da un ronzi-
no ».
Sedloon, Sediolo. La edrsa di se-
diceu: La corsa de' sedioli.
Sddola , Setola. ^Bl g'it i easH
che paren sedol » : « Ha i eapdOi
come setole ». « Ua tnia powera
puerpera la g'dt i sedol al stomiek
o al slomegh o ai baritl » : « La mia
povera puerpera ha le setole ne*
capezzoli ». / sedol di cavai : Le
setole dello zoccolo de' eavallL
Sedii-edott, Sedurre. « m Vd se-
dotta e pOBu el Vd piantada » : « L'ks
sedotta e poi piantata ».
Sednttor , Seduttore. ^ L*h siaa
lu el seduttor » ( soh. per cose da
poco ) : « £ stato lui 11 mio sedot-
tore».
Sedutta , Seduta. I sedutt de la
Camera: Le scdute della Came-
ra. « JOevi^mm la sedutta » : tcLieTia-
mo la seduta ». | Paad la seduUa
de gioRugh: Idem. « In einq*u se-
dutt el grd faa el riiratt » : « In cin-
que sedute zli fece il ritratto ».
Segaddr, Segatore. Giugnsega^
dor, liii battidor, agdst pagaddr:
In giugno si miete , in lugUo ai
batto, in agosto si paga.
SeggW (Pop*)t Cantimplora.
Beggdtta, Seggetta. A.ndh a la
seggetta: Andare alia sejcgetta.
— Seggettiiia, Seggettina.
— Seggla, Secchia (2), Secohio.
La seggia Vh de l^gn, la sidella de
ramm stagnaa: II seoohio ^ di le-
gno, la secchia di rame stagnate.
l^>rtd la seggia: Far il manovile
muratore. La seggia di tnaguU:
Bigonciolo. La seggia per m&mg:
II secchio per munger il latte. (M.
d. d. fig. ) Dd 6n ph in la seggia
(pop.) : Uscire da ogni rig^ardo e
Dar un calcio alia secchia (3). Ba-
ll) Sedia in flor. vale sopratntto par
Sctxgn. Sedia in milanese i nsata k>1o ne*
due sensi deiresempio.
(2) Secchia flor. corrisponde a] noetro
Sidell o Sidella.
(3) Qaando Tasfno ha bevuto dk na eal-
oio alia secchia; II provarbio alliide eosi
air ingratitadine nelle due parlate.
SEG
— 669 —
SEG
ratth la aidella in la seggia (pop.]
Fare un oattivo cambio. Lasact gio
la teggia (volg.) : Svesciare. Vegnl
gid Pacqua a aegg : Piovere a sec-
cliie rovesce.
— Seggion, Seoohione (1), Ma-
stello. M seggion di pqgn o de fh
la bugada: If maatelIo9per layar-
oi i panni. | (Di persona) Bardas-
sa. « Dagh mtnga atrd a quell seg-
Sion » : « Non dar retta a quel bar-
assa ». (In gioco) « Te see ^n — » :
« Tu hai la mcertola a due code ».
— Segglonee, Bottaio.
— SegglouW, Seggloniu, Seg-
SlonscdU , MasteUo , Mastelletto
(non com.).
Seghezz, Falce. Seghezzjter Ver-
ba: Falce. Seghezz per ivit: Pen-
nato.
— Seghezsk (Piazza Fontana),
I^alciare
SegiU (Volg.). Vedi SigiU,
Mgn, Segno. Fit 6n shan cdnl
el lapis: Far un segno colla ma-
tita. Lassh el segn: Xiasciar il se-
gno Opp. Fare un bello sbrano.
£*assdk el segn : Passar il se^no o
il cStnapo. « El g^d feui segn ae tOr-
«^ » : « Gli fece segno di star zitto ».
I segn de approvazion : I segni di
— o adesione. Sfaeeiaa fin alVul-
tim segn: Staociato alPultimo se-
Sio. Mht &n segn in del liber:
ettere 11 segno nel libro. MUtegh
el segn al fioeu (R. St.) : Mettere il
oontrassegno o segno a un bam-
bino. Feus el segn de la erds: Far^
si il segno delia croce. Segn de
p6hhia / ; Cattivo segno I o Segno
di marina torbida o'Se^no di pe-
rioolo o di futuri danni. « Me fa
null i edit; sean ehe vmur piaeuv » :
« Mi fan male i calli ; segnale di
pioggia ». Bruit segn ! : Brutto se-
gno. I Tirha segn: Tirar a segno.
« Lafrustada lag'd. lassaaelse^nr^:
« La frustata gli lasci6 la scigri-
ffna ». Vess a segn : Vedi Tir, Segn
ae la erds: Segno di croce.
— Segnk-egnaa-egnass, Se^a-
re. « L'ost Vd, segnaa i sd manttn » :
« L' oste ha segnati i suoi tova-
glioli ». Segnd. i p6nt al billiard ,
a scdpa: Segnare i punti al bigliar-
do, a scopa. Segnh in margin i
(i) 11 Secchione o la Secchlona in flor.
signifioano Secchia e Secchio grandi non
g:iA il nostro Segjion.
sproposit o i ^ass pussee bU: Se-
gnar in marine gu spropositi o i
passi migliori di un autore. V^s
segnaa a did: Essere segnato a
dito. Vhssstaa ben segnaa: Esser
segnato e benedetto. Inod^ segnass
edni 6n gdmbit: Da segnare col
carbon bianco o poter oantare vit-
toria. Guardet di segnaa: Guar-
dati dai segnati.
— Begnacol, Segnacolo.
— Begnadura, Segnatura. La
segnadura di fosui de stampa : La
segnatura de' fogli di stampa. La
— di register: La segnatura de'
registri. Segnadura del pa^saport :
La iirma del passaporto.
— Segnal. Segnale. Mhtt i se-
gnai ehe gh/^ rott la strada : Met-
tere i segnati d'una rottura di
strada. la i segnai ednt i fald
sui montagn : Far segnali co'
fochi sul monte. « Quand Gari-
baldi I'd daa el segnal de attaeed
nun.,. »: « Quand o Garibaldi die*
de il segnale dell'attacco, noi ».
— BegnarcBUla, Segnatoio.
— Segnatament, Segnatamente.
« Tutti eselus, e lit segnatament »:
« Tutti esclusi e lui segnatamen-
te ».
— Segndtt, Segnetto.
— Begnin, Segnettino.
Segdnd. Vedi Second.
Segra, Segale. Pan de segra:
Pan di segale. Vedi Segale.
Segraa (Volg.). Vedi Sagraa.
Segrdtt, Secreto e Segreto. In
seqrett : In segreto o di cheto.
Vess segrett come el trdn: Esser
segreto come un dado. Segrett de
Stat : Segreto di Stato. | Saradur-
ra e&nt el segrett : Serratura a se-
greto. Ona serivania coi segrett:
Uno scrittoio a segreti.
— Segretameut, Segretamente.
— Begretaria, Secretaria.
— Segretezza, Idem. In gran
segretezza: Idem.
Begri (D. Fr.J, Zigrino, Sagrl.
On portafceui de seari: Un por-
tafoglio cu zigrino, ai sagri.
Begrlnli (D. Fr.) inaa, Grani-
re (1). L'oreves el sagrina Vor:
L'orefioe dk la grana all'ora. Fir
de segrind: Granitoio. | Segrind
la pell : Lavorar la pcUe in sagi*).
(1) n fior. ha Sagrinato e non ha Sagri-
nare. I voeaboIarU florent. non lo danno.
SEG
— ^670 —
'SEL.
I Rodersi. « Guarda come el ga-
arina*: « Guarda come si Tode ».
Carta segrinada : Carta sagrinata.
— Segrlnaddr. Vedi iSegrxna,
F^r de aegHnh.
— Segriiiament, Rovello, Kodi-
mento. _ . „ _, „
■ Segii (Volg. di P. F.). Vedi Se-
-gurin. . ,^.
Beguent, Seguente(l), Aggua-
fiiiato. Fil seguente : Filo aggua-
gliato. Tila aeguenta : Tela -ben
tessuta. Andd. via seguent : Pro-
cedere seguitamente.
gegui-e9iiii"®finiis8 (P. N.), Se-
guire. « Ml oo seguii i so ordin » ;
«Io ho seguito i suoi ordiui*.
« Bisbgna segui la regola »c nd».. » :
-K Bisogna seguire o osservar la
regola, se n5 ».
Seguit, Seguito. La robba la
g'd minga avuti seguii : La cosa
non ebbe seguito. Dorml dddes
6r de seguii : Uorinire dodici ore
di seguito o difilato. « In seguit
a sda^domanda » : « In seguito a
domanda*. B On gran seguit de
gent : Molto seguito di popplo.
-^ Segultk, Seguitare. ^^Segutta
minga a dl quella stupiditaa » :
« Non voler insistere su quella
sciocohezza ». « Ch'el siguita attBU
quella mcd«finna »:« La seguiti a
pigliare quella medioina ». « D&n-
ea devi seguith o iasi / » : « Dun-
que aosso seguitare ? ». ^ .
Segurk (Volg.). Vedi Assteurct.
Segiirln. Soure. « Ciappa el se-
gurin e fa gib &n poo de Ugna
minudra » : « Piglia la — o 1' ac-
cetta e spezza un po' di legna o
fa un po*^ di legne minute ».
Belarl (Volg.) Vedi Salari.
Sella, Idem. Sella a Vinglesa,
de donna : AH' inglese, da donna.
Gavai de sella e de taeed: Cavalli
da sella e da pariglia. (M. d. d.)
Chi no pb bait el cdvall el bait la
sella : Chi non pu6 dar all' asino
dk al basto. | Ascella. « C6nt i
so liber soil sella » : « Co' suoi libri
sotto il braccio ». Avegh 6na robba
sott sella: Aver una cosa nella
manica. I (SigaroJ On hanSdla!:
Un buon Sella.
— Bellaria, Selleria (Botte^
del sellalo).
— Sellee, Sellalo. .
— SeUascia, Sellon, Selliii, Sel-
laccia, Sellona, SeUino.
S^er, Sedano. Seller rova: Se-
dano rapino. Mangia el seller c6m%
olii e usee: Mangiar i sedani in
pinzimonio.
Belva , SelTa. Ona selva de ea-
stegn : Selva di Gastas^ni « Mi
f<Bura g'oo des phrtich de boBek;
me manea 6n iocehhtt de selva » :
« Nella mia campa^na tengo died
ettari di bosoo e non un solo di
— Belvadegh, Selvatico. Lot-
iuga selvadega: Lattu^ra selvatiea.
« J. eaeeia oo mcuszaa dodesseifar-
digh » : « A caccia ho ammazzati
dodici eapi di selvaggina ». On
omm, salvadegh: Omo selvatico.
Avhgh del selvadegh: Puzzar di
selvatico.
— Belvadegdu, Salvaticone.
— Belyadeghdtt, Selvatichetto.
— Belvadegunun, Salvaticume.
— Belyaggi, Idem. I selvagfi:
I selvaggi.
Bema^a, Semata o Lattata. /^
sta de semada : Pasta di semata.
« Damm dna semada » : « Dammi
una — o un'orzata*.
Bemenza', Semenza. AiitUt in
semenza: Andar in semenxa. Im
semenza di bigatt: Seme da ba-
chi. « Voravia eke se perdess la
semeTizain « Voirei che se ne per-
desse ancbe il seme».
Sdm^Bter, Semestre. 1^1 seme"
ster de jitl : II semestre deUa pi-
gione.
(1) 11 Seguente fiorentino non ha risoon-
tro coll a parola Seguent tranne ohe in
bocca di chi parla milanese affett.: El ca-
•pitdl seguent : II capitolo segaente. 11" po-
polo direbbe : Che ven dopo.
— Bexnestral, Semestrale. I
— Bemestralment, Semestnd-
mente.
Semibrey , Bemicroma, Seml-
blBcroma (T. Mus.), Semibreve,
Semicroma, Semibiscroma,
— Beiniimnlma Semiminima.
— Bemitdn^ Semitono.
Semifr^ddl; Idem. Maniieea de
semifreddi: iPomata di semi&eddi.
Semlnail, Seminario. £1 reU6r
del — .* II rettore del seminario.
— Seminarlsta, Idem.
— , Semlnerl, Seminatuia. Al
temp o a Vepoca del semineri : Al
tempo della seminatuia.
S3M
— 671 —
SEN
Semmaant, Santonins. M senim-
■ sant el caseia i vermin: La san-
touina h bona contro i baclii.
S^mola (D. Lat.), Semola (1),
Fior di farina. Pan de shmola:
Pan fine o di lasso.
Semolinna, Semolino. JliifUstra
de SemoUnna : Minestra di se-
moUiio.
Semper (D. Lat.), Sempre. Semr-
per atanli : Sempre avanti. Sem-
^per ehe.u: Sempre. che o sempre
a'intende o con questo che. Semr-
per pu : Sempre p\h. « L^^ Hi e
ptBu temper /u » : « E sempre lui ».
- Semper verd : Sempre verae. Sem-
per viv : Semprevivo. « L'^ 6n
■ eopp de semper viv » : « E^li ha il
sopravvivolo come i ^atti».
Sempitemo, Sempitemo. IHo
sem,piterno : Idem. « Te restaroo
i^liheut in sempitemo » : « Ti re-
Btero obbligato in sempitemo ».
Semplicista, Semplicista.
. — Semplicitaa, Semplicit^. (Civ . )
« Jj'e d'dna semplicitaa preeiaami-
Heay* : « £ d'una semphcitii prea-
damitica ».
— Sempi, Semplice (2), Scem-
pio. Fior sempi : Fiore scempio.
(Di persona) Sempi e6me &tia ra-
va : Essere una rapa.
— Semplioement , Semplice>
paente.
— Semplidott. Sempliciotto.
— SemplidfiBim , Semplicissi-
lUO.
— Semplifick-lcaa, Semplificare.
Tant per semplified : Tanto per —
o semplicizzare.
— Semplificazidn, Semplifioa-
zione.
— Sempliz, Semplice. Beneflzi,
soldaa sempliz: Beneficio, soloato
Bemplice.
— Semplizlan, Sempliciano. N.
fr. : « Uh 6n pover semplizian » :
« Fu battezzato in domenica o tl
pill grosso che V acqua de' mac-
cheroni ».
Sell) Seno. Mhtt in sen: Riporre
in seno. Melt la bh'ta in sen : M6t-
tere la berta in seno (poco com.h
Metter la coda fra le gambe. Ti-
(1) Semola la flor. e precisamente I'op-
posto del Semola xnDan. Yaol dire Crtuca.
(2) A semplice sta di riscontro SempKz.
Scempio poi in toscano ha il sense an-
che di Strasio, Carneflcina.
rass la bissa in sen : Scaldarsi la
serpe in seno. Per gli altri sensi
vedi Stbmegh,
Benaplsnio, Senapismo. MHt i
senapismi: Metter i senapismi.
B^L&t, Senate. 1/a Camera e el
Se7iat : La Camera e il Senate. JSl
Senat I' it apvrovaa la leg t II Se-
nate approve la legge. | « Che se-
nat o ene senato ehe g'd, quellapd-
pdla » : « Che senato quella signo-
rina ! »
— Benatdr, Senatore.
— Senatortesa (Moglie), Senate-
ressa.
-- Senatorial, Senatoriale. II
manto — .* II manto senatoriale.
Senavra (Luogo dove si ousto-
divano i pazzi), Manioomio della
Senayra. In rohh de Senavra: C'fe
da ire ai pazzareUi. Andii alia Se-
navra: Andar a san Bonitazio o
ai pazzareUi (a Milano oggi si di-
ce Andd a Mombell). « Quella easa
I'i 6na vera Senavra » : « Quella
casa h una gabbia di matti ».
— Senayrada (in dis.), Mattia.
Vedi Maltada,
— Senayr^tta, Casa de' pazzi
(prirata).
Senior, Senior e. « Giusepp f
Quaa fynn-Elzio e/ senior » : « Giu-
seppe? Quale? » « Giuseppe lozio,
il seniore ».
Stoeea (Civ.), Idem. « El par 6n
Seneca svenaa*: « Pare un Seneca
svenato ».
Senna, Sena. Manna e senna :
Manna e sena.
Sens, Sense. Bdn sens : Bon
sense. Senseomun: Sense comune.
Rohha che fd, sens : Cose che t'anno
sense. In sens invhrs: In sense
inverso. « St6 period ch\ el g*d,
minga de sens » : « Qui non c'^
sense ». Paroll a doppi sens : Pa-
role a doppio sense.
— Sensaa (Civ.), Sensato. On
omm m.olto sensaa: Un omo di
molto criterio.
Sensal, Sensale. Sensal de gran :
de stabilf de seda^ eec. : Sensale di
grano, di stabili, di seta, ecc. Sen-
sal de matrim.oni: — di matri-
moni. Sensala o marossera de bail :
Scnsala di balie. Sensal del lUla:
Sensaluccio.
— Sensarla, Senseria. Tant de
sensaria: Tanto di senseria.
Sensaildn, Sensazione. (Civ.) La
SEN
— 672 —
SEN
8en8cm6n del fr^dd, di odor: La
sensazione del freddo, degli odori.
« M ghe produseva 6na sensasidn
deliztosa >» : « Gli produceva una
sensazione deliziosa ». Fa dna gran
sensazion sul pubblieh : Fare una
sensazione o far colpo.
Bensia (Volg.). Vedi Ascefisidn.
N. tr. pop. : Se piotuv el d\ de la
Senziaper qttaranta dt n6 shmm
senza: Terzo di aprilante quaranta
di durante.
Sensibll , Sensibile. « I/h 6na
spesa molto sensibil » : « £ una
spesa molto gravosa»,
— Benslbilitaa, Sensibilitlu iS'en-
sibilitaa morbdsa : Sensibility mor-
bosa.
— Sensitiya, Idem. La pianta o
Vhrba aensitiva: L'erba sensitiva.
Jja sensitiva : Idem.
Sentee, Sentiero. Andit gib per
i sentee: IScostarsi dalla compa-
gnia. Falld el sentee: Fallar la
via. Mett sul sentee : Mostrar al-
trui il sentiero. Vkss sul b6n sen-
tee : Essere per la bona via. On
sentee ehe va in gid: Uno sdruc-
oiolo.
Sentenza, Idem. — de a^solu-
zidn, de eondanna, de mort r — di
assoluzione. di eondanna, di mor-
te. nilH g' a avuu la sentenza in
del gaeubb >» : « Ebbe la sentenza
contro». I Spuit sentenz: Sputar
sentenze. « El par ehe m* (wbien
traa adree dna sentenza » : « Si di-
rebbe ehe bo addosso la maledi-
zione >. « Ml spetii de lee la mia
sentenza * : « Aspetto da lei la mia
sentenza ». (Pr.) Sentenza d' asen
nd va in del: Raglio d'asino non
arriva al cielo. L^e mhi 6n magher
giustament ehe nh 6na grassa sen-
tenza: Meglio h un magro accor-
do, ehe una grassa sentenza.
— Bentenzli,, Sentenziare. « L*dn
sentenziaxi » : « L' hanno condan-
nato ». « Ma chi Vh lit per senten-
zid, in sta manera ? » : « Ma chi h
lei per sfoderar sentenze cosi fat-
te?»
Senti-entil-entiss, Sentire. Sen-
t\ el eald, el frldd, ecc: Sentir il
caldo, il freddo. — la seossa ellt-
triea: — la seossa elettrica. Fh
hhll senti: Far bel sentire. « Fl
sent de vorhgh ben » : « Sente di
amarla ». Chi omm ehe sent na-
gott: Unuomo ehe non sente nul-
la. Sentiss mat: Sentirsi male.
Seniiss quaieossa de gross: Sen-
tir troppo di 8^. « STen sent pit a
parlit » I « Non si sente piu a par-
lare di lui ». « Sepo senti depesgfr,
« Se ne pub sentir di peggio!>
Robb ehe s'h mai sen Hi z Cosenoa
mai piu udite. ¥ Sfee a senlii »:
« State a sentire o Fate motto ».
Senti f<euravia : Sentir daila voce
pubblica. « Insei ho sentii » : « Cosi
mi fu detto ». « Me par de senr-
till/ »: Mi pare di sentirlo ». « JEZ
sent minga reson » : « Non sente
la ragione *, <ii M sent minga el
mors* (di cavallo): « Non sente
pitl il freno ». Sentiss amid gid t
oushceh de la famm : Sentirsi an-
dar via lo stomaco. Sentiss come
6nphss fcBura de raequa .- Sta eome
un pesce fuor deiracgua. Senthin
de tutt i eol6r: Sentirne di tntti
i colori. SentisseUb a eSr gid per
i spall: Sentirsela granire o aHe
spalle o a correr ^a per le reni
Fass senti: Farsi sentire o Si-
sentirsi. « Ch' el se fcMa minga
senti per caritaa »: « La non si
faccia sentire per caritlk^. De-
lioatessa de senti: Delicatezza di .
sentire. JDiversitaa del senile Di-
versity del sentire. Robba seniida
e risentida: Roba sentita e risen- i
tita. Robb senlii e risentii: Cose '
udite e riudite.
— Sentiment, Sentimento. Fmu-
ra de sentiment: Che ha perdato
i sensi o Privo di sentimento. Ti-
rh foeura de — ; Levare di senti-
mento. Mor\ ednt tutt i sentiment :
Morire in pert'etto sentimento.
Mettegh i dnq^u sentiment del
eorp: Metterci tutto il sentimen-
to. Tirdtfoeura vunde sentiment:
Cavare di sentimento. CamM
sentiment: Mutar sentimento. « Se
te devi dl el mi sentiment.,. »: « Se
ti devo dire il mio sentimento... »
« Jj'^ del m,h sentiment? »: « £ del
mio sentimento ? »
— Sentimental, Sentimentale.
Faccia sentimental : Fisonomia
sentimentale. Fd el sentimental:
Far il sentimentale. Ch'ti eommi-
di tra el sentimental e el noids:
Certe oommedie tra il sentimen-
tale e il noioso.
Sentindlla. Idem. Fit la senH-
nella: Fare la sentinella. — mor-
ta: — morta.
SEN
678 —
SEQ
Sentdr, Sentore. Vhs in sen-
tor: Essere ancora in vita o in s^.
Tomd in senior: Kicuperare i
sensi. | A'ohgh senior d' 6na rob-
ba: Aver sentore d'una cosa.
Senza, Idem. Senza papdt nh
mamma : Senza babbo n^ mam-
ma. S&ma searp in ph : Senza
scarpe in piedi. Sensa vergogna :
Senza Tergogna. Senza danee :
Senza quattriiii. Senza eunih i... :
A non contare i... Senza dubbi,
— fallf — fin : Senza dubbio, —
fallo, — fine. « Senz'alier! » : « Sen-
z'altro ». « Senza de lit, sefd. nienirn
« Senza di lui non si pub far nul-
la ». Senza ianii discdrs o ianii
stori : Senza tanti discorsi o tante
storie. ( Cambiali ) Senza avvis :
Senza avviso. Giovannin senza:
Donna vestita da omo. (Pr.) Chi
^ primm nd va senza : Chi primo
arriva primo macina.
8epar&-araa-aras8 » Separare.
« Taceaven liij mi i oo separata » :
« Si azzuffaTano e io li no sepa-
rati ». I « Quit mart e miee voreven
separass » : « Quel signori ooniugi
volevano separarsi^.
— Beparazidn, Separazione. Se-
parazion de leii e de m,ensa: Se-
parazione di letto e di mensa.
« Sid sdng'u Vdb faa 6na bUla se-
parazion » : « Questo sangue ha
fatto una bella secrezione ».
Sepelll-ellii-elliss , Seppellire.
« I/' dn porld ier a seppelli » :
« L'hanno portato a seppellire ie-
ri ». « L'h andaa a seppelliss in
d'dna vail » : « And5 a seppelJirsi
in una valle ». « ... e la robba VI
siada seppellida » : « E la cosa fu
seppellita o abbuiata ».
— Sepolcher, Sepolcro. Ona ea-
ga ehe la par dn sepolcher o 6na
tomba: Una casa che pare una
tomba.
— 8epoltTira, Idem. (Pr.) Aria
de fllidnra, aria de sepoliura: A-
ria di finestra, colpo di balestra.
InecRU in jigura doman in sepol-
iura : Oggi in figura domani in
sepoltura.
S^ppia, Idem. / seppi the se
mangia se damen ealamai: Le
seppi e che si mangiano si chia-
mano anohe ealamai. Oss de sep-
pia: Osso di seppia. Dagh de sep-
pia: Seppiare.
Sequella (Afi'.), Sequela. In se-
quella: In fila. Ona sequella de
disgrazi : Una sequela di guai. II
popolo dice Fikt o Filza,
Sequester, Sequestro. Meii sit el
sequester : Metter il sequestro.
Andagh adoss c&ni dn bdn seque-
ster : Andar sopra a checchessia
con un buon sequestro. — de gior-
nal : — di ^iornale.
— Sequestr& - estraa - estrass,
Sequestrare. « G^ dn se^uesiraa
tutta la mobiglia » : « Gh hanno
sequestrata o staggita la mobi-
glia ». « HI se sequesiraa in easa
de s6a volonia^a » : « Si h seque-
strato in casa di sua volont^ ».
— Sequestratarl, Sequestrata-
rio.
Sera (Civ.), Idem. Bonna sera :
Bona sera. Ddtnan sera: Domani
sera. Siasera : Stasera ed altre che
perb stanno anche con Sira, Vedi.
— Serada, Serata. « L'A pnssaa
tuiia la serada edn le^yn « Passb
I'intera serata con lei ». (Teatri)
Serada W ondr o a benefizzi : Se-
rata d'onore o a beneficio.
— Seradascia, Serataccia. « Fi-
schi de iuii i part ; V ^ siada 6na
seradascia ! >: «Fischi da ogni
parte ; la f u una serataccia ! »
— Seratant, Seratante.
— Serali, Serraglio. (Civ.) El se-
rali del Gran Sultano: II serraglio
del Sultano o I'Aremme. Tabaceh
del serali (in dis.) : Tabaoco del
serraglio.
Seraia, Serraglio, Chiusa del-
I'arco, Chiave dell'arco (non co-
mune).
Seranda, Serranda (1), Serrame.
Sere, Cerchio. I sere del vassell:
I cerchi della botte. Smolla i sere :
Slentar i cerchi. TircL su i sere :
Imboccare i cerchi. (Pig.) Rifo-
cillarsi. J Spranghetta. P. E. :
« Slamailinna me sdn levaa sii
e6nt el sere a la testa » : « Stama-
ne mi son levato colla spranghet-
ta ».|| Giugd al sere (venuto oggidl
in gran moda ne' ragazzi) : Gio-
care al cerchio (2). S iserc ai sot-
ianin d'dna volta (che forse ritor-
neranno): I cerchi deUe sottane.
(1) La Serranda flor. e il chiuslno del
forno.
(2) Note come a Fir. il Cerchio sia an-
che an gioco di pegno che si f^ seduti in
circolo.
SER
— ©74 —
— Serclk, Cerchiare. Sereiit 8u :
Accerchiare.
— Serciatt, Cerchiaio.
— Berddu, Cerchione.
Seren, Sereno. ^l del Vh hill se-
ven: II cielo h sereno. A la seren-
na: All'azzurro sereno. Seren stel-
laa : Idem. (Pr.) Dopo el nivdl ven
el seren (Appross.j: Quando il
tempo 6 in vena ogni nuvolo porta
Hereno. Gdlta serenna: Gotta se-
rena.
— Sereiiada> Serenata. Che ma-
gnifi,ca serenada de mug : Che
Aplendida notte di maggio 1 |
« G^dn faa la serenada alia prima
donna » : « Gli hanno fatta la se-
renata sotto le finestre alia prima
donna ». Serenada edn m^uia e
hamazz : La scampanata.
Serl, Serio. Parld. in sul seri:
Parlare sul serio. Ciappd 6na roh-
ha molto sul seri: Pigliar una cosa
dl getto. Fd. Sid seri: Fare sul
serio. On om,m, seri: Un omo se-
rio. « JEl dis di rohh de fd s^eioppd
del rid, ma lit, seri, el se seompann
mat .' » : « Dice delle barzellette da
tar scoppiar gli altri dalle risa,
ma lui col viso piil serio del mon-
do non si soompone».
— Berietaa, Seriet^. Mattes in
seHetaa : Buttarsi al serio o far il
serio. « Gh'i pocca serietaa in qtiel-
Vomm » : « Ha pooa serietk di pro-
positi, colui*.
Serlzz , Serizzo. On eamin de
serizz: Un caminetto di granito
nero o venato.
Bero , Siero. Sero del forwMgg :
Scotta. S«ro del sang* u : Siero.
El sero del latt el rinfrhsea : Siero
di burro rinfresoa.
Serpent, Serpente. (Civ.) Serpent
boa, a sonagli, ecc, : Serpente ooa.
a sonagli. JEl serpent de Eva : II
serpent di Eva. « Quella donna
Vh 6n serpent » : « Ouella donna h
un serpente )»(1). (Scherzo ingenuo)
El cavalier serpent: II cavalier
servente.
— Serpentin, Serpe (Sorta di
salterello o razzo).
— Berpentinna, Serpentina.Xin-
gua serpentina: Idem.
(1) Serpente per6 a Firenze, parlandosi
di donna, esprime pifi la brattezza che la
cattiverfa.
— Berpentdn, Serpentone (Stm-
mento a fiato).
Serra , Serra. La serra del tar-
rent: La serra del torrente. La
serra del giardin: La serra del
^ardino o Stufa delle piante q
Stanzone degli agrumi d'invemo.
Serv ( In dis. ) , Servo. I*r€ut di
Sirv (in dis.): Servita.
Serva, Serva. La serva del pret
La serva del prete. « Cossa gh'if
Dorma la serva del pret / » : « Che
o'^ cosli? » I polphtt de la serxa:
Polpette casalinghe. Pari la ser-
va ae Pilatt : Parer la serva di Pi-
lato. V^s ficeu de la serva : Kb-
ser il figlio della serva. Anda a-
dree ai serv : Essere servaiolo.
Serva che fa de padronna : Serva
padrona.
Servascia, Servacoia. m. M U
tratta cdn^e ona servaseia » : « La
tratta come una servaocia ».
" Servdtta, Idem. ^nJKl g'it dna
bHla servetta » : « Ha una bells
servetta y^.iLa servhtta deUa com-
pagnia (in dis.) : La servetta delb
oompagnia comica (in dis.).
— BervetUna, Servettina e Ser-
vina.
— Bervi , Servire. And^t. via a
servi: Andar a servire. Vkss ria
a sercl: Stare a servizio. Sern
d*amis: Servire da amico. Servi
c6me 6n seidr : Servir di coppa c
di oolteUo.' Servi a duu padr&n:
Servir a due padroni. Servi el to
paes : Servire la ^atria, lo Stato.
il suo paese. Serv% tie br€usz: — di
braooio. — de buff6n : Servire di
zimbello. Servi mhssa : Servire la
messa o all'altare. Servi tavola:
Servire a tavola. (M. d. d.) « /»
eosa podi servillf » : « In ehe poa-
so servirla ? » « Per servill » : «P€r
servirla*. « Ad^s te servi m,i!*P{
« Aspetta, che ti servo io ». «
me servi del tal ealzolar » : « Io
servo dal tale calzolaio ». « Ai
semm bhi e servii » : « Ora
bell'e spaooiati o belPe serviti
« Cosa servf* : « Che oooorref
« El pd serviss a sd piesh » : « La
pub abbellire». (Pr.) El pan i
servi el g'd sitt erdsL' II pane dc
gli altri ha sette croste o del
vire s& di sale. Servi e n6 g%
Vi 6na pinna de moti .* Servire
non gradire h una pena da m<
rire.
SER
— 675 —
SER
— Servlbil. Servibile. « St6 cap-
phll eh\ Vh pu serviMl » : « Questo
oappello non h piu servibile ».
Bervldtta, Salvietta (1), Asoiu-
^amani e piii pop, Sciugamano.
Servltdr, Servitore. On servitor
v^gg de eh: Un vecohio servitore.
On servitor via de padron: Fuor
di padrone. — in hvrea: — in li-
vrea. — de piaaza: Servitore di
piazza. Vhss el servitor del Co-
mtin: Essere il servitore del Co-
mune. (Pr.) MH vhss 6n marker
pctdrbn che 6n grass servitor: Me-
|2;lio esser capo di lucertola che
ooda di leone o anehe Megiio te-
sta di aliscietta, che ooda di sto-
rione. | Servitor de l^n (in dis.):
Servitore di legno o servo muto.
— Servldorala, Servidorame e
Servitorame.
— Servitoresc, Bervitordll, Ser-
vitoraccio, Servitorello.
— Seryltd* Idem. La servitu de
ed: La servitiH. (Pr.) De la servitu
se eondss el padrdn: Chi vaol vo-
der il padrone guardi i servitori.
IFagh adree &na gran servitit:
I* are ad uno grande servitti. On
appartament che riehied troppa
servitu: Un appartamento che ri-
ohiede troppa servitii. | Servitu
de passagg: Servitu di passaggio.
Oasa gravada da 6na servilii: Ca-
sa aggravata da servitti. (Colto)
Iai servitu de la gleba sott ai Bo-
tnani: La servit^ della gleba.
Servlzial, Serviziale e Lavativo.
N. pr. : Diktta e servizial guaris-
sen tuce i mal: Dieta e serviziale
guarisce (mc) da o^ni male.
Serylzzi , Servizio (2). La gent
de servizi: La servitil e anehe La
gento di servizio. Seala de ser-
vizzi: Scala di servizio. I'd, i ser-
viezi: Far il servizio della oasa.
J^d servizzi: Far comodo. Ann de
servizzi (milit.j: Anni di servizio.
(Pr.) Fdi 6n vta^g e duu servizzi :
Fare un via^gio e due servizii.
A fd. servizzi se falla mai (Ap-
pross.): A dire la verity non si
(1) Salvietta e data dal vocab> finr. ma
I non e comune, e in ogni modo slgniHca
I non Servietta ma El maniin : Tova^liolo.
{ (2) Serv zio in flor. ha un senso che
' nianca al Mil. Chiamansi cost le carrozze
! ili gala de^signnri e corrisponde al nostro
I £quipagg (de I'AnonimaJ.
sba^lia. (M. d. d.) Avlgh vun o
tuttt in quell servizzi : Avere una
persona o tutti in quel servizio o
in tasca. Andh a fa el sd serviz-
zi: Fare le sue occorrenze o fare
quel eervizio. || Servizi de tavola,
de desert o desser: Servizio da
tavola, da dessert.
Servo. N. fr. : « Servo suo » :
« Servo suo ».
8es, Sei. Qu^ll di ses : II sesto.
Ses volt tant: 11 sestuplo. Fit i ses
e&n la c6a in gib : Alterare le ci-
fre per rubare. Chi robba des, se
ne regalia quatter, gh* en resta
ses (Appross.) : E arriochito colle
sue ladre fatiche.
— Se8cent» Seioento. (Colto) Fl
sescent: II seicento.
— Sescentismo (Colto), Seicen-
tismo.
— Bes^nni (Buroc), Sesennio.
Sesin (In dis.). Vedi Sold.
— SesmiUaequlndes. Vedi Bois,
Sessant^nna , Sessantina. « Fl
toceard la sessantenna » : « Glienc
fo una sessantina ».
S^st, Sesto. Arch a sest aeutt:
Arco a sesto acuto.
Bestett, Sestetto. An cantaa el
sestett (i«... » : « Hanno cantato il
sestetto del... ».
Sestiga, Sestiga. La sestiga sul-
VArco de la Pace: Idem.
Sestinna, Sestina. Ona poesia
in sestinn: Una poesia in sestine.
Set, Sete. Avkgh set: Aver sete.
Mori de set: j^rabbiar di sete.
D6pra came salada per scceud la
set: Levarsi la sete col prosciut-
to. Bobba ehe fb, vegni set : Roba
che mette sete. (Pr.) Nissun o* A
tanta set edme Vimbria^h: Piu
beve e pitl ha sete.
S^tt, Sette. IsUt pecceta, — al-
legrezz, — eandelabri ardenti, —
maravilli del mdnd, — d\ de la
creazidn, — piagh d^Fgitt, — vaech
grass e vacch magher, — bellezz de
la donna, — saeramentf — doldr de
Maria, — gies, — savi de la Grcr-
eia, — dormienti, — colli de Bo-
ma: I sette peccati mortali, Le
sette allegrezze, I sette oanaela-
bri dell'apocalisse. Le sette mara-
viglie del mondo, I sette fjiorni
della creazione. Le sette piaghe
d'Egitto, Le sette vacohe grasse
e le magre, Le sette beUezze della
donna, I sette saoramenti, I sette
SET
676 —
dolori di Maria. Le sette chiese,
I sette savi della Grecia, I sette
dormienti, I sette colli di Roma.
La proRuva del sHt : La prova del
loco. O per shtt o per dersHt : An-
che sotto costo. jPa««A P^r.i shtt
^rihbi e i sett sedasz: Vedi Sedazz.
H (Strappo) « Oo fcta 6n sHt in di
calzon » : « Ho fatto un bel sette
ne' calzoni ». I (Tip.) Corp sett :
Corpo sette. Oiugh a sett e mhsz:
Giocare a sette e mezzo. El sHt
hell a scdpa: 11 sette bello. J \Bor-
doRu sktt: Bau-sette. Mazzaselt,
struppia qtiatorties: AmmAzznQette,
Sett&-ettaa-etta88. Fdi settdgid
run : Invitar uno a sedere o Far
sedere. Settass gid : Mettersi a
sedere o sedersi. Settass in thrra :
Sedere in terra. Settass a tavola:
Mettersi a o sedere a tavola. Sel-
taa gid intorno a la brasera : Se-
duti intorno al braoiere. Vkss set-
t€M gid in sul velii: Ballare sul
velluto.
Settember, Settombre. (Civ.) El
vint settember : II renti settemore.
De o In settember se vetidem-
mia : Di settembre si vendemmia.
(Pr.) In settember nott e di sott-
s6ra in l\: Di settembre il giomo
e la notte si contende. Quand
eanta la scigala de settember nd
tceu rohba de rivender : II caldo
di settembre toglie e non ronde.
— Bettembriu , Settembrino.
Lanna, phrsieh, eastegn settembrin
o brinn : Lana, pescbe, castagne
settembrine. liev setlembrinna,
eee, : Vedi iVct>.
g^ttima e S^ttim, Idem. La set-
tima de la fever : La settima.
II (Mus.) SetltmM diminuida: Set-
tima dirainuita. | « I/'h el settim di
m^ fimuj el solo viv » : « fi il set-
timo de' miei nati, che mi sia ri-
masto ».
Settimanna, Settimana. Laset-
timana entrant : La settimana en-
trante. Fceura per la settimanna :
In settimana. Settimanna grassa
e — santa: Settimana grassa e —
santa. Ciappd, la settim,anna: Ri-
Bootere la settimana. (Mil.) Vitss de
settimanna: Essere di settimana
Bettlmin, Settimino, Settimello.
« JO'^ gra^il perehi V^ setlimin » :
« E jgracile percbfe h nato di sette
mesi ». I (Mus.) Cantd 6n settimin :
^ jQaatare ua ftettimino. I
Settinna (Voce infant.). Fii tei
tinna: Siediti, bambino mio.
Settdn. In setton sul Utt .* A se-
dere sul letto. Tir€U8 sii in, seUon :
Rizzarsi a sedere sul letto. (Fiv.j
Trd vun in setton (in dis.): Man-
darlo in rovina.
Settnageaima, Settuageaima.
Bev» Sego. / candil de sev ge ve~
den quasi pit .* Le oandele di sego
non si vedono quasi piii. Smag-
gih de sev : Insegare. lOroati g'a-
veven i barhis Hfaa sii e6nt el sev:
I Croati avevano i baffi di capee-
chio insegati.
Sever, Severo. Maester sever hm
giust: Maestro severo ma ^osto.
Sezidn, Sezione. « G*At%, faa la
sezion al cadaver »: « II oadavere
lo banno sezionato ». | Capp se-
zion ai Lavori Piibhliei .* Capo se-
zione al Ministero de' LaTon Pub-
blici. I / sezion elettorai .* Le se-
zioni elettorali.
— SezioxUi - zionaa , Sezionare.
Seziond, &n mort: Sezionar un c»-
davere.
Sfaecendaa, Sfaccendato. Di-
soecupaa Vh 6na rohba e sfaeeeih-
daa i'^ dn'altra: Disoooupato ^
una oosa sfaccendato un'a^hTa.
Sfetcciaa. Sfacoiato. Fit el sfae-
eiaa : Far lo sfaociato. Ciar sfae-
eiaa : Luce sfaociata. Col&r — .* Ir
dem. Onsf€ieei€M de vun: Un al
bondone.
•^ Bfacciad^U, Sfacoiatello.
— Bfacclad6n, Sfacciato com^J
un satiro, Sfncoiatone-taooio.
— Bfocdataggln, Sfacciatsi
ne. « El g'd avuti la sfaedaUii^
de.., » : « Ebbe la sfacoiatagj^oj
di... »
Bfochlnli-cliinaa-chliiaas, Si
chinare. « Dopo tanto s/aeekit
simm, pagaa come Dio voeur
« Dopo tanto sfacchinare si
pagati come Dio vuole ».
Sfadigii-aa-a88, Aftaticare. «
sfadiga tropp i cavai »: « Aflat
liroppo i cavalli». Sfadigass
nagott : Affataoarsi per impovc
rire.
Bfal8&-aa, Sfalsare (in dis.). Fi
sare. « Elsfalsa datla s6a pnmt
manera » (in arte) : « Falsa la pi
pria maniera*)». « El sfalsa ws
pader e s6a m.ader » : « Dicai
da' suoi genitori ». iVe sfalsa m
ca vunna: Non una in fallo.
SF£
— 677
SFI
Bfend, Sfendere (in dis.), Fen-
dere (poco usato nelle due lin-
gue). Vedi Spacch.
Bfendidiira (poco usato), Fen-
ditura (poco UBato);
Bfera, Idem. (Civ.) Sfera armil-
lar : — armillare. De prima sfera :
X>i prima riga. P. E. : On asen de
prima sfera : Un asino di prima
i*i^a. I IM sfera di 6r e quella di
m%nutt: La laucetta ohe segnale
ore e quella de' minuti.
— Bferetta, Sferetta.
— Bferloament, Stericamente.
— Bferlcli, Sferico.
Sftola, Squarcio. Ona sferla in
del vesta : lino squarcio nel ve-
stito. « Bisogna vedl ehe sferla in
del hrazz » : « Biso^a vedere che
feritaocia nel braccio ! » Oee a
sferla de mardn : Ocohi a man-
dorla.
— Bferl&-ferlaa-ferlas8. Sferla i
calz&n: Stracciarsi i calzoni. Sfer-
Id gib 6na pianta: Diramare un
rtlbero, Diradar de' rami una pian-
tii. Sferld, i mardn : Castrar le ca-
stagne.
— Sferlada, Bferlln, Bferlon,
Strappo , Strappettino , Grande
squarcio.
Sfesk, Splcchiare. S/esa 6n coo
d'aif 6n naram: Spicchiare un
capo d'aglio^ un'araucia.
Sfettli-ettaa, Aft'ettare.
Sfiadli-adaa-adass. « El m'dt, faa
sficuUiT*: « Mi fece sfiatare ». Sfia-
dass per nagott : HfiatarFti senza
risultato. « Quell caniant Vh sfia-
cUm : « Quel oantante h sfiata-
to ».
Sfianca-aa-cass, Sfiancare. « An
iiovuu pontellh quella easa ehe la
afianeava » : « Hanno dovuto pun-
tellare quella casa che hI sflanca-
va ». Vavall sfianeaa : Cavallo
silancato.
Sfibblk-bbiaa, Sfibbiare. *c Me
s*h — i ealz6n dedreen : « Mi si son
Hfibbiati di dietro i calzoni ». || An-
darsene. « JS mi intant me la s6nt
gfibbiada » : « Ed io intauto me la
Bvi^ai ».
SficUi-idaa-ldass, Stidare. n^El
Vh — » : « Lo ha siidato ». « Lu el
sfida chidnque a fdt quell ch'el fh
Hi »: « Egli sfida chiunque a fare
ci5 che sa far lui ». « Sjidi mi! >n
«c Slido io ! »
Sfida, Sfida. Portci, accetlit, ecc.
la sjida: Portare, accettare, ecc,
la sfida (1).
Sfidega-egaa-ega88» Sfegatarsi.
« El m'a faa sfidegd fina <m^s per
provagh ehe... » : « Mi fece spolmo-
nare nn'adesso per proYargliche*.
« Me s6nt sfidegaa per lu e lu in-
veee... » : « Io mi sono sfegatato o
sciupato il fegato per lui e lui in-
veoe... ».
Sflgurii-uraa-ura88 , Sfigurare.
Per nd sfigurd in soeietaa: Per
non sfigurare in society. I « Me
sdnt sfiguraa in manera ehe me
conosseven »m » : « Mi sono sfigu-
rato in mooo che nessuno mi ri-
oonosoeva o mi ravvisava*.
Sfil&-llaa-ila88 , Sfilare. « S&n
staa in piazza a vedh a sfila i
irupp » : « Sono stato in piazza a
Teder le truppe sfilare ». | « Sta
tela la se sflla tutta » : « Questa te-
la si sfilaooia tutta ».
— Sflladura, Sfilaccicatura.
— Sfllaprli o Bfllozz^, Sfilaccia-
re , Sfilaccicare. Vestii che se sfi-
lava: Abito che si sfilaccica.
— Sfilaprent o Filaprent» Sfi-
laccicato. « Ma guarda che te see
Intl sfilaprent »: « Ma bada che per-
di le fila o che il tuo abito caae a
brandelli ».
Sfiocca-occaa-occa88 , Sfiocca-
re (2). ( Sbattere in modo che si
produca Io Sfioceaa). Bianch sfioe-
eaa: Bianco' lattato.
Bfior&-oraa, Sfiorare. « Oo sfio-
raa i persich in la cavagna » : « Ho
sfiorato le pesche nel corbello ».
« L^dt appenna sfioraa quell'argo-
ment » : « Ha toccato di volo I'ar-
gomento ».
— Sfiori-orii-ori8S, Sfiorire. A~
dess i ros sfiorissen tuit: Ormai
le rose sfioriscono tutte. La cal-
eina la sfioriss : La calce non
spenta, ril^olle. « Quell mur el sfio-
(1) Codesta parola sfida non »Xk pi& nd
in cielo ne in terra. Oggid) nessuno man-
da piu sfide, ma bensi manda due amici
a pregare TofTensore a Hlirare Toffesa, e,
in caso di riduto, a dar soddisfazione ;
dopo ben inteso aver tentato con altri due
amici di questo, di aggiustare la ver-
ten^a.
iif Sflocrare in fior. e tutt'altro. Signi-
floa sMacciare come flocco. In milanese
Sfioccd vorrebbe dir invece: rend ore sfioc-
cato un liquido, come chiara d'ovo e pan-
na, che diventa LaUemel: Panna montata.
SFI
— 678 —
SFO
riss tutt » : « Quel muro sbuUetta
dovunque ».
— Sfioridura, Sfioritura e Sbul-
lottatura.
Sfodra-odraa , Sfoderare. — la
sciabola : Sfoderare o sguainare la
Hciabola. ^n JS l\ el m'd, sfodraa 6n
artiedl del codis » : « E li mi sfode-
r5 un articolo del codice ».
SfOBUi, Sto^lia (1). «c M'dn faa %
8f<Bui al daz% » : « Al dazio o alia
porta di citt^ mi frugarono ad-
dosso ».
Sfoduia o Sfoglia» Sibglie e So-
gliola. « El fer Vera pien de
sfceui » : « Era un ferro sfoglioso ».
if « Oo mangiaa 6na sfceuia*: « Ho
mangiato una sogliola )».
Bfoga-ogaa-ogass, Sfogare. Sfo-
flrA la raibhia: SFogar la bile, afo-
ga el goes : Sfogarsi o sfogar un
segreto rancore. Sfogct lapassidn :
Stogar la passione. « Dhrva e lassa
che sfoqa el fumm » : « Apri che
stbgni il fumo ». « iMssa che sfoga
la folia » : « Lascia sfuriare un po-
chino ».
— Sfogada, Sfogamento e Sfu-
riata.
Sfoggio, Sfoggio. « Elfh sfoggio
di ed ricehezz » : « Fa sfoggio di
grandezze ». Gh'h hen pocch de fti
sfoggio: Non c'fe sfoggi o anche
C^h poco da star allegri.
— Sfoggio, Sfoggiare. « L'd sfog-
giaa al (Jors 6na pariglia inglesa
suphrha » : « Sfoggib sui Corso una
superba pariglia di oavalli ingle-
SI )^
Sfoglia. Vedi Sfceuia.
Bfogo , Idem. Fd, el so sfoao :
Trovare un po' di sfogo. (T. bu-
rocrat.) Dd> sfogo a 6n affare : Da-
re sfogo a un atfare. La gioveniu
la dev avegh el sd sfogo: La gio-
ventu deve aver il *8uo sfogo.
8fogon&-onaa , Sfoconare. « M
s'ciopp Vh sfogonaa » : « II fucile h
sfoconato ». Bocca sfogonada: Boc-
ca assai larga o Che pare un forno.
Sfolii-laa-lass , Smgliare. « M'h
toccaa de sfoid, di gran liber » :
(i) Sfosui e una di quelle voci milanest
che non hanno senso se non n. fr. , che e
fd i sfaeui. Ma se o'e parola fiorentina che
8'avvicini pel suono e pel senso certo e
Sfoglia, la quale non ha niilla a che fare
col nostro Sfceui e risponde In-vece a Sfo~
''ada. Pasta sfoiada: Pasta sfoglia.
« M'^ toceato di sfogliare di gnu
libri*. Sfoih 6n moron o fiL /opwm:
Sfogliare un gelso o far la foglia.
H « Sui sigher el se sfcvuAa tutt*:
« Questo sigaro si stoglia ». i\ute I
sfoiada : Pasta sfoglia. Ona pritM
che se sfceuia: Una pietra cne si
sfalda. Gh* h pocch de sfoiit vers:
Non c'^ da scialare.
— Bfoiazz, Sfogliazzo, Scarta-
faccio. Noidb 6napartida a sfoiax:
Notare sullo scartafaccio.
— Sfoiazz^-azzaa, Scartabellare.
SfOll&, Sfollare. « Lasghmm sfoi-
Id, 6n poo la sala » : « Laaciaino che
la sala si sfoUi un. pochino ».
Sfdnd, Sfondo. msfonddeh
scenna : Lo sfondo della scena. In
del sfond seur gh' era 6n lumin :
Nello sfondo buio c'era un lumi-
cino.
Sfondii-ondaa-ondass , Sfonds-
re. S'^ sfondaa el vassell: La bot-
te s'^ sfondata. « J^2 nt'd sfondaa
Vuss c6nt dna pesciada » : « Mi afoih
d5 I'uscio con un caloio ».
Sfondr&-ondraa , Sfondare. Or
scidr sfondraa (in dis.) : Un riceo
sfondato. ^ L'h dna sfondrada >
(triv. e poco usato): « Una baga-
scia vile*.
Sfdr, Foro. I sfor d'&na fabbrir
ca: Le aperture. « L'd f<Ma 6n sfw
o bus in del mur e Ve scappaa*:
« Feoe un buco nel muro e luggi».
— 8forli-oraa, Tratbrare. voir-
zHi sforaa : Calze a traforo. | « i
ratt an sforaa el plafon e in te-
gnuu gib » : « I topi nanno trafo-
rato il soffitto e son calati gi&».
— Sforadin, Traforetto anche
Punto a giorno.
— Bforadura, Foratura (lavoro
di straforo o traforo).
Sforaggia88-aggiaa , Accaldaiv
si. Tuii sforaagiaa: Tutto 8C»1-
manato o aocaldato (il primo h in
senso morale piu del seoondo).
— Sforaggiadnra, Scalmana.
Sfortunna^ Sfortuna. 6rran sfor-
tunna: Gran disdetta.
Sforz, Sforzo. FA di sforz: Pare
sforzi per... (Fig.) Far tutti gli
sforzi per.:. Fd> 6n sforz de nor
tura : Far uno sforzo eroico, su-
vrumano. I (Scherma) Sforzo.
— gforza-orzaa-onass , Sfor-
zare. fiZ^dn sforzaa a andii o
1 pret » : icL'annno costretto a fiarai
» prete ». || Sforzd. % earl : Sforzare le
SFO
— 679 —
SFR
I oarte. | On rid sforzaa : Un sorriso
forzato. « Me sforzi a.,.*: « Mi
sforzo (li... >».
— Sforsos (Volg.). Vedi Forzos.
Sfossa-ossaa, St'oBsare (1), Ca-
var le fosse.
Sfracltsserl. Vedi Fracasseri.
Sfragell, Sfra^ellamento (2) Fla-
K^llo. Di Zuav%t i Todeseh n'an
faa dnttfra^gUl : 81 feoe un massa-
oro di Zuavi. I Un subisso.
Sfrantoia. vedi Frantoia,
SCranzlt, Sfrangiare. Sframct
[ c6i liber: Clmare un libro. | Sfran-
, zd dn manlin : Sfrangiare una sal-
vietta o tovagliolo. (Al primo si
leva, al secondo si fk la fran-
gia).
— Sfranzadura, Sfrangiatura.
S&ascli-ascaa, Sfrascare, sboz-
zolare. Sf rased % gallhtt: Sbozzo-
lare. Sfreued i vit: Spampanarle
viti.
Sfireggi-ggll-ggiss, Sfreddare
(in dis.), Rati'redare. « Lassel sfreg-
gl 6n J9oo se cte no te se scottet * :
« Lascialo raff redare un poco se
n5 ti scottorai ». « Ija «' h sfreg-
gida com' ^ » : « Ella mi ama as-
sai meno di prima ».
SfregaUi-iuaa-aia88, Sbriciola-
re. « tSla earne la se sfreguia in
bdeea » : « Questo lesso si sbriciola
in bocca ». « Ml te sfregiii^ guar-
rfo / » : « lo ti sbriciolo ! ».
— Sfregniada, Sbrioiolatura.
— Sfiregulament , Sbriciola-
mento.
Sfrenaa, Sfrenato. Cdrsa sfre-
nada: Corsa sfrenata. « Quell jiceu
Vh iropp sfrenaa » : « Quel ragaz-
zo h troppo sfrenato ». Cdme 6n
eavall sfrenaa : Come cavallo sfre-
nato.
SfWa, Sfregio. « M cr' a faa dn
sfris in faecia » : « Gli fece uno
sfre^o sul viso ». « j&/ g^d 6n eer-
to sfris in la s6a riputazion, ehe^.y^ :
«Ha una piccola macchia o tao-
ohcrella sulla sua riputazione )».
« Avhgh el o 6n sfris cu eoo » : « A-
vere la spranghetta ». Vin che
(1) Sfossare in fior. slgnifica invece Le-
\ar dalla fossa. Esemp. .* 11 grano ogni
tanto va sfossato.
(8) I.Mdea della rovina contenata nello
Sfragell fior. non c' e Jn dialetto secondo
il Cberabint. Per6 si veda I'esempio.
mett el sfris : Vino che mette la
spranghetta.
— 8£ris&-i8aa-isa8, Scaliire. M
diamant el sfrisa anea el veder e
gh'h nagott che elpoda sfrisd, lit : II
diamante scalflsce ancne il vetro
e non c'6 nulla che lo possa soal-
fire.
— Bfiritsadlnna, Piccola scalfit-
tura.
— Sfrisadiira, Scalfittura.
Sfronsa, Frombola. David Vd
maszaa Golia c6n la sfroma : Da-
vide uocise Golia colla fionda.
&£r6]iz6n (Messa di gelso rlgo-
gliosissima), PoUone.
Sfr68, Frodo. Viv in sul sfros:
Campare di o sul frodo. Bobba de
sfros : Roba di frodo o Meroe di
contrabbando. | «JS7/ g'd faa 6n
sfros a s6a miee » : « Fece un frodo
a sua moglie ». « La g^d avuu 6n
ficeu de sfros » : « Parto clande-
stino o di conti'abbando. Frodo.
De sfros : Alia chetichella ».
— Bfr08li-08aa, Frodare. Sfrosd
ai eon fin e sfrosd al dazzi: Fro-
dar al confine e frodare alia porta.
— Sfro8ad6rj Contrabbandiere.
I guardi de ^nanza sHn battuu
eon i sfrosador : Vi fu uno scon-
tro tra guardie e contrabbandieri.
Sfugattdn (De), Soppiatto (Di).
Fd dna robba de sfugatton : Far
una cosa di sfuggiasco (in dis.),
di nascosto e di fu^a.
Bfumli-amaa, IStumare. << I to
bei risoluzidn in giamb sfumoM? » :
« Le tue belle risoluzioni sono gij\
sfumate? » Mace sfumaa: Macchie
sfumanti (di cani o cavalli).
— SfUmadura, Sfumatura. (Col-
to) / sfumadur del sttl : Le sfu-
mature delle idee nello stile. « In
del mh t^ mkttegh ddmd dna sfu~
madura de latt * : « Nel mio the
mettici una sfumatura di latte ».
— Sfamln, Sfumino.
— Bgabdll, Sgabello. / sart la-
voren su i sgabei : I sarti lavorano
suUo sgabello.
— Sgabellln, Sgabellino. M sga-
beUin de mhtt sott ai ph: Predel-
linO) Sgabellino da posarci i piedi.
El sgabellin de la earrozza : Il se-
derino (nell'interno).
— Bgabell6n, Bgabellott, Bga-
belliiKBU, Sgabellott^ll, ecc, Sga-
bei lone, Sgabelletto , Panchetto
(delle scuole di disegno).
SGA
— 680 —
SGA
Sgagnli (1). Addentare, Sgana-
sciare. « Gh'e nagott de sgagnd t » :
(volg.) « Non o'fe nulla da morde-
re o 8gaiia8ciare?» ¥. El g^h sgor-
gnaa via la pdnta del nas » : « Co'
denti gli recise la punta del naso ».
— Bgagnada, Morso e Mangia-
ta. « El m'h daa 6na sgagnada in
d'6na gamba » : « Mi diedi un mor-
so in una gamba ». « Oo faa 6na
bonna sgagnada de fruit asshrb »
(ragazzo cne parla) : « Ho man-
giato molti fmtti aoerbi o Ho fat-
to una Bcorpacciata di fnitta a-
Sgaloffft, (Volg.). Vedi Cavdi,
Sgaiosa (Volg.), Fame, Sguiscia
e Sghescia (Siena), in El patios la
sgaiosa » : «( Non gli riesce di oa-
varsi la fame ». Ona sgaiosa de
nS d%: Una fame per quattro. (Pr.)
jAt sgaiosa la pb pit de la morosa
(Appross.): La fame caccia il lupo
dai D08C0, DelPamore la fame h
pift potente.
Sgalfidn. Vedi Oalfidn.
Sgall8, Che Bgalletiba, Spavaldo,
Furbaccniottft. « Te see ona gran
sgalisa » : « 8ei una furbacchio-
na ». « El vd, ini6mo ednt 6n fd,
de sgalisa :^\b, in giro con un a-
ria spavalda*.
— Sgallsii (In dis.), Civettare.
Vedi Scigiiettd,
Sgallii, Sgallare (2), Sgallettare.
« Ouarda come la sgalla o la sgal-
luscia » : « Guarda oome sgRlletta ».
Sgalonk, Scosciarc. « T^d pussee
adasi, te me felt sgalona^ : icNon
camminar tanto leeto, mi fai sco-
sciare ». « L'a sgalonaa el polaster
e el s^k pippaa tutt e duu i tambo-
rei»:^ Ha scosciato il polio e B^h
pappate allegramente le due co-
sciette ».
Sgamb& , Sgambare. « Eamm
minga sgambd a sta m>anera » :
« Non farmi sgambare cosi ».
« Sgamba vdi » : « Allunga le seste ».
— Bgambada, Sgambata. iJmm
faa 6na gran sgambada » : « S'fe
fatto una bella gambata ».
— Sgambettd,, Sgambettare. « Te
(1) El sgagna non pu?) s^gnificare solo
Pacda e Mangid come porta il Cherubink
ma Taddentare.
(2j Sgallare in fior. significa invere Far
alzare o alzare la galla per scottatura suUa
pelle.
vedaree edine el faroo sgambetla*:
« Vedrai come lo fard sgamb€(>
tare ».
— Sgambettada, Sgambata.
Vedi Sgambada,
Sganassa, Sganasciare. icSep^-
dhssen sganassa in qtiell pairim»-
nt... » : « Se potessero mettere il
dente o sganasciare in quel p»-
trimonio... » « Gh'h nient de sga-
nassa f »:«C* h nulla da sgans-
soiare o da sgi'anare ? »
•— Sganassada, Sganaseiati
(non comune). nt-Li se ved eke g*^
daa dent dna sganassada » : < Si
capisoe che hanno fatto una gnn
pappata ».
Sgandoll^, Snocoiolare. /ftnc^m
giuleppaa van sgandoUaa: Alle
prugne va cavato il uocoiolo pri-
ma di giulebbarle. « Oh'^ toeeaa
de sgandolld lir, sold e danee^t:
« Gli tocc5 di snoociolare lire, soldi
e danari ».
Sgangaraa, Sgangherato (Nod
si usa Sgangard). « JL'itss I'e sgan-
garcM » : « L' uscio h sganghera-
to ». « L'h sgangarada, quella po-
vera donna » : « Quel la poven
donna h sgangherata ».
Bganstola e Sganserldn , Spi-
lungone o Sparagio di Legnai.1.
« Chi Vh quell sgarzerla edn quH
?amb ch'el par 6n ragn » : « Chi
quello spilungone con qneUe
gambe cbe sembra un ragno ? » |
(Le gambe stesse) « Meeuv quH
sganserla »: « Movi quelle Aeste ».
Sg&r. Strillo e Stndo. Tra sk
6n sgdr: Mnndar uno strido.
— Sgarada , Pianto dirotto.
« L'h daa fteura in d'ona sgara-
€la^: ^ Proinippe in un pianto che
mai ».
•— Sgarl, Sgarire (1), Strillare,
Stridere. Sgari come dn'aquila:
Strillar oome un'aquila o Stridere
come una cornaoonia. Coldr eJu
sgariss : Colore che stride o colore
sfolgorato.
Sgarb (P. N.), Sgarbo. Fdi di
sgarb: Fare de' malgarbi.
Sgarbell^, Scarpellare (2), Graf-
fiare. Oec sgarbellaa: Oochi seer-
(i) Sgarire e tatt'altro. S'gnlflca Tiiic«r« |
la gara oome Sgarare
(2) Lavorar collo sealpello non i eerto ;
Sgarbelld; ma si T^b soomtnettere ohe la :
voce milanese venne da Scalpellare. i
SGA
— 681 —
SGA
Bllini. « Se 8*in sgarbellaa lafac-
a » : « Si son graffiate in viso ».
— Sgarbellada, Sgarbelladura,
bucoiatura. « Me s&nt fan 6na
farhellada aul genocc » : « Mi son
ktta una sbuociatura sul ginoc-
fiio ».
Sgargarizzk, Sgargarizzare. M
fargarizzd, el fd ben ai tonsill :
gargarismi giovano alio ton-
He.
Sgarln, Gabbiano. Isgarin eom-
aren quand el lagh I'e in bdrra-
ia o tempesta: I gabbiani com-
aiono quando il lago h in tem-
esta o burrasca.
Sgarza, Sgarza. Yedi Sgolgia.
Sgarzli-rzaa, Raschiarc. Sgarza
I carta per tceugh via dna mag-
ia d'ineoster: Eascbiaro la carta
er levare iino scarabocchio.
— Sgarzada, Ilaschiata. « Bagh
na sgarzadayn « Dagli una ra-
sbiata ».
— Sfrarzadura, Sgarzadurinna,
.ascbiatura, Leggera rasobiatura.
— Sgarzin, Rascbino e Grattino.
Sgarzoriu (Ucoelletto)^ Rageri-
o. (Fig.) « Car el mh sgarzorin
'am6r> (iron.): « Cecino bello!
Bel cece ». (Di femmina) « L'^
n sgarzorin/ »: « i^ una graziosa
gurina ». (Di masohio non lo si
ice pio).
Sg8krzott&, Riizzare. « Cdn ml
i^el sgarzotta minga )» (ragazza
le parla) : « Non yenga a iiizza-
) con me ». « Ghe pias a agar-
\Ua senza malizia >» : « GU piace
L oeliare ».
Bgattona, Sgattaiolare. « M gh'h
useii a sgaitond via » : « Ci riu -
si a sgattaiolare ». « L*h . sgatto-
aa in std moment »: « £] andato
ia or ora alia cbetichella ».
SgauBO (Volg.) , Fagliuolo (in
».)» Grovigliolo, Baccello. / sga-
tc di eastegn: I gusoi delle ca-
agno (ballotte succiate). (Spre-
ativo di ragazzo) Vedi Baspuec.
— SgauBcUt-UBciaa, Sgusciare.
^auscid, ifasoRu : Sgusciare o sba-
illare i fagioli (poco usato), Sgra-
irli o sgusciarli.
Sgavasgia - asglaa , Sgavazza-
> (1), Ridere a scroscio. « Lee la
(1) Sgavazzare, da cal pure e derivato
avatgid signiflca in fior. nniraltro che
vere fra divertinieati ohiassosi, dove
sgavasgia ttitt el di » : « Ella non.
fa che ridere sgangberatamento »^
— Sgavasglada , Sgbignazza-
ta (1), Ridaochiata, Risataccioy
Risatona. « M fh di sgava^giad-
eh' el par un villanzdn » : « Fa del-
le risataccie che par un villano-
sguaiato ». « N'hmm faa di bei sga-
va^aiad in quii temp / » : « Che^
belle risatone s' 6 fatto in quel
tempo \* «. In la stanza visinim ser
senttva tajiti agavasgiad de donn » :
« Nella stanza attigua c' era uno>
scoppiettare di risate femminili»»
Rohoa defann di sgavasgiad : Co-
se da sbellicarsi o da motter a.
novo un oristiano.
— Sgavasgidn, Ridanciano, Ri-
done. On sgavasgion de prim^
forza: Un ridone di prima riga.
Sgrenk (D. Fr.), Incomodare. Es-
ser importuno.
— Sgenadura, Disinvoltura.
Sgenee (In dis.). Vedi Freggee,
SgMcc , Paura. «. M' h vegnuu
ado88 &n sghicc de n6 <2i » : « Mi
entr5 una maledetta paura in oor-
po)». (In qualche citt^ toscana>
Battisoffiola. Vedi anche Scagg er
Spagh^tt,
Sgliignozzd, e Bghignazzk, Sghi-
gnazzare, Ghignare. « Cosse Ve 8t(>
sghignozzh / » : « Percb6 gbignate
in quel modo ? »
— Bghlgnazzada, Sghignazzata.
SgMmblii-iiubiaa, Sbiettare.«0(>
poduu sghimbid a la franeesa » :
«Me la sono svignata alia fran-
cese ». ¥. U h poduu sghimbiasse-
to » : « C'6 riuscito a sgattaiolare ».
— Sghimbiada, Spulezzo (poco-
usato). « G'oo daa dna bonna sgim-'
biada, ftBura de quella folia pe-
rieolo8a » : « Vedendo la mal pa-
rata tra quella folia me la battei
o spulezzai ».
— Sghimblett, Scambietto e
Sgambetto (2) (quella volta rapi-
nataralmente awiene spesso dl ridere a
scroscin e sgangheratamente-
(1) Sghignazzata e Ridacchiata, nno per
un verso, I'al'ro per I'altro, non rendono
precisamente la Sgavasciada. Si Tano r he
i^altro tengono in se deirironico e del->
I'amaro. Negli esempii Hsultano le sfa-
mature. Ridarchiata poi non e notata ne*
vorabolaHi quantuaque in uso come sost-
di Ridacchiare, che e registrato.
(2) Sgambetto o Oambetto, vale mancft~
mento di parola.
SGH
— 682 —
SGI
^issima che th la lepre per sal-
"varsi da cani) : J Ganehero. (Di
persona) Per n6 salttdau oo faa 6n
sghimbiett » : « Per non saiutarlo
lio fatto un ganghero ».
Sgblriblzs (P. N.) Ghiribizzo.
Tedi JSstro.
Sghltarfc, Schitarrare. « Nd'l fd
'Che s^hitard. » : « Tutto il giorno
« schitarrare ».
8'glacca , Acca. « JEl vdr 6na
-8'giacea » : « Non vale un'aoca, un
^uatti*in bacato». (Di vino) Cer-
Doneca (Arezzo).
— B'glacc&-ccaa, Scagliare. nEl
m* d 8 giaceaa cdnir' at mur » :
-« Mi butt5 contro il muro ». S'giiw-
■edt in faecia 6na robba : Schiaftar
ncl viso. I S* giaccit la frusta :¥&T
«ohioccare la fiTista. « Quella II la
iod intdmo tie sira a 8*gi€Uicd la
Jrusia » : « Quella h una donna di
giro ».
— SgUtccli (Foglietto di carta
ripiegato a triangolo in modo che
«oosso rapidamento si sciolga cre-
pitando), Hohiocco, Chi5.
— 8' giaccliin , Sverzino. M
-a'giacchin de la frusta : La codet-
ta dell a frusta.
S'giacch* (Volg.). Vedi OiaeehS.
S'giacd (Volg.). Vedi Giaed.
8'giaff e S'glaffa, Schiaffo. Fd
•edras'giaff: Pigliare uno a schiaf-
fi. On para de s'giaj^: Un par di
«chiaiii. Rohha de s'giaff: Cose da
ischiaffi. «. U I staa e6me dagk 6n
s'giaff alia famiglia » : « Fu come
tirar uno schiaftb alia famiglia ».
N6 vari 6na s'giaff a: Vedi S*ffiac-
•ea. Dd 6n s'giaff e 6na carezza :
■Con una mano mi ugna, coU'altra
mi pugna.
— S'giaff^ sti, Schiaffeggiare.
•« J»7 I'd s'giaffaa su in caffh aavan-
H a cent personn » : « Lo schiafto
oorampopolo, in caft'^ ».
— S'glaffada. N. fr.: Onas'giaf-
fada de molla o de stabiliaura:
Un rinzaffb o rabboccatura.
— 8'giaff6tt, 8'giaffln. Schiaflfet-
to, Schiaffettino.
— 8'glaff6n, Ceffone. S'giaffon
de lira : Cettbni sodi o sonori.
« 6?A'^ toecaa 6n bhll s^giaffon edn
quel rifud » : « Gli fe toccato una
terribile ceflFata con quel rifiuto ».
8'glaiid&-aiidaa-anda8s,Schian-
tare. Lkgn ehe se s'gianda : Legno
*he schianta.
— B'glaxid68, Sohiantereceio »
Sversato. El fUh Vh s'giandos: H
legno di fico h schiantereccio. j^
s' giandos : Ferro troppo emdflk
« L'h 6n poo s' giandos a trattaU!* '
« $] un legno sversato ».
Sgla8p6 (D. Fr.), Spruzzato. Lt-
bersgiMsp6: Libro cortaslio spnu- ;
zato. « 2/ ^ minga propx nait««aw i
gris o grisostom, ma V^ sgiaspeK
« Non 6 precisamente grigio , ma
h brizzolato o stomello ».
Bgigd. Vedi Gigd.
— Sgid (D. Fr. Jais), Canutigltt.
S'gi6nf (Volg.). Vedi OonfL
Sgi6r (D. Fr.). Giorno. JL sgwr:
A traforo. Calzett a sgiar: Calze
a traforo. On dianxa^tvi ligaa a
sgior: Un diamante legato in ana.
S'gn^ppa (D. T.), Beeoaccino.
Passcula de s'gnepp : II passo de*
beocaccini.
— S'gneppin, Sneppino (Luces),
Beccaccino minors. « Xa par «■
s'gneppin » ( a donna con naso
molto lungo e sottile) : « £' sem-
bra un beccaccino ».
8'gnepp6n, Beccaocino maggio-
re e Croccolone.
Sgnoooollt, Mangiare. *iAla ma-
tinna I'h hdn de sqnoccold, ein^%
micehHt ctdree al rtsolt » : « Di co-
lazione h capace di papparsi cin-
que pan! col risotto ». « fntant eki
Idr se gnoeeolaven di bdti eapp6n,
mi s'era a pan e acqwt » : « Id-
tanto che loro facevano la seap-
ponata io stavo a pane ed acqoa ».
Bgobbii-obbaa, Sgobbare (non
com.]. « V6i el sgobba Vomo!*
(di cni lavora sue malgrado per
bisogno) : « Guarda come fila ! »
— Sgobbada, Sgobbo. « Ckt
sgohbaaa inemu ! » (per antifr.) :
« Che lavoratina quest'oggi ! »
— Sgobbad6r, Bgobbone.
Sgognii (Volg.). Vedi Mindona.
Nel pop. : « Mamma la Teresa Is
me «^o.9na»: « Mamma la Tere-
sa la mi sbercia ».
Sgolaa, Sgolato (1), Scollacci»-
to. Vestii tropjf sgolaa: Vestito
troppo scoUacciato.
Sgolgla, Sgarza. « Quella sci6n
la par 6na sgolgia*: « E' sembn
una giraffa ».
(1) Sgolato !n flor. sIgBiflca Rovinato in
gola. Cantante sgolatoe come dire Sflatato
o git. di li.
SGO
— 683 —
SGO
Scromentit-entaa-entass. « X'd
fomentaa quella povera donna > :
Sgomentd quella povera donna ».
Xm el se sgomenta de nagott » :
Lui non si sgomenta, oadesse il
londo ».
8g6nfi, Gonfio. « M g*a sgonfiaa
I ganaesa » : « Ha la guancla gon-
a ». Tdma de mown i manieh
hit i sgonfi: Tornan di moda le
laniohe oogli sboifi o sgonfi.
— Sgpnfilt, Sgonfiare (1), Gon-
are. Enfiare. Sgonfid. el ballon :
^onnar il pallone. « La pasta mi
I me s^onfia el stbniegh » : « La
asta mi spiomba o mi gonfia o
ii grava nello stomaoo ». « Me 8*h
yanfiaa &na ganassa » : « Mi si
nfib una guanoia ». (Fig.) Sgonflh
e... o i badee: Gonfiare. (Mrtte-
itor sgonfien i sd autor finna a
ai B^eidppd : Certi editori esalta-
o i loro autori da farli sooppia-
e. « Jj'it tentaa de sgonfiamm^
^a... »: « Tentb di trappolarmif
cia... » « Luy ddve el vdt el sgon-
ta »: « Dove va ^gli pianta ehio-
Li ». Lcufalt quand el hut el se
gonfia e el se aisgonfia: L'asfalto
tollendo gonfia e sgonfia. « Fd
nesh sgonfiem vninga » : « Via non
ni star a gonfiare ».
— Bgonflada, Gonflatura (in tut-
i 1 sensi).
— Bgonfladinna, Sgonfladdr,
Igonfladnra, Sgonflament, Sgon-
Lezza, Sffonfl6n, Gonfiatina, Gon-
Latore, Gonfiatara, Gonfiamento,
>onfiezza, Gonfione. Poi Gonfiore,
lonfionaccio, Gonfiuccio.
Sgorti (Volg.). Vedi Volh,
Bfroratt& (Pop.) , Volicchiare ,
'^olitare e Svolazzare. « Tiret
'aura e lassel sgorattd, 6n poo
n stanza » : « Apri la gaboia
jruocellino e lascialo svolazzare
in poco in camera ». « Me pias
anto a ved^ i ficeu a sgoratta ai
Hardin pubblieh » : « Mi piaoe tan-
•o vedere i ragazzi scorrazzare
le' giardini pnbblioi )».
— Sgorattament, Svolazzamen-
0. « L^era 6n sgorattament de tutt
(1) Sgonfiare rom^e nolo e precisamente
1 oontrario di Soon fid. Sgonnar un pal-
one vool dire : fevaroi Taria. Nondimeno
^abiti che gonflano n\ dice: Come sgon-
lano I e : Ta mi hai sgonfiato per dire
tl'hal riempito di noia.
i part » : « Era un svolazzio da
ogni parte ».
Bgorbia, Sgorbia e Grovigliolo.
Lavordt de sgorbia: Sgorbiare. |
Vedi Sgattse.
— Sgorbietta, Bgorblln, Bgor-
bina, Sgorbietta, Sgorbiettina.
— Bgorbili, Sgranare. Sgorbih i
fasctu : Sgranar i fagioli.
8g6rg]l, Sgorgo. Sgorgh de
sang'u : Sboeco di sangue. « L^a4i-
qua la pd minga avhgh el sd sgorgh
«...»:« L' acqua non pu5 sgor-
gare, e... »
Sgraffa, Idem. « Oh'hra trii ar-
tiedi sott a Vistessa sgraffa » : « Una
sgrafi'a riuniva tre articoli ».
Bgrldfignk^Sgraffignare (l),Graf-
fiare. « M Vd sgraffi,gnaa tutt » : « II
gatto lo graffi5 tutto ». « Se s'in
sgraMgnaa la faeeia » : « Si sono
gramata la faeeia ». | « L*d cereaa
de sgraMgnh dnportafaeui in came-
rin del tendr » : « Cereb di sgraf-
fignare o di graffiar un portafogli
nel camerino del tenore ».
— Sgraff^, BgrafEada, BgrafElgn,
Sgrafflgnada , Bgrafflgnadnra ,
Sgraftare, Graffare. Sgraffignare,
Grafiiamento, Grafiio, Graffiatura.
— Bgraffign6n, Graffiatore, La-
dro Angiol sgrajffign&n (in dis.) :
Angelo coUe corna o Angelo di
queili neri.
Sgranli-anaa, Sgranare. Sgron
na Vuga : Sgranar V uva. | (Nel
sense di Sgagnh) « Quand se tratta
de sgrand el manea inai » : « Quan-
do si tratta di sgranare lui non
manoa mai)».
Sgrandi-andli-andiss , Sgran-
dire. « Jf ' h toeeoM de fa sgrandX
el local » : « Wh toccato di lar ag-
grandire il locales. Sgrandiss
fceura : Mettersi pift in largo, In-
grand ire. Sgrandl 6n vesHi: Allar-
gar un abito.
Bgrapp^-appaa, Levar i grap-
J>oli. Bisogna comincih a sgrappd,
a tbppia: Cominciamo a levar
I'uva dalla pergola.
Bgrassli-assaa, Sgrassare, Di-
(1) Sg-afflgnare, che risponde perfetta-
mente al nostro Sgraffigna in nor. non
vuol dir altro che Rul)arelestamente e di
soppiatto. 11 sense piu generate Invece del
SgrafJUjnd xaWtLnew iGrafflare, eGrafSare
poi in flor. lo si usa anche in senso di
Sgrafflgnare cioe di Rubare.
SGR
— 684 —
SGR
grassare. Sgrassd, el hrcRud: Di-
graasar il brodo. — 6n haver : Di-
grassar un bavero.
Sgrava-avaa-avass (Civ.). Sgra-
vare. Sgravd, i contribuent : Sgra-
vare i contribuenti. Sgravass la
thstttt el stomegh : Sgravarsi la te-
sta, lo stomaoo. — d'onficeu : Sgra-
varsi.
— Sgravl, Sgravio. Per sgravi
de coscienza: Per — di coscienza.
Sgrazza, Gi*appolo. Sgrazza d*u-
ga: Grappolo d'uva. Sgrazza rara
de pineircRu : Ciocca. | Parrucoa.
— Sgrazzdtta. Vedi OrappUL
Sgreg, Greggio. Tila sgregia:
Tela greggia. Seda — ; Seta greg-
gia. « L'^ ancamd sgreg ma el se
fard, : « II fnovine 6 acerbo o h
rozzo ma si fai*k, ». Statda sgre-
gia : Statua abbozzaticcia.
Sgresg (Volg.). Vedi Sgrhg,
Sgrl^-laa, Sgretolare. Sgrih %
nds: Sgusciar le noci. « In sta mi-
nestra gh' h della sdbhia ; la me
sgria sott ai dent » : « In ciuesta
zuppa c'6 della rena, la mi sgri-
gliola sotto i denti ».
Sgriff(D. T.),Sgrinfie. Jtf^/</6eM-
ra i sgri^ff : Metter fori le unghie.
Avhghel in di^ Da in di, Scdppd
foenra di sgrtff : Avere, Cadere
nelle, Cavarsi dalle unghie di...
MUtegh adoss i — .* Metter le un-
ghie addosso. Mold i sgriff (del
gatto) : Arrotare le ugne.
— Sgrlffa. Vedi Sgrajffigndi.
Sgrigna, Sgranocchiare. Sgri-
gnd 6n morsHl de pan : Sgranoc-
chiare un rosicchio.
Sgn^sdr, Brivido. / sgr)8nr de
fredd: I brividi. Ona deserizidn
che fd vegni i sgrisor : Una de-
sorizione che fa scareggio (1) o
venir i brividi. I sgrisor de fever:
I brividi della febore.
Sgrlzz, Micolino. « Dhmen 6n
sgrizz » : « Dammene un bricioli-
no ». « ^ m^ncaa 6n sgrizz che
nd'l... » : « Manc6 un ette che
non... ».
SgroBsa, Sgrossare, Digrossare.
Sgrossaa gib c6nt el folci6h : Fatto
o Digrossato coU'accetta. Sgrossd
(1) II Gigli nel Voc Cat. gcrive : Egli
e da sperare che questa voce tornera a
^odere gli onori del parlar nobile tanto
Siena che in Firenze.
gid 6na missa: Dir una mean
sbrigativa.
Bgrngnattk-attaa-attass, Dani
degli sgrugnoni. « 8*in ggrttgn&t-
taa sii epceu pussee amis de prim-
ma »: 4c Si picchiarono, poi pid »-
mici di prima ».
— Sgrugn, Sgrujgno. I>as$ £
sgrugn in faeeia : Darsi de' eolpi
nel grugno.
— Sgnigndn, Sgrugnone. «!'*
finida a sgrugnon •» : « La fini •
sgrugnoni ».
— Sguagni-agnii, Onaire. « MH
minga sguagni, pover .FHdo.'*:
« Non lo far guaire cos), poTcro
Fido ». / salts sguagtiissen. adree
a la v6lp : I segugi scagnano di^
tro la volpe.
— Sguagn e Sgnafirnida, Gau«
o Guaito.
Sguaiaa (Civ.), Sguaiato. « Co-
me Vh sguaiaa quel gi*$vin » : « Co-
m'h sguaiato tjuel giovine?» On
rid tra el stujnd e el sguaiaa: Bi-
so fra lo stupido e lo sguaiato.
Sgualdrlnna, Sgualdrina.« Qu^
la donna I'h dna sgualdrinna*:
¥. Quella donna h una sgnaldrina *.
— Bgualdrindtta , Sgnangwai-
na (in dis.), Prostituta, Svergo-
gnata.
— Sguansgee, Sguansgldn, Ba-
gascione.
Sguard, Sguardo. <c Ixt g'd o»
aran hUl sguard » : « Ha una gnu
bella guardatura o un bel sgiuir-
do ».
Sguasee, Grassonaccio, Un ro-
tolo di ciocia. « L'h diventada cm
sguasee » : «S'^ fatta grassooaccia »•
Sguatter, Sguattero. « M fa it
eceugh e de sgiuUter » : « Fa d«
cuoco e da sguattero ».
Sguazz, Guazzo. Fa gid 6^
sguazz: Far un guazzo o un fn-
dicio per terra. PitturA a sguazz:
Dipingere a guazzo.
— Sguazzli-azzaa, Sguazzare.
Sguazzit in la palta: Sguazzare
nel fango. « El sguazza in di ds-
nee > : « Egli sguazza nelP oro ».
« El ghe sguazza dent »: « Ci sgnu-
ZQ, dentro o £ nella sua bevii».
— Sguazza, Guazza, Pid che
rugiada.
— Sguazzada, Guazzata. « is m-
gnuu dna sguazsada » : « Una bel-
la scossa ».
— Sguazzitt, Guazzetto. Banm
SGU
— 685 —
SIA
I sgtiazzeit: Rannooohi in guaz-
5tto.
Sgu^rc (Volg.). Vedi StorL
Sguercia, Torcere. Sguerdh la
ieea (pop.): Torcere la bocca o
grifo.
SguggUi, Agucohiare (1). Lavo-
%T ooll'ago. « Me iocea de squg^
ia nott e dl*: « Mi tocca di la-
orare colPago notte e giorno ».
— Sguggiada, Lungo lavoro col-
ago. Agata. Ona sguggiadai Una
ran lavorata colPago o una bella
gata.
Sgulzsii, Sgiiizzare. < LHnguilla
% m*l sguizzada fc&ura di man » :
L'angiulla mi guizz5 di mano ».
— Sguisz, Sgiiizzo. « L'h daa
n sguizz el gh/h seappcM fceura
'« man »: « Diede un guizzo e gli
iBci di mano ».
Sgulzzer (Vole.). Vedi Sviszer.
\.: Nobtl
^. fr.
Stizzer teUa-
pop.
aceh (sen. iron.): Nobile intar-
ato.
Sgnrk (D. Scozzesej, Sgurare (A-
>ezzo), Pulir i vasi di rame, Stro-
Lnare, Renare. Sgurh el ramm:
ienar il rame. Sgurd i biecer : Ri-
ralir i biochieri. Sgurh la vista:
iallegrar la vista. Sgunus gio:
liisciarsi e anehe Furgarsi assai
»ene. « El Va sguraa polid » : « Lo
La rimpulizzito ».
— Sgurada e S^rnradlnna. Stro-
Lnata e Strofinatma.
Sgiiralatazza ( Gioco fano. ) ,
>uancial d'oro.
SgUflsd-UBsaa, S^rusoiare. Sgua-
h el cacao: S^uscia il cacao. Sgus-
d fiBura d% man: Soivolar di
nano.
Si (Musica), Si. 8\ bemoll: Si
>emol1e.
Si Si (2). IHdest ( Acconsentire):
Dire di si. « Me par de «i » « A
ae mi pare di si ». O si o no :
D si, o no. N6 dt ni si n^ no:
•^ou dir ne si nh no o Stare tra
1 si e il n6. Vkss tra el si e el
i6: Essere tra il si e il no. Andii
(1) Agnechiare sign? flea lavorar coira-
:o ma. da rhi la poco, e contro voglia.
(2) Si in Fiorentino ha an sensoaldia-
eito nostra sconosciuto. Lo si usa quasi
, modo d! aggettivo e signiflca: Da tanto,
>ipace, Bono- Esempio : Se il sor Tale
osse un uomo si, Taiuterebbe quella po-
era donna.
a di el si fatale : Andar a pro-
nunciar il si fatale. O ehe si o ehe
nd: Vorrei un poco redere... o
O olie si o ehe no. « Tant var el
sd si come el me nbynni Tanto vale
il mio si cbe il su' no )». « Si ehe
adhss,., » : « Sta a vedere ehe... »
« Si, ehe adess el stara li a svet-
tatt (i/» (ir.) : « E tu puoi credere
ch' e^li star^ ad aspettar te ? »
« Dist de sif mi/ >:* Eh lo credo
bene ! o Oh ti so dire ehe si ».
^U si ehe te sStt pit 6n bagai » : « E
si ehe ora non sei piiH un ragaz-
zo ». « Oh sij ghe vceur alter ! » :
« Ma ehe ! Q\ vuol altro ! »
Sia, Sia. Vedi Vess, Ma in certe
frasi speciali: G6m.e se sia: Co-
mechessia. Oent e6m>e se sia: Gen-
tucola (pop.), Gentuocia. Sia e6me
se sia: Sia come si sia o si voglia.
Vhss bdn de fd, c6me se sia: E
capaoe di tutto. « Sia pur c6me te
diset » : « Sia pure come tu did ».
Quand se sia: Quando ehe sia.
Biamesi (P. N.), Idem. I fradki
Siamesi : I fratelU Siamesi. « In
semper inskmma edm-e i duufradH
Siamesi » : « Stanno aooompagnati
come i fratelli Siamesi ».
Slben, Sebbene. (Per I'appunto
in dis.).
Slbi (Volg.). Vedi JEsibi.
SiW, Subbietto. Sibi di earrozs,
di tessiddr: Subbiello e Sublio.
SibUla , Idem. « Oh adess V d
parUta la sibilla / » : « L' oracolo
ha parlato \* jji M giteugh de la
sibilla: Fare le sibille.
Biccli (D. Lat.), Cosi, Sic. Sicch
et in mianto: Sic et in quantum.
Slccni, Idem. « Siceh^ donca f » :
« Siochedonche ? (volg.), Sicchfe
dunque ? »
Biccome, Siocome. « Sieeome m'h
eapitoM de v6ndel, sont vegnuu de
lii,„ » : « Siocome m' h capitate di
venderlo son venuto da lei per ».
Ddnea, sieeome e noeoralter: Dun-
que, siccome e noccoraltro.
Bicur , Sicuro. Mett al sieur :
Mettere al sicuro. Per la pu si-
cura : Per la pitl sicura. Std, sul
sieur: Star sul sicuro o Non ar-
rischiare. « T'ell see propi del si-
cur / » : « Lo sai di certo ? » V^ss
sieur edme ehe se dev mori; Es-
serne certo come ehe si deve mo-
rire.
Biciir&-iiraa-iira88, Assiourare
SIC
— 686 —
SIG
Sieurd. e aasieurh (civ.) &na easa:
Assicurare una casa. — ona IHU-
ra: — unalettera. — dnadoie: —
una dote, ecc.
— Slcnraddr, Assicuratore.
— Sioiirazi6n (Vol^.). Vedi As-
sieurazion, Gotnpagnia de giciirct-
zian (pop.): Compagnia o Society
di assicurazione.
— Slonr^zza, Idem. Avhgh 6na
sityiirezza in man : Aver in mano
il pesno. La Puhblica Sicurezza:
La Questura. Carta de — ; Idem.
Blcut (D. Lat. ), Sicut. Sieut e-
rat : Sicutera ( volg. ). Tomh al
sicut erat: Tornare al sicutera.
Sicut in eielo: Idem. *S^mm al
sicut erat in principium f » : « Sia-
mo al sicut erat in principio ».
BldiU e 8iddlla (D. Lat.), Sec-
chia. « Ul sidell el phrd I'acquM )> :
« La seccliia versa ». « Bisdgna tirdi
su el sidell che V h restoM in del
p6zz » : « Bisogna ripescar la seo-
chia dal pozzo ».
— Bldellin^tt, Secchiolina.
— Sidellinna. Secchiello. — del-
Vacqua santa : La secchiolina del-
Pacqua benedetta.
•— Sldellada, Una secchia piena.
Ona sidellada de fascau: Piena
na una secchia di lagioli.
— Bidellascia, Sidell6n, Sec-
chiaccia, Secchiona.
Sigher (P. N.) , Sigaro. Sigher
virtfinia, cavour, eec. : Sigaro Vir-
ginia, cavurre. « Me »'^ smorzoM
el sigher » : « Mi si spense il siga-
ro ». Sigher che h6ffa: Sigaro che
sfiata.
Bienna, Siena. Terra de Sien-
na: Terra di Siena.
BigiU, Sigillo. R6mp el sigill :
Rompere il sigiUo. A sigill atzaa:
A sigillo alzato. Sott a sigill de
eonfessidn: Sotto sigillo di oonfes-
sione. Avegh el sigill a la bdcca:
Aver il sigillo alia bocca.
— Bigma-lUaa, Si^illare. Sigil-
Idi letter, iplicch : Sigillar lettere,
plichi. Siffilld, 6n uss : Si£;illare un
usoio. (FigO« Oo bhll e sigill€ia»{2k
tavola) : « Ho sigillato ».
— Bigillada, Sigillatura.
— SUrilladdr, Addetto a' sigUli.
— BUriUadura, Sigillatura.
Bign^Ul (Pop.), Oh Signore !
Bi^rnlflck-lcaa, Significare. Sard
sigmficaa : Sark fatto sapere o Ne
*ar5 parte.
I
Blgn6r , Signore. « Oh ear Si-'
gnorl » : « Signer Iddio ! » A.v^ ff»-!
va>ael Signor indormentaa : S^i-I
var un danno o Trovar irantag^ '
per altrui noncuranza a Trow
Cristo a dormire o MirfMM>lo se i
riusoito. On omett del Sigttor: Ve-
di Omhit. Anddb a la botina id
Signor: Andar a casacoio e Fir
come vien viene. « C6me V i ten
che gh'h el Signor » : « Com'^ vero
che o'^ Domeneddio ! » Nega el Si-
gnor in suUa crds : Neeare Cii-
sto confitto in croce. JVd gh*e m
Siqnor nh Madonna: Non o'^ ne
Cristi nh Madonna o Ciieti che
tenga. Pari el Signor di paisa»
( Appross. ) : Parer un. Cristo f^
colonna. PregA el Signor per k
Madonna: Pregare fervorosamen-
te air altare. « Te j^odei ringraad
el Signor » : « Puoi nngraziar Dio! >
Tentd el Sianor: Tenti*r Dio. Few
la dt del Signor: Baser la casa
dell^abbondanza. | (Viatioo) PiyrA
el Siqnor : Portare la comunione
o il viatico. Avh rieenuu el Signor:
Aver avuta o Aver fatta la comn-
nione. Cdmpagnit el Signor: An-
dar dietro la comunione. CavAgh
el eapphll al Signor: Lievarsi il
cappello quando passa il vi»ti«o.
Sofm de porth el Signor: Sonars
comunione. (Pr. ) El Signor ie
mitt al mona e Idrse eompagnen:
Chi si somiglia si piglia.
S^noria, Idem. S6a signoria:
La signoria sua. S6a signoria ii-
lustrissima: Sua signoria illnstris-
sima.
— Blgnoriima (Civ. eaff.).«Z'tf
6tia popdla o signorinna moUo ben
educcuia » : « £] una signorina edn-
catissima ».
SUrora, Sicuro. Siffura de si:
Sicuro!« Trenta miaf Sigttraeke
ghe saranl » : « Trenta migliaf
Certamente ».
Bignrln. Vedi Segurin.
— Bigurtaa, Sicurtk. Fit sigw-
taa : Fare sicurtk a uno. (Pr.) <Si-
gurtaa paga: Chi si fa mallevft-
dore si fa pagatore.
— Bilav^gna. Vedi Ourat,
Bilensi, Silenzio. Fit fi^ tilemi :
Imporre silenzio. (CoUegi e Milit.)
JB sonaa el sHenzi: E suonato il
silenzio.
BUlaba, Idem. « Nd en ne «d dna
•— » : « Non ne sa unabuooioata»^
SIL
— 687 —
SIM
SUlabli-labaa, Sillabare. « ^2
riff'i'n el eomincia a sillahh » : « Gi~
iixo eomincia a sillabare».
— Sillabarl, Sillabario. Gk'h el
€lt^vi di sillabari al dl d' inecRu :
>£^idi &h un diluvio di — .
Sllosismo (Colto), Sillogismo.
^jifjaur anea t besti fan i sd sillo-
fxsvni: Eppure anohe le bestie fan-
1.0 de' sillogismi.
Silvester (Civ.), Silveetro. V^ss
t&t>oU de 8an Silvester (uomo ohe
[ion si decide mai): Mastro Ten-
sexina o Esser an tentennone.
Sllvi (In dis.), Silvio (Carattere
cL» stampa), Corpo 14.
Siml>61 (Civ.], Simbolo. El sim-
f>ol di Apoetol: II Bimbolo degli
A-postoli. HI can V ^ 6n simbol de
let fedeltaa : Idem.
Simll, Simile. Simil el vce^ur miiv-
ff€* di ugaal: Le coBe simili non
sono uguali. (Pr.) Ogni simil ama
el sd — ; Ogni — ama il suo — .
SlmlUtucSn (Civ.), Similitudine.
JDante el g' d di magnifieh simili-
tudin (colto) : Dante ha delle bel-
lisBime similitudini.
Blmilor, Similoro.
Blmltrla (Volg.), Simetria.
Simetria, Simmetria. Fd> sime-
tria: Far simetria. La simetria la
var anea in di lavord de pbnna:
Xia simetria sta bene anche ne' la-
^ori letterarii.
Simdn. Simone. Savi fh de Giu-
da e de Simon: Esser un metti-
male. I^it el Simon : Far moine.
(Fr.) A san Simon se strappa la
rava e el ravdn (Appross.) : A san
Simone colla pertica e col ba-
stone.
— Simonlt. Far svenie. « Finls-
sela de simondt » : « Smetti di far
moine ».
— Simonarla, Moine. « On jUbu
pien ds simonaria » : « Un ragazzo
che fa carezze aifettate )».
Slmpategli, (Volg.) Vedi Sim-
patich.
Simpatla Idem. Sent\ 6na gran
simpatia per vun: Sentire una
gran simpatia per uno. icL'h la
sda simpatia » : « £] la sua sim-
patia ».
— Slmpatlcli, Simpatioo. « L*h
6na donnhtta m,olto simpatiea » :
« ^ una donnina molto simpatiea ».
Ineoster simpatich : Inchiostro
simpatioo.
Simula (Civ.), Simulare. ^lAsir-
mulaa de v^s staa agredii » (II pop.
direbbe I'd fingiuu o Id sgonfiaa):
«Simul6 d^essere stato aggredi-
to ».
— 8iiuiilad6r, Simulatore.
— Simulazldn, Simulazione. Ca-
Sazz de tuit i simulazion: Capace
'ogni simulazione.
Sunultaneament (Civ.), Simul-
taneamente. Hobb eh' ^ staa faa
simultaneam^ent : Cose che furono
fatte simultaneamente.
— Bimultaneitaa (Civ.), Simul-
taneity. Jja simultaneitaa di osser--
vazidn ctstronomieh: La simulta-
neity delle osservazioni astrono-
miche.
— Bimultani (Civ.), Simutaneo.
Quel m.oto V h staa cost simultani-
che,., : Quel moto fu cosi simul-
taneo che...
Sinagoga, Idem. Pari la sina--
goga di EbrH: Fare una — .
Bincer* Sincere. Vin siticer : Vi-
no sincere. Sincer c6m,e Vacquar
Sincere oome I'acqua bona. Ve-
gnl via sincer: Venir sincere.
— Sincerament, Sinceramente.
« Ven gid sincerament » : « Rispon-
di eon sincerity ».
— Bincerass, Sincerarsi. « Oo vo~
ruu sineeramm, c&nt i m,h oce » r
« Ho volute sinceramii co' miei
occhi)». Anche Accertarsi.
— SincMltaa, Sincerity. Aria
de sineeritaa : Aria di sincerity.
Che razza de sineeritaa / » : « Che
razza di sincerity ».
— Sinceron, Sincerone.
SindaCM. , Sindacare. « Cos* el
gh'entra lii de vegni a sindacd i
Ttoster fait » : « Che c'entra lei per
voler sindacare i fatti nostri?*
— Sindech, Sindaco. Ona volta
el Sindeeh el se ciamava Podestaa r
Una volta il sindaco si chiamava
Podest^. Sindeeh del falliment :
Sindaco al fallimento.
Slnedrl (Civ.), Sinedrio. « Ouar-
da che sinedri » : « Guarda che si-
nedrio ». Vkss del sinedri : Esser
della combriccola.
Sine (D. Lat.), Sine. Sine fine
dicentes : Sine fine dicentes.
Sindater (Volg.), Vedi Sinister
Sinfonia, Idem.
SingMozs, Singhiozzo (1). Cdn
(1) Singhiozzo in fior. e anche qaello
SIN
— ()88
SIR
^Ht gottUt d'aequa passa i Hn-
^hiosz : Fissando I'attenzione pas-
«a il singhiozzo o basta inghiot-
tire sette volte la saliva passa il
«inghiozzo.
— SlngMozzk-ozzaa, Slngbioz-
acare. « Vd, segtdtaa a singhiozzd,
per mezz*ora » : « 11 singhiozzo gli
■dur6 mezz'ora ».
Singolar, Singolare. M singo-
Jar e el plural : II singolare e il
phirale. « l/'h 6n omm singolar > :
-« £ un omo singolare ». « Ah quh-
sta rh singolar 7 » : « Ah questa e
«trana ».
— Slngolaritaa, Singolaritk. « Ul
^'d. di singolaritaa tuit sdy*: is. Ha
delle singolaritJi tutte sue ».
— Singolarizzass (Civ.), Singo-
larizzarsi, Rendersi singolare. « Lii
■el g*a la s mania de singolariz-
zass > : « Egli ha la smania di ren-
dersi singolare ».
— Singolannent, Singolarmente.
Slnigala (Volg.). Sinigaglia.
Sinlgaglla, Sinigaglia. Xa fera
•de Sinigaglia (1): La fiera di Si-
pari: Alznre la tela. SiparidtR-
curhzza : Sipario di sicurezza.
Sira, Sera. Daman de sira: D»-
mani sera. Dot la bonna stra «
sera : Dar la bona sera. Da im
tinna a sir a : Dalla mattxas
alia sera. Fc^ vegnx sira .• Far se-
ra. Leg che dura vitUidd or Jin n-
ra (in dis.) : Legge fiorentina dab
sera alia mattina (Pr.).
Siringa, Idem. — per cavd T%-
rinna : Siringa. — per la pa^:
Siringa.
— Sirlnga-lngaa-ln^rass, Sirift-
gare. « An dovuu siringaU • :
« Hanno dovuto sirinearlo >.
Biroccli (Volg.). V^ Seiroeek.
Blropp, Sciroppo. — de maren*.
de ribes, de fambros .* Soiroppo di
amarene, di ribes* di lamponi.
nigaj^lia. F^ el podestci de Sini-
gaglia: Far il potestJt di Siniga-
glia che comanda e f^ da s^.
Sinister, Sinistro. La man dritta
-e la sinistra : La inano destra e
la sinistra. Toeu i robb in sinistra
part: Prendere le cose in mala
parte.
Sinod (Civ.), Sinodo. M sanio
■sinod : II santo sinodo. Sinod dio-
•cesian : Sinodo diocesano.
— Sinodal, Sinodale. L'etaa si-
nodal : L'etk sinodale.
Sinonim (Civ.), Sinonimo. Dro-
^hee e Fondeghee paren sinonim, e
in no : Droghee e Fondeghee paio-
no sinonim! e non lo sono.
Sintassi (Civ.), Idem. « Cht ghe
manea de sintassi »: «. Qui manca
la sintassi ».
Sintom (Civ.), Sintomo. Gh*h in-
46rno di gran sintom, de rivolu-
£ion (n pop. direbbe di gran se-
•gnai) : Ci sono molti sintomi di ri-
voluzione nell'aria.
Sipari, Sipario. Tirdt sii el si-
■che accompagna il pianto, che in mil.
manca.
(1) E una fiera di oiarpami e ferravecchi
■che Bi tiene sul bastione di Porta Tioi-
^se a Mlano.
— Siroppln, Soiroppino.
Blss, Sei. Siss a la mora : Sei
alia mora. I / siss : I quattrini, k
monete. || Trema el siss o el gkkc:
Tremare il bubbolino.
BlBslgndr, Sissignore.
Sistem^-emaa-emass, Sistem*-
re. Sistemd, 6n eunt : Sistemarenii
conto. « Sta amminisirazioti la g'i
bisdgn de vhss sistemada » : « Que-
sta amministrazione ha bisogno
di essere sistemata ».
, — SlBtematlcli (Civ.), Sistem*-
tico. Omm,f opposizion sisienuUiea:
Omo sistematico, opposizione — .
— SistemazidXL » bistemasione.
La sistemaeion del bilane: La a-
stemazione del bilancio.
— Sistemma, Sistema. Cambik
sistemma de viv: Mutar sistenui
di vita. Av^liel per sistemma: A-
verlo per sistema.
Sit, Bito (1), Luoa:o. Anddfoeun
de sit: Spostarsi. jfudd sitz Mntsr
luogo o posto o paese. Tegnt tanio
sit ; Pi*endere molto posto. « j^/ ms-
cellar el me Va dMa in d6n b6n sil »:
« n macellaro m'& servito bene ».
On sit de rann e de seialt: Una
granocchiaia. Sit de edt del d%at4l:
Luogo non oi andrebbe neppnr il
diavolo. (Al teatro.) « Gh*h pu de
sit^K Tutti i posti son presi ».
— Bitarell. Siterello. ^Ul rnksi-
tarell in Brianza » : « II mio pode-
ruccio in Brianza ».
(1) Sito i Fior. lo Qsano piu volontieri
per odore non bono.
SIT
— 689 —
SLA
— Sltasc, SlUn, Sitaooio, Po-
kioino.
8iU (Volg.). Vedi Zittl,
8itu&-tuaa-tua88, Situare. Ona
Ilia situada «u &na eollinna: Una
iUa sitaata bu una collina.
=— Sltuazi6xL, Situazione. Ind^6-
a magnifica sUuazion: In una
ellissima situazione. — « Voraria
Unga trovamm in quella sda si-
laaion » : « Non mi vorrei trovare
e' suoi piedi».
SlacLina-inaa-ina88,Slatinare(l)^
lembare, Allargare. « 1 elasiickdt
»^ papdzg in sladinua » : « Gli ela-
tici de' miei ativaletti sono slem-
ati e 8labbrati».
— Sladinada, Bladinament, Al-
mtatura (2), Slar^atura.
Slana88, Sfilacoicare. « Sta atoffa
% se slanna tutta » : « Questa stoft'a
i sfilacoica tatta ».
Slandra ( In dis. ) , Meretrioe
ilandra (Siena), Landrona (Val di
;hiana).
— 81andr& (In dis.)? ^^^ ^^ don-
la pubblica.
Blans (In dis.). Vedi Slancio.
— Slansaa, Svelto, Snello. On
iovin^U hhll e alanzaa : Un gio-
inetto bello e svelto.
— Slanza (Volg.). Vedi Slanciity
»lanciare.
Slappazucch (In dis.), Layace-
i.
Slarg&-argaa-arga88 , Allarga-
e. Senliss a slargd. el ecRur: Sen-
irsi ad allargar il ouore. Slarad.
al: Alzar I'ali. Slarg^ i gamo:
lUargar le gambe. Slargd la man:
Jlai'gar la mano. Slargass 6na
lan: Sconciarsi una mano. Slar-
d fc&ura : Sciorinare. Slargass
(Bura : Far le spese piil lar-
be. Slargass gi6 in del Utl : Di-
bendersi nel letto. Slargass in
i fianeh: AUargarsi ne' fiaechi
)pp. Essere incinta. Slargass el
imp : AUargarsi il tempo.
— Blargada, AUargata.
Blargadinna , Allargadinna. P.
I. : « Ghe daroo 6na slargadinna
(1) Slatinare sifrnifiea In tosc. : Tirnr
la parola dal latino in volgare. Ed e
iche sinonimo di Sdottoreggiare e fare
pedante.
(2; AUentature 6 nome volgare delVer-
ia.
a la fashtta » : « Le darb un'allar-
gatina al busto ».
Sla88as8 o Bla2za88, Slacciarsi.
Slazzass f(Bura: Slentarsi.
Blavaggl&-aggla-aggla88» Slem-
bare. « JEl s' h slavaggiaa » : « S' ^
slembato ». Slavaggiass el sto-
megh: Dilavare lo stomaoo. SUxr-
vaggid, el paviment: Far un pac-
cbmoo o Gettar tropp' acqua sul
pavimento.
— Blavaggiament, Slavaggerl,
Pacchiuco, Guazzerone.
— Blavazz (Volg.). Vedi Lch-
pazei.
Blavesg. Vedi Laveg, N. fr. : Fdt
gid un sTavesg : Far un guazzo.
Blavion, Cett'one. Mola 6n sla-
vidn: Girare un mostaccione.
Sleggerl88, Alleggerirai.i^'^temp
de sleggeriss (i panni di dosso) : E
tempo di alleggenrsi.
Slegned (Volg.). Vedi Slegnid,
Blegnld, Tiglioso e Tirante. « 8t6
manz Vh slegnid, che nd se pd
mangiall » : « Questo lesso h ti-
glioso in modo ohe non lo si pu5
masticare ». (Pr. tosc. oui manoa
11 corrisp.). Came tirante fa buon
fante.
BleiijBraa80i& - gua8claa , Lin-
gueggiare ( in dis. ), Cicalare e
Sparlare. « Lu el vc&ur slengtut-
scid su tuit » : « Egli vuole dir la
sua su tutto ».
— Slengaascidn , Linguaccia.
« Ona slenauascionna c6me quella
V h dijffieil.,, » : « Una linguaooia
compagna h difficile trovarla ».
Slenza, Acquazzone.«Oo6iap29aa
la slema fina all* ultima gdtta » :
« Ho pigliato il rovescione fino al-
I'ultima 8litta».
Blippa, Schiaffo e Targa. « Ouar-
daehe te doo 6na sleppaymii3ad»
che son capace di darti uno schiaf-
fo ». I SUppa de manz : Targa di
manzo.
— Bleppin, e Bleppixma. Fetta
di lesso.
Slmgerl-erii-erl88 (Volg.). Vedi
Sleggeriss.
SUs&-i8aa-lsa88 , Logorare (1).
Slisd i pagn: Logorar i panni.
Slisd i veder: Star molto alia fi-
nestra. | (Andarsene) « V6i slisa »
(volg.) : « Vattene ».
(1) E da notarsi che la lingaa flor. ha
Liso e non ha ne Lisare n^ Slizare.
SLI
— 690 —
(Sl.tJ
Slltta, Idem. Ona sliila tirada
da Irii cavai: Una slitta a tre ca-
valli.
— SlittA, Slittare. AWArina
d'invemo gh'e di popol che slUta:
AH' Arena d'inverno c*6 delle si-
gnorine che slittano.
SlOBUla, Gascaggine. « G*oo addss
la sltBuia » : «■ Ho la iiaccona ».
S16£fa» Lott'a. « Gh*h seappaa dna
sU>ffa » : « Gli sfuggi una loffa o
scoreggia ». (Fig.) / eloff de la po-
lenta: Le vescie della polenda.
Sloflfen (D. T.) (In dis.). Andd, a
sloffen: Andar a dormire.
Sloffl, FloBcio, Anche Lofio e
Dislogato. « Ah e6me I'h slojffi quell
fioRU .' » : « All come h lofio o sner-
vato quel ragazzo ». « Incmti sdnt
aloM » : « Sono svogliato ».
Slog&-ogaa-o£raBs, Slogare. « Me
sdnt slogaa dnp^y* : «. Mi sono slo-
gato un piede ».
— Slogadura, Slogatura. M^it a
post dna slogadura: Accomodar
un osso slogato.
Sloggia-oggiaa, Sloggiare.
« £lmm sloggiaa i nemis che sla-
ven in alt»: <i Sloggiammo 11 ne-
mico dall'altura*. «M'h toccaa de
sloggid de V appartament » : « Wh
toccato di sloggiare o sgombra-
re».
Slonga-ongaa-ongass, Allonga-
re. FcL slongcb el coll: Far allun-
fare il collo*. Slongdb el vin^ el
rceudy ecc. : Allungare il vino, il
brodo, eco. Slonga^s gib in lett:
Distendersi per dormire.
Slontana-anaa-anass. «8lon-
tanet minga, nen » : « Non ti di-
scostare o dilontanare (pop.) da
me».
Sldnz, Lonzo (poco usato).
Slonza, Lonza.
— Sldnz^-dnzaa-dnzass, Slem-
bare. Slonza i oggiceu : Allargare
gli occhielli. Slomct Voradell : Sti-
rare Forliocio.
Slott^-ottaa. Rompere le zoUe
(Nelle risaie): Slottct 6n pra>a per
fb, risera: Rompere un prato per
fame risaia.
Slumagaa, Sbavato, Colla sba-
vatura. JBiancheria slumagada :
La stiratora ha riportato la bian-
cberia lumacata.
Sluscla, Pioggia. Vedi Slenza.
n (Vino annacquato) « Cara ti te
me daa 6na ehrta slusciay* : « Ca-
ro mio tu m'hai servito dellaecF
boneca v^
— Sluscla (In dis.). Vedi »^
gnh.
Smacca-maccaa» Smaccare. R
sta smaecaa : Restar con nn p^
mo di naso. 0 Z>o/? »mace€ta : DeiK
smaccato.
— Smacch, Smaooo. « I^'e «
6n bell smaeek » : « Fu un brn^i
smacco ».
Smaggia (Volg.). Vedi JUaggk.
— Smaggevol, Soggetto amaf-
cbiarsi.
— Smaggia - aggriaa - aggi«s,
Macchiarsi. « L*a smaggiaa M
el veMii » : « Ha macehiato tatto 3
yestito ». Cavall hianeh gtnaggiaa
de... » : « Cavallo bianco macchia-
to ».
— Smaggiadura, Macchia. .Stf
eonoss el segn de la smtiggiadura:
Si capisoe aove era niaechiato.
— Smaggin, Macchiettina.
Smagri-agrii-agTiss, Smasrire.
Smagrl la terra : Dinaagrar S ter-
reno. « JSla staloa ehl la va sma-
grida » : « Questa statua va ress
pill 8nella». « Jfe par ehe te sma-
grisset tropp » : « Mi pare che ta
dimagri troppo »,
— Smagrida, Dimagramento.
« In st* ann g' oo daa 6na gran
smagrida » : « Quest* anno ho di-
magrato pareccbio ».
Smalizia-lziaa-iziass, Sea]trii«
e Immaliziare. « Quella donna»M
I'd, smaliziaa el m^e Giain » : « Qael-
la femmina ha scaltrito il mio
Gigi ». «^M s* e sm^iziaa » : « S* J^
immalizzito »,
Smalt, Sraalto. LavorA in smalt:
Lavorare di sraalto.
— Smalta-altaa, Smaltare. Fir
smaltaa: Ferro smaltato.
— Smaltadura, Smaltatnra.
Smalti-altll, Smaltire. Smalii i
fdndde magazzin: Smaltire i fon-
di di magazzino. — 6n intera efU-
zion: — Un'intera edizione.
Smangik-giaa-glasB, Smaagia-
re. a L' t smangiaa el color » : « fi
smangiato il colore ». | (Tip.) On
fceui smangiaa: Un ioglio ooUo
smangio. f (Fig.) Smangitus d
fidegh : Mangiarsi il fegato,
Smanla, Idem. Gina, Rosa, ^n-
dd in di smani: Dare nelle sma-
nie. Avhgh la smania de td^ de
d\... : Sentire la smania di fiure,
SMA
— 691
SME
:.-i clire. | (Gina in die.) « In pielt
Mnrtp rn' era vegnuu la smanta de
jrzt> di sonett » : « In quel tempo
li era filtrato nel ouore 1» rosa
ii»i <5ompor sonetti ».
.*« SxnanilL-niaa-niass, Smania-
;,« (1). «>El »e Rtnania; vh a per-
t€€idell.». » : « Egli d^ nello sma-
•>Lie. Va a persuaderlo ».
, — Smanids, Smanioso. Vhs
wnanios d'dna robba : Essere sma-
iioao d'una cosa.
SmargU, Sornaechio (in dis.),
'5caracchio.
^ — SxnargaUl, Scaracchiare.
— Smai^ralent , Scaracchioso
(poco iisato).
— Smargaidn, Soaracchione.
SmargiasB o Smarg^ss, Smar-
g:ias80 (2). Chiasso. « Per quella
cialada Va faa 6n gmargiass mat
fmti finii » : « Per <iuella inezia fe-
. C5e un un buscherio indiavolato ».
— Smarglassada, Smargiassatn.
' Smargln^-inaa-lnass, Smargi-
;. Hare. « M'e toccaa de smargind,
''' qtiell librdn » : « Mi toceb di ta-
' giiar i margini a quel librone ».
— Smarrl-arrll-arriss, Smar-
rire (3). « 5"^ smarrii el color y>:
^ « S^fe perso il colore ». Coldr smar-
., rii : Colore smontato o annebbia-
* "to. « At esamm el »' h smarrii »
(atf.) : « Agli esami si smarri » (II
' pop. dir. Td, perduu la biissola).
Sma8cher&-eraa-era88 , Sma-
seherare. « QuelV impostdr final-
ment I'dn gmcueheraa »: « Quell' iin-
postore Analmente lo hanno sma-
scherato ».
Smazza-azzaa (Cambiar il maz-
zo delle carte colle quali si sta
giocando), Far mazzo novo.
Smazzucc&-uccaa-ucca88, Scer-
vellarsi. « Me sdnt smazzuccaa tr^
6r per trdvh el cunt giusi » : « Mi
(1) In Fforentlno questa parola ha un
senso ignoto al dlaletto. II ponnltnn ]a
usa per Da via. E^. : Avevo cfnqne figliole
da marito. Tre intanto le ho smaniato.
Oppure; Avevo piena labo»tegadi quolle
pezre d* stoffa. Le ho smaniato tatle.
(2) Smargiasso eqnn'ale a Fnnfarnne e
Smargiassata azione da smarg'asso come
in milnnese.
(3) Sinarrire vuol dire perdere temno-
raneanipnte, o Turbarei (stnarr'rs'j oTra-
vlare. In Mfl. Smarri non o aoiltrabile che
a colore, tranne il case delPaltimo esempio.
sono scervellato tre ore per ritro-
vare il conto giusto».
Smena-nagh. N. fr. : « Podi no
daghel; ghe 8menaria^:<n Non glie-
lo posso lasciar a quel prezzo. Non
ci rientro».
Smenti-entil-enti88 , Smentire.
*i L' d. faa smentl s-ubit la notizia
sni giornai » : « Fece subito smen-
tir la notizia sui giornali ».
— Smentida, Smentita.
Smenui (Volg.). Vedi Sminul.
Smerald, Smeraldo. AnHl ednt
6n smerald: Anello con smeraldo.
Verd smerald: Verde smeraldo.
Smeraldin, Piccolo smeraldo.
Smerci^ - erciaa , Smerciarc.
« Nun gh'hmm bisdgn de smereid
tutta quella robba » : « Abbiamo
bisogno di — o di esitaro tutta quel-
la merce ».
— Smerclo, Idem. « M troRuva
smereio faeilmeni »:« Trova fa-
cile smercio*.
Smerda-erdaa,Smerdare. Smer-
daelfcRui {Yo]g.): Spifferare. Smer-
dass : Smerdarsi.
— Smerdacaml8a , Frustinello,
Bimbo. ( a giovinetto, che abbia
aucora il latte sui denti) Smerda-
camicia, Piscialetto.
— SmerdOn, Merdoso. ¥.Qv£ll
fioRu V h 6n smerdon » : « E uno
smerdoso ».
Smergessada. Vedi Sm,argias-
sada.
Smeri (Volg.). Vedi Smerili.
Smerilll, Smeriglio. Cdlsmerilli:
Smerigliato.
Smezz^-ezzaa, Smezzare. Smez-
zfi on pomin: Partire una mela.
Sme^zh fina mieea: Dimezzare un
pane. Sm^zzhVeredilaa: Dividere
in mezzo I'eredit^.
Smlccia, Alluciare. Smieciit'sot-
t'aequa : Guardar sottecchi. Smic-
dh per podh vedUl: Allucciare se
gli riusciva vederlo.
Smlcciada, Occhiata. Ona — in
ted.fer : Una capatina.
Smilz , Smilzo. « Odme V k smilz
quel fioRU » : « Com' h smilzo quel
ragazzo ».
— Smllzin, Esile.
Smlngdl, Min gherlino.« VI smin-
gol ma I'b fort » : « E mingherlino
ina ha forza ».
— Smlngolln, Mingherlino.
Sminui-lnuil, Sminuire. « O' dn
sminuii la eondanna > : « Gli han-
SMI
— 692 —
SMO
no sminoita la pena ». (Piii comu-
nej Diminuu
Smlrold, Biacco. El smirold Ve
6na vlpera minga velenosa: II biac-
co ^ una Berpe non velenosa.
Smirolddn , Biaccone (Lucca),
Groeso biacco.
Smoblgliaa , Smobiliato. « Oo
toll 6n apartamentin smobigliaa
e sdnl adree a mHtegh dent el bi-
sdgn » : « Ho preso in atlitto uu
quartierino smobiliato c lo sto ar-
redando ».
Smdcca-occaa-occass , Sciupar
la punta. « Me «'^ amoccaa el cor-
tUl> : « S'^ spuntato il coltello ».
Smocci&-occia&-occias8 , Smoz-
zare e Mozzare. Smoccih i al :
Tarpare le ali. Smoccid 6n canr-
tdn : Smussare un nngolo. Smoc-
cid, la coa a 6n cavali, ece, : Moz-
zar la coda a un cavallo.
— Smocciada. Smocciadixma ,
Smocciadura, MozzaraentOf Moz-
zatura.
Smoeul, Ranno. Cald c6me 6n
8m<Bui ( d' acqua o di vino non
fresco) : Caldo come il piscio (pop.).
Smoeuv Smuovere. « A smmuv
st6 laatrdn ghe sard de fd^i « Ci
sar^ da sudare a — c^uesto la-
strone ». Smo&uv de cht e de h:
Bambinolare. (Moralm.) Imssoss
minga smooRuv : Non lasciarsi — .
^ SmoBS, Smosso.
Smolg (Volg.). Vedi Mdng,
Smolld. - oUaa - ollass, Smolla-
re (1). Smolld i calzdn : Sbottonar
i calzoni. Smollass fc&ura: Di-
scingersi. Smolld i sere al vassal :
Slentare 1 ccrchii della botte.
Smdnt,, Smunto. Smontato. Co-
I6r smont: Colore smunto o smon-
tato.
Smontli-ontaa-ontaBB, Smonta-
re. Smontd de cavall : Smontar da
cavallo. Smontd lagtuirdia: Smon-
tare di guardia. Smontd el coldr :
Smontar di colore.
Smprb^-orbaa-orbasB. Smorbd
i biisecch : Levarsi le griuze dal
oorpo. Smorbd la cd: Smorbare la
casa. Smorbass foeura: Farsi 11
buoato.
Smorbl, Morbinoso (in dis.),
(1) SmoUare in flor. signinca : Meiter in
acquR { panni sudici, per lavar loro lu
sporco superficiale prima di porli in bu-
'ato.
liuzzante (in dis.), Oelione. « if
sur Giovann Vh 6n gran smori^
d'dn omm / » : « II sor Griovanjoi
ama di fare la burletta ».
— Smorbili-orbiaa , Kuzzarc.
(pub dir troppo) ic A lu ghe piat
a smorbid »: « Egli ba aempre to-
glia di celiare ». « JSJl smarlna cdrn
tutti » : « Celia con tutti ». J (DeOe
piante) Sfronzare o andare in
ironde.
— Smorbi(BU» Morbino (in dis.),
Ruzzo. « StamatHnna t tosanng'dn
el sm,orbioRn » : « Hanno il mzzo
stamane... »
— Smorbiaria e Sxnorbletaa.
« Ghe faroo passd ml la smorbU-
taa » : « Gli caver5 io il ruzzo dal
capo ».
— Smorbl6n, Celionaqcio, Bar-
lone, Chiassone.
Smorfla, Smorfia. Fd milla smor-
fi in del cantd : Far mille smorfie
mangiando o oantando. (Di per^
sonaj Smorfiosa, Lernia e Svenua.
« Oh quanli tmorfi / »z « Quante
sofisticberie o casimisdei » (volii;.).
— Smorflli-morflaa, Fare smae-
co. Mestd smorfiaa: Rimaner de-
luso. Smorfiaa e6me qttM de to
maschirpa : Rimaner come Ber-
licche rimminchionito.
— Smorflaria, Smorfi^tta, Smor-
1168, Smorfiata, Smorfie. Smor^
fletta, Smorfioso, Daddoh, Gestri,
Svenevolezze.
Smorsa, Morsa. Morsa de U-
gnam^ee, deferee: Morsa da fale-
gnami, da nibbri. 06me in d'dna
smorsa : Come in una morsa.
— Smorsitt, SmorsetUn, 8mor-
settdn , Morsetta , Morscttina ,
Grande morsa.
Smort, Smorto (1), Pallido. Sm»«rt
cdme dnpann lavaa: Bianco come
un panno di bucato. « L*h divetUoA
smort » : « Impallidi ».
— 8mortln,Bmortoen, SxaortAii,
SmortUBC, Smoi-ticcio, PaUidetto,
Pallidiccio, Pallidone.
8mon&-onaa-onaa8, Smorxa-
re. Smorzd el eiar: Speenere il
lume. Smorzd la pdlper: Spegner
la polvere. Smorzd dn tnoeehkti
per pizzd 6na tarda : Turare on
(1) Smorto in fior. vale : Piu ohe pal-
lido, quantunque poi si dica «nch«: Pal-
lido come an morto*
SMO
— 693
SOA
l>uco e far oallaia. Smorzd. 6n in-
cendi: Spengcre un incendio.
— Smorzada, Spengitura.
« Dagh 6na smorzada al foexigh » :
« Spengi il fooo ».
Smnss^-ussaa) SmuBsare.^mt<«-
sb. 6n angdl: Smussare o tagliar
l^angolo. Smvissh 6na fras (civ.) :
SmussaT una frase.
Snerva-ervaa-ervass, Snervare.
SnervcLSS la villa : Snervare la vita.
Vin snervaa: Vino snervato.
SnldoUi o 8xnidoll&-ollaa-ol-
lass, Smidollare. « M gd la schen-
na iutta smidollada » : « Ha la
sohiena smidoUata ».
Snlnfla, Sninfia (in dis.), Lemia.
« Ohe sninfia / » : « La cacherosa ! o
^^uellasohifa o Sohifiltosa ! o Schiz-
zmosa ».
— Snlnfletta, Booouccia. « Che
sninfiettaf »: «Boccaccia ohe sei! ».
So* Suo. / sd parent : I suoi pa-
rent!. / so donn: Le sue donne.
M xd: II suo. M fatt ad: 11 suo.
P. E. : Digh el fall sd: Dir il fatto
suo. « HI ghe pensa nanea c6me se
el fu8» minga dnfatl «d » : « E'non
ci pensa ehe non pare suo fatto ».
AvS trovaa el 8d: Aver trovato il
suo. Avhgk nagoit del so: Non
aver nulla di suo o Non posseder
nulla. Perdegh del sd : Scapitarci.
Sid sul so: Star suUe sue. J^ann
vtihna di so: Fame aualcbeduna
delle sue. Dagh i sd (busse): Dar
le sue a... Vks luU el so : £} tutta
la sua. A chi ghe toeehen in so:
Chi ne tocca son sue.
86 per Sole (Volg.). Vedi 861.
N. fr. pop. : « Sdnt riv€ta ehe an-
dava soil el «($>»:« Sono arrivato
a sotto di sole ».
Sda, Sua. Avhgh el diavdl de la
sda: Avere il diavolo nell'ampolla.
TuUi g*dn la sda : Tutti s'na la
sua. Sda Maeslaa: Sua Maestk.
Da la sda : Dalla sua. P. E. : « M
gdi el giudes da la sda » : « Ha il
^udice dalla sua ». In grazia sda :
In grazia sua. (Pr.) Tutti i can
mhnen la eda e tutt i mineidn vceu-
ren di la sda: Tutti vogliono dir
la sua
Sdare, (D. Fr.), Serata (1), Ve-
glia. Andct a dna soarS: Aiidare
a veglia. « Ghe disen soare per
(1) Serata e generioo. Corrlsponde a Se~
rada.
modhstia ma in fidr de fhst de
hall » : « Le ohiamano soirees per
modestia, ma le sono vere teste
da ballo».
Soatta. Sovatto, Sogattolo.
Sobattidura , Sobbattitura (in
dis.) (Contusione delle suola del
pieae e dell'unghia de' oavallij.
— Sobattuu (Volg. vecehio).
Vedi Ahhattuu.
86bl88a-lS8aa , Subissare. if. El
vosava ch*el voreva soMssamm » :
« Tuonava ehe pareva volesse su-
bissarmi ».
Socca (D. Lat. basso)^ Gonnel-
la. « La g' ii la soeca dwersa del
corn » : « Ha la sottana differente
dalla vita ». Tirh sit i soceh : Ti-
rar su la gonnella. m. U b, impe-
gnaa finna la socca » : « Ha im-
pegnato sino alia sottana ».
— Socchee, Donnaiolo. (Dicesi
anohe Donnee).
— Socchin, Gonnellino. P. E. :
« L'^ dn mas'e ma el porta an-
eam,d el socehiti » : « £! un maschio
ma porta ancora il gonnellino ».
Sdcera (P. N.), Socera, Suocera.
Soeera e ncexira : Socera e nora.
Da quai temp el teater f ranees I'k
a ba>se de soeera: Da qualche tempo
il teatro francese s'^ fatto a base
di socera.
Soci (olg.). Vedi Socio.
Soclabintaa (Civ.), Sociability.
On omm pien de sodahilitaa : Un
omo pieno di sociability.
Soclalista (P. N.) , Socialista.
DdmA vint ann fd el nomm de
soeialista el faseva rid: Soltanto
vent'anni fk il nome di soeialista
faceva ridere.
Societaa, Society. La famiqlia
e la societaa (Civ.) : La famiglia e
la society. | Societaa anonim>a, in
partecipazidn, ecc: Society ano-
nima, in partecipazione, ecc. | On^
omm de societaa: Un omo di so-
ciety.
— Socievdl » Socievole. n L' h
pocch soeievol quel td amis » : « Quel
tuo amico h poco socievole ».
Soc6r-omu-cores , Soccorrere.
Soedres tra de Idr o a vicenda:
Soccorrersi a vicenda. Soeor in
in temp o tropp tard: Portare il
soccorso in tempo o inutile.
— Socors, Soccorso. Porlh so-
cors: Portare soccorso. El socors:
de Pisa: II soccorso di Pisa. | /
SOD
— 694-
SOE
n
port de soeors ( ne' teatri ) : Le
l)orte di sfogo o di soccorso (pei
caBi d' inceodio).
Soda, Idem. (Jarhonaa de soda:
Carbonato di soda.
Soda88-odaa, A88odare(l), Far
Benno. « Vera 6n virisell ma adhts
els' h sodaa c6me » : « Era im ca-
poscarico, ma ora ha mesBO giu-
dizio ».
Sodezza, Idem. Sodezza de ment,
de earalter { Civ. ) : Sodezza di
mente, di carattere.
— Sodo (P. Nh Idem. Parld sul
8odo: Parlar bui Bodo. Sta tsodo:
Star sodo. Batt sodo: Piccliiar
sodo. On vesta sodo: Un abito mo-
deBto.
8odi8fa-isfaa-is£a8s„ Soddisfa-
re. « L'a sodisf aa tutt i so credi-
t6r » : « Ha soddiBfatto tutti i Buoi
creditori ». « S6nt sodisf aa e Bch.
Sono empio » : « Son pieno e seh,
Sono empio ». « 6'At gfi'^ de sodi-
sf ass » : « Qui o'^ da soddisfarBi ».
— Sodisfacent, SoddLstaceDte.
« C6me el le tro&uva » (il malato)
« Oh, in slat sodisfacent » : « Come
lo troya?» «In stato Boddisfa-
cente ».
— Sodi8fazl6n, Soddisfazione.
Tcstuts 6na — ; Prendersi una sod-
disfazione. Vork — .* Esigere sod-
disfazione.
Soeu (Volg.). Vedi;Sd. N. fr. pop. :
Andd a ed. di so&u : Andare alia
casa patema.
SoBUia, Soglia. Su la s<Buia de
Vuss : Sulla Boglia dell'uscio.
Soeul, Suolo (2), Pavimento. im-
piantito. Sceul d'ass, de tavell a la
Venezianna : — di legno, di mat-
toni, di campigiane, alia Vene-
ziana. Rifa 6n s<buI de quadrei:
Riammattonare una stanza.
— Solin, Operaio che pavi-
menta.
Sodula, Suolo. ^^M^tegh di soeul
honn a sti scarp » : « Mettetemiei
il Buolo o solo (pop.) bono a que-
ste scarpe ». SoRula ddppia : Suola
doppia. Rimett i soeul: Risolare.
(<) AsRodare si riferisce a cose mate-
rial! e Sodare vuol dire Feltrare, Sodar
il panno.
(2; Suolo o Solo e termine generico che
signiflca Strato ; quello delle scarpe, Tao-
ciottolato, e quello della stanza che sta
lotto al pavimento.
/ tmzz soeul : Le mez7c suola. (Pr.'
Quell che no vd, in sa&u^a ra in
tomera : Quel che nou va in ha-
sto va in maniche.
SCBUU (Volg.). Vedi Soli, N. fr.
volg. in dis. : To&u el scetUi.- Sn-
guarsela.
Sofll, Idem L&ngh e distes in «■•'
sofci : Sdraiato oomodaxnente sol
8of&.
— Sofarln, Piccolo sofh,
— Sofardn, Gran aofk.
Soffega-egaa-egass, Sofibeare.
On eakt eke soffega : Un caldo eke
soffbca. S'iffegd el faeugh : Copni
coUa cenere il foco o la brace ar-
dente, Alfogarlo. Soffegd. de btuiti:
Ili('oprii*e di baci. Soffega vun o
ciaccier: Atfogare oolle ohiacchie-
re. Giomad soffegaa : Giomate
afose.
— Soffe^h e Soffoch (Civ.), Afa.
« InctBu Ve onsoffegh tremendo/»:
« Oggi c'^ un'afa one non si vire >.
— Soffegusg, Un po' di afa. « St6
sojtfeguse el fd, tnal ai eavaler*:
« Questa aria cosi greve fia male
ai oarhi*.
SofELa (in dis.), Soffioue, spia.
Fa elsoMa: Lavorare di soffietto.
— Soffla-fiaa-liass. Soffi4iu el imu:
Sotiiarsi il naso.
— SofELdn, Solfione (1). Soffio*
d*acqua: Getto e Roechio o Sprai-
zo d^acqua. On sofflon de foeugk:
Batteria di razzi.
SofELtt, Soifitto. 4(^ vegnuu gw
tutt el sojffiit » : « Si distaooo la tela
o la stoia del soffitto o del paleo>.
Stanza a volta minga a soJjUi:
Stanza a volta non a soffitto.
Bassa de sojfitt: Di paloo basso.
— Sofflttil-lttaa, Sofiittare. Pri-
ma Vera de Ugn cid^s Vh soffiUaa:
Prima si vedeva il paloo, on ^
soffittato.
— Sofflttadura, Sofflttasc, 8of-
flttdn (Poperazione del soffittare).
Soflitt4) rozzo. Gran sofiitto.
Sdffle (D. Fr.) (Aft*.)» Sohiaffo.
Omlett sojffle: Frittata montata.
Soflstegd. (Volg.). Vedi Softttki.
Soflstlcli-loaa, Sofistioare. « Xm
eJ pceur sofistieh su tutt eoss » : « £-
gli vole sotlsticare su tutto ». Ftii
sofislicaa: — fatturato o adolte-
rato.
(I) SofTione In Fior. e canna per soffia."
ncl foco e vale an che per spla dom«sticA.
SOF
— 695 —
SOG
— Sofistich, Sofisticarla, Sofi-
8-tlc6n, Sofistico, Sofisticheria, So-
±l8ticone.
Sofri e Soffiri-ofWi e ofert, Sof-
±xire. Podl minga sofri vun : Non
I>oter soffrir uno. Etgrdn Vd. sof-
jferl: II grano ha sofferto.
— RofrlbU , Soffribile. « Tant
tant udhss el ball Ve sofribil »
<a teatro) : « Tanto tanto ora il
ballo 6 soffribile ».
Sogett, Softgetto. El sogelt d'6-
via eomtdia: II aoggetto d'una
oommedia. | « ii' ^ on eattiv sag-
ffett » : « E un cattivo soggetto ».
I El sogelt e Vogeit ( gramm. ) : II
Boggetto e I'oggetto.
— SogTdttass, Assoggettare. « El
ghe8*h soggtttaa )» : « Si sottomise ».
Jj^ einutilf bisbgna soggeUass: fi
inutile. Bisogna ohinar il capo.
— Sogettln, Sogetton, Sogget-
tino, Soggettone. (Nei due primi
esempi di Soghlt). « L*h tin sogget-
tin de tceu su c6n la moRuia » : « £}
un Boggettino da prendersi oolle
molle *.
Sogh^tt (in dis.)- Mm 6n soghett
al eoll: Costringere.
Sogn , Sogno/ SVanea per sogn :
Neppnr per sogno. Fa 6n sogn:
Far un Bogno. « Quht I'e 6n sogn! »:
« Sogni ! » Fit 6n bruit sogn : Par
un brutto aogno. « El eredi ma me
par 6n sogn » : « Lo credo ma mi
par un sogno ! » Par Id, in sogn :
Parlare o piaiiger nel sonno o in
sogno. A^iaa atdmo in sogn: Cam-
minar da sonnambolo. | (Sonno).
Avegh sogn : Aver sonno. Oiappd
sogn: Prender sonno. Grodd del
sogn: Cascar di sonno. El primm
sogn: II primo sonno. Afhtt sogn:
Conciliare o Chiamar il sonifb.
Mori del sogn: Morir di sonno.
On mesteey on giceugkf 6na con-
versaaidn de morl del sogn: Un
mestiere, un giooo, una conver-
sazione da morir di sonno. I'ess
cideehf im,pastaa, morl de sogn:
Essere impastato, morto di sonno.
V^ss dur o legger de sogn : Aver
il sonno duro o leggiero. (Fig.)
MHt adorm\ tin sogn: Metter da
parte o nel dimenticatoio. Pode
dor mi i sd sogn: Poter donnire
tutti i suoi sonni o fra due guan-
oiali. « Vd tin poo a fa di sogn » :
«Vatt'a riporre*.
— Sognan , Lo gnorri. « Famm
minga el sognan » : « Non mi fare
lo gnorri o I'indiano ».
— Sognett, Sognettin, Sogno-
rent, Sonnetto, Sonnellino, Son-
naccnioso, Assonnito.
— Sonolenza, Sonnolenza.
Sola, Idem. Pd la soia : Dare la
sola (1). I « Soia mi » (Interc): « Che
so io o So assai! » On certo soia-
mi: Un ooso.
— Soladdr, Celione, Motte^gia^
tore. « Otiardet da quell soiador » :
« Guardati da quello scoglionato »
(volg. pist.).
S61» Sole. Sol che seotta, d*ac-
quttf sbiavaa^ eec: Sole ardente,
rannuvolato, opaco o velato o ti-
sico. A la levaaa del sol: Alia le-
vata del sole. Andd gib el sol:
Scomparire. andar giil o andar
sotto del sole. (Fig.) Andh gib eol
sol : Star ritti per I'appunto o Vi-
vere giorno per giorno. A rebatton
de sol: Sotto la sferza del sole o
Alio stellone. Jiattuu del sol: A
solatio. Oggiada de sol : Sperata o
Finestratadi sole.(Fig.) V^s 6n sol
de beUezza: Essere un occhio di
sole. Bella come 6n sol : Bella co-
me il sole. T6rnd a vedh el sol :
Riveder il sole. On c6lp de —:
Una solata o Un colpo di sole.
L'ombrellin del — ; L^ombrellino
del — . liobba eiara come el sol :
Cosa chiara come il — . Std in
Ihtt fin che ven sul venter el sol:
Vedi Fiotfca. Slam pienn dC' sol:
Stanze piene di sole. Co&uses al
sol: Bruciare al sole. (M. d. d. fig.)
Fass ontir del sol de lui: Farsi
onore del sole di luglio. Q^ad Ids
i trii sol: Quando piii risplende
il sole. Sav^ o save nb tie che part
se leva el sol : Sapere o non sape-
re da che parte si levi il sole.
Dagh el sol sul ballreschin a vun :
Soffiar il vento in ftlo di ruota.
Vedi Andd sii bella. (Pr.) D6ve n6
ghe vd el sol ghe va el dottdr .'Do-
ve non entra il sole entra il me-
dico. De Vacqua che n6 me bagna,
nh del sol che n6 me seotta me ne-
importa 6n bell nagotta : Delle co-
se o degli interessi che non mi
riguardano non mi euro. JVd gh'e
sabet sema sol: Non c'^ sabato
senza sole. Tutti fan la cdrt al sol
(i) Dar la soia e in dis. ? Un flor. m*
disse che lo si sente ancora dal vecchi.
SOL
— 696 —
sot.
ehe 11088 : Tutti (tranne eccezioni)
inneggiano all' astro che sorge.
Quand el sdl se volta indree la
mattinna gh'hinm Vacqua ai pee
(appross.): Sole a uscioli, acqua
a Digoncioli ; sole a iinesti'elle ac-
c^tua a catinelle o Qaaudo il sole
insacca in Giove, non h sabato clie
piove.
S61a, Solare (1), Solettare. Sola
i searp : Kisolare le scarpe. | Sold
6na stanza: Fare un impiantito.
Sold, 6na strada: Lastricarla.
Solada, Risolatura.
— Soladinna , Una piccola ri-
solatura.
— Soladura, Solettatura.
Solament, Solamente (II popolo
dice Doma).
Solass (Volg.)^ Vedi Salass,
Sblcli , Solco. « Oo fwi fh di
solch in V ort per.., » : « Ho fatto
fare coll'aratro de' solchi nell'or-
to ».
Sold, Soldo. Paga lir^ 8old e da-
nee: Pagare lire, soldi e danari.
Varl nanca dn sold: Non valer
neanche un soldo o una patacca.
« Ghe cala semper desno&wo e mezz
a fd. mnt sold » : « Gli manca sem-
pre nove a far dieci*. (Fig.) « Ghe
oasta i sd eingu sold » : « Basta a
8^ stesso o Gli basta ranimo ».
nc Ml entri minga in sti einqu
sold/»: « Chi vi domanda di que-
st! cinque soldi?* icQitesla la var
fro]n dn 8old/»:«QvLesta, vale un
'ern ». Spend el so sold pel* quhll
ch' el tar : Spende la sua lira per
venti soldi. Vess eapasz de negd
einqu sold a Vost: Negherebbe il
pasto all'oste. « Voregh dn sold a
fall cominciit e duu a fall finl » :
4c Un quattrino a cominciare e un
soldino a smettere », Avhgh nanea
dn sold de giudizi : Non aver un
quattrino di giudizio. V^ss 6n sold
de formal (pop.): Esser alto come
un soldo di cacio. « Se g'dn arent
quatier sold i spenden suhit » :
« Quando hanno quattro soldi li
spendono ». <*.G^oooi8dgn de seoBvd
quii pocch sold » : « Ho bisogno di
riscotere quel po' di soldi ».
— SoldaiOBU, Solderello, Quat-
trinelli. «j&'d gidt fogaa o spa-
(i) Tutt'altra cosa. Solare e aeg. d! so-
le. Anno, sistema, ecc. solare. Eppure c'd
Risolare, che e un solare di nuovo !
veniaa quii poch saldai^scv dke f
lassd «d... » : « Ha f^lk consai^
que'pochi quattrinelli che glifc
soib suo... y* <JSl g'aveviM. de ji
quaiter soldaio&u » : « Teneva
serbo qualche p5 di soldi ».
— Soldi, Ideni. MeU de pai
soldi: Metter da parte dei ~^
« L^h 6n omm ehe h4Jt fcta «l
tarUi » : « £! un uomo che m ^
puto fare molti danari ». « JTi
soldi » : « £ a quattrini ».
— Soldo, Idem, Monett. CVrl
soldo: L' oro gira. | (i^paAl
« L' dn miss a meleuz sold»*'
« L' hanno niesso a mc^ V^P^
— Solddn, Soldone c PataeeoK
Soldaa, Soldato. — s^mnliz: ^
dato semplice. Andit a soldaa: At-
dar soldato.
Solee. Vedi Soree,
Solexme e Solexmisslm, Soknir
e Solennissimo. Mksta solenm'.V
dem. On solennes'giaffon: Ub8#-
lenne scapaccione. On soltnnei»-
bdn : Un briccone solenne. (h
solenne eoidn : Un grran baggea
— Solennitaa, Solennitli. < h-
e(Bu Ve solennitcM » : « Osgi d f-
lennit^ >• I « ^n piazza eonstan-
lennilaa 9 » (gran sole) : « In piazo
con questa solenuit^? ».
Soldtta, Idem. Fit la soUtiti\
Far la soletta. I solett taeeaa m
ealzhlt: I peduU.
— Soletunxia, Solettonaa, Pi^
cola o grande soletta.
SolfaniU (P. N.). Vedi ZolfanHi
Solf^g, Solfeggio. Mereizi it
solfeg : Esercizii di solfeggio.
— Solfeggiii-eggiaa, Solfeggii-
re. !
Solferin (P. N.), Solferino. U
bftttaglia de Solferin : La batto-
glia ai Solferino.
Soli, Liscio. On latorh sdU : Cb
lavoro liscio. Soli, soli: Liseio.
liscio.
— SolUi, Levigare.
— Soliada, Soliadiniia, liseo-
ta, Lisoiatina.
SoUd, Solido. F(aricd in nl so-
lid ( civ. ) : Fabbricare sul solido.
— SoUditaa, Solidity.
SoUdal, Solidale e Solidario.
V^s solidal: Essere o rimaner
solidale.
Solit, Solito. « De solii e^ wkk
« AI solito ci capita ». Seedni A
solit : Secondo il solito. < O^tiin
SOL
— &9fr^
SOM
n#d solit » : « Contro il suo — ».
^Y^'»n-»n at solit yn « Risiamo alle
,*— Solitament, Solitamente.
;^.1611, Solo. Da soil a soil: Da
,\o a solo o a sola. /S'oZ/ solhtl :
i'lo Boletto. On omm soil (non
^vimogliato) : Un uomo solo o Un
" libatario. VesstoUcdme dnean:
.^Ber solo oome un oane. Ti(<<
. Z/ .• Tutto o solo solo. « <?A« n'^
..;7tna «o2la .' » (Per eocellenza) :
; 3e n*fe una sola! ». (Pr.) Ona di-
l rcusia la ten mat solla : Una di-
; ;razia non viene mai sola. MH
>U ehe nuU a>eeompagnaa: Meglio
' >li che male aocompagnati.
*— SoUtari, Solitano.
'— SoUtto (BriUante), Solitario.
"* 86U, Sol. Sou diesis : S51 diesis.
SoUeclU (P. N.), SoUecitare.
^- Te raceoTMindi de soUecitd » : « Ti
l^coomando di sollecitare » (11 pop.
' lir. de fd sveli o imnressa).
" SoUedtudln (P. n7) (Civ.), Sol-
^ecitudine.
' — 8ollecltad6r, Sollecitatore.
"' SoUev, SoUievo. « M m*h staa
^'V&n gran sollev.,. » : « Mi fu d'un
'j di gran soUievo ».
= — Soll6yd.-6yaa-eva88» SoUeva-
're. Sentiss hUi sollevaa: Sentirsi
: tutto soUevato. « M^dn soUevcM la
f'tdsa eontro de ml-fn « M'han so-
'billato la iigliuola ».
— BoUevazldn (P. N.), SoUeya-
s> zione. On'altra sdllevazion in Am^
riea: Un'altra — in America,
t Sdlt (Volg.). Vedi Salt.
I SolnbU (Civ.), Solubile. Cremor-
t tarter sohtbil : Idem.
— Soluzidn, Soluzione. « Ghl ghe
vcRur 6na soluzion* (civ.) : « Qui
ocoorre una soluzione ».
SolviblUtaa (P. N.), SolvibilitJi.
« Bisognaria savh la s6a solvibili-
taa » : « Bisognerebbe oonoscere la
sua solvibilitit ».
— SoWbU (P. N.), Solvibile.
« Alter ehe solvibill / » : « Altro che
solvibile ! *
— Solvent, Solvente, Che paga.
Soma (In dis.) , Soma, (oarioo)
Soma.
— Somarl, Sommario. JJl somari
in thta ai eapitfii: II sommario
in testa ai oapitoli. | QiiLstUsia
soTnaria: Idem.
— Somariament , Sommaria-
mente.
Somar, Somaro. Vedi Asen,
N. fr. : « Oh che somar / » : « Ob
che somaro ! ».
— Somarada (Cavalcata sul-
I'asiuo), Asinata. « ^mm faa dna
somarada al Monte Rosa » : « S'^
fatta un' asinata sul Monte Rosa ».
« Oo faa dna ^somarada » : « Ho
commesso un' asinata o una cor-
belleria ».
— Somarell, Asinello. (A ragaz-
zo) « Te see on somarell » : « Sei
un ciuohino».
8omar6n» Somaraccio, Asinone
(ne' due sensi).
Somee, Trave. JEl somee del Uce:
La trave maestra.
Somela-eiaa-eiass, Somigliare.
SomeOt a sd pader : Somigliar il
padre o tirar del padre. Someias»
edme do gdtt d'aequa: Due goo-
dole d'acqua non si somigliano di
piu. Ghe n'^ insel de euin ehe se
somHa (Appross.) : Non c'^ mica
un asino solo che vh al mulino.
Fit someid, h6n (pop.) : Far parer
bono checohessia.
— Someiant (Volg.). Vedi So-
migliant.
— Somlgliant, Somigliante.
— Somigllantissim, SomigUan-
tissimo.
— Somiglianza (P. N.), Idem.
uMi ghe trotuni molta somiglian-
2ra » : « lo oi trovo molta somi-
glianza ».
8om6n& (Volg.) Vedi Sominit e
voci sorelle : Sotne^iza^ ecc. N. fr.
pop. : Pari mm ehe somenna : Uno
che dimena le bracoia cammi-
nando. Somend rohha depertutt:
Seminar roba per tutto.
Sdmes (Misura del pugno ohiu-
so a pollioe alzato), Sommesso.
Alt 6n somes: Alto un sommesso.
Somma, Somma. Fd, la somma^
Far la somma. Fa sii la somma :
Tirar la somma. In somma de
tutt i so mm: In somma delle som-
me. I Ona somma rispette^il: Una
somma considerevole.
Somli-oinaa, Sommare. Tutt so-
m4za: Tutto sommato.
. Sommetta, Sommetta e Som-
marella.
— Sommetlnna, Sommettina.
8611, Sono e Suono. Andh adree
al son : Ballaro secondo il suo-
no. Fl son de quist : II suon delle
monete. Son mutt: Suono cupo.
SON
— 698
SON
^ndd a tavola a son de campa-
■tun; Andar a tavola a suon di
•campanello. (Pr.) Chi baUa sensa
^on el balla de mincidn: Chi balla
«enza suono h un matto bell' e
bono.
— Sonli-onaa, Sonare. Sonit de
Jhsta, de mort, de fc&ugh o eam-
panna e marihll, de portd el Si-
gner: — a festa, a morto, a fuoco,
:a martello , a comunione. Sondb
de crhpp (vaso): Sonare a fesso.
Sondi de erhpp (ammalato) : Es-
«ere in perioolo o Egli crocchia.
Son^ de erhpp (in commepcio) :
^tar ritto co' nli o come Presen-
tino. Sona i orhgg : Fischiare gli
orecchi. Sonh dn istruvfient.., vio-
lin, ghitarra, ee-e. : Suonar il vio-
linb, la chitarra, ecc. « Cdme lii
el sonard mi ballaroo » : « Tal so-
nata tal ballata o Batter6 seoondo
il suono ». Sond, la diana : Battere
la diana. — la ritirada: — la ri-
tirata. — la general: Sonare a rac-
oolta. « Questa la me sonna minga
■ben » : « Questa la mi suona male
■o la mastico male ». HI eavall el
g^d. 6n fhr eke sonna : Senti ehe
:gli crocchia il ferro. Sonaghi a
l)un: Souargliele. Sonaghi seeeh:
Sonarle a doppio. « M ghe I'd so-
nada » : « Glie I'ha sonata o spif-
ferata ». « An soncta ». « Hauno
«onato, va a vedere chi h ». Me^
8td sonaa : Eestar ingannato.
•« G' oo trent' ann sonaa » : « Ho
trent'anni 8onati». Sonaa e rir-
■battuu: Sonati e risonati o sonati
-e ribattuti.
— Sonada, Suonata. Tra 6na
^onada e V alira : Tra una sonata
-e Paltra. « ler al bigliard oo ciap-
paa 6na sonada terribil » : « leri
til bigliardo feci una perdita for-
te ». ( Spesa ) « Voraria savh de
quanto ta sard la sonada> : « Vor-
rei sentire la sonata ».
— Sonadlnna, Sonatina.
— SonaddTf Sonatore. Bona nott
<ii sonador: Bona notte sonatori.
Avhgh 6na fam^tn de sonador : A-
ver una fame da lupi o da pigliar
Hjon le mani o che la si vede o
per quattro. Pagd i sonador : Es-
ser oondannato nelle spese o Aver
male e le beffe.
— Sonador^, Sonatore di poca
oglia.
— Sonadoron, Esimio sonatore.
— Son&i, Sonaglio. Mhtt i sonai
ai cavai: Metter la sonagliera o
la bubbolina ai cavalli. I « Ok eke
sonaif »: « Oh che citrullo! »
^ — Sonata, Sonacchiare. « Caro
t), finissela de sonaid in qtuUa
m,anera » : « Oh smettl di sonac-
chiare in quel modo ».
— Sonaila, Soneria. « S*e gua-
staa la sonaria de Vorolog » : « La
soneria de Torologio a' 6 guasta-
ta ».
— S0B6II, Sonain, Sonaidn.
Zufolo, SonaglioUno, Gran so-
naglio.
Son^tt, Sonetto. HI aonetl Fe
dijfficil pussee de Vode (colto): H
sonetto ^ piu difficile dell'ode.
— SonetUsta (P. N.) (Scrittor
di sonetti). Idem.
— Sonetiasc, Sonettin, Sonei-
t6n, Sonettaocio, Sonettino, So-
nettone E in Toseano anehe So-
nettessa, Sonettucciaccio, Sonet-
tuccio.
Songla e Sci6ngia, Sugna. Cof-
la. songia se guariss i bugnon:
CoUa sugna si curano 1 fistoli.
— Songiuda e Sclon^uda (Un-
zione con sugna). | « ^l g*d das
6na bonnet sciongiuda » (volg.) :
« Gliene diede un oarieo ».
SontuoB (Civ.), Sontuoso. Oi
pramo sontuos: Un pranzo son-
tuoso.
SopercUi-erciaa-erciasa (Poco
usato), Soperohiare « JBl me vcemr
sopercid » : « M i vuol fiar Fomo
addosso ».
— Soperoiant, Soverchiatore.
— Soperdarla, Soperchieria.
Sopedani, Soppedaneo. « Gh*e-
ra gib i tappee e sh questi di fi&r
de sopedant >» : « C erano tappeti
e su questi iior di soppedanei ».
Soportk-ortaa-ortass, Soppor-
tare. « Per 6n poo Voo sorporkm.
ma adess s6nt stuff » : « Per ns
poco Fho sopportato, ma era nmi
ci reggo piil ». Sopi^riii 6na jpe
sa: Reggere a una spesa.
— Soportabil, Sopportabile. Ob
mal sopor tabil: Un male soppw-
tabile.
Sopran, Soprano. Sopran tfi-
gaa: Soprano sfogato. Jtfte f*-
pran: Mezzo soprano.
SopressA-essaa , SopprcaaHB
(Comprimere fra due aasi pert*
re la pressa). | SopretsiL la kk
SOP
— 699 —
SOR
iheria: Stirare. Camis bH sopreg-
taa: Camicie belle stirate. La don-
%€& che sopressa : Stiratora.
Sopr^ss. Vedi FSr.
8opr4s8a, SoppresBa. M^tt in
— .• (Stampa) Meuer in pressn.
— Sopre88ad6ra, SopresBadura,
L<a stiratora, La stiratura.
— Sopressada, Stirata. | (Sorta
di salame) Soprassata.
Soprimm-opr^BB-oprlmes (Civ.)
Sop^rimere. 5^'^ sopresa i frua ma
n« ^ira tanti ancamo: S'^ soppres-
BO 1 frati, ma se ne vedono anco-
ra parecohi in giro. « Fan a tentd
de sopprimes a vieenda » : « Fanno
a tentar di Bopprimersi a vieenda ».
S6r, Soro (m di8.)i Soffice.« Sen<
C4ime Vh 8or std pan » : « Senti oo-
m'e soffice questo pane ». « Oo foM
halt % matarazz e aakss in hhi soryu
« Ho fatto sprimacciare i mate-
rasBi e ora aono soffici ». « Quel-
Voftntn el me par molto sor » : «(^uel-
1' individuo mi par un semplicio-
ne ». « Fl g*d 6na v^nna de sor » :
« Ha una vena di soioooo ».
S6ra, Sopra. Andd de sora : Sa-
lire le scale. Anda de sora ( del
latte o del oafi'^ che boUe): Spa-
gliare. P. E. : «^Gwirda che el lalt
el vd de sora » : « Bada che il tuo
latte spaglia ». « Ven de sora » :
« Yieni su ». « La stSt chl de sora » :
« Sta qui sopra ». Passagh sora a
dna roba : Passar sopra una cosa.
« Ml ghe bevi sora » : « lo ci bevo
8U». Rideghsora: Rideroisu. Dor-
migh sora : Dormirci sopra. Pen-
sagh o rifUttegh sora : Peusarci o
rinetterci su o sopra. Sott sora :
Sottosopra o Su per giil. Mhtl tutt-
eoss sott sora: Metter a sot^qua-
dro. « Fl ered ehe gke sia ntssun
sora de /it » : « Non crede nessuno
sopra di sh ». Oitigd tutt sora 6na
carta: Giocar tutto sopra una carta.
Fd cunt sora 6na per«onna.*Contare
o far assegnamento sopra una per-
sona. Restd, sora penser: Restar
sopra pensiero. Domand sora d6-
mand: Domande sopra domande.
' Vhss sora 6na robba (soprainten-
dervi): Esser sopra una cosa. « Ghe
s6nt minga sora » : « Non mi ci
'. raccapezzo o Non ho in mente ».
« Bvitii la edlpa sora i mh snail o
adn»s a mi » : « Versar la broda
* a uno ». Avlgh el de sora : Ve-
>e8&ra.
Sora, Sorare (in dis.) (1), Sfiata-
re. « Sto sigher el sora » : « Questo
sigaro 8iiata». And^ a soi'di 6n
poo o a sorct i vers : Andar a pi-
gliar una boocata d'aria, Un po'
di svago. Lassit sord, 6n vestii:
Dargli aria perch^ non s'intigni.
— Sorada, Sfiatamento.
— Soradbr, Sfiatatoio. / sora-
dor di stall: 61i sfiatatoi delle
stalle. — del mornee: Gora per
deviare I'acqua.
Sdrafln, Sopraffino.
— SoraffinlBBim , Sopraffinis-
simo.
S6ragi6nta, Sopra^giunta. « F
de soragionta me capita quella
pocca pinola » : « E per soprassello
o ristoro mi capita quella ne-
spola ! »
Sdraman (pooo usato), Sopruso.
Fa ^n soraman: Soperehiare.
86ramar6BB, Soprassello. De so-
ramaross: Vedi Soragionta.
— Sdramercaa, Soprammercato.
Vedi Soragidnta.
Sdranomm , Soprannome. « Fl
ciamMven Lhccapee de soranomm » :
« Detto di soprannome Lecca-
piedi ».
Sdrannmer o Soranumerarl ,
Soprannumerario.
SoraoBB, Soprosso. <Flpd min-
ga piegd dna gamba^ per via del
soraoss » : « Non puu piegare la
gamba per via del — ».
Soraport, Soprapporto. Di uss
c6n di bhi sovranort: Usoi con
de' bei sovrapporti.
Sorapfi, Soprappiil. « Quhst v^el
doo de sorapU » : « Questo ye lo do
di Boprappm o di vantaggio)».
Sorascarpa, Calosce. Sorascarp
de gomma: Calosoie di gomma.
SoraBcrltta, Soprascritta. <Fagh
la sorascritta e mdrulela a la po-
sta » : « Scrivi 1' indirizzo e man-
dala alia poBta».
Soraatant, Soprastanto. Fl so-
rastant di lavora: II soprastante
de' lavori.
Soratutt, Soprattutto. « Ma so-
ratutt ricordeves de...* m Ma so-
prattutto ricordatevi di...»
(1) Sorare socondo la Cra^ca tuoI dire
Volare a gioco e ba poco a che fare colla
stessa voce milanese. se par non si vuol
trovare un panto di rassomiglianza nel
secondo significato.
SOR
- 700
Soravent, Soprawento. (Nelle
regate) Av^gh el soravenl : Avere
il soprawento (Anche al iigu-
rato).
Sorav^sta , Sopraweste. « La
g'aveva dna eoravesta elegantis-
sima » : « Aveva una sopraweste
elegantissima ».
Soravia. Vedi Destoravia.
Sorayivenza , Soprawivenza.
« In eas de soravivema ml oo pen-
saa a ti edn I* Assicurazidn » : « In
caso che tu soprawivessi a me
ho pensato a casi tuoi coll' Assi-
curazione ».
Sorb^tt, Sorbetto. Sorbett de
panera, de frutta. ecc. : Sorbetto
di panna, di frutte. Sorbett ben
manteccaa: Sorbetto bene man-
tecato. — de campagna: Sorbetto
o gelato di campagna. Sorbett de
Vdngia : Sorbetti delle botteghe a
vento. (Fig.) ncM'aveva propi de
capitd anca sto alter sorbett?^'.
« Mi doveva giusto capitare anche
quest'altra battosta ? »
— Sorbettee, Sorbettiere, — de
piazza : — di qua e \h.
— Sorbettera, Sorbettiera. (Fig.)
« Sta stanza Ve 6na sorbettera » :
« Questa stanza h una sorbettie-
ra ».
Sorbi, Sorbire, Assorbire. « Oo
dovuu sorhimm quel noids per dd
dr » : « Ho dovuto giulebbarmi quel
noioso per due ore ».
86rd, Sordo. Diventd, sord : Per-
dere V udito. Fdt el sord : Fare il
sordo o fare orecohio di meroan-
te. — come 6na lappa : Sordo co-
me una carapana. — e mutt: Sordo
muto. « Ohe sii sord? » : « 01^ siete
sordi? » ^Agg.) Lima sorda: Lima
rtorda. Teatersord: Teatro sordo.
« J^/ m'a faa 6na guerra sorda »:
« Mi fece una guerra sorda ».
Sordlnna, Sbrdina e Sordino.
SonH eolla sordinna : Suonar a
sordino. (Fig.) A la sordinna: Alia
sordina.
Soree, Solaio (1), Soffitta. « Porta
(1) Solaln, In lingua, non e Soree ma e
quel piano che serve di paloo alia stanza
inferiore e dl pavimento alia superiore.
Soffitto e quella Intelaiatura dl ta-vole,
dMncannuf'ciato o di tela, che sta attac-
cata alia travi che aostengono il pfUco, e
che di enlito viene Soree o Spazzacd e
invece : Soffitta od anche Stanza a tetto.
sti tarabaeeol in sul soree »: « Port»
questo ciarpame in soffitta ».
SordUa, Idem. La sorella ma^
gidr, fnindr, de latt: Sorella mag-
giore, minore, di latte. ^ El me
ten come dna sorella » : « Mi tiene
come una sorella ». (Fija^.) « -La mia
sccitola la par sorella deUa vo-
stra » : « La mi'\ tabacchiera ^ so-
rella carnale della vostra ».
Sorellastra, Sorellasda, 8o-
rellinna, Sorelloniia, Sorellastra,
Bona sorella o sorella bona, So-
rellina.
S6rg, Sorgere. Sorgfaeura: Sca-
turire. Sorg fceura 6na vknna
d'aequa: Esce una polla.
— Sorgent, Sorgente. Aequa
sorgent: Sorgente. (Colto) I for-
gent del Crivha: Le sorgenti del
Giuba.
Sorlan Soriano. Oatt dorian:
Gatto Soriano. V^s peg d'&na
gatta sorianna : Essere peggior
d'una gatta soriana. | Came so-
rianna: Carne di bestia vaccina.
Sorimposta, Sovrimposta. Fom-
ren leva tult i sorimpost : Voglion
levare tutte le sovrimposte.
Sorlntend, Soprintendere. « Uim
miss a sorintend i lavori de te
Commissidn » : « L'haii messo a —
i lavori della CommissioDe ».
— Sorintendent, Soprintenden-
te. Sorintendent d**hi Arehiwi di
Sfat{m dis.) : Soprintendente degfi
Arohivi.
— Sorlntendenza, Soprinten-
denza.
SoriOdUla, N. fr. : M^tess in <•-
riceula : Mettersi in tutta libertiL
« La m*i eomparsa a I'tus in m-
riceula » : « Mi venne incontro totti
discinta ».
Sorts, Sorriso. « La g*d faa 4m
bell soris » : « Gli fece un bel sor-
riso ».
Sormontli-xiiontaa, Sormontut.
M Po Vh sormontaa la diga:
Po ha sorpassato o sormontato
diga.
— Sormontadora , Sormon
raento.
Sorpassa-passa-passass ,
passare. « JSl I'd sorpassaa a
lay*: « Lo ho sorpassato nello
dio ». (Fig.) « Ben, sorp€Us^m
qiiest ■» : « Bene, passiamo sopia
codesto otrasaiiaiamo questo
to ».
SOR
— 701 —
SOR
— SorpasBada, Passata. Dagh
na sorpassada : Dar una passata.
Sarhmm su on oecy dhmegh 6na
yt^'pasgada * :>.<( Chiudiamo un oo-
hio, Diamogli una passata ».
Sorprend - pres - prendes, Sor-
rendero. Sorprend a fa...: Vedi
JatUl. « Jj'i 6na robha ehe m*d,
or pres » : « £ una cosa che mi ha
orpreso ».
— Borprendent, Sorprendente.
L/era 6n speltaeol sorprendent
lavvera»: 4c£ra uno spettaoolo
Lawero sorprendente ».
— Sorpresa, Idem. Fd 6na sor-
\resa : Fare una sorpresa. Fit sor-
tresa: Mi sorprende. Ona bella
orpresa: Vedi Improvvisada. On
\h de sorpresa: Un oh di sor-
>re8a.
86rs, Sorso. A sors a sors: A
lorsi. « Ditmen 6n sors »: « Dam-
nene un sorso ».
— Sors^ttf SorBettin, Sorsello,
^orsetto, SorselUno, Sorsettino.
Sort, Sorte. lird sUasori: Ti-
rare o Estrarre a sorte. / sort in
id : Va a sorte o Pende da un ea-
jo Taflfare. « L'^ magher de sort » :
c £ magro di natura ». Fann de
'ull i sort: Fame di tutte le sor-
». Ogni sort de gent o de rohba :
3gni sorta di gente o di roba.
c Mi de che sort! yn « E di che tin-
» ! » I (La forma del cacio lodigia-
10 o parmigiano) Sort meiggenga^
nvernenga: Le forme del caoio
iatto in maggio e giugno o quelle
atte nell'inverno.
Sorti-rttl, Sortire. « In minga
tortii i numer » : « I numeri non
jono sortiti ». Sorti de casa : Useir
11 casa. Sortl el pan: Lievitare
1 pane. Sorti fceura ednt 6na.,. :
[Jscir fuori con una... « L'h sor-
bin « fi fori ».
— SorUda , Sortita. (Mil.) Fa
hut sortida: Far una sortita. (Tea-
tro) Sortita. Ona ed c6n do sor-
did: Casa con due riuscite. « Z'^
teanuu foRura ednt 6na eerta— »:
t Idem ».
— SorUto (P. N.), Sortito. (Por-
dnaio ne' teatri) : Di ritorno.
— Sortlddr, Assortitore. Sorti-
ior de seda: Assortitore di seta.
Sortliiient (Volg.). Vedi Assor--
Hment.
86rt6, Soprabito. On sortd noeuv
fiammant : Un soprabito novo
iiammante. On sortd sbris: Un
soprabito che mostra la corda.
Sdrtorell, Sortordn, Sopra-
bitucoio, Soprabitone.
Sortuma , Sorgere dell' ac^ua ,
Rampollare. L^a^qtta la sSauita a
sortumd: L'acqua rampolla pe-
renne.
— Sortumm, Polla, Acquitrino.
— Sortumds, Acquitrinoso. Praa
sorlumos: Prato acquitrinoso.
Soryegli^-egUaa , Sorvegliare.
<t, Jj'h lit ehe sorvegtia i lavord, » :
« fi lui che sorveglia i lavori ».
« l/h sorvegliaa de la Ouestura » :
« E sorvegliato dalla Questura ».
— Soryegllant, Sorvegliante.
Sorvegliante munteipale: Sorve-
gliante munioipale.
— Sorvegllanza, Idem. La sor-
vegliansa de la polizia: Idem.
Sospend-Bpenduu o ospes, So-
spendere. An sospess la delihera-
ztbn > : « Hanno sospesa la deli-
berazione ». -r i pagameni : — i
pagamenti. Sospes dalpost: — dal-
r impiego.
— S6BpenBi6n, Sospensione. So-
spension d'anim: Sospensione d'a-
nimo.
— Sospensori, Sospensorio.
« M^ttegh dn sospensort » (Fig.
sch.) : « Sospendere ».
SoBp^tt, Sospetto. Dii sospett:
Destare — . Avegh &n poo de so-
spett : Aver un poco di sospetto.
Ona personna sospetta: Una per-
sona sospetta. (Pr.) Chi h in di-
fttt h in sospett : Chi h in difetto
e in sospetto.
— SoBpettli - ettaa, Sospettare.
« Lu el sospetta semper de tutti » :
« Egli sospetta sempre di tutti ».
« Oo finna sospettaa ehe » : « Ho
sospeitato persino che... ».
— S08pett68, Sospottoso.
— Sospettosdn, Sospettosissimo.
SOBpirli-lraa, Sospirare. Fitso-
spird dna robba: Far sospirare o
stentare una cosa. (Pr.) Chi prim-
ma n6 pensa in ultim, sospira :
Chi prima non pensa in ultimo
sospira.
— Sospiriiij SoBpirdn, Leggero
sospiro, Sospirone.
Bossdnn (Volg.). Vedi Molto.
N. fr. pop.: A di sossenn: A dire
o a fare assai. « Mi che me n'infd
sossenn ymilo me ne frego* (volg.).
SdBta (Aff.), Idem. « Emm faa
SOS
- 702 —
SOT
6na pieeola sosta a,..»:«. Facem-
mo una piccola — o posa a» (11
popolo dice : Fermada).
Sostant^-antaa-antass, Sosten-
tare. Bisbgna soetentaas ben se se
voauv avegkforza: Biso^na sosten-
tarsi se si vuole star ritti.
— Sostantlv, Sostantivo. Uag-
gettiv e el sostantiv : L'addiettivo
e il sostantivo.
Sostanza, Idem. De sostama:
Di sostanza, Brceud de sostama:
Brodo di sostanza o sostanzioso.
Oran apparen^a e minga de so-
statiza : Molta apparenza e 'poca
sostanza. « In sostama po^u ? •» :
« In sostanza poi ? » J «. El g*h 6n
milidn de sostanza » : « Ha un mi-
lione di sostanza ».
— Sostanz^tta, Sostanzonna,
Mediocre, grossa sostanza.
— Sqstanzios, Sostanzioso. Man-
gidf vin, ece. sostamios: Cibo, vi-
no sostanzioso.
Sost^gn, Sostegno. Sostegn de
famiglia : Sostegno di o deila fa-
migiia.
— Sostegni-egnuu-egnias, So-
stenere. « Lit el sosten che » : « Egli
sostiene che », Sostegni el prhzzi :
Tener alto il prezzo o Sostenere
una raerce. Sta sostegnuu : Stare
sostenuto o anche sul sostenuto.
I^ann sostegnutt: Panno fitto, so-
do. (Colto) Stil sostegnuu: Stile
sostenuto.
— Sostenutezza, Sostenutezza.
« ^Z g' a 6na sostenutezza che la
par finna affettaaidn » : « Ha una
sostenutezza che sembra affetta-
zione ».
Sostltni-tuil-tulSB , Sostituire.
« Oo gia pensaa a sostitut )» : « Ho
gih pensato alia sostituzione ».
Sostltutt , Sostituto. Sostitutt
procurador del rh : Sostituto pro-
curatore del re.
— Sostituzlon, Sostituzione. In
sostituzion: In cambio.
S6tt, Sotto. Andd, sott (alle co-
perte) Andar sotto. Anda sott (ac-
qua) : Andar sotto. Andh sott (il
sole) Andar sotto. Anda sott (al-
JH comunione): Accostarsi. An^
da de sott (giooo) : Andar di ^ot-
to. Anddb at de sott (negli averi)
Andare al di sotto. Da sott: Dar
sotto. « DcL sott » : « Dagli sotto ».
*Jf\aRui demegh sott » : « Sotto ami-
^1, lorza di braocia ». Vagh sott a
vun: Cavare di sotto a... Fa soli
N. fr. : Fd> sott a pu^n .* Fare a
pugni. Fd sott i covert : Kineal-
zarle. Fann de sott 0 cLosa : Fame
di tutti i colori. Fassela soil :Em-
pirsi i calzoni.lf«<^ sott: Metter sot-
to. MHt sott 6n tappell alia aawtba
d'6n tavol: Metter una scneggia
sotto la gamba d'un tavolo chetn-
balla. Metto manddisott vuttperfi
6n affare: Incaricare iino oi lar
una laccenda. Hestd sott: Sestar
sotto. Resta sott a 6na earrozsa:
Rimaner sotto una niota o sotto
a un falUmeuto. V^s sott: Esser
sotto. Vhss sott al tal maester: Es-
ser scolaro del tal... y^, Vess solt a
la tal giesa (in dis.) : £sser nel
tale mandamento. Vhss semper
sott: Esser sempre alle prese.
Vess sott e sdra: Esser sottofio-
pra. T^« sott e sdra c&7%t t ra
genit : Essere in rotta co' parentl
Vhss sott per compra: Kasere ia
pratica. Vkss de sdlt dc vun : Star
h1 di sotto. Vkssegh sott qtiaiatts:
Gatta ci cova. Ohrh sott etintinna:
Gatta ci cova. Viss tropp soU:
Esser troppo vicino, ininunente.
Av^gh sott de t<BU miee (bisticei«>
intraducibile) : Esser li per pigliv
moglie. Avhgh tanti omen sott:
Aver molti operai sotto di s^. 6'Ai
h sott ^ sott : Chi h sotto ^ sotto.
Fl std, ch\ sott : Sta qui sotto. Tirt
sott (gioco) : AUettare. Tcused, ssA
Metter sotto. Tegni sott: Tener
^tto o soggetto. Sott a 37itei:
Sotto Ceppo o Sotto le feste. £1
de sott: II di sotto. Be sott in m:
Di sotto in su. V^s sott ai esamm:
Aver gli esanii a ridosso.
Sotl^nin, Sottanina e Sottanino.
(q^uello delle ballerine). Tn sotla-
ntn: In sottana.
Sottcoa, Posoliuo. (Pop.) Grop-
fiera. (Civ.) Fl sottcoa del btitt:
1 posolino del basto.' JSH sotteos
del finiment: La groppiera.
Sotterra-erraa-errass, Sotter-
rare. « In restaa sotterraa sott ah
franna » : « Kestarono sotterrati
dalla rovina ». « Udn portaa a «oi-
tera Valtrer » : « L'anno seppellit*
raltro ieri». El tesor sottemm:
Un tesoro sotterrato. Mort e s^
terraa: Morto e sotterrato.
— Sotteranl, Sotterraneo.
— Sotterd (Volg.), Seppellitore,
Necroforo.
SOT
— 703 —
SOT
Sottgdla, Soggolo. « Te gh'ee
tbbicui tropp strett el sotigola al
'4zvall»: « Gli bai affibbiato troppo
rtretto il sottogola al cavallo ».
Sottinsil, Sotto in su. Dal sott
n sii : Sottosopra. Volld 6na bot-
iglia sott insu: Voltare una bot-
AgMfk 8ottosopra.
Sottlntend-lntes, Sottintendere.
; Se soltintend / y^ : «Si oapisoe, si
kottintende ». A furia de sottintes
re intend nagott: A furia di sot-
intesi non si capisce piil nulla.
Sottolinea-lineaa, Sottolineare.
^ottolined i paroll : Sottolineare le
>ftrole.
Sottman, Sottomano, Fdtonsoti-
nan: Par un tradimentino. De
tottman: Di sottomano.
Sottm&nega, Sottomanica. Ona
tottmanega de lull : Una sottoma-
lica di tulle.
Sottocc Sottoochio. « Ghe Vave-
9a sottocc >» : « Lo tenevo sottoc-
jhio ».
Sottomett-mettuu o mess-met-
fOBS, Sottomettere. « M s*e sollo-
ness a tutt i nosier pretes » : « St
b sottomesso a tutte lo nostre pre-
jese ».
Sottoponn-post-poneB , Sotto-
>orre. « Tutti, se sd,, semm sotlo-
josl a fallh » : « Tutti, si sa bene,
kiamo soggetti ad errare*. Sotlo-
7ones a on pes: Sobbarcarsi a un
>eso.
— Sottoscriy-itt-iveB . Sotto-
icrivere. Sottoseriv el edntratt:
iottoscrivere il oontratto. « Jtf I
tottoserilt... » : « lo sottoscritto...*.
t SottoscHvet tiper ml»:«. Soscrivi
ni per me ».
— SottOBcrizldn, Sottoscrizione.
I/h aperta 6na sottoserizion per
in monument a...: K aperta una
jottoscrizione per un monumen-
;o a...
Sottpagn, Sotto 1 panni. (Ir.)
c Te see insei anca sottpagn i »
Appross.): « Se sei oosi anche nei
jiorni di festa la va male ! »
Sottpansola, Sottopancia. « S'^
^ott el sottpanscia e el carett Vh
tndcM per aria » : « Si staccb il
lottopancia e il carretto di^labal-
6a ».
Sottp6 (Striscia di cuoio nellc
scarpe), Sotto piede.
Sottrk-ottraa-traBB, Sottrarre.
,^on lo si usa che in aritmetioa).
A sotlrdL quatler de des resta sesr
Sottraendo quattro da dieci re-
stano sei.
— SoUrazidn, Sottrazione.
— Sottraendo, Sottraendo.
— Sottratt6r, Sottrattore.
SottBcala, Sottoscala. « L'dn
trovcta seonduu in d'dn sottscala » :
« Lo trovarono rimpiattato in un
sottoscala ».
SottBOra , Sottosopra. « Shmm
tutt soltsora per la inamm^a ama—
lada » : « Siamo tutti sottosopra,.
colla mamma ammalata ». | « Sott-
sora el vegnard, a costa cdme se et
fuss 1UBUV » : « Verr^ a oostar a
un dipresso come se fosse novo-
di zeoca ».
Sottenent, Sottotenente. « EC
g^^ is ann e l*h giamb sott tenent » :
K Non ha che 18 anni ed h gi^ sot-
totenente ».
Sottvla, Sottomano. <c M le aiu-
tava sott via » : « Lo aiutavH sot-
tomano ».
Sottvds, Sottovoce. Se pd no-
parUb sott vos c6nt 6na personna
gtiand gh^h de Valtra gent : Non si
parla sottovoce quando c'^ gente..
Sovegni-yegnuu-vegniSB (Civ).,
Sovvenire. « Ml m'd faa sovegnt
che inc<Bu... » : « Ella mi fece sov-
venire che oggi...»(Il pop. direb-
be I el m'd tirau in ment).
— 86yenlr {Civ.). Rieordino.
« Quhst Ve on sooenir del me po-
ver... » : « Questo h un ricordo del
mio povero... ».
— Soventdr, Soventore. « / da-
nee in trovaa ma el soventor.., » r
« I denari ci sono ma il sovven-
tore... »
Soyenzldn, Sovvenzione. El co-
mun tal el cerca 6na — : II oo-
mune tale cerca una sovvenzione.
Soverti-vertii, Sowertire. (Civ.)
« Cerehen de soverll la gent quiet-
to » : « Cercano di sowertire la
gente tranquilla » (II pop. direbbe r
de mettegh di resii in cop).
— Soyertiment, Sowertimento.
Soyran, Moneta (in dis.), So-
vrano. Grazia soorana: Grazia
sovrana.
Spacca-accaa-accaBB , S^acca-
re. « Jf' ^ se spaeca i calson chi
sul eavall )» : « Mi si f ^ uno space o
nei calzoni qui suU' inforcatura ».
— Spaccada, Spaccata. (Scher-
ma) Spaccata. Im spaccada o et
SPA
— 704 —
SPA
spaeeaa d'dna fahhrica in dishgn:
iio spaocato d' una fabbrlca.
Spaccadura, Spacoatura. In la
montagna s' h faa 6na — ; Nel
nionte s'^ fatta una spaccatura.
Spaocal^gna, Spaooalegua. El
spaecalegna de la seiostra : Lo
«paocalegna del venditorio. (II pop.
direbbe: S'ceppa legna).
SpaccUi-acclaa, Spacclare. « Ul
se spaeeia per.., » : « Si spaooia
per ».
— Spacoiadura , Disinvoltura.
* L'h pien de — » : « E disinvol-
to ». Spaeciadura sospHta : Sfac-
«iatag^me.
— Spacciatiya, Come spaecia-
dura. I Sbrigameuto (non com.).
Xia dote dello sbrigativo.
Spacoinga - olugaa. Vedi Pae-
eiugit.
Spada, Idem. A fil de spada:
A filo di spada (in dis.). A spada
tratia: A spada tratta. I>ifend
run a spada tratta : Dit'endere
uno a spada tratta. Tirdt fcetira
la spada : Sguainare la spada.
Tira de spada : Tirar di spada.
— Spadada (non com.), Spadata
(noTL com.).
— Spadazzin (Vecchio). Vedi
Spadaeeino.
" Spadaeeino, Idem. Famdso
— ; Idem.
— Spadee (In dis.), Spadaro (in
dis.).
— Spadinna, Spadino (1), Spil-
lone. Spadinn d'argent di Brianr-
SKBid: Gli spilloni d'argento delle
Brianzole. Ml gir di spadinn : La
Taggera.
Spagh, Spago. Tirh el spagh:
Tirar lo spago. Jyipd, sit eont 6n
poo de svagh : Assicurare con una
<5ordicella.
Spaghett, Spagbetto. Mhtt adoss
del spaghett : Fare spago. « O'oo
avuu 6n spaghett de n6 dlymn Eb-
bi una paura terribile o ebbi uno
gran spago ! » || (Pasta dal mine-
stra) Nastrini.
Spagna, Idem. Cera de Spagna :
Idem. Grande de — ; Grande di
Spagna. Pan de — : Pane di Spa-
gna. « Porea Spagna .' » ; « Idem ».
(1) In Pior. il diminutlvo dl Spada si
"fil ma'chlle ma non e appllcRbile In nes-
•un modo alle Spadine delle Brianzole.
•^ SpagxuBU, Spagnolo.
f ranees edme 6na vacca spagnmt-
la: Vedi Vacea.
— Spagnol^tta, Spagnoletta. -
delta Jinestra: Spagnoletta ddh
finestra. | (Frutto) Babbagigl |
(Sigaro) Idem.
Spaguresg (Volg.). Vedi J^/tf*.
Sgomentone.
Spalancli-axLcaa. Spalaneaie.
« In quell moment s'e gpalaneaa fa
{wrta e » : « In quel punto si spa-
anc5 la porta e >». SpeUanch % oee.:
Vedi Sbaraitit.
Spalla, Idem. Anddt aid di spaB
(Di veste femmin.) : One non 8t>
sulle spalle. Apds ai spall: Dietre
le spalle. AvegA o Mhtt i spaU
al mur: Avere o metter le spaOe
al muro. Avkgh i spall grass: Ave-
re grosse spalle. Avigh tarUi ear-
nevai sui spall: Avere molti cu-
nevali sul groppoue o suUa aehie-
na. Avhgh vun sui spall : Aver ium
alle sue spalle (pop.). ZPivertiss «
rid ai spall di alter: Divertiia
o ridere aUe spalle altruL f*
spalla a vun: Spianar le costnie
a uno. Imparh ai spall di aUer:
Imparare all'alti*ui spalle. m.jjafk-
nira poRu a anddi sui sd spaU* :
«Finir^ poi col ricadere simesw
spalle ». iMrgh de spcUl o avtal^
ab spall de faeehini Avere le
spalle quadre. «ifis par de jm-
timm 6n pes gid di spall » : « IG
sento un peso gi^ daUo stomaoo a.
« Jf« par de sentimmela a cdrps
per i spall : Vedi C6r : MtU %
gamb in spalla: Mettersi la vb
fra le gambe. Slretigiuu in S
spall: Povoro in canna. Ten* tu
vun in spalla o in spall^Ua: Car-
rioarsi uno sulle spalle. Trd apSt
ai spall o Buttd 6na robba gio di
spatl : Gittarsi una cosa dietro k
spalle. VoltH i spall a vun: Vol-
tar le spalle a uno o il bel dl
Roma. Tirdt su i spall: Far vaM
spallata.
— Spallaa, Spallato.
— Spallasc, Spallaccie.
— Spallass, Spallarsi.
— Spalleggia-6ggiaa-«ggiMi,
Spalleggiare. « L'k spaUeggi4Ma M
haneher IT... »;«£ spaueggiate
dal banchiere W... » \ OavoS ci«
spalleggia: Idem,
— 8pallera» Spalliera. A
lera: A spalliera. 3Qu in
SPA
705 —
SPA
a : Disporre a spalliera. Oalari-
>mnt. de apallera: FuriVinte.
— Spalletta. Spalletta. Poriass
n apalletla: Portarsi a cay all uc-
io. Std, in spalletta: A birichio-
\\ JJa 8palUiia della finhtra: La
palletta della finestra. (Salume)
fpalla.
Spallin, Spallina. « J72 g^it avuu
spallinn >» ; « Ebbe le spalline o
mehe gli spallini ».
SpaUbn (Volg.). Vedi Sfrosaddr.
Spalmada, Spalmata.« Ona spal-
nada sulla spalla, che m' dt faa
altd. «ta>»:«tJna spalmata sulla
palla che mi fe' trasalire ».
Spampank-panaa , Spampana-
e (1), Divulgare. « L*h andaa in-
6mo a spampanit tuU coss » : « An-
L5 in giro a spampanar ogni co-
.a ».
— Spampanadat Spampanata e
tfillanto. « Fhmm 6n poo men de
^pampanadf* : « Spampaniamo un
>o' meno, ragazzi! o anehe Fac-
$iamo uu po' mono oogliate».
— Spampanaddr, Cicalone, Mil-
antatore.
Spank-naa , Spannare. I lattee
jhgg de Milan n6 venden che latt
fpanaa : I veoohi lattai cli Milano
ion vendono cbe latte spannato.
Spand, Spandere. Spand aequa
civ.): m)ander acqua. Spend e
tpand: spender e spandere.
Spaima, Spanna, Palmo. ^2^
Sna spanna: Alto un palmo da
:erra o tome un soldo di cacio.
Oaseia f(Bura 6na spanna d' oce :
lliietter fori tanto d'occbi. J^d 6na
tpanna de musdn: Far un muso
inngo un palmo. Largh 6na bon-
%a spanna: Largo pitt di un pal-
mo.
— Spann^tta, Spannello. Qiugh
% spannelta ( Appross) : Giocare alle
nureUe.
Spaas, Spanto e Sparso. On vas
motto spans ; Un vaso a bocca lar-
gliissima.
Spanscift.-aiLBCiaa-8Cia8s, Span-
Biare. Spansdass del rid: Span-
Biarsi dalle rlsa.
-- Spansciada, Spanoiata. « Oo
daa ona spansdada in terra y*:
K Diedi una spanciata ». « S'^ faa
(1) 11 significato proprio di Sparapanare.
In flor., e quello di levar i pampani, per-
chc Tuva possn maturare completamente
6na spanseiada de figh^t 4cS'^
fatto una ■— o scorpacoiata di ii-
chi».
. Spantega-tegaa, Bpandere.^lki
gent la s' h spantegada 6n poo de
per tuttf gib per tutt i eontrad» :
« La gente o folia si ^ sparsa un
po' dappertutto gin per tutte le
Tie». Spantegdidanee: Seialaoqua-
re o Sbraciare. Spantegd, prote-
zidn: Darsl grande aila di prote-
zione.
— Spantegdn , Parabolone e
Soialacquatore o Sbracione.
Spar&^araa-arass, Sparare. ^JEl
s^k sparaa 6na revolverada in bde-
ca » : « Si sparb la revoltella o
un colpo di rivoltella in bocoa ».
Sparit in aria: Sparar in aria. |
Carbon eke spara : Carbone^ che
schizza. Sparh la frusta: Far
chioocare la frusta. I Spar&foeu-
ra di sealzad: Sparar calci. opardi
di pHt : Sparar corregge. | Bisd-
gna sentl edme el spard / » : « Bi-
sogua sentire come spara o come
si millanta o come sonianta gran-
dezze ».
— Sparada , Sparata. Nel pri-
mo, seoondo e quarto senso.
Sparavee (In dis.), Sparviero e
Smiracolato. « M faseva eerti oee
de sparavee » : « Faceya certi oc-
cM da sparyiero ». V^s edme la
quaia sott al sparavee : Esser co-
me la colomba sotto lo sparriero.
I (Di persona) « Uh 6n sparavee
semper in disordin » : « £ un vero
sparpaglione ». | (Amese de' mu-
ratori) Sparviere.
Sparg, Spargio (in Val di Cbia-
na), Asparagio, Sparagio. Mazz de
sparg : Mazzo di sparagi. Sparg
de mdntagna, salvadigh : Aspara-
gio di macchia, salvRtico. Vegn\
via e6me 6n sparg : Crescere co-
me un asparagio. | (Sch.) (Fu-
cile militare) CJ61 sparg in spal-
la: Col lucile in spalla. (Sigaro)
« Cdnt el so bravo sparg semper
in bdeea » : « Col suo oravo sigaro
di Virginia sempre fra le lab-
bra ». I Sparg-argiuu-sparSf arges.
(Caciai) Sparg el butler: Appa-
stare ii burro. Salamm ben spar-
^uu : Salame bene appastato o
impastato. «//ceie» in voIom dHn
sul tavol e in andaa a sparges 6n
poo de per tutt in stanssa » : « I fo-
gli ban preso il toIo dal taTolino
SPA
706 —
SPA
^ sono andati a sparpagliarsi nn
po' dapportiitto nella staoza ».
« JE^Z phzeo duro el 8^ h tuU tpar-
^tttte>:«Il pezzo gelato s^h aqua-
gliato tutto o spappolato ».
— Spargiott, Spargln, Spar^dn,
Sparagio, Sparagino, Sparagione.
-^ Spargera, Sparagiaia. Ona —
the ghe rend » : « Una — che gli
frutta ».
— Sparglada (P. N.); <nDiman
andhmm fmura del daz% a fh 6na
bonna spargiada / » : « Domani si
va fori di porta a far una scor-
pacciata di asparagi i »
Sparl-arli-arisB, Sparire e Spol-
verare. ^L'era ehi adhss; Vh spar-
riiynM. Era qui or ora ; h spari-
to ». Fh sparl 6na robba : Spol-
Terare una cosa. Idanee apphnna
eiappaa in giatno bH e sparii: I
danari appena toceati son gi&
belli e snariti. Fiassa , marda ,
spariss: Passa, maroia, sparisoi.
« JSl fcueva spari i boecon edme se
nient en fuss » : « Spolverava si
ch'era un piacere a vederlo ».
Sparml-armil-anniss , Rispar-
miare. Sparmi el fiaa: Rispar-
niiare il iiato. « Te podet sparmi
de andh fin 2^ »: « Puoi tralascia-
re di andare fin 1^». (In quasi
tutti i casi in cui la ^ente ammo-
do dice Risparmidt il popolo usa
lo Sparmi).
■ Spardn, Sparatore. Vkss 6n gran
sparon: Esser uno sbraoione.
Sparpai&-aiaa-aia88 , Sparpa-
gliare. Sparpaid. faeura: Sparpa-
gliare. A Dogali % nosier solaaa
mdrdaven sparpaiaa fceura : A
Dogali i nostri soldati maroiava-
no sparpagliati.
•— Sparpaiada, Sparpaglio e
Sparpfl gliam en to .
— Sparpaion, Sparpaglione.
Sparposet (V olg. id. ). V edi Spro-
posit.
Spart, Parte. A spart: A parte.
« Lasshrnm, de apart... »: « Lascia-
mo da parte... »
SparU-artii-artiss, Spartire.
Sparll in mhsz : Dimezzare. Sparii
el mal in mhzz: Par il danno a
motk. Sparii 6n gttadagn: Spar-
tire un guadagno. Sparii i ea-
vH : Spartir i capelli sulla fronte.
« Tra ml e lu gk'h poech de spar-
ii:^: it Tra me e lui e*h pooo da
spartire o possiamo far il tocco ».
Avigh nient de sparti con wn:
Non aver nulla da spartire em
uno. I'd dn'amieizia de sparA «tf
phriieh: Far un^amicizia a totla
prova. Sparti i eitgitia {pop.) z Fir
casa da s^. Spariiss {ai coniugi :
Dividersi.
— Spartizidn, Spartizione. ift
i spariizion: Fare la spartizione.
Spasem (Volg.}. Vedi Spaaim.
Spasim » Spasimo. On spmsim
d'infemo. Uno spasimo d^iiiiemo.
Mori indi spasim: Morire tnj(fi
spasimi.
— Spasimk - Imaa , Spasimarf.
Spasimd per vunna o per tun:
Spasimar d'amor per... iS]p€iftiiM
de set: Spasimar dalla sete.
— Spanmant, Spasimante. c Vi
chl el speisimani » : « £ qui lo sp*-
simante ».
— Spasmodidi, Spasmodieo. CV
Uea spasmodiea: laem.
SpasSt Spasso. Aridd, memi.
mandd a spctss: Andare, condor-
re, mandare a spasso. Mandd •
spass 6n impiegaa: Metterlo ase-
dere. Operari a spass o dUoeen-
paa : Lavorante a spasso o diwf-
cupato. I ToBuss spass de quaidun:
Preudersi spasso di alouno. Tsnm
el speiss defd &na robba: Cavara
11 gusto di far una cosa.
— Spassass, Spassarsi. — via Ai
poo : Prendersi un po' di svago.
— Spassatemp (Yolg.). Vedi
Passaiemp.
— Spasseg, Spasseggio. Vedi
Passeg.
— SpasseggUi^ Spasseergiare. Ve-
di Passeggih (di oavallo ): SpM>
seggiare.
— Spasseggiada, Spasseggiata.
Vedi Passeggiada.
8pa88ionaB8-onaa, Spassionai^
si. « Me s6nt spassiontxa e&n tut
«Mi sono spassionato oon Imi
« Mt s6nt spassionaa in st6 a/Sn
ri » : « lo sono spassionato in qi
sto aftare».
Spaterk (Volg.). Vedi Pmera.\
Sp&tola , Spiatola. Spatola
speziee: Spatoietta. | « Xa g'ii
spatdl Idngh e ^roM »(mani):€l
certe mestole lunghe e groeae
( Anche di piedi ) « Imz g' a soU ^
spaiol ehe paren qitH de aan Cl,
Mn»:«Ha due piedoni spropositatil
— SpatoleVta^ Spatoietta. (r
pittori) Mestichmo.
SPA
— 707 —
SpattoBcent (Volg.). Vedi Pat-
uscent.
Spauresg, PauroRo.
Spavent, Spavento. Avkgh avuu
h% gran spavent : Aver preso
m grande spavento o Esser stato
>re80 da un grande spayento. « M
r'd 6n talent che fa spavent yn
: Ha un^ingegio che f ^ spavento »!
, (Iperb.) « Gh'era 6n spavent de
rent» :«C*era un subisso di gen-
ie*. « ^ vaneaa tanta robba che
'd spavent TiHit,Ci rimase tanta
•oba da far spavento ». | (Malatt.
lei eavallo) Spavento.
— 8pavent&>entaa-enta8B» Spa-
rentare. Gh*^ nient de spaventass :
S^on 0*6 da spaventarsi o spaven-
arsene. | (Vendere a rompicoUo).
il/d spaventaa tutta la robba de
« » : « vendette a rompicoilo osrni
>08a».
— Spaventaoc, Spanraceliio.
— Spaventapasser, Spauraochio
>er gli uccelli. (Di persona) «i'^
m spaventapasser » : « £ uno spa-
raldo o anehe al eontrario ft uno
(gomentone ».
— Spaventds, Spnventoso. Una
taura spaventosa: Una paura spa-
rentosa.
Spazl, Spazio. (Colto) M spazi
e infinito e etemo : Lo spazio h
nfinito ed eterno. JEl spassi per
nett gid el hanehin a la jira : TiO
spazio per la baracca della fiera.
E Ouaraa ehi gh'h del spazi anca
>«r tl de settass » : « Guarda qui
\*h posto da sedere anche per te ».
I (Stampat.) Spazio. « Ch\ ghe vceur
mssee spazi » : « Qui oi vuole piti
ipazio ». 1 1 spazi e i lini della mu-
ftea: Lo spazio e le linee della
nusica.
. "H Spaziett , Spaziettin , Spa-
sietto, Spaziettino.
.- Sj^zla-azlaa (Tipogr.), Spa-
5iare, Spaziato.
— Spazladura, Spazieggietura.
— Spazi6B, Spazioso. I'r&nt spa-
nosa: Fronte spaziosa.
Spazz^-azzaa, Spazzare. « Spas-
fa vta 8t6 rud» : «Spazza questo
nidioiume ». Spazza el fomo :
Jpazzare il tbmo. Spazzdt la easa
tubare) : Spazzar la easa. P. E. :
I Oo trovaa spaszaa la easa » : « Ho
Tovato ripulita o spolverata la
J88a». 5/)a?«a;Sgomberare. On del
tpazzaa: Cielo spazzato. Cera
spaszada: Cera ilare. Frthit spaz-
zada: Fronte aperta.
K;r+ Spazzabafilott, Giovane di
bottega (1).
^^^ fpazzabottegh, Ladro vota-
tore di botteghe.
— &pazzac4, Soffitta. Vedi So-
ree,
— Spazzacamln, Spazzacamino.
J^e sent pu tntdrno t vds di spaz-
zaeamtn:Non s'ode piii nelle vie
u grido dello spazzamino.
I r.oT«^^^***^^*«^» Spazzacam-
pagne, Trombone.
— Spazzaplatt, Mangione.
— Spazzapignatt, Guattero.
— Spazzapolee, Ladro di polli.
— Spazzapozz, Votapozzi.
— Spazzortgg Stuzzicorecchi.
-- Spazzada, Spiazzata e Spia-
nata. ^
— Spazzadura, Spazzatura. La
spazzadura dt oreves: Calia o spaz-
zature d'oro e d'argento.
^n ^Pafzament, Sgombero.
« Quand Vh che fitt el spazza-
ment ?»:« Quand' 6 che sgombe-
— Spazz6tta, Spazzola. Spas-
^ettadi pagn, di scarp, di cavH o
Oe t^ta: Spazzola da panni , da
scarpe, da capelli, da testa. I Fd.
spazzetta : Spulezzare. « V6i fd
spazzetUt de chUiK Ohe tu, levati
ai costi ».
--Spaazetti-ettaa-ettasB, Spaz-
zolare. Pagn hen spazzettaa: Panni
bene spazzolati. « Spazzettemes » :
« Spazzoliamoci ».
— Spazzettada, Spazzolata. Ona
bonna spazzetlada: Una bona —
o setolinata.
— Spazzettee, Setolinaio.
— Spazzettin , Spazzettino. El
spazzetlm di dent: 11 setoUno da
denti.
— Spazzettdn, Spazzolone. M
spazzetton per i tappee : Lo spaz-
zolone pei tappeti.
— Spazzln, SpazzJno. JEl spaz-
ztn dt strad: Lo spazzino delle
dafoh'^"^^"* <«« giesa: Spazzino
SP^cc. Specohio. Mtt come 6n
spece: Pulito come un specchio o
terso come un oristallo. « Za std
(i) 1 Plorentini per render IMdea dello
SpazzabasloU avevano il Far le flche alia
cassetta , ora giii d'aso.
SPE
— 708
SPE
senipef* davanti at specc * : « Sta
eempre alio specchio ». « M g*a el
vizi ae guardass in del specc quand
el parla cdn quaichedun » : « Ha
il vizio di mirarsi nello specchio
quando parla con qualclieduno »,
I Rumpegh sui specc (per avegh re-
son) : Attaccarsi all' intonacato.
Veahssela in d*6n specc: Aspettar-
sela. P. E. t « Ml me la vedeva in
d'6n specc »: « Me la sentivo scor-
rer giu per le reni ».
Speocenna (Volg.). Vedi Spetr-
ttna.
Speccik (Volg.). Vedi Spetth.
— Speccenada {Volg.).Vedi Pet-
tenada N. F.: Da via o toeu su
6na speccenada: Dare o toccare
una epellicciatura.
Special , Speoiale. Per grasia
special: Per grazia ftorita.
— Speclalment, Specialmente ,
Tanto piu se...
Specie, Idem. (Civ.) La conser-
vazidn de la specie: La coDserva-
zione della specie. De la peggior
specie: Delia specie peggiore o
della peggior specie, Ona specie
de... cossasccniami: Un coso, un
che so io. « Quand I'h cost la roh-
ba, la cambia specie » : « Quand'b
cos! la cosa, carabia specie ». « Me
fd, specie » : « Mi fa specie ». (Aw.)
In specie: In specie.
— Specificli-icaa , Specificare.
« Viii che el cunt el sta speciji-
caa » : « Voglio che il conto sia
speciflcato ».
— Specificli, Specifico. (CivJ
Pes speciflch: Peso specifico. £fl
chinin I' e specifich per la fiver :
II cbinino h uno specifico contro
la febbre.
Specill, Specillo, Tenta. *< El
in(\?d. visitaa la piaga col specill » :
« Mi esplord la ferita colla tenta ».
Sp^cola, Specola. Xa spScola de
Brera: La specola di Brera.
Speculk-ciuaa, Speculare. Spe-
cuUi in B6rsa : Speculare in Bor-
sa. « El specularia sulla pell d'6n
pioiucc » : « Seorticlierebbe il pi-
docchio per venderne la x^elle ».
— Speculaddr, Speculatore,
Rubbattino.
— Speculazidn , Speculazione.
« El fb. di magher speculaai&n » :
« PJi dello maere speculazioni ».
Cattiv — ; Cattive — .
Sped, Spiedo e Spiede. Girh el '
sped: Girar lo spiede. On sped dt
adrd: Una schidionata di tordL
I Tangbero. it El m* a fnundaa m
sped a' 6n omm che eapiss im-
gott » : « Mi mand5 un tangbeio
che non capisce nulla ».
— Spedada, Schidionata o Colpo
di spiedo.
Spedi-edli, Spedire, 8peA ^
pacch a gran velocitaa: Sp^ir vi
pacco, un plico a gran velocitk
>- on mandaa: — un inandiBt«.
I Spedii dal doitor : Spedito •
spacciato dal medico. | « QueWaf-
fare lo hhll e spedii > : « QneU'tt-
fare Fho bell'^ spedito o sbrig>-
to ».
— Speditdr, Speditore.
— Spedizldn, Spedizione. OJHia
de spedisione: Umcio di spedisio-
ne, V^s in spediziotu Pronto p«
essere spedito. I £m spedizion ii
Crimea: La spedizione di Crimea^
I (Sarti) Tant in stoffa^ tant w
spedizion: Tanto in stoffa, taoto
in lattura e tanto di jniamiaaoBL
— Spedizionert Spedizioniere.
Spegasc , Scarabooehio. Om
hrutta copia pihina de spegem:
Una minuta... pieoa di soaraboo-
cbi. « Sta firma V h 6n speffeue^i
« Questa tua firma h uno acan-
bocohio ». ^ Dtsu di spegase: Di-
re delle poroherie. | jrd dn jpe-
gasc: Abortire o Far una soon-
ciatura. J (In arte) « St6 quadr
rh 6n spegasc » : « Queato qnadi*
h un aborto o una sconoiatonx
— Segascili - asdaa - asciav.
Soarabocchiare.
— Spegascin, Pittore da ebioe-
oiole.
— Spegasdon, Sciatto, Lieea-
zioso. « In del parlh l'^ 6n spegt-
sci6n » : « £ uno sboccato ».
— Spegg. Vedi Spice.
— Speggee (In dis.), Speeehiaw
(in dis.), Chi la speccni.
— Speggent, dpecohiato. ^^
speggent : Netto come uno 8pee-
chio.
— Speggera, Specchiera (Aico*
e Siena), Toeletta, Console OBj
suvvi la spera. {
— Speggett, Specohietto. Coccii
del -—.• Caccia collo — alle fdlod<At
— Spegginna , Mostra. Mett «
mattes in speggtnna: Metteie i
mettersi in mostra. i^liu vedk ti
— .• Uccellare o Far oilecoa.
8PE
— 709 —
SPE
— 8p6|rSl6n, Grande speoohio.
SpeUt-elaa-^lasB, Spelare e Spel-
lare. Gatt spelaa: Gatto spelao-
ehiato. « Me se spela tutia la fac-
eia » : « Mi si spella il viso ».
-" Speladura, Bpelament, Spel>
latura , Spellamento. Se vea la
speladura : Si vede la spellatura.
8pel6nca, Idem. Ona easa edme
6na spelonea: Una casa che h ana
specie di spelonca. JSpelonca de
lader: Spelonca di ladri.
Spelorc (Volg.). Vedi Spilorc e
voci soi-elle.
SpelucoiL-luocaa-luccasB , Spi-
luccare (1), Spiluzzicare. Sj^eltice^
o pelueca i ogsitt : Spilluzzicare o
Pilttcoare gli ossicini. « St6 te eap-
p^ll Vh tntt spelueeoM » : « ^leato
tuo oappello h tutto apelaochiato ».
Spena, Spendere. Avhghen poeeh
de spend: Averne pochini. Onardit
minga a spend : Non badar a spen-
dere. Spend del sd: Spendere del
suo. Savi fh a spend hen i sd da-
nee: Saper spender bene i suoi
quattrini. Faghi spend: Farglieli
spendere. « Lni el spend e i alter
goden » : « Egli spende e gli altri
godono ». Savh per qtianto el se pb
spend: Sapere quanto si pu5 spen-
derlo. Spend a poeeh a poech:
Spendere a micino. Spend e spand:
Spendere e spandere. Spend la pa-
rolla de van : Spendere la parola
d'lmo. Spend % oce del eoo o Vim-
possibil : Spender gli occhi, a refe
doppio, a rotta di collo. « Quanti
ghe n*a tanti ne spend » : « Tanti
ne nasce tanti ne muore ». (Pr.)
Chi pu spend men spend : Chi pin
spende meno spende. L'^ mH
spend in pan che in medesinn
Suppress.) : Son me^lio le fave che
urano dei capponi che raanonno.
— S^endaacui, Spender male e
spensieratamente. « lAi el «d a
spendascih i sd danee in hombdny^:
« Egli spende a profusione de'
Snattrini in dolcinmi ». « M spen-
ascia i sd ghei in asnad » : « Egli
spreca iior di denaro in bazzeco-
le ». « M spendasda » : « Spenduc-
ohia assai ».
— 8pendaooi6n, Spendaccione.
(1) Spflacoare e voco in disuso e signi-
flcava non 1o Spelticcd mil. ma 11 lecrarsi
de* gatti. Fa notata per la solita ragione.
« Td minga el spendaeeion»: «NoU'
mi fare lo — o il prodigo ».
— SpendibU, Spendibile. Spend
el spendihil : Spendere colla pala^
senza misnra. « Si6 danee ehi I'd
minga spendibil » : « Queata mo-
neta non ^ spendibile ».
^ Spendltor, Spenditore.
Spendol&Hlolaa-olass, Spenzo-
lare. Spe^idolass in fcetira della
finh/ra : Spenzplarsi per veder
fuori di finestra.
— Spendolera, Spenzolone. A
spendolera: Spenzolato.
Spenser (D. In.) Idem.
— Spenserln, Piccolo spenser.
Spensieraa (Civ.), Spensierato.
« C&n tanti motiv che g'avariem de
pensh ai fati noster, pur shmvn
tutu spensieraa » : « Malgrado tente
cause di serietk siamo tutti spen-
sierati ».
Sperk-eraa. Sperare. Gh'i pu
nient de spera : Non o' 6 piu da
sperare. « Viti sperh de.,.»: «Vo-
glio sperare che... *« Tuttfdtspe-
ret che » : « Tutto fa sperare che ».
(Pr.) Chi viv sperand mceur ca-
gand : Chi vive di speranza muore
oantando.
— Speranza t Idem. Ddt, tceuy
perd la speranza: Dare, tog^liere,
perdere la speranza. Tegnl in — ;
Mantenere la speranza a nno o
Tenere a erba trastulla. Sperama
ddra : Speranza mia. (Pr.) Fin che
gh*e fiaa gh*l sperama: Fin che
o'^ fiato c'^ speranza.
Sperf^ur (Afi.), Spergiuro. II
pop. direbbe : Vun che giura el
fats,
— Sperglurk-iiraa, Spergiurare.
Giurd e spergiurd: Giurar e sper-
giurare.
Speriment , Sperimento. Vedi
Fsperim^enl.
— Sperimentk-entaa, Sperimen-
tare. La seiema adkss nd la se
basa che sul gran sperimentd (col-
to) : Oggi la scienza si basa assai
sul metodo sperimentale.
SperUi-erlaa, Sperare e squat-
trinare. Sperld i muv : Sperar le
OTa. « L'oo sperlaa in tutt i sens » :
« L'ho squattrinato in tutti i sen-
si ». HL Prima de risolves el stct Ha
sperlalla di tf r » : « Prima di risol-
versi a una cosa sta 11 a squat-
trinarla delle ore*.
— Sperlada, Sperata. « Dagh &na
SPE
— 710 —
SPE
honna sperlada » : « Dagli una ri
passata a modo)».
Sperloxigk (Volg.). Vedi Pro-
longct.
SperluBC e Sperluscent, Scapi-
gliato. La sperlusc (quasi sopran-
uome) : La Kufiella.
— Si^erluBcUi-asclaa-asciaBS ,
Spellicciare. Sperltiseiass i eavH:
Scapigliarsi. | uSe a* in s^erlu-
9ciaayn «Si sono spellicciati ».
Spermaceti, Idem. C6nt el
4mermaeeti sefit i candel atearieh:
GoUo spermaceti si fanno le cosi
dette steariche.
Spemazz&, Sparniooiare (Arez-
20), Starnazzare.
Sperdn e Spr6n, Sperone e Spro-
ne. A apron hattuu : A spron Dat-
tuto. Gallina c6n i aperon: Gal-
lina vecchia. Speron del eavall
(malattia): Sperone.
— Speronk-onaa, Spronare. *St6
rozz o eavall per fall galoppd. bir-
adgna aperonml a aang*u » : « Que-
sta brenna per farla galoppare
bisogna spronarla a sangue ».
— Speronada, Spronata e Fian-
•cata. Ona bonna aperonada e a-
vanti: Una bona fianoata e a-
vanti.
— Speronasc, Speronin, Spe-
ronee, Kozzo sprone, Piccolo spro-
ne, Spronaio.
Spesa, Idem. Untrdi in apeaa:
Entrar in spesa. I'd apeaa : Far
spesa. Antm a fd, la apeaa (al
mercato) : Andar a far la spesa.
Gavagh i apea: Ricattar o Kica-
var le spese. Copri i apea : Far
fronte alia spesa. Impard, a ad
apea: Imparar a proprie spese.
V^a de gran apeaa o de poeea
apeaa: Esser di grande o di poco
pasto. I^ortd minga la apeaa : Non
valcr la spesa. Std in aui apea:
Star suUe spese. Tra via la apeaa:
Buttar via la spesa. Veaa condan-
naa in di apea : Esser condannato
nelle — . V^aapuaaee la apeaa che
el guadagn : Essere piu la spesa
che 1' impresa. Toru gib di apea :
Uccidere, Freddare uno. Spea im-
preveduu o che toccarien minga:
Colatoi.
— Spesaa, Spesato. Ona lira al
rf« c — .• Una lira al giorno e — .
— Spesascia, Spesetta, Speson-
na, Spesaccia, Spesarella, Spe-
sona.
Sp^sa, Spesso. De apes*: Sp«-
so. Poeeh e de apeaa: Poco ma
spesso. De apeaa e6mh': Speaw
spesso. I (Denso) « I/h tiropp apm
at6...»: « £ troppo spesso code-
sto... Opp, La geiatina vaol esM-
re spessa ». Im ae fd spessa: Li
matassa s^arru£fa o La ooaa lift-
forza Opp, II bisogno o il peiicob
incaJza Opp. La comincia a pof-
zare.
SpeB8eg& e Veaatgk (Volg.). Te-
di J^it impreaaa.
Spettit-ettaa-ettass, Aspetten.
Spettd vun: Aspettar uno. — 6n*oe-
eaaion, 6na Ultera, ece. : AspettK
un'ocoasione, una lettera. AapO-
td eke Ut vlgna honna: Aspettv
la palla al balzo. « Te podei apet-
tdi 6n phsz^i « Avrai a aspettar
un pezzo ». Spettaaaela: Aspettar-
si, Aspettarsela. « Me raspeitoM
pcBti minga /*: ^ Non me Faapetr
tavo ». « / Quaranta i «|»eUi jmi:
« I quarant^anni li ho gih passa-
ti ». « Da queWavardn n6 ae f-
deva apetth de mH » : « Da qudb
lesina non c'era da aspettaj«i £
meglio ». « Spettd, ml 7 » (qnaa
minaccia) : « Aspetta v^ ! » (PrJ
Chi lefale apeUa: Chi la £» IV
spetta. Spetta bd ehe h^ba er^oa:
Aspetta cavallo che Perba erefics.
Chxg^dt temp n6 apeUa temp: Cte
ha tempo non aspetti tempo.
Spetiaedl, Spettacolo. « Mentn
gh'era apettacol, in teater... »: « I>b-
rante lo spettacolo... » « JEl e'htoi
lit V impreaa de fd 6n sjaeUam
ncRUv » : « Si prese V incanoo dd
novo spettacolo ». | « Ok brvM
apettaeoll ! »: « Brutto spettacolo \ >
n « Biadgna aetitill quell wpeUaeA
a eunth ahun « Bisogna ndiik
quel miraoolaio a raceoirtfiie... »
Spettanza ( Civ. ) , Spettano.
m Jjh minga ae mia spettatumr'
« Non h di mitw spettanza ».
Spettasc o Spettasceri, Schiae-
data, Schiacoiamento. « If*dn /«
6n apetiaae » : « Ne han fatta una
schiaociata e anche una strage •
(di persona sola) una paniociaK
— Spettasoili-asciaa-asciai^
Spiaccicare. « JEl parla (il dialet*
to) apetta^eiaa » : « Parla il dia-l
letto sbracato o spacoato ». « Li\
reataa apettaaciaa aott a quell pen
terr^l » : « ReBt5 spiaccioato sot-
to quel tremendo peso ».
SPK
--7U —
SPI
Spettinii-lnaa-lna8B, Spettina-
ref Babbufiare. Vkss spetUncut:
Sssere sbertuociato o Bcapigliato.
Spesiarla, Spezieria. « Kd alia
^peziaria a Ubu... »: « Va alia far-
xnaoia a prendere ». | « /n atd
stu€ui la g*it miss troppa gpezior-
^Ha »: « In questo stracotto ei ha
xnesso troppa — »,
— Speziee , Speziale. Cunt de
speziee: Conti da speziali. InUnr-
aesen come dn speziee a fdi e&pp :
(Appross.) Intendersene punto.
dpezz. spicoioli. Qh*hpU de spezz,
se pb no fa la vilta: Non ci sono
Jiii spezzatij non si cammlna piii.
(LiDrai) On* opera sphsza Opp.
on tomm sphcz: Una spezzaturao
un tomo scompagnato.
Spezzk-ezzaa (Ciy.), Spezzare.
« 12 dk spezzaa quell belv€u depor-
ceUanna »r« Ha spezzato quel bel
T-aso di porcelIana». II pop. dir.:
r d mandaa in ibech, | Spezzaa
d' argent: Spezzati d'argento.
Spezzaqnattrin, Stillino. « 2/^
6n8pezzaquattrin che fd sehivi » :
« E lamoso per scortioar il pidoc-
chio ».
Spezzitt, Monete spicciole di ra~
me. « G6o minga de spezzitt de
eamhiatt el f ranch » : « Non ho
spiccioli per la toa lira ».
Spezzia, Spezie. Vedi Speziaria
nel seoondo signifioato.
Spia, Spia. Spia de auestura,
politicaf de grUrra: Spia di polizia,
politica, di guerra. Fd la spia:
Fare la spia Opp. Soffiar nel pan
bollito Opp, Campare sugli orec-
ohi. Fd, la spia in casa, al master:
Far la spia domestica, al maestro.
— Spia, Spiare. SpOt dedree ai
'uss: Usolare (in dis.). Asooltare
di soppiatto.
Spiank-anaa, Spianare. Spianh
la terra : Spianar la terra.
— Spianada, Spianata.
— Spianaddr, Spiana.
Spiattark - araa , Spiaccioare.
« M paslizz el s* e sptattaraa » :
« II pasticcio s'^ accasciato » nL'it
spi^^taraa tutl » : « Spiattellb » (o-
gni cosa, o anche svescib).
Spiazz, Spiazzo. Ul spiazz da-
vanli alia casa : Lo spiazzo dinanzi
alia casa.
Spice, Spiccio. « Qulsta Vh la
pussee spiccia » : « Quest'b la piil
Hpiccia o la piil spedita ».
Spicc^-iccaa , Spiccare. Spiced
6n ordin de cattura : Spiccare un
ordine di cattura. Spiced 6n manr-
daa de pagament: Staccare un
mandate di pagamento. | Color
che spicca: Colore che spicca.
— Spiodi, Spicco. « L'dfaa 6n
gran spiech alia festa » : « Ha fatto
un bel spicco al ballo... » « Voei,
che spiech / » : « Quk, che sfoggi I ».
— SpicciliHMslaa-ciaBS. Spiccia-
re. « Spieeiel » II pop. dir. : De^-
feseiet « Spicciati via ». « 06o bi-
sogn de spiecid sta J'aceenda » :
« Ho bisogno di sbngare questa
facoenda ».
Spiccoli-oIii-oli88, Impiccolire.
« L'^ tropn grand, hisoana spie-
colill » : « E troppo grande bisogna
impicciolirlo ».
Spieg^-egaa-egass. Spiegare.
« Spieghem 6n poo come I' e sta
borlanda*: « Spiegami un po' co-
me sia questa fiaccenda ingarbu-
gliata ». On b^l temp spiegaa : Bel
tempo costante.
Spiegadiima, Spiegatina, Breve
spiegazione. « Dagh^onna spiegar-
dinna » : « Dagli una piccola spie-
gazione del senso ».
— Spiegazidn, Spiegazione. La
— del Vanaeli : La — del Van-
gelo. Vegnl a 6na : Venir ad una.
— Spientaa, Spiantato. « jy^ dn
spientaa » : c £2 uno spiantato ».
Spient&-enta8B, Spiantare.« I/^
quand me spienti del tutt / » : « Di
Suesto passo mi spianto deltutto ».
pientd la ed: Disfar la casa.
Spiffer4-eraa, Spifferare. « G?ie
rd spiff erada gib » : « Glie I'ha spif-
ferata ».
— Spifferada, Spifferata. inE Vi,
el g'd foM gib la spifferada » : « E
gli spifferb ogni cosa o Svescib
dall'a alia zeta ».
Spiga, Idem. Fd laspiga: Fare
wrg la sptga
(Appross.) Quando il maggio va
piovoso il grRno spighisce e va in
paglia. n Sloffa a spiga : Stoffa a
spiga. I Valzer in spiga: Valzer
peno a petto. Valzer in'spiga cdnt
t eUiJJF cidff: Valzer petto a petto
cogli scosci.
— Spigh^tta, Spighetta. Vedi
Fdrment. | Suinetta. « Chi bisbgna
I orlall c6n defla bonna spighetta de
8PI
712 —
31
seda » : < Bisogna orlarlo oon dolla
bona spinetta di seta. | La spi-
ghetta del bust : II passamano della
fascietta.
Splgdl, Spigolo. Z>d dent in d^&n
spigot: Battere in uno spigolo.
Splgor, Raspollo. « Oo. trovaa
tanti bU spigor su la toppia » :
« Ho trovato molti bei raspoUi
Bulla vite*.
— SplgoUi-olaa, Spigolare. Aftddt.
a spigold: Andar a -spigolare.
^ Spigoladura , spigolatura.
Spigoladur de giomat: Spigola-
ture di fogli.
Splgorin, Spigoletto (non com.).
« Che bell spigorin d'&na tdsa / » :
« Che graziosa figurina quella ra-
gazza ».
— Spigorlnett, Figurettina.
SpUla-laa (D. T.), Spillare (1),
Sucobiellare. iSpilldi; la ^arla: Ti-
rar gli orocchi alia carta. « In staa
tutta ,nott a spillh >» : « Sono stati
tutta notte a giocare ».
— Spilladdr, Giooatore.
— Spill, Gioco.
Spilla, Idem, La spilla della
eravalta: Idem.
— Splllon, Spillone.
— Spillonin, Spilloncino.
— Splllaticli, Spillatico. « Mg'it
fissaa tani de spillatieh » : « Le iissb
tanto di spillatico ».
Spin, Spina e Spino. « M*k an-
daa 6n spin in d'6n pi»: « Mi si
iicc5 o Wh entrata una spina in
un piede ». (Pr.) Nd gh^h rosa senza
spin: Non c'5 rosa senza spine.
(Fianta) Spin biancy brugntBu, eee.:
Biancospino, spino nero. (M. d. d.)
Vess 6n spin %n d'dn oce. : Essere
un pruno in un oochio. Vkss in
sui spin: Stare sulle spine o sui
pruni.
Spinli, Spinare (2), Spillare. Spi-
nd el va^sell: Spillare la botte. |
Spind, el Un: Cardare il lino.
— Spinaddr, Splnadura, Carda-
tore, Cardatura.
— Bpinaroeu, Prugnolo.
(1) Spillare in fior. s'gninca : Cavare il
vino pel foro della botte e corrisponde al
milanpse r'ava e Spina.
(2; Spinaro 'n tlor. non vuol d=re, oome
dice il Cherub'ni : Tratiggero colle spine,
ma : Apme una pina per farno usclr i pi-
noll.
— Spina. Vedi Spintia.
Spinasc (Volg.). Vedi Spinasz.
Spinazs, Spinace e Spinticio. Ok
pialt de sjnnaze eomodaa : Un piat-
to di spinaci rifatti eol bmrsL
V^s beutezzaa eon Vaqwt di sp^
uazz: Essere battezzato in dome-
nica. Spinazz salvadegh, .* — salv»-
tici o spinacioni.
Spincln (P. N.). Vedi Ci^qmU,
Spinetta, Idem, (in dis.). (Spre-
giat. di piaiip forte) « L'^ 6na spi-
netta / » : « £ un misero pianolw-
te ». I La — de Pergole9e : La
spinetta di Pergolese.
Sping, Spingere. «^ furia dc
sping sdn vegnuu faeura de la fol-
m » : « A furia di spiutoni mi sob
cavato fuori da quella oalea*. |
Sfing 6na carta: Suoohiellarlik |
ijl st€t l\ dedree de I'uss a sping »:
« Egli sta a sentire agli uaei o at*
1' uscio ».
Spingarda, Idem, (in dis.).
Splnna, Spina. La spinna dor-
sal (Civ.): La spina dorsale. Spif^
na venldsa : Spina ventosa. Ls
spinna del vasstll: Lo zipolo. Uge
spinna: Uva spina.
— Splndn, Spinone. On, tappet
de spinon: Un tappeto di spinone.
Can spinon: Can da pastore.
Spinta (Ciy.), Spinta. La spini^
criminosa: Idem. « £1 g*ii daa 6ma
spinta e el Vdt buttaa i^^ del foss*i
(II pop. dir. : 6n btUtdn) « GU di^
una spinta e lo buttb nel fosso •
nella gora ».
Spioggia (Volg.), Spidooohiare.
« Sui uss del paes se vedeva <fc'
donn ehe se svioggiaveti » .- « So0i
usci del villaggio si vedevano
delle donne inteuto a spidooobiw-
si ». « Ad^ el s^h spioggiaa /oni-
ray^'.^ll. Ora s' 6 cavato o h uscito
di miseria ».
Spidn, Spione (in dis.). Spia.
el spion a la mamrrui: Riienr tuttil
Hlla mamma. I (Forellino o forel
lini nell'uscio) Spia. | (Delle perj
siane) Spiraglio. (Del pareauo]
Boochetta.
— SpioniiH>naa , Spiaro. Orm
bnitt dzzi quell de spiond: Gni
brutto vizio quello di fare la spi
domestica. « M spionava in ''
la vdi de solit » : « Spiava dove
si reca di solito ».
SpiosBer (Volg.). Vedi ifew,
N. fr. pop.): Falla de spio9$tr\
SPI
- 71S —
»PL
E^'are le nozze co' ftclii secohi o
so' funghi.
— Spiosserada, Fd, 6na sjHos-
»erada: {"are una pidocoMena.
— SpiOBserdn , Oran taooagno.
Splra, Spirare. « L'i tpiraa sta-
wvott » : « £2 8pii*ato stanotte ». « El
^ar ch*el aptra * : Vedi Spirindio.
SplraU (Civ.) , Spiraglio. « M
vrh* h Icissaa 6n spirali de speran-
isa, » (II pop. dii^. : 6n lvx6r) : « Mi
lasoio nn oarluue di speranza ».
Splret (Volff.). Vedi Spirit.
Spirindio, tin flgliolo dello sten--
-fco.
Spirit, Spirito. Axikgh del spirit:
Aver dello spirito. Presenza de
spirit: Presenza di spirito. Spirit
€te eontraddizion : Spirito di con-
-traddizione. « FtJttt spirit » : « Fatti
«oraggio ». I Spirit de vin : Alcool,
Spinto da bruciare. S/^irit de ve-
d,ri€eu: Spirito di vetriolo.
— Spirit6s, Spiritoso. Fa el spi-
rltds : Fare lo spiritoso o 11 pia-
cevolone. « Bev qiiaicoss de spiri-
io8 » : « Bevi qualche cosa di spi-
ritoso ».
— SpiritOBitaa (P. N.), Spiri-
to sit^.
— Spiritosaria (In dis.). Vedi
Spiritosaggin.
— Spiritosaggin, Spiritosa^gine.
— SptritoBon (Ir.), Spiritoso,
Piacevolone, II faceto della com-
pagnia.
— Spiritual, Spirituale. M pa-
der spiritual: II padre spirituale.
JSl potere spiritual (civ.) : II po-
tere spirituale. Fi<Bti spiritual: Fi-
gliolo spirituale.
Spiritismo (P. N.), Idem. Ma^
gnelismo, ipnotismo^ e spiritismo
an faa pur ancd rid i smorbidni:
Magnetismo, ipnotismo e spiri-
tismo hanno tatto ghignare pa-
reochio eli increduli.
— Spiritista (P. N.), Idem. icL'^
spiritista convint » : « £ spiritista
convinto ».
SpiritUBant, Spiritossanto. i^M
viff de spiritusant » : « E' vive di
spirito o di speranza o di aria».
Spisctni (Volg.). Vedi Spieeoll.
Spiumasciii, Spiumacciare.
SpiumascicL el Ihtt: Sprimacciare
il letto.
Spiuri-urii, Prudere e Prurirc.
— Spiurisnd,. Vedi Purisna e
Parisna.
Splendid, Splendido. Oiomada
splendida : Giomata splendida«
Festa de hall splendida: Ballo
splendido. Fd. el splendid: Fare
lo splendido. A la splendida : Alia
splendida.
— Splenddr , Splendore. « Xct
fksta Vera in ttitt el sd splendor » :
« II ballo era in tutto il suo splen-
dore ».
— Splendori (Volg.). Vedi
Splend,
— Splend, Splendere. *La spleitr-
deva tiitta de brillant^ : <k Splen-
deva tutta eoperta di gioie ».
Spliff splafi; (Onomatop.). Plif^
PUtff!
Spoenra, Spola. La spoeura Ve
el pan di tessitor: La spola h il
pane de' tessitori.
— Spoldtta, Idem.
Spo$rll& - srliaa - gliaBs (P. N.)^
Spoghare. Spoglid 6n liber: Spo-
gtiare un libro. Spo^litzss d'dn pre-
giudizzi: Spogliarsi d'un pregiu-
dizio.
-« Spoglio, Spoglio. <<Fl ghe dh
el sd spoglio al servitor » : k Dii gU
spogli al servitore ».
Spolizia, Kimpulizzire.
SpoUinass, SpoUinare. «iGuar-
da el gall c6me el se spollina » r
« Guarda il gallo come si spol-
lina».
SpolmonasB, Spolmonarsi. « Te
me fitt spolmonh tropp » : « Tu mi
fai sputar un'ala di polmone ».
Spolpa-olpaa, Spolpare. « Instaa
spolpaa dai usurari » : « Furono
spolpati dagli usurai o dagli stroz-
zini ». Tisich spolpaa : Tisico
spolpo.
SpoltiBC, Pottiniocio, Poltiglia.
« In strcuUt gh'k 6n spoltisc che Ih
6n piesh » : « C'6 una poltiglia o
un pottiniccio per le strade clie
innamora ».
— SpoltiBcent, Poltiglioso.
— SpoltiBcia-iBCiaa-iBciass, Im-
poltricciare (1), Spappolare. Spol-
iiscidi dn*tnctoda:Stemperarun'ac-
ciuga. Frutta tropp madura e spol-
tisciada : Frutti troppi matui'i,
squacquerati.
Sp61ver, Spolvero. El spolver
di disegnaddr: Lo spolvero de' di-
(1) Impoltricciare significa propriam *
Lordare con morchia.
SPO
— 714 —
SPO
«egnatori. Spolverde scenna: Spol-
vero di scena.
— Spolverlnna , Spolverina.
JSpolverinnaper viagq, per archivi:
SpolTerina da viaggio, per lavori
-di archivio.
— Spolverizzk-izzaa, Spolve-
Tizzare. Zueeher spolverizzaa: Zuo-
•ckero spolYerizzato.
Sponcign^, Rattoppare. it. U h
4nutU che te seguitei a sponeigna
Mjuel vestii » : « £] inutile cne tu gli
laooia que' pottinioci... »
— Sponcignada , Pottiniocio.
Dagh 6na sponeignada: Ceroa di
xinirinzellarlo un pochino.
Sponda, Idem. / spond o La
sponda del higliard: Le matto-
neUe. / spond de la harca: Le
«ponde della baroa. La sponda del
lett : La sponda o proda del letto.
I Fd, sponda a vun: Dar di spalla
A uno.
Spondlnna, Spondicina. A sta
vasca bisogna fagh 6tut spondinna
de ripar »: « A questa vasca bi-
sogna far una spalletta di riparo.
Sp6ng-ongiuu-oxigeB, Pungere.
Sponges cdnt on guggin: Pungersi
con uno spillo. (Fig.) « M Id, spon-
:giuu sul viv » : « Lo ha punto sul
vivo.
— Spongiuda, Puntura. Sp6n-
^itidinna: Punturina.
Spdxiga (Dal Gr.), Spugna. In-
ssuppaa cdme 6na spdnga : Inzuij-
pato come una spugna. | (Bev^-
tore) Spugna. L*^ 6na sponga: E
una spugna.
— Spongliin, Spugnino.
— Spongds, Spungoso. Lkgn^
pan — : Legno, pane spugnoso.
Spdngigna-ignaa-ignass, Pun-
•zecchiare. « L'e tutta sira che se
spongignen » : « fi tutta sera che
«i punzecchiano )».
— Spongignent, Che punge.
Spongignon, Pungiglione.
Spongiaratt, Pugnitopo.
Sl>6ngignoeura, Spugnolo. Ra-
ffoltin eonl i spongignoeur : Ragu o
twrbottino con spugnoli.
Sponta-taa-taBS, Spuntare.
Spontd. el sol: Spun tar il sole. —
i dent: Spuntar i denti. —la har-
ha, i eorni, i foeui, ecc. : Spunta-
re... |«Sp<Jn<aZZa: Spuntarla. Spontd
.sul eanton : Spuntare da una oan-
tonata. Sponta el pes: Far le spese
unti donna. Sponta el pes (di
oavalli) : Idem. SpontA
Far capolino.
Sp6nlani, Spontaneo. « De mm
spontanea voloniaa » : « Di spoft-
tanea volenti ». « £a tn'^ vegnuiM
gid spontanea* : «Mi si presentd— »,
— Spontaneitaa (P. N.), Sp<n-
taneita.
Sp6nt6n, Spnntone. J^ spomr
t6n di noster briamoeul : Lo spil-
lone delle brianzole. — di preset
tin: Spuntone de gabellieri o Fo-
so. Sponton d*or in di eavei : Spil-
lone d'oro ne' oapelli.
— Spdntonii-oxiaa, Spnnxonare.
(Cacoiatori) Tirare a fruUo (Sc k-
pre) Tirar al balzo.
— Spdntonada, Spuntonata.
— Sp6ntonad6r.
BpopoUi-olaa-olas8, Spopolare.
La dttaa la eomincia a spopokus:
La citt^ oomincia a spopoiarsL
Sporadich, Sporadico. Oolera—:
Colera sporadico.
Spdrck-orcaa-orcass, Sporeaic.
Far sudicio. Sporeasg i man .*Spor-
carsi le mani. Spored i wnur edmt
el carbon: Sporoare i muri eel
carbone. Sporeh in W,t: Sporcar
in letto.
— Spdrch, Sporco. Bianekeris
sporea: I panni sudici. Asrtt
sporch: Parlar osoeno. fii di roK
sporch: Farle sporche o Far delk
cose sucide. « L'h sporea benl»:
« ji) una achifezza ! »
— Sporchiaia (Volg.). Vedi
Spordeia,
— Sporchin, Sudicietto, Lasd-
vetto.
— Sporcizia, Sporcbizia. «XV
d*6na sporcizia jenomenalin%i
d'una sporchezza fenomenale o £
un lotume ».
Sp6rg, Sporgere. Sporg i sd Ui
brazzitt: Sporgere i suoi Dei br»©-
cini o le sue belle braccine. ^^of^
in foeura: Sporgere in fori. (Pr.)
El sang^u el sporg : U sangue non
h acqua.
— Sporgiment, Sporscimento.
« Oh^^ staa sporgiment» (in dis.):
« C'^ stato trattamento ».
Sporscellent, Sporcaccione (l)t
(1) Sporcacc'one, nella forma Hspondf
benissimo a Sporscellentj eppur« &on e lo
stessn. Un omo pub essere Sporaceltentt
tuU'altro cho Sporcacc?one, che risponde
a SboccaOj Animal, Porscell.
SPO
— 715 —
SPR
Sudioione. « Tl eosi nett de golU
TtctKu te see sporseSllent »: « Tu
li solito eo8i pulito oggi fai sohi-
8p6s , SpoBO. Fit 81908 : Farsi
sposo. Regallt he^iU, dwnh^ mkssa
s« spoe: Regali, confetti, le noz-
se, pranso, Tetto, messa da sposi
» degli — . Pari de vhss afh spos:
Bssere a nosze. (Pr.) Pttn e ndg
wnangiit de spos: Vedi N68, For-
PuTuiaa quelut sposa che la pHma
I'h 6na tosa: vedi Tosa, Quand
ia sposa Vh fada tuUi la vaeuren :
Quando la sposa ^ fatta tutti la
desiderano. « Bon d\ sposa »; « Bon
l^omo sposa ». Sposa hhlla: Spo-
sa bella. Content eome 6na sposa :
PitL contento d'uua sposa.
— Sposlt-osaa-osass , Sposare.
Sposass d^amdr: Sposarsi d amo-
re. « Zr'd sposaa Id t6sa>^: « Ha
fatto sposa la ilgUola ». (Fig.) Spo-
sdt dn*opinion: Sposarsi a nn'opi-
nione. a un'idea.
— SposaUzxl, Sposalizio. « Fir-
nalment el sposaliesi Vh suee^s »:
« Finalmente s'^ fato lo sposalizio
e (scherz.) il congiungimini ».
— Sposin, Spos^tta, SpoBlnna,
Sposotta, Sposino, Sposetta, Spo-
Bina, Sposotta.
Spotidi (pop.)f Spotico (pop.).
« JSl Vdt lassaa padron spotxeh » :
« IjO lasci5 padrone spotioo ».
— Spotegament (Volg.), Spoti-
oamente (pop.), Liberamente.
Spranga, idem. Dh sii la —:
Mettere la — .
— Sprang^-angaa, Sprangare.
Sprangh Vuss: Spraneare la porta.
— Sprangli^tta , Spranghetta.
< I mk oggueu in slavaggiaa, fagh
la spranghetta » : « Gli oconieili
del mio soprabito sono sfatti; oi
vuole una spranghetta... o punto a
occhiello ». « Stamattinna g'oo la
spranghetta ; jer sira oo bevuu
tropp » : Vedi Sfris.
Spregludlcaa , Spregiudicato.
« L'h dn omm spregiudicaa » : « £
un omo — o soDza pregiudizii ».
8pregnacc4 (In dis.), Stirac-
obiare.
SpreUa, Sprella (1). Grazids e6-
me 6na sprella : Morbido come
I'ortica o grazioso come un ciuco.
(1) Sprella in flor. e anche un ameae per
].var gli sbalzi nei lavori di alabastro.
Spr^mm-emuu, Spremere.
Spremm 6n limdn: Spremere un
limone. | « JL spremm cosse Vii vo-
ruu d\^ ven jceura nagott » : « A
spremere il sugo di quel suo di-
scorso non si trova nulla ».
— Spremuda, Idmonata. « Dagh
4na spremuda a sH,., » : « Dai una
strizzata a codesti... ».
Sprezz , Sprezzo. 06n sprezz :
Con isprezzo.
— Sprezz&-zzaa, Sprezzare.
Spresasa la robba : Sprezzare la
roba. (Pr.) Chi sprhsza ama: Chi
sprezza ama o Chi biasima tuoI
comprare.
— Sprezzadnra (Civ.), Sprezsoa-
tura. « Gh'h troppa sprezzadnra
in di sd quader » : « Ne' suoi di-
pinti mette troppa sprezzatura.
— Sprezzant, Sprezzante. C6nt
6n fd, sprezzant : Con aria sprez-
zante.
Sproloqui (P. N.), Sproloquio.
« El fd, di gran sproloqui » : « £'
fa de lunghi sproloqui ».
SproporzldUt Sproporzione.
« Oh* h troppa sproporzion d' etaa
tra quit duu spos » : « C ^ troppa
sproporzione d'et^ fitt gli sposi».
— Sproporzionaa , Sproporzio-
nato oltre ogni dire.
Spropoalt, Sproposito. Spropo-
sit de lira o de eavall: Sproposito
da cavftUo. IH, eiappit^ fd 6n spro-
posit: Dire, pigliare, commettere
spropositi. SproposU sdraspropo-
stt: Errori sopra errori. (Giooo)
Giuffd ai sproposit: Far agli spropo
siti. I « J?^ m*a ciamaa 6n sproposit
de qvMl cavall » : « Di quel caval-
lo mi chiese uno sproposito ». « De
gallhtt n*oo faa 6n sproposit » : « Di
bozzoli St' anno ne ho fatti un
subbisso ».
— Spropositaa, Spropositato ,
Esorbitante di pezzo.
— Sprop08lt6n, Spropositone.
SproprliL-iaa-iass , Spropriare.
« Q'dn sproprioM la casa » : « Gli
ban spropriata la casa ». ^ El s'e
spropriaa tie tutt, per daghi a
quella tdttera » : « Si sproprib di
tutto per darlo a quella aonnaccia».
Spua (Volg.). Vedi Spvda. (lu
qualche dettftto pon.meglio Spua).
Spuda, Saliva. Taceaa Id con la
spitda: Attaccato coUa saliva.
Mangid pan e spua (pop.) : Man-
giar pane e ooltello.
SPl
716 —
8PU
— Spii&-aaa o Spud^udaa.
Ocusetta per apwiit : Sputacohiera.
SpudU fcBura: Sputare. L'h min-
fa c6me a spu^ per terra: Non
oome a bere un oyo, ( Fi^. )
« Jja spua de travers » : « E inoin-
ta ». Mangih fel e spudi mel : Man-
ziar fiele e sputar doloe. Spuh in
la minestra: Sputare Bulla iuine>
stra. « Ma spua 6na volta / » : « Ma
dalla fori una volta ». A chi n6 la
ghe piat ehe le spua f antra : A chi
non piace la sputi. Quand el
parla el spua infaeda: Qttand' e^
parla sputa nel viso. Sptth sen-
tenz: Sputartondo. Spuaagpuisc:
Nato sputato.
— Spnasc, Sputacchio. X6 vari
6n — : Non valer uno — .
^ SpoasciA-asclaa, Sputacchia-
re. « SptuUiseia minga tant se te
txmtM ehe el 8igher,..yn «Non spu-
tar tanto se vuoi ehe lo sigaro
non ti facoia male n.
— Spuasentens, Sputasentenze.
— Spud, Sputo. Sptid de aang'u :
Sputo sanguisno.
— Spudascidn, Che sputa assai.
— Spuin, Sputacchiera. «j&'o
miss el spuin sul seifdn » : « Mise
la sputacchiera sul comodino».
Spu^ll e Spuelleri, Puzzo o Fra~
casso. « Bisogna aetiti ehe spuell
per quella eialada: Bisogna sen-
tire ehe puzzo o buscherio per
queirinezia. I Un gpuell de gent:
Un fracasso di gente.
Spurga-rgraa, Spurgare. « Lctssa
ehe la piaga la spurga » : « Lasoia
ehe la piaga butti ». Spurgd, i la--
trinn : TSpurgar le fogne.
— Spurgo, Idem. Fd 6n spurgo :
Fare uno spurgo. « El g'a el spur-
go sanguigno n : « Ila lo spurgo
sanguigno n,
Spurl, Spurio. Un ficeu spuri:
Un figlio spurio.
Spuzza, Puzza e Puzzo. Se sent
6na spusza del diavol : Si sente
un puzzo da levar il iiato. | Euh
quanta spusza/: Eh quanta spoc-
chia!
— SpuzzA-uzzaa. Spuszct el fiaa,
i pee, la salui : Puzzar il iiato, i
piedi, la salute. Spuzzdb de mise-
rabil, de presdn, de hrugna, de
letlerato, de senavra: Puzzar di
miserabile, di galeotto, di morti-
Hno, di lettcrato, di manicomio.
nizza de scidr : Avere Taria si-
gnorile. Spuzzit eotne dna
rana, ofia carogna: Puzzare
me un avello, come una carogn*.
I « !r« spiizzen sti datieet » : «ti
puzzano questi denari? » « / pmgn
e magara 6n ban iabar, le snua»-
ran minga, te cusieuri » : « i paa-
ni e magari un buon pastrano cw
questo freddo non ti puzzano*.
« Quella fras la nU sptisza > :
« Quella trase la mi sootta». «X'<
nobil apphnna apphtna e el gpnam
edme s^el fuss 6n prindp » : « £! ap-
pena appena no bile e mette «l
muffa o aria ohe par un piincipe».
— Spuzzent e Spnzzoient, Puz-
zolente.
Spuzz^tta, Fumosello, Muftetti-
na. Ona spuzzetta de vuntun : Una
muffettina.
Sqnader, Squadro. In squader:
A squadro.
Sqnadra , Idem. I*€eura de
squadra: Fuoii di squadra. (Qne-
sturini e Finanzieri) Xa gquadrm
volant: La squadra volante. | (Ma-
rina) JJa squadra naval : Idem.
— Sqnadra-adraa. Sqtuuird i
trav : Squadrar le travi. (^nJEU m'a
squadraa de eapp a jpe » : « Mi
squadrb da capo a piedi ». | Me
squadra poeeh : JLa non mi quadra.
— Squadr^tta, Squadruocia e
Squadruccio.
Sqnadrdn, Squadrone. On gqua-
drdn de cavcUleria : Uno squadro-
ne di cavalleria. | L'ii tiraa ftBurm
el squadrdn : Trasse dalla f^uaina
lo squadrone.
— Squadrona-onaa, Squadro-
nare (1), Soiabolare. In siU C^rt
squadronaven su la gent 2 Sul Cor-
so Bciabolayano la folia.
— Squadronadaf Squadronata.
Sciabolata.
Squaia-alaa, Scoprire. S^tiaia
i altaritl: Scopnre gli altarini.
« l/'it squaiii tull coss » : « Rivelo
ogni cosa».
— Squaiada, Scopiimento, Stc-
sciata.
Squanqnan^-anaa , Squaoque-
rare (Lucca), Arranoare, Cammi-
nar come un' anitra. Pover zopp
come el squanquanna : Quel po-
vero zoppo va a sciAequabaiili.
Sqnaquar&-araa, Squaoquerare
(i) Squadronaro in flor. signlflca Ordi-
nare squadron!.
8QU
— 717 —
SQV
iih dis.), Spiattellare. « L'it sgmd-
^fljmrau gio tutt eoss » .* « Spiner6
•ogni oosa ». « ^Ae Vit s^uaquarcta
^i>U al nas » : « Gliela spiattellb stQ
viso ».
— Squaquarada, Spiattellamen-
to. Jj'& faa la gquaquaratda : Spil-
i'erb ogni cosa.
— 8qaaqaar6n, Spifferone.
-« Ghtarda ben a dtghel a ^uell
s€tuaquaran » : « Bada bene di non
•dlrlo a quiptUo svescione ».
Square, Squarcio (11 Scialo. Fd,
^^^uare (poco in usoh Far sfoggio.
I In del Mttarc de la ft,ne8tra o de
I'uss : Nella strombatura della fi-
nestra o dell'uscio.
— Squarcik-rdaat Squarciare.
Strombare. Squareiit el mur :
Strombar 11 muro.
SqnartJi-artaar-artasa , Squar-
tare. « El voreva squartass a vt^
sA>: « Si Toleva squarciare la go-
la per }^ridare ». « Vatt a fd square
tit » (tnv.): «Va a farti squartare o
Obe tu possA monre squartato ».
Sqnas <VoIg.). Vedi Qua»L N.
XK>p.: Squat gqueu: Quasi quasi.
SquasB, Squasso. Avh toll sit 6n
squaas: Aver fatto un gran calo.
Squattarli (In dis.), Sohiaeoiare,
Scbiccherare.
Squattrinii-tarinaa, Squattrina-
re (*ij), Cavar fuori quattrini. « m
faroo squattrinik mi » : « lo lo in-
diiTr6 a spendere ». | « ^e sqtiat-
trinnaf yn « Si jguadagna? »
Squtila, Scodella, Ciotola. An-
dd, Ih eome dnfass desquell: Ca-
8car in plana terra o Far un ca-
pitombolo. R6mp % sqiiell: Kom-
pere ramioizia o Guastarsi con
lino. « Oo manqiaa 6na equellada
de latt e pangtald* (volg.): « Ho
mangiata una scodella plena di
latte e pane di gran turco ».
8qiiilibr&-ll>raa-ibraB8, Squili-
brai'e. Jj* i 6n cervhll squUiSraa :
£ una mente squilibrata. « Quella
speea la m'd squilibraa » : « Quella
spesa m'ha squilibrato ».
— Squlllbri, Squlllbrlo. M squi--
libri in di finanz del regno d'lta^
(1) Squarcio in fior. e Taelio grande.
(2) Perfettamente la stessa paro]a, df-
-versis^lmo 11 seuso. Snuattrinare a Fi-
renre s^gnifiea : Star a discntere e ed ena-
ml&are minntamente oppure star sal quat-
trlno.
lia : Lo squilibrio nelle finanze
del...
Sqoinci. N . ir. : In squinei e
quindi: Idem. ParUk in si^uinei
e fuindi : Parlar in squinci e
quindi.
Sqaintem& - emaa - emasa ,
Squlntemare (non comune e ap-
{>licabile soltanto al quintemi die'
ibri) f Soonquassare. « Sdn tutt
squintemaa » : « Sono tutto soon-
quassato ».
— Squlntemada , Soonquassa-
mento. « In quella carozza emm
toll sii 6na — » : « In quel legno
ci aocadde un vero sconquassa-
mento o s'^ preso uno — ».
Squlnzia, Sninfta (in dis.), Smor-
fiosa, Muffettiua, Lemla. « A ta-
vola la fdla squimia » : « A taTo-
la fa la lernia ».
Sqolsito, Idem. On pranz^U
aquisito: Un pranzetto squisito.
n £1 g'it 6n gust squisito y^: « Ha
un buon gusto perietto ».
Squitt, raura. « M Ir&n eiful-
min ghe metten adoss 6n squitt de
nb d\yn « II tuono e i fulmini le
mettono indosso una paura da
da non dirsi ».
Squitta, Squacquerella.
Sraglonk-onaa, Sragionare. « ^-
d^s H te sragionet a la pit bklla » :
« Ora tu sragioni come se nulla
fosse ».
Srarl-arii-ariss, Diradare. « /8"e
srarii la folia » : « La oalca ^ di~
minuita ». Srari ipiant : Diradar
le piante. Srari elbrmud: Allun-
^r 11 brodo. — i cavH : Diradare
1 capelli.
— Srarida, Diradamento.
8razs& o Desxazsk-anaa. Di-
razzare (1), Estlrpare.
Sregolaa, Sregolato. V^s — in
del mangiii: Essero sregolato nei
pasti.
Ss, Silenzio !
Sta (Femm. di Sid). Questa.
Vedi Std.
St&^taa, Stare. Std ben^ mat,
eomod , frhsek , savi : Star bene ,
male, comodo, fresco, bono. <iCiao
Sta ben » : « Stammi bene ». « Cd-
me el te stit bem gt6 vestii » : « Co-
me ti toma bene questo abito ».
Std mal cdmh: Star molto male.
(1) Dlrazzaresignifica pluttosto Degene^
rare.
STA
— 718 —
STA
« CKel staga eomod » : « 8tia co-
modo ». Adiss si eh' el 8th fr^ch » :
« Ora 8l che si^ fresco ». « Ma stii
»avi 6na volta » : « Ma sta cheto o
bono una volta». Sth de nappa:
Stare come un papa. Sfa aur:
Star a muso duro. Sid, in guar-
dia: Stare in guardia. Stdt indree:
Star indietro. P. E. : ifia indree
in del mangih, in del spend : Es-
sere paroo nel mangiare , nello
spenaere. Sid, gio : Star giu o sot-
to. « Sta gid de ft » : « St^ giil di
li». Stct'a: Star li. P. E.: Slit
li de eh: Soffriggere. « C68!<e te
vceu gih II a tceulla edn quell f » :
« Non ti confondere con quel... ».
Slh sott: Star sotto. P. E. i « Bi-
sogna ved^ c6ine el sid, 80tt » : « Bi-
sogna vedere come sta sotto ».
Sta sou ai ddhhi ehe te gWHi 6n
poo de /«t>er 5» : « Toma sotto alle
ooltri one hai ancora un po* di
febbre». Sia su: Stare su. P. E.:
W, sih sii de noti a siiidih » : «ye-
glia ogni notte a studiare ». « El
8th 8it a ^uint plan » : « Sta sil a
quinto piano >. « Jj'^ in eollera e
el sth su*:*tl in coUera e stiik a
muso duro ». Slh sit de prhzzi :
Tener alto il prezzo. Sta 8u drizz:
Star sil diritto. Sih su V aequa :
II tempo sta o Ceasar di piovere.
Sthf su i galanterii: Stare suUa
galanteria.' Sta sul tcRU miee: Sta
sul pren<ler moglie. * Gh'en sta sii
pu » : « Non v'ha di peggio ». Sih
via: Star lontano. P. E/. « L'h staa
via duu ann » : « Fu assente due
anni ». Sth via la f4ver, el eolera:
Star lontana la fenbre, il eolera.
( Altri modi) A stagkela li : E passa
o E . chissk quanto ancora. « Che
i robb staghen tra de nun o ehi » :
« Le cose stiano tra noi ». « El
p6 sth poech a vegni o a tomh » :
« Non pu8 star molto a torna-
re ». Quell che staa e staa: I-
dem. « ICl sh cdme el sth » : « S^
come 8t}\ ». Fh sth: Tenere in ri-
spetto. Fh sth su: Rubare P. E. :
« Fl g^h fh sth sit 6n phrsich » :
« 61i prese una pesca senza pa-
garla ». « C6me la o el sth fin « Co-
me 8tlt?». La ghe sth tid: Non la
ci st^. Lassa sth : Lasciar stare.
P.^ E. : Lassh sth de fh.., : Trala-
sciar di fare. « In qv^hst hisbgna
lassall sth » : « In questo articolo
''' bisogna lasciarlo stare ». 1m sth
ae mi o de ti*:* 8t& da me, da
te ». JPod^ minga stagh (nella oon-
venienza) : Non ci si pot«r stare.
Pod^ minga sth senza^,.: Non po-
tere star senza. Potl^ std tlenanz
a ehidnque: Poter stare a petto
a chiunque. Podh sta in ntssvtn
sit: Non reggere. P. £.: « QuHia
shrva la pd sth in nissun sit»:
« Quella serva non regge oon nea-
sun padrone ». Sta a cceur .* Star
a cuore. St^ a ednira: Star di
contro. Sth adoss: Stare addosso.
Sth adree al foss: Star lunso il
oanale. Sth al tutt o a/ aehirz:
Star al giro. nFlsthde inineidn*i
« Ora sta fresco ». Stii dent: Starei.
P. E. : « Ohi ghe stit dent anea la
zenna.,., el teater, eee, » : « Qtu ei
stk anche la cena... il teatro... ».
Quhll ehe sth ben: Idem. Stagh:
Starei. P. E. : On prezzi de podi
stagh: Un prezzo da poterci staie
o campare. « Te fill mat a stagh
s6ra » : « Fai male a starei sopra ».
Sth a quhU ehe dis vuti : Star
con quelle che dice uno. Tutt sth
ehe,.. : Tutto st^ che... Vegni a
sth: Yenir a costare. « S6n ataa R
li per » : « Sono stato li li per ».
« Stoo per duu, per trii » (a torn-
bolaj : « Sto per due, per tre ».
Robb ehe sth n^ in eiel nk in th^
ra: Cose che non hanno n^ bab-
bo n^ mamma o Idem.
— etabatmater (D. Lat.), Sta-
batmater.
Stabbi e StabiMl, Stallaeeio.
Stabbiolo. Pari <in stalnell : Parer
una stalla. « Stdn in d'&n etabielL
minga in d'dna stanza » : « Stannw
in un porcile non in una stanra ».
StabU, Stabile. On oost stairil:
Un ufficio stabile. | « JJh eompraa
6n staMl>'. « Comperb uno sta-
bile ».
— Stabili-ilii-ili88. Stabilire.
« L*h staMlii c6si » : « Ha — o de-
ciso cosi ». « Se s'in stabilH a Pa-
ris »: « Si sono — a Parigi ».
— Stabilidura, Intonaco. «A
st6 mur ghe va daa la stabilidura » :
« A questo muro va data la into-
nacatura ».
— Stabiliment , Stabilimento.
StabUimsnl de bagn : Stabilimento
di bagni.
— Stabilitaa, Stabiliti^. On
omm, senza stcUnlitaa : Omo sen£a
stabilitii di propositi.
STA
— 719
STA
Stacch^tta, Bulletta. — de im-
balleiddr, del ealzdlar, eee, : Bul-
lette a freddo, da- impannate, da
Lmbroocare. | (In cima alio sigaro
per nmidil^) Fiingo. (M. d. d.)
^egnlph i staechett : Darsi a mala
vita. PtMsd la staeehetta: Eccedere
o Passar il segno o il oanapo. Fd,
glA a la staccMtta : Tenere a steo-
43hetto. I Staechett de garofdl : G»-
Tofani (ohiodini).
— Stacdiett^-ettaa, Guarnire
^ bullette o Imbullettare. « L*h
4»dree a instaeehettd i cassettinn de
fnandh via » : « Sta imbollettando
le cassette da spedir yia».
— Staccliettarla, Bullettame.
— Stacchettlnna, Staccliettoii-
na, Bullettina e Bulletta groasa o
Bullettona.
— Staccbettee, Bullettaio.
Stadera, Idem, Stadera. VoAta
de la — : Il fusto della — . Hobba
de mhtt su la stadera (di libri) :
Roba da Tenders! a peso di carta.
Qu^ll ehe stit alia staaera : Lo sta-
cterante.
— Staderk-eraa, Pesar solla sta-
dera.
— Staderascia, Stader^tta, Sta-
derdnna, Staderaceia, Staderina,
Staderona.
— Staderee, Staderaio.
Staffa, Idem! Ph'd i staff: Per-
der le staffe. Tegn\ el pe in dd
staff : Tener il piede in due staife.
JH hieeer de la staff a : II bioohiere
della staffa. / stoiff sott ai calsdn
(in dis.): Le stafte.
— Staffetta, Idem. « L'd man-
daa dna staff elta a posta » : « Stac-
06 una stanetta espressamente ».
Staffi, Staffile. Incoiu quasi pii
nissun dopra el staffi: Oggi non
c'^ quasi piiH nessuno che adoperi
lo stafBle.
— Staffllada, Staffilata. « C?te
staffilada » : « Che staf&lata ».
— StafiUii-fllaa, Staffilare. 8e
usa pu a staffild. dawera : Lo stat-
file come oastigo h passato di
moda.
Staggia, Stagffio e Regolo. Bi-
eamaddr, tessid4r, legnamee, nvur-
raddr, g'dn tutti 6na sdastagqia:
Rioamatori, tessitori , legnaioli,
muratori ban tutti il suo regolo.
Stagldn» Stagione. De mkzza star-
gion: Di mezza stagione. Derviss
la stagion: Aprirsi la stagione.
Stagion morta: Stagione morta^^
Ilmese de' cipolloni.
— Stagionk-onaa, Stasionare.
« L^h 6na donna stagionatM » : « E
una donna stagionata».
— Stagionadura, Stagionatura.
Stagn, Stagno. Stagn e piomb :
Sta^no e piombo. | (Agg.) Sodo,
Granito. P. E. : « // ^ ona hUla
t6sa grassa e stagna » : « £2 una
bella ragazza e come granita ! »
— SUMB^-agnaa-agnasB. Fit
sta^nd el ealdar : Far stagnare 11
paiolo. ^1^ stagndt el sang^u : Far
stagnare il sangue.
— Stagnant, Stagnante. Aegua
stagnant (Aff.): Acqua stagnante.
II pop. direbbe: Aequa morta.
Stalla, Idem. (Pr.) Sard la stair-
la quand h scappaa i bceu : Chiu-
dere 0 anehe serrare la stalla
quando son scappati i buoi.
— Stallazz, Stallaggio e Stalla-
tico. Fl stallasz in via.,. : Lo stal-
latioo m via... ». | « Oo pagaa tant
de —»:n Ho pagato tanto di stal-
latico ».
— Stallee, Stalliere.
— Stall^tta, Stalletta.
— Stallln, Stallino.
— StaI16n, Stallone. Fl stalldn
di vaceh a la Bassa : La stalla in-
vernale. || Cavall — ; Cavallo Stal-
lone.
Stamattinna, Stamattina o Sta-
mani.
Stam^gna, Stamigna (1), Carta
de stamegna: Carta da impannata.
I ( Avaro) « Che stamegna / » : « Ch&
tirchio o che pidoccnio ! ».
Stamp, Stampo.
Stampa, Stampa. (Civ.) La stam-
pa Vh stada inventada da... : La
stampa fu inventata da... Dh 6n
liber aUa stampa : Mandare un'o-
pera alle stampe. «X'^ 6n omm
de la stam,pa antiga » : « £] un omO'
delVantica stampa ».
— Stampa-mpaa, Stampare (2).
« L'ii stam^paa tanti oper » : « Pub-
blic6 molti libri ». i ^ Fl le porta
stampaa in front » : « Lo porta
stampato in fronte ».
(1) La Stami'irna in lin^a e deflnltft:
certa tea di pel di capra per colore, o-
anrhe r-erto tessuto di stanie.
(2) Stampare in Fior. ha an senso ehe-
manca a not. Vuol dir anche far una co-
la molto presto In quattro e quattro otto>
STA
— 720--
STA
^ Stampada, Btaitipato<
— Stampadlnna, Smmpatiiia.
— Stampaddr, Stampatore.
— Btampat^ll* Stainpatello. in El
^criv in atampaiell » : « Idem ».
— Stampador^ll, Stampatorello.
— Stamparla (Volg.). Vedi
^tamneria,
—■ Btamperia» Stamperia.
— Stampiglia, Stampiglia.
— Btampiglia, Biglietto. Istam^
pin del loU: I biglietti del lotto.
Stamponazza (In dis.), Cocuz-
sa, Accidenti ! eoc.
StaxLga, Stanga (1). 2>d sii la
sianaa a Vuse: Chiudere Tusoio.
•« L'a faa da 9u la stanza al pov"
ton »: « Fece spraugar il portone
4lel palazzo ». I / stangh del car :
Le Btanghe del carro.
. — Stang&-ngaa, Stan^are. iStora-
gd Vu88: Stangar I'uscio.
— Stangada, Stangata. MElg'h
daa 6na stangada sul coo » : « Gli
diede una staugata sul capo ».
~ Stanghett, Stanghetta. Istan-
ghett de caretiin: Le Btanghette
del barroccino.
— Stanghetta (2) , Stanghetta.
La stanghetta delta seradura: La
stanghetta delta toppa. I sian-
gkett de la mtisica (divisione delle
oattute): Le stanghette.
— Stangdn, Stangone.
Stanott. Vedi JVott.
Stant& (Volg.). Vedi SUntA.
StaAtl-ntii, Invietire. n El eo-
Tnineia a stanti »: « £] sull'lnvieti-
re ». « L'i^ minaa mal ma VI 6n
poo staniida » (di donna) : » Non
<i'h male ma ha il yecohino Opp*
^ un po* usata ».
Stanza, Idem. Stanza seurap
4siaraf aridsa, dinmpegnada^ umi-
da, a primm plan soU ai c6pp :
Stanza buia, ohiara, ariosa, libe*
ra^ umida, ahbaino. Stanz mobi^
ghaa: Camere ammobigUate.
— Stanzasola, Stanzdtta, Stan-
zin/ Stanzonna, Stanzaccia, Stan-
9(6 tta.
(1) Stangato in Fior. sipnifica omo sen-
za denari e con poca probabUltJi di gua-
<lagname. Ancbe Stanga signifloa man-
canza del bisoenevole.
(i) Le Stanghette dei carri, in milanese
TOiao maschili: I stanghett. Stanghetta
*"emm. servo ad altri u«l come si veae ne-
11 esempi. <
Starni (Volg.). Vedi SlernL
Staslra e Staaera, Queeta
. Stat, Stato« In Stat natwroi:
atato naturale. Vkss in, h&no
tin Stat: Idem. Vhss in statdefi
Esaere in istato di fare. A
gid de slat: Andar alPestero.
de Slat: Omo di Stato. CansiUi
Stat: Idem. Affare de Siat: I
Fass. &n stat: Formarsi nno
Stat cUtiv epa^siv: Idem. Siai^i
nim: Statistica. Tcbu sii el
d*anim: Levar la atatistica deb
popolazione. Stat maggior: Idem.
— Statarl, Statario. Giudiza
stataH: Idem.
Statistega (Volg.) Vedi Sla^
stiea, Statistica. ^- d'ltaHa: -
d' Italia.
Statda, Statua. — 2>e marm,
de gesSf eee,: — di manno, di ge^
so, eoc. Restit It edme una statia:
Bestor di stuceo o di gesso.
— Stato^tta, Stataetta e Sti-
tuino.
Statnqno (D. Lat.), Idem.
Statnra, Idem. De staturaifiu-
sta: Di ragionevole stutura.
Statutt, Statuto. La fUia del
— ; Idem.
Staxi6n» Stazione. A la sUum
de la strode de fhr: Alia stiusioiK
della strada ferrata. FervM t»
staeUm: Fermo in stazipne. BiHr^
la robba dalla stasian: Ritirare b
roba dalla stazione. 0 Siazion o-
stronomiea: Idem. | I — delaVw
Cruets: Le stazioni deUa Via Cm-
cis.
— Stasionari , Staziouario. A-
dess 86ni stasionari in Milan » :
4c Ora sono stazionario in Milano >•
Sticca, Idem. — de biglktrd:
Steooa da bigliardo. Edi sUeeafai-
sa : Far stecoaia. | — per m i
fceui di liber: Stecca e tagliaou^
te. I — <{i ealzolar: Steoca. I I
steceh de la fasshUa : Le steoehc
della fascietta. | (Fig.) Ciapph io
stkeea: Avere il bocoone.
— Steooaa e Steccada, Stee-
cata.
St^coh, Steoco (1), Fusoello. Pj-
ventd magher e6me 6n steeeh : Di-*
ventar magro eome un fusoello.
(1) In fior. &i una frase ohe mane* ill
nostro Stfixh. Di persona che TiT« iotU-»L
llssimamente si dice! E^ oampa come anclj
steoco unto.
STK
- 721 —
STE
JDtM-fJt steeeh in erde: Un misero
fooo. M sieech per i dent: Lo atuz-
zicadenti.
— StecohU (P. N.), StecoUto.
« JS^l g^h daa &na legnada e el Vh
mhss li steeehii » : « Gli dicde una
bastonata e lo lasoib 8ul tiro ».
Stee (In dis.) Staio. N. t'r. : Side
a tutt i stee: Star a tutti i partiti.
JB6ff^ via &n. stee de erased: An-
aimare smisuratamente OpjK Mo~
Btrar grande albagia.
Stella, Stella. (Colto) / st^U n4
in alter ehe s6l: Tutte le stelle
iisBe sono aoli. I (Fig.) « El m'd
sehisciaa &n call eh' el m*h f€M nedk
i siell » : « Mi schiacoio un piede
c mi feee veder Ic stelle ». Nass
9otl a eattiva — : Nascere sotto
cattiva Stella. Forth ai st^U: Por-
tar alle stelle o Alzar al cielo. |
« Xd'^ vuntia di primm siell de Mi-
lan » : « £; una stella di Milano ».
Stella eomhtta: Cometa.
— St^aa, Stellato. Gielstellaa:
Cielo stellato. Cavall stellaa in
front: Cavallo stelleggiato in
ironte.
— Stell^tta, Stelletta. La stel-
letla di speron : La stelletta de-
gli sproni. / stellett de la montura
(ufficiali): Le stellette della di-
visa. I Asterisco o anche stelletta.
Stelllnxi (Orfane della Stella). |
(Pasta da minestra) Stelline. (Per
Rieama) Stelle.
— Stell6n e Stel6n» Stcllone (1),
Kiohiamo.
Stemegna (Volg.). Vedi Sia-
niegna.
Stemperii-peraa (P, N.), Stem-
perare. Stemperh Vineioda in Voli
e Vasee : Stemperare Taggiuga per
far rinsalata.
Stend, Stendero. Stend 6n eon-
tratt: Stendere un contratto. Steiid
i pagn: Tendere o sciorinare i
panni (2).
Stendard, Stendardo. El sten-
dard de la rivolta : Idem. '
Stenografia, Idem.
(1) Stellone in Tngua ha due significatl
diversi dallo SleUon mil. In Fior. pop. st-
i;niflca Gran oalore del sole d* estate e in
Fior. colto signiflca cerohio di ferro, in
artiglleria.
<S) I.e lavnndaie di Siena dicono tender
i panni quando li mettono al sole e sten-
derli qaando li ritirano.
— Stenograf, Stenografo.
. Stent, Stento. A stpitrA. stcnto.
Viv a stent: Vivere di stenti. A
gran stent : A gran tatica.
— Stentk-entaa, Stentaire. « L*^
vegnuu sii stentaa > : « £ stento >^
nL'd stentaa edm^ a eiappd qui
danee >» : « Stent6 non poeo a nh-
vere que' suoi quattrini».
— Stentad^U, Stentinb. « Odme
Ve stentadell quel fioiu / » : « Quel
bimbo h steutino a8sai».
— Stentadura, Stentatura.
— StentardU, Stenterello (1).
Stereotlpla, Idem. Sehoel Ve
staa vun di primm eke h scritt
sulla — ; Scboel fu uno de' primi
che scrisse sulla stereotipia.
— Stereotip, Stereotipo. I fras
stereotip (colto) : Le frasi stereo-
tipe.
Sterlinna, Sterliua.
Stemi-emli, Stemere (Disteu-
dere per terra). Steml la stalla :
Stemere la stalla.
Sterno, Sterno.
Sterza, Sterzo (2). Varozza a
m>h2za sterza: A mezzo sterzo.
— Sterz&-erzaa, Sterzare (3).
Steven (Nome proprio).Stefanb.
(Traslato) Buzzo. Impientss el ste-^
ven (4) Empirsi il buzzo.
— Stevenin, Stefanino. Pader
fio&u e Stevenin: Vedi Pader.
Sti, Questi, Codesti. « Sti fest t
oo passa in eampagna » : « Le scor-
86 feste lo ho passate in villas.
StU&-lIaa (P. N.), Stilare (T:
le&^ale)
— Stil (P. N.), Stile. « El g'dt on
stil tiitt «d » : « Ha un modo di
scrivere o uno stile tutto suo par-
tioolare >».
— Stilasc, Stilaocio.
StiU, Stile, Pugnale.
— Stil6tt. SHletto, Pugnaletto.
— StUetta-^ttaa, Stilettare. Sii-
lettd, su: Stilettare.
(i) Si sa che codesta 6 la maschera flo-
rentina inventata dal Del Buono.
(2) Sterzo in lingua vale una specie di
carrozza capace di due pcrsone : Caret-
teUa. ' '
(3> Sterzare vuol dire dividere in tcrzo,
ed anche volfare per isterzo.
{4} Credo che la ragione di SUtven per
Ventre sia da cercarsi nella paochia del
Natale, che produce tantl ma\ di ventre
nel giomo di santo Stefano.
STI
— 722 —
8TI
— StUettada, StUettata.
Sfeimii-xiiaa-masB, Stimai'e. « Mi
el atimi molto » : « lo lo stimo as-
Hai ». SHmagh i ann a vuti: Misu-
rar gli anni a... « J^/ atimi bravo se
Vh bdn de„. »: « Lo diro bravo se
sar^ capace di... » (Pr.) Chi atima
nd eompra: Chi stima non com-
pera. « Qtiarda come la ae aUm-
ma*: «Guarda come la si pavo-
neg^a ». « Jf I adnt m,inga mm ehe
ae attmma » : « lo non sono uno ehe
mi tenga».
— S&nabll, Stimabile.
— Stimad6r, Stimatore.
— SttmattHBlin, Stimatisaimo.
— Stimm , Vista d' occhio, A
atimm: A ocohio e croce.
— Stlmma» Stima. « De lit g'oo
tutta la atimma, ma » : « Di lei ho
molta stima, ma ». Fd la atimma :
Fare la stima.
Stliil61, Stimolo. Stimol e eoti-
troatimol (Civ.): Stimolo e con-
trostimolo.
— Btinoh, Stinoo (1). M sHneh
o Voaa de la gamba aal genoee at
eoll del p^: Lo stinoo, eco.
SUpendi, Stipendio, Paga, Sa-
lario.
— Stlpendiii-diaa, Stipendiarc.
SUpit, Stipite (2). Mattpit de la
porta: Idem.
Stlpul&-ulaa (Aff.), Stipulare (II
popoio dice: Fa dn eontratt),
— StipulaildiL, Stipulazione (II
pop. dice: Gontratt),
8tlr&-iraa-lra88 (Aft.), Stirare
(II pop. dice : Sopreaad, e TtrA).
~ SiirasoUt-asciaa, Stiraochia-
re. Stiraseidt el prhzzi: Stiracchia-
re il prezzo.
— Stirament, Stiramcuto e Sti-
ratura.
Stirpa, Stirpc, Sohiatta, Ori-
gine.
Stitegh (Volg.). Vedi Slitieh.
Stiticli, Stitioo. ^ M vd de eorp
(1) 1 Fiorentini con qaesta parola hanno
foggiata una frase ehe manca al dialetto.
Pwajgnfflcare ehe un Indlvidno ha qual-
che po' del tristo si dice non e uno stinco
di santo.
(2; In lingua Stipite o Stipito esprime
a] ire idee ehe mancano al dialetto non
parlato da gente affettata. Vale stelo, o
pedale d'albero : TYonch. Vale la persona
d'onde vien la discendenza d'una famigUa
jn diretta l<nea.
aUtieh»: « Ha della stitiohezn
corpo ». I (Fi^.) « £/'i sHUeh in
pagd » : « £' piscia a jgoociole ».
>- Stttichezsa, Stitichezsae"
tioheria (La prima in senso
teriale, la seoonda in senso fi^
I'ato come I'esempio a J^iHeky
Sttva (D. Lat.). Stxv Q), '
gola. La ativa deirareutcLOk
gola dell'aratro.
SUsEa, Idem. « IT h aaUaa b
atxzza » : « Mi entr6 la caeomna >.
I (Soabbia dei cani) Stisza.
— SUsEds, Stizzoso.
St6, Questo e Codesto. « Pertii
Natal vui... » : « Per questo If*-
tale voglio... »
Stdbbla, Stoppia (2). On eamf
a atobbi : Un oampo di atoppie. '
Btocc^ccaa, Frecoiare.
— Stoccada, Stoooata (3), Fre^
ciata. 4c M g*ik daa ihta atoeeait
eh* el ^*d levaa la pell » : « Gli diedt
una trecciata da levargli il pelo>.
!| « Dopo quhlla atoceada at em'
ira Voo pit, viat » : « Dope la stoc-
cata di cento lire non llio piu n-
veduto ».
— Stoccadinna, Cenciata.
— Stoccaddr, Frecoiatore o Ar-
oadore (in dis.). « L'^ &n famm
atoeeador » : « £ un famoao tKt-
oiatore ».
St6ech, Stocco (4) (arma).
StCBura, Stuoia (5).
— Storee (Chi fabbrica e \enAt
stuoie),
Stofiia, Stofi'a, Drappo, PaonA
Stoffa de Uina, de aeda, de velUf eee^
Teaauto in lana, in seta, di TeK
luto. « La atoffa Vh pocea »: « u
(I) Uguale il suono, dlffer«ati i ««>«• K
Itngna Stlva signi&ea : foado delU mtiI
Tordine con oof si collocano nelle tgwji
J»esci salati. Trovare la ativa Tal«: /Hw|
a nianera de reuui a fa 6na roW»
(2| In lingua Stoppia tieae aateaioi
manca al dialetto. Sigaiflca puretv^^'
ehe di legnaminuta rimaae saltocJo'''
il taglio della maochia.
(3) Stoocata in fior. ha aa aItroMM<*J
ehe in Mil. non ha. Slgaiflea pare Vva*
o Prezzo scoavenevole richiesto ; • ^^
anche Scrocchio-
(4; A Fir. at usa questa parol* pC ''^
gegno, riputaxione : Avere stocco-
(5) In dialetto Stctura nnn sMntende
il soppedaneo Stuoia in lingua haiis*]
flcatl piix larghi: vale teMUto di git^"
e d*erba per ooprir le merei soi earri.
e tessuto di canne per coprir eent1>c
Tolte ed altro.
STO
— ?23 —
STO
paiino () stretto ». « Oh'h minga
9toffa in quel bagai » : « Non c'^
panno o stoifa ! »
Stoieh (Civ.), Stoico. * /j* t 6n
stoieh » : « E un omo fantastico ».
« Tju el fa tutt i so robb de stoieh » :
« Hgli ta le sue cose alia filosofa ».
8&lla» Stola.
Stomatioli, Stomachico e volg,
Stomatico. « 8t6 vin ehi Vh stoma-
tich » : « Questo vino oonforta lo
»tomaeo ».
Stomeg&-megaa, Stomaoare. « A
vedh troppa robba de mangidi la
tne stomega > : « A veder troppo
cibo mi sento stomaoato ». (Al
luorale) « Te parlet in manera che
te me stomeghet » : « Tu parii in
luodo da nausearmi ».
— Stomech e Stomioh (Ciy.)*
Avhgh quaieoss sul stomeeh : Aver
lo stomaoacoio. Jvhgh &na preia
sul stomegh : Tener un gran peso
sollo stomaoo. Ivnbarazz de sto-
meeh: Trambusto di — . Vhss de
stomeeh debol: Arere lo stomaco
<li cartapesta. Oiustd, el stomeeh :
Kimettersi lo stomaco. La eap-
p^lla del stomeeh (sch.): Lo sto-
maoo. P. E. : JElformaga de gran-
na el rinforza ta eappella del sto-
megh: II oaoio parmigiano dh forza
alio stomaco. (r^el senso fig.) Rao-
conciar lo stomaoo. P. E. : « Quella
uotizia la m*h giustaa el stomeeh »:
< Quella notizia m'ha racconoiato
lo stomaco ». Avhgh minga b&n
stomeeh eon vun (pop.) : Avere lo
stomaco guasto con alcimo.
— Stomachevol (Ait.), Stoma-
chevole (II pop. dice: Vhe^l me
ruga),
stonii-onaa, Stonare. « C6me
rh stofiaa st6 orghenin / » : « Co-
in'^ stonato questo organetto ».
— Stonada. Stonatura.
Stond6ra. vedi Strusa (II po-
polino dice ; Andit a stontlera ) ,
Bgonnellare.
Stdpp, Stoppo, Chiuso, Turato.
(D. In.), Fermati !
Stdppa , Stoppa. « Viappa &n
poo de stoppa e stdppa quel bus » :
« Piglia un po' di stoppa e tura
quel buco ». On omm^ de stoppa :
Omo di cenci. (M* d. d.) Pari 6n
poresin in la stdppa : Vedi Pore-
sin, I (Ubbriaoatura) Stoppa. « L'^
andaa gib in eantinna a lavord o-
dree al vin n<Buv e Z'A eiappa 6n
fior de stdppa » : « And5 a svinare
e prese una stoppa che non si
reggeva in piedi».
— 8t6pp&, Stoppare, Turare.
Stoppass i oreee: Turarsi le orec-
cbie. Sldppd- el goss: Rimpinzare.
(Giooo) Stoppare.
— StoppaDOdUCC, Stoppabuchi,
Turabucni e Comodino. Servi de
sloppahmuee : Servire di ripieno.
— Stdppada, Turamento.
— Stoppadlnna, Un po' di tura.
— atoppagdss, Ingoffo, Boccone
grosso.
— Stoppasc o Stoppordn, Stop-
paccio, Zaifo, Tappone,
— Stoppin, Stoppino(l), Luci-
gnolo. El stoppin aella lueema a
moderatoeur: JLa calza della lu-^
cema moderatore.
— Stopponk-onaa, Tappare.
Stor&-oraa, Seccare, Noiare.
« Te m*ee storaa » : « Tu mai scoc-
ciato i... (triv.) o Tu mai ristucco
fino alia nausea ». « S6nt straeeh
e storaa del tiagg > : « Sono am-
mazzato di tatica e di sonno ».
— Storada, Aftannamento.
8tor&8, Storace.
Storbalunna , Lunatico. ^i^ Ul
6n ehrto storbalunna quel td a-
mis/ynnE un certo feto quel tuo
amico ! »
Store, Storcere, Strizzare. Vedi
Storg,
StoroUt-rdaa, Torcere, Attor-
cigliare.
Itordi-ordil, Stordire. « M m'a
stordii «t« » : « M' ha intontito ».
« 8dn restaa stordii » : « Rimasi di
stucco o sbalordito »; J/^ 6n stor-
dii de primma forza: £ uno stor-
dito di prima riga.
— Stordid^U, Stordiddn, Stor-
ditello, Storditaccio.
— Stordlment, In mlzz al — :
In mezzo alio — .
St6rg-orglnu-6rges, Storcere.
Storg la bdcca : Storcere la bocca^
— la bianeheria bagnada : Torcere
i panni.
— Storgluda, Torcitura. « Dagh
6na bontia — » : « Dagli una bo-
na - ».
— Storgindinna (P. N.), Stor-
(1) Stopplno corrisponde anche a Stop^
pin^ ma i Fior. Qsano di questa parola pTii
volontieri in altro senso, come Cerin.
8T()
— 724 —
STO
giudonna, Piccola o Forte torci-
tura.
Storla, Idem. (Civ.) La atoria
la inseffna di gran robh :■ La sto-
ria h maestra. | « Ven minga eht
a euntik di stori » : « Non mi ve-
il ir a piantar carote ». « Ma ehe
gtoH f»:n Son pretesti, fandonie ».
« jy^ Idnga la storia ? » : « E luii-
ga questa »toria ? ». ^x-Oo de cun-
tatt come Vh la storia ? » : « Te I'ho
a fare il raocouto ? Opp, To I'ho a
dpiegare il fatto?»
— Storiella, Storiella. « Gh'e in-
toma, 8u de lu, 6na eerta storiel-
la ehe... haata / » : « Corre una oer-
ta stOriella su di lui ehe... baeta ! ».
Stomo, Stonio. « Quell eavig^
gidn Vh vengiuu 6n ambo c6nt on
'atomo » : « Quel fortunino ha vinto
un ambo cOn uno stomo». Com-
prh 6n atomo: Strappare uno
wtorno. I (Per Siomell). Vedi Stor-
nell. I (Per intronato) Balogio.
Stoma-omaa, Stornare.
StomW, Stomello. 0»v atornell
rhe vh per cd, : Stornello addomc-
Hticato. Slomei taeeaa inaemma
( per zimbello) : Stornelli acco-
dftti. I (Mantello) Oavall atornell :
Cno stomello. | (In versi) «JK
eanta aii di bH atomei >» : « L' can-
ta di grazioBi Btornelli o anehe
Htbrnella ».
Stomi-omii, Stordire. «^M r it
atomii in manera e6nt i eiaeeier
rh^elg'ct cavaa quel ehe Va voruu » :
« £' lo impappmo in modo con le
Hue ciarle, cne gli lev5 di sotto
quelle ehe voile*.
Stort, Storto. Oamh aiort : Gam- '
be storte. Ona toaHta tutta ator-
ta: Una tortignacola. (Di opinionij
*^ El r db eiappada atortUf el m' a
minga capii » : « L'ha pigliata ma-
le non m'ha compreso». « If e va
stort tutt eoaa » : « Non ue azzecco
una Opp. Tutto mi va a rove-
Hcio*. (M. d. d.) Operdrizzoper
atort: A diritto o a torto. (Pr.)
Ogni atort el g^a el ad drizz : Ogui
«liritto ha il sue rovescio »..
Storta, Idem. Ciappa ona ator-
'a a 6n ph : Prcndere una — al
(1) C e un digtico nella gentile Tosc&na
ehe Buona cosl ; e se vuoi far con meco a
storneUare, prendi un panchetto e mettiti
V sodere.
[»i«de. (Fig.) Pronder luia eanto-
nata. | (Vaso) Stctrta.
Stortk-ortaa-ortass , Torcen.
Sbiecare, Distorcere. Siorta In
bdeca: Storcerc la bocoi%».
— StortacoU, TorcicoUo e Stor-
ta.
— Stortada, Storta, Storsionf.
— atortadinna, Stortina.
— StortUt-iaa-iaas, Toreerc.
— StortUrna, Toroere.
— StorUgnan , StortUpBent.
8tortl6n, 8tortigna<^olo.
Straa (Volg.). Vedi Strada.
Straassee, Sufticientisdiiiio.
« Ghe n*oo aasee e atraaRsee » : « Nt
ho fin di sonra agli occhi ».
Etrabalz, Ti'abalzo.
— Strabalz^-alzaa, Trabalzam
Strabenedi, Strabenedire. « Vau
a fh atreUtenedl > : « Vatti a f»r
strabenedire ».
Strabolglra-iraa. N. ir.: Andi
afaaa atrabolgira: Andar alia o ii
malora.
Strabnffaa, Rabbaruflfato e i*
eerti easi Sbertuociato.
Strabnl-bnii, Bollire a soroMio.
Buii e atrabollii: BoUito tre volte*.
Straoar, Ecceesivamentc ear».
Stracareg&-egaa, Sopraccari-
care. « Quel car II Ve straeart-
gaa » : « Quel carro 6 sopraceari-
cato ».
8traoo&-ccaa-eca88, Stracoare.
Stancare. Straeeaas de fh, de tfi.
de riphtt : Stancarsi di dover fa-
re, dii'e, ripetere, eoc.
— Straccada, Stancaucuto.
T(BU ail &na gran atraecada : l*\-
gliarBi iina straccatoia, ma co*
tiocchi.
— Stracch , Htraeeo , Stanco.
Lavord, de atreuieh: Lavorare »
Bti'accabraccia. Andct de atraetk:
Camminar di male gambe o di-
noccolato. ( Stamper. ) CaraUtr
atraech: Carattere sciupato o strao-
CO.
— Stracchezza, Stanohezxa.4?*oo
adoaa 6na atraeehessza de no di:
Sono stanco, morto.
StraccMn, Straochiuo. ~ de
Oorgonzceula: Straoehino di Gor-
gonzola. — quartir€eu: — quaiti-
rolo. B Stracehin geiaa : Strac
ohino gelato. | Stracehin
gaac: Pane di vinaecie. [
chin per Vagheg^^ino (in
Vedi Pelaa, Oingtn, eee.
STR
— 725
STR
. — Stracehinatt , Venditore di
tracchlni.
Straoercii-oercaa, Ceroare piii
^olte.
Straoontent, Stracontento.
Straconvenlent , ConvenieDtis-
imo.
8trac6r-oor8, Straoorrere.
Stracott, Straootto (1). Cott e
iracoH: Gotto e straootto.
Btrafla, Idem. Strada retU, pro^
tineial, eomunal, eofuorHvOf po-
stal: — reale^ provinoiale, comu-
tale, oonsoTziale, poatale. Strada
frossa o maegtra, amana, caroz"
'.abil, battuda, de iravire, in pee,
fid de man: — maestra, alzaia,
jarrozzabile, battuta, traversa, ri-
>ida, gill di mano. A metaastror-
ia: A mezza — . Andd per la sda
ttrada: Andare per la sua strada.
4 ndd gid de ttrada : Andar giii di
)trada. AndA per la strawi del
ran Andare per la via battuta.
Oiapph la strada drizza ( fig. ) :
Bsser Bulla bona Tia. I'it I'istessa
ftrada: Fare lo stesso cammino.
De quHla strada: Nello stesso
^mpo, P. £. « Voo a la posta e
le quella strada eompri i seires » :
( Vado alia ]>08ta e sulla via oom-
oero le ciliegie ». Bctghi de strada:
Rsgazzo di o per la strada. Fallh
^ strada (Hg.) : Sbagliare la str»>
la. Fass strada: Farsi strada. P.
EC. : « J7d savuu fass strada e el
fh^h reussii »: « Seppe farsi strada
3 c'6 riuscito ». Veai nanea la^ :
DiTorare la via. €Hd de strada (ant.
[ig.): Fuori di strada. InsegnU la
Hrada : Additar la strada. Lassh in
Hrada: Laseiar sul lastrico. Jftmerd
la strada: Cadere. Mittvun sula
Hrada : Mettere nno in mezzo alia
■ttrada. Adree a la strada: Per
iriaggio. P. £.: « Jfi sdn h&n de
wiangia adree a la strada per n6
phrd temp*: «Io sono capace di
mangiare A'iaggiando i>er non per-
dere tempo ». Come se i danee se
trovcusen in strada: Come se i
Suattrini pioressero dalle nuvole.
% la strada de eireonvallazian :
F'ar il giro delle mura. Trovd pii
la strada: Non trovar piil la stra-
da P. £. : « M g*d daa 6na tal
(1) In Milanese SlracoU non lunna che
come addfettivo. A Firenze e tostantivo
e vale: Stuaa.
strapazzada, che quell pover omm
el trovava pu la strada de torna
a edi»: « Gli fece una parhicca
tale, che quel pover'omo non tro-
vava piii la strada di tornar a ea-
sa ». Strcbda trofshrsa : Idem. Tata
tutt i strad: Serrar totti i ^passi.
MudA strada : Cambiar direzio-
ne. Bestit in strada:. Bimaner
in strada. Seiirtd la strada : Ac-
corciar la strada. Tird fteura de
strada: F-aruscire di strada. Tata
la — ; Porre un inciampo. Voltd
strada: Voltar strada. (Fig.) Ota^
ph 6na strada de mezz: Pigliar
un partito di merzo. jV6 save eke
strada tegnl: Non sapere a. oho.
santo votarsi. Tentd tutt i strad:
Tentare tutte le vie. (M. d. d.)
« El trcvava pit la strada de anda
f<Bura » : « E' non trovava piii Tu-
soio per andarsene*. (Pr.) Chi
lassa la strada veggia per la nctu-
va, sb dagnse malcontent dopo el
se troeuva (lett.) : Chi lascia la stra-
da vecohia per la nuova suo dan-
no se deluso poi si trova.
— Stradal, via. « Brhssa V^ sul
stradal de Venesia » : « Brescia e
sulla via per Veneada ». O'dn fs-
saa el stradal: Gli fissarono Titi-
nerario.
— Stradasoia, Strad^Ua, Stra-
deUina, Straddn.
— Btradln, Stradino (1).
Stradomand&rmandaa, Doman-
dare ripetutamente.
Btrad6pi>i, Stradoppio. Oarofol
stradoppi: Idem.
Stradotal, Stradotale.
Strafii-afiEUi, Strafare. (Pr.) El
Sign&r el lassa fd ma minga stra-
ff: Idem.
Stra&larl (D. Sp.). Vedi Stra-
fiisari.
Strafdi, Rimbronoiolo Jin di^.).
Amesetto. « Cosse Vh sto strafoi
ehif »: « Cos'fe questo coso? » (Ka-
gazzo) « Car el m^ strafoi » : « Ca^
ro bambino ! » (omo) « L'l 6n stra-
foi de vun »: « £ imo sparpaglio-
ne ».
— StrafoUi-oiaa , Brancicare,
Mantrugiare. Strafoiit 6na stoffa :
Gualcirfo, Acoinoignarla. — la ear-
(i) stradino In toac. ha pure significato
di uomo o ragazzo che itltl sempre per la
strada.
8TR
— 726 —
STK
ta : Rinciucignare. | InVeoe di Far-
foid. Vedi.
— Strafolada-ament. « M m*d
faa 8u 6na strafaiada che oo eapii
nagott » : « Mi rimpastb im disoor-
sino cosi ammodo che non ci ho
capito nulla ».
dtrafor&-oraa. Vedi Sforii.
Straforzin, Sferzino. In fdnd a
la frusta gh*h el straforzin: In ca-
po alia frusta c'^ lo sierzino.
Strafiuari, Stafisagra. Inguent
de strafusari : Unguento di stafi-
sagi'a. i (Per StrafcUari) Arfasat-
to e Ciondolone.
Strage, Strage. La strage di ino-
eent : La strage degli innocenti.
Stragla (Volg.). Vedi Strage,
N. fr.: Fit stragia: Far sciupo.
Stragiudizlal, Estragiudiziale.
Stiagrand, Stragrande.
Stralattii, Sciupare. StraJattd, i
^acrn .'Sciupare gli abiti.
Stralattament, 8tralatt6n,Sciu-
pone. « L'^' 6n stralatton de prima
riga » : « £: un gran soiupone ».
Stralatton de la soa sostansa : Un
maoinone.
— Stralo, Straloio. Fit dn strale:
Fare uno straloio.
— StralcUi - aldaa, Stralciare.
Stralusc. Lampo, Baleno, Ba-
gliore (in dis.).
StralUBter (P. N.) (T. de' sarti),
AUumacatura (1). « £l sart el m*a
mandaa a easa 6n paltd ehe Vh
pien de straluster*: « 11 sarto m'ha
fatto un soprabito di panno tutto
allumacature ».
Stramazz, Stramazzo.
Stramb^-mbaa-mbaBs, Stracol-
lare. « Me sdnt strambaa 6n p^y^:
<c Mi sono stracollato un piede ».
— Strambada , Strambadura ,
Sconciatura, Svoltura.
Strambalaa, Strampalato. Di
resdn strambalaa: Delle ragioni
strampalate.
— Slarambalada, Strampaleria.
Ona — filosofica ( colto ) : Una
strampaleria iilosofica.
— Strambaria, Stramberia. « Fl
ff'dt certi stramherii tutt «d»:«Ha
le sue stramberie ».
— Strambo, Strambo. « L'e 6n
<i> AUumacatura in lose, ha due altri
sensi che mutano Jn dialetto Striscie ar-
gentate delle lunnar he e borla nobilesca
senza meriti ne'quattrini.
omm strambo >» : « iBl uno
bo ». IK. El m* a faa dn
strambo » : « Mi tenne un disfloiH
strambo ».
Stramezz& - ezzaa. TramezBR
— Stramezza , Tramescsa. -
d'ass: Assito. Ona stramezza #
Ugn: Un tramezzo di Icg^no. —
eoU: Sopramattone.
Stranun, Strame. Z,' asen si
g'dfamm el mangia d'offni strsatm
Asino che ha fame man^a d*Ois*
strame.
Stramorti - ortU , Tramortm.
« L*h restaa Id tramortH » : € Si-
mase tramortito ». | J^ stramm^
la eama : Fermare la came.
Stramusc (Per busse in di^-.
(Di ragazzo) « L'e iin pover strt-
muse » : « £ stentatino ».
Strangoi^, Ingozzare. « Me teet*
de strangoui quel poeeh dignA,..^'
« Mi tocoa di ingozzarmi qael po-
CO desinare... ».
Strangoion , Strangug^Iione (1] .
Amarezze. « Me t6eea tie mmdk
gib certi strangoion ehe le sa ZHo!*:
« Mi tocoa di ingoiare certi bor-
coni amari che Dio lo sa ».
StrangoUi-olaa-olasa, 8tian)F(»-
lare. Boccdn ehe strangola: Tb
boccone strangolatoio.
— Strangolapret ( Volgo), Gnoe-
chi.
— Strangorin, Capestro. M^ii d
strangorin : Mettere il cordino. |
II collarino de'preti.
Strani, Strano.
— Stranezza (P. N.), Stranezn.
Stran6cci&-occiaa (D. sp.), Vf-
gliare e Perdere le notti, J^ottef;-
giare e Notticare (nel Luoobese).
Stranud, Starnuto.
— Stranud&, Stamutare. (Pr.)
Quand starnuda Vamalaa maniHl
via de Vospedcui: Vedi Antalaa,
Stranudada, Starnuto, Stamn-
tamento.
Straordinari, Strsordinario.
— Straordinariament (P. Xa
Straordinariamente.
r Strapaga - pagaa , Strapagaie.
Pagaa e strapagaa: Pagato e stni-
pagato.
(1) StranguglioDe in Aor. e lermine di
medfoina e slgniflea una tpecfe dl aBciaa.
Aver gll strangugllonl pot e comedirt i
Aver il oibo alia gola.
SIR
— ?i7 —
STR
fttraparUu Straparlare. « Xa /e-
ir el le fa straparld, » : « Nella
sbbie fametica».
Strapasx. Strapazzo. Robba de
•rapass: Koba da strapazzo.
8trapassli-ana-asza88, Stra-
azzare. SirapazzdL la gent : Stra-r
azsar la gente. — la robba: —
% roba. « Qttel lavoro el le stra^
ttSBza tropp » : « Quel lavoro e' lo
trapazza troppo ». Strapazzass
kalute): Strapazzarsi.
Strapaxzada, 8trapazzata, Sbar^
azzata, Rabbuflfo, Gridata, Ri-
assata. M o'd daa 6na airapas-
%da fhe el rd lev€ui de pes » : « Gli
iede una Btrapazzata ohe lo ley5
i peso ».
Strapelaa (P. N.), Soiamannato.
Ij^h 6n atrapelaa de v«n»:«£
ino Rciamannato ». « Jj'h 6n atra-
^laa in toeeh t&me la poreellan-
ta » : « £ uno stangato ohe non
.coozza il desinare con la cena ».
8traplant&-antaa, Strapiantare
Traspoire.
Strapi6mb.Fuor di perpendicolo.
— Btrapidmbk-pidmliaa, Uscire
Li perpendicolo, Spiombare. « Sl6
nur etatrapiomba » : « Questo mu-
'O spiomba ». On omtn ina^ grass
'h'et strapiombava : Un omo tanto
rrasBo che spiombava.
Straportti (Volg.). Vedi Tras-
ior<^.
8trappli-appaa-appa«i. Strap-
9d dn dent: Cavare un dente.
Strappii el lott : Yincere una gros-
» quaderna. Slrappit foeura:
itrappar fuora. Strappdi foeura di
nan : Strappar dalle mani. Strap-
th foeura de b6eea &n aegrkU:
strappar di bocca un segreto.
( Bisogna alrappagh foeura de
ideea i paroll a vunna a vunna o
rolla rampinira » : « Bisogna oa-
•rargli fuori la parola di bocca col
rrauio». Strappd au: Svellere.
Strappd au i radia : Sbarbicare.
Strappd la fd: Disfare la casa.
Strappii via: Strappar via. «2/'e
in atrappaa de vun » (Vedi Spian-
laa) : « Egli h uno stangato ».
Btrappac^, Votacasa, Soiupone.
Strappada, Strappata. Sirap-
pada d'arehett : Strappata di vio-
lino. — de bria: — cii bri^lia.
Strappadent, Cavadenti.
Strappdn, Strappadinna, Strap-
po, Strappatina.
Strapregli-regaa, Pregar di no-
vo e con tervore. « L*oo pregaa e
atrapregaa » : « L'bo pregato a hin-
go, a nianl giunte ;».
Strasc, S&accio. Straae de la
pdlver: Spolveraccio. Straae di
piatt : Stroftnaocio o Batuffolo. In
aria edme el atraae di piatt : Esal-
tato per qualche cosa. F^m eon-
aideraa eome el strafe di piatt o
edme V ultima roeuda del edr o
men ehe nctgolt: Esser tenuto per
meno di nulla. Straae del euu:
La pezza. On atraae de mar\: Uno
straooio di marito. On atraae d*6n
ambo: Uno straccio di ambo.
— Straseee^ Genciaiolo. Straaeee
de groaa : Cenciaio (1). (Grido) Oh
el atraaeiee: Perravecohi, Perra-
vecchi^ Dd. fioeura eome &n atra-
aeiee: Montar in bestia.
— Btrasdaria, Stracceria (2);
Cenciaia. « Porta via de ehi ata
atraaeiaria »: « Leva di cost) quella
cenciaia ». kM m'd offhrt 6na atra-
aeiaria » : M*ha onerto una mi-
seria ».
Strasdnli-inaa-inaM , Strasci-
nare, Strasoicare. JEl cadaver del
pover Prina Vdn atrasein€ia per i
eontrad: II cadavere del povero
Prina Fhan trascinatq per le vie.
« Quel vhee el straaeinna i phn :
« Qiiel vecchio strasoica i piedi o
cammina striscioni ».
Strascimia, Donniciuola, Donna
di partite, Giana. « L*^ 6na stra-
aeinna ma bonna donna » : « E una
donniciuola ma h bona ». « L'h 6na
atraaeinna del gir » : « £ una don-
na di partite ». « Ul dna atraaein-
na del verzee » : « £ una ciana [di
mercato ».
Strasecolli-olaa-olaBB, Traseco-
lare.
Strasi-asli (D. Fr.), Assideraro
Stritolare. « L'^ eott straaii » : « E
innamorato marcio ».
8tra86ra, Fuor d'ora. D^6ra e
atraaora : Di giorno e di notte.
— Btra8or<Un&-inaa , Disordi-
(1) II cenciaio mccatta o compera da
cenclaioli e rivende in di grosio alle car-
tiere.
(2; Non so se questa voce sia ancora in
aao. Signiflcava a Firenze una via, anzi
un quartiere, dove c^orano molti rivendi-
tori di abUi vecchi. In ogni modo non ri-
gponde che ncl snono a Strasciaria-
STR
— ?28 —
BTK
Hftre.. « ler a tavola 06 glrasordi-
naa 6n poo. e ineoeu » : « leri a ta-
vola ho disordinato un pooo e
oggi... ».
— StraBordinarl (Volg.). Vedi
Straordinari.
. StrasiUUi-ndaa, Trasudare (1),
Sudare BOYerchiamente.
— ^, fttrasudor, Sudore eocessivo.
Vegnl i atreuuddr: Andar iu su-
dor freddo.
StraTestiss (Volg.). Vedi Tror-
vestiss.
Stratagemina , Idem. ( Civ. )
« C4^t 6n stratagemma I'd ven-
giuula hatiaglia » : « Idem ». (Pop.)
« 2/'d iMoa d'&n bruit atraUtgem-
ma » : « XJsb verso di me di on brut-
td mgauho».
Stratailk-aiaa, Stbrbiciare e
FraBtagliare. Strata jh foBura:
Stratt/Strato (2), Goitre. C6nt
el strait hianeh : CoUa ghirlanda.
Stravaoeli-accaa-aeoas, Bove-
seiare, Versare e Ribaltare. «Z>a2
carrHt V h gtravaeeaa i quadrH e
pcRu Ve andcM » : « Dalla carriola
8oaric5 i mattoni poi se ne and5 ».
Straveuxd i prezzi : Abbassar smi-
Buratamente i prezzi d^irna meree.
(Per StravaeeA in earroeza) Vedi
Ribaltii.
Stravacciitiarl, Scaricabarili.
— Stravaccada* Stravaecata (3),
Ribaltatura e Ribaltone. Fi^ ona
tremenda atravaeeada : Fare un
tremendo ribaltone.
Stravagant, Stravagante. Otm
atagidn atravagant: Una stagio-
iiaooia.
— Btravagansa, Idem.
Stravas (volg.). Vedi Travaa e
vooi sorelle. Stravaso.
StravaacUi (In dis.), Stramaz-
zare.
Straveoo, Straveoehio. Vinvecc
e atraveec: Vino vecchio e stra-
veoehio.
Stravedd - vedun , Stravedere.
(pooo usato). « M m'd faa atrave-
dh*: « Mi fece veder male e mi
(1) TrasQdare corrisponde pi a a tra-
pelare che a sudare soverchiamente.
(2) Strato e tutt' altro. Corrisponde al
nostro Pian in un certo senso. Vodi Pian.
(3; Stravaecata e la pagina tlpograflca
che riesce storta per non esserc stata ben
egata.
:5
fece maravigUare ». « Oo
duu » : « Mi sono ingannato ».
Stravent, Folata di vent* I
parte bpposta.« On g<rowgntdrf|
jaa voltA Idf eon la vhila *P^*tl^
da>i ^ Una folata di tmrerw^
fece dar la balta in acqva ». {
Stravolt, Stravolto. « Nl g'mam
la faeeia atravolla » : c Aveva I
facoia 8travolta». I
Straii6n (Volg.). Vedi IM
zion. Straziohe (volg. fior.). (Griil
^ei venditori dei polizzini) Stnj
zion del lotto : L'estrazione d^oflpii
Str&zza, Bozzolo afarfiilkli
Fioeeh faa de atrasza .- Namie i
catai'zo. I Diamante artenoiife
Strazza de Paris: Strasse di Fi-
Strtcc (Volg.). Vedi SlrtU.
Strecdodu, Chiassolo. SMjm
gid per i atreeeiceu : Scbiaasolir
re (1), Darla a gambe gitk yd
ohiassi. « ^e Vxneonira 6n erediHt
el va gid per i streeeiceu »: « St
s'imbatte in un oreditorie e' 8eii>
toha giii per i ohiassi ».
StremeiUt-eiiaa (P. X.), Trattv
male. « C6me Vee atremenaa qnd
pover vesUi*: « Come hai sgoil-
cito o oonciato quel povero tm
stito». I
Stremi-emii-emis , SbigotlinI
« Te m'ee faa stremt » : « M'^haj
fatto paura ». « L'e H tnksz stn-
mU » : « £ intimidito ». « Jm it
earaiter Vh stremii, strenUi »:cDi
carattere egli h timidissimo*.
— Btremlssl, Rimeseolo. « JMm \
quel stremizzi eke 00 eiappaasm
staa pU mi »: « Dojio quel rinw-
Bcolamento di sangue ohe bo »-
vuto non sono piii quello ». Tteu
sit &n siremizzt: Aver tin mft-
scolo. « L'h s6mper in strewdm
de vhs Heenziaa » : « Ha sempie
la tremarella di ritrovarsi a epii'
so o d'essere messo a sedere. ».
— Stremisids. Pfturoaaccio.
— Stremisi^ti, Leggero rime- ,
soolo di sangue. j
Btremitaa (Volg.). Vedi Estrt-
mitaa,
Btrenc (Volg.). Vedi Stria.
(I) Da Firenze mi fuierltto ch« set
solare non 6 piu aaato ; ma per6 fu mot
to ne* vocabolaril delta lingna xixn
una bella parol a.
STR
— 729 —
STR
t;ra umonst. e iron. : « Saliide-
Bl strenc » : « Salutamclo tanto ! »
B'trenci6n (Volg.)t Lesina. « Gh*^
tvhga periedl eke ghe eroda &n
i^ll a quell streHeian » : « Non o'^
^irioolo che gli caschi un quat-
ixLO a quello spiloroio »,
Ateeng-gluu-enites , Stringere.
tr^ng dn vesHi: Strettire un ve-
ito. Strenq i dent, elpugn: Strin-
Mre i denti, il pugno. — t etUzdn
i vitta .* -r i oalzoni alia vita. —
i man : — la mano a uno. Searp
ic strengen 8ul ebll del ph: Scarpe
^estringono sul oollo delpiede.
treng la eahetta (nel farla): Strin-
Sftr il giro della oalza. SentxM a
\reng el eceur: Sentirsi stringer
ouore. Al streng di grdpp : Mio
^nger dei nodi. Strenges in di
9aU: Stringersi nelle spaue.Strinr-
Bffh a tun i pagn aaoae: Strin-
ere i panni addosso a uno. Sen-
S8 a streng #u i huakceh : Provar
li Benso di raooaprieoio. n N* h
>ceaa de strenges sit in trh stone »:
Ci toco6 di restringerci in tre
tanze ». (Pr.) Ohi vceur tropp el
leniss a streng fiagott : CM troppo
'Hole nulla stringe.
— Btrenslinent e Strtnglment
Civ.). Stringiment de eosur : Strin-
[imento di cuorc o Strizzone di
uore. — de stomegh: Sconcerto
li stomaco.
— Strengiuda, Stretta. Ona hon-
la strengiuda deman: Una bona
tretta di mano. « A std eorphtt
iisdgna dagh 6na strengiuda >:
: Codesto oorpetto binogna stret-
irlo un pooo ».
— Strengiadiima, l^na piccola
itretta.
Strenna, Idem. / strenn di no-
Uer editdr in dieentaa eapo d'o-
tera delVarte : Le strenne de' no-
itri editori sono diventate capo-
Bvori delFarte.
Strepientii (Volg.). Vedi Stra-
oianth.
Strepit& (AffJ, Strepitare. (II
^opolo dice: Vos^, Alzh la vos,
F& freeass, eco.). « Lii el strhnta
f>er nagott »: « Per un nonnulla e'
strepita ».
— Strepltds, Strepitoso. On suc-
i^s strepitos: Uno strepitoso suo-
sesso.
— 8trex>lt, Strepito. Fd, distre-
pt<: Idem.
Str^ppa, Stratta.
Strepp6n, Strappata.
Strdppli (Volg.). Vedi SlrappU
e voci derivate.
Stresa. Vedi Lesa,
StretaiH (Volg.). Strataih.
Str^tt» Stretto..
StrettO. N. fr. : A stretto diritt r
Idem.
— Stretta, Stretta. La stretta del
final (mus.): La stretta del Anole.
— del Utt: La stretta del letto.
Stria (D. Romanzo), Stria (1)^
Strega. Bdsard come 6na stria:
Bugiardo oome un ladro o Piu
bugiardp d^un epitaffio. BdrUi in
la stria: Dare ne' mali spirit! .
Pari el coo o el Ihtt o el nid di
strii: Un capo arruilato, un letto>
sossopra, un nido da streghe. (In
senso bono) « Te sitt 6na gran
stiHa .' » : « Set una Strega spetti-
nata »'. (M. d. d.) A bdtt i pagn
salta fceura la stria : Cosa ram-
mentata o h per via o ^ per casa/
— Striament (In dis.) , Stre-
gberia.
— 8trloz<, Stregoneria, Striaz-
zo (in dis.).
— Striasda , Strl^tta , Strl6n»
Strlaa, Stregaooia, Stregone, Stre-
gato.
— Strlgozza. (Sob. in senso bo-
no a fanciuUina) « Ah stHgozza^
spHta mi.'»: « Ab fnrbetta, ora
vengo io ! >
Strlooh, Filetto (cavalli). I ifa-
ster strieeh (in dis.) : II oamefice.
Strlggla, Striglia e meglio Streg-
gbia. V6n la strtggia e eon la bru-
stia se ten n^tl el eavall: Colla
streggbia e colla bnisoa si tien
pulito il cavallo.
— StrlggUi-glaa-gia>8 , Streg-
ghiare.
-^ Strlgglada, Streggiatura.
StriUli-iUaa, Strillare. Fd stHl-
Id la gent : Idem. Vds ehe striUa r
Voce strillente (non strillante).
Strlxnbiaa, Streminzito.(indi8.K
Seriate.
— Strlmbiadell, Scriatello.
— Strlmed, Mesobino, Smunto.
Stilnga, Stringa, Agbetto, In-
guggiit 6na strxnga: Metter la
punta a un aghetto. Fh slringh de
la 86a pill : Far della sua pelle
(1) Tutt'altro. E tennlne arcMtetton-co
e vale Scanalura.
STU
— 730 —
toppe da soarpe. Ttrd la stringa
<In dis) : Morire.
— Siri&ffii-gaa, Stringai'e (1),
Strangolare. On vestii siringaa:
Un abito stringato. «j[kx «^ in-
idmo ttringada » : « Ya stringata ».
Jifort stringaa : Morto stooehito.
Btrlsoiii-BCiaa, Strisciare. (Non
ni usa ehe nel sonso di usare ser-
Tilitli), Piaggiare (In altri sensi il
popolo usa delle circouloouzioni).
— Strisdada, Adulazione.
— Strisclant. Striscione, Adula-
tore. « Odme V h atriteiant quel-
I'omm » : « Che strisoiante antipa-
tioo ! ».
Strlvall, Stivale. Strivai a tronv-
Mn : Btrivale eolle rivolte. — a to
dragonna : — alia scudiera. — per
Vaequa: -^ da padule.
— Strlvalarla (In dis.). Vedi
Cahsoloria.
— Strivalasc, Strlyaldn, Stiva-
laooio. Stivalone.
— Smvalln, Stivaletto.
— Stroffia, Strofa.
— 8trof6tta, Idem.
Stroftgnlt, Strofinare (2), Gual-
<^ire «j^T to vestii Vh tutt strofi-
</naa » : « II tuo abito 6 tutto gual-
«ito ».
Strolegh (Volg.). Vedi Slrologh
<i vooi sorelle. N. fr. volg. : Vrip-
pa el strolegh: Dio non voglia o
i^rima cieco ohe iudoyino.
— 8trolog&. Strologare. Strolo-
ga el temp : Strologare il tempo,
Almanaccare.
Str6U, Schizzo, Sprazzo, Zac-
ehera, Pillacohera.
— StrolI&-ollaa, Impillacche-
ittre. Strillii 6n mur per fall eom-
parl come de granii: Chiazzarlo. |
(Pig.) Strollaa : Infarinato. Strol-
laa jcRura : Ammaestrato.
— StroUadura , Chiazzatura
<Fig.), Infarinatura.
(1) Strinpnie non si uwa nella lingua
parlata, che ha perb Strinfrato. Net voca-
bolari ital-ani stringare vale reHringere.
(2) Stroflnare da rui pare sia derivato
U nostro, Strofigtid ha del sensi moHo di-
versi; i] senso prec'so di strofinare e
•quellodi stropicc'ar per ripulire; poi qnel-
lo di fregar un pialto, dove sfa sfato IMn-
tfingolo, per darlo al gatto o al cane; foi
quello di porsi dintorno ad alcuno. stri-
flctando per ottenerne favori, ed allora e
Strofinarsl nel senso logiro.
Stronz, Stronzo (1).
— Stronzell, StronselUn, Slav
s6h, Stronzoletto. Stronxaini
Orosso stronzo. Slronz^U #4
fi(Bu/: Stronzolo ehe sei.
StronsoiU (P. N. TriT.), Am
reggiare.
i&oppa, Stroppa e Ritorte fl
« Oiappa quella stroppa e Ham m
std jOMsinin » : « Pigiia queua a-
torta e lega cosid queata faM-
netta».
— BtroppaL« Ciaj9pa ^eUastnf-
pa o quel stroppat e Itaa st6 rsid
de eart » : « Pigriia quel pezzo i
spago e legami queato rotoloA.
Stroszir-onaa-ouaas, Stross-
re. « Jj*h mort strwssaa » : « Mai
strangolato », « El vceur strvessst*
(per gridare) : « £1 si yhoI 8tnngt>
lare». Strozzd in euttna (Fig.):
Softbcare sul nasoere o Distrag-
ger in erba. « L'^ andaa a fm
stroezdi » : « Aad5 dairusuraio ii.
— Stroxxadinna, 8tr«»sadvn.
StniggioiUt, An£anare, AttsA
carsi in cucina per mettervi a»
setto. Dovi struggiona in eA tsM
el santo d\: Esser Tasino nefli
casa.
— Stniggl6n, Affaunone, Fati-
catore.
Strfippi, Stitoppiato, Soiancatai
— StruppUt-iaa-iasa, Stroppiaic
e Storpiare. « M s^h sirupptaa «■
ph^i « S^^ storpiato an piede^
StruppiA i paroU: Storpiare k
parole, Pronuneiarle male. Simp-
§ia sett mazza quatordes: Cn gn-
asso.
— Stmpplada, Storpiatura.
— Struppiaddn, Storpiataeeio.
— Stmppiadtil. Stentino.
StrU8a» Strasoico (8). N. fr.:^*-
(1) A Fir. eon questa parolac'eumM-
tato arguto per quaiLto poeo pulilo dtf
manca a noi. Quando vendono an giofi-
netto col siffaro in bocca gli si dice ; T«tti
gli stronzi fumano e perb piove.
(8; Dire piii rhe non Stroppa mfUuK
Stroppo e un anello di corda dalle ett
mita iniplonibate a capo di una rorda.
(3) Strasclco ehe pur rende in eerioB
do il Strusa e un'altro tipo di parohj
lai^a base. Eppureancbe qaestaeone
dree nel parlare vivo, non o> raso
presti a tradurre Strata. Andd m
vale a dire Strascioando le eiabatte. ai
be potuto trovar un liscontro nel
Andare a slrascico, se i flor. avescero
SIK
— 731
STU
fh atrttsa o anche a stdndera :
»r a zonzo o girelloni o gio-
ai. (Delle donne) Sjzonnellare.
e' Dozzoli) SinigheUa.
StruB^-itsaa-TuuisB, Struscia-
L), Strasoinare. Strusii adree :
ksoinarsi dietro. — fcRura, gib,
"ee, 8^, via: Strascinar fuori,
aaso, addietro, ad alto, via.
;.) C« J^i ff^^ sirusa naneu ct-
5 »: « Noil c'^ confronto », Stru-
lent : Rasentare. I (Degli use!)
icare. P. £. : « Sto uss el atru-
* : « Qiiesto uscio tooca ».
- Btrusada, Stnuadlnna, Stru-
Lura, Stmsament.
• Btmsin, Straacino (2).
- Strusdn, Struscione (3), G ar-
te di fomaio, Aiutante, Girel-
e.
tmttj Strutto. (n popolo dice
ass bianeh).
truttura, Idem. Quella fdbbri-
l*h de bonna struttura: Idem.
»tnulii - iaa - lass, Stmsciaro,
upinarsi, StruggerBi in fatiohe.
€\ Trie strmii de mattinna a «i-
per mantegnitt e it te fett el
rabba »: « lo mi arrabatto da
kne a eera per levarti su e tu
11 becero o il monello ».
— Struzzi, Travaglio, Stento,
Bagio.
Stnuz, Struzzo.
Stna, Stut'a. (Nelle trattorie si
lama Stanza calda),
— Stuista, Cbi yende stufe ,
nfaiolo.
Btuaa, Stufato(4), Stracotto. |
. persona uggiosa) Vessicante.
to di coniare questa frase. Invcce Vedl
ndd in ttrusa.
(1) II snono quasi uguale non corri-
ond« al senso* Strusciare signiflca in
isc&no StazKonare, Consumare, Sgualoire.
(2) Straacino ignoto a Milano, e un bec-
tlo plebeo, che vende came per le stra-
B senza tener bottega. E qui si pub ag-
inngere che noi abbiamo invece 11 fera-
linile di strascino ed e eolei che vende
I propria carne e si chiama Strascinna.
(3) Anche Struscione si dice di persona
he consnma inolt« gli abiti e non di chi
a girellando per le \ie senxa soopo.
(4j Lo Stufato Oorentino sarebbe pint-
oBto il nostro: Vmid. Tant'e vero che
pesso lo si fa con spicchi di pere, per
ail I'O Siafato del Pelliocia, molte pere
! poca ciccia. (1 nostro Stttaa e veramcnte
o Stracotto.
(Di discorso noioso) « JDio ! Che
stuaaf » : « Dio, cbe bazzofia I »
— Stuadin, Stuf'atino. Stuadin
de rdqor: Stracottino o meglio
Stufatino.
Stucc, Stuccio e Astuccio,
Stucck-uccaa, Stiiccare (1).
— Stuccad6r, Stiiccatofe, Stuc-
chinaio. Vedi Figurinna,
— Stuccadura, Stuccadura.
StUCOh, Stucco. (Per Stuff o
NoiMa sarebbe ail*. — In Pior. in-
vece ^ bello il: Tii m'hai stucco.
II pop. dice: Te m'e roU i e.,,/)
Student, Studente. — De maie-
matica, de leg, de medicina: Idem.
/ student al d% d* incaeu se impo-
nen: Gli studenti al giorno d'oggi
si fanno yalere.
— Studi, Studio. CHovin de stu-
di: Giovine di studio o di banco.
Studi de pittdr, de avocatt, de let-
terato: Idem, mhttegh tutt el stu-
di: Metterci ogni studio.
— StudU-iaa-iasB, MUt gib el
coo a studHt: Vedi Coo. Studiai
iutti: Stillarle tutte.
— Studiatt&-attaa,Studiccbiare.
— Studi6tt» Studiolo.
— Studi68, Studioso.
— Stadio86n, Gran studioso.
Staff, Stuib, Infastidito. « S6nt
stuff de fd sta vitta » : « Sono stuf o
di far questa vita ».
— Stum-fiU-ffiss, Stufare. « Me
sdnt stuffii » : « Mi sono infastidi-
to ».
Stuln , Stufaiola. « Tel datna
nanea per 6n stuin de brteud »
(sch.) : « Non te lo darei per tutt(»
roro del mondo ».
Stupefaa (in dis. o aff.), Stupe-
fatto, Stupito. « ^c^ rim€ist stu-
pefaa » : « Son rimasto stupefatto
o di stucco ».
Stupendo (2), Idem. i^Sld risolt
cht o 8t6 manz o st6 vin chl Ve
slupendo » : « Codesto risotto o
Icsso o vino h squisito ». Ona nott,
senza lunna. ma splendida. Una
notte senza luna ma limpidissima.
(1) In Fior. vuol dire anche Annoiare*
Seccare. In Milanese sarebbe aflettato si
dice Noid da ona zuppa.
(2) Of^idi questo acgettivo come Splen-
did sono usati iperborcamente a tutto
pasto. Si odono dei giovinetti pronanciare
venti volte in un quarto d^ora le parole :
Stupefido e Splendid per cose da nulla o
per cose buie. >.
8TIT
— 732 —
SUB
8tupi-apii-upi88. 4(ife stupisH
grandement » : « Mi stupisoo as-
8ai ».
— Stopld, Stupido. 8th H c6me
6n — .• Star li come uno scimu-
nito o Btupido. « IficcRU me senti
stupid » : « Oggi sono mezzo grul-
lo ».
~ 8tup6r, Stupore. Fassen stu-
por: Stupirsene. Fhssen 6n gran
stupor: StupirseDe altamente.
Btnrbii-baa-ba88, Sturbare. Ve-
di Disturbd.
Storldn, Storione.
8ti, Sii. Su, s^t: Pill BTi o in su.
Su per su : Senza lavoro. P. E. :
« Aa^s sdnt su per «i« » : « Ora io
sou diBoccupato. Andd su : Andar
HU. Andd «ii bhllu: Yedi Andit,
Andct su i interess: Vedi Andit.
Andd. «t« la spesa: Moutare la
Hpesa. Avegh su la came a eceus :
Avere 11 lesso al fuoco. Avhgh su
i truse: Aver le faccende a gola.
Av^g su el musdn: EsBer ingru-
"Cuato. Avhghela su c6n vun: Aver^
la con imo o tenergli rancore. Dd,
su. Da su el preezi : Alzar il prez-
zo. Da su la vos : Dare sulla voce.
Dd su de giunta : Idem. « Dhmm
su 6ha man»:4cDammi una ma-
iio co8t)». IHsu. JH su di esempi :
llacoontar tiabe. ZH su la lesion:
Dir la lezione. « Disii «t£ » : « Dite
o Raccontate ». Fa su. Fa su el
Ihtt : Rifar il letto. Falla s^ii oee:
Farla sotto gli occlii. In su: In
su. Manda s^i : Mandar su. Man-
dh su 6na suppliea : Presentar una
Bupplica. MHt s^i : Metter sii. Mhtt
su oottega: Metter bottega. Mett
su la came: Metter la carne al
luoco. Mett su el paltd : Mettere il
))alet5. Mett su vun contra V alter:
Metter su uno o Istigarlo. (Gioco)
MHt su 6na carta : Puntare. Mhtl
su 6na tdsa : Sedurre una ragaz-
za. Std su. P. E. : Sta «i« ; Star
groBHO o tener il broncio. Sid stt
quella: Badar all'intento. Std su
ae noil: Ve^liar la notte. Sid su
in del prezzt: Alzar la mira. (Al-
tri modi) « Apphma su el man-
gia » : « Appena levato mangia ».
Fd std su : Rubare. On certo su
e gid ; Un certo saliscendi. Pocch
su, ooech gid : Poco su poco giil.
(^ell Id sii : Domineddio. Tegniss
»u: Tenersi. 2Hrd su 6n mur:
Rizzar un muro. Tird sii el sidhll
del pozz : Cavar uni* seccbio 4d
pozzo o Attingere acqtia. V^tatd
sitr el gatt: Esseroi ilveto^ cZi
Uvaa sii>:^ S*h levato ». Vesttd
pitetiv o sul fd hell : II tempo tia
al... (Pr.) A Sid fnond eh\ vdsMt
ehl vd aid : II mondo ^ tJKtU i
scale cni le seende e ebi le sda.
Subaffittk-itcaa . Saballittaic
Sotta1!ittare.
— SubafflU, Subaffitto.
— Sabaffittnarl, l^ottafiittnanL
Snbappalt, Subappalto.
Subastii-astaa, Subastare.
-^ Subastit, Subasta.
Subaltemo (P. N.), SabalterM.
Subentoii-entraa, Subentrut.
Subet (Volg.). Vedi Sninl.
8iibi-iibli>abi88 (ooll*« dnnl
(D. Pr.), Subire. « M'^ toeeam *
stihinn... » : « M'^ toccato di fs*
bime assail.
Subi (coir s doloe) ( Volg.). Vefi
FseM.
Subitani, Subitaneo, (Com. <i
dice Istantani,
Sublimaa oorosiT, Snbliiiiaia
OOlTOSiVO.
Subodor&-oraa, Subodorare.
Subordlna-inaa, Subordinarr.
— Subordinatameiit, Subonil-
natamente.
— Subordlnaiidn , Subordita-
zione.
Sabomli-oniaa, Subomare. R
popolo direbbe Dd la steeea,
SUOO (Volg.), Vedi SuU: N. fr.
volg. : « L*h on omm suee snee^:
« £ un omo auBtero ». Suee com
el pan de met : Asciatto come I'e
Bca. Suee de gamb : Di jnanbt
Bcbiette o asciutte. (Giooo) Unico.
Vedi Sbluse. F^« al suee : Esseiv
arso o asciutto o al verde. Suee.
suee (grido di monelli alle mft-
Bcbere senza coriandoli) (Manca).
— Sucda, Rasciugatura, Asciii-
gamento, Asciugagj^ne. «Se fr-
guita sta stteeia el jwrment elbn-
sard tutt » : « Se questa siccitii ooi-
tinua, ecc. ». I Dd la sueeia al 5a-
villi : Lovar raoqua al Naviglio. 1
Stampita (non molto in uso) M
dna sueeia o 6na suppa. Vedi
Stuaa.
Succed-edun-^es, Sucoodeie.
Acoadere. *Jj*^ quill ehe sueeed!*:
« Cosi segue ». Sueeeda quHl du
vcBur suceed: Segna cbe pa6 0pp.
Sia come si vogiia.
sue
— 733^
SCG
accint (la), In suooiuto. (11
►. direbbe : In ristrUt 0pp. In
ch paroll),
uda-udaa, Sadare. Fdi sudd
I : Far sudare uno. Sudit edme
t hestia: Sudare tre camioie.
7 po pisgd, in Itti e d\ ehe I'e
laa » : « £' pub pisciar a letto
ire ch'^ sudato ».
- Sudorlfer, Sudorifero. .
- Sudada, Sudata.
- Sudadinna, Sudatina.
- Budarl, Sudario.
•ud6r , Sudore. Andd tuU in
n sudor : Andar in Budore. G6n
m sudor : A grande stento. J)d
vlenl el sudor: Rientrar il sudo-
I>anee pvMdagnaa de bdn su-
' : Sudati. Sudor frhdd : Sudori
ddi. Sudor de la mort: Idem.
liidelegli-6gaa, Suddelegato.
luddit, Buddito.
lilddizldn, Soggezione. Mettsud •
4on: Tenere o Mettere in sog-
Eionc. Avlgh o Patl la suddi-
n .* Ayere soegezione. Avhgh
ngasiiddizion:Noii aver paura.
£. : « St6 appariamentin el g'd
,ngu suddision de quhlld'dngran
^r » : « Questo appartamentino
n ha niente nieiite paura di
ello di un gran signo re >. For^
Inga de suadizion: Non soifrir
ggezione. On lavorh de suddi-
in : Un lavoro di Boggezione.
3iteffJi-effiBA-effa88, Assueti'are,
rvezzare. Suefcus dent: Avvez-
roisi 0 faroi il callo. Sueffaghi
Hi a 6n bagdi: Tirar su un mal
'vezzo.
- Suefliazi6ii, Assuefazione. Fit
issuefasion: Faroi I'uso.
BuMl, Acoiarino. « ^vegnuufcBu-
', el suell de la rceudu » : « E usoito
iGciarino dal mozzo della ruota >».
sufficient^ Sufficiente.
Bnfiragit-airaa, Suifragare. N.
. : « Cossa suffra^a md, quest? »
1 die.) : « A cne vale questa ra-
one ? »
- Snfragg, Suffragio. — per i
lim del purgatori: Idem.
Bnga-ugaa-ugasB , Sugare (1),
Bciugare. Fa sugd i pagn al sol:
»r af^ciugarc i panni al sole. Su-
(1) Sudare signiflca invece Concimare,
>1 linguagji'o agricolu, e c'e il proverblo;
\\ non 8iig!i noa lega.
gass el sud6r : Asciugarsi il sudore
(Ter^jere h ail'ettato). Sugct su vun
al gvcBugh : Asciugaro uno di do-
nari al tavoliere.
— Siiga, Suga. Carta sugd: Car-
ta assorbente o suga.
— Sugada , Sugadlnna , Asciu-
gaturaL Asciugamento.
-r pttgaman , Asciugamano e
Sciugamano.
Suggen-erii; Suggerire. ^M*'e
minga suggerti de fall » : « Non
mf Bono sovvenuto di (II pop. di-
rebbe: M'h minga veanuu in ment).
I SuggeH la part dalscufibtt: Sug-
gerir la parte ai comici dal .cu-
polino.
— Suggeriddr, Rammentatore e
Soffione. La Intsa del — .* La buca
del soffione.
— Suggeriment, Suggerimento.
SuggestiT, Suggestivo. Ona in-
terrdgazion suggestiva: Idem.
— Suggestidn (P. N.), Idem.
Sllgli, Sugo e Sucoo. «^ ehe
sugh / » : « A ehe pro ? o Con chc;
sugo ? » Tirci foRura el sugh d^6n
liber: Estrarre il sugo d' un libro.
Disedrs senza sugh: Discorso sen-
za sugo.
— SughiUo, Sughillo.
— Sugos, Succoso. On persich
sugos: Una pesca succosa.
Sniddi, Suicidio.
Sul, Sul. N. fr. : Avegh i fond{
sul... Cremaseh: Aver le posses-
sioni nel... Casentlno.
Sultano, Sultano. Pari el gran
sultano : Parer il gran sultano.
Stunmum (Al) Al piil, TuU'al
piu, A fame o a dime assai.
Saperii-eraa>6ra88. « Oh'h nis-
stin ehe el super a in del... » : « Non
c'6 nessuno ehe lo superi nel... ».
Superd, sh sths: Su]jerar sh stesso
o Sfodorare ogni seienza.
— SuperabU, Superabilc.
— Superazi6n, (Volg. ). Vedi
Suppuraeidn.
Superb, Superbo. Diventh su-
perb: Salire in superbia. Superb
c6me Lueifer: Superbo piu di Lu-
cifero.
— Superbia, Superbia. Avegh
de la gran superlna : Avere una
gran — o chiella (in varii luoghi
di Toscana).
— Superbia8cia , Superbi^tta,
8uperbi68 . 8uperb6n , Super-
bonazz , Superbiaccia , Super-
81] P
— 734 —
SUP
biettft e Superbiucoia, Supeibioso,
Superbo ! SuperWssimo. t>» «J-
perhon de vun: Non avrebbe detto
sil Grandueti tirati in Ik. ^
Supercii-erclaa. Soperchiare.
Snperclarla, Soperchieria e a<
«^ Soverchi. Mi vodi minga sof-
fri ehe ae tisa di superciarit » :
'« lo non soffro ohe si usino so-
verchi ». « _-
Buperflcla (Volg,) , Superfice,
Superficie. « . i «-
-1 Saperfiolal, Supei-ficiale. ^
— Superficialltaa, Superficia-
lit5..
— Superficialinent, Superfioial-
mente. . /« u. v ^ •
Superidr. Supenore. (Sost.) At
superior bisdgna avegh rtspett: A
Huperiori conviene portare rispet-
to. I jAdd.) Antorizzazidn supe-
rior: Idem. VesH superior a eertt
calunni: Essere superiore a oerte
oalunnie. „ . .,,.
— Superiorltaa , Supenonta,
Albagia. V6n quelVaria de supe-
rioritaa.., : Con quelVaria di su-
periority..
— Saperiorment , Supenor-
raente. , ^.
Superlatiy. Superlativo.
— Sttperlatlvament (P.N.),Idem.
Superstit (P. N.) , Superstite.
(11 pop. direbbe QuHl ch'l restaa
al mond).
Superstlzion, Superstizione. (ii
pop. dice Arlia).
-■ Super8tlzi68, SuperBtlziosdn,
Superstizioso , Superstiziosaocio.
(11 pop. dice Arliatt).
Supl-upU, Sorbire, Assopire.
« m dorma no, te supii »: « -Non
dorme h asaopito ». . ^ c
— Suplment, Assopimento, iso-
pore.
Suplement, Supplemento.
Suplent, Supplente. (Parlando
di leva militare il popolo dice M
Oamhi). ^ ,. _.
Supli-plli-pliss, Supplire. « Fan
a supliss » : « Fanno a supplirBi
Tun I'altro ».
SupUca. Supplica.
— Suplicli-lcaa, Supplioarc.
— Supllchdtta. Supplichetta.
Supllzzl, Sujjplizio. in Ah ehe su-
plizi l'^ quell ficBu! »: « Che sup-
plizio quel ragazzo ! » (II pop. dice
eora. Ah ehe torment).
Suppa (Volg.). Vedi Zuppa. N.
fr. : O suppa o pan moftti md
in frasch in foeui: Tanto znp^
come pan molle. , ,. „
Supfii (Volg.). Vedi Z^PP^
Supp&'-uppaa. Vedi Zt^p^^
Sapponent, Presuntuoso.
— Sappones, Presumere.
— Snpponibil.
— Supponn - po«t , Suppooft
« Supponhmm ehe »: « SuppoaB-
mo ohe >». „ . .
— Supposizidn , SupiMMini
« Fhmm 6na — » : « FaccMmw i
Bupposizione ».
Bupr^nun. Supremo. JsW iriham
supremm: La Cassazione.
8upur&-iiraa , Suppiirare. |C
pop. dice piu volont. Vegnt a nf-
puraeUkh).
— Supnratiy, Suppnrativo.
— Supurazldn, SuppuraEtone.
Sur, Sor, Signore. £1 surld:
II signor tale. El sur CommeiH^
t6r : II signor Commendatore. Sfi
si e Sur no : Sissignore e Noaa-
gnore. La sura tal: L#a signflo
tale. ., ^
Burba, Ti-omba. (Fig.) « QtuUii
dna surhaf Tel doo a nrneuru*:
« Quello 6 un beone ! Te lo ilo >
prova ».
Surbi-bll, Sorbire, Aflsorbot.
« La carta suga Vi^ surbii sn hA
Vineoster » : « La carta aseiugHi*
assorb) tutto I'inchiostro ».
Surbnl-uii, Sobbollire, Femiet-
tare, Ribollire (1).
Snrbnldara. Feraientazionc.
Sar688it (Volg. id.). Vedi Kmt-
re^rift
Siirog&-osaa-oga88. Sorrogair.
— Siirogazl6ii, Surrogazioue.
Busanna. N. fr. : La casta S»-
sanna: Idem.
Buscettlbll, Suscettibile. (Upo|>.
direbbe in certo sense JRermaMf}.
Suseettibil de migliorament: Hen.
Suscitk-itaa, Suscitare. (II pop.
direbbe Fd nass ). « Sla robba m
podaria suscitd, dn bordeU tnjvitf*!
(1) Mentre il Snrbui mllaaeM warn ^
prestaa traslati. il RtboUire aehadi hi'
li. Ribolltrtl una coaa * : Tornarti m ii
mente. P. E. : Ora ohe nt riboUa, n »
devi dieoi lire. Corrisponderebbe al Miilr*
m. d. d. : Me adnt iruognaa ehe Urns 4t'
vet J ecc. Ml ribolle sempre qn^Ua — ^*'
ingiarloea e oosi Tia.
sus
— 785 —
SVA
t > ; « Questo fatto potrebbe su-
%MrtaT una sommossa*.
SviSB, Chiella Albagia, Kuzzo.
.-fffkgh 6n gran suss: Aver della
bi.iella.
Sussi-nssll, Gangbii'e e Ustola-
»• « Perehi U fee sussi std pover
S£fffin f » : « Perch^ fai ganghire
>^ questo povero bambino I » £1
mw^ e/ sttssiss dnpoo de eame: II
«xie Bt^ netolsiido im po' di cie-
SuBsldl, Sussidio. M sussidi de
% paroeekia: II sussidio del par-
ooo.
BuBsidiarl, SuBsidiario.
Siuwiegh, Sussiego. StA in sus-
i^gh: Star in sussiego. (II pop.
i.ce Stdt sostegnuu),
SusBistensa, Sussistenza.
— Su88i8t-i8tii, Sussistere. Bob-
tM ehe pd minga sussist : Cosa cbe
on piio reggere.
— sussisteiit, Sussistente.
8ii886r, Susurro, Sosurrio. On
•ran sussor: Un gran soalpore.
y^ss pussee el sussor eh* el rist :
S pill ii fumo cbe Tarrosto.
Butt, Asciutto. (Add.) SuU de
*€iroll : Asciutto di parole. Avegh
'^l stitt: Saper di seooo. Heslci
m€tl: Rimaner all' asciutto, (po-
'«ro) Restar al verde. (Sost.) II
eoco. Putl el «u<(.*Patirrarsura.
SuttlgUiua, Sottigli^zza.
— SnttU, SottUo. SuUil de pell :
>elicato o Tenero delPonor pro-
»Tio o Permalosetto. Suttildedo-
a: Di doga sottile. (Fig.) Un oen-
io molle.
SuttigUi-gliaa-gliass, Assotti-
' — SuttUln, Sottilino. « L'h sut-
Itin el fioeu » : « fi — o mingher-
luo il ragazzo ».
Svaccli-accaa-accaBs (P. N.),
(vacoarsi (1). « An tentaa de svac-
allttf ma gh'in minga riussiii*
cU donna onesta) : « Hanno ten-
ato di deturparla, ma non ci so-
lO riusciti ». Parld — : Parlare
aidamente.
STagaeui, Svagarc (2), Svagarsi.
(1) Svaccarsi vuol dire; Buttarsi giu n
draiarai come una vacoa. P. E. Appena
ede aa po* d^erba folta subito ^11 si
vacca.
(2) Svagare signiflca interrompere chi
avora di voglia, con vaghezza.
Andaa 6n poo a svagdss: Audai^
a svagarsi un poco (Il pop. dir. r
A eiapph de I'aria).
SyaujilL-isaa, Svaligiare.
Syani-anii, Svanire. Tutt i me
speranz in svanii : Idem. | (Di li-
quore) Immelensire e Svanire.
Svanlment (Volg.). Vedi Scent-
ment,
SYBJOULggik-'BggkUL, Disavvan-
taio^are.
BTantagg, Svantaggio. « In stif
ktvord a*oo del svantagg » : « In co-
desto lavoro ci trovo svantaggio
o soapito ».
Svantaggids, Svantaggioso. On
eontrtUt — ; Un contratto — .
Svaporlk-oraa, Svaporai'c. «if ^<-
teigh el buseidnin, se de nd to hen-
zinna la svapora » : « Mettioi il
tappino alia boooetta se no la ben-
zina svapora*.
— Syaporament, Svaporamento.
— Syanzica (In dis.). « HI g'd, di
svamich » (vecohio volg.) : « Ha
dci quattrini».
Syargellk-ellaa (In dis.). FIa-
gellare. « El g*dt svargellcM laf€te-
eia eolla frusUt, » : « Gli vergneg-
gi6 la faccia coUa sferza ».
— SvargMl, Vergheggiatura e
Sgrigna. it HI ff*a aneamo el svar-
aell sulla faecxa » : « Tiene sempre
la sgrigna sul viso ».
— Svargelladura. Vergheggia-
tura.
8yarUi^iaa-ia88, Svariaro. Tanh
per svariass dn poo : Tanto per
svagarsi un poco.
Syeglla, Sveglia. SdnA to sve^
glia (Militari e Collegi) : Sonare la
sveglia. | Carted la sveglia (orio-
le): Caricare la sveglia.
— Syegllarln, Svegliarino. « /
eampann a V alba me serven de
svegliarin » : « Le campane all'albn^
mi servono da svegliarino ».
Syegni - egnuu, Svenire. « Me
s6ni sentida svegni » : « Mi somy
sentita svenlre ».
— Svenlment (P. N.), Sveui-
mento. « ^ to seiora gh*h vegnun
6n sveniment » (cameriera cbe
parla) : « Alia mia padrona venne
poc'anzi uno svemmento ».
Syelt, Svelto. « C6m^ Vh svell
quell ba^ai » : « Come h svelto quel
ragazzo ». « El Carlo Vh svelt ma
anca el Lisander el eoionna mtn-
gra » : « Carlo h svelto ma anche
SVE
- 736 ~
1' Alessandro non monda no»po-
— Sveltlzia (Volg.). Vedi Svel-
iezza.
Syeltura (In .dis.). Vedi 8vel-
lizza,
— Svelt6n^ Volpone. « L'e 6n
^vetton de prtmma farea»: « £: un
i;ran volponaccio ».
Svenli-enaa-^iiato-^nass, Sve-
11 are. « M par 6n Seneca evena-
/o »: « Pare Seneca svenato ».
Syentli-eiitaa , Sventare. « I/h
6n spentaade vun » : « £ nno sven-
tato ». Sventit 6na eongiura: Sven-
tar una eongiura.
Syentrli-entraa, Sventrare (1).
Sventrh 6n poUtsUr: Sbuzzare un
polio. Sventrd ona dUaa: Sven-
trar una citt&.
— Sventrada, Sventrata.
Svergink-iiiaa,Sverginare.(Fig.)
Svergind 6n vestii : STerginare o
Incignare un abito. <c An^mih, a
li^, eh' el svergina at6 lattimel » :
< A lei, si serva pel primo ».
Svergnk-ergnaa. Vedi Sbergna,
— Syergn6n. Vedi Sbergnon,
Syergognli-ognaa, Svergogna-
re. « ^ Vd. 8vergognaa in faeeia
41 tutu » : « Lo svorgognb in'faecia
n tutti ».
— SY^rgol (Pop.), Bieco.
— Svergolk-olaa-olass, « Quel-
Vassa Id la s'h tutta svergolada » :
« Quella tavola 8'6 sbiecata o an-
che 8'6 imbarcata (se ha fatto con-
cavo nel mezzo) ».
Syerza, Idem (2). Importd 6na
itverza : Non importare un cavolo.
SYlgn^-lSBaa, Svignare.
gndusela: Partire naaoostr'
Syislt-isaa (P. N.), Svisai
ah % robb: Syiaare le coae.
8vi8oer4-eraa-era88 rp. N.|
scerare. (Golto) Sviteera 0n
Sviscerarun autorc. A.tnieu
seerada: Amicizia s visceral
Syista, Idem. « Oo fan. .
sia ehe me perdonaroo nuU
« Ho. commesso una svir"
non mi perdoner5 mat ».
Sv6ia-iaa-lass, Svogliai
Vuotare, Svotare (2). Svaia t
ehtU o el goes: Sciog^liere o
re il sacco. « Jj'h &i\ /Ubu sw
<c E un ragazzo svogliato e
svagolato ».
Svoiaborsin, Votaborse.
nev€M svoiaborgin : CameTi
taborse.
— Svoiada, Votatura. OMi
iada de sa^eoee : Un votamenl
tasche o di Bcarsella.
STOlan , Svolazzo. Stol^
ealligrafo: Svolazzi da caJIij
— Svolauli-anaa , STolai
/ piumm di bergaglier svol
8ut eappHl: Le penue dei B.
glieri B.volazzano buI cappellc
— STOlaxsada, Svolazzamei
« G'oo bisdgn d'6na gvoUuezi
campagna.TH « Ho bisoinio
po' di svago in campaena >.
mhrlo VcL daa 6na evoL.
e l\f in la stanza, e pceu Vh
ld,y mart « sUeehii » : « D ml
fece un po' di svolazzameato.
e 1^ nella stanza, poi cadde mc
stecchito ».
'^V
T (Si pronuncia Te) T (Ti) Te
o td finito: T6 o to finito. Tea ta
frittada : T6 a ta frittata. FSr a
te : Perro fatto a T. « Mettegh i
vit al T e franchel ben » : « Alctti
le viti al 1 e assicuralo bene ».
(1) Sventrato in fior. e add. che si ap-
pUca a chi nnangia moUissimo.
(2) Sverza in flor. e particella di ]egno
spiccata dal suo fusto o d*aJtra materia
staocata dalla porzione maggiore. La frase
0 tfunque precisa, ma non si usa.
Tabacck-cassela, Tabaccaiv
Stabaocare. « M tah€Kea iuU\
sanlo dlymtc Egli stabacoa tat
8anto giorno ». I kUI te Vh la^
cada serna di crhppa » : « Fildtl
la svignb senza voItar»i indiel
(1) Svogliaro signlflca flir perdere la
glia. Tutvalira oosa.
(2) Svotare e parola tecaiea. La di
i sellai per oavar fttori la borra dai _
(3) Fa scritto, ma ora f ia dis. « jn
81 dice Stabacoare.
TA«
- 737 —
TAB
- Tabaoob, Tabacco. Laeolti-
I6n, la ferma, la regia di tor-
c: La coltivazione, la ferma, la
ia de' tabaoohi. — de fumii, de
% sU: — da fumare, da naso. —
snaa, trineiaa, in fcRuittf eee, :
xaaoinato, trinciato. in oorda.
baeeh de fraa o fdffa: Crusoa.
•d tabttecn: Tirar tabaooo. Ma-
pit tabacch o eiceit: Masticar
acoo. Varl nanea 6na presa
tabaeeh: Non valer oioa o una
Ba. CQl6r tabaeeh: Colore tor-
5cato. .« Tabaeeh, tabaeeh /» (a
le) « Maroia via )».
- Tabaochent e TatMiccds, Lor>
dl tabaoco, Tabaccoso. On vhee
aeeos: Un yeochio tabaccoso.
- TalMUSCdn, Tabaccone. «i>'^
tabtteeout ehe tira sii per el nas
fnksz ehilo al dl de foRuia » : « £)
tabaccone che prende dal naso
mezzo chilo di foglia al gior-
- Tat>acchee-era , Tabaccaio.
i tabaeehee n6 dovessen vend
i tabaeeh e sal slarien frhseh:
i tabacoai non doTessero ven-
re che tabacco e sale, si ohe sta-
jbero freachi.
- Tabaccherinna , Tabaochie-
la.
rabaloaurl, Baggeo, Zavali (in
».). ^Te see dnpover tabaUeri*:
Jei un povero bubbolo ».
rabar, Tabarro (1) , Ferraiolo.
hh sii el tabar: Inferraiolato. |
ig.) *Ul g*dt faa &n tal tabar
e tutti Vdn ereduu lii el lader » :
^li affibbi6 una critica tale che
fcti lo ritcngono ladro ». Nigher
me el tcAar del diavdl {in senso
9rale): Nero come Lucifero. (Se
»se in senso materiale ) Nero
me la cappa del camino.
Tabareu, Ferraiolino. £1 la-
',rell di pret : II ferraiolino.
- Tabarasc, Ferraiolaccio.
- Tabar6n, Tabarrone. « El s^e
volticM denier in del s6 tabaron e
a atidbmm » : « S' awoltolu nel
barrone e s'avvib ».
Tabbia, Serei)olatura. « £1 m'd
andaa 6n earieh de qttadrH de
(1) Tnbnrro anche in Fior. significa cib
e 6 il nostra Tabar j ma la voce e molto
eno usata che non sia Ferraiuolo oil ha
tigo dl maggiore amplezza. Anche Man-
llo.
scart tutt pien de tabbi » : « Mi spe-
di un carioo di mattoni tutti a
sorepoli ».
Tabbi, OuBcio. Tabbi de fasckh
de basgiann: Gusci freschidi fa-
gloli, di baccelli^ di fare, eco.
Tabe, Tabe. « El g'h la tabe se-
m/e> : « £gli ha la tabe senile »;
— Tab^a, Tabella. « I/^ notaa
su la tabella » : « E registrato nel-
la tabella ». Ija tabella de la la-
vandera: La lista del bucato. «£'e
6n liber noids tutt a eifere a ta-
bell » : « £l un libro noioso tutto a
cifre e a tabelle ».
— TabeUamm/Tabellame (T. di
stampatorij.
— TabeUetta. Tabelletta.
— TabelllBta, Tabellista (Manoa
ai dizionari, ma non>i dicealtro).
— Tabell6n, Tabellone.
— Tabelllonaa, Tabellionato.
« El nodar el g^Ht mess el sigill del
tabellionaa » : « II notoio vi appose
il sigillo del tabellionato ».
Tabemlicol, Tabemacolo(l), Ci-
borio. (Fig.*) Pari el tabemeuiol di
Ebrei: E' mi sembra un taberna-
colo codesto.
Tabid (D. Fr.), Tabl^, Quadro.
JU tabid (Teatro): Far tabl<> o
quadro finale. « Tabid/* (escla-
mazione dinanzi a cosa inaspet-
tata) : « Tabl5 o Bella scenetta ! *.
■— Tablorin. Ritrattino, Qua-
dretto.
Tabord JD. Fr.) i Taboretto),
Sgabello, Tamburetto. (Corsica).
Tabula rasa. Tabula rasa. Tam-
Suam tabula rasa : Tamquam ta-
ula rasa.
Tacca, Tacca. De basaa taeea:
Di bassa tacca. De mhsea taeea:
Di mezza tacca. P. Es. : On no-
bilu^ss de mezza taeea: Un nobi-
luccio di mezza taglia. | (Stam-
patori) Tacca. | (Intaglio) « Fagh
6na taeea sit, qtiella tessera » : « Fa-
gli una tacca su quella taglia ».
laDhahel al moletta; te vedet nb
ehe Vh tutt'a taeeh » : <c D^ all' arro-
tino quel coltoUo ch^^ tutto pieno
di tacche».
(1) Tabernacolo, in .flor., vale quella ohe
in mil. e Cappelletta. E usato perb anche
per intlicare la nicchia del SS. Sacra^
mento. In senso flgurato poi lo si pun
usare per indicare aromenicoli, vestiario
disadatto, ecc.
I?
TA€
— 738 —
TAG
Tacca-ocaa - coass, Attaooare,
Attecohire, Agffiungere. Tacea
adree: Se comtneia a UieecL adree
el ecUd o el fredd : Se eominoia a
far caldo o freddo. Taccdi balin:
Attaccare discorso. P. E. : « Se el
fd tant de taeeh balin el le Jiniss
pu » : « Se eominoia a oianciare
non la finisce piii ». Taeeit diseors :
Attaooare disoorso. P. E. : « -S7 H
hmm eomineiaa a taccdi disedrs » :
« E 11 abbiamo cominciato ad at-
taooare disoorso ». Taeedt hega o
haruffa'. Abbaruffarsi o Attacoar
briga. (Fig.jj « Chi el eens el taeea
minga » ; « Qui il disoorso non at-
tacca ». Taccit e6n : Attaooare oon.
Taceh c6n la spua : Attaocato ool-
la saliva o Appiccioato oollo spu-
to. Taee€M cdnia eolla, la pasta^ el
riff ddppi : Attaocato con la ooUa,
con la pasta, col refe doppio (1).
Taeed dent: Dar dentro. Taeeii
denter in qiMicoes : Urtare in oheo-
ohessia. « Oo taeea dent in d\6n
eiod e me sdnt searpaa el vestii > :
« Ho dato in un oniodo e mi son
laoerato Tabito ». Taecd, foeura :
AfSggere (non com.) o Attaooare.
« An taccaafoiura i avvis » : « Han-
no attaocato in pubblico gli av-
visi ». Tac^it fceura i pagn sit la
linghera: Tender o distender i
pannl sulla ringhiera. Taceh gid.
N. Pr. : Taeedt aid el temp : Chiu-
dersi o Mettersi male o Sourirsi o
Guastarsi il tempo. || « M latt VI
taeeaa aid in la eazziroRula » : « II
latte s'e aocagliato sul fondo del-
la cazzarola ». Taeccb in. N. tr. :
Taecdi in gdla: Raspare o Ra-
schiare la gola. Taeeh in Vonor :
Intaccar I'onore, la riputazione
d'una persona. Taeeasa inshmma :
Appaiarsi o Radunarsi. P. E. : /
rondin ee ta^cken inshmma per
andh via : Le rondini si radunano
per partire. Taeehsbtt: Attaooare
e anche Metter sotto i oavalli.
« Tacea sott la griaa al tandem » :
Attacca la grigia al tandem. Fd,
laced, sott Vanonima: Far attacoare
VAnonima o Valersi dell'Anonima
per servizio di vettura. \ it^ Oo
taeeaa sott a lavord. edn molto
gust » : « Mi sono messo sotto a
(1) Refe doppio in fior. h bella frase che
manca a noi. Vuol dire a tutto andare ;
Sparlare, Piangere, Cucire a refe doppio.
lavorare oon ^ran piaeere ». T»
ed, sott a quistxonit .' Attaoearia ea
alouno. Taee€ts9 sott a pugn: Fi
re a pugni o Menarsi de' pan
Taeea ^: Appendere. Taeea d
6n quader at mur .* Attaeear ■
quadro alia pfu^te o al man
Teusedi sit 6n vesHi a 6n €iod:it
tacoar un vestito a on. cldtdi
Taxied sii el ealdar : Mettat i
paiolo al fooo. Ta^cii su d m
p^U; Attacoar 11 cappello. (fit
Andare a moglie. Ta&cd »■
mhtsa, la secewu: Marinare«»
lare la messa, la scuola o Is 1^
zione. i^Udn taeeaa sii^ : •I/aat
appiooato ». « Oo hutttta Id ^
proposta ma Vd minga taeeaa*
« Uo buttato \h una proposta bi
la non ha attaocato o anekt A
teechito». Taeeeus cUpeg : AttM
oarsi al peggio. Taeed. fceugh: it
piooarsi il tooo. I\>d^ taeed sk t
lavd gid (Pr. nuoviss. volg. di »
gnifioato inoeito): Pa5 andari
riporsi o Andarsi a riporre o Fw
smettere di si>erare o Attaeear k
Yoglia all'arpione. « Jfe par di
taeehen aid » (di giovane e lafB
za) : « Ml pare ci sia del buonot
T€ieed 6na brugna al euu: M(t-
tere un cooomero in eorpo s nH
Taeed i pagn spdrch per el it
vandee: Appuntare il bucato «:
panni x^l oucato. « Itl garofdlU
ta,eeaa » : « II garofano ha iltte^
ohito ». « G6m^ el vd el giomedt*
« Oh I'd taeeaa » : « Come Ta il tw
glomale ? » « Bene. Ha preso o to
atteoohito». Ona paroUa toM
Valtra: Una parola tira Taltn.
Taeed e&me la gremhgna : Attw-
carsi come la gramigna. FSttMft
taeeaa nagoU (di persona eperw
piil di donna) : Esser ma^ hm-
gra. (di oosa) Non esseroi denti*
aloun utUe. Taeeass: Attaceani.
Taecass a tutteose : Attaccarsi *
tutto. N6 podl taeeass de nitsmn-
na part : Non oi essere ove attac-
carsi.
— Tacc^hen, Aggiungere. P.E.:
Tcieeagken e tireghen ria edme gk
eomoda/ : Aggiunperne e leyar-
gliene come meglio gli piace.
— Taccadura, Attacoatura. Tro-
vagh la ttieeadura: Trovar il pnnto
d'attaoco.
— Taccagarbui o Taccallt, At-
taccalite, Attacchino (Pistota).
TAG
— 739 —
TAG
— Taecament, Attacoamento. /
servitdr del di dHnec&u g'dn pit de
Uiceameni ai padrdn : I servitori
oggi non hanno pi^ attaccamento
ai padroni.
xacoh, Taoco. Adhs se usa %
scarp senaa taceh : Oggidl Bi usano
le soarpe senza tacco. (Fig.) Bass
de^ taeeh: Di nasoita plebea. | (Dei
tipografl) Taoco. MHt di taceh sul
timpen : Metter de' tacohi sul tim-
pano. Taceh, taceh (onomat. del
oussare all'iiscio): Ticche tacche.
— T&cchei^gili (Metter pezzetti
di carta sull'impronta del timpano
da stampare) (P. N.), Taccneg-
giare.
Taccbent, Attacoaticcio. « G*oo
i dit pien d*6na robba Uiechenta
ehe 800 n6 eossS T^ » : « Ho le dita
imbrattate di un non so ohe d'at-
taocatiocio ». « Cdme I'h taeehent
8t6 vi8*e »: « Gom'6 tenace oodesto
Tischlo ! » Ona materia tacchenta
e grassa: Una materia yiscMosa
e grassa.
Tliccheta (Onomatop. di piccolo
colpo o di esclamaz. espnmente
oosa improYvisa), Taffete. in E lu
Ulccheta 6n colphtt in sul tav6l » :
« £d egli taifete ».
Tac^in (D. Fr.), Tacohino (1).
Tiratino. « L^h 6n tacchin in del
spend, in del pagh, ecc, » : «£} ti-
ratino nello spendere, nel paga-
re ». « C6me 1% tacchin quell pa-
ver omm » : « Gome h spiloroio
quel pover omo Opp, Gome sta
sugli ayanzetti quel pidocchio ». |
Savh de tacchin : Sapere di forte.
— TaccMtt (Gappellai), Tasselli.
Taccogn, Bofonchino. V^s 6n
Martin taccogn : Essei^e un brou-
tolone incon*eggibile o Un bor-
bottone.
— Taccognada, Borbottio. Ona
taceognada mai pit finida : Un'in-
termmabile brontolio.
— Taccognk e Tontogn&, Bo-
fonchiare. « T*ee finii de taeco-
gn& f » : « Hai finito di bofonchia-
re? »
Taccoln, Taccuino. Fd taecoin :
Almanacoare. « Taecuini novi sdra
de Vanno novo » (grido de' ven-
ditori girovaghi): « Lunari novi ! »
(1) Tarohino, sarebbe inutile il dirlo, e
il gallo d'ladia e non rende menomamente
a Tacchin milanese.
— Taccolnattj Almanaccaio
(venditore di taocuini).
— Taccolnett, Lunariuccio.
— Taccoinista, Almanacchista.
— Taccola, Taooola (1), Baccel-
lo. Taeeol e cornitt: Baccelli e fa-
giolini. I Ghiaocherino. ml,'^ 6na
taeeola ehe el taa mai » : « £} un
ohiaocherino ehe non smette mai ».
— Taccolli , Gioalare. «.M g* it
daa resdn de taecold, sul so eunt> :
« Gli diede ragione di cicalare su'
fatti suoi ».
— Taccoladdr, Gicalone.
Tacc6n . Tacoone ( 2 ) . Toppa ,
Zeppa. 1/ e peg el taceon ehe el
bus: Meglio una toppa ehe uno
sdrucio. (Nei versi). « M ff'it miss
6n tacedn per via de la nmma » :
« Per amore della rima gli mise
una zeppa ».
— Tacconli-cconaa, Tacconare,
Rattcppare. « Oofaa taeconh su i
papdzz » : « Ho fatto rattacoonare
le soarpe o gli stivaletti ». On ve-
fitii taeconoM: Un abito rappez-
zato 0 rattoppato. « Se eapiss ehe
quell sonett el Vib tacconoM » : « Si
oapisce ehe quel sonetto lo ha
mandato avsmti a suon di zeppe ».
— Tacconada , Rappezzatura.
« 8t6 vhrs ehi Vh prop% 6na tacco-
nada » ; « Questo verso h un vero
rappezzo ».
— Tacconee (Nelle sartorie ^
quell'operaio ohe attende a rac-
conciare abiti). Raooonciatore.
Tac6re. N. rr. : On hUl tacere
VI st€ta mai scritt : Un bel tacere
non fu mai scritto.
Tacit&-ltaa, Ghetare. « Cdnt cent
lirHt V oo tadtaa )» : « Gon cento
lirette gli ho fatto smettere ogni
pretesa ».
— Tacit, Tacito. Fit la part del
tacit: Lasciar parlare gli alti*!.
— Tacitament , Tacitamente.
« Tacitament el voreva fh eap\
ehe... » : « In modo sottinteso vo-
le va dar a intendere ehe ». || *iJIoo
ottegnuu el tacitament yn«^Ott&iini
ehe s'accontcntasse ».
Tadee, Taddeo, Mmchione. « Te
(1) Taccola in fior. e tutt*altro. Vale
Bazzecola e anche Difetto : Stare su tutte
le taocole e Tutti s^ha le nostre taccolc
e vale anche : Gazza.
(2) Taccone in fior. e accrescit. di Tacco
e non e Toppa.
TAF
— 740 —
TAI
see propi 6n tadee ear el mh ficeu » :
« Sei proprio un taddeo figliolo
inio ».
Ta£uiarl, Tafanario. «... e V di
mostraa el iafanari »:«... e mo-
str5 il bel di Koina».
T&ffeta, Taflfete. « S*erem per
seapph quand lit, taffeta, el n''disor-
pres » : « Eravamo o Stavamo per
scappare quando lui, taffete, oi
sorprese ». Vedi Titeeheta.
Taffl (In dis.), Taffio (iu dis.) (1).
Vedi F^cdatoria.
— Taifiada, Mangiata, Scorpac-
ciata, Zaffata, Tanfata, Botta.
« (yoo daa dent 6na taffiada ter-
iHMl » : « Ne ho fatto una bella
scorpaociata ». | Zaftata. « Da la
ada odeea m'h vegnuu ma 6na taf-
fiada de tin mal digerii ehe te
disi oeca / » : « Dalla sua booca mi
venne al naso una zaffata di vino
mal digerito, che ti lascio pensar-
re y^. i * M g'd lassaa anait 6na
taffiada 8u quell' argonient ma lit
Va faa orlgma de mereant »: « Gli
diede una Dotta auU' argomento
ma lui feoe orecchie di mercan^
to ».
Tafftli, Taifet^. On vestU de
taffth rasaa: Un vestito di taffetk
raaato. | « G'oo miss in sul titi 6n
toeehtll de taffth » : « Gli misi sulla
ferita un pezzetto di taflfetJi ».
TagUoauT (D. Fr.) (Sarto che
taglia le stoffe), Tagliatore. « L[t
el mh tagliceur > (aff.) ; « E il mio
sarto ».
Tai, Taglio. Vend al tai: Ven-
dere a taglio. Fass 6n tai: Farsi
un taglio. On tai de vestii ; Un ta-
glio o stacco di abito. M tai di
Mseh : II taglio del bosco. | On b^ll
tai d'occ o de vitta: Un bel taglio
cl'occhi o di vita. | M tai del vin :
II taglio. I De pdnta e de tai:
Di pimta e di taglio. I « Daglt
6n tai al t6 disedrs » : « Dagli un
taglio a codesto discorso ». — a
6na lit : Dar un taccio. Q El tai di
quint (teatri): Scaualatura o Sea-
ucllatura de^e quinte. | Vegnl a
tai: Venira taglio. P. E. : (Pr. Tutt
i rohh vhgnen a tai, finna i 6ng
(1) Taffio ncl nenso di Pacciatona non
1o si usa pi6 a Firenze, mentre e vivo il
TafRaro : Mangia (le golds che noi non
abblamo mentre pure abbiamo Taffiada I
Taffion. '
per peUt Vai (Lett.): Tatto jm
venir in taglio, perfino Ic-ungfeii
per pelar Taglio (appross.) (Pr.ti>
Bcano) Tutti i nodi ven^no li
fettine e ogni pruno i'a siepc.
On'' tai in la peltde c6nseia: I m
scarnitura nella pelle dA eonek
I « L^d hattuu la hialia c6n.t el tm
de la steeea » : « Batt6 la pdii
collo sgbembo della stecca *.
B I/Appell el q'd, daa <jn toi oA
sentertsade prima istanza: L'if-
pello annullb la sentenza del tD>
Dunale. | On peUtd ciint 6n b^lm
de moda ; Un sopi-abito con im M
taglio di moda. ^l tai de Fism
de Panama: U taglio dell'isiM
di Panama. On' arma a dun tH:
Un'arma a due tagli.
— Taia (Camera nelle aeeck
dove silavora alritai^rlio delleli-
stre), Forbici da ritai^liare. | Ti-
glia. « O'dn mess sit Sna Una fo
ehk el le arreslardt »: « Misero nu
taglia per uhi lo conHe^ner^ ». |
Taglia. i/^ della mia taia: £ ddb
mia taglia o oorporatiira.
— Tai&-iaa-ia88 , Ta^liare. -
6na pianta, on braaz, el pan^ etc.:
Tagliare un albero^ un Draceio.il
pane, ecc. — i eavei, 6n liber €»
taiaeart ; — i capelli, un libro col-
la steeea. Taih come 6n retd: T»-
gliar come un rasoio. I Taiii m
nHt come 6n p6r : Taguare o IW^
tar via di netto, addoaso. Taik i
pagn adoss: Tagliar i panni die-
tro. TaiA ekrt : TasrIiar corio.
Taid gib de ehl: TagHiure di qui
Taidb fceura: Tagliar fori, S«u^
tare , Hotter fuori de' concerti.
Taid, i paroll in hdeea a vun: Ta-
gliar le parole in booca a una.
peat
Taiii el fdrment: Mietere. Taii
el fen : Segare 11 iieno. « Tain gio
6n poo de Uqna per la siua»i
« Taglia un po' di le^ne per la etv-
fa ». Toid gid a drvsza e a sini-
stra: Trinciare a dritta e a sini-
stra. Taid i vit: Potare le vitl
Taiagh i gamh a vun (moralm.):
Tagliare o Troncar le gambe a
uno. Taia la faeda: Tagliar «
Sfregiar il vise a uno. « Gh*k #»
6n vent ehe taia la faeeia » : « Ti-
ra un vento che mozza 11 fiato ».
«. 1 alter in andaa a po9t e mi t^ni
TAI
— 741 —
TAI
la taiaafcBura »: « 61i altri an-
.Tono a posto ed io fui tagliato
OTi ». Sla foresetta la Una come
ffhe ved: Questa forbice taglia
once. Taidt la testa al tor: Ta-
tar la testa al toro o Dar il trat-
alla bilanoia. « Me Uusaria tatd
toechH mittost ehe... »: « Ml la-
erei tagiiar a pezzetti piuttosto
le ». Taia sii: Troncare, Tatd
V del pk: Tagliare da piedi o ter-
k terra. Tauisu 6n eUsedrg: Ta-
iare un discorso. Taiii ml ntBuv,
U vhee: Tagliare la pezza o la-
orar sal veoohio. {^T.)Lajnanta
ie nd dit frut la ge taia : L'albe-
> che non frutta va tagliato.
tisura cent volte taia 6na volta:
Lisnra tre volte e taglia una.
— Taiada, Tagliata. « Sfann oo
aa 6na gran taiada de gahh » :
Quest'anno ho fatto una gran
ftgliata dt piante cedue o oapi-
ozze. « A quella eeenna dagh dent
na bonna taiada » : « Tu devi
•ccoroiare assai quella soena ».
'^agh 6na ^ran taiada a sta zass-
era : Dagli un buon taglio a que-
.ta zazzera.
— Talaoantdn, Tagliaoantoni
in dis.), Bravaooio. Tagliariootte.
— TaladM e Taiadln, Taglia-
}elli. / taiadei al brcBud : Taglia^
;elli in brodo. Taiadei fcua in ed :
ragtiatelli fatti in oasa. Taiadin
%l 8ugo : Tagliolini al sugo e anehe
ragliatini.
— Taiadinna, Taglietto. Dagh
ient &na taiadinna: Facci un po'
di taglio.
— Talad6r, Tagliatore. (Ne'muo-
chi) Tagliatore. (Nelle macellerie)
Tagliatore. (Ouantai) Tagliatore.
— Taiadiira» Tagliatura (d'ogni
oosa detta di sopra).
— Taiafll6U (Falegnami), Pic-
eola sega.
— TalafrlB, Graffietto.
— Taiaoart, Tagliacarte. On
taiaeart d'avori: Ln tagliacarte
d'avorio.
— Tala]pi(Bnce j Volg.) (Spreg. di
Parrucohiere). « L'h 6n taiapuBuee
d«2 ftdrsr»(Yolg.):« £l un parruc-
chiere del sobborgo o borgo ».
— Taiarav, Tagliarape.
— Taiatrlff61, TagliatartuA.
— TalaBtrasc, Gramola da cenci
o da atracci.
Taiee, Tagliere. Taid la came
gill taiee : Spezzare la came sul
tagliere. I Coperchio del cesso :
Cariello. (M. d. d. iig.) Vies dd
personn a 6n taiee : Essere due
cani- a un obso.
Taientj Tagliente. « M g'h 6nu
linqua taienta » : « £) una lingua
maledica o tagliente ».
Taloaura (per solco di mota
nella strada, h in dis.), Rotaia. |
La v6lp I'i dada in ta taiaeura :
La Tolpe h rimasta alia ta|(liola.
Tai6]i (Malattia nelle unghie de'
bovini), Malpizzone. « Gh^h mort
des vaeeh del taion » : « Gli mori-
rono dieci muccbe di malpizzo-^
ne ».
Tal, Tale. On tal : Un tale. El
tal di tal : II tal dei tali. Tal e
?tial : Tal e quale. <c Lit i vhrs del
lardtted i e riporta tai e miai in
di so poesii » : « I versi del Car-
ducci egli te li scodella pari pari
nelle sue poesie ». I (Ir.) « Bravo !
Tal e qual ! ti*\ ^ Bravo Meo ! Per
I'appunto ! » On tal qual : Un tal
quale. P. £. : « La g'aveva &n tal
qual Tnoviment de testa che » : « Ella
aveva un tal quale vezzo nella
movenza del capo cbe ».
Talar, Talare. In vista talar :
In vesta talare.
Talch, Talco, Orpello. — greg:
— greggio. — artificial : — artifi-
oiafe. Talch in facuia : Taloo in
foglia.
Talent, Talento. « L'h 6n omnt
de gran talent » : « £l un omo di
molto talento ». « L'i 6n giovin
che q^h 6n ch'to talent » : « £ un
giovine che mostra un certo in-
gegno ». (Ir.) « Fdt, che talent J.»:
« !^lla forza ! » « i^/ g'dt avuu et
bhll talent de,., »: « Feoe la bella
trovata di... »
— Talent6n, Talentone e Talen-
taccio. Che talenton ! Bel talento \
— Talentln, Talentino. (Di ra-
gazzo) L'i 6n talentin: Idem.
Taler, Tallero. / later de Maria
Teresa : I talleri di Maria Teresa.
Tallan (Volg.j. Vedi Italiano.
N. Ir, volg. : « V6i, quill Vh ior-
lian .' » : « Bada che egli h un gar-
go ».
Talis. N. fr. : Talis et qualis :
Tal e quale. Talis pater talis filius:
Idem. Talis pagtuno, talis panta-
zio (Applicato a preti): Tal sonatR^
tal baliata.
TAL
— 742 —
TAM
Tal6n, Tallone (1) , Caloagno.
Bim^U i talon : V edi Tciech, « X'd
perduu 6n talon » : « Ha perduto
un taooo ».
Talment (P. N.), Talmente. « L'l
talment brutt ehe se pd minga
guardagh » : « E talmente brutto
che non lo si pub giiardare ».
Talpa, Talpa. I/h6naveraUUpa:
£ una vera talpa. | De' oavalli.
Vedi Balordon.
Tamarind, Tamarindo. — in
grappa : — in grappoli. Pdljm de
tamarind: Polpa di tamarindo.
(Bevanda) « Damm 6n tamarind
eon aelz » : « Dammi un tamarindo
con seize ».
Tambarlan, Tamburlano (2). Fit
i robb de tambarlan: Far le cose
.ilia peggio. Vh88 6n gran tambar-
lan : Essere un gran lavaceoi (po-
co usato).
— Tambarlanada, Balordaggi-
ne.
— Tamberla (S), Balordo. « Oh
che tamberla / » : « Balordo che
sell »
Tamb^U, Timballo. (Vedi Tim-
ball),
Taxiib6r, Tamburo. Siinh el tam-
bor: Suonar il tamburo. Fd, sdnd,
el tambor : Far dare ne' tamburi.
/ bacchett del — ; Le mazze. Avhgh
el venter c6m,e 6n tambor : Avere
il ventre intimpanito. A tambor
battent: A tamburo battente. FiH
&na robba a tambor battent: Far
una cosa a tamburo battente. VeM
el tambor di bott: Essere il ber-
(1) Tallone in flor. c t ermine di anatom.
e sfgnifioa Voaso del calcagno. Noi usiamo
J\tlon per tacco e Calcagn per tallone.
(2) Tamburlano : Arnese per melterci i
panni ad asciugare.
(3) Quest^e una di quelle voci del dia-
letto, che non corrono sulle labbra, se non
in casi speciali. Lo si dira per esempio da
una mamma ad un flgliolo, anche pieno
di ingegno e svcglio, che sbagli, o non
ries -a li per li a faro qualche cosa impo-
stagli, che inclampi c cada. che rompa una
stoviglia. « OJi che tamberla!* 11 Cheru-
blni traducendo il Tamberla in Sciocco e
Soimunito ha mostrato di non in'endere
la cosa; giacche Sofocco e Soimunito im-
plicano una defloien/a nel cervfllo. Non
8i direbbe in gen ere Ve 6n tamberla per
dire L*e 6n itupidell. In Brianza si da del
Tamberla a uno che cicala assai senza
conclusione e risponde in lingua al Tat-
*amella e in Pistoiesc al Tattamca.
saglio delle busse o de' coIpL M
tambor de fit sugd sit i pagn: I
tamburlano delia bianoneria^J
tambor per iHeamd: H tombdi
(Arch.) Timpano. Tambor dipa§a
Tamburlano.
— Tambdramdiit, Stambmatik
— Tambor^ll e Tamborln, Ta*-
burello (Pistoia), Tamburino. (1
St.) / tamburin o tasnbariil de ^
potedn eren fifBU .* I tambnm
dell'esercito di Na|>oleone erHi
ragazzi. | Tamborin de pe o ih
b6r6: Sgabellino. | Tanibwrin k
poUtster: Coscietto di polio ««>
cAe Polpastrello. I TamoariniMti-
(ffiursr.'CriYellino o Piccolo staceiiL
— Tambor6n, Tamburone e Ti>
ba (pop.). S6nii eltambaron: Sm^
nare la gran cassa. San^ el tea-
boron per fan reelamnt : Battoc
la gran cassa. (Fig.) F2«9 <^ feii-
boron: Essere un gran minchioiH.
TambnseU o Tanftiwcla, Bovi-
stare. « jy^ lutta maUinna A'd
tambuseia per «&»:«£ tutta bmb-
tina ch'e' va rifrugando per la e^
sa ». « Oossediavdl te tambusdelfx
« Perch^ armeggi coal f »
— TambnsoiOB (P. N,\, Armef-
gione, Soppiattone. « X'e dn tawh
buseion ehe se&nd tuit eom»i c£
un soppiattone ».
Tammtamm , Tamtam. In h
Norma gh*h el tamnUam'm: KeUi
Norma o'^ il tamtam.
Tampinli (In dis.), Noiare. Vedi
Seeeh,
Tampon (D. Fr.), Tappo. (h
tampon suUa feridcuda: Un tap-
po Bulla feritaccia. | SI tampon id
vasaUl: Lo zaffo della botte. | —
di bottonnee: Maglio, Mazzolo.
— Tamponli, Zappare.
Tan (EUsione di Tant), N. fir.:
« Che tan poeeh! »: « Che tampa-
co ». Tan ben: Tauto bene. | (E-
lisione del nome Gaetan) « Jffl Tm
Vh tolt miee » : « Gaetano ha preao
moglie ».
TanabiiB, Stambugio, Bugigst-
tolo. « M 8tii in d*on tanabut mU
al <^cc »: « Dimora in un bngigmt-
tolo a tetto ». M tanabtu d3 por-
tinar: Lo sgabuzzino d^ porti-
naio.
Tananai, Tananai o Catanai
(Lucca) , Chiuccurlaia. « In mM
fan 6n tananai » : « Nd eortile
fanno un tananai ».
TAN
— 743 —
TAN
anawaii, Scriooiolo. Poter tor-
lan d*6n fiam : Povero oiam-
tiino (Ciampichino pooo usato).
anasdiL, Nanerottolo. «i/^
tanasein d'dn omm » : « E iin
Dinaoo (iii dis.) un picoinaocio ».
• Tanascidn e Tanasddtt, Nar-
t Sbilenoo. « 2/^ &na tanaseidUa
na ed»:«£ una casa tOEza,
za».
'ancogn. Vedi Taeeogn,
'^ndein (D. Lat.), Tandem.
ndem aUqua^ido: Finalmente.
{jrni al tandemm o al tandem:
air alia concliifiione o all'ergo.
'anderand&n, Citru%.« L'h &n
ler tanderandan » : « E on dap-
)0». I (Canzonetta veochia)
nderandan Luzsia - 8ott a quell
ginoU - ghe std, 6na vegaia stria
he fb, balld i pigott (Manea il
TiBpett). (Appross.) : Matta co-
la Fiorina che sonava il cem-
0 at jpilli. (Pr.) Chi vcmr ea-
ts 6n ianderandan.eh'el ghe da-
la lumm de pizzh in man : Chi
01 conoscere un dappoco gli dia
accendere 11 lume e il fuoco.
fandoBUggia (T. di spregio),
bbuasso. * Ml avria de sp&sa
H tandcBuggia f » : « lo sposare
3l layaeeei».
'anf, Tanfo. « Che tanf in sta
itinna / » : « Cho sito in questa
Ltina». Tanf de cadaver: Puz-
di cadavere. « St6 vasskU el gd,
tanfy^ : « Questa botte ha del
ib ». « £1 g' d adoss 6n eerto
ft de miserabil ehe se eambia
rar » : « Tiene indooso un eerto
so da miserabile che non si
nbia la biancheria ».
- ^ Tanfada (P. N.)t Tanfata.
!'e vegnuu via &na tanfttda del
iaaeh^el mazea i m&seh* : « M'ha
to una tanfata da farmi sve-
e o da mozzarmi il fiato ».
'knfeta. Vedi Taffeta,
- Tanfttt, Sitarello, Puzzet-
o.
*anfognli-fognaa. Vedi Tam-
.*aiigent, Tangente. « M'h toceaa
mia tangent » : « Ml toccu la
mia tangente ».
I'luighen. Tanghero. « Quell Vh
tangheti / » : « QuegU 5 un tan-
Bro ».
*aili]i, Cane da tassi. | « Car el
tanin » : « Bimbo mlo ». | Pic-
cola tana. | (Acido vegetale) Tan-
nine.
Taana, Tana. Caseiaes in la o
vegnl fetura de la tanna: Inta-
narsi o stanare. Fagh dent la s6a
tanna (nel lotto) : Far 11 covo.
Tanna de tdpp : Androne. Ginna,
gianna, tanna: Vedi Oinna. fPr.)
La famm la easeia foeura el I6ff
de la tanna: La fame caccia il lupo
dal bosco.
— Tandn, Gran tana.
Tamqaam <D. Lat.), Tamquam.
Tamquam non esset: Come se non
ci fosse. Tamquam tabula rasa :
Idem.
Tanto, Tanto. i>r^ taninhpoeh:
"Sh tanto n^ pooo. « Ad^s iant e
tant Viistkss / » : « Ora tanto tanto h
fatta o po' poi h lo stesso ». A dl
tant : A dir assai. « C&n tant ehe
abbia faa o ehe abbia ditti^ : « Per
quanto io abbia fatto o detto».
De tant in tant: Di quando in
quando o di tanto. Per una volta
tant: Per una volta tanto. Ogni
tant: Ogni tanto. Tant'h: Tant'^.
On tant al toeeh: A un tanto la
oanna. Pagd, tant de fitt : Pagare
un tanto di affitto. « Per ml tant
me eofUenti, ma,., » : « In quanto a
me o per me tanto, mi acoonten-
to, ma ». if. ST el fit tant de*:^Be
fa tanto di... ». « Oh^h tant edme de
ehl al daai » : « C'^ tanto come di
qua a porta... San Gallo ». « Che
me le saluda tant » : « Me lo sa-
luti tanto ». (Iron.) « 8\^ saludemel
tant .' » : « A non nvederlo ». « Me
rallegri tant » : Mi rallegro tanto ».
« £1 reverissi tant » : « La rlTcri-
sco tanto ». « Tant quant a Udih
« Tanto quanto lei o al pari di
lei ». « AiUsSf tatit ghe n'h a,„ f&
eosl e eosl » : « Ora tanto Tale one
tu faccia eosl ». « L'h tant bill std
sit che,,, » : « £ cosi belio codesto
luogo ». « Se tant me dd tant » :
« Se tanto mi dk tanto ». JHghen
o daghen o faghen tant ehe sia as-
see : Dirgliene o dargliene tanto
che bastl. « In pocch 6 in iahti f » :
« Sono poohi o parecchi ? ». « Tanti
saluti a la s6a scidra » « Tanti sa-
luti alia sua signora». (Gioco)
Viss tant e tant ; £8sere a tanti e
tanti. (Pr.) In tanti se fb, nagott :
II troppo stroppia o Molti cuochi
guastano la cucina.
— Tantln, Tantino. On — : Un — .
TAN.
— 74t —
TAP
— TantlniU, Tantinetto. On
taniinhtt: Un tantinetto.
— Tanto, Tauto. Tanto hasta ! :
Idem. Tanio com^: Moltissimo.
On nd tanto faa: Un no tanto
fatto o a lettere di scatola. Tanto
mH: Tanto meglio« Tanto pit:
Tanto pi^
Tap^Ua, Tabella (1), Btittola.
Tappella de mdlin: B^ttola. . |
« Tas tapella » : « Taci cioiJa ».
Avhgh 6na gran tapella: Star be-
ne a ohiacchiera. (Lingua) « Quar-
• da che se te seauUett te m6eehi la
tapella » : « Bada ohe se oontinui
ti taglio la linguettaccia ».
~~: Tapellli - ellaa , Cianciare.
« Gih III 86 el po minga tapelldi Vt
6n fioRu mort >» : « Lui se non pub
ohiaccherare h un ragazzo morro ».,
I TapelUghi hen sheeh : Pic-
chiateio per bene o Dategliele ma
sode . I « Qttarda edme I' it ta-
pellaa std paver tavdl » : « Guarda
oome ha cmcischiato o royinato
questa povera tavola».
— Tapellada, Ciancia (uel senso
di discorso senza augo).
— Tapelldn, Ciancione. « Te sett
6n gran tapellon (a ragazzo) : I~
dem.
Tapp. N. fr. interc. m H ti tipp
e ti tapp 6n freeeus del diavol >
(ApproBB.): «lHcclie taoche e non
conclude nulla ».
Tappa, Tappa. ^Mreifgimentl'it
faa dd tapp » : « II reggimento ha
fatte due tappe ». I Scheggia. (Pr.)
Tal e qtial Ve el seioeeh ven foBura
i tapp: D^un cattivo legno non
pu5 venir una bona scheggia.
adrd edme dna tappa: Sordo co-
me una campana. | (Parte degli
strumenti ad arco) Tastiera. |
(Termine di Bpregio) « Te sett 6na
gran tappa \o un tappdn » : « Sei
un gran baggeo o una talpa ». (A
Koma Tappa signifioa invece Omo
Bcaltro).
— Tappaa (In dis.). V^8 hen o
noA.
(1) Tabella a Fir. chiamasllo strtimento
che si batte in settimana santa. il quale
altrove si dice H.Mtola. Dai Toscani fa
poi dalla TabelJa preso il traslato per di-
notare un gran cicalone che non riflnisce
di parlare. Ma non d comune- Da nol mi-
lanesi invece il traslato fU preso dalla
Tapella del mdlin che e la Battola. La
bella fior. in milan. e Tricch tracch.
mal tappaa : Ksaere o
in arnese.
Tappaacdli - asotaa ,
(in dis.), Camminare. ^GMarit
Oigin che el eonUncia a
de per /it » : « Guarda il
che oominoia a r^^ersi da
lo ». (Camminare assai) « 1^
faa tapaaeih tutt el d\ inmhnx
m » : « £' mi fece camminare
il giorno al ■ suo fianco ^i « JTc
toee€ia de tappaseiit fin fcmim U
dazi » : « M'e toccato di sgamlMf'
tare -iino fuori di porta ».
— Tappasdada , GaIIlmin»ta^
cia, Sgambata.
— Tappasciadinna , Oammisi*
tina, Sgambatina.
Tappee, Tamieto. iPappeedelt-
vdi.* fappeto da tavola. Odm f»
i tappee in tutt i ttofiz .- Tappet
sul pavimento dappertutto. 1m
li8ta de tappee sulia Mcala: U
Btrisoia di tappeto std frm^
Tappee verd (Gioeo): Tappeto
verde. Tappee verd: Tappeto atr-
ba. Tappee de eoo del lett: ff-
dana. (M. d. d.) Uc^are et tfk
semper sul tappee: W aiS^Te m
sempre sul tappeto. •
TappMl, Tappo (1), Bietta. « Mtt-
tegh el tappeltia V antiport se k
vceutt eh'et staga avhrl » : « Meto
la bietta all'usoio se vnoi che stn
aperto ».
Tappeuih - eisaa , -Tappezz«v.
Parare. « I/h faa tappeswit i «
stam » : « Fece tappezzare )e rae
stanze ». On gahineit tappezzaa m
seda: Uno stanzino parato di seti.
Cantinna tappeszaaa de ragtUr:
Cantina tappezzata di ragnateH
— Tappeazadnra (II lavoro).
Tappezzeria. Tant %n tappezsth
dura : Tanto in tapi>ezzene.
— Tappezsaria, Tappeszeni.
Tappegearia de carta: Tappeue-
ria di carta. — de stoffa: — di
stofi'a o Arazzo. (Fig.) I^ de ta-
pezzaria: Idem.
— Tapenee, Tappezsiere. « L'i
tapezzee e mobigliee »: « Fa il tap-
pezziere e venae mobili ».
Tappdn (Agg. di Ratt)^ Talp*.
I Vedii Tappa.
— Tapponada» Gorbelleria. « O
0) Tappo i ci6 che serve a chiodert la
bocca di recipient!.
TAP
-745 —
TAR
fcLa <ina gran tapponada a... » ;
« Ho commesso iin grande spro-
posito a... » Tapponad de gwven-
tii: Errori di gioventii.
— Tappoaarla, Buag^ine. « JS^Z
flf'd CLdoss la tapponana, pover
jU»u » : « E un ouacoiolo, povero
ragazzo ». Pien de tapponariae de
superbia: Pieno di goftaggine e
di pxiesunzione.
— Tapponon, TapponscdU, Gran
miuchione, Miuchioncello.
Tara, Tara^ Ditfaloo, Ribasso.
J!^d 2a tara : Far la tara. « A quell
ch'el a%8 Medgna aemper fagh la
tara » : « Alle sue parole oisogna
sempre fare la tara ». p « Ml ghe
foo la tara ai so dichiarazidn » :
« Le sue parole dqu mi inghir-
landano)». Tara grossacTaxA da
speziali. 1 (Difetto) « 2/ ^ sema
tara » : « £ senza tara ». « ui andd
inshmma a queUJigurott, ghe far-
ran la tara » : « L'acoompagnarsi
con quel soggettaccio gli la tara ».
Tarabaccola, Trabiecolo. <cj/e
fidi no a andit 8u» X'e 6na taror-
oaccola! ^. « Non mi fido a mon-
tar si!i. E un trabiecolo ». « Vd,
minga su guella tarahaceola » :
« Non star a intrabiocolarsi ». |
< Ma eoase Ven fitt de sti tarabae-
col ehe infeseien la stanza ^ » : « Ma
ch^ ne iai di oodesti arnesi che
ingombrano la stanza? » Vedi an-
che Barlafus. *L'h 6n taraba,eeol
d'dn omUt »: « E un coso mal in
gambe ».
Tarabara (In dis.), Tarabara (1),
Garbuglio.
TarsLbattola, Carabattole. Vedi
TaraJbaccol nel secondo senso.
Tarabiis (Uccello di palude) ,
Tarabuso.
Taramott (Volg.). Vedi Tere-
moit. N. fr. volg.; « l/^ 6n tara-
mott d'6n omm »: « £: un masto-
donte ».
— Taramott6xi (Volg.), Un ip-
popotamo che balla.
(1) Ho registraio il Tarabara milanese,
qnantunqae In «oinpleto disusojper ino-
strare che esso ha il preciso corrtspon-
dente in una voce fiorentina non molto
in U80, a dir vero, neppur e»sa, ma an-
cora viva. Nondimeno, se il saono delle
voci e perfettamente uguale, il slgniflcato
e differentinlmo. Tarabara in flor. e voce
volgnre per esprimere : Sottoaopra o Alia
peggio.
— Taramotta-^mottaa (P. N.
volg.), Metter sottosopra, Tempe—
stare. Taramottd per cdt: Tempe—
stare per casa.
Tarantdlla, Tarantella. Avlgh
adoss la tarantella : Avere I'ar-
gento vivo addosso. (Ballo napo-
letano) Tarantella. (Ragno vele—
noso) Tarantola.
Tarant^ll(l),Tarantello.(Brianz.K
(Uomo piccolo e dappooo).
Tard, Tardi. In sul tard: S*il
tardi. « Stasira el teater Vandarct
ben al tard » : « Stasei*a la rappre-^
sentazione andri^ iino a molto tar-
di ». O prest o tard,,, : Presto o-
tardi... A la pit tarda: Al pi^
tardi. Fa vegnl tard senz^aeeor-
ges: Farsi alia buon'ora tardi. (Pr.^
MH tard ehe max: Meglio tArdi
che mai.
— Tardk , Tardare. « M tarda
tropp a iomit indree » : « Tarda-
troppo a ritomare ». *cM mh oro-~.
logg el tarda » : « II mio oriolo-
tarda ».
— Tardtii (Volg.). Idem.
— Tardanza, Tardanza. «is;r
treno I' h in tardanea o in ri—
tard » : « II treno h in ritardo >•
« Ghe domandi perddn de la tar-
danza » : « Le domandOf eco. ».
— Tard6tt,.Tardott, TardottdU*
Tardetto.
— TardU. Vedi Tardiv.
— Tardiv, Tardive. (Pr.) Loda
el tardiv ma t^cchet al temporiv :
II buon di si conosce da mattino.
— Tardivi (Volg.). Vedi Tardit.
Tardll, Randello, Tortoro. aOdnC
el tarhll Va strengiuu talment %■
cord de la balla ^ che I' d> guastaa
la mereanzia » : « Col tortore strin-
se in mode la balla che la merce
ne fu guastata ». « M porta sem-
per 6na vaeea d'dn tar ell » (volg.):
« Porta sempre con s^ un grosso
randello o mangiadebiti o paga-
debiti ».
— Tarellada, Randellata. « El
'd daa 6vui tarellada sul coo e el
'it mazzaa » : « Lo ammazzt) con
una bastonata ».
f'
(1) La voce non k veramente milanese-
ma brianzuola- L' ho data perche vi cor-
risponde prec'samente la toscana, che in-
vece significa pezzo di came o di pesc&
di qualitk inferiore o anche ventresoa dL
tonno sotto sale.
TAR
746 —
TAR
Tariffa, Tarifi'a. La tariffa di
moned : La tariffa delle monete.
— TarlffBLE, Tariffato. Donna
lariffada: Prostituta.
Tarlantanna (D. Fr.), Tarlan-
tana. Vegtii de ball in tarlantan-
■na: Un vestito da ballo di tarlan-
tana.
TurliB, Traliooio. Imatarazede
tariis: Le matarasse di tralicoio.
I Ventre (in dis.) in caso // Bmzo.
Tarlq, Tarlo. « Ok*^ dent el tar-
io » : « C'fe dentro il tarlo ». Vedi
CaircRu,
Tarlucoh (Uomo sciatto, goffo.
rozzo), Pataccone, Salami. « I/^
restaa H edme 6n tarluceh » : « E
rimasto li come un salame ».
— Tarlucc6n, Salamone.
Taroock-oocaa, Taroeoare. « Jf'^
ioeeaa de eeguitd a iaroced » (alle
ininchiate): «Mi tocob di taroe-
oare o giocare anoora a tarocohi ».
I « An eomineuta a taroeeA in
tra de lor » : « Cominoiarono £ra
loro a taroeoare ».
— Taroceada, Atai*ooehi.«i^^mm
^na taroeeada per ptugit el temp>:
« Facciamo una partita a' tarocohi
tanto da passar un'oi*etta ».|(Spro-
posito) « Me par ehe Vabbiet faa
&na gran taroeeada » : « Mi pare
ehe tu abbia fatto una gran bag-
^ianata, o oorbelleria ».
— Tarocch, Tarooco. Oiugh a
taroceh: Giooar a tarocohi. V^
€6me el matt de taroech: Esser
oome 11 matto fra tarocchi. « Porca
de taroceh! » : « Porcaochione ». |
Tirh fceura el sd taroech: Sve-
«ciare. | « if '^ vegnuu a casa el
iarocchy^: « M'^ venuta a casa la
«itazione o il pappi^ ».
— Tarocohista, Gran giooatore
s\\e minchiate.
Tartaili. Tartagliare. « I/d tar-
laiaa sit on diseors impr^a im-
prhtga » : « Tartaglib un dieoorso
iesto lesto ».
— Tartaiada, Affoltata (in dls.),
Parlar da tartaglione (1).
— Tartaldn, Tartaglione.
Tartan (Specie di Btoffa) (D. Fr.),
Tartan.
Tartanna (Specie di bastimento)
<P. N.), Tartana. fl (Di donna ec-
ceBsivamente grassa) « La par dna
(1) C*e in lingua il tartagliare, \1 tarta"
lUone e non c'e tartagliata.
tartanna » : « E una spntsuiAoam
(volg.).
Tartamga, Tartamga. « Jf» 4(
mh giardin tegni dd tartarta§kn
« Nel mio giardino ten^o due OP:
tarughe». « Vdi. tariaruga, w^M
poo puBsee impregsa » : « Ohe^ ti^
taruga, muoviti un poco pin k<^
sto ». On phltin de tariamga: Fa
pettine di tartaruga. Tinp^mmi
de ihano e tartaruga t ImpiifliK
ciato di ebano e tartaruga.
— Tartaragonna, Grossa terli-
ruga.
Tartassli - assaa , Tartaasaic
« Siguita minga a tartassa puM
pover ficeu » : « Smetti di tarti
sare quel povero ra^zso ».
— Tartaagada, Tartaasata. Om
tartasgada e&nt i fioeeh .- Idem.
— Tartamadlnna, Tartasaiu.
Tarter. Tartaro. Tarter emtiHth
e — gtibiaa: Tartaro emetieo t
— stibiato. Crem4r tarter z Ct&am
di tartaro.
T&rtera, Tartara (in dis.), Lrt-
taiolo (ArezKo), Torta di latte e
ova.
Taacabil, Tascabile. On Rbertg-
scahil: Un libro tascabile.
Tasi, Tacere. Robb de task: Cm
da tacersi. Fa tage vun: VtAt
ammutolire o GhiudergU la boc»
Fd ghgn de tagh : Far se&mo di W
cere. Vedi e tasi : Veaere e to-
oere. MiU tutt cage in taei : M et-
ter una oosa in silenzio. 2^ te» i
dorma in pag : Yh a dormiie.
« Oh*el taga 4in jwo.., »: « Mi laM
stare ». (Pr.) Chi tag el ean/eriM:
Chi tace acconsente. Chi gent e te
manten la pag: Un bel taoernoB
fu mai soritto. Chi tag el digne-
gotl: Chi non parla non diee
niente.
— Taatada, Tastata. Dagh 6m
tagtada a vun: Dar una tastata •
uno.
— Tastadinna. Tastatina.
— Tastera (P. N.), Tastien.
Ona tagtera de avori e de ibem:
Una tastlera di avorio edi ebano.
Tastdn (A)» A tastoni. Andde
tagtdn : Andar a tentoni. Ingd ■
taston: A casaccio.
T&ttera, Baldraoca. kU^ gem-
per inghmma a dna quai tdttera*:
« "k sempre insieme a qualohe don-
na di mal affare ».
T&tUca, Tattica. (Colto) La UU-
TAT
— 747 —
TAT
ttea e la strategia. La tattioa e
, »,^"^*©gia- ^P^r fasB xorl ben
elg a dfujt taUiea o una politiea so-
»ro>ina »:« Per tlftrsi amare egli
lia mia tattica o una politiea so-
praffina ». « Cdn mi Vdi dopraa 6na
tatUea Iddra » : « Usb eon me una
tattica infame ».
— Tattic6n, Tatticone,
Tavftn, TafiEino. I Uivan ghe van
cMree at bieu : I tafani stanno in-
tornp a' buoi. (Fig.) « V6i,fh min-
ga el tavan / » : « Amico, non far il
moscone o Tindiano o lo gnorri o
11 dinocoolato (a seconda della si-
tuazione ».
— iKY^k (Invecehiato), Tafar-
^^•'^*' I ^^ tavanna adret*:
« 1*11 la intomo il moseone ». « Tor-
vaneeofee Vamorfi^iquAsi in die.) :
« A ohe giooo giochiamo ? »
—Tavanna (quasi in die.). « Que-
«"» «» *««« tavanna / » : « La sa-
rebbe barbina! o marchiana*.
TaveUa, Tavella (1), Mezzana.
f>» pavtmeiit de tavell de maggia:
Un pavimento di mezzane chiaz-
zate o maochiate. Paviment de tor-
vell ^mader: Pavimento di qua-
droni. I «2>a^A su la tavella a
/!«««»:« Metti il saUscendi all'u-
BClO ».
iaT I?^ell«tta, Tavellln, Tavel-
lOn, MezzaneUa o Mezzanone.
Tavdl, Tavola o Tavolino. Ta-
vol de n68, de phseia : Tavola di
noce, di nino o legno bianco. — de
guBugh: Tavolino da gioco. Ta-
vol de sUinqh: Tavola da allun-
gare per via dei pezzi. (M. d. d.)
Anaa sul tavol grand: Cader in
terra.
— T&vola, Tavola. Andd. a to-
vola: Mettei-ai a tavola. Andd a
tavola a sdn de eampanin: Andar
a tavola apparecchiata. « L'i in
tavola »: « E in tavola ». In eapp
de tavola: Capo di tavola. In fin
de tavola: In fin di tavola. Quell
Che vanza de tavola: Quel che
avanza della menaa o i rilievi.
Servtsei de tavola : Servizio da ta-
vola. Tavola roUmda : Tavola ro-
tonda. Mhtt gib tavola : Apparec-
chiare la menaa. Dd, in tavola:
Metter m tavola. (M. d. d.) Tira
mtnga a man i tnort a tavola: A
(1) Tutt'altra cosa in toscano. Slgulflca
Arcolaio speciale per la seta.
tavola non ai i*ammentano i morti.
Vor^ vegni vice a tavola: A tavola
non ai inveocliia. Tegnl tavola
avhrta: Tenere corte bandita. (Pr.)
A tavola se ven max vkcc : A ta-
vola non ci ai invecchia. NeatOr-
vola nh in Ihtt boeugna avegh tanti
rispHt : N6 a tavola, nh a letto,
non ai fanno complimenti. Cusin^
na e tavola in ona lima sdrda:
Graaaa cucina, magi'o teatamento.
I disgrazi in prdnt edme la ta-
vola di 08t: Le diagrazie aono
aempre pronte come le tavole
degli oati. I Tavola de eavaler:
Canniooi. Tavola armonica: Ta-
vola armonioa. JHanth 6na bhUa
tavola e nwlin: Piautare un bel
tragbetto o anehe un aalisoendi.
— Tavolaa, Tavolato (1), So-
prammattone. TavoUta de quart:
Parete di mattoni pel ritto. Ta-
volaa de tre 6nz : Muro di quarto..
D6 stam divis da 6n tavolaa : Due
atanze diviae da un aoprammat-
tone. On tavolaa de asa : Un ta-
volato di legno.
— Tavolada, Tavolata. « Oh ehe
bHla tavolada /»:«. Che beUa ta-
volata ! » I (Colpo dato con tavola)
« M m'd daa 6na tavolada » : « Mi
diede una tavolata ».
— Tavolazz» Tavolaccio. Dorml
sul tavolazz: Dormire aul tavo-
laccio.
— Tavol6tta (Vedi anche Toa-
letc)j Tavoletta. | Ona tavoletta de
ciceolatt : Una tavoletta di ciocco-
lata. — de brceud sheeh: Brodo
oondenaato in tavolette. | Tavoletta
pretoriana : Tavolettapretoriana.
— Tavolettlnna, Tavolettina,
Panellino. Tavolettina de color:
Paatello e Laatrucca.
— Tavolin, Tavolino. MUtes al
tavolin: Metterai al tavolino. Ta-
volin d^ dna gamba : Tavolino
con una gamba. Tavolin zopp:
Tavolino one tentenna o che zop-
pica.
— Tavoldn, Tavolone (2), Tavo-
lona. On tavolon de tri mhter in
(1) Tavolato in fior. signlfloa : Impian*
tito di tavola orizzontale od anche vertt-
cale. E quand'e verticale serve alio stesso
uso del soprammattone.
(2) Tavolone, che risponde al maschile
milanese, e Asse molto grossa.
TAV
— 748 —
TEA
qu€uier : Una tavolona di tre mo-
tri quadrati.
— Tayoleggiant (P. N.), Tavo-
leggiante (garzoue da trattoria e
da caff^).
TaTOlona, Tavolozza. ^El g'd
ona bonna tavolozza » : « Dipinge
bene». (Colto) ^L'h 6n romamer
che g* d. 6na bonna tavolozzayn
« £2 un romanziero che ha bona
tavolozza ».
Tazza, Tazza. « Quest fehl Vh
minga 6n biecer V e 6na Uizza » :
«OodeBto nou h un bicchiere h
una tazza ». Ona tazza de eaffh e
latt: Una tazza di caif^ e latte.
La tazza de fhr: II ramaiolo. « T<»u
sii 6na tazza de brceud dal eal-
dar » : « Prendi dal paiolo una ra~
maiolata di brodo>». (Fig.) Fd,bev
o beo in la tazza de sanvAmbrmus
(in dis.): Darla a bere o Bever
grosso. I La tazza del centro delta
Oalleria: La cupola delia Qalle-
ria V. E. La tazza delta pisside :
La coppa.
— Tazzada , Ramaiolata. « M
g'h daa dna tazzada » : « Gli diede
uu colpo di romaiolo ».
— Tazzdtta (In dis.), Sbioehie-
rare.
— Tazzitta, Taizascia, Tazz6n,
Tazzetta, Tazzaccia, Tazzona e
Ciotolona (da trasmestar la fa-
rina).
— Tazzin, Tazzina (1). M tazzin
de la ehiechera: II piattino della
ohiochera 0 La Bottocoppa. El taz-
zin del candilee : La padellina del
candelliere (pop.). El tazzin sott
at bothlli: 11 sottovaso.
— Tazzinna , Tazzina, Ciotola.
Ona tazzinna de brceud, de latt,
de vin: Una ciotola o tazza di
latte, di vino. Ona miserabil taz-
zinna de minestra: Una ciotola
di mines tra.
Te, Ti, Tu, A te. « Te pias f » :
« Ti place ? » « 5'e see straeeh ? »:
« Sei tu stance o Sei stance ? »
«. Che te podkssett creppct 6na bonna
volla » : « Che tu potessi schiat-
tare una bona volta ». « T'en doo
no » : « A te non ne do o non te
ne do ». Teotofinitoi Te o to li-
nito. Te a ta frittata: Ti a ta
i'rittata.
(1) Tazzina in fior. non e che diminu-
ivo di Tazza.
T6, The. Th %vtr, vera, ptfi
ecc. Th6 nero, Terde, perte. d
bonna tassza de Ik: Una Dona tM
di the. a « Ti, U, ehi vedi numh
« T5 , to , chi yedo mai ! » « fl
porta via » : « Tieni o preiMii,4
porta via ».
Teater, Teatro. AtuU^ a
Andare al teatro. AtuUt nU
ter: Andai-e sul teatro.
de — ; Av viaatore. HigUeU dt Hi
BigUetto di — . « Oh.' era. ^ il
teater » : « Cera il teatro piew*
Camerin del — ; Camerino del ^«
Cannoedal de —: Spioneino. 0mm
o donna o gent de teater: OiMt
donna q gente di teatro. ^ «H
rozz6n de teater o del peeeaa: h
carrozza dell' impresa per fe W
lerine. « Oo gid faa tanti teakr»i
« Ho gih fatto molti teatri ». Im-
presari de — .* Impresario di -.
Uluminaddr de — .* Luiaaio. U-
gnamee, maeehinisia, perueekm,
eec. de —: Legnaiolo, macefaia-
sta, parmoohiere, eoo. di — .
del teater: Poeta del teatro. «Xi
el va matt per el — » : « £' Ta paflf
pel — ». « Toallti de — .- Abbigb-
mento da — . Vkssegh o tme^
minga el teater: Esaere apoWi
chiuso il teatro. Pari on ^ffiim
de — ; Parer un fismino oa -•
La questi&n del teater sovveium
noa.* La quest ioue del teatr» mt-
venuto. I « OA ehe teater/ » : < U*
spasso da commedia ! » « ^ mi
vtst 6n tecUer compagn .' » : « N«
ho mai visto una scena aimflefc
« A stagh insimma Vh dn teater*:
4(A stargli insieme gli ^ mi di-
vertimento ». | El teater de k
gukrra: II teatro della ga«m.
Te€Uer anatomieh: Teatro
mice.
— Teatrasc, Teatraeeio.
— Teatrln, Teatrino.
— Teatr6n, Teatrone. «
gh*l 6n teairon » : « Stasera
fatto un teatrone o o'^ mi
trone ».
— Teatrant (P. N.), Teatnuii
On teatrant del L^lla: Un istiM
— Teatral, Teatrale. Avegk
teatral: Aver del teatrale. 0*
teatral: Un portamento tcMiti
T6cc, Tetto. Teee a duu, a
a quatter piovent: Tetto a doe,
tre, a quattro acque 0 spioTen
Ala de tece: Ala di tetto. SA
TEC
- 749 —
TAS
nnt plan sott al teee: Star in
dtonza a tetto. JV^d avlgh nh
i^ teee: Non aver casane tet-
DesquaUdk o eopH el teee: 800-
e o smontare o copTii*e il tetto.
6r el teee: Rintesolare o rigo>
lare il tetto. Leaora de teee:
^atto. Seappd, gu per i i^:
^gire pei tetti. Vaga la ed e
iec : Accada. ci6 ohe pub o va-
il manico dietro la soure. Vhsi-
V aid la ed e el teee : Esserci il
roio in casa. Par ehe v€igagid
h e el tied: Apriti oielo ! Lor-
i a teee: LaTorar al eoperto.
t i ruhb a teee: Metter oggetti
soperto. « L'dn miss a teee » :
han fiecato in prigione ». Servl
teee: Servire da tettoia. La
ta del teee: II oomignolo. (Pr.)
mart la stit sul teee e nd la
rda nh a ^fiovin ni a vkee : La
rte pareggia tutti o non jpiAv-
in laeeia a nessuno o Morte
» ora inoerta o La morte Tie-
lenza dir nulla (1). Quand tmn
'ssHppaa se bdrla gid 6n edppdel
el glievh ineoo: Quando uno
ce disgraziato tutti i cani git
iano addosso o Chi nasce di8-
siato anche le peoore lo mor^
o. Spetta nd quand el pu»uv
tnscta el teee: Non aspettare
fgio chie venga.
Tecoera, Tettoia. La teeeera
la staaUm: La tettoia della
ione (2).
Tecciasc, (Teocidn , Tecoin ,
B^tt, Teocettln, Tetto lurido,
n lurido, Tettuocio, Tettino.
TeccUi-ecclaa (P. N.), Met-
il tetto. Teeeidt la easa: Met-
il tetto. « Ormai quelV omm
teeeiaa » (Di oarriera) : « Or-
quell'omo ha messo il tetto «.
iSB, TasBO. La caeeia al lass :
oaooia al tasso. Can de tass:
e da tassi. « / eavai de posta
even An frontal de pill de <a««»:
savalli da posta portavano un
itale di pelle di tasso ». ITass
kus: Tasso barbasso. | M toss
n€Ufnan: II tassetto de' calde-
m toss di ordves: II tassetto
li orefici.
Vedi Orazio neirode faniosa..
La gente civile como sempre ha a-
ita la paro1{^ italiana e dice tettoia
e parlando in milanese.
Tassa, Tassa. Paph i toss : Pa-
gar le tasse. Calh i toss: Sbassar
le tasse. Teusa della rieehezza mo-
bile arti e eommireio, sui ean, eec.:
Tassa della rieehezza mobile, eser-
cizii e rivendite, sui cani, eoo. |
Fdt la tassa a 6n mint: Far la
tara a nn conto. La tassa del 20
gercent: La tassa del "JO per cen-
>.
— Tassli-Bsaa, Tassare. « I/dn
t€usaa fo&ura de ma^ud » : « Gli
hanno messo una tassa ohe non
sta n^ in oielo n^ in terra i».
— Ta88ad6r, Tassatore.
Taas^ll, Tasselio. / tasshi de la
eamisa: 1 tasselli della oamicia.
Milt 6n tassell sul lis: Mettere
una toppa alio sdrueito. « St6 ta-
v6l el g*a 6na crippa e 6n bus. Ohe
vo&ur at tassii » : « Questo tavolino
ha una crepa o un cretto e un
buoo. Ci voffliono dei tasselli ».
Insedt a tassetl : Innestare a spao-
co. Teusell de formdgg o de strac-
ehin: Un tasselio o faggiolo di
cacio o di straochino.
— TasselUi-ellaa. « Oo tasselkta
6na f6rma e I'oo trovada bonna »:
« Ho fatto Passaggio d'una forma
di oaoio e I'ho troTata bona ».
Tast, Tasto. I t€ut del eembol,
de Vorghen : I tasti del pianoforte,
deU'organo. Anddi a tost o a to-
sldn: Andar tastoni. « Bishgna
minaa tdeeagh quell tost se de no
el dafceura*: « Non bisogna toc-
cargli quel tasto se no esoe dai
gangheri». (M. d. ^,)Con6ss la nUr-
aa al teut (volg.): Conoscere I'or-
tica al tasto.
— Taatfc-staa, Tastare. Ttutd
el pdls: Tastare il polso. Tastdtel
broeud se Vi salaa €issee: Assag-
giar il brodo se c'^ abbastanza
sale. (Fig.) *i L^ 00 tcutaa sui so
interundn, ma 00 poduu seavd na-
gott » : « L'ho tastato sulle sue in-
tenzioni, ma non ho potuto rica-
varci nulla ».
T6cch (D. T.{. On guadagn del
teeeh: Unmescnino guadagno. On
impiegh del teeeh : Un impieguccio,
un impiego tignoso. Ona reson del
teeeh: Una magra ragione. | (Ono-
matop. del batter alKusoio) Tiech,
tlcch: Ticche, tacche. (Del batter
dell'orologio) II tic tac delPorolo-
gio. Teeeh teeeh o Orologg de Ui
mort: Tarlo (nel tempo degli a-
TEC
750 —
TEG
mori questo tarlo ohe Bta in qiial-
ohe mobile batto forte il capo nel
legno e produce quel rumorlo, che
assomiglia a ouello del pendolo
d'un oroloo^o. £ siocoiae il vol^o
prende questo rumore per untri-
ste presagio fu chiamato : Orologio
della morte). El zio theeh teech:
Ia) zi Beppe (1).
Tecnica, Tecnioa. (Colto) «^
eandaa minga la teeniea delta fae-
eenda » : « Non oonosoe la tecnioa
dell' operazione ». IstUuU , seola
teeniea : Istituto, scola tecnica. /
teenieh disen che,.,: I tecnici dic-ono
che...
-— Tecnomasl jP. N.), Teonoma-
sio (fabbrica di istrumenti di pre-
oisione per soienze ed artij.
Tede6xn, Tedeum. Canta el U-
deom : Cantare il — .
T6dl& - ediaa, Tediare. « C6nt
qaii so stori el m'it tediaa »: « Con
quelle sue storie m'ha tediato ».
— Tedibs, Tedioso. ^n Ah edme
te see tedids / » : « Ah come sei te-
dioso ! »
— TediOBitaa (P. N.), Tediositk.
Tegasc, Tega (Parola ora in dis.
per baccello. Viva a Pistoia), Vi-
nacce. Sprhmm % tegasc : Spreme-
re le vinaoce. Stracehin de tegasc:
Formelle o Pani di vinacce.
— Tegascioen (On), Viuacciolo
(buooia delFuva pigiata).
Tigna, Tigna. (Jxappd. la tegna:
Intignosire (in di8.)» Pigliare la
tigna. Scarpass aid la tegna: Pi-
gfiarsi per i oapelli. (Fig.) Rocoia.
On cappill c6n la te^na: Uncap-
pello oolla roccia. Melon c6n la
tegna :. Popone bitorzoluto o a
serpe. | « Z'^ diventaa 6na tegna
chjC nd ghe croda pit dn qttattrin »:
« £ diventato o si ^ fatto cost tir>
chio che non gli casca piu un cen-
tesimo ». (Pr.) Chi g'd la tegna se
le gratta : Chi ha la rogna si gratti.
Ul Signdr el dd, la teqna e el cap-
ftUl de qtuUtalla: Iddio manda il
freddo seoondo i panni.
— Tegnarla, Pidocchieria. « L'h
Hi Zi Beppe p, naturalinente, un ap-
prossimativo. Sarebbe giochetto di parola
sn Zibebbe* Zibeppe pot signiflca anche
Deretano. Zio tecch tecch irorrebbe dire in
milanese un Zio da nulla, o anche Uno
zio piccino e stremenzito.
difentaa d^6na leanaria wekifi
« £ il ritratto della spflo^
— Tegnent, Tignoso.
Tegni-gnnn-giUBS, Tenercl
gnl a....* Tenere a... l^egni u
tesim o a ereHma: Tener a
tesimo, a oresima. — a
— bordone a uno. — adrte;
dietro o jpedinare. — adon:—
doBSo. Tegnl a rnatt .- Ttstati
mano una cosa o Tenerla
Tegni a man ai lader:
manutengolo o Tener inanoiife<
dri. Tegnl a man: MetteriuM^
me a poco a pooo o Fare il giv-
zolo. Tegnl a man el temp: Jm
perder if tempo o Rispanniaikl
Tegni a ment: Tener a moa
iTegm bass el eoo: A eapo Iwm
Tepnl eaid o frhseh: Tener caUi
o fresco. Tegn\ eantro o tegmi
van: Tener contro o tener dJa «a
Tegnl donzh^na, stanss moMiM
pensi&n, corte banditaf eanna:
Tener dozzina, stanze mobilitt.
pensione, corte bandita, cairaa
Tegnl eurt ffun: Tenere oortouH'
— tie eunt: Tenere da o di tmtt-
(Ir.) « Tignel de eunt I in cTia-
melo di oonto ! » Tegnl dur: Tr-
uer duro. Tegnl el pe in do seen
Tener il piede in due staffe. ft-
gnl fiBura: Tener fuori. Ttgm
faaura el JUku Jin che podi: TeB9
fuori del coUegio il ragazsofinwj
mi h poBsibile. « In eampagna, m
tegni semper fceura i me trU m-
veU » : « In yula io tengo sempR
fuori i miei tre oavaUi ». | Tcfn
gid: Tener giil. m £1 p6 tegmfi^
pu nagott » : « Non regge pit w^
la ». « J?/ <en gid nien^meno ekt
des lira sul euntyn « Gh fii h
tara di died lire sul conto >.
« Gh^el tegna gid quit man »:c(jii
le mani ». « M eapeomich Vh gdm
di m^ suceUs edme ten gid^ gioin
« n oapooomioo h geloso de' mici
suooessi e mi tiene indietro ». ft-
qnl indree: Tener indietro. TeftA
xndree la folia, i eavaler : Tens
indietro la folia, i bachi. « 8lt
fr^dd el ten indree lafioridwmM
frutt » : « Questo freddo man^
addictro la fioritura delle pimito
da frutta ». Teanl a mteui: Tener
in moUe. Team in si o in Ik : Te-
ner in Bh. « Ztk el fit gdeSf perM
el ten in sh tutt i magdn » : « £^
ha il
gozzo
pieno; pereh^ tiene
TEG
- 751 -
TEG
io in 8^ ». Tefnl indree Vacgua:
ler in collo raoqua. I Team Vt:
ler a stecohetto. « EC ten a ^el
« ehe n6*l po tbroUd »: « Tiene
■eno quel ngliolo ohe non osa
ktare ». Tegnl laeugh d*6na per-
na : Tener luogo d' una per-
a. Tegnl alegra la brigada:
ler allegra la compagnia. Ter-
i man in saeeoecia : Tener le
ai in tasca. Tegnl strene : Te-
e strinto o stretto. P. E. : « Te-
il strene ; kusel inin^a seap-
» : « Tienlo sodo o forte ; non
siarlo Bgui8ciare)». Tegnl el mu-
^: Tenere il muso a uno o 11
»noio. Tegn^ de vun : Tener le
rti di qualouno. « Sta pasta o
eoUa la teft^ nd » : « Questa pa-
o <M>lla non tiene ». « El ten
\i la paroUa » : « Non tiene la
rola ». « Lapromhsa la ten pU »:
la promessa non tiene piii». Te-
i s6ra o sott: Tener sopra o
to. P £. : « Okt tegni s6ra dn
nn per » : « Lo tengo coperto
1 un panno perch^ non... yucEl
•' ten sott come tanti pegor*:
)i tiene in gran suggezione ». J
gnl sii: Tener sit. P. £.: Tegnl su
a tdsa: Tenere a erba trastulla
ener una ragazza per trastullo.
gnl sii di poUtster in eappone-
: Stiare i polli. Tegnl sudnla-
■* ; Tenerlo in prigione o in stia.
qnl sh i cart (al gioco) : Tener
le carte. Tegnl sU la testa a
r» ehe vomita: Reggere 11 capo
ino ehe rece. « T^nell su st6
m se nb Vandard in terra » :
teggi quel bambino se no ti oa-
i di braccio ». « Oh' el tegna su » :
'eoga, tenga 11 eappollo ». | Te-
ivia: Tenere celato. Tegnl via
nduu: Tenere nasoosto. Tegnl
d : Tener sodo, forte. « Quanto
en Sid vfMshll f Tin ^ Quanto tie-
o oontiene questa botte?»
!^ <«n» : « T5 o piglia, tienl».« Ohe
D daa de tegnimel de eunt » :
rliel' ho date da tener in serbo
lerbarmelo ». « Nd gh'h ma ehe
na/*: « Non c* h ma ehe tcn-
». « ^6 800 ehi me tegna » : « Non
chi mi tenga ». Pode pit tegniss:
•n potersi trattenere. Fitghela
nl a vun : Far star a doverc
0. No tegnl pil n^ vin ne aeqtui :
n star ne' panni per la conten-
E8. « El ten pii n^ vin nh aequa »:
« La oamicia non gll tooca il se-
der6». Tegniss: Tenersi. Tegnisf
de eunt: Tenersi da conto. Te-
gnissel in eorp: Tenerselo in cor-
po. Tegniss %n guardia contra €
nemis: Tenersi In guardia contro-
i nemici. Tegniss de b&n : Tenersi
gran eosa. Tegniss onor€ta d'&na
rohha: Tenersi onorato d'una oo-
sa. Tegniss sk : Tenersene. Te~
gnigh: Tenerci. Tegnigh a &na
robba : Teneroi a una cosa. « Et
ghe ten a vlss creduu dn dram-
maturao » : « CI tiene a essere ere-
duto drammaturgo ».
Tegniso, Salolgno. « Std Ikan ed-
me Vh teanise^iic Gome h saloigno
eodesto legno ! »
TegiUBura, Tignuola (1), N6tto-
la. A Vara di tegnosur: SuU'im-
brunire. Ija tegnceura Vi m^z ratt
e mhsz usell: II pipistrello. mezzo
topo e mezzo uooello. Anda a dor-
mi alVora ehe i tegnoeur leven sh:
Vedi Gainna, (A nersona) « L'i
&na tegnoeura » : « E un piattolo-
ne ». (Pr.) De nolt n6 va intomo
ehe i tegnoBur (Appross.): Gente
ehe glra di notte.
Tegn6n, Tignazio (2), Tlgnoso.
El vicol di Tegn&n : II vicolo de'
tignosi. I (Araro) « I/h An tegnon
de vun » : « £ un taocagno di pri-
ma riga».
— Tegnondn, Tignosacoio.
Tegnnda, Tenuta. « El g*d 6na
tegnuda de einqumilla phrtieh » r
« Ha una tenuta di cinque mila
pertiche ». | « i>0 ehe tegnttda I'i
st6 vasskllf *: « Di ehe tenuta^
questa botte ? » I V^s in gran te-
gnuda (volg.): £ssere in gran te-
nuta. I La tegnuda di liber (com-
merc.) : La tenuta del libri. | Ona
notta tegnuda (musica) : Una nota
tenuta. Vedi in Tegn).
TM (Volg.). Vedi TUli.
Tela, Tiglio (3) (Pllamenta della
canape), pi eanov battuu el dtb
teia e eanei : La oanapa maciuUa-
ta d& tiglio e canapuie.
(1) Tignuola o Tignola e invece IMnsetto
ehe rode i pannilani. ed e anche 11 farfal-
lino ehe danneggia il grano.
(2) II popolo fior. fa 11 bistfccio coa
sani*Ignazio : san Tignazio.
(3) Tiglio e in genere la fibra delle pian-
to, come pure le fila della came, che,Qtian-
do • troppo fresca riesce tigliosa. E po*
anche il no to albero.
TEL
— 752 —
TEM
Telax, Telaio. Telar per i^:
Telaio da tessere. Mill in telar :
Intelaiare. Telar de ricamm: Te-
laio da rioamo. — de eartera : Co-
lino. — de atampaddr: — da stam-
pa. — de quader: Telaio. V^s 6n
pur telar: Parere ua gratiooio.
— Telarasc, Telarln, Telardn,
Telaiacoio, Telaluo.
Telegor (Volg. id.). Vedi Tde-
grafo,
Telegrafo, Telegratb. « Sdnt »th
4»X telegrafo a manddt 6n di8p<tec
•a... »: « Sono stato alPuiiicio tele-
jcrafico a spedire un dispaecio a...»
/ pal del telegrafo : I pali del te-
legrafo. Vhse eiamaa per telegror-
/o : Essere ohiamato per telegrafo.
— Telegrafa(P. N.), Telezraiare.
— Telegrafich, Telegrafioo. M
^ervizzi telegrajieh: II servizio te-
legrafico.
— Telegramma (P. N.), Tele-
:graiuma. Mandhy rieev &n tele-
gramma : Mandare, ricevere un
telegramma. — e6n riaposta pagor-
4ia: — con rispoBta pagata.
Tel^fono (P. N.), Idem. — em-
4ricch : — elettrioo.
— TelefoiUi (P. N.), Telefonare.
•« G'oo telefonaa da Ui mia atan-
j?a »: « Gli tolefonai dalla mia
•etanza ».
— Telefonlch (P. N.), Telefonioo.
M eervizzi telefonieh: II servizio
telefonioo.
Telerla (P. N.), Idem. Magazzin
de telerii: Magazzino di telerie.
Teles CO pl\ Telescopio. « Oo
guardaa in la lunna col teleseo-
pi )» : « Guardai la luna col tele-
scopio ».
TNal Te lo. (Vedi M), N. fr.:
PUsz t'el doOf pizz t'el mant^ni:
"V^odi Pizz
T6U, Eocolo. « TUl ehi »: « Ec-
■Go I'amico o eccolo qui ». (Di co-
i^a) « L'oo trovati; tell ehif »: « L'ho
trovato; eccolo qui».
Teldn, Telone. Alza^ eaUi el te-
lon : Alzare, oalare il — o sipario.
Telonl, Telonio. « Slamattinna
s6nt andaa al teloni ai shit or » :
•« Stamattiua aono ito al telonio
jiUe sette ». « Andhnm fiaeui al te-
loni » : « Ragazzi al telonio ».
T^ma, Idem. «G'dn daa per
lema 6n soggett impossibil » : « Gli
hanno dato jicr tema un argo-
'uento impossibilc ». I
1
"1
Tememxio.
Giudizio te
— Temerarl,
dizzi temsrarif
rio.
— Temerarietaa, Temei
Temeritk. *M g' & avuu la
rarietaa (pop.), la iemeritam ,
de negamel in suUa faoeia » : «
be la temerity di nen^armelo
viso ».
T^mma (Volg.). Vedi Tema, fr
menza. N. fr. : « Uk dtt omm di
m^tt thmma » : « Un omo clie m-
pone o ohe tiene in: temens^
Avegh temma de tUesutt^ Lniiai
istima nessuno.
Temp, Tempo. Temp a meat
mizz: Tempo oasso o Tempi
— seren^ eatiiv, del diavM, wo-
gnlfieh: Tempo sereno, eattm
da diavoli; magnifioo, eoe. — ^m-
qua: -^ piovoso. — de fioeee:-
da neve. — de lader .• — > da k^
— d6le : — doloe. — imbroiaa: -
inoerto. — matt : — straTagMfe.
— fnoise : — piovigginoso. — > ^rwuft.
— oalmo. — eeiroeetU: — %ax9t-
cale. — etabU : — stabile. — nM-
— aseiuttOf eeo. BUI o bruU Ump.
Bello o brutto tempo. J^V^ 6el2 -
Far un tempo bello. JIuit»-
s'eiariea, alargeus, »araesgid,i^
biliss el temp: Mettersi mate*
Guastarsi, Tischiararsi, chindeni
rifarai, mettersi al bello. Sidm
el temp: Non pioTere dopo h
minaccia, «vifM{ari^mii» ee Mtariim
el temp » : « Ci andremo se lo po^
metteri^ il tempo ». I Adio UU
tempi : Addio fave o bel tempo!
(Pr.) Bin temp e bhlla gent tt
stuff a moi (Manoa) (Lett.): Bd
tempo e bella gente non staneaoe
mai. Dopo el vent trii di de HB
temp : II vento porta il bel tampoi
Parld, del brutt e del b^U teaw:
Parlare della pioggia e del M
tempo o e del sereno. « L*it mm-
per faa brutt temp » : « Fu sempiv
oattivo tempo*. (Fig.) « OA'k bnUt
temp » : « £ di oattivo umore o 1a
gli fuma ». Bon temp : Bon tempo.
Avlgh 6n b6n temp : Arere bm
tempo. . Ona donna del bdn temp:
Donna di partite. Veae eiipmm
daX bdn temp : Aftogare nella W
naccia. Ciappd el temp ban: O-
glier la rosa. A temp e laeugk: A
tempo e luogo. A temp perw: A
tempo perso. A ad temp: A sno
tem))o. Avhgh o dit nanea temp
TEM
— 758 —
TEM
fiadit o de pissh : Non ayer
ipo da perdere. Av^gh luU
lemp immtigUiabil : Aver tem-
ad agio. Quistd o Ouadtignit
'P : Acqni stare o guadaenar
ipo. BigoUi el temp: Bignel-
are o Oziare. Oiappit temp:
:liar tempo. C6n V andit del.
^p .* ColVandare del tempo. Dd
to temp : Dar tempo al tempo.
H a poeeh temp : L>i 11 a poco.
li a gran temp : Dopo lungo
apo. Phrd o Jh phrd el temp :
upare o Far sciupare il tempo.
zura de temp: Fuori tempo,
locfa^nd temp : Aoquistar tem-
. Te^nt a man el temp : Rispar^
are il tempo. LI adree a quell
^p : In quel toruo di tempo.
Hteah el sd temp o el temp
9 ghe vh : Metterci il suo tempo
1 tempo neoessario. Miixeiona
lemp .* Ingamiare il tempo. Ogni
%t temp: Ogni tanto tempo. «iS^
tvaroo 6n minutt de temp ve-
jaroo )» : « Se avrb un poco di
oapo libero verr5 da lei o Se
t6 una sc^mpolo di tempos,
srd el sd temp : Buttar yia it suo
mpo. Retiii de temp : Scampolo
Soruscio. Mivit a temp : Arriyare
tempo. (Pr.) Ld t>d minga a edr
vh a rivh in temp (Appross.) :
li presto s'alza e temJM> non
petta non ha bisogno di operar
n fretta. Tra vtd o strcud. el so
np : Buttar via il tempo. P. E.
d famm to edrt a ml el trdk via el
temp » : « A far la corte a me
a spreca il suo tempo ». Varna
np .'.* Avanza tempo f I ♦JCT To-
3U Vh del mh temp » : « Gaetano
• la mia etk o ^ mio coetaneo ».
l/l 6n omm del temp antieh » :
^ un omo della stampa Tec-
da ». « L*h &n giovin del so temp » :
fe un giovine de^ tempi novi ».
I temp di duea vice : Al tempo
>1 re Fipino. « Lassa ehe Jinissa
mi temp o la mia ferma » :
Liascia che termini il mio tem-
> ». Robba ehe kafaa el sd temp:
)sa ctie ha fatto il suo tempo.
Ibs semper a temp : Esser sem-
e in tempo. (Pr.) Chi g' d temp
{ spetta temp : Chi ha tempo non
petti tempo. Cdl temp e edn la
via madura i nhsjjol: Col tempo
con la paglia si maturano le
rbe. El temp Vh galantomm e el
fd fh giustizia: U tempo h galan-
tomo o Da oosa nasoe cosa e il
tempo le govema. M temp el «d
ehe nd'l se ved: II tempo vola.
Ogni robba la «d fcida a sd temp:
Ogni cosa a suo tempo Opp. Pre-
dica e popone vuol la sua sta-
gione. Bisdgna dH temp al temp:
Bisogna dar tempo at tempo o
Dopo texnpo vien tempo o Dio
firovede. Passb quel tempo Enea.., :
dem. Temp Vera e temp Vh: Tem-
po era e tempo h. | (Musioa) «J^/
vd, fmura de temp » : « Non serba
il tempo ». BaUh in temp : Balla-
re a tempo. SlargjSt el temp: Al-
largare il tempo. mangOi ei temp :
Idem. JSatt el temp: Battere il
tempo. (Orologi) Tempo. Tempo
medio : Idem. D^h xnam o tn-
dree al temp: Ritardare o accele-
rare il tempo dell'oriolo o delPo-
rologio.
— Tempaso, Tempaccio.
— Tempaa , Attempato. m L*h
6na donna giamb attemp<gda, ma
aneamd minga mal » : « £2 una
donna attempatotta, ma non c'4.
male ».
— TempadMl, Attempatello.
Tempera, Tempera (1), Tempra.
Dagh la tempera al fSr : Dare la
tempra al ferro. A tutta tempera:
A tutta tempera.
— Temper&-6raa, Temperare.
Temperd V azzalL el vSder : — o
dare la tempera alPacciaio, al ye-
tro. Temperd la phnna, el lapis:
Temperar la penna, il lapis. |
Olima temperaa: Cuma tempe-
rate.
— Temperada. N. fr. *Dagh
6na temperatla a st6 lapis » : « Tem-
perami questa matita ».
— Temperadnra, Temperatura.
— umida, frhdda, de foeugh : —
umida, fredda, cocente. A Mas-
saua g^avevem 50 grad de tempe-
radura a Combra » : « A Massaua
avevarao 50 gradi di temperatum
all'ombra ».
Temperament, Temperamento.
« El g'd un temperament de brdns* :
« Egli ha un temperamento o una
tempra di bronzo ».
Temperansa, Temperanza. Zn
(1) Tempera in flor. e usato anche in
senso morale. In Milanese no.
T£M
— 754 —
t£m:
focieUta de ttmperanza: La bo-
Cietit di temperanza.
Temperl, Temperi&(l), Intern-
perie. « Lu el vd, faeura a iuU %
temperiy^ : ^Va faori a tutte le in-
temperie ».
— Temperin . Temperino. « M
Vh ferii e&nl el temperin » : « Lo
feri con un temperino ».
Tempesta, Tempesta, Gran-
dine. Ona tempeata ae mar: Una
tempesta di mare. | « Sui mifon-
di e vegnuu la tempetta » : « Sul
mio podere ha grandinato ». Tern-
pe#to Bueeia: Ceoi senza brodo.
Tempeata de mdg: Grave sinistro
o Gran danno... Bott ehe pareven
&na tempista de mdg: Cazzotti
ehe Bemorayano gragnola. Ona
ihmpeeta grossa edme &n <bu9:- Un
chiooo di erandine grosso come
un'OTO. « Me adnt assieureui e&n-
tro la tempeata » : « Mi sono assi-
ourato contro i danni della gran-
dine ». « Quell fiuBU V h &na vera
tempeata » : « Quel ragazzo h una
vera tempesta*. (Pr.) A San Vit
p a San Modkat Vh peg Vtuiqua ehe
i tempeat (Ai>pro88.): Pioggia di
febbraio empie il granaio. Tem-
peata f quaicoaa reata; auee dann
per tuce o la tempeata la m^na
mai la eareatia : La grandine
non fa carestia.
— Tempestinna, Gragnoliscbio
(in qualche luogo di Toscana), Pic-
cola grandine o leggera grandi-
nata (a Firenze).
— Tempestdnn , Chicchi cosi
grOBBl.
— Tempestii-eBtaa, Grandiuare.
« L'h tempeataa de per tutt*: « Fu
una grandine generale ». 1/ uga
tempeatada la var pit nagotU L'u-
va grandinata perde ogni pregio.
(Pr.) JSl tem.peata m^ai a dann de
tuce (ApproBB.): Ogni oosa ha il
Buo lato bono. | (Fig.) ^M a' h
miaa a tempeath ch'el pareva in-
vaaaa » : « Si diede a Tempestare
ehe pareva invasato ». Ona aea-
tola de tabaceh tempeatada de bril-
lant: Una tabacohiera tempestata
di brillanti.
— Tempeatada, Grandinata. «^
vegnuu 6na tempeatada terribil in
(i) Temperle In flor. slgniflca la tempe-
^tura d' una data stag tone. 11 Cher, dice
6 Btemperanza d*aria.
Briansa » : « Venue o cadde na
terribile grandinnta in Bziana^
Templa (1), Tempia. Temfk
ednt i aeiager: TempiA eoi eeo.
Tempidtt, Tempietto. <2/d>l
tirit an <h% tempieU in mJB i
giardin » : « Feoe eri^ere un te
pietto in mezzo al giArduio»^
— Templettln, Tempiettina
Tempor (I), Le tempora. fk
tempora: EBsere le tempera.
Temporal, Temporale, Ban-
Bca. « M vmurfit teniponu» : «?iri
fare temporale ». (Fie.) « Oh'ik
temporal per aria» (In fiun^fii:
« Vedo la burrasea o la mtni
torbao gonfiata». | JElpoUr tem-
poral: Idem.
— T«mporala8o , TemponMtt.
Temporal6n,Temporalaecio, Lejh
gero temporale, Brutto tenaponk.
TemporefrgUk-egslaa, Temp^
reggiare. (Colto) i^Mo Vh fM-
giuu ednt el tempore<ggid: Fate
vinse col temporeggiare. « (km
de temporeggta*:. « Cerca di — •
di pighar tempo ».
Temporli o TemporlT o B6w*
rlv, Mattiniero. « Siamaiiinna U
ben temporiv » : « £11'^ ben nurtfi-
niero ». Onph^eh tetnparw: Tbi
pesoa primaticcia. (Pr.) Xtddk a
tardiv. ma taeeaaa al temporiv (A^
proBB.): Loda il monte e tientirf
piano o Loda lo scalpello e atticaft
al pennello o Loda il mare e tieaii
aUa terja.
— Tempra , Tempra. JPiu^r §
tempra: Pittore a tempra.
Tenaia, Tanaglia. Tenaia a «a-
ph: Tenaglie a tagtio. — de prtaat
— di presa. — deeoisoter.- Taaa-
gliozze. — per i Had: — da seoft*
ficcare, eoo. « El or'd t man ek
paren tenai »: « Ha le mani tkt
sembrano tanaglie». « Biahgwa
cavaah i paroll edn la tenaia t
quell A » : « Bisogna oavargli k
parole colle tanaglie ». (Fig.) Ona
tenaia d'&n danee: Una moneti
gobbina. Porta Tenaia : Porta
Tanaglia.
— Tenaiada, Colpo dato colk
tenaglie.
— Tenai6tta» Tana/rlietta.
— Tenaibn, Tanaguone.
(1) In milan. i nsato soltaato parlando
di qnella del maiali morti. Parlando di
person e naiamo / pols.
TEN
— 755 —
TEN
- Tenaln, Piooola tenaglia.
- TenaJUk, Attanagliare. (Ra^.
Ona volta 86 usitva de tenatd
•mdannaa a mort: Nei tempi
Msati si ub6 di tanagliare 1 oon-
inati a morte.
'enament (On), Un tientam-
nte. « 0*oo daa dn tenament
tl»e ne riewdarH per ^pkzzin
rll diedi iin — o pugno ohe se
rioorder^ per iin pezzo ».
'enc, Tinto, Bruno. Aatik al
ae diventa tene: Al sole la pelle
t>nina. Affkah dn iene in fiteeia:
ere tinto il yiso.
- Tencl6n, Brunotto. Moro«I/^
tendon » : « £ nero come un
abrone ». Ona tencionna de
%na: Una brunotta o Pare una
oa.
'enoa, Tenoa (Val di Ghiana),
Lca. Jja tenea VI dnpiet depii-
l: La tinoa h un pesce di pa-
le.
- TencaBda, Tenohitta, Ten-
i. Tincaceia, Tincolinai Tinco-
(l), Grossa tinea.
"end, Tendere. Tend adree a
%: Tener dietro a uno. Tend
fatt sceu: Badare a' fatti suoi.
nd at sd internes : Attendere a'
yprii interessi o facoende. « Mi
U minga tend a ttUt»: « lo non
)BO riparare a tutto ». Tend a
s nominit a 6n poet: Tendere
irsi nominare a un posto. Tend
tisieh: Tendere o tirare o vol-
*e o pendere al tisioo. Tend i
, i vit: Tendere le reti, le viti.
'enda, Tenda. Finistra ednt i
d: Finestra cortinata. | Isoldaa
t ai tend: I BoldatI sotto le ten-
I La tenda de la barea: La —
la barea. | *G* dn tiraa, eulla
tea, 6na gran tenda per eZ sdl » :
lanno tirato sulla platea un
dale per riparar dal sole gli
)ttatori ».
- Tendaria, Tendami o Corti-
;gi. On negozi de tendarii: Una
iiega di tendami.
. Tendlnna, Tendlnetta, Ten-
it Tendina e Mantellino, Ten-
le e Tendale. Tenddn de n^
: Tendone di nuTole.
'enden, Tendine. « M s'h taiaa
) Tincona signlflca in flor. postema
*angaina1a Bwbdn; persona a carioo
)ro di poohissimo valore.
el tenden del «^ » : « Si tagli5 il
tendine del piede (probabilmente)
— d'Aehille ».
Tender (Per Thier Vole.) Vedi
Thier. | (T. ferroyiario dall'in-
glese) P. N. Tender, Furgone. Ona
JoeomoHva edn dedree el sd tender :
Una looomotiva ool suo furgone.
Tenent, Tenente. M tenent el
eomfxnda dn plut&n: II tenente
comanda a un pelottone. (M. d.d.)
« Ehif 8ur tenentf per quelVajff^are
n6 ae fa nient » : « Garo amioo ,
non se ne la nulla o Lo diremo
al sor tenente e non ne faremo
niente ».
T^ner, Tenero. Thner edme dna
guhusada: Tenero come la ricotta.
Anddt del earp tener: Andar di
oorpo Boiolto. « Va minga in del
tener, ie preghi » : « Non andare
in tenerezze, te ne prego ».
— Tenerezza, Tenerezza. I te-
nereez d'&na mamma: Le tene-
rezze d' una madre. Ouardd. edn
— .* Guardare eon tenerezza.
Tene8ma(Volg.).yedi Teneemo.
Tenesmo, Tenesmo (il male de'
pondi).
Teng-englnu-enires, Tingere.
Tignere. Sioffa de fa teng: Stoffa
da tingere. Tenges la faeeia .ger
nd viss eonossuu : Tingerai o Ti-
gnersi in nero per non essere rav-
Yisato. (Pr.) Certa gent Vh edme el
earbdn: de viv seotten, quand in
mort tengen: Egli h come il oar-
bone, o cuoce o tinge o ti^ne. |
« Ul m*d tengiuu in .cent lira » :
« E' m' ha bollato a cento lire ».
— Tengidnra, Tingitura. Tant
de tengidura: Tanto di tingitura..
— Tengiuda. «^/ m'it daa dna
tengiuda de vint Ura » : « Mi boll6
a venti lire ».
— Tenglndlnna, Bollar legger-
mente.
Ten6r, Tenore. « La lettera Vera
de 8td tendr » : « La lettera era di
Suesto tenore ». | Tenor de car-
\ll: Tenore di oartello. Tenorin
de grazia: Tenorino di grazia.
Tentii, Tentare. Tenta de rthss
in d'dna robba: Tentare di riusoire
in qualche oosa ». « Tent^mm an-
ea quhsta » : « Tentiamo anohe que-
sta ». Tentit la sort al lott : Tentar
la sorte al lotto. Tenth el Signdr:
Chiedere cose impossibili o Tentar
Dio. Lassass tenia : Lasoiarsi ten-
TEN
— 756
TEP
tare. « QueU sfticciaddn el m'd
tentaa » (fanciulla) : « Quello sfao-
oiato mi I'ece proposte indeoenti ».
Tentd vun : Abbordare uno. « Lu
i e tenta tutti » : « Egti h un ab-
bordoiie». (Pr.) Tentit nonnoeet:
Tentare non nuooe. Polenta nd me
tenta, «fr nd te mangiaroo (Manoa)
(Appross.) : Ognuno che h ritto
puo casoare. On diav6l ehe tenia
falter: II diavolo vuol tentare
Lucifero.
— Tenta46r, Tentatore. J^Z dto-
vdl tentador : II diayolo tentatore.
— Tentatlv, Tentativo e Riesci.
M tentativ Vh andcia a putann
(volg.): II tentativo and6 a vuoto.
« Cosse te fee? * ^ On tentativ * :
« Che Btai tu facendo? » « £h si
vedrk ! fi un riesci ».
— Tenta8l6n, Tentazione. « M'i
vegnuu 6na gran tentasion de pro-
adt*i « Mi venne una gran tenta-
zione di provare ». Ona faecia
contro tutti % tentassion (una brutta
facciacoia) : Una faooia oontro le
tentazioni.
— Tentaasionitta , Tentazion-
cella.
Tennda, Tenuta. « M eolonell
Vera in gran tenuda » : « U colo-
nello era in gran tenuta ». Inpio-
eola tenuda : In bassa tenuta.
TeobromaiP. N.), Teobroma (1),
Cioccolata.
Te6l6gh, Teologo. « L^i 6n pro-
fondo teologh » : « E un teolOgo
profondo ».
— Teologia, Teologia. Profes-
sor de teologia : Professore di teo-
logia. I Papalina (2). «^ Al curat
gh'h bdrlaa in thrra la teologia » :
« Al curato casc6 in terra la cal-
lottina ».
— Teologich, Teologico.
Teorla o Teorlca, Teoria. o Teo-
rioa. « In teoria shmm d accord,
ma inpratica Vh dn alter para de
manigh » : « In teoria siamo d'ao-
cordoj ma in pratica gli ^ un altro
par di manicne ».
Tippa, Borraccina. Umia, teppa
(1) Teobroma e la pianta del oacao.
(2) Ne* vocabolarii si fa una certaconfti-
sione. Papalina, Cupolinn, Zuccotto, Zuc-
cheltonon si capisof rerfettamente se sono
o no sinonimi. La Teologia mil. invece e
'^.na calottolina che i preti portano per
')rire la ohierica.
e Iddr (^ido de' venditori 6ii!A
accessoni per la capanna d^ ^a-
tale) (letterale) : Edera, borrBed>
na e alloro. On sass tuU gutOim
de teppa: Sasso ooperto di xamoL
Rosa de la teppa: Rosa boRMci-
na. (Fig.) Fd. vegnX la teppa (t<4U
Far venire il latte alle sinoeelk
(Compagnia o sooietik m nuMoi-
zoni) La Compagnia della Teffs
(Appross.) : Compagnia del Pa*
a Kifredi. (Pr.) TOhrra> moveninu
fit teppa: Pietra mossa noa ft
musco. I (Zolla di terra eib«ii
Piota. « A furia de Upp oofaam
pradUl suUa sabbia ».- « A nimi
piote ho fatto un pratteello aii&
sabbia ».
— Tepp&, Piotare.
— Teppada, Piotatnra.
— Teremoti. Terremoto. Jklt-
rem^tt ghe wh de quit ehe fs»
ninndi o traballit e de auU chefst
saUdt : V ' ha terremoti che diou-
nano e terremoti che rinsaeeaiiA.
(Fig.) « Che teremoti d*&n amm!»
(uomo pesante ohe nel camna-
nare fu rumore co' piedi) : c Cbr
elefante d'omo!»
Teren, Terreno. Teren a eoUk.
ddlgf legger: Terreno eoltivat&
dolce, leggero. — che g'd sessh»
fdnd: — che ha molto fondo. -
de s'eenna : — forte. — ntaU : -
arrabiaticoio. (Fig.) Seopri teren:
Scoprir paese. Travit el teren umA
o dur : Trovare il terreno molle •
duro. I Pian teren : Pian terreno.
Stanza a teren: Stanza a terrent
o terrena. (Pr.) Teren de vin it-
sd el teren minga el teren Vemm
(Appross.): Molta terra e tern
poca, poca terra e terra molte.
Ch easca, cens eissa, teren ten: Ye*
di Cit,
— Terister, Terrestre. M pe-
radis terester: II paradise terrfr-
— Terltori, Territorio. StU k-
ritori de Bergdm: Sol territorio
di Bergamo.
— Teribol (Volg.). Vedi Tii-
riboU
Terima (D. Sp.), Rialto. La te-
rima del trono: LA gradinata del
trono.
Terizzla (Volg.). Vedi lUeritia
TER
-757-
TER
TermiBiL e Termin, Termine.
?€nnin trii dl : In termine di tre
iorni. « 2/^ in iermin de gravi-
anza » : « E in termine di gravi-
anza». P&rtA a termin dnJUeu:
'ortar a bene il figliolo. l ^lA
ove ffh'h el termin tra i me eisd
tmdt » : « Li dove o* 6 il — fra
. mio podere ed il suo ». | « L'i
linga el termin ehe ghe vd » : « Non
il termine appropriate ». « Se s'in
cut di termtn de aeuri Varia*:
Si sono detti degli improperii da
ftp osourar 11 sole ». I « Oo trovaa
ft m^ termin » : « Ho trovato un
lezzo termine*.
— Termlnasc, Terminaccio,
— Terminlk-inliLaa, Terminare.
jippinna ehe oo terminaa de,„»:
Jhou appena abbia terminate
Termdmetro. Termometro. « M
ifmometro el segna des grad » : « II
smometro segna died gradi ».
T^ma, Tenia. El seednd in
ima: II seoondo in tema. MhU
» tema : Mettere in terna.
— Temarl, Ternario. Ifumer
imari: | (Bigliardo) Da 6n ter-
ari: Dar un sfallo da tre punti.
Temeg& , Ammorbare. « Oh* ^
tia spuzza ehe temegar^ : « C'^ un
iizzo ehe ammorba o ehe leya
respiro ». « 8e temegadelfumm » : I
Gi si aifoga nel fumo ».
— Temeghent, Ammorbante.
Temo, Temo. Chi tema al lotU
n temo al lotto. Temo sleeh :
emo seooo. L'h edme giugdk dn
mo al lott (grande improbabi-
t^) : Gli h come giocare un temo
. lotto. Onadagnit dn temo: Yin-
)re un temo.
«- Temitt, Temettln, Terauccio.
Tirra, Terra. (Civ.) La Urrala
dt tra Venere e Marte: II nostro
aneta sta fra Venere e Marte.
u sta terra : Quaggiii o su que-
a terra. | Terra vergin^ grcusa,
tldinna , ehe rend , eee, : T&rttk
3rgine, grassa, leggera, fertile,
race I Terra de V^ema, erha,
i moaelUi, de pipff. de vas : Ter-
k di Vicenza. argilla o oreta, da
odellare , da pipe , da vasi.
'«rra d'dmbra^ d^ocria, eee. : Ter-
, d'ombra, d'ooria. | Andii in
rra: Cadere o Cascare in terra.
ndd a terra: Cascar in plana
rra o Sfumare o Andar lallito I
oheccbessia. Atidd o mandit a
quella bhlla terra : Andar o man-
dar a babboriveggoli (ia dis.). An-
dar o mandare in rovina o a quel
paese o a Patrasso. Andi^ sott
terra o a fit terra de boeeaa : An-
dare aU'altro mondo o alia sepol-
tura o Botterra o a rinoalzare i
oavoli. Avhgh paura ehe eala la
terra sott ai pee: Aver paura ehe
gli manohi il terrene sotto i piedi
Uered. per mMr e per terra : Cer-
oare |»er mare e per terra. C6r a
panseta a terra: Andar a tutta
carriera. JRobb, ehe n6 stii rU in
eiel -nh in th'ra: Cose ehe non
stanno nh in oielo n^ in terra.
« JSl dovaria basd la terra dove
la mHt i pee* : « Dovrebbe baoiar
la terra toccata da' piedi di lei ».
N4 toeed terra eont i ph { esser
molto contento): Non toccar ter-
ra. Ghiadagnit danee edme terra :
Guadagnar danari a palate. iMssa
afidH in terra 6na rooba, &na pro-
posta, &n disedrs , dn' esibiztdn :
Xiasciar cadere una proposta, un
discorsOf un' esibizione. Resta in
terra: Restar a piedi o in asso.
« HI treno V^ pariii e m\ s6nt re-
staa in terra » : « II trenb h par-
tite ed io restai li a vederlo an-
dare ». Toeeit terra : Approdare.
V^s minga terra de fit ball: Non
essere terrene da plantar vigna.
^Uh minga vh edme a spua in
terra ! » : Vedi CEuv, « Avria vo-
ruu vkss cent brazza sott terra » :
« Avrei volute essere cento brac-
cia sotto terra ». D6rm\ in terra:
Dormire in terra o sulla uuda
terra. Avhah de la terra al sdl:
Avere della terra al sole. A ft6r
de terra : A fior di terra. « Vial-
ler me voriipropi vedi in terra f» :
«Voi mi volete proprio vedere a
terra? » Ona finkstra molto alta
de terra: Una finestra molto alta
da terra. Pomm de terra : Po-
me di terra. ( Pr. ) In temp de
ftUrra ball e6ms terra (Appross.):
n una notte nascono tanti fun-
ghi. La terra la dis diimen ehe
ven daroo: Avaro agriooltore non
fu mai rioco (Appross.) II maiale
dice dammi, dammi e non mi
eontare nh mesi. nh anni. Terra
negrafh b6n jormerU (manca)
(Appross.): Grano pesto fa buon
cesto. Terra nera: Idem.
TER
—'758-
TER
^ Terragi^ (La via che gira m>
torno alia oitl^ dietro il canale
naviglio dove abita il popolino),
Terraggio, Interriato.
■— Terraglia, Terraelia. Poreel-
lann, terrali, maiolteh: Poreel-
lane^, terraglie e maioliohe. Tet^
rcigha de Vieema: Terraglia di
Yieen^a. MHt a poit la terraglia
in del vegtee: Riporre o ripom le
stoTiglie neirarmadio. Quell delta
bhlla terraglia: II oatinaio.
— Terraplen^ Terrapieno. HI
terrapien del mardin: II terra-
pieno del giaraino.
— Terrasola, Terraccia. «i/^
<^a terrascia infamma ddve ghe
ven nagott » : « £2 una terraccia
sterile ».
Terrazsa, Terrazza. « Sulla ter-
razza t^ni di gran vas de fidr » :
« Sulla terrazza tengo molti vasi
di flori ».
-— Terrazsetta, Piccola terraz-
za (1).
— Terraszonna , Grande ter-
razza.
Terremott, Vedi Teremott,
Terren , Terreno. — edltiv : —
ooltivato. Vedi Teren,
— Terester, Terrestre.
— Terribil, Terribile. « Gh^imm
avuu in mar 6na borreuea torrt-
feii » : « Avemmo in mare una ter^
ribile burrasca *, « L'i ehl el ter-
rUnl/ » (sch.) : « Ecco il grand' o-
mol »
Terrib61 (Volg.) Vedi Turiboh
Terrinna (P. N. ). Terrina(2).
Territorl, Territono. Sul terrt-
tori de Comm: Sul tenitorio di
Como.
Terr6r, Terrore. (Colto) I/ann
del terror in Francia Vh staa el
. (i) II Cherubini tradnsse : Teraztetta in
Terrazzino, che e tutraltro. Terrazzino e
Poggiceu. Cosi Terrazzone non k una Ter-
razzowna ma un Poggioron. Terrazzetta
in lingna non c'i. l^rrazzetto dimln. di
Terrazzo 8arebb« pinttosto la nostra bal-
tresca o attanna mentre la nostra teraz-
zetta non e generalmente al di sopra dei
tettl.
(2) Terrina in fior. esprime pfuttosto
qnel vasetio, nel quale stanno cose man-
gerecce ben suggellate, che si vendono da
salumai e da droghieri. Nol per fbrrtVtna
intendiamo anohe il vaso di terra in oui
^i possono far cuocere vivande conje in I
'della o in casseraola. '
i 793 : L'anno del teiroie in Fat
cia f u il 1798. Robb che /d
Cose da non oredersi (1).
— Terrori^mo, Terrori8mo.«jd
el ered de edued ben i sd fimm d
terrorismo » : « £gli erede di ed>
car bene i snoi nglxoli ool
rismo ».
— Terrorista, Terrorista.
Ttos, Terzo. Ihtu l'^ el Urti
see: Due h il terzo di seL IM
eol terz e eol qttart: Partaici
terzo e al quarto. Vagori de Icm
elass (str. ferr.): Idem. (Fie.) ft-!
gan de terza (a donna pubUiB^:;
Vagone di terza elasse. M tos
ineomod: II terzo ineomodo. Jf-
rd, in terza: Vedi Trappoku Jn-
dd in terza (a taTola): Andan ■
terza o Rintezzare. P. £. : «ri
tiraa gib 6na volta pce^jt. la
da e pcBu la terza »: « SI sen:
una Tolta. poi rinnoT6 pm n^
terz5 ». MHtees in terzT Mettai
in terzo. Piantit in terz:
in asso. | (Tocco di oampanaJ 1
terz: II secondo rintocco. (SclMr-
ma) Terza: Terza. 2xs terza w^
del rosari : La terza parte dei i*-
sario. (Musica) Terza 9na§f^i6r t
terza mindr : Terza maggiore (
terza minore. Salt de terza : Sato
di terza. (Bacbi da setai JDerm
de la terza: Far la tersa dozBt-
ta. (Pr.) Tra duu ehe liHgm •
terz el god: Tra i due litigantiS
terzo gode.
— Terxanna, Terzana. I'ezer-:
Febbre terzana.
— Tenaiia8Cia,Tenuitt]a, T«^
zanaccia, Terzanella.
— Terrttt (Musica), Teneli»
M terzett di Lombardi: U terzet-
to de' Lombardi. (Civ.) « OA «ir
bell terzett / » : « Bel terzetto! •
Cbe piagnisteo ! »
— Teninna (Poesia) , Tenoi
/ terzinn de Dante: Le terzine 6.
Dante.
' — TerslroBn, P. X. TenanMla
« Fd, sk i terziroDua la vHla the ght
(1) Se avessi tradotto letteralmoitc, «ot
un modo, che par 8arebb« pretto florae
tino : Cose che fen terrore, non avrM ii-
terpretata bene la frase maaii«M (b«B ii-
teso volgare) la quale ha in ai qoakkt
cosa di iperbol<oo e di esagerato, per eipri-
mere, cose se non da pooq, aoa p«r6 ds
roettere terrore.
TEB
— 759 —
TES
p» vent » (nelle regate sni no-
1 lagfai): «Fa i terzamoli alia
La ohe e'^ troppo ^ento ». |
grali tereiraeu : Baohi trev oltini.
» terziropu: Fieno settembrino.
Cayola o palo: Panconoello.
— Tendlass , Sguagliarsi. « /
: bigatt 9*in tutt tenolaaT^: «I
ei bachi si sono tutti sguaglia-
^. ITgatergolada:Vytkterzoltki».
?eB (1) e Tesa, Tesa. Andd a la
.- Andar a la tesa. « ^ to tes,
^ dn mazzaa puttee de einquan-
malvadegh tra dned e folegh » :
kJla tesa ieri hanno ucoiso pi£i
oinquanta oapi di selvaggina
h anitre e folagne ». | (Di polso)
brato, Tirato.
— Tesetta (Piooola aia sulla
ale si spiegano le reti o jMure-
le).
resin, Ticino. Ciueia Tetin:
ifia maestrale.
resor, Tesoro. JEl minister del
for: D ministro del tesoro. « Cre-
ven de avh travaa el tesor » :
IJredeyano che lit ci fosse na-
osto il tesoro ». « M par eh* el
vMna el tesor de son Carlo » :
\i direbbe oh' egli abbia la lu-
rtola a due code». Fd tesori:
ir tesori. mEl var 6n tesor* i
7ale un tesoro ». C6std ^ tesor:
>Btar tesori. « Car el mh tesor »:
Cesoro mio!» Tesor infamm/
.) : Doloe tesoro I (Pr.) Chi trcetir-
&n vero amis tromva 6n tesor :
a. yero amico h un gran tesoro.
— Tesoree o Tesorer, Teso-
>re.
— TesorerlA (P. N.), Tesoreria.
■gretari de la tesoreria : Segre-
rio della — .
— Tesorttt, Tesoretto. * Ti U
it el mh tesorktt » : « Tu se' il mio
9oretto».
reM-eBsnU; Tessere. Tess a
an, a maeehtna: Tessere ama-
», a maochina. Tessun a spiga,
maia: Tessuto a spiga, a ma-
ll) La Ta nel linguaggio de* eaoclatori
lanesl • nnostagno mantenato ad arte,
ve si dk la raccia agli nceelli acqnatlei.
isa ^ in fiprentino oorrisponde al nostro
Hxdl; i einoaimo di Paretalo, quando
n lo si asi per quelle operazioni che si
mo appunto per oostmtre il paretaio
«so> ^erci6 la frase : hn tesa del pare-
o.
glia. (Pr.) Part e n6 ffiss, VI e&-
me ortR e nd tess: Parer e non
esser h come filare e non tessere.
Ti880ra» Tessera, Taglia. « 8enr-
ta tessera se pd minga passd>
(soontrino di riconoscimento) :
«Senza tessera non si passa».
Tessera e6l ritratt : Tessera oolla
fotognifia. Fd tessera (dar la roba
a taglia) : Fare a taglia. « La tes-
sera la slgna ehe I staaportaa in
eantinna aodes brent de vtn » : « La
taglia segna dodici ettolitri di yi-
no portati in canlina. « JEl tintdr
el m,*a oonsegnaa la tessera » : « II
tintore m'ha lasoiato la tacca ».
Ttet, Testo. Liber de test: Libri
di testo. Test de lig: Testo di
legge. Fd test : Far testo. | Test
de ihra e test de fhr: Testo di
terra e testo di ferro. P. E. I ear-
d&n per fd che ciappen el tost vcbu-
ren el test e&n sk la bomis: Per
rosolate i gobbi neltegame ci yuol
il testo coT loco sopra.
Tista, Testa. Testa frhdda,
ealda, quadra, de matt: Testa
posata, oalda, quadra, matta. Te-
sta de fhr: Prestanome. Testa de
moro : Testa di moro. (colore),
Gappa di frate (1) iA la testa del
battaidn: Alia testa del batta-
glione. In testa (in titolo): In
fronte. Andd el sana*u a la testa:
Insulto di . o Salir i) sangue alia
testa. Andd el part alia testa: Mo-
nro di parto. Avhgh <^ pes a la
testa: Ay ere la testa pesa. Viss a
la testa di offari : Esser alia te-
sta degli amiri. Fajpdr a la testa:
Fumi one salgono alia testa. Avkgh
di eaprizzi o di mineionarii per
la testa : Ayere de' oapricci o ael-
le buscherate per la testa. MHtes
in testa,.,: Mettersi o ficoarsi in
testa.. Vhssegh phnna la testa (in
dis.) : Pena la testa. MeU in testa
de 9un 6na earteUa, dn Hbr^t de
la Cassa: Inttotare ad uno una
cartella, un libretto. « Cosse te
salta in testa f*:* Che ti salta in
testa » « Dove te gh'ee la testa f » :
« Doye hai la testa t » Viv o viag-
gid edn la testa in del saeeh : Vi-
yere o yiaggiare oolla testa nel
(1) Testa di moro o Cappa di frate in
Cor. vQOl dire Caoio d^Olanda in forme
tonde, che ha appanto il colore della
cappa di Arate.
TES
-760 —
TET
sacco. IH tutt qvMl ehe ghe nen o
saUa in testa : Dire tutto quello
che gli viene in testa. Avigh la
testa a fit eonseid : Avere la testa
BOtpra la berretta. 2>d alia testa:
Dar alia testa. Savh minga dove
batt la testa: Non sapere dove
bi^ttere la testa. Mobb ae fit perd
la testa : Cose da far perdere la
testa, ojC'^ da perdere la testa o
da ingculUre. « L*^ 6na bellhzza de
fit perd .taUesta » : « Bellezza da
far girare la testa ». On tant a
testa: Uii tanto a testa. Ona bhlla
testa: Bella testa e bella aria di
testa. Bona testa/: Baona testa!
(ir.) Bravo meo I Andii del peruc-
ehee a fass aiusth, la testa: Andar
dal parruccniere a farsi racoon-
ciare la testa. | JPit &na testa:
Buttarsi in aoqua ool oapo in giil.
I Testa del p&nt : Testa del ponte.
Testa delta rc&uda : II mozzo della
ruota. Testa de fantanin: Capo
d'acqua. La testa del mc^rtkllj ael
e6tnp€iss: La testa del martello,
del compasso. (Pr.) Ohi nd g^d te-
sta g'abbia gatnb: Chi non ha te-
sta abbia gambe.
— Testfrda (P. NJ Testata. Te-
stada d'dn pont: Testata di un
ponte. I Pieeii dna testada in del
mur: Dare una testata o capata
nel ninro.
— Testadura, Testata.
— Testanna, Testata.
— Testard, Testardo. « L'l 6n
testard de primma forza » : « £ un
gran testardo ».
— Testardaria, Testardaggine.
— TestardasOi Testardaocio.
— Testarddll, Ostinatello.
— Testatloh, Testatico. Paga el
testatich : Pagar il testatico.
— Testdra, Testiera (P. N.). La
testera del IHt: Lettiera.
— Testa, Testare (P. N.). Vedi
Testament. | Attestare (Accozza-
re due pezzi di legno). | (attestare)
« Podi testd, m\ ehe Vh vera» : « Pos-
80 attestare ehe h Tero».
— Te8tat6r, Testatore.
Te8tlc61, Testicolo. « M g'it dna
malattia ai testieol » : « Ha un
male ai testicoli ».
Testlflei (P.N.), Testificare. « Mi
podt testifieit de avh veduu a... » :
«Io posso testificare di aver ve-
duto a... »
— Testimonni, Testimonio. V^s
eiamaaper testimonni : Elaaer eki
mato a testimonio. I tetHmmt
del sposalizi: Testimonidellotf
salizio. Seusii per testimonni: h
testimonianza. « Oh' era
el tal*: *. £ra presente il tale^.
Tettoa, Teiera. 2^'ueekererttWt
tera: Zuccheriera e teiera.
Tetrq. Tetro. Faccia tetra: m
tetro. Ona easa teira .* Una tf
tetra.
Tetta, Tetta(l), Poppa. It^
Le cioooie. Tett aur, jumc o J«^
fann^ in eollera^ pegdrinnzVsffi
sode, doscie, disgiimte, '
Dd. de tetta: Dar la poppa •
lattare. Fiam de tetta .* Baml
o Bimbo da latte. Tcengh la
a 6n bagai : Svezzare il bami
o Levar dalla poppa. « J^ ja
bisognava tegntll taeeaa a le
<a » : « £ sempre bisognava tea
attaooato alia poppa ». (Pr.)
vin Vh la tetta di vhee : II viit
la poppa dei vecohi. | On tett:
capezzolo delle poppe delle mi
ehe. I Pignattin de tr^ tetU Pail
Uno o Pentolina a tre pedaeeL
— Tettascia, Tettinna, Poi)pti
da, Poppina. Tettinna de vm
in d6lz e bruseh: Zinna o pc^
di vitella in agro dolee.
— TettJk . Poppare. ft El tme
tetth »: « II bimbo vuol la popps^
Avh tettaa poeeh : Essere di pM
levatura. Tettagh dent in etkm
robba : Pascolarcisi. « A vetUi I
taeeii lit Idr duu ml ghe tM
dent » : « A vederli lore due ■ 1^
ticare (volg.) proprio mi ci paM-
lo ». « jAi, guana el eomponniik
comm^i , el ghe tetta dent »:
« Quando scrive o oompone lew
commedie g5ngola». TettA onfifk
Suociarlo. | « QukU per teUit!*:\
« Quello per here ». (Pr.) A Im
sit a crhtta se tetta, e a pegkm
erlppa (volg.) (appross.): Paa0
uno nella valle di Giosanitte Off^
Chi paga avanti ^ servito dopn
— Tettada, Tettadinna, Foppt>
ta, Poppatina.
TetttroBU, Poppatoio (2). La Zar
(1) Tetta !b flor. noa lo si ua rbt fe
cella o parlando a* bambini.
(2) II Poppatoio, rbe par larebbe k bfr
duzione I«tterale a«! TeUingu * farcet II
stminento per trarre il latte daUe earn*
melle senta capezzolo.
TET
— 761 —
TIB
> il Dente. « Oh^ spikMaa 6n
4n el g*dt bisdgn del tettirtBu »:
L Bpiinta un aentiiio, ha biao-
d'un oorallo *.*M g*A famm
HJira el tettircsu » : « La pop-
la ». I (Iron). « Oh pover hor-
Ma eUgh et teitinjeu » : « Po-
» bambino. Mettetegli nn dito
ocoa. Opp, Lioenziata la balia
unbino si' balloooa ».
Tettdn (Di maschio) Poppnto
*oocio80. « La tetton » : « La
puta o la poooio8a» (Plstoia).
ragazzo) « Te a^tt 6n gran tet-
9hh / » : « Sei un gran poppaio-
»
)tt'a t§t. Testa Testa. « ^mm
Ma irt UtVa Ut>m Pranzammo
iolo a 8ola».
sttavacch, Vaooaio. Nobil
izzer tettavaeeh : Nobile intar-
ived, Tiepido '(Sost.). Tepore
i usato se non da oni parla
tt.). « In sta stanza gh*h on hel
ei » : « In questa stanza c'^ un
oalducoio ». « Adha tra nun
. gk'h del teved » : « Ora fra noi
6 entrata un po' di freddez-
. (Agg.) Aequa, aria, lalt te-
: Aoqua, aria, latte tiepido.
ogUenza teveda : Acooglienza
Ida.
Tevedin, Tiepidino. On bhll
din: Calduocino.
L, Tu, Ti, A te. />d del t\ : Dare
tu. « Damm minga del H » :
aetti quel tu ». « Quhei Vh per
« Qnesto h per te ». N6 aath
le fn\ n^ de H: Non sapere ni^
ae n^ di te o Non aver n^ sa-
3, nh tepore. N6 aavh ne deinX
ie t\: Non esser uh carne, n^
3e. « Pavera tt » : « Povera te ».
eliee ti eke »: « Felice tu che ».
za dl ni t\ ni ml : Senza dire
u n^ bai. T\ de per ti : Da
». A ti edme <i .* A te oome te.
uarda eke it eiappet » : « Bada
finisoi a busoane ». Ti vedet :
» le vedi? Coaae Vimporta a tit:
> te ne importa?
IM, Tibet. On vestidin de tibi
6r : Un Testitino di tibet a fio-
li.
Lbl (D. Lat.), Pappi^. Gitazio-
N. IT.: MandA on ttbi: Man-
una citazione o un pappi^. i>d
Un: Licenziare. i^«/£/a on tibi:
•e ima parrucca o un rabbuffo. •
TlbU (Civ.), Tibia. « Oke s'^
rott la tibia de la gamba » : « Gli
si 8pezz5 lo 8tinco».
Tiocli, Tie. « G*oo el tieck dolo-
r6s » : « Ho il tie doloroso '»,l^M
g^d el tieek de andik aul Cora a
guidd*: « Ha il ticchio di mo-
strarsi sul Gorso a guidare ea-
Yalli». Tieek taeek: Tioohe toe-
cbe. M tieek taeek de Vorologg : II
tioche tocohe del pendolo.
Tiff-Taff (Onomatop.). « J7ft, tiff-
tag, el q*d, molaa duu aldvidn » :
« E li, tiffe taffe, gli appiccicb due
ceffoni ».
Tlfo, Tifo. « Gk'i vegnuu el Hfo-
e ri dndtta in p&nt de inort»t
« Gli ^ venuto il tif o e fu in fin di
vita ».
Tigher.Tigre. Cc6urdetigker{l)T
Guor di tigre. Feroee eome ona
iigker: Ferooe come una tigre.
ml de Hgker ; Pellicoia di tigre.
— Tigraa, Tigrato. Oavalltigraar
Gavallo tinnto.
Tila o Tela, Tela. Tila altar
— larga. Tila baaaa: — stretta..
Tila batizza: — batista. Tila ear-
aarenga: — fatta in oasa. Tila de-
— di ootone. IHla de Un, de eAr-
nov: Tela di lino, di eanape. Ti-
la aaeek: Traliocio. — de itnballa-
ddr: — da balle. — imprimidar
— inesticata. — imperfneabil : —
impermeabile. — inzilada: — in-
oerata. — operada: — a spinape-
see. — rttaaa: — russa. — agre~
gia: — grezza. Fd, tila: Tessero-
tela. Mereant de Hla: Mercant<>
di tela. (M. d. d.) V^ eome la
tHa de aanta Oalia (in dis.): Es-
sere la tela di Penelope. | Laaait
fid la tela (teatro): Galar la tela.
Pr.) Nh donna ne tila al eiar del-
a eandila: N^ donna n^ tela al
lume di candela.
— Tllaria, Teleria. Meigazzin de
telerii: Magazzeno di teleriCi
— TU6n (Volg.). Vedi Teldn o
Sinari,
TUburl, Tilburi. « Ok'h vegnuu
fiBura dna rceuda al tilburi » : « B
usoita una ruota dal tilburi ».
Tlmball, Timballo. In Vorckir.
atra gke voRur el timballper dd et
la
(1) n Cherubtnl dk Ccnir de Ugher ode
seimes eon strana oonAisione. giaecb^ il
CoBur de Ugher e tutValtra ooia del Cegwr
de icimes. Vedi Scimes.
TIM
— 762 —
TIN
voldr ai polpett: In orohestra oi
Tiiol il ttmballo per dar 11 color
locale.
Timber (P. N.), Timbro, Bollo.
€fdn tanto de HtMer: Con tanto
di bollo. I On Hll timber de v6s:
Un bel timbro di Toce.
Timid, Timido. Timid c6me 6n
eanilli: Timido come iin ooniglio
•o oome una lepre.
— Tlmid^zia, Timidezza. Pien
de Hmidexza: Pieno di timidezza
o di timiditii.
— Timidin, Timidissim, Timi-
dino, Timidissimo.
Timinella (In dis.), Teoomeco
^in dis.), Banderuola, Tiramolla.
TimlninfliB. N.fr.: Timininfus
qtiard'oeea p): Soempione.
Timm, Timo. Timm salvhdegh:
Timo selvatico.
Tim6&, Timone. Timon de la
■earrozga: — della oarrozza. Ti-
mon del eanolt: Timone del ca-
notto o della baroa. Andd in ear-
rozza e&n el Hmon dedree: Anda-
Te in barca. Bravo de aid aZ ti-
^non: Bravo di star al timone.
— Timonada, Golpo di timone.
Timonli (P. N.), Tentennare.
•« Cos* el stii A a timwidf »: « La
«i decida».
— Timondlla, Timonella. « Tete-
ea 8oU la tim^mellaTin «Attacca
la timonella ». « M dotl&r Vh ve-
fnuu in timonella » : « II m^co
venuto in timonella ».
Tim6r, Timore. JHmor panieh:
Timor panico. Senza timor di
JHo!: Senza timor di Dio.
— Timoraa, Timorato. Coaeien-
aa tim4>rada: Gosoienza timorata.
Timoraa del SignSr : Timorato
di Dio.
Tlmpen, Timpano. Sdnit i tim-
pen in orehhstra: Suonare i tim-
pani in orchestra. JRdmp i tim-
pen : Rompere i timpani. (Tipogr.)
ximpano. Mitt a la via el Hmpen :
Apprestare o appresta il timpano.
TiniU, Tinello. On tinell eke Un
ddmd tre brent de vin : Un tinello
che contiene soltanto tre ettolitri
(I) Ttmininfut quard'occa h una di
quelle frasi senza signifloato preciso e
quasi di complemento, che si usano in
cento oecasloni diverse, ed esprimono ideo
anohe different! da Soempione.
di vino. | (Stanza dove
i servitori) (in dis.) TineBo.
Tinera, Tinaia. Ona Unera\
na de raaner : Una tinaia
di ragnatali.
TiiSv^Ua, Triyella.
la tiniveUa : Trivellare.
a egorbia: Triyella a d4
— Tlnivelletta, Trivelliiioul
— TinivelloU* TriveDo
zano.
— Tlnivtilin, Succhiello.
veUin de eiod^ de etaeek^:
chiello da cbiodi, da bnnc^
Tixma, TiiM>. Jja Hnna
II tino boUe. Vend a la
Vendere al tino. « iVe
tinna » : « Ne berrebbe o
rei un tino». (Cartiera) Pila.j
— Tindn, Tinone, Tine — '
— Tlnaaoia, Tinaceio.
Tin611 (Esclam. storpi)
Signor/) (P. N.) « Oh t»nol
te see piseinin / » (a Beb^) : o
rino : Come sei picoino ! »
Tint, Tinto. Tint in in
Tinto in pezza. Tint in
Tintilano (in dis..), Tinto in
— Tinta, Tinta. Mhsza
Idem. Tinia eaida: Idem.
— Tint6r, Tintore.
— Tlntoria, Tintoria.
Tintara. N. fr. : Tiniara
t&ra, Tint&ra Hwtara in, dd\
Ut se impara: Vedi TitU&n,
Tintmo, Tioobio. « Gh*h
el tintmo de.«. » : « Gli Balt6
chio di... »
Tinttmillia. Sninfia (poc
mune), Smornosa. JLa
milHa e&n la seujffia e la
La sora Rosetta o Sora Be
— Tint6n. N. f. : Tint6n
in del falld sHmpara (fraac
signif. per burlare chi cl
troppo senza sugo) : Q\
s'impara.
Tintura, Tintura. Tiniuf
assenzi: Tintura d'asaensio.
g'd &na tintura de
« Ha una infarinatnra o unai
di erudizione».
Tiorba, Tiorba (Pr.) Chi i
la tiorba gtiadagna on tot
pan, e ml ehe Voo menada n&{
naqott in man (in dis.) (Api
Cbi layora fii la roba a oj
layora o Chi layora a yolte
si satoUa o Chi layora ba unft]
mioia, e chi non lavora
TIP
- 7&3-
TIR
I « L*h 6n tiorha eht initra-
\ eondss mai nissun » : « £ bir-
» non ravvisa mai nessuno per
po. Idem. El Hpo de la eoia,
tfabbriea: II disegno in pian-
Blla casa, della fabbrica. !ZV-
fe Btamparia: Idem. | Tipo.
g'h el Hpo giapp&nes »: « Ha
yo eiapponese ». | « Ma U siu
vu^ tofrtidkll Ve 6n gran hHl
r » : « Ma sai che g^q\ tuo fra-
^ un sran bel tipo ».
pograncli, Tipografico.
Tipografla, Tipografia. « I/h
%a dessetdiss in ttpografia^^:
andato ora ora in tipografia ».
Tipc^grafo, Idem.
pp (Onomatop.), T5ppete. S
9p e H topp (mtercalare pie-
: £ tippe e toppete.
r, Tiro. IHr a shgn: Tiro a
lo. Vh88 a tir: £8sere sotto
o a tiro. A tir d'ontce: A vi-
di terra. | « Me par ehe
polaster el sia a tir rn « Mi
» ehe (^uesto polio sia a tiro ».
nhsz tir de s'ciopp: A mezzo
di fuoile. FaM el tir: Fallir
ro. I Tir a duu, a quatter:
a due, a quattro. \ ^JEl m'd
dn brutt ttr*: « Mi gioc5 un
to tiro ». I « M*i eapitaa dn
tir! » : « Mi capitb nn bel ca-
I « Q^oo eh\ aneamd duu o
^r »: « Non mi rimangono cbe
oariche ». I (Cavalli) jlfatot^ta
tir: Tiro. Tir slech e tir vo-
: Tiro secco e tiro in aria.
Tlrii-lTaa-irasB, Tirare. | Ti-
i eit: Riacquistare. P. £.: — a
sd danee: Riguadagnare il
Luto. — a eit dn JioRu de bai-
Riprendere un bambino dalla
%,( — a 6na robba: Tirar a una
. — a mazzh tmn : — ad ucci-
uno. — ai soldi: — ai quat-
. — a penitenza: — a peni-
a o Indurre a piaoer suo. —
^.onn: — alle gonnelle. — a
listidn: — a perdizione. — a
ol: Irretire. — a shgn: Tirar
^o. — al bersalli: — al ber-
lo. — a tutt eoss: — a tutto
tatti i guadagni. — a pocch :
pochi o Here d'ogni aequa.
i a la dote: Tirar alia dote.
in<eui: — in moUe. — a man :
ter in campo o Nominare o
zionare. — a man i mort a
tavola : Ricordare i morti a tavola.
(£sclamaz. ) in Tirh a man!*z
« Che mi burla? » « Si6 8*eiopp el
lira a miUa pass » : « Questo fa-
cile tira a mule passi ». «- a baU-
Uif a tresia^ a volo: Tirare a pal-
la, a pallini, a toIo o a fnillo. —
a lueid: — a pulitura, a pulimen-
to. I — adree N. fr. : Tirii adree
Vuss: Accostar Tusoio o Tirar a
s^ la porta. — adree 6n quaieoss :
Seagliare. « Ul ghe Hra nanea a-
dree »: « Non gli s'acoosta neppu-
re ». I — arent: Accozzare. — «-
rent i danee de pagd el Jilt: Rag-
granellare 11 denaro per paear la
Sigione. — arent el soon: Geroar
i addormentarsi. P. £. : « jl^ tn^
veggin el Hra arent el soon » : -« n
nuo bimbo sta per addormen-
tarsi ». — arent i iaki : Raccappez-
zarsi.
Tirii ednt t...; Tirare coi... —
ednt i dent : Tirar coi denti. — la
earrosza e&ibusheeh : Scialarla con
poohi quattrini o Stentare la vita
agiata o Tirarsi innanzi (1).
Tira de, N. fr.: — de la s6a :
Persuadere o Tirar da sfe. — de
Idngo : Tirar di lungo. — de spa-
da, de seiabdla, de oast&n : Tirar
di spada, di soiabola^ di bastone.
Tiri^ el o la : Tirare il o la.
— el ear : Tirare la carretta. — el
eadenaaz ; — il paletto. — el eoU
a 6n polaster : Tirar il collo a un
polio. — el fiaa: Riflatare. — i
cals^tt o el reff o la stringa : Ti-
rare il calzino. — el salari: — il
salario. — el prhszi: Par a tira ti-
ra o Stiraochiare il prezzo. — la
eonseguema: — la conseguenza.
— t orlgg a vun: Tirar gli oree-
chi ad uno. Tiragh i origg ai len-
zceu: Stender i lenzuoli alia me-
glio. — la pHl in eoo a vun : Strap-
pare la pelle a uno o Soorticarlo.
— la somma : Tirare la somma.
— ♦ tend: Tirar le tende. — la
gdla : — la gola. « lealzon me ti-
ren »: « Mi tirano i oalzoni ». — el
spagh : Tirar lo spngo. — Vaequa
al so mdlin: Tirar I'acqua al suo
molino. — P^^l' Tirar corregge.
-^ Vullim : Tirar 1' aiolo. — i ba^
sitt : Tii*ar baci. — la pasta edn la
(1) Noto ch« iirani innanzi vuol dire
Tiver oon decoro.
TIR
— 764 —
TIB
eanfUUa : Tirar la pasta oolla spia-
natoia.
TirA f<Bura : Tirar fori. —
iwara 6na robha da 6n easaHt:
Tirar fori una oosa da un oasset-
to. — fteura el pan del f&mo :
Sfomare il pane. — faeura i nu-
mer de giuga al loit : Estrarre i
numeri del lotto. — fceura i eal-
zdn: Cavarsi i calzoui. — fcBura
la sdahdlaf 6na pistolla, eee. : Ti-
rar t'uori la soiabola, una pistola.
— fceura I'dra giusta : Soegliere
Tora bona. — jotura del Sirlo :
Far montare in bestia. — foeura
di pwuee vun : Solleyare dalla
miseria (1). -^foeura (de* oooehie-
ri) : Dare il passo. — fteura di
setts : Tirar fuori souse. — fceura
danee: Tirar fori danari o snoc-
oiolare ^uattrini (2).
Tira gid : Tirar eih, — gid del
spaezaedt: Tirar gid aalla soffitta.
Tird, gid 6n quader dal mur : Stao-
oare un quadro dal muro.« Go iirtui
gid i duti pussee neeessari*: «Ho
copiati i punti pitL necessari ».
« L'era fiero, ma ml Voo tiraa
gid » : « Faceva il flero ma io I'ho
placato o indotto a fare... » « ^
juria de bonn naroll quHl birbdn
el m'd tiraa gio ml, povera tdsa » :
« A furia di belle parole quel bir-
bone mi ha sedotta ». Ona lUtera
tirada gid de gran premura : Una
lettera tirata siii in fretta. — gid
a eampann adppi: Tirar ^h a
campane doppie. — gid el Stgndr
de erds: Seonfiggere Cristo di
oroce. — gid i sant : Bestemmiare.
— gid Vuss di eanehen: Cavar I'u-
scio dai gangheri. I « And^mm
sema com,pliment, eh^el tira gid » :
« Andiamo dunque, la tin giit ».
I « Ben tira gid ehe te gh*ee resdn ! »:
« Via te la d5 yinta *. — gid i
crisp o i reseii : I Idem. « lersira
voreven tirii gid el teater » : « ler-
8ei*a veniva gitl il teatro dagli
applausi o Al teatro applaudirono
fino alle stelle ».
Tirii innanz: Tirare innanzi.
(1) Levare di mlseHa, che pur sarebbe
simile a que^ta frase, s1gn*Rca invece: Uc-
eldere. Corriaponde al Tosu gid d! spes.
(8) Lo $^nfKXi<oiare per6 si asa piii
spessn, soltanto nel caso che si indiohi la
somoia : « OH snocciolb cento lire solla
iano».
— innanz 6n tav6l, 6n tMft.'l
rar un po' avanti o Acoostani
tavola, una sedia. — > in»mj
neqozi : Tirare innanzi on
— tnnatu lafamialia : Tirariii
la fami^lia. — alia b^ e vAd
come 81 pub. « Ottadaqni ar'^^
apphnna de pod^ Hra im
« Gruadagno appena da cami
Tirhmm innanz (eroismo
Sciesa): Tiriamo innanri.
Ttrit indree: Tirar ii
« Tira indree quill seagH»:«)
indietro quella seggioia >. I *i
m'd tiraa indree qtuUter in^
« Mi scal5 quattro lire sol (
— indree el euu : Tlraraeiiei
tro. « Qaand Vh staa el
biin lit Pd tiraa indree el ewti
oo poduu fh nagott » : « \
fu il momento bono egUsinHi
ritrasse indietro ed io nonkil
tuto far nulla ». | « La viUa!^
se tira indree » : « Lm rita! Si
tiri o si badi ».
Tirh in : Tirare in- — »)
ma : Tirar in forma. — in
Tirar in lungo. — in naeut:
a novo. — in pee : Bizzare. -J
san Quintin: — in roviaft.-'
Urza : Compromettore. — wJ
j96la : Far casoare in trappott>j
in salt : Tirar in aalvo unc-j
easa vun : — in oasa uno. -i
faeeia 6n.„ : Tirar in fiieotfi
Tirass in ment dna robba : Bii
tersi in mente una cosa. TUif^
ehl^ in lit : Tirarsi in qua, ]»J> '
— %n dispart : — in dispaite.
in ball : Tirar in ballo.
Tird Id: N. fr. — Idds
vhgg : Campuoobiare d»
veccbi.
Tird per,,,: Tirare perjl).
rd per i or^g, per i eatHyf^*
marsinna, per i pte: Tirw««^
gli oreccbi, tirarsi per i «•!*
la giubba e farsi tirare la p*
tirare fra i piedi.
Tird SOU: Tirar sotto.
sott (aoqua): Tirar sotto uno, .
bere. Tird sott a giugd: Ad«JJj
al gioco. « Voo t%raa sott a •y
g' oo faa impard a... » : « M*
presi a sciiola e gli insegn&i
(1) U Tirare per, i asato in v»^
che invece manca al dlaletlo. Tiitt*^
le forche, e oiod allevar anatmaM***
gaszo.
TIR
— 765 —
TIR
Vrd sit: Tirar su. Tira 8u
ia del pdzz: Attinger aoqua.
gin di setts f di pretkst : Tirar
ouse, areigogoli. — t eale&n,
rj9 : Tirarsi su o Mettersi i
oi , le soarpe. Tird sd la
: Tirar su la tenda. Tird sit
e (de' ragazzi): Tirar su e
T a Pasqua. TirA sii &n ficeu
i : Tirar su un ragazso. Tird
numer a soldad: Tirare il
iTO alia leva. Tirit sii i eunt:
« i oonti. « Quit poeeh danee
> poduu tird «u » : « Que' po-
luattrini ohe ho potuto rag-
iolare ». | Tird. su el lott : E-
re i numeri del lotto. | —
Uer ffian de la ed: Innal-
I Ttrd sii jnaz: Rinfresoa-
erletti. I Tirtk si* &na tdsa:
oare o Aooivettare una ra-
k 1 Tird si* (de' cocobieri) :
Tird foBura, Tird sii afor-
%: Tirare a sorte. Tird el
i : Star sul tirato o Rial-
il prezzo. Tirit i manieh : Ti-
tt o rovesciarsi le maniche.
sii i red: Ritirare le reti.
soeeh: Alzar le sottane. —
alin del s*eiopp: Montar il
del fucile. — Vorelogg^ el
irrost : Caricare V orolosio o
)lo, il girarrosto. Tird su 6na
\ : Prender una presa di ta-
>. Tird siji 6n gran sospir:
re un sospirone. Tird sii I'or-
;: Vomitare spasmodicamen-
Reoere Tanima. Tird «ti» i
s : Alzare la oresta. Tird s^
I e de h: Ragunaticcio.
?ird via: Tirar via. Tird via
robba da 6n sit: Levarla.
via 6n ficeu da la seola: Le-
in ra^azzo da una data scuo-
ird v%a drizz per la s6a stror-
^dare dritto o diiilato per
a strada. Tird via i rhteh al
Levar le lisohe al pesce.
via 6na f^ta de ealendari :
.r una testa dal calendario.
Utn modi senza avverbio)
lira e ehi molla : Chi tira e
nolla. Tira e bestira: Tira,
JSJ tira ehe te tira: Tira e
Fa tird drizz: Far arare o
e diritto. Qiugd a ehi tira
'.e: Giocare a ehi tira piii.
ra Id: Si vivacohia. Strada
ira: Strada che monta, fa-
il. Ona stadera ehe tira mil'
la: Una stadera che porta mille
chilpgrammi. On eandedal ehe
tira molto Ionian : Idem. « L* dn
tiraa a fass protestant » : « L'han-
no indotto a farsi protestante ».
Tird i s^giaff de Idnian 6n mia :
Tirar i ceitbni da lontano un mi-
glio. La ealamitta la tWa el fir :
La calamita attira il ferro. / qwMr-
drhif la spanga tiren I'aequa: 1
mattonij le spugne assorbono I'ac-
<iua. Ttrd el zueeher: Cuocere,
imbiancar lo zuochero. Del so onu-
sedl n'dn tiraa mUla eopi » : « Del
suo opuscolo ne furono tirate mil-
le copies. / bozz Hrau a man: Le
bozze di stampa tirate ool rullo.
On vhga tiraa a pdmes: Un vecchio
rinoaroato o rimpicoiato. L&ngh e
Hraa : Lungo disteso. OOiraa eome
6n steeeh: Stecchito. « L*dn trovaa
H In d' dn eamp tiraa e&me dn
st^h* : « Lo trovarono in un cam-
po morto e stecchito ». Tirass sii
N. fr. : « Bisbgna vedi edme el se
tira sii se el loden tin poo » : « Bi-
sogna vedere come si gonfla se lo
lodano un poco ». « Aausss me sdnt
tiraa sii on poo » : « Tanto tanto
mi sono ripreso unpoohino». Ti-
rass e bestirass: Distendere lo
cuoia. Tirassen faeura: Lavar^
sene le mani. (Pr.) C6l tropp tird
se romp : Chi troppo tira la cor-
da si spezza. Al temp ehe tiraven
sii i eoizdn edn la ruzz^Ua: Quan-
do si tiravan sii i oalzoni ooUe
carrucole.
— Tiraball, Gavapalle.
— Tlrabbsoidn, .Cavaturaceioli.
« Ghe voRur el Hraboseion o la
ramfiinera* per eavatt i paroU f » :
Vedi Ramptnera,
— Tirabrasca (De fomai), Tira-
brace.
— Tiracampanln, Tiracampa-
nello o Cordone del campanello.
— Tlxacca, Came tiirante. « Chi
Vi ehe d de mangid sta tiraeea
cAl / » : « Tu crudele ed io ti-
ranno».
— Tiraoiod (Fabbri e Falegn.),
PunterMo.
— Tirada, Tirata. « M m'd leg-
giuu su 6na tirada » : « Mi lesso
una tiritera o tirata ». Ona tirada
de cam,panin : Una tirata di cam-
panello (1). (Pipa o sigaro) « Lds-
(i) A Firenze c^i an aso cbe noa o*i'a
TIR
— 766 —
TIB
sem dagh &na iirada » : « Lasdami
dare noa tirata (di fmno) ». (Di
vino) « L*ik bevuu 6n mhsz liter in
d*6na iirada o in d' 6n fiaa » :
« Bev ve mezzo litre tutto m ana
tratto 0 senza ripigliar fiato ». Ona
iirada d*orhgg : Una tirata d'orec-
ehi. I « -M en\ a Ih gh'e 6na biUa
tlraaa » : « Da qui a 1& c' ^ una
bella tirata ».
— Tlradlima, Tiratina.
— Tlraddr, Tiratore. « L^h '6n
ban tirador de cartdnnna »: « E
un brave tiratore di ourabina ».
— Tlradura, Tiratura. « Qtiel-
V opera la gh'h eo8tada mlUaf ranch
donUi in ttradura »: « Queiroxtera
gli oo8t6 mille francbi di sola ti-
ratura ».
— TiraglloBur (D. Fr.), Bersa-
gliere.
— Tirag61a, Tomagusto. 2/ tn-
eioda I'h 6n Hragola: L^acoiuga ^
untomagusto. 1 vedrinn del.., %n
ianti tiragola: Le vetrine del...
Bono trappole da quattrini.
-. Tlrulni, Tiralinee. Col tiro-
lini: Col tiralinee.
— Tiramantes. Tiramantici.
— Tlrament Tiramento.
— Tlramolla, Tiremmolla. V^
6n tiramoUa: Essere un tiram-
molla. « Oo mai vist 6n tiramolla
eompctgn » : « Non ho mai veduto
un tiremmolla compagno ».
TiraneggUi-eggfiaa-egglasB, Ti-
ranneggiare. « Jitsdgna ved^ eome
i e tiraneggia quii pover bagai » :
« Bisogna vedere come 11 tiran-
neggia quel poveri iiglioli ». « ^
se tiranneg^tia per avarizia »: « Per
tirchieria si lascia mandar tutto ».
— Tlrannla, Tirannia. « Z/'^ 6na
Hrannia el trattd, in quella mant-
ra la povera gent »: « £ una ti-
rannia il trattiftre oobI la povera
c^ente ». La tirannia del spaei
(giornalisti) : La tirannia dello
Bpazio.
— Tiraxmo, Tiranno. « In casa
V I, 6n tiranno » : « In famiglia
^ un tiranno ». Bellhsza tiranna
iun po' in dis.) : Bellezza tiranna.
! jFVt i part de tiranno (attore da
tragedia): Far le parti da tiran-
no. (Soh.) « L^^ el tiranno del tea-
MUano. Gol tirar la corda g' apre V uscio
■i strada. Vedi Tiracampanin.
for »: « £ quel ehe tiTa.le. m
le quinte ». i
— Tirant, Tirante. I tindi
8tlvai: I tiranti deg^ ativilL
tetto) Prima corda. I titm
calzdn : Straccali. Yedi
I tirani di eavai: Jje tirefle.
— Tlxapee, Tirapiedi. «ir1
ed Hrapee » : « E il sao t
M tirapee di cdlzolar o di
tin: n pedale.
— Tirasoenn. Vedi
— Tiraaobpdl o
Bohiaffi. Ona faeeia de ftrw'j
Una faceia o un muso da
— Tlr a Bten. Vedi Tir.
— Tirato. Tirato<l>, Imi
« Ouarda el prefttt eome
tirato » : « Guaroa il prefetto
cammina con un palo nel
Tiraxza. N. fr. : Mutiea e
pagnia del Tirctgza : Muaiet
oani, rabbiosa e Compagiu*
Ponte a Rifredi.
Tlr^tt, Gassetto. « Oo
danee in del tirett de la
nia » : « Ho naBCOsto i denaii
oaBsetto dello Borittoio». |<
a ogni frae, inveee de mHte§^
virgdl o di p6ni e virgola, «
mhtt di tirett 7^ : « A ogni five,
veoe di virgole o punti or"""
usa di lineette ». « Ai t dgi
minga de tirett e se eiapp»
/ » : « Ai t non oi fik il taglio «
soambiano per tante I ».
— Tirettln, Gassettiiio.
Tirincnu , Tiraoulo (2),
mindosBO. « Ul g'aveva su «»
rineuu eh* el mostrewa i eiaff
« Portava una giacchetta o
giacchetto cob! s^tto e mi
ohe Bi vedevano le cbiapp« *
natiohe ».
Tiritera, Tiritera. « OA .
tiriterf »: « Quante tiritere {r<iift
Tlrlindaima (Ordigno diMi^
cella per pesoare intanloebei|
baroa va), Lenza. J
Tlrdsa (volg.). Carroszai*
.* Andar in oarroztt. <^
« Ha mesflo
in tinha
miss sit tirosa »
rozza ».
Tisanna, (D. Fr.) , Tiaanft, ^
cotto.
(1) Tirato e Tiratlno lo si wa « ^
n«I tenso di Avaro-
(2) II FanflEiai rcwittm quoita bratti^
ce nel sno Dir. deil*oao a pag. m.
TIS
— 767-
TOA
Isegh (Volg.). Vedi Tisieh,
lsl^li,Tisico. «2/^ tisieh marse »:
tisioo spolpo ». DivenUb tisiph:
entar tisioo. Fd diventa tisteh:
Broi da dar in tisioo. « 8t6 ga-
ll edme el ven 8U tisieh/ »i
lesto garofano come oresce ti-
».
TiBightn^ TlBlf <BU, Ti8ig6n,
oucoio, TisieheUo, Tisichino,
oaooio. Tisicone.
Tislg hdiza, Tisiohezza.
Ml, Titolo. Avhgh el titol de
niarehes, dnca: Aver titolo
lommedia ? » | « ^/ V h faa
a Momhhll soil al titol ehe
\ matt » : « Lo fece mettere ai
iarelli col pretesto tsh'egli era
izzito». I « Fiipiesh, ddt minga
ie titol » : « Ti prego non dar-
li que* titoli ». | Titol de ere--
ipotecari: Titoli di credito,
^arii. | El titol de Vor, de la
: II titolo delPoro, della seta.
Tltolaa, Titolato. «X'd toll
ItohM, 800 poeu nd ee har6n o
rineip » : « Bposb on titolato,
ion so se barone o principe ».
Titolar, Titolare. Canonieh
ir: Oanonioo titolare.
Tltolasc, Titolaccio.
Tit616n, Un gran titolo.
M>lla, Baggeo. « Te 8*ee 6n
. titolla / » : « Sel nn gran bag-
tOhkt Titubare. Aiesammdi-
% mai titubdL se se vceur passd,
'ode : Agli esami non bisogna
are se si yuoI passare con
ran (Vento speoiale sul La-
Tramontano.
;zi, Tizio. « ^uel tal Tizzi
» : «Quel Tizio... o Vamico
^ia », Tird, a man Tizi, 8em-
^ e Martin : Menzionare Ti-
[)aio e Sempronio.
;z6n, Tizzo e Tizzone. Tiezon
hmo: Tizzon d'inferno.
, Tuo. « El fatt to » : «I1 fatto
. « T6a miee » : « Tua moglie ».
udem tutt i td de casa » : « Sa-
li tutti di casa tua ». « Anca
oruu d\ la tda » : « Anche tu
oluto dire la tua ? » (Gioco)
s^tt torncM sul <d ^ » : « Sei
bto 811* tuoi ? » Av^gh dent el
sd td e pcRU td .* Aver tre pani per
coppia. I Te o td finito : Idem.
« TOf to, ehi vedi mai m) .' » : « T6
t5, ohi yiene ! »
Toalett (D. Fr.) (P. N.) Toelet-
ta (pop.), Tavoletta. «X'^ alia
loaletta » : « £ nella toeletta (ga-
binetto) 0pp. Sta abbigliandosi ».
Artiedi de todUtta: Articoli di toe-
letta. J^i^ 6n poo de toelett: Far
un p5 di lisciatura.
Toast (D. In.) (P. N.),. Brindisi.
« X'd foia 6n toast a la reginna » :
« Fece un brindisi alia regina ».
Tdbis, Bircio, Cischero. i^ Quell
tobis ehe el leg e&n la pdnta del
nas sulla eetrta » : « Quel cischero
ehe per leggere mette la punta
del naso suDa carta ».
T6oca, Idem (1), Pietra di pa-
ragone. Assagg a toeca : Saggio a
paragone.
T6ccjk-oecaa-occa8s , Toccare.
ToeeA con m>an: Tocoar con ma-
no. « Chi Vh ehe te toeeaf » : « Chi
ti tocoa 'iy^ itSe pd nanea toeeagh
dn eav^l » : « Dio ne guardi a too-
carlo ». Toeeii ,dent in guaieoss:
Urtare in qualche cosa. Toeedt
dent in d'ona questidn : Toccaro
di checchessia Opp, Entrarci. P.
£. :. « Me n'd minga toeeaa, ma se
me ne parlava ph'en diseva quat^
ter » : « Non mi ci h entrato, m»
se mi ci entra gli rispondo per le
rime ». Toecd ei pdnto principal r
Toccare il punto principale. Tocedt^
6n eantin : Toccar un tasto. T6e-
ca sul viv : Toccar sul Tivo. Tde-
eh el eoeur : Toccar il cuore. Toe-
eii in del debol: Toccar nel de-
bole. « Lttssa fd, a ehi tocea » r
« Lasoia fare a chi tooca ». « J. ii
toeea / » : « Tu ci hai a pensare ».
« El palam,td6n el ghe toeca per
terra » : « II palamidone gli toe-
ca terra ». Toced el del cdnt dn
did : Toccar il cielo col dito. A
chi la toeca la toeea: A chi la loc-
ca la toeca. Vkss c6m,e san To-
mas, vedh e toeed: Essere come
san Tomaso vedere e toccare Opp.
Non ci erode se non ci batte il
naso. « Ifd me toeehee ehe me gua-
stee » : « Non mi toccate ehe mi
gualcite ». | Toeca Id o Toeca su :
Dagli una toccatina (al cavallo^
(1) Toeca in flor. significa pure un&
specie di drappo.
TOO
— 768 —
TOG
peroh^ oammini piil lesto) o Too-
oa yia. JAl bigliardo) Im ■ toeea
minga : La palia non toooa.^i'« Oo
toeea aneamo el quader » : « Ho ri-
toooato il quaaro». (Soherma)
Toeeaa: Toccato. (Pr.) Mn ehe
-gh'h dent in hdeea ee ad. mai queU
•ehe ne toeea : Finoh^ s'ha denti in
boooa non si sk quel ohe oi toooa.
I eatrhmm ee toeenen : 61i estremi
«i toocano.
— ToccabU, Toccabile. Toeeabil
« ffalpabil : Patano, chiaro e mar-
ohiano.
— Toocada, Toccata. Ona bon-
■na toeeada ae man: Una bona
toccata di mano. « O*oo daa &na
loecada de quelV affare » : « Gli
diedi una tocoatina su quell' af-
iare ».
— Toocadinna, Toccatina.
•« Dagh dna toeeadinna al eavallin
•« Dae^li una toccatina al oavallo ».
TaccaeBaima e anohe Toc<die>
aanna (Rimedio istantaneo). Too>
oasana, La man di Dio. P. £. :
-« Quhlla medesinna Vh eiada pro-
pi 6n toeehesanna » : « Quella me-
<licina fu proprio la man di Dio
per lui».
Toc&i, Toooai. Ona boUiglia de
Toeai d* Unqheria : Una bottiglia
4i Tocoai di Ungheria.
Tdccb, Tocco, Pezzo, Ti*atto.
On tdeeh de pan, de eame, de sa-
iamm : Un tozzo di pane,'un pez-
20 di came, di salame. On bHl
toeeh de tdsa: Un bel tocco di
Tagazza. On hUl toeeh de Mar-
■eantoni: Un bel pezzo di oio-
-cia. « Bisogna vedi ehe razza de
toeeh de etraeehin el tira aid » :
•« Bisogna vedere ehe targne di
<}acio si tira davanti ». J^d a toeeh :
IFar a brani. Andd tutt a toeeh:
Andar in pezzi. In toeeh edme
Giobb o come laporeellana: Vedi
Giohb. « Quella eeisa V dn tirada
^u toeeh a toeeh* : « Quella oasa
I'hanno alzata pezzo per pezzo ».
V^8 in toeeh ae salut : Essere in
toochi (Lucca) o Essere malatic-
oio o malescio. On tant al toeeh :
Un tanto al pezzo o Un tanto la
oanna. On gran toeeh de strada :
Un gran tratto di strada. P. E. :
•K. Oh gh'i aneamo 6n bhll toeeh*;
•« Oh c'6 oho ire ». « L'h 6n toeeh
^*6na vergogna / » : « fe una ver^
gna marcia!* « On toeeh de'
eame de eoU : Un tocco di
do o di birbone. Toeeh d^dm\
eidn: Pezzo d'asino. |
toeeh: Pigliare lo sbmffo.
dna rdbba per dn {toeeh 4e ,
per dna doeea de latt: Al
comperare una cosa per iui(
di pane.
— Tocobttl, Pezzetto. €j
dn toeehell » : « Dammene
zetto ». I « Car el m^
ragazzo) »: « Bimbo mio o !
rino». On toeehell de straiti
trattino o un bon poco
— Tocdl^Uin, Brinoello.
giaroo dn toeehelUn delati
ehhtta*: « Manger5 un bi
del tuo panino ».
,— Tocc6n, Toccone (1),P
cio. On toeeon de petn: U&l
zaooio di pane.
Tdeeh, Tocco. « O'oo dtmi
tim tdeeh al m^ quader*:
dato I'ultimo tocoo al qi
I « ^ sonaa el jtritntn (
mheaa »: « Batt^ 11 primo
I « Dikghen t\ dn toeeh au
faeeenaa » : « Dagli un
Gettagli un motto ta di
fare ». | On per o dn pomm
Pera o mela ammaocata.
in del eaaadn: Tisioo.
del nomine patris : Paasserel
toeeh de apopleasia: Un
accidente o aemplie, Un
— T6eohetti. N. fr.:
ma toeehetti: Pochi ma ]
mano.
Tdeohesanna. Vodi Te
T 6 d e r , Tedeseo , SUm
Quand gh^era ehl i loder : Qi
c'erano gli AuBtriaoi.
T6d68Cli, Tedeseo. I 2W0
Gli Austnaci. « Parli tode$A\
« Parlo tedeseo f o A chi
io?»
— Todesedn, Tedescone.
— Todesearia (P. N.), Ti
soheria. « i/'^ andh in Tc
ria ».* « And6 in Germania
Tan, Togliere o Torre,
re o Pigliare, Levare, Comi
re, ecc. Toeu a...: Prender a.
a minHond vun: Pigliarsi
di alcuno. — a erhUa: Pigiii
Com])er a credito. — a ^tt; "
dere in affitto. — a Vorba:
(1) Uguale 11 raono, diverto 1) skat
ocone Jo li diM & ohi toeea t«tto» I
TOE
— 769 —
TOE
re gatta in saooo. — a eal:
are a calo (specialmente del-
»ra).
V<BU e&nt: Pigliar con o coUe.
mt % bonn: Pigliar oolle bo-
— c6n i hruaeh: Pigliar coUe
ve. — ednt i occ sarcia: Pi-
e a occhi cliiusi. Tceulla c6n
t e con quell: Pigliarla con
to e oon quelle. Tc&ussel c&n
Pigliarsi uno oon 86. — eol de-
Pigliarsela col destine. — eol
df eoUa soeietcta : — eol mon-
BoUa society.
T0RU88 di fcutidi: Procurarsi
»opraccapi o fastidi. —d'amor
irimonio): Pigliarsi per amo-
I ToRu d« N. fr. : — a^ coo per
depee: Scoprir on'altare per
rirne un'altro. — de fit color-
, de disntk: Comperar da far
zione, da far 11 desinare,
ToRu el: Pigliar il. — el velen :
turgantf el decolatt, el caffi^
orhklt: Pigliar il veleno, la
;a, la cioccolata, il eafie, il
>etto. — el ectur: Levar il ouo-
L), Importunare. — el fiaa : Le-
o mozzare il fiato. Tceuss la
vm, la set: LevarBl la fame,
ete.
Tobuffxura: Levar fori. « Cdssa
Hi mai a t<»u fo&ura ad^9 f >:
38a diamine mi yai a tirar in
lO ora ? » — fixura 6n fi<BU de
eg : Leyare un figliolo o un ra-
zo dal collegio. — foBura 6n
vesHi : Sciegliere un. bell'abi-
— fceura la fed de nascita :
rarre la fede di battesimo. —
tra lamin^tra: Scodellare. —
tra 6n cimt : Estrarre un con>
— fceura 6n dent : Estrarre 0
are un dente. « M toiaria foeu-
in milla* : « Lo discernerei 0
ravviserei fra mille ». Toeuss
ira di huseh : Usoir dai pupilli
i pupillo. T<Bu^8 fceura di fa-
% : Cfavar i piedi da un impic-
. To^uiUl pur fceura del coo :
iratene pur il pensiero di testa
al capo », « Tceutt fceura di
» : « Eeoimi dattomo ».
Tceu gib. N. fr. : — gib 6na
jLesinna: Ingoiare unamedici-
— gib el mSder, la pianta, el
hgn : Levar il modello, la pian-
ta, il disegno. — gib di spes : Far
la festa a uno o Levar dai mondo.
— 6. quader dal mur : Staooar
un quadro dal muro o dalla pa»
rete. — gib el pignattin o el eal-
dar del fceugh : Levar il paiolo
dalla iiamma. « L^d toll g%b lutt
CO88 dal liber de*: it. Bicav6 o 00-
pi5 tutto dal libro di ». T(Btut8ela
gib di spall: Levarsela di dosso.
Tceu in : Prendere in, — in
sbali: Prendere in ebaglio. Fass
taeu in quell eervizzi : Farsi avere
in quel servizio. Feus tceu in,,, ddve
eomineen i eavagn : Farei prende-
re o pigliar in ug^ia o avere in
cupola. — in prestit : Prender in
prestito o Levar a prestito. — 6na
robba in mala part : Prendere una
cosa in mala parte.
Tceu minga: Non togliere.
P. E. : m JEl vhss giomalisia el tceu
minga che se poda vkss 6n gran
galantommrn « L'essere giornali-
sta non guasta il galantuorao ».
Tceu 8u. N. f r. ; — sit el bdrsin,
el faazoletty Vdmbrhllo, ecc. : Pren-
dere con s6 il borsellino.la pez-
zola, I'ombrello, eoo. — su de tlr-
ra : Kaccattare. « — «i« qv^ll mdee »:
« Baccatta quella cicca ». — sii del
dall, del porch : Buscarsi del bag-
eo , dell' animale o del maiale.
^,
) Levar 11 core a una cosa in lingua,
dfica invece: Non pensarcl piu.
'<Bu Sit a bcUld : Levare al bal-
lo. Tceu 8u robba a crhiia (pop.):
Levare 0 Pigliare roba a creden-
za. — 8X1 di bott : Buscarne. — *i*
del m4il: Buscarsi aloun male. —
eit 6n capital a m/atuo : Levare o
Torre denaro a interesse, a un
tanto Panno. — sit el fh de vim. .*
Arieggiare uno o Imitare il fare di
alcuno o Prendere il fare a uno.
— 8uel duu de ebpp : Vedi Tondii.
— sit la man : Vedi Man, — sit a
pissb. : Vedi Gamha. Fass tceu sit:
Lasoiarsi menare per il naso. —
811 i p6nt de la cafaHta : Baccat-
tar le maglie della calza. « Sta
nott dn tolt sit i ammonii al Ti-
vdli*: « Stanotte al Tivoli hanno
fatto una presa 0 una retata o una
obiappa di ammoniti ». « — sii / »:
« Pigua ! »
Tceu via, N. fr. : — «a dna
tassa: Abolire o Levare una tassa.
— via da 6na somma. da dn.eunt:
Detrarre. Lassass o jass tmu via:
I Lasciarsi scorgere. — via vun :
I Scoprire I'intimo pensiero altrui.
TOE
— 770 —
TOG
— via la masehera a vun : Leyar
la masohera a uno. — via 6n vizzi
6n difett a dna robba : Levare
uu vizio o an dlfetto a una oosa.
(Altri modi senza awerb. o
part.) Hd nodi nh tceulla tU im-
pataUa: Non poter vincere, nfe
impattare. Tmusada ealda: Pi-
gliarsi una soesa di testa. T<bu9-
sela eomoda : Pieliarsela oomoda.
— a pltt : Prenoerei a petto una
oofia. -^ edn quaidun: Prender-
sela eon qualcneduno. n Vila tieu
el doitdr » : « Va pel medico ». « Vd
a toRuttel in del saeeh » ; « Va a
farti friggere ». Tamgh la ikitaadn
^(Bu: Levar dalla poppa un bam-
oino o Divezzare un bambino.
« C6r a UKnmm. 6n sigher de ^tn-
tiesyn « Coni a comporarmi un
8igaro da quindici ». « 8e sa mai
eotne UbuU, quell' original »: «Quel-
Toriginale non si sa mai da che
parte pigliarlo». «£« per ehi el m'A
toll ^ » : « Lei per chi m'ha preso ? »
« Me par de eonossel ma soo min-
qa dove andik a Umtll ». « Non mi
o noYO ma non rammento d'onde
venga o dove lo abbia inoontra-
to ». ToRulla cdnie la ven : Vedi
Vegnu—edntuttafiaeea: Pigliar-
sela consolata o A quattro quat-
trini la oalata. — larga : Andare
per la larga. « Me la Ueui sdra ds
mi*: ¥, Me la pi^lio sopra di me ».
T(Btt88 ihh eaprizzi : Cavarsi un
oapriccio o ScapricoiarBi. Toll ehe:
Ecoetto che.
To§u (Volg.). Vedi Td, Tuoi. N.
fr. pop. : « Itoiu de cA »; « I tuoi».
« Saludem tant i toiu o i td de
cd » : « Salutami tanto i tuoi ». (Pr.)
Primma t\ e pceu i toiu e ptBU i
alter se ie p<Bu .* Prima te^ poi i
tuoi, poi gli altri se tu puoi Opp.
n primo prossimo h se medesimo.
TOBUSB, Curvo. Vhss Ubuss : A^
ver le spalle curve. Andit gid Ubuss:
Camminare uno — e anene gib gi6.
TontOBn (Voce infantile), Le
busse. « QueU eatlivdn el t'A daa i
IobuUbu f » : « Quell cattivaocio ti
ba picchiato, poverino ! » « Guarda
chese te fill et catliv te doo i Ueutceu
8ul euu » : « Bada che se fai il cat-
tivo ti riscaldo il oulino ».
Tdffln e T6ffolln, Tnfiblino (1),
(1) Ta/folino fnvece e un uccello d! la^
gran nuotatorc.
Cagnolino. « MUtegh la
al ioffin*; « Metti la musenu^ri
ouociolino ».
Toga, Idem. « L'avoeatt Vkm-
daa a mett^ la toga » : « Uum-
oato andb a mettersi in toga^ \
— Togonna (P. N.), Togonc
Togn, Antonio. Toon, peia fwa
pela fight eapUawt dt /uiwip
(detto di qnalone Antonio aat^
tioo) (Appross. ) : Oremus pPj
tangheri, andate a ^oTenuiff:'
Yostri buoi. Fii la Toonii (oai '
in dis.) : Far il dinoccouto etM-
chiare e qualehe volta itneke fs
la gatta di Masino.
TOfDitt (B. St. in dis.). S<Mii
austnaci. (Soprannome dato \m
al ritorno a Milano dopo Im »
duta di Napoleone il erande).
Tola. Vedi Tolla e deriTatL
TdlMr (Volg.). Vedi Torpid.
Tolerli-eraa-eraBs, Tolknn.
« Se ffd pi$ toUeraU » : « ^ diTCi-
tato intollerabile ». Sisdgna mm
tolleraes a vieenda .- Biaogna Ui-
lerarsi a vieenda.
— TolerabU, ToUerabile. •ihtt
ehi tant Vh toUerabU^^ <di tido*
« Questo si laseia bere ».
— Tolerant (P. N.), Tolleruitr.
« Finna adk»» e&nt 8taa toiiami-
ma... »:«Ho toUerato fino adof-
gi, ma... »
TdUliaii, Tulipano. OtibeUwm
tutt pien de UiHpan 9al9adegk:X»
bella pratcria tutta smalmataA
tulipani selvatioi. | « 7> «A( *
gran toKpan » : « Sei un gran ti-
upano ».
Tdllplfer, Tulipifero.« Inaiafdk
oo piantaa 6n toRpifer* : «In git^
dino ho piantato un tnlipiferoii
ToUa, Latta. Fabbriea de teOe:
Fabbrioa di latta. Za toUa M
tabaeek, de la lueelina: U red-
piente o vaso di latta, del tabtf-
co, della lucilina. Xa toUa deireS:
La stagnolina o stagnata deU*o-
lio. I (Fig.) At^h eteanaruaeft-
dr€M de tolla : Avere la gola fe-
derata di lamiera. Opp. Lastii-
cata. * JBl bev el eaffh indent cAr
par eh* el g^abbia la golafodrada ie
tolla » : « E' si beve il sao ctff^
cos! bollente ohe sembra abbia la
gola lastrioata ». Faeeia de toQm :
Faocia invetriata. « Che ioUa i » :
« Che faooia toBta». Av^hlaloUn
de eered...: Aver il odraggio... di
TOL
— 771 —
TOM
care o Far il faooione o la fac-
ta. Fd- toUa: Fare a' visi. Tolla
eanfesHonari: Vedi Ornttirceu-
La toUadi eandelabri: Lapa-
lina. (Pr.) A Bid mond var put-
la tolla che V argent: II mondo
esli impudenti.
- ToMtia , Tollln , Vasetto di
». / tollitt (volg.): I mengoi
I
^
OllalMa Vedi Oinmwari,
omas, Tommaso. Vh»B 6n Ban
rMis: Essere come san Tom-
BO. Pari 6n Toma* gravid (in
,) : Sembrar Teodoro gravido.
'omasella (Specie di polpetta),
masella (in di8.h
'omatesa (D. Sp.) Pomodoro.
ba de tomates: Salsa di pomi-
.*o o pomodori o pomidon.
'OUba, Tomba (i). Condotto,*
gna. « M g^ii faa jh &na torn-
salt per rieev i aequ e i eeola-
ri »: « Costrui di sotto per gli
)li una fogna ».
- Tombbn , Fognone. N. fr. :
tombon de San March: II ca-
ie a san Marco, sotto I'arco.
fombin, Condotto, Fognolo.
- Tombinli (Costniir le fogne
londotti per raccogliere le ac-
9 nelle sxrade), Incanalare.
- Tomblnadnra, Fognatora.
'dmbola, Tombola. Oiugit a
tbola: Gioeare a tombola. Me9-
A la -^ : Dar una ribattnta al-
sacca. I « L*dt faa dna tombo-
» (oaduta)! « Ita fatto tombo-
- Tomborlk, Tombolare. Tomr-
'Id gid di seal : Tombolar giti
* le scale.
- TomborlAda, Tombolata.
- Tomborldn, Tombolone. An-
a tomborhm : Far un tombo-
lc.
romira, Tomaio. (Pr.) Quhll ehe
th in eceula vit in tomera: Vedi
itUa.
romm, Tomo. On*opera in guin-
r... wnt tomm : Un^opera in q uin-
li... Ycnti volumi o tomi. Tomm
)zg: Volume scompagnato. Rob-
de fann dn tomm: Cose da
ne un tomo.
- Tottiitt, Volumetto.
I) In florent. Tomba signiflca area mo-
nentale pAr sepoltara e flgnr. luogo o-
ro e basso.
— Tomo, Tomo, V^s 6n tomo:
Essere un tomo. On ckrto tomo I:
Un certo tomo (1).
Tomma, Tombolo (2), Capitom-
bolo. Fdk &na tombola: Tombolare.
« J/aenin el fti la tomma sull'er-
ba»: « II oiuchino si rivoltola sul
Srato ». Fagh denter la tomma : Ve-
i Biassonn, IFd Mommae tomma:
Far Roma e toma. Oapi Momma
per tomina: Intendere a rovesoio
o Soriver fichi e leggere baccelli.
T6n, Tono. M bon ton: II buon
Senere o bon tono. Dd el ton: Dar
tono. P. E. : « J^ «e tid dn gran
ton de importanza »: E' si dh una
grand'aria dMmportanza »* MH-
tees in ton: Mettersi in gala o in
tono di galanteria o in gningheri.
« Me senii in ton eome se g^itvees
trenfann » : « Mi sento in tono
come se avessi trent^anni ». Grass
e in ton eome el manieh'd*6n lamr-
pi&n: Magro allampanato. | Ru'
»p&nd in ton o a ton: Rispondere
in tono. Tonde v6s: Tono di vo-
ce. In ton de si be moll: In tono
di si bemolle. Vkssfosura de ton :
Essere stonato. I Tonno. Ton in
Voli: Tonno sotrolio.
T6nd , Tondo. Tond eome la
^uana.'Tondo comel'o di Giotto.
FaUa tonda: Far il numero tondo
o una oifra tonda. | Tondo o Ton-
dino o Piatto. .-^ de portada : Piat-
to di portata o vassoio* Tirass
tutta la part sul — .* Volere tutto
{>er s^. Pagh el^a la shrva: Dar
a sua porzione alia domestica o
far la parte alia serva.
— Tondin, Tondino e Piattino^
Fl tondinde laehieehera: Dpiat-
tino della cbicchera* | (Vergbetta
di ferro) Tondino. Ona gratieola
de tondin: Una gratella di ton-
dini.
— -Tondli, Tondare (non comu-
ne), Arrotondare. Far tondo. « L^h
tropp guzz f bisogna tondall dn
poo »J « Ha troppa punta. va re-
so un po' tondo ». | (Anoarsene)
(1) Tomo in flor> lo ni usa anche per
Capasx. P* E. : E tomo da dargli due
ichiafA. Non e tomo da lasoiar oorrere.
(2) Tombolo sfgniflea in fior. oltre a oa-
pitombolo, quel cnsclno ,rotondo bu rui si
fanno le trine ; Borldity E pare an Bosoo
nelle vicinanze del mare con sodaglie p
paludi.
TON
— 772 —
TON
Fumarsela. Vedi VoUA via. | 2Vm-
d& ipraa: Dar I'aoqoa ai prati
per far morire le talpe.
— Tondada, Tondatora.
TondMl, Tondello (1), Tritello,
Semolino (2).
Tdnega, Tonaca. Jja tonega di
pret: La tonaoa ddi preti.
— Tonea^lla, Tonaoella, Dal-
matioo.
TonfSa, Tonfo(3), Zombata,Tam-
biirata. « !/'& ctapj^cut 8u 6na Um^
fa ma propi masciacca » : « Si pi-
glib iin oarico di botte, ma pro-
prio marohiuia ». (Disdetta al gio-
co) « ler sira al maeao el g^a Or-
vuu 6na lonfa»: «IeTi sera al
macclt feoe una grossa perdita ».
T6nfete. Vedi P&nfetet Tonfa.
K. Elii tonfeta 6n alter aeopazzdn »:
« E lui, tonfa, un' altro scapel-
lotto ».
Tonl moll, Cenoio molle. Viss
6n Tani moll: Essere un pulcin
bagnato o Dinocoolato o Tenten-
none.
Tonlnna, Tonnina (4), Panoetta
di tonno. Ventresoa e Tarantella.
La toninna la edstapussee del tdn :
La ventresoa costa pih del tonno
8ott'olio. (Fig.) ^an toninna .* Far
tonnina d'uno o Fame soempio.
Tonsilla, Tonsilla. « G*dn aavuu
taid i tonnll*: « Gli ban dovuto
tagliare le tonsille »,
Tonsura, Tonsura. Prendere la
tofuura (civ.): Prendere la ton-
sura.
— Tonsurli-iiraa (P. N.), Ton-
surare.
Tontlnna (P. N.), Tontina. « Me
sont miss denter in d'6na tontitiF-
nann HI. Ho messo la mia parte in
una tontina ».
T6ntogn&, Fiottare. Botbnobia-
Lu el tontogna ««mper » : « Egli
fiotta o si lamenta sempre>».
(t) Toudello e rocchio di paglia che i
contadini mettono alia bifconola, perche
non versi ; d il coscio di came macellata,
ed e carbone tondo in contrapposto a qael*
lo di spacco.
(2) II Tritello e Semolino, eoc. a Firen-
ze le chiamano Robette.
(3) Tonfo in fiorent. vuol dire tatt'altra
cosa del Tonfa inlli>nese. Pert IMdea di
colpo c'* anche in Tonfo. E si dice Ton-
fare per battere.
(4) La tonnina e veramente un : Salu*
me fatto coUa schfena del tonno.
— Tontognada, Borbottio.
— Tontogndn. Fiottone, Bmi
lone. Bolbnchino. i
Topa, Topo. Tal|»a. / M
fann di bfu in la termu Lie tw
scavano la terra.
— Topee, Gacciatore di tilpfc
Topazz, Topazio. Gh' e i iift
de V India e gh*h quii del Brsst
Si danno topazi dell' India e »^
pazi del-Brasile.
Top^. Vedi Topp^.
Tdpegb (Volg.). Vedi Tapid t
Tdpteo.
TopUi (Dal Lat.), Pergolft-di
soti a la topia a pizziga T^-
Star Botto il pergolato a spia-
care.
— Topiee. Pergoleto.
— Topietta, Pereoletta.
. — Topidn, Grande pergola
— Topiatt (P. N.L JBaceoiicii-
tor di pergole. | (Per ingioiii
« Te see tfn iopiall » : « Sei in »
gliluva o uno zotico ».
Topicc^-iccaa, Intopuit
« Chtarda nd topieeh » : « Bm> s
non inciampare ». | (In di&) S«-
necchiai'e (1).
— Topiceada, Inoiampata.
— Toplccadinna, Inciampitw
— Toplceh, Scappuocio, Tmu n
6n topteeh: Dare una seappw-
ciata ( Versilia ), Ciampieare, b*
cespicare. | Ona tdsa eke kmfm
(in tapieeh: Una ragazza eheb
fatto uno scappuocio.
Topich e Toplco. N. fr.: £1 /«f
topico: 11 cesso.
T6plca. Topica, Fijgruraccia. *Li
faa 6na topiea » : « Feoe una bnrt-
ta flgura ».
Topografegb (Volg.). Vedi T*-
pografich,
Topograflcb, Topografioo. XV-
yin topografieh: L^ufficio topop*-
fico.
Topp^, Tupp^, Topp^. «J/Wi
in eostumm la g*aveva 6h Uvfft
alHssim e6me 6na dan^nta dd sett-
eeffkt » : « Al ballo in costume aveTft
un tupp^ altissimo come unadih
ma del settecento ». (Fig.) \M.Qwni
(i) Un riscontro < arioso a qaesta tdcv
lo trovai in Fanfani : A one che Aaxm
levarsl presto e che Invece 8*e fennato a
letto dfcono : C*e uba tocctt !, « etoi «■«
buca nella strada. Bada di aoa iaoiaan
pare, che hai gll occhi tra pelt
TOP
— 773 —
TOR
g^ b, el toppi de eereh aneamb
I robba nmil / » : « Qnando si
la faccia di cercar anoora un
lile favore... ! »
— Topperln, Topperdn, Piccolo
}^ran topp^.
'oppMt, Bottiglina. On toppett
nequavitta: Una bottiglietta ^
quintino di acquayite o di
;za.
•6r, Toro. Can de tor: Vedi Can,
\8 de tor: Voce di toro. Ona re-
i ehe taia la testa al tbr: Una
done ohe taglia la testa al toro.
r6r, Torre. Franeh c6me 6na
'.* Saldo come una torre. Tor
Babele: Torre di Babele. In
^ f&nd de tor : In un fondo di
rre. | (Soaoohi) « Cdlla tor g'oo
a seaceh a re*: « Col rocco
3di Boacco a re ».
— Torasda, Torracoia.
— Torazx, Torrazzo. M torazz
Cremona: U torazzo di Crer-
>na.
— Tor^tta, Torretta. La toretta
I Gaetlll : La — del Castello.
— Tori6n, Torrione.
— Tdrln, Fumaiolo.
rorlMk (P. N.), Torba. Carhdn
torba. Carbone di torba. Ifor-
lU de torba: I pani di torba.
— Torbtoa (P. N.), Torbiera.
%vorant de torbera: Scavatore
torba.
T6rber (Vols.). Vedi Torbid.
Tdrbld, Torbido. « Sid vin n
rbid » : « Codesto vino ^ torbio-
> o torbidiooio ». (Pig.) « Chi
v*h del torbid » : « Qui o* e torbo
Non oi vedo chiaro ». Pescd in
I torbid : Pesoar nel torbido. Se
' torbid el temp : II temf>o si in-
rbida. (Pr.) Aequa torbida non
', sphce: Acqua torba non fa spec-
do 0 non laya.
— Torborln, Vino bianco novo
torbo JSl torborin di settimber:
"i strinto di settembre.
Tore, Torchio. Tore de vin: Tor-
lio da vino. — litografieh o de
%mpii: — litograiieo o tipogra-
50. — de Voli : Frantoio e Pat-
io. — de ligaddr de liber: Stret-
)io.
—Toroee, Maestro delPolio, Tor-
»liere, Frantoriano.
— Torcitt, Torchictto.
— Torcera, Stanza del torcbio.
Padellina deUe torcie.
— TorcUi, Torchiare. Toreid>
Vuga: Torcniar Tuva. Toreih el
moat: Torohiar il mosto o Far
I'ammostatura.
•— Torolada, Torobiatura. Al
temp de la toreiada: Al tempo
della torcbiatura (la pigiatura si
f& piuttosto 00' piedi).
— Toroiadegh, Premitura. El
toreiadegh : II yino noyo 0 11 vino
doloe.
Torcia, Torcia (1), Cero. Toreia
a vent : Torcia a vento. Smorzii
&n moeehitt per pizzd 4na toreia:
Turar un buoo e far callaia o Dar
un cicoiolo per riaver un porco.
Tdrg o Tore, Toroere. Torg la
sSda : Toroere la seta. Torg el coll:
Torcere il ooUo.
— Torgldura, Torcitura.
— Torglnda, Torcitura. Vedi
Storgittda,
T6rment, Tormento. M tor-
ment del meU di dent : II tormento
del mal di denti. « Te see 6n gran
torment, ear el mh jioeu » : « Ni-
no mio tu se'pure un gran tormen-
to!» (Pr.) Chi ee spdsa d' amdr
erhppa de torment: L'amor oo~
mincia con suoni e oanti e finisce
eon dolori e pianti.
— Tormenili-enc&a, Tormen-
tare. « FinUsela de tormentdt quella
povera b^lia » : « Finisoila di tor-
mentare quella povera bestiola ».
« Sl6 did o dit el me tormenta ma-
ladettament » : « Questo dito mi
cuoce maledettamente ». Torm^en-
taa di pures: Tormentato dalle
pulci.
— Tormentds, Tormentoso.
Tormenta, Tormenta, Bulera.
Toma (Volg.). Vedi Torno,
Tomli, Tomare. Tomit a eh :
Tornare a casa. (Libro) Oh'h seritt
sii tdma a eh: Ha nome toma.
Fa tomh a eh i sd danee: Ri-
guadagnare il perduto. Tomh al
sieut erat : Tomare al sioutera.
Tornh semper a di la stessa ro-
ba : II canto dell'uccellino. Tor-
nh ai s6 m.ontagn: Far ritorno
a' suoi monti. Toma dent : Rien-
trare. Tor^ih foeura : Uscir di no-
vo. <L'h tornh foeura c6nt eerti
reson ehe.., » : « tJsci fori di novo
(1) Torcia in flor. ha un signiflcato che
manca assolatamente al milaneso. Sign I-
flea prostiiuta.
TOR
- 774-
TOR
con oerte ragionacoie cbe ...»
« Stasira torni foRura eon Vultima
edrsa* i « Stasera torno in campa-
gna o in villa, ooirultimo treno ».
Tornh fceura el 861 o tomh hell :
Ricompare. il sole. 2*omd ^id:
Rioadere. P. £. : « I/e tomaa gid
malaa » : « £ ridato ex^ ». Tornin
' indre« ; Tornare addietro. ¥. Sdn
tomaa indree a t<eu la seiUola del
tabacch » : « Dovetti rifar la strada
perob^ avevo dimenticato la soa-
tola». Tomand indree 6n page:
Tornando addietro un passo. « Sdnt
pU in temp a tornd. indree » : « Non
sono pib. in tempo a ritranni)».
« Me toma semper in meni quella
parolla de villan ch' el m'd, ditt*i
« Quella parola sguiata di colui la
mi ribolle continuamentein testa ».
Toma qui^tt el lagh: Rabbona-
nirsi il lago. Tornd a rasd i vas-
sH: Rabboccar le botti. Tomti gii :
Risalire. Tornd sit dna pitanza :
Tornaro a gola il cibo. Tomitper
la part : Tornar fra' piedi. Tornd
via : Ripai*tire. Toma in sh : Toi>
nare in s^ e anehe Rinvenire dallo
svenimento. « Tornd minga euntin
« Non metter conto ».
— Tomacimt, Tomaconto. A-
vegh dent el sd tomacunt: Tro-
yarci il tornaoonto.
Tomell, Tornello (1). M tomell
del p62z : La burbera del pozzo.
- Tomada, Tornata. A laprossi-
ma — de la Camera : AJla prossi-
ma tornata della Camera.
Tornichi (D. Fr.), Strettoio,
(strumento chinirgico) | Giritondo
(vif^e).
Tomo, Tomo, Tornio. Lavord
al tomo : Lavorar al tornio. « La
g'd di braze ehe paren faa al tor-
no yn « Ha due braocia che paion
fatte al tx)rnio ». I (Ne' monasteri)
-Rota. Mafidd at tomo (in dis.):
Portare ai trovatelli.
Tor6n, Torrone. Ona tavol^tta
de torron: Una tavoletta di tor-
rone.
Torotot^la (Strumento musicale
rusticano), Torototella. (Appross.)
(1) Tomell in milanese e parola ohe
serve a designare certi utensfll o parti di
oggetti della ternica opera*a. In Plorent.
ha una signific speciale ignota ai voca-
bolaril del nostro dialetio. Egli e stru-
iiente da lanaiuoli per fare l*ordito.
Monooordo. (Clasaioo) fiibeba, li
beoa, e Torototella TorototiL
Torrent^ Torrente. £1 fraem
del torrent gross: Jjo scroaewA
torrente gontio. On torramek
grim: Un torrente di lagriaM.
Tort, Torto. Atrefyh iuU i tm
Avere torto maroio. Vess dtk
part del tort : Idem. « Ch^d m
faga minga tort o intort » (ptpij
« Non o La non mi £EMScia tort»*
T6rta, Idem. Tdria ds mm.
pan, de pasta frolia, de sfsim
Torta di marzapane, di paste fi**
la, di sfogliata. On^Mfffumiglf'
ta : Uno spioehio di torta. | (fi|i
Spartl la tdria : Spartir il ptt*
monio. Mend la tdrta: Atcti
mestolo in mano. .Btftap to Mc
Ouastare la festa. « Soo qMi^
me disi qttand disi tdria » : « D>
dete a me che so qael ehe
dico ». Vis- de tdria : viso ^ e
no o anehe Masoalzone.
— Tortasda, Tortaccia.
*- TortW, TorteUo a), Fritttb
In quaresima se manffia i ioi^'
Le frittellei si nsa mangiarie s
quaresima (2).
-^ Tortera, Teglia e anehe T»
iera.
^ Tortin, Tortina e ToTtii&
Roventino, Migliacoio.
— TortinMt, Migliacotno.
Tdrta. Incrociamento. iSoAiiar
ta : Seta vergola. {jyi iatmiiiciC
musioali) Storta.
— TortUrlia, Vergola. CahuUh
tortiglia : Calze di seta yrergt^
— Tortidn. Torciglione e Tm-
tore.
TortordUa, Idem. I'd el thtii
la tortoreUa: Gemere, Tubare. Ct-
Ur tortoreUa : Color di torton.
T68, Ragazzo. « Car elmhtatr.
« Bambino o Raffazzo mio ». TWi
de maridd o faim : Fanoiullft ds
marito. Tosa madura : FananBi
matura. Logd 6na tosa : AUooR
una ragazza. Ona tosa de ed eimk
Una ragazza molto casalinga. (Pt4
ForiuiMida queUa spdsa eke k
primma Vh dna tosa (Appross. w-
stituito) : Quale la ma4ue tsle b
(1) II Tortello Rot. corrJaponde iat«ct
al nostro Raviani^
(2f A Firenze ti chlama QnarcstiiM nu
mesoolanza di fVuttd che li mangiuo ap-
punto in tale stagione.
TOS
— 775 —
TOS
ia. JFa la edrt a la mamma per
6sa : Chi vuol la ilglia acearezzi
oaadre.
• Tosasola, Ba^azzona. « Po-
9 la mia lasateiaf » : « Povera
iuolaccia ! »
- T086tta, Tosettiima, Ragaz-
ba, Bagazzina.
- Tosann , Le ragazze. / to-
M de la ffiornada : Le ragazze
>^gidi. (Pr.) / tosann hisbgna
riddi prist : Le ragazze non
^ono invecchiar in oasa.
- Tosan^tt ( Plurale di To-
a), Le ragazzine. « / mh tosa-
{ » : « Le mie figUolette ».
OBli-osaa, Tosare. AndU del
ueehee a fass tosd: Andar dal
■ucohirre a farsi tagliar i ca>
li o rapare. Tosii i pig&r : To-
le peoore. Tosdnin eavall : Far
rini al oavallo. Tosii i danee o
\<med : Tosare le monete.
- Tosadnra, Tosatura.
'osoaneggiii , ToBoaneggiare.
11 voiur toscaneggidt e el se fd,
adree »: « Gli escono delle fio-
itinellerie e \o minohionano o
ol toe^caneggiare p si fa rider
tro ».
- Tosquino (Sch.) Tosoano.
'086n, Tosone. 'M tason d'or :
loson d'oro. | « Car el mi bill
»«»)»:« Ragazzo mio bello I »
- ToBonlBta, Idem.
!dB8, Tosse. — asninna: Tosse
''allina. Tossconvuisiva: Idem.
'ipU de t&ss : Nodi di tosse. Ona
9 de can : Una tosse indiavo-
ft. (M. d. dj Anea i puree g'dn
'.OSS : (Pr.) Jyamdr, lafamm e la
9 tn tre eoss ehe se jd conoss :
di Am6r.
- ToBsaseia, Tosa^tta, Tossao-
f Tossetta.
- T088i, Tossire.
'08segii-6gaa, AttossiofU'e. Tos-
d el etBur: Idem. « Tosseghem
nga st6 o ^uell bocedn » : « Non
areggiarmi anohe questo poco
desmare. « M m'^ iossegaa el
)< » : « Mi guasto il piacere ».
- TossegaccBnr, Attossioatore
m com.), Gran seceatore.
- Tossegli o ToBSicb (Ciy.) Tos-
o. Amar c6me el tossieh : Amaro
ne rassenzio. « Quel divertiment
m'i and€ta in tant tossieh » :
|uel divertimento mi si convert!
tanto tossico ».
-^ TOBseghin, Amarezza. « La
g*d, el totseghin in g6la eontro de
mi »: « Ha del ranoore con me ».
— TOBsegdB, Attoscante.
ToBtk Tosto, Tostato. Fit eiappd
el tost: Rosolare e Crostare.
— ToBtit-ToBtaa, Tostare. To-
st^ el eaffl : Tostare il oaff^. Caffi
tostaa: GsMh tostato.
— ToBtada, Tostatura.
— Tostin, Tostino, Mulinello.
Total, Totale. In total: In totalc.
La somm^i total : II totale.
-— Totallixi., Uniiicare.
— TotallEiatdr (P. N.). Totaliz-
zatore. leandidati adiss in traUaa
edme % eavai, ednt el totalizzator :
OggidI i candidati vengono trat-
tati come cavalli da eorsa, col to-
tfilizzatore.
— Totalment, Totalmente. Dis-
taeeass totalment da 6na donna:
Distaccarsi totalmente da una
donna.
T6t6 (Voce infantile per cane).
Tette. « Guarda ek\ el tSlo » : « £c-
CO il tette ».
Totorii,^ Careggiare. Fuus toto-
rd : Farsi accarezzare o farsi far
moine.
Tovala, Tovaglia. Mett gid la
tovaia : Stendere la tovaglia o ap-
pareechiarelamensa. Tovaia piin-
na de magg dl vin : Tovaglia pie-
na di chiose.
— Tovaiarla, Tovaiascia, Tova-
iitta, T^yraloen, Biancheria per
tavola, Tovagliaccia, Tovagliotta,
Tovagliolo.
Tovaik, Svignare. « 7*'ee vist
e6me Vd tovaiaa, senza dl 6n eltf»:
« Hai veduto come ha battuto
tacco senza dir un ette?»
ToTaian (P. N.), Gnorri, Indiano.
Vedi Nostran.
Tra, Tra (Prep.). Tra de nun :
Tra di noi. Tra i alter robh: Tra
le altre cose. Tra de Idr: Tra di
loro, ecc.
Tri (Verbo), Trarre. Trdadreey
trd abasst trd adoss, Ird attdma^
trd suy eee, : Scagliare, gettar ab-
basso, gettar addosso, divulgare,
vomitore, ecc. Trd a Vari : Scom-
pigliare. Avighen minga de tra
via: Non averne da gettar via.
N6 pode ni trd ne pid : Non peter
moversi. « Oh^el staga mtn^a tt u
trd via el eoo » .* « La non si scapi
per cosi poco ». Trd gid de post :
TBA
-776 —
TRA
Sbalzare dall'uifioio. Trd fcRura:
Sbozzaochire. P. E. : « Qtiell fio&u
e&me el 8* h traa fctura » .* « Quel
ragazzo oome si e sbozzacohito o
come si ^ sciolto ». « Si6 aeiaU el
trdk gib el vesHi » : « Questo scialle
butta gill la Ye0te». Trass ama-
Uta: Gettarsi malato. Trass via:
Buttarsi via. P. E. : « L* h dna
tdsa ehe se trit via » : « E una soiu-
patella ». Trdt sii : Dar di stomaco.
(Di bambino) Ributtare il latte.
Tr€us biott: Spogliarsi nudo. Trd
via el eollerin : Gettare il oollare
alle ortiche. J (Unito al verbo)
i>d a trd: Vedi Atrit, | (Sost.)
Tratto. M bell trd. : II destro.
Traballli - ballaa , Traballare.
Traballa tuUa la stanza: Traballa
tutta la stanza.
Trabesck {In dis.) (D. Gr.), Tre-
soare. (1) <El vh adree a tror-
hhscd, in s6a stanza » : « 8ta com-
picoiando qualche cosa in cameras.
Trabisonda (Citt& turoa). N. fr. :
Save de Trabisonda : Sapere una
cosa per cerbottana.
Trabucca (In dis.), Traboccare.
Trabucador, Vertioatore.
Trabucchell, Trabocohetto.
Pientd, 6n trabucehell: Preparare
un trabocohetto.
— TrabucoB (P. N.) (Sigaro),
Tyabucos. Ona eassetta de —: Una
cassetta di — .
— Traccagnott, Traccagnotto o
Tarcagnotto. Fass su 6n tracea-
gnott: Intozzire.
Traccheta (Onomatop. d'un giro
di chiaye e sim.). Crac. « JE lit,
traeeheta, el g'd, saraa Vuss in fae-
cia » : « £ lui, crac gli chiuse r u-
scio 8ul viso ».
. Traccia, {Aff".) II pop. direbbe
Cerca, Segn, Pedanna, 8 Idem An-
dct in traeda o in eerea : Audare in
traccia. « N^h minga restaa trac-
eia o skgn )» : « Non ne rimase
traccia ». « El gWk andaa adree a
la trtucia o alia pedanna su la
nev ». « Ne segul la traccia sulla
neve ».
Trachea , Idem. On disturb a
la trachea: Un aflfezione *
Irachea.
TracoU, Tracollo. Taeu sm
traeoll: Aveme un traooDo.
TracoUa, Idem. A tra€oaK:
dem.
Traootanza (Aff.) (II popolo
rebbe Superbia^ Suss) Idem, •i
eosse Vh sta traeotanzaf » : c r
questa tracotanza o
ria?»
Tradi-adli-adisc, Tradire. 2to
<fl 6na tdsa: Tradire una
— dn segrUt: Tradire nn seatk
¥ El s'h tradii » : « Si ^ tnuSi^
— Tradlment, Tradimenti.J
— .'A tradimento. Ciappd ^ p
ver omm a iradiment: Vlf^
nn pover omo a tradimento.
— Traditdr, Traditore. Jk m
ditor: Di o Da traditore. Jkm
treuUtora: Ija traditora. *
Tradii-«dott, Tradurre. 7fii
alia lettera : Tradurre alls Iff
tera. | ikL'dn trctdott al Celhi^
(Aff.): « L' hanno oondottoal €eb
lare ». II popolo direbbe Menss»
— Tradmttdr, Tradnzion, Tit
duztonasoia, Traduttore, Tnk
zionaccia.
Traent, Traente. El iraenttPin
eambial : II traente.
Traffegk (Volg.) Vedi TrsfkL
Nella parola volg.: Traffeakk
Stiliino.
Traflla, Idem. Passim per U -
Passare per la tittfila.
TrafrecUa, Idem. Adkss de trt
gedi %n vhrs s* en dovaria tat
piif se,..: £} finito il tempo defe
tragedie. | (Fig.) « £a robba fi
fintda in d' dna trugedia*:*^
segui una vera tragedia ».
— Tragloh , Tragieo. On M
tragieh .* Un fatto — o lottoaML
« Te gh'itt 6n eerto fd de tragiek*'
« Hai un certo non. so ohe di tn-
gico... »
Traghitt, Traghetto (1). Pirn
6n bhU traghelt: Trovare l»ii-
gna.
Train, Traino. « El m^ emtAi
vet semper de train » : « 11 mio t>r
vallo va sempre di traioo».
(1) Trescare in flor. significa anche ma-
iiegg<are e in qaesto senso si avvicina al
nostro trabesck. Ma trescare ha altro
senso speciale come ballare la tresca e
"cherzare lascivaraente.
(1) Tragh«tto in flor. ha I'giiifleato ii
Tragitto e di Tranello, non ha qndlo t
Gaadagno che si ottenga con actuia.
TRA
— 777 -
TRA
BilaBsa, Tralasoiare. « Te po-
it anea tralassd de.., » (Civ.) :
ireBti ben tralasoiare di...».
.) Jjassdt stii o Finilla.
emia. Idem. Seda de trama:
di Trama.
uuagg (Rete) Tramaglio.
amandli-ndaa, Tramandare.
> degn de viSss tramandaa:
I degne di eesere tramandate.
anun (P. N.), Tramvai o
avia. Tramm a eavai, a vapor,
iUrich: Tranvia a oaTalli, a
>re, a elettrico. | (Bono a nul-
Te see 6ngran tramm f ear
h fioBu *'.<ti Sei un gran bocoo,
>zzo niio».
Trampes. Vedi Tramm ,
ramoggia e TranuBoggia, Tra-
;gia. MHt el fdrment de maendi
% tramURigffta: Mettere nella
loggia il grano.
raxndnt, Tramonto. De Valba
ramont: DalValba al tramon-
|D1 donna) « L'h 6na tUlla sul
nont* : « £« an astro sul tra-
ito ».
Tramonta-ntaa. Tramontare.
Tramontanna, Tramontana.
d la tramontanna: Idem o Per-
e la bussola.
ranqulll , Tranquillo. Viita
iquiila: Vita tranquilla. « Ch'el
ra pur tranquill cm,., » : « Stia
iquillo che... ».
• Tranqnlllament, Tranquil-
a, Tranquillamente e Tran-
Uiti^.
• Tranquillizzk, Tranquilliz-
3 e Tranquillare. « iimm poduu
iQuillieza la pdvera m^mma » :
boiamo potuto o siamo riusciti
'anquillizzare la mamma ».
- Transazidn, Transazione. Fd
i iransazion: Fare una tran-
lone. Vegnx a transaeion : Ve-
B a transazione.
- Transig, Transigere. II pop.
B pill volontieri Ph 6na tranr-
i6n. Transig eon la coseienza:
msigere oolla coscienza.
'ransilli (Volg.). Vedi Utensili
^^ del mestee,
'ransferta (T. burocr.), Tran-
rta.
'ransltk, Transitare. « Transi-
im de eAi » : « Passiamo per di
i » (in fiorent. h termine bu-
sratico).
— Trtosit, Transito. Servitu de
transit: Servitil di transito. El
transit de la GalleHa: II passag-
gio della Galleria o Andito di pas-
saggio.
— Transitorl, Transitorio. Ona
leg trasitoria: Una legge transi-
toria.
— Traiultlv (Grammat.), Tran-
sitivo.
Transdnt, Transunto (in dis.)^
Sunto ragionato.
Trantran, Idem. AndA lib col
sd trantran: Seguitare ool solito
trantran.
Tranvai. (P. N.) Vedi Tramm.
Trapank, Trapanare. « Gh*h toc-
caa de lassass trapanit el coo » r
« Gli h toocato di lasoiarsi trapa-
nare il cranio ». | (Di un liquido]
M vin el trapana dai filidur: Ii
yino trapela tra doga e doga.
— Trkpen, Trapano. Trapen a
arcMtt: — a petto.
Trappa , Idem. / froM de la
trappa: I religiosi deUa trappa.
Tr&ppola, Idem e Trappoleria.
Ciapph in la trappola: Cogliere
alia o in trappola. (Fig.) Pienth
6na trappola: Tendere un ohiap-
perello. Ona trappola d'dna ea:
Casa a uscio e tetro, che par una
trappola. | (Amese che sta mal
in piedi) « Cosse Vh sta trappola
ch\ / » : « Cos'6 questo trabicoolo?»
— Trappoli, Trappolare.
— Trappolad6r, Trappolatore
e Trappolone.
— Trappolin, Trappolino.
Trasii, Sprecare. Trasd el fiaa .-
Spreoare il fiato. Trash la rohbaj
I'tng^gn: Sprecare la roba, Tin-
Segno. Trasd el fatt so : Sprecar
patrimonio o Buttar via il suo.
— Trason, Sprecatore. « L'h 6n.
trasdn de primma forsa » : « £} un
dissipatore famoso ».
Trasandk - andaa, Trasandare.
« Ml trasanda tutl coss »: « Tra-
sanda ogni cosa ». Ona ch trasan-
dada: Una casa trasandata.
Trasatta, Sciupacchiare.
Trascurk-uraa, Trascurare e
Trasandare. Traseurh la miee r
Trascurare la moglie. Trascureut
in del vestii: Trascurato nel ve-
stire.
— Tra8curad6n, Trasourataceio.
— Trascuranza , Idem e Tra-
scuratezza.
TRA
778 —
Trasforma-ormaa (P. N.), Tra-
6formare. Momma I'h trcuformetda
de qu^l che Vera: Roma ^ tra-
«tbnnata. (R. St.) / treufonvMa
(acoadem.J: I traBformatl.
— Trasformlsta (P. N. Paliti-
tica). Idem.
Trasloclt-ocaa, Traslocare. Tror-
sloeh &n impiegaa: Traslooare un
impiegato.
— TrasloGO (P. N.), Idem. « O'dn
daa el trasloeo »: « Gli ban dato
il tra8looo)».
Trasparent, Trasparente. « JD'a2-
lusion Vera trasparent » : « L'al>
lusione era trasparente ». | J tror-
sparent di fineater: I trasparenti
fiolle finestre.
— Trasparl , Trasparire. « In
faecia ghe tr€upariva la rcU>biayn
« Dal 8UO yiso traspariva on non
»o che di amaro ».
Trasparlli e StraparHi, Stra-
parlare. Nella. fever el tragparUt-
o el straparlava : Nella lebbre
etraparlaya.
Trasplrk-lraa, Traspirare. Las-
sd tra£pird qiuti coss: Lasoiar tra-
epirare o trapelare qualcbe cosa.
— Traspir&zldn, Traspirazione.
Aiutdi la traspiraaidn : Aiutare la
traspirazione.
Trasport, Trasporto. Imhszide
trasport : I raezzi di trasporto. £1
traaport del mort al eimiteri: U
trasporto funebrc. | In d'on iror-
sport de rabbia: In un trasporto
d'ira. H (Litografi) Trasport suUa
pietra : Trasporto sulla pietra.
— Tra8port&-taa, Trasportare.
Ldasasa trasportd: Laseiarai tra-
m)ortare. | (Musica) Trasporth da
on tdn a V alter: Trasportare da
un tono ad altro. (Tipogr. Comp.)
« M'^ toee€ta de trasportdt Vimpor-
ginadura » : « Wh toecato di rima-
neggiare tutta la impaginatura ».
TrasYenal.Trasversale^ Geneal . )
In linea — ; In linea trasversale.
Tratt, Tratto. Be trait in trait:
Di tratto in tratto. « Tutt a 6n
trait / » : « Tutt'a un tratto ». | On
omm ehe g'd, 6n hUl tratt: Un
uomo che ha bei modi. | Per 6n
tratt de la provvidema: Per un
tratto della provvidenza.
— Trattk-attaa-attasB , Trat-
tare. Trattd ben^ m,alf. de ean:
Trattar bene, male, come un ea-
ae. « Te trattet de par <d » : « Tu
tratti da par tuo ». TraUa 4
donna : Tntttare una donna. 4
minga e6me trattd e&n wm.- 1
sapere come se lo cueinare. A
taaa edme prineip z Trattani m
principi. | « Ecco de ehe se irsM^
« Ecco di che si tratta ». I *^
taa (sost.). On traitaa de "
Un trattato di filoaofio. TV
p€u: Trattato di pace.
trattaa de matritnoni:
trattato o in pratioa di uiat
Vess in traitaa de vend:
in nratica di vendere.
Tratta, Tratta. Ona trdki
L&ndra: Idem. | J>e ehi aiip
6na bella tratta: Idem. J
— TrattabU, Trattabilecllj
omm m^lto tratUddl » : « E ufl
molto trattabile ». J
— Trattament, TrattHH
It Fit tratlament » : « Far '
to ». (Di donna troppo scola
Fare sporgimento di veszL
— TratuitiTa, Idem. Fa
trattaUva: Essere in trat
Trattegai-gnan-sniBS,
nere. « 8oo no come oofaa «l
iegnifnm » : « Non so come ht]
tuto contenermi». Trattegmii
pendi r Trattere la paga. « Ai
trattegnuu 6n pizz a «ear*
« Mi trattenne a lun|;o in
quio ». « Ch'el se iratU^fna t
poo aneamd eon nun» (il
dir.: eh^el ^e ferma) « La a
tenga qui con noi qualehe
anoora ».
— Trattenlment, Trattei
to. On iraXtenimeni de miim«:l
trattenimento musicale.
— Trattin, Trattioello. N.
« V^ dn trattin des ann tkt
vedi*: « tl nientemeno una
na d'auni che non lo Tedom^
dis, 6n trattinf ehe Vahbin
velen*: « Si dice, cosa da
ch'ella abbia preso il veleiw
TrattoBur (D. Fr.) (in dis.), ''
tore. Adkss al tratteeur se gk»i
padrdn del restorant: Oggi
dice padrone del ristoranteti
storatore.
Trattoria, Idem. « Mi voo^
net a la trattoria » : « lo
pranzo alia trattoria ».
Trav, Trave. Trav mi*
quadrada: Tondono. -^ de
gna: Trave maestra. — an
Trare armata. (M. d. .d.)
TRA
— 779 —
tub:
in di one di alter e minga
v in del sd: Voder i brusooli
ccluo altrui e non la trave
roprio.
rravadiira, Travatura. La
fii^ra del Uee : La travatura.
rravitt, Travioello. 8td h a
I i travett o travitt: Star a
»re i travioelli. | On pover
U (1) (impiegato) : Un povero
trto.
bV&l p Travaglio. On omm
U^ travai (in dig.): Un omo
» cli fastidii.
kvall (Volg.). Vedi Intervall.
kvarga (Andat. del cavallo),
A880. Andd de travarga: An-
li trapasso.
Lvasli, Travasare. — el vin:
asar il vino.
Travas (P. N.), Travaso. On
IS de bile: Un travaso di bile.
rraTasadura, Travasamento.
I.vto8, Traverso. Andit a tra-
Andar a traverso. AnddtuU
% iravere: Andar tutte le oo-
traverso. Otappit i robb per
rf*«.' Pigliar le parole a tra-
>- Rispond de travers : Ri-
dere a traverso. Andd dn boc-
% travers: Andar a traverso.
€ida de travers: Oochiata< di
3r80. Perdrizs e per travers:
diritto e per traverso. Strada
ifsa: Strada tra versa.
Trayersdn/ Traversone.
^rma) « HI g*h daa 6n traver-
e dfta bandoUera*: « Gli ha
un traversone e una punta
Eidoliera ».
Trayersk-ersaa, Traversare.
nersd la strada, el riavilli: Tra-
»re la strada, traghettare 11
le.
BkTisli-iBaa, Travisare. « L'a
aaa tutt eoss » : « Ha travisa-
vero ».
BUi6n, Trazione. La forza de
on : La forza di trazione.
B, Tre. N. fr. speciali. La re-
del ire: Idem. E vunna e dd
, eiappa ck'el gh'h : (Manca)
e femminile di tre Vedi TVit .
Bdes Tredici. El tredes de ta-
h: La Morte. El pregiudussi
edes a tavola: II pregiudizio
di non star a tavola in tredici.
Tredks dt quaUordes mia: Vedi
Mia,
— Tredesln. N. fr. : El tredesin
de marz (testa religiosa) : II giomo
13 marzo.
TrefOBUi. Trifoglio.
— Trelira (P. N.), N. fr. r Con-
tent c6me dn trehra : Contento
oome un papa.
Tremk-emaa , Tremare. « Ohe
tremma la v6s » : « La voce gli
trema ». « Me tremava i gamb » :
«(Mi tremavano le gambe». « QvMl
v6i el tremma nd»: * Quelle non
trema una saetta ». Tremd el P*n-
eir<Bu: Tremar il bubbolino. Tre-
md, edme 6na fceuia: Idem.
Tremacda (Uocellino), Cutret-
tola. Ciapph i tremaeda : Vedi Pu-
r€ueu»itla.
Tremendo, Idem. « L^h staa in
d*dn periedl tremendo »:«.{) sta-
te o si trov6 in un pericolo tre-
mendo ». Trem^nda gelada : Vedi
Gelada^
Trementlxma, Trementina.
TremlroBla o Tremarella, Tre-
merella. « El g*d, adoss la trema-
rella » : « Sta coUa tremerella ». La
tremirtBula di vhgg: II paralitico.
Treno, Idem. El treno de easa :
II treno di casa. | Soldaa del tre-
no : Soldato del treno. | Treno
merei : Treno meroi. — latnpo :
Treno lampo. — om,nibus : Treno
omnibus.
Trenta, Idem. El trenta para :
II trenta para. P. E. : Fib on fre-
eass del trenta pari: Fare un
chiasso indiavolato (1). (Pr.) J}e
gih eh'hnm faa trenta f^mm, anea
trentun : Cni ha fatto trenta pu5
far trentuno.
— Trenta e quaranta (Giooo),
Trenta e quaranta.
— Trenvun, Trentuno. Giugh al
trentun : Idem. (Pr.) X4 d\ tren-
tun se n6 te ghe Vee in del saeeh:
Non dir quatti^o se non 1' bai ncl
sacoo.
Tr^BCa, Tresca (2), Trita o Tri-
Parola plemontese entrata perfetta-
) nella parlaia milanese e florentina
il Doto capolavoro drammatico.
(1) A Firenze dicono per eiemplo : Le
trenta rara si sono oggi scatenate contro
di not. Ed e strano giacche codesto trenta
para, che s'prniflca i sessanta deonrioni
mllanesi a Firenze non c'erano. Sembra
dunqne frase importata.
(3) Ecco un be! caso di parola milaneso
TRE
— 780 —
TRI
tatura o Tribbiatura. M temp deUa
tresea del rU : II tempo della trita.
ia tresea Vh suU'era : La sterta
(Siena) ^ suU' aia. £1 eavalanUn
ehe nUnna i eavai a la tresea :
L'acoostatore o Aooostarello. Batt
la tresea : Tribbiare il riso o il
miglio.
TreBia. Tregsea (ant. e in dis.),
Migliarola e MigUarini. S' eiopp
earieaa a tresta: Fucile caricato
a pallini. Tres'ia grossa: Gocoio-
loni.
Trezsa, Treocia. FA sin i trezz:
Far le treooie. I trezz fint: Le
trecoie finte. | (Paglia) Fdi trezza:
Face la treccia. Idonn de Toseana
ehe fan trezza : Le treooiaiuole.
Trlli-iaa e Tridk, Tridare. Trid,
gib el manz vanzaa per fa i mon-
deqhelli: Tritare il lessoper fame
poipette. — la paia: Tritare la
paglia. Trih &n moec in la pippa :
Tntar colle unghie mi sigaro per
la pipa.
— Trld, Trito. Formagg trid:
Cacoio grattato. Pan trid: Pan
grattato. Pantrid: Pan bollito.
Triacoa, Triaoa. Passa la triae-
ca: Passa il cessino.
Trlangdl, Trian^olo.
Triapaia, Trinciapaglia.
Tribblk>Tribbiaa, Tribbiare.
Tribuleri, Tribolazione. Vittade
tribuleri: Vita di tribolazioni.
— Tribnla e TribdUi, Tribulare,
« i/'& iinii aneoM lu d^ tribulii » :
« Ha Anito anohe lui di tribulare »
— Tribulazlon, Vedi Tribuleri.
Tribunal, Tribunale. Andit per
— : Andare per tribunale.
Tribunna, Tribunna. La trUmn-
na de la Camera : La tribuna della
Camera. — di piomalisti: — dei
giornalisti. — xn giesa: In chiesa.
Tzlbutt, Tribute. On tributt de
rieonoseenza : Un tribute di rico-
nosoenza. Pagd el tributt: Pagare
il tribute alia natura.
Tricanton (P. N.), Nicchio.
Tricbina (P. N.), Trichina.
Tricctraccb, (Gioco) Sbaraglino
e Tavola reale. — | (Onomatop.
che ha tuttn I'aria di essere pretta toseana
e che sfgniflca cowi ben di versa da qoella
che eaprima la Tresea Hallana: pratica
amorosa illecita o eqtiivoca o anche ballo
*ozzo e sclammanato.
del rumore di zoceoll). Trie^
traouhe. | (Ordi^o che
le campane ne' giomi deUa
sione). Tabella. Son^ el
traceh: Sonar la tabellA.
Trlddo (P. N.), Triciclo. «
bieieletta la ghe /d paura ; el
feriss el trieielo » ; « La bi '
gli fa paura n^i^^^nsoe il tn
Tric61or, Tricolore. Za bt
— : La bandiera tricolore.
Trio6t6 (D. Fr.), Camicioli
maglia. « Oo lastaa aid el (tieilrt:
« Ho smesso 11 giubetto di ■>
glia ».
Trid, Tridli^idaa, Tritere.1^
fMi^g trid : Caoio parmifnaM p^
tugiato. « Tridit gib i^pooitL*
«6ratta un po' di... ».
Tridov, Tnduo. On tridM^i
Madonna ; Un tridao alia Ver^
Trienni , Triennio. Per ^ -
Per un triennio.
Trienal, Trieunale.
Trifola, Tartufo. Trlfola
grisa, nigra: Tartuib bianeo, p
gio, nero. Risott eoi trifol:^
sotto eoi tartufi.
— Trifollt-folaa, Attartnfobi
— Trifolera, Tartufaia.
— Trifolott.
Trighett. Vedi TrttghetL
Trlglia. Idem. (Pescc) (P. S
TrigHa de seceui : Tri^Ua di M
glio.
Trli, Tre. Tri eavai: Tre cstJ
(M. d. d.) Senza dl nd dwi
trii : Senza dire n^ uno n^ m
(Femm.) Tre: Tre. Tre daimi
trii omen : Tre donne e tre m
mini.
Trii. Vedi rrui.Trito. Vedi Wi
Triquattrin. N. fr. « Z,'h dn H
Suallrin d'dna donna »:«£>■
onnina piooina e nrasioeinaih
Trisett (Giogo), Tresette.
Trill, Trillo. 1 triU del rw
gncBu: I trilli delPusignolo.
— TrilUi. Trillare. *£a ttm
ben » : « Trilla bene ».
Trimester, Trimestre. Ah«t^
ment a trimester: Abbonamerii
trimestrale.
Trimestral, TrlmestralBiflt^
Trimestrale^Trimestralmente. Ai
gd el fill trtmestralntent .- Pa^
la pigione trimestralmente. |
Trinoa (N. fr.): N<euv de tri»
ca: Novo di zecoa. i
Trincii-incaa, Trincare. « IFi
TRI
— 781 —
TRI
eke giug^ e tritieik »:«.£' non
3be giocare e trinoare ».
. Trlncada, Trlncadixiiia,Trin-
ft, Trinoatina.
rlneera, Idem. I soldaa lavo-
a la trincera: I soldati Btanno
orando a una trinoea.
rlncerass-eraa, Trincerarsi.
U el s'h Irineerau ednt el se-
tii a d\ ehe.: » : « Egli b^^ trin-
»to dietro ripetute proteste ».
rlncett, Trincetto. I'd mold el
leett: Far affilare il trincetto.
rincili-inolaa, Trinciare.TVin-
6n pollin: Trinciare un tao-
10. Anche Sealcare,
rinoiant , Trinciante , (Fig.) ,
Idioente.
Trinitaa, TrinitSi. (Colto) La
vUaa erisUantuif egizianna, oud-
iea, eec*: La trinitlh oristiana;
iiana, buddiatioa, ecc.
rlonfii - onfaa, Trionfare. 1/ ^
vga vera ehe gien i baloss quii
irionfa: Non h poi tanto Tero
i bncconi tiioimno sempre.
TrlonfiBUit, Trionfante. Olo-
e trionfant : GlorioBO e trion-
donfal, Trionfale. Car ^ porta ^
t, pcuseggiada Irionfal: Carro,
Af aroo, poBseggiata trionfale.
rtpee, Treppiede. « M^tt el pa-
in in sul trtppee » : « Appoggia
adella bhI nreppiede ». (A per>
0 Tripee de maiolega: Bom-
>. (A persona) inTe see 6n tri-
de maiolega » (pop.) : « Set un
ipellino o un bono a nulla o
t)ombero ».
Triperdn, GroBso treppiede.
»er8ona) Dappocaocio.
lpilU-llaa,Trepilare (1), Bril-
, Tripudiare. Tripilla de la
enihsza: Giubilare per eioia.
% pice^tt ehe tripilla stulMie-
km: Un pettiroBBO ohe brilla
^ancione.
Iplicli-caA, Triplicare.
Ipod (Colto), Trmode, Treppife.
Ip61, Tripoli e Tripolo.
Ippott, Trippone.
Ipudi (P. N.), Tripudio. « Ve
E parola pistoiese e signiflcn passar
ligaardo Bopra nn campo seminato
Ddolo CO* piedl. Di que«ta voce bo
to nn precTso risco&tro nel dialetto
teFe-brianxnolo : / bagai un trepilaa
V irba del pradell.
podii imaging ehe tripudi Ve staa
M nel eamp ^[ttand i dn vist san
e salv » : « Vi potete flgurare cbe
tripudio fu nel campo quando han
yeduti i commilitoni tornare sani
e Balvi».
Tils^tt, Tressette.
TrlBt, Tristo. « El ven gtid trigt
e6mh » : « Quel ragazzo mi dima-
gra e diventa sparuto ogni giorno
piil». I Fd 6na trista figura: Far
una tnsta iigura.
Trivial. Triviale. « C6me n tn-
vial quell omm » : « Come h triviale
quelromo 1 »
TriYialissim (P. N.), Trivialon,
Trivialissimo, Trivialone.
— TriTlaUtaa (P. N.), Trivia-
litk. inIPdl di8 8k ehe at trivicUi-
taa » : « Non dice ohe trivialitlii ».
TrofeOf Idem. On trofeo de ban-
der : Bandiere a trofeo.
Trola, Idem. |( Colto) L^assedi de
Troia : JL'assedio di Troia. (M. d.
d.) « J/i 6n avawso de Troia » (di
donna ehe fu bella) : « Ci si vedono
anoora di begli avanzi)». | hIm
nostra troia I' h gravida » : « La
nostra scrofa h pregna». (A don-
na disBoluta) « 2/' ^ dna troia ! »
(triv.) : « £: una troia ». | (Inveoe di
boia) « Oh ehe troia d' 6n omm / »
(volgariss.) : « Che boia ! »
— Trolada, Troiata. <M dis
ddmd di troiad » : « Dice sempre
delle troiate ».
— Troiano (P. N.), Troiano. Al
temp di Troiani i eiamaven sospir.
(a ohi rutta) : Al tempo de' Tro-
iani o de' porci, erano sospiri.
— Troiaxsa Troiaocia.
— Troidtta, Troiattella.
— Troi6n, Troione.
— Troiee» Troiaio e Troiume.
Tromba , Idem. « L'^ . prima
tromiMi aua Seala » : « £ prima
tromba alia Scala». SdnA la trom-
ba : Sonare la tromba. I Tromba
marina: Portavooe. | « Jf ^nna ben
la tromba e impientssem el m^i-
stHl » : « Pompa bene e riempi il
mastello ». | Tromba (pubblico in-
canto) Fd tromba : Vendere o
comprare alia tromba.
— Trombee, Trombaio.
— Tromb^tta, Trombet^. « I/h
trombetta de eavalleria » : « £ trom-
betto o trombettiere di eavalle-
ria». / trombetta de la eittaa (in
dis.) : I trombi. | Finissela de s6-
TRO
— 782 —
TKO
nit la tromheita » : « Finiscila di
Bpetezzare ». AndHt a fit la trom-
oetta in di visin de la porta : £s-
sere la tromba del vioinato. Fd la
trombetta: Fare la spia.
— Trombett& , Strombettare,
Prender la tromba. P. E. : « On
sahettdn cK*el vh a trombeltd tuU » :
«Uii cicalone che raoconta tutto
oi6 ohe sente dire ».
— Trombin. Trombini (1), Ri-
volte. Strivai a trombin: stivali
colla rivolta.
Trombdn, Trombone. I trom-
b6n di hrigant: I tromboni del
briganti. \^El sonna el trombon » :
« Sona il trombone ».
— Trombonada, Trombonata.
« HI s't quistaa dtia trombonada » :
« Si bu8c6 un trombonata ».
Trdn, Tuono. Fort cdme &n
iron: Gagliardo come un toro.
« Se sent el iron » : « Si sente il
rombo del touo ». Secrhtt edme el
tron (iron.): Segreto. come un
dado.
— Tronit, Tonare. « M tronna » :
« Si sente tonare ». (Pr.) L^i rar
eh' el tronna e ehendpioeuva: Tan-
to tonb che piowe. (Buccinarsi)
« 8e tronna cm Vabbien de trasio-
ed » : « Corre voce che Pabbiano a
traslocare ».
Tronada, Tonamento (in dis.),
II tonare, Tono prolungato. Ona
gran tronada : Brontolio o rombo
0 schianto di tono.
Trdnch , Tronoo. « Che bell
ironehf » : « Che bel fusto! »
1 Troneh de strada : Troneo di
strada. (Pig.) On troneh d'6n bor-
gaii: Vedi Paehinott.
Trono, Idem. JSl rh in trono:
II re in trono. Trono e aUar (col-
to): Trono e altare,
Trdpp, Troppo. Pur tropp f :
Pur troppo ! « L'h anea tropp » :
« Ce n'^ d'avanzo *.n A qu^st ptBu
I'i tropp, fatura de mxsura ! » :
« Ah questo poi h assolutamente
troppo ». « TuiUi 8ta robba f Vk,
troppa » : « Troppa tutta questa
roba». Chi tropp e ehi mtnga :
Chi ne ha troppi e ohi ne ha
punto. (Pr.) Cdl tirdt tropp se
romp : Chi troppo tira la corda
(1) Trombini tutt'altra coga ! Sono pa-
ste fritte di farina e miele che servono da
".oiazlone alia povera g^nte*
si spezsa. Tutt i trtfpp *n ^
II troppo storpia.
tropn^tt (P. N.), Cn po' tv
po. « Qaest per esetnpi r kif
p^tt » : « Questo per esemplo ^
po' troppo ».
Trdppa, Truppa (1). Onm fR
troppa de gent: Oran frotli
gente. / pegor van vn iroppt:i
pe4M>re vanno a branchi. JTnM
arriven in tropp: Le rondiiif
rivano a stormi. « Qtitelia vm
donna la g'd &na troppa de jSmM
« Quella povera donna hanDi>
eitO' di nglioli ».
TrdB, Tralcio. On tros ds ii
Un traloio.
Tr6eiUKBa, Rocchio. Tr6smi
inguUla: Rooohio d.i angmQA.
Trott» Trotto. Awtdd de
Andare al trotto. « JS^ via de
« E via di trotto ». Trott
unUf disegual, slanzaac
ohiuso o serrato, imito,
spicoato o lanoiato.
— Trottk-ottaa, Trottan. c
toeea de trottA tuU el sanio S,
Erod a PUaM»:«Gli tocet
trottare tutto il santo giona
Erode a Pilato ». « £1 faroo
mi quel pigr6n » : « Lo te5
lare io quel tanghero ».
— Trottada, Trottata. «
faa 6na trdttada soUa de cM
Monza » : « Si trott5 ohiaso
la strada da qui fino a Mona
Fd la trdttada sui boMHdn:
la trottata, in carrosza. Tt
d'asen: II trotto dell'aaino
poco.
— Trotta dlnna «Trottad6r,T«t
tatina, Trottatore. CavaU — : O
YfJlo trottatore. | / troUadtri
sirad: IjC rotaie in lastrieo.
TroTli-ovaa-OYass, TrofM
« Trmuvipk quHfeeui » : « Nontti'
YO pij!l que' lOgli ^. * 8e el trtMH
minga ehi ghe imprksia di dli
V^ rovinaa » : « Se non troTi
naro^ rovinato ». Trovass ^
Trovarsi pentito. Trmwwt'M
dna strada: Trovarsi in una '
o a mal partito. « Ch'el
<ro«amm)»:« Mi venna vl
« Sdnt staa a irovd la pri.
«a» : « Sono stato a far visiti
(1) Che troppa derivi dall^ltollaao
i evidente. Ma truppa etprine. pii
che altro, oorpo mfliiare.
TRU
— 7i«-
TUB
prlncipessa ». N6 trovd V us8 de
oi'ndit jmura: Non trovar piU I'u-
Boio per andarsene. (Pr.) Cf/i* eerea
tf^ofuva: Chi ceroa trova. Fada la
leff travato V inpann : Fatta la
lesffe trovato V inganno.
%mcc& - caa - case , Tinooare.
4e ^nella vaeea li la trueta* : « Quel-
le muooa dh di cozzo ». | (Comi-
ei} Farsi la testa. Acconoiarsi.
— Tmooh, Truoco. « Qtthst V I
^n> bhll trueeh / » : « Questo 5 un
"bel trucoo ».
Truffaldln, Trufifaldino.
Truffa, Idem. « La me par 6na
tr%tjfa belVe himna » : « La mi pare
una truft'a bell'e bona ».
— TmiEik-ffaa, Truffare. (P. N.),
« ^EJl m'dt iruffaa de mUla lir » :
« Mi ha trunato per mille lire >.
(II pop. dice pill Yolont.) : « M m'^
imSroiaa de milla lir ».
— Tmfl)&d6r, Truffatore. Truf-
fad&r in guant glasse: Trufifatore
in gaanti f^sXii,
Truppa, Tnippa. Cavall de trup-
pa: Cavallo miutare. «Xa truppa
V^ eonsegnada in eashrma » : « La
tmppa h consegnata ». Rosoli de
truppa: La sozza.
TTitscla, Truscia (Pistoia), Tru-
cia (1), Fretta. Vhss in gran tru-
seia : Ayer fretta o Esser in gran
facoende o Aver le faocende alia
gola o Essere pNer le furie. Avkgh
sii i truse : Acciaooinarsi. « Oeuh
ehe truseia / » : « Oh che fretta I »
— TmsoUi-BClaa, Affaccendatfii.
— Tmsoldn, Faccendone. « Fd
minga tant el tru»eidn »: « Non mi
fare il Cecco8uda».
TroSBi-Biaaj Cozzare. T h(Bu
trtissen : I bovi cozzano.
Trutta, Trota. Trutta in bianeh:
Trota in bianco. Oeuv de trtttta :
Ovi di trota. Oeucc de trutta_ eotta:
Ooohi di triglia.
Tmtilla. Ficcola trota.
Tn, Tu. Al tu per lu: A tu per
ta. P. E. : Ciappa van al tu per
tu : Metter uno alle strette.
Tiibero61, Tubercolo. « El a*d i
tubereol*: « E malato ne' pouno^
ni ».
TuberoBa, Tuberosa.
(1) Trveia a Fir. sigBtflcii miseria, ohe
si manifesta Rpeeialmente dagli abiti sn-
dlcf e logori, e non ha nnlla a che fare
oon Tntada par avendo somiglinnza.
Tubo, Tubo. Itubi del gas: I
tub! del gasse.
— Tubett, Tubetto. « STi rott el
tubett del tertnometro » : « Si 8pezz6
il tubetto del termometro ».
Tuoc (Volg.). Vedi Tutt.
Tuff, Tuffo (1). Sito. « CM gh* ^
dn tuff de.,, »: « Qui c'6 un sito
di... »
TvgQrl, Tugurio. « QueUa eaaa-
Vh &n tuguri » : « Quella casa h un
tugurio ».
TuU, Tulle. On vestii de tull: Un
vestito di tulle.
TuUo (In dis.), TuUio. N. fr.
antiq. : 11 M se ered 6n Tullo » :
« E* si crede un TuUio ».
Tam6r, Tumore. On tumor alia
mammalia : Un tumore alia mam-
mella.
Tumult, Tumulto. On tumult de
gent: Un subisso di gente.
Tora via (In dis.), Passa via.
Vedi Piatsd,
Torba, Idem. La turba mal^
dica: Idem.
Turbin, Turbine. « J^ vegnuu sU
dn turbin » : « £ scoppiato un tem-
poralaocio ».
Tnrcli , Turco. M bev edme 6n
tureh : Beve come un Turoo.
Tnrdiesa, Turohese (gemma).
Tnrcbln (Colore), Turchino.
Turibdl, Turibolo. Mend, el tu-
ribol sou al nat : Incensare.
Turin, Torino. N. fr. in dis. r
BUI bellin se vd finna a Turin :
Passo passo si giunge a Roma.
Tumo, Turao. « 2/h vegnuu el
sd tumo » : « El venuto il suo tur-
no ». V^ss de tumo : Essere di
giro.
TutiUa, Tutela. « 1/^ aneam»
80tt a tutellart: « E ancora sotto
tutela ».
— Tut6r, Tutore. « M jfh faa
de tutor e de pader » : « Gli fece
da tutore e da padre ».
Tutt, Tutto. Tutt s%idaa: Tutto-
sudato. On poo de tutt: Un po"
di tutto. « III g*dt tutta Varia de
vlss... »: « M'ha tutta I'aria di es-
sere... » « Eeco tutto .' » : « Ecco
tutto! » — 8ta ehe: Tutto sta che.
« — quMl ehe te voRuret » : « Tutto
(1) Tutt'altra cosa. E Vatio di {affitrst
e ha quest! modi ; L'nUimo tuffo por Ro-
Vina e Dare il tuffb per perdere 11 credito
totalmentc.
TUT
— 784 —
TUT
quelle che vuoi ». P. E. : * M sa-
rd tuit quell ehe le voburti, ma Vh
galantomm » : « Sard, pure tutto
<quello ohe yuoi, ma e onesto ».
•« I/'^ iutt d\ ehe,., »: « £ tutto di>
re che... » — com h bon: Tutto
«erve. Deper tutt: Da per tutto.
P. E.: « J9e aVhrha eh\ in aulla
montagna ne nass de per tutt » :
•« Di quest'erba sul monte ne na-
sce per tutto ». « S*«» IravM]
minga de per ttUt » : « Oni
tega uon ne vende ». nVth
nafyn « L'^ tutt'una! » M
Del tutto o per afifatto. P.
« Ad^g V d molaa del teil dej
md. > : « Ora si astiene per Ti
to dal fumare ». (Pr.) jRiMii
el fnal el ven per fd miu: 1
tutto il male Yiene per wax''
XJ
U (Si pronuncia alia francese ;
euono ignoto alia lingua tpBoa-
na), U.
Ul)edi e Obidl, Obbedire. «^
voRur minga ubedi » : « Non vuol
obbidire », « L'uMdiss come 6n
4Mgnmu » : « Obbedisce come un
cagnolino ». (Pr.) A ubedl ae falla
mai: E megUo ubbidire che san-
— Ubedient e Ubidient, Ubbi-
diente. On ficeu tUtidient : Un ra-
gazzo ubbidiente.
— iTbedienza, Obbedienza. Sem-
per dispost a Vvbidienza: Dispo-
8to sempre airobbedienza.
Ubi, iJbi. N. fr.: Ibi vel ubi
<8ulle lettere): Ivi o dove si tro-
va. (Coltd) Trdvd Vvhi consistam :
Trovare I'ubi consistam.
Uccisidn, Uccisione. « Sta nott
dn fa^ dn'uccision in contrada
^... »: « Questa notte hanno com-
messa un'uccisione in via... »
Udiendum, Idem. N. fr. lat. in
uso fra gente civ.: Ciamaa a u-
diendum verbum, : Chiamato a u-
•diendum verbiun.
Udienza, Idem. Dd. minga udien-
aa : Non dare udienza o ascolto o
retta. Ddt m,inga udienza (di ma-
gistrati): Non dare o dare udien-
za. Giomada , sala d'udiema :
•Giornata, sala di — .
— Uditdr, Uditorc. Assist a di
Jezidn corns uditor : Assistere a
"delle lezioni come uditore.
Uga, Uva. Uga bianea, nigra,
rara de grann, sphsa de grann,
^ce, : Uva biaiaca, nera, una cioc-
<5a (Pisa), una pigna (Siena), ecc.
ijga Salamanna: Uva Salaman-
na (1). Cattii Vuga: Vende
re. JJdlz corns Vuga: Dolce
11 miele, lo zuccnero, il gin
0 Uva dolce. Granna d'uga: <
CO d'uva. Grappell — .* Gmi
La pblpa delVuga: La po4
ganddlitt: I fiocini. M n^
sugo o il vino. Uga j^ottail*
passa. L^uga Id penetdra: L>*
imbrima. At temp de rug*
tempo dell'uva o della vew
mia. Malatiia de Vuga: Vedi
Uga spinna: Uva spina o J
(Esclam. nuoviss.) « Che v^i
« Che noia I Opp. Quante
rie! »
— Ugbetta. Uvetta, Uva
1 I ughett in del panailon: Zil
bo (nel panin di ramerino).
— Ughlxma (Puerile), C
« Mangia, car, la b^Ua ugkiM^
« Mangia I'uvina, bimbo miOf '
ti far^ bene ».
— tJgonna , Grosso
Opp. Uva dal chicoo assai
ugola (Civ. e tJgora {yd
gola. Andd aid Vu^ola : <
abbassarsi rugola. Toeehn
Vugola : Non toccar Fugola*
dd su Vugola: Fare fogo.
tJgual, Uguale. « ITgual a
li sard aiffieil de trovaU »:«<
pagno o uguale sar^ difficilfi
varlo 0 trovarne ». « Per ^
ugual » : « Per me fa lo steaMJ^
— Ugualli e UgualU-Utt,
guaglianze.
— Ugualianza o UgnAglitf*!
Idem. Uguaglianza de tnUUa
Uguaglianza di trattamento.
r-
'm
(1) Portata a Firenzeda ttsr fllaa**'*
UGU
— 786 —
um:a
[FiniAlBiont, U^almente.
Uhm, Uhm.
kao. Idem. Elearrh ddve gh'e^
^mbhri VI siaa carietut, dai u-
austriaeh : II quadrato dove
ivava il principe Umberto fa
ato da o ebhe I'assalto di un
[mento di ulani austriaci.
^ra, Idem. Ulcera venerea,
ica o meUigna, ac&rbutieaf eee,:
ra venerea, sifilitioa, o mali-
scorbutica, ecc.
Qlcerlt-eraA, Uloerare.
Dleer^tta, Idem.
[Jlcerds, Ulceroso.
(ter (P. N.), Idem. Soprabito.
Im (Civ.) e Ultem (volg.).
iim pian : L' ultimo piano.
im di de Vann : L'ultimo di
inno o Ban Silvestro. L'uUir-
voUmtaa : "U ultima volont^»
^ma mkssa : L' ultima messa.
im bieeer, birbdn: L' ultimo
liere, birbone. L*uliima man :
ima mano. I/ultima moda :
I. TtrA Vultim o I' ulUm :
lar I'ultimo fiato. Vise ai ul-
Essere all'olio santo. « Lit a
robh el se tira semper 9ui ul-
: « Egli B'indusia alPolio san-
TutH dal prxmm a VuUim :
. dal prtmo all' ultimo. « L^ii
% finna a Vultim > : « Neg5
ir ultimo ». (Pr.) / uUim so-
i primm : Gli ultimi saranno
ni. Uultimo ad arrivar o a
arlfu Oamb€utoria: L'ultimo
nparir fu Gambacorta.
Dltimit, Ultimare.
Dltiiiiatiiin, Idem. « BH m'd
iaa Vultimatum » : « Mi mandb
oaa sua riBolusione ».
Ultixnament , Ultimamente,
fa.
[Jltiniazidn, Ultimazione.
ra » Idem. Ultra eattolieh :
\ cattolioo. « Uh 6n ultra »
demagogo in diB.) : « Idem ».
4)n plus ultra : 11 non pluB
•
lan, Umano (1). M ghter u-
: II geuere umano. La na-
te mana (Civ.): Idem. I mi-
del ectur uman (Civ.) : I mi-
del cuore umano. La stupi-
■lon si sa splegaro come il Cheru-
bbia potato dire cbe la voce Uman
lanesi non e nsata che in una sola
Uman come dn be (Leggasi bee).
ditaa umana: La imbeoillitd. uma^
na. Misphti uman : Rispetto uma-
no. Uman e&m^ 6n bie: Mansne^
tissimo.
— Umanament, Umanamentei
Umanament parland ■: Umana-
mente parlando.
— Umanlsta, Idem.
— Umanitaa, Umaniti^. Avhgh
0 av^h minga de umanitaa : Ave-
re o non avere umanitd. o sonso
di umanitk. « Povera umanitaa ! »
(di piagnoni) : « Povera umanitk ! »
— Uinanltari (P» N.), Umani-
tario. / tieorii umaniiari : Le teo-
rie umanitarie.
— Umanlzzass, Ammansarsi.
Umid) Umidoi Oi^hmada, tempf
aria umida : Giomata^ tempo,
aria umida. L^umid di mur: 1j»
umidit^ delle muraglle o dei muri.
1 Came in umid : Came in umido.
-^ Umidltaa, Umiditk. Xevd Vu-
miditaa a 6n mur: Levar da un
muro I'umiditik.
— Umidasc, Umidln, Umidao-^
cio, Umidino.
Umil, Umile. C6nt &n*aria umM
e rimessa: Con aria umile e ri-
mesB».
— Vmlliii-llaa-llass, Umiliare.
(Pr.) Chi se umilia se esalta (Pri
id.) : Cbi si umilia sar2i esaltato o
Certe false modestie non sono che
orgoglio. *M s'i umiliaa e allora
g'oo perdofiaay^ : « S'd umiliato 6
e allora gli perdonai ».
— Umiliandn, Umiliazione. Ohe
podeva toecA ana pesg t^mi^ta-
zi6n ? » : « Gli poteva tocoare una
umiliazione peggiore di quellafu
— Umlllant, Umillsslm, Umi-
liante, Umilissimo.
— Umllment) Umilmente.
— Umiltaa, limits. Umiltaa
eristianna: CriBtiana umilth.. 27-
miltaa affettada: l^miltl^ afifettat-
tata.
Umor (D. In.), Umor. Un or-
tiedl pien de um4>r : Un articolo
pieno di iimor o di spirito.
Umor, Umore. Bdn o eattiv
umor: Buono o cattivo umore.
Umor ner: tlmor nero. Condss
Vumor de la bestia : Conoscere
I'umore della bestia. B^ll umor :
Bell'umore, Fd el bhlVumor (mo-
Btrarsi stravagante, avverBO, fa-
stidioso) : Par il bell'umore. Vhts
semper d^&n umor: Sempre dello
UMO
— 786 —
UNI
38BO buon umope. I (Del sangue)
'h men de um6r : E pieno di umo-
(J)e* Tegetali) Uumor di fnant,
la vit: li'umore delle piante,
)lla vite.
— Uxnoral, Umorale. La wuusa
: La massa umorale.
— Umorasc, tJmoritt, Umorin,
Daoraceio, Umoretto, Umorino.
— UmorlBta, UmoriBxno, Uxno-
Bticli (P. N.), Umorista, Umo-
jtico. « L'h 6n umorisla* (acrit-
re) : « fi un umorista ». Umorir-
no bislaceh: Umorismo bialaooo.
idmal umoristich : Giornale u-
oristico. .
Unanim, Unanime. Approvazion
rmnim: Unanime appro vazione.
Unanlmltaa, Unanimity. M^tt
Vwnanimitaa: Eletto all'imani-
it^. _
Uiii-nii,nl88, Unire. Un\ xn ma-
imonni: Unire in matrimonio.
Quii duu II poden minga 8th u-
it » : « Quel due non possono star
Lsieme ».
Uni6n, Unione. Dt honna «-
Um: D'aocordo. (Pr.) L' union
i la. fovea: Idem.
— itiiltament, Unitamente.
Unich, Unico. Ficeu unieh: Fi-
llo unico. « L'h unieh in del sb
^ner » : « fi unico nel auo ^ene-
) ». « L'i d'dna belUzza untea » :
fe d' una bellezza unioa ». « i/«
unica/rn « L'^ la meglio ». P. E.:
L'uniea Vh de fh co«t...»:«Que-
50 h I'unioo partito ragionevole ».
Tumero unveh (giornale): Nu-
lero unico. Liata uniea (elezio-
i) : Lista unica.
— Unlcitaa, Unicitk.
Uniforme, Idem. In ^ran wnt-
f)rme : In uni orme di gala o in
rande uniforme.
— UnlformaBS-ormaa, Unifor-
larsi. Bisbgna unifortnass a :
lisogna uniform arsi a... ^ El s*h
niformna » : « S* ^ uniformato ».
— Uniformitaa, Uniformit^^.
— Uniformement (P. N.), Uni-
irmemente.
— Unison, Unisono. Canth a
unison : Cantare mantenendo
uniBono.
— Unltaa, Unitk. Unitaa de-mi-
ura: Uuitk di miaura.
— Unitament, Unitamente.
— Unltari (P. N.). Unitario. In
lalia i unitari dn mits a d6rm\
per. semper i federalisti a k
taneof: In Italia gli unitnik
messo per semjpre a domnim \
deralisti alia Cattaueot
tJnlY^rs, Universo. J2o»»«
6n ckrto oMohtt Ve reginna dm
nivers (Civ.) : Romt^ sottonm
aspetto, h capitale dell'muTi
— UniTereal, Univemle.
storia universftl: La 8tori»
versale. £sponssi6n, pas,—:
sizione, pace universale, ^j
universal: Suffragio xkXOT*
Speraven ehe el Volapukd
dtventh la lingua — .• 8r""
ohe 11 Volapuk dovesse €
la lingua universale.
UniyersaliBta (in dis.), Sfei
d'universiti^, Univeraitario.
Uidyersitaa, University
feshdr, studentf hidell de Ti
Mtoa.* Professore , studente,
dello dell'uiiiversit^.
Uplni6n (Volg.). Vcdi
tJrbanitaa , Urbanity.
ednt urbanilaa: Trattare eon
banit^.
— Urbanna, Urbana.
tura urbanna : La pretura
bana.
Urgent, Urgente. JSisdgn
gent: Bisogno urorente.
— Urgenza, Idem. Te
de urgenza : Tele|[:rai]iiii»
genza. *. A la Camera dm
Vurgenza d*6n progHt de faf'
« Aua Camera ban no ebiestar
genza d'un progetto di leggei
UrU, Urlare. Vrldedmedm^i
stia : Urlare come iin gatto
lato. Urldt e6n quarUo JUtM d _
in gola : Urlare a squaroiagotoo
— Urlo. Idem. Trh «u <J««fg^
Cacoiar un urlo. Zi^ot ««rK:P"|
Bchi e urli.
Uma, Idem. L*uma di — ^,
del loU: L'uma dei numeri *l
lotto. / sorpres de m«rvia («te
ni) : Le aorprese dell'urna. O**!
moHuarta; Uma cineraria.
— Um6tla, Umetta. ,
Urtli-rtaar-rtass, Urtare. vi^\
el b6n sens : Urtare il bon 1
« I/h 6na robba ehe urta » : < C«*1
ohe urta i nervi ». « ^t» «ojiM«fl*l
a urtass » : « Cominciarono a t^"]
zar fra loro ».
— Urto, Idem. MHiess in
e&n vun; Kettersi in nrto
uno o Prender in urto alosa**'
USA
— 787-
USE
tio : Urtare i nervi. Urto ferro-
i»W .• Urto ferroviario.
Usk-taOL, Usare. Bobb ehe se Vr-
mu cent ann fd: Cose che si usa-
kno cent/ anni fa. Usilt d*6n di-
it : Usare del proprio diritto. Se
:a e6si : Si usa cosi. | Usagh i
isasi a 6n hagai : h* indulsenza
-verohia usata a un bamnino.
4r<k di atUmidn: Usar cortesia.
'^sHi, liber usaa : Vesti, libri u-
^-ti. (Pr.) Chi non usa disusa :
Lem.
— Usanza, Idem. AndA adree
'Pusanza thggia: Seffuirele Tec-
Lie usanze. AndA gia 6n*u8anza :
ndar in terra un'usanza. Con-
«*vd t usanz: Idem. Mett sU 6na
ttUva — ; Mettere nna cannella.
'irdi lA a Vuaama di pover vhee :
nmpacohiare.
Us'c (Vole.). Vedi Uss.
— Us'cUi Jin dis.). N. fr. volg.:
Sj^h tutt el d\ a U8*eui in di ve-
«^.»: « Ella sta tutto il giorno su
DT }^li uBci a cicalare coi casi-
Liani ».
tJs'oera , U solera (1) , Grande
Boio.
1780lda (P. N.), Uscita (Gomu-
emente a Milano si dice Sortida).
I?omm.) Mhtt in uaeida: Seguare
uscita.
Vw&ffts Usciere. L'ueeier del iri-
ufial: Idem.
Us'ciOBn (Quantnnque diminuti-
0 di Us'e usato tal quale), U-
siolo. (DelPamore) Se pb hen stur-
% sit l'u8*euBU del ceeur. Ma lit
1 phnetra dent di filidur (Lett.):
ron. vale ohiadere I'usciolo del
aore. Esse passa dentro per il
»08olino.
Usebbl, Eusebio. N. fr.: Vor^
dl stii el Domm in sant* Usehbi (in
is.): Voler ohe 11 duomo stia in
»n Giovanni.
Usill, Ucoello. Usell de sciguil-
t : Ucoello da ffniocie. L'lisell del
%ttiv aujjTurt ; L'uocello del oat-
ivo augurio. La paseada di usei :
<» passata de' tordi o delle alio-
ole, eoc. fl V^8 6n usell de Varia :
Ton avere terra ferma.
— Usellia, Uccellino. « Ouarda
I b^ll tueUin » (a ragazsi quando
anno il singhiozzo) : « Guarda
(i) Usolera in fior. non i ehe il femm.
i Qieiere.
Vuocellino ». « G*<kf &n wiellin ehe
me fd, d% tutt eoes » : « Ho intoso
da un mutolo ».
— Uselia, Uccellare.
— Uselladdr, Usellanda, Usel-
lamm, TJsallaso, Usellera, Usel-
Un, Uselidn, Uccellatore, Uocel-
latoio ^ Uccellame , Uocellacoio ,
Ucoelliera, Uccellino^Uocellone.
UBxnit-smaa-asB (D. Gr.). U*
8maz8 el fiaa: Essere vicinissimi.
Uemass poech o minga e6n vun:
Non dirsela con uno.
— Usmada, Fiuto. « El g^h daa
dn^iismada » : « Gli diede una Hu-r
tata ».
— Vsmadinna, Fiutatina.
n8marin(Volg.). Vedi Rdsmarin;
Usa, Idem. « L'^ I'ueo insel » :
« E I'uso cos) ». Andit gid d^uso :
Cader di moda. « Per m^ uso » :
« Per mio consumo », « Adkss gh'^
Vuso di vestii.,, »: « Sono in uso i
Testiti... » lusi delta soeietaa: Gli
usi della sooiet?i. « M pd fit pju,
UHo di 86 gamb » : « Non na piil
1*U80 delle gambe ». Servl a tut-
falter u8o : Servire a tutt*altro
uso. A U80 can (del muso) : A uso
cane.
-— Usual, Usuale.
088, Usoio. A U88 a uss: Esser
a uscio e bottega. lA 8ulVu88:
Sulla soglia dell' uscio. ShaglOt
Vu88: Sbagliar P usoio. Vorh <rd
Avhgh
mort in eiiW U88: Avere la morte
all' uscio. Grass edme 6n uss : I-
dem. Mett la eiav sott a Vuss: An-
darsene.lf^<< vun tra Vuss eel mur:
Metter uno fra 1' usoio e il muro.
OiappA o inlltd Vuss: Pigliare o
infilar 1' uscio. Sard Vuss in fae-
eia a vun : Sbacchiar 1' uscio in
fiacoia a uno. a SI. V h giust eh\
depds a Vuss in « Ma, non ^ la via
dell'orto, per tua regola». Ul viii
el sld aepds a Vuss: (appross.)
L'erba voglio cresce in Botoli (in
dis.). Std sit per i uss a sentl:
Star a sentire ail'usoio. Trafceu-
ra 6n uss: Praticar un usoio. Dervl
dn uss: Aprire un uscio. (Pr.) Nh
can nh villan nd sara mai uss: Can!
e villani non chiudono mai I'u-
Bcio colle mani.
tJ88er, Ussaro. Bev edme 6n us-
ser (in dis.) : Beve come un Turco.
uss
-788-
UTE
Ussnrla (Volg.) Vedi Seioria,
Usufrui, Usumittare. (II popolo
in senso largo direbbe Tra pro-
}itt).
— Usufirutt, UButmtto.
— Uanfimttuarl, Usufruttuario.
Usura, Idem. L'e 6n ttsura belVi
bonna: La h un'usura belPe bona.
VendieoM a unira: Vendicarsi
con iisura.
— Usuraxi. U8ui*aio, Strozzino.
Fdk VtMurari: Fare lo strozzino.
I « L*h 6n tisuraride vun » : « E un
pidoochio Opp» £ la gretteria in
persona ».
— Usurarldn, UHurariaccio.
Usurplt-rpaa, Usurparo. Usur-
pa la fama de gran pohta: Usiir^
pare la faroa di sran poeta.
— Usurpaddr, IJsurpatore.
— Usurpazidn, Usurpa^sione.
— Usurpaslondtta, Ufiurpazion-
cella.
Utensil, (P. K. Aff.), Utensile.
/ utensil de la cy^inna: Gli uten-
aili della cucina. / utensil del ad
mestee : Gli utensUi della soft ■
te. (II popolo dice JS"^ o Anm
anche Jtobh).
Utent (P. X.). Utente. On ^
de la rdggia: tin utexite d«l
qua.
— Utenza (P. X.), Uten»
titer, Utero. 8cir a I'uter:
ro all' utero.
— Uterin, Uterlno. CoWm
rinna: Colioa uterina. |
sweUa uterinna: Firatello
sorella uterina.
Uta (P. N.) Utile. 3^«fl ui *
el so u<t/»:«Non Tede cfaeilp^
prio utile ». « El I'A miss ni
util » : « Lo ha mesao necrli aruB«
Utomia, (Volg.). Vedi
N. fr.: Fit Vutomia.- Fare V
Bia o Sezionare.
Utoritaa (Volg.). Vedi Anki*
Uui.
Ut supra (Lat.), Come sopn.
Utroque (Lat.), Idem. Dottsrt
utroque: Dottore in iure utroqv
Uyadegh. Vedi Uga.
V (Penultima lott. dell'alf.) (Si
pronunoia F6«j, V (ohe si pronun-
cia Vu non Ft). In forma de V:
A V. (Abbreviaz.) V, I. : Valuta
intesa. B. V. : Beata Vergine.
Va. Uscita del verbo andare,
u. fr. : IS va che te va : C vai e
vai. Cdme la va la va: Come va
va. Se la va, la va, se de no pace:
Se azzecca, bene, se no, pazienza !
M Se la va a ciaecier el g'a reson
/i()» : « Se la va a chiaochere ha
ragione lei ». « La ghe va propri » :
« La gli sta bene I » « La ghe va
sti bhlla » : « La gli va coi iioochi ».
« La va in ehicchera o in t6n » :
« Ella marcia in ghingheri ». « Gke
vcRur tant / » : « Ci vuol tanto 1 »
« Vosse ghe va f » : « Quanto le deb-
bo ? » i^ La va insely in*ci » : « Va
cosi cosi ». (E altri innnmerevoli).
Vedi anche Andd,
Vacant, Vacante. Post, benefizi,
sed^ vacant: Posto, benefizio, sede
vacante. « Gh'^ vacant 6na picus-
sa de alunno » : « C 4 vacante un
osto di alunno ».
— Vacansa, Vaoauza. Andk ■
voMima: Andare in Tacan
« Come t'eepassaa i va«a7i2»:cO
me hai passate le vaoanzef» U
Ciimera la fd vaeanza finms d
vint'un : La Camera ha preM b
le vacanze fino al ventnn <ki
mese.
— Vacanz^tta, VaeanztfMia
~ Vaoansonna, Lunga Taeantt
Vacoa, Vfuea de bergaminns^ii
laeCf sucda, see. : Muooa e Vmci
seooaticcia. Vaeca massera: Va^
ca guidaiola e6me 6na wsm
(paragone volgpareapplioatoapMH
assai impropriamente) EaenipM
n. fr. : Ignorant, superb^ gnm.
e6me 6na vaeea : Ignorante oam
un ciuco, superbo come Laciitat»
grasso come uu maiale, eec. Om
vaeea d*6na bissa d*6n meter: Ti
po' po' di biscia luuga un metroi
Ona vaeea d^dn paiti eh^el pntm
6n vestee, tanto Vera largkTVM
soprabitone enorme, ohe pin-
va un tabernacolo. Ona toMS
d'dn omm: Un poroaocie. Jft h
VAC
— 789 —
VAC
oea : Fare la prostituta. (M.
d.) D6rml fin eke eanta la
eea (volg.i: Levarsi all'alba de'
Eani. ParUt latin eome dna vac^
spoffWBula : Parlar latino ooine
L» Taooa spagnola. Se nd Vh 6n
el sard 6na vaeea: Se non h
po h can bigio. Vend o eomprh
vaeca ednt el hbawn (allogar una
nciulla gravida o sposarlaCMan-
) (Approas.j : Vendere o oom-
rare gatta m saooo. (Pr.) Morta
vaeea ph*8 el seidie: Morta la
kcca disfatta la soooida o il boo-
[>. Morird, jmttost la vaeea d'dn
<ver omm : Se fosse un par di
anzi d' un pover omo ohe non
'esse altro \ J eii ad la vaeea la
; »td el bd: Ognuno a casa sua
re. A santa Vaterinna ven gid i
tech a la eassinna (Appross.) : A
gnissanti manicotto e guanti o
tehe A Santa Caterina manicot-
e oassettina (yeochio). HI ea-
iil V h fiaa e la vaeca Vh earne
opo TOorte, a chi vanta il ca-
bllo) : II cavallo va sotto terra e
vaeea la si mangia. (Consider.
^me came) « Questa VI vaeea min-
% vftam » : « Codesta e came di
loca non di manzo ». « Oh ehe
leea d'dn mam I Opp. Quest Vh
am ehe pissa dedree » : « Que-
*h vaeca nboUita ». (Cuoio) vae-
'. de Rutsia: Cuoio di Russia.
— Vaccada , Sudiceria. « Che
',ee€tda 8t6 eaffh! » : « Che por-
leria auesto oaii% ! » « M\ trceuvi
e quelta eommedia a bcue de ruf-
%n e de putann, Vh 6na gran
leeada » ; « lo trovo ehe c^uella
tmmedia a base di rufiiani e di
ittane h una vera sudiceria*.
Wl m'd faa vunna de quit vae-
'^ ehe ghe la perdonni pu»:* Mi
ce un'aTsionaocia cos) mdegna o
1 tiro tanto briooone ohe... ».
— Vaccascla, Vaooacoia (anche
donna).
— Vacobee, Vaccaio. « Ai na-
?r giardin pu^blieh gh' I la lat-
ria e di vaeehee » : « Ai nostri
ardini pubblioi o' h una latteria
de* vaccai ».
— Vacchetta. Vaochetta, Vac-
icrella. « HI g^aveva in atalla ona
'cchetta maara e dtiu porsehi * :
Teneva nella stalla una magra
tochetta e due maiali ». (Di ra-
tzza o donna traviata) « I/h Ana
vaeehetta » : « £] una soiupateUa >».
(Pelle) Vaoohetta. Searp de vacr-
ehetta: Scarpe di vaoohetta. (Li-^
bro di oonti) Vaoohetta. La vae-
ehetta di mese: La vaoohetta del
parroco. | Soarabeo. Melolonta.
— Vacolna, Vaccina. Came vac-
cina: Came di bestia vaccina.
Vacdnlt-inaa, Vaocinare. Vac-
eindt la rabbia: Vaocinare la rab-
bia. « Jj'i 8t€M vcuidnaa trh volt » ;
«Fu vacoinato tre volte ».
— Vacclnaddr, Vacoinatore.
— Vaecinitfidn, Vacoinazione.
Vadlla (P. N.), Vaoillare. n^M
g*ik el coo eh* el ghe vaeilla » : « II
oervello gU guazza».
Vada, Pretesto. « Lu nd'l g*h
ehe di vada » : « £' non ha ohe
pretest! e souse ».
Vaga, Vada. « J/i cenfann ehe
n6 9e vedem » « Vaga per quand
se vedevem tutt i minuit » : « Scon-
ta di quando ci vedevamo ogni
minuto ». « Va^a ehe te see minga
bdn / » : « Soommettiamo ehe non
ne sei oapace?» « V<iga pur/»:
«^Vada o Accetto ». (Giooo) Vaga
tutt el bigliett de milla : Vaaa il bi-
glietto da mille intero. « U ehe la
vaga / » : « £ orepi V avarizia o E
non si badi a spendere ! »
Vairabdnd. Vagabondo (1). « J/k
&n vagabond » : « £! un vagabon-
do ».
— Vagabondagg, Vagabondage
f:io. El vagabondaggio I'h proibit ;
I vagabondaggio ^proibito.
VafTlia, Vaglia. Vaglia postal :
Vaglia pos^le. | « V^ 6n omm de
vaglia » : « E un omo di vaglia ».
Vagdn (D. Ingl.), Vagone. On
eonvoli de einquanta vagon : Un
treno con einquanta vagoni.
Vair6n (Pesciolino de' numi lorn-
bardi); Scalbatra. (A persona) « L'h
6n vatron del Lamber » : « £ lin
furbaccio ». Mi El f^ i robb de vai-
ron »: 4c Fa le cose da svogliato o
da dinoocolato ».
Valanga, Valanga. Ucdpinista
(1) In toscano la voce lia de^b«l senst
ooltf, ehe In dfaletto non si sognano. In
mUanese Vago^bond sta nel solo slgnfflcato
di povero diavolo, ehe non ha tetto ne
letto. Invece in toscano : Rondini, nuvole,
Ramme vagabonde. Forse anche a Fironze
non d gran fatto popolare , ma io V ho
udita da qnalche persona gentile.
VAL
-790-
VAL
rh mort 8oU a &nd foalanga : li'al-
finista fu sepolto da una valaoga.
(Fi^.) « Mvegnuu aid oiui valanga
de ptceh » : « Cal6 dalla campagna
una valnnga di contadini ».
ValanBi&iL (D. Fr.)(P. N.), Va-
lenoienne (aorta di trina).
Valdrappa, Gualdrappa. Valr-
drappa de velii riramuaa in or:
Gualdrappa di velluto rioamata
in oro.
Valenza. N. fr. Dottdr de Va-
lenza ehe g*d, vista Idnga e curta
scenza: Dottor de'miei stiYali o
da tre alia orazia. Biabgna tiralla
t6nt i cord de Valenza {in dis.) :
Biso^na tirarla co' denti. Thrra
de Valenza : Terra di Valenza.
Valeria. N. fr. : Va Id Valeria
0 Valera : Pazienza ! « Che te a«^«-
get dh.„ va la valera, inap€BU»,,»:
« Che tu ayossi da o a .. pazienza,
ma ohe poi... »
Valerlaxma (Erba nota), Vale-
riana.
Valich, Valioo. Filaioi a trii va-
lieh : Filatoio a tre vnlichi. I Var-
co. El valich de la Spluga Vh j^e-
rieolds in sia stagion » : « 11 valico
dello Spluga in questa atagione h
pericoloao ».
Valid, Valido. On matrimonif
6n eontratl, eee, valid: Un matri-
monio, un contratto valido. Oti
omm aneamo molto valid: Un omo
ancora validissimo.
ValiB, Vallgia. FA 8u la valia :
Fare o preparare la valigia. Fd
811 i vali8 e foraggid, : Far le va-
ligie e andarsene. La vali8 di Ihtr-
ier: Bolgetta. (M. d. d.) « Uh an-
daa via in d'4n haull e Vh tomaa
in d'dna valisTH « Ha viaggiato
come un baule ». (Fig^ Latfsa gio
la valis: Sgravarsi. | Gobba. « Fl
porta la valis suUa sehknna » :
« Ha la valigia ».
— Valisinna. Valisdn, Valisott,
Vallgina, Valigiettaj Gran valigia.
— Vallsetta (Specie di polpetta).
Vail (D. Lat.), Vaglio. Vail a
7nanf a ventilator: Vaglio a mano,
a ventilatore. (M. d. d.) Mandd
de vail in eorbklla: Mandare da
Erode a Pilato. Saltd de vail in
eorheffa: Saltar di palo in frasca.
1 Valle. « In la mia eara vail » :
« Nella mia cara valle ». A vail e
doss: Terreno a rialti. « Ma te v^-
gnet giid de la vail Brambanna f »:
« Ma o ohe tu aoendi ora h
montagne? o Vieni dalla Fal
ronaf » La vail de GiosafmU:\
valle di Giosafatt. J^gd rati
la vail de Giosafatt: Pagar n^
bito nella valle di Oiosa&tte. ^
Tiist qiuill'nsell ehe mom m «rt
va vail : Tristo queiruecdliiM i
nasce in cattiva valle.
— Vallada, Vallata. TuU H
de fianek manden. gio 6n *tenm
ni de ae^ua in la vallada: \m
le valli oireostanti mandaae tf
sterminio di aeque nella nk"
ta (1). / vallad de la vaU ^J^
v» : Le vallate della Val d^InUN
— VallOn. Vallone. In fisi
vallon: In rondo al vallone.
— VaU^tta (2), VaUetta.
g*d la siia villa in, d*6na
pienna de ombra »: « Ha 1*
villa in una Valletta ombroax
La Valletta de porta tidnese:
La Valletta di Porta Ticin<«.
teater de la Valletta (ora diaW
to): II teatro della Valletti.
Valmasia (Volg. ). Vedi JHj
vasia»
Val6r, Valore. « Uera mi
daa de molto vcdor » : « En
soldato valoroao ». On oggeU m
za valor: Un oggetto senxa vik
re. / valor: I valori.
— Valords, Valoroso. Fddn
loroso: Fare il bravo.
Valsent, Valaente. <IJlg*dtim'
ea el valsent d*6n qaattrin »: « Kfl
ha il valsente d'un quattrino k
Valutii-utaa, Valutare. •Cm
me le valutla sl6 anellf »: « Out'
to me lo valuta questo anelloN
VeUutil tutt eoss inshnmafFwtm
tanto d'ogni cosa. In oombotta.
— Valutabll» ValutaiidB, Tf
lutabile, Valutazione.
— Valutta, Valuta. Valuttt it
t^a: Valuta intesa. « Che me ^
traga in valutta o in moiMrf«*:
« Me lo cambi in spiooioli (¥1^
Mi Bpieghi meglio il sen 90 ». ^mk
tngh snlla valntta : Soapitire •
Rimetteroi sul oambio.
VUvola, Valvola. «JD'A An*
la valvola » (di parlatore noi
(1) Talvolta VaU ^ pm d< Vailad^
d\ esempio onn^ VaUon i menn.
i2, A MHRno hannn U nom^ di V»
rertf tralti di terreno a pU defle
BasUdn. Vedi secondo signifieato.
VAL
— 791 —
VAN
•Ih Bohiasala valvolft». Valvola
•^eurezza: Valvola di siourezza.
yalzer. Valzer. Valzer tirisdaa,
Ztaa: Valzer strisciato, saltato.
^jtlaer in spiga e&a i txojf cidff:
i.lzer petto a petto oojirli eoosci.
'<— > Valzli, Ballare il Talzer.
— Valsett, Un breve o piccolo
Izer.
i/'ampa , Vampa (1). « 8t4 . ea-
'9» el manda troppa vampa » :
^ueeto fooo manda troppa vam-
. ». « Me s6nt serUii vegm t vamp
la faceia » : « Mi vennero le
>-Exipe al viso o le vampate al
BIO ».
Vanagloria, Vanagloria. Pien
vanaglorin: Pieno di vanaglo-
3b« II pop. dir. : Superhia o suss,
— Vaiia«plori68» Vanaglorioso.
Vaneggla, Vaneggiare. « Ma i\
l^s te vanegget » : « Tu ora va-
Van^U, Vanello, Pavonoella.
Vanga, Vanga. Teren de vanga:
^TTeno da vanga. Trd via la
i'wiga : Posar la vanga. P. £. :
Se g^avessen propi voeuia de la-
►4rd trarien mtnga via la vanga yn
Se ave88eix> voglia di lavorare
PH. poserebbero la vanga ». (Pr.)
ex vanga la g*d la p6nta d*or:
m vnnga ha la punta d'oro.
— Vahgli6tt, Vangile (a Siena).
Vangii-ajigaa, Vangare. Vangdi
^anga piaUa, in pee^ sott: Van-
kre a. vanga piatta, a vanga rit-
, sotto. Al vangd: Al tempo del
kiigare. (Pr.) Quand se vanga bi-
ffna mangia hen. La vanga non
&ol digiuno. (La vangatura) Ve-
%\ via ben el vatiga: La vangatura
esce ammodo.
— Vangada, Vangata. « Dagh
ta vangadit » : « Dagli una van-
kta ». « ^/ V d maeeaa etint 6na
ittgada sul e6ppin » : « Lo ara-
a.zs5 con una vangata nella ool-
ttola». Vangaddr: Vangatore.
'angadura : Vangatura.
Vangeli, Vangelo. « El sd parlh
if ml V h 6n vangeli » : « Quel
le dice lui per me h vangelo ».
a mlssa^ passaa el vangeli^ V^
inga bonna: La messa non h piU
fl) In Fior. Vampn ha an signfflcafo
e manra al d<aletto. Sl^'floa au'-he;
»verta eatrema. Corriaponderebbe a Rella.
bona quand' h voltato 11 libro.
Giurd sul vangeli: Giurare sul
vangelo. Vangeli poUtich: Van-
gelo politico.
Vangnardia, Avanguardia. La
vanguardia del nemis : L' avan-
guardia del nemico. « Chi gh*h la
vanguardia di boUilli » : « Ecco
I'avanguardia doUe bottiglie ».
Van^rlla, Vsiniglia. Ciecolait edn
vont^Zm; Cioecolata eon vainiglia.
Zueeher de vaniglia: Zuccnero
con vainiglia. VanigHa selvade-
ga : Vainiglia o centonchio selva-
tico.
Vanitaa, Vanity. On omm pien
de vanitaa .* Un omo pieno di va-
nity o vanesio.
Vant-anto, Vanto. Forth el vant
sAra iuUi : Riportare il vanto so-
pra tutti. « Che bell vanto / » : « Che
Del vanto I » « Zt)t, stupid e einieh)
el se faseva 6n vanto de ^uell'e-^
splod » : « Lui, stunido e cmioo si
faceva un vanto oLi quelP impre->
sa ».
— Vant&-antaar'anta88, Vanta-
re. « La vania la s6a bellezza » :
« Vanta la sua bellezza ». — no^
biltaa : Vantar la sua o propria
nobilea. (Intorcalare) « Foo mtnga
per vantamm / » : « lion faccio per
vantarmi ». « i? men vanti / »: « E
me ne slorio Opp. E me ne ten-
go ». I (Del grano) « Ineceu oo faa
vantd &n mtmig de fdrment*:
« Oggi ho fatto ventilare o di-
loUare (Siena) un moggio di gra-
no ».
Vantagg, Vantaggio. « O'oo a-
wn el vantagg de vedi ehe... »:
« Ho avuto il vantaggio di vedere
che... » Fd el vantagg de quaidun:
Vantaggiare alcuno. « In la regatr*
ta VFsmeralda la g'it avuu einq'u
m.inutt de vantagg siira i alter » :
« Nella regnta 1' Esmeralda ebbe
cinque minuti di vantaggio sopra
le altre barche ». Giugaddr de
vantagg : Giocatore di vantaggio.
I (Tipografia) (P. N.) Vantaggio.
« Oo gid compost cent righ e ghi
oo sul vantagg » .* « Ho gik com-
posto cento righe e le tengo sul
vantaggio ».
— Vantagglii-gglaa , Vantag-
giare e Avvanta^giare. « In st'ann
me siint vantaggina minga mal»:
« Quest'anno ini sono avvantag-
giato discretamente ».
VAN
— 792 -
VAP
T- Vantaggln (P. N.), Yantag-
gino (1).
— Vantaggitt, Vantaggetto.
— Vantaggidn, Grosso vantag-
gio.
— ^ VantaggidB » Vantaggioso.
« Sid eontratt Vh tant vantaggios
per ml ehe per rt » : « Que»to oon-
tratto h vantaggioso per entrain-
bi ».
Vanzlt-iixaa^Bsass, Avanzare.
« El se vamaa de post » : « Egli ha
tatto un passo avanti nell'irapie-
go ». « L^andava in Hrdsa e aahss
el 8'h Hanca vamaa de andd in
tramm » : « Marciava in oarrozza
e ora non ^ manco pih in grado
di andare in tramm ». Vanzcus i
p^ fatura di searp : Avanzare i
piedi fuor del letto. (Esser credi-
tore) « Vanzi anmd des /ranch de
lu»: « Avanzo ancora dieci fran-
chi da lei ». « Gosse te vanzet tl de
mt / » : « Che ci avanzi tu da me? »
« Ohetty vanza temp / » : « Eh e'^
tempo ». Vamd fceura : Spor-
gere o Uscire. « Te loanza fatura
on bindtll dal eorp »: « Dal oor-
petto ti esce fori un nas^'ino ».
Vanzh gib: Pendere. Vanzdt in-
dree : Avanzare o Rimanere. Van-
zd. 8u : Sopravvanzare. / basitt
vanzaa (Manca): Gli avanzi de'
baoi dati ad altre o ad altri a-
manti. (Pr.) N^d vanza mai eame
in beeearia : Non resta mai carne
in beccheria per trista oh'essa sia.
Greppa panscia jputtost ehe robba
vanza : Corpo mio fatti capanna.
— Vanzausc, Avanzaticcio. Fon-
digliolo. / vanzause del disvw : Gli
avanzi del desinare (meno ohe ri-
lievi). Vor^ minga t vanzause di
alter (parlando di donna): Non
volere gli avanzi degli altri. « 6h^^
tocctM t vanzause > : « Gli h toccata
la rasohiatura ».
Vap6r, Vapore. L^aequa ehe Imi
la va in vapor ; L'acqua bollendo
va in vapore. B€ign, fdrnell, fi-
landa, eee., a vapor : dagno, foiv
neUo, Alanda a vapore. « S6n tutt
in d*dn vapor » : « Sono in un ba-
gno, molle di sudore ». I « El vor-
por per Gomm a ehe ora el va
via f»: « La corsa per Como a ehe
ora?» El ziffdl del vapor: II fi-
<l) Vanta^gino e Contentino a Fireme
icono bnona misnra o bnon peso.
Bchio del vapore. « .£71
vapwrin « Vacome il — •]
Vapor de lagh : II pi
vapore. « La g'd i vapori I *: '
ivaporio le sue scAlmane
a vapor : Manzo o Came a
re. « Lee la voeur «Ae iutt i i
sien faa a vapor » r « £lla
tutte le cose sieno fatte a
re».
Vappit, MillantarBi.
Vappo, Vappo <L<ivoFno^
flanugoli. « El fh el vappo >:
snl quamquam o f a il g^oni
goli».
Varch, Varco (1), Tnguincic
staaferiiin d'dfi vareA »: « fi ^
ferito all'angainaia ».
Vardk - aidaa - ardJus
Guardare. Vedi OMarH^.
Var6 (Volg.). Vedi ITarL
Vares, Varese. Andik de ^
(in dis.): Essere a^li s^oeeioi.
Van, Vario. Vari &en> «-
Pareochi dioono oosi. « L'^ de
ann ehe n6 se vedetn, » : « Sont
reochi anni ehe non oi inooa
mo ». (Pr.) El mond V^ hell
Vh vari: II mondo 6 bello
h vario. Vari in deffliomii^.
prieei, a ehi ghe pias la Utrtm rf
ehi i ptutieei: Vari son de|^ Wh
mini i capriooi, a ohi piacekmK
torte a ehi i pasticei. f Vaio. #^
draa de vari : Foderato di vsa
Vari, Valere. Vari poeek o «^
slnn: VaJer pooo o asaai. ~^
figh shich: — un fioo eeceo. IW^
sela vari: Farsi valere €^. ^
per vendere la propria meret
On omm ehe spend ef mo sold p0
qu^ll eh' el var .* Un omo oRe epf'
de la sua lii'a per venti aoldL taf
la phnna de tentdi: Val la »tf
di tentare. « Gos'el var std ameUi*
« Quanto costa qaeato ancl)»t»
Varies d^6na robba: Valersi 4V
na eosa. Vari tant or qwuUsd
pesa: Valer tant'oro qnantopea»
Tanto val ehe,,, : Tanto vale c1m->
VaVadlf: Vale a dire? (Pr.) fm
pussee 6a poo de eaviee ehe MM
la sapienza de st6 mtnui .* Foitot
e dormi.
Varl4, Variare. « Lee ghe pirn
a varid » : « A lei piace variaie *.
(1) Varco in flor. non •isniflcn cb« puio
sul conQn« o paMO dtfBolfe, tmpnrt>^t«^
VAR
— 793 —
VA8
win^e per varid dn poo : Tantoper
•riare.
-— Varlabil, Variabile. Donna
r€abil: Donna variabilo. Temp
.• Tempo variabile.
— Variant. Variante. « O^oo faa
. fit variant al thrz att*: « Ho
:to una variante al terzo atto ».
— Varlazidn. Variazione. «i A la
ntmedia el g^h faa denier tanti
-riijusion » : « Alia commedia feoe
oltQ mutazioni o variazioni ». |
foariazion sul piano : Le varia-
ozii sul piano.
'Varlcdsa, Varioosa. Ona vlnna
trieoaa: Una vena varioosa o
vriee.
Varietaa, Variety. nA lU ghe
las la varietaa » ; « A lui place
i irariet^ ». « L'oo leggiuu tn di
zrietaa del giornal » : « L'ho let-
► nelle varietifc del foglio ».
Varcenl (I), Vaiuolo. « Ch'^ ve~
rttiiu i varoBul » : « Ha 11 vaiuo-
» ». I shgn del varcRul: I butteri
el vaiuolo. Shdggiaa di varcBul:
;utterato.
— VaroBUla, Bolla di vaiuolo.
^armagg edn la varoBula: Cacio
aiolato. On mur eSnt la varceula:
Fn muro coUe sbullettature.
— Varolaa e Varolds, Vaiolato,
''aioloso.
Vas, Vaso (1). Vag defidr: Va-
o di liori. On vas de maggioran-
4z: Una testa scarmiscliata. (Di
satro o cbiesa) On bhtl vas: Uu
el vaso. (Colto) / vas Unfatieh,
%piUari: I vasi linfatici, capilla-
i. £1 vas de Pandora: II vaso
i Pandora.
— Vasarla, Vassellame. Tutta
% vaaaria de cuainna: Tutto il
asellame di cucina. .
— Vas^tt, Vasettln. Vasdn. Va-
©tto , Vasello , Vasellino, Vaset-
Ino, Vasone.
Vasca, Vasoa. La vasea del giar-
in: La vasea del .s^iardino. La
asea del sit de nodh : La vasea
.el ba^no pel nuoto. La vasea del
agn: La tinozza.
— Vasconna, Vascone.
— Va8<Adtta, Vascbetta. / pes-
itl ross in la vasehetta de eristall:
pesciolini rossi nella vascbetta
i eristallo.
(1) Per aniononi. a Firenze sMntende
iti presto il piiale.
VaBcell, Vascello (Civ.) / vaseel
de guerra (ulhis s* in eamhiaa in
eorazzad de prim ordin: I vascelli
d'una volta ora sono oorazzate di
prime ordine. jj (Tintorij VageHo.
VasBell, Botte. Alzd sit el vas-
sell: Alzare la botte. Avi eiappaa
6n poo de vassell : Avere nigliato-
odore di botte. Bagndt o lavd, 6n
vasseU edn vin cald: Fare la stuta
alia botte. — edn vin fredd: Par-
gli il rinfresoo. Mhtt a man 6n
vassell: Manimettere la botte. Pa-
ri Baeeh a eavall d^ 6n vassell r
Essere grasso oome Bacco. JFVzrl
6n vassell: Parer una botte. (Fig.^
Resentd el vassell: Purgarsi. (Di
vino) Savh de vassell: 8aper di
botte. (Pr.) 2>d 6n edtp al sere e
vun al vassell: Dar un colpo alia
botte e uno al cercbio.
— VasBellamin , Vasellame (1)^
Bottame, Le botti. * L*d faagtu-
stii tuU el vassellamm » : « Ha mttc>
ri^overnare tutte le botti e i tini
o il bottame ».
— VassallaBc, Vassellott. Vas-
Bellin, Grossa o Grande botte ,
Bottaociolo, Bottaccino, Botticel-
la, Botticino.
— VasBellett. M vassellett de
Vctsee: II botticello dell'aoeto.
Vast, Vasto. n^L'h dnpareo mollo-
vast » : « £] un parco assai vasto ».
II pop. dir. : molto grand.
— Vastitaa, VastitJi. (Coltoj La
vastitaa del mar, di ide%, d'dn'im-^
presa: La vastit^ del mare, delle
idee, d' un' impresa.
Vaticano (P. N.), Vaticano. La
eoneiliiusidn edl Vaticano l*i 6na..,r
La conoiliazione col Vaticano (^
una...
yattelaoatta,Vattelape8ca.«Z>d-
ve el sard a st' 6ra , vallelacalta » r
« Dove saril a quest' ora vattela-
cerca ».
Vaver (Paesotto lombardo), Va-
prio. N. fr. : Lavord per la giesa
de Vaver: Lavorare per la gloriar
o Per Dominum Deum tuum (pop.).
Ve, Vi, A voi. « Ve disi deno^/n
« Vi dico di no » : « Ve par inscl
ma inveee » : « A voi pare cosi ^
(1) Vassellame In fior. sfgniflea non gi^
quantita di botti, come in mflanese, ma.
quantity di stoviglie, di vasi, di porcel-
lane, ecr.
VEC
— f94 —
VEG
ma invece ». « ler v'oo minga ve-
<2uu » : « lei'i non tI ho veduto ».
Yb, Yh. « Gtuirela vh a quell ehe U
Jee » : « Bada vd a quello cbe fai ».
Veoo o Yh%% (1), Vecchio. Om
hhll vhee: Un bel vecchio. Fec«
ballotta : Vecchio barbogio. —
matt: Vecchio niatto. — prospe-
rds : — prosperoso, arzillo, ru-
bizzo. — rimbambii : — rimbara-
bito. — c6me 6n rati tapdn: Es-
«er pill vecchio del primo topo o
oarba o Sapevamcelo o L'^ fritta
•e rifritta ». Vece primma del temn :
Vecchio innanzi tempo. Vhcc del
mestee: Vecchio o Pratioo del me-
«tiere. Tird let a Vusanaa di pa-
foer vhec: Campacohiarla o Cam-
picchiarla o Campar da poveri
vecchi. (Fig.) Fd el vecc : Far lo
snorri. « Car el mh vece o veggin »
<a ragazzo) : « Cecino mio bello ».
I no8ler veec : I nostri vecchi. Oti,
€appellf &n vestii veee: Un cap-
peilo, un abito vecchio. Vin veee :
Vino vecchio. (Pr.) : A inamora^s
de vecc V^ de matt : Veoohia ga-
lante fa schifo o Vecchio in amore
inverno in fiore. De giovin ne
tncBur sosshin ma de veee ne scam,-
pa minga : Pitl che vecchi non si
cam pa. Dontia giovina arent a dn
xeee gh'^ ficeu finna sul teec (Ap-
Sross.) : Quando nascono pulcini
i gennaio ne va pochi a salva-
mento. M vin Vi la tktta di vice:
II vino fe la poppa de' vecchi.
Gallina vegqia fa b6n brc&ud :
Oallina veccnia fa bon brodo. Chi
laaaa la strada veagia per la n<Bu-
f)a, I'e rar se malefrntent poeu n6*l se
trceuva: Chi lasoia la via vecchia
per la nova spesse volte ingannato
ei ritrova. La mort la std, sul thee,
eee: Vedi Mort, Nh a tavola ne in
Ihce se diventa mai vhee: A tavola
non ci si in vecchia. Avhgh del
vecc : Avere il vecohino. Taid. via
el vhec (di piante) : Svecchiarle.
Balta la veggia : L'aria brilla. (A
bambina) « Povera vhggia .' » : « Po-
vera bimba raia I ».
— Veggiabbl, Vecchiuocio. «Co»-
(IJ lo sto pel Vecc che plu 8*acco«ta r1-
I italiano e che in alctial proverbii torna
'^cessario per la rima.
rts
8*00 defann m% de quell
&t » : « Che debbo faraiene
vecchietto % ».
— Vegglada, Vecchiata. «
tn veggiad bei e bonn » : « C
le sono anticaglie ».
— Veggiala, Vecohiaia.
miss de pari qtMieoss per la
giaia » : « Ho messo dA parte
disparte qualche cosa per &
chiaia ».
— Veggin, Vegsi6n, VeggSafl
Vecohino, Vecchione, Veocta*
cio. / veggioni del loeugh pu f*
ulz: I vecohioni del luogo pio tW
vulzio.
— Veggiozz. N. fr. : Vore
fd veggiozz: Non oi aver
molti oarnevali.
Vece, Vece. Fit le s6e ved: h
le sue veci.
Vedd, Vedere. Vedi hen, msfit
eonftis, eee, : Veder o vederd h-
ne, nulla, confuse o torbo. N
e tase: Vedere e taoere. « Jltrf
e n6*l vedi » : « Lo vedo e bob h
vedo », Podt minga — vun: m
poterlo trovare. P. £. : « Oo i*
f^oduu vedell »: « Non ho maifH
uto trovarlo ». Pbdi tninga wj
vun: Non poterlo vedere. P. t:
« Ml quelVanUpatieh podi mum
vedell » : « Quell'antipatico dob i
poBSO vedere ». « Blfnevegw^
mort »: « Mi vuol vedere mon»i
in bara ». DoUr ehe fa vedeis^
Dolore che fa vedere le strflt
Robb ehe se ved tutt idi: Coeeflh
si vedono tutti i ;;iorni. « ydMif
Vora c{e.., »: « Non veder I'm
di... » ii Staroo a vedh »: « Star^*
vedere ». « Vedarhmm / » : « Y^
dremo ! » Vedk come la se mUt:
Star a vedere. « Seednd la «■
manera de ved^ » : « Secondo i
mio modo di vedere ». « G'oo ist
fam,m the n6 ghe vedi »: « Hom
fame che non ci vedo ». € A k
veduria <jm orb » : « Lo vedreMN
un cieco o Cimabue che at«v«{
gli occhi di panno » (pono um^
« Se n*h vist tanti/ »: « Se n'ib ^
ste tantel » « Vedaroo de rimt
did, » : « Vedrb di rimediRre i^
« L'd mai vist el fcmgh »: «K«i
ha mai visto il foco ». ^ Se te m
eredet n6, vh a vede »: « Se non n
eredi va a vedere tastesao*. Ti
dh per ered: Vedere per oredev
<c Lassem vedi » : « Lasoiami vedt
VED
— 795 —
VED
i». « Crhe le lassa vedi app^nna »:
llielo fa vedere ». P. E. : « L*oH
IHnsalata ghe le fH apphina
l^ quell atamegnon/ »: « L'olio,
ell^ivaracoio, gUel'ha fatto ve-
re ». Lassa veak per' aria: La-
ar vedere per aria. « Leuset ve-
r 6na quai volta » : « Fatti ye-
xe qualcbe volta ». Lassass v&-
de rar : Diradare. « In sl6 paes
% podi minga vedk » : « Non mi
r posso vedere in questo paese ».
'obba che fii hUl vedh: Cosa che
un -bel vedere. « Sont mal ve^
iu*z « Sono mal visto ». Falla
de a vun: Farla vedere a uno.
Oh* el scusa^ vedel » : « Sousi, ve-
> ». Conseiaa in guisa de no ve-
i : Conoiato per le teste. De — a
i — .• Dal vedere a non vedere.
Th chit th chit ehi vedi tnai mlf »:
Guarda un po^ ohi si vede ! *,
Sta forhes la taia quell che la
m2 » : « Questa forbiee taglia e
lice ». la mtSstra de vedi fuzgotl:
'ar le viste di non vedere. La^sh
xinga vedi : TogUere di vista.
*. E. : « La mia passion la m'd
linqa lassaa vede.,, » : « La mia
asaione mi tolse di vista di quelle
he... * *iOo vist/»: « Ho oapito ».
Se le vedi mi/ » : « Se ti ci piglio ! »
ISl sardk 6n hill vedi » : « oar^i un
el vedere ». Vedigh denier in d'd-
a robha: Capire che c'6 il tor-
aeon to o Vederla bene. « El ved
it nissun » : « Non vede nessu-
o ». « Chi Vit vist Vd vist » : « Cbi
ha visto rha ri visto ». « El vedi
no'l vedi »: « Lo vedo e non 1o
edo ». « Nd se ved la erds d*6n
hell (volg.) o qnallrinyn « Non
L vede il beoco d'un quattrino ».
Dnmh a vedi se diria... »: « Per
uanto sembra si direbbe ». A ve-
'^ che..,: A vedere cbe. Vedigh
it, de la rahbia : Non oi veder lu-
ae. Vedigh denier in d'dna roh-
a: Vederci il tornaoonto. (Pr.)
76n pit se gtutrda e manch se ved :
^uanto piCi si guarda e meno si
--ede. Dio ved e Dio proved: Dio
'ode e Dio provvede. Ved pussee
fuallr'occ che dun: Vedono pih.
luattr'occbi cbe due. Oce nd ved
: eoeurno cred: Occbio non vede
i ouor non crede. Come andd a
Nomina senea vedi el pappa (in
Lis.): Come andar a Roma e non
reder il papa (in dis.).
VeddU (Vol^.). Vedi ViOll,
V^der, Vetri. Fa^rica del veder:
Vetreria. Fomas del — ; Fomaoe
di — . Taid, el — ; Tagliare il ve-,
tro. El — de Vorologa : II vetro
deU'oriolo. / vtder ai oggiaa: I
cristalli degli occhiali. I -^ de la
lanterna magiea: I vetri. M ve-
der de la Itusema a lueilinna :.
Lo Bcartoccio. / veder di fihi-
ster: I vetri delle finestre o cri-
stalli. / ve€ler ddppi: Vetrata dop-
pia. Veder panaa: Cristalli ap-
pannati. / pidmh di veder: I re-
goli dei vetri. (M. d. d.) Slisii i
veder: Star sempre alia iinestra.
Ona sassada in di veder: Dar una
sbottata. « El m'^ daa 6tia sassor-
da in di veder » : « Me la iianeb ».
Veder rott: Vetro rotto. « Lli de
veder*: « E fragilissimo o E di
vetro*. Veder Jilaa: Vetro iilato.
Veddtta, Vedetta. Sid in vedetr-
ta: Star alle vedette. El soldaa
in vedetta: II soldato di vedetta
(a cavallo).
Viddv , Vedovo. « Vi resiada
vedova con ses fiaeu » : « E rimasta
vedova con sei figlioli ». (Pr.) /
d^onn vedov g'dn el diavol aaoss
(letter.) : he vedove hanno il dia-
volo in oorpo. Polenta vedova: Po-
lenda scussa.
— Vedoyanza, Vedovanza. « El
Vd eonsolada della vedovanza » :
« La consolb della o nella sua ve-
dovanza ».
— Vedovascla, Vedovdlla, Ve-
dovln, Vedovotta, Vedovaocia,
Vedrtvella, Vedovina, Vedoyotta.
— Vedovll, Vedovile. Assign ve-
dovile: II vedovile.
Vedra (Largo pressb San Lo-
renzo). La Vedra di Cittadin: La
Vetra de' Cittadini.
— Vedrinna, Vetrina. Ivedrinn
di orioes: Le vetrine degli orefioi.
Vedrloau, Vetriolo. Vedriceu
Manehf verd, de eipro, ecc. : Ve-
triolo bianco, verde di Cipro, ecc.
Veduda, Veduta. Vedud in del
stereoscopi: Vedute nello stereo-
scopio.
VegeUi, Vegetare. mSimm eo-
stritl a vegetd » : « Siamo costretti
a vegetare*.
Vegeto mineral, Vegetomine-
rale. Aequa —: Idem.
Vhgg e Vdggia. Vedi Vecc.
VegUla (Volg.), Vedi Vigilia.
VEG
— 796
VEG
Vegliant (Vecchio). Vedi Sor-
vegliant,
VegUdn (P. N.), Veelione. AnddL
al veglidn : Andare al vegliane.
Vegnl, Venire. Vegnt a: Veni-
re a. Vegnl a coo (di bubbone) :
Venir a cai>o. Vegnl a eoo d'&na
robba : Venir a capo di cheeches-
sia. Vegnl a galla : Venir a gal-
la. « Ch' el vegna a trovamm » :
« Venga a trovarmi*. « Ven a der-
vimm » : « Vieni ad aprire ». Vegnl
a easa : Rincasare. Vegnl alia fi-
n^tra : Venit alia finestra. Vegnl
al p6nio de : Venir al punto di.
— a patti : — a patti. — a tdi :
In taglio. (Pr.) Tutt coss pd vegnl
a Uti, finna i 6ng per peldt Vdi : v e-
di Al, Vegnl a paroll, a' pugn :
Venir a parole, ai pugni. VegrA ai
brutt: Venire alle rotte. — a Vo-
rlggia : — all'orecchio. — at eurt :
— alle corte. — al tandhmm : —
alia conolusione. — a sldi de ch:
— a dimorare. | Vegnl a vdltra
(volg.) : Venir fori. « Spetth eke la
dhrva la finhstra e che la vhgna a
voltra » : « Aspettiamo ch'ella apra
la finestra e la vi si ait'acci ». (D'un
oggetto cercato) « Vdi te see bdn
de vegnl a voltra ? » : « Saresti mai
cost garbato da lasciarti trova-
re ? » « Gosse te ven mai in ment
de tird a voltra quel catanai o bar-
lafusf » : « Che ti mra di tirar fo-
ri quel C080 ? » « Lie vegnuu a vol-
tra duu questuHtt » : « Li sono sal-
tate fori due guardie di Questu-
ra». Vegnimm a nun: Rica))ito-
liamo.
Vegnl adree, Venir dietro. « Ve-
gnem adree » : « Vienmi dietro ».
'« Gh'h vegnuu adree tanlifioeuyn
« Ebbe una numerosa figliolanza » :
« M'h vegnuu adrhe Ofia fila de
disgreusi » : « Mi eono capitate cen-
to disgrazie in lila ». « Bisogna ve-
dk adesa el can cdme el me ven
adree » : « Bisogna vedere, ora, il
cane come mi vien dietro ».
Vegnl adosSf Venir addosso,
« V^gnem minga adoss in sta ma-
nera » : « Non mi pigiare cosi ».
< M'h vegnuu adoss la gnaggnera » :
«Ho la fiaccona o la zmghinaia
addosso da stamattina».
Vegnl cdn, Venir con. Vegnl
conl i bonn: Venir colle bone.
-, , Vegnl de, Venire da. Vegnl de
^ter mond: Venir da raltro
mondo. ^Ma eosge te «^^
V alter mondfy^ : « Ma tomi
dall'altro mondo 1 » Ve^ d»
tan, de eampagna: Venir di
tano, dalla eampagna. —dt'
mar .* ~ di 1^ dal mare. CiL^
deWaria : Viene del vento ^
st^. Tutt i mai vegnen deli:
i mali ven^ono di li : VegiiA tfi
t coldr: Farsi di tatti i
Fann de tutt i color; VP/di
F«gr»il/€Bt«ro, Venir fiiozi<
vlgna fa&ura o de fceura » ; « li
ga f uori o di fuori y^. f^ In ^
elvegnardfoRuraa travannf*:
autunno o Queste vacaiize,
in eampagna a trovarci ? » <
faa vegnl foeura ire voU » (:
drammatico) : « Lo oliiain«<»t
volte alia ribalta ». « J7^ "^
ftBura c6nt chrli res&n *
che... » : « Usci fuori con eerte
gionaccie, che... » Iluntagk _
foRura del guss : Le lamafiw
scono dalla chiocciola. FejjpmJ
ra la luna: Spuntar la Imtt
cielo. Vegnl foeura la mkssa
trare la messa. IfarfaU in
foetira e se cdbmen : I bossoli
minciano a sfarfallare o
sfarfallato e le farfalle si
piano. « Oo faa i somtn e h
faeura che te devi aneamo
lir »: « Ho fatto le somme e
Bortl che ti sono anoora debt
di ottanta lire ». « Zm divi»i*
vegnuda faeura giusta » : « L»fr
visione h riuscita ». « Gh'h psgn^
fa&ura lanto cuU&r in faeaa • \
varoeulj ece. » : « Gli h vennto ft*
del oalore in viso e gli sifeBM*
festato il vaiuolo ». « Ohe f^f^
foRura 6n d«n<»:«01i fe ▼«>■•
fuori un dente».
Vegnl gid, Venir gift. « Ve^K
in c6rt che oo de parlatt » : « 8«"J
giii, ho da dirti una parola». F^^
gib Vacgua a shee: Venir gift l"*"
qua o piovere a seochie roTWCjt
a catinelle. « I/oo faa ve/g"^ I*
mi » : « L'ho indotto ad bccoq<0^
tire o ad accondiscendere. « (i*^
tdsa la ven gib tutt % d\ ie p^^
« Quella ragazza si stmgge e A-
magra o da giil tutti i gioini vjli^
« Sont vegnuu gib sabet*: totft^
venuto aAfilano sabbato soorao*.
Vegnl gib cdmk: Par un gran cah-
Vegnl gib fin gran fridd o *•
gran cald tutt a &n trait: Vea»
VEG
— 797 —
VEG
Btretta di f red do o di oaldo
intino. Veg^%\ ffid, alia lisda:
lir lisoio o per le lisoie. « L'e
vun aid di seal a rotta de eoU » :
>oe le Boale in due salti o a
eacollo ». VegnX gid de la vail
itnbanna: Venir dall'altro raon-
par ohe venga dall' Alpi o da^li
»ennini.
Vegnt sv, Venir bu, Vegnl eti
nd: Crescere. — m grand e
ts e scopazzuu : Venir su Ecran-
2Cro880 e co^lione. — *i« el tem-
hi : Levarsi" il temporale. — 8u
ignh : Sentirsi rivoltar o ribol-
lo stomaoo o Venir su il de-
tre. — su di danee : Entrar de-
o in oassa. Fit vegnl sii la le-
da de fixwra : Far venire la
la dalla campltgna. — sit in-
ma de fiteu : Essere rilevato o
vato insieme o Cresoere insie-
— «u &Mi vessiqa sulla phll :
aupsi la vescica sulla pelle. Tor-
a vegnl sii la harha , i cavH,
Sngia : Binascere o rimettere
»arba, i capelli, un' ungbia. /
" vegnen su, per i sees : Le more
oono nelle o si fauno da sc^ per
siepi. « Cosse ^ vegnuu sii al
f » : « Gbe numeri sono usciti
osa h yenuto al lotto 1 ». Ven
abbonaa de tuU part : Fioccano
abbonati da ogni parte. Ficeu
ven su solid : Kagazzi cbe ven-
o su bene. — came dn asen :
)ome un asino.
Vegnl via, Venir via. — via
le &n sparg : Grescere oome un
aragio. — via per poech danee:
ere ceduto o venduto per po-
quattrini. « L'h vegnuu via de
\r6n » : « £} fuori di padrone ».
ndhmm, ven via e6n mi » : « An-
no vieni con me o Bisogna che
[»arta con me ». « J.Z seur m'h
fiuu via 6n slavidn, che soo
\ga ehi devi ringraziii » : « Al
D mi capitb un manrovescio
non so a chi dobbo esser te-
o ». « Speri ehe me vegnard, via
quai regalin » : « Spero ohe poi
oapitera un aualclie regaluc-
». D'estaa dalnavilli ven via
i tajffiad ehe te'l digh ml JRoceh /:
Bstate dal canale escono oerte
*ate cbe te le dico io.
(Altri M. d. d.JFdi 6n lavora
\e el ven, ven: Far un lavoro
le vien vlene. « Eeeo ch'el ven »:
« Eooolo che viene *. Ven gent :
Vien gente. In robb ehe vhgnen da
sh o naturai : Le son cose cne ven-^
gono da s^. Lunedl o sahet ehe
ven: Lunedi o sabato ohe viene^
Vegnen\ altaech o visin o arent
(voig.): Vienmi accanto o vicino.
« JSl ven de bonna famiglia » :
«. Viene da bona famiglia ». J^ ve-r
gnuu la tempesta : £ venuta la
grandine. « Oh'^ vegnuu la fS-^
ver » : « Gli 6 venuta la fobbre »»
Gh,^ vegnuu mal: Le (i venuto
male. Joe senti a vegnl fredd : Mi
sento venir freddo. « Che te ve-
gniss &n accident / » : « Ti venisse
un accidente ». « Quand i cart
vceuren minga vegnl VI inutU.,, » :
(al gioco) « Quando le carte non
vengono 6 inutile... ». Me ven 6nH-
dea : Mi viene un' idea. Fd, vegnl
la stizza : Far venire la bile. Ve-
gnuu su dal nient : Venuto su dal
niente. Ve^nl quii de Pisa : Ve-
nire i Pisani. Vegnl per ipee : Es-
ser sempre tra pioai o Dare tra
piedi. (Ir.) « Si, speita che vegni/»:
« Io non mi movo ». * Te venforse
gtmicoss a tlf »: « Ti debbo Ibrse
qualcosa ? ». « JSl par che gh'en
vegna aiiiyn^, Pare che gli si abbia
a rifare il resto ». Vegnl in pi de
tant : Kiuscir a farsi un' entrata
di... Vsgni la s6a 6ra : Venir la
sua ora. « Oh d&nea vegnimm a
nun / » : « Gh dunque, veniamo a
noi ». « La ven ehe IHo le manda »:
« Piove come Dio la manda ». Jja
rohba la ven pdlid : La cosa, il la-
voro riesce bene. « M ven de qu^t,
ehe,.. » : « Deriva da questo, che ».
« La ghe ven de tutt diritlo » : « La
gli viene di tutto diritto ». « Coss^el
ven st6 fdtter chl / » : « Quanto co-
sta questo coso ? » « Gm ven mat
el 8dl»: « Non ci batte mai il so-
le ». ^ sta bonna esposision ven
ben anca i ros: A questa espo-
sizione ancbe le rose iioriscono
bene. (Pr.) Aspetta e nd vegnl Ve
rohba de fnort : Aspettare e non
venire h una cosa da morire. '^
— Vegnuda, Venuta. (Civ.) La
vegnudadel Kedentdr sulla terra:
La venuta di Gristo nel mondo.
« Se el sard, de vegnuda el vegnor-
r A » (pop.): « Se avrJi da venire
veiT^ ». « JCl phrsieh Vh de veghU"
dayn « II pesco ^ in succhio Opp.
£ vegeto, rigoglioso».
VEL
-798 —
VEL
Vel&-laa, Velare (iiel solo senso
di Btender leergero velo di colore
8ul dipinto git^ asciutto). | (Sport)
Veld, 8ul lagh : Veleggiare. | C&ni
in eerto parlH velcut: Con un fare
miBteritoBo.
— Veladora, Velatura. « M g*d
daa 8u 6na veladura leggera leg-
gera » : « Gli appliob una legge-
rissima velatura ». | « Quell eanoU
elg'd, 6na veladura impossibil » :
« Quel oanotto porta una velatu-
ra ohe non gli va ».
Veleltaa (P. N. Aff.), VelleitJk.
« £1 g'dt avuu la veleltit de scriv
dna comm&dia » : « Ebbe la vel-
leit& o la debolezza di scrivere
una comraedia ».
Velen, Veleno. M tabaceh I'h 6n
velen ehe opera adasi: II tabaeeo
6 un lento veleno. « L'it toU el ve-
len » : « Ha preso 11 veleno o si ^
awelenato ». (Fig.). MangUt o fd
mangid, velen : Masticar o lar man-
giar veleno. Mangih velen e spud
mel: Aver il miele Bulle labbra e
il veleno nel ouore. 8pud velen:
Sputar veleno. Ona eritiea pihnna
de velen : Una critica plena dl ve-
leno.
Velen^-enaa-enasz e Avelenli,
Avvelenare. « Z-' i staa velenaa
dai fdng » : « Fu avvelenato dai
fungbi ». Velend o Avelend Ven-
stenza: Avvelenare I'esistenKa.
— Velenin, Leggero veleno.
— Velends , Velenoso. / erbo-
rinn in velenos per i papagai : II
prezzemolo rieisoe velenoso ai pa-
pagalli.
Veletta, Veletto, Cuffia e Ten-
dina (1).
Vellnna, Velinna. Carta velina:
Idem.
VegllCBUS (D. Fr.), Lumino da
notte.
V61it (R. St.), Velite. I farndsi
Velit tie Napoledn: I famosi Ve-
(i) Qaesie due altime voci florenttne aono
dhquelleohe ingeneranoequivooi- In molte
parti d* Italia per Cuftia a* inf ende Invece
quella nnta copertura del capo delle don-
ne in etk, ohe il Tommaseo vorrebbe ehfa-
mata Berretia. Corrigoonde al milane^e
Scufl/la. Quanto a Tend^na data dai Fan-
fani lascio gmdicare. Veletto, ohe e il vero
diminutiTo dl velo, mi pare la voce mf-
•liore. Veletta sarebbe invece diminativo
vela. Per6 -non si dice veletto.
liti di Napoleone. (Colto) /
romani : I Veliti romanL
VeU, Velo. El veU per
mesaa: 11 velo nero. £t i«B
spdsa: II velo bianco. £lni.i
luttOf 8ul eapp^ll o tul brea:
velo nero al eappello o id tn
oio. Veil erhpp : Velo crespo. |.
v^gh edme 6n veil €Uivanti a
Aver la benda sugli oechi. '
aid el veil denans ai oee (
IMHusione): Calare il vc
tenda dagli occbi.
VeUa, Vela. Vella laHmm:
la latina. (Fig.) ^QueWomm
e6me &na veua » : « Quell' «■
una banderuola ». A mhsa
BriUo. Tird su la vella:
vela. « M vd come 6na veUa » :
di burina». Phrd la vella: P*
la buBsola • la tramontana. fi
vella : Mutar vela o RivoltsR
giubba. I (Arcb.) Ona voltafaM
vella : Volta a vela.
— Vellarla, Velame. On
sin de vellaria: Un magazzaM
velami.
Veloce, Veloce (Scat.). Vedi
ligenza.
— Veloelped, Velocipede. 1
eiped a dd roeud: Vedi Biei^
— a tre rceud : — a tre r
triciolo. C6rsa de veloeiped:
dei velocipedi.
— VelodpediBta (P. N.K /'
— Velooitaa <P. N.) , Yel«
*I!l va cdlla velocUaa de ntn
mia alVora » (vapore) : « Va
velocity di novanta migli*
Pora ». La grande e la i»t^«F«
loeitaa: La grande e la pi<
velocitit. .
Velti, Velluto. Velii deseda^ii
eot&n, eec.: Velluto in seta, in^
tone. On vestii de velu : Un vf
di velluto. VesHda de veld: **-
stita di velluto. NegfUr <»«••
velii: Nero come il carboBe-i"
vhgK el cuu sul veluu: Ballare *
velluto. Ve88 setlaa 9ui veik: vr^
ser in trono. Ona phll eke U P.
6n velu: Pelle morbida «»n*J
velluto. Ong ednt el velit : Ub«»
col relative velluto.
— Valuttn (P. N.) , VeUttto*
I velutin per puamizidn: 1 w
lutini per guarnisione*. | (Sorto«
fiore) Salvastrclla. .
V6na. Vena. S'd&pjfd, 6na •»«
Rompersi una vena. Vkna
VEN
— 709
VEN
u: Vena varicosa. Avhgh minga
aang'u in di venn: Non avere
igue nelle vene. J (Fig.). Trovd
ftna de Vac<ma: Trovar la yena.
igk 6na vena de dolz (vino):
ere una vena di dolce. — ae
tl, de pohtta: Aver una vena di
;zo, di poeta. La vena del legn:
venatura del legno. Vksa o
t mitiga in venna de.,.: Essere
on essere in vena di far una
a.
" Venaa, Venato. Marmo ve-
%: Marmo venato.
^enal, Venale. TetUer venal:
atro a pago. Donna venal: Don-
Teaale, Meretrice. Giomali-
— .• Idem.
- VenaUtaa, Venalitii. ^Mfd
Uo8s per venalitoa : Fh tutto per
lalitji.
rend - enduu - endes, Ven^tore.
md a pes, a b&n mereaa^a pron-
Venaere a P<^bo. a buon prez-
a pronti. Vend o eomprd in
*a : Vendere o comperar in er-
. Vend per forment sheeh : Pa-
per o come oosa certa. Avitj[fken
"vend Q de^fh Ihee ai eavai: A-
rne a bizzeffe o da vendere.
[ndemm 6n poo a ved^ eosse la
%den: Andiamo un po' a ve-
rs ehe o' h di novo. DomandU
Milan o »e el domm Vi de vend :
ooar il cielo col dito. Fann de
td o de soli e doss : Fame d'o-
i sorta d'ogni colore. Vend di
zn ball o del fumm: Vender
ncie o dar parole. « Te la v«n-
cdme V oo comprada » : « Te la
ado come I'ho comperata ». « M\
vui eomprh e pcBU vend » : « lo
rivendo mille volte*. (Pr.) El
nprh Vinsegna a vend : II corn-
er insegna a vendere. Bisogna
nprd semper e mai vend: Parla
DO, asoolta assai e giammai non
lirai. A vend per bisdgn se ghe
'mla semper (Appross.) : Chi gio-
per bisogno perde per neces-
h>. Cama venduda : Anima dan-
ta d'nltnii.
— Vendita, Vendita. Vendita
bbliea. aWasta: Vendita pnb-
oa, alrasta. In vendita: In ven-
;a. Vendita al minut: Vendita
minuto. — a I'ingross: Indi-
08S0. — al td,i : — a ritaglio.
/endembla (Volg.). Vedi Ven-
mmia.
Venddmnila. Vendemmia. Fif
vend^mmia. Vendemmiare. (Pr.>
Vendemmia temporida de spess la
va fallida: Vendemmia preeoce
troppo Bpesso al vino nuocc
Broeea eurta vendemmia Idngar
Cbi vuole il vino ha da potar
•corto.
— Vendeminili-miaa, Vendem-
miare « Quand I'h ehe te vendem-^
miet ? » : « Quand' h ehe cominci a
vendemmiare "iy^^ii Oo giit vendem—
miaa » : « Ho gi^ vendemmiato.
— Vedexnmidn, Abbondantis-
sima vendemmia.
Vendetta, Vendetta. Grid, venr-
delta in del: Gridar vendetta in-
nanzi a Dio. « J. tavola oo faa v
me vendett » : « Mi sono vendicato>
a tavola ». (Soherz.) Fh vendhtta.
de tutta la robba * Vendere ognl
eosa a rotta di coUo.
^▼eadlcA-lcaa-lcasB, Vendioa-
re. Vendieass d'dn tort: Vendi-
oarsi d'un torto ricevuto. Vetir-
dieuss al de Idi: Vondicarsi con
usura.
— Vendit6r (P. N.), Venditore.
— Venditdri, Vendita. « JEl ma-
gazzin ^he Vii in d*6n sit « el venr-
ditori tn d*6n alter » : « Tiene it
magazzino in un luogo e la ven-
dita in un altro ». Venditori de
earns de eavall: — di equina.
Venere. Venere. (Civ.) La Ve-
nere di beieiapp: La Venere cal-
lipige. « L^e &na Venere » (civ.) r
« E una Venere ». Am6r, mhrcUs
e Venere in trh eose tenere (volg.>
(per burlarsi degli innamorati ri-
dicoli) (Lett.). Amore, stereo e Ve~
nere le sono tre cose tenere.
Venerli-eraa, Venerare. Venerdt
el pader e la m4xder: Venerar il
padre e la madre.
— Venerabil, Venerabile. On
vlee venerabil: Un veoohio vene-
rabile.
— Veneraiidn, Venerazionc
« I/^ pien de ve^ierazion per sda
mader » : « Idem ».
— Venerando, Venerando. Ona
venerafida eidlla : Un gran baggeo.
Venerdl, Venerdl. Venerdlgrassz
L'ultimo venerdi del oamevalone
ambrosiano. Venerdi sant : Ve-
nerdi santo. (Pr.) Chi rid in ve-
nerdi piang al sabet (in dis.): Chf
I ride in venerdi e non ha chierica
' spesBO piange la domenica. N6 te
VER
— 802 —
VER
— Verlfioaddr, VerificatoTe.
— Verlficazidn , Veriiicftzione.
« Fhmm la verificazione del fait » :
« Faooiamo la veriiicazione del
fatto ».
Verltaa, Verity. In veritaa : In
verity. Vess la boeca de la veH~
taa: Essere la bocca della verity.
Jjassand la verilcui a so post: La-
soiando la yeritii al buo poato o
salvo il vero. « i>l la Veritas » :
« Diinnii il vero ». « Disi la ganta
veritaa ehe me saria guardaa ben
de... se... » : « Dico la santa ve-
rity; mi sarei ben guardato dal...
se ». « La veritaa del fatt Vh ehe » :
« Fatto st^ ehe ». I (Fr.) La veri-
taa V h vunnM tdlla : La veritli h
una sola. A di la veritaa se falla
mai: A dire la veritk non si sba-
glia mai. Tutt % veritaa se poden
minga d\: Non tutte le Tent& si
Sossono dire. I ficeu in la bdeea
e la veritaa: I ragazzi sono boc-
che di yeritlt. La veritaa la ven
semper a galla: La veritd. vien
sempre a galla.
Veritas. N. fr.: In vino Veritas:
Idem Opp. Chi burla si cont'essa.
Vermen (Volg.). Vedi Vermin.
N. fr. pop. o volg.: Descant^ i
vermen: Smatassare i vermi.
Strappii el vermen ai can : Strap*
pare il vermocane. Bidtt edme on
vermen: Nudo come un bruco.
Vermin, Verme. Vermin soli-
tari : Verme solitario. « ^6 ficeu
eh% el g'd, i vermin »: « Questo ra-
gazzo ha i bachi ». Bdn per i ver-
min : Vermifugo. « M cadaver Vh
andaa tutt a vermin » : « II cada>
vere si fece tutto verminoso ».
(Pr.) £1 tropp d6lz el fa vegnl i
vermin: II troppo dolce fa i baohi.
— Vermenin o Vermiscen, Lorn-
bricuzzo.
Vermdtt , Vermutte. Vermott
e6n sHtz: Vermutte oon seize.
Vemaca, Mangime invemale
per le bestie.
Vemengh (Volg.). Vedi Inver-
gnegh.
Venilg&, Titillare. « Qiiand la
me vemiga eulree cdn quii ear sd
maniti de bambin... » : « Quando
quella cara bambina mi accarezza
colle sue manine... »
— Vemigament, Titillamento.
— Vemighent. Vedi Invemir-
hent*
VemiB, Vernice. Vermis eipi
Vemice con gomma eopakul
sii la vemis: Invemiciare. Ai
man de —: Una mano di veni
— VemiBOBur, Vemiciiuo.
Verones, Veronese. (CaM
cotte nel forno) Veronesi tm
Castagne arrosto.
Verosimil, Verisiniile, Yenri
mile. *. L' h minga TeresAmAi
« Non h verisimile ».
V6rr o Vdr, Verro o Vent
— e 6na troia: Un — e una
V6rB, Verso. In vers e In
In vers! e in prosa. | « Jtt
quii bruit vers o quU wer.,
« Non laro que' brutti vera ».
ean ehe faseva el vers de la
Un cane ehe ululava. SI i
Vasen el se damtna ragti^^ ,
del eavall nitritOf quell ddTei^
barrito e cost via: Idem. I Ciifi
vun per el sd vers.- Pigbare
o una cosa pel suo verso. | «
quai vers el trovar^mm »: li
qualche modo ne usciremo k < J
quelVaffare ghe trmuvi mimfii
vers »: « In quell 'afiare dod H
la imboocatura ». « iVo. gk'i M
vers de fall eatUinn « Nod di
verso* di farlo cantare ». | Tm
Natal o l\ adree: Verso NaUht
gill di li o quasi. | Vers p6mt^
Verso ponente. | I'H el ven m
vunna: Amoreggiare.
Versli-ersaa, Versare. « Vtm
id » : « Mesoi ». n Oo versaa auft'
lir a la eassa » : « Ho rimesae nff
mille lire alia oaasa ».
— Versament, Versamento. «i
aeioivista dn faa el primm tsm-
ment » : « Oli azionisti han hOf
il primo versamento ».
— Versant, Versante. £1 f<^
sant a tramonianna: II yersudr
a tramontana.
Vertenza, Vertenza. Za veri0f
za Te stada portada in tribfsnd:
La lite fu portata innanzi ai git*
dioi.
Vdrtesa (Ant.). Vedi SekHm.
Verti (Volg.). Vedi Aver^
h
dd gid ddU*alt ghe' ven i vertSavsi.
« A guardar di molto alto jpi pi-
gUala vertigine o il capoguoa.
▼en, CavolOf S vena (i). Im prt-
{{) Bvintk i aUcfae «ohegg«(ttaa 4i fM>
VER
-803 —
VE8
; di vera : Predica macchero-
k. On camp de verz : Una oa-
da o cavolaio. Ris e vers : Mi-
cra di riso e cavoli. B6n de
it i verz: fi iin oavoUno o Su-
o che oondirebbe died oavoli.
'ig.) PdrldLfceura i verz: U-
ne salvo. Ok'h miuga de sfdiit
t: Non o'^ da scialarla o Non
sfogsci. Andd a sdrdt i verz:
lar ad asolare o a smattanarsi.
va la eavra e i verz: Salvar
ra e oavoli. Fd, magher i verz:
'ere in disagio o stentai* la
h.
- Verzdtt, Cavolino.
- Venasc, Cavolaocio.
- Verz6n, Cavolone.
- Verzada, Cavolata (1), Zuppa
cavoli.
- Venee, Verziere (2), Mercato
la Verdura. J bull del verzee:
aeroatini. Andd in verzee a em-
el eamee: Comperare la cao-
per vantarsi d'averla fatta
aa.
- Verzeratt, Mercatiuo. « i/' ^
a verzeralta » : « £ una oiana
L mercato ».
renin, Verzino. Coldr de ver-
v: Color verzino o colombino.
iriBCh, Vischio. Tcteeh edme el
tch: Attaccare o Appiccioarsi
Ode il vischio. Cann de vkseh:
irgoni.
^eacia, Veeoia. Stdbbi devesda:
>ociuli.
- VeBCioou, Veociola.
- V^BCOT, Vescovo. Ogni mart
veseav: Rai-amente. (Busse)
TBunn ail de benedt 6n ve»eov :
gliarne quante ne puo benedir
. vescovo.
- Vescovaa, Vescovado.
- Vescoyil, Vesoovile. La men-
veacovil: La mensa vescovile.
7eBlJi (Vole.). Vedi Viein, N.
. pop. : / veHn de la porta : I ca-
;liani o II vicinato.
- yestnaia, Vicinato. Ona eh
^nwi de vesinaia ;Una oasa con
olto viciname o inquilini o pi-
onanti.
oqne materia ed e una specie di vino
inco. V«dl Sverza.
\X) Trovo nei vocab. flor, che Cavolata
niflca piuttotto che Vtrxada una man-
ita abbondante di cavoli.
|S) Veniere in dis. a Fir. signifloava :
to, Glardino.
Vdspa, Vespa. « Ona vespa la
m*h piaa»: « Una ves][>a mi ha
punto ». « La g'd, el besti eome 6-
7ia vespa » : « Ha il pungiglioue
come una ve8\>a ».
— Vespee, Vespaio, Ginepraio.
Desseda dn vespee: Destare o Stuz-
zicare un vespaio. I « L'e 6n vespee
d^dn bagai che n6*l stci mat fermo
6n mirnUt » : « £l un demonietto,
che non sta mai a segno un mi-
nuto y^. I ^n JSl s'e mess denter in
quell vespee, «...»: « S'^ liecato in
quel ginepraio, e... »
Vesper, Vespro. Sona a vesper :
Suonar a vespro.
y^BB, Essere. Vess o nd vess:
Essere o non essere. iVd vess ne
t\ n^ ml . Non essere carne nh pe-
sce. — in di vint : Essere ne' ven-
t'anni. — in di quaranta dl: Es-
sere tresca di parto. « Po vess I » :
« Pub essere ». « L'e quell eh' el po
vess » : « £} quelle che pub essere »
(di cattivo). « Per vess dn todksch
sa. Vess f ranch : Reggere. P. E. :
« Ouarda se sta scala Ve franca » :
« Guarda se questa scala regge ».
n E t\ sth f ranch s'el te doman-
<to » : « E tu, se ti domanda, reggi ».
— ai ordin de vun: Essere agli
ordini di uno. — a botiega, a pa-
dron : Essere a bottega, a padro-
ne. — af&i (volg.) : Essere al veiv
de. — ae parer che,.. : Essere di
avviso che... — in gran faccend:
Essere in faccende. — tkrra thrra
o gib gib : Essere terra terra o giu
giu. -^fceura (gioco): Esser fori.
— pttssee de Ih che de cht : Essere
pill di 1^ che di qua. Vesseghen
de fa IhU ai cavai : Essercene da
far letto ai cavalli. « O'oo de —
anea mi»: « Ho ben ad esserci
anch' io o Ci ho ad essere an-
ch'io ». Vesseqh per quaieoss : Es-
serci per qnnlohe cosa. — l\ It per
fiif per dl: Esser li 11 per fare o
per dire. — R ft: Avere. P. E. :
« Sihi staa 21 H per bdrlh den-
ter... »: « Ebbi a cascar di sotto ».
« S&n staa H II per morl del di-
spiesh » : « Ebbi a morir di dolo-
re ». I — in d'&na bdlt de fhr : Te-
uer il capo fra due guanciali.
« Cosse Vh de — pceuf »: « Idem ».
Gh'l, a o Qh'h de la gent
VES
— 804 —
VES
ehe.., : C'fe delle persono che...
« Ghe n'h pocck come lh»: « Ce
ii't^ pochi come lui o come lei ».
Gh'e 8u el gait!: C'fe la gatta nel
camiuo. « Cosse gh'e, eosse gh'e ? »:
« Che cos' h ones to f racasso ? »
« Gh'ilf »: « E in casa? » « Cosse
ghe n*h de lit o di fait sb? »: « Cbe
n'6 di lui o di lei o de' fatti suoi ? *
« (rA'^ c/ii 9te«/Z solit tal ehe el le
cerca Zw » : « C'fe quel solito tale che
cerca di voi ». « Oosse gh'e che te
vedi atralutiaxi ? » : « Oosa c'h che
ti vedo stralunato ? » « Gh^e cA«...»:
« C'^ che...» « Quell che gh'h gh^h » :
« Quel che c'fe c'6 ». | « Cos** gr/i'e
da Milan a Fireme r » : « Quanto
c'5 da Milano a Firenze ? » G^A'e
de pird la testa: C'6 da perdere
la testa.
Gh'era:C^er&.Gh^era 6na voUa:
Cera una volta. « Gh'era 6n ful-
min de gent in teater » : « Cera
un Bubisso di gente in teatro ».
« Gh'era fdrse hisogn de fa. .J » :
« C era forse necessity di far...? »
See : (Verbo) Sei. « Te sUt
eosse te see tt ? On bosard » : « Sai
cosa tu sei? Un bugiardo ». ^n Ah
te ghe see finalnienl .' » : « Ah final-
mente ci sei caduto ».
I^uss : Fosse. « Se ml fuss in
Wt... » : « Se io fossi in lei ». Cosl
gh*en fuss ! : Ce ne fosse ! Gdme
se nient en fuss: Come se nulla
fosse. « Se*l fuss cdrs el saria ri-
vaa a temp »": « Se fosse oorso sa-
rebbe arrivato in tempo ». O el
fuss per 6n motto o el fuss per
V alter : O fosse per un motive o
per 1' altro. « Come se el fuss lu
el padron » : « Come se fosse lui
il padrone ».
Sarct: Sark. Sard, quell che
sarh: Sar^ quel che sark. « El se
sard, indormentaa/ »: « Si sark ad-
dormentato ». Sirdt benissim: Sart^
benissimo. « Chi sard mai a st'd-
ra? »: « Chi sar^ mai a quest'ora
bruciata ? » Quand el sard quill
dl : Quando sarft, quel giorno. Di-
sen ehe Vann ehe ten ghe sard la
guhrra : Dicono che Panno venture
ci sarJi la guerra..
Sia : Sia. « Esia ! »: « Sia pure ».
Sia che.., o sia che: Sia che... o sia
che; Sia c6me se sia : Sia come si
sia. Sia chi se sia : Sia chi si sia. On
omm c6me se «a .• Un omo del volgo.
E coH sia : Idem. « Bisogna d\
eh* el sia 6n gran 9eiorJn c
gua dire ch'egli sia molto rii
« Che mi sia o ehe n6 sia... >: «
io sia o che non sia... ».
Semm. : Siamo. « Ghe
« Ci siamo ».« Semm^ o nd m
« Siamo o non siamo ? » « 0
sem,m a ehe no semmTH «0
siamo o che non siamo *. *
semm, nun al busilli » : « G
rao ! » 4c Ghe semm nun » : <
alle solite ! » « Semin fi
primavera » : « Siamo fin
di o in primavera ». « Semm i
frutta » : « Siamo alle f mtte ».
gid ehe semm in sul disemi
4c Giacch^ siamo iu diseoi
4c Ineceu ghe semm e forte
ghe semm pit » : « Ci siamo
forse non domani ».
S'Sn : Sono. « Son mimg^
se... » : « Non Bono io, se... » <
ehl »: « Son qua ». « SontH <
« Son qua io ». « Son eon A
« Convengo con lei ». « Jft fw
Rovigo e de sti affari nd me m
trigo » : « Io sto co* frati e
I'orto ». « Son pu ml » : Non
pill io ». « Sont quhll che
« Sono quel che sono ». « IH^
ghe son minga » : « £>igli eat
ci sono ». « Se pb no, sowt m
misa » : « Non si pu6, sono in
micia». « Sont a mceuif *'. *'^
in guaio ». « Son consciaa f^^
« Sono conciato per le feste >:
son di part de Bergdnt » : « Io
dalle parti di Bergamo ».
In : Sono. « in arrisaa
partiif eee. »: « Sono arrivati,
partiti. ecc. ». Igiovin de fo .
natta tn mH ehe n6 quit d^i
stia : La giovent^ del giorno d'l
h migliore della passata. « I*
timissim o ebme euu e eanttii*
« Sono due anime in un nooci
« /h e4me db goU d'acqua » : *
somigliano come due eoeciok
acqua ». « In malt de had »: <^
no matti da legare ».^ In dkgn
de Valter » : « Sono de'gni uno
raltro». (Allaportinaia)« Gh*iik\
« Ci sono ? o Sono in oasa ? »
Altri modi. « Oh'eelj ek»
eel yum. Che h che non M » <
chlf lee I'acqtia .' » : « Siamo a
gia ». « L'i eki lee la sura i^
ea » : « Ecco la neve ». « J>oM /'
raiii : «Dove Bonoriniastof»<l
ghe silt .' » : « T'ho oolto*. « Sd^
VES
— 805 —
VES
<i » : « Penso eome lei o Sono
lei ». « Allora s'h o emm des-
r de lavord » : « Allora s' h
8SO di lavorare ». « C6me aa-
t a di / » : « Come sarebbe a
i » « Quest V h parla eiar ! » :
lesto e yarlar oniaro >, « ^we-
\a rtVh nceuva » : « Questa la mi
iesce nova ». « if a cAi I'h lu?»:
cbi fe lei ? » « 2y'^ pit /ce » : « Non
Ci lei ». « //'^ p«ro dnra / »: « E
» o barbing ». « i'c tord, an-
rn in lett » : « ^ tardi, andiamo
tto». Doman VI feata, : Doma-
» feeta. « iVt««t4n «a d« dove el
» : « Nessuno sa di doye sia ».
te m'^ p«r <«Wi » : « Ce n*fe per
i». C^ar/o del fu OUisepp :
lo del fu Giuseppe. « On quat-
k eke Vh 6n quatlrin oo minga
uu avhghel » : « Un centeBimo
un oentesimo, non ^ Btato
sibile ottenerlo ». (Pr.) Dimm
ehi te vee, te diroo chi te see :
ami con «hi tu pratichi e ti
> cbi sei. Dove ghe n*h gh* en
[Appross.) : Cbi non ba non ^.
4 « nd vhss I'h cdme jilh e n6
: Parere e non essere pi h
le filare e non tessere. ue pit
emp che Berta filava : Non h
tempo che Berta filava. Quan-
nd ghe n'e quare eonturbas
f : Quando non ce n' h quare
turbas me?
essazidn, Vessazionc. « Qnesta
^a vera vessazion » : « Questa
na vera vessftzione ».
essi^a, Yescica. Vegnl sii la
tiga: Alzarsi la vescica Bit. |
infid la vessiga in del halldn:
ifiare la veacica nel pallone.
Te see 6na gran vesstga, car
n^ fifBu » : « S< i pur noioso o
un gran vescicante ». | « Snl
gh'e reslaa ona vessiga » : « Sul
•o c'^ rimasto un vento ».
- Vesslgh^tta, Yescicbetta (di
ina), Lernia.
• VesBigdn, VesBlgdtt, Yesci-
e.
- Veslglt o Visigli, Yescica-
(1), Doliccicare^ Doliccbiare.
!d dent el me vestga » : « Questo
ite mi dolicebia o doliccica ». |
r qualche affare) « T' en ven-
f Vescicare in dis. sfgnffieava Alzarsi
i veacica e non ha nulla a che fare
Vesigd mil.
Opp. Si cam pa
Vdsta, Yesta. Fdss tird f>er la
vesta : Parsi tirare la nubba.
Vesta de camera: YestagTia Ve-
sta Idnga: Yesta talare. (Pr.) Chi
imprlsta perd la vesta : Chi pre-
sta perde I'araico e il denaro o
Cbi presta tempesta e chi accetta
la la festn.
— Vestiima, Vestoima, Vestbn,
Yestina e Yesticoiola, Yestona.
Vestee, Ycstiario (1), Guarda-
roba. On vestee a quattr'ant : Una
guardaroba. On vestee a on* anta
s6lla : Armadio a fondo doppio.
— -Vestordn, Ai*madione o Gran-
de guardaroba.
Ve8ti-Btii>8ti88, Yestire. «^n-
demm vestel o vestisset che sorli-
rhmm » : « Orsii mutati Pabito che
usoiremo insieme ». « El se vestiss
mali^: « Yeste male ». On asen
calzaa e vestii: Un aBino calznto
e vestito. Vestii de biott : Niido.
« Uera vestii de sei&r » : « Era in
abito sigiiorile ». Vestii de assas-
sin: In abito da mala udrino. (Pr.)
L'^ minga el vestii ehe cunla : L'a-
bito non fa il monaco.
— Vestiarl, Yestiario. M pic-
eol vestiaH: II piccolo vestiario.
On eapp de vesttari : Un capo di
vestiario.
— Vestiarista, Idem. M vestia-
rista de la Scala: II ve8tiari8t[^
della Scala.
— Vestibdl, Yestibolo. JSl vesti-^
b6l de sant' Ambrcens : II vestibolo
di sant'Ambrogio.
— .Vestii, Vestito. Ul vesHi della
festa : L'abito da feBta. — del dl
de lav6 : — giornaliero. — de casa:
— da casa. — ehe eippa : Abito
avvistato, sgargiante. Vestii dc
spdsa: — da sposa o da uozze. — .
de condizion: 11 bruno. — de stra-
pazz o de disimplgn : — usuale.
Vestii fnist : Abito o Vestito lo-
goro. Inversa 6n vestii: Rivoltar
un abito. — che Ih minpa staa
faa sul sd doss: Abito disadatto
che, non sta. — tropp largh: —
che piaiige indosso. — stringeui:
— strozzato. (A bambino che cre-
(1) Vestiario, oltre che H sen^o che cor-
risponde al Vestiari ba pur quel to di Guar-
daroba naa solo in materia eoclcaiastica. -
VES
— 806 —
VIA
see) « A7 vesiii el ghe scappa » :
« Gli si aocorcia la camicia ».
— Vestldin, Vestitino, Vesti-
tiiccio.
— VeBtlsB-estii, Vestirai, Abbi-
gliarsi. « Mangia a td mc&ud e ve-
stissel a mosim di alter » : « Man-
fUm a tao modo e veBtiti a mo-
do d'altri ».
VeBtislone.yestizione. La — d'd-
na monega : La — d'una monaca.
Veterano, Veterano. On vele-
rano del quarantoU : Un veterano
del quarantotto.
Veterinarl , Vetcrinario. « Oo
mandaa el mk can dal — » : « Ho
mandato il mio oane al veteri-
nario ».
— Veterinaxia, Idem. Seoeula
de veterinaria : Scuola di veteri-
naria.
Veto, Idem. « G*dn miss el ve^
to»:ii Gli hanno messo il veto ».
Vettabbia (Canale interno sot-
teiTaneo), Vettabbia.
Via, Idem. Giappa 6na via de
mezz : Prendere una via <Ji mezzo.
Mill a la via : Metter alia via.
Per via che : Per via ohe. ^ U h
andaa per aliam viam » : Vedi
Aliavn. Cascia via: Cacciar via.
L'h vun de via: fi uno straniero.
Via crucis : Via crucis. | « Va 6n
poo via » : « Va via ». Via vun V al-
ter : A dilungo. Zero — zero, zero :
Idem. Melt a la — : Approntare o
Approstare. De — che: Eccetto
che. Ldntan — ; Dalla lontana. Per
— della — : Per occulta via Opp.
Per che non si pub dire Opjt. an-
che Mediante ci5 che tu sai ! £1
gerlo in spalla e — .* I^a gerlji in
spalla e via. Andd, via (piartire) :
Andar via. I Via : Assente. P. E. :
« L*h via giamb da miindes dt » :
« fe assente da quindici giorni ».
I Dd — ; Dar via. P. E. : « Lee la
dd -^ anca la camisa » : « Per i po-
verelli la si spoglierebbe fln dalla
camicia ». D in coo via (in dis.) :
Da capo a fondo. B — degalopp:
E via di corsa.
Viafg, Viaggio. B6n viagg: Bon
via§:gio. Se de nd, hdn — ; Se no,
pazienza. Fhdn -^ e dttu servizzi:
Far un viaggio e due servigi, « Per
Htd — gh'h de fd nagott » : « Per
questa volta non c'6 nulla da fa-
re ». V^s de — .* Essere sulle mos-
e. Matt per t — o per viaggid:
Idem. I « Slatnaitinna oo fmai
— »(facchino o yettarale'):<Si
mattina ho fatto due viaggiK
— Viagg^tt, Viaggretto.
— Viaggla-a^rsiaa , Via«pi
On omm ehe d tfiaggima m
mdnd o sossenn: Un omo fhi
viaggiato per terra e per ■■
Viaggid ednt el coo in. a'on tsd
Viaggiare come i bauli. ViM0
in incognit: Viaggiare inci^
o Botto altro nome.. Viag^ fi
istruzidn. per eommhreio: —t
ragione d'lstruzione o di comM
cio. J
— Viagffiat6r, Viaggiatore.'i
6n gran — » : « £ un gran yu
giatore». Viaggiator ae eonai
Ho: Viaggiatore di commeim
Vial, Viale. On hUl — dtm
a la villa: Un bel viale diifl
alia villa. El — dc Porta C-:
viale di Porta C...
— Vialdtt. Vialdn, Piccolo^
Gran viale.
Vialter, VoialtH. « Viaikf
Firenze parlee d'6n gran h»
« Voi altri Fiorentini parlate <«
angioli o parlate diviuament<K
Viament (Volg.). Vedi A
ment
Vlaxnoll, Ordigno (1). Giockcfl
«^ L' d pienlOM on bell viamai*
«Ha imaginato un bel Imecoi.
« V6i tx,dagh 6n tai a ^ueUn
moll » : « Smetti con quel tno ni
picapo ».
Viandant, ViandaDte. « Os »
vaa 6n — , che aveva perdmrn
strada » : « Ho trovato un vian^
te che aveva emarrita la stnA
la via*.
Vlardxma, Viarena. VundeT*
renna: Un b^cero.
Viategh (Volg.). Vedi Viatid
Vicarl, Vicario. ricar»/or*i
apostoliehf eec: Vicario foru«l
apostolico.
Vice (Volg.). Vedi Veec. N. t
Sop. : Al temp di duea vice li
is.) : A' tempi de' nostri antidi
Al temp di noster — ; Al tei
dei nostri nonni.
Viociura (Volg.). Vedi VU\
Vice (Agg^unto alle mol
^
(i) Ordigno . come qaello che uii
nxezza raeccunico complicitto, e la
a larfrti base e In qualche panto esi
il Viamoll
VIC
— 807 —
VIG
iohe d'ogni senere (1) di cui h
Ltile dare la TiBta), Vioe.
— Vice&aiter (2), Vicescambio.
ricenda (Civ.), Idem. La vteen-
del ben e del mal : La yicenda
I bene e del male. Ingiuri€U8 a
Ingiuriarsi a Ticenda. Cdmpa-
t a — .* Compatirsi reciproca-
>nte.
ricenz, Vincenzo. (Pr.) San Lo-
%z la gran ealdura, san Vicena
gran freddura, eee,: San Lo-
izo dalia gran oaldura, sant An-
lio dalla gran freddura I'uno e
Itro pooo dura.
^iceyena. Idem. Viagg da.„
, e — .* Viaggio da... a... e vioe-
rsa. Vieeversa pceu,,, : Viceversa
i...
iTlcdl, Vicolo. On vieol a euu de
ceh .• Un vicolo oieco. On vieol
M 8iort : Un vicolo sghembo.
ITid. Vite. (Pianta) P? <f« — ; Pe-
le di vite. Fil de —: Filare di
bi. I Vite (di ferro) — mardenta:
te mordente. El vermen de la
: Le spire della vite. Vedi an-
e ViL
— Vidaa, Vitato. On IcRugh ein-
% e — ; Un campo ricinto o cin-
to e vitato o messo a viti.
— Vlddr, Vitigno. On eios tutt
— .* Un orto chiuso a vitigni.
Vienna, Idem. Paris e Vienna
e van al ball (in dis.) : Paris e
enna (storiella popolare).
— VieimeBa (Purgante), Vien-
»8e.
Vig^ven, Vigevano. A^idit a —
bareh^U (in dis.) : Far una coea
^ balordo.
Vigilia, Idem. La — de Natal :
\ vigilia di Ceppo.
Vlgna, Vigna. « Ona — ehe ghe
J el vin per tutt I'ann » : « Una
gna cbe gli rende tanto vino da
kstargli in casa per I'annata in-
ra». (Fig.)^i7^ troveia 6na bUla
: Avere piantata la sua vigna.
Ml pianit la — e i alter la ga-
iran »: « II vecchio pianta la vi-
(i) II Cherubini »] prov6 a darll ttttti'
i fk*a gl< altri molti lasciati in penna^
oienticb D'entemeno rhe il Vicepresident'
(2) Parola lasciataci dagli Austria^*, ora
lasl smessa, ma ohe si usa ancora da
lalcbe vecchio per dlnotaie persona di
i egli voglia avvilire I'uflicio e la pos!-
me sociale.
gna e il giovane la vendemmia».
« Vhe — / » : « Cbe bazza ! »
Vigndtta, Idem. Ona — de iia-
fott: Una vignola piccina piccina.
(D. Fr.) On liber edn di bhi vi-
gnett : Un libro con delle vignette
eleganti. — hcandalds : Vignette
scandalose.
Vlgonzon(Pae8elombardo). Vhss
de — ; Essere un baggeo.
Vigdr, Vigore. « I/h 6n vece ehe
g'd aneamb del — » : « £! un vec-
chio ehe mantiene del vigore di
corpo e di mente ».
— Vigords, Vigoroso. « Z' ^ 6n
vin vigords » : « E un vino gagliar-
do ».
VU. Vile. N. sola fr. : Vil d' a-
nim: Pusillanime.
VUtaa, Vilti^. nL'it faa 6na
gran viltaa » : « Commise una gran
— o bassezza ». « L^ e staa per
effhtt de la aoa viltaa » : « Fu per
efi'etto della sua vigliaocheria ».
Vilan, Villano, Contadino. / vi-
lan de... dn faa 6na piceola riva-
luzion: I contadini di... hanno
fatto una sommossa. Vilan qua-
der: Zoticone o Villan cornuto.
Vilan refaa: Villano rincivilito
o Pidocchio riunto. « Boia d* dn
vt7an »:« Villan co'fiocchil o Vil-
lano boia!» (Pr.) Qiaeugh de man
giceugh de — .• Gioco di mano
gioco da villano. Carta canta e
— dorma: Carta canta e villan
dorme. Aequa de — ehe la passa
anea el gaban : Acqua gabba vil-
lani, Acquerugiola ehe pare non
piova e passa il gabbano. A fii
hen al — se trceuva cagaa in man
(volg.): Al contadino non gli far
sapere quanto sia bono il caoio
con le pere O/tp. Chi spicca I'ap-
piccato, I'appiccato impicca lui.
— Vilanazz, Villanaccio.
— VllandU, Villanzuolo.
— VUanada, Villanata. Sgarbo,
Villania. «.M m' h faa ona gran
vilanada » : « Mi tece una gran
villanata ».
VilegUi^ Villeggiare, « L'k fceura
a vilegid tn Briama » : « St^i a vil-
leggiare in Brianza ».
— Vileggiant, Villeggiante.
— Vilegglatura, Villei^giatura.
Vin, Vino. Vin amabtl: Vino
grazioso o abboccato. — amabil
■ma ehe pizziga: Vino ehe bacia e
ehe morde. — am^ir o amardn :
VIN
— 808-
VIN
Vino amaro. — rizzeni: — austero.
— azhrh: Vino crudo. — baltezzaa:
Vino anacquato. — bianeh dolz o
Manch magher: Vino bianco dolce
o bianco asciutto. — che mus&a:
Vino spumante. — ge^ierds: Vino
potente. colt: Vino cotto. —
de la ciavella: Vino della chia-
vetta. -T- sant: Vino santo. — fait:
Vino scipito o iiacco. — malt:
Vino che ha dato o girato la vol-
ta. — moscatell: Vino moscato.
— che porta V acqua : Vino che
regge V acqun. — de famiglia :
Vino da pasto o famiglia. — che
fh pissa: Vino passnnte. Vin de
pasteggid: Vino da usar a pasto..
Vin particolar : Vino di prima
mano. (M. d. d.) Avh hevuu el —
ciocch: Essere altiocio. Cavit el —;
Spillare il vino. Comincict a di-
venta matt el — ; Cominoiare a gi-
rare o Avere i pi^ gialli. Tegnl
pit nh — nh acqua: Vedi Acqua.
Non Rtar nella pelle. Color de — ;
Vinato. L' e come dimandagh a
I'aet 8€ el g'a hdn vin: fi come do-
mandar alPoste se ha bon vino.
Oio — e 8u paroll: Buon vino fa-
vola lunga. In — Veritas: In vino
Veritas. iJoUr latt e — ; Color latte
e vino. Muda el — ; Travasare o
Tramutare il vino. Fa el — ; Svi-
nare. « St6 — I'e ora de fall » : « £
venuto il momento di svinare ».
Savorl el — ; Assaporare il vino o
Pare spracche. Tra via 6n poo
de vin in princippi de bottigtia:
Sbocoar il iiasco o la bottiglia.
Pien de — finna ai oeucc (pop.) :
Pieno di vino fino agli occhi.
« T'el faroo passd, ml el » : « Te
la faro passar io la sbornia ». (Pr.)
B6n — fa bdn sdng^u: Buon vino
fa buon sangue. M — l'^ la tklta
di vecc: 11 vino h la poppa de'
vecchi. Chi .</' d cantinna oonna
g^d, bdn — .* La buona cantina fa
il buon vino. El pan el ghe voeur^
el — el ghe voraria (appross.) :
L' uomo non vive di solo pane.
JJl '^ a bdn mercaa el mknna
Vomm a Vospedaa (appross.): Sot-
to il buon prezzo ci cova la f ro-
de. Per san Martin h faa tutt i
— ; Per san Martino si spilla il
botticino. Mercant de — ; Vinaio.
Entrada de — ; Provento di vino.
Fondusc de —: Fondaocio del vi-
>. Pell de — ; Otre di vino. | Spi-
rit de —: Alcool o Spirito dft i
ciare. Teren de — .* Terrew
viti. — de frutt : Vino di
— de pomm f de iHbeSf de
eee. : — di mele, di ribea, di ;
— Vinaa, Vinato. Soar o
vinaa (cav.) : Sauro o baio
— Vinala. Spreg. di vino b. I
« Te gh'ee gio de la gran
stasira » : « Tu hai bevuto
un porco ! »
— Vinasc^ Vin^ssa. Vinett^
ndn, Vinaccio, Vinello, Vii
Vinone, Fior d'un vino.
— VinasciOBn, Vinacciolo.
Vincenz, Vincenzo. (Pr.) Vi
Lorenz e Vicenz.
Vincol4-olaa-ola88, Vii
Vincolass c6n dipromhss: Vb
eolarsi con promesse. « GKe
servitu che me vineola » : « C'i
servit^ che mi vineola ».
Vint, Venti. Qum di tinU
ventesimo. « Ghe cala »emp«ri
noeuv e mhzz a fd. vint sola >:
di Sold. On vint f ranch: Un
franohi.
— Vintenna, A^ntina. •
n'avaroo 1% tutt al pit ona vh
9ia » : <c Ne tengo non pih di
ventina o meglio Non ne
pitl di una ventina ».
Vioaula, Viola. — del
zoppinna, gialda, eee. : A^iola 4
pensiero, mammola, gialla. (X.4
d.) Dagh lavioeula (in dis.): Ca
tare. | Viola. Sdnaddr de vitrmk
Suonator di viola. (Pr.) San B^
stian el porta la vUeula in mM
Vedi Ora.
— Vlrabacohln. Vedi Giram
chin. I
Virga (D. Lat.), Virga. Tifi
in — ferrea : Tenere in gran «ofi
gezione.
Virginia. M sigher de Vi ^
Vh dannds a la vista : II sigairo
Virginia h dannoso a la vista.
Virgola, Virgola. In p6nl e-
In punto e virgola. « Ghe m
tutt i virgol » : « A ^uesto sei
mancano tutte le virgolc ».
— Virgol6tt, Virgolette.
— VirguU (D. Pr.), Vireofe
Scappament a — (orologi) : l^ap-
pamento a virgola.
VirisW, Diavoletto, Farfallint
« Elfimu Vk 6n poo — , ma I'l b6n»\
« n ragazzo h troppo viapo, ma (
bono ».
VIJR
— 809 —
VIS
- Virisellaria (In dis.), Viva-
- Virisellin, Diavolino.
irtfl, Idem. La — ieologal : La
bil teologale. Virtii divinnaf:
tu divina! Mor de viriU: Fior
p^irtti. La mrlii de Vaaen : La
lenza. ^ <El g'dt 6na — in di
n eh' el perisa pii » : « Chi ha ar-
ia parte ». In virtu de la sarir-
*olletta : In causa della miseria.
;) De la neeessitaa Re fd, virtu :
necessity, si fk virtu.
- Vlrtuds, Virtuoso. (Civ.) « L'e
omm vtrtnos » : « £! un omo
niuso». I Ona volla e'era il
'« de* virtuosi: Una volta o'era
ftff^ de' virtuosi.
VirtuoBdn , Virtuosissimo.
% minga la virtuoaonna ehe
lonossi » : « Non far troppo la
;aosa con me, via ».
is, Viso. Vis de tdrta : Viso di
noaotta. Vis de cazz (volg.J :
o di c... o Mascalzone. ^ Vh on
> vis de... y> : « Egli h una caro-
- Visavi (1). Fr.), Visavi. « In
^uadrilli el g' aveva visavi la
i,nna » : « Nelle quadriglie aveva
fcvi la regina *.
isa (Volg.). Vedi Avisct.
iBcarda, Tordo magj^iore.
Iscer, Viscere. Sentiss a mgd.
liviscer: Sentirsi rimescolar il
pue. Sugass i viscer: Sputar
atla di polmone. (Madre) «.In i
viscer » : « Sono le mie viscere ».
• Viscerlbus (D. Lat.). Pregh
risceribus : Supplicare in visce-
18.
isconta, Viscontea. Fh Varma
onta: Camminare a zig-zag.
iscdr, Vispo. Visc6r come on
r: Vispo come un peace. On
U^l viscor e lughii: Un vec-
jtto vispo ed arzillo. « Std, sii
or ! » (tron.) : « Stammi su al-
*o ^ yt
IsiW (Volg.). Vedi Vismi.
Lslera, Visiera. « FA bass el g'a-
K in coo 6n Hmo edn la visie-
. : « 11 basso portava un elrao
a visiera ». La visiera del ba-
in (aff.): Vedi Ala.
L8lir&-igaa, Dolicchiare e piit
. Doliccicare. ^ Me visiga 6n
< » : « Mi dolicoica un dente ».
uadagnucchiare. « T* en ven-
f » « ^uh se visiga » : « Ne ven-
di ? » « Eh si fa qualche cosa ».
Vedi Vesigdi.
— Visigant, Vescicante. « G^dn
taceaa i — » : « Gli o le applica-
rono i vesoicanti ».• — indolent .*
Vescicante che non pizzioa.
— Vlslgantin, Visigantdn, Ve-
soicantiuo, Gran vescicante.
— ViBighett, Vescicantino. « Che
vesighett ndios » : « Tu se' un ve-
scicantino ». V. Vessiga,
ViBin, Vicino. (Sost.) I — de
easa: I casigliani. / — tndn gran-
ligamm (appross.) : Dio vi guardi
da un cattivo vicino. j| (Aw.) « L*h
ch\ — »:«£ qui vicino o presso ».
(Pr.) Chi v<eur no&tis al visin pien-
ta nos granda e figh pisdnin: Chi
vol ingannare il suo vicino ponga
I'ulivo grosso e il fico piceolino.
ViBionarl, Visionario. « Te me
paret 6n bell — » : « Tu mi sembri
un gran visionario ».
Visir, Visir. Cdsse te eredet de
vess ? ijl gran visir ^ » : « Credi
forse d'essere il pasoiii. ? »
ViBita , Idem. Bigliett de — ;
Carta da visita. Anda a fa visit r
Andare a far visite. | La — di
eoseritt: La visita de' coscritti. La
-- di donn pubblich: La visita
delle prostitute. / — del dottor o
medich: Le visite del medico.
— ViBitinna, Visitina.
— VlBit^-itaa , Visitare. Visita
i shtt gies: Visitar le sette chiese.
I « S6n slaa a visita on amalaa > :
« Ho visitato un malato o infer-
mo ». I « ^i dazi m' dn — » : « Al
dazio m' hanno frugato ». Visitd,
la mercanzia: Visitar le raerci al
dazio.
— Visitaddr, Visitatore.
— ViBltazldn, Visita zioue.
ViBor&-oraa, Pisolare e Appi-
solarsi. « Dopo pranz oo visoraa
6na m^z'ora » : « Dopo pranzo mt
sono appisolato per una mezz'o-
ra ».
— ViBorin, Pisolo. Fh 6n viso-
rin : Far un pisolo.
ViBt o Visto, Visto. (Sost.) « El
g'h miss el so vist » : « Vi appose
il suo visto*. B (Part, di veaere)
« Oo vist / »: « Ho capito ! » F ehi
s^l vist s'h vist ! : E chi s'fe visto
s' fe visto. « 5" e mai — 6na bkstia
sim.ilf^\M.%^h mai veduto un asi-
naccio compagno ? »
ViBta, Idem.« Vhperduu la—y>:
VIS
— 810 —
VIT
•« Ha perduto la vista o Ha man-^
<lato la vista a tingere ». Avhgh la
— che /A batista : Aver la vista
appannata Opp. Aver gli occhi
<5ue non dicono il vero. Avhgh
honna vista : Vederci bene. JSal-
Id la — ; Abbagliarsi la vista. Ina-
spdL la — ; Confondere la vista.
Of end la — : Offendere la vista.
Mend via la —: Abbagliare. Pagd
la — .* Rallegrare o Appagare la
vista. Quattass la — ; Non veder
piti lume o Oscurarsi la vista.
SbassasB la — : Scemare la vista.
Seuriss la — .* Oscurarsi la vista.
y^ss curl de — ; Essere di vista
eorta. Avhgh in vista qiMicoss :
Avere in vista... A primma — ;
A prima vista. A — d^oce : A vi-
sta d' oechio. J. — o a lumm de
nas: A oechio e erooe. Condss vun
de — .* Conoscer uno di vista.
Guarda a — .* Guardare-a vista.
Phrd de —: Idem. Mhtl in —:
Mettere in vista. Andd sit a vedi
la bella — .* Andar su a vedere la
bella vista. « Tiret de part, te me
level la — » : « Scostati un poco tu
in' impalli ». Conoss de — ; Cono-
scere di o per vista. « S6nt andaa
a teater a sguramm la — » : « Sono
«tato a teatro a saziarmi gli oc-
chi ». « Uhmm faa guarda a — » :
« L'abbiam fatto guardare a vi-
sta ».
— Vistada, Guardata. «.Dagh
ti dna vistada a sti fobui » : « Da'
tu una guardata a questi fogli».
— Vistadlnna, Guardatina. « El
g*a daa 6na vistadinna per com-
pliment » : « Gli diede una — ».
— VlstdB, Vistoso. « L'i dna po-
pola bHla e vistosa » : « £2 una si-
gn orina avvenente o appariscente
a vistosa ». « Ul passed 6na sa-
stanza vistosa » : « Possiede una
rag^ardevole sostanza ». « In del
vestti lee I'odia el tropp vistosj* :
« Nel vestire ella odia il troppo vi-
stoso ».
VistosW, Vistosetto. « Quel id
cappellin el me par 6n poo tropp
vistosell » : « Quel tuo cappellino
mi sembra un po' vistosetto Opp,
fi davvero sgargiante ».
— Viatositaa, VistositJi,. ^Che
vistositaa quella faeciada / » : « Che
vistositk o appariscenza... »
Visual, Visuale. « M m'd toll la
visual » : « Mi lev5 la visuale ».
Vit. Vite. Vit a fUagn. a\
lera, a ibpia, ece. .* Vite ft fl
spall iera, a pergola. Pe ^\
Fedale di vite. JHang i nlTi
che piangono. « £!l piang "^
vit iaiada » : « Piaage com
vite reeisa j*. Tata o /a tik:
le viti. Uom,im, che fa i vii:
tore delle viti. La vit la fri
ra i oee: La vite s'ingei
di anche Vid) | Vit: Vite
do a spina). JFraneaa
Vitato.
Vital. Vitale. SpirU tild:
rito vitale.
Vltallzla-lzlaa. VitalizijR<
vitalisiaa tutta la sda
« Ha vitaliziato o messo ii
lizio I'intero patrimonio ».
— Vltallzlant, Chi £i il
lizio.
Vltalizzl, Vitalizio. Fa
Pare vitalizio.
Vltill. Vitello. m vitm
ficeu de la vacea : II viteBi
see dalla vacca. | Scarp it
Scarpe di vitello. Vuell '
Vitello patinato. ViteU ui
con palate : Vitello in u
patate.
— Vltima, Vittima. Vht
tima: Fare la vittima. Bid
tima: Posare a vittima.
Povera vittima ! Idem.
Vitta. Vita. ViUa atHta:
attiva. — beatta: — beata. -]
cianna: Vitaccia. —
Idem. Dd shgn de vitta: Y\
vo. Fh viti de can: Far riti
oani. Fd bonna vita : Far
vita. Fdt Vila de seidr: Far
scelta. Fd la vitta del betUo
Fare la vita del beato poita
la — del Michelazz: Far la
del Michelaccio. Fd — santti:
vita santa. Fd — cUliva: La<
di testa. Pod^ minga fd to
Non reggere la spesa. Sb
la — ; Logorarsi la vita.
la bhlla —: Dai*si alia lieta
Correre la cavallina. Std
galante: Stare suU'amorosa
Podh o pod^ minga fd la —: Noi
ter reggere o (in aitro sense '
poter piii sopportare un pa^ni
tScurtass la — : Abbreviani 1
vita. P. E. : « Ogni volta eJUti
quella donna mete tcurta h^
« Ogni volta che la Teego mini
ma la vita un anno ». Vegnliit*
VIT
— 811 —
VIT
; .* Venir in odio la vita. Ves-
]fii>^nna la vita : Pena la vita.
^ "ct la mia — » : « Vita mia
- J 3>. « O cara — / » : « Sarebbe
. ? I » « L^h 6na gran — c6n t\ » :
piir un gran fastidio ! » O to
o la bdrsa : La vita o la bor-
Jondanndi in — .* Gondannare
"ta. JPer la — ; Idem o Fino
^unta de' capelli. P. E. : C^tac-
in, beviddr, ffiugaddrper la — :
• a. (Pr.) jPtn chegh'^ jlaa gK*h
Fin c' e vita o fiato c' h spe-
s». Oh'h pussee temp ehe — .*
piil tempo che vita. La — I'i
'^6ff : La vita 6 breve. Lav6ra
'ira la — la vdt in maldra : Si
>ra, si lavora e poi si more. |
I tiii €U — .* Dalfa vita sottile.
^t, longhjStrett de— .'Corto, lun-
stretto di vita. Dormx in — :
rmire supino. MUl la zenta in
Cingersi la vita. P&d^ minga
su la — .* Non potere star ritto
la vita. VestH eke vdt ben a la
a : Un vestito a vita o che par
into. Villa seavhzza: Svelto in
a. Stagh a la — a vun : Stargli
) costole. A ntezza ^ ; A mezza
a. I Zm — d' &n sant : La vita
in. santo. Vittaf mort e mirac&i :
'jtb^ morte e miracoli. Leggeph
ree la — a vun : Legger la vita
mo. Leg la — a vun: Legger-
nel profondo del cuore.
rittorla, Vittoria. Cantdi vitlo-
.• Cantar vittoria. Portd vitr-
ia : Portare vittoria. / Prua-
n g'dn avuu la — .* I Prussiani
•one vittoriosi. La — de Porci-
la : La vittoria di Pirro od an-
i Le nozze di Pulcinella.
- VittoridB, Vittorioso. Vitto-
8 e trionfani: Baldanzoso, vit-
io80 e trionfante.
^ittura (1), Vettura. Legn de vii-
■o • Legno da vettura. Vettura
• cittaa eper campagna: Vettura
r oittk e per campagna.
- Vitturascia, Vetturaccia.
- Vitturin (in dis.), Vetturino.
I la mancia al vitturin: Dar la
^ncia al vetturino.
I) Parola In disuso. In passato stgnifl-
a quello che oggidl t' VAnonimaj, e in
lere qaalunque luogo dove si diano
rozze a nolo. II Cherubini sbaglia chia-
adola carroxzaio. Qaesti e TarteAce che
brica carrozze.
— Vitturlnatt o Vicclurlnatt.
On pret vitturinatf: Un prete soa-
gnozzo.
Vituaglia, Vettovaglia. L'asses-
sdr ehe soraintend a la — ; L'ae-
sessore che sovraintende alia — .
Vitnperi, Vitupero. i^L' h elvi-
tuperi de la sda famiglia » : « £ il
vitupero della sua famiglia ».
Viv, Vivere. — hen , tnal , a la
bonna: Vivere bene, male, alia
buona. — a la mitterlanda (in
dis.) : — colla testa nel sacoo. —
d' aria , de poesia : Viver tutto di
spirito. — de pan e spua : Vivere
di pan solo o Viver refe refe. —
de dt in dt: Viver giomo per
giomo. — d^ Pappa : Viver da
principe. — del so : Vivere del
proprio. — d'entraila: Viver di
rendita. — di sd fadigh: Viver
del suo lavoro. — e lassd viv: Vi-
vere e lasciar vivere. Sav^ fh a
— .* Saper il vivere del mondo.
Padk pu — in di man a vun: Con
lui non oi si vive. | -S7A 8ul ehi — ;
Star airerta. Save fit a — ; Inten-
dere il modo del vivere. (Pr.j
Chi ben — ben mosur: Idem. Cht
— sperand moeur cagand (volg.) :
Chi vive di speranza muore can-
tando. D'aria ae po minga — ; Di
aria non si cam pa. J^d gh^h gramm
mestee ehe a vorhgh tend n6 ghe
se viva adree: Vedi Mestee. « 5'e —
pur mal a std inond » : « £ una
gran vita questa ! » Col — se tw-
para: Vivendo si impara. I (Ag§.)
Game viva: Came viva. Toeea %n
sul — : Pungere sul vivo. « St6
fidr el pareva m,ort ma I'e — an-
md » : « Questa pianta pareva mor-
ta, invece h auoora viva ». | (Vi-
vace) « Quell fioeu V e tropp — » :
« Quel ragazzo h troppo vivo ». On
bhll eoldr — : Un bel colore vivo. I
Argent — : Argento vivo. | (Sost.)
On palazz cdnt el zoeeol tutt de — ;
Un palazzo dall' imbasamento di
granito.
Vlyatt^, Vivacchiare, Campao-
chiare. « Se vivatta / » : « Si cam-
pa ».
Viva, Ewiva, Viva. «Fit>a la
faecia del to2)»:«Viva la sua fac-
cia ». « J. A — Dio ! » : «Viva Dio ! »
Viva Vahbondanza: Idem.
Viyacitaa , Vivacitd,. « Che mr-
vaeitaa in quella faeeiaf » : « Quan-
ta vivacity in quel viso ».
VIV
— 812
VOD
Yivander, Vivandiere. « El vi-
vander del so retfgiment » : « II vi-
vivandiere o la vivandiera del auo
reenmento »,
Vlvee, Vivaio. — • de moronitl :
Piantonaio di gelsi. (Fig.) Vesse-
ghen a vivee : Essercene a bizzef-
fe. « Quell sit Id Vh 6n vivee de bei
tosann » : « Quel luogo h un vivaio
di belle ragazze ».
Viver, Vivere. N. fr. : « Per el
quielo wrcr » : « Pel quieto vivere ».
n Vitto. El viver Ve ear : II vitto
0 caro. I Viveri. N. fr. : / viver
del militar: I viveri o le vetto-
vaelie.
vize e tutte le parole che I'ac-
compagnano come VizepreQU ,
Vizedelegaa, eoo. (ant.). Vedi vice,
Vizzl, Vizio. Avhgh el vizzi de
fit, de d), de giugd, de fumd : A-
vere il o per vizio di fare, dire,
giocare, lumare. Sueffa i vizzi:
Inyiziare. Toru i vizzi : Redimere
dai vizii. Taeu su 6n vizzi: Pren-
der un vizio. « Ghe V a per vizzi »:
« Aver il vizio incallito nell'osso ».
(Pr.) L'ozi Vh el pader di vizzi :
L'ozio h il padre de' vizi.
— Viziasc. Vixlitt, Viziaooio,
Vizietto.
— VizidB, Vizioso. ^El fh la
villa de vizios » : « Fa una vita da
vizioso ».
— Viziosasc, Vizlos^tt, Vizio-
sdn, Viziosaccio, Viziosello, Pieno
di vizii.
Vocabdl, Vocabolo. (Colto) —
delVuso, difficiU letterari: Voca-
bolo dell'uso, difficile, letterario.
— Vocabolari, El vocabolari mi-
lanes- ft or entin: II vocabolario mi-
lanese-fiorentino.
— Vocal, Vocale. Aeeademmia
vocal e islrumental: Aocademia
vocale e istruraeutale.
Vocativ, Vocative (quinto caso
delle declinazioni).
Vocazion, Vocazione. Av^ fallaa
la vocazion: Avere sbagliata la
vocazione. Avegh pocca vocazion
de fd el pret : Farsi prete senza
vocazione. « Ghe v<Bur una bella
vocazion! )in « Ci vuole una bella
vocazione ! »
— VociferiL, Vociferare. « Sevo-
dfera che.,. »: « Si vocifera che... »
— Vociferazldn, Vociferazione.
' Mm co86e I'h sta vodferazion f » :
Ohe cos'fe questa vociferazione? »
VodYlIl(D. Fr.), Vaf«ierafe.<i
compaaniafraneesa ckegh'tai
Ian no la dd che di vodvill >: «^
compagnia franccse che reeito
non da che del vaudevilles «.
VodUi, Vuoto. Coo vceui:
o Testa vuota. A pansda
({>op.): A ventre voto. « Te
rieor ; el post rh vce^ti » : «
concorrere al posto, h v»
(Vetturali) « S6n tornaa
vmui » : « Tornai indietro
ViBui de eastsa: Vuoto di
(Pr.) Saceh vceui el stA mwfii
pee: Sacco v6to non sta ritto.
Vouia , Voglia , Gina. M
vmuia de fd, de d\ : Avere t<<|
di fare , di dire. Avegh vorui
nagoii: Essere svog^Iiato dit*
Ona vceuia matta o de n6ii:i
na. P. E. : « Me senti &na rii
matta de dagh ^natter pugn a fi
Vasndn » : « Mi sento una gini
dare quattro pugni a qnelloi
munito, che non ne poasopi
Andd via la —: Andar viftofl
dere la voglia. Andd la v<rtia>^
7ia in f6na di caleagn: Passut
escire corapletamente il nd
Mandd gib la vcRuia: Sputv
vo^^lia. (Avegh 6na v<Kuia def*
bros sti 6na spalla: Aver iii»i
glia di lampone su ana spaRi.
VcBUlta (Volg.). Vedi VoUa.
VoBur. N. f r. in dis. : A «wr
voRur: Quasi quasi.
Voga, Idem. Vess invoga:l
Vogk-ogaa (P. N.), Vogaw.t i
gaven a tuit vo^d»(regate):<Vi
gavano a tutta forza » (1).
— Vogada (P. N.), Vogata..!-
faa dna b^Ua vogada in eantAy
« Abbiam fatto una bella v(
in eanotto».
VogUO. Voglio. N. fr.: m
voglio la std ddmd in di gim,
di rh (in dis.), Orasidice: £l\
el std depds a Vuss: LVrba v<
non nasoe che in Boboli (in <
V61. Ehi!, Ohe.« ViHtU.^xn
tu , da retta ». Old : A t€, « Pi
(1) Nel senso dl moctrare cni'>cio«i
dis. E cosi dicasi di Voffoda b«1 «eB»l
scorruoclo e ielVAnda a Voghera ehtl
Cherublni tradaase non lo come ; MiA
nare, che vuol dir tatt'altro.
vol
813 —
VOL
i, e6)ne la fhmm.? » : « Ma, dico
, a che gioco si gioca 1 o come
:acciamo?»
'Oii, Vuotare. Voidi dent : \ ^v-
e in... Voih foRura: Versa re
.. T'oid flrto; Veraare. Void, gib
hev : Mescere e Versar da bere.
m sdra: Versar sopra. Voia el
s: Spiiferare. Void, el saeehell:
tare il sacco. Void, el hdrsin:
tare la borsa.
'olabOTSin, Votaborsa.
^oiamm, Votame. Pien de vo-
xm (sch.): Pieno di votame.
^61, V olo. Ciappd el vol : Levar
Mgiiar il Yolo. Capi i robb a
: Capire a volo. Ciappd la bal-
iZ vol : Pigliar la palla al balzo.
"d al vol: Tii*ar a volo o a fnil-
On vol de passer , de stomii :
0 stormo di passere, di stor-
U.
- VoUi, Volare. An mat poduu
vd. la tnanera de void : Non s'^
vato ancora il segreto di vo-
B. Avlgk el eervill ehe vola : A-
re il cervello cbe vola. On ea-
1 ch'el vola: Un cavallo che
a. (Pr.) El temp el vola : II tem-
vola.
- Volada^ Volata. Oavai de vo-
a (la pariglia davanti) : Cavalli
volata.
- VoUUieglx* Volanda, Spolve-
(farina minutissiina).
- Voladinna, Volatina.
- Volant, Volante. Arliglieria,
tadra, p6nt volant: Artiglieria,
ladra, ponte volante. Fmui vo-
,i: Foglio volante (Macchine),
Lano.
- Volantiii, Volantino (1), Ba-
tcino.
- Volapizk (P. N.). Volapuch.
— I'h shasii: II volapuk ha fi-
o.
- VolatU, Volatile.
'^olentaa ( Volg. ). Vedi Voloniaa.
rolgar, Volgare. (CivO L*6ra
gar: L'era volgare. |« El g'd di
\ner molto volgar » : « Ha dei
*di volgariseimi ».
- Vol^urment, Vol^armente.
roUn, V olano (2),Mi8irizzi. Oittgd
) Volantino a Fir. son chiainati 1 pic-
li domestic! che servono di riehiamo.
\) La Crosea nota che Yolano in que-
•enso e volgare errore, c che si deve
) Volante.
nl volin: Giocare al volante o al
Misirizzi.
Volontaa, Volont^. uDe s6a
spontanea — » : « Di sua sponta-
nea volont^ ». « T/h pien ne bon-
na volonteta » : « £: pieno di bona
volontk ». Min^lra e pan a vo-
lontaa : Minestra e pane a volen-
ti. Oontro — : Contro volontJfc. /
sd uUim — .* Le ultime voloutJl.
— Volenti (A), A volontJi. (Mi-
lit.) Pbrtd elfusill a volonth: Por-
tar il facile a volenti.
— Volontera, Volontieri, Vo-
lentieri. Pit eke volontera : Piii che
volontieri. « N*avria faa a men
volontera*: « N'avrei fatto — di
meno ».
— Volontarl, Volontario. Arro-
lament de volontari : Arruolamen-
to di volontarii.
— Volontariament (P. N.), I-
dem.
VdlOTan (D. pp.), Vol au vent.
« Qh'era di volovan e6i trifdl ee-
eellenti » : « C'erano dei pasticeini
di sfogliata ripieni di tarxufi squi-
siti ».
Vdlp, Volpe. La tana de la — :
La volpaia (montagne pistoiesi)
La tana della volpe. (Fig.) « L*e
6na volp vhggia » : « £2 una volpe
vecchia o un volpono ».
— Volpln, Volpino, Volpicino.
Can volpin: Cane p6mero.
— Volp6n , Volpone. « L'h dn
volpon ehe gh^en std su pu » : « £
un gran volpone o volponaccio ».
V61t, Volto. (Pr.J Ona man lava
Valtra e tutt e do laven el v6lt:
Vedi jFVwjcta.
Vdlt (Muratori), Volta. VdU real,
a lunHta, a cupola: Volta reale,
a lunette, a cupola. (La gente ci-
vile dice V61ta) Stanza a volt :
Stanza a volta.
— Voltln, Picoola volta.
Vdlta, Volta. Vun a la —: Uno
alia volta. Ona — per un: Una
volta per uno. Ona rohba alia — ;
Una cosa per volta. Volta pei — :
A volta a volta o Volta per volta.
Per una — tant: Idem. Bdn do
volt: Bono tre volte. Ona — gh'e-
ra...: Cera una volta. Fassel min-
ga dl do volt: Non se lo far ripe-
tere Opp* Non intendere a sordo.
I (Tipogr.) Bianeh e — ; Bianca e
volta. 3d la — .* Voltare o Dar la
volta.
VOL
— 814 —
VOL
VdltA, Voltare. Volt& el: Vol-
tare il... — el eanldn: Dar una
BYolta al canto o Scantonare. —
el fcRui: Voltare il foglio O/jp.
Non alloggiar alia prima OBteria.
— el gran su V era : Rivoltar il
grano sull'aia. — fceura el discdra:
Kigirare o Mutare il discorso. —
la frittada : Rivoltare la frittata.
— la polenta: Rovesciar la po-
lenda sul tagliere. — el fi<Bu in la
cunna: Scaiiibiar le carte in ma-
110. — el rost in la cassiro&ula:
Rivoltare 1' arrosto nella cassa-
rola. — dent: Voltar dentro o En-
trare. — f<Bura: Voltar i passi
verso altrove. | — gid : Voltar il
canto. P. E. : « L'e voUaa gid de
Valpetroaa » : « Svoltb pel canto
di Valpetrosa ». — gid Vinveaiiiu-
ra: Rinnovare o Conl'ermare I'in-
vestitura. D (Metter in terra) P.
E. : « Oh'hmmfaa 6na scarica ad-
doss che n' ct voltar gid parece » :
« Gli facemmo addosso una sca-
rica che ne mise in terra parec-
chi ». I — indree : Voltare per
V indietro. Voltass indree : v ol-
tarsi indietro Opp. Volgersi e an-
che Rivolgersi indietro. |] — id,;
Dar volta o Dare la balta. ^ L' h
voltaa Ut, pataponfeta / » : « Fece
un tombolone ».| — Id di gran toech
de pan: Divorare o ingoiare di
gran pane. | — ma dna eoteUlla:
Mangiarsi una costoletta con ap-
petite. I Volta sott : Voltar sotto.
— sotta i edvert del lett : Rimboc-
oar lenzuola o ooperte. La barea
la 8* h stravaccada e Idr in voltaa
sott )> : « La barca si travolse o ca-
po volse e loro andarono sotto o
a capofitto in acqua )».|| — sit: Ri-
volgere. — su i matarass: Rivol-
tare le materasse. — su la carta:
Rivoltare la carta Opp. Scoprire
una carta. « — sii qui strase in d'dn
fagott » : « Pa un'^involto di que'
cenci ». — su i manieh : Rimboc-
car le maniche. | — via : Andar-
sene. <L'h voltaa via in std mi-
nutt .' » : « Se n'b andato or ora o
£ uBcito in questo punto ». « Udt
saraa i occ e V e voltcta via » :
« Chiuse gli occbi e spirb ». — via
del sogn : Velar 1' occhio (meno
che Crodd del sogn). I Altri modi.
— Vo&uee (pop.) ; Prender in uggia.
— bandera o casacca: Voltar ca-
acca. — vun : Voltar imo o Vol-
tar una persona a suo piaee
edn el euu o i gamb in sk.
povolgere. « Cht se po nant*
lass » : « Qui non ci si rigin
Voltada, Voltata e VoltaSi
Volt§r (D. Fr. ). Capea
« Mhtlegh 6n voltSr /i *«/ stk
de la pollrdnna » : « Mettid
cappezziera costi suUa tspii
della poltrona ».
Voltada, Svoltata, Svolto.^
del fh la voltada shnm Mn
eaa » : « Nel far la voltata c
mo ribaltati ». « Adasi in i
tad! » : « Adagio a ma'
Lassass tmu la voltada: '
pigliar la volta.
— Voltadinna, Rivoltatioi.
tadinna de frittada: Sirolti
di frittata.
— Yoltapoleata (1) (In fi
Truflfatore.
Volteggli (P. N.), Voltesi
— Voltegglatdr, Voltegsiai
Voltli. N. fr.: Fia, para.
e messtda: Vedi Pih.
— Voltiament, Nausea, rii
ment de buseeeh : Male del
rere.
— Voltin, Archetto, Voltiffs
— Volt6n» Arco. — «^ to*
da: Cavaloavia.
Voltion, Voltoloni. Anda «
Andar a zonzo (lo stesso t
Andd in strusa, Vedi). J
Vdltra (Volg.). Vedi Fam.]
fr.: Vegni a voUra: Yemrm
Opp. Scoprirsi. Tird a wM
Metter in campo o Tirar footy
Voltura, Voltura. « S^mmvM
alVOffizi afd la voltura della ft
tida »:« Siamo stati all'uiEeio*
ve 8'6 fatta la voltura ».
— Voltar&, Eseguire Is vol*
VolubU. Volubile.
Volumm, Volume. On Tot0
de milla pagin : Un Tolame 4
mille pagme. | Oran «6/nMJ
poeea sostanza: Gran voIiaMj
poco sugo. J
Volsuu (Volg.). Vedi Vorttl
fr. : « El n*d volsuu jwi »: «)N
no voile pi& ». |
(1) Qtiesta voce ohe ofrgi e qotfl '
tutto Himentioata era vivuslma alMlf
della Repubblica Cisalplna quadoftjl
lano fa scoperCa ana eombii««ola AM
fatori ohe si chiamavano i Soeid«D»f*
lenta Balorda.
VOL
— 815 —
VOR
hsk JVolg.K Vedi Osii, N. fr.:
i fninga: Tfon ardisoo.
mit, vomito. Ampi de vomit :
i di stomaco. « Ormai quella
lura la fit votuit >» : « Poverina,
ti la h diventata proprio un
iccio ».
yomit&-itaa-itas8, Recere.
dtasg adoss : Vomitarsi ad-
0* I (Volg.) « HI Vh obligaa a
id sit tutl quell che el g'aveva
i fceura » : « Lo obbligb a ri-
itare tutto il mal tolto ».
Yomitada e Vomltori, Vomi*
e Vomitorio.
nc (Volg.). Vedi One. N. fr.:
hela voneia : Accondisoendere.
ra (Vole.)' Vedi Ora,
irt, Volere. Vorh mal, vorh
Voler male, voler bene o O-
3 e Amare. « Se te me vceuit 6n
de hen damm> atrd a mi»:
mi vuoi un po' di bene da'
b a me ». « Vui ben ehe la
% la Ha cost, ma... » : « Voglio
3oncedere che sia cos), ma...>»
h o no vorb: Vogli o non vo-
>pp, Volere o non volere. Vorh
)orh d\ : Voler fare, voler dire.
I pu : Non volerne piii. Vore
aveghen : Non volerne piii sa-
d'una Gosa. Vori indree 6na
% : Rivolere nna cosa propria.
Ul mingd : Rifiutare (s'intende
rtito). Basta a vorh ! : Basta
re. « Ohe n'e voruu .' » : « C'^
to di bono ». P. E. : « Ghe n'e
voruu a permadhll » : « Ce
roluto di bono a persnaderlo
Mi ci ^ voluto ». « &he n'e
he se viBur » : « Ce n'fe a biz-
». DomM a vorhnn: Volerne.
8 voetir alter »: « Ci vuol altro ».
I. : « Ghe vceur alter che se-
l a dimm^ che te me vcButt ben,
w... »: «.Ci vuol altro che dir-
empre che mi ami e poi... »
w« Th de vorh de pit*: « Ghe
eli a volere? Opp. Che cosa
jnde i)oi ? » Vorhgh quell ehe
^olerci quello ohe va. « Gh'en
' duu o trii eome <i » : « Ne
o due come te, guarda ». Cdme
voeur!: Come Dio vuole Opp,
saccio. « Cosse te vcBuf »: « Co-
uoi? » P. £. : « E^^pury eosse te
la mevaa ghint » : « Eppure
vuoi la mi piace yt.^Sete vo&u
i minga dagh tort »: « Se vuoi
;li si pu5 dar torto ». M vtBur
pioeuv » : « Vuol piovere ». « La ghe
voeur iulta/ *:^ La ci vuol tutta ! >
« L*^ ehi ehe te voreva » : « Qui ti
volevo ». « Ghe voruu nient ehe.., »:
« 8i fu a un pelo di... » (Pr.) A
vorh se fd. tutteoss : Volere h potere
Opp. A chi vuol danaro non manca
modo. Chi inst^ vte^ir, nient ghe
doRur : Chi fa a modo suo non gli
dole il capo. Chi voBur tropp g'a
naqott: Chi troppo vuole nulL'v
stringe. Chi vceur vaga e chi no
voRur munda: Chi vuole vada e
chi non vuole mandi Opp» Chi f:i
da sh fa per tre. Ul vui el vui se
el fuss el mes de lui : Lo voglio lo
voglio e non c'^ santi.
yorl6n (D. Fr.), Cialtrone, Buo-
no a nulla.
Yds, Voce. V6s delieadaf de nas^
de pett, forta, granida, grossa^
s^ceppa, seheiada, strozeada : Voce
gentile, di testa, di petto ^ forte,
granita, grossa. fessa, stnllantc,
strangolata. Vos de donna, deea-
dreghee o de strasdee, de tor : Vo-
cina, voce da spazzaoamino, voce
di toro. Vds eolordari ( in dis. ) r
Voce stonata. Avlgh gib la vos:
Esser persa la voce. Avhgh sem-
per la vos in aria: Idem. (Fig.)
Avhgh o nd avhgh vos in eapitol:
Avere o non aver voce in capito-
lo. Avhgh bonna o cattiva v6s : Go-
dere buona o cattiva fama. A vos:
A voce. P. £.: « Fh minga bisogn
de serivegh; dighel a vos » : « Non
oeoorrono lettere; parlagli al tu
per tu ». ^ vos e in seritt : A voco
e in carta. IBsamm a v6s: Esami
a voce. A vos de pbpol: A voce
di popolo. Fd, e6r la vos o Trh
atomo la vos : Spargere voce. I/e
vos eomune: Per una bocca. Vhss
6na vos solla: Essere una voce
sola. Sott vos: Sottovoce. « Dagh
6na vos » : « Chiamalo ». ( M. pr. >
« Ml g*oo i vos e i alter g^dn i nos »:
« Idem ».
Vdst (Ant.). Vedi Voster.
Ydt, Voto. « Ml oo foja vol de
anddi mai in Utt sema avh faa pri-
ma almsn... » : « lo ho faitto voto
di non mi metter^ a letto sehza
averfatto alraeno...» | (Sutfragio)
Dd el vot: Dar il voto. A maggio-
ransa de vot: Idem.
- — Votii (P. N.), Votare. Andd
a votd.: Andar alle urne.
— Yotasi6n, Voiazione.
VES
— 806 —
VIA
see) « A7 vestU el ghe seappa » :
« Gli si aocorcia la camicia ».
— Vestldin, Vestitino, Vesti-
tuccio.
— Vestlss-estii, Vestirsi, Abbi-
gliarsi. « Mangia a to m<Bud e ve-
stisset a m(»ua di alter » : k Man-
gia a tuo modo e vestiti a mo-
do d'altri 5».
Vestizione, Vestizione. La — d^6-
na monega : La — d* una monaca.
Veterano, Veterano. On vete-
rano del quarantott : Un vetei*ano
del quarantotto.
Veterinari , Veterinario. « Oo
mandaa el mh can dal — » : « Ho
mandato il mio cane al veteri-
nario ».
— Veterinaria, Idem. Sec&ula
de veterinaria: Scuola di veteri-
naria.
Veto, Idem. « G'dn miss el f>c-
<o » : « Gli banno messo 11 veto ».
Vettabbia (Canale interno sot-
terraneo), Vettabbia.
Via, Idem. Gidippcb 6na via de
mesz : Prendere una via di mezzo.
Mett a la via: Metter alia via.
Per via che : Per via che. « X,' ^
andcia per aliam viam » : Vedi
Aliam. Caseia via: Cacciar via.
Jj'h vun de via: fi uno straniero.
Via cruets : Via crucis. | « Va 6n
poo via » : « Va via ». Via vun V al-
ter : A dilungo. Zero — zero, zero :
Idem. Melt a la — ; Approntai*e o
Apprestare. De — che: Eccetto
che. Ldntan — :Dallalontana. Per
— della — : Per occulta via Opp,
Per obe non si pub dire Opft. an-
che Mediante ci6 che tu sai ! M
gerlo in spalla e —: La gerljfc in
8palla e via. Andd via (partire) :
Andar via. | Via : Assente. P. E. :
« Jj'^ via giamo da miindes di » :
« fi assente da quindici giorni ».
I Dd — .• Dar via. P. E.: « Lee la
dd — anca la camisa » : « Per i po-
verelli la si spoglierebbe fin dalla
camicia ». I) in coo via (in dis.):
Da capo a fondo. JE — de galopp :
E via di corsa.
Vlagg, Viaggio. Bdn viagg: Bon
via^gio. Se de nd, bdn —: Se no,
pazienza. Pddn — e duu servizzi:
Far un viaggio e due servigi. « Per
8t6 — gh'k de fd nagott » : « Per
questa volta non c'b nulla da fa-
re ». T hssde—: Essere sulle mos-
Hc. Matt per i — o per viaggid:
Idem. I « SlanuUlinna oo faaim
— » { faccbino o vetturale ) : « Stt-
mattina bo fatto due viaggi».
— Vlaggdtt, Viaggetto.
— Viaggia-agfiTiaa , Viagsiia
On omm che d viaggiaa
m4nd o sosshnn: Un omo eheh
viaggiato per terra e per
Viaggid c6nt el eoo in W&t^ mik
Viaggiare come i bauli. Tngft
in incognit: Viaggiare ineojpii
o BOtto altro nome.. Viaggii ft
istruzidn, per comm^rcio: —ft
ragione d'istruzione o di comiaef'
cio.
— Viaggiat6r, yiago^atore.«ri
6n gran — » : « E un sran fvf-
glatorev. Vinggiator de eommff'
do: Viaggiatore di oommenii-
Vial , Viale. On, hhU — dti»m
a la villa: Un bel viale diniv
alia villa. M — de Porta a..: I
viale di Porta C...
— Vialett. Vialdn, Piccolo xiik
Gran viale.
Vialter , Voialtri. « ViaUer i
Firenze f>arlee d'6n gran b»*
« Voi altri Fiorentini parlate c«r
angioli o parlate divmamente*.
Viament (Volg.). Vedi ^«H
nient.
ViamoU, Ordigno (1), Oiocheoi
oi L' d pientaa on bell viamitU*
«Ha imaginato un bel tmeeo^.
« V6i tifdagh &n tdi a queU
moll » : « Smetti con quel too
picapo ».
Viandant, Viandante. « Oo 0*
vaa 6n — t che aveva perdmrn A
strada )» : « Ho trovato un v "
te cbe aveva smarrita la stndK
la via*.
Viardzina, Viarena. VundeVit
renna: Un b^cero.
Viategh (Volg.). Vedi Viaikk
Vicarl, Vicario. Vicari ft
aposlolieh, ecc.: Vicario foi
apostolico.
Vice (Volg.). Vedi Veee. K.
Sop. : Al temp di duea viee
is.) : A' tempi de' nostri an
A I temp di nosier — .* Al t^i
dei nostri nonni.
Vlcciura (Volg.). Vedi ViUwM
Vice (Aggiunto alle moltissiH
(1) Ordigno , come qaello cb« sifftii
loezzo meecanico complicAto, e la pM
a largabase e In qtialch« panto
n Vidmoll
VIC
807 —
VIG
»he d'ogni geuere (1) di cui h
ile dare la Tista), Vice.
Vlcefiraiter (2), Vioesoambio.
cenda (Civ.), laem. La mcen-
lel ben e del mal : La vicenda
bene e del male. Ingiuriiue a
[ngiuriarsi a yioenda. Cdmpa-
a — .* Compatirsi reciproca-
te.
cenz, Vincenzo. (Pr.) San Lo-
r la gran ealdura, san Vieenz
ran fredduray tee,: San Lo-
so dalla gran ealdura, sant An-
o dalla gran t'reddura runo e
•ro pooo dura.
Lceyersa, Idem. Viagg da...
e — .• Viaggio da... a... e vioe-
}a. Vieeversa pcBu... : Viceversa
Lodl, Vicolo. On vieol a euu de
ih: Un vicolo oieco. On vieol
stort: Un vicolo sghembo.
Id. Vite. (Pianta) Pi de—: Pe-
j di vite. Fil de — .• Filare di
. I Vite (di ferro) — mordenta:
3 mordente. HI vermen de la
Le spire della vite. Vedi an-
Vit.
• Vidaa, Vitato. On Imugh ein-
e — ; Un campo ricinto o cin-
> e vitato o messo a viti.
■ Viddr, Vitii^no. On eioa tutt
- : Un orto chiuso a vitigni.
idima, Idem. Piaris e Vienna
van al ball (in dis.) : Paris e
nna (storiella popolare).
• YieimeBa (Purgante), Vien-
e.
igdyen, Vigevano. Andd a —
iarektU (in dis.) : Far una eosa
balordo.
igilia, Idem. La — de Natal :
vigilia di Ceppo.
igna, Vigna. « Ona — che ghe
el vin per tutt Vann » : « Una
na che gli rende tanto vino da
itargli in casa per I'annata in-
&». {Fig.)Avh trovaa 6na bUla
Avere piantata la sua vigna.
^.\ piantx la — e i alter la go-
*an*'. « II vecchio pianta la vi-
I II Chenibini si prov6 a darii tutt!'
fra git altri molti lasciati in penna^
sntif 6 nientemeno che U Vicepresideni'
I Parola lasoiatact dagli Austriac*, ora
\\ smessa, ma che si usa ancora da
che vecchio per dinotaie persons di
egli voglia avvilire ruftlcio e la posi-
e sociale.
gna e il giovane la vendemmia ».
« Ch^ — / » : « Che bazza ! »
Vigndtta, Idem. Ona — de na-
?ott: Una vignola piccina piocina.
(D. Fr.) On liber edn di bii vi-
gnett : Un libro con delle vignette
eleganti. — bcandalds : Vignette
scandalose.
Vigonzon(Pae8elombardo). V^s
de — ; Essere un baggeo.
Vigdr, Vigore. « L% 6n vece ehe
g'd. ancamd del — » : « £} un vec-
chio che mantiene del vigore di
corpo e di mente».
— Yigords, Vigoroso. « Z' ^ dn
vin vigords » : « E un vino gagliar-
do ».
VU, Vile. N. sola fr. : Vil d' Or-
nim: Pusillanime.
VUtaa, Viltii. «Z'A faa 6na
gran vilta^ » : « Commise una gran
— o bassezza ». ^n U h staa per
effhtt de la soa viltaa » : « Fu per
etfetto della sua vigliaccheria ».
Vilan, Villano, Contadino. / vi-
lan de... dn faa 6na piceola rivo-
luzion: 1 contadini di... hanno
tatto una sommossa. Vilan qua-
der: Zoticone o Villan cornuto.
Vilan refaa: Villano rincivilito
o Pidocchio riunto. « Boia rf' &n
vtZaw »:« Villan co'fiocchil o Vil-
lano boia! » (Pr.) Oiaeugh de man
giceugh de — .* Gioco di mano
gioco da villano. Carta cania e
— €lorma: Carta canta e villan
dorme. Acqua de — che la pasta
anea el gaban : Acqua gabba vil-
lani, Acquerugiola che pare non
piova e passa il gabbano. A fb,
hen al — se trceuva eagaa in man
(volg.) : Al contadino non gli far
sapere quanto sia bono il oacio
con le pere Opp. Chi spicca I'ap-
picoato, I'appiccato impicca lui.
— Vilanazz, Villanaccio.
— Vilandll, Villanzuolo.
— Vilanada, Villanata. Sgarbo,
Villania. « El m' d, foM ona gran
vilanada » : « Mi tece una gran
villanata ».
Vilegi&; Villeggiare. « Uhfceura
a vilegia tn Briama » : « St& a vil-
leggiare in Brianza ».
— Vlleggiant, Villeggiante.
— Vilegglatura, Villeggiatura.
Yin, Vino. Vin amabil: Vino
grazioso o abboccato. — amabil
ma ehe pizziga : Vino che bacia e
che morde. — amar o a^nardn :
VIN
— 808 —
VIN
Vino amaro. — rizzent: — austero.
— azhrh: Vino crudo. — battezzaa:
Vino auacquato. — • blanch dolz o
bianch magher: Vino bianco dolce
o bianco asciutto. — ehe mussa:
Vino Bpumante. — getierds : Vino
potente. coll: vino cotto. —
de la ciavelta: Vino della chia-
vetta. — sant: Vino santo. — fall:
Vino scipito o fiacco. — matt:
Vino che ha dato o girato la vol-
ta. — moscatcU: Vino moscato.
— che porta V acqua : Vino che
regge V acqun. — de famiglia :
Vino da pasto o famigUu. — che
fa pissd.: Vino passnnte. Vin de
pasleggid.: Vino da usar a pasto.
Vin parlicolar : Vino di prima
mano. (M. d. d.) Avh bevuu el —
ciocch: Essere alticcio. Cavd. el — :
Spillare il vino. Cominda a di-
ventd matt el — ; Cominciare a gi-
rare o Avere i pi^ gialli. Tegnl
pit ni — n^ acqua: Vedi Acqua.
Won Btar nella pelle. Color de — ;
Vinato. L' e come dimandagh a
Vast se el g'd hdn vin: £ come do-
mandar alPoste se ha bon vino.
Oib — c 8u paroll: Buon vino fa-
vola lunga. In — Veritas: In vino
Veritas. Ooldr lalt e — ; Color latte
e vino. Mtidd el — ; Travasare o
Tramutare il vino. Fa el — ; Svi-
nare. « Std — I'h ora de fall » : « £
veniito il momonto di svinare ».
Savori el — ; Assaporare il vino o
Fare spracche. Trd via on poo
de vin tn princippi de bottiglia:
SboGcar il fiasco o la bottiglia.
Pien de — finna ai crucc (pop.) :
Pieno di vino fino agli oechi.
« T'el faroo passdt ml el » : « Te
la fart) passar io la sbornia ». (Pr.)
Bdn — fd bdn sang'u: Buon vino
fa buon sangue. JSl — V^ la tetta
di vecc: Jl vino <i la poppa de'
vecchi. Chi g^ d cantinna oonna
<7' d bdn — .* La buona cantina fa
il buon vino. £1 pan el ghe voeur^
el — el ghe voraria (appross.) :
L' uomo non vivo di solo pane.
JE7 — a bdn mercaa el mhnna
Vomm a Vospedaa (appross.): Sot-
to il buon prezzo ci cova la fro-
de. Per san Martin h faa tutl i
— .• Per san Martino si spilla il
botticino. Mercant de — ; Vinaio.
Entrada de ~; Provento di vino.
Fondusc de — : Fondaocio del vi-
10. Pell de —: Otre di vino. | Spi--
rit de—: Aloool o Spiritodal
ciare. Teren de — : TerreiiD (
viti. — de fruit : Vino di
— de pomm , de ribes , de
ecc, : — di mele, di ribes, di 1
— Vinaa, Vinato. Saor 1
vinua (cav.) : Sauro o baio
— Vinaia. Spreg. di vino 1.I
« Te gh'ee gio de la gran
stasira » : « Tu hai bevuto
un porco ! »
— Vinasc, Vln^ssa, Vinit^
n6n, Vinacoio, Vinello, V
Vinone, Fior d'un vino.
— Vinascioeu, Viuncciolo
Vincenz , Vincenzo. (Pr.)
Lorenz e Vicenz.
Vincollt-olaa-olass, Vi
Vineolass con diprom^gs: V
oolarsi con promesse. « Gk't
servitu che me vineola » : « C'i
servitii che mi vineola ».
Vint, Venti. Quell di tint:
ventesimo. « Ghe cala semper
nceuv e mh:z a fd vinl sola »:
di Sold. On vintf ranch: Unvi
fi*anohi.
— Vintenna, Ventina.
n'avaroo II tutt al pit <ma vi
na*: « Ne tengo non piit di
ventina o meglio Non ne
piii di una ventina ».
ViOdUla, Viola. — del 1-^^
zoppinna, gialdOf ecc. : Viola ■
pensiero, mammola, gialla. (tf.i
d.) Dagh laviceula (in dis.): ^
tare. | Viola. Swxaddr de timjK
Suonator di viola. (Pr.) San ""
stian el porta la vioeula in ««■•'
Vedi Ora.
— yirabacohln. Vedi GinAm'
chin
Virga (D. Lat,), Virga. Ttfd
in — ferrea : Tenere in gran M|-
geziouc.
Virginia. M sigher de Vii
Vh dannds a la nsia : 11 sisnro
Virginia h dannoso a la vista.
Vlrgola, Virgola. In p6nt e-:
In pun to e virgola. « Ghe
tutt i virgol » : « A ^uesto
mancano tutte le virgolc».
— Virgoldtt. Virgolette.
— VlrgnU (D. Fr.j, Virgok
Scappament a — (orolog^) :
pamento a virgola.
Vlris^U, Diavoletto, FarfalliM.
« Flflteu Vk 6n poo — , ma VI h6n%x
« n ragazzo h troppo vispo, ma h
bono »,
VIR
— SOB-
VIS
ririsellaria (In dis.), Viva-
/'irisellin, Diavolino.
tfl, Idem. La — ieologal: La
teologale. Virtii, divinna ! :
divina! Fior de virtu: Fior
"tCi. La virtii de I'asen: La
Dza. 9 « ^/ g*d ona — in di
'.h*el periss pii » : « Chi ha ar-
parte ». In virtu de la san-
letta : In causa della miseria.
De la neeessitaa se fdk virtu :
3ce88itj\ si fk virtu.
rirtudS; Virtuoso. (CIt.) « L'e
mm vtrtuos » : « E un omo
DSO». I Ona volta e^era il
de* virtuosi: Una volta c' era
f^ de' virtuosi.
Virtuosdn , Virtuosissimo.
minga la virtuosonna ehe
noasi » : « Non far troppo la
osa con me, via».
, Viso. Vis de Idrta : Viso di
lotta. Vis de ease (volg.J :
di c... o Mascalzone. in. L^h on
vis efe... » : « Egli h una caro-
V^lsavi (D. Fr.), Visavi. « In
\adrilli el g' aveva visavi la
fna )» : « Nelle quadriglie aveva
i la regina ».
It (Volg.). Vedi Avisci,
carda, Tordo magjpore.
cer, Viscere. Sentias a rtigd
viseer: Sentirsi rimescolar il
le. Sugass i viseer: Sputar
a di polmone. (Madre) ii In i
weer » : « Sono le mie viscere ».
(TiscerlbUB (D. Lat.). Pregii
teeribua : Supplicare in visce-
•
conta, Viscontea. Fd. Varma
ita: Camminare a zig-zag.
cdr, Vispo. Visedr come on
Vispo come un peace. Oti
\ viscor e lughii: Un vec-
ko vispo ed arzillo. « Stit sit
* / » (tron.) : « Stammi su al-
ibel (Volg.). Vedi Visibil
iera, Visiera. « Fl bass el g'a-
in eoo 6n elmo c6n la visie-
« II basso poiiiava un elmo
visiera ». La visiera del ba-
(aff.): Vedi Ala.
lg&~lgaa, Dolicchiare e piu
Doliccicare. ^ Me visiga 6n
> : « Mi doliccica un dente )».
idagnucchiare. « T* en ven-
« (Euh se visiga » : « Ne ven-
di ? » « Eh si fa qualohe oosa ».
Vedi Vesiga.
— Vlfllgant, Vescicante. « G^dn
laecaa % — » : « Gli o le applica-
rono i vesoicanti ». — indolent :
Vescicante che non pizzica.
— VlBlgantin, Vlsigantdii, Ve-
seicantiuo, Gran vescicante.
— VlBigndtt, Vescicantino. « Che
vesighett ndios » : « Tu se' un ve-
scicantino ». V. Vessiga.
ViBin , Vicino. (Sost.) I — de
casa: I casigHani. / — in 6n gratu
ligamm (appross.) : Dio vi guardi
da un cattivo vicino. | (Aw.) « L'e
chl — » : « £ qui vicino o presso ».
(Pr.) Chi voRur noRus al visin pien-
ta nos granda e flgh pisdnin: Chi
vol ingannare il suo vicino ponga
I'ulivo grosso c il fico pioeolino.
VlBlonarl, Vision ario. « T« me
parel 6n bell — » : « Tu mi sembri
un granvisionario ».
Vlsir, Visir. C6sse te credet de
vkss ? Fl gran visir ? » : « Credi
forse d'essere il pascih. ? »
ViBlta , Idem. Bigliett de — .*
Carta da visita. Andd. a fa visit .•
Andare a far visite. | La — di
eoseritt: La visita de' coscritti. La
-^ di donn pubblich: La visita
delle prostitute. I — del dotlor o
medich: Le visite del medico.
— yiBitinna, Visitina.
— Visltk-itaa , Visitare. Visits
i sUt gies: Visitar le sette chiese.
I « S6n staa a visita on a^nahaa » :
« Ho visita to un malato o infer-
mo ». \ ^ Al dazi m* tfn — » : « Al
dazio m' hanno fi-ugato ». Visitd,
la mercanzia: Visitar le raerci al
dazio.
— Visitaddr, Visitatore.
— ViBitazidn, Visita ziouc.
Vlsor&-oraa, Pisolare e Appi-
solarsi. « Dopo pranz oo visoraa
&na mezz^ora » : « Dopo pranzo mi.
sono appisolato per una mezz'o-
ra ».
— Visorln, Pisolo. Fd, on viso-
rin : Far un pisolo.
Vlst o ViBto, Visto. (Sost.) « Fl
g'dt miss el so vist » : « Vi appose
il suo visto ». I (Part, di veuerej
« Oo vist! » : « Ho capito! » F chi
s*h vist s'h vist ! : E chi s'6 visto
s' 6 visto. « iS' c mai — 6na bistia
simil}» : <c S'fe mai veduto un asi-
naccio compagno ? »
Vista, Idem.« L'dperduu /a — »:
VIS
— 810 —
VIT
« Ha perduto la vista o Ha man-
4lato la vifita a tingere ». Avhgh la
— che fh hatista : Aver la vista
appannata Opp, Aver gli occhi
<jue non dicono il vero. Avkgh
honna vista : Vederci bene. Bal~
Ih la — ; Abbagliarsi la visto. Ina-
■sjaa la —: Contendere la vista.
Of end la — ; Offendere la vista.
Menh via la —: Abbagliare. Pagd
la •— .* Rallegrare o Appagare la
vista. Quatiass la — ; Non veder
pit! lume o Oscurarsi la vista.
Sbassass la — ; Soemare la vista.
Scuriss la — .* Oscurarsi la vista.
V^hss curl de — ; Essere di vista
eorta. Avegh in vista quaicass :
Avere in vista... A primma — :
A prima vista. A — d*oce : A vi-
«ta d'occhio. A — o a lumm de
nas: A occhio e croce. Gondss vun
de — ; Conoscer uno di vista.
Guarda a — .* Guardare-a vista.
P^rd de —: Idem. MHt in —:
Mettere in vista. Andh sh a vedt
la bella — ; Andar su a vedere la
bella vista. « Tiret de party te me
level la — » : « Scostati un poco tu
in' impalli ». Conoss de — .* Cono-
dcere di o per vista. « Sdnt andaa
a teater a sguramm la — » : « Sono
titato a teatro a saziarmi gli oc-
chi ». <L^hmm faa guarda o — » :
« L'abbiam t'atto guardare a vi-
«ta ».
— Vlstada, Guardata. nDagh
it 6na vistada a sti fceui » : « Da'
tu una guardata a questi fogli».
— Vistadlnna, Guardatina. « M
g*a daa 6na visladinna per com-
pliment » : « Gli diede una — ».
— Vlstds, Vistoso. « L*6 6na po-
pdla bklla e vistosa » : « £} una si-
gnorina avveuente o appariscente
e vistosa ». « JEl passed 6na so-
stanza vistosa » : « Possiede una
rag^ardevole sostanza ». « In del
vestti lee Vodia el tropp vistos » :
« Nel vestire ella odia u troppo vi-
stoso ».
Vistosdll, Vistosetto. « Quel ib
€appellin el me par 6n poo tropp
vistosUl » : « Quel tuo cappellino
mi sembra un po' vistosetto Opp.
E davvero sgargiante ».
— VistosiiiBUi, VistositiV « CAe
vistositaa quella faeciada / » : « Che
vistositk o appariscenza... »
Visual, Visuale. « £1 m'd toll la
visual » : « Mi lev5 la visuale ».
Vit, Vitc. Vit a filagn, a f
lera, a topia, ece. : Vite s fiU
spalliera, a pergola. Pe dt u
Fedale di vite. Piang i vU:
che piangono. « JSl piang e6mt
vit iaiaaa » : « Piango come
vite reoisa ». Taiit o fa vU: '
le viti. L'ommekefa i vit:
tore delle viti. La vU latri
ra i oee: La vito s'lngemnukfl
di anche Vid) | Vit: Yitef""
do a spina). Franeaa denier
Vitato.
Vital, Vitale. Spirit vital:^
rito vitale.
Vitalizia-iziaa, Vitaliziare.
vitalisi€Ui tutta la s6a sm\
« Ha vitaliziato o measo in
lizio I'intero patrimonio ».
— Vitaliziant, Chi fa il
lizio.
Vitalizzi, Vitalizio. Fa
Fare vitalizio.
vitoii, viteUo. m vim n
ficeu de la vaeca: II viteUo
see dalla vacca. | Searp de
Scarpe di vitello. ViMl »
ViteUo patinato. Vitell in
eon palate : Vitello in umido
patate.
— ViUma. Vittima. Vitsk
tima: Fare la vittima. Pm'
lima: Posare a vittima. (
Povera vittima! Idem.
Vitta, Vita. Vitta aUiva:
attiva. — heatta: — beata. —
eianna: Vitaccia. — seden
Idem. Dd sign de viWi: Fan
vo. Fh> vitt de can: Far viti
oani. Fd, hmma vita : Far
vita. Fit Vila de seidr: Far
soelta. Fh la vitta del bealo
Fare la vita del beato poroo.
la — del Miehelazz: Far la
del Michelaccio. Fh^santa:
vita santa. i% — attiva: La^i
di testa. Pod^ minga fei /•
Non reggere la spesa. St
la — ; Logorarsi la vita, i
la billa — : Darsi alia lieta
Correre la cavallina. Sti n
galante: Stai'e sull'amorosa
Podlopodi minga fd/a— ;Nob|
ter reggere o (in altro sensoj
poter piii sopportare un pad
tScuriass la — .• Abbre ' ~
vita. P. £. : « Ogni volta
quella donna me se teurta la
« Ogni volta che la veggo mi
ma la vita an anno ». Vpgnt lai
VIT
— 811 —
VIT
.* Venir in odio la vita. Ves-
phina la vita : Pena la vita.
•a la mia — » : « Vita mia
>, if.O cava — / » : « Sarebbe
? I » « L'h 6na gran — edn tl » :
pur im gran fastidio \^ O la
o la b6r8a : La vita o la bor-
■ondanna in — .* Condanuare
a. Per la —: Idem o Fino
lunta de' capelli. P. E. : Otoc-
n, beviddr, ffiugaddr per la — .*
. (Pr.) -Fm chegh'^ fiaa gh*^
i'in o' e vita o nato c' h spe-
%, Gh'h pussee temp che — .*
>iil tempo cbe vita. La — l'^
iff: La vita h breve. Lavdra
'a la — la vd in mal6ra : Si
ra, Bi lavora e poi si more. |
tdi de — .* Dalla vita aottile.
, longhfStrett de — ; Corto, lun-
tretto di vita. Dormi in — :
aire supino. MHl la zenta in
!)ingersi la vita. Pod^ minga
Ilia — .* Non potere star ritto
vita. Vestii eke vd, hen a la
: Un vestito a vita o che par
ito. Vitla seavhtza : Svelto in
Slagh a la — a vun : Stargli
;ostole. A mezza ^ .* A mezza
I La — d' 6n sant : La vita
santo. Vittaf mort e miracdi :
, luorte e miracoli. Leggeph
t la — a vun : Logger la vita
o. Leg la — a vun: Legger-
el profondo del cuore.
(torla, Vittoria. Ganlit, vitto-
Cant-ar vittoria. Portd vitr-
: Portare vittoria. / Prus-
g'dn avuti la — .* I Prussiani
lo vittoriosi. La — de Porei-
: La vittoria di Pirro od an-
Le nozze di Pulcinella.
Vlttorids , Vittorioso. Vitto-
e trionfant: Baldanzoso, vit-
►8o e trionfante.
btura (1). Vettura. Lhgn de vit-
: Legno da vettura. Vettura
itlaa e per eampagna: Vettura
Dittk e per eampagna.
Yltturascia, Vetturaccia.
Vltturin (in dis.), Vetturino.
!a mancia al vitturin: Dar la
sia al vetturino.
Parola In disuso. In passato signifi-
quello che oggidi e VAnonimaj e in
e qualunque luogo dove si diano
Eze a nolo. II Cherubini sbaglia chia-
ola carrozzaio. Qaesti i Tarteflce che
ica carrozze.
— YlttuTlnatt o Viccinrlnatt.
On pret vitturinatf: Un prete sca-
gnozzo.
Vltaaglia, Vettovaglia. Uasses-
sdr ehe soraintend a la — ; L'as-
sessore che sovraintende alia — .
Vituperl, Vitupero. ^L*h elvi-
tuperi de la s6a famiglia » : « E il
vitupero della sua famiglia ».
Viv, Vivere. — ben , mal , a la
bonna: Vivere bene, male, alia
buona. — a la mitterlanda (in
dis.) : — coUa testa nel sacoo. —
rf' aria , de poesia : Viver tutto di
spirito. — de pan e spua : Vivere
di pan solo o Viver refe rete. —
de rfl in di: Viver giomo per
giomo. — de Pappa : Viver da
principe. — del so : Vivere del
proprio. — d'entrada: Viver di
rendita. — di sd fadigh: Viver
del suo lavoro. — e lassd viv: Vi-
vere e lasciar vivere. Savh fit a
— ; Saper il vivere del mondo.
PocU pu — in di man a vun: Con
lui non ci si vive. | Sidt sul chi — .*
Star all'erta. Save fd a — ; Inten-
dere il modo del vivere. (Pr.j
Chi ben — ben moeur : Idem. Chi
— sperand mceur eagand (volg.) :
Chi vive di speranza muore can-
tando. J}' aria se po minga — ; Di
aria non si campa. Nd gh^h gramm
mestee che a vorhgh tend nd ghe
se viva adree: Vedi Meslee. ^Se —
pur mal a sto mond » : « E una
gran vita questa! » Col — se im-
para: Vivendo si impara. I (Ag^.)
Came viva: Carne viva. Toecd. %n
sul — ; Pungere sul vivo. « St6
fidr el pareva mort ma Ve — an-
mo » : « Questa pianta pareva mor-
ta, invece (b ancoi*a viva ». | (Vi-
vace) « Quell jimu V h tropp — » :
« Quel ragazzo h troppo vivo ». On
bhll eoldr — ; Un bel colore vivo. |
Argent — ; Argento vivo. | (Sost.)
On palazz ednt el zoecol tutl de — .*
Un palazzo dall' imbasamento di
granito.
Vlyattli, Vivacchiare, Campac-
chiare. « ^S^e vivaita / » : « Si cam-
pa ».
Viva, Evviva, Viva. «Fira la
faccia del <«/»:« Viva la sua fac-
cia ». « Ah — Dio /»: «Viva Dio ! »
Viva I'abbondanza : Idem.
Vlyacitaa , Vivacity. « Che vi-
vacitaa in quella faccia/ » : « Quan-
ta vivaoitii in quel viso ».
VIV
— 812 —
VOD
Vivander, Vivandiere. « El «»-
vander del so retfgtm.ent » : « II vi-
vivandiere o la vivandiera del suo
reeeimento >,
Vlvee, Vivaio. — de moroniit :
Piantonaio di gelsi. (Pig.) Vksse-
ghen a vivee : Essercene a bizzef-
fe. « Quell sit Id Ih 6n vivee de bei
tosann » : « Quel luogo h un vivaio
di belle ragazze ».
Vlver, Vivere. N. fr. : « Per el
quieto viver » : « Pel quieto vivere ».
I Vitto. M viver /'I ear : II vitto
e caro. || Viveri. N. fr. : / viver
del militar: I viveri o le vetto-
vafflie.
vize e tutte le parole che I'ac-
compagnano come Vizeprefhtt ,
Visedelegaa, eoc. {ant.).Vedi Vice.
Vizzi, Vizio. Av^gh el vissH de
fh, de d), de giugd, de fumh : A-
vere il o per vizio di fare, dire,
giooare, liimare. Sueffa i vizzi:
Inyiziare. Tmu % vizzi: Redimere
dai vizii. T<bu sii 6n vizzi: Pren-
der un vizio. « Ghe I'd per vizzi »:
« Aver il vizio incallito nelPosso ».
(Pr.) L'ozi Vh el pader di vizzi :
L'ozio h il padre de' vizi.
— Vlziasc, Viziitt, Viziaccio,
Vizietto.
— Vizids, Vizioso. « M fd la
vitta de vizios » : « Fa una vita da
vizioso ».
— Viziosasc, Vizios^tt, Vizlo-
s6n, Viziosaccio, Viziosello, Pieno
di vizu.
Vocabdl, Vocabolo. (Colto) —
delVuso, dijfficil, letterari: Voca-
bolo dell' U80, difficile, letterario.
— Vocabolari, El voeaholari mi-
lanes-fiorentin : II vocabolario mi-
lanese-fiorentino.
— Vocal, Vocale. Aeeademmia
vocal e istrumental: Aocademia
voc.ile e istrumentale.
Vocativ, Vooativo (quinto caso
delle decllnazioni).
Vocazlon, Vocazione. Avh fallaa
la voeazion: Avere sbagliata la
vocazione. Avegh pocca voeazion
de fd el pret : Farsi prete senza
vocazione. « Ghe vaeur una hhlla
voeazion/)*: « Ci vuole una bella
vocazione ! »
. — Vodfera, Vociferare. « Sevo-
ctfera che... »: « Si vocifera cbe... »
-- Vociferazidn, Vooiferazione.
« Ma cosse I'h eta vodferazion f » :
Che cos'fe questa vooiferazione? »
VodvUl (D. Fr.), Vaudeville. « La
eompagniafraneesa che gh'h a Mi-
lan no la dd eke di vodvill » : « Lk
compagnia franccse che recita qni
non da che dei vaudevilles ».
VodUl, Vuoto. Coo vceui: Zuoea
o Testa vuota. A panscia vocuia
(pop.): A ventre voto. « Te podel
ricor ; el post I'h vceni » : « Puoi
concorrere al posto, 6 vacante*.
(Vetturali) « aon tornaa iudree
VfBui » : « Tornai indietro scarieo ».
ViBui de cassa: Vuoto di cassa.
(Pr.) Sacch vcRui el std minga i»
pee: Sacco v5to non sta ritto.
Vouia, Voglia, Gina. Avegh
vmuia de fd, de di : Avere voglia
di tare , di dire. Av^gh vteuia de
nagoU: Essere svogliato di tutto.
Ona vo&uia matta o de n6dli : Gi-
na. P. E. : « Me senti 6na vctuia
matta de dagh ^ualter pugn a quei-
I'asn&n » : « Mi sento una ^na di
dare quattro pugni a qnello sci-
munito, che non ne posso piu ».
Andd via la —: Andar via o per-
dere la voglia. Andd la vasuia finr-
7ia in fdna di culcagn : Passare o
escire oompletamente il ruzzo.
Mandd gid la voeuia : Sputar la
voglia. I Avegh dnava&uia defam-
bros su ihia spalla : Aver una ti^-
glia di lainpone su una spalla.
VcBUlta (Volg.). Vedi V^lta.
VOdUr. !Nf. f r. in dis. : A vaeur a
v<Bur: Quasi quasi.
Vo^a, Idem. Vess in voga : E»-
sere m voea. El Falstaff de Ver-
di el g* a ona gran voga : 11 PaJ-
staif di Verdi e ancora in voga.
Voga-ogaa (P. N.), Vogare.« Vo-
gaven a tutt vogd » (regate) : « Vo-
gavano a tutta forza » (1).
— Vogada (P. N.), Vogata.«^MM
faa ona b^Ua vogada in eanott*:
« Abbiam fatto una bella vogata
in canotto)».
VogUo, Voglio. N. fr.: X'^rte
voglio la std admd in di giardiM
di rh (in dis.), Ora si dice : £1 mi
el std depds a I'uss: L^erba voti^
non nasce che in Boboli (in dJ&L
Vdl. Ehil, Ohe. « F<5t rt » : « Ok,
tu , dh retta ». Old : A te. « I'*,
(1) Nel senso di mostrare cnx'^^to • ia
dis. E cosi dicasi di Vogada n«l «enao A
scorruccio e AeilVAndd a Voghera eh* II
Cherubim tradasse non «o come; ~" ~
nare, che vuol dir tatt*altro.
vol
— 813
VOL
', edme la femmf » : « Ma, dico
a che gioco si gioca? o come
'acoiamo ? »
olA, Viiotare. Voiadent:\ev-
B in... Void, f<Bura: Versare
.. Toid flrto.* Veraare. Voiagio
bev: Mesoere e Versar da bere.
id sdra: Versar sopra. Void el
s: Spifferare. Void el saeeheU:
bare il sacco. Void el bdrstn:
bare la borsa.
olabOTSlxi, Votaborsa.
'oiamxn, Votame. Pien de vo-
im (sob.): Pieno di Totame.
U vol: Pigliar la palTa al balzo.
'd al vol: Tirar a volo o a frul-
On vol de passer , de stomH :
0 stormo di passere, di stor-
li.
- V0I&, Volare. An mai poduu
vd la maiiera de void : Kon s'^
vato ancora il segreto di vo-
3. Aviigh el eervill che vola : A-
e il cervello che vola. On ea-
1 eh* el tola: Un cavallo che
a. (Pr.) HI temp el vola : II tem-
vola.
- Volada, Volata. Cavai de vo-
a (la pariglia dayanti) : Cavalli
v^olata.
- YoUtdegh, Volanda, Spolve-
farina minutissima).
• Voladlnna* Volatina.
• Volant, Volante. Artiglieria,
adra, p6nt volant: Artiglieria,
adra, ponte Tolante. Fceui vo-
\: Foglio volante (Macchine),
ano.
Volantiii, Volantino (1), Ba-
3ino.
Volapizk (P. N.). Volapuoh.
- Vh sbasii: II volapuk ha fi-
VolatU, Volatile.
olentaa ( Volg.). Vedi Volontaa.
Olgar, Volgare. (Civ J jyira
ar: L^era volgare. |« m g'd di
%er molto volgar » : « Ha dei
11 volgarissimi ».
Yolmrment, Vol^armente.
dllnTvolano (2),Misirizzi. Oiugd
Volantino a Fir. son chiainaii 1 pic-
domestici cbe servono di riohiamo.
La Crusea nota che Volano in que-
Mi«o i volgare errore, c che si deve
Volante.
nl volin: Giooare al volante o al
Misirizzi.
Volontaa, Volenti. «i>e s6a
spontanea — » : « Di sua sponta-
nea volont^ ». « T/^ pien fie bon-
na volontOM » : « £l pieno di bona
volont^ ». Min^ira e pan a vo-
lontaa : Minestra e pane a volon-
tJi. Oontro — .• Contro volontJk. /
so ultim — .• Le ultime volout^.
— Volonti (A), A volontJi. (Mi-
lit.) Portd el fusill a volenti: Por-
tar il fucile a volontk.
— Volontera, Volontieri, Vo-
lentieri. Pu ehe volontera : Piii cho
volontieri. « N*avria faa a men
volontera )in « N'avrei fatto — di
meno ».
— Volontarl, Volontario. Arro-
lament de volontari : Arruolamen-
to di volontarii.
— Volontariament (P- N.), I-
dem.
V6lOTan (D. Pr.), Vol au vent,
« Oh^era di volovan edi trifdl ee^
eeUenti » : « C'erano dei pasticcini
di sfogliata ripieni di tartiifi squi-
siti ».
Vdlp, Volpe. La tana de la — :
La volpaia (montagne pistoiesi)
La tana della volpe. (Fig.) « L'e
6na volp vhggia » : « £2 una volpe
vecchia o un vol pone ».
— Volpin, Volpino, Volpicino.
Can volpin: Cane p6mero.
— Voip6n , Volpone. « Uh &n
volpon ehe gh^en std su pu »: « £
un gran volpone o volponaccio >».
Volt, Volto. (Pr.) Ona man lava
Valtra e tutt e do laven el v6lt:
Vedi Faeeia,
Vdlt (Muratori), Volta. V6U real,
a lun^tla, a cupola: Volta reale,
a lunette, a cupola. (La gente ci-
vile dice V61ta) Stanza a volt :
Stanza a volta.
— Yoltln, Picoola volta.
Ydlta, Volta. Vun a la — .• Uno
alia volta. Ona — per un : Una
volta per uno. Ona robba alia — ;
Una oosa per volta. Volta per — :
A volta a volta o Volta per volta.
Per una — tant: Idem. B6n do
volt: Bono tre volte. Ona — gh'e-
ra...: Cera una volta. Fassel min-
ga dl dd volt: Non se lo far ripe-
tere Opp. Non intendere a sordo.
I (Tipogr.) Bianeh e — : Bianca e
volta. Dd la —: Voltare o Dar la
voita.
kco, ahachm
lie, ab€M
>acaref molind
>aceliiare, pertegdi,8baHgidi...
>aciiiare, inorbi
>adare, /d atlemion
>a^lio, eror
>aiare, baid
>amo, usellf stanza 8ul tece
>aiata, la minee
)alliiiare, fd sti in mugg
>allottare, fd sii
)andoiiare, abbandond
>andoiio, abhandon
>arbagUameiito, inorbiment
>arbagliare, fa perd la vista
>arbicare, mett i radis
)ataiffar8i , taccd lit , fd sotta
7o\g.)
>aru£[io, baruffament
)as8are, slmssd
)as8o, gid
)a8tante, che Vh assee
)astanza, aasee '
)atteTe, sbtUt gio
)attiinento, abbattiment
)attuto, abattuu
>ecedario, abhecedari
jellimento, abbelliment
)ellire, fd diventd belt
)everarej dd de bev
^everatoio, navell
)io), abeee
>igliamento, toalett, vesHi
ngliarsi, fd toaletl
)iiidolare, fd su
)oocamento, abboeeament
)occare, boeed
>occato, ahboccaa
>onacoiare, iird gid
)onamento, eihbonament
)Oiiare, abbond, associd
abbonato, alfbonaa
abbondante, abbondant, eke erestt
abbondare, abbondd, cress
abbonire, jfd bon
abbordare, abordd, ineontrd
abboracciare, fd come THo voeur
abborracciatura, robba fada im-
pressa
abbottonare, bottond
abbottonatura, bottonadura
abbozzare, sboszd
abbozzaticcio, traa Id
abbozzoj sbozs
abbracciamento, brasciada
abbracciare, brazed sii
abbrancare, braned
abbreviamento, scurlament
abbreviare, scurld
abbreviativo, che seurta
abbreviatura, abreviadura
abbronzamento, gremadnra
abbronzare, gremd
abbronzire, diventd moro
abbrouzito, diventaa lenc del sol
abbrucciacchiare, brusattd
abbruciare, bt^usd
abbrunare, mett el lutto
abbninire, fa diventd tenc
abbru8tolimonto, brustolimenl
abbru8tolire, brustoll
abbmtire, fd diventd bestin
abbuiare, fd scur
abburattare, buraltd
abbuzzire, sentiss pien
abbiizzito, pien edme 6n porch
abdioare, abdicd
abdicazione, abdicazion
aberrazione, aberration
abete, pin, pescia
abietto, Vultim di omen
abile, abil
ability, abilitaa
ABI
— 826 —
ACC
abisao, abiss
abitabile, ehe se p6 stagh de ed.
abitante, abitani
abitare, ahitdt
abitazione, abitctzion
abitino, veslidin
abituare, cuatiefii
abitudine^ ixbiltidin
abiura, ntrcUiazion
abluzione, hagn regolaa
abnegazione, aacrijizzi
abolire, aboil
abominare, odidi a mort
abominazione, aboniincusum
abominevole, abominevol
aborrimento, aborriment
aborrire, aborri
abortire, abortl
aborto, aborts disperaa
abusare, abusii
abusivo, abusiv
acoadere, sueced
aooaduto, el fait
aocagionare, dd eolpa
aocagliare, eaqgih
acoalappiacani, eiappacan
acoalappiare , Ingannh , Cxapph
col lazz
accalcare, fd ealca
aocampare, eieeampd
aocampionare, campiandt
aocanimento, 6n oai de can
acoanirsi, ineagniss
accannatoio, ineannad&r
accannellare, Uieannd,
accanto, a pres, de fianch
accapaooiato, stordii (pea)
accaparrarej caparrh
aocapigliarai, eiappeusper i eavei
acoappatoio, roeehelt
accappiare, fd dn eabbi
acoapponare, eastrit i gallett
aooarezzare, earezzd,
acoarpionare, carpiond
acoartocciare,/a in d'6n seartozz
accartocciatura, seartozz
accasare, mett in cd vun
accasciare, Itusass andd
accattabrighe, litigador
aooattare, cercd la caritaa
aocattato, tiraa sii
acoatto, rieav di earitaa
accattone, poverett
aooavalciare, std a eavaUon
aocavalcioni, a eavallon
aocavallare, incavalld
acoavallatora, ineavallament
ftcceoamento, inorbiment
aooecare, inorbi
*ccecatope, vun ehe inorbiss
acoelerare, anda pussee in p\
accelerato, pussee m premga
accendere, pizzd
accendigliolo, robba per pizza
acoenditoio, eanna per rivagA
pizzd
aooenditore, lampedee
aooennare, fa segn
aocentare, aceentd
aooento, accent
accentrare, aceentrd
accentuare, aeeentud
accerohiare, mett i sere
acoerito, ross in fcLcda
accertamento, aeertanient
aocertare^ aceerUlt
aoceso^ puizaa
acoessibile, ehe sepb andd denier
accessOy access
aooessoriOj accessori
aocetta. stgurin
aooettaoile, ehe se pd aeceUd
acoettante, aeeettant
aocettare, aeeettd
accetto, gradii
acohiappare, eiappd
acohiappato, eiappaa
acohitare, mett el fro/tn
acoia. auda
acoiabattare, lavord a la miltt
landa
acciabattone, ehi fa dn lavori
la miiterlanda
acciaooare, sehiseid
aociaocinarsi, lavord de gran
mura
acoiaoco, ineomod de malatiia
acciaino, azzalin
aooiaio, azzal
acoiapinarsi, fass in quatier
acciarino, azzalin
aociarpare, fd impressa
aocidentale, accidental
acoidentato, addentaa
accidenfce, aecident
accidia, deidia, pigrizia
aocidioso, fiscia, pigher
aooigliarsi, diventa seri
accilecoare, lusingd
acciDciguare, strafoid
accingersi) mettes adree
acciottolare, rizzd la strada
acoiottolato, rizzada
acciottolio, rizzadura
aociuoohire, restd eome ddeeh
acciu£fare, ciappd per el zaff
acciuga, ineioda
aociagata, salsa de ineiod
accivettare, lusingd
aoclamare, aeelamd
ACC
837 —
ACC
olamazione, acelamazidn
lolimatare, aeelimatdi
icludere, mett denier
^oocaa^, fagheUi a vun
(ooccolarsi, acrusdeiss
>oogliere, ricev
Msouto, dipendent, ehe sta sem-
per insemma
30ollare, aeeolii
scollatario, aeeollatari
Bcollatura, scolladura
Bcollo, aeeoll, aeoll
Boolteilare, cortelld sii
cooltellatore, ehe dopra de spess
el eorteU
ocomandatario, aeeomandatari
ccoiuiatare, sdluddt in partenza
.ocomoda, eavall del Ghinella, eo-
modin
kooomodamento, aeeomodament
kcooxnodare, eomodd
kccomodatura, giusttidura
kooompagnamento, ttecompagnc^-
ment
iooompagnare, eompagnd
kocompagnatora, pandan
ikooomunare, mett in comun
ftcoonciare, eanseiA
Aoconciatura, pettimidura
Bhcconcio, eonseiau
Ehooondiscendere, di de «i
acconfarsi^ andd ben insemma
acoonsentire, di de «i
accontentare, eontentit
acconto, aeunt
accoppare, eoppd,
acooppiamento, e6bbiament
aoooppiare, edhbtdt
accoramento, mizgdn
accorarsi, easciass
aooorciamento, seurtada
aocorciare, seurtd
acoorciatoia, strada pitssee eurta
aocordare, ineordd
aocordatura, ineordadura
accordo, aeord
accorgersi, aeorges
accorgimento, fiirharia
aooorrere, e&r
accortezza, satl /&
acoorto, furb
accoBciarsi, teruseiass gib
aocostamento, fasa areni (pop.)
acoostarsif vegnx ««nn
aooosto, areni (pop.)
acooetumarsi, assuefass
acooyaceiani, mkttess a la edeeia
accozzaglia, miss m,ase
aocozzare, melt insemma
acoreditare, aeereditd, ,
accreditato, aeeredUaa
accrescere, eress
accrescimento, eresstida
accucciarsi, metles in la edccia
accudire, tend a...
accumulare^ fa sti
accurato, diligent
accusare, aceusdi
acerbo, aaerb
acero, acer
aceto, asee
acido, acid
acidume, a^iditaa
acino, gandolin
acquaio, lavandin
aoquaiolo, etie vend Vacqua
acquata, acqtuida
acquatico, aequo tick
acquattarsi, sta quaee
acquavitaio, aeqttavitee
acquavita, acquavitta
acquazzone, sluseia
aoquedotto, canal
acquerello, aquarell
acquerugiola , acqtietta , piovis-
netta
acqiiietare, quiettd
acquirente, aequirent
acquistare, aquistd,
acquistato, compraa
acquisto, aquist
acquitrinoBO, con sotV acqua
acquolina, saliva
acquoso, €icquos
acrobata, saltador
aorostico^ acrostich
acume, fior de ingegn
acuminare, gtuszd
acustico, aeitstieh
acuto, aeutt
adagiare, mett gid con riguard
adagino, adasin
adagio, adasi
adamo. atiamm
adattaoile, adattabil
adattare, adattdt
addarsi, aeeorges
addaziare, dazid
addebitare, mett a debit
addensare, rend spess
addentare, cagnd
addenteUato, attaceh
addentrasi, addentrass
addentrOf ilenter sossenn
addestrare, insegndt ben
addetto, adeU
addietro, adree
addio^ addio, eiao
addinttura, adrittura
addirizzare, driszd
ADD
— 828
AlPf
addirsi, convegnigh
additare, segnd, indied
addizione, sdmma
addobbamento, adobb
addobbare, adohbd,
addobbo, adobb
addolcimento, indolzimeni
addoloire, indolzl
addolorare, fd dispicui
addolorato, addoloraa
addomandare, domandit
addomesticabile, he se po* dome^
aticii
addomesticare, dotnestieii
addormeDtare, indormentd
addormentato, indormentaa
addossare, melt adogs
addosso, adoss
addottopare, /A dottor
addurre, cith, mett inanss
adeguare, spiand, fa egual
adempimento, adempiment
adempire, ademp\
aderire, vess del parer
adesoare, lusinga
adesso, adesa
adirarsi, inrabiss
adirato, rabbiaa
adito, j>a88agg
adocchiare, dopgid
adolescente, ptvell
adombrare, jd ombra
adontarsi, avenn a mal
adoperare, doprd
adorabile, adorabil
adorare, adord
adornare, ornd molto ben
adorno , eon di bet guamizioji
adottare, adottd
adottivo, adotliv
adozione, adozion
adulare, dd el savon
adnlatore, adulatdr
adulazione, adulasidn
adulterare, falsified
adulterio, <multeri
adulto, madur, caleaa
adunare, riuni
adunco, aquilin
adunghinre, mettegh su i ona
aereonauta, ehe va su in ballon
ata, soffoeh
atfabile, affabil
affability, affabililaa^ gentilezza
aftaccendarsi, truscid
affaccendato, che g'd su i trusc
atfacciarsi, presentass a
affogottare-ato, fa su fagoll, fa-
gottaa su
citi'aldellare, laid gid
aifamare, ridu a la famm
att'amato, sbiocch
aft'annare, dd disjnese grass
aftannato, eon eU gross dispi
afi'anno, dispiesi gross
affannoue, iruscion
affardellare, fd 6n fagoU
att'arone, affar&n
aft'arsi, convegnl
affaniccio, aj^arusc
atfascinante, ehe inatnora, che
Idcehf
affasciuare, ifiamord
aftastellamento, miss niase
aft'astellare, fa confusuSn
affatioare, fadigd
aifatto, affaU
aft'ermare, dX de s%
attermativo, affermaliv
affermazione, affertnazidn
aflterrare, eiappa eon forza
affettare, taia gid a fHl
att'ettato, afeltaa
ati'ettazione, affellazion
ati'etto, amor
aft'ettuoso, ajfeltuos
aft'ezionare, fa ciapd amor
ati'ezione, afezi6n
affibbiare, afibbid
affidare, eonsegnd
affievolire, divenld debol
affiggere, melt fmura
affigUolarBi, fiolass
aiUlare, mola
aftilato, che iaia, ben inolua
aflinare, find
affine, afin
ailiuit^, afiniiaxL
aliligsioue, a^ssion
aiiisso, avvis
affittaoamere, refilto (pop.)
aflittare, affiitd
aDitto, ajffiii
affittuario, affi.iluari
aftiiggere, easeiass
aMitto, eont 6n dispiese
aiflizione, dispies^ gross
aiiiuii>e, vegnl to»Ua getii
atibcare, roventd
aiibgare, negd
attbllare, fd folia
aft'ondare,* fondd
aftoBsare, fd di foss
aft'rancare, franed
aft'rancatura, affraJictidura
alfranoazione, aj^rancazidu
ait'ranto, straech mart
affratellare, fa diventu come ft
dei
att'resco, affrksch
APP
— 829 —
AGI
atrettare, fa fd, prest
tirettato, faa tropp in presea
Uricana, african (dolce)
Srioano, african
ft'rontare, andUi incontro
ftronto, afront
ft'umicare, afumieh
Sumicaturaf fumigadura
iiiisolato, 8uUil
t'ta, veasighetla in bocca
gente, agent
gevolare, fa facil
geTole, facil
ggajiciare, sard su
ggettivo, aggetliv
gghiacciare, giaazh
gghindarsi, mhttes in ehieehera
ggiogarOf vi^U sott i bc&u
ggiratore, imhroion
ggiudicare, aggiudicit
ggiudicatario, agiudieaiari
ggiudicazioue, aggiudieazion
ggiungere, gionta
ggiunta, aggionta
ggiuntare, gionta
ggiuutatiira, gioniadura
ggiiistabile, eke se pd gitutd
ggiustameuto, a^giustament
ggiustaro, giusta
ggiustatezza, auUa misura
ggiustatura^ giusladura
gglomei'araij aglomerass
ggobbire, dtventd gmiiAb
ggomitolare, fa su in remisell
ggottare, gotta
ggradimeuto, piesi
egradire, gradl
ggrafiiguare, sgraffignd,
ggrancnire, vegn\ el ranf
ggrandire, sgrandl
ggrapparsi, taecass
ggravamento, aggravament
ggravare, aggravd
ggravante, aggravant
ggrario, agravi
ggraziare, dd grazia
ggraziato, ehe g'a grazia
ggregare, aggregd
ggressione, aggression
ggressore, aggressor
ggnDzire, fa i piegh
gg7'ottaref fa la faecia seura
ggrovigliarei, ingaHncus
ggrapuare, aggruppd
gguagiiare, uguaghd
gguautare, brancd
gguato^ trappola, tradiment
ggueiTirsi, aguerriss
gnero, agher, hrttseh
ghetto, stringa
agiatezza. viv polidy comod
agiato, eke sta hen
agile, agil, svelt
agility, svelteeza
agio, eomod
agire, agl
agitare, agild, seeudi
agitazione, agitazidn
aglio. ai
agnello, a^nell
ago, guggta de ctwi
agognare, desiderd fort
agonizzante, ai ulHm
agonizzare, agonizzd
agoraio, guggiro&u
agosto, agost
agricoltore, agrieoltor
agro, bruseh
agrodolce, dolz e bruseh
agrumij agrumm
agucchiare, sguggid
aguzzare, gtizzii
aguzzino, tigdzzin
aguzzo, gvzz
aia, era
aire, andd
aitante, robust
aiutare, iuttd (pop.)
aiuto, aiutt
aizzare, dd sott
alacrita, honna volontaa
alamari, alemar
alano, can de eaeeia grossa
alari, brandinaa
alba, el primm eiar del dl
albagia, superbia
albeggiare, albeggid
alberello, bogettin
albergare, dd alogg
albergatore, albergator
albero, pianta
albino, albin
albume, eiar d'ceuv
alcool, spirit de vin
alcova, arcova
alcuno, vun
alliabeto, alfabhtt
alfiere, alfer
alienare, vend
alieuato, matt
alimentare, dd de mangid
alimento, aliment
alito, flaa
alacciare, lazzd
allacciatura, lazzadura
allargare, stargd
allampanato, magher e smwrt
allarmante, aUarmant
allarmarsi, aUarmass
allattare, alattd
ALL
-830 —
AMA
alleato, alleaa
alleocomire. fa vegni vmuia
allegare, alltgh
allegazione, allegazion
alleggerire, slegeH
allegorico. allegorich
allegro, alegher
alleotare, mollii
allestire, preparh
allettare, dd, sott
allevare, alevd
allevatore, allecetdor
alleviare, slegerl, saravd
allietare, fit diventa alegher
allievo, aliev
alUgnare, vegiit ben
alloccoj loroech
alloouzione, alloeuzi6n
allodola, lodola
allogare, melt a post
alloggiamento, aloggiament
alloggiare, aloggid,
alloggio, alogg
allontanare, slontanin
alloro^ Uior
allucoiare, luceid
allucinaziono, alhteinaziihi
alludere, alua
alUingare, slongd,
allungatura, sldngetdura
allusione, allxtsion
almanaocare, almanaeedi
almanaoco, almanaech
almeno, almen
alpino, alpin
altalena, altalenna
altare, altar
alterare, alterd,
alterazione, alterazidn
alteroare, laeed lit
alterco, lit
alterezza, boria
alternare, altemdt
altero, superb
alticoio, mezz fad,
alto, alt
altrettanto, altertant
altro, alter
altroch^, alterehh
altrui, di alter
alveare, alvear
alzare, alzdt
alzata, alzada
alzato, alsiaa
amabile, amabil
amalgamare, amalgamit
amante, moros
amare, vor^ ben
amareggiare, fd dispiash
amaretto, amareti
amaro, amar
amarognolo, amarin
amatore, amatdr
amazzone, amiiszon
ambaBoiata, ambascictda
ambasciatore, amhctscittdw
ambiente, ambient
ambiguo, ambigov
ambire, desidera
ambizione, ambizi6n
ambizioso, ambizids
ambrosiaua, amhrosi€Lnna
ambulante, ambularU
amichevole, amiehevol
amico, amis
amido, amid
ammacoare, nuu^eit
ammaocatura, mtzeeadura
ammaestrameiito, esetnpi
ammaestrare, tra fceura
ammalarsi, amaltiss
ammaliare, instriii
ammanettare, mett i maneti
ammanire, prepard
ammansare, fa diventit hon
amroassare, ja sit... fen
ammasso, amass
ammatassare, fa su I'eueia
ammattimento, inmalitnent
ammattire, inmatti
ammattonare, m^tt gxQ i auadi^
ammattonato, paviment de tai
ammazzare, mazzdt
ammazzasette, m^tzzasett
aiumettere amett
ammiccare, sbireiii
amministrare, amministrd
amministrazione, amminisit ^
amminiBtratore, amtninistradt
aramirabile, ammirabU
aiumiraglio, ammirali
ammirare, amird
ammiratore, ammirador
ammirazione, ammirazidn
ammissibile, ammissibil
aminissione, ammissidn
ammobiliamento, niobiHament
ammobiliare, mobilid
ammodo, comifd
ammogliare, cut o tmu miee
ammollire, mollified
ammonimento, eoressidn
ammonire, eoreg
ammonito, amonii
ammontare, riess, sommd
ammonticchiare, fa sti
ammorbare, morbd
ammorbidire, fd divenid mm
ammortire, levd forza o...
amxnortizzare, ammoti^aatd
AMM
— 831 —
ANN
kinmorzare, smorzd. ^
•mmuocliiare, mueddt
kinmiiffire, muffl
immutolire, perd la parolla
Pino, amm, amiscitBu
finorazzo, bruUa rekusidn
rinore, amdr
•moreggiare, fa Vam&r
iinoroso, mords
.mpiezza, grandhsza
.mpio, grand e largh
jnpliare, agrandl
.nipoUa, impoUa
imputarOf taid, via
jnputazione, amputazi&n
,nfufabeta, ehe sa ni^ leg n^ seriv
inalizzare, analiezd
jiarchioo, anarehieh
jiitra, aneda
.nca, fiaeh
jiche, anca
jicbra, ancamd
kiidana, andanna
jidante, andant
kiidare, andd
kndata, atidada
jidatura, andadura
jadirivieni, andd. e vegni
jadito, andit
jieddoto, storieUa
jiello^ anell
jieunsma, c6lp
jtfibio, anfihi
.nfiteatro, anfiteater
ngelo, angiol
ngheria, atigaria
ngina, anginna
ngiolino, angiolin
ngolo, angol
ngoloBO, angolds
ngosoioso, ben dolords
nguilla, inguilla
ngustia, poech past
ngustiare, dd fastidi
ngusto, strett
mmale, animal
nimare, nnimd
nimella, laceett
aimoso, eoraggios
nisetto, anieelt
nnacquare, mett de Vaequa
onaBpare, gestieoUk
anaspicare, gestieolA
onata, annaaa
Djiebbiare, vegnl la nebbia
nnegare, nega
onerire, diventit negher
anessione, anesaidn
oiiesso, aness
anidare, fit el nid
amiientarej ridu in nient
anniyersano, anniversari
anno, ann
annodare, fd el grdpp
annodatura, lazzament
annoiare, noid
annoiatore, zuppaddr
annotazione, nofa
annottare, diventd nott
annoYorare, cunidt
annuale, annual
annualira, annvalitaa
annuario, annuari
annullare, anulUt
annunziare, andmid
annunzio, an&nai
annuo, anual
annusare, usmd,
annuvolare, diventdi nivol
ano, bus del cuu
anomalia, irregolaritaa
anonimo, anonim
anormale, fceura de regola
ansare, banfd
ansietjt, ansiet€ia
ansimare, banfd
ansioso. ansios
anteoedente, antecedent
antenna, antenna
anteporre, melt davanti
anteriore, ehe std denam
anticaglia, robba veggia
antioipare, antieipd
antioipazione, anMeipixzidn.
antico^ antieh
anticnsto, anUerist
antipasto, anUf>ast
antipatico, antipatieh
antiporto, antiport
antiquario^ antiquari
anulare, did longh
anziano, anzian
apatia, indifferema
ape, avi
4p^rto, avert
apioe, eolmo
apologia, apologia
apologo, apologh
apoplessia, apoplessia
apoplettioo, apopletich
apostata, rinegaa
apostolo, apostol
appa|i^re, sodisfd
appaiare, eobbia
appaltare, apalth
appaltatore, apaltaddr
appalto, apalt
appannare, pandt
apparato, preparamewt
apparecomare, pareggiit
APP
— 832 —
APR
]
»)>parecohio, apparecc
appareuza, aparema
apparire, compari
appariscentef vintos
ai>parizione, aparisi&n, fantasma
appartamento, appartament
appai'tarsi, tirass de pari
appartenere, apartegni
appassioDarai, ciappd pcissi&n
appassire, passH
appellarsi, apellasa
appello, apetl
appena, apenna
appeudere, taceii su
api>eBtare, impestd,
appetito, appettiU
appianare, eomodd
appiccare, iinpiccct-
appiccicare, tacea a la helVh mii
appicco, pretest
appigionare^ fttta
appigionarsi, de fittd,
appigliarsi, taccass a
appiglio, pretest
appioppare, holognh
appicolarsi, ciappa sogn
applaudire, aptaiidl
applioare, aptied
applicato, aplicaa
applicazione, aplicazidn
"ppoggiarsi, poggid
ftppof gio» appogg
appoUaiarsi, meiles sul bastion
apporre, meit
apportare, portd,
apposto^ a posta
appostarsi, curd, vun
apprendere, impard
apprensioue, appression
appressare, tira visin
appresso, apress
apprezzamento, givdizzi
apprezzare, apprezzd
approdare, andd a riva
approffittare, profiltd
approfondire, approfondt
approntare, prepara
appropriarsi, fa diventd so
approssimare, tird visin
approssimativo, approssimativ
approvare, approva
api)rovazione, approvazidn
appuntamento, appuntament
appuntato, appuntcta
appuntellare, puntelld
appuntino, precisament
appuiito, ne pii ni men
appurare, vedegh dent
appuzzare, fd spuzsd
T>rile, aprtl
aprire, dervi
aquilare, cometta
arabesco, arabesch
arabico, arahich
araldico, araldieh
arancia1»f aequa arancio
arancino, azerb
arancio, naram
arare, ard
aratro, araa
arazzo, arazz, drapp
arbitrario, arbitrart
arbitrio. arbitri
arbosceilo, niantesella
arbusto, arhust, piatita bassa
areata, are€uia
archetto, arehett
architetto, arehiteli
archlvio, arehivi
arcigno, dannaa
aroione, sella
arcolaio, bicoeca
ardere, brusd
ardimentoso, ardii
ardire, ard\, eoragg
ardore, fagositaa
arduo, aijfieil
arena, arenna
arenoso, sabbios
areostato, ballon
argano, arghen
argilla, terra erea
argomentare, portd di reson
arguire, supponn
ar^tezza, snirit, finezza
ariditib, seeehezza
arieggiare, someid
aringa, rengh
aristocratico, aristoeroHch
arleccbino, arleeehin
arma, arma
armadio, armadi, vesiee
armaiolo, armircsu
armare, armd
armatore, amwdor
armeggiare, confondes
armeg^ione, confusionari
ai*monio, armonidm
arnese, ames
aromadoo, aromatieh
arpione, eanehen
arrabattarsi, truscid
arrabbiare, inrabiss
arrampicarsi, rampegd
arranoare, taptigeia ai zopp
arran^iare^ rangid
arrapinarsi, fass in qualter
arredo, parament
arrembato, inrangkii
arrenare, andd pu avami
ARR
— 833 —
ASS
adersi, ced
stare, arresla
ato, arrest
bra to, arreiran
rehire, diveiiidt acidr
i^are, arringa
»cliiare, ris^cik
7'are, arrivh
cbire, andd, ffid la vda
eante, afaectadan
»mineiito, arrolametit
>lare, arrold
»B8ire, diventa ross
»Btire, ro8l\
»Bto, ro8t
»tare, mola
>tiiio, moletta
>toiiaare, roionda
>ve8ciare, voUd sii, foRura, ece.
iiffare, voltd. sott aora
u^^inire, diventd ruggin
uvidire, fd. diventd ruvid
3fattOj artefaa
Lcolazione, arlicolazion
ioolo, arlicol
ifizio, arlifizzi
igiano, operari
iKlio, sgriff
;iIlo, visp e lughii
lella, 8oU sella
)endente, ascendent
tensione, ascension
»eB80, ascess
da, sigurin
(iugamano, servietta, stigaman
(iugarcj suga
iiugatoio, stua
dutto, suit
loltare, aseoltd
»olto (porgere), dd atrd
jrivere, ealeoUi
Issiato, asjflssiaa
naggine, eialismo
no, asen
>ettaTe, spettd
i>etto, aspett
i>irante, aspirant
>irare, asptrit
?o, asp
[>rOf sbr<Busger
iaggiare, sfiggiii
iaggio, assagg
saij sossenn
salire ed asBaltare, eusalth
saporare, fovori
lassinare, assassinh
gassinio, assassini
le, assa
iieeondare, andii adree
^diare, assediii
assegnamento ed nssegno , asse-
gnament
assegnare, assegnd
assennato, bravo
assenso, assens
assentarsi, andd via
afisente, assent
assentire, di de si
assenzio, absent o absenzi
assentire, convegni, d\ de si
asseragliare, sard
assessore, assessor
asseetaref mett in ordin
assetato, cAe g^d set
assetto, ordin
assicurare, assicurd
assiderato, gelaa
assiduity, eissiduitaa
assiduo, assidov
assieme, insemma
assistente, assistent
assistere, assist
assito, assada
asso, ass
assooiare, assodd
associazionc, assoeiazion
assodare, assieurass
assoggettare, mett sott
assolto, assolt
assolutorio, assolntori
assoluzione, assoluzion
assolvere, assolv
assomigliare, someid
assonnato, pien de sogn
assopimento, assopimmt
asBopire, mett in tase
assorbire, asorbi
assordamento, insordiment
asBordare, insordl
assortito, assortii
asBottigliare, sutiglid
asBuefare, assuefa
assuefazione, asuefazion
aBBumere, assumm,
asBunzione, assumion
asBurdo, assurd
astenersi, astegniss
astensione, astension
astiare, eontrarid
astio, asti
astioBO, astios
aBtratto, astratt
astrazione, asintziofi
aBtniBeria, robba astrusa
astruBO, €uiru8
astuccio, stuee
astuto, ftirb
astuzia, furbaria
atayismo, Vin/lttensa di so vice
ateo, 6n negher (pop.)
ATO
- «W —
AVA
atomo atdni
atrio, atri
attaccabriglio, lilighin
attaccapanni, omett
attaccamento, aitaecamenl
attaccaro, taced
attaocaticcio, eke taeea
attaocatura, tcuieadura
attecohire, t€u>eii
atteggiare^ eUt i gest a 6na figura
atteinpato, vhggioitell
attendere, speltd
attendibile, attendibil
atteuersi, tegnUa a
attentamente, atentamenl
atteutare, atlentd
attentOf altent
attenuaute, attenuant
atteiTare, trd in terra (pop.)
atteri'ire, fa pattra (pop.)
atticciato, grassoU
attiguo, ve8in (pop.)
attillarsi, mettes in chiechera
attillato, in galla
attingere, eavh aegua
attirare, atlird
attitudine, altitudin
attivo, attic
attizzare^ pizzdt
attizzatoio, foghee
atto, att
attonito, atupii
attorcigliare, intorcid
attore, aWor
attorniare, attornid
attraente, attra^nt
attrarre, tird
attraversare, traversd
attra verso, tr avers
attrezzo, attrezz
attribuire, atribul
attuale, attiial
attuare, mett in opera
attutire, amorzd
audace, cora>ggios
audacia, tolla
augurare, augurd
augurio, auguri
aumentare, cress (pop.)
auiuento, aumenl
auBtero, molto seri
autentioo, autentich
automatico, autonmtieh
autore, autor
autorizzare, autorizsd
autunno, autunn
avauzamento, avayizament
avanzare, vegnl inatis
avauzato, avamaa
avanzo, avanz
aTanzume, vamause
avaro, avar
avello, sepoleher
avere, ave
aTido, seiatton (pop.)
avoriOf avori
awallare, avvalld
awalorare, dd valor
avTaxnpare, infiajnind
awantaggiare, cLd vanlagg
avvautaggiato, eke g' a vaniugf
avvedersi, aeeoryes
avredutezza, gran ceuee (pop.)
aweduto, aveauu
avvelenare, avelend
avveDimento, awenitnent
avventato, sventaa
awentatezza, svet^tatezza
awentizio, avventizzi
avventore, awentor
avventurare, ris'cid
avverare, vm^ se V^ vera (pop.)
avverbio, avverhi
avversare, dd eontro
avversario, avveraari
avversione, awersion
awersit^, disgrazia
avverso, eonirari
aYTertimento, avvertitnent
avvertire, avvertl
awezzare, asstiefa
avvezzo, assuefcLa
avviare, mett tn strata
avviato, aviaa
awicendarai, dass el seambi
awicinarsi, andd visin
avvilire, avviU
awiluppare, imhroid
awinazzato, mezz eideeh
avviso, avvis
avvitiochiarsi, strengss adee
awivare, fa diventd viv
awizzire, impas^
avYOcato, avoealt
avYolgere, voUd dent
awolgimento, imbroi
avYoliicoluare, vottd dent a la mri
avvoltolarsi, voUoIosb
azione, cusion
azzannare, mord
azzardarsi, ris^dass
azzardo, easo
azzeooare, dagh dent
azzimarsi, mettess in ehieehera.
azzuffarsi, taced lit
azzurro, eizsur
BAB
— 835 —
BA(i
kbbaleOf gran ciallon, haniba
kbbano, gorqovan
frbbeo, ininetdn
k'bbione, gran eoion
fcbboy papd
kbboriveggioli (in dis.) (andare
ft), cagaratt (anddi al).
tbouasBO, eiolattdn
fcbbuccia, sibretta
i,catOf malancUta de salut
fccoala, ebrejon^ merlmz^ ba,e-
calare
kccalaraocio, eafu
jhccano, baeean
ftccanale, aeiambola
i,c cello-one, guss de fasceu, min-
cion
3kcohetto, hacchttl
icchettare, vend a pes de carta,
vend a straseiamereeuif rompegh
el coll a la robha
ftcchettone, collaron
ftcchettoneria, higottaria
kcchiare, geoRud (i nosj i castegn)
pertegd
jhochiata, pertegada
icohio, phrtega
uscole, ughetta
tciamano, basaman
^iapile, higott
kcile, baazila
kcinella, ramina
bcino, baslott de cuHnna, btisin
bcio, bcuinf a baoio, alVombra
bciucchiare, bcuotUi
kciucohio. basottamento
kco. eavaler
],colino, bigattin
^aro, sUt attent
kdile, ba\
bffettino, barbisin
kftb, barbis
^ffone, barbison
,gftglio, bagagg
tgagliaio, vagon di bagali
i^attino, otnett de nagott, mezza
'sartat6ceia
^geo, badee
^e^iano, baggian, ciall
il^herino, bagarin
^herone, palaneon
^liorOf lusor
ffiana (Arezzo), basgianna
vnaiolo, bagntrcm
bagordare, bagordd
ba^ordo, bagord
bai, nagotl
bac&ta, bordeleri
bailamme^ mereaa de Saronn
baiata, mtnee
baiocco, svensa
balbettare, bettegd,
balbo o balboziente, betiegdi
balcone, poggiceu
baldracca, sguansgia
baldaochino, balducehin
baldanza, superbia
baleno, lampo
baleniOf lusnada
balestraccio, darden
baliatico, baliatich
baliona, bailonna
balio, bailotl
ballare^ ballit
ballatoio, lobbia, ringhera
ballerino, ballerin
ballerina, ballarinna, tremacda
Ballettare, edr a saltitt
ballo, ballelt
ballonzolare. balkueiit
ballonzolo, balleiiin in famiglia
ballotta, casUgna a less
ballottaggiOf ballotagg
ballottare, balotid,
balocoOj belee
baloccaio, beleratt
baloccare, giugd
balordaggine, occiula
balsamo, eapogatto
balta, (dare la) ribaltH
balza, balzanna
balza, scimma d'dn precipizi
balzano, balzan
balzare, balza
balzo, salt
bambagia, bomlms
baluardo, bastidn
bambogione, bombason
bambiua, bamJ)inna
bambinata, bagaiada
bambinaja, donna che cura i fiau,
baila sutta
bambinesco, de bamboce
bi^mbola, pigotta
bainbil, bambd
banchetto, disnit de seidiH
banco, banch
banderaio, parador de gies
BAN
— 836 —
BAS
banderuola, bandir<Bla
bandiera, Imndera
bandire (far), fit di in giesa
b&ndolo (trovar il), vegnin a coo
bara. eatalett
barabufta, haruffa grossa
barattolo, vetsett
barba. barbae radis
barbaoietola, biedrava
barbacane, bd,rbacan, scarpa
>>aTbagiaiuii, barbagian
barbassoro, pedant
liarbetella, coo de ml
barbozzale, borbozzal
barbe, raaisinn
barber o, cafii
barbiere, barbee
barbina, besasciada
barcoui, nivoi de temporal
l>arcaccia, palch de proseenni
barcameuare, barcheggialla
barcajolo, barchircBu
barcmno, battell col tir
)>aroameuare, barcamena
bardare, barda
bardij|;lio, marmo toscano
barcheggiare, barcheggia
l)arcollare, barcoUa
bardotto, mitllf galoppin
barellare , /a la bissa visconta ,
vess li per fall)
bargello, margniffon
bargiglio, harbella
bariglioiie, ma^tell
barile, bari
barlacoio, ceuv tnarsc
barletta, barileti
barlocchio, barloeuggia
barocciata, on biroccin pUn
barra, sbara
barricata, barricada
barrocciajo, carettee
barroccino, carreltiny barrocc, ea-
reit
barullo, barometta, bois
baruUare, fa el barometta o el bois
hasare, basaas
hasilisco, basilisch
basire, avegnl
bassetta, on fiasch roll
bassino, pochin
bassorilievo, ba^s Hlev
bastaio, chi vend i bast
bastante, bastant o ba^tevole
bastare, basth
bastia, samhrucca
bastonatora, fraceh de legnad
bastonata, basionada
bastoncello, bastonseell
bastoncino, ba^tomin
bastone, boston
bastr^, feslin de rceiida
batista (tela), batizza
batistini (entrar i), fa regrii i-mii
cioni
battagliare, baltajd
battagliero, litigant
battaglio, battagg
battaglionc, baltajon
battello, battell
battente, battent
battere, batt
battezzare, battezzd
beco, painagh
befaua, epifania
bega, lit
belare, earaqnA, fa bee
bellioo, bamhorin
belligerante, in guerra
bellino! oh ear/ (iron.)
bellimbusto, gingin, galant
bello, beUj el trail
belloccio, minga mal
beUumore, bellunior
belone. piangin
belzebu, el aiavol
benoh^, anea ben
beuda^ binda
benedicola, robb de giesa
benedire, benedi
bcniamino, caraeu, beniamiu
benignitj^, benignilaa
benino, polit
benigno^ indulgent
benservito, benservii
bentomato (dare il), da el Ix*-
tornaa
beone, bevidor, eioccatee
benTolere, vore ben
bere, ben
bernecche (essere in), vess ciotA
bernoooolo, boll
berrettoj baretta
berretti^o, ehe fa i barett a m
berrettino (colore), trdt gris t
nerin
bersagliare, bersaglih
bersagliere, bersaglier
bersaglio, bersali
berta, gasgia
bertuocione, maeacco
bestemmiare, bestemmid
bestiacoia, bestitueia
bestiale, bestial
battibeoco, diverbi
battieoda, parasdceula
batticulo, euu in terra
battiouore, palpUasidtt de emw
fio-fio
battimano, battiman
WAT
- 837 —
BIA
^ttiscarpa, (a) a la eaeeiaddra
kttiRUOcere, fiik' in del fdrment
bttitOj el bcUty pols
kttitoio, hatiarella
littola, oaitirceu
ttuiblo, fagoUell
fcttutinOy rostiscianna
liusette, habao
ftule, baull
Autta, bautta
fi^aglio, onestintia, bauscintia
Avarese, bavaresa, harbaiada
EkverinCf fideliti
avelline, spaghetti
avero, aver
avetta, bava
azzarre, bazar
azzecola, eialada, inezia
ftzzicare, andd per la part
azzioa, bazeega
Azzicature, eiapottarii
azzina, geppin {6n)
azzone^ gepjMn, basletton
leare, /d felice, god^ tuit
»eateB8a, beata
teatiiioarej beatified, e deHv
^eccamorti o becchino, solterrdf
1>ecehin
»ecoaccia, beecaaza
leccare, beeed
leoeaocino, s'gnippa, s'gnhppin
leccatello, mesola
leooheriai maeeUeria
>eoohetti, i ogueu
lefiardOf eoionaddr
>ecoucoio, beeehin, beech
>efiai*e, cii&nd.
>eccuto, e6l bieeh, man eont i
eomi
teffa, mineionadura
>eoero, Ideeh, barabba
jegliina, beata^ donna de giesa
jestiame, bestiamm
>eBtiola, bestiolinna
^ettoliere, bettolanl
3ottolante, ostariatt, bettolinatt
»eva, bevanda, tuU a past
9everaggio, beveraqg
iieTeraloio o beveiino, bevirtBu
|>everone, beveron
i>evuochiare, bev poech e despess
biacciueoone, bettegoi
biaooo, gmilord
t)iagiaoli (non teuer sui) pesd i
pomm
bianco^ bianeh
bianohimento, bianehiment
biasoiare, biasad
biasciotto, boeedn biassaa
biasciottone, bettegdi
biasimare, eritich
bibbia, longalongh era
biochiere, biceier
biochierino, bieeerin
bioiancole (1) scoeea
bicchierata, biccerada
bidello, biaell
bietola, biedrava
bietta, ehignceu
bilblco, biolch
biforcarsi, biforeass
bighellonare, andd in stritsa
bighellone, slrnsdn
bigio, gri8
bigiu, bisgid
biglietto, biglietl
bigliettinaio, eke da via i higUeit
bigotto, bigott
bigonoiOf aeggi&ii
bigutta, 8tu%n
bi&noina, balanzin
bilanoia, balanza
bilancio, bilane
bilia, btisa del biliard
bilioo, equilibri
bilioso, oUio9
billera, &n bnilt fa o &ii hrntt
seherz, villanada
billi, billif pi, pi, pi
bimbo, bagai, banibin
bimestre, bimester
bindolare, maned de parolla
bindoleria, eanaiada
binoooolo, binoeeol
bioceoli, fiA>ceh
biondino, forestee fin !
bioBcia, porearia
biraoohio, straae, nagotl
birbarella c birbaccniuolR , hir-
bonseell
birbone, birbon
birbante, birbant
birbonata, birbonada
(i) Intorno a quesfa voce si fa nna ceHa
confoslone. A BiciancoU il Fanfani reca
la definizione pretta delta nostra tcocca.
Ma poi ool Red! e col Paloi soff^iunge
che a Firenze )e Bicianeole sono chiamatp
Altalene e rhe a Milano eqaivalgcno a
Udoca. II Chembini dal canto sno regi-
stra AUc^eiwOj ma lo traduce Mazzaca-
vallo e si scorda di notare 11 gloro fan-
ciallesco, che oonsiste appnnto nella ta-
vola o trave posta in bilico, che s^abbassa
e si alza per dar diletto a^ ragazzi. Qae-
sta dovrebbe essere se non oi inganniaano
Valtalena florentina, mentre la scoeea Tab-
biamo ndita in Toscana chiamare anche
eanapitfidola forse da quaJchc non fioren-
tino.
BIR
— 838 —
BOR
birboneria, vaecada
bircio, losch
biribisBaio, bordeleri
biricohinata^ biriehindda
biricbino, htrichin
birilli (i). i omett
birraio, oirree
birro, *&tr, gxiardia
biscazziere, el padron de la bisea
bischetto, banehett de seiavattin
biscia. bissa
bisoioia, sciresa
biscotteria, biscoUaria
bisdosBO (a), a schenna nuda
bisognevole, el slrett necesaari
bisogno, bisogn
bisoguare, /a de bisogn
biBtccoa, bisteeeh
bistlcciare e bistiocicare-arsi, con-
trasth a jtaroU, iaceass soil a...
bisticcio, giceugh o giugheii de pa-
roll
bisuuto, bisunt
bizza, stizza
bivio, bivi
bizzaretto, stravaganiell
bizzarro, stravagant
bizzeife, bizzeff
bizzuga, iartaruaa
bleso, tarlaioHf beitegoi
blooco, bloeco blu
bluse, bids
boGcagnola, us'ehtt del fomo
boccbeggiare, tirh i ealzett
bocchiuo, bdeehin
boccione, pesldn
bocco, ciolla
bocconcino, bocconin
boccone, bocedn
boccascia, sninfa
bociare, vosit
bodino, bodin
boeare, pesea con la boga
bolgetta, borsa colla molla
boliare, bolld.
boUi bolli, catiahuj
bollire, buj
bollago, brossolaa
boleOf bols
bombone, easciaball, bagaldn
bonaccio, bonasc
bonacoia) ealma
bonalana^ bonna lanna
bonavoglia, bonavtBuia
boncinello, cadenazz
bondibla, bondiceula
bono, bon
bonteiupone, bonlempdn
borbottare, barbotla
borbottino, b6gigin, sguuzzctt
borbottio, barboUament
borbottone, barboU6n
bor^o, borgh
bonone, borios
borracina, teppa
borsellino, borsin
borsaiuolo, borsirteu
borsone, borson
bosoaglia, boseaia, boseaiolo
boBsolo^ bussoloU
bottaoomolo. afte
botte, vassell
bottegaio, bottegar, posiee
botteghino, botteghin del ioit
bottinai, navaseiee
bbtto, c6lp
bottonigemelli, sgiumeH
bdzzima, pastrugn
b5zzo, mar
bozzolo, gaUetta
bozzbne, e6ion
braca^ braga
braocialetto, brazzaleit
braociante, lavorant
braociata, braseiada
braooio, brcutz
braooo, braeeh
brace, brasa
bracbe, ealzdn
braohiere, braghee
braciaiola, fdrnell
braoiaiolo o bracoino, ehi rend i
braz
bracierCf brasera
braoiuola, brasceula
brama, gran v€Buia
bramare, desiderd molto
branoata, braneada
bramoBO, cAe n6 ved I'dra
branoo, frotta
brandire, ciappd i man
branco, toeen
bravaocione, bratxtzzon
br^nna, rdzz
br^zza, ventisell freseh
brezzare, Hrd el ventisell
brezzone, vent€ue
brlaco, imbriagh
briaoone, eideealtee
briooonata, birbonada
bricino, brisin
brioiola, freguia
brillantare, brillantd
brillare, brilld
brillatoio, pila de ris
brillo. mezz cidech
brinato, brinaa
brincMlo, toeehell de came
brincio, eazzun
brindkooola, sahHla
BRI —
•"— ^—^—""~——"~~""~~"^"~~-"^— "■—■"— ^^—"^^
brindello, pezzctn strappaa
brindellone, strvisei&n,
brindisi, brindes
brioso, hrids
brizzolato, gris
broccolo, hroccol
brodSj in'iBud
brodftjo e brodajuolo, minestree
brodetto, hraeud eoni i cbuv
brodo. hroRud
brodoione, shrodol&n
broncio, m-usdn
bTQotolio, brontolament
brontnloiie, brontoldn
bruoare, meld
bruoiaoohiare, brtisaUit
bruoiapelo (a), « 6na spanna
bnioiata, eaategna a rost
bruoiaticcio, odor de krus
bruoiatura. seotkulura
brugnacoolo, brugndeeola
brum, brumm
bninice^ bdmis
bninitojo, bruniddr
bnino, el lutio
brasoa, bussola, brus*cia
bruBco, bruseh
bruscolo, ro6m, freguja
brusio, bordell de gent
brutto, bruU
bruzzaglia, marmaria
bubbola, fandonia
bubbolo, 8onai
buoa, bu8a
buoare, abusd
bueata, bugtuda
bucoicata, nagott
bacoicoolo, botton de fi&r
buocole, bdeeol
bucherone, fdng
buoinare, aentiM a dt intonta..^
baco. bus
bndella, budhi
bndello, hudell
badino, bddin
839 —
BUE
bue, bcett
buetta, boelta
bufera, temporal
biiifardello, boffeU
buffetto, aoga
bnffone, buffdn
buggerare, bdzzara
buggerio, diavoleri
bugi^erone^ bdzzardn
bugia, bo9%a
bugiarderia, bosardaria
bugigatto e bugigattolo, but,
atanzin
bu^no, alvear
buio, seur
bujeae, preadn
buldoggne , buldooohe, bdldoeeh
(can)
bullettinaio, bigliettari
buonamano, bonaman
buonOf bdn
burattmaio, quell ehe fd balldt i
mmgattei
burattino. magattell
burattiiiata^ pamaeiada
burlare, eoiond
burro, bulter
busca, biiaca
busoaochiare, btiacd,
buseoohia, bueeeea
buBsare, in«cd
busillis, btuillia
bussa, bolta
busso, marttUetta
bussolotto, buaaolott
bnsto, faaaetta
buttafuori, buttafceura
buttare, butta
buttata, buttada
butterato, varoUta
buttero, varoRula
buzzica (si), ae biabiglia
buzzo, venter o panada
buzzurro, foreatee italian
C
oa! catl/
oabala gabola
oabalone, inibrojon
oacadispetti, aquin^sia
oacaseoienze, apuaaeniienz
caoasodo, boffalibr&n
oacastecohi, apilore
cacatreppola, apagkett
caccabaldole, eiaeeier, ball
cacchione, vermiaaeu
cacciare, andd a eaceia
oacciatore, eaccieidvr
caociavite, eaaeiavit
cacoajuolo, formaggee
caciOj formagg
caciaia, eaaera
BIR
— 838 —
BOR
1
birboneria, vaceada
biroio, loseh
biribissaio, hordeUri
biriochinata^ Mriehinada
birichino, hxriehin
biriUi (i), t ometl
birraio, hirree
birro, «&tr, gtiardia
biscazziere, el padron de la bisea
bisohettOf baneheU de seiavattin
biscia. bissa
bisoiola, sciresa
biscotteria, biseoUaria
bisdosso (a), a sehenna nuda
bisognevole, el streit neeessari
bisogno, biaogn
bisoguare, fa de bisogn
bistecca, btsteceh
biHtlociare e bistiooicare-arsi, eon-
trastiSt a paroll, taeeass toil o...
bi-sticoio, giceugh o giughtlt de pa-
roll
bisuuto, biMunt
bizza, stizza
bivio, bivi
bizzaretto, slravagantell
bizzarro, stravagant
bizzeife, bizzeff
bizzuga, tartaruaa
bleso, tarlaion, bettegoi
blocco, bloceo blu
bluse, bl69
boocagnolaf us'ehlt del fomo
boccheggiare, tird i calzett
boccbino, bdeehin
boccione, vestdn
bocco, ciolla
bocGoncino, boecoiiin
boccone, boee^
boccascia, sninfa
bociare, vosh
bodino, bodin
bogare, pesea con la boga
bolgetta, borsa colla molla
boliare, oolldt
bolli bolli, eatiabuj
bollire, buj
bollago, brogsolaa
bolso, bols
bombone, casciaball, bagalon
bonacoio. bonasc
bonaccia^ ealma
bonalana^ bonna lanna
bonavoelia, bonawBuia
boncinello, eadenazz
bondl61a, bondiceula
bono, bon
bontempone, bonlempdn
^orbottare, barbolta
irbottino, b6gigin, aguazzell I
borbottio, barboUament
borbottonef barbottdn
bor^o, borgh
bonone, borios
borracinaf teppa
borBellino, borsin
borsaiaolo, borHrc^u
borsone, borson
boscaglia, boaeaia, hoseaiolo
bosaolo^ oussoloit
bottacomolo. afU
botte, vasaell
bottegaio, boUegar, posiee
botteghinOy boUeghin del lott
bottinai, navaseiee
b5tto, Mlp
bottonigemelli, ggivmeU
bdzzima, ptuirugn
b5zzo, mar
bozzolo, gaUetta
bozzbne, eiHon
braca^ braga
braeoialetto, brazsaieit
braooiante, lavorant
braooiata, briuciada
braccio, brazz
braooo, braech
brace, breua
braobe, ealzdn
braohiere, braghee
braoiaiola, f&rneU
braoiaiolo o braoeino, ehi tetdi
braz
braoiere, brasera
braoiuola, bragmula
brama, gran v<Buia
bramare, desiderd^ molto
branoata, braneada
bramoso, ehe n6 ved V&ra
braneo, froUa
brandire, ciappii i man
braneo, toeen
bravaocione, bravazeon
brdnna, rdzz
br^zza, ventiseU freeeh
brezzare, Urd el venHsell
brezzone, ventaae
briaco, imbriagh
briaoone, eideetUiee
brieconata, birbonada
brioino, brisin
brioiola, freguia
brillantare, briUafUd,
brillare, briUd.
brillatoio, pHa de ris
brillo. mezz eideeh
brinato, ^rinaa
brinc^llo, toechell de eame
brinoio, eazzuu
brindkocola, saheUa
BRI
839 —
BUE
ij^indello, pezzotu strappcM
yrindellone, stmseiihi
rindisi. brindes
.rioso, trt'ids
rizzolato, gris
,rocoolo, broeeol
jToda, br<Bud
irodftjo e brodajuolo, minestree
trodetto, brceud eont i (buv
,»Todo, brceud
'irodoione, sbrodoldn
ironcio, miisdn
,i»liitolio, brontolament
jirontiiiloiie, brontoldn
>ruoarey pelii
>ruoiacoliiarQ, brusattii
>ruoiapelo (a), « 6na spanna
imciata, eeuiegna a rost
>raciaticcio, odor €te krus
>ruciatura. aeoiktdura
>rugnaoooio, brugndecola
)Tiim, brumm
brunioe^ bdmis
^nmitojo, bruniddr
t>runo, el lutlo
^rasoa, bussola, bru8*eia
[>ru800, bruseh
tiruscolo, robin, freguja
t>ruBio, bordell die gent
t^rutto, brutt
9razzaglia, marmaria
tiubbola, fandonia
^ubbolo, sonai
buoa, buea
^iioare, sbusa
^noata, bugada
^uccicata, nagoU
baccicoolo, boUon de fidr
buocole, bdeeol
buoberone, f&ng
l>ucinare, sentiss a di intoma..^
\yaco. bus
tiadeila, budhi
t>udello, btAdell
t>adiiio, bddin
bue, boRu
buetta, boelta
bufera, temporal
buit'ardello, boffeU
buffetto, goga
butfone, buff&n
buggerare, bdzsara
buggerio, diavoleri
buggeronO; bdzzardn
bugia, bosui
bugiarderia, bosardaria
bugigatto e bugigattolo, bug,
stanzin
bu^no, alvear
buio, seur
bujese, presdn
buldogghe , buldooohe, bdldoeeh
(can)
bullettinaio, bigliettari
buonamano, bonaman
buono^ b6n
burattmaio, qtiell ehe fd, balld i
fnmg€Utei
burattino. magattell
bnrattiiiaia^ piaUnsdada
burlare, eotond,
burro, butter
buBca, busea
busoaoohiare, btisedi
boseoohia, buseeea
biMsare, pieed
busillis, butUlis
biissa, bolta
buBSO, martelletla
bussoiotto, bussolott
buBto, fassetta
buttaniori, buttafatura
buttare, butta
buttata, buttada
butteratOf varoUia
buttero, varceula
buzzica (si), ae bisbigUa
buzzo, venter o panseia
buzzurro, foreetee italian
C
sa! call/
sabala gabola
oabalene, imbrojon
Baeadiapetti, aquin^ia
Bacasentenze, spuasentem
saoasodo, boffalibrdn
Dacastecchi, spUore
oacatreppola, spetghett
caccabaldole, eiaceier, ball
caochione, vermisoeu
cacciare, andd a caeHa
oacciatore, c€u>ei€uU}r
caociavite, easeiavU
cacoajuolo, formaggee
oaoiOj formagg
caciaia, eaaera
CAC
— 8J0 —
GAM
caoino, maiehin
oadavere, cadaver
cadaverico, eadaverich
cadere, borld gio
cadetto, eadett
cadenzato, eade^izaa
caffettiera, eaffeitera
caffettiere. ecLfettee
cagionevoie, eagionevol
cagionoBO, m-ezs in toech
cagliare, eoagultufs
caglio. eagg
cagnolino, eagnteu
cagnesco, eagneseh
calabracne, ealahraeh
calamajo, caHmaa
calcagno, caleagn
calcettOf scarpettinfia
oaloina, mdlta
calcestruzzo, ealcestruzz
calciare, sealsd
calcinaccio, ealcinaaz
calciOf pesciada
caldaiia, vampa in faeeia
caldaniua, marly scaldin
caldano, orasera
caldarone, ealdardn
calderotto, caldarott
caldo, eald
oalendario e caleudaro, ealendari
calessina, bagher
- calessuooio, hagarnse
calettare, fa anda a post
calibro, caliber
calice, caliz
caliggine, carisna
caliginoso, pien de carisna
calmante, caltnant
calmare, calma
calo, cat
colorifero, calorifer
caloruccio, caldin
calza, calzetta
calunniaref caiunniit
oalYO, in piazza
calzoleria, calzolaria
oalzoni, ealzon
camato. hacchetta de materassee
cambiale, eambial
oambiamoneto, eambiavalul
camera, stanza
camerata, camarada
camerier, camerer
oamice, cames
camicetta, eeimisetla
camiciajo, pattee
camiciata, gran sudada
camino, camin
camminare, camind,
*amminaturft, andadura
campaochiare, tiv a la hell €
campagnolo, vun de fceura
campanello^ campamn
campanaocio, cidcea
oampo, camp
camposanto, fopp6n
oanagUa, eanaia
caaaio, quell di can
cauale, canal
cauapa, canoo
canapo, cor da grossa
oanapone, vegg con cavei e
bianca
oanapule, canevus
canarino, color canarin
oanarone, lim4n de JS'apoli
canata, strapassata
canchero, eanehefi e ear rott
oanoello, restell
oanoellare, scatsd
canoellatura, ca^uiell€ul%traf
sadura
candeliere, candilee
caadelaia e candolora, zeriieuk
oandire, eandl
oandito, candii
oaudore, eand6r
canestrOf eavagn
canile, cagnettera
cambiamento, coHbiafnent
caniciata, impaleadura de
eoverta de catult
cannoiicelli, canonseilt
canoncino, pasta €le niitiestra
oannoniere, canoner
cannone. eandn
cannocchialc, canoeial
ckaoTa, cantiniiia
cansare, sehivh
cantafavola, filastroeca
oantajole e cantajuolo, stellon
oantambanco, ciarlatan
oanterale, cassettdn
canterano, cassettdn^ eaniarii
oanterino, cantatuse -
oantera, tax de noU o de la ts*i
moda
cantiochiare, eantarelld
cantimplora, vas del giazz
oantino, eantin
oantinieref eantinee
cantonale, cantonal
oaatonata, canton, gamber
cantorino, el liber del eanio ftt\
canuto, coni i catti bianeh
canzonare, mineiona, eantond
canzonella, burletia
oapacoia, coo de porse^l
capacchiolo, testa legpera
capacerOf om4X9e eaUt9
CAP
— 841 —
CAR
»ainenOf matloceh
»cinnelia, gabanott
>aiinello, erdnc de gent
i>anno, berso
^annuccia, el preseppi
>arbiet^, multaria
>aTbio, oslinaa
3ata, zueeada
patina, oggiada
[lestrOf lazz
pezzolo, horin
[>ifaoco, etmin
pigliatura, i cavei
pinera e capinero. capunegher
pobandito^ eapp ae laaer
pino, eozzm
pocuoco, capccRtigh
pocomioo, cappcomUh
pitalino, capUalett
pogiro, ttirametit de testa
pitomboiare, horUt gio
povolgere, volta
pitomDolo, tomma
poverso, a eapp
pitozza, geUtba
pponaia, capponera
po, coo
praiOj pastor de cater
priooio, caprizzi
poochia, pomell
pra, eavra
.prino, de eavra
priola, cavriiBula
tpro, eavron
pruggine, intaeeadura
^poccia, eapp de eit
tponaggine, oatinazidH
iramella, eanimel
tratello, vassellett
bpone, eapan, oztinaa
^popopolo, eaporidn
orcame, eareassa
trcere, presdn
kppellacoio, cappellase
kppellaio, eapjpelUe
kroiofo, artietoeeh
irdare, seamUuaii
unlellinOf ravarin
kppellinaio, ometi
ippio, e€M)i
ippiotto, seujfflott
unefioina, strage
umivoro, ehe mangia earne
imiomo, color carne
irovana, carovanna
ftrpire^ portd via de prepotent
urrettiere, earrettee
Krrettare, trasporld c6ni el earrett
irro, ear
ftrabattole, harlafus
caramola, sceata de %i^ei
carapignare, cered, de guadagnA
carciofaia, articwechera
cardata, Hcardasaetda
oardello, cirUnra
cardo, cardon
cartoccio, zcartots
cartolaro, cartella
oartolaio, cartee
cartoncino, carlonzin
carrubo, carrtibbi
cascimirro, ceucmir
casigliano, visin de la porta
oafiolare, e€t8a in campagna
oassare, seassd^
castagaetta, caataan^Bura
castaldo, cuatod af&n eaaielX
castellaao, padr&n del eaatell
oastoro, caalor
castronaggine, castroneria
oarotAj carottola
carotaio, bailee
carrettata, caretliuUt
carrettonaio, earettee
carriola. carretUnna
carrucola, ruzzella
cartaia, carlera
oartucoia, eartatuecia
oasalingo, de ed
caseaggine, fiaeea
cascamorto, ehe fa la cdrt
cascatojo, vece baliolta; ehe eroda
faeUment
casoinajo, famhi
casoinaio, aerc per el formagg
caaserola, caaaireaula
castagnacoi^jo. maronee
castruocio, atahiell
casnpoiaf eaaetta povera
cataiasciOj aott aora
catapecchia, povera atansa
catarro, gatar
catarroso, gatarda
oatasta, niMa
catena, eadenna
catenella^ eadenella
catenaccio, eeuUnStuz • -'-
caterca, armandola verda
catinella, eadin
catino, baalott
cattedrale, el domm
cattivarsi, tiraaa amia
oatturare, arreatd
oaucciii, gomma ektatiea
oautela, prudenza
cautelare^ eiappA i ad miaur
cavadenti, atrappadent
cavaUocchio^ brobrd
cavatappi, ttrabdaeidn
caviccDia, catiggia
CAV
— H42 —
CHI
•oavicohio, caviee
<saYilIstore, ranteghin
-cavolata, verzada
<;avolfiore, broeeol
oavolo, verz
•cazzola, e€usz(Bula
■oazzottare, dit di eeissotl
ceoe, seisger
<5ecia, sealdin
•ceoo, orb
oefiata, 8*giaff6n
<;eft'o, ghigna
•ceffone, ^avidn
«elare, sc&nd
celebre, famoso
celia, seherz
•celibe, nUnga maridaa
oella, gtanzetta
oempenna, zttbalcniri
■oena, zenna
oenaref zend^
cenciajOf sirtiseee
cencio, strase
cencioso, stnueiaa
■cenoino, zieeh
•oeneraooiola, el pann de la btigadtt
ceneraio, aeenderee
•oeneranaolo, aeenderee
cenerata, lezsiva
cenerata, €Uiqua de bugada
cenere, zhier
cenno^ gest
cenobita, fraa
centellare, bev a sora
centesimo, eenteaim
centinf^io, *eentenee
•oentogambe, eentpee
centopelle, buaeeea
ceppatello, fong de aeeppada
•ceppioone, gnncea
ceppo, ac^pp
ceppo, aeioech natal
•oerajuolo, eke vend la zila
•cercatore, cereott
cerohia, einta
•cerohio, aere
•4^roine, parahdU
cefcbrie, vin gudat
•cerettaj coametieh
oerettaio, ehe vend el luater per i
aHva*
-oerino, atoppin
cernecohio, rizzoUn
cemere, aeemi
-oernitojo, acemidor
oero, toreia
•oervellino, leggeron
•cessino, ganga
oestiuo, eortch
^eto, qiiiett
ohiaochiera, ciaeeiera
ohiamare, eiama
eUama, appell
chmpja» eiappa
chiana, «tar a'ceuv
chiasso, borifiU
ohiave, eiav
chiayistello, aarauhura
chiazza, maggia
chioca, bofM>on
chioco, granell
cicatrice, aegn de ferida
ohiesa, gieaa
chifel, ckifer
chiodo, eiod
chiosco, edieola
chiotto, quatt
chinsa, pres&n
chiiisino, eovere
cerrettano, ciarlatan
oerro, acer^
ceTtmii, eerta gent
cerume, porcaria di oregg
cervellaio (ant.), eerveUee
cervellato, eervellaa
cervice, eoppa
chetarCf qutetit
chiaoohierare, eieeiari^
obiaro, Mar
ohiarore, luadr
cbiasBone, abrapalon
cbiavico, tombin
cbinare, abiuaasa
cbioma, i eavei
obinirgo, eeruaegh
cbitarra, ghitara
chiudere, aard
chiose, poatille
ciabatta, aeiavaUa
ciabattino, aeiavatUn
ciaocherino, bet belee
oiaccione, brdbro
oiaffo, facddn
cialda, eanan de latlemel
oialdone, eandn
cialtronoella, aeoaineU (ragaaii
cialtrpne, poeh de h6n
ciambella, giambella
ciambellina, foan
ciampanella, bozzera
ciana^ aabetta
cianoiafruscole. robff de poeek
cianoione bagolon
oiaucingliare, bHieg^
ciango^re, parld in Verra
oiarlare, deeutrii
ciarpa, aeiarpa
ciarpame, atraaeiaria
oibo, mangiHt
cibreo, paaiizz
CIC
— 843 —
CIV
jala, scigala
»alare, oagola
itura, Hnia
>ocolata, eieeolatl
>tola, iMslotteU
5ala e oicarda, scigala
sftlio, eidarament
3ca, 7n6ee
3oare, ciceb. iahaeeh
[?(ciolo, toeehell de lord
scioBO, cicoiocino, gramoiell
Dciattolo, esereseeTiiza
serone, servitor de piazza
BO^a, zigogna
Doria, succoria
eoo, orb
fi^li, zii\
glione, riva
gna, zenta
gnone, zenton
(;olare, hufa fcetira
ffolio, versin
leooa, seherz
lie^a, seiresa
lizio, eUizzi
ma, scimma
masa, seimasa
mbalo^ eembol
mberli, ^ainna
molo, setrceu
mossa, seimossa
ngallegra, parasdcBula
ngere. melt la einta
n^hiaie, eignal
niglia, seiniglia
nnamomOf Hnamomm
ntolino, bindellin (deooraeione)
nturino, zenturin
oocaf in€U8zeU
ocoia, tetta
oooio, iiolz (piedi)
ooco, seioech
ondolare, dondoUt
ondolo, brelbcch
ondolone, fanagotldn
ottolato, rizzada
ottolo, sa^s de rizzada
pifflio, cera brusea
polla, seiffoUa
JTCuiref etreondh
isohero, loseh
tfnillo, bamba
luoo, asen
ntoaggine. ostivutzion, miliaria
nffo, zuff
tnrlare nel manieo, vess oti ei-
ribira
junnaglia. eanaia
Inrmaref ingann^
Hraia, verdura
civaiola, oriolanna (che vende)
civetta, seiguetta
civettare, ginginit eon tanti
clamore, vosament
clarinetto, elarinett
cocchiere, earozzee
cooohio, carozza
clistere, lavaliv
cloaca, cistema
cocchiume, bonddn
coagulare, eoagulh, anda insemma
coccia, gtmrdta (del iioretto)
cocca, p6nta
coooio, eiappa (di vaso rotto)
cocciola, brossola
cocciutaggine, ostinazi&n
oocciuto, testard
ooecolo, edeeh
ooccoloue, coccoloni, seruseiaa gio
cocente, ehe seotia
cocere, eceus
oociore, brusdr
cooitura, eottura
cooomeraio, quel di inguri
oocolla, eapuee di fraa
cocomero. inguria
cocuzza, (la) ededecia
coda, eoa
codardia, viltcui
codetta, eoetta
codesto, qttesl
codino, coin
codione, mitria (volatUi)
cogliere, eaii^
coglia, peiaa (volg.), gingin
cogliarella, spinein
coglionatura (triv.), eanzonadura
coglionaggine, eoionaria
coglione, eojdn
coglioneria, mineionaria
cognato, eugTuta
colabrodo, eolabrc^ud
colaticcio, vanzausc
colatOj eolcM
colatoio, colador
colatura, seoladura
colino, colin
coUazionare, eoU4tzionii
colle, eoUinna
coUotorto, bigotl
collezione, raeeoUa
colmare, impient fin'alVorlo
colombaccio, puvion salvadegh
collottola, coppin
colonnato, eolonnaa
colono, paisan
coltre, eoverta
coltrone, prepontin
oomandare, eomanda
comare, madrinna
COM
— 8U —
CON
combaoiare, eomhcteid
combattere. eombait
combinazioue, eonUnntusion
combustibile, contbwstibil
comef come
coinignolo, la pdnta del tecc
commediante, eomUh
ooinmedioj^rafOf scrittor de comedi
oommestibile, comesiihil
commemorare, ricordA
commiserazione, compeusion
comb, eumo
comodo, comod
commerciantef tiegoziant
Gommerciare, negozid
oompagno, compeign
committente, eommittenl
companatioo, quel ehe se mangia
eonl el pan
compare, eompaa
commovere, comwuv
oomparire, comparl
commozione, commoeion
oomparisoente, che fit hkUa Jigura
compagnone, eompagn
compasso, compass
compatire, com,patl
compenso, eompens
compatimento, compatiment
oompito, fatta
compl^ssOj eomrpless
compositoio, compositor
comprare, eompra
Gompromettersi, eompromettes
Gomplemento, complement
oomplesBione, complession
oomuno, com.un
Gomnnionef comunion
oomplimeutoso, compUmentos
componimeiito, eomponiment
comporre, componn
concezioue, coneezion
compratore, comprador
comprendere, eapl
oompiito, caleol
conohino, eon chin
conciaj conscia
Gonoiaiuolo, pelattee
GOnoiatore, lavorant di pelattee
conclusioue, conclusion
ooncertare, concertd
Goncorso, concors
oonGhiudere, conelud
conciliazione, coneiliazion
concime, letam
oondimento, condiment
Gondire, condl
oondizionato, condizio^uui
condizione, condizion
3ondurpe, mend
conduttore, conduttor
conteBsare, confessa
coiiiettiei*a, hombonera
confettiere, offellee
oonfondere, confond
coniiocare, conficcit
Goniidare, confida
confine, confin
conlUtto, confiitt
confortare, eonforta
confratello, eonfrateU
confutare, eon/utd
congedare, congedd
connesso, coness
conqnasso, seonqtiass
con^nio, che va ben
coniglio, conilli
oonservatorio, eonservaiori
conoscere, eonoss
consolato, consolaa
oonsulto, consult
consanguineo, parent
consumo, eonsumm.
oonsapeyole, che sa la robba
conservare, eonservit
oonsiderare, considera
conaigUare, da per parer
console, consol
oonstare, risulth
consueto, solit
consuetudine, eotisuedin
conaultare, eonstiltd
consuntiyo, eonsuntiv
contabilit^, edntainUiaa
contadino, paisan
oontadinotto, paisanott
contagocoie, euntagdtt
contante, danee
oontare, euntd
contatto, eontatt
conteggio, eunteg
contemplare, eontempld
contendere, taeeii lilt
contenere, eontegnt
contentatina, de eontentik
contento, content
contesa, lit
contestare, eontestd
continentale, continental
continuarc, seguOd
conto, eunt
contradizione, contra inou
contraftare, eontraffd
contraffazione, eontraffazion
contrammiraglio, eontramxali
contrapjporre, eonirapfonn
contranare, contrarQi
contraire, jh eontraU
contrasseguo, contrastegn
contraato, tfon<t*c»/
CON
— 845 —
COR
ntravA'eleno, contravelen
ntravvenziono, contravvensiwi
ntribuire, contHhut
ntribiizioue, eontriinision
ntristare, eontristdt
iitrizione, contrizidn
ntrollare^ eontrolla
mtroversia, lit
»ntu8ioiie, eoniufdon
mvento, content
mvinto, convint
invito, pranzo
>iivittore, eonvitor
mvooare, eonvord
mvoelio, eonvoli
>nvu1sione, convuUion
>nviil80, convuls
[>operare, cooperit
[»ordinare, coordina
operobio, coverc
operta, coverta
opiare, eopih
opioBO, ahondant
oppa, tazza
oppiola, doppiett
toprire, quattd,
loraggio, eoragg
ioraggioso, coraggios
torallo, eorall
iorame, eoranim
)orba. scorba
rorbeileria, fdtla
•orbello, cavagn
iorcontento, papatarci
$OTda, eordame
iordoglio, dolor
(oriandolo, henis
soricarsi, andd in left
somacchia, eornaggia
5ornice, comis
soroncina, ew*onin
jorpetto, corpett
3orredare, corredd
sorrente, torrent
sorrere, c6r
3orrezibaa1e, eorrezional
sonidojo, eoridor
sorriBpondcnte, eorrispondent
Borrivo, ladin
M>rrodere, eordd
8orrompere^ eoromp
porruociarsi, inrabtss
boTru7ione, eomizimi
DOrso, eor8
oorte, eort
Dorteooia, seorza
Dorteo, »emtit
bortile, eort
iortinaggio, paneggiamenl
■orto, furt
corniccio, rahhia
corvo, scorbatt
cosa, robba
coscritto, eoscHtt
coscrizione, coscrizion
coBettaocio, eattiv soggett
cos), in«ct o C081
cosina, robetta
cosmeiico, eosmelich
cospettOj eospett
cospirazione, cospirazion
C08teg|;iare, eosleggid
costellazione, costellazion
costerDazionef eostemazion
cost), ehi o li
costiera, aponda
costipazione, eostipazion
Gostituirsi, costituiss
costituzione, costituzion
costo. preszo
costoletta, coteletta
costoso, ear
costringere, eostring
costiTiire, fa sit
costumanzR, uso
costumare, uad
c ostumo , eostn m m
cotesto, quest
cottirao, cottim
covare, coed
covata, covadn
cozznre, cozzd
covile, tanna
cozzono, sensal de carat
crac, crack
crampo, ran/
cranio, crani
creare, cred
creatore, creatdr
credenzone, merlo
credere, ered
creditore, creditor
crema, panera
crepaccio, ereppf erepass
crepacuore, erepaeoeur
crepare, erepd
crepuscolo, crepuscol
crescere, cress
ci*eBtaja, nuidamin
creta, ereia
cretino, cretin
criminale, criminal
criminoso, criminos
orine, gringa
cristallo, eristall
critico, eritieh
crivellare, eribbid
croocante, eroecant
crocefiBBO, crocifiss
> oToUare, dondd
vuo
— »46 —
CUL
crooe, cr6s
crocetta^ eroaetta
orocicohio, incrosada
ei*ooiii880, eroeifisa
rrollo, dondada
oronico, crwiieh
cronologioo, eronologieh
crostare, fd, la crosta
crucoiarsi, ecudcLSs
crudele, erudel
crudo, crud
cruscaio, crusehee,
eubitale, evintal
cncchiaiata, euggiarada
oucohiaio, cugieut
cficouma, edgoma
cuoina, eusinna
cuciniera, eoBuga
cucire, cm«J
cucitura, cusidura
oaffia, scujffia
cugino, cu8in
oulaccia, eulatta
culla, euMut
eullare, menit la ciinna
cuocerOf emus
cuooo, ecengh
cuoio pIa enoi e cuoia, eoramm
cuore, cq?ttr
oup6. edpe
cnpiai^a, aviditd
curabile, curahU
curandaio e curandaia, lavandt
ourante, curant
curare, curd
Curasao, eurasd
curato, eiirat
curatore, curator
ouriosare, euriosa
curiosity, euriosiiaa
oursore, eursdr
curvare, piegh
curvatura, mirvadnra
curro, tcR'uss
cusoino, cdssin
custode, custod
33
dabbenaggine, coionana
dacch^, da che
da in poi, eccettuaa quell
daddolino, daddolonc, smorfios
dado, doM
tlaffare, de fdt
dagli e dai, dai
daiho, dain
damasco, damasch
damascato, damaseaa
damerino, gingin, j}elaa (volg.)
damigiana, damigtanna
damo, moros
danaro, danee
danaroso, scior
dannare, dannci
dannazioiic, dunnazidn
clanneggiaro, danneggid.
danno, dann
dannoso, dannos
danza, ball
dante, dant
dare, dd,
datare, data
davvero. davvera
davanzale, scoss
dazio, dazzi
debole, cUbol
debolmente, debolment
debuttare, dehutta
decantare, deeanld
decimare, deeima
decimale, decimal
deoimo, decim
decisione, decisidn
declamatore, declanujuLor
declivio, che vh in gid
dccorare, deeori^
decorazione, deeorasidn
decotto, decoti
decrepito, decrepit
decreto, deerett
deduiTe, dedu
deforme, sformaa
defunto, mart
delicato, delicaa
degenerare, degenei^a
de^no, degn
deiatore, spia
delinquente, haloas
deludere, Icrh dfia illunon
demente, matt
demonietto, diavoleti
demonio, demoni
denij^are. denigrd.
density, aensitcM
denso, den8y spess
dente, dent
dentro, denter
' deposito, deposit
DEN
- 847 —
DIG
.ntiera, detitera
;serre, desshr
iuuuzin-. dendtizia
»piorabile, deplorabil
>porre, met I gib *
jportare, deportd
»portazione^ deporlazidti
setino, desttn
)pravazioue, depravazidn
dstreggiarsi, ingegnass
iprezzare, fd dimenul el preszl
spurare, «'ctari
sttagliatameutef in delagli
dttaglio, detagli
eridere, rid adree
etto, dilt
errata, mercamia
esco, tavola
evozione, devozidn
esiderio, desideH
esistere, desist
esolazione, desolazion
esso, propi lu
estare, desseddt
estra, dritla
estrezza, abilitaa
eterminaziouCy decision
evastare. devusUi
.eviarc, devih
.evoto, devott
iacciaia, giazzera
iacciuolo, giazzctu (dent)
iafano, trasparent
tialetto, cUalett
lianzi, pocch fd,
Libattere, shcUt
iiceria, vds intorno
lidentro (il), V interna
Licta, dielta
lifendere, difend
lifettare, difetta
liifainare, sparlh
Liflferente, different
lifHoile, diffieil
Llfiicilmente, diMeilment
liftidare, dirndS
Liffidente, diffident
lietro. dedree
lifficolti^, difieoUaa
liUbndere^ manda intorno
liiilato, via drilt
liga, argin
ligeribile, digeribil
ligerire, aigerl
ligestione, digestidn
ligiunare, digiun^
ligiun6, desgicRune
Ugnitoso, ehe sth sul sd
ligradare, sbassass a pocch a pocch
digredire, andh fcetira de argo-
ment
dilatare, slargd,
dilavato, slavaa
dilaziouare, differt
dileggiare, mincionci
dilettante, dilettant
dilettare, divertt
dilettevole, che pias e diverte
diletto, piiis^
dili^ente, diligent
diluire, slonga
dimenticone, senza memoria
dimentioare, andd, in occa
dimissione, dimissidn
(limoiare, anddi in aequa
dimostrare, dimostrit
dimostraziojie, dimostrazidn
dinanzi, denanz
diocesano, diocesan
dipanare, fa gid el rest
dire, dl
dirimpetto, dirimpett
dipendere, dipena
dipinto, pittura sul mur
dirittacoio, margniffon
diplomatico, diplomatich
diporto, spass
direttameute, direttament
diritto e rovescio, dritt e invers
diricciare, tird focura i castegn^
di tHse
dirigere, dina
diroiupero, siadind
dirotto, a shgg
dirugginire, ttrd via el i*uggin
disaocentrare, dis'centrd
disadatto, minga adattaa
disadomo, senza ornament
disamorato, ehe ha perduu l'ani6r
disastro, gran disgrazia
disavanzo, deficit
disavezzo, qio de corda
disborso, dvsimbdrs
discendere, ve^nl gib
discernere, distinq'u
dischiodare, des'ctodd,
discorrere, discdr
discordare, andd nb d*aceord
discostare, tird in la
disegno, disegn
discutere, discutt
discutibile, discutibil
disfatta, battuda
disfortunato, disforttinaa
disgiuugere, distaccd
disgombrare, spasza
disinfettare, disinfettd,
disinfezione, disinfezidn
disinganno, disingann
DLS
848 —
dirtmettere, dismell
<liBonefitt^, disonestcun
disobbligante, minga grazios
^Usoccupato, disoccupaa
<li8orientare, iird. fatura
disordinare, disordina
disorlare, desorla
ilispettosamente, cow dispetlo
dispiegare, spiega fwura
dispensare, aispensa
disperare, dispera
disperato, disperaa
disputare, questiona
disaanguanientOf perc{tu<< elsang'u
dissecoare, seccd
disseloiare, leva el aelciaa
disseminare, spantegd
dissestare, porta 6n semicert
dissidente, che le penaa divers
dissiparo, tra via el fait so
dissipatore^ che htilta via i danee^
spendase%6n
disBolubile, ehe se po divid
diBsuggellare^ disigilla
distaccato, dtstaeaa
disteso, disies
distinguere, disiing'u
distinto, distint
distogliere, dislceu
distrazione, distrazion
distributive, distribnlio
distrigare, aestriga
distraggere, distnig
distrutto, distrutt
disturbare, disturba
disturbo, disturb
ditale, didaa
ditatA, didada
dito, did
divagare, divagd
divano, divan
divario, divari
divelto, strappaa su
diverbio, diverbi
diverso, divers
divertimento, diverliincnl
diviato, drizz
divieto, proibisidn
divineolare, svincold
divinittt, divinitaa
diviso, divis
divorare, divord
divorziare, divorzid,
divulgare, spanlega
dooile, doeU
docility, doeilitaa
documentare, documenid,
dooumento, aoeument
doglia, doeuia
dolcificare, indolzi
dolente, dolent
dolere, dori
dolore, dolor
doloroso, doloros
domaiie e domaui, doman
domare^ domh
domattma, dijnan nicUfinna
domenioale, de festa
domestioare, dome»tied.
domestiohezza, vess de cd
domestico, sei^iidr
dominatore, ehe comanda su
donare, regald
donative, regall
dorare, i^idord.
doratore, indoraddr
(lormiccniare, visord
ilormire, rformi
(lormita, dormida
dormivcglia, sogn legger
dorso, schenna
dot arc, dotd
dotato, dotaa
dottore, doUdr
dottoreggiare, sdottord
dovizia, qtiantitaa
dozzina. domenna
dozzinaie, de dotizenna
drizzare, drizzd
drogheria, drogaria
droghiere, droghee
duboio, dubbi
dubitare, dttbitd
dun<|ue, donea
duplieare, duplicd
dui*ata, duraaa
dure vole, ehe dura
due. duu
daetto, dttelt
duomo, domm
durare. durd
durlindana, sciabola
duro, dur
tuti
EBB
— 849 —
EPI
•ene, e benf
te, cretin
eo, ebrH
ellente, eccellent
esso, eceess
ettuare, latsd futura
ezionale, eeeeetonal
ezione, eeeesidn
idio^ nuufsfteher
itabile, eeeitabU
tnomico, economich
»noiuo, eeonom
£zio, ediiizsi
loare, eaued
dcato, educaa
noatorio, eolUg
aoazione, educazi6n
etto, effett
Li, lu
iiale, ugttal
lYOte, alasit
idere, elud
iendarsi, correges
lergente, emergent
licrauia, dolor de testa
li^rante, emigrant
apio, senza religidn
(vpiref impieni
inagione, gottjiezza
iflarei, sgonfiass
itrata, entrada
lilessia, bruit mal
lisodio, episodi
epistola, leltera
eppure, e pur
equinozio, equinozzi
equipa^gio, equipagg
erbaggio, verdura
ergo, donea
engere, tirdi gu,
esoa, lisea
esoire, sorti
eseorare, odid a inort
eseroizio^ esereizzi
esibire^ tixsebl
esibirsi, fass inanz
esiliato, esiliaa
esilio, esUi
esiBtere, esist
esitare, ezitd
esoBo, esos
esso, lu, quell
esplosione, s'eioppada
esporre, esponn
esterminio, aterminni
estero, ester
estirpare, strappd su
estraneo, forestee
eatrarre, tird fceura
estremo, estrem,m
estimo, hstim
estinguere, smorzd
ettogrammo, etto
evadere, seappd de pres6n
evangelo, vangeli
evaporare, svapord
ir«
bbrioatore, fabriealdr
iscenda, fcuinda
4;oendiere, affarista
«cendola, faeeendeita de cd
•ocendino, fieearau
rfMsendone, ehe g^d s^t i truse
kocetta, tolla
kocettare, faeeettd
^obino, faehin
^cbinaKgio. faehinagg
koobinara, jacehinada
voeto, mattdn, spiritosdn
Ksciatik faeciada
koile, jaeil
icoltoBO, seidr
loondia, lappa
igiano, fasan
igiolata, fasorada
Igiolini, eomitt
Igianaift, fasanera
fagiuolo, fascRU
fagiolata, paeeiada de fasaeu
fagotto, fagott
falcata, votada
falciare, faleid
falce./afc
faloidiare, falcidid
faloo, falehett
falda, coa
falegname, legnainee
falena, girotnetta
fallare, falld
fallo, fall
faloppone, bosard
falsare, falsd
falsario, falsari
falsifioaro, falsified
Falterona, val jBrambanna
fame, famm
famoso, famos
FAN
— ffiO
lale, fanal
latico, fanatieh
leiuUa, toaa
leiollaggine, htigaiada
igAi poXta
mullonne, fanagottdn
itaooino, aoldaa aemplis
itasticare, fantasHea
itastico, faniaslich
ite, fant
atesoa, serva
QtinOf fandn
atocoio, fantoee
rabolonOf beigoldn
rdello, fagoU
re, /A
rfaUino, ciribira
rinata, semolina
rraggine, faraggin
J, fa88 (per feus e per nefas)
loetta^ /(usetta
•cettaia, fcusettera
oia, fa88a
ciaro, fa»8^
oiatura, fcusadura
3ina, fiunnna
^dio, fiuHdi
idioBO, faatidios
litlb, faUtliiaa
3a, fadiga
)are, fttdigd,
)080, fcultgds
, destin
izze, faitezz
bile, faUibil
jo, stanza del tore de Voli.
rino, garzdn
rato, jatturaa
iHugxann
ella, zuppa de ba^giann
)80, /avoids
)ggiare, vm« <2e Za sda
e, partfi politich
3tto, fazzolett
, /«rer
3itante, cAe gp' d to /ev«r
'ugo, ehe seaseia la fever
>one, fevron o /ever rf« ca-
ire, feeondh
^d
fedel
fodretta
), federal
;o, tradildr
iciantiglidn
io, fiaegh san
%aegh
, col mal de fidegh
feloe, >lrM
feltrare, feltrd
feltrOf /eWer
femminella, asetta
femore, Toes <{«/ gardn,
fendere, s'eeppik
fenditiira, fessura
fenomenale^ fenomenal
feriale, feruu
ferimeniio, ferimeni
fermaglio, fermali
fermare, fermd
fermento, fermeni
ferragoBto, faraost
ferraio, feree
ferrare, fera
ferrarecoia, ferrarezza
ferrata, ferrada
ferrato, ferraa
ferriera. mM
ferro, fer de eerusegh, de soprm
feiTOY\2k.8trada de fer
fertile, fhriil; ehe rend
fertilizzare, ingrass^
fesso. er^pp
fessolino, oadiroBuia
festegglare, /esteggi^
festino, festtn
festone, ghirlanda
festoBO, ehe fit festa
fetido, ehe temega
fetore, gran spuzza
fettuocia, fettinna
iiaocare, r6mp
fiaccatura, a taiai
fiaccherajo, fiaeearee (in dfe.)
iiacchere, fiaeeher (in die.)
liaccona, slteuia
fiammiferaio, venditor de soI/mo
tiammifero, fiammifer
fiancata, stoeeada
fiancheggiare, fianeheggia
iianco, fianch
flasca, jiasch impaiaa
fiaacheggiare, fit fietseh
fiasoo, Jmseh
fiataocina, afann
flatare, fiadit i
fiato, fiaa \
ficattole, torlH
ficcanaso, ftcanas
ficoare, fieed,
ficchino. euriosell
fico, fien,
fioosecco, fiehseeeh
fidanzare, promett in spdsa
fidare, fidd
fiele, fel
fieniie, fe»t/
fieno, fen
FIE
— 851 —
FIS
>ra, fera e bestia feroee
»rsjolo, ehi va a iutt i fir
^liare, el partori di besH
lUOy fiol, fLOtU
^ioociOj jiozz
IfUolacoio, fiolasc
piolo, bugndn
iniracoia, hrutta o heUa fiqtira
nirinajo. quell delle flgtirtne
iMSce, filaper
[andaja, filandera
liuidiere, fllandee
lantropia, am6r del progsim
lare, filit
larmonico, filarmonieh
[atiocio, iirtaell
latoio, jlkUoi
latora, fllculdra
{ettBae,niettii
letto, fitett
liale, filial
liera. Irajila
lo, fil
lone, fildn
losoio, Jiloaof
iltrare, jiUrii
lugello, higatt
lusello. tela de firiaell
inale, final
inalmente, finalment
Inanziere, finanzier
ine, fin
ingere, fing
jumeato, jimment
InimondOj seonquasa
inire, fimi
Ino, /In
nooohio, fenoce
Aoochiona, martadeUa e&n fenoec
intaggine, fintaria
Inora, finadess
nzione, fimidn
.0000, galla
ooinej la pell de Vuga
oraglia, faugh de atdppa
oraio-a, fioraja
orame, fioramm
ore, fidr
orentineggiare, toscaneggih
oretto, fiorcM
,orito, fiorii
ottaro, harholta
rmare, firmii
Bchiare, ssifdUk
eobiata, zifolada
BOhietti, ztfolitt
Bobio, zifol
gciit, fseiii
gco, fiseh
iina, estro
flssare, fissi^
fissazione, fiseagidn
fisso. fiss
fittajuolo, fittacol
Atto, fitt
fiume, fiumm
iiutone, apia doniealiea
fiutare, usmA
flute, neiata
flagellare, Aagelld
flagello, sfragell
Aauto, jlaut.
flebotomo, Jlebotom
flemmone, flemmdn
floBoio, floec
fluido, fluid
flussione, flttatidn
flusso, fltua
tbciqa^ preja
fooaocia, earsenza
fooato, jogaa
fooe, aboeeh
fochista, foghiata
foeolare, fogoraa
focone, fogon
focoBo, fogda
fodera, foBudra
foderare, fodrdb
fodero, fceuder
fogare, fogdL
loglia, fceuja
fogliata, acartozzada
toggia, uaanza
fogfiame, faiamm
foglietta, quintin
foglietto, foielt volant
tbglio, foRuJ
fogna, eiatema
fognare, fogndt
fognatura, eonddtt
folata, paaaada
foia, voRuia
tola, acherz
follare, foUit
folaga, fdlega
folle, matt
folleggiare, mattoeed
follia, ' mattaria
folletto, follht
folto, foil
fondaccio, f6nd de bollega
fomite, ehoaa
fondaco, fondegh
fondare, fondd
I'ondatore, fondatdr
fondazione, fondasidn
forbice, foresetta
fondere, fdnd
fonte, fontanna
forchetta, foreellina
GAL
— SSI-
GEN
galoppore, galopph
gfdvanioo, galvanich
galvanizzare, qaUoanizza
gambale, gambal
gambero, gamber
gambetto, gambirocula
gambo, piecdll
gambirto, mossa iradiiora (scac-
cbi)
gambone, niss
gana, vctuia
ganasoia, ganassa
ganasoino. tneez'oma
ganghevello, rampin
ganghero, eanehen
ganza, morota, relazidti
ganzare, ptigii el sorbeU, morosa
garante, garant
garantire, ffarantt
garbare, pt€ue
garbatezza, gentilezza
garbato, geniil
garbino, oella manerinna
garbuglio, garbui
gareggiare^ fd, a gara
garettO) sitneh,
garga, jllonna
garganella (a), eanna (a)
gargozzo, gargitttol
ganbaldino, garibaldin
garoutolare, pugnatia
garofano, garbfol
garontolo, pugn
garrire, ro»d adree
garzone, garzdn
garzuolo, sciroRv
gastigare, castiga
gastigo, eastigh
gattabi]ga, presdn
gattino, gaiHn
gatto, gait
gaudente, egoUia
gazza, gasgxa
gazzarra, hordeleri
gazzerare, inganna
gazzettino, gazzettin
gfe. sgU
geiare, gela
gelatina, geladinna
gelo, gel
gelone, gel
geloso, gelds
gelso, mor&n
gelsomino, gelsomin
gemello, gemell
gemito, lament fori
gemere, ebottl, lamentass piangetid
geudanne, carabiner
generale, general
generalizzare, generalisza
generalitlt, generaliiaa
generabnente, generalment
generare, gentrh
genere, gener
genni^o, genar
genitore, papd
gente. gent
gentildonna, 6na ^tobU
genmno, gendin
genuflessione, inge9i6ggiada
gerla, gerlo
geranio, girani
gerente, gerent
gergo, gergh
germano, jradell
germogliare, hutta
getto, g^
gestione, gestion
gettare, bvUtd,
gbetto, gk^
ghettume, bacean de ghtli
ghiaooiaio, giazzee
gbiacoiare, giazza
gbiaocio, giazz
ghiaocmolo, giaezcRu
gbiaia. gera
ghiaiata, ingertida
ghianda, gianda
ghiaiotto, saga de rizzada
gbiandina, vasett, b€pgeUiHd\
ghiera, aneU
gbignata, ghignada
gbiotto, golds
ghiottoneria, leeeardaria
gbiottume, piatHn soagne
gbiribizzo, ghirxbizs, estro {
gbiribizzoso, pien de gkiribisi
eaprizgi
ghiro, gira
giaoobe, de gUt che
giacere, stdt distes
giaciglio, lettuse
giacinto, giacint
giacchetito, giaeehe
giacobettone, cacciaddra
giallume. gialddn
giardinetto, giardineU
gigantesoo, giganteeeh
giglio, gjili
ginepraio, inibroi
ginepro, zenever
gingillare, perd el tefnp
gingillino, ciribira
gingillOf belee
gingillone, fanagoUdn
gingiva, gengiva
ginnastico, ginnastich
ginocchio, gefM>ce
giooare, giuga, seommeU
giocbetto, giughett
GIO
— 866 —
GOB
»oo, gi4»uqh
>oolaxore, hussolottee
ehe pend gib
>condit&, allegria
>ielliere, oreves
>ire, pbiUit
>maUero, pomalier
>niaiite, gtomaUera
iTinotto^ giovinoU
Dvare, gtovii
[>venoa, vtteea giovina
overeocio, godibil
OTinaatro, pivellaae, harabott
randola, gxraaol
ramondo, vagabond, gran mag-
giator
randolare, gironzd
rare, gird
rarrosto, menarost
rato, ro8i al sped
ravolta, pirotita
rellare, gironzd
rellotto, ruzeUott
rigogolo, firifiss
ronzare, gironzd
ttare, gittd
^, ffih
uDDa, marsinna
abilare, gittbilit
ubilo, gran eonUnUzza
uooareUo. iriiquatirin
ucoo, badee
aocheria, siupiditaa, asnatia
udeo, giudee
udioare, giudied
udice, giudes
oggiolare, gingi&vari
ugno, giugn
mebbaro, giuleppd
ooo, gioBugh
nliyo. alegher e content
uradoina, per Diana
umento, oeztia
uncata, gidneada
anoo, gi4neh
iingere, arrivd
untare, ingannd
iintura, guintura
urare, gturd
nstiftoare, giuatified
andula, glandola
i, a lis, gh', eec.
oriarsi, vantass
oriiioare, glorified
laulare, mogna
laulio, gnaOf gnao
looco, gnoceh
lorri, nosiran
lorsl, sitntnuir
ibba, goeubb
gobbo, gtBuhb
gocoioia, gdita
gocciolone, badee
goooiolotti, aeoUidur de tore
godio, gran gttat, piesh
golaocio, golosdn
goletto. eoletto
gomitata, aombeddda
gomito. gombel
gomitolo, remiaell
gonfiamento, agdnfi
gonfianugoli, baaol6n del luster
gonfiare, sgonjfta
gonfione, pcieeiarott
gonga. maghella
gongolare, gibilld
gonnella, soeehetta
gonzo, piividn
gora^ fosSf rianna
gorbia, sgorbia
gorgia, gorga
gorgozzule, gargattol
gota, gafiassa
gotata, s*giaff
graoobiare, tappelld
graoilento, graeU
gozzo, goss
gradire, t^r€uli
gozzoviglia, naedada in eampagna
graoidare, el vers di rann
graffiare, sgraMgnd
gradaBsata^ bmada
graffinBanti, biffotl
gradinata, seaUnada
gradino, sealin
graffio, rampinera
graduato, grtulu€M
graffito, disegn eiareseur
gragnuola, tempesta
gramigna, gramegna
grammo, gramtn
gramola, grhmola
gramolare, gremoUt
grana^^lia, granaia
granaio, aranee
granaiuolo, postee
granata, seoa, seovin
granata, granada
granohio, gamber
grandezzata, sparada
grandigia, bdrta
grandine, tempesta
granita, jfrantda
granooohiaia, sgarza
grasoino, ispettor de annona
grappolo, sgrazza
graspo. earuspi delVritga
grassaiore, assaltaddr de strada
grassello^ toeehell de grass
grasBOCOio, grassottlll
GRA
— ffi6 —
GRU
grata, ferrada
gratella, gratieola
gratioolato, gpallera
grato, riconoseent
grattacapo, fasUdi
grattaculo, grattaeuti
grattugiare, grattd el farnutgg, ece.
gratuiu»menie. a maeea
gravare, grata
grave^ grev
gTegzio, sgresg
grembialata, seossalada
grembiale, seossaa
grembo, scoas
gremito, pien
greto. letl del jtumm stUt
gretoia, fl de fer o de legn, fet*-
ritt de la gaboia
gretto, apilore
griccia, eazzuu (dei bambini)
gi-idare, va«a
giido, sgar
grigiolato, sgiaspe
griib, musdn
grigio, gris
grillega, hrughera
grillare, s^eioppeitd (del burro che
frigge)
grilletto, prillett
grillo, art
grimaldcllo, garibdldin
gvingA, eresp
grmzohna, re8<nu
grippe, <jrr»pj9, influensa
groncioio, morgeil de pan
gromma, eroppa
groppone, gaaubba
grottesco, grotteaeh
grovi^liola, intorHament
grucoia, scanaeia
grugnire, /A el vers del ^
grufolare. eereit per terra,
scell, c&nt el muson
grufiio, grtign
gnuleria, aanada
grullo, stupid
grumo. toeeheU de sang'u
grumoio, sdriEU
gruzzolo, danee de part
gua', guardaf
guaraare, passd a p^ 6n\
guado, guhX
guaina, fceuder
guaire, sguagnl
gualcire, straf&gnA
guanoia. ganassa
guanoiale, edssin
guantaio, gtMfUee
guantiera, oabari
guardamano, manopola
guardanidio, ceue niaroeu
goardingo, ehe 9d c<hU i
pidmb
guarire, gtMri
gnamire, guaml
guasconata^ sparada
goastameetien, guastamestee
goastafeste, seeeabaU
guattero, sgticUter
guazzare, sgtiazssd
guercio, loseh
gufo. lordeeh
gugbata, guggiada
guidaiuola, guida, veieea mt
guidaleaco, guidaleseh
guiderdone, rieompensa
guinzaglio, corddti
guizzare, sguiszti
gustare, gusti^
gutturale, v6s in gola
iattanza, superba
iattura, rovmna
iccio, tise
Iddio, e2 Signer
ideaooia, brutta idea
identico, identich, tal e qiial
idiiirnaj parldt
idoleggiare, idolalrd,
idoneo, bon a... de
idropioo, idropich
ignaro, che sh no
ignavo, poltrdn
ignorare, savl minga
ignoranteg^iare, igi\oranHsi»
ignoraate. ignorant
ignudo, biott
iffnoto, minga eonoaeuu
ilare, aUegher
ilarilM, ilaritaa
illanguidire, diventik languid
illeoifo. tninga leeit ^j
illegibiie, ehe se pd minga leg
illeso. 8€uv
illibaio, sema magg
illimitato senza limit
illiTidire, diventik livid
IHB
-857 —
IMP
»allatore, imb€Ulador
alsaxnare, imbaUamit
andire, mHt in tavola
acare, andii a vermin
aouceare, itnbtieenceass
ambolare, vegni i oee luster
arazzare^ infeseiit
>asaiiiento, btigament
tasoiata, imbiueicuia
»astardire, imbaslardl
lerbe, sema barba piv^ll
lestialire, andit in MSlia
»ftvato^ imbevuu
danchino, sbianehin
>izzarire, sbizzarl
lizzire, inreUma
^ottatoia, pedHoldn
»ozzaohire, reatdt ctzerb
>ozzaohire, inUsighiss
>ozzlaare, itnbeUeUass
iraoare, fassh^ imbnmd
>raiioar8i. miUes in del rose
irattaoarie, 6n lelterato de gtra-
azz
>rattare, aporcd,
>Tatto, spegcue
)Toooiare, eemenla
jreociata, etUeestruzz
jroooare, itnbroeeil
jrodolare, sbrodold
)rogliaooio. imbroi terribU
)rogliare, imbraiA
jTonciare, metl el tniudn
lubbolarsi inibdzzaraasen
)raiure, diwnidk seur
moatare, fd la bugada
)aUettare, inslaeheU^
)arrare, diztend el butter zul pan
)U8oherarBi, imbozzaraszen
jusecohiare, imbuzeeedt (eontra-
io de abuzeeedi)
>ato^ pedriceu
)iizzire, ingrugniaz
>azzito, pien
tatore, ehe imita
aanioare, tnittegh el manich
nascherarsi, nihitez in fnaaehera
laochiucare, imptteeiugh
>accio80> fiecancLzz
aaturo, minga madur... a tir
nedesimarsi, immedesimasz
aemorabile, fceura delta me-
voria di omen
aer^cre, melt in Va^ua
aentevole, ehe mertta minga
misoliiarsi, immiz^eiazz
aodesto, minga modezt
nolare, melt a m^ui
nondizia, rud
Dntabile,eA««epd minga eambia
impaccio, faztidi
impadronirsi, impadronizz
impaginare, tmpaoind
impagliare, impaih
impalanoato, azzada
impalato, impalaa
impallarsi, ifnbtUlazz
impallidire, diventd zmorl
impanoare, f& zettd, zii 6na banca
impaniato, tngeraa
impannare, ordl e tezz
imparare, impard
imparaticoioj mal digerida
impareg^iabile, ehe g'd mitiga el
zo part
impasticoiare, imptuUzzii zi*
impastocohiare, inventa zii
impastoiare, fazza zii
impataccare. impataeeH
impaurire, jh paura
impazzire, diventd matt
impattarOj impattd, .
impazientirsi, perd la paaiensa
impazzameato, immattmenl
ipipeoiare, impezd
impegnare, impegnii
impegnoso, prepotent
impegolare, impezd
impelasarsi, mettez dent fina at
eoll (in d*&na robba)
impelliociare, impeUizzd
impennare-arsi, tmpenni^-€uz
impennata, impentCada
impensierire, m^tt in penzer
imperioso, imperidz
imperversare, fit di gran gtuut
impetO) impeto, furia
impermalini, impermalizz
impettito, impettaa (di cayallo)
impiagarsi, andd a piagh
impiantito, zoeul de quadrei
impiastro, impiazter
impiastrarej %7npiaztrA
impicoato, %mp%eeaa (nel vestito^
impiooiare^ da dizturb
impiooiarsi, avegh a ehe fh
impicoiastrade, zeeeahall
impicciOj impiee
impicoobre, zpieeoH
impiegaref impieph
irapiefosiro, im^ptetosi
impillaccberare, impalUizz
impinzare, impienl
impiombare, xmpiombdL
impiparsi, impipazzen
iini>lacabi]ey ehie ze pd minga iirit
gio
implorare, implorot
imporrare, zearbonll
imporcare, zporeik
IMP
--858 —
IKC
imporre, imponn
impolYerarsi, impolverasg
impomatare, d«u$ la pomada
impostare, tmpostit, registrh
impottmiooiare, earpognd
importunare, seeeit
importuno, seecaball
imposseBsarsi, ftut padrdn
impotente, etie p6 no
impreoazione, maUdissi&n
impregnare, tmpregnd,
impresario, impresari
impratiohirBi, %mpratichi»s
impronto, sfaedaa
improBoiuttiTe, ditenth seech (di
persona)
improYYisata, improwisada
impreYeduto minga j^reivisi
impreYidente, ehe sa no prevede
imprigionare, mett denter
improYYisare, improwisi^
impugnatura, impugnadura
impunUre, eusH reiasser
impuntura, eueidura
impugnare, impugnd
impuiso, spinta
impuntigliarsi, impdntigliass
impuro. minga fietl
imputaio, imputaa
imputridire, diventd marec
inanellare, rizzh (di capelli)
inarpicare, rampegd'
inaoetire, diventd ase^
iualberare, aJsd...
inappetenza^ minga de famm
inandire, diventd seeeh
inaspettato, minga spettaa
incalappiare, imbroid
incallixo, ostinaa
incannarej ineannd
inoaniiatoio, ineannatori
incannatore, ineannaddr
inaccessibile, inaeessibil, ehe ge pb
minga anaagh
incannucciare-ata. fassadura
incantare, ineanta
incaparsi, ostinass
incappare, da o borld dent
incappellare, Happd cappellj im-
pernialisg
inoarnito, ineamaa
inoagliare, Irovd ostacol
incaroguire, inearogni
incalzare, ineahsd
incamminarsi, mettes in strada
incartare^ ineartd
incauto, imprudent
incartocciare, fa sii in d'6n sear-
tozz
inoanutire, diventd blanch
incassare. incastd
inoapacita, ineapetdUMa
incapriccirsi, vegni 6f^ eai
incasso, ineast
incaroerare, meit dent
iocarioare, inearied
inoastrare, ineastrd
inoastonare, incattwid
incatorzolire, intisighl (delle
te)
inoastro, ineatter
incatramare. ineatramd
incatenare^ ineadend
incaYare, tneavd
inoaYioonlare, mett di eaviec
inoensare, incetiad
inoendiare, ineendid
inoerato, inceraa
inoenerire, mandd in sener
incenso, ineens
inoerto, ineert
inoentlYO, Uivagiaeugk
inceppare, mett oetaeol
inoeralaooare, mett eerdlaeta
inoerare, ineerd
ineerchiare, m^tt i sere
incespieare, toppied
inohiodato, inetodaa
incbiodatura, ineiodadura
inchioster, ineioater
inoicciare, fd 6n hn9 in to
dn tai in la pell
inobiudere, mett dent
inoiampare, toppled,
inoignare, meU a man
inomirigoare, pottigni^
inoincignare, strafoid
inoiprignire, invipert
incinta, gravida
inoitare, eeeitd
inoitrulure, diventd stttpid
inclYile, paisan, viilan
inolYilimento, eivUtaa
inclinare, inelinare
inclinazione, inelineutidHf nwti
iuooociare, eiappd eappell
incoerente, ineoerent
incognito, ineognit
incombensare, incomhema
inoompatibile, ehe ee po no
pail
inoompleto, ineompletl
inoomprensibile, ehe ae eapiu
inoonoiliabile, ehe »e ponofa^
dd d'aeord
incoraggiare, ineeraggid, fit
ragg
incordatura, ineordadura
Inoomatura, natural
incorattibile, ehe gepd H9 ten
INC
— 859 —
INF
redulo, ehe ered no
rinare. ereppass
rooicoiiiare. ineroseggid
rostatara, tnerostadura
Aoo, indegh
ebitarsi, tndehitass
ettare-arsi, p€usd parolla e attr-
d d'aeeord
iana, indianna
iaTolato, indiavolaa
ioe, indes
ioibile, de n6 dl
letro, ifidree
igente, paver
irizzo^ tndirizz
isoiplinatezza, eatUveria
ispenBabile, indigpensabil
isposizione, induiposundn
.ole, earatter
.olenzire, avegh di dolorilt
.OBsare, mettess adogg
Lovinello, indovinell
Lovino, indovin
LUgiare, tardd a fa
lugio, ritard
Lurre, indii
ffabile, ehe se p6 no esprimm
fficaoe, ehe Hess nd
rte, ehe se mceuv no
agottarsij infagotiags
arinato, tnfarinaa
arinatura, infarincidura
Brraiolarsi, inkiharass
Llaeapi^io. augella
Hare, xnfila
llata, infilada
llzare, infihsd,
Luire, in^uenzh
tmo, injfim
boare, infogd,
ognarsi, tmpettokus (in facceu-
le loscne) impiastnus in d'&n
legozi
broatiira, inforeadura
brmare, informit
brme, senea bonna forma
brmioolamento, t fortnight €i-
egh i formigh
brmauk, injormada
brtire^ dapph del fort
brtunio, aiegragia
brzare, diventd fort
bsoare, diventdi seur
bttersi, infotttusen
racidire, aiventa marse
rangere, romp
rascare. quaUh de fra»eh
'ratire,aioen<d rwetof i(dei bachi)
'razione, trasgreasidn
reddare, raffredeus
infreddatara, raffreddr
infrullire, diventa froll
infmsoare, buUh sott gdra
inf ruscato, eonfus
infunare, tigit .
infun^hire, diventd unuff
infonare, andii in funa
infusione, infusidn
infusorio, inftuori
infuBtirsi, d%ventd dur (del corpo)
ingabbanatOy intabarraa
ingabbiare, mett in gahbia
ingabbiata, redada
ingabbolare, ingaiiboUk
ingaggiaM, ingaggiit
mgagliardirey dtventd fort
ingailuzzirBi, tiroes su
ineambalare, mett in di gambai
(stivali)
ingannevole. ehe inganna
ingelosire, ja diventit gelds
ingente, gross
ingentilire, fa diventa gentil
ingoBBire, mori del eaMn (baohi)
inghebbiare, stopnin el goss
inghiottire, manah gib
inghirlandare, mett di ghirland
ingiallire, diventd, giald
inginoccbiarsi, mettes in genoee
inginoochiatoio, ingenoggiatori
ingiun^ere, comandd
ingioBtifieabile, ehe se po no giu-
, sHjM
ingoiare, mandd gi^
ingolfarsi, ingolfass
ingollare, maiMM gib
ingoloBire, fa gola
ingombrarej infeseia
ingombro, mfese
ingordina, raspa grossa
ingozzare, ingossii
ingraciUre, mvenla graeil
ingrandire, diventd, grand
ingraasare. ingrassh
ingrasso, (ngrass
ingraticolata, telar de spallera
ingratioolato, ferradeUa
ingravidare, ingravidH
ingrediente, ingredient
ingroBBO, ingross
ingruUire, dtvenldi stupid
inguaribile, ehe se pb no guari
inguine, vareh
imbire, proibi
iniettare, sehizsa dent
inimicaTBi, fass 6n nemis
inimioizia, nemieizia
innaoquatojo, daquador
innaffiare, daquA
innegabile, ehe se pb no negb.
INN
— 860 —
innestare, inestd
innocente, intiocetit
innocuo, che fa minga del mal
innovare, fa robb ncBuv
innuzzolire, meit voRuia
inoliare, ou&
inquietare, inquiet^
insaccare, insaeed
insaccato, insaeeaa
insalatiera, insalatera
insaldare, inamidd
inooulare, inesid
inodoro, »enza oddr
iiiBatanassato, indiavolaa
inoftengiYO, eke offend nd
mseoohire, diventa magher
inbperoBO, che sta u fit nient
inserto, inserii
inopportuno, minga a temp
inorgoglire, fit diventit sgonfi.
ioserviente, inservient
in^uadrare, mett in quader
insieme, insemma
infiipido^ insipid
insanabile, eke se pd no sanib
insanguinare, sporeit tie sang'u
insonnito, ituiormentaa
ineulso^ insula
inseguire, eSr adree
insensataggine, stupiditaa
inseiiBato, sema^ sens
insoddisfatto , minga sodisfaa
insolazione, edlp ae s6
insolvibile, che pd nd pagit
insonnia, manea de sogn
insoBpettirc, mktt in sospett
instaoile, che stit minga fermo
instancabile, e?ie se straeea nd
insudiciare, sporcdt
insulBcieote, minga assee
insuperabile, che se pd nd superd.
insuperbire, diventit superb
intagliatore, intajaddr
intaglio, intdi
intanto, intant
intasare, raffrcddoM
intascar, m.eti in saceoeeia
intatto, minpa toecaa
intavolarc, tntavolit
intavolato, intavokta
intelaiare, mett sul telar
intemerata, inlem,erada
intemerato, galantom&n
intemperie, tntemperi
iiitendere, intend
intenditore, intenditdr
interdetto, interdett
interfogliare, mett di fceui bianeh
in d*on liber
interiore, interidr
interito, drizs e tirnia com
steech
intemare, intemd
inteso, intes
intestare, intestd _
interminabile, che ftftiss pk
intignare, eamolit
intirizzare, p€Ul &n frkgg I6dtf\
intonaoare, stabile (oi mnri)
intonso, minga refilaa (d lib
intoppo, intopp
intormentito, senti ph attaeek.
intrabicoobire, anda, git q\
che donda
intrampalato , come dn irarn^
iundd)
inirecoiatura, intreceiadnra
intreccio, intreee
intriguante, intrigmnt
introito, introit
intniglio, poceigh
imbruglione, iinbroidn.
intnipparsi, casdass in la gtut
intiepidire, fd divetUa tered
intimorire, fit paura
intingere, mota
intingolo, piatiin
intisiohire. diventh tisich
intraprenaere, m^ttess adree
intrepidezza gran eoragg
intuito, intuundn
inumazionCj seppellifnent
inumidire, tnumi^R
inyacchire, vegnl el giald^n (
chi)
inveire, vosdt
inventariare inventarid
inyentario, inventari
invernata, invemada
inyemioiare, invemisd
investigare, rugagh dent
investirsi, mvestiss
invetriata, invedriada
inviperitOj inHperii
invitare, %nwda
inyitto, che se vine nd
invooare, damd
invogliare, mhti vcRuia
involtare, involtUt
involtiuo, fagotteU
involto, fagotti paeeh
inzaooherare, infangh
inzafardare, sporcit
inzeppare, calcik
inzipillare, imboccHt
inzolfare, solforit
inzuocherare, salit (pop.)
ipecacuana, pipaeuana (id.)
ipocondria^ peedndria (volg.)
irrigare, da Vacqua
IBB
— 861 —
1ST
•ritare, /A inrabi
riverenza , maneama de rite-
remza
Toinpere, vegnl dent
M>lato, isolaa
itesso, istesa
isti^are, mktt sii (pop.)
istrioe, rise porseell
istniire, iattmi
istupidire, divenlii stupid
iTi, n
Al>arda, r<Buda {mena)
Bt'bbro, laver
Btl>l>rata, eolp edi laver
ekl)l)rono, laver gross
Btl>OTi08o, lavoraddr
Aocio, dandinna
Ekcerare, strascia
acero, stra^ciaa
Eborima, lagrima
Aorimoso, piangiorenl
acohetta, racehetta
adxtLf la saccoccia de denter
adro, lader
acLronaia, bosch de la nierlada
adroncello, ficeu lader
adronata, ladrada
adroneggio, robaJizsi
a^o, lagh
aico, laieh
aido, infamftia
aidiune, troiada
ambiccare, lambieed
ambire, leecd
amentare, lamenta
amentio, lament
amiera, lamera
aminarej lamina
aminatoio, laminaddr
ampada, lUmpeda
ampadario, lampedari
ampaneggio, lusiiada
ampante, lampant
ampionaio, lampedee
ampione, lampeda
ampo, sdmta
iampone, fambrosa
ancetta, lametta
anoiare, buttiL
ianoiere, lander
ianoio, slanHo
ianternone, lantern6n
lanuto, lanaa
iapidare, lapidd
iapide, tapida
lardellare, instaehetta
iardo, lard
largheggiare, largheggia
largo, largh
largoccio, larghett
lasciare, lassa
lasciata, lassada
lasoio, laseitt
lastricare, mett i prei
lastrico, selciaa
latrina, latrinna
lattaio. lattee
lattaiolo, de latt (dent)
latteggiare, sfumd. via
latteo, de latt (coldr)
latticinio, latiieini
latticinoso, latticinds
lattiera, lattera
lattivendolo, lattee
lattone, c6lp
lattongolo, vitell de latt
lauto, abbondant
lavamimo, lavaman
lavata, lavada
layatiyo, lavativ
lazzarone, kuseardn
lazzeruola, lazzarin
lazzo, scherz
lecco, ballin
leccone, golosdn, leceearddn
leccume. leccardaria
legaociolo, ligamm
legare, ligd
legatura, ligadura
legge, l^
leggiadna, belleeza
leggiadro, bell
legglo, lettorin
leggitore, letter
leggiucchiare, leg a salt
legnare, bastond
legnaia, legnera
legnaiolo, legnamee
legname legnamm
legnata, legnada
legno, legn
le^me, verdura
lei. lu, lee
lellare, cinquantd
lemme, aeUtsi ■
LEN
lena, fivM
lendine, Itndin
lenire, quieith
lente, Uni
lentioohia, tantiggia
lenza, Hrlidanna
leone, Uon
lepldo, l^pid
lesBare, catis a less
lessioo, diziotiari
letamaio, ruera
letame, sellamm
letizia, eontentezza
lenzuolo, lefV8<Bu
leppare, seappd^ rdbd
lepre, legdr
lereia, spordzia
lemia, vessiga (di ragazzo)
lesina, lesna
lesso, Uss
lesto, list
letare, spdred de ccuica
letioare, UHad
lettiera, lettera
levamacchie, eavamagg
levame, levaa
levataccia, iropp a hon*ora
lezzo, porcaria
libbra, lira
libeoclo, vent
libellula seidra
licenzioso, sboeecia
lieto. content, alegher
lieviio, levaa
ligio, attaecoM
limitrofo, eonjinant
limosinare, cered
lindezza, nettezza
lezio, vergna
lezioso, saoleinaa
lezzo, spuzza
libello, libell
libraio^ libree
libriocino, librettin
libro, liber
limonata, limonada
limone, limdn
linguaccia, lengtiascia
linguaociuto, lenguaseida
linguetta, lenguetta
lioHeme, linosa
lisca, resea
liquefare, andd in aequa
li^uirizia, regolizia
litigioQo, ehe ghe pias a litigd
litro, liter
livore, resea in gola
lisciatura, eavezzada
liso, lis
lite, lit
-862-
livido, livid
lo, el
locale, local
looanoiere^ est e loeatider
looare, ajfittd
locoo, l&eeh
looo, IcDugh^ sit
lodare, loida
loggia, lobbia
loguo, loiBui
lona, sloffa
logoro, strcuciaa
lombata, lomhrelt
lombatello, lombreilin
lonzo, slom
lontra, ludria
loppa, pula
loquaoe, eidaretta
lordo, Mrd
lordare, sj^oreH
losoo, tdhts
lotto, lott
luooiconi, gottdn
luociola, lusirtBula
lucoioare, Itui
luociolare, caragnd
luoe, lus
luoertola, luseria
lucido, lueid
lucignolo, sloppin
lucrare, gtMoagnagh s6ra
lucro, guadaqn
ludibrio. ludibri
luglio, lui
lu^bre, che fit piang
lui, Ih,
lumaca, lumaga
lumaoaglia, pxovisnetta
lumacato, snmggiaa
lumaoone, lumagdn
lumaio, lampedee
lume, lumm
lumioino, lumin
lumiera, lampedari
luminaria, iltuminaguin
luminello, boeehell de la In mm
luminoso, bell eiar
luna, lunna
lunario, lunari
lunaticoj lunatieh
laogaggine, Idngaggin
lungagnata, tirttera
lungheria, tiritera
luughezza, I6ngheez€t
lungi, Ionian *
lungo, Idngk
luogo, UBugh
luogotenente, tenent
lupa, sgajosa
hipinella, Ininasc
LUP
— 863-
LUS
kino, luin
lO, Uff
ido, lurid
inga, promeasa sbalUida
ingare, luHngd
inghiero, ehe luainga
Bazione, glogcidura
IdBtrascarpe, deerottcRur
lustrare, histrd
lustrino, Itutrascarp
luBtro, Itister
luta, sbir
hittuoso, che fa mi>Uo dispicue
3X
«cai, eiappen 6n alter
«c irone, maear&n
«cliia, maggia
kochiare, amaggid
kcohinare, TMtchind
boellaio, maeelar
«ellare, maeelld
kohia, furbaria
bohioDe, furhdn
loigno, sassdn
Msilento, magher
Msinello, nuunin
Msino, nuBula
keinone, spendaeeidn
^ula, maggia
^amigella, popola
bdia, eassa
Are, mamma
hdreforma, mader
^revite. m^idervid
testrucolo, maestrin del lella
kgari, meufara
.ggio, witffir
,gro, magher
gio, wtfflr (r«)
gistrato, magistraa
glia. maia
gliexta, cwetta
glio, mdi
gnanimo, omm rnr
gnano, magnan
lale, porseell
laooio, minga mal
laccorto, eiall imprudent
landato, malandaa
laudrioo, baloss
lanaggia! 7nareadetlf
lanno, malann
laparata, malparada
latiocio, m^zz in Ibech
lato, amalaa
lavezzo, guaalaa
lavoglia, malav<Buia
ioaduca, hmti mal
IcoDcio, malcoiisHaa
maloontento, maleonlenl
malooBtume, catliv usanz
maldestro, minga bdndefdaffari
maledetto, maladett
maledire, miUedl
inaledizione, maUdizidn
malfare, malfd
male, mal
malesoio, ear roll
malessere, malesaer, qndgnera
malincuoro (a) malvolontera
malinteso, malintes
mal legato buseechin
mallo. derla
malfiaato, maljident
malgarbo, sgarb
mal^rado, anea ben che
mahgno, malian
malizioso, mmizioa
malleabile, ehe se po lavord
mallevadore, ehi ata garante
malnato, malnatt
malpensante, malpenaant
malpiglio, eera bruaea
malpratioo, malpratieh
malsano, malaan
malta, molta
maltagliati, maltaiaa
maltrattare, malirattd
malumore, m,alumor
malvagio, eaitiv, baloaa
malvivente, malvivent
malvoDe, malvon
mammacheta, gatta morta
mammamia, geauitell
mammolaf vioRula
maData, m^inada
man care, moaned
raaocinata, baloaaada
mancino, munzin
mandamentOf mandament
mandare, mandd
mandata, mandada
mandnto. mandaa
raandibola, oaa de la ganassa
niandorla. armandola
MAN
— 8ft4 —
VOL
mandorlato, eroceant
mandi'a, bergaminna
maneggiare, maneggid
maneggio, inanegq
inaneaoo, manasci&n
manette, manett
mangeria, hoceonada
mangiafagiuoli, mangiafaactu
mangiamoecoli, pret vieeiurin
mangiapane, mangiapan
mangiapreti, man^iapret
mangiare, mangia
mangiata, mangituia
mangiataccia , disordiii in del
mangid
mangiatoja, niangiaddra
mangiatore^ mangi^i
mangiatutti, spardn
mangiuochiare, mangiuscid
mamaco, matt
manichino, manscidn
manico, manich
manicomio, inombell, senavra
manioottOf guanlin
maniera, manera
manieraccia, maiieraecia
manierato, manieraa
manicrina, bell fd
manieroso, gentil
manitattore, manifaitdr
manifesto, manifest
maniglia, hrazzalett
maniao, seiainpin
manipolare, manipoUi
mauipolo, mMntin
maniscalco, maniscalch
mano, m,an
inanoscritto, inanoscHlt
manoso, a la man
mauovale, manoval
manrovescio, s'giaffdn, slavion
mantcoa, maniecea
mantecare, mMnteccd
mantelletta, mMntellina
mantello, mantell
mantenere, mantegni
mantenimento, mnnteniment
manteuuta, m,antegnxida
mantice^ boff^tt gross, mantes
manti^lione, mantigadn
luantiie, tovaia grossa
manubrio, manubri
manutengolo, che ten a man
manzo, tnafiz
mappamoiido, mappamdnd
maraschino, rosolt
marayigliare, stupl
maraviglioso, m,aravigli6s
marcare, marcd
marchese, marches
marehiano, tanto faa
marchio, segn
marciapledi, mareiape
maroiare, mardd
maroiata, mardcida
maroire, mara^
maroita, m^irseitia
marcitinra, maraeidura
mare, mar
maren^hino, marenghin
mareBciallo, maresciaU
margheritina, margariHn
margiuare, margind
marginatura, margintulura
marine, murgin
marmaio, marinar
marinare, marind
marino, marin
marioleria, balassitda
mariolo, baloss
marionetta, mctgaUell
maritare, maridd
marito, mart
marmaglla, eanaia
mai*mino, tappell
mai*moccnio, fiolin
marmorlzzato, marmorvssaa
marrancio, cortella de beeekee
marrochino, mardcehin
marrone, mardn
martellata, marlellada
martellare, marteUd
martellina, martellinna
martello, marlell
martinello, martin
martinicca, meeeanlch
martire, mdrtir
martora, torment
marzolino, marzolin
marzapane, marsapan
marzo, m,arz
mascarpone, masearp&n.
miascherina, ma^eann'na
masoherata, maacarada
mascherone, mascarihi
maschile, m€uchU
machio, mas'e
massiooiata, ingerada
masBacrare, massaerd
masticare, mastegd
massaio, massee
maBseiizia, roba de C€i
massicoio, mcusigz
mastio, robinh
materassa-aio. matarazz-aszei
mastracoio, dtstiltUldr
mastino, mastin
mastro, master
matrioolato, matricolaa
matassa, as^a
;j
MAT
— 8r>5 —
MEN
^'ta.ccioiie, mattdn
tarello, matieU
iterello, eanella
iierui^iolo, mess matt
itiniero, eke leva sit a bondra
Timoiiio, matrimoni
i^, 'inatt
;toiie, qtvadrell
ttonella, i spond del bigliard
Turare, mculnrd
;urita, maturitaa
szagatti, mmzzagati
szapicchio, maazabhcea
szastanga (a), c%i\t bioti (a)
szo. mazz
Ezetto, nMtzsett
szolino, mazzeUin
Bzuolo, mazzceu
, mi
ftndi'O, ruse
3ca, vernis copal
3oaiiico. nieceanieh
la^lia, midaja
lagione, medajdn
iesimo, Pistese
licare, mediea
iiatore, medialdr
licina, medesinna
licinalc, medicinal
iicatura, fassadura
iico, medieh
Tlio, mei
Jiocre, cost 'cosi
iitare, pensa
la, potnm
agrana, pomm grantta
appio, gtulepp de pomm ap^i
^era, veggia stria
are, fa c6r a pomm
{irniicio, narajiz
ata, pom,mada
ato, con sU el mel
e, mel
ensap^gioe, siupidaggin
iaca, m.6gnaga
letta, melma
lone, mel6n
o, pomm,
odioso, melodios
odi-ammntioo. melodramatich
aul>ro, member
ladito (a), menadil (a)
uoraliile, memorabil
aare, mena »
noriale, memorial
aarola, girabaechin
ida, meiMicuiura
jdicante, pover
affoi (i) (triv.j, toliU {%) (denari)
idioare, cerea la caritaa
luenno, caslra^a
niendicit^, mendieitaa
meneghino, meneghin
mcnimpipo, menimpippi
iiiensa, tavola
mensile, mensil
mensola, mesola
mente, meti^
mentecatto, cretin
mentire, vess bosard
mentitoro, bdsard
raento, barbozz
mentre, msnter
menzione, mensi&n
raenzogna, bdsia
nieo, mineidn
meroante, mereaa
mercantile, mercantil
niercatini, verzeratt
mercato. merc^a
merciaiuolo, bigolott e barometta
merce, mercanzia
merceiiario, mercenari
merciaia, mereantell
merenda, marenda (ant.)
raerletto, pizz
merlotto, merlott
merluzzo, merlnzz
raerito, merit
meiitorio, meiHtori
inesata, mesada
niescere vodii gib
meschino, meschin
mesciaoqua, brocca
meseolanza, mes'ciozz
messaggio, messagg
messale, messal
messere, miseee
mese, mes
messo, mess
me»ere, veil bianeh
mestade, rtiga
mosticcione, imbroion
mestierante, mestierant
inestiere, mestee
inestizia, malinconia
meBtola, cazziin
inestone, cannella de la polenta
mcstruazione, i so robb
metallico, metalUch
naetallo, metal!
mettere, mett
mettibocca, cascianas
mettiloro, mettilor
mettimale, vnn che mitt mal
metodico, metodich
metodo, metod
metropoli capital
mezzanotte, mezzanott
' mnzzadro, mezzader
MEZ
-866-
mezzauliiii, fidelilt
mezzAnini, mezzanttt
inezzanone, iavelldu
mezzeria, mezzaria
mezzetti, /<»wi de scart
mezzina, hrocca
mezzo, mhsz
mezzodi nthszdl
mi, me
miagolare, magna
mica, minga
micoa (volg.) seiotl
miccino, poeheltm
micco, lusatiHoa
michelaccio, michelazz
micino, ?Hi»ct»i
micio, gatl miscion
miccio, €uen
micidiale, mietduu
microscopico, microscopich
midollo, midola
miele, me/
mietere, laid el forment
mietitore, che falcia
mietitura, taiada
migliaccio, torlin
migliaio. miaia
migliarello, mieit
miglietto, mieti
miglio, mia
miglioramento, mioratnent
migliorare, migliord
migliore, mighdr
mignatta, sangueita
milione, tnilidn
millintare, fass hell de hdcea
millantatore, millantador
millanteria, sparada
mille, niilla
milorde, milord
minaociare, minaccid
mignolo, dldin
miiionario, milionari
militare, miliiar
millesimo, millesini
mimmo, ham,h\n
miiiaccioso, mitiaccids
miiiare, mind
mlnohiate, iaroceh
minchionaccio, bon do volt
miachionare, minciond
minchionatiira, coionadura
minchionoello, cojonschll
minchione, mincwn
minobioneria, tniticiotiaria
minerale, m.ineral
mlii^herlino, siremii
minimo, nienom,
minimum, minim,6m
miuisterifue, m>inisterial
ministro^ minister
minoTsre, caM, dlminul
minore, min^r
minoritii, minoritaa
minuetto, minueie
minuscolo, minuseol
minuta, minutUt
minutaglia, meHudraJa
minutare, minuta
minutina, insaliUinna
minuto, mintttt
minuzioso, m^inttsids
minuzzolo, fregui
mio, nth
mirabile, mirdbil
mirabilia, mari e manti
miracolo, miraeol
miracoloso, miracolos
mlrallegrOj eongratulazidn
mirare, mtra
miscea, inezi
misoela, m,isculi
mischia, hattfigliar
mischiare, m^s^eid
miscuglio, miseuli
miserabile, m,iserahil
miserabilit^, miserabiUiaa
miserioordioso, miserieordios
miserizzi, volin
misero, miser
mistatto, delitt
missionario, missionari
missiono, tnissidn
misterioBO, misteri<is
misterioso, misteri
mlstillcazioiie, thistifieazioH.
misto, mist
misurare, misuni
misurino, misiirin
mite, dole
mitigare, mitigd
mitingaio, e?ie va ai ntiUngh
mitinghe, mitingh
mo', md
mobile, mobil
mobiliare, mobUid
mobiliatura, mobili
mobilil^, mabUitaa
mocca, mdeca
moocioobino, fazzolett de nas
mocoicoso, trxquattrin
mocoioone, nariggiaii
mocoio, naricc
moccolai*, moccuse
moooolo, moeehett
moccolone, narigifUt
modano, meder
modellare, modelld
modello, m^dell
moderare, moderd
MOD
— 867
MON
I dor a to, moderaa
►deratore, moderatoRur
icLestiosa, prud
^desto, modest
»dioo, discret
»diiicare, modified
>dificazione;, modificazidn
>diiio (a), piunm
>do. moBMd
>dulare, moduld
>gano, m^ghen
^gio, quatt
3^lie, mtee
3iiia, earezz
ola, 7naeula
E>lare, mold
olestare, seced
olesto, 8eceanl
olino, m^lin
ollare, molld
olle, m^uja
olle, moll
olleggiare, molleggidi
ollioAj moll de pan
olliccio, m,oluse
ollificare, mollified
oltiplicare, moUiplicd
oltipUoazione, moltiplieazidn
oltitudine, m,a88a, folia
oxnentaiieo, momenlani
onarchioo, monarehieh
onastero, m^otiastee
tyjicOf brascin
(yndATG, mondd
ondezzaio, ruera
omentino, momentin
oxnento, moment
ommo, b6b6
onaca, mdnega
onaoanda, cm va mdnega
onachina, moneghella
onaco, fraa
oncheiiao, brasein
.ondina, mondella
'ondo, moixd
lonelleria, biriehinada
.oncllii^ii barabitt
lonello, hiriehin
toneta, moneda
i.on«tario, monetari
Lonile, brasndletl
lonitore, monitor
ionoloeo, monologh
^onocolo, guere
lonopolio, monopoli
^onosillabo, monosillaf^
Lonotono, monoton
lonsignore, m^naeidr
Untaharo, montagnee
l^ntata, montada
montatoio, basellin
montatura, montadura
monte, mont
montone, 7nont6n
montuoso, montuos
monumento, monument
mora. m.6ra
morale, mitral
morato, negher
morboBO, morbos
morchia, morcia
mordente, mordent
mordere, mord
morello, morell
morettina, mezza masehera
moria, morlalitaa
moribondo, moribond
morigerato, bravo ficeu
morii*e, morl
mormorare, mormord
mormorio, freeassin
mormorazione, mormorazidn
morOj morell
moroidi, moroid
morsellata, sgagnada
morsello, morsell
morsicare, begid
morsioatura, morduda
morsO; cagnada ■
mortaio, m,ortee
mortaletto, mortee
morte. m,ort
mortella, martelletta
mortioino, morlin
mortificato, mortificaa
mortificazioiie, mortificazion
morto, mort
mortorio, mortori
mortuario, m,orttiari
mosaico, mosaieh
moscacieca, orbisaeu
mosoadello, mosealell
moscaio. moschee
moBcaioia, mdsehirceula
moscerino, moaehin
moscone, moacdn
mosciame, tanti m,o8eh
moscio, flose
mossacoia, sgarbarin
mofltaccino, mostazzin
mostaccio, mostaec
mostaccione, alavidn
moftto, most
mostoBO, mostds ^
mofltrare, m,ostrd
mostruoHO, mostruds
mota, palta
motivare, m4>tivii
motivo, moltv
motore, motor
MOT
— 868 —
MUR
motteggiare, scherza
motto, parola
movere, moC'HV
movimeuto, movimenl
mozioue, mozidn
inozzorccchi, hrdbrd
iQuccn, vaeca
muceliio, mticc
iniift'a, muff a
muifiua, muffin
miitto.siti\, muffetta
muttoso, moffoK
mugghiare, muggi
rauguaio, viornee
raujjolare, el piang di can
mulatto, mulatt
mulctto, mvletl
raulinare, molinti
mulinello, moUnell
miiliao, mulin
Uiulo. m,ul
mungore, monq
municipale, municipal
inimieipio, mimicipi
imiovero, mwuv
miiragUoue, murajoti
mui*are, fa mur
muratore, m-uretddr
murello, mur ell
muriociolo, banchin
muro, mur
musata, e6lp e6nt el tnnson
muschio, mus'c
muscolo, mu8e6l
museruola, musircsula
musicante, musieant
mu88era, musiroRula
muso, m,us
musonc, muson
musoneria, mu96n Ugnnu
mussolino, miissola
mustacchi, harbis
mutande, mudand
mutare, mudd
mutolo, m%iU
mutria, motria
niutuare, dd a mutuo o vresH'
mutuatario, ehe ricev i aantt
mutuo, prestit
IS
iiaccliera, asetia
iiachero, navasciccu
naclicriuo, navascin
iiaimo, (fan.) grazie
iiano, nan
iiappu, fiocch
nappo, misiirijt
uarjjicarc, ianfognn
narcotico, narcotich
iiarici. native
iiarrarc, cunUi sit
iiarratore, che cunla sh
narrazione, storia
iiascere, nass
uaseoiidere, scdntl
iiaseosto, sconduu
iiasiuo, vnn che 'parla in del nas
naso. nas
uasorre, nason
iiastramc, hindellamm
uastrino, bindellin
uastro, bindell
uatale, natal
iiatiche, i ciapp
nativity , nativttaa
nativo, nativ
nato, nassuu
iiaturale, natural
iiaufragarc, nanfragd
uavata, navada
uavc, nav
navicellaj navisella
navicellaio, barehircpH
navigante, marinar
navigare, navigd
uaziouale, nazional
nazione, nazion
ue, ne ghe
neanohe, nanea
nebbione, nehbion
necessai'io, neeessari
necessiti^, neeesHlaa
necroforo, sot^rd
negare, negd
negazione, negaHdn
negbittoso, pigher
itogletto, lassaa de pari
negoziare, negozid
negozio, negozi
negro, negher
oemico, nemis
nenia, tienda
neppure, nanca
nera, cioccolaU e eaff^e
uerbata, foeltada
nerbatura, nervadu^^'a
NER
— 86y —
NOM
51*l30, foHt
si'toomto, robust
3r, tiegher
51" vo, new
srvoso, nervds
3ttare, n«<<a
sttatura, ne/^ocfura
»-tto, nell
^utrale, neutral
^vLtvahthy neutralitaa
3vata, nevtida
sv<*, tier
svisoliio, nevelta
ivoso, nefos
Ll>bio, nt&6t
LCchiA, nipffia
LCcMo, trteanliiH
idiata, nidada
.do. nid
enie, nient
infolo, gniff
Limare, -n«nn<<
nuolare, Wszonu
Lxuiolo, belee
[|>ote, nevod
tidezza, bianehez2a
trire, nitri
itro, niter
>bilea, i nobilotii
>bile, nobil
>bilitare, nobilitd
>bilume, nobiltaa
>ccat borella
>ccbia, niseuEula
Hsohino, nUeiolin
>ceioIo, gand6Ua
Kschiolo, niseimula
>ce, ndg
xsivo, noeiv
>do, n(Bud
>doso, nodds
>i, nun
>ioAo, noids
>leggiare, noleggiit
>ine, nomm
>]o, noil
uomca, nomm
nomignolo, soranomni
noininare, nomin^
noil, n6
uonna, mammagranda
iiostro. noster
noHtrale, nostran
iiota, notta
nottata, nottada
notare, notii
notaro, nodar
notevole, notSvol
uotificare, notified.
nolo, cono89UU
notoriety, notorietaa
notorio, notori
noviziato, noviziaa
notte, nolt
nottola, tegtuBula
novizio, novizH
novello, novell
nozze, gposalizi
novembi*e, novemher
iiovena, novenna
nugolo, nivol
uovitii, novHtM
nozione, nozidn
nulla, nagott
nubile, wuhil
nuca^ erappa
numero, numer
nuditi^, «2 vess hibtt
nudo, hiott
nuova, nfBuva
nullltl^, ntiUitaa
numeraro, euntd
nuovo, ncRHv
numeroso, numer os
nuocere, tueiM
nutricare, nudregi^
nuora, n<Bura
nuotare, 7wdA
nutrire, nttdrega
iiutritiYO, ehe nutriss
nuYolonc, nivoldn
nuvoloso, nivol
nuziale, ae spos
O
)l)Qdieuza, dhidiema
jbedire, tihidl
}bllgare, obligd
)bligatorio, chli^aiori
>bligazione, obhgazion
>'bligo, obligh
obbrobrio. obrobri
oberato, jallii
oblatore, obiezidn
obliquo, de traverg
oca, oeea
occasione, oeeagidn
occ
- 870 —
ONE
ocohiaccio, ogiatter
occhiaia, carimaa
occhialctto, oedaleti
occhiali, oceiai
occhialone, oggiahhi
occhiata, oggiada
ocohiatacoia, oggiadaseia
occhiatina, ogffiadinna
occhiello, oggx<Bu
oochietto, oggin
occhio, oce
occhiolino, oggin
oocidente, ponent
ocoorrente, occorrent
occupare, oceupa
occorrere, occor
ocoultare, sednd
occulto, seondtiu
oga ma^oga, a cd del diavol
occupazione, oecupazidn
og^i, ineoRU
odioso, odi48
o^Dissanti, ttitt i sant
oaorare, usmd
odore, oddr
odoroso, che aa d'oddr
oftendere, ofend
olicra, portamolin
olio, oh
otiesa, ofeea
olficina, fabbricOf lavoreri
officioso, ofUcids
ottrire, ofrt
oltre, de let
oggetto, o^elt
ognuno, ciaschedun
oieoso, oleds
olezzo, bon oddr
olio, oil
oltraggiare, offend
oltraggio, offesa
oltrepassare, passd
ombreggiare, ombreggid
ombrellajo, ombrellee
ombrellino, ombrellin
ombrello, ombrella
ombroso, ombrds
omettere, lassd fceura
omicida, assasstii
omicidio, mazzamcnl
ominino, omettin
omissioDe, sbali
OJD.0, omm
omogeneo, che confci
omonimo, ehe g'd el sless nomm
oncia, dnza
ondata, ondada
ondeggiare, ciappd Vdnda
ondulare, andd su e gib
oneroso, cA l de pes
onest^, onestaa
onesto, anest
onomastico, oiiomcLsHeh
onorabilitit, onorahilitaa
onorare, onord
onorario, onorari
onore, onor
onorevole, onorevol
opacO; minga treisparetit
operaio, operari
operare, opera
operate, operaa
operazione, operazion
operone, operdn
operositk, operoHlaa
operoso, lavoraddr
opificio, fabbriea
opinare, vess del parer
opinione, opinion
oppio, oppi
opporre, meit conlro
opportufiitk, opportunitaa
opportuno, che ven a temp
oppositore, ehe se opptmn
opposizione, opposizidn.
opposto, contrari •
oppressione, opre»si6n
opprimere, opprimni
opuseolo, opuscol
ora, ades8
oracolo, oracol
ortLiif orari
oratore, orator
orazione, orwsidn
orbo, orb
orcio, 6lla
ordinando, chi dev ricev i ordin
ordjnario, ordinari
ordigno, ordign
ordiuare, ordind
ordine, ordin
ordire, ordi
orecohiagnolo, oreqgiada
orecchiante, oregptait
orecchino, oreggxn
orecchio, oreggia
oreflce, oreves
orfano, orfen
orfanotrofio, orfanotrofi
organ etto, orghenin
organico, organieh
organizzare, organized
organo, orghen
orgoglio, orgoli
orgoglioso, orgoglioe
onentale, oriental
oriente, orient
originale, original
originaUtk, origifuUHaa
origin ario, originari
ORI
871 —
OST
>T'igine, origin
>rigliare, sta a seoltd dedree d'dn
less
>irig:]iere, eossin
>]riiia. pissa
>i*xiiaie, orinari
>x'ixialiera, eassetta de I'orinari
»x>iiiare, pissd, spand acqua
>xlolo. orologg
>niinao, ehe el ven de
»rlzzontale, orizzontal
>i-i2Zonte, orizzont
vr\a,Te^ orld
>x>latuTa, orladura
^irlieoio, erosHn
>x*Txia, pedanna
>irxiamento, ornament
>TOare, omd
yimato, omaa
>ro, or
>i>ologiaio, orologee
>i-ologio, orologg
>rp«llo, princisheeeh
>irribile, orribil
>rrido, orid
>rrore, orrdr
>i:802 ors
>r&oio, organssin
>rsu, andemnif
^irtagffio, erbagg
yrtaglisby ortaia
>Ttioa, ortipa
>irtivo, orttv
>rto, ort
>rtoiano, ortolan
jrzaiolo, orzcRu
>rzata, orzada
>rzo, orz.
>soiUare, dondd
>solare, aseoltd de naseondon
>8sntura, ossadura
>s8ervare, osaervd
>»SO, 088
oste, ost
oscurare, fd diventci scur
oscuritd;, oscuritaa
osouro, scur
ospedale, ospedaa
ospitalit^, ospitalitaa
ospite, forestee
ospizio, ospizzi
ossame, oss
ossequio, ossequi
ossequiosOy ossequids
osservatore, osservatdr
osservatorio, osservatori
ossesso, ossess
ossigeno, ossigen
ostacolOj ostaedl
ostensibile, ostensibil
ostensorio, oste^isori
ostentazione, ostentazidn
ostilit^, ostUitaa
ostinarsi, ostinass
ostinazione, ostinazi&n
ottagono, ottagdn
ottantina, vottantina
ottavario, ottavari
ottavino, ottavin
ottavo, ottav
ottenere, ottegni
ottimo, ottim
ottobre, ottober
otto, vott
ottonaio, lottonee
ottocame, lottonaria
nttone, l6tton
otturare, stoppd
ottuso, ottus
ovaiolo, quell di ceuv
ovaia, overa
ovatta, ovatta
OVOj csuv
ovyio, facil
oziare, fd nagott ttitt el di
ozio, ozi
>acca paeca
[>»catameiite, cdlla fiacea
pacatezza, fiaeea
pacche, pacea
pacohetto, paeehett
[)acohia, paeciatoria
pacchiare, paecid
pacobierone, paeeiarott
paOphiuco, pacHugh
pnoiflcare, pacified
pacifico, paeifich
pace, pas
pacco, paeeh
padellata, padellad^
padiglione, padiglion
padre, papa
padrino, padrin
padronoino, padrdnzin
padrone, paardn
pnesagjBrio, paesagg
PAE
— 872 —
PAL
])a«8auo, paisan
paese, ftaes
pagaccia, malpaga
pagamento, pagament
pagare, paga
pagatorc, pcigcuidr
paglia, p^ja
pagliacciata, pajasciada
pagliaocio, paiasc
pagUaio, paiee
]>agliata, paatdn
pagliato, color de paia
pagliericcio, paidn
paglierino, ranin
paglioue. paidn
pa^liucola, paietta
paiuo, p«/aa
paiaccio, on bell para
paio. para
paioiata, dn caldar de
paiolino, pairolin
paiolo, c€utiar
pala, hei^nazz
palafitta^ passotuida
palafreiiiere, palafrener
palancola, passag
palaiicone, palanedn
palandra, pelanda
palata, palada
palato, ciel de la boeca
palazzo, palazz
palchctto, palch
paleo, birlo
palesare, palesd
paietta, paietta
palcttina, palettinna
palettata, palettada
paletto, cadenazz
palettoue, paletldn
palizzata, palizzada
pallaj balui
pallaio, bigliardee
palleggiare, fa salid in
palliuo, ballin
pallido, gmort
pallouoj balldn
palloiicmo, ballonin
pallottolaio, giceugh di boce
pal ma, palmo
palmario, steeca
palmcnto, mdlin
palmizio, palma
])alo, pal
))a1paoile, palpabil
palone, pcu6n
palpare, palpd
palpebra, palphbra
paloscio^ palosg
P*Jpeggiare, palpeggid
palpitare, palpitd
palpitazioue, palpitazidn
palt5. paUd
palude, palud
pampano, foBuia de vit
pampinoso, vit eon tanti f«vi
panacea, loeehesanna
pauare, pand
panata, paneoU
paiiato, panada
panoa, banea
panoaccio, cassabanea
pancata, baneada
pancella, scossaa de edlzolar
panohett-o, bancheU
panchina, banehinna
pancia, panscia
panoiata, spatiaeiada
pancioUe (stare in), ^tMoiM
pancioue, panseidn
panciotto, giU
panciuto, eon patisda
pancone, assdn
paucottOf paneoti
pane, pan
panegirico, panegirieh
panella, robbitBula
panello, panell
panereccio, panaris
panettonef panalt6n
pania, viseh
paniocia, pastizz
pauico, jtaniek
pauicocolo, fornee
panicolaio, paalizz
panicona, vesta de eanura
paniera, cesta
panione, bacehetta del veseh
panino, niieehettina
panua, piinera .
panue^rgiamento, ;K»n«sfyi««»
pannicino, tela de baUiz^
pauno, pann
paunocchia, pannoceia, «<Kit««
pautaloni (gergo nobae)|W»W
pantano, pantan
pantoiuiua, pantomina
pantofolaio, quell di pai\m»
pauzana, pamanega
paonazzo, pavonazz
papale, papal
papalina, papalina
papino, bagatl
pappagallo, papagall
pappagorgif^T petarda
pappardelle, papardell
pappare, paceid
pappataoi papatcu
pappatoria, paeeiatoria
pappi5, palpee
' pappino, infermer de Votpti^
PAP
873 —
PAR
pio, el tnangia
po, panin
polflkta, tiritera
pone, paeeidn
nbolano, eicdardn
BMsadute, paraeadtiU
Acallij paracai
eM»amiiio, paraeannin
ncarro, paraear
BMS^^UA, ombreUa
adiBO, paradis
adosso, parculoss
afango, parafanga
afuoco, paraf<Bugh
afulniine, parafulmin
>agonare, parag&nii
>asone, paraaon
"animef ^arammm
>a»llelo, parallell
•amano, paraman
ramento, parameni
ramoBche, param<^«eA
^^kpetto, parapett
rare, pam
rasole, ombrellin
ratasche, i mooter
rata, parada
rato, paraa
ratore, paravent
raveato, paraddr
recohio, sossenn
regjqamento, pareggiament
regsiare. pareggUt
reniado, parentori
rentelBf paretUella
rente, parent
rere, pari
retaio, rocc6l
Tete, mur
riti^, pariiaa
rlamentare, parlamenta
rlamento, parlament
rlante, parlanl
flare, parlit
.rlata, parlada
.rlatorio, parlatori
trluochiare, parlotta
Tletico, tremorent
.rolaccia, parokueia
kTolaio, eieeiardn
^rraccA-accia, pertice<i-€tscia
trroohiano, parroehian
orrucoone, pemecdn
mroco, curat
imicchiere, peruechee
irtaccia, partaseia
trte, part
crteoipare, partecipa
ffticolare, jfartieotar
jirtita, partida
piii*ticolai*iti\, particolarilaa
partitaiitc, partitanl
partire, mettess in viagg
partito, andd via
parte, part
partorieute, parturient
partorire, partori
parziale, pareial
pascere, vMingia
pascolurei, teltagh detiter
pa«colo. pascol
passabile, pasaabil
passu ggio, passagg
passaiite, passant
passare, passd
passata, passada
passatc.mpo, spass
passatina, passadina
passato, paaeaa
pasBatoia, pasg€id6ra
passatoio, transit
passegf^iata, passeggiada
partseggiare, passeggih
paeseggio, passeg
paaseggiero, jmssegget*
pasBeraio, eirieiel
pasrteriuo, passarin
passero, passer
passetto, passett
pasKibile, petssibil
paKsionc, passi&n
paasivitl^, passivilaa
]>a88ivo, pttssiv
passo; pass
pastaio, pastee
pasteffgiare, pasteggi^
pasteUo. pastello
pasterelio, pastee
pasticceria, pastizzafHa, offelleria
pasticciere, pastiszee
pasticcino, pastizzin
pasticcio, pastizz
paste, past
]>aatoccbia, pastoee
pastricc'iauo, hon past&n
pas tone, pa^t&ii
pastoi-aie, pastoral
pas tore, pastdr
pastoso, pastds
pantume, pastaseia
patassio, bordelleri
patate, pomm de terra
patema, tnagdn
patente, patent
paternale, pater^ial
paterno, de pader
patctico, patelich
patibolo, forea
patimento, patiment
patire, pad
PAT
-874 —
PEL
patrigno, padregn
patrimonio, patrimmvi
pat no, del 86 pcies
patiiottico, paitHotlieh
patrizio, patrizi
patrocinare, pairoeiwi
patrocinatore. patrocintid^
patrocinio, patroeini
patronato, patronaa
patteggiare, vegnl a patt
pattiDare, pattind
patto, patt
pattu^Iia, pattdglia
pattiure, fd patt
jiattume, rua
2)aturnie, catramonaecia
pauroso, fiff6n
pavimentare, fa el pavime^tt
pavoneggiarsi, pavoneggioBs
pazientare, paztenid
X»nzzerello, mattell
pazzo, matt
peocare, peeed
peccato, peccaa
peocatore, ^eecaddr
pecchia, avi
pece, pesa
pecora, bie
pecoraggine, sttipiditaa
pecorone, pegoron
peounia, aanee
pecuniario, de danee
pedaggio, pedagg
pedale, pedal
pcdana, pedanna
pedante, pedant
pedata, peseiada
l)ede8tre, che va a ^«
pedigaone, gel ai pe
pedihivio, pediluvt
pedina, peainna
pedinare, andd adree
pedule, soletta, ph
peggio, peg e pesg ^
peggioramento, peggtorament
peggiorare, peggiora
pe
cr
giore, peggtor
pegno, pign
peiame, pelamm
pelare, peld
pellaccia, pellasda
pellagroso, pellagrds
pelle, pell
pellegrinaggio, nellejgrinagg
pellegrinare, pelegrina
pellegrino, pelegrin
pelliccia^ pellizza
pelliociau), peliszee
pellioola, pellennna
T>elo, pel
peloBo, peldg
peluria, peluria
pena, penna
penale, penal
penare, perut
pencolare, atd tra el si e el ne
pendente, petident
pendere, pend
pendice, eosta de montagna
penetrante, penetrant
penetrare, peneird
penitente, ehe va a eenfeasau
penitenziario, penMenziari
pennacchio, ptumace
pennaiolo, gtomalista miigker
pennellare, penella
pennellata, penellada
pennello, penell
pennino, penna d'azztU
penoBO, ptnds
pensare, pensd
pensiero, penser
pensieroso, penserds
pensionare, pensiona
penaionato, pensionaa
pensione, pensidn
pentecoste, penteetMt
pentimento, jfenlitnent
pentirsi, pentiss
pentola; ealdar
pentoloio, tnagnan
penzolare, pend gid
penzoloni, taeetM su
pepe, pever
peperone, peterdn
percallo, pereall
percento, percent
percepire, eiappA
peroezione, fa tant de eapt
peroorrere, vifiggid, fa, tee,
perooBsa, obtta
perouotere, bait
perdere, perd
perditempo, perditetnp
perdizione, perdisUin
perdonare, perdondt
perdono, perd^n
perecottaio, quell dx p6r coU
perenne, eontinda
perentorio, pereni&ri
perfetto, perfett
pcrtezionamento, perfesiona»<f^
pcrfezionare, perfesiona
perfezione, perfe-Hdn
perfidia, balossaria
perfido, perfid
perforare, sbusii
per^amo, pulpit
pencolante, perieolani
pericolare, pericolh
PER
— 875 —
PES
^iricolo, pericol
axnooloso, perieolds
sxiodare, fa di period
Briodico, giornal
eriodo, period
erire, mori
Biritanza, indeeisidti
eidtarsi, avegh vergogna de
Brlustrare, perltutra
Bi'maloBO, permaloB
eirmanenie, permanent
eiinesso, permess
ermettere, permeti
ermutare, eamhiit
ex'iiice, pemis
ernottare, pasei la noil
•era, pdr
ero, per
•eroraref porta la cau»a
kerpendicolare, perpendieolar
^erpendioolo, piomo
terpetua, perpetova
^erpetuare, perpettiA
^erpetuo, perpetdv
>erples8o, ineert
>erqiiisire, perquisl
^erquisizione, perqttinaidH
lersecuzione, perseeuzion
>er«eguitare, perseguitii
>er8everaute, ehe molla no
>er8eYerare, molla no
>ereiana, gelosia
>er8i8tere, persist
serso, perg
persona, personna
jersonafl^gio, personagg
^rsonale* personal
personality, personaKtaa
>eT80iiificare, personifica
lersuadere, persuade
'>er8ua8ioiie, persuasion
>ertinace, auro !
)ertugio, bus
^ertorbare, in^uietth
perTcnire, riva
)erver80, cattiv
>er\'ertire, fd diventa eattiv
pesante, pesant
lesare, pesh
pesatura, pesadura
pescare, pesedt
pescatore, pesead6r
pe8ce, pess
pescheria, pesearia
pesciaiolo, pessee
peBcivendolo, pessee
pcBCo, persieh
pesO; pes
peseimo, ohsim
pcsta, pcaanna
pestare, pestdt
peste. pesta
pestello, pestdn
pestifero, pestifer
petizione, pelizidn
peti'olio, petroli
l)ettegolo, s€^etton
pette.c^olezzO; sabeltada
pettine, petttn
pettinare, petlina
pettinella, pettin inenuder
pettiuiera, el sit di pettin
petto, stomegh
petulaate, petulant
pezzato, pessaa
pezzente, strascidn
pezzo, pezz
X>ezzuoIa, fcuszolett
piacere, piasl
piacevole, ehe dd piese
piaggeria, leceadinna
piAggifti'<N Imccl
piaficnucoiare, /d la lira
pialla, pianna
piallare, piand
pianella, zibretta
piangere, piang
piangiuocniare, frignd
piano, pian e piano
pianoforte, pian of or t
piantagione, pianlagion
piantare, pientd
piauto, caragnada
piantone, pAantdn
pianura, pi^inura
piattaio, piatlee
piatteria, piatlaria
piatto, piatt
piattola, bdrdoerh
piattone, piattola
piazzaiolo, raholt
piazzale, piassal
piazzata, piazzada
piccante, piccant
piccarei, pieeass
picch^, ptehS
picchetto, picehett
picchiare, piecd
picobio, pieeh
piccino, piseinin
piccionaia, puvionera
piccione, ffuvi6n
piccolo, pieeol
piccone, piee6n
pidocchieria, scirpiada
pidocchio, pedoee
piede, ph
piedistallOj pedestall
piegare, ptegd
piegatura, piegadnra
PIE
— 876 —
PIT
pieghettare, piegkeitd
pieghevole, pieghevol
piego, piegk
plena, pienna
pieuo, pien
pierrot, pierit
pietjif pietaa
pietanza, pitanza
pietofiOf ptetds
pietrata, etuaada
pietroso, aaggds
pietrificai*e, pietrifieii
pietrino, pearin
pietruzza, saasin
pittero, piffer
pigia pigiii, calea
pigiare, aehiseta
pigio, ealca
pigionale, inquilin
pigione, jfitt
pi;i:liare, ciappit
piglio, cera
pignorare, pignorik
pignoratario, (luell di phgn
pigolare^ eippa
pigro, ptghei-
pilastro, pilcutei*
pillaccheiti, tnaggia de fanga
pillola, pmola
piluocare, pelureit
pilucoone, pehiccaddr
piugue, grass
pino, pin
pinocchio, pignceu
piuzare, impienX
piiizo, pien
pinzocuero, healt
pioggia, acqiMy pioeuva
pioio. traversin
piomnare, pionibit
piombo, piomh
pioppo, pdhbia
piovano, curat
piovere, picRuv
piovigginare, piovisndt
piovo80, piovos
pipa, pip]9a
pipare, pipd
pipistrello^ tegnwula
pipita, vutda
piramide, piramid
piroscafo, vapdr d'aequa
piroletta, piroella
piHcia, pissa
pisoiarello, vinetto
pisciata, pissada
pisello, erbi6n
pisolo, sognetiin
pistaochio, pistacch
Vitale, orinari
pitoccheiiaf piloccaria
pitocco, pttoceh
pittima, piUma
pittore, pittdr
pittoresco, jnttoreseh
pitturare, pitlurA
piil, pit
piuma, piumma
piumino, piumin
piuttoeto, puttost
piviale, pivitU
pizzicagnolo, cervellee
pizzioare, pizzigh
pizzieo, pissieh
pizzicore, purisna
pizzioottOf pizzigdn
pizzo, mdsea
placare, quietldi
placido^ placid
plagiano, Under
plebaglia, eanaia
plettoiti, plhtora
plico, plieeh
plotone, plotton
plurale, plural
poco, poceh
podagra, gotta
podere, fondo
poeta, poetta
poetare, fd di poeaii
poetico, poetieh
poggiare, poggid
poggio, coUinna
poi, pc&u
polenda, polenta
polendaio, polenlaU
poliglotto, ehe aa tanli ling'u
poliziotto, poHzdi (ant.)
pollaj aorgent
poUaio, police
polla^tro, polaster
polleria, poUaria
poUice, diddn
polio, puU polaater
polmone, polmdn
polpaccio, dedree de lu gautba
polpastrello, polpastr^l
polpetta, mondeghiglia
polputo, ehe g*d molta polpa
polsiuO; manaeidn
polso, pola
poltroua, poUronna
poltrone, poltron
poltroneria, poltronariei
polvere, polver
polveriera, polvercra
polverino, spolvcrin
poma, pomm
pomata. pomada
I>omeriaiano, dopo mezzdk
POM
— 877 —
POS
>oiiiice, pomes
>oinidoro, tomates
>oxiio, pomm
lompegginre, fa pompa
>oiiipierata, pompier ada
^ompiere, pompier
>OIKipOSitU, 8X188
police, poTtc
>oiiciiio, ponein
>oiidcrare, pensagh sora ben
30»eiite, ponent
jonteiice, el pappa
>oiitificio, del pappa
>ontone, ponton
>oazare, aayh inam
>oi>olaccio, canaia
>oi>o]aDO, mm del popol
>oi>oliiio, gent Imss
>opolo, popol
>opoiie, melldn
30ppRf tetta
>opps«i*e, teila
i>opp»toio, teltirmu
30i*caio, stabiell
■>oi*ceUanft, poreellantut
>ox''celliuo, porscellin
■>orcherift, porearia
■>orcile, slahbiell
>ox-co, porch
joro, por
30i*poriiio, ro88 viv
>orro, por
>ox-tat'otrlio, porlafoeui
>ortalettei'e, porUUetter
301'taiucnto, portame^it
ycurtnTQ porta
>orta8igari, cnnin
>ortata, porlada
>ox*tatile, che se p6 porta
>ort«TOce, portavos
>ortello, porlell
>oTt<*ria, poriinaria
jortico, portich
>ortiera, porter a
>ortiere, portinar
>ortineria, poriinaria
jorto, port
>o8»i'eiTO, posafer
»oH»ta, posada
WoBAto, poaaa
^scritto, poscritt
^Hporre, posponn
hio»»^^ potenza
{osBcdere, avegh
loB^CBnone, possession
k^gif^eseo, possess
LoBtale, postal
ko^tare. posta
postema, post^mma
poster!, qtiii ehe vegnard
]»osteriore, dedree
posticcio, postizz
postiRlione, posii6n
postillare, fa di postill
postino, posiin
posto, post
potare, laid, in di piant
potere, pode
potticino, earpogn
poveragUa, poveraia
povero, pover
povertL povertaa
pozza, joppa d'aequa
pozione, posidn
pozzo, pdzz
pranzare, disnd,
prateria, 6n gran praa
praticabile, pratieabil
praticare, praticd
pratico, pratieh
prato, praa
preamDolo, preamhol
preavriRO, preavvis
precario, preeari
precede re, andd denanz
precetto, preeett
precipitoso, precipitos
precisamente, ftredsamenl
precisare, precisa
precisioue, preeisidn
preeiso, precis
precorrere, c6r innanz
predella, seggetta
predicare, predicd
predieozzo, predicott
prediletto, predilett
predire, predl
predizioiie, predizion
prefazioiie, prefasidn
preferibile, preferihil
preferire, prefert
prefetto, prefetl
prefiggersi, prefigges
pregare, pregdi
pregevole, pregevol
preghiera, orasi^
pregiarc, stimcL b6n
pregiudioato, pre^iudieaa
pregiudizio, jfregiudizi
pregna, gravida
jireludio, preludi
premeditazione, premeditazion
premere, premm
premettere, premett
prcmiare, premid
premio, premm i
premunire, premun)
premuroso, premurds
PRE
»78 —
PRO
preoccupazioue, preoectipazidn
preparftre, prepard
preparativo, preparativ
preparazione, preparazi6n
preparatorio, preparatori
preporre, melt detxanz
l>repo8to, prevost
prepotente, prepotent
presa, presa
prenagio, presenthnent
prescmdere, prescind
presorivere, preseriv
prescrizione, prescrizi6n
presiedere, /d de president
presentabile, presentdbil
preftentare, present^
presentazione, presentazidn
preseute, present
preftentimento, presentiment
jn-eservare, salvia
presidio, presidi
jirertsante, pressant
pressapoco, pressapoech
pressione, pressidn
press© , press
prestare, imprest^
prestito, prestit
presto, prest
presumere, presumm
presuntivo, presdntio
])re8untuo80, presuntuds
presunzione, presunzidn
prete, prel
pretenuere, pretend
pretesa, pretes
pretesto, pretest
pretore, ^reldr
prevalersi, prevaless
prevedere, preved^^
preveuire, prevegnl
preventivo, preventiv
prevenzione, prevensidn
prezioso, prezids
prezzemolo, erhorinn
prezzo, prezzi
prigione, presdn
prigionioro, presoner
prima, primma
primario, primari
primeggiare, primeggid,
primitivoj prxmitiv
primogeiiito, el maggidr
principale, principal
prinoipiante, principiant
privare, provh
privazione, privazidn
privilegiare, jfrivilegidt
privilegio, privileg
^rivo, senza
robabile, probabil
probability, probabilUaa
probitJ^, probUaa
proeaociare, fd otiegru
procaccino, portaletter
prooedere, proeed
processare, proeessit
processione, procegsiihi
processo, process
prodamare, proelamd
ploolive, inetinaa
procombere, borld gid innwX
procurare, proeur^
procuratore, proeurad6r
proda, sponda
prodigality, prodigetliiaa
prodigare, spantegd^ donee
prodigio, mxrdeol
prodigioso, prodigids
prodigo, strasdn
proditorio, a tradiment
produrre, produ
produttivo, produHv
produzione, produziSn
profanare, pro/ana
protanazione, profanazion
proferire, pi^ojeri
professare, professd
professionale, professional
professione, profession
professore, profess&r
profilare, projiUi
profilo, profit
profittare, profitth
proiitto, profitt
profondi^, profondilaa
profoudo, profond
profumare, profuma
profumo, profumm
progettare, progeitd
progetto, progelt
progredire, progredi
progresso, progress
proioire, proibt
proibizione, vroibizion
proletario, eke g*it nagott
prolissitik, longaggin
prolisso, lonqh
prologo, prologh .,
proluugamento, prolunffam^** |
prolungare, slongd
promeniere, promett
promotore, promoter
promuovere, promceuv
promozione, promi09i6n
pronostico, pronostiek
pronto, pront
proaunzia, pronumda
pronunziare, pronondii
propalare, eunth sU
propendere, inelinii
PRO
— 879 —
PRU
31180, inelifUM
izio, favarevol
rio, propi
iignare, portA
>gare, prorogit
jmpere, d& ftBura
»ico, prosaieh
senio, proaceni
Diuscare, proseiugd
Diaw», gtambdn
Bguire, seguitii
peroso, prosperog
simOj prosnm
tituzione, prosiituzion
trazione, prostrasion
eggere, proteg
estante, protestant
estare, protests
«8to, protest
fettorato, protetUtrau
^ezione, protesion
;ocollO| protoeoll
irarre, tird in Idngh
79k, proeuva
rare, provit
venire, vegnl da
v^ento, proveee
verbiale, proverbial
\rerbio, proverbi
vetto, vece del mealee
viuoiale, provincial
vino, provin
vooare, provoeh
vooszione, provoewsion
vvedere, proved,^
TYedimento, provvediment
vveditore, proweditdr
vvidenziaie, proiovidenzial
•vvido, provia
•vvijcione, provi^on
vvisorio, provvtsori
prudente, prudent
prudere, purisnd,
prudore, purisna
prugna, brugna
prurito, purisna
pubblicare, publicd
pubblico, pubblieh
pudicizia, riguard
pudore, ptidor
puerile, de fi<BU
puerizia, quand se fiaetc
pugnale, sUll
pugno, pugn
pulce, piires
pulcino, poresin
puledro, pdleder
pulire, %hetth
pulitezza, nettezza
pungere, sp6ng
pun^olo, ghiaa
punire, ca^tigd
punta. p6nta
puntale, pdntal
puntata, pontada
punteggiare, ponteggids
puntello, pontell
puntiglio, pdntilli
puntiglioso, pontiglios
punto, p6nt
puntuaie, ponluall
puntualit^, pontualitaa-
puntura, pontura
pupattola, pigolta
purga, purgant
purgante, puraant
purgare, purga
puro^ pur
putiterio, bordeleri
putredine, marseia
putrido, marse
puzzare, spuzzd.
Q
\, chi
iderno, scartafazz
idrare, quadra
ftdrivio, quater sboeeh
idro. quader
ftgeio, eki gib
Sirlia, quaia
chedono, ^uaiekedun
lloosa, quateossa
lie. qwu
rtincare, qualified
jllsiasi, qualsessia
quando, qttand
quanto, quant
quarantena, quarantena
quarantino, quarantin
quaresimale, quaresimal
quartano, quartana
quartetto, quartett
quartiere, quarUr
quartirolo, quartirceu
quarto, quart
quarzo, quarz
quatto, quaee
QUA
quattrinOj quattrin
quattrinaio. scidr
quello, quell
querela, rdver
querelare^ querela
quenmouiaf htmenl
4juestiouare, questiond
questionCf questi&u
4|uesto, quest
<lue8tore, questdr
qiiesturino, queaiuHn
— 880 —
QUE
que tare, quietd
i\m, chi
quiete, iranquillitaa
quieto, quieU
quiutaii, qiiintai
quinterno, qtUnter^no
quintetto, quinteit
quintino, qtiifUiti
quotare, eota
quotidiano, de tuU i dl
quoziente, quota
JR
rabarbaro, raharhdr
rabberciatura, tnal giustaa
rabberciare, giusta sit a la niei
rabbioBO, rabbios
rabboccare, rimbdcca
rabbonuacciare, imbom
rabbrivibire, sentiss a vegnl i sgH-
sdr
rabbutt'are, rabuffd
rabbuiaro, toma a divenih eeur
rabesco, arabesch
raccajiezzare, tirass in ment
raccapricciare, senliss a moe-uv i
busecch
raccapriccio, sgrisdr d^orror
raccartocciare , toriid a melt in
del scartozz
raccattare, toeu sn in slrada
racchiudere, conlegni
raccoglimeuto, raccoglimeni
raccomandarc, raccomandd
raccomandatario, raecomandatari
raccomaudaziouc, raccomancfosridn
raccomodare, tornd a giustd
raccontare, cunta sii
racconto, storiella
i*accorciare, scurtd
raceoatare, tird attaceh
rachitico, rachitich
racimolare, fa areni
racquetare, tornd a fd quiett
racquietare, riacquistd
raddirizzare, tornd a fd drizz
raddirizzatnra, redrizzadura .
raddolcire, tornd a fd dolz
radere, rasd
radicalc, radical
radice. radis
radiechio, remolazz
rado, rar
radunare, radund
^dunata, raecolta de gent
raft'azzonare, fa sh a la mei
raffilare, rejllu
raffinato, rajffinaa
rattbrzare, raffarzit
ratt'reddamento, raffreddament
raft'redore, raffredor
ratt'renarc, mettegh 6n freno
rattresoare, rin/resed
raifrescata, rinfrescada
raffrontare, eonfronid
ragazza, tdsa
ragazzaslia, fiolaria
i*agazzata. hagaiada
ragazzo, bagai
ragazzone, fioldn
ragazzotto, flolott
raggiare, mandd di ragg
raggio, ragg ^
raggirare, mena a bev
raggiro, re^r
raggirone, imbroidn
raggiungere, raggiong
raggiuatare, torna a giustd
raggomitolare, tortid a fa w «^
remissell
raggranchire, vegni el ran/
raggruppare, ragruppd
ragguagiiare, ragguaglid
ragguaglio, ragguali
ragionamento, ragiotiament
ragiouare, ragiond
ragioue, resdn
ragionevole, ragionecol
ragliare, el vosd de Vasen
ragnaro, ditentd lis
ragnatelo, ragnera
ragno, ragn
rallegrare, ralegrd
rallentare, rallentd
ramaio, raniee
ramanzina, criada
ramaiTo, ghesz
RAM
— 881 —
RAV
ram in
rino, rosmarin
Lcare, ramified
tarioarsi, lamenlass
larico, dispiesk
leiaorare, tira a man
lendare, menddL
lendatura, mendft
xentare, tird a man
lorbidire, fa diventd morbid
laccio, remolazz
«o, ram,09
tocnare, t(Bu el fiaa
»OllOf fi,(BU
P ranna^
LOO, ransc
Ldume, ranseiumm, robba
fgia
ore, rantegh
.ello, hastdn
icchiarsi, scnisciass gio
lo, bugacla
luvolare, diventd nivol
looohio, ranna
olo, rantdl
i, rava
>atumare, ghislass
>ezzai*e, meff. di pesz
)ic.care, tornd a...
iiceicare, tornd a uni
iresentare, rappresentd
►, rar
ire, rasd
jhiare, raa'cid
ihino, sgarzin
tiugare, 8ugd
(utare, rasentd
tiite, rasenl
»f mangiaa
«o, res6
egnare, rassegnd
iegnazione, rassegnazidn
terenare, divetild seren
dcurare, tornd a asaicurd
(odarCj franed
komiglianza, somialianza
iomigliare, someia
yottigliare, suttiglid
a?ello, restell
xellare, restelld
jrelliera, restelUra
iicare, ratified
io, ratt
ioi»pare, giustd su
X>j)patura, giustadura
instare, fa diventd inverg
eo, radeh
Tcdersi, ravvedess
ficiuare, tornd a visinass
fif^are, eonoss
ravvivare, raviod
raziociiiio, rasiocinni
ragione, reson
reagire, reagl
reale, reale
realizzare, realised
reato, delitt
reoapitare, recapita
reoensioue, recension
recente, recent
reeedere, reeed
rTOidivo, reeidiv
recinto, cids
recitare, recitd
reciticcio, tiraa su
reclamare, reclamd
reclame, reclamm
reclarao, reclamm
reclusioue, reclusion
reclusorio, reelusori
recriiuiuazioiie, recrim inazion
rednttore, redattor
redazione, redazion
reddito, redit
rcdiniere, redimm
re dial, redin
rotV, rej^
refottono, refettori
refezione, refezion
refrattario, refratlari
r»'fri<jerio, refrigeri
regalare, regald
rejialo, regall
reggere, reg, govemd
reggimento, reggiment
regime, regola
reginn, reginna
region*', region
registrare, registrd
registrazione, registrazion
n-gistro, register
regnare, regnd
regolamento, regolament
regolare, rigold
regolo, regol
regresso, regress
remtegrare, rimett in
relative, relativ
relazioue, relazion
relegare, relegd
religione, religion
religio80, religios
remare, remd
i*emiBsione, remission
remo, remm
remoutuar^ remontdar
rena, sahbia
rendere, rend
rene, renn
renitente, renitent
REP
— 882 —
repeiitaglio, ris'e
repertorio, repertori
repressione, repression
reprimere, reprimm
repubblicano, repvhblican
requiare, reqttid,
requisire, requisX
resa, resa
rcHoindere, rescind
reftiduo, residov
resifttere, resist
reBpingere, reping
responsabile, responsabil
resta, resea
restarc, restii
restaurare, restaur^
restio, restin
restitiiire, restitui
resto, rest
reBtringere, streng
retaggio, ereditaa
retata, recUtda
rete^ ret
retribuire, retHbul
retriro, edin
retrocedere, manddt indree
retrogrado, clerical
retta, atrct
rettangolo, rettangol
rettificare, retlificci
rettile, rettil
rettitudine, galantomismo
rettore, rettor
revisione, revision
riabilitare, rioMlitd.
riacquistare, tornii a aqtiistci
rialzare, rialzct
riandare, riandh
riassiiniere, riassumni
riattare^ giiistd,
riavere, Have
ribadire, tornd, a d\
ribalderia, balossada
ribaldo, haloss
ribalta, rihalta
ribaaso, HJmss
ribattere, rihatt
ribellare, rihelUb
ribollire, hu\
ribotta, sciambola, baraccada
ribrezzo, rihrezz
ricaduta, ricaduda
rieambio, rieambi
ricatto, ricatt
ricavo, ricav
riccio, rizz
ricetto, asilo
ricevere, ricev
rioonciliare, fa fa pas
ricordauza, memorta
^
ricordo, ricord
ricorso, rieors
ricoverare, ricover^
ribattere, ribatt
ricalcitrare, vore »io
ricamo, ricatnni
ricattare, fit ricatl
ricco, seior
ricevere, ricev
riceyuta, rieev^uda
richiamo, ridanxm
riconoscimento, riconascimthi
ricordare, rieorddt
ricoverare, rieoverct
rioredersi, rieredes
ridicolaggine, tHdicoiaggin,
ridire, tornit a cR,
ridosso, dedree
ridun'e, ridu i
rieatrare, tontd dent
rifiuto, refud i
riilesAo, rtftess
ritbndere, *ri/o»Mi i
rilrangere, rifrang (colto)
rifugiarsi, salvass
rigare, rigd
rigatura, rigadura
ridente, rident
ridicoio, ridicol
riempire, riempl
riepilogo, rieptlogh
riferire, riferl
rifinito, rifinii
rifiutare, refudib
riflettere, rtHett
rigagnolo, fossetl
rigattiere, pattee
rigido, rigid
rigiro, rigir
rigoglioso, eh^ ven via ben
rigore, rigdr
rigoroso, rigoros
rigoveiiiatura, lavadura di
riguardo, riguard
rilegatura, Ugadura
rilievo, riliev
rima, Hmma
rimanente, rest
rimasuglio, vansausc
rimbalzo, rimbalz
rimbambito, rimbamhii
rimboccare, rimboeea
rimboccatura, rimboecadura
rimborabo, fraeass lontM
riiuborsare, rimborsd,
rimborso, rinibors
rimbrotto, osservasion
rimediare, rimedui
rimedio, rinudi
rimendo, men^ ^
RIM
— 8KJ
RIS
Bstare, rugit dent
ettere, rimetl
orchiare, tird, adree
ordere, ritnord
or BO, rintors
patriare, tot^idL in paes
piangere, rimpiang
piattarsi, scdndes
provero, caff^
uuerare, tUi on regall
»8cerc, rinnss
calzo, rinealz
santucciarsi, mettes in d'dn ean-
>n
cappellare, tom^ a meti el cap-
carare, diventd ear
care, el cress de prezzi
cbiudere, sari^ su
corare, fa eoragg
Lcorrere, eor adree
ibrzare, rinforza
tforzo, rinforz
ifrescare, rinfresca
ifresdata, rinfrescada
ifresoo, Hnfreseh
igliiera, ringhera
Lgiovanire, diventa giovin
igraziamento, ringrasiamenl
anovare, rinavit
lomanza, nomm
itocco, s6n de campann
ituzzaro, rebecea
luuzia, rinunzia
ivenire, Irovdt
iToltare, voltd denier
>rdinaineDtOf riordinament
>ttoso, ehe g'd di ari
;>aro, ripar
[jetere, ripett
piano, ripian
j>icco, ripiceo
pido, in pee
piego, ripiegh
poBare, riposit
poso, ripos
poetiglio, ripostilli
preneione, MVitda de coo
pugnante^ ehe ripugna
piiliati, fa nett
piitare, ered
saia, risera
sarcimento, risarei men t
sarcire^ risarei
sata, ndada
acattare, libera
BCbiare, ris'H^
scbio, ris'e
sclii080, ris'eios
gconto, riseont
riftcontrare, riseontrit
risoontro, risconter
risootere, seceud
risentirsi, risentim
risicare, ris'da
risipola, rosipola
riso. ris
risoluzione, risoluzion
risoluto, risolutt
risolvere, risolv
riBotto, risott
mparmio. risjfarnii
rispettabile, rispeitaMl
rispetto, rispett
rispettoso, rispellos
risplendere, lusl
riRpondere, rispond
risHa, lit
ristauro, ristadr
ristorarc, ristord,
ristoro, ristor
risusoitare, risuscilare
risveslio, dessedatnent
ritagUo, retai
ritardatario, rilardatari
ritardo, ritard
ritegno, rilegn
ritenere, ritegni
ritenuta, ritenuda
ritirata, ritirada
ritipo, riiir
ritornello, riiomell
ritratto, ritratl
rianione, riunion
riunirCf mett insemma
riuscire, riussi
riuBcita, Hussida
rivedere, riveAh
iwelare, rivela
rivorbero, rirerher
riverente, river ent
riverire, Hveri
rivivere, riviv
rivoltarsi, rivoUass
rivoluzionariOj rivoluzionari
rivoluzione, rtvohtzion
roba, rohba
robusto, robust
rocca, rdeea
rocohetto, roceheit
rocchiOf salamin
rodere, rod
rodimento, rodimenl
rognone, rognon
romaiolo, eazzuu
romanziere, romanzer
romanzOf romanz
romito, eremitta
roiicola, rdneola
ronzfo, frecassin de zanzara
KOS
— 884 —
ROT
rosaiOj rosee
rosbifte, rosbiff
rosiccliiarc, sgrignottit
roBolia, rosoli
rotto, roll
roveute, rovent
rovescio, invera
rompere, romp
roiico, roneh
rondiiie, i^ondin
ronzarc, ronza
rosario, rosari
rosolare, colorii
rosolio, rosoli
roHpo, sciatl
roKso, ro88
rotolo, rotol
rotondo, rotond
rottaine, roltamm
rovinare, rorina
riibamento, robalizzi
rubino, ruhin
iiiggine, rngin
mg^ire, i^igg) , ^
rummare, rumina
rumore, fracass
ruota, rtBtida
rurale, de campagna
ruvido, I'uvid
rubare, rdba
nigiada, nisada, rosada
rum, rumm
rupe,
bricch
ruscellOj rtaa
nissare, ronfh
rustico, rusiich
S
sabato, Bubei
feiaccapauc, sacch a pan
saccheggio, saccheg
sacco, sacch
saccoccia, sciccoceia
sacerdote, pret
Bacerdozio, sacerdozzi
Sacramento, sacrament
sacrilegio, sacrileg
saetta, ftilmin
Kagacia, talent
sagrato, sagraa
sagrestaiio. segHata
saiame, satamm
salare, salct
Kalario, salari
Halato, salaa
aalcrautte, salcradl
saldatura, saldadura
Bale, sal
salice, sdres
Baliera, salin
Halire, andil sii
Balita, salida
saliva, spua
salma, caddver
salotto, salott
salsamentario, cervelee
salsiccia, lugdnega
saltatore, saltador
salto, salt
salumiere, cervelee
^sa1ute, saiut
SHluto, salut
salvadanaio, salvadanee
salvia, savia (erha)
salvo, salv
saudalo, sandol
saiigue, sang*u
san^iinaccio, buseeehin
samtario, sanilari
sano, san
santo, sant
sapere, save
sapiente, sapient
saponata, savonada
sapoue, savon
saponetta, savonetta
sapore, savdr
saporito, savorii
sardonico, sardonieh
sartOj sart
sassaiola, tneda de sags
sasso, sa^s
satanasBO, sataTiass
satireggiare, fit la satira
satirico, satirieh
satoUare, impienl
savio, savi
sazio, sazi
sbaocellare, /d fctura..,
sbadato, disattent
sbadiglio, sbadilH
sbagliare, sbagliit
sbagliato, sbaglitui
sbaglio, sbali
sbalordimento, 8balordimmU
sbalordire, sbaloriU
sbalzo, sbalz
sbarazzare, nettit /mutit^
SBA
— 885 —
SCA
azzino, ganivell
barsi. futss la barha
batello, pivell
ra, sbara
tere, shati
leftb, segn in faccia
ettare, cava el bareltin
dire, sbiadi
QO, de travtrs
mco, navascion
siata, oggiada de tracers
icare, sooeca
;co, sbocch
lire, Jini de bid
■nia, gaimia
v£Oj sbozz
gare, abHgd.
gUato, seiiza bria
>dolone, sbrodolon
itto, sbruff
iellare, sbttdella
ftb, bdjr
)rOj ruvid
jchiera, scaechera
;ciare, eascia via
3CO, acacch
Icre, scad^
ftale, scaffal
(laletto^ scaldaleil
idamani, scaldaman
idapiedi, scaldape
inata, sealinada
iuo, sgradin
jnana, scalmanna
pellino, pieeaprei
ipello, 8c6pell
trezzft, furberia
Itro, furb
tzacano, scalzacan
[zo, sema scarp ne calzelt, a
\ biblt
cnbiare, scambid,
nabio, seamhi
mpaguata, scampagnada
Lupaunta, seanipanada
in pare, seampci
mpolo, ritai, scamuol
aalatura, scanalaaura
adai^lio, scandalli
iidaiizzare, seandalizsct
adalo, scandal
aiiare, scann^
[isafatiohej pigron
[isare, schivd
atonare, volla el canton
Liaccione, scxiffioU
bestrato, scorlacoo
[>itai'e, gionlagh
pito, seapit
()oio, aetiza mice
8cappata, scappada
scappatoia, sghimbielt
scappellare, saludit
acappellata, scappellada
Hcappellotto, scuMott
soapuccio, lopiech
soarabattolo, etasgere
scarabocchiare, scaraboccid,
scarabocchio, scarabdec
scaraboochioue, scaraboccion
scaral'aggio, bordocch
scaraventare, btitld,
scaricare, searicct
scarioatoio, searicador
scarioo, scarich
scarlatto^ searlatt
soarmighato, sbaruffaa
scarno, magher come un picck
scarparo, one vend scarp
scarozzata, scarozzada
scarsella, saceoccia
8car»o, sears
scartabellare, scarlabella
scartafaccio, seariafacc
scartarc, sear la
scartatOj scartaa
8cartoccio, scartozz
Bcassinare, romp
Hcatenare, scadend,
scattare, salld. sh
8catto, molla
scaturire, spieda foenra
scavalcare, ira gio de cavall
soavare, scuva
8cavo, seav
sceglierc, seernt
Acellerato, balosson
scelto, scell
soemare, diminul
scempiaggine, asnada
8oempio, seempi
scena, seenna
scenario, seenari
scenata, seenna
scendere, vegnl gio
sceneggiare, sceneggia
8cenico, seeiiieh
scerpellone, sproposit
scetiico, scettteh
seeverare, divid
8cheggia, seheia
scheletro, schelter^
sohermire, seherm).
schermitore, schermiddr
8cherzare, seherza
Rcherzevole, seherzevol
scherzo, scherz
schiacciata, earsenza
schl^ft'are, butlii in..,
schiaftb, s*giaff
SCH
tschiamazzarc, fa fracass
Kchiamazzo, bordell
Hchiantare, romp gib
KchiarimentOj schiariment
Hchiarire, s^ciari
Hchiavitii, schiavUii
Hchiena, s'cen^ia
Hchicra, s'cera
Hchierare, melt in fila
Kchiettezza, franehezca
Kcbietto, leal
Hchifare, schivd
hchifo, schivi
Hchifoso, schifos
^sohioccara, fa s'giaccd
f^cbiodare, ai^cioah
schioppettata, s'cioppetada
schieppo, s'eiopp
bchiudere, dervi
schiuma, s'eiumma
schiuraarCj s^ciumd
Hchiumatoio. sciumaroeula
Hchivare, sehita
Kchizzare, schizzd
Hciabolata, seiabolada
sciacquare. sciacf/ud
Hciagura, aisgrasia
i^oiagurato, pover omm /
bciafacquare, scialacqud
8cia11e, sciall
scialo, spicch
Hciame, frotta
bciattarc, sciatld
Kciatto, seiatt
Hcimmione, scimniion
Hciiiimiottare, scimmioUd
scimmiottata, sciniiotUtda
Hoimmiotto, scimmiott
boimuuito, sttipid
scintilla, sbir
Hcioccheria, stupidilaa
sciocco, sciocco
soioKlimento, scioglimeni
sciolto, sciolt
Hcioperare, fd sciopero
Bcioperato, fanagotton
Bciorinare, stend foeura
sciplto, sensa sal
sciroppo, sciropp
sciupare, trasd
scivolare, scarligd
scodella, tazzinna
Bcodingolare, mend la coa
Hcoiattolo, scoiattol
scolarc, seolar
scolaresca, scolaresca
Kcolastico, scolastich
Hcolatoio, scoladdr
=«collatura. scoUadura
colo, 8c6t
— ms —
SCO
scolorire, aeolori
Bcolpare, discolpd
scolpirey seolpi
scombuiare, fd seitr
i^eombussolare, seo^nhussola
scommettere, aeomeit
scomodare, incomotia
scompaginare, seompagina
soompagnato, «e9ura compagn
soomparire, scomparx
Boompartimento, seompartimevf
soompartire, acojnpartl
soompiaoente, aeompiacenf
soompiglio, seompilli
scomporre, seonhpoixn
soomposizione, aeompasizion
scomunicato, scoinunieaa
sconoei'tare, seoneertd
sconcerto, seoncert
E^concezza, sconeezsa
sconiiooare, 1xrhfceu.ra del m.Mf
seonfliiato, seonnnatt
sconfitta, batiuda
Boongiurare, seonginrd
soonoscere, rieonoss no
sconsigliare, dd minga per ftrrr
sconsolato, seonsolaa
soon tare, seonid \
soontento, minga content
sconto^ scunt
soontrmo, seontrin
scontro, ineonter
soonveniente, sconvenient
sconvolgei'e, sconvolg
scon vol gimento, sconvolgiment
scopa, seova
scopare, scovd
scopercbiare, alzd el eoverc
scoppiare, 8*eioppd
scoppiettare, B*cioppettd
scoppiettio, s*eioppettament
sooprire, seopH
scoi*aggiamento, scoraggiamwt
scora^gire, leva el cort^g
soorciare, scurtd
Boordare, desmentegd
scorno, brutta figura
soorpione, scorpion
Boorrere, scor
scorretto, minga eorrett
soorrevole, seorrevol
soorrezione, error
Bcorteooiare, peld
Bcortese, villan
BCorteBia, villanada
Boorticare, seortegd
Bcortloatura, seortegadura
scorzonera, seoleionera
BOosoeBO, erlich
soossone, saltd rta
SCO
- 8^7 —
SEC
tare, tira in la
tare, scot la
tatura, seottadura
to, cunt
buna, scagn
tanzato, sereamaa
sditare, scredita
spolare, ecrepold
»polatura, screpoladura
jsziato, scresiaa
»zio, scressi
'baochiare, seribaecia
.'bacchiiio, seribaccin
cchiolare, gcrisza
Lgno, ccMsa forta
Lminatura, ackiia
Ltta, seritt
LttOj seritt
ittoio, serivania
Lttoro., serittor
itturare, serittura
iTano, serittor
ivere, scriv
ocoare, seroeca
occone, jfurhon
ofa. troia
ofoloBo, serofolos
•oil are, serolla
>ollata, alzcuia de...
•oscio, s'eioppon
•ostare, serostd
iipolo, serupol
'upoloso, serupolos
•utarc, esamindt de fin
'utinio, serutini
loitura, seusidura
idiscio, foett
iffiare, seujffid
Lilettare, voltdi via
Liola, seola
are, sigurin
iiro, seur
asa, setua
uaare, settsdi
aziare, sdazih
egnare, sdegnd
egno, rabbia
.egnoHO, sdegtws
[entato, sdentaa
iilinquire, andd in brcciida
[oloinato, sdoleinaa
lottorare, platth
iriiiare, hutth gid
Iruceiolare, searligd
[ruciro, slisd
icca^^cine, seceadura
tccnute, seeeant
;coare, seecd
iccatore, seeeador
iccatura, seceadura
secchia, seggia
seccliio, sidell
Hccco, seeeh
secolo. secol
secouaare, andd adree
secondo, second
isedano, seller
eedare, welt gid
sedere, cuu
sedia, scagn
sedile, seail
sediziouo, sedizion
sedizioso, sedisios
sedurrCj sedii
sega, resega
segare, resegd
Hegatura, reseguse
seggiola, scagn
segnale, segnal
KCgnare, segnd
Begno, segn
Kego, sev
segregare, mett a std. soil
scgretario, segretari
HCgreto, searett
8eguaoe, ene va adree
segirire, segui
Begoitare, seguitd
seguito, seguito
Beloiato, seleiaa
sellare, selld
selyatico, salvadigh
semata, semada
wembrai'c, pari
Heme, semenza
semicupio. semicupi
semigratuito, semtgratuit
Heminare, semindt
seminario, seminari
semiserio, semiseri
semola, erusea, farinna grosita
Bcmplice, semphz
sempliciotto, merlo
Hemplicit^,, sempHcitaa
Kempre, semper
senatore, senator
senuo, talent
seno, stomegh
Hensale, sensal
sensato, senscui
Bensazione, sensazion
sensibile, sensibil
Hcnso, sens
Hentenziare, sentenzid
sentenzioso, sentenzios
Kentimentale, sentitnental
Hentimento, sentiment
sentire, senti
»entore, sentor
sepai*are, separd
SEP - 88S -
SFR
separazione, separazion
rtepolcro, sepoleher
seppellire, sepelll
sequestrare, sequestra
sequestro, sequester
sera, sera, sira
serata, serata
serbare, tegnt
serbo (in), de part
serenata, serefiada
sereno, seren
ser^ente, sargent
t^erioti!!., serieloM
serio, seri
nerraone, prediea
serpente, serpent
Hcrraglio, serali
serrare, sard.
seri'atura, saradura
Kcrvire, servl
scrvitore, servitor
serviziale, lavaiiv
servizievole, servizievol
sessione, session
Heta, seda
sete, set
Ketola, scdola
severo, sever
sevizia, crudeltaa
Hczione, sesion
rtfaociataggine, sfacciataggin
Kfacciato, sfaceiaa
sfamare, levd, la famm
sfaizoso, sfarzos
stavillare, lus\
stavorevole, sfavorevol
sf egatato, sfegataa
sferico, sferich
sfeirare, lira
sterzare, frustd,
stiatarej oo^a
sfiatatoio, sfiadador
flftbbiare, desjibhia
sfldare, sjida
!=»fi|turare, sfigurct
sfilaccicaro/j ja gib filaper
sfilare, sfila
sfinimento, sfiniment
sfinito, sjinit
sfiorare, sfiord,
sfoderare, tird foRra
Kfogare, sfogh
sfoggiare, sfoggid
sfogliarc, sfoid
sfolgorare, inorhi
sfondare, sfondd,
sformare, sformd
stbrtunato, sforlunaa
sforzare, sforzd
stbrzo, sforz
sfrattare, mandd, fcturct de
sfregare, sfreyh
sfregatura, sfreg€tdura
sfrenato, sfrenaa
sfrodare, tira via fa&ui
Bfrontato, sfrontaa
stuggire, sfuggl
sfumare, sfumaa
sfumatura, sfumudura
sfuriare, andd in furia
sfuriata, da fo^ura
sgabello, sgabell
sgabuzzino, stanzin seitr '
sgambata, sgamhada
sgambettare, sgambetta
sgangberare, sganghera
sgangberato, gio de eanehen
sgarbato, sgarhaa
8garbo, sgarh
sghemoo, shiess
sghignazzare, sghig'ixazsd
sghignazzata, ghignada
sgolibare, sgobbct
sgobbone, sgobbaddr
sgocciolo, i ultim g6tl
sgorabero, san Michee
sgoinbrare, fa san Michee
sgomentare, sgomenta
Isgomento, spavent
8gonfiare, disgonfid
sgorbio, spegase
sgorgare, vegnt fcdura
sgorgp, sgorgh
sgiatfignare, sgraffigna
sgraTare, sgrayd
sgravio, sgravi
sgraziato, disgraziaa
sgretolare, stritold soil i dent
sgi-idare, vosd adree
sgridata, strapazzadu
sgrifare, seiampd
sgrinfia, sgrinfa ^
sgi'ondare, vegni gib deUa gnim
sgrovigliare, desgarhih
sgrugnone, sgrugn
sgrupi)are, desgrdppd
sgQalcire, slrafoiHt
sguattero, sguatter
sguazzare, sguazzd.
sguerguenza, dispreH
sgiiinzagliare, molld
sicario, sieari
siccitk, sttcc
siouro, sicur
siero, saron
siffatto, eoslfaa
sigaro, sigher
8igillare, siailld.
sigillo, sigQl J\:
signiUcante, signifitaxd ^-OjL
SIG
— 889 —
SMU
giiificai'e, ngnified
^niiicativo, s^ftUfieaHv
gnificato, signifieaa
gnoreggiare, fa de padt*on
gnorile, signoril *
enorina, pdpdla
lenzioso, Htemios
Llabare, gillabd
Llabario, silldbaH
mbolo, simbol
mile, simil
militudine, gitAilitudin
miloro, gimilor
mpatico, simpaiieh
mulare, fttig
ncerit^, sineeritau
ncero, tineer
ndaoare, nndaeh
ndaoato, sincUieaa
ndaco, aindieh
nfonico, sin/otUeh
ngbiozzare, piang
n^hiozzo, singhiozz
nistro, sinister
stemare, sisiemit
istematioo, sisUmatieh
tuazione, situazion
acciare, disUiMzh
anoiare, slaneiiL
[aTgai*e, slargh
attare, deslatih
lavato, slavaa
egare, disligd
ogare, slogh
logatura, slogadura, ■
oggiare, sloggid
naoohiare, eavii i finaee
nagrire, snutgri
naltare, smatlii
nalto^ smaHl
iian|(iare, smangid,
naniare, fa di smani
nanioBo, smanids
nargiassata, smargiassada
naiTire, perd
nentire, smentl
neraldo, smerald
nei'igliato, smerigliaa
neriglio, smerilli
nezzare, stnezzd
nidoUare, smiilolld
liisurato, smimraa
xiocoiare, smdeciii
noocolare, moeeit
nodato, fmura de..,
norfloso, smorfids
norto, smort
nostacciata, mostaeeiada
aaovere, smoeuv
smiissare, smussh
snellezza, sveltezza
snello, svelt
snervare, snervdb
snidare. snidd.
snoooiolare, pieeid,
snodatura, enodadura
snudare. sbiottd
Bocohiuaere, sard a metaa
socoorrere, soeedr
socoorso, soecore
socera, soeera
sociale, social
society, soHetaa'
soda^ia, brughera
soddisfare, sodisfh
sodezza, serielaa
sodisfaro, sodisfd
sodisiazione, sodisfazion
sodo, sodo
sofferente, ehe soffre
sofiiare, boj^d
soffietto, hoJ^Ht
soflio, h6f
soffitta, soree
soffitto, sojSfitt
soffooare, soffegd
softrire, soffri
soiigtieare, softsUed
soflstioo, sofistieh
soggettaocio, eattiv soggelt
soggetto, soggett
soggezione, suddizion
Boggiacere, restd sott
soggiogare, vnett sott
soggiomare, abitd
sogguardare, guardd de sott
sognare, sogna
Bogno, sogn
Bolaio, soree
Bolamente, solament
Boldato, soldcui
soldo, sold
sole, sol
Bolfanelli, zolfanell
Bolfare, solford
Bolfeggio, solfeg
Bolidario, sohdhl
Bolido, solid
soli no, eollett
Bolitario, solitari
solito, solil
solitudine, soliiudin
Bollecitare, solleeild
soUeoitazione, solleeitazion
soUetico, galilt
Bollevare, soUevd
Bollevazione. sollevazion
sollieTO. sollev
anin anil
SOL
— 890-
SPA
soluzione, solusion
8omaro, asen
Homigliaute, che someia
somigliare, someih
Hommare, somma
sommario, sommari
80inmer^ere, anddt soU
sommisBione, soltomissioti
Bommit^ sommiUia
sommo, unich
sonaglio, aonai
sonare, sonii
sonata, sonada
sonatore, sonador
sonetto, aoneit
sonnacohioso, sognorent
soxmambulo, $onan%b6l
soimo. sogii
Bonnolente, aomvorent
sontuoso, ricchissim
sopire, melt in tat^
sopperire, scusd
aoppiantare, soppianld
sopportare, aopporla
soppressioue, aoppresnon
sopprimere, soppHmm
sopra, 86ra
soprabito, »6rt6
sopraocaricare, caHea tfopp
sopracciglio, sopraeili
sopraddeD te, soradeni
soprannaturale, sopranaiural
sopTa,nnujneT3,viOy8oprannumerari
soprano, sopran
soprappensiei'o, sorapenser
soprappiil, sorappii
soqquadro, sotlsora
sorba, nhspola
sorbettiera, sorbettera
sorbetto, sorhett
sorcio, rait
sordo, 8ord
sorgente, sorgeni
sorgere, sorg
sormontare, sormonta
spanHerone, grasson
spannare, spandt
spappolare, spappold,
sparagio, sparg
sparare, spardt
sparato, fessa
sparecchiare, spareggidi
spargere, sparg
spanre, spari
sparlare, sparld,
sparpagliare, sparpaiit
spartire, sparli
spartito, sparlii
^paruto, gid de eera
•asimante, spasimant
spasimo, spasim
spaurire, /d paura
spavaldo, gpavald
spayenteYole, spaventevol
spavento, spavent
spaziare, spttzia
spazio, spazi
spasioso, tpazios
spazzacammo, spttzzaeamin
spazzare, apazzd,
spazzatura^ md
spazzaturaio, ruee
Bpazzola, speuszelta
spazzolare^ sp<isszelld
specohiarsi, speggiaaa
speochio, speee
speoiale, special
specificare, spedficit
speoiiioo, speeifieh
speoioBo, specios
speculare, specuUi
speculazione, speettUvsidn
speoulatore, speculaddr
spedire, spedi
spedizione, spedizion
spedizioniere, spedtziotier
spegnare, disimpegnd
spegnere, smorza
speiaochiare, speld
spellare, speUh
spendacoione, spendacddn
spendere, spend
spendibile, spendibU
sponnare, spenna
sperare, sperd
sperdere, disperd
spertbttia, disdelta al gi^ugk
sper^iurare, spergiurd,
sperimentale, sperimenUU
sperimentare, esverimenid
sperperare, trasa
sperperb, tru^aament
spertioato, speriuma
spesare, spesi^
Borpassare, sorpassdi
sorprendere, sorprend
sorreggere, tegni «u
sorridere, sorid
Borriso, sorrid
sorso, sors
sorte, sort
sorteggiare, sorteggiii
sortire, *orii
Borvegiiaate, sorveglianl
Borvegliare, sorveglici
sorvolare, sorvol^
sospendere, sospend
sospensoiio, soapensori
Bospetto, sospett
sospirare, sospirh
SOS
— 891 —
SPI
tstenere, sostegnt
»stituire, soBtilul
tstituto, sosHltiU
^stituzione^ sosUluzion
»ttaua, sottanna
itterra, toll terra
itteri*aiieo, iolterrani
»ttei*rare, tiotterrcl
»ttlle, suUil
>ttinte]idGTe, 8oUintend
>tto, 8oU
tttolineare, sotiolineti
>ttoniaiio, sottman
>ttomettere, melt soil
>ttoporre, sotloponn
>ttoprefetto, soltoprefelt
>tto8cala, aottseala
)tto8crizione, aottoserieion
)ttostare, 8otto»td
ittotenentef gottoteneut
>ttoveste, gili
)ttoyoce, sottods
jverchio, tropp
>vvenzione, sovvemidn
>vver8ivo, sovversiv
saccalegna, 8*eeppalegna
3aecare, spetcea
jaccatura, spaeeadura
'^acco, spaeeh
bada, spada
padina, spadinna
jadroueggiare, /A de ptutron
bagnoletta, aigaretla
bago, spagh
i)a1aiicare, spalanedt
pallata, gpatlada
jalleggiare, spalUggid,
i)alliera, spallera
3a11iuo, apallin
3aUiiceiata, tira sii i spall
jalinare, spalmh
[>aiDi>anare, spampanh
[>anciata, spansciada
^andore, spand
>ettacolo, speitacol
jettatorCf spettator
iyettegolare, sabettH
i)Ottinare, apeltind
i)ettro, ombra
>eziale, apeziee
>ezieria, apezieria
>ezzare, romp in duu
>ezzato, apezzaa
>iaccicare, apelaaeia
)iaceyole, apiaeevol
)ianare, apiana
jianata, apianada
)iaiitare, apienlci
jiantato, spiantaa
>iare, «pid
spiattellare, apiatteUd,
spicoare, apioeit
spicchio, fetta
spicciolo, moneda
spiedo, aped
spiegabile, apiegoHl
gpiegare, apxega
gpie^azione, apiegasion
spitterare, apifferd
spiifero, Mffelt
spigolare, apigold.
gpigolatura^ apigoladura
spigolo, aptgol
spiiiare, apilld.
spillatico, apillatieh
spillo, puggin
Bpiloroio, apilorc
gpingere, aping
gpino, apiit
spinoso, apinoa
gpiombare, diapiombaa
gpiraglio, apirali
gpirale, apiral
gpirare, apird *
spiritato, apirilaa
spirito, apirit
spiritoso, apiriloa
spirituale^ apirilual
gpleudere, luat
spleudente, eke riaplend
splendore, aplendor
gpogliare^ apoglid
gpogliatoio, gabinett de toalett
gpoglio, apoli
gpola, spatula
gpoliuonare, apolmond
gpolpare, apolpd,
gpolverare, fa aid la polver
gpolverata, apolverada
spolverina, apolverinna
gponda, aponda
spoutaneo, apontani
gpopolato, apopohut
gporcare^ aporcdt
gporchizia, aporcizia
gporco, aporeh
gporgere, aporg
»poBa. apdaa
gpogatizio, apoaalizzi
gposo, apoa
gpossato, atraech
spogtare, apoath
gpotico, apolieh
gprecare, tra via
gpreoone. traaon
gpregevole, apregevol
gpregio, diaprezz
gpregiudicato, apregivdicaa
8pi*eiuere, apremm
gDretnrsi. anretaaa
SPR
-892 —
^TA
Hprezzo, disprezs
fiprofondare, sprofondd
sproloquio, sproloqui
«pronare, sprond
sprone, aperon
eproporzionato, aproporzionaa
sproposito, 8propo8it
sproprlare, sproprid
sprovvisto, 8provvi$t
spruzzare, sprtizzd
epuena, sponga
spuaorato, sema pudor
spulciare, eercd i pnres
spulezzarCf ciapph el duu de eopp
spumeggiare, jd seumtna
spuntare, apontd,
spurgarCj spurgd
eputacchiare, spudctseid
eputacchiera, 8puin
sputacohio, spudcue
sputo, spua
squaarare, squadra
squadrone, squadron
gquagliare, squaid
squauido, squalHd
squallore, squallor
squarciagola (a), a rompes el gosa
squai'tare, squartd.
squattrinare, aquattrind
squilibrato, aquilihraa
squilibrio, squilibri
equilla, eampanna
squillare, aond t...
squillo, eampanna
squinternare, squinternd
sradicare, strappd dai radis
eragionare, sragiond
sregolato, sregolaa
stabile, stabil
stabilimento, stabilimen
etabilire, stabill
stacoare, dislaccd
staceio, sedazz
stacco, ataeeh
stadio, atadi
staiiilare, ata^ld
Btaflilata, stdffilada
staffile, atafft
stagionare, atagiond
stagione, stagion
stagnaio, atagnee
stagnare, alagnd
stagno, atagn
sta^nola, atagna^ula
staio, ateef^
Btalliere, atallee
Btamani, slamatlinna
stamberga,* atanzaacia
ampare, atampd
maperia, atamparia
I Htitmpino, slantpin
stampo, alamp
stancare, atraeedi
stanoo, atraeeh
stantio. atantii
Btautuno, alantuff
stappare, diabuaeionii
staro, ala
starnutare, airanndit
starnuto, airamui
stato, atat
statua, atatda
statuto, atatuU
stazionario, atationari
stazione, atazion
steccato, ateceaa
steccbetto (a), a pan e petsin
stecchire, atecehi
steooo, ateeeh
stemperare, atemperd,
Btenaere, atend
stentare, a^ntd
stentato, atentaa
stento, atent
Bteroo, caeca
sterile, ateril
sterminare, aterminii^
Bteuzare, aterzd
stia, ea^ponera
stile, am
stilla, gdtta
stimare, atimd
stimolo. atimol
Btipendtare, atipendih
stipendio, aHpe^ndi
stipite, 8ti]^i
stiramento, aiirament
stirare, aopreaad
Btiratora, aopreaaadora
stirpe, razza
stitioo, atitieh
Btivale, slrivall
stizzire, inrabiaa
stocoata, atoeeada
Btocoo, atoeeh
stoia, atteura
stoico, atdieh
stolido, imbeeeiU
Btomacare, atomegd
stomaobevole, ehe sidmeffa
stomaco, atomegh
Btonare, atond
stoaatura, atonadura
stoppa, atdppa
stopparc, atoppd
stoppia, atdbbta
stop pin o, aioppin
storoero, atore
storoicoUo, atortaeoU
Btordire, atordt
I
I
STO
893 —
STR
ordito, slordii
orico, storieh
oriuo, rose
omare, stomii
ornello, storiiell
orpiare, struppid
orpio, storpi
ovigliaio, piattee
rovi^lie, ptatlaria
rabiliare, strabilia
raboccare, slrabocca
iraccare, strciccd,
jracchino, stracehin
Tacciare, strascia
Taccio, strasc
nraccione, strciscion
3*acco, straech
xacottOj stuaa
iradoppio, atradoppi
srafaloione, erroron
;rafooo, trebisonda
;rafottersi, strafoUaasen
nralciare, stralcia
;ralcio, slrale
:;i*aluiiare, 8iralund,
'^ramazzare, horla per ieri^a
srame, Btramm
Drampalato, strampalaa
Eirangolare, strangoUt
!}ranjs;uglioiie, gtrangoidn
ti-aniero, forestee
traordinariO) straordinari
traparlarc, straparld,
trapazzare, strapazzdt
brapazzata, slrapazzada
trapparo, strappa
trascinare, straseindi
trasecolare, trasecold
^ravagante, stravagant
iH'aYasarc, travctsh
Dravaso. slravas
traveccnio, slraveec
traviziare, straviziit
^avizio, slravizzi
Lravolgere, straoojg
traziare, strazia
trega, stria
tregua, porzion, misura
Trepito, strhpit
:;repitoso, atrepitos
trettoio, lore
tretto, strett
tridere, sgart
trigare, disbroiii
brigliare, nettit el eavall
brillare, strilld.
trimpellare, strinpellct
trinare, grema
tringerc, streng
strlppare, (basso) mangid come dti
porch
strisciare, striseid
stritolare, stritolii
strizzalimoui, schiseialimon
strizzare, sprenttn
stroiinacoio, freaon
strofinare, agura •
strolagare, atrologd
strombettai'e, alroinhetld,
stropiociare, fregh
stropiociata, fregadinna
stroppiare) atropid
strozza, gora e gola
strozzino, uaurari
struggimento, paasion
strnmentare, atrumentdb
Btriimento, atronient
8ta*u8oiare, atruad
Htrutto, atrutt
stiiccai'e, atuced
stucco, atueeh
studente, alvdeni
studiare, aluidid.
studio, atudi
studioso, atudida
stufa, alua
stufare, atufl
stufato, aluaa
stuolo, roac
stujiire, atupt
stupore, atupdr
sturare, aboseiond
stuzzicadenti, atkcch
stuzzicare, fa i gallill
subaffittare, atthaffild
subbisso, bordeler%,graH8conqua8ar
rovina.
subbuglio, bordeleri
subdolo, jlnl
subentrare, subentrd
subire, aubt
subito, aubit
subitaneo, improvvia
sublimare, auhlima
sublime, aublimm
subodorare, atibodord
subordinare, atibordind
subornare, comprd
succederc, axieced
successione, axieeeaaidn
succhiare, aeiaeid
succhiellare, abtiad col Hnivellin
succhio, atigh
succianespole, eieianespol
succinto, riatrellf in poeeh paroll
succiola, neapola
suGCO, augh
succurnale, aueeuraal
sudare, audh
SUD
SH -
srs
«iid»ta, suddida
tfuddito, suddit
Miidicio, sporeh
Audore, sudor
Hulfioente, assee
tiuft'ragare, vuffragh
4)uft'umigio, profumm
^uggellare, sigiiUt
«uggerire, miggeri
suggeritore, suggeridor
MUggestione, suggestion
«»ugnero, sugher
sugna, seionsgia
^uicida, ehe s*h coppaa
tiuicidio, suieidi
tiunto, iHstrett
Auo, so
tiVLOceTOy socer
tauonare, «on^
tjuono, sd7i
superare, super d,
BuperbOj superb
Hiiperfioiale, superficial
superiluo, el de fm
Muperiore, superior
superiority, superiorittia
superlativo, stiperlativ
Kuperstizione, superstieion
tiupino, a panseia in aria
fjuppellettile, mobil de ed
Aupplemento, supplement
tjupplente, supptent
suppUcare, supplied,
supplire, supph
siipporre, supponn
suppurare, vegni a suppuration
eurrogare, surrogdt
Buscettibile, suseettiMl
suscitare, suscita
susina^ brv^gna
susBidiare, da 6n sussidi
suBsidio, sussidi
sussistere, sussist
sussultarCf saltavia
susBurrare, barboltiL
svagarOf sta minga attent
svaligiare, svalish
svampare, sfumit
svanire, svanl
Bvantaggio, svaniagg
Bvaporare, svapora
syegliare, dessedd
Bvelare, fa conoss
svelto, svelt
svenare, svend
Bvenimento, sveninietU
svenire, svegnt
sventataggine, difett di d^fasi
sventato, sema giudisi
Bventolare, sventold
Bventrare, sventrd
sventura, disgrcuna
Bviare, svid
sviluppare, sviluppd,
BviluppOf svilupp
3vincoiai*e, svineold
Bvitate, desvidd
svogliatezza, minga votuia
Bvolazzare, void o andd de chit
de id
Bvolgere, svolg
svol^, voUada
svoltare, voltd
tabaccaio, tabaeehee
tabacoare, tird tabaec
tabacchiera, scdtola de tahaceh
tabacoo, tdbaceh
tabernacolo, imagin, cappella
taccaj^no, scirpia
taochiuo, polhn
taccia, cotpa
tacco, tacch
tacoola, gasgia
taccolo, seccada
tacconare, taccond
taccuino, tacdin
tacere, tase
talanare, tapaseid
lano, tavan
taft'eria, basletta
tafTeruglio, bordell
taftetk, taffid
taffiare, paccid
taglia, taia
tagliare, laid
tagliere, taiee
taglio. tdi
taglioia, taioiura
talco, talch
tale, tal
talentO; talent
tallire, a^idd in semensa
tallone, tallon
talpa, idpa
tamburello, tambdrell
I
TAM
— SJIT) —
TEN
i"buro, t4imb6r
a>, tanna
siglia, tetiaia
I'o, tanf
ito, tant
pare, busciand
petOj tappet
tpezziere, tapeesee
»po, btiscion
>a bara, sottsdra
■obiato, traversaa
'dare, tardd
rdi tard
rdo, tard
rlare, shiiseus per i eamol
pIo, eairceu
i*ina, cdmola
rocco, taroech
rtagliare, tartaid.
rtaglione, beltegbi
rtaro, tarter
rtassare, tartassd
jrtufo, iriffola
fsca, saccocda
kseata, saeeoeciada
kSBare, tassd
^sello, tassell
kstare, tatttd
fcsto, last
fcTolato, tavolaa
ftvoleggiante, eamerer
5, ti
satrale, teatral
eatro, teater
Bcnico, tecnich
ediare, iedid
edio, tedi
egame, bielliji
«g1ia, biella
legolo, e6pp
»laio, telar
^emerario, temerari
:enierc, avegh paura
seiupera, tempra
:emperare, temperd,
cemperatura, temperadtira
temperino, temperin
bempio, giesa
tempo, temp
tempoi*ale, temporal
temporaneo, tenifwrani
temporeggiare, eiapph temp
tenaere, tend
tetf<!^a, tendinna
lenebi'OBo, sc^ir
tenen^e, tenent
tenerc\ tegnl
tenoroj^ ^^g,.
tentare, tenta
tentativo, tentativ
tentazione, tentazion
teutennare, doiidd
tentennone, stcL in forae
tcnuta, possession
tepore. levedin
tergo (a), dedree
terminai'e, finl
termine, termin
terraglia, terraglia
terremoto, terremott
terreno, terren
terrestre, terrester
terribile, terribil
territoriale, territorial
territorio, territori
terrore, terror
terzana, terzanna
terzetto, terzett
terzina, terzinna
terzo, terz
tesa, 1 red del roeeol
teschio, erappa de mort
tesoro, tesor
tessere, tess
teBsitore, tessitor
testameuto, testament
testardo, testard
testicolo, testieol
teBtimonio, testimoni
teBtimonlare, testiinonid
tOBto, test
tetto, ^c
tetrO} mollo senr
ticchio, eaprizziy estro
ti, te
tiglio, tilli
tiepido, teved
tiguola, edtmola
tigna, thgna
timbrare, timhra
tigre, tigher
timido, timid
timone, timon
timpano, timpeyi
tinea, tenea
tincone, pannoeeia
tinello, tinell
tingere, teng
tino, tinna
tintinnio, s&n de eampanitt
tirapiedi, tirapee
tirare, tird
tiratiira, tiradura
tiro, tir
tirocinio, pralica
tiBico, tisich
titillare, fa galilt
titolo, titdl
TIT
89fi —
TRA
titubai'e, Utubd
tizio, tvszi
toooarc, toceit
tocoo, toeeh
toelette, toalett
togliere, toRu
tolleraref tollerh
tomaio, tontera
tonaca, tdnega
touare, trotia
tondeggiare, Hrd in rotond
tondo, iond
tonno, tihi
topo, nUt
toppa, saradura
torbido, torbid
torcere, tore
torohiare, torcidt
torchio, tore
tordo, dord
torlo, r688 d'teuv
torineutare, tormentdi
tormento, torment
tornaconto, vantagg
torn are, tornct
toriiio, tomo
toro, tor
torpedine, torpedin
torpore, imbesuiment
torre, tdr
torrente, torrent
torso, fitston
tortello, ravioRu
torto, tort
tortuoso, stort, a hissa
torvo, seur, dannaa
toscaneggiare, tosoaneggia
tOSSe, t088
tossire, to88\
tostare, to8td.
totale, total
tovagiia. tovaia
tovaglioio, mantin
tozzo, sciatt
trabailare, scanchind
trabalzare, saltd via, sbalzd
traboocare, andd de 8oravia
trabocchetto, trabucchell
traoagnotto, tracagnott
tracannare, bev a canna
tracciare, 8egnd
tracollo, traeoll
tradire, tradl
ti'.iditore, traditor
traduri'e, tradu
trafticare, trajffled
traffico, troMch
traforare, sford
traghettare,|>a*«d Vacquain barea
ngittare, passd 6n*acgua
tralcio, dn ramin de vit
traliccio, tela de sc^eeh
trama, trama
tramandare, tratnanda
tramare, tramd
trambusto, trambust
trameatare, rivoltd
tramoggia, tramceuffgia
tramontana, tramontanna
tramontare, tramonta
tramonto, tramont
tramutare, cambid sit
tranello^ traneU
trangugiare, mandh gi6
tranqoillare, quietta
tranquillitk, tranquillil€M
transazione, transazidn
tranBisere, transig
transitare, transitd,
transito, trhtisit
trapanare, trapand
tr^pauo, trdpen
trapiantare, trapiantu
trapuntare, trapdtUd
trarre, trd
trasalire, saltd via
trasbordo, tra^bord
trascegliere, seemx
trascinare, tra^cind,
trasorivere, tra8crio
trascurare, traseurd
trasouratagginc, traseuralezzii
trasferire, tra^fert
trasformare, trtuformd
trasCTedire, treugredl
traslocare, cambid ed
trasmodare, traaeend
ti*aapirare,- traspird
trasportare, trcuportd
trasporto, trcuport
trastullare, divertl
trasversale, trasversale
trattabile, trattabil
trattameuto, traUamen
trat^re, trattd
trattato, trattaa
trattenere, trattegnl
trattenimento, trattenimeM
tratto, tratt
trattore, traitor
travagliare, dd on dispitak
travagUo, dispies^
trave, trav
traveggole, 6na robba per <ji
traversata, lraver»ada
travetto, travelt
traviare, andd ftBura de
travisare, travisd
travolgere, tird adreein
tre, trii
TRE
— 897
TRO
iccia, trezsa
)dici, tredeg
luiare, tremh
imolare, tremold
Jiituno, Irentun
>ppiede, tripee
>sca, gir
>8poio, cadreghin de tre gamh
bolare, trihulh
butare, tributa
biito, quell che se dev
dcnte, trident
d.\iOj tridov
eiinio, trihini
foglio, tre/iBui
llo, trill
mestre, trimester
na, pizz
iicare, bev
ncetto, trineett
.noiante, trineiant
jaithj trinitiia
ippa, buseeca
ipudio, tripudi
late, malinconich
Lstizia, eattiveria
ito, trid
Lvella, tinivella
Lviale, trivial
3golo, mameU di poraehi
ombaio, trombee
Dinbone, trombon
ouoare, Ironea
oppo, tropp
trota, trutla
trottapiano, trottapian
trottare, trottd,
trotto, trott
trottoia. birlo
trovarobe, trovarobba
trucia. truacia
trucioio, buscai
tu. ti
tuDa, cilinder
tubercolosOj tubercol
tutiare, moid,
tuffo, salt de testa (in acqua)
tutb, tuff
tugurio, tuguri
tulle, lull
tumore, tumdr
tunica, tdnega
tuo, to
tuono, tron
turabnchi, stoppahceuee
turacciolo, buseion
turare, stopph
turbare, inquiettdt, agitct
turbine, turbin
turbolento, 6n omm che ghe pias
i disordin
turohino, bleu
turco, lurch
turgido, gonfi
turpe, spdrchissim
tutelare, tuteld
tutore, tutdr
tutto, tlltt
»bia, idea falsa, superstiziosa
>bidire, oliidi
>ei't^, abbondanza
>ertOBO, fertil
>riacare, indocchi
>riacbezza, eioeca
>riaco, cidcch
Msello, usell
toidere. mazzdt
fiioio, 6ffizi
fioioso, dfficids
":ia, nota, odi
o, odids
iare, ugiiagliu
ugual
lit
ultimd,
tltim
iman
umettare, imimidl
umidit^, umiditaa
umido, umid
umile, umil
umiliare, umxlia
umore, umor
umoriatioo, unioristieh
unanime, unanim
uncinare, eiappd eol sgraffiti,
sgraffignd,
uncinetto, guggia per el eroseie
uncino, sgraffl
ungere, vdng
unghia, dngia
unghiata, ongiada
unguento, inguent
unioo, unieh
unilbrmare, uniformd,
unitbimith, uniformitaa
TNI
nnioue, union
iiuire, nnl
iiiiiaono, unUon
universale, universal
uuivei'th, universitaa
lino, vun
unto, dnt
iiutuoso, dntuos
iiutume, dntumm
imzione, 6mxon
iirlare, urld.
ui-tare, wrtd
urto, urt
utiare, u«a
«)8 —
usato, U8<ia
usciere, uscier
uscio, uss
usoire, sorll
uscita, soriida
usuale, ustMl
usulrutto, usufrtiU
usuitdo, ustirari
usurpai*e, tisurpa
utile, util
utilizzare, utilisza
uva, ttga
uzzolo, capriszi
V
vaccaio, beryamhi
vacciuare, inesta i vcirotul
vacillare, dondd
vacuo, voRud
vagabondo, vagabond
vagare, vagit
vagheggiare. fa Vasen
vagire, fcb oee oce
vagito, oee oee
vagliare, cribbia
vaglio, cribbi
vago, bell
vagone, vagon
vaiolo, varoRul
valente, bravo
valere, varl
valevole, ehe var
valico, pass
valido, valid
valigia, valis
valle, vail
valore, valor
valoroso, valords
valsente, dance
valuta, valutta
valutare, valuta
vampata, vampada
vanagloriarsi, vantass a tort
vaneggiare, vaneggid,
van^are, vangd
vanitoso, pien de vanitaa
vano, voeud
vantaggiare, vantaggid.
vantaggino, conteiUin
vantaggio, vantagg
vantaggioso, vantaggios
vantare, vanth
vapore, vapor
^aporiera, macchina
variabile, variabil
variazionCj varicision '■
vario, van
vascello, basiinient de guerm
vasellame, batteriu de etaiAM'
de cardenza
vaso, vas
vassoio, eabare |
vasto, grand
vaticinio, vaticini \
vecchio, vegg
vecchiume, robba vegyia
vedere, vede
vedovo, ved6v
vegetale, vegetal
vegetare, veget^
vegetazione, vegetcusion
vegUa, eonversazion
vegliare, std. su de noil
veglione, veglion
vela, vetia
velare, velii
veleno, velen
velenoso, veleiios
velina, velinna
velleil^, velleilau
velluttato, veluttaa |
velluto, velu j
velo, veil
vena, venna . '
venaie, venal
venatura, venadura
vendemmiare, fdt vendemi
vend ere, vend
vendicare, vendied
vendicativo, vendieativ
veniale, venial
venire, vegnl
ventagliarsi, foes vttu
VEX
— 899 —
VIA
citaglio, crespin
B.'tsfcrola, ventar(eula, voitalinna
ntilare, venlildt
nto, vent
^utoso, ventdg
mtre, venter
>ntriera, ventrera
>nturo, che ven
trace, ver^ sificer
ix-bale, verbal
arde, verd
srdeggiare, fit vede verd
erecoiido, vergognos ^
ergare, hutta gio
ergine, vergin
ergoguarsi, vergognass
er^oguoso, vergognds
eriiicare, verified
erisimile, verosimil
emiC', vermin
"^ormiuoso, pien de vermin
'^ermiit, vermutt
'■ernaccift, vin de Sardegna
rernaoolo, dialett
remice, vemis
remiciare, invernisd.
p-ero, ver
verone, poggiaeu
versameuto, versament
versare, versct
verHeggiare, fa di vers
versione, version
verfto, vers
vei'ticale, vertical
vertice, seimma
vertigiue, vertigin
verziere, verzee
vescia, fdnsg
Tescica, vessiga
vescicante, visigant
vertcovo, vescov
Tespaio, vespee
veapro, vesper
veHtaglia, vesta de camera
veste,' vesta
vestiario, ve^tiari
ventire, vestl
vestito, vestii
vetraio, invedriee
vetiiata, invedriada
vetro, vedsr
vetta, seimtna
vettovaglia, rohba de mangid
vettura, vitttira
v«tt«rino, vitturin
^ezze^^piare, eareszd, sgarzotld
I vezzo,*f oWttrtna
kvezzoe^, heU
I'iadottV), viadott
I'iaggiakore, viaggiator
viaggiare, viaggia
viaggio, viagg
vigoi-e, vigor
vieoroRO, vigoros
villaggio, paesoit
Yillania, azion de villan
villano, villan
villanzone, villanzon
vilappo, imhroi
vinaocia, tegase
vincere, vine
vincolare, vincold
vincolOj vineol
vino, tin
viola, oimula
violare, viola
violent©, violent
violino, viorin
viottola, sentee
vipera, vipera
virgola, virgola
virgolare, virgold
virtu, virtii
virtuoso, virtuos
viscere, viseer
viscirlo, che scarliga in man
visibile, visibil
visionario, visionari
visione, vision
visita, visita
visitare, visitd
viso, faccia
vispo, viv
vista, vista
vistoHo, vistos
visuale, visual
vita, vitta
vitalizio, vitalizi
vite. vit e vid
vitello, vitell
viticcio, vid6r,
vitto, de mangid
vituperare, vituperd
vituperio, vituperi
vivace, viv
vivanda, robho de mangid
vivandiere, vivander
vivere, viv
vivo, viv
viziare, vizid
vizio, vizzi
vizioso, vizios
vizzo, pass
vocabolario, voeaholari
vocabolo, parolla
vocale, vocal
voeazione, voeazion
voce, v6s
vociare, vosd
vociferare, vess intorno la v6s
VOa — 900 — VOL
vogare, rema
volubile, volubil
Toglia, voeuia
vol, vii
volume, volumm
voluminoso, volumiw>9
volare, void
vomero, massa
volata, volada
voinitare, vomitd
volentieri, volontera
vomito, vomit
volere, tore
vorace, divorador
volgare, volgar
voragine, vorctgin
volgcre, voltd
vortice, gorgh
volontJi, volontaa
vorticose, vorticos
volontariato, volontariaa
vostro, voster
volontario, volontari
votacessi, navaaeiee
volonteroso, volonterds
votame, voiamm
volpe, v6lp
votare, votd e todd
Toltare, voltct
votazione, votazion
voltata, voltada
voto, voio e v6t
Tolteggiare, voUeggid
vuotAre, vodd
volto, faecia
viioto, voetid
2
Z
zabaioDe, zahaion
zacchera, stroll
zaii'ata, taffiada
zafterano, safran
zaffiro, saJHr
zatto, boscidn
zaino, zdin
zampa, zampa
zampata, zampada
zampettare, zampettd
zampillare, scattiH
zampillo, fil d'acqtia che sort
zampone, zampa
zana, cesta
zangola, zdngola
zanua, dent
zaiizara, zanzara
zanzariere, m,08chett
zappa, Zappa
zelante, zelant
zeppo, zej)p
zeppare, impienl
zerbino, sciccon
zerbinotto, zerhinott
zero, zero
zibaldare, zibalddn
zigana, pomell
zigrino, pel segHnada
zimbellare, tird sit
zimbello, steldn
zingaro, zinqher
zinzino, eiccin
zio, zio
zittella, tosa
zittire, zittl
zitto, citto
z6ocola, zdeeora
zolla, tocch de terra
zonzo a spass
zoppicare, andd zopp
zoppo, z6pp
zotico, zottch
zuccata^ zueeada
zucchenera^ zuecherera
zucohero, zuecher
zuccare, ziieeon
zuffa, hatlaglia a eassott
zufolai'e, zifold
zufolo, zifol
ziippa, zuppa
zuppiera, snppera
UIiRICO HOKPM
EDITORE-IIBRAIO BELLA REAL CASA - MILANO
1
DEI
IIIIIIBllMIBIIIIIBI!lilBlllliaillliaili|iBMI|iaillllBlllliBli:llBMI!:Bll llBlllliaillliailMIBMIIlBlMllBIIIIIBIIUift
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Publicati sino al I Febbraio 1896
La ooUezione dei Manuali Hoepli, iniziata col fine di
vol^arizzare i principii delle Soienze, delle Lettere e
delle Arti, deve il suo grandissimo saccesHO al concorso
dei pit antorevoii scienziati e letterati d* Italia ed ha
ormai conseguito, merc^ la sua eccezionale diffnsione,
nno svUuppo di ^id ctae qaattrpcento volami, per cai
si b dovuto classificarla per eerie, come segue :
Serie Soientifloa, Sloriea, LeUerarla,
Giaridiea e liing^nistlea (a L. 1^ il volume)
pei Manuali che trattano le scienze e gli studi letterari.
SEME PRATICA (a L. 2 il volume)
pei Manuali che trattano le indnstrie agricole, manifattu-
riere e gli argomenti che si riferiscono alia vita pratica.
SGRIE ARTISTICA (a L. 2 il volume)
pei Manuaii che trattano le arti e le Industrie artistiche
nella loro storia e nelle loro applicazioni pratiche.
SERIE SPECIALE
pei Manuali che si riferiscono a qualsiasi argomento,
ma che jper la mole e per la straordinaria abbondanza
di incisioni, non potevano essere classificati in una
delle serie suddette, a prezzo determinato.
i Manuali Hoepli sono elegantemente legati in tela.
AVVBRTBNZA.
Tutu i MANUALI HOBPLI si spediacono irm
di port* net Regno* — Chi desidera ricevere i vaU
raccomandati, onde evitare lo smarrimento, e pregai
aggiungere la sopratassa di raccomandazione.
ELENCO DEI MANUALI HOEPLI
Publicati sino al I Febbraio 1896
l^ L. c.
EblUzUni (Le) de§rlt anlwall fl#iHe«tlel, di U.
Babpi, con oltre 100 incisioni. (In lavoro).
r^«qae(Lie) wliierali e terniall del Reg-ne d'llalla,
^ di LuiGi TiOLi. Topo8:rafia — Analisi — Elenchi —
iffi Denominazione delle aoque — Malattie per le qnali si
;, prescrivono — Comuni in eni scaturiscono — Stabili-
^' menti e loro proprietari — Acque e fiinghi in oom-
•^ mercio — Nefifozianti d*acqae minerali, di pag. zxii-552. 5 50
kdalteraztene e f«lstil«jisleiie deglt allnieBily del
Dott Prof: L. GtABBA, di pag. ¥01-212 2 —
i|prl«oUara. Vedi Abitazioni animali domestici —
Agronomia — Alimentazione del bestiame — Anu
mcUi da cortile — Apicoltura — Baoologia —
Bestiame e Vagricoltura — Botanica — Cantiniere
— Caaeificio — Catasto italiano — Cavallo — Chi-
mica agraria — Colombi — Cdtivajmne piante
tessili — Computisteria agraria — Cancimi — Con-
tabilitd agraria — Eeonomia fabbricati ruraii —
Endagia — EsHmo rwrale — Florieoltura — Fru*
merUo e maia — FruUa minari — • Frutticoltura
— Fwighi e tartufi — CMncoltura — Gtometria
pratica — Hwnus — Igiene rurale — Insetbi noeivi
- IiMetti vtUi — Latte, burro e cacio — Legiski'
rurale — Macchine agrieole — MalaUie crit-
miche delle piante erbacee coltivate — Malattie
Elenco dei Manuali Hoerdi,
L.t.
dei vini — Mezzeria — Mclini — Olivo ed olio —
Olii vegetali, animali e minerali — Orticoltura —
Fiante e fiori — Fiante industriali — Fiante tea-
sUi — Follicoltv/ra — Fomologia artificicUe — For-
dcoltura — Frato — Frodotti agricoli del Tropica
— Selvicoltura — Tobacco — Triangolazioni topo-
grafiche e catastali — Uva passa — Uva da tavola
— Vino — Viticoltura — Zootecnia,
Ag^ronomta, del Froi F. Oabk&a di Muriocb, 3" ed.
riveduta ed ampliata daU'autore, di pag. xn-210 . . 1 50
AI«*ol (Fsbbricsudone e materie prime), di F. Oamta-
MESSA, di pag:. xii-307, con 24 incisioni 3 —
Algrebra complenieiiUire, di PiNGHEKLE:
Parte L Analisi cUgebrica, di pag. yin-174 . . . 1 50
Parte n. Teoria delle equazioni, di pag. iy-170 con
4 incisioni nel testo 1 50
Algpebra elementare, di PiNCHERLE) 6* ed., p. vni-210 1 50
— Vedi Esercizi di algebra.
AltmenUiiloue. — Vedi Adidterazione alimenti —
Conserve alimentari — Frumento e mais — Latte,
burro e cacio. — Fanificazione razionale,
AltmeBlait^Be, di Gt. STRAFFOBElil.0, di pag. yin-122. 2 —
Allmentazlone del bestlaoie, di T. POGaL (In la-
voro).
A^lpl (Le), di J. Ball, trad, di L Cremona, pag. yi-120. 1 50
— Vedi Dizionario cUpino — FrecUpi.
A^iumlnlslrazlene. — Vedi CdnUtbilitd,
Analtflt del vine, ad nsd dei chimici e dei legali, del
Dott M. Babth, con pref. del Dott L Nessler, trad,
del Prof. D. F. 0. Oomboni, di pag. 142 con 7 inds. 2 —
— Vedi anche Alcool — Cantiniere — Cognac — EnO'
logia — lAqwmsta — Malattie dei vini — Vino
— Viticoltnra,
AuallBl Telometriea applicata spedalmente at pro-
dotti commerciali e industriali, di P. B. Alessamdbi,
di pag. x-341 con 52 incisioni 4 50
A^uatonila. — Vedi anche Animali parassiti •— Bat^
teriologia — ColeoUeri — Embriologia — Fisiologia
— Imbalsamatore — Insetti — Lepidotteri — Fro
tistologia — Zoologia,
ri
Elenco dei Manwdi Hoepli,
L. -.
A oaleHila e iliiUlag'la camparala, del Prof . K BtiSTA,
di pag. vii-218 oon 34 incisioni 1 50
.'^.natoiuia micros cop lea (Tecnica di), del Prof. D.
Carazzi, di pagr. xi-211, con 5 incisioni 1 50
AuaComia plUorIca, di A. LoMBABDINI, pag. VI-118,
con 39 incisioni 2 —
JLiiatonila topograflca (Compendio di), del Dott.
I'rof. C. Falcone, di pag. xvi-395," con 80 incisioni
(volume doppio) 3 —
Animali (Gli) paraoslll dell'aoaio, del Prof. F. Mbr-
canti, di pag. iv-179, con 33 incisioni 1 50
Animalt da corUle, del Prof. P. BONIZZI, di pag. XIY-
238 con 39 incisioni * .... 2 —
— Vedi anche Bestiame — Cane — Cavallo — Oo-
lombi — Coniglicoltufu — FoUicoltura — Ford-
coltura,
JkniiehHm. private del romani, del Prof. W. KOPP,
traduzione del Prof. N, Moreschi, 2* ediziono, di pa-
pine xn-130 1 50
Ancropolog'lay del Proj^ G. Canestrini, 2* ediz., ri-
yednta ed ampliata, di pag. vni-232, con 23 incisioni. 1 50
— Vedi anche Etnografia — Fisiologia — Faleoetno-
logia,
AplcoUara railonale, del Prof. G. CaMESTRDU, 2*
edizione riveduta di pag. rv-196, con 43 incisioni . . 2 —
Arabo volgrare (Manuale di), di Db Sterlich e Dib
Khaddao. EAccolta di 1200 vocaboli e 600 trasi piii
usuali, 2» edizione. (In lavoro).
Araidica (Grammatica), di F. Tribolati, 3* ediziono,
di pag. Tiii-120, con 98 incisioni e un'appendice snlle
•* Livree 2 50
.4 rcheo loggia. — Vedi Antichitd private dei romani
— Archeologia delVarte — Monete romane — Nu-
mismatica — Faleografia — Faleoetnologia,
.4reheolo|(ia deii'arle, del Prot I. Gentile:
Parte L Stofia delVarte greca teste, 2' ed. (esaurito).
« J^tfante per Topera sudd. dii^Ptoi;o/6,indic6. 4 —
Parte IL Storia delTarte etrusca e romana, testo,
2* ediz., di pag. iv-228 2 —
, AUante per Topera sadd. di 79 tavole, indice. 2 -
6 Elenco dei ManucUi Hoepli,
\
Arehliettara lialUna, dell*Arch. A. Mblaki, 2 vol,
di pag. zyin-214 e zn-2Q6, con 46 tavole e 113 figure,
2' edizione 6 -
L Architet. Pelasgica, Etrnsca, Italo-G^reca e Romana.
n. Architettura MedioeTale fino alia Oontemporanea.
Arltneitea pratlea, del Dott F. Panizza, di pa-
g;ine yiii-lS8 ...•• 1^
Artimettea razUnaley del Pro! Dott R Panizza,
2* ediz., pag. xn-210 1
ArnioBla (Manuale di), di G. Bernardi. dn lavoro).
— Vedi anche Cantante — Pianista — Strumenii ad
arco — Storia della musica — Strumentazione.
Arte del dire (L% del Prof. D. Fekbabi, 3* ediz.,
corretta ed ampliata, di pa^r. xin-246 ]
— Vedi anche Bettorica — Ritmica — Stilistica,
Arte del naeto, del Prof. P. Abbo. (In lavoro).
Arte mtnerarla,' dell'Ing. Prof. V. Zoppetti, di pa-
gine iy-182, con 112 figure in 14 tavole
Artl (Le) grrailelie fetemeeeanlehe ossia la Ellio-
grafia nelle diverse applicazioni (Fotozincotipia, foto-
zincografia, fotolitografia, fotocollografia, fotosilografia^
ecc.)i con tm cenno storico sulle arti grafiche e xm
Dizionarietto tecnico ; 2^ ediz. corretta ed accresciuta,
con molte illustrioni ; pag. vii 1-197 con 12 tav. illustrate.
— Vedi anche Dizionario fotografico — Fntografic
per dilettanti — Fotocromatografia — FotografU
ortocromatica — Liiografia — Bicettario fotografi<io
Asfalto (L*), iabbricazione - applicazione, deir Ing. E*. Ri
GHETTi, con 22 indsioni, di pag. yin-152 . . . •
AflflteuraEleiie salla vita, di C. Pagani, di p. vl-15^
AaslsteniEa de|cll Inferml neirOspedale edi Ib tm
mlgrlia, del Dott 0. Galliano, di pag. zxiv-448, co
7 tavole 1
— Vedi anche Igiene — Medieatura antisettica -
Soccorai urgenza*
Afltreuemia, di J. N. LoGKTEB, rifatta e riveduta di
Prof. a. Celoria, 4* ediz. di pag. xvi-258 con 51 in
— Vedi anche Caamografia — Ghnomonica — Ghraviti
zione — Ottica — Spettroscopio,
Atlaate reegrraaee-steriee delF Italia, del Do^
&. aAROLLo, 24 carte, 76 pag. di testo e un* Appendic i
Elenco dei Manncdi Hoepli,
L. c.
Ailanfte gemfprmA^m aatTerMile, di KiEPBBT, oon no-
tizie geoigrafiche e statistiche del Dott Gt. Qakollo,
8* ediz. (dalla 70000 alia 80000 coina), 25 carte, 88 pa-
gme di tosto 2 —
Atmosfera. — Vedi Clinuitologia — Igroscopi —
Meteorologia — Sismologia.
A.Ureuatiir«9 utmn^yrrm. delle n«vt e •e|^B«lail«iil
■tarliliHie, di F. Ihperato, di pagr. zxn-360, con
filT. 232 nel tosto e xv tavole litoera&to 4 50
— Yedi anche Doveri del macchinista navale — In-
gegnere navale — Filonauta — Macchinista navale
— Marino.
ATleoltara. — Yedi Animali da cartUe — ColomH
domestici — PoUicoltura.
Baelil da Mia, del Pro! T. Nbngi, di pag:. Ti-SZe,
2* ediz., con 41 indsdoni e 2 tavole 2 —
— Yedi anche Gdsicoltura — Inditstria della seta
— Tintura della seta,
BallflUea. — Yedi Eaplodenti — Manuale delVUffl-
dale — Firotecnia — Storia deWarte militare a/n-
tica e modemcL
BatterUUirIa, dei Pro£ G. e B. Oai9BSTBINI, di pa-
g:ine vi-240 con 29 iUustrazioni 1 50
— Yedi anche Anatomia microicopica — Animali
parassiti — Micrascopio — Protistologia.
Belle artt. — Yedi Anatomia pittorica — Archi-
tettura italiana — Calligrafia — Ceramiche — Co-
lori e pittwra — Colari e vemici — Decorazioni
— Disegno .— Disegno geometrico — Litografia —
Monogrammi — Ornatista ~ Pittura — Baccogli-
tore — Eistauratore dei dipinti — Seoltwa,
Beslianie. — Yedi AHtazioni — Alimentazione —
Animali da cortile — Cane — Cavallo — Colambi
domestici — Coniglicoltura — Igiene veterinaria —
Pollicoltura — Porcicoltura — Zoo^emia.
Bestlawe (B) • l*a|rrl««l*"ra In llaila, del Prof. F.
Alberti, di pag:. vin-dl2, con 22 zincotipie .... 2 50
Btanelierla. — Yedi Disegno, taglio e confezione
)*H biancheria — Mctcchine da ettcire — Mcno-
g^ammi.
8 Elenco dei Manwdi MoepU,
- — -- - J — ,■■-.- ■-- ..—
L. I..
BIbbta (Manuale della), di S. M. Zampini, di pa-
gine xii-308 2 5U
mblUgrafla, di G. Ottino, 2* ediz., riredata di pa-
gine vi-166, con 17 incisioni 2 —
— Vedi Dizionario hihlicgrafico.
BIbttoleearU (Manuale del), di Petzholdt, tradn-
zione di Q-. Biagi e Qt, Fumagalli, di pag. xx-364 xxm
un'appendice di pag:. 213 750
— Vedi Dizionario bibliografico.
Biltardo ai giuoco del), di J. GeLLI, di pag. xv-179
con 79 iUustrazioni 250
Biografla. — Vedi Cristoforo Oolong — Dantologia
— Omero — Shakespeare.
Borsa (Operazioni di). — Vedi Debito pubblico — Va-
lori pMlici,
Balanlea, del Prof. L D. HoOKEB, traduz. del Prof. N.
Pedicino, 4* edizione, di pag. ziV'134, con 68 inc. 1 50
Broniatologia. — Vedi Advlterazime — Alimenta-
zione — Conserve alimentari — Frumento e mads
— Latte, burro e ccLcio — Panificazione,
Burro. — Vedi Latte — Caseificio,
Caeclatare (Manuale del), di G. Fbangssghi, di pa-
gine vin-268, con 10 tavole e 14 incisioni nel testo. 2 50
Calel e Cemenll (Impiego delle), per I'lng. L. Maz-
zoccHi, di pag. xn-212 con 49 incisioni. ..... 2 -
Caleolo Inflniteslniale, del Pro£ E. Pascal :
Parte I. Calcolo differenzicUe, di pag. ix-316 con 10
incisioni (volume doppio) 3 —
Parte n. Calcolo integrcUe^ di pag. yi-318 con 15
incisioni (volume doppio). 3 —
— Vedi Esercizi applicaU cU calcolo — Funzioni el-
littiche — Determinanti e applicazioni.
Calltgralla (Manuale di). Cenno storico, cifre nome-
riche, ma^teris^le adoperato per la scrittura e metodo
d'insegnamento, con 69 tavole di modelli dei principaii
caratteri confomu ai programmi govomativi del Pro-
fessore R. Percossi, con 35 feic-simili di scrittore,
elegantemente legato, tascabile, con leggio annesse al
manuale per tenere il modello , . 3/«-
— Vedi anche Monogrammi — Omatista.
Elenco dei Mamudi SLoeplu 9
L. c.
Colore (11), del Dott E. Jones, trad, di U. Fobnabi,
di pap. vm-296 con 98 indsioni (volume doppio) . . 3 —
C^ane (Manuale deiralleyatore del), con molte tavole. ^
(In lavoro).
OanUmte (Manuale del), di L. Mastbigli, di p. zn-132. 2 —
Oantinlere. LAVori di cantina mese per mese, dell'Inge-
fimer^ A. Stbucchi, di pag. vin-172 con 90 incisiom. 2 —
Carto^^ralla (Manuale teorico-pratico della), oon un
snnto suUa storia della Cartografia, del Pro£ E. Gel-
ciCH, di pag. Yi-257, con 37 illustrazioni ..... 2 —
— Vedi anche Celerimensura — Disegno topografico
— Telemetria — Triangolazione,
Caseiael*9 di L. Manetti, 2* edizione, completamente
rifatta di Sabtobi, di pagine iv-212, con 34 indsioni. 2 —
— Vedi anche Bestiame — Latter burro e cado.
Catasc« (n nuovo) Itallano, dell' Aw. E. Bbuni, di
pag. zn-346, vol. doppio 8 ~
Cavalle (Manuale del), del Ten. Colonnello 0. Volpini,
2» ediz., con un'appen. Proverbi sul cavallo. (In lav ).
Cavl telegrallel •otiomartnl* Costruzione, immer-
sione, riparazione, dell'Ing. E. JoNA,di pag. xvi-338, con
1^ figure ed una carta delle comunicazioni tdegra-
fiche sottomarine 5 50
€«lerlmeii«ara (Manuale pratico di), e tavole loga-
ritmiche a quattro dedmali deU'Ing. F. Boblbtti,
di pag. vi-148 con 29 incisioni 3 50
Celerimensara (Manuale e tavole di), delllng. G. Ob-
LANDi, di p. 1200conquadrogeneraled'interpQlaziom. 18—
— Vedi anche Cartografia — Compensazione degli
errori — Diaegno topografico — Oeometria pratica
— Telemetria,
Cement*. — Vedi Cake e cemento,
Ceiiientazi#De« — Vedi Tempera^
Ceralaeche. — Vedi Vernici e lacche,
Ceramiehey Htajaliehe, vetri e pareellaoe (Guida
perilraccoglitore di), del ConteL. Ds Mauri. (In lav.).
Ghtnitea, del Froi. H. E. RoscoB, traduzione del
ProL A. Pavesi, di pag. vi-124, con 36 inc., 4» ediz. 1 50
^^Vedi anche Alcool — Analisi del vino — Anaiiai
v^umetrica — Chimica — Ghimica agraria — Chi-
I
10 Elenco dei MamuUi Hoepli.
L. z.
mico indusMale — Cognac — Caneimi — Forma"
data — Infezione, disinfezione — Latte, burro,
^fMmlem agrarim, del Dott A. Adugoo, di p. yin-32B. 2 50
ClilHite# (Mannale del) e dell' tniiastrlaley ad nso
del Chimici an&Iitici e tecnici, degli indnstriali, ecc,
del Dott Pro£ L. GtABBA, 2^^ ediz (In lavoro).
Cliirarifla. — Yedi Anatomia topografica — Ajssi-
atenza infermi — Igiene — Medicatura antisettiea
— Soccorsi urgenza,
Clellsla (Maniuile de]}, di A. Galaute, riocamente
illustrato, 2* ediz. (In lavoro).
CIlHiatoUgrU, di L. De Mabchi, p. X-2D1, con 6 carte 1 £0
— Vedi anche Igroacopi — Metearohgia — Sismoloffia,
Codlee eaTatlerese* ttallana (Tecnica del duello),
opera premiata con medaglia d*oro, del cay. J. GeiiLi,
8* ediz. riveduta di pag. xv-272 (Vedi Ihiiellante) . 2 50
Cadll«e dagpanale tlaltaaa ean eaatmenla e nate,
dell*Ayy. E. Bbxtni, di pag. xx-1078 con 4 indsioiii. 6 50
Cai^nae (Fabbricazione del) e tiella sptrila dl ▼!■•
e dlstlUaziane delle feeee e delle Tinaeee, di
Dal Piaz-di Pbato, di pag. x-168, oon 37 IndaionL 2 —
Caleatterl tlaltanl, del Dott A. OfKOfWOSL, p.xvi-334
con 215 incision! (yolume doppio) 3 —
Calaailit daaiesUel e ealaaiMealtiira, del Pioi P.
BoNTZZi. di pae. yi-210. oon 29 inoisioni 2 ->
— Vedi anche BeHiame — Cane — Cavallo — Coni-
glicoltura — Pollicoltura — Pordaoltura,
Calarl e la pUftara (La sdenza dei), del Prof.L.GuAiTA,
di pag. 24a 2 -
Calarl e ▼emtel, di Qc, QoRiNi, nuova edizione total-
mente rifatta, per Ting. G. Appiani. (In lavoro).
— Vedi anche Fotografia — Luce e col<fri — VemieL
Calllvazlane ed indnstrle dalle plaata tassill,
propriamente dette e di quelle che danno materia per
legacci, lavori d'intrecdo, sparteria, spazzole, scope,
carta, ecc., coll'aggiunta di un Dizionario delle piante
ed industrie tessili, di oltre 3000 vod, del Proi M.
A. SATOB&irAK D'Osoppo, di pag. zii-476, oon 72 inc. 5 —
CampenMulane de§pll errarl ean •paelale appliea-
zlaiie al rille^fl g'aadettel, di F. CfftOTTi, pag.IT-lOO.
Elenco dei ManrnUi IToep^i. 11
__
Composltore-Tlpografo (Mannalo dell' allievo), di
S. Landi. (In lavoro).
C^MputUterla, del Prof. Y. G^itti, vol L Oompati-
steria commerciale, 3* ediz., di pag:. vi-168. .... 1 50
— YoL n. Oomputisteoria finanziaiia, di pag. Yin-156. 1 50
C^aipatisterla agrrarU, del FrofL L. PsTSl, di pa-
gine 71-212. 1 50
— Yedi ContahUitd,
C^aela delle pelll e4 aril afflliil, di Gr. G^OBUn^
3* edizione interamente rifatta dai Dott. Gt. B. Fran-
CESCHi e G. Venturoli, di pag. ec-210 2 —
Cone! Ita tore (Manuale del), dell'ATV. Qt, Pattacini.
Guida teorico-pratica con formulario completo pel Con-,
dliatore, Cancelliere, Usciere e Patrodnatore di cause.
3^ ediz. tutta liYoduta ed ampliata dairautore e messa
in armonia con I'ultima legge 28 luglio 1895. p. x-4d5 3 —
Cancinii, del Prot A. Funaro, di pagr. yn-253 . . . 2 —
ConfeElane d^abttl per slgpnera* — Yedi Disegno^
taglio e confezume di biancheria.
Conig'licoUara pratlea, di Gr. LicciAEDELLi. (In lav.).
Conserve allmenlari, di G. GORINI, 3* ediz. intera-
mente ritatta dai Dott Gt. B. Francbschi e G. Yen-
TUROLi, di pag. vm-256 2 —
Contabtttta. — Yedi Computisteria cammerdale —
Computisteria finanziaria — GompuHateria agraria
— ContabUitd comtmale — GontabUitd generate dello
stato — Interessi e sconti — Logumografia — Faga
giomaliera — Bagioneria — Bagioneria delle Coo-
perative — Ragioneria inditstriale — Scritture
d*affari — Societd di fimttio socoorso — Valori
pubblici,
€eiitalilllta eaatanale, secondo le nuove disposizioni
legislative e regolamentari (Testo nnioo 10 febbraio 1889
e E. Decreto 6 Inglio 1890, del Prof. A. Db Brun,
di pag. vin-244 1 50
CoBtabiltIa §r«n«i'Al« delle Slate, dell* Aw. E.
Bbuni, pag. xn-422 (vol. doppio) ........ 3 —
Cesmeg'raila, Uno sguardo alV Universe^ di B. M.
k^i^A Leta, di pag. xn-197, con 11 incisioni e 3 tavole. 1 50
^J|^«]|(liuzleiie deyli ntatl. — Yedi Diritti e doveri
Ordinnmento.
t
12 Elmco dei Mamuali Hoeplu
L. c
CoBtruttore navale (Manuale del), di G. Rossi, da
lavoro^.
Crl«l*ll#fr«fl« g'e^Hietrlea, llsiea e «lilHiie« ap-
plicata ad minerali, dd Pro£ F. Samboni, di p. zyi-d^
con 284 incisioiii nel testo (voL doppio) •••••• 3 —
— Vedi Geohgia — Mineralogia,
Grtst«f»r« C^UmIio, di Y. Bellio, con 10 incisioni,
di pag. lv-136 1 50
Critt^iraiiie* — Vedi MalatHe crittoffainiche.
CrlttograHa (La) diplomatiea, militare e commerciaie,
ossia Tarte di cifrare o decifrare le corri«pondenze
segrete, del Conte L. Gioppi. (In lavoro).
€roii«log>ia* — Vedi Storia e cronologia,
Cabatara del leg'naint (Prontaario per la), di G. Bbi.-
LUOMiMi, 2* ediz. aumentata e corretta, di pa?. 304 . 2 50
Carve. Manuale pel tracdamento delle cnrre delle Per-
rovie e Strade carrettiere di G. H. KrOhnkb, tradn-
zione di L. Loria, 2* edizione, di pag. 164, con 1 tar. -2 50
Daiitalo§ri«9 di G. A. Scabtazziki, 2* ediz. Vita ed
Opere di Dante Alighieri, di pagr. vi-408 (vol. doppfio)'3 —
Debits (B) pnUltca itallaB« e le regole e i modi per
le operazioni sui tttoli che lo rappresentano, di F. Aas-
ZONI, di pag. vin-376 (voL doppio) 3 —
— Vedi Operazioni di horsa.
DecaraziMie e Indiiatrte artfalleliey dell* Arch. A.
Melani, 2 vol., di complessive pagine xz-460, con
118 incisioni 6 ~
DetenHtnanii e appNeaztaDl, del Pro£ £. Pascal.
(In lavoro).
— Vedi Calcolo vnfinitesimale — Eserdzi di calcoio
— Funzioni ellittiche.
DIdattlea per gli alunni delle scaole normali e pei mae-
stri elementari del Prof. G. Sou, di pag. vm-214 . 1 50
Dlfireaia (B), di 0. Ferbdo, di pag. 17-134 1 50
Dinamfea elemenlare, del Dott 0. GAnAimo, di
pag. vm-146, con 25 flgnre 1 50
— Vedi Termodinamica.
Df rlttl e daverl del eltladlal, seoondo le XstitoiiiMii
dello Stato, per uso delle pubbliohe soooie, del Prot D,
Mapfioli, 8* ed., di pag. xvi-206
Elenco dei Mcmuali Hoepli, 13
-■» lir 1 ■■ i m m M - . T II- n . . - I ■ ■ - .
L. c
DirUto «niiiilBU«rallT« gfiusta i programmi governa-
livi, ad oso deg:li Istituti tecnici, del Prof. G^. Lokib,
2* edizione, di pag. xm-506 (volume doppio). . . . 3 —
— Vedi anche Legge comunale — Contabilitd comti-
ncUe.
DtrUt« elvile (Oompendio di), del Prof. Gr. LoRis, griusta
i programmi governativi ad uso degli Istituti Tecnid,
di pag. xvi-336 (volume doppio) 3 —
Olrlti* civile Italian*, del Prof. O.Albicini, p. vin-128 1 50
Olrltta eaatmerelale Itallana, di E. Vidabi, di
pag. x-514 (volume doppio) 3 —
— Vedi Mandato.
Oirltto eoaianale e prevlnelale. — Yedi Diritto
amministrativo — Legge comunale — Contabilitd
comunale, •
Dliitta eafttltailanale, di F. P. OoNTUZZi, 2^ ediz.,
dj pag. xvi-370 (volume doppio). ........ 3 —
DIrltia eeeleslastica, C. Olmo, p. xn-472 (vol. doppio) 3 —
Dlrltta InterDaElenale private, dell' Aw. Pro£ F. P.
CoNTUzzi, di pag. xvi-392 (volume doppio) . . . . 3 —
DIrltte Internazlenale pobbllee, deU*Aw.Prof.F.P.
OoNTUzzi, di pag. xn-320 (volume doppio) 3 —
DIrltte penale, dell' Aw. A. Stoppato, di p. viii-192. 1 5U
DIrltte remane, del Prof. C. Febrini, di pag. vni-132. 1 50
DIsegpnatere HieeeaBlee e nozioni tecniche generali
di Aritmetica, (reometria, Algebra, Prospettiva, Resi-
stenza dei materiali, Apparecchi idraulici, Macchine
semplid ed a vapore, Propulsori, per V. Goffi, 2*
ediz. riveduta, di pag. xxi-435, con 363 figure . . . 5 —
Dleegrne* I prindpii del Disegno, del Prot 0. Borro,
3* ediz., di pag. iv-206, con 61 silografie 2 —
DIeeif ne aesenemetrlee, del ProL P. Paoloni, di pa-
gine iv-122 con 21 tavole e 23 figure nel teste. . . 2 —
DIseg'ne gpeemetrlee, del Prof. A. Antilli, di pa-
gine vin-^, 6 %ure nel testo e 26 tavole litografiche 2 —
DUegpne Indastrlale, di E. GiORLi. Corso regolare
di disegno geometrico e delle proiezioni, Degli sviluppi
dalle superfici dei solidi, Delia costruzione dei princi-
)ali organi delle macchine, Macchine utensili, di pa-
le vni-218, con 206 problemi risolti e 261 figure 2 -^
14 MUenen dei Manuali Hnevlu
L.
DUeyn* di pr«Jezlonf ortogromll, del Prof. D.
Landi, con molte tavole. (In lavoro).
Dlsegn* topogralleoy del Gapitano G. Bertbu:.!^
2* ediz. di pa?, yi-137, con 12 tavole e 10 incisioni . 2 -
— Vedi anche Cartografia — Celerimenaura — JPro-
spettiva — Telemetria — Triangolazioni,
|M«eyii*9 t«|flt« e e#nfezi*De dl Miuicherl* (Ma-
nnale teorico pratico di), di E. Bonbtti, con un
Dizionario di nomenclatura, di pagr. yiii-216 cicm 40 t&v. 3 -
DUefpn*, taf^ll* « eonfezlone dl abltl da slg'Dorm,
di Emilia Cova, con 40 tavole illustrative .... 3 -
Difliarezioae. — Yedi Infezione,
Dlfltlllazi«ae. — Yedi Alcool — AnaliH del vino —
Analisi volwnetrica — Chimica agraria — Chimico
— Cognac — Fam/McisixL — Jjiquorista.
Ditterl llalUni, di Paolo Liot {Entomologia III),
di pag. vii-366, con 227 incisioni (volume doppio) . . 3 -
Dlzlanjurlo alplB« llallaae. Parte I* : Yette e vaXichi
italiani, dell'Ing. E. Bighami-Sokicanl — Parte 2*:
Vatti lombarde e Hmitrofe aUa Lombardia, dell^Ine:. C.
ScoLARi, di pag:. xsn-810 3 5C
— Vedi anche Alpi — Prealpi,
Dtzl«Barl« Eritre* Italian* arabe-amarleey rac
colta dei vocaboli piu usuali nolle principali lingue par-
late nella colonia eritrea, di A. Allobi, p. xxxm-203. 2 Sb
— Vedi Grammatica galla — Lingue d^ Africa -- Tigre.
DIzlonarle bibltayralico, di U. Ablla, di pag. 100. 1 5C
— Vftdi Bibliografia — Bibliotecario,
Dizionario Fllalelleoy per il Eaccoglitore di franco-
belli con introduzione storica e bibliografia, di J.
Gelli, di pag. lxiv412 4 5C
Dizionario fotoicralloo pel dilettanti e professionisti,
con oltre 1500 voci in 4 lingue, 500 sinonimi, 600 formule,
di L. GioPPi, pag. vni-600, con 95 inc. e 10 tav.. . 7 5t
— Vedi Arti grafiche — Fotocromatografia — Foto-
grafia ortocromatica — Fotografia per dilettanti —
Bicettario fotografico,
Dizionario |f eoyralico universale, del Dott. G. Ga-
ROLLO, 4* edizione completamente rifatta. Uscirik in
autunno 1896.
Elenco dei Manuali Hoepli. lf>
L. c.
DlElenarlo leenleo ttallano, ledeseo, franeese e
tng-lese, delllng:. E Webber, 4 volumetti (In lav.).
Olzienari* termini delle corse, di 0. YOLPINI, p. 47. 1 —
Otslonarle universale delle llnfpne llallana, te-
desea^ Ingplese e franeese, disposte in nn unico
alfabeto, 1 vol. di pag. 1200 8 —
Olzlonarlo Tolapiik. — Yedi Volapuk.
Oog'ane. — Vedi Codice doganak — Trasporti e ta-
riffe.
Oeitrlna pepelare, in 4 lingne. (Italiana, Francese,
Inglese e Tedesca). Motti popolari, frasi commerdali e
proverbi, raccolti da Qc, Sessa, 2* ediz., di pag. iv-212. 2 —
Oeverl del maeehlnlsta navale e condotta della
macchina a vapore marina ad uso dei macchinisti navali
e degli Istitati nautici, di M. Lignarolo, p. xvi-303. 2 50
Onellante (Manuale del) in appendice al Codice caval-
leresco. Opera premiata con medaglia d'oro e con
diploma d onore, del cav. J. Gtelli, 2* edizione, di
pag. viii-256, con 27 tavole 2 50"
Eeenemla del fabbrfeatl rurally di V. Niccou, di
pag. vi-192 2 —
— Vedi anche Estimo rurale — Legislazione rurale,
Keenomla pelltlea, del Pro! W. S. Jevons, tradoz.
del ProL L. Cossa, 3* ed., riveduta, di pag. xiv-174. 1 50
— Vedi anche Diritti e doveri — Diritto civile —
Diritto commerciale — Diritto ecclesiastico — Di-
ritto intemazionale — Diritto penale — Diritto
romano — Ordinamento degli Stati — Scienza delle
finanze,
Edillzla. — Vedi Abitazioni animali domestici —
Architettura itcUiana — Asfalto — Calci e cementi
— Fdbhricati civili — Economia fdbbricati rurali
— Fognatura dttadina — Ingegnere civile — Mar-
mista — Proprietario di case ed opifici — Bicchezza
mobile — Besistenza dei materiali -^ Biscaldamento
e ventilazione degli awbienti dbitaM — Travi metal-
liche compo8te.
Eletirlelsta (Manuale delD, di G. Colombo e R. Fer-
Vrini, di pag. vm-204-44, con 40 incisioni 4 —
* ^k?*^'^'^ ^^ ^^^ Flbbminq Jenkin, tradoz. del
Vv^rof. R. Febkini, di pa^. vm-lBO, con 82 indsiani. 1 ^
t
16 JClenco dei Manuali Hoeplu
— Vedi Cavi tekgrafici sottomarini — EUUricista —
GcUvanoplastica — lUwminazione dettrica — Ma-
gnetismo ed eUttricitd — Telefimo ■— Tdegrafia —
Unitd assciute.
Enibrloleyla e iii«rf#l«g-la gpenerale, del Prof. G.
Cattaneo, di pag. x-212, con 71 incisioiii 1 5G
EB«lelepe4l« Hoepll (Rccola), in 2 volnmi di 3375
pagine di due colonne per ogni pagina, con Appen-
dice (146,740 voci). L'opera completa elegantem. leg:. 20-
EnernpU llsiea, di K FESRDa, di p. Yi-106, con 15 ina 1 5C
— Vedi anche Calore — Dinamica — Luce e suono
— Temwdinamica,
EB«l«iria, precetti ad nso degli enolog^ italiani, del
Prof. O. Ottayi, 3* ediz., rivednta e ampliata da A.
Stsucchl (In layoro).
— Vedi anche Alcool — Analisi del vino — Cantiniere
— Cognac — Liquorista — McUattie ed altercudani
dei vini — Uva passa — XJva da tavola — Yino
— YiHcdtwra.
Eiiol«g'lad#Hie«ae«9diR.SEBKAeiOTTO,pag:.y]ii-223. 2 -
EntoHiologrla. — Vedi Animali parassiti — Apicol-
twra — Bachi da seta — Coleotteri — Ditteri ito-
liani — Imbalsamatare — InseUi nocivi — Insetti
utili — Lepidotteri italiani — Naturalista viag-
giatore — Ortotteri — Zoologia,
Eqaaiiont. •— Vedi Algebra complementare — Eser^
cizi d'algebra.
Eritrea. — Vedi Dizionario eritreo, itaHano-arabo
— Grammatica galla — Lingue d* Africa — Fro-
dotti agricoli del Tropica — Tigr^-itcdiano,
Errerl • prenpladixi volg-arly oonfatati colla scorta
della sdenza e del raziodnio da G. Straffobello,
di pas:, iv-170 1 50
Eserclzl dl alg-elira eleaieiitAre, del Proi Pin-
cHBBiiE, di pag. VIII- 135, con 2 incisioni 1 50
— Vedi Algebra.
Eserelzl dl e«lool« Inflnlteftlmale (Oalcolo differen*
ziale e integrale), del ProfL E. Pascal, di pag. xz-372
(volume doppio) - . 3
— Vedi Calcolo infinitesimale — Determinanti e ap-
plicazioni — Funzioni ellitticke.
Elenco dei Manuali Hoevli, 17
L. c.
CSsereIzi di g^eometrla , del Prof. Pinchebls. Qn
lavoro).
CSsercixl di iradnzlone a e^mplement* delta
graBtiiiatiea fraaeese, del Prof. Gt, Prat, p. vi-183 1 50
— Vedi Qrammatica — Letteratura.
Ksereixi di traduzloiie eoa Toealiolarlo a eoai*
pienteata della g^raniiiiatiea tedesea, del Prof. G.
Adleb, di pag. iv-236 1 50
— Vedi Qrammatica — Letteratura,
Bsereizi g^eagrallei e qnesitl, di L. HuaUBS, sal-
i'Atlante di R. Kiepert, S^ ediz. (In lavoro).
EsereizI greel per la 4^- classe ginnasiale in correla-
zione alle Nozioni elementari di lingua greca, del
Prof. V. Inama ; di A. V. Bisconti, di pag. xxi-237. 1 50
Esereizi latini ean regraie (Morfologia generale), del
Pro£ P. E. Cbbbti, di pag. xii-332 1 50
— Vedi anche Qrammatica latina — Letteratura
romana,
Espladea(ieiiiadadirabbrlearli,R.MOLINA,pxz:-300 2 50
Bstetiea, del Prof. M. PiLO, di pag. zz-^ .... 1 50
— Vedi Etica — Filosofia — Logica — Fsicologia,
EstiMo raraie, di F. Cabbga di Mubioce, p. Yi-lBl 2 ^
— Vedi Agronomia — Catasto — Celerimensura —
Disegno topografico — Economia dei fahhricati ru-
roll — Qeometria pratica — Triangolazioni.
Etiea, del Profl L. Fbiso. dn lavoro).
KtBairr«fl«9 B. Malfatti, 2' ed. inter, rifiisa, p. yi-200 1 50
— Vedi Antropologia.
Etooiojpia. — Vedi PcUeoetnologia.
Fabbrleail eivili dl abitazionl, del Prof. C. Levi,
con molte indsioni. (In lavoro).
— Vedi anche Edilizia
Fabbro. — Vedi Fonditore — Operaio — Tomitore,
Falespnaiiie ed ebanista. Natora dei legnami, maniera
di oonservarli, prepararli, colorirli e vemiciarli, loro
cubatora, di Qt, Belluomini, pag. x-138, con 42 inc. 2 —
Farnaeista (Mannale del), del Dott P. E. At.rbsawdbi,
di pag. za-^8, con 138 tav. e 80 indsioni originalL 6 50
[erro. — Vedi 500 msccanismi — Ingegnere civile
r Ingegnere navale — Metaili — Operaio — JBe-
IR Eleneo dei Manuali Hoepli.
sistenza matericUe — Sidenirgia — Tempera —
Travi inetcUlici.
Ferrovie. — Vedi Codice doganale — Curve — Jfoe-
chinista e fuochista — Trasporti e tariffe,
Fllatura. Manaale di filatura, tessitura e larorazione
meccanica delle fibre tessili, di E. G^bothe, traduzione
suir ultima edizione tedesca, di p. vin-414, con 106 inc. 5 -
— Vedi anche Coltivazione — Piante industriali.
Filatara delta seta, di Gr. Pasqtjalis. (In lavoro).
Filalag'ia elasslca, greea e latlna, V. Inama, p. xii-196 1 56
Fllanaata. Quadro generale di navigfazione da diporto
e consigli ai principianti, con un Yocabolario tecnico piii
in uso nel panfilkkmento, del Oapitano Or, Oi^vaxl,
di pag. XVI.286 2 90
Filosofla. — Vedi Estetica — Etica — FUosofia mo-
rale ~ Loffica — Psicologia — Fsicdogia fisiologica,
Filosofla morale, di L. Fbiso, p. zvi-336 (yol. doppio) 8 -
FInanze. — Vedi Debito pubblico — Scienza delle
finanze — Valori pubblici.
Fiorl artiflclall, di 0. Ballerini, con molte illustra-
zioni. (In lavoro).
Florl. — Vedi Botanica — Floriooltura — Orticol-
tura — Piante e fiori.
FUlea, del Prof. Balfoub Stewart, trad, del Prof. G.
Cantoni, 4* ediz., di pag:. x-188, con 48 incisioni . . 1 50
— Vedi Colore — Energia fisica — Luce e suono.
Flsloloflrl*9 di FosTEB, traduz. del Prof. G. Albini,
3' ediz., di paer. xn-158. con 18 incisioni 1 50
Florleoltara (Manuale di), di C. M. Fratelli Eoda, di
pag. vin-186, con 61 incisioni 2 -
— Vedi anche Botanica — Orticoltura — Piante e fiori.
Fog-nalara cHtadlna, deiringp. D. Spatabo, di pa-
gin e x-684, con ^20 figure e 1 tavola in litogrrafia. , 7 -
Fonditore In laltl I melalll (Manuale del), di G. Bel-
LUOMiNi, di pag. 146, con 41 incisioni 2 -
— Vedi anche Operaio.
Fonologrla grreea, del Prot A. dNQUiNl. (In lavoro).
Fonologria Uallana, del Dott. L. Stoppato, p. Yin-102. 1 ^
Fonologrla lalina, di S. CoNSOLI, di pag. 208 . . . iJS
Fotooromaioirrafla (La), del Dott. L. Sassi, di pa-
jnne xvi-i38, con 19 incisioni
Elenco dei MamuUi HoeplL 19
L. c.
Potogfrafla ed arti affini. — Yedi Arti grafiehe —
Dizionario fotografico — Fotocromatografia — Fo-
tografia ortocromatica — Fotografia per dilettanti
— Litografia — Bicettario fotografico.
Potegrafla orioeroMatiea, del Dott C. BoNAOiNl,
con incisioni e tavole 2 —
Foi^g^rafla pel dllettaall. (Come il sole dipinge), di
Gr, MuFFONE, p. xu-306, 3* ed. rifatta ed aument., 83 inc. 2 --
FroBieni* e maU, di Gt, Cantoni, p. vi-168 e 13 inds. 2 —
Frntta mlaori (Le), di A. PucGi, di pag. Yin-192, con
96 incisioni 2 50
FrntlieoUura, del Prof. Dott D. Tamabo, 2^ ediz.,
con 83 illustrazioni, di pag. XYi-225 2 —
FnlMial e parafalaiiol, del Dott Proi. E. Cane-
STBiNi, di pag. yin-ld6, con 6 incisioni 2 —
FanK^hl (I) ed I tartufl, loro natura, storia, coltora, con-
serrazione e cncinatura. Genni di FoLCO BBUia, di
pag. viii-184 2 —
Fonzlonl ellUtlehe, del Prof. E. Pascal, di pag. 210. 1 50
— Vedi anche Calcoh infinitesimoUe — Esercizi ap-
plicati al calcolo — Determinanti e applicazionL
CialTan^plastiea, ed altre applicazioni deirelettroM,
G^alvanostegia, Elettrometallurgia, Affinatura dei me-
tallic Preparazione dell'alluminio, SbiancMmento della
carta e delle stoffe, Risanamento delle aequo, Concia
elettriea delle pelU, ecc., del ProL R. Febkini, 2^ ed.,
completamente ri&tta, di pag. zn-392 con 45 incisioni. 4 —
fielsie^Uura, del Proi D.Tamaro, p. xvi-175 e 22 inc. 2 —
Geodesia. — Vedi Compensazione degli errori —
Celerimensura — Curve — Diaegno topografico —
Geometria pratica — Telemetria — Triangolazioni,
Geodinaaiiea. — Vedi Dinamica — Meccanica —
Sismologia — Termodinamica — Vulcanismo,
(■eografla e sterla del g-lobo* — Vedi Alpi —
AUante universale — Atlante deW Italia — Carto-
grafia — Cataato — Criatoforo Colombo — Dizio-
nario cUpino — Dizionario geografico — Esercizi
geografi^ — Etnografia — Qeografia — Qeografia
)ma — Qeografia fisica — Qeologia — Mare —
^aleoetnologia — Prealpi berganuuche — Prontuario
20 Eienco dei Manuali Hoeplu
di geografia e statiftiea — Sismologia — StoHstica —
VtUcanismo,
Georrafla, di a. Gbove, trad, del Proi B. GtALLE9Tl,
2* ediz., riveduta, di pag. xn-100, con 26 indsioni. . 1 50
Geofrafl* elassiea, di H.'F. TozEB, tradnzione e
note del Prof. I. Grntile, 6» ediz., di pag. iv.168- . 1 50
Geo; rafla flsl^a, di A. G^EIKK, tradnzione sulla 6*
ediz. inglese di A. Stoppahi, 3" ediz., di pag. iv-132,
con 20 incisioni • 1 50
Geolo^a, di Geikie, traduzione suUa 3* edizione in-
glese di A. Stoppani, 3' ed., di p. vi-154, con 47 inc. 1 50
— Vedi Cristallografia — Mineralogia — Pakografia.
GeoBietria analUI«a 4«ilo af^azlo^ del Proi F.
AscHiERi, di pag. vi-196, con 11 indsioni . . . . . 1 60
GeoBielria analliiea del [^lane, del Pr. F. AflCHlKliX,
di pag. vi-194, con 12 incisioni 1 50
Geometrla desertttlvadi F. AflCHnfiBl, 2^ edizione.
(In lavoro).
Geomeirla Btetrlea e irlfr^aoaieiria, del Profl S.
PiNCHERLE, 4" ediz., di pag. iv-158, con 47 inddoni 1 50
GeoMetrIa pratlea, dell'Ing. Prof. G. Erebb, 2' ediz.,
rivednta, di pag. x-184, con 124 incisioni 2 -
— Vedi Celerimensura — Disegno assonometrico —
Disegno geometrieo — Disegno topografieo — Geo-
desia — Regolo calcolatore — Sta^ica — TelemetHa
— Triangolazioni.
Geometria projettiva del plane e della etelia,
del Prof. F. Abchiebi, 2* edizione, di pag. Yi»228, con
86 incisioni 1 50
Geometrla prejettiva delle spaxle, del Fro£ F. A-
scHiEBi, 2*^ ediz. rifatta, di pag. vi-264, con 16 inds. 1 50
Geemetria para elemenUire, del Prof. S. PlK-
CHERLE, 4* ediz., di pag. vm-lSO, con 112 inddoni . 1 50
Glardlne (II) Infantile, del Proi P. OOMTI, di pa-
gine iv-214, con 27 tavole (vol. doppio) ...... 3 —
— Vedi anche Gitiochi ginnasticL
GInnastlea (Storia della), di F. Valletti, di p. Tm-181 1 60
Ginnaeilea fenwilntle di Vallevii, p.VI-112, e67ill. 2 ^
Ginnastlea ntasehlie (Manoale di), per cora di J. A3
Gblli, di pag. yin-106, con ^6 incisioni • • . • • 3 .w
Elenco dei Manuali Hoeplu 21
L. c.
Cvloiellerl»9 orefleerla, or*, arif^eni* e platlaa,
di E. BosELLi, di pae. 338, con 1^ incisioni . . . 4 —
CHln^cht, fiperl e collezlonL — Yedi Sport.
Calnochi glnnAstlcl per 1* g'laventu delle sciiale
e del popelo, raccolti e descritti di F. Gabbielli,
di pag;. xx-218, con 24 tavole illustrative 2 50
C^tarlsprudenza e legplslazlone. — Yedi Catasto —
Codice doganale — ConcUiatore — Debito pubblico —
Digesto —Diritti e doveri—Diritto amministrativo
— Diritto civile — Diritto commerciale —■ Diritto
costituzionale — Diritto ecdesiastico -— Diritto in-
temazionale privato — Diritto intemazioncUe pfib-
blico — - Diritto penaie — Diritto romano — • Eco-
nomia politica — Imposte dirette — Legge comu-
nale e provinciaJe — Legislazione rurcUe — Mandato
commerciale — Notaro — Ordinamento stati liberi
di Europa — Ordinamento stati liberi fuori di
Europa — Froprietario di case — Bicchezza mobile
— Scienza ddle finanze — Testamenti,
OlottoUf^ia, del Prof. G. Ds Gbeoorio. (In lavoro).
— Vedi anche Crittografia — Letterature diverse —
Lingua gotica — Lingne neolatine — Paleografia
— Sanscrito.
Onomoiilea ossia Tarte dl eostralre •rologpl so-
larl, del Prof. La Leta. (In lavoro).
— Vedi Orologeria.
Grafol^irla, di 0. LoHBROSO, con 470 iac-simili, di
pag. 252 3 50
Orammalica araldica. — Vedi Araldica.
Graiiiiiiatlea e dlElonarlo della liny aa del Galla
(oremonlea), del Prof. E. Viterbo.
Vol L (^hJla-Italiano, di pas:. Yin-152 2 50
Vol. n. Italisno-Galla, di pas:, lzit-106. .... 2 50
Graatmatlea franeese, del ProL G. Prat, p. zi-287. 1 60
— Vedi Esercizi di traduzione — Letteratura.
GrammaUea ffreea. (Nozioni elementarl di liniraa
greca), del ProL Inaxa, 2^ edizione, di pag. zyi-206. 1 50
,— Vedi Esercizi — Letteratura,
[raamiatlea della llnf^a y reea maderoa, del
^rofl R. Loybra, di pag. ▼i-]B4 1 50
tMBiatlea Inipleae, del Prof. Lvei Patia, p. zn-260 1 50
22 Blenco dei Manuali Hoepli.
___
GraiiiiiiAtieA Itallmia, di T. CoNCABi, 2^ edizione li-
veduta. di pae. xvi-230 1 £0
GraBiiiiatiea Utlaa, del Prof. L. VALMAeeif p. 1-250. 1 50
— Vedi Esercizi latini — Letteratura romana.
Ciramaiatlea olandese (Elementi di), di M. Mor-
gana. (In lavoro).
GraiiiBMitlea e Toeabolart* deila liny aa nmen*,
del Froi. K Lovera, di pag:. yin-200 1 50
GraMMatlea spaf^uola, del Prof. L. Payia, p. xn-I91 1 50
— Vedi Letteratura.
CraMBiatica (edesea, del Pro£ L. Payia, p. xyni-254. 1 50
— Vedi Esercizi di traduzione — Letteratura,
CiraTitazlone. Spiegazione elementare delle piincipali
perturbazioni nel sistema solare di Sir Gt, B. A^y,
traduzione, note ed aggiunte di F. Po&ro, 50 inc.,
di pag. xxiv-176 1 50
Cireeia anllea. — Vedi Arte greca — Storia antica.
HuBias (L), la fertllka e V Ijpiene del t«rreml
euliarali, del Prof. A. Casali, di pag. xvi-220 . . 2 —
Idraalica, del Prof. Ing. T. Pebdoni. (In lavoro).
Idroterapla. ~ Vedi Acque.
Iglene. — Vedi Acqvs minerali — Fognatura citta-
dina — Igiene del lavoro — Igiene vita pubblica
e privata — Igiene privata e medicina popolare —
Igiene rurale — Igiene acolastica — Igiene veteri-
naria — Infezione, diainfezione e disinfettanti —
Medicatura antiaettica,
Mglene del lavero, Tbambusti A. e Sanakelli. di pa-
gine Tiii-362, con 70 incisioni 2 50
If^lene della vita pubbllea e prlTata, del Dott. G.
Fakalli, di pag. zn-250 2 50
Ijpleae privata e medicina popolare ad hbo delle fami*
glie, di 0. Bock, trad, di E. Pabietti snlla 7' ediz. ted.
con una introduzione di (j^. Sorhami, di pag. zn-278. 2 50
Igrlene rarale, A. Carraboli, pag. x-470(voL doppio). 3 —
Igriene seolasUea, di A. Bepossi, 2* ed., di pag. rr-2^. 2 —
l|ri«ne veterlaaria, del Dott U. BarpI, di p. ▼m-22a 2 —
Igroseopi, IgTometri, amldtta ataiasferiea, del
Prof. P. CANTOia, di pag. zn-14a, oon 24 inc. e 7 tab. 1 50t
liluBilnazlone eletlrUa (Impianti di), dell* Ing. B.
PiAzzoLi 3« edizione interamente rifatta. dn laroio).
MUenco dei Mammli Moepli, ^
L. c.
■■ili»ls«iii«i*re (Mannale dell*), preparatore tassider-
nista, di R G^bstbo, 2* ed. riy., di p. xn-148, 38 inc. 2 —
— Vedi Naturalista viaggiatore,
■■■po«iedire«te(Riscos8ionedelle),£.BRxmi,p.Vin-158 1 50
— Vedi anche Proprietario di case — Bicchezza mo-
bile.
Inda»<rlA della earUi, dell'Ing:. L. Sartori. (In lav.)
Indastria della seta, di L. G^abba, 2* ed., p. lv-208. 2 —
■ndastria (L*) stearlea. Manuale praiioo dell'Ing. E.
Mabazza, di pag:. 266, oon 76 inc. e con molte tab. 5 —
■ndastrle diverse. — Vedi Apicoltura — Arte mi-
neraria — Asfalto — Golori e vemid — Goncia
pelli — Caseificio — Concimi — Conserve — De-
corazioni — Falegname — Fiori artificiali — Flo-
ricoltwra — Fonditore — Fotografia — Frutti-
coltura — Onomonica — Industria della carta —
Industria stearica — Imhalsamatore — Latte, burro
e cacio — Marmista — Meccanico — Molini — Olii
vegetali, animali e minerali — Operaio — OrticoU
tura — Ostricoltura — Panificazione — PiccoU in-
dustrie — Pirotecnica — Piscicoltwa — - Pittura
— PoUicoltura — Pomologia artificiale — Saponeria
— Scoltura — Vemid e lacche,
Industrie tesslll. — Vedi Bachi da seta — Colti-
vazione e indtM^ria deUe piante tessili — Filahtra
— Filatura della seta — Qelsicoltura — Industria
della seta — Piante tessili — Tessitore — Tintore
— Tiwtura della seta,
Imfeilene, dlsiafexlene e dlslnfettaHii, del Dottor
ProL P. E. Alessamdbi, di pag. yni-190, con 7 inc. 2 —
lai^eg^ere elvlie. Manuale dell*bis:egnere civile eindn-
striale, di Gt. Oolombo, 14* ed. (34*, 35* e 36'' migfliaio), di
pag. xiv-356, con 203 fig:are 5 50
II medesimo tradotto in francese da P. MABCiLLAa 5 50
Ini^eirnere naTale. Prontnario di A. OiGNONi, con
36 Ig., di pagr. zxxn-292. Leg. in tela L. 4 50, in pella 5 50
lD([^eg>neria. ~ Vedi Matematica e Ingegneria,
InsettI neelTl, F. FaAHGESGHiMl, p. 710-264, 96 inds. 2 ^
^ ftpsettl Htm, F. FKAMGiBGHnn, p. xn-160, 43 inc. e 1 tav. 2 —
^4iM<ei*«Me e seaBtOy di B. GAeilASDl, di pag. Tl-20i. 2 —
^ltb«io{rla. — Vedi Ostricoltura — Pisctcoltwra.
24 Elenco dei MantMli Boeplu
k
L. c.
Latie, burro e eaelo. Chimica analitica applicata al
caseificio, del Frot. Sabtori, di pag. x-162, con 24 ino. 2 -
— Vedi Caseificio.
LiATorl dl terra (Manoale di), deiring:. B. Leoni.
(In lavoro).
L<avori femmliilll. — Vedi Confeziane cPabiU per
signora e Varte del taglio — Diaegno, taglio e can*
fezioni di biancheria «- Maechine da cueire e da
ricamare — Manogrammi — Ornatiata,
^^n^ CLft nuova) eomniiale e provinelaley anno-
tata dall'Ayy. E. Mazzoocolo, 3* ediz., con ragrgitmta
di due regrolamenti e due indici, di pag. yni-728 . . 4 50
Mjegge eomanale (Appendice alia) del 9^ e J93
lugflle flS94, di E. Mazzoccolo, di pag:. yin-256. 2 -
I^eg'g'it — Vedi Cataato — Codice dogancUe — Cofi-
ciliatore — Debito pubblico — Digesto — Diritto
amministrativO'Civile'Commerciale -costituzioncUe - ec-
clesiastico-internazionale'penale-romano — Imposte
dirette — Legge comunale — Legislazione rurcUe —
Mandato commerciale — Notaio — Ordinamento
degli stati — Froprietario case — Bieckezza mobile
— Scienza finanze — Testamenti — Valori pubblici,
Leg-UlazloDe rarale secondoil programmagoveniatiYo
per gli Istituti Tecnid dell' Aw. B. Bbuni, di p. zi.422 3 -
I^egnAiiil* — Vedi Cubatura dei legnami — Fale-
gname,
LepldeUerl ttalianl, del Dott. A. G^BIFFINI, di pa-
g^ine Tui-238 con 149 indsioni 1 50
— Vedi Animali parasHti — Coleotteri — Ditteri —
Insetti — Ortotteri.
Letteratara albanese (Mannale di), del Prof. A.
Stratico, di pag:. xxiv-280 (volume doppio) . . . . 3 —
Letteratnra amerleana, di G^. StraffobslLO, p. 158 1 50
Letteratara danese. — Vedi Letteratwra narve"
giana.
Lelteratara ebralea, di A. Revel, 2 YoL, di pag. 964. 3 -
Lelteratara eg'tztana, del Dott L. BsieiUTL (In lav.).
LeUeratara franeeee, del Prof. F. Mabotllao, trad,
di A. Paganini, 2* ediz., di pag. 7in-184 IK
— Vedi anche Orammatica franceae — Eaerdzi per
la grammatica franceae.
Mleneo del Manuali Hoepli, 25
L. r.
L.eUer»tar A (rre««9 del Fioi V. Inama, 11* ediz., mi-
gliorata (dal ^C' al 45'' migliaioX di pa?, yin-234 . . 1 50
— Vedi anche Esercizi greci — Filologia daasica —
Glottologia — Grammatica greca — Verbi greet.
E^eAterAiar* iodian^, del ProL A. Ds GuBEBNATiB,
di pagr. vin-159 1 50
L*eAter«iar« iny lese, del Froi E. SOLAZZI, 3* ediz.,
di pag:. Ym-194 1 50
— Vedi anche GrammtUica inglese,
LetterAtur* Islamlese, di S. Ambboboll (In layoro).
Leiieralnra itaii«B«, di C. Fbnini, 4* ed.. di p. yi-204 1 50
L.et(er«(ur« latlii*. — Vedi Esercizi di gramma-
tica latina — Filologia classica — Fonologia la-
Una — Grammatica latina — Letteratura romancu
LetieraUira norveg^lMia, di S. CoNSOU, p. xvi-272. 1 50
L.etier«(iir« per•iJuu^ del FroL L Pizzi, di pa?. z-20a 1 50
Lettoratiira proveiuale, A« Rbstobi, di paff. z-220. 1 50
Lietieratnra rontjuaa, del FroL F. Ramobino, 8' ediz.
rivednta e corretta (dall'8' al 12* migliaio), p. iT-32a 1 50
Lieitoratura spaynnala e parUig^liese, del Frol L.
Cafpellbtti, di pasr. vi-SOG 1 50
— Vedi Grammatica apagnuola.
Lietieratura tedlesea, del ProL O. Lan&b, tradoz.
di K PAeAiONi, 2* ediz., oorretta, di pas. zn-168. • 1 50
— Vedi Esercizi tedeschi — Grammatica tedesca.
Lielteraiara ani^hereae, di ZlQkSY AbpAj), di pa-
g:ine xn-2d5 1 50
Lell«rat«re slave, di D. QUmpoli, 2 yolumi :
L Biilg:ari,Serbo-Groati,Yiifi:o-Rass]«dipag.iY-144. 1 50
n. Rnssi, Polaochi, Boemi, di pag. iy-142 . • • • 1 50
L<lbrl e blbllateeoo^Biia. — Vedi BiUiografia —
Bibliotecario — Compositore-tipografo — Crittografia
— Dizionario bibliografico — Fakografia — Tipo*
grafia,
L<lDfaa araba. — Vedi Arabo volgare — Dizionario
eritreo — GrammtUica Galla — Lingue delV Africa
- Tigrl
lAngutk i^odea, grammatica, esercizi, testi, vocabolario
comparato con ispedal riguardo al tedesco, inglese,
latino 6 greco, del Prof. S. Friedmann, di pag. xyi-333,
i (volume doppio) . . . , 3 —
I
2C RUnco dei MamuUi Hoepli,
L^lnfue d«IP AMtLf di R. OnflT, yenAone itaUans
del Prof. A, Db G^dbbbnatis, di pag. iv-llO. ... 1 SO
Llnirae ii««-l«ilpe, del Dott E. G^orra, di pag:. 147. 1 50
— Vedi Filologia dasska — Glottologia,
Ltngme straniere (Stadio delle), di 0. Mascbl, ossia
TArte di pensare in una lingroa straniera, tradnz. del
Frot Damiaki, di pag:. xyi-136 1 50
f^lng-aiatlea e flioleg'la. — Yedi Arabo valgare —
Dizionario eritreo itaJia/no arabo-amarico — Dizio-
nario universale in 4 lingue — Dottrina popolare
in 4 lingue — Esercizi di traduzione per la gram"
matica francese ~ Idem per la grammatiea te*
desca — Esereizi greci — Esercizi latini — Filo-
logia das9ica greca t latina — Fonologia greea —
Fandogia latina — F&nologia italiana — Glot-
tologia — Qrammatica e dizionario delta lingua
gaUa — Ghrammatica francese — Idem greea —
Idem greco»modemo — Idem inglese — Idem ita-
liana — Idem latina — Idem olandese — Iden^
rumena — Idem spagnuola — Idem tedesca — Let-
terattira albanese — Idem americana — Idem ebraica
— Idem egiziana — Idem francese — Idem greea
— Idem indiana •— Idem inglese ■— Idem islande^e
— Idem italiana — Idem latina — Idem narve-
giana — Idem persiana — Idem provenzale — Idem
romana — Idem spagnola e portoghese — Idem
tedesca — Idem ungherese — Idem dava — Lingua
gotica — Lingue dell' Africa — Lingue neolatine —
Lingue straniere — Metrica dei greet e dei romani
— Morfologia greca — Morftdogia italiana — San-
scrito — Tigr^-ikUiano — V^rhi ffreei anamali —
VotapOk,
riquorlsta. (In lavoro),
— Vedi Cognac.
iAfgraOtk^ di C. DoYKN, di pag. vin-2ol, oon 8 tavole*
in cromo e fototipia 6 un album iuori testo con 40
figure di attrezzi^ ecc, occorrenti al litografo . . . 4 —
L.or*rttiiil (Tavole di), oon 5 dedmaU, pubtUioace per
ciira di O. MGlleb, 4* ediz., aumentata delle tayole
dei logaritmi d'addizicme e sottrazione per ooxa di
M. Raina. di pas:, xxxiy-186 1 gft
Ji
MUenco dei BianucUi Hoepli. 27
L. c.
I«o|^le«, di W. Stanley Jbvoms, tradnz. del Fiot C
Oantoni, 4* ediz., di iMig:. Tin-IM, e 15 incbioni • . 1 60
— Vedi Estetica — Etica — Filosofia — Fsicologia.
Liogiea mMematleA, di 0. BuBALl-FOBTl, di pa^fine
vi-158 1 50
Liof^lsiiioyralla, di C. Ohibsa, 3* edizione, di pa-
gine zrv-172 1 50
— Vedi ContahUitd.
Liuee e e^lorl, del Frofl G^. Bellotti, di pag. x-156,
con 24 indsioDi e 1 tavola. 1 50
Liuee e su^ao, di E. Jones, trad, di U. Fobnabi, di
pag. yin-336 con 121 incisioni (volume doppio) . . . 3 —
Haeehlnista e Aioehlsta, del Proi. Gt, Gautebo,
6* edizione, con aggiunte dell'Ing. L. Lobia, di pa-
gine ziy-180, con 24 incisioni e col teste della Legge
solle caldaie, ecc (dal 10' al 12** migliaio) 2 —
HaeehlnUta aavale (Manuale del) di M. Lignabolo,
di pag. xn-404, con 164 figure 5 50
— Vedi Doveri del macchinista navale.
Haechlne a|ri^i««l«> del conte A. Cencelli-Pbbti,
di pag. vin-216, con 68 incisioni 2 —
Haeehine per eaeire e rleaaiare, dell'Ing. Alfbedo
Galassini, di pag. yn-230 con 100 incisioni .... 2 50
Maechine. — Vedi anche Disegnatore meccanico —
— U meccanico — Ingegnere civile — Ingegnere
navale — Macchinista e fuochista — Macchinista
navale — Meccanica — Meccanismi (500) — Model-
latore meccanico — Operaio — Tomitore meccanico,
Haipaetisiiio ed elettrleita, del Dott. G. PoLONi,
2^ ediz. curata dal ProL F. Gbassi, di pag. xiy-370,
con 136 incisioni e 2 tavole 3 50
Mais. — Vedi Frum>ento e mais — Fanificazione,
Malatlie erUi*g'aiiil«he delle plante erbaeee
eoUlvate, del Dottor R. Wolf, traduzione con note
ed a^unte del Dottor P. Bacgabini, p. x-268, 50 inc. 2 —
MalaUle ed allerazioal del vlni, del ProL S. Oet-
TOLINI, di pag. xi-138, con 13 incisioni 2 —
Malatlle (rasmlsfliblll. — Vedi Animali parassiti
— - Zoonosi.
Mandate eemMiereiale, del Prof. E. ViDABi, p. yi-160 1 50
28 Elenco dei McuMwdi Hoepli,
Mare (II), del Proi. V* BSLLIO, di pag. iy-140, oon
6 tavole litografate a colon 1 50
Marino (Mannale del) nitlltare e aiereaBAiley di
De Ambzaga, con 18 xilografie ed tin elenoo del per-
sonale dello Stato magfgiore, di pag. yiii-264. • . . 5 —
Marmisla (IMantiale del), di A. Eicci, 2^ edizione, di
pag. xii-154, con 47 indsioni 2 —
Uateniatica e lo^egpnerla. — Vedi Algebra comple-
mentare — Algebra elementare — AritmeHca pratica
— Aritmetica razionale — Calcolo infinitesimale
(2 vol.) — Gelerimenstira — Compensazione degli
errori — Curve — Egimzumi — Esercizi d'algebra
■— Eserdzi di calcolo infinitesimale — Esereizi di
geometria — Fognatura cittadina -— Fv/nzioni dlit-
tiche — Geometria analitica dello spazio — Idem
del piano — Idem descritHva — Idem metriea e
trigonometrica — Idem pratica — Idem projetHva
del piano e delta stella — Idem projettiva dello
spazio — Idem pura elementare — Ingegnere civile
— Logaritmi — Logica matematica — Momenti
resistenti e peai di travi metaUiehe composte — Feao
dei metalli — Regolo calcolatore — Besistenza dei
materiali — Saggiatore — Travi metalliche — Unitd
asBolute,
Materia medlca mederna (Mannale di), del Dott.
Gt, Malacbida. (In lavoro).
Heecanica. — Vedi Diaegnatore meccanico — Dwe-
ffno industriale — Macchinista e fuochista — Mac-
chinista navale — Macchine agricole — Mcuxhtne
da cucire e ricamare — Meccaniea — Meccanico —
Meccanismi (500) — ModeUatore meccanico — Ope-
raio — Ordogeria — Tomitore meccanico,
Meecanlca, del Froi R Stawell Ball, tradnz. del
Prot. J. Bknbtti, 3* edizione, di pag. z?i-214, con 89
incisioni *. 1 50
Ueccaoieo, di E. GiORLi. Nozioni speciali di Aritme-
tica, Geometria, Meccaniea, Generatori del vapore,
Macchine a vapore, OoUandazione e costo dei mate-
riali, Doratura, Argentatura e Nichelatura, di pagine
xii-234 con 200 problemi risolti e 130 figure .... 2 -
Elenco dei Mcmuali HoepU, 20
L,. C.
HeeeABisiiil (500), scelti fra i pni importanti e recent!
riferentisi alia dinamica, idraidica, idrostaiica, pneii-
matica, maocMne a yapore, molini, torchi, orologrerie
ed altre diyerse maccMne, da H. T. Brown, tra-
duzione italiana solla 16* edizione ingflese, dall'In*
gegnere F. Obrbxtti, di pag. vi-176, con 500 incisioni
nel testo (2^ edizione italiana) 2 50
Medagrlte. — Vedi Monete grecke — Monete romane
— Numismatica.
Meilieatiira antUettlea, del Dott. A. Zambler, con
prefazione del Prof: E. Triconi, di pag. xvi-124, con
6 incisioni 1 50
— Vedi Terapeutica.
lledicliia. — Vedi jicque minerali — Anatomia e
fisiologia comparata — Anatomia microscopica —
Anatomia topografica — AnimaM parassiti — AjsH-
stenza agli infermi — Farmacista — Igiene del
lavore — Igiene delta vita pubblica e privnta —
Igiene privatd — Igiene rurale — Igiene scolastiea
— Igiene veterinaria — ■ Infezione, disinfezume e di-
sinfettanti — Materia medica — Medicatura antiset-
tica — Soccorsi d*urgenza — Terapeutica — Zoonosi.
HeUilll prezi^st (oro, argento, platino, estrazione, fa-
sione, assaggi, nsi), di Gt, G^obini, 2* edizione di pa-
gine 196, e 9 incisioni 2 --
— Vedi Ore/iceria — Saggiatore.
Ifetallurg^ia. — - Vedi Siderurgia,
Hete^reloirl* g^enerale, del Dott. L. Db MaBCHI,
di pag. Ti-156, con 8 tavole colorate 1 50
— Vedi Climatdogia — Ghografia fisica — Igroscopi
e igrometri.
Melrtea del ifreel e d«i romanl, di L. MitLLER,
tradotta dal Dott. V. Lami, S* edizione. (In lavoro).
Metroloffl* Universale ed il C^dlee Heir lee In-
ternazlanaie, coU'indice alfabetico di tutti i pesi,
misare, monete e delle regioni o Citt^ dell* Ing. A.
Tacohini di pag. xx-482 6 50
Mezxeria (Mannale pratico della) e dei vari sistemi
deUa colonia parziaria in Italia, del Prof. Aty. A. Rab-
BENO, di pag. yin-i96 1 50
dO Elenco dei Manuali Roepli.
L. c
MiceUiria. — Yedi Fwfighi e Tartufi — MaiatUe
crittogamiche.
Mieroseopia. — Yedi Anatomia microscopioa — Ani-
mali parassiti — Bacologia — Batteriologia — Mi-
croscopio — Protistologia — Tecnica protistologica.
lllerose*pl« (H), Ghuida elementare alle osservazioni di
Microscopia, di Oahello Acqua, di pag. zn-226, oon
81 incisioni 1 50
Milltaria. — Vedi Cavallo — Codice cavalleresco —
Duellante — Esplodenti — Scherma. — Storia arte
militare.
Mineralog^ia. — Vedi Arte mineraria — CristaUa-
grafia — Marmista — MetcUli preziosi — Minera-
logia generate — Mineralogia deacrittiva — Orefi-
ceria — Pietre preziose — Siderurgia,
Mlneraloirli^ IT^nerale, del Prof. L. BOMBIOOI, 2* ed.
rivedata, di p. zi7490, con 183 inc. e 3 tav. cromolit. 1 50
MlneraUfpia deserlttlva, del Proi. L. BoMBlGCl, 2*
ediz. di pag. rv-300, con 119 incisioni (vol. dopiMo). . 3 —
Miiiiatura. — Vedi Colori e vernici — Decorazione
e ot'Tiamentazione — Luce e colori — Omatista —
Pittura.
MitilieoUara. — Vedi Ostricoltura — Pisdcoltura,
MluUgria «oiiipara(a, di A. De Gubbrnatis, 2' ediz.,
di pag. vin-150 1 50
MiUUffia grr««<^9 di FoRBSTi Vol. I i>mm^, p. ynr-264 1 50
Vol. n, Eroi^ pag. 188 .. 1 50
HUoloi^ia roBiana, di A. FoBESTi. dn lavoro).
Hodeilatore meecaulco del faleg-name e del*
rebanlsta, del Proi. Gr. Mina, di pag. xyu-42d, con
293 incisioni e 1 tavola 5 50
Molini (Industria dei), di 0. Sibeb-Millot. (In layoro).
Momenti reslstentl e pesl di traTi aietalllelte
e^mposce. Prontuario ad uso degli ingegneri, archi-
tetti e costruttori, con 10 figure ed nna tabella per
la chiodatura, di E. Schenck, di pag. ZL-188. . • . 3 50
MoDete greche, di S. Ambrosoli, con numerose in-
cioni. (In lavoro).
MoDete remaue, del Cav. F. Gnegchi, di pag. zv-182,
con 15 tavole e 62 figure nel teste IS*
Elenco dei Mamiali Hoepli. 81
L. c.
— Vedi Medaglie — Metrologia — Numismatica —
Paleografia — Tecnologia monetaria.
MoDograaiiiil, del Prof. A. Severi, 73 tavole divise
in tre serie, le prime due di 462 in due cilre e la
terza di 116 in tre cifre 3 50
— Vedi Omatista.
Morale. — Vedi Estetica — Etica — FUosofia mo-
rale — - Logica — Psicolrgia,
Morfologpla i^reea, del prof. V. Bettei, di pag. xx-376
(volume doppio) 3 —
Morfeloflria Italians, del Prof. E. Gorra, di pa-
gme vi-142 1 60
Maslca. — Vedi Armonia — Cantante ~ Fianista
— Storia della m\mca — Strumentazione — Stru-
menti ad arco e la musica da camera,
Matuo soeearso* — Vedi Societd di mutuo soccorso.
IVaturallsta Tla|r8rlA^>'«^ di A. IssEL e R. Qebtbo
(Zoologia), di pag. yin-144, con 38 indsioni , . . . 2 —
Mautlea. — Vedi Arte del nuoto — Attrezzatura na-
vale — Costruttore navale — Doveri del ma^cchi-
nista navale — FUonauta — Ingegnere navale —
Macchinista navale — Marino,
IVoUira (Manuale del), aggiimte le Tasse di regristro, di
boUo ed ipotecarie, norme e moduli pel Debito pub-
blico, del Notaio A. G^aretti, 2* ediz., rifusa e ampliata,
di pag. xn-340 3 50
— Vedi Testamenti,
IVoBilflBiailea, del Dott. S. Ambrosoli, 2* ediz. corretta
ed accresciuta, di pag. xv-250, con 120 fotoincisioni
nel teste e 4 tavole 1 50
— Vedi Araldica — Archeulogia — Medaglie — Me-
trologia — Monete — Paleografia.
Muoto. — Vedi Arte del nuoto.
Oil! vei^etall, aolatali e atlnerail, loro applicazioni,
di Gr, GoRiNi, di pag. vin-214, con 7 incis., 2" ediz.,
completamente rifatta dal Dott Gt, Fabris .... 2 —
Oliva edi alia, Coltivazione delVolivo, estrazione, pu-
rificazione e conservazione delVolio, del Prol A. Aloi,
3* ediz., di pag. xn-330, con 41 incisioni 3 —
Omara, di W. Gladstone, traduz. di R Palumbo e
0. FiORiLLi, di pag. zn-196 1 60
{^2 Eletkco dM ManuaH Hoepli,
L. u
Oper*l* (Mannale dell'). Raccolta di coefnizioni ntili
ed indispensabili as:li operai tomitori, fiibbri, calderai,
tonditori di metallic hronzisti, aggiust&tori e mecca-
iiici, di Gr. Belluomiki, 3' edizione, di pag. xvi-216. 2 -
Operazioni dog^aaall. — Vedi Codice doganale —
Traaporti e tarife.
Oratorla. — Vedi Uarte del dire — Bettorica —
Stilistica,
Ordiaamenla degrll Stall llberi 4' £nr*p«, del
Dott F. Racioppi, di pag:. vni-SLO (yol. doppio) . . 3 -
Ordioanieat* degli Stall liberi fnari d'Enr^p*,
del Dott. F. Ragioppi, di pag:. yin-376 (vol. doppio). 3 -
Oreflcerla* — Vedi Qiojdleria — MetcUli preziosi
— Saggiatore.
OrnatUta (Manuale dell') di A. Mslanl Raccolta di
iniziali miniate e incise, d'inqnadraturQ di pagina, di
fregfi e finalini, esistenti in opere antiche di Ublio-
teche, musei e collezioni private XXIV tarole in co-
lon per miniatori, calligrafi, pittori di issegnie, rica-
matori, incisori, diseg^natori 6i caratteri da stampa, ecc.
V^ serie 4 —
Orog^rafla. — Vedi Alpi — AUante — Dizionario
alpino — Dizioviario geografico — Qeografia —
Fredlpi,
Orelo|feria ntaderna, dell'Ing. Qabuffa, con 187
illustrazioni, di pag. vni-802, con 276 indsioni . . . 5 —
— Vedi Gnomonica,
Ortlcoliura, del Prof. D. Tamaso, con 60 indsioni. 4 -
— Vedi Agricoltura.
Ortotleri ed Insettl ntlnorl Itallanl, del Dott. A.
Obiffini. (In lavoro).
Ostrlcoltara e ntitlliealtiiray del Dott. D. Oabazzi,
con 13 fototipie, di pag. ym-2()2 2 dO
— Vedi Fiscicoltura,
Ottlca^ di E. Gelsich, di pag. zYi-576, con 216 incisioni
e 1 tavola 6 —
Pagra grlornaliera (ProntoanQ della), da eln^muit*
eentesinii a lir« cloqae, di 0. NeoRIN, di pa-
gine 222. , , , . , . . . 2 5C
Elenco dei Man'iicUi Hoepli.^ 33
L. c.
Pale*eUi*U|[rU, di L REeAZZONl, di pag:. zi-252, con
10 iucisioni 1 50
P«le*lfr«fl*9 di E. M. Thompson, traduz. dall'inglese,
con agg:iimte e note di G. Fumagallx, di pag. yin-156,
con si incisioni nel testo e 3 tayole in fbtotipia . . 2 —
Panifleazi^ae razlonale, di FoifPHJO, di pag. iY-126. 2 —
Parafalmiiii. — Vedi Elettricitd — Ftdmini.
PedAg^oifla. — Vedi Didattica — Giardino infantile
— Ginnastica femminile e maschile — Igiene sco-
lastica.
Pelli. — Vedi Conda delle pellL
Pension! • — Vedi Societd di mutuo saccorso,
PesI e nilsure. — Vedi Metrologia universale — ■
— Statiea e applicazione alia teoria e costruzime
degli strumenti metrici — Tecnologia e termino-
logia monetaria.
Peso del Metallic ferri qnadratl, ret(an|[^olarl,
eilindrlel, a sqaadra, a U, a Y, a Z, a T e
a dojpjpio T, e delle lamiere e tnbl dl laiti I
nteialli, di Gt. Belluomini, di pac:. 2:ziy-248 ... 3 50
Pianlsia (Manuale del), di L. MASTRiaLi, di p. xyi-112. 2 —
Planle e fl«rl snlle finestre, sulle terrazze e nei cor-
tilL Coltura e descrizione delle principali specie e va-
rietA, di A. Fucci, di pag. yni-198 con 116 incisioni. 2 50
— Vedi anche Botanica — Floricoltwra — Frutta
minori — Frutticoltura.
Pianle industrlali, coltivazione, raccolto e prepara-
zione, di Qe, GorinIi nuoya edizione, di pag. 11-144. 2 —
Pianle tesslll. — Vedi Coltivazione e industrie delle
piante tessili.
Plee^le Indastrle, del Prol. A. Erbbba, di p. xvi-186. 2 —
Pletre jprexi^se, classifLcazione, valore, arte del gio-
• jelliere, di G. Gobini, 2* edizione, di pag. 138, con 12
incisioni 2 ^
Plr^ieeniea ntoderna, di F. Dl Maio, con 111 inci-
sioni, di pag. vin-150 2 50
PlaeieoUnra (d'acqua dolce), del Dott. E. Bettoni,
di pag. Tin-318, con 85 incisioni 3 —
— Vedi Ostricoltura,
34 Elenco del MantuUi Hoepli,
PIttara. Pittura italiana antica e modema, del Prol A.
Mblani, 2 vol., di pag. xx-164 e xxvi-202, illustrati
con 102 tav., di cni una cromolit. e 11 figrure nel testo. 6 -
— Vedi Anatomia pittorica — Colori (scienza dei)
— Colori e vernici — Decorazione — Disegno — Luce
e colori — Ornatista — Bistauratore dei dipinii.
Poesla. — Vedi Arte del dire — Dantologia — Let-
teratura — Omero — Bettorica — Bitmica — Shak-
speare — Stilistica.
Poilieoltara, del March. G^. Tbbvisami, con 70 illn-
strazioni, di pag. xvi-176 2 K
— Vedi Animali da cortile — Colomhi — Coniglicol-
tura — Porcicoltura,
Poniolog^la artlflclale, secondo il sistema Gamier-
Valletti, del Prof. M. Dei. Lxjpo, p. vi-132, con 44 inc. 2 -
— Vedi Fiori artificiali.
Porcellane. — Vedi Ceramiche.
Porcicoltura, del Dott. E. Marchi. (In lavoro).
Prato (II), del Prof. Gt, Oantoni, di pag. 146, con 13 inc. 2 -
Prealpi berg^antas^he (G^uida-itinerario alle), com-
presi i passi alia Valfcellina, con prefazione di Stop-
PAKi, 2* ediz., di pag. xx-124, con carta topografica e
panorama delle Alpi Orobiche 3 -
— Vedi Alpi — Dizionario alpino — Geografia,
Preg^ludizl. — Vedi Errori e pregiudizL
Previdenza. — Vedi Assicurazione sulla vita —
Societd di muiuo soccorso,
Prodotti agrlcoll. — Vedi Agricoltura,
Prodotti agrlcoll del Troplco (Manuale pratico del
piantatore), del cav. A. Gaslini. (II caffe, la canna di
zucchero. il pepe, il tabacco, il cacao, il te, il dattero,
. il CO tone, il cocco, la coca, il baniano, il banano, Taloe,
I'indaco, il tamarindo, T ananas, Talbero del chinino,
la juta, il baobab, il papaia, Talbero del caoutchouc,
la guttaperca, I'arancio, le perle). Di pag. xvi-270. . 2 -
Prontaarla di g'eog^rafla • staCistlca, di G. Q-a-
BOLLO, pag. 62 1-
Prontaarlo per le pag-he. — Vedi Paghe,
Proprielarlo dl case e dl •piflel (Manuale del). Im-
posta sui labbricati ddl'AvY. G. Giobdaki, pag. xz-264. 1 fit
Elenco del Manuali Hoepli. ^^
L. c.
Prosodia. — Vedi Arte del dire — Metrica dei greci
e dei romani — Bettorica — Bitmica e metridi
razionale italiana — Stilistica.
ProspeUiva (Manuale di), dell'Ing. C. Claudi, con
28 tavole. (In lavoro).
Pr«llst^lo|[ri«9 di L. Maqgi, 2* ediz., di pa^:. zyi-278,
con 93 incisioni nel teeto (yolume dopino) 3 —
— Vodi Anatomia microscopica — Animali parassiti
— Batteriologia — Microscopio — Tecnica proti-
stologica.
l*rototipl (I) intemazionali del metro e del kilogramma
ed il codice metrico internazionale. — Vedi Metero-
logia.
ProTerbl In qaaUro Ilngf-ae. — Vedi Dottrina po-
polare.
ProTerlil sal cavall*. — Vedi Cavallo,
Psieolog^ia, del Proi. C. Cantoki, di pag:. iy-158 . . 1 50
— Vedi Estetica — Etica — FUosofia — Logica.
p0ic«l«iirla flsUloiri<^*9 di G. Mantovani. (In lav.).
Ilaeeog^lttore di franeaballl. — Vedi Dizionario
filatelico,
Raceoglitore dl •ggeiil d'arte e dl aniichlta,
del Conte L. Db Maubi, con numerose illustraziom.
(In lavoro).
Ha|fi«iierla, del Proi V. GiTW, 2* ediz. (In lavoro).
Kagl«nerla delle CooperatiTe di eonsamo (Ma-
nuale di), del Pro£ Rag. G. Rota. (In lavoro).
na|;>loBeria Indnstrlale, del Prof. Rag. Obeste Beb-
qamaschi, di pag. vii-280 e molti moduli (vol, doppio). 3 —
tteelami ferr^Tlarll. — Vedi Trasporti e tariffe.
Ileg^ol* ealcolatore e sae applleazloDi nelle ope-
razUni top^graflclie, dell'Ing. Gr. Pozzi, di pag.
xv-238 con 182 incisioni e 1 tavola 2 50
Kell|fi«ne e llnf^e deirindla Ing^lese, di K. GusT,
trad, dal Proi. A. Db Gubeknatis, di pae. lY-lSl . 1 50
Resliitenza del aiatcrlali e stalillita delle eastru*
lUnl, deU'Ing. P. Gallizia, p. x-336, 236 inc. e 2 tav. 6 50
Rectorica, ad uso delle Scuole, di F. Capbllo, p. vi-122. 1 50
— Vedi Arte del dire — Bitmica — Stilistica,
nieamo. — Vedi Disegno e taglio di hiaruiheria —
Macchine da cue ire — Monogrammi — Omatista.
36 JElenco dei Manuali Hoepli.
Riechena ni«liile (Imposta soi redditi di), dell'Ar-
Yocato E. Bbuni, di pag:. yiu-218 1 50
— Vedi Imposte dirette — Proprietario di cOrSe,
Ricettari* focog^rafle*, Dott Lniei Sabsi, di p. yi-150 2 -
Rlscaldanteato e Tentllazi^DO deg^ll antUeDil aM*
tail, del Prof. K Fekrini, 2 yoL, di pag:. x-332, 94 inds. 4 -
RIseosslaDe lMp«ste. — Vedi Imposte,
Riflor|[rl™«Bla Italian* (Stbiia del), del ProL F. Bk&-
TOLiNi, di pag:. yi-154 1 50
— Vedi Storia e cronologia — Storia italiana,
RIstaaratare del dlpintl, delOonte G^. Secgo-Suardo,
2 vol., di pag. xvi-209, xn-902 con 47 indsioni . • . 6 -
Rllnilea e ntetrlea raiionale Itallana, del Pro-
fessore Rocx^o Murabi, di pag. xvi-216 1 50
— Vedi Arte del dire — Bettorica — StUistica,
RlTalaitone (La) firaneese (1789-1799), del Prot Dott
GiAN Paolo Solerio, di pag:. iv-176 1 50
Sa|f If latare (Manuale del), di F. Buttari, di p. Yin-245,
con 28 incisioni 2 50
— Vedi MetcUli preziod — Oreficeria.
Sanserlta (Ayyiamento alio studio del), di F. Gt. Fnxi,
2* ediz., ri£&tta, di x)ag:. xn-254 (vol. doppio) . . . . 3 -
Saponeria, dell'Ing:. B. Mabazza. (in layoro).
Scaechl (Manuale pel giuoco degli), di A. SEeiDDSRi,
di pag. zy-222, con 191 Hlustrazioni, 2^ edizione. (In
lavoro).
(Selieriiia Itallana (Manuale di), su i principii ideati da
Ferdinando Masiello, di J. Qeixi, di pag. yni-194,
con 66 tavole 2 50
— Vedi anche Codice cavalleresco — Duellante,
Aelenza delle finanze, di T. Carnevali, pag. iy-140. 1 5C
(Sclenze flslche c natBrali. — Vedi Anatomia com-
parata — Anatomia microscopica — Animali pa-
rassiti — Antropologia — Arte mineraria — Bat-
teriologia — Botanica — Colore — Chimica — Chi-
mica agraria — Coleotteri — Concimi — CristaUo-
grafia — Dinamica — Energia fisica — Fisica —
FijBiologia — Flora italiana — FiUmini e paraftU-
mini — Funghi e tartufi — Geologia — Imbalsania'
4ore — InsetH — Lepidotteri — Lwx e cohri —
Eknco dei ManwUi Hoejdi^ 37
L. c.
Zriice e suono — Microscopio — Mineralogia — Na-
twralista — Ostricoliwra — OiMca — PUdcoltura
— Pomo/<>^a — ProHstologia — Selvicoltura —
Tennorltnamfca — Tecnica protistologica — Zoo-
Se^ltara. Scoltuift italiana antica e modema, statuaria
e omamentale dell'Architb Froi A. Mblani, di pa-
g:ine xyin-196, oon 56 tav. e 26 %. intercalate nel teste. 4 —
SerlUare d' alBarl (Precetti ed esempi di), per nso
deUe Scaole tecniche, p<^lari e oommerciali, del Pro-
fessor D. Maffioli, di pag. yiit-203 1 50
SelTi«*lt«r*9 di A. Sanzilli, di pae:. Yin-^SO e 46
incisioni .• 2 —
Serie«ltarA. — Vedi Bachi da acta — Gelncoltura
— FUatura — Indusiria della seta — Microseapio
— Tintwra deUa seta,
Shakespeare, di DowDBN, traduzione di A. BalliaKI,
di pagr. zn-242 1 50
SMemri^a (Manuale di), deiringr. V. Zofpbtti, pub-
blicato e oompletato per cnra dell' Xng:. E. G^abuffa,
di pag. iy-368, con 220 incisioni 5 50
SisiMleg^la, del Capitano L. G^atta, di pag. yin-175,
oon 16 incisioni e 1 carta 1 50
SeeeersI d> arg^enia, del Dott C. Galliano, di pa-
gine XLi-299, con 6 tavole litogra&te, 3* edizione . . 3 —
— Vedi Aasiatenza infermi — Igiene — Medicatura
antisettica.
Soeieta dl Maine seeeerse (Manuale Tecnico per le).
Norme per rassicnrazione delle pensioni e dei sussidi per
malattia e per morte, del Dott. G.Gardenghi, di pa-
gine yi-152. 1 51
Sjpettreeeepie (Lo) e le sae ajpplleazleni, di R. A.
Progtob, traduz. con note ed agginnte di F. Porro,
di pag. yi-178, oon 71 incisioni e una carta di spettri. 1 50
Spirlte di Tiaa* — Vadi Alcool — Cognac — Liqwh
rista,
Spert, liaeeki e colleslenl. — Vedi Arte dd nuoto
— BUiardo — Ckwciatore — Cant — CavaUo —
CeranUehe — CielUta ~ Codice oawdUretco — Duet-
lante — DizpMario aipino — Dhskmarin ftMdto
38 Elenco dei Manuali SoeplL
— Dizionario Urmini delle corse — FUonauta ■—
Giardino infantile — Qinnastica — Oinnastiea
maschile — Ginnastica femminile — GHaodU gin-
nastid per la giaventu e per le scuole — Pirotecnia
— Prealpi bergamasche — Raccoglitore di oggetti
d'arte — SccuxJii — Schernui italiana.
Statiea (Principi di) e lor« applieazfone allA te^ria
« eostrnzione def^H slrunenti ntetriely per ITng^.
E. Bagnoli, di pagr. Yin-252 con 192 indsioni . . . 3 ^
fttatlfltiea, di F. YnieiiJi, di pae:. yin-176 .... 1 50
Atemoil. — Vedi Araldica,
m^nogrtil^a,^ di Gt, GioaasTTi e M. Tessaboli (so-
condo il sistema Gabelsbergfer-Noe), 2* ediz. (In lay.X
Stillstlea, del Prof. F. Oapello, di pag. xn-164. . . 1 56
— Vodi Arte del dire — Bettorica — Bitmica.
^(•ria antlea. Vol L UOriente Aniioo, di L Q^ektius,
di pag. xn-232 1 5e
Vol. II. La Qreoia, di Gt. Toniazzo, di pag. yi-2i6. 1 50
Storia « croDol«g-la atedloeTale e atadema, in
CC tavole sinottiche, di Y. Casagbani», 2^ edizioncs,
di pag:. vi-260 1 50
fttoria dell'arie niiliAare antiea e nadertt*, di
V. RossETTO, con 17 tavole illustrative, di pagine
vni-504 , 5 50
Storta della g^innasliea. — Yedi Storia,
^toria italiaoa (Maniiale di), di 0. OAifrt, di pa-
gine iv-160 1 yfl
— Yedi Risorgimento,
Storia della maslca, del Dott A. IlNTEBfiTElMIEB, di
pag. 300 (vol. doppio). 3 —
Storia naturale deir uomo e sool costnatl. —
Yedi Antropologia — Etnografia — Fiiiologia —
Grafologia — Faleoetnologia^,
Storia del popoll e lultl* ~ Yedi Cristoforo Co-
lombo — Errori e pregiudizi — Mitologia — Mito-
logia greca — Mitologia romana — Risorgimento
italiano — Rivoluzione francese — Storia antica
— Storia e cronologia medioevale e modema —
Storia deWarte militare antica e modema — Storia
italiana.
Elewo dei Manwili Rofipli, 39
L. c.
SiraMentestoae (Manuale di), di E. Fbout, tmdu-
zione italiana con note di Y. Biooi, con 05 esempi,
di pftir. Z-2S2 2 50
Straatenlt mA are* (Q^li) e la ntiMiea da cantera,
del Duca di Caffarelli F., di pag. x-235 .... 2 50
— Vedi anche Armonia — Cantante — Pianista,
fS^irnwmenit atetriel* — Vedi Metrologia — Statica,
Sa«na. — Vedi Ltux e suono.
SiBssldi. — Vedi Societd Mutuo Soccorso.
Takaee*, del Prof. G, Oantoni, di pag. iv-176, con
6 incisioni . 2 •—
Taeheemetria. — Vedi CekrimensiMra — Telemetria
— Topografia — Triangolazioni.
Tai^lio e eonfezl«ae dl biaDcherla* — V. Disegno,
Tariffe ferrovlarle. — Vedi Codice doganale —
Trasporti e tarife.
Tarinfl e ftinfirl>i« — Vedi Funghi,
Tasse dl ref^istro, bollo, ece* — Vedi Notaro.
Tassiderniisla* — Vedi Imhalsamatore — Natura-
lista viaggiatore.
TaTole log'aritniielie. — Vedi Logaritmi.
TaTal« laelieametrielie* — Vedi Cel^fimensura —
— Telemetna — Topografia — Triaiigolazioni.
Teenlea nileroseoplea* — Vedi Anatomia micro-
scopica,
Teeaiea pratlstala|ri««9 del Prof. L. Mag&i, di
pag. xvi-318 (Yolnme doppio) 8 —
— Vedi Protistologia.
TeeaolairiA nteeeanlca. — Vedi Modellatore mec-
canico,
TeenalairiA ® termlnalag^la aiaaetarla, di G. Sac-
GHETTi, di pag. xiy-ld2 2 —
Telefoaa, di D. V. Piogoli, di pagf. iy-120, con 38
incisioni 2 —
Telegfrafla, di R Febrdu, di pag. 71-318, con 95
incisioni 2 —
— Vedi Cavi e telegrafia aoUomarina,
' Teleaietrla, atlsara delle distanxe in iru^ri'^^
di Q. Bebtelu, di pag. xzn-145, con 12 zincotipie . 2 ~
Teatpera • eententasiaDe, dell'Ing. Fadda, di pa-
g&e Tin-KB, con 20 indaioni 2 —
40 Elenco dei MawaaU Hoepli,
__
T«oioirlA« — Yedi Bibbia — Diritto eccknastieo —
Reliffione e lingua SM* India inglese.
TerapeBtica (Manuale di) Timpie^o ipodenmoo e k
dosatnra dei rimedi del Doit. G. Malacbida, di pa-
gine 306 3-
— Vedi Medicatura antisettica.
T«riii*«ilHiintlea, di 0. Gattaneo, di pag:. x-196, G(m
4 fifiure IN
T«rr«iiio(l. — Vedi Sismologia — VtUcanismo.
Tessltore (Manuale del), del Profl P. Pinchetti, 2*
edizione riveduta, di pag. xvi 312, con illustrazioni
intercalate nel teste 3 50
Testamentl (Manuale dei), per cura del Dott. Li. Ss-
RINA, di pag. yi-238 2 50
— Vedi Notaio.
Tifs>re«i(allMi* (Manuale), con due dizionarietti ita-
liano-tigre e tigre-itaUano ed una cartina dimostrativa
degli idiomi parlati in Eritrea, del Cap. Manfbbix)
Camperio, di pag. 180 290
— Vedi Araho volgare — Grammatica gaUa — IArig%t
delVAfrica,
TlDtore (Manuale del), di R Lepetit, 3^ ediz., di pa-
gine x-279, con 14 incisioni (yoL doppio) ^ ^ i
TintBra della aeta, studio chimico tecnioo, di T. Pa-
scal, di pag. zyi-432 5 —
Tipoffrafla. — (Bl^uida per chi stampa e & stampara.
— Gompositori e Gorrettori, HoTisori, Autori ed Edi-
tori, di a Lakdi, di pag. 280 3 5C
— Vedi Compositore-tipografo.
Topofifrafla c rtllevU — Vedi Cartografia — Cataato
italiano — Cderimenaura — ComjpenMztone degiU
errori — Curve — Disegno topografico — Estimo
mrale — Geometria pratica — Begolo caicolatore
— Telemetria — Triangolazioni topografiche e trian-
golazioni catastalu
Tomitore nie««aDieo ((^l^uida pratica del), oyyero
sistema unico per calcoli in generale sulla costrazioiie
di viti e mote dentate, arriccl)ita di <^tre IQD pro-
blemi risolti, di S. DinabOi di pag. 161 2 -
Tra«partfl, tariffo, reelami ferr^vlarl «d ape*
rasiwni 4«|ranall. Manuale. pratico ad uso doi com-
• i
Elenco dei Manuali Moepli. 4t
L. c.
mercianti e priyati, colle norme per rinterpretazione
delle tariffe e disposizioni yigenti, per A. Q, BiANcm,
con una carta delle reti ferroviarie italiane, di pa-
g:ine xvi-152 2 —
Xravi aietallici eonip^sll (Momenti resistenti, pesi
dei), di E. Schenck, pag:ine zl-188, 10 figfure e tabella
per cModatura 3 50
TrlaDg-olazloni topog^raflche e lri«ng-«lazl-oiii ea«
tastali, deiring:. O. Jacoak0eli. Mode di fondarle
sulla rete geodetica, di rileyame e calcolarle, di xwi-
gine xiY-240, con 32 incisioni, 4 qnadri degli element!
geodetici, 32 modelli esempMcaii pei calcoli trigono-
metrid e tayole ausiliarie 7 50
— Vedi Cartografia — Celerimensura — Disegno tapo-
grafico — Geometria pratica — Telemetria.
Xrigronometria. — Vedi Geometria metrica.
Ufllciaie (Manuale per X) del R»gio Esercito italiano,
di U. MoRiNi, di pag. xx-388 3 50
Unita assalate. Definizione, Dimensioni, Kappresenta-
zione, Problemi, delllng. Gr. Bertolini, di p. x-124-44. 2 50
CiTa passa (Industria dell') e delta esslcazlane
delle fk*a4ta e de|rl> •r^MT^^ Proi. L. Fapabelu.
(In larorol.
Uve da tavala* Varieta, coltivazione e commercio,
del Dott. D. Tamaro. (In lavoro).
Valli lambarde, di Scolari. — Vedi Dizionario al-
pino.
Valori pablillel (Manuale per Tapprezzamento dei) e
per le operazioni di Borsa, Dott. F. Picginelli, di
pag. xiT-236 2 50
— Vedi Debito pubblico,
Weloclpedlsta. — Vedi Ciclista,
Veiitllasiane. — Vedi Biscaldamento,
Werlil fs^rect anomali d), di P. Spagnotti, secondo le
(^rammatiche di CnBCius e Inama, di pag. xxi7-107. 1 50
Wemiel, laeehe, aiasCiel, inehlastrl da •Campa,
eeralaeche e predeUl aCBol (Fabbricazione delle),
dell'Ing. Ugo Foknabi, di pat;, ym-262 2 —
Weierlnaria. — Vedi Alimentaztone del bestiame —
Bestiame — Cane — CavaUo — Igiene veterinaria
— Porcicoltura — Zootecnia.
42 EleTico dei Manuali Hoepli.
__-
Vlii« (Jl), di Gt. &RAZZI-S0NCINI, di pag. zvi-152. . . 9 -
VUIc*ltnra od eiiolo|rl** -— Vedi Moool — Analisi
del vino — Cantiniere — Cognac — Enologia —
Endogia domeaUca — lAquorista — Malattie ed
alterazioni dei vini — TJva pctssa ~ Uve da tavola
— Vino — Viticoltura,
Vltic^Unra. Precetti ad uso dei Yiticoltori italiani,
del Froi. 0. Ottavi, liTed. ed ampliata da A. Struckshi,
3* ediz., di pag. yin-184 e 22 indsioni 2 -
V^lapiik (Dizionario italiano-volapuk), preoedato dalle
Nozioni compendiose di grammatiGa della lingraa, del
Froi C. Mattei, secondo i prindpii delllnyentore M.
ScHLETEB, ed a norma del Dizionario VotapOk ad uso
dei franced, del Frot. A. Ebbckhoffs, di pag. xxx-19B. 2 o(<
Volapiik (Dizion. Yolapiik-italiano), del Froi 0. Mattei,
di pag. xx-204 2a<
— Mannale di conversazione e raccolta di Tocaboli e
dialoghi italiani-yolapiik, per cnra di M. Rosa Tom-
MASi e A. Zambktjj, di pag. 152 2 50
ValeanUni*, del Oapitano L. Gatta, di pag. yni-288,
con 28 indsioni 1 SC
Zool*ffl«. — Vedi Anatomia e fisiologia comparate
— Animali parassiti ddVuomo — Animali da cor-
tile — Apicoltura — Bachi da seta — Batteridogia
— Bestiame — Cane — Cavallo — Coleotteri —
Colombi — Coniglicoltura — Ditttri — Embriologia
e morfologia generate — Im^almmatore — Insetti
nocivi — Insetti utUi — Lepidotteri — Naturalista
viaggiatore — OrtoUeri — Ostricoltura e miiUi-
coltura — Fiscicoltura — Pollicdtnra — Porcicol-
tura — - Protistologia — Tecnica protistologica —
Zoologia,
Zo*U|[^la, Froff. E. a G^iOLiOLi e G. Catanna, 3 toL:
1. Inyertebrati, di pag. 200, con 45 figure ... 1 50
n. VertebratL Farte I, Generality, Ittiopddi (Fesd
ed Anfibi), di pag. xvi-156, con 33 inddoni. . 1 50
in. Vertebrati. Farte n, Sanropddi, Teriopddi(Ret-
tili Uocelli e Mammiferi), p. zyio200 con 22 inc. 1 50
Z«*iiMi, del Dott B. Oalli Valebio, di pag. xt-227 1 60
9 d»l Frof. G^. Tampelini , p. vra-297, con 52 Inc. 2 5D
1
«-■
k
INDICE ALFABETICO DEGLI AUTORI
Aoqua C. Miorosoopio. . . pap, SO
Adier 6. Bserc. di lingna ted. 17
Aduooo A. Chimica agraria . . 10
Airy G. B. Gravitasione .... 22
Alberti F. II bestiame e Tagri-
coltnra. 7
Albioiiii G. Diritio dvUe 13
Abbo P. Arte del nnoto .... 6
Albini G. Fisiologla 18
Alestandri P. E. AnaLisi voln-
metrica 4
— Infezlone, Disinfezione . . 23
— Farmacista (Mannaie del). 17
Allori A. Dizionario eritreo. . 14
Aloi A. OUvo ed Olio 31
Ambrosoli S. Nnmismatica . . 31
— Letteratnra islandeee ... 25
— Monete ereche 30
Amezaga rDe). Man. del Marino 28
AatiUi A. Disegno geometrico. 13
Appiani G. Colori e vemici . . 10
Arlia C. Dision. Bibliografico. 14
Arti praliohe* eeo 6
Aaehieri F. Geometria projet-
tiva dello spazio 20
— Geometria projettiva del
piano e della steUa 20
— Gcometria deaorittiva . . 20
— Geometria analltica -del
piano 20
-— Geom. analit. dello spazio 20
Azzoni F. Debito pnbUico ita-
liano 12
Baeoarinl P. Malattie critto-
game pag. 27
Bagnoli. Statica. 38
Baifour-StewarL Fisica 18
Ball J. Alpi (Le) 4
Ball R. Stawell. Meocanioa . . 28
BallerinI 0. Fiori artificiali . . 18
Balzani A. Shakespeare 37
Barpi U. Igiene veterinaria. . 22
— Abitazioni animal! dome-
stic! 3
Barth M. Analisi del vino ... 4
BolHo V. Mare (E) 28
— Gristoforo Colombo 12
Bellotti G. Lnce e colori. ... 27
BoUuomlnlG.Cabatnralegnami 12
— Peso dei metallic 38
— Falegname ed ebanista . . 17
— Mannaie dell'Operaio ... 32
— Fonditore 18
BenettI J. Meocanioa 28
Berflamaaehi 0. Bagioneria in-
dnstriale 35
Bernardi G. Armonia 6
BeftelH G. Disegno topografioo 14
— TAl(*mAtHa 39
Bertolinl F. Storia risorgimen-
to italiano 3<^^
Bertolinl G. Unitit assolnte ... 41
Beita R. Anatomia e flsiologia
comparata 5
Bettei V. Morfologia greca . . 31
Betlonl E. Piicieoltnra 33
44
Indice cUfabetico degli autori.
Biagi Q. Bibliotec. (Man. del) 8
Bianohi A. 6. Trasporti, tariife,
reclami, oper. doganaii . . 40
Bl9nami-SonMai.Dlz.Alpino. . 14
Bisconti A. Eserc. gramm. greca 17
Book. Igiene privata 22
Boito C. Disegno (Princ. del). 13
Bomblcd L. MineTal. generale 30
— Mineralogia descrittiva . . 30
Bonacini C. Fotografia orto-
cromatica 19
Bonetti E. Disegno, tagUo e
confezione di biancdieria. . 14
Bonizzi P. Anim. da coitile . . 5
— Colombi domestid 10
Borlotti F. Celerimensnra ... 9
BoseUi E. Gloielleria e Oref. 21-32
Brigluti R. Letterat. egiziana. 24
Brown H. T. 500 Mecoanisml . 29
Bruni F. Tartnfl e fnnghi. . . 19
Bruni E. Imposte dirette. ... 23
— ContabiliUt dello Stato . . 11
— Gatasto italiano 9
— Ck)dice doganale 10
*— Legislazione rnrale. .... 24
— Ricchezza mobile 86
Buraii-Forti.Logicamatematica 27
Buttari F. li saggiatore .... 36
CaRareiii F. Stnimenti ad arco 39
Caltiano C. Socoorsi d'nrgenza 37
— Assistenza infermi 6
Camperio M. Mannale Tigr^-
Italiano 40
Canettritti E. Fulmini e paraf. 19
Canestrinl 6. Apicoltnra .... 5
— Antropologia 5
Canettrini 6. o R. Batteriologia 7
Cantamessa F. Alcool 4
Cantoni C. Logioa 27
— Psicologia 35
Cantoni G. Fisica. 18
— Tabacco (II) 39
— Prato (fl) 84
— Frnmento e Mais 19
Cantoni P. Igroscopi, Igrome>
tri, Umiditit atmoaferica . . 22
Canto C. Storia italiana .... 38
Capollo F. Bettorioa 35
— Stilistica 33
Cappelletti L. Letterat. spagn.
e portoghese 25
CarazzI D. Ostricoltnra 32
— Tecnica microscopica ... 5
Caroga di Murloee F. Agronomia 4
(«arega di Muricce F. Bstimo
mrale pag, 17
Carnevall. Sciensa di flnuize. S
Carraroll A. Igiene mrale , . .fS.
Catagrandl V. Storia e croiLh
Casali A. L'Humus t
Cattaneo C. Dinamioa element ii
— Termodinamica 4>
Cattaneo G. Embriologia e
morfologia'. l»
Cavanna G. Zoologia ^
Celoria G. Astroaomia e
Cencelli-Perti A. Macchine agi. Z
Cereti P. A. Esercizl latini . . 1'
Cerruti F. 500 meccanisml. . • S
Cettolini S. Malattie del yini. f
Chiesa C. Logismografla ... ST
Ciampoii D. Letteratnre slave 2
CIgnoni A. Ing. navale (Pron-
tnario dell') 23
(Snquini A. Fonoloaria sreca . M
Ctaiidi C. Prospettiva £
Colombo G. Ingegn. dvile . . . SS
— Elettricista (Manuale deli*) 1»
Comboni E. Analisi del vino. 4
Conoari T. Ghrammatica itaL . £
Coaaoli S. Fonologia latina . 1^
~* Letter. Norveg. e Danese 23
Conti. Giardino infantile ... 3^
ContuzzI F. P. Diritto coatitiu. Vi
— Diritto intemaa. prtrato . IS
— Diritto intemaa. pabbiioo 13
Cossa L. Economla politiea . Ih
Cova E. Disegno, taglio, eoc 14
Cromona 1. Alpi (Le) 4
Crotti F. Compens. desli eirori I«
Gust. Belig. e lingne dcOl'India 35
— Lingne d' Africa 26
Oal Pfaz dl Prato. Cotgnac . . . K'
Damlani. Lingne atraniere . . SS
Oe Amezaoa. Mar. mil. e mere H
Oe Bran A. Contab. oomnnaie It
De Gregorio G. Glottologia . . SI
Oe Guberaatis A. Mltol. comp. S'
— Letteratnra Indiana ....£>
— Belig. e lingne deUlndia. 35
— Lingne d*Africa 3
Oel Lupo P. Pomologia artiflo. M
Oe Marohi L. Meteorologia . . 9
— Climatologia 10
Oe Mauri L. Raccoglitore og>
getti d'arte S
— Ceramiche, majoUche, eoe. <
Oe Sterilob. Arabo volsare . . 5
Indice olfaheHco degli autori.
45
iMb Khaddag. Arabo yolg. poff, 5
Di CaifarellJ F. Stnun. ad arco 39
Di Malo F. Firotecnica 33
Dinaro S. Tornitore meccanico 40
Dizionario universale 4 lingue. 15
Dowden. Shakspeare 37
Doyen C. Litografla 26
Cnololopedia Hoepli 16
Erede G. Geom. pratica. ... 20
Errera A. Piccolo indnstrie. . 33
Fabris G. Olil 31
Fadda. Tempera cementazione 39
Falcone C. Anat. topografica 5
Faralll G. Igiene pnbblica ... 22
Feainl C. Letteratara italiana. 25
Ferrari D. Arte (L') del dire ... 6
FerrinI C. Diritto romano ... 13
— n Dlgesto 12
FerrinI R. Elettricit& 15
— Elettriclsta (Manaale dell') 15
— Energia fisica 16
— Galvanoplastica 19
— Biscaldamento e ventilaz. 36
— Telegrafla 39
Florilli C. Omero 31
Forest! A. Mitologla greca. 30
Vol. I Dlvlnltk e vol. U Eroi
— Mitologia romana 30
Fornari U. Vemici e lacche. . 41
— Luce e snono 27
— n calore 9
Foster M. Fisiologia 18
Francesehi G. Gacciatore ... 8
— Concia pelli 11
— Conserve alimentari .... 11
Franoeschlni F. Insetti ntili. . 23
— Insetti nocivi 23
Friedmann S. Llngaa gotica . 25
Friso L Etica 17
— Filosofla morale 18
Fumagaili G. Paleografla. ... 33
— Bibliotecario 8
Fumi F. Q. Banscrito 36
Funaro A. Concimi (I) 11
Gabba L. Chimico (Man. del). 10
— Seta (Industria della) ... 23
— Adnlterazione e faldfica*
eione degH alimenti 3
Gabelsberqer-Noe. Stenografia. 38
Gabrielli F. Ginochi ginnastici 21
Gagliardi E. Interesee e oconto 23
Galante A. CicUsta 10
Galassini A. Macchiae per ca-
dre e da rioamare. 27
Galletti E. G«ografia . . . pag. 20
Gaili-Valerio B. Zoonosi .... 42
Gallizia P. Besistenza di mater. 35
Gardenghi G. Soc. diHutao Socc. 37
Garetti A. Notaro (Mannale del) 3 1
Qamier-Valtetti. Fomologia , . 34
Garollo G. Atlante geograflco 7
— Atl. geogr.-stor. deiritalia. 6
— Dlzioni^o geograflco ... 14
— Prontuario di geografia. . 34
Garulfa E. Orologeria 32
— Siderurgia 37
GaslinI A. Prodotti del Tropico. 34
Gatta L. Sismoiog^a 37
— Vnicanismo 42
Gautero G. Macchinista e faoch. 27
Geikie A. Gteografia fisica ... 20
— Seologia. 20
Geleieh E. Cartografia 9
— Ottica 32
Gelll J. Biliardo 8
— Codice cavalleresco 10
— Dizionario fiiatelico .... 14
— Duellante 15
— Qinnastica maschile .... 20
— Scherma 36
Gentiie I. Archeologia deil'arte 5
— Geografia dassica 20
— Storia antica (Oriente) . . 38
Gestro R. Nataralista vlaggiat. 31
— Imbalsamatore 28
Gigiioii E. H. Zoologia 42
Gioppi L. Grittografla 12
— Dizionario fotografico . . 14
Giordani G. Propriet. di case . 84
Giorgetti G. Stenografia . . . . 3S
Giorll E. Disegno indastriale. 13
— Meccanico 28
Gitti V. Compntisteria U
— - Bagioneria 35
Gladstone W. E. Omero .... 31
GnecchI F. Monete romane . . 30
Goffi V. Disegnat. meccanico. 13
Gorini G. Colori e vemici. . . 10
— Concia di pelli 11
— Conserve alimentari .... 1 1
— Metalli preziosi 29
- om 31
— Piante indastriali 33
— Pietre preziose 33
Gorra E. Lingue neo-latine . . 26
— Morfologia italiana 31
Grass! F. MEignetismo 27
Grazzi-SondBi G. Yino (II) ... 42
46
Indice alfabetioo degli autari.
GrIffliBi A. Coleotteri itaUani . 10
— Lepidotteri itaUftni 24
— Ortotteri Italian! 32
Grothe E. Filatura, tessitura. 18
Grove 6. Gtoografta 20
Gtialit L. Color! e pittara. . . 10
Hoeptt U. Encidopedia 16
Hooksr I. D. Botanica 8
Hugues L. BserciEi geografici 17
Imperato F. Attrezzatnra navi 7
Inaffla Y. Letteratura greoa. . 25
— Grammatica greca 21
-^ Filologia olasslca 18
— Eeercizi greci 17
Itsel A. Natnralista viaggiat. 31
Jaooaagsli 0. Triangolazioni
topografiche e catastaU. . . 41
Jsnkiii F. ElettrioitJk 15
Jevons W. Staalsy. Eoon. polit. 15
— Logica 27
Jona E.Cavletelegr.sottomar. 9
Jones E. Galore (11) 9
— Lnce e snono 27
Kfepert R. Atlante geogr. aniv. 7
— Esercizi geografloi 17
Kopp W. Antich. priv. dei Rom. 5
KrOhnke 6. H. A. Curye 12
La Leta B. M. Cosmografla. . 11
— Gnomonlca 21
Laml V. — Vedi Mtiller 29
Lsndi D. Bisegno d! proje-
zioni ortogonall 14
Landi S. Tipografla 40
— Compositore-tipografo. . . 11
Lange 0. Letteratura tedesca 25
Leoni B. Lavori di terra. ... 24
Lepetit R. Tintore . 40
Levi C. Costruzioni 17
Licciardeili. G. Coniglicoltura
pratica 11
Lignarolo M. Macchin. navale. 27
— Dover! del macchinista . . 15
Lioy P. Bitter! Italian! 14
Lockyer I. N. Astronomia ... 6
Lombardini A. Anatomla pitt. 5
Lombroto C. Grafologia .... 21
LoriaL. Curve (Trace, delle) . . 12
— Macchinista e fuochiata. . 27
Lorls. Diritto amministrativo 13
— Diritto civile 13
Lovera R. Gramm. greca mod. 21
-- Grammatioa rumena .... 22
Maffloii D. Diritti e doveri . . 12
— Soritture d'affarl 37
Magoi L. Protistolosia . . pa§. S
— Tecnica protistologrica. . . II
Malacrida 6. Materia medioa.S
~ Terapeutica #
Malfatti B. Etnosrafia 17
Manettl L. Caseiloio i
Mantovani G. Psicologia fisio-
logica S
Marazza E. Indnstria stearica 3
— Saponeria 3S
Maroel C. Lingne stranlere . . S
Marohi E. Porciooltura U
Maroillao F. Letteratura franc. S4
MareiUae P. Ingegnere civile. 21
Mastrigli U Cantante 9
— Pianista 3
Mattel C. Volapfik (Dizion.). . 42
Mazzoooolo E. Legge comunale 24
— Legge (Appendice alia) . . 34
Mazzocohi L. Calci e cement! 8
Melani A. Sooltura ItaUana . . 37
— Architettura italiana ... 6
— Pittura itaUana 34
— Deooraz. e ind. artiatiche 15
— Omatista 3S
Meroanti F. Animal! paraaaiti 5
Mina G. Modellatoremeccanlco 3P
Molina R. Esplodenti IT
Moresohi N. AnticMt^ private
de! Roman! 5
Morgana M. Grammatica olan-
dese 22
Morini U. Mannaie dell^officiale 41
Muffone G. Fotografia 19
Mailer L Metrica dei Qreci e
de! Roman! 29
MQIIer 0. Logaritmi 26
Murari R. Ritmica 36
Negrin C. Pront.per le paghe . . 32
Nenci T. Bach! da seta. .... 7
Nioooli. Econ. dei fabbr. ruraU 15
Olivari G. Filonauta. 18
Olmo C. Diritto eoclesiastlco. 13
Orlandi G. Celerimensura ... 9
Ottavl 0. Enologia 16
— Viticoltnra. 42
Ottino G. Bibliografia g
Pagan! C. Assiouraz. suila vita €
Paganiai A. Letteratura franc. 24
~ Letteratura tedesca. . . . . !5
Palumbo R. Omero. 31
Panizza F. Aritmetioa rasion. 6
— Aritmetioa pratica 6
PaelonI P. Disegno asaonomet IS
Indice alfaJbetico degli autori.
47
Pqiarelll S. Uva pMsa • fratta 41
Parietti E. Igiene privata ... 22
Pascal. Tintnra seta 40
Pascal E. Calcolo differenzdale. 8
— Calcolo itktegrale 8
— Peterminanti 12
— £iB6TCizl 8-16
— Funzloni ellittiche ..... 19
Pasquain G. Filatura seta. . . 18
PattacinI G. Gonciliatore. ... 11
Pavesi A. CMmica 9
Pavia L. G^rammatioa tedesoa 22
^ Grammatica inglese .... 21
— Grammatica spa^^nuola . . 22
Pediciao N. A. Botanica .... 8
Peroossi R. Calligrafla 8
Perdoni T. Idraulica 22
Petri L. Ck>mpatisteria agraria 11
PetzholdtBibliotecario 8
Piazzoll E. lUmninazioiie elett. 22
Piccinalli F. Yalori pabbUoi. . 41
Piocoll D. V. Telefono 39
Pllo M. Estetica 17
PInoherio S. Algebra elem. . . 4
— Algebra oomplementare. I. 4
— Eqaazionl 16
— Esercizi di geometria ... 17
— Esercizi sull'algebra oom-
plementare 16
— Geom. metrioa e trigonom 20
— Geometria para ....... 20
Pinchetti P. Tessitore 40
PizzI i. Letteratnra persiana. 25
Poggi T. Aliment, del bestiame 4
Polonl G. Magnetismo ed elet. 27
Pofflpilio. Paniflcazione 33
Porro F. Spettroscopio 37
— Gravitazione 22
Pozzi G. Begolo calcolatore e
sue applicazioni 35
Prat G. Gramm. franoese. ... 21
— Esercizi di traduzione . . 17
Proctor R. A. Spettroscopio. . 37
Prout E. Stnunentazione. ... 39
PuccI A. Fratta minori .... 19
— Piante e flori. 33
Rabbeno A. Mezzeria 29
Raeioppi F. Ordinamento degli
Stati liberi d'Baropa ^2
— degli Stati faori d'Eoropa 32
Raina M. Logaritmi 26
Ramorino F. Letterat. romana 25
RogazzonI I. Paleoetnologia . . 33
Ropossi A. Igiene Bcolaatioa . 22
Restorl A. Letter. provenB.pa^. 25
Revel A. Letteratnra ebraica. 24
RiccI A. Marmista 28
RIcol V. StromentaEione. ... 39
RIghetti E. Asfalto 6
Roda Fill. Floricoltora 16
Rosooe H. E. Ohhaioa 9
Rossetto v.- Arte mllitare. . .38
Rossi G. Costrnttore navale . 12
Rota G. Bagion. cooperative 35
SaochettI G. Tecnologia, termi-
nologia monetaria 39
Sanarelll. Igiene del lavoro* . 22
Sanson! F. Cristailografla ... 12
SantlHI. Selvicoltora. 37
Sartori Q. Latte, cacio, barro. 24
— Caaeificio. 9
Sartori L. Industria della carta 28
Sassl L. Bicettario fotograflco 36
-^ Fotocromatografia 18
Savorgnan. Golti v. piante teas. 10
Scartazzlnl G. A. Dantologia. . 12
Schenck E. Travi metallici. 30-41
Scolarl C. Dizionario alplno . 14
Seoco-Suardo. Bist. del dipinti. 36
Seghleri A. Scaccbi 36
Serine L. Testamenti 40
Sernaglotto R. Enologia .... 16
Sessa G. Dottrina popolare. . 15
Severi A. Monogrammi 31
Siber-Millot C. Molini (Ind. del) 30
SolazzI E. Letter, inglese ... 25
Solerio G. P. Bivolaz. francese 36
Soil Q. Didattioa 12
SormanI G. Igiene privata. . . 22
Spagnotti P. verbi greet .... 41
Spataro 0 . Fognatara cittadina 1 8
StoppanI A. Geogr. flsica ... 20
— Geologia 20
— Prealpi bergamasche. ... 34
Stoppato A. Diritto penale. . . 18
Stoppato L. Fonologia italiana 18
Straff orello G. Alimentazione . 4
— Errori e pregiadizi 16
— Letteratnra americana . . 24
Stratlcb A. Letteratnra alba-
nese 24
Stracohl A. Cantiniere 9
— Enologia 16
— Viticoltura 42
TacchinI A. Metrologia 29
Tamaro 0. Fmttiooltara . ... 19
— Gelsicoltara 19
— Orticoltara 32
48
Indke alfabetico deali autori.
Tamaro D. Uve da tavola. pag. 41
TampaliBi 6. Zootecnia 42
TostaroU M. Stenografla. ... 38
Thomptoa E. M. PiQeografla . 33
Tioli L. Acqne min. e core ... 3
TommatI M. R. Yolaptkk .... 42
Toiifauo G. Storia antioa (La
Orecia) ... 38
Toztr H. F. G^grafla oUssioa 20
Trambuati A. Iglene del lavoro 22
Travisaal Q. Pollicoltiira .... 34
Trfbolati F. Araldioa (Gramm.) 5
Triconi E. Medic, antisettica . 29
Unterttoiaor.Stor.deilamnrioa 38
Valletti F. Ginnast. femminile 20
— Sioria della ginnastlca. . 20
Valmaggi L Grammat latina. 22
Venturoli G. Gonoia pelll. ... 11
Vanturoli G. Conserve alineail
Vidari E. I>iTitto oommeraaht IS
— Mandito oommeiciale . . .tl
VirflHU F. StatlBtiea »
Viterbo E. Grammatiea e JA-
sion. dc-i Galla (Oromoiilca} 21
VolpM C. OavaUo 9
— Dizionitxio delle corse. . . Is
Webber E. Dizion. tecoico ita-
liano-tedesco-francese-in^ II
Wolf R. MaUttae oriUoeamicJM 27
ZaiabeitI A. Maniiale di oon-
▼ersaa. itailano-Yolaptt . . ^
Zambler A. Medic, antisettica. 29
Zamplni S. Bibbia (Man. deUa) S
Zigmy-Arpid. Letter, lugher. 25
Zoppetti V. Arte mineraria . . 6
— Sidemrgia 31
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