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Full text of "Felicissima entrata di N. S. PP. Clemente VIII. nell'inclita città di Ferrara : con gli apparati publici fatti nell città, terre, castelli, doue S.S. è passata, dopò la Sua partita di Roma"

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FELICISSIMA 

ENTRATA 

DI  N.S.PR  CLEMENTE  Vili. 

Neirinclita  Città  di  Ferrara . 

Con  g^  apparati  publicifattìnelie  Città  TerreyCalleìiì^ 
^S.  douc S»S.  èpajjataydoph  U/uapartUadi Koma . 


2f7 


Con  licenza  dcSuperiori . 
li$ltómA,&  dimeuo  mlTAquiU ,  Afprejfé 


Partita  di  N.  S*  di  Roma  per  Ferrara. 

Opò  la  partita  del  Santtfsimo 
Sacraméto,  che  fu  di  Doiìnc- 
nica,ilLunediregu€ntea  ^j» 
d'Aprile  noftro  Signore,  cele- 
brò la  MefìTabaffa ,  nell'Alta- 
re maggiore  de  Santi  A  p»fto» 
__  li, con l'interuentode  Cardi- 
nali ,  &  fin' ta  ia  Meda  depofe  i  paraméti ,  e  prefe 
la  Mo2cta>  Stola ,  e  s  inginocchiò  nel  paldiftorio 
auanti  l'Altare ,  e  con  voce  alta  cominciò  T An- 
tifona •  In  Via  pacis.  &c.  con  l  i  Verficoli,  &  Ora- 
tioni.  Dipoi  prefo  il  perdono  in  S.  Pietro  fé  ne 
vfci  per  la  porta  di  S,  Maria  dellla  Febre  verfo 
campo  Santo,  &  ini  montò  in  Lettica,  accompa- 
gnato dairilludrirsimi  Cardinali  (ino  a  porca 
Angelica,  cioè. 
Dal  Cardinal  corno.         Dal  Cardinal  Sauli. 
Dal  Cardinal  Afcoli.      Dal  Cardinal  Mattei. 
Dal  Cardinal  Aquauiua,  Dai  Cardinal  Pepoli. 
D4I  Cardinal  Pcretci,  E  quando  furono  arri- 
uati  alla  Porta,  fua  Santità  fece  voi  care  la  Letti- 
ca ,  e  diede  la  Benedittione  alli  fopradetti  Cardi* 
na) ,  li  quali  tornoroiio  i  dietro ,  e  fua  Santità  ft» 
guì  il  viaggio  • 
In  prima  cominciò  lacaualcatade  cariaggi  « 
Le  lettiche»  e  lechinee  menate  à  mano  da  fa- 
incgli  di  ftalla  vcftiti  di  roffo. 
Le  valigie  di  fua  Santità  • 
Viaa  fquadra  di  canalli  Leggicri^c©»  4*  «tomb* 

U 


Xf5 


La  famiglia  del  Papa ,  cioè  Camerieri  fecrcti, 

trinciante,  Medico,  coppiere. 

Li  iguizzari  a  piedi ,  co  Tar-^hibugì,  &  alabarde. 

Il  Gonernacore  di  Roma ,  il  quale  i'acconìpa- 
gnò  paiTaro  Ponte  Molo. 

li  Crocifero  con  la  Croce.  N.  S.  nella  Letica. 

Dipoi  fcguioa  griliufi.  CardinaH  fopraietor 
Wule,  con  l'ombrelle,  che  furono. 
Il  Cardinal  Baronie      IlCarpinal  Arigon. 
Il  Cardinal  del  Monte .  Il  Cardinal  S,  Giorgio. 
Don  Pietro  Orfino  Vefcouo  d'Auerfa .  Il  Vefco- 
uoCauiglion. 
Et  à  Ponce  Mo'o  vi  ariuò  il  Cardinal  Bianchetto, 

il  Cardinal  Burghefe,  &  il  Cardinal  Ceiìs . 
Il  Tefauriero  della  Camera  andò  prima  anaoti . 
Altri  Prelati  lo  ("eguirona doppo,chi  a  cauallojSc 

chi  in  carozze . 
La  prima  fera  alloggiò  a  Cartel  nuouo  con  gran 
confusione ,  per  la  picciclezza  del  luGgo,&  per  la 
moltitudine  grande  di  caualii,  e  gente. 

ACiuitaCafteilanamartedi  fera,  pur  con  po- 
ca confuii^ne,  abruviandofi  vna dalla,  vn feni- 
le ,  due  cauaili ,  &  molte  felle,la  mattnia  fi  pafsò 
il  Teucre  con  vn  ponte  fatto  artificiofamente . 
A  Narni  ,mercorcli  fera  furiceuato  nobiUfsima- 
fncnte,&  entrò  per  la  porta  Romana,efIendo  per 
tutto'!  corfo  delia  ftrada,p  donde  doueua  pillare 
cretti  8.  Archi  trionfali  beìiifsmii,  due  de  quali 
erano  fuori  della  detta  porta ,  tuìti  con  cpit^ih  , 
mocti>&  veriì  afiai  graui^oltre  tre  fonci,due  neli« 
piazze,  l  altra  fuondeiU  porta  delle  riuoite,  i\i^ 

A     z         p-i- 


perbamete  adornati,  &  co  vcrfi  volgari  dottarne 
tecópofti,  ropralamemoriadi  PapaGiouanni,di 
Nerualmptra  ore,&  diGattamelata,  prodotti 
daque!iaC!tta,della  quale  s'io  volefsi  defcriue- 
re  il  tutto ,  &  il  mirabile  ordine  tenuto  in  quefta 
cntrara,  farei  ver  gogna  an*altrc;ina  chi  defidera 
int  Ledere  il  rutto  minutamentc,lcgga  la  Narra- 
tone mandata  dal  sig,  Tito  Agoftini,al  Sig  Ca- 
U4  iicr  Reale  Fuforicco  da  Narni,  Trinciante  del- 
l'i lluftnfsimo,  &-  Rcuerendifs  Sig.  Card.Mon- 
taito,  che  in  renderà  cofcmarauigliofe. 

A  Terni,  Giouedi  fera  iù  riccuuto  a  (  ellefcipo 
li  c6  apparaci,e  fontane  di  vini, &  Tua  Santità  an- 
do  a.  pr  anzo  alla  Cafcata  di  piede  luco,  e  la  fera  a 
Terni,&  era  fatta  tciida  p  tutta  la  llrada,  &  fi  ftet 
te  cómodamé.:e,e  fu  incontrato  da  fanciulli  velti 
tidiormefinobianco,  &  ri^camenteaddobati. 

A  vSpoleti ,  Venerdi  fu  riceuuto  da  24.  gioua- 
ni  grandi  veftiti  di  ©rmefinodi  rofeiccche,  e 
riccamente  addobbati  con  leixiazze  io  mano. 

A  Foligno, S.ibbato  fera,doue  fi  vide  gran  mol 
tìcudine  ui  popolo^fecero  vn'arco  con  la  ftarua  dì 
S.  S.  finta  di  bronzo,  &  altre  ftatue,efiuncon^ 
tratadamolcifanciuili  vrftiticoncamifedicen- 
dalcbianco,  con  vn  ramodolma  in  mano. 

A  Camerino,  Domenica,vi  erano  più  archi,  & 
nella  piazza  fuochi  arricciaci,  che  abrucciorno  fi 
no  il  e  àpanil!c,c  fu  prcsétato  a  S.  s  dalriiliiftrifsi 
mo  Sig.  Cardinal  Cameàno  grandifsima  copia 
di  vettouagiie  neccilane. 
A  Maceuta,  Lunedi  itra  ià  riceuuto  a  prafo  a 

Cai- 


M/ 


Calderola  dall'I  ali  uftrifsimo  S*  Card,  di  Coséza, 
ouc  fece  corte  bandirà  «opiofamcce;  la  fra  poi 
écro  di  notte  al  quàto  (>racco,c  fi  riposò  tutto  M. 

A  Loreto,GÌ0uedi  fera  con  molta  (Iretta,  e  cai 
ca,  &  Venerdi  S.  B  difle  la  MelTa  nella S.  Cafa,  & 
comunicò  alcuni>oltreaUi  camerieri  fecreti.  Sab 
bato,&  Domenica  mattina  fece  il  (ìmilc,  e  dono 
vna  belhrsima  Croce  co  fei  Candelieri  d*argéro,c 
due  gambe  medefimamente  d^argento  mafsic* 
eie,  e  mille  feudi  nella  cafTa ,  &  il  paramento  rie- 
chifsimo  con  il  quale  Sua  S.  celebro  la  S.  Meila. 

In  Ancona  i  Domenica  fera ,  doue  fi  vidde  vn 
bellifsimo  apparato ,  e  molti  archi ,  e  ilatue ,  & 
fu  incontrato  da  14.  giouani  veiiiti  di  turchino, 
con  molte  gioie  adornati,  dapoi  fariceuuro  no- 
biiifsimamentem  VefcouatodaiVion(7g  Conti, 
ilqualclifece  due  fontuofiirsimi  banchetti,  & 
medefimamente  a  tutta  la  Corte ,  con  bellifsimo 
ordine,  &  in  particolare  tre  tauole  nel  Cortile 
per  collacione  a  palafrenieri  de*Cardinali,SguÌ2- 
zeri ,  e  Caualli  leggieri ,  quali  tauole  erano ,  ol- 
tre alle  cofe  mangiatine  piene ,  ma  arricchite  ài 
paftizzi  fard  a  flatue  in  diuerfe  maniere  mefie 
ad  oro ,  cor  moke  forti  di  coi:ftttion5>&  Sua  Bc- 
ariradine  piglio  molto  gulio  m  vedere  l'appa- 
recchio, e  poi  Paflalcoche  vi  fu  farro.  Lunedì 
fera  poi  furciìo  fatti  infiniti  luminari,cirije  giran 
c]olt',&in  Mare  vicraiio,oltreietrcj^alereVene* 
tianc,e  naui,  un'arco  triòfrle  iabricato  fopra  dac 
gran  vafcelii,  al  quale  fu  dato  loco ,  con  moltitu^ 
dine  dì  ra22i,ctrcaib?  di  foco,  che  pareua  ardcifc 


l'acque.  Martedì  fera  poi  irriso  rilluftrifs,  Sfg. 
C  ardinalc  Aldobrandino ,  il  quale  fu  incontrato 
àz  molti  Cardinali ,  e  fi  fece  grande  allegrezza  • 
Mercordi  poi  S.  S.  di  (Te  la  Meffa  piana  nel  Domo, 
Qual'era  pieno  di  Popolo,  epoiaJ  Vcfpro,  e  do- 
pò andorno  mol t»  C  ardinali  a  f paflo  su  le  galere, 
con  il  generale  dielTe,  qual'era il  Clariff.  Giudi- 
niano ,  &  N,  S,  lo  fece  Caualiero ,  ^  li  donò  vna 
grofifa  catena  d*oro,có  vna  medaglia  del  Tuo  imp. 

Giovedì  mattina  g.orno  dell' Afcenlìone,  li  fe- 
ce Cappella  nel  Domo,doue  S.  B.  vói  la  MelTa  co 
15. Cardinali,  e  poi  fu  portata  S. S.  invn  palco 
ben'apparacojcon  il  baldachino  portato  dai  Ma- 
giftrato,e  diede  ia  benedittiont,e  rutte  tre  le  for- 
tezze fparorno grofsisfimi  pezzi  d  Arte}iliaria,da 
poi  Ci  parti  il  S.  Sacran-ento  per  Sinigagiia,doue 
ìùriCt:uutofontuoiisfimàimenteda  S.  Altezza. 

Venerdijche  fu  li  primo  di  Maggio,  a  bore  2  r. 
entrò  S.  B.  in  SÌBÌgagliaacanalio,douefuincon 
tratodatrcmilafoldati  tu'ti  fcelci,  dibonaprt-- 
fcnza,e  bene  all'ordine,  tutti  con  moniticne,  & 
archibugi ,  &  il  reftautc  con  corfaletti ,  e  picche, 
&  erano  .  1.  infegue,  dapoi  24,  gtouani  veftiti  di 
rafo  bianco  trinato  d'Gro,con  ballon  1  inargenta- 
ti in  ma  no,  e  (padt,&  pugnali  dorati,  al  la  Ita  fifa  di 
S.  S.  Inoltre  S.  A.  co  molti  principali  S:g.,Con- 
tJ,Caualieri,&  Capitani  ncciiisfimamente  ador- 
tiati,aodorno  incontro  a  S,B.  5.  miglia  doueS, 
A.  cauakaua  Tempre  appreso  S.S.ouerofolo  ina 
ti.  Di  più»  oltre  all'apparaco  per  tutte  le  ftrade 
iritUa  Città  I  vi  era  vuarco  fatto  a  diffegno  coti 

fta- 


1.  ùp 

fai  ut  fiate  di  li  ronzo  naturai  ifsf  me,  e  motti  bel- 
lifsimi  fopra  la  ricupcratione  à\  Ferrara ,  cdclU 
bcneditcìonedel  Rèdi  Fra«cia,fu  ai  loggiato  nel 
Palazzo  diS  A.cfifccccorre  baditi  mei  co  copi- 
©famcntc,dapoi  furono  fatri  fuochs  razi,  e  tiri  óX 
fnolca  Artiglieria x^  fegno  d'allegrezza,  &  eranp 
preparate  ere  fregare  armare  di  S.  A.  |)  andare  a 
diporto  p  mare  ;  le  tre  galere  Vcnecianc  fono  $c- 
prc  venute  cofteggiado  fino  a  Sinig.feg.la  Corte. 

Sabbaro  S.  S.  andò  ad  al  loggiare  a  Fano ,  ouc 
fu  incontrato  dal  popolo,  c6paruero24.  gtouani 
vediti  di  tabeco bianco  facto  a  onde,  &  vi  eraao 
molti  Archi. 

Domenica  mattina  arriuò  a  Pefaro,  &  entrò  a 
cauallo  fotto  vn  bellifsimo  Baldachino ,  doue  fu 
riceuutofjperbirsimamenteda  S.  A. fino  aTuoi 
cófìni ,  e  da  cinquàta  giouani  vediti  ricchifirima- 
méte  dVn  drappo  cqI  fondo  d*oro ,  e  furono  fatti 
Archi, &  apparaci  bellifs.  séza  poi  le  milicie,c  fi»- 
perbifsimacattalcata di  Signori,  &Gentil*fauo- 
minijGrUluftrifsimi  Signori  Cardinali  furono  c6 
belli  ^simoordme  mattina,  e  fera  feruiti  da  gl'iof. 
Sciali  di  S«  A.  laquaie mangiò  con  N.  S  foia. 

Lunedì  fera  S.s.arriuò  a  R i mini,  doue  ftìricc* 
uuta  dalle  milicie,&  da  alcuni  C  aual:i  leggierì,9 
4o.fanciulli  con  oiiua  in  mano  vediti  di  giallo,  e 
turchino,&  2 ^.giouani  con  le  mazze  in  mano.tió 
vi  furono  ne  archi, ne  apparaci,  ma  folo  vna  fonte 
che  buctaua  vin  biàco,&  il  Sercnirs.Sig.  Duca  ài 
Modona  arriuò  qui,&  ceno  co  N.S.cucci  due  folù 
MATCediouccma arriuò  al  Cerenanco,eda  M* 
^    f         Oa«« 


Dandino  fu  rfceuufo  nobilmente. 

Marttdi  fera  a  R  aucna ,  doue  fu  incotrato  su  i 
cófini  dagrAmbafciarori,  epojdadiuerfìGcti- 
Ihuomini  a  cauallo ,  &  in  carrozze ,  la  militia ,  e 
40.  giouani .  veftici  di  giallo  turchino ,  e  cafacca 
di  velluto  negra,  c6  archi  motti,  &  apparati. 

Itffendofi  hauutoauuifòmercordifera,  6.  del 
prefènte  chela  mattina  Seguente  doueua giun- 
gere il  fantisfimo  Sacramento àS.  Giorgio  Ghie 
fa  poco  fuori  di  Ferrara  con  belli  sfimo  Gonuento 
doue  hab  itano  i  Monaci  della  Gongregarione  d i 
Monte  Oh'ueto ,  fu  littcffa  fera  intimato  alle  con- 
fraternirà  de*  Laici ,  &  a  tutto  il  Clero  di  andarlo 
a  rincontrare;  fi  come  poi  fu  fatta  da  tutti  loro , 
giouedi mattma (giorno  folenneìn  Ferrara  per 
ellere  la  felta  di  S.  ^^aurelio  Prorettore  della  Git- 
ti  ,  &  fanto  di  molta  dtuorione)  porradociafcu- 
no ,  cojfi  Confraci ,  come  Frati ,  &  Preti  le  torci  in 
mano  fmorzate,  finche  rincontrato  il  Santissi- 
mo Sacramento  vn  miglio  dì  là  àsL  S.  Giorg'o  le 
accefero  Mettendofi  poi  tutri  ni  ordinanza  an- 
dauano  manzi  alcuni  rrorr  betti,  &  cauaUtggieri 
di  N.Sig.  Dopò  i  quali  feguniano  le  Confraterni- 
ta di  Laici,  iFrari  di  diuerfeRelig-oni,  iParoc- 
e  hiani  della  Gitra ,  i  Giouani  dei  Seminano  co  le 
Coree,  i  Canonici  del  Duoir^o,  1  ^  ancori  delia  Ca- 
peila  di  N.  Signore,  1  Trombetti  della  Cictd,  due 
M'di7:ìtr\  di  S.  Beatitudine  con  le  loro  mazze  d  ar 
gendo,  &  dweChiericidcLaCapeliadiS.  Santi- 
tà con  vn  lanternone  per  ciafcun  in  orna  d'vn  ha 
fle  .Scguuia  apprcfio  il  sàcisfimo  Sacramelo  por- 

i  tato 


a^l 


tato  fopra  vna  chinca  biaca  codetta  da  due  Para 
frenicn  d;  N.  S.  Ja  quale  haucua  al  collo  vna  ca- 
panola dargéto>&  era  errata  bcnislimo  co  l'ar- 
ine di  S.  B.  &  alle  bade  era  guardia  di  Suizzcri,  (q 
pra  la  fella  della  medefìma  chinta  era  v na  caffec- 
ta  coperta  di  broccato  d'oro,  détto  la  quale  era  il 
fantÌ8riinoS2ctfnuiito,&  fopra  la  mcdefìmacaf 
fetta  era  vn  baldachmetto ,  tra  il  nuale  &  la  caf^ 
fetta  fi  vedeua  vna  Croce  d  oro  d'altezza  di  vn 
palmoemezo.   Appreso  il  sacisfimoS,  feguiua 
Mófignor  Sacrifta ,  -^  dopò  e0ododeci  Prelati. 
Gióto  co  quefto  ordine  alla  porta  della  C  hiefà  di 
S»  Giorgio  alle  14.  hore  fufubito  leuato  la  fud- 
detta  caffetra  col  satisfimo  Sacramctodi  fello, 
dcllaChinea,&  portata  da  alcuni  delii  fudt:tti  Pa 
dri  fopra  l'altare  maggiore ,  càtàdofi  in  tato  da  i 
fuddecti  Mufici  Thinno  Page  lingua  gloriofi ,  &c. 
finito  l'hinno fu  letto  vnbreue di  N.  S.  col  quale 
S.;S.  tòcedeif,cu]ge7aà  rr.tr  quelli  che  accòpa- 
gnano il  sàrisfimo  S.  ò  fi  tiouà  preséti quado  vie 
ne  portato  nelle  Chicfe.  Per  tutto  quel  giorno  fu 
gràdisfimc  cócorro  di  gére  a  quella  Chjefa  si  dei 
la  Città.a  me  foraftura  che  1  gra  c^uacita  è  venu 
ta  di  V  òi  Tuo  (tato,  B.  M.  &  altri  luoghi  vicini . 
L'ifiefio  giornojapédofi  che  N.  S.  co  molti  C. 
doueua  arriuare  la  (tra,  i  Card,  che  erarx  giunti 
prima  a  Ferrara  gli  Ambafciatcri  di  Fràcia,a^  Ve 
neria.moirJVéicoiii,  &  altri  Pre!ati,alcuni  Baro- 
ni Rt  mani,  tutti  i  Nobili,  &  molti  ahn  Ferrarefi, 
&  fcrafticriin  diutrfi  truppe  adorno  à  rincontra- 
re Nioitro  S;griOxei]qiiai6  vcRce  alla  volta  di  S« 


€brg!o  con  quefto  ordine;  andaua  innizi  i  S.  $• 
vna  compagnia  di  archibugieri  à  cauallo,&  vna 
ài  caualleggieri  della  guarnigione  di  Ferrara» 
quefte  fi  erane  inuiate  la  mattina  p  fare  fcorta,& 
guìda,requiuanopoi  i Nobili, Valeri  Fcrrarefi,fo 
ralHcri,alcunicortegiani,  lafameg^iadi  N.S,i 
/■detti  Baroni,Romani,&  il  Cruci  fero  Poi  fegui- 
tia  SS.in  lettiga,  ^  app?  cffo  molti  Cardinali  àu 
cerfi  Vefcoui,  &  Piclatiacauallo  Andauanodo- 
pò quefti  tre  altre  compagniedi  Caualleggicri, 
«jucilaciocdelMonaldcfchi  &ledueordinariedi 
N.S.Era  concorfa  grandifsima  quantità  di  popò- 
lo,fi  della  Citta,  come  dello  ftato  &  forafticroa 
vedere  S.  S.  laqualedelcontmtiober»cd»ceuail 
medefimo  popoio,ne  venne  impedito  alcuno  dal 
laguardiadiS.  B.  di  fai  fi  manzi,  ^dimandarli 
quellojche ciafcuno dcfjderaua.  Vicino  S  Giorg. 
erano  ^oo.  foldati,  tra  mofchettien,  &  atchibu- 
gieridiftefìaìk  bande.  Giunto  poi  N.  S.a  ^,  Gì. 
con  buona,  &  allegra  ciera  alle  25.  hore,  fmontò 
^  lettica,  &  entrato  w  Chfcfa  andò  a  pieci  final 
faidiftorojch'erainanzi  l'Aitar  maggiore,^/  ingi- 
nocchiatofi con  1  Cardinali, à  Prelati;  mentre 
qutfti  fecero  oratione  al  Sant.  Sac.turonoda' viu 
fìci  della  Capella  refe  gratie  a  Dio  del  (elice  arri* 
no  di  S.  S.  fatto  quciìo  S.  B.  licentiò  1  Cardmali, 
che  tutti  vennero  Ja  (era  ad  alioggiare  a  Ferrara, 
&  poi  fi  ritirò  nelConuentoaik  fueftanzejchc 
fono  le  medefime  doue  alloggiò  Papa  Clemente 
7.  óì  fc.  me.  Doppo  edcrii  S.^.  ntirata,li  Soldatit 
che  eratio  alia  guardia  della  porta  di  S.  Giergio« 

&  moiri 


t 


/2 


&m«ltì  altri  della  guarnigione  di  Ferrara,  ch$ 
erano  fopra  la  muraglia  della  Citta  vicino  alla 
detta  porta  fecero  vna  bella  ialua  con  li  iort  ar^ 
chibugi,&  morchetti,allaqualen/porero  'i  fudet 
ti  500.  foldatij&cosifu  fatto  per  tre  volte  5  poi  li 
Bombardieri  della  mcdefìma guarnigione,  ha* 
ucndo  fatto  con  durre  tutta  rArtiglieria  di  Ferra 
ra  fopra  la  muraglia  fecero  vn'altra  beilifsniià 
faina, che  duro  per  vn  pezzo,  &  fu  tale  lo  Itrepiio 
della  medefima,  chcda  moki  anni  m  ^ua  non  fé 
n'e  vditavnadmile. 

Venerdì  poi  à  8.  del  prefente  S.S.diflelameffa 
in  S.Giorgiù,douedelìno,&  fi  trattenne  iìno alle 
2  i.hora,&  eflèndo  iui  in  tanto  andati  tutti  i  Car 
dinali,  Preìati,&  altri,che  fi  diranno  i  i  luci  luo- 
g-hi,  Ci  auforno  tutti  alla  volta  della  porta  dì  s.  G. 
andando  N.S.r  cauallo  su  la  mula  fin'ad  vna  fta- 
2a  tabrjcata  di  tauole,or  nata  di  fìcri,&  dentro  di 
bcllifsimetapezzerie,  incenero  la  porta  di  S.  G. 
che  é  ftata  aperta  h  ra  nuouamente,poccafion« 
dell.ingreiTodiS  S  Nella  quale  iianza  S.  BA\)ìq 
iìì  pontidcaìmente ,  &:  in  quel  mèi  re  U  comincio 
J'ÌDgrt/1o  ielcnac  in  Ferrara  >  con  queft  ordine . 

Atìdauanoinanzi  carnaggi  di  S.  B.  cioè  8y* 
muli,  fopra  ciak  uno  d'.'quaii  eia  vna  coperta  di 
panno  rofìTo  ccn  )^arme  di  S.  S.  Seguiuano  poi 
due^'  orricnja  Compagnia  d'archibugieri  a  ca* 
ualiodelMantca,  la  Compagnia  di  lancie  del 
Bufalo,  quella  d'arc^  ibugicri  del  facouacUjS^ 
quella  di  lancie  dd  S.  Franciotto  Orfino.  Dopp9 
fucili  feguiuancìc  valigie  pontificali  deCardii- 

aari 


jmIì  al  numero  di  ^^*  Altrettanti  m%tntr\  de 
Cardinali  c^n  le  loro  mazze,  che  pofauaoo  fopra 
grarci«ni  delle  felle,  due  valigi  Pontificr»!i  ò\  N. 
$.  dodici  chirìec bianche  di  S.  S.  coBbellifsimi 
fornimenti,  le  quali  erano  me»are  à  mano  da  do 
dici  Parafrcnìeri  di  S.  B.  due  lettiche  di  velluto 
cremefino ,  vna  Tedia  del  medefimo  velluto,  por- 
tata da  quattro  parafrenieri  di  S.  S.  Segu?uano 
appreflb  fci  T  ób^tri  a  cauallo,i  CaudatarijàScu 
Aeri  dì  N.S.lc  faai'glie  de*Cardinali,i  Camerieri 
extra  muros,  tre  Auocaci  C  onciftoriali,  iCapel- 
lanifecreti,  i Nobili  Ferrarefi  ,  &  altri  foraftìcri 
nobilifsimamente  veftiti ,  con  ricche  liuree  » 
&  belli  caualli ,  alcuni  Baroni  Romanstre  Audi- 
tori di  Roca;  i  Camerieri  fecretijlAmbafciatore 
di  Bologna  folo ,  &  li  tre  Ambafciatori  di  Fran- 
cia ,  d?  Venetia ,  &  Sauoia  al  pari ,  ciot  quello  di 
Francia  in  mezo»  quello  di  Venetia  a  man  deftra, 
&queilo  di  Sauoia  a  man  flnidra.  Dietro  quefli 
andauano  iei  Trombetti  ài  N,  S.  a  cauallo,  rutti 
ì  Preti, &  Monfignor  Vefcouo  di  Ferrara^'  Mazzie 
ridi  Tua  Santità  con  le  loro  mazze  d'argento  a 
cauallo du^ de  virga  rubea,il  Crucsfero  con  la 
Croce  di  Tua  Santità,  due  C  hierici  di  Cappella  di 
S.  B.  con  due  lanternoni  :  Seguiua  poi  il  Santifsi- 
mo  Sacràméto  portato  fopra  U  Chinea,  nei  mo- 
do, che  li  e  detto  ài  fopra  neilarriuo  che  fece  a  S. 
Giorgio,  forc©  vn  Baldachino  di  rafo  b»anco,con 
l'arme  del  fannfs  mo  Sacramento,  il  qualeera 
portato  da  dodici  facerdoti .  Dietro  il  fantifsimo 
Sacramento  andaua  Moniìgnor  Sacnfta  ,  peli 

Cardi 


x/^ 


Cardinali  al  nuwcrodiiy.  a  cauallo  su  le  mule 
pontificali,  &  doppoqutfli  Monfìgnor  Thcforie- 
ro  generale,  &  vn  pai  afreni  ero  di  N.  Sig.con  vn 
baccile  d'argento,  nel  quale  erano  le  chiaui  delle 
porte  della  Citta ,  che  dal  Giudice  dé'Sauij  ert- 
no  ftate  prefentate  à  S.  S.  nella  (udetta  (ianza  da 
uè  fi  vefti  Pontificalmente.  Seguiuano  poi  30. 
Paggi- parte  de  quali  erano  nobili ,  &'  parte gen- 
til'huomini  priuati  della  Città,  vedici  tutti  òi 
tela  d'argenro ,  con  berrete  di  velluto  negro,  con 
treccie  guarnite  ài  rolcne  d  oro ,  perle,  &  gioie  > 
con  cappotti  di  velluto  trinati  d'argento ,  &  fo- 
derati della  mede(ìmatela,  con  collane  d'oro* 
&conrpade,  Spugnali  coi  finimenti ifiargen- 
tati,  farti  tutti  a  fpefe  proprie  di  ciafcuno .  Ve* 
niuaN.S.  veftito  Pontificalmente  col  Regno  iti 
ttfta,  di  valore  di  mezo  milione  d'oro,  portato 
fopra  vna  ^cdiada  otto  Parafrenieri ;  i  quali  ha- 
ueuano  le  loro  lolite  veke  rode ,  fotto  vn  Baldac- 
chino di  broccato  dorò  col  fondo  roffo,  &  que* 
fto  era  portato  da  i  Dottori  della  Città .  Intorni 
fua  Santità  erano  altri  Parafrenierijat  dalle  ban- 
de andaua  la  folita  guardia  di  Sgui22eri-  Die- 
tro fua  Beatitudine  erano  alcuni  Patriarchi , 
Arciuefcoui ,  Vefcoui ,  &  altri  Prelari  al  nume^ 
rodi  quaranta  a  caualìo  swle  Mule  beili^suvie 
pontificalmente:  &  procedendo  con  quello  or* 
dine  entrorno  per  la  fudetca  porta  m>vj  di  fan 
Giorgio  ,  fopra  la  portala  quale  è  frata  fiotta 
dalla  Citci  una  bell'arme  di  maraio  éi  fua  Bea- 
titudine dalla  parte  dcftia  i'arir.c  dsl  Sigrci 


Cardinale  Aldobrandino,  &  dcirFccelIentiff.^ig 
Gio.  Francefco  Aldobrandino,  &  dalla finiftra 
quelle  dell^illuft.  Sig.  Cardinal  S.  Giorgio,&  del 
la  Città  di  Ferrara  fottola  detta  arma  era  la  fc- 
gHentcinfcrittione.  Clemens  rilL  V.  Ai.  Fer^ 
ranam  bello  Petri  jildobrandim  Cardinali  Imperio  fa» 
Uiìter geììo^atque  incruenta  prorlUs  vìHoria  recupera^ 
tatìhingYedién  txuUansfe  eum  in  terris  efle  naElum  Do- 
minumyCjUi  Calum  aperitur  pomm  hanc  primam  ape^ 
mitf  ^ldféranclin£cfue  gloria atermmdtcauit,  popu, 
ftrrarìen.^nno Domini.  M.  O.  IIC. 

Entrata  S.  B.  nella  Citti,  Monfignor  Thefaù- 
ricro  generale  cominciò  a  buttare  al  popolo  dei 
danari  a  tutti  i  cantoni  delle  ftrade  per  dose  paC- 
so  S«  S.  le  quali  erano  tutte  adobbate  con  panni 
razzi, corami,&  ai  tre  tapezzarie,  &  diucrfi  qua- 
dri di  pittura ,  &  alle  fineftre ,  ch'erano  ornate  òx 
tappeti ,  &  drappi  era  concorfa  gran  quantità  di 
Donne  cefi  delia  Cirtà,  come  foraftiere ,  vicin© 
alia  porta  Montagna  gritide»  p  la  quale  flrada  (i 
andò,era  a  man  delira  vna  beila  profpettiua  fo- 
flenuta  da  4.  colonne  di  verdura ,  con  vn  quadro 
d' vna  donna  turrita  1  che  daua  mano  ad  vn  huo- 
mo  hirfuto  appoggiato  fopra  vn  vafo  ,  che  non 
getta  acqua ,  figurato  p  il  Pò  afciutto,  intorno  le 
loreile  ai  Fetonte,  fopia  al  quadro  co  qfti  verfii, 
Clem.yilt»  Vonu  Max,  Ferrarla  recuperata, 
ExammHm  Clemem  fiumrum  refpice  I^^em, 
Quo  fine  fpes  vita  me  quque  nulla  fouet  • 
^  Htcme  almt genuitque  lUi  dafmdere  limpluf , 
FimrtiUnMefójJepiiHmfsofe^ 


a^4- 
Sic  armìs  quìa  vitfa  tuh  redium  vì^ebd , 

A  capo  deliaci  rada  della  Giara»  era  vn'alcra 
profpettiua,  condiucrfcìmprere^i  guerra,  col 
motto .  Ctcm.  y  l  U,  P.  Af .  Glorie  fi Jju  ac  propediuU 
ìlei  de  Ferrar  icn,  bello  vi£ioriéi^ex  qmjine  janguvfe.ftne 
dolo  parta^  Inter  viciorem^^  'p:Ìios  fpeciofum  redime'^ 
fratur  certamen  ^  hmc  [inceri  cbfeqatj  ,  mds  paterna 
kineficemk  • 

Sul  Cinto  del  Saracino,  dose  (i  voltò  a  wan 
dcftra  per  andare  da  S.  Francesco»  era  vn'alcra 
profpcttiua,  {bftenrada4.  colon  ne,  con  Tarme 
di  S.  B\  col  motto .  Falix  Eeìlum .  Ex cuius [emine 
dcflruentes  rogo  Pax  aurea  in  Ferrarienfem  populum 
fHolansfeio  occtierit infiori ,  dementila JIL  V.O, M, 

Nella  Giudecca  al  principio  ddla  ftrada  di  S. 
Spirito  era  vn'alrra  profpcttiua,  con  tre  porte, 
con  arme5ang;:lij&  diuerfe  figure,lfe  il  motto . 
CUm.  FUI.  P.  A/,  clementi^  non  inter  innocente  ^cef- 
fantiijedfide ,  ^  -pirtute  lace[cite ,  Ita  omnibus  fitcchr^ 
retiti  >  vt  ilie  omnibus  yenit . 

In  capo  la  flrada  della  Giudecca  a  canto  la  fof 
fadelCaftelloera  vn*alu  colonna,  (im'le  a  quel- 
la di  Traiano  >  nella  fummita  della  quale  vi  era 
vna  Hgura  di  donna  coronata,  che  tien(^  due  Ced- 
rone nella  mano  fi  niftra,&  nella  deitravn'imagt- 
netta,  figuratapcrlagloria  Aldobrandìua.  Di 
qui,&dilàS.  Pietro^  &  S.  Paulo.  Nella  bafe 
della ^ualc fi  leggono qucfte parole. 

CUmemis  VI  li,  Tont.  Max.  firm^fjìmo  mommen^- 
t§  motituhrumfaxifinci^ìrum  ^[ed  [Qùidifima  mernis 


énimorum  ÌHàicijSÌnfix£  ghrìdi  • 

Cjiutico  N.  S.  in  Oom^  fece  lunga  oratione,  8c 
facce  lefoliceceninoaie  C\  fpogliògli  habici  Pon- 
titìcali ,  &  monco  a  cauallo  per  andare  m  Cadel. 
lo  al  fu»  alloggiamento ,  alla  porca  del  quale  fta« 
uà  il  Canali  er  Clcmence  capitano  della  guardia» 
dal  quale  fa  prefencaco  le  chiaui  del  Calvello  a  S. 
Beacicudine»  &  entrato «lencr»,  laMulahebbe 
il  L.onte  Romei ,  &  rao  de  i  nobili  detti  di  (•T^xZf 
&  S.  Sancita  andò  a  ripofarfi . 

IL    F  I  N  E« 


^.-jiAr-  '.<, 


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