K^ZJi
i\
«^*^-
■-•^i
FELICISSIMA
ENTRATA
DI N.S.PR CLEMENTE Vili.
Neirinclita Città di Ferrara .
Con g^ apparati publicifattìnelie Città TerreyCalleìiì^
^S. douc S»S. èpajjataydoph U/uapartUadi Koma .
2f7
Con licenza dcSuperiori .
li$ltómA,& dimeuo mlTAquiU , Afprejfé
Partita di N. S* di Roma per Ferrara.
Opò la partita del Santtfsimo
Sacraméto, che fu di Doiìnc-
nica,ilLunediregu€ntea ^j»
d'Aprile noftro Signore, cele-
brò la MefìTabaffa , nell'Alta-
re maggiore de Santi A p»fto»
__ li, con l'interuentode Cardi-
nali , & fin' ta ia Meda depofe i paraméti , e prefe
la Mo2cta> Stola , e s inginocchiò nel paldiftorio
auanti l'Altare , e con voce alta cominciò T An-
tifona • In Via pacis. &c. con l i Verficoli, & Ora-
tioni. Dipoi prefo il perdono in S. Pietro fé ne
vfci per la porta di S, Maria dellla Febre verfo
campo Santo, & ini montò in Lettica, accompa-
gnato dairilludrirsimi Cardinali (ino a porca
Angelica, cioè.
Dal Cardinal corno. Dal Cardinal Sauli.
Dal Cardinal Afcoli. Dal Cardinal Mattei.
Dal Cardinal Aquauiua, Dai Cardinal Pepoli.
D4I Cardinal Pcretci, E quando furono arri-
uati alla Porta, fua Santità fece voi care la Letti-
ca , e diede la Benedittione alli fopradetti Cardi*
na) , li quali tornoroiio i dietro , e fua Santità ft»
guì il viaggio •
In prima cominciò lacaualcatade cariaggi «
Le lettiche» e lechinee menate à mano da fa-
incgli di ftalla vcftiti di roffo.
Le valigie di fua Santità •
Viaa fquadra di canalli Leggicri^c©» 4* «tomb*
U
Xf5
La famiglia del Papa , cioè Camerieri fecrcti,
trinciante, Medico, coppiere.
Li iguizzari a piedi , co Tar-^hibugì, & alabarde.
Il Gonernacore di Roma , il quale i'acconìpa-
gnò paiTaro Ponte Molo.
li Crocifero con la Croce. N. S. nella Letica.
Dipoi fcguioa griliufi. CardinaH fopraietor
Wule, con l'ombrelle, che furono.
Il Cardinal Baronie IlCarpinal Arigon.
Il Cardinal del Monte . Il Cardinal S, Giorgio.
Don Pietro Orfino Vefcouo d'Auerfa . Il Vefco-
uoCauiglion.
Et à Ponce Mo'o vi ariuò il Cardinal Bianchetto,
il Cardinal Burghefe, & il Cardinal Ceiìs .
Il Tefauriero della Camera andò prima anaoti .
Altri Prelati lo ("eguirona doppo,chi a cauallojSc
chi in carozze .
La prima fera alloggiò a Cartel nuouo con gran
confusione , per la picciclezza del luGgo,& per la
moltitudine grande di caualii, e gente.
ACiuitaCafteilanamartedi fera, pur con po-
ca confuii^ne, abruviandofi vna dalla, vn feni-
le , due cauaili , & molte felle,la mattnia fi pafsò
il Teucre con vn ponte fatto artificiofamente .
A Narni ,mercorcli fera furiceuato nobiUfsima-
fncnte,& entrò per la porta Romana,efIendo per
tutto'! corfo delia ftrada,p donde doueua pillare
cretti 8. Archi trionfali beìiifsmii, due de quali
erano fuori della detta porta , tuìti con cpit^ih ,
mocti>& veriì afiai graui^oltre tre fonci,due neli«
piazze, l altra fuondeiU porta delle riuoite, i\i^
A z p-i-
perbamete adornati, & co vcrfi volgari dottarne
tecópofti, ropralamemoriadi PapaGiouanni,di
Nerualmptra ore,& diGattamelata, prodotti
daque!iaC!tta,della quale s'io volefsi defcriue-
re il tutto , & il mirabile ordine tenuto in quefta
cntrara, farei ver gogna an*altrc;ina chi defidera
int Ledere il rutto minutamentc,lcgga la Narra-
tone mandata dal sig, Tito Agoftini,al Sig Ca-
U4 iicr Reale Fuforicco da Narni, Trinciante del-
l'i lluftnfsimo, &- Rcuerendifs Sig. Card.Mon-
taito, che in renderà cofcmarauigliofe.
A Terni, Giouedi fera iù riccuuto a ( ellefcipo
li c6 apparaci,e fontane di vini, & Tua Santità an-
do a. pr anzo alla Cafcata di piede luco, e la fera a
Terni,& era fatta tciida p tutta la llrada, & fi ftet
te cómodamé.:e,e fu incontrato da fanciulli velti
tidiormefinobianco, & ri^camenteaddobati.
A vSpoleti , Venerdi fu riceuuto da 24. gioua-
ni grandi veftiti di ©rmefinodi rofeiccche, e
riccamente addobbati con leixiazze io mano.
A Foligno, S.ibbato fera,doue fi vide gran mol
tìcudine ui popolo^fecero vn'arco con la ftarua dì
S. S. finta di bronzo, & altre ftatue,efiuncon^
tratadamolcifanciuili vrftiticoncamifedicen-
dalcbianco, con vn ramodolma in mano.
A Camerino, Domenica,vi erano più archi, &
nella piazza fuochi arricciaci, che abrucciorno fi
no il e àpanil!c,c fu prcsétato a S. s dalriiliiftrifsi
mo Sig. Cardinal Cameàno grandifsima copia
di vettouagiie neccilane.
A Maceuta, Lunedi itra ià riceuuto a prafo a
Cai-
M/
Calderola dall'I ali uftrifsimo S* Card, di Coséza,
ouc fece corte bandirà «opiofamcce; la fra poi
écro di notte al quàto (>racco,c fi riposò tutto M.
A Loreto,GÌ0uedi fera con molta (Iretta, e cai
ca, & Venerdi S. B difle la MelTa nella S. Cafa, &
comunicò alcuni>oltreaUi camerieri fecreti. Sab
bato,& Domenica mattina fece il (ìmilc, e dono
vna belhrsima Croce co fei Candelieri d*argéro,c
due gambe medefimamente d^argento mafsic*
eie, e mille feudi nella cafTa , & il paramento rie-
chifsimo con il quale Sua S. celebro la S. Meila.
In Ancona i Domenica fera , doue fi vidde vn
bellifsimo apparato , e molti archi , e ilatue , &
fu incontrato da 14. giouani veiiiti di turchino,
con molte gioie adornati, dapoi fariceuuro no-
biiifsimamentem VefcouatodaiVion(7g Conti,
ilqualclifece due fontuofiirsimi banchetti, &
medefimamente a tutta la Corte , con bellifsimo
ordine, & in particolare tre tauole nel Cortile
per collacione a palafrenieri de*Cardinali,SguÌ2-
zeri , e Caualli leggieri , quali tauole erano , ol-
tre alle cofe mangiatine piene , ma arricchite ài
paftizzi fard a flatue in diuerfe maniere mefie
ad oro , cor moke forti di coi:ftttion5>& Sua Bc-
ariradine piglio molto gulio m vedere l'appa-
recchio, e poi Paflalcoche vi fu farro. Lunedì
fera poi furciìo fatti infiniti luminari,cirije giran
c]olt',&in Mare vicraiio,oltreietrcj^alereVene*
tianc,e naui, un'arco triòfrle iabricato fopra dac
gran vafcelii, al quale fu dato loco , con moltitu^
dine dì ra22i,ctrcaib? di foco, che pareua ardcifc
l'acque. Martedì fera poi irriso rilluftrifs, Sfg.
C ardinalc Aldobrandino , il quale fu incontrato
àz molti Cardinali , e fi fece grande allegrezza •
Mercordi poi S. S. di (Te la Meffa piana nel Domo,
Qual'era pieno di Popolo, epoiaJ Vcfpro, e do-
pò andorno mol t» C ardinali a f paflo su le galere,
con il generale dielTe, qual'era il Clariff. Giudi-
niano , & N, S, lo fece Caualiero , ^ li donò vna
grofifa catena d*oro,có vna medaglia del Tuo imp.
Giovedì mattina g.orno dell' Afcenlìone, li fe-
ce Cappella nel Domo,doue S. B. vói la MelTa co
15. Cardinali, e poi fu portata S. S. invn palco
ben'apparacojcon il baldachino portato dai Ma-
giftrato,e diede ia benedittiont,e rutte tre le for-
tezze fparorno grofsisfimi pezzi d Arte}iliaria,da
poi Ci parti il S. Sacran-ento per Sinigagiia,doue
ìùriCt:uutofontuoiisfimàimenteda S. Altezza.
Venerdijche fu li primo di Maggio, a bore 2 r.
entrò S. B. in SÌBÌgagliaacanalio,douefuincon
tratodatrcmilafoldati tu'ti fcelci, dibonaprt--
fcnza,e bene all'ordine, tutti con moniticne, &
archibugi , & il reftautc con corfaletti , e picche,
& erano . 1. infegue, dapoi 24, gtouani veftiti di
rafo bianco trinato d'Gro,con ballon 1 inargenta-
ti in ma no, e (padt,& pugnali dorati, al la Ita fifa di
S. S. Inoltre S. A. co molti principali S:g.,Con-
tJ,Caualieri,& Capitani ncciiisfimamente ador-
tiati,aodorno incontro a S,B. 5. miglia doueS,
A. cauakaua Tempre appreso S.S.ouerofolo ina
ti. Di più» oltre all'apparaco per tutte le ftrade
iritUa Città I vi era vuarco fatto a diffegno coti
fta-
1. ùp
fai ut fiate di li ronzo naturai ifsf me, e motti bel-
lifsimi fopra la ricupcratione à\ Ferrara , cdclU
bcneditcìonedel Rèdi Fra«cia,fu ai loggiato nel
Palazzo diS A.cfifccccorre baditi mei co copi-
©famcntc,dapoi furono fatri fuochs razi, e tiri óX
fnolca Artiglieria x^ fegno d'allegrezza, & eranp
preparate ere fregare armare di S. A. |) andare a
diporto p mare ; le tre galere Vcnecianc fono $c-
prc venute cofteggiado fino a Sinig.feg.la Corte.
Sabbaro S. S. andò ad al loggiare a Fano , ouc
fu incontrato dal popolo, c6paruero24. gtouani
vediti di tabeco bianco facto a onde, & vi eraao
molti Archi.
Domenica mattina arriuò a Pefaro, & entrò a
cauallo fotto vn bellifsimo Baldachino , doue fu
riceuutofjperbirsimamenteda S. A. fino aTuoi
cófìni , e da cinquàta giouani vediti ricchifirima-
méte dVn drappo cqI fondo d*oro , e furono fatti
Archi, & apparaci bellifs. séza poi le milicie,c fi»-
perbifsimacattalcata di Signori, &Gentil*fauo-
minijGrUluftrifsimi Signori Cardinali furono c6
belli ^simoordme mattina, e fera feruiti da gl'iof.
Sciali di S« A. laquaie mangiò con N. S foia.
Lunedì fera S.s.arriuò a R i mini, doue ftìricc*
uuta dalle milicie,& da alcuni C aual:i leggierì,9
4o.fanciulli con oiiua in mano vediti di giallo, e
turchino,& 2 ^.giouani con le mazze in mano.tió
vi furono ne archi, ne apparaci, ma folo vna fonte
che buctaua vin biàco,& il Sercnirs.Sig. Duca ài
Modona arriuò qui,& ceno co N.S.cucci due folù
MATCediouccma arriuò al Cerenanco,eda M*
^ f Oa««
Dandino fu rfceuufo nobilmente.
Marttdi fera a R aucna , doue fu incotrato su i
cófini dagrAmbafciarori, epojdadiuerfìGcti-
Ihuomini a cauallo , & in carrozze , la militia , e
40. giouani . veftici di giallo turchino , e cafacca
di velluto negra, c6 archi motti, & apparati.
Itffendofi hauutoauuifòmercordifera, 6. del
prefènte chela mattina Seguente doueua giun-
gere il fantisfimo Sacramento àS. Giorgio Ghie
fa poco fuori di Ferrara con belli sfimo Gonuento
doue hab itano i Monaci della Gongregarione d i
Monte Oh'ueto , fu littcffa fera intimato alle con-
fraternirà de* Laici , & a tutto il Clero di andarlo
a rincontrare; fi come poi fu fatta da tutti loro ,
giouedi mattma (giorno folenneìn Ferrara per
ellere la felta di S. ^^aurelio Prorettore della Git-
ti , & fanto di molta dtuorione) porradociafcu-
no , cojfi Confraci , come Frati , & Preti le torci in
mano fmorzate, finche rincontrato il Santissi-
mo Sacramento vn miglio dì là àsL S. Giorg'o le
accefero Mettendofi poi tutri ni ordinanza an-
dauano manzi alcuni rrorr betti, & cauaUtggieri
di N.Sig. Dopò i quali feguniano le Confraterni-
ta di Laici, iFrari di diuerfeRelig-oni, iParoc-
e hiani della Gitra , i Giouani dei Seminano co le
Coree, i Canonici del Duoir^o, 1 ^ ancori delia Ca-
peila di N. Signore, 1 Trombetti della Cictd, due
M'di7:ìtr\ di S. Beatitudine con le loro mazze d ar
gendo, & dweChiericidcLaCapeliadiS. Santi-
tà con vn lanternone per ciafcun in orna d'vn ha
fle .Scguuia apprcfio il sàcisfimo Sacramelo por-
i tato
a^l
tato fopra vna chinca biaca codetta da due Para
frenicn d; N. S. Ja quale haucua al collo vna ca-
panola dargéto>& era errata bcnislimo co l'ar-
ine di S. B. & alle bade era guardia di Suizzcri, (q
pra la fella della medefìma chinta era v na caffec-
ta coperta di broccato d'oro, détto la quale era il
fantÌ8riinoS2ctfnuiito,& fopra la mcdefìmacaf
fetta era vn baldachmetto , tra il nuale & la caf^
fetta fi vedeua vna Croce d oro d'altezza di vn
palmoemezo. Appreso il sacisfimoS, feguiua
Mófignor Sacrifta , -^ dopò e0ododeci Prelati.
Gióto co quefto ordine alla porta della C hiefà di
S» Giorgio alle 14. hore fufubito leuato la fud-
detta caffetra col satisfimo Sacramctodi fello,
dcllaChinea,& portata da alcuni delii fudt:tti Pa
dri fopra l'altare maggiore , càtàdofi in tato da i
fuddecti Mufici Thinno Page lingua gloriofi , &c.
finito l'hinno fu letto vnbreue di N. S. col quale
S.;S. tòcedeif,cu]ge7aà rr.tr quelli che accòpa-
gnano il sàrisfimo S. ò fi tiouà preséti quado vie
ne portato nelle Chicfe. Per tutto quel giorno fu
gràdisfimc cócorro di gére a quella Chjefa si dei
la Città.a me foraftura che 1 gra c^uacita è venu
ta di V òi Tuo (tato, B. M. & altri luoghi vicini .
L'ifiefio giornojapédofi che N. S. co molti C.
doueua arriuare la (tra, i Card, che erarx giunti
prima a Ferrara gli Ambafciatcri di Fràcia,a^ Ve
neria.moirJVéicoiii, & altri Pre!ati,alcuni Baro-
ni Rt mani, tutti i Nobili, & molti ahn Ferrarefi,
& fcrafticriin diutrfi truppe adorno à rincontra-
re Nioitro S;griOxei]qiiai6 vcRce alla volta di S«
€brg!o con quefto ordine; andaua innizi i S. $•
vna compagnia di archibugieri à cauallo,& vna
ài caualleggieri della guarnigione di Ferrara»
quefte fi erane inuiate la mattina p fare fcorta,&
guìda,requiuanopoi i Nobili, Valeri Fcrrarefi,fo
ralHcri,alcunicortegiani, lafameg^iadi N.S,i
/■detti Baroni,Romani,& il Cruci fero Poi fegui-
tia SS.in lettiga, ^ app? cffo molti Cardinali àu
cerfi Vefcoui, & Piclatiacauallo Andauanodo-
pò quefti tre altre compagniedi Caualleggicri,
«jucilaciocdelMonaldcfchi &ledueordinariedi
N.S.Era concorfa grandifsima quantità di popò-
lo,fi della Citta, come dello ftato & forafticroa
vedere S. S. laqualedelcontmtiober»cd»ceuail
medefimo popoio,ne venne impedito alcuno dal
laguardiadiS. B. di fai fi manzi, ^dimandarli
quellojche ciafcuno dcfjderaua. Vicino S Giorg.
erano ^oo. foldati, tra mofchettien, & atchibu-
gieridiftefìaìk bande. Giunto poi N. S.a ^, Gì.
con buona, & allegra ciera alle 25. hore, fmontò
^ lettica, & entrato w Chfcfa andò a pieci final
faidiftorojch'erainanzi l'Aitar maggiore,^/ ingi-
nocchiatofi con 1 Cardinali, à Prelati; mentre
qutfti fecero oratione al Sant. Sac.turonoda' viu
fìci della Capella refe gratie a Dio del (elice arri*
no di S. S. fatto quciìo S. B. licentiò 1 Cardmali,
che tutti vennero Ja (era ad alioggiare a Ferrara,
& poi fi ritirò nelConuentoaik fueftanzejchc
fono le medefime doue alloggiò Papa Clemente
7. óì fc. me. Doppo edcrii S.^. ntirata,li Soldatit
che eratio alia guardia della porta di S. Giergio«
& moiri
t
/2
&m«ltì altri della guarnigione di Ferrara, ch$
erano fopra la muraglia della Citta vicino alla
detta porta fecero vna bella ialua con li iort ar^
chibugi,& morchetti,allaqualen/porero 'i fudet
ti 500. foldatij&cosifu fatto per tre volte 5 poi li
Bombardieri della mcdefìma guarnigione, ha*
ucndo fatto con durre tutta rArtiglieria di Ferra
ra fopra la muraglia fecero vn'altra beilifsniià
faina, che duro per vn pezzo, & fu tale lo Itrepiio
della medefima, chcda moki anni m ^ua non fé
n'e vditavnadmile.
Venerdì poi à 8. del prefente S.S.diflelameffa
in S.Giorgiù,douedelìno,& fi trattenne iìno alle
2 i.hora,& eflèndo iui in tanto andati tutti i Car
dinali, Preìati,& altri,che fi diranno i i luci luo-
g-hi, Ci auforno tutti alla volta della porta dì s. G.
andando N.S.r cauallo su la mula fin'ad vna fta-
2a tabrjcata di tauole,or nata di fìcri,& dentro di
bcllifsimetapezzerie, incenero la porta di S. G.
che é ftata aperta h ra nuouamente,poccafion«
dell.ingreiTodiS S Nella quale iianza S. BA\)ìq
iìì pontidcaìmente , &: in quel mèi re U comincio
J'ÌDgrt/1o ielcnac in Ferrara > con queft ordine .
Atìdauanoinanzi carnaggi di S. B. cioè 8y*
muli, fopra ciak uno d'.'quaii eia vna coperta di
panno rofìTo ccn )^arme di S. S. Seguiuano poi
due^' orricnja Compagnia d'archibugieri a ca*
ualiodelMantca, la Compagnia di lancie del
Bufalo, quella d'arc^ ibugicri del facouacUjS^
quella di lancie dd S. Franciotto Orfino. Dopp9
fucili feguiuancìc valigie pontificali deCardii-
aari
jmIì al numero di ^^* Altrettanti m%tntr\ de
Cardinali c^n le loro mazze, che pofauaoo fopra
grarci«ni delle felle, due valigi Pontificr»!i ò\ N.
$. dodici chirìec bianche di S. S. coBbellifsimi
fornimenti, le quali erano me»are à mano da do
dici Parafrcnìeri di S. B. due lettiche di velluto
cremefino , vna Tedia del medefimo velluto, por-
tata da quattro parafrenieri di S. S. Segu?uano
appreflb fci T ób^tri a cauallo,i CaudatarijàScu
Aeri dì N.S.lc faai'glie de*Cardinali,i Camerieri
extra muros, tre Auocaci C onciftoriali, iCapel-
lanifecreti, i Nobili Ferrarefi , & altri foraftìcri
nobilifsimamente veftiti , con ricche liuree »
& belli caualli , alcuni Baroni Romanstre Audi-
tori di Roca; i Camerieri fecretijlAmbafciatore
di Bologna folo , & li tre Ambafciatori di Fran-
cia , d? Venetia , & Sauoia al pari , ciot quello di
Francia in mezo» quello di Venetia a man deftra,
&queilo di Sauoia a man flnidra. Dietro quefli
andauano iei Trombetti ài N, S. a cauallo, rutti
ì Preti, & Monfignor Vefcouo di Ferrara^' Mazzie
ridi Tua Santità con le loro mazze d'argento a
cauallo du^ de virga rubea,il Crucsfero con la
Croce di Tua Santità, due C hierici di Cappella di
S. B. con due lanternoni : Seguiua poi il Santifsi-
mo Sacràméto portato fopra U Chinea, nei mo-
do, che li e detto ài fopra neilarriuo che fece a S.
Giorgio, forc© vn Baldachino di rafo b»anco,con
l'arme del fannfs mo Sacramento, il qualeera
portato da dodici facerdoti . Dietro il fantifsimo
Sacramento andaua Moniìgnor Sacnfta , peli
Cardi
x/^
Cardinali al nuwcrodiiy. a cauallo su le mule
pontificali, & doppoqutfli Monfìgnor Thcforie-
ro generale, & vn pai afreni ero di N. Sig.con vn
baccile d'argento, nel quale erano le chiaui delle
porte della Citta , che dal Giudice dé'Sauij ert-
no ftate prefentate à S. S. nella (udetta (ianza da
uè fi vefti Pontificalmente. Seguiuano poi 30.
Paggi- parte de quali erano nobili , &' parte gen-
til'huomini priuati della Città, vedici tutti òi
tela d'argenro , con berrete di velluto negro, con
treccie guarnite ài rolcne d oro , perle, & gioie >
con cappotti di velluto trinati d'argento , & fo-
derati della mede(ìmatela, con collane d'oro*
&conrpade, Spugnali coi finimenti ifiargen-
tati, farti tutti a fpefe proprie di ciafcuno . Ve*
niuaN.S. veftito Pontificalmente col Regno iti
ttfta, di valore di mezo milione d'oro, portato
fopra vna ^cdiada otto Parafrenieri ; i quali ha-
ueuano le loro lolite veke rode , fotto vn Baldac-
chino di broccato dorò col fondo roffo, & que*
fto era portato da i Dottori della Città . Intorni
fua Santità erano altri Parafrenierijat dalle ban-
de andaua la folita guardia di Sgui22eri- Die-
tro fua Beatitudine erano alcuni Patriarchi ,
Arciuefcoui , Vefcoui , & altri Prelari al nume^
rodi quaranta a caualìo swle Mule beili^suvie
pontificalmente: & procedendo con quello or*
dine entrorno per la fudetca porta m>vj di fan
Giorgio , fopra la portala quale è frata fiotta
dalla Citci una bell'arme di maraio éi fua Bea-
titudine dalla parte dcftia i'arir.c dsl Sigrci
Cardinale Aldobrandino, & dcirFccelIentiff.^ig
Gio. Francefco Aldobrandino, & dalla finiftra
quelle dell^illuft. Sig. Cardinal S. Giorgio,& del
la Città di Ferrara fottola detta arma era la fc-
gHentcinfcrittione. Clemens rilL V. Ai. Fer^
ranam bello Petri jildobrandim Cardinali Imperio fa»
Uiìter geììo^atque incruenta prorlUs vìHoria recupera^
tatìhingYedién txuUansfe eum in terris efle naElum Do-
minumyCjUi Calum aperitur pomm hanc primam ape^
mitf ^ldféranclin£cfue gloria atermmdtcauit, popu,
ftrrarìen.^nno Domini. M. O. IIC.
Entrata S. B. nella Citti, Monfignor Thefaù-
ricro generale cominciò a buttare al popolo dei
danari a tutti i cantoni delle ftrade per dose paC-
so S« S. le quali erano tutte adobbate con panni
razzi, corami,& ai tre tapezzarie, & diucrfi qua-
dri di pittura , & alle fineftre , ch'erano ornate òx
tappeti , & drappi era concorfa gran quantità di
Donne cefi delia Cirtà, come foraftiere , vicin©
alia porta Montagna gritide» p la quale flrada (i
andò,era a man delira vna beila profpettiua fo-
flenuta da 4. colonne di verdura , con vn quadro
d' vna donna turrita 1 che daua mano ad vn huo-
mo hirfuto appoggiato fopra vn vafo , che non
getta acqua , figurato p il Pò afciutto, intorno le
loreile ai Fetonte, fopia al quadro co qfti verfii,
Clem.yilt» Vonu Max, Ferrarla recuperata,
ExammHm Clemem fiumrum refpice I^^em,
Quo fine fpes vita me quque nulla fouet •
^ Htcme almt genuitque lUi dafmdere limpluf ,
FimrtiUnMefójJepiiHmfsofe^
a^4-
Sic armìs quìa vitfa tuh redium vì^ebd ,
A capo deliaci rada della Giara» era vn'alcra
profpettiua, condiucrfcìmprere^i guerra, col
motto . Ctcm. y l U, P. Af . Glorie fi Jju ac propediuU
ìlei de Ferrar icn, bello vi£ioriéi^ex qmjine janguvfe.ftne
dolo parta^ Inter viciorem^^ 'p:Ìios fpeciofum redime'^
fratur certamen ^ hmc [inceri cbfeqatj , mds paterna
kineficemk •
Sul Cinto del Saracino, dose (i voltò a wan
dcftra per andare da S. Francesco» era vn'alcra
profpcttiua, {bftenrada4. colon ne, con Tarme
di S. B\ col motto . Falix Eeìlum . Ex cuius [emine
dcflruentes rogo Pax aurea in Ferrarienfem populum
fHolansfeio occtierit infiori , dementila JIL V.O, M,
Nella Giudecca al principio ddla ftrada di S.
Spirito era vn'alrra profpcttiua, con tre porte,
con arme5ang;:lij& diuerfe figure,lfe il motto .
CUm. FUI. P. A/, clementi^ non inter innocente ^cef-
fantiijedfide , ^ -pirtute lace[cite , Ita omnibus fitcchr^
retiti > vt ilie omnibus yenit .
In capo la flrada della Giudecca a canto la fof
fadelCaftelloera vn*alu colonna, (im'le a quel-
la di Traiano > nella fummita della quale vi era
vna Hgura di donna coronata, che tien(^ due Ced-
rone nella mano fi niftra,& nella deitravn'imagt-
netta, figuratapcrlagloria Aldobrandìua. Di
qui,&dilàS. Pietro^ & S. Paulo. Nella bafe
della ^ualc fi leggono qucfte parole.
CUmemis VI li, Tont. Max. firm^fjìmo mommen^-
t§ motituhrumfaxifinci^ìrum ^[ed [Qùidifima mernis
énimorum ÌHàicijSÌnfix£ ghrìdi •
Cjiutico N. S. in Oom^ fece lunga oratione, 8c
facce lefoliceceninoaie C\ fpogliògli habici Pon-
titìcali , & monco a cauallo per andare m Cadel.
lo al fu» alloggiamento , alla porca del quale fta«
uà il Canali er Clcmence capitano della guardia»
dal quale fa prefencaco le chiaui del Calvello a S.
Beacicudine» & entrato «lencr», laMulahebbe
il L.onte Romei , & rao de i nobili detti di (•T^xZf
& S. Sancita andò a ripofarfi .
IL F I N E«
^.-jiAr- '.<,
^9-0